SA 515 per trasparenza - Università degli Studi di Parma

SENATO ACCADEMICO
seduta del 28 luglio 2014
N° DELIBERE E OGGETTO
--------------------UNITÀ ORGANIZZATIVA
RESPONSABILE
RPA
DELIBERAZIONE
DATA
515/17659
Dirigenza Area Affari Generali e Legali
Dirigente: Anna Maria Perta
Capo Settore: Dott. Carla Sfamurri
Approvazione Documento sulla Politica della Qualità dell’Ateneo di
Parma
22 luglio 2014
APPROVAZIONE
DOCUMENTO
SULLA
QUALITA’ DELL’ATENEO DI PARMA
POLITICA
DELLA
Il Senato,
omissis
prende atto e approva
il Documento sulla Politica della Qualità dell’Ateneo di Parma nel testo allegato alla
presente deliberazione di cui costituisce parte integrante.
Documento sulla Politica della qualità dell’Ateneo di Parma
L’Università degli Studi di Parma ispira le sue attività ai valori dell’autonomia, della
responsabilità e della capacità di rendicontazione, nel rispetto della multiculturalità,
delle pari opportunità, dell’integrità e della trasparenza, perseguendo obiettivi di
qualità e di sostenibilità con il fine ultimo di contribuire allo sviluppo culturale, sociale,
civile ed economico del territorio e della nazione.
L’Università degli Studi di Parma vuole essere luogo privilegiato di alta formazione e
di progresso della conoscenza attraverso libera ricerca e libera didattica. Queste
funzioni primarie assumono pari importanza nella storia della nostra Università: un
Ateneo generalista a vocazione internazionale, focalizzato su aree qualitativamente
forti per l'attrattività e la sostenibilità della loro offerta formativa, che presta
particolare attenzione ai servizi agli studenti, all’ingresso nel mondo del lavoro dei
propri laureati, ai temi dello sviluppo sostenibile. Svolgendo la propria attività
didattica e scientifica, l’Università degli Studi di Parma manterrà una tensione
1
costante all’innovazione, al miglioramento e alla managerialità, favorendo il
passaggio da una cultura burocratica ad una cultura della qualità e del risultato
attraverso la partecipazione attiva di tutte le parti interessate e la crescita del senso
di appartenenza all’istituzione dell’intera comunità accademica.
Il concetto di qualità adottato dall’Università degli Studi di Parma consiste
nell’adeguamento continuo dei servizi di formazione e ricerca offerti ai bisogni delle
parti interessate (studenti, dipendenti, comunità locale, regionale, nazionale e
internazionale, enti locali, imprese, Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della
Ricerca) in una prospettiva di efficacia (capacità di soddisfare le esigenze), di
efficienza (capacità di ottenere il miglior risultato possibile con le risorse disponibili) e
di sostenibilità (capacità di calibrare gli interventi in modo da garantire la loro
realizzabilità nel lungo termine).
L’Università degli Studi di Parma promuove ed assicura la qualità della didattica,
della ricerca e dei servizi attraverso:
• la raccolta sistematica di dati e informazioni sull’attività svolta, sugli obiettivi
perseguiti, sulle risorse impiegate, sulla soddisfazione di studenti, docenti,
personale tecnico-amministrativo
• il miglioramento continuo dell’ascolto di tutte le parti interessate, approntando
ed utilizzando gli strumenti necessari alla comprensione dei loro bisogni in
continua evoluzione
• l’attuazione e il mantenimento di un modello di assicurazione della qualità da
parte delle strutture didattiche, di ricerca e di servizi, che comprende
procedure, ruoli e responsabilità in materia di qualità della formazione e della
ricerca
• la partecipazione e il contributo di tutte le componenti di Ateneo (Studenti,
Docenti, Personale tecnico-amministrativo) alla gestione in qualità della
didattica, della ricerca e dei servizi
• la promozione del benessere organizzativo
2
• la
predisposizione
di
un’offerta
formativa
che
individui
obiettivi
di
apprendimento adeguati allo sviluppo culturale degli studenti, all’evoluzione
multiculturale e tecnologica della società, alle esigenze del mondo del lavoro e
degli stakeholders esterni, che tenga conto di una necessaria riflessione
epistemologica sui contenuti, che dichiari modalità oggettive di verifica degli
obiettivi di apprendimento raggiunti, che sia sostenibile con le risorse umane e
materiali a disposizione
• la valorizzazione dell’interdisciplinarietà e dello sviluppo di progetti didattici
interateneo e intrateneo
• l’attuazione di processi di orientamento in ingresso, in itinere e in uscita per
facilitare l’inserimento degli studenti nel mondo del lavoro coerentemente con
le loro propensioni e potenzialità
• l’attuazione di politiche di formazione permanente e a distanza volte a favorire
l’apprendimento da parte degli adulti e degli studenti impossibilitati a
frequentare le lezioni e ad ampliare il bacino d’utenza anche oltre i confini
nazionali
• l’attuazione di politiche di reclutamento di studenti lavoratori e part-time
• l’attuazione di politiche della ricerca che contribuiscano fattivamente allo
sviluppo culturale ed economico del Paese
• nell’ambito della terza missione, la messa a disposizione di tutto il proprio
patrimonio di conoscenza e di professionalità per contribuire allo sviluppo
sociale, culturale ed economico del territorio provinciale e regionale
• l’adozione di strumenti di rendicontazione e di trasparenza che consentano
alle parti interessate di verificarne costantemente l’operato
• l’adozione di una struttura organizzativa e di meccanismi operativi (con
particolare riferimento al sistema informativo, alle modalità di definizione e
articolazione degli obiettivi, alla formazione interna, ai criteri meritocratici di
reclutamento e valutazione del personale, ai sistemi di verifica e di controllo
dei risultati e delle performance, al sistema premiante) che consentano la
3
realizzazione delle azioni di volta in volta programmate per l’attuazione della
politica della qualità, anche attraverso un'ottimizzazione della dotazione delle
risorse umane e strumentali rispetto alla domanda esterna e agli scenari di
sviluppo pensati dai dipartimenti
• il miglioramento continuo della comunicazione sia interna che esterna come
fondamentale strumento di partecipazione, trasparenza e controllo da parte
dei dipendenti e degli staheholders.
L’Università degli Studi di Parma ritiene che il miglioramento continuo possa essere
conseguito tramite la sinergia tra gestione della performance, accreditamento della
didattica e della ricerca e certificazione di qualità dei servizi, ponendo al centro la
soddisfazione dei bisogni dei diversi stakeholders, in primo luogo degli studenti.
La governance dell’Università degli Studi di Parma è costantemente impegnata nel
favorire la coniugazione degli interessi e dei diritti di ognuno con gli interessi generali
dell’istituzione e con i doveri di ognuno.
Il compito di monitorare il rispetto di questi orientamenti di fondo è affidato al Nucleo
di Valutazione dell’Ateneo, mentre il Presidio della Qualità garantisce il supporto
necessario affinché la politica della qualità trovi realizzazione attraverso l’adozione di
adeguati processi organizzativi.
Le azioni volte a realizzare la politica della qualità dell’Università degli Studi di Parma
sono contenute nei documenti della Programmazione triennale e del Piano triennale
delle performance, soggetti a revisione e aggiornamento secondo la logica dello
“scorrimento” annuale.
Il Direttore Generale
(Dott.ssa Silvana Ablondi)
Il Rettore
(Prof. Loris Borghi)
---------------------
UNITÀ
ORGANIZZATIVA
RESPONSABILE
U.A.S.
