bollettino ufficiale - Istruzione, Formazione e Lavoro

Anno XLIV – N. 194 – Iscritto nel registro Stampa del Tribunale di Milano (n. 656 del 21 dicembre 2010) – Proprietario: Giunta Regionale della Lombardia – Sede Direzione e
redazione: p.zza Città di Lombardia, 1 – 20124 Milano – Direttore resp.: Marco Pilloni – Redazione: tel. 02/6765 int. 4041 – 4107 – 5644; e-mail: [email protected]
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Serie Ordinaria - Lunedì 04 agosto 2014
REPUBBLICA ITALIANA
BOLLETTINO UFFICIALE
SOMMARIO
B) PRESIDENTE DELLA GIUNTA REGIONALE
Decreto Presidente regione Lombardia 31 luglio 2014 - n. 7359
Atto integrativo all’accordo di programma per la qualificazione e lo sviluppo del sistema fieristico lombardo attraverso la
realizzazione del polo esterno della Fiera nella localizzazione di Pero-Rho e attraverso la riqualificazione del polo urbano
(approvato con d.p.g.r. dell’8 aprile 1994, n. 58521 e successive integrazioni e modifiche) per la variazione degli aspetti
urbanistici e degli impegni dei soggetti nel polo urbano . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
.
. 2
Delibera Giunta regionale 11 luglio 2014 - n. X/2106
Relazione al parlamento sull’attuazione della legge 102/90 («Legge Valtellina») - Anno 2013 . . . . . . . . . .
.
. 10
Delibera Giunta regionale 25 luglio 2014 - n. X/2207
Emergenza abitativa: sostegno alle famiglie in grave disagio economico per il pagamento dell’affitto e iniziative per favorire
la mobilità nel settore della locazione (art. 11, comma 3, legge 431/98 - legge 80/2014) . . . . . . . . . . .
.
. 45
.
. 53
.
. 54
Decreto dirigente struttura 29 luglio 2014 - n. 7227
«Avviso per la presentazione di proposte progettuali per la realizzazione di iniziative finalizzate ad incrementare l’attrattività
del territorio lombardo, la valorizzazione del capitale umano e la cooperazione scientifica»: approvazione della rideterminazione del contributo concesso al Politecnico di Milano e Università di Brescia per il progetto «EN 14 – Ottimizzazione di
tecnologie a fluido organico per lo sfruttamento di sorgenti energetiche a bassa/media temperatura». . . . . . .
.
. 56
Decreto dirigente struttura 29 luglio 2014 - n. 7228
«Bando di invito a presentare progetti di cooperazione scientifica e tecnologica internazionale» emanato con decreto del 2
luglio 2009 n. 6737: rideterminazione del contributo concesso a beneficiari diversi per i progetti «SAL 11 – dispositivi fotonici
nanostrutturati», «AGRO 01- FAPPAS», «MAN 11 - FLUIDS POROUS X RAY TOMOGRAFY», «SAL 22 – INIBITORI DI ALK E ABL», «SAL 21 –
RETRO-NET», «SAL 44 – potenzialita’ terapeutiche del sistema endocannabico nello sviluppo di nuovi farmaci antidepressivi»,
«SAL 52- EBRAIN: BCI-ET nella SLA». . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . ..
.
. 57
Decreto dirigente struttura 29 luglio 2014 - n. 7229
Parziale rettifica al d.d.s. n. 403 del 24 gennaio 2014 «Bando di invito a presentare progetti di cooperazione scientifica e
tecnologica internazionale» emanato con decreto del 2 luglio 2009 n. 6737: rideterminazione del contributo concesso a
beneficiari diversi per i progetti «NMR– id SAL-35», «COD MAX– ID MAN-02», «Riduzione del rischio sismico dei beni storico
architettonici – ID MAN19» e «Approccio multidisciplinare per l’innovazione della filiera di frutti tropicali – ID AGRO-16» relativamente al progetto «COD MAX– ID MAN-02» . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
.
. 59
C) GIUNTA REGIONALE E ASSESSORI
D) ATTI DIRIGENZIALI
Giunta regionale
Presidenza
Decreto dirigente unità organizzativa 24 luglio 2014 - n. 7103
Direzione centrale Programmazione integrata e finanza - Prelievo dal fondo spese obbligatorie - 2° provvedimento 2014 . .
D.G. Agricoltura
Decreto dirigente unità organizzativa 29 luglio 2014 - n. 7256
Individuazione dei soggetti competenti in materia ambientale e degli enti territorialmente interessati chiamati a partecipare alla conferenza di valutazione – VAS del piano faunistico venatorio regionale (P.F.V.R.) - e definizione delle modalità di
informazione e comunicazione . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
D.G. Attività produttive, ricerca e innovazione
D.G. Ambiente, energia e sviluppo sostenibile
Decreto dirigente struttura 28 luglio 2014 - n. 7189
Progetto di ampliamento del porto turistico denominato Nautica Pezzotti, nel comune di Iseo (BS). Proponente: Nautica Pezzotti Antonio. Verifica di assoggettabilità alla valutazione d’impatto ambientale, ai sensi del d.lgs. 152/2006 e della l.r. 5/2010 . .
. 60
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Bollettino Ufficiale
Serie Ordinaria n. 32 - Lunedì 04 agosto 2014
Dato atto che, in data 16 giugno 2014, a Milano è stato sottoscritto l’Atto Integrativo all’Accordo di Programma in oggetto
dalla Regione Lombardia, dalla Provincia di Milano, dal ComuD.p.g.r. 31 luglio 2014 - n. 7359
ne di Milano, dal Comune di Rho, dal Comune di Pero, dalla
Atto integrativo all’accordo di programma per la
Fondazione Ente Autonomo Fiera Internazionale di Milano, e per
qualificazione e lo sviluppo del sistema fieristico lombardo
adesione e accettazione degli impegni che le riguardano, da
attraverso la realizzazione del polo esterno della Fiera nella
Eni Servizi s.p.a. e CityLife s.p.a., allegato e parte integrante del
localizzazione di Pero-Rho e attraverso la riqualificazione del
polo urbano (approvato con d.p.g.r. dell’8 aprile 1994, n. 58521
presente provvedimento.
e successive integrazioni e modifiche) per la variazione degli
Preso atto che il Consiglio Comunale di Milano, con delibeaspetti urbanistici e degli impegni dei soggetti nel polo
razione n. 23 del 9 luglio 2014 ha proceduto a ratificare le previurbano
sioni del presente Atto Integrativo all’Accordo di Programma in
oggetto, ai sensi dell’art. 34 del d.lgs. n. 267/2000;
IL PRESIDENTE DELLA REGIONE LOMBARDIA
Visti:
Visti: −− l’art. 34 del d.lgs. 18 agosto 2000, n. 267 «Testo Unico delle
−− il decreto del Presidente della Regione Lombardia
leggi sull’ordinamento degli enti locali»;
n. 58521 dell’8 aprile 1994, con il quale è stato approvato
l’Accordo di Programma per la qualificazione e lo svilup−− l’art. 6 della l.r. 14 marzo 2003, n. 2 «Programmazione nepo del sistema fieristico lombardo attraverso la realizzagoziata regionale»;
zione del Polo esterno della fiera nella localizzazione di
DECRETA
Pero-Rho e attraverso la riqualificazione del Polo urbano; 1. di approvare, ai sensi dell’art. 6, comma 8, della l.r. 14 mar−− i successivi decreti di approvazione delle modifiche ed
zo 2003, n. 2, l’Atto Integrativo all’Accordo di Programma per la
integrazioni all’Accordo suddetto, puntualmente richiaqualificazione e lo sviluppo del sistema fieristico lombardo attramati nella premessa dell’atto integrativo che segue; verso la realizzazione del Polo esterno della fiera nella localizza−− la d.g.r. n. 10446 del 9 novembre 2009 di promozione
zione di Pero-Rho e attraverso la riqualificazione del Polo urbano
dell’Atto Integrativo all’Accordo di Programma per la
(d.p.g.r. n. 58521 dell’ 8 aprile 1994) e successive modifiche ed
qualificazione e lo sviluppo del sistema fieristico lombarintegrazioni, per la variazione degli aspetti urbanistici e degli imdo attraverso la realizzazione del Polo esterno della fiera
pegni dei soggetti del polo urbano, sottoscritto a Milano in data
nella localizzazione di Pero-Rho e attraverso la riqualifica16 giugno 2014, dalla Regione Lombardia, dalla Provincia di Mizione del Polo urbano (d.p.g.r. n. 58521 dell’8 aprile 1994)
lano, dal Comune di Milano, dal Comune di Rho, dal Comune
e successive modifiche e integrazioni, per la variazione
di Pero, dalla Fondazione Ente Autonomo Fiera Internazionale di
degli aspetti urbanistici e degli impegni dei soggetti nel
Milano, e per adesione e accettazione degli impegni che le riPolo urbano;
guardano, da Eni Servizi s.p.a. e CityLife s.p.a., allegato e parte
integrante del presente provvedimento.
−− la d.g.r. n. X/1170 del 20 dicembre 2013 di approvazione
dell’ipotesi dell’Atto Integrativo all’Accordo di Program2. di disporre la pubblicazione del presente decreto sul Bolletma in oggetto;
tino Ufficiale della Regione Lombardia, ai sensi e per gli effetti di
cui all’art. 6, comma 10 della l.r. n. 2/2003.
Il presidente: Roberto Maroni
——— • ———
ALLEGATO
B) PRESIDENTE DELLA GIUNTA REGIONALE
ATTO INTEGRATIVO
DELL’ACCORDO DI PROGRAMMA PER LA QUALIFICAZIONE E LO SVILUPPO DEL SISTEMA FIERISTICO LOMBARDO ATTRAVERSO LA
REALIZZAZIONE DEL POLO ESTERNO DELLA FIERA NELLA LOCALIZZAZIONE DI PERO-RHO E ATTRAVERSO LA RIQUALIFICAZIONE DEL
POLO URBANO
(APPROVATO CON D.P.G.R. DELL’8 APRILE 1994, N. 58521 E SUCCESSIVE INTEGRAZIONI E MODIFICHE), PER LA VARIAZIONE DEGLI
ASPETTI URBANISTICI E DEGLI IMPEGNI DEI SOGGETTI NEL POLO URBANO.
Milano, 16 giugno 2014
SOMMARIO
PREMESSE
Art. 1 – Premesse ed allegati
Capo I
Elementi di carattere generale
Art. 2 – Ambito territoriale interessato dall’Atto Integrativo
Art. 3 – Oggetto e finalità dell’Atto Integrativo
Art. 4 – Variante urbanistica
Art. 5 – Compatibilità ambientale
Art. 6 – Impegni dei soggetti sottoscrittori
Capo II
Impegni in Capo ai soggetti sottoscrittori
Art. 7 – Modifiche ed integrazioni all’art. 2 dell’Atto Integrativo approvato con D.P.G.R. n. 12457/2005
* * *
Capo III
Art. 8 – Sottoscrizione, effetti e durata
Effetti, modifiche e durata
Art. 9 – Aggiornamenti, modifiche e integrazioni
________________
Bollettino Ufficiale
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Serie Ordinaria n. 32 - Lunedì 04 agosto 2014
ATTO INTEGRATIVO DELL’ACCORDO DI PROGRAMMA PER LA RIQUALIFICAZIONE E LO SVILUPPO DEL SISTEMA FIERISTICO LOMBARDO ATTRAVERSO LA REALIZZAZIONE DEL POLO ESTERNO DELLA FIERA NELLA LOCALIZZAZIONE DI PERO-RHO E ATTRAVERSO LA RIQUALIFICAZIONE DEL
POLO URBANO (APPROVATO CON D.P.G.R. DELL’8 APRILE 1994, N. 58521 E SUCCESSIVE INTEGRAZIONI E MODIFICHE), PER LA VARIAZIONE
DEGLI ASPETTI URBANISTICI E DEGLI IMPEGNI DEI SOGGETTI NEL POLO URBANO.
TRA
-
Regione Lombardia, con sede in piazza Città di Lombardia n. 1, rappresentata nella sottoscrizione del presente atto dal Presidente Roberto Ernesto Maroni;
-
Provincia di Milano, con sede in Milano, via Vivaio n. 1, rappresentata nella sottoscrizione del presente atto dall’Assessore alla
Pianificazione del Territorio Franco De Angelis;
-
Comune di Milano, con sede in Milano, Piazza della Scala n. 2, rappresentato nella sottoscrizione del presente atto dal Vice
Sindaco Ada Lucia De Cesaris;
-
Comune di Pero, con sede a Pero, Piazza Marconi n. 2, rappresentato nella sottoscrizione del presente atto dal Sindaco Maria
Rosa Belotti;
-
Comune di Rho, con sede a Rho, Piazza Visconti n. 23, rappresentato nella sottoscrizione del presente atto dal Sindaco Pietro
Romano;
-
Fondazione Ente Autonomo Fiera Internazionale di Milano, con sede a Milano in via Domodossola n. 1, rappresentata nella
sottoscrizione del presente atto dal Presidente Benito Benedini;
-
CON L’ADESIONE DI
-
CityLife S.p.A., con sede a Milano in Largo Domodossola n. 1/A, rappresentata nella sottoscrizione del presente atto da Roberto
Russo, Dirigente Rapporti con la Pubblica Amministrazione di CityLife S.p.A.
-
Eni S.p.A., con sede a Roma, piazzale Enrico Mattei n. 1, rappresentata nella sottoscrizione del presente atto da Marco Toninelli,
Procuratore di Eniservizi S.p.A., società interamente controllata e soggetta ad attività di direzione e coordinamento di Eni S.p.A.
PREMESSO CHE:
A.
in data 25 marzo 1994, veniva sottoscritto dalla Regione Lombardia, dalla Provincia di Milano, dai Comuni di Milano, Rho, Pero
e da Fondazione Ente Autonomo Fiera Internazionale di Milano (allora Ente Fiera) l’Accordo di Programma - poi approvato
con Decreto del Presidente della Regione Lombardia n. 58521 dell’8 aprile 1994 - per lo sviluppo del sistema fieristico lombardo attraverso la riqualificazione del Polo urbano ed attraverso la realizzazione del nuovo Polo della fiera nella localizzazione
di Pero-Rho (di seguito, “Accordo di Programma Fiera”);
B.
a motivo della realizzazione del Polo di Pero-Rho, l’art. 2, lett. B, del predetto Accordo di Programma Fiera prevedeva una
riduzione del perimetro del Polo urbano, stabilendo che le aree dismesse dalla destinazione espositiva (di seguito, “Area di
Trasformazione”) fossero assoggettate “a un nuovo azzonamento compatibile con il tessuto urbano circostante, che tenga
anche conto dell’esigenza di recupero degli esistenti edifici di pregio e della creazione di consistenti aree a verde”;
C.
in data 19 settembre 2000, veniva sottoscritto un Atto Integrativo dell’Accordo di Programma Fiera, poi approvato con Decreto del Presidente della Regione Lombardia n. 5595 del 14 marzo 2001 (di seguito, l’“Atto Integrativo del 2000”) ed a cui
aderiva Agip Petroli (ora Eni S.p.A.) per accettazione degli impegni che la riguardano;
detto Atto Integrativo prevedeva, all’art. 14, l’impegno del Comune di Milano e di Fondazione Ente Autonomo Fiera Internazionale di Milano di sottoscrivere un Atto Integrativo “per definire la riqualificazione del Polo interno rispetto alle linee guida già
concordate […] ivi compresa la definizione delle modalità di realizzazione dei parcheggi previsti dall’Accordo di Programma
e degli impegni aggiuntivi in merito alla sistemazione delle aree a destinazione scolastica. Tale atto integrativo terrà conto
delle esigenze di assetto territoriale complessivo dell’area, tra cui quelle connesse all’accordo di programma ‘Portello’ […]”;
D.
in attuazione dell’art. 14 dell’Atto Integrativo del 2000, il Comune di Milano e Fondazione Ente Autonomo Fiera Internazionale di
Milano sottoscrivevano - in data 14 novembre 2003 - un Protocollo di Intesa (di seguito, “Protocollo di Intesa del 2003”) volto a
disciplinare i rapporti giuridici tra le parti e a individuare gli aspetti urbanistici e territoriali per la riqualificazione del polo urbano;
E.
in data 14 - 24 novembre 2003, veniva sottoscritto un ulteriore Atto Integrativo all’Accordo di Programma Fiera con effetto di
variante urbanistica al P.R.G. allora vigente del Comune di Milano (di seguito,“Variante del 2003”), poi approvato con D.P.G.R.
del 19 gennaio 2004, n. 405;
detta Variante del 2003 ha definito: (i) il nuovo azzonamento del quartiere storico di Fiera Milano, suddiviso nell’area destinata alle attività di tipo fieristico-espositivo (di seguito, “Area Fieristica”) ed in Area di Trasformazione; (ii) nonché il perimetro di
un’ulteriore area, più vasta rispetto all’estensione dell’Area di Trasformazione e dell’Area Fieristica, definita “Area Complessiva
di riqualificazione”, volta a ricomprendere nel progetto di detta riqualificazione anche parte del circostante contesto urbano;
con detto Atto Integrativo i Soggetti sottoscrittori, preso atto dei contenuti del Protocollo del 2003, si impegnavano a sottoscrivere – dopo il perfezionamento della Variante 2003 – un nuovo Atto Integrativo per la complessiva variazione delle previsioni
contenute nell’Accordo di Programma Fiera che avrebbe dovuto tenere conto anche di quanto convenuto tra il Comune di
Milano e Fondazione Ente Autonomo Fiera Internazionale di Milano con il Protocollo di Intesa 2003;
F.
di seguito, in data 10 giugno-21 luglio 2005, veniva sottoscritto un ulteriore Atto Integrativo dell’Accordo di Programma Fiera,
successivamente approvato con Decreto del Presidente della Regione Lombardia dell’8 agosto 2005, n. 12457, con cui i
Soggetti sottoscrittori procedevano:
- ad attualizzare e coordinare i contenuti della Variante del 2003 anche in considerazione del Protocollo del 2003;
- ad effettuare la ricognizione dello stato di attuazione degli impegni assunti nell’Accordo di Programma Fiera, relativamente al Polo Urbano, dal Comune di Milano e da Fondazione Ente Autonomo Fiera Internazionale di Milano;
G
nel frattempo, con deliberazioni della Giunta comunale n. 2039 del 6 settembre 2005 e n. 3061 del 16 dicembre 2005, il Comune di Milano adottava ed approvava il Programma Integrato di Intervento per la riqualificazione e lo sviluppo dell’Area
di Trasformazione (di seguito, “P.I.I.”), area originariamente di proprietà di Fondazione Ente Autonomo Fiera Internazionale di
Milano e da quest’ultima ceduta in proprietà a CityLife s.r.l. con contratto di compravendita in data 23 giugno 2006;
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Bollettino Ufficiale
Serie Ordinaria n. 32 - Lunedì 04 agosto 2014
H.
successivamente, il P.I.I. in questione è stato oggetto di varianti approvate con deliberazioni di Giunta Comunale in data 9 ottobre
2008 n. 2425 (di seguito,“Prima Variante al P.I.I.”), nonché in data 1° ottobre 2010 n. 2788 (di seguito,“Seconda Variante al P.I.I.”);
I.
il Comune di Milano ha poi ritenuto di portare a compimento il processo di individuazione dell’assetto definitivo del quartiere
storico della Fiera di Milano, avviando un percorso unitario ed organico diretto ad individuare i possibili nuovi usi dell’Area
Fieristica, per prevedere la possibilità di insediare funzioni compatibili alla destinazione fieristica-espositiva, in coordinamento
J.
a tal fine, in data 18 aprile 2008, il Comune di Milano ha sottoscritto con Fondazione Ente Autonomo Fiera Internazionale di
Milano un nuovo Protocollo di Intesa (di seguito, “Protocollo di Intesa del 2008”) volto:
(i) “alla definizione degli aspetti urbanistici e territoriali per la rifunzionalizzazione dell’Area Fieristica, nonché per il coordinamento tra detta rifunzionalizzazione ed il contesto urbano circostante”;
(ii) “alla revisione degli impegni assunti dalle Parti nel Protocollo d’Intesa 2003”;
(iii) “alla cessione al Comune di Milano, da parte di Fondazione Fiera, della c.d.‘Area di Cerniera’ per la destinazione della stessa ad attrezzature pubbliche e di interesse pubblico o generale, in sostituzione degli impegni di cui al Protocollo d’Intesa 2003”;
(iv) “all’approvazione di un nuovo atto integrativo all’Accordo di Programma (ovvero di altro atto idoneo ai sensi di legge),
che recepisca – modificando le vigenti disposizioni – il nuovo assetto urbanistico/funzionale dell’Area Fieristica, con i conseguenti impegni dei soggetti interessati”;
K.
in conformità ed in attuazione al Protocollo di Intesa del 2008, Fondazione Ente Autonomo Fiera Internazionale di Milano - in
data 30 giugno 2008 - ha presentato al Comune di Milano (atti P.G. 525932/2008) una proposta organica di rifunzionalizzazione dell’Area Fieristica, poi integrata in data 23 dicembre 2008 (P.G. 1002753), avente ad oggetto la realizzazione del nuovo
Centro Congressi e la realizzazione di funzioni compatibili alla destinazione fieristica - espositiva, comportante una complessiva revisione del sistema della sosta, caratterizzata da una significativa riduzione dei posti auto;
L.
con Deliberazione della Giunta n. 3405 del 30 dicembre 2008, il Comune di Milano ha condiviso la predetta proposta di rifunzionalizzazione dell’Area Fieristica dichiarandola conforme ai contenuti del Protocollo di Intesa del 2008 e ha definito i criteri
di stima per la revisione degli accordi patrimoniali in essere con Fondazione Ente Autonomo Fiera Internazionale di Milano;
inoltre, con la predetta Deliberazione, il Comune di Milano ha rilevato la sussistenza di circostanze sopravvenute suscettibili di
incidere sulla riqualificazione dell’Area di Trasformazione di proprietà di CityLife e segnatamente, il prolungamento ad ovest
della linea metropolitana M5 dalla stazione Garibaldi sino a San Siro, che comporterà la realizzazione di una nuova stazione
della metropolitana all’interno dell’Area di Trasformazione (stazione Tre Torri), offrendo un servizio di accessibilità diretta a poli
considerati di notevole rilevanza e stabilendo un significativo effetto rete con importanti linee di forza ferroviarie. In tale contesto, è emersa la necessità di rivedere la normativa tecnica della Variante del 2003 per prevedere la possibilità di concentrare
le funzioni commerciali già previste dal P.I.I. in una grande struttura di vendita organizzata in forma unitaria localizzata nell’area in sottosuolo in prossimità della predetta stazione della metropolitana. La stretta connessione delle due funzioni pubblica
e privata, nonché la correlata interdipendenza progettuale delle stesse impone una trattazione strettamente congiunta
anche dal punto di vista procedimentale, dal momento che per poter rendere funzionante la stazione della metropolitana
occorre coordinare la sua progettazione (sbarchi, connessioni con la superficie, ecc.) con le caratteristiche tecniche delle
funzioni circostanti e segnatamente di quella commerciale;
pertanto, alla luce di quanto di sopra, con la medesima Deliberazione della Giunta n. 3405 del 30 dicembre 2008, il Comune di Milano ha chiesto alla Regione Lombardia di promuovere la procedura di approvazione di un nuovo Atto Integrativo
dell’Accordo di Programma Fiera, avente effetto di variante agli strumenti urbanistici vigenti ed adottati;
M.
quindi, con D.G.R. 9 novembre 2009, n. 8/10446, la Regione Lombardia - dato atto che il Collegio di Vigilanza dell’Accordo di
Programma Fiera, nella seduta del 21 ottobre 2009, aveva accolto all’unanimità la richiesta del Comune di Milano, nonché
la richiesta di adesione di CityLife del 7 ottobre 2009 - ha promosso il presente Atto Integrativo;
N.
contestualmente, la Regione ha promosso la procedura di valutazione strategica ambientale, individuando quale Autorità
Procedente la D.C. Programmazione Integrata (successivamente sostituita dal Segretariato – U.O. Sede Territoriale di Milano,
in forza della D.G.R. n. IX/3346 del 9 maggio 2012) e quale Autorità Competente la D.G. Territorio e Urbanistica;
O.
in ottemperanza alla vigente legislazione ambientale in materia di valutazione strategica ambientale dei piani e programmi,
con decreto n. 12378 del 23 novembre 2009 l’Autorità Procedente ha poi individuato i soggetti interessati;
P.
in data 23 dicembre 2009 si è tenuta la prima Conferenza di Valutazione per la presentazione ed esame del Documento di
Scoping, pubblicato sul sito internet regionale dedicato (SIVAS) a partire dal 14 dicembre 2009;
Q.
in data 2 aprile 2012, il Collegio di Vigilanza ha approvato gli elaborati di variante urbanistica e il Rapporto Ambientale, affidando il compito di affinare il testo del Rapporto Ambientale alla Segreteria Tecnica, che vi ha provveduto nella seduta del
5 aprile 2012;
R.
la proposta di variante, il Rapporto Ambientale e la Sintesi non Tecnica concernenti l’Atto Integrativo dell’Accordo di Programma Fiera sono stati pubblicati sui siti internet di Regione Lombardia (SIVAS) e Comune di Milano il 12 aprile 2012. Della
avvenuta pubblicazione è stato dato avviso secondo i modi di rito da parte di Regione Lombardia e Comune di Milano. I
documenti sono stati depositati presso le sedi di Regione Lombardia – D.G.Territorio ed Urbanistica e Comune di Milano – Settore Pianificazione Urbanistica Generale sino all’11 giugno 2012, affinché chiunque ne potesse prendere visione e presentare
eventuali osservazioni o proposte;
in data 7 giugno 2012 si è tenuto il Forum pubblico per garantire la massima informazione e partecipazione del pubblico al
procedimento, mentre in data 14 giugno 2012 si è svolta la Conferenza di Valutazione finale per l’illustrazione degli obiettivi
dell’Atto Integrativo, dei contenuti della variante urbanistica e del Rapporto Ambientale e per il confronto con i soggetti
competenti in materia ambientale e con gli enti territorialmente interessati;
sulla base degli esiti del processo di consultazione e partecipazione sopra descritto, nonché esaminati tutti i pareri e le
osservazioni pervenute, l’Autorità Competente, d’intesa con l’Autorità Procedente, ha espresso - con decreto n. 8094 del 20
settembre 2012 - parere motivato positivo circa la compatibilità ambientale della proposta del presente Atto Integrativo, a
condizione che si ottemperi ad alcune prescrizioni indicate nell’allegato 1 allo stesso provvedimento;
con parere reso nell’ambito del procedimento di Valutazione Ambientale Strategica (prot. n. Z1.2012.0021890 del 29 agosto
2012), la U.O. Sviluppo Sostenibile e Valutazioni Ambientali della Regione Lombardia ha ritenuto che le modifiche progettuali
esaminate non comportassero notevoli ripercussioni negative sull’ambiente e che, pertanto, non fosse necessario svolgere
la procedura di verifica di assoggettamento a VIA per gli interventi riguardanti il PII “CityLife”, già oggetto di un procedimento di valutazione di impatto ambientale, conclusosi con il giudizio positivo di compatibilità ambientale di cui al decreto 15
dicembre 2005, n. 19250 della Direzione Generale Territorio e Urbanistica. Tale conclusione è subordinata all’ottemperanza di
alcune prescrizioni riportate all’interno del parere motivato sopra richiamato;
con il contesto urbano circostante;
Bollettino Ufficiale
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Serie Ordinaria n. 32 - Lunedì 04 agosto 2014
il procedimento di Valutazione Ambientale Strategica effettuato e gli esiti dello stesso sono riportati nella Dichiarazione di
Sintesi elaborata dall’Autorità Procedente ed allegata al presente Atto Integrativo;
S.
nel frattempo, per rinnovare gli impegni previsti dai Protocolli di Intesa 2003 e 2008, Fondazione Ente Autonomo Fiera Internazionale di Milano ed il Comune di Milano hanno sottoscritto in data 8 marzo 2013 un nuovo Protocollo di Intesa, i cui contenuti essenziali prevedono:
- l’impegno di Fondazione Ente Autonomo Fiera Internazionale di Milano di cedere al Comune di Milano l’Area di Cerniera
con sovrastanti fabbricati (per consentire così l’ampliamento del Parco Pubblico da eseguirsi a cura di CityLife previa integrale demolizione da parte della stessa dei sovrastanti fabbricati) a fronte dell’impegno del Comune di Milano di trasferire,
in favore della Fondazione medesima, la proprietà dell’area comunale, meglio individuata dall’elaborato allegato sub D) e
denominata “Ex Saima”, nonché in sostituzione dell’impegno di Fondazione Ente Autonomo Fiera Internazionale di Milano di
realizzare 3.500 dei 3.700 parcheggi previsti dalla Variante del 2003;
- l’impegno di Fondazione Ente Autonomo Fiera Internazionale di Milano di trasferire al Comune di Milano - a titolo di anticipazione delle dotazioni territoriali per servizi da cedere all’Amministrazione ai fini dell’attuazione del P.G.T. - la proprietà di parte
dell’area di via Faravelli, posta in adiacenza al quartiere fieristico e compresa nell’Area Complessiva di riqualificazione, per
consentire la realizzazione della stazione del nuovo Comando dei carabinieri di Milano, la cui esecuzione è prevista nell’ambito del P.I.I. di City Life;
- l’impegno di Fondazione Ente Autonomo Fiera Internazionale di Milano di realizzare, a sua cura e spese, gli interventi di
bonifica delle aree oggetto di cessione in favore del Comune di Milano;
T.
quindi, con deliberazione della Giunta Provinciale n. 292 del 23/7/2013 è stata approvata la valutazione di compatibilità
della variante urbanistica allegata all’Atto Integrativo dell’Accordo di Programma Fiera rispetto al Piano Territoriale di Coordinamento Provinciale;
VISTI
a) il D.Lgs. 18 agosto 2000 n. 267,“Testo Unico delle leggi sull’ordinamento degli Enti locali” e successive modifiche ed integrazioni ed in particolare, l’art. 34 recante la disciplina generale in materia di Accordi di Programma finalizzati alla definizione ed
attuazione di opere, interventi, programmi d’intervento che richiedano, per la loro completa realizzazione l’azione integrata
e coordinata di Comuni, Province, e Regioni, Amministrazioni Statali e di altri soggetti pubblici;
b) la L.R. 14 marzo 2003 n. 2, “Programmazione negoziata regionale” e successive modifiche ed integrazioni ed in particolare,
l’art. 6, recante la disciplina della programmazione negoziata regionale;
c) il D.Lgs. 3 aprile 2006, n. 152, “Norme in materia ambientale” e successive modifiche ed integrazioni, recante la disciplina di
valutazione ambientale dei piani e programmi;
d) la L.R. 11 marzo 2005, n. 12, “Legge per il governo del territorio” ed in particolare l’art. 4, la Delib. C.R. 13 marzo 2007. n. VIII/351
“Indirizzi generali per la valutazione di piani e programmi”, nonché la Delib. G.R. 27 dicembre 2007 n. 8/6420 “Determinazione
della procedura per la Valutazione Ambientale di Piani e programmi” e le successive modifiche ed integrazioni di cui, in particolare, alle Delib. G.R. 30 dicembre 2009, n. 8/10971 e Delib. G.R. 10 novembre 2010, n. 9/761, recanti la disciplina regionale
in materia di valutazione strategica ambientale dei piani e programmi;
e) la L.R. 22 febbraio 2010, n. 5, “Norme in materia di valutazione di impatto” ed il relativo regolamento di attuazione Reg. reg. 21
novembre 2011, n. 5;
f)
la L.R. 2 febbraio 2010, n. 6 “Testo unico delle leggi regionali in materia di commercio e fiere” ed in particolare, l’art. 6 recante
la disciplina di autorizzazione delle grandi strutture commerciali;
RICHIAMATI
a) la D.G.R. 9 novembre 2009, n. 10446 di promozione dell’Atto Integrativo;
b) il Verbale della seduta della Segreteria Tecnica del 12 marzo 2012 (in cui sono state illustrate le relazioni tra la struttura commerciale e la stazione metropolitana);
c) il Verbale della seduta del Collegio di Vigilanza del 2 aprile 2012 (in cui sono stati approvati gli atti del progetto di variante
urbanistica);
d) il Verbale della seduta della Segreteria Tecnica del 5 aprile 2012 (in cui è stato affinato il Rapporto Ambientale);
e) il decreto n. 8094, in data 20 settembre 2012, dell’Autorità competente alla procedura di V.A.S.;
f)
il Verbale della seduta della Segreteria Tecnica del 31 maggio 2013 (in cui è stato discusso e verificato il testo del presente
Atto Integrativo ed a cui è stato allegato il Protocollo di Intesa sottoscritto tra il Comune di Milano e Fondazione Ente Autonomo Fiera Internazionale di Milano in data 8 marzo 2013);
g) il Verbale della seduta del Collegio di Vigilanza del 26 giugno 2013 (in cui è stato approvato il testo del presente Atto Integrativo ed i relativi allegati);
h) la D.G.R. n. X/1170 del 20/12/2013, con cui la Regione Lombardia ha approvato l’ipotesi del presente Atto Integrativo;
i)
la Delib. G.P. n. 292/2013 del 23/7/2013, con cui la Provincia di Milano ha approvato la valutazione di compatibilità con il
PTCP ed ha approvato l’ipotesi del presente Atto Integrativo;
j)
la Delib. G.C. n. 1433 del 19/7/2013 con cui il Comune di Milano ha approvato l’ipotesi del presente Atto Integrativo;
k) la Delib. G.C. n. 103 del 9/10/2013 con cui il Comune di Pero ha approvato l’ipotesi del presente Atto Integrativo;
l)
la Delib. G.C. n. 170 del 2/7/2013 con cui il Comune di Rho ha approvato l’ipotesi del presente Atto Integrativo;
m) la Deliberazione del Comitato Esecutivo n. 12/13 del 7/10/2013 con cui Fondazione Fiera Milano ha approvato l’ipotesi del
presente Atto Integrativo;
n) la nota RH1-ENS-PRO-CR-0001 del 7/10/2013 con cui E.N.I. S.p.A. ha approvato l’ipotesi del presente Atto Integrativo;
o) la nota CYL-DPA-13-U-0116 del 11/9/2013 con cui CityLife S.p.A ha approvato l’ipotesi del presente Atto Integrativo;
tutto ciò premesso e considerato, i Soggetti sottoscrittori stipulano il presente Atto Integrativo all’Accordo di Programma.
* * *
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CAPO I – ELEMENTI DI CARATTERE GENERALE
Art. 1
Premesse ed allegati
1.1
Le premesse e gli allegati di cui al successivo comma 2 costituiscono parti integranti e sostanziali del presente Atto Integrativo dell’Accordo di Programma Fiera e sono vincolanti in ogni loro parte per i Soggetti sottoscrittori.
1.2
Sono allegati del presente Atto Integrativo dell’Accordo di Programma Fiera:
A) Planimetria aerofotogrammetrica con individuazione dell’ambito territoriale interessato dall’Atto Integrativo, dell’ambito di
Variante e dell’Area complessiva di Riqualificazione;
B) Documentazione della Variante urbanistica:
b1) Tavola di Variante urbanistica;
b2) Norme Tecniche di Attuazione;
b3) Relazione illustrativa;
b4) Tavola con indicazione dei vincoli;
C) Documentazione di V.A.S:
c1) Rapporto Ambientale;
c2) Parere motivato V.A.S.;
c3) Dichiarazione di sintesi;
D) Planimetria generale relativa al perimetro dell’Accordo di Programma con individuazione su base catastale dell’Area di Cerniera, dell’area ex-Saima e dell’area Faravelli.
Art. 2
Ambito territoriale interessato dall’Atto Integrativo
2.1 Il presente Atto Integrativo interessa l’ambito territoriale individuato con linea tratteggiata nella planimetria aerofotogrammetrica
in scala 1:5000, allegata sub A).
Art. 3
Oggetto e finalità dell’Atto Integrativo
3.1 In coerenza con gli obiettivi indicati nell’atto di promozione di cui alla D.G.R. 9 novembre 2009 n. 8/10446, il presente Atto Integrativo definisce gli impegni assunti dai Soggetti sottoscrittori ed aderenti ed in particolare, da Fondazione Ente Autonomo Fiera Internazionale di Milano e da CityLife S.p.A. al fine di:
•
definire gli aspetti urbanistici e territoriali per la rifunzionalizzazione dell’Area Fieristica in relazione con il contesto urbano
circostante, anche mediante una revisione degli impegni dei soggetti interessati al fine di attuare il nuovo assetto;
•
coerenziare il riassetto urbanistico dell’ambito con il nuovo assetto infrastrutturale e dell’accessibilità, con particolare riferimento all’integrazione delle funzioni urbane con il nodo costituito dalla nuova stazione della metropolitana M5 “Tre Torri”;
•
conseguentemente, integrare la normativa della Variante 2003 per disciplinare la nuova configurazione dell’Area Fieristica
e per consentire la realizzazione di una grande struttura di vendita, anche organizzata in forma unitaria, in prossimità della
nuova stazione M5.
Art. 4
Variante urbanistica
4.1 La ratifica del presente Atto Integrativo comporta variazioni della disciplina dell’Accordo di Programma Fiera e degli strumenti
urbanistici generali del Comune di Milano. La documentazione della variante urbanistica è allegata sub B).
