38 Mercoledì 17 dicembre 2014 Pozzuoli Il Mattino La violenza Automobilista aggredito in via Antiniana La sentenza Due rapine in un giorno scatta l’allarme Omicidio Caiazzo condannato il killer Il legale Montanile «Fatta giustizia» prie tracce. Sul fatto indagano i poliziottidelcommissariatolocaleguidato dal vicequestore Pasquale Toscano.Alvagliodegliinquirentic’èilracconto delle cassiere, ma anche le immagini di videosorveglianza di una telecamera puntata lungo il tragitto Nello Mazzone fatto dai malviventi. Il discount Md di Toiano, quartiere roccaforte del POZZUOLI. Nonsiplacal’offensivadella delinquenza: due banditi, lunedì clan Beneduce, era già stato rapinato sera,hannorapinatounsupermerca- esattamente due anni fa: anche in to di Toiano dopo aver immobilizza- quella occasione furono in due a fare to la guardia giurata. Stessa sortetoc- irruzione armi in pugno, minacciancata, appena qualche ora prima, ad do cassieri e clienti presenti in quel un automobilista che è stato blocca- momento nell’ipermercato. Indagito e derubato in via Antiniana, con ni serrate per scovare i colpevoli, coun’azione pianificata in tutti i detta- mestannofacendoicarabinieridella gli dai malviventi. Pozzuoli e i suoi locale compagnia diretta dal capitacommercianti fanno i conti con no Elio Norino per una rapina coml’escalationdiviolenza:daToianoal- piuta lungo via Antiniana, strada che la periferia di Agnano i colpi hanno fa da cerniera tra la zona di San Genfruttato un bottino di oltre duemila naro e l’ippodromo di Agnano. Un raid,quest’ultimo,inpienostileparaeuro. Il primo episodio si è verificato ai militare: i rapinatori, a bordo di danni di un supermercato di via Ovi- un’auto e di uno scooter, hanno seguito da lontano gli dio, a poche centinaia spostamenti di un di metri dalla sede del commerciantechepoComune. Lunedì seco prima aveva prelera, poco prima vato dalla banca 1800 dell’orario di chiusueuroealmomentoopra, due malviventi portuno hanno blochannorapinatol’ipercato l’auto della vittimercato Md, dopo ma, sbarrandogli il averbloccatoilvigilanpassoconun’automote privato in servizio bilemessa ditraverso. all’esterno della strutArmi in pugno e volto tura.Secondounapricoperto, come avvema e ancora sommaIl raid nutoaToiano,ibandiria ricostruzione dei I malviventi hanno ti hanno minacciato fatticompiutadaipoliminacciato con le armi la vittima e si sono fatziotti del locale comla guardia giurata ti consegnare il denamissariato, uno dei del supermercato ro. due banditi – volto coC’è stretto riserbo perto da passamontagna integrale e pistola in pugno – è sulle indagini in corso, ma polizia e entratoneldiscount,mentreuncom- carabinieri stanno valutando se posplice bloccava sotto il tiro di una pi- sano esserci dei punti di contatto tra stola la guardia giurata. Il malvivente la rapina ai danni dell’Md e quella haintimatoallecassierediconsegna- messa a segno in via Antiniana. E re l’intero incasso senza esitazione. mentre le varie sigle di categoria dei Bottino di poco superiore ai 400 euro commercianti di Pozzuoli invocano l’accensionedelle81telecamerediviincontanti.Allaguardiagiurataèstadeosorveglianza, che monitoreranta puntata una pistola in pieno volto, no 24 ore su 24 quasi 10 chilometri minacciandolo di morte se avesse quadratidal lungomare ad ArcoFelitentato di impedire la rapina e se ce,leforzedell’ordinehannointensiavesse provato ad allertare la polizia. ficato i controlli con numerosi posti I rapinatori si sono poi dileguati dibloccoieripomeriggiotraviaCamtra i viali del Rione Toiano a bordo di pana e il porto. uno scooter, facendo perdere le pro© RIPRODUZIONE RISERVATA Nel mirino dei due banditi il discount MD a Toiano Sotto esame le riprese video Parto «precipitoso», in Pronto soccorso Il caso Si è accorta in ritardo del travaglio neonato salvato dai medici dell’ospedale S. Maria delle Grazie Alessandro Napolitano POZZUOLI. Un parto che l'inte- ropersonaledelprontosoccorso non dimenticherà tanto facilmente.