Il dito magico

Protocollo di Studio:
 ASL Napoli 1 Centro (Dir.Gen. E. Esposito)
 Prof. M. Margaglione, Genetica Medica, Università di Foggia
 Dr.ssa E. Grandone, IRCCS Osp. Casa Sollievo della Sofferenza
 Rotary International: Gruppo Partenopeo e Isola di Capri
“Rotary No-Ictus Screening Program”
“Scoprire per guarire: lo screening porta alla cura”
PREMESSA
Nel mondo, ogni anno, 15 milioni di persone (una ogni 6 secondi) sono colpite da ictus: di queste
quasi 6 milioni muoiono. L'ictus è responsabile di più decessi ogni anno di quelli attribuiti all'Aids,
tubercolosi e malaria messi insieme. L'ictus cerebrale costituisce la seconda causa di morte a livello
mondiale, e la terza causa di decessi nei Paesi del G8, preceduto soltanto dalle malattie
cardiovascolari e dai tumori.
In Italia, come in tutto il mondo occidentale, l'ictus è causa del 10-12% di tutti i decessi per anno, e
rappresenta inoltre la prima causa di invalidità permanente, nonché la seconda causa di demenza
con perdita dell'autosufficienza. Nel nostro paese si verificano oltre 240.000 ictus ogni anno (660
casi al giorno). Di questi 240.000 pazienti, 40.000 muoiono entro breve termine, e altre 40.000
perdono completamente l'autosufficienza, cambiando radicalmente la propria vita e quella delle loro
famiglie, che dovranno assisterli.
L’ictus cerebrale (ictus cerebri alla latina, o stroke all’inglese) è un accidente cerebro-vascolare (è
l’infarto del cervello). E’ la morte, la necrosi – definitiva e non più riparabile - di un gruppo di
cellule cerebrali. La funzione di queste cellule cerebrali, una volta in necrosi, non può essere
vicariata da nessun altro gruppo di cellule cerebrali, e quindi la perdita della funzione specifica è
definitiva nel tempo.
L’ictus è nell’80% dei casi un ictus ischemico, e nel 20% un ictus emorragico; gli ictus ischemici
nell’80% circa dei casi sono dovuti a lesioni del tratto extracranico dei tronchi sovra-aortici (TSA al
collo), mentre nel 20% dei casi sono responsabili emboli a partenza dal cuore.
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Obiettivi
Il Gruppo Partenopeo del Rotary International, Distretto 2100 (Rotary Club Napoli, RC Napoli
Nord-Est, RC Napoli Castel dell’Ovo, RC Napoli Castel Sant’Elmo, RC Napoli Est, RC Napoli
Flegreo, RC Napoli Nord, RC Napoli Ovest, RC Napoli Posillipo, RC Napoli Sud-Ovest) ed il RC
Isola di Capri intendono promuovere il “Rotary No-Ictus Screening Program” per la prevenzione
degli ictus ischemici a partenza dai TSA, mediante una diagnosi precoce di lesioni carotidee a
rischio.
Un eco-color-doppler (ECD) dei TSA può diagnosticare precocemente placche pericolose nelle
carotidi, e indirizzare per tempo alla terapia, scongiurando quindi un nefasto ictus cerebrale. Un
intervento sulla carotide può dimezzare il rischio di un ictus per 5 anni, e i benefici persistono per
almeno 10 anni (Lancet, 2010).
Nella prima fase del Programma saranno effettuati esami ECD sui soggetti maggiormente a rischio,
come i pazienti nefropatici cronici in dialisi renale (uomini e donne) facenti capo a tutti i Centri di
Emodialisi (Ospedalieri e Convenzionati) della ASL Napoli 1 Centro (città di Napoli e Isola di
Capri), per un totale di circa 1.200 soggetti. In caso di positività della lesione carotidea (stenosi
>75%) si indirizzeranno i pazienti verso la terapia chirurgica (open o endovascolare) per
scongiurare un ictus potenzialmente letale. Ai pazienti con stenosi minori (50-75%), se con
precedenti episodi di ictus nell’ambito familiare, verrà consigliata la effettuazione, su un campione
di sangue venoso, della ricerca della mutazione del gene HDAC9 (Histone DeACetylase 9): questa
mutazione, se presente, raddoppia il rischio di un ictus ischemico a partenza dalla carotide
extracranica (Nature Genetics, 2012).
