Manuale delle terapie – ULTRASUONI-TERAPIA MANUALE OPERATIVO di ULTRASUONI-TERAPIA : Uso autorizzato solo agli utilizzatori degli apparecchi per laser-terapia: I-MEDIK Business SK 50B e Prestige SK 1300P 1 / 17 rev.0 - 01/ 12/ 06 Manuale delle terapie – ULTRASUONI-TERAPIA Introduzione p ag . 3 Gli ultrasuoni ● ● Fisica degli ultrasuoni Fisiologia ed effetti sui tessuti umani ● Tecniche di applicazione ● ● ● ● ● A contatto diretto e mobile A contatto indiretto e fisso A contatto indiretto e subacqueo Combinato Sonoforesi Indicazioni ● ● 4 7 8 9 9 9 10 10 11 Ultrasuoni a 1 MHz Ultrasuoni a 3 MHz ● Contro-indicazioni Bibliografia 2 / 17 4 11 12 13 14 rev.0 - 01/ 12/ 06 Manuale delle terapie – ULTRASUONI-TERAPIA GLI ULTRASUONI Fisica degli ultrasuoni Gli ultrasuoni sono onde sonore a frequenza elevata (oltre i 16000 cicli/secondo) e pertanto non percepibili dall'orecchio umano, prodotti ordinariamente in natura (per es. dalle grida del pipistrello, dal diapason ecc.) o artificialmente in mille modi diversi, ma in campo medico mediante l'effetto "Curie" inverso. Essi sono propagati sotto forma di onde di compressione longitudinali in presenza di un mezzo capace di essere compresso; il movimento delle particelle nel mezzo compresso si verifica parallelamente all'onda di propagazione : ne consegue che il suono non può essere trasmesso attraverso il vuoto. Le caratteristiche fondamentali dell'onda sonora sono: la lunghezza d'onda λ (lambda), la velocità di propagazione V, la frequenza f misurata in cicli (il ciclo o periodo, misura il numero delle oscillazioni sonore in 1 secondo). Questi fattori sono collegati tra di loro dalla formula λ (lambda) x f = V l’ampiezza: cioè la massima variazione presente in ogni variabile acustica, l’intensità: è definibile come l’energia che nell’unità di tempo cade sull’unità di sezione posta perpendicolarmente alla direzione di propagazione dell’onda sonora ed è un parametro molto importante nella produzione degli effetti biologici. Le vibrazioni ultrasoniche si ottengono in campo medico attraverso manipoli che sfruttano la piezo-elettricità e l'effetto piezo-elettrico reciproco del quarzo. Tale effetto consiste nella caratteristica proprietà posseduta dai cristalli di quarzo nel produrre cariche elettriche quando vengano sottoposti a forze di depressione e di trazione. L' “effetto reciproco di Langevin” e' legato alla proprietà del quarzo di dilatarsi e comprimersi (e quindi di emettere vibrazioni) quando sottoposto all'azione di cariche elettriche, esso cioè funziona da trasduttore trasformando la corrente elettrica in onde sonore. La frequenza delle onde sonore emesse dal cristallo di quarzo dipende dal suo spessore e dalla frequenza della corrente applicata. Il più semplice generatore piezoelettrico e' dunque costituito da una lamina di quarzo (o di altro materiale piezo-elettrico) alle cui superfici si applica una differenza di potenziale alternata, di frequenza tale da portare il cristallo in risonanza. Caratteristiche analoghe al quarzo possiedono il topazio, la tormalina, la blenda, ecc. Le vibrazioni ultrasoniche si propagano in modo diverso a seconda del mezzo in cui viaggiano, in rapporto alla facilità ed alla velocità con cui il mezzo può essere deformato. Ciò dipende da una caratteristica fisica d’ogni materiale che è l'impedenza acustica. 