1 | 14 Day DIN by Periodico di informazione di ABB SACE Division Apparecchi Modulari News e curiosità per professionisti informati Storia, aria salubre e risparmio energetico sulla collina di Torino Ristrutturare usando soluzioni di domotica e di risparmio energetico Home automation nel Borgo Le più moderne soluzioni che valorizzano l'architettura d'epoca Interruttori invece che fusibili I vantaggi degli interruttori magnetotermici 14053_Day by DIN_01-14.indd 1 17/04/14 14.54 Editoriale 04 DINew! Prodotti per guida DIN e fronte quadro: le novità Day DIN by Marco Simonella Product Manager Serie civili, Home&Building Automation ABB S.p.A. - ABB SACE Division 22 Report Home automation nel Borgo 1|14 Cari Lettori, con questo primo numero di Day by DIN del 2014 sono felice di presentarvi la testimonianza di una realizzazione in un borgo storico di Brescia, che integra le più moderne soluzioni per il comfort e l’automazione, proseguendo nel nostro percorso di approfondimento degli importantissimi temi dell’efficienza energetica. Anche in questa prima parte del 2014 tanti nuovi prodotti, come la nuova linea di interruttori magnetotermici S200 M UC dalle elevate prestazioni e la serie completa di centralini Mistral, versatile e facile da installare. E ci sono grandi novità anche nell’ambito del design d’interni, con le raffinate finiture di Mylos Ultra tagliate su misura per i clienti più esigenti, ed i nuovi pannelli ComfortTouch, vincitori del prestigioso Reddot Design Award 2013! Tra gli articoli tecnici troverete inoltre due approfondimenti sulla tecnologia KNX, in particolare nelle applicazioni albeghiere, con la nostra nuova soluzione di controllo accessi integrata in Mylos e Chiara, e nell’universo del controllo integrato degli elettrodomestici intelligenti. Vi potrete inoltre addentrare tra i provvedimenti legislativi sulle infrastrutture elettriche, per capire meglio come il nostro paese si stia muovendo nello sviluppo di questo importante settore per la sostenibilità. Una nuova testimonianza del Piano Edili ci illustra come la partnership creata con Tarable Costruzioni Restauri Conservativi abbia permesso alle più moderne tecnologie di KNX e della videocitofonia Welcome M di arricchire il fascino storico di una villa Sabauda del Settecento. Non perdetevi infine il nostro inserto speciale, che vi svelerà Tutto quello che avreste voluto sapere sull’interruttore differenziale di tipo B. Buona lettura! Ti interessa Day by DIN e vuoi riceverlo gratis? Abbonati subito collegandoti all’indirizzo internet: http://goo.gl/Mqk8z Riceverai la tua copia cartacea di questo numero e tutte le prossime uscite. Day by DIN 1 | 14 t Periodico di informazione di ABB SACE Division - Apparecchi Modulari t Copyright 2014 t E-mail: [email protected] Pubblicato da: ABB S.p.A. - ABB SACE Division t Design: Winning Associati Stampato da: Caleidograf t Vietato qualsiasi utilizzo di testi o immagini senza autorizzazione scritta da parte di ABB S.p.A.- ABB SACE Division 2 Day by DIN 1 | 14 14053_Day by DIN_01-14.indd 2 17/04/14 14.54 Sommario Inserto speciale Tutto quello che avreste voluto sapere sull’interruttore differenziale di tipo B ma non avete mai osato chiedere Inserto speciale Tutto quello che avreste voluto sapere sull’interruttore differenziale di tipo B ma non avete mai osato chiedere 18 Case History Storia, aria salubre e risparmio energetico sulla collina di Torino Novità e fatti Report 4 22 10 14 47 48 DINew! Prodotti per guida DIN e fronte quadro: le novità DINtro la notizia Materiale e documenti sui nuovi prodotti Top 8 La gamma di prodotti ABB al servizio delle applicazioni residenziali Day by Web Da installatore a esperto di Marketing Customer Satisfaction Gli specialisti rispondono 13 36 46 Lettere al fronte quadro La redazione risponde Quante ne sa L'esperto risponde Curiosità Le dighe più grandi del mondo Tecnica 26 30 32 39 42 Case History 18 Storia, aria salubre e risparmio energetico sulla collina di Torino La trasformazione in complesso residenziale di una villa Sabauda del '700, con tutti i vantaggi e il comfort delle soluzioni di domotica e di risparmio energetico Home automation nel Borgo Le più moderne soluzioni per il comfort e l’efficienza energetica valorizzano le caratteristiche architettoniche d'epoca 44 La tecnologia KNX nelle applicazioni alberghiere KNX, per realizzare delle soluzioni “domotiche” che permettono il controllo intelligente dell’edificio Premesse regolamentari e legislative per lo sviluppo delle infrastrutture di ricarica per i veicoli elettrici Interruttori invece che fusibili. I vantaggi degli interruttori magnetotermici Oggi il fusibile cede il passo all'interruttore magnetotermico. Illuminazione artificiale: dati di consumo L’illuminazione artificiale: l'applicazione dell’energia elettrica più tipica e apprezzata dal pubblico non tecnico Mylos Ultra: l’esclusività a misura di cliente Il sistema Mylos si arricchisce oggi di una nuova possibilità: Mylos Ultra Gestione integrata degli elettrodomestici: più comfort e meno consumi Infine per rilassarsi 50 La Rete Elettrica ABB SACE: per rimanere sempre in contatto con il mondo ABB seguici su Twitter http://twitter.com/ABB_SACE, Facebook http://www.facebook.com/abb.sace, YouTube http://www.youtube.com/user/ABBSACEDivision. Potrai trovare news, aggiornamenti e approfondimenti sul mondo ABB in Italia. Day by DIN 1 | 14 14053_Day by DIN_01-14.indd 3 3 17/04/14 14.54 Novità e fatti DINew! Novità per tutti i gusti: nuovo ComfortTouch, alimentatori con diagnostica e controllo accessi per la Building Automation KNX; rivelatore perimetrale doppio IR e adattatore guida DIN per Mylos; nuovo relè di protezione di interfaccia CM-UFD.M22; il centralino Mistral stupisce per la sua versatilità. Senza dimenticare i nuovi interruttori magnetotermici della serie S 200 M UC e la gamma di blocchi differenziali per la famiglia S 800. Building Automation KNX Nuovo ComfortTouch Comfort, design ed efficienza energetica Alla gamma di pannelli touch screen KNX di ABB si aggiunge il nuovo ComfortTouch. Disponibile nelle due versioni con display da 9’’ e 12.1’’, il nuovo ComfortTouch, con videocamera già integrata, è caratterizzato da una superfice in vetro chiusa, direttamente della finitura scelta, senza bisogno di applicare una cornice aggiuntiva. Dotato di funzionalità analoghe a quelle del precedente dispositivo (che continuerà a rimanere in gamma), il nuovo pannello consente la navigazione delle pagine in modalità «sfoglia», utilizzando un solo dito come avviene per smartphone e tablet. Il controllo da remoto è ora ancora più semplice e immediato grazie all’app gratuita per tablet/smartphone (sia Apple che Android). Catalogo tecnico: 2CSC500014D0904 Vantaggi − Disponibile in due dimensioni (display da 9’’ e 12.1’’) − Disponibile in due colorazioni (bianco e nero) − Videocamera già integrata − Un’unica scatola da incasso per entrambe le versioni − Controllo da remoto possibile via app disponibile sia per Apple che per Android 4 Day by DIN 1 | 14 14053_Day by DIN_01-14.indd 4 17/04/14 14.54 Novità e fatti Building Automation KNX Alimentatori con funzione di diagnostica Il bus KNX sempre sotto controllo Vantaggi − Diagnosi e identificazione errori immediata e intuitiva direttamente sul sito tramite gli indicatori LED sul fronte degli alimentatori − Controllo via software di supervisione KNX, sfruttando gli oggetti di comunicazione messi a disposizione − Disponibili in versione sia a 320 mA che a 640 mA Questa nuova gamma di alimentatori con funzione diagnostica va ad aggiungersi alla linea di alimentatori bus standard: l’unità di accoppiamento bus integrata negli alimentatori permette la comunicazione su bus KNX per inviare informazioni utili a scopo diagnostico (informazioni su corrente e tensione, telegrammi, presenza di errori di comunicazione e così via). I nuovi alimentatori, che occupano un posto sul bus, sono equipaggiati di LED sul fronte per visulizzare lo stato del dispositivo e del bus KNX: corrente assorbita, tensione, eventuale sovraccarico, errori di comunicazione, segnalazione ricezione telegramma. Sono presenti inoltre un pulsante per l'invio del comando di reset, e un LED per la visualizzazione del relativo stato. Il controllo dello stato del bus e del dispositivo è possibile anche mediante oggetti di comunicazione accessibili, ad esempio, attraverso software di supervisione. Catalogo tecnico: 2CSC500014D0904 Building Automation KNX Nuova gamma per il controllo accessi L’offerta ABB dedicata alla sicurezza del mondo alberghiero La soluzione di controllo accessi ABB si rinnova e si amplia: oltre alla “storica” gamma per serie civile Élos, è ora disponibile una nuova gamma di dispositivi integrabili con le altre serie civili di ABB Chiara e Mylos: dal lettore transponder alla tasca porta transponder, passando per il lettore transponder con funzione POS e chiudendo con il programmatore. Il software di supervisione MiniMAC è stato rinnovato nell’estetica e aggiornato nelle funzioni, permettendo ora la configurazione e la gestione di tutti i dispositivi della gamma. La soluzione ABB dedicata al controllo accessi per applicazioni alberghiere non mette solo a disposizione funzionalità, comfort e attenzione ai consumi energetici, ma offre anche design ricercato e attenzione ai dettagli. Brochure: 2CSC500006D0902 Vantaggi − Disponibili in versione per tutte le serie civili ABB (Mylos, Élos, Chiara) − Installazione in scatola da incasso rettangolare a 3 moduli (standard italiano) − Soluzione interfacciabile in un impianto KNX − Software MiniMAC per configurazione, supervisione e gestione centralizzata da reception Day by DIN 1 | 14 14053_Day by DIN_01-14.indd 5 5 17/04/14 14.54 Novità e fatti DomusTech Rivelatore perimetrale doppio IR La gamma dedicata alla sicurezza domestica si amplia con un nuovo sensore per la protezione di vani porte e/o finestre. Il nuovo rivelatore perimetrale doppio IR si utilizza per la protezione di vani porte e/o finestre. Il dispositivo realizza una copertura del tipo a tenda sul vano tramite i due sensori ad infrarossi passivi (ciascuno dotato di lenti lineari) di cui è equipaggiato. Il rivelatore è anche dotato di un reed interno e di contatto magnetico (incluso nella confezione) rendendo possibile controllare e segnalare i tentativi di effrazione relativi l’apertura di porte, finestre, persiane e serramenti in genere. Di particolare interesse è la possibilità di abbinare per un vano finestra il controllo di apertura della persiana esterna. Questa funzione è escludibile, lasciando attivo solo il funzionamento IR. Il rivelatore perimetrale doppio IR è dotato di funzione antimascheramento (escludibile). Il prodotto è compatibile con tutti modelli e tutte le versioni firmware della centrale DomusLink presentandosi sempre come un rivelatore perimetrale. Vantaggi − I due sensori ad infrarossi passivi di cui è dotato permettono un controllo dei vani a tenda − È possibile abbinare per un vano finestra il controllo di apertura della persiana esterna − Funzione antimascheramento (eventualmente eludibile) − Compatibile con tutti modelli e tutte le versioni firmware della centrale DomusLink Serie civile Mylos Adattatore guida DIN per Mylos Adattatore 2M per installazione dei componenti della serie Mylos su barra DIN L'adattatore da Guida DIN amplia le possibilità di installazione della serie civile Mylos rendendo possibile l'installazione dei principali componenti all'interno di quadri/centralini/scatole di derivazione dotate di guida DIN EN50022. Vantaggi − Soluzione 2 moduli per installazione dei principali prodotti in gamma − Semplice aggancio frontale dei frutti − Ideale per installazioni ausiliarie dei moduli Mylos HA 6 Day by DIN 1 | 14 14053_Day by DIN_01-14.indd 6 17/04/14 14.54 Novità e fatti Monitoraggio CM-UFD.M22 Relè di protezione di interfaccia conforme alla norma CEI 0-21 Vantaggi − Alimentazione ausiliaria ad ampio range 24 - 240 V CA/CC con tecnologia switching e buffer di 200 ms contro le micro interruzioni di tensione − Funzione di autotest con feedback attivo − Derivata di Frequenza selezionabile − Monitoraggio del conduttore di neutro − Protezione della configurazione tramite due livelli di password alfanumeriche − Memorizzazione non volatile degli ultimi 99 eventi Il nuovo relè di protezione di interfaccia (SPI), deputato al controllo della tensione e frequenza di rete, provvede al distacco della generazione diffusa (GD) dalla rete del distributore, qualora i parametri siano al di fuori delle soglie impostate, evitando rischi per le apparecchiature o per il personale. Il nuovo relè di protezione d’interfaccia CM-UFD. M22 è conforme alla norma CEI 0-21, edizione giugno 2012 (che ha recepito l’allegato A70 Terna) e successive varianti V1 e V2. Il nuovo relè completamente configurabile assicura la flessibilità necessaria all’integrazione in rete dei piccoli e medi impianti. Più performante e competitivo del suo predecessore CM-UFD.M32, risponde al meglio alle esigenze di mercato, adatto a tutti gli impianti di produzione di energia elettrica (Generazione Diffusa) connessi in bassa tensione di qualsiasi potenza e in media tensione con potenze fino a 30kW, è obbligatorio per impianti di produzione con potenze maggiori di 6kW o con più di tre generatori (per esempio tre inverter). Brochure: 1SDC112001L0904 Protezione Ampliamento della gamma DDA 800 Blocchi differenziali per la famiglia S800 La gamma dei blocchi differenziali DDA800 quadripolari fino a 100 A è stata ampliata con le tipologie AC contro i guasti a terra alternati sinusoidali, da accoppiare agli interruttori S800B (16 kA), S800N (36 kA) ed S800S (50 kA) per realizzare la protezione delle persone contro i contatti diretti e indiretti e la protezione delle installazioni elettriche contro i guasti di isolamento. Vantaggi − Ampliamento gamma blocchi differenziali con DDA804 tipo AC 100 A con sensibilità nominale da 30 e 300 mA − Connessioni di accoppiamento rigide − Copriconnessione di protezione addizionale per una semplice installazione in sicurezza − Morsetti estraibili e terminali adatti all’uso di conduttori con capicorda ad occhiello Day by DIN 1 | 14 14053_Day by DIN_01-14.indd 7 7 17/04/14 14.54 Novità e fatti Distribuzione System pro E comfort MISTRAL® Una serie completa, versatile e facile da installare, ideale per gli impianti di distribuzione industriali, terziari e residenziali. La gamma di centralini System pro E comfort MISTRAL permette la realizzazione di qualsiasi tipo di impianto per la distribuzione di energia in ambienti industriali, terziari e residenziali. L’ampio spazio interno rende più semplice il passaggio dei cavi, facilitando il lavoro dell'installatore e favorendo un cablaggio ordinato. I centralini sono predisposti per l’alloggiamento di morsettiere opzionali dedicate e disponibili in due differenti colorazioni per consentire un cablaggio rapido e, nel caso di alimentazioni differenti, per facilitare il riconoscimento. I centralini sono realizzati in materiale termoplastico Halogen Free e completamente riciclabile, con grado di protezione IP41 e IP65. La gamma comprende soluzioni con porta trasparente o cieca ad apertura fino a 180° ed un’ampia scelta di configurazioni (da 2 fino a 72 moduli) che rispondono ai requisiti normativi più recenti e garantiscono la copertura di una vasta tipologia di applicazioni. Il raffinato design si contraddistingue per alcune peculiari caratteristiche, come ad esempio la perfetta simmetria, che permette di ruotare sia tutto il centralino, sia solo il frontale o la porta, per invertirne con facilità il verso di apertura a seconda delle specifiche necessità di installazione. Il progetto è stato realizzato al fine di ottimizzare le tempistiche di cablaggio, assemblaggio e montaggio del centralino; tutto è stato pensato per rendere il lavoro dell’installatore più semplice e rapido e consentirgli di realizzare quadri funzionali e ordinati. Catalogo tecnico: 1SLC801013D0901 8 Vantaggi − Ampia scelta di dimensioni: da 2 fino a 72 moduli − Realizzati in materiale termoplastico Halogen Free − Due differenti gradi di protezione: IP41 e IP65 − Porta disponibile in due differenti finiture: trasparente nel nuovo esclusivo colore blue petrol o cieca (RAL 7035) − Porta completamente reversibile con apertura fino a 180° − Porta con maniglia ergonomica con chiusura a scatto o serratura con chiave (opzionale) − Semplicità minimalista del nuovo design, che coniuga l’affidabilità della tecnologia con le più innovative tendenze estetiche − Ampia gamma di accessori adatti per diverse applicazioni (protezione, controllo, monitoraggio, misurazione, sicurezza ed efficienza energetica, sistemi di distribuzione) − Possibilità di modificare l'interasse delle guide DIN: da 150 mm (misura standard) a 125 mm − Presenza di asole per l’ancoraggio delle fascette utilizzate per raggruppare i cavi − Telaio estraibile per un più agevole e rapido cablaggio realizzato a banco Day by DIN 1 | 14 14053_Day by DIN_01-14.indd 8 17/04/14 14.54 Novità e fatti Protezione Interruttori magnetotermici serie S 200 M UC La nuova linea di interruttori magnetotermici S 200 M UC offre una gamma di prestazioni e un novero di approvazioni internazionali decisamente all’avanguardia. Perfettamente integrati nella gamma System pro M compact®, gli interruttori S 200 M UC offrono un range di soluzioni molto ampio in termini di caratteristiche d’intervento, numero di poli e correnti nominali. L’eccezionale versatilità data dalla possibilità d’impiego sia in alternata sia in continua semplifica notevolmente la definizione, l’installazione e la manutenzione degli apparati su cui vengono montati questi interruttori: tutto ciò che serve è un unico modello per tutti i progetti, quindi un unico prodotto da tenere di scorta a magazzino. Gli interruttori magnetotermici S 200 M UC offrono prestazioni elettriche e meccaniche all’avanguardia: potere nominale di interruzione di 10 kA (CC e CA), caratteristiche di intervento B, C, K, Z ed elevato numero di manovre a garanzia di una vita utile più duratura. I nuovi S 200 M UC sostituiscono gli interruttori della serie S 280 UC, garantendo i numerosi vantaggi assicurati dalla completa integrazione nella gamma S 200 e da tutte le funzionalità fino ad ora assicurate dagli interruttori S 280 UC. La piena compatibilità con gli accessori e con tutti i dispositivi della gamma System pro M compact® permette la perfetta integrazione degli S 200 M UC in una delle offerte più complete e collaudate attualmente disponibili sul mercato, a garanzia dei futuri investimenti. Catalogo tecnico: 2CSC400050D0901 Vantaggi − Massima flessibilità grazie alla possibilità d’impiego sia in circuiti CC sia in circuiti CA. − Prestazioni al vertice − Morsetti cilindrici bi-direzionali con due sedi distinte per cavi fino a 35mm² e barrette − Duplice segnalazione