&% % Giornale dell’Associazione Milanosud ANNO XVIII NUMERO 07 LUGLIO/AGOSTO 2014 ! VISITATECI SU WWW.MILANOSUD.IT M ichele Ainis voleva sorprenderci e ci è riuscito. Come la maggior parte degli editorialisti, Ainis crede che una strampaleria semidotta sia preferibile alla serietà delle analisi: con la prima si fa discutere e si entra nel circuito mediatico della chiacchiera; con la seconda si rischia di essere ignorati. Ainis è un costituzionalista molto letto e apprezzato. Il suo terreno è il Diritto, ma di Diritto si è poco occupato in un recente editoriale del Corriere della sera, che aveva il significativo titolo di “Stato di diritto e falsi miti - L’ingannevole uguaglianza”. Ainis si impanca a filosofo della libertà. E per colpire l’immaginazione, inventa un pericolo inesistente. La nostra società sarebbe minacciata nientemeno che da una pestilenza che si chiama “uguaglianza radicale”. Dove coglie i germi di questa pestilenza? Nell’immunità parlamentare per i senatori. Si sta discutendo, tanto aspramente quanto confusamente, se attribuire l’immunità parlamentare anche ai membri del senato riformato da Renzi. Il governo è orientato ad attribuirla; dalle opposizioni si levano molti no, ma con motivazioni e finalità diverse: alcuni si battono per toglierla anche ai deputati, mentre altri si pongono unicamente il problema di assecondare la ventata di antipolitica ponendo i senatori (la casta) esattamente sullo stesso piano dei comuni cittadini. Battendosi contro l’immunità alcune forze politiche non fanno altro che dar corpo alla insofferenza suscitata dagli scandali della politica. Sarà banale, qualunquistico, strumentale, ma altro non c’è. Scorgervi i prodromi di una rivoluzione egualitaria è a dir poco stravagante. Rispetto al pasticcio istituzionale che il Senato in salsa renziana configura, quello dell’immunità ai senatori non è che un aspetto marginale. Certo, non è il danno maggiore. Ma è un tema dal profilo marcatamente demagogico e questo spiega la vivacità del dibattito politico. Piero Pantucci Continua a pag 4 ALL’INTERNO Strisce blu e pass residenti: rivoluzione in Zona 5 Provocazione fascista in Zona 5 Cormet, le soluzioni possibili Sosta a pagamento entro l’anno per i pendolari nei pressi della M2 e lungo le linee 3 e 15; esentati i residenti che riceveranno un pass per auto L o avevamo annunciato nel settembre del 2012, giusto due anni fa: strisce blu in piazza Abbiategrasso entro la fine dell’anno. Ora il Comune ci riprova, con il medesimo annuncio, questa volta però sostenendolo con una delibera di Giunta, che amplia ulteriormente le aree coinvolte nella sosta a pagamento e boccia, definitivamente, il parcheggio di piazza Abbiategrasso, che sarà sostituito da un parcheggio a raso da 100/150 posti. Le strisce blu saranno disegnate nel raggio di 200 metri delle linee tramviarie del 3 e del 15 e delle fermate della metro di piazza Abbiategrasso e di Romolo. Costo della sosta 80 centesimi all’ora, per l’intera mattinata, fino alle ore 13. I residenti dei quartieri circostanti - Ronchetto delle Rane, Chiesa Rossa, Missaglia, Terrazze, Gratosoglio, Binda, Stadera, Spaventa, Cermenate, Tibaldi (vedi mappa a pag. 3 per i dettagli) – riceveranno un pass per auto, che li esenterà dal pagamento. Sembra dunque a una svolta il problema della sosta in zona 5. La marea di auto – studi viabilistici del Comune rilevano oltre 28mila ingressi giornalieri, con quasi 20mila auto alla ricerca di un parcheggio – che da anni ammorba di smog il quartiere e lo invade, rendendo impossibile la vita ai residenti, dovrebbe entro l’anno fermarsi. «Siamo soddisfatti che il Comune abbia finalmente deciso di realizzare le strisce blu, che chiediamo da anni per limitare il traffico in zona – afferma il presidente del Consiglio di Zona 5 Aldo Ugliano – così come siamo soddisfatti che il parcheggio interrato non si faccia più: avrebbe ulteriormente attirato gli automobilisti in città». Giovanna Fontana Continua a pag. 3 Gruppo Aiuti Alimentari chi è senza cibo non è lasciato solo 8 Profughi siriani a Chiaravalle Vacanze intelligenti %# " # " ' % # ' && $ Rubriche, libri, eventi 13 13-15 A causa dei lavori è prevista una circolazione alternativa. E per la chiusura di corso S. Gottardo il mercato di via Tabacchi, tra le proteste dei cittadini, trasloca in via Cermenate A pochi chilometri dalla Zona 5, a Locate Triulzi, tra proteste di cittadini e commercianti, sorgerà Scalo Milano City Style, il più grande centro commerciale d’Europa. Nonostante siano già iniziati i lavori, il progetto presenta ancora degli aspetti poco chiari. È partita martedì 1° luglio la nuova fase del cantiere per la riqualificazione di piazza XXIV Maggio, il progetto che trasformerà la piazza in un terrazzo sulla Darsena, con un’area verde e il nuovo mercato. Fino al 30 settembre cambierà la viabilità in zona, con la chiusura dell’accesso alla piazza per chi arriva da corso San Gottardo o da viale Col di Lana. Il traffico sarà deviato su due itinerari alternativi. Claudio Muzzana Continua a pag. 3 Partiti i lavori di rifacimento di strade e marciapiedi di tutta la città, segnalati da cittadini e CdZ, in vista di Expo. Gli interventi proseguiranno anche dopo il grande evento. Giovanna Tettamanzi 16 mesi di grande musica: dalla sinfonica alla barocca, dal jazz alla contemporanea e una serie di prime esecuzioni assolute per Expo "$ 12 Iniziative nelle biblioteche Regolamento a pag. 2 9 Arriva il mega centro commerciale La stagione XXL de laVerdi ! "$%" " 7 Piazza XXIV Maggio: nuova viabilità dal 1° luglio 231 concerti e 600 iniziative culturali I 4 6 Gioco d’azzardo: bloccata l’apertura della sala slot in piazza Abbiategrasso Articolo a pag. 3 l mese scorso, a Palazzo Marino, sotto gli occhi compiaciuti di mezza Giunta – presenti gli assessori De Cesaris, Del Corno e D’Alfonso – in una sala Alessi stracolma di giornalisti e appassionati, i maestri Zhang Xian (direttore musicale "# !$ "' ' INCONTRIAMOCI SU WWW.FACEBOOK.COM GRUPPO MILANOSUD Bocciato definitivamente il parcheggio interrato di piazza Abbiategrasso Il guaio dell’Italia? È l’uguaglianza! " # ! "#' de laVerdi) e Ruben Jais (direttore artistico), insieme a Gianni Cervetti e Luigi Corbani (rispettivamente presidente e direttore generale) hanno presentato alla città la stagione 2014 – 2015 dell’Orchestra Sinfonica di Milano Giuseppe Verdi. Un cartellone che è parso subito a tutti straordinario, per qualità e quantità dell’offerta musicale. Da settembre 2014 a dicembre 2015 si alterneranno sul palcoscenico dell’auditorium di corso San Gottardo – ma non solo: sono stati annunciati concerti flash mob in città – artisti provenienti da tutto il mondo; 64 settimane in cui, accanto alle grandi pagine sinfonico-corali, si avvicenderanno le rassegne Around the World (14 concerti), laBarocca (11 concerti), Made in Italy (12 concerti), Crescendo in musica (15 spettacoli), 5 appuntamenti in forma di Discovery, con musica del Novecento e contemporanea; 16 eventi speciali, tra cui il Concerto per l’Europa e il Concerto per la chiusura di Expo. Oltre ad appuntamenti di musica jazz e, in anteprima, The Expo Variations, 24 composizioni create appositamente per l’esposizione universale, dal giovane compositore Nicola Campogrande. La stagione 2014-2015, dedicata al direttore d’orchestra russo Vladimir Delman fondatore de laVerdi, in occasione del ventesimo anniversario della sua scomparsa, si apre domenica 14 settembre, con un programma interamente dedicato a Ciaikovskij, diretto dal maestro Xian Chang. Nel prosieguo della stagione saranno eseguite tutte le sinfonie e una selezione delle musiche dei balletti del compositore russo; completano il grande repertorio romantico le quattro sinfonie di Brahms, dirette da John Axelrold, autore negli anni scorsi di memorabili interpretazioni, e Gaetano D’Espinosa. Stefano Ferri Continua a pag 2 Roberto Caravaggi Servizio a pag. 11 Le gite di Milanosud 2 ANNO XVIII NUMERO 07 LUGLIO/AGOSTO 2014 L’orchestra laVerdi presenta una stagione XXL con 231 concerti 16 mesi di musica dalla sinfonica alla barocca, dal jazz alla contemporanea per arrivare a una serie di prime esecuzioni dedicate a Expo Segue dalla prima Dopo i concerti delle stagioni passate continua il lavoro dell’orchestra con l’esecuzione del ciclo delle sinfonie dispari di due mostri sacri come Beethoven e Mahler. Grande evidenza anche ai concerti per pianoforte, al punto che, con i 9 concerti per pianoforte di Mozart, che vedranno la presenza di grandi solisti, durante la presentazione della stagione si è parlato esplicitamente di un festival pianistico “nascosto” nel cartellone. Spazio anche alla musica di Bach, con la Passione Secondo Matteo e gli Oratori di Natale e Pasqua e ai Carmina Burana di Orff. Il cartellone propone al pubblico inoltre interessanti incursioni nel sinfonismo d’Oltreoceano, con la prima esecuzione italiana della nuova versione di Kaddish di Bernestein; la terza sinfonia di Winston Marsalis, così profondamente legata al mondo del Jazz; e l’roginale la versione dello Schiaccianoci di Duke Ellington. In programmaj12 anche Madame Butterfly, prodotta in collaborazione con il Teatro La Fenice, diretta da Jader Bignamini in forma di concerto; la Messa Requiem di Verdi; l’ouverture del Guglielmo Tell di Rossini e musiche di Bellini, Donizetti, Respighi, Scarlatti e ancora Verdi. Musica italiana anche il sabato pomeriggio con il ciclo Made in Italy (12 concerti), che si aprirà con un omaggio a due autori “milanesi” come Gino Negri e Fiorenzo Carpi. Come detto, la stagione 2014 -2015 sarà caratterizzata da Expo. Oltre ai 14 concerti della nuova serie Around the World con l’ esecuzione di composizioni che prenderanno spunto dagli inni nazionali di 24 dei partecipanti all’esposizione universale, con partiture legate al tema del cibo; sono previsti il Concerto per l’Europa (9 maggio 2015), il Concerto per la chiusura di Expo (31 ottobre 2015), e un divertimento buffo tratto da una commedia di Giancarlo Cignozzi sul tema del vino, scritto da Luis Bacalov. Infine, in concomitanza con il semestre di Presidenza italiana del Consiglio dell’Unione Europea, il 3 novembre si terrà un concerto per ricordare la tragedia della prima guerra mondiale e i settant’anni di pace in Europa. Previsti anche concerti per celebrare la Giornata Internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne (25 novembre 2014 e 24 novembre 2015) e la Giornata mondiale in memoria delle vittime dell’Olocausto (27 gennaio). Insomma una stagione unica, da non perdere, che conferma la bontà del progetto laVerdi, che in poco più di vent’anni ha saputo ritagliarsi – e non era facile a Milano dove la qualità e la quantità dell’offerta musicale è altissima – un ruolo sempre più importante nel panorama culturale cittadino e nazionale. Risultato di una programmazione che ha saputo sapientemente da una parte valorizzare l’orchestra e i direttori, con un repertorio che spazia dal barocco al contemporaneo, senza disdegnare puntate nella musica jazz e pop di qualità, e dall’altra coinvolgere un pubblico di anno in anno più vasto e affezionato. Per informazioni sulla stagione 2014 - 2015: www.laverdi.org Stefano Ferri Estate con la musica 2014 D a mercoledì 2 luglio fino a domenica 7 settembre, laVerdi propone i milanesi che resteranno in città e ai sempre più numerosi turisti stranieri, un’Estate con la Musica 2014, la ricca rassegna all’insegna della musica di qualità e dello spettacolo. Due le novità esclusive proposte dalla stagione: i BBC Earth Concerts, per la prima volta in Italia, e Festival Tango, rassegna completamente dedicata a una forma d'arte da ascoltare oltre che ballare . Regolamento IV Premio letterario Milanosud b. Biblioteca Chiesa Rossa (via San Domenico Savio 3, 20142 Milano). c. Libreria del Corso (corso San Gottardo 35, 20136, Milano). 5. Ogni autore potrà partecipare al concorso versando un pagamento di 10 euro per i diritti di segreteria, al momento della consegna degli elaborati o all’interno della busta inviata. 6. I racconti che non rispettano le caratteristiche richieste saranno esclusi dal concorso, senza alcun obbligo di comunicazione da parte dell’organizzazione. 7. L’organizzazione comunicherà i nomi dei classificati, ma non fornirà valutazioni su tutte le opere in concorso. Non saranno prese in considerazione richieste di giudizi o pareri. 8. Gli elaborati pervenuti non saranno restituiti e non verranno riconosciuti i diritti di copyright. 9. L’Associazione Milanosud pubblicherà un libro contenente i primi dieci racconti classificati, che verrà posto in vendita dall’associazione. 10. Tutti i partecipanti al concorso rinunciano, contestualmente all’invio dei racconti, al ricono- 1.Il tema del concorso è: “Una storia nel cassetto”. Ogni autore potrà partecipare con un solo racconto inedito in lingua italiana e non premiato in altri concorsi, di lunghezza compresa tra 5.000 e 10.000 battute (spazi inclusi). 2. Il concorso è aperto a tutti, con esclusione dei parenti di primo e di secondo grado dei membri della giuria. 3. Ogni racconto dovrà pervenire entro e non oltre il 15 luglio 2014, in un plico contenente: a. Cinque copie cartacee, dattiloscritte, anonime e titolate. b. Una copia su cd-rom o dvd, con lo scritto in formato testo (preferibilmente in Word). c. Una busta chiusa riportante i dati dell’autore (nome e cognome, indirizzo, telefono, indirizzo e-mail, titolo dell’opera). d. Una busta contenente la quota di partecipazione. 4. Le opere partecipanti dovranno essere consegnate o inviate a: a. Milanosud (via S. Teresa 2/A, 20142, Milano, il martedì e il giovedì dalle 16 alle 18). Associazione socio culturale editore dell’omonimo giornale. Registrato al n. 744,- Novembre 1997 Trib. Milano - ROC. n. 19637 "" Via Santa Teresa, 2/A - 20142 Milano ' telefono: +39 02 84 892 068 sito web: www.milanosud.it Facebook: MilanoSud email: [email protected] # Redazione: P. Cossu, T. Galvanini, R. Iacono, MT. Mereghetti, L. Miniutti, A. Muzzana, C. Muzzana, P. Piscone Impaginazione e Art directing: F. De Melis, E. Paci, A. Rubagotti. Hanno collaborato: L. Audia, A. Bertola, P. Brambilla, G. Buda, R. Caravaggi, S. Causarano, P. Cirocco, G. Fontana, A. Fumagalli, L. Gerosa, P. Grilli, G. Lippoli, R. Morini, E. Paci, P. Pantucci, N. Romeo, G. Rossetti, O. Sorace, F. Ternelli, G. Urati, C. Zampagni, M. Zigiotti Fotografie: R. Fai, L. Gerosa, M. Tosi Illustrazioni: L. Muzzi, F. Portinari Raccolta Pubblicità: Sergio Devecchi cell. +39 349 40 67 184 e-mail: [email protected] Stampa MARTANO EDITRICE S.r.l. Via Santi, 13 - PADERNO DUGNANO (MI) P. IVA 02523870752 Tiratura 18.000 copie e oltre 3.800 invii personalizzati tramite e-mail Prossima uscita: 15 settembre 2014 !! Premio speciale Biblioteca Chiesa Rossa 1. Partecipando al Premio Milanosud, si acconsente implicitamente a partecipare anche al Premio Biblioteca Chiesa Rossa. 2. I racconti verranno messi a disposizione degli utenti della biblioteca che volontariamente leggeranno e daranno una valutazione dei racconti. 3. La valutazione e la classifica del Premio Biblioteca sono separate dal Premio Milanosud, ma la premiazione avverrà nel corso dello stesso evento. 4. Con la partecipazione al Premio, gli interessati autorizzano il trattamento dei propri dati personali che saranno trattati per l’iniziativa in programma nel rispetto del Dlgs. 196/2003 e successivi aggiornamenti. 5. La partecipazione al concorso implica l’accettazione del presente regolamento. Premi Milanosud Primo premio Traduzione in spagnolo del racconto e pubblicazione sul blog di Tick Translations (Sponsor Tick Translations®) Abbonamento per 2 persone a 5 concerti per la Stagione 2014-2015 presso l’Auditorium (Sponsor LaVerdi) Secondo premio Abbonamento per 2 persone alla stagione teatrale 2014-2015 da parte del Teatro Ringhiera Terzo premio Abbonamento per 2 persone alla stagione tea- !" " #! " "" " "" Direttore Responsabile: Stefano Ferri Vicedirettore: Giovanna Tettamanzi " scimento dei diritti d’autore a qualsiasi titolo. 11. Il giudizio della giuria è insindacabile. Gli organizzatori e la giuria del concorso non si assumono la responsabilità per eventuali, deprecabili plagi. 12. Con la partecipazione al Premio, gli interessati autorizzano il trattamento dei propri dati personali che saranno trattati per l’iniziativa in programma nel rispetto del Dlgs. 196/2003 e successivi aggiornamenti. 13. La partecipazione al concorso implica l’accettazione del presente regolamento. " " ! & !! " !! " "" " " # " "" ! #" " !! % !! $! " !! " !! " ""# #" !! " " ' " " ' "" # Via F. Brioschi 52 - 20141 Milano $! dal martedì al venerdì ore 9/20, sabato ore 9/18 " !" " # # "$ " ! " !! "" " " ! P arc h e g g i o g r at u i t o p e r i c l i en t i 0284 8448 898934 Tel. 02 3471 71 email: [email protected] www.brioschiestetica.it trale e cinematografica 2014-2015 da parte del centro Asteria. Ai primi dieci classificati verrà rilasciato un attestato di partecipazione e una copia della pubblicazione della raccolta di racconti. Premi Biblioteca Ai primi tre classificati sarà consegnata una selezione di libri, oltre alla pubblicazione del libro dei primi 10 racconti classificati. Ai primi dieci autori classificati verrà rilasciato un attestato di partecipazione e una copia della pubblicazione della raccolta di racconti, edita da Milanosud. Premiazione La cerimonia della premiazione avverrà alla fine di settembre (data da stabilirsi) presso la Biblioteca Chiesa Rossa. Per ulteriori informazioni, inviare una e-mail al seguente indirizzo: [email protected] 3 ANNO XVII NUMERO 06 GIUGNO 2013 ANNO XVIII NUMERO 07 LUGLIO/AGOSTO 2014 Bocciato definitivamente il parcheggio interrato di piazza Abbiategrasso I E N RIV IO O VIA M I H IN .N EG R I G A VIA VAL MONTI VIA I.AN TIQ UA RVI LA IA DE RG A. LL O 'O A G SS . . VE GIO I VIA G AT TI BU SC TO PE SE P IU G VIA G .R .S O C O ES N O LV A C ES AN SE LV VIA SE HIN I M M A SE LL I ET TO RE F .L LI FR A VIA VIA L EL SS I Via Selvanesco SELVANESCO VIA BU OL P. VIA I IN AG G VIA VIA SELVANES MANDURIA STUCCH I VIA AUGUST O ONE DA MATAZ VIA CO ES AN LV SE VIA VIA VIA BA NFI EO CO FERABOLI C MA VIA VIA VIA GIU TO SO GL IO SEPPE NI NA PO SA RO FIUME LAMBRO MERIDIONALE MISSAGLIA ONTI RIPAM NI RO BA A VIA DEI RIA DU AN M E OSOL QUINT VIA VIA C. RO BA NI VIA SA MISSAGLI VIA LELIO BASSO CH IES A VIA VIA ROZZANO VIA MANDUR VIA IA VIA GN SEPPE O AG ARA VIA GIU OR MP PESC Ronchetto delle rane CA VIA Milanofiori Assago Milanofiori Assago VIA La linea rossa delimita l’area all’interno della quale i residenti saranno esentati dal pagamento dei parcheggi. VIA RO SSA MICHEL E VIA COSTANTINO DEI G. VIA FF IO O GARELLI VIA ADAL BERT MISSAG LIA DEI VIA VIA BALL ER IN I A. P. RO SSA B. ONTI RIPAM CH IES A VIA BAR SEPPE VIA VIA VIA OLOG NA DINI U. DEI VIA ALE VIA FIUME CH IES A LAMB RO ME RO SSA RIDION DEL M. H. LG. D'ANG DI BE MUSIO VIA RA VIA VIA GIU E MA CHIO VIA PATEC VIA CHOPIN FEDERICO PICCININO VIA G. PA VES VIA F. VIA ABONDI AT I NA VIG LIO SOLE DI SABINI ISIMBARDI INNOCENZO VIA MISSAGLIA VIA A. AVANCINI TERESA SANTA VIA VIA LAMPEDUSA MONTEGANI VIA SA CHI E VIA GIACOMO VIA SAN L. VIVARINI VIA VIA ROSSA LUDOVICO CHIESA VIA RO SSA VIA E ES RO SSA GIO VA NO LA PAV IGLI O A. CH IESA NAV VIA VIA MAR E VIA DEI MISSAG LIA GN ANTE ALZ AIA PIN ALZ AIA DE L VIA VIA MEDA GIUSEPPE VIA VIA LARGO PROMES SI SPOSI FRA VIA O IC EN PE SC AR MA RE DE L VIA MA RE NO OLI PA VIA MEDA EL L TO RR IC E. VIA GIUSEPPE VIA L CARDINA SPEZIA BORDIGHERA VIA VIA SPEZIA BORDIGHERA VIA E MARE DEL VIA RENZ O INNO MINA TO DELL ' VIA VIA PAOLINO SAN VIA LIO VIGI SAN VIA GIANB IO ASCAN M. VIA VIA A. LECCH I VIALE ROMOL O CUCCO VIA PR ET IS D E A G O ST IN O VIA VIA VIA CO SEGA G. VIA . C VIA VIA FILIPP VIA BELDILETTO VIA A. CUSI VOLTRI NA BA VIA MON BINDA A. VIA BIELLA VIA VIA BENEVENTO VIA TARANTO VIA SALERNO VIA G. SESSA RO O DA LISCA TE I VIA G. E. PESTALOZZ DO OR IM ON M E SEPP SA N GIU GO EN OL TT CO O TT DE NE BE VIA BARI VIA LLI VIA PORDOI O CH IX DA FO ANO CALIG STE CA VIA TRE A BIAN CALA O VIA PASS VIA A UGAN VALS OVO VESC ARCI I ALBINON ERI O LIN DO VIA VIA ONI BOTT LLI ICO VIA ORZA GUARN VIA G. O SF ONT RIPAM Al via il piano di manutenzione stradale. Anche in Zona 5 E per la chiusura di corso San Gottardo il mercato del sabato di via Tabacchi trasloca, tra le proteste dei residenti, in via Cermenate È stato elaborato tenendo conto delle proposte di cittadini e CdZ di tutte le nove Zone. Aperti 700 cantieri. Lavori fino a Expo e oltre Segue dalla prima TA RO PIE FEDER DETT ONTI RIPAM O OL O Piazza XXIV Maggio: nuova viabilità dal 1° luglio «L’altra novità importante riguarda il mercato di piazza XXIV Maggio - dichiara l’assessore ai Lavori pubblici Carmela Rozza in agosto sarà completato l’abbattimento e da settembre i cittadini potranno usufruire di quello nuovo». Fino al 30 settembre ci saranno dunque alcune modifiche alla viabilità di zona, dovute alla chiusura dell’accesso a piazza XXIV Maggio per chi arriva da corso San Gottardo o da viale Col di Lana. Sarà consentito solamente ai residenti, ai mezzi per carico-scarico merci e ai veicoli diretti all’interno delle proprietà l’ingresso al tratto di corso San Gottardo che da via Tabacchi porta alle vie Gentilino e Lagrange. Le stesse regole varranno per accedere da via Col Moschin in viale Col di Lana. Resta infine riservato ai soli residenti il transito nelle vie Ascanio Sforza (nel tratto da via Lagrange a via Scoglio di Quarto) e via Scoglio di Quarto a senso unico verso piazza XXIV Maggio