Periodico d’informazione trimestrale della Cooperativa Sociale Coopselios Società Cooperativa Poste Italiane spa - Spedizione in abbonamento postale DL 353/2003 (conv. in L- 27/02/2004, NR 26) ART. 1 COMMA 2, DCB RE NOTIZIE ANNO XV LUGLIO 2014 Oltre i confini del welfare: Bilancio Sociale 2013 Bilancio Sociale 2013 SPORT E DISABILITÀ: ACCORDO TRA COOPSELIOS E C.I.P. IL SISTEMA QUALITÀ IL PROGETTO COPERNICO DELLA RSA BARONI 56 NOTIZIE DALLA COOPERATIVA politica e istituzioni sommario NOTIZIE DALLA COOPERATIVA 3. Incontro con le Istituzioni a Piacenza 4. Il sistema qualità APPROFONDIMENTI DAI SETTORI 6. ANZIANI |Il Progetto Copernico 8. INFANZIA |Il Convegno 10. DISABILI |Sport e disabilità: accordo tra Coopselios e C.I.P. 11. MINORI |Coopselios?... Presente! Educazione e/è Politica FOCUS 13. Oltre i confini del welfare: Bilancio Sociale 2013 FOCUS LA VOCE DI COOPSELIOS 16. La formazione in Coopselios LA DIsessi COOPSELIOS 18. VOCE La parità dei rende le donne meno soddisfatte 19. Cucina e disabilità Hanno collaborato a questo numero: Andrea Alberini Paolo Boledi Sabrina Bonaccini Dina Bonicelli Paolo Bortolan Marina Gallo Enza Iozzia Il Servizio Educativo della RSA “Il Gabbiano” Tania Leonardi Mattia Motta Moira Puntelli Coopselios notizie Periodico trimestrale diffuso gratuitamente ai soci della Cooperativa Aut. Trib. RE n. 972 del 29/9/1998 Poste Italiane S.p.A. - Spedizione in abbonamento postale DL 353/2003 (conv. in L - 27/02/2004, NR 26) ART. 1 COMMA 2, DCB RE Tassa riscossa - Taxe percue Proprietario: Guido Saccardi Cooperativa Sociale COOPSELIOS Società Cooperativa Via A. Gramsci, 54/S 42124 Reggio Emilia Tel. +39 0522 378610 Fax +39 0522 323658 www.coopselios.com [email protected] Direttore Responsabile Fabrizio Montanari Comitato di Redazione Sabrina Bonaccini, Franco Dallari, Ester Schiaffonati, Antonietta Serri Coordinamento di Redazione Ilaria Morandi Impaginazione Ufficio Comunicazione e Fund Raising Coopselios Stampa L’OLMO soc. coop. sociale Montecchio Emilia (RE) Incontro con le istituzioni a Piacenza Il Sindaco e l’Assessore al Welfare di Piacenza in visita ai C.S.R.D. “La Girandola” e “Faro Rosso” I Centri Socio Riabilitativi Diurni “La Girandola” ri e le stanze occupazionali dove quotidianamente e “Faro Rosso” hanno ricevuto la lieta visita del gli utenti sono impegnati nelle attività educative Sindaco di Piacenza Paolo Dosi e dell’Assessore e riabilitative. Sono infine stati mostrati tutti gli al Welfare Giovanna Palladini, che quest’anno eventi organizzati nell’arco del 2013, documentati hanno voluto personalmente portare gli auguri di dai cartelloni illustrativi posizionati negli appoBuone Feste agli utenti e agli operatori di Coopse- siti spazi; tra i più importanti ricordiamo le gite, lios. le anguriate e le castagnate, i soggiorni estivi e le L’incontro feste alla è durato Fattoria circa un’oDidattica ra; dopo “La Cuccia”. un primo Il Sindaco applauso Dosi ha vodi accoluto quindi congratuglienza, i raplarsi persopresennalmente tanti del per quanto Comune fatto nei hanno Centri dal visitato la personale, Struttura evidenzianaccompado come: gnati dal “Realtà Direttore come qued’Area ste siano Piacenza da esempio e Parma da sinistra: Ester Schiaffonati (Direttore d’Area Piacenza e Parma), Giovanna Palladini per tutta la (Assessore al welfare del Comune di Piacenza), Paolo Dosi (Sindaco del Comune di Piacenza) Ester città”. SchiaffoLa visita si nati, dal Responsabile Tecnico di Produzione Paè conclusa con un piccolo brindisi e con il tradiziotrizia Dadomo e dal Coordinatore delle strutture nale scambio di auguri. Gli utenti dei due Centri Paolo Boledi. Durante la visita sono state spiegate hanno infine donato al Sindaco Dosi e all’Assestutte le attività strutturate svolte da educatori e sore Palladini alcuni manufatti provenienti dai OSS, oltre a quelle integrative che prevedono la laboratori di falegnameria, découpage e creta. presenza del Fisioterapista, dell’Istruttore di attiPaolo Boledi vità motoria e del tecnico di arte-terapia. Sindaco e Assessore hanno dunque visitato i vari laborato- Coordinatore C.S.R.D. “Faro Rosso” e “La Girandola” Pubblicazione stampata su carta FSC® riciclata post-consumo: prodotta con legno e/o fibre ottenuti dal riciclo di materiale giunto al termine del proprio utilizzo. luglio 2014 | Coopseliosnotizie 3 4 NOTIZIE DALLA COOPERATIVA qualità e innovazione NOTIZIE DALLA COOPERATIVA qualità e innovazione Il sistema qualità SA 8000 IN COOPSELIOS Nel 2013 Coopselios ha avviato il processo per ottenere la certificazione che attesta la sua conformità alla norma Internazionale SA 8000, norma che ha lo scopo di fornire uno standard basato sulle normative internaziona li, sui Diritti Umani e sulle Legislazioni Internazionali in materia di lavoro. Durante le prime settimane di marzo 2014 alcune strutture, servizi e uffici hanno ricevuto la visita per l’audit da parte di S.G.S. (Ente Certificatore) per il rilascio della Certificazione SA 8000. Gli obiettivi dell’audit hanno constatato che: • il sistema di gestione applicato in Coopselios è conforme con i requisiti della norma di riferimento; • l’organizzazione ha effettivamente implementato il sistema di gestione pianificato; • il sistema di gestione è in grado di raggiungere gli obiettivi della politica stabilita. Lo scopo della certificazione perseguita riguarda la progettazione ed erogazione di: • servizi socio-assistenziali, infermieristici e riabilitativi per anziani non autosufficienti; • servizi socio-riabilitativi per soggetti diversamente abili; • servizi terapeutici riabilitativi per persone con patologie psichiatriche presso strutture residenziali; • assistenza domiciliare per persone anziane e Coopseliosnotizie | luglio 2014 disabili; • servizi socio-educativi per minori; • servizi educativi presso strutture della prima infanzia (0 – 6 anni). Sono state visitate le seguenti strutture: Nido “Coccinella” di Porto Viro (RO); R.S.D. “Il gabbiano” di Porto Viro (RO); Centro Servizi per Anziani S. Urbano (PD); C.S.R. “Arcobaleno” di Correggio (RE); Nido “Melograno” di Correggio (RE); C.R.A. Centro Anziani di Correggio (RE); “I Due Mari” di Velva (GE); R.S.A. “Felicia” di La Spezia; Nido “Aurora” di La Spezia; Casa di