www.gazzetta.it mercoledì 29 ottobre 2014 REDAZIONE DI MILANO VIA SOLFERINO 28 - TEL. 0262821 - REDAZIONE DI ROMA VIA CAMPANIA 59/C - TEL. 06688281 POSTE ITALIANE SPED. IN A.P. - D.L. 353/2003 CONV. L. 46/2004 ART. 1, C1, DCB MILANO ITALIA anno 118 118 -- Numero numero 255 Anno 255 1,40 € IL CASO DEI CONTRIBUTI SI E’ CONSUMATA UNA STORICA FRATTURA TRA IL PALLONE E GLI ALTRI SPORT ilCommento IL CALCIO NON CI STA MALAGO’ TRA DUE FUOCHI di RUGGIERO PALOMBO «Ci penso io, lascia fare a me...» è il sussurro di Malagò. Incantatore di serpenti? Con Tavecchio la disponibilità a una trattativa a fari spenti che possa finire con l’alleviare le ferite del calcio ha funzionato. Il Coni taglia ben 22,5 milioni. Ora si tratta Tavecchio: «Così ci umiliano». Ma attende il Consiglio federale del 14 novembre per decidere Sullo sfondo il taglio degli arbitri sui campi dei Dilettanti e lo stop ad alcune nazionali giovanili CATAPANO, IARIA, PICCIONI ALLE PAGINE 2-3 3 Il presidente della Federcalcio Carlo Tavecchio, 71 anni, lombardo. E’ in carica dall’agosto scorso L’ARTICOLO A PAGINA 25 LA PROVA DEL La nona giornata di A riserva molte sfide legate al numero nove Davanti a tutte il delicato match di San Siro tra Inter e Sampdoria Mazzarri all’esame Mihajlovic GENOA-JUVE TEVEZ NAZIONALE VUOL TORNARE AL GOL V ROMA-CESENA SI RIVEDE ITURBE IN PORTA SKORUPSKI Stasera per il tecnico nerazzurro può essere la partita della svolta Affronta il collega che da tempo sogna di sedersi sulla sua panchina CAGLIARI-MILAN INZAGHI LANCIA TORRES IN E ASPETTA IL FARAONE BIANCHIN ALLE PAGINE 4-5 ALTRI SERVIZI FINO A PAGINA 15 SERIE A 9a GIORNATA PARTITE 9 771120 506000 41 0 2 9> IERI SASSUOLO-EMPOLI OGGI (ore 20.45) ATALANTA-NAPOLI CAGLIARI-MILAN FIORENTINA-UDINESE GENOA-JUVENTUS INTER-SAMPDORIA PALERMO-CHIEVO ROMA-CESENA TORINO-PARMA DOMANI (ore 20.45) VERONA-LAZIO CLASSIFICA JUVENTUS ROMA UDINESE SAMPDORIA LAZIO MILAN NAPOLI INTER GENOA VERONA 22 19 16 16 15 15 14 12 12 11 * Una partita in più. FIORENTINA SASSUOLO* CAGLIARI TORINO ATALANTA EMPOLI* CESENA PALERMO CHIEVO PARMA 3-1 10 10 8 8 7 7 6 6 4 3 L’ANTICIPO EMILIANI, 2a VITTORIA PALLONE D’ORO CHE SCHIAFFO L’Empoli si illude poi nella ripresa è solo Sassuolo Nessun italiano tra le nomination Carletto e Conte sì FROSIO, PIERELLI A PAGINA 16 CONDO’, D’ANGELO A PAGINA 19 3 Berardi, 20, festeggiato dopo il gol 3 Carlo Ancelotti, 55, e Antonio Conte, 45 IL ROMPI PALLONE DI GENE GNOCCHI w Nell’intervallo con la Fiorentina Berlusconi è sceso negli spogliatoi e ha incontrato il suo allenatore: Montella. IN EDICOLA ECCO IL 2° VOLUME TUTTO LENDL DL AI RAGGI X C’E’ ANCHE MCENROE La prima uscita 1 , la seconda a 4,99 LA GAZZETTA DELLO SPORT 2 MERCOLEDÌ 29 OTTOBRE 2014 PRIMO PIANO ALESSANDRO CATAPANO VALERIO PICCIONI ROMA Non c’è solo la questione dei 62 milioni e mezzo alla Federcalcio diventati 40, del 41% della torta dei contributi Coni per il pallone più popolare, che è scesa al 26. Della «trattativa» di cui parla Tavecchio e del «dado è tratto» con cui risponde Malagò. E neanche delle acrobazie con cui il presidente del Coni ha di fatto reinventato i parametri per evitare che il taglio fosse una mannaia. È che ieri al Coni, in toni apparentemente composti, e al netto dei vari «pasdaran» o «falchi», il Salone d’Onore è diventato lo specchio di un patto saltato, di due mondi che ormai sono sempre più lontani. Una rottura in cui sembra sia saltata la terra di mezzo, svuotata di tutti i potenziali mediatori tranne uno, lo stesso Malagò, che però ha margini sempre più ristretti. IL CALCIO D A sinistra il presidente della Federcalcio Carlo Tavecchio, 71 anni. A destra Giovanni Malagò, 55 anni, numero uno del Coni GETTY Il miliardo e i 7 milioni «Non è lo sport che è contro il calcio, è una parte del calcio che è contro gli altri sport. Vi manca l’umiltà», dice Gianni Petrucci, oggi al basket, ieri al comando del Coni, un altro ex della terra di mezzo saltata. Mentre Giancarlo Abete, tornando in scena, con il solito aplomb ma con numeri brutali, si attesta sull’altra sponda: «La serie A ha 1 miliardo e 200 milioni di diritti televisivi, il Coni 7 milioni di ricavi commerciali». L’ex presidente della Federcalcio è convinto che l’operazione taglio sia un autogol: al grande calcio di una sforbiciata così non importa niente, ma così si indebolisce l’istituzione. Cioè la Figc. Una sfida nel Paese È come se in qualche modo, nel Consiglio nazionale del Coni, andasse in scena una replica all’ennesima potenza delle battaglie per l’uso del campo comunale fra la squadra di seconda categoria e la piccola scuola di atletica. O l’eterna contrapposizione fra chi la Gazzetta la comincia a sfogliare dalla prima o dall’ultima pagina, alla rovescia, come dice il titolo di un gruppo su facebook. O ancora fra quelli che in questo stesso Foro Italico ci vanno per vedere la Pellegrini, Federer o Bolt, e gli altri, i tifosi di Totti e di Klose. La «gara» nel sociale Questa competizione, pe- rò, ha in palio un titolo. Nello sciorinare le «76 mila squadre dietro le 40 d’elite», Carlo Tavecchio rivendica un primato. Tipo: l’Italia siamo noi. A un certo punto, sottolinea: «Ma lo sapete che ora si scommette anche sulle partite della serie D?». Si capisce che c’è una sfida su che cosa s’intenda su cultura sportiva. Malagò presenta orgoglioso il «Bilancio di sostenibilità 2013»: ci sono dentro le medaglie e i progetti sociali, il territorio e le Olimpiadi. La vera partita è: calciocentrismo contro un’«altra cultura sportiva». Petrucci dà atto a Malagò che lui questa partita la sta giocando. «Stai facendo meglio di me». E riscuote un applausone, «che non avevo mai avuto da presidente». Tutti si schierano, addirittura Binaghi protesta per motivi opposti a quelli di Tavecchio: «Avrei voluto parametri nudi e crudi, non posso ritenermi soddisfatto». Ma il capo del tennis fa un apertura al voto ponderato, «il calcio non può avere un solo voto», e chiede di andare avanti sull’accorpamento delle federazioni. «Non decido da solo...» La giornata non è una guerra, tutt’altro. Le parole sono composte. Ma il rischio che i toni si alzino è dietro l’angolo. Tavecchio lo fa capire quando parla di «falchi» e «colombe» anche dentro la Federcalcio. «Non decido da solo», dice. E allora ecco che dietro le quinte si fanno strada alcuni scenari: gli arbitri che non vanno più sui campi dei Dilettanti perché senza rimborso, le nazionali giovanili non inserite nell’attività Fifa che si fermano... Sono carte che vengono tenute nell’armadio, ma che Il patto saltato fra Coni e pallone Tavecchio: «Così ci umiliate» Taglio di 22,5 milioni Il presidente Figc: «Serve la trattativa» Malagò al lavoro, ma ha margini ristretti IL COMMENTO di RUGGIERO PALOMBO nella pagina opinioni & fanno parte dello scenario, come ipotesi estreme. Anche sulle scommesse si può aprire un fronte, ma su questo il percorso è accidentato e lontano. Non a caso lo stesso Tavecchio lo lascia indietro, sullo sfondo. La prospettiva di aprire una trattativa diretta con il Governo per chiedere una fetta dei proventi è come minimo faticosa. LA SPARTIZIONE DEI CONTRIBUTI Calcio (62.541.720 euro) 41,57% Totale 2014 150.462.683 euro 58,43% Altri sport (87.920.963 euro) Calcio (37.533.754 euro) 26,83% «Umiliati» In ogni caso, l’appuntamento del 14 novembre, il prossimo consiglio federale del calcio, se non diventa automaticamente un ultimatum, è un passaggio cruciale. «Uscire dal Coni? — dice rispondendo a una domanda Tavecchio — Noi vorremmo stare nel Coni. Il problema è che ci costringono ad applicare delle procedure che umiliano i rapporti». Una frase sibillina. «Il calcio che esce dal Coni? Non mi pare all’ordine del giorno», risponde Malagò. In ogni caso, il patto è saltato. Ora «nuova cultura sportiva» e «calciocentrismo» ne cercano un altro. Lo troveranno? © RIPRODUZIONE RISERVATA Totale 2015 139.901.428 euro 73,17% Altri sport (102.367.674 euro) GDS L’INTERVENTO IL RAPPRESENTANTE DEGLI ATLETI IERI SI È ASTENUTO Tommasi contesta: «Troppo peso ai risultati» ROMA Lui che del calcio e dei suoi interpreti è non solo un alto rappresentante, ma innanzitutto un prodotto di qualità, ieri ha cercato di volare alto, provando a tenere insieme quei mondi che ormai non trovano più punti di incontro. Nel silenzio degli altri illustri «calciofili» dopo le accuse di Beretta (perfino Claudio Lotito ha evitato l’argomento a Ballarò), ieri è stato il turno del più cauto (ma non meno incisivo) Damiano Tommasi, presidente dell’Associazione italiana calciatori, «ma qui — ha precisato — in veste di rap- presentante di tutti gli atleti nel Consiglio del Coni», Tommasi fu uno di quelli che votarono la delibera sui parametri oggi sotto accusa, salvo poi lamentarsi dello scarso coinvolgimento degli atleti: «In questa sede è ancora più evidente la poca considerazione nelle decisioni — aveva detto Tommasi prima del Consiglio —. La ripartizione dei contributi, nè la discussione, si è svolta alla presenza degli atleti, o dei loro rappresentanti». Ieri l’ex centrocampista della Nazionale, uno dei più convinti sostenitori di Albertini nella corsa (persa) alla Figc, ha preferito non schierarsi. «Mi asteng o » , h a a n n u n c i a to i l « Il rischio è che prevalga solo la logica delle vittorie ad ogni costo DAMIANO TOMMASI PRESIDENTE AIC presidente dell’Aic, «ti capisco», gli ha fatto subito eco Giovanni Malagò. Il rischio Poi, le sue contestazioni. Indirizzate più ai criteri scelti per fissare i parametri che ai ricalcoli che hanno prodotto, infliggendo la sberla da 22,5 milioni al calcio. «Viene dato troppo peso alla preparazione olimpica e all’alto livello (il 72%, ndr) — la sintesi dell’intervento di Tommasi —. Se uno sa che vincendo una medaglia si quadruplicano i contributi, è chiaro che si corre il rischio che alla fine prevalga solo la logica dei risultati ad ogni costo». Un’allusione che ha inserito nel dibat- « Non so quante medaglie avremo a Rio, ma faremo di tutto perché siano pulite GIOVANNI MALAGÒ PRESIDENTE CONI tito un argomento scomodo, soprattutto per i sostenitori dei cosiddetti «altri sport»: il doping. Di nuovo di stringente attualità per più di una federazione sportiva. E qui Giovanni Malagò non ha potuto far altro che rassicurare Tommasi e gli altri scettici. «Se legare i contributi alle federazioni con i risultati sportivi può alimentare la voglia di risultato ad ogni costo? — si è chiesto retoricamente il presidente del Coni — Non so quante medaglie vinceremo a Rio, ma faremo di tutto perché siano pulite. Non dico che nel passato non sia stato così, ma ci sono riflessioni ed insinuazioni delle quali devo prendere atto». «E comunque — ha aggiunto — su questo tema ci saranno presto delle novità». a.cat.-v.p. © RIPRODUZIONE RISERVATA MERCOLEDÌ 29 OTTOBRE 2014 ICE NO Coni sottolineava la rottura storica, dichiarandosi contrario rispetto alla lunga storia «dialettica» che ha cucito nei decenni il rapporto fra Coni e calcio. Più tardi, in Consiglio nazionale, Malagò ha però contestato questa ricostruzione: «Ci sono stati sempre tanti momenti di tensione, nel 2003 lo stesso Carraro, da presidente della Federcalcio, citò al Tar il Coni di Petrucci per 110 milioni di euro, sulle scommesse». Finì con una transazione. Giomi riapre Nel pomeriggio, Nuoto e atletica guadagnano di più Alla fine scoppia il caso scherma Giomi apre al calcio: «Studiamo insieme per il 2016» Fis sottovalutata: rientra solo in extremis il no di Scarso Due contrari in giunta, Carraro e Abete. Due astenuti in Consiglio nazionale, Iacoianni della motonautica e Damiano Tommasi. Così la nuova geografia dei contributi ha scavalcato l’asticella. I 139 milioni destinati ai contributi «sportivi» - nel resto ci sono il personale, i progetti per la scuola, i gruppi sportivi militari, gli impianti - sono stati divisi portando il calcio dentro la gabbia dei parametri. Resta in ballo un tesoretto, che nel frattempo, è diventato un «tesorettino», «meno della metà», dice Malagò, 4-5 milioni di euro. Il gioco dei numeri avrebbe condannato il calcio a un contributo di una decina di milioni di euro, mentre alcune federazioni avrebbe- ro avuto il 250 per cento in più. A quel punto, è intervenuto il presidente del Coni: ha portato la Figc a quota 40 (ai 37,5 di base vanno aggiunti i 2,4 della cosiddetta «mutualità»: ieri il conto portava a meno 20, oggi siamo 22,5), ha fissato un tetto per gli aumenti (il 30 per cento), ridisegnando di fatto la mappa. Nuoto e atletica sono gli sport che hanno guadagnato di più dalla distribuzione: un milione. Carraro all’attacco La giorna- ta era cominciata con lo scontro in giunta dove Abete e Carraro, insieme con Tavecchio, presente come «invitato» da Malagò, avevano attaccato. Soprattutto l’ex presidente del 4 IL NUMERO 45 federazioni sportive nazionali a cui il Coni riconosce i propri contributi gli schieramenti si sono riproposti. Malagò ha ricordato che nonostante il taglio, il «calcio prenda ancora quasi 7 volte il contributo alla seconda federazione». Carraro, Tavecchio e Abete sono tornati alla carica. Alla fine, Alfio Giomi, proprio il presidente dell’atletica che aveva aperto il fronte ormai molti mesi fa, ha aperto a un cambio di parametri. «Torniamo in Commissione, anche con il calcio, per parlarne. Diamoci sei mesi». Un percorso che Malagò ha sostanzialmente condiviso. Naturalmente con vista 2016. Giomi è soddisfatto: «Sono contento per come si è conclusa la vicenda. Quello di prima non era un patto, ma una situazione che tutte le federazioni subivano. Ora abbiamo aperto una strada per valutare la consistenza di ciò che facciamo. Tutti abbiamo bisogno di essere meno autoreferenziali, non possiamo dire sempre “io sono più bravo”». Cercare soldi Polemiche a parte, per tutti c’è ora un imperativo: trovare più soldi. Fuori dal solito circuito contributivo. Lo dice chiaro e tondo Luca Pancalli, il presidente del Comitato Paralimpico. Lui ha conservato il finanziamento statale (6 milioni) e avuto un più 100mila dal Coni. «Ma la verità è che ora bisogna darsi da fare sempre di più. E fuori da qui». Federazioni Cifre in milioni di euro FGI Ginnastica FIB Bocce FIBa Badminton FIBS Baseball-Softball FIC Canottaggio FICK Canoa-Kayak FIDAL Atletica Leggera FIDASC Armi Sportive Caccia FIDS Danza Sportiva FIG Golf FIGH Handball/Pallamano FIGS Squash FIH Hockey (prato/indoor) FIHP Hockey e Pattinaggio FIJLKAM Judo-Lotta-Karate-Arti Marz. FIM Motonautica FIN Nuoto FIP Pallacanestro FIPAV Pallavolo FIPE Pesistica FIPM Pentathlon Moderno FIPSAS Pesca-Att. Subacquee FIR Rugby FISE Sport Equestri FISG Sport Ghiaccio FISI Sport Invernali FISW Sci Nautico e Wakeboard FIT Tennis FITA Taekwondo FITARCO Tiro con l'Arco FITAV Tiro a Volo FITeT Tennistavolo FITri Triathlon FIV Vela FMI Motociclismo FPI Pugilato UITS Tiro a Segno FICr Cronometristi FMSI Medico Sportiva AeCI Aereo Club ACI Automobil Club CIP Comitato Paralimpico FIGC Giuoco Calcio v.p. L’Italia è un paese “calciocentrico” e bisogna tenerlo bene a mente ogni volta che si prova a mettere il naso fuori dal cortile per vedere cosa succede ai nostri vicini di casa. Come nel caso dei contributi pubblici. Un confronto con l’estero, senza le dovute precauzioni, sarebbe fuorviante. Di sicuro, prendendo i numeri nudi e crudi, una certezza ce l’abbiamo: in nessuna grande nazione europea i fondi annuali destinati Inghilterra Proprio qualche mese fa la Football Association, l’equivalente Oltremanica della nostra Federcalcio, si è vista decurtare di 1,6 milioni di 2014 Differenza 15,44% 7,37% 7,11% 26,14% 2,86% 9,92% 8,62% 19,35% 2,04% 8,75% 27,40% 27,30% 12,84% 22,67% 4,83% 22,33% 4,77% 22,08% 21,95% 23,60% 27,12% 22,67% 11,60% 22,47% 14,68% 16,79% 7,20% 13,43% 4,73% 25,14% 26,07% 20,49% 17,77% 28,56% 25,29% 12,24% 7,36% 21,90% 23,98% 6,65% 16,57% 3,81% 4,45% 10,31% -39,99% *Vanno aggiunti 2,4 milioni della mutualità 2015 GDS © RIPRODUZIONE RISERVATA La via francese: ai club i ricavi delle scommesse al calcio raggiungono i 62,5 milioni che la Figc ha incassato finora. Ma tutto va calato nelle realtà locali, nei rapporti di forza tra una disciplina e l’altra, nella cultura sportiva di questa o quella comunità, nel peso sociale-economico-fiscale del pallone che, si sa, in Italia raggiunge vette elevatissime. Al netto di questa doverosa premessa, ecco cosa emerge. 2015 4.587.062 3.973.605 3.788.212 3.528.341 1.115.860 1.041.836 1.465.435 1.161.710 2.004.549 1.948.860 3.406.243 3.098.871 2.664.054 2.452.638 6.116.730 5.125.071 422.830 414.371 638.741 587.356 1.332.626 1.045.985 1.464.329 1.150.261 569.796 504.966 1.722.659 1.404.304 1.545.129 1.473.938 4.392.825 3.591.069 1.224.111 1.168.377 5.762.693 4.720.286 3.688.296 3.024.519 3.825.970 3.095.541 1.989.469 1.565.049 1.510.127 1.231.036 1.140.316 1.021.777 2.696.933 2.202.116 4.376.983 3.816.793 2.298.816 1.968.346 2.775.140 2.588.750 4.946.715 4.360.873 1.122.360 1.071.696 3.456.418 2.762.004 1.962.590 1.556.755 1.902.869 1.579.233 3.006.401 2.552.694 1.551.437 1.206.786 1.228.571 980.585 2.841.710 2.531.882 1.698.053 1.581.571 3.216.611 2.638.693 2.148.546 1.732.960 801.750 751.750 351.670 301.670 1.362.604 1.312.604 1.173.435 1.123.435 1.070.000 970.000 37.533.754* 62.541.720 FCI Ciclismo ALL’ESTERO IN INGHILTERRA LA FEDERAZIONE RICEVE DALLO STATO MENO DI 10 MILIONI ALL’ANNO MARCO IARIA @marcoiaria1 3 I CONTRIBUTI DEL CONI FEDERAZIONE PER FEDERAZIONE FIS Scherma La scherma protesta Tutto sembrava filare liscio verso la fine della giornata, quando si è riunita di nuovo la Giunta. In pratica, per votare la traduzione dei criteri in generali in numeri per l’una o per l’altra federazione. Soltanto la cifra del calcio era stata praticamente ufficializzata. E quando il velo alle altre cifre è stato tolto, è arrivato un altro guaio. È scoppiato il caso della scherma, che usciva dal tunnel dei parametri senza gli aumenti immaginati. Il presidente Scarso, che è anche vicepresidente del Coni, si è arrabbiato minacciando addirittura il voto contro. La protesta è poi rientrata. A quel punto, soltanto Abete ha votato no. LA GAZZETTA DELLO SPORT In nessun grande Paese europeo i fondi del calcio raggiungono le quote italiane La Federcalcio spagnola vi ha rinunciato La Germania finanzia i progetti sterline il contributo da 30 milioni per il 2013-17 versato dall’ente statale Sport England: il risultato è che ogni anno la FA percepisce nemmeno 10 milioni di euro di soldi pubblici, un’inezia rispetto a un fatturato da quasi 400 milioni, che è più del doppio di quello Figc. Va ricordato, però, che per fronteggiare l’hooliganismo negli anni Novanta il calcio ricevette un aiuto non banale dal governo: attraverso il Football Trust alimentato da una deduzione sul prelievo fiscale dei giochi, fino al 2000 furono erogati 200 milioni di sterline ai club per costruire una nuova generazione di stadi. Altrove Qualcosa di simile sta avvenendo in Francia da 4 anni. Federazione e Ligue ricevono l’1% dei ricavi dalle scommesse ed è per questo che SULL’INIBIZIONE FIN nel bilancio 2012-13 della FFF ci sono solo 2,3 milioni di sovvenzioni del ministero della Gioventù e dello Sport. Zero contributi, invece, per la Spagna. Lì la Federazione vi ha rinunciato nel 2012, dopo i 7,5 milioni ricevuti l’anno prima, anche per evitare di essere assoggettata al controllo contabile del Consejo Superior de Deportes. E in Germania? I club di calcio hanno beneficiato del volano del Mondiale 2006 (1,4 miliardi la spesa pubblica) per rifare gli stadi. Non c’è un contributo fisso per le casse federali ma, come ha spiegato il d.g. della Figc Michele Uva, «la Federazione tedesca riceve soldi dallo Stato per alcuni progetti, 55 milioni solo sul progetto per l’integrazione delle seconde generazioni». © RIPRODUZIONE RISERVATA La Caf del nuoto rinvia il verdetto su Malagò La Caf del nuoto ha spostato un’altra volta il verdetto sull’appello del presidente Malagò contro l’inibizione di 16 mesi decisa in primo grado per il caso delle frasi pronunciate in giunta Coni sul «doppio uso delle fatturazioni da parte della Fin». La vicenda riguarda la denuncia alla procura della Repubblica di Roma sul caso dei lavori alla piscina del Foro Italico. Dopo la decisione della Caf, Malagò potrebbe comunque appellarsi al Collegio di Garanzia, che si era già pronunciato sull’«incompetenza» delle federazioni in questo genere di vicende. 