4.2 All’interno dell’ambito di variante, come individuato nella planimetria allegata sub A), si distinguono le seguenti 3 (tre) aree, meglio descritte negli elaborati sub B, di seguito brevemente illustrati nelle parti sostanziali:
4.2.1. Polo Urbano Fiera/Congressi (art. 1.1 N.T.A. allegato sub B)
La variante modifica la vigente disciplina dell’Accordo di Programma Fiera prevedendo, oltre alle prevalenti funzioni di carattere fieristico-congressuale già ammesse ed alle funzioni per servizi di interesse pubblico e generale, l’inserimento di funzioni compatibili (cfr.:
art. 1.1.2, lett. b) delle N.T.A.) ossia la produzione di beni e servizi alle persone ed alle imprese (attività bancarie e finanziarie, agenzie,
ecc.), piccole e medie strutture di vendita (negozi al dettaglio), esercizi per la somministrazione di cibi e bevande, intrattenimento
e tempo libero, nonché attrezzature per la ricettività di breve e medio periodo (alberghi e residence). Tali funzioni sono consentite
fino ad un massimo del 30% della s.l.p. ammessa, da calcolare applicando l’indice fondiario (UF) di 1,5 mq./mq. ed un rapporto di
copertura (RC) max dell’80%.
In relazione alle predette funzioni compatibili è previsto il reperimento di una dotazione di aree per attrezzature pubbliche pari al 100%
della s.l.p.
Ai fini del reperimento di tale dotazione verranno computate anche le aree che verranno asservite per garantire la realizzazione della
pista ciclopedonale di connessione tra il Parco CityLife ed il sistema verde di nord-ovest (Parco Portello/Monte Stella), per la parte
interessante l’ambito del Polo Urbano Fiera/Congressi.
Per assicurare un coerente inserimento delle funzioni nel contesto urbano è stato previsto lo strumento dello “Studio di coordinamento
progettuale unitario”, applicabile nei termini ed alle condizioni specificate dalle N.T.A. (art. 1.1.4) e conformemente alle prescrizioni
del parere motivato VAS (Allegato 1 del decreto n. 8094 del 20 settembre 2012, punto 5, capoverso “Per l’area del Polo urbano Fiera”
(lettera a)).
Lo studio è richiesto per tutti gli interventi edilizi eccedenti i 2.500 mq. di s.l.p. o comportanti una significativa riorganizzazione dell’assetto urbanistico complessivo.
4.2.2 Area di trasformazione ex-Fiera (art. 1.2 N.T.A. allegato sub B)
Bollettino Ufficiale
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Serie Ordinaria n. 32 - Lunedì 04 agosto 2014
La variante urbanistica modifica la disciplina prevista dalla Variante del 2003 prevedendo la possibilità di insediare in prossimità della
nuova stazione metropolitana M5 “Tre Torri” una grande struttura di vendita, anche organizzata in forma unitaria ai sensi dell’art. 4.2
della D.G.R. 4 luglio 2007 n. 8/5054, entro il limite massimo di 20.000 mq. di s.l.p., corrispondenti a 17.000 mq. di superficie di vendita.
La realizzazione della predetta struttura di vendita comporterà, rispetto alla precedente proposta, il reperimento di aree per attrezzature pubbliche o di interesse pubblico e generale aggiuntive a quelle già previste dal P.I.I. CityLife Variante 2010 (+ 120%).
Per effetto delle prescrizioni del parere motivato VAS, richiamate dal successivo Art. 5, qualora la superficie di vendita superasse i 15.000
mq., il progetto dovrà essere assoggettato alla procedura di verifica di assoggettabilità a VIA.
4.2.3 Area a parco e servizi (c.d.“Area di Cerniera”) (art. 1.3 N.T.A. allegato sub B)
La variante modifica l’Accordo di Programma Fiera prevedendo che l’Area di Cerniera, sita nel Comune di Milano e catastalmente
identificata ai fogli:
- Fg.304; Mapp. 11, 13, 83, 87p, 102, 103,105,110, 111p, 112p,
- Fg.259; Mapp. 62p, 66, 67p, 68, 69p, 87p,
di circa 64.500 mq. di superficie, sia dismessa dalle funzioni fieristiche-espositive e sia destinata a Parco pubblico urbano e ad attrezzature pubbliche o di interesse pubblico e generale.
Art. 5
Compatibilità ambientale
5.1 L’Atto Integrativo è stato assoggettato a procedura di Valutazione Ambientale Strategica, conclusasi con parere motivato positivo
formulato dall’Autorità competente per la V.A.S. d’intesa con l’Autorità procedente e formalizzato con decreto n. 8094 del 20 settembre
2012. Il decreto, allegato e parte integrante del presente atto (allegato sub C), stabilisce le prescrizioni che dovranno essere rispettate
nella fase attuativa per garantire la compatibilità ambientale dell’Atto Integrativo.
5.2 Come previsto dal decreto citato al precedente art. 5.1, a seguito dell’approvazione con D.P.G.R. dell’Atto Integrativo, si attiverà la
fase di monitoraggio degli interventi. Tale attività verrà svolta avvalendosi anche dell’Osservatorio Ambientale, previsto e richiamato
nel decreto n. 19250 del 15 dicembre 2005, la cui competenza sarà estesa alla valutazione degli effetti derivanti dalle azioni progettuali
previste in tutte le aree comprese nell’Atto Integrativo.
CAPO II - IMPEGNI IN CAPO AI SOTTOSCRITTORI
Art. 6
Impegni dei soggetti sottoscrittori
6.1 In attuazione delle finalità e degli obiettivi di cui al precedente art. 3, i Soggetti sottoscrittori si impegnano, ciascuno per quanto
di competenza:
a)
a porre in essere tutti i comportamenti necessari alla rapida esecuzione del presente Atto Integrativo, nel rispetto delle procedure e delle reciproche responsabilità, degli obblighi o degli impegni assunti;
b)
ad attivare, nel rispetto delle competenze amministrative, le procedure per il rilascio di autorizzazioni, permessi, nulla osta ed
ogni altro titolo abilitativo utile o necessario per il sollecito avvio e compimento degli interventi funzionali all’attuazione del
presente Atto Integrativo, secondo i principi di collaborazione e di non aggravio del procedimento di cui alla Legge 7 agosto
1990, n. 241.
6.2 Fermo restando, quanto disposto al precedente art. 6.1, i Soggetti sottoscrittori assumono gli obblighi specifici ad essi ascritti nel
seguito del presente articolo:
A)
B)
C)
Regione Lombardia si impegna a:
a)
emettere il Decreto del Presidente della Giunta Regionale di approvazione dell’Atto Integrativo entro 60 giorni dalla sua
sottoscrizione;
b)
provvedere alla pubblicazione sul BURL del predetto decreto.
Comune di Milano si impegna a:
a)
ratificare, tramite il Consiglio Comunale, le previsioni del presente Atto Integrativo entro 30 giorni dalla data di sottoscrizione
dello stesso, a pena di decadenza della variante urbanistica prevista;
b)
concretizzare le previsioni inerenti la riqualificazione dell’Area del Polo Urbano Fiera/Congressi e dell’Area di Trasformazione,
adottando ogni provvedimento utile all’attuazione della variante urbanistica, così come previsto dal precedente art. 4 e
dalle N.T.A. allegate sub B);
c)
sottoscrivere, entro 30 giorni dalla ratifica del presente Atto Integrativo a cura del Consiglio Comunale, la Convenzione con
Fondazione Ente Autonomo Fiera Internazionale di Milano per la cessione, con effetti reali, dell’area Ex Saima, di mq. 13.870
circa (catastalmente classificata nel Catasto Terreni del Comune di Milano al foglio n. 259, particelle 52, 58 parte, 87 parte,
88, 100 e 101 e meglio individuata nell’allegato sub D), per dare completa e definitiva attuazione agli impegni assunti da
Fondazione Ente Autonomo Fiera Internazionale di Milano e dal Comune di Milano con il Protocollo di Intesa sottoscritto in
data 8 marzo 2013, di cui alla precedente premessa S, per la revisione e nuova regolamentazione dei rapporti giuridici e
degli accordi patrimoniali previsti dai Protocolli di Intesa sottoscritti il 14 novembre 2003 e 18 aprile 2008;
d)
dar corso al procedimento per il rilascio dell’autorizzazione commerciale, secondo quanto stabilito dalla L.R. n. 6/2010 con
riferimento alle grandi strutture di vendita;
e)
tener conto del fatto che la nuova grande struttura di vendita potrebbe non essere attivata nel termine di due anni dal
rilascio dell’autorizzazione a causa della dimensione e della complessità degli interventi previsti dal P.I.I. di CityLife, valutando tali aspetti quali possibili casi di comprovata necessità, non imputabili al titolare dell’autorizzazione, per il rilascio delle
proroghe ai sensi dell’art. 7, L.R. n. 6/2010;
Fondazione Ente Autonomo Fiera Internazionale di Milano si impegna a:
a)
sottoscrivere con il Comune di Milano - entro 30 giorni dalla ratifica a cura del Consiglio Comunale del presente Atto Integrativo - la Convenzione, con effetti reali, per la cessione del diritto di proprietà dell’Area di Cerniera, meglio individuata nella planimetria allegata sub D) in completa e definitiva attuazione agli impegni assunti da Fondazione Fiera e dal Comune
di Milano con la sottoscrizione in data 8 marzo 2013 del citato Protocollo di Intesa di cui alla precedente premessa S;
b)
sottoscrivere con il Comune di Milano - entro 24 mesi dalla ratifica a cura del Consiglio Comunale del presente Atto Integrativo
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e nel rispetto delle condizioni previste dal citato Protocollo di Intesa dell’8 marzo 2013 - una Convenzione, con effetti reali, per
la cessione del diritto di proprietà di parte dell’area di via Faravelli - di mq. 4490 circa, compresa nell’Area Complessiva di
Riqualificazione dell’Accordo di Programma Fiera, catastalmente classifica nel NCT e nel NCEU al foglio n. 257, particelle nn.
161 e 162 (salvo aggiornamento e migliore identificazione), il tutto come meglio identificato nell’allegato sub D) - in completa
e definitiva attuazione agli impegni assunti da Fondazione Ente Autonomo Fiera Internazionale di Milano e Comune di Milano
con la sottoscrizione in data 8 marzo 2013 del Protocollo di Intesa di cui alla precedente premessa S;
c)
D)
rispettare le prescrizioni riportate al punto 5 – scheda istruttoria – Allegato 1 del decreto n. 8094 del 20 settembre 2012 e
osservare le indicazioni riportate nel suddetto provvedimento di compatibilità ambientale.
CityLife S.p.A. si impegna a:
a)
dare impulso ad ogni procedura amministrativa necessaria ai fini della progettazione della grande struttura di vendita,
anche organizzata in forma unitaria, al fine di realizzare tutte le opere di propria competenza necessarie a completare strutturalmente la stazione metropolitana “Tre Torri”, in modo da consentire la completa funzionalità della linea metropolitana
M5, tratta “Garibaldi-San Siro”, nel rispetto dei tempi previsti per la realizzazione della predetta infrastruttura;
b)
rispettare le prescrizioni riportate al punto 5 – scheda istruttoria – Allegato 1 del decreto n. 8094 del 20 settembre 2012 e
osservare le indicazioni riportate nel suddetto provvedimento di compatibilità ambientale.
6.3 I soggetti sottoscrittori prendono atto dei contenuti del Protocollo di Intesa sottoscritto tra Comune di Milano e Fondazione Ente
Autonomo Fiera Internazionale di Milano in data 8 marzo 2013, riportato nei suoi elementi essenziali alla precedente premessa S.
Prendono, altresì, atto che Fondazione Ente Autonomo Fiera Internazionale di Milano e Comune di Milano, in attuazione degli impegni
assunti con il citato Protocollo di Intesa, provvederanno a sottoscrivere le Convenzioni, con effetti reali, per la cessione della proprietà
delle aree nel rispetto delle condizioni previste dal predetto Protocollo di Intesa e di quanto stabilito dal presente Atto Integrativo, art.
6.2, lettere B e C.
Art. 7
Modifiche ed integrazioni all’art. 2 dell’Atto Integrativo approvato con D.P.G.R. 8 agosto 2005 n. 12457/2005
7.1 I Soggetti sottoscrittori danno atto che il precedente art. 4 ed i documenti allegati sub B) individuano la nuova configurazione
urbanistica del Polo Urbano.
7.2 Gli obblighi previsti in capo a Fondazione Ente Autonomo Fiera Internazionale di Milano dal Protocollo del 2003, come recepiti
dall’art. 2.6 dell’Atto Integrativo approvato con D.P.G.R. n. 12457/2005, sono sostituiti dagli impegni sottoscritti con il Protocollo di Intesa
in data 8 marzo 2013.
Nello specifico, Fondazione Ente Autonomo Fiera Internazionale di Milano trasferirà al Comune di Milano una parte della proprietà
dell’Area di Cerniera in sostituzione dell’obbligo di realizzare 3.500 dei 3.700 parcheggi - previsti dall’art. 5 del Protocollo di Intesa 2003
e dall’art. 2.6, lett. B6.2) dell’Atto Integrativo all’Accordo di Programma Fiera approvato con D.P.G.R. n. 8 agosto 2005, n. 12457 - che
risultano non più necessari a motivo della dismissione di parte delle funzioni fieristiche e della forte riduzione dell’attività espositiva,
sostituita da una più strutturata attività congressuale (v. “Il sistema della sosta ad uso congressuale-fieristico”, allegato sub 3d) al Rapporto Ambientale). Con l’avvenuta sottoscrizione della Convenzione tra Fondazione Ente Autonomo Fiera Internazionale di Milano e
Comune di Milano per la cessione del diritto di proprietà dell’Area di Cerniera e con la pubblicazione sul BURL del DPGR che approva
il presente Atto Integrativo viene dunque meno l’obbligo previsto a carico di Fondazione Ente Autonomo Fiera Internazionale di Milano
di realizzare 3.500 parcheggi previsti dalla Variante 2003 al P.R.G. I soggetti sottoscrittori danno atto che i restanti 200 parcheggi previsti
dal Protocollo di Intesa 2003 e dal sopra richiamato Atto Integrativo sono già stati realizzati a raso nelle aree di via Scarampo, angolo
via Paolo Uccello.
7.3 Con riferimento alle previsioni di cui all’art. 7 del Protocollo d’Intesa 2003 e dell’art. 2.4, lett. B4) dell’Atto Integrativo all’Accordo di
Programma Fiera approvato con D.P.G.R. 8 agosto 2005, n. 12457, i soggetti sottoscrittori danno altresì atto che il Comune di Milano sta
completando il prolungamento verso nord di via Gattamelata sino al collegamento con viale De Gasperi/piazza Kennedy.
7.4 Con riferimento alle previsioni di cui all’art. 6 del Protocollo d’Intesa 2003 e dell’art. 2.7, lett. B7) dell’Atto Integrativo all’Accordo di
Programma Fiera approvato con D.P.G.R. 8 agosto 2005, n. 12457, i Soggetti sottoscrittori danno atto che Fondazione Ente Autonomo
Fiera Internazionale di Milano ha adempiuto agli impegni assunti in merito alla presentazione di proposte progettuali per la riqualificazione dei complessi scolastici di via Tranchedini e di viale Teodorico, trasmettendo al Comune di Milano le relative proposte progettuali
con atto in data 21 marzo 2005, prot. n. 275244, perché fossero eventualmente sviluppate nell’ambito del P.I.I. di CityLife, poi approvato
con deliberazione di Giunta Comunale n. 3061 del 16 dicembre 2005.
CAPO III – EFFETTI, MODIFICHE E DURATA
Art. 8
Sottoscrizione, effetti e durata
8.1 Ai sensi dell’art. 34, D.Lgs. 18 agosto 2000, n. 267 e dell’art. 6, L.R. 14 marzo 2003 n. 2, il presente Atto Integrativo all’Accordo di Programma Fiera, sottoscritto dai legali rappresentanti della Regione Lombardia, della Provincia di Milano, del Comune di Milano, del
Comune di Pero, del Comune di Rho, di Fondazione Ente Autonomo Fiera Internazionale di Milano, nonché, per adesione, dal legale
rappresentante di Eni S.p.A. e di CityLife S.p.A. sarà approvato con Decreto del Presidente della Regione Lombardia, previa ratifica da
parte del Consiglio Comunale di Milano.
8.2 Il decreto di approvazione dell’Atto Integrativo all’Accordo di Programma sarà pubblicato sul Bollettino Ufficiale della Regione
Lombardia.
8.3 L’approvazione del presente Atto Integrativo all’Accordo di Programma, ai sensi e per gli effetti dell’art. 34, comma 6, D.Lgs. 18
agosto 2000, n. 267 e dell’art. 6, comma 10, L.R. 14 marzo 2003 n. 2, ha valore di dichiarazione di pubblica utilità, indifferibilità e urgenza
delle opere pubbliche ivi previste e determina le conseguenti variazioni degli strumenti urbanistici.
8.4 Le attività disciplinate dal presente Atto Integrativo sono vincolanti per i Soggetti sottoscrittori.
8.5 Tutti i termini temporali previsti dal presente Atto Integrativo all’Accordo di Programma Fiera, ove non diversamente stabilito, decorrono dalla data di pubblicazione del decreto del Presidente dalla Giunta Regionale di approvazione dell’Atto Integrativo medesimo.
8.6 La validità del presente Atto Integrativo all’Accordo di Programma Fiera permane fino alla completa attuazione della variante
urbanistica descritta al precedente art. 4, nonché degli impegni dei soggetti sottoscrittori, come specificati nel precedente Capo II.
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Art. 9
Aggiornamenti, modifiche e integrazioni
9.1 Si dà atto che, in conformità con quanto previsto dall’Accordo di Programma Fiera, la competenza ad approvare eventuali ulteriori modifiche all’Accordo stesso spetta, salvo quanto previsto al successivo 9.2, al Collegio di Vigilanza, che la esercita verificando la
compatibilità della modifica stessa con gli obiettivi primari dell’Accordo di Programma e tenendo conto di eventuali esigenze sopravvenute, innovazioni tecnologiche, richieste motivate e/o oggettive di necessità progettuali evidenziate in sede di approfondimento
delle previsioni dell’Accordo di Programma e, comunque, di qualunque altra circostanza che possa giustificare la modifica proposta
in un quadro di coerenza complessiva con gli obiettivi perseguiti.
9.2 Qualora la modifica ecceda i limiti previsti dall’articolo 6, comma 9, della L.R. n. 2/2003 e/o comporti l’adozione di una variante
allo strumento di pianificazione generale vigente, il Collegio di Vigilanza dispone l’esperimento delle medesime procedure seguite per
l’approvazione del presente Atto Integrativo.
9.3 Eventuali ulteriori accordi tra Comune di Milano e Fondazione Ente Autonomo Fiera Internazionale di Milano potranno essere definiti senza bisogno di avviare una nuova procedura di Atto Integrativo solo ove modifichino esclusivamente il regime dei loro rapporti
patrimoniali, con l’obbligo di preventiva comunicazione al Collegio di Vigilanza.
Milano, 16/6/2014
Regione Lombardia
Il Presidente Roberto Maroni
Provincia di Milano
L’Assessore alla Pianificazione del Territorio
Franco De Angelis
Comune di Milano
Il Vice Sindaco Ada Lucia De Cesaris
Comune di Pero
Sindaco Maria Rosa Belotti
Comune di Rho
Sindaco Pietro Romano
Fondazione Ente Autonomo Fiera Internazionale di Milano
Il Presidente Benito Benedini
per adesione e accettazione degli impegni che le riguardano
ENI Servizi S.p.A., per conto di ENI S.p.A.
il Procuratore Marco Toninelli
CityLife S.p.A.
il Dirigente Rapporti con la Pubblica Amministrazione
Roberto Russo
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Bollettino Ufficiale
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C) GIUNTA REGIONALE E ASSESSORI
D.g.r. 11 luglio 2014 - n. X/2106
Relazione al parlamento sull’attuazione della legge 102/90
(«Legge Valtellina») - Anno 2013
LA GIUNTA REGIONALE
Richiamata la legge 2 maggio 1990, n. 102 recante «Disposizioni per la ricostruzione e la rinascita della Valtellina e delle
adiacenti zone delle province di Bergamo, Brescia e Como, nonché della provincia di Novara, colpite dalle eccezionali avversità
atmosferiche dei mesi di luglio e agosto 1987»;
Visti:
•le deliberazioni del Cnsiglio regionale n. V/376 del 3 dicem-
bre 1991 e n. V/0508 del 19 marzo 1992, con cui sono state
adottate rispettivamente la proposta di Piano per la difesa
del suolo e la proposta di Piano per la ricostruzione e lo
sviluppo delle aree di cui trattasi, ex art. 3 e 5 della sopraccitata l. 102/90;
•il d.p.c.m. del 28 dicembre 1991 ed il d.p.c.m. del 4 dicem-
bre 1992 di approvazione, nei termini e con le prescrizioni
indicati dagli stessi provvedimenti, dei piani suddetti e della
relativa modulazione delle risorse finanziarie;
Preso atto di quanto stabilito dalla l.r. n. 23/92 – Norme per
l’esecuzione degli interventi straordinari per la ricostruzione e la
rinascita della Valtellina e delle adiacenti zone delle Province di
Bergamo, Brescia e Como colpite dagli eventi calamitosi dell’estate 1987 – che prevede all’art. 3 l’approvazione della suddetta relazione annuale da parte della Giunta Regionale secondo
le procedure previste dall’art. 9 della stessa legge, ai sensi del
quale la Giunta predispone e presenta al Consiglio regionale la
relazione sullo stato di attuazione della l. 102/90 ;
Visto il decreto n. 347 del 14 gennaio 2002 del Dirigente dell’Organizzazione e Personale che approva il passaggio alla gestione
ordinaria del Piano Valtellina attraverso l’assegnazione delle azioni dell’Unità Organizzativa «Piano Socio Economico Valtellina» alle
Direzioni Generali competenti della Giunta Regionale;
Visto il documento, allegato sub 1, predisposto con il contributo specifico delle Direzioni Generali e delle Province interessate,
preposte all’attuazione della l. 102/90, contenente la Relazione
da presentarsi al Parlamento relativa allo stato di attuazione della sopraccitata legge al 31 dicembre 2013;
Preso atto che la presente proposta di deliberazione è stata
condivisa con il Sottosegretario della Giunta Cons. Ugo Parolo,
incaricato tra l’altro delle politiche per la montagna;
Ad unanimità dei voti espressi nelle forme di legge;
DELIBERA
per le motivazioni specificate in premessa, che qui si intendono integralmente riportate:
1. di approvare la «Relazione al Parlamento sull’attuazione della legge 102/90. Anno 2013», di cui all’allegato 1) alla
presente deliberazione che ne costituisce parte integrante e
sostanziale;
2. di trasmettere la suddetta Relazione al Consiglio regionale;
3. di trasmettere la suddetta Relazione al Parlamento, come
previsto dalla legge;
4. di disporre la pubblicazione del presente atto sul Bollettino
Ufficiale della Regione Lombardia.
II segretario: Marco Pilloni
——— • ———
ALLEGATO 1
RELAZIONE AL PARLAMENTO SULL’ATTUAZIONE DELLA LEGGE 2 maggio 1990, n. 102
“Disposizioni per la ricostruzione e la rinascita della Valtellina e delle adiacenti zone delle province di Bergamo, Brescia e
Como, nonche’ della provincia di Novara, colpite dalle eccezionali avversita’ atmosferiche dei mesi di luglio ed agosto 1987”
ANNO 2013
INDICE
1
PARTE I – INQUADRAMENTO GENERALE
2
PARTE II - PIANO DI DIFESA DEL SUOLO E RIASSETTO IDROGEOLOGICO
2.1
Piano di prima fase
2.2
Integrazione allo schema previsionale e programmatico
2.3
Piano di seconda fase
2.4
Piano di utilizzo delle economie accertate
3
PARTE III - PIANO DI RICOSTRUZIONE E SVILUPPO
3.1
Descrizione generale dei contenuti
3.2
Quadro riepilogativo del piano e delle sue variazioni
3.3
Approfondimenti: sistema stradale
___________________
PARTE I – INQUADRAMENTO GENERALE
La presente relazione riporta l’avanzamento del “Piano per la difesa del suolo ed il riassetto idrogeologico della Valtellina e delle adiacenti zone”, ex art. 10, L. 102/90 relativa agli eventi alluvionali avvenuti a partire dall’estate del 1987 in Valtellina e in altre adiacenti
zone nelle Province di Bergamo, Brescia, Como e Lecco.
Lo Stato ha stanziato nel 1990 circa 2.400 Mld di L. (circa € 1.239.500.000) con l’obiettivo principale di creare condizioni di stabilità
idrogeologica dei territori e dare nuovo impulso allo sviluppo socio-economico del territorio coinvolto.
Regione Lombardia, ha elaborato il Piano di intervento, ripartendo le risorse disponibili su due Piani, uno per la Ricostruzione e Sviluppo
(approvato DPCM 4/12/92) e l’altro per la Difesa del Suolo (a sua volta distinto in tre sottofasi: 1° Fase - DPCM 28/12/91, Integrazione
– DPCM 24/05/01 e 2° Fase – DPCM10/01/03).
Bollettino Ufficiale
– 11 –
Serie Ordinaria n. 32 - Lunedì 04 agosto 2014
La tabella 1.1 riporta in definitiva le somme stanziate per la realizzazione dei due Piani e il relativo Ente responsabile della gestione
finanziaria.
Tab. 1.1 -Riparto dei fondi destinati all’attuazione dei Piani della Legge Valtellina.
Ente
Regione Lombardia
AIPO
CDDPP
Stato (per Agevolazioni fiscali)
totali
Oneri di gestione
10.329.137,97
10.329.137,97
Piano di ricostruzione e
sviluppo
492.491.232,69
117.752.172,99
72.303.965,87
682.547.371,55
Piano di
difesa del suolo
500.232.364,01
27.630.444,10
527.862.808,11
TOTALE
1.003.052.734,67
27.630.444,10
117.752.172,99
72.303.965,87
1.220.739.317,63
Nel corso degli anni, mano a mano che gli interventi venivano conclusi, si sono realizzate economie. Tali risorse vengono regolarmente
riprogrammate. Per quanto riguarda gli interventi di difesa del suolo il piano di utilizzo delle economie viene concordato con gli enti
sul territorio e autorizzato dall’Autorità di bacino del fiume Po. Per quanto riguarda il Piano di Ricostruzione e sviluppo, nel corso degli
anni 2005-2008, si è proceduto alla quantificazione delle risorse rimodulabili derivanti da economie o interventi revocati. A seguito di
queste verifiche sono state approvate due variazioni di Piano di Ricostruzione e Sviluppo, (tabella 1.2) ed è inoltre stato deciso che le
ulteriori economie eventualmente realizzate venissero destinate alle grandi opere infrastrutturali in corso di realizzazione, quali la SS 38
e la Variante di Zogno (si veda il dettaglio al paragrafo 3.4).
Tab. 1.2 – Deliberazioni di Variazione dei Piano di Ricostruzione e Sviluppo.
Deliberazione di Giunta
8/988 del 21/11/2005
8/5423 del 8/10/2007
Deliberazione di Consiglio
8/114/2006 del 24/01/2006
8/514 del 5/02/08
Totale riprogrammato
Importo complessivo riprogrammato
€ 33.738.221,00
€ 23.437.214,00
€ 57.175.435,00
Al 31/12/2012 lo stato di avanzamento complessivo del Piano, ampiamente descritto nei paragrafi successivi, indica per il Piano di
Difesa del Suolo un avanzamento finanziario di circa il 90% per la 1° fase, 86 % per l’integrazione e 80% per la 2° fase; per il Piano di
Ricostruzione e sviluppo l’avanzamento è a circa il 90%.
PARTE II - PIANO DI DIFESA DEL SUOLO E RIASSETTO IDROGEOLOGICO
La Legge 102/90, prevede la realizzazione di interventi di riassetto idrogeologico, volti al recupero dei territori delle province colpite ed
alla prevenzione del rischio in Valtellina e nelle adiacenti province di Como, Lecco, Bergamo e Brescia.
Il Piano di difesa del suolo organizza gli interventi, prevedendone la gestione principalmente da parte degli Enti Locali (Province, Comunità Montane e Comuni). Si è reso necessario uno sforzo iniziale di tipo amministrativo e organizzativo ingente, nonché la creazione
di strutture tecniche, gli “staff” dotati di personale assunto ad hoc. I primi anni hanno visto concretizzarsi pochissime azioni: ne fanno
fede i numeri evidenziati nelle prime relazioni al Parlamento.
La piena operatività si è raggiunta solo con gli anni successivi al ‘95, nel corso dei quali si è assistito ad un’implementazione significativa delle azioni previste dal Piano. Peraltro la legge 102/90 prevede la suddivisione degli interventi in due distinte fasi: una prima volta
principalmente alla realizzazione delle opere più urgenti sui dissesti a maggior rischio; la seconda fase avrebbe dovuto svilupparsi a
seguito di una verifica degli effetti indotti dalle azioni di prima fase, configurandosi principalmente come un naturale completamento
delle stesse.
Nei fatti, il Piano è stato attivato in tre fasi, le due sopra descritte, ed una intermedia, predisposta per poter far fronte al ripetersi di fenomeni calamitosi di una certa gravità.
L’anno 2013 ha visto il completamento di un buon numero di interventi del Piano di Seconda Fase, oltre alla conclusione dei pochi
interventi ancora aperti della Prima fase del Piano (ad eccezione di quelli previsti nei bacini prioritari) e di quelli del Piano di Integrazione. Inoltre si è proseguito nell’attività di riprogrammazione dei fondi economizzati dando avvio a nuovi interventi di completamento,
alcuni già giunti a conclusione dei lavori.
L’articolazione della legge prevede che il Piano si esplichi su più azioni in modo da fronteggiare sia in forma puntuale che estensiva, i
fenomeni e le cause – naturali ed antropiche - che vengono a generare condizioni di rischio. In particolare sono previsti:
Interventi di tipo strutturale volti alla sistemazione urgente di aree dissestate o a elevato rischio di dissesto, per la regimazione dei corsi
d’acqua e per la stabilizzazione delle pendici montuose;
Manutenzione territoriale diffusa, consistente principalmente in piccole opere di sistemazione e ripristino dell’assetto naturale dei luoghi e delle infrastrutture, quali la ripulitura e la risagomatura dei corsi d’acqua, interventi sulle opere idrauliche esistenti, il ripristino dei
sentieri e della viabilità minore per consentire accessi alle zone in dissesto.
Azioni di indirizzo e controllo delle trasformazioni urbanistiche del territorio, con promozione di una revisione generalizzata dei piani
urbanistici comunali vigenti, in funzione della conoscenza delle condizioni di rischio idrogeologico presenti.
Interventi di monitoraggio e studio delle aree instabili attraverso un progressivo potenziamento del sistema strumentale, la cui installazione è iniziata nel 1987 per consentire principalmente gli interventi più urgenti in zona Val Pola, per il controllo anche dei fenomeni di
dissesto più rilevanti nei bacini montani compresi nel Piano.
Per il Piano di difesa del suolo sono stati messi a disposizione complessivamente circa 528 milioni di Euro (1022 miliardi di lire), 284 dei
quali (550 mld di lire) destinati al finanziamento della prima fase, 67 (129 mld di lire) per il piano integrativo intermedio e 177 (343 mld
di lire) per la seconda fase, come riassunto nella tabella 2.1.
– 12 –
Bollettino Ufficiale
Serie Ordinaria n. 32 - Lunedì 04 agosto 2014
Tab. 2.1 – Quadro economico del Piano di difesa del suolo, distinto per prima fase, integrazione e seconda fase
1
2
2’
3
4
AZIONI DI PIANO
STRUTTURALI
MANUTENZIONI
PROV. SO
totale SO
STRUTTURALI
MANUTENZIONI
PROV. CO
totale CO
STRUTTURALI
MANUTENZIONI
PROV. LC
totale LC
STRUTTURALI
MANUTENZIONI
PROV. BS
totale BS
STRUTTURALI
MANUTENZIONI
PROV. BG
totale BG
Totale STRUTTURALI
Totale MANUTENZIONI
5
MONITORAGGI
6
REGOLAZIONE LAGO DI COMO
7
DIFESA CITTA’ DI COMO
8
BONIFICHE
9
TERRAZZAMENTI
10 REVISIONE PIANI URBANISTICI
11 STUDI EFFETTI INDOTTI
12 PIANA DELLA SELVETTA
13 FORESTAZIONE
IMPORTO REGIONE
14 GENERALITA’ (AIPO)
IMPORTO TOTALE DI PIANO
1^ FASE
IMPORTO DI
PIANO
143.495.834,64
18.959.649,22
162.455.483,86
7.666.554,75
614.067,25
8.280.622,00
3.115.268,01
872.812,16
3.988.080,17
11.173.028,55
2.375.185,28
13.548.213,83
23.688.018,66
4.034.044,84
27.722.063,50
189.138.704,61
ISPP
n°
IMPORTO DI
Int.
PIANO
102 35.925.031,13
253
0
355 35.925.031,13
12
898.635,00
9
0
21
898.635,00
6
2.096.815,01
11
0
17
2.096.815,01
13
3.894.085,01
29
0
42
3.894.085,01
51
6.745.753,43
42
0
93
6.745.753,43
184 49.560.319,58
26.855.758,75
7.746.853,49
774.685,35
8.263.310,39
7.746.853,49
10.329.137,98
2.582.284,50
516.456,90
2.582.284,50
0
256.536.329,96
27.630.444,10
284.166.774,06
344
0
3.098.741,39
0
0
0
0
0
0
0
0
52.659.060,97
14.202.564,73
66.861.625,70
n°
Int.
26
0
26
1
0
1
5
0
5
4
0
4
3
0
3
39
0
2^ FASE
IMPORTO DI
PIANO
n° Int.
60.917.413,40
40
28.618.054,30
166
89.535.467,70
206
7.061.287,95
7
245.058,80
7
7.306.346,75
14
0
0
245.058,80
1
245.058,80
1
14.305.959,39
8
1.387.203,23
15
15.693.162,62
23
28.092.445,70
57
2.908.685,26
51
31.001.130,96
108
110.377.106,44
112
TOTALE DI PIANO
n° Int.
240.338.279,17
168
47.577.703,52
419
287.915.982,69
587
15.626.477,70
20
859.126,05
16
16.485.603,75
36
5.212.083,02
11
1.117.870,96
12
6.329.953,98
23
29.373.072,95
25
3.762.388,51
44
33.135.461,46
69
58.526.217,79
111
6.942.730,10
93
65.468.947,89
204
349.076.130,63
335
33.404.060,39
5.164.568,99
0
2.065.827,60
0
15.493.706,97
0
0
0
10.329.137,98
176.834.408,37
0
176.834.408,37
60.259.819,14
16.010.163,87
774.685,35
10.329.137,99
7.746.853,49
25.822.844,95
2.582.284,50
516.456,90
2.582.284,50
10.329.137,98
486.029.799,30
41.833.008,83
527.862.808,13
240
584
PIANO DI PRIMA FASE
1) Interventi strutturali
Il Piano di prima fase prevede 184 interventi strutturali su frane, arginature, regimazioni idrauliche e consolidamento di pareti rocciose,
per un importo complessivo di circa 189 milioni di € (366 miliardi di lire).
Ad oggi, risultano completati 179 interventi, con la chiusura contabile definitiva e conseguenti atti regionali, a seguito dell’approvazione
del collaudo da parte dell’ente attuatore. Dei 5 rimanenti interventi, 2 sono pressochè ultimati e se ne attende la rendicontazione, 2 sono
in corso di realizzazione e 1 è stato appaltato ed i lavori cominceranno all’inizio del prossimo anno. Va precisato che gli interventi non
ancora conclusi sono quasi tutti interventi previsti nell’ambito dei “Bacini prioritari”, per i quali è necessario fare un discorso specifico.
Nei cosiddetti “Bacini prioritari” del Mallero, del Tartano e di Val Pola, ubicati nel territorio della provincia di Sondrio, erano previsti 27
interventi per i quali, date le caratteristiche ambientali, il numero e le tipologie di interventi previsti, il Ministero dell’Ambiente ha posto
particolari vincoli, subordinando la progettazione e realizzazione degli interventi alla Valutazione di Impatto Ambientale. Per quanto
riguarda il bacino del Mallero, alla Provincia di Sondrio compete la realizzazione delle opere idrauliche lungo l’asta torrentizia principale, alla Regione invece compete la sistemazione idraulica e il consolidamento dei versanti della Val Torreggio, sottobacino in destra
idrografica del Mallero, responsabili dei maggiori dissesti occorsi alla Val Malenco e Sondrio.
Sono anche in capo alla Regione Lombardia gli interventi previsti sull’area del conoide del Tartano e nell’area della Val Pola, località
particolarmente colpite anche in termini di vite umane nel 1987.
Sulla base della procedura definita e perfezionata anni fa, la Regione, al termine della fase progettuale di competenza, ha affidato le
fasi attuative degli interventi nei Bacini Prioritari alla Provincia di Sondrio, mantenendo in capo le funzioni di pianificazione, programmazione e controllo, come prevede la nuova organizzazione degli Enti Locali, prevista dalla riforma del Titolo V della Costituzione.