Riposo “Sabbadini” di Sarzana (SP); Nido “Il Glicine” di Mesero (MI); R.S.A./R.S.D. di Lainate (MI); R.S.A. “Il Poggio” di Casteggio (PV); C.R.A. “Cerati” di Piacenza; R.S.A. per disabili “San Rocco” di Fiorenzuola d’Arda (PC); Nido “Con la testa tra le nuvole” di Piacenza. Sono state effettuate interviste individuali e di gruppo: • nella sede di Reggio Emilia e nelle strutture della provincia; • presso le strutture della Direzione dell’Area Lombardia a Milano; • presso le strutture della Direzione dell’Area Veneto di Sant’Urbano (PD); • presso le strutture della Direzione dell’Area Liguria-Toscana-Lazio di La Spezia; • presso le strutture della Direzione dell’Area di Piacenza e Parma a Piacenza. I lavoratori intervistati sono stati scelti in base all’anzianità, alla tipologia del lavoro, al sesso, in modo da rendere il campione il più rappresentativo possibile dell’attuale organizzazione. Il percorso si è concluso il 13 marzo 2014; si sono evidenziate alcune opportunità di miglioramento, ma in linea generale, il risultato finale è stato positivo. ISO 9001:2008 La norma ISO 9001 è lo standard di riferimento internazionalmente riconosciuto per la gestione della Qualità e si rivolge a qualsiasi tipologia di organizzazione pubblica o privata, di qualsiasi settore e dimensione che intenda rispondere contemporaneamente: • all’esigenza dell’aumento dell’efficacia dei processi interni, con la conseguente riduzione di inefficienze; • alla crescente competitività nei mercati attraverso il miglioramento della soddisfazione e della fidelizzazione dei clienti. Scopo primario dell’ISO 9001 è il miglioramento continuo delle prestazioni aziendali, permettendo all’azienda certificata di assicurare ai propri clienti il mantenimento e il miglioramento nel tempo della qualità dei propri beni e servizi. Da questo punto di vista il modello ISO 9001 rappresenta uno strumento strategico in quanto mirato a: • controllo dei costi; • aumento della produttività; • riduzione degli sprechi. Coopselios ha conseguito la certificazione ISO nel luglio 2001. Da allora, con cadenza annuale, la società di certificazione S.G.S. si occupa di verificare i requisiti della norma, presso i vari servizi, mentre ogni tre anni viene rinnovata la certificazione. Quest’anno in merito alla norma ISO 11034, dedicata ai servizi educativi, S.G.S. ha incontrato il Responsabile Tecnico del Settore Infanzia, Sabrina Bonaccini, e visitato il Centro Infanzia “Aurora” di La Spezia per poterlo aggiungere alla lista degli asili già certificati. L’edizione 2014 della visita ispettiva è stata quella di rinnovo della certificazione. Infatti, S.G.S. ha visitato diverse strutture, coinvolgendo anche alcune funzioni e processi aziendali quali: Selezione e Formazione, Approvvigionamenti, Progettazione e Attività Commerciale della sede di Reggio Emilia. Le strutture e i servizi monitorati dall’équipe S.G.S. sono stati: • il Centro Infanzia “Aurora” di La Spezia; • la Scuola dell’Infanzia di Fabbrico (RE); • il Nido di Infanzia “Aguas Claras” di Reggio Emilia; • la Comunità “I Due Mari” di Velva (GE); • la R.S.A. “Il gabbiano” di Porto Viro (RO); • l’Educativa territoriale della Val di Magra (SP), • la R.S.A. “Gli Ulivi” di Morciano (RN); • la R.S.A. “Felicia” di La Spezia; • il Centro Servizi “Villa Tamerici” di Porto Viro (RO); • la Sede di Reggio Emilia. Il risultato del rinnovo è stato positivo, grazie soprattutto alla collaborazione e al lavoro di tutti i colleghi, il vero valore aggiunto di Coopselios. Paolo Bortolan Responsabile Ufficio Qualità Coopseliosnotizie | luglio 2014 5 6 APPROFONDIMENTI DAI SETTORI anziani APPROFONDIMENTI DAI SETTORI anziani Il Progetto Copernico Assistere le persone con demenza in un’ottica capacitante Q uesta è la sfida raccolta dal gruppo di lavoro del nucleo Alzheimer nella RSA Baroni di Milano. L’occasione è stata la partecipazione a un corso promosso dal Settore Anziani per tutti i servizi specializzati nell’assistenza agli anziani con demenza tenuto dal Prof. Vigorelli sull’Approccio Capacitante. Il corso si è svolto in 6 incontri e ha visto coinvolte le varie figure professionali del nucleo (RAA, OSS, Infermiere, Animatore, Psicologo). L’approccio capacitante È una modalità di relazione interpersonale che si basa sul riconoscimento delle Competenze Elementari dell’interlocutore e che ha per fine una convivenza felice e possibile tra i parlanti. Le Competenze Elementari considerate sono: la competenza a parlare, a comunicare, la competenza emotiva, la competenza a contrattare e a decidere. Secondo il Prof. Vigorelli ogni anziano mantiene queste competenze anche quando è gravemente decaduto a livello cognitivo, sta alle persone che lo circondano riconoscerle e valorizzarle nel modo in cui si esprimono. Coopseliosnotizie | luglio 2014 L’applicazione dell’approccio capacitante nel nucleo Alzheimer della RSA Baroni: il progetto Copernico L’ottica capacitante trova terreno fertile in un’équipe già impegnata a mettere in discussione il modello classico di cura alla persona. L’organizzazione del nucleo si ispira infatti al modello protesico di Moyra Jones (Il modello Gentlecare) e prevede l’applicazione di strategie ambientali, organizzative e relazionali individualizzate per prevenire o tentare di contenere i sintomi comportamentali e psicologici della malattia. In questo contesto le idee del Prof. Vigorelli forniscono un contributo ulteriore facendo riflettere l’équipe sul concetto di demenza come malattia del riconoscimento e sul suo potente effetto di mortificazione della competenza a contrattare e a decidere. Il decadimento cognitivo porta infatti la persona che ne è affetta a sperimentare un senso di estraneità da sé stesso e le persone che lo circondano spesso a riconoscergli solo l’identità di persona demente. Si innesca così una vera e propria malattia del riconoscimento, causa di sofferenza nella persona demente e dell’aggravarsi dell’espressione sintomatologica della sua malattia. È a partire da questi concetti che l’équipe prova ad applicare l’ottica capacitante al lavoro nel nucleo ponendosi come obiettivo il riconoscere e valorizzare il più possibile la competenza a contrattare e a decidere delle persone ricoverate. Nasce così il Progetto