4 LA GAZZETTA DELLO SPORT MERCOLEDÌ 29 OTTOBRE 2014 SERIE A CAMPIONATO LA PROVA DEL IL PROGRAMMA SASSUOLO EMPOLI (ieri) 3 1 INTER SAMPDORIA ATALANTA NAPOLI CAGLIARI MILAN FIORENTINA UDINESE GENOA JUVENTUS PALERMO CHIEVO ROMA CESENA TORINO PARMA VERONA LAZIO (domani) Inzaghi, Tevez, Rocchi Quante sfide in una sera Il top? Mazzarri-Mihajlovic 9 S NOVE PER TRE Possibili stelle del mercoledì. Icardi da ex con la Samp, a cui ha già fatto 2 gol. Torres titolare come piace a Berlusconi. Higuain a Bergamo, campo incubo per il Napoli WM cerca 9 mesi di fiducia, Sinisa i 9 risultati utili, l’Apache il 9o gol Sulla carta può essere il giorno della Roma e di Higuain, il re dei «9» Perché vedere LA 9ª GIORNATA ORE 20.45 LUCA BIANCHIN @lucabianchin7 Nove è un comune in provincia di Vicenza e la squadra del paese - nome completo, A.C. Nove Stefani Consulting - è ultima nel girone B di Promozione. Magari arriverà in A tra 9 anni, ma qui conta poco. Qui importa che siamo alla nona giornata e, se non si fosse capito, nell’infrasettimanale c’è un numero che ricorre. Nelle partite di oggi e domani - quante sono? domanda stupida - parecchie squadre sono alla prova del nove, vecchio trucco da verifica sulle moltiplicazioni. Inter, Milan, Napoli, Juve, Roma: sono tutte coinvolte e tutte giocheranno in notturna. Fischio d’inizio alle 20.45... che poi sono le 9 meno un quarto. I 9 MESI DI MAZZARRI Mazzarri-Mihajlovic è il duello su cui la serata ruota emotivamente. San Siro potrebbe fischiare Mazzarri, un déjà vu, e magari accla- Genoa Milan Napoli In A 999 risultati utili: a 1000 con la Juve? Inzaghi cambia: 9 formazioni in 9 turni Incubi a Bergamo: 9 stop nelle ultime 10 Il Genoa per 999 volte ha fatto punti in Serie A, tra vittorie e pareggi. In casa contro la Juve vuole arrivare alla cifra tonda: non vince lo scontro a Marassi dal 2009: 3-2 nel finale ANSA A PAGINA 9 Qual è il Milan titolare? Difficile dirlo: Inzaghi ha cambiato 9 squadre titolari in 9 turni. Stasera a Cagliari sceglierà Torres dal primo minuto: il «9» che piace a Berlusconi LIVERANI A PAGINA 12 Due ex come Cigarini e Denis (più Stendardo): l’Atalanta a Bergamo è insidiosa per il Napoli. Ha vinto solo una volta delle ultime 10 tra A e B. Nella foto ANSA, Denis-gol nel 3-0 di febbraio A PAGINA 15 MERCOLEDÌ 29 OTTOBRE 2014 LA GAZZETTA DELLO SPORT 5 Inter Sampdoria Juventus Mazzarri-Mihajlovic: chi allena tra 9 mesi? Sinisa alla Boskov: caccia ai 9 risultati utili Tevez si è fermato. Obiettivo 9 gol stagionali La stagione 2015-16 inizierà il 30 luglio, con il preliminare di Europa League. L’Inter in 9 mesi deve decidere se confermare Mazzarri: tra i candidati c’è Mihajlovic, l’avversario di oggi ANSA A PAGINA 6 La Samp dello scudetto, nel 1990-91, iniziò la stagione con 9 risultati utili. Poi perse il derby. Mihajlovic vuole eguagliare Boskov... poi penserà a Samp-Fiorentina, la decima da ex LIVERANI A PAGINA 7 Subito sei gol in campionato e due in Champions. Poi l’Apache si è fermato: a secco contro Sassuolo, Olympiacos e Palermo. La Juve gli chiede il gol numero 9 a Genova REUTERS A PAGINA 8 mare Mihajlovic, candidato alla panchina per il prossimo anno. La stagione 2015-16 inizierà tra 9 mesi, con il terzo turno preliminare di Europa League, e la domanda è d’attualità: chi sarà l’allenatore dell’Inter? Mazzarri spera e chiede una mano a un ex nobile: Icardi. Il suo «9». LE 9 PARTITE DELLA SAMP Mihajlovic avrebbe un altro motivo per portare un punto a Genova. La Samp è una delle due imbattute e il decimo risultato utile da inizio stagione lo metterebbe al livello di Boskov. Nella stagione dello scudetto, la Samp perse solo alla decima... anche se quella partita valeva doppio: derby col Genoa, gol di Branco. Sinisa lo sa: «Per noi San Siro sarà la prova del nove». Se lo dice lui... I 999 RISULTATI UTILI DEL GENOA Sempre Genoa-Juve. Nello sport, 999 è il nome di una Ducati ma oggi a Genova significa altro. Il Grifone, tra vittorie e pareggi, ha 999 risultati utili in A. L’infrasettimanale è una sfida perché il millesimo sorriso contro la Juve farebbe effetto. Molto più che in Udinese-Genoa. inoltre... LE 9 SQUADRE DEL MILAN Nove e non solo nove. L’infrasettimanale offre altre prove, altri incroci. La Lazio cerca la vittoria consecutiva numero 5: nei cinque grandi campionati, sono a 4 solo Pioli, il Real e il Wolfsburg. Palermo-Chievo deve confermare la fama di partita bislacca: negli ultimi cinque precedenti in A, un 4-1, un 44, un 1-3, un 3-1 e un 3-0. Altro che noiosi 1-1 da salvezza. Fiorentina-Udinese invece pare da 1 fisso: la Viola vince da 6 anni lo scontro diretto in casa. Stramaccioni ricorda quando in Fiorentina-Inter 4-1 gli cantavano: «Il pallone è quello giallo». Buone notizie: quella palla tornerà sabato. Stasera si continua con la bianca. Il Genoa è a 999 risultati utili in A Napoli a Bergamo, dove non ha vinto in 9 delle ultime 10 Rocchi torna in Toro-Parma. Avrà dimenticato le 9 decisioni di Juve-Roma? I 9 GOL DI TEVEZ A proposito di Genoa, a Marassi arriva la Juve. Allegri ha pensato a lungo al centravanti - Llorente o Morata? - ma non ha dubbi su Tevez. L’Apache è partito fortissimo, poi si è fermato. Non segna da tre partite (Sassuolo, Olympiacos e Palermo) ed è fermo a 8 gol: 6 in A più 2 in Champions. Il prossimo sarebbe il nono e sarebbe pesante: nelle ultime due trasferte, Allegri ha fatto un punto. Zeman nel 2012-13 è stato il nono esonerato in A ma stavolta non rischia. Piuttosto, Inzaghi a Cagliari manderà in campo il nono Milan in nove partite. Ha cambiato sempre formazione. Berlusconi forse non gradirà ma di certo apprezzerà la scelta del centravanti: gioca Torres, 9 di nome e di fatto. LE 9 VOLTE DEL NAPOLI Il 9 più quotato è Higuain ma oggi a Napoli il numero preoccupa. Non per la smorfia - il 9 fa riferimento ai figli, e Benitez non è tornato dalla famiglia... - ma per la tradizione. Nelle ultime 10 trasferte a Bergamo, tra A e B, il Napoli ha vinto solo una volta. Nelle altre 9, meglio l’Atalanta. I 9 GOL DELLE PUNTE DELLA ROMA STRAMA NELLA CITTÀ MALEDETTA, LA LAZIO PER LA QUINTA VITTORIA campo difficile, Milan a Cagliari. Sembra la giornata della Roma, stra-favorita contro il Cesena. Partita da goleada, da attaccanti. Finora in campionato si sono divisi i gol: 3 Destro, 2 Totti e Ljajic, 1 Iturbe e Gervinho. In totale, 9. 4 IL NUMERO I 9,9 MILIONI DI TORO-PARMA Torino-Parma è la partita più strana. A maggio si giocavano l’Europa, poi decisa in tribunale, oggi pensano a salvarsi. Il Toro con serenità, il Parma con l’angoscia di chi è ultimo con 3 punti. Nasce tutto in estate: l’Europa League avrebbe portato a Ghirardi prestigio e soldi. Quanti? Fino a 9,9 milioni, il massimo che una squadra può ricavare dalla vecchia Uefa. LE 9 SCELTE DI ROCCHI Sulle squadre si è detto tutto, o quasi. Però in questa storia da mille e una notte (o forse erano 999?) c’è un personaggio a sorpresa. TorinoParma sarà arbitrata da Rocchi, che torna a 24 giorni da Juve-Roma. Quel giorno prese 9 decisioni pesanti: i quattro rigori (tre dati, uno negato a Marchisio), le tre espulsioni (Morata, Manolas, Garcia), il recupero discusso del primo tempo e il gol assegnato a Bonucci. P.s.: ma questa «prova del 9» in matematica com’era? È tutta una somma di cifre per controllare il risultato di una moltiplicazione. Difficile. Più semplice calcolare quanti punti ci sono tra la quota salvezza e la quota-Europa League. Indovinate un po’... Juve a Genova, Inter-Samp, Napoli su un 3 le squadre che non hanno in rosa un giocatore con il numero 9: Fiorentina, Sassuolo e Udinese. Nel Chievo il 9 era di Bentivoglio, passato in estate al Brescia, dove gioca con il 29 © RIPRODUZIONE RISERVATA Roma Torino-Parma Rocchi Le punte già a 9 reti: goleada al Cesena? Dai 9,9 milioni dell’Europa alla salvezza Torna dopo le 9 decisioni di Juve-Roma Destro è a 3 gol, Totti e Ljajic a 2, Iturbe e Gervinho a 1. Gli attaccanti della Roma sono già a 9 gol in A e promettono di crescere: c’è Roma-Cesena, in teoria l’impegno più facile GETTY A PAGINA 11 A maggio Torino e Parma (nella foto LIVERANI, Immobile e Cassano) si sono giocati il posto in Europa League, che può portare fino a 9,9 milioni. Lo scontro di oggi vale molto meno A PAGINA 14 Tre rigori dati, uno negato, tre espulsioni, il recupero allungato nel primo tempo e il gol concesso a Bonucci: Rocchi in Juve-Roma fece 9 scelte difficili. È stato fermato, torna oggi ANSA A PAGINA 14 6 LA GAZZETTA DELLO SPORT MERCOLEDÌ 29 OTTOBRE 2014 SERIE A 4 Elettricità 7 Mazzarri I NUMERI i precedenti in Serie A tra Mazzarri e Mihajlovic. Bilancio favorevole al tecnico interista: 2 vittorie, 4 pareggi e una sconfitta. L’unico k.o. in SampdoriaBologna 0-3, nel 2008-09. Poi tre pareggi quando WM era a Napoli e Mihajlovic a Firenze. Poi le due sfide del campionato scorso: 1-1 a San Siro e 0-4 a Marassi 0 le volte in cui una squadra allenata da Mihajlovic ha mantenuto la porta inviolata quando ha incontrato l’Inter. Il bilancio parla di sei partite, con una vittoria di Sinisa (Catania-Inter 3-1, nel 200910), un pareggio e quattro sconfitte. Per un totale di 13 reti subite Walter Mazzarri, 53 anni, seconda stagione all’Inter BOZZANI Contro Mihajlovic e i fischi di San Siro per lanciare l’Inter Un anno fa la vittoria sulla Samp portò l’Europa e allontanò il fantasma di Sinisa. WM ci riprova LUCA TAIDELLI @LucaTaidelli MILANO Altra notte da brividi a San Siro. Perché l’Inter continua a stentare ma con i tre punti di Cesena e quelli accumulati prima di incepparsi col Cagliari, se oggi batte la Sampdoria accorcia sull’Eurozona e sabato a Parma può fare un ulteriore salto in classifica. Spalle larghe e spregiudicatezza Lo scenario al Meazza sembra scontato: pubblico a spingere la squadra e consueta razione di fischi per Walter Mazzarri. «Siamo in emergenza, ma con la bella atmosfera vista contro il Napoli possiamo ripetere quella buona partita, sperando che stavolta gli episodi ci diano ragione» ha detto ieri WM. Che si concentra sul campo e ha le spalle larghe. Ovunque abbia allenato in carriera (Samp compresa), WM ha avuto momenti di difficoltà, anche am- bientale, ma ha sempre portato a termine la sua missione mantenendo pulita la fedina penale. Leggi zero alla casella esoneri. Ad aggiungere ulteriore pepe al match però c’è la sfida con l’uomo che nell’immaginario popolare interista sarebbe il successore ideale. Perché Sinisa Mihajlovic ha cuore (anche) nerazzurro, avendo giocato e allenato a Milano, seppur come secondo di Mancini. Perché Mihajlovic ha avuto meno pressioni ma pure meno tempo del collega per gestire il cantiere blucerchiato (è subentrato a Delio Rossi in novembre), però ci ha messo idee chiare e spregiudicatezza. Tanto che stasera verrà a sfidare il suo passato con tre punte ma anche – esclusa la Juve stellare – con la miglior difesa e con l’unica squadra imbattuta. E se i blucerchiati usciranno indenni da San Siro faranno la storia perché un avvio di stagione con 9 risultati utili era arrivato solo l’anno dello scudetto con Boskov. Vero anche che l’Inter in casa contro la Samp ha una striscia positiva di 14 gare (8 vittorie e 6 pareggi). L’ultimo k.o. risale CONTRATTO CON PIRELLI Tronchetti prende tempo: «L’accordo vale altri due anni» Tra i nodi da sciogliere per Thohir, che sarà a Milano il 7 novembre, quello del rinnovo della sponsorizzazione con il main sponsor Pirelli, in scadenza nel 2016. «C’è un contratto che dura altri due anni» ha tagliato corto ieri Marco Tronchetti Provera. Difficile che la situazione si definisca prima di aprile. E la strada per il sì rimane in salita. al ‘96: un 3-4 con doppietta di Montella e ciliegine di Franceschetti e Mancini. Perché all’Inter gli ex non finiscono mai. La difesa blucerchiata era guidata da tal Sinisa Mihajlovic... incubo ricorrente. Bilancio ed esordi Resta il fatto che stasera i riflettori se li prenderanno i due tecnici. Che sono all’ottavo incrocio in Serie A, con un bilancio che premia Mazzarri (2 vittorie, 4 pareggi e una sconfitta), anche grazie ai risultati della scorsa stagione.Due match molto strani, ma che qualche indicazione possono comunque darla, anche perché l’ossatura delle due squadre non è cambiata poi tanto. L’1 dicembre scorso – esordio di Sinisa in trasferta e di Thohir in tribuna come presidente –, l’Inter scappa al 17’ con Guarin ma poi rincula fino all’1-1 di Renan all’89’. Possesso palla (44%-56%), occasioni create (7-12), tiri in porta (2-5) e percentuale di giocate sulle fasce tanto care a WM (58%-60%) premiano gli ospiti. Anche perché costretti a rincorrere. ricordi Maurito-Rodrigo senza pietà nella domenica dei gol argentini 13’ PRIMO TEMPO Icardi sotto la sua ex gradinata Maurito porta in vantaggio l’Inter e va ad ascoltare i fischi del Ferraris. Inter avanti dopo soli 13 minuti ANSA 18’ SECONDO TEMPO La doppietta di Icardi Ancora Maurito, questa volta nel secondo tempo: l’attaccante segna il momentaneo 3-0. In mezzo ci fu il gol di Samuel BOZZANI 34’ SECONDO TEMPO La parola fine di Palacio Ci pensa Rodrigo a chiudere ogni discorso con il 4-0 definitivo. Partita in cassaforte a poco più di dieci minuti dalla fine BOZZANI IL PRECEDENTE LO SCORSO APRILE SEGNARONO TRE DEI QUATTRO GOL CON CUI SOTTERRARONO I DORIANI Icardi&Palacio: la coppia che sa come fare Perché vedere INTER-SAMPDORIA La più emotiva, la più difficile in schedina, la più pesante. Icardi-Romagnoli, sfida da calcio 2020, e San Siro senza aureola: fischierà Mazzarri? Meazza, ore 20.45 MATTEO BREGA Sei mesi fa ne fecero tre in due alla difesa della Sampdoria. Mauro Icardi (doppietta) e Rodrigo Palacio sanno come si fa contro la difesa che oggi è la seconda migliore del campionato insieme con la Roma e dietro solo alla Juventus. Precisione Quel 13 aprile fu un pomeriggio di gloria per Icardi al Ferraris dopo il mancato saluto con Maxi Lopez per le vicende legate al rap- porto con Wanda Nara. La freddezza, l’indifferenza, infine i fischi della tifoseria doriana. Mauro Icardi gestì così il ritorno a Genova. Walter Mazzarri ha bisogno di loro due in un momento così delicato. L’istinto del bomber di Maurito, la capacità di lavorare per la squadra di Rodrigo (il quale ha sommato 126 passaggi positivi finora contro i 91 del collega). Ai raggi X I dati Opta sviscerano sezione per sezione il campionato disputato fin qui dai due attaccanti. Icardi cerca poco la profondità, vive nel cuore dell’area e ha una sensibilità profonda nel capire dove finirà il pallone giusto. Rispetto a Palacio subisce meno della metà dei falli (4 a 10), ma crea di più (8 occasioni a 5). La natura dei due emerge in questi primi due dati. Il terzo dato invece sorprende. Nel 78% dei casi Palacio, quando calcia, trova lo specchio della porta (7 volte su 9). Icardi meno della metà delle volte (42%, 8 su 19). Maurito tira il doppio, ma aumenta anche la forchetta dell’errore. E per la legge dei grandi numeri il gol in campionato manca a Palacio che non segna da quel famoso 4-1 alla Lazio del 10 maggio scorso. Oggi fanno 172 giorni senza un gol in campionato, senza un gol in nerazzurro visto che il rigore contro l’Atalanta fu respinto da Sportiello poco più di un mese fa, il 24 settembre scorso. La partita contro la Lazio tra l’altro è l’ultima nella quale andarono a segno sia Icardi sia Palacio. Mazzarri ha bisogno anche di questo, di rive- I due attaccanti non segnano nella stessa partita dal 10 maggio scorso contro la Lazio dere che il feeling tra i due si tramuti in gol per il morale, per la squadra, per la testa. Perché il periodo di crisi (leggi alla voce infortunati) non è ancora concluso e i due dovranno portare avanti l’attacco per un po’ ancora. La prossima pausa per le nazionali, forse questa volta benedetta, è distante. Prima ci sono Sampdoria, Parma, Saint Etienne e Verona. Curiosità Lo studio delle finalizzazioni portato avanti dalla Opta infine regala una curiosità. Dei 14 gol segnati in campionato dall’inter, 9 si sono infilati nell’angolo basso alla sinistra del portiere. Casualità o uno studio scientifico? Propendiamo più per la prima, però ora Romero lo sa... Più equilibrato invece l’attacco blucerchiato. Dei 9 gol, 4 sono entrati alla destra e 5 alla sinistra. Mihajlovic ha trovato l’equilibrio anche qui. © RIPRODUZIONE RISERVATA GLI INFORTUNATI NON RECUPERANO Thohir: «Dura senza esterni In un mese il punto mercato» APPIANO GENTILE (l.t.) Ventidue convocati e Primavera di Vecchi «spolpata» per il match di oggi col Varese. L’emergenza continua in casa Inter e Mazzarri per la sfida contro la Samp chiama oltre ai baby attaccanti Bonazzoli, Camara e Puscas (già in panchina a Cesena) anche il difensore Camara. Formazione quasi obbligata, con una sola variazione rispetto al Manuzzi. Al centro della difesa dovrebbe rientrare Vidic, con Ranocchia che torna a destra e Campagnaro in panchina. Si era ipotizzato un turno di riposo per Kovacic, ma il croato stringerà i denti. L’eventuale turnover verrà rimandato tra Parma e Saint Etienne, quando torneranno Guarin, Nagatomo e forse Osvaldo. THOHIR TRA CAMPO E SOCIETÀ A confermare l’emergenza, le parole di Thohir da Giacarta: «Abbiamo fuori quasi tutti gli esterni. A fine novembre valuteremo dove e come intervenire nel mercato di gennaio. Grande rispetto per la decisione di Moratti. Restano da fare molti cambiamenti, anche nel management». © RIPRODUZIONE RISERVATA MERCOLEDÌ 29 OTTOBRE 2014 7 4 «È vero, sogno l’Inter 6 I NUMERI 9 le vittorie di Mazzarri Il tecnico in carriera ha vinto 6 volte contro la Sampdoria su 14 incroci. Per il resto 3 pareggi e 5 k.o. i risultati utili consecutivi della Sampdoria in campionato tra la scorsa e questa stagione. Il bilancio parla di 4 vittorie e 5 pareggi. L’ultimo stop risale all’11 maggio in casa contro il Napoli (2-5). 