DELIBERAZIONE
DATA
Dirigenza Area: 4^ Area Dirigenziale - Didattica e Servizi agli Studenti
Dirigente: Dott. Anna Maria Perta
Dott. Michele Bertani
INTRODUZIONE SESSIONE PRIMAVERILE DI ESAMI DI PROFITTO E/O DI
VALUTAZIONI IN ITINERE A PARTIRE DALL’ANNO ACCADEMICO 2014/2015
28 LUGLIO 2014
4
515/17660
INTRODUZIONE SESSIONE PRIMAVERILE DI ESAMI DI PROFITTO
E/O DI VALUTAZIONI IN ITINERE A PARTIRE DALL’ANNO
ACCADEMICO 2014/2015
Il Senato,
omissis
delibera
che ogni corso di studio, a partire dall’anno accademico 2014/2015 e in base alle
proprie esigenze didattiche, adotterà in alternativa una delle possibilità sotto
elencate:
• introdurre una sessione primaverile di esami di profitto da svolgersi
obbligatoriamente nel periodo compreso tra il 15 marzo e il 30 aprile di ogni
anno, aperta a tutti gli studenti iscritti e senza alcuna limitazione;
• introdurre due periodi di sospensione delle lezioni, uno per semestre didattico,
per l’espletamento delle prove in itinere.
Le modalità di svolgimento di tale sessione, relativamente agli esami di profitto,
dovranno essere contemplate dal Regolamento Didattico di ciascun corso di studio,
conformemente a quanto previsto dall’art. 38, comma 9, del Regolamento Didattico
di Ateneo, nel rispetto dei seguenti vincoli:
a) all’interno della sessione primaverile di esami di profitto o dei due periodi di
valutazioni in itinere potranno essere previsti, rispettivamente, appelli per tutti
gli insegnamenti attivati nell’anno accademico di riferimento oppure prove in
itinere per gli insegnamenti del periodo didattico in corso; eventuale prova in
itinere, per un dato insegnamento, sarà considerata equivalente a un appello
di esame e concorrerà a raggiungere il numero di sette appelli di esame annui
previsti dal Regolamento Didattico di Ateneo;
b) l’istituzione della sessione primaverile di esami di profitto o dei periodi di
valutazione in itinere non implica la necessaria presenza, nei suddetti periodi,
di appelli di esame o prove in itinere per tutti gli insegnamenti del corso di
studio; rimane facoltà del singolo docente utilizzare o meno questi periodi per
esami o prove in itinere;
c) la sessione di esami e/o ciascuno dei periodi relativi alle valutazioni in itinere
dovrà avere una durata minima di 5 giorni lavorativi;
d) i Dipartimenti dovranno provvedere, per quanto di competenza, a sospendere
le lezioni per l’intera durata della sessione o, nel caso, dei due periodi relativi
alle prove in itinere;
e) tale regolamentazione viene introdotta sperimentalmente per l’anno
accademico 2014/2015.
--------------------UNITÀ ORGANIZZATIVA
RESPONSABILE
UAS
DELIBERAZIONE
Dirigenza Area: 4^ Area Dirigenziale - Didattica e Servizi agli Studenti
Dirigente: Anna Maria Perta
Michele Bertani
RICONOSCIMENTO DELL’ATTIVITA’ FORMATIVA SVOLTA, IN
OTTEMPERANZA AL COMBINATO DISPOSTO DEL D.LGS 81/08 E
5
DELL’ACCORDO STATO - REGIONI DEL 25 LUGLIO 2012, IN MATERIA DI
SICUREZZA SUI LUOGHI DI LAVORO NELL’AMBITO DELLE ATTIVITÀ A
LIBERA SCELTA DELLO STUDENTE
18 LUGLIO 2014
DATA
515/17661
RICONOSCIMENTO DELL’ATTIVITA’ FORMATIVA SVOLTA, IN
OTTEMPERANZA AL COMBINATO DISPOSTO DEL D.LGS 81/08 E
DELL’ACCORDO STATO - REGIONI DEL 25 LUGLIO 2012, IN
MATERIA DI SICUREZZA SUI LUOGHI DI LAVORO NELL’AMBITO
DELLE ATTIVITA’ A LIBERA SCELTA DELLO STUDENTE
Il Senato,
omissis
delibera
1. di riconoscere, nell’ambito delle attività a libera scelta dello studente presenti nei
corsi di studio e fino ad un numero massimo di crediti formativi universitari (CFU)
pari a 2, la formazione in materia di sicurezza sui luoghi di lavoro conseguita dagli
studenti iscritti all’Università di Parma, conformemente ai vincoli stabiliti dalla
normativa in vigore e previo parere delle competenti strutture didattiche;
2. di riconoscere, nell’ambito delle attività a libera scelta dello studente presenti nei
corsi di studio e fino ad un numero massimo di crediti formativi universitari (CFU)
pari a 2, la formazione generale in materia di sicurezza sui luoghi di lavoro già
svolta dallo studente presso la Scuola Secondaria Superiore di secondo grado,
conformemente ai vincoli stabiliti dalla normativa in vigore, con particolare
riferimento ai requisiti previsti dall’Accordo Stato – Regioni, e previo parere delle
competenti strutture didattiche;
3. di dare mandato ai Direttori dei Dipartimenti in ordine all’individuazione della data
di scadenza per lo svolgimento del corso di formazione, in funzione delle
specifiche e differenti modalità di organizzazione didattica proprie di ciascun
Dipartimento.
--------------------UNITÀ ORGANIZZATIVA
RESPONSABILE
U.A.S.
DELIBERAZIONE
DATA
515/17662
Dirigenza Area: 4^ Area Dirigenziale - Didattica e Servizi agli Studenti
Dirigente: Anna Maria Perta
Michele Bertani
PROTOCOLLO DI INTESA TRA FORUM DELLA MERITOCRAZIA E
UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI PARMA – DIPARTIMENTO DI ECONOMIA PER
L’ATTIVAZIONE DEL PROGRAMMA DI TRANSIZIONE SCUOLA/LAVORO
DENOMINATO “INCUBATORE DI TALENTI”
21 LUGLIO 2014
PROTOCOLLO DI INTESA TRA FORUM DELLA MERITOCRAZIA E
UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI PARMA – DIPARTIMENTO DI
ECONOMIA PER L’ATTIVAZIONE DEL PROGRAMMA DI
6
TRANSIZIONE SCUOLA/LAVORO DENOMINATO “INCUBATORE DI
TALENTI”
Il Senato,
omissis
delibera
di dare parere favorevole alla stipula di un Protocollo di Intesa tra l’Università degli
Studi di Parma, tramite il Dipartimento di Economia, ed il Forum della Meritocrazia
per l’attivazione di un programma di transizione scuola/lavoro denominato
“Incubatore di Talenti”, nel testo depositato agli atti dell’ufficio.
--------------------UNITÀ ORGANIZZATIVA
RESPONSABILE
RPA
DELIBERAZIONE
DATA
515/17663
Dirigenza Area: Didattica
Dirigente: Dott.ssa Anna Maria Perta
Capo Settore: Gianna Maria Maggiali
Capo Servizio: Giuseppe Dodi
RICONOSCIMENTO EQUIPOLLENZA TITOLO DI STUDIO ESTERO - DOTT.