Copernico, un progetto di esplorazione delle possibilità applicative dell’ottica capacitante in un nucleo Alzheimer. Così come Copernico attorno al 1500 aveva ripensato l’universo ponendo al centro delle orbite degli altri pianeti non più la Terra ma il Sole, così il progetto Copernico prova a compiere alcuni passi nella direzione di una rivoluzione di pensiero pensando all’anziano demente come a una persona ancora in grado di autodeterminarsi e ponendolo al centro della cura. Nella prima fase di questo progetto, si è proceduto a condividere con i familiari e con gli operatori non presenti al corso i concetti fondamentali dell’approccio. Si è poi proseguito con un lavoro di interiorizzazione dell’ottica capacitante con i membri dell’equipe durante la riunione settimanale alla presenza della psicologa. Ripensare gli avvenimenti del nucleo, i comportamenti delle persone ricoverate, i loro stati emotivi alla luce di quest’ottica ha permesso una comprensione più profonda della persona demente favorendo l’utilizzo di una modalità diversa di ascolto e comunicazione con l’anziano e l’elaborazione di strategie creative in ambiti diversi della vita del nucleo: dall’organizzazione degli spazi, alle attività e ai programmi. Alcuni esempi Quando Manuela al momento di andare a letto si agita dicendo di temere di non svegliarsi più, riconoscere la sua paura e permetterle di stare in salone insieme all’operatore la fa sentire compresa e rispettata, la rende più serena e a volte le permette di addormentarsi più facilmente. Permettere ad Alfonso di accedere autonomamente al dondolo, fonte per lui di rilassamento, spostandolo dal giardino esterno all’interno del nucleo, va nella direzione di riconoscergli la competenza a decidere e ha un effetto positivo sul suo umore. I risultati Trattandosi di un lavoro esplorativo, il Progetto Copernico non ha previsto l’impiego di strumenti di misurazione. La valutazione del progetto viene dall’osservazione degli anziani e dai feedback degli operatori dell’équipe coinvolti. Ciò che è stato riscontrato è che riconoscere all’anziano la sua capacità di contrattare e di decidere ha effetti positivi sull’alleanza terapeutica e sulla prevenzione dell’insorgenza dei disturbi del comportamento. L’adozione di un’ottica capacitante ha inoltre ricadute positive anche sugli operatori nei termini di un maggiore coinvolgimento e attivazione nella cura. Il lavoro che svolgono e l’utenza di cui si occupano può esporli, infatti, a sentimenti di insufficienza e svalutazione, nonché di alienazione, isolamento e abbandono. Lavorare in questa direzione può aiutare a dare significato ai comportamenti e alle parole degli anziani permettendo di dare maggiore significato anche al proprio lavoro. Può quindi contribuire a dare a tutti i membri dell’équipe un ruolo da protagonisti nel progetto di cura favorendo la loro valorizzazione e prevenendo quello che può essere un vero e proprio contagio della malattia del riconoscimento. Questi risultati pur non avendo un valore scientifico costituiscono la linfa necessaria a tutta l’équipe per andare avanti in questa direzione. La strada da percorrere verso una rivoluzione di pensiero è lunga, le difficoltà che si incontrano sono molte, forse questi sono solo primi passi ma di certo la direzione è quella giusta. Dina Bonicelli Responsabile Tecnico del Settore Anziani Marina Gallo Psicologa presso RSA Baroni e RSA Lainate luglio 2014 | Coopseliosnotizie 7 8 APPROFONDIMENTI DAI SETTORI infanzia APPROFONDIMENTI DAI SETTORI infanzia Il convegno educazione e/è politica Un’importante occasione di dibattito e confronto N elle giornate del 21è stato un’importante 22-23 febbraio 2014 occasione per Coopselios si è tenuto a Reggio per rendere visibile a una Emilia il convegno nazionale platea vasta e qualificata dei servizi educativi e delle la propria esperienza a più scuole dell’infanzia dal titolo livelli. “Educazione e/è politica”, che Giovedì 20 febbraio Saè stato sostenuto da Coopbrina Bonaccini assieme selios con un’importante a Guido Saccardi hanno contributo nell’ambito del partecipato alla cena di programma quadro di collainsediamento del comitaborazioni con la Fondazione to scientifico della FonCentro Internazionale Loris dazione Loris Malaguzzi Malaguzzi. presso l’Hotel Posta, in La filosofia di fondo del un’atmosfera raccolta ed da sinistra: Laura Serraino (Atelierista), Roberta convegno, che ha attirato da Prandi (Responsabile Tecnico di Produzione Settore esteticamente curata; è tutta Italia e dal mondo 1500 Infanzia), Sabrina Bonaccini (Responsabile Tecnico del stata l’occasione per conSettore Infanzia) di Coopselios persone, è che il Ben-essere, frontarsi e dialogare con la convivenza civile e l’equità possono essere realizzate personalità come Peter Moss e James Joseph Heckman, solo declinando in azioni concrete due parole: Educaoltre che Carla Rinaldi, Paola Cagliari e altri. zione e Politica. Solo la solidarietà di azione tra eduNella mattinata di venerdì 21 febbraio il Presidente cazione e politica può creare le condizioni perché tutti Guido Saccardi è intervenuto a una tavola rotonda sul gli individui diventino capaci di comprendere, capire, tema “Servizi per l’infanzia: visioni e scelte” e sempre il immaginare e valutare il mondo in cui vivono, perché venerdì ma la sera, presso il Centro Internazionale, Sala democrazia si basa su cittadini consapevoli e compebrina Bonaccini, Roberta Prandi e Laura Serraino hantenti in grado di orientare e sostenere una concreta idea no presentato il progetto editoriale e il libro realizzato di futuro. I luoghi educativi, nidi e scuole dell’infanzia, con ZOO libri “La fortuna della formica e dell’airone”, hanno il compito di far crescere cittadini responsabili e che è tutt’ora in vendita presso il book shop del Centro. per questo hanno bisogno di buone politiche per creare Presso il nido Airone nella giornata di sabato è stato le condizioni necessarie per svolgere questo ruolo e che accolto uno dei gruppi di approfondimento sul tema “I riconoscano il valore etico ed economico di questi serprotagonisti delle politiche educative” e dopo una visita vizi. Sono state giornate veramente interessanti a cui al nido accompagnati dalla pedagogista