LICEO SCIENTIFICO STATALE “PIERO GOBETTI” Via Maria Vittoria n. 39/bis – 10123 Torino Tel. 011/817.41.57 – Succursale Via. Giulia di Barolo 33 – 10124 Torino Tel: 011/817.23.25 Succursale C.so Alberto Picco, 14 – 10131 Torino Tel: 011/8194533 e-mail: [email protected] [email protected] PEC: [email protected] Sito: www.lsgobetti.torino.it Esame di stato DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DI CLASSE CLASSE VB Anno scolastico 2013-2014 MATERIA INSEGNANTE FIRMA RELIGIONE Paola GIANI ITALIANO Laura GARAU LATINO Laura GARAU LINGUA STRANIERA INGLESE STORIA Carla LAGORI Antonio GULLUSCI FILOSOFIA Antonio GULLUSCI MATEMATICA Carla FOGLIA FISICA Carla FOGLIA SCIENZE Valentina SACCO DISEGNO E STORIA DELL’ARTE Renzo INDIOGIA EDUCAZIONE FISICA Paola TORCHIA 1 1. PROFILO DELL’INDIRIZZO La classe ha attuato la Sperimentazione di scienze che, prevedendo un approccio integrato tra i diversi campi propri delle Scienze naturali (Biologia, Chimica e Scienze della Terra) ed i saperi delle discipline umanistiche, consente all’allievo di sviluppare adeguate competenze per poter interpretare la complessità dei sistemi naturali e, parallelamente, di acquisire una mentalità aperta e critica. Saper osservare, saper porsi le domande giuste, saper dubitare delle proprie conclusioni in assenza di comprovate verifiche sono modi di confrontarsi con la realtà che vanno oltre il campo delle scienze. 2. STORIA DELLA CLASSE 2.1 INSEGNANTI MATERIA RELIGIONE ITALIANO LATINO LINGUA STRANIERA INGLESE FILOSOFIA STORIA MATEMATICA FISICA SCIENZE DISEGNO E STORIA DELL’ARTE EDUCAZIONE FISICA 3a 4a 5a Paola GIANI Paola GIANI Paola GIANI Laura GARAU Laura GARAU Laura GARAU Laura GARAU Laura GARAU Laura GARAU Irene VICENTI Carla LAGORI Carla LAGORI Bruno NICEFORO Michela PIRETTO Antonio GULLUSCI Bruno NICEFORO Michela PIRETTO Antonio GULLUSCI Riccardo GANASSIN Carla FOGLIA Carla FOGLIA Riccardo GANASSIN Carla FOGLIA Carla FOGLIA Matteo STURANI Matteo STURANI Valentina SACCO (Sturani fino al 20 marzo) Giorgio CASALE Paola MAZZINI Renzo INDIOGIA Paola TORCHIA Paola TORCHIA Paola TORCHIA 2 2.2 STUDENTI inizio anno fine anno Promossi STUDENTI da classe precedente Ripetenti TOTALE Senza sospensione del giudizio con sospensione del giudizio Non promossi Ritirati 3a 22 0 22 19 1 2 0 4a 23 0 23 14 3 4 0 5a 17 2 19 2.3 Pertanto la classe VB risulta formata dai sottoelencati allievi Arabagiu George Valentin Laura Bono Eva Campo Federico Cane Laura Costantino Enrico Fabruzzo Annalisa Fassio Niccolò Francioni Edoardo Fusco Chiara Garsia Alice Guidolin Matteo Micheletta Giulia Pannozzo Gabriele Pasquero Giulio Roggero Lorenzo Rustichelli Hatem Shaker Marco Vidini Lorenzo Zaccone 3 2.4 ATTIVITÀ DI RECUPERO NEI CONFRONTI DEGLI ALUNNI CON SOSPENSIONE DEL GIUDIZIO MATERIA INGLESE SCIENZE MATERIA MATEMATICA FISICA INGLESE SCIENZE 3. MODALITA’ DI RECUPERO 2011-2012 studio individuale x corso di recupero (in gruppo) x MODALITA’ DI RECUPERO 2011-2012 studio individuale corso di recupero (in gruppo) x x x x ATTIVITÀ DIDATTICHE PROGRAMMATE E REALIZZATE CON LA CLASSE NELL’A.S. 2013/2014 3.1 PARTECIPAZIONE AD ATTIVITÀ CULTURALI: • • • • • Olimpiadi della matematica; Progetto Orientamento del Politecnico; Progetto Attualità dell’economia politica; Partecipazione al Forum internazionale di ricerche sulle migrazioni – FIERI; Visita al Percorso sulla velocità alla GAM. 3.2 VISITE E VIAGGI DI ISTRUZIONE/SCAMBI (in Italia e/o all’estero): 3-9 marzo 2014 - Turismo etico nei luoghi simbolo dell’antimafia e della ribellione antiracket: Palermo - Portella della Ginestra – Piana degli Albanesi – Corleone – Capaci – Partitico – Cinisi. L’ottima organizzazione del viaggio, curata dall’ associazione Addiopizzo, e il comportamento serio e impegnato di tutti gli studenti e le studentesse della classe, ha dato all’esperienza un valore particolarmente istruttivo. Gli studenti sono stati messi nella condizione di conoscere, attraverso il racconto di testimoni e la preparazione eccellente della guida, fatti ed eventi che miravano alla scoperta dei luoghi simbolo dell’antimafia nell’area del palermitano. 4 3.3 TEMPI DEL PERCORSO FORMATIVO DISCIPLINA RELIGIONE ITALIANO LATINO LINGUA STRANIERA INGLESE FILOSOFIA STORIA MATEMATICA FISICA SCIENZE DISEGNO E STORIA DELL’ARTE EDUCAZIONE FISICA TOTALE *ORE 4. Ore previste fino al 15/5/2013 Ore effettivamente svolte fino al 15/5/2013 30 120 90 120 90 90 90 90 90 60 60 930 27 123 85 107 74 109 95 80 85 60 53 898 EXTRA PROVENIENTI DALLO SPOSTAMENTO DAL LATINO ALL’ITALIANO (DOCUMENTO DEL DIPARTIMENTO DI MAT. LETT. AUTONOMIA SCOLASTICA) CREDITO SCOLASTICO DELLA CLASSE TERZA (A.S. 2011/12) E DELLA CLASSE QUARTA (A.S. 2012/13) ALUNNI Arabagiu George V. Laura Bono Eva Campo Federico Cane Laura Costantino Enrico Fabruzzo Annalisa Fassio Niccolò Francioni Edoardo Fusco Chiara Garsia Alice Guidolin Matteo Micheletta Giulia Pannozzo Gabriele Pasquero Giulio Roggero Lorenzo Rustichelli Hatem Shaker Marco Vidini Lorenzo Zaccone CREDITO SCOLASTICO III ANNO 5 6 7 5 5 6 7 5 5 6 6 5 4 6 6 7 6 7 6 CREDITO SCOLASTICO IV ANNO 5 6 6 5 5 5 7 4 5 6 6 4 4 6 6 7 5 7 6 5 5. VALUTAZIONE 5.1 CRITERI ADOTTATI DAL COLLEGIO DOCENTI Premessa voto di profitto Nella scuola secondaria superiore le indicazioni del DM 122/2009 relative al sistema di valutazione del profitto degli studenti e studentesse hanno sostanzialmente confermato il sistema vigente. La valutazione del profitto è espressa con voto in decimi con individuazione del valore insufficiente al di sotto del voto di sei decimi. Il Collegio dei Docenti, sulla base delle norme vigenti, ha deliberato i criteri generali per l’attribuzione del voto di profitto in decimi. Le corrispondenze tra voti numerici e livelli raggiunti nei vari descrittori sono sintetizzati nella seguente griglia di valutazione: 5.2 GRIGLIA VALUTAZIONE PROFITTO Voto 10 – 9 8 BUONO 7 DISCRETO 6 SUFFICIENTE 5 INSUFFICIENTE 3-4 GRAVEMENTE INSUFFICIENTE 1-2 5.3 Giudizio ECCELLENTE NULLO Descrittori – Indicatori Conoscenza approfondita dei contenuti disciplinari, anche con capacità notevoli di rielaborazione critica; buona o completa padronanza della metodologia disciplinare; ottime capacità di trasferire le conoscenze maturate; ottima o brillante capacità espositive e sicura padronanza dei linguaggi specifici. Sicura conoscenza dei contenuti; buona rielaborazione delle conoscenze; comprensione e padronanza della metodologia disciplinare; capacità di operare collegamenti tra i saperi se guidato; chiarezza espositiva e proprietà lessicali; utilizzo preciso e adeguato di linguaggi specifici. Conoscenza di gran parte dei contenuti; discreta rielaborazione delle conoscenze; buon possesso delle conoscenze non correlato alla capacità di operare collegamenti tra le stesse; capacità di risolvere semplici problemi; adeguata proprietà espressiva e utilizzo dei linguaggi specifici. Conoscenza degli elementi basilari del lessico specifico, padronanza delle conoscenze essenziali, capacità di riconoscere / risolvere problemi fondamentali, sufficiente proprietà espositiva. Conoscenza lacunosa dei contenuti; scarsa capacità di individuazione /risoluzione di problemi; incerta capacità espositiva e uso di un linguaggio impreciso. Conoscenza al più frammentaria dei contenuti; incapacità di riconoscere semplici questioni; scarsa o nulla capacità espositiva; assenza di un linguaggio adeguato. Conoscenze ed abilità nulle o non verificabili per ripetuto rifiuto del momento valutativo. PARAMETRI PER I VOTI DI CONDOTTA Vedi parametri allegati al P.O.F. 6 5.4 CRITERI PER L’ATTRIBUZIONE DEL CREDITO SCOLASTICO/FORMATIVO • • • • Risultati conseguiti Assiduità della frequenza Motivazione e interesse Eventuale credito formativo derivato da certificazioni di attività extrascolastiche (linguistiche, scientifiche, sportive, teatrali, di volontariato, etc.) Riferimenti normativi fondamentali CREDITO SCOLASTICO Candidati interni Decreto Ministeriale 16 dicembre 2009, n. 99 TABELLA A attribuzione credito scolastico in punti MEDIA DEI VOTI 3° anno 4° anno 5° anno M=6 3-4 3-4 4 -5 6< M ≤7 4 -5 4 -5 5–6 7< M ≤8 5-6 5-6 6-7 8< M ≤9 6-7 6-7 7-8 9 < M ≤ 10 7-8 7-8 8-9 M rappresenta la media dei voti conseguiti in sede di scrutinio finale di ciascun anno scolastico. Criteri di attribuzione dei punteggi: istruzioni per l’uso Il Consiglio di classe può incrementare, nei limiti previsti dalla banda di oscillazione di appartenenza, il punteggio minimo previsto dalla banda in presenza di una o più delle seguenti condizioni: 1. partecipazione con interesse e impegno alle attività didattiche o ad attività integrative dell’Offerta Formativa; 2. presenza di documentate esperienze formative, acquisite al di fuori della scuola di appartenenza (CREDITO FORMATIVO), e da cui derivano competenze coerenti con le finalità didattiche ed educative previste dal POF . 5.5 CREDITO FORMATIVO Riferimenti normativi fondamentali Criteri di valutazione delle esperienze Le esperienze, al fine di una valutazione per il credito formativo, devono contribuire a migliorare la preparazione dell’alunno attraverso l’acquisizione di competenze ritenute coerenti con gli obiettivi del corso di studi seguito in relazione all’omogeneità con i contenuti tematici del corso alle finalità educative della scuola o al loro approfondimento o al loro ampliamento o alla loro concreta attuazione. Perché l’esperienza sia qualificata deve avere carattere di continuità ed essere realizzata presso enti, associazioni, istituzioni, società legalmente costituite e riconosciute, che siano titolate a svolgere quella tipologia di attività. Lo studente deve partecipare all’esperienza con un ruolo attivo e non limitarsi ad assistervi. 7 6. VERIFICHE SOMMATIVE SVOLTE DURANTE L’ANNO Materia 1. 2. 3. 4. 5. 6. 7. 8. 9. 10. 11. 12. 13. 14. 15. 16. 17. 18. 19. N° verifiche orali N° verifiche scritte Tipologie di prove prevalentemente usate RELIGIONE 4 ITALIANO 5 5 1, 3, 8, 9 LATINO 5 5 1, 4, 8,18 LINGUA STRANIERA INGLESE FILOSOFIA 4 4 1, 2, 3, 7, 8, 15, 18 2 5 2, 7, 8, 9, 10, 11, 17, 18 STORIA 4 7 2, 7, 8, 9, 10, 11, 17, 18 MATEMATICA 4 6 14, 15 FISICA 5 SCIENZE 2 5 1, 2, 10, 18 DISEGNO E STORIA DELL’ARTE EDUCAZIONE FISICA 2 3 1, 10, 11, 12, 18 4 1, 8, 16 14, 15, 16, 18 19 (pratiche) Interrogazione Interrogazione semistrutturata con obiettivi predefiniti Tema Traduzione da lingua classica/straniera in italiano Traduzione in lingua straniera Dettato Relazione Analisi di testi Saggio breve Quesiti vero/falso Quesiti a scelta multipla Integrazioni/completamenti Corrispondenze Problema Esercizi Analisi di casi Progetto Quesiti a risposta aperta (tipologia B della terza prova) Altro (specificare) 8 7. PROVE SCRITTE SECONDO LE TIPOLOGIE PREVISTE PER LA TERZA PROVA D’ESAME GIÀ EFFETTUATE ENTRO IL 15. 5. 2013. Quesiti a risposta singola (Tipologia B) Quesiti a scelta multipla (Tipologia C) 4 3 2 4 4 3 2 2 2 3 1 1 3 1 1 Materia (prove effettuate in singole materie) A partire da un testo di riferimento Trattazione sintetica di argomenti (Tipologia A) Problemi a soluzione rapida numero prove RELIGIONE ITALIANO LATINO LING. STR. INGLESE FILOSOFIA STORIA MATEMATICA FISICA SCIENZE STORIA DELL’ARTE EDUCAZIONE FISICA 11.1 PROVE SCRITTE PREVISTE SECONDO LE TIPOLOGIE PER LA TERZA PROVA D’ESAME DOPO IL 15.5.2013. Materia (prove effettuate in singole materie) A partire da un testo di riferimento Trattazione sintetica di argomenti (Tipologia A) Quesiti a risposta singola (Tipologia B) Quesiti a scelta multipla (Tipologia C) Problemi a soluzione rapida numero prove RELIGIONE ITALIANO LATINO LING. STR. INGLESE FILOSOFIA STORIA MATEMATICA FISICA SCIENZE STORIA DELL’ARTE EDUCAZIONE FISICA 8. 1 1 1 1 ATTIVITÀ DIDATTICHE DISCIPLINARI • • Lingua inglese: Lezioni in Inglese in compresenza con un assistente madre-lingua su argomenti di cultura, letteratura e attualità anglosassone; Scienze: Le rocce di Torino: passeggiata nel centro storico della città con osservazione dei materiali litici usati a scopo architettonico e ornamentale. 9 Per altri elementi concernenti la didattica e per tutte le altre materie si rimanda agli allegati contenenti la relazione finale e il programma analitico di ogni singola disciplina. 9. PROFILO DELLA CLASSE La classe è costituita da diciannove allievi, sette femmine e dodici maschi. Due allievi provengono da famiglie straniere, inoltre è presente un allievo DSA. Nel corso del triennio la sua composizione ha visto alcune modifiche dovute alla non ammissione alla classe successiva di alcuni allievi, all’inserimento all’inizio della quarta di una ragazza proveniente da una terza della succursale, oltre che all’arrivo in quinta di due studenti ripetenti. Un elemento che sicuramente ha influito sui risultati conseguiti dagli studenti è stata l’impossibilità del mantenimento della continuità didattica nel corso del triennio (cosa che in realtà si era verificata già nel biennio) nella maggior parte delle discipline, talvolta anche durante uno stesso anno scolastico (come avvenuto nel corso della quinta medesima). Per quanto riguarda la partecipazione al dialogo educativo, la classe si è dimostrata nel corso dell’anno abbastanza attenta e rispettosa, anche se non sempre fattivamente partecipe durante le attività svolte. In ogni caso, per quanto concerne l’impegno e la progressione nell’apprendimento, si può dire che nel complesso i ragazzi abbiano dimostrato un sufficiente interesse e, con tutte le difficoltà originate dalla necessità di adeguarsi ai diversi metodi di docenza, abbiano raggiunto anche un adeguato livello di maturazione. Il profitto medio della classe, a causa dell’impegno discontinuo dimostrato nel corso dell’intero anno scolastico da parte di alcuni, non sempre è stato del tutto soddisfacente, per contro, la classe nel suo complesso è riuscita a raggiungere livelli di preparazione pienamente sufficienti e in alcuni casi anche a conseguire dei buoni risultati. 10. Simulazioni della Terza prova d’esame (Indicare per esteso le tipologie scelte nell’anno e le motivazione delle scelte stesse ) Per la terza prova le simulazioni hanno coinvolto quattro discipline diverse che si sono uniformate alla Tipologia B (tre quesiti con risposte di 10 righe per le varie discipline, due quesiti per l’accertamento linguistico, sempre con risposta in 10 righe). Vista la difficoltà di individuare un nucleo tematico comune adatto a un autentico approfondimento interdisciplinare, il Consiglio di classe ha stabilito che i singoli insegnanti decidessero di sondare l’acquisizione dei contenuti su specifici argomenti fondanti la propria disciplina al fine di valutare la capacità di utilizzare e riorganizzare le conoscenze e le competenze acquisite dagli studenti. 11. TESTI DELLE SIMULAZIONI DI PRIMA, SECONDA E TERZA PROVA 11.1 Simulazione di Prima prova 10 CLASSI V SIMULAZIONE DELLA PROVA D'ESAME DI ITALIANO (Prima prova scritta) 7/05/2014 TIPOLOGIA A –ANALISI DEL TESTO Luigi Pirandello, Una giornata, 1937, in Novelle per un anno UNA GIORNATA Strappato dal sonno, forse per sbaglio, e buttato fuori dal treno in una stazione di passaggio. Di notte; senza nulla con me. Non riesco a riavermi dallo sbalordimento. Ma ciò che più mi impressiona è che non mi trovo addosso alcun segno della violenza patita; non solo, ma che non ne ho neppure un’immagine, neppur l’ombra confusa d’un ricordo. Mi trovo a terra, solo, nella tenebra d’una stazione deserta; e non so a chi rivolgermi per sapere che m’è accaduto, dove sono. Ho solo intravisto un lanternino cieco, accorso per richiudere lo sportello del treno da cui sono stato espulso. Il treno è subito ripartito. È subito scomparso nell’interno della stazione quel lanternino, col riverbero vagellante del suo lume vano. Nello stordimento, non m’è nemmeno passato per il capo di corrergli dietro per domandare spiegazioni e far reclamo. Ma reclamo di che? Con infinito sgomento m’accorgo di non aver più idea d’essermi messo in viaggio su un treno. Non ricordo più affatto di dove sia partito, dove diretto; e se veramente, partendo, avessi con me qualche cosa. Mi pare nulla. Nel vuoto di questa orribile incertezza, subitamente mi prende il terrore di quello spettrale lanternino cieco che s’è subito ritirato, senza fare alcun caso della mia espulsione dal treno. È dunque forse la cosa più normale che a questa stazione si scenda così? Nel bujo, non riesco a discernerne il nome. La città mi è però certamente ignota. Sotto i primi squallidi barlumi dell’alba, sembra deserta. Nella vasta piazza livida davanti alla stazione c’è un fanale ancora acceso. Mi ci appresso; mi fermo e, non osando alzar gli occhi, atterrito come sono dall’eco che hanno fatto i miei passi nel silenzio, mi guardo le mani, me le osservo per un verso e per l’altro, le chiudo, le riapro, mi tasto con esse, mi cerco addosso, anche per sentire come son fatto, perché non posso più esser certo nemmeno di questo: ch’io realmente esista e che tutto questo sia vero. Poco dopo, inoltrandomi fin nel centro della città, vedo che a ogni passo mi farebbero restare dallo stupore, se uno stupore più forte non mi vincesse nel vedere che tutti gli altri, pur simili a me, ci si muovono in mezzo senza punto badarci, come se per loro siano le cose più naturali e più solite. Mi sento come trascinare, ma anche qui senz’avvertire che mi si faccia violenza. Solo che io, dentro di me, ignaro di tutto, sono quasi da ogni parte ritenuto. Ma considero che, se non so neppur come, né di dove, né perché ci sia venuto, debbo aver torto io certamente e ragione tutti gli altri che, non solo pare lo sappiano, ma sappiano anche tutto quello che fanno sicuri di non sbagliare, senza la minima incertezza, così naturalmente persuasi a fare come fanno, che m’attirerei certo la maraviglia, la riprensione, fors’anche 11 l’indignazione se, o per il loro aspetto o per qualche loro atto o espressione, mi mettessi a ridere o mi mostrassi stupito. Nel desiderio acutissimo di scoprire qualche cosa, senza farmene accorgere, debbo di continuo cancellarmi dagli occhi quella certa permalosità che di sfuggita tante volte nei loro occhi hanno i cani. Il torto è mio, il torto è mio, se non capisco nulla, se non riesco ancora a raccapezzarmi. Bisogna che mi sforzi a far le viste d’esserne anch’io persuaso e che m’ingegni di far come gli altri, per quanto mi manchi ogni criterio e ogni pratica nozione, anche di quelle cose che pajono più comuni e più facili. Non so da che parte rifarmi, che via prendere, che cosa mettermi a fare. Possibile però ch’io sia già tanto cresciuto, rimanendo sempre come un bambino e senz’aver fatto mai nulla? Avrò forse lavorato in sogno, non so come. Ma lavorato ho certo; lavorato sempre, e molto, molto. Pare che tutti lo sappiano, del resto, perché tanti si voltano a guardarmi e più d’uno anche mi saluta, senza ch’io lo conosca. Resto dapprima perplesso, se veramente il saluto sia rivolto a me; mi guardo accanto; mi guardo dietro. Mi avranno salutato per sbaglio? Ma no, salutano proprio me. Combatto, imbarazzato, con una certa vanità che vorrebbe e pur non riesce a illudersi, e vado innanzi come sospeso, senza potermi liberare da uno strano impaccio per una cosa – lo riconosco – veramente meschina: non sono sicuro dell’abito che ho addosso; mi sembra strano che sia mio; e ora mi nasce il dubbio che salutino quest’abito e non me. E io intanto con me, oltre a questo, non ho più altro! Torno a cercarmi addosso. Una sorpresa. Nascosta nella tasca in petto della giacca tasto come una bustina di cuojo. La cavo fuori, quasi certo che non appartenga a me ma a quest’abito non mio. È davvero una vecchia bustina di cuojo, gialla scolorita slavata, quasi caduta nell’acqua di un ruscello o d’un pozzo e ripescata. La apro, o, piuttosto, ne stacco la parte appiccicata, e vi guardo dentro. Tra poche carte ripiegate, illeggibili per le macchie che l’acqua v’ha fatte diluendo l’inchiostro, trovo una piccola immagine sacra, ingiallita, di quelle che nelle chiese si regalano ai bambini e, attaccata ad essa quasi dello stesso formato e anch’essa sbiadita, una fotografia. La spiccico, la osservo. Oh! È la fotografia di una bellissima giovine, in costume da bagno, quasi nuda, con tanto vento nei capelli e le braccia levate vivacemente nell’atto di salutare. Ammirandola, pur con una certa pena, non so, quasi lontana, sento che mi viene da essa l’impressione, se non proprio la certezza, che il saluto di queste braccia, così vivacemente levate nel vento, sia rivolto a me. Ma per quanto mi sforzi, non arrivo a riconoscerla. È mai possibile che una donna così bella mi sia potuta sparire dalla memoria, portata via da tutto quel vento che le scompiglia la testa? Certo, in questa bustina di cuojo caduta un tempo nell’acqua, quest’immagine, accanto all’immagine sacra, ha il posto che si dà a una fidanzata. Torno a cercare nella bustina e, più sconcertato che con piacere, nel dubbio che non m’appartenga, trovo in un ripostiglio segreto un grosso biglietto di banca, chi sa da quanto tempo lì riposto e dimenticato, ripiegato in quattro, tutto logoro e qua e là bucherellato sul dorso delle ripiegature già lise. Sprovvisto come sono di tutto, potrò darmi ajuto con esso? Non so con qual forza di convinzione, l’immagine ritratta in quella piccola fotografia m’assicura che il biglietto è mio. Ma c’è da fidarsi d’una testolina così scompigliata dal vento? Mezzogiorno è già passato; casco dal languore: bisogna che prenda qualcosa, ed entro in una trattoria. Con maraviglia, anche qui mi vedo accolto come un ospite di riguardo, molto gradito. Mi si indica una tavola apparecchiata e si scosta una seggiola per invitarmi a prender posto. Ma io son trattenuto da uno scrupolo. Fo cenno al padrone e, tirandolo con me in disparte, gli mostro il grosso biglietto logorato. Stupito, lui lo mira; pietosamente per lo stato in cui è ridotto, lo esamina; poi mi dice che senza dubbio è di gran valore ma ormai da molto tempo fuori di corso. Però non tema: presentato alla banca da uno come me, sarà certo accettato e cambiato in altra più spicciola moneta corrente. Così dicendo il padrone della trattoria esce con me fuori dell’uscio di strada e m’indica l’edificio della banca lì presso. Ci vado, e tutti anche in quella banca si mostrano lieti di farmi questo favore. Quel mio biglietto – mi dicono – è uno dei pochissimi non rientrati ancora alla banca, la quale da qualche tempo a questa parte non dà più corso se non a biglietti di piccolissimo taglio. Me ne danno tanti e poi tanti, che ne resto imbarazzato e quasi oppresso. Ho con me solo quella naufraga bustina di cuojo. Ma mi esortano a non confondermi. C’è rimedio a tutto. Posso lasciare quel mio danaro in deposito alla banca, in conto corrente. Fingo d’aver compreso; mi metto in tasca qualcuno di quei biglietti e un libretto che mi dànno in sostituzione di tutti gli altri che lascio, e ritorno alla trattoria. Non vi trovo cibi per il mio 12 gusto; temo di non poterli digerire. Ma già si dev’esser sparsa la voce ch’io, se non proprio ricco, non sono certo più povero; e infatti, uscendo dalla trattoria, trovo una automobile che m’aspetta e un autista che si leva con una mano il berretto e apre con l’altra lo sportello per farmi entrare. Io non so dove mi porti. Ma com’ho un’automobile, si vede che, senza saperlo, avrò anche una casa. Ma sì, una bellissima casa, antica, dove certo tanti prima di me hanno abitato e tanti dopo di me abiteranno. Sono proprio miei tutti questi mobili? Mi ci sento estraneo, come un intruso. Come questa mattina all’alba la città, ora anche questa casa mi sembra deserta; ho di nuovo paura dell’eco che i miei passi faranno, movendomi in tanto silenzio. D’inverno, fa sera prestissimo; ho freddo e mi sento stanco. Mi faccio coraggio; mi muovo; apro a caso uno degli usci; resto stupito di trovar la camera illuminata, la camera da letto, e, sul letto, lei, quella giovine del ritratto, viva, ancora con le due braccia nude vivacemente levate, ma questa volta per invitarmi ad accorrere a lei e per accogliermi tra esse, festante. È un sogno? Certo, come in un sogno, lei su quel letto, dopo la notte, la mattina all’alba, non c’è più. Nessuna traccia di lei. E il letto, che fu così caldo nella notte, è ora, a toccarlo, gelato, come una tomba. E c’è in tutta la casa quell’odore che cova nei luoghi che hanno preso la polvere, dove la vita è appassita da tempo, e quel senso d’uggiosa stanchezza che per sostenersi ha bisogno di ben regolate e utili abitudini. Io ne ho avuto sempre orrore. Voglio fuggire. Non è possibile che questa sia la mia casa. Questo è un incubo. Certo ho sognato uno dei sogni più assurdi. Quasi per averne la prova, vado a guardarmi a uno specchio appeso alla parete dirimpetto, e subito ho l’impressione d’annegare, atterrito, in uno smarrimento senza fine. Da quale remota lontananza i miei occhi, quelli che mi par d’avere avuti da bambino, guardano ora, sbarrati dal terrore, senza potersene persuadere, questo viso di vecchio? Io, già vecchio? Così subito? E com’è possibile? Sento picchiare all’uscio. Ho un sussulto. M’annunziano che sono arrivati i miei figli. I miei figli? Mi pare spaventoso che da me siano potuti nascere figli. Ma quando? Li avrò avuti jeri. Jeri ero ancora giovane. È giusto che ora, da vecchio, li conosca. Entrano, reggendo per mano bambini, nati da loro. Subito accorrono a sorreggermi; amorosamente mi rimproverano d’essermi levato di letto; premurosamente mi mettono a sedere, perché l’affanno mi cessi. Io, l’affanno? Ma sì, loro lo sanno bene che non posso più stare in piedi e che sto molto molto male. Seduto, li guardo, li ascolto; e mi sembra che mi stiano facendo in sogno uno scherzo. Già finita la mia vita? E mentre sto a osservarli, così tutti curvi attorno a me, maliziosamente, quasi non dovessi accorgermene, vedo spuntare nelle loro teste, proprio sotto i miei occhi, e crescere, crescere non pochi, non pochi capelli bianchi. – Vedete, se non è uno scherzo? Già anche voi, i capelli bianchi. E guardate, guardate quelli che or ora sono entrati da quell’uscio bambini: ecco, è bastato che si siano appressati alla mia poltrona: si son fatti grandi; e una, quella, è già una giovinetta che si vuol far largo per essere ammirata. Se il padre non la trattiene, mi si butta a sedere sulle ginocchia e mi cinge il collo con un braccio, posandomi sul petto la testina. Mi vien l’impeto di balzare in piedi. Ma debbo riconoscere che veramente non posso più farlo. E con gli stessi occhi che avevano poc’anzi quei bambini, ora già così cresciuti, rimango a guardare finché posso, con tanta tanta compassione, ormai dietro a questi nuovi, i miei vecchi figliuoli. 