Patriarcato di Venezia cantare LA fede AGENDA E PERCORSO PASTORALE 2014 › 2015 Inserto redazionale di Gente Veneta n. 33 del 6 settembre 2014 Agenda Pastorale 2014 › 2015 LA PAROLA DEL PATRIARCA VIAGGI, VACANZE, ITINERARI SU MISURA La nostra professionalità al servizio dei Vostri viaggi SPECIALISTI IN PELLEGRINAGGI IN ARMENIA, TERRASANTA, TURCHIA E NEI MAGGIORI SANTUARI MARIANI D’EUROPA • Programmi su misura per gruppi • Viaggi individuali • Viaggi di nozze • Biglietteria aerea, marittima e ferroviaria • Circuiti culturali • Soggiorni mare visita i nostri siti www.direzionemondo.it www.laterrasanta.it www.laturchia.biz di Veneta Servizi srl Orario: Via Mestrina, 64 (angolo Corso del Popolo) Tel. 041.986388 - Fax 041.986410 E-mail: [email protected] Lunedì-Venerdì Sabato Carissimi, con vera gioia e grande fiducia consegno alla comunità diocesana queste note che orientano i passi della nostra Chiesa per il nuovo anno 2014/15. Esse sono, prima di tutto, il frutto della preghiera di molti; la nostra vera speranza, infatti, è il Signore risorto che, sempre, ci precede con la Sua grazia. Il riferimento, innanzitutto, è al magistero di Papa Francesco e poi alle linee pastorali dei Vescovi italiani, con una particolare attenzione alle necessità della nostra Chiesa particolare. I tre “fuochi” che sono stati individuati vengono ritenuti idonei per rilanciare l’annuncio del Vangelo e la trasmissione della fede in un contesto fortemente secolarizzato. Si tratta, in concreto, dell’educazione alla fede delle nuove generazioni (preadolescenti e giovanissimi), della pastorale familiare, con particolare cura alle giovani famiglie, e della formazione degli adulti - annuncio e catechesi - privilegiando lo sguardo di fede e ragione sulle realtà penultime secondo lo specifico della dottrina sociale della Chiesa. Sono inoltre raccomandate alcune modalità che - con la preghiera e la collaborazione dei presbiteri, dei diaconi, dei religiosi e religiose e dei fedeli laici - si stanno avviando in diocesi; si tratta di strumenti e luoghi di riferimento per dare concretezza a queste attenzioni. Papa Francesco ci indica con forza la strada della nuova evangelizzazione che richiede una Chiesa “in uscita”, sempre segnata e resa “viva” dall’incontro con il Signore Gesù, continuamente aperta all’orizzonte della missione. “Se ci allontaniamo da Gesù Cristo, se l’incontro con Lui perde la sua freschezza - ha detto Papa Francesco a noi Vescovi in occasione della 66ª Assemblea Generale della Cei -, finiamo per toccare con mano soltanto la sterilità delle nostre parole e delle nostre iniziative. Perché i piani pastorali servono, ma la nostra fiducia è riposta altrove: nello Spirito del Signore, che – nella misura della nostra docilità – ci spalanca continuamente gli orizzonti della missione”. Nel prossimo anno pastorale 2014/15, con l’aiuto di Dio e la dedizione personale – come “pietre vive” all’interno di comunità “vive” - siamo chiamati a dilatare nelle nostre città e nei paesi, in ogni periferia delle anime e dei corpi, la corsa del Vangelo. Una particolare attenzione alla pastorale vocazionale farà sì che tutta la comunità ecclesiale si riscopra soggetto di evangelizzazione che, continuamente, ha bisogno di essere convertito e rinnovato, ossia “evangelizzato” (cfr. Paolo VI, Esortazione apostolica Evangelii nuntiandi, nn. 13-15). Così, con la Sua grazia e il nostro lavoro di umili servitori della Sua vigna, ogni uomo e donna del nostro tempo possano essere raggiunti da un raggio di quella luce che il Signore Risorto dona per rendere bella, buona e vera tutta la vita. Vi saluto con affetto e tutti benedico ✠ 9.00 - 12.30 › 15.00 - 19.00 9.30 - 12.00 3 Francesco, patriarca Agenda Pastorale 2014 › 2015 Agenda Pastorale 2014 › 2015 PERCORSO PASTORALE 2014/2015 - PARTE PRIMA CANTARE LA FEDE PREMESSA AGLI ORIENTAMENTI PER IL PERCORSO PASTORALE 2014-2015 Carissimi/e, le pagine che state per leggere presentano gli orientamenti e le attenzioni per il prossimo anno pastorale accompagnandovi, attraverso una serie di testi, a riassaporare e a riordinare le “grandi” motivazioni che ci hanno portato fin qui e che ora desiderano ravvivare il nostro entusiasmo e la nostra passione per i nuovi passi da compiere a servizio del Vangelo. Non troverete perciò citazioni giustapposte, pur significative, ma un breve percorso che desidera offrire una sequenza organica dei nodi fondamentali per il nostro cammino. Partiremo dal “cuore” fino alle conseguenze pastorali e operative. “Non solo recitare il Credo, recitare la fede, ma cantare la fede! Vivere la fede con gioia!” È bello far largo riferimento, oltre che ai testi biblici, alla ricchezza del magistero universale, italiano e veneziano dal Concilio in poi, per collocare il percorso nella prospettiva delle tre mete pastorali indicate dal Patriarca lo scorso anno e dentro il respiro della “Evangelii Gaudium” di Papa Francesco. Rileggere, meditare integralmente questi passi e inserirli dentro il cammino della nostra Chiesa diventa più arricchente che farne una sintesi sommaria che rischia di impoverirne la bellezza. A partire dal paragrafo “Un improrogabile rinnovamento ecclesiale” scandito dai num. 27-30 della “Evangelii Gaudium”, si articola la presentazione delle attenzioni per l’anno 2014-2015: • la consegna delle linee educative per i patronati, • la formazione delle figure pastorali, • la maturazione dello “strumento” delle equipe vicariali. Il Vangelo secondo San Marco, il “nostro” Evangelista, sta alla sorgente e dona il “LA” alla sinfonia di voci e di gesti che siamo chiamati a costruire insieme (cfr. Mt 18,19). Leggendo, ascoltando e meditando i versetti iniziali (Mc 1,1.14-18), ritornano davanti agli occhi l’invito alla novità, la passione per il Vangelo, l’urgenza della conversione e l’importanza della risposta (tutto collegato alla persona di Cristo) e allora… L’apertura del Vangelo di San Marco appare subito la Parola più “diretta e semplice” per la nostra Chiesa veneziana chiamata alla nuova evangelizzazione. Le parole piene di speranza del Papa e l’invito a pronunciare il nostro “Sì” ricevuto dal nostro Patriarca Francesco nell’occasione dell’omelia del suo ingresso in diocesi, concludono questa breve introduzione, strumento per ravvivare, motivare e orientare i prossimi passi. Don Danilo 4 “Inizio del vangelo di Gesù, Cristo, Figlio di Dio. Dopo che Giovanni fu arrestato, Gesù andò nella Galilea, proclamando il vangelo di Dio, e diceva: «Il tempo è compiuto e il regno di Dio è vicino; convertitevi e credete nel Vangelo». Passando lungo il mare di Galilea, vide Simone e Andrea, fratello di Simone, mentre gettavano le reti in mare; erano infatti pescatori. Gesù disse loro: «Venite dietro a me, vi farò diventare pescatori di uomini». E subito lasciarono le reti e lo seguirono.” (Vangelo secondo Marco 1,1.14-18) ché, se qualcuno ha accolto questo amore che gli ridona il senso della vita, come può contenere il desiderio di comunicarlo agli altri?” (Papa Francesco, Evangelii Gaudium 24.11.13, 8 - da qui in poi: “EG”) ALL’INIZIO LA GIOIA DELL’INCONTRO CON GESÙ “All’inizio dell’essere cristiano non c’è una decisione etica o una grande idea, bensì l’incontro con un avvenimento, con una Persona, che dà alla vita un nuovo orizzonte e con ciò la direzione decisiva”. Così afferma nel 2005 papa Benedetto XVI nelle prime righe della sua Lettera sull’amore cristiano (Deus Caritas Est). Papa Francesco sceglie le stesse parole, al num. 7, per dar forma ai primi passi della sua “Evangelii Gaudium” che attinge anche alla profondità di Papa Paolo VI: “La società tecnologica ha potuto moltiplicare le occasioni di piacere, ma essa difficilmente riesce a procurare la gioia» (Papa Paolo VI, Gaudete in Domino 9.5.1975, 8). “Solo grazie a quest’incontro – o reincontro – con l’amore di Dio, che si tramuta in felice amicizia, siamo riscattati dalla nostra coscienza isolata e dall’autoreferenzialità. […] Lì sta la sorgente dell’azione evangelizzatrice. Per- “Il grande rischio del mondo attuale, con la sua molteplice ed opprimente offerta di consumo, è una tristezza individualista che scaturisce dal cuore comodo e avaro, dalla ricerca malata di piaceri superficiali, dalla coscienza isolata. Quando la vita interiore si chiude nei propri interessi non vi è più spazio per gli altri, non entrano più i poveri, non si ascolta più la voce di Dio, non si gode più della dolce gioia del suo amore, non palpita l’entusiasmo di fare il bene. Anche i credenti corrono questo rischio, certo e permanente. Molti vi cadono e si trasformano in persone risentite, scontente, senza vita. Questa non è la scelta di una vita degna e piena, questo non è il desiderio di Dio per noi, questa non è la vita nello Spirito che sgorga dal cuore di Cristo risorto.” (EG 2) 5 Agenda Pastorale 2014 › 2015 “La gioia del Vangelo riempie il cuore e la vita intera di coloro che si incontrano con Gesù. Coloro che si lasciano salvare da Lui sono liberati dal peccato, dalla tristezza, dal vuoto interiore, dall’isolamento. Con Gesù Cristo sempre nasce e rinasce la gioia.” (EG 1) “ll Vangelo, dove risplende gloriosa la Croce di Cristo, invita con insistenza alla gioia. […] Perché non entrare anche noi in questo fiume di gioia?” (EG 5) smettono il dono della comunione. La comunità si costituisce sulla base di rapporti visibili e stabili che legano fra loro i credenti nella comune professione della fede. Gode di strutture e di strumenti altrettanto visibili, attraverso i quali si trasmettono agli uomini il messaggio e la