In sintesi, la situazione degli interventi nei bacini prioritari è la seguente.
Bacino del Mallero
Dei 21 interventi previsti in Prima fase, 20 sono già conclusi e 1 appaltato. Quest’ultimo intervento è quello relativo alla sistemazione
del torrente Torreggio, in capo alla Regione, per il quale era stato espresso parere negativo dal Ministero dell’Ambiente, in sede di
Valutazione di Impatto Ambientale. Nel corso del 2007 ARPA Lombardia ha avviato i lavori previsti dal Piano di indagini geognostiche,
propedeutiche al perfezionamento della progettazione. Parallelamente all’esecuzione di tali indagini, a metà febbraio del 2007 è
stata depositata al Ministero la richiesta per la Procedura di Valutazione ambientale del nuovo progetto predisposto e sullo Studio di
Impatto aggiornato. La procedura, giunta pressoché in fase conclusiva nel mese di luglio, è stata sospesa e annullata a causa della
decadenza della Commissione V.I.A. ministeriale. Solo nel mese di novembre 2007 è stata nominata la nuova commissione che ha
Bollettino Ufficiale
– 13 –
Serie Ordinaria n. 32 - Lunedì 04 agosto 2014
riavviato da capo la procedura istruttoria che si è formalmente conclusa nel luglio 2008.
All’inizio 2009, di fatto a due anni dalla sua attivazione, la procedura è finalmente giunta a conclusione con formulazione del Decreto Ministeriale n. DSA-DEC-2009-46 del 22 gennaio 2009, che ha sancito la compatibilità ambientale dell’intervento ed ha formulato
prerscrizioni per le successive fasi progettuali e realizzative. Si è così proceduto con lo sviluppo del progetto definitivo che è stato approvato nel novembre 2009 a seguito di apposita Conferenza dei Servizi, cui hanno partecipato gli Enti interessati e successivamente
si è dato mandato per lo sviluppo del progetto esecutivo che è stato consegnato nei primi mesi del 2010. Successivamente è stata
bandita una gara d’appalto per l’affidamento ad una società certificata del servizio di Validazione del progetto esecutivo, a seguito
della quale si è proceduto con l’approvazione, con decreto del 2 agosto 2011, a seguito della quale è stata avviata con la Provincia
la procedura per la definizione della convenzione per l’affidamento delle funzioni di stazione appaltante. Ad inizio 2012 è stata sottoscritta la convenzione, e nel dicembre 2012 la Provincia ha pubblicato il bando di gara d’appalto, le cui procedure si sono protratta
per diversi mesi del 2013, causa ricorsi presentati da alcune ditte non aggiudicatarie. Conclusi positivamente i ricorsi, la Provincia ha
potuto stipulare il contratto verso la fine dell’anno e conseguente l’inizio dei lavori slitterà ai primi mesi del 2014.
Bacino del Tartano
Dei 5 interventi previsti dal Piano, 3 sono in capo alla Provincia di Sondrio, l’ultimo dei quali completato nel corso del 2011.
I rimanenti due interventi, di competenza regionale, sono stati accorpati in un unico progetto che è stato sviluppato dai professionisti
a livello esecutivo e che ai primi di dicembre del 2004, a completamento delle procedure di asservimento dei terreni necessari, è stato
validato ed approvato dalla Regione. È stato inoltre predisposto il relativo disciplinare per l’affidamento alla Provincia di Sondrio delle
funzioni di stazione appaltante che è stato sottoscritto nell’aprile del 2005. Le difficoltà tecnico-economiche incontrate da ANAS nella
progettazione del 1°lotto della nuova SS.38, soprattutto in materia di approvvigionamento di materiale inerte, hanno indotto Provincia
di Sondrio e Regione Lombardia, in sede di predisposizione e valutazione del Piano cave, a rivedere le previsioni per l’ambito estrattivo
della conoide del Tartano, proponendo di riservarlo a beneficio esclusivo della SS.38. Questa circostanza ha di fatto comportato nel
2007 la rivisitazione del progetto già approvato, con la necessità di una estrapolazione di 1° stralcio funzionale, relativo agli interventi
di consolidamendo spondale e stabilizzazione dell’alveo nella parte apicale dell conoide ed allo sbocco in Adda, rinviando ad un
successivo piano di cava la parte relativa all realizzazione del canale del vallo di sicurezza in sinistra idraulica. Il progetto di 1° stralcio
è stato definitivamente approvato nel dicembre 2007 ed è stata successivamente predisposta la Convenzione con la Provincia di
Sondrio per l’affidamento delle funzioni di stazione appaltante, la cui sottoscrizione è stata effettuata nel mese di febbraio 2008.
Gli aggiornamenti progettuali relativi alla SS 38 hanno reso necessario un aggiornamento del Piano Cave della Provincia di Sondrio,
il cui iter approvativo si è concluso solo a fine 2008, ed una conseguente ulteriore modifica ed aggiornamento del progetto di difesa
del suolo. L’allungamento delle procedure operative per la progettazione e conseguente approvazione della cava riservata alla SS 38
ha comportato un allungamento dei tempi per il perfezionamento delle modifiche progettuali delle opere previste dall’intervento di
difesa del suolo, onde assicurare omogeneità e congruità indispensabili per il raggiungimento degli obiettivi prefissati.
Solo a fine 2009 si è potuto ridefinire l’incarico con il professionista, sulla base dei nuovi indirizzi progettuali acquisiti. Il nuovo progetto
è stato predisposto ed approvato nella prima metà del 2010 e si sono successivamente avviate le procedure per l’affidamento delle
funzioni di stazione appaltante alla Provincia, perfezionatosi a metà del 2011. In conseguenza dei vincoli imposti dal Patto di Stabilità,
la Provincia ha dato corso alla gara d’appalto dei lavori a fine aprile 2012 e le procedure di gara si sono chiuse con l’aggiudicazione
definitiva a fine ottobre 2012. L’inizio dei lavori è avvenuto all’inizio del mese di marzo 2013, a perfezionamento delle operazioni contrattuali e delle procedure previste dalla nuova normativa in materia di “rocce e terre da scavo”. A fine 2013 è stata presentata una
Perizia di Variante, predisposta a seguito delle forti precipitazioni di fine ottobre, che hanno causato fenomeni di piena con erosioni
e colate di materiale che hanno coinvolto le aree di cantiere, modificando in modo sostanziale alcune aree oggetto di intervento,
richiedendo degli aggiornamenti progettuali.
Bacino dell’Alto Adda – Val Pola
Il Piano di prima fase prevede il finanziamento dell’intervento di sistemazione idraulica della Val Pola, di competenza regionale. Dal
progetto preliminare, sottoposto positivamente a Valutazione di Impatto Ambientale, sono stati stralciati 5 interventi minori sulle valli
laterali che interessano l’area di frana. Per 3 di questi interventi sono state completate le progettazioni fino al livello esecutivo e sono
stati predisposti i disciplinari per il trasferimento alla Provincia di Sondrio delle funzioni di stazione appaltante, sottoscritti i quali, nel
corso del 2004, si è provveduto ad avviare il completamento delle pratiche espropriative propedeutiche all’avvio dei lavori.
Per quanto riguarda il progetto principale, il progetto esecutivo è stato consegnato nel febbraio del 2005 ed è stato approvato nel
dicembre dello stesso anno, al termine delle procedure di validazione affidate nel luglio 2005, con apposita gara, ad una società
certificata ai sensi dell’art. 30, comma 6 della l. 109/94 e s.m.i.
E’ stata poi avviata la procedura per l’affidamento alla Provincia di Sondrio delle funzioni di stazione appaltante con la stesura del
relativo disciplinare che è stato sottoscritto nel mese di maggio 2006. Successivamente, la Provincia ha indetto la gara d’appalto che
si è conclusa alla fine del mese di dicembre con l’apertura delle buste. A completamento delle procedure di gara, che hanno visto
le Ditte partencipanti contendersi l’appalto a suon di ribassi molto forti, la Provincia di Sondrio ha avviato un lungo e minuzioso iter di
verifica delle offerte, con l’istituzione di una commissione di valutazione comprendente anche funzionari di nomina ministeriale, prima
di procedere con l’aggiudicazione definitiva.
Ad aggiudicazione effettuata, una volta perfezionati i termini delle misurazioni ambientali in capo ad ARPA a cantieri attivati, i lavori
hanno avuto inizio nell’ottobre 2007 e si sono sviluppati nel corso del 2008 dopo una fase iniziale un po’ rallentata, dato la complessità
dell’approntamento del cantiere su un’area vasta più di quattro kmq.
Nel corso del 2009 i lavori sono proseguiti con regolarità ed è stata inoltre autorizzata, predisposta ed approvata una Perizia di Variante
per un importo aggiuntivo pari a circa il 10% dell’importo di contratto. Va segnalato che verso la fine dell’anno l’ATI aggiudicataria ha
avviato un arbitrato per il riconoscimento di maggiori oneri già richiesti in sede di sottoscrizione degli stati di avanzamento dei lavori
con apposite riserve, sempre motivatamente negati dalla Provincia con l’assenso regionale. Tale arbitrato ha visto la Regione monitorare attentamente la situazione in affiancamento alla Provincia.
Anche nel 2010 i lavori sono proseguiti con regolarità ed è stata autorizzata e predisposta una nuova Perizia di Variante, non suppletiva, per l’adeguamento di alcune soluzioni progettuali all’uso di diverse tecnologie e per rispondere ad alcune necessità manifestate
nel corso dei lavori da alcuni enti operanti sul territorio.
Nel corso del 2011 i lavori sono continuati con regolarità, raggiungendo l’obiettivo a fine anno del completamento di quasi l’80% delle
opere previste. Parallelamente è proseguito il lungo iter dell’arbitrato. Verso la fine dell’anno, la Provincia a proposto una nuova Perizia
di variante a seguito del rinvenimento imprevisto di imponenti lenti di ghiaccio al di sotto della nuova quota di imposta dell’arginone
e del nuovo alveo del fiume Adda.
Con tale Perizia nel corso del 2012 si è impostato un campo prove per la verifica di stabilità dell’arginone in caso di scioglimento del
ghiaccio, che ha fortunatamente dato esiti positivi, scongiurando la necessità di importanti opere integrative a quanto progettato. I lavori
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sono così proseguiti secondo il cronoprogramma aggiornato sino alla data prevista per la loro chiusura (3 settembre) e avvio del periodo di completamento funzionale delle opere con l’inalveamento delle acque dell’Adda nel nuovo letto realizzato, e non più in galleria.
Il verbale di ultimazione è stato sottoscritto in data 16 ottobre 2012, in linea con quanto previsto dal cronoprogramma, ma nel corso
dei successivi 60 giorni concessi per la realizzazione di opere di finitura , l’ATI ha di fatto sospeso ogni attività, costringendo la DL ad
accertare la mancata esecuzione di tali lavorazione ed il conseguente annullamento del Verbale di Ultimazione lavori.
Nel frattempo, l’arbitrato ha registrato diversi ritardi e prolungamenti, anche a seguito del fallimento della capogruppo (COM.ER
s.p.a.). Nel 2013, dopo la stasi legata al periodo invernale, durante il quale non si sarebbe potuto dar corso ad alcuna lavorazione, visti
i diversi ordini di servizio emessi dalla DL e completamente disattesi dall’ATI, la Provincia ha imposto all’impresa un temine perentorio
circa la chiusura dei lavori, avvenuto nel luglio dello stesso anno, ed avviate a conclusione le operazioni di collaudo. Si è in attesa della
rendicontazione definitiva, prevista entro la metà del prossimo anno.
La tab. 2.2 riepiloga lo stato di attuazione degli interventi strutturali previsti dal Piano di Prima Fase.
Tab. 2.2 - Stato di attuazione degli interventi strutturali previsti dal Piano di Prima Fase.
Sondrio
Stato attuazione interventi
Importo
di Piano
Province
Interventi strutturali ad esclusione
54.238.014,20
dei Bacini Prioritari
Bacini Prioritari
89.257.820,44
Totale Sondrio
Previsti
In progettazione
75
0
In esecuzioUltimati
ne
1
74
27
0
4
23
0
5
97
143.495.834,64
102
Como
7.666.554,75
12
0
0
12
Lecco
3.115.268,01
6
0
0
6
Brescia
11.173.028
13
0
0
13
Bergamo
23.688.018,66
189.138.704,61
51
184
0
0
0
5
51
179
Totale Strutturali
2) Manutenzione territoriale diffusa
L’instabilità dei versanti, strettamente correlata all’assetto geologico del territorio, è per altro molto legata anche al crescere dei
fenomeni di abbandono e scarsa manutenzione del territorio e dei corsi d’acqua. La L. 102/90 prevede una specifica disponibilità
finanziaria per interventi di manutenzione territoriale diffusa.
Con il Piano di prima fase, su tutto il territorio di interesse, sono stati originariamente individuati 517 interventi di questo tipo, per un costo complessivo di circa 26,9 milioni di euro (52 miliardi di lire); essi comprendono la manutenzione e l’integrazione di opere idrauliche
longitudinali e trasversali, di opere di difesa attiva e passiva dei versanti, oltre alla pulizia di torrenti e boschi.
Nel corso degli anni, le Comunità Montane, enti attuatori degli interventi, hanno proposto diversi aggiornamenti ai propri originari
Programmi, accorpando tra loro interventi lungo la medesima asta torrentizia o talvolta eliminandone alcuni, perché già realizzati con
altri finanziamenti o per poter incrementare i fondi a disposizione per la realizzazione di interventi ritenuti prioritari.
Allo stato attuale risulta pertanto un totale di 344 interventi programmati, al posto dei 517 originari, tutti approvati con atto regionale.
A fine 2008, rispettando l’impegno assunto nelle riunioni tenutesi l’anno precedente, le Comunità Montane hanno completato tutti gli
interventi di competenza, consentendo agli uffici regionali di chiudere formalmente i programmi di manutenzione territoriale diffusa di
prima fase, con l’approvazione dei C.R.E. e delle contabilità finali e conseguente accertamento delle economie.
La tab. 2.3 riepiloga lo stato di attuazione degli interventi manutenzione territoriale diffusa previsti dai programmi predisposti nell’ambito del Piano di Prima Fase.
Tab. 2.3 - Stato di attuazione degli interventi di manutenzione territoriale diffusa previsti dal Piano di Prima Fase.
Province
Comunità Montane
Importo
Stato attuazione interventi
di Piano
Previsti
In progettazione
In esecuzione
Ultimati
Morbegno
3.215.977,11
52
0
0
52
Sondrio
4.374.389,94
56
0
0
56
Tirano
3.042.964,05
34
0
0
34
Valchiavenna
3.533.598,10
57
0
0
57
Alta Valtellina
4.792.720,02
54
0
0
54
Totale Sondrio
18.959.649,22
253
0
0
253
Como
Alto Lario Occ.
614.067,25
9
0
0
9
Lecco
Valsassina
872.812,16
11
0
0
11
Brescia
Valle Camonica
2.375.185,28
29
0
0
29
Bergamo
Valle Brembana
4.034.044,84
42
0
0
42
26.855.758,75
344
0
0
344
Sondrio
Totale Manutenzioni
3) Studi e monitoraggi
Tra gli obiettivi raggiunti dalla Regione, va ricordato il sofisticato sistema di monitoraggio che ha il compito di tenere costantemente
sotto controllo le zone geologicamente instabili. Il Centro di Monitoraggio Geologico, istituito a questo scopo in seguito agli eventi
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catastrofici del luglio 1987, ha sede a Sondrio ed opera 24 ore su 24 in ogni giorno dell’anno.
Nel corso del 2009 sono proseguite le attività del Centro Monitoraggio, ora in capo all’ARPA, con l’utilizzo dei fondi assegnati in relazione ai piani di gestione e sviluppo concordati e approvati da Regione Lombardia.
Le aree attualmente monitorate sono 18, di cui 11 gestite tramite la trasmissione automatica dei dati.
La strumentazione utilizzata in queste aree è costituita da estensimetri, inclinometri, fessurimetri, estenso-inclinometri, piezometri e
antenne GPS per rilevamenti satellitari di precisione. I dati vengono acquisiti principalmente ogni mezz’ora e trasmessi in tempo reale
tramite una rete comprendente radio, trasmettitori, ponti radio e ricevitori.
E’ inoltre in funzione una rete di rilevamento idro-meteorologico, composta da pluviometri, termometri, nivometri, barometri ed idrometri, che copre la Valmalenco e l’Alta Valle a monte del Lago di Pola; tale strumentazione consente la previsione, con buona approssimazione, delle portate in transito nelle sezioni idrometriche di fondovalle.
Il Centro di Monitoraggio acquisisce ed elabora i dati registrati, predispone i necessari controlli alla strumentazione e fornisce consulenza specialistica agli Enti Locali. Svolge inoltre attività di supporto tecnico specialistico sia per una migliore definizione degli interventi nelle aree ad alto rischio idrogeologico, individuate ai sensi della L. 267/98, sia durante il verificarsi di eventi calamitosi.
4) Azioni speciali
Il piano prevede “azioni speciali” sul territorio per la riduzione di particolari situazioni di rischio; le risorse finanziarie destinate a queste
azioni sono pari a circa 29,7 milioni di euro (57 miliardi e mezzo di lire).
Le azioni previste sono di seguito elencate e descritte.
La regolazione automatica del lago di Como.
Nel 2004 si è data formale chiusura dell’azione di Piano, con accertamento definitivo delle somme spese. (per maggiori dettagli si
vedano le Relazioni degli anni precedenti).
La difesa della città di Como dalle esondazioni del lago.
A causa della subsidenza del suolo, la zona centrale della città di Como, in particolare piazza Cavour, viene periodicamente sommersa, anche in seguito a piene ordinarie del lago.
Il progetto approntato prevede di realizzare opere di difesa fisse e mobili al fine di garantire la sicurezza dalle esondazioni. Il progetto
esecutivo completo prevede interventi per circa 16 milioni di euro (31 miliardi di lire), di cui circa 8,3 milioni (16 miliardi di lire) finanziati
con la prima fase del Piano Valtellina ed ulteriori 2 milioni circa (4 miliardi di lire) nella seconda fase. La copertura finanziaria è poi
assicurata con altre modalità di finanziamento regionali e comunali.
Nel corso dei primi mesi del 2007 è stato revisionato il progetto esecutivo da parte della ditta vincitrice, secondo le proposte migliorative ammesse dalle procedure di gara (offerta economicamente più vantaggiosa). II progetto aggiornato è stato consegnato al Comune che ha proceduto all’acquisizione della nuova autorizzazione paesistica dalla Provincia (ora competente in materia), poiché
quella precedente è scaduta nel 2005, con trasmissione della stessa alla Soprintendenza per eventuali osservazioni e integrazioni.
Ottenuta l’autorizzazione, Il Comune ha riapprovato il progetto esecutivo nell’aprile 2007 ed ha stipulato il contratto con la ditta appaltatrice nel maggio successivo. I lavori, il cui avvio effettivo con gli approntamenti di cantiere è avvenuto al termine della stagione
estiva, sono cominciati in maniera sostanziale con l’inizio del 2008 e si sono ben sviluppati nel corso dell’anno, nonostante nel periodo
invernale e primaverile si siano verificate condizioni metereologiche particolarmente avverse, con innalzamento del livello del lago a
quote incompatibili con le attività e la sicurezza del cantiere, che hanno comportate uno lieve scostamento rispetto i tempi previsti
dal cronoprogramma, tanto che a fine anno si è raggiunto il 50% dei lavori previsti nella Fase A dei lavori.
Nel corso del 2009, durante la realizzazione delle opere previste nella fase A, in corrispondenza del Lungolario Trento, sono emerse delle
criticità con riferimento all’impatto visivo di parte delle barriere previste nel progetto. È stato necessario sospendere i lavori e avviare
la progettazione di una variante in corso d’opera, finalizzata a migliorare l’inserimento architettonico e paesaggistico delle opere di
difesa idraulica. Tale variante, che ha compreso anche delle modifiche relativamente ad aspetti strutturale e la revisione della soluzione per il tratto di piazza Cavour, ha comportato un rifinanziamento dell’intervento per un importo complessivo di € 3.300.000, di cui €
1.200.000 messi a disposizione dal Comune ed € 2.100.000 da Regione Lombardia. La variante è stata esaminata con esito favorevole
in sede della conferenza dei servizi, conclusasi in data 18 Febbraio e i lavori sono oggi ripresi, estendenosi anche al lotto B.
Parallelamente alla revisione del progetto è stato lanciato un concorso d’idee internazionale per la valorizzazione complessiva del
lungolago della città di Como, da cui si attendono utili indicazioni anche per un ulteriore miglioramento degli aspetti architettonici,
estetici e paesaggistici delle opere connesse all’intervento di difesa idraulica.
L’anno 2010 ha visto il riavvio dei lavori per la realizzazione della nuova soluzione che mitiga sensibilmente l’impatto visivo dell’opera;
sono inoltre stati affrontati e risolti diversi problemi tecnici emersi in corso d’opera in relazione alla particolare complessità dell’intervento, che verranno consolidati attarverso la formalizzazione di una nuova perizia di variante. È stato individuato il progetto vincitore
del concorso d’idee.
Nel corso del 2011 si è sviluppato il complesso iter di formalizzazione della Perizia di Variante che è stata approvata in sede di Conferenza dei Servizi all’inizio del mese di settembre. Successivamente è iniziata la trattatativa del Comune con la ditta appaltatrice, nel
frattempo entrata in condizioni di amministrazione controllata per la definizione dei tempi di ripresa dei lavori.
La perizia è stata successivamente (novembre 2011) soggetta a nuova approvazione di rettifica da parte del competente dirigente
comunale, con lo stralcio di una particolare lavorazione posta in carico all’impresa appaltatrice, con conseguente modifica delle
somme a disposizione nel quadro economico. Tale decisione, fortemente contestata dall’impresa sia nel merito degli aspetti contabili
sia per quanto riguarda le implicazioni tecniche connesse, in aggiunta alle osservazioni che la stessa aveva già avanzato verso la
perizia 2 assentita, è stata infine formalizzata con il motivato dissenso apposto sull’atto di sottomissione nel febbraio 2012.
Contestualmente anche Regione Lombardia, appreso della modifica apportata dal Comune alla perizia assentita in Conferenza di
Servizi e preso atto delle contestazioni sollevate dall’impresa, richiedeva al Comune chiarimenti in merito alla nuova versione di perizia
ed alle trattative in corso con l’impresa per la risoluzione delle controversie ancora aperte. In tale controversa situazione, peraltro, si è
inserita la procedura di accordo bonario relativa alla prima serie di riserve opposte dall’impresa fino a maggio 2011: avviata a fine
novembre 2011, giunta a soluzione nel maggio 2012 con una proposta transattiva di circa 2,880.000 milioni di Euro, più IVA.
Nel frattempo (marzo 2012) i lavori sono ripresi, seppur molto lentamente e accompagnati puntualmente da riserve dell’impresa in
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merito alla non possibile cantierabilità per via di aspetti tecnici non risolti o indisponibilità di aree. Nell’ottobre del 2012 le lavorazioni
della fase B venivano parzialmente sospese.
Con il cambio di Giunta comunale a seguito delle amministrative dell’aprile 2012 si è avviata una nuova fase di revisione del progetto,
richiesta dalla Giunta entrante, con l’impegno a consegnare una proposta entro settembre 2012 ed una prima verifica di fattibilità di
una soluzione alternativa entro il 31 marzo 2013.
A tal fine la nuova Giunta comunale ha commissionato alcune verifiche tecniche agli istituti universitari presenti sul territorio. Le risultanze di tali studi, sono state rese note al termine dell’anno 2012 e hanno motivato la decisione, da parte del Comune, di sospendere
totalmente i lavori a titolo precauzionale.
Lo studio di fattibilità è stato presentato dal Comune solo ad inizio giugno 2013, assentito nel mese successivo subordinatamente al
recepimento di diverse indicazioni formulate dagli enti competenti.
Di conseguenza, nel mese di settembre è stata sottoscritta da Regione e Comune una nuova Convenzione che ridefinisce i rapporti,
tempi, le responsabilità, le integrazioni finanziarie e la loro modalità di erogazione per la definizione della Perizia di Variante necessaria
per arrivare alla chiusura dei lavori. È stato definito il 31 dicembre 2013 il termine per la consegna in Regione, da parte del Comune,
degli atti della suddetta Perizia.
Bonifiche in Provincia di Sondrio.
Tra gli effetti delle esondazioni del fiume Adda dell’87, rilevanti sono risultati i danni provocati alle aree agricole del fondovalle sondriese lungo l’asta dell’Adda, e più in particolare in corrispondenza della Piana della Selvetta e del Pian di Spagna.
I 18 interventi programmati, finanziati con circa 7,8 milioni di euro (a cui va aggiunto un ulteriore intervento di completamento sulle
Merette in CM di Valchiavenna e l’intervento nella Piana della Selvetta), la cui esecuzione è stata affidata alle Comunità Montane
territorialmente competenti, mirano al riassetto agricolo e alla bonifica dei terreni resi improduttivi dagli eventi alluvionali.
Nella quasi totalità dei casi, alla bonifica agraria, si accompagna quella idraulica, con la sistemazione, il drenaggio e il potenziamento dei canali di scolo. Complessivamente, 18 interventi sono conclusi, 1 in fase di completamento ed 1 in fase di aggiornamento
progettuale.
La bonifica della Piana della Selvetta, per un finanziamento totale di circa 7,1 milioni di euro (13,8 miliardi di lire) prevede due distinte
aree d’azione, la prima delle quali riguarda la risistemazione di valgelli pedemontani nei Comuni di Ardenno e Fusine, la seconda
prevede invece la costruzione di un nuovo canale di fuga delle piene con sbocco in Adda a valle dello sbarramento Enel di Ardenno.
Nel corso del 2003, si è provveduto alla predisposizione del progetto esecutivo relativo alla sistemazione dei valgelli pedemontani ed
alla bonifica agraria; è stata altresì completata, da parte regionale, la procedura per il reperimento dei fondi necessari alla copertura
finanziaria dell’intervento per la realizzazione della via di fuga, tramite l’utilizzo delle economie di Piano, presentando una proposta in
tal senso all’Autorità di Bacino del fiume Po. Nel corso del 2004, ottenuto il parere favorevole dell’Autorità di Bacino del fiume Po, sentito il Ministero dell’ambiente e della Tutela del Territorio, la Comunità Montana di Morbegno, ente attuatore dell’intervento, ha potuto
completare le procedure di validazione ed approvazione della progettazione esecutiva dell’intervento e successivamente alla presa
d’atto regionale, procedere con l’indizione della gara d’appalto. I lavori, avviati nei primi mesi del 2005 e preseguiti per tutto il 2006 e
2007 sono continuati regolarmente secondo cronoprogramma anche nel 2008, nel corso del quale è stato restituito alla coltivazione
il secondo lotto dei terreni interessati dalla rimodellazione e dal recupero agrario.
Nel corso del 2009 i lavori sono proceduti con regolarità e, ottenuto il parere favorevole del Registro Italiano Dighe, è stata predisposta
e successivamente approvata una Perizia di Variante volta principalmente a tombare il canale pedarginale del bacino ENEL di Ardenno, con conseguente recupero e rimodellazione ambientale, che a fine lavori consentirà di ottenere una migliore riqualificazione
complessiva dell’area interessata dai lavori. Nel corso del 2011 i lavori sono stati pressoché completati; restano alcune piccole opere
di finitira delle strade agricole, che necessitano però di condizioni meteo favorevoli e che saranno realizzate nella prosima primavera.
Il 2012 ha visto completarsi le opere di finitura e successivamente sono state portate a compimento le opere di collaudo. È stato poi
avviato l’iter per il completamento dei frazionamenti ed accatastamenti dei terreni bonificati e rimodellati, così da poterli restituire ai
proprietari per il riutilizzo agricolo, che si sono protratte per tutto il 2013. Si prevede di chiudere con la rendicontazione entro l’estate
del prossimo anno.
Terrazzamenti in Provincia di Sondrio.
Grande importanza per la stabilità dei versanti riveste il consolidamento delle zone terrazzate, danneggiate durante gli eventi catastrofici del 1987, e la regimazione idraulica delle acque sul fronte retico della Valtellina.
Le azioni previste sui terrazzamenti sono articolate in due tipologie di intervento:
rifacimento dei muretti a secco, a carico dei privati, con un contributo della Legge Valtellina pari all’80% delle spese sostenute; per
questi contributi sono stati spesi finora circa 5,6 milioni di € (10,4 miliardi di lire);
interventi di regimazione idraulica dei valgelli del versante retico e di sistemazione delle strade di accesso alle zone terrazzate, suddivisi
in 2 aree omogenee, per un totale di circa 3 milioni di € (5,8 miliardi di lire).
A tutto dicembre 2009 risultano collaudati e rendicontati i lavori per una delle 2 aree comprensoriali, mentre per l’altra, terminati i lavori
e le complesse pratiche di frazionamento dei terreni, il collaudo ha richiesto inderogabilmente ulteriori opere di completamento, per le
quali è stata avviata la progettazione. Nel corso del 2010, si sono svolte le conferenze dei servizi per i due interventi di completamento
richiesti dal collaudatore. Tali lavori sono stati realizzati nel corso del 2011 e del 2012, stante la necessità di interrompere alcuni lavori
in alcuni mesi dell’anno per non interferire con le attività agricole. I lavori si sono completamente conclusi a fine 2012 nel corso del
2013 sono state presentate le rendicontazioni per la chiusura formale degli interventi e dell’Azione nel suo complesso per questa fase
di programma.
5) Azioni diverse
Nell’ambito del Piano, i comuni sono chiamati a rivedere i Piani urbanistici alla luce delle condizioni di rischio individuate dal piano di
assetto idrogeologico e da appositi studi di settore.
Per questo obiettivo, le amministrazioni locali hanno a disposizione 2,6 milioni di euro (5 miliardi di lire). Operativamente il lavoro di revisione e adeguamento dei PRG si è basato sull’applicazione della l.r. 41/97 prima e sulla l.r. 12/05 poi, che prevedono la realizzazione
di studi geologici a supporto dei piani regolatori.
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Nel corso del 2008 è proseguita l’azione per l’adeguamento dei Piani regolatori al P.A.I. (Piano di Assetto Idrogeologico), approvato
nel 2001 quale strumento tecnico per le verifiche di compatibilità cui sottoporre gli strumenti urbanistici in sede di loro formazione ed
adozione, in particolare per i comuni dell’area montana.
A fine 2011 risultano erogati 2,3 milioni di euro, quali contributi ai comuni per l’adeguamento degli strumenti urbanistici. In particolare
su un totale di 121 comuni sono stati erogati contributi a 107 comuni. Inoltre si ricorda che negli anni precedenti sono stati erogati contributi a 4 Comunità Montane per la realizzazione di aereofotogrammetrie necessarie per la realizzazione di cartografie di dettaglio.
Per quanto concerne la azione relativa allo Studio degli effetti indotti è stato affidato, e procede nello sviluppo, l’incarico ad IREALP per
la raccolta dei dati di dettaglio relativo alle opere finora realizzate e la successiva analisi sviluppando una metodologia di valutazione
di impatto elaborata dalla Regione Lombardia in collaborazione con IRER e Università Milano Bicocca sul bacino idrografico pilota
del torrente Mallero. A fine 2007 risulta completato l’inserimento nel Catasto informatizzato regionale delle opere realizzate con gli
interventi finanziati con la L. 102/90 ed è stata predisposta e consegnata da IREALP una Relazione intermedia circa lo studio avviato.
A fine 2008 è stata poi consegnata la relazione finale per le necessarie valutazioni da parte delle Strutture regionali.
6) Identificazione delle aree a rischio
Le azioni di piano sono state condotte sulla base delle identificazioni del rischio idrogeologico nei bacini coinvolti, confermate dal Piano di Assetto Idrogeologico definito dall’Autorità di Bacino del Fiume Po ed approfondite, per alcune situazioni di particolare gravità,
con le modalità indicate dalla legge 267/1998.
7) Interventi in capo all’A.I.PO.
L’esecuzione delle opere di difesa spondale del fiume Adda, nella sua parte classificata di III categoria, è di competenza dell’A.I.PO.
(ex Magistrato del Po). Le risorse destinate in prima fase ammontano a circa 27,4 milioni di euro (53 miliardi di lire). Alcuni interventi
sono stati realizzati, altri sono rimasti a livello di progettazione preliminare e parte dei finanziamenti sono stati destinati dall’ A.I.PO su
altri interventi, poiché non inseriti nel piano triennale dei lavori pubblici di competenza, come previsto dalla Legge 109/94 e successive integrazioni.
Nel seguito si riporta la tab. 2.4 aggiornata al 31/12/2013, relativa all’avanzamento degli interventi di Prima fase ed al loro quadro
economico.
Tab. 2.4 - Quadro economico degli interventi di Prima fase.
1^ FASE
AZIONI DI PIANO
IMPORTO DI
PIANO
% Avanz.
Lavori
IMPORTO
IMPEGNATO
% imp/ piano
IMPORTO
LIQUIDATO
% liq/
piano
% liq/
imp
STRUTTURALI
143.495.834,64
98.00
113.817.074,20
79,32
111.642.569,54
77,80
98,09
MANUTENZIONI
18.959.649,22
100,00
16.833.786,26
88,79
16.833.786,26
88,79
100,00
totale SO
162.455.483,86
130.650.860,46
80,42
128.476.355,80
79,08
98,34
STRUTTURALI
7.666.554,75
100,00
6.613.904,52
86,27
6.613.904,52
86,27
100,00
MANUTENZIONI
614.067,25
100,00
548.818,93
89,37
548.818,93
89,37
100,00
totale CO
8.280.622,00
7.162.723,45
86,50
7.162.723,45
86,50
100,00
STRUTTURALI
3.115.268,01
100,00
2.523.239,68
81,00
2.523.239,68
81,00
100,00
MANUTENZIONI
872.812,16
100,00
814.088,31
93,27
814.088,31
93,27
100,00
totale LC
3.988.080,17
3.337.327,99
83,68
3.337.327,99
83,68
100,00
STRUTTURALI
11.173.028,55
100,00
10.062.888,02
90,06
10.062.888,02
90,06
100,00
MANUTENZIONI
2.375.185,28
100,00
2.363.427,51
99,50
2.363.427,51
99,50
100,00
totale BS
13.548.213,83
12.426.315,53
91,72
12.426.315,53
91,72
100,00
STRUTTURALI
23.688.018,66
100,00
22.418.524,03
94,64
22.418.524,03
94,64
100,00
MANUTENZIONI
4.034.044,84
100,00
3.838.697,58
95,16
3.838.697,58
95,16
100,00
totale BG
27.722.063,50
26.257.221,61
94,72
26.257.221,61
94,72
100,00
Totale STRUTTURALI
189.138.704,61
155.435.630,45
82,18
153.261.125,79
81,03
98,60
Totale MANUTENZIONI
26.855.758,75
24.398.818,59
90,85
24.398.818,59
90,85
100,00
5
MONITORAGGI
7.746.853,49
100,00
7.746.853,49
100,00
7.746.853,49
100,00
100,00
6
REGOLAZIONE LAGO DI COMO
774.685,35
100,00
774.685,35
100,00
774.685,35
100,00
100,00
7
DIFESA CITTA' DI COMO
8.263.310,39
50,00
8.263.310,39
100,00
8.263.310,39
100,00
100,00
8
BONIFICHE
7.746.853,49
98,00
6.780.612,56
87,53
6.780.612,56
87,53
100,00
9
TERRAZZAMENTI
10.329.137,98
90,00
10.177.330,88
91,61
10.177.330,88
91,61
100,00
10
REVISIONE PIANI URBANISTICI
2.582.284,50
89,00
2.296.948,33
88,95
2.296.948,33
88,95
100,00
11
STUDI EFFETTI INDOTTI
516.456,90
98,00
480.000,00
92,94
480.000,00
92,94
100,00
12
PIANA DELLA SELVETTA
2.582.284,50
99,00
2.582.284,50
100,00
2.582.284,50
100,00
100,00
1
2
2'
3
4
PROV. SO
PROV. CO
PROV. LC
PROV. BS
PROV. BG
– 18 –
Bollettino Ufficiale
Serie Ordinaria n. 32 - Lunedì 04 agosto 2014
1^ FASE
IMPORTO DI
PIANO
AZIONI DI PIANO
% Avanz.
Lavori
IMPORTO
IMPEGNATO
IMPORTO
LIQUIDATO
% imp/ piano
% liq/
piano
% liq/
imp
IMPORTO REGIONE
256.536.329,96
228.340.315,72
89,01
226.165.811,06
88,16
99,05
AIPO
27.630.444,10
100,00
27.630.444,10
100,00
27.630.444,10
100,00
100,00
284.166.774,06
255.970.759,82
90,08
253.796.255,16
89,31
99,15
IMPORTO TOTALE 1^ FASE
INTEGRAZIONE ALLO SCHEMA PREVISIONALE E PROGRAMMATICO
Nel corso del 1998 la Regione Lombardia, su proposta del Comitato Istituzionale ex L.R. 23/92, in applicazione dell’Ordinanza di protezione Civile 2622 ha approvato l’Integrazione del piano di prima fase, che prevede:
39 nuovi interventi strutturali su dissesti aggravati dalle calamità sopravvenute successivamente alla redazione del Piano di Prima Fase,
per un totale di circa 49,5 milioni di euro (95,962 miliardi di lire);
l’estensione della rete di monitoraggio su nuovi dissesti, per circa 3,1 milioni di euro (6 miliardi di lire);
5 interventi di difesa spondale sui fiumi Adda e Mera, per un importo pari a circa 14,2 milioni di euro (27,5 miliardi di lire), di competenza dell’A.I.PO. (ex Magistrato per il Po).