dello stato dell’interruttore mediante leva di manovra e indicatore collegato direttamente al contatto mobile del singolo polo: maggior sicurezza ed evidenza del reale stato dei contatti interni − Elevata qualità assicurata da controlli scrupolosi e dalla massima innovazione del processo produttivo − Materiali termoplastici halogen free di ultima generazione: minor impatto ambientale e maggior sicurezza − Marcatura laser e visibilità dei marchi di qualità anche a interruttore installato − Perfetta integrazione: piena compatibilità con gli accessori della serie S 200 e con tutti i dispositivi System pro M compact® − Approvazione RINA per impiego in CA e CC Day by DIN 1 | 14 14053_Day by DIN_01-14.indd 9 9 17/04/14 14.54 Novità e fatti DINtro la notizia Informazioni sulla documentazione più recente e sui nuovi software messi a disposizione da ABB per aiutare gli operatori del settore elettrico nel loro lavoro. I documenti e i software sono scaricabili dal sito http://www.abb.com/abblibrary/downloadcenter/ Video Video Garage Nugget #2 Garage Nugget #3 Bassissima tensione Crespuscolari Costruiamo la sicurezza sulla bassissima tensione Distribuzione Catalogo Mistral L'importanza del risparmio Catalogo tecnico nuovi energetico inizia con un centralini System pro E interruttore crepuscolare comfort MISTRAL® Catalogo | 2014 System pro E comfort MISTRAL® Crea il tuo capolavoro Il secondo Garage Nugget esplora la possibilità di garantire una protezione per contatti diretti e indiretti con trasformatori di potenza e garantire la sicurezza sui circuiti a bassissima tensione. Garage Nugget #2: 2CSC446013E0901 Il terzo Garage Nugget mostra che il corretto utilizzo degli interruttori crepuscolari garantisca una soluzione ideale per ridurre i consumi e le emissioni inquinanti in diverse applicazioni, dalla casa privata ai sistemi di illuminazione pubblica. Garage Nugget #3: 2CSC441023E0901 Il catalogo tecnico della nuova serie System pro E comfort MISTRAL® contiene tutte le informazioni relative ai nuovi centralini. Il documento offre una presentazione completa della gamma, con un approfondimento sugli aspetti tecnici e sui vantaggi che distinguono questi nuovi prodotti rispetto agli altri. Una sezione è dedicata alla scelta delle morsettiere, essendo questi centralini adatti a soluzioni con viti o ad innesto rapido. Degna di nota, infine, è la tabella di comportamento dei materiali nei confronti degli agenti chimici. Catalogo: 1SLC801013D0901 10 Day by DIN 1 | 14 14053_Day by DIN_01-14.indd 10 17/04/14 14.54 Novità e fatti Domotica Videocitofonia Building Automation KNX Mylos Home Automation Welcome M Catalogo tecnico KNX 2014 Nuova guida applicativa Mylos Home Automation Catalogo tecnico Le soluzioni ABB a standard videocitofonia Welcome M KNX per la Home&Building Automation Catalogo | 2014 Sistemi di citofonia e videocitofonia Welcome M La domotica sta entrando nelle case di tutti perché ormai è semplice da installare e consente di proporre al cliente soluzioni altamente personalizzabili per rispondere al meglio alle sue esigenze di comfort e sicurezza. Inoltre, cosa oggi tutt’altro che trascurabile, la domotica permette di risparmiare sulla bolletta grazie a preziosi strumenti di monitoraggio dei consumi energetici, consentendo di tenere sempre sotto controllo la propria casa ed automatizzandone le funzioni perché si attivino solo quando sono necessarie. Questa guida, fornisce informazioni pratiche ed esempi reali su come realizzare con Mylos Home Automation impianti domotici in appartamenti e villette residenziali, piccoli negozi e piccoli uffici. L’ultima edizione della guida, si arricchisce con nuovi esempi allineati alle ultime novità di prodotto e con una sezione di "Approfondimenti Tecnici" significativamente ampliata e dettagliata. Il catalogo tecnico del nuovo sistema Welcome M contiene tutte le informazioni relative alla nuova famiglia di videocitofonia ABB. Il documento contiene una presentazione completa dell’intera gamma, con i dettagli tecnici e funzionali dei dispostivi che la compongono e una serie di approfondimenti sulle modalità di programmazione e sulle prestazioni del sistema. Oltre a questo, il nuovo catalogo è completato da una serie di tabelle di composizione, le quali rappresentano uno strumento efficace per la quotazione rapida di soluzioni applicative base, utili anche per l’installatore e per il personale dei distributori. L’ultima sezione del documento contiene invece una collezione di schemi di cablaggio, coprendo una casistica completa che va dalla villetta monofamiliare alle soluzioni particolari, come il posto esterno dedicato a ogni singolo appartamento. Guida alle applicazioni: 2CSC600710C0902 Catalogo: 2CSC600622D0901 Catalogo | 2014 ABB i-bus® KNX Soluzioni per la Building Automation Nel nuovo catalogo tecnico KNX 2014 si trovano tutte le informazioni necessarie alla scelta dei dispositivi ABB KNX, una gamma completa con oltre 600 prodotti; dagli alimentatori agli ingressi, dai terminali di uscita agli attuatori per tapparella, dai termostati agli attuatori dedicati al controllo di valvole e fan-coil, dall’interfaccia per contatori al controllo carichi, dal ComfortTouch al PriOn, dai dispositivi DALI all’esclusiva gamma Mylos KNX, dal controllo accessi alle soluzioni per la sicurezza, e molto altro ancora. Nel catalogo si trovano anche degli schemi riassuntivi che agevolano il lettore nell’individuazione e nella scelta rapida dei dispositivi necessari alle proprie applicazioni. Catalogo: 2CSC500014D0904 Day by DIN 1 | 14 14053_Day by DIN_01-14.indd 11 11 17/04/14 14.54 Novità e fatti Building Automation KNX Building Automation KNX Installazione Brochure applicazioni Brochure efficienza Guida alle novità della alberghiere energetica negli edifici Norma CEI 64-8 7ª edizione Controllo accessi e La decisione più logica soluzioni KNX dedicate agli hotel per i tuoi progetti La decisione più logica per i tuoi progetti 14 NE 20 IO IZ ED Soluzioni ABB KNX per applicazioni alberghiere Soluzioni pensate per un futuro di integrazione e sicurezza La nuova brochure propone una panoramica delle soluzioni ABB per applicazioni alberghiere. Viene in particolar modo presentata la gamma ABB KNX, la quale permette di progettare sistemi per hotel in grado di coprire le principali esigenze di proprietari e gestori: ottimizzazione dei costi di gestione e manutenzione, monitoraggio e razionalizzazione dei consumi energetici, massimo livello di comfort per gli ospiti, attenzione ai dettagli e al design. La gamma ABB KNX consente di gestire agevolmente tutte le funzioni di un hotel: illuminazione, tapparelle/veneziane, termoregolazione, controllo carichi e monitoraggio consumi, scenari, supervisione e gestione centralizzata impianto. La brochure descrive nello specifico la soluzione di controllo accessi, ora disponibile non solo per Elos, ma anche per Chiara e Mylos. Tale soluzione comprende una gamma completa (lettore transponder, tasca transponder, lettore transponder con funzione POS, programmatore transponder) che rappresenta un punto di riferimento per tutti gli hotel che vogliono assicurare ai propri ospiti un soggiorno all’insegna della tecnologia e del comfort, senza mai perdere di vista l’attenzione all’efficienza energetica. L’efficienza energetica negli edifici con le soluzioni ABB i-bus® KNX La decisione più logica per i tuoi progetti La nuova brochure sostituisce la versione già esistente, e rappresenta un importante strumento per tutti gli attori interessati alla realizzazione e alla ristrutturazione di nuovi edifici, promuovendo applicazioni che permettano di ottenere elevati livelli di risparmio energetico. I prodotti della gamma ABB Home&Building Automation in standard KNX rappresentano la soluzione ideale per realizzare edifici “efficienti”, nei quali i consumi energetici sono ottimizzati al massimo livello possibile. Nella brochure viene non solo offerta una panoramica delle principali applicazioni KNX legate all’efficienza energetica, ma si mettono anche in relazione queste soluzioni al quadro normativo internazionale sull’Efficienza Energetica negli Edifici (in particolare classificazione EN 15232 e certificazione LEED). Uno strumento importante e utile per i progettisti e i system integrator, ma anche per i committenti, i proprietari e i gestori. Guida alle novità della Norma CEI 64-8 7ª edizione Soluzioni ABB per gli impianti residenziali L'edizione 2014 della Guida che spiega tutte le novità introdotte dalla Norma CEI 64-8 - 7° edizione. La versione è aggiornata con i nuovi prodotti entrati a far parte recentemente dell'offerta di ABB: in particolare evidenza i Centralini della gamma MISTRAL e la linea di videocitofonia Welcome M. Guida tecnica: 2CSC004060B0903 Brochure: 2CSC500017B0902 Brochure: 2CSC500006D0902 12 Day by DIN 1 | 14 14053_Day by DIN_01-14.indd 12 17/04/14 14.54 Gli specialisti rispondono Lettere al fronte quadro La redazione risponde Sebastiano Paganini: Product Manager Apparecchi Modulari ABB S.p.A. - ABB SACE Division Flessibilità di comunicazione per una completa integrazione Sebastiano Paganini Product Manager Apparecchi Modulari ABB S.p.A. - ABB SACE Division Contatori di energia EQ Meters ABB EQ bu s -d op pin o tw is ta to Contatori di energia DELTA/ODIN ABB -d op pin o tw ista to IR us Comunicazione esterna -B nelle nuove serie di contatori, attraverso il protocollo proprietario EQ Bus; − delle gamme precedenti di contatori di energia (DeltaPlus, ODIN, ODINSingle): la comunicazione delle informazioni avviene tramite la porta a raggi infrarossi di cui sono dotati sia gateway che i contatori di energia, oppure attraverso gli adattatori seriali di comunicazione disponibili con le precedenti serie. La comunicazione con PC/PLC per l'acquisizione dei dati da remoto avviene su rete Ethernet (RJ45) attraverso il protocollo di comunicazione JSON, formato leggero di scambio dati, tale da essere il linguaggio ideale per sviluppatori di sistemi. I dati provenienti dai contatori collegati al gateway possono essere letti online grazie all’utilizzo della funzionalità webserver integrata nel prodotto. Questa permette, semplicemente accedendo tramite browser alla rete locale LAN, di visualizzare pagine web direttamente gestite dal gateway, pre-configurate, e ottimizzate per una facile lettura dei consumi. Si possono così visualizzare i parametri misurati istantaneamente dai contatori dell’impianto, ma allo stesso tempo si possono anche ricostruire profili di carico, storico dei consumi (attraverso l’analisi dei dati immagazzinati nei contatori dotati di questa funzionalità) e grafici di trend. A questo si aggiunge la possibilità sia di rilevare tutte le altre informazioni legate al conteggio energetico, integrate nei contatori della nuova gamma EQ Meters (suddivisione in tariffe, lettura bidirezionale di consumo e produzione energetica, eccetera) sia di gestire le impostazioni avanzate del contatore direttamente da remoto. Il tutto avviene nella massima sicurezza, con la garanzia che i dati vengono trattati in modo protetto: l’accesso al web server è fornito da un amministratore mentre per il protocollo di comunicazione proprietario EQ Bus è stato utilizzato un linguaggio DLMS/ cosem appositamente costruito per garantire massima sicurezza nello scambio di informazioni riservate. M Esiste un modo semplice che permetta il monitoraggio e la gestione da remoto dei consumi energetici del mio impianto? “Non si può gestire ciò che non si può controllare” recita un vecchio detto. Gestire l’energia significa conoscere esattamente quando, dove e come questa viene utilizzata. In quest’ottica, analizzare i dati sui trend di consumo è la chiave per la pianificazione anticipata di opere rivolte all’ottimizzazione energetica dell’impianto e al conseguente risparmio di denaro. I nuovi contatori di energia EQ Meters ABB sono la soluzione ideale per tutte queste applicazioni. Con l’introduzione del nuovo gateway Ethernet G13, diventa ancora più semplice integrare ed elaborare le letture di tutti i contatori ABB in un unico sistema di supervisione e controllo remoto. Il gateway G13 è la nuova interfaccia di comunicazione tra il contatore fisico e il sistema di supervisione. Permette, in modo semplice e veloce, di rendere disponibili tutte le informazioni sui consumi raccolte dai diversi contatori dislocati nell'impianto. Con l’utilizzo del Gateway G13 si semplifica al massimo la struttura della rete di comunicazione. È infatti possibile gestire e raccogliere le informazioni provenienti da un massimo di 32 contatori ABB facenti parte: − della nuova gamma di contatori EQ Meter: la comunicazione tra gateway e contatore può avvenire tramite porta seriale RS-485 direttamente integrata Con il gateway ethernet G13 è garantita la massima semplicità nella struttura dell’impianto di comunicazione. La funzionalità webserver del gateway G13 permette una facile lettura da remoto delle informazioni raccolte dai contatori dell’impianto G13 garantisce una facile gestione dei parametri dell’impianto attraverso le numerose pagine web pre-configurate per la gestione dei consumi energetici Day by DIN 1 | 14 14053_Day by DIN_01-14.indd 13 13 17/04/14 14.54 Novità e fatti Top 8 La gamma di prodotti ABB al servizio delle applicazioni residenziali: tutto quello che serve per il centralino delle nostre case C11 F202 GreenLight Contatore di energia per utenze monofase Protezione differenziale al guasto verso terra Dispositivo di riarmo automatico per differenziale puro C11 è il contatore di energia della gamma EQ meters, che permette la misura dei consumi di energia attiva di utenze monofase e che offre la possibilità di visualizzare i principali parametri elettrici della rete. Di dimensioni compatte (un solo modulo DIN) e dotato di display LCD che permette la lettura dei consumi con il contatore installato sia in verticale sia in orizzontale, C11 garantisce la massima flessibilità dal punto di vista della comunicazione dei dati raccolti. Questi possono essere trasmessi in modo continuo - attraverso l’uscita impulsi integrata nel contatore - ai sistemi di Building Automation. Le sue dimensioni, la facilità nell’installazione e la possibilità di essere fornito con certificazione MID per impiego in applicazioni a uso fiscale, fanno del C11 la soluzione ideale per il monitoraggio dei consumi in ambito domestico. Gli interruttori differenziali vengono installati per assicurare tre funzioni fondamentali: proteggere le persone contro il rischio di contatto indiretto, proteggere contro le correnti di guasto verso terra che possono essere causa di rischi d’incendio, assicurare una protezione addizionale contro il rischio di un contatto diretto. La sensibilità di 30 mA installata nei centralini di casa garantisce la protezione contro i contatti indiretti e quella addizionale contro i contatti diretti. Il morsetto cilindrico bi-direzionale garantisce la chiusura simultanea delle sedi anteriore e posteriore dei morsetti. Il GreenLight, l’F2C-ARH, è il dispositivo autorichiudente per usi domestici e similari, che consente la richiusura automatica degli interruttori differenziali puri solamente dopo aver controllato l’assenza di guasti sulla linea protetta. È abbinabile alle gamme di differenziali puri bipolari fino a 63 A con sensibilità di 30 mA. 14 Day by DIN 1 | 14 14053_Day by DIN_01-14.indd 14 17/04/14 14.55 Novità e fatti SN201 DS201 DS202C OVR PLUS Interruttori magnetotermici Differenziali 1P+N / 1P+N in 1 modulo 2P protetti in 2 moduli Scaricatore di sovratensioni per centralini domestici La serie SN201 rappresenta la scelta ideale per realizzare tutte le configurazioni impiantistiche richieste dal mercato residenziale. Sul fronte dell’apparecchio è presente un pratico porta cartellino che permette di indicare con maggior chiarezza le informazioni relative alle utenze protette. Inoltre, le dimensioni maggiorate del sistema di fissaggio alla guida DIN, realizzato da due attacchi rapidi bistabili a doppia posizione, permettono di utilizzare un unico cacciavite per tutte le operazioni di cablaggio. OVR PLUS di ABB è uno scaricatore di sovratensioni di Tipo 2, autoprotetto per sistemi TT monofase. La corrente di scarica nominale è di 5kA ed è ideale per salvaguardare dalle sovratensioni di origine atmosferica o di manovra le apparecchiature più delicate: televisori LCD e plasma, computer, elettrodomestici ecc. Il fusibile integrato assicura la disconnessione automatica del dispositivo a fine vita, senza necessità di protezioni aggiuntive a monte; scaricatore 1P+N e fusibile di back up sono contenuti in due soli moduli, facilitando in tal modo l’installazione. OVR PLUS può essere installato a monte del differenziale generale, grazie allo schema “1+1” che prevede uno spinterometro verso terra. Una riserva di funzionamento consente di segnalare in anticipo l’esaurimento delle prestazioni, così da provvedere alla sua tempestiva sostituzione. La serie DS201/DS202C combina, in un unico dispositivo, la protezione contro la corrente di guasto verso terra e le sovracorrenti o i cortocircuiti. La segnalazione della posizione interna dei contatti permette di visualizzare esattamente lo stato dell’interruttore, indipendentemente dalla posizione della leva. In caso di intervento differenziale, sulla leva dell’interruttore viene visualizzato un segnalino blu. In questo modo è immediatamente riconoscibile il tipo di guasto. Grazie al pratico porta cartellino è possibile dare la massima visibilità alle informazioni relative alle utenze protette. Day by DIN 1 | 14 14053_Day by DIN_01-14.indd 15 15 17/04/14 14.55 Novità e fatti TM Trasformatore per campanelli System pro E comfort MISTRAL® Nuova gamma di centralini La serie TM è composta da trasformatori per campanelli da 15 VA fino a 40 VA, adatti per il comando di tutti i carichi che richiedono un’alimentazione discontinua: suonerie, campanelli, elettroserrature, allarmi. Questi prodotti a prova di guasto sono caratterizzati dall’isolamento dei circuiti primario e secondario. 