2 Far West a Marassi Nel ritorno – Mihajlovic in tribuna per squalifica – è Far West, con Icardi e Maxi Lopez a duellare per Wanda, l’espulsione di Eder e i miracoli di Handanovic perché i nerazzurri – come domenica a Cesena – con un gol (Maurito, con Marassi inferocita che urlava «uccidetelo») e un uomo in più vanno in tilt per un tempo, prima di dilagare con Samuel, ancora Icardi e Palacio. Morale buffa Quasi tutti i valori di cui sopra quel 13 aprile si ribaltano a favore dell’Inter, che dopo il k.o. interno con l’Atalanta e i pareggi assurdi contro Udinese, Livorno e Bologna si rimette in sella proprio a Genova. Quei tre punti, sommati a quelli di Parma sei giorni dopo, di fatto garantiscono all’Inter il quinto posto e di conseguenza a Mazzarri la conferma. La morale buffa insomma è che per certi versi quel giorno Mihajlovic perde due volte: il match e la possibilità di coronare il sogno di allenare l’Inter. Tutto soltanto rimandato? le gare consecutive interne senza vittorie in campionato per l’Inter. I nerazzurri arrivano dal pareggio contro il Napoli (2-2) e dal k.o. contro il Cagliari (1-4). L’ultimo successo è del 24 settembre (2-0 all’Atalanta). © RIPRODUZIONE RISERVATA ANCORA PUNTURE SUL WEB «Thohir cicciobello» Anche la Christillin offende il presidente Sul suo blog scrive: «Piccoletto ciccione indonesiano». Poi lo toglie. Intanto Ferrero si scusa sarcastici su Thohir rimasto solo con il nome da organigramma: presidente. Dall’Indonesia non è arrivata alcuna risposta né alla Christillin (tifosa della Juve ed ex presidente del Comitato Promotore dell’Olimpiade invernale di Torino 2006) né a Massimo Ferrero, presidente della Samp, che domenica lo aveva etichettato come «filippino». Il numero uno doriano sembra che si sia scusato con Thohir attraverso una lettera, come ha riferito Claudio Lotito. Il presidente dell’Inter Erick Thohir ed Evelina Christillin ANSA Un’altra correzione «La mia era solo una battuta, che è stata strumentalizzata. Agnelli ha detto ben di peggio, ma nessuno gli ha mai fatto nulla, perché ha i giornali». Ferrero si è espresso così a «Te la do io Tokyo» sulla radio romana CentroSuonoSport. «Credo che Thohir sia un uomo molto intelligente, non ho nulla contro di lui. Volevo solo difendere Moratti che è un grande uomo e ha dato tanto al calcio italiano. Volevo solo difendere l’italianità». Ferrero sottolinea che «bisogna rispettare il lavoro dei giornalisti. Ora, però, possono buttare la penna. Se quello che dico è così facile da fraintendere, vorrà dire che studierò da presidente e poi tornerò a parlare. Per ora, entro in silenzio stampa». Il titolo del post invoglia la lettura: «Cosa rimane all’Inter senza Moratti?». L’ultimo paragrafo, però, si apre con la scivolata di stile: «Un piccoletto ciccione indonesiano che alla fine rileva a Moratti, e non si sa ancora bene se poi i soldi li ha davvero oppure no, la maggioranza delle azioni». Evelina Christillin tiene una rubrica sull’Huffington Post italiano da qualche anno. «Tutti i pezzi sono così: satira pura e dichiaratamente juventina», ha precisato ieri. Per chiudere il suo intervento in rete aveva scritto: «Faccia pure il Cicciobello a mandorla come gli pare, ma lui (Moratti, ndr) non ci sta più». L’articolo era in rete da lunedì, ma solo ieri è esploso sui social. E ieri la Christillin è intervenuta togliendo i riferimenti LA GAZZETTA DELLO SPORT m.b. © RIPRODUZIONE RISERVATA Resta la mia famiglia» Il tecnico: «Per noi è la prova del 9. Possiamo fare risultato alla Scala del calcio». E prepara la Samp blindando Bogliasco molto. Penso a loro come alla mia famiglia. La famiglia Moratti mi ha mostrato sempre stima, e il suo sentimento è stato ricambiato». DAL NOSTRO INVIATO FILIPPO GRIMALDI BOGLIASCO (Genova) Ieri è passato e (forse) ritornerà. «Qualunque allenatore al mondo, compreso me, vorrebbe essere l’allenatore dell’Inter, ma non è il momento giusto per parlarne, anche perché io ho rispetto di chi sta sulle altre panchine». Così parlò Mihajlovic, e mai vigilia fu per Sinisa così gonfia di orgoglio. Perché stasera torna a casa, e comunque vada scenderà in campo da vincitore. Scacco alle grandi E’ lui stes- so a raccontarlo, perché è un’immensa soddisfazione per tutta la Sampdoria andare a giocare a San Siro da terza in classifica, con quattro punti di vantaggio sull’Inter. E ancora più importante è sapere che questi risultati sono arrivati con pieno merito. Ascoltate, gente e meditate: «Siamo l’unica squadra imbattuta insieme alla Juventus, nonché la seconda migliore difesa del campionato. Non solo: siamo riusciti a non far segnare la Roma al Ferraris. La gara con l’Inter è la nostra prova del nove, ma dovremo rimanere umili se vogliamo fare risultato nella Scala del calcio». Sinisa Mihajlovic, 45 anni, alla seconda stagione sulla panchina della Samp ANSA La partita perfetta Sampdoria con l’abito da grande, anche se la storia inevitabilmente non può essere la medesima dei club più blasonati: «La mia Sampdoria è una squadra di qualità, ma necessariamente inferiore rispetto ai grandi club. Per colmare certe differenze servono quattro condizioni: concentrazione, grinta, fame e una preparazione perfetta della gara». Ritorno a casa Sino qui è la ragione. Poi c’è il cuore, che racconta ben altre cose, perché l’Inter è per Sinisa una sorta di questione molto personale: «Sono rimasto legatissimo ai nerazzurri, a cui devo Anti spie Chiusa una strada vicino ai campi per «coprire» la rifinitura Moratti un simbolo Il ritratto che Mihajlovic tratteggia di Massimo Moratti dice tutto: «E’ il simbolo di un calcio fondato sulla passione, ciò che lui ha fatto è indimenticabile, ma se ha lasciato la società a Thohir, vuol dire che quest’ultimo gli ha fornito le garanzie necessarie. Forse il distacco del presidente Moratti era necessario, ma le tradizioni interiste saranno sempre da rispettare. All’Inter farò sempre il mio “in bocca al lupo”». Nascosti Sinisa ha nascosto ieri la squadra a tutti, blindando il campo persino con vigili urbani e steward. Una cosa inusuale, che dà la dimensione dell’importanza dell’evento. E sulle battute infelici del suo presidente, Mihajlovic cosa dice? «Conoscete Ferrero, e sapete che lui vuole sempre dare spettacolo. Io, però, ho imparato che le dichiarazioni di un presidente vanno sempre ascoltate, e non commentate». Non serve altro, Sinisa. © RIPRODUZIONE RISERVATA 8 LA GAZZETTA DELLO SPORT MERCOLEDÌ 29 OTTOBRE 2014 SERIE A Tevez ritrova l’Argentina Ora vuole ritrovare il gol Partito a razzo, l’Apache della Juve è rimasto a secco nelle ultime tre partite. Punta il Genoa che un anno fa punì alla stessa giornata Perché vedere #Buffon500 GENOA-JUVENTUS Marassi quando vede la Juve urla: uno spettacolo. Poi Perin contro Buffon, Pogba da Pallone d’oro e Matri da ex. Buttare il telecomando. Ferraris, ore 20.45 DAL NOSTRO INVIATO FABIANA DELLA VALLE VINOVO (Torino) Nove è il numero perfetto, perché contiene tre volte il tre. Tre come le doppiette segnate in questa stagione, ma anche come le giornate in cui Carlitos Tevez è stranamente rimasto a secco: tra Sassuolo, Olympiacos e Palermo, tre partite senza fare gol. Non che siano tante, però è strano se confrontato con un avvio strepitoso: l’argentino aveva iniziato come mai gli era accaduto prima, 8 reti in 7 gare tra campionato e Champions League. Chissà se il nove anche stavolta gli porterà fortuna. Come un anno fa. Genoa, ti ricordi? Carlitos a Genova cerca il nono gol stagionale alla nona di Serie A. La stagione scorsa il calendario prevedeva lo stesso avversario alla stessa giornata, il Genoa, ma allo Juventus Stadium. Tevez segnò il 2-0 bianconero: un rasoterra di sinistro sull’uscita del portiere. Quella Juve era costretta a inseguire, perché in testa alla classifica c’era ancora la Roma, la banda di Allegri invece ha già tre punti di vantaggio sui giallorossi e non vuole sperperare il tesoretto. Carlos indossa con orgoglio la dieci che fu di Ales- Una fascia speciale per il numero uno Il Genoa: «Leggenda» Da sinistra Claudio Marchisio, 29, e Carlitos Tevez, 30 BOZZANI sandro Del Piero, ma ha tutte le caratteristiche per essere un buon numero nove. E’ un attaccante moderno e intelligente, che può fare la prima o la seconda punta. Conquistare la seleccion Nella Juventus ha il posto assicurato, Allegri l’ha lasciato fuori una sola volta (col Cesena) giusto per fargli tirare il fiato. In Argentina invece è tutta un’altra storia: la chiamata con la nazionale è arrivata lunedì dopo un’attesa lunga più di tre anni. Il c.t. Martino l’ha convocato per le amichevoli con Croazia e Portogallo (12 e 18 novembre), ma non sarà facile essere titolare. «Ci sarà po- sto per un unico numero nove ha spiegato Martino - che sarà uno tra Tevez, Higuain e Aguero». Tevez non gioca con l’Argentina dal 17 luglio 2011: sbagliò un rigore contro l’Uruguay e la sua nazionale venne eliminata dalla Coppa America. Da allora è sempre stato ignorato. Si è parlato di incomprensioni con Sabella, l’ex c.t., e di problemi con Messi. Carlos ha sempre smentito e non ha mai fatto polemiche. Neanche l’ultima volta, quando pensava che i tanti gol segnati con la Juve gli avrebbero garantito la convocazione già a ottobre. Stasera, a Genova, Gigi Buffon giocherà la 500a partita con la Juve. E ieri su Twitter ha mostrato la fascia da capitano che indosserà. «Congratulazioni a una leggenda», il tweet del Genoa Migliorare la media esterna e tiene molto alla nazionale, merita la convocazione - ha detto Allegri -. Domenica ha fatto una buona partita, dovrò valutare le condizioni di tutti e vedere se c’è qualcuno un po’ più stanco». Difficile che Carlitos lo sia, perché lui giocando ricarica le pile. Figuriamoci dopo tre giornate senza gol e con l’eccitazione addosso per la convocazione. Tevez a Genova cerca il nono gol stagionale e il terzo in trasferta: dopo Verona (con il Chievo) e Milano (con il Milan) prossima tappa Genova, contro una squadra che gli ha già portato fortuna. Come i numeri nove e tre. «Tevez è un ragazzo generoso © RIPRODUZIONE RISERVATA LE SCELTE DEL TECNICO BIANCONERO lafrase DEL GIORNO Festa nazionale d Pole Marchisio per la regia C’è il dubbio Lichtsteiner Pirlo dovrebbe partire dalla panchina. In avanti Llorente Allegri sul Genoa «Il Genoa è un’ottima squadra e nessuna partita è semplice e domani (oggi, ndr) sarà molto importante per il nostro campionato Il Genoa ha perso solo una partita delle ultime sette, gioca molto bene, in campo aggredisce e gioca un calcio diverso rispetto a quello in trasferta» DAL NOSTRO INVIATO VINOVO (Torino) «Vincere non è importante, è l’unica cosa che conta». Lo disse Giampiero Boniperti e la Juve l’ha trasformato nel suo motto. Allegri l’ha già fatto suo e ieri ha usato concetti simili per rispondere alle critiche sul gioco. «Lippi non ha detto solo che manca rabbia ma anche che la squadra rispecchia il carattere dell’allenatore. Fino alla sosta i ragazzi hanno giocato con intensità, ci possono essere i momenti di rigetto. I campionati non si vincono giocando sempre bene. Ogni tanto ci sta fare meno bene, anche se il nostro bene significa creare 7-8 occasioni a partita. Dobbiamo sbagliare meno». Turnover La Juve avrà 4 partite in 12 giorni, così anche Allegri che non ama il turnover dovrà far riposare qualcuno. A centrocampo la panchina potrebbe toccare a Pirlo (che a Marassi la scorsa stagione segnò su punizione nei minuti finali un gol fondamentale per lo scudetto), con Marchisio regista e Vidal e Pogba ai lati. «Per Paul essere stato inserito nella lista del Pallone d’oro è un buon risultato - ha detto Allegri -. Il prolungamento del contratto e l’adeguamento è un segnale di grande stima da parte della Juve. Sta a lui dimostrare di essere tra i primi tre centrocampisti al mondo». In attacco dovrebbe giocare Llorente, sulle fasce Asamoah sicuro a sinistra (Evra k.o.), a destra Lichtsteiner in dubbio: lo svizzero lunedì ha avuto un permesso per la nascita del figlio e Allegri potrebbe riproporre Pereyra. f.d.v. © RIPRODUZIONE RISERVATA checapolavoro Pirlo e quella magia a Marassi 16 marzo di quest’anno, Genoa-Juventus: gara bloccata, bianconeri in difficoltà e salvati da Buffon, che nella ripresa para un rigore a Calaiò. Ma Pirlo, al minuto 89, si inventa un capolavoro su punizione e dà la spinta decisiva per la vittoria e lo scudetto bianconero ANSA CONFERME OBBLIGATE IN DIFESA BARZAGLI E CACERES SONO ANCORA OUT Bonucci-Chiellini-Ogbonna ancora ai lavori forzati Leo fin qui ha giocato tutte le 8 gare. Intanto Marrone è tornato tra i convocati VINOVO (To) Giocano sempre, però giocano bene e soprattutto prendono pochissimi gol. La difesa della Juventus è la meno battuta del campionato (tre gol subiti) nonostante il superlavoro cui è costretta per mancanza di alternative. In questo periodo intenso con partite ogni tre giorni (tra campionato e Champions League), Allegri può ricorrere al turnover in tutti i settori tranne che in difesa. Colpa degli non proprio congeniale, visto che il suo piede è il sinistro. infortuni, che hanno ridotto a tre i giocatori utilizzabili. La buona notizia è che Marrone è tornato tra i convocati e garantisce all’allenatore almeno un’alternativa in panchina, ma Barzagli e Caceres sono ancora out: tempi lunghi per il difensore della Nazionale, il secondo spera di rientrare tra una settimana in Coppa contro l’Olympiacos. Un trio da 1902 minuti Bonucci è lo stacanovista per eccellenza, ha giocato otto partite su otto e Allegri non gli ha mai risparmiato niente: 720 minuti in totale, mica pochi soprattutto se in mezzo ci mettiamo anche le tre partite su tre in Champions. Chiellini invece ha 6 gettoni in Serie A (per un totale di 540 minuti) più tre in Coppa. Senza la squalifica di inizio campionato, forse le avrebbe fatte tutte pure lui. In- Leonardo Bonucci, 27 anni FORTE Nonostante il superlavoro, il reparto arretrato è il meno battuto in A Giorgio Chiellini, 30 anni FORTE Angelo Ogbonna, 26 anni LAPRESSE fine Ogbonna, il titolare che non t’aspetti: anche per lui 8 presenze in campionato, per un totale di 642 minuti. Tutti e tre insieme hanno giocato 1902 minuti su 2160 (il totale della difesa a tre di Allegri in campionato). Angelo la scorsa stagione con Conte in questo periodo aveva messo insieme meno di 200 minuti. Gli infortuni di Barzagli e Caceres lo hanno «favorito», lui ha dimostrato di meritare la maglia da titolare. Si è adattato bene anche a destra, in una posizione Variante tattica Domenica a partita in corso Allegri ha spostato Ogbonna al centro, con Bonucci al suo posto. «E’ stata una situazione dettata dalla partita - ha detto il tecnico -, avevamo difficoltà nello sviluppo del gioco offensivo. E’ normale che un sinistro a destra faccia fatica, però ci sono anche delle situazioni in cui è meglio avere un sinistro a destra. Deciderò domani (oggi, ndr) durante la partita». L’esperimento potrebbe essere ripetuto al Marassi: quando c’è pressione sul regista difensivo e Bonucci scarica su Ogbonna, Angelo è costretto a impostare solo di sinistro. Giocando al centro invece ha la doppia opzione. f.d.v. © RIPRODUZIONE RISERVATA MERCOLEDÌ 29 OTTOBRE 2014 l’intervista L’EX A CACCIA DI RIVINCITE Matri corre a 1000 «I numeri parlano e dicono tutto di me» Il Genoa può centrare i mille risultati utili in A. E la punta sfida la Juve: «Lì il nome Matri non accontentava ma per il primo scudetto segnai 10 gol. Battiamoli e il nostro torneo cambia» ALESSIO DA RONCH GENOVA Un punto per fare mille. Il Genoa insegue contro la Juventus i mille risultati utili in Serie A. Lo fa aspettando il primo gol al Ferraris di Alessandro Matri. Numeri che possono fare la storia. «Numeri ribatte il centravanti del Genoa sorridendo - che dovreste considerare un po’ di più». In effetti qualcosa non torna. Lei ha realizzato 4 reti in campionato, tutte fuori casa. «Un caso. Ho tanta voglia di fare gol davanti ai nostri tifosi, al loro grande affetto». Tifosi, affetto. Per Gasperini non va così bene. «Qualcuno non è soddisfatto e questo pesa, perché la forza del Genoa è il pubblico, averlo dalla propria parte è un’arma. Contro la Juventus sarebbe fondamentale». Lei la Juventus l’ha già battuta a Cagliari nel 2009. «Certo, con Allegri. E’ bello giocare queste partite, vincerle è fantastico». E come si fa? «Con la partita perfetta. Con il Cagliari ho vinto anche a Torino, 3 a 2, con mio gol finale. Bisogna sfruttare l’occasione buona, anche perché ne avrai poche». Contro Allegri ha realizzato il gol che valse alla Juventus lo scudetto ai danni del Milan. «E’ vero, anche se passò inosservato, tutti quel giorno parlarono soltanto del gol annullato a Muntari». 4 31 i gol segnati da Matri con la maglia della Juve (29 in campionato, 2 in Champions) in 84 presenze 4 i gol in questa stagione di Serie A in 7 presenze col Genoa (tutti sono arrivati in trasfe trasferta) tanto. Io sono contento». Nessuno degli attaccanti chiamati da Conte ha segnato più di lei. «Per un attaccante contano i numeri. Io vengo da un annata sbagliata, e questo pesa. Quando i numeri sono scarsi me li riconoscete, se sono buoni..insomma». Lei viene ricordato per i gol di Cagliari, in realtà ha avuto una media-gol migliore con la Juventus. Forse dipende dal suo modo di giocare. «I nomi di Matri o Quagliarella non accontentavano. Ma l’anno del primo scudetto fu la vittoria del gruppo. Fui il capocannoniere con 10 gol». Tende a passare inosservato? «No. Il destino mi ha dato 9 I NUMERI «Conte ha dimostrato di essere il migliore, l’hanno rimpiazzato con l’altro migliore che c’era». Allegri al posto di Conte? LA GAZZETTA DELLO SPORT «Mi sacrifico, do tutto per la squadra, corro e a volte sbaglio. Ma io sono sempre stato così, fin da ragazzino, e non cambierò». Allegri, Conte, Gasperini, tre mondi diversi? «Allegri è diverso da Conte e Gasperini, diciamo che è una differenza caratteriale. Per Gasperini parla la storia: i suoi attaccanti segnano molto e vi garantisco che non succede per caso». Juventus 22 punti, Genoa 12. Loro 0 sconfitte, voi 2 k.o. in casa. «Noi sappiamo che possiamo cambiare le cose. Conquistare un risultato positivo può mutare il nostro campionato. Battere la Juventus qui scatenerebbe qualcosa di unico. In uno stadio così, con un pubblico così». Con il Genoa ha fatto centro 4 volte in 430’, è la sua media migliore. «Lo ripeto: occhio ai numeri, raccontano tutto». © RIPRODUZIONE RISERVATA S Alessandro Matri, 30, in azione nella gara pareggiata fra i veleni dai rossoblù di Gasperini al Ferraris contro l’Empoli lunedì scorso PEGASO 10 LA GAZZETTA DELLO SPORT MERCOLEDÌ 29 OTTOBRE 2014 MERCOLEDÌ 29 OTTOBRE 2014 LA GAZZETTA DELLO SPORT 11 SERIE A numeri& STATISTICHE D L’ora del gioiello 16 I gol segnati da Iturbe in carriera in campionato La Roma rilancia lo sprint di Iturbe Col Cesena torna titolare l’acquisto più costoso dell’estate. E in porta si rivede Skorupski 1 Porto B Il sorpasso Una cosa è certa: per Rudi Garcia l’attaccante argentino di origine paraguaiana sembra avere un ruolo centrale nello scacchiere. Non a caso in Champions League l’allenatore francese gli ha fatto giocare tutte le partite europee, oltre al big match contro la Juventus. Quasi una investitura. 3 Cerro Porteno 3 River Plate 8 Verona 1 Roma Tocca a Skorupski Ma la linea Il suo score in questo campionato: Tiri in porta 4 Palle recuperate 9 perse 23 Dribbling riusciti 4 negativi 6 Passaggi positivi 38 negativi 11 filtranti 1 Juan Iturbe, 21 anni, attaccante alla prima stagione nella Roma GETTY Perché vedere ROMA-CESENA Una rosa da 246 milioni contro una da 35. A logica, ci sono due possibilità. A) Goleada. B) Miracolo. In ogni caso, interessante. Olimpico, ore 20.45 Sponde 1 Verticalizzazioni 14 Falli fatti MASSIMO CECCHINI ROMA Se tre è il numero perfetto, stasera è lecito aspettarsi qualcosa di particolare da uno come lui. D’altronde, Juan Manuel Iturbe è arrivato alla Roma per fare cose speciali, visto che il calcio mercato estivo lo ha santificato come l’acquisto più costoso della Serie A. I milioni di euro pagati al Verona sono stati 22, a cui si devono aggiungere quote per manager e commissioni che hanno fatto salire la quota di qualche milione. Il 2 come numero ricorrente, quindi: 2 le presenze giallorosse da titolare in campionato (contro Fiorentina e Juventus: a Genova contro la Sampdoria gli sono rimasti solo gli spicci finali), 2 le presenze da titolare in Champions League (Cska e Bayern, col City è entrato nella ripresa), 2 le reti segnate fino a questo momento (contro i moscoviti e i bianconeri). Insomma, adesso è l’ora di crescere, soprattutto dopo gli infortuni che gli hanno fatto malinconicamente saltare quattro partite di campionato. VIOLENZA DOPO L’EPISODIO IN PUGLIA Arbitro picchiato Ora indaga la Procura PASQUALE MARZOTTA LECCE Ora scende in campo la giustizia. Dopo l’aggressione all’arbitro Luigi Rosato di domenica a Cavallino (Atletico Cavallino-Cutrofiano di Seconda categoria, sospesa sul 2-1 al 35’ s.t.), oggi sono attese pesanti sanzioni da parte del giudice sportivo. Si muove anche la giustizia penale con le indagini dei carabinieri per l’identificazione degli aggressori. E anche le parole del video sul web del presidente dell’Atletico Cavallino, Rosario Fina («Se fosse capitato fra le mie mani l’avrei ammazzato») hanno attivato la Procura Federale della Figc e la Procura della Repubblica per l’ipotesi di istigazione alla violenza. Il prefetto di Lec- ce Giuliana Perrotta, tra l’altro, ha sollecitato alla questura il daspo per Fina e per i responsabili dell’aggressione, definita «ignobile» anche dal sindaco di Cavallino, Michele Lombardi. E Vito Tisci, presidente del comitato pugliese della Figc, ha dichiarato: «Fina va radiato, le sue sono dichiarazioni vergognose». Dichiarazioni da cui gli stessi giocatori dell’Atletico Cavallino e l’allenatore ieri hanno voluto dissociarsi, con un comunicato: «Accetteremo in tutta serenità le decisioni del giudice sportivo — ha detto il tecnico Sergio Marzano —, ma non ritengo giusto dimettermi per un errore che né io né la squadra, all’infuori del calciatore che ha agito contro l’arbitro e che pagherà di persona, abbiamo commesso». © RIPRODUZIONE RISERVATA verde giallorossa, stasera, potrebbe lievitare anche con un’altra promessa. Rendendo sempre valida la formula del due, contro il Cesena potrebbe toccare al portiere Lucasz Skorupski – che in questa stagione ha appunto due presenze non banali (contro City e Juventus) – prendere il posto di De Sanctis. E per un doppio ordine di motivi: far tirare il fiato all’estremo difensore abruzzese (tornato da poco da infortunio) in vista della serie di partite ravvicinate che incombono (Napoli e Bayern) e continuare a far crescere il 23enne polacco, di cui tutti a Trigoria dicono un gran bene. Attacco e difesa Per sintetizzare, se a Skorupski toccherà il compito di mantenere la porta giallorossa inviolata all’Olimpico in campionato, Iturbe deve rimettere in moto la giostra del gol di Garcia, che proprio sabato contro la Samp ha fatto registrare il primo stop. In casa Roma assicurano che Juan Manuel sta ritrovando la condizione migliore. Velocità e tiro paiono lucidati al punto giusto, così da stasera la caccia alla gloria può ricominciare. Tata Martino, c.t. dell’Argentina, se fra un po’ di tempo passerà da queste parti, non dimentichi di dare un’occhiata a questo ragazzo. © RIPRODUZIONE RISERVATA A POSSIBILI CANDIDATI S Gervinho L’ivoriano, ex Arsenal, ha segnato 3 volte in questa Champions League. A gennaio sarà con ogni probabilità in Coppa d’Africa S Pjanic Il bosniaco non ha brillato fin qui in Champions, gara col Cska a parte. Per lui finora un gol in campionato, su punizione contro il Parma S Strootman L’olandese potrebbe strappare la convocazione per RomaTorino. Da gennaio in poi sarà il vero rinforzo per Garcia LA PREVISIONE IL TECNICO E IL 2015 Garcia prenota un Pallone d’oro «giallorosso» «Quest’anno il premio è stato influenzato dal Mondiale. Nel prossimo voglio ci siano miei giocatori». Pjanic e Gervinho sperano DAVIDE STOPPINI ROMA Un tour a Parigi vorrebbero farlo tutti: c’è tempo per prenotare il volo, ma intanto un’occhiata ai prezzi Rudi Garcia ha voluto darla. Hai visto mai che...hai visto mai che «dobbiamo fare in modo di vedere alcuni giocatori della Roma nella lista del Pallone d’oro del 2015». Lo dice il tecnico, lo spiega pure: «Solo Pogba dalla Serie A tra i candidati 2014? La lista di quest’anno è influenzata dal Mondiale. Ma tra un anno conteranno solo campionato e Champions League». Competizioni alle quali la Roma partecipa non con l’animo della semplice comparsa. E allora val la pena fare un gioco. Val la pena mettersi nella testa di Garcia: a chi si riferiva? Non era una frase buttata lì a caso. Era un auspicio, forse anche una convinzione. I profili Già, ma chi può davvero arrivarci? Chi può entrare tra i 23 finalisti? A Trigoria oggi sono principalmente due i profili possibili: Pjanic e Gervinho. Hanno dalla loro l’età, i colpi, la giusta dose di spettacolarità. E ancora: sono decisivi per la Roma, dura in effetti immaginare una squadra che riesca ad arrivare lontano senza le giocate del bosniaco e dell’ivoriano. Certo, la differenza la fa soprattutto la Champions League. E a rileggere i numeri di questo inizio di stagione, sarebbe più logico scommettere su Gervinho che su Pjanic. Discorsi oggettivamente prematuri, c’è una stagione intera da scrivere, tutta una vita da colorare davanti. Gli scenari potrebbero essere molteplici. E allora, volendo provare a dipingere un terzo identikit di un calciatore della Roma, la scommessa potrebbe essere Kevin Rudi Garcia, 50 anni GETTY Strootman. Ormai la data del rientro si avvicina, forse l’olandese potrebbe strappare una sorta di convocazione-premio per la gara con il Torino prima della sosta. E da gennaio in poi è naturale pensare che il centrocampista possa tornare ad essere un punto fermo. Obiettivo vittoria Nell’attesa...