IL PUNTO COLDIRETTI QUALITÀ 13 - 19 GENNAIO 2015 4 Il Ministero della Salute promuove a pieni voti lo strumento per le imprese Ecco il Manuale Coldiretti per la vendita diretta Il Ministero della Salute promuove a pieni voti il "Manuale di corretta prassi operativa per la vendita diretta di alimenti delle imprese agricole" di Coldiretti. L’iter di validazione ha richiesto tempi lunghi, oltre un anno, per la complessità della materia e le necessità di approfondimento della Commissione ministeriale deputata alla validazione. Con questo manuale Coldiretti vuole fornire alle imprese agricole uno strumento operativo completo, utile a implementare le procedure previste dalle disposizioni europee e nazionali in materia di igiene nell’attività di vendita e per il commercio al dettaglio dei prodotti alimentari, ivi comprese tutte le forme previste dal decreto 228/2001 e successive integrazioni e modifiche.Il testo offre quindi suggerimenti pratici per redigere le procedure di autocontrollo dell’igiene, per le attività della rintracciabilità e la documentazione correlata e per quelle del ritiro/richiamo del prodotto non conforme, secondo quanto stabilito dal Reg. 178/2002; ma intende anche essere di supporto per coloro che saranno chiamati a controllare l'applicazione del Regolamento stesso, in particolare gli esperti per la consulenza tecnica di Coldiretti e per IL CASO le autorità preposte ai controlli. Il manuale comprende le fasi di ingresso del prodotto, stoccaggio/conservazione, manipolazione per la vendita (porzionatura, taglio ecc…) fino al commercio al dettaglio di prodotti alimentari, inclusa la vendita diretta tramite internet.Il documento adotta la struttura basata sulle “Linee Guida del Ministero della Salute per l’elaborazione e lo sviluppo dei manuali di corretta prassi operativa ed in linea con l’altro Manuale Coldiretti di “Corretta Prassi Operativa per la Rintracciabilità e l’Igiene dei Prodotti alimentari e dei Mangimi, approvato dal Ministero della Salute nel 2009, che si occupa dell’igiene nella produzione primaria e nelle attività connesse, compresa la somministrazione (agriturismo), del quale rappresenta quindi il naturale completamento.Con questi due testi le imprese di Coldiretti hanno ora strumenti di riferimento completi in materia di igiene, dalla produzione, alla trasformazione, alla vendita, disponendo di indicazioni utili per evitare duplicazioni burocratiche e per individuare la documentazione di supporto che le imprese agricole devono possedere. Il nuovo allarme sanitario ha portato all’arresto di 110 persone scandalo maiali cinesi, in Italia no import L’Italia non ha importato carni di maiale fresche, refrigerate, congelate e neanche salami o frattaglie dalla Cina che si conferma essere il Paese con maggiori rischi per la sicurezza alimentare. E’ quanto emerge da un analisi della Coldiretti sulla base dei dati Istat relativi all’ultimo anno, in riferimento all’ultimo scandalo alimentare in Cina che ha portato ad oltre 110 arresti per a vendita di carne di maiale contaminata proveniente da animali morti per malattia. La spinta verso la crescita Notizie in breve dell’economia cinese ha determinato conseguenze sul piano della sicurezza alimentare ed ambientale i cui effetti si fanno sentire. Lo scandalo della carne di maiale che segue di qualche anno quello della presenza di melamina nel latte che ha portato morti per avvelenamento e paura nei diversi continenti, è la conseguenza di una politica di contenimento esasperato dei costi, legittimati sull’altare di un libero mercato senza regole. ministro ha annunciato l’elaborazione di un piano nazionale di settore collegato alle misure previste dai Piani di Sviluppo Rurale per il periodo 20142020. STAMPA ESTERA L'Impero dei maiali, la suinicoltura in Cina La situazione della suinicoltura cinese e il suo impatto sull'agricoltura mondiale al centro di uno speciale del prestigioso periodico inglese The Economist. ENERGIA Rinnovabili, ci sono ancora 410 mln Ancora un calo per il costo degli incentivi per le fonti rinnovabili diverse dal