16 La serie System pro E comfort MISTRAL con grado di protezione IP41 è pensata per garantire il grado di libertà e flessibilità necessario per realizzare qualsiasi tipo di installazione in ambito residenziale. I centralini sono facili e veloci da installare e, con il loro elegante design, sono adatti a qualsiasi contesto. In più, l’ampio spazio interno e la gamma di accessori in dotazione standard offrono agli installatori infinite possibilità per realizzare impianti di alta qualità, di cui essere orgogliosi. I centralini sono disponibili in varie dimensioni, con una vasta scelta da 2 fino a 72 moduli, e nelle due versioni da incasso e sporgente. Day by DIN 1 | 14 14053_Day by DIN_01-14.indd 16 17/04/14 14.55 Soluzioni ABB per il controllo accessi. Benvenuti in un futuro di sicurezza e integrazione. Adatti a qualsiasi struttura ricettiva, i sistemi di Home&Building Automation ABB per applicazioni alberghiere garantiscono efficienza, affidabilità e un’ampia flessibilità installativa. Basate sulla tecnologia a transponder, le soluzioni ABB per il controllo degli accessi consentono una gestione semplificata e centralizzata di tutte le funzioni di un hotel, dalle procedure di registrazione alla gestione dei servizi di camera, dal controllo della climatizzazione e delle utenze elettriche alla visualizzazione degli allarmi, dalla gestione degli accessi in aree riservate o comuni ai pagamenti automatizzati relativi all’uso di servizi aggiuntivi. Un valore aggiunto per il presente e il futuro dell’ospitalità. Per maggiori informazioni: www.abb.it/wiringaccessories ABB SACE Una divisione di ABB S.p.A. Serie civili, Home & Building automation www.abb.it 14053_Day by DIN_01-14.indd 17 17/04/14 14.55 Case History Storia, aria salubre e risparmio energetico sulla collina di Torino. La trasformazione in complesso residenziale di una villa Sabauda del Settecento ne ha arricchito il fascino storico e la qualità della vita, per il benessere del microclima locale, con tutti i vantaggi e il comfort delle più innovative soluzioni di domotica e di risparmio energetico. Guido Buttarelli: Redattore - Winning Associati Da molti secoli alcune aree collinari immediatamente prospicienti Torino sono state celebrate per la salubrità del microclima e per la bellezza del paesaggio. Perciò, già a partire dal Settecento, la nobiltà fece costruire nella zona diverse dimore, tra cui questa dall’alto valore storico e artistico, citata nell’Almanacco Reale del 1781 come villa dell’avvocato Gentile e situata in posizione dominante sulla collina di Torino. Nei secoli drammi familiari e trasformazioni d’uso Dopo vari passaggi di proprietà tra famiglie nobili nei secoli successivi, la villa venne trasformata all’inizio del ‘900 nell’Ospedale Elioterapico Davide Ottolenghi, valorizzando a scopi terapeutici i benefici della salubrità del particolare microclima circostante. Negli anni seguenti le sorti dei proprietari dell’edificio si intrecciarono dolorosa18 mente con la Storia d’Italia. Essendo gli Ottolenghi di origine ebraica, a causa delle leggi razziali del periodo fascista, l’ospedale fu espropriato e il proprietario deportato nei campi di concentramento. Le attività ospedaliere proseguirono fino al 1955, quando la TBC fu debellata e molti ospedali elioterapici non ebbero più ragione di esistere. Il Comune di Torino negli anni seguenti sperimentò varie destinazioni d’uso (collegio, scuola, colonia) fino ad una fase di degrado conclusa nel 2004 con l’acquisto da parte della Tarable Costruzioni, come società “Villa Ottolenghi”. Gli obiettivi erano recuperare la preziosità della struttura e dei 20.000 mq di parco, fino ad allora goduti solo da pochissimi privilegiati, valorizzando la salubrità del microclima del luogo situato a poca distanza dal centro di una città ad alto tasso di inquinamento. Si riqualificò quindi un com- plesso di cinque palazzine, la principale delle quali fu il risultato della trasformazione dell’ex ospedale, di cui furono conservate e valorizzate le numerose aperture e di cui, su richiesta dell’unico superstite della famiglia originariamente proprietaria, fu conservato il nome Parco Ville Ottolenghi. La posizione è all’interno del parco oggi denominato Anello Verde, che racchiude un’area in prevalenza appartenuta alla famiglia Ottolenghi e le cui località principali come Superga, La Maddalena e il Po sono collegate da un’antica strada carrozzabile. Un interlocutore unico per i restauri conservativi di pregio Tarable Costruzioni è un’impresa edile e immobiliare specializzata dal 1948 in restauri conservativi e ristrutturazioni di immobili di pregio in Torino, tra cui Palazzo La Fleur, Palazzo Paravia (della fami- Day by DIN 1 | 14 14053_Day by DIN_01-14.indd 18 17/04/14 14.55 Case History glia della nota casa editrice) e Casa Caffarel (dove è nato il gianduiotto di Torino). La specificità delle attività della Tarable Costruzioni sta nella completezza del processo operativo, che integra l’esperienza acquisita negli anni in un ciclo completo. Si parte dalla ricerca dell’immobile da acquistare, si passa per la progettazione della ristrutturazione conservativa e la realizzazione della costruzione, per terminare infine con la vendita. In questo modo si offre agli acquirenti il vantaggio di un unico interlocutore, che si assume la piena responsabilità per tutto il ciclo costruttivo. Per le complesse e delicate implicazioni di natura storica e architettonica, l’intero progetto del Parco Ville Ottolenghi è stato realizzato con la collaborazione dell’Arch. Elio Luzi e A5 Studio Architetti Associati, con la supervisione dei Beni Culturali e Paesaggistici. La svolta con il Piano Edili Al momento di iniziare il progetto del complesso residenziale l’orientamento era di adottare soluzioni costruttive tradizionali, coinvolgendo il partner tecnologico storico con cui Tarable Costruzioni collaborava da tempo. Il contatto stabilito con ABB proprio in quella fase preliminare ha impresso una svolta molto significativa e determinato la scelta di cambiare partner, alla luce della credibilità e dell’autorevolezza percepite, del rapporto personale di fiducia instaurato immediatamente e, in particolare, del contenuto fortemente innovativo del Piano Edili di ABB. Del resto, dovendo realizzare un complesso di dimore di grande prestigio, era particolarmente appropriato proporre una soluzione costruttiva tecnologicamente all’avanguardia. Ha immediatamente suscitato un grande interesse il fatto di poter offrire ai clienti la centralina wireless DomusTech di ABB, per le funzionalità sia di sicurezza sia di domotica, al medesimo costo della predisposizione per l'antifurto con tubi corrugati. Questa proposta, parte qualificante del Progetto Edili, ha offerto al costruttore il vantaggio competitivo di arricchire la dotazione dell’immobile con una soluzione tecnologicamente avanzata, senza la necessità di affrontare ulteriori investimenti. Impiegando per la prima volta soluzioni domotiche, Tarable Costruzioni ha compiuto un significativo salto di qualità, confortata dai risultati di una recente statistica, che ha verificato come si trascorra in casa circa un terzo della vita. Per questa ragione il benessere e il comfort all’interno della propria abitazione sono particolarmente importanti e nel Parco Ville Ottolenghi sono garantiti dalle soluzioni domotiche e dalla salubrità dell’ambiente circostante. Grazie ai collegamenti wireless della Day by DIN 1 | 14 14053_Day by DIN_01-14.indd 19 19 17/04/14 14.55 Case History centrale DomusTech, si è potuto evitare il cablaggio necessario nei sistemi tradizionali, con i preziosi vantaggi del consistente risparmio di tempi e costi e della possibilità di realizzare agevolmente le eventuali successive personalizzazioni. È infatti piuttosto frequente che, una volta entrato nell’appartamento, l’acquirente sviluppi nuove esigenze di personalizzazione, che, grazie al sistema wireless DomusTech sono realizzabili senza dover spaccare muri o affollare le canalizzazioni. Un ulteriore vantaggio è rappresentato dal fatto che il sistema basato sulla centrale DomusTech non è chiuso e “blindato”, come nel caso dei sistemi tradizionali che impongono l’utilizzo di prodotti monomarca. Viceversa la possibilità della centrale ABB di interfacciarsi con un sistema basato su standard KNX consente la scelta della soluzione di volta in volta più opportuna tra prodotti (come ad esempio lavatrici, condizionatori, diffusori sonori) dei brand più diversi. 1 Figura 3 – Il videocitofono vivavoce Welcome M con display wide da 4,3" e memorizzazione immagini per le chiamate non risposte. I videocitofoni Welcome M in anteprima nazionale Il sistema di videocitofonia prevede un doppio accesso. Chi arriva dall’esterno comunica quindi con ciascuno dei 50 alloggi prima da una pulsantiera principale con telecamera e successivamente dalla postazione citofonica secondaria in corrispondenza del fabbricato. Il Parco Ville Ottolenghi è il primo complesso residenziale in Italia in cui è stato impiegato il sistema di 2 3 Figura 1 – Da destra, Ornella Bordoni Tarable e Silvano Tarable della Tarable Costruzioni Restauri Conservativi con Andrea Brossa della Filiale ABB di Torino. Figura 2 – Placche ultrasottili round della serie civile Mylos. 20 videocitofonia Welcome M. Alta qualità e design raffinato ed elegante, come si conviene a unità abitative di pregio, i videocitofoni dispongono già nella configurazione base di una serie di caratteristiche significative. La risoluzione video è eccellente, anche grazie all'ampio angolo di visione della telecamera. La protezione IP54 permette l’esposizione alle intemperie anche senza tettuccio di protezione. In caso di assenza è possibile memorizzare l'immagine della persona chiamante, visualizzandola solo in un secondo momento. Inoltre la funzione broadcast consente la comunicazione tra più stanze all’interno della casa e si rivela molto utile in caso di appartamenti molto ampi o su più livelli. Infine esiste la possibilità di comunicare con le altre unità abitative, consolidando così i rapporti di parentela, amicizia o semplice vicinato. Risolvere rapidamente i problemi in partnership Nella costruzione del rapporto di fiducia con ABB ha influito molto anche il supporto fornito dagli specialisti intervenuti in loco per tempestive messe a punto. Per esempio, si è ovviato quindi alla debole copertura GSM nella zona con l’adozione di una rete di antenne ABB preamplificate che, agendo da ripetitori garantiscono un livello ottimale del segnale. La soluzione è stata particolarmente Day by DIN 1 | 14 14053_Day by DIN_01-14.indd 20 17/04/14 14.55 Case History efficace perché la centrale DomusTech, che dialoga con un proprio protocollo con i prodotti all’interno dell’appartamento, è raggiungibile da remoto tramite GSM, permettendo di verificare la situazione dei vari impianti di casa ed eventualmente gestirne il funzionamento. Altre soluzioni ABB Per un discorso di coerenza progettuale, garanzia di qualità e vantaggi logistici, molti sono stati i prodotti ABB utilizzati, come le serie civili Élos e Mylos, di eccellente impatto estetico e dall’ottimo rapporto prezzo/qualità e gli interruttori automatici magnetotermici. Tra questi ultimi ricordiamo in particolare i relè per il controllo carichi, il cui compito è quello di gestire in maniera programmata le situazioni di sovraccarico dell’impianto elettrico, sconnettendo le varie utenze secondo priorità predefinite. Altri prodotti ABB per la sicurezza e la domotica sono installabili e inseribili con facilità nel sistema gestito dalla centrale DomusTech, soprattutto nel caso di personalizzazioni e migliorie decise in un secondo momento dagli utilizzatori. Tutti i componenti sono stati forniti da Elettrogruppo ZeroUno di Torino, il distributore partner di ABB scelto per via di una collaborazione consolidata negli anni all’insegna della massima flessibilità e della garanzia di un’assistenza tecnica in logica consulenziale. Il Progetto Edili offre benefici a tutta la filiera Il Progetto Edili è stato sviluppato da ABB per creare partnership di successo con Costruttori e Installatori, offrendo vantaggi facilmente percepibili dagli utilizzatori finali. Il cuore della proposta sta nel sostituire, a parità di costo, la predisposizione per l’antifurto tramite tubi corrugati vuoti con la centrale wireless DomusTech, che gestisce sicurezza e automazione domotica senza lavori di canalizzazione, con conseguente risparmio di tempo e minore invasività. Diverse soluzioni per il risparmio energetico Il fatto di poter vantare una classe energetica A+ ha imposto costi di costruzione superiori, ma garantisce un costo energetico eccezionalmente basso per la climatizzazione, per il riscaldamento degli ambienti e dell’acqua sanitaria che rende particolarmente sostenibili i costi di gestione. È stato realizzato un cappotto termico, per il tetto realizzato in legno, è stato raggiunto un coefficiente di isolamento termico di 0,18. I 15 mm di spessore nei vetri assicurano ai serramenti l’isolamento termico e acustico richiesti, rispettando per quest’ultimo aspetto i più severi requisiti urbani. L’ impianto fotovoltaico produce energia, in parte ceduta alla rete Enel e in parte usata per l’alimentazione delle utenze, tra cui l’impianto di illuminazione esterna del parco. Inoltre l’impiego delle pompe di calore (per riscaldamento, climatizzazione e acqua sanitaria) fa sì che, in totale assenza di caldaie, siano azzerate completamente le emissioni inquinanti, evitando così di pregiudicare la salubrità del microclima. Le acque meteoriche, infine, vengono recuperate in cisterne e quindi filtrate e pompate elettricamente per garantire l’irrigazione del parco. Il Costruttore ha così la possibilità di differenziarsi rispetto alla concorrenza proponendo unità abitative con significativo valore aggiunto, senza ulteriori investimenti. Per il cliente finale si tratta di un vantaggio tecnologico importante e tangibile, sia in termini strettamente monetari sia come potenzialità di successiva personalizzazione. Inoltre ABB mette a disposizione supporti professionali di marketing al Costruttore che può così esporre la sua offerta in modo prestigioso, completo e dettagliato. In particolare: − brochure e cartelloni di cantiere personalizzabili con il logo sia del Costruttore sia dell’Installatore. Cartelloni che lasciano il segno, spiegando in maniera emozionale la tecnologia nell’appartamento; Professionisti Impresa di costruzioni Villa Ottolenghi srl di Torino (Tarable Costruzioni Restauri Conservativi) Silvano Tarable www.parcovilleottolenghi.it Responsabile del cantiere e del coordinamento lavori Villa Ottolenghi srl di Torino (Tarable Costruzioni Restauri Conservativi) Ornella Bordoni Tarable www.parcovilleottolenghi.it Grossista materiale elettrico Elettrogruppo ZeroUno SpA di Beinasco (TO) Beppe Aceto responsabile filiale www.egzerouno.com Responsabile Commerciale Andrea Brossa ABB S.p.A. - ABB SACE Division Filiale di Torino − video di tre minuti caricabile su sito che illustra in modo semplice con una app i vantaggi della centrale DomusTech. Da parte loro, gli installatori godono del beneficio di creare un rapporto di fidelizzazione con tutti quegli utilizzatori che con il passare del tempo si rivolgeranno all’installatore “ufficiale” (e unico autorizzato) per arricchire la configurazione di base con altre funzioni domotiche. Si tratta di un grande miglioramento rispetto al passato, quando accadeva frequentemente che il completamento dell’impianto tradizionale con semplici tubazioni incassate non venisse affidato all’installatore che aveva realizzato l’impianto. Day by DIN 1 | 14 14053_Day by DIN_01-14.indd 21 21 17/04/14 14.55 Report 1 22 Day by DIN 1 | 14 14053_Day by DIN_01-14.indd 22 17/04/14 14.55 Report Home automation nel Borgo Le più moderne soluzioni per il comfort e l’efficienza energetica valorizzano le caratteristiche architettoniche d'epoca di un appartamento ristrutturato in un borgo storico di Brescia. Silvio Della Casa: Responsabile Relazioni con la Stampa Tecnica - ABB S.p.A. - ABB SACE Division A chi non è successo, almeno qualche volta, di rincasare la sera a tarda ora, cercando di fare il minimo rumore per non svegliare chi, solitamente i bambini, sta già tranquillamente riposando? Poi però è necessario accendere la luce e spesso è questo il momento in cui tutte le attenzioni poste diventano inutili e il risveglio dei piccoli dormienti diventa inevitabile. Se poi la casa è disposta su più piani, "l’impresa” diventa ancora più ardua: si accende la luce in ingresso e quella della scala, si sale, si spengono le luci precedenti e così via, fino alla zona notte e alla camera da letto. In un’abitazione recentemente ristrutturata all’interno di una palazzina d’epoca, in un borgo storico di Brescia, questo piccolo problema è stato superato e diverse altre esigenze di comfort e risparmio energetico sono state soddisfatte grazie a un sistema di home automation a standard KNX fornito da ABB. L’appartamento, infatti, è su più livelli, con l’ingresso che si apre su un elegante cortiletto indipendente, in ciottolato. Da qui, una scala porta all’ampio open space in cui sono state realizzate la cucina e l’area living. Una seconda scala conduce dall’open space al piano mansardato in cui sono presenti la camera da letto dei proprietari e due stanze, rispettivamente per i bambini e per gli ospiti. Dall’ingresso dell’abitazione alla zona notte un percorso luminoso, realizzato con trenta lampade segnapasso a filo pavimento, si accende attivando uno degli scenari configurati nel sistema di home automation. Questa operazione si può effettuare sia dal touch screen, che consente di gestire tutte le funzioni domotiche, sia da tasti di comando installati in alcuni punti della casa. Il basso consumo delle lampade, un solo watt per ciascuna, consente anche di usufruire del percorso come luce notturna, più efficace rispetto a un equivalente basato sulle classiche lampade singole. La funzione dei segnapasso fa parte del gruppo di scenari attraverso i quali viene gestita l’illuminazione di tutto l’alloggio, con il duplice scopo di creare le condizioni ottimali di luce per i vari momenti di vita domestica, valorizzando i diversi “angoli” dell’appartamento e le loro raffinate scelte di interior design, come la zona del soggiorno con il camino, appositamente realizzato con lastre di ferro lavorate, e i soffitti opportunamente ridipinti per mettere in risalto le travi di legno originali. All’area living sono dedicati quattro scenari e due sono riservati alla zona notte; inoltre, uno scenario generale di “reset” spegne tutte le luci e chiude contemporaneamente le ante motorizzate delle finestre. 