22 SPORT Venerdì 18 luglio 2014 SERIE B Il rumeno del Chievo firma oggi. Esterno d’attacco segnò 5 gol nella stagione 2011-2012 IL MERCATO SI ACCENDE SPORT 23 Venerdì 18 luglio 2014 Presentato il settore giovanile. Con Urbano e De Trizio (Primavera) ci sono Legrottaglie e Giusto (Allievi) Ladisa nuovo sponsor. Di Gennaro club manager. Gli auguri del sindaco. Allenamenti al della Vittoria Bari, il ritorno di Stojan Gazzi un’idea suggestiva Il Bari del futuro parte dall’oratorio Dal Sassuolo arriva il difensore Rossini. Si avvicina De Luca (Atalanta) Bagno di folla in uno dei quartieri più popolari della città Ma Antonelli resta a caccia di difensori centrali: possibili i ritorni di Chiosa e Polenta LA FESTA Entusiasmo e tanta gente per la presentazione del settore giovanile del Bari [foto Luca Turi] ANTONELLO RAIMONDO l BARI. Un nuovo difensore alla corte di Devis Mangia. Ieri sera è arrivato l’annuncio ufficiale dell’ingaggio con la formula del prestito con diritto di riscatto, dal Sassuolo, il difensore Jonathan Rossini (nato a Giubiasco in Svizzera il 5/5/1989). Il calciatore raggiungerà la squadra in ritiro nella gironata di oggi. «C’è stato un confronto ma siamo ancora all’alba di una trattativa che potrebbe decollare ma che ancora non è entrata nel vivo. Altro colpo messo a segno dalla società pugliese, il ritorno di Adrian Stojan dal Chievo. Il forte esterno d’attacco rumeno ha lasciato un buon ricordo tra i tifosi bioancorossi: in 29 aprtite del campionato 2011/2012 segnò 5 reti. Alessandro Gazzi potrebbe fare al caso del Bari ma per lui non escludo altre soluzioni. Tuttavia con i dirigenti del Bari c’è un dialogo aperto e i contatti sono destinati a proseguire. Alessandro ha un altro anno di contratto con il Torino ed è normale che la sua posizione ci imponga di valutare tutte le situazioni che si stanno venendo a creare». Parla così il procuratore del «rosso» di Belluno, Fulvio Marrucco. Ed è indubbio come il ritorno di Gazzi a Bari sarebbe un’operazione, prim’ancora che tecnicamente molto ispirata stante il valore del centrocampista veneto, e anche abbastanza suggestiva. Bari e Torino si stanno parlando. Non è un mistero, d’altronde, che il diesse biancorosso, Stefano Antonelli, abbia sia un interlocutore privilegiato agli occhi del patron granata Cairo, che qualche anno fa si avvalse della sua collaborazione al Toro. Si parla non solo di Gazzi, evidentemente. A Mangia non dispiacerebbe poter contare su un esterno di qualità come Stevanovic, in grado di disimpegnarsi bene sia nel 4-4-2 che nel 4-2-3-1, i due sistemi di gioco che il tecnico lombardo pensa di poter «cucire» addosso al suo Bari. Pochi problemi, invece, dovrebbero esserci per siglare l’accordo che prevede il ritorno di Marco Chiosa, che nell’ultimo campionato ha dimostrato di essere un difensore affidabile. Esisterebbe, sulla carta, anche un’ipotesi Barreto, che per un anno interno non ha mai smesso su Facebook di «urlare» il suo amore per la maglia del Bari e per i suoi tifosi. Siamo convinti che il Torino e nemmeno Ventura si opporrebbero alla sua cessione. Ma esiste un problema ingaggio: l’attaccante brasiliano guadagna una cifra impossibile per un club di serie B. E allora l’unica strada percorribile è quella che prevede un «aiutino» da parte del club granata alla voce stipendio. Barreto sarebbe l’uomo più felice del mondo. E qui a Bari il suo ritorno sarebbe salutato come un trionfo. Anche perché Vitor farebbe la differenza anche giocando in.... ciabatte. Paparesta e Antonelli, a parte la