Il totale delle opere ammonta a circa 66,6 milioni di euro (129 miliardi di lire). Il programma è stato approvato dal Consiglio regionale
nel settembre del 1998 ed è stato definitivamente approvato con la pubblicazione del Decreto della Presidenza del Consiglio, in data
24/5/2001. A dicembre 2013, dei 39 interventi previsti, 37 risultano completati, 1 è in corso di completamento dopo che i lavori sono
stati sospesi per un ricorso pendente nei confronti della stazione appaltante, 1 vede le procedure d’appalto soggette a ricorso da
parte di alcuni concorrenti. Dei 5 interventi di competenza dell’A.I.PO., 3 risultano conclusi, con rendicontazione finale ed accertamento delle economie, 1 coi lavori ultimati e collaudati e se attende la rendicontazione, 1 in fase di appalto, con aggiudicazione ed
inizio lavori previsti con l’inio del 2014.
Le tab. 2.5 e 2.6 riepilogano, al 31 dicembre 2013, lo stato di attuazione dei progetti previsti dal Piano di Integrazione e l’avanzamento
degli interventi di piano.
Tab. 2.5 - Stato di avanzamento degli interventi del Piano di Integrazione.
Stato attuazione interventi
Importo di
Piano
Province
Previsti
In progettazione
In esecuzione
Ultimati
Interventi strutturali ad esclusione dei Bacini Prioritari
12.011.754,56
8
1
0
7
Bacini Prioritari
23.913.276,57
18
0
0
18
Totale Sondrio
35.925.031,13
26
1
0
25
Como
898.635,00
1
0
0
1
Lecco
2.096.815,01
5
0
0
5
Brescia
3.894.085,01
4
0
0
4
Bergamo
6.745.753,43
3
0
1
2
49.560.319,58
39
1
1
37
14.202.564,73
5
1
1
3
63.762.884,31
44
2
2
40
Sondrio
Totale Strutturali
AIPO
Totale Piano Integrazione
Tab. 2.6 - Quadro economico degli interventi del Piano di Integrazione.
PIANO DI INTEGRAZIONE (ISPP)
AZIONI DI PIANO
IMPORTO DI PIANO
% Avanz.
Lavori
IMPORTO IMPEGNATO
% imp/
piano
IMPORTO LIQUIDATO
% liq/
piano
% liq/
imp
1
PROV. SONDRIO
35.925.031,13
96,00
31.859.470,96
88,68
31.859.470,96
88,68
100,00
2
PROV. COMO #
898.635,00
100,00
#1.412.305,21
157,16
1.412.305,21
157,16
100,00
2’
PROV. LECCO
2.096.815,01
100,00
1.786.399,93
85,20
1.786.399,93
85,20
100,00
3
PROV. BRESCIA
3.894.085,01
100,00
3.071.820,51
78,88
3.071.820,51
78,88
100,00
4
PROV. BERGAMO
6.745.753,43
99,00
5.842.656,06
86,61
5.842.656,06
86,61
100,00
43.972.652,67
88,73
43.972.652,67
88,73
100,00
3.098.741,39
100,00
3.098.741,39
100,00
100,00
47.303.271,73
89,83
47.303.271,73
89,83
100,00
12.922.256,90
90,99
12.922.256,90
90,99
100,00
Totale Strutturali
49.560.319,58
5
3.098.741,39
MONITORAGGI
IMPORTO REGIONE
AIPO
100,00
52.659.060,97
14.202.564,73
79,00
Bollettino Ufficiale
– 19 –
Serie Ordinaria n. 32 - Lunedì 04 agosto 2014
PIANO DI INTEGRAZIONE (ISPP)
AZIONI DI PIANO
IMPORTO TOTALE ISPP
% Avanz.
Lavori
IMPORTO DI PIANO
66.861.625,70
IMPORTO IMPEGNATO
% imp/
piano
60.225.528,63
90,07
IMPORTO LIQUIDATO
60.225.528,63
% liq/
piano
% liq/
imp
90,07
100,00
# Utilizzate economie intervento di Prima Fase per finanziamento maggiore importo.
PIANO DI SECONDA FASE
Il Piano di seconda fase, mirato alla definitiva sistemazione del territorio ed alla prevenzione dei dissesti, prevede opere per circa 176,6
milioni di euro (342 miliardi) e completa la programmazione dell’utilizzo delle risorse del piano di difesa del suolo.
Tale piano, approvato dal Consiglio regionale il 29 settembre 1999, ha superato la fase di verifica presso il Ministero dell’Ambiente e
l’Autorità di bacino del Po e prevede:
opere di difesa del suolo, per un totale di 111 progetti con una spesa di circa 110,4 milioni di euro (213,7 miliardi di lire);
manutenzione territoriale diffusa a scopo preventivo per circa 33,5 milioni di euro (64,8 miliardi di lire);
ampliamento e adeguamento tecnologico della rete di monitoraggio con una spesa di circa 5,1 milioni di euro (10 miliardi di lire);
completamento del finanziamento destinato alla difesa della città di Como per ulteriori 2,1 milioni di euro circa (4 miliardi di lire);
nuovi interventi per i versanti terrazzati della Provincia di Sondrio per circa 15,5 milioni di euro (30 miliardi di lire) anche con interventi
di manutenzione preventiva;
riforestazione di boschi distrutti da incendi e controllo dei conoidi attivi e con presenza di insediamenti residenziali per circa 10,3
milioni di euro (20 miliardi di lire).
Con la pubblicazione nell’aprile del 2003 del Decreto della Presidenza del Consiglio dei Ministri, a seguito del pronunciamento definitivo della Corte dei Conti, si è potuto procedere alla verifica della congruità degli interventi di Piano con quelli previsti dalle altre
programmazioni (Ordinanze di Protezione Civile, L. 183/89, L. 267/98), così da poter valutare la necessità o meno di un aggiornamento
del Piano, o addirittura una sua rimodulazione.
1) Interventi strutturali
Conclusa la fase di verifica, tra i mesi di luglio e di settembre 2003 si sono svolti gli incontri con gli Enti locali per l’individuazione dei
soggetti attuatori degli interventi e con l’autunno ha avuto inizio la fase di progettazione che si è sviluppata nel corso del 2004, con
la conseguente erogazione dei fondi a disposizione.
L’anno 2013 ha registrato un ulteriore significativo incremento del numero di interventi conclusi, soprattutto in provincia di Sondrio
e Bergamo, oltre ad un costante avanzamento in generale della fase esecutiva. Pressochè esaurita risulta la fase progettuale, che
rimane aperta per solo 2 interventi.
La tab. 2.7 riepiloga lo stato di attuazione degli interventi strutturali previsti dal Piano di Seconda Fase.
Tab. 2.7 - Stato di attuazione degli interventi strutturali previsti dal Piano di Seconda Fase.
Province
Sondrio
Stato attuazione interventi
Importo di
Piano
Previsti
In progettazione
In esecuzione
Ultimati
Interventi
strutturali
ad
esclusione
dei
Bacini
Prioritari
29.537.017,06
25
0
2
23
Bacini Prioritari
31.380.396,34
15
0
1
14
Totale Sondrio
60.917.413,40
40
0
3
37
Como
7.061.287,95
7
0
5
2
Lecco
0,00
0
0
0
0
Brescia
14.305.959,39
8
1
4
3
Bergamo
28.092.445,70
57
1
11
45
110.377.106,44
112
2
23
87
Totale Strutturali
2) Manutenzione territoriale diffusa
L’esperienza maturata nel corso della prima fase delle manutenzioni territoriali diffuse ha costituito la base per avviare in modo ottimale la programmazione della seconda fase del Piano.
Nel settembre 2003 si sono svolti gli incontri con le Comunità Montane, enti attuatori degli interventi, per avviare la fase di predisposizione dei relativi programmi secondo i criteri definiti dalle Linee guida predisposte da un apposito Gruppo di Lavoro istituito nel 2001.
Tali criteri prevedono di procedere a scala di bacino idrografico, analizzando tutte le opere già eseguite e da eseguire in quella stessa
area, in modo che le manutenzioni completino e integrino in maniera funzionale altri interventi realizzati o in programmazione con
altri finanziamenti.
L’attività svolta nel corso del 2011 ha portato un incremento della percentuale degli interventi ultimati al 95% di quelli previsti dai programmi, a fronte del 88% registrato a fine 2010. Nel corso del 2011 in particolare si sono chiusi i Programmi delle Comunità Montane
di Valchiavenna (SO), Morbegno (SO), Valli del Lario e del Ceresio (CO). Nel 2012, sono stati completati i lavori dei programmi delle
– 20 –
Bollettino Ufficiale
Serie Ordinaria n. 32 - Lunedì 04 agosto 2014
Comunità Montane della Val Brembana, Valtellina di Sondrio e dell’Alta Valtellina, raggiungendo il 98% di completamento degli interventi previsti dalla programmazione complessiva.
Nel 2013 sono pervenute le documentazioni per la rendicontazione e chiusura contabile dei programmi delle C.M. Valtellina di Sondrio
e dell’Alta Valtellina, mentre si è ancora in attesa di quella della C.M. Val Brembana. A fine 2013 risulta aperto pertanto solo il programma della C.M. Valtellina di Tirano che risulta aver ultimato 43 interventi sui 47 previsti.
La tab. 2.8 riepiloga lo stato di attuazione al 31/12/2013 degli interventi di manutenzione territoriale diffusa previsti dai diversi Programmi del Piano di Seconda Fase.
Tab. 2.8 - Stato di attuazione degli interventi di manutenzione territoriale diffusa previsti dal Piano di Seconda Fase.
Stato attuazione interventi
Province
Sondrio
Comunità Montane
Importo di Piano
Previsti
In progettazione
In esecuzione
Ultimati
Morbegno
2.224.462,50
27
0
0
27
Sondrio
7.498.954,17
34
0
0
34
Tirano
5.217.908,66
47
0
4
43
Valchiavenna
1.949.046,36
28
0
0
28
Alta Valtellina
11.727.682,61
30
0
0
30
Totale Sondrio
28.618.054,30
166
0
4
162
Como
Alto Lario Occ.
245.058,80
7
0
0
7
Lecco
Valsassina
245.058,80
1
0
0
1
Brescia
Valle Camonica
1.387.203,23
15
0
0
15
Bergamo
Valle Brembana
2.908.685,26
51
0
0
51
33.404.060,39
240
0
4
236
Totale Manutenzioni
3) Monitoraggi e studi
Nel 2010 sono stati erogati gli ultimi fondi ad ARPA per la gestione ordinaria e per gli investimenti relativi al funzionamento ed alle
attività del proprio Centro di Monitoraggio Geologico di Sondrio. A fine 2011, con la sottoscrizione dell’Accordo di collaborazione
tra Regione, ARPA e Comunità Montana della Valchiavenna, sono stati allocati gli ultimi fondi a disposizione per la progettazione e
realizzazione di indagini geognostiche e conseguente monitoraggio di una frana in Val Genasca. L’Azione può pertanto considerarsi
conclusa con tale riprogrammazione dei fondi complessivamente economizzati.
4) Azioni speciali
Terrazzamenti in Provincia di Sondrio.
La Provincia di Sondrio ha presentato una proposta di riparto dei finanziamenti, approvata dal Comitato di coordinamento Istituzionale
per la Valtellina che, oltre ad una quota parte da destinarsi alle spese di gestione dell’azione nel suo complesso, prevede 3 linee di azione:
interventi strutturali di regimazione idraulica, sistemazione valgelli e strade del versante retico terrazzato su 4 aree comprensoriali, per
un totale di circa 7,8 milioni di euro;
contributi ai privati (per un massimo dell’80% delle spese sostenute) per il rifacimento dei muretti a secco, per circa 2,8 milioni di euro;
istituzione di un fondo di rotazione, per circa 4,5 milioni di euro, destinato al finanziamento di interventi preventivi di manutenzione del
versante retico terrazzato, da parte dei privati.
A dicembre 2007 risultano predisposti i progetti esecutivi relativi alle 4 aree comprensoriali, di cui la Provincia di Sondrio ha in corso
le fasi di validazione e di completamento delle procedure espropriative, prima di passare alla fase esecutiva. Nel corso del 2008 la
Provincia di Sondrio ha proceduto ad espletare le procedure di appalto per 2 progetti di intervento nelle aree comprensoriali.
Nel 2009, la Provincia ha provveduto anche alla predisposiozne di una rimodulazione del finanziamento a disposizione alla luce delle
nuove necessità progettuali emerse e della disponibilità di fondi residui su quelli previsti per il finanziamento a sostegno dell’azione dei
privati. Succesivamente nella seconda metà dell’anno la Provincia di Sondrio ha potuto completare le procedure espropriative per gli
altri 2 interventi comprensoriali ed ha proceduto alla validazione dei relativi progetti esecutivi che sono stati trasmessi a fine anno alla
Regione per le verifiche finali e l’autorizzazione all’appalto.
Nel corso del 2010 sono stati approvati definitivamente tutti progetti relativi alle zone comprensoriali, svolte le relative procedure di
appalto ed avviati i lavori. È inoltre iniziata l’attività ricognitiva sulle necessità rimanenti in previsione di una riprogrammazione dei fondi
economizzati a completamento dei lavori avviati.
Nel 2011 sono proseguiti i lavori nelle aree comprensoriali, raggiungendo significativi stati di avanzamento. Nell’agosto, con delibera
regionale sono state riprogrammate le economie fino ad ora accertate, in accordo con la Provincia di Sondrio, con la programmazione di tre interventi di completamento, due dei quali immediatamente finanziabili ed uno da attivare all’accertamento di ulteriori economie, oltre a riservare una quota parte di fondi all’integrazione del fondo destinato al rimborso dei danni subiti dai privati a seguito
degli eventi alluvionali degli anni precedenti.
Nel 2012 si sono concluse le procedure per l’erogazione dei rimborso dei danni subiti dai privati a seguito degli eventi alluvionali degli
anni precedenti e sono parallelamente preseguiti i lavori nelle aree comprensoriali, che risultano finiti in un caso e prossimi alla fine
negli altri tre casi.
Nel 2013 sono terminati sono stati rendicontati i lavori realizzati in due delle tre Zone comprensoriali ancora oggetto di intervento e
sono state riviste e definite le modalità attuative per l’attivazione del nuovo fondo di rotazione a sostegno degli interventi dei privati per
la manutenzione dei propri terrazzamenti vitivinicoli.
Bollettino Ufficiale
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Serie Ordinaria n. 32 - Lunedì 04 agosto 2014
Forestazione.
Il Piano di seconda Fase, ha previsto un’apposita azione finalizzata alla riforestazione delle aree percorse da incendio, al fine di ridurre
le possibilità di innesco di ulteriori situazioni di rischio idrogeologico lungo i versanti montani, riqualificando i boschi, utilizzando specie
autoctone di pregio e manutenzione del reticolo idrico minore, creando al contempo i presupposti per l’avvio di attività produttive utili
al rilancio socio-economiche (filiera bosco-legno) delle aree interessate.
Nel corso del 2006 è stata approvata la delibera di Giunta regionale che ha definito le tipologie di intervento ammissibili a finanziamento, i criteri attuativi ed il programma di riparto dei fondi.
Nel 2007 si è completata per la quasi totalità la fase progettuale degli interventi e nel corso del 2008 si è consolidata la fase realizzativa
secondo la tempistica concordata con i diversi soggetti attuatori.
A dicembre 2008 sono state completate le azioni di indirizzo tecnico scientifico e di promozione della filiera bosco-legno mentre per
quanto riguarda i progetti forestali di interesse regionale e gli interventi gestiti dalle Comunità Montane si è raggiunta complessivamente la percentuale del 80% circa di realizzazione.
Nel 2009 la delibera di giunta regionale n. VIII/9469 del 20 maggio 2009 ha modificato la d.g.r. VIII/2299/2006 relativamente ai tempi di
realizzazione delle iniziative finanziate stabilendo il 31 dicembre 2009 come termine per la conclusione degli interventi realizzati dalle
Comunità Montane, Province e Parchi e il 31 dicembre 2010 come termine per la conclusione del “Progetto pilota per il rilancio della
filiera bosco legno e per la valorizzazione dell’ambiente in Valtellina”.
Nel corso del 2009 sono stati conclusi gli interventi gestiti dalle Comunità Montane, i progetti forestali di interesse regionale e le azioni
relative al miglioramento boschivo e alla certificazione forestale previste dal Progetto Pilota per il rilancio della filiera bosco-legno.
Nel corso del 2010 sono stati realizzati la maggior parte degli interventi (oltre 85%) programmati nell’ambito delle azioni del Progetto
Pilota in Valtellina e considerati i tempi lunghi richiesti per il coordinamento di tutti i soggetti coinvolti nell’azione relativa agli interventi
sui boschi privati e le condizioni stagionali (precoci, abbondanti e persistenti nevicate autunnali nel 2009 e nel 2010) che hanno impedito il completamento delle opere nelle aree in montagna a quote elevate con la d.g.r. 1037 del 22 dicembre 2010 è stato stabilito
al 31 dicembre 2011 il termine per la conclusione del Progetto.
Nel corso del 2011 si sono quindi conclusi gli interventi previsti nell’ambito del Progetto Pilota in Valtellina e il 23 novembre a Tirano sono stati
illustrati i risultati conclusivi delle diverse azioni in un convegno a cui hanno partecipato tutti i soggetti della filiera coinvolti nelle attività del
progetto. La Giunta regionale con d.g.r. IX/2300 del 13 ottobre 2011 ha stabilito di utilizzare le economie accertate nell’ambito dell’Azione
Speciale Riforestazione (€ 629.538,42) per il finanziamento di un secondo lotto del “Progetto pilota per il rilancio della filiera bosco legno e
per la valorizzazione dell’ambiente in Valtellina” per la realizzazione di interventi specifici atti a prevenire il dissesto idrogeologico.
Nel 2012 sono state individuate le azioni da finanziare e i relativi importi e sono state approvate le disposizioni attuative per la realizzazione degli interventi che in parte sono stati iniziati prima della fine dell’anno. Complessivamente, a fine 2013, nelle diverse azioni
sono stati completati 11 interventi realizzati in parte dalle imprese boschive locali e in parte dal personale del Consorzio Forestale Alta
Valtellina: tra questi sono da segnalare interventi su superfici colpite da avversità (schianti da neve e attacchi di bostrico) e interventi
su boschi di proprietà pubblica e privata localizzati all’interno o in prossimità di aree di instabilità con la finalità di alleggerimento
dei versanti. Altri 7 interventi in corso di realizzazione, sospesi a causa delle condizioni invernali, verranno conclusi non appena sarà
possibile raggiungere le aree interessate. I rimanenti saranno effettuati nel corso del 2014.
La tab. 2.9 riepiloga, al 31/12/2013 l’avanzamento degli interventi previsti dall’azione Forestazione ed il relativo quadro economico.
Tab. 2.9 – Azione “Forestazione”: avanzamento lavori e relativo quadro economico.
In corso
Revoca rinuncia
Lavori
conclusi
Beneficiario
Spesa prevista
Totale pagato
N° interv.
ERSAF
300.000,00
300.000,00
vari
tutto
IREALP
200.000,00
200.000,00
vari
tutto
Provincia Brescia
200.000,00
200.000,00
4
4
Provincia Como
200.000,00
200.000,00
1
1
Provincia Lecco
200.000,00
184.753,64
3
3
Provincia Sondrio
100.000,00
100.000,00
1
1
Parco Orobie Bergamasche
200.000,00
184.241,78
2
2
Parco Orobie Valtellinesi
500.000,00
441.297,53
14
CM Valle Brembana
1.454.305,65
1.366.350,18
26
26
CM Valle Camonica
537.584,49
521.101,34
8
8
CM Alto Lario Occidentale
409.574,02
383.597,23
8
8
CM Valsassina
338.673,19
316.130,48
9
9
CM Alta Valtellina
352.097,67
294.983,05
15
CM Valtellina di Tirano
1.971.592,83
1.674.839,76
11
11
CM Valtellina di Sondrio
735.517,84
716.492,44
15
15
CM Valtellina di Morbegno
1.430.423,85
1.371.831,00
16
CM Valchiavenna
347.119,05
343.981,13
12
9.476.888,59
8.799.599,56
145
3
142
Progetto Pilota Prov. SO
900.000,00
898.971,50
9 azioni
1 azione
8 azioni
Totali
(b) 10.376.888,59
(c) 9.698.571,06
1
1
1
13
14
15
12
– 22 –
Bollettino Ufficiale
Serie Ordinaria n. 32 - Lunedì 04 agosto 2014
Beneficiario
Spesa prevista
Totale finanziamento Piano (a)
10.329.137,98
Esubero di spesa prevista (a-b)
47.750,61
Economia di spesa effettiva (a-c)
Progetto Pilota Prov. So
630.566,92
2° Lotto
629.538,42
Totale pagato
N° interv.
In corso
300.000,00
25
7
Revoca rinuncia
Lavori
conclusi
11
Economia non utilizzata per 2° Lotto € 1.028,50
La successiva tab. 2.10 riepiloga, alla data del 31/12/2013 l’avanzamento degli interventi previsti dal Piano di Seconda Fase ed il
relativo quadro economico.
Tab. 2.10 – Avanzamento lavori e relativo quadro economico degli interventi del Piano di Seconda Fase.
2^ FASE
AZIONI DI PIANO
1
PROV. SO
2
PROV. CO
2’
PROV. LC
3
PROV. BS
4
PROV. BG
IMPORTO
DI PIANO
%
Avanz.
Lavori
%
IMPORTO
IMPEGNATO
% imp/
piano
IMPORTO
LIQUIDATO
liq/
piano
% liq/
imp
STRUTTURALI
60.917.413,40
95,00
43.605.712,85
71,58
43.605.712,85
71,58
100,00
MANUTENZIONI
totale SO
28.618.054,30
89.535.467,70
98,00
23.907.572,20
67.513.285,05
83,54
75,40
23.907.572,20
67.513.285,05
83,54
75,40
100,00
100,00
STRUTTURALI
7.061.287,95
50,00
5.388.729,27
76,31
5.388.729,27
76,31
100,00
MANUTENZIONI
totale CO
245.058,80
7.306.346,75
100,00
228.131,26
5.616.860,53
93,09
76,88
228.131,26
5.616.860,53
93,09
76,88
100,00
100,00
STRUTTURALI
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
MANUTENZIONI
totale LC
245.058,80
245.058,80
100,00
205.022,45
205.022,45
83,66
83,66
205.022,45
205.022,45
83,66
83,66
100,00
100,00
STRUTTURALI
14.305.959,39
50,00
11.947.240,42
83,51
11.947.240,42
83,51
100,00
MANUTENZIONI
totale BS
1.387.203,23
15.693.162,62
100,00
1.368.679,38
13.315.919,80
98,66
84,85
1.368.679,38
13.315.919,80
98,66
84,85
100,00
100,00
STRUTTURALI
28.092.445,70
85,00
25.281.636,92
89,99
25.281.636,92
89,99
100,00
2.908.685,26
31.001.130,96
110.377.106,44
33.404.060,39
5.164.568,99
2.065.827,60
15.493.706,97
10.329.137,98
176.834.408,37
100,00
2.617.816,73
27.899.453,65
86.223.319,46
28.327.222,02
5.019.407,79
671.425,44
11.642.059,95
9.698.571,06
145.031.299,40
90,00
89,99
78,12
84,80
97,19
32,50
75,14
93,90
82,02
2.617.816,73
27.899.453,65
86.223.319,46
28.327.222,02
5.019.407,79
671.425,44
11.642.059,95
9.698.571,06
143.324.799,76
90,00
89,99
78,12
84,80
97,19
32,50
75,14
93,90
81,05
100,00
100,00
100,00
100,00
100,00
100,00
100,00
100,00
98,82
MANUTENZIONI
totale BG
Totale STRUTTURALI
Totale MANUTENZIONI
5
MONITORAGGI
7
DIFESA CITTA’ DI COMO
9
TERRAZZAMENTI
13 FORESTAZIONE
IMPORTO TOTALE 2^ FASE
100,00
30,00
80,00
100,00
PIANO DI UTILIZZO DELLE ECONOMIE ACCERTATE
La Provincia di Bergamo ha presentato nel novembre 2004 un proposta di Piano Integrativo, finanziato con le economie accertate a
seguito del completamento degli interventi previsti nel Piano di Prima Fase nel territorio di competenza. La proposta di Piano, predisposta ai sensi della Delibera n. 8/2003 del Comitato Istituzionale dell’Autorità di Bacino del Po, è stata validata ed approvata da Regione
Lombardia nel gennaio 2005 e prevede 5 interventi per un importo complessivo di circa 1,27 milioni di euro.
Nel febbraio successivo è stata trasmessa all’Autorità di Bacino per l’approvazione di competenza, di concerto col Ministero dell’Ambiente. L’approvazione definitiva è avvenuta nel settembre 2006 e pertanto solo sul finire dell’anno è stato possibile concordare ed
attivare con gli Enti attuatori individuati, le procedure di avvio per la progettazione degli interventi.
A fine 2007, dei 5 interventi uno è già in avanzato stato di realizzazione, mentre gli altri 4 hanno superato lo scoglio della conferenza
dei servizi e sono in fase di progettazione esecutiva. Nel corso dell’anno 2007 sono state inoltre predisposte da parte delle Province di
Sondrio e Brescia, analoghe proposte di Piani integrativi. Tali proposte, una volta completato l’iter istruttorio, sono state approvate da
Regione Lombardia nel corso del mese di novembre e sono state poi trasmesse all’Autorità di Bacino per l’approvazione definitiva.
Tale approvazione è stata rilasciata nei primi mesi del 2008, così sono state poi predisposte e successivamente sottoscritte le convenzioni con gli enti attuatori individuati. In particolare sono stati attivati 4 interventi in Provincia di Sondrio, tutti in capo alla Provincia e 4
interventi in Provincia di Brescia, di cui 2 in capo alla Provincia e 2 in capo ai Comuni competenti.
A fine anno è giunta poi l’autorizzazione da parte dell’Autorità di Bacino all’utilizzo dei fondi economizzati nei Programmi di manutenzione territoriale di Prima Fase (M.T.D.) da parte delle singole Comunità Montane, come proposto da Regione e Provincia di Sondrio
e pertanto sono stati avviati i primi incontri coi referenti di ciascuna C.M. per la definizione dei nuovi programmi di interventi per complessivi € 2.125.862,92. Si sono avviati poi i primi contatti con le Province di Como e Lecco e le altre Comunità Montane per definire di
comune accordo le riprogrammazione delle economie accertate nel corso dell’anno.
Nel corso del 2009 sono stati approvati i primi 2 nuovi programmi predisposti dalla Comunità Montane di Valchiavenna e Valtellina
di Sondrio, per un totale di n. 10 nuovi interventi, inoltre sono state approvate da Regione Lombardia e successivamente dall’Autorità
Bollettino Ufficiale
– 23 –
Serie Ordinaria n. 32 - Lunedì 04 agosto 2014
di Bacino del fiume Po le proposte di riprogrammazione dei fondi economizzati presentate dalla Provincia di Como, per complessivi
€ 604.228,34, e dalla Provincia di Bergamo per complessivi € 1.995.141,82, di cui € 977.375,42 immediatamente finanziabili e attuabili
tramite l’utilizzo delle economie accertate e i rimanenti € 1.017.756,20, programmati sulle economie stimate ma non ancora definitivamente accertate.
Nel 2010 sono stati approvati 4 nuovi programmi predisposti dalle Comunità Montane di Morbegno, Tirano, Alta Valtellina e Valle Brembana, per un totale di n. 23 nuovi interventi. È stata poi approvata da Regione Lombardia e successivamente dall’Autorità di Bacino
del fiume Po la proposta di riprogrammazione dei fondi economizzati presentate dalla Provincia di Lecco.
Nel 2011 sono stati approvati 2 nuovi programmi di interventi predisposti dalla Comunità Montana Valli del Lario e del Ceresio (CO) e
della Valsassina (LC) per un totale di 3 interventi ed è stato aggiornato il Programma della CM di Tirano con l’attivazione di 4 interventi
rispetto ai 2 inizialmente previsti.
Nel corso del 2012 si sono sviluppate le attività progettuali e realizzative dei vari interventi previsti dai vari Piani provinciali, oltre all’approvazione di un aggiornamento del Programma predisposto dalla Comunità Montana della Val Brembana. Alla fine dell’anno è stato
approvato da Regione Lombardia e successivamente dall’Autorità di Bacino del fiume Po un secondo Piano di riprogrammazione
per le Economie accertate a conclusione degli interventi in Provincia di Sondrio, per un importo complessivo di € 10.300.000,00, di cui:
€ 6.400.000,00 per opere di completamento per n° 9 interventi strutturali;
€ 300.000,00, a valere sui fondi accantonati sulla scheda AD/09/04, “Val Pola”, per interventi manutentivi per le opere realizzate in
emergenza a seguito della frana, resesi ora necessarie in conseguenza dell’immissione dell’Adda nel nuovo alveo realizzato;
€ 2.000.000,00 di interventi di Manutenzione territoriale diffusa, finalizzati prioritariamente al mantenimento in efficienza delle opere
idrauliche e di consolidamento dei versanti finora realizzate;
€ 900.000,00 per interventi di manutenzione delle opere idrauliche presenti lungo Adda, Mera e Oglio sopralacuali;
€ 700.000,00 per studi e monitoraggi, finalizzati prioritariamente alla predisposizione di piani di sottobacino per la gestione dei sedimenti in alveo.
Nel corso del 2013 si sono sviluppate tutte le attività propedeutiche per l’avvio degli interventi strutturali con individuazione degli
enti attuatori e la sottoscrizione delle Convenzioni regolanti i rapporti con Regione, con conseguente avvio delle fasi progettuali. Da
segnalare la criticità per un intervento strutturale programmato, che trova la parziale opposizione di uno dei Comuni interessati, che
risulta per altro in via di superamento alla fine dell’anno. Parallelamente sono giunti a conclusione alcuni interventi precedentemente
programmati e si è sviluppata la fase progettuale ed esecutiva per gli altri già avviati.
Riguardo i Programmi di Manutenzione Territoriale Diffusa sono state riprogrammate con autorizzazione dell’Autorità di Bacino del fiume Po, le economie derivanti dalla conclusione dei Programmi di Seconda Fase per complessivi € 4.187.156,46, quale integrazione dei
finanziamento di € 2.000.000,00 precedentemente autoriizzati. Successivamente le Comunità Montane hanno predisposto i Programmi di competenza, per 48 interventi complessivi, trasmettendoli in Regione entro i termini concordati. Entro la fine dell’anno sono stati
approvati i Programmi delle Comunità Montane della Valchiavenna, per 10 interventi, e Valtellina di Sondrio, per 14 interventi, mentre
i tre Programmmi rimanenti saranno approvati con l’inizio del nuovo anno.
Infine si è dato avvio alla fase progetuale dei due interventi in aree comprensoriali terrazzate, ed è stato portato a conclusione, ma
non ancora rendicontato l’intervento di monitoraggio nell’area di frana della Gembresca, in Valchiavenna.
La successiva tab. 2.11 riepiloga, alla data del 31/12/2013 l’avanzamento degli interventi previsti dai diversi Piani finanziati con le
economie accertate.
Tab. 2.11 - Stato di attuazione degli interventi finanziati con i fondi derivanti dalle economie accertate.
Stato attuazione interventi
Importo
finanziamento
STRUTTURALI
Previsti
In
progettazione
In
esecuzione
Ultimati
Sondrio
12.700.000,00
13
9
2
2
Como
538.980,02
2
1
1
0
Lecco
0,00
0
0
0
0
Brescia
1.944.162,80
6
1
3
2
Bergamo
3.069.288,99
9
1
2
6
TOTALE STRUTTURALI
18.252.431,81
30
12
8
10
– 24 –
Bollettino Ufficiale
Serie Ordinaria n. 32 - Lunedì 04 agosto 2014
Stato attuazione interventi
Importo
finanziamento
In
progettazione
Previsti
In
esecuzione
Ultimati
C.M. Valchiavenna
463.185,30
6
0
3
3
C.M. Morbegno
439.275,26
6
1
3
2
C.M. Sondrio
573.213,32
4
0
1
3
C.M. Tirano
271.069,87
4
2
1
1
C.M. Alta Valtellina
379.119,17
4
0
0
4
TOTALE M.T.D. E1 SO
2.125.862,92
24
3
8
13
C.M. Alto Lario
65.248,32
2
1
1
0
C.M. Valsassina
98.760,20
1
0
1
0
C.M. Valle Brembana
195.347,26
11
11
0
0
TOTALE M.T.D. E1 altre CM
359.355,78
14
12
2
0
TOTALE M.T.D. E1
2.485.218,70
38
15
10
13
C.M. Valchiavenna
885.373,33
10
10
0
0
C.M. Morbegno
801.101,16
Programma in fase di approvazione
C.M, Sondrio
1.524.678,54
14
0
0
C.M. Tirano
350.000,00
Programma in fase di approvazione
0
0
M.T.D.
14
C.M. Alta Valtellina
2.626.003,43
Programma in fase di approvazione
TOTALE M.T.D. ER SO
6.187.156,46
24
M.T.D. ERSAF Brescia
200.000,00
interventi da definire
M.T.D. STER Sondrio
700.000,00
interventi da definire
TOTALE M.T.D. ER SiReg.
900.000,00
interventi da definire
TOTALE M.T.D.
9.572.375,16
62
39
10
13
TOTALE ECONOMIE
28.824.806,97
92
51
18
23
24
La successiva tab. 2.12 riepiloga, alla data del 31/12/2013 l’avanzamento degli interventi previsti dal Piano di Economie ed il relativo
quadro economico.
Tab. 2.12 – Avanzamento lavori e relativo quadro economico degli interventi del Piano Economie.
ECONOMIE
AZIONI DI PIANO
STRUTTURALI
1
PROV. SO
2
PROV. CO
2’
PROV. LC
3
PROV. BS
4
PROV. BG
IMPORTO
RIPROGRAMMATO
IMPORTO
IMPEGNATO
% imp/
riprogr
IMPORTO
LIQUIDATO
%
liq/riprogr
%
liq/
imp
25,00
5.670.646,25
44,65
4.905.646,25
38,63
86,51
MANUTENZIONI E1 2.125.862,92
66,00
1.913.276,62
90,00
1.913.276,62
90,00
100,00
MANUTENZIONI ER 6.887.156,46
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
Totale MTD
Totale SO
9.013.019,38
21.713.019,38
33,00
1.913.276,62
7.583.922,87
21,23
34,93
1.913.276,62
6.818.922,87
21,23
31,40
100,00
89,91
STRUTTURALI
538.980,02
20,00
6.119,76
1,14
6.119,76
1,14
100,00
MANUTENZIONI
Totale CO
65.248,32
604.228,34
20,00
58.723,20
64.842,96
90,00
10,73
58.723,20
64.842,96
90,00
10,73
100,00
100,00
STRUTTURALI
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
MANUTENZIONI
Totale LC
98.760,20
98.760,20
80,00
88.884,18
88.884,18
90,00
90,00
88.884,18
88.884,18
90,00
90,00
100,00
100,00
STRUTTURALI
1.944.162,80
50,00
532.927,07
27,41
532.927,07
27,41
100,00
MANUTENZIONI
Totale BS
200.000,00
2.144.162,80
0,00
0,00
532.927,07
0,00
27,41
0,00
532.927,07
0,00
27,41
0,00
100,00
STRUTTURALI
3.069.288,99
80,00
1.691.431,97
55,11
1.691.431,97
55,11
100,00
195.347,26
3.264.636,25
18.252.431,81
9.572.375,16
0,00
175.812,53
1.867.244,50
7.901.125,05
2.236.696,53
90,00
57,20
43,29
23,37
175.812,53
1.867.244,50
7.136.125,05
2.236.696,53
90,00
57,20
39,10
23,37
100,00
100,00
90,32
100,00
MANUTENZIONI
Totale BG
Totale STRUTTURALI
Totale MANUTENZIONI
12.700.000,00
%
Avanz.
Lavori
Bollettino Ufficiale
– 25 –
Serie Ordinaria n. 32 - Lunedì 04 agosto 2014
ECONOMIE
AZIONI DI PIANO
5
Monitoraggi
9
Terrazzamenti
10 Revisione Piani Urbanistici
12 Piana della Selvetta
13 Forestazione
IMPORTO TOTALE ECONOMIE
IMPORTO
RIPROGRAMMATO
145.161,20
1.915.824,88
700.000,00
1.544.206,00
629.538,42
32.759.537,47
%
Avanz.
Lavori
95,00
37,00
0,00
99,00
40,00
IMPORTO
IMPEGNATO
14.516,12
1.240.824,88
0,00
1.062.311,53
629.538,42
13.085.012,53
% imp/
riprogr
10,00
64,77
0,00
68,79
100,00
39,94
IMPORTO
LIQUIDATO
14.516,12
1.240.824,88
0,00
450.350,31
300.000,00
11.378.512,89
%
liq/riprogr
10,00
64,77
0,00
29,16
47,65
34,73
%
liq/
imp
100,00
100,00
0,00
42,39
47,65
86,96
Per concludere la tabella 2.13 riporta un quadro sintetico generale dello stato di avanzamento del Piano di difesa del suolo, nel suo
complesso, alla data del 31/12/2013.