«quelle con Napoli e Bayern saranno partite piacevoli da giocare — dice Rudi Garcia —, per fortuna potrò affrontarle con più scelta (rientrano Manolas e Keita, ndr). Ma ora dobbiamo tornare al successo in campionato. Con tutto il rispetto del Cesena, stavolta c’è solo un risultato: la vittoria». Centrata solo una volta nelle ultime cinque gare: «Ma su come è arrivata la sconfitta di Torino è inutile tornare — ancora l’allenatore —. E poi non credo che i pareggi di Manchester e Genova siano brutti risultati». Chissà che alla fine non servano per quel volo parigino. Chissà che a forza di spingere i suoi giocatori, in lista non finisca pure l’allenatore. © RIPRODUZIONE RISERVATA 12 LA GAZZETTA DELLO SPORT MERCOLEDÌ 29 OTTOBRE 2014 SERIE A Astinenza Faraonica Il Milan ti aspetta El Shaarawy, è la volta buona? Venti mesi fa l’ultima rete in Serie A della punta L’assalto al terzo posto dipende anche da lui Champions, peraltro fondamentale per il passaggio alla fase a gironi. Ma in campionato, la casella è rimasta vuota. Ventitrè partite senza firma. pazzesca, quella del torneo 2012-13: quattordici gol nel girone di andata e ovvia etichetta di fenomeno, due nel ritorno. Motivi? Da un lato l’impossibilità di garantire con continuità quel rendimento stellare a soli 20 anni, dall’altro l’arrivo di Balotelli. Spiegazione che Stephan ha sempre rifiutato vigorosamente, ma è abbastanza evidente come Mario nei suoi primi sei mesi si sia preso totalmente la scena. Poi è arrivato lo scorso campionato. E qui il Balo non c’entra più nulla. A entrare in scena con violenza e sconfortante ripetitività è stata la malasorte. Guai fisici uno dietro l’altro, con intervento chirurgico fra Natale e Capodanno, per un totale di oltre sei mesi lontano dal campo. La scorsa stagione Stephan ha messo insieme una miseria: 399 minuti e nove presenze, di cui solo quattro da titolare. Addio Nazionale, addio Brasile. Inzaghi lo coccola: «Lui è il futuro. Forse è diventato straordinario troppo in fretta» Stephan El Shaarawy, 22 anni compiuti l’altro ieri, è arrivato al Milan nell’estate del 2011 BOZZANI CAGLIARI-MILAN Se c’è una partita con 6 gol, è questa. Zeman, Inzaghi, il 9 small (Sau) e il 9 large (Torres). Più tridenti che nelle statue di Poseidone. Sant’Elia, ore 20.45 DAL NOSTRO INVIATO MARCO PASOTTO MILANELLO (Varese) L’articolo 612 del codice penale riguarda la minaccia. Seicentododici come i giorni senza gol di Stephan El Shaarawy in campionato. Ci può essere qualcosa di più minaccioso per un attaccante che ha costruito le sue fortune sulla con- tinuità sotto porta? La pena massima prevista per la minaccia è la reclusione fino a un anno. Ecco, Stephan invece si è fatto venti mesi. Oltre un anno e mezzo ad attendere un gol che, per un elenco di motivi lungo così, non è riuscito ad arrivare. Venti mesi, sì. Una vita fa. Era il 24 febbraio dell’anno scorso quando mise la firma sul derby di ritorno infilando Handanovic sotto la curva Sud. Un tiro di esterno destro potente e per nulla semplice. Stephan fa spesso gol di fattura complicata, solo che non sempre ce ne accorgiamo perché ha il pregio di rendere alla vista facili le cose difficili. Dopo quella perla, però, si è abbassato il sipario. L’unica traccia resta il gol di Eindhoven nell’andata del playoff di Sfida a colpi di gol 612 i giorni trascorsi dall’ultimo gol di El Shaarawy in campionato. Era un Inter-Milan di 20 mesi fa INTER-MILAN 1-1 (24-2-’13) IL GOL DI EL SHAARAWY «Parlo spesso con lui, lo vedo molto sereno. So che per una punta il gol è un assillo, ma gli dico di non pensarci. Anche perché io valuto molte altre cose. Lo vedo in ripresa, lui e De Sciglio vanno lasciati tranquilli, sono il futuro del calcio italiano. Probabilmente sono diventati giocatori straordinari troppo in fretta». Oggi El Shaarawy proverà per l’ennesima volta a riannodare il filo della sua essenza di attaccante a caccia del gol. Fino a ieri sera Inzaghi non aveva ancora deciso se ributtarlo dentro dal primo minuto, il ballottaggio con Menez resisterà fino all’ultimo. Mal che vada, ci sarà spazio nella ripresa. L’unica minaccia da fare, adesso, è ai portieri avversari. S su Berlusconi «E’ contento del nostro modo di attaccare. Porta entusiasmo che io cerco di trasmettere. L’ho sentito anche mezzora prima di questa conferenza...» S su Menez «Ci sono partite che possiamo affrontare in modo diverso rispetto a giocare con un uomo d’area. Con Menez abbiamo fatto 3 gol alla Lazio e 5 al Parma» S su Diego Lopez «Stanno bene sia lui, sia Abbiati. Starà a me capire quando è il momento di far rientrare Diego. Se col Cagliari, o più avanti» LE ULTIME DIEGO LOPEZ IN POLE «Berlusconi dà consigli giusti... Ma poi decido io» Inzaghi lancia Torres e assicura «Il presidente è felice del gioco» Nona formazione diversa di fila Pippo Inzaghi, 41 anni, primo anno da tecnico in A ANSA Nella prova del nove milanista il risultato fa undici, anche se con la somma di valori sempre differenti. Inzaghi ha addizionato giocatori diversi: alla 2a giornata Pippo ha sottratto Zapata alla difesa e moltiplicato la corsa con Bonaventura. Alla terza ha attaccato Tevez con Rami, non più con Bonera. Alla quarta l’incognita era Van Ginkel, alla settima Essien. Alla quinta aveva diviso gli sforzi in attacco col modulo a quattro punte, alla sesta la divisione riguardava le incombenze in area per Alex-Rami. E presto entrerà pure la variabile Montolivo, che tra oggi e domani sosterrà una visita di controllo: con l’ok tornerà in gruppo. Con quella di stasera fanno nove squadre diverse su nove. Per dare altri numeri: «A Cagliari farò altri 3, 4, 5 cambi…» dice Inzaghi. Al lordo della pretattica, almeno un cambio netto per reparto: rispetto alla Fiorentina Diego Lopez per Abbiati, Rami per Zapata, Bonaventura per Poli, Torres per Menez. Consigli presidenziali Che l’aggiunta del centravanti sia dovuta all’intervento di Berlusconi? Inzaghi replica: «Col presidente il confronto è continuo, ci siamo sentiti mezz’ora prima di questa conferenza, lo abbiamo fatto il giorno prima della partita e pure nell’intervallo. Porta consigli ed entusiasmo che io cerco di trasmettere. È contento del nostro modo di attaccare». Pippo ha anche un altro modo per sciogliere l’equazione e ribadire il risultato: «Berlusconi ci dà i giusti consigli, poi sa che l’allenatore deve prendere delle decisioni. Io per primo so che predilige un centravanti d’area, ma ci sono partite che possiamo affrontare anche in modo diverso: con Menez abbiamo fatto 3 gol alla Lazio e 5 al Parma». In Sardegna Inzaghi potrebbe fare a meno del francese, per aggiungere il fisico di Torres, ma l’operazione Torres+Menez non è affatto ipotesi da scartare: «Se tutti e due saranno al top, potranno anche giocare insieme». Non c’è somma che tenga sulla linea di porta, Diego Lopez esclude Abbiati, per Pippo «stanno bene entrambi e starà a me capire quando far rientrare Diego. Se col Cagliari o più avanti». Qui Inzaghi sta ancora cercando di risolvere il rebus, ma si va verso il ritorno dell’ex Real. In conclusione: «A Cagliari potremmo fare un bel balzo avanti, basterà tornare coi tre punti». Nella matematica della A vogliono dire vittoria. a.g. © RIPRODUZIONE RISERVATA © RIPRODUZIONE RISERVATA I Pippo boys e l’irruzione a Zemanlandia dove lo 0-0 non ha diritto di cittadinanza ranno altre truppe agguerrite, finora le più spietate in assoluto. Il Milan di Inzaghi, con sedici gol all’attivo, resta la macchina da gol più precisa. Qui i cecchini stanno in prima linea: Honda è quello che ha sparato più colpi (6), segue Menez (3). Poi si indietreggia: a due ecco Muntari e De Jong. E sperando che Torres torni infallibile come quando era arruolato dal Liverpool, Inzaghi ha deciso di ripresentarlo subito titolare. DAL NOSTRO INVIATO ALESSANDRA GOZZINI MILANELLO (Varese) La storia insegna: con Zeman gli attaccanti hanno sempre trovato terra di conquista. Negli anni hanno addirittura definito il loro territorio, Zemanlandia. Zona che quest’anno è stata invasa da difensori e mediani: sui tredici gol totali realizzati del Cagliari solo quattro arrivano da un attaccante di mestiere, Sau. Gli altri saccheggi, da San Siro a Empoli, sono stati commessi per mano di Ekdal e Avelar. Cossu, che chiude il conto con due gol, è un centrocampista per le milizie dei fantacalcisti e un attaccante atipico per tutti gli altri. Il fatto resta: anche la Sardegna è ormai stata annessa a Zemanlandia. Sbarca Pippo Ed è qui che stasera sbarche- HA DETTO Malasorte Una sproporzione Assillo Adesso di lui si occupa Inzaghi, e per il momento il cantiere è ancora aperto. I segnali di riscossa ci sono, ma non è semplice riprendersi in mano il Milan. Là davanti sugli esterni la concorrenza è spietata e Stephan ha infilato tre panchine consecutive prima di chiarire pubblicamente il suo malumore e convincere Inzaghi che era arrivato il suo momento. Adesso Pippo dice: Perché vedere d Zdenek Zeman, 67 anni, prima stagione a Cagliari GETTY IMAGES Scambio di auguri... Zeman contro il miglior attacco del campionato, lo scontro si promette scoppiettante. Dice l’allenatore del Cagliari: «Inzaghi è un bravo ragazzo, ha voglia di lavorare e sono sicuro otterrà risultati, spero da giovedì in poi. È un allenatore molto scrupoloso, attento e mi sembra uno che può portare avanti le sue idee di gioco». Pippo, che vorrebbe far irruzione, racconta: «Giocare contro Zeman è 4 I NUMERI 2 i gol di Inzaghi contro le squadre di Zeman. Il primo in LazioPiacenza 3-2 di Coppa Italia nel ’94-95, l’altro in Atalanta-Lazio 2-1 di Serie A nel ’96-97 sempre un piacere, è uno degli allenatori più preparati sul calcio offensivo e le sue squadre danno sempre spettacolo. Lo ringrazio per le belle parole, mi hanno fatto piacere. Sono sicuro che sarà una bella partita: quando giochi con Zeman il calcio ne trae vantaggio. Il divertimento dovrebbe essere assicurato, anche per la forza dei due attacchi, rapidi e bravi nelle ripartenze. Poi speriamo che sia il Milan a divertirsi di più». Da attaccante Pippo colpì due volte in nove partite: la prima in coppa Italia, da punta del Piacenza in un 2 a 3 contro la Lazio (‘94-’95). E una volta in campionato da centravanti dell’Atalanta, sempre contro la Lazio (2 a 1 nel ‘96-’97). Da guida dell’esercito è invece la prima volta che mette piede a Zemanlandia. Finisse 0 a 0 sarebbero entrambi costretti alla ritirata, e senza grosse ricompense al valore militare. © RIPRODUZIONE RISERVATA MERCOLEDÌ 29 OTTOBRE 2014 LA GAZZETTA DELLO SPORT 13 SERIE A Avelar, vita da romanzo Rimasto per un intoppo ora è l’idolo di Zeman Riapre la Curva Sud A gennaio un documento fece sfumare l’affare Cagliari-Leeds Il boemo ha cambiato il destino del brasiliano venuto dall’Ucraina DAL NOSTRO INVIATO FRANCESCO VELLUZZI ASSEMINI (Cagliari) Ci sono tre attori, tutti protagonisti, nella storia di Danilo Avelar: l’agente brasiliano Joao Santos, il direttore generale del Cagliari Francesco Marroccu e l’ex presidente Massimo Cellino. Nell’estate del 2012 il Cagliari, che ha deciso di non confermare Alessandro Agostini, cerca un terzino sinistro. «Mi trovo a Milano all’Hilton e incontro l’agente brasiliano Joao Santos che mi spiega che ha il giocatore che fa per me», racconta oggi Marroccu. Il calciatore è Avelar, ha 23 anni (allora) è alto 1,86, è di Paranavaì sud del Brasile, ma ha passaporto italiano (bisnonni in Umbria) e spinge tanto. Marroccu ascolta, sale in camera e va a vedersi i video. Resta colpito da Avelar che è cresciuto nel Parana ma è del Karpaty, club ucraino. Ci gioca dal 2010. In mezzo ha fatto un’esperienza non esaltante (3 presenze) allo Schalke 04. C’erano quattro terzini. Il d.g. informa Cellino che sovrintende su tutto. La formula proposta è quella del prestito con diritto di riscatto. Cellino ci crede. Sale su un aereo privato, va in Ucraina e con un milione Giocava nel Karpaty, l’agente lo propose ai sardi a caccia dell’erede di Agostini Figlio di avvocati, a Cagliari si sente a casa: vive in centro e piace molto alle donne porta il terzino in rossoblù. Avelar gioca 20 partite, senza incantare particolarmente. Ciao Inghilterra La stagione successiva il Cagliari scopre e lancia il prodotto locale Nicola Murru, classe ’94, già nel giro delle giovanili azzurre. Murru scavalca il brasiliano che a gennaio sembra diretto in Premier, a Leeds, prossimo club di Cellino. Il Cagliari trova il sostituto: Bastrini. Un documento arrivato in ritardo fa saltare tutto proprio il 31 gennaio, a fine mercato. E Avelar riprende a sognare a Cagliari dove si trova bene, vive a due passi dal centro e miete conquiste anche a livello femminile. Zeman Cellino lascia, arrivano Giulini e Zeman. Il boemo si innamora di Danilo, ora venticinquenne, un brasiliano atipico, figlio di un avvocato (ha una sorella diciassettenne che seguirà il papà): «Mi ha colpito subito in ritiro a Sappada, mi stupisce la sua voglia di migliorarsi ogni giorno, lavora tanto e ha piedi ottimi» dice di lui l’allenatore. Tanto buoni che nelle ultime due giornate ha segnato due rigori. Non solo: una sua magistra- le punizione, diventa «maledetta» per Bassi dell’Empoli che proprio non ci può arrivare. Danilo non solo spinge, ma difende bene. Fa le sovrapposizioni, gli inserimenti, gioca a due tocchi. È una delle rivelazioni del Cagliari. «Zeman mi ha lasciato andare, mi ha cambiato tutto», ha detto sabato a Empoli. Stranezze del calcio. Fino a giugno qui proprio non piaceva, ora è nel mirino delle grandi. Perché, anche se il so- gno di Danilo è giocare un giorno nel campionato brasiliano, sono Napoli e Roma che lo stanno osservando con maggior attenzione. «È già a un livello superiore alla media», dicono al Cagliari dove gli hanno appena rinnovato il contratto fino al 2018. Inter, Samp ed Empoli lo hanno subito. Stasera al Sant’ Elia c’è il Milan. Un’altra prova di maturità. © RIPRODUZIONE RISERVATA La squadra inaugura il Sant’Elia da 16mila posti Dessena: «Più tifosi ci spingono, meglio è» Danilo Fernando Avelar, 25 anni, vivaio Paranavaì. In carriera Karpaty, Schalke e Cagliari ANSA (fr.vell) Tutto il Cagliari nella Curva Sud Sky con Zeman. Ieri sera è stata inaugurata la Curva in partnership con Sky che consentirà al S.Elia di ospitare 16mila persone. Si attende il tutto esaurito. «Se penso a com’era mi sembra un miracolo» dice il direttore commerciale Mario Passetti. Nello stadio ci sono due sale hospitality, gli sky box. Manca il tabellone. «Lo stiamo riparando», dice Passetti. «Sapere che c’è più gente che grida Forza Cagliari è entusiasmante» aggiunge Dessena. Oggi vernissage prima del match col sindaco Zedda e gli ex rossoblù. Zeman pensa al Milan: «Bisogna correre più di loro e proporre il nostro calcio, la risolve chi fa più gol». Il dilemma è Conti. Zeman pensa ai titolari di Empoli, ma dare una chance al leader può servire «lavora con noi da domenica». © RIPRODUZIONE RISERVATA 14 LA GAZZETTA DELLO SPORT MERCOLEDÌ 29 OTTOBRE 2014 SERIE A v Dalle papere alla Seleçao Percorso Neto nel cuore viola NORBERTO MURARA NETO Nato il 19/7/1989 a Araxá Luis Muriel, 23 anni, colombiano, 19 gol con la maglia dell’Udinese GETTY BRASILE Arrivò in sordina, spesso discusso, il portiere ha tenuto duro e si è preso la Fiorentina: vicino il nuovo contratto Perché vedere FIORENTINA-UDINESE Niente promesse: probabile sia più tattica che divertente. Però ci sono Richards e Muriel, forse anche Basanta. Classica da infrasettimanale. Franchi, ore 20.45 GIOVANNI SARDELLI FIRENZE Questione di centimetri. Senza disturbare Al Pacino e uno dei discorsi motivazionali più apprezzati della storia del cinema (in «Ogni Maledetta Domenica»), il prolungamento del contratto di Neto è davvero lontano alcuni centimetri. O euro, in questo caso. E dire che la distanza di partenza parlava di chilometri. Divergenze ridotte nelle scorse settimane, soprattutto negli ultimi due giorni. Con il procuratore del portiere brasiliano autore di un blitz a Firenze 48 ore fa per appianare gli ostacoli ed autografare il prezioso contratto. Perché, stavolta citandolo davvero Al Pacino, la somma di tutti quei centimetri fa la differenza tra la vittoria (rinnovo) e la sconfitta (rottura). Tentativi e scalate Una distanza minima ancora esiste. Diminuire la parte fissa, au- mentando quella variabile (bonus su presenze e obiettivi) è l’idea viola. Va convinto il portiere. Una cosa è certa. Serve un contratto economicamente importante. L’accordo dovrebbe chiudersi con un quinquennale a due milioni a stagione. Neto arrivò a Firenze nel gennaio 2011. Inizio complicato e percorso in salita. Essendo prima la riserva di Frey, poi di Boruc, persino di Avramov e infine di Viviano. Sempre discusso, e discutibile, nelle poche occasioni da titolare avute. Nel passato campionato la svolta. La Fiorentina tutta, dai dirigenti allo staff tecnico, decide che Neto è pronto. Contro il volere dell’ambiente, Montella lo piazza titolare. Qualche incertezza iniziale, poi solo sicurezze tanto che ora è arrivata anche la convocazione nella Seleçao. Per questo rinnovargli il contratto (in scadenza il prossimo giugno) è una priorità. Neto, 25 anni, portiere brasiliano è stato acquistato dalla Fiorentina nel gennaio 2011 per 3 milioni di euro FORTE chiuse la partita (3-1 il finale) aprendo invece critiche infinite sulla sua affidabilità. Certificata invece nel campionato scorso e celebrata con i primi veri e convinti cori a favore di tutto lo stadio quando, sempre contro l’Udinese e sempre su Muriel, portò la Fiorentina in finale di Coppa Italia salvando al 94’ con un balzo prodigioso. Inizio di un amore mai più discusso. Spalle al muro Contratti a parte, stasera parla il campo. Partita chiave. Montella lo sa. «In casa non possiamo più sbagliare. Preoccupato per la classifica? Per ora no». Per ora appunto. Una vittoria oggi, inizierebbe a sistemare le cose. Toppare nuovamente al Franchi farebbe scivolare la Viola nell’anonimato. «Affrontiamo Udinese, Samp e Napoli che ci precedono in classifica. Ci diranno molto rispetto alle nostre ambizioni». Ruolo portiere Altezza 191 cm Peso 83 kg Le sue squadre Atletico Paranaense 2009-11 Presenze 36 Fiorentina Da gennaio 2011 Presenze 51 Con il Brasile olimpico 1 Argento Londra 2012 Chiusura cerchio Oggi la Viola affronta l’Udinese. Squadra particolare per Neto. Nel gennaio 2013, quando sembrava aver superato Viviano nelle gerarchie, commise una papera difficile da spiegare su tiro da lontanissimo di Muriel. Gol che IL COLOMBIANO HA CAMBIATO STAFF E AGENTE identiKit & CARRIERA la rivincita VERSO IL RINNOVO Guarda chi c’è Gioca Ilicic. Giusto, viste le ultime prestazioni. Tra i 24 convocati anche Mario Gomez, alla prima chiamata dopo l’infortunio di Bergamo del 21 settembre, e Pizarro. © RIPRODUZIONE RISERVATA Di Natale si riposa? L’Udinese si affida a un Muriel 2.0 MASSIMO MEROI UDINE Andrea Stramaccioni non perde occasione di incoraggiarlo. «Adesso si parla tanto di Di Natale e Thereau, ma attenzione a Muriel. Ho grande considerazione di lui». Stasera il tecnico dell’Udinese potrà verificare se questa sua fiducia nel colombiano sarà ripagata. Il tecnico bianconero deve far respirare Di Natale e quindi come nel precedente turno infrasettimanale (all’Olimpico contro la Lazio) il ruolo di centravanti dovrebbe essere occupato da Muriel. Il precedente Il colombiano quella sera rimase in campo solamente 25 minuti. In un violento scontro con il portiere Marchetti rimediò una forte contusione all’anca che lo costrinse a chiedere la sostituzione. Quel problema abbinato al successivo infortunio subito in allenamento al ginocchio, ne ha minato la condizione atletica. «Ma adesso Luis sta bene», ripete Stramaccioni. E contro la Lazio nonostante abbia giocato meno di mezz’ora Muriel risultò decisivo perché fu lui a costruire l’azione che portò al gol decisivo di Thereau. Progetto Al terzo anno in Friuli Muriel deve rendersi conto di essere arrivato a un bivio della sua carriera. «Gli dico sempre che ha qualità tecniche superiori a quelle di Sanchez - ha raccontato Di Natale -, ma Alexis ci metteva una voglia diversa. E ormai non è più un ragazzino». Con lui serve un po’ di bastone e un po’ di carota, più la seconda della prima a dire il vero. Di comune accordo con la società Luis si è affidato a uno staff personalizzato composto da un posturologo, un osteopata e un nutrizionista. Muriel ha anche cambiato agente affidandosi ad Alessandro Lucci, lo stesso manager del connazionale Cuadrado, stasera suo avversario. Amarezza Lo scorso anno l’Udinese visse una stagione «normale», lontano dall’alta classifica. Il bilancio avrebbe potuto essere diverso in caso di conquista della finale di coppa Italia. Nel penultimo atto i bianconeri furono battuti dalla Fiorentina. 