1. Comprensione del testo Si descriva il genere letterario, la struttura del comportamento e la raccolta a cui appartiene Si riassuna e si spieghi il contenuto del testo (max 15 righe) 2. Analisi del testo i) Si indichino e si spieghino i punti nodali del percorso compiuto dal personaggio ii) Si spieghi il significato dell’evento iniziale”essere buttato fuori dal treno in una stazione di passaggio” iii) Si individuino i opassi significativi per la questione dell’identità e la si spieghi nell’ambito della poetica di Pirandello iv) Si spieghino quali altri aspetti della poetica pirandelliana sono presenti nel testo 13 v) Si spieghino le parole vagellante, riprensione, languore vi) Di cosa parla la metafora il “lanternino cieco” vii) Si indichi e si spieghi una figura retorica a scelta 3. Interpretazione complessiva approfondimenti Si presenti L’autore nel contesto culturale di appartenenza e si illustrino la poetica e gli esiti artistici. Come è presente il metodo dell’umorismo in questo testo? Si spieghino i caratteri della novellistica pirandelliana e i legami con le altre opere dell’autore TIPOLOGIA B - REDAZIONE DI UN SAGGIO BREVE O ARTICOLO DI GIORNALE CONSEGNE Sviluppa l’argomento scelto in forma di "saggio breve" o di“ articolo di giornale” utilizzando i documenti e i dati che lo corredano Se scegli la forma del "saggio breve", interpreta e confronta i documenti e i dati forniti e su questa base svolgi, argomentandola, la tua trattazione, anche con opportuni riferimenti alle tue conoscenze ed esperienze di studio. Da' al saggio un titolo coerente con la tua trattazione e ipotizzane una destinazione editoriale(rivista specialistica, fascicolo scolastico di ricerca e documentazione, rassegna di argomento culturale, altro). Se lo ritieni, organizza la trattazione suddividendola in paragrafi cui potrai dare eventualmente uno specifico titolo. Se scegli la forma dell' "articolo di giornale" individua nei documenti e nei dati forniti uno o più elementi che ti sembrano rilevanti e costruisci su di essi il tuo “pezzo”. Da’ all’articolo un titolo appropriato e indica il tipo di giornale sul quale ne ipotizzi la pubblicazione (quotidiano, rivista divulgativa, giornale scolastico, altro). Per attualizzare l’argomento, puoi riferirti a circostanze immaginarie o reali (mostre, anniversari, convegni o eventi di rilievo). Per entrambe le forme di scrittura non superare le quattro o cinque colonne di metà di foglio protocollo. AMBITO ARTISTICO LETTERARIO ARGOMENTO: L’esperienza della città e della modernità nell’immaginario artistico-letterario (stimoli, inquietudini e reazioni) 1. “L’Impressionismo è l’arte urbana per eccellenza, e non solo perché scopre la città e alla città riporta, dalla campagna, la pittura di paesaggio, ma anche perché vede il mondo con gli occhi del cittadino e reagisce alle impressioni dall’esterno con l’ipertensione nervosa dell’uomo educato alla tecnica moderna. E’ lo stile urbano perché ritrae la mutevolezza, il ritmo nervoso, le impressioni subitanee, una nuova acuita sensibilità, una nuova eccitabilità nervosa e, accanto all’arte gotica e al Romanticismo, rappresenta una fra le più importanti svolte della storia dell’arte occidentale. “ ( A. Hauser, Storia sociale dell’arte, Einaudi, Torino) Lo studioso Arnold Hauser, storico e critico dell’arte inglese, mostra il rapporto fra Impressionismo, vita urbana e dinamismo della civiltà moderna. 2. Riferimenti iconografici (vedi allegati) 14 A) B) A) Claude Monet, La stazione Saint-Lazare (1877) – La rappresentazione di una stazione ferroviaria in quanto soggetto non poetico suscitò scandalo, ma fu un segno della scelta di privilegiare le impressioni reali della vita quotidiana non solo della natura, ma anche della dimensione cittadina. B) Auguste Renoir, Il mulino della “Galette” (1876) – Un tema della vita cittadina che affascina i pittori impressionisti è la folla; qui la folla è rappresentata mentre danza e dà la sensazione vertiginosa del movimento, del rapido mutamento delle sensazioni visive. 3. “Quando maggiore è la parte dello choc nelle singole impressioni; quanto più la coscienza deve essere continuamente all’erta nell’interesse della difesa dagli stimoli; quanto maggiore è il successo con cui essa opera; e tanto meno esse penetrano nell’esperienza, tanto più corrispondono al concetto di esperienza vissuta. La funzione peculiare della difesa dagli chocs si può forse scorgere, in definitiva, nel compito di assegnare all’evento, a spese dell’integrità del suo contenuto, un esatto posto temporale nella coscienza. Sarebbe questo il risultato ultimo e maggiore della riflessioni. Essa farebbe dell’evento un’esperienza vissuta. In caso di mancato funzionamento della riflessione, si determinerebbe lo spavento, lieto o- per lo più - sgradevole, che sancisce secondo Freud, il fallimento della difesa contro gli choc. Questo elemento è stato fissato da Baudelaire in un’immagine cruda. Egli parla di un duello in cui l’artista, prima di soccombere, grida di spavento. Questo duello è il processo stesso della creazione. Baudelaire ha quindi l’esperienza dello choc al centro del suo lavoro artistico. […] (W. Benjamin, Angelus Novus, Saggi e Frammenti, Einaudi, Torino) Walter Benjamin, pensatore tedesco vicino alla scuola sociologica di Francoforte, morto suicida nel 1940, distinse il concetto di esperienza dal concetto di ‘esperienza vissuta’. L’esperienza vissuta permette di rielaborare razionalmente, attraverso la riflessione, gli choc della vita, così da impedirne la penetrazione nel profondo e da difendere la coscienza dal loro assalto. La semplice esperienza è invece quella subita direttamente dallo choc, senza alcuna mediazione. E’ quest’ultimo il caso di Baudelaire, che nella vita cittadine subisce incessantemente l’esperienza degli chocs prodotti dagli urti della folla, dalle luci, dalle novità dei prodotti e dalle situazioni più diverse presenti nella metropoli moderna. 4. “ - Come, Voi qui, mio caro? In un bordello voi, il bevitor di quintessenza, voi, il mangiator d’ambrosia! Veramente c’è di che stupirsi! “ - Mio caro, sapete quanto temo i cavalli e le carrozze. Poco fa nell’attraversare il boulevard, in gran fretta, mentre saltellavo nel fango tra quel caos dove la morte giunge al galoppo da tutte le parti tutt’ in una volta, la mia aureola è scivolata, a causa d’un brusco movimento, giù dal capo nel macadam. Non ebbi coraggio di raccattarla, e mi parve meno spiacevole perder le insegne, che non farmi rompere le ossa. E poi, ho pensato, non tutto il male viene per nuocere. Ora posso 15 passeggiare in incognito, commettere bassezze, buttarmi alla crapula come un semplice mortale. Eccomi qua, proprio simile a voi, come vedete!" “ - Per lo meno dovreste mettere un avviso per chi trova quest’aureola…” “- D’altronde la dignità mi annoia, e inoltre penso con gioia che qualche poetastro la prenderà e se la porrà impudentemente.” (C. Baudelaire, Poemetto in prosa, La perdita dell’aureola, da Poesie e Prose) 5. “D’attorno a me urlava la strada assordante. Alta sottile, in lutto stretto, maestosa nel suo dolore, una donna passò, sollevando con la mano superba il festone e l’orlo della gonna; era così agile e nobile, con la sua gamba statuaria…Io bevevo, teso come un folle, nel suo occhio, cielo livido in cui nasce l’uragano, la dolcezza che incanta e il piacere che uccide. Un lampo…poi la notte! – O fugace bellezza, il cui sguardo mi ha ridato improvvisamente la luce, non ti rivedrò che nell’eternità? […] (A. Baudelaire, A una passante, in Fiori del male, Einaudi) La folla cittadina, verso cui il poeta prova attrazione e ostilità, è diventata il luogo privilegiato della visione e osservazione poetica; la donna viene sottratta dentro un flusso caotico e incessante e l’incontro fugace finisce per rappresentare quell’esperienza dello choc a cui la realtà cittadina assoggetta l’artista. 6. “Carissimo Luigi, verrai finalmente? Non credere che sia egoismo d’amico il mio desiderio d’averti qui, o almeno che non sia soltanto ciò. Tu hai bisogno di vivere alla grand’aria, come me, e per noi altri infermieri di mente e nervi* la grand’aria è la vita di una grande città, le continue emozioni, il movimento, le lotte con sé e con gli altri, se vuoi pure così. Tutto quello che senti ribollire dentro di te irromperà improvviso, vigoroso, fecondo appena sarai in mezzo ai combattenti di tutte le passioni e di tutti i partiti. Costà tu ti atrofizzi. Vedi che per essere nella capitale bacologica* seta io me la cavo per ben… Io immagino te, venuto improvvisamente dalla quiete della tranquilla Sicilia, te artista, poeta, matto, impressionabile, nervoso come me, a sentirti penetrare da tutta questa febbre violenta di una vita in tutte le sue più ardenti manifestazioni, l’amore, l’arte, la soddisfazione del cuore, le misteriose ebbrezze del lavoro, pioverti da tutte le parti, dall’attività degli altri, dalla pubblicità qualche volta clamorosa, pettegola, irosa, dagli occhi delle belle donne, dai facili amori, o dalle attrattive pudiche …” (Giovanni Verga, Lettera a Capuana, da Lettere, Le Monnier) Milano si presenta a verga, che vi va ad abitare nel 1873, come l’immagine stessa della frenesia della modernità e, nello stesso tempo, come spinta e prospettiva indispensabile al lavoro artistico che solo in una grande metropoli può trovare alimento e giustificazione. *esperti nella conoscenza dell’uomo; * capitale dei bachi da seta – Milano era il centro dell’industria tessile della seta. 7. a. “[…] Il nonno poi aveva certi singolari argomenti per confortarsi e per confortare gli altri: Del resto volete che vel dica? Un po’ di soldato gli farà bene a quel ragazzo; ché il suo paio di braccia gli piaceva meglio di portarsele a spasso la domenica, anziché servirsene a buscarsi il pane. Oppure: - Quando avrà provato il pane salato che si mangia altrove, non si lagnerà più della minestra di casa sua. Finalmente arrivò da Napoli la prima lettera di ‘Ntoni, che mise in rivoluzione tutto il vicinato. Diceva che le donne, in quelle parti là, scopavano le strade con le gonnelle di seta, e che sul molo c’era il teatro di pulcinella, e si vendevano le pizze, a due centesimi, di quelle che mangiano i signori, e senza soldi non ci si poteva stare, e non era come a Trezza, dove se non si andava all’osteria della Santuzza non si sapeva come spendere un baiocco. 16 -Mandiamogli dei soldi per comprarsi le pizze, al goloso! Brontolava padron ’Ntoni; già lui non ci ha colpa, è fatto così; è fatto come i merluzzi, che abboccherebbero un chiodo arrugginito. […] 7.b. “[…] Padron ‘Ntoni spalancò tanto d’occhi, e andava ruminando quelle parole, come per poterle mandar giù. – Ricchi! Diceva, ricchi1 e che faremo quando saremo ricchi? ‘Ntoni si grattò il capo e si mise a cercare anche lui che cosa avrebbe fatto. - Faremo quel che fanno gli altri… Non faremo nulla, non faremo!...Andremo a stare in città, a non far nulla, e a mangiare pasta e carne tutti i giorni. - Va, va a starci tu in città. Per me io voglio morire dove son nato; - e pensando alla casa dove era nato, e che non era più sua si lasciò cadere la testa sul petto. […]” (Giovanni Verga, I Malavoglia, Capitoli I e XI) ARTICOLO DI GIORNALE DI AMBITO SOCIO ECONOMICO DOCUMENTO 1 Al giorno d'oggi si definisce economia verde (in inglese green economy), o più propriamente economia ecologica, un modello teorico di sviluppo economico che prende origine da una analisi econometrica del sistema economico dove oltre ai benefici (aumento del Prodotto Interno Lordo) di un certo regime di produzione si prende in considerazione anche l'impatto ambientale cioè i potenziali danni ambientali prodotti dall'intero ciclo di trasformazione delle materie prime a partire dalla loro estrazione, passando per il loro trasporto e trasformazione in energia e prodotti finiti fino ai possibili danni ambientali che produce la loro definitiva eliminazione o smaltimento. Tali danni spesso si ripercuotono, in un meccanismo tipico di retroazione negativa, sul PIL stesso diminuendolo a causa della riduzione di resa di attività economiche che traggono vantaggio da una buona qualità dell'ambiente come agricoltura, pesca, turismo, salute pubblica, soccorsi e ricostruzione in disastri naturali. Questa analisi propone come soluzione misure economiche, legislative, tecnologiche e di educazione pubblica in grado di ridurre il consumo d'energia, di rifiuti, di risorse naturali (acqua, cibo, combustibili, metalli, ecc.) e i danni ambientali promuovendo al contempo un modello di sviluppo sostenibile attraverso l'aumento dell'efficienza energetica e di produzione che produca a sua volta una diminuzione della dipendenza dall'estero, l'abbattimento delle emissioni di gas serra, la riduzione dell'inquinamento locale e globale, compreso quello elettromagnetico, fino all'istituzione di una vera e propria economia sostenibile a scala globale e duratura servendosi prevalentemente di risorse rinnovabili (come le biomasse, l'energia eolica, l'energia solare, l'energia idraulica) e procedendo al più profondo riciclaggio di ogni tipo di scarto domestico o industriale evitando il più possibile sprechi di risorse. Si tratta dunque di un modello fortemente ottimizzato dell'attuale economia di mercato almeno nei suoi intenti originari. (da Wikipedia, s.v. Economia verde) DOCUMENTO 2 Ecco come eco-convertire un’azienda. Parola di green manager Complici la crisi e la crescente domanda di prodotti verdi, aumentano le figure dei professionisti che aiutano le imprese a passare alla produzione sostenibile e a ottenere certificazioni ambientali. Come racconta a Sky.it uno di loro, Paride Raspadori [..] Paride Raspadori, 52 anni di cui 21 passati a lavorare come pubblicitario, ha deciso di diventare green manager nel 2088. “Mi sono licenziato dal’agenzia in cui ero direttore creativo e ha cominciato a studiare da autodidatta – allora non c’erano corsi o master – per capire come indirizzare un’impresa 17 verso una produzione più sostenibile”. Di solito il green manager comincia dalle piccole cose:”Il primo obiettivo è il contenimento dei danni dell’ambientw, la riduzione degli sprechi e dei costi. Per esempio, si convince, o si obbliga, a seconda dei casi, i dipendenti di un’azienda a usare meno carta, meno inchiostro, a stampare su entrambi i lati del foglio o a non stampare del tutto”. Insomma, prima si sponsorizzano le buone pratiche per risparmiare. Poi , si pensa a un progetto più ampio: “In alcuni casi aiuto a ottenere le certificazioni ambientali, che oggi sono un costo per un imprenditore, ma in futuro diventano un investimento. […] (I.Fantigrossi, da tg24.sky.it/tg24/eco_style/2011/04/28/green_manager_storia_paride_raspadori.html DOCUMENTO 3 Roma - Dopo soli sei mesi dalla fine degli studi l'80% di studenti con una laurea in materia ambientale trova un'occupazione, di alto profilo e in buona misura coerente con la formazione realizzata. E' quanto emerge dalla ricerca condotta dall’Isfol (Progetto Ambiente) relativa alle ricadute sul versante dell’occupazione della formazione ambientale. Circa il 58% degli occupati ha raggiunto l’obiettivo di far coincidere il proprio percorso di studi con le aspirazioni professionali e il lavoro svolto. Il 68% degli occupati ha trovato una collocazione rispondente al livello formativo acquisito: il 31% circa ha un lavoro nell’ambito delle professioni intellettuali, scientifiche e di elevata specializzazione, il 31,7% svolge professioni di tipo tecnico ed il 5,2% è collocato nelle posizioni di legislatore, dirigente, imprenditore. A dare maggiori garanzie di successo per quanto concerne la collocazione lavorativa sono i master ambientali di II livello con l’85% di occupati, seguono i master privati con l’83%. Cresce, inoltre, l’offerta formativa legata all'ambiente: sono più di 2mila i corsi attivati e ci sono oltre 50mila persone in formazione all'anno. I Green Jobs valorizzano il lavoro femminile: cresce infatti la percentuale della componente femminile impiegata nel settore ‘verde’, che dal 12,7% del 1993 passa al 25,5% del 2008. Migliora anche la posizione occupata: il 57,8% delle donne contro il 35,3% degli uomini ricopre posizioni di livello medio-alto di tipo impiegatizio DOCUMENTO 4 Nel nostro paese esistono aziende che usano i fanghi e scarti di lavorazione delle concerie per produrre fertilizzanti organici impiegati in agricoltura. Altr utilizzano plastiche miste, di per sé materiale difficile da recuperare, le lavano e le rafforzano grazie a sistemi innovativi, dopo di che si trasformano in materiali di ampio utilizzo sociale, quali, ad esempio, le panchine. Nel mercato enogastronomico vengono ampiamente utilizzati sacchetti e stoviglie monouso biodegradabili e soggetti a compostaggio in conformità con le norme europee. Si tratat di prodotto che nascono da risorse rinnovabili di origine agricola; grazie al loro uso diminuiscono le emissioni di gas a effetto serra, si riducono il consumo di energia e di risorse non rinnovabili e le materie prime di origine agricola tornano alla terra attraverso processi di biodegradazione o di compostaggio senza il rilascio di sostanze inquinanti. Si diffondono sempre più le imprese edilizie che hanno come obiettivo la sostenibilità ambientale degli edifici. Ciò viene realizzato attraverso la rinuncia o fonti energetiche esterne: gli immobili costruiti devono essere autosufficienti nella produzione di energia pulita attraverso pannelli solari, impianti fotovoltaici e turbine eoliche. Essi inoltre , non devono produrre emissioni nocive e devono risultare riciclabili, nel senso che i materiali utilizzati per la loro costruzione devono essere separabili tra loro, riciclabili e riutilizzabili per costruzioni successive. 