2 Figura 1 – Gli scenari configurati nel sistema di home automation, attivabili dal touch screen, creano condizioni ottimali di luce nei diversi momenti di vita domestica e mettono in evidenza le raffinate scelte di interior design. Figura 2 – Esempi di pagine del touch screen: - Attivazione scenari - Comando ante motorizzate delle finestre Day by DIN 1 | 14 14053_Day by DIN_01-14.indd 23 23 17/04/14 14.55 Report 3 4 Tutto sotto controllo Il centro di gestione di tutto l’appartamento è il touch screen ComfortTouch di ABB, dal quale è possibile comandare accensioni, spegnimenti e regolazione delle luci stanza per stanza, attivare gli scenari, programmare la termoregolazione dei locali, ricevere segnali ed eventuali allarmi, interagire con gli altri sistemi tecnologici installati, aprire e chiudere singolarmente o per gruppi le ante motorizzate delle finestre. Dal touch screen si può programmare la termoregolazione di ciascun ambiente per ore e giorni della settimana. Il sistema di automazione rileva le temperature dei locali e, agendo sulle valvole dei radiatori e della distribuzione a pavimento, le mantiene ai valori programmati; riceve anche dagli apparecchi dell’impianto di condizionamento le segnalazioni dello stato acceso/ spento e delle velocità di funzionamento. Anche la sicurezza e l’entertainment sono gestibili dal ComfortTouch. In particolare riceve e visualizza le immagini provenienti dalla telecamera esterna e permette di selezionare i programmi video e musicali di intrattenimento. Nell’appartamento sono posizionate diverse unità di comando priOn composte da tre tasti che, sempre attraverso il sistema di home automation, permettono il comando locale delle luci; questi dispositivi integrano, inoltre, il sensore che trasmette i valori di temperatura al touch screen per consentire di effettuare la termoregolazione programmata. L’unità priOn installata nella camera dei proprietari è dotata, inoltre, di un display a colori e di un pulsante rotante che permette di svolgere, localmente, i controlli e le funzioni più importanti presenti sul ComfortTouch. Le pagine grafiche del touch screen sono visibili anche da remoto su dispositivi tablet e smartphone, dai quali è possibile effettuare il controllo dell’abitazione e degli impianti. 24 Gestione dei carichi elettrici All’interno dell’appartamento viene anche gestito in modo più efficiente, per mezzo di alcune prese controllate, l’utilizzo degli elettrodomestici. Questa funzione è particolarmente utile per prevenire sovraccarichi dovuti all’eventuale accensione contemporanea di più apparecchi caratterizzati da un consumo energetico relativamente elevato, che di conseguenza può provocare indesiderati black-out o danni all’impianto. I dispositivi di controllo carichi installati nel quadro elettrico rilevano la quantità di corrente assorbita dall’impianto: in caso di superamento del valore di soglia prefissato, il sistema di home automation invia un comando di spegnimento, secondo una sequenza di priorità programmata, alla presa di uno o più apparecchi accesi contemporaneamente; li riaccende in seguito quando l’assorbimento di corrente ritorna sotto la soglia stabilita. Nel caso specifico sono state installate prese controllate per la lavatrice, la lavastoviglie e l’asciugatrice; altre prese controllate sono state poste nei locali dove si prevede l’utilizzo di phon e ferro da stiro. Le finalità e i vantaggi dell’intervento Se da un lato la ristrutturazione dell’appartamento bresciano mirava alla valorizzazione delle caratteristiche architettoniche di queste palazzine di un antico borgo, d’altra parte sono state fatte scelte in linea con i più moderni criteri d’intervento nel residenziale, installando il sistema di home automation e utilizzando anche materiali naturali. Tra questi, il legno di recupero che ha permesso di realizzare il portoncino d’ingresso su disegno personalizzato, la pavimentazione in parquet e la composizione del camino - dotato di un sistema di recupero dell’aria calda per integrare la termoregolazione dall’area di soggiorno. Day by DIN 1 | 14 14053_Day by DIN_01-14.indd 24 17/04/14 14.55 Report 6 5 L’introduzione di un sistema di home automation, in alternativa a un impianto elettrico tradizionale, risponde pienamente a diverse esigenze di comfort, sicurezza, efficienza energetica ma anche di flessibilità e di maggiore semplicità impiantistica, associate a una funzionalità ben più ampia di quella tradizionale. Si pensi, per esempio, alle complessità e alle rigidità impiantistiche utilizzando deviatori, invertitori e cablaggio tradizionali per soddisfare la banale esigenza del rientro notturno vista in precedenza. Ben diversa è la semplicità dell’unico cavo bus di sistema che trasmette comandi e segnali secondo lo standard internazionale KNX attraverso l’intera abitazione, senza la necessità di connessioni dirette tra i dispositivi di comando - come gli interruttori e i deviatori - e le utenze elettriche comandate. La flessibilità offre inoltre la possibilità di ampliare o modificare in tempi successivi le funzionalità degli impianti domestici e gli scenari esistenti senza intervenire sui cablaggi, ma semplicemente connettendo eventuali nuovi dispositivi al cavo bus e riconfigurando via software il sistema e le sue funzioni. Oltre a ciò si ha la possibilità di tenere sotto controllo l’intera abitazione sia localmente, grazie al touch screen, sia da remoto mediante dei moderni apparecchi di comunicazione mobile come gli smartphone, i quali consentono anche di inviare dei comandi, per esempio, per attivare la termoregolazione e trovare i locali già alla giusta temperatura al momento del rientro a casa. L’applicazione di un sistema basato su un protocollo standard, come il KNX, offre l’ulteriore vantaggio di potere scegliere e integrare nel tempo dispositivi e componenti di produttori diversi, purché compatibili con il protocollo stesso, contrariamente a quanto avviene con i sistemi che utilizzano i cosiddetti protocolli “proprietari”, cioè creati e utilizzati da un solo produttore. Figura 3 – Un tratto del percorso luminoso che conduce dall’ingresso situato al piano terra fino al piano mansardato della zona notte. Figura 4 – Un sistema di home automation, fornito da ABB, permette di gestire l’intera abitazione attraverso un pratico touch screen da cui si possono svolgere molteplici funzioni di comando e controllo. Figura 5 – L’unità priOn installata nella camera matrimoniale permette di svolgere, localmente, i controlli e le funzioni più importanti presenti sul Comfort Touch. Figura 6 – Quadro di distribuzione con le apparecchiature che compongono il sistema impiantistico ABB i-bus KNX Day by DIN 1 | 14 14053_Day by DIN_01-14.indd 25 25 17/04/14 14.55 Tecnica La tecnologia KNX nelle applicazioni alberghiere KNX è lo standard internazionale per la Home&Building Automation, utilizzato in tutto il mondo per realizzare delle soluzioni “domotiche” che permettono il controllo intelligente dell’edificio. Diego Carzaniga: Product Manager Home&Building Automation ABB S.p.A. - ABB SACE Division I n generale, anche nel settore alberghiero e ricettivo, KNX sta diventando giorno dopo giorno un punto di riferimento per ristrutturazioni e nuove realizzazioni, non solo per strutture di lusso e grandi catene, ma anche per pensioni e B&B. L’utilizzo di soluzioni KNX per una struttura alberghiera permette di garantire il massimo comfort per gli ospiti e di gestire in maniera efficiente tutte le funzionalità: termoregolazione, controllo illuminazione, controllo tapparelle e veneziane, monitoraggio in tempo reale dei consumi energetici e così via. A tutto questo si somma l’affidabilità di un sistema KNX, il quale coniuga qualità e flessibilità e semplifica notevolmente il monitoraggio e la manutenzione dell’edificio grazie alla possibilità di visualizzare e controllare da un punto centralizzato (via pannello o software di supervisione), per esempio nella reception, tutto l’impianto. Per la struttura alberghiera i vantaggi sono evidenti. La realizzazione di impian- 26 ti KNX consente non solo di razionalizzare e ottimizzare i costi di installazione, ma anche di ridurre considerevolmente i costi di gestione e manutenzione, per esempio grazie alla visualizzazione centralizzata dei parametri più importanti e alla segnalazione delle criticità e dei guasti. Oltre a questo, occorre considerare anche le opportunità offerte dalla gestione intelligente degli edifici, possibile tramite l’installazione KNX, che garantisce notevoli risparmi energetici, sia per quanto riguarda l’illuminazione sia per quanto riguarda l’impianto di riscaldamento e raffrescamento. Risparmio ed efficienza energetica rappresentano per le strutture alberghiere una grande opportunità anche a livello di comunicazione. Promuovendo questi aspetti è possibile infatti rendere gli ospiti partecipi dello sforzo profuso dalla gestione nel ridurre al minimo l’impatto ambientale, non solo per quanto riguarda lo spreco di acqua (come già siamo abituati a vedere da anni in molti hotel, in relazione al lavaggio degli asciugamani), ma anche – e soprattutto per quanto riguarda l’utilizzo consapevole ed efficiente dell’impianto di illuminazione e di termoregolazione. Modularità e flessibilità, al servizio delle esigenze del gestore Le soluzioni di Home&Building Automation in standard KNX sono caratterizzate da un’elevata flessibilità garantita dalla possibilità di riprogrammare i dispositivi in corso d’opera, anche mesi o anni dopo l’installazione, per rispondere a mutate esigenze del cliente che possono quindi essere soddisfatte facilmente e velocemente. Il potenziamento progressivo del sistema è agevolato, rispetto alle installazioni tradizionali, dall’architettura basata su linee e aree che comunicano tra di loro tramite un bus in bassa tensione, al quale possono essere semplicemente collegati ulteriori componenti per adattare l’impianto KNX a nuove applicazioni e ampliarlo senza problemi. L’espansione e la modifica dell’impianto senza restrizioni in ogni stadio del suo ciclo di vita (con l’obiettivo di garantire un investimento sicuro e redditizio nel tempo e adattarsi a nuove esigenze e nuove funzionalità richieste), è ulteriormente facilitata utilizzando per esempio il Room Controller (RC/A) della gamma ABB KNX. Il Room Controller è un dispositivo per installazione in sotto-pavimenti o contro-soffitti che, grazie alla sua struttura modulare a plugin, ben si presta alle espansioni progressive del sistema: al momento della messa in servizio, possono essere installati solo i moduli necessari per le funzioni richieste, con la possibilità di aggiungere in corso d’opera dei moduli aggiuntivi da integrare nel dispositivo stesso (controllo ON-OFF illuminazione, dimmerizzazione, controllo tapparelle, controllo termoregolazione, regolazione costante luminosità e molto altro ancora). Day by DIN 1 | 14 14053_Day by DIN_01-14.indd 26 17/04/14 14.55 Tecnica I vantaggi rispetto alle installazioni tradizionali e ai sistemi proprietari Se comparato ad un’installazione tradizionale equivalente, il sistema KNX si caratterizza per la presenza di un unico bus che collega tutti i dispositivi e sul quale questi comunicano tra di loro, per mezzo di telegrammi/messaggi, con l’obiettivo di scambiarsi informazioni utili per il controllo delle funzioni dell’edificio. La presenza di un unico bus a bassa tensione, disaccoppiato rispetto ai cavi di potenza ma installabile nelle stesse canalizzazioni, permette di ridurre considerevolmente - oltre ai costi - la complessità del cablaggio e il tempo di progettazione ed installazione. A questo si aggiunge la possibilità di integrare nuove funzionalità in qualsiasi momento, senza bisogno di realizzare modifiche sostanziali al cablaggio, ma esclusivamente riprogrammando i dispositivi, con una flessibilità globale impensabile nelle installazioni tradizionali. Il vantaggio delle soluzioni di building automation KNX è evidente anche rispetto ai sistemi di building automation proprietari, rispetto ai quali è approvato come standard Internazionale, standard Europeo e standard Cinese. I prodotti KNX realizzati da diversi costruttori possono essere combinati all’interno di uno stesso impianto garantendo l’interworking e l’interoperabilità, a ulteriore tutela del rendimento e dell’affidabilità dell’investimento nel tempo. Anche la messa in servizio è standardizzata grazie all’utilizzo di un unico software di programmazione, ETS, realizzato dal KNX e utilizzato per i dispositivi di tutti i produttori. Le soluzioni di building automation KNX possono inoltre essere interfacciate facilmente con altri sistemi esterni, grazie alla disponibilità sul mercato di un’ampia gamma di gateway in grado di dialogare, all’interno di un impianto KNX, con altri tipi di protocolli e di soluzioni tecnologiDay by DIN 1 | 14 14053_Day by DIN_01-14.indd 27 27 17/04/14 14.55 Tecnica che. Per esempio, è possibile interfacciare i dispositivi in standard DALI usati per il controllo dell’illuminazione, grazie all’offerta di gateway DALI DG/S e DLR/S della gamma ABB KNX; oppure, interfacciare reti IP (tramite l’IP gateway IPS/S o l’IP router IPR/S); oppure ancora, interoperare con PLC o altri dispositivi MODBUS per mezzo del gateway MODBUS/KNX o sfruttando le librerie KNX presenti sui PLC della famiglia AC500 di ABB. La proposta ABB KNX per gli hotel La proposta di ABB per gli hotel sfrutta le innumerevoli potenzialità offerte dai prodotti del proprio portafoglio di Home&Building Automation in standard KNX. In particolare, la soluzione di controllo accessi ABB compatibile KNX permette di ottimizzare la gestione quotidiana delle operazioni di check-in/check-out, e di aumentare la sicurezza negli accessi, programmando delle tessere transponder in tecnologia contactless che sostituiscono le chiavi tradizionali. Inoltre, è possibile controllare l’impianto di climatizzazione e le utenze elettriche che sono abilitate solo a camera occupata, ottimizzando i consumi energetici senza rinunciare al massimo comfort per l’ospite. Il software MiniMac è un valido supporto per il personale della reception perché permette di gestire la programmazione delle chiavi transponder per gli ospiti al check-in, di assegnare i diritti di accesso a camere e aree, di avere sotto mano lo storico di accessi e presenze, nonché di monitorare e controllare dalla propria postazione i carichi delle varie camere (per esempio, temperatura ma anche illuminazione). 28 L’offerta ABB per il settore alberghiero non si esaurisce con il controllo accessi, ma comprende anche una gamma completa di dispositivi KNX per la building automation: attuatori per il controllo dell’illuminazione, regolatori di luminosità, sensori di presenza, attuatori per il controllo di tapparelle e utenze motorizzate, attuatori per il controllo della termoregolazione (controllo fan-coil, elettrovalvole, valvole termoelettriche, valvole motorizzate), ingressi binari per interfacciare sul bus KNX contatti tradizionali (per esempio contatto stato porta, tirante bagno, contatto finestra, pulsanti serie civile tradizionale, e così via). L’ampia offerta di dispositivi KNX ABB per l’Energy&Load Management (interfaccia contatori ZS/S, controllo carichi SE/S, energy module EM/S) permette di tenere sotto controllo i consumi energetici in tutto l’hotel e di identificare agevolmente eventuali inefficienze: una gamma che rappresenta un valido supporto nella lotta agli sprechi. Senza dimenticare il Room Controller RC/A e il Room Master RM/S, prodotti indispensabili quando si vuole razionalizzare il progetto e l’installazione concentrando in un unico dispositivo tutte le funzioni per il controllo della camera (controllo illuminazione, tapparelle, termoregolazione). L’offerta KNX ABB è inoltre completata da Mylos KNX, una serie esclusiva di dispositivi da incasso compatti e perfettamente integrati con il design raffinato ed elegante dell'omonima serie civile ABB, per garantire tutto il comfort e l’efficienza della building automation senza rinunciare all’estetica. Si tratta di prodotti certificati KNX per installazione su scatola rettangolare a standard italiano; quindi già pronti per l’installazione in camera e già collegabili al bus KNX senza bisogno di prevedere ulteriori dispositivi (moduli di ingresso) e cablaggi. Tutti i dispositivi Mylos KNX sono disponibili in due colori (bianco e nero), perfettamente integrati con l’ampia gamma di placche della serie civile Mylos. Le serie civili ABB al servizio delle applicazioni alberghiere L’offerta ABB KNX per gli hotel si completa e integra con la varietà delle serie civili ABB Mylos, Élos e Chiara, attraverso una selezione di prodotti pensata specificamente per applicazioni in ambito alberghiero (presa rasoio, caricatore USB da incasso, lampada di emergenza, tiranti bagno, interruttore badge universale, eccetera). Day by DIN 1 | 14 14053_Day by DIN_01-14.indd 28 17/04/14 14.55 Un interruttore per applicazioni CA e CC? Certamente. Un vero tuttofare, la nuova serie S 200 M UC rappresenta un ulteriore passo in avanti nella costante evoluzione che da oltre 90 anni contraddistingue gli interruttori ABB. L'elevato potere d'interruzione, le doti di flessibilità e la possibilità di impiego in applicazioni sia in corrente alternata sia in corrente continua unitamente ai numerosi marchi ed approvazioni rendono questi prodotti davvero unici. Arricchendo la gamma S 200, con cui condivide le ampie possibilità di accessoriamento, la nuova serie S 200 M UC si integra perfettamente in System pro M compact, una delle offerte più complete e collaudate attualmente disponibili sul mercato a garanzia degli investimenti nel tempo. www.abb.it/apparecchimodulari ABB SACE Una divisione di ABB S.p.A. Apparecchi Modulari www.abb.it 14053_Day by DIN_01-14.indd 29 17/04/14 14.55 Tecnica Premesse regolamentari e legislative per lo sviluppo delle infrastrutture di ricarica per i veicoli elettrici Claudio Amadori: R&D ABB S.p.A. - ABB SACE Division 1) In questo articolo, ci si riferisce principalmente alla norme serie CEI EN 61851 dedicate ai sistemi di ricarica, alle norme serie CEI EN 62196 dedicate ai connettori e alla sezione 722 della norma impianti CEI 64-8 per l’alimentazione dei sistemi di ricarica. 