SSA CAROLINA CORTES SANCHEZ
18 LUGLIO 2014
RICONOSCIMENTO EQUIPOLLENZA TITOLO DI STUDIO ESTERO DOTT. SSA CAROLINA CORTES SANCHEZ
Il Senato,
omissis
d e l i b e r a
di convalidare alla Dott.ssa Carolina Cortes Sanchez, cittadina Italiana, il titolo di
“Arquitecta” conseguito presso l’Università di Piloto (Bogotà,Colombia), con la
Laurea Magistrale in Architettura conferita dalle Università della Repubblica Italiana
--------------------UNITÀ ORGANIZZATIVA
RESPONSABILE
RPA
DELIBERAZIONE
DATA
515/17664
Dirigenza Area: Didattica
Dirigente: Dott.ssa Anna Maria Perta
Capo Settore: Gianna Maria Maggiali
Capo Servizio: Giuseppe Dodi
RICONOSCIMENTO EQUIPOLLENZA TITOLO DI STUDIO ESTERO - DOTT.
SSA DAO MING CHANG
18 LUGLIO 2014
RICONOSCIMENTO EQUIPOLLENZA TITOLO DI STUDIO ESTERO DOTT. SSA DAO MING CHANG
Il Senato,
omissis
d e l i b e r a
7
di convalidare al Dott. Dao-Ming Chang, cittadino Taiwanese, il titolo di “Bachelor of
Architecture” conseguito presso l’Università di Tunghai,(Taichung, Taiwan, Cina) in
data 14/06/2013, con la Laurea Magistrale in Architettura conferita dalle Università
della Repubblica Italiana
--------------------UNITÀ ORGANIZZATIVA
RESPONSABILE
RPA
DELIBERAZIONE
DATA
515/17665
Dirigenza Area: Didattica
Dirigente: Dott.ssa Anna Maria Perta
Capo Settore Formazione Post Laurea: Dr.ssa Sonia Rizzoli
LINEE GUIDA PER L’ELEZIONE DEI DIRETTORI E DEI REFERENTI DELLE
SCUOLE DI SPECIALIZZAZIONE DI AREA SANITARIA
18 LUGLIO 2014
LINEE GUIDA PER L’ELEZIONE DEI DIRETTORI E DEI REFERENTI
DELLE SCUOLE DI SPECIALIZZAZIONE DI AREA SANITARIA
Il Senato,
omissis
•
delibera
di approvare le linee guida per l’elezione dei Direttori e dei Referenti delle
Scuole di Specializzazione di Area Sanitaria:
a)
Per le Scuole autonome o federate/aggregate in cui Parma è sede
amministrativa (capofila) il Direttore della scuola, responsabile del funzionamento
della Scuola, è eletto dal Consiglio della Scuola fra i professori di prima e seconda
fascia, appartenenti al settore scientifico disciplinare di riferimento della Scuola o ad
uno dei settori compresi nell’ambito specifico della tipologia della Scuola. Dura in
carica tre anni solari e non può essere, di norma, eletto più di due volte consecutive.
Il corpo elettorale è composto da tutti i Componenti il Consiglio della Scuola, vale a
dire dai docenti universitari, dai docenti a contratto titolari di insegnamento ufficiale e
da 3 medici in formazione specialistica/specializzandi già eletti nel consiglio secondo
quanto previsto dall’art. 99 del D.P.R. 382/80. Qualora non siano state ancora
espletate le operazioni di elezione della rappresentanza dei medici in formazione
specialistica/specializzandi, il Consiglio della Scuola potrà comunque deliberare in
quanto, ai sensi dell’art 45 dello Statuto, la mancata designazione o elezione di
membri di un organo collegiale non ne inficia il valido insediamento salvo che il
numero dei membri non designati o non eletti sia superiore alla metà dei componenti
dell’organo.
Il Decano dei professori di ruolo della Scuola convoca un’assemblea straordinaria del
Consiglio della Scuola per procedere all’elezione del Direttore.
Il Decano provvede ad indicare le norme che disciplineranno le operazioni di voto e
di scrutinio e designa due scrutatori tra i componenti del Consiglio che non risultino
parte dell’elettorato passivo. Stabilisce inoltre le date delle successive elezioni nel
caso non si raggiunga la maggioranza prevista.
8
Il Direttore è eletto nella prima seduta a maggioranza assoluta degli aventi diritto,
qualora questa non venga raggiunta sarà necessario ottenere, nelle votazioni
successive, la maggioranza assoluta dei votanti. Le suddette operazioni dovranno
avvenire nel mese di ottobre 2014.
Al termine delle operazioni di voto dovranno essere trasmessi al Settore Affari
Generali i relativi verbali al fine di provvedere alla nomina dei Direttori con Decreto
Rettorale.
Ai sensi dell’art 44 comma 2 dello Statuto i componenti del Consiglio di
Amministrazione e del Senato Accademico non possono ricoprire il ruolo di Direttore
di Scuole di Specializzazione.
Il Direttore ed il Consiglio delle Scuola assumeranno la gestione di tutte le coorti
attive con sede amministrativa presso l’Università degli Studi di Parma.
b)
Per le scuole federate/aggregate in cui Parma non è sede amministrativa, il
Dipartimento procederà alla nomina di un Referente locale a cui affidare la gestione
ed il coordinamento delle attività didattiche e amministrative inerenti il funzionamento
della scuola stessa. Il Referente locale è un docente universitario appartenente al
settore scientifico disciplinare di riferimento della Scuola o, in caso di assenza, ad
uno dei settori scientifici disciplinari obbligatori della tipologia della Scuola.
Tutte le deliberazioni dovranno essere ratificate nei Consigli di Dipartimento nelle
quali le Scuole sono incardinate.
•
di dar mandato al Rettore per gli adempimenti conseguenti.
---------------------
UNITÀ ORGANIZZATIVA
RESPONSABILE
RPA
DELIBERAZIONE
DATA
515/17666
Dirigenza Area: DIDATTICA
Dirigente: dott.ssa ANNA MARIA PERTA
Capo Settore: dott.ssa SONIA RIZZOLI
MODALITA’ DI CONFERIMENTO DI INCARICHI NEI CORSI DI
PERFEZIONAMENTO UNIVERSITARI PER L’ANNO ACCADEMICO
2014/2015
18 LUGLIO 2014
MODALITA’ DI CONFERIMENTO DI INCARICHI NEI CORSI DI
PERFEZIONAMENTO UNIVERSITARI PER L’ANNO ACCADEMICO
2014/2015
Il Senato,
omissis
delibera
1. di applicare, per quanto compatibile, gli artt. n. 6, 7, 8, 9, 10 e 11 del
Regolamento per la disciplina dei Corsi per Master Universitario, ai Corsi di
perfezionamento che verranno istituiti e attivati a partire dell’anno accademico
2014/2015;
9
2. di applicare una trattenuta a bilancio per ogni Corso sopra detto pari al 15% degli
introiti lordi derivanti dal pagamento delle previste tasse di iscrizioni ai suddetti
Corsi;
3. di consentire, per le motivazioni sopra addotte, che il conferimento di incarichi
didattici svolti nell’ambito dei corsi di perfezionamento universitari sia effettuato
conformemente a quanto previsto dal Regolamento di Ateneo in materia di
Master Universitari.