fotovoltaico. E mancano 410 milioni al raggiungimento del tetto massimo di 5,8 miliardi di euro. AMBIENTE Un piano per sostenere l'apicoltura Coldiretti è intervenuta all’incontro organizzato dal viceministro Andrea Olivero delle Politiche Agricole in merito al coordinamento degli interventi previsti a sostegno dell’apicoltura. Il vice- Costi Gse, pagheranno gli operatori I costi operativi del Gse, il Gestore dei Servizi Energetici, saranno sostenuti dagli Operatori Elettrici che beneficiano dei suoi servizi. Il nuovo provvedimento di attuazione delle disposizioni “tagliabol- Mud rifiuti 2015, ok al modello per la scadenza di aprile Pubblicato il decreto che disciplina la presentazione del modello unico di dichiarazione ambientale 2015, da inviare entro il 30 aprile 2015, con riferimento ai dati relativi all’anno 2014. Il D.P.C.M. 17 dicembre 2014 (pubblicato sul Supplemento Ordinario alla G.U. del 27 dicembre 2014) prevede l’articolazione del modello in 6 Comunicazioni, tra cui, per quanto di interesse, la Comunicazione Rifiuti, per la presentazione della quale sono obbligate le imprese agricole che producono rifiuti pericolosi con un volume di affari annuo superiore a 8.000 euro. Rispetto al 2014 rimangono sostanzialmente immutate le modalità di presentazione, i diritti di segreteria e i soggetti obbligati. Si ricorda che i produttori iniziali, che nella propria unità locale producono non più di 7 rifiuti e che per ogni rifiuti utilizzano non più di 3 trasportatori e non più di 3 destinatari finali, possono compilare, in alternativa alla comunicazione ordinaria, una comunicazione semplificata, che può essere trasmessa via posta su modulistica cartacea. La presentazione alla Camera di Commercio deve essere fatta via telematica, esclusivamente tramite il sito http://www.mudtelematico.it/. Fatta salva l’ipotesi di comunicazione semplificata, non è più possibile la spedizione postale o la consegna diretta di un supporto magnetico. lette” del decreto-legge Competitività 91/2014 è stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale. Incentivi, Tar respinge sospensiva Il Tar del Lazio ha respinto la richiesta di sospensiva dello spalma incentivi per il fotovoltaico per impianti di potenza superiore a 200kW presentata da un gruppo di aziende coordinate da Assorinnovabili. L’INIZIATIVA Boom di ascolti per gli addobbi Fai Il Concerto di Natale nella Basilica Superiore di San Francesco ad Assisi è stato seguito da 2.716.000 spettatori, con un ottimo share del 23,22 per cento. Un grande palcoscenico per un magnifico evento che è stato impreziosito dagli addobbi floreali Firmati dagli Agricoltori Italiani (FAI) di Coldiretti. TUTTI GLI APPROFONDIMENTI SUL SITO WWW.ILPUNTOCOLDIRETTI.IT COLDIRETTI N. 1 13 - 19 GENNAIO 2015 IL PUNTO COLDIRETTI SETTIMANALE DI INFORMAZIONE PER LE IMPRESE DEL SISTEMA AGROALIMENTARE Registrato presso il Tribunale Civile di Roma, Sezione per la Stampa e l'Informazione al n. 367/2008 del Registro della Stampa. Direttore Responsabile: Paolo Falcioni Via libera finale alla direttativa che consentirà agli Stati di vietare le coltivazioni transgeniche L’Europarlamento conferma lo stop agli Ogm Moncalvo: “E’ un’ottima chiusura del semestre di presidenza italiana della Ue” Via libera finale dell'Europarlamento alla direttiva che consentirà ai Paesi membri dell'Ue di limitare o proibire la coltivazione di organismi geneticamente modificati (Ogm) sul territorio nazionale, anche se questi sono autorizzati a livello europeo. Dopo quattro anni di difficili negoziati, il compromesso finale fra Commissione europea, Consiglio Ue e Europarlamento è stato raggiunto durante il semestre di presidenza italiana dell'Ue. "La libertà di non coltivare Ogm come ha fatto fino ad ora l’Italia e come chiedono quasi 8 cittadini su 10 (76 per cento) che si oppongono al biotech nei campi è una ottima chiusura del semestre di presidenza italiano dell’Unione" ha commentato il presidente della Coldi- retti Roberto Moncalvo -. Siamo di fronte ad un importante e atteso riconoscimento della sovranità degli Stati di