30 O ltre alle norme tecniche per le stazioni di ricarica e i relativi impianti di alimentazione, emanate dal CEI1), in Italia sono già in vigore alcuni provvedimenti di tipo regolamentare o legislativo atti a promuovere l’installazione delle infrastrutture di ricarica per i veicoli elettrici. In Italia l’obbligo generale di connessione ad un unico punto di prelievo (POD) per ciascuna unità immobiliare e sue pertinenze potrebbe rivelarsi un ostacolo all’installazione delle infrastrutture di ricarica a causa dell’andamento progressivo della tariffa negli scaglioni di consumo più elevati. Perciò l’Autorità per l’Energia Elettrica e il Gas ha introdotto la deroga all’unicità del punto di prelievo per l’alimentazione dei veicoli elettrici in ambito privato, in aree destinate a parcheggio, condominiali oppure appartenenti ad aziende, stabilimenti industriali e simili. Tale deroga è contenuta nella Deliberazione del 19 aprile 2010 dell’Autorità per l’Energia Elettrica e il Gas (AEEG) – ARG/ elt 56/10 “Disposizioni in materia di connessioni per l’alimentazione di pompe di calore a uso domestico e di veicoli elettrici. Modificazioni dell’Allegato A e dell’Allegato B alla deliberazione dell’Autorità per l’energia elettrica e il gas 29 dicembre 2007, n. 348/07.” L’eventuale contatore supplementare per l’alimentazione dei veicoli elettrici è regolato con contratti per utenze in bassa tensione - altri usi (diversi da quelli relativi alle utenze domestiche e di illuminazione pubblica). L’utente può chiedere l’installazione di un secondo contatore destinato esclusivamente all’alimentazione privata dei veicoli elettrici, oppure, se già dispone di un secondo contatore per l’alimentazione esclusiva di pompe di calore, può utilizzarlo anche per l’alimentazione dei veicoli elettrici. Ovviamente, l’utente dovrà valutare se in base alla potenza e ai consumi previsti sia più conveniente un contatore separato per i veicoli elettrici oppure un contatore unico per l’unità immobiliare, eventualmente aumentandone la potenza contrattuale o installando un dispositivo di controllo dei carichi al fine di evitare il superamento della potenza disponibile. Day by DIN 1 | 14 14053_Day by DIN_01-14.indd 30 17/04/14 14.55 Tecnica Diritto al punto di ricarica nei condomini Tale provvedimento è contenuto nei commi 2 e 3 dell’art 17 quinquies intitolato “Semplificazione dell'attività edilizia e diritto ai punti di ricarica” del “Decreto sviluppo 2012 - Misure per favorire la mobilità mediante veicoli a basse emissioni” D. L. del 22.06.2012 n° 83, G.U. 11.08.2012. Una delle maggiori difficoltà per l’installazione delle infrastrutture di ricarica nei condomini, oltre alla spesa per i lavori, è l’ottenimento dell’approvazione da parte dell’assemblea. Con il menzionato decreto le opere edili per l'installazione delle infrastrutture di ricarica elettrica dei veicoli in condomini sono approvate dall’assemblea di condominio, in prima o in seconda convocazione, con le maggioranze previste dall’articolo 1136, secondo comma, del codice civile. Tuttavia, nel caso in cui il condominio non assuma entro tre mesi dalla richiesta fatta per iscritto le deliberazioni necessarie o le rifiuti, il condomino interessato può installare, a proprie spese, i dispositivi di ricarica elettrica dei veicoli. Resta comunque fermo quanto disposto dai seguenti articoli del codice civile sul condominio. Articolo 1102: il condomino non deve alterare la destinazione della cosa comune e non può impedire agli altri condomini di farne lo stesso impiego; Articolo 1120 secondo comma: sono vietate le innovazioni che possano recare pregiudizio alla stabilita o alla sicurezza del fabbricato, che ne alterino il decoro architettonico o che rendano talune parti comuni dell’edificio inservibili all’uso o al godimento anche di un solo condomino; Articolo 1121 terzo comma: qualora l'innovazione comporti una spesa molto gravosa o abbia carattere voluttuario rispetto alle particolari condizioni e all’importanza dell’edificio, e consista in opere, impianti o manufatti suscettibili di utilizzazione separata, i condomini che non intendono trarne vantaggio sono esonerati da qualsiasi contributo nella spesa, possono tuttavia, in qualunque momento, partecipare ai vantaggi dell'innovazione, contribuendo nelle spese di esecuzione e di manutenzione dell'opera. Obbligo punti di ricarica per i nuovi edifici non residenziali È contenuto nel comma 1 del medesimo art. 17 quinquies del “Decreto sviluppo 2012”. Entro il 1º giugno 2014, i comuni devono adeguare il regolamento edilizio prevedendo, con decorrenza dalla medesima data, che ai fini del conseguimento del titolo abilitativo edilizio sia obbligatoriamente prevista, per gli edifici di nuova costruzione ad uso diverso da quello residenziale con superficie utile superiore a 500 metri quadrati e per i relativi interventi di ristrutturazione edilizia, l'installazione di infrastrutture elettriche per la ricarica dei veicoli idonee a permettere la connessione di una vettura da ciascuno spazio a parcheggio coperto o scoperto e da ciascun box per auto, siano essi pertinenziali o no, in conformità alle disposizioni edilizie di dettaglio fissate nel regolamento stesso. Tale obbligo, quindi, entrerà in vigore solo dopo l’effettivo adeguamento del regolamento edilizio del comune interessato. Obbligo stazione di ricarica per le stazioni di distribuzione dei carburanti del Friuli Venezia Giulia L’Amministrazione del Friuli Venezia Giulia, nella Legge Regionale n.19 dell’11 ottobre 2012 “Norme in materia di Energia e Distribuzione dei Carburanti” articolo 37 comma 6, ha introdotto l’obbligo per tutte le stazioni di rifornimento esistenti nel suo territorio di munirsi di una stazione di ricarica per mezzi elettrici entro dodici mesi dall’entrata in vigore della legge. Day by DIN 1 | 14 14053_Day by DIN_01-14.indd 31 31 17/04/14 14.55 Tecnica Interruttori invece che fusibili. I vantaggi degli interruttori magnetotermici 32 Day by DIN 1 | 14 14053_Day by DIN_01-14.indd 32 17/04/14 14.55 Tecnica Per molti anni il fusibile è stata la scelta d'elezione per proteggere operatori e macchine dalla sovracorrente. Ma oggi nei settori industriale, commerciale e dei trasporti è sempre più diffuso - in forma rielaborata – un dispositivo che fece la sua comparsa nei centralini oltre trent'anni fa: l'interruttore magnetotermico. Sabine Berndt: Product Manager - DIN Rail Products Interruttore magnetotermico L'interruttore magnetotermico (MCB) esiste dagli anni venti. La sua caratteristica principale è la possibilità di essere ripristinato dopo l'intervento premendo semplicemente una leva manuale, senza l'ausilio di attrezzi. Inoltre, offre una selettività uniforme e delle caratteristiche d'intervento sull'intero periodo operativo, quindi un'affidabilità costante. Uffici, aeroporti, parchi solari, treni ad alta velocità: esiste un buon motivo se questa soluzione solida e ben concepita per la protezione delle linee elettriche viene sempre più utilizzata nelle applicazioni in cui massima sicurezza e massima disponibilità rivestono un'importanza cruciale. Fusibili Sono i "classici" dispositivi di protezione contro la sovracorrente. Un fusibile offre alti livelli di commutazione e una buona limitazione della corrente. Oltre a esibire caratteristiche di buona selettività da nuovi, questi dispositivi sono decisamente economici quando vengono inizialmente utilizzati per fornire dei collegamenti a interruzione. A questo va ad aggiungersi la peculiarità più significativa: dopo essere intervenuto, il fusibile deve essere sostituito con uno nuovo. Un interruttore magnetotermico può essere testato in modo affidabile. È nella sua stessa natura: su un fusibile, quando viene prodotto, si possono eseguire solo test casuali e controllare l'efficacia d'intervento. Non è possibile effettuare un test di funzionamento, in quanto si distruggerebbe il fusibile stesso. In pratica, è possibile basarsi solo su uno "spot test" che verifica la protezione statistica del fusibile. Se invece si desidera controllare la qualità di un dispositivo per la protezione contro la sovracorrente non solo attraverso l'ispezione visiva, semplici test di continuità o prove di scuotimento, occorre affidarsi agli interruttori magnetotermici: questi dispositivi vengono sempre testati in fabbrica da polo a polo e tarati. La funzionalità di un interruttore magnetotermico ABB MCB S800 ad alte prestazioni può essere verificata in qualsiasi momento tramite il pulsante di test, anche se già installato. Questo fattore offre la massima sicurezza. In qualsiasi momento. Garantire la massima sicurezza per l'operatore La maggior parte degli incidenti che coinvolgono l'elettricità non ha una causa tecnica. Un foglio di alluminio avvolto attorno a un fusibile bruciato, un dito che entra in contatto col porta fusibile, l'estrazione dei fusibili con forza senza le opportune dotazioni di sicurezza, la scarica su un bracciale metallico o una certa mentalità diffusa che tende "a lasciar correre", sono situazioni che contribuiscono a determinare i risultati della "Investigation of Electrical Accidents in the Trade Associations Energy, Textiles, Electrics and Media Products, secondo la quale circa l'85% di tutti gli incidenti segnalati che coinvolgono l'elettricità riguarda anche personale qualificato. Gli incidenti elettrici si verificano soprattutto nella distribuzione a bassa tensione. Dato il recente diffuso utilizzo dei fusibili nelle installazioni fotovoltaiche, non sorprende il fatto che gli eventi dovuti alla formazione di arco siano citati come terza causa di incidente elettrico. In particolare, elevati livelli di corrente c.c. negli impianti fotovoltaici possono creare archi pericolosi quando si sostituiscono maldestramente i fusibili senza prima azionare il sezionatore. Ciò accade nonostante il fatto che gli interruttori magnetotermici per la sicurezza del cablaggio negli impianti fotovoltaici siano disponibili da diversi anni, consentendo di eliminare una volta per tutte con un semplice gesto ogni rischio per la sicurezza. Un altro vantaggio degli interruttori magnetotermici è la possibilità di eliminare il rischio che venga installato un fusibile con corrente nominale sbagliata – cosa possibile all'interno dei portafusibili delle scatole di derivazione del generatore. È un dato di fatto che le linee guida sulla sicurezza non sempre vengano osservate quando si sostituiscono i fusibili e che spesso le dotazioni di sicurezza siano aggirate. Inoltre, la sostituzione quotidiana dei fusibili implica sempre un rischio, che può essere facilmente evitato azionando la levetta di un interruttore magnetotermico prima di procedere. Day by DIN 1 | 14 14053_Day by DIN_01-14.indd 33 33 17/04/14 14.55 Tecnica Proprietà del sezionatore e sicurezza Non è possibile scollegare un fusibile bruciato. È necessario installare anteriormente un sezionatore, se non è già integrato nel portafusibile. Questo fa aumentare lo spazio occupato sulla guida DIN rispetto a un interruttore magnetotermico dotato di funzionalità di disconnessione – un dispositivo che può assolvere entrambi i compiti: proteggere e disconnettere. Le proprietà dei fusibili cambiano Spesso si trascura il fatto che i fusibili sono soggetti a un processo di invecchiamento. I livelli di efficienza per quanto riguarda la selettività o il backup possono essere determinati solo in un punto e si riferiscono sempre e solo a un fusibile nuovo. Gli sbalzi di tensione durante la vita del fusibile possono infatti modificarne la capacità di reazione. Il fusibile è inaffidabile poiché il processo di fusione determina il tempo di disconnessione. È stato riferito che persino sbalzi di temperatura improvvisi senza sovraccarico o corto circuito possono far saltare il fusibile. Interruttore magnetotermico: efficienza costante per l'intero ciclo di vita Un interruttore magnetotermico garantisce anni di regolare efficienza. Ciascun polo è protetto singolarmente: in caso di guasto, vengono disattivati tutti i poli e tutte le caratteristiche d'intervento mantengono la loro affidabilità. Per l'intera durata del ciclo di vita. 34 Efficiente ed ecologicamente sicuro Investimenti e sostenibilità L'ecosostenibilità si sposa con la convenienza economica I fusibili bruciati devono essere smaltiti. Quando un interruttore magnetotermico scatta, è invece possibile riattivarlo in modo semplice e sicuro, anche tramite comando remoto; una caratteristica importante, soprattutto per le centrali a energia solare e i parchi eolici. Altri vantaggi per l'ambiente derivano dal fatto che i componenti del magnetotermico possono essere facilmente riciclati e che l'interruttore occupa poco spazio. Funzionamento più rapido, nessuna interruzione, pronta disponibilità Un fusibile bruciato deve essere cambiato. È quindi necessario tenere a magazzino il fusibile sostitutivo. Se si è fortunati è possibile acquistarlo, in caso contrario, può essere che il fusibile non sia facilmente reperibile nel luogo in cui l'unità viene utilizzata e questo può provocare dei gravi ritardi. Inoltre, durante la sostituzione deve essere disponibile un'opportuna apparecchiatura di sicurezza. In simili casi, tutto ciò determina ulteriori ritardi. Spesso è difficile stabilire se un fusibile è bruciato. Inoltre, un fusibile bruciato normalmente non genera alcun segnale d'intervento da inviare in remoto. Se si utilizza un magnetotermico, invece, tutto questo è facilmente realizzabile installando un contatto ausiliario o di segnale, contribuendo a rendere la posizione dell'interruttore sempre chiara. I magnetotermici moderni, come l'MCB S800 ad alte prestazioni, prevedono una posizione "TRIP". È anche possibile resettare l'interruttore a mano senza l'ausilio di attrezzi particolari. Le nuove serie sono anche dotate di unità di controllo remoto. Costi di manutenzione ridotti per un prezzo iniziale conveniente I progettisti di impianti elettrici spesso sostengono che le installazioni senza fusibili comportino un problema di investimenti. Se il cliente non chiede espressamente la presenza di un interruttore magnetotermico, il prodotto della concorrenza sarà sempre più conveniente. Tutti chiedono la sicurezza ma non tutti sono disposti a pagare di più per averla. In prima battuta, il costo iniziale dei fusibili può fare sembrare corretta questa considerazione. Tuttavia, spesso non vengono conteggiati né il costo del portafusibili, né gli oneri sostenuti durante il ciclo di vita dell'apparecchiatura, il cosiddetto TCO, ovvero il costo totale di gestione. Day by DIN 1 | 14 14053_Day by DIN_01-14.indd 34 17/04/14 14.55 Tecnica Questo non riguarda solo i costi per l'acquisto di una certa quantità di fusibili di ricambio, il trasporto o la predisposizione dei sistemi di sicurezza personale. La massima differenza di costo tra magnetotermici e fusibili è data dal tempo di inattività molto inferiore degli apparecchi elettrici collegati al circuito. I profitti persi ammontano a somme enormi per le imprese, in particolare per quelle che utilizzano circuiti a bassa tensione nei settori commerciale e industriale. Internet offre calcolatori online per determinare i profitti persi a causa dell'interruzione dell'attività. L'indisponibilità di una stazione telefonica mobile provoca perdite di profitto superiori a 600 euro al minuto; il sistema non funzionante di una borsa valori determina uno sbilancio dei conti di oltre 120.000 euro al minuto. Si tratta di costi che invece non vengono generati se scatta un magnetotermico; l'investimento in questo dispositivo si ripaga quindi velocemente. La gestione dei circuiti di protezione con interruttori magnetotermici garantisce che, anche nei momenti di bassa generazione, in un impianto fotovoltaico il maggiore costo rispetto ai fusibili può essere ammortizzato entro la prima ora del primo guasto. Il gestore dell'impianto Il gestore migliora i suoi profitti grazie ai tempi di interruzione ridotti e alla sicurezza dell'installazione, che garantisce costi ricorrenti contenuti. Questi fattori consentono al gestore di fruire di importanti vantaggi competitivi e di utilizzare le proprie risorse in investimenti che aggiungono valore. Assicuratevi di avere preso la decisione giusta Il progettista dell'impianto Un progettista di un'installazione che offre consulenza fornendo buoni argomenti a favore dell'adozione di un interruttore magnetotermico raccomandandone l'uso, fa la differenza come partner. Egli si garantisce ulteriori vantaggi competitivi e aggiudicandosi le commesse successive da parte dei clienti soddisfatti. Il lavoro quotidiano, inoltre, risulta semplificato in quanto la dimensione dell'interruttore rimane sempre la stessa, indipendentemente dall'alimentatore e dalla tensione. Vantaggi per tutti grazie all'uso di interruttori magnetotermici Tanti buoni motivi per utilizzare un interruttore magnetotermico Aspetti commerciali La dimensione compatta e uniforme agevola lo stoccaggio e riduce la gamma di prodotti da tenere a magazzino altrimenti necessaria. Il maggiore costo iniziale di un interruttore magnetotermico garantisce anche un profitto migliore. Va inoltre considerato che il tempo di vendita necessario è uguale a quello dedicato ai fusibili. Day by DIN 1 | 14 14053_Day by DIN_01-14.indd 35 35 17/04/14 14.55 Gli specialisti rispondono Quante ne sa L’esperto risponde Come si legge e che cosa indica il grado di protezione IP? Il grado di protezione IP è una classificazione introdotta dalla normativa EN60529 e recepita per il territorio italiano dalla norma CEI70-1. Esso indica il grado di protezione di apparecchiature elettriche dal contatto fisico con oggetti o corpi e dal contatto con l’acqua. Il codice è composto da due lettere IP seguite generalmente da 2 cifre. È inoltre possibile trovare due lettere opzionali di completamento del codice: IP XXab Protezione del materiale Protezione dall'accesso umano Protezione dall'acqua Protezione dai corpi solidi Definizione dei gradi di protezione contro l'accesso di corpi solidi e contatto con parti pericolose. Livello Definizione IP0X Nessuna protezione Effetti pratici - IP1X Protetto contro corpi solidi di dimensioni Protetto contro l'accesso con il dorso IP2X superiori a 50mm Protetto contro corpi solidi di dimensioni della mano Protetto contro l'accesso con un dito IP3X superiori a 12mm Protetto contro corpi solidi di dimensioni Protetto contro l'accesso con un attrezzo IP4X superiori a 2.5mm Protetto contro corpi solidi di dimensioni Protetto contro l'accesso con un filo IP5X superiori a 1mm Protetto contro la polvere Protetto contro l'accesso di polvere IP6X Totalmente protetto contro la polvere o di un filo sottile Totalmente protetto dalla polvere Definizione dei gradi di protezione contro l'accesso dei liquidi. Federico Redaelli Product Manager sistemi di videocitofonia ABB S.p.A. - ABB SACE Division 36 Livello Resistenza IPX0 Non protetto IPX1 Protetto da caduta verticale di gocce d'acqua IPX2 Protetto da caduta di gocce d'acqua con inclinazione massima 15° IPX3 Protetto dalla pioggia IPX4 Protetto da spruzzi IPX5 Protetto da getti d'acqua IPX6 Protetto da ondate IPX7 Protetto da immersione temporanea IPX8 Protetto da immersione continua Day by DIN 1 | 14 14053_Day by DIN_01-14.indd 36 17/04/14 14.55 Gli specialisti rispondono Lettere opzionali - Protezione contro l’accesso umano Livello Effetti a Protetto contro l'accesso con il dorso della mano b Protetto contro l'accesso con un dito c Protetto contro l'accesso con un attrezzo d Protetto contro l'accesso con un filo Lettere opzionali - Protezione del materiale Livello Effetti h Apparecchiatura ad alta tensione m Provato contro gli effetti dannosi dovuti all'ingresso dell'acqua con apparecchiatura s in moto Provato contro gli effetti dannosi dovuti all'ingresso dell'acqua con apparecchiatura w non in moto Adatto all'uso in condizioni atmosferiche specificate Lo sapevi che? Scatola in alluminio Welcome M Il posto esterno della nuova linea di videocitofonia Welcome M è stato progettato per offrire un grado di protezione IP54, garantendo quindi una protezione elevata da tutti gli agenti atmosferici. Ogni dispositivo è stato progettato e realizzato per garantire una tenuta perfetta dall’acqua piovana e un funzionamento corretto a tutte le temperature nella gamma da -40° a +70° ; le guarnizioni presenti sul telaio assicurano un isolamento ermetico di tutta la parte elettronica contenuta nella scatola. Il serraggio tra la cornice con ganci in metallo e la scatola in alluminio garantisce inoltre un elevato grado di protezione antistrappo e antivandalo IK07. Day by DIN 1 | 14 14053_Day by DIN_01-14.indd 37 37 17/04/14 14.56 Tecnica 38 Day by DIN 1 | 14 14053_Day by DIN_01-14.indd 38 17/04/14 14.56 Tecnica Illuminazione artificiale: dati di consumo L’illuminazione artificiale è certamente una delle applicazioni dell’energia elettrica più tipiche e apprezzate dal pubblico non tecnico. I bambini spesso confondono addirittura i termini di energia elettrica e luce. Filippo Negroni: Product Manager Apparecchi Modulari ABB S.p.A. - ABB SACE Division Incidenza dell’illuminazione sui consumi energetici L’energia elettrica impiegata per l’illuminazione incide, secondo stime della IEA (International Energy Agency), per circa il 19% (2.650 TWh/anno) dei consumi globali di energia elettrica. Il settore terziario è quello che usa la por- Raffronto tra consumi energetici ed efficienza delle lampade Sempre da studi dell’IEA, si ricava che gli impianti di illuminazione, nel 1960, avevano un’efficienza di circa 18 lm/W, mentre nel 2005 l’efficienza media risultava pari a 50 lm/W. Il tasso di miglioramento è stato relativamente costante fino al 1985 circa, con valori pari al 2,8% all’anno: a partire dal 1985, tali valori sono poi scesi, con un tasso pari a circa l’1,3% per anno. Questa diminuzione sembra andare in controtendenza con il miglioramento dell’efficienza registrato in altri usi finali e settori. La quota parte di illuminazione prodotta da ogni tipologia di sorgente luminosa è un altro dato che l’IEA fornisce per regione e settore. Da queste stime si ricava che le sorgenti ad incandescenza hanno fornito circa l’11,0% del totale (14,7 Plmh), le lampade a scarica ad alta intensità il 27,2% circa (36,3 Plmh) e le sorgenti fluo- 19% 81% L’energia elettrica impiegata per l’illuminazione incide per circa il 19% (2.650 TWh/anno) sui consumi globali di energia elettrica. 