con accesso a viale Gorizia. Il traffico privato viene deviato, per chi si muove in direzione centro città, sui percorsi via Castelbarco-via Col Moschin. Per chi, invece, si muove in direzione periferia sono indicati i percorsi via Teuliè-via Castelbarco-via Tabacchi. Un’altra novità riguarda il mercato di via Tabacchi, operativo di sabato, che dal 1° luglio al 30 settembre viene trasferito in via Giovanni da Cermenate, per consentire la nuova viabilità. Infine il trasporto pubblico: la linea 3 viene sospesa e sostituita con un collegamento sostitutivo; inoltre è rafforzato il servizio della linea 15. Non subiscono modifiche le linee 9, 59, 325 e 6. UN ANI AMID VIA MUZI NZ O GLIA O IN ZZ PA VIA ND AT TE SEPPE I BUSS C. GA VINCE M CA DEI VIA GIU Viao Dudovich FAMI DU RO VIA VIA O ZANETT VIA A. GA GIA MAN VIA M. DUDOVICH VIA A. GR A SS R. NTE VIA MO MEZZI VIA I AR IA AD VIA PICK RR TTO GARGANO FE BUGA WOL F FE RRAR I IO VIA V IA 'A VIA E. GIL PALANTI VI LL DE VIA TO NO VIA VIR BR AIL LE I AR SIB VIA VIA L. EVIA VIA RI VIA L. LARGO G. MUZIO PIAZZA DELL'ASSUNTA VIA NTA O ZZ LA EL ST RC CONI 'ASSU UL VIA BIAN BRONI CA AS LC I DELL O RR VE A AL NN MA VIA O A ENI MONTI EPPE RIPA VIA GIUS IN IN SC CA BE PEZZO TINA D'AM VIA COR SOLARO LI FE RR AR VIA MAJORA NA VIA PIAZZA SUMATRA D AR RN BE CA VIA A VIA TA QUARAN DO BERNAR VIA RI A O ZIN IN SC GARGA NO C TABBIA P. A. O PIZZI G. F. VIA VIA V IA TTAB E. VIA IA VIA M CA NO L'A OROBIA AR VET ROGGIA M GGIA DI TERA O I AR RR FE C M. IM VIA RR V. Via Valla Z PA IA O VIA CA LZO LA VIA VIA FO VE V IA LUSITANIA VIA RE UO V. MA A GALLUR VIA ETTA BARL VIA I ANTONINI VIA EO M DEL VIALE VIA G. SCALARINI IL AN NT DO LA M RG IN O IO NI VIR GIL LIO CIO UC VIA S ORTLE VIA P. PIENZ A LD A BIA TIRSO VIA FO TI ET GN BO VIA CARLO BAZZI I DE VIA BELLARMI VIA R. LASSALLE VIA VIALE PIAZZA INETTI C. CHIARADIA VIA A. PAS PERUSS O RO AR VE TT AB BA PIS O GIACOMO LA AR GIA VIA CONDINO RO G EBRO IN RUTILIA VIA G. RD VIA VIA ASTURA VIA G. E NA ADAMELLO DE I M DA VIA VEZZA D'OGLIO VIA AMPOLA E VIA IN BE R O NIC VIA I. C A MA CC VIA BASTIA ONTI RIPAM BAZZI BOERI HE VIA VIA SERIO VIA VIA VIA MARELLI E SEPPE VIA G. B. E. V IA VIA VIA Alzaia Naviglio Pavese LARGO F. REGGIORI VIA PRIV. ERCOLE MARELLI VIA GIU CARLO VIA VIA VIA F. NDIO A R AR A VIA BRE L.GO ISARCO VIA O VOLVINIO L. SANT'ABBONDIO O AL FF R BA P. LEONI VIA RI BIE IO LL PE BO NT'AB VIA BO VIA TI AR VIA V.B VIA BOIFAVA P. CREMA ON RIPAM BALBO VITTADINI L. RCO EL BA CAST I LIN M A S. A GRAT OSOG VIA esecutivo e l’espletamento della gara, i lavori saranno svolti senza interruzione dell’esercizio del parcheggio (ad eccezione del piano terrazzo che verrà chiuso per circa un mese per consentire la fase di finitura superficiale), con l’obiettivo di minimizzare il più possibile i disagi per chi utilizza la struttura. VIA G. BOGGIALI G. TA SALICO IL Abbiategrasso Abbiategrasso VIA Giovanni Fontana È stato approvato venerdì dalla Giunta il progetto definitivo di Atm Servizi per la manutenzione straordinaria del parcheggio di interscambio di Famagosta, grazie al quale il piano terrazzo sarà completamente riqualificato per ospitare in sicurezza circa 550 posti auto. Dopo l’approvazione del progetto RI LIA OG G. VIA VIA C. D'ASCANIO Nord Milanofiori Nord Milanofiori VIA A. VIA VIA SA NC VIA Approvato il progetto per risistemare il parcheggio del metro di Famagosta VIA BOERI VIA G. B. DO VIA AICAR BIA ETTO RCH MA TT IN AICARDO A VIA GA VIA IN SC O LIN SAN O RD HIN EG ED Lod Lod ISONZO FEDR CA VIA BA CORRADO II A LL VA PIAZZA AGRIPPA M VIA G. SAVOIA VIA PIETR ASAN VIA VIA NEERA ZZ LO A LE DI ROMANA MI-P.TA ROMANA MI-P.TA G. VIA VIA Via Boffalora VIA VIA BO FF AL OR A STADERA VIA VIA PIAZZA ABBIATEGRASSO TOSCANA PALMIERI BARRILI CASSONI VIA SANCTIS F. SAN VIA DE NICOLA OD I PIA PIAZZA TRENTO I NZIN LORE VIA L. MARCHETTI CERMENATE VIA VIA VIA FIUME LAMBRO MERIDIONALE PRETIS O TIN OS AG LARGO STEINER DA P. RI LA O DE VIA CARCANO VIA BRIANO FRANCESCO NEERA PA LL AD IO ISONZO VIALE I SOAVE Incrocio viale toscana, via Bazzi, via Castelbarco VIALE LD VIA MAGLIOCCO VIA VIA VIA SA NDOMENICO SAVIO NA GIOVANNI LARGO L. BEETHOVEN VIA VIA BOSELLI VIA BONGHI PEZZOTTI Z AZ O VIALE BRAHMS VIALE LI A TIB VIA VIA VIA SEL PA E VIAL SCHIAVONI RO FO ISTO G. G. VIA IONI CASTIGL VIA B. BIONDELLI VIA M R BA VIA GIULIO VIA ANT. GIULIO DE GIOVANNI O VIA VIA RODR IGO PR ZI RUGGERO BRIOSCHI IM PR O O FRANCESC VIA C. GANDINO AGILULFO VIA RU DINI ' DON P. VIA POMPONAZ PIETRO VIA R. I IM CA P.ZA CADUTI A ED DEL LAVORO VIA VIA DI OVIA FERR VIA ORVIETO O IN HI BRIOSC INI BORROM N SA VIA E. PIAZZA O VIA AM OL MADERN TIBALDI VIA LIUTPRANDO CR VIA OF VIA F. SANTANDER Famagosta Famagosta TO E VIA VEGA R TE RD UNACCI SPAVENTA PIAZZA CAVALCAVIA G. SCHIAVONI PIAZZALE GIAN ANTONIO VIA G. F. CARRARA SCHIAV MAGGI ONI LUCIA VIA G.PALATUCCI VIA BA F. NN PE DE LO VIALE VIA BOFFALORA ZAM ENH BIBBIENA VIA VIA RIMINI VIA G. A ENR ICO VIA FAMAGOSTA IO IL VIA E VIA LECC I OT ZA RIMINI LE NA VIA G. ADAMI OVADA VIA NIC OLA VIA BR IMPERIA O A BALILL CE VIA IO F. FAMAGOSTA VIG AN TO NIO VIA LLE BARAVA P. IMPERIA A RC NC VALSOLDA LARGO NUVOLARI VIA RUSSOLI VIA VIA MA VIA TA VENOSTA LA VIA LIGURIA FILARGO FRANCO O N SA EV CURIEL E. VIA P. ID ER M O BR ER M ND LA SV E M FIU VIA LO ITA INIA BIT CE FELI VIA SA VIALE Romolo Romolo ANTONI VIA F.LL PIAZZA S. BELFANTI CASSAL A VIA VIA VIA VIA VIA E SI VIA LIA VIALE AIO M VIA IG PIAZZA MIANI OVADA VIA SI GA A NEMI LAGO VIA A. TO A TT HE NC CO VIA DARWIN VIA C. R. LALANZA VIA CURTI INI TANTARD TOVA E. VIA PAVIA VIA RE LO DDA D'A VIA RO R FE LA MA FAENZA . D VIA LE I R PA NA IDIO VIALE ONE SIM O VIA G. FERRER VIA ZA BORSI EZZI G. VIALE SIV VIA CAPO PALINURO VIA VIAL VIA VIA E LARGO ASCARI NI RTI MA MODIC VIA M CA I PONT EN ZO RI BA VIA CASTELLI LA EL L’intervento infatti, oltre a essere lievitato nei costi anno dopo anno (l’ultimo aumento da 17,2 a 21,7 milioni di euro), appariva inutile, alla luce del prolungamento della M2 fino ad Assago e dei circa 2mila parcheggi di prossimità realizzati, ora praticamente inutilizzati. Dal Comune intanto giungono conferme sulla volontà di utilizzare parte del denaro risparmiato per la realizzazione del parcheggio interrato di piazza Abbiategrasso per interventi in zona 5. Il Consiglio di Zona ha presentato a Palazzo Marino una lunga lista di cose da fare, per migliorare la sicurezza, lo stato delle aree verdi e la viabilità ciclabile. Per il momento non c’è niente di certo, ma tra i lavori in discussione vi sono opere come la realizzazione del Parco Missaglia Chiesa Rossa, le ciclabili in via dei Missaglia-piazza Abbiategrasso (fino a via Col Moschin) e sul Naviglio Pavese (da via Darwin ad Assago) o ancora il riordino della viabilità di zona, con il doppio senso su tutta via Dudovich, per consentire l’immissione su via dei Missaglia/Boifava in entrambi i sensi di marcia. Continuano intanto i lavori previsti negli oneri di urbanizzazione del parcheggio interrato. Quasi completato il tratto di pista ciclabile che, correndo lungo via Dudovich, collega la via dei Missaglia alla Cascina Campazzo e i lavori per la messa in sicurezza di quest’ultima. ER OM Segue dalla prima RLO CA A. PA R I LUPP RTA PO IA SC CA VIA I A. DA RE IOD VIA R OR O PIAZZA BILBAO B. T VIA DEI CROL E. VIA A PE CH N VA HIE SC RE PIAZZA GIO' PONTI I VIA PE VIA C. G BA RIT VIA A. ALS RIV TI G IA OL ZO VIA B VIA OC AM TO LLI RE VIA TOSI I BIN ZUM R LTE WA I ELL ETTO VIA TA N SA I LA SO NTI PO F. AN N RE SS VIA S BU Piazza Bilbao VIA PA A ER RR FE GIU LO MIL PIAZZALE G.S. O OHM NG OLE VIA IN O LL TE IN GU A CA TT CO CA SS AL A F. VIA . B. S. G O ST PA VIA G. O NI IFFI GR I IAN F. C VIA D. VIA T WAT RD S. VIA HA AV VIA R AD OG VIA VIA RIC VIA AD AY FAR ST O ER NE INO ND PA I ROSS G. VIA M. VIA VIA VIA VIA VIA VICO LODO MBR G. GL IO PIAZZALE NEGRELLI VIA NAVI NABRUGI TELL VIA VIA HI IA ALZA RO IL LA VIL SC LA ME LE MO DE GRAN SA IGI FIU RA EL UN VIA BR IE RR INI OM O RG LA LU VIA VIA VIA C. VIA INI RD BA E. G LIA VIA G PO E VIAL CA R. ELS O TRA RG LA ALES A.B O LIN EL Strisce blu e pass residenti: rivoluzione in Zona 5 MB GIA Resta attivo il servizio navetta Porta Lodovica, Porta Ticinese, Molino della Armi. Per quanto riguarda il cantiere di piazza XXIV Maggio, sono in corso da un mese le operazioni di rimozione dei binari dei tram. Per togliere il pietrisco da sotto i binari, che presenta elementi di serpentino (amianto naturale), si sta utilizzando un materiale incapsulante di colore blu che consente lo svolgimento delle operazioni a cura di Atm, in accordo con Asl e Arpa, senza pericolo di dispersione del materiale. «Voglio tranquillizzare i cittadini – prosegue Rozza – che non c’è alcun pericolo. Si tratta di pietra naturale che stiamo coibentando: non esiste alcun pericolo per i lavoratori né per i residenti». Per informare i residenti sono state attivate diverse forme di comunicazione: 750 manifesti di diversi formati affissi in zona, 300 locandine in negozi e condomini e volantini distribuiti sempre nella zona. È stato inoltre inviato un messaggio InformaMi, che raggiunge circa 60mila iscritti, diffusi messaggi audio-video sulla rete dei mezzi pubblici Atm, utilizzati i pannelli a messaggio variabile e mandati in onda spot radio. Tutte le info sono disponibili sul sito del Comune di Milano, nella pagina dedicata (www.comune.milano.it/dseserver/24_maggio) o contattando il numero verde 800.36.86.36 (lunedì-venerdì, dalle 9.00 alle 18.00). Da 10 giorni, inoltre, la nuova viabilità è presente sui pannelli a messaggio variabile e sui cartelli della viabilità. Claudio Muzzana ia Meda, via Montegani , via Tibaldi… queste e altre ancora sono le vie della zona interessate al piano di riqualificazione della viabilità cittadina. In 11 mesi, in tutta Milano, sono stati aperti circa 700 cantieri: in pratica 1.500.000 mq di lavori in corso! Questi i numeri del Piano strade, che andrà avanti senza sosta fino a Expo: i lavori d’ora in poi verranno effettuati anche nei mesi invernali e nelle ore notturne. Del resto, si sa, non c’è tempo da perdere se si vuole raggiungere l’obiettivo, con soddisfazione di tutti. A differenza degli anni scorsi, il Piano strade è stato elaborato tenendo conto delle segnalazioni arrivate dai cittadini e dalle singole Zone. Sono stati effettuati sopralluoghi coi comitati di quartiere e le associazioni dei commercianti, da cui sono state tratte le indicazioni utili per la stesura. «Questa volta abbiamo utilizzato il metodo della partecipazione – spiega l’assessore ai Lavori pubblici Carmela Rozza – che porteremo avanti anche in futuro: il piano potrà essere ancora implementato con le richieste che saranno fatte pervenire al Comune. È un nostro obiettiv, infatti, che ogni singolo cittadino veda risistemata la propria strada e il proprio marciapiede, anche dopo Expo e anche in quelle zone non coinvolte dal grande evento». Il piano prevede lavori di rifacimento di carreggiate, marciapiedi e strade in pie- V L’assessore ai Lavori Pubblici Carmela Rozza. tra. Gli interventi sono partiti ad aprile scorso. Nei mesi estivi la priorità è data alle asfaltature mentre nei mesi invernali, grazie a materiali adeguati che consentono di lavorare con temperature fredde, si privilegeranno i marciapiedi. Sono previsti 700 interventi, dicevamo: al momento i primi 80 sono già ultimati o in fase di completamento. I più importanti sono in via Manzoni e piazza Duomo nella Zona 1; viale Monza e via Padova in Zona 2; viale Abruzzi e via Argonne in Zona 3; viale Umbria, via Fiamma e via Libia in Zona 4; via Meda, via Montegani e via Tibaldi – come abbiamo già detto – nella nostra Zona 5; via Giambellino, Alzaia Naviglio Pavese in Zona 6; Piazza Piemonte e via Aretusa in Zona 7; via Teodorico e via Espinasse in Zona 8; via Testi e via Stelvio in Zona 9. Per quanto riguarda le strade in pietra coinvolte dal piano, il Comune fa sapere che nel centro storico la pietra sarà tute- lata, mentre nelle zone periferiche e ad alta viabilità, si punterà alla sostituzione con l’asfalto nelle aree in cui è possibile e in accordo con la Soprintendenza ai Beni culturali. E a proposito di aree periferiche, vediamo più da vicino le vie toccate dagli interventi nella nostra zona. Grazie al lavoro della commissione Ambiente, Arredo urbano, Mobilità del CdZ5 presieduta della consigliera Emanuela Duina, che ha raccolto e portato avanti le segnalazioni arrivate da cittadini, molti cantieri sono già stati aperti e in alcuni casi i lavori sono anche già ultimati. Qualche esempio? Dal settore strade del Comune ci informano che sono già stati eseguiti interventi nelle carreggiate delle seguenti vie: Valla, Lampedusa, Trebbia, Calabiana, Perussia e Sibari; la carreggiata del controviale di via Dei Missaglia, dal Centro Carraro fino al confine con Rozzano; nel Quartiere Gratosoglio, lavori su strade e marciapiedi a tratti, quasi ultimati in via Saponaro e nei dintorni della chiesa Maria Madre della Chiesa, del Centro per anziani e del supermercato. Circa i programmi futuri, ancora da definire nei tempi, l’elenco è davvero lunghissimo. Per informazioni: sul sito del Comune di Milano (www.comune.milano.it) è pubblicato l’elenco delle vie coinvolte dagli interventi e le modalità delle opere. Giovanna Tettamanzi 4 ANNO XVIII NUMERO 07 LUGLIO/AGOSTO 2014 Il guaio dell’Italia? È l’uguaglianza! segue dalla prima inis però è turbato da questa ventata anti-“immunitista”, perché vi scorge il veleno del giacobinismo, il dato rivelatore di quella mortale insidia che si chiama uguaglianza. Non di una uguaglianza qualsiasi si parla, ma dell’idea stessa di uguaglianza, quella che, da millenni, appare in mille percorsi di storia un valore assoluto, come lo è, sul fronte contrario, quello della disuguaglianza intesa come necessità e destino del genere umano. Esiste realmente questa minaccia? Davvero Ainis è convinto che viviamo in una società a tasso eccessivo di uguaglianza? Neppure un disegualitarista come lui può ignorare che da almeno tre decenni tutte le statistiche, a livello mondiale, nazionale, regionale, cittadino, rionale, segnalano un indice crescente di disuguaglianza, un progressivo accentuarsi della divaricazione fra i ceti privilegiati e la generalità della popolazione, nonché un acuirsi della povertà. Non si chiede ad Ainis di spiegare le cause di questa tendenza: potrebbe amareggiarlo il riconoscere che, dovunque, il saggio di arricchimento segue dinamiche incontrollate grazie alla incontrastata egemonia della scuola liberista. La quale, comunque emulsionata, produce invariabilmente il trionfo del principio di disuguaglianza. Mentre noi, prosaici osservatori e consumatori di quotidiane disuguaglianze, A avvertiamo il senso di una profonda ingiustizia che progressivamente mortifica la maggioranza della popolazione, Ainis coglie l’essenza dei nostri guai nella “uguaglianza radicale di cui ci stiamo innamorando”. La citazione è testuale, e conviene rileggerla per timore di aver sbagliato. Intanto, qual è la differenza fra uguaglianza ed uguaglianza radicale? Nulla di serio: è il classico trucchetto dialettico cui si ricorre per accentuare il carattere di drammaticità e connotare il potenziale polemico che da solo il sostantivo non ha. Ma, al di là di ciò, ci si chiede dove e come Ainis ravvisi nella nostra società questo “innamoramento” dell’uguaglianza. Evidentemente si tratta di un amore non corrisposto se, anno dopo anno, mese dopo mese, l’innamorato riceve sberle in faccia e secchiate dal verone mentre sta tentando di intonare una serenata. Ainis parla di “innamoramento”: l’amore è una cosa seria, non un flirt di stagione. È in grado Ainis di indicare un solo provvedimento legislativo, negli ultimi decenni, ispirato ai principi di “radicale uguaglianza”? O riesce a individuare vistosi movimenti nel corpo sociale in direzione della “radicale uguaglianza”? Se così non è, ha senso che l’articolo di fondo del primo quotidiano d’Italia ci metta in guardia contro la minaccia dell’uguaglianza? Il quadro politico e sociale è profonda- mente diverso da quello immaginato da Ainis e la sfuriata antiegualitaria è motivata dal nulla. Tutto quello che agita il corpo sociale, fiaccato dall’immiserimento, è l’aspirazione a una decorosa parità di diritti, che non solo non è l’antitesi della libertà, ma non è neppure l’anticamera dell’egualitarismo. E allora, cosa c’entrano Babeuf, i giacobini e Lenin evocati da Ainis nella sua intemerata? Nulla, assolutamente nulla. Ci dica, professor Ainis, dov’è il giacobinismo montante? Dov’è il leninismo? Nel progetto di legge sulla pubblica amministrazione? Nella disperata difesa degli operai della Electrolux per conservare il lavoro? Nella pretesa che scrocconi e parassiti come Fiorito smettano di lucrare e le amministrazioni locali non siano fonti di indebito arricchimento? C’è da trasecolare nel leggere le sciocchezze che uno stimato accademico scrive per foia antiegualitaria, invocando, nel momento di massima disuguaglianza, l’allerta contro gli “innamorati” dell’uguaglianza. E tutto solo perché si avverte irritazione all’idea che i senatori possano godere di una immunità negata ai comuni cittadini. Se questo articolo Ainis lo avesse scritto negli anni Settanta del secolo scorso, sarebbe stato lo stesso urticante, ma certamente non fondato sul nulla. Professor Ainis, lei sembra l’addetto dell’Anas che colloca, lungo un’autostrada rettilinea, nel mezzo di una pianura assolutamente piatta, i cartelli: “attenzione, pericolo valanghe”. Babeuf?!?!?! Ainis si permette di citare Babeuf, un teorico del comunismo egualitarista, per metterci in guardia contro la tentazione di “sbarazzarci del potere”! E chi si sta sbarazzando del potere? Ci sono masse infatuate d’anarchismo che stanno marciando contro il Palazzo? Professor Ainis, lei è un fanatico visionario che dà corpo ai propri incubi. Altri prima di lei – e con più dottrina nonché più leggiadria – hanno esaltato il primato dell’individuo sulle masse, hanno esecrato ogni forma di uguaglianza (con o senza l’aggiunta dell’aggettivo radicale, che è puro orpello strumentale), ma lo hanno fatto pressati dal corso della storia. Se lei fosse vissuto a fine Settecento, avrebbe ragionevolmente condiviso l’avversione di Burke per la Rivoluzione francese e il giacobinismo. Ma dove è oggi il giacobinismo, professor Ainis? Pensatori come Carlyle o come de Gobineau o come Nietzsche (e tanti, tanti altri) ci hanno già ampiamente spiegato le ragioni della disuguaglianza. Non ci hanno convinto, ma avevano ottimi motivi di contesto per consegnare alla storia le loro pur memorabili pagine. Lei può salire sul pulpito dal quale don Mariano Arena, che non era un filosofo, ma di cose di mondo si intendeva, fotografava la scansione antropologica in “uomini, mezz’uomini, ominicchi, pigliainculo e quaquaraquà”. A don Mariano, l’indimenticabile boss mafioso creato da Sciascia, questa stratificazione appariva giusta e immodificabile. E trovava incomprensibile che un fun- zionario di polizia volesse riservare anche ai quaquaraquà gli stessi diritti degli uomini. Non lo diceva apertamente, ma i segni di una “radicale uguaglianza”, di un leninismo strisciante, in quel “la legge è uguale per tutti” gli sembravano evidenti. Piero Pantucci Indietro non si deve tornare! Vigiliamo contro i rigurgiti nazi-fascisti Alcune delle provocazioni degli ultimi anni Aggressioni, raduni, sfilate... 29 aprile 2011: provocazione di “Forza Nuova” nel 35° anniversario dell’uccisione, da parte dei fascisti, del giovane Gaetano Amoroso. 8 luglio 2011: aggressione neofascista alla Camera del Lavoro di Milano. 6-7 luglio 2012: raduno estrema destra europea all’Hotel Michelangelo di Milano. 2 dicembre 2012: aggressione e grave ferimento di un militante del Centro sociale Orso da parte di un gruppo di naziskin. 5 gennaio 2013: imbrattamento, a Sesto San Giovanni, lapide dedicata ai fratelli Casiraghi. 20 aprile 2013: raduno neonazista a Malnate (Varese) nella ricorrenza del compleanno di Hitler! 29 aprile 2013: sfilata neo-nazista in p.le Susa con aperta apologia di fascismo. 15 giugno 2013: raduno europeo nazi-fascista in un capannone di Rogoredo. 14-15 settembre 2013: a Cantù Festival Boreal, organizzato da Forza Nuova, con delegazioni provenienti da tutta Europa. 19 ottobre 2013: bombe incendiarie fatte esplodere nella sede dell’Anpi di Legnano. 2 novembre 2013: profanazione neofascista del sacrario del Monte San Martino (Varese). 