3 / 17 rev.0 - 01/ 12/ 06 Manuale delle terapie – ULTRASUONI-TERAPIA Più grande e' la differenza di impedenza acustica tra due materiali, maggiore e' la quantità dei raggi riflessi, cioè non trasmessi : le onde sonore viaggiano più velocemente nei materiali con impedenza acustica specifica più elevata; pertanto si propagano facilmente nei metalli, abbastanza agevolmente nell'acqua, con molta difficoltà nell'aria in cui l'impedenza acustica e' molto bassa. Nel corpo umano il fascio ultrasonoro viene diffuso in tutte la direzioni ad opera di piccoli riflettori, quali ed esempio gli eritrociti, che si comportano come punti elastici di diffusione e vibrano alla frequenza del suono incidente diffondendo energia in tutte le direzioni. L'impedenza acustica specifica si misura in gr/cm2/sec. La velocità del suono in acqua (e nei liquidi in genere) e nei tessuti e' approssimativamente di 1000-1500 m/sec; per i solidi e' di 3000-5000 m/sec; per i gas e' di alcune centinaia di metri al secondo (200-400 m/sec) (Vedi Tabella 1). Esiste comunque una certa differenza tra la propagazione in acqua e quella attraverso i tessuti umani , a sfavore di quest’ultimi. Ne consegue pertanto che per avere lo stesso effetto biologico degli ultrasuoni nei trattamenti in acqua è necessario diminuire la frequenza e la durata d’applicazione, e l’effetto biologico degli ultrasuoni è un po’ più precoce nel tempo. E’ comunque ovvio che le applicazioni in acqua vanno effettuate per parti corporee adeguate (mani, piedi, soprattutto), non è facile effettuare un trattamento ad ultrasuoni sul ginocchio in acqua! Sostanza Aria Anidride carbonica Idrogeno Acqua distillata 19° Ghiaccio Ferro Vetro Velocità di propagazione ( cm/sec ) Impedenza acustica specifica*** ( gr/cm2/sec ) 331 260 1260 1461 2100 5000 5400 43 51,5 11,5 146.100 190.000 3.900.000 1.350.000 Tabella 1: valori di propagazione ed impedenza acustica specifica degli ultrasuoni in alcune sostanze. *** l’impedenza acustica specifica è data dal rapporto tra la densità del fluido per la velocità di propagazione in esso ( I = D x V ) , ed è specifica per ogni sostanza. L’intensità ultrasonica è espressa in Watt/cm2, riferita all’intensità media del campo, che si ottiene misurando l'uscita totale dell'applicazione (Watt) al manipolo e dividendola poi per l'area della superficie radiante dell'applicatore. I = Wu / s 4 / 17 rev.0 - 01/ 12/ 06 Manuale delle terapie – ULTRASUONI-TERAPIA Dove: Wu = watt in uscita, s = superficie dell’applicatore. Gli apparecchi erogatori di ultrasuoni che si impiegano in terapia fisica sono costruiti sui principi sopra esposti e sono costituiti da: 1) un generatore di corrente alternata , di frequenza compresa tra i 500 KHz e i 3 MHz ; esso va accordato sulla frequenza propria del quarzo perché la potenza dissipata raggiunga il valore massimo. Le apparecchiature più avanzate,come i nostri modelli, funzionano in modo continuo e in modo pulsato (frequenza di pulsazione 100-120 Hz) ; tuttavia alcuni apparecchi sono predisposti a lavorare in pulsato anche alla frequenza di 16-48 Hz. Questa frequenza è importante poiché sembrerebbe da alcuni studi che il sistema del calcio, che gioca un ruolo importante nella rigenerazione del tessuto osseo, venga attivato e stimolato dagli ultrasuoni alla frequenza di 16 Hz o di suoi multipli. 2) un cavo schermato di alta tensione che unisce il generatore alla testina e che convoglia ad essa l'alta frequenza prodotta dal generatore; 3) una testina emittente dove si trova il quarzo (oggi sostituito da vari materiali come il titaniato di bario) alla cui superficie si applica una differenza di potenziale alternata di frequenza tale da portare il cristallo in risonanza. La testina emittente e' di dimensioni variabili da 1cm2 a 10 cm2. Le proprietà d’irradiazione d’ogni testina dipendono pertanto dal suo diametro e dalla lunghezza d'onda, e l'irradiazione sonora prodotta da un trasduttore penetra nei tessuti con una forma conica. Per dare luogo ad un effetto terapeutico in profondità nei tessuti umani, la testina emittente dovrebbe essere in grado di