18 (M.R. Cattani, Una finestra sul mondo, classe terza, Paravia, Milano-Torino 2012) DOCUMENTO 5 DOCUMENTO 6 Environment Park nasce nel 1996 per iniziativa della Regione Piemonte, della Provincia di Torino, del Comune di Torino e dell’Unione Europea e rappresenta un’esperienza originale nel panorama dei Parchi Scientifici e Tecnologici in Europa per aver saputo coniugare innovazione tecnologica ed ecoefficienza. In un territorio dove sono presenti importanti centri di produzione di conoscenza e un tessuto industriale caratterizzato da molteplici piccole e medie imprese, il ruolo di Environment Park è stimolare e raccogliere la domanda di innovazione promuovendo iniziative progettuali che coinvolgono il mondo accademico piemontese, centri di ricerca, parchi tecnologici e poli di innovazione. Environment Park è articolato in due Business Unit, rispettivamente dedicate alla gestione immobiliare del complesso e all’attività di ricerca e innovazione. La Business Unit dedicata alla ricerca si è storicamente sviluppata intorno al concetto di eco-efficienza, con un approccio tipicamente trasversale alla tematica ambientale. Se è vero che da tale approccio si sono generate attività anche estremamente settorializzate, l’esperienza ha portato con il tempo a selezionare quattro ambiti operativi: - Bioedilizia: dedicato all’attività di supporto alla progettazione a privati e istituzioni nell’ambito dell’architettura eco-compatibile; - Progetti Ambientali Integrati: rivolto ad imprese e istituzioni per offrire soluzioni innovative ed ecoefficienti basate su trasferimento tecnologico, analisi ambientali e territoriali, strumenti innovativi di gestione ambientale; - Energia: finalizzato a offrire un servizio di assistenza a imprese ed a enti pubblici nel campo delle tecnologie energetiche attraverso attività di ricerca di soluzioni gestionali, tecnologiche ed impiantisticheinnovative, studi di fattibilità tecnico-economica e test sui prodotti. Dell’Osservatorio Energia fanno parte HySyLab, centro di eccellenza e supporto alle imprese sulle tecnologie dell’idrogeno e Bioenergy Lab, laboratorio di ricerca sui sistemi di produzione di idrogeno da biomasse; - Plasma: orientato alla ricerca e al trasferimento tecnologico nell’ambito del trattamento delle superfici con nano-tecnologie eco-efficienti basate sul plasma. L’attività è svolta nel laboratorio Clean NT Lab, dotato di tre impianti per processi al plasma La Business Unit dedicata alla gestione immobiliare (property management) è accompagnata da servizi di carattere tecnologico e logistico: - Facilities come assistenza alle imprese fin dalla fase di insediamento - Allacciamento alle infrastrutture di telecomunicazione - Condizionamento e riscaldamento con energie rinnovabili - Manutenzione delle aree verdi - Affitto del Centro Congressi di Environment Park per conferenze, seminari ed esposizioni 19 TIPOLOGIA B - AMBITO STORICO-POLITICO La Resistenza italiana: significati ideologici e morali DOCUMENTI “Il primo significato di libertà che assume la scelta resistenziale è implicito nel suo essere un atto di disobbedienza. Non si trattava tanto di disobbedienza a un governo legale, perché proprio chi detenesse la legalità era in discussione, quanto di disobbedienza a chi aveva la forza di farsi obbedire. Era cioè una rivolta contro il potere dell’uomo sull’uomo, una riaffermazione del principio che il potere non deve averla vinta sulla virtù […]. La scelta dei fascisti per la Repubblica sociale […] non fu avvolta da questa luce della disobbedienza critica. «L’ho fatto perché mi è stato comandato» sarà, come è noto, il principale argomento di difesa dei fascisti e dei nazisti nei processi loro intentati dopo la guerra”. Claudio PAVONE, “La scelta”, in Una guerra civile. Saggio storico sulla moralità della Resistenza, Bollati Boringhieri, Torino, 1991. “Con argomenti che a volte sono paralleli e a volte si elidono reciprocamente, a sinistra e a destra si sostiene la tesi che la Resistenza non ha raggiunto i suoi obiettivi, dunque ha sostanzialmente fallito. Questo atteggiamento discende da una banalizzazione del dato di fatto semplice e forte che grazie alla Resistenza armata (oltre che agli Alleati) si sono poste in Italia le basi di una democrazia che gode di un consenso minimo che si è rivelato, nonostante tutto, consistente nella sua tenuta. Esso ha consentito una competizione politica in cui interessi e identità si confrontano e si scontrano in modo regolato, culminante nella consultazione popolare tramite voto e altre forme di partecipazione. Non è certamente la democrazia ideale ma è una democrazia reale. Sappiamo che per molti resistenti questo risultato è troppo modesto, sproporzionato alle loro aspettative rivoluzionarie e al loro stesso impegno soggettivo. In particolare, gli antifascisti di area azionista, comunista e socialista per lungo tempo non si sono rassegnati all'idea che la Resistenza abbia prodotto soltanto l'instaurazione della democrazia parlamentare - «borghese» aggiungevano molti per essere espliciti o «formale» per essere più eleganti sul piano concettuale”. Gian Enrico RUSCONI, Resistenza e postfascismo, Il Mulino, Bologna, 1995. Giugno 1944-43 partigiani catturati durante il grande rastrellamento nel Verbano-Ossola fucilati dai tedeschi a Fondotoce. Nel cartello: "Sono questi i liberatori d'Italia oppure sono i banditi?" 20 “Possa il mio grido di "Viva l'Italia libera" sovrastare e smorzare il crepítio dei moschetti che mi daranno la morte; per il bene e per l'avvenire della nostra Patria e della nostra Bandiera, per le quali muoio felice! “ (Franco Balbis, anni 32 - uffìciale in Servizio Permanente Effettivo – nato a Torino. All’indomani dell’8 settembre 1943 entra nel movimento clandestino di Torino – è designato a far parte del 1° Comitato militare regionale piemontese con compiti organizzativi e di collegamento. Arrestato il 31/III/1944 da elementi della Federazione dei Fasci repubblicani di Torino – processato nei giorni 2-3 aprile [“processo di Torino”], insieme ai membri del Cmrp, dal tribunale per la difesa dello Stato – fucilato il 5/IV/1944 al Poligono nazionale del Martinetto in Torino da plotone di militi GNR) Lettere di condannati a morte della resistenza italiana, http://www.resistenzaitaliana.it/, portale ANPI) "Se voi volete andare in pellegrinaggio nel luogo dove è nata la nostra Costituzione, andate sulle montagne dove caddero i partigiani, nelle carceri dove furono imprigionati, nei campi dove furono impiccati. Dovunque è morto un italiano per riscattare la libertà e la dignità, andate lì, o giovani col pensiero, perché lì è nata la nostra Costituzione." Pietro Calamandrei, Discorso agli studenti milanesi (1955) “Odio gli indifferenti. Credo che vivere voglia dire essere partigiani. Chi vive veramente non può non essere cittadino e partigiano. L’indifferenza è abulia, è parassitismo, è vigliaccheria, non è vita. Perciò odio gli indifferenti. (…) L’indifferenza è il peso morto della storia. L’indifferenza opera potentemente nella storia. Opera passivamente, ma opera. È la fatalità; è ciò su cui non si può contare; è ciò che sconvolge i programmi, che rovescia i piani meglio costruiti; è la materia bruta che strozza l’intelligenza. Ciò che succede, il male che si abbatte su tutti, avviene perché la massa degli uomini abdica alla sua volontà, lascia promulgare le leggi che solo la rivolta potrà abrogare, lascia salire al potere uomini che poi solo un ammutinamento potrà rovesciare. Tra l’assenteismo e l’indifferenza poche mani, non sorvegliate da alcun controllo, tessono la tela della vita collettiva, e la massa ignora, perché non se ne preoccupa. (…) Sono partigiano, vivo, sento nelle coscienze della mia parte già pulsare l’attività della città futura che la mia parte sta costruendo. E in essa la catena sociale non pesa su pochi, in essa ogni cosa che succede non è dovuta al caso, alla fatalità, ma è intelligente opera dei cittadini. Non c’è in essa nessuno che stia alla finestra a guardare mentre i pochi si sacrificano, si svenano. Vivo, sono partigiano. Perciò odio chi non parteggia, odio gli indifferenti”. A. Gramsci, Gli Indifferenti , "Il Grido del Popolo", n. 655, 11 febbraio I9I7 pubblicato su Un numero unico dei giovani, e il sommario de "La Città futura". Processato nel 1947 per crimini di Guerra (Fosse Ardeatine, Marzabotto e altre orrende stragi di innocenti), Albert Kesselring, comandante in capo delle forze armate di occupazione tedesche in Italia, fu condannato a morte. La condanna fu commutata nel carcere a vita. Ma già nel 1952, in considerazione delle sue "gravissime" condizioni di salute, egli fu messo in libertà. Tornato in patria fu accolto come un eroe e un trionfatore dai circoli neonazisti bavaresi, di cui per altri 8 anni fu attivo sostenitore. Pochi giorni dopo il suo rientro a casa Kesselring ebbe l'impudenza di dichiarare pubblicamente che non aveva proprio nulla da rimproverarsi, ma che - anzi - gli italiani dovevano essergli grati per il suo comportamento durante i 18 mesi di occupazione, tanto che avrebbero fatto bene a erigergli... un monumento. A tale affermazione rispose Piero Calamandrei, con una famosa epigrafe, dettata per una lapide "ad ignominia", collocata nell'atrio del Palazzo Comunale di Cuneo in segno di imperitura protesta per l'avvenuta scarcerazione del criminale nazista. L’epigrafe afferma: 21 Lo avrai camerata Kesselring il monumento che pretendi da noi italiani ma con che pietra si costruirà a deciderlo tocca a noi Non coi sassi affumicati dei borghi inermi straziati dal tuo sterminio non colla terra dei cimiteri dove i nostri compagni giovinetti riposano in serenità non colla neve inviolata delle montagne che per due inverni ti sfidarono non colla primavera di queste valli che ti videro fuggire Ma soltanto col silenzio dei torturati più duro d'ogni macigno soltanto con la roccia di questo patto giurato fra uomini liberi. che volontari si adunarono per dignità e non per odio decisi a riscattare la vergogna e il terrore del mondo. Su queste strade se vorrai tornare ai nostri posti ci ritroverai morti e vivi collo stesso impegno popolo serrato intorno al monumento che si chiama ora e sempre RESISTENZA Tipologia B – Saggio breve o Articolo di giornale ARGOMENTO: SCIENZA NATURA UMANITÀ Documenti 1. E’ storia ormai a tutti nota che Fermi e i suoi collaboratori ottennero senza accorgersene la fissione (allora scissione) del nucleo di uranio nel 1934. Ne ebbe il sospetto Ida Noddack: ma né Fermi né altri fisici presero sul serio le sue affermazioni se non quattro anni dopo, alla fine del 1939. Poteva averle benissimo prese sul serio Ettore Majorana, aver visto quello che i fisici dell’Istituto romano non riuscivano a vedere. E tanto più che Segrè parla di “cecità”. La “ragione della nostra cecità non è chiara nemmeno oggi”, dice. Ed è forse disposto aconsiderarla come provvidenziale, se quella loro cecità impedì a Hitler e Mussolini di avere l’atomica. Non altrettanto – ed è sempre così per le cose provvidenziali – sarebbero disposti a considerarla gli abitanti di Hiroshima e Nagasaki. L. Sciascia, La scomparsa di Majorana, Einaudi, Torino, 1975 2. E quando, con l’andar del tempo, avrete scoperto tutto lo scopribile, il vostro progresso non sarà che un progressivo allontanamento dall’umanità. Tra voi e l’umanità si scaverà un abisso così grande, che ad ogni vostro eureka risponderà un grido di dolore universale. B. Brecht, Vita di Galileo, trad. it., Einaudi, Torino, 1963 3. Per dolorosa esperienza abbiamo imparato che il pensiero razionale non è sufficiente a risolvere i problemi della nostra vita sociale. La sottile ricerca e l’attento lavoro scientifico hanno spesso avuto delle conseguenze per l’umanità, poiché hanno, sì, prodotto, da un lato, le invenzioni che hanno liberato l’uomo dalla fatica fisica estenuante, rendendone la vita più facile e più ricca; ma, dall’altra parte, hanno introdotto una grave inquietudine nella sua vita, lo hanno reso schiavo del suo mondo tecnologico e, cosa più catastrofica ancora, hanno creato i mezzi per la sua stessa distruzione in massa. In verità, una tragedia spaventosa! A. Einstein, Pensierideglianni difficili, trad. it. Boringhieri, Milano, 1965 4. Robb Non vorrà negarlo professore. (Oppenheimer ride). Ha fatto la bomba atomica in un lasso di tempo straordinariamente breve, l’ha sperimentata e alla fine l’ha laqnciata in Giappone: è così? Oppenheimer No. 22 Robb No? Oppenheimer Il lancio della bomba atomica su Hiroshima è dipeso da una decisione politica, non mia. Robb Ma lei ha appoggiato ono, il lancio della bomba sul Giappone? Oppenheimer Cosa intende per «appoggiare»? Robb Ha aiutato a scegliere gli obiettivi, non è vero? Oppenheimer Ho fatto il mio lavoro. Abbiamo ricevuto una lista dei possibili obiettivi…[…] Noi abbiamo fatto in qualità di tecnici ciò che ci veniva chiesto. Ma non per questo siamo stati noi a decidere di lanciare la bomba. Robb Lei sapeva naturalmente che il lancio della bomba atomica sull’obbiettivo scelto da lei avrebbe ucciso migliaia di civili. Oppenheimer Non tanti quanti sono stati in realtà. Robb Quanti morti ci sono stati? Oppenheimer Settantamila. Robb In seguito a questo fatto, ha avvertito degli scrupoli di natura morale? Oppenheimer Terribili. Robb Degli scrupoli terribili? Oppenheimer Non conosco nessuno che non abbia avuto dei terribili scrupoli morali dopo il lancio della bomba. Robb Questo non le pare un poco schizofrenico? H. Kipphardt, Sul casodi J. Robert Oppenheimer, trad. it., Einaudi, Torino, 1964 5. La questione non è se qualcuno debba dire ai ricercatori che cosa fare o che cosa non fare, ma chi impone tali limiti e impartisce le direttive e secondo quali criteri. Per la maggioranza degli scienziati, i cui istituti di ricerca vengono direttamente o indirettamente finanziati con fondi pubblici, i controllori sono i governi, i quali, per quanto rispettino sinceramente i valori della libera ricerca, non aderiscono certo agli stessi criteri ispiratori di un Planck o di un Rutherford o di un Einstein. E. J. Hobsbawm, Il secolo breve, trad. it., BUR, Milano, 2000 6. Marino Chiunque abbia esperienza di malati che conducono un’esistenza dipendente in tutto da risorse esterne e senza speranza di ripresa, sa bene che la tecnologia utilizzata è spesso fuori dall’ordinario. Nel momento in cui un essere umano perde la capacità di alimentarsi da solo, la tecnologia gli viene in supporto con un tubicino inserito attraverso le narici, oppure chirurgicamenete nello stomaco, per fornire all’organismo le sostanze chimiche sostitutive del nutrimento. Il tutto avviene sotto controllo medico, per cui appare del tutto evidente che stiamo parlando di terapie e, in quanto tali, debbano essere nella disponibilità dell’individuo il quale può decidere se accettarle o rifiutarle. Su questo specifico aspetto le gerarchie della Chiesa cattolica appaiono irremovibili: alimentazione e idratazione non sono nella disponibilità dell’individuo che non può indicare di rifiutarle nel suo testamento biologico. Perché questo atteggiamento? Martini La legge si basa sul principio di indisponibilità della vita, che non è da considerarsi privo di eccezioni. Partendo da questo punto si potrebbe immaginare di ripensare la legge per renderla più aderente alle reali necessità degli ammalati. Ma si deve anche tenere conto delle ragioni dei molti che dubitano sulla possibilità di provvedere a tutti i casi reali che si incontrano nel momento della malattia mediante le regole precise che si scrivono in una legge. In alcuni casi la sofferenza può essere davvero insopportabile. Qui è necessaria la terapia del dolore e molta comprensione per chi, entrato in una esistenza estrema, se ne voglia liberare. C. M. Martini-I. Marino, Credere e conoscere, Einaudi, Torino, 2012 23 TIPOLOGIA C - TEMA STORICO I due volti del Novecento. Da un lato esso è secolo di grandi conquiste civili, economiche, sociali, scientifiche, tecniche; dall’altro è secolo di grandi tragedie storiche. Rifletti su tale ambivalenza del ventesimo secolo, illustrandone i fatti più significativi. TIPOLOGIA D - TEMA di ordine generale L’artista nella società moderna, tra ideale romantico del genio creatore che non deve essere costretto da nessuna legge e la logica di mercato. Chi deve o può essere l’artista di oggi? Un rivoluzionario, un giullare di corte, un cacciatore del bello al di fuori della storia o cos’altro ? In base alle tue personali riflessioni, letture, ascolti e visioni di opere filmiche, pitture, installazioni etc. , prova a riflettere sul ruolo dell’artista e la funzione dell’arte oggi nella società occidentale 11.2 Simulazione di Seconda prova 11.3 Simulazioni di Terza prova 24 INGLESE – Simulazione di terza prova 26 marzo 2014 COGNOME ______________________ 1) Conrad’s Heart of Darkness can be interpreted as an indictment of European imperialism as well as a quest for the self. Discuss either or both of these aspects in no more than eight lines. _____________________________________________________________________________________ _____________________________________________________________________________________ _____________________________________________________________________________________ _____________________________________________________________________________________ _____________________________________________________________________________________ _____________________________________________________________________________________ _____________________________________________________________________________________ _____________________________________________________________________________________ _____________________________________________________________________________________ 2) How is the relationship between the British and the Indians represented in E. M. Forster’s A passage to India? Focus on the texts you have read. _____________________________________________________________________________________ _____________________________________________________________________________________ _____________________________________________________________________________________ _____________________________________________________________________________________ _____________________________________________________________________________________ _____________________________________________________________________________________ _____________________________________________________________________________________ _____________________________________________________________________________________ _____________________________________________________________________________________ 25 COGNOME ______________________ 5 novembre 2013 TERZA PROVA DI MATURITÀ 2013\2014 – LINGUA INGLESE Punteggio:......../10 Voto: …...... 1) “It was a town of machinery and tall chimneys, out of which interminable serpents of smoke trailed themselves for ever and ever ,and never got uncoiled. It had a black canal in it, and a river that ran purple with ill-smelling dye, and vast piles of buildings full of windows where there was a rattling and a trembling all day long and where the piston of the steam-engine worked monotonously up and down, like the head of an elephant in a state of melancholy madness.” From Hard Times, by C. Dickens. What are the most relevant features of the town described in the passage? What tone does the author use to describe it? _____________________________________________________________________________________ _____________________________________________________________________________________ _____________________________________________________________________________________ _____________________________________________________________________________________ _____________________________________________________________________________________ _____________________________________________________________________________________ _____________________________________________________________________________________ _____________________________________________ 2) “Let it not be supposed by the enemies of the 'the system', that, during the period of his solitary incarceration, Oliver was denied the benefit of exercise, the pleasure of society, or the advantages of religious consolation. As for exercise, it was nice cold weather, and he was allowed to perform his ablutions every morning under the pump, in a stone yard, in the presence of Mr Bumble, who prevented his catching cold, and caused a tingling sensation to pervade his frame, by repeated applications of his cane.” From Oliver Twist, by C. Dickens. Dickens uses dramatic irony in this passage. Why? What reaction does he want to provoke in his readers? _____________________________________________________________________________________ _____________________________________________________________________________________ _____________________________________________________________________________________ _____________________________________________________________________________________ _____________________________________________________________________________________ _____________________________________________________________________________________ 26 VB NOME E COGNOME___________________________________ 26 marzo 2014 FISICA 1. Spiega il procedimento che permette di ricavare la formula per calcolare l’energia immagazzinata da un condensatore carico. 2. Immagina di dover misurare sperimentalmente la intensità di corrente che percorre una resistenza e la differenza di potenziale ai suoi estremi. La resistenza è inserita in un circuito alimentato da un generatore. Spiega: quali strumenti di misura utilizzeresti, come li inseriresti nel circuito per effettuare la misura senza alterare (troppo) le grandezze da misurare e perché. Da queste misure cosa potresti calcolare? 3. Noti che un bollitore elettrico è in grado di portare a ebollizione un litro di acqua del rubinetto in circa cinque minuti. Supponi di voler stimare il valore della sua resistenza senza fare ulteriori misure. Spiega quali grandezze fisiche note (nel senso che non hai bisogno di misurarle) e quali formule useresti e come. 27 CLASSE 5^B - SIMULAZIONE TERZA PROVA D’ESAME – LATINO - 5 novembre 2013 COGNOME_________________________ NOME________________________ 1) Le caratteristiche del Bellum civile di Lucano anche in relazione all’épos virgiliano. (10 righe) ____________________________________________________________________________________________ ____________________________________________________________________________________________ ____________________________________________________________________________________________ ____________________________________________________________________________________________ ____________________________________________________________________________________________ ____________________________________________________________________________________________ ____________________________________________________________________________________________ ____________________________________________________________________________________________ ____________________________________________________________________________________________ ____________________________________________________________________________________________ 2) Perché possiamo definire il Bellum civile un «poema senza eroe»? Rispondi delineando le figure dei personaggi principali. (10 righe) ____________________________________________________________________________________________ ____________________________________________________________________________________________ ____________________________________________________________________________________________ ____________________________________________________________________________________________ ____________________________________________________________________________________________ ____________________________________________________________________________________________ ____________________________________________________________________________________________ ____________________________________________________________________________________________ ____________________________________________________________________________________________ ____________________________________________________________________________________________ 3) La poetica delle Satire di Persio. (10 righe) ____________________________________________________________________________________________ ____________________________________________________________________________________________ ____________________________________________________________________________________________ ____________________________________________________________________________________________ ____________________________________________________________________________________________ ____________________________________________________________________________________________ ____________________________________________________________________________________________ ____________________________________________________________________________________________ ____________________________________________________________________________________________ __________________________________________________________________________________________ 28 Liceo Scientifico Statale Piero Gobetti Nome_______________________classe____ Verifica di Filosofia – 3^ prova tip. B 26 marzo 2014 1) Il concetto di dialettica, nella tradizione filosofica, ha ricevuto diversi significati; anche tra Kant ed Hegel troviamo accezioni differenti del termine. Si chiede di illustrare l’uso generale che ognuno ne fa. Kant: Hegel: 2) Che cos’è la dialettica trascendentale di Kant? 3) Quali sono i momenti della dialettica secondo Hegel? 