– 26 –
Serie Ordinaria n. 32 - Lunedì 04 agosto 2014
Tab. 2.13 - Quadro di sintesi del Piano di Difesa del Suolo al 31 dicembre 2013
(*) Importi economie già compresi negli importi di Piano
Bollettino Ufficiale
Bollettino Ufficiale
– 27 –
Serie Ordinaria n. 32 - Lunedì 04 agosto 2014
1
PARTE III - PIANO DI RICOSTRUZIONE E SVILUPPO
1.1
DESCRIZIONE GENERALE DEI CONTENUTI
Il Piano di Ricostruzione e Sviluppo socio-economico, elaborato da Regione Lombardia, si suddivide in tre distinti sistemi (relazionale,
produttivo e insediativo – ambientale) all’interno dei quali sono state articolate le azioni e programmati gli interventi necessari al raggiungimento degli obiettivi prefissati dalla stessa L. 102/90, art. 5, come dettagliate nella tabella 3.1.1:
•
riassetto urbano e infrastrutturale,
•
ammodernamento dei sistemi di accesso e integrazione rete stradale e ferroviaria;
•
impulso alle attività produttive;
•
articolazione dei servizi sul territorio;
•
salvaguardia e recupero del patrimonio culturale e ambientale.
Per il raggiungimento di tali finalità si sono individuati interventi che permettano:
o
o
o
l’inserimento dell’area, in particolare quella montana, nel sistema internazionale, attraverso il miglioramento delle connessioni
esterne e interne;
l’integrazione nell’economia regionale e nazionale ed individuazione di un sistema di sviluppo del territorio non solo sostenibile,
ma soprattutto compatibile;
lo sviluppo di condizioni per la permanenza della presenza antropica a mezzacosta con la razionalizzazione delle tendenze
agglomerative verso il fondovalle.
Gli obiettivi sopra esposti evidenziano la correlazione tra il Piano di Ricostruzione e Sviluppo e il Piano di Difesa del Suolo, nonché il
possibile coordinamento con le azioni a livello internazionale poste in essere attraverso accordi tra gli Stati e le Regioni.
Particolare rilevanza assumono gli interventi sul sistema relazionale, soprattutto mediante, la realizzazione di un nuovo tracciato della
strada statale di fondovalle che conduce a Sondrio (S.S. 38) e di un insieme di interventi di sistemazione e adeguamento di tracciati
esistenti lungo altre strade statali e provinciali.
Per il sistema produttivo sono individuate forme di incentivo diretto di natura creditizia e fiscale, e di accesso a mutui con la Cassa Depositi e
Prestiti (artt.11,12,13 ex L. 102/90) per il potenziamento delle attività agricole, industriali e turistiche, nel rispetto delle peculiarità economiche
ed ambientali locali, nonché varie iniziative pubbliche per la qualificazione dei servizi, delle attrezzature ed infrastrutture di base.
Per l’intervento sul sistema insediativo-ambientale, infine, sono previste iniziative per:
-
la realizzazione di parchi di interesse regionale e la tutela e valorizzazione delle risorse naturali presenti;
-
il recupero di complessi edilizi di interesse storico-architettonico e la salvaguardia di centri e nuclei abitati di antica formazione e
di interesse storico-ambientale;
-
il potenziamento dei servizi sociali e formativi;
-
il potenziamento delle infrastrutture tecnologiche in particolare acquedotti, fognature e depuratori.
Regione Lombardia opera secondo le linee di intervento individuate dal Piano di Ricostruzione e Sviluppo, con cui sono stati definiti
gli interventi prioritari ed il riparto delle risorse finanziarie disponibili.
Essa inoltre collabora con gli organi e i servizi tecnici delle amministrazioni dello Stato e delega, ai sensi della L. 102/90 e della l.r. 23/92,
agli Enti Locali e ai loro Consorzi, nonché alle Comunità Montane, l’attuazione dei singoli interventi.
Tab. 3.1.1. – Elenco azioni di Piano suddivise tra i tre sistemi individuati.
PRODUTTIVO
RELAZIONALE
Sistema
Azione di Piano
1
2
3
4
5
6
7
8
9
10
11
12
13
14
Verifiche di scenario
Sistema stradale
Sistema ferroviario
Viabilità valliva e intervalliva
Aviosuperficie di Caiolo e eliporto Bormio
Miglioramento sistema comunicazione
Agevolazioni fiscali
Agevolazioni finanziarie
Accesso al credito P.M.I.
Interventi strutturali settore manifatturiero
Interventi strutturali settore agro-zootecnico
Interventi strutturali settore agro-forestale
Interventi strutturali settore turistico
Interventi strutturali servizi allo sviluppo
– 28 –
Bollettino Ufficiale
Serie Ordinaria n. 32 - Lunedì 04 agosto 2014
AZIONI
TRASVERSALI
INSEDIATIVO - AMBIENTALE
Sistema
1.2
Azione di Piano
15
16
17
18
19
20
21
22
23
24
25
29
29 bis
26
Indirizzi di politica territoriale
Parchi e riserve
Complessi edilizi storico-architettonici
Archidata
Centri e nuclei di antica formazione
Qualificazione dei servizi socio-culturali
Servizi culturali - Formazione professionale
Istituto di ricerca
Infrastrutture tecnologiche
Salvaguardia Lago di Como
Piano di metanizzazione
V.I.A.
V.I.A. BIS
Cassa Depositi e Prestiti (Mutui ex art. 13)
27
Completamento indennizzi
28
Oneri di gestione
30
Elementi e parametri di controllo
QUADRO RIEPILOGATIVO DEL PIANO E DELLE SUE VARIAZIONI
Lo stanziamento del Piano derivante dalla II Variazione di Piano, è pari a € 685.109.993, di cui al 2013 sono stati erogati € 623.433.675
ovvero l’91%.
Il continuo monitoraggio delle azioni e la conclusione delle stesse hanno permesso di quantificare ulteriori risorse rimodulabili, pari a
circa € 3.176.357, risorse destinate o al completamento degli interventi che le hanno generate, per importi inferiori a € 50.000, o all’incremento delle somme stanziate necessarie al finanziamento degli interventi strategici, quali la S.S. 38 e la variante di Zogno come
deciso nel Comitato Istituzionale “Valtellina” del 17 luglio 2007.
Le somme utilizzate per l’azione 19 “Centri e Nuclei di antica formazione” come fondo di rotazione, e interamente erogate da Regione
Lombardia, sono state interamente rimodulate nella Seconda Variazione di Piano, sebbene i rientri delle ultime rate avverranno entro
il 2017.
Le risorse sono leggermente aumentate grazie agli interessi applicati nei primi anni dell’azione (€ 671.251,32) ed ammontano complessivamente a € 16.164.958,30.
Lo stanziamento di Piano quindi non tiene conto dell’importo interamente erogato per il fondo di rotazione, che serve inoltre a rifinanziare altri interventi approvati con le due variazioni di Piano.
Infine, nonostante nel corso del 2008 sia stato richiesto alla CDP, con DGR 7484/2008, l’utilizzo delle economie di interventi conclusi da
parte dei beneficiari dei mutui, non si sono comunque riuscite ad utilizzare risorse per un ammontare complessivo di € 555.000 circa,
proprio a causa della scadenza stessa delle rate di mutuo.
Nella tabella 3.2.1 sono riassunte le voci principali relative alla situazione contabile per l’anno 2013.
Situazione contabile *
Fondo rotazione (azione di piano 19) erogato per finanziare l’azione. Il fondo è stato
rimodulato per finanziare nuovi interventi nelle due Variazioni di Piano.
4.091.062
Le rate incassate dalle Province, annualmente verranno accertate da RL (fine rientri 2017)
EROGATO TOTALE 31/12/2013
623.433.675
DA EROGARE 31/12/2013 (al netto della cdp)
57.944.897
Ulteriori risorse da rimodulare in base alle indicazioni del Tavolo Tecnico del 22/4/2008 e
del 10/2/2009
3.176.357
TOTALE importo complessivo Piano di Valtellina (al netto del fondo di rotazione e della
CDP)
685.109.993
* Economie CDP pari a circa € 555.064
La percentuale di avanzamento del piano in termini finanziari è pari al 91%.
Si deve tuttavia sottolineare che le risorse da erogare per l’azione di piano 2 – Sistema stradale sono € 56.330.302 circa il 37% delle
risorse a stanziate per l’azione stessa.
Bollettino Ufficiale
– 29 –
Serie Ordinaria n. 32 - Lunedì 04 agosto 2014
Tab. 3.2.2 – Quadro economico riepilogativo dei pagamenti relativi alle azioni comprese nel Piano di Ricostruzione e sviluppo finanziati dalla L. 102/90 e L. 483/98, come rimodulato dalle variazioni di Piano.
prov
AZIONI DI PIANO DI
RICOSTRUZIONE E SVILUPPO
L.102/90e L. 483/98
stanziato
iniziale
stanziamento
I variazione di
piano
stanziamento
II variazione
di piano e
riutilizzo ec.
CDP (2008)
erogato al 31
dicembre 2013
da erogare per
concludere
l’intervento
al netto delle
economie
ulteriori
risorse da
rimodulare
per variante
di Zogno
BG
1- VERIFICHE DI SCENARIO
923.372
619.748
619.748
617.410
-
2.339
BS
1- VERIFICHE DI SCENARIO
252.724
-
-
CO
1- VERIFICHE DI SCENARIO
86.116
86.116
-
-
LC
1- VERIFICHE DI SCENARIO
93.514
-
-
-
SO
1- VERIFICHE DI SCENARIO
2.199.695
36.152
36.152
36.152
RL
1- VERIFICHE DI SCENARIO
59.778
59.778
-
-
TOTALE 1- VERIFICHE DI
SCENARIO
3.615.198
801.794
655.900
653.562
-
2.339
BG
2 - Conv. ANAS - Valbrembana
7.746.853
8.050.477
8.050.477
8.050.477
-
CO
2- Conv. ANAS - Regina int.1-4
(stanziamento ridotto dopo II VP)
6.300.774
6.300.774
4.300.774
1.757.035
2.543.739
CO
2- Conv. ANAS - Regina NUOVI
interventi II VP
-
1.080.000
-
1.080.000
CO
2- Conv. ANAS - Regina int.5
25.823
25.823
25.823
25.823
-
CO
2- Conv. ANAS - Regina int. 6
1.420.256
1.420.256
1.420.256
1.420.256
-
SO
2- Conv. ANAS – Castasegna (I, II
e III conv.)
3.157.816
3.157.816
3.157.816
2.900.768
257.049
SO
2- Conv. ANAS - Generali SS 36-38
- tornanti di Gallivaggio
655.900
655.900
655.900
655.900
-
SO
2- Conv. FS - Sicurezza
8.263.310
8.263.310
8.263.310
8.263.310
-
SO
2- SISTEMA STRADALE Conv. ANAS
- Generali SS 36-38
compreso 483/98 € 4.154.379 integrati con I e II VP
85.039.594
109.039.594
122.053.714
72.053.427
erogato dal
1/1/2013 al
31/12/2013
1.650.000
50.000.287
ulteriori risorse
da rimodulare
per SS 38
CDP economie e
somme restituite al
MEF per scadenza
mutui
-
-
Bollettino Ufficiale
– 30 –
Serie Ordinaria n. 32 - Lunedì 04 agosto 2014
prov
AZIONI DI PIANO DI
RICOSTRUZIONE E SVILUPPO
L.102/90e L. 483/98
SO
2- SISTEMA STRADALE nuovo int
II VP
TOTALE
2- SISTEMA STRADALE
stanziamento
I variazione di
piano
stanziamento
II variazione
di piano e
riutilizzo ec.
CDP (2008)
erogato al 31
dicembre 2013
-
1.800.000
1.000.000
112.610.328
136.913.952
150.808.072
96.126.997
stanziato
iniziale
erogato dal
1/1/2013 al
31/12/2013
da erogare per
concludere
l’intervento
al netto delle
economie
1.650.000
54.681.075
3- SISTEMA FERROVIARIO - Conv.
FNM- compreso 483/98 €
2065828
10.845.595
10.845.595
10.845.595
10.835.169
10.427
SO
3- Conv. FS – Ammodernamento
46.481.121
46.481.121
46.481.121
46.481.121
-
57.326.716
57.326.716
57.326.716
57.316.290
10.427
5.877.552
5.877.552
5.877.552
5.846.265
2.223
2.200.000
2.045.275
3 - SISTEMA FERROVIARIO
ulteriori risorse
da rimodulare
per SS 38
CDP economie e
somme restituite al
MEF per scadenza
mutui
-
-
-
-
800.000
BS
TOTALE
ulteriori
risorse da
rimodulare
per variante
di Zogno
-
BG
4- VIABILITA’ VALLIVA E
INTERVALLIVA CDP
BG
4- opere di interesse locale NUOVI INT. II VP
BS
4- opere di interesse locale L.483/98
572.234
572.234
570.154
570.154
-
BS
4- VIABILITA’ VALLIVA E
INTERVALLIVA CDP
6.705.740
6.705.740
6.688.042
6.652.857
-
LC
4- opere di interesse locale L.483/98
454.482
454.482
454.482
454.449
-
33
LC
4- VIABILITA’ VALLIVA E
INTERVALLIVA CDP
3.174.420
3.174.420
3.174.420
3.174.420
-
-
SO
4- opere di interesse locale L.483/98
5.095.565
4.991.361
4.915.664
4.915.663
-
SO
4- VIABILITA’ VALLIVA E
INTERVALLIVA CDP
8.858.974
8.858.974
8.858.974
8.611.511
247.463
-
-
30.738.967
30.634.763
32.739.287
32.270.594
279.739
124.704
1
5- AVIOSUPERFICIE CAIOLO E
ELIPORTO BORMIO
2.582.285
2.582.285
2.582.285
2.407.599
TOTALE 5- AVIOSUPERFICIE
CAIOLO E ELIPORTO BORMIO
2.582.285
2.582.285
2.582.285
2.407.599
6- MIGLIORAMENTO SISTEMA
COMUNICAZIONE
516.457
516.457
37.486
37.486
TOTALE
SO
BG
4- VIABILITA’ VALLIVA E
INTERVALLIVA
180.000
180.000
30.054
29.064
124.671
35.185
1
64.249
174.685
-
174.685
-
Bollettino Ufficiale
– 31 –
Serie Ordinaria n. 32 - Lunedì 04 agosto 2014
stanziamento
I variazione di
piano
stanziamento
II variazione
di piano e
riutilizzo ec.
CDP (2008)
erogato al 31
dicembre 2013
da erogare per
concludere
l’intervento
al netto delle
economie
ulteriori
risorse da
rimodulare
per variante
di Zogno
1.100.793
1.100.793
1.100.132
-
661
2.626
ulteriori risorse
da rimodulare
per SS 38
CDP economie e
somme restituite al
MEF per scadenza
mutui
3.287
-
-
-
-
-
-
519.668
prov
AZIONI DI PIANO DI
RICOSTRUZIONE E SVILUPPO
L.102/90e L. 483/98
BS
6- MIGLIORAMENTO SISTEMA
COMUNICAZIONE - Nuovi int I VP
CO
6- MIGLIORAMENTO SISTEMA
COMUNICAZIONE
516.457
516.457
509.002
506.376
-
LC
6- MIGLIORAMENTO SISTEMA
COMUNICAZIONE
516.457
516.457
509.484
509.484
-
TOTALE 6- MIGLIORAMENTO
SISTEMA COMUNICAZIONE
1.549.371
2.650.164
2.156.765
2.153.477
-
7 - AGEVOLAZIONI FISCALI
72.303.966
72.303.966
72.303.966
72.303.966
72.303.966
72.303.966
72.303.966
72.303.966
TUTTE
TOTALE
7 - AGEVOLAZIONI
FISCALI
stanziato
iniziale
erogato dal
1/1/2013 al
31/12/2013
RL
8- AGEVOLAZIONI FINANZIARIE Regione
1.166.291
1.166.291
519.668
-
-
TUTTE
8- AGEVOLAZIONI FINANZIARIE costo per bandi
17.560
17.560
17.560
17.560
-
BG
8- AGEVOLAZIONI FINANZIARIE
11.466.369
11.466.369
8.595.916
8.088.761
507.155
BS
8- AGEVOLAZIONI FINANZIARIE
6.555.107
4.226.319
4.165.860
4.163.501
2.358
CO
8- AGEVOLAZIONI FINANZIARIE
3.572.986
2.779.453
2.758.851
2.743.139
15.712
LC
8- AGEVOLAZIONI FINANZIARIE
3.576.687
2.714.981
2.692.609
2.684.940
7.670
SO
8- AGEVOLAZIONI FINANZIARIE
107.923.794
87.987.298
87.469.711
87.376.455
-
134.278.794
110.358.271
106.220.176
105.074.356
-
8.779.767
8.779.767
8.680.033
8.673.645
-
8.779.767
8.779.767
8.680.033
8.673.645
-
86.000
86.000
86.000
86.000
-
TOTALE
SO
9- ACCESSO AL CREDITO PMI
TOTALE
BG
8- AGEVOLAZIONI
FINANZIARIE
9- ACCESSO AL CREDITO
PMI
10- INTERVENTI STRUTTURALI
SETTORE. MANIFATTURIERO - isola
di Fondra
93.256
1.052.563
93.256
-
6.388
-
6.388
-
Bollettino Ufficiale
– 32 –
Serie Ordinaria n. 32 - Lunedì 04 agosto 2014
prov
AZIONI DI PIANO DI
RICOSTRUZIONE E SVILUPPO
L.102/90e L. 483/98
stanziato
iniziale
stanziamento
I variazione di
piano
stanziamento
II variazione
di piano e
riutilizzo ec.
CDP (2008)
erogato al 31
dicembre 2013
da erogare per
concludere
l’intervento
al netto delle
economie
ulteriori
risorse da
rimodulare
per variante
di Zogno
BG
10- INTERVENTI STRUTTURALI
SETTORE. MANIFATTURIERO - Branzi
730.000
730.000
730.000
-
-
730.000
BG
10- INTERVENTI STRUTTURALI
SETTORE. MANIFATTURIERO - CM
Valle Brembana - ingresso area
Falk - Zogno
350.000
350.000
350.000
350.000
-
BG
10- INTERVENTI STRUTTURALI
SETTORE. MANIFATTURIERO - CM
Valle Brembana - ristrutturazione
palazzina Zogno
125.142
125.142
-
-
-
CO
10- INTERVENTI STRUTTURALI
SETTORE. MANIFATTURIERO
516.457
516.457
516.457
516.457
-
LC
10- INTERVENTI STRUTTURALI
SETTORE. MANIFATTURIERO
516.457
516.457
516.457
515.655
-
SO
10- INTERVENTI STRUTTURALI
SETTORE. MANIFATTURIERO
4.648.112
2.324.056
2.324.056
2.324.056
-
TOTALE 10- INTERVENTI
STRUTTURALI SETTORE.
MANIFATTURIERO
6.972.168
4.648.112
4.522.970
3.792.168
-
BG
11- Alpeggi - 483/98
1.016.904
1.016.904
993.996
993.996
-
BG
11- INTERVENTI STRUTTURALI SETT.
AGRO-ZOOTECNICO
2.065.828
2.074.874
2.074.874
2.064.694
-
BS
11- Alpeggi - 483/98
164.750
164.750
164.750
164.750
-
BS
11- INTERVENTI STRUTTURALI SETT.
AGRO-ZOOTECNICO
2.582.285
2.582.285
2.582.285
2.581.299
-
CO
11- Alpeggi - 483/98
323.818
323.818
323.818
323.818
-
CO
11- INTERVENTI STRUTTURALI SETT.
AGRO-ZOOTECNICO
491.739
491.739
491.739
491.739
-
LC
11- Alpeggi - 483/98
323.818
323.818
308.511
308.511
-
LC
11- INTERVENTI STRUTTURALI SETT.
AGRO-ZOOTECNICO
541.175
524.523
524.523
497.368
27.155
erogato dal
1/1/2013 al
31/12/2013
ulteriori risorse
da rimodulare
per SS 38
CDP economie e
somme restituite al
MEF per scadenza
mutui
-
-
802
730.802
10.180
985
-
Bollettino Ufficiale
– 33 –
Serie Ordinaria n. 32 - Lunedì 04 agosto 2014
prov
AZIONI DI PIANO DI
RICOSTRUZIONE E SVILUPPO
L.102/90e L. 483/98
stanziato
iniziale
stanziamento
I variazione di
piano
stanziamento
II variazione
di piano e
riutilizzo ec.
CDP (2008)
erogato al 31
dicembre 2013
SO
11- INTERVENTI STRUTTURALI SETT.
AGRO-ZOOTECNICO
+ Alpeggi ex 483
14.012.509
13.974.667
13.427.778
13.228.046
-
TOTALE 11- INTERVENTI
STRUTTURALI SETT. AGROZOOTECNICO + Alpeggi ex 483
21.522.825
21.477.377
20.892.274
20.654.222
27.155
11.166
BG
12- INTERVENTI STRUTTURALI
SETTORE. AGRO-FORESTALE
1.291.142
1.282.096
1.254.161
1.253.079
-
1.082
BS
12- INTERVENTI STRUTTURALI
SETTORE. AGRO-FORESTALE
2.065.828
2.065.828
2.065.828
2.065.828
-
CO
12- INTERVENTI STRUTTURALI
SETTORE. AGRO-FORESTALE
267.452
267.452
264.874
264.874
-
LC
12- INTERVENTI STRUTTURALI
SETTORE. AGRO-FORESTALE
507.233
481.189
481.189
481.189
-
SO
12- INTERVENTI STRUTTURALI
SETTORE. AGRO-FORESTALE
12.911.422
12.911.422
12.478.264
12.462.166
-
TOTALE 12- INTERVENTI
STRUTTURALI SETTORE. AGROFORESTALE
17.043.078
17.007.987
16.544.316
16.527.135
-
BS
13- INTERVENTI STRUTTURALI
SETTORE. TURISTICO
1.549.371
1.549.371
1.547.628
1.547.628
-
SO
13- INTERVENTI STRUTTURALI
SETTORE. TURISTICO PR&S E I VP
10.329.139
14.725.693
14.719.878
14.398.873
433.427
250.429
70.576
TOTALE 13- INTERVENTI
STRUTTURALI SETTORE. TURISTICO
PR&S E I VP
11.878.509
16.275.064
16.267.505
15.946.501
433.427
250.429
70.576
-
14- INTERVENTI STRUTTURALI
SERVIZI ALLO SVILUPPO
4.131.655
4.131.655
4.131.655
4.131.655
-
TOTALE 14- INTERVENTI
STRUTTURALI SERVIZI ALLO
SVILUPPO
4.131.655
4.131.655
4.131.655
4.131.655
-
-
-
SO
15 - INDIRIZZI DI POLITICA
TERRITORIALE
516.457
516.457
516.457
516.457
SO
15 - INDIRIZZI DI POLITICA
TERRITORIALE- nuovo II VP:Piano
d’area Valtellina
-
620.000
579.104
SO
erogato dal
1/1/2013 al
31/12/2013
da erogare per
concludere
l’intervento
al netto delle
economie
40.896
ulteriori
risorse da
rimodulare
per variante
di Zogno
ulteriori risorse
da rimodulare
per SS 38
CDP economie e
somme restituite al
MEF per scadenza
mutui
199.732
199.732
-
16.098
1.082
-
16.098
-
Bollettino Ufficiale
– 34 –
Serie Ordinaria n. 32 - Lunedì 04 agosto 2014
prov
AZIONI DI PIANO DI
RICOSTRUZIONE E SVILUPPO
L.102/90e L. 483/98
TOTALE
15 - INDIRIZZI DI POLITICA
TERRITORIALE
stanziato
iniziale
stanziamento
I variazione di
piano
stanziamento
II variazione
di piano e
riutilizzo ec.
CDP (2008)
erogato al 31
dicembre 2013
da erogare per
concludere
l’intervento
al netto delle
economie
ulteriori
risorse da
rimodulare
per variante
di Zogno
ulteriori risorse
da rimodulare
per SS 38
CDP economie e
somme restituite al
MEF per scadenza
mutui
516.457
516.457
1.136.457
1.095.561
40.896
-
-
-
erogato dal
1/1/2013 al
31/12/2013
BG
16- PARCHI E RISERVE
1.291.142
1.291.142
1.241.059
1.241.059
-
BS
16- PARCHI E RISERVE
2.582.285
2.582.285
2.582.268
2.503.511
78.757
CO
16- PARCHI E RISERVE
516.457
516.457
516.457
516.457
-
SO
16- PARCHI E RISERVE
7.746.853
7.746.853
7.619.445
7.471.388
-
12.136.737
12.136.737
11.959.229
11.732.415
78.757
BG
17- COMPLESSI EDILIZI STORICOARCHITETTONICI
3.098.741
3.098.741
2.970.549
2.970.549
BG
17- COMPLESSI EDILIZI STORICOARCHITETTONICI 483/98
1.649.047
1.649.047
1.649.047
1.649.047
BG
17- COMPLESSI EDILIZI STORICOARCHITETTONICI nuovi II VP
-
597.818
583.291
BG
17- COMPLESSI EDILIZI STORICOARCHITETTONICI CDP
3.012.493
3.012.493
3.012.493
3.012.405
-
BS
17- COMPLESSI EDILIZI STORICOARCHITETTONICI
1.549.371
1.549.371
1.451.493
1.451.493
-
BS
17- COMPLESSI EDILIZI STORICOARCHITETTONICI 483/98
72.304
72.304
72.304
72.304
-
BS
17- COMPLESSI EDILIZI STORICOARCHITETTONICI CDP
1.265.423
1.265.423
1.257.336
1.257.336
-
CO
17- COMPLESSI EDILIZI STORICOARCHITETTONICI + nuovi int di
catalogazione I VP
1.639.161
1.756.438
1.747.141
1.723.686
23.455
LC
17- COMPLESSI EDILIZI STORICOARCHITETTONICI
426.666
426.666
426.666
426.666
-
LC
17- COMPLESSI EDILIZI STORICOARCHITETTONICI 483/98
128.970
128.970
128.970
126.711
-
LC
17- COMPLESSI EDILIZI STORICOARCHITETTONICI nuovi I e II VP
794.664
968.917
784.462
184.455
TOTALE
16- PARCHI E RISERVE
148.057
-
148.057
-
45.036
14.527
88
2.258
Bollettino Ufficiale
– 35 –
Serie Ordinaria n. 32 - Lunedì 04 agosto 2014
prov
AZIONI DI PIANO DI
RICOSTRUZIONE E SVILUPPO
L.102/90e L. 483/98
stanziato
iniziale
stanziamento
I variazione di
piano
stanziamento
II variazione
di piano e
riutilizzo ec.
CDP (2008)
erogato al 31
dicembre 2013
SO
17- COMPLESSI EDILIZI STORICOARCHITETTONICI
15.493.707
15.484.192
15.484.192
15.484.192
SO
17- COMPLESSI EDILIZI STORICOARCHITETTONICI CDP
3.470.730
3.470.730
3.470.730
3.470.730
TOTALE 17- COMPLESSI EDILIZI
STORICO-ARCHITETTONICI
31.806.613
32.709.039
33.237.657
33.012.872
18 - ARCHIDATA
1.032.914
1.032.914
1.032.914
1.032.914
1.032.914
1.032.914
1.032.914
1.032.914
SO
TOTALE
18 - ARCHIDATA
erogato dal
1/1/2013 al
31/12/2013
da erogare per
concludere
l’intervento
al netto delle
economie
ulteriori
risorse da
rimodulare
per variante
di Zogno
ulteriori risorse
da rimodulare
per SS 38
45.036
CDP economie e
somme restituite al
MEF per scadenza
mutui
-
222.438
2.265
-
88
-
-
-
-
-
-
-
BG
19- CENTRI E NUCLEI DI ANTICA
FORMAZIONE (erogato al netto
delle risorse accertate)
1.549.371
1.549.371
-
819.008
BS
19- CENTRI E NUCLEI DI ANTICA
FORMAZIONE (erogato al netto
delle risorse accertate)
1.032.914
1.032.914
-
335.957
-
CO
19- CENTRI E NUCLEI DI ANTICA
FORMAZIONE (erogato al netto
delle risorse accertate)
516.457
399.180
-
19.847
-
LC
19- CENTRI E NUCLEI DI ANTICA
FORMAZIONE (erogato al netto
delle risorse accertate)
516.457
136.575
-
-
-
SO
19- CENTRI E NUCLEI DI ANTICA
FORMAZIONE (erogato al netto
delle risorse accertate)
11.878.509
8.061.540
-
2.916.249
-
TOTALE 19- CENTRI E NUCLEI DI
ANTICA FORMAZIONE (erogato al
netto delle risorse accertate)
15.493.707
11.179.579
-
4.091.062
-
BG
20- SERVIZI SOCIO-CULTURALI CDP
3.315.653
3.315.653
3.315.653
3.299.318
-
16.336
BS
20- SERVIZI SOCIO-CULTURALI CDP
1.885.258
1.885.258
1.886.275
1.820.126
-
66.149
BS
20- SERVIZI SOCIO-CULTURALI
nuovi int. I VP
291.652
291.652
291.652
-
-
BS
20- SERVIZI SOCIO-CULTURALI
nuovi int. I VP - revocato
322.689
322.689
-
43.330
-
322.689
-
Bollettino Ufficiale
– 36 –
Serie Ordinaria n. 32 - Lunedì 04 agosto 2014
prov
AZIONI DI PIANO DI
RICOSTRUZIONE E SVILUPPO
L.102/90e L. 483/98
stanziato
iniziale
stanziamento
I variazione di
piano
stanziamento
II variazione
di piano e
riutilizzo ec.
CDP (2008)
erogato al 31
dicembre 2013
SO
20- SERVIZI SOCIO-CULTURALI CDP
774.685
774.685
774.685
774.685
-
SO
20- SERVIZI SOCIO-CULTURALI CDP
revocato da CDP decreto taglia
spese
2.685.576
2.685.576
-
-
-
TOTALE 20 - SERVIZI SOCIOCULTURALI nuovi int. I VP
8.661.173
9.275.514
6.590.955
6.185.781
BG
21- SERVIZI CULTURALI -FORMAZ.
PROFESSIONALE
1.032.914
1.032.914
1.032.914
1.032.914
-
BS
21- SERVIZI CULTURALI -FORMAZ.
PROFESSIONALE
1.032.914
1.032.914
1.032.914
1.032.914
-
LC
21- SERVIZI CULTURALI -FORMAZ.
PROFESSIONALE
516.457
516.457
516.457
516.457
-
SO
21- SERVIZI CULTURALI -FORMAZ.
PROFESSIONALE
1.032.914
1.032.914
1.032.583
543.008
336.425
489.575
TOTALE 21- SERVIZI CULTURALI
-FORMAZ. PROFESSIONALE
3.615.198
3.615.198
3.614.867
3.125.293
336.425
489.575
22 - IREALP
5.164.569
5.164.569
5.164.569
5.164.569
-
5.164.569
5.164.569
5.164.569
5.164.569
-
SO
TOTALE
22 - IREALP
erogato dal
1/1/2013 al
31/12/2013
43.330
da erogare per
concludere
l’intervento
al netto delle
economie
-
BG
23- INFRASTRUTTURE
TECNOLOGICHE e SALVAGUARDIA
DEL LAGO DI COMO CDP
6.343.102
6.343.102
6.343.102
6.340.169
BS
23 e 24 - opere di interesse locale
483/98 E I e II VP
1.417.674
2.284.052
3.482.283
3.215.706
BS
23- INFRASTRUTTURE
TECNOLOGICHE e SALVAGUARDIA
DEL LAGO DI COMO CDP
3.788.211
3.788.211
3.812.979
3.697.312
-
BS
23- revocato da CDP causa
decreto taglia spese
INFRASTRUTTURE TECNOLOGICHE
e SALVAGUARDIA DEL LAGO DI
COMO CDP
1.467.996
1.467.996
-
-
-
CO
23 e 24 - opere di interesse locale
483/98 E I e II VP
441.199
441.199
1.240.743
1.240.743
862.987
65.362
265.902
-
ulteriori
risorse da
rimodulare
per variante
di Zogno
ulteriori risorse
da rimodulare
per SS 38
CDP economie e
somme restituite al
MEF per scadenza
mutui
322.689
-
82.484
-
-
-
-
-
2.933
675
115.667
Bollettino Ufficiale
– 37 –
Serie Ordinaria n. 32 - Lunedì 04 agosto 2014
prov
AZIONI DI PIANO DI
RICOSTRUZIONE E SVILUPPO
L.102/90e L. 483/98
stanziato
iniziale
stanziamento
I variazione di
piano
stanziamento
II variazione
di piano e
riutilizzo ec.
CDP (2008)
erogato al 31
dicembre 2013
CO
23- INFRASTRUTTURE
TECNOLOGICHE e SALVAGUARDIA
DEL LAGO DI COMO CDP
4.028.364
4.028.364
4.028.364
3.997.220
-
31.144
CO
23-revocato da CDP causa
decreto taglia spese
INFRASTRUTTURE TECNOLOGICHE
e SALVAGUARDIA DEL LAGO DI
COMO CDP
927.228
927.228
-
-
-
-
LC
23 e 24 - opere di interesse locale
483/98 E I e II VP
25.823
672.990
672.990
629.902
LC
23- INFRASTRUTTURE
TECNOLOGICHE e SALVAGUARDIA
DEL LAGO DI COMO CDP
3.683.728
3.683.728
3.683.728
3.661.049
-
22.679
SO
23- INFRASTRUTTURE
TECNOLOGICHE e SALVAGUARDIA
DEL LAGO DI COMO CDP
19.669.777
19.669.777
19.669.777
19.444.120
-
225.658
SO
23 e 24 - opere di interesse locale
483/98
1.807.598
1.803.666
1.803.466
1.803.466
-
43.600.701
45.110.314
44.737.433
44.029.687
TOTALE
23 - 24 INFRASTRUTTURE
TECNOLOGICHE
erogato dal
1/1/2013 al
31/12/2013
96.800
1.025.149
da erogare per
concludere
l’intervento
al netto delle
economie
-
265.902
BS
25- Feeder distribuzione CDP
258.228
258.228
258.228
248.066
-
BS
25- PIANO DI METANIZZAZIONE
5.164.569
5.164.569
5.164.569
5.164.569
-
SO
25- Feeder distribuzione CDP
6.972.168
6.972.168
6.972.168
6.604.101
368.067
SO
25- Feeder distribuzione CDP taglia spese
3.356.970
3.356.970
-
-
-
SO
25- PIANO DI METANIZZAZIONE
21.174.733
21.174.733
21.174.733
21.174.733
-
TOTALE 25- PIANO DI
METANIZZAZIONE
36.926.668
36.926.668
33.569.698
33.191.470
368.067
BG
26- CASSA DEPOSITI E PRESTITI
(solo quota interessi)
4.640.115
4.640.115
4.640.115
4.640.115
-
BS
26- CASSA DEPOSITI E PRESTITI
(solo quota interessi)
3.996.277
3.996.277
3.996.277
3.996.277
-
ulteriori
risorse da
rimodulare
per variante
di Zogno
ulteriori risorse
da rimodulare
per SS 38
CDP economie e
somme restituite al
MEF per scadenza
mutui
43.088
43.764
-
398.081
10.162
-
-
-
10.162
Bollettino Ufficiale
– 38 –
Serie Ordinaria n. 32 - Lunedì 04 agosto 2014
prov
AZIONI DI PIANO DI
RICOSTRUZIONE E SVILUPPO
L.102/90e L. 483/98
stanziato
iniziale
stanziamento
I variazione di
piano
stanziamento
II variazione
di piano e
riutilizzo ec.