Èquellochehavissuto una donna giunta all'ospedale Santa Maria delle Grazie fuori tempo massimo per raggiungere il reparto di ostetricia. Il bimbo, infatti, aveva già la testa parzialmente all'esterno quando ha varcato la soglia del pronto soccorso. E soltanto il caso ha voluto che in quel momento era al turno di guardia un esperto ginecologo, il dottor Giuseppe Cerrota, che solitamente presta servizio nel suo reparto. È stato proprio grazieall'esperienzadelmedico che il parto non ha avuto complicazioni. Nonostante le gravissimedifficoltà,soprattutto di natura logistica. Il pronto soccorso, infatti, non è attrezzato per situazioni simili. Il ginecologo ha avuto solo pochi istanti per «organizzare» la nascita del bimbo. La donna è stata fatta sedere in tuttafrettasu unasedia.Intantoinaiutodelginecologogiungeva altro personale del prontosoccorso,tracuilostessoprimariodelreparto,ildottorCarmine Leone. Il sangue freddo di tutti ha poi avuto la meglio. In pochi istanti il bambino è stato fatto nascere e subito portato al cospetto della madre,unadonnaresidenteaNapoli che si era accorta troppo tardidellafaseavanzatadeltravaglio. In gergo medico viene definito «parto precipitoso». E maicomeinquestocasotermine fu più idoneo. Per la donna, che aveva iniziato a sentire le contrazioni meno di un'ora prima, si tratta del suo secondoparto. Mentre per l'ospedale Santa Maria delle Grazie quanto accaduto rappresenta il primo caso di nascita di un bimbo all'interno del reparto di pronto soccorso. Il piccolo è inottime condizionidisalutee pesa ben 3 chili e 700 grammi. © RIPRODUZIONE RISERVATA Ischia Il dramma La mamma e il papà non si sono mai allontanati dalla loro piccola ricoverata al Santobono Dodicenne caduta nel vuoto, l’angoscia dei genitori La ragazzina è in terapia intensiva in condizioni gravi ma stabili I medici: reagisce bene alle cure Ciro Cenatiempo ISCHIA. I genitori le sono accanto. Seguono con apprensione gli sguardideimedici,ascoltanoleparole di cauta speranza con un solo desiderio: scacciare via l’incubo al piùpresto.Oradopoora,condeterminazione.Anchepregando.Senzastaccarelosguardodallaportaa vetri della sala di rianimazione del Santobono, dove la dodicenne ischitana soccorsa esanime - nella tarda serata di domenica – sul patio di casa, continua a respirare con l’aiuto di un apparecchio pediatrico di terapia intensiva. Le condizioni sono gravi ma stabili. Dopo il riuscito, lungo intervento salvavitaalRizzoli,doveeragiunta incondizionicriticheconmolteplicifratture;contusioniamilzaepolmoni; e un’emorragia interna, la bambina reagisce bene alle cure. Con molta probabilità sarà sottoposta a una nuova operazione per migliorareulteriormenteilquadro clinico. L’angoscia e l’incredulità poco alla volta lasciano campo alla volontà di riprendersi la vita. Per mammaepapà,chesonodivorziati da un bel po’, ma non le fanno mai mancare l’amore; e per lei, la piccola, minuta alunna delle mediedi Ischia, educata, gracile, affabile, decisa a migliorare – con profitto – anche i voti in pagella; lei, la farfalla leggera con la passione per la danza, l’hip-hop, il pattinaggio su ghiaccio che adesso «dovrà dimenticare». In fretta. Era appena rientratadaunaallegrateoriadipiroette giocose, in compagnia di tantiragazzini,sullapistagelataallestita a festa, per il Natale, in piazzetta San Girolamo. Non lontano dal palazzo dove vive con la madre. Quando è tornata, sudata, accaldata,hannounpo’litigato.Una banale ramanzina. La bimba ci è rimastamale,èscappataviadicor- Il gup del tribunale di Nola,aseguitodigiudizioabbreviato, ha condannato per il brutale omicidio di Michele Caiazzo, avvenuto nel mesediottobredel2013,FernandoCantonea18annidireclusioni più tre anni di libertà vigilataoltreall'interdizionecome previsto dalla legge. Inoltre alle parti civili, compresi i minori Raffaele e Nicola Caiazzo, i genitori e i fratelli della vittima tutti rappresetati dal loro procuratore,l’avvocatoGiuseppeMontanile, è stata riconosciuta una