2-1 al Friuli, 2-0 al Franchi con i bianconeri che nel finale fallirono proprio con Muriel il gol che avrebbe significato supplementari. É proprio attorno a occasioni fallite come questa che lo scorso anno girò negativamente la stagione di Muriel. Luis, ancora a secco in campionato, deve cominciare a buttarla dentro altrimenti l’Udinese dovrà aggrapparsi sempre e solo alle magie di Totò Di Natale. © RIPRODUZIONE RISERVATA ZONA SALVEZZA DOPO LA BATTAGLIA LEGALE ESTIVA, NELLA TRATTATIVA PER LA PUNTA L’A.D. LEONARDI NON VOLLE AVERE A CHE FARE COI DIRIGENTI DEL TORO Ruggini, Europa, Amauri: a Torino è quasi derby Il Parma in casa di un club «nemico» cerca di sbloccarsi In caso di sconfitta Donadoni in bilico Perché vedere TORINO-PARMA La partita più lunga d’Italia: iniziata a maggio, continuata in tribunale. Occhio alla tensione, Donadoni rischia il panettone e il pan dei morti. Olimpico, ore 20.45 DAL NOSTRO INVIATO ANDREA SCHIANCHI COLLECCHIO (Parma) Porte aperte a metà. Roberto Donadoni lascia che i tifosi osservino mezz’ora dell’allenamento e poi chiede che, gentilmente, tutti si accomodino fuori: niente di clamoroso, deve provare qualche schema in vista della delicatissima trasferta di Torino. Il periodo non è nero, ma nerissimo. In casa Parma si respira un’aria da ultima spiaggia: o si fanno punti contro i granata o la notte diventa un incubo. Donadoni rischia il posto, lo sa pure lui, anche se l’amministratore delegato Pietro Leonardi gli conferma la fiducia: d’altronde, alla vigilia di una partita, che cosa volete che faccia? Hernan Crespo, che guida la Primavera crociata, è in pole position per la successione. Altri nomi sono scritti sui taccuini dei dirigenti, da Reja a Delio Rossi, da Ballardini a Cosmi. La verità è che il presidente Ghirardi si augura un’inversione di tendenza senza bisogno di rivoluzioni in panchina, che di solito non portano grandi vantaggi. Battaglia legale La sfida contro il Torino, se il Parma non fosse così malconcio, all’ultimo posto in classifica e con il pesante fardello di sette partite perse su otto, sarebbe stata scintillante. Soprattutto di polemiche, perché le due società, nell’estate scorsa, sono state protagoniste di una vera e propria battaglia legale per accedere all’Europa League. Il Parma l’aveva conquistata sul campo, ma non avendo ottenuto la licenza Uefa si è dovuto fare da parte. E il Torino è subentrato, giocando un ruolo non marginale nelle diatribe Roberto Donadoni, 51 anni, allena il Parma dal gennaio 2012 LAPRESSE legali che hanno tenuto banco in luglio e in agosto. A testimonianza di qualche dissapore tra i dirigenti c’è un episodio: ultimo giorno di calciomercato, Amauri passa dal Parma al Torino, ma la trattativa non viene conclusa direttamente dall’amministratore delegato degli emiliani, Leonardi, perché con quelli del Torino non vuole avere a che fare. E proprio Amauri, questa sera, sarà l’uomo cui i difensori di Donadoni dovranno prestare maggiore attenzione: dopo essersi sbloccato in Europa League, punta a finire il digiuno in campionato. Ritorno a tre Donadoni, chiuso nel ritiro di Collecchio, ha passato ore e ore a parlare con dirigenti e giocatori. Si è convinto che alla squadra, a questa squadra che non ha alti valori tecnici, bisogna dare soprattutto certezze. E allora ecco che probabilmente si tornerà alla difesa a tre, con un centrocampo folto (a cinque) e due attaccanti di ruolo. Tuttavia, siccome i guai non finiscono mai, si deve fare ancora i conti con gli infortuni: De Ceglie e Acquah sono in forte dubbio, si deciderà soltanto oggi. Considerando che capitan Lucarelli è squalificato, e che Paletta, Cassani e Biabiany sono lungodegenti, del vecchio Parma che aveva conquistato l’Europa League sul campo nello scorso campionato ci sono soltanto Mirante, Gobbi e Cassano. Praticamente è un’altra squadra. © RIPRODUZIONE RISERVATA MERCOLEDÌ 29 OTTOBRE 2014 LA GAZZETTA DELLO SPORT 15 SERIE A 9a GIORNATA Le riserve non girano Rafa carica Higuain e dice no al turnover GLI AVVERSARI L’EX AL VELENO la Sfida GONZALO HIGUAIN 26 ANNI ATTACCANTE GERMAN DENIS 33 ANNI ATTACCANTE TIRI A PARTITA 2,8 1,3 PRECISIONE AL TIRO 69% Benitez fa tesoro della lezione di Berna e a Bergamo schiera 10 il Napoli titolare: «Finalmente Gonzalo si è tolto un peso» 36% L’Atalanta prova a uscire dalla crisi col talismano Denis Il Tanque non segna da maggio ma agli azzurri fa sempre gol: Colantuono si aggrappa a lui OCCASIONI CREATE 10 MATTEO SPINI BERGAMO PASSAGGI RIUSCITI migliorare, come lui stesso ammette. «Dobbiamo lavorare alla fase difensiva e continuare a far bene quella offensiva. Siamo al 78% - ha detto l’allenatore-, ma presto dobbiamo riuscire a esprimere tutto il nostro potenziale. Dopo il ko di Berna e il successo contro il Verona, serve impreziosire la classifica». Dunque, il suo pensiero è rivolto principalmente alla partita di questa sera che aprirà , poi, alla gara con la Roma. «Abbiamo rispetto di tutte le avversarie, in particolar modo di quelle che hanno una tradizione favorevole con il Napoli, come l’Atalanta. Non faremo gabbie, ma stiamo già pensando a come controllare i movimenti dei loro attaccanti». Perché vedere ATALANTA-NAPOLI Un avvocato, Stendardo, e un attaccante indifendibile: Denis. Poi il Napoli... e non sai mai quale ti capita: altri 6 gol o 0-2 come a Berna? Atleti Azzurri d’Italia, ore 20.45 DAL NOSTRO INVIATO MIMMO MALFITANO BERGAMO Cambierà qualcosa, ma senza grandi stravolgimenti. Vuole provarci, Rafa Benitez, ad aggiungere altri punti pesanti alla classifica in attesa della sfida di sabato contro la Roma. Prima, però, c’è l’Atalanta con la sua voglia di rimediare alla sconfitta di Udine: lo scorso anno ne rifilò 3 al Napoli, mettendo in crisi l’intero apparato difensivo azzurro. Stavolta la questione è diversa, la figuraccia di Berna ha convinto lo spagnolo che il Napoli-2 non è competitivo e, dunque, sarebbe deleterio insistere con un turnover ampio, com’era accaduto contro lo Young Boys. Così stasera Benitez dovrebbe riproporre la stessa formazione che ha asfaltato il Verona con l’unica eccezione di Inler al posto di Jorginho. Si tratta di ipotesi, in ogni modo, perché difficilmente Benitez è disponibile a dare qualche anticipazione prima delle partite. Il momento è delicato, battere l’Atalanta significherebbe dare continuità ai risultati e poco importa della prestazione, quella verrà o, forse, s’è già vista contro il Verona. Ma a Bergamo, dove il Napoli ha vinto solo una volta nelle ultime 10 partite, servono i tre punti. E sono talmente necessari che Benitez si è ravveduto sull’opportunità di ricorrere a un turnover spropositato. Tendenza invertita L’aver ritrovato i gol di Higuain e Hamsik gli ha restituito l’ottimismo anche se c’è ancora tanto da Rafa Benitez, 54 anni, alla seconda stagione sulla panchina del Napoli che l’anno scorso ha condotto al terzo posto e alla conquista della Coppa Italia AFP 78% 73% DUELLI VINTI DI TESTA 28% Impresa Callejon Nelle intenzioni dell’allenatore c’è la conferma di tutta la fase offensiva, che si avvarrà del capocannoniere del campionato e di Hamsik e Higuain. «Callejon lo abbiamo preso perché ne conoscevamo le qualità, Marek gioca ad alto livello anche quando non segna e Gonzalo ha ritrovato il gol che gli mancava. Si è tolto un peso» Chi dovrà aspettare il proprio turno, sarà Dries Mertens, l’esterno belga che Benitez utilizza soltanto nei secondi tempi. Per lui dovrebbe prospettarsi la panchina, anche se resta in piedi il ballottaggio con Insigne. Chissà che l’immediato impegno con la Roma non possa convincere l’allenatore a farlo però partire dal primo minuto. 42% L’Atalanta che cercava continuità e German Denis che cercava il gol sono tornati da Udine a mani vuote. La squadra è andata incontro a un’altra sconfitta, il Tanque è rimasto a secco: di certo non è l’unico problema, di certo è un problema. Otto partite senza gol sono troppe per uno come lui, che non si è riuscito a sbloccare nemmeno nella domenica in cui Higuain, Hamsik, Llorente e Klose hanno rotto il digiuno: escludendo Giuseppe Rossi, il solo Palacio è ancora a zero tra quelli che l’anno scorso aveva segnato di più. Da quando è a Bergamo, otto presenze consecutive senza gol non gli erano mai capitate: la rete gli manca da quasi sei mesi, dal 2-1 al Milan dell’11 maggio e fu su rigore. Mentre su azione l’ultima sua prodezza risale al 19 aprile, ma fu l’inutile gol dopo i due del Verona nella partita persa 2-1 in casa. I gol dell’ex Dove non arrivano le speranze, intervengono le tradizioni: stasera a Bergamo arriva il Napoli, squadra contro la quale l’argentino si è sempre esaltato. Ai partenopei Denis ha segnato cinque gol dell’ex in otto presenze (il primo con l’Udinese): in ogni campionato è sempre andato a segno almeno una volta, con il top della scorsa stagione, quando al Comunale siglò una doppietta nel 3-0 per l’Atalanta. Ed è proprio davanti al pubblico amico che il Tanque ha fatto le cose migliori contro il Napoli: tre gol in tre partite. Chissà se Colantuono avrà pensato anche ai precedenti decidendo di mandarlo di nuovo in campo: al di là della cabala, Denis oggi sarà titolare. La panchina Ritrovare la migliore Atalanta e i gol del proprio uomo simbolo: Colantuono ci spera, anche per mettere a tacere le voci che ronzano intorno alla sua panchina. «C’è stato il solito confronto con la proprietà, per analizzare la partita –ha detto ieri-: il rapporto è particolare e siamo tutti sereni. La situazione non è grave: ci sono stati momenti ben peggiori». © RIPRODUZIONE RISERVATA © RIPRODUZIONE RISERVATA BUFERA SUL PIBE LE IMMAGINI DIFFUSE SU YOUTUBE HANNO FATTO IL GIRO DEL MONDO Maradona nei guai: colpisce la ex, un video lo inchioda Lei lo riprende col telefonino mentre la assale. La difesa: «Abbiamo litigato, ma niente botte» ol, Maradona (che domani compirà 54 anni) si rivolge a voce alta alla sua ex compagna che gli risponde a tono, poi Diego si alza e le va incontro con aria minacciosa e il chiaro intento di colpirla. Il video si interrompe in quel momento, quando il cellulare cade dalle mani di Rocio. GIANLUCA MONTI La difesa e l’accusa Quello che per fortuna non si vede, lo si può purtroppo immaginare. L’audio in sottofondo è poco chiaro, ma si sente Rocio urlare: «Smettila, smettila di colpirmi. Non mi colpire». Maradona ha provato a giustificarsi: «Abbiamo avuto una discussione perché era sempre attaccata al cellulare – ha riferito a Marina Calabrò della trasmissione Nosotros al Mediodia, dove è stato mostrato il video - Le ho strappato di mano il telefono e Un video di trenta secondi e l’immagine pubblica di Diego Armando Maradona subisce un nuovo, durissimo, colpo. È bufera sul campione argentino per un filmato, trasmesso ieri da Canal13 in tv e già cliccatissimo su internet, nel quale si vede il Pibe de Oro aggredire l’ex fidanzata Rocio Oliva, che riprende il tutto con un telefonino. Appesantito e palesemente alterato dall’alco- parte di Rocio, ma, come si comprende anche dal video, la coppia aveva un menage familiare particolare. Da sinistra: un frame dell’aggressione; Maradona e Rocio in tempi felici ANSA l’ho buttato via, ma giuro che non ho mai alzato le mani su Rocio». Di sicuro, il rapporto tra i due era burrascoso e ora che la storia è finita stanno volando gli stracci. Maradona a luglio aveva accusato la Oliva di aver sottratto soldi, un computer e alcuni oggetti di valore dalla casa dove vivevano a Dubai. Beni per un valore di circa 400.000 dollari. Una vicenda per la quale il pubblico ministero di Dubai, Abdullah Mohammad Ahli, ha chiesto la condanna a sei anni e mezzo di carcere per la donna. Questi addebiti sono stati negati da Precedenti e panchine I due non si vedono più da qualche mese e poco dopo la separazione, Diego per un breve periodo si sarebbe consolato tra le braccia di un’altra: la 28enne Pamela de Los Angeles, almeno a quanto sostengono siti e giornali di gossip in Argentina. A testimoniarlo ci sono delle foto scattate in un locale notturno. Maradona, inoltre, coi paparazzi non ha esattamente un buon rapporto e il suo essere violento, come nel video, non è una novità. Proprio a dei fotografi Diego sparò dei pallini con un fucile nel 1994 (prima del Mondiale negli Usa) dal balcone della sua villa di Buenos Aires. Nel maggio 2013, Maradona ha rifilato dei calci e scagliato delle pietre contro i cronisti che lo inseguivano mentre andava a conoscere suo figlio Diego Fernando, nato dalla relazione con Veronica Ojeda. Ad agosto di quest’anno, infine, proprio mentre era con la Ojeda e il loro bambino, Maradona ha rifilato uno schiaffo in volto a un giornalista che lo stava intervistando. Sarà anche per tutte queste vicende che lo vedono ciclicamente coinvolto che il Pibe de Oro non riesce a trovare una panchina da quando ha lasciato l’Al Wasl dopo aver guidato l’Argentina. Secondo i rumors di mercato, ultimamente gli è stata offerta la panchina della Palestina, una indiscrezione che però è stata smentita qualche giorno fa dai vertici della federazione mediorientale. © RIPRODUZIONE RISERVATA 16 LA GAZZETTA DELLO SPORT MERCOLEDÌ 29 OTTOBRE 2014 SERIE A L’ANTICIPO DELLA 9a GIORNATA le Pagelle DI A.FR. SANSONE GENIO DELLA LAMPADA, ACERBI È UN LEONE RUGANI STECCA, VECINO TIENE, TAVANO ENTRA TARDI SASSUOLO 7 CONSIGLI 6 Sul gol di Croce non può nulla, non brillantissimo su un tiro cross di Vecino, ma non corre grandi rischi. GAZZOLA 6 Maccarone lo va a cercare e gli causa qualche problema. Però tiene. TERRANOVA 6 Ci mette grinta e attenzione. ACERBI 6,5 Migliora partita dopo partita. Il gol al Parma gli ha restituito fiducia: ne sfiora un altro in due occasioni, dietro fa la parte del leone. PELUSO 6 Si sovrappone a Sansone, nel primo tempo produce un paio di cross ottimi. Poi presidia la sinistra. TAIDER 6 Si mangia un gol di testa sullo 0-0 ed è bruciato da Croce sul gol empolese, deve fare partita di rimonta: entra nel primo gol, è il neroverde con più passaggi (52) e recuperi (13). MAGNANELLI 6 Tra tanto talento intorno, è l’uomo del lavoro sporco. Appoggi così così, sublima facendo da frangiflutti davanti alla difesa. MISSIROLI 7 Mediano incursore, deve tenere a bada Vecino ed è un bel match, in più aggiunge l’inserimento perfetto per il gol del pareggio che di fatto cambia verso alla partita. BERARDI 6 Raggiunge la sufficienza con il gol che chiude la partita. Prima, tanti egoismi, poca precisione al tiro, soprattutto il rigore sbagliato: primo errore dal dischetto dopo averne segnati 7 su 7. (BIONDINI S.V.) FLOCCARI 6,5 Subito una traversa e sembra l’avvio di una grande serata. Invece si eclissa a lungo, finché trova il morso del sorpasso. Non aiuta come Zaza, ma in definitiva lo sostituisce alla grande. (PAVOLETTI S.V.) h IL MIGLIORE 7 N. SANSONE Che non entri nel tabellino è un caso. Ispira tutte le azioni migliori del Sassuolo, taglia il campo da sinistra al centro, guadagna il rigore, allarga il gioco con i suoi lanci, innesca il 3-1 di Berardi. Imprendibile. (BRIGHI S.V.) ALL. DI FRANCESCO 6,5 Altri tre gol, il Sassuolo comincia a ingranare. E davanti ha una batteria di attaccanti invidiabile. . EMPOLI 6 BASSI 6 Una paratona su Acerbi, ma troppo inchiodato alla linea: dovrebbe uscire di più. HYSAJ 5 Serata da mal di testa contro Sansone, il lato debole è il suo: provoca anche il rigore. TONELLI 6 Un paio di chiusure davanti alla porta da piccolo Cannavaro, almeno lui si salva. Sfiora anche il gol di testa nel finale. RUGANI 5 Stavolta il principino della difesa stecca. Vulnerabile sui palloni alti, perde il pallone da cui nasce il 2-1. MARIO RUI 5,5 Costretto sulla difensiva da Berardi, ne soffre le accelerazioni. E non dà il solito contributo in avanti. VECINO 6,5 Il più continuo nel proporre break, quello meno tecnico nella rifinitura. Colpisce il palo a fine primo tempo, episodio che forse avrebbe cambiato la partita. VALDIFIORI 6 Si chiamasse Val de Flores sarebbe titolare in qualche big: epicentro di gioco. Qualche errore ci sta (23 passaggi sbagliati non sono da lui), recupera anche tanti palloni (ben 13). MIGLIORE h 6,5 ILCROCE Non può festeggiare troppo il primo gol in Serie A. Buoni inserimenti, cala nella ripresa. TAVANO 6 Entra a partita compromessa, cerca due volte il diagonale allargando la mira. ZIELINSKI 5,5 Colpisce una traversa da fuori ma dovrebbe essere l’uomo dell’ultimo passaggio e lì è impreciso. SIGNORELLI 5,5 Meno dinamico di Croce, fatica a entrare nel meccanismo di gioco. PUCCIARELLI 6 Tanto movimento, tecnica, dribbling stretti. Tiri, però, pochini. MACCARONE 6 Lavora di sponda, va a cercare spazi a sinistra, sfiora il gol con un inserimento da rapace. MCHEDLIDZE 6 Prova a metterci il fisico, lotta. ALL. SARRI 6 Concetti di gioco ammirevoli. Comincia a sorgere qualche dubbio sulla capacità di reazione del suo Empoli: affondato dal Cagliari tre giorni fa, si blocca e poi crolla incassato l’1-1. GLI ARBITRI ORSATO 7 Personalità da grande arbitro, non sbaglia una sola valutazione, gol annullato e rigore compresi. De Pinto 6-Gava 6,5; Calvarese 6-Abisso 6. Sassuolo, tris salvezza. Allarme Empoli Croce illude Sarri, poi show emiliano. In gol Missiroli, Floccari e Berardi, che sbaglia pure dal dischetto SASSUOLO EMPOLI 3 1 PRIMO TEMPO 0-1 MARCATORI Croce (E) all’11’ p.t.; Missiroli (S) all’11’, Floccari (S) al 16’, Berardi (S) al 28’ s.t. SASSUOLO (4-3-3) Consigli; Gazzola, Terranova, Acerbi, Peluso; Taider, Magnanelli, Missiroli; Berardi (dal 36’ s.t. Biondini), Floccari (dal 34’ s.t. Pavoletti), N. Sansone (dal 43’ s.t. Brighi). PANCHINA Pomini, Polito, Longhi, Antei, Chibsah, Bianco, Floro Flores, Gliozzi. ALLENATORE Di Francesco. BARICENTRO MOLTO BASSO 46,8 metri CAMBI DI SISTEMA nessuno. ESPULSI nessuno. AMMONITI Taider e Acerbi per gioco scorretto. EMPOLI (4-3-1-2) Bassi; Hysaj, Tonelli, Rugani, Mario Rui; Vecino, Valdifiori, Croce (dal 34’ s.t. Tavano); Zielinski (dal 24’ s.t. Signorelli); Pucciarelli, Maccarone (dal 21’ s.t. Mchedlidze). PANCHINA Pugliesi, Biggeri, Laurini, Moro, Laxalt, Barba, Bianchetti, Rovini, Aguirre. ALLENATORE Sarri. BARICENTRO MEDIO 50,6 metri CAMBI DI SISTEMA nessuno. ESPULSI nessuno. AMMONITI Vecino e Tonelli per gioco scorretto, Maccarone per proteste. ARBITRO Orsato di Schio. NOTE paganti 2.963, incasso di 14.097 euro; abbonati 7.747, quota di 91.520 euro. Tiri in porta 8 (con un palo)-7 (con 1 palo e 1 traversa). Tiri fuori 9-8. In fuorigioco 6-0. Angoli 6-3. Recuperi: p.t. 1’, s.t. 3’. 