grazia di Gesù, Figlio di Dio incarnato. Con le sue determinazioni concrete e i suoi limiti la comunità non mortifica l’ampiezza e la profondità della comunione, ma neppure la esaurisce; ne è come il sacramento, cioè la manifestazione e lo strumento che la svela presente nella storia degli uomini. (Comunione e Comunità – CEI 01.10.81, num 14 e 15) “Cristo vive in me” (Gal 2,20): ecco il punto di partenza e il punto di arrivo da custodire e rinnovare attraverso la vita nello Spirito, personale e comunitaria. La celebrazione dell’Eucarestia e l’ascolto della Parola di Dio, la Preghiera e la Carità quotidiana, gli spazi di silenzio e i tempi del dialogo. La Chiesa di Venezia cammina per le strade del suo territorio assumendo sempre più i tratti del Volto del suo Signore, i suoi gesti, le sue parole, il suo sguardo. “Noi abbiamo in comune Gesù Cristo: questa è la nostra comunione. E quel che abbiamo lo comunichiamo. Comunione è la tendenza libera e personale a mettere in comune tutti i beni spirituali e materiali, in nome di Cristo.” (Patriarca Angelo Scola, Come nasce e come vive una comunità cristiana, Marcianum Press, Venezia 2007 pag. 30-31 passim) COMUNIONE E COMUNITÀ Il dono della comunione da custodire e la vita della comunità cristiana da rinnovare sono consegnati ad ogni battezzato perché siano motivo di impegno e di passione davanti ad un mondo che attende la bellezza del Vangelo. Per « comunione » intendiamo quel dono dello Spirito per il quale l’uomo non è più solo né lontano da Dio, ma è chiamato a essere parte della stessa comunione che lega fra loro il Padre, il Figlio e lo Spirito Santo, e gode di trovare dovunque, soprattutto nei credenti in Cristo, dei fratelli con i quali condivide il mistero profondo del suo rapporto con Dio. Come ogni dono dello Spirito, la comunione genera nella Chiesa doveri e impegni e diventa programma di vita cristiana. […] Quando parliamo di « comunità ecclesiale », pensiamo a una forma concreta di aggregazione che nasce dalla comunione: in essa i credenti ricevono, vivono e tra- BATTESIMO: VOCAZIONE E MISSIONE “Per la rigenerazione e l’unzione dello Spirito Santo i battezzati vengono consacrati per formare un tempio spirituale e un sacerdozio santo, per offrire, mediante tutte le attività del cristiano, spirituali sacrifici, e far conoscere i prodigi di colui, che 6 Agenda Pastorale 2014 › 2015 dalle tenebre li chiamò all’ammirabile sua luce (cfr. 1 Pt 2,4-10). Tutti quindi i discepoli di Cristo, perseverando nella preghiera e lodando insieme Dio (cfr. At 2,42-47), offrano se stessi come vittima viva, santa, gradevole a Dio (cfr. Rm 12,1), rendano dovunque testimonianza di Cristo e, a chi la richieda, rendano ragione della speranza che è in essi di una vita eterna (cfr. 1 Pt 3,15).” (Lumen Gentium, 10) nerale e hanno diritto di impegnarsi, sia come singoli, sia riuniti in associazioni, perché l’annunzio della salvezza sia conosciuto e accolto da ogni uomo in ogni luogo; tale obbligo li vincola ancor di più in quelle situazioni in cui gli uomini non possono ascoltare il Vangelo e conoscere Cristo se non per mezzo loro».” (Giovanni Paolo II, Redemptoris Missio, 7.12.1990, num. 71) “La missione è di tutto il popolo di Dio: anche se la fondazione di una nuova chiesa richiede l’eucaristia e, quindi, il ministero sacerdotale, tuttavia la missione, che si esplica in svariate forme, è compito di tutti i fedeli. La partecipazione dei laici all’espansione della fede risulta chiara, fin dai primi tempi del cristianesimo, a opera sia di singoli fedeli e famiglie, sia dell’intera comunità. Ciò ricordava già Pio XII, richiamando nella prima Enciclica missionaria le vicende delle missioni laicali. Nei tempi moderni non è mancata la partecipazione attiva dei missionari laici e delle missionarie laiche. Come non ricordare l’importante ruolo svolto da queste, il loro lavoro nelle famiglie, nelle scuole, nella vita politica, sociale e culturale e, in particolare, il loro insegnamento della dottrina cristiana? […] Il Vaticano II ha confermato questa tradizione, illustrando il carattere missionario di tutto il popolo di Dio in particolare l’apostolato dei laici e sottolineando il contributo specifico che essi son chiamati a dare nell’attività missionaria. La necessità che tutti i fedeli condividano tale responsabilità non e solo questione di efficacia apostolica, ma è un dovere-diritto fondato sulla dignità battesimale per cui «i fedeli partecipano, per la loro parte, al triplice ufficio - sacerdotale profetico e regale di Gesù Cristo». Essi, perciò, «sono tenuti all’obbligo ge- “La situazione, quale l’abbiamo descritta, suona come una chiamata «pentecostale» alla missione: di tutti, ma, in particolare, dei battezzati laici. “Andate anche voi nella mia vigna” (Mt. 20,7) è la parola chiave della “Christifideles laici”: un segno dello Spirito per il nostro tempo. Ed è la riscoperta, sotto lo stimolo della storia, del potenziale pastorale del Battesimo. Di questa riscoperta la nostra Chiesa ha urgentissimo bisogno. Sempre, nelle stagioni missionarie della Chiesa, la responsabilità dei battezzati laici nei confronti dell’evangelizzazione è diventata primaria, grazie appunto alla loro presenza nelle realtà da evangelizzare. Nel cuore di ogni battezzato, abitato dallo Spirito Santo, e sulle sue labbra, l’evangelizzazione diventa vitale e diventa “oggi”. La sua stessa vita quotidiana, sempre penetrata dallo Spirito Santo, diventa “grembo” di quella nuova inculturazione del Vangelo (una nuova sintesi vitale) di cui abbiamo parlato. L’impegno missionario della nostra Chiesa deve quindi essere realizzato prioritariamente dai cristiani laici nelle loro situazioni di vita. Le strade della vita quotidiana (famiglia, lavoro, tempo libero, ambiente culturale, sociale, politico, ecc.) possono diventare nuove strade della evangelizzazione: su di esse, i battezzati laici sono per grazia “sacramento” della 7 Agenda Pastorale 2014 › 2015 presenza di Cristo; da loro, nutriti dall’Eucaristia e dalla Parola, si sprigionano le energie della Risurrezione, che fanno emergere - liberando, purificando e valorizzando - tutto il bene che c’è nel cuore dell’uomo e nella storia (i “semina Verbi” ed i “semina Regni”); con la loro vita, informata dall’amore (Cfr. At. 2,42-48; 4,32-35; 5,12-16), rendono testimonianza a quel mondo nuovo (“la nuova creazione”: cfr. Rm. 8,19-22) di cui parlano l’Apostolo Paolo e la veglia pasquale e danno ragione della loro speranza (1 Pt. 3,15). Quanto abbiamo detto fa balzare in primo piano l’importanza, per la nostra Chiesa di oggi, dell’istanza formativa dei battezzati laici.” (Patriarca Marco Ce’, Il granello di senapa, Venezia 1990, 21-22) in tutte le occasioni, senza indugio, senza repulsioni e senza paura. La gioia del Vangelo è per tutto il popolo, non può escludere nessuno. Così l’annuncia l’angelo ai pastori di Betlemme: « Non temete, ecco, vi annuncio una grande gioia, che sarà di tutto il popolo » (Lc 2,10). L’Apocalisse parla di « un vangelo eterno da annunciare agli abitanti della terra e a ogni nazione, tribù, lingua e popolo » (Ap 14,6). La Chiesa “in uscita” è la comunità di discepoli missionari che prendono l’iniziativa, che si coinvolgono, che accompagnano, che fruttificano e festeggiano. “Primerear – prendere l’iniziativa”: vogliate scusarmi per questo neologismo. La comunità evangelizzatrice sperimenta che il Signore ha preso l’iniziativa, l’ha preceduta nell’amore (cfr 1 Gv 4,10), e per questo essa sa fare il primo passo, sa prendere l’iniziativa senza paura, andare incontro, cercare i lontani e arrivare agli incroci delle strade per invitare gli esclusi. Vive un desiderio inesauribile di offrire misericordia, frutto dell’aver sperimentato l’infinita misericordia del Padre e la sua forza diffusiva. Osiamo un po’ di più di prendere l’iniziativa! Come conseguenza, la Chiesa sa “coinvolgersi”. Gesù ha lavato i piedi ai suoi discepoli. Il Signore si coinvolge e coinvolge i suoi, mettendosi in ginocchio davanti agli altri per lavarli. Ma subito dopo dice ai discepoli: « Sarete beati se farete questo » (Gv 13,17). La comunità evangelizzatrice si mette mediante opere e gesti nella vita quotidiana degli altri, accorcia le distanze, si abbassa fino all’umiliazione se è necessario, e assume la vita umana, toccando la carne sofferente di Cristo nel popolo. Gli evangelizzatori hanno così “odore di pecore” e queste ascoltano la loro voce. Quindi, la comunità evangelizzatrice si dispone ad “accompagnare”. Accompagna l’umanità in tutti i suoi processi, per quanto duri e prolungati possano es- Da questi testi tratti dal Concilio, dal magistero dei Papi e dei Pastori della nostra Chiesa veneziana, emerge l’urgenza e il volto di quella “nuova evangelizzazione” che intuita già da San Giovanni XXIII, viene sempre più messa a tema fino a farsi “motivo di fondo” dell’esortazione apostolica di Papa Francesco. NUOVA EVANGELIZZAZIONE “UNA CHIESA IN USCITA” Prendere l’iniziativa, coinvolgersi, accompagnare, fruttificare e festeggiare “La gioia del Vangelo che riempie la vita della comunità dei discepoli è una gioia missionaria. L’intimità della Chiesa con Gesù è un’intimità itinerante, e la comunione « si configura essenzialmente come comunione missionaria ». Fedele al modello del Maestro, è vitale che oggi la Chiesa esca ad annunciare il Vangelo a tutti, in tutti i luoghi, 8 Agenda Pastorale 2014 › 2015 ticità della nostra adesione a Cristo si verifica dunque specialmente nell’amore e nella sollecitudine concreta per i più deboli e i più poveri, per chi si trova in maggior pericolo e in più grave difficoltà. La Chiesa in Italia ha una grande tradizione di vicinanza, aiuto e solidarietà verso i bisognosi, gli ammalati, gli emarginati, che trova la sua espressione più alta in una serie meravigliosa di “Santi della carità”. Questa tradizione continua anche oggi e si fa carico delle molte forme di nuove povertà, morali e materiali, attraverso la Caritas, il volontariato sociale, l’opera spesso nascosta di tante parrocchie, comunità religiose, associazioni e gruppi, singole persone mosse dall’amore di Cristo e dei fratelli. La Chiesa in Italia, inoltre, dà prova di una straordinaria solidarietà verso le sterminate moltitudini dei poveri della terra. È quindi quanto mai importante che tutte queste testimonianze di carità conservino sempre alto e luminoso il loro profilo specifico, nutrendosi di umiltà e di fiducia nel Signore, mantenendosi libere da suggestioni ideologiche e da simpatie partitiche, e soprattutto misurando il proprio sguardo sullo sguardo di Cristo: è importante dunque l’azione pratica ma conta ancora di più la nostra partecipazione personale ai bisogni e alle sofferenze del prossimo.” (Papa Benedetto XVI, Discorso ai partecipanti al IV Convegno Nazionale della Chiesa Italiana. Fiera di Verona. 