I nuovi servizi di bonifico SCT e addebito diretto SDD

I NUOVI SERVIZI DI BONIFICO E
ADDEBITO DIRETTO
COME CAMBIANO PAGAMENTI E INCASSI CON LA SEPA
Guida per le aziende
Versione 3.0 febbraio 2014
Versione 2.0
La SEPA include 33 Paesi:
17 Paesi UE che utilizzano l’Euro
come loro valuta:
Italia
Germania
Francia
Spagna
Portogallo
Grecia
Austria
Finlandia
Irlanda
Paesi Bassi
Belgio
Lussemburgo
Slovenia
Cipro
Malta
Estonia
Slovacchia
Un supporto all’Azienda
La nostra Banca comprende le opportunità e le sfide che il
vostro Business deve affrontare con la migrazione alla SEPA,
sfide strettamente legate
alle vostre specifiche esigenze
nell’ambito delle operazioni di pagamento e di incasso.
Per tale ragione abbiamo pensato di mettere a Vostra
disposizione questa Brochure, una guida sintetica sulle
principali tematiche e attività necessarie per completare il
percorso verso la SEPA.
(*)La Croazia dal 1° Luglio 2013 ha acquisito lo status di Stato
Membro dell’Unione Europea e di conseguenza è entrata a far parte
della SEPA. La raggiungibilità delle Banche croate agli schemi SEPA
sarà però effettuata tramite un percorso graduale. I BIC raggiungibili
per singolo schema di riferimento sono pubblicati sul sito EPC, come
per tutti i paesi dell’area SEPA. Per i pagamenti tra Italia e Croazia,
sarà prevista inizialmente una doppia gestione: attraverso le attuali
procedure di gestione dei pagamenti extra UE e attraverso SCT e SDD
per le banche aderenti a SEPA.
11 Paesi UE che utilizzano una
valuta diversa:
Regno Unito
Svezia
Danimarca
Lettonia
Lituania
Polonia
Repubblica Ceca
Ungheria
Bulgaria
Romania
Croazia*
5 Paesi esterni all’UE che utilizzano
una valuta diversa:
Islanda
Norvegia
Liechtenstein
Svizzera
Principato di Monaco
SEPA End Date – Brochure per le Aziende
2
Sommario
SOMMARIO
3
SEPA RIDEFINISCE I PAGAMENTI E GLI INCASSI EUROPEI
4
QUALI PRODOTTI MIGRANO A SEPA?
5
SEPA CREDIT TRANSFER
6
COSA CAMBIA RISPETTO AL BONIFICO TRADIZIONALE
SEPA DIRECT DEBIT
COSA CAMBIA RISPETTO AL RID
DUE SCHEMI DI ADDEBITO SEPA DIRECT DEBIT (SDD)
COME MIGRARE LE DELEGHE RID IN ESSERE AD UN ADDEBITO DIRETTO SEPA
1) Recuperare i codici IBAN e le altre informazioni delle deleghe RID in essere
2) Aggiornare i propri sistemi informativi
3) Informare la propria clientela sul passaggio al SDD
4) Indicare la coordinata d’azienda RID nel campo del messaggio SEPA che contiene il numero univoco del
mandato
5) Adottare il nuovo Creditor Identifier
IL SERVIZIO SEDA (SEPA Compliant Electronic Database Alignement)
SEPA NEI PRODOTTI ONLINE CARIFE
SCT – Bonifici SEPA
SDD – SEPA Direct Debit
SDD – Come scegliere RID arricchito o SDD XML
Carife Impresa Online: presentazione SDD Sepa Direct Debit in DIGITAZIONE
Carife Impresa Online: presentazione SDD Sepa Direct Debit in importazione (flusso XML)
Carife Impresa Online: presentazione RID arricchito in DIGITAZIONE
Carife Impresa Online: presentazione RID arricchito in importazione (flusso CBI)
FAC-SIMILE MODELLI
Fac-simile mandato SEPA B2C CORE DIRECT DEBIT
Fac-simile mandato SEPA B2B DIRECT DEBIT
Fac-simile lettera Azienda-Cliente per adesione SDD
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SEPA End Date – Brochure per le Aziende
3
SEPA ridefinisce i
pagamenti e gli incassi
europei
SEPA (Single Euro Payments Area) è stata sviluppata dallo
European Payments Council (EPC) con lo scopo di creare
un’area unica per i pagamenti e gli incassi in Euro senza
frontiere in tutti i 33 Paesi aderenti, rendendo le transazioni
SEPA tanto facili da effettuare e ricevere come le attuali
domestiche.
SEPA è ora realtà e la Banca è pronta per supportarvi nella
transizione
Il percorso SEPA
A partire dal lancio di SEPA nel 2008, il panorama dei
pagamenti europei ha subito significativi cambiamenti:
- La maggior parte dei paesi SEPA ha dovuto recepire la direttiva
sui servizi di pagamento (PSD) nel novembre 2009 dei pagamenti
europei e per stabilire la base giuridica della SEPA
- A Marzo 2012 è stato approvato dal Parlamento Europeo il
Regolamento SEPA End Date (Regolamento 260/12)
- Il Regolamento 260/12 ha definito il 1 Febbraio 2014 come
termine perentorio per migrare tutte le transazioni all’interno
dell’area Euro verso gli schemi SEPA
- Questo significa che tutte le transazioni all’interno dell’area Euro
dovranno essere conformi agli schemi Sepa entro tale data, mentre
le transazioni in Euro nei paesi non appartenenti all’Euro Zona
dovranno essere conformi a SEPA entro il 31 Ottobre 2016
- Le Aziende devono iniziare a pianificare oggi la loro transizione
per rispettare l’End Date e comprendere a pieno i vantaggi e
benefici della SEPA
Il termine perentorio per
migrare agli schemi SEPA tutte
le transazioni in Euro
all’interno dell’Euro Zona sia
per i Credit Transfers (bonifici)
sia per i Direct Debits (addebiti
diretti) è fissato al 1 Febbraio
2014
SEPA End Date – Brochure per le Aziende
4
Quali prodotti migrano a
SEPA?
A partire dal 1° Febbraio 2014 il servizio di addebito RID sarà
sostituito dal SEPA Direct Debit (SDD) mentre i bonifici
saranno sostituiti dal SEPA Credit Transfer (SCT).
Nel provvedimento attuativo del Regolamento europeo
approvato il 12 Febbraio 2013(*) la Banca d'Italia ha chiarito che i
servizi di pagamento nazionali che saranno definitivamente
sostituiti sono il servizio di addebito RID ed il bonifico, sia
disposto dai clienti con addebito di un conto, sia per cassa, cioè
con pagamento in contanti della somma da trasferire.
Altri servizi di pagamento come Ri.Ba., MAV, RAV e i
Bollettini bancari e postali - che non trovano una diretta
corrispondenza con i servizi di addebito e di bonifico SEPA potranno invece continuare ad essere utilizzati(**).
Per i RID finanziari e RID a
importo fisso il passaggio alla
SEPA è stato fissato entro il 1°
Febbraio 2016
Per i servizi di addebito diretto particolari, come il RID
finanziario (addebito diretto nazionale utilizzato per
pagamenti collegati alla gestione di strumenti finanziari) e il
RID a importo fisso (addebito diretto a importo prefissato
all'atto del rilascio dell'autorizzazione all'addebito in conto), è
previsto un periodo più lungo il passaggio alla SEPA entro il 1°
febbraio 2016.
*
Per gli approfondimenti si rimanda al sito della Banca d'Italia:
www.bancaditalia.it
** Come stabilito dal citato provvedimento della Banca d'Italia si provvederà a
razionalizzare anche gli strumenti di pagamento esclusi dalla migrazione al
fine di rendere più integrato ed efficiente il panorama dei servizi di
pagamento nazionali
SEPA End Date – Brochure per le Aziende
5
SEPA Credit Transfer
Il SEPA Credit Transfer (SCT) è uno schema di pagamento
standardizzato per i pagamenti in Euro all’interno dell’area
SEPA, rivolto ad Aziende e Consumatori.
A partire dal 1 Febbraio 2014 il bonifico nazionale cesserà di
essere utilizzato e sarà sostituito dal SEPA Credit Transfer.
Se da questa data l’Azienda non avrà ancora adeguato i propri
sistemi informativi la banca provvederà comunque alla
conversione dei tracciati tradizionali.
COSA CAMBIA
TRADIZIONALE
RISPETTO
AL
BONIFICO
I principali impatti per le Aziende sono:
Dal 1° Luglio 2013 non si dovrà più indicare il BIC per il
conferimento di SCT domestici (destinazione Italia): sarà richiesto
unicamente l’IBAN
Adeguamento dei propri sistemi informativi entro il 1 Febbraio
2016, per il conferimento di ordini di pagamento massivi tramite il
nuovo formato SEPA basato sullo standard internazionale ISO
20022 XML
Per gli SCT transfrontalieri il BIC non sarà più richiesto dal 1°
Febbraio 2016
Il numero di C.R.O. per i bonifici SCT ha una lunghezza di 35
caratteri rispetto agli attuali 11.
Entro il 1 Febbraio 2016
l’Azienda deve adeguare i
propri sistemi informativi per
utilizzare i nuovi formati SEPA
basati sullo standard ISO 20022
XML .
Altrettanto importanti sono le informazioni per la
riconciliazione del pagamento (remittance information) che
possono essere inserite:


in un campo di testo libero di 140 caratteri, utilizzando le
regole di formattazione messe a punto dal European
Association of Corporate Treasures (EACT)
in un campo di testo strutturato
Le informazioni inserite dall’Ordinante in tali campi del
messaggio elettronico di bonifico vengono fatte pervenire
integralmente al Beneficiario. Ciò consentirà alle imprese
creditrici di raggiungere elevati gradi di automazione nei
processi di contabilizzazione degli incassi e un tempestivo
aggiornamento dei partitari clienti, con significative riduzioni
degli oneri amministrativi e di processo, nonché dei connessi
rischi operativi.
SEPA End Date – Brochure per le Aziende
6
SEPA Direct Debit
Lo schema SEPA Direct Debit (SDD) è stato avviato il 1
Novembre 2009. È lo schema paneuropeo di addebito diretto
per disposizioni di incasso nazionali e transfrontaliere in euro
per tutti i 33 Paesi aderenti a SEPA
COSA CAMBIA RISPETTO AL RID
L’SDD è - alla stregua del RID – un servizio di incasso basato
sulla sottoscrizione da parte del debitore di un’autorizzazione
(Mandato) a prelevare i fondi dal proprio conto corrente
UN CONFRONTO TRA RID E SDD
L’addebito diretto viene utilizzato diffusamente per un numero
sempre maggiore di pagamenti, per lo più di natura ricorrente,
come ad esempio: bollette di utenze, rate per i mutui, forniture
commerciali, rate per abbonamenti a riviste o iniziative solidali,
acquisti di carburante fra punti di distribuzione e società petrolifere
etc. L’addebito SEPA DIRECT DEBIT può essere utilizzato anche
per effettuare un singolo pagamento (ad esempio l’acquisto di un
elettrodomestico o uno specifico servizio).
La gestione dei mandati è a
carico dell’Azienda che ha la
responsabilità di raccogliere,
conservare ed esibire, in caso di
contestazioni, i mandati di
addebito sottoscritti dai clienti
debitori, oltre che la gestione di
eventuali variazioni o
cancellazioni del mandato
richieste dai clienti
UN CONFRONTO TRA DELEGA RID E MANDATO SEPA
A differenza della delega RID, il Mandato SEPA viene rilasciato
dal debitore esclusivamente all’azienda creditrice che, a valere sul
mandato firmato dal suo cliente (sia esso consumatore o altra
impresa), avvia la riscossione delle somme dovute attraverso la
propria Banca.
Passando alla SEPA, le imprese avranno la responsabilità di
raccogliere, conservare ed esibire in caso di contestazioni i mandati
di addebito sottoscritti dai clienti debitori, oltre che la gestione di
eventuali variazioni o cancellazioni del mandato richieste dai
clienti, attività che invece oggi vengono soddisfatte dal servizio di
“Allineamento Elettronico Archivi A.E.A.” offerto in forma gratuita
dalle banche che non sarà più utilizzato per il servizio SDD Sepa.
L’azienda creditrice pertanto non dovrà più trasmettere alle
banche richieste di AEA (Allineamento Elettronico Archivi RID) e
non riceverà messaggi AEA dalle banche.
Esclusivamente per gli addebiti B2B (non consumatori) ci sarà la
necessità per il debitore, di presentazione del mandato SDD alla
propria banca per autorizzare l’addebito.
SEPA End Date – Brochure per le Aziende
7
DUE SCHEMI DI ADDEBITO SEPA DIRECT
DEBIT (SDD)
L’addebito SEPA avviene utilizzando due differenti schemi a
seconda della classificazione del cliente debitore