--------------------UNITÀ ORGANIZZATIVA
RESPONSABILE
RPA
DELIBERAZIONE
Dirigenza Area: Risorse Umane
Dirigente: Dott. Gianluigi Michelini
Capo Settore: Dott.ssa Marina Scapuzzi
Stipula della convenzione ai sensi dell’art. 6, comma 11, della Legge
240/2010 e del D.M. n. 19 del 30.01.2014, tra l’Università degli Studi
Parma e l’Università degli Studi di Pavia
DATA
24 Luglio 2014
515/17667
STIPULA DELLA CONVENZIONE, AI SENSI DELL’ART. 6, COMMA
11, DELLA LEGGE 240/2010 E DEL D.M. N. 19 DEL 30.01.2014, TRA
L’UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI PARMA E L’UNIVERSITÀ DEGLI
STUDI DI PAVIA, PER LO SVOLGIMENTO DI ATTIVITÀ DIDATTICA
E DI RICERCA DA PARTE DEL PROF. MASSIMO ALLEGRI,
RICERCATORE
UNIVERSITARIO
CONFERMATO
PRESSO
L’UNIVERSITA’ DI PAVIA
Il Senato,
omissis
delibera
per le motivazioni esposte in premessa, parte integrante del presente dispositivo, di
esprimere parere favorevole, alla stipula della richiamata convenzione tra l’Università
degli Studi di Parma e l’Università degli Studi di Pavia, ai sensi dell’art. 6, comma 11,
della legge n. 240/2010, per lo svolgimento presso il Dipartimento di Scienze
Chirurgiche di questo Ateneo, da parte del Dott. Massimo ALLEGRI, Ricercatore
Universitario Confermato per il Settore Concorsuale 06/L1 “Anestesiologia“, S.S.D.
MED/41 “Anestesiologia“, afferente al Dipartimento di Scienze Clinico-Chirurgiche,
Diagnostiche e Pediatriche dell’Ateneo di Pavia, di attività di ricerca, di didattica
integrativa ed attività connesse, così come indicato dalla medesima convenzione, in
conformità alla vigente normativa. La convenzione produrrà effetti, avvenuta la
necessaria sottoscrizione, dal 08.09.2014 con durata fino al 31.10.2018, ed è
rinnovabile fino ad un massimo complessivo di cinque anni;
2 - gli oneri stipendiali, relativi al Ricercatore, per l’intera durata della convenzione,
sono a carico di questa Università degli Studi di Parma;
3 - di dare mandato al Rettore per ogni ulteriore adempimento di competenza.
---------------------
10
UNITÀ
ORGANIZZATIVA
RESPONSABILE
RPA
DELIBERAZIONE
Dirigenza Area: Risorse Umane
Dirigente: Dott. Gianluigi Michelini
Capo Settore: Dott.ssa Marina Scapuzzi
Dott. Sebastiano BERNUZZI –Chiamata diretta in qualità di Ricercatore
a tempo determinato mediante contratto di tipologia b), ex art. 24,
comma 3, della Legge 240/2010
DATA
24 Luglio 2014
515/17668
CHIAMATA DIRETTA, PRESSO IL DIPARTIMENTO DI FISICA E
SCIENZE DELLA TERRA “M. MELLONI”, DEL DOTT. SEBASTIANO
BERNUZZI, VINCITORE DEL PROGRAMMA DENOMINATO:
PROGRAMMA PER GIOVANI RICERCATORI “RITA LEVI
MONTALCINI”, MEDIANTE STIPULA DI CONTRATTO DI LAVORO
SUBORDINATO, AI SENSI DELL’ART. 24, COMMA 3, LETT. B),
DELLA LEGGE 240/2010
Il Senato,
omissis
delibera
1. di esprimere parere favorevole alla chiamata diretta, presso il Dipartimento di
Fisica e Scienze della Terra “Macedonio Melloni”, mediante stipula di contratto
di Ricercatore a tempo determinato di tipo b), ai sensi dell’art. 24, comma 3 e
dell’art. 29, comma 7, della Legge 240/2010, in regime di impegno a tempo
pieno, per il Settore Concorsuale 02/A2 “Fisica teorica delle interazioni
fondamentali”, S.S.D. FIS/02 “Fisica teorica, modelli e metodi matematici”,
del Dott. Sebastiano BERNUZZI, vincitore del Programma per giovani
ricercatori “Rita Levi Montalcini”;
2. di dar mandato al Rettore per ogni adempimento relativo.
--------------------UNITÀ ORGANIZZATIVA
RESPONSABILE
RPA
DELIBERAZIONE
Dirigenza Area: Risorse Umane
Dirigente: Dott. Gianluigi Michelini
Capo Settore: Dott.ssa Marina Scapuzzi
Accettazione dimissioni e nomina del nuovo presidente del Collegio di
disciplina, costituito in attuazione dell’art. 18 dello Statuto di Ateneo
DATA
24 Luglio 2014
515/17669
ACCETTAZIONE DIMISSIONI E NOMINA DEL NUOVO PRESIDENTE
DEL COLLEGIO DI DISCIPLINA, COSTITUITO IN ATTUAZIONE
DELL’ART. 18 DELLO STATUTO DI ATENEO
Il Senato,
omissis
delibera
11
per le motivazioni esposte in premessa, parte integrante del presente dispositivo:
1 - di prendere atto ed accettare, per quanto di competenza, le dimissioni,
dall’incarico di Presidente del Collegio di Disciplina di cui all’art. 18 dello Statuto,
della Prof. Laura Pineschi, Professore Ordinario in regime di impegno a tempo pieno,
afferente al Dipartimento di Giurisprudenza del medesimo Ateneo;
2 – di nominare, ai sensi dell’art. 10, comma 2, punto 2.12, dello Statuto, il Prof.
Massimo Montanari, Professore Ordinario in regime di impegno a tempo pieno,
afferente al Dipartimento di Giurisprudenza di questo Ateneo, Presidente del
summenzionato Collegio di Disciplina;
3 - di dare mandato al Rettore per ogni ulteriore adempimento di competenza.
--------------------UNITÀ ORGANIZZATIVA
RESPONSABILE
RPA
DELIBERAZIONE
DATA
515/17670
Dirigenza Area: Risorse Umane/Area Ricerca/Area Amministrazione e
Finanza
Dirigenti relativi
Capi Settore delle Aree
Integrazione del Regolamento per l’attribuzione di borse di ricerca
28 luglio 2014
INTEGRAZIONE DEL REGOLAMENTO PER L’ATTRIBUZIONE DI
BORSE DI RICERCA
Il Senato,
omissis
delibera
1. di approvare, per quanto di competenza, l’integrazione e modificazione:
- dell’art. 5 “Bando di selezione”:
comma 1: “…il bando è pubblicato sul sito web di Ateneo e della struttura
interessata”;
lettera d) le modalità di selezione dei borsisti candidati con l’indicazione….”;
- dell’art. 7 “Prove di selezione”, comma 2: “La graduatoria finale è pubblicata …sul
sito web dell’Ateneo e della struttura interessata;
- dell’art. 9 “Conferimento della borsa” il corrispettivo della borsa è erogato dalla
competente struttura dell’Area amministrazione e finanza;
- dell’art. 10 “Diritti e doveri del borsista”, comma 1, “L’attività oggetto della borsa
deve essere svolta presso la struttura di riferimento, nonché all’esterno, ove
autorizzata, sul tema indicato nel bando di selezione seguendo le indicazioni del
Responsabile scientifico, nonchè del Direttore della struttura di riferimento e
12
comunque le disposizioni vigenti in Ateneo anche in materia di salute e
sicurezza sul lavoro;
- dell’art. 11, sopprimendo il seguente comma 2: “Le borse sono comprensive del
costo, a carico della struttura proponente, di adeguata polizza assicurativa personale
obbligatoria sia contro gli infortuni verificatisi durante il periodo di presenza presso le
strutture universitarie ovvero presso strutture esterne presso le quali il borsista è
stato previamente autorizzato dal Responsabile Scientifico a svolgere la propria
attività, sia per la responsabilità civile derivante dai danni a persone e cose provocati
dal borsista.”, che viene sostituito dal seguente: “Ai borsiti si applicano le
coperture assicurative per gli infortuni e la responsabilità civile previste dalle
polizze dell’Ateneo”
2. di dar mandato al Rettore per ogni conseguente adempimento.