Maria Elena hanno partecipato tutti i nostri coordinatori pedagogici Bega, Anna Maria Corradini ha presentato un progetto oltre alla Direzione d’Area Reggio Emilia e Romagna, realizzato dai servizi educativi di Reggio e provincia sul ai Responsabili Tecnici di Produzione, alla Responsatema “La narrazione come pratica di cura”, sintesi della bile di Settore e al Presidente. Questo evento, infatti, pubblicazione omonima realizzata dal Settore Infanzia Coopseliosnotizie | luglio 2014 ed edita da Edizioni Junior, che è stata presentata il sabato sera presso lo stand delle Edizioni Junior al Centro Internazionale Loris Malaguzzi. Contemporaneamente Federica Marani accoglieva un gruppo di approfondimento presso il nido Girasole e la scuola dell’infanzia Belvedere. Insomma il convegno è stata l’occasione per realizza- re uno sforzo corale che ha reso visibile l’impegno di Coopselios a favore della cultura dell’infanzia e il suo protagonismo nel promuovere e sostenere politiche concrete per l’infanzia. Sabrina Bonaccini Responsabile Tecnico del Settore Infanzia luglio 2014 | Coopseliosnotizie 9 10 APPROFONDIMENTI DAI SETTORI disabili APPROFONDIMENTI DAI SETTORI minori Sport e disabilità Coopselios? …Presente! Accordo quadro tra Coopselios e il Comitato Italiano Paralimpico Formazione, impegno politico e culturale nelle reti contro la violenza C I ento atleti coinvolti, quaranta tra educatori e tecnici certificati del Comitato Italiano Paralimpico (C.I.P.) impegnati e undici centri riabilitativi diurni e residenziali interessati finora. Ed è solo l’inizio. Promette di fare “scuola” l’accordo presentato lo scorso 15 aprile, da Coopselios e il Cip, presso la sede del Coni di Piacenza. Calcio integrato, basket in carrozzina, nuoto, danza sportiva e tante altre sono le discipline che vengono praticate nei centri coinvolti nella sperimentazione. “Per Coopselios, al centro, c’è la persona. Investire sullo sport di base anziché sul professionismo e puntare sulla progettazione di sistema sono caratteristiche fondanti della nostra cooperativa – ha spiegato Guido Saccardi, presidente di Coopselios –. Per noi lo sport si intreccia con la persona: superare noi stessi e migliorarci in tutti gli aspetti prima ancora che superare l’avversario, in questo crediamo e in questa direzione va l’intesa con il C.I.P.”. La Cooperativa non è nuova a progetti di questo tipo. “Uno sportivo disabile piacentino di atletica leggera ha raggiunto risultati nazionali grazie all’appoggio di Coopselios. Il prossimo passo - ha annunciato Saccardi - sarà una forte integrazione con la medicina sportiva per monitorare tutti i parametri degli atleti nei centri diurni e residenziali”. Piera Reboli dell’Ausl di Piacenza (Distretto sociosanitario di Ponente) ha puntualizzato: “Risultati entusiasmanti che un processo virtuoso come questo ha prodotto negli utenti”. Hanno portato il loro saluto diversi amministratori locali, tra cui gli assessori al welfare della Provincia, Pierpaolo Gallini e l’assessore alla formazione del Comune di Piacenza, Giulia Piroli. “La vera novità è questa: grazie a Coopselios e Cip si riesce a fare sistema. Il nostro appoggio è incondizionato” è intervenuto così il Coopseliosnotizie | luglio 2014 Sindaco del Comune di Rottofreno, Raffaele Veneziani. Hanno portato il loro saluto anche gli assessori Gabriele Sfulcini del Comune di Cadeo e Angelo Metti del Comune di Monticelli d’Ongina. Di accordo “importantissimo, uno dei primi a livello nazionale che verrà portato al Consiglio nazionale del Cip come esempio di collaborazione virtuosa” ha parlato Gianni Scotti, delegato regionale Cip per l’Emilia-Romagna. “La progettazione che parte dai giovani è fondamentale per lo sviluppo dello sport per disabili” ha rincarato Franco Paratici, delegato provinciale Cip di Piacenza. Ad Ester Schiaffonati, Direttore d’Area Piacenza e Parma di Coopselios, è spettato snocciolare i numeri prodotti da questo accordo virtuoso e, soprattutto, spiegare il senso dell’intesa: “C’è una condivisione di obiettivi al centro di questo accordo: Cip e Coopselios condividono il benessere psicofisico e l’integrazione sociale dei disabili. La disciplina sportiva è uno strumento di salute e integrazione. Oltre a garantire una crescita psicofisica armonica, lo sport migliora il grado di socializzazione e la partecipazione emotiva di ogni individuo. È un mezzo privilegiato di sviluppo e di ricostruzione dell’identità personale e anche di compensazione degli effetti organici e psicologici della disabilità”. Ester Schiaffonati, infine, ha presentato i progetti piacentini dichiarando: “Sono stati individuati, con i tecnici che il Cip ha messo a disposizione, i progetti, creati dalle singole strutture, pensati e costruiti su capacità e potenzialità dei ragazzi che frequentano questi centri. Il percorso è stato entusiasmante, e oggi possiamo trarre un primo bilancio positivo”. Enz a Iozzia Mattia Motta Collaboratore Ufficio Stampa Coopselios - Piacenza n questo articolo presentiamo una breve analisi della cornice politico-culturale dei nostri interventi sul tema della violenza di genere, sarà, poi, nostro impegno proseguire con articoli che vadano ad informare su tutti gli altri aspetti della violenza, dalle dinamiche di coppia agli elementi di rischio. L’impegno della nostra cooperativa contro la violenza di genere e la promozione di una cultura della non violenza e del rispetto, si sviluppa su più fronti: dall’impegno formativo all’intervento diretto. Per tutto l’anno 2013/2014 abbiamo svolto iniziative di sensibilizzazione e diffusione di un approccio relazionale e culturale per dire no alla violenza. Il 25 novembre abbiamo creato dei flashmob con i ragazzi delle scuole superiori in cui ragazzi e ragazze dicevano “basta alla violenza” (che potrete vedere nel blog del Settore Minori http://apprendimenti.coopselios.com). In particolar modo questi mesi (maggio/luglio) ci hanno visti impegnati in un percorso di confronto e di formazione agli operatori dell’Associazione Vittoria, nascitura sul territorio ligure, con sede a Sarzana, ed impegnata nella lotta contro la violenza di genere. Parimenti prosegue il nostro impegno con il Centro Irene non solo a livello di gestione della Casa di Accoglienza