1 DAL NOSTRO INVIATO 2 ALEX FROSIO REGGIO EMILIA Non hai Zaza e ti segna Floccari. Berardi sbaglia tanto e prima che si svegli chiudendo la partita Sansone si mette a fare il fenomeno. Pochi, tra le squadre di fascia bassa, possono permettersi le scelte offensive di Eusebio Di Francesco: 6 gol per 6 punti in 4 giorni e i neroverdi, a secco di vittorie fino a sabato scorso, guardano con altri occhi la classifica. Situazione ribaltata per l’Empoli, che invece di reti ne ha prese 7 in due partite. Qualche certezza potrebbe incrinarsi e sarebbe inopportuno, perché la squadra di Sarri gioca davvero un gran calcio. Idee e occasioni In una delle partite più «italiane» della Serie A (10 su 11 titolari e 13 su 14 in campo per il Sassuolo, 8 su 11 dall’inizio e 10 su 14 alla fine per l’Empoli), la nostra scuola dimostra di avere ancora tante buone idee. Il 4-3-3 dipende dalle ispirazioni del tridente ma trova qualità anche negli interni. Si va dalle combinazioni palla a terra comandate da un Sansone in serata di grazia, ai cross prodotti dai raddoppi sulle fasce ai cambi di gioco che sbilanciano l’Empoli. Il Sassuolo chiude sotto il primo tempo — gol di Croce all’11’, il primo in serie A sul primo vero affondo dell’Empoli — ma in modo immeritato: Floccari colpisce la tra- 3 1 Il gol del momentaneo 1-1 realizzato da Simone Missiroli, 28 anni 2 La rete del 3-1 definitivo di Domenico Berardi, 20 anni, che poco prima aveva sbagliato un rigore 3 Il gol di Daniele Croce, 32 anni, che aveva illuso l’Empoli ANSA-IPP Secondo k.o. di fila per i toscani: bel gioco ma troppa fatica ad arrivare in porta versa già in avvio, Bassi ferma Acerbi, Taider segna ma in fuorigioco e poi spreca di testa. Come immeritato è qualche fischio che a inizio ripresa anticipa i cinque minuti che ribaltano la partita. Quando infatti l’Empoli sembra in controllo, i neroverdi, opachi solo quando cedono all’individua- lismo, pareggiano con Missiroli, sprecano un rigore (Hysaj su Sansone, Berardi alto), raddoppiano su un tiro di Floccari deviato. E poi in scioltezza chiudono la partita con Berardi. L’Empoli e Batman L’Empoli deve interrogarsi proprio su quei cinque minuti, in cui perde attenzione (Hysaj che provoca il rigore, Rugani che perde palla sulla trequarti avviando il 2-1), e fidarsi delle idee di Sarri. I toscani sono come Batman: una squadra senza superpoteri, ma perfettamente addestrata. Intorno a Valdi- fiori, piccolo Xavi di provincia magistrale nell’accorciare i tempi di gioco, ruota una manovra fatta di triangoli stretti. Proprio perché senza superpoteri, però, l’Empoli deve fare una gran fatica per arrivare alla porta avversaria. Ma ci riesce: il gol di Croce arriva perché ci sono tre uomini in area, i due legni (Vecino in chiusura di primo tempo, Zielinski in avvio di ripresa) avrebbero cambiato e forse chiuso la partita. Certe fragilità, però, si pagano. Soprattutto se chi hai davanti sa come far male. Come il Sassuolo. © RIPRODUZIONE RISERVATA la Moviola DI M.PIE. Hysaj-Sansone Netto il rigore Partita gradevole e direzione di Orsato praticamente perfetta. Al 20’ del primo tempo annullato giustamente un gol al Sassuolo: Taider segna in fuorigioco. Sul rigore (13’ s.t.) poi sbagliato da Berardi è netto (e ingenuo) il fallo di Hysaj su Sansone. MERCOLEDÌ 29 OTTOBRE 2014 LA GAZZETTA DELLO SPORT 17 SERIE A LA GUIDA SCONTRO SALVEZZA IACHINI DEVE SCEGLIERE DUE TRA DYBALA, VAZQUEZ E BELOTTI. MARAN SENZA IZCO E RADOVANOVIC DOMANI CON LA LAZIO MORAS: «RITROVIAMO L’UMILTÀ» dovranno adattarsi in fase di copertura. «Nonostante la sconfitta - sottolinea l’allenatore Rolando Maran - la partecipazione, il carattere e la personalità messi in campo dai ragazzi contro il Genoa fa ben sperare per la gara col Palermo e questo al di là di chi giocherà». Il tecnico vuole vedere anche in Sicilia un Chievo propositivo. «Vogliamo provare a imporre il nostro gioco per cercare di portare a casa un risultato favorevole. Non sarà certo una gara facile per noi ma nemmeno per loro. Il Palermo l’ho visto in salute contro la Juventus e sfrutta molto l’ampiezza del campo. Quindi serve tanto spirito di sacrificio per non farsi trovare scoperti. Puntiamo a fare una prestazione importante. Se ci riusciremo il risultato verrà di conseguenza». Toni: «Verona, cambiamo rotta» Giallo cori, indaga la Procura Pronto un Palermo d’assalto Chievo, emergenza al centro Perché vedere PALERMO-CHIEVO Perfetta per chi vuole fare l’originale: è poco chic, da salvezza. Se piacciono le sfide, Belotti-Bardi: il leader dell’Under contro il capitano. Barbera, ore 20.45 FABRIZIO VITALE GIANCARLO TAVAN Iachini cambierà qualcosa. Non un vero e proprio turnover, ma qualche variazione 9 rispetto alla gara con la Juventus ci sarà. Soprattutto sugli esterni: col Chievo è scontro diretto e servirà maggiore spinta. Muterà l’atteggiamento rispetto alla gara di Torino, dove il Palermo ha pensato più a contenere che ad attaccare. Iachini vuole vedere lo stesso atteggiamento messo in campo col Cesena perché vuole aggiudicarsi i tre punti contro i veronesi. Ecco perché a destra tornerà Morganella, mentre sul versante opposto ci sarà Lazaar. Interpreti diversi, ma modulo invariato. Per adesso niente tridente almeno dall’inizio. «Stiamo lavorando - ha ATALANTA NAPOLI ª CLASSIFICA JUVENTUS 22 ROMA 19 UDINESE 16 SAMPDORIA 16 LAZIO 15 MILAN 15 NAPOLI 14 INTER 12 GENOA 12 VERONA 11 FIORENTINA 10 SASSUOLO 10 CAGLIARI 8 TORINO 8 ATALANTA 7 EMPOLI 7 CESENA 6 PALERMO 6 CHIEVO 4 PARMA 3 G 8 8 8 8 8 8 8 8 8 8 8 9 8 8 8 9 8 8 8 8 PARTITE V N 7 1 6 1 5 1 4 4 5 0 4 3 4 2 3 3 3 3 3 2 2 4 2 4 2 2 2 2 2 1 1 4 1 3 1 3 1 1 1 0 P 0 1 2 0 3 1 2 2 2 3 2 3 4 4 5 4 4 4 6 7 RETI F S 16 3 14 4 11 6 9 4 15 8 17 11 16 11 14 10 9 8 9 14 6 6 10 15 13 11 6 9 3 10 10 16 6 13 8 17 6 14 12 20 CHAMPIONS PRELIMINARI CHAMPIONS EUROPA LEAGUE RETROCESSIONE 21 CIGARINI 8 MIGLIACCIO 4 CRISETIG 5 CONTI 20 EKDAL 25 SAU 7 COSSU 19 DENIS 9 HIGUAIN 11 MORALEZ 23 IBARBO 24 17 HAMSIK 7 EL SHAARAWY INSIGNE 19 DAVID LOPEZ 31 92 CALLEJON 88 INLER 26 33 11 GHOULAM KOULIBALY ALBIOL MAGGIO 4 2 13 7 RETI Callejon (Napoli) 6 RETI Tevez (2) (Juventus); Honda (Milan) 5 RETI Djordjevic (Lazio); Cassano (1) (Parma); Di Natale (Udinese) 4 RETI Ekdal e Sau (Cagliari); Matri (Genoa); Icardi (1) e Osvaldo (Inter); Gabbiadini (Sampdoria); Quagliarella (Torino) 3 RETI Avelar (2) (Cagliari); Pucciarelli e Tonelli (Empoli); Pinilla (Genoa); Vidal (1) (Juventus); Menez (2) (Milan); Higuain (1) (Napoli); Vazquez (Palermo); Destro (Roma); Berardi (1, Sassuolo); Thereau (Udinese) OGGI Ore 20. 45 ARBITRO Mazzoleni TV Sky Sport 1 HD e Calcio 1 HD; Premium Calcio 2 PREZZI da 15 a 150 euro BASANTA 19 23 PASQUAL AQUILANI 6 VARGAS 3 ANTONINI KUCKA BERTOLACCI 33 91 21 19 13 ANTONELLI EDENILSON GRECO ILICIC 11 30 BABACAR CUADRADO 24 MURIEL 33 77 THEREAU 32 MATRI KONE 19 66 6 ALLAN GUILHERME 33 20 89 5 ALEX ABATE PIRIS DANILO PINZI 75 27 HEURTAUX WIDMER 31 1 HANDANOVIC 15 MARCHESE 4 DE MAIO 10 PEROTTI 10 14 TEVEZ LLORENTE ASAMOAH MARCHISIO LICHTSTEINER 8 22 6 23 26 POGBA VIDAL 19 BONUCCI 3 CHIELLINI KARNEZIS (3-5-2) (4-3-3) OGGI Ore 20.45 ARBITRO Russo TV Sky Calcio 3 HD; Premium Calcio e Calcio HD PREZZI da 20 a 305 euro 1 PERIN NETO SAVIC 15 20 10 BORJA VALERO 72 (3-5-2) INTER (3-5-2) SAMPDORIA 5 OGBONNA 23 RANOCCHIA 20 OBI 5 JUAN JESUS 15 VIDIC HERNANES KOVACIC 88 10 18 22 DODÒ MEDEL 8 PALACIO 9 ICARDI 23 EDER 9 OKAKA 11 GABBIADINI 14 OBIANG 17 PALOBMO 21 SORIANO MESBAH GASTALDELLO 3 5 28 29 DE SILVESTRI ROMAGNOLI 1 BUFFON 33 ROMERO PANCHINA 1 Colombi, 14 F. Pisano, 3 Murru, 24 Benedetti, 32 Ceppitelli, 16 Dessena, 12 Capello, 30 Donsah, 10 Joao Pedro, 13 Caio Rangel, 9 Longo, 17 Farias. ALL. Zeman. BALL. BalzanoF. Pisano 60-40%, Capuano-Ceppitelli 60-40%, Crisetig-Dessena 60-40%. INDISP. Eriksson (3 mesi). SQUAL. nessuno. DIFF. Avelar. ALTRI Carboni, Muroni, Giorico, Barella, Loi. PANCHINA 12 Tatarusanu, 40 Tomovic, 55 Hegazi, 28 Alonso, 5 Badelj, 16 Kurtic, 7 Pizarro, 32 Lazzari, 8 Marin, 17 Joaquin, 29 Bernardeschi, 33 M. Gomez. ALL. Montella. BALL. Basanta–Tomovic 60-40%, Babacar-Bernardeschi 60-40%. SQUAL. Go. Rodriguez (1). DIFF. nessuno. INDISP. Rossi (3 mesi), Mati Fernandez (10 giorni). ALTRI Brillante, Lupatelli, Iakovenko, El Hamdaoui, Octàvio, Bagadur. PANCHINA 23 Lamanna, 8 Burdisso, 39 Sommariva, 14 Roncaglia, 5 Izzo, 87 Rosi, 69 Sturaro, 92 Mussis, 38 Mandragora, 24 Iago, 16 Lestienne, 9 Pinilla. ALL. Gasperini. BALL. De Maio-Burdisso 60-40%, Falque-Sturaro 60-40%, Matri-Pinilla 60-40%. SQUAL. nessuno. DIFF. Sturaro. INDISP. Fetfatzidis (10 giorni), Rincon (45). ALTRI Prisco. PANCHINA 30 Carrizo, 46 Berni, 6 Andreolli, 14 Campagnaro, 25 Mbaye, 54 Donkor, 17 Kuzmanovic, 44 Krhin, 28 Puscas, 29 Camara, 97 Bonazzoli. ALL. Mazzarri. BALL. VidicCampagnaro 60-40%. SQUAL. nessuno. DIFF. nessuno. INDISP. Jonathan (10 giorni), Nagatomo (3), M’Vila (25), D’Ambrosio (25), Osvaldo (10), Guarin (4). ALTRI nessuno. PANCHINA 45 Andujar, 15 Colombo, 16 Mesto, 4 Henrique, 5 Britos, 8 Jorginho, 22 Radosevic, 14 Mertens, 6 De Guzman, 91 D. Zapata. ALL. Benitez. BALL. Insigne-Mertens 60-40%, InlerJorginho 60-40%, Maggio-Henrique 6040%. SQUAL. nessuno. DIFF. Jorginho. INDISP. Gargano (15 giorni), Michu (3), Zuniga (da valutare). ALTRI Rosati, Palma. PANCHINA 32 Abbiati, 1 Agazzi, 25 Bonera, 17 C. Zapata, 14 Albertazzi, 16 Poli, 15 Essien, 21 Van Ginkel, 8 Saponara, 19 Niang, 7 Menez, 11 Pazzini. ALL. Inzaghi. BALL. Diego Lopez-Abbiati 60-40%, El Shaarawy-Menez 55-45%. SQUAL. nessuno. DIFF. Muntari. INDISP. Montolivo (25 giorni). ALTRI Mexes, Zaccardo, Armero, Mastour. PANCHINA 97 Meret, 14 Belmonte, 11 Domizzi, 18 Bubnjic, 26 Pasquale, 7 Badu, 21 Hallberg, 8 B. Fernandes, 95 Evangelista, 82 Geijo, 10 Di Natale, 13 A. Zapata. ALL. Stramaccioni. BALL. Pinzi-Badu 60-40%, Piris-Pasquale 70-30%, MurielDi Natale 60-40%. SQUAL. nessuno. DIFF. Kone. INDISP. G. Silva e Brkic (da valutare), Riera (15 giorni). ALTRI Scuffet, Jaadi, Wague, Coda, Jadson, Bochniewicz. PANCHINA 30 Storari, 34 Rubinho, 39 Marrone, 2 Romulo, 21 Pirlo, 37 Pereyra, 20 Padoin, 11 Coman, 12 Giovinco, 9 Morata. ALL. Allegri. BALL. Vidal-Pirlo 55-45%, Llorente-Morata 55-45%; LichtsteinerPereyra 60-40%. SQUAL. nessuno. DIFF. Marchisio. INDISP. Caceres (7 giorni), Evra (30), Pepe (4), Barzagli (da valutare). ALTRI Motta. PANCHINA 1 Da Costa, 86 Cacciatore, 44 Fornasier, 19 Regini, 6 Duncan, 32 Marchionni, 22 Rizzo 18 Bergessio, 12 G. Sansone, 77 Wszolek, 7 Fedato. ALL. Mihajlovic. BALL. Mesbah-Regini 60-40%, Soriano-Duncan 60-40%. SQUAL. nessuno. DIFF. De Silvestri, Soriano. INDISP. Viviano (1 mese), De Vitis (1), Krsticic (7 giorni), Silvestre (7). ALTRI Massolo, L. Djordjevic. 6 MUÑOZ MARCATORI © RIPRODUZIONE RISERVATA PANCHINA 78 Frezzolini, 33 Cherubin, 20 Biava, 6 Bellini, 3 Del Grosso, 16 Baselli, 22 Zappacosta, 31 Molina, 25 Spinazzola, 10 A. Gomez, 99 Boakye, 9 Bianchi. ALL. Colantuono. BALL. Stendardo-Biava 65-35%, Raimondi-Zappacosta 60-40%, Migliaccio-Baselli 60-40%. SQUAL. nessuno. DIFF. Benalouane, Carmona. INDISP. Estigarribia (6 mesi), Rosseti (2), Avramov (7 giorni). ALTRI Grassi, Scaloni. (3-5-2) ROMA (4-2-3-1) CESENA 12 4 G. GONZALEZ ANDELKOVIC BOLZONI BARRETO 27 15 8 89 7 RIGONI LAZAAR MORGANELLA 20 9 DYBALA VAZQUEZ 10 MAXI LOPEZ 69 7 23 BIRSA MEGGIORINI 56 HETEMAJ 34 BIRAGHI LAZAREVIC 14 COFIE 12 3 CESAR 21 DAINELLI FREY 25 BARDI (4-3-3) TORINO (4-1-4-1) PARMA OGGI Ore 20.45 ARBITRO Tommasi TV Sky Calcio 4 HD; Premium Calcio 4 PREZZI da 25 a 95 euro 70 SORRENTINO Sabato 1 novembre NAPOLI-ROMA ore 15 EMPOLI-JUVENTUS ore 18 PARMA-INTER ore 20.45 Domenica 2 novembre CHIEVO-SASSUOLO ore 15 SAMPDORIA-FIORENTINA ore 15 TORINO-ATALANTA ore 15 UDINESE-GENOA ore 15 MILAN-PALERMO ore 20.45 Lunedì 3 novembre CESENA-VERONA ore 19 LAZIO-CAGLIARI ore 21 RAMI 4 RICHARDS 23 DIEGO LOPEZ OGGI Ore 20.45 ARBITRO Peruzzo TV Sky Calcio 8 HD; Premium Calcio 6 PREZZI da 10 a 200 euro PROSSIMO TURNO HONDA 28 34 DE JONG BONAVENTURA MUNTARI DE SCIGLIO 10 9 TORRES 1 RAFAEL PALERMO CHIEVO José Callejon, 27 anni GETTY OGGI Ore 20.45 ARBITRO Massa TV Sky Calcio 6 HD; Premium Calcio 5 PREZZI da 12 a 140 euro 1 ROSSETTINI 15 8 AVELAR di altro». Con la Lazio sarà aperta la Curva Sud, settore che avrebbe dovuto essere chiuso, secondo la sanzione che era stata decisa dal giudice sportivo dopo la partita col Milan per i presunti cori razzisti verso Muntari. Un provvedimento che venerdì è stato sospeso, in attesa di un supplemento d’indagine, dalla corte d’appello. E il verbale che l’ha prodotto, redatto dagli ispettori federali presenti al Bentegodi, è finito sotto inchiesta della Procura della Repubblica di Verona, in seguito a un esposto-denuncia per verificare eventuali profili di reato per falso ideologico: al via un’indagine della magistratura. © RIPRODUZIONE RISERVATA 27 CRAGNO CAPUANO 33 21 BALZANO 7 D’ALESSANDRO Rimugina sul 6-2 incassato a Napoli, il Verona. Domani arriva la lanciatissima Lazio. Per rimettere in riga l’ambiente gialloblù parlano i veterani, Luca Toni e Vangelis Moras: «Domenica abbiamo fatto una figuraccia – dice il centravanti – in una partita importante, che era iniziata bene ed è finita malissimo. Dobbiamo subito cambiare rotta». Il difensore greco sottolinea: «Va ritrovata l’umiltà. Il nostro unico obiettivo, finché non avremo raggiunto i 40 punti, ricordiamocelo sempre, dovrà essere la salvezza. Soltanto dopo potremo parlare (4-3-3) FIORENTINA (4-3-1-2) GENOA (4-3-3) UDINESE (4-3-2-1) JUVENTUS OGGI Ore 20.45 ARBITRO Doveri TV Sky Calcio 2 HD; Premium Calcio 3 PREZZI da 25 a 80 euro 57 SPORTIELLO STENDARDO BENALOUANE 2 29 77 93 DRAMÉ RAIMONDI 17 CARMONA PUNTI Qui Chievo anche tra i gialloblù ci sarà qualche cambiamento rispetto alla squadra che ha affrontato il Genoa. Uomini contati a centrocampo dove mancheranno Izco e Radovanovic e questo comporterà un modulo abbastanza spregiudicato da parte del Chievo. Giocheranno Cofie ed Hetemaj con due esterni offensivi che (4-3-3) CAGLIARI (4-2-3-1) MILAN OGGI Ore 20.45 ARBITRO Damato TV Sky Calcio 5 HD; Premium Calcio 1 e Calcio HD 2 PREZZI da 19 a 200 euro GIORNATA SQUADRE detto Iachini - per raggiungere il giusto equilibrio». Quindi si va avanti col 3-5-2. In attacco Belotti potrebbe insidiare uno tra Vazquez e Dybala, anche se la sensazione è che il tecnico ripartirà dai due argentini. MATTEO FONTANA VERONA OGGI Ore 20.45 ARBITRO Rocchi TV Sky Calcio 7 HD; Premium Calcio 7 PREZZI da 15 a 250 euro 28 SKORUPSKI 35 44 TOROSIDIS MANOLAS 23 ASTORI 15 PJANIC 16 DE ROSSI 20 KEITA 7 ITURBE 22 DESTRO 8 LJAJIC 18 DJURIC 89 10 8 5 MARILUNGO COPPOLA DE FEUDIS GIORGI 17 MAGNUSSON 33 6 14 RENZETTI LUCCHINI VOLTA DOMANI Ore 20.45 ARBITRO Irrati TV Sky Sport 1 HD e Calcio 1 HD; Premium Calcio e Calcio HD PREZZI da 14 a 75 euro 1 GILLET 3 COLE 25 CAPELLI 30 AGLIARDI 19 MAKSIMOVIC 33 PERES GAZZI 14 25 GLIK 24 MORETTI EL KADDOURI 36 20 7 VIVES DARMIAN 27 22 QUAGLIARELLA AMAURI 10 BELFODIL 11 DE CEGLIE GOBBI 18 15 COSTA (4-3-3) Taccuino (4-3-3) (3-5-2) VERONA (3-5-2) LAZIO 99 CASSANO 21 LODI 19 FELIPE J. MAURI 8 33 RISPOLI 27 SANTACROCE 83 MIRANTE 1 RAFAEL MARTIC 71 MORAS MARQUEZ AGOSTINI 18 4 33 CAMPANHARO 30 21 J. GOMEZ 19 LULIC HALLFREDSSON 10 77 TACHTSIDIS 9 TONI 17 N. LOPEZ 9 87 DJORDJEVIC CANDREVA 20 16 23 BIGLIA PAROLO ONAZI RADU CAVANDA 26 2 3 39 CIANI DE VRIJ 22 MARCHETTI PANCHINA 1 Ujkani, 19 Terzi, 23 Feddal, 3 E. Pisano, 13 Emerson, 25 Maresca, 21 Quaison, 14 Della Rocca, 18 Chochev, 10 Joao Silva, 99 Belotti, 11 Makienok. ALL. Iachini. BALL. Vazquez-Belotti 60-40%, Bolzoni-Maresca 70-30%. SQUAL. nessuno. DIFF. Vazquez, Rigoni, Morganella. INDISP. Bamba (da valutare). ALTRI Fulignati, Daprelà, Vitiello, Milanovic, Ngoyi, Bentivegna. PANCHINA 26 De Sanctis, 1 Lobont, 25 Holebas, 2 Yanga-Mbiwa, 4 Nainggolan, 82 Emanuelson, 24 Florenzi, 32 Paredes, 48 Ucan, 96 Sanabria, 10 Totti, 27 Gervinho. ALL. Garcia. BALL. Skorupski-De Sanctis 60-40%, ColeHolebas 60-40%, Keita-Paredes 60-40%, LjajicGervinho-Totti 40-30-30%. SQUAL. nessuno. DIFF. Totti. INDISP. Balzaretti (3 mesi), Strootman (20 giorni), Castan (20), Maicon (10), Borriello (7), Curci (20). ALTRI nessuno. PANCHINA 30 Padelli, 13 Castellazzi, 18 Jansson, 21 Silva, 3 Molinaro, 6 Perez, 23 Nocerino, 17 Martinez 28 Sanchez Miño, 9 Larrondo. ALL. Ventura. BALL. Peres-Molinaro 60-40%. SQUAL. Benassi (1). DIFF. nessuno. INDISP. Basha (20 giorni), Bovo (3). ALTRI Masiello, Farnerud, Barreto. PANCHINA 95 Gollini, 22 Benussi, 40 Ale. Gonzalez, 5 Sorensen, 16 Luna, 28 Brivio, 27 Valoti, 23 Ionita, 99 Nenè, 20 Christodoulopoulos, 11 Jankovic, 7 Saviola. ALL. Mandorlini. BALL. Campanharo-Ionita 70-30%, N. LopezJankovic 70- 30%. SQUAL. nessuno. DIFF. Tachtsidis, Marquez. INDISP. Marques, Gu. Rodriguez, Obbadi e Sala (da valutare). ALTRI Fares, Cappelluzzo. PANCHINA 1 Bizzarri, 90 Seculin, 20 Sardo, 6 Gamberini, 87 Zukanovic, 26 Edimar, 84 Manganì, 6 Kupisz, 63 Bellomo, 24 Schelotto, 43 Paloschi, 31 Pellissier. ALL. Maran. BALL. Meggiorini-Paloschi 55-45%, Lazarevic-Schelotto 60-40%. SQUAL. Radovanovic (1). DIFF. Zukanovic. INDISP. Izco e Botta (da valutare). ALTRI Puggioni. PANCHINA 16 Iglio, 81 Bressan, 2 Nica, 3 Mazzotta, 15 Krajnc, 24 Perico, 7 Carbonero, 77 Zé Eduardo, 19 Succi, 27 Almeida, 61 Garritano, 92 Defrel. ALL. Bisoli. BALL. De FeudisCarbonero 80-20%. SQUAL. Cascione (1), Leali (3). DIFF. Capelli. INDISP. Cazzola (30 giorni), Brienza (5), Pulzetti (10), Tabanelli (10), Rodriguez (da valutare). ALTRI Valzania. PANCHINA 22 Iacobucci, 1 Cordaz, 4 Mendes, 13 Ristovski, 40 Sarr, 70 Lucas, 14 Galloppa, 30 Acquah, 31 Mariga, 5 Ghezzal, 42 Zuccolini, 88 Coda. ALL. Donadoni. BALL. RispoliRistovski 55-45%, Belfodil-Ghezzal 6040%. SQUAL. Lucarelli (1). DIFF. nessuno. INDISP. Coric (2 mesi), Cassani (3), Paletta (3), Jorquera (2), Bidaoui, Palladino, Pozzi e Biabiany (da valutare). ALTRI nessuno. PANCHINA 1 Berisha, 77 Strakosha, 27 Cana, 85 Novaretti, 5 Braafheid, 13 Konko, 24 Ledesma, 6 S. Mauri, 15 A. Gonzalez, 10 Ederson, 7 Anderson, 11 Klose. ALL. Pioli. BALL. Lulic-S. Mauri 60-40%, Djordjevic-Klose 60-40%, CianiCana 70-30%. SQUAL. nessuno. DIFF. Marchetti, Parolo. INDISP. Basta (7 giorni), Keita (15), Gentiletti (5 mesi). ALTRI Cataldi, Sculli, Pereirinha, Tounkara. PRIMAVERA Derby Lazio-Roma e Coppa Italia Alle 15 Lazio-Roma, derby di campionato. In più, 2° turno di Coppa. Ore 14: Napoli-Catania, Bari-Bologna; 14.30: Inter-Varese, Milan-Sassuolo, Parma-Cittadella, Udinese-Brescia; 5/11 Empoli-Samp; 16/11 Livorno-Genoa. FUTSAL CONTINENTAL CUP L’Italia chiude quarta (m.cal.) Italia k.o. 3-0 col Brasile nella finale 3° posto di Continental Cup. Finale all’Argentina: 6-2 alla Rep. Ceca. PLAYOFF MONDIALI DONNE Azzurre in Ucraina Si riparte dal 2-1 (m.cal.) Alle 17, a Lviv, Italia in campo per il ritorno della semifinale playoff di qualificazione al Mondiale: le azzurre di Cabrini ripartono dal 2-1 all’Ucraina nell‘andata. CONCORSO FIGC Venerdì a Coverciano le scuole vincitrici Venerdì 31 ottobre a Coverciano verranno premiati i 4 licei vincitori del concorso «Campioni senza trucco», indetto dalla Figc per sensibilizzare sul doping. 