Il Programma Rotary No-Ictus sarà esteso successivamente ai soggetti a rischio dell’intera città di
Napoli e dell’Isola di Capri, cioè gli ultracinquantacinquenni, uomini e donne, individuati per il
tramite del Servizio Anagrafe della ASL Napoli 1 Centro e dei Comuni di Capri e Anacapri,
acquisendo anche il loro indirizzo e telefono. In particolare si invierà loro una lettera in cui si
spiega, in parole semplici, che cosa sia un ictus cerebrale, invitandoli ad una visita gratuita
comprensiva di ECD (si prevede da un terzo a metà circa del totale dei soggetti a rischio).
Complementare alla spedizione della lettera di cui sopra, si potranno posizionare nelle piazze
cittadine alcune ambulanze attrezzate con ECD, e quindi effettuare la prestazione diagnostica agli
ultracinquantacinquenni che lo richiedano (si prevede un altro terzo dei soggetti).
Per un altro terzo di soggetti, le consulenze con ECD potranno essere effettuate nei Distretti Sanitari
dell’ASL Napoli 1 Centro, previa Campagna di sensibilizzazione a mezzo Stampa o similari.
Come per i precedenti soggetti nefropatici, in caso di positività della lesione carotidea (stenosi >
75%) si indirizzeranno anche questi pazienti verso la terapia chirurgica (open o endovascolare) per
scongiurare un ictus potenzialmente letale.
Ai pazienti con stenosi minori (50-75%), se con precedenti episodi di ictus nell’ambito familiare,
verrà consigliata la effettuazione, su un campione di sangue venoso, della ricerca della mutazione
del gene HDAC9 (Histone DeACetylase 9): questa mutazione, se presente, raddoppia il rischio di
un ictus ischemico a partenza dalla carotide extracranica (Nature Genetics, 2012).
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Sostenibilità del progetto.
Il progetto consente di soddisfare importanti bisogni sanitari e si avvale di soggetti pubblici
disposti a sostenere con il proprio contributo l’iniziativa rotariana. Il risultato del progetto
consentirà di migliorare le conoscenze in tema di ictus, contribuendo a salvare vite umane, ed anche
a ridurre i costi sociali relativi al recupero dei pazienti colpiti da ictus. Il raggiungimento degli
obiettivi del progetto favorirà lo stanziamento di fondi pubblici per continuare ed estendere sempre
più l’iniziativa.
Come ulteriore obiettivo, i risultati dell’indagine consentiranno di validare il presupposto scientifico
che è alla base del programma di screening, e cioè di validare ulteriormente il nesso tra ictus e
predisposizione genetica.
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Evoluzione del progetto
Monitoraggio e Valutazione: ogni tre mesi il Coordinatore del Programma verificherà che circa 250
indagini sono state effettuate, misurando in tal modo il progresso del progetto. I referti degli esami
ECD e di quelli genetici consentiranno di valutare in modo oggettivo il raggiungimento degli
obiettivi proposti.
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Chi è il beneficiario del Programma:
Sono in primis i 1.200 soggetti a più alto rischio cioè i pazienti in dialisi renale (uomini e
donne) facenti capo a tutti i Centri di Emodialisi (Ospedalieri e Convenzionati) della ASL Napoli 1
Centro. In prospettiva, tutti gli ultracinquantacinquenni della città di Napoli, uomini e donne, cioè
tutti i soggetti appartenenti alla fascia di età maggiormente esposta al rischio di ictus cerebrale. Ma,
soprattutto, l’intera umanità cui viene offerta una metodica non invasiva, economica ed efficace per
prevenire una causa di morte ad elevata percentuale di incidenza.
 Protocollo d’Intesa
Per quanto sopra, si conviene tra le parti:
1. Il Rotary Gruppo Partenopeo e Isola di Capri (in prosieguo indicati come “Rotary”) si
impegnano a fornire il know-how necessario alla buona effettuazione del “Rotary No-Ictus
Program”, sotto la direzione del Prof. Gaetano de Donato, Coordinatore del Programma.