produrre un’intensità media di 3-4-watt/cm2. Per una testina con una superficie radiante di 10 cm2 l'uscita massima totale dovrebbe essere compresa tra i 30-40 watt. Le testine delle nostre apparecchiature ad ultrasuoni sono dotate di un indicatore luminoso di non contatto che consente di verificare la correttezza del contatto tessuto-testa emittente, e sono inoltre auto-calibranti per evitare la necessità di tarature nel tempo. Gli apparecchi consentono l'erogazione degli ultrasuoni in modo continuo ed in modo pulsato con diversa possibilità di regolazione del duty-cycle ; ciò diminuisce di molto l'effetto diatermico in quanto il calore viene disperso nell'intervallo tra un impulso e l'altro. Inoltre l'emissione pulsata offre il vantaggio tecnico di un meno probabile surriscaldamento del trasduttore e consente l'impiego di più elevate intensità. 5 / 17 rev.0 - 01/ 12/ 06 Manuale delle terapie – ULTRASUONI-TERAPIA Fisiologia ed effetti sui tessuti umani L’applicazione degli ultrasuoni sui tessuti umani si traduce in un'azione di massaggio cellulare ed inter-cellulare ad alta frequenza. I tessuti irradiati con ultrasuoni entrano a loro volta in vibrazione, con conseguente dispendio energetico e produzione di calore. In queste manifestazioni si riassumono appunto gli effetti biologici degli ultrasuoni, effetto meccanico ed effetto diatermico : 1) L'effetto MECCANICO si sviluppa attraverso la ritmica compressione e decompressione tissutale. Le particelle di un tessuto sottoposto al fascio vibrante sono tutte sollecitate alternativamente con la stessa accelerazione e velocità. La radiazione ultrasonica penetrando però nei tessuti subisce un indebolimento progressivo di intensità. Nel punto di passaggio dal trasduttore alla cute si manifesta il primo effetto di strato limite, cioè il primo fenomeno di dispersione ed assorbimento di energia. In profondità poi gli effetti di strato limite si accentuano particolarmente nel punto di passaggio tra tessuti molli ed ossa, dove cioè la differenza di resistenza tra i due mezzi a contatto induce una riflessione particolarmente elevata. Il tessuto osseo tuttavia non oppone una riflessione completa al fascio ultrasonico ma ne assorbe una frazione, mentre una frazione assai più cospicua viene assorbita dal periostio che si surriscalda notevolmente con conseguente sensazione dolorosa che può essere provocata da una applicazione troppo prolungata e ad elevata potenza. 2) Il meccanismo DIATERMICO con ipotizzabili effetti biologici comincia ad essere possibile ad energie di 1 watt/cm2. Man mano che il suono si propaga attraverso i tessuti viene assorbito e convertito in calore. La distribuzione della temperatura prodotta dall'ultrasuono nei tessuti e' unica tra tutte le forme di riscaldamento profondo: esso determina infatti un aumento di temperatura relativamente piccolo sulla superficie dei tessuti ed ha una maggiore probabilità di penetrazione nella muscolatura e nei tessuti soffici rispetto alla diatermia prodotta con microonde o onde corte. La temperatura di articolazioni ricoperte da pesanti masse di tessuto molle, come ad es. quella dell'anca, può essere innalzata a livelli terapeutici e di tolleranza senza effetti deleteri su altri tessuti. L'ipertermia endo-tissutale si manifesta assai rapidamente e viene seguita dall'instaurarsi di uno stato di equilibrio termico determinato dalla dispersione provocata dal flusso sanguigno. A queste due azioni principali si aggiungono altri due effetti: 3) effetto CHIMICO: sembra essere legato ad un fenomeno caratteristico indotto dagli ultrasuoni, la "cavitazione", che si esplica sui componenti liquidi dei tessuti dove le piccole bollicine gassose presenti tendono ad aumentare di dimensioni, e si traduce in processi di ossidazione, polimerizzazione, distruzione di macromolecole, ecc. Pertanto gli ultrasuoni, a dosaggio non lesivo, incrementano il ricambio favorendo i processi di diffusione e gli scambi umorali attraverso le pareti cellulari. 