--------------------UNITÀ ORGANIZZATIVA
RESPONSABILE
RPA
DELIBERAZIONE
DATA
515/17671
Dirigenza Area: Ricerca e Sistema Bibliotecario e Museale
Dirigente: Ing. Barbara Panciroli
Capo Settore: Alessandro Bernazzoli
Approvazione dell’accordo tra l’Università degli Studi di Parma, Oslo e
Akershus University College of Applied Sciences (Norvegia) e Tallin
University (Estonia) per la gestione del corso di studio “8th intake of
the International Master in Digital Library Learning (DILL)”
21 LUGLIO 2014
APPROVAZIONE DELL’ACCORDO TRA L’UNIVERSITÀ DEGLI
STUDI DI PARMA, OSLO E AKERSHUS UNIVERSITY COLLEGE OF
APPLIED SCIENCES (NORVEGIA) E TALLIN UNIVERSITY
(ESTONIA) PER LA GESTIONE DEL CORSO DI STUDIO “8TH
INTAKE OF THE INTERNATIONAL MASTER IN DIGITAL LIBRARY
LEARNING (DILL)”
Il Senato,
omissis
delibera
1. di esprimere il parere favorevole alla stipula dell’accordo di cooperazione tra
l’Università degli Studi di Parma, la Oslo e Akershus University College of Applied
Sciences (Norvegia) e la Tallinn University (Estonia), volto alla realizzazione e
alla gestione del Corso di studio “8th intake of the International Master in Digital
Library Learning (DILL)”, in lingua inglese, nel testo depositato agli atti dell’ufficio;
2. di dare mandato al Dipartimento di Ingegneria dell’Informazione di questo Ateneo,
nella persona del suo Direttore, in collaborazione con il Prof. Francesco
13
Zanichelli, in qualità responsabile scientifico, per la messa in opera di ogni utile
iniziativa finalizzata al perseguimento degli obiettivi previsti dal presente accordo;
3. di dare mandato al Rettore per la sottoscrizione dell’accordo e per ogni ulteriore
adempimento relativo.
--------------------UNITÀ ORGANIZZATIVA
RESPONSABILE
RPA
DELIBERAZIONE
Dirigenza Area: Ricerca e Sistema Bibliotecario Museale
Dirigente: Ing. Barbara Panciroli
Capo Settore: Dott. Alessandro Bernazzoli
Istituzione del Centro Interdipartimentale di Ricerca Sociale - CIRS
DATA
21 LUGLIO 2014
515/17672
ISTITUZIONE DEL CENTRO INTERDIPARTIMENTALE DI RICERCA
SOCIALE - CIRS
Il Senato,
omissis
delibera
1. per le motivazioni citate in premessa di proporre al Consiglio di Amministrazione
per la durata di tre anni l’istituzione del Centro denominato “Centro
Interdipartimentale di Ricerca Sociale - CIRS” ai sensi dell’art. 3 del
“Regolamento per l’istituzione ed il funzionamento dei Centri Universitari”;
2. di approvare il Regolamento del Centro denominato “Centro Interdipartimentale
di Ricerca Sociale - CIRS” che è parte integrante della delibera e di sottoporlo al
Consiglio di Amministrazione per il parere previsto dall’art. 42 comma 1 dello
Statuto dell’Università degli Studi di Parma.
UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI PARMA
REGOLAMENTO
del
Centro Interdipartimentale di Ricerca Sociale (CIRS)
Diritti, società e civiltà
Art.1 – Costituzione del Centro
Presso l'Università degli Studi di Parma è costituito, ai sensi dell'art. 29 dello Statuto
di Ateneo e dell’art. 3 del Regolamento di Ateneo per "l'istituzione, l'attivazione ed il
funzionamento dei Centri Universitari", il Centro Interdipartimentale di Ricerca
Sociale. Diritti, Società e Civiltà (CIRS).
Art. 2 – Finalità e modalità operative
II Centro si propone di:
1. Favorire e promuovere la ricerca sociologica in ambito socio-culturale, sociogiuridico, socio-educativo, socio-sanitario e di social work, valorizzando e
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sviluppando le risorse localizzate nell’Ateneo parmense, nel contesto delle reti
regionali, nazionali, europee e internazionali di ricerca di cui esso è parte.
2. Svolgere attività di ricerca, formazione, valutazione e consulenza anche
attraverso convenzioni con enti e istituzioni locali, regionali, europee e
internazionali.
3. Favorire l’incontro e la collaborazione di rete tra comunità scientifica e bacino
territoriale di riferimento dell’Ateneo parmense relativamente alle
problematiche implicanti competenze teoriche, euristiche e metodologiche di
ordine sociologico.
Il Centro intende agire principalmente attraverso:
1. Attività di studio e ricerca attinenti a diverse aree tematiche:
• area dei servizi sociali, socio-educativi e socio-sanitari;
• area delle politiche sociali (politiche per la famiglia, per il lavoro,
migratorie, abitative);
• area degli studi di genere (trasformazione delle relazioni uomo-donna,
trasformazione dei modelli di paternità e maternità, problematiche
relative alla violenza domestica e di prossimità);
• area della giustizia minorile.
2. Attività di formazione e divulgazione associate alla ricerca:
• iniziative didattiche e formative, collegate anche a corsi di studi
universitari; stage, seminari e corsi integrativi (eventualmente
accreditabili nell’ambito di corsi di studio universitari);
• presentazione e divulgazione pubblica di risultati di ricerche e di
pubblicazioni sociologicamente rilevanti;
• organizzazione di seminari e convegni scientifici.
3. Attività di consulenza e progettazione in merito a:
•
•
•
interventi di rilevanza sociale;
monitoraggio e valutazione di progetti;
partecipazione a bandi di finanziamento.
4. Attività editoriali:
• diffusione di studi ed eventi realizzati attraverso la creazione di una
pagina web dedicata;
• archiviazione in un repertorio digitale unificato delle pubblicazioni
sociologicamente rilevanti prodotte nell’Ateneo parmense;
• pubblicazione di “Quaderni” per la divulgazione dei materiali bibliografici
prodotti tramite le attività del Centro (saggi, articoli, rassegne);
Art. 3 – Durata, attivazione, disattivazione
II Centro viene attivato con decreto rettorale e ha una durata di 3 anni. Il Centro viene
disattivato mediante delibera del Consiglio di Amministrazione e con successivo
decreto rettorale.
Art. 4 – Sede
II Centro ha sede presso i locali dell’Ateneo, siti in Borgo Carissimi, 10, come da
mappa allegata (all. 1).
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Nel caso di utilizzo di locali di un Dipartimento, è necessaria l’approvazione del
Consiglio di Dipartimento interessato.
Art. 5 – Componenti
a) Sono docenti aderenti al Centro i singoli docenti e ricercatori che partecipano al
raggiungimento delle finalità del Centro.
b) Fanno parte inizialmente del Centro i docenti indicati nell'allegato (2) al presente
Regolamento che ne costituisce parte integrante. L’adesione al Centro deve essere
comunicata al Direttore del Dipartimento di afferenza del docente
c) Le successive adesioni al Centro di studiosi ed esperti avvengono su invito del
Consiglio del Centro, deliberate con la maggioranza qualificata di due terzi dei
componenti, previa proposta avanzata da uno o più Consiglieri.
d) Possono ottenere l’adesione al Centro studiosi ed esperti anche esterni
all’Università degli Studi di Parma.
e) Nel caso in cui l’attività del Centro comporti l’utilizzo di personale tecnico,
attrezzature o risorse di un Dipartimento dell’Università degli Studi di Parma, inclusi i
Dipartimenti di afferenza dei docenti che aderiscono al Centro, è necessaria
l’approvazione da parte del Consiglio di Dipartimento.
f) Il Rettore, conformemente al Regolamento di Ateneo sulla mobilità del personale,
sentito il Direttore del Centro, individua le unità di personale tecnico-amministrativo
da destinare al funzionamento del Centro stesso.