2. Il Rotary si occuperà dell’avvio, della gestione e della supervisione del Programma Rotary
No-Ictus. All’uopo i suddetti RC si impegnano allo stanziamento una tantum di € 1.500
cadauno per le spese di avvio in attesa dei Fondi della Rotary Foundation. Si precisa che è in
corso la richiesta alla Rotary Foundation (TRF) di un Global Grant con fondi propri e del
Distretto 2100: una volta approvato sarà cofinanziato dal TRF, e il coacervo dei
finanziamenti consentirà la piena attuazione del progetto.
3. Le visite e gli esami ECD saranno effettuati del tutto gratuitamente da Medici Volontari
Rotariani e da Personale Medico messo a disposizione dell’ASL Napoli 1 Centro (con il
Coordinamento del Prof. Gaetano de Donato).
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4. In caso di riscontro positivo all’ECD (stenosi carotidee pericolose per un ictus cerebri),
potrebbero essere richieste indagini di secondo livello appropriate (angio-TC, angiografie),
che saranno effettuate negli Ospedali della ASL Napoli 1 Centro: il tutto sempre
gratuitamente per i pazienti.
5. L’ASL Napoli 1 Centro si impegna a predisporre idonea collaborazione di Personale
Infermieristico per la buona effettuazione degli esami ECD, nonché gli eventuali prelievi
ematici ai pazienti (presso gli Ospedali e i Centri Convenzionati).
6. Per gli eventuali prelievi ematici si dovrà procedere come segue:
• prelievo di sangue venoso di 8 ml, secondo le seguenti procedure:
raccolta in provette da 4 ml contenenti citrato di sodio 0.129 M 3.8% (provette
da PT – aPTT ): almeno 2 campioni
separazione del plasma per centrifugazione a 3000 rpm x 10 minuti (presso i
Laboratori dei Centri Dialisi Ospedalieri o Convenzionati della ASL Napoli 1), e
trasferimento del plasma in almeno due tubi da crioconservazione, siglate con
provenienza e Codice Laboratorio
conservazione delle provette in congelatore portatile a -20°C (acquistato dal
Rotary) per successivo processamento/estrazione del DNA.
7. Il Rotary provvederà a sua spese alla spedizione (in congelatore portatile) dei prelievi
ematici all’IRCCS Ospedale Casa Sollievo della Sofferenza di San Giovanni Rotondo
(Foggia) per il processamento/estrazione del DNA.
8. Gli esami genetici saranno effettuati gratuitamente all’IRCCS Ospedale Casa Sollievo della
Sofferenza di San Giovanni Rotondo e all’Istituto di Genetica Medica dell’Università di
Foggia.
9. Il Rotary mette a disposizione una Borsa di Studio per un giovane Tecnico di Laboratorio
Biomedico/Biotecnologo per le ricerche genetiche da effettuare. Si precisa che la detta
Borsa è stata già ottenuta per un anno (due Borse di sei mesi), grazie a due District Grant
facenti capo al RC Napoli e RC Napoli Nord-Est, con la compartecipazione degli altri RC
del Gruppo Partenopeo e della Rotary Foundation (FODD Distrettuali).
10. L’ASL Napoli 1 Centro metterà in essere adeguate promozioni per la pubblicizzazione di
tale iniziativa di screening, e, nella seconda fase, si farà carico dell’approntamento e della
spedizione degli inviti ai cittadini e loro Medici di Base.
11. Il Rotary si impegna a donare gli apparecchi ECD, all’uopo dal Rotary acquistati, alla ASL
Napoli 1 Centro, che ne curerà la manutenzione, anche in vista del loro riutilizzo per
proseguire il programma di screening negli anni immediatamente successivi.
12. L’inserimento dei dati e la gestione dei risultati degli esami effettuati saranno effettuati del
tutto gratuitamente dall’équipe del Prof. Gaetano de Donato, Coordinatore del Programma
Rotary No-Ictus, raccogliendo i dati dello screening in un data base per la validazione della
metodica utilizzata, misurando i risultati finali del progetto.