29 Liceo Scientifico Statale Piero Gobetti Verifica di Storia – 3^ prova tip. B Nome___________classe___ 5 novembre 2013 Tema: La storia d’Italia dal 1887 al 1913. 1) Negli ultimi anni del secolo, la politica autoritaria dei governi e la lotta dei lavoratori ha determinato una svolta significativa nella storia politica dell’Italia unita. Si chiede di illustrare i fatti sociali più significativi che hanno determinato tale svolta e chi ha avviato, all’inizio del nuovo secolo, la cosiddetta stagione delle riforme. 2) Il grande balzo industriale dell’Italia all’inizio del Novecento è caratterizzato da primati e squilibri. Si chiede di indicare i nuovi settori trainanti dello sviluppo economico e di descrivere i limiti strutturali dell’apparato industriale italiano. 3) Con Giolitti, ad un certo momento, si sono create le condizioni per una nuova spinta colonialista dell’Italia. Si chiede di descrivere le diverse componenti sociali che hanno sollecitato la ripresa dell’espansione coloniale e di illustrare i momenti fondamentali delle operazioni belliche relative all’impresa. 30 LICEO SCIENTIFICO “GOBETTI – SEGRE’ “ TORINO SIMULAZIONE TERZA PROVA Classe 5°B Storia dell’arte Cognome ………………………………………………… 26 marzo 2014 (Si risponda con un max di 10 righe e tolleranza di +/-10%) 1. Il tema dell’anti mafia attraverso l’analisi di un dipinto di G. Porcasi. ……………………………………………………………………………………………………… ……………………………………………………………………………………………………… ……………………………………………………………………………………………………… ……………………………………………………………………………………………………… ……………………………………………………………………………………………………… …………………………………………………………………………………………………….. ……………………………………………………………………………………………………… ……………………………………………………………………………………………………… ……………………………………………………………………………………………………… ……………………………………………………………………………………………………… ……………………………………………………………………………………………………… …………………………………………………………………………………………………….. ……………………………………………………………………………………………………… ……………………………………………………………………………………………………… ……………………………………………………………………………………………………… ……………………………………………………………………………………………… 2. Gauguin dice di Van Gogh: “Lui è romantico, io sono portato piuttosto ad essere primitivo”. Van Gogh di contro dirà: “Il compito di un artista è pensare, non sognare”. Partendo da queste affermazioni illustra le differenze tra questi due Pittori. ……………………………………………………………………………………………………… ……………………………………………………………………………………………………… ……………………………………………………………………………………………………… ……………………………………………………………………………………………………… ……………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………..….. ……………………………………………………………………………………………………… 31 ……………………………………………………………………………………………………… ……………………………………………………………………………………………………… ……………………………………………………………………………………………………… ……………………………………………………………………………………………………… …………………………………………………………………………………………………….. ……………………………………………………………………………………………………… ……………………………………………………………………………………………………… ……………………………………………………………………………………………………… ……………………………………………………………………………………………… 3. Il messaggio di A. Warhol nell’opera della GAM di Torino “Orange car crash”. ……………………………………………………………………………………………………… ……………………………………………………………………………………………………… ……………………………………………………………………………………………………… ……………………………………………………………………………………………………… ……………………………………………………………………………………………………… …………………………………………………………………………………………………….. ……………………………………………………………………………………………………… ……………………………………………………………………………………… 32 LICEO SCIENTIFICO STATALE “P.GOBETTI” TERZA PROVA: 5 novembre 2013 1 SCIENZE ALLIEVA/O: ......................................................................... 1) Si indichi in quali modi può essere compensato l’eccesso di cariche negative dei tetraedri dei silicati. A tal scopo si forniscano, a corredo della risposta, alcuni esempi grafici delle strutture dei principali silicati 2) Il massiccio carbonatico delle Dolomiti può essere considerato a tutti gli effetti una struttura fossile. Si avanzino delle ipotesi circa il suo processo genetico e si spieghi il motivo per cui non si sarebbe potuto originare in un ambiente di clima freddo. 33 3) Illustrate e spiegate il diagramma relativo alla classificazione delle rocce magmatiche. (spazio per disegni e didascalie) 34 11.1 RELAZIONE FINALE E PROGRAMMA ANALITICO DI OGNI SINGOLA MATERIA 35 RELAZIONE FINALE DI DISCIPLINA CLASSE V B a.s. 2013-14 MATEMATICA E FISICA Prof.ssa Carla Foglia LIVELLO DI PARTENZA: La classe ha mantenuto un approccio fortemente disomogeneo durante tutto l’anno scolastico. Una parte rilevante della classe ha dimostrato di seguire con profitto il dialogo educativo, supportati da metodo adeguato e ottenendo competenze e conoscenze consoni con gli obiettivi prefissati. La rimanente parte ha invece faticato a raggiungere un adeguato livello sugli obiettivi minimi, soprattutto a causa di un approccio immaturo e non efficace allo studio delle materie. Il dialogo didatticoeducativo con la classe è stato buono. Gli allievi/e, anche se non sempre particolarmente interessati nello specifico alle materie, si sono sempre mostrati collaborativi. E’ presente nella classe un allievo con DSA che ha usufruito di specifici strumenti compensatividispensativi , in particolare l’uso di formulari di matematica e fisica durante le verifiche e un tempo maggiore per il loro svolgimento o la riduzione del 30% degli esercizi da svolgere. VERIFICA DEL PIANO DI LAVORO definito all'inizio dell'anno.: La programmazione di matematica è stata nelle sue linee generali rispettata. La programmazione prevista di fisica è stata nelle sue linee generali rispettata anche se non è stato possibile approfondire alcuni degli argomenti trattati. Inoltre la parte di fisica moderna non e’ stata affrontata per questioni di tempo. INTERVENTI PER IL SOSTEGNO E IL RECUPERO Durante la settimana di sospensione dell’attività didattica è stato effettuato un percorso di recupero sui contenuti e sul metodo di studio per gli allievi che avevano presentato difficoltà nel primo periodo didattico. In orario pomeridiano sono stati organizzati degli sportelli di matematica finalizzati alla preparazione per la seconda prova. LIVELLO DI RAGGIUNGIMENTO DEGLI OBIETTIVI: Il livello raggiunto dalla classe è essenzialmente corrispondente agli obiettivi minimi prefissati con alcuni allievi/e che si sono distinti per una preparazione complessiva più approfondita o quasi ottima. RAPPORTI CON LE FAMIGLIE: Sono stati per lo più limitati ai colloqui collettivi una volta a periodo didattico e, nei casi di allievi con particolari difficoltà, ai colloqui settimanali. Torino 11 maggio 2014 LA DOCENTE: Foglia Carla 36 LICEO SCIENTIFICO STATALE “P.GOBETTI” Anno scolastico 2013/14 Docente: Carla Foglia PROGRAMMA SVOLTO DI FISICA Classe 5 B LIBRO DI TESTO: A.Caforio A. Ferilli “FISICA” vol. 3 - Le Monnier Elettrostatica - Fenomeni elettrostatici: corpi elettrizzati e loro interazione, conduttori e isolanti, conduzione e polarizzazione, elettroscopio, induzione elettrostatica - Legge di Coulomb nel vuoto e in un dielettrico - Campo elettrico e analogie- differenze col campo gravitazionale - Rappresentazione del campo elettrico con le linee di forza - Flusso di un vettore, portata in un fluido - Teorema di Gauss per il campo elettrico - Densità lineare, superficiale e volumica di carica - Campo elettrico generato da: o distribuzioni piane di cariche o filo carico di lunghezza infinita o distribuzioni sferiche di carica - Energia potenziale elettrica e sua analogia con energia potenziale gravitazionale - Energia potenziale elettrica in un campo costante - Potenziale elettrico - Condensatori: o campo elettrico di un condensatore piano o capacità con e senza dielettrico o energia immagazzinata in un condensatore carico o carica e scarica di un condensatore Corrente elettrica - Corrente continua - Resistenza elettrica - I e II Legge di Ohm - Resistenze in serie e parallelo, circuiti equivalenti - Lavoro e potenza elettrica dissipata in un conduttore - Lavoro di estrazione e effetto termoionico - Descrizione qualitativa di effetto Volta e effetto Seebeck. - Cenni: conduzione elettrica nei liquidi e nei gas Magnetismo - Magneti - Campo magnetico e linee di forza di un magnete - Campo magnetico generato da un filo percorso da corrente (legge di Biot-Savart) - Forza subita da un filo percorso da corrente posto in un campo magnetico - Origine microscopica del campo magnetico - Forze tra correnti 37 - Definizione dell’unità di misura di corrente elettrica Flusso del campo magnetico Forza di Lorentz Moto di una carica in un campo magnetico Motore elettrico Induzione elettromagnetica - Corrente indotta - Legge di Faraday-Neumann-Lenz - Descrizione qualitativa di alternatori e trasformatori Onde elettromagnetiche - Campo magnetico indotto e campo elettromagnetico - principali caratteristiche delle onde elettromagnetiche - spettro elettromagnetico - cenni sulle equazioni di Maxwell Laboratorio: - esperienze di elettrostatica - verifica I e II legge di Ohm - effetti del campo magnetico, effetti magnetici della corrente elettrica Conferenza: “Il CERN” Video: - elettrostatica - forza di Lorentz - induzione elettromagnetica - equazioni di Maxwell - onde elettromagnetiche Torino, 11 maggio 2014 La docente I rappresentanti 38 LICEO SCIENTIFICO STATALE “P.GOBETTI” Anno scolastico 2013/14 Docente: Carla Foglia PROGRAMMA SVOLTO DI MATEMATICA Classe 5 B LIBRO DI TESTO: Bergamini, Trifone, Barozzi “Corso base blu di matematica” Zanichelli Introduzione all’analisi - funzioni e loro proprietà - dominio e codominio - segno - periodo delle funzioni goniometriche - funzioni definite a tratti - funzioni con valore assoluto - funzioni composte - funzioni inverse - grafico probabile Geometria solida - aree e volumi dei principali solidi trasformazioni geometriche - simmetrie - traslazioni - dilatazioni Limiti - concetto e definizioni di limite, limite sinistro e destro calcolo e operazioni sui limiti forme indeterminate e principali strategie di risoluzione principali limiti notevoli calcolo di limiti con sostituzione asintoti orizzontali e verticali teorema di unicità del limite (anche dimostrazione) teorema della permanenza del segno (anche dimostrazione) teorema del confronto (anche dimostrazione) funzioni continue e discontinuità Enunciato teoremi sulle funzioni continue : teorema di Weierstrass, teorema dei valori intermedi, teorema di esistenza degli zeri asintoti obliqui Derivate - derivata e suo significato geometrico - derivate fondamentali e formule di derivazione ( di funzioni composte, prodotto, potenza, reciproco, quoziente e di funzioni inverse ) 39 - teorema di Rolle (anche dimostrazione) teorema di Lagrange (anche dimostrazione) teorema di Cauchy (anche dimostrazione) teorema di de l’Hôspital derivata prima, crescenza e decrescenza di una funzione, ricerca dei massimi e minimi retta tangente al grafico di una funzione in un punto continuità e derivabilità punti angolosi e cuspidi il problema geometrico e strategie di risoluzione problemi di massimo e minimo la derivata seconda e la concavità di una funzione ricerca dei flessi metodo delle derivate successive lo studio di funzione applicazioni della derivata alla cinematica: velocità e accelerazione come derivate della legge oraria Integrali - primitiva di una funzione - integrali indefiniti - integrali fondamentali e di funzioni composte - integrazione per sostituzione - integrali definiti: definizione - teorema della media (anche dimostrazione) - la funzione integrale - teorema fondamentale del calcolo integrale - calcolo di aree e volumi Calcolo combinatorio - fattoriale - permutazioni - coefficiente binomiale - Formula del binomio di Newton - numero di Nepero Torino, 12 maggio 2014 La docente I rappresentanti 40 Liceo Scientifico Statale “P. Gobetti- Segrè” di Torino Anno Scolastico 2013-14 Docente: Laura Garau Classe: VB Materie: Italiano e latino RELAZIONE FINALE Organizzazione didattica del percorso formativo: obiettivi disciplinari e programmazione in relazione alle finalità formative generali. Il programma preventivato è stato interamente svolto, per tutte e due le discipline, grazie alla partecipazione e allo studio sufficienti nel corso dell’anno da parte della quasi totalità della classe. Per quanto riguarda italiano sono state proposte agli allievi delle attività sulle varie tipologie testuali che li aiutassero a sviluppare una adeguata abilità di analisi e sintesi critica, capacità espressive e possibilità di acquisire una certa padronanza dei principali elementi di analisi dei testi, non solo letterari, in modo da permettere loro la lettura e la reale comprensione delle varie tipologie di documenti, oltre che cimentarsi loro stessi nella stesura di diverse tipologie testuali. Per quanto riguarda latino, invece, occorre sottolineare che la quasi totalità della classe, fanno eccezione solo alcuni allievi, non è in grado di orientarsi autonomamente nella traduzione di un testo. Verifica e valutazione. L’alunno è stato sottoposto in tutte le discipline a prove orali e scritte, test o questionari, che gli permettessero di dimostrare i risultati raggiunti alla fine delle varie unità didattiche. È stato formulato un giudizio positivo per l’allievo che ha dimostrato di elevarsi al di sopra di un livello di conoscenza puramente mnemonico dei fondamentali contenuti proposti, che è stato in grado di organizzare gli argomenti studiati in un esposizione chiara e coerente, usando un linguaggio appropriato e dimostrando di aver acquisito adeguate capacità di sintesi e di rielaborazione personale. Nella valutazione finale, inoltre, si è tenuto conto delle capacità individuali, dei diversi ritmi di apprendimento, dell’impegno e dell’interesse mostrati, della partecipazione alle varie attività didattiche. Torino, 15 maggio 2014 Laura Garau 41 Anno scolastico 2013-2014 Classe: V B Insegnante: Laura Garau Materie d’insegnamento: italiano, latino PROGRAMMA SVOLTO di ITALIANO Testi in adozione: G. Baldi, S. Giusso, M. Razetti, G. Zaccaria, La letteratura, Paravia, 2007, volume 4 L’età napoleonica e il Romanticismo; volume 5 La Scapigliatura, il Verismo e il Decadentismo; volume 6 Il primo Novecento e il periodo tra le due guerre; volume 7 Dal dopoguerra ai giorni nostri; Guida alla scrittura a cura di Silvia Giusso. Dante Alighieri, La Divina Commedia, edizione integrale a cura di S. Jacomuzzi, SEI, 2006. ARGOMENTI Dante, Paradiso, Canti I, III, IV, VI, VIII, XI, XII, XV, XVII, XXX, XXXIII. Due autori “scandalosi”: Charles Baudelaire, I fiori del male; Gustave Flaubert, Madame Bovary. Bohème francese e Scapigliatura italiana: un’avanguardia mancata. Testi di E. Praga, A. Boito, I. U. Tarchetti, C. Boito. Il romanzo in Europa. Sviluppo del romanzo in Francia dopo Flaubert: il naturalismo di E. Zola. Il verismo in Italia: Luigi Capuana. Giovanni Verga: vita ed opere. La poetica dell’impersonalità e la tecnica narrativa. Confronto con il naturalismo di Zola. Il ciclo di Vinti. Testi da Eva, Vita dei campi, I Malavoglia, Novelle rusticane, Mastro-don Gesualdo. Giosuè Carducci: vita, opere, poetica. Testi da Rime Nuove ed Odi barbare. La poesia simbolista dopo Baudelaire: P. Verlaine, A. Rimbaud, S. Mallarmé. Il Decadentismo: temi e miti. Estetismo, vitalismo, superomismo. Elementi di continuità con il Romanticismo e legami con Naturalismo e Positivismo. La crisi del ruolo dell’intellettuale. Gabriele D’Annunzio: la vita fra estetismo, vitalismo e superomismo. L’opera e la poetica. La lettura di Nietzsche. Il periodo “notturno”. Testi da Il piacere, Le vergini delle rocce, La figlia di Iorio, Alcyone, Notturno. Giovanni Pascoli: la vita e la visione del mondo. Il tema del “nido” e la poetica del Fanciullino. L’ideologia politica. Elementi del Decadentismo. Soluzioni formali. Testi da Il fanciullino, Myricae, Poemetti, Canti di Castelvecchio. Le avanguardie in Italia: gruppi, programmi, manifesti. I futuristi. Le avanguardie in Europa e il surrealismo. I crepuscolari: tematiche e modelli. Testi di S. Corazzini, G. Gozzano. L’esperienza della rivista fiorentina “La Voce”. Dino Campana e i Canti orfici. Italo Svevo: la vita e l’interesse per la letteratura. La formazione culturale mitteleuropea (Schopenahauer, Nietzsche e Darwin); l’incontro con il marxismo e con la psicoanalisi. La figura dell’inetto nei romanzi di Svevo. Testi da Una vita, Senilità, La coscienza di Zeno (lettura integrale). 42 Luigi Pirandello: la vita e l’opera. La visione del mondo e la poetica. L’esperienza del teatro e del metateatro. Testi da L’umorismo, Novelle per un anno, Il fu Mattia Pascal (lettura integrale), Uno, nessuno e centomila, Il giuoco delle parti, Sei personaggi in cerca d’autore. La nuova narrativa straniera del primo Novecento: Franz Kafka. La poesia ermetica: S. Quasimodo. Giuseppe Ungaretti: vita, opere e poetica. L’uso dell’analogia. I mutamenti formali e tematici fra la prima e la seconda raccolta. L’ultima produzione. Testi da L’Allegria, Sentimento del tempo, Il dolore. Eugenio Montale: vita, opera, poetica. Tematiche e soluzioni formali. Il “secondo” Montale: la poetica degli oggetti e la donna salvifica. Testi da Ossi di seppia, Le occasioni, La bufera e altro, Satura. Cesare Pavese: la poetica, la poesia-racconto, la riflessione sul mito. Italo Calvino: l’evoluzione della poetica Il romanzo neoralista, il filone fantastico, il filone “realistico”. TESTI Charles Baudelaire, da I fiori del male: Corrispondenze, L’albatro, Paesaggio. L’Italia post-unitaria: la Scapigliatura e la crisi dell’intellettuale. Scapigliatura italiana e bohème francese; Arrigo Boito, Dualismo; Emilio Praga, Preludio; Iginio Ugo Tarchetti, da Fosca (l’attrazione per la morte); Camillo Boito, Senso. Il romanzo europeo nell’Ottocento: Percorso 2 del volume 5 del libro di testo: passi da opere E. e J. de Goncourt (da Germinie Lacerteux, Prefazione) di Emile Zola (dal Romanzo sperimentale, Prefazione, da L’Assommoir, cap.II). Giovanni Verga Prefazioni a Eva e a L’amante di Gramigna; Da Vita dei campi: Rosso Malpelo, La lupa. Il ciclo dei Vinti: dai Malavoglia: l’irruzione della storia nel mondo arcaico dei Malavoglia, la comunità del villaggio alla morte di Bastianazzo, lo scontro fra padron ‘Ntoni e ‘Ntoni, la conclusione del romanzo. Da Mastro don Gesualdo: attivismo e tensione; la morte di Gesualdo. Giosuè Carducci Da Odi barbare: Alla stazione in un mattino d’autunno, Nevicata, Nella piazza di San Petronio. La poesia simbolista: A. Rimbaud, Il battello ebbro; P.Verlaine, Arte poetica; S. Mallarmé, Un colpo di dadi non abolirà mai il caso. Gabriele D’Annunzio da Il Piacere, libro III, cap. II e cap. III; da Le vergini delle rocce, libro I; da Alcyone: La pioggia nel pineto, Nella belletta, I pastori; Giovanni Pascoli Lettura e commento di parti significative del Fanciullino da Myricae: I puffini dell’Adriatico, X Agosto, L’assiuolo, Novembre; dai Poemetti: Digitale purpurea; dai Canti di Castelvecchio, Il gelsomino notturno; Le avanguardie: il futurismo e Marinetti. Manifesto del futurismo, Manifesto tecnico della letteratura futurista, Bombardamento. Le avanguardie in Europa: G. Apollinaire, Saliente; T. Tzara, Manifesto del Dadaismo; A. Breton, Manifesto del Surrealismo. I crepuscolari: Corazzini, Desolazione del povero poeta sentimentale; Palazzeschi, E lasciatemi divertire. Guido Gozzano: dai Colloqui, La signorina Felicita, Totò Merumeni. La lirica della “Voce”: D. Campana, dai Canti orfici, L’invetriata. Italo Svevo da Una vita, cap. VIII (le ali del gabbiano); da Senilità, dal cap. I (ritratto dell’inetto); dal cap. XII (il male avveniva, non veniva commesso); Conclusione (la “trasfigurazione” di Angiolina); lettura integrale de La coscienza di Zeno. Luigi Pirandello Dall’Umorismo (dalla seconda parte: Essenza, caratteri e materia dell’umorismo) dalle Novelle per un anno: La trappola, Ciaula scopre la luna, Il treno ha fischiato; 43 lettura integrale de Il fu Mattia Pascal; da Uno, nessuno e centomila, pagina conclusiva (“nessun nome”); da Sei personaggi in cerca d’autore. La nuova narrativa straniera del primo Novecento: F. Kafka, da Lettera al padre, da Il processo (capp. I, II, X). Visione del film Il processo di O. Welles. La poetica dell’assurdo in Italia: letture da Dino Buzzati, Il deserto dei Tartari. L’ermetismo: S. Quasimodo, Ed è subito sera, Vento a Tindari, Alle fronde dei salici. Giuseppe Ungaretti Da L’Allegria: Noia, Il porto sepolto, Veglia, I fiumi, San Martino del Carso, Commiato, Mattina, Vanità, Soldati; da Sentimento del tempo: L’isola; da Il dolore: Tutto ho perduto, Non gridate più. Eugenio Montale Da Ossi di seppia: I limoni, Non chiederci la parola, Meriggiare pallido e assorto, Spesso il male di vivere ho incontrato, Cigola la carrucola del pozzo, Forse un mattino andando in un’aria di vetro. Da Le Occasioni: Non recidere, forbice, quel volto, La casa dei doganieri. Da La bufera e altro: Piccolo testamento. Da Satura: Xenia 1, La storia. Cesare Pavese: analisi da Lavorare stanca, I mari del Sud; da Verrà la morte e avrà i tuoi occhi, Verrà la morte e avrà i tuoi occhi; da La casa in collina, cap. III, cap. XXIII; lettura integrale de La luna e i falò. Italo Calvino, analisi da Il sentiero dei nidi di ragno, capp. IV e VI e da La giornata di uno scutatore, capp. VIII e IX, Lettura integrale de Le cosmicomiche o de Le città invisibili. Romanzi / Raccolte di racconti in lettura integrale: I. Svevo, La coscienza di Zeno; L. Pirandello, Il fu Mattia Pascal; C. Pavese, La luna e i falò; I. Calvino, Le città invisibili o Le cosmicomiche (un testo a scelta). Torino, 15 maggio 2014 La docente Laura Garau 44 Anno scolastico 2013-2014 Classe: V B Insegnante: Laura Garau Materie d’insegnamento: italiano, latino PROGRAMMA SVOLTO di LATINO Testo in adozione: Giovanna Garbarino, Opera, Paravia 2007, vol. 3 Dalla prima età imperiale ai regni romano-barbarici. ARGOMENTI Il genere della favola: Fedro Seneca: vita ed opere. Caratteristiche formali. Tematiche filosofiche: il tema del tempo, il saggio (l’inquietudine del saggio, il suo rapporto con gli altri e con le divinità), la “teologia” senecana. La vecchiaia, la morte e il suicidio nella riflessione di Seneca. La posizione nei confronti degli schiavi e la condizione degli schiavi a Roma fra la repubblica e l’impero. La struttura dei dialoghi. Le tragedie. La satira menippea. Gli intellettuali e il potere. La poesia nell’età di Nerone: Lucano, Bellum civile e l’evoluzione del genere epico; elementi innovativi del poema. Persio e la poetica della satira. Petronio; la questione del genere letterario “romanzo” e il realismo del Satyricon. Marziale e l’epigramma; poetica e tecnica compositiva. La prosa nella seconda metà del I secolo d. C. Quintiliano e