ma anche come continuo confronto con il territorio ed i suoi enti locali istituzionali, di un pensiero politico che ne determina l’operato e lo sviluppo di azioni. Come sempre il nostro “cavallo di battaglia” è coinvolgere in questa “trasformazione culturale” maschi e femmine, convinti che alla base delle dinamiche che conducono ad azioni violente vi sia una relazione disfunzionale supportata da una bassa consapevolezza sociale del rispetto e del dialogo e parimenti un’alta tolleranza agli stili comunicativi violenti, elementi che vanno oltre la differenza di genere. Inoltre la precarietà lavorativa di questo particolare periodo economico aggrava le difficoltà gestionali delle famiglie, rende il lavoro quasi un privilegio e non un diritto e permette ad una mentalità lavorativa altamente orientata al guadagno di emergere, rischiando di annullare di fatto alle donne, ma non solo, la possibilità di conciliare tempi di lavoro e tempi familiari. Anche il lavoro, o meglio il fantasma della perdita di esso, mina alle basi un pensiero costruttivo più evoluto sulla dignità delle persone. Per tali motivi la nostra impostazione teorica suggerisce agli operatori di valutare sempre la complessità culturale sociale e familiare, e soprattutto di lavorare su di sé, sui propri valori e sulla coerenza di pensiero-azioni tra il professionale ed il personale, basi necessarie per stare in una relazione di aiuto. Ad ogni corso poniamo la domanda “Uno schiaffo è violenza?”, e se la risposta è “sì”, allora si deve indagare: “Quale è realmente la vostra personale soglia di tolleranza alla violenza?”. Ciò significa, quanto e quando un atteggiamento è dichiarato violento nella vita privata, e quindi se di fronte ad un atteggiamento violento, sia nel mondo del lavoro che familiare, effettivamente facciamo seguire una denuncia o un’azione di allontanamento. Un grande pericolo sociale infatti è l’abitudine quotidiana alla violenza, che passa da piccoli gesti che marcano chiaramente l’incapacità di gestire il conflitto, l’aggressività, le difficoltà gestionali di una situazione, attraverso il dialogo ed il confronto, ma che sfociano nella prevaricazione verbaluglio 2014 | Coopseliosnotizie 11 12 APPROFONDIMENTI DAI SETTORI minori FOCUS bilancio sociale 2013 Oltre i confini del welfare Bilancio Sociale 2013 le, nella denigrazione dell’altro, nella minaccia, fino ad azioni violente prima (esempio, dare un pugno al muro o lanciare oggetti) poi direttamente contro la persona. Fatta questa importante cornice dobbiamo poi aver gli strumenti tecnici per la lettura del quadro della persona, saperla ascoltare e saperci ancora “stupire” per ciò che ci dice. Lo stupore nasce dalla differenza tra ciò che già sappiamo o ci aspettiamo e ciò che vediamo in quella realtà: è l’antidoto alla noia, alla categorizzazione. Moira Puntelli Responsabile Tecnico del Settore Minori Queste, si sono esibite in varie occasioni come: • il 5 maggio al Teatro-Cinema “Italia” a Sarzana (SP); • il 9 maggio a Sarzana in occasione della Rassegna “Musica e Suoni”; • il 28 maggio in occasione della settimana della musica organizzata dal Comune di Santo Stefano Magra (SP); • il 30 maggio al centro commerciale “La fabbrica” di Santo Stefano Magra (SP); • il 6 giugno alla grande serata finale svoltasi al Liceo “Parentucelli” di Sarzana (SP). Un Arcobaleno di voci L’esperienza del coro è sempre gratificante e coinvolgente perché si basa su un’attitudine naturale, il canto, che è un ottimo strumento educativo per avvicinare i giovani ed i bambini alla musica. Questo avviene, ancora di più, se il progetto prevede l’interazione di ragazzi diversamente abili, visto che la loro vita in classe è limitata e quale linguaggio se non quello universale della musica può battere ogni barriera? Durante questo anno le 4 corali che si sono formate grazie alla partecipazione della cooperativa al progetto “Integrati… a regola d’arte” della Fondazione Mediafriends Onlus “La fabbrica del sorriso” hanno preparato diversi pezzi che, come la musica, abbracciavano diverse culture e così si sono create le corali: • L’ANCORA D’ORO della scuola primaria di San Lazzaro, Sarzana (SP); • I CPB della scuola primaria di Ponzano Magra (SP), Belaso (SP); • GLI INCANTANDO della scuola primaria “Enrico Fermi” di Santo Stefano Magra (SP); • LA CORALE SOTTO-SOPRA della scuola superiore ITC “Arzelà” di Sarzana (SP). Coopseliosnotizie | luglio 2014 Ottimi i consensi! È per tutti una grande soddisfazione, che ripaga i mesi di intenso lavoro di questi ragazzi e bambini, che hanno saputo trovare nella passione per la musica, la forza per divertirsi insieme alla scoperta dello strumento più antico che l’uomo conosca: la voce. L’esperienza del nostro coro è solo un esempio dei risultati che si possono ottenere creando contesti che includano diverse abilità. Ringrazio gli educatori che mi hanno affiancata in questo progetto: Damiano Tacchini, Anna Menchinelli, Simonetta Vecoli e Francesco Di Monda per le riprese. Tania Leonardi Educatrice Responsabile del Coro C oopselios è un’impresa cooperativa sociale no profit che opera quotidianamente nei servizi alla persona (assistenziali ed educativi) e di integrazione socio-sanitaria. Il 2013 è stato un anno all’insegna dei nuovi confini, nuovi progetti e orizzonti, un anno che pone le basi per lo sviluppo futuro della Cooperativa. Il fatturato in crescita, la continua qualificazione delle risorse umane, le linee strategiche e i processi promossi consentono alla Cooperativa di continuare a essere uno dei principali attori nel panorama italiano del Terzo Settore. L’esercizio trascorso conferma il trend positivo di Coopselios che, dal 1984, anno della sua nascita, prosegue nel suo percorso di crescita. Il fatturato si attesta a oltre 110 milioni di euro, grazie a una crescita di oltre il 4,5% che, al netto delle chiusure/ riduzioni di servizi da enti pubblici determina un incremento netto delle vendite del 2,2% rispetto al 2012. La ripartizione del fatturato per settore ha mantenuto l’andamento degli ultimi anni: il Settore Anziani produce la maggior parte del fatturato, seguito dal Settore Infanzia, dal Settore Disabili e dai Settori Minori e Sanitario. Sono 7 le regioni in cui opera la