fronte al pressing e alle ripetute provocazioni delle multinazionali del biotech. L’Europa da un lato, le Alpi e il mare dall’altro, renderanno l’Italia precisa Moncalvo - finalmente sicura da ogni contaminazione da Ogm a tutela della straordinaria biodiversità e del patrimonio di distintività del Made in Italy. Per l’Italia gli organismi geneticamente modifi- cati (Ogm) in agricoltura continua Moncalvo - non pongono solo seri problemi di sicurezza ambientale, ma soprattutto perseguono un modello di sviluppo che è il grande alleato dell'omologazione e il grande nemico del Made in Italy". Secondo una analisi della Coldiretti nell’Unione Europea nonostante l’azione delle lobbies che producono Ogm, nel 2013 sono rimasti solo cinque, su ventotto, i paesi a coltivare Ogm (Spagna, Portogallo, Repubblica Ceca, Slovacchia e Romania), con appena 148mila ettari di mais transgenico MON810 piantati nel 2013, la quasi totalità in Spagna (136.962 ettari). Si tratta quindi di fatto di un unico Paese (la Spagna) dove si coltiva un unico prodotto (il mais MON810). ECONOMIA L’aumento è determinato dal boom delle quotazioni dell’olio In ripresa i prezzi agricoli all’origine Prezzi agricoli in ripresa per effetto del boom delle quotazioni dell’olio d’oliva e del buon andamento delle colture vegetali. Dopo mesi di calo costante, il listino Ismea di novembre evidenzia così un aumento dell’1,5 per cento nel confronto con lo stesso periodo dell’anno precedente. Le coltivazioni incassano un incremento generale del 10,4 per cento, con punte del 74,4 per cento per l'olio di oliva, per effetto del crollo della produzione che ha interessato un po’ tutto il territorio nazionale. Rincari su base annua si registrano anche per cereali (+9,6 per cento), frutta (+9,6 per cento) e ortaggi (+7,8 per cento). Al contrario resta negativa la dinamica tendenziale dei semi oleosi (-21,4 per cento) e dei vini (-10,8 per cento). Male anche il tabacco. Fa segnare un complessivo calo pure il comparto zootecnico, che nel confronto con dodici mesi perde il 7,5 per cento. Scendono, in particolare, i prezzi dei lattiero caseari, con un -9,2 per cento, e delle uova (-8 per cento). In ribasso del 5,7 per cento i prezzi del bestiame vivo, con segno negativo per tutti i tipi di animali da allevamento. ECONOMIA Osservatorio criminalità, si presenta il rapporto 2015 sulle agromafie Il terzo rapporto “Agromafie” sui crimini agroalimentari in Italia elaborato da Eurispes, Coldiretti e Osservatorio sulla criminalità nell’agricoltura e sul sistema agroalimentare sarà presentato giovedì 15 gennaio 2015, alle ore 9.30, a Roma nella sede della Coldiretti di Palazzo Rospigliosi in Via XXIV Maggio, 43 da Roberto Moncalvo, Presidente Coldiretti, Gian Carlo Caselli, Presidente del Comitato Scientifico dell’Osservatorio, Gian Maria Fara, Presidente dell’Eurispes.L’agroalimentare rappresenta un terreno privilegiato di investimento della malavita in tempi di crisi come dimostrano le indagini piu’ recenti che sono per la prima volta oggetto del Rapporto. La stesura del Rapporto è stata resa possibile anche grazie al contributo documentale proveniente dalle Forze dell’ordine, dalla Magistratura, dalle Istituzioni e dagli Enti che operano sul territorio a salvaguardia del comparto agroalimentare che saranno presenti all’appuntamento con il Ministro della Giustizia Andrea Orlando, il Ministro delle politiche Agricole Maurizio Martina, il presidente della Commissione Parlamentare Antimafia Rosy Bindi, il vice presidente del Csm Giovanni Legnini, il procuratore nazionale antimafia Franco Roberti e il procuratore della Repubblica di Roma Giuseppe Pignatone. TUTTI GLI APPROFONDIMENTI SUL SITO WWW.ILPUNTOCOLDIRETTI.IT IL PUNTO COLDIRETTI 13 - 19 GENNAIO 2015 2 13 - 19 GENNAIO 2015 3 IL PUNTO COLDIRETTI ECONOMIA Dalle autorizzazioni ai diritti, le novità che interesseranno il settore con il nuovo sistema ECONOMIA Le quotazioni hanno superato quelle del parmigiano spinte dal boom delle esportazioni Impianti vigneti, cosa cambia dopo il 2015 Volano al massimo i prezzi del pecorino romano