suggestione Barreto, stanno comunque cercando di portare a Bari calciatori in grado di innalzare il livello qualitativo della squadra. Con l’Atalanta, non a caso, è in piedi una tratattiva per Giuseppe De Luca, attaccante esterno classe 1991. Ha lavorato con Mangia a Varese e rappresenta il profilo ideale per il tipo di calcio pensato dal tecnico biancorosso. Marino, l’uomo mercato dei bergamaschi, ha confermato che si tratta di un’«operazione possibile». Aggiungendo che De Luca non sarebbe l’unico nerazzurro in procinto di lasciare l’Atalanta con direzione Bari. Resta il capitolo difensori, la vera necessità in casa Bari. Serviranno almeno tre centrali, nonostante l’arrivo di Rossini. Un po’ tutti vorrebbero il ritorno di Polenta, uno dei leader del fantastico gruppo della stagione scorsa. Diego tornerebbe anche a piedi. Ma non si tratta di un affare in discesa. OBIETTIVI A sinistra l’attaccante atalantino De Luca. Sotto, il difensore Jonhatan Rossini [foto Luca Turi] . . VIAGGIO NEL TEMPO SIN DAGLI ANNI ‘20 IL BARI HA SEGUITO LA LINEA VERDE I giovani la vera arma in più quanti i talenti in biancorosso di GIANNI ANTONUCCI DAL RITIRO IL CENTROCAMPISTA È STATO UNO DEI GRANDI PROTAGONISTI DELLA FANTASTICA CAVALCATA FINO ALLA SEMIFINALE DEI PLAYOFF Sciaudone riavvolge i fili del sogno «L’anno scorso è stato bellissimo ma ora ci tocca migliorare. E vorrei rivedere il San Nicola pieno» l Domani alle ore 17 il Bari disputerà la sua prima amichevole stagionale allo stadio Umberto Orzes di Ponte nelle Alpi, sede dei primi due giorni di allenamento dei pugliesi. I galletti affronteranno la locale formazione del Cadore 1919, impegnata nel campionato di Seconda Categoria. Un impegno fin troppo facile sulla carta per i biancorossi che, nel frattempo, continuano a sudare al campo sportivo di Longarone, definito da tutto lo staff come un impianto d’eccellenza. Il manto erboso non ha nulla da invidiare infatti a quelli di serie A e con ogni probabilità gli allenamenti degli uomini di Mangia proseguiranno proprio a Longarone. I lavori di rizollatura del campo di Sottocastello di Cadore, che avrebbe dovuto ospitare l'intero ritiro dei pugliesi, sono finalmente terminati ma cambiare ancora una volta terreno, per le caviglie dei calciatori non sarebbe l’ideale. Un imprevisto che ha costretto una tra le favorite della serie B a sobbarcarsi una quarantina di km al giorno per allenarsi, non il massimo per chi era convinto di andare al campo a piedi o quasi. Per quanto riguarda il calciomercato sembrano confermate le voci di un interessamento del Cagliari per Sabelli e Galano: difficile però che il Bari ceda due elementi del genere. La dirigenza barese, nel frattempo, sta lavorando su diversi fronti: in difesa gli obiettivi sono Bianchetti e Contini mentre per l’attacco il sogno De Luca aspetta solo di essere realizzato, come pure Stevanovic. La società ha poi ufficializzato che Alberto Marangon, ex dirigente della Sampdoria, ricoprirà il ruolo di responsabile della comunicazione e team manager addetto alla prima squadra. Intanto, nel ritiro di Calalzo è tornato il sole dopo il maltempo dei primi giorni: per i galletti doppia seduta anche ieri, in attesa del primo test di sabato. Ai microfoni, in conferenza stampa, si è presentato Daniele Sciaudone, uno dei protagonisti della passata stagione. «È vero, l’anno scorso è stato un anno magico ma PUNTO FERMO Daniele Sciaudone, classe 1988, è stato confernato dal presidente Paparesta [foto Luca Turi] non dobbiamo più pensare a quello che abbiamo