Addebito SEPA Direct Debit Schema “Core”
Utilizzabile nei confronti del cliente sia “consumatore” che
“non consumatore” (impresa o microimpresa). Questo
strumento consente al cliente debitore di chiedere il rimborso
delle operazioni addebitate fino a 8 settimane successive alla
data di addebito, qualora l’importo sia errato o l’addebito non
sia coerente con quanto concordato con l’impresa creditrice.
Addebito SEPA Direct Debit Schema B2B (Business to
Business)
Riservato esclusivamente a clienti “non consumatori” (imprese
e microimprese). Questa tipologia di addebito non prevede, a
differenza dello schema SDD Core, in nessun caso il diritto
dell’impresa debitrice a chiedere il rimborso al creditore, se il
mandato è stato validamente sottoscritto. Per limitare i rischi
nei rapporti fra le imprese, la banca del debitore, prima di
addebitare sul conto la prima richiesta di addebito ricevuta,
verifica su segnalazione dell’impresa debitrice la validità del
mandato. E’ pertanto responsabilità del debitore, presentare il
mandato sottoscritto alla propria banca per il caricamento nei
propri archivi, in modo che la richiesta di addebito risulti
autorizzata.
Per una visione d’insieme del processo di funzionamento di un
addebito SEPA Direct Debit si veda il grafico di seguito riportato:
Banca
Presentazione addebito diretto
6
L’SDD “Core” consente al
cliente debitore di chiedere il
rimborso delle operazioni di
addebito fino a 8 settimane
dalla data di addebito
L’SDD “B2B” è riservato
esclusivamente ai clienti “non
consumatori” e non prevede in
nessun caso il diritto
dell’impresa debitrice a
chiedere il rimborso
all’azienda creditrice.
In entrambi i casi però è
prevista la richiesta di
rimborso entro 13 mesi in caso
di addebiti NON autorizzati.
3
Accredito del conto del beneficiario
Beneficiario
2
4
Fattura o avviso di scadenza
con notifica di addebitoi
Invio del flusso di addebito
Banca del Beneficiario
Banca
5
Mandato di addebito

1
Addebito conto del cliente/estratto conto
Banca del Debitore
Debitore
SEPA End Date – Brochure per le Aziende
8
ENTRAMBE LE FORME DI ADDEBITO PREVEDONO:







La sottoscrizione di un mandato (per il momento solo
cartaceo) con il quale il cliente autorizza il creditore e la
propria banca ad addebitare il suo conto, come
individuato dall’IBAN.
La conservazione del mandato a cura del creditore.
La possibilità di indicare sul mandato che
l’autorizzazione vale solo per un singolo addebito.
L’invio da parte del creditore tramite la propria banca
delle richieste di incasso contenenti tutti i dati del
mandato alla banca del debitore.
Il diritto del cliente debitore di opporsi all’operazione
entro il giorno lavorativo che precede la data di
addebito.
Il diritto di rimborso su operazioni addebitate in assenza
di un mandato valido (operazioni non autorizzate dal
cliente debitore) fino a 13 mesi dalla data di addebito.
Il diritto di rimborso per SDD B2C CORE nelle 8
settimane successive alla data di addebito.
Sia l’SDD Core che il B2B
prevedono il diritto al
rimborso su operazioni
addebitate in assenza di un
mandato valido fino a 13 mesi
dalla data di addebito
SEPA End Date – Brochure per le Aziende
9
COME MIGRARE LE DELEGHE RID IN ESSERE
AD UN ADDEBITO DIRETTO SEPA
Poiché il
Regolamento 260/12 e la normativa italiana
prevedono la continuità legale delle deleghe in essere , le
imprese creditrici potranno effettuare disposizioni di incasso
con addebito SEPA a valere su deleghe RID in essere senza
dover procedere ad una nuova raccolta dell’autorizzazione da
parte del cliente debitore
Per farlo occorre:
1. Essere in possesso dei codici IBAN aggiornati dei conti
riferiti ai propri clienti debitori utilizzando nel caso
l’apposita messaggistica prevista dalla procedura di
Allineamento Elettronico Archivi A.E.A. (CAUSALE 91211).
2. Aggiornare i propri sistemi informativi ai nuovi tracciati e
formati delle disposizioni d’incasso SEPA (standard
internazionale ISO 20022 XML). I nuovi standard XML sono
reperibili
previa
registrazione
gratuita
sul
sito
http://www.cbi-org.eu
3. Informare la propria clientela sulla migrazione al nuovo
strumento di pagamento conformemente a quello che
prevede la normativa italiana
4. Indicare la coordinata d’azienda RID (debitrice) nel campo
del messaggio SEPA che contiene il numero univoco del
mandato SEPA: pertanto per ex posizioni RID (per le quali
rimane valido l’allineamento elettronico archivi pregresso), è
necessario indicare nel campo “identificativo mandato” il
codice con cui il debitore era conosciuto dal creditore:
COD.SIA+tipo codice+CODICE UTENTE
Dove tipo codice è una cifra che rappresenta il tipo di codice
utilizzato per identificare il debitore RID (1:utenza,
2:matricola, 3:codice fiscale, 4:codice cliente, ecc..). Esempio:
ABCDE3VLIFNC76A04A255Z
5. Adottare il nuovo Creditor Identifier valido a livello
europeo al posto del tradizionale codice SIA
È a disposizione delle Aziende
uno strumento centralizzato
per l’assegnazione automatica
dei Creditor Identifier
strutturati nel rispetto delle
regole previste dallo schema
paneuropeo (per maggiori
dettagli si consulti la Circolare
ABI serie tecnica N° 10 del 23
Aprile 2013)
Si ricorda alle Aziende che,
con obbligo a partire dal 1
settembre 2013, i PSP non
accetteranno più disposizioni
di incasso RID aventi data
scadenza successiva al 31
Gennaio 2014 (Circolare ABI
serie tecnica N°10 del 23 Aprile
2013)
SEPA End Date – Brochure per le Aziende
10
1) Recuperare i codici IBAN e le altre informazioni
delle deleghe RID in essere
Ogni azienda creditrice deve essere in possesso delle informazioni
obbligatorie previste dai mandati SEPA e relative a deleghe RID
esistenti. Il dato di maggiore rilevanza è la coordinata IBAN
(International Bank Account Number) del conto sul quale sono
addebitate le disposizioni d’incasso RID.
Nel recuperare tali informazioni l’azienda può:


Richiedere tali informazioni direttamente ai propri clienti
debitori
Richiedere un aggiornamento direttamente alla propria
banca attraverso la funzionalità di Inquiry deleghe RID
del servizio AEA (Allineamento Elettronico Archivi) messo
a disposizione dalle banche, mediante i seguenti step:
L’azienda può inviare un messaggio elettronico CAUSALE 91211
alla propria banca (Banca di Allineamento) indicando le
coordinate d’azienda RID usate normalmente per gli addebiti RID.
(Tramite Carife Impresa Online è possibile inviare massivamente le
richieste 91211 relative ai contatti inseriti in rubrica, i dettagli sono
presenti nei paragrafi successivi)
La Banca di Allineamento invia le richieste alle banche dei debitori.
La banca del debitore riceve la richiesta, verifica i dati e risponde
alla Banca di Allineamento con un messaggio elettronico
contenente i dati della delega RID oppure un messaggio di mancato
allineamento (es. Delega RID sconosciuta, autorizzazione revocata,
trasferita su altra banca).
La Banca di Allineamento comunica all’azienda richiedente gli esiti
della richiesta di allineamento con un messaggio elettronico.
L’azienda provvede ad aggiornare i propri archivi con le
informazioni ricevute oppure, in caso di mancato allineamento,
contatta direttamente il proprio cliente debitore.
N.B. Dal 1 settembre 2013 il
sistema interbancario NON
accetterà più disposizioni RID
con scadenza superiore al
31/1/2014
La funzionalità di inquiry AEA
sarà a disposizione delle
aziende fino al 1 febbraio 2014
per consentire la migrazione
delle deleghe RID in essere
SEPA End Date – Brochure per le Aziende
11
2) Aggiornare i propri sistemi informativi
Per utilizzare il nuovo addebito SEPA Direct Debit, ogni azienda
deve adeguare i propri sistemi informativi per procedere alla
raccolta dei mandati, alla produzione dei flussi delle disposizioni
d’incasso e alla loro trasmissione alle banche.
Nello specifico l’Azienda deve:
1.
Integrare i database contenenti le informazioni delle
domiciliazioni RID con i campi relativi alle informazioni dei
mandati SEPA Direct Debit.
2.
Adeguare i sistemi che gestiscono l’AEA alle nuove
specifiche del servizio SEDA (vedi oltre le specifiche).
3.
Produrre tutti i messaggi per le banche secondo lo standard
ISO 20022 XML (obbligatorio dal 1 febbario 2016).
4.
Eseguire il monitoraggio delle capacità dei canali di
comunicazione con il settore bancario per veicolare messaggi di
grandi dimensioni.
5.
Valutare eventuali impatti e adeguamenti nei sistemi di
gestione e raccolta dei mandati.
In generale le aziende dovranno
valutare e gestire gli impatti
derivanti dall’adozione dei nuovi
addebiti SEPA sui sistemi di
commercializzazione,
fatturazione, amministrazione e
gestione della tesoreria
SEPA End Date – Brochure per le Aziende
12
3) Informare la propria clientela sul passaggio al SDD
L’azienda creditrice deve inviare una comunicazione scritta alla
propria clientela per avvisarla del passaggio dal servizio di incasso
nazionale RID al nuovo addebito SEPA Direct Debit almeno 30
giorni prima dalla data in cui effettuerà il primo addebito della
specie e comunque non oltre il 31 Dicembre 2013. Dovrà anche
essere definito lo schema a cui migrare in funzione della tipologia
del debitore (“consumatore” o “non consumatore”) delle attuali
facoltà di storno concesse e della natura dell’incasso (rid ordinario
o rid veloce).
L’Azienda Creditrice deve inviare
una comunicazione scritta alla
propria clientela per avvisarla del
passaggio al nuovo addebito
SEPA almeno 30 giorni prima
dalla data in cui effettuerà il primo
addebito SEPA Direct Debit e
comunque non oltre il 31/12/2013
SEPA End Date – Brochure per le Aziende
13
4) Indicare la coordinata d’azienda RID nel campo
del messaggio SEPA che contiene il numero univoco
del mandato
Per consentire alle banche di individuare le richieste di incasso
riferite alle deleghe RID preesitenti è indispensabile indicare nel
messaggio di addebito SEPA che riporta il codice univoco del
mandato (Unique Mandate Reference) la coordinata d’azienda RID
normalmente utilizzata che è così composta:



Dalla 1° alla 5° posizione: il codice SIA (alfanumerico)
Nella 6° posizione: il tipo codice individuale (es. 4)
Dalla 7° alla 22°posizione: il codice individuale (es. il codice
fiscale).
Queste informazioni devono essere indicate in sequenza nelle prime
22 posizioni del campo che contiene il numero univoco del mandato
SEPA (che ha una lunghezza di 35 caratteri) senza interposizione di
spazi o altri caratteri. Inoltre, il set minimo di informazioni della
delega RID che l’azienda deve indicare obbligatoriamente nel
mandato SEPA é composto da:






tipo di transazione (l’azienda dovrà indicare “first”nella
prima disposizione di addebito SEPA a valere su una delega
RID E “recurrent” nelle successive)
ragione sociale dell’azienda creditrice
creditor identifier dell’azienda creditrice
nome/ragione sociale del cliente debitore
IBAN del conto di addebito
Data di sottoscrizione del mandato (per le deleghe RID
convertite a mandati SEPA è suffciente indicare una data
convenzionale antecedente al 1 febbraio 2014)
SEPA End Date – Brochure per le Aziende
14
5) Adottare il nuovo Creditor Identifier
Con il nuovo addebito SEPA Direct Debit non verrà più
utilizzato il Codice Azienda SIA oggi utilizzato nel RID per
identificare in modo univoco un’azienda in ambito nazionale.
Al suo posto verrà utilizzato un codice costruito in modo molto
simile all’IBAN che permetterà al cliente e alla sua banca di
identificare in modo univoco una singola azienda non solo in
Italia, ma in tutta l’area SEPA: si tratta del Creditor Identifier o
Codice Identificativo d’Azienda.
La struttura del Creditor Identifier
Per l’Italia l’elemento qualificante del Creditor Identifier è il
Codice Fiscale/Partita IVA.
Per l’Italia il Creditor Identifier (CId) è composto da una stringa
alfanumerica di 23 caratteri ed è così strutturato:




Nelle prime 2 posizioni va inserito IT, codice ISO del nostro
Paese
Nella 3° e 4° posizione vengono inseriti due caratteri di
controllo calcolati sulla base dell’algoritmo Mod. 97 del ISO
Dalla 5° alla 7° trova spazio il Business Code
eventualmente scelto dall’azienda (il valore inserito di
default è “ZZZ”)
Le posizioni dalla 8° alla 23° devono essere valorizzate con
il Codice Fiscale/Partita IVA dell’azienda, con l’avvertenza
di inserire cinque zeri di riempimento a sinistra nel caso in
cui il codice identificativo nazionale sia un Codice Fiscale o
Partita IVA provvisori, che misurano entrambi 11 caratteri
L’univocità del mandato SEPA
viene determinata dalla
combinazione del codice del
mandato e del Creditor
Identifier al netto del Business
Code.
Le aziende devono avere cura di
non assegnare lo stesso codice
mandato a parità di Codice
Fiscale/Partita IVA ed in
maniera indipendente
dall’utilizzo o meno del
Business Code
Nota: Il Business Code eventualmente adottato dall’azienda
non viene considerato nel calcolo del check digit
I T 4 4 Z Z Z 0 0 0 0 0 1 2 3 4 5 6 7 8 9 1 2
Codice Paese
Business Code
Codice Fiscale/Partita IVA
Caratteri di controllo
Il Creditor Identifier può essere richiesto direttamente a Carife
rivolgendosi alla propria filiale
SEPA End Date – Brochure per le Aziende
15
IL SERVIZIO SEDA (SEPA Compliant Electronic
Database Alignement)
Con la gestione del Sepa Direct Debit l’azienda è tenuta a gestire i
mandati ricevuti dai propri clienti ed ha quindi la responsabilità di
conservare, modificare e eventualmente cancellare i mandati sulle
base di eventuali indicazioni dei clienti stessi.
Il Servizio aggiuntivo SEDA metterà a disposizione delle aziende
funzionalità analoghe a quelle offerte dall’AEA, consentendo
all’azienda creditrice di delegare alle banche la raccolta,
conservazione, modifica e cancellazione dei mandati come da
indicazioni fornite dai propri clienti debitori.
La “Tabella dei PSP aderenti” al servizio SEDA – che verrà
pubblicata nella sezione “Area AOS” del sito www.sepaitalia.eu
esporrà le banche aderenti con la tariffazione del servizio offerto.
Infatti, a differenza della procedura Allineamento Elettronico
Archivi che risultava un servizio gratuito per il cliente presentatore,
il Servizio Seda prevede che le banche domiciliatarie dei
movimenti di addebito SDD applichino una commissione per i
mandati di addebito dei propri clienti gestiti nei propri archivi.
il Servizio Seda prevede che le
banche domiciliatarie dei
movimenti di addebito SDD
applichino una commissione per
i mandati di addebito dei propri
clienti gestiti nei propri archivi.
Con SEDA l’azienda potrà:




Effettuare l’allineamento dei mandati raccolti con le banche
dei debitori
Ricevere in modalità elettronica le informazioni relative ai
mandati sottoscritti dal debitore presso la propria banca
Gestire le variazioni e le cancellazioni dei mandati SEPA
mediante messaggi elettronici con la banca del debitore
Attivare addebiti SEPA a valere su mandati sottoscritti dal
debitore presso la propria banca (funzionalità prevista solo
con SEDA Avanzato); in questo caso la Banca del Pagatore
si farà carico di verificare, acquisire e conservare i mandati
per conto dell’Azienda
Cosa deve fare l’azienda:


Comunicare il Creditor Identifier (comprensivo di Business
Code) con il quale aderire al modulo Base o Avanzato.
Scegliere un'unica Banca (PSP di Allineamento) per ogni
Creditor Identifier e stipulare il contratto; la banca/PSP
effettuerà il censimento nell'anagrafica procedurale per
ognuno dei Creditor Id aderenti a SEDA indicati nel
contratto)
SEPA End Date – Brochure per le Aziende
16

Adeguarsi nella gestione della messagistica SEDA (formato
XML o conversione AEA vs SEDA)
Fare la Riconciliazione contabile dei messaggi previsionali
con i rispettivi addebiti ricevuti dagli altri PSP.

SEDA
Le funzionalità del modulo SEDA “Base”
ARCHIVIO
ELETTRONICO
MANDATI
ACQUISIZIONE E
CONSERVAZIONE
DEI MANDATI
1
2
3
ARCHIVIO
ELETTRONICO
MANDATI
Richiesta di domiciliazione di un nuovo mandato
Richiesta di modifica del mandato 1
Comunicazione cancellazione del mandato
Segnalazioni di modifica del mandato 2
4
Richieste di Rendiconto di
Segnalazioni di cancellazione del
mandato
Dettaglio
dei Mandati
1
5
Conteggio dei M
5
PSP del Pagatore
Beneficiario
*
0
Beneficiario
3
3
SOTTOSCRIZIONE
MANDATO
3
Determinazione
Controlli aggiuntivi
2
sulle collection SDD a
Messaggio Previsionale
Messaggio Previsionale
valere su mandati
PSP di Allineamento
44
SEDA
PSP dei
Pagatori
Regolamento Canone
1
AT-01 “Unique Mandate Reference”, AT-02 “Identifier of the Creditor”, AT-03 “Name of the Creditor”.
2 AT-07 “The Account Number (IBAN) of the Debtor”
SEPA End Date – Brochure per le Aziende
17
SEDA
Le funzionalità del modulo SEDA “Avanzato”
ACQUISIZIONE E
CONSERVAZIONE
DEI MANDATI
ARCHIVIO
ELETTRONICO
MANDATI
ACQUISIZIONE E
CONSERVAZIONE
DEI MANDATI
1
2
3
ARCHIVIO
ELETTRONICO
MANDATI
Richiesta di domiciliazione di un nuovo mandato
Richiesta di modifica del mandato1
*
Comunicazione cancellazione del mandato
Segnalazioni di modifica del mandato 2
4
Richieste di Rendiconto di
Segnalazioni di cancellazione Dettaglio
del mandato
dei Mandati
1
5
Conteggio dei Mandati
5
Beneficiario
Richiesta di domiciliazione di un nuovo mandato
0
Beneficiario
PSP del Pagatore
6
*
Determinazione Canone
Controlli aggiuntivi
2
sulle collection SDD a
MANDATO
0
Messaggio Previsionale
Messaggio
Previsionale
valere su mandati
PSP di Allineamento
SEDA
PSP dei
Pagatori
3
3
SOTTOSCRIZIONE
3
44
Regolamento Canone
AT-01 “Unique Mandate Reference”, AT-02 “Identifier of the Creditor”, AT-03 “Name of the Creditor”.
2 AT-07 “The Account Number (IBAN) of the Debtor”
1
SEPA End Date – Brochure per le Aziende
18
SEPA nei prodotti online Carife
SCT – Bonifici SEPA
Sia il nuovo servizio Web@Carife che Carife Impresa Online
risultano abilitati alla nuova funzione “Bonifico SEPA”
Nuovo Web@Carife
Il nuovo Web@Carife prevede la funzione “Bonifico Italia e
Area SEPA” che permette di eseguire sia bonifici in Italia (anche
con detrazioni fiscali) che in Euro in Area SEPA.
La funzione “Bonifici Italia e Area SEPA” è inserita nell’area
BANCA / Bonifici
Titolari della vecchia postazione Web@Carife o di
Web@Carife Avanzato interessati ad usufruire della funzione
“Bonifici SEPA” dovranno contattare la propria filiale per
richiedere la migrazione ad un prodotto più aggiornato.
Nuovo Web@Carife
Carife Impresa Online
Carife Impresa Online permette di creare Bonifici SEPA sia in
digitazione che in importazione di flussi in formato XML.
I nuovi tracciati XML sono
http://www.cbi-org.eu
nell’area
registrazione gratuita al sito.
reperibili sul sito:
“standard”
previa
La funzione “Bonifici SEPA” è inserita nell’menu / Pagamenti
I titolari di Carife Impresa Online Plus (servizio multibanca)
sono già attivi alla funzione Bonifico SEPA
I titolari di Carife Impresa Online Base (servizio monobanca)
dovranno richiedere gratuitamente l’abilitazione ai Bonifici
SEPA contattando la propria filiale o contattando la Banca
tramite http://www.carife.it/contattaci
Carife Impresa Online
SEPA End Date – Brochure per le Aziende
19
SDD – SEPA Direct Debit
La presentazione di RID effettuata con le consuete modalità
sarà utilizzabile esclusivamente per le disposizioni effettuate
entro il 17 gennaio 2014 con scadenze antecedenti il 31 gennaio
2014
Per le presentazioni con scadenze successive sono disponibili
due opzioni:


presentazione di RID con alcune informazioni
“arricchite” per consentire alla Banca di trasformare in
autonomia la presentazione in SDD
presentare direttamente SDD
In entrambi i casi, producendo di fatto degli SDD e non dei
RID, l’azieda deve avere già verificato la documentazione
presente in questo manuale e adempiuto agli accorgimenti
previsti (mandato e comunicazione alla clientela).
Dati aggiuntivi obbligatori per
la presentazione di SDD (o RID
arricchito):
 Creditor Identifier
azienda creditrice
 IBAN completo del
debitore
Il nuovo Web@Carife, essendo un prodotto orientato alla
clientela retail non prevede le funzioni di presentazione SDD.
Web@Carife Avanzato non prevede la presentazione di SDD,
ma di RID con tracciato arricchito, sia in modalità digitazione
che in importazione.
Carife Impresa Online prevede la presentazione (in digitazione
e in importazione), sia del tracciato RID arricchito che di SDD
(con il nuovo tracciato XML)
Si ricorda che i tracciati “RID arricchito” e “SDD XML” sono
disponibili sul sito http://www.cbi-org.eu nell’area “Standard
tecnici / Incassi” previa registrazione gratuita.
Sia per la presentazione di RID arricchito che di SDD è
necessario avere a disposizione tre dati aggiuntivi rispetto alle
vecchie presentazioni RID:



Creditor Identifier dell’azienda creditrice (fornito dalla
Banca su richiesta)
Codice IBAN completo del debitore
CUC Azienda (fornito dalla banca) [solo per SDD]
In Carife Impresa Online è disponibile la funzione “Crea 91211”
nelle operazioni sui contatti della “Rubrica e AEA” che
permette di richiedere automaticamente alle Banche le
coordinate IBAN corrette dei debitori inseriti nella rubrica
(contenenti i dati di allineamento “ABI” “tipo codice” e
“codice”)
Carife Impresa Online:
funzione per il recupero
automatico dei dati dei debitori
SEPA End Date – Brochure per le Aziende
20
SDD – Come scegliere RID arricchito o SDD XML
Come indicato nel paragrafo precedente, entrambe le modalità
di presentazione (RID arricchito o SDD XML) hanno come
risultato finale la presentazione di SDD nei confronti dei
debitori.
Il formato “RID arricchito” è uno step intermedio nel processo
di migrazione del servizio RID ai nuovi standard SDD per dare
modo alle aziende ancora sprovviste di un software gestionale
in grado di produrre flussi nel nuovo standard XML di
continuare ad inviare presentazioni con il nuovo standard CBI
(anche se arricchito da nuovi dati).
Pertanto le aziende già dotate di un software gestionale in
grado di produrre flussi in formato SDD XML sono invitate ad
utilizzare il nuovo formato XML dopo aver richiesto
preventivamente il proprio Creditor Identifier alla Banca o
averlo generato in autonomia utilizzando l’algoritmo
presentato nel paragrafo “5) Adottare il nuovo Creditor
Identifier”
Le aziende sprovviste di un gestionale non ancora aggiornato ai
nuovi tracciati XML potranno continuare ad importare fino al
2016 tracciati nello standard CBI, ma tale flusso deve essere
aggiornato ai nuovi standard per includere le informazioni
necessarie aggiuntive (Creditor Identifier creditore, IBAN
debitore, mandato. Si veda paragrafo successivo per i dettagli.
Per le aziende che eseguono presentazione RID in sola
digitazione si consiglia:
Carife Impresa Online: digitazione utilizzando la nuova
funzione di Presentazione SDD
Web@Carife Avanzato: digitazione utilizzando la consueta
funzione che richiederà la compilazione dei dati necessari per
“arricchire” il tracciato.
SEPA End Date – Brochure per le Aziende
21
Carife Impresa Online: presentazione SDD Sepa
Direct Debit in DIGITAZIONE
Dal menù: Incassi / SDD - Sepa Direct Debit
Nuova disposizione: scegliere la modalità B2B o B2C Core in
base alle proprie esigenze e alla tipologia dei debitori.
I campi di seguito indicati sono fra quelli a compilazione
obbligatoria:
Codice CUC
Questo campo deve essere compilato in automatico dal sistema
dopo aver selezionato il Codice SIA Ordinante.
Se così non fosse si invita a contattare la banca per il corretto
censimento.
Tipo sequenza di incasso
 Prima di una serie di disposizioni
 Utilizzata per una serie di incassi a scadenze regolari
 Ultima di una serie di disposizioni
 Singola non ripetuta
l’azienda dovrà indicare “FRST”(first) nella prima disposizione
di addebito SEPA a valere su una delega RID E “RCUR”
(recurrent) nelle successive
Beneficiario
Selezionando la casella “Coincidente con ordinante” vengono
riportati gli stessi valori della sezione Ordinante
Identificativo
Selezionare “Azienda – Codice CUC” e impostare il proprio
CUC (fornito dalla Banca)
Istruzioni / Causale di addebito
Indicare il testo da riportare al debitore
Esempio:
SEPA End Date – Brochure per le Aziende
22
Debitore
• Recuperare il debitore dalla rubrica digitando le prime
lettere del nominativo ed attendendo la ricerca oppure inserire
nuovi dati: la casella “Salva contatto” permette di salvare il
debitore nella rubrica (accessibile da Menu / Servizi / Rubrica
e AEA)
• Inserire il tipo e il codice identificativo
• Inserire IBAN completo
Identificativo mandato e data sottoscrizione
Sono campi da compilare con i dati riportati nel mandato (ove
presente).
Per ex posizioni RID (per le quali rimane valido l’allineamento
elettronico archivi pregresso), è necessario indicare nel campo
“identificativo mandato” il codice con cui il debitore era
conosciuto dal creditore:
COD.SIA+tipo codice+CODICE UTENTE
Dove tipo codice è una cifra che rappresenta il tipo di codice
utilizzato per identificare il debitore RID (1:utenza, 2:matricola,
3:codice
fiscale,
4:codice
cliente,
ecc..).
Esempio:
ABCDE3VLIFNC76A04A255Z
Nella data sottoscrizione mandato fare riferimento alla
sottoscrizione del modulo di adesione RID
Tipo identificativo e Identificativo
In questo campo va riportato il Creditor ID (fornito dalla banca)
Esempio:
Carife Impresa Online: presentazione SDD Sepa
Direct Debit in importazione (flusso XML)
Si ricorda che i tracciati “XML” SDD sono disponibili sul sito
http://www.cbi-org.eu nell’area “Standard tecnici / Incassi”
previa registrazione gratuita.
Requisiti:



Codice CUC
Creditor ID
IBAN completo debitori
Modalità di trasmissione del file CBI RID Arricchito:
SEPA End Date – Brochure per le Aziende
23
1. Menu / Incassi / SDD - Sepa Direct Debit
2. Nuova disposizione / Importazione flussi XML
Identificativo mandato e data sottoscrizione
Sono campi da compilare con i dati riportati nel mandato (ove
presente).
Per ex posizioni RID (per le quali rimane valido l’allineamento
elettronico archivi pregresso), è necessario indicare nel campo
“identificativo mandato” il codice con cui il debitore era
conosciuto dal creditore:
COD.SIA+tipo codice+CODICE UTENTE
Dove tipo codice è una cifra che rappresenta il tipo di codice
utilizzato per identificare il debitore RID (1:utenza, 2:matricola,
3:codice
fiscale,
4:codice
cliente,
ecc..).
Esempio:
ABCDE3VLIFNC76A04A255Z
Nella data sottoscrizione mandato fare riferimento alla
sottoscrizione del modulo di adesione RID
Carife Impresa Online: presentazione
arricchito in DIGITAZIONE
RID
Si ricorda che la presentazione di RID arricchito genera di fatto
degli SDD e non dei RID: l’azieda deve avere già verificato la
documentazione presente in questo manuale e adempiuto agli
accorgimenti previsti (mandato e comunicazione alla clientela).
I campi di seguito indicati sono fra quelli di compilazione
obbligatoria:
Tipo incasso RID
Rid Ordinario  SDD B2C
Rid Veloce  SDD B2B
Id Creditore
E’ il creditor id fornito dalla Banca o calcolato dall’Azienda.
E’ nel formato ITxxx010000000123456789
IBAN Debitore
Valorizzare IBAN completo del debitore
Tipo sequenza
Valorizzare il tipo di addebito:
 Prima di una serie di disposizioni
 Utilizzata per una serie di incassi a scadenze regolari
 Ultima di una serie di disposizioni
 Singola non ripetuta
l’azienda dovrà indicare “FRST”(first) nella prima disposizione
di addebito SEPA a valere su una delega RID E “RCUR”
(recurrent) nelle successive
Data sottoscrizione mandato
SEPA End Date – Brochure per le Aziende
24
Indicare data sottoscrizione nuovo mandato o data di
riferimento sottoscrizione modulo di adesione RID
Flag di storno
Per B2C  Esiste il diritto al rimborso (D+8 settimane)
SEPA End Date – Brochure per le Aziende
25
Carife Impresa Online: presentazione
arricchito in importazione (flusso CBI)
RID
Si ricorda che i tracciati “RID arricchito” sono disponibili sul
sito http://www.cbi-org.eu nell’area “Standard tecnici /
Incassi” previa registrazione gratuita.
Principali novità rispetto al tracciato del RID standard:





Record di testa IR pos. 113: Tipo incasso RID (“blank” o
“U”:Core oppure “V”:B2B)
Record 16 pos. 45-79: Creditor Identifier
Record 17 pos. 11-37: coordinate IBAN debitore
Record 17 pos. 38-41: tipo sequenza: “FRST” :Prima di
una serie di disposizioni, “RCUR”: serie di incassi a
scadenze regolari, “FNAL”: ultima di una serie di
disposizioni, “OOFF”: singola non ripetuta
Record 17 pos. 42-47: data sottoscrizione mandato
l’azienda dovrà indicare “FRST”(first) nella prima
disposizione di addebito SEPA a valere su una delega RID E
“RCUR” (recurrent) nelle successive
Modalità di trasmissione del file CBI RID Arricchito:
3. Menu / Incassi / RID Arricchito
4. Nuova disposizione / Importazione flusso CBI
SEPA End Date – Brochure per le Aziende
26
Fac-simile modelli
Fac-simile mandato SEPA B2C CORE DIRECT DEBIT
SEPA End Date – Brochure per le Aziende
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SEPA End Date – Brochure per le Aziende
28
Fac-simile mandato SEPA B2B DIRECT DEBIT
SEPA End Date – Brochure per le Aziende
29
SEPA End Date – Brochure per le Aziende
30
Fac-simile lettera Azienda-Cliente per adesione SDD
[CARTA INTESTATA AZIENDA]
Rapporto
N. xxxxxx
Tipo Prodotto
XXXXXXX.
Codice Cliente
Xxxxxxxx
EGR. SIG.
ROSSI
MARIO
VIA DEL CORSO, 1
XXXXX, gg/mm/aaaa
Oggetto: UTILIZZO NUOVO ADDEBITO DIRETTO PANEUROPEO SEPA DIRECT DEBIT
(SDD) PER INCASSO IMPORTI AFFERENTI AL CONTRATTO DA LEI SOTTOSCRITTO
Gentile Cliente,
in base a quanto stabilito dal regolamento UE n.260/2012 del 14 marzo 2012, entro il 1° febbraio
2014 il servizio nazionale di addebito diretto in conto corrente RID sarà dismesso e sarà
sostituito da un servizio paneuropeo denominato SEPA DIRECT DEBIT (SDD). SEPA è la sigla
che identifica l’Area Unica dei Pagamenti in Euro (Single Euro Payments Area) ed ha l’obiettivo
di creare un mercato integrato per i pagamenti in Euro sul territorio europeo, senza distinzione
tra pagamenti nazionali e transfrontalieri.
A tal proposito La informiamo che, a partire dal XX/XX/XXXX, tutti i pagamenti afferenti al
contratto in oggetto, domiciliati sul suo conto (decidere se inserire o meno l’IBAN) e attualmente
basati sul servizio RID, saranno eseguiti mediante il nuovo servizio di Addebito Diretto SEPA,
secondo le regole definite dallo schema (effettuare una scelta tra i due casi successivi)
**** Caso 1 – Schema CORE (scelta obbligata se il cliente è classificato come “consumatore”)
*** CORE (SDD CORE) e verranno effettuati senza interruzioni rispetto ai pagamenti precedenti.
Le condizioni contrattuali resteranno quelle attualmente praticate e non subiranno alcuna
variazione.
SEPA End Date – Brochure per le Aziende
31
**** Caso 2 – Schema B2B (applicabile solo se il cliente è classificato come “non consumatore”)
*** B2B (SDD B2B) e verranno effettuati senza interruzioni rispetto ai pagamenti precedenti. Le
segnaliamo che le regole definite dallo schema SDD B2B consentono di richiedere il rimborso
esclusivamente nei casi in cui il soggetto pagatore non abbia sottoscritto un mandato di
pagamento; pertanto con il passaggio allo schema SDD B2B Lei accetta tale limitazione. Le altre
condizioni contrattuali resteranno quelle attualmente praticate e non subiranno alcuna
variazione.
Infatti, l’autorizzazione al pagamento degli addebiti RID da Lei sottoscritta mantiene la validità
anche per gli addebiti SDD ai sensi del sopra menzionato regolamento UE.
Tale variazione non comporterà per Lei alcun aggravio di costi, né attività aggiuntive.
Al fine di garantire la corretta esecuzione degli addebiti diretti effettuati con il nuovo servizio, La
invitiamo ad assicurarsi che la Banca di appoggio su cui è attivato il pagamento dei RID, abbia
provveduto ad abilitarLe il servizio SDD sul conto di riferimento.
Frase da aggiungere in caso di rinuncia alla prenotifica: Stante la natura del contratto in essere a
cui gli addebiti afferiscono, si conviene che non Le sarà inviata alcuna prenotifica prima di ogni
addebito, in quanto gli importi sono predeterminati o pre-determinabili in base alle regole
contrattuali sottoscritte dalle parti.
Le ricordiamo che è Suo diritto non accettare l’addebito attraverso il nuovo strumento SDD,
dandone comunicazione a mezzo raccomandata entro 30 giorni dalla presente comunicazione. In
tal caso il nostro personale sarà a Sua disposizione per individuare una modalità di pagamento
alternativa.
Come sempre Le confermiamo la piena disponibilità da parte del nostro personale per qualsiasi
ulteriore chiarimento in merito alla presente comunicazione.
Cordiali saluti.
< Denominazione Azienda …………………>
SEPA End Date – Brochure per le Aziende
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