l’oratoria: l’analisi del rapporto allievo-insegnante e il ruolo della famiglia. Il giudizio sui poeti latini e su Seneca; imitazione ed emulazione. Giovenale e la satira: scelte tematiche (la satira dell’indignatio; la scelta del genere satirico, l’ingiustizia a Roma, l’invettiva contro le donne e il tema dell’educazione) e formali. Oratoria ed epistolografia: Plinio il Giovane. I temi delle epistole; il letterato “allineato” e la vita dei ceti elevati a Roma; il carteggio con Traiano e le lettere sui cristiani. Tacito: vita ed opere. Agricola e il genere biografico. Germania e il genere etnografico. L’evoluzione della storiografia: concezione e prassi storiografica di Tacito nelle Historiae e negli Annales. I limiti della coscienza storica in Tacito. Apuleio: vita e opere. Il rapporto con la magia e l’erudizione; le fonti. Il significato delle Metamorfosi (La favola di Amore e Psiche). Lo stile. Gli inizi della letteratura cristiana: l’apologetica, Tertulliano. Gerolamo: la Vulgata e l’epistolario. Agostino: vita e opere. AUTORI Fedro, Fabulae, I, 1, 5 e 26, III, 7, IV, 3 e 10, II, 5, Appendix Perottina, 13 (la parte del leone, la volpe e la cicogna, il lupo magro e il cane grasso, Tiberio e lo schiavo zelante, i difetti degli uomini, la novella della vedova e del soldato). Seneca, De brevitate vitae, I, 1; 2, 1-4; 10, 2-5; 12, 1-7 e 13, 1-3; De tranquillitate animi, 2, 6-11 e 13-15; Epistulae ad Lucilium, 1; 12; 41; 47, 1-4 (in latino), 5-21; 49, 2-5 (in latino); 70 (4-5 e 8-16 e 24-25; 104, 13-17; 45 Naturales Quaestiones, Praefatio, 13-17; De clementia, I, 9, 1; 10, 1-11, 3. Lucano, Bellum civile, I, vv. 1-32, 129-157; II, vv. 284-325; VI, vv. 719-735, 750-774 (Proemio, ritratto di Pompeo e Cesare, Catone, il rito della maga Eritto). Persio, Satirae, I, vv. 1-21, 41-56, 114-125; II (in italiano) Petronio, dal Satyricon, 32-34 (l’ingresso di Trimalchione); 37,1-38,5, (in latino) (presentazione dei padroni di casa); 41,9-42, 7; 47, 1-6 (chiacchiere di commensali); 71, 1-8 e 11-12 (il testamento di Trimalchione); 94, (mimica mors: suicidio da melodramma); 110,6-112,8 (la matrona di Efeso). Marziale, Epigrammata, I, 10; X, 8; X, 43; VIII, 79; XI, 35; V, 34 (in latino); III, 77; X, 10; XII, 32; XII, 18; III, 65; I, 15. Quintiliano, Institutio oratoria, I, 1, 1-7; I, 2, 1-2 (in latino); I, 2, 11-13; I, 2, 18-20; I, 3, 1-3 (in latino); I, 3, 8-12 e 14-17 (in italiano); II, 2, 4-8; II, 9, 1-3 (in latino); X, 1, 85-88, 90, 93-94, 125-131; X, 2, 4-10. Giovenale, Satirae, I, vv. 1-87, 141-171; III, 164-222; VI, 231-241, 246-267, 434-456; XIV, 1-58 (tutti i testi dall’italiano) Plinio il Giovane, dalle Epistulae, in italiano: I, 15; IV, 25; VI, 16; IX, 6; X, 96 e X, 97. Tacito, Agricola, 1 (in latino); 30,1-31,3; 45, 3-46; Germania, 11-12; 16, 18-19; Historiae, I, 1; I, 16; IV, 73-74; Annales, IV, 32-33; XIII, 15-16; XV, 39 (in latino); XV, 42-43; XV, 44 (in latino) Apuleio, De Magia, 6-8; 68-69; 72-73; Metamorfosi, I, 1-3, 11-13 e 18-20; III, 24-26; IV, 28-31; V, 2123; XI, 1-2 e 13-15. Tertulliano, Apologeticum, 9, 1-8 e 17, 1-6; 18, 1-4 (infanticidio e aborto; il Dio dei cristiani). Gerolamo, Epistulae, 57,5. Agostino: Le confessiones e il De civitate Dei: lettura in italiano dei brani delle due opere antologizzati nel libro di testo. Torino, 15 maggio 2014 La docente Laura Garau 46 Liceo scientifico “Gobetti-Segrè ” Materia: Disegno e Storia dell’arte RELAZIONE FINALE Anno Scolastico: 2013/14 Docente: INDIOGIA Renzo Classe 5° Sez.B Liceo scientifico Premessa. L’insegnante ha preso in carico la classe solamente da quest’anno scolastico; il programma della materia svolto ha previsto esclusivamente lo studio di argomenti della storia dell’arte; le ore di lezione svolte al !5/5 sono state 59 su 60 mentre quelle al 7/6 sono state 64 su 65. Strumenti didattici, metodologie e verifiche. I testi adottati sono stati quelli previsti ed esattamente: Castellotti “Nella storia dell’arte“ Vol. 4 e vol.5 Ed. Electa scuola. A questi si sono aggiunti, la visione di un film e di una trasmissione televisiva di tema artistico, la visita alla Galleria d’arte moderna di Torino, la partecipazione a viaggio di istruzione in Sicilia e lo svolgimento di alcuni argomenti tratti da altre fonti, come specificato nel programma svolto. Le metodologie didattiche hanno riguardato sia lezioni frontali, con l’ausilio di lavagna tradizionale e Lim di classe, che lezioni in “Cooperative Learning” oltre a lavori individuali di approfondimento. Gli argomenti oggetto di studio, come dalla impostazione del testo adottato, sono stati svolti privilegiando come strumento di indagine l’analisi, la lettura formale e iconografica delle opere d’arte. Le verifiche del lavoro svolto hanno riguardato sia interrogazioni orali individuali che prove scritte. Queste ultime hanno previsto domande con vero / falso, scelta multipla, integrazioni e completa-mento, quesiti a risposta aperta. Si sono effettuate il seguente numero di verifiche: 1° Trimestre N° 1 verifica scritta; N°1 verifica orale; 2° Trimestre N° 1 verifica scritta; N°1 verifica orale; N°1 simulazione di terza prova a tipologia B ; Obiettivi conseguiti Rispetto a quelli formativi , gli allievi hanno migliorato la loro partecipazione alle lezioni anche se per alcuni di essi vi sono state difficoltà di adattamento ed atteggiamenti non sempre collaborativi. Sono stati nel complesso rispettosi dei regolamenti scolastici, delle attrezzature, personale scolastico ed insegnante. Rispetto agli obiettivi didattici gli allievi hanno dimostrato una maggiore consapevolezza e capacità critica verso gli stimoli artistici provenienti dalla realtà culturale con, nel caso del viaggio in Sicilia, grande interesse e coinvolgimento ; hanno dimostrato una discreta ed a volte buona conoscenza dei contenuti che hanno esposto utilizzando, in generale, un adeguato lessico specifico della materia; sanno individuare e collocare nel giusto contesto gli autori e le opere d’arte studiate dimostrandosi in grado di effettuare una adeguata analisi di molte opere ed una analisi più approfondita per alcune in particolare. 47 Attività didattiche Riguardo alle attività di recupero queste sono state svolte in itinere e, come previsto, quelle delle insufficienze del 1° trimestre,attraverso un’attività della prima settimana di gennaio seguita da un’interrogazione orale. Il clima educativo ed il rapporto con la classe, come già accennato, è stato globalmente sereno anche se non sono mancati momenti di incomprensione e tensione con alcuni singoli allievi nonché alcuni momenti di disattenzione con necessità di richiami. I rapporti con le famiglie hanno riguardato sia quelli istituzionali, nei Consigli di classe, che quelli individuali, limitati al colloquio con 7 genitori. Sono state svolti un viaggio di istruzione denominato“Tour Sicilia 100% antimafia” di 5 giorni dal 4/3 al 9/3 ed un’uscita didattica mattutina alla Galleria d’arte moderna di Torino il 18/3. Torino, 15 maggio 2014 Il docente Renzo Indiogia 48 Liceo scientifico “Gobetti - Segre’ ” Materia: Disegno e storia dell’arte PROGRAMMA SVOLTO Anno Scolastico: 2013/14 Docente: INDIOGIA Renzo Classe 5° Sez.B Liceo scientifico Definizione delle conoscenze Rispetto al programma previsto non si sono svolte tavole di disegno ad integrazione degli argomenti svolti a causa della mancanza di tempo e di interessi particolari da parte degli allievi. Metodologie di lavoro. Si affrontati gli argomenti di studio secondo varie metodologie come previsto dalle indicazioni generali del Dipartimento. La prima ha riguardato il trattamento degli argomenti attraverso lezioni frontali avendo come riferimento gli argomenti del libro di testo ed i vari contenuti one-line messi a disposizione dalla casa editrice. Dei singoli autori si sono approfondite solamente le opere indicate, nei vari capitoli, come “Lettura d’opera” che prevedevano un Tutorial di approfondimento via Web. Altre metodologie adottate hanno riguardato: 1) Visione del film “L’ultimo inquisitore” di M. Forman (2006) sulla figura del pittore F. Goya; 2) Visione di video su, Rai replay, della serie Passpartout intitolato “Tunnus Tynnus” sul ruolo del tonno in alcune opere d’arte; 3) Svolgimento di un lavoro in “Cooperative Learning” in cui gli allievi hanno studiato autonoma-mente ed in gruppo una parte di programma che hanno poi esposto alla classe ed insegnante anche attraverso strumenti multimediali; 4) Visita alla “Gam” di Torino per un percorso alle esposizioni permanenti che ha riguardato il tema della Velocità . 5) Partecipazione a viaggio di istruzione in Sicilia e la conoscenza, tra l’altro, dell’opera del pittore “antimafia” G. Porcasi. 6) Svolgimento di un lavoro individuale di approfondimento che ha avuto come oggetto un movimento artistico, i caratteri generali del periodo, un autore ed un’opera a scelta di ogni allievo esposto ai compagni.. Si sono inoltre svolti alcuni argomenti non presenti nel testo della classe riguardanti i componenti della lettura dell’opera d’arte, la teoria del colore e la lettura approfondita di tre importanti opere di pittura, scultura ed architettura. Contenuti di storia dell’arte Questi sono stari svolti utilizzando sia il Vol. 4 che il Vol. 5 del testo in dotazione alla classe cioè Castellotti “Nella storia dell’arte” Ed. Electa scuola. Vol. 4 -Dal Seicento all’ImpressionismoTra ‘700 e ‘800 Classicismo e Romanticismo : Generalità; J.L.David, A. Canova, architettura neoclassica a Milano; C.D. Friedrich, J. Turner, F. Goya. 49 Romanticismo e realismo in Francia e Italia: Generalità; T. Gericault, E. Delacroix; G. Courbet, H. Daumier, J. F. Millet, l’Inghilterra di Pugin, Cole, Ruskin e Morris, F. Hayez, G. Fattori. Il tardo ‘800 il trionfo del ferro e l’Impressionismo: Generalità; le architetture del ferro e Parigi, A. Rodin, M. Rosso; E. Manet, generalità sugli impressionisti, C. Monet, E. Degas, A. Renoir, Toulouse Lautrec, G. Seurat. Attività svolta in “Cooperative Learning” Visionate alla Gam opere di T. Cremona. Vol. 5 – Da Cezanne ai giorni nostriOltre l’impressionismo alle origini del ‘900: Generalità; P. Cezanne, Van Gogh, generalità sul Simbolismo, P. Gauguin, E. Munch, il Divisionismo in Italia con P. da Volpedo, le secessioni con le generalità, la Secessione Viennese e G. Klimt, l’architettura della secessione austriaca, l’ architet-tura di inizio ‘900 con il Modernismo di A. Gaudì, il contributo italiano, A. Loos e P. Behrens. A partire da questo capitolo si è svolto il lavoro individuale di approfondimento che ha riguardato i caratteri generali del periodo, un autore e una sua opera a scelta. Inizi del ‘900: le avanguardie fino alla prima guerra mondiale: Generalità; i Fauves e H. Matisse; la nascita del Cubismo e P. Picasso; il Futurismo e U.Boccioni; L’Astrattismo e V. Kandinskij; Il Neoplasticismo olandese e P. Mondriand; il Dada e P. Picabia; la Metafisica e G. De Chirico; il Surrealismo e S. Dalì; il Surrealismo e R. Magritte; il Suprematismo e Malevic. Lettura d’opera approfondita di: “Guernica” di P. Picasso; Visionati alla Gam Picasso e Picabia. Il ritorno all’ordine e la nascita dell’architettura moderna: Generalità; architettura moderna e M. Van Der Rhoe ; architettura organica americana e F. L. Wright. Lettura d’opera approfondita di “Casa Savoje” di Le Courbusier. Dall’Informale alle Neoavanguardie: Generalità; Informale americano e J. Pollock; la scultura informale e A. Calder; Informale italiano Spazialismo e L. Fontana; Informale europeo gestuale e H. Hartungh ; arte contemporanea e S. Fairey; Body Art e Rainer; la Pop Art e Warhol; arte contemporanea “antimafia”e G. Porcasi. Visionate alla Gam opere di Hartung, Fontana, Calder, P. Gallizio, Wharol, S. Scarpitta, P. Ruggeri. Dopo il 15/5 2014 si prevede di trattare i seguenti argomenti: I caratteri generali di: - Inizi del ‘900: le avanguardie fino alla prima guerra mondiale; - Il ritorno all’ordine e la nascita dell’architettura moderna; - Dall’informale alle Neoavanguardie. La lettura approfondita di: - “ Forme uniche nella continuità dello spazio” di U. Boccioni; - “ Casa Savoye” di Le Corbusier. Il docente Renzo Indiogia Torino, 14 Maggio 2014 50 CLASSE VB a.s. 2013/2014 MATERIA: SCIENZE DOCENTI: Matteo Sturani e dal 21 marzo 2014 Valentina Sacco TESTO ADOTTATO: A.Bosellini, "Le Scienze della Terra e l’Universo intorno a noi”, Zanichelli editore. PROFILO DELLA CLASSE Frequenza, interesse, impegno. La classe ha mostrato nel corso dell’anno un comportamento sempre corretto, così come, se opportunamente sollecitata, un impegno ed un interesse adeguati al raggiungimento degli obiettivi previsti. Partecipazione al dialogo educativo La classe è stata quasi sempre interessata e partecipe. Durante le lezioni non sono mai mancati interventi degli allievi per avere chiarimenti o approfondimenti di ciò che si stava trattando. Andamento/rendimento medio Per quanto concerne il rendimento, salvo qualche eccezione, la maggior parte degli allievi ha raggiunto gli obiettivi minimi di apprendimento, previsti dal piano di lavoro, con un livello medio di prestazioni discreto. Un gruppo nutrito di allievi si distingue per aver raggiunto un livello di eccellenza. CONTENUTI: Si veda il programma allegato . Nello svolgimento del programma ho cercato il più possibile di focalizzare l’attenzione sui processi e sulle modalità di attuazione dei medesimi piuttosto che sui loro prodotti. Sismicità e vulcanesimo, per fare un esempio, sono stati trattati come fenomeni correlati alla dinamica litosferica piuttosto che in modo analitico-descrittivo. La trattazione dei processi litogenetici è stata accompagnata da ampia attività di laboratorio con l’esame de campioni della collezione petrografica dell’istituto col fine specifico di insegnare agli allievi non tanto una sequela di termini ma un modo di “osservare” la natura. Infine lo studio della dinamica litosferica è stato affrontato in chiave storica perché gli allievi potessero, anche in campo geologico, comprendere come la scienza non costruisca verità definitive ma solo modelli interpretativi suscettibili di continue revisioni e miglioramenti . METODOLOGIE DIDATTICHE • Esposizione dialogica. Intendo con tale espressione una lezione frontale in cui faccio lezione in piedi rivolgendomi a tutti gli alunni, ed in cui cerco di alternare il più possibile i momenti espositivi con altri in cui invito gli alunni alla costruzione del dialogo educativo, chiedendo loro di fare esempi, invitandoli a fare piccole discussioni che aiutino ad eliminare alcune preconcezioni. • Disegno Gli alunni sono invitati a corredare il loro quaderno con i disegni che vengono fatti alla lavagna con gessi a colori, così come di ciò che osservano durante l'attività di laboratorio e di campo. Ciò oltre ad essere strumento fondamentale nell'apprendimento delle scienze della Terra può avere alcuni vantaggi: l'alunno vedendo il proprio quaderno arricchirsi nel tempo di illustrazioni è maggiormente stimolato ad avere cura nel prendere e risistemare gli appunti. Molti disegni corrispondono a modelli interpretativi, eseguirli direttamente stimola a ragionare per modelli (obiettivo didattico disciplinare di tutto il curricolo). 51 • Attività pratica in laboratorio e sul campo Esercitazioni in laboratorio: riconoscimento di campioni di minerali e rocce. Uscita in città : ”L’uso dei materiali litici a scopo architettonico e ornamentale nel centro storico di Torino” STRUMENTI: lavagna, gessi colorati, lavagna luminosa, laboratorio informatico, campioni di minerali, rocce, fossili , carte geografiche, topografiche, geologiche. VALUTAZIONE TIPO DIAGNOSTICA FORMATIVA SOMMATIVA RECUPERO TEMPI - inizio anno - prima di ogni modulo FINALITÀ’ Informazione e indagine su: -livello della classe -prerequisiti -al termine di ogni Individuazione e controllo di : modulo - misconcetti - meccanismi di errore - acquisizione delle conoscenze - uso corretto del lessico specifico - al termine di ogni Individuazione e controllo di: modulo - conoscenze specifiche - comprensione dei concetti - applicazione e rielaborazione dei concetti - relazione tra i concetti - capacità di organizzare le proprie conoscenze - dopo una assenza o una idem sommativa insufficiente STRUMENTI - brain storming - brevi domande alla classe - brevi domande a tutta la classe - simulazioni di prove sommative - test semistrutturati - interrogazioni orali - - interrogazioni orali Griglia di valutazione LIVELLO BUONO/ECCELLENTE (8-10) DISCRETO (6.5-7.5) SUFFICIENTE (5.5-6) INSUFFICIENTE (4.5-5) GRAVEMENTE INSUFFICIENTE (4 o meno di 4) COMPETENZE - analizza concetti, teorie, procedure, ricavandone sintesi adeguate; - coglie il significato complessivo (anche implicito) di un testo e le relazioni con il contesto - utilizza un linguaggio ricco ed efficace, selezionando il lessico specifico più adeguato - risolve esercizi applicando le conoscenze acquisite con integrazioni personali; - le conoscenze acquisite vengono applicate anche in situazioni nuove e complesse; - approfondisce e rielabora in modo autonomo le conoscenze - conosce ed analizza i contenuti della disciplina - individua tutti i nuclei concettuali di un testo - si esprime con proprietà e logica. utilizzando efficacemente il lessico specifico - risolve correttamente esercizi e problemi - sa esporre i contenuti essenziali della disciplina; - spiega adeguatamente concetti e teorie - si esprime in modo semplice ma corretto - sa risolvere esercizi, pur se guidato o limitatamente a situazioni semplici - tende ad uno studio mnemonico che impedisce una corretta applicazione delle conoscenze - ha conoscenze lacunose e/o superficiali che non consentono di giungere ad una comprensione dei nuclei disciplinari -usa un linguaggio impreciso non organizzato - non è in grado di risolvere esercizi di normale difficoltà- ha conoscenze frammentarie o nulle, non coordinate - si esprime senza logica o in modo approssimato - non è in grado di risolvere esercizi di minima difficoltà, neanche aiutato; - non sa utilizzare gli strumenti offerti La docente Valentina Sacco 52 ANNO SCOLASTICO “2013-2014” CORSO DI SCIENZE Prof. Matteo Sturani Prof.ssa Valentina Sacco (dal 21 Marzo 2014) Programma svolto nella classe VB Introduzione Le Scienze della Terra e la Geografia, gli scopi, il metodo - Suddivisione delle discipline e dei campi di studio - Un approccio sistemico allo studio del pianeta - le sfere del pianeta - Il paesaggio quale frutto dell’interazione tra le sfere della Terra Composizione della terra e processi lito e pedogenetici I Minerali - Composizione chimica della crosta terrestre - la struttura cristallina dei minerali - Proprietà fisiche dei minerali - Silicati e principali minerali non silicatici - I minerali nei campioni di roccia I processi litogenetici - Il processo magmatico e l’origine dei magmi - Struttura e composizione mineralogica delle rocce magmatiche - Il processo sedimentario detritico - L’azione degli agenti esogeni sulle rocce - Trasporto di sedimenti e forme di accumulo - Ambienti di sedimentazione (fluviale, lacustre, marino) - Classificazione delle rocce clastiche - Processo sedimentario organogeno - Processo sedimentario chimico (p.carsico, p.evaporitico) - I processi metamorfici - Riconoscimento di campioni di rocce di uso comune - Il ciclo litogenetico Il suolo - Fenomeni di disgregazione fisica ed alterazione chimica delle rocce - La composizione ed il profilo del suolo - La formazione del suolo - complessi di scambio e fertilita’ dei suoli - cicli biogeochimici del carbonio e dell’azoto - ecosistemi ed agrosistemi a confronto - Pratiche agricole per il mantenimento della fertilità’ . - Agricoltura intensiva ed ecologia applicata: fenomeni di erosione, inquinamento del suolo e dell’acqua, bioaccumulo. Struttura interna della terra e dinamica endogena. Alla ricerca di un modello per la struttura interna della Terra - La teoria del rimbalzo elastico - I diversi tipi di onde sismiche 53 - Sismografi e sismogrammi - Localizzazione dell’epicentro di un terremoto - Riflessione e rifrazione delle onde sismiche - La rifrazione continua delle onde sismiche all’interno della Terra - La zona d’ombra delle onde P - Le discontinuità di Mohorovicic, Gutenberg e Lehman - Modelli strutturali della Terra basati sulla composizione chimica o sugli stati di aggregazione dei dei materiali. (programma svolto al 10 marzo) - Crosta terrestre ed oceanica a confronto. - Origine del calore interno della terra - Il magnetismo terrestre ed ipotesi sulla sua origine -principio di isostasia La dinamica della Terra solida - Storia del pensiero geologico: ipotesi mobiliste e contrazioniste a confronto. - Wegener e la deriva dei continenti - Le prove della teoria di Wegener La Tettonica delle placche -Sismicità e vulcanismo associati al moto delle placche -Il meccanismo orogenetico -Il motore delle placche modelli interpretativi -La Terra si espande: L’ipotesi di Carey Torino, 15/5/2014 La docente Valentina Sacco 54 CLASSE 5B A.S. 2013\2014 MATERIA: INGLESE RELAZIONE FINALE SULLA CLASSE La classe ha partecipato in modo costruttivo al dialogo educativo ed ha mostrato adeguato interesse per la materia e per le varie proposte didattiche. L’impegno nello studio è stato quasi sempre all’altezza delle richieste relative agli obiettivi della classe terminale, anche se più finalizzato, in alcuni casi, alle scadenze di verifica. I livelli di preparazione raggiunti sono mediamente discreti, anche se alcuni allievi possono presentare ancora qualche incertezza nell’espressione sia verbale che scritta. Per i criteri di valutazione, si rimanda a quelli elaborati dal Dipartimento. Sempre in sede di dipartimento, si è deliberato di assegnare due domande di tipo B per la terza prova d’esame, in considerazione delle maggiori difficoltà che l’espressione scritta in lingua straniera presenta rispetto alla stessa prestazione in lingua materna. Sarà consentito l’uso del dizionario monolingue e\o bilingue. Si fa presente che a causa dei lunghi periodi di assenza della sottoscritta, il programma definitivo è stato ridotto rispetto a quello proposto, poiché non è stato possibile garantire la continuità nel corso dell’anno scolastico. La docente Carla Lagori Torino, 15 maggio 2014 55 CLASSE 5B, A.S. 2013\2014 Programma svolto di Lingua e Letteratura Inglese Libri di testo: AA.VV. Only Connect… New Directions, from the Early Romantic Age to the Present Age, Zanichelli The Victorian Age, historical and social context. The Victorian Novel. Texts from: - C. Dickens, Oliver Twist (t90, t91); Hard Times (t94, t95) Film, Oliver Twist (R. Polansky) Texts from: -E. Bronte, Wuthering Heights (t96,t97) Film, Wuthering Heights Aestheticism and Decadence - Oscar Wilde, texts from the Picture of Dorian Gray (t111,t112) - O. Wilde, text from The Importance of Being Earnest (t115) View of the filmed version -O.Wilde, The Ballad of Reading Gaol (t116) The War Poets, poems by R. Brooke, W. Owen, S. Sassoon (t133,t134,t135) The Modern Novel. - J. Conrad, texts from Heart of Darkness (t149, t150). View of Apocalypse Now (F.F. Coppola) - E. M. Forster, texts from A Passage to India (t159, t160, t161) View of the filmed version A new generation of American writers: Fitzgerald and the “Jazz Age” -F.S. Fitzgerald, text from The Great GatsbY (t181) New narrative techniques: the stream of consciousness, direct and indirect interior monologue. J. Joyce, Dubliners, Eveline (t162), The Dead (t163) Programma previsto dopo il 15 maggio. J. Joyce, text from Ulysses (t166), just the text, in relation to narrative technique. V. Woolf, text from Mrs.Dalloway (t167) La docente Carla Lagori Torino, 15 maggio 2014 56 LICEO SCIENTIFICO STATALE “Piero Gobetti” – TORINO a.s. 2013/2014 Classe 5B RELAZIONE FINALE MATERIA: STORIA E FILOSOFIA DOCENTE Antonio Gullusci L’ATTIVITA’ L’attività didattica si è svolta regolarmente, caratterizzata dalla collaborazione tra gli studenti e l’insegnante, in un clima sereno, attento e volto al conseguimento di una preparazione adeguata e di un buon metodo di studio. La classe si è mostrata particolarmente attiva nelle discussioni spontanee e guidate, ha mostrato particolare curiosità ed attenzione verso temi e argomenti d'attualità, si è avvicinata con decisione alle pratiche della ricerca culturale autonoma nonostante le difficoltà metodologiche d i base. Sono state svolte al quindici di maggio 63 ore di storia e 60 ore di filosofia. GLI OBIETTIVI DIDATTICI Visti gli obiettivi didattici concordati nel corso delle riunioni di dipartimento degli insegnanti di storia e filosofia del triennio, si precisa che il programma di storia è stato svolto in forma cronologica fino al capitolo relativo alla sintesi del periodo 1950-1970, mentre, per unità tematiche, ricerche e incontri (storia della mafia, i movimenti violenti e non violenti, attualità dell’economia politica), si è sviluppato il periodo, specifico per ogni tema, che dal presente si ricollega al passato. Il programma ordinario di filosofia è stato sostanzialmente svolto fino alla rivoluzione psicoanalitica, mentre con l’unità tematica relativa a “la definizione del soggetto”, che include l’approfondimento su Pier Paolo Pasolini, sono stati trattati argomenti e autori più attuali. IL RECUPERO E L’APPROFONDIMENTO Per gli allievi che hanno presentato carenze durante e al termine del trimestre, sono state attivate forme di recupero in itinere e le successive attività previste dal collegio docenti nel mese di gennaio. In generale l'utilizzo della forma di recupero in itinere è stato continuo per tutto l’anno scolastico; ogni volta che si è reso necessario sono state riprese parti di programma e sono state date spiegazioni supplementari sugli argomenti principali. Diversi studenti hanno accolto le proposte di approfondimento suggerite dall’insegnante (leggendo saggi o documenti e visionando film o documentari) relative ai temi storici e filosofici svolti, alle problematiche d’attualità trattate, e soprattutto all’argomento per l’esame da redigere. LA VALUTAZIONE Storia: 7 verifiche scritte, 4 orali, diverse esercitazioni e discussioni. Filosofia: 5 verifiche scritte, 2 orali, diverse esercitazioni e discussioni. 