11% 27,2% G zione più elevata di questo dato. In media, infatti, questo comparto pesa per il 34% sul consumo totale, mentre il settore residenziale per il 14%; l’illuminazione esterna, infine, influisce per meno del 10%. li imprescindibili vantaggi offerti dall’illuminazione artificiale, non possono far tralasciare i numerosi problemi tecnici che devono essere affrontati per la realizzazione di un buon impianto anche sotto il profilo ambientale, oltre che economico. Attualmente, i consumi legati all’illuminazione artificiale rappresentano, infatti, percentuali importanti dei consumi energetici totali, soprattutto nei paesi occidentali in fase post industriale. Solo con una corretta impostazione dell’opera fin dalla fase progettuale e soprattutto con un’attenta realizzazione tanto del sistema d’illuminazione, quanto di quello di alimentazione e di controllo, si possono coniugare esigenze estetiche e funzionali con vincoli ambientali, di riduzione dei consumi e di costo. 61,8% Illuminazione prodotta per tipologia di sorgente: incandescenza 11,0% (14,7 Plmh); lampade a scarica ad alta intensità 27,2% (36,3 Plmh); sorgenti fluorescenti 61,8% (82,3 Plmh). Day by DIN 1 | 14 14053_Day by DIN_01-14.indd 39 39 17/04/14 14.56 Tecnica 31% Elettricità utilizzata per l’illumunazione nel settore residenziale 43% Elettricità utilizzata per l’illumunazione nel settore terziario rescenti il 61,8% (82,3 Plmh). Da questi dati si ricava anche che le sorgenti meno efficienti – in particolare, le lampade ad incandescenza, le lampade a vapori di mercurio e le lampade fluorescenti lineari T12 – forniscono ancora una quota importante dell'illuminazione elettrica globale (45%). Settore residenziale A livello mondiale, si stima che 811 TWh di elettricità finale siano stati utilizzati per l’illuminazione residenziale, pari a circa il 31% del consumo totale di elettricità per l’illuminazione e circa il 18,3% del consumo di energia elettrica. Questa energia è stata impiegata per fornire 17,4 Plmh di luce con rendimento medio pari a circa 21,5 lm/W, dato che è di gran lunga inferiore rispetto agli altri settori di uso finale di illuminazione. Se ci si concentra sui dati relativi ai Paesi dell’Unione Europea, si evince che l’illuminazione rappresenta il 10,5% del consumo elettrico residenziale. Le tecnologie delle lampade più utilizzate in questo settore includono le lampade ad incandescenza, le lampade alogene, le lampade fluorescenti compatte con ali- mentatore incorporato. Il consumo di elettricità delle lampade ad incandescenza rappresenta oltre la metà (56%) del dato globale, mentre le lampade alogene sono responsabili di circa il 31%. Settore terziario Complessivamente, si stima che 1.133 TWh di elettricità finale siano stati utilizzati per l’illuminazione, pari a circa il 43% del consumo totale di elettricità per l’illuminazione e poco più del 30% del consumo totale di elettricità nel settore terziario. Questa energia è stata impiegata per fornire 59,5 Plmh di luce, con un’efficienza media pari a 52,5 lm/W. Questo dato è di gran lunga superiore a quello per l’illuminazione residenziale, ma non così alto come per quello relativo all’illuminazione esterna. Concentrandosi ancora una volta sul continente europeo, l’illuminazione rappresenta la voce di consumo di energia elettrica maggiore del settore terziario, con il 21,57%, pari a circa 164 TWh/ anno. L’illuminazione esterna è responsabile di una quota pari al 4,7% del consumo complessivo di energia elettrica Filippo Negroni Product Manager Apparecchi Modulari ABB S.p.A. - ABB SACE Division 40 Day by DIN 1 | 14 14053_Day by DIN_01-14.indd 40 17/04/14 14.56 Tecnica del settore terziario. Le lampade fluorescenti lineari hanno la quota maggiore di mercato (16%), seguite dalle lampade fluorescenti compatte (6%). Settore industriale A livello mondiale si stima che 490 TWh di elettricità finale siano stati utilizzati per l’illuminazione in questo settore, pari a circa il 18% del consumo totale di elettricità per l’illuminazione e poco più dell’8,7% del consumo totale di elettricità nell’industria. Questa energia è stata impiegata per fornire 38,5 Plmh, con un’efficienza media di 79 lm/W. Questo è il dato più elevato rispetto a qualsi- asi altro settore, ad eccezione dell’illuminazione esterna. Illuminazione esterna Nel mondo si stima che 218 TWh di elettricità finale sono stati impiegati per l’illuminazione esterna, pari a circa l’8% del consumo totale di elettricità per l’illuminazione. Questa energia è stata impiegata per fornire 16,1 Plmh, con un’efficienza media di 74 lm/W. Efficienza e risparmio energetico Nel caso dell’illuminazione artificiale, i consumi dipendono principalmente, oltre che dal tipo di sorgenti luminose scelte, dalla potenza e dal numero delle stesse, dalla possibilità di regolazione offerta dal sistema di controllo dell’impianto elettrico di alimentazione. Infatti, a parità di servizio reso (illuminamento), la possibilità di parzializzare o al limite spegnere una porzione di impianto quando non necessario (anche in ragione dei contributi dell’illuminazione naturale e della presenza o meno di persone) può incidere in modo importante sui costi complessivi. 18% Elettricità utilizzata per l’illumunazione nel settore industriale 8% Elettricità utilizzata nel mondo per l’illumunazione esterna Day by DIN 1 | 14 14053_Day by DIN_01-14.indd 41 41 17/04/14 14.56 Tecnica Mylos Ultra: l’esclusività a misura di cliente Il sistema Mylos si arricchisce oggi di una nuova possibilità, studiata e concepita per soddisfare la clientela più esigente: Mylos Ultra. Guido Tronconi: Product Manager Serie Civili e Home Automation ABB S.p.A. - ABB SACE Division M Guido Tronconi Product Manager Serie Civili e Home Automation ABB S.p.A. - ABB SACE Division ylos Ultra permette di realizzare punti luce con finiture assolutamente uniche, in grado di sposarsi perfettamente con gli ambienti più ricercati e di design, in un perfetto connubio tra forme, tonalità e dettagli. Le finiture selezionate e i materiali assemblati con sapiente abilità artigianale stupiscono per eleganza, esclusività e perfezione realizzativa. Grazie alla partnership stabilita da ABB con importanti aziende operanti nel settore dell’interior design, Mylos Ultra permette di sperimentare materiali innovativi per le cornici di finitura del proprio punto luce. Le nuove cornici di finitura Mylos Ultra sono concepite appositamente per accogliere il materiale scelto dal cliente, riportato a mano sulla placca attraverso una sot- tile “skin” che si adatta perfettamente alla naturale curvatura del profilo. Il sottoplacca e la cornicetta, cromati con un’innovativa tecnologia di deposizione atomica “a secco”, impreziosiscono ulteriormente il risultato con un tocco di sobria lucentezza. È possibile scegliere le proprie cornici Mylos Ultra tra una serie di finiture standard (selezionate seguendo i più recenti trend di mercato), oppure spaziare nell’ampia offerta dei partner selezionati, per raggiungere la perfetta e totale integrazione del punto luce con la parete, non solo dal punto di vista visivo, ma anche tattile. Mylos Ultra ridefinisce quindi il concetto di “personalizzazione” mettendo alla portata di ciascun cliente un catalogo dinamico, esclusivo, modellato secondo le proprie esigenze. 3M® Con l’introduzione dei rivestimenti materici DI-NOC, 3M ha creato dei laminati elastici adesivi che rivoluzionano il concetto di rinnovamento degli ambienti. Possono essere infatti installati in loco su supporti preesistenti, evitandone la sostituzione ed azzerando così i costi di smontaggio, trasporto e smaltimento. Per questi motivi trovano sempre maggiore impiego in fase di ristrutturazioni ed allestimenti. Assomigliano in modo sorprendente ai più diffusi materiali presenti in natura, sia dal punto di vista estetico che tattile. Hanno un’eccellente resistenza all’acqua, allo sporco, all’impatto, all’usura e all’abrasione. 42 Day by DIN 1 | 14 14053_Day by DIN_01-14.indd 42 17/04/14 14.56 Tecnica Alcantara® Un’azienda il cui nome è diventato sinonimo di qualità e pregio: l’Alcantara è un materiale composito, ottenuto dalla particolare combinazione di un processo di filatura e di numerosi processi di produzione tessili e chimici, che lo rendono estremamente resistente ma anche morbido e adatto a molteplici impieghi. Viene utilizzata in numerosi settori applicativi per rivestire tantissime superfici e forme: nell’automotive, nell’arredamento, nello yachting, nell’abbigliamento ed accessori, nel settore hi-tech. Presenta elevate proprietà funzionali e caratteristiche tecniche differenziate e adeguate ad ogni ambiente di applicazione Jannelli&Volpi® J&V è leader in Italia nel campo della carta da parati e tessuti d’arredamento dimensionale. L’ampia gamma di rivestimenti murali vinilici su base di tessuto-non-tessuto è caratterizzata da una varietà di stampe cromatiche, textures tridimensionali, superfici opache o perlescenti o con effetti lucidi. I materiali impiegati si distinguono per l’eccezionale resistenza alla luce, lavabilità e stabilità nel tempo, grazie all’impiego di innovative tecnologie produttive. Day by DIN 1 | 14 14053_Day by DIN_01-14.indd 43 43 17/04/14 14.56 Tecnica Gestione integrata degli elettrodomestici: più comfort e meno consumi Diego Carzaniga: Product Manager Home&Building Automation ABB S.p.A. - ABB SACE Division I l controllo integrato di tutte le funzioni della propria abitazione è ormai una realtà anche in ambito domestico: gestire facilmente da un unico punto (per esempio con il proprio smartphone o tablet) tutte le funzioni legate a illuminazione, tapparelle o termoregolazione, impostare l'inserimento/disinserimento dell'impianto allarme, ricevere le segnalazioni relative a fughe di gas o tentativi di intrusione, e molto altro ancora, non è più un miraggio. Grazie alle soluzioni di Home&Building Automation in standard KNX della gamma ABB, tutto ciò è alla portata di chiunque, favorendo lo sviluppo e la diffusione delle applicazioni domotiche. Sempre più spesso, alla “domotica classica”, si stanno affiancando delle possibilità che fino a poco tempo fa erano considerate applicazioni da “fantascienza” adatte per i soggetti di film e libri, ma che recentemente sono diventate oggetto di studio concreto da parte di produttori e system integrator. Una di queste è sicuramente la possibilità di controllare degli “elettrodomestici intelligenti” capaci di comunicare con il mondo esterno fornendo informazioni utili alla loro gestione. 44 Grazie al pannello ComfortTouch della gamma ABB KNX, e alla collaborazione con il produttore di elettrodomestici Miele®, le applicazioni domotiche classiche possono già oggi essere estese anche alla gestione di questi apparati intelligenti. Non è più necessario andare in cucina per vedere quanto tempo di cottura manca all’arrosto: per saperlo, è sufficiente accedere alla pagina dedicata sul ComfortTouch. Lo stesso vale per tenere sotto controllo il ciclo della propria lavatrice. E, sempre dal ComfortTouch, è possibile decidere di spegnere tutti i carichi (compresi gli elettrodomestici) quando si esce da casa, lasciando attiva solo la lavastoviglie per avere i piatti già puliti al proprio rientro. La comunicazione tra elettrodomestici Miele e ComfortTouch è realizzata tramite un gateway (Miele@home gateway) che permette di fatto di creare un’unica rete che comprende gli elettrodomestici stessi e i dispositivi ABB KNX. ComfortTouch realizza la funzione di pannello di controllo centralizzato, offrendo un touch screen intuitivo e immediato dal quale gli elettrodomestici (ma anche tutte le altre funzionalità dome- Day by DIN 1 | 14 14053_Day by DIN_01-14.indd 44 17/04/14 14.56 Tecnica stiche) possono essere monitorati grazie ad una comoda interfaccia utente grafica. Con ComfortTouch il livello di integrazione non si ferma alla gestione degli elettrodomestici: anche il sistema Hi-fi può essere gestito e interfacciato con il proprio impianto domotico in standard KNX. In collaborazione con Bang&Olufsen®, ABB ha realizzato una soluzione che consente il controllo e l’accesso completo alla play-list e alla collezione di brani musicali direttamente dal ComfortTouch. Al tempo stesso i controllori remoti di Bang&Olufsen® (gamma Beo4, Beo5 e Beo6) possono essere utilizzati per trasmettere comandi ad un ricevitore IR della gamma ABB (Busch Jaeger), garantendo quindi il controllo, da un unico telecomando, sia del proprio impianto Hi-fi, sia di tutte le funzioni dell'abitazione (illuminazione, tapparelle, termoregolazione, gestione scenari e così via). L’interfacciamento tra il ComfortTouch e le soluzioni Bang&Olufsen® è realizzata tramite il Master LinkGateway di Bang&Olufsen®. In generale, sfruttando le uscite audio del ComfortTouch, è possibile collegare il sistema agli alimentatori di impianti audio esterni per poter riprodurre play-list salvate su dischi di rete (per esempio NAS = Network Attached Storage) o su supporti locali (USB, SD Card). Integrazione non vuol dire solo massimo comfort, ma anche efficienza energetica. Gli scenari facilmente richiamabili dal ComfortTouch permettono di gestire in maniera intelligente illuminazione e termoregolazione, ottimizzando i consumi energetici. Anche il monitoraggio dei consumi stessi è semplice e immediato: grazie alla funzione DataLogger è infatti possibile visualizzare graficamente l’andamento dei consumi nel tempo, esportando i dati storici (se necessario) in una cartella di rete o su un supporto di memoria (USB, SD). Con il ComfortTouch della gamma ABB le applicazioni domotiche fanno un passo nel futuro, offrendo non solo la gestione centralizzata di una soluzione completa di Home&Building Automation a standard KNX, ma anche un’esperienza d'uso integrata per il controllo di tutte le funzioni della propria abitazione; dove anche gli elettrodomestici, l’impianto Hi-fi e i contatori di energia diventano “intelligenti”. Day by DIN 1 | 14 14053_Day by DIN_01-14.indd 45 45 17/04/14 14.56 Curiosità Le dighe più grandi del mondo. Opere faraoniche e grandiose per la produzione di energia, ma a che costo? L’efficienza energetica rimane l’unica vera soluzione pulita. Federico Radaelli: Product Manager sistemi di videocitofonia ABB S.p.A. - ABB SACE Division L a sfida dell’uomo nella realizzazione di grandi opere ha sempre suscitato grandi emozioni e risvegliato sensazioni di orgoglio e competizione tra nazioni; spesso queste sfide hanno dato il “La” ad una spinta tecnologica di cui tutto il mondo ha beneficiato, altre, causa una cieca e fine a se stessa voglia di impressionare, sono state teatro di tragedie umane e ambientali. Uno dei campi più spettacolari sui quali si è giocata questa sfida è quello delle dighe per la generazione di energia idroelettrica, dove tra l’altro si è scritta la pagina più triste della storia nel settore energetico in Italia (Vajont, 1963). L’energia idroelettrica rappresenta ad oggi la maggior parte della produzione di energia rinnovabile che viene sfruttata sul nostro pianeta, ricoprendo secondo alcune stime oltre l’80% del totale rinnovabile prodotto. Considerato l’aumento costante di energia richiesta ogni giorno dagli abitanti del pianeta, conseguenza della spasmodica crescita di dispositivi elettrici ed elettronici di consumo e dell’aumento costante della produzione industriale nei paesi emergenti, negli ultimi decenni alcune nazioni hanno deciso di investire in grandiosi impianti di produzione di energia idroelettrica per soddisfare la fame crescente di energia elettri- ca senza ricorrere al costoso e inquinante petrolio o al carbone. L’impianto considerato il più grande del mondo si trova a Itaipù al confine tra Paraguay e Brasile lungo il fiume Paranà. Completato nel 1984 dopo 14 anni di lavori ha una capacità energetica di 14 GW e una produzione di 90 TWh annui (sufficienti a soddisfare un quarto del fabbisogno di un paese come l’Italia in un anno). Il lago artificiale che è stato creato contiene 29 miliardi di m3 di acqua con un’estensione in lunghezza di 200Km (Milano – Bologna per dare un’idea). La diga ha una lunghezza totale di 7,7 Km e un’altezza nel punto più alto di 196 metri. Nel 2006 è stato invece inaugurato l’impianto con la capacità energetica più elevata: si tratta della diga delle Tre Gole lungo il corso del fiume Azzurro nella provincia dell’Hubei in Cina, che non a caso è anche il paese in cui la necessità di energia elettrica si è più che raddoppiata negli ultimi 10 anni. L’impianto ha una capacità di 18,2 GW e garantisce una produzione elettrica a regime di 104 TWh annui. Con le sue 32 turbine e una struttura in cemento lunga oltre 2 km permette di coprire il 3% dei bisogni energetici della Cina dando “la luce” a più di 60 milioni di persone. L’impatto di quella che viene considerata come una delle energie più pulite del mondo nasconde però alcuni effetti collaterali non trascurabili: per la costruzione della famosa diga cinese è stata sommersa un’enorme area (10.000 km2) e, insieme a questa, 116 centri abitati (1,4 milioni di abitanti trasferiti) e 1300 siti archeologici, senza considerare l’impatto ambientale con la scomparsa di alcune specie animali e vegetali spazzate via dal lago artificiale. L’impatto sociale e le accuse sollevate sono state talmente forti da modificare le strategie per la costruzione delle future dighe, abbandonando l’idea di mega impianti a favore di piccole costruzioni localizzate e meno invasive. Considerando che difficilmente le popolazioni dei nuovi paesi emergenti rinunceranno alla possibilità di inseguire quella migliore qualità della vita che la crescita economica prospetta, e che fino ad ora era stata ad appannaggio esclusivo dell’occidente, è giusto chiedersi se esiste realmente un’energia davvero pulita o se, come sostenuto con determinazione e coerenza anche da ABB, la vera soluzione sia quella dell’utilizzo congiunto di energie rinnovabili e sistemi per ridurre al minimo l’utilizzo di energia. Solo tramite lo sviluppo di nuove tecnologie e il controllo dei consumi tramite avanzati sistemi di efficienza energetica sarà possibile sodisfare le esigenze di un modo “energivoro” senza lasciare eccessive impronte sull’ecosistema. Uno scorcio su due dighe per la produzione idroeletrica: l’idea dei mega impianti sta tramontando, a favore di piccole costruzioni localizzate e meno invasive. 