18 LA GAZZETTA DELLO SPORT MERCOLEDÌ 29 OTTOBRE 2014 MONDO Toh, Balotelli ha fatto un gol E twitta felice: «Finalmente» Entra e pareggia, poi Lovren firma il 2-1 allo Swansea. Il Liverpool ok in Coppa Mario Balotelli, 24 anni AFP DAL NOSTRO CORRISPONDENTE STEFANO BOLDRINI LONDRA Assist di Borini, gol di Balotelli: un tranquillo quarto turno di Coppa di Lega diventa una notte nel segno dell’Italia. Manca solo l’inno di Mameli, ma vista l’aria degli ultimi tempi possiamo accontentarci. Borini disperso nelle tribune inglesi, Mario nelle copertine dei tabloid tra gol mangiati, maglie scambiate in momenti poco opportuni – almeno per la cultura inglese – e qualche problema fuori campo, come quello a lieto fine della mancata denuncia da parte di una don- na minacciata dall’attaccante italiano lo scorso 23 ottobre per aver fotografato la sua Ferrari. Una grana in meno. Balo in panca La seconda rete di Balotelli con la maglia del Liverpool non è cosa da poco: è la molla che fa scattare l’orgoglio dei Reds, messi sotto da uno Swansea passato al 65’ con Emnes. Rodgers rischia di sprofondare. Ha liberato le seconde linee, lasciando a casa il duo Gerrard-Sterling e mandando in panchina il portiere Mignolet, il difensore Skrtel e Balotelli. Lambert al centro dell’attacco non ne azzecca una. Borini invece gioca be- ne: sfiora il gol due volte, è il più pericoloso del Liverpool. Sui social i tifosi dei Reds scalpitano: perché non inserire Balotelli? Il momento arriva al 79’: Lambert sotto la doccia ed entra Mario. Il Liverpool cambia passo e all’86’ ecco il colpo di Mario. Borini viaggia sulla destra e butta il pallone al centro, Balotelli arriva in corsa e in acrobazia, di sinistro, fulmina Tremmel. L’Anfield è una santabarbara, i compagni corrono ad abbracciare Mario. Henderson gli urla qualcosa. L’1-1 scatena i Reds ed abbatte i gallesi. Balotelli ci prova ancora due volte. Discute con Shelvey, poi riparte. C’è aria di supplementari, ma al 95’ Lo- vren, di testa, trova il 2-1. Situazione ribaltata, extratime evitato e Mario che sorride largo. E poi twitta: «Finalmente». Rivincita La maglia 45 torna di moda dopo le follie degli ultimi tempi: il gol allo Swansea cancella le polemiche del postReal Madrid, in cui la storia della shirt scambiata con Pepe nell’intervallo aveva scatenato i tabloid, e non solo. Un gesto normale alle nostre latitudini, ma considerato un sacrilegio nella vecchia Inghilterra. Un contrasto culturale che ha rimesso Mario per l’ennesima volta nell’occhio del ciclone, con la coda ai banchetti approntati sabato scorso all’Anfield per scambiare la 45 di Mario con quella di altri giocatori. Dopo il gol di ieri, magari qualcuno si sarà pentito di averla ceduta senza troppi rimpianti. COPPA DI LEGA (quarto turno) Bournemouth-WBA 2-1, MK Dons-Sheffield Utd 1-2, Shrewsbury-Chelsea 1-2, Fulham-Derby 2-5, Liverpool-Swansea 2-1. LA VOCE DI MERCATO «Il Napoli vuole Mario» Ma Benitez ha altre idee «Il Napoli offre 12,5 milioni di euro per avere Balotelli a gennaio». L’indiscrezione parte da un sito spagnola, viene ripresa in Inghilterra da Metro e anima il web. Non è la prima volta che il nome di SuperMario viene associato al club azzurro. Il suo avvio di stagione in tono minore al Liverpool alimenta l’idea di un cambio di maglia in tempi brevi. Ma va ricordato che ad agosto i Reds hanno speso 20 milioni per lui, facendogli sottoscrivere un contratto di 5 anni. Né Balo dà segni d’inquietudine. Aggiungiamoci che la rosa di Benitez in attacco è già competitiva; non si segnalano così mosse per questo reparto. Tanto è vero che i bookmaker inglesi quotano semmai il Galatasaray. Gli interessati, però, escludono qualsiasi pista in uscita. Intanto la Polizia di Manchester ha archiviato la denuncia a Balotelli per presunte minacce a una donna che giovedì scattava fotografie alla sua Ferrari. Dopo aver parlato con la donna, gli ufficiali hanno concluso che «non sono stati riscontrati comportamenti criminali e nessuna parola offensiva». c.lau. © RIPRODUZIONE RISERVATA © RIPRODUZIONE RISERVATA Appunti Coppa di Germania Immobile gol+assist Colpo del Borussia Ciro Immobile trascina il Borussia Dortmund alla rotonda vittoria per 3-0 sul campo del St. Pauli. L’ex granata sblocca il risultato al 33’ appoggiando in rete da due passi e sfruttando al meglio l’assist di Kagawa (autore all’86’ del gol del definitivo 3-0). A firmare il raddoppio ci aveva invece pensato Marco Reus a un minuto dall’intervallo, sempre su suggerimento di uno scatenato Immobile. I gialloneri di Klopp approdano dunque agli ottavi e dopo i dispiaceri in Bundesliga degli ultimi tempi (quartultimi con 7 punti conquistati in 9 giornate) si godono una sana iniezione di fiducia in attesa del big match di sabato, che li vedrà scendere in campo all’Allianz Arena contro la capolista Bayern Monaco. RISULTATI Aalen-Hannover 2-0, A. Bielefeld-Hertha Berlino 0-0 (4-2 dcr), Chemnitzer-Werder Brema 0-2, OffenbachKarlsruher 1-0, Dresda-Bochum 2-1 dts, Duisburg-Colonia 0-0 (14 dcr), Kaiserslautern-Furth 2-0, St. Pauli-B. Dortmund 0-3. Oggi in programma altre otto partite: in campo anche il Bayern Monaco, impegnato ad Amburgo. Coppa di Francia Nantes e Caen, doppio poker Otto partite ieri in programma per i sedicesimi di finale di Coppa di Lega francese: RISULTATI Bastia-Auxerre 3-1, Caen-Clermont 4-3 dts, EvianLorient 1-2, Lens-Creteil 0-2, Montpellier-Ajaccio 0-1, NantesLaval 4-0, Reims-Arles Avignone 2-3 dts, Tolosa-Bordeaux 1-3. Oggi in campo: Nizza-Metz, Rennes-Marsiglia Nessun allarme Ebola Fifa: «Sì al Mondiale per club in Marocco» www.paninigroup.com © 2014 NBA Properties, Inc. All Rights Reserved. Non c’è al momento nessun pericolo di rinvio della Coppa del Mondo per club (in programma dal 10 al 20 dicembre 2014 in Marocco) a causa della diffusione dell’Ebola. La conferma è arrivata direttamente della Fifa: «Secondo l’Oms al momento non vi sono casi di Ebola segnalati in Marocco, per tanto tutti i preparativi proseguono come previsto». MERCOLEDÌ 29 OTTOBRE 2014 LA GAZZETTA DELLO SPORT 19 MONDO IL PREMIO FIFA PERIFERIA D’EUROPA James c’è, Suarez manca All’Italia resta solo Pogba Parte la sfida a Ronaldo per il Pallone d’oro: otto debuttanti, pieno di nomination per Real e Bayern, niente Atletico, Serie A al lumicino PAOLO CONDÒ @PaoloCond Il 2014 nel calcio è stato l’anno dei conglomerati, ovvero la concentrazione dei campioni in pochissimi club di composizione eterogenea e potenza economica mai vista prima. La lista dei 23 candidati al Pallone d’oro diramata ieri ne è testimonianza quasi plastica, perché 19 dei selezionati appartengono a quattro sole società: Real e Bayern (6), Barcellona (4) e Chelsea (3). Degli altri quattro capaci di arrivare alla nomination, poi, Di Maria è stato protagonista al Real fino a maggio, mentre Ibrahimovic e Yaya Touré hanno sviluppato la loro leadership nei club di recente ricchezza (Psg e City) dopo essere passati per Barcellona. Soltanto il giovane percorso di Paul Pogba è ancora esterno alle quattro potenze: dopo la firma sul prolungamento di contratto con la Juve, le possibilità che lo rimanga sono in rialzo. Il confronto numerico da un anno all’altro è comunque fulminante: i 23 candidati del 2013 rappresentavano dodici club, quelli del 2014 soltanto otto. La concentrazione dei talenti è lampante. Appiglio Pogba Come Andrea Pirlo l’anno scorso, Pogba è oggi l’ultimo appiglio per evitare alla Serie A la bancarotta tecnica: il brillante Europeo 2012 ultimo grido di vita del calcio italiano - aveva invertito la tendenza, portando tre azzurri fra i 23 (Buffon, Pirlo e Balotelli), ma il disastro mondiale ci ha nuovamente inchiodato alla realtà. Non c’è redenzione immi- nente per il nostro calcio, né a livello di club causa fatturati troppo bassi, né a livello di nazionali visto che il calo dei giocatori selezionabili è sempre più marcato. Se dovessimo indicare un aspetto del nostro football ulteriormente peggiorabile, saremmo in sincera difficoltà. come funziona Tutti i candidati La terna per il titolo si saprà l’1 dicembre I 23 CANDIDATI Bale (Real M./Gal), Benzema (Real M./Francia), Diego Costa (Chelsea/Spa), Courtois (Chelsea/Bel), Ronaldo (Real M./Por), Di Maria (Man. United/ Arg.), Götze (Bayern/Ger), Hazard (Chelsea/Bel), Ibrahimovic (Psg/ Sve), Iniesta (Barcellona/Spa), Kroos (Real M./Ger), Lahm (Bayern/Ger), Mascherano (Barcellona/Arg), Messi (Barcellona/Arg), Müller (Bayern/Ger), Neuer (Bayern/Ger), Neymar (Barcellona/Bra), Pogba (Juve/Fra), Ramos (Real M./Spa), Robben (Bayern/Ola), Rodriguez (Real M./Col), Schweinsteiger (Bayern/Ger), Y. Touré (Man. City/Costa d’Avorio). ALLENATORI Ancelotti (Real M./Ita), Conte (Juve-Italia/Ita), Guardiola (Bayern/Spa), Klinsmann (Stati Uniti/ Ger), Löw (Germania/Ger), Pellegrini (Man. City/Cil), Mourinho (Chelsea/Por), Sabella (Argentina/Arg), Simeone (Atl. Madrid/Arg), Van Gaal (Olanda -Man. United/Ola). LE DATE Votano i c.t., i capitani e un giornalista per ogni nazione; la preferenza va data entro il 21 novembre; il primo dicembre la Fifa annuncerà i tre nomi che il 12 gennaio 2015 a Zurigo si contenderanno il Pallone d’Oro 2014. Campioni globali Quest’antologia di Spoon River della vecchia Serie A va avanti da anni, e sarà il caso di confessare un po’ di stanchezza: com’è successo al tennis dal ritiro di Panatta in poi, quando in assenza di una stella italiana i Becker, gli Agassi e i Federer sono diventati «nostri» grazie alla possibilità di ammirarli assiduamente in tv, così tra gli appassionati di pallone - specie quelli più giovani e «smanettoni» - è in forte crescita l’interesse per i fuoriclasse di tutto il mondo, come dimostrano i dati sul Clasico di sabato diffusi da FoxSports: Real Madrid-Barcellona è stata vista da 769.147 spettatori per uno share del 5,07%, entrambe cifre record. Ronaldo e Messi entusiasmano il pianeta come LeBron James, Se- L’ANDAMENTO I NOMINATI IN SERIE A 4 I candidati di Serie A 4 2 0 2010 2011 Ibrahimovic al Psg, ma primi 6 mesi al Milan 2012 2013 Cavani al Psg, ma primi 6 mesi al Napoli 1 2014 GDS rena Williams, Usain Bolt o Valentino Rossi; del resto i conglomerati - nel calcio come in economia - prosperano solo in regime di globalizzazione spinta. I nostri padri non hanno mai visto giocare Pelé, se non ai Mondiali e in qualche coppa Intercontinentale, mentre noi di Neymar possiamo seguire ogni partita, compresa la coppa catalana sui siti pirata del web. È fatale che così si evolvano appartenenze e anche competenze: fra social network e altri contatti, capita sempre più spesso di colloquiare con autentici esperti di calcio estero. L’ultima edizione Le lacrime di Ronaldo, 29 anni, durante la consegna del Pallone d’Oro 2013. In basso Paul Pogba, 21 anni Punto di riferimento In un panorama così mutato il Pallone d’oro continua a essere il principale punto di riferimento, anche dopo che l’accordo di France FootballFifa ha un po’ cambiato la natura del premio, spostandolo verso il migliore in assoluto anziché della stagione. I calciatori sono spesso figure pigre, quando li vedete su un palco a ricevere un riconoscimento è perché in qualche modo (denaro, omaggi, conoscenze) vi sono stati portati; il Pallone d’oro è l’unico totem per il quale sarebbero disposti ad andare a piedi a Zurigo. Chi lo vincerà quest’anno? Detto che il primo applauso va a Ronaldo, Messi, Iniesta e tra gli allenatori a Mourinho, unici sempre selezionati da quando (2010) vengono stilate le liste dei 23 giocatori e dei 10 tecnici, è chiaro che le squadre vincenti della stagione - la Germania mondiale e il Real Madrid trionfatore in Champions contengono tutti i favoriti, ivi compreso Di Maria che in estate è passato dal Real allo United: restringendo il campo, lo stesso Di Maria con Ronaldo da una parte e i tedeschi più in vista dall’altra - Müller, il citatissimo Neuer e Schweinsteiger ambiscono alla short list assieme a Messi, che almeno nei tre entra sempre. Di Maria guida anche la carica degli otto debuttanti (tra i 23), cui partecipano Pogba, Diego Costa, Courtois, Gotze, Kroos, Mascherano e James Rodriguez. Chi manca? Beh, detto che lo strepitoso Suarez di Liverpool paga in tutta evidenza il morso a Chiellini e la conseguente squalifica, noi avremmo inserito un altro uruguaiano, Diego Godin, lo stopper autore di un sacco di gol importanti, come purtroppo sappiamo bene anche noi. Il passaggio al Chelsea di Diego Costa e Courtois fa sì che una delle squadre spot dell’anno, l’Atletico Madrid, arrivi al voto senza nemmeno un candidato tesserato. Miglior tecnico I colchoneros potrebbero rifarsi con la nomina del miglior allenatore, perché Diego Simeone è nella cerchia dei tre favoriti con Joakim Löw e ovviamente il campione europeo Carlo Ancelotti; ecco, se fra i giocatori siamo distanti dall’eccellenza, in panchina continuiamo a contare su diversi «campioni». Oltre a Carletto fra i dieci papabili è stato selezionato Antonio Conte, al terzo scudetto con la Juve e fresco di nomina sulla panchina azzurra. Per ora il suo orizzonte si ferma qui; dovesse migliorare, vorrebbe dire che almeno la Nazionale sarebbe uscita dalla palude. © RIPRODUZIONE RISERVATA GLI ALLENATORI IL C.T. EUFORICO: «ESSERCI È UNO STIMOLO A FARE BENE. SIAMO IN DUE? UNA CONFERMA DEL VALORE DELLA SCUOLA DI COVERCIANO» Ancelotti in pole, c’è Conte: tra i tecnici tiriamo ancora La conquista della Decima coi Blancos fa di Carlo il favorito Se la gioca con Simeone e Löw nelle ultime tre stagioni ed attuale c.t. della Nazionale, presa tra le macerie del dopo Brasile e riportata subito in carreggiata in questa prima fase di qualificazione europea. «Sono onorato di essere stato inserito nella rosa dei candidati al premio Fifa — ha ammesso Conte sul sito della Figc —, rappresenta da un lato un riconoscimento per il lavoro svolto e dall’altro un ulteriore stimolo per far bene alla guida della Nazionale». Poi il c.t. ha aggiunto: «La mia candidatura e quella di Carlo Ancelotti confermano il valore della scuola tecnica di Coverciano, a dimostrazione che il nostro calcio è vivo ed è capace di trasmettere idee innovative e vincenti». VINCENZO D’ANGELO L’Italia è sempre stata una scuola di allenatori. Lo dice la storia ed è giusto sottolinearlo. E la tradizione non si è mai fermata, così anche quest’anno, malgrado le difficoltà del nostro calcio e un Mondiale fallimentare, il tricolore si infila in pole position nella corsa al premio di miglior tecnico del 2014. Due candidature di prestigio, quella fortissima (con vista sulla vittoria finale) di Carlo Ancelotti, l’uomo in grado di portare a Madrid, sponda Real, quella decima Champions tanto attesa; e poi c’è Antonio Conte, l’allenatore della Juventus campione d’Italia Carlo Ancelotti alza la Champions Forza Carletto E pensare che qualche santone è riuscito a criticare il lavoro di Ancelotti a Madrid per quasi una stagione: «Non è mai stato in lotta per la Liga», dicevano le malelingue spagnole, che poi si sono ritrovate tutte sul carro dei vincitori la notte del 24 maggio scorso. An- 4 IL NUMERO 1 successo «italiano» nel Fifa Coach of the Year: quello di José Mourinho nel 2010, quando alla guida dell’Inter conquistò il Triplete celotti ha zittito il brusio, riuscendo dove avevano fallito nomi illustri come Luxemburgo, Capello, Pellegrini e per ultimo José Mourinho. L’uomo del «Preferisco la Champions» ha eclissato al primo colpo il lavoro dello Special One, portando un po’ di Italia sul tetto d’Europa. Ancelotti era tra i candidati anche nel 2010 e nel 2013 (e pure in questo caso con Conte), ma l’anno d’oro per i tecnici italiani resta il 2012, con Prandelli, Di Matteo e Mancini in nomination. Outsider Mourinho è l’unico tecnico da sempre in lizza per il premio di miglior (vinto nel 2010). Ma la concorrenza è tanta. Simeone è l’artefice del miracolo con l’Atletico Madrid (Liga vinta e finale di Champions), Löw ha riportato la Coppa del Mondo in Germania, demolendo il Brasile. Ma la Decima a Madrid è Leggenda. Ancelotti non può non partire in pole position. © RIPRODUZIONE RISERVATA 20 LA GAZZETTA DELLO SPORT MERCOLEDÌ 29 OTTOBRE 2014 SERIE B 11a GIORNATA CARPI TERNANA IlCommento PRIMO TEMPO 3-0 MARCATORI Bianco (C) su rigore al 9’, Concas (C) al 35’, Mbakogu (C) al 46’ p.t.; Ceravolo (T) al 29’ s.t. DI NICOLA BINDA NickBinda L’Emilia gode Gli altri si scannano CARPI (4-4-1-1) Gabriel 6; Poli 7, Romagnoli 6, Suagher 6, Gagliolo 6; Pasciuti 6,5 (dal 39’ s.t. Sabbione s.v.), Porcari 7, Bianco 7, Di Gaudio 6,5 (dal 27’ s.t. Gatto 6); Concas 7 (dal 1’ s.t. Lasagna 6); Mbakogu 8. PANCHINA Maurantonio, Letizia, Lollo, Mbaye, Embalo, Inglese. ALLENATORE Castori 7. Si va avanti ad altissima tensione, con espulsioni a raffica e arbitri in difficoltà a domare gli ardori. Ci sono state squalifiche pesanti che però non hanno contribuito a placare gli animi: altri 7 cartellini rossi (più altri allontanamenti da alcune panchine irrequiete), per un totale di 71. Questo avvio a razzo ha anche inciso nel fisico dei giocatori, visto che ogni squadra lamenta un lungo elenco di infortuni, troppi rispetto alla norma. Non è un clima da avvio di stagione, ma da finale. Vien da chiedersi cosa potrà succedere andando avanti di questo passo. Di sicuro sta crescendo il livello delle partite, si segna tanto (290 gol in tutto, 4 in più della scorsa stagione e manca una partita), si stanno facendo sentire gli stranieri (11 gol, primato stagionale, con il significativo apporto del Catania) e soprattutto si sta sgranando la classifica: ora ci sono 14 punti tra il primo e l’ultimo posto, i distacchi cominciano ad acquistare sostanza. Ma anche qui c’è qualcosa di strano. Perché la coppia che guida la graduatoria parla lo stesso dialetto, ma ben poco ha in comune. Il Bologna dei 7 scudetti e della nuova proprietà americana guida insieme al piccolo Carpi, cugini dell’Emilia al secondo anno di B e pronti tra 10 giorni ad andare a farsi sentire al Dall’Ara. È il bello del campionato. Fatto di grandi e di piccole che guardandole sul campo si fa tanta fatica a distinguere. © RIPRODUZIONE RISERVATA TERNANA (4-3-1-2) Sala 5; Fazio 6, Masi 5, Bastrini 5, Popescu 5; Valjent 5, Viola 5, Gavazzi 5,5 (dal 21’ s.t. Crecco 6); Eramo 5 (dal 34’ s.t. Avenatti s.v.); Ceravolo 6,5, Bojinov s.v. (dal 9’ p.t. Gava 6). PANCHINA Meccariello, Russo, Palumbo, Falletti, Diop, Taurino. ALLENATORE Tesser 5. L’esultanza del Carpi: il 3-1 sulla Ternana vale il primo posto LAPRESSE Tris nel primo tempo, Castori in vetta, Mbakogu re del gol La squadra di Tesser resta subito in dieci e non sa reagire DAL NOSTRO INVIATO ANDREA TOSI CARPI (Mo) h8 Grand’Emilia comanda la classifica di Serie B. Il Carpi vola ancora altissimo e raggiunge il Bologna in testa grazie alla terza vittoria di fila. La squadra di casa sprigiona una prova di forza che non consente alla povera Ternana alcuna possibilità di reazione. Troppo netto il divario di valori, acuito dal rigore con espulsione CARPI Oggi è l’attaccante più decisivo della B: provoca il rigore e chiude la partita Reazione Pescara Baroni salva il posto Bari, grazie De Luca 1 1 PRIMO TEMPO 0-1 MARCATORI Memushaj (P) su rigore al 31’ p.t.; De Luca (B) al 43’ s.t. BARI (4—3-3) Donnarumma 6; Salviato 5,5, Rossini 5, Contini 6,5, Defendi 6; Romizi 6, Donati 6, Wolski 5,5 (dal 14’ s.t. De Luca 7); Galano 5,5, Caputo 6, Stevanovic 6. PANCHINA Guarna, Micai, Ligi, Filippini, Minala, Partipilo, Stoian, Rozzi. ALLENATORE Mangia 6. PESCARA (4-3-3) Fiorillo 6 (dal 28’ p.t. Aldegani 7); Pucino 5,5, Cosic 6,5, Zuparic 6,5, Grillo 6; Nielsen 6,5 (dal 26’ s.t. Bjarnason 5,5), Memushaj 7, Selasi 6 (dal 32’ s.t. Appelt s.v.); Politano 5,5, Melchiorri 5,5, Sowe 5,5. PANCHINA Pesoli, Salamon, Torreira, Pasquato, Pogba, Maniero. ALLENATORE Baroni 6. ARBITRO Chiffi di Padova 6. GUARDALINEE Marinelli 6-Carbone 6. ESPULSI Pesoli (P) dalla panchina al 35’ s.t. per comportamento non regolamentare. AMMONITI Rossini (B), Salviato (B), Cosic (P), Grillo (P) e Melchiorri (P) per gioco scorretto; Donnarumma (B) e Memushaj (P) per comportamento non regolamentare. NOTE paganti 9.021, incasso di 71.092 euro; abbonati 11.019, quota di 81.099 euro. Tiri in porta 13 (con un palo)-2. Tiri fuori 12-2. In fuorigioco 3-2. Angoli 14-1. Recuperi: p.t. 5’, s.t. 5’. ARBITRO Minelli di Varese 5,5. GUARDALINEE Peretti 5,5-D’Apice 6. ESPULSI Sala (T) al 7’ p.t. per gioco scorretto. AMMONITI Romagnoli (C) e Sabbione (C) per gioco scorretto. NOTE paganti 1.731, incasso di 14.005 euro; abbonati 915, quota di 7.711 euro. Tiri in porta 9 (con un palo)-6 (con una traversa). Tiri fuori 3-2. In fuorigioco 4-2. Angoli 7-5. Recuperi: p.t. 1’, s.t. 2’. Il Carpi vola altissimo Travolta la Ternana e raggiunto il Bologna PARI CON BRIVIDI L’1-0 DI MEMUSHAJ SU RIGORE BARI PESCARA 3 1 DAL NOSTRO INVIATO GIUSEPPE CALVI BARI A un passo dall’esonero, finisce a un passo dal successo al San Nicola. Marco Baroni salva la panchina con il pareggio che il suo Pescara strappa nella delicata partita col Bari. Pur dominata da Caputo e compagni – 13 tiri in porta, con un palo - la squadra abruzzese barcolla ma non cade. Anzi, arrampicandosi sul rigore trasformato nel primo tempo da Memushaj, costruisce addirittura la speranza di un exploit, sfumata solo in chiusura per un’incornata del piccoletto De Luca. Ma sarebbe stato davvero troppo, considerato che il Bari ha preso a pallate gli avversari, salvati da e Aldegani, 