13. L’ASL Napoli 1 Centro organizzerà - prima, durante e subito dopo il termine del
Programma Rotary No-Ictus - incontri e seminari per far conoscere i rischi dell’ictus
cerebrale ed i vantaggi del programma di screening messo in atto.
14. In caso di non-fisiologici ritardi nella progressione del Programma, le parti si impegnano ad
un piano di verifica del progetto in cui siano delineate con chiarezza le responsabilità che
spettano ad ognuna delle parti.
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Letto, Approvato e Sottoscritto:
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Dr. Ernesto Esposito,
Direttore Generale ASL Napoli 1 Centro……………………………………………………………….…………………….
Prof. Maurizio Margaglione,
Direttore Genetica Medica Università di Foggia…………………………………………………. ……………….….
Dott.ssa Elvira Grandone,
Direttore UO Emostasi e Trombosi, IRCCS Osp. S. Giov. Rotondo………………..………….…………..
Prof. Raffaele Pallotta d’Acquapendente,
Presidente 2013-14 Rotary Club Napoli. ………………………………………………………………………..……………
Dr. Francesco Nania,
Presidente 2014-15 Rotary Club Napoli.
…………………………………………………
Avv. Elio Cocorullo,
Presidente 2013-14 Rotary Club Napoli Nord-Est.
……………………………………………………………...
Avv. Valerio Barone,
Presidente 2014-15 Rotary Club Napoli Nord-Est.
……………………………………………………………….
Avv. Maurizio Sica,
Presidente 2013-14 Rotary Club Napoli Castel dell’Ovo.
……………………………………………………..
Prof. Fabio Mangone,
Presidente 2014-15 Rotary Club Napoli Castel dell’Ovo.
……………………………………………………..
Dr. Dario Cecere,
Presidente 2013-14 Rotary Club Napoli Castel Sant’Elmo.
……………………………………………….…
Avv. Giancarlo Nocera,
Presidente 2014-15 Rotary Club Napoli Castel Sant’Elmo.
……………………………………………….…
Dr. Ciro Giordano,
Presidente 2013-14 Rotary Club Napoli Est.
…………………………………………………………………………..
Dr. Gaetano Annunziata,
Presidente 2014-15 Rotary Club Napoli Est.
………………………..………………………………………………..
Dott.ssa Laura Giordano,
Presidente 2013-14 Rotary Club Napoli Flegreo.
…………………………………………………………………..
Avv. Giuseppe Sartorio d’Analista,
Presidente 2014-15 Rotary Club Napoli Flegreo.
……………..……………………………………………………
Prof. Angelo Pezzullo,
Presidente 2013-14 Rotary Club Napoli Nord. ……………………………………………………………………..
Avv. Adolfo Maiello,
Presidente 2014-15 Rotary Club Napoli Nord. ………….…………………………………………………………...
Prof.ssa Maria Sbeglia,
Presidente 2013-14 Rotary Club Napoli Ovest. …..……. …………………………………………………………..
Dr. Corrado Moschitti,
Presidente 2014-15 Rotary Club Napoli Ovest. ………..………………………………………..…………………...
Prof.ssa Anna Maria Colao
Presidente 2013-14 Rotary Club Napoli Posillipo. ……….………………………………………………………...
Prof. Pasquale Malva
Presidente 2014-15 Rotary Club Napoli Posillipo. ………….……………………….……………………………...
Ing. Annibale de Cesbron de la Grenellais,
Presidente 2013-14 Rotary Club Napoli Sud-Ovest. ………..…………………………………………………...
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Prof. Massimo Menzione
Presidente 2014-15 Rotary Club Napoli Sud-Ovest. …………..………………………………………………...
Dr. Massimo Massaccesi
Presidente 2013-14 Rotary Club Isola di Capri.
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Arch. Massimo Esposito
Presidente 2014-15 Rotary Club Isola di Capri. ……. …………………….………………………………………...
Prof. Gaetano de Donato
Coordinatore “Rotary No-Ictus Screening Program”. .. ……………….……………………………………….
Napoli, lì 21.6.2014
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