46 Day by DIN 1 | 14 14053_Day by DIN_01-14.indd 46 17/04/14 14.56 Novità e fatti Day by web Adesso mi sento ancora più fortunato! Q uaranta miliardi di pagine indicizzate e 330 milioni di ricerche eseguite ogni giorno. Questi i numeri di Google, la porta d'ingresso a Internet per la maggior parte delle persone al mondo. "Mi sento fortunato" è l'affermazione che milioni di utenti leggono nella home page di Google durante l'accesso alla rete. Poche parole, una frase intenzionalmente sintetica, per mantenere semplice l'aspetto della pagina. Ma vi sentite davvero fortunati? E ogni quanto? Non così tanto, secondo le statistiche di Google: solo l'1% delle ricerche tramite parola chiave è seguita da un clic su "Mi sento fortunato". Questo dato ha recentemente indotto il colosso della rete ad attivare una funzione "istantanea", che visualizza i risultati di una ricerca mentre l'utente sta ancora digitando. Non sappiamo se questa notizia di ABB cambierebbe l'opinione degli ingegneri di Mountain View, ma da qualche settimana, il pulsante "Mi sento fortunato" sarà la scelta preferenziale dei clienti ABB. Gli interruttori magnetotermici S 200 di ABB su guida DIN, infatti, sono ora ampiamente descritti, insieme a molti altri prodotti, sul sito web abb.com e per stampare l'intero foglio specifiche di un S 201 B a 16 A basta immettere il tipo di prodotto nella barra del motore di ricerca: la pagina del dispositivo sarà visualizzata come primo risultato. Cosa ancora migliore, la pagina di ogni singolo prodotto ora presenta tutti i certificati, le approvazioni, i documenti tecnici e i disegni 3D disponibili. Provate e scoprite la semplicità: non vi sentite ancora più fortunati, adesso? Fonti: http://en.wikipedia.org/wiki/Google_Search www.google.com Day by DIN 1 | 14 14053_Day by DIN_01-14.indd 47 47 17/04/14 14.56 Novità e fatti Da installatore a esperto di Marketing Federico Mai: Marketing Communication Account ABB S.p.A. - ABB SACE Division Customer Satisfaction (CS) Come migliorare la qualità dei prodotti e dei servizi offerti dalla propria azienda attraverso la rilevazione dei bisogni e della soddisfazione dei Clienti Parte seconda (segue dal precedente Day by DIN n° 3-2013) Il progetto di indagine: come progettare una rilevazione della CS Per realizzare una indagine di CS, è utile elaborare un progetto della ricerca, il quale dovrebbe contenere informazioni in merito alle seguenti variabili: − analisi del contesto di riferimento entro cui sarà sviluppata l’indagine; − obiettivi perseguiti attraverso l’indagine; − destinatari dell’indagine: definire i destinatari dell’indagine significa decidere di rivolgerla in modo indifferenziato a tutti i Clienti del prodotto o del servizio in questione, oppure individuare un particolare target di Clienti. In tal caso, sarà effettuata una segmentazione dei Clienti che avrà ripercussioni sui criteri di costruzione del campione di indagine, offrendo una chiave di lettura dei risultati differenziata rispetto ai segmenti individuati; − campione di indagine: definire il campione valutando le sue caratteristiche in relazione a risorse e tempi disponibili. È possibile coinvolgere nella rilevazione l’universo di riferimento nella sua totalità, oppure effettuare un campionamento e proiettare successivamente sull’universo i risultati ottenuti. In tal caso, occorre prestare attenzione ai criteri di composizione del campione in modo tale da garantire adeguati livelli di attendibilità e significatività statistica dei dati ottenuti e da ridurre eventuali errori; − attori coinvolti nel progetto: definire il team di lavoro, valutando risorse e competenze disponibili, interne ed esterne all’azienda; − modalità di somministrazione: individuare strumenti, risorse e modalità per la realizzazione operativa dell’indagine (ad esempio: questionario, intervista telefonica, intervista personale); 48 − modalità di raccolta, inserimento ed elaborazione dei dati: definire l’organizzazione della modalità di raccolta dei dati. Occorre distinguere tra la fase di indagine preliminare, volta al reperimento di informazioni qualitative di base che servono per circoscrivere adeguatamente il campo di ricerca e impostare correttamente l’indagine (ad esempio attraverso strumenti quali focus group e interviste), e la fase di indagine quantitativa vera e propria. A questo proposito, occorrerà inoltre definire le modalità di inserimento dei dati e le successive modalità di elaborazione (ad esempio, con quali risorse umane e attraverso quali supporti informatici); − fasi della ricerca: pianificare le fasi di sviluppo e realizzazione dell’indagine; un utile strumento di pianificazione e gestione del progetto potrebbe essere il GANTT, che consente di visualizzare in forma schematica le diverse fasi del progetto, le responsabilità assegnate e i tempi di realizzazione programmati, permettendo il monitoraggio in itinere del corretto andamento delle attività; − presentazione e pubblicizzazione dell’indagine: definire strumenti, canali, modalità, tempi e destinatari per diffondere l’indagine e, a conclusione, i risultati raccolti. Il questionario Come disporre di uno strumento di rilevazione coerente con gli obiettivi di indagine Il processo di costruzione di un questionario prevede tre passaggi fondamentali: − dopo aver formulato e definito le ipotesi della ricerca, e precisato l’oggetto e gli scopi dell’Indagine, si può procedere ad effettuare un campionamento della popolazione di riferimento per individuare le unità di analisi; − occorre poi individuare, sulla base delle finalità della ricerca e dei risultati che si desidera ottenere, la tipologia di questionario da somministrare. Il questionario può essere postale, telefonico, elettronico o personale, ossia compilato da un intervistatore. Ogni tipologia presenta punti di forza e di debolezza che devono essere tenuti in considerazione per una corretta applicazione; − la difficoltà successiva è quella della scelta delle domande da utilizzare per ottenere uno specifico tipo di risposta e di informazione. Le domande di cui un questionario si può avvalere possono essere classificate o sulla base dello scambio domanda-risposta oppure sulla base del contenuto e degli obiettivi che ci si propone di raggiungere. In funzione della loro forma tecnica, le domande possono essere classificate in: − domande aperte: non prevedono risposte predefinite dal ricercatore e consentono piena libertà espressiva al soggetto intervistato; − domande chiuse: prevedono un ventaglio di risposte definite a priori dal ricercatore; − domande a scala: prevedono l’utilizzo di scale di misurazione di vario tipo per la misurazione di atteggiamenti o opinioni. La scelta tra domande aperte, chiuse o a scala deve essere fatta in funzione di un bilancio tra vantaggi e svantaggi e sulla base di ciò che si cerca di conoscere ed indagare. In funzione del contenuto, invece le domande possono essere: − domande di base: quesiti su caratteristiche anagrafiche, genere, professione, reddito, eccetera dell’intervistato; − domande filtro: quesiti che permettono Day by DIN 1 | 14 14053_Day by DIN_01-14.indd 48 17/04/14 14.56 Novità e fatti di decidere i temi/problematiche da sottoporre all’intervistato; − domande strutturali: quesiti che riguardano attributi fondamentali dell’intervistato in relazione alla ricerca; − domande di comportamento: quesiti che riguardano fatti ed esperienze concrete dell’intervistato. Occorre concatenare le domande e le parti del testo su un filo logico, aggregando i quesiti relativi ad uno stesso argomento in un’unica batteria o set di domande. Evitare un numero eccessivo di domande può agevolare l’intervistato e consentirgli così di concentrarsi su aspetti precisi della tematica trattata. Un’altra accortezza potrebbe essere quella di procedere con una ''tecnica ad imbuto'', cioè una tattica di avvicinamento progressivo agli argomenti più difficili o delicati per ridurre fraintendimenti, equivoci, eccetera. Al fine di creare un’atmosfera distesa ed agevolare la veridicità delle risposte, potrebbe essere utile scrivere una frase introduttiva al questionario con le istruzioni per la compilazione e/o una lettera di presentazione della ricerca nella quale si esplicitano i riferimenti dell’azienda che realizza l’indagine e l’importanza di ottenere le risposte dell’intervistato. Ciò rassicura quest’ultimo sul fatto che non vi sono risposte giuste o sbagliate, che sarà garantito il suo anonimato e che le sue risposte saranno analizzate in modo confidenziale. Occorre aggiungere che nella fase di redazione di un questionario potrebbe essere utile, in termini sia di risparmio di tempo e risorse sia di qualità dei risultati, un pre-test. Il pretest è una fase di prova del questionario per testarne tutte le sue parti e le eventuali criticità (la formulazione delle domande, il loro ordine, le domande superflue, eccetera). Sulla base delle annotazioni, dei commenti e del- le risultanze emerse da questa fase di pretest, è possibile ''aggiustare'' e modificare il questionario giungendo così alla sua stesura definitiva. Alcuni accorgimenti operativi per il successo di un’indagine di CS Parallelamente al processo di realizzazione dell’indagine di CS occorre tenere in considerazione alcuni importanti fattori di successo, ovvero dimensioni da presidiare con cura allo scopo di garantire la riuscita del progetto e stimolare delle ricadute nel lungo periodo sulla capacità e sulla possibilità di miglioramento effettivo della qualità dei servizi. Tra i fattori di successo si segnalano in particolare i tre aspetti illustrati di seguito. Presidio della comunicazione interna e della comunicazione esterna La comunicazione è un aspetto determinate per la buona riuscita delle indagini di CS, sia sul versante interno sia sul versante esterno all’azienda. Internamente contribuisce innanzitutto a creare e diffondere una cultura di CS, ovvero di valori organizzativi basati sui principi dell’orientamento al Cliente, del miglioramento continuo, e così via, e a consolidarla nel tempo. In secondo luogo contribuisce a motivare il personale e a coinvolgere lo stesso nella realizzazione del progetto, che per sua natura risulta intersettoriale. Infine, costituisce un supporto ineliminabile nella gestione del cambiamento che viene prefigurato dall’attività di CS. In questo caso la comunicazione interna risulta funzionale alla creazione di un clima e di un atteggiamento costruttivo, volto a ricercare le cause e non le colpe di un disservizio. La comunicazione esterna è ovviamente fondamentale nel momento di pubblicizzazione e diffusione dell’indagine stessa e nel momento di restituzione ai Clienti dei risulta- ti raccolti. Inoltre è importante per informare sulle azioni che l’azienda intende intraprendere per rispondere alle necessità segnalate e per migliorare i servizi. La comunicazione torna ad essere fondamentale, infine, per informare sui miglioramenti realmente avviati e sui cambiamenti introdotti. Raccordo della rilevazione ai processi decisionali e ai processi gestionali Poiché la CS non consiste esclusivamente in una pratica conoscitiva, ma rappresenta uno strumento strategico per orientare le scelte dell’azienda verso più elevati livelli di efficienza ed efficacia dei servizi erogati, è necessario prevedere delle modalità e dei sistemi di interfacciamento tra il processo di CS e i processi decisionali e gestionali dell’azienda. In particolare, è opportuno che la CS si raccordi con il sistema di valutazione e il sistema premiante, contribuendo a motivare il personale verso il miglioramento della qualità dei prodotti/servizi. La CS inoltre può costituire una fonte informativa importante per orientare il sistema di programmazione e controllo dell’azienda, dando indicazioni circa gli interventi correttivi da apportare ai prodotti o ai servizi al fine di renderli maggiormente coerenti con i bisogni e le attese dei Clienti. Continuità della rilevazione In un’ottica di miglioramento continuo, la CS non può costituire un evento sporadico. Il monitoraggio costante consente di capire e interpretare efficacemente l’evoluzione dei bisogni del contesto socio-economico di riferimento, permettendo quindi di tenere sotto controllo nel tempo la capacità dei prodotti/servizi di rispondere adeguatamente a tali sollecitazioni. Il quadro dei bisogni e delle attese dei Clienti, infatti, muta nel tempo con velocità sempre maggiore, modificando il loro insieme di aspettative. Day by DIN 1 | 14 14053_Day by DIN_01-14.indd 49 49 17/04/14 14.56 Infine per rilassarsi La Rete Elettrica Tecnica, storia e curiosità 1 2 3 Orizzontale 4 3 - Il controllo che manda in pensione le chiavi 5 5 - Una "bella" caratteristica dei centralini modulari 6 6 - Si sfogliano su un touch panel 7 8 - Un documento "aggiunto" ad un altro 8 10 - Misurano i touch panel 11 - Grado di protezione 9 13 - Può essere di distribuzione o di comunicazione 10 14 - Interruttore magnetotermico "internazionale" 16 - Interruttore differenziale "internazionale" 11 17 - Il "potere" degli interruttori automatici 12 18 - Monoraria o multioraria 19 - Connessioni regolate dalla CEI 0-21 13 14 15 Verticale 1 - È integrata nei touch panel migliori 16 2 - Un interruttore differenziale non magnetotermico 4 - Possono essere naturali, politici, economici o... domotici 17 5 - La funzione di controllo del corretto funzionamento di un impianto KNX 7 - Fondamentale evoluzione delle tecnologie 18 impiantistiche 9 - Può esserlo la "lamina" di un interruttore 12 - L'efficienza degli edifici 19 15 - Ci ricarichi l'auto Buon anno, in tutte le lingue del mondo Di seguito la soluzione per accendere l'insegna luminosa pubblicata sul numero 3|13 di Day by DIN. S1 50 S2 S3 S4 Frohes Neues Jahr S2 S3 S1 S4 Day by DIN 1 | 14 14053_Day by DIN_01-14.indd 50 17/04/14 14.56 Welcome M. Il perfetto equilibrio fra tecnologia e semplicità Progettato per incontrare le necessità di un mercato sempre più esigente, Welcome M è il nuovo sistema videocitofonico che garantisce flessibilità installativa e massime prestazioni in qualsiasi contesto, dalla piccola unità abitativa fino ai più grandi complessi residenziali. Grazie alla struttura modulare del sistema e alla versatilità della tecnologia a due fili, Welcome M consente di ridurre drasticamente i tempi d’installazione evitando al contempo errori nel cablaggio dei componenti e, con un menù chiaro ed intuitivo, permette di utilizzare tutte le funzioni in modo semplice ed immediato. Per maggiori informazioni: www.abb.it/wiringaccessories ABB SACE Una divisione di ABB S.p.A. Serie civili, Home & Building automation www.abb.it 14053_Day by DIN_01-14.indd 51 17/04/14 14.56 System pro E comfort MISTRAL® Crea il tuo capolavoro C’è aria di novità per gli impianti elettrici. La gamma di centralini System pro E comfort MISTRAL® offre tutta la libertà e flessibilità per realizzare qualsiasi tipo di impianto elettrico in applicazioni residenziali, terziarie e industriali. Tecnologia affidabile, ampio spazio per il cablaggio, massima flessibilità di configurazione e una gamma completa di accessori permettono all’installatore di creare un capolavoro in ogni situazione: proprio quello che ti aspetti da ABB. www.abb.it/lowvoltage ABB SACE Una divisione di ABB S.p.A. Prodotti per Installazione www.abb.it 14053_Day by DIN_01-14.indd 52 17/04/14 14.57 Inserto speciale Tutto quello che avreste voluto sapere sull’interruttore differenziale di tipo B ma non avete mai osato chiedere 14053_inserto.indd 1 17/04/14 16.29 Claudio Amadori: R&D ABB S.p.A. - ABB SACE Division G li interruttori differenziali di tipo AC o di tipo A, conformi alle norme CEI EN 61008 o CEI EN 610091), sono adatti alla maggior parte delle applicazioni di tipo domestico e similare. Tuttavia, l’utilizzo sempre più frequente di tecnologie elettroniche di potenza negli apparecchi utilizzatori con collegamento a terra può dar luogo, sia in condizioni di guasto sia in assenza di guasto, a correnti di dispersione aventi forme d’onda con un’elevata componente continua e/o ad alta frequenza. Tali correnti, non previste per gli interruttori di tipo A o di tipo AC, ne potrebbero pregiudicare il corretto funzionamento. Va detto che gli interruttori differenziali di tipo A, come da norma, sono immuni alla sovrapposizione alla corrente differenziale di una corrente continua sino a 6 mA. In caso di dispersione in corrente continua oltre 6 mA il corretto funzionamento dell’interruttore di tipo A non è garantito. 