25 aprile 2014: parata neo-fascista al campo 10 di Musocco dove sono sepolti esponenti della Repubblica di Salò. P. C. lla fine, il 14 giugno, gli Hammerskin (neo-nazisti) il loro raduno o “concerto”, o “adunata”, lo hanno tenuto, a Brugherio, in un locale chiuso al pubblico. Lo scopo: raccogliere fondi a favore di Alba Dorata, partito greco di estrema destra a cui appartiene l’assassino di Pavlos Fyssas, 34 anni, antifascista greco, ucciso lo scorso 18 settembre ad Atene. Il metodo è sempre lo stesso: uccidere, eliminare chi non la pensa come loro, oppure chi è ebreo o di sinistra o ha la pelle nera. Negli anni nulla è cambiato, anzi: si ripropongono sotto varie forme e sigle, riappaiono con iniziative apparentemente innocue come “Caramella buona”, dietro la quale si nasconde “Lealtà e Azione”, gruppo estremista che si ispira al generale nazista delle Waffen SS Leon Degrelle e a Corneliu Codreanu/Guardia di ferro rumena antisemita. Con le loro bravate selvagge, asportano le corone davanti alle lapidi dei nostri martiri giovinetti, morti per ridarci libertà e dignità. In Gratosoglio si firmano “Forza Nuova” quando scrivono le loro frasi deliranti o quando insozzano il bel murales creato dai bambini per dare meno grigiore a uno spoglio muretto. Vergognatevi! Potremmo continuare a lungo sulle loro malefatte ma, forse, la loro meschina mentalità ne uscirebbe inorgoglita. A Bene ha fatto l’Anpi (Associazione Nazionale Partigiani d’Italia), a emettere un severo comunicato di condanna al raduno dei nazisti, bene hanno fatto i ragazzi dei Centri sociali a manifestare a Brugherio, bene hanno fatto Graziano Gorla, Segretario Camera del Lavoro di Milano, Renato Sacrestani (Zona 3) e Roberto Cenati Presidente Anpi Provinciale/Milano, a fare un esposto alla Procura della Repubblica, ma non basta. L’indignazione deve essere corale. Tutti, proprio tutti, non possiamo dimenticare cosa è stato il nazi-fascismo, non possiamo dimenticare i milioni di morti che la loro follia ha provocato in Europa. Di fronte a tutte le manifestazioni xenofobe/fasciste/naziste, dobbiamo aver presente che la libertà si riconquista ogni giorno, come un grande presidente, Sandro Pertini, ci ha più volte raccomandato. Impariamo a non ignorare, per il quieto vivere, le loro malefatte. Chiediamo anche all’Aler, che inopinatamente ha affittato locali, in via Palmieri 1, a “Uniti per il Quartiere”, sigla dietro la quale si cela “Forza Nuova”, di rescindere il contratto. Non li vogliamo! Chiediamo alle istituzioni che non concedano più permessi per sfilate, raduni o manifestazioni che offendono la nostra storia più sublime. Domenica 22 giugno, un folto gruppo di cittadini ha voluto ricollocare le due corone vigliaccamente asportate in via Palmieri, poste di fronte alle lapidi di Silvano Martini, partigiano di 21 anni e Dino Colombo, altro partigiano di 22 anni, caduti per assicurarci un mondo migliore. Non stanchiamoci di trasmettere ai giovani la memoria storica di ciò che il nazi-fascismo ha significato nel secolo scorso. Indigniamoci e vegliamo; indietro non si può e non si deve tornare. Pinuccia Cossu ! ANNO XVIII NUMERO 07 LUGLIO/AGOSTO 2014 5 ANNO XVII NUMERO 06 GIUGNO 2013 6 ANNO XVIII NUMERO 07 LUGLIO/AGOSTO 2014 Stop a rumore e inquinamento acustico su via Belcasule e via Verro Assegnazione di spazi non residenziali in via Pescara 44, a Ronchetto delle Rane Cormet: «Queste sono La campagna chiama! Pronto il bando le nostre proposte» I l recupero e riuso del patrimonio edilizio sottoutilizzato attraverso la sua assegnazione e concessione d’uso è una forma di politica urbana capace di attivare processi virtuosi di sviluppo culturale, sociale ed economico della città, valorizzando il patrimonio edilizio e al tempo stesso supportando progetti per lo sviluppo di nuova occupazione e nuove attività imprenditoriali. In questa cornice si colloca il bando di assegnazione degli spazi al piano terra di via Pescara 44: cinque unità immobiliari, di metratura compresa tra i 50 e i 70 mq, destinate a micro e piccole imprese, cooperative, lavoratori autonomi, artigiani, piccoli produttori indipendenti ecc. Situati a ridosso del Parco Agricolo Sud e ben connessi al resto della città, la loro assegnazione ha la finalità di offrire spazi per l’avvio di iniziative micro-imprenditoriali che, creando nuove opportunità economiche e lavorative, possano U na strada di collegamento con la via Ferrari, in attesa di potersi spostare a Quintosole. È questa in estrema sintesi la proposta che la proprietà della Cormet ha fatto a Comune e Provincia, per risolvere la questione dell’impatto ambientale dello stabilimento di via Belcasule. Le soluzioni sono state presentate ai tecnici del Comune il 25 giugno scorso, inserite in una relazione molto più approfondita, che descrive le attività dell’azienda e, soprattutto, le ipotesi in questi anni avanzate, per risolvere il problema del rumore e delle polveri prodotte dalla trasformazione delle macerie edili in ghiaia e dai circa 200 camion che transitano giornalmente sulle vie Verro e Cascina Belcasule. La proposta presentata dalla Cormet per intervenire subito prevede la realizzazione, a spese dell’azienda, di una strada di collegamento con via Ferrari. La novità rispetto a quanto discusso in questi anni in merito a una nuova viabilità della via Belcasule, sempre bocciata dal Comune, è che la strada ora proposta verrebbe interamente realizzata su aree nelle disponibilità della Cormet (nell’immagine, l’area interessata dall’intervento). Per l’esattezza si collocherebbe tra la parte sud dello stabilimento e il distributore sulla via Ferrari ora abbandonato, ma che presto dovrebbe essere riattivato. La proposta è stata accolta con interesse da parte del Comune, che ha cominciato a valutare le soluzioni viabilistiche possibili per un accesso in sicurezza dei mezzi e già sta lavorando con tecnici incaricati dalla Cormet, per studiare la soluzione migliore, anche in ragione della presenza del distributore. Se tutto procederà senza intoppi entro luglio il progetto della nuova strada sarà pronto, poi appena avuto il benestare dal Comune, sarà necessario ottenere le autorizzazioni di Provincia, l’ente che sovrintende alle attività di riciclo e smaltimento, e della Commissione paesaggistica del Comune. «Il Consiglio di Zona, per quanto ci riguarda, seguirà con il massimo impegno la vicenda Cormet alla ricerca di una soluzione, così come abbiamo fatto in questi due anni di intensi e continui rapporti con la proprietà e con tutti i soggetti a diverso titolo interessati – ha affermato il presidente del Consiglio di Zona 5 Aldo Ugliano –. Una volta approvato il progetto della strada da parte degli uffici tecnici del Comune, solleciteremo tutti gli enti coinvolti a esprimersi velocemente sulle proposte avanzate dalla Cormet, in modo da risolvere una volta per tutte questa vicenda. Ho chiesto all’azienda l’elenco delle autorizzazioni e delle procedure necessarie e andrò dal vicesindaco De Cesaris per capire con lei come di Luisa Gerosa presidente Commissione Cultura Zona CdZ5 I l Consiglio di Zona 5 dei Ragazzi e delle Ragazze ha incontrato la Zona 5 per spiegare gli indicatori di qualità per un parco a misura di bambino/ragazzo, organizzando un evento nello spazio verde tra via Boeri e via Aicardo. In 16 postazioni pensate, organizzate e gestite da ragazzi e adulti della Zona 5 hanno permesso di illustrare concretamente e “in diretta” come i bambini e i ragazzi possono vivere meglio ogni giorno i parchi della città. Sono intervenuti a dialogare con i giovani consiglieri gli Assessori Cappelli, Maran, Del Corno, Bisconti, il Presidente e molti Consi- Il comitato chiede più controlli I n meno di due anni è passata dal 36,7% al 50%. È un record che neppure le persone più ottimiste potevano immaginare. Milano si posiziona così ai vertici della classifica internazionale della raccolta differenziata dei rifiuti per le città che superano il milione di abitanti. Elemento determinante di questo progresso è stato la raccolta dell’umido, iniziata nel novembre 2012 e che, dal 30 giugno 2014, a seguito dell’attivazione della stessa nell’ultimo quadrante della città, copre tutto il territorio di Milano. Quando la raccolta differenziata dell’umido entrerà a regime su tutto il territorio di Milano, il totale di rifiuto umido, secondo stime AMSA, raggiungerà i 90 chili pro-capite, ponendo così la città al primo posto tra le grandi metropoli europee. Primato che potrebbe ulteriormente consoli- I l gruppo di cittadini promotori della petizione contro il transito dei mezzi da e per la Cormet di via Belcasule, preso atto delle proposte della Cormet, ha chiesto che Polizia locale e Amsa pongano in atto le misure stabilite un paio di mesi fa, per la pulizia delle strade dalla polvere, il controllo della velocità dei camion e della copertura dei cassoni. Oltre che per la riduzione dei rischi per i pedoni in prossimità degli incroci tra le vie Verro, Belcasule, Sibari e Alamanni. STUDIO DI FISIOTERAPIA $ " glieri di Zona 5, ragazzi e adulti di scuole, gruppi e associazioni del territorio. Molti i cittadini del quartiere, grandi e piccoli frequentatori dei giardini, che hanno condiviso con gioia questo evento. Nel corso dell’iniziativa è stato rivelato il risultato delle votazioni fatte fra i ragazzi per dare un nome ai giardini: il nome che i ragazzi hanno scelto è “Parco dell’accoglienza Mauro Capponi”. Un nome che ben riflette lo spirito dell’iniziativa e del progetto CdZ5RR e tiene conto della presenza in quest’area dell’Opera Cardinal Ferrari, ricordando anche il nome del cofondatore di questa importante realtà cittadina. Il Consiglio di Zona 5 si impegna ora a portare avanti questa richiesta, con una delibera che darà avvio all’iter istituzionale. C.M. " ! !! " " " $ Coppia di falchi e immagine storica al Ticinese N darsi, con l’introduzione della raccolta differenziata nelle scuole e nei parchi, prevista sin dai prossimi mesi. Il risultato positivo, comunque, non riguarda soltanto la raccolta della frazione umida, ma anche quella degli imballaggi. I dati evidenziano che da gennaio ad aprile 2014, quindi nei primi quattro mesi dell’anno, sono state raccolte 6.946 tonnellate di cartone, 21.743 tonnellate di carta 13.892 tonnellate di plastica e metalli, 21.928 tonnellate di vetro e 1.853 tonnellate di legno. Questi numeri se da un lato sono l’effetto di un ottimo sistema di riciclo e riduzione dei rifiuti, dall’altro manifestano l’efficienza di una filiera industriale di trattamento che annovera oltre 1.400 imprese e circa 37.000 addetti. el nostro quartiere Ti c i n e s e Navigli, conserviamo piccoli gioielli dei quali la maggior parte di noi nemmeno sospetta l’esistenza. Uno di questi è la presenza, nel sottotetto di una casa in via Conchetta 9, di una coppia di piccoli falchi, i gheppi, che proprio lì si sono stabiliti. In questo periodo, lo stabile è in fase di ristrutturazione ma, grazie alla sensibilità dell’amministratore, del responsabile del cantiere e dei lavoratori, la coppia continua a viverci e a riprodursi, visto che finora la femmina è sempre nel nido, mentre il maschio è occupato a cercare cibo per lei e per la loro nidiata di 4 piccoli. Si tratta di una specie protetta, il cui nome scientifico è “falco tinnunculus”. Non è insolito che questi piccoli e bellissimi rapaci nidifichino nel centro delle città, ma in genere lo fanno su alte torri, lontano dalla presenza umana. Nel nostro caso, hanno scelto di vivere proprio sopra un appartamento abitato. Un altro bene da conservare è l’edicola che si trova in via Torricelli 30, addossata al muro dell’officina di un gommista. Si tratta della raffigurazione di una scena religiosa: Gesù e San Giuseppe lavorano nella loro bottega, alla presenza di Maria che fila la lana. Questa immagine è ormai molto deteriorata e sta scomparendo. Non ha probabilmente alcun valore artistico, ma è certo una memoria della pietà popolare in un quartiere che ha ormai perduto la propria identità, e quindi la propria anima. L’opera, credo, non ci trasmette solo il sentimento religioso dell’autore, ma soprattutto la memoria di un ambiente, di una cultura e di un tempo che non ci sono più. In entrambi i casi, si sta facendo il possibile per tutelare questi due tesori, grazie anche all’interessamento del redattore di Milanosud e consigliere di Zona 5 Claudio Muzzana, in collaborazione con la Polizia Provinciale. Pasqualina Cirocco Paola Brambilla Superina Raccolta differenziata a Milano: un successo! Stefano Ferri " ginando gli spazi oggetto di bando destinati a un utilizzo continuativo nel tempo, e nella messa in campo di risorse a diverse scale, creando collaborazioni con soggetti e reti attive localmente e a livello urbano. L’assegnazione degli spazi commerciali di via Pescara 44 (così come degli altri quartieri periferici della città), avviene tramite selezione di progetti imprenditoriali proposti da realtà economiche/sociali consolidate ma anche progettualità da avviare che, nel caso di soggetti costituiti da meno di tre anni, beneficeranno di un abbattimento del 90% sul canone annuo di locazione, a titolo di incentivo per lo start up delle stesse. I progetti possono essere presentati entro il 30 luglio. Per informazioni sul bando: www.comune.milano.it sezione Casa e Assegnazione Spazi. Un parco a misura di bambino Due gioielli I ragazzi hanno già scelto il nome: da proteggere sarà il“Parco dell’accoglienza Mauro Capponi” muoversi per fare al più presto». Insieme alla soluzione per la realizzazione della strada di collegamento, la Cormet ha reso noto anche lo stato delle trattative per lo spostamento dello stabilimento di via Belcasule a Quintosole, nella zona industriale, in un’area di circa 20mila mq, già dotata delle strutture per il trattamento rifiuti. Interpellata dalla Cormet, la proprietà ha comunicato ufficialmente la disponibilità ad affittare l’area di Quintosole, anche con opzione di acquisto. Il problema è che il vecchio locatore è in amministrazione giudiziale e l’area non è al momento disponibile «ma non dovrebbero esseci problemi irrisolvibili. Di certo – ha affermato Leonardo Chiarelli, titolare della Cormet – stiamo facendo il possibile per trovare una soluzione che eviti disagi ai residenti attuali e futuri che abitano nei pressi dello stabilimento di via Cascina Belcasule e che consenta all’azienda di continuare a dare lavoro a circa 70 persone. Per fare tutto questo bene e velocemente confidiamo nell’attenzione delle istituzioni». ! # "# nel contempo offrire servizi rivolti alla cittadinanza insediata nel territorio di riferimento e valorizzare il capitale attrattivo delle aree rurali urbane, di cui l’ambito di Ronchetto delle Rane rappresenta un esempio. A tal fine verranno valutati positivamente progetti imprenditoriali in grado di avviare e implementare iniziative che integrino attività di carattere commerciale con servizi accessibili alla scala locale, contemplando la realizzazione di azioni di animazione culturale e ricreativa e in grado di fare rete con altre realtà/iniziative presenti alla scala cittadina. Gli elementi chiave attraverso cui raggiungere gli obiettivi principali che l’Amministrazione si prefigge con questo bando (creazione di opportunità professionali, insediamento di servizi per il quartiere e la città, aumento dell’attrattività dell’ambito di Ronchetto delle Rane) sono stati individuati nella operatività/presenza sul territorio, imma- 7 ANNO XVII NUMERO 06 GIUGNO 2013 ANNO XVIII NUMERO 07 LUGLIO/AGOSTO 2014 Istituzioni e cittadini contro la trasformazione dei quartieri in piccole Las Vegas Slot machine e ludopatie: il gioco (scorretto) delle sale scommesse Mobilitazione contro l’apertura della sala giochi di piazza Abbiategrasso: dopo la mozione del CdZ e l’interrogazione in Senato arriva la diffida del Comune ad aprire. Intanto in Parlamento è stata presentata la legge di iniziativa popolare contro il gioco d’azzardo di Alice Bertola «A cittadini che tenevano lontano i clienti, ha chiuso; e in via Bugatti, al quartiere Le Terrazze, dove al posto del parrucchiere non dovrebbero arrivare le fameliche macchinette “mangiasoldi”. Una situazione di indeterminatezza legislativa (in Senato giace dal maggio 2013 una proposta di legge per la regolamentazione delle sale gioco, su cui Governo e Parlamento si erano impegnati a legiferare) che potrebbe essere colmata dalla proposta di legge di iniziativa popolare avanzata dal Manifesto dei Sindaci per la legalità e contro il gioco d’azzardo (nato dalla collaborazione di Terre di Mezzo, Scuola delle Buone Pratiche e Legautonomie) che chiede una nuova legge nazionale che espliciti i compiti della Regione nella prevenzione e nella cura della ludopatia. «Le firme raccolte a sostegno della legge – ha affermato Raffaele Magnotta, presidente della commissione Sicurezza del CdZ5 promotore in zona dell’iniziativa, anche attraverso il nostro giornale – hanno superato abbondantemente il limite richiesto di 50mila. Ne sono state infatti conteggiate 93.194, e il 9 aprile scorso sono state formalmente consegnate alla presidente della Camera Laura Boldrini, alla presenza dei parlamentari Daniela Gasparini, Paola Binetti, Antonio Misiani e Paolo Cova. Superato l’iter teso ad accertarne l’autenticità, la proposta di legge – “Tutela della salute degli individui tramite il riordino delle norme vigenti in materia di giochi con vincite in denaro – giochi d’azzardo” – rubricata al nr. 2294, è stata assegnata alle Commissioni VI (Finanze) e XII (Affari sociali). Ora speriamo – ha concluso il presidente Magnotta -che le commissioni si mettano al lavoro prima possibile per fare fronte a quella che è diventata una vera propria urgenza sociale». Milano è battaglia senza quartiere contro il gioco d’azzardo». Questa l’affermazione netta e decisa fatta dal vicesindaco Ada Lucia De Cesaris, poco più di un mese fa. Parole a cui sono seguiti i fatti, viste le iniziative prese dal Comune in queste settimane per impedire l’apertura di nuove sale gioco in via Padova 79, corso Garibaldi 49, piazza Bolivar 4, via Cimarosa (chiusa ma poi riaperta dal Tar). Nonostante la legge regionale 8/2013, il nuovo regolamento edilizio, la Questura continua imperterrita a rilasciare licenze, senza che il ministro degli Interni intervenga. Nel 2013 a Milano sono state aperte 156 sale slot, mentre sono 8mila le slot machine, collocate in 2mila esercizi commerciali. Per un incasso stimato di 2,4milioni di euro al giorno: una piccola Las Vegas si sta espandendo a macchia d’olio in città. Una lotta senza quartiere che ha interessato anche la parte sud di Milano. Una delle ultime azioni intraprese da Palazzo Marino è stata infatti la comunicazione inviata il 26 giugno scorso, con la quale si diffidava la proprietà della sala da giochi di piazza Abbiategrasso angolo via Medeghino a intraprendere “l’esecuzione di lavori edilizi in luogo in assenza delle dovute comunicazioni/titoli abilitanti”. Una possibilità che aveva da tempo allarmato cittadini e istituzioni locali, inducendo il consigliere Massimiliano Toscano (ex M5S ora Gruppo Misto) a presentare una mozione in CdZ5, votata quasi all’unanimità, in cui si chiedeva a Giunta e prefetto di impedire l’apertura della sala slot di piazza Abbiategrasso. Mozione a cui seguiva addirittura un’interrogazione parlamentare, primi firmatari i senatori Luisa Orel- lana e Laura Bignami, entrambi ex M5S come Toscano, in cui si chiedeva al governo di intervenire per impedire l’apertura della sala. Una mobilitazione quella dei cittadini dei quartieri di questa parte della città che si era già manifestata un paio di anni fa circa, per l’apertura della sala giochi di via Medeghino accanto al supermercato, e contro quella di corso S. Gottardo, in entrambi i casi senza successo. Esiti opposti invece in via Chopin, dove una sala slot dopo pochi mesi di apertura, a seguito probabilmente delle forti proteste dei Gioventù bruciata Quando non basta mai You gave the best you had to give You only have one life to live You fought so hard, you were a slave After all you gave There was nothing left to save È una vera e propria malattia. Anzi, per la precisione, secondo l’Oms è una “malattia sociale”. L’American Psychiatric Association l’ha introdotta nei suoi manuali nel 1980 (fonte: report Codacons). Si tratta di una dipendenza che ha ripercussioni sulla vita sociale e lavorativa di chi ne è affetto. Droga? Stupefacenti? No. Ludopatia o gioco d’azzardo compulsivo (Gap). Si tratta del bisogno irrefrenabile di giocare, sebbene si sia pieni di debiti, la vita affettiva sia compromessa e si sia perso il lavoro. Sebbene si cerchi di smettere. Ma a risentire di questo problema sono anche parenti, amici e colleghi della persona affetta da ludopatia. Secondo il dossier dell’associazione antimafia Libera intitolato “Azzardopoli”, i ludopatici potrebbero essere 800 mila persone; gli italiani spenderebbero 1.260 euro procapite per le scommesse. Inoltre, dal 2012 i soldi scommessi sono aumentati da 79.9 miliardi a 88,5 (fonte: Senato della Repubblica). Tuttavia, di fronte a questi dati, l’opinione del presidente dell’associazione Ala Milano Onlus si pone in modo diverso: Vincenzo Cristiano riporta l’attenzione su un altro dato fondamentale, ossia che i centri di aiuto sulle dipendenze curano solamente 600 persone affette da Gap in tutta la Lombardia. E non perché manchino personale o luoghi d’ascolto (in zona i Sert si trovano a Rozzano, Corsico e Boifava). Il problema, secondo Cristiano, è che di questa problematica non si parla nei termini giusti, come ad esempio quali sono le fasce che giocano (le più deboli), quanto vengono coinvolti i familiari e soprattutto qual è il grado di consapevolezza che una persona affetta da Gap può avere. Ma come si può definire un malato di ludopatia? Secondo Howard Shaffer (professore associato di psichiatria presso l’Harvard Medical School) si tratta di un comportamento che genera craving (ripetizione di un atteggiamento dannoso) e addiction (dipendenza da tale comportamento). Le persone che cadono in questa dipendenza sono insicure e con scarsa autostima: il gioco conferisce loro una sensazione di controllo e li fa sentire padroni di una situazione che solo il caso, in realtà, ha veramente in pugno. Si possono individuare alcune caratteristiche che descrivono il giocatore patologico: eccessivamente assorbito dal gioco, irrequieto e irritabile, non riesce a smettere sebbene ci abbia provato, ha commesso atti illegali per pagare debiti e la sua vita affettiva è ormai distrutta. Inoltre la sensazione di essere