Art. 6- Coordinamento amministrativo del Centro
Il Consiglio di Amministrazione, con propria deliberazione, riconosce autonomia
amministrativa e gestionale ai sensi dell’art. 4, comma 3 del Regolamento per
l’Amministrazione, la Finanza e la Contabilità emanato con D.R. Reg. LII, n. 172 in
data 11 aprile 2014.
L’Amministrazione individua, su indicazione del Direttore del Centro e previo consenso
della/dell’interessata/o, una unità di personale che svolga le funzioni di coordinamento
amministrativo del Centro.
Art. 7 - Organi del Centro
Organi del Centro sono: il Direttore e il Consiglio del Centro. Il Consiglio può istituire
altri organi, funzionali all’organizzazione e all’attività del Centro.
Art. 8 - II Direttore del Centro
a) II Direttore è un docente di ruolo dell’Ateneo ed è nominato dal Magnifico Rettore,
su indicazione del Consiglio del Centro. Resta in carica tre anni e può essere
rinominato. In caso di cessazione anticipata verrà nominato un sostituto dal Magnifico
Rettore per il periodo di completamento del mandato.
b) II Direttore, coadiuvato dal Consiglio del Centro, promuove le attività del Centro,
tiene i rapporti con i Dipartimenti, gli Organi Accademici e con l'amministrazione
universitaria, cura l'osservanza delle leggi e dei Regolamenti nell'ambito del Centro.
c) II Direttore esercita le seguenti funzioni:
• elabora le linee programmatiche della gestione finanziaria del Centro;
• predispone il piano annuale delle ricerche e delle attività didattiche con le eventuali
relative richieste di finanziamento;
• predispone il bilancio preventivo ed il conto consuntivo;
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• mette a disposizione del personale del Centro i mezzi e le attrezzature in dotazione e
provvede all'ordinaria amministrazione del Centro;
d) Il Direttore designa un professore di ruolo dell’Ateneo afferente al Centro incaricato
della sua sostituzione in caso di assenza o di temporaneo impedimento.
e) Il Direttore del Centro è responsabile, rispetto all’Amministrazione Centrale, della
conduzione del Centro stesso; convoca e presiede il Consiglio del Centro.
f) Il Direttore deve trasmettere una relazione annuale, sull’attività svolta, al Senato
Accademico ed al Consiglio di Amministrazione.
Art. 9- Il Consiglio del Centro
II Consiglio del Centro è costituito da:
- Direttore del Centro;
- Coordinatore amministrativo;
- I docenti e gli esperti aderenti al Centro.
Il Coordinatore amministrativo redige i verbali degli incontri e svolge le normali funzioni
di Segreteria.
Il Consiglio del Centro si riunisce su richiesta del Direttore con preavviso di cinque
giorni lavorativi o su richiesta di almeno un terzo dei suoi membri.
Il Consiglio del Centro elegge nel suo seno il Direttore (nominato con decreto
rettorale).
Il Consiglio del Centro è l’organo di indirizzo, di programmazione e di coordinamento
delle attività del Centro.
In particolare spetta al Consiglio:
- approvare annualmente i prospetti di bilancio preventivo e di conto consuntivo;
- approvare il piano annuale delle attività e delle spese;
- avanzare ai competenti organi di governo centrali dell’Ateneo eventuali richieste
di spazi, fondi per apparecchiature, mezzi finanziari e personale tecnico ed
amministrativo, in relazione alle motivate esigenze di funzionamento del Centro;
- approvare, per quanto di competenza e fatte salve le prerogative degli organi di
governo centrali di Ateneo, l’eventuale svolgimento di prestazioni per conto terzi,
nel rispetto delle finalità e dei compiti istituzionali del Centro;
- deliberare le spese che, ai sensi delle vigenti norme amministrative e contabili,
richiedano la sua autorizzazione preventiva;
- esercitare tutte le altre competenze richieste per il buon funzionamento del
Centro, nonché le ulteriori attribuzioni eventualmente derivanti dalle direttive degli
organi di governo centrale;
- approvare le nuove adesioni al Centro, motivando l’eventuale non approvazione.
Il Consiglio del Centro potrà inoltre cooptare personalità scientifiche ed esperti nel
settore specifico, anche esterne all’Ateneo, con possibilità di voto consultivo.
Art. 10 - Risorse finanziarie
II Centro può disporre, compatibilmente con la normativa finanziaria in vigore, delle
seguenti risorse finanziarie:
a) fondi di ricerca stanziati dai docenti aderenti al Centro;
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b) fondi stanziati dai Dipartimenti partecipanti ai Centri;
c) fondi provenienti da soggetti pubblici o privati interessati a sostenere I’attività del
Centro;
d) quote di corrispettivi di prestazioni a pagamento derivanti da contratti e convenzioni
con Enti Pubblici e privati per attività di ricerca e consulenza;
e) ogni altro fondo eventualmente sotto forma di anticipazione e/o destinato
direttamente all'attività del Centro dai competenti Organi dell'Ateneo.
Art. 11 – Personale, strutture, attrezzature
II Centro potrà avvalersi di personale, strutture ed attrezzature messo a disposizione
dei Dipartimenti aderenti e secondo quanto definito dalla normativa vigente e dai
Regolamenti di Ateneo in materia.
Art. 12 – Suddivisione delle risorse alla disattivazione del Centro
a) In caso di disattivazione del Centro le strumentazioni, le strutture e le attrezzature
messe a disposizione del Centro dai Dipartimenti partecipanti, vengono riassegnate
ai Dipartimenti di origine.
b) Per quanto concerne le strumentazioni e le risorse acquisite direttamente dal
Centro, esse saranno riassegnate nei termini e nelle modalità concordate fra i
Dipartimenti partecipanti ed attraverso atti e provvedimenti successivi.
Art. 13 – Norme finali e transitorie
Per tutto quanto non espressamente previsto si applicano le norme dello Statuto, del
Regolamento Generale dell'Università e del Regolamento per l'istituzione ed il
funzionamento dei Centri Universitari dell'Università di Parma.
--------------------UNITÀ ORGANIZZATIVA
RESPONSABILE
RPA
DELIBERAZIONE
DATA
515/17673
Dirigenza Area: Ricerca e Sistema Bibliotecario Museale
Dirigente: Ing. Barbara Panciroli
Capo Settore: Dott. Alessandro Bernazzoli
Istituzione del Centro di formazione integrata ai processi evolutivi in
sanità - FORSINT
21 LUGLIO 2014
ISTITUZIONE DEL CENTRO DI FORMAZIONE INTEGRATA AI
PROCESSI EVOLUTIVI IN SANITÀ - FORSINT
Il Senato,
omissis
delibera
1. per le motivazioni citate in premessa di proporre al Consiglio di Amministrazione
per la durata di tre anni l’istituzione del Centro denominato “Centro di
Formazione Integrata ai Processi Evolutivi in Sanità – FORSINT” ai sensi dell’art.
6 del “Regolamento per l’istituzione ed il funzionamento dei Centri Universitari”;
2. di approvare il Regolamento del Centro denominato “Centro di Formazione
Integrata ai Processi Evolutivi in Sanità – FORSINT” che è parte integrante della
delibera e di sottoporlo al Consiglio di Amministrazione per il parere previsto
dall’art. 42 comma 1 dello Statuto dell’Università degli Studi di Parma.