19 ottobre 2006) sere. Conosce le lunghe attese e la sopportazione apostolica. L’evangelizzazione usa molta pazienza, ed evita di non tenere conto dei limiti. Fedele al dono del Signore, sa anche “fruttificare”. La comunità evangelizzatrice è sempre attenta ai frutti, perché il Signore la vuole feconda. Si prende cura del grano e non perde la pace a causa della zizzania. Il seminatore, quando vede spuntare la zizzania in mezzo al grano, non ha reazioni lamentose né allarmiste. Trova il modo per far sì che la Parola si incarni in una situazione concreta e dia frutti di vita nuova, benché apparentemente siano imperfetti o incompiuti. Il discepolo sa offrire la vita intera e giocarla fino al martirio come testimonianza di Gesù Cristo, però il suo sogno non è riempirsi di nemici, ma piuttosto che la Parola venga accolta e manifesti la sua potenza liberatrice e rinnovatrice. Infine, la comunità evangelizzatrice gioiosa sa sempre “festeggiare”. Celebra e festeggia ogni piccola vittoria, ogni passo avanti nell’evangelizzazione. L’evangelizzazione gioiosa si fa bellezza nella Liturgia in mezzo all’esigenza quotidiana di far progredire il bene. La Chiesa evangelizza e si evangelizza con la bellezza della Liturgia, la quale è anche celebrazione dell’attività evangelizzatrice e fonte di un rinnovato impulso a donarsi.” (EG 21. 23-24) La verifica dell’autenticità dell’adesione a Cristo, ci ricorda Papa Benedetto XVI, si verifica nell’amore e nella sollecitudine per i poveri. “Non si tratta di una questione che riguarda gli altri – coloro che sono nel bisogno – ma di qualcosa che mette in gioco direttamente la verità della mia persona, a partire dal mio incontro personale con Gesù. Non a caso Papa Benedetto richiama la necessità di misurare il proprio sguardo sullo sguardo di Cristo: la carità, il gratuito, infatti, nella storia ha un nome, UNITI A DIO ASCOLTIAMO UN GRIDO L’INCLUSIONE SOCIALE DEI POVERI “Gesù ci ha detto che tutto ciò che avremo fatto ai suoi fratelli più piccoli lo avremo fatto a Lui (cfr Mt 25, 40). L’auten- 9 Agenda Pastorale 2014 › 2015 Gesù di Nazareth.” (Patriarca Angelo Scola, Come nasce e come vive una comunità cristiana, Marcianum Press, Venezia 2007 pag. 90) le rendono possibili. Un cambiamento nelle strutture che non generi nuove convinzioni e atteggiamenti farà sì che quelle stesse strutture presto o tardi diventino corrotte, pesanti e inefficaci. Per la Chiesa l’opzione per i poveri è una categoria teologica prima che culturale, sociologica, politica o filosofica. Dio concede loro « la sua prima misericordia ». Questa preferenza divina ha delle conseguenze nella vita di fede di tutti i cristiani, chiamati ad avere « gli stessi sentimenti di Gesù » (Fil 2,5). Ispirata da essa, la Chiesa ha fatto una opzione per i poveri intesa come una «forma speciale di primazia nell’esercizio della carità cristiana, della quale dà testimonianza tutta la tradizione della Chiesa ». Questa opzione – insegnava Benedetto XVI – « è implicita nella fede cristologica in quel Dio che si è fatto povero per noi, per arricchirci mediante la sua povertà ». Per questo desidero una Chiesa povera per i poveri. Essi hanno molto da insegnarci. Oltre a partecipare del sensus fidei, con le proprie sofferenze conoscono il Cristo sofferente. È necessario che tutti ci lasciamo evangelizzare da loro. La nuova evangelizzazione è un invito a riconoscere la forza salvifica delle loro esistenze e a porle al centro del cammino della Chiesa. Siamo chiamati a scoprire Cristo in loro, a prestare ad essi la nostra voce nelle loro cause, ma anche ad essere loro amici, ad ascoltarli, a comprenderli e ad accogliere la misteriosa sapienza che Dio vuole comunicarci attraverso di loro. […] L’amore autentico è sempre contemplativo, ci permette di servire l’altro non per necessità o vanità, ma perché è bello, al di là delle apparenze. « Dall’amore per cui a uno è gradita l’altra persona dipende il fatto che le dia qualcosa gratuitamente ».” (EG 187-189 e 198-199 passim) “Dalla nostra fede in Cristo fattosi povero, e sempre vicino ai poveri e agli esclusi, deriva la preoccupazione per lo sviluppo integrale dei più abbandonati della società. Ogni cristiano e ogni comunità sono chiamati ad essere strumenti di Dio per la liberazione e la promozione dei poveri, in modo che essi possano integrarsi pienamente nella società; questo suppone che siamo docili e attenti ad ascoltare il grido del povero e soccorrerlo. […] La Chiesa ha riconosciuto che l’esigenza di ascoltare questo grido deriva dalla stessa opera liberatrice della grazia in ciascuno di noi, per cui non si tratta di una missione riservata solo ad alcuni: « La Chiesa, guidata dal Vangelo della misericordia e dall’amore all’essere umano, ascolta il grido per la giustizia e desidera rispondervi con tutte le sue forze ». In questo quadro si comprende la richiesta di Gesù ai suoi discepoli: « Voi stessi date loro da mangiare » (Mc 6,37), e ciò implica sia la collaborazione per risolvere le cause strutturali della povertà e per promuovere lo sviluppo integrale dei poveri, sia i gesti più semplici e quotidiani di solidarietà di fronte alle miserie molto concrete che incontriamo. La parola “solidarietà” si è un po’ logorata e a volte la si interpreta male, ma indica molto di più di qualche atto sporadico di generosità. Richiede di creare una nuova mentalità che pensi in termini di comunità, di priorità della vita di tutti rispetto all’appropriazione dei beni da parte di alcuni. […] Queste convinzioni e pratiche di solidarietà, quando si fanno carne, aprono la strada ad altre trasformazioni strutturali e 10 Agenda Pastorale 2014 › 2015 UN IMPROROGABILE RINNOVAMENTO ECCLESIALE “Senza la fondamentale logica del “dono” - che il “volontario” e le realtà di volontariato esprimono in mille, creative, forme le persone sono lasciate sole e indifese, la società non cresce e non va avanti e il bene comune non prende forma concretamente. Perché ciò che “salva” e fa compiere a tutti un salto di qualità è, appunto, il “dono” che “per sua natura oltrepassa il merito” poiché “la sua regola è l’eccedenza” (Papa Benedetto XVI, Lettera enciclica Caritas in veritate, n. 34). Anche la crisi finanziaria ed economica che, ormai da parecchio tempo, riversa i suoi effetti negativi sulla vita delle persone e delle famiglie genera, tuttavia, un’opportunità realistica di cambiamento che dobbiamo assolutamente cogliere e che nasce dall’esigenza di rivedere taluni nostri stili di vita e rimettere al centro, finalmente, la persona umana vista non come pura astrazione ma nelle sue relazioni concrete e fondamentali”. (Francesco Moraglia, Intervento al convegno ”Volontariato oggi: possibile un linguaggio condiviso della solidarietà e dell’inclusione sociale?”, nell’ambito di Special Olympics Italia / Venezia, 27 maggio 2014) 27. Sogno una scelta missionaria capace di trasformare ogni cosa, perché le consuetudini, gli stili, gli orari, il linguaggio e ogni struttura ecclesiale diventino un canale adeguato per l’evangelizzazione del mondo attuale, più che per l’autopreservazione. La riforma delle strutture, che esige la conversione pastorale, si può intendere solo in questo senso: fare in modo che esse diventino tutte più missionarie, che la pastorale ordinaria in tutte le sue istanze sia più espansiva e aperta, che ponga gli agenti pastorali in costante atteggiamento di “uscita” e favorisca così la risposta positiva di tutti coloro ai quali Gesù offre la sua amicizia. Come diceva Giovanni Paolo II ai Vescovi dell’Oceania, « ogni rinnovamento nella Chiesa deve avere la missione come suo scopo per non cadere preda di una specie d’introversione ecclesiale ». 