6 / 17 rev.0 - 01/ 12/ 06 Manuale delle terapie – ULTRASUONI-TERAPIA 4) effetto NEURALE: e' legato all'influenza degli ultrasuoni sul sistema neurovegetativo. Tessuti differenti assorbono gli ultrasuoni in modo diverso: i tessuti molli alla frequenza di 1 MHz attenuano la radiazione di 1 dB/cm, ciò vuol dire che tra i 15 e i 30 mm di tessuto l'energia verrà assorbita per metà e l’intensità si ridurrà a circa 1/2 del valore iniziale. La profondità di penetrazione dell'energia ultrasonica nel muscolo e' molto soddisfacente; ad una profondità di circa 3 cm si ha ancora un’intensità che e' circa la metà di quella misurata alla superficie del muscolo. A livello della superficie dell'osso come detto in precedenza si ha un alto grado di riflessione dell'ultrasuono ed un alto coefficiente di assorbimento. L'effetto diatermico degli ultrasuoni invece si verifica maggiormente a livello delle interfacce di tessuti di differente impedenza acustica. L'attenuazione della penetrazione aumenta con la frequenza impiegata, così a 3 MHz e' tre volte in più rispetto ai valori di penetrazione che si hanno ad 1 MHz. L'applicazione di energia ultrasonora alla frequenza di 1 MHz e’ impiegata, pertanto, quando si vogliano trattare tessuti in profondità grazie alla sua elevata capacità di penetrazione. Vengono, in linea teorica, trattati i tessuti fino a 4-5 cm di profondità. La frequenza di emissione a 3 MHz viene invece impiegata, per la sua ridotta profondità di penetrazione e l'elevato assorbimento, nei tessuti superficiali fino a 1,5 cm. Varie esperienze scientifiche hanno verificato come l'assorbimento di energia ultrasonora aumenti notevolmente l’estensibilità del tessuto connettivo con importanti applicazioni nel trattamento del tessuto cicatriziale, delle capsule articolari superficiali e delle tendiniti . Tecniche di applicazione L'efficace utilizzazione delle possibilità terapeutiche delle onde ultrasoniche e' strettamente connessa ad una: 1. adeguata conoscenza della metodologia di impiego, 2. razionale scelta dell'apparecchio, 3. ma soprattutto ad una scrupolosa tecnica di esecuzione. Va detto che molti insuccessi terapeutici sono dovuti a non corrette tecniche di applicazione. Ecco perché le apparecchiature sono costruite per soddisfare al meglio questi tre cardini dell’applicazione ultrasonora contenendo protocolli sperimentati ed interagendo con l’operatore avvisandolo in caso di non corretta applicazione. L'applicazione corretta degli ultrasuoni impone che il contatto tra testina emittente e tessuto sia perfetto in quanto l'interposizione di falde di aria riduce la capacità di penetrazione della radiazione. Talvolta la superficie da trattare presenta rilievi irregolari che rendono in concreto impossibile una corretta applicazione a contatto diretto. 7 / 17 rev.0 - 01/ 12/ 06 Manuale delle terapie – ULTRASUONI-TERAPIA A ciò si può ovviare interponendo tra il trasduttore e la cute una vescica di gomma sintetica ripiena di olio, petrolio anidro, acqua degasificata o di gel conduttivo, di dimensioni leggermente superiori a quelle della testina emittente. Si possono usare differenti metodi di applicazione: 1) Trattamento a CONTATTO DIRETTO e MOBILE: e' quello più usato. L'area da trattare viene spalmata con una pomata grassa, con vaselina o con gel conduttivo che consentono una migliore trasmissione dell'onda ultrasonica attraverso la cute. La testa emittente viene spostata con movimento circolare o di va e vieni. 