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UNIVERSITA’ DEGLI STUDI DI PARMA
REGOLAMENTO
CENTRO DI FORMAZIONE INTEGRATA
AI PROCESSI EVOLUTIVI IN SANITÀ
(FORSINT)
Art. 1 - Costituzione del Centro.
Presso l'Università degli Studi di Parma a seguito della stipula del Protocollo d’intesa tra
Università degli Studi di Parma e Regione Emilia Romagna – Assessorato alle Politiche per la
salute in data _____ avente ad oggetto la costituzione di un Centro Universitario
denominato "Formazione integrata ai processi evolutivi in Sanità" (FORSINT), è attivato ai
sensi dell’art. 29 dello Statuto di Ateneo e dell’art.6 del Regolamento di Ateneo per
l'istituzione, I'attivazione ed il funzionamento dei Centri Universitari il Centro Universitario
denominato "Formazione integrata ai processi evolutivi in Sanità" (FORSINT).
Art. 2 – Finalità.
La finalità generale del Centro è lo sviluppo di processi relazionali ed integrati tra la
formazione specialistica e gli ambiti di esercizio della professione medica, attraverso azioni
sinergiche dell’Università di Parma e del Servizio Sanitario Regionale, anche in collaborazione
con altri soggetti pubblici e privati, nazionali ed internazionali.
La finalità specifica è di contribuire alla formazione di un nuovo profilo medico, capace di
coniugare la preparazione scientifica con la complessità dei sistemi sanitari moderni.
La finalità sarà sviluppata mediante approcci interdisciplinari e chiavi di lettura progressive,
capaci di fornire strumenti di lettura e analisi degli scenari e dei contesti in cui è chiamata ad
agire l’azione medica e di favorire processi di partecipazione e responsabilizzazione.
Art. 3 – Attività.
Le finalità del Centro sono perseguite attraverso interventi e programmi principalmente
rivolti agli studenti del corso di Laurea in Medicina e Chirurgia e agli specializzandi in
discipline di area medica. Sono altresì rivolti a professionisti già formati, ovvero operativi in
ambiente accademico e del Servizio sanitario Nazionale.
Le principali azioni sono così declinate :
Area formazione :
- Percorsi formativi integrati al piano degli studi in Medicina e Chirurgia e alle Scuole di
Specialità di area medica attraverso Attività Didattiche Elettive( ADE ), di nuova concezione,
fondate sulla connessione tra esperienze d’aula ed esperienze pratiche
- Percorsi formativi post laurea, post specializzazione correlata ai processi formativi in
sanità
Area ricerca applicata:
- Sviluppo e realizzazione di ricerche applicate su temi attinenti la organizzazione sanitaria e
la promozione della salute
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- Promozione di tesi di laurea attinenti i percorsi formativi del Centro, con supporti di
strumentazione e tutor
- Partecipazione a progetti di ricerca regionali
- Partecipazione a programmi di ricerca nazionali ed europei
- Facilitazione dei percorsi per la pubblicazione di studi e ricerche
Area dei rapporti internazionali:
- Attivazione rapporti di collaborazione con analoghi Centri internazionali
- Attivazione borse di studio
- Promozione mobilità in outgoing/incoming ,per studenti , medici in formazione specialistica
, docenti e professionisti del SSR
- Organizzazione eventi seminariali, anche a livello europeo
- Supporto ai programmi Erasmus e del Segretariato Italiano Studenti di Medicina
nell’ambito dei progetti “Research Exchange” e “Professional Exchange”.
Art. 4 - Soggetti promotori.
Sono promotori del Centro:
a) l’Università di Parma nell’interesse delle seguenti strutture:
- Facoltà di Medicina e Chirurgia;
- Dipartimento di Medicina clinica e sperimentale;
- Dipartimento di Scienze biomediche, biotecnologiche e traslazionali;
- Dipartimento di Scienze Chirurgiche;
- Dipartimento di Neuroscienze;
b) la Regione Emilia Romagna nell’interesse delle seguenti strutture:
- l’Assessorato alle Politiche per la Salute;
- l’Assessorato per la Scuola, Formazione professionale, Università e Ricerca, Lavoro;
- Agenzia sanitaria e sociale;
- Azienda USL di Parma;
- Azienda Ospedaliero- Universitaria di Parma.
Art.5 - Soggetti aderenti.
Sono soggetti aderenti all’atto dell’istituzione del Centro:
- l’ Ordine dei medici della Provincia di Parma;
- il Segretariato Italiano Studenti di Medicina (SISM , sede locale di Parma);
- la Società di Medicina e Scienze Naturali di Parma.
Art.6 - Successive adesioni al Centro.
Dopo l’avvenuta istituzione sono possibili nuove adesioni da parte di Enti pubblici e privati.
Possono altresì aderire al Centro, per collaborare alle attività promosse:
- singoli docenti e ricercatori dei Dipartimenti dell’Ateneo,
- singoli studiosi ed esperti afferenti al Servizio Sanitario Nazionale o ad altri Enti pubblici e
privati.
Le richieste di adesione saranno esaminate dal Consiglio del Centro.
Al Consiglio stesso spetta ogni decisione sulla richiesta di adesione e sulle modalità
attraverso le quali Enti e soggetti saranno chiamati a svolgere ruoli attivi nel Centro.
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Art.7 - Durata, Attivazione e Disattivazione.
Il Centro FORSINT ha durata di tre anni; può essere rinnovato dal Consiglio di
Amministrazione su proposta del Consiglio del Centro.
Il Centro può essere disattivato dal Consiglio di Amministrazione sentito il parere del Senato
Accademico. La disattivazione è disposta con Decreto Rettorale.
Art. 8 – Sede.
Il Centro avrà sede presso l’Azienda Ospedaliero Universitaria di Parma, Padiglione Cattani,
via Gramsci 14.
Art. 9 - Amministrazione del Centro.
Il Centro possiede autonomia amministrativa e gestionale ai sensi dell’art. 4, comma 3 del
Regolamento per l’amministrazione, la finanza e la contabilità emanato con D.R., Reg. LII, n.
172 in data 11 aprile 2014.
Art. 10 - Organi del Centro.
Sono organi del Centro: il Consiglio del Centro, il Presidente, l’Ufficio di Presidenza ed il
Comitato scientifico.
Art. 11 - Il Consiglio del Centro.
a) Il Consiglio è presieduto dal Presidente del Centro.
b) Il Consiglio é costituito da un rappresentante per ogni struttura appartenente ai soggetti
promotori di cui all’art. 4 e da un rappresentante per ogni soggetto aderente, con diritto di
voto deliberativo. Ne fanno anche parte il Coordinatore scientifico e il Coordinatore
amministrativo, con voto consultivo.
c) Il Consiglio é convocato dal Presidente del Centro in via ordinaria almeno due volte l’anno
o su richiesta di almeno un terzo degli aventi diritto. Le sedute sono valide con la presenza
della maggioranza degli aventi diritto, detratti dal computo gli assenti giustificati. Le
deliberazioni sono adottate a maggioranza dei presenti. In caso di parità, prevale il voto del
Presidente.
d) Il Consiglio:
- approva le richieste di partecipazione e le modalità di partecipazione al Centro dei
Dipartimenti dell’Università e di Enti esterni pubblici e privati;
- approva le richieste di adesione al Centro di personalità scientifiche ed esperti nel
settore specifico, anche esterne all'Ateneo;
- approva le linee programmatiche della gestione del Centro;
- approva il piano di utilizzo dei fondi a disposizione del Centro, predisposto dal
Presidente;
- approva le richieste di finanziamento;
- approva il bilancio preventivo ed il conto consuntivo;
- approva il piano annuale delle attività;
- approva per quanto di competenza e fatte salve le prerogative degli organi di
governo centrali di Ateneo, I’eventuale svolgimento di prestazioni per conto terzi, nel
rispetto delle finalità e dei compiti istituzionali del Centro;
- propone l’eventuale rinnovo del Centro;
21
-
avanza ai competenti organi di governo dell’Ateneo eventuali richieste di spazi, fondi
per apparecchiature, mezzi finanziari e personale tecnico ed amministrativo, in
relazione alle motivate esigenze di finanziamento del Centro;
- delibera le spese che, ai sensi delle vigenti norme amministrative e contabili
richiedano la sua autorizzazione preventiva;
- delibera su ogni altra iniziativa del Centro;
- propone a maggioranza dei due terzi degli aventi diritto, la proposta di cessazione del
Centro.