preda degli impulsi senza possibilità di opporsi lo rende alienato. Robert Custer (pioniere nello studio del gioco d’azzardo patologico), riassume il disturbo del gambling in sette stadi, che descrivono la parabola delle fasi psicologiche e fattuali, che portano una persona dai primi approcci al gioco alla ludopatia, fino alla guarigione: - vincente (dai 3 ai 5 anni): convinzione di vincite ricorrenti e grosse, impressione di essere fortunati e gioco frequente, aumento della dipendenza psicologica; - perdente (oltre i 5 anni): gioco solitario, perdite frequenti, negazione, bugie e forti prestiti. Subentra la “rincorsa della perdita” (si gioca per recuperare i soldi perduti); - disperazione (alcuni mesi): aumento perdite, azioni illegali, incapacità di astenersi dal gioco, rottura legami familiari; - perdita della speranza: arresti, tentativi di suicidio, divorzio, crolli psicologici; - critica: ci si assume responsabilità e si chiede aiuto; - ricostruzione: miglioramento rapporti familiari, più autostima, meno depressione; - crescita: meno preoccupazione, più affetto, maggiore introspezione. Certo, non tutte le esperienze di ludopatia seguono questo percorso e accade che, fortunatamente, molte persone riescano a uscire da questa trappola prima di arrivare alla dipendenza vera a propria. Ma certo il numero delle persone che non ci riesce è in continuo aumento. In questo quadro i media e la crisi, che in modo diverso ci inducono a cercare “soldi facili” elevando la ricchezza a valore, certamente non aiutano. Ci si butta nel gioco d’azzardo perché si pensa di fare il colpo grosso e, finalmente, risolvere i propri problemi con una sola botta di fortuna. Mettere tutto a posto. Ma il vero problema si presenta quando giocare (e perdere) non basta mai. “Non c’era rimasto niente da salvare − dice il brano della canzone “Nothing left to lose” degli Alan Parsons Project − hai dato via il meglio di quello che avevi”. Soprattutto se cominci presto, come quel buon 12% degli adolescenti che secondo l’ultima Indagine sulla Condizione dell’Infanzia e dell’Adolescenza in Italia hanno giocato d’azzardo. L’inchiesta, condotta da Telefono Azzurro ed Eurispes nel 2012, ha portato alla luce altri interessanti dettagli: il gioco off-line (dai videopoker alle slot machine in bar, tabaccherie ecc.) interessa il 27% degli adolescenti tra i 12 e i 18 anni; c’è una maggiore propensione a giocare nell’uomo, sia per le modalità online che offline. Le cause che spingono a giocare sono: il 31,6% per divertimento, 23,9% per vincere denaro, 10% incuriosito dalla pubblicità e l’8,2%, invece, gioca per imitare amici e/o parenti (dati disponibili sul sito di Telefono Azzurro). Ma parlando delle dipendenze del gioco tra i giovani, bisogna ricordare anche la dipendenza dai videogame, in particolare da quelli “di ruolo”. Si tratta di giochi nei quali il soggetto si crea un avatar, un personaggio che può avere tutte le caratteristiche desiderate e nel quale il giocatore proietta una parte di sé che non riesce a esprimere altrimenti. In questo mondo virtuale ha poteri e armi, si relaziona con avatar di altri giocatori e deve superare degli ostacoli per diventare sempre più forte. Questa non-realtà del gioco diventa così assorbente che può persino sostituirsi al mondo e alla vita che realmente conduciamo, perché in quel mondo virtuale siamo come ci immaginiamo e possiamo sfuggire ai problemi di tutti i giorni. Come si definisce un virtual addicted? Ci sono alcune caratteristiche che, se identificate tutte o in parte, permettono di individuare chi è affetto da questo problema: tantissime ore dedicate al gioco, carenza di attenzione a scuola o lavoro, ansia e rabbia quando non gioca, ira se viene interrotto e problemi correlati alle numerose ore dedicate al gioco (difficoltà nella vista, sovrappeso dovuto all’eccessiva sedentarietà ecc.). Inoltre tutto il resto del mondo (quello reale), come amicizie e sentimenti, si perdono fino a rompersi del tutto se non ci si ferma in tempo (fonte: dal sito ESC - Diagnosi e cura delle dipendenze da Internet). Il gioco d’azzardo patologico e la dipendenza da videogame denotano una difficoltà di alcune delle fasce più deboli di mantenere un contatto con la realtà. Queste persone si rifugiano in mondi virtuali o dentro macchinette succhiasoldi per cercare un posto migliore, nelò quale sentirsi potenti, dei campioni. O meglio, così sembra. E certo i tempi non aiutano, quando la realtà ci fa sentire sempre più impotenti, sempre più alienati dalla società e dalla politica. After all you gave There was nothing left to save @CHIA HIA A -.celiachia-food.com FOOD CELI www.celiachiafoodmilano.it www.celiachia-food.com www .celiachiafoodmilano.it - www ® Ampia gamma di di PRODOTTI SENZA A GLUTINE, CERTIFICATI CER RTIFICA T ATI PER CELIACI. PRODOTTI BIOLOGICI. INTOLLERANZE ALIMENTARI INTOLLERANZE ALIMENT LIMENT TA ARI Convenzionato ASL Consegna a domicilio Servizio per Hotel Hotel eeRistoranti Ristoranti Via Tel/Fax Via Brioschi 33 | 20136 Milano | T el/Fax el/F 02.58106698 | Cell. 334.2783541 - 393.9495241 [email protected] - [email protected] Soldi puliti per la malavita Con un fatturato legale di 76,1 miliardi e aggiungendone altri 10 (cifra stimata al ribasso) di quello illegale, il gioco d’azzardo è la “terza impresa” in Italia. Il che ci vale il primo posto in Europa e il terzo nel mondo per il Paese che gioca di più. Ma non è finita: in tutto questo ci sono 41 clan della mafia che si inseriscono nell’economia “legale” del gioco d’azzardo, mescolandola con quella illegale, fino a creare commistioni quasi impossibili da sciogliere. Ben 22 città nel 2010 sono state interessate da indagini sulle scommesse illegali. Nell’ultimo anno 10 Procure della Repubblica, da Bologna a Reggio Calabria, hanno effettuato indagini in materia (fonte: dossier “Azzardopoli” dell’associazione Libera). Le organizzazioni criminali usano il gioco d’azzardo principalmente per riciclare il denaro sporco che deriva da traffici illegali, operando in una situazione di quasi monopolio. «La criminalità organizzata ha un rapporto molto stretto con il gioco d’azzardo – spiega il sociologo ed esperto di mafia e criminalità Nando dalla Chiesa – perché con il gioco d’azzardo si possono riciclare i soldi, mettere delle persone in condizione di chiedere dei prestiti; perché è con il gioco d’azzardo che, come hanno dimostrato le inchieste degli anni ‘80 a Milano, si entra in contatto spesso con professionisti e politici affermati, che vanno a giocare e frequentano gli ambienti delle giocate illegali. Tutto questo è sempre stato oggetto di desideri e controlli delle organizzazioni mafiose. Con la crisi ci sono meno opere e di conseguenza meno possibilità di “affari”, quindi le organizzazioni criminali sono costrette a trovare nuovi ambiti in cui investire i proventi del narcotraffico. Io penso che il gioco d’azzardo sia uno dei settori su cui stanno puntando, scommettendo sulla disperazione delle persone. È grave che lo stato agevoli questo tipo di comportamenti e quest’area di interesse – continua il professor Dalla Chiesa –. Per questo penso che la diffusione e la moltiplicazione delle sale giochi e dei “compro oro” siano un pessimo segnale, non perché i “compro oro” siano gioco d’azzardo ma perché vanno spesso insieme per il modo di manifestarsi sul territorio. Bisogna frenare la corsa alle sale giochi proprio per tutte queste ragioni. Quindi dal punto di vista legislativo ci si aspetterebbe che le questure fossero meno prodighe di autorizzazioni e meno formalistiche, ma più attente alle implicazioni effettive. E che si facessero promotrici, presso il proprio Ministero, della necessità di cambiamenti legislativi. Il primo cambiamento è che le autorizzazioni debbano avere anche la firma del sindaco della città interessata, questo mi sembra necessario». #, ! & # '% #( # (& $& ($& $ $#($( # $ &$* ' &$( ' '' % & , $# # $&# ( &#$ ( ! $& & "$ ! #( & + ) #($ - ( "% $,, #$ 8 ANNO XVIII NUMERO 07 LUGLIO/AGOSTO 2014 Gruppo Aiuti Alimentari: chi è senza cibo non è lasciato solo Ventuno tra parrocchie ed enti di assistenza supportano circa 6mila persone bisognose della nostra zona di Angelo Fumagalli, vice presidente della commissione Politiche Sociali di Zona 5 a tempo anche il Consiglio di Zona 5, attraverso la commissione Politiche Sociali con i mezzi a sua disposizione, si è attivato per contrastare la situazione di perdurante crisi economica con una serie di interventi sempre più specifici e puntuali. Nei primi due anni di mandato sono stati erogati, tramite un bando indirizzato alla grande distribuzione, 1100 cesti solidali natalizi, destinati sia a persone aiutate dal Comune che a famiglie in difficoltà economica. Coinvolti anche i centri Caritas e S. Vincenzo attivi sul territorio, con lo scopo di dare un segno concreto di vicinanza alle persone assistite da queste strutture, oltre che un riconoscimento a queste importanti realtà. Dallo scorso mese di marzo è stato inoltre attivato presso il CdZ5 un gruppo di lavoro, denominato Gruppo Aiuti Alimen- D tari che raggruppa 14 centri di ascolto parrocchiali e 7 enti assistenziali di media grandezza, che si riunisce mensilmente per mettere in campo iniziative di sostegno al reperimento alimenti in favore di chi ne ha più bisogno. Per avere un’idea dei numeri relativi alle persone in difficoltà nella nostra zona, possiamo sintetizzare che ai 21 centri partecipanti al gruppo aiuti alimentari si rivolgono mediamente circa 100 nuclei familiari composti di tre persone circa, per un totale di oltre 6mila persone, numeri non piccoli considerando la popolazione della Zona 5. Dai dati emersi risultano infatti due evidenze abbastanza chiare: l’aumento di richieste di cibo come conseguenza del protrarsi della crisi economica - si valuta che le richieste siano lievitate oltre il 30 % della situazione pre-crisi, mentre diminuiscono i volontari addetti alla distribuzione; ma soprattutto una vistosa contrazione degli aiuti da parte della grande distribuzione o dal banco alimentare, anch’esso in difficoltà ad elargire cibo agli enti assistenziali. Riflettendo su questa situazione, tre realtà del Gruppo Aiuti Alimentari hanno iniziato a recuperare cibo fresco per la distribuzione e sta per essere avviata una collaborazione con Milano Ristorazione, per il recupero di pane, frutta e merendine dalle mense scolastiche della zona. Il gruppo inoltre si sta interrogando anche su altri dati emergenti: la questione del reperimento dei prodotti non alimentari e l’evidenziarsi di nuove situazioni di bisogno, come quello espresso da giovani nuclei familiari anche mononucleari o persone singole di mezza età o anziane. Per differenti ragioni sembrano proprio queste tre categorie di persone le più esposte a condizioni di maggiori fragilità. Alcune considerazioni finali emergenti dal lavoro di questi mesi. La prima è che la crisi ha costretto gli enti assistenziali a mutare modo di pensare e di agire: da interventi di carattere individuale a interventi collaborativi, nella convinzione che la complessità delle situazioni richiede interventi comple- Dal 1° luglio al 28 agosto, in 15 luoghi di incontro in tutto il territorio In ricordo di suor Claudia Bà Dal CdZ, invito a Estate Insieme! ue mesi di attività, curiosità e passatempi per gli anziani “tenacemente giovani” che amano stare in buona compagnia. Un ricco programma nato dal lavoro di rete che ha visto la collaborazione congiunta di organizzazioni aderenti al Tavolo Sociale di Zona 5 e diverse realtà del territorio insieme alla Commissione politiche sociali. Queste le attività, che si svolgeranno senza interruzione nei mesi di luglio e agosto, in quindici sedi: Ginnasticamente, per esercitare e migliorare la memoria e le funzioni cognitive; Gruppi di cammino, camminare con altre persone per migliorare la salute, stare insieme e scoprire il territorio grazie al contributo delle Guardie Ecologiche Volontarie; Tecniche di rilassamento, per alleviare la tensione sia fisica che psicologica e migliorare la propria qualità di vita. Ginnastica dolce, attività caratterizzata da esercizi lenti, graduali, a basso impatto volti al miglioramento del benessere generale; Stretching, semplici esercizi di allungamento muscolare con effetti benefici sul sistema nervoso, cardiovascolare, muscolare e articolare; Il cielo in una stanza, per rivivere emozioni legate a ricordi passati attraverso l’ascolto di musica ‘50-’60 e la lettura dei brani; Cineforum, rianimare il quartiere anche la sera, attra- mentari e integrati. E questo mi porta a sottolineare la seconda riflessione: il tema del cibo è come se avesse due facce, la prima è quella dello spreco alimentare che continua a esistere; la seconda è quello della malnutrizione che comincia a manifestarsi in alcune fasce deboli della popolazione, in particolare tra i minori e gli anziani. Alcuni dati rilevati da Milano Ristorazione o dai medici di base testimoniano l’esistenza di bambini che mangiano solo una volta al giorno o di anziani che si ammalano non a causa della loro condizione anagrafica, ma perché malnutriti. Infine ed è l’ultima considerazione: l’aumentata difficoltà nel reperimento del cibo non può che essere letta come conseguenza della precarietà che emerge dalle altre due emergenze della crisi: il lavoro e il problema abitativo per i quali anche la commissione Politiche Sociali di Zona 5 sta elaborando opportune iniziative. Senza cibo o con poco cibo si vive male, senza lavoro e casa non si vive affatto. Il 18 giugno, nelle prime ore del pomeriggio, Suor Claudia Bà dell’ordine delle Dorotee di Cemmo che da decenni sono una realtà preziosa del nostro territorio con la loro discreta, ma proficua presenza, mentre pedalava verso i ragazzi dell’oratorio della Parrocchia S. Giovanni Bono di via S. Paolino, è stata vittima di un incidente stradale. I soccorsi e il trasporto presso il vicino Ospedale S. Paolo non sono serviti, Suor Claudia non ce l’ha fatta. Tutta la comunità religiosa, il Centro Culturale Asteria, il personale e gli allievi dell’Istituto Cocchetti, nel quale suor Claudia insegnava Matematica e Fisica, sono rimasti sconvolti da un evento così tragico e improvviso; a molti rimarrà il ricordo dei suoi occhi vivi e dei delicati tratti del suo viso, a tutti l’immagine di una suorina che, attenta e decisa, percorreva in bici le vie del quartiere, dividendosi tra i ragazzi della scuola e quelli della sua parrocchia che, insieme, costituivano il suo mondo di impegno e dedizione. Lucia Audia D La risposta a un appello per il gruppo “I Mille Volti”, nel suo “Ventennale” È mio vivo desiderio – sulle pagine di questo stimato giornale – esprimere un grazie ad alcuni cittadini della nostra zona, ben cinque come le dita della mano, che, specie tramite le due parrocchie – San Barnaba e Santa Maria Madre della Chiesa – hanno prestato la loro competente opera a vantaggio del gruppo di scrittura di poesia/prosa “I Mille Volti”- Associazione VIS. Sono persone di diverse età, dal giovane all’anziano, che mi hanno aiutato a scrivere a computer testi del gruppo e miei personali, visto che i nostri incontri d’arte proseguono al meglio. Questo loro particolare servizio di volontariato ci ha psicologicamente e operativamente arricchito ed è stata la risposta a un mio appello sulle pagine di stampa delle due chiese. Riconoscenti, ringraziamo e insieme continueremo… verso la proiezione di film di successo; Aperitivi in musica, per gli amanti della musica leggera/classica quattro concerti da non perdere; Pranzi sociali, aggiungi un posto a tavola… grazie al contributo dei cuochi sociali; Socializzazione, nei cortili e spazi di socialità, incontro e scambio con i custodi sociali; Festa del vicinato, venerdì 4 luglio, Cortile di via Neera 7, grande iniziativa per tutti, con i custodi sociali Pranzi di ferragosto: e passate la festa in allegria! Per informazioni e iscrizioni alle attività: Cooperativa Piccolo Principe onlus: 02/58111712 Socializzazioni e pranzo di ferragosto, rivolgersi ai Custodi Sociali: 3408637917 e 3408788083. Maria Teresa Mosconi Straulino AMBULATORIO MEDICO DENTISTICO S.A.S via F. Lassalle n. 5 - citofono 542 (angolo via Medeghino MM2 Abbiategrasso) 20142 MILANO Spazi Vuoti, idee piene tel. 0289502680 - cell. 339 56 44 710 [email protected] Sistemata l’area skate di Gratosoglio otto le torri bianche del Gratosoglio e in giro per il quartiere, si trovano molti spazi commerciali vuoti, tra i palazzi sono molte le ex portinerie ormai chiuse, coi vetri rotti e le ragnatele spesse, alcuni ex negozi versano in un grave stato di abbandono e degrado, saracinesche abbassate da molti anni, a volte decenni. Da qualche tempo Il circolo Gratosoul (un gruppo di cittadini attivi e auto costituiti), sta elaborando proposte di rivalutazione degli spazi vuoti, che tra l’altro rappresentano comunque un costo per gli inquilini (sono spazi riscaldati, con importante dispersione di calore, ecc). In stato di abbandono anche un altro punto molto importante per la socializzazione S e divertimento per i ragazzi, ovvero la pista di skate al centro del quartiere. Il 17 maggio con il fondamentale aiuto di Partigiani in Ogni Quartiere, organizzatori di eventi atti a sensibilizzare attraverso la musica i valori espressi dalla lotta partigiana, e Rete Cinque che è un catalizzatore di realtà della zona 5, è stato ristrutturato e resa maggiormente sicura la pista di skate. Da almeno 7 anni, gli anni che come circolo operiamo al Gratosoglio, varie forze hanno sollecitato l’Amministrazione comunale a intervenire per risanare la situazione. I lavori hanno riguardato la pista che è stata anche ripitturata, la recinzione sostituita o rimessa in funzione dove possibile, ripristino del perimetro attraverso pulizia, chiusura buche e potatura alberi che nel disinteresse generale sono cresciuti ai bordi. Il 25 maggio è stata inaugurata nel mezzo della festa annuale di Gratosoul, vedendo immediatamente la grande risposta dei ragazzi che hanno contribuito a abbellirla con opere graffitate. Con loro contiamo di proseguire a tenere alta l’attenzione per la cura e la tutela di questo spazio.La pista di skate si è dimostrata soprattutto dopo il lavoro di recupero un luogo a cui i ragazzi tengono molto e che è un reale luogo di aggregazione e nel deserto del Gratosoglio è già una notizia, una buona notizia. Nino Romeo Circolo Gratosoul PHQWL DUUHGDP VD OD O z z z1 d u u h g d p h q w l v d o d 1 f r p DUUHGDPHQWL H PRELOL VX PLVXUD Vetri - Specchi - Cristalli - Vetrate incise e decorate Oggettistica - Arredamento - Box doccia Serramenti in alluminio Posa in opera anche grandi volumi Lun - Ven: 8.00 - 12.30, 14.00 - 18.30 Sab: 8.00 - 12.30 Via Isonzo 40/6 - Quinto Stampi - Rozzano (MI) Tel/fax: 028255309 email: [email protected] R IIHU WD GHO PHV H PDWHUDVVL PHPRU\/ PROOH LQVDFFKHW WW WDWH/ RUWRSHGLFL WUDGL]LRQDOL VFRQWDWL GHO= 83 53( 63( 73( YLD YROY OYLQLR 9 P PLODQR OD W1 35;<84;955 hpdlo= lqirCduuhgdphqwlvdod1frp ( Direttore Sanitario Dott. Giovanni Pio Grampa si riceve tutti i giorni su appuntamento igiene orale e sbiancamento conservativa - endodonzia - parodontologia odontoiatria infantile ortodonzia pediatrica e adulta anche con tecnica di allineatori sequenziali invisibili protesi fissa e mobile con nuovo materiale biocompatibile senza ganci metallici chirurgia - implantologia agopuntura - riabilitazione neuromotoria fisioterapia - osteopatia medico chirurgo specializzato in estetica e problematiche della pelle 9 ANNO XVII NUMERO 06 GIUGNO 2013 ANNO XVIII NUMERO07 LUGLIO/AGOSTO 2014 Profughi siriani a Chiaravalle Da fine giugno, per tutta l’estate, circa 80 persone ospitate nell’immobile sequestrato alla criminalità organizzata ltre 10mila profughi assistiti da ottobre 2013. Sono questi i numeri impressionanti dell’esodo in corso dalle guerre in Medio Oriente, a cui il Comune di Milano, in collaborazione con diversi soggetti del terzo settore, sta dando assistenza. Una fiumana di persone disperate, in gran parte provenienti dalla Siria, che hanno rischiato di morire per mare, di fame e sete, prima di approdare in Italia, in Sicilia o Calabria, per prendere treni diretti a Milano, da noi arrivano stremate con l’intento di ripartire poi per il nord Europa. A rendere ancora più drammatica la situazione è la composizione di questi gruppi di profughi, poiché si tratta molto spesso di intere famiglie, anche con bambini piccolissimi, che hanno bisogno di cure, prima di rimettersi in viaggio. Per assistere degnamente queste persone, tenendo unite le famiglie, il Comune ha deciso di rendere disponibile Casa Chiaravalle, l’immobile di via Sant’Arialdo sequestrato alla criminalità organizzata e consegnato nel gennaio scorso a una cordata di associazioni (tra le quali Sistema Imprese Sociali – Sis, la Cordata, Gruppo La Strada, Arci Milano) per essere trasformato entro fine anno in un pensionato per famiglie che hanno perso la casa. «Come organizzazioni che hanno vinto il bando di “Casa Chiaravalle”, ma che ancora non hanno sottoscritto il contratto con il Comune – ci dice Claudio Bossi, presidente del Consorzio Sis – siamo stati coinvolti dal Comune nel contribuire all’accoglienza dei profughi nei mesi estivi. Le famiglie di passaggio hanno bisogno di tutto, dall’abbigliamento ai medicinali». La grande casa, dove già alloggiano una quindicina di famiglie, per una durata media di permanenza di 3-4 giorni, dispone di un ampio parco, e può accogliere circa 80 persone, anche se al O momento si tratta di numeri