1 Figura 1 - Marcatura degli interruttori differenziali di tipo B 1) 2 A seconda dei casi, gli interruttori differenziali di tipo A o di tipo AC potrebbero quindi presentare i seguenti inconvenienti: − desensibilizzazione dell’interruttore differenziale che potrebbe non intervenire correttamente in caso di guasto a terra di apparecchi che generano correnti con elevata componente continua o ad elevata frequenza (intervento mancato, ritardato o a valori eccessivi della corrente differenziale); − desensibilizzazione dell’interruttore differenziale che potrebbe non intervenire correttamente in caso di guasto su un altro circuito alimentato dal medesimo interruttore differenziale (anche nel caso questo guasto abbia forma alternata sinusoidale); − interventi intempestivi in assenza di guasto. Per risolvere queste problematiche negli anni ’90 sono stati introdotti gli interruttori differenziali di tipo B, la cui prima edizione della norma di prodotto IEC 62423 risale al 2007 (e in tempi più recenti sono stati introdotti gli interruttori differenziali di tipo F, con caratteristiche intermedie tra quelle degli interruttori di tipo A e quelle dei tipo B). Nelle more di una norma di prodotto vera e propria, per gli interruttori differenziali di tipo B si faceva riferimento al rapporto tecnico IEC 60755 (General requirements for residual current operated protective devices), che contiene le caratteristiche generali degli interruttori differenziali, tipo B inclusi. Con l’emissione nel 2013 della seconda edizione della norma CEI EN 62423 (Interruttori differenziali di Tipo F e B con e senza sganciatori di sovracorrente incorporati per installazioni domestiche e similari), derivata con alcune piccole modifiche dalla corrispondente seconda edizione della norma internazionale IEC 62423, si è portata a compimento l’evoluzione normativa degli interruttori differenziali di tipo B per uso domestico e similare. Questa seconda edizione contiene qualche piccola modifica nei requisiti per gli interruttori di tipo B. Inoltre, introduce i differenziali di tipo B bipolari e i differenziali di tipo F prima non previsti nella norma. Gli interruttori differenziali di tipo B conformi all’ultima edizione della norma CEI EN 62423 si riconoscono per la marcatura di figura 1, che ricorda nella grafica le diverse forme della corrente differenziale per le quali è predisposto l’interruttore tipo B. La norma CEI EN 62423 deve essere utilizzata congiuntamente alla norma CEI EN 61008 o CEI EN 61009 in quanto essa contiene solo i requisiti e le prove aggiuntive a quelle previste nelle suddette norme per gli interruttori di tipo A. A queste norme, per le sole applicazioni industriali, va aggiunta la norma CEI EN 60947-2. La norma CEI EN 61008 riguarda gli interruttori differenziali “puri”, la CEI EN 61009 gli interruttori differenziali con protezione magnetotermica incorporata, compresi quelli ottenuti con l’aggiunta di un blocco differenziale ad un interruttore magnetotermico. Day by DIN 1 | 14 14053_inserto.indd 2 17/04/14 16.29 Forme d’onda della corrente differenziale per gli interruttori differenziali di tipo B La nuova edizione CEI EN 62423 arricchisce ulteriormente l’insieme delle forme d’onda della corrente differenziale con le quali devono essere provati gli interruttori di tipo B. La vastità delle forme d’onda previste - che includono diverse forme unidirezionali, la continua senza ondulazione, correnti ad alta frequenza e diverse combinazioni di esse - permette di affermare che un interruttore differenziale di tipo B garantisce il corretto intervento con ogni possibile corrente di guasto, per quanto possa essere strano e complesso l’apparecchio che l’ha generata. È quindi giustificato l’attributo “universale” con cui talvolta si denota l’interruttore differenziale di tipo B2). Le forme d’onda della corrente differenziale di prova previste ora per gli interruttori di tipo B sono3): − corrente alternata sinusoidale alla frequenza di rete; − corrente unidirezionale pulsante, con o senza parzializzazione di fase; − corrente unidirezionale generata da raddrizzatori a due o tre fasi; − corrente alternata sinusoidale sino alla frequenza di 1 kHz; − corrente continua senza ondulazione; − corrente ottenuta dalla sovrapposizione della corrente continua alla corrente alternata; − corrente ottenuta dalla sovrapposizione della corrente continua alla corrente unidirezionale pulsante; − corrente ottenuta dalla sovrapposizione di più frequenze. Forma della corrente differenziale Valori limite della corrente di intervento alternata 0,5...1,0 IΔn unidirezionale pulsante 0,35...1,4 IΔn unidirezionale pulsante con parzializzazione di fase Angolo di taglio 90°: da 0,25 a 1,4 IΔn alternata sovrapposta alla continua max. 1,4 IΔn + 0,4 IΔn c.c. unidirezionale pulsante sovrapposta alla continua max. 1,4 IΔn + 0,4 IΔn c.c. multifrequenza da 0,5 a 1,4 IΔn raddrizzata bifase da 0,5 a 2,0 IΔn Angolo di taglio 135°: da 0,11 a 1,4 IΔn raddrizzata trifase continua senza ondulazione alternata sino a 1 kHz Frequenza della corrente 150 Hz da 0,5 a 2,4 IΔn Frequenza della corrente 400 Hz da 0,5 a 6 IΔn Frequenza della corrente 1000 Hz da 0,5 a 14 IΔn 2 Figura 2 - Forme d’onda di intervento per i tipo B 2) 3) Questa terminologia non deve trarre in inganno: gli interruttori differenziali di tipo B sono previsti per l’impiego su reti in tensione alternata (le forme d’onda non sinusoidali sono quelle della corrente differenziale). Gli interruttori differenziali per le reti in continua sono allo studio (cosiddetti interruttori “tipo DC”). Si veda anche l’articolo “Dispositivi di protezione differenziale” su Day by DIN 1|13 e la guida tecnica ABB “Protezione contro i guasti verso terra con gli interruttori differenziali”. Day by DIN 1 | 14 14053_inserto.indd 3 3 17/04/14 16.29 Le prove sugli interruttori sono eseguite con entrambe le polarità, positiva e negativa, con corrente differenziale applicata sia lentamente, sia improvvisamente. Per le varie forme d’onda sono previsti diversi valori di intervento e di non intervento, espressi come multiplo della corrente differenziale nominale di intervento IΔn, che è sempre riferita alla corrente alternata alla frequenza di rete. I valori limite della corrente differenziale di intervento tengono conto della diversa pericolosità per le persone delle diverse forme d’onda e, al contempo, consentono di aumentare la continuità di servizio riducendo il rischio di interventi intempestivi in assenza di guasto (vengono filtrati i disturbi). Per esempio, un interruttore differenziale di tipo B avenTabella 1 - Circuiti di potenza che richiedono l’interruttore differenziale di tipo B Circuito non lineare 1 te I Δn = 30 mA, in caso di applicazione di corrente differenziale continua senza ondulazioni, ha una soglia massima di intervento sino a 60 mA per tener conto del minor pericolo della corrente continua. Per un analogo motivo, per una corrente differenziale di frequenza 400 Hz, il valore massimo di intervento ammesso è 180 mA. Applicazione degli interruttori differenziali di tipo B Gli interruttori differenziali di tipo B sono idonei in presenza di circuiti non lineari in grado di generare corrente di guasto a terra con elevata componente continua (oltre 6 mA 4)) e/o ad alta frequenza, i principali dei quali sono indicati nella tabella 1. Forma d’onda di guasto IB IΔ L1 L2 L3 IΔ t N PE 2 IΔ IB L1 L2 L3 N PE IΔ t 3 IΔ IB IΔ L1 L2 t PE 4 IΔ IB L IΔ t N PE 5 IΔ IB IΔ L N PE 6 t L IΔ N t IΔ PE 7 4) 4 Gli interruttori differenziali di tipo A sono idonei a rilevare correnti differenziali pulsanti che, per una durata di almeno 8,33 ms in ogni periodo di 20 ms della frequenza di rete (pari a 150° gradi elettrici a 50 Hz), assumono un valore nullo o non superiore a 6 mA. IΔ IB L1 L2 L3 M IΔ t PE Day by DIN 1 | 14 14053_inserto.indd 4 17/04/14 16.29 Si tratta, in sostanza, di: − raddrizzatori trifase o bifase in genere (casi 1, 2, 3); − raddrizzatori a semionda con elevata capacità di livellamento (4); − raddrizzatori con correzione attiva del fattore di potenza (PFC) (5); − generatori di tensione continua permanentemente connessi senza separazione galvanica a reti in corrente alternata (es. pannelli fotovoltaici) (6); − inverter a frequenza variabile (7). − impianti fotovoltaici (fig. 65)); − sistemi statici di trasferimento (STS) e sistemi statici di continuità (UPS) (v. fig. 3); − sistemi di ricarica per veicoli elettrici alimentati in corrente alternata (v. fig. 46)); − azionamenti in corrente continua; − convertitori di frequenza; − apparecchi per diagnostica medica ad immagini (TAC, RMN,…); Figura 3 - L’interruttore differenziale di tipo B in presenza di UPS Figura 4 - L’interruttore differenziale di tipo B per la ricarica dei veicoli elettrici e altri ancora. I principali apparecchi utilizzatori che contengono tali configurazioni circuitali sono: − azionamenti per motori a frequenza variabile con alimentazione trifase (macchine industriali, ascensori,…) (v. fig. 5); Si noti che le applicazioni più tipiche degli interruttori di tipo B sono trifase ma anche quelle monofase non sono escluse soprattutto se di potenza più elevata. Wh Wh 230/400 V 230/400 V 230/400 V 3 4 5) 6) In caso di guasto a terra sul lato in corrente continua l’interruttore differenziale posto a valle dell’inverter sarebbe percorso, in base alle caratteristiche dell’inverter, da una corrente non alternata, contenente una elevata componente continua e ad alta frequenza. Si veda il Quaderno di Applicazione Tecnica ABB N. 10 “Impianti Fotovoltaici”. Si veda “Alimentazione dei veicoli elettrici” in Day by DIN 3|13. Day by DIN 1 | 14 14053_inserto.indd 5 5 17/04/14 16.29 Wh 230/400 V Wh 230 V 230 V M 5 6 Figura 5 - Applicazione ai motori alimentati a frequenza variabile Figura 6 - Impianti fotovoltaici senza trasformatore di isolamento Immunità agli scatti intempestivi degli interruttori differenziali di tipo B Per gli interruttori differenziali di tipo B sono state aggiunte severe prove di immunità agli scatti intempestivi in aggiunta a quanto già previsto per gli interruttori di tipo A. Tali prove sono7): − tenuta all’impulso di corrente normalizzato 8/20 μs sino al valore di 3000 A (Fig. 7); − insensibilità alla correnti differenziali di durata sino a 10 ms di ampiezza sino a 10 IΔn (Fig. 8). Con queste proprietà, gli interruttori di tipo B risultano essere interruttori differenziali con elevata immunità agli interventi intempestivi causati dalle sovratensioni di rete, dalla presenza di carichi elettronici e di filtri EMC. Gli interruttori di tipo B sono quindi la soluzione ideale per tutti i carichi “difficili”, non solo dal punto di vista della protezione, ma anche da quello della continuità di servizio. 7) 6 Dove le norme richiedono l’interruttore differenziale di tipo B Per gli impianti fotovoltaici, nel caso di impianti senza almeno una semplice separazione tra il lato in corrente alternata ed il lato corrente continua, qualora il convertitore non sia esente per costruzione dall’iniettare correnti continue di guasto a terra nell’impianto elettrico, occorre installare sul lato corrente alternata un interruttore differenziale di tipo B (cfr. CEI 64-8 art. 712.413.1.1.1.1). Nei locali ad uso medico di gruppo 1 e gruppo 2, devono essere utilizzati interruttori differenziali solo di tipo A oppure di tipo B, in funzione del tipo della possibile corrente di guasto (cfr. CEI 64-8 art. 710.413.1.3). Per gli STS e gli UPS, se il loro progetto prevede che sia possibile una corrente di guasto verso terra con componenti in corrente continua, le loro istruzioni di installazione devono precisare che gli interruttori differenziale dell’edificio siano di tipo B per gli UPS e gli STS trifase, e di tipo A per quelli monofase (cfr. CEI EN 62040-1 art. 4.7.12 e CEI EN 62310-1 art. 4.1.10). Si tratta, sostanzialmente, del medesimo tipo di prove superate dagli interruttori differenziali ABB di tipo A serie APR caratterizzati da una elevata tenuta agli scatti intempestivi. Si veda “Continuità di servizio” su Day by DIN 3|11. Day by DIN 1 | 14 14053_inserto.indd 6 17/04/14 16.29 t(s) l (A) 1 l max 90% l max 0,3 0,15 0,1 50% l max 0,04 10% l max 0,01 0 8μs 20 0,01 s lΔn t (μs) 2 l Δn 5 l Δn 10 lΔn lΔ correnti di breve durata di non intervento tempo massimo di intervento ammesso dalla norma per gli interruttori non ritardati 7 Per ciò che riguarda la ricarica dei veicoli elettrici, nel caso di alimentazione trifase, si devono adottare misure di protezione sensibili alle correnti continue di guasto a terra, ad esempio dispositivi differenziali di tipo B (cfr. CEI 64-8 art. 722.531.1)8). Più in generale, sulla corretta scelta dell’interruttore differenziale di apparecchiature elettroniche di potenza diverse dai casi precedenti, si veda la norma CEI EN 50178 (Apparecchiature elettroniche da utilizzare negli impianti di potenza) secondo la quale (art. 5.2.11.2): − le apparecchiature elettroniche mobili con potenza assegnata ≤ 4 kVA devono essere sempre progettate per essere compatibili con interruttori differenziali di tipo A; − le apparecchiature elettroniche mobili con potenza assegnata > 4 kVA oppure fisse con qualunque potenza, che non sono compatibili con il differenziale di tipo A, devono essere provviste di un’avvertenza sull’apparecchiatura e sul manuale operativo per richiedere l’utilizzo di un differenziale di tipo B o di un altro metodo di protezione (ad esempio trasformatore di isolamento). 8 Come funziona l’interruttore differenziale di tipo B? Gli interruttori differenziali di tipo B costruiti secondo la norma CEI EN 62423 sono dotati di due toroidi in materiale ferromagnetico posti in serie: uno è destinato alla rilevazione delle correnti differenziali alternate e pulsanti, l’altro di quelle continue. In entrambi i toroidi passano tutti i conduttori attivi (fasi e neutro) in modo che essi costituiscano un avvolgimento primario di un trasformatore sul quale circola la corrente differenziale. Il primo toroide funziona in modalità elettromeccanica come in un interruttore tradizionale di tipo A o di tipo AC: una corrente differenziale oscillante alla frequenza di rete genera per induzione elettromagnetica una tensione ai capi dell’avvolgimento secondario la quale, se raggiunge un valore predeterminato di soglia, provoca lo sgancio di un attuatore a smagnetizzazione che agisce sulla meccanismo di apertura dei contatti. Figura 7 - Impulso di corrente 8/20 μs Figura 8 - Insensibilità alle correnti differenziali di breve durata 8) In alcuni paesi, per esempio Stati Uniti e Germania, la protezione contro i guasti in corrente continua è richiesta anche nel caso di ricarica monofase. Day by DIN 1 | 14 14053_inserto.indd 7 7 17/04/14 16.29 G 9 Figura 9 - Schema di principio di un interruttore di tipo B Figura 10 - Esempi di corretta installazione del differenziale di tipo B Figura 11 - Esempio di installazione errata di un differenziale di tipo B 9) 8 Il secondo toroide è utilizzato sfruttando la saturazione magnetica del materiale ferromagnetico. Al suo avvolgimento secondario è applicata permanentemente una tensione alternata che magnetizza il materiale. Un circuito elettronico è capace di rilevare l’induttanza ai capi dell’avvolgimento secondario. La comparsa di una corrente differenziale continua porta in saturazione il materiale e, di conseguenza, modifica la sua permeabilità magnetica. Questa variazione, opportunamente elaborata, è il segnale che determina il comando dell’attuatore di sgancio. Come richiesto dalle vigenti norme europee, il funzionamento come differenziale di tipo A, cioè la rilevazione di guasti di forma d’onda alternata o pulsante, è garantito anche in totale assenza di tensione tra i conduttori attivi (fasi e neutro). Il funzionamento come tipo B, invece, necessita della presenza di una tensione minima su almeno due conduttori attivi qualunque. Corretta installazione degli interruttori differenziali di tipo B Dato che gli interruttori differenziali di tipo B sono impiegati in presenza di carichi in grado di provocare correnti di guasto anche di tipo continuo, nella progettazione dell’impianto elettrico è necessario che altri eventuali interruttori differenziali installati a monte di un interruttore differenziale di tipo B, attraversati dalla medesima corrente di guasto, siano anch’essi di tipo B 9). Le eventuali dispersioni continue pregiudicherebbero il corretto funzionamento dei differenziali a monte di tipo AC, A o F non idonei in caso di correnti differenziali continue. Infatti, anche se l’interruttore differenziale di tipo B protegge dalle correnti di guasto continue, il valore di intervento (per esempio 60 mA per un interruttore con I Δn = 30 mA) è sufficientemente elevato per compromettere il regolare funzionamento di un altro interruttore differenziale non di tipo B. È quindi necessario derivare l’alimentazione del differenziale tipo B a monte di eventuali interruttori differenziali non tipo B, oppure, se è necessario il differenziale a monte, scegliere anche per questo un tipo B. Si veda la norma CEI EN 50178 Apparecchiature elettroniche da utilizzare negli impianti di potenza, art. 5.3.2.3. Day by DIN 1 | 14 14053_inserto.indd 8 17/04/14 16.29 Wh Wh 230/400 V 230/400 V S IΔn = 300 mA IΔn = 30 mA IΔn = 30 mA S IΔn = 300 mA IΔn = 30 mA IΔn = 30 mA IΔn = 30 mA IΔn = 30 mA 10 Wh 230/400 V S IΔn = 300 mA IΔn = 30 mA IΔn = 30 mA IΔn = 30 mA 11 Day by DIN 1 | 14 14053_inserto.indd 9 9 17/04/14 16.29 Protezione dai contatti indiretti alle alte frequenze I valori massimi di intervento dell’interruttore differenziale di tipo B con IΔn non superiore a 30 mA, ai fini della protezione addizionale dai contatti diretti, si trovano al di sotto la curva limite della soglia di fibrillazione ventricolare stabilita nella pubblicazione IEC/TS 60479 anche nel caso della corrente continua o ad alta frequenza. Nel caso della protezione dai contatti indiretti nei sistemi TT, l’interruttore va coordinato con la resistenza dell’impianto di terra con la usuale relazione: RE ∙ I Δn ≤ 50 V Con questa relazione di coordinamento è automaticamente verificata la protezione dai contatti indiretti nel caso di guasti in corrente continua, in quanto la tensione di contatto limite ammessa in corrente continua, corrispondente a quella di 50 V in corrente alternata, è di 120 V. Nel caso di guasti ad alta frequenza, tuttavia, non è stata ancora stabilita a livello normativo una tensione di contatto limite accettabile. Benché al crescere della frequenza diminuiscano i rischi per il corpo umano, in attesa che le norme fissino tali valori, la norma CEI EN 62423 raccomanda cautelativamente di mantenere invariato il valore di 50 V anche a frequenze più elevate. Per fare ciò è necessario tenere conto dell’effettivo valore di intervento alla possibile frequenza di guasto. Per esempio, nel caso di un interruttore di tipo B la cui caratteristica di intervento è quella di figura 12, a 1000 Hz l’intervento è garantito con una corrente differenziale di 300 mA (più basso del limite di norma di 420 mA). Quindi, se gli apparecchi utilizzatori possono dare luogo ad una corrente di guasto a 1000 Hz, la resistenza di terra dovrà rispettare la relazione RE ∙ 0,3 A ≤ 50 V cioè RE ≤ 166 Ω 10 Day by DIN 1 | 14 14053_inserto.indd 10 17/04/14 16.29 Sensibilità nominale (mA) Frequenza (Hz) 12 Figura 12 - Curva di intervento in frequenza di un dato interruttore Day by DIN 1 | 14 14053_inserto.indd 11 11 17/04/14 16.29 Contatti ABB S.p.A. Via L. Lama, 33 20099 Sesto S. Giovanni (MI) Tel.: 02 24141 Fax: 02 24143892 Dati e immagini non sono impegnativi. In funzione dello sviluppo tecnico e dei prodotti, ci riserviamo il diritto di modificare il contenuto di questo documento senza alcuna notifica. Copyright 2014 ABB. 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