fatto ma a quello che faremo. Abbiamo i fari puntati addosso e per fare un ottimo campionato dovremo migliorarci ancora. Fa piacere essere un uomo mercato ma sappiamo che la società punta su di noi e vogliamo ripagarla». Tatticamente può cambiare qualcosa per la squadra e per Sciaudone? «Il mister usa un 4-4-2 ma di tattiche e movimenti non ne abbiamo ancora parlato, anche perché sono gli interpreti a fare la differenza. Per adesso sto giocando da centrocampista centrale ma io sono a disposizione del mister e ovunque mi voglia utilizzare sono pronto a farlo». Se dici Sciaudone parli di un top player, un giocatore che può fare la differenza. L’anno scorso il Bari non era tra le favorite e non c’erano pressioni, invece quest’anno la situazione è cambiata. «Ogni anno bisogna migliorare, è l’obiettivo di tutti i calciatori. Nella passata stagione sono riuscito a fare molti più gol e assist, ho giocato di più, ma quest’anno so che dovrò progredire ancora. Un aiuto ce lo dovranno dare anche i tifosi perchè vedere 60 mila persone allo stadio ti carica tantissimo». Il Bari sembra molto attivo sul mercato e i nomi sul taccuino del ds Antonelli non mancano. «Non siamo ancora al completo ma la società ha un progetto serio ed ambizioso e sono sicuro che saprà portare a Bari degli ottimi elementi». Sciaudone è un esperto pure di comunicazione e sui social network è sempre tra i più attivi. «Mi fa piacere questa cosa che credo abbia migliorato il rapporto tra i calciatori e l’ambiente esterno perché così anche i tifosi possono sentirsi dentro uno spogliatoio o dentro un campo». Daniele Collavino I giovani ed il Bari. È dagli “anni Venti”, dal periodo pioneristico del calcio che Bari ha spesso vissuto sui giovani emergenti. Quando la città contava due squadre, Ideale e Liberty, il 99 per cento dei protagonisti in campo erano baresi veraci. Primo fra tutti, il popolare Faele Costantino, detto “il reuccio”, scoperto da Storelli e sbarcato, anni dopo, addirittura in Nazionale nonostante giocasse in B con il Bari. mo nel 1981-82: diventavano popolari i nomi di Corrieri, Aniello, Caricola, De Martino, Girone, D. Bitetto, Armenise, Cuccovillo, Turi, Loconsole, Ciocia; Del Zotti, De Rosa, Frappampina, Nicassio, Terracenere, Giusto, Caffaro, De Trizio e poi i fratelli Loseto (Giovanni ed Onofrio). Era la “primavera” che conquistava nel 1981 la Coppa Italia e che passava addirittura a formare l’ossatura della prima squadra. TITOLI -In seguito, il settore giovanile biancorosso (sotto la guida dell’avv. Dino Generoso) otteneva lo scudetto allievi nazionali nel 1993-94 con Sciannimanico allenatore ed ancora con Sciannimanico in panchina conquistava: nel 1997 il Viareggio, nel 1998 la Coppa Italia Primavera e nel 2000 lo scudetto di categoria. Titolo ottenuto nello stesso anno dagli allievi Nazionali curati da Tavarilli. Nel mezzo di questi straordinari successi, cre- LALLO MADAMI -Il più prolifico periodo di baresi nel Bari si aveva nei campionati nazionali di serie A fra gli “anni Trenta e Quaranta”: crescevano fra i ragazzi e sbarcavano poi in prima squadra Rossini, Dentuti, De Luca, Alfonso, il popolarissimo Cesarino Grossi, Capocasale, Fusco e poi ancora Cavone, Maestrelli, Orlando e Michele Catalano. Ma quello che più dava motivo di orgoglio e soddisfazione era la famosa formazione della “Lallo Madami” , sottosezione del Bari-calcio, allenata da Michele Sinesi che nel 1949 conquistava il titolo di campione d’Italia finendo ex equo con l’Ausonia di Milano. In campo tutti ragazzi della città: Giardino, Emiliano G., Lovecchio Musti, Polisenso, Mazzola, Grilletti, Frigeri, Lacalendola, Sebastiani, Laurentaci, Barbone, Ferrigni, i fratelli Santamato, Gagliardi, Mongelli. Poi arrivavano Maccagni, Gaeta, Nicola e Giovanni Chiricallo. Tutti cresciuti nel vivaio biancorosso e curati dall’impaga- CHE PRIMAVERA I giovani biancorossi «targati» Enrico Catuzzi bile Michele Sinesi. scevano nel vivaio giovani del valore di LeI VIVAI -Quel periodo dava l’avvio al vivaio grottaglie. Lorenzo Amoroso, Bigica, Tandi giovani che arricchiva il Bari. Onofrio gorra, Rubino, Paris, Sibilano, Bellavista, AlFusco, nella nuova veste di tecnico curava berga, Luigi e Michele Anaclerio, sino a talenti come Biagio Catalano, Favia, Qua- Ventola e poi Cassano, infine Bellomo e Gadrello, Taiano, Sciacovelli, Varvara, Mele, lano. Frisini, i fratelli Consiglio e poi Mimmo Magristro, tutti protagonisti del “Torneo de I TECNICI -Una serie lodevole di successi e Martino”. Anni dopo, con l’arrivo di Catuzzi, di “scoperte”, merito anche dei tecnici. Dopo portato a Bari da Regalia e Santececca, nel Sinesi, ecco Sandron, Zalay, Calabrese, Gracampionato Primavera, un gruppo di giovani vina, Leali, Schino Mesto, e poi Catuzzi, tutti di Bari faceva notizia nel mondo del Sciannimanico, Tavarelli e Pasquale Loseto. pallone. Erano già trascorsi i tempi di quando Si riparte ora con un programma che vede si erano fatti notare Cataldo, Ferrante, B. saggiamente in primo piano il settore gioPinto, D’Addosio, Micheletti, Bellomo, Pic- vanile, fonte per il Bari del futuro. Oggi in careta, M. Cassano, Bianchi, Gallo, Cosmano, ritiro ci sono ben tredici giovani che rapF. Bitetto e soprattutto Pasquale Loseto. Sia- presentano già il domani. PIERPAOLO PATERNO l BARI. Effetto-sorpresa a metà. La presentazione del nuovo staff tecnico della neonata Fc Bari 1908, rappresentata dal socio Romeo Paparesta, non riserva colpi di scena rispetto ai nomi circolati insistentemente nei giorni scorsi. Restano, tuttavia, delle particolarità nei tempi e nel luogo scelti per questo insolito appuntamento. Originale la volontà di far coincidere l’ufficializzazione degli allenatori con lo stesso giorno della presentazione. Ancora più singolare la «location» individuata: l’oratorio dei Salesiani «Don Bosco» della chiesa Redentore (eccezionale l’ospitalità di padre Francesco), palcoscenico simbolico - gremitissimo di ragazzini - nel cuore di uno dei quartieri popolari che ha dato i natali a nomi storici del calcio barese come Catalano e De Tommasi. Il posto ideale per riallacciare il discorso tra un passato glorioso ed un futuro tutto da scrivere. Non è un mistero, questo sì, che il settore giovanile rappresenterà uno dei fiori all’occhiello del nuovo sodalizio biancorosso pronto a puntare forte sul serbatoio («Per favore, non chiamatela cantera», la richiesta del responsabile Andrea Innocenti) che, da ieri, si fregia anche del nuovo sponsor: «Ladisa Ristorazione», fornitore principale delle mense scolastiche cittadine. Città con portavoce il neo sindaco Antonio De Caro, colto impreparato di fronte alla torta gigante nel giorno del suo compleanno: «Avvicineremo tutte le squadre della Bari, dai grandi ai piccoli, ai due impianti principali del San Nicola e dell’Arena della Vittoria, quest’ultimo almeno per gli allenamenti», la succosa anticipazione del primo cittadino. Annunciata e confermata anche l’autorevole presenza di Antonio Di Gennaro nelle vesti di club manager: «Grazie alla proprietà e alla gente», l’intervento conciso prima di