potenziali, visto che gli arredi come le opere di sistemazione dei locali, si stanno ancora completando. «L’uso di casa Chiaravalle per ospitare i profughi siriani, finora dimostratisi molto collaborativi e pacifici, è un’ulteriore dimostrazione dell’alleanza costituita tra soggetti diversi», spiegano gli assessori alle Politiche Sociali Pierfrancesco Majorino e alla Sicurezza Marco Granelli. «Dalle fine dello scorso agosto abbiamo creato un’unità di crisi che comprende, assieme a noi, Caritas e Terzo Settore. Abbiamo ripetutamente chiesto al ministero dell’Interno di organizzare un piano nazionale di accoglienza dei profughi e a Regione Lombardia di mettere a disposizione strutture e assistenza sanitaria. Ma fino a oggi non hanno dato alcuna risposta lasciando Milano da sola». Intanto l’assessore Granelli ha annunciato che entro luglio sarà sgomberata e messa in sicurezza la Cascina Gerola. Tiziana Galvanini Per dare un aiuto I profughi ospitati alla Casa Chiaravalle di via S. Arialdo 69 hanno bisogno di tutto (materiale per l’infermeria, per l’igiene e la pulizia, per l’abbigliamento, fasciatoi monouso, lettini per bimbi con sponde). Coloro che sono interessati a dar loro un sostegno concreto possono recarsi direttamente in via Sant’Arialdo; o presso la sede della Cooperativa la Cordata, (Tel 02/36556600 via Zumbini 6, il martedì e mercoledì, dalle ore 9 alle 13 e dalle 14 alle 18). Per la consegna di generi alimentari: Cooperativa La Strada, via Piazzetta 2 angolo viale Omero (Tel. 02/55213838). Per sapere realmente chi sono Migranti o rifugiati? entiamo spesso parlare di migranti, rifugiati, richiedenti asilo, vittime di tratta. Anche nella nostra città possiamo vedere un numero notevole di persone, la maggior parte provenienti da Siria, Eritrea, Somalia e Libia, che hanno raggiunto il nostro paese con mezzi di fortuna e non sanno dove andare. Ma chi sono queste persone, e perché si spostano? I media ci bombardano di informazioni e di immagini sull’argomento, ora più che mai. Ma, purtroppo, non sempre tutto ci viene raccontato nella maniera più corretta e approfondita. I temi in questione sono delicati, ed è un peccato che ogni cosa venga ridotta a rappresentazioni banali: sbarchi, malattie, extra comunitari, clandestini e così via. Tutti termini altamente stigmatizzanti, che non fanno altro che alimentare un clima di “allarme sociale”, stereotipi e luoghi comuni, alterando la realtà e condizionando la percezione che i cittadini hanno nei confronti dello straniero. Alla fine del 2013, le persone costrette a fuggire dal proprio paese erano più di 50 milioni (più di 10 milioni nell’ultimo anno) di cui 16,7 milioni erano rifugiati. Sulla base delle linee guida della Carta di Roma, un codice deontologico sull’immigrazione e l’asilo istituito nel 2008, proviamo, brevemente, a comprendere chi sono i protagonisti del fenomeno migratorio e cosa può averli spinti ad allontanarsi dal proprio paese. S Un garage per bici a pochi passi dal metrò «A mettendo il resto: lavori per sistemare i locali, attività di promozione e tanta voglia di fare». Per gli utenti il costo del servizio di bike station è di 2 euro al giorno, se si acquistano sei mesi però si pagano 120 euro, circa 0, 75 centesimi al giorno, e per chi ha l’abbonamento Atm sono previsti sconti. Attualmente Ciclo Parking Milano è aperto dal lunedì al sabato, dalle ore 7.30 alle 13 e dalle 15.30 alle 19.30. «In futuro però vorremmo dotare il negozio di un ingresso con scheda magnetica, per consentire ai nostri clienti di depositare o prelevare la propria bicicletta, in tutta sicurezza e senza vincoli di tempo. Offriamo inoltre – continua Alex – la possibilità di noleggiare bici, poi facciamo piccole riparazioni, cosa di cui si occupa il nostro meccanico specializzato, e vendiamo ogni tipo di biciclette disponibili sul mercato. In futuro vorremmo anche di Spinello Mauro ",( % ' - - %' /..* '%* . * . +", !% /# " (" -/, *-.* # $%/ ' ! ' La voratorio C rea tiv o Ar tigianale V i a Me d e gh in o 4 20 14 1 M ila n o M a g lie r ia s u mi su r a G io ie ll i in p i et r e du re H a ir S t yl e O gg e t ti s ti ca S e r v i z i o a n c h e a d om i c i l i o te l . 0 2 8 4 3 5 4 8 4 ce l l . 3 3 9 2 9 2 1 7 0 5 % ".. )* ./..% % .%+% !% .% &".- -/ ./.. ' +%00",% La tratta Il rifugiato È colui a cui è stato riconosciuto lo status di rifugiato, che la Convenzione di Ginevra del 1951 relativa allo status dei rifugiati, definisce come “un individuo che ha fondato motivo di temere la persecuzione a causa della sua razza, religione, nazionalità, appartenenza a un particolare gruppo sociale, opinione politica; si trova al di fuori del suo paese d’origine e non può/non vuole avvalersi della protezione di quel paese, o ritornarvi, per timore di essere perseguitato”. Il richiedente asilo È una persona che, al di fuori del proprio paese di origine chiede il riconoscimento di dello status di rifugiato o di altri tipi di protezione internazionale. Fino alla decisione delle autorità competenti, l’individuo ha diritto a un permesso di soggiorno regolare. Il beneficiario di protezione umanitaria È un individuo che non rientra nella definizione di “rifugiato”, in quanto non si può provare una persecuzione individuale, ma necessita comunque una protezione da Una persona soggetta a tratta non ha mai acconsentito ad essere trasportata in un paese straniero, ma vi è stata portata con la forza a fini di sfruttamento (sessuale, lavorativo, schiavitù e analoghi). L’immigrato (o migrante) Il migrante è colui che decide di lasciare il proprio paese perché desidera raggiungere condizioni di vita e lavorative migliori. A differenza del rifugiato, non ha grossi problemi di sicurezza al rientro nel proprio paese. Un immigrato definibile “irregolare” è colui che ha eluso i controlli alla frontiera per fare ingresso nel Paese, o che ha prolungato la permanenza dopo aver ricevuto un’espulsione o dopo la scadenza del visto turistico. Nell’era della globalizzazione, bisognerebbe entrare nell’ottica che tutto circola, e, seguendo i mutamenti degli equilibri del mondo, anche le persone si spostano; e nella loro diversità, portano ricchezza. Per quanto possiamo essere precisi nel dare definizioni, ricordiamoci che, in ogni caso, stiamo parlando di persone, e una buona accoglienza è la cosa migliore che possiamo offrirgli. Elisa Paci La più bella vittoria In via S. Teresa 20/22, a pochi passi da piazza Abbiategrasso Milano siamo i primi» ci racconta con orgoglio Alex Santacroce, il giovane imprenditore che con la moglie ha aperto a inizio giugno Ciclo Parking Milano, il garage per bici di via S. Teresa 20/22. Obiettivo imprenditoriale: fornire un servizio completo a coloro che vogliono arrivare su due ruote al metrò di piazza Abbiategrasso e lasciare la bici in tutta sicurezza. L’idea, indubbiamente originale e lungimirante, vista anche la volontà del Comune di trasformare tutta l’area limitrofa a piazza Abbiategrasso in zona “a strisce blu”, ha vinto il bando del Comune “Tira su la cler”, promosso da Palazzo Marino per favorire il riutilizzo dei locali, una volta occupati dai negozi. «L’agevolazione che ci ha concesso il Comune – ci spiega Alex – sta nel contratto di locazione di circa 40 euro al mese. Noi ci stiamo violenze generalizzate, guerre e violazioni dei diritti umani. Ha diritto a un permesso di soggiorno per motivi umanitari (la durata del permesso dipende dalla situazione situazione specifica della persona). organizzare delle ciclo-gite a tema, magari collaborando con altre realtà presenti, come Milanosud. Il giovedì sera poi organizziamo dei “Critical mass”, dei raduni di ciclisti, per sensibilizzare la città all’uso della bicicletta». Già a poche settimane dall’apertura, il garage di via S. Teresa inizia a riempirsi di biciclette, così come i negozi della via, una volta tutti abbandonati, riprendono uno dopo l’altro le attività. «La nostra speranza – ci confida Alex salutandoci, e noi non possiamo che essere d’accordo con lui – è che l’uso della bici si diffonda sempre più, il quartiere diventi sempre più vivibile e che presto tutti questi locali in via S. Teresa vengano assegnati». Per contatti e informazioni: www.cicloparkingmilano.com Chiara Zampagni e volpi del deserto, questo è il loro soprannome. Sono stati eliminati dai Mondiali di calcio, dopo una partita tiratissima con la favorita Germania, conclusasi solo ai tempi supplementari, confermandosi una delle nazionali più forti che il paese nordafricano abbia mai avuto. Ma la squadra passerà alla storia anche per un altro successo, che probabilmente li farà entrare ancor di più nel cuore della gente. Al rientro in Algeria, il capitano ha annunciato sul suo profilo Facebook che la squadra ha donato l’intero premio per la bella prova ai mondiali – circa 6 milioni e mezzo di dollari – ai bambini della Striscia di Gaza, dicendo «Loro hanno più bisogno di noi di questi soldi». L 10 ANNO XVIII NUMERO 07 LUGLIO/AGOSTO 2014 La pagina dell’Associazione a cura del GRUPPO CULTURA E TEMPO LIBERO Il calendario degli eventi, da settembre a dicembre Grande successo per la gita in Tuscia di fine maggio, all’insegna di arte, enogastronomia e del piacere di stare insieme In autunno, appuntamento Un viaggio nella storia e nel tempo alla Chiesa di S. Fedele E e ai Mercatini di Natale! ’Associazione Culturale Milanosud ringrazia di cuore tutti i soci e gli amici che hanno partecipato alle visite, escursioni e weekend programmati in questa prima parte dell’anno: ci auguriamo che i momenti e i luoghi speciali che abbiamo voluto farvi vivere e conoscere abbiano lasciato bei ricordi ed emozioni in ognuno di voi. Del resto, come disse John Steinbeck, famoso scrittore Americano e premio Nobel per la letteratura: “Le persone non fanno i viaggi, sono i viaggi che fanno le persone”. L Sono già in calendario gli eventi programmati da ottobre a dicembre, incluso il consueto weekend d’autunno. Il primo appuntamento è fissato per domenica 26 ottobre, alle ore 15 e riguarderà la visita guidata a un importante luogo storico di Milano: la Chiesa di Santa Maria alla Scala in San Fedele tra Palazzo Marino e la Galleria Vittorio Emanuele; ad accompagnare i partecipanti ci sarà come sempre la nostra guida e amica Paola che illustrerà arte e storia di questa splendida chiesa. La data della visita alla mostra sarà comunicata a settembre, alla riapertura di Milanosud. Nel weekend del 22 e 23 novembre andremo a Trento e Rovereto non solo per visitare i famosi Mercatini di Natale nel loro primo week-end di apertura, ma dedicheremo tempo anche alla visita guidata del centro storico di Trento, del suo Duomo e del Castello del Buonconsiglio. Ci sarà del tempo libero, per chi lo desiderasse, di visitare lo spettacolare e nuovissimo Museo delle Scienze, il MUSE, dalle innovative architetture firmate Renzo Piano. A Rovereto, oltre al mercatino locale, non può mancare la visita al Museo MART, (Museo di Arte Moderna e Contemporanea): fra i più importanti d’Europa, è costruito su progetto dell’architetto ticinese Mario Botta. Non è tutto: è in programma una visita alla Campana dei Caduti di Rovereto, fusa col bronzo dei cannoni delle nazioni partecipanti al primo conflitto mondiale. Vi aspettiamo numerosi! Per prenotarvi a mostre, escursioni e viaggi, dai primi di settembre potrete come sempre venire alla nostra sede di Milanosud, in via Santa Teresa 2/A. Per lo “sportello” dedicato, ci sono novità: da settembre l’Associazione aprirà ai soci anche di lunedì; questi gli orari: lunedì, dalle ore 10 alle 12; mentre il martedì e il giovedì l’apertura è prevista dalle ore 17 alle 19. Buone vacanze a tutti e arrivederci al prossimo autunno! Rossella Morini cco alcune immagini dell’itinerario percorso durante il viaggio in Tuscia organizzato da Milanosud. Seppure suggestive, le poche foto non rendono l’idea della bellezza dei luoghi dove natura, archeologia, arte, storia si intrecciano. Un viaggio alla scoperta di tesori, testimoni immutati e immutabili, che rimandano echi di tempi antichi. E che ci raccontano la nostra storia. Tuscia, territorio abitato dai tusci, ossia dagli Etruschi. Da Tuscia, sinonimo di Etruria, derivano il nome della regione Toscana, e Tuscania, comune in provincia di Viterbo. In epoca medioevale e fino a tutto l’Ottocento, Tuscia era usato come sinonimo sia di Etruria sia di Toscana. Oggi si usa per indicare i territori dell’Alto Lazio e delle aree confinanti di Toscana e Umbria. Questa breve spiegazione sull’origine del nome rende l’idea di quanta storia sia ricco quell’angolo d’Italia. E ogni epoca ha lasciato le sue tracce, accuratamente conservate affinché tutti possano goderne le bellezze. Ecco Tarquinia, abitata dagli etruschi fin dai sec. IX e nell’ VIII a.C. Vi sono tracce di insediamenti abitativi, dove ora si trova la Necropoli, che ci raccontano della potenza e influenza che quella popolazione ebbe in quei territori. Oggi, a distanza di tremila anni, si possono visitare parecchie tombe ricche di affreschi. Nel centro storico si trova Palazzo Vitelleschi sede del Museo archeologico Etrusco, famoso in tutto il mondo per la ricchezza di reperti vascolari unici per le forme e le decorazioni figurative. E poi Tuscania, cittadina abitata fin dall’età del bronzo, ricca di belle chiese e un suggestivo belvedere. E Viterbo, la città dei Papi. Camminare nei vicoli del suo centro storico, San Pellegrino, è come sentirsi trasportati in un’epoca a noi sconosciuta. È il quartiere medievale più caratteristico e meglio conservato d’Italia. L’imponente palazzo dei Papi, in stile gotico medievale, fu per un secolo residenza Pontificia. Giunti a Bagnoregio, infine, ecco Civita, borgo situato su un cucuzzolo di tufo. Lo si può raggiungere attraverso un ponte sospeso nel vuoto, tutto intorno uno scenario di calanchi a strapiombo e Civita lassù, sembra quasi sorridere a quanti arrancano sulla ripida salita, prima fare l’ingresso dalla sua porta sotto la torre. Dalle viuzze strette si arriva al belvedere per ammirare lo splendido panorama tutt’intorno. Davvero un viaggio ricco di storia, arte, natura, archeologia, senza dimenticare il buon cibo della tradizione locale. In attesa dei prossimi viaggi ringraziamo, per la scelta dei luoghi e per l’organizzazione, Emilia e Rossella di Milanosud. E quanti hanno partecipato a questo interessante itinerario. Lea Miniutti I libri di Milanosud Sono in vendita presso la sede dell’Associazione (via S. Teresa 2/A - apertura martedì e giovedì dalle 16,30 alle 18,30) le cinque pubblicazioni edite da Milanosud: “Milano è un Viaggio” e “Quella volta che...”, raccolte dei racconti vincitori del 2° e del 3° Concorso Letterario Milanosud; la trilogia “Raccontare Milano. Storie della nostra città” (12 euro) di Clara Monesi Saibene, con le bellissime illustrazioni di Sergio Toppi; “Appunti di Legalità”, che raccoglie gli scritti dei ragazzi partecipanti alla omonima iniativa; infine, “Cascine e borghi della Zona 5” (13,50 euro) di Riccardo Tammaro. Le convenzioni di Milanosud Ambulatorio Medico Dentistico Via Lassalle, 5 (Citof. 542) - Milano sconto 10% Arredamenti Sala Via Volvinio 8 - Milano Carrozzeria Moro Via Lodovico il Moro 59/61 - Milano sconto 10% su manodopera Celi@chia - Food Prodotti dietetici Via Brioschi, 33 - Milano Sconto del 10% Centro Asteria Ass. Polisp. Dilettantistica P.zza F. Carrara 17.1 - Milano sconto 5% Centro Euroacustic Via Lagrange, 13 - Milano sconto 25% Centro studi Yoga Via Confalonieri, 26- Milano Centro ottico Mirarchi Via Medeghino, 39 ang. piazza Abbiategrasso MM2 - Milano omaggio presentando il coupon giornale ÉSPERO srl - (www.espero.it) Via Cadolini 30, sconto del 25% sui corsi per i lettori che metteranno like sulla pagina facebook/esperosrl La Carrozzineria S.r.l Via F.Tosi, 11/A - Milano sconto 8% Oreficeria Jandelli Via Brioschi, 52 - Milano sconto 20-30-40% Ottica Martinelli Viale Isonzo, 67 - Rozzano sconto 30% su occhiali da vista e da sole, lenti a contatto e prodotti per manutenzione Studio estetica Brioschi Via Brioschi 52 - Milano sconto 10% parcheggio gratuito. Virgola viaggi Corso Colombo, 4 - Milano agevolazioni fino al 31-12-14 Le convenzioni saranno applicate all’atto del pagamento, ai soci con la tessera in corso di validità e ai lettori di Milanosud presentando l’ultima edizione del giornale. 11 ANNO XVII NUMERO 06 GIUGNO 2013 ANNO XVIII NUMERO 07 LUGLIO/AGOSTO 2014 Succede a Locate Triulzi, a circa di 15 km da piazza Abbiategrasso Scalo Milano City Style: al via i lavori, tra ricorsi e contraddizioni Tanti gli aspetti critici che l’insediamento della mega struttura lascia irrisolti: tra questi la viabilità e le ricadute occupazionali Forti le resistenze di chi teme un tracollo delle attività commerciali presenti in paese e nei comuni limitrofi di Roberto Caravaggi opo un iter durato sette anni, il 23 giugno scorso sono iniziati a Locate Triulzi i lavori per la realizzazione di Scalo Milano City Style, “l’outlet più grande d’Europa”. Un’opera da 60mila metri quadrati di superficie, per un totale di 300 punti vendita (dedicati a tre settori merceologici: tessile, enogastronomico e design) e 4mila posti auto, sorgerà – anche se qualche dubbio ancora permane – sulle aree industriali ex Saiwa e Siva, poste sul territorio di un piccolo comune di circa 9mila abitanti, nella provincia sud Milano. La società proponente è Locate District, alle spalle della quale ci sono due grandi realtà imprenditoriali del bresciano: la Promos di Carlo Maffioli (già realizzatrice, tra gli altri, del Palmanova Outlet Village – in Friuli – e del Cilento Outlet Village in Puglia) e il gruppo Lonati. Promos punta forte sull’Expo milanese e non è un caso dunque che l’inaugurazione sia prevista per l’estate 2015. D Genesi del progetto La vicenda di Scalo Milano City Style ha inizio nel maggio del 2007. All’indomani dell’abbattimento dei capannoni di Saiwa e Siva – due importanti realtà industriali del territorio, che avevano chiuso i battenti qualche anno prima – l’allora sindaco di Locate Severino Preli annunciò il decadimento del vincolo di tutela ambientale sull’area agricola circostante, dove sorge il Santuario Santa Maria alla Fontana. «Espressi pubblicamente la mia preoccupazione per quella concomitanza di eventi, chiedendo al sindaco e all’assessore all’Ambiente spiegazioni in merito» ricorda Enzo D’Onofrio, promotore del movimento civico LocateViva, da sempre attento agli sviluppi della vicenda. Oggi sembra facile intuire quello che già allora cominciava a bollire in pentola. I primi atti ufficiali relativi al progetto, inizialmente denominato dall’amministrazione comunale locatese “polo dei distretti produttivi”, risalgono però al 2010. Poco dopo iniziò il lungo e tormentato iter burocratico in Regione Lombardia e, insieme a esso, le discussioni e le polemiche. Promesse occupazionali L’amministrazione comunale locatese – fino al maggio scorso guidata da Severino Preli (sindaco in quota al Pd, al suo secondo mandato) e di cui Davide Serranò (già assessore della giunta Preli) ha raccolto l’eredità – ha sempre sostenuto con forza il progetto. E per farlo ha insistito soprattutto sulla questione occupazionale, parlando di centinaia di nuovi posti di lavoro e di priorità per l’assunzione di cittadini locatesi. Un balletto di cifre partito dai 300 posti di lavoro inizialmente prospettati, che qualcuno ha poi fatto lievitare a 500 e ancora a 700, fino alla smentita ufficiale, avvenuta lo scorso 25 febbraio. Nel corso di un consiglio comunale straordinario, con la presentazione ufficiale del progetto Scalo Milano Outlet come ordine del giorno, Preli precisò: «Al momento non siamo a conoscenza di quali e quante attività apriranno, quindi è impossibile fare stime su quelle che saranno le opportunità occupazionali». Cosa che non aveva mancato di sollevare le perplessità dei gruppi di opposizione. «Già lo scorso aprile abbiamo sottolineato come nella convenzione sottoscritta col proponente la questione occupazionale fosse liquidata in poche righe – aveva risposto la consigliera Alessandra Dagrada, a capo del gruppo d’opposizione Progetto Locate. – Ora, anche alla luce di quanto detto, chiediamo: come l’amministrazione comunale intende gestire il problema senza nessuna garanzia scritta in mano». Interrogativi che restano tuttora irrisolti. E ai quali vanno aggiunte le forti critiche espresse da Confcommercio Milano, da Federazione Moda Italia e da molti commercianti dei comuni limitrofi. «Loro dicono: daremo 500 nuovi posti di lavoro. Noi diciamo: 500 posti ce li abbiamo già, e forse anche 1000. Pensiamo innanzitutto a tenerci stretti questi! – ha dichiarato Guido Scotti, presidente di Confcommercio Milano – Sono tante, infatti, le attività commerciali di paese che hanno aperto e chiuso i battenti nel giro di pochi mesi, soffocate dalla crisi dei consumi. Che senso avrebbe dunque collocare una mega struttura del genere in un’area già sovraffollata di centri commerciali?». Parole cui hanno fatto eco i dati snocciolati da Federazione Moda Italia alcuni mesi fa: «Nella provincia di Milano hanno chiuso i battenti 176 negozi nel 2012. E siamo già a quota 102 nei primi tre mesi del 2013. È indubbio che l’outlet di Locate non farebbe che aggravare questa tendenza. Noi riteniamo, invece, che sia il caso di contrastarla. E possibilmente di invertirla». Questione viabilistica Un altro aspetto critico del progetto riguarda la viabilità. Gli altri grandi outlet in Italia (Fidenza, Serravalle, Vicolungo, solo per citare gli esempi più