2) Trattamento a CONTATTO DIRETTO e FISSO: La testina può anche essere tenuta fissa per tutta la durata della seduta sulla parte da trattare cosparsa del mezzo veicolante, ma in questo caso bisognerebbe abbassare la potenza erogata in modo da non suscitare dolore nel paziente (imputabile all'eccessivo assorbimento dell'energia ultrasonica, per esempio nei trattamenti articolari e nel periostio) oppure utilizzare il trattamento in modo pulsato. 3) Trattamento a CONTATTO INDIRETTO SUBACQUEO: si realizza immergendo la parte da trattare in una vasca contenente acqua; la testa emittente viene immersa nell'acqua a breve distanza dalla parte da trattare e mossa parallelamente a quest'ultima. I manipoli emittenti dei nostri modelli sono predisposti per questo tipo di trattamento. La parte da trattare viene immersa in un recipiente contenente acqua insieme alla testina emittente, posta ad una distanza massima di 2-3 cm dalla superficie corporea, per evitare un’eccessiva dispersione del fascio ultrasonico con diminuzione dell’efficacia terapeutica. La vibrazione ultrasonica si trasmette in modo abbastanza uniforme nel liquido ed investe omogeneamente il segmento corporeo immerso. Questo metodo e' indicato quando si vogliano trattare segmenti corporei irregolari (gomiti, malleoli, mani, piedi ecc.), su zone ulcerate e su cuti iperestesiche non sopportanti pressione. E’ utile pertanto quando le superfici da curare sono troppo piccole od irregolari o quando la zona è così dolente da impedire il contatto diretto. Sarebbe meglio usare un recipiente di metallo in quanto maggiormente riflettente. La temperatura dell’acqua deve essere di 37° C circa in quanto la temperatura della superficie corporea viene modificata sia da quella del mezzo di accoppiamento sia da quella della testina emittente. Più bassa è la temperatura dell’acqua maggiore è la perdita di calore a livello cutaneo e minore l’effetto terapeutico. Se si utilizza tale metodo e' necessario ricordare che la perdita di energia e' maggiore e bisogna impiegare dosaggi leggermente più elevati. pertanto Se l'acqua e' stata bollita e degasata può essere necessario ridurre l’intensità. 8 / 17 rev.0 - 01/ 12/ 06 Manuale delle terapie – ULTRASUONI-TERAPIA 4) Trattamento COMBINATO (tecnica bipolare). In questo caso l'apparecchio a ciò predisposto eroga contemporaneamente agli ultrasuoni, avvalendosi della superficie metallica della testina, correnti impulsive ad effetto antalgico a bassa e media frequenza, o anche energia laser a radiazioni infrarosse (vedi modelli di nostra produzione Combimed e I-MEDIK CK 2200P). 5) SONOFORESI: consiste nella somministrazione localizzata di sostanze farmacologicamente attive applicate sotto forma di prodotto ad uso locale, sostituendole al gel. Sostanza Nome comm. Benzidamina Tantum Betametasone Beben ecoval Gel diprosone Bayrogel Gel 5% Voltaren emulgel Gel 1% Etofenamato diclofenac indometacina Naprossene Piroxicam Ketoprofene indocid naprius,naprosyn, xenar roxiden,artiflog 10,reudene,doxicam, clevian artrosilene, fastum, ketartrium Prep. Gel 5% gel gel 10% Indicazioni Ematomi – borsiti Artrite-cheloidi Ematomi Artrosi–artriti-contusioniborsiti borsiti-tendiniti–contusioni gel 1% artrosi–artritiborsiti-ematomi. tendiniti- gel 5% gel 2% gel 2% Artrosi-tendiniti-borsitiematomi contusioni Tabella II : principali farmaci ad uso topico utilizzabili per sonoforesi. La dose impiegata durante l'applicazione e' di 1-2 watt/cm2 quando si trattano tessuti superficiali, 2-3 watt/cm2 quando si vogliano raggiungere tessuti profondi. Bassa intensità (0,5 W/cm2) va' impiegata invece nel trattamento di patologie in fase acuta (presenza di idrartro) ed in caso di alterazioni della pelle. Nel trattamento dell'articolazione della spalla e dell'anca risulta di notevole importanza lo stiramento dell'articolazione immediatamente dopo o durante il trattamento ultrasonico; per esempio durante il trattamento della faccia anteriore dell'articolazione dell'anca questa dovrebbe essere stirata nella posizione di Thomas ; ciò vale anche per la spalla con stiramento fino a che l'intera articolazione non risulti essere trattata e stirata. La durata delle applicazioni va dai 10 ai 15 minuti al massimo, per cicli terapeutici di 12-15 sedute. 