CDP (2008)
erogato al 31
dicembre 2013
CO
26- CASSA DEPOSITI E PRESTITI
(solo quota interessi)
1.240.339
1.240.339
1.240.339
1.240.339
-
LC
26- CASSA DEPOSITI E PRESTITI
(solo quota interessi)
1.716.588
1.716.588
1.716.588
1.716.588
-
SO
26- CASSA DEPOSITI E PRESTITI
(solo quota interessi)
14.636.576
14.636.576
14.636.576
14.636.576
-
TOTALE 26- CASSA DEPOSITI E
PRESTITI (solo quota interessi)
26.229.895
26.229.895
26.229.895
26.229.895
-
BG
27- COMPLETAMENTO INDENNIZZI
1.019.285
1.019.285
1.019.285
1.019.285
-
BS
27- COMPLETAMENTO INDENNIZZI
417.314
417.314
417.314
417.314
-
CO
27- COMPLETAMENTO INDENNIZZI
31.810
31.810
31.810
31.810
-
SO
27- COMPLETAMENTO INDENNIZZI
8.203.654
8.203.654
8.203.654
8.203.654
-
SO
27- INDENNIZZI PERDITA REDDITO
AGRICOLO
1.340.794
1.340.794
1.340.794
1.167.882
-
RL
27- INDENNIZZI PERDITA REDDITO
AGRICOLO
500.000
500.000
-
-
-
TOTALE 27- INDENNIZZI PERDITA
REDDITO AGRICOLO
11.512.857
11.512.857
11.012.857
10.839.946
-
RL
28- ONERI DI GESTIONE - Regione
5.164.569
5.164.569
4.052.690
4.052.690
-
BG
28- ONERI DI GESTIONE - Province
568.103
568.103
568.103
568.103
-
BS
28- ONERI DI GESTIONE - Province
413.166
413.166
413.166
413.166
-
CO
28- ONERI DI GESTIONE - Province
204.801
204.801
100.745
100.745
-
LC
28- ONERI DI GESTIONE - Province
156.719
92.688
92.688
92.688
-
SO
28- ONERI DI GESTIONE - Province
3.821.781
3.821.781
3.821.781
3.821.781
-
TOTALE
10.329.138
10.265.107
9.049.172
9.049.172
-
28- ONERI DI GESTIONE
erogato dal
1/1/2013 al
31/12/2013
da erogare per
concludere
l’intervento
al netto delle
economie
ulteriori
risorse da
rimodulare
per variante
di Zogno
ulteriori risorse
da rimodulare
per SS 38
CDP economie e
somme restituite al
MEF per scadenza
mutui
-
-
-
172.912
-
172.912
-
-
-
-
Bollettino Ufficiale
– 39 –
Serie Ordinaria n. 32 - Lunedì 04 agosto 2014
prov
AZIONI DI PIANO DI
RICOSTRUZIONE E SVILUPPO
L.102/90e L. 483/98
stanziato
iniziale
stanziamento
I variazione di
piano
stanziamento
II variazione
di piano e
riutilizzo ec.
CDP (2008)
erogato al 31
dicembre 2013
da erogare per
concludere
l’intervento
al netto delle
economie
ulteriori
risorse da
rimodulare
per variante
di Zogno
ulteriori risorse
da rimodulare
per SS 38
SO
DDS - progettazione sistemazione
frana del Ruinon (ex 483/98)
516.257
516.257
516.257
-
516.257
-
-
CO
DDS - Bacino Torrente
SanVincenzo
793.533
793.533
79.353
714.180
CO
DDS - Difesa Spondale - Comune
di Sorico
86.000
86.000
-
CO
DDS - Cedimenti a Lago Comune
di Gravedona
546.580
546.580
1.230.437
-
-
-
57.944.897
2.294.652
881.705
555.064
TOTALE OPERE DI DIFESA DEL
SUOLO (finanziate in parte con
variazioni di piano e 483/98)
516.257
1.309.790
1.942.370
711.933
TOTALE COMPLESSIVO
692.876.512
692.876.512
685.109.993
623.433.675
erogato dal
1/1/2013 al
31/12/2013
3.713.368
CDP economie e
somme restituite al
MEF per scadenza
mutui
– 40 –
Bollettino Ufficiale
Serie Ordinaria n. 32 - Lunedì 04 agosto 2014
3.4 APPROFONDIMENTI: SISTEMA STRADALE
Premessa
L’articolo 10 della Legge 102/90 avente ad oggetto: “Piano per la difesa del suolo ed il riassetto idrogeologico della Valtellina e delle
adiacenti zone” stabilisce che la Regione Lombardia e l’Autorità di Bacino del Fiume Po provvedano alla redazione di una relazione
annuale al Parlamento sullo stato di attuazione dei Piani predisposti in attuazione agli articoli 3 (Piano della difesa del suolo) e 5 (Piano di ricostruzione e sviluppo) della medesima legge.
Il presente documento ha l’obiettivo di fornire gli elementi utili per la definizione, nell’ambito della Relazione al Parlamento 2013,
dello stato di attuazione al 31 dicembre 2013 degli interventi del Piano di ricostruzione e sviluppo - Sistema Stradale.
Quadro degli impegni finanziari e della spesa sostenuta
Nella tabella che segue è indicato lo stanziamento di risorse aggiornato con la seconda variazione di Piano e la spesa sostenuta al
31 dicembre 2013.
stanziamento
stanziamento
I VP DCR
II VP DCR
8/114/2006
8/514/2008
7.746.853,49
8.050.477,49
6.300.774,17
AZIONI DI PIANO DI
RICOSTRUZIONE E SVILUPPO
L. 102/90e L. 483/98
stanziato iniziale
BG
2 - Conv. ANAS - Valle
Brembana – Variante Zogno
CO
2- Conv. ANAS - Regina
– Svincolo Sant’Agata
CO
2- Conv. ANAS - Regina NUOVI
interventi vari II VP
CO
2- Conv. ANAS - Regina int.5
CO
2- Conv. ANAS - Regina Variante Dongo- Gravedona
-Domaso
2- Conv. ANAS – Castasegna
(I, II e III conv.)
2- Conv. ANAS - Generali SS
36-38 - tornanti di Gallivaggio
prov
SO
SO
2- Conv. FS – Messa
in
sicurezza
PL
(progettazione+esecuzione)
2- SISTEMA STRADALE
Conv. ANAS - Generali
SS 36-38 (compreso
483/98 € 4.154.379 integrati con I e II VP)
SO
SO
erogato
da erogare per
concludere
l’intervento
8.050.477,49
8.050.477,49
0,00
6.300.774,17
4.300.774,17
1.757.034,52
2.543.739,65
-
1.080.000,00
-
1.080.000,00
25.822,84
25.822,84
25.822,84
25.822,84
1.420.256,48
1.420.256,48
1.420.256,48
1.420.256,48
3.157.816,42
3.157.816,42
3.157.816,42
2.900.767,67
655.900,26
655.900,26
655.900,26
655.900,26
8.263.310
8.263.310
8.263.310
8.263.310
85.039.594,07
109.039.594,07
122.053.714,07
70.403.426,57
51.650.287,5
-
1.800.000,00
1.000.000,00-
800.000,00
€ 96.126.995,83
€ 54.681.075,9
2- SISTEMA STRADALE – SP
2 Trivulzia NUOVO intervento
II VP
SO
€ 112.610.327,73 € 136.913.951,73 € 150.808.071,73
257.048,75
Stato di attuazione dei singoli interventi
Variante all’abitato di Zogno tra le progressive km 15+000 e km 21+000 lungo la S.S.470 della Valle
Brembana
Atti di programmazione di riferimento:
-
-
Prima Convenzione Regione - ANAS ( 29/10/1996);
Convenzione modificativa Regione - ANAS - Provincia di Bergamo (14 settembre 2005).
Stato di attuazione
Ai sensi della Convenzione modificativa, dopo l’approvazione del progetto preliminare avvenuta in data 29 gennaio 2007, la Provincia
di Bergamo ha sviluppato il progetto definitivo della Variante che è stato approvato il 4 dicembre 2009. La gara per l’appalto integrato,
indetta dalla Provincia, si è conclusa il 16 agosto 2010 con l’aggiudicazione definitiva dell’appalto a cui ha fatto seguito la stipula del
contratto in data 22 settembre 2010.
La progettazione (compreso Studio di fattibilit����������������������������������������������������������������������������������������
��������������������������������������������������������������������������������������
e indagini geologiche di importo pari a € 303.624,00 Dgr 8/988/2005) e la realizzazione complessiva, per un importo totale di € 43,6 mln, sono previste con finanziamenti ex. L.102/90 per € 8.050.477,49 e per la restante
Bollettino Ufficiale
– 41 –
Serie Ordinaria n. 32 - Lunedì 04 agosto 2014
parte con altre fonti: ANAS € 332.561,83, fondi ex DLgs 112/98 per € 28.000.000,00, fondi Provincia di Bergamo € 7.218.000,00.
Il progetto esecutivo è stato approvato il 6 giugno 2011 e i lavori sono stati avviati nel mese di luglio 2011.
L’avanzamento lavori al 31.12.2013 risulta del 66%.
Interventi di riqualifica e sistemazione della S.S.340 dir Regina
Atti di programmazione di riferimento:
-
-
Prima Convenzione Regione - Provincia di Como – ANAS ( 29 ottobre 1996);
Convenzione modificativa MIT - Regione - Provincia di Como – ANAS (30 luglio 2007).
Elenco interventi:
-
-
-
-
progettazione della Variante Dongo-Gravedona-Domaso e del 1�����������������������������������������������������������
° ���������������������������������������������������������
lotto - Variante di Dongo, (importo totale finanziamento L 102/90 circa € 1.420.256 già erogati);
interventi vari di riqualifica e sistemazione SS 340 “Regina” (importo totale finanziamento L.102/90 circa € 5.380.774 di cui
erogati € 606.836,86) di seguito elencati:
sistemazione dell’incrocio tra la SS 340/dir e la SS 36 in località Pian di Spagna - S Agata;
altri interventi nei limiti della disponibilità finanziaria complessiva, secondo il seguente ordine
di priorità:
1
svincolo a rotatoria in prossimità del ponte sul fiume Mera
2
allargamento passerelle pedonali sui due lati del ponte sul fiume Mera in Comune di Gera Lario
3
rettifica strada in corrispondenza della Via Poncione in Comune di Sorico
4
rettifica ed allargamento tra il ponte sul torrente Sorico e la località Madonnina in Comune di Sorico
5
rettifica strada in Comune di Gera Lario in prossimità del confine con il Comune di Sorico
6
allargamento e rettifica strada nel centro abitato del Comune di Gera Lario
7
formazione marciapiedi in località “5 case” in Comune di Gera Lario
8
formazione di marciapiede in prossimità del confine tra i comuni di Gera Lario e Sorico
9
formazione marciapiedi in località Madonnina in Comune di Sorico
Stato di attuazione
-
Variante Dongo-Gravedona–Domaso: la Provincia di Como - per conto di ANAS (soggetto attuatore)
e in forze delle Convenzioni sottoscritte - ha sviluppato la progettazione preliminare dell’intera Variante Dongo-GravedonaDomaso e la progettazione definitiva per appalto integrato della Variante di Dongo (lotto prioritario). Per la Variante di
Dongo dovrà ora essere attivata la procedura di V.I.A. regionale, cui seguirà la Conferenza di Servizi per l’Intesa Stato-Regione
ai sensi del DPR
383/1994 e s.m.i.;
Svincolo SS 340/dir e SS 36 in località Pian di Spagna - S Agata: il progetto definitivo predisposto da ANAS è stato sottoposto a
procedura di V.I.A. regionale conclusa in data 23 giugno 2009 con parere favorevole con prescrizioni; ANAS ha successivamente
sviluppato il progetto esecutivo.
-
In data 22 marzo 2012 sono stati consegnati i lavori, che risultano ancora in corso al 31/12/2013.
Altri interventi minori: la Provincia di Como ha sviluppato il progetto definitivo dei primi quattro interventi individuati dalla Convenzione, avviato all’iter approvativo ai sensi del DPR 383/1994 e s.m.i.
Con determina del 14.6.2013 il Provveditorato Interregionale alle Opere Pubbliche del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti
ha licenziato positivamente il progetto definitivo. La Provincia di Como ha predisposto il progetto esecutivo e in data 10 luglio
2013 lo ha trasmesso ad ANAS per l’approvazione di competenza.
Interventi congiunti con la Confederazione Svizzera per la realizzazione del valico doganale di Castasegna S.S.37
Atti di programmazione di riferimento:
-
-
-
-
Convenzione Regione – ANAS – Comunità Montana Valchiavenna (14 ottobre 1997);
I Convenzione integrativa Regione – ANAS (6 marzo 2000);
II Convenzione integrativa Regione – ANAS - Comunità Montana Valchiavenna - Provveditorato OO.PP. (7 agosto 2001);
III Convenzione integrativa Regione – Comune di Villa di Chiavenna (2004).
Stato di attuazione
Come già indicato nelle precedenti relazioni al Parlamento, i lavori relativi alla viabilità di accesso, in capo ad ANAS, e agli edifici
doganali, in capo al Provveditorato OO.PP, sono stati ultimati ed il valico è in esercizio. Ad oggi resta ancora da erogare il saldo della
quota di finanziamento spettante ad ANAS.
Quadro riassuntivo delle Convenzioni stipulate per gli interventi congiunti con la Confederazione Svizzera per la realizzazione del valico doganale di Castasegna S.S.37 e relativi importi erogati:
– 42 –
Bollettino Ufficiale
Serie Ordinaria n. 32 - Lunedì 04 agosto 2014
1° conv.)
stanziati nel
piano ReS
1°conv.
Integrativa
stanziati nel
piano ReS
per SS 36-38
progettazione
definitiva ed ese- 51.645,69
cutiva
realizzazione
lavori
981.268,11
1.032.913,80
3° conv.
Integrativa
99.391,57
968.356,69
realizzazione edifici doganali
TOTALE AZIONE
2° conv.
Integrativa
968.356,69
totale
stanziamento
Piano ReS
erogato al
31/12/2010
151.037,26
151.037,26
1.949.624,80
1.692.576,05
1.050.989,79
6.164,57
1.057.154,36
1.057.154,36
1.150.381,36
6.164,57
3.157.816,42
2.900.767,67
da erogare
1°conv.
Integrativa
stanziati nel
Piano DdS
0
257.048,75
581.014,01
257.048,75
581.014,01
Progettazione di interventi generali in Valtellina SS 36-38
Atti di programmazione di riferimento:
-
-
-
Convenzione Regione – ANAS per la progettazione di interventi generali in Valtellina (14 ottobre 1997);
-
Protocollo d’Intesa per il miglioramento dell’accessibilità alla Valtellina – sviluppo progettuale e realizzativo della risoluzione
dei nodi di Morbegno e Tirano (5 novembre 2007);
-
Accordo di Programma Quadro Mondiali di Sci 2005;
Accordo di Programma per la realizzazione degli interventi di potenziamento e riqualificazione della viabilità di accesso alla
Valtellina e alla Valchiavenna (S.S. 36 e S.S. 38) e per l’attuazione immediata del 1° stralcio della “S.S. n. 38 ‘dello Stelvio’: 1°
lotto – variante di Morbegno, dallo svincolo di Fuentes allo svincolo del Tartano (compreso) (18 dicembre 2006);
Convenzione per la realizzazione dell’intervento “Lotto1 Variante di Morbegno – dallo svincolo di Fuentes allo svincolo del
Tartano. II stralcio – dallo svincolo di Cosio allo svincolo del Tartano” (11 novembre 2013).
Stato di attuazione
I progetti, suddivisi in sette lotti e sviluppati al livello di “definitivo per appalto integrato”, sono stati conclusi e consegnati (ad eccezione
del lotto 6 come di seguito specificato).
Dopo la II variazione di Piano lo stanziamento complessivo per detti interventi ex L. 102/90 è pari a € 122.053.714,07.
•
Lotto 1- Variante di Morbegno
Il progetto definitivo per appalto integrato dell’intera opera, il cui costo originario risultava pari a 671.850.000 €, ��������������
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stato approvato dal CIPE il 2 dicembre 2005 secondo l’iter della Legge Obiettivo (Delibera n. 151/2005).
Successivamente l’intervento è stato suddiviso in più fasi di realizzazione:
•
Tronco ‘A’ - dallo svincolo di Fuentes allo svincolo di Cosio Valtellino
L’intervento è caratterizzato da un tracciato di circa 9,3 km di lunghezza e tipologia completa a due corsie per
senso di marcia. Il costo post-appalto è pari a circa 223 mln. L’opera, iniziata il 28 febbraio 2009, è stata conclusa
ed è in esercizio dal 31.7.2013.
•
II stralcio - dallo svincolo di Cosio allo svincolo del Tartano (c.d. nodo di Morbegno)
L’intervento rappresenta il naturale proseguimento del Tronco ‘A’ ed è prevista, in prima fase, a carreggiata semplice con una corsia per senso di marcia.
Il progetto definitivo, predisposto da ANAS, è stato approvato dal CIPE con deliberazione n. 21 del 23 marzo 2012.
L’importo complessivo di cui al quadro economico approvato risulta pari a circa 280 mln€. La gara d’appalto integrato, indetta da ANAS, si è conclusa a fine novembre 2013.
•
Lotto 4 - Variante di Tirano
Nel corso del 2007 la Provincia di Sondrio ha sviluppato appositi studi preliminari di fattibilit��������������������������������
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che hanno portato alla definizione di una soluzione di tracciato di minor costo rispetto al progetto definitivo originario avviato nel 2004 all’iter approvativo
di Legge Obiettivo, tuttora in corso.
Tale nuova soluzione (detta “nodo di Tirano”) è���������������������������������������������������������������������������������
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stata sviluppata a cura della Provincia a livello di progetto definitivo, approvato dal Consiglio di Amministrazione ANAS in data 24 giugno 2010. Il relativo iter approvativo di Legge Obiettivo è stato
avviato dalla stessa ANAS in data 2 dicembre 2010. Regione Lombardia si è espressa con parere favorevole con prescrizioni
(d.g.r. n. IX/1584 del 20.4.2011).
Il costo dell’intervento completo è pari a 337,7 mln€ mentre il costo dell’intervento parziale relativo al solo “nodo di Tirano”
risulta pari a 136 mln€ da reperire in parte.
•
Lotto 6 – Variante di Bormio per Santa Caterina Valfurva e Livigno
Il progetto del lotto 6, il cui costo originario risultava pari a 174.680.000 €, è stato articolato in 3 stralci:
•
Variante di S.Lucia
La Variante di Santa Lucia, il cui progetto definitivo per appalto integrato è stato approvato.
In data 28 novembre 2007, risulta inserita fra le opere previste dall’Accordo di Programma Quadro Mondiali di sci 2005.
Nel dicembre 2009 la Provincia di Sondrio, subentrata ad ANAS quale soggetto attuatore dell’opera in forza di ap-
Bollettino Ufficiale
– 43 –
Serie Ordinaria n. 32 - Lunedì 04 agosto 2014
posita Convenzione sottoscritta nel marzo 2007, ha avviato un nuovo appalto per la progettazione esecutiva e la
realizzazione dell’intervento, a seguito della revoca della prima gara bandita nel gennaio 2009 e successivamente
annullata per riscontrati errori nel progetto definitivo. In esito alla gara effettuata, in data 23.11.2011 è stato sottoscritto il contratto per l’ultimazione della progettazione e l’esecuzione dell’opera, ed è stata conseguentemente
avviata la progettazione esecutiva. Il progetto esecutivo è stato consegnato alla Provincia ad aprile 2012. Il costo
da quadro economico allegato al progetto è pari a 40,37 mln€. I lavori sono stati avviati ad aprile 2013 e risultano
in corso al 31.12.2013.
•
Tangenzialina di Bormio (lotto A e B)
Il lotto A della Tangenzialina di Bormio, inserito fra le opere previste dall’Accordo di Programma Quadro Mondiali di
sci 2005, risulta ultimato, come già indicato nelle precedenti Relazioni al Parlamento.
Il progetto definitivo del lotto B è stato consegnato a Regione in data 21.12.2011.
In data 29 luglio 2012 il Collegio di Vigilanza dell’Accordo di Programma Valtellina ha disposto la remissione del
progetto definitivo dell’opera al Comune di Bormio, già soggetto attuatore dell’opera, ai fini del perfezionamento
del relativo iter approvativo e della successiva ultimazione della progettazione. Il costo dell’intervento risulta pari
a 5,14 mln€ da reperire.
•
Variante di Livigno
Come da contratto di progettazione l’opera è stata sviluppata solo a livello di studio di fattibilità, consegnato a
Regione Lombardia nel novembre 2005.
•
Altri lotti
Il progetto del lotto 7 è in attesa di approvazione del CIPE.
I progetti dei lotti 2, 3 e 5 sono in attesa di approvazione del CdA ANAS.
Quadro riassuntivo delle opere previste per SS. 36-38, costi sostenuti per la progettazione e costo complessivo dei lavori.
LOTTO
1°
TITOLO
SS n. 38 - Variante di Morbegno Tronco ‘A’ - dallo svincolo di Fuentes allo
svincolo
Quadro
economico
complessivo
Importo dei lavori
222.688.129,79
importi di progettazione
a carico della L.
102/90 erogati al
31/12/2012
4.722.458,81
di Cosio Valtellino
SS n. 38 - Variante di Morbegno II stralcio - dallo svincolo di Cosio allo svincolo del Tartano
280.122.210,84
2°
SS n. 38 dallo svincolo del Tartano (escluso) allo svincolo di Sondrio (com- 415.000.000,00
preso) a quattro corsie
4.441.532,77
3°
SS n. 38 dallo svincolo di Tresivio (escluso) allo svincolo di Stazzona (escluso)
SS n. 38 Variante di Tirano dallo svincolo di Stazzona (compreso) allo svincolo di Lovero (con collegamento alla dogana di Poschiavo)
448.460.000,00
4.269.186,32
337.700.000,00
3.215.002,67
SS n. 36 Riqualifica e statizzazione alternativa del tratto Gera Lario-Chiavenna
SS n. 38 Variante di Santa Lucia
155.926.296,00
1.728.278,08
40.374.444,00
1394.185,89
SS n. 38 Tangenzialina di Bormio lotto A
2.966.040,00
SS n. 38 Tangenzialina di Bormio lotto B
5.140.000,00
SS n. 38 Completamento della tangenziale di Sondrio dallo svincolo di
Montagna (compreso) allo svincolo di Tresivio (compreso)
44.520.552,00
4°
5°
6°
7°
Totale 1.952.897.672,63
1.089.304,84
20.859.949,38
Collegamento viario tra la S.S. 36 “dello Spluga” e la S.P. 2 “Trivulzia” con adeguamento/eliminazioni di punti strutturali critici
lungo la S.P. 2.
A compimento dell’iter successivamente richiamato, nel 2013 l’opera è entrata in esercizio nella sua configurazione completa.
I lavori principali di sistemazione del collegamento viario in argomento sono stati ultimati a cura di Provincia di Sondrio in data
18.5.2010.
Le restanti opere di completamento del collegamento viario, a seguito di intervenuta perizia di variante approvata con d.g.p. n.295
del 16 novembre 2009, sono state stralciate dal contratto d’appalto iniziale, stipulato in data 25 maggio 2009.
In particolare, ai fini della realizzazione della rotatoria e della rampa di collegamento tra la S.S. 36 e il predetto sottopasso, in data 7
dicembre 2010 Provincia di Sondrio ha indetto apposita gara d’appalto avente ad oggetto “Sistemazione collegamento S.S. 36 – S.P.
– 44 –
Bollettino Ufficiale
Serie Ordinaria n. 32 - Lunedì 04 agosto 2014
2 in comune di Novate Mezzola – 1° stralcio di completamento”. I lavori del primo stralcio di completamento sono stati consegnati il 2
maggio 2011 e ultimati il 25 giugno 2012.
Il progetto esecutivo del secondo stralcio di completamento è stato approvato con deliberazione di DGP n. 21 del 13/2/2012. La gara
d’appalto per l’esecuzione dell’opera è stata indetta con determinazione dirigenziale n. 354 del 19/2/2012.
I lavori del secondo stralcio funzionale hanno avuto inizio il 17.9.2012 e sono stati ultimati il 23.7.2013.
Bollettino Ufficiale
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Serie Ordinaria n. 32 - Lunedì 04 agosto 2014
D.g.r. 25 luglio 2014 - n. X/2207
Emergenza abitativa: sostegno alle famiglie in grave disagio
economico per il pagamento dell’affitto e iniziative per
favorire la mobilità nel settore della locazione (art. 11, comma
3, legge 431/98 - legge 80/2014)
LA GIUNTA REGIONALE
Vista la legge 9 dicembre 1998 n. 431 «Disciplina delle locazioni e del rilascio degli immobili adibiti ad uso abitativo» e s.m.i.;
Vista la legge 4 dicembre 2009, n. 27 – testo unico delle leggi
in materia di edilizia residenziale pubblica, ed in particolare gli
artt. 48 «fondo per il sostegno all’affitto» e art. 6, comma 2 che
prevede la possibilità di destinare risorse per sostenere gli oneri delle categorie deboli che ricorrono al mercato privato della
locazione;
Richiamato il Programma Regionale di Sviluppo della X Legislatura approvato con d.c.r. n. 78 del 9 luglio 2013;
Vista la d.g.r. n. 1417 del 28 febbraio 2014 di approvazione della proposta del Programma Regionale Edilizia Residenziale Pubblica 2014 – 2016, trasmessa al Consiglio regionale;
Considerato che il Programma Regionale di Sviluppo sopra
citato prevede, tra le priorità programmatiche, interventi finalizzati a garantire il diritto alla casa, in particolare, la promozione
di forme di sostegno all’affitto, destinate a cittadini in situazioni di
grave disagio economico;
Tenuto conto che il protrarsi della crisi economica e finanziaria
causa significative ripercussioni sul reddito disponibile delle famiglie, con seri effetti sul fabbisogno abitativo e sul tasso di sfratti
e sollecita un impegno responsabile e tempestivo di Regione
Lombardia, a fianco dei Comuni, nel provvedere, in particolare,
al sostegno delle famiglie in stato di grave disagio economico;
Dato atto che negli incontri in data 2 aprile, 8,14, 15 e 21 luglio u.s. sono stati sentiti, a norma dell’art. 48, comma 5, della l.r.
n. 27/2009, i Comuni, rappresentati da ANCI, e le Organizzazioni
sindacali dei lavoratori, degli inquilini e dei piccoli proprietari;
Visto il d.p.r. 22 dicembre 1986 n. 917 «Testo unico delle imposte sui redditi«;
Visto il d.p.r. 30 maggio 1989 n. 223 «Nuovo regolamento anagrafico della popolazione residente»;
Visti il d.lgs. 31 marzo 1998 n. 109 e il Decreto Presidente Consiglio dei Ministri 5 dicembre 2013 n. 159 – regolamento concernente la revisione delle modalità di determinazione e i campi di
applicazione dell’Indicatore della situazione economica equivalente (ISEE);
Visto il d.p.c.m. 4 aprile 2001 n. 242 - regolamento in materia
di criteri unificati di valutazione economica dei soggetti che richiedono prestazioni sociali agevolate e di individuazione del
nucleo familiare per casi particolari;
Visti gli artt. 4 e 5 del d.lgs. 25 luglio 1998 n. 286, relativi alla
disciplina dell’ingresso nel Territorio dello Stato e al permesso di
soggiorno, i quali prevedono che l’ingresso e la permanenza degli stranieri deve essere documentata da idonea documentazione atta a confermare lo scopo e le condizioni del soggiorno;
Vista la l.r. 1 febbraio 2012 n. 1 «Riordino normativo in materia
di procedimento amministrativo, diritto di accesso ai documenti
amministrativi, semplificazione amministrativa, potere sostitutivo
e potestà sanzionatoria»;
Visti gli artt. 26 e 27 del d.lgs. n. 33/2013;
Vista la legge 23 maggio 2014, n. 80 - conversione in legge,
con modificazioni, del decreto-legge 28 marzo 2014, n. 47, recante misure urgenti per l’emergenza abitativa, per il mercato
delle costruzioni e per Expo 2015 - che ha, tra l’altro, assegnato
una dotazione complessiva di 100 milioni di € per l’anno 2014
e modificato la disciplina del Fondo nazionale per il sostegno
all’accesso alle abitazioni in locazione di cui all’art. 11 della legge 431/98;
Visto in particolare l’art. 2 della legge 80/2014 che introduce
la possibilità di utilizzare le risorse del Fondo anche per sostenere
le iniziative di Regioni e Comuni tese a favorire la mobilità nel settore della locazione, attraverso il reperimento di alloggi da concedere in locazione a canone concordato o la rinegoziazione
dei contratti esistenti a canoni inferiori;
Valutata l’opportunità di dare attuazione alle innovazioni introdotte, destinando le risorse del Fondo di cui all’art. 11 legge
431/98 non solo alla concessione di contributi per il pagamento del canone di locazione ai nuclei familiari in grave disagio
economico, bensì anche al sostegno di iniziative intraprese da
Regione e dai Comuni finalizzate a favorire la mobilità nel settore
della locazione;
Considerato che:
•con decreto ministeriale 12 febbraio 2014 - Riparto delle risorse del Fondo nazionale, di cui all’art. 11, legge 431/98,
per il sostegno all’accesso alle abitazioni in locazione relative all’annualità 2014 - sono state già assegnate a Regione
Lombardia risorse pari a € 8.087.933,27;
•ai sensi e per gli effetti della citata legge 80/2014 verranno
assegnate a Regione Lombardia per il 2014 ulteriori risorse
pari € 8.087.933,27;
•le risorse autonome destinate da Regione Lombardia ammontano a € 8.000.000,00, disponibili sul cap.
12.06.104.7886 del bilancio 2014, alle quali si aggiungono
circa € 6.000.000,00, già a disposizione dei Comuni a titolo
di economie dei bandi precedenti;
Dato atto che le risorse ammontano quindi complessivamente a circa € 39.000.000 e che si prevede il seguente utilizzo:
•€ 31.000.000 circa riservate alla misura grave disagio
economico, di cui € 12.000.000,00 di risorse regionali (€
6.000.000,00 disponibili sul bilancio 2014 e € 6.000.000,00
di economie), € 10.175.866,54 di risorse statali e circa €
8.870.000,00 di risorse comunali;
•€ 8.000.000 riservate alle iniziative di Regione e Comuni per
favorire la mobilità locativa, di cui € 2.000.000,00 di risorse
regionali disponibili sul bilancio 2014 ed € 6.000.000,00 di
risorse statali;
Dato atto altresì di riservare una quota pari a € 2.000.000,00,
sugli € 8.000.000 di cui al punto precedente, per iniziative che
potranno essere attivate direttamente dalla Regione con la stipula di protocolli d’intesa e accordi con associazioni di proprietari, cooperative ed altri soggetti, finalizzati alla promozione del
canone concordato e alla rinegoziazione dei contratti;
Tenuto conto per quanto riguarda la misura grave disagio
economico che:
•dalle stime effettuate sulla base dei dati degli anni precedenti e in considerazione delle risorse disponibili, è possibile
ammettere al contributo soggetti con un valore ISEE-fsa non
superiore a € 9.500,00, valore nel quale sono ricompresi anche nuclei familiari con due pensioni al minimo;
•è possibile ammettere a contributo, ai sensi e per gli effetti dell’art. 22, comma 1 bis, del Regolamento regionale
1/2004, anche i conduttori titolari di contratti a canone moderato, nelle more del provvedimento di mobilità ad alloggio sociale per effetto del peggioramento della situazione
economica, che non abbiano già beneficiato della riduzione del canone da moderato a sociale;
•l’importo del contributo riconoscibile è fisso e pari a €
2.000,00 per i soggetti con Isee-fsa fino a € 5.500,00, e €
1.500 per soggetti con Isee-fsa da € 5.500,01 a € 9.500,00;
•in applicazione dei principi di sussidiarietà ed economicità
l’attuazione della misura è assicurata dai Comuni. Gli stessi
provvederanno ad adottare e pubblicare il bando ricevere e istruire le domande nell’apposito software informatico
messo a disposizione dalla Regione, erogare i contributi ed
effettuare i relativi controlli, tenendo conto di quanto stabilito nell’Allegato 1;
•i Comuni concorreranno con una quota non inferiore al
40% calcolata sui fondi regionali, che potranno eventualmente integrare in caso di necessità e se ritenuto utile;
•la Regione, nella fase di determinazione finale del fabbisogno finanziario qualora le risorse assegnate alla misura
risultassero insufficienti, potrà proporzionalmente ridurre
l’importo del contributo;
Tenuto conto altresì, per quanto concerne le iniziative a favore
della mobilità nel settore della locazione, che:
•la partecipazione è consentita ai Comuni ad alta tensione
abitativa (delibera CIPE n. 87/2003) ed ai Comuni considerati e classificati ad alta tensione abitativa e a fabbisogno
abitativo critico, elevato ed in aumento da provvedimenti di
programmazione regionale vigenti alla data del 15 settembre 2014, data entro la quale i Comuni dovranno comunicare l'adesione all'iniziativa;
•la Regione individua i criteri di utilizzo e assegnazione delle
risorse ai Comuni aderenti, come meglio specificato nell’Allegato 2 alla presente deliberazione, e provvederà con successivi atti a definire quanto necessario per l'attuazione;
•le iniziative possono essere intraprese attraverso la costituzione di agenzie o istituti per la locazione, fondi di garanzia o attività di promozione in convenzione con imprese di
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Bollettino Ufficiale
Serie Ordinaria n. 32 - Lunedì 04 agosto 2014
costruzione ed altri soggetti imprenditoriali o cooperative
edilizie per la locazione;
Visti gli l’Allegati 1 e 2, che disciplinano le iniziative e costituiscono parte integrante e sostanziale del presente
provvedimento;
Vista legge regionale 7 luglio 2008 n. 20 e ss.mm.ii e il 3° provvedimento organizzativo della X legislatura approvato con d.g.r.
del 17 maggio 2013, n. 140 con il quale, tra l’altro, è stato affidato
al dott.ssa Rosangela Morana l’incarico di Dirigente dell’Unità
Organizzativa Welfare Abitativo, Housing Sociale e Pari Opportunità della DG Casa, Housing sociale e Pari opportunità, e i successivi provvedimenti organizzativi;
All’unanimità dei voti espressi nelle forme di legge;
DELIBERA
1. di approvare l’attivazione delle iniziative per l’emergenza
abitativa finalizzate a sostenere le famiglie in situazione di grave disagio economico per il pagamento dell’affitto e le iniziative
per favorire la mobilità nel settore della locazione;
2. di approvare le modalità attuative definite negli allegati 1, «Fondo Sostegno Grave Disagio Economico 2014» e 2 «Iniziative a sostegno della mobilità nel settore della locazione»,
che costituiscono parte integrante e sostanziale del presente
provvedimento;
3. di prevedere che la Regione, nella fase di determinazione finale del fabbisogno finanziario da trasferire ai Comuni per
quanto concerne la misura grave disagio economico, qualora
le risorse assegnate risultassero insufficienti a garantire i contributi prefissati, potrà proporzionalmente ridurre l’importo del
contributo;
4. di dare atto che, al momento dell’approvazione, gli oneri derivanti dal presente provvedimento ammontano a €
8.000.000,00 già disponibili e allocati sul capitolo 12.06.104.7886
del bilancio 2014;
5. di dare mandato al Dirigente pro-tempore competente di
adottare ogni provvedimento utile in adempimento alla presente deliberazione, compreso il trasferimento delle risorse ai
Comuni;
6. di provvedere ad una adeguata pubblicizzazione dell’iniziativa, anche a mezzo stampa regionale;
7. di disporre la pubblicazione del presente provvedimento e
dell’Allegato 1 e 2 ai sensi degli artt. 26 e 27 del d.lgs.n.33/2013,
nonché nel Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia e nel sito www.casa.regione.lombardia.it.
Il segretario: Marco Pilloni
——— • ———
ALLEGATO 1
FONDO SOSTEGNO “GRAVE DISAGIO ECONOMICO 2014”
CRITERI GENERALI PER LA DETERMINAZIONE DEL FABBISOGNO FINANZIARIO,
PER IL TRASFERIMENTO DELLE RISORSE E PER GLI INTERVENTI INTEGRATIVI DEI COMUNI PER L’ANNO 2014.
Art. 1
Finalità
La Regione Lombardia mette a disposizione risorse addizionali a quelle dei Comuni per ridurre nell’anno 2014 l’incidenza del canone
sul reddito dei nuclei familiari in condizione di grave disagio economico che abitano unità immobiliari in locazione ai sensi della legge
n.431/1998. Le condizioni di accesso e i criteri di erogazione del contributo sono individuati in relazione alla situazione economica dei
nuclei familiari ai sensi delle disposizioni del presente atto.
Art. 2
Soggetti beneficiari in situazione di Grave Disagio Economico
1. Possono richiedere il contributo:
a. i conduttori che nell’anno 2014 sono titolari di contratti di locazione, efficaci e registrati, stipulati per unità immobiliare situata
in Lombardia utilizzata come residenza anagrafica e abitazione principale;
b. i soggetti che occupano l’unità immobiliare e sono sottoposti a procedura esecutiva di rilascio per finita locazione, a condizione che siano in regola con quanto previsto dall’art. 80 della legge n. 388/2000 e con le disposizioni del co. 6 dell’art. 6 della
legge n. 431/1998.
2. I richiedenti di cui al punto 1 devono possedere:
a. la cittadinanza italiana o di uno stato facente parte dell’Unione europea;
b. la cittadinanza di un altro stato. In questo caso devono essere in regola ai sensi degli artt. 4 e 5 del d.lgs. 25 luglio 1998 n. 286
- disciplina dell’ingresso degli stranieri nel Territorio dello Stato e permesso di soggiorno valido, che ne attesti la permanenza e
l’idoneità a conferma dello scopo e delle condizioni del soggiorno - ed esercitare una regolare attività, anche in modo non
continuativo, di lavoro subordinato o lavoro autonomo. Devono inoltre avere la residenza da almeno dieci anni nel territorio
nazionale ovvero da almeno cinque anni nella Regione Lombardia.
3. I richiedenti di cui al punto 1 non devono avere un Isee-fsa superiore a € 9.500,00.
4. Ai conduttori con Ise-fsa dichiarato inferiore al canone di locazione rilevabile dal contratto il contributo può essere erogato previa
dichiarazione da parte dei Servizi Sociali comunali attestante la situazione di grave difficoltà economica, come previsto al successivo art. 9, punto 2.
5. Ai fini della determinazione dell’indicatore della situazione economica equivalente il nucleo familiare è composto dal richiedente
medesimo, dai soggetti considerati a suo carico ai fini IRPEF e dai componenti la famiglia anagrafica ai sensi dell’art. 4 del d.p.r.
n. 223/19891.