28. La parrocchia non è una struttura caduca; proprio perché ha una grande plasticità, può assumere forme molto diverse che richiedono la docilità e la creatività missionaria del pastore e della comunità. Sebbene certamente non sia l’unica istituzione evangelizzatrice, se è capace di riformarsi e adattarsi costantemente, continuerà ad essere « la Chiesa stessa che vive in mezzo alle case dei suoi figli e delle sue figlie ». Questo suppone che realmente stia in contatto con le famiglie e con la vita del popolo e non diventi una struttura prolissa separata dalla gente o un gruppo di eletti che guardano a se stessi. La parrocchia è presenza ecclesiale nel territorio, ambito dell’ascolto della Parola, della crescita della vita cristiana, del dialogo, dell’annuncio, della carità generosa, dell’adorazione e della celebrazione. I primi versetti del Vangelo di Marco, i testi del Concilio e del magistero hanno ravvivato in noi la passione di custodire, vivere e annunciare i “fondamentali” della nostra Fede. Uno dei passaggi centrali dell’Evangelii Gaudium ci ricorda che questo impegno per la nuova evangelizzazione chiede la disponibilità interiore a costruire nuovi percorsi con una nuova mentalità: è una vera e propria conversione pastorale, personale e comunitaria. 11 Agenda Pastorale 2014 › 2015 Attraverso tutte le sue attività, la parrocchia incoraggia e forma i suoi membri perché siano agenti dell’evangelizzazione. È comunità di comunità, santuario dove gli assetati vanno a bere per continuare a camminare, e centro di costante invio missionario. Però dobbiamo riconoscere che l’appello alla revisione e al rinnovamento delle parrocchie non ha ancora dato sufficienti frutti perché siano ancora più vicine alla gente, e siano ambiti di comunione viva e di partecipazione, e si orientino completamente verso la missione. Agenda Pastorale 2014 › 2015 tanto nella sua preoccupazione di annunciarlo in altri luoghi più bisognosi, quanto in una costante uscita verso le periferie del proprio territorio o verso i nuovi ambiti socio-culturali. Si impegna a stare sempre lì dove maggiormente mancano la luce e la vita del Risorto. Affinché questo impulso missionario sia sempre più intenso, generoso e fecondo, esorto anche ciascuna Chiesa particolare ad entrare in un deciso processo di discernimento, purificazione e riforma. (EG 27-30) Queste luci sul cammino che ci dona la lettera di Papa Francesco le ritroviamo nelle tre mete pastorali che il nostro Patriarca ha indicato per i prossimi passi della Chiesa Veneziana. 29. Le altre istituzioni ecclesiali, comunità di base e piccole comunità, movimenti e altre forme di associazione, sono una ricchezza della Chiesa che lo Spirito suscita per evangelizzare tutti gli ambienti e settori. Molte volte apportano un nuovo fervore evangelizzatore e una capacità di dialogo con il mondo che rinnovano la Chiesa. Ma è molto salutare che non perdano il contatto con questa realtà tanto ricca della parrocchia del luogo, e che si integrino con piacere nella pastorale organica della Chiesa particolare. Questa integrazione eviterà che rimangano solo con una parte del Vangelo e della Chiesa, o che si trasformino in nomadi senza radici. come formazione delle coscienze e sguardo di fede e di ragione sulle “realtà penultime” in vista di una vita buona. e donna del nostro tempo alla ricerca di quella Bellezza e quella Verità che si è pienamente svelata nella Pasqua di Cristo. (Patriarca Francesco Moraglia, presentazione agenda pastorale 2013-2014, Venezia 2013) In forza della comunione, a partire dal Vescovo, tutte le componenti della nostra Chiesa locale sono chiamate in spirito di corresponsabilità e servizio a realizzare un cammino comune che attraverso questi “fuochi” ci conduca a Cristo. La comunione ecclesiale sia lo stile di ogni nostra azione evangelizzatrice e animi ogni nostro gesto. Solamente l’impegno di tutti potrà permetterci di raggiungere il cuore di ogni uomo L’auspicio finale del Patriarca Francesco per un impegno corale di tutti i battezzati e le linee portanti indicate dal Papa invitano tutti all’ascolto e a un perseverante lavoro comune per tracciare i sentieri della Speranza in questo nostro tempo. TRE FUOCHI Pastorale giovanile, pastorale familiare e dottrina sociale della Chiesa La Chiesa è inviata ad annunciare a tutti il Vangelo. Tutto nasce dall’altare e dalla celebrazione eucaristica ma la Carità chiede a tutti i battezzati passione e concretezza. In sintonia con le attenzioni dell’Anno della Fede e gli orientamenti dei Vescovi italiani abbiamo individuato tre “fuochi” attraverso i quali tradurre il Vangelo e la vita cristiana nella nostra Chiesa di Venezia in questo nostro tempo: 30. Ogni Chiesa particolare, porzione della Chiesa Cattolica sotto la guida del suo Vescovo, è anch’essa chiamata alla conversione missionaria. Essa è il soggetto dell’evangelizzazione, in quanto è la manifestazione concreta dell’unica Chiesa in un luogo del mondo, e in essa « è veramente presente e opera la Chiesa di Cristo, una, santa, cattolica e apostolica ». È la Chiesa incarnata in uno spazio determinato, provvista di tutti i mezzi di salvezza donati da Cristo, però con un volto locale. La sua gioia di comunicare Gesù Cristo si esprime • la pastorale dell’educazione e della formazione delle nuove generazioni, in particolare la fascia 13-15enni; • la pastorale familiare con particolare attenzione alle giovani famiglie; • la dottrina sociale della Chiesa, intesa 12 13 Agenda Pastorale 2014 › 2015 Agenda Pastorale 2014 › 2015 2 - PERSONE DI RIFERIMENTO: PERCORSO PASTORALE 2014/2015 - PARTE SECONDA ORIENTAMENTI DIOCESANI Alcune persone, in particolar modo alcuni laici e laiche, giovani e adulti, si rendano disponibili anche attraverso una formazione ad essi dedicata, per essere principali “attori” responsabili di quel rinnovamento ecclesiale auspicato dalla Evangelii Gaudium. I percorsi formativi A - LUOGHI E PERSONE DI RIFERIMENTO PER UN RINNOVAMENTO PASTORALE ED ECCLESIALE Per custodire e rinnovare l’annuncio del Vangelo e per attuare l’improrogabile rinnovamento ecclesiale indicato da Papa Francesco è necessario offrire luoghi vitali e persone di riferimento. Per lavorare con frutto nei riguardi dei tre fuochi pastorali della famiglia, degli adolescenti, della formazione degli adulti abbiamo ritenuto opportuno, a partire dal tratto di cammino offerto dall’anno 2014-2015 concentrare il nostro impegno sui due fronti richiamati poco fa: Per accompagnare e per suscitare queste nuove “figure” di riferimento nelle comunità e sul territorio a servizio dell’accoglienza, del coordinamento, della progettazione pastorale presenteremo nei prossimi mesi dei percorsi formativi a sostegno della vita cristiana personale e comunitaria di chi risponderà a questa particolare chiamata. Queste attenzioni pastorali andranno attuate nel rispetto dello storia del nostro territorio e del cammino della nostra Chiesa ed inoltre sono chiamate ad integrarsi con l’opera ricchissima a favore del Vangelo che ogni comunità cristiana, ogni associazione e movimento, aiutati dagli uffici pastorali diocesani mettono in atto ogni giorno, ciascuno nel proprio ambito. Dare priorità pastorale ad alcuni aspetti non significa dare ad altri minor valore. Anzi, lavorare per rendere più vitale una parte del corpo esige la vitalità e la forza di tutto l’organismo. 3 – LA FAMIGLIA AL “CENTRO” DELLA NUOVA EVANGELIZZAZIONE 1 - LUOGHI DI RIFERIMENTO: Il patronato parrocchiale, nella globalità della sua proposta di educazione alla fede, divenga luogo vitale di riferimento per il territorio di una parrocchia o di un vicariato; un patronato abitato dalla comunità, aperto al territorio, ponte verso la strada, che sa interpretare in chiave missionaria, culturale e caritativa i suoi gesti e le sue proposte. Il testo: LINEE DIOCESANE PER UN PROGETTO EDUCATIVO DEI PATRONATI Per rafforzare e orientare in modo unitario lo stile dei “nostri” patronati consegneremo ad ogni comunità un testo da leggere e meditare in vista delle possibili realizzazioni nella propria parrocchia, realtà territoriale, associazione o movimento. «L’espressione “progetto educativo dell’oratorio” non deve primariamente rimandare a un testo scritto, un documento, in cui sono state raccolte riflessioni e indicazioni, ma a un insieme di persone che, nel confronto e nella condivisione, hanno certamente definito e codificato obiettivi, tempi, attività, percorsi, verifiche, ma soprattutto hanno chiarito le motivazioni di ciò che propongono, scelto il “come” realizzarlo e individuato il “chi” si farà carico di dare seguito a tali indicazioni» (CEI, “IL LABORATORIO DEI TALENTI” - Nota pastorale sul valore e la missione degli oratori nel contesto dell’educazione alla vita buona del Vangelo, Roma 2013, n. 17) 14 Il documento CEI “Evangelizzazione e Sacramento del Matrimonio” del 1975, afferma al num. 59: “I coniugi perciò, in forza del loro ministero non sono soltanto l’oggetto della sollecitudine pastorale della Chiesa, ma ne sono anche il soggetto attivo e responsabile in una missione di salvezza che si compie con la loro parola, la loro azione, la loro vita”. Queste espressioni dei vescovi italiani, insieme alla “Familiaris Consortio” di S. Giovanni Paolo II del 1981, ci ricordano che gli sposi e la famiglia sono al centro di tutta quest’opera di nuova evangelizzazione. Al cuore del lavoro pastorale va ritrovato perciò il primato educativo della famiglia (anche nella decisiva collaborazione con le istituzioni scolastiche) come descritto negli orientamenti pastorali dell’episcopato italiano per il decennio 2010-2020: “Nell’orizzonte della comunità cristiana, la famiglia resta la prima e indispensabile comunità educante. Per i genitori, l’educazione è un dovere essenziale, perché connesso alla trasmissione della vita; originale e primario rispetto al compito educativo di altri soggetti; insostituibile e inalienabile, nel senso che non può essere delegato né surrogato. L’istituzione familiare mantiene la sua missione e la responsabilità primaria per la trasmissione dei valori e della fede. Se è vero che la famiglia non è la sola agenzia educatrice, soprattutto nei confronti dei figli adolescenti, dobbiamo ribadire con chiarezza che c’è un’impronta che essa sola può dare e che rimane nel tempo. La Chiesa, pertanto, si impegna a sostenere i genitori nel loro ruolo di educatori, promuovendone la competenza mediante corsi di formazione, incontri, gruppi di confronto e di mutuo sostegno. 