vicini) sorgono, infatti, a ridosso di un casello autostradale. Qui siamo, invece, a 10 km circa dalla barriera A1 di Melegnano e a 15 km dallo svincolo A7 Binasco, col risultato che gli unici sbocchi stradali possibili per il traffico in entrata e in uscita dall’outlet locatese restano la SP28 (assolutamente inadeguata, specie all’altezza delle frazioni Moro e Dosso Cavallino, dove passa nel mezzo di un centro abitato) e la sempre più intasata ex SS412 della Val Tidone. Questioni che non hanno mancato di alimentare le perplessità di diversi amministratori locali. A partire dai sindaci dei comuni limitrofi. Nonostante l’appartenenza a schieramenti politici diversi, sia Ettore Fusco (Lega, sindaco di Opera) che Paolo Festa (Pd, Pieve Emanuele) hanno manifestato la loro contrarietà all’opera. Fusco, in particolare, aveva promosso, insieme a Confcommercio Milano, diverse iniziative pubbliche per contrastare la realizzazione dell’outlet, compreso – non più tardi di un anno fa – un ricorso al Tar. «È qualcosa che cambierà la vita dei cittadini, e in peggio. Non solo a livello di viabilità, ma anche di commercio locale. Il bacino d’utenza di questa struttura è tale per cui entreranno in sofferenza, e saranno probabilmente costretti a chiudere, negozi di tutto l’hinterland: dalla stessa Locate a Opera, ma anche a Pieve, a Rozzano e nella provincia nord di Pavia” – è quanto Fusco dichiarava il 14 maggio del 2013, in occasione di una conferenza stampa indetta presso il centro polifunzionale di Opera per articolare il no all’outlet. «Tanti cittadini che incontro me ne parlano con preoccupazione. E a ragion veduta, perché questo che promette di essere l’outlet più grande d’Europa porterebbe anche più inquinamento di un inceneritore (con riferimento al progetto che doveva essere realizzato nella zona agricola tra Opera e Rozzano, poi scongiurato grazie anche all’opposizione dello stesso Fusco e dei cittadini della Zona 5. Ndr.). Noi però non ci arrendiamo. Faremo tutto il possibile per opporci. Il progetto, per esempio, prevede la modifica di alcune strade che ricadono nel nostro comune. Ebbene, noi le nostre strade non gliele faremo toccare!». Qualche mese fa, tuttavia, è arrivato il clamoroso voltafaccia. Oggi lo stesso Fusco dichiara: «Nel momento in cui sono state risolte le criticità da noi espresse in fatto di viabilità, non abbiamo più motivo di osteggiare il progetto. Col raddoppio del tratto della ex SS412 sarà messa in sicurezza la curva all’altezza di Opera Zerbo, che ha causato tanti incidenti mortali, e migliorerà anche la situazione sulla vigentina. Dal punto di vista occupazionale poi siamo riusciti a siglare un accordo con l’operatore, per cui almeno un terzo delle nuove assunzioni daranno precedenza ai cittadini operesi. Inoltre le aziende oggi dismesse lungo le strade che portano all’outlet torneranno a fiorire, generando ulteriori posti di lavoro e ricchezza per il territorio». La questione viabilistica, tuttavia, resta un aspetto critico. Nonostante le rassicurazioni dell’amministrazione comunale locatese, che ha sempre citato non meglio precisati studi viabilistici, i quali evidenzierebbero come i problemi di traffico si dovrebbero registrare soltanto nei fine-settimana, resta il fatto che gli sbocchi stradali su cui graverebbe il traffico da e per lo Scalo Outlet sono la ex SS412 e la SP28. E se per la prima gli effetti dell’allargamento di carreggiata (riguarderanno un tratto di circa 5 km) restano da valutare, per la seconda non è previsto alcun intervento. L’amministrazione comunale locatese dichiara, inoltre, di confidare molto nel servizio ferroviario S13 di Trenord, che garantisce collegamenti ogni mezzora lungo la tratta Milano-Pavia. La stazione sorge a poche centinaia di metri dall’area che dovrebbe ospitare lo Scalo Milano Outlet, ma ad oggi i convogli (costituiti da tre vagoni) risultano spesso intasati, specie nelle ore di punta. E, del resto, Promos punta ad attirare bacini d’utenza impressionanti: si parla di 9,3 milioni di abitanti e possibili clienti nel raggio di novanta minuti d’auto e di 13,6 milioni di turisti previsti ogni anno. Impatto ambientale Numeri che allarmano per l’aspetto viabilistico, e di conseguenza anche per l’impatto ambientale che un’opera del genere avrebbe sul territorio. Siamo infatti a ridosso del Parco Agricolo Sud Milano, dove sorge una storica cascina con i suoi allevamenti bovini e numerosi terreni a vocazione agricola. Come se non bastasse, a poche centinaia di metri dal terreno che ospiterà lo Scalo Milano Outlet, si erge il Santuario Santa Maria alla Fontana, recentemente incluso tra i beni patrimonio del Fai (Fondo Ambiente Italiano). Non a caso l’area è classificata tra i “territori agricoli di cintura metropolitana”, che il Piano Territoriale Regionale definisce come “aree che per la loro collocazione, compattezza e continuità e per l'alto livello di produttività, sono destinate all'esercizio ed alla conservazione delle funzioni agricolo produttive, assunte quale settore strategico primario per la caratterizzazione e la qualificazione del parco” e che “vanno tutelate rispettandone la straordinaria tessitura storica e la condizione agricola altamente produttiva”. Motivazioni sulla base delle quali l’Associazione Parco Sud, assieme a Italia Nostra (sezione sud-est Milano), s’è appellata alla Soprintendenza per i Beni Architettonici e Paesaggistici della Lombardia per chiedere che vengano fatte rispettare le tutele esistenti. Perplessità raccolte anche da alcuni liberi cittadini, che hanno promosso una petizione d’iniziativa popolare per chiedere al governatore Roberto Maroni e al presidente della Provincia di Milano di sospendere il progetto. La petizione – dal titolo “Fermiamo il nuovo outlet nel Parco Agricolo Sud Milano” e lanciata attraverso la piattaforma www.avaaz.org – ha raccolto ad oggi 3322 firme ed è tuttora attiva. l’area destinata allo Scalo Milano Outlet sorgono: a ovest, l’Iper Fiordaliso di Rozzano e il Carrefour Planet di Assago, con la vicina nuova area commerciale; e ad est, l’Ikea e l’outlet di Sesto Ulteriano) e definire delle leggi più restrittive in materia, la macchina dell’outlet si è rimessa in moto con l’inizio del nuovo anno. L’avvio dei cantieri era stato annunciato per aprile-maggio 2014. A oggi però i lavori non sono ancora iniziati. Si è invece appreso di un nuovo ricorso al Tar da parte di Unione del Commercio, del Turismo, dei Servizi e delle Professioni della Provincia di Milano, unitamente a varie attività commerciali di Locate, Opera, Melegnano e Pavia. Ricorso che chiede la sospensione e l’annullamento dell’accordo di programma e dei vari atti di approvazione relativi alla costruzione dello Scalo Milano Outlet. Recentemente, intanto, Gruppo Lonati e Promos hanno svelato quello che dovrebbe essere il progetto definitivo. Si parla di design più accattivante e di stile innovativo, in linea con uno spazio commerciale definito di “nuova generazione”. Tutto questo si traduce in strutture a specchio, da realizzare facendo abbondante ricorso ad acciai riflettenti e metalli cromati, oltre che mediamesh (insegne luminose che riproducono non solo loghi, ma anche immagini in movimento) e pelli digitali mutevoli per rendere visibile lo Scalo Outlet anche in notturna. Nel presentare il nuovo progetto, Filippo Maffioli – dirigente del settore marketing di Promos – parla anche di “altezze più elevate”. Cosa apertamente in contrasto con quanto illustrato nel progetto passato in approvazione. Il tema dell’impatto ambientale e visivo della struttura e della sua armonizzazione col territorio circostante. Era stato ampiamente dibattuto durante il lungo iter approvativo in Provincia e Regione. Nel corso di una presentazione pubblica tenutasi a Locate s’era parlato, infatti, di capannoni d’altezza contenuta, in modo da limitare l’impatto visivo sulla campagna circostante e sul vicino santuario Santa Maria alla Fontana. E sempre per lo stesso motivo era stata posta una particolare enfasi sull’idea di rivestire le costruzioni con della vegetazione rampicante. Sulla base di tutti questi elementi il progetto era stato definito eco-sostenibile, dal basso impatto ambientale. Cosa di cui l’amministrazione comunale locatese ha sempre fatto vanto. Ora però Gruppo Lonati e Promos sembrano aver significativamente cambiato le carte in tavola. In attesa del pronunciamento del Tar, sarebbe dunque legittimo chiedersi se occorra avviare una nuova discussione in merito. Le valutazioni d’impatto ambientale e i vari atti approvati durante l’iter in Regione e Provincia facevano riferimento a un progetto che pare, di fatto, stravolto. Locate, dove ci sono agricoltura e natura Ultimi sviluppi Dopo la moratoria sospensiva di sei mesi, che Regione Lombardia aveva decretato all’unanimità nel giugno 2013, proprio per affrontare la criticità legata al proliferare di mega strutture commerciali (nel raggio di pochi chilometri dal- Ci sarà un mega outlet e verde artificiale Ve n i t e a p r o v a r e L A N U O VA C U C I N A ! 12 ANNO XVIII NUMERO 07 LUGLIO/AGOSTO 2014 Vacanze intelligenti e non solo, in Italia e all’estero Al Riot Village: vietato ai maggiori di 25 anni Le proposte di Yap! VIII edizione della vacanza campeggio degli studenti milanesi di università e superiori, con dibattiti, musica, cinema, fotografia e… mare Per conoscere il mondo e imparare ad abitarlo con Azione Giovane per la Pace uest’estate ce ne andremo al mare per le vacanze” cantava allegramente Giuni Russo nella calda stagione del 1982. Composta dal tanto amato Franco Battiato, Un‘estate al mare divenne il celebre tormentone che accompagnò milioni d’italiani allungati sulle assolate spiagge del Bel Paese, incrementando il già galvanizzato e tinto d’azzurro spirito d’italianità, fresco della Coppa del Mondo appena conquistata ai danni della Germania, ancora separata dal Muro di Berlino. Sono trascorsi 32 anni da allora, Giuni Russo se n’è andata, la Germania figura oggi in Europa come una nazione che ha non solo ritrovato la sua unità geografica, ma anche una forte e rinnovata coesione, e l’Italia ha perso i mondiali. Il mondo è davvero cambiato. Eppure, “Quest’estate ce ne andremo al mare”, perché alla navigazione monotona dei “tempi moderni” è necessario aggiungere un giro di boa. Per esempio quella proposta dagli studenti della Rete della Conoscenza che per l’VIII anno consecutivo promuovono il Riot Village. Il taglio del nastro nel fantastico campeggio di Frassanito, vicino a Otranto nel cuore del Salento, avverrà il 23 luglio. Da quel dì, fino al 6 agosto, i ragazzi fra i 15 e i 25 anni avranno uno spazio e un luogo dove condividere “Un’estate al mare”. Riot Village è un villaggio studentesco, nato dalla collaborazione tra Uds (Unione degli Studenti) e Link (Spazio Organizzazione), insomma un luogo organizzato dagli studenti per gli studenti. Nelle scorse edizioni sono arrivati davvero a migliaia dall’Italia e dal resto d’Europa, per discutere del presente per immaginare il futuro e contribuire a costruirlo. Al Riot si fa il bagno, e si discute: tra musica e dance hall, con i concerti organizzati ogni sera (il programma mentre scriviamo è in via di definizione), ci si confronta sui temi di attualità. La crisi e i giovani, la scuola e “l’Altra riforma” quella che vorremmo, immigrazione, welfare, ecomafie e molto altro ancora. E poi quindici giorni di cinema e corsi di fotografia con il Festival delle culture metropolitane. Non mancano gli argomenti e il Riot Village è un’opportunità per condividere con una generazione le idee per cambiare. Nelle due settimane di campeggio si lavorerà anche – con la rete degli studenti medi e universitari – alla programmazione delle iniziative dell’autunno nelle scuole e nelle università. Venire al Riot Village è facile ma dovete prenotarvi, perché i posti disponibili sono tanti ma non infiniti. Può ospitare 800 persone al giorno, e il costo per il campeggio è di 12 euro a persona. Il campeggio è dotato di bar, tavola calda e minimarket e da alcune città italiane saranno organizzati pullman per arrivare a Frassanito. Preparate gli zaini! Per info e prenotazioni: www.riotvillage.it Gugliemo Buda Ma perché quest’anno, invece delle solite vacanze passate sulla spiaggia o a visitare città d’arte, non provare un’esperienza di volontariato, condivisione, e ampliamento dei propri orizzonti, dalla quale tornare con qualcosa in più che una tintarelle uniforme e il borsone zeppo di souvenir? Questo e molto altro potrete trovarlo se deciderete di partire con YAP! (Youth Action for Peace), un’ong presente in Italia già dagli anni 70, dopo un’esperienza di solidarietà vissuta da un gruppo di giovani durante l’alluvione di Firenze. Yap! organizza campi di lavoro internazionale, animati da una vocazione di ricerca delle condizioni per una pace sostenibile nel mondo, agendo soprattutto sulla mobilitazione giovanile. Il primo campo di lavoro internazionale è stato organizzato nel 1923 nella regione di Verdun con giovani francesi, tedeschi e svizzeri, per aiutare la ricostruzione dopo la Grande Guerra e per invitare alla riconciliazione fra i popoli. L’iniziativa fu presa da un pastore protestante che fondò ciò che fu allora il Movimento Cristiano per la Pace. Dalla fine della Seconda Guerra Mondiale i campi di lavoro si sono sviluppati in Europa e nel mondo intero come strumento di pace attraverso migliaia di associazioni indipendenti. Nel frattempo il Movimento Cristiano si è fortemente laicizzato fino a trasformarsi nel 1994 in Yap, Youth Action for Peace, Azione Giovane per la Pace. Se si visita il sito www.yap.it, oltre alle informazioni tecniche su mete e percorsi, si nota che la filosofia dell’associazione è “pensa globalmente agisci localmente”; ciò significa che mentre si ha sempre in mente una visione d’insieme degli obiettivi da raggiungere, li si riesce davvero a concretizzare soltanto mettendoli in relazione con il lavoro che si sta facendo al momento nei campi. “Q Se la lezione è tenuta da una ragazza cinese ally è in Italia da settembre grazie a una borsa di studio che le ha permesso di partecipare al programma Intercultura. Il mese scorso Sally è stata invitata a “fare lezione” ai curiosissimi alunni della 3B della scuola elementare C. Peroni. «Dove abiti? Quanti fratelli hai in Cina? E qui a Milano? Cosa si studia in Cina? Dormi a scuola? E qui che liceo frequenti? Ah, sì, anche mia sorella! Anch’io sono capace di mangiare con le bacchette! Ci torni a trovare?...». Insaziabili esploratori del mondo gli studenti hanno sfruttato al massimo le due ore a disposizione per conoscere la Cina e le sue tradizioni. Sally li ha coinvolti raccontando, in un italiano ormai impeccabile, la leggenda della nascita della Festa di Primavera e li ha messi alla prova con il canto in cinese della melodia del nostro Fra’ Martino Campanaro, che in Cina vede invece protagoniste due tigri che corrono! Sally ha scritto il testo in cinese alla lavagna, e gli alunni hanno chiesto alla maestra di poterlo copiare, in lingua, con titolo in ideogrammi! E così, ecco la fila degli scolari davanti a Sally: «Ho scritto giusto? Va bene così? Ma “ciao” invece come si scrive»? Sally ha elogiato gli studenti per la loro curiosità, spontaneità, gentilezza, perfetta calligrafia, pronuncia cinese e inconteni- S bile simpatia, che l’hanno di nuovo subissata di domande: «Davvero in Cina il rosso porta fortuna? Ma tu sei vestita tutta di rosso, allora sei il nostro porta fortuna!». Come Sally, sono tanti gli studenti che ogni anno vengono a Milano per vivere l’esperienza interculturale, inserendosi per un anno in una scuola superiore adatta al loro percorso di studi e stringendo relazioni che durano una vita con la famiglia che volontariamente li accoglie come figli. Un progetto che oltre a vedere protagoniste le famiglie e le scuole, coinvolge tutta la comunità e stimola la nostra società alla diversità, empatia, tolleranza e comprensione reciproca. Per maggiori informazioni contattare i volontari della zona tramite e-mail: [email protected]. Gaia Urati Presidente Centro Locale di Milano 3 www.intercultura.it I requisiti per partecipare ai campi Yap sono semplici: avere dai 18 anni in su, essere curiosi e soprattutto tanta volontà che, gioco di parole a parte, è la qualità che permette di vivere al meglio un’esperienza del genere. Le mete disponibili sono circa due mila, distribuite in 60 paesi nel mondo, e hanno finalità differenti. Esiste persino la possibilità di un Servizio Volontario Europeo, che ha un periodo di utenza limitato, dai 18 ai 30 anni, e ricopre Paesi interni alla Ue e , in rari casi, anche alcuni paesi extraeuropei. Il Servizio Volontario Europeo permette ai giovani di impegnarsi nel volontariato per un massimo di 12 mesi, in un Paese diverso da quello di residenza. L’esperienza accresce la solidarietà tra i giovani ed è un vero “servizio di apprendimento”. Infatti, oltre ad operare a favore delle comunità locali, i volontari apprendono nuove capacità e nuove lingue, entrando in contatto con culture differenti, il tutto utilizzando metodi di apprendimento non formale. Tutti i partecipanti allo SVE hanno diritto a ricevere il Certificato Youthpass, che descrive e convalida l’esperienza di apprendimento non formale e informale, e i risultati acquisiti durante il progetto. Inoltre esistono anche dei campi chiamati Teen Camps, pensati per gli adolescenti tra i 15 e i 17 anni, che prevedono mete più vicine, spesso in altre regioni d’Italia, finalizzati ad un primo approccio con un’esperienza del genere. Susanna Causarano Coworking allo Stadera Area C vince il premio Ocse Un grande spazio per professionisti e aziende Milano premiata per il calo degli incidenti e delle emissioni di Pm10 e Co2 n via Montegani 23, l’8 maggio ha preso vita “InCOWO”, il nuovo spazio di lavoro condiviso nato dalle menti e dalla passione di un gruppo di consulenti informatici, che dopo essersi occupati per anni di tutela dei dati e privacy per altri coworking, avevano in mente il progetto di un luogo dove professionisti indipendenti e appartenenti ad ambiti lavorativi diversi condividessero lo stesso spazio, in un clima di collaborazione e sinergia umana e professionale. Questo enorme spazio di 850 mq, in origine pensato come un open space, si suddivide su tre piani e dispone di una zona operativa con quarantacinque postazioni di lavoro ben attrezzate con wifi e stampanti; un ingresso con reception, una sala riunioni e un’ampia terrazza per i momenti di pausa, fornita di calcetto balilla e divani. «Cercavamo da anni un immobile da destinare al progetto e che corrispondesse alle nostre esigenze – racconta il responsabile Pietro Cotrupi – e questo posto grande, aperto, ben posizionato e strutturato in modo I intelligente, ci è sembrato da subito perfetto per la nostra idea di uno spazio funzionale che raccogliesse persone provenienti da settori differenti e che condividesse la filosofia del Coworking , che unisce professionalità e società diverse ma collaborative». Una nuova piazza lavorativa che può contare anche su un sistema di badge informatici per i lavoratori, un servizio tecnico in più che favorisce il sistema di ingresso, di gestione della sala riunioni e dell’utilizzo della macchinetta del caffè. «Un altro punto di forza di InCOWO sta anche nel suo progetto estetico; abbiamo deciso di dare una sferzata di colore per renderlo meno asettico e più gradevole, proprio perché è un luogo di lavoro ma anche uno spazio di interazioni umane stimolanti e inoltre – conclude Pietro Cotrupi – ci siamo dotati di un sistema di illuminazione a basso consumo, perché non siano solo i prezzi ad essere sostenibili, ma anche l’ambiente». Per informazioni: via Montegani 23, zona Stadera - [email protected] Martina Zigiotti ’Ocse premia Milano per i risultati concreti sulle politiche dei trasporti che sono state in grado di migliorare la qualità della vita dei propri cittadini. La giuria dell’International Transport Forum ha riconosciuto in particolare a Milano il successo di Area C e, come spiega l’Ocse nelle motivazioni del premio, il significativo risultato di “migliorare il sistema urbano dei trasporti”. In particolare, ciò che ha maggiormente colpito è stato il “coraggio politico di sostituire la precedente pollution charge, non più in grado di raggiungere gli obiettivi per i quali era nata, con una misura più efficace in grado di potenziare gli effetti positivi”. La motivazione riportata dall’Ocse risiede principalmente nei risultati che Area C ha conseguito: il traffico in centro si è ridotto di circa il 30% (del 7% nel resto della città), si è verificato un calo della domanda di sosta del 10% e un aumento della produttività per quel che riguarda la consegna merci del 10%. Inol- L tre sono calati gli incidenti del 26% in centro, si sono ridotte le emissioni inquinanti (-10% PM10 e -35% CO2) e sono aumentate sia la velocità dei mezzi di trasporto pubblico (+6,9% autobus e +4,1% tram) sia l’utilizzo di veicoli a basse emissioni dal 9.6% del totale al 16.6%). Il premio ad Area C, come sostiene anche l’Ocse, nasce anche dall’importante consenso popolare espresso con il referendum di gennaio 2012, quando la congestion charge ottenne quasi l’80% dei consensi. Un risultato decisamente alto, secondo quanto riportato dall’Ocse, rispetto ad altre esperienze simili: a Stoccolma i consensi si fermarono al 51%, mentre a Manchester ed Edinburgo la proposta fu bocciata. A Londra, infine, fu introdotta nel 2003 senza referendum. Sul podio dopo Milano si è classificata, al secondo posto, l’associazione europea di aeroporti Airport Council International Europe. La medaglia di bronzo ha invece preso la strada di Londra. Apre “La Dogana”, la casa dei giovani milanesi Un nuovo spazio per gli under 35, aperto anche di sera, di notte e nei weekend. Si chiama La Dogana, la prima aula studio, in pieno centro, fruibile anche la sera, ma anche un luogo di incontri culturali, riunioni ed eventi promossi dai giovani della città. Un luogo di tutti e per tutti. Una sperimentazione che avvicina Milano alle grandi città europee e che dimostra come pratiche di innovazione possano essere uno strumento concreto per sfidare la crisi. Saranno direttamente gli studenti a gestire lo spazio. In questa prima fase sperimentale, per almeno quattro sere a settimana, lo spazio si aprirà ad associazioni, gruppi informali o semplicemente singoli che vogliono proporre una iniziativa o anche solo utilizzare, insieme, uno spazio condiviso. Durante le ore di apertura degli sportelli dell’Infor- magiovani continueranno a essere attivi i servizi più classici (lavoro, studio, mobilità internazionale, volontariato) ma soprattutto ci saranno novità, come il punto sullo sharing, un'area libreria e studio, una piccola ciclofficina, lo sportello Arte di strada, wifi gratuito, un murales (firmato Pao), tavoli e divani dove studiare, incontrarsi e progettare la città del presente. 