Come noto il sistema dei diritti di reimpianto dei vigneti terminerà il 31 dicembre 2015. Dal 1° gennaio 2016, data di entrata in vigore del nuovo sistema comunitario di gestione del potenziale produttivo basato sulle autorizzazioni agli impianti e ai reimpianti, i diritti detenuti dai produttori potranno solamente essere convertiti in autorizzazioni e non potranno più essere ceduti a terzi a titolo oneroso. Sebbene il quadro normativo comunitario sull’argomento non sia ancora del tutto completo (siamo in attesa di un regolamento comprendente gli atti delegati e quelli di esecuzione per la fine di marzo) alcuni aspetti sembrano ormai assodati. La Commissione ha chiaramente detto che non sarà possibile continuare a trasferire i diritti di reimpianto a partire dal 2016 e che, venendo meno il sistema, non ci saranno più né riserve regionali né eventuali diritti in esse giacenti. Sul fronte delle riserve regionali quasi tutte le Re- ECONOMIA Circolare gioni hanno provveduto o stanno provvedendo con uno o più bandi ad assegnare i diritti da riserva entro quest’anno. In Italia ci sarebbero però circa 40.000 ettari di diritti di reimpianto “dormienti”, ovvero detenuti da produttori da più di 4 anni che presumibilmente non avrebbero intenzione di impiantare e che se non ceduti potrebbero andare persi. Per altri versi si rileva un sostanziale interesse ad aumentare le superfici vitate in talune zone d’Italia (in particolare in Veneto e Friuli V.G.) dove tra l’altro c’è difficoltà a reperire diritti di reimpianto. Per facilitare la possibilità di trasferimento di questi diritti il Mipaaf ha proposto un decreto che eliminasse il divieto di trasferimento fuori regione, ma questo decreto più volte bloccato in Conferenza Stato Regioni è in attesa di adozione con la procedura di approvazione in seno al Consiglio dei Ministri. Attualmente i diritti di reimpianto acquistati sono uti- lizzati anche ai fini dell’aiuto per riconversione vigneti ma un aspetto che sta destando qualche preoccupazione è legato alla effettiva durata degli stessi. Infatti molte Regioni a prescindere dalla data in cui è avvenuto l’espianto del vigneto che lo ha generato attribuiscono come data di scadenza il 31 dicembre 2015. Questo aspetto sta creando incertezze e fenomeni speculativi sulla cessione degli stessi oltre che disincentivando ulteriormente i possibili trasferimenti. Su questo punto Coldiretti ha sostenuto e continua a chiedere al Mipaaf la necessità di fissare con decreto nazionale (poteva essere lo stesso che è oggi in CdM, ma purtroppo non sarà così) la durata dei diritti in almeno otto campagne dalla data di avvenuto espianto a prescindere dalla data oggi riportata sul diritto stesso. Infine occorre soffermarsi sulla sostanziale differenza tra le future autorizzazione e gli attuali diritti di reimpianto rispetto alla possibilità di accedere alla contributo per ristrutturazione e riconversione dei vigneti. I servizi della Commissione infatti hanno fatto notare che le nuove autorizzazioni agli impianti, che saranno rilasciate dagli stati membri a partire dal 2016 fino all’1% della superfice vitata nazionale, si configurano come incremento del potenziale produttivo e non potranno essere oggetto di aiuto mancando il presupposto della ristrutturazione o della riconversione di un vigneto esistente. del Ministero delle Politiche agricole, il luogo di produzione potrà apparire “in chiaro” Vino, fatta chiarezza sulle etichette di Dop e Igp Finalmente è stata fatta chiarezza sull’uso dei nomi geografici dei vini semplificando in tal modo il lavoro delle aziende vitivinicole e tutelando i consumatori che adesso potranno avere informazioni più chiare e complete nella scelta del vino. E’ quanto afferma Coldiretti nel rilevare che, grazie ad una circolare esplicativa del Ministero delle Politiche agricole, fortemente sollecitata dall’Organizzazione, la regione o la provincia di produzione di un vino Dop o Igp ora potranno apparire ''in chiaro'' sull'etichetta. La circolare del 31-12-2014 prevede che i disciplinari di produzione dei vini a