9 / 17 rev.0 - 01/ 12/ 06 Manuale delle terapie – ULTRASUONI-TERAPIA La comparsa di dolore durante l'applicazione e' indice di sovra-dosaggio. Indicazioni Protocolli con Ultrasuoni a 1 MHz 1) Artrosi delle ginocchia: potenza 1 watt, durata 10 minuti, duty-cycle 75%; 2) Artrosi della colonna vertebrale: potenza 1 watt, durata 10 minuti, duty-cycle 75%; 3) Artrosi delle piccole articolazioni (es. mani): potenza 1 watt, durata 10 minuti, duty-cycle 50%. Utilizzo di manipolo con emettitore di diametro di 1 cm. 4) Borsiti (sub-acromiale, sub-deltoidea, anche calcifiche) in fase cronica: potenza 1,5 watt, durata 20 minuti, duty-cycle 50%; 5) Calcificazioni peri-articolari: potenza 2 watt, durata 15 minuti, duty-cycle 50%; 6) Cervico-brachialgie con trattamento eseguito in corrispondenza della colonna cervicale e delle zone di iperestesia: potenza 1 watt, durata 10 minuti, duty-cycle 50%; 7) Cicatrici ad evoluzione cheloidea (apparecchio a 3 MHz): potenza 1 watt, durata 15 minuti, duty-cycle 75%; 8) Ematomi muscolari (in fase fibrotica): potenza 1 watt, durata 10 minuti, duty-cycle 75%; indicabile anche come “esiti fibrosici muscolari”; 9) Entesopatie: potenza 1 watt, durata 10 minuti, duty-cycle 75%; 10)Epicondiliti: potenza 1 watt, durata 10 minuti, duty-cycle 75%, 11)Malattia di Dupuytrien: il trattamento non chirurgico della contrattura fibrosa della fascia palmare e' rappresentato principalmente dall'ultrasuono. Si ottiene un buon recupero del movimento di estensione: potenza 1,5 watt, durata 15 minuti, duty-cycle 25%; 12)Peri-artrite alle Anche: Potenza 2,5 Watt, durata 15 minuti, duty-cycle 75%; 13)Peri-artrite di spalla: potenza 1,5 watt, durata 8 minuti, duty-cycle 75%; 14)Sciatalgie e nevriti: a intensità ridotta in corrispondenza della colonna ed irradiazione a dosi più energiche lungo la proiezione cutanea (punti di Valleix) del tronco nervoso da trattare: potenza 1 watt, durata 15 minuti, duty-cycle 75% alla radice interessata; potenza 1,5 Watt, durata 3 minuti sui punti di Valleix, duty-cycle 50 %; 15)S. del tunnel carpale in fase iniziale: potenza 1 watt, durata 10 minuti, duty-cycle 75% 10 / 17 06 rev.0 - 01/ 12/ Manuale delle terapie – ULTRASUONI-TERAPIA 16)Spondilo-artrite anchilo-poietica (M. di Bechterew): arreca più evidenti benefici quanto più precocemente viene eseguita. Può considerarsi, l’ultrasuonoterapia, tra i trattamenti elettivi di questa affezione a causa della sua azione antiflogistica, fibrolitica, de-contratturante e stimolante dei processi metabolici e circolatori : potenza 1 watt, durata 10 minuti, duty-cycle 75%; 17)Tendiniti (es.sovra-spinoso, bicipite, della zampa d’oca, dell’Achilleo): potenza 1,5 watt, durata 12 minuti, duty-cycle 50%; 18)Postumi post-intervento di emilaminectomia colonna vertebrale (molto importanti nella prevenzione di aderenze post-operatorie): potenza 1 watt, durata 15 minuti, duty-cycle 50%; 19)Ulcere varicose (la guarigione e' molto piu' rapida) con ultrasuoni a 3 MHz trattando il bordo dell'ulcera con un gel commerciale come mezzo di accoppiamento (sonoforesi), sia mediante applicazione subacquea: intensità' media di 1 watt/cm2, durata 10 minuti, dutycycle 75%; 20)S. dello sperone calcaneale: potenza 2 watt, durata 15 minuti, duty-cycle 25%; 21)Tendinosi: potenza 1,5 watt, durata 15 minuti, duty-cycle 50%; 22)Sindrome di Sinding-Larsen-Johanson: potenza 1 watt, durata 15 minuti, duty-cycle 75%; 23)Sindrome di Osgood-Schlatter: potenza 1 watt, durata 10 minuti, duty-cycle 75%, Protocolli con Ultrasuoni a 3 MHz o altre. 