6. Nel caso una medesima unità immobiliare sia utilizzata da più nuclei familiari, anche con contratti autonomi, deve essere richiesto
un solo contributo da parte di un solo nucleo familiare.
7. La registrazione del contratto è ammessa anche in data posteriore alla presentazione della domanda purché il richiedente dimostri, all’atto dell’erogazione del contributo, di aver inoltrato richiesta di registrazione del contratto al competente ufficio e di aver
versato la relativa imposta.
8. I richiedenti sono tenuti a dichiarare di aver beneficiato, nella dichiarazione IRPEF corrispondente, della detrazione spettante per il
canone di locazione.
1 “Agli effetti anagrafici per famiglia si intende un insieme di persone legate da vincoli di matrimonio, parentela, affinità, adozione, tutela o da vincoli affettivi, coabitanti e
aventi dimora abituale nello stesso Comune”.
Bollettino Ufficiale
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Serie Ordinaria n. 32 - Lunedì 04 agosto 2014
Art.3
Altri soggetti beneficiari
1. Possono richiedere il contributo anche i nuclei familiari che hanno ottenuto l’assegnazione in godimento di unità immobiliari da
parte di cooperative edilizie a proprietà indivisa, a condizione che all’atto della presentazione della domanda provino la sussistenza dei seguenti ulteriori requisiti:
a.
di avere stipulato contratti efficaci e, se previsto, registrati;
b.
che il canone di locazione annuo corrisponda alla media dei canoni di locazione applicati su libero mercato per alloggi
di tipologia equivalente;
c.
che il canone costituisca esclusivamente corrispettivo dovuto per il godimento dell’unità immobiliare locata e non includa
quote destinate ad altri scopi, ovvero alla costituzione di crediti a favore del socio assegnatario;
d.
attraverso certificazioni rilasciate dal legale rappresentante, che la cooperativa assegnante non abbia mai ricevuto benefici erogati dalla Pubblica Amministrazione per la realizzazione dell’unità immobiliare, quali agevolazioni, defiscalizzazioni
e/o contributi;
e.
che l’unità immobiliare è sottoposta a vincoli di inalienabilità e non è inclusa in piani di cessione;
f.
di ricadere nella disciplina ordinaria prevista per le procedure esecutive di rilascio.
2. Possono richiedere il contributo, ai sensi e per gli effetti dell’art. 22, comma 1 bis, del Regolamento regionale 1/2004, anche i
conduttori titolari di contratti di locazione a canone moderato, aventi i requisiti previsti dal precedente art. 2, che per effetto della
riduzione dell’ISEE e nelle more del provvedimento di cambio alloggio, abbiano maturato i requisiti per la mobilità da alloggio
a canone moderato ad alloggio a canone sociale e non abbiano già beneficiato della riduzione del canone da moderato a
canone sociale.
3. Il contributo riconosciuto ai beneficiari del presente articolo deve essere comunque erogato direttamente al proprietario.
Art. 4
Soggetti esclusi dal beneficio
1. Non possono richiedere il contributo di cui all’art. 2 i nuclei familiari conduttori:
a. nei quali anche un solo componente ha ottenuto l’assegnazione di unità immobiliare realizzata con contributi pubblici, o ha
usufruito di finanziamenti agevolati, in qualunque forma concessi dallo Stato o da Enti pubblici;
b. che hanno stipulato contratti di locazione relativi ad unità immobiliari incluse nelle categorie catastali A/1, A/8 e A/9, oppure
per unità immobiliari con superficie utile netta interna superiore a 110 mq., maggiorata del 10% per ogni ulteriore componente
del nucleo familiare dopo il quarto;
c. nei quali anche un solo componente è titolare del diritto di proprietà o di altro diritto reale di godimento su unità immobiliare
sita in Lombardia e adeguata alle esigenze del nucleo familiare;
d. che hanno ottenuto l’assegnazione di unità immobiliari di edilizia residenziale pubblica locate secondo la normativa regionale, solvo i casi previsti al precedente art. 3;
e. che hanno ottenuto l’assegnazione in godimento di unità immobiliari da parte di cooperative edilizie a proprietà indivisa,
solvo i casi previsti al precedente art. 3;
f.
che hanno rilasciato nell’anno 2014 l’unità immobiliare locata, assumendo residenza anagrafica in altra Regione.
Art. 5
Entità ed erogazione del contributo
1. Ai conduttori beneficiari è destinato un contributo differenziato fisso pari a:
a. € 2.000,00 per conduttori con un valore ISEE-fsa non superiore € 5.500,00=;
b. € 1.500,00 per conduttori con un valore ISEE-fsa compreso tra € 5.500,01 ed € 9.500,00.
2. Il Comune, espletate le procedure per l’individuazione degli aventi diritto al contributo, comunica al locatore l’importo a lui erogabile in via diretta, a scomputo del canone di locazione annuo dovuto dall’inquilino beneficiario del contributo, a condizione
che dichiari di non aggiornare il canone per una annualità, non attivare procedure di rilascio e rinnovare il contratto di locazione in scadenza. Il Comune deve tendere a favorire la stipula tra le parti di accordi contrattuali a canone concordato.
3. In caso di mancata trasmissione della dichiarazione da parte del locatore entro 30 giorni dal ricevimento della comunicazione
di cui al precedente punto 2, il Comune dispone l’erogazione diretta al conduttore.
4. La Regione, nella fase di determinazione finale del fabbisogno finanziario da trasferire ai Comuni, qualora le risorse assegnate
alla misura risultassero insufficienti, potrà proporzionalmente ridurre l’importo del contributo.
Art. 6
Criteri per la determinazione della situazione economica
1. La situazione economica è espressa dall’ISE –fsa (Indicatore della Situazione Economica).
2. L’ISE-fsa è determinato dalla somma dell’Indicatore della Situazione Reddituale (ISR-fsa) con l’Indicatore della Situazione Patrimoniale (ISP-fsa), entrambi stabiliti anche con riferimento alla specificità delle agevolazioni per le locazioni.
L’ISR–fsa è determinato sommando per ciascun componente del nucleo familiare i seguenti redditi al 31.12.2013:
•
i redditi indicati nella tabella 1 allegata al d.lgs. n.109/98;
•
i redditi indicati dall’art. 3, commi 1-3, del d.p.c.m. 7 maggio 1999 n. 221 con le modalità di cui al successivo comma del medesimo art. 3;
•
gli emolumenti a qualsiasi titolo percepiti, purchè certificabili ai sensi degli artt. 46 e 47 del d.p.r. n. 445/2000, ivi compresi quelli
esenti da tassazione, i sussidi a carattere assistenziale, le donazioni, ogni altra erogazione pubblica o privata, i redditi imponibili non dichiarati in quanto il soggetto risulta esonerato dall’obbligo di presentazione della dichiarazione dei redditi, fatta
eccezione per il contributo affitto (fsa) erogato l’anno precedente, per le somme soggette a tassazione separata (esempio TFR
e assegni familiari) e per le indennità di accompagnamento o speciali riconosciute a portatori di handicap totali o parziali;
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Bollettino Ufficiale
Serie Ordinaria n. 32 - Lunedì 04 agosto 2014
•
la quota del reddito figurativo calcolata attraverso il tasso di rendimento medio per il 2013 pari al 4,38 sul patrimonio mobiliare.
Da questi redditi si detrae:
1) l’importo dell’imposta netta IRPEF per l’anno 2013;
2) spese sanitarie detraibili e spese mediche deducibili documentate;
3) le rette per degenza in casa di riposo solo per familiari ultrasessantacinquenni, fino a un massimo di euro 2.582 annui, se
effettivamente pagate.
Non si applica la detrazione di cui all’art. 3, co. 1 bis del d.p.c.m. n. 221/999 e s.m.i. per l’abitazione in locazione.
L’ISP-fsa è determinato sommando, per ciascun componente del nucleo familiare, i valori patrimoniali indicati nella Tabella 1
allegata al d.lgs. n.109/98 e ���������������������������������������������������������������������������������������������������������
s.m.i. e all’art. 4, comma 1 del d.p.c.m. n. 221/1999 e s.m.i., con le modalità ivi previste e con esclusione delle franchigie di cui al co.1, lett a) e b) dello stesso art. 4.
Il valore del patrimonio mobiliare e immobiliare da dichiarare va approssimato per difetto ai multipli interi di € 5.165,00=.
La somma dei valori patrimoniali, di cui ai commi precedenti, è quindi moltiplicata per il coefficiente 0,05.
3. L’Indicatore della Situazione Economica Equivalente (ISEE-fsa) è calcolato come rapporto tra l’ISE-fsa e il Parametro della Scala di
Equivalenza (PSE) che rappresenta la composizione del nucleo familiare.
Art. 7
Presentazione della domanda
1. Può presentare domanda di contributo il titolare del contratto o altro componente il nucleo familiare maggiorenne e a ciò delegato e residente nell’unità immobiliare locata. Per l’incapace o persona comunque soggetta a amministrazione di sostegno, la
domanda può essere presentata dal legale rappresentante o persona abilitata ai sensi di legge.
LE DOMANDE DEVONO ESSERE PRESENTATE A PARTIRE DAL 15 SETTEMBRE FINO AL 31 OTTOBRE 2014.
2. La domanda può essere presentata:
a.
al Comune nel cui territorio è ubicata l’unità immobiliare oggetto del contratto di locazione;
b.
ad un Centro Autorizzato di Assistenza Fiscale (CAAF) se convenzionato con il Comune;
c.
ad altro soggetto se convenzionato con il Comune;
d.
ai soggetti abilitati alla stipula della Convenzione nazionale, di cui all’art. 2 della legge n.431/1998, fermo restando l’obbligo
di certificazione e trasmissione della domanda mediante CAAF se convenzionato.
3. Il richiedente deve compilare la domanda in ogni sua parte e tutti gli altri moduli allegati al bando comunale adottato conformemente al presente atto.
4. I soggetti che hanno stipulato più contratti nell’anno 2014 presentano una sola domanda.
5. Il soggetto che riceve la domanda e gli allegati (Comune, CAAF o altro soggetto convenzionato con il Comune) deve prestare
l’assistenza necessaria per la sua corretta compilazione, certificando i dati in essa dichiarati, fermo restante la responsabilità del
dichiarante.
6. Le certificazioni ISEE-fsa sono rilasciate solo dal Comune e da un CAAF.
7. Il soggetto che riceve la domanda deve rilasciare attestazione di avvenuta presentazione che indichi l’elenco di tutta la documentazione.
Art. 8
Informativa in materia di protezione dei dati personali, ai sensi del d.lgs. n. 196/2003
1.
I dati personali acquisiti con la domanda e gli allegati indicati al precedente art. 7:
a.
devono essere necessariamente forniti, per accertare la situazione economica del nucleo del dichiarante, i requisiti per
l’accesso al contributo e la determinazione del contributo stesso, secondo i criteri di cui al presente atto;
b.
sono raccolti dai soggetti competenti, Comuni e CAAF ed altri soggetti se convenzionati e trattati, anche con strumenti
informatici, al solo fine di erogare il contributo e per le sole finalità connesse e strumentali previste dall’ordinamento;
c.
possono essere scambiati tra i predetti enti e soggetti o comunicati al Ministero delle Finanze e alla Guardia di Finanza per
i controlli previsti.
2.
Il dichiarante può rivolgersi, in ogni momento, ai responsabili del trattamento dei dati per farli aggiornare, integrare, rettificare o
cancellare, può chiederne il blocco e opporsi al loro trattamento, se trattati in violazione del d.lgs. n. 196/2003. Nel caso la richiesta del titolare dei dati renda improcedibile l’istruttoria, il contributo richiesto non sarà erogato.
3.
Il Comune e la Regione sono i titolari del trattamento dei dati.
Art. 9
Controlli
1.
Le presenti disposizioni sono rivolte al Comune.
L’azione di controllo opera nell’ambito dei criteri qui indicati ed ha lo scopo di verificare la corretta applicazione delle disposizioni dettate per l’ammissibilità delle domande, la congruità della spesa, e l’erogazione del contributo ai beneficiari.
Essa deve pertanto accertare la coerenza delle azioni e determinazioni assunte con le condizioni e i requisiti previsti nel presente
atto e con i bandi adottati dal Comune, il quale si avvarrà delle informazioni in proprio possesso, nonché di quelle di altri enti
della Pubblica Amministrazione, richiedendo nei casi opportuni l’intervento della Guardia di Finanza.
Preliminarmente si evidenzia che i controlli concernenti dichiarazioni e autocertificazioni presentate, ai sensi degli artt. 46 e 47
del d.p.r. 28 dicembre 2000 n. 445, per l’ottenimento del contributo in oggetto devono essere già effettuati in misura idonea
dal Comune, in quanto ente erogatore del contributo, così come disposto dagli artt. 71 e 72 del medesimo d.p.r. n. 445/2000.
Si rammenta che per effetto dell’art. 72, ogni Comune deve individuare e rendere note le misure organizzative adottate per l’efficiente, efficace e tempestiva esecuzione dei controlli e le modalità per la loro esecuzione.
Bollettino Ufficiale
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Serie Ordinaria n. 32 - Lunedì 04 agosto 2014
2.
I controlli relativi alle dichiarazioni ISEE-fsa inferiori al canone di locazione annuo, rilevabile dal contratto valido e registrato, sono
obbligatori e devono essere effettuati prima della erogazione del contributo.
Nel caso di soggetti richiedenti il contributo con ISE-fsa inferiore al canone di locazione, il Comune procede alla erogazione del
contributo spettante se:
a) le condizioni di grave disagio economico del nucleo familiare sono conosciute dai Servizi Sociali per effetto di precedente
valutazione o presa in carico;
b) nella fase di controllo i Servizi Sociali riscontrano condizioni economiche del nucleo familiare non difformi da quelle dichiarate.
I controlli possono essere inoltre effettuati su casi specifici e a campione.
Le verifiche e i riscontri per i controlli specifici possono essere orientati verso:
a) Istanze contenenti informazioni con forte grado di complessità.
Rientrano in questa casistica le ipotesi di dati tecnici catastali, di dati reddituali, le indicazioni inerenti la qualità dell’alloggio
condotto in locazione, ed altro.
b) Istanze e certificazioni con un notevole grado di criticità.
Vi rientrano ad esempio le dichiarazioni rese da soggetti diversi dalla persona titolare del rapporto locatizio, la situazione di
lavoro saltuario, la mutabile o mutata composizione del nucleo familiare, ed altro.
In ogni caso il controllo puntuale delle dichiarazioni deve essere effettuato ogni qualvolta sorgano dubbi sulla veridicità del loro
contenuto.
Il Comune deve in ogni caso sottoporre a controllo a campione un numero minimo (N), pari al 20%, delle pratiche ammesse
al contributo economico. Tale percentuale potrà essere modificata, fino ad un numero minimo (N) non inferiore al 10%, dal Responsabile del procedimento comunale con provvedimento motivato.
3.
Qualora siano stati riscontrati nelle dichiarazioni o nelle pratiche prese in esame, errori e/o imprecisioni sanabili, il Comune procede ai sensi della legislazione vigente.
Qualora siano state rilevate falsità nelle dichiarazioni rese, il Comune provvede ai sensi dell’art. 75 del d.p.r. n. 445/2000 a dichiarare la decadenza del soggetto dal contributo indebitamente ottenuto provvedendo al recupero della somma erogata, anche
per la quota regionale.
Come previsto sempre dall’art. 75, il Comune deve provvedere anche alle dovute segnalazioni di cui all’art. 76 del d.p.r. n.
445/2000.
Spetta al comune la competenza all’adozione dell’ordinanza di ingiunzione per la violazione dell’articolo 316 ter c.p., nonché
il diritto all’introito di tali sanzioni.
4.
L’efficacia dei controlli è direttamente connessa e dipendente dai tempi di esecuzione degli stessi. Pertanto è opportuno che le
verifiche e i riscontri sulle informazioni siano realizzati in tempi certi e ragionevolmente brevi.
Nei 90 giorni successivi al termine di chiusura del bando comunale, il Responsabile del procedimento comunale comunica alla
Regione il numero di controlli avviati su casi specifici.
Entro un anno dall’adozione del decreto regionale di determinazione dell’importo complessivo del fabbisogno e dei contributi
erogabili dai Comuni, il Responsabile del procedimento comunale comunica alla Regione il numero di controlli complessivamente attivati e conclusi, su casi specifici e a campione, e l’entità globale del contributo in relazione al quale sono stati effettuati
i controlli.
A titolo premiale ai Comuni adempienti al controllo è riconosciuta una quota pari al 30% del contributo recuperato e/o non
erogato per effetto di dichiarazioni mendaci, quota che potrà essere gestita direttamente dai Comuni per emergenze abitative
locali. Tale quota sarà calcolata e trattenuta dai Comuni i quali, oltre agli adempimenti previsti dalla procedura informatica,
devono fornire alla Regione con la nota riepilogativa prevista al successivo art.11, l’importo dei contributi recuperati e/o non
erogati e rendicontare successivamente rispetto all’impiego delle risorse premiali.
5.
Ai sensi dell’art. 4, co. 8 del d.lgs. n. 109/98, e s.m.i, i Comuni comunicano al Ministero delle Finanze i nominativi dei beneficiari
dell’intervento economico integrativo dell’affitto e dei componenti i relativi nuclei familiari, ai fini del controllo sostanziale da
parte della Guardia di Finanza della loro posizione reddituale e patrimoniale. Tale comunicazione avviene secondo le modalità
definite dal Ministero delle Finanze nella direttiva annuale per la programmazione dell’attività di accertamento.
La Regione può effettuare, in coordinamento con i Comuni interessati, controlli sulle dichiarazioni rese dai beneficiari avvalendosi anche della collaborazione della Guardia di Finanza per i controlli sostanziali reddituali e patrimoniali.
Ai fini dell’attuazione dei controlli predisposti dalle Amministrazioni Comunali preposte, il cittadino dichiara la propria disponibilità a fornire idonea documentazione atta a dimostrare la completezza e la veridicità dei dati dichiarati, ai sensi del co. 7, art. 4
del d.lgs. n. 109/1998.
Art. 10
Procedure comunali
1. I Comuni svolgono le procedure per l’individuazione degli aventi diritto al contributo e la sua erogazione.
2. Tutti i Comuni devono:
a) comunicare alla Regione formale adesione al Fondo, confermando la disponibilità al cofinanziamento, e istituire lo sportello
affitto grave disagio economico dal 15 settembre fino al 31 ottobre 2014;
b) garantire la trasmissione dei dati secondo le modalità previste dalla Regione;
c) erogare il contributo previa verifica della completezza della domanda e degli allegati, dei casi che presentino indizi di inattendibilità, nonché verifica della registrazione del contratto o l’avvenuta richiesta di registrazione;
d) rendicontare l’avvenuta erogazione dei contributi attraverso la procedura informatica e con successiva nota riepilogativa
che rappresenti la volontà dell’ente anche in ordine ai fondi recuperati per effetto dei controlli di cui all’art.9.
La nota riepilogativa è atto amministrativo ufficiale di accertamento, rendicontazione e monitoraggio delle risorse impiegate,
in base al quale la Regione mette a disposizione le risorse necessarie per integrazioni e conguagli riferiti all’anno in corso. Tale
atto è preordinato anche all’individuazione delle risorse da trasferire allo Sportello affitto per l’anno successivo.
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Bollettino Ufficiale
Serie Ordinaria n. 32 - Lunedì 04 agosto 2014
Art. 11
Procedure informatiche
1. La Regione dal 15 settembre 2014 mette a disposizione dei Comuni, dei CAAF se convenzionati ed altri soggetti se convenzionati
una procedura informatica, per agevolare l’accesso agli interventi, ridurre i tempi di erogazione e costituire un archivio informatico
dei beneficiari.
2. L’accesso alla procedura consente:
a.
la predisposizione della domanda e degli allegati previsti dal bando e il rilascio dell’attestazione di avvenuta presentazione
degli stessi, con l’indicazione dell’ISEE-fsa, dell’idoneità o non idoneità della domanda ad ottenere il contributo a carico
della Regione e del Comune;
b.
l’archiviazione delle domande e dei dati in esse contenuti;
c.
la formulazione degli elenchi degli aventi diritto e delle relative quote di contributo riconosciute ;
d.
la rendicontazione on-line delle erogazioni avvenute nonché la stampa dei rendiconti;
e.
l’effettuazione di simulazioni per verificare le condizioni di idoneità per l’accesso al contributo;
f.
la raccolta di dati informativi sui contratti di locazione.
3. La procedura garantisce la sicurezza degli accessi al database regionale e di trasmissione dati, nonché la possibilità per gli operatori abilitati di modificare la password di accesso alla procedura al fine di mantenere elevati livelli di sicurezza.
4. Gli operatori comunali e dei CAAF sono responsabili ai sensi del d.lgs. n. 196/2003 della protezione dei dati personali e, pertanto,
dovranno porre la massima cura nella conservazione e nell’utilizzo delle password di accesso.
Art. 12
Trasferimento risorse ai Comuni
1.
La Regione, a chiusura del procedimento di raccolta dati, provvederà alla determinazione dei contributi e al trasferimento, con
atto dirigenziale, dei relativi fondi ai Comuni aderenti.
2.
I Comuni erogheranno il contributo ai beneficiari individuati, al termine degli adempimenti previsti dal presente allegato.
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Bollettino Ufficiale
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Serie Ordinaria n. 32 - Lunedì 04 agosto 2014
ALLEGATO 2
INIZIATIVE A SOSTEGNO DELLA MOBILITÀ NEL SETTORE DELLA LOCAZIONE
Art. 1
Finalità
1. La Regione Lombardia in collaborazione con i Comuni lombardi aderenti intende attivare e sostenere iniziative finalizzate a supportare l’emergenza abitativa e contrastare la morosità incolpevole anche attraverso la mobilità nel settore della locazione tese al
reperimento di alloggi da locare a canoni concordati ovvero attraverso la rinegoziazione e la stipula di nuovi contratti a canone
inferiore, ai sensi e per gli affetti delle modifiche del comma 3, art. 11, legge 431/98, approvate con la legge n. 80/2014.
2. Le iniziative di cui al punto 1 possono essere intraprese dai Comuni e da Regione attraverso la costituzione di agenzie o istituti per
la locazione o fondi di garanzia o attività di promozione in convenzione con imprese di costruzione ed altri soggetti imprenditoriali
o cooperative edilizie per la locazione.
Art. 2
Iniziative dei Comuni
1.
Possono proporre azioni aderendo alla presente iniziativa i seguenti Comuni:
a.
i Comuni ad alta tensione abitativa di cui alla delibera CIPE n. 87/2003;
b.
gli altri Comuni, considerati e classificati ad alta tensione abitativa e fabbisogno abitativo critico elevato e in aumento da
provvedimenti di programmazione regionale vigenti alla data di adesione di cui al successivo art. 5;
Art. 3
Iniziative Regionali
1.
Regione Lombardia può attivare e realizzare le iniziative di cui all’art. 1 e segnatamente quelle riguardanti la rinegoziazione e la
stipula di nuovi contratti a canone inferiore, per il tramite dei Comuni opportunamente individuati ed anche attraverso specifici
accordi con Associazioni dei proprietari, Imprese di costruzione, Cooperative edilizie per la locazione ed altri soggetti imprenditoriali.
Art. 4
Risorse e Criteri di assegnazione
1.
L’ammontare delle risorse destinate alle iniziative dei Comuni individuati ed aderenti è pari ad € 6 mln.
2.
I fondi sono assegnati in ragione dei seguenti elementi forniti dai Comuni:
a) n. contratti a canone concordato intermediati
b) n. abbinamenti effettuati tra alloggi a canone concordato e nuclei familiari provenienti da alloggi erp, sovvenzionata
o sottoposti a procedure di rilascio
c) n. contratti rinegoziati a canone inferiore
tenuto conto della popolazione in affitto, dei dati consolidati dei beneficiari del contributo sostegno all’affitto nel triennio 20112013, e del piano di attività di cui all’art. 7.
3.
I fondi assegnati ai Comuni per le finalità di cui all’art. 1 possono essere utilizzati per la copertura di spese di organizzazione e/o
di gestione nella misura massima del 5%.
4.
Le risorse riservate alle iniziative regionali di cui al precedente art. 3 ammontano ad € 2 mln e possono essere integrate con successivi provvedimenti anche ad integrazione di altre misure di sostegno alla locazione.
Art. 5
Adesione alle iniziative da parte dei Comuni
1. I Comuni esprimono formale adesione alla presente misura regionale entro il 15.09.2014 e trasmettono i dati e le informazioni di
cui al precedente art. 4, comma 2, e il piano di attività, da valutare in sede di assegnazione delle risorse, entro 15.10.2014.
Art. 6
Sviluppo delle iniziative comunali e priorità
1.
Tra le iniziative di cui all’art. 1, assumono rilievo strategico, e dunque sono da preferire, le attività di promozione in convenzione
con imprese o cooperative edilizie allo scopo di favorire la mobilità locativa anche attraverso l’utilizzo del patrimonio immobiliare
disponibile e invenduto.
2.
L’attuazione delle iniziative di cui all’art. 1 da parte dei Comuni deve aver luogo secondo modalità che ottimizzino l’utilizzo delle
risorse e dunque l’efficacia delle azioni messe in campo, anche in termini di celerità. Avranno inoltre priorità le iniziative proposte
in associazione coordinata di più Comuni e/o idonee ad intervenire in tempi rapidi nella risoluzione di consolidati casi di disagio
abitativo.
Art. 7
Attivazione delle iniziative e trasferimento delle risorse ai Comuni
1.
Regione Lombardia provvederà al trasferimento delle risorse ai Comuni aderenti, sulla base dei criteri definiti al precedente art.
4 ed in relazione alla presentazione di un piano di attività articolato circa le azioni che si intende mettere in campo.
2.
Regione Lombardia provvederà alla validazione, per ciascun Comune o Associazione di Comuni, del piano delle attività e al
conseguente trasferimento delle risorse.
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Bollettino Ufficiale
Serie Ordinaria n. 32 - Lunedì 04 agosto 2014
Art.8
Tempi di attuazione e monitoraggio
1.
La Regione, con successivo provvedimento dirigenziale da adottarsi entro il 31.12.2014, validerà i piani di attività presentati dai
Comuni, assegnerà le risorse e definirà i termini di attuazione dell’iniziativa.
2.
La Regione provvederà al monitoraggio delle iniziative attivate dai Comuni. Ove le iniziative non venissero attivate nei termini,
le risorse trasferite s’intendono disponibili e dovranno essere utilizzate per una nuova iniziativa da concordare d’intesa con il
Comune interessato.
Bollettino Ufficiale
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Serie Ordinaria n. 32 - Lunedì 04 agosto 2014
D) ATTI DIRIGENZIALI
Giunta regionale
Presidenza
D.d.u.o. 24 luglio 2014 - n. 7103
Direzione centrale Programmazione integrata e finanza Prelievo dal fondo spese obbligatorie - 2° provvedimento 2014
IL DIRIGENTE DELL’UNITÀ ORGANIZZATIVA
PROGRAMMAZIONE E GESTIONE FINANZIARIA
Vista la legge regionale 24 dicembre 2013, n. 23 «Bilancio di
previsione per l’esercizio finanziario 2014 e bilancio pluriennale
2014/2016 a legislazione vigente e programmatico»;
Visto l’art. 39, secondo comma, della legge regionale 31 marzo 1978 n. 34 e successive modifiche ed integrazioni, che disciplina il prelievo dal fondo di riserva delle somme necessarie per
l’integrazione degli stanziamenti dei capitoli di spesa che hanno
carattere obbligatorio, la cui dotazione si è rilevata insufficiente;
Visto l’art. 5 del Regolamento di contabilità della Giunta regionale 2 aprile 2001 n. 1 e successive modifiche ed integrazioni;
Vista la richiesta da parte degli uffici competenti pervenuta con
comunicazione elettronica in data 15 luglio 2014 con la quale si
richiede il prelievo dal fondo di riserva per le spese obbligatorie
per somme indebitamente incassate negli anni 2003-2005 quali
violazione legge antifumo in quanto di competenza delle ASL;
Rilevata la necessità di far fronte alle spese richiamate e la
concomitante in capienza dei rispettivi capitoli di spesa del bilancio in corso;
Vista la legge regionale 7 luglio 2008, n. 20, nonché i provvedimenti organizzativi della legislatura in corso;
Considerata, per quanto sopra, la necessità di integrare la dotazione finanziaria:
•di competenza e di cassa del capitolo 010449: «RESTITUZIONE AD ENTI LOCALI DI SOMME INDEBITAMENTE VERSATE ALLA
REGIONE» per l’importo di € 5.000,00
Accertato che il suddetto capitolo è classificato nel bilancio di
previsione per l’esercizio 2014 tra le spese a carattere obbligatorio, e che pertanto, possono essere integrati tramite il prelievo dal
cap. 537 «Fondo di riserva per le spese obbligatorie» che presenta
la necessaria dotazione finanziaria di competenza e di cassa;
Verificato che la spesa da imputare sulla gestione 2014 è esigibile nella stessa gestione in linea con le prescrizioni dei nuovi
principi contabili previsti dal d.p.c.m. 28 dicembre 2011;
Verificata la tenuta dell’equilibrio di parte corrente del bilancio 2014
Vista la classificazione economico funzionale dei capitoli richiamati che è sintetizzata nella tabella seguente
Per le motivazioni in premessa,
DECRETA
Di
prelevare
complessivamente
la somma di € 5.000,00
• dalla dotazione di competenza e di cassa del cap. 000537 «Fondo di riserva per le spese obbligatorie» ai sensi dell’art. 39 della
l.r. 34/78 e successive modifiche ed integrazioni e di integrare la
dotazione di competenza e di cassa del capitolo 010449: «RESTITUZIONE AD ENTI LOCALI DI SOMME INDEBITAMENTE VERSATE ALLA
REGIONE »per l’importo di 5.000,00 €
• di pubblicare copia del presente atto sul Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia.
Il dirigente
di funzione specialistica
Manuela Giaretta
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Bollettino Ufficiale
Serie Ordinaria n. 32 - Lunedì 04 agosto 2014
D.G. Agricoltura
D.d.u.o. 29 luglio 2014 - n. 7256
Individuazione dei soggetti competenti in materia ambientale
e degli enti territorialmente interessati chiamati a partecipare
alla conferenza di valutazione – VAS del piano faunistico
venatorio regionale (P.F.V.R.) - e definizione delle modalità di
informazione e comunicazione
IL DIRIGENTE DELLA UNITÀ ORGANIZZATIVA
SVILUPPO DI SISTEMI FORESTALI, AGRICOLTURA
DI MONTAGNA, USO E TUTELA DEL SUOLO AGRICOLO
Visti:
•la direttiva 2001/42/CE del Parlamento Europeo e del Consiglio, del 27 giugno 2001, concernente la valutazione degli
effetti di determinati piani e programmi sull’ambiente;
•la direttiva 2003/4/CE del Parlamento Europeo e del Consiglio del 28 gennaio 2003 sull’accesso del pubblico all’informazione ambientale;
•la direttiva 2003/35/CE del Parlamento Europeo e del Consiglio del 26 maggio 2003 che prevede la partecipazione
del pubblico nell’elaborazione di taluni piani e programmi
in materia ambientale e modifica le direttive del Consiglio
85/337/CEE e 96/61/CE relativamente alla partecipazione
del pubblico e all’accesso alla giustizia;
•la direttiva 1992/43/CEE relativa alla conservazione degli
habitat naturali e seminaturali e della flora e della fauna
selvatiche;
•il decreto del Presidente della Repubblica 12 marzo 2003,
n. 120 che introduce modifiche ed integra il d.p.r. 357/97
concernente l’applicazione della direttiva 92/43/CEE;
Richiamato il decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152 «Norme
in materia ambientale» e s.m.i., e in particolare l’art. 6, che assoggetta a Valutazione Ambientale Strategica tutti i piani e i programmi che possono avere impatti significativi sull’ambiente e
sul patrimonio culturale;
Viste:
•la legge regionale 11 marzo 2005, n. 12 «Legge per il governo del territorio» e s.m.i. e in particolare l’art. 4, che introduce la Valutazione Ambientale Strategica (VAS) dei piani/
programmi dando attuazione alla Direttiva 2001/42/ CE;
•la delibera di Consiglio regionale del 13 marzo 2007, n. 351
«Indirizzi generali per la valutazione di piani e programmi
(art. 4, comma 1, l.r. 11 marzo 2005, n. 12)»;
•la delibera della Giunta regionale del 10 novembre 2010,
n. 761 «Determinazione della procedura di Valutazione
Ambientale di Piani e Programmi - VAS (art. 4, l.r. 12/2005;
d.c.r. n. 351/2007) – Recepimento delle disposizioni di cui al
d.lgs. 29 giugno 2010, n. 128, con modifica ed integrazione
delle dd.g.r. 27 dicembre 2008, n. 8/6420 e 30 dicembre
2009, n. 8/10971»;
Viste altresì:
•la legge regionale 16 agosto 1993, n. 26, «Norme per la protezione della fauna selvatica e per la tutela dell’equilibrio
ambientale e disciplina dell’attività venatoria» che, all’art.
12 c. 1, prevede che la Giunta Regionale predisponga, secondo criteri di omogeneità e congruenza, il Piano Faunistico Venatorio Regionale che assicuri il perseguimento degli
obiettivi di mantenere ed aumentare la popolazione di tutte le specie di mammiferi ed uccelli viventi naturalmente
allo stato selvatico;
•la legge regionale 5 febbraio 2010, n. 7, che ha integrato
con l’art. 25 bis la legge 30 novembre 1983, n. 86 «Piano generale delle aree regionali protette. Norme per l’istituzione
e la gestione delle riserve, dei parchi e dei monumenti naturali nonché delle aree di particolare rilevanza naturale e
ambientale» introducendo la disciplina relativa a Rete Natura 2000 (relativa ai siti designati come zone di protezione
speciale - ZPS - e quelli classificati come siti di importanza
comunitaria -SIC) in Regione Lombardia in attuazione della
Direttiva 92/43/CEE;
Richiamate:
•la delibera della Giunta regionale 8 agosto 2003, n. 7/14106
«Elenco dei proposti siti di importanza comunitaria ai sensi
della direttiva 92/43/CEE per la Lombardia, individuazione
dei soggetti gestori e modalità procedurali per l'applicazione della valutazione d'incidenza» e s.m.i;
•la delibera della Giunta regionale 26 novembre 2008,
n. 8/8515 - «Modalità per l’attuazione della Rete Ecologica
Regionale in raccordo con la programmazione territoriale»
e s.m.i;
Dato atto che con deliberazione della Giunta Regionale del
20 marzo 2014, n. X/1523 «Avvio del procedimento di definizione del Piano Faunistico Venatorio Regionale (P.F.V.R.) - art. 12, l.r.
16 agosto 1993 n. 26 – e della relativa Valutazione Ambientale
Strategica (V.A.S), art. 4, c. 1, l.r. 11 marzo 2005, n. 12 - » è stata
avviata la procedura di VAS e sono state individuate:
−− l’Autorità procedente: Regione Lombardia D.G. Agricoltura,
U.O. Sviluppo dei Sistemi Forestali, Agricoltura di montagna,
uso e tutela del suolo agricolo;
−− l’Autorità competente per la VAS: Regione Lombardia - D.G.