Art. 12 - Il Presidente del Centro.
a) II Presidente del Centro è il Rettore o suo delegato.
b) II Presidente ha la rappresentanza del Centro, convoca e presiede il Consiglio e cura
l’esecuzione dei rispettivi atti deliberati.
c) Il Presidente, coadiuvato dal Consiglio, promuove le attività del Centro, tiene i rapporti
con i Dipartimenti, gli Organi Accademici, i soggetti pubblici e privati e con l’amministrazione
universitaria, cura l’osservanza delle leggi e del Regolamento del Centro.
d) Il Presidente esercita le seguenti funzioni:
- predispone il piano annuale delle attività;
- elabora le linee programmatiche della gestione finanziaria del Centro;
- predispone il bilancio preventivo ed il conto consuntivo per l’approvazione del
Consiglio;
- mette a disposizione del personale del Centro i mezzi e le attrezzature in dotazione e
provvede all’ordinaria amministrazione del Centro;
- è responsabile rispetto all’Amministrazione centrale della conduzione del Centro
stesso;
- nomina il vice Presidente tra i componenti del Consiglio esterni all’Università di
Parma;
- propone il coordinatore scientifico del Centro;
- propone il coordinatore amministrativo del Centro;
e) La durata in carica del Presidente del Centro è di tre anni.
Art. 13 - Ufficio di Presidenza.
E’ l’organo esecutivo che coadiuva il Presidente nell’attività programmata e approvata dal
Consiglio del Centro. E’ composto da:
- il coordinatore scientifico, al quale il Presidente affida la progettazione esecutiva e
l’attivazione delle azioni programmate;
- il coordinatore amministrativo;
- la segreteria tecnica, delegata all’attività documentativa , comunicativa e di supporto
all’attività.
Di volta in volta, l’Ufficio di Presidenza può avvalersi del parere di Membri del Consiglio.
I componenti dell’Ufficio di Presidenza, nominati dal Presidente, su parere favorevole del
Consiglio, sono così individuati:
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-
Il coordinatore scientifico è un professionista esterno all’Università , in possesso di
titoli, esperienze e comprovata competenza sulle attività svolte dal Centro;
- Il coordinatore amministrativo è un’unità di personale dell’Ateneo con competenze
contabili e amministrative;
- La segreteria tecnica è un professionista con buone conoscenze informatiche e
linguistiche, di provenienza universitaria, ovvero afferente a soggetto promotore del
Centro, ovvero esterno.
Art.14 - Comitato scientifico.
Il Comitato scientifico, proposto dal Presidente ed approvato dal Consiglio è nominato con
Decreto del Rettore ed è composto da studiosi non membri del Consiglio di comprovata
competenza ed esperienza nelle discipline che caratterizzano le attività del Centro.
Il Comitato scientifico ha funzione di consulenza per il Presidente e per il Consiglio.
Il Comitato scientifico rimane in carica per tre anni.
Art. 15 - Risorse finanziarie.
II Centro può disporre, compatibilmente con la normativa finanziaria in vigore, delle seguenti
risorse finanziarie:
a) fondi stanziati dall’Università degli Studi di Parma;
b) fondi stanziati dal Servizio Sanitario Regionale;
c) fondi provenienti da soggetti pubblici o privati interessati a sostenere I’attività del Centro;
d) quote di corrispettivi di prestazioni a pagamento e di contratti e convenzioni con Enti
pubblici e privati per attività di formazione, ricerca e consulenza;
e) contributi provenienti da Ministeri ed Enti pubblici interessati allo sviluppo delle attività;
f) contributi e progetti provenienti dalla Commissione Europea e da altri Enti pubblici e
privati internazionali;
g) ogni altro fondo eventualmente destinato all’attività del Centro dai competenti Organi
dell’Ateneo;
h) sponsorizzazioni e donazioni.
Art. 16 - Rapporti tra il Centro e la Regione Emilia Romagna.
La Regione Emilia Romagna esprime adesione alle ragioni istitutive del Centro e condivide
l’articolato del presente Regolamento.
La Regione Emilia Romagna si impegna a conferire risorse finanziarie e/o di personale come
da espresso protocollo stipulato in data ______.
Art. 17 - Rapporti tra il Centro ed altri soggetti esterni aderenti.
I soggetti aderenti entrano a far parte del Consiglio attraverso una specifica deliberazione
del loro organo competente:
- esprimono adesione alle ragioni istitutive del Centro;
- condividono l’articolato del presente Regolamento;
- specificano quali risorse proprie conferiscono al Centro per il supporto alle attività
previste.
La deliberazione è da considerarsi parte integrante del presente Regolamento.
Art. 18 - Personale, strutture, attrezzature.
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II Centro potrà avvalersi di personale, strutture ed attrezzature messe a disposizione dei
Dipartimenti e degli Enti esterni pubblici o privati aderenti e secondo quanto definito dalla
normativa vigente e dal Regolamento di Ateneo.
Può altresì acquisire direttamente personale, strutture ed attrezzature nei limiti del budget e
su proposta al Consiglio da parte del Presidente.
Art. 19 - Suddivisione delle risorse alla disattivazione del Centro.
In caso di disattivazione del Centro le strumentazioni, le strutture e le attrezzature messe a
disposizione del Centro dai soci promotori e aderenti , vengono riassegnate alle medesime.
Art. 20 - Norme finali e transitorie.
Per tutto quanto non espressamente previsto si applicano le norme dello Statuto, del
Regolamento Generale dell'Università e del Regolamento per l’istituzione ed il
funzionamento dei Centri Universitari dell'Università degli Studi di Parma.
--------------------UNITÀ ORGANIZZATIVA
RESPONSABILE
RPA
DELIBERAZIONE
DATA
515/17674
Dirigenza Area: Ricerca e Sistema Bibliotecario e Museale
Dirigente: Barbara Panciroli
Capo Settore: Alessandro Bernazzoli
Aumento di Capitale Sociale dello Spin-Off dell’Università degli Studi
di Parma “GenProbio S.r.l.”
21 LUGLIO 2014
AUMENTO DEL CAPITALE SOCIALE DELLO SPIN-OFF
DELL’UNIVERSITA’ DEGLI STUDI DI PARMA “GENPROBIO S.r.l.”.
Il Senato,
omissis
delibera
1. di esprimere parere favorevole all’aumento del Capitale Sociale dello Spin Off
“GenProbio S.r.l.” da Euro 10.000,00 ad Euro 25.000,00, a seguito della
richiesta da parte del Consiglio di Amministrazione di GenProbio S.r.l. nella
seduta del 30 dicembre 2013 nel rispetto di quanto previsto dall’art. 3, commi
II e III, del “Regolamento per la istituzione di Spin Off dell’Università degli
Studi di Parma”, e dall’Accordo Parasociale sottoscritto in data 5 ottobre 2011.
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