13 ANNO XVII NUMERO 06 GIUGNO 2013 ANNO XVIII NUMERO 07 LUGLIO/AGOSTO 2014 Biblioteche di zona, centri per la cultura e il tempo libero Corso di fotografia alla “Fra Cristoforo” Contro l’insonnia e cineforum alla “Sant’Ambrogio” Fra Cristoforo un fiore profumato: il Tiglio e volete imparare a fotografare o perfezionare la vostra tecnica potrete partecipare gratuitamente al corso che si svolgerà alla “Fra Cristoforo” venerdì 11 luglio, dalle ore 17 alle 19, e sabato 12, dalle 10. Si tratta di un interessante workshop diviso in due sessioni: nella prima, teorica, saranno presentate nozioni fondamentali di fotografia e comunicazione, l’altra comprenderà esercitazioni pratiche nel quartiere. Giordano Marco Riboli insegnerà i principali segreti del mestiere. Da anni questo fotoreporter milanese gira il mondo, soprattutto il Medio Oriente e il Nord Africa, per documentare con le immagini i più svariati avvenimenti. I suoi viaggi proseguono, ma da qualche tempo Riboli si dedica anche alla fotografia artistica per sensibilizzare il pubblico sui temi della solidarietà sociale. La mostra “Milano Love!”, allestita recentemente alla “Fra Cristoforo” per promuovere la cultura dell’adozione a distanza degli anziani e delle persone in difficoltà, è un significativo esempio di questo nuovo orientamento. Da un “maestro” cosi c’è davvero molto da imparare. Per partecipare al corso è obbligatoria l’iscrizione (Tel. 0288465806). Martedì 15, ore 21, alla Biblioteca Sant’Ambrogio si potrà assistere gratuitamente al film “Scialla!” (Stai sereno), scritto e diretto da Francesco Bruni. Fra gli interpreti Fabrizio Bentivoglio e Barbara Bobulova. S «Da noi - ci ha detto Emanuela Contini, responsabile della Fra Cristoforo - sono stati particolarmente apprezzati gli appuntamenti mensili di “Recitalia”, tenuti da Carlo Marchesi, che ha spiegato e recitato brani di famosi autori italiani. Ritengo importante anche il lavoro svolto con i ragazzi della scuola media Gemelli, che hanno ascoltato la testimonianza di Franca Baronio, bambina ebrea durante le leggi razziali del regime fascista. Altrettanto positivo è stato il pellegrinaggio degli studenti alle lapidi dei partigiani nel quartiere Stadera, organizzato in occasione del 25 aprile con la sede locale dell’Anpi. Nel prossimo semestre le nostre attività saranno in parte legate a “Dentro e fuori la biblioteca” una sperimentazione che rientra nel progetto “Incontri ravvicinati – Colmare le distanze, sfatare i pregiudizi si può”, avviato col sostegno della Fondazione Cariplo per favorire la coesione sociale e il dialogo fra cittadini liberi e detenuti. Il 24 maggio si è svolta in biblioteca un’interessante conferenza sull’importanza dell’apprendimento musicale per i bambini da 0 a 3 anni. Sono stati presentati i risultati di ricerche scientifiche che dimostrano quanto la musica possa favorire lo sviluppo cognitivo e psicologico dei piccoli. Da questa consapevolezza nascono i nostri laboratori musicali. Inizieremo con “Musica in fasce”, che partirà il 6 settembre, alle 10.30, e continuerà nei sette sabati successivi. Gli incontri sono a numero chiuso ed è già possibile iscriversi (tel. 02/88465806). Presenteremo poi “Sviluppo della musicalità”, per bambini da 3 a 6 anni. In autunno sarà avviato il laboratorio di narrazione “Entriamo dalla finestra”, per bambini, mamme e papà, proposto in due cicli e preceduto da un incontro con i soli genitori. Dopo l’ascolto di un racconto, sollecitati dalla storia, i partecipanti realizzeranno oggetti con tecniche e materiali diversi». Chiesa Rossa È la storia di un inquieto ragazzo romano, Luca, e di Bruno, un ex professore e scrittore che si dedica senza entusiasmo all’insegnamento privato. Il loro incontro, dopo una rivelazione inaspettata, cambia profondamente la vita di entrambi. L’opera, che ha ricevuto diversi premi, ottenendo ampi consensi dal pubblico, viene proposta nell’ambito del cineforum “Muoviti! Si va al cinema...”, organizzato dalla Zona 6 e dall’Associazione di Promozione Sociale Art&Sol, in collaborazione con la Biblioteca. Per sapere che cosa ci presenteranno le biblioteche della nostra zona dopo l’estate e quali manifestazioni hanno avuto finora più successo, abbiamo parlato direttamente con i bibliotecari. «Le nostre iniziative sono state molto seguite – ci ha assicurato Pasquale La Torre, responsabile della Biblioteca Chiesa Rossa –. Abbiamo dovuto lavorare intensamente e tutto il personale è stato impegnato ben oltre l’orario di servizio, ma le soddisfazioni non sono mancate. Il pubblico ha apprezzato le nostre manifestazioni e ci ha gratificato con una grande partecipazione, mostrando che la biblioteca è ben radicata nel territorio. Non abbiamo tralasciato la collaborazione con le scuole, a cui rivolgiamo sempre attenzioni particolari, visto che gli studenti sono il nostro patrimonio di domani. Nel periodo che va da ottobre 2013 a giugno 2014 abbiamo proposto mostre, presentazioni di libri, reading di poesia, letture teatrali, brevi corsi di storia, concerti di musica classica.. Abbiamo inoltre ospitato le iniziative di varie associazioni pre- senti nella zona (come il concorso letterario di Milanosud). Vorrei anche ricordare l’originale convegno ‘Latte & Linguaggio’. Il successo di tutte queste attività ci dà entusiasmo e stimolo per nuove iniziative. A cominciare da settembre, abbiamo in programma l’adesione a ‘Bookcity’(il noto evento culturale cittadino), un corso introduttivo di lingua araba, alcuni incontri dedicati alla storia delle dottrine politiche e al concetto di democrazia, una serata sull’11 settembre del 1973, in ricordo del golpe in Cile, la presentazione del libro, finalista al Premio Bancarella Sport 2014, di Giacobbe Fragomeni, campione del mondo dei massimi, nato in zona 5. Continueremo con la storia del Novecento in Italia parlando del periodo tra le due guerre e del secondo conflitto mondiale”. Sant’Ambrogio «I nostri utenti - ci ha detto infine Emanuela Semenzato, responsabile della Sant’Ambrogio, – hanno particolarmente apprezzato la conferenza sulla poetessa Wislawa Szymborska, Premio Nobel per la letteratura, e quella sullo scrittore Alberto Savinio, autore del libro su Milano “Ascolto il tuo cuore, città”. A questi appuntamenti hanno partecipato in molti, grazie anche alla collaborazione di due associazioni (“Teatro delle donne”, nel primo appuntamento e “Museolab6”, nel secondo) e dei nostri gruppi di lettori. Nel secondo semestre di quest’anno proporremo un corso di lettura ad alta voce curato dall’attore Roberto Anglisani, che spiegherà come leggere i testi in modo adeguato e suggestivo, per colpire l’immaginazione degli ascoltatori. Ci piacerebbe inoltre dar vita a un club di “Yoga della risata”: sarebbe certamente un’esperienza di socialità e di benessere condiviso. Attraverso esercizi ispirati alla giocosità dei bambini e particolari tecniche di respirazione, lo “Yoga della risata” favorisce infatti il rilassamento e lo sviluppo di un atteggiamento positivo. Ci saranno poi appuntamenti tradizionali, come la Festa dei Nonni, con letture e laboratorio (sabato 4 ottobre), e iniziative legate a “Bookcity” (il 13 e 16 novembre). Con cadenza mensile, proseguiranno anche gli incontri dei tre gruppi di lettura: “Esperienze poetiche”, “Club degli incorreggibili lettori” e “Croccanti coccodrilli”. Quest’ultimo, dedicato ai bambini dai 3 agli 8 anni e ai loro accompagnatori, è unico nel suo genere. Dopo aver scelto alcune brevi storie, immagini da colorare e musiche evocative, il bibliotecario che conduce inizia a leggere e coinvolge successivamente i giovanissimi partecipanti. Alla fine c’è un’allegra merenda insieme con sottofondo musicale». Fabrizio Ternelli di Anna Muzzana Nonni pendolari La liberazione delle donne dai vincoli domestici e la progressiva attuazione della eguaglianza fra i sessi, costituzionalmente sancita ma di fatto ostacolata nelle carriere, dipendono in gran parte dalla presenza di anziani attivi ed efficienti, disponibili a sostituire i genitori assenti. Il fenomeno è nazionale, ma assume particolare rilievo in un’area come la Lombardia, che è la più sviluppata e dinamica del Paese, segnata da un forte pendolarismo che aumenta per molti genitori il numero delle ore trascorse lontano dai bambini. Pendolari i padri e le madri da casa verso l’ufficio o la fabbrica e pendolari i nonni, da casa loro a casa dei figli e viceversa. Questa è infatti una singolare caratteristica della nuova “famiglia lunga” bidislocata. I nonni, siano essi per vicende della vita “single” o in coppia, molto spesso non abitano con figli e nipoti. Vanno e vengono secondo le esigenze dei familiariutenti. In questo senso assomigliano molto ai “baby sitter”. Non c’è più nulla della vec- chia struttura patriarcale. Scarsi sono i residui di auatorità. Nei fine settimana i giovani genitori si riappropriano dei bambini e della loro “privacy”. Molti nonni impiegati in famiglia non possiedono le chiavi di questa seconda casa. Un’amministrazione e una legislazione possono fare cose utili per riequilibrare rapporti piuttosto scompensati, gratificando questa fatica mossa dai sentimenti. Le norme civili non prendono in considerazione i diritti dei nonni, soggetti a ogni tipo di improvvisa separazione senza voce in capitolo. Gli affetti non sono tutelati e neppure le aspettative di continuità, il gratuito lavoro subisce ogni drastico e immotivato licenziamento. Non è necessario esplicitare alcuna “giusta causa” per comunicare a un anziano utilizzato in famiglia che da domani non servirà più. Tace la legge anche di fronte al complicarsi delle relazioni per la moltiplicazione dei nonni, fenomeno frequente in famiglie se- gnate da diverse crisi coniugali. È opportuna una presa di consapevolezza legislativa della rilevanza sociale di questo ruolo familiare. Bastano pochi elementi, tali da sostenere meglio la dignità di persone che danno molto. Non si tratta di impacchettare un regalino per la semisconosciuta “festa dei nonni” in calendario il 13 giugno, ma di aiutare il volontariato domestico dai capelli grigi. Finora non si è mai parlato dei nonni tuttofare nel variegato e allo stesso tempo gracile inventario degli interventi prospettati a supporto della famiglia, dallo sgravio fiscale per la “baby sitter” al “buono scuola”... E non dimentichiamoci dei nonni soprattutto d’estate, quando sono lasciati soli da figli e nipoti troppo impegnati a rincorrere svago e divertimento. Capita spesso di vedere in questo periodo, per le strade assolate, tante singole solitudini. L’amore per i nostri nonni non dovrebbe andare in vacanza. Anna Muzzana mesi di giugno e luglio ci stanno gratificando di grandi e meravigliose fioriture, probabilmente per il sole che ha irradiato energia e nelle calore scorse settimane, seguiti da una gran pioggia che ha favorito la crescita delle piante. Ma parliamo di alberi, che sono anch’essi spesso e volentieri ricchi di principi curativi. Come l’amico Tiglio che cresce frequentissimo lungo i viali dei nostri centri urbani. Passa inosservato nonostante la sua bella foglia e la sua folta chioma ma arriva un momento dell’anno, questo appunto, in cui sale prepotentemente alla ribalta con le sue fioriture super profumate. E i suoi fiori sono molto utili per la nostra salute. Per giunta le piante del Tiglio non sono mai altissime, quindi la raccolta dei fiori è possibile e facile. Quali sono le sue proprietà? I fiori di Tiglio si utilizzano principalmente sotto forma di infuso per favorire la sudorazione durante le malattie infettive acute con febbre o malattie da raffreddamento, oppure a scopo sedativo (solo o in associazione ad altre erbe sedative come la Melissa, la Camomilla, la Verbena). Infatti il Tiglio è dotato di una modesta attività sedativa, che può quindi essere utilizzata tranquillamente anche con i bambini. Io rammento con piacere la tazza con il Tiglio e miele che mi dava mia madre quando avevo la tosse. Ho il ricordo vivissimo di questo dolce profumo che mi calmava e mi faceva addormentare. Il Tiglio, essendo un blando calmante, è proprio perfetto per i piccoli. I Ricetta contro l’insonnia e i disturbi del sonno Per una tazza di tisana di tiglio utilizzate: - 5 grammi (un cucchiaio circa) di fiori essiccati - circa 200 ml di acqua (una tazza) - 1 fettina di limone - 1 cucchiaio di miele Preparazione Portate l’acqua a ebollizione e versatela sopra i fiori di tiglio. Lasciate in infusione per una ventina di minuti (così da ottenere una quantità efficace di principi attivi). Aggiungete il limone e il miele. Bevete una tisana di fiori di tiglio la sera, mezz’ora prima di andare a letto. Potete trovare i fiori di tiglio essiccati in vendita al dettaglio in erboristeria o anche raccoglierli voi stessi e farli essiccare. Come vi raccontavo prima, è facile raccoglierli: procuratevi un bel cestino di vimini pulito o un sacchetto di carta, tipo quello del pane. Raccogliete i fiori durante una giornata di sole, mai sotto la pioggia. Staccate i fiori più belli e sani, per una buona conservazione ci vuole il meglio della produzione dell’albero. Quando siete a casa mettete i fiori su una carta da pane o bianca, sopra un vassoio un po’ grande e lasciate questi fiori riposare per una settimana circa, dieci giorni, fino a quando toccandoli li sentirete ben secchi. A questo punto procuratevi un vaso di vetro scuro oppure usate un vaso di vetro normale che ricoprirete esternamente con della carta o della stagnola per mantenere i fiori secchi al buio. Mettete i fiori nel vaso senza premere, lasciando una certa aria interna. Teneteli in un armadio pulito e fresco della casa, dove potrete tenere tutte le erbe che andrete a raccogliere in questa stagione. Buona raccolta a tutti e buona estate! Paola Grilli Naturopata www.paolagrilli.it Panna cotta con caramello al limone e avete poca attitudine con la cucina, peggio ancora con la pasticceria, la panna cotta è un’alleata formidabile... per non parlare del contrasto caramello con limone, che darà il colpo di grazia anche al vostro ospite più diffidente. Se avete a cena degli amici, tanti piatti da cucinare e siete preoccupati sulla buona riuscita della cena, preparate le panne cotte il giorno prima, così non dovrete preoccuparvi del dolce. S Ingredienti per 12 persone 800 ml di panna fresca; 150 ml di latte intero; 150 g di zucchero; 12 g di colla di pesce; 65 g di rum. Per il caramello al limone: 250g di zucchero; 175ml succo di limone; 5g di scorza grattugiata di limone bio; un pizzico di sale. Preparazione Scaldate un pentolino sul fuoco e, quando è ben caldo, aggiungetevi due cucchiai di zucchero e aspettate che si sciolga. Non appena lo zucchero sarà ben sciolto, mescolate con un cucchiaio di legno, aggiungete il restante zucchero e lasciatelo sciogliere senza mai mescolarlo. Nel frattempo scaldate al microonde (o in altro pentolino) il succo di limone e aggiungetelo allo zucchero sciolto. Prestate attenzione al vapore che si produrrà versando il succo nello zucchero: proteste scottarvi! Fate bollire il composto per un minuto mescolando continuamente, poi spegnete il fuoco e continuate a mescolare finché non vi siano più tracce di zucchero. Aggiungete il sale e la scorza di limone, mescolate e tenete da parte. Mettete la colla di pesce ad ammollare in acqua fredda per 10 minuti. In un pentolino scaldate il latte e 200 ml di panna, quindi unite lo zucchero e mescolate. Unite la colla di pesce ben strizzata e fatela sciogliere mescolando. Aggiungete la panna rimanente e il rum e mescolate. Distribuite il caramello al limone in 12 stampini monoporzione e riempiteli con il composto. Riponete le panne cotte in frigorifero per 2/3 ore prima di toglierle dallo stampo e servirle in tavola. Anna Muzzana 14 ANNO XVIII NUMERO 07 LUGLIO/AGOSTO 2014 A PALAZZO MORIGGIA Emily Dickinson La Nebbiosa, lo sguardo di Pasolini su Milano Marguerite Duras. Un lungo viaggio letterario Aveva fatto una promessa, a sé e ai suoi lettori, Sandra Petrignani quando rinunciò a inserire Marguerite Duras nel suo volume “La scrittrice abita qui” per il solo fatto che non esiste un suo museo, come dispongono le scrittrici raccontate in quel libro. Esistono però le case e i luoghi frequentati dalla scrittrice francese: Petrignani li ha raggiunti e visitati. E come promesso, li ha raccontati in “Marguerite” l’affascinante romanzo dedicato a Duras in occasione del centenario della sua nascita. «Non volevo farne una biografia o un saggio» – spiega l’autrice quando scrive la genesi di questo libro – e dalla sua penna è scaturita una narrazione che va oltre la fredda cronologia, ha restituito un ricco racconto, un sapiente intreccio tra pubblico e privato che ripercorre la straordinaria irripetibile esistenza di Duras. Nessun filo cronologico, solo per renderla scorrevole, l’autrice divide la storia in capitoli con i nomi che Marguerite ebbe nelle diverse età della sua vita: era Nené la bambina, la figlia, l’adolescente fino all’Università; poi Margot per gli amici, per i mariti e gli amanti, Meg per l’amica inglese. Nella sua terza età, ormai famosa e megalomane, nel delirio alcolico parlava di sé in terza persona e si autocitava con il solo cognome, Duras, che lei stessa si era scelto. Lei, nata Donnadieu, aveva adottato quello pseudonimo quando visitò Duras, luogo nella campagna francese dove nacque suo padre. Un affettuoso ten- tativo di tenerselo nel cuore, quel padre, prematuramente scomparso, lasciando nello smarrimento tre figli piccoli e la moglie. Donna libera e indipendente, scrittrice, intellettuale, cineasta. Un lungo viaggio cominciato in Cocincina, allora colonia francese (lì nacque nel 1914) continuato poi a Parigi dove visse dall’età di 18 anni. Tra le pagine di Marguerite vi sono molti riferimenti ai suoi numerosi romanzi (ne citiamo solo alcuni) a cominciare da “Una diga sul Pacifico” denso di rimandi alla sua infanzia trascorsa in Indocina (ora Vietnam e Cambogia) a “Il dolore” sul ritorno del marito dai campi di concentramento. Da alcuni suoi libri furono tratti dei film, da “L’amante” a “Moderato cantabile”, che la resero famosa al grande pubblico. Sua la sceneggiatura di “Hiroshima mon amour” (1959) di Alain Resnais, fresco di restauro. Duras ha intrecciato la sua stessa vita con la scrittura. Ebbe la capacità di trasfigurare ogni vicenda biografica in creazione letteraria. E diceva di sé: «Ho attraversato tante esperienze da riempire almeno dieci esistenze, l’Indocina, la guerra, la Resistenza, gli amori, un figlio, i libri, le sceneggiature, gli articoli, il teatro». Una lunga storia, la sua, fitta di trionfi e sconfitte. Dalla vita sentimentale movimentata all’intensa attività letteraria alla fragilità insanabile. Forse ha sempre cercato in quella vulcanica esistenza la guarigione dal male di vivere. Verso la fine dei suoi giorni scrive: “È così duro morire. A un certo punto della vita le cose finiscono. Scrivere tutta la vita t’insegna solo a scrivere. Non ti salva da niente. È tutto». Una lettura affascinante per chi non conosce Marguerite Duras. Per chi ha letto solo uno dei tanti suoi libri. Per chi vuole ripercorrere i tempi che mescolano vita, opere e sentimenti di un personaggio geniale, reale, commovente, irritante. Giovanni Fontana Mirko Spelta Avere un uomo è facile, il problema è tenerselo Ibiskos Editrice Risolo pp 81, 12 euro, 6 euro digitale Moscerine: invasione concessa Quanto risultano fastidiosi quegli insulsi insetti che in estate invadono gli ombrelloni disturbando i nostri pranzi e i successivi pisolini? Beh, quest’estate ai numerosi moscerini, si potrebbero aggiungere anche le “Moscerine”. Niente di preoccupante, però: non si tratta di sciami di insetti di genere femminile ma del titolo dell’ultimo libro della scrittrice e attrice umbra Anna Marchesini, componente del famoso Trio, che la vedeva in tv accanto a Lopez e Solenghi. L’idea di un libro, ha raccontato l’autrice, è nata dalla rilettura delle Novelle pirandelliane, che le ha fatto venire voglia di scrivere racconti brevi, talvolta comici, che dessero spazio a protagonisti inusuali. D’altronde sarebbe