Cooperativa; Emilia Romagna, che si conferma l’area di maggior sviluppo, Lombardia, Veneto, Trentino Alto Adige, Liguria, Toscana e Lazio. È importante sottolineare come si consolidano territori quali il Lazio, con l’apertura del nuovo asilo nido di Aranova a Fiumicino (RM), l’area Liguria-Toscana con la Comunità socio educativa per minori “La Casa di Bastian” a Villafranca Lunigiana, (Massa Carrara); confermano il loro sviluppo l’area di Piacenza con l’apertura del Centro Socio Riabilitativo Diurno “Faro Rosso” di Cà Torricelle (PC) e l’area di Reggio Emilia con l’inaugurazione del nido “L’abete bianco” di Villa Minozzo (RE), e del Centro Sperimentale per l’Infanzia “Le Corti” di Correggio (RE). Nell’area Veneto si segnala l’apertura del Centro di Servizi per Anziani non autosufficienti di Meolo, in provincia di Venezia. Fatturato per durata del contratto Fatturato per Settore Nel 2013, Coopselios ha partecipato a 32 gare risultando vincitrice in 21 casi. Di queste, 5 sono relative a servizi di nuova aggiudicazione e 16 corrispondono a servizi già gestiti e quindi riconfermati. L’elemento significativo è che quasi l’80% del portafoglio servizi ha durata superiore a 5 anni con un calo costante dei luglio 2014 | Coopseliosnotizie 13 14 FOCUS bilancio sociale 2013 contratti di breve durata. I ricavi si attestano nel 2013 a oltre 110 milioni di euro, con un aumento nel triennio di oltre il 17%; significativa anche l’evoluzione del patrimonio della cooperativa che con quasi 25 milioni di euro, in aumento di oltre il 27% nel triennio, conferma la solidità aziendale. Fatturato e patrimonio Il personale è il patrimonio più importante della cooperativa. Con il 90% di donne, sono quasi 3.000 i professionisti che, ogni giorno, si prendono cura, con qualità e affidabilità, di oltre 7.000 persone. Occupati per regione FOCUS bilancio sociale 2013 Il Settore Anziani occupa il maggior numero di lavoratori, seguito dall’Infanzia, dal Settore Disabili, dai Minori e da chi occupa posizioni impiegatizie. Per quanto riguarda gli occupati per Regione, si conferma una forte presenza in Emilia Romagna, seguita da Lombardia, Liguria, Veneto, Lazio, Toscana e Trentino Alto Adige. Nel 2013 i soci hanno rinnovato il Consiglio di Amministrazione che ha riconfermato Presidente Guido Saccardi e Vicepresidente Gianni Calabrese. Coopselios è una cooperativa con una forte partecipazione sociale. Dei 2.888 lavoratori al 31 dicembre 2013, il 76% sono soci. Per i soci sono stati realizzati diversi progetti: • è stato avviato il percorso per la formalizzazione della Commissione Pari Opportunità, il cui obiettivo è la lotta contro tutte le forme di discriminazione sul luogo di lavoro; • per la conciliazione tempi di vita-tempi di lavoro è proseguita l’esperienza del progetto “Ri-generazioni”, in particolare con il Fattorino Sociale; • è stato attivato un percorso di formazione, per le lavoratrici e i lavoratori al rientro da periodi di assenza prolungati per facilitarne il reinserimento. Il 2013 si è caratterizzato per la ridefinizione delle principali linee strategiche che si concluderanno con l’adozione dei Piani Operativi nel 2014. È stato avviato il percorso di adozione del Piano Strategico 2014 – 2018 che orienterà l’attività della cooperativa nei prossimi 4 anni. Si è formalizzato l’Ufficio Welfare Aziendale, con l’obiettivo di proporre al mercato servizi di welfare. Diverse sono state le proposte e convenzioni attivate con aziende nei vari territori. Coopseliosnotizie | luglio 2014 É stato siglato l’accordo tra Coopselios e Banca Prossima, per la gestione di una piattaforma acquisti (NpBuy) rivolta alle società no profit e al terzo settore. La Cooperativa, nel 2013, ha avviato il percorso per ottenere la certificazione di conformità alla norma SA 8000, rilasciata a marzo 2014. Per la continua qualificazione dei propri lavoratori, Coopselios ha implementato percorsi formativi tra cui: • la valorizzazione delle potenzialità interne; • la formazione sociale, con tecniche creative come il teatro d’impresa; • un sostanzioso pacchetto di formazione, anche in e-learning, sulla sicurezza. Per Coopselios, la soddisfazione dei propri stakeholder è prioritaria. Affidabilità dei servizi, professionalità del personale, accuratezza e appropriatezza delle cure prestate, clima, ambiente e organizzazione della giornata hanno ricevuto da familiari e committenza un punteggio medio complessivo che conferma l’elevata qualità dei servizi offerti. Nel corso del 2013 tutti i settori della cooperativa hanno realizzato progetti, anche intersettoriali, creando reti di conoscenze e competenze. “Vivere la vita fino all’ultimo respiro”, percorso che si è posto l’obiettivo di formare a cascata gli operatori di cura delle strutture e dei servizi domiciliari per anziani Coopselios, per affrontare con maggiore serenità e competenza l’assistenza ai morenti e alle loro famiglie. Attività di formazione e ricerca sul tema della narrazione e dello sviluppo del pensiero narrativo. Il progetto ha coinvolto tutti gli operatori del Settore Infanzia e ha portato alla realizzazione di due pub- blicazioni: “La narrazione come pratica di cura” e “La fortuna della formica e dell’airone”. Giornata di studio sul codice deontologico degli educatori, per favorire una prima riflessione sul tema e la successiva stesura di un codice comportamentale per tutti gli operatori del Settore Disabili. Il 2013 è stato il secondo anno di realizzazione del Progetto “Integrati a regola d’arte” finanziato da Mediafriends Onlus nell’ambito della raccolta fondi de “La Fabbrica del Sorriso”. Nato e sviluppato in integrazione e potenziamento alle attività del Settore Minori, il progetto ha interessato circa 500 bambini e ragazzi con differenti abilità, tra i 6 e i 14 anni, nei territori della Val di Magra e della Provincia di Piacenza. Tutti i settori della Cooperativa hanno partecipato al progetto “Il Risk Management nelle strutture di servizio alla persona di Coopselios”. L’obiettivo è stato quello di definire e applicare un insieme di metodi, strategie e strumenti per identificare, valutare e ridurre il rischio assistenziale. Coopselios è stata inoltre impegnata nella progettazione di un importante Programma Educativo