15 Agenda Pastorale 2014 › 2015 Agenda Pastorale 2014 › 2015 L’educazione alla fede avviene nel contesto di un’esperienza concreta e condivisa. Il figlio vive all’interno di una rete di relazioni educanti che fin dall’inizio ne segna la personalità futura. Anche l’immagine di Dio, che egli porterà dentro di sé, sarà caratterizzata dall’esperienza religiosa vissuta nei primi anni di vita. Di qui l’importanza che i genitori si interroghino sul loro compito educativo in ordine alla fede: «come viviamo la fede in famiglia?»; «quale esperienza cristiana sperimentano i nostri figli?»; «come li educhiamo alla preghiera?». Ogni famiglia è soggetto di educazione e di testimonianza umana e cristiana e come tale va valorizzata, all’interno della capacità di generare alla fede propria della Chiesa. A essa sacerdoti, catechisti e animatori devono riferirsi, per una stretta collaborazione e in spirito di servizio. L’impegno della comunità, in particolare nell’itinerario dell’iniziazione cristiana, è fondamentale per offrire alle famiglie il necessario supporto. Spetta ai genitori, insieme agli altri educatori, promuovere il cammino vocazionale dei figli, anche attraverso esperienze condivise, nelle quali i ragazzi possano affrontare i temi della crescita fisica, affettiva, relazionale per una positiva educazione all’amore casto e responsabile. Una particolare attenzione dovrà essere offerta, inoltre, ai genitori rimasti soli, per sostenerli nel loro compito. La preparazione al matrimonio deve assumere i tratti di un itinerario di riscoperta della fede e di inserimento nella vita della comunità ecclesiale. […] La cura delle giovani coppie è altrettanto importante: si tratta di custodire le fasi iniziali della vita coniugale, di farsi loro compagni e di porre le basi di un cammino di formazione che duri per tutta la vita. La famiglia va dunque amata, sostenuta e resa protagonista attiva dell’educazione non solo per i figli, ma per l’intera comunità. Deve crescere la consapevolezza di una ministerialità che scaturisce dal sacramento del matrimonio e chiama l’uomo e la donna a essere segno dell’amore di Dio che si prende cura di ogni suo figlio. Corroborate da specifici itinerari di spiritualità, le famiglie devono a loro volta aiutare la parrocchia a diventare «famiglia di famiglie». Gruppi di sposi possono costituire modelli di riferimento anche per le coppie in difficoltà, oltre che aprirsi al servizio verso i fidanzati e i genitori che chiedono il battesimo per i figli, verso le famiglie segnate da gravi difficoltà, disabilità e sofferenze. Si sente il bisogno di coppie cristiane che affrontino i temi sociali e politici che toccano l’istituto familiare, i figli e gli anziani. Sostenere adeguatamente la famiglia, con scelte politiche ed economiche appropriate, attente in particolare ai nuclei numerosi, diventa un servizio all’intera collettività. (CEI, Educare alla vita buona del Vangelo, Roma 4.10.2010, num. 36-38) parte a pieno titolo del sistema nazionale di istruzione e formazione. Nel rispetto delle norme comuni a tutte le scuole, essi hanno il compito di sviluppare una proposta pedagogica e culturale di qualità, radicata nei valori educativi ispirati al Vangelo. Il principio dell’uguaglianza tra le famiglie di fronte alla scuola impone non solo interventi di sostegno alla scuola cattolica, ma il pieno riconoscimento, anche sotto il profilo economico, dell’opportunità di scelta tra la scuola statale e quella paritaria. La scuola cattolica potrà essere così sempre più accessibile a tutti, in particolare a quanti versano in situazioni difficili e disagiate. (CEI, Educare alla vita buona del Vangelo, Roma 4.10.2010, num. 46.48) B - LO “STRUMENTO” SUL TERRITORIO PER PROMUOVERE L’INCONTRO E IL COORDINAMENTO: L’EQUIPE VICARIALE Lo strumento dell’equipe vicariale, - coordinata da un sacerdote incaricato dal Patriarca, - in costante dialogo con il Vicario Foraneo e con gli altri parroci (e, dove c’è, con il Cons. Past. Vic.) - e costituita da alcuni laici/che e religiosi/e con preciso mandato del Vescovo, è chiamata a consolidare o suscitare sul proprio territorio quell’”improrogabile rinnovamento ecclesiale” richiamato da Papa Francesco che passa innanzitutto dalla “vita in Cristo” di ciascuno, dalla vita delle famiglie e della comunità e dalla capacità di dialogo, di riconciliazione e di discernimento. L’equipe si prende cura di promuovere un cambio di mentalità, una conversione per la nuova evangelizzazione. In vista di questo compito prezioso e delicato l’equipe vicariale è la prima ad essere chiamata a vivere una profonda fraternità sostenuta da una bella proposta di vita spirituale frutto della guida attenta del sacerdote incaricato ed anche della disponibilità di ciascuno dei componenti nei confronti un solido percorso di formazione e di preghiera. Il lavoro di ciascuna equipe vicariale punterà perciò ad un coinvolgimento dei battezzati - per la conoscenza reciproca - per una pastorale integrata e coordinata - per promuovere l’attenzione alle mete pastorali diocesane e relative proposte - per promuovere iniziative interparrocchiali o vicariali sia per eventi che per percorsi stabili - per attivare e/o proporre percorsi formativi - per far da ponte con i responsabili degli uffici pastorali di ambito - per indicare luoghi e persone di riferimento per crescere nella preghiera, per vivere il “gratuito”, per l’accompagnamento spirituale La scuola si trova oggi ad affrontare una sfida molto complessa, che riguarda la sua stessa identità e i suoi obiettivi. Essa, infatti, ha il compito di trasmettere il patrimonio culturale elaborato nel passato, aiutare a leggere il presente, far acquisire le competenze per costruire il futuro, concorrere, mediante lo studio e la formazione di una coscienza critica, alla formazione del cittadino e alla crescita del senso del bene comune. Consapevole di ciò, la comunità cristiana vuole intensificare la collaborazione permanente con le istituzioni scolastiche attraverso i cristiani che vi operano, le associazioni di genitori, studenti e docenti, i movimenti ecclesiali, i collegi e i convitti, mettendo in atto un’adeguata ed efficace pastorale della scuola e dell’educazione. La scuola cattolica e i centri di formazione professionale d’ispirazione cristiana fanno Responsabilizzando gradualmente tutti i componenti “attivi” delle comunità, in particolare gli sposi, i giovani, le famiglie, i laici. Promuovendo il lavoro comune dei sacerdoti, dei religiosi e delle religiose del territorio con tutto il laicato e la formazione di ciascuno/a. Valorizzando il carisma di ogni associazione e movimento. 16 17 Agenda Pastorale 2014 › 2015 zioni; poi, l’accoglienza/l’integrazione, la promozione della famiglia, cellula fondamentale della società umana, l’educazione che mira alla pienezza della libertà, il lavoro come diritto e dovere che tocca la dignità stessa dei lavoratori e delle loro famiglie soprattutto oggi, il bene comune con il contributo specifico della dottrina sociale della chiesa; anche questi valori umani entrano negli scenari della vita risorta, sono i valori che stanno a cuore a una ragione amica della fede, valori che vicendevolmente s’illuminano e sostengono. Pastore e fedeli, in un momento significativo per la vita della Chiesa di Venezia, si ritrovano, oggi, fiduciosi sotto il materno sguardo della Nicopeia - Colei che guida alla vittoria - e sono chiamati a dire il loro “sì” come Maria al momento dell’Annunciazione. Un “sì” pronunciato col cuore e la ragione; un “sì” personale e comunitario, un “sì” detto a Dio e agli uomini, nello spirito di Maria che si lascia condurre verso un Oltre che, fin d’ora, è tutta la nostra gioia.” (Patriarca Francesco Moraglia, dall’Omelia dell’inizio del ministero episcopale a Venezia, 25 marzo 2012) PER CONCLUDERE SENZA CONCLUDERE Un “sì” detto a Dio e agli uomini, nello spirito di Maria Eucarestia e realismo cristiano “Quando la celebrazione liturgica è assunta nella nostra vita, si dà il senso e la realtà ultima dell’eucaristia, ovverossia, l’umanità nuova che nasce dal Corpo dato e dal Sangue effuso, non prescindendo dalla realtà storica del momento presente: “… Quando fu a tavola con loro, prese il pane, disse la benedizione,, lo spezzò e lo diede loro. Ed ecco si aprirono i loro occhi e lo riconobbero. Ma lui sparì dalla loro vista… ”(Lc 24,30-31). Impegnamoci - come chiesa che è in Venezia - a ricordarci, reciprocamente, la ricchezza e fecondità di tale realismo cristiano; il vescovo lo faccia in quanto vescovo, i presbiteri in quanto presbiteri, i diaconi in quanto diaconi, i consacrati come consacrati, gli sposi come sposi e spose. […] Il vero realismo cristiano promuove sempre l’umano come tale, ovunque lo incontra. Realismo che partendo da Gesù Cristo unigenito del Padre e primogenito di una moltitudine di fratelli - ritorna a Cristo, dopo aver incontrato e attraversato, in tutto il suo spessore e i suoi diversi gradi, la creaturalità dell’uomo. Nell’eucaristia, che è la carità di Cristo donata qui e ora, si dà la possibilità di rinnovare l’umanità stessa, a partire dal rispetto dovuto ad ogni uomo e a tutto l’uomo […] Il realismo cristiano si riflette su quanto appartiene all’uomo, innanzitutto include il rispetto della vita sempre, senza condi- Agenda Pastorale 2014 › 2015 dispongono tutto, anche le avverse vicende umane, per il bene della Chiesa ». Non lasciamoci rubare la speranza! nare ad ascoltare le parole del beato Giovanni XXIII in quella memorabile giornata dell’11 ottobre 1962: « Non senza offesa per le Nostre orecchie, ci vengono riferite le voci di alcuni che, sebbene accesi di zelo per la religione, valutano però i fatti senza sufficiente obiettività né prudente giudizio. Nelle attuali condizioni della società umana essi non sono capaci di vedere altro che rovine e guai [...] A Noi sembra di dover risolutamente dissentire da codesti profeti di sventura, che annunziano sempre il peggio, quasi incombesse la fine del mondo. Nello stato presente degli eventi umani, nel quale l’umanità sembra entrare in un nuovo ordine di cose, sono piuttosto da vedere i misteriosi piani della Divina Provvidenza, che si realizzano in tempi successivi attraverso l’opera degli uomini, e spesso al di là delle loro aspettative, e con sapienza Oggi, quando le reti e gli strumenti della comunicazione umana hanno raggiunto sviluppi inauditi, sentiamo la sfida di scoprire e trasmettere la “mistica” di vivere insieme, di mescolarci, di incontrarci, di prenderci in braccio, di appoggiarci, di partecipare a questa marea un po’ caotica che può trasformarsi in una vera esperienza di fraternità, in una carovana solidale, in un santo pellegrinaggio.” (EG 84-87 passim) Buon cammino! Don Danilo Barlese Vicario episcopale per la pastorale La mistica di vivere insieme “La gioia del Vangelo è quella che niente e nessuno ci potrà mai togliere (cfr Gv 16,22). I mali del nostro mondo – e quelli della Chiesa – non dovrebbero essere scuse per ridurre il nostro impegno e il nostro fervore. Consideriamoli come sfide per crescere. […] Il maggiore realismo non deve significare minore fiducia nello Spirito né minore generosità. In questo senso, possiamo tor- 18 19 Agenda Pastorale 2014 › 2015 ziazione cristiana dei ragazzi e degli adulti, percorsi per giovanissimi e giovani... Persone e luoghi Ogni parrocchia, ogni vicariato, ogni realtà ecclesiale individui volti e luoghi di riferimento da suggerire e indicare per tenere desta la chiamata del Signore fin da ragazzi/e e portarla a maturazione. VITA È VOCAZIONE: PASTORALE ORDINARIA COME PASTORALE VOCAZIONALE IDEA DI FONDO Tutti i cristiani sono dei chiamati. Accompagnare all’incontro con il Signore e alla risposta alla sua chiamata è compito di tutta la comunità cristiana nel suo modo di essere, agire, organizzarsi, proporsi... Il tempo Il “tempo” di tutti è coinvolto: sacerdoti, famiglie, persone consacrate, giovani e ragazzi. Fare dono del proprio tempo per l’incontro, per l’accompagnamento spirituale, per la preghiera personale e comunitaria. Ritrovare “tempo” per il Sacramento della Confessione e per la direzione spirituale. Tutti sono chiamati alla santità e ciascuno in modo personale. La Chiesa nella sua azione formativa offre a ciascuno gli aiuti necessari perché possa rispondere liberamente alla volontà di Dio. Verso coloro i quali sono chiamati alla vita sacerdotale, religiosa, consacrata, la Chiesa pone un’attenzione tutta particolare. Suggeriamo in primo luogo alcuni aspetti su cui far leva per recuperare una “cultura vocazionale”, uno stile efficace; in secondo luogo offriamo alcune proposte diocesane specifiche. La preghiera della Chiesa Celebrare periodicamente la Santa Messa “per le vocazioni”; curare un’ora mensile o settimanale di Adorazione Eucaristica; dare intenzione vocazionale alla preghiera in famiglia, al rosario quotidiano, ai pellegrinaggi mariani... Percorsi di gruppo e cammino personale - Ritrovare passione nel proporre un preciso impegno nel cammino personale di fede fin da bambini e ragazzi, declinandolo . - Accompagnamento personale (da parte di genitori, sacerdoti, sposi, educatori, religiose/i, persone consacrate) - Alimentare l’esperienza della “vita di gruppo” nel post-cresima - Non far mancare una comunità di educatori di riferimento (es. Seminario) e momenti di “vita di comunità” per adolescenti e giovani - Partecipare agli Esercizi Spirituali diocesani annuali LO STILE La gioia dell’annuncio del Vangelo “All’inizio dell’essere cristiano non c’è una decisione etica o una grande idea, bensì l’incontro con un avvenimento, con una Persona” (Benedetto XVI, Deus Caritas Est, num, 1). Si “parte” dall’incontro con il Signore Gesù. Raccontare e suscitare in tutte le situazioni e a tutte le età la gioia del Vangelo, il desiderio di seguire Gesù. Trasmissione della fede in famiglia, “primo annuncio” nelle piazze, catechesi dell’ini- 20 Agenda Pastorale 2014 › 2015 IL SEMINARIO incontra: PARROCCHIE, GRUPPI E ASSOCIAZIONI - Occasione di incontro e di condivisione in seminario o in parrocchia (anche con visite programmate) - Spazi del Seminario aperti alle parrocchie e ai gruppi - Anniversari di ordinazione, celebrazione delle tappe dei seminaristi con il Patriarca - Accompagnamento della comunità giovanile di veriica vocazionale che fa riferimento al Seminario - Cura dei gruppi dei chierichetti/e (ministranti) - Proposta allargata per i giovanissimi in collaborazione con il CDV e con la Pastorale Giovanile - Partecipare al gruppo dei ministranti (chierichetti/e) - Indirizzare verso appuntamenti periodici “ad hoc” per una prima verifica (vedi sotto “percorso diocesano di verifica vocazionale”) - Scuola di preghiera serale (mensile o settimanale) vicariale o interparrocchiale - Famiglia e iniziazione cristiana - percorsi per genitori / gruppi sposi - Partecipare a Grest e Campiscuola (curandone bene la preparazione e la proposta educativa) Proposte, percorsi e attenzioni 2014-2015 IMPEGNO PASTORALE CORALE DI TUTTA LA REALTA’ ECCLESIALE (2015: ANNO DELLA VITA CONSACRATA) Collaborazione e interazione sempre più stretta, anche attraverso il coordinamento del Centro Diocesano Vocazioni, tra diocesi, parrocchie, uffici pastorali, associazioni e movimenti, istituti religiosi maschili e femminili, Ordo Virginum, realtà ecclesiali di primo annuncio e/o di impegno caritativo. In particolare: - Incontri dei seminaristi durante tutto l’anno con le singole parrocchie e realtà ecclesiali. - incontri quindicinali in seminario (con pernottamento) per i giovanissimi delle superiori. - incontri mensili in seminario (con pernottamento) per ragazzi delle medie. - In estate: corso di orientamento per ragazzi dalla quarta elementare alla terza media. - In estate: settimana in montagna per giovani delle superiori. (Le date saranno comunicate in settembre) CENTRO DIOCESANO VOCAZIONI La cura corale della pastorale ordinaria come pastorale vocazionale è affidata al Centro Diocesano Vocazioni guidato da don Raffaele Muresu. Il gruppo di referenti (definito nei prossimi mesi) sarà composto da sacerdoti, educatori del Seminario, sposi, laici/laiche, rappresentanti di istituti religiosi e di vita consacrata, dell’Ordo Virginum e di alcuni uffici pastorali. ESERCIZI SPIRITUALI DIOCESANI Preparazione, promozione e partecipazione agli Esercizi Spirituali diocesani sottolineando la prospettiva di ascolto e risposta alla chiamata del Signore e al suo disegno di salvezza; curando i diversi passi “al maschile” e “al femminile”. 21 Agenda Pastorale 2014 › 2015 GREST 2015 Cura dei contenuti della proposta educativa del Grest richiamando la decisività dell’incontro con il Signore Gesù e il diventarne discepoli rispondendo alla sua chiamata. Cura nella formazione degli educatori dei Grest in particolare nella prospettiva dell’accompagnamento allo sguardo di fede e alla dimensione vocazionale della vita. parazione agli appuntamenti diocesani del Pellegrinaggio dei giovani alla Salute del 20 novembre 2014 e della Festa diocesana dei giovani del 10 maggio 2015, PREGHIERA PER LE VOCAZIONI AL SACERDOZIO E ALLA VITA CONSACRATA Pellegrinaggi mariani diocesani del primo sabato del mese e appuntamenti di preghiera proposti da parrocchie, istituti, associazioni e movimenti. PASTORALE GIOVANILE Percorsi a carattere “vocazionale” in pre- AGENDA PASTORALE 2014 - 2015 PERCORSO DIOCESANO DI VERIFICA VOCAZIONALE PER GIOVANI dai 18 anni in su. “Trovarsi nel cuore l’idea di dedicarsi totalmente a Dio...” (Incontri da ottobre a maggio alla Domenica pomeriggio dalle 15 alle 18) Può capitare che un ragazzo o una ragazza si trovino nel cuore “l’idea” di dedicarsi totalmente a Dio. Questo è un fatto da prendere sul serio, anche perché non è ovvio. Chi coglie nel suo cuore questa eventuale possibilità è invitato/a ad un incontro che si terrà in una Domenica pomeriggio di ottobre dalle 15 alle 18. (la data esatta sarà comunicata a settembre). Il percorso avrà momenti comuni e momenti distinti per maschi e femmine. È un’occasione di chiarimento che non implica nessuna scelta definitiva. Proprio per garantire la massima riservatezza non sarà reso pubblico il luogo dell’incontro. Per chi deciderà di proseguire il cammino - o di iniziarlo più avanti - le altre Domeniche 2014-2015 saranno fissate nei mesi di dicembre, febbraio, marzo e maggio. Chi desidera partecipare riceverà tutte le informazioni necessarie (luogo, modalità...) telefonando (o scrivendo una mail) a uno dei referenti riportati qui di seguito. LE DATE DEFINITIVE DELLE DOMENICHE 2014-15 SARANNO COMUNICATE A SETTEMBRE. La preparazione e la gestione dell’incontro sarà coordinata dal Centro Diocesano Vocazioni. Referenti per coloro che desiderano partecipare a questo percorso sono: Don Raffaele Muresu - telef. 