provvisionale immediatamente esecutiva che risulta essere pari a 40.000 euro per ciascun minore, 30.000 euro perciascungenitoredellavittima e 20.000 euro per ciascun fratello della vittima conlacondannaalpagamento delle spese processuali. L'avvocatoGiuseppeMontanile si dichiara soddisfatto per il risultato processuale e soprattutto perché «grazie al lavoro degli inquirenti, al lavoro della procura e a quello del tribunale la famiglia che era stata colpita da un terribile dolore può riconoscere che è stata fatta giustizia ed è stataanchericonsegnataverità e dignità alla povera vittima». NOLA. sa, sbattendo la porta. E poi? Il buio di una tragedia e mille timori si sono spalancati, nel giro di qualche minuto, tra i pensieri della mamma che l’ha ritrovata a terra, immobile e in silenzio, non lontanodall’ingresso. Hachiamatosubitol’ambulanza. I sanitari, più tardi, hanno però deciso di contattare i carabinieri. Poisisonochiusiinsalaoperatoria perquasitreore.Lafibrillazione,le trasfusioni, l’attesa infinita: è uscitaviva.Pericoloscampato.Edèvolata in elicottero a Napoli. Nel frattempo gli investigatori facevano il lorolavoro.Irilievidellascientifica hannoapertol’abissodiunaipotesiassurda:forselabambinasiègettatadall’alto.Forsesitrattaditenta- to suicidio. All’alba di lunedì, l’idea terribile si è fatta concreta e si è trasformata in una scossa tremenda. Inaccettabile. «Non è vero –haripetutolamadre–èinciampata nella fioriera: correva, il lampionedelgiardinoeraspento.Edècaduta rovinosamente. Non c’è altra risposta. L’avevo rimproverata e non s’è accorta di nulla, pensava solo a correre a perdifiato». Ma la farfalla,conunfilodivoce,impaurita, dolorante, cianotica, aveva dettoaisoccorritoridiesserecadutasullapistadipattinaggio.Unabugia necessaria. Ma bisognava provare a capire cosa fosse realmente accaduto. Agli uomini dell’Arma guidatidaltenenteAndreaCentrella, dopo 48 ore, la dimensione dei fatti appare ancora avvolta da mistero. Prevale l’idea di un volo da tanti metri d’altezza. Ma non si può di certo escludere l’incidente, fortuito e quasi mortale. C’è chi, traimedici,ammettequestaeventualità. Sarebbe la strada migliore perfar guarireogni cicatrice. © RIPRODUZIONE RISERVATA Composite IL_MATTINO - CIRC_NORD - 38 - 17/12/14 ---- Time: 17/12/14 00:24 © RIPRODUZIONE RISERVATA in breve SAN GIUSEPPE VESUVIANO Folla alla presentazione del libro di Lepore L’ex Procuratore della Repubblica di Napoli, Giandomenico Lepore, ha presentato a San Giuseppe Vesuviano il suo libro «Chiamatela pure giustizia (se vi pare)» edito da CentoAutori. Un testo nato dall’incontro con il giornalista Nico Pirozzi. Ad accogliere l’ex procuratore, il magistrato di San Giuseppe Vesuviano, Luigi Giordano, ora al massimario della Corte di Cassazione, il presidente dell’ordine degli avvocati di Nola, Francesco Urraro, il sindaco, Vincenzo Catapano e il suo vice, Dolores Leone e i giornalisti, Nico Pirozzi e Raffaele Indolfi. Lepore, procuratore di Napoli dall'ottobre 2004 al dicembre 2011, per oltre sette anni ha retto la più calda e affollata Procura d'Italia. «In una lunga intervista - si legge nella postfazione di Sergio Zazzera affronta le questioni più spinose e controverse della giustizia in Italia, senza risparmiare critiche a una classe politica inefficiente e autoreferenziale. Un racconto senza omissioni o censure, che illumina di una luce nuova uno spaccato della storia del nostro Paese». NOLA Comunicazione giuridica oggi la consegna dei premi Prende oggi il via il «Premio europeo in comunicazione giuridica A.Sta.F.» destinato alla stampa forense. Per la sezione Autori nazionali, ha vinto il docente di filosofia Aldo Masullo. Nella sezione dedicata alle emittenti radiofoniche ha vinto la giornalista Raffaella Calandra inviata di Radio 24 e nella Sezione dedicata alla figura dell’avvocato ha vinto il regista Edoardo De Angelis. L'appuntamento è alle 10.30 nel Tribunale di Nola.
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