Dop e Igp possano stabilire a priori con lista positiva le condizioni per l’impiego di nomi geografici più ampi, ma stabilisce da subito che in assenza di queste indicazioni puntuali, minimizzando i caratteri di stampa, ed evitando forme ingannevoli o descrittive enfatiche o evocative, si possa comunque aggiungere il territorio la provincia o la regione di appartenenza. La circolare va così a colmare un vuoto normativo che in taluni casi aveva già portato gli organismi di controllo a elevare non conformità a carico dei produttori per etichette ritenute irregolari per il semplice fatto di specificare meglio la zona di produzione senza tuttavia pregiudicare la necessaria tutela delle denominazioni di origine e indicazioni geografiche. Energia, ok ai sistemi di accumulo sugli impianti incentivati A partire dal 1° gennaio 2015, è possibile installare sistemi di accumulo su impianti incentivati e/o che beneficiano dei prezzi minimi garantiti, fatto salvo il caso di impianti fotovoltaici fino a 20 kW in scambio sul posto che accedono agli incentivi di cui ai decreti interministeriali 28 luglio 2005 e 6 febbraio 2006 per i quali l’installazione di sistemi di accumulo, non è operativamente compatibile con l’erogazione degli incentivi di cui ai medesimi decreti interministeriali. Lo ha reso noto il Gse, il Gestore dei servizi energetici, che ha comunicato i criteri generali in attuazione della deliberazione 574/2014/R/EEL recante disposizioni relative all’integrazione dei sistemi di accumulo di energia elettrica nel sistema elettrico nazionale, e nelle more della definizione da parte del Gse stesso delle regole tecniche. In generale i sistemi di accumulo dovranno essere integrati nel sistema elettrico nel rispetto delle disposizioni inerenti l’erogazione del servizio di connessione, trasmissione, distribuzione, misura e dispacciamento dell’energia elettrica previste nella succitata delibera, nonché nel rispetto delle norme CEI di riferimento, ai sensi della deliberazione 642/2014/R/EEL. TUTTI GLI APPROFONDIMENTI SUL SITO WWW.ILPUNTOCOLDIRETTI.IT ECONOMIA Euro-dollaro ai minimi, cresce export negli Usa La caduta del tasso di cambio dell’euro nei confronti del dollaro spinge le esportazioni italiane fuori dall’Europa con un aumento del 10 per cento delle spedizioni in Usa. E’ quanto emerge da una analisi della Coldiretti sugli effetti del nuovo rapporto euro/dollaro sulla base dei dati Istat relativi ai primi undici mesi del 2014.Il tasso di cambio favorevole è dunque una opportunità per sostenere la ripresa economica nell’attuale fase di stagnazione dei consumi interni. Un sostegno importante anche per il settore agroalimentare che realizza fuori dall’Unione Europea circa un terzo del valore delle esportazioni. Tra i prodotti della tavola che beneficeranno maggiormente del nuovo tasso di cambio favorevole si segnala il vino Made in Italy le cui esportazioni solo negli Stati Uniti hanno superato 1,1 miliardi di euro nel 2014. ECONOMIA Le Volano ai massimi i prezzi del pecorino spinti dall’aumento del valore delle esportazioni del 10 per cento, la migliore performance tra tutti i prodotti agroalimentari Made in Italy, in netta controtendenza alla crisi generale dell’economia. E’ quanto emerge da una analisi della Coldiretti dalla quale si evidenzia che le quotazioni all’ingrosso del Pecorino romano stanno per sfondare i 9 euro al chilo, un valore addirittura superiore per la prima volta nella storia a quelle del Parmigiano Reggiano, il più apprezzato e imitato formaggio di latte vaccino del mondo. Una tendenza destinata a consolidarsi anche nel 2015 per effetto del tasso di cambio euro/dollaro che favorisce le esportazioni negli Usa dove è diretta quasi un terzo della produzione nazionale di pecorino romano Dop e l’aumento del valore dell’export è stato addirittura del 22 per cento. Una domanda che ha favorito una progressiva escalation del prezzo che è praticamente raddoppiato negli ultimi tre anni, a partire dal 2011 quando era fissato a 4.8 euro al chilo. Un cambiamento significativo per l’Italia dove ci sono 6,2 