3355305705 Don Renato Mazzuia - telef. 3493952073 Pierpaolo Dal Corso (seminarista) - telef. 3492982632 Suor Antonella - telef. 3472578681 Email comune: [email protected] 22 Saranno possibili variazioni ad alcuni appuntamenti in calendario Agenda Pastorale 2014 › 2015 SETTEMBRE 2014 Lunedì 1 Martedì 16 • ore 20.30 Gazzera: Assemblea PGVE - vic. Castellana Martedì 2 Mercoledì 17 • ore 20.30 Ss. Gervasio e Protasio: Assemblea PGVE - vic. Carpenedo Mercoledì 3 Giovedì 18 • Incontro dei Vicari Foranei e dei Direttori degli uffici di Curia • ore 20.30 S. Pietro (Favaro): Assemblea PGVE - vic. FavaroAltino Giovedì 4 Venerdì 19 • ore 20.30-22.00 Centro Urbani: Raduno operatori Caritas Venerdì 5 Sabato 20 • ore 9.00-17.00 Centro Urbani: Il Patriarca con animatori Gruppi di Ascolto della Parola Sabato 6 Domenica 7 • ore 15.30-18.30 Centro Urbani: Restituzione del Corso Regionale 2013 (IRC infanzia e primaria) • ore 9-17.00 Centro Urbani: formazione IRC infanzia e primaria (relatore: Patriarca Francesco) XXIII T.O. Lunedì 8 Natività Beata Vergine Maria Martedì 24 9 • ore 15.30-19.30 Centro Urbani: formazione IRC infanzia e primaria (ecumenismo) Domenica 21 XXV T.O. Lunedì 22 • ore 20.30 Frari: Assemblea PGVE - vic. S. Polo-S. CroceDorsoduro Martedì 23 • ore 20.30 S. Francesco di Paola: Assemblea PGVE - vic. S. Marco-Castello e Lido Mercoledì 24 • ore 20.30 S. Giobbe: Assemblea PGVE - vic. CannaregioEstuario Mercoledì 10 Giovedì 25 Giovedì 11 Venerdì 26 Venerdì 12 • ore 20.30-22.00 S. Barbara (Mestre): Giornate Catechistiche per Mestre-Marghera (1° turno) Sabato 27 Sabato 13 • ore 9-17.00 S. Barbara (Mestre): Giornate Catechistiche per Mestre-Marghera (1° turno) • ore 20.30-22.00 Campalto: Giornate Catechistiche per Mestre-Marghera (2° turno) Domenica XXVI T.O. 28 • ore 9-17.00 Gambarare: Giornate Catechistiche per Gambarare • ore 15.00 Zelarino: 1° inc. form. su Evangelii Gaudium (Missioni) Domenica 14 XXIV T.O. - Esaltazione S. Croce • ore 9-17.00 S. Pietro (Favaro): Giornate Catechistiche per Mestre-Marghera (2° turno) Lunedì 29 • ore 20.30 S. Antonio (Marghera): Assemblea PGVE - vic. Marghera Lunedì • ore 20.30 Altobello: Assemblea PGVE - vic. Mestre Martedì 30 • ore 20.30 S. Nicolò (Mira): Assemblea PGVE - vic. Gambarare 15 • ore 20.30-22.00 S. Salvador: Giornate Catechistiche per Venezia e isole • ore 20.30 Centro Urbani: Verifica Grest 2014 • ore 9-17.00 S. Maria Elisabetta (Lido): Giornate Catechistiche per Venezia e isole • ore 20.30-22.00 S. Pietro (Oriago): Giornate Catechistiche per Gambarare 25 Agenda Pastorale 2014 › 2015 OTTOBRE 2014 Mercoledì 1 • ore 20.30 S. Maria Concetta (Eraclea): Assemblea PGVE vic. Eraclea Venerdì 17 • ore 18.30 Centro Urbani: il Patriarca con i membri delle eq. past. sul territorio Giovedì 2 • “Istruzione al clero” del Patriarca • ore 20.30 S. Stefano (Caorle): Assemblea PGVE - vic. Caorle Sabato 18 • Veglia missionaria Venerdì 3 • ore 18.30 Sacro Cuore (Mestre): Mandato agli evangelizzatori e ai catechisti • ore 21.00 Recital "Forza Venite Gente" Domenica 19 XXIX T.O. • Il Patriarca incontra i preti giovani (Seminario) Sabato 4 • Pellegrinaggio mariano Gesuati-Salute Lunedì 20 • ore 17.00 Marcianum: inizio corso sulla "teoria Gender" (5 inc., zona Venezia) - Scuola S. Caterina • ore 20.30 Prima catechesi del Patriarca (Jesolo) Domenica 5 • Pomeriggio, Altino: Festa del Creato Martedì 21 • ore 18.00 Prima catechesi del Patriarca (Venezia) • ore 20.45 Centro Urbani: inizio corso sulla "teoria Gender" (5 inc., zona Mestre) - Scuola S. Caterina XXVII T.O. Lunedì 6 Mercoledì 22 Martedì 7 Giovedì 23 Mercoledì 8 Venerdì 24 • Il Patriarca incontra i sacerdoti della Castellana • S. Maria Assunta (Cavallino): Es. Spir. adulti e giovani (fino dom. pranzo) Giovedì 9 Sabato 25 • Convegno Scuole dell’Infanzia con il Patriarca • Evangelizzazione di strada (fino al 31) Venerdì 10 Domenica 26 • ore 9.30-16.30 Istituto San Marco Gazzera: Incontro dioc. delle Famiglie • ore 9.30-16.00 Centro Urbani: ritiro spirituale per diaconi • ore 20.30 S. Giovanni Battista (Jesolo): Assemblea PGVE vic. Jesolo XXX T.O. 11 • Mattino, Centro Urbani: Convegno XXV Consultorio S. Maria Mater Domini • ore 20.30-22.00 Croce Gloriosa (Caorle): Giornate Catechistiche per il Litorale Lunedì 27 Domenica 12 • ore 9-17.00 Croce Gloriosa (Caorle): Giornate Catechistiche per il Litorale Martedì 28 • ore 20.30 Prima catechesi del Patriarca (Mestre) Sabato XXVIII T.O. Lunedì 13 • ore 19.00 Centro Urbani: Equipe e coord. PGVE Mercoledì 29 • S. Messa inizio Anno Accademico con il Patriarca (Past. Univ.) Martedì 14 • ore 18.30-20.00 Centro Urbani: Coordinamento Centri di Ascolto Caritas Giovedì 30 • Incontro dei Vicari Foranei e dei Direttori degli uffici di Curia • “72 ore” di servizio Caritas (fino al 2 novembre) Mercoledì 15 • ore 18.00 Sala S. Marco (Duomo Mestre): Consulta dei Laici Venerdì 31 Giovedì 16 • Consiglio Presbiterale Domenica 19 26 Giornata Missionaria Mondiale 27 Agenda Pastorale 2014 › 2015 NOVEMBRE 2014 Lunedì 17 2 Martedì 18 Lunedì 3 Mercoledì 19 Martedì 4 Giovedì 20 Mercoledì 5 Venerdì 21 Giovedì 6 Sabato 22 Venerdì 7 • S. Maria Assunta (Cavallino): Es. Spir. per adulti e giovani (fino dom. pranzo) • ore 18.00 Centro Urbani: Consiglio Pastorale Diocesano • ore 18.30-20.00 Centro Urbani: Consulta Caritas Domenica 23 Sabato 8 • Pellegrinaggio mariano a Borbiago Lunedì 24 Domenica XXXII T.O. 9 • ore 15.00 Zelarino: 2° incontro form. su Evangelii Gaudium (Missioni) • ore 15-17.30 S. Rita: formazione animatori liturgia e canto Martedì 25 Sabato Tutti i Santi 1 Domenica Comm. fedeli defunti • Il Patriarca incontra i sacerdoti di S. Marco-Castello • Inizio Pellegrinaggio in Terrasanta (fino al 25 nov.) • Pellegrinaggio dei giovani alla Madonna della Salute Madonna della Salute Cristo Re • S. Messa 100° morte Patriarca Cavallari Lunedì 10 Mercoledì 26 Martedì 11 Giovedì 27 Mercoledì 12 Venerdì 28 • S. Maria Assunta (Cavallino): Es. Spir. per adulti e giovani (fino dom. pranzo) Giovedì 13 Sabato 29 • ore 16.00-18.30 sede Caritas Mestre: 1° Convenire Caritas Venerdì 14 • S. Maria Assunta (Cavallino): Es. Spir. per adulti e giovani (fino dom. pranzo) Domenica 30 Sabato 15 • ore 9-17.00 Centro Urbani: formazione IRC infanzia e primaria Domenica 9 Domenica 16 Domenica 23 Domenica 30 Domenica 16 XXXIII T.O. 28 • Festa 100 anni don Gastone Barecchia Iª Avvento Giornata Avvenire Giornata Gente Veneta Giornata sens. sostentamento clero Campagna “Avvento di fraternità” 29 Agenda Pastorale 2014 › 2015 DICEMBRE 2014 Lunedì 1 Mercoledì 17 Martedì 2 Giovedì 18 Mercoledì 3 Venerdì 19 Giovedì 4 Sabato 20 Venerdì 5 Domenica 21 Sabato 6 • Mattino, Cappuccini Mestre: Ritiro Avvento sacerdoti e diaconi IVª Avvento • Pellegrinaggio mariano S. Maria Elisabetta (Lido) Lunedì 22 Domenica 7 IIª Avvento - 5º ann. Ordo Virginum • ore 15.00 Zelarino: 3° incontro form. su Evangelii Gaudium (Missioni) Martedì 23 Lunedì • Festa Adesione Azione Cattolica Mercoledì 24 Giovedì 25 8 • Consiglio Presbiterale • ore 17.30-19.00 Centro Urbani: incontro di preghiera IRC infanzia e primaria • Ordinazione Diaconi Permanenti • Pomeriggio, Basilica San Marco: Incontro della Carità Immacolata Concezione Martedì 9 Natale del Signore Mercoledì 10 • ore 18.00 Sala S. Marco (Duomo Mestre): Consulta dei Laici Venerdì 26 Giovedì 11 • Il Patriarca incontra i sacerdoti di Mestre • Il Patriarca incontra i sacerdoti di Favaro-Altino Sabato 27 Venerdì 12 Domenica 28 Sabato 13 Lunedì 29 Martedì 30 Mercoledì 31 Santa Famiglia Domenica 14 • Inizio pellegrinaggio giovani in Terrasanta (fino a 5 gennaio) IIIª Avvento “gaudete” 30 Lunedì 15 Martedì 16 • ore 10.00 S. Messa nel carcere maschile di Venezia con il Patriarca • Capodanno di gratuità Settimana 15-20 dicembre: S. Messa della Carità (18.30 Mestre) 31 Agenda Pastorale 2014 › 2015 GENNAIO 2015 1 Sabato Venerdì 2 Domenica 18 Sabato 3 Lunedì 19 Domenica 4 Martedì 20 Mercoledì 21 Giovedì 17 Maria Madre di Dio II T.O. •ore 9-13.00 Ist. S. Marco (Gazzera): Conv. dioc. dei catechisti IC con il Patriarca • ore 15-16.30 Ist. S. Marco (Gazzera): Presentazione degli Orientamenti per l’annuncio e la catechesi in Italia • S. Messa della Famiglia a San Marco - da confermare • Il Patriarca incontra i preti giovani (Cavallino) • Il Patriarca incontra i preti giovani (Cavallino) • Il Patriarca incontra i sacerdoti del Lido II Tempo Natale • ore 17.00 S. Messa nel carcere femminile della Giudecca con il Patriarca Lunedì 5 Martedì 6 Giovedì 22 • Incontro “ecumenico” (form. presbiteri) Mercoledì 7 Venerdì 23 • Incontro Ecumenico in S. Marco con il Patriarca Giovedì 8 Sabato 24 • Incontro del Patriarca con i giornalisti • Laboratori della pace e Marcia/veglia della pace Venerdì 9 • Il Patriarca incontra i sacerdoti di Gambarare • Il Patriarca incontra i sacerdoti di Marghera Domenica 25 Sabato 10 • Pellegrinaggio mariano a S. Maria del Carmelo (Carpenedo) Lunedì 26 • ore 15.00 Zelarino: 4° incontro form. su Evangelii Gaudium (Missioni) Martedì 27 Epifania del Signore Domenica 11 Battesimo del Signore 32 III T.O. Lunedì 12 • ore 20.45 Parrocchia Eraclea: inizio corso sulla "teoria Gender" (5 inc., zona Litorale) - Scuola S. Caterina Mercoledì 28 Martedì 13 • ore 20.45 Parrocchia Gambarare: inizio corso sulla "teoria Gender" (5 inc., zona Riviera) - Scuola S. Caterina Giovedì 29 Mercoledì 14 Venerdì 30 Giovedì 15 Sabato 31 Venerdì 16 • Il Patriarca incontra i sacerdoti di Cannaregio-Estuario • Il Patriarca