di respiro internazionale, per lo sviluppo di un modello educativo negli Emirati Arabi Uniti. La collaborazione con la Fondazione “Family Development Foundation”, con sede ad Abu Dhabi (Emirati Arabi Uniti), ha portato alla firma di un accordo quadro, per la realizzazione di un partenariato di lungo periodo relativo alle politiche educative e di Welfare. Un welfare quindi che, nel 2013 ha superato i confini, non solo tematici ma anche geografici, in una cooperativa, Coopselios, che attraverso il miglioramento continuo e percorsi di innovazione fa dell’ascolto e dell’orientamento al cliente il suo obiettivo principale. luglio 2014 | Coopseliosnotizie 15 16 LA VOCE DI COOPSELIOS formazione LA VOCE DI COOPSELIOS formazione La formazione in Coopselios CORSO DI FORMAZIONE PER GLI UFFICI PAGHE E AMMINISTRAZIONE In seguito a specifici incontri di analisi dei fabbisogni, che hanno coinvolto tutto il personale dell’ufficio paghe e dell’amministrazione, è stato organizzato uno specifico corso di formazione di quattro mezze giornate. Durante le giornate di formazione sono stati trattati temi trasversali come il problem solving, l’orientamento al cliente interno, la comunicazione e il team building. Il corso è stato tenuto da due docenti d’eccezione: Paolo Pinna e Guido Saccardi. I feedback ricevuti dai docenti WELCOME BOOK Uno specifico percorso on line che, introduce ai neo assunti gli elementi generali della cooperativa. Il neo assunto riceverà un link per scoprire in modo interattivo: la storia della cooperativa, gli strumenti di comunicazione, l’organizzazione, i settori, le aree ed infine comprendere qual è il significato dell’essere socio in Coopselios. BUDGET FORMAZIONE La Direzione Operativa ha approvato il Budget per la formazione 2014, che prevede un investimento di oltre 500 mila euro in formazione per l’anno in corso. Un grazie all’impegno dei coordinatori per aver effettuato tutte le richieste formative tramite il Coopseliosnotizie | luglio 2014 diverse sperimentazioni è stato proposto l’utilizzo di specifiche funzioni di Zimbra, funzioni che permettono la digitalizzazione delle attività da eseguire e la condivisione degli appuntamenti. Lo strumento è in fase di test per poi eventualmente procedere con un apposito corso di formazione sul suo utilizzo. programma informatico HR che permette una digitalizzazione di tutto il percorso formativo. Il Budget prevede numerose iniziative e novità classificate in: • formazione sociale; • formazione obbligatoria; • formazione professionale; • progetto Coopselios Academy (formazione manageriale). CORSO DI FORMAZIONE PER FORMATORI Per sostenere i numerosi colleghi che sempre di più si occupano di formazione interna, è stato organizzato un corso ad hoc di 3 giorni sulle tecniche formative. Il corso tratterà di tecniche di comunicazione, public speaking, gestione d’aula, realizzazione di presentazioni con Power Point, ecc. Il corso è stato tenuto nella prima giornata da Guido Saccardi (formatore ed attuale Presidente) e poi per due giornate da un docente esterno esperto formatore (Maurizio Castagna). SCADENZIARIO CON ZIMBRA Il gruppo dei Coordinatori ha richiesto d’implementare uno strumento per lo scadenziario digitale degli appuntamenti formativi. Dopo COOPSELIOS ACADEMY Continua il percorso di formazione manageriale con i seguenti corsi: Project Management Grazie al collega Sauro Paganelli, si è concluso un corso di 4 giornate, full immersion, per affinare le tecniche di gestione dei progetti. Il corso è stato particolarmente impegnativo ed interattivo e ha permesso ai partecipanti di realizzare una specifica presentazione alla Direzione Operativa con proposte di miglioramento. Leadership È partito un corso di 4 giornate intere dedicate allo sviluppo dei propri collaboratori, tenuto da un docente esterno (Paolo Ferioli di Open Mind). Team Building Per condividere i recenti cambiamenti organizzativi nell’area amministrazione, i colleghi dell’ufficio Finanza e Controllo, Amministrazione e Call Center hanno partecipato ad una giornata di Team Building presso l’agriturismo “La Razza” (RE). In queste giornate i partecipanti hanno sperimentato in modo creativo diverse tipologie di collaborazione che dimostrano quanto sia importante l’interdipendenza fra i vari ruoli e le diverse funzioni. CORSO PER I COORDINATORI DEL SETTORE DISABILI I coordinatori del Settore Disabili hanno concluso un corso di formazione di 3 giornate tenute da Cristiano Lastrucci sul tema del lavoro di squadra e la motivazione. Il gruppo di coordinatori ha particolarmente apprezzato l’incontro e la condivisione delle loro motivazioni e di quelle dei loro collaboratori (tutt’altro che semplici e scontate). SISTEMA DI VALUTAZIONE PRESTAZIONI/ OBIETTIVI Dopo un’approfondita opera di coinvolgimento di Coordinatori, Responsabili Tecnici di Produzione e Direttori d’Area, svolta tramite interviste, è stato sottoposto e approvato dalla Direzione Operativa un nuovo modulo di valutazione delle prestazioni, delle assegnazioni degli obiettivi e un vademecum che aiuta questa importante fase della gestione del rapporto capo-collaboratori. Per facilitare il cambiamento è stato organizzato uno specifico corso di formazione per tutti i Responsabili Tecnici di Produzione tenuto da colleghi (Pinna, Boni, Cuoghi, Saccardi, Serri, Schiaffonati) che ha riguardato anche altre tematiche inerenti il ruolo. VIDEOCONFERENZA Grazie al lavoro effettuato dall’Ufficio ICT sono state installate 5 postazioni per la videoconferenza (situate nelle sedi di Reggio Emilia, Piacenza, La Spezia, Milano e Sant’Urbano). Queste postazioni permettono di erogare corsi di formazione a distanza o effettuare riunioni (conference call) limitando gli spostamenti e quindi risparmiando tempo e risorse. Andrea Alberini Addetto Ufficio Formazione luglio 2014 | Coopseliosnotizie 17 18 LA VOCE DI COOPSELIOS diritti e doveri LA VOCE DI COOPSELIOS progetti La parità dei sessi rende le donne meno soddisfatte Realizzato il progetto “Ristorando” Riceviamo e pubblichiamo. “La donna del nuovo millennio si sente trascurata!” Non è una mia affermazione arbitraria, ma è quanto emerge da approfonditi studi congiunti di diverse Università americane e tedesche. Il gentil sesso, stando