38 anni, il portiere che… non t’aspetti più. Guerriero Memu Ledian Memushaj incarna il guerriero sognato da Baroni, che all’albanese affida la squadra nella battaglia più difficile. Rientrato la scorsa settimana dopo Mbakogu il migliore l’infortunio a un ginocchio, il centrocampista guida la resistenza del Pescara e sblocca il risultato su rigore, al 30’. Imbeccato da Politano, in area Melchiorri è atterrato da Rossini: dal dischetto Memushaj batte Donnarumma e corre di gioia, mimando il volo dell’aquila albanese. Sfortuna Il Bari reagisce ma su un bolide di Donati, deviato da Nielsen, fa un intervento strepitoso l’ex Aldegani (nessuna presenza nel 2006-2007, da riserva di Gillet), in campo dal 28’ al posto dell’infortunato Fiorillo. Poi il Bari punge ancora con Caputo e Wolski e, con una girata di Stevanovic, sbatte contro il palo. Nella ripresa i biancorossi assediano la porta di Aldegani, che si oppone a Donati e Stevanovic, ma s’arrende al 43’ al colpo di testa di De Luca, subentrato a Wolski. Nel recupero ancora il portiere è protagonista su Caputo e Galano, mentre il Pescara fa tremare il Bari con un contropiede di Politano, troppo egoista (al centro era smarcato Sowe). © RIPRODUZIONE RISERVATA h 7 Aldegani il migliore PESCARA Dopo l’infortunio di Fiorillo, ecco il portierone che salva il Pescara del portiere ospite che dopo 7’ orienta il match a favore dei biancorossi. Dopo il veloce vantaggio, il Carpi può giocare sulle sue ali e sugli esterni con un gioco micidiale nelle ripartenze, così Concas e il neo capocannoniere Mbakogu possono mettere al sicuro il risultato già nel primo tempo. Sotto per 0-3 alla pausa, la Ternana in inferiorità numerica, può solo arrendersi all’evidenza del terzo k.o. di fila che mette pressione sulla panchi- na di Tesser, mentre il collega Castori può permettersi di fare turnover ricevendo applausi e slogan europei dai suoi tifosi in estasi. Rullo Carpi La squadra emiliana gioca a memoria, corta, con trame ficcanti. Alla prima palla lunga,Mbakogu scatena la sua velocità su lancio di Porcari, l’attaccante in area viene ostacolato da Sala, lo scontro è inevitabile, Mbakogu cade anche male, per l’arbitro è rigore e rosso per il portiere che paga lo stesso pegno del titolare Brignoli, espulso venerdì scorso per un fallo analogo. Il rigorista designato Mbakogu è fuori campo così tocca a Bianco incaricarsi della trasformazione, bella la sua esultanza con le dita al cielo per dedicare il gol ad un ragazzino delle giovanili deceduto in settimana. In vantaggio e con l’uomo in più, il Carpi corre sul velluto. Poli al volo crossa per l’accorrente Concas che beffa di testa i corazzieri avversari. E’ il raddoppio che innesca il tris nel recupero: assist in profondità di Pasciuti per Mbakogu che brucia nell’ uno contro uno lo stordito Masi e infila il suo settimo sigillo stagionale. Nella ripresa il Carpi si mangia almeno tre volte il poker con i subentrati Lasagna e Gatto murati dal debuttante Gava, poi nel finale Sabbione colpisce il palo. Poca Ternana Per nascondersi dalla crisi, la squadra umbra indossa una divisa mimetica ma il camouflage nero e grigio non porta fortuna. Dovendo assorbire l’espulsione iniziale, Tesser sacrifica il vecchio Bojinov anziché l’evanescente Eramo. Una scelta sbagliata nel principio e nella sostanza. Infatti la Ternana va completamente fuori giri. Meglio nella ripresa quando Ceravolo accorcia le distanza con un tap-in sottomisura su tiro di Crecco non trattenuto da Gabriel mentre l’altro esordiente Popescu centra la traversa con un bordata da 40 metri. Non serve a fare punti ma è meglio di niente. © RIPRODUZIONE RISERVATA L’UNICO 0-0 GOMIS PARA UN RIGORE ALL’89’ Taddei che errore Perugia, altro pari L’Avellino respira PERUGIA AVELLINO 0 0 PERUGIA (3-5-2) Provedel 6; Flores 6, Goldaniga 6, Rossi 6; Crescenzi 6,5, Nicco 5 (dal 10’ s.t. Fazzi 6), Taddei 5, Verre 5,5, Lo Porto 6 (dal 25’ s.t. Parigini 6); Perea 6,5, Falcinelli 5,5. PANCHINA Koprivec, Lignani, Del Prete, Rabusic, Giacomazzi, Zebli, Vinicius. ALLENATORE Camplone 5,5. AVELLINO (3-5-2) Gomis 7; Pisacane 6, Vergara 6, Chiosa 6; Bittante 6, Arini 6,5, Kone 6,5, Angeli 6 (dal 25’ s.t. Filkor 4,5), Zito 6 (dal 1’ s.t. Regoli 5,5); Arrighini 6 (dal 35’ s.t. Soumarè s.v.), Castaldo 6. PANCHINA Frattali, Petricciuolo, Fabbro, Pozzebon, D’Angelo, Comi. ALLENATORE Rastelli 6. ARBITRO La Penna di Roma 5,5. GUARDALINEE Galasso 6-De Troia 6. ESPULSI il tecnico Camplone (P) al 24’ p.t. per proteste, Filkor (A) al 44’ s.t. per doppia ammonizione (entrambe per gioco scorretto). AMMONITI Perea (P) per comportamento non regolamentare. NOTE paganti 3.800, incasso non comunicato; abbonati 7.219, quota di 62.623 euro. Tiri in porta 2-0. Tiri fuori 3-0. In fuorigioco 2-5. Angoli 2-5. Recuperi: p.t. 1’, s.t. 3’. DAL NOSTRO INVIATO MASSIMILIANO ANCONA PERUGIA Contro il Catania, il 13 settembre, ci aveva pensato Falcinelli a cancellare il rigore fallito. E a dare al Perugia i tre punti (1-0). Stavolta, invece, l’errore di Taddei che si fa ipnotizzare da Gomis all’89’ è pesante. Anche se sigilla il risultato (0-0) più equo tra Perugia e Avellino, al terzo e al secondo pari di fila. Avanti piano, dunque. Umbri, a digiuno di vittorie da cinque turni, e irpini, da tre, restano in zona playoff. In attesa di tempi migliori, può bastare. Chiave I tifosi di casa espongono uno striscione - «Lode a te Renato Curi» - a 37 anni (domani) dall’infarto che lo fulminò nel 1977. In campo, moduli speculari. Il 3-5-2 di Camplone gira intorno a Taddei e ha in Perea più che in Falcinelli, tornato titolare dopo la pausa di Vercelli, l’uomo che dovrebbe esaltarlo. Rastelli schiera un 3-5-2 più dinamico CLASSIFICA SQUADRE CARPI BOLOGNA FROSINONE LIVORNO LANCIANO TRAPANI SPEZIA PERUGIA AVELLINO BARI MODENA PRO VERCELLI BRESCIA CATANIA VARESE (-1) ENTELLA TERNANA PESCARA CITTADELLA VICENZA LATINA CROTONE PUNTI PARTITE G RETI V N P F S 21 11 6 21 11 6 19 11 5 18 11 5 18 11 4 18 11 5 17 11 5 17 11 4 17 11 4 16 11 4 15 11 3 14 11 4 14 11 3 12 11 3 12 11 3 11 10 3 10 10 2 10 11 2 10 11 2 10 11 2 9 11 1 7 11 1 3 3 4 3 6 3 2 5 5 4 6 2 5 3 4 2 4 4 4 4 6 4 2 2 2 3 1 3 4 2 2 3 2 5 3 5 4 5 4 5 5 5 4 6 21 14 14 17 20 17 12 9 12 16 8 12 9 18 16 8 9 17 16 7 9 9 12 9 7 8 15 21 9 7 12 13 7 11 9 18 21 16 14 19 18 15 12 17 PROMOSSE PLAYOFF PLAYOUT RETROCESSE RISULTATI BARI-PESCARA BOLOGNA-TRAPANI BRESCIA-CROTONE CARPI-TERNANA CATANIA-ENTELLA CITTADELLA-LIVORNO FROSINONE-VARESE LANCIANO-PRO VERCELLI PERUGIA-AVELLINO SPEZIA-LATINA VICENZA-MODENA 1-1 2-1 2-1 3-1 5-1 1-1 1-1 2-0 0-0 1-1 0-2 PROSSIMO TURNO Sabato 1 novembre AVELLINO-CATANIA, ore 15 CARPI-VICENZA, ore 15 CROTONE-PERUGIA, ore 15 ENTELLA-LANCIANO, ore 15 LIVORNO-BOLOGNA, ore 15 PESCARA-SPEZIA, ore 15 PRO VERCELLI-BARI, ore 15 TERNANA-CITTADELLA, ore 15 TRAPANI-BRESCIA, ore 15 Domenica 2 novembre LATINA-FROSINONE, ore 12.30 VARESE-MODENA, ore 18 MARCATORI 7 RETI Castaldo (2, Avellino); Mbakogu (3, Carpi); Mancosu (4, Trapani). 6 RETI Catellani (2, Spezia). 5 RETI Caputo (1, Bari); Rosina (5, Catania); Vastola (Lanciano); Cutolo (2) e Vantaggiato (Livorno); Granoche (1, Modena); Maniero (3) e Melchiorri (Pescara); Marchi (2, Pro Vercelli); Lupoli (2, Varese). 4 RETI De Luca (Bari); And. Caracciolo (1, Brescia); Calaio’ (1) e Martinho (Catania); Coralli e Gerardi (Cittadella); Ciano (2, Crotone); Dionisi (Frosinone); Cerri e Gatto (2, Lanciano); Sforzini (1, Latina); Ceravolo (Ternana); Neto Pereira (Varese). con Kone al centro di tutto e ben supportato da Arini e Angeli (preferito a D’Angelo), più mobili dei dirimpettai Nicco e Verre. Primi 45 minuti con emozioni quasi nulle. Le squadre si annullano. Certo, l’Avellino si fa preferire per copertura degli spazi. Mentre il Perugia non trova sbocchi e ci prova da lontano con Perea (18’), il cui destro è deviato in angolo da Gomis. Poi bisogna andare al 24’, quando Camplone viene espulso per proteste: sanzione eccessiva. E al 41’, quando un’esitazione di Goldaniga innesca Castaldo, che serve Arrighini, il quale in area salta Rossi, ma poi scivola. Ripresa Il copione si ripete a parti invertite. È il Perugia a provarci e ad avere nel finale l’occasione per farcela con Taddei. Soprattutto grazie allo scellerato ingresso di Filkor (per un ben più ordinato Angeli), che in 24’ rimedia i due gialli (il secondo per fallo in area su Perea), resi innocui solo dal balzo felino di Gomis sul rigore del brasiliano. © RIPRODUZIONE RISERVATA h 7 Gomis il migliore AVELLINO Respinge il rigore di Taddei dopo aver vissuto la gara da spettatore MERCOLEDÌ 29 OTTOBRE 2014 Frosinone stop Un bel Varese impone il pari: saluti alla vetta Livorno troppo presuntuoso E il Cittadella lo aggancia Grandi emozioni con un ritmo altissimo Segna Curiale, poi Pigliacelli para tutto ma si deve arrendere al gol di Lupoli Ceccherini firma il contestato vantaggio Poi la squadra di Gautieri arretra troppo Pareggio dei veneti con un uomo in meno ta e pareggiare, in tuffo. DAL NOSTRO INVIATO h 7,5 Salvataggio La punta varesi- I motivi Calo fisico? Stan- na deve stropicciarsi gli occhi anche quando Gessa salva sulla linea. Sul gol (arrivato nella ripresa) Pigliacelli può poco, è una bomba impossibile da trattenere quella che Capezzi (migliore dei suoi) gli scaglia da 30 metri, Lupoli è un fulmine nell’avventarsi sulla respin- chezza da partita infrasettimanale? Con sei innesti difficile pensare a debito d’ossigeno. Ma è il solito Frosinone arrembante, che domenica all’ora di pranzo avrà il derby a Latina. Sarà impossibile annoiarsi. ROBERTO PELUCCHI CITTADELLA (Pd) Arturo Lupoli, 27 anni, festeggia il quinto centro stagionale LAPRESSE FROSINONE VARESE 1 1 PRIMO TEMPO 1-0 MARCATORI Curiale (F) al 27’ p.t.; Lupoli (V) al 15’ s.t. FROSINONE (4-4-2) Pigliacelli 7,5; Zanon 6,5, Bertoncini 6, Blanchard 6, M. Ciofani 6; Gessa 6 (dal 29’ s.t. D. Ciofani s.v.), Musacci 5,5, Altobelli 5,5 (dal 35’ s.t. Gori s.v.), Carlini 6 (dal 19’ s.t. Paganini 6); Curiale 7, Dionisi 7. PANCHINA Zappino, Schiavi, Formato, Fraiz, Masucci, Crescenzi. ALLENATORE Stellone 6,5. VARESE (4-4-2) Bastianoni 6,5; Fiamozzi 5, Borghese 5, Rea 5, Luoni 5,5; Zecchin 6, Barberis 6,5, Capezzi 7 (dal 33’ s.t. Blasi s.v.), Falcone 6,5 (dal 37’ s.t. Tamas s.v.); Miracoli 6,5 (dal 44’ s.t. Pektovic s.v.), Lupoli 7. PANCHINA Perucchini, Simic, De Vito, Corti, Scapinello, Neto Pereira. ALLENATORE Bettinelli 6,5. ARBITRO Nasca di Bari 6,5. GUARDALINEE Mondini 6,5-Di Salvo 6,5. ESPULSI nessuno. AMMONITI Fiammozzi (V), Luoni (V) e Blasi (V) per gioco scorretto. NOTE paganti 2.096, incasso di 19.463 euro; abbonati 3.034, quota di 17.977 euro. Tiri in porta 5(con una traversa)-7. Tiri fuori 3-4. In fuorigioco 1-1. Angoli 2-8. Recuperi: p.t. 1’, s.t. 3’. © RIPRODUZIONE RISERVATA TUTTO NEL PRIMO TEMPO CADE LA PRO 21 DAL NOSTRO INVIATO GAETANO IMPARATO FROSINONE Chiave Sarà anche la peggior difesa del campionato di Nè vinti nè vincitori, ma Serie B quella lombarda, ma il la serata allo stadio Matusa è Varese dalla cintola in su gira di quelle che non prevedono a meraviglia, non a caso è la sbadigli con un pari innegabil- cooperativa del gol (sono 9 gli mente giusto. Una montagna uomini andata in gol, nessuno di quasi-gol produce solamen- ha fatto meglio) anche con Mite due reti, ma chi ha pagato il racoli (per Neto Pereira) fa la biglietto può andare a casa sua gran bella figura. Il Frosisoddisfatto. Il primo tempo è none? Cambiando gli uomini stato spettacolo puro, elettriz- in campo il prodotto non muzante, incessante: 10 azioni da ta: turnover ancora, il tecnico gol (5-5), una traversa (Curia- ne toglie 6 dopo la trasferta di le di testa e tap-in sventato), Chiavari, ma il solito rullo magie brasiliane (l’assist gol compressore la squadra di Stellone, che di Dionisi sulsfiora reti a l’1-0, una fingrappoli con ta-cross per Curiale (12’, Curiale che Pigliacelli il migliore 22’) e Dionisi segna di teFROSINONE (37’) oltre alsta) più le paCompie quattro miracoli la traversa. ratissime sui nei momenti nevralgici. Assolto sul pareggio Un errore pedue fronti. rò lo commetBrilla sopratte, arretrare tutto Pigliacelli, para tutto anche la rea- troppo nella ripresa, lasciando zione varesina allo svantaggio giocare per ripartire in.... ricon tuffi e miracoli su....Mira- partenze che non si materializzano. coli. stata l’interpretazione dell’arbitro Ghersini). Episodio molto dubbio. Contestata anche l’azione che ha portato al vanUna squadra che punta taggio livornese: le immagini alla Serie A, avanti di un gol e non chiariscono se Belingheri con l’uomo in più, non può far- fosse in fuorigioco al momensi rimontare da una squadra to del cross di Lambrughi: Vache - con tutto il rispetto - pri- lentini ha respinto il tiro del ma di ieri aveva fatto 2 punti bergamasco e Ceccherini ha in 6 partite, perdendone 3 di avuto vita facile a mettere in fila in casa. Ecco il peccato del rete (secondo gol della carrieLivorno, incapace di blindare ra). E’ nella gestione generale il gol di Ceccherini (un difen- che Ghersini è andato in tilt: sore, nonostante una batteria anche il secondo giallo a Peldi super attaccanti...) al 23’ lizzer ha lasciato più di un della ripresa e di sfruttare dubbio. Nonostante tutto, il l’espulsione di Pellizzer al 28’. Cittadella non ha perso la teIl Cittadella il sta e ottenuto pareggio lo il giusto 1-1 in ha meritato, 10 con un tiro eccome, per di Rigoni dal Rigoni il migliore la corposità limite. CITTADELLA della prestaBuona prova in mezzo al Che errori Il zione e per il campo e quel gol che ha Livorno ha cambiato la partita fatto di avere avuto più ocavuto contro casioni (subi(nel dubbio) to due pulite con Siligardi e tutte le decisioni arbitrali. Lambrughi, respinte da ValenEpisodi contestati Il Citta- tini) e ha colpito la faccia alta della ha costruito l’azione più della traversa con Cutolo. Ha pericolosa del primo tempo al sofferto un po’ a centrocampo, 18’ con Busellato, che si è fion- soprattutto nel primo tempo, dato al centro senza trovare a causa del poco aiuto dei due opposizione, costringendo esterni in fase di ripiegamenMazzoni a respingere il tiro. to, ma non è mai andato tropMancuso, pronto a ribattere in po in affanno. Il peccato di rete, è entrato in rotta di colli- presunzione (imperdonabile) sione con il portiere. Per i ve- è stato quello di aver consideneti rigore ed espulsione, per i rato chiusa la partita sull’1-0. toscani è stato l’attaccante a No, non si fa. © RIPRODUZIONE RISERVATA cercare il contatto (e questa è LA GAZZETTA DELLO SPORT PROTAGONISTA DOPPIETTA DEL DIABLO h7 IN RIMONTA CIANO ILLUDE DRAGO Federico Ceccherini, 22, esulta tra Cutolo e Bernardini LAPRESSE CITTADELLA LIVORNO 1 1 PRIMO TEMPO 0-0 MARCATORI Ceccherini (L) al 23’, Rigoni (C) al 41’ s.t. CITTADELLA (4-3-3) Valentini 6,5; Cappelletti 6,5, Scaglia 6, Pellizzer 6, Barreca 6; Busellato 6,5, Rigoni 7, Lora 6 (dal 13’ s.t. Pecorini 6); Mancuso 6 (dal 27’ s.t. Minesso s.v.), Coralli 6,5, Sgrigna 6 (dal 35’ s.t. Gerardi s.v.). PANCHINA Pierobon, Palma, De Leidi, Ugo, Signorini. ALLENATORE Foscarini 6,5. LIVORNO (4-3-3) Mazzoni 6,5; Moscati 6, Ceccherini 7, Bernardini 6, Lambrughi 6,5; Biagianti 6, Luci 6 (dal 18’ s.t. Belingheri 6,5), Djokovic 5,5; Siligardi 6, Vantaggiato 6, Cutolo 5,5 (dal 29’ s.t. Jelenic s.v.). PANCHINA Coser, Gemiti, Surraco, Gonnelli, Maicon, Galabinov, Jefferson. ALLENATORE Gautieri 6. ARBITRO Ghersini di Genova 4,5. GUARDALINEE Citro 6-Prenna 5,5. ESPULSI Pellizzer (C) al 28’ s.t. per doppia ammonizione (entrambe per gioco scorretto). AMMONITI Luci (L) e Bernardini (L) per gioco scorretto; Djokovic (L), Coralli (C)e Rigoni (C) per comportamento non regolamentare; Busellato (C) e Gerardi (C) per proteste. NOTE paganti 577, incasso di 3.484 euro; abbonati 1.573, quota di 5.805,78 euro. Tiri in porta 2-5 (con una traversa). Tiri fuori 3-5. In fuorigioco 0-2. Angoli 1-7. Recuperi: p.t. 1’, s.t. 6’. IN EXTREMIS GRAN GOL DI PAOLUCCI Che Mammarella Super Granoche Il Brescia risorge Salvezza Ebagua Ispira le due reti Il Modena sfrutta Ci pensa Scaglia Il Latina scappa E il Lanciano va i guai del Vicenza Crotone a fondo Ma lo Spezia c’è LANCIANO-PRO VERCELLI 2-0 PRIMO TEMPO 2-0 MARCATORI Vastola al 3’, Gatto al 46’ p.t. LANCIANO (4-3-3) Nicolas 6; Conti 6, Troest 7, Aquilanti 6, Mammarella 7,5; Vastola 7, Bacinovic 6,5 (dal 32’ s.t. Paghera 6), Di Cecco 6,5; Piccolo 6 (dal 25’ s.t. Grossi 6), Cerri 6 (dal 26’ p.t. Monachello 6), Gatto 7. (Aridità, Amenta, Nunzella, Agazzi, Pinato, Turchi). All. D’Aversa 7. PRO VERCELLI (4-3-3) Russo 6; Germano 5,5, Bani 5, Coly 5,5, Liviero 5; Matute 5,5 (dal 1’ s.t. Marchi 6), Ronaldo 6, Scavone 6; Di Roberto 5,5, Beretta 5,5 (dal 14’ s.t. Ragatzu 5), Belloni 5,5 (dal 25’ s.t. Statella 5,5). (Anacoura, Cosenza, Ardizzone, Ferri, Castiglia, Emmanuello). All. Scazzola 5,5. ARBITRO Sacchi di Macerata 6,5. GUARDALINEE Bolano 5,5-Soricaro 6. AMMONITI Bani (PV), Conti (L) e Vastola (L) per gioco scorr. NOTE paganti 521, incasso di 6.400,90 euro; abbonati 1.992, quota di 12.019,78 euro. Tiri in porta 7-1 (con un palo). Tiri fuori 1-6. In fuorigioco 5-3. Angoli 7-0. Rec.: p.t. 4’, s.t. 2’. LANCIANO (Ch) Con Mammarella in squadra il gol diventa tutto più facile. Due assist vincenti ed uno che ha permesso a Vastola di colpire un palo. Il capitano è sempre più l’arma in più del Lanciano, sempre in gol in questo torneo. D’Aversa deve rinunciare a Thiam (già 5 giornate di squalifica sul groppone) e con Cerri in campo, ma solo per 26’, per poi uscire per infortunio (lesione al ginocchio valutata in ospedale) perdendo l’occasione buona per farsi notare da Di Biagio per l’U21. Scazzola invece lascia Marchi in panchina e schiera Beretta al centro del tridente. La gara si sblocca già al 3’: angolo che Mammarella mette sulla testa di Vastola, al quinto gol stagionale. Dopo due occasioni per Piccolo e Gatto, è ancora Vastola a raccogliere di testa un assist di Mammarella, con palla che colpisce l’incrocio. La Pro Vercelli fa uno sterile possesso palla, senza però impensierire Nicolas, lasciando spazio al Lanciano che al 46’ raddoppia: punizione di Mammarella e gol di testa (settimo così per la squadra di ‘Aversa) di Gatto. E ora il Lanciano è a tre punti dalla vetta. Fiorenzo Carlini VICENZA-MODENA 0-2 PRIMO TEMPO 0-1 MARCATORE Granoche al 36’ p.t. e al 44’ s.t. VICENZA (3-5-2) Bremec 6,5; Brighenti 6, Camisa 6, Gentili 6,5; Sampirisi 5,5, Sciacca 6, Moretti 5,5, Gerbaudo 5,5 (dal 31’ s.t. Bartulovic s.v.), Garcia Tena 6 (dal 37’ s.t. Laverone s.v.); Giacomelli 5 (dal 21’ s.t. Lores s.v.), Spiridonovic 6. (Vigorito, Edge, Figliomeni, D’Elia, Alhassan, Urso). All. Lopez 6. MODENA (4-4-2) Pinsoglio 6,5; Marzorati 6, Cionek 6, Zoboli 6 (dal 1’ s.t. Tonucci 6), Manfrin 6; Nizzetto 6, Salifu 6 (dal 41’ s.t. Osuji s.v.), Schiavone 6,5, Rubin 6,5; Ferrari 5,5 (dal 7’ s.t. Beltrame 5,5), Granoche 7. (Manfredini, Calapai, Nardini, Luppi, Gatto, Marsura). All. Novellino 6. ARBITRO Ripa di Nocera Inferiore 5,5. GUARDALINEE Ceccarelli 6-Zivelli 6. AMMONITI Giacomelli (V), Brighenti (V) e Sciacca (V) per gioco scorretto; Pinsoglio (M) per c.n.r. NOTE paganti 1.204, incasso di 11.012 euro; abbonati 5.275, quota di 15.610 euro. Tiri in porta 2-4. Tiri fuori 2-3. In fuorigioco 1-2. Angoli 9-0. Recuperi: p.t. 0’, s.t. 3’. VICENZA Il Vicenza, senza mezza squadra (out Di Gennaro, Cocco, Ragusa e gli squalificati Sbrissa e Cinelli), prova a sorprendere il Modena con la verve dei piccoletti Spiridonovic e Giacomelli, affidandosi a Moretti e Sciacca per proporre gioco. E nella prima mezz’ora sembra riuscirci. Novellino tiene la sua squadra molto prudente, ma il Vicenza non punge. Così al primo errore viene castigato da Granoche, che sfrutta lo scontro in area tra Gerbaudo e Moretti per battere Bremec. Un tiro e un gol: Modena spietato, Vicenza punito oltre i suoi demeriti e pronto a reagire con Sciacca che prima impegna Pinsoglio e poi fallisce una buona chance. Nella ripresa il Modena amministra il risultato con un Vicenza che cerca sbocchi in avanti senza però trovarli. Poi gli emiliani chiudono la gara allo scadere con un diagonale di Granoche deviato da Brighenti. Alberta Mantovani BRESCIA-CROTONE 2-1 PRIMO TEMPO 2-1 MARCATORI Ciano (C) su rigore al 18’, Benali (B) al 28’, Scaglia (B) al 45’ p.t. BRESCIA (3-5-1-1) Minelli 7; Ant. Caracciolo 6,5, Lancini 6, Di Cesare 6; Sestu 6,5, Bentivoglio 6, H’Maidat 6, Benali 7 (dall’11’ s.t. Zambelli 6), Scaglia 7; Morosini 6 (dal 15’ s.t. Valotti 6); Sodinha 7 (dal 26’ s.t. Razzitti 6). (Arcari, Ragnoli