57 LICEO SCIENTIFICO STATALE “Piero Gobetti” – TORINO a.s. 2013/2014 Classe 5B PROGRAMMI ANALITICI PER MATERIA MATERIA: STORIA DOCENTE A. Gullusci CONTENUTI SVOLTI (indicati per grandi temi o unità didattiche) Per il trimestre: L’età dell’imperialismo, L’Italia da Depretis a Crispi. Per il pentamestre: L’Italia di Giolitti, la Grande Guerra, la Rivoluzione russa, La lunga crisi europea, L’età dei totalitarismi, La seconda guerra mondiale, Il nuovo ordine mondiale. U.T.: La questione dell’emigrazione, Storia della mafia, Il movimento del Sessantotto, Attualità dell’economia politica. PROGRAMMA ANALITICO Il programma scolastico è stato sviluppato, secondo le metodologie e le didattiche indicate nel piano di lavoro; attraverso l’uso appropriato di diversi mezzi (libro di testo, letture, saggi, articoli, audiovisivi, film, documentari) e alcune modalità (lezioni, incontri, ricerche, discussioni, compiti, quaderni) il sapere disciplinare, articolato su diverse fonti, si presenta come discorso strutturato per mappe concettuali e determinate nozioni specifiche. LIBRO DI TESTO - Errore. L'origine riferimento non è stata trovata. - Vol. II: - Unità 17, L’età dell’imperialismo e la società di massa - Unità 19, Dalla Destra alla Sinistra - Unità 20, L’Italia crispina e la svolta giolittiana - Vol. III: - Unità 1, La crisi dell’equilibrio: la prima guerra mondiale - Unità 2, Dinamica ed esiti del conflitto - Unità 3, La rivoluzione russa - Unità 4, Il dopoguerra: un nuovo scenario mondiale - Unità 5, Rivoluzione e controrivoluzione: il biennio rosso - Unità 6, La costruzione dell’Unione Sovietica - Unità 7, Il caso italiano: dallo stato liberale al fascismo - Unità 8, La grande crisi e il New Deal - Unità 9, L’Italia fascista - Unità10, Il nazismo e i regimi fascisti - Unità11, L’Europa democratica - Unità12, L’Internazionale comunista e lo stalinismo - Unità13, La seconda guerra mondiale - Unità14, Il nuovo ordine mondiale - Unità15, L’Italia repubblicana - Unità16, 1950-70: un intenso sviluppo economico 58 LETTURE: 7 Abbozzo sulla ricchezza delle nazioni, di Adam Smith 8 La questione meridionale, di Fissore e Meinardi – Il saggio raccoglie documenti storici relativi ai temi di ogni capitolo; sono stati studiati i primi due capitoli: I.1860-1887, L'Unità e la nascita della questione meridionale, e i doc. 2, 5 e 6. 9 Manifesto del Primo Maggio italiano del 1890, da S. Merli in Storia e storiografia di A. Desideri 10 Due pagine della Rerum novarum, documento in Storia e storiografia di A. Desideri 11 Imperialismo di V. I. Lenin 12 L’orda, quando gli albanesi eravamo noi di G. A. Stella 13 La storia della mafia di Leonardo Sciascia 14 Testimonianze sulla deportazione tratte da La vita offesa di Bravo-Jalla 15 Formidabili quegli anni di Mario Capanna AUDIOVISIVI: 16 Bronte, film di Florestano Vancini del 1972 sull’eccidio del 1860 17 Lezioni di storia, editori Luce-Laterza-La Repubblica-L'Espresso: 1) 1900. Inizia il secolo, con lo storico Emilio Gentile 18 Vhs storici della BBC editi da Panorama. La storia del secolo che ha cambiato il mondo.100 anni della nostra vita: 1) 1900 il nuovo secolo, 2) 1914 campi di battaglia, 4) 1919 la pace perduta, 7) 1929 la grande depressione 19 E Johnny prese il fucile di D. Trumbo 20 La scalinata di Odessa di S. M. Ejzenstejn 21 Il massacro di Amritsar di R. Attenborough 22 Fascista di Nico Naldini del 1973, documentario edito dall'Istituto Luce – sul fascismo dalle origini alla seconda guerra mondiale 23 L’ascesa di Hitler di L. Cavani da Rai-storia 24 I cento passi di M. T. Giordana USCITE E INCONTRI: - Alcuni studenti hanno frequentato i tre incontri pomeridiani del Corso di Attualità dell’economia politica con gli esperti del Centro di documentazione Antonio Labriola; tutti hanno frequentato l’incontro mattutino “L’industria mondiale dell’automobile” con P. Bonfratello e la conferenza spettacolo Pop Economy a cura di Banca Etica - Viaggio d’istruzione a Palermo - Incontro col giudice Caselli - Prima Giornata di Studi Piero Gobetti “Attualità dell’antifascismo” - Visita alla G.A.M. 59 LICEO SCIENTIFICO STATALE “Piero Gobetti” – TORINO a.s. 2013/2014 Classe 5^ Sezione B PROGRAMMI ANALITICI PER MATERIA MATERIA: FILOSOFIA DOCENTE Antonio Gullusci CONTENUTI SVOLTI (indicati per grandi temi o unità didattiche) Per il trimestre: Il criticismo, l’idealismo, il marxismo. Per il pentamestre: Il positivismo, l’evoluzionismo, l’esistenzialismo, il prospettivismo Unità tematica: La definizione del soggetto PROGRAMMA ANALITICO Il programma scolastico è stato sviluppato, secondo le metodologie e le didattiche indicate nel piano di lavoro; attraverso l’uso appropriato di diversi mezzi (libro di testo, letture, saggi, articoli, audiovisivi, film, documentari) e alcune modalità (lezioni, incontri, ricerche, discussioni, compiti, quaderni) il sapere disciplinare, articolato su diverse fonti, si presenta come discorso strutturato per mappe concettuali e determinate nozioni specifiche LIBRO DI TESTO Dal Il nuovo Protagonisti e testi della filosofia, Abbagnano - Fornero, Paravia Vol. 2B: Unità 7, Kant_ cap. 1, La vita; cap. 2, La Critica della ragion pura; cap. 3, La Critica della ragion pratica; cap. 4, par. 1, Il problema della Critica del Giudizio. Unità 8, Il Romanticismo e l’idealismo_ cap. 1, par. 2, I caratteri generali del Romanticismo; cap. 2, par. 1, Dal kantismo all’idealismo, par. 3, Fichte (La vita, La struttura dialettica dell’io, La dottrina della conoscenza); cap. 3, Schelling, par. 1, La vita, par. 2, L’Assoluto, par. 3, La struttura del reale, par. 4, La filosofia teoretica, La teoria dell’arte. Unità 9, Hegel_ cap. 1, par. 1, La vita, par. 4, Il sistema, par. 5, Idea-natura-spirito, par. 6, La dialettica, par. 7, La critica delle filosofie precedenti; cap. 2, La Fenomenologia dello spirito; cap. 3, par. 3, La filosofia dello spirito, par. 4 Lo spirito soggettivo, par. 5, Lo spirito oggettivo, par. 6, La filosofia della storia, par. 7, Lo spirito assoluto. Vol. 3A: Unità 1, Critica e rottura del sistema hegeliano_ cap. 1, Schopenhauer, par. 1, Vita, par. 2, Le radici culturali del sistema, par. 3, Il mondo come rappresentazione (il velo di Maya), par. 4, La scoperta della via d'accesso alla cosa in sé, par. 5, Caratteri e manifestazioni della “volontà di vivere”, par. 6, Il pessimismo, par. 8, Le tre vie di liberazione dal dolore; cap. 2, Kierkegaard, par. 1, La vita, par. 2, L’esistenza come possibilità, par. 3, Il rifiuto dell’hegelismo e la verità del “singolo”, par. 4, Gli stadi dell’esistenza, par. 5, L’angoscia, par. 6, Disperazione e fede, par. 7, L’attimo e la storia. Unità 2, Dallo spirito all’uomo_ cap. 1, par. 1, La Destra e la Sinistra hegeliana: caratteri generali, par. 3, Feuerbach, Vita, Il rovesciamento dei rapporti di predicazione, La critica della religione, Umanismo e filantropismo; cap. 2, Karl Marx , par. 1, Vita, par. 2, Caratteri generali del marxismo, par. 4, La critica della civiltà moderna, par. 5, La critica dell’economia borghese e la problematica dell’alienazione, par. 6, Il distacco da Feuerbach, par. 7, La concezione materialistica della storia, par. 8, La sintesi del Manifesto del partito comunista, par. 9, Il capitale, 10, La rivoluzione e la dittatura del proletariato. Unità 3, Scienza e progresso: il positivismo_ cap. 1, Il positivismo sociale, par.1, Caratteri generali e contesto storico del positivismo europeo. 60 Unità 6, La crisi delle certezze nella filosofia: Nietzsche - Vita e scritti, Nazificazione e denazificazione, Lettura integrale di tutte le citazioni presenti nell’unità, Studio dei termini chiave: Apollineo e dionisiaco, Dio e la morte di Dio, Superuomo o oltreuomo, Nichilismo, L'eterno ritorno dell'uguale; Il metodo storico-genealogico e la filosofia del mattino, I tre tipi di storia, La volontà di potenza, Il prospettivismo. Unità 7, La crisi delle certezze nelle scienze umane_ cap. 2, La rivoluzione psicoanalitica, par. 1, Freud. *Relativamente al tema ”La definizione del soggetto” LETTURE: Definizioni estrapolate da tutti i filosofi studiati Testimonianze sulla deportazione dei piemontesi tratte da La vita offesa di Bravo-Jalla Foucault e le nuove forme di potere - Stefano Rodotà racconta Il bisogno di comunicare di Antonio Gullusci Per una definizione della moltitudine da “Cinque lezioni su impero e dintorni” di Antonio Negri, dal testo è stato tratto lo stralcio del capitolo che sviluppa le nozioni di massa, popolo, classe e moltitudine AUDIOVISIVI: E Johnny prese il fucile, film di Dalton Trumbo del 1971 (sulla prima guerra mondiale) Into the wild di Sean Penn del 2007 (sull’inquietudine estrema) 61 EDUCAZIONE FISICA ANNO SCOLASTICO 2013/2014 Prof.ssa TORCHIA PAOLA CLASSE V B PROGRAMMA SVOLTO Esercizi a corpo libero - di miglioramento della funzionalità respiratoria e cardiocircolatoria - di potenziamento della muscolatura addominale e dorsale, degli arti superiori e inferiori - di coordinazione psicomotoria - di allungamento Giochi sportivi - pallavolo: fondamentali di squadra e partite - pallacanestro: fondamentali di squadra e partite - calcio a 5 : partite - palla pugno - hitball: partite La docente Paola Torchia 62 EDUCAZIONE FISICA ANNO SCOLASTICO 2013/2014 Prof.ssa TORCHIA PAOLA CLASSE V B RELAZIONE FINALE Ho conosciuto gli allievi di questa classe in prima e ho insegnato loro fino alla quinta. Hanno sempre mantenuto un comportamento corretto ed educato che ha permesso l’instaurarsi di un ottimo rapporto con l’insegnante. Gli allievi hanno sempre dimostrato ottimi impegno e partecipazione durante le lezioni, affrontando con serietà ed entusiasmo le diverse attività proposte. Il livello di partenza delle abilità psicomotorie già più che buono, è ulteriormente migliorato nel corso degli anni, permettendo agli allievi di raggiungere ottimi risultati. Essendo la mia valutazione basata sull’ analisi dei miglioramenti ottenuti, il giudizio sulla classe è ottimo. La docente Paola Torchia Torino, 15 maggio 2014 63 Liceo scientifico statale Piero Gobetti Torino Esame di Stato a.s. 2013-14 Religione Relazione finale Il gruppo classe ha partecipato in modo costante e costruttivo allo sviluppo del lavoro programmato. Notevole interesse hanno suscitato le tematiche oggetto di attenzione pluridisciplinare. Decisamente buono in media il livello di competenza raggiunto, in alcuni casi ottimo. La capacità di riflettere, rielaborare con spirito critico e autonomia di giudizio è maturata nel corso dei cinque anni in modo graduale ma certo in tutti gli studenti. L’insegnante Paola Giani Torino, 15 maggio 2014 64 Esame di Stato a.s. 2013-14 Religione Programma svolto classe 5B 1. Problematiche di etica politica. Il tema della libertà di coscienza. 2. storia del cristianesimo europeo dal XX al XXI secolo e cenni sul magistero sociale 3. evoluzione del pensiero ebraico e cristiano sul tema del male e sul concetto di Dio dalla seconda metà del ‘900 4. Il concilio vaticano II: fare teologia oggi. 5. Esegesi del discorso della montagna (Mt 5-7): la sequela Libro di testo: Bibiani, Cocchi “Per il mondo che vogliamo; SEI ed. L’insegnante Paola Giani Gli studenti Torino, 15 maggio 2014 65 11.2 ESEMPI DI PROVE DISCIPLINARI ASSEGNATE DURANTE L’ANNO 66 Cognome ……………… Classe V B Test di letteratura latina 23 ottobre 2013 1) Quali sono le caratteristiche delle Favole di Fedro e quali scopi intende perseguire l’autore con la sua opera? ____________________________________________________________________________________________ ____________________________________________________________________________________________ ____________________________________________________________________________________________ ____________________________________________________________________________________________ ____________________________________________________________________________________________ ____________________________________________________________________________________________ ____________________________________________________________________________________________ ____________________________________________________________________________________________ ____________________________________________________________________________________________ ____________________________________________________ 2) A partire dall’affermazione «vita, si uti scias, longa est» (De brevitate vitae, 2, 1), illustra il tema della brevità della vita e del corretto uso del tempo in Seneca. (10 righe) ____________________________________________________________________________________________ ____________________________________________________________________________________________ ____________________________________________________________________________________________ ____________________________________________________________________________________________ ____________________________________________________________________________________________ ____________________________________________________________________________________________ ____________________________________________________________________________________________ ____________________________________________________________________________________________ ____________________________________________________________________________________________ ____________________________________________________ 3) Le caratteristiche, anche stilistiche, e i temi principali delle Epistulae morales ad Lucilium. ____________________________________________________________________________________________ ____________________________________________________________________________________________ ____________________________________________________________________________________________ ____________________________________________________________________________________________ ____________________________________________________________________________________________ ____________________________________________________________________________________________ ____________________________________________________________________________________________ ____________________________________________________________________________________________ ____________________________________________________________________________________________ ____________________________________________________________________________________________ 67 VB COGNOME_________________________ TEST di LATINO 11 dicembre 2013 1) Il realismo del Satyricon di Petronio nella materia e nello stile. (10 righe) ____________________________________________________________________________________________ ____________________________________________________________________________________________ ____________________________________________________________________________________________ ____________________________________________________________________________________________ ____________________________________________________________________________________________ ____________________________________________________________________________________________ ____________________________________________________________________________________________ ____________________________________________________________________________________________ ____________________________________________________________________________________________ ____________________________________________________________________________________________ __________________________________________________ 2) Esponi la poetica degli Epigrammata di Marziale. (10 righe) ____________________________________________________________________________________________ ____________________________________________________________________________________________ ____________________________________________________________________________________________ ____________________________________________________________________________________________ ____________________________________________________________________________________________ ____________________________________________________________________________________________ ____________________________________________________________________________________________ ____________________________________________________________________________________________ ____________________________________________________________________________________________ ____________________________________________________________________________________________ _________________________________________________ 3) Analizza l’Epigramma V, 34 di Marziale rispondendo alle domande seguenti. Hanc tibi, Fronto pater, genetrix Flaccilla, puellam oscula commendo deliciasque meas, parvola ne nigras horrescat Erotion umbras oraque Tartarei prodigiosa canis. Inpletura fuit sextae modo frigora brumae, vixisset totidem ni minus illa dies. Inter tam veteres ludat lasciva patronos et nomen blaeso garriat ore meum. 68 Mollia non rigidus caespes tegat ossa nec illi, terra, gravis fueris: non fuit illa tibi. a. Fai una traduzione libera del testo. ____________________________________________________________________________________________ ____________________________________________________________________________________________ ____________________________________________________________________________________________ ____________________________________________________________________________________________ ____________________________________________________________________________________________ ____________________________________________________________________________________________ ____________________________________________________________________________________________ ____________________________________________________________________________________________ ____________________________________________________________________________________________ ____________________________________________________________________________________________ ____________________________________________________________________________________________ ____________________________________________________________________________________________ ___________________________________________________________ b. Individua le figure retoriche presenti nel v. 1 e indica se le stesse figure ricorrono altrove nel testo. _________________________________________________________________________________________ _________________________________________________________________________________________ _________________________________________________________________________________________ _________________________________________________________________________________________ _________________________________________________________________________________________ _________________________________________________________________________________________ _________________________________________________________________________________________ _________________________________________________________________________________________ __________ c. Che costrutto è presente ai versi 5-6 con quale particolarità? _________________________________________________________________________________________ _________________________________________________________________________________________ _________________________________________________________________________________________ _________________________________________________________________________________________ _________________________________________________________________________________________ _________________________________________________________________________________________ _________________________________________________________________________________________ _________________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________________ d. Che tempo e modo verbale è presente nei versi 7 - 8 e con quale funzione? Cosa è grammaticalmente lasciva? 