24)esiti di fratture con ritardo di consolidazione: questo tipo di trattamento, da noi in fase di brevetto viene effettuato con il nostro apparecchio dedicato. E’ possibile, a richiesta, inserire nel software il protocollo apposito. Il trattamento viene effettuato con ultrasuoni a bassa intensità e/o in abbinamento a corrente diretta pulsata con uno speciale manipolo. 25)PEFS (cellulite): il trattamento mediante ultrasuoni a 3 MHz si è rivelato particolarmente efficace, grazie ai seguenti fattori: la terapia agisce solo sulla zona interessata, senza effetti collaterali: infatti la frantumazione e la fusione del tessuto connettivo , indurito con conseguente sblocco metabolico del grasso sottocutaneo , non avviene per via farmacologica ma grazie alla energica azione meccanica e al micro-massaggio concentrato nei primi 2,5 cm di profondità, dove cioè si localizza la cellulite (questo in virtù della particolare frequenza di 3 MHz); è possibile intervenire su tutti gli stadi della cellulite; gli ultrasuoni inducono un aumento di permeabilità della pelle , predisponendola ad un eventuale uso di creme o GEL anti-cellulite, favorendo l’assorbimento di principi attivi; la rimozione dei liquidi eccedenti e delle scorie metaboliche avviene per naturale riassorbimento da parte del sistema linfatico, promosso dall'emissione ultrasonora; la terapia non è invasiva: non sono necessari aghi o infiltrazioni di medicinale a livello sottocutaneo; la paziente non prova nessuna sensazione fastidiosa. Il trattamento è estremamente sicuro: nessuna corrente elettrica viene applicata alla paziente. 11 / 17 06 rev.0 - 01/ 12/ Manuale delle terapie – ULTRASUONI-TERAPIA Controindicazioni Tumori (stimolazione proliferativa espansiva periferica). Osteoporosi (possibilità di aggravare i fenomeni di decalcificazione). Non rappresenta una controindicazione assoluta, ma in questo caso bisogna usare il modo pulsato a bassa frequenza (16-48 Hz). Ematomi , rischio di favorire la ripresa del sanguinamento. Articolazioni con epifisi in fase di accrescimento osseo. Affezioni vascolari venose con trombosi o tromboflebiti nell'area da trattare in fase acuta. Evitare di irradiare in prossimità di ghiandole e dell'aia cardiaca anche nei soggetti sani (modificazione dei potenziali d'azione e delle proprietà contrattili). Evitare l'uso sull'occhio o in prossimità di esso (per l'effetto di cavitazione nel mezzo fluido e quindi la possibilità di danno irreversibile) per il pericolo di emorragie e di distacchi retinici. Evitare qualsiasi trattamento in sede addominale o lombare durante il periodo mestruale e durante la gravidanza. Evitare in caso di lesioni cutanee ed alterazioni della sensibilità (soprattutto nei diabetici con complicazioni neuropatiche). 12 / 17 06 rev.0 - 01/ 12/ Manuale delle terapie – ULTRASUONI-TERAPIA BIBLIOGRAFIA Aldes J.H.-Klaras T.:Use of ultrasonic radiation in the treatment of subdeltoidid bursitis with and without calcareous deposits.West.J.Surg..,62:869,1954. Ardan N.I.,Janes J.M.,Herrick J.F.:Changes in bone after exposure to ultrasonic energy.Minn.Med.,37:415420,1954. Ardan N.I,, Janes J.M.-Herrick J.F.:Ultrasonic energy and surgically produced defects in bone.J.Bone Joint surg.,39A:399-502,1957. Atti del congresso di ultrasuoniterapia. Erlangen 1949. 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