a quanto rivelato da diversi esperti, non ha mai attraversato un periodo in cui le sensazioni di solitudine emozionale raggiungessero livelli tanto elevati. La donna del nuovo millennio rispetto al passato ha un’infinità di gratificazioni: lavora, è indipendente e, salvo irrisorie sfumature, ha la stessa considerazione intellettuale, politica e sociale di un uomo; eppure… si sente molto più sola rispetto ai tempi passati. Qualche maschilista malignamente afferma che questa condizione è dettata dalla nostalgia dei tempi andati, quando il pantalone era portato solo dagli uomini. Altri maschi, invece, dichiarano che la donna è nata per erogare piacere e questa è per lei l’unica fonte di soddisfazione. Mettendo da parte queste bizzarre, anche se frequenti affermazioni, bisogna ammettere che in realtà i motivi sono diversi ed attribuibili a infinite ragioni, anche se una riflessione sul mondo femminile rispetto al passato merita un po’ più di attenzione. La donna, sin dall’antichità ha sempre trovato sostegno psicologico nelle amiche, nelle vicine di casa o, andando indietro nel tempo, nelle compagne di clan. In caso di bisogno, la solidarietà del gruppo rappresentava un valido supporto non solo per ragioni di ordine comune, Nei mesi di febbraio e marzo 2014, la R.S.A. “Il La pratica in laboratorio prevedeva, infatti, il Gabbiano” di Porto Viro (RO) ha realizzato un prorapporto quasi individuale tra la persona disabile e i giovani cuochi, alternando momenti di intrattenigetto pilota dal titolo “Ristorando”, in collaborazione con l’Istituto Professionale per i Servizi Albermento a quelli più tecnici della cucina vera e proghieri e alla Ristorazione “Cipriani” di Adria (RO). pria. La relazione che si è instaurata è stata molto Il progetto, svolto presso la scuola statale, ha coinspontanea, nel massimo rispetto e con grande volto alcuni utenti disabili collaborazione, priva dedella R.S.A. in un laboratogli stereotipi che a volte rio di cucina ed educazione si generano con i disabili. alimentare, operando a conLe docenti dell’Istituto Alberghiero hanno fatto tatto con i giovani studenti della classe II A, i quali sono partecipare i ragazzi stati i docenti-cuochi nel della R.S.A. ai banchetti corso dei vari incontri. realizzati per assaggiare Gli obiettivi di “Ristorando” le pietanze elaborate in cucina da tutto il sono stati: • implementare le autonogruppo, unendo così le I partecipanti al progetto “Ristorando” competenze acquisite al mie personali dei disabili attraverso forme di apprendimento in materia di divertimento. A concludere il progetto, l’incontro formativo ristorazione e igiene degli alimenti; • sperimentare nuove forme di comunicazione e in R.S.A. di Educazione Alimentare tenuto dalla Dietista del SIAN ULSS 19 di Adria, Monica Cibin, relazione tra persone disabili e giovani studenti; aperto non solo agli utenti ma anche ai loro familia• f avorire l’integrazione dei disabili nel territorio, soprattutto in contesti scolastici. ri e al personale della struttura. Una piccola guida, regalata dalla Dietista, raccoglie il percorso formatiAttraverso la pratica laboratoriale, gli utenti della R.S.A. si sono cimentati nell’apprendimento e nella vo ed esperienziale fatto dagli utenti del “Gabbiano” in materia di salute e benessere a tavola. preparazione della pasta fresca, della pasta frolla, di biscotti farciti con la marmellata, dei sughi per Si ringrazia per la bellissima esperienza l’Istituto cucinare piatti di pasta e nella cottura di semplici “Cipriani” di Adria, con il quale è nata una collamanicaretti come il risotto primavera e i contorni a borazione per altre iniziative che si svolgeranno in base di verdure. struttura nel corso del 2014. In primis, la loro parAlcuni ragazzi, che il fine settimana rientrano a tecipazione alla riunione semestrale con le famiglie casa, hanno così potuto sperimentare le competene alla festa annuale della disabilità, che si è tenuta ze apprese con “Ristorando” nella vita domestica. presso la R.S.A. “Il Gabbiano” a fine giugno assieme ai servizi alla disabilità dell’ULSS 19 di Adria. Gli aspetti più interessanti, che hanno superato le nostre aspettative, sono stati il livello di socializzaRSA “Il Gabbiano”, Portoviro (RO) zione e di integrazione sociale nato tra i disabili e gli Il Servizio Educativo studenti della scuola “Cipriani”. Coopseliosnotizie | luglio 2014 ma anche e soprattutto, per un appoggio emozionale, necessità che ha sempre contraddistinto l’animo femminile. Improvvisamente questa struttura si è sgretolata, la donna nella società contemporanea svolge le stesse mansioni dell’uomo e, proprio come gli uomini, esce di casa la mattina presto, si reca al lavoro e svolge le stesse attività, col medesimo pragmatismo e con lo stesso agonismo maschile. L’ancoraggio esistenziale fondato sulla cooperazione offerto dalle società del passato, si è trasformato in una sfrenata competizione alla quale la donna non era né abituata né preparata. Tale contesto adatto alla tradizionale personalità maschile, “svuota” il gentil sesso della propria indole femminile, provocandole frustrazione e insoddisfazione. Per questo, a fine giornata la donna, ha un indispensabile bisogno di ritrovare sé stessa e desidera farlo attraverso il dialogo col partner. Per una donna comunicare col compagno esprimere il proprio stato d’animo è diventata un’esigenza vitale per la sua stabilità psicologica. Ecco la ragione per cui nella società contemporanea le donne sono emozionalmente molto più esigenti che in passato. I dati statistici infatti, non sono affatto casuali nell’asserire che nelle coppie in cui regna un certo inappagamento, sono quasi sempre le donne quelle maggiormente insoddisfatte: ma di questa condizione non sono le uniche responsabili. La donna dopo secoli e secoli di lotte, ha raggiunto il posto che le spetta in una società civile ma, affinché possa essere felice e appagata il sostegno emozionale del proprio compagno è assolutamente indispensabile. Enza Iozzia Operatrice S.A.D. Piacenza Cucina e disabilità luglio 2014 | Coopseliosnotizie 19 Alcune immagini dall’Assemblea Generale Coopselios del 27 giugno 2014 a Castelnuovo del Garda (VR).
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