69 _________________________________________________________________________________________ _________________________________________________________________________________________ _________________________________________________________________________________________ _________________________________________________________________________________________ _________________________________________________________________________________________ _________________________________________________________________________________________ _________________________________________________________________________________________ _________________________________________________________________________________________ _______________ e. Analizza i versi 9 - 10 dal punto di vista retorico e sintattico individuando le figure e i costrutti presenti. _________________________________________________________________________________________ _________________________________________________________________________________________ _________________________________________________________________________________________ _________________________________________________________________________________________ _________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________ _________________________________________________________________________________________ _________________________________________________________________________________________ _______________ 70 Cognome ………………… Classe V B 1 febbraio 2013 1b. Tipologia A - Analisi del testo Gabriele D’Annunzio, Innanzi l’alba (Alcyone) Il componimento fa parte di Alcyone, il terzo libro delle Laudi dannunziane. In esso domina il “panismo”, la totale identificazione dell’uomo con la natura. 5 10 15 20 25 30 Coglierai sul nudo lito1, infinito di notturna melodìa2, il maritimo narciso3 per le tue nuove corone4, tramontando nell’abisso5 le Vergilie6, le sorelle oceanine che ancor piangono per Ia7 lacerato dal leone. Andrem pel lito silenti; sentiremo la rugiada lene8 e pura piovere dagli occhi lenti9 della notte moritura10, tramontando nel pallore11 le Vergilie, le sorelle oceanine minacciate dalla spada del feroce cacciatore12. Forse volgerò la faccia in dietro talvolta io solo13 per vedere la tua traccia luminosa14, e starem muti in ascolto tramontando in tema e in duolo15 le Vergilie, le sorelle oceanine a cui l’Alba asciuga il volto col suo bianco vel di sposa16. G. D’Annunzio, Versi d’amore e di gloria, Mondadori, Milano 1982-1984 1. lito: lido. 2. infinito di … melodìa: (reso) infinito grazie alla melodia notturna. 3. maritimo narciso: il giglio selvatico (in botanica l’emerocallide valentina), che fiorisce d’estate ed è comune sulle spiagge del Mediterraneo. 4. per … corone: per fartene nuove corone. 5. nell’abisso: nel mare di notte. 6. Vergilie: le costellazioni delle Pleiadi e delle Jadi. Nel mito si narra che esse sono sorelle, figlie di Atlante e nipoti dell’Oceano (e perciò dette anche Oceanine). 71 7. Ia: Hyas (o Iante), fratello delle Jadi, di cui il mito narra che fu sbranato da una leonessa cui aveva sottratto i piccoli (v. 10). 8. lene: lieve. 9. piovere … lenti: la rugiada è presentata come il pianto della notte, i cui occhi sono le costellazioni; gli occhi sono detti lenti perché le costellazioni tramontano lentamente. 10. moritura: che sta per morire, per lasciare posto all’alba. 11. nel pallore: nella pallida luce (del cielo che albeggia). 12. feroce cacciatore: la costellazione di Orione (rappresentato dal mito come un feroce cacciatore), che incalza le Oceanine, alle quali è vicino. 13. Forse … io solo: forse solo il poeta si volgerà, non la donna. 14. la tua traccia luminosa: è come se l’alba che sorge alle spalle del poeta fosse la traccia luminosa della donna. 15. in tema e in duolo: nel timore di Orione e nel dolore per Ia. 16. a cui l’Alba … sposa: la luce dell’alba, bianca come un velo da sposa, asciugherà il pianto delle Vergilie. Comprensione del testo 1. Illustra il tema centrale del componimento, dominato dal motivo del cammino del poeta e della donna, immersi nell’ambiente che li avvolge come un fluido naturale. Analisi del testo 2. Quali sensazioni uditive, visive e tattili ricorrono nelle strofe di questa lirica? 3. Quale particolare funzione assume il silenzio? 4. Nel componimento il poeta e la donna sono prima inebriati dalle immagini visive e uditive della natura, per poi subire un processo di assimilazione: quali momenti lirici descrivono questo processo? 5. La donna che accompagna il poeta è protagonista di una metamorfosi mitologica, che la accosta prima alle Vergilie, poi all’Alba: quali sono le fasi di questo mutamento? 6. Il contesto naturale descritto spazia dalla terra al mare (il poeta è sul «lito»), dal cielo al mare (le stelle tramontano nel mare) e dalla notte che tramonta all’alba che sorge: perché il poeta sceglie questi spazi e questi momenti come ambiente della metamorfosi panica? 7. Quali immagini e quali figure retoriche fanno capire che la natura partecipa delle stesse emozioni provate dagli uomini? 8. Commenta i versi 2 e 24, costituiti entrambi da una sola parola, cui è attribuita una particolare pregnanza semantica. 9. In ciascuna strofa ricorre un gruppo simile di tre versi, dei quali due sono fissi, mentre il primo, introdotto dal gerundio «tramontando», presenta tre diverse varianti. Perché il poeta sceglie di inserire una sorta di “ritornello” nelle strofe e quale significato assumono le varianti? Interpretazione complessiva e approfondimenti 10. Questa lirica svolge lo stesso tema di fondo della Pioggia nel pineto. Confronta i due componimenti prestando attenzione alle analogie: i due protagonisti, l’umanizzazione degli elementi della natura e la contemporanea trasfigurazione degli esseri umani in elementi naturali, il sentimento panico, l’importanza della “melodia” e del silenzio, la funzione del mito e della ciclica rigenerazione del tutto. 72 2. Tipologia C – Tema di argomento storico Con la crisi economica del 1929, il mondo occidentale subì un’irreversibile trasformazione che rese evidente la necessità di un intervento diretto dello stato nella vita economica dei paesi, in contrasto con i principi liberisti che, fino a quel momento, avevano guidato l’economia. Esponi quali conseguenze ebbe tale cambiamento nell’economia mondiale e nelle società dei paesi più sviluppati. 3. Tipologia D - Tema di ordine generale «Il trapianto di organi è un intervento molto delicato non solo per le tecniche chirurgiche, anche se ormai sono affinate al punto da renderlo un’operazione di routine, ma per la sfera etica e psicologica nella quale viene proiettato. La donazione di organi costituisce una scelta di per sé istintivamente difficile da accettare di primo impatto, questo perché scatena una serie di timori del tutto naturali». Il testo, tratto dal sito del Ministero della Salute, ripropone la delicata questione della donazione degli organi. Qual è la tua opinione al riguardo? 73 Cognome……………………… Classe V B 4 dicembre 2013 1. Fai la parafrasi del passo del I canto del Paradiso (pp. 4) e rispondi alle domande (pp. 6). A. B. C. D. E. Beatrice tutta ne l’etterne rote fissa con li occhi stava; e io in lei le luci fissi, di là sù rimote. 66 Nel suo aspetto tal dentro mi fei, qual si fé Glauco nel gustar de l’erba che ‘l fé consorto in mar de li altri dèi. 69 Trasumanar significar per verba non si poria; però l’essemplo basti a cui esperienza grazia serba. 72 S’i’ era sol di me quel che creasti novellamente, amor che ‘l ciel governi, tu ‘l sai, che col tuo lume mi levasti. 75 Spiega il significato allegorico della prima terzina riportata. (pp. 1) Spiega compiutamente il significato del termine trasumanar (v. 70). (pp. 1) A chi si rferisce Dante con il relativo a cui (v.72)? (pp. 1) Cosa significa ciò che Dante afferma nell’ultima terzina riportata quando dice: S’i’ era sol di me quel che creasti/novellamente? E a quale esperienza vissuta in quel momento fa poi riferimento? (pp. 1) Quale spiegazione fornisce Beatrice, alla fine del canto, sul fatto che l’uomo, nonostante sia per natura inclinato al bene, incorra tuttavia nel peccato? (pp. 2) 2. Fai la parafrasi del passo del III canto del Paradiso (pp. 4) e rispondi alle domande seguenti. Sùbito sì com’io di lor m’accorsi, quelle stimando specchiati sembianti, per veder di cui fosser, li occhi torsi; A. B. C. D. E. 21 e nulla vidi, e ritorsili avanti dritti nel lume de la dolce guida, che, sorridendo, ardea ne li occhi santi. 24 «Non ti maravigliar perch’io sorrida», mi disse, «appresso il tuo pueril coto, poi sopra ‘l vero ancor lo piè non fida, 27 ma te rivolve, come suole, a vòto: vere sustanze son ciò che tu vedi, qui rilegate per manco di voto. 30 Però parla con esse e odi e credi; ché la verace luce che li appaga da sé non lascia lor torcer li piedi». 33 Quale errore commette Dante all’apparizione delle anime del cielo della Luna? (pp. 1) Cosa significa il termine coto e in che senso viene definito pueril (v. 26)? (pp. 1) Da un’espressione di Beatrice, che dice che le anime di questo cielo sono qui rilegate (v. 30), si potrebbe inferire che esse risiedano stabilmente nel cielo della Luna. Dove invece hanno sede le anime del Paradiso e perché si dispongono nei diversi cieli? (pp. 1) Perché Dante, come sostiene Beatrice ai vv. 32-33, ha ragione di credere alla veridicità delle parole di queste anime? (pp. 1) Esponi la risposta di Piccarda al dubbio di Dante su come possano le anime del cielo della Luna essere felici, se tutti gli altri spiriti godono di una beatitudine maggiore. (pp. 2) 74 3. Fai la parafrasi del passo del VI canto del Paradiso (pp. 4) e rispondi alle domande seguenti. E dentro a la presente margarita luce la luce di Romeo, di cui fu l’ovra grande e bella mal gradita. 129 Ma i Provenzai che fecer contra lui non hanno riso; e però mal cammina qual si fa danno del ben fare altrui. 132 Quattro figlie ebbe, e ciascuna reina, Ramondo Beringhiere, e ciò li fece Romeo, persona umìle e peregrina. 135 E poi il mosser le parole biece a dimandar ragione a questo giusto, che li assegnò sette e cinque per diece, 138 indi partissi povero e vetusto; e se ‘l mondo sapesse il cor ch’elli ebbe mendicando sua vita a frusto a frusto, assai lo loda, e più lo loderebbe». A. B. C. D. E. 142 In quale cielo sono collocate le anime di Giustiniano e Romeo e quale fu la loro specifica inclinazione? (pp. 1) Che cosa significa il termine margarita (v. 127)? (pp. 1) Quali elementi della vicenda di Romeo ricordano quella dell’esilio di Dante? (pp. 1) Che cosa dimostra nella logica della giustizia divina la presenza dell’umile e sfortunato Romeo accanto a quella del potente Giustiniano? (pp. 1) Quali furono i meriti di Giustiniano per l’impero rispettivamente in campo giuridico, religioso e politico-militare ricordati da Dante nel canto VI? (pp. 2) 75 Alunna/o...................................................... Classe .................................... Data............................. Verifica scritta di Scienze della Terra Liceo “P.Gobetti”” a.s. 2013/2014 1)Completa la tabella evidenziando le corrispondenze fra tipologie di sedimenti ed ambienti di accumulo. (5) A. Detriti misti, a volte classati, ovvero selezionati in base alle dimensioni ed al peso, costituiti da blocchi e da pietrisco. 1. Ambiente alluvionale B. Detriti di natura organica (foglie,semi,rami...) accumulati in un suolo saturo d’acqua che ne impedisce la completa decomposizione. 2. Ambiente di mare poco profondo 3.Ambiente glaciale C. Fanghi carbonatici costituiti prevalentemente da scheletri di organismi planctonici 4. Ambiente pelagico (mare aperto e profondo) D. Sedimenti sabbiosi ricchi di conchiglie di molluschi Bivalvi e Gateropodi E. Sedimenti di tutte le dimensioni, limosi e sabbiosi, frammisti a grossi frammenti, disposti in modo caotico, senz’ordine. 5. Ambiente palustre F. Sedimenti sabbiosi che presentano una stratificazione incrociata 6. Ambiente montano (base delle pareti rocciose) G. Depositi detritici in cui prevale la frazione ghiaiosa. 7. Ambiente deltizio A B C D E F G 2) Prova a descrivere cosa succederebbe se il Mediterraneo e L’Atlantico fossero del tutto separati (se il braccio di mare dello stretto di Gibilterra dovesse chiudersi) (4) ............................................................................. ............................................................................. ............................................................................. ............................................................................. ............................................................................. ............................................................................. ........................................................................ .......................................................................................................................................................... ............................................................................. ............................................................................. ............................................................................. 5) Il fenomeno del carsismo è dovuto alla dissoluzione chimica della roccia calcarea ad opera dell’acqua piovana in cui è disciolta una certa quantità d’acqua ricca di CO2 . (3) La reazione chimica che si svolge è ........................................................................ Il processo risulta tanto più aggressivo quanto più l’equilibrio è spostato a .................... ; ciò capita in modo particolare quando l’acqua circolante è: (barrare il completamento che si ritiene esatto) • calda e ad alta pressione 76 • • • • satura di bicarbonato calda e a bassa pressione fredda e ad alta pressione altro 4)Per quali motivi a tuo giudizio i giacimenti petroliferi si rinvengono spesso associati a rocce evaporitiche?. ............................................................................. ............................................................................. ............................................................................. ............................................................................. ............................................................................. ............................................................................. ........................................................................ ............................................................................. 77 Alunna/o...................................................... Classe .................................... Data............................. Verifica scritta di Scienze della Terra Liceo scientifico “P.Gobetti” a.s. 2013/2014 1) Un bicchiere di vetro ed un cristallo di quarzo hanno la stessa composizione chimica: atomi di ........ e ....... nel rapporto di ........../ ........... . Illustra in breve ciò che li differenzia (3) ............................................................................. ............................................................................. ............................................................................. ............................................................................. ............................................................................. ............................................................................. ............................................................................. ............................................................................. 2) Trascrivi nella casella appropriata le voci di questo elenco (una voce può comparire in più di una casella oppure in nessuna, attenzione!!!): (5) Plagioclasi , olivina, calcite, k-feldspato, gesso, talco, pirosseni, pirite, bauxite, muscovite, ematite, quarzo, fluorite, salgemma. ossidi fillosilicati solfati principali costituenti di un magma felsico 4) La viscosità dei magmi presenta valori molto variabili. Alcuni scorrono a grandi velocità, altri molto viscosi sono lentissimi. Spiega cosa determina questo fenomeno (3) ............................................................................. ............................................................................. ............................................................................. ............................................................................. ............................................................................. ............................................................................. ............................................................................. 5) Che cos’è la cella elementare di un cristallo? (3) ............................................................................. ............................................................................. ............................................................................. ............................................................................. ............................................................................. ............................................................................. ............................................................................. 6) Grafite e diamante hanno la stessa composizione chimica, nonostante ciò hanno proprietà fisiche completamente diverse. Dopo aver ricordato alcune di queste proprietà, spiega la ragione di tale differenza. Nel riquadro sotto prova a rappresentare la struttura microscopica delle due sostanze (3.5) ............................................................................. ............................................................................. ............................................................................. ............................................................................. ............................................................................. ............................................................................. ............................................................................. ............................................................................. ............................................................................. ............................................................................. 3) Ordina secondo la scala di Mohs, dal più tenero al più duro, i termini di questo elenco. gesso, diamante, acciaio, talco, quarzo, unghia, calcite (2) • • • • • • • 78 8) Completa il disegno (2D) e la legenda relativi al ciclo litogenetico . Con opportune frecce colorate indica i flussi di materia e di energia. Dove lo ritieni opportuno aggiungi delle brevi didascalie. (4) 9 ) Dopo aver completato le frasi, ordina i blocchi di questo diagramma secondo una sequenza temporale e logica. (basta assegnare a lato di ognuno dei numeri 1,2,3,4... ) (4.5) Una massa magmatica una volta originata può rimanere per tempi molto lunghi dove si è formata se si trova in equilibrio ........................ con le rocce circostanti Con l’aumento del volume le rocce subiscono una spinta verso l’alto a causa della presenza di rocce circostanti più fredde e ............ Rocce calde, che in superficie sarebbero fluide, in profondità nella crosta rimangono allo stato solido perché sottoposte a forti ................. Quando i valori di .................. scendono sotto un certo limite, le rocce incominciano a fondere originando un .................... La massa rocciosa si sposta in zone in cui la pressione diventa via via minore Se si verifica un locale aumento di temperatura per apporto di calore, la massa rocciosa si ............... Se si verifica un aumento di ................ del magma o una diminuzione di ................., la massa incomincia a salire intrudendosi nelle rocce sovrastanti . 10)Descrivi i campioni assegnati procedendo per osservazione e deduzioni successive. Cerca ogni volta di illustrare la relazione tra evidenza macroscopica e processo genetico, solo in ultima analisi assegna un nome alla roccia. (8) • …. 1. ....................................................................... ....................................................................... ....................................................................... ....................................................................... ..........................................: ............................. ....................................................................... ....................................................................... ....................................................................... ....................................................................... 79 2. ....................................................................... ....................................................................... ....................................................................... ....................................................................... ...............................................: ............................. Totale punti 40 ....................................................................... ....................................................................... ....................................................................... ....................................................................... Minimo per la sufficienza 23 80 Alunna/o...................................................... Classe ................................... Data............................. Verifica scritta di Scienze della Terra Liceo scientifico P.Gobetti 1) Disegna il profilo di un suolo di una foresta di latifoglie, assegnando ad ogni orizzonte la lettera che lo contraddistingue. Assegna ad ogni descrizione la lettera corrispondente. ATTENZIONE!!! alcune definizioni vanno scartate • • • • • • • • Presenza di materiali primari disgregati (rocce), in corso di alterazione humus mescolato a frammenti di roccia frammenti organici parzialmente decomposti roccia solida Foglie morte e frammenti organici, in gran parte non decomposti Massimo accumulo di silicati argillosi e componente organica , nonchè di nutrienti ed eventuali ossidi di ferro e alluminio strato di sabbia orizzonte di materiali minerali e organici mescolati, con molta attività biologica 2) Suoli diversi possono differire in base alla loro tessitura, Completa i diagrammi a torta Suoli normali suoli asfittici suoli aridi 81 5) Perché la produttività di un campo dipende strettamente dalla disponibilità di nitrati? Dopo aver risposto al primo quesito illustra a grandi linee il ciclo dell’azoto nel suolo. ......................................................................................................................................................................................... ......................................................................................................................................................................................... ......................................................................................................................................................................................... ......................................................................................................................................................................................... ......................................................................................................................................................................................... ......................... 