Territorio, Urbanistica e Difesa del suolo, U.O. Strumenti per il
governo del territorio – Struttura Fondamenti, strategie per il
governo del territorio e VAS;
−− l’Autorità competente per la Valutazione di Incidenza
(VIC): Regione Lombardia – D.G. Ambiente, Energia e Sviluppo Sostenibile, U.O. Parchi, tutela della biodiversità e
paesaggio – Struttura valorizzazione delle aree protette e
biodiversità;
Preso atto che l’avviso di avvio del procedimento di Valutazione Ambientale Strategica del Piano Faunistico Venatorio Regionale (P.F.V.R.) è stato pubblicato sul BURL n. 13 serie Ordinaria,
del 24.03.14 e sul sito web: S.I.V.A.S. http://www.cartografia.regione.lombardia.it/sivas/;
Visto l’art. 17 della l.r. 7 luglio 2008, n. 20 «Testo unico delle leggi regionali in materia di organizzazione e personale» nonché i
provvedimenti legislativi della X legislatura;
Considerato che il presente provvedimento rientra tra le competenze della scrivente Unità organizzativa individuate dalla
d.g.r. n. 87 del 29 aprile 2013 e dal decreto del Segretario Generale n. 7110 del 25 luglio 2013;
D’intesa con l’Autorità competente per la VAS:
DECRETA
1. di individuare, ai sensi della d.g.r. del 20 marzo 2014,
n. X/1523:
•i soggetti competenti in materia ambientale chiamati a
partecipare alla Conferenza di Valutazione della proposta di Piano Faunistico Venatorio Regionale (P.F.V.R.), di cui
all’allegato A parte integrante e sostanziale del presente
atto;
•gli enti territorialmente interessati chiamati a partecipare alla Conferenza di Valutazione della proposta di Piano Faunistico Venatorio Regionale (P.F.V.R.), di cui all’allegato B parte
integrante e sostanziale del presente atto;
•i soggetti e i settori del pubblico interessati all’iter decisionale, di cui all’allegato C parte integrante e sostanziale del
presente atto;
2. di istituire la Conferenza di Valutazione per l’esame contestuale della proposta di Piano Faunistico Venatorio Regionale
(P.F.V.R.) e dei documenti di VAS, costituita dai soggetti competenti in materia ambientale e dagli enti territorialmente interessati e confinanti, anche transfrontalieri, di cui agli allegati A e B;
3. di stabilire che la Conferenza di Valutazione sia articolata
in almeno due sedute, una introduttiva e una finale, dandone
notizia con adeguato anticipo all’indirizzo web www.cartografia.regione.lombardia.it/sivas/ oltre che sul sito web istituzionale
della Direzione Generale Agricoltura;
4. di stabilire che il coinvolgimento dei soggetti e dei settori del pubblico interessati all’iter decisionale, di cui all’allegato C, avverrà con le seguenti modalità di informazione e
partecipazione:
•pubblicazione della documentazione relativa al PFVR ed alla VAS sul sito www.cartografia.regione.lombardia.it/sivas/
e sul sito web istituzionale della Direzione Generale Agricoltura;
•raccolta di istanze e suggerimenti durante la fase di avvio
del procedimento e di scoping del PFV e VAS;
•convocazione di un forum pubblico per garantire un momento di informazione/partecipazione e confronto con il
pubblico;
5. di stabilire che ai soggetti individuati al precedente punto 1
venga data notizia della documentazione relativa alla VAS;
6. di raccogliere le proposte e i suggerimenti degli Enti, dei
soggetti, dei portatori di interesse e del pubblico in generale,
Bollettino Ufficiale
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Serie Ordinaria n. 32 - Lunedì 04 agosto 2014
sia esso cittadino singolo o organizzato, attraverso l'uso di posta
elettronica all’indirizzo [email protected] ;
7. di stabilire che la partecipazione ai lavori non prevede l’erogazione di gettoni di presenza;
8. di stabilire che l’eventuale partecipazione di ulteriori soggetti, a fronte di richieste o segnalazioni successive, verrà moti-
vatamente assentita con modalità più speditiva, seppur formale, da parte dell’Autorità procedente;
9. di pubblicare il presente atto sul Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia e nelle pagine web sopraindicate.
Il dirigente della unità organizzativa
sviluppo di sistemi forestali, agricoltura
di montagna, uso e tutela del suolo agricolo
Anna Bonomo
——— • ———
ALLEGATO A
Soggetti competenti in materia ambientale chiamati a partecipare alle Conferenze di valutazione della proposta di Piano Faunistico
Venatorio Regionale (PFVR)
-
Agenzia Regionale per la Protezione dell’Ambiente (ARPA Lombardia)
-
ASL dipartimenti provinciali di: Bergamo, Brescia, Como, Cremona, Lecco, Lodi, Milano, Monza e Brianza, Mantova, Pavia,
Sondrio, Varese;
-
Enti gestori delle Aree protette (Parchi, Riserve Naturali, PLIS, SIC, ZPS);
-
Ministero per i beni e le attività culturali - Direzione Regionale per i beni culturali e paesaggistici della Lombardia;
-
Ente Regionale per i Servizi all’agricoltura e alle Foreste (ERSAF);
-
Autorità competente in materia di SIC e ZPS;
-
ISPRA;
-
Istituto Zooprofilattico Sperimentale Lombardia Emila Romagna
——— • ———
ALLEGATO B
Enti territorialmente interessati chiamati a partecipare alle Conferenze di valutazione della proposta di Piano Faunistico Venatorio
Regionale (PFVR)
-
Regione Lombardia Direzioni Generali;
-
Province Lombarde: Bergamo, Brescia, Como, Cremona, Lecco, Lodi, Milano, Monza e Brianza, Mantova, Pavia, Sondrio, Varese;
-
Comunità Montane;
-
ANCI in rappresentanza dei Comuni lombardi;
-
Autorità di bacino del fiume Po;
-
Unione Regionale Bonifiche, irrigazioni e miglioramenti fondiari (URBIM);
-
Regioni e Province Autonome confinanti: P.A. Bolzano, P.A. Trento, Regione Emilia-Romagna, Regione Piemonte, Regione
Veneto;
-
Nazioni confinanti: Svizzera (Canton Ticino e Grigioni).
——— • ———
ALLEGATO C
Soggetti e settori del pubblico interessati all’iter decisionale:
-
Associazioni venatorie
-
Associazioni cinofile
-
Associazioni per la tutela dell’ambiente, del territorio e degli animali
-
Comitati di gestione degli ATC e CAC
-
FIPSAS (Federazione italiana pesca sportiva ed attività subacquee)
-
Associazioni di pescatori dilettanti
-
Ente produttori selvaggina
-
Concessionari di AFV ed AATV
-
Organizzazioni professionali agricole
-
Ordini, collegi e associazioni professionali: Ordine dei dottori Agronomi e Forestali, Ordine dei Medici Veterinari, Ordine dei
Biologi, Associazione Italiana Naturalisti, Associazione Italiana Scienze Ambientali, Ordine degli Architetti, Pianificatori, Paesaggisti e Conservatori
-
Università lombarde
-
Corpo forestale dello Stato
-
Federazione ed associazioni di ornicoltori riconosciute a livello nazionale e regionale
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Bollettino Ufficiale
Serie Ordinaria n. 32 - Lunedì 04 agosto 2014
D.G. Attività produttive, ricerca e innovazione
D.d.s. 29 luglio 2014 - n. 7227
«Avviso per la presentazione di proposte progettuali per
la realizzazione di iniziative finalizzate ad incrementare
l’attrattività del territorio lombardo, la valorizzazione del
capitale umano e la cooperazione scientifica»: approvazione
della rideterminazione del contributo concesso al
Politecnico di Milano e Università di Brescia per il progetto
«EN 14 – Ottimizzazione di tecnologie a fluido organico per
lo sfruttamento di sorgenti energetiche a bassa/media
temperatura»
IL DIRIGENTE DELLA STRUTTURA
RICERCA, INNOVAZIONE E TRASFERIMENTO TECNOLOGICO
Viste:
−− legge regionale del 19 febbraio 2014, n. 11 «Impresa Lombardia: per la libertà di impresa, il lavoro e la competitività»;
−− l’Accordo Quadro sottoscritto in data 1 luglio 2009 con il sistema universitario lombardo, il cui schema è stato approvato da Regione Lombardia con Delibera di Giunta Regionale n. 9139 del 30 marzo 2009 cosi come integrata dalla
d.g.r. n. 9565 dell’11 giugno 2009 al fine di accrescere la
competitività e attrattività del territorio lombardo, valorizzare il capitale umano e sostenere la cooperazione tecnicoscientifica internazionale;
−− il comunicato regionale n. 116 del 14 settembre 2009, pubblicato sul B.U.R.L. serie ordinaria n. 38 del 21 settembre
2009 con cui la Struttura Ricerca e Innovazione ha informato il territorio lombardo dell’opportunità offerta dall’«Avviso
per la presentazione di proposte progettuali per la realizzazione di iniziative finalizzate ad incrementare l’attrattività
del territorio lombardo, la valorizzazione del capitale umano e la cooperazione scientifica» (di seguito «l’Avviso»)
condiviso dai componenti del comitato di indirizzo strategico di cui all’art. 4 dell’Accordo Quadro;
−− la nota prot. n. A1.2009.0120189 del 14 settembre 2009 con
la quale, in data 15 settembre 2009, è stato trasmesso l’Avviso ai Rettori di tutte le università lombarde e al Direttore
dello IUSS di Pavia;
−− la graduatoria finale dei progetti ammissibili e finanziabili, ammissibili e finanziabili con ulteriori disponibilità e non
ammissibili approvata dal Comitato di indirizzo strategico,
ai sensi del punto 7 dell’Avviso sopra citato, nella seduta
del 14 giugno 2010;
−− la convenzione operativa sottoscritta digitalmente tra Regione Lombardia, Politecnico di Milano, Università degli
Studi di Brescia e Finlombarda e repertoriata il 22 dicembre 2010 al n. 14691/RCC, relativa al progetto «EN 14 – OTTIMIZZAZIONE DI TECNOLOGIE A FLUIDO ORGANICO PER LO
SFRUTTAMENTO DI SORGENTI ENERGETICHE A BASSA/MEDIA TEMPERATURA», in attuazione di quanto previsto nella
delibera di giunta regionale n. 9139 del 30 marzo 2009 e
nell’accordo sottoscritto tra Regione Lombardia e il sistema universitario lombardo l’1 luglio 2009;
Richiamati:
−− la d.g.r. n. 5200/2007, integrata con successive d.g.r.
n. 8545/2008 e 9634/2009, con cui è stato istituito, presso
Finlombarda s.p.a., il «Fondo per la promozione di accordi
istituzionali» (di seguito «Fondo»);
−− la d.g.r. n. 803 del 24 novembre 2010 «Determinazioni in merito al Fondo per la promozione di Accordi Istituzionali», che
ha stabilito che a partire dal 1° gennaio 2011, Cestec s.p.a.
subentra a Finlombarda s.p.a. nella gestione del Fondo;
−− la l.r. 16 luglio 2012, n. 12 «Assestamento al bilancio per
l'esercizio finanziario 2012 ed al bilancio pluriennale
2012/2014 a legislazione vigente e programmatico - I provvedimento di variazione con modifiche di leggi regionali»
(BURL n. 29, suppl. del 16 Luglio 2012) con cui è stata autorizzata la fusione per incorporazione di Cestec s.p.a. in
Finlombarda s.p.a.;
Considerato che, a seguito di verifica del rendiconto finale
del progetto «EN 14 – OTTIMIZZAZIONE DI TECNOLOGIE A FLUIDO
ORGANICO PER LO SFRUTTAMENTO DI SORGENTI ENERGETICHE A
BASSA/MEDIA TEMPERATURA» presentato dai soggetti beneficiari
Politecnico di Milano e Università degli Studi di Brescia, Finlombarda s.p.a. ha accertato un totale delle spese riconosciute ammissibili inferiore ai costi di progetto ammessi;
Richiamato, in particolare l’allegato 4 alla Convenzione operativa «Disciplinare per la determinazione e la rendicontazione
dei costi sostenuti» approvato dal Comitato di Indirizzo nella seduta del 13 luglio 2010, sottoscritta per il suddetto progetto tra i
soggetti beneficiati, Regione Lombardia e il soggetto gestore, in
data 22 dicembre 2010;
Vista la nota del 9 luglio 2014, Prot. R1.2014.0024772 del 14 luglio 2014 con cui Finlombarda, a seguito di verifica del rendiconto finale del progetto «EN 14 – OTTIMIZZAZIONE DI TECNOLOGIE A FLUIDO ORGANICO PER LO SFRUTTAMENTO DI SORGENTI
ENERGETICHE A BASSA/MEDIA TEMPERATURA» presentato dai
soggetti beneficiari Politecnico di Milano e Università degli Studi
di Brescia, ha accertato un totale delle spese riconosciute ammissibili inferiore ai costi di progetto ammessi e, di conseguenza,
propone una rideterminazione del contributo come di seguito
indicato:
POLITECNICO DI MILANO:
costi di progetto ammessi:
€ 500.000,00
totale delle spese riconosciute ammissibili:
€ 491.987,37
contributo concesso:
€ 250.000,00
contributo rideterminato:
€ 245.993,69
UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI BRESCIA
costi di progetto ammessi:
€ 130.000,00
spese riconosciute ammissibili:
€ 123.246,18
contributo concesso:
€ 65.000,00
contributo rideterminato:
€ 61.623,09
Valutata e fatta propria la proposta di Finlombarda in esito
all’istruttoria effettuata dalla stessa in qualità di soggetto gestore del Fondo come disciplinato dall’Avviso e verificato pertanto
che esistono i presupposti per procedere alla ridefinizione dei
costi di progetto ammessi e quindi del contributo concesso;
Ritenuto pertanto, ai sensi delle disposizioni contenute nell’Avviso del 14 settembre 2009 e della convenzione operativa sottoscritta per il progetto, di approvare la variazione dei costi complessivi e quindi del contributo concesso per il progetto ««EN 14
– OTTIMIZZAZIONE DI TECNOLOGIE A FLUIDO ORGANICO PER LO
SFRUTTAMENTO DI SORGENTI ENERGETICHE A BASSA/MEDIA TEMPERATURA» come sopra indicato;
Dato atto che il presente provvedimento rientra tra le competenze della Struttura regionale Ricerca, Innovazione e Trasferimento Tecnologico, individuate dalla d.g.r. 87/2013, dalla d.g.r.
140/2013 e dal decreto del Segretario Generale n. 7110/2013;
Vista la l.r. 7 luglio 2008, n. 20 «Testo unico delle leggi regionali
in materia di organizzazione e personale», nonché i provvedimenti organizzativi conseguenti;
DECRETA
1. di approvare le seguenti variazioni al progetto «EN 14 – OTTIMIZZAZIONE DI TECNOLOGIE A FLUIDO ORGANICO PER LO SFRUTTAMENTO DI SORGENTI ENERGETICHE A BASSA/MEDIA TEMPERATURA» ripartiti come segue tra i due soggetti beneficiari:
POLITECNICO DI MILANO:
totale delle spese riconosciute ammissibili:
€ 491.987,37
contributo rideterminato:
€ 245.993,69
UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI BRESCIA:
spese riconosciute ammissibili:
€ 123.246,18
contributo rideterminato:
€ 61.623,09
2.di provvedere alla pubblicazione del presente atto sul Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia e sul sito della Regione
Lombardia all’indirizzo www.regione.lombardia.it nonché alla
pubblicazione di cui agli artt. 26 e 27 del d.lgs. 33/2013;
3. di disporre che Finlombarda s.p.a., in qualità di Soggetto
Gestore del suddetto Fondo, provveda a dare comunicazione,
ai sensi della normativa vigente, del predetto provvedimento ai
soggetti Beneficiari indicati nel presente decreto.
Il dirigente della struttura
ricerca, innovazione e trasferimento tecnologico
Carlo Corti
Bollettino Ufficiale
– 57 –
Serie Ordinaria n. 32 - Lunedì 04 agosto 2014
D.d.s. 29 luglio 2014 - n. 7228
«Bando di invito a presentare progetti di cooperazione
scientifica e tecnologica internazionale» emanato con
decreto del 2 luglio 2009 n. 6737: rideterminazione del
contributo concesso a beneficiari diversi per i progetti «SAL 11
– dispositivi fotonici nanostrutturati», «AGRO 01- FAPPAS», «MAN
11 - FLUIDS POROUS X RAY TOMOGRAFY», «SAL 22 – INIBITORI
DI ALK E ABL», «SAL 21 – RETRO-NET», «SAL 44 – potenzialita’
terapeutiche del sistema endocannabico nello sviluppo di
nuovi farmaci antidepressivi», «SAL 52- EBRAIN: BCI-ET nella
SLA»
IL DIRIGENTE DELLA STRUTTURA
RICERCA, INNOVAZIONE E TRASFERIMENTO TECNOLOGICO
Vista legge regionale del 19 febbraio 2014, n. 11 «Impresa
Lombardia: per la libertà di impresa, il lavoro e la competitività»;
Richiamati:
•la d.g.r. n 5200/2007, integrata con successive d.g.r.
n. 8545/2008 e 9634/2009, con cui è stato istituito, presso
Finlombarda s.p.a., il «Fondo per la promozione di accordi
istituzionali» (di seguito «Fondo»);
•il d.d.s. n. 6737 del 2 luglio 2009 con cui è stato approvato il «Bando di invito a presentare progetti di Cooperazione
Scientifica e Tecnologica Internazionale nelle aree tematiche agroalimentare, energia-ambiente (ivi incluso il piano
d’azione sul clima 2020 dell’UE), salute e manifatturiero
avanzato (ivi inclusi nuovi materiali e tecnologie per i beni
culturali») (di seguito, il «Bando»);
•il d.d.s. n. 6119 del 18 giugno 2010 «Bando di invito a presentare progetti di cooperazione scientifica e tecnologica
nei settori agroalimentare, energia-ambiente (ivi incluso il
piano d’azione sul clima 2020 dell’UE), salute e manifatturiero avanzato (ivi inclusi nuovi materiali e tecnologie per i
beni culturali) a valere sul "Fondo per la promozione di accordi istituzionali» istituito con d.g.r. n. 5200/2007, integrata
con le d.g.r. 8545/2008 e 9634/2009 - approvazione iniziative progettuali ammesse e non ammesse»;
•la d.g.r. n. 803 del 24 novembre 2010 «Determinazioni in merito al Fondo per la promozione di Accordi Istituzionali», che
ha stabilito che a partire dal 1° gennaio 2011, Cestec s.p.a.
subentra a Finlombarda s.p.a nella gestione del Fondo;
•la l.r. 16 luglio 2012, n. 12 «Assestamento al bilancio per l'esercizio finanziario 2012 ed al bilancio plurienn APPAS», con
l’Università degli Studi di Bergamo per il progetto «MAN 11
- FLUIDS POROUS X RAY TOMOGRAFY», con l’Università degli
Studi di Milano Bicocca per il progetto «SAL 22 – INIBITORI
DI ALK E ABL» e per il progetto «SAL 21 – RETRO-NET», con
l’Università degli Studi dell’Insubria per il progetto «SAL 44
– POTENZIALITA’ TERAPEUTICHE DEL SISTEMA ENDOCANNABICO NELLO SVILUPPO DI NUOVI FARMACI ANTIDEPRESSIVI»,
con l’IRCCS ISTITUTO AUXOLOGICO ITALIANO per il progetto
«SAL 52- EBRAIN:BCI-ET NELLA SLA» nei quali sono riportate le
modalità di erogazione degli interventi finanziari previste nel
bando e gli obblighi ad essi connessi;
Richiamate altresì:
•le linee guida di rendicontazione del febbraio 2011, trasmesse ai soggetti beneficiari e pubblicate sul sito di Finlombarda S.p.A. ed in particolare il punto 3.2 - Procedura di
rendicontazione - 3.2.3. Richiesta saldo;
•l’art. 12 del Bando avente ad aggetto «Procedure di stipula del contratto, di erogazione e di rendicontazione» ed in
particolare:
•il paragrafo 12.2 - «Modalità di erogazione delle agevolazioni finanziarie» che prevede che «in sede di erogazione
del saldo dell’agevolazione finanziaria si potrà procedere
alla rideterminazione dell’agevolazione finanziaria medesima, in relazione a diminuzioni dell’ammontare delle spese
ammissibili, precisando che in ogni caso le diminuzioni del
costo totale del Progetto di R&S presentato, pena la revoca
dell’agevolazione finanziaria, non devono superare la percentuale del 30% e non devono essere tali da comportare
la riduzione del costo del Progetto di R&S per una somma
eccedente euro 120.000 (centoventimila/00)»;
•il paragrafo 12.3 «Rendicontazione delle spese ammissibili»
che precisa la modalità di rendicontazione delle spese relative ai progetti ammessi all’agevolazione finanziaria;
Viste le note del 23 giugno 2014, in atti regionali rispettivamente prot. n. R1.2014.0024783, n. R1.2014. 0024785, n.
R1.2014.0024786 e n. R1.2014.0024787 del 14 luglio 2014, la nota del 9 luglio 2014 in atti regionali prot. n. R1.2014.0024781 del
14 luglio 2014 e la nota del 10 luglio 2014 Prot.n.R1.2014.0026000
del 22 luglio 2014, con cui Finlombarda, dopo aver accertato
in corso di verifica di rendicontazione finale che le spese ammissibili effettivamente sostenute dai soggetti beneficiari relativamente ai progetti sopracitati sono inferiori ai costi di progetto
ammessi, comunica che le diminuzioni del costo totale dei singoli progetti sono inferiori al 30%, proponendo la rideterminazione dei contributi concessi così come sotto indicato:
UNIVERSITA’ DEGLI STUDI DI PAVIA - progetto «SAL 11 – DISPOSITIVI
FOTONICI NANOSTRUTTURATI»:
– costi di progetto ammessi:
€ 319.200,00
– spese ammissibili:
€ 305.024,44
– contributo concesso:
€ 152.400,00
– contributo rideterminato:
€ 145.631,97
UNIVERSITA’ DEGLI STUDI DI PAVIA - progetto «AGRO 01- FAPPAS» :
– costi di progetto ammessi:
€ 301.062,00
– spese ammissibili:
€ 252.643,72
– contributo concesso:
€ 225.000,00
– contributo rideterminato:
€ 188.814,39
UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI BERGAMO - progetto «MAN 11 - FLUIDS
POROUS X RAY TOMOGRAFY»:
– costi di progetto ammessi:
€ 304.160,33
– spese ammissibili:
€ 298.918,81
– contributo concesso:
€ 151.267,77
– contributo rideterminato:
€ 148.661,01
UNIVERSITA’ DEGLI STUDI DI MILANO BICOCCA - progetto «SAL 22
– INIBITORI DI ALK E ABL»
– costi di progetto ammessi:
€ 600.000,00
– spese ammissibili:
€ 599.674,15
– contributo concesso:
€ 300.000,00
– contributo rideterminato:
€ 299.837,08;
UNIVERSITA’ DEGLI STUDI DI MILANO BICOCCA - progetto «SAL 21
– RETRO-NET»
– costi di progetto ammessi:
€ 404.016,86
– spese ammissibili:
€ 383.233,31
– contributo concesso:
€ 202.008,43
– contributo rideterminato:
€ 191.616,66
UNIVERSITA’ DEGLI STUDI DELL’INSUBRIA - progetto «SAL 44 – POTENZIALITA’ TERAPEUTICHE DEL SISTEMA ENDOCANNABICO NELLO
SVILUPPO DI NUOVI FARMACI ANTIDEPRESSIVI»
– costi di progetto ammessi:
€ 300.000,00
– spese ammissibili:
€ 293.812,27
– contributo concesso:
€ 150.000,00
– contributo rideterminato:
€ 146.906,14
Irccs – ISTITUTO AUXOLOGICO ITALIANO - «SAL 52- EBRAIN: BCI-ET
NELLA SLA»
– costi di progetto ammessi:
€ 488.942,00
– spese ammissibili:
€ 379.056,52
– contributo concesso:
€ 244.471,00
– contributo rideterminato:
€ 189.528,26
Valutata e fatta propria la proposta di Finlombarda in esito
all’istruttoria effettuata dalla stessa in qualità di soggetto gestore del Fondo come disciplinato dal bando, e verificato pertanto
che esistono i presupposti per procedere alla ridefinizione dei costi ammessi relativi ai progetti sopra citati e quindi dei contributi
concessi ai beneficiari indicati nella nota di Finlombarda stessa;
Ritenuto pertanto, ai sensi delle disposizioni contenute nel
Bando, di approvare la rideterminazione dei costi di progetto
ammessi e quindi del contributo concesso ai beneficiari sopra
menzionati;
Dato atto che il presente provvedimento rientra tra le competenze della struttura Ricerca Innovazione e Trasferimento Tecnologico individuate dalla d.g.r. n. 87/2013, dalla d.g.r. n. 140/2013
e dal decreto del Segretario generale n. 7110/2013;
Vista la l.r. 7 luglio 2008, n. 20 «Testo unico delle leggi regionali
in materia di organizzazione e personale», nonché i provvedimenti organizzativi conseguenti;
DECRETA
– 58 –
Serie Ordinaria n. 32 - Lunedì 04 agosto 2014
1. di approvare le rideterminazioni delle spese di progetto
ammesse e dei contributi concessi con il decreto n. 6119/2010,
così come riportati di seguito:
UNIVERSITA’ DEGLI STUDI DI PAVIA - progetto «SAL 11 – DISPOSITIVI
FOTONICI NANOSTRUTTURATI»:
– spese ammesse:
€ 305.024,44
– contributo rideterminato:
€ 145.631,97
UNIVERSITA’ DEGLI STUDI DI PAVIA - progetto «AGRO 01- FAPPAS» :
– spese ammesse:
€ 252.643,72
– contributo rideterminato:
€ 188.814,39
UNIVERSITA’ DEGLI STUDI DI BERGAMO - progetto «MAN 11 - FLUIDS
POROUS X RAY TOMOGRAFY»:
– spese ammesse:
€ 298.918,81
– contributo rideterminato:
€ 148.661,01
UNIVERSITA’ DEGLI STUDI DI MILANO BICOCCA - progetto «SAL 22
– INIBITORI DI ALK E ABL»
– spese ammesse:
€ 599.674,15
– contributo rideterminato:
€ 299.837,08;
UNIVERSITA’ DEGLI STUDI DI MILANO BICOCCA - progetto «SAL 21
– RETRO-NET»
– spese ammesse:
€ 383.233,31
– contributo rideterminato:
€ 191.616,66
UNIVERSITA’ DEGLI STUDI DELL’INSUBRIA - progetto «SAL 44 – POTENZIALITA’ TERAPEUTICHE DEL SISTEMA ENDOCANNABICO NELLO
SVILUPPO DI NUOVI FARMACI ANTIDEPRESSIVI»
– spese ammesse:
€ 293.812,27
– contributo rideterminato:
€ 146.906,14
Irccs – ISTITUTO AUXOLOGICO ITALIANO - «SAL 52- EBRAIN: BCI-ET
NELLA SLA»
– spese ammesse:
€ 379.056,52
– contributo rideterminato:
€ 189.528,26
2. di provvedere alla pubblicazione del presente atto sul Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia e sul sito della Regione
Lombardia all’indirizzo http:\\www.regione.lombardia.it, sezione
aiuti di stato, in ottemperanza a quanto previsto dall’articolo 9,
paragrafo 2 del Regolamento CE 800/2008 del 6 agosto 2008
nonché alla pubblicazione di cui agli artt. 26 e 27 del d.lgs.
33/2013;
3. di disporre che Finlombarda s.p.a., in qualità di Soggetto
Gestore del suddetto Fondo, provveda a dare comunicazione,
ai sensi della normativa vigente, del predetto provvedimento ai
Beneficiari di cui al punto 1. Il dirigente della struttura
ricerca, innovazione e trasferimento tecnologico
Carlo Corti
Bollettino Ufficiale
Bollettino Ufficiale
– 59 –
Serie Ordinaria n. 32 - Lunedì 04 agosto 2014
D.d.s. 29 luglio 2014 - n. 7229
Parziale rettifica al d.d.s. n. 403 del 24 gennaio 2014 «Bando
di invito a presentare progetti di cooperazione scientifica e
tecnologica internazionale» emanato con decreto del 2 luglio
2009 n. 6737: rideterminazione del contributo concesso a
beneficiari diversi per i progetti «NMR– id SAL-35», «COD MAX–
ID MAN-02», «Riduzione del rischio sismico dei beni storico
architettonici – ID MAN19» e «Approccio multidisciplinare
per l’innovazione della filiera di frutti tropicali – ID AGRO-16»
relativamente al progetto «COD MAX– ID MAN-02»
IL DIRIGENTE DELLA STRUTTURA
RICERCA, INNOVAZIONE E TRASFERIMENTO TECNOLOGICO
Vista legge regionale del 19 febbraio 2014, n. 11 «Impresa
Lombardia: per la libertà di impresa, il lavoro e la competitività»;
Richiamati:
•la d.g.r. n 5200/2007, integrata con successive d.g.r.
n. 8545/2008 e 9634/2009, con cui è stato istituito, presso
Finlombarda s.p.a., il «Fondo per la promozione di accordi
istituzionali» (di seguito «Fondo»);
•il d.d.s. n. 6737 del 2 luglio 2009 con cui è stato approvato il «Bando di invito a presentare progetti di Cooperazione
Scientifica e Tecnologica Internazionale nelle aree tematiche agroalimentare, energia-ambiente (ivi incluso il piano
d’azione sul clima 2020 dell’UE), salute e manifatturiero
avanzato (ivi inclusi nuovi materiali e tecnologie per i beni
culturali») (di seguito, il «Bando»);
•il d.d.s. n. 6119 del 18 giugno 2010 «Bando di invito a presentare progetti di cooperazione scientifica e tecnologica
nei settori agroalimentare, energia-ambiente (ivi incluso il
piano d’azione sul clima 2020 dell’UE), salute e manifatturiero avanzato (ivi inclusi nuovi materiali e tecnologie per i
beni culturali) a valere sul «Fondo per la promozione di accordi istituzionali» istituito con d.g.r. n. 5200/2007, integrata
con le d.g.r. 8545/2008 e 9634/2009 - approvazione iniziative progettuali ammesse e non ammesse»;
•la d.g.r. n. 803 del 24 novembre 2010 «Determinazioni in merito al Fondo per la promozione di Accordi Istituzionali», che
ha stabilito che a partire dal 1° gennaio 2011, Cestec s.p.a.
subentra a Finlombarda s.p.a nella gestione del Fondo;
•la l.r. 16 luglio 2012, n. 12 «Assestamento al bilancio per
l'esercizio finanziario 2012 ed al bilancio pluriennale
2012/2014 a legislazione vigente e programmatico - I provvedimento di variazione con modifiche di leggi regionali»
(BURL n. 29, suppl. del 16 luglio 2012) con cui è stata autorizzata la fusione per incorporazione di Cestec s.p.a. in
Finlombarda s.p.a.;
•il contratto stipulato da Cestec s.p.a. (ora Finlombarda
s.p.a.) con il Politecnico di Milano per il progetto «COD
MAX– ID MAN-02» nel quale sono riportate le modalità di
erogazione degli interventi finanziari previste nel bando e
gli obblighi ad essi connessi;
Richiamato il d.d.s. n. 403 del 24 gennaio 2014 «bando di invito a presentare progetti di cooperazione scientifica e tecnologica internazionale» emanato con decreto del 2 luglio 2009
n. 6737: rideterminazione del contributo concesso a beneficiari
diversi per i progetti «NMR– ID SAL-35», «COD MAX– ID MAN-02»,
«RIDUZIONE DEL RISCHIO SISMICO DEI BENI STORICO ARCHITETTONICI – ID MAN19» E «APPROCCIO MULTIDISCIPLINARE PER L’INNOVAZIONE DELLA FILIERA DI FRUTTI TROPICALI – ID AGRO-16», con
cui, a seguito della nota del 23 dicembre 2013, in atti regionali
prot. n. R1.2014.0000102 del 7 gennaio 2014, con la quale Finlombarda, propone la rideterminazione dei contributi concessi,
è stata approvata la rideterminazione del contributo concesso
per il progetto «COD MAX– ID MAN-02» come di seguito indicato:
POLITECNICO DI MILANO – DIPARTIMENTO DI INGEGNERIA
AEROSPAZIALE
• costi di progetto ammessi (d.d.s. 6119/2010):€ 300.000,00
€ 246.919,63
• spese ammesse rideterminate:
• contributo concesso (d.d.s. 6119/2010): € 150.000,00
€ 123.459,81
• contributo concesso rideterminato:
Viste le successive note del 23 giugno 2014, in atti regionali
Prot. n. R1.2014.0024784 del 14 luglio 2014 e del 9 luglio 2014,
in atti regionali Prot. n. R1.2014.0024782 del 14 luglio 2014 con
cui Finlombarda, in fase di erogazione del saldo per il progetto
«COD MAX– ID MAN-02» comunica che, a seguito di un’ulteriore verifica della rendicontazione, si è accorta di aver effettuato
un errore materiale (decurtazione doppia di una voce dell’importo di alcune voce non ammissibili) nel calcolo delle spese
da riconoscere ammissibili e quindi del contributo concesso
da rideterminare che, a differenza di quanto comunicato con
precedente nota del 23 dicembre 2013, in atti regionali prot. n.
R1.2014.0000102 del 7 gennaio 2014, risulta quindi essere pari a:
POLITECNICO DI MILANO – DIPARTIMENTO DI INGEGNERIA
AEROSPAZIALE
€ 247.099,03
• spese ammissibili:
€ 123.549,86
• contributo rideterminato:
Valutata e fatta propria la proposta avanzata da Finlombarda
in esito all’istruttoria effettuata dalla stessa in qualità di soggetto gestore del Fondo come disciplinato dal bando, e verificato
pertanto che esistono i presupposti per procedere alla rettifica
del d.d.s. 403/14 ridefinendo i costi ammessi relativi al progetto
«COD MAX– ID MAN-02» e quindi del contributo concesso al Politecnico di Milano;
Ritenuto pertanto, ai sensi delle disposizioni contenute nel Bando, di rettificare parzialmente il d.d.s. 403/2014, relativamente alla parte connessa alla rideterminazione degli importi del costo
e del contributo concesso al progetto «COD MAX– ID MAN-02»,
modificando i costi di progetto ammessi e quindi il contributo
concesso al Politecnico di Milano per il progetto «COD MAX– ID
MAN-02» con gli importi corretti sopra indicati;
Dato atto che il presente provvedimento rientra tra le competenze della struttura Ricerca Innovazione e Trasferimento Tecnologico individuate dalla d.g.r. n. 87/2013, dalla d.g.r. n. 140/2013
e dal decreto del Segretario generale n. 7110/2013;
Vista la l.r. 7 luglio 2008, n. 20 «Testo unico delle leggi regionali
in materia di organizzazione e personale», nonché i provvedimenti organizzativi conseguenti;
DECRETA
1. di rettificare parzialmente, a seguito di ulteriore verifica, il
proprio d.d.s. 403 del 24 gennaio 2014, relativamente solo alla
parte connessa al progetto «COD MAX– ID MAN-02», modificando l’importo delle spese riconosciute ammesse e quindi del
contributo concesso rideterminato al POLITECNICO DI MILANO
– DIPARTIMENTO DI INGEGNERIA AEROSPAZIALE per il progetto
«COD MAX– ID MAN-02» come segue:
• costi di progetto ammessi (d.d.s. 6119/2010):€ 300.000,00
€ 247.099,03
• spese ammesse rideterminate:
• contributo concesso (d.d.s. 6119/2010): € 150.000,00
€ 123.549,86
• contributo concesso rideterminato:
2. di provvedere alla pubblicazione del presente atto sul Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia e sul sito della Regione
Lombardia all’indirizzo http:\\www.regione.lombardia.it, sezione
aiuti di stato, in ottemperanza a quanto previsto dall’articolo 9,
paragrafo 2 del Regolamento CE 800/2008 del 6 agosto 2008
nonché alla pubblicazione di cui agli artt. 26 e 27 del d.lgs.
33/2013;
3. di disporre che Finlombarda s.p.a., in qualità di Soggetto
Gestore del suddetto Fondo, provveda a dare comunicazione,
ai sensi della normativa vigente, del predetto provvedimento ai
Beneficiari di cui al punto 1.
Il dirigente della struttura
ricerca, innovazione e trasferimento tecnologico
Carlo Corti
– 60 –
Serie Ordinaria n. 32 - Lunedì 04 agosto 2014
D.G. Ambiente, energia e sviluppo sostenibile
D.d.s. 28 luglio 2014 - n. 7189
Progetto di ampliamento del porto turistico denominato
Nautica Pezzotti, nel comune di Iseo (BS). Proponente: Nautica
Pezzotti Antonio. Verifica di assoggettabilità alla valutazione
d’impatto ambientale, ai sensi del d.lgs. 152/2006 e della l.r.
5/2010
IL DIRIGENTE DELLA STRUTTURA
VALUTAZIONE DI IMPATTO AMBIENTALE
OMISSIS
DECRETA
1. Di escludere dalla procedura di valutazione d’impatto ambientale - ai sensi dell’art. 20 del d.lgs. 152/2006 - il progetto di
ampliamento del porto turistico denominato Nautica Pezzotti,
nel Comune di Iseo (BS), nella configurazione progettuale che
emerge dagli elaborati depositati dal proponente Nautica Pezzotti, a condizione che siano ottemperate le prescrizioni formulate nel paragrafo conclusivo «Quadro delle prescrizioni» della
relazione istruttoria allegata quale parte integrante e sostanziale
del presente atto, che dovranno essere espressamente recepite
nei successivi iter e provvedimenti di autorizzazione e approvazione del progetto in stesso;
2. La Provincia di Brescia è tenuta a vigilare sul rispetto delle
prescrizioni di cui al precedente punto, così come recepite nel
provvedimento di autorizzazione/approvazione, e a segnalare tempestivamente all’autorità competente in materia di V.I.A.
eventuali inadempimenti, ai sensi e per gli effetti dell’art. 29 del
d.lgs. 152/2006;
3. Ai sensi dell’art. 26, comma 6, del d.lgs. 152/2006, il progetto
in parola dovrà essere realizzato entro cinque anni dalla data di
pubblicazione del presente provvedimento;
4. Di trasmettere copia del presente decreto al proponente
Nautica Pezzotti Antonio;
5. Di informare contestualmente della presente determinazione, il Comune di Iseo, la Provincia di Brescia e l’ARPA Lombardia;
6. Di provvedere alla pubblicazione sul BURL della sola parte
dispositiva del presente decreto;
7. Di provvedere altresì alla pubblicazione integrale del presente provvedimento sul sito web www.cartografia.regione.lombardia.it/silvia/;
8. Di rendere noto che contro il presente decreto è proponibile ricorso giurisdizionale presso il T.A.R. della Lombardia secondo
le modalità di cui al d.lgs. 2 luglio 2010, n. 104, ovvero è ammesso ricorso straordinario al capo dello Stato, rispettivamente nei
termini di 60 o 120 giorni dalla data di pubblicazione sul B.U.R.L.
della parte dispositiva del presente atto.
Il dirigente
Silvio Landonio
Bollettino Ufficiale