incontra i sacerdoti di S. Polo-S. Croce-Dorsoduro • Casa S. Maria Assunta (Cavallino): Es. Spir. per chi li richieda (fino dom. pranzo) • Casa S. Maria Assunta (Cavallino): Es. Spir. per giovani e adulti (fino dom. pranzo) Giovedì 1 Giornata mondiale Pace 18-25 gennaio: Settimana di preghiera per l’unità dei cristiani Gennaio-febbraio: Corsi per animatori di patronato e grest 33 Agenda Pastorale 2014 › 2015 FEBBRAIO 2015 Domenica 1 • ore 9.30-16.00 Centro Urbani: ritiro spirituale per diaconi Martedì 17 Mercoledì 18 IV T.O. Lunedì 2 Martedì 3 • Il Patriarca incontra i sacerdoti di Carpenedo • ore 20.30 Seconda catechesi del Patriarca (Mestre) Giovedì 19 • Mattino, Cappuccini Mestre: Ritiro Quaresima sacerdoti e diaconi Mercoledì 4 • ore 18.00 Sala S. Marco (Duomo Mestre): Consulta dei Laici Venerdì 20 • Casa S. Maria Assunta (Cavallino): Es. Spir. per giovani (fino dom. pranzo) Giovedì 5 Sabato 21 • Pomeriggio, Ist. S. Marco Gazzera: Patriarca con GdA • ore 9.30-17.30 Centro Urbani 2° Convenire Caritas • ore 9-17 S. Sebastiano (Venezia): form. IRC infanzia e primaria Venerdì 6 • Mattino: Vicari Foranei • ore 18.00 Centro Urbani: Consiglio Pastorale Diocesano • Casa S. Maria Assunta (Cavallino): Es. Spir. per giov.me/i (fino dom. pranzo) Domenica 22 Sabato 7 • Pellegrinaggio mariano al SS. Redentore (Giudecca) Lunedì 23 Domenica 8 • ore 15-17.30 S. Rita: formazione animatori liturgia e canto Martedì 24 Lunedì 9 • ore 18.00 Seconda catechesi del Patriarca (Venezia) Mercoledì 25 Martedì 10 • Il Patriarca incontra i sacerdoti di Eraclea e Caorle • Il Patriarca incontra i sacerdoti di Jesolo • ore 20.30 Seconda catechesi del Patriarca (Jesolo) Giovedì 26 Mercoledì 11 Venerdì 27 Giovedì 12 Sabato 28 Venerdì 13 Sabato 14 Presentazione del Signore Le Ceneri Iª Quaresima • Casa S. Maria Assunta (Cavallino): Es. Spir. per adulti e giovani (fino merc. pranzo) V T.O. Domenica 15 VI T.O. Lunedì 34 • Giornata di spiritualità di Sovvenire Domenica 1 Lunedì 2 Mercoledì 11 Gennaio-febbraio Giornata per la Vita Giornata Vita Consacrata Giornata Mondiale Malato Corsi per animatori di patronato e Grest • ore 15.00 Zelarino: 5° incontro form. su Evangelii Gaudium (Missioni) 16 35 Agenda Pastorale 2014 › 2015 MARZO 2015 1 Martedì 17 Lunedì 2 Mercoledì 18 Martedì 3 Giovedì 19 Mercoledì 4 Venerdì 20 Giovedì 5 Sabato 21 Venerdì 6 • Casa S. Maria Assunta (Cavallino): Es. Spir. per giovani (fino dom. pranzo) Domenica 22 Sabato 7 • Pellegrinaggio mariano a S. Maria Elisabetta (Cavallino) Lunedì 23 Domenica 8 Martedì 24 • Ricordo dei missionari martiri Lunedì 9 Mercoledì 25 • Infiorata Stazione Venezia Martedì 10 Giovedì 26 Mercoledì 11 Venerdì 27 Giovedì 12 • Consiglio Presbiterale Sabato 28 Venerdì 13 • 24 ore per il Signore Domenica 29 Sabato 14 • 24 ore per il Signore • ore 9.00-17.00 Istituto Ellenico Venezia: form. IRC infanzia e primaria Lunedì 30 • ore 9.00 Zelarino: Convegno diocesano pastorale missionaria • ore 9.30-16.00 Centro Urbani: ritiro spirituale per diaconi Martedì 31 Domenica IIª Quaresima S. Giuseppe • Incontro dei Vicari Foranei e dei Direttori degli uffici di Curia • Ritiro dei docenti del mondo accademico con il Patriarca • Presentazione Grest 2015 • Via Crucis Venezia città • Casa S. Maria Assunta (Cavallino): Es. Spir. per sposi (fino dom. pranzo) • ore 9-12 Verifica equipe past. sul territorio con il Patriarca • ore 9-17 Scuola Grande S. Rocco Venezia: form. IRC infanzia e primaria • Pomeriggio, Basilica San Marco: Assemblea dei Fidanzati Vª Quaresima IIIª Quaresima Domenica 15 IVª Quaresima “in laetare” Lunedì 36 16 Annunciazione del Signore • ore 17.30-19.00 Centro Urbani: incontro di preghiera IRC infanzia e primaria • ore 9.00-17.00 Redentore Venezia: form. IRC infanzia e primaria • Via Crucis diocesana giovani Palme Domenica 29 Giornata Mondiale Gioventù 37 Agenda Pastorale 2014 › 2015 APRILE 2015 Mercoledì 1 • Liturgia penitenziale a San Marco (pastorale universitaria) Venerdì 17 • Pellegrinaggio diocesano dei Ragazzi Giovedì 2 • S. Messa “del Crisma” Sabato 18 • Pellegrinaggio diocesano dei Ragazzi • Pellegrinaggio diocesano dei Ragazzi Giovedì Santo Venerdì 3 Domenica 19 III Pas. Sabato 4 Lunedì 20 Domenica 5 Martedì 21 Venerdì Santo Sabato Santo Pasqua - Resurrezione del Signore Lunedì dell’Angelo 6 Mercoledì 22 Martedì 7 Giovedì 23 Mercoledì 8 Venerdì 24 Giovedì 9 Sabato 25 Venerdì 10 • Casa S. Maria Assunta (Cavallino): Es. Spir. per sposi con figli (fino dom. pranzo) Domenica 26 Sabato 11 • Pellegrinaggio mariano a Ss. Giovanni e Paolo (Venezia) Lunedì 27 Martedì 28 Mercoledì 29 Giovedì 30 S. Marco Evangelista Domenica 12 • ore 20.30 Incontro studenti fine anno accademico con il Patriarca • Casa S. Maria Assunta (Cavallino): Es. Spir. per sposi con figli (fino dom. pranzo) IV Pas. • Consiglio Presbiterale e Vicari Foranei II Pas. 38 Lunedì 13 Martedì 14 • Uscita preti giovani Mercoledì 15 • ore 18.00 Centro Urbani: Consulta dei Laici con il Patriarca Giovedì 16 Domenica 26 Aprile-Maggio • Casa S. Maria Ass. (Cavallino): Es. Spir. per adulti e giovani (fino dom. 3 maggio pranzo) - in silenzio Giornata Mondiale Vocazioni Corsi Grest 2015 39 Agenda Pastorale 2014 › 2015 MAGGIO 2015 Venerdì 1 • VII Corso di formazione itineranti IRC infanzia e primaria (fino al 3 mag.) Domenica 17 • Pellegrinaggio mariano S. Maria di Lourdes (Mestre) Lunedì 18 Ascensione Sabato 2 Domenica 3 Martedì 19 Lunedì 4 Mercoledì 20 Martedì 5 Giovedì 21 Mercoledì 6 Venerdì 22 • S. Maria Assunta (Cavallino): Es. Spir. per sposi con figli (fino dom. pranzo) Giovedì 7 Sabato 23 • ore 9-12.00 Istituto S. Marco Gazzera: Patriarca con docenti scuole paritarie cattoliche • ore 16-18.30 sede Caritas Venezia 3° Convenire Caritas Venerdì 8 • Consiglio Pastorale Diocesano • Veglia per il lavoro Domenica 24 • ore 15.00 Zelarino: 6° incontro form. su Evangelii Gaudium (Missioni) • ore 9.30-17.00 Convegno diocesano Gruppi d’Ascolto della Parola Lunedì 25 • Festa diocesana dei Giovani • ore 9.30-16.00 Centro Urbani: ritiro spirituale per diaconi Martedì 26 V Pas. Sabato 9 Domenica 10 VI Pas. Pentecoste Lunedì 11 Mercoledì 27 Martedì 12 Giovedì 28 Mercoledì 13 Venerdì 29 Giovedì 14 Sabato 30 Venerdì 15 Domenica 31 SS. Trinità Sabato 40 16 • Beatificazione mons. Luigi Caburlotto Domenica 3 Domenica 3 Aprile-Maggio Giornata Naz. sens. firma 8x1000 Giornata del seminario Corsi Grest 2015 41 Agenda Pastorale 2014 › 2015 GIUGNO 2015 Lunedì 1 Mercoledì 17 Martedì 2 • ore 10-13.00 Centro Urbani: IDR day con messa di ringraziamento Giovedì 18 Mercoledì 3 • Consulta dei Laici • ore 19.00 Centro Urbani: Gelato prima degli esami (terraferma) Venerdì 19 Giovedì 4 • Festa Giubilei e anniversari di ordinazione • ore 20.30 Palazzo Patriarcale: Gelato prima degli esami (Venezia e isole) Sabato 20 Venerdì 5 • ore 19.00 S. Giovanni Battista Jesolo: Gelato prima degli esami (litorale) Domenica 21 Sabato 6 • Pellegrinaggio mariano S. Maria di Nazareth (Venezia) Lunedì 22 Domenica 7 • ore 15.00 Zelarino: 7° incontro form. su Evangelii Gaudium (Missioni) Martedì 23 Corpus Domini Lunedì 8 Mercoledì 24 Martedì 9 Giovedì 25 Mercoledì 10 Venerdì 26 Giovedì 11 Sabato 27 Venerdì 12 Domenica 28 Sacratissimo Cuore di Gesù XIII T.O. Sabato Lunedì 29 Martedì 30 13 Domenica 14 XI T.O. 42 XII T.O. Lunedì 15 Martedì 16 Ss. Pietro e Paolo • Esercizi Spirituali per diaconi a S. Giustina bellunese (fino a sab. 27 giugno) • Campo formativo per membri equipe vicariali (fino al 5 luglio) date da confermare - 43 Agenda Pastorale 2014 › 2015 LUGLIO 2015 Mercoledì 1 Venerdì 17 Giovedì 2 Sabato 18 Venerdì 3 Domenica 19 XVI T.O. - SS. Redentore Sabato 4 Lunedì 20 Domenica 5 Martedì 21 Mercoledì 22 XIV T.O. Lunedì 6 Martedì 7 Giovedì 23 Mercoledì 8 Venerdì 24 Giovedì 9 Sabato 25 Venerdì 10 Domenica 26 Sabato 11 Lunedì 27 Martedì 28 Domenica 12 • Campo formativo per responsabili proposta educativa patronato (fino al 12 luglio) - date da confermare - XVII T.O. XV T.O. 44 Lunedì 13 Mercoledì 29 Martedì 14 Giovedì 30 Mercoledì 15 Venerdì 31 Giovedì 16 45 INDICE La parola del Patriarca................................................pag. 3 Premessa agli orientamenti per il percorso pastorale 2014-2015 ..........................pag. 4 PERCORSO PASTORALE 2014-2015 Parte prima: CANTARE LA FEDE...................................................... pag. All’inizio la gioia dell’incontro con Gesù ..................... pag. Comunione e comunità ............................................... pag. Battesimo: Vocazione e Missione ............................... pag. Nuova evangelizzazione: “Una chiesa in uscita” ....... pag. Uniti a Dio ascoltiamo un grido L’inclusione sociale dei poveri ....................................pag. Un improrogabile rinnovamento ecclesiale ............... pag. Tre fuochi .................................................................... pag. 5 5 6 6 8 9 11 12 PERCORSO PASTORALE 2014-2015 Parte seconda: ORIENTAMENTI DIOCESANI ...................................... pag. 14 Luoghi e persone di riferimento per un rinnovamento pastorale ed ecclesiale ........................ pag. 14 Lo “strumento” sul territorio per promuovere l’incontro e il coordinamento: l’equipe vicariale ......... pag. 17 Per concludere senza concludere............................... pag. 18 Vita è vocazione: pastorale ordinaria come pastorale vocazionale ........................................ pag. 20 AGENDA PASTORALE 2014-2015 ............................... pag. 23 Finito di stampare Agosto 2014 47
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