milioni di pecore allevati e circa 700mila capre, che pascolano soprattutto in Sardegna dove si allevano 3,2 milioni di pecore, in Sicilia (770mila), nel Lazio (630.000) e Toscana (420.000) anche se allevamenti sono presenti lungo tutta la penisola. La produzione di latte ovino in Italia e di 400mila tonnellate (28mila quello caprino) mentre quella di formaggi di pecora è di 67mila tonnellate all’anno. Solo per il Pecorino Romano Dop la produzione è stata di 24.700 tonnellate nel 2013 durante il quale oltre un terzo della produzione per un totale di 10mila tonnellate è stata esportata negli Usa e 5200 tonnellate nell’Unione Europea. Secondo le analisi condotte dalla Coldiretti se il prezzo del latte seguisse il trend del Pecorino dovrebbe essere pagato ai pastori a non meno di 1,15 euro al litro nel 2015, che consentirebbero almeno di coprire i costi di produzione in continuo aumento. domande vanno presentate entro il 2 marzo 2015, l’obiettivo è promuovere le filiere agricole Bando per le reti di imprese agricole condotte da giovani E’ stato pubblicato un nuovo bando per i giovani imprenditori agricoli che intendono aggregarsi tramite lo strumento del contratto di rete. L’ iniziativa viene dall’Istituto di Servizi per il Mercato Agricolo Alimentare (Ismea) e le domande di partecipazione vanno presentate entro il 2 marzo 2015. Il bando (pubblicato sulla GURI V Serie Speciale n. 146 del 22.12.2014) è finalizzato a promuovere e sostenere i processi di integrazione tra le imprese, in particolare le imprese agricole condotte da giovani agricoltori, attraverso lo strumento delle reti di impresa e con l'obiettivo di supportare i processi di riorganizzazione della filiera agricola, migliorare la specializzazione e la qualificazione del comparto e accrescere la capacità competitiva e innovativa dell'imprenditorialità agricola nazionale, in particolare sui mercati esteri. Le reti di imprese devono avere almeno cinque componenti e la maggioranza devono essere condotte da giovani imprenditori. Tali imprese possono essere costituite sia sotto la forma della ditta individuale sia della società agricola con legale rappresentate unico. Inoltre, per presentare domanda di ammissione al beneficio ogni aderente alla rete deve possedere una serie di requisiti tra cui: essere una Pmi in base alla normativa comunitaria e nazionale essere iscritta al registro delle imprese ed essere attiva essere in regola con i versamenti previdenziali, con la normativa relativa alla sicurezza e salute sui posti di lavoro, con gli adempimenti previsti dalla contrattazione collettiva essere autonome tra di loro non aver rimborsato aiuti di stato che lo Stato è stato costretto a recuperare. Rifiuti, nuova proroga e vecchi adempimenti per il Sistri Ancora proroga per il Sistri, il sistema di tracciabilità dei rifiuti. Lo slittamento dei termini, sollecitato anche dall’on. Realacci in un’apposita interrogazione, è stato disposto con l’articolo 9 del decreto legge cosiddetto “milleproroghe” (decreto legge 31 dicembre 2014 n. 192) che proroga fino al 31 dicembre 2015 il cosiddetto “doppio regime”, vale a dire l’obbligo di rispettare le previsioni in materia di registro di carico e scarico, formulario di trasporto e invio della comunicazione annuale al catasto dei rifiuti (Mud), come disciplinati dalle norme antecedenti alle modifiche apportate al codice ambientale con il decreto legislativo 3 dicembre 2010, n. 205. tessa data del 31 dicembre 2015, la non applicazione delle sanzioni relative al Sistri. In merito, però, alla decorrenza delle sanzioni previste dall’ar- ticolo 260 bis, commi 1 e 2, del codice ambientale, riferite alla omessa iscrizione ed all’omesso versamento del contributo, la proroga è disposta solo fino al 1° febbraio 2015. Sulla base delle norme approvate, quindi, ai soggetti obbligati che non provvedano all’iscrizione, a partire dal 1° febbraio 2015 potrebbero essere contestate le sanzioni per la mancata iscrizione. TUTTI GLI APPROFONDIMENTI SUL SITO WWW.ILPUNTOCOLDIRETTI.IT
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