intonare ad alta voce il famoso ritornello «Forza la Bari aleee». Ritorniamo ai fatti noti. Come ampiamente pubblicizzato ad inizio settimana sulle diverse testate giornalistiche molisane, Corrado Urbano ha salutato l’Agnonese per sposare la causa di «Paparesta & soci». D’intesa col ds Antonelli, al tecnico laziale è affidata la panchina del Bari Primavera lasciata vacante dal passaggio di Passiatore al Monopoli. Da calciatore, il tecnico (classe ’61) originario di Piedimonte San Germano ha accumulato a Bari 57 presenze nel biennio ’88-’90 agli ordini di Salvemini. Poi le avventure a Salerno e Sora prima delle parentesi da allenatore LA NOVITÀ Gli allenamenti della Primavera per il sindaco si potranno svolgere al della Vittoria [foto Luca Turi] . L’ORGANIGRAMMA l Questo il nuovo organigrama del settore giovanile targato Fc Bari 1908: Responsabile settore: Andrea Innocenti; Club Manager: Antonio Di Gennaro; Area burocratico-organizzativa: Antonello Ippedico; Segreteria: Paolo D’Aucelli. TECNICI Primavera: Corrado Urbano e Giorgio De Trizio (vice); Allievi Nazionali: Nicola Legrottaglie; Allievi B: Giuseppe Giusto; Giovanissimi Nazionali: Carlo Prayer; Giovanissimi Regionali: Giampiero Di Pierro; Esordienti 2002: Franco Ricciardi; Esordienti 2003: Giovanbattista De Liso; Pulcini 2004: Michele Andrisani. Responsabile progetto scuole calcio affiliate: Marcello Sansonetti. Oragnizzazione scouting: Domenico Fracchiolla; Preparatore atletico Primavera: Duccio Curione. Preparatore portieri Primavera: Gianni Iurino. dal 2000 con Cassino, Potenza, Ostia Mare, Venafro e Gaeta. I migliori risultati li ottiene sulla panchina dell’Olympia Agnonese presa in carica dal 2011. Con gli altomolisani conquista anche il premio «Mister Ciociaria 2013». Al suo fianco, questa la vera novità, ci sarà il vice Giorgio De Trizio. Il suo ritorno è celebrato persino dal «Giorgio De Trizio - Fan Club» sul social network Facebook, giusto tributo per un’icona del calcio barese: con 273 presenze in maglia biancorossa ed ex allenatore degli Allievi nazionali del Bari, De Trizio riparte dalla Primavera dopo la recente parentesi di Bisceglie. Società del nord barese in cui si è appena cimentato anche Carlo Prayer (lo scorso marzo subentrò all’esonerato Favarin), un altro rientro alla base dopo numerose stagioni con le fasce più piccole prima dell’arrivo di Angelozzi. Ai suoi Giovanissimi nazionali si aggiungerà la formazione «B» di Giampiero Di Pierro. Le fasce dei più piccoli vanno a Franco Ricciardi, Michele Andrisani, Giovanbattista De Liso più Marcello Sansonetti come responsabile scuole calcio affiliate. Con gli Allievi B si cimenterà l’ennesimo ex biancorosso Pino Giusto. Allievo di «Maciste» Bolchi e del compianto Enrico Catuzzi, si tratta dell’ennesima bandiera di qualità. Il più gettonato dalle ragazzine è Nicola Legrottaglie. Un ritorno a casa per il 37enne di Gioia del Colle al quale la società consegna la prestigiosa panchina degli Allievi Nazionali: «Qui ho esordito da giocatore e ora anche come allenatore. È un privilegio e ringrazio Dio per questo». L’ex difensore della Nazionale (16 gettoni, 1 gol) è di sicuro la figura più intrigante dell’intero progetto. Legrottaglie fa parte, infatti, dell’associazione Atleti di Cristo, ed è l’ideatore del progetto sociale e di fede «Missione Paradiso». Autore di diversi libri sulla fede, due anni fa ha pure ricevuto un premio internazionale l’etica nel calcio dal Coemm (Comitato etico mondo migliore).
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