4) Quali pratiche colturali possono essere messe in atto per limitare le perdita di suolo utile? Quali fattori limitano l’erosione del suolo in un sistema naturale? ......................................................................................................................................................................................... ......................................................................................................................................................................................... ......................................................................................................................................................................................... ......................................................................................................................................................................................... ......................................................................................................................................................................................... ......................... 4) Che relazione c’è tra biodiversità di un suolo agricolo e fertilità del medesimo? ......................................................................................................................................................................................... ......................................................................................................................................................................................... ......................................................................................................................................................................................... ......................................................................................................................................................................................... ......................................................................................................................................................................................... ......................... 5) Cosa si intende con col termine di capacità di scambio cationico di un suolo? Quali fattori determinano questo processo? . .......................................................................................................................................................................... .......................................................................................................................................................................... .......................................................................................................................................................................... .......................................................................................................................................................................... .......................................................................................................................................................................... .................................................................................................... 6) Nei paesi fiamminghi a partire dal ‘500, e soprattutto in Inghilterra dal ‘700 venne adottata una nuova pratica colturale che comportò un grande aumento della produttività tanto che gli storici parlano di rivoluzione agricola. Di cosa si tratta? ......................................................................................................................................................................................... ......................................................................................................................................................................................... ......................................................................................................................................................................................... ......................................................................................................................................................................................... ......................................................................................................................................................................................... ......................................................................................................................................................................................... ................. 7) “Un alimento O. G.M. è il mais BT. In passato questa pianta era attaccata dalla piramide del mais, un bruco che indeboliva il suo fusto. Inizialmente si è cercato di sconfiggerlo con prodotti chimici. In seguito si scoprì che c’era un batterio, il Bacillus Thuringiensis, che uccideva la piramide del mais, e si diede inizio ad una lotta biologica, in cui si usava questo batterio contro il bruco. Oggi esiste una lotta biotecnologica che consiste nell’inserire nel DNA del mais il gene del batterio che codifica per una proteina tossica per la larva della piramide del mais.questo tipo di mais è già usato in molte parti del mondo.” Commenta l’articolo esprimendo un tuo parere in termini di costi/benefici rispetto alle tre modalità citate di lotta contro la peste del Mais. ......................................................................................................................................................................................... ............................................................ ......................................................................................................................................................................................... ......................................................................................................................................................................................... ......................................................................................................................................................................................... ......................................................................................................................................................................................... ......................................................................................................................................................................................... ......................... ......................................................................................................................................................................................... .......................................................... Cognome e Nome ...................................................... ottobre 2013 Verifica di Matematica: le funzioni e le loro proprietà 5^B fila A 1. Osservando il grafico, determina il dominio, il codominio e l'equazione di y = f ( x ) . Determina inoltre: f (− 3), f (0), f (1), e i valori di x tali che f ( x ) = −2 e f ( x ) = 5 . 2. [MASSIMO 4 punti] Determina dominio, zeri e segno di quattro delle seguenti funzioni e riporta le informazioni sul piano cartesiano 2x x−3 y= 2 [0,75 punti] y= [0,75 punti] 2x + x −1 x2 − 9 y= y= log 2 ( x − 3) 2 x −4 − 1 1 − sin 2 x tan x [1 punto] y = log 1 (sin x − cos x ) [1 punto] 2 [1,25 punti] y = log log x 3. Tracciare il grafico delle seguenti funzioni x x y = sin + 1 y =3 −2 4 [1,25 punti] y = log( x + 3) 4. Data la funzione y = f ( x ) rappresentata nel grafico riportato, disegna i grafici delle funzioni y = f ( x ) , y = f ( x ) , y = − f ( x ) − 1 , y = f (− x ) . fila A 5. Nella figura sono rappresentati i grafici di alcune funzioni. Indica quali sono pari, quali dispari e quali né pari né dispari, motivando la risposta. 6. Data la funzione y = 1 , determina per quale valore di a il suo dominio è R. x − 3ax + 2 2 7. Quale delle seguenti funzioni è positiva per ogni x reale? y = cos sin x 2 + 1 y = sin cos x 2 + 1 y = sin ln x 2 + 1 Si giustifichi la risposta (Esame di stato, Liceo Scientifico, sessione ordinaria 2012). ( ( Ex Punti )) ( ( 1 1,5 verifica Sufficienza con 5 punti 2 4 3 1,5 )) 4 1 5 0,5 ( ( )) 6 7 0,5 1 ( ( )) y = cos ln x 2 + 1 To vot t o 10 10 VERIFICA TEORIA MATEMATICA- VB 2013-14 Sufficienza con 6 punti 1. [1 PUNTI] enuncia il teorema di de l’Hospital 2. [2 PUNTI]enuncia e dimostra il teorema di Rolle 3. [2 PUNTI]Mostra che la funzione y = x3 + 8 soddisfa le ipotesi del teorema di Lagrange sull’intervallo [-2, 2]. Trova i punti la cui esistenza è assicurata dal teorema dal teorema e illustrane il significato geometrico. 4. [1,5 PUNTI] Verifica se la funzione y = 16 − x 2 soddisfa le ipotesi del teorema di Lagrange in [−4;2] 5. [1,5 PUNTI]Scrivi la definizione del limite - infinito di una funzione per x che tende a + infinito. Spiegala aiutandoti con un disegno 6. [2 PUNTI] Calcola, utilizzando la definizione di derivata, la derivata di y = x2 −1 x VERIFICA TEORIA MATEMATICA- VB 2013-14- CANE Sufficienza con 6 punti 1. [3 PUNTI]enuncia e dimostra il teorema di Rolle 2. [3 PUNTI]Mostra che la funzione y = x3 + 8 soddisfa le ipotesi del teorema di Lagrange sull’intervallo [-2, 2]. Trova i punti la cui esistenza è assicurata dal teorema dal teorema e illustrane il significato geometrico. 3. [2 PUNTI]Scrivi la definizione del limite - infinito di una funzione per x che tende a + infinito. Spiegala aiutandoti con un disegno 4. [2 PUNTI] Calcola, utilizzando la definizione di derivata, la derivata di y = x2 −1 x VERIFICA DI FISICA – CARICA ELETTRICA 1. Quali delle seguenti affermazioni - relative al valore della forza elettrica tra due elettroni posti rispettivamente in un punto Q e un punto P- sono vere o false? Perché? a. È direttamente proporzionale alla somma delle due cariche. b. Aumenta se il punto P si avvicina a Q c. E’ minore della forza gravitazionale tra i due elettroni d. Quadruplica se raddoppia la distanza 2. RISCRIVI IL PARAGRAFO SEGUENTE CORREGGENDO GLI EVENTUALI ERRORI: L’unità di misura della carica elettrica è la carica dell’elettrone. L’elettrizzazione per contatto avviene solo se ci sono cariche libere di spostarsi da un corpo all’altro. L’induzione elettrostatica è causata dalla ridistribuzione di carica in un conduttore causata dal contatto con un corpo carico. La polarizzazione è un processo in cui un isolante si carica di segno opposto rispetto a un corpo carico posto nelle vicinanze. Gli isolanti si caricano per contatto e per strofinio. 3. a. Quattro cariche uguali positive q1 q2 q3 q4 sono situate ai vertici di un quadrato. Una carica negativa q5 si trova al centro del quadrato. Cosa puoi dire della forza elettrica che agisce sulla carica negativa? Perché? b. Disegna un triangolo rettangolo ABC, rettangolo in B, con il cateto AB doppio del cateto CB. Sui vertici del triangolo sono poste cariche negative uguali. Disegna la forza elettrica totale sulla carica in B dalle cariche poste in A e in C. 4. Descrivi e spiega il funzionamento dell’elettroforo di Volta, specificando il principio fisico su cui si basa. 5. Considera un triangolo rettangolo isoscele ABC, rettangolo in C, di cateto 4,0 cm. In A, in B e in C sono poste tre cariche elettriche uguali, positive in A e in B, negativa in C, ciascuna da 200 nC. Calcola il valore della forza totale sulla carica in C. 6. Due cariche positive, una di 0,20 mC e l’altra di 0,40 mC esercitano l’una sull’altra una forza di 0,80 N quando immersi in alcool(εr = 25). A che distanza si trovano? 7. Un corpo ha la carica di 1C. Esso mantiene in equilibrio, sospeso nel vuoto a 1 m sopra di esso, un secondo corpo che ha la stessa carica elettrica. Quanto misura la massa del secondo corpo? 8. la forza elettrostatica esercitata da uno ione su un altro identico è di 1,4 10-9 N quando sono a una distanza di 8,2 Å . Calcola quanti elettroni hanno perso i due atomi. ε0=8,85 ×10 -12 C2 /(N m2) 1 Å =10-10 m VERIFICA DI FISICA – V B - 14 febbraio 2014 NOME________________________________ A 4. Spiega il procedimento che permette di ricavare, in funzione dei parametri geometrici, la capacità di un condensatore piano nel vuoto. 5. Un rombo ABCD ha la diagonale minore AC uguale al lato. In A viene posta una carica positiva, in D una carica negativa e in B una carica negativa, tutte uguali in valore. Cosa puoi dire del campo elettrico complessivo in C? Perché? 6. Enuncia e dimostra il teorema di Gauss VERIFICA DI FISICA – V B - 14 febbraio 2014 NOME________________________________ B 1. Enuncia e dimostra il teorema di Gauss 2. Un rombo PQRS ha la diagonale minore PR uguale al lato. In P viene posta una carica negativa, in Q una carica positiva e in S una carica positiva, tutte uguali in valore. Cosa puoi dire del campo elettrico complessivo in R? Perché? 3. Spiega il procedimento che permette di ricavare, in funzione dei parametri geometrici, la capacità di un condensatore piano nel vuoto. Cognome e Nome ...................................................... ottobre 2013 Verifica di Matematica: le funzioni e le loro proprietà 5^B fila B 1. Osservando il grafico, determina il dominio, il codominio e l'equazione di y = f ( x ) . Determina inoltre: f (− 3), f (0), f (1), e i valori di x tali che f ( x ) = −2 e f ( x ) = 5 . 2. [MASSIMO 4 punti] Determina dominio, zeri e segno di quattro delle seguenti funzioni e riporta le informazioni sul piano cartesiano 3x x−4 y= 2 [0,75 punti] y= [0,75 punti] 2x + x −1 x2 − 4 y= y= log( x − 2) 10 x −3 − 1 1 − sin 2 x tan x [1 punto] y = log 1 (cos x − sin x ) [1 punto] 2 [1,25 punti] 3. Tracciare il grafico delle seguenti funzioni x x y = cos − 1 y=3 +2 4 y = log log x [1,25 punti] y = log( x − 3) 4. Data la funzione y = f ( x ) rappresentata nel grafico riportato, disegna i grafici delle funzioni y = f ( x ) , y = f ( x ) , y = − f ( x ) − 1 , y = f (− x ) . fila B 5. Nella figura sono rappresentati i grafici di alcune funzioni. Indica quali sono pari, quali dispari e quali né pari né dispari, motivando la risposta. 6. Data la funzione y = 1 , determina per quale valore di a il suo dominio è R. x − 3ax + 2 2 7. Quale delle seguenti funzioni è positiva per ogni x reale? y = cos sin x 2 + 1 y = sin cos x 2 + 1 y = sin ln x 2 + 1 Si giustifichi la risposta (Esame di stato, Liceo Scientifico, sessione ordinaria 2012). ( ( Ex Punti )) ( ( 1 1,5 verifica Sufficienza con 5 punti 2 4 3 1,5 )) 4 1 5 0,5 ( ( )) 6 7 0,5 1 ( ( )) y = cos ln x 2 + 1 To vot t o 10 10 INGLESE Nome___________________________Cognome_________________________________ Data_____________________________ What sort of narrative technique did Virginia Woolf and James Joyce experiment in their works? Describe it and provide examples. _____________________________________________________________________________________ _____________________________________________________________________________________ _____________________________________________________________________________________ _____________________________________________________________________________________ _____________________________________________________________________________________ _____________________________________________________________________________________ _____________________________________________________________________________________ _____________________________________________ Describe the mood of the society of the “Roaring Twenties” in America as conveyed in Fitzgerald’s The Great Gatsby with reference to the excerpts we have read _____________________________________________________________________________________ _____________________________________________________________________________________ _____________________________________________________________________________________ _____________________________________________________________________________________ _____________________________________________________________________________________ _____________________________________________________________________________________ _____________________________________________________________________________________ _____________________________________________ INGLESE Nome ______________________Cognome_______________________ “It was a town of machinery and tall chimneys, out of which interminable serpents of smoke trailed themselves for ever and ever ,and never got uncoiled. It had a black canal in it, and a river that ran purple with ill-smelling dye, and vast piles of buildings full of windows where there was a rattling and a trembling all day long and where the piston of the steam-engine worked monotonously up and down, like the head of an elephant in a state of melancholy madness.” From “Hard Times”, by C. Dickens. Focus on the figures of speech used by the author to create the image of Coketown in the reader’s mind. What opinion does this description convey about the process of industrialization? _____________________________________________________________________________________ _____________________________________________________________________________________ _____________________________________________________________________________________ _____________________________________________________________________________________ _____________________________________________________________________________________ _____________________________________________________________________________________ __________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ In what way can the Preface to the Picture of Dorian Gray be considered the Manifesto of English Aestheticism? _____________________________________________________________________________________ _____________________________________________________________________________________ _____________________________________________________________________________________ _____________________________________________________________________________________ _____________________________________________________________________________________ _____________________________________________________________________________________ _____________________________________________________________________________________ ____________________________________________________________________________________ INGLESE Nome ______________________Cognome_______________________ What sort of narrative technique did Virginia Woolf and James Joyce experiment in their works? Describe it and provide examples from the excerpts we have read. _____________________________________________________________________________________ _____________________________________________________________________________________ _____________________________________________________________________________________ _____________________________________________________________________________________ _____________________________________________________________________________________ _____________________________________________________________________________________ _____________________________________________________________________________________ _____________________________________________________________________________________ _____________________________________________________________________________________ ___________________________________________________________________________ 11.3 PROPOSTE DI GRIGLIE DI VALUTAZIONE DELLA PRIMA, SECONDA E TERZA PROVA Liceo Scientifico Statale P.Gobetti-G Segrè Torino Esame di Stato Griglia di valutazione con uso di descrittori Attribuzione del punteggio della prima prova scritta-Italiano Fascia Commissione n Valutazione analitica Realizzazione linguistica 0 - 5 Correttezza ortografica, morfosintattica e sintattica; coesione testuale; proprietà lessicale, uso del registro e, dove richiesto, di linguaggi settoriali adeguati alla forma testuale, al contesto e allo scopo. Correttezza e adeguatezza alla forma testuale e alla consegna 0 - 5 Capacità di pianificazione: struttura complessiva, articolazione del testo in parti; coerente e lineare organizzazione dell’esposizione e delle argomentazioni; presenza di modalità discorsive appropriate alla forma testuale e al contenuto ( parafrasi e citazioni nelle prime due tipologie); complessiva aderenza all’insieme delle consegne date. Controllo dei contenuti 0 - 5 Ampiezza, padronanza, ricchezza, uso adeguato dei contenuti in funzione delle diverse tipologie di prove e dell’impiego dei materiali forniti. Per tutte le tipologie: significatività e problematicità degli elementi informativi, delle idee e delle interpretazioni. Tipologia A: comprensione, interpretazione del testo proposto, coerenza degli elementi di contestualizzazione. Tipologia B : comprensione dei materiali forniti e loro utilizzo coerente ed efficace. Tipologia C e D : coerente esposizione delle conoscenze in proprio possesso in rapporto al tema dato, complessiva capacità di collocare il tema assegnato nel relativo contesto culturale. Punteggio finale Punteggio /15 LICEO SCIENTIFICO STATALE “PIERO GOBETTI” Via Maria Vittoria n. 39/bis – 10123 Torino Tel. 011/817.41.57 – Succursale Via. Giulia di Barolo 33 – 10124 Torino Tel: 011/817.23.25 Succursale C.so Alberto Picco, 14 – 10131 Torino Tel: 011/8194533 e-mail: [email protected] [email protected] PEC: [email protected] Sito: www.lsgobetti.torino.it Esame di Stato conclusivo dei corsi di studio di istruzione secondaria superiore – a.s. 2013/2014 GRIGLIA PER LA VALUTAZIONE DELLA TERZA PROVA Candidato: ___________________________________________ Livello Conoscenza dell’argomento Sintesi ed organizzazione dell’elaborato Uso del linguaggio specifico Valutazione Punti Conosce e comprende in modo approfondito i contenuti Ottimo 6 Conosce e comprende in modo corretto e adeguato i contenuti. Buono 5 Conosce i contenuti pur con qualche lacuna e imprecisione. Conosce solo parzialmente i contenuti Conosce e comprende solo in minima parte i contenuti richiesti. Si esprime in modo sicuro, coerente ed efficace. Si esprime in modo corretto e complessivamente coerente. Si esprime in modo lineare, pur con qualche imprecisione. Si esprime con errori formali e presenta difficoltà a coordinare i dati in modo coerente. Usa in modo sicuro ed appropriato il linguaggio Pur con qualche imprecisione, usa in modo complessivamente corretto il linguaggio Il linguaggio risulta carente e/o con qualche errore formale. Il linguaggio presenta gravi improprietà terminologiche e formali. Sufficiente 4 Insufficiente 3 Gravemente insufficiente 1/2 Ottimo 5 Buono 4 Sufficiente 3 Insufficiente 1/2 Buono/Ottimo 4 Sufficiente 3 Insufficiente 2 Gravemente insufficiente 1 Qualora la prova non presentasse alcuna risposta il punteggio complessivo da attribuire è 1
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