stato difficile per la famosa attrice che ha fatto ridere milioni di italiani, mettere completamente da parte quella verve che l’ha accompagnata per quasi tutta la sua carriera. Nel libro viene raccontata un‘umanità di ombre non vincenti, disperse e poco visibili. I personaggi sono dipinti prima e dopo che, appunto, una “moscerina”, nonché un piccolo e, apparentemente, minuscolo evento, cambia la loro vita. Novelle da leggere in un fiato, quasi da ascoltare, perfette da recitare. Poche le virgole, come se un flusso di pensieri, parole, sinonimi, che descrivono in maniera sempre più minuziosa la scena, invadesse il foglio bianco. Attraverso un’assoluta assenza di giudizio su quanto avviene, si permette al lettore-ascoltatore di riflettere sui protagonisti e potersi ritrovare nelle loro storie perché, secondo la Marchesini, piace solo ciò che risulta vero e il fatto di riuscire ad identificarsi in quei personaggi fa apprezzare maggiormente la narrazione. Anche il titolo non è lasciato al caso. La scrittrice ha scelto di non parlare dei moscerini al genere maschile, come si è soliti fare, bensì al femminile. Ha voluto, quindi, sottolineare l’importanza di ciò a cui generalmente, anche solo per convenzione, non facciamo caso. Solo osservando ciò che è nascosto, spesso invisibile, si può cambiare il finale della nostra esistenza, rendendoci conto di quanto, invece, le “Moscerine” abbiano rilevanza. Perciò, non resta che lasciarci invadere. Oreste Sorace Anna Marchesini Moscerine Rizzoli pp.252, 17.00 euro nuovo 23. Telefono 02 884 64177 – 64173. Ingresso libero. Per ulteriori informazioni: www.civicheraccoltestoriche.mi.it. Giuseppe Lippoli La “Libreria del Corso” perde il suo Direttore Sandra Petrignani Marguerite Neri Pozza; pagg. 213, 16 euro ognuna cerca di darsi una risposta. Ma una donna, per quanto incredibilmente più sensibile, più intuitiva ed emotivamente più intelligente di un uomo, ragionerà sempre “da donna”. Se vogliamo davvero tutta la verità, queste sono domande alle quali solo un uomo può rispondere. Non tutti però hanno il coraggio di dirvi in faccia la verità; ed allora eccoci qua; l’autore dopo oltre vent’anni di osservazione personale e professionale del rapporto tra i sessi, ci rivela con il sorriso e tanta ironia il pensiero maschile, e lo fa senza fare sconti, magari anche correndo il rischio di ferirci ma senza paura di dire le cose come stanno. Perché conoscere il “nemico”, è già mezza vittoria; perché “vissero felici e contenti” solo coloro che si sono capiti l’un l’altro. La Nebbiosa è la Milano piena di ombre e luci del boom, dei grattacieli e delle nuove periferie, una sorta di contraltare meneghino alla Roma di Accattone. In visione scatti d’epoca di maestri come Gianni Berengo Gardin, Ferdinando Scianna, Federico Garolla e altri nomi della fotografia italiana d’autore, tratti dall’Archivio Contrasto, a eccezione delle immagini di Mufoco, Museo Fotografia Contemporanea. Orari della mostra: martedì – domenica dalle ore 9 alle13; dalle ore 14 alle 17,30. Sede: Spazi al pianoterra di Palazzo Moriggia – Museo del Risorgimento, via BorgoLUTTO NELLA CULTURA Lea Miniutti Uomini? «Chi vi capisce è bravo» Quante donne, ogni giorno, si pongono questa domanda? E quante volte si chiedono come “sta in piedi” una relazione con un esponente dell’altro sesso, sia essa quella che attualmente vivono o quella che vorrebbero vivere? Ma la domanda delle domande è: «cosa passa veramente nella testa di un uomo»? Sono tutti dei “bastardi”, o c’è ancora speranza di trovarne uno sincero, attento, premuroso, uno che tenga veramente a noi e solo a noi e che ci faccia sentire uniche al mondo? Cosa pensa veramente “lui” quando ci chiede di uscire per la prima volta? E soprattutto: come si capisce se gli abbiamo toccato il cuore o se domattina, quando allungheremo la mano nel letto, sarà già sparito camminando sulle punte dei piedi e con i pantaloni in mano? Perché avere un uomo è facile, il problema è tenerselo. Domande quotidiane, universali e legittime che ogni donna nella vita, prima o poi, si trova ad affrontare; ed Nelle sale espositive del settecentesco Palazzo Moriggia, sede del Museo del Risorgimento, è in programma fino al 14 settembre 2014, la mostra fotografica “La Nebbiosa, lo sguardo di Pasolini su una Milano ormai scomparsa”, promossa da Comune di Milano, settore Cultura e Polo Musei Storici e Musei Archeologici all’interno del palinsesto della Primavera di Milano. La rassegna, prodotta da CreE e il Saggiatore Mostre, prende il titolo dalla sceneggiatura, scritta da Pier Paolo Pasolini nel 1959, che avrebbe dovuto diventare un film. Il progetto allora non andò in porto e il testo rimase inedito fino alla sua pubblicazione, avvenuta nel 2013, per il Saggiatore nella collana le Silerchie. Una mostra che racconta Milano in un periodo importante della sua storia, quel Dopoguerra che è stato fucina di talenti e di progressi culturali, economici e industriali. Il 13 giugno è mancato ai suoi cari e a noi tutti, Massimo Rebecchi. A chi non lo ricordasse, spiegherò che si tratta del Di- rettore della Libreria di Corso San Gottardo 35. Chi ha frequentato la ormai mitica “Libreria del Corso” lo ricorderà sempre attento a dirigere il suo “equipaggio” come un comandante sulla tolda di una nave. La nave dei libri, la nave della cultura. Nulla sfuggiva al suo occhio vigile: un libro disposto male sul bancone, trovare in pochi secondi quel volume richiestogli da un cliente, ricordare a memoria centinaia di titoli, edizioni e autori. Un male incurabile, contro il quale ha lottato strenuamente per oltre un anno, lo ha portato via. A me piace pensare che Massimo, data la sua alta professionalità, ora si aggiri nella sterminata libreria del cielo – arrivati a Sirio prendete la via Lattea e poi a destra sino alla Costellazione di Orione – e, cooptato da San Pietro in persona, si aggiri per correggere la disposizione dei volumi sugli scaffali, si aggiorni sulle ultime novità celesti e consigli Cherubini e Serafini per il meglio. Il mio è solamente un sogno, ma ho imparato che a volte i sogdni si avverano. Quindi, addio Massimo! Ti ricorderemo e ogni volta che entreremo in quella che è stata la tua libreria, il tuo mondo, con gli occhi del ricordo ti rivedremo. Gianpaolo Rossetti 15 ANNO XVII NUMERO 06 GIUGNO 2013 ANNO XVIII NUMERO 07 LUGLIO/AGOSTO 2014 “Borghi e Cascine” presentato alla Chiesa Rossa l 17 giugno, alla Biblioteca Comunale Chiesta Rossa, Riccardo Tammaro ha presentato il suo libro “Borghi e Cascine della Zona 5”, edito, tra gli altri, dalla nostra associazione Milanosud. Insieme all’autore hanno partecipato all’evento Aldo Ugliano, presidente del Consiglio di Zona; Gloria Mari dell’Associazione Cascine Milano; Angelo Mantovani, presidente dell’associazione il Clavicembalo Verde; e Stefano Ferri, direttore di Milanosud. I Nella bella sala delle biblioteca, messa a disposizione del direttore Pasquale La Torre, circa cinquanta persone hanno ascoltato Riccardo Tammaro raccontare le vicende straordinarie e inaspettate delle cascine e resti agricoli di Nosedo, Chiaravalle, Vaiano Valle e dintorni, Quintosole, del borgo fortificato di Macconago, di Selvanesco e del Vigentino, di Castellazzo, delle Cascine del Parco Ticinello, dei Tre Ronchetti, di Gratosoglio e Fonteggio, della Cascina Basmetto e della Cascina Annone, di Morivione e dei resti delle antiche cascine, ormai completamente fagocitate dalla città. Nelle due ore e più di presentazione non sono mancati gli interventi del pubblico, che indotto dal racconto di Riccardo, ha raccontato delle “proprie” cascine, svelando ulteriormente quanto questi luoghi siano ricchi di vissuti e importanti per la città. In zona 5 il libro si potrà acquistare nel il periodo estivo presso l’edicola di via San Domenico Savio. Alcune voci ancora in circolazione vogliono infatti che i monaci esigessero dalle nubende delle vicine frazioni di Morivione e Vigentino che queste trascorressero una notte con loro prima delle nozze (una sorta di “ius primae noctis”, insomma); in caso contrario, sarebbero state murate vive. Questa è probabilmente solo una voce, ma per certo i frati avevano abitudini non proprio virtuose, come confermato da una lettera del prevosto di San Donato Milanese, datata 29 maggio 1769: “Nel Monastero de’ Padri Gerolamini di Castellazzo attualmente sonovi, e furonvi sempre almeno dodici Sacerdoti, e quattro o sei Laici. De’ Sacerdoti due sono approvati per le Confessioni, ma inutilmente perchè non le ascoltano.” “... Si vantano di non applicar mai la Messa Conventuale per li Benefattori o Fondatori, benchè abbiano da quelli avuto in dono la maggior parte de’ fondi che possedono. Nissun aiuto spirituale riceve da loro il Popolo, nè gli è punto affezionato; sebben dissimula, per essere da loro, come padroni, dipendente. Fuori del Chiostro altre volte hanno cagionato gravi scandali: di presente si contentano di girar per le case de’ Rustici, e trattenersi in ciance colle femmine.” “Poco frequentata è la loro chiesa; e appena è distante dalla Parrocchiale un mezzo miglio.” Nonostante ciò, il convento era stato uno dei più importanti del ducato di Milano. Il nome significherebbe “Castello di Azzo” in quanto Azzo Visconti detto anche Azzone, signore di Milano dal 1330 al 1339, vi avrebbe posseduto un fortilizio. Fu Gian Galeazzo Visconti, primo duca di Milano, che, dopo aver chiamato dalla Spagna alcuni monaci girolamini, nel 1301 donò loro la località con molti altri edifici e terreni, cui applicò anche il privilegio dell’esenzione fiscale. Successivamente la comunità, ancora composta nel 1425 di soli sei monaci, crebbe d’importanza diventando presto la sede dell’ordine girolamino in Italia. Potè infatti contare sotto il suo dominio numerosi altri monasteri. Inoltre, per donazione dei conti Mandelli, dal 1489 al 1642 gestì la parrocchia cittadina dei SS, Cosma e Damiano, istituendovi un altro convento, cui trasferì una parte dei propri beni. Il monastero del Castellazzo, che ospitò ben 60 capitoli generali dell’ordine, fu anche residenza dei Padri Generali fino al 1545, quando questi trasferirono la loro sede a Ospedaletto Lodigiano. Dopo anni di ricchezza talora anche sfarzosa (come la proprietà della Villa Castiglioni, che serviva unicamente per la villeggiatura dell’Abate), con l’avvento della Repubblica Spettacolo “gentile” con lo scopo di attirare attenzione e partecipazione nazionale e internazionale: Milano come meta di turismo e luogo interessante e sorprendente per chi viene da fuori. Cascina Martesana sul Naviglio Martesano in via Bertelli 44, resterà aperta con un ricco programma: una mostra fotografica, performance di capoeira e live jazz. Dalle 23 sarà possibile ascoltare musica in cuffie, distribuite dall’associazione oppure si potrà godere dell’offerta dei locali notturni del Naviglio. Il progetto della disco silenziosa e rispettosa, avviato dalle altre città europee di un divertimento intelligente ed ecosostenibile, a Milano è già una realtà. Dopo anni di polemiche, specie tra i residenti delle Colonne di S.Lorenzo, Corso di P.ta Ticinese e il parco delle Basiliche, il divertimento notturno “gentile” auspicato dai vertici del Comune di Milano ha preso il piede giusto. AQUA Milano Water Parade segnala sui social network più di 20mila persone, sicuramente un esperienza innovativa da vivere. Marco Bianca el 1500 Leonardo DaVinci allacciò il Naviglio Martesana alla cerchia dei Navigli attraverso due chiuse. Oggi la città è ancora attraversata dalle vie d’acqua, che hanno reso questa zona di Milano un luogo ricco di eventi d’ogni genere. Sabato 12 luglio, dalle ore 15, si terrà AQUA MILANO WATER PARADE, una manifestazione che, per un giorno e una notte, animerà il Naviglio con piattaforme sull'acqua, piccole imbarcazioni, gommoni, canotti e pupazzi gonfiabili per vincere il forte caldo che in un sabato pomeriggio di luglio non ci risparmierà di certo. Il progetto nasce a cura delle associazioni Club 2.0 Social Art Center e Intellighenzia Electronica, promotrici degli ultimi eventi allo Spazio Ex-Ansaldo, nelle piazze con ARTES MILANO STREET PARADE che ha ospitato 20mila persone, e le Silent Disco in colonne di S.Lorenzo. Attualmente propongono progetti negli spazi pubblici, tutti organizzati dai giovani dell’associazione, in maniera indipendente, senza contributi economici, con il solo obiettivo di portare a Milano idee culturali di valore internazionale. AQUA ospiterà artisti e performance N Un estratto del capitolo dedicato al Castellazzo, antico monastero, dei cui resti preziosi (fortezza, edicola e chiusa) è stato chiesto, dal CdZ5, il vincolo monumentale Castellazzo, noto soprattutto per il suo monastero; fu in epoca medievale una realtà rurale di non poco conto; fu infatti proprietà di Donato Ferrario, noto latifondista dell’inizio del 1400, che concesse il terreno affittandolo a numerosi contadini e allevatori (la zona sud di Milano, molto ricca di acque e fornita di marcite, era ed è ideale per l’allevamento di bovini). Prima di iniziare è opportuno ringraziare l’amico Michele Addavide, che mi ha fornito utili informazioni storiche sul borgo. Per guiungervi, dalla via Ripamonti, tramite la via Sibari si percorra la via Bernardino Verro per quanche centinaio di metri: sulla sinistra si incontrerà una viuzza stretta: la via Campazzino. Questa via è molto interessante dal punto di vista rurale, in quanto conduce a numerose cascine, che vedremo via via; dopo averne percorso un primo tratto, poco prima di giungere alla via Virgilio Ferrari, moderna bretella a sei corsie che la taglia, si giunge al borgo di Castellazzo, caratterizzato da un quattrocentesco ponticello che scavalca il Cavo Ticinello. Qui si trovava il Convento dei Girolamini, di cui rimane la foresteria adibita prima ad osteria e in seguito a ristorante. Vale la pena di ricordare la storia di questo monastero e dei suoi frati, un po’...vivaci. Sabato 12 luglio: Acqua Milano Water Parade Cisalpina il Convento venne soppresso. Analizziamo ora quanto è rimasto ai nostri giorni di questa realtà quattrocentesca, e iniziamo cercando di ricostruire le dimensioni e la posizione esatta degli edifici, aiutati da una cartina dell’8 febbraio 1757, completata per volere della “Giunta del Governo” (così è riportato sulla mappa) in quanto il borgo, che spesso ha cambiato comune di riferimento, doveva essere “disgregato dal Comune di Vigentino ed aggregato a Quintosole”. Il borgo era costituito da un castello (il Castello di Azzo Visconti, appunto) e durante i lavori di scavo della via Virgilio Ferrari pare siano stati reperiti resti di antichissime mura, per cui è probabile che il castello si trovasse da quelle parti. Dallo stesso castello sarebbe stata ricavata la parte di monastero, orientato a 45 gradi rispetto all’asse orizzontale, e costituito da un chiostro quadrato su cui si affacciavano la chiesa sul lato nordest e gli ambienti destinati alla vita comunitaria sul lati sud-ovest e sud-est; il quarto lato era costituito solo da un muro di recinzione. (segue) Riccardo Tammaro Borghi e Cascine della Zona 5 Editore la Vita Felice Iniziative editoriali al femminile Karmanews.it, il magazine sul benessere psicofisico ondato nel dicembre del 2013 da Manuela Pompas, il magazine Karmanews.it si presenta nell’affollato mondo del web con una connotazione precisa: essere strumento di consultazione e aiuto nel cammino personale di ciascuno di noi. «Una scelta che sta riscuotendo successo – ci conferma Manuela Pompas, giornalista per trent’anni a Gioia, scrittrice e conferenziera ed esperta di medicine alternative – perché i lettori aumentano costantemente, così come i professionisti, di tutte quelle discipline inerenti il benessere psico fisico dell’uomo, che collaborano con il nostro maga- F zine con entusiasmo, proprio perché hanno compreso e apprezzato l’intento di accrescere la consapevolezza umana. Così gli argomenti trattati sono specifici nel campo della salute, della scienza, della spiritualità, arricchiti anche da video o presentati in conferenze o convegni». Il magazine infatti si presenta al navigatore web con una serie di sezioni di interesse, che trattano di Benessere, Scienza, Cultura, Spiritualità, Misteri, Eventi, Tv & Podcast. Articoli redatti da personalità ed esperti del settore affrontano moltissimi argomenti di attualità [la nascita dei primi ecovillaggi, le vacanze dello spirito, oppure interviste e testimonianze di sensitivi o di scopritori di talenti) che fanno del sito oltre che un luogo di informazione uno spazio di confronto e dibattito. «Il mio obiettivo - conclude salutandoci Manuela, prima di riprendere a lavorare - è che Karmanews diventi un’officina di nuove idee scaturite da tutte le persone entusiaste di crescere e accrescere. Come ha detto Ghandi: “Bisogna mettere amore in tutto quelle che si fa” ed è quello che sto facendo con tutta me stessa». Auguri Manuela! Daniela Vasarri di zona 5 Agenda luglio - agosto 2014 Teatro Concerti (Ingresso libero) Al Teatro Ringhiera: martedì 8 ore 20 Saggi di fine anno. Teatro integrato con cittadini abili e diversamente abili. Conduttrice Nadia Fulco, Educ-attore Federico Timeus, con la partecipazione di Niccolò Mazzotti. Ingresso libero. Ringhiera mercoledì 9 ore 20 “Vitamort&Miracoli” saggio/spettacolo del laboratorio teatrale integrato per cittadini abili e diversamente abili del secondo anno della scuola del progetto “Gli spazi del tetro”, Conduttrice e regista Roberta Carosio, educ-attrice Chiara Sacconi. Ingresso libero. Sabato 12 luglio ore 22.30, musica con 7steps2 (Soul) presso Incontri Venerdì 11 ore 20.45 allo Spazio del Sole e della Luna incontro su “L’eccidio di Fossoli. Il caso di Carlo Bianchi” a cura del Centro Puecher. Modera Cesare Grampa. Intervengono Claudio Gallonet, Vittorio Bellavite, Carla Bianchi Iacono, figlia di Carlo. Agli studenti verrà rilasciato un attestato di partecipazione. Ingresso libero. Cineforum Bonaventura. Martedì 15 ore 22 presso Bonaventura concerto Jazz a cura di Ermanno Principe, Andrea Maia Duo. Musica Dal 4/7 al 25/7 ore 9.30 – 11.30 il venerdì presso Arci75Beat “Il cielo in una stanza” per rivivere emozioni e ricordi passati attraverso l’ascolto di musica anni ’50-’60 e letture. Presso lo stesso locale, sempre di venerdì dal 4/7 al 25/7 alle ore 18, “Aperitivo in musica” quattro concerti per chi ama la musica leggera/classica. A cura di “Estate insieme 2014”. Dal 9/7 al 27/8 il mercoledì ore 16-18, presso il Posto delle fragole “Il cielo in una stanza” per rivivere emozioni e ricordi del passato attraverso l’ascolto di musica anni ’50 e ’60 e letture. A cura di “Estate insieme 2014”. Tutti i mercoledì di luglio alle ore 21, nell’ambito di “Estate in- Mostre ed esposizioni (Ingresso libero salvo diversa indicazione) sieme 2014” presso Anfiteatro Verro, proiezioni di film di successo. A cura di Vigentino x Milano Fino al 10 presso Università IULM la mostra “Citazione colta” nell’ambito de “La Milanesiana”. Progetto e allestimento a cura di Enrico Cerioni. Fino al 10 presso Università IULM mostra “Tra popolarità e arte” nell’ambito de “La Milanesiana” a cura di Tinto Brass e Caterina Varzi, allestimento di Luca Volpatti. Dal 15 al 21 ore 9.30- 12.30 e 14- 20 presso Spazio Seicento “Ritratti urbani. Milano” mostra di acquerelli di Luigi Brenna. Inaugurazione martedì 15/7 dalle 18 alle 21. Fino al 18 presso Spazio Soderini mostra antologica di Athos Collura “Crash! Ogni sogno infranto. AttoII”, a cura di Provincia Milano. Prosegue fino al 30/8 presso Grand Visconti Palace personale dell’artista Edoardo De Lucia. Mostre / mercati Tutti i sabati dalle 9 alle 18 presso Serra Lorenzini Agri-Cultura in Serra: mercato degli agricoltori, mercatino delle associazioni, iniziative culturali e benessere. Naviglio Pavese: appuntamento con Patabook, la fiera del libro. Domenica 13 dalle ore 9 alle 21 in Darsena del Naviglio, Ascanio Sforza, Naviglio Pavese e vie adiacenti, mostra mercato dell’Editoria di Qualità e delle autoproduzioni. Libri, incontri, musica, artisti di strada, esposizioni di pittura e fotografia. Una giornata dedicata alla cultura, presentazione di libri e incontri con artisti e autori. A cura di associazioni del Naviglio Pavese di Milano, Borgo Cultura , NdA, Associazione culturale interno4 . Riferimenti logistici Teatro Ringhiera via Boifava 17, p.zza Fabio Chiesa. Info: 02.5832.5578. www.spaziodelteatro.it ARCI 75Beat, via privata Tirso 3, info: 02.5811.1712. Anfiteatro Verro, via Verro 87, info: 02.5811.1712. Coop. Sociale Bonaventura via Zumbini 6, info: 02 3655.6618. Grand Visconti Palace viale Isonzo 14, info: 02.5406.9517. Il posto delle fragole via Spaventa 19. Spazio del Sole e della Luna, via Ulisse Dini 7; tram 3, 15, MM2 p.zza Abbiategrasso. [email protected] Spazio Seicentro, via Savona 99, info: 8844.6330. Spazio Soderini via Strozzi angolo via Soderini, info: 02.7740.6864. Serra Lorenzini, via Dei Missaglia 44 angolo via De Andrè. Università IULM, via Carlo Bo, 1, jnfo: 02.7740.6316. A cura di Lea Miniutti e Riccardo Tammaro di Fondazione Milano Policroma 16 ANNO XVII NUMERO 06 GIUGNO 2013 ANNO XVIII NUMERO 07 LUGLIO/AGOSTO 2014 > CLASSE ENERGETICA 58.69 Kwh/mq ## % # ! ! #! 217'77'). + .16.+0+ 678*.+5+02 /' 62/8<.21+ 3.= .*21+' 3+5 ')48.67'5+ /' 78' )'6' 72 mq ## $#$! % # ))2172 ? ? 0+16./. 3+5 0+6. "'/*2 ' 52-.72 *232 '11. ca. ## $#$! % # ))2172 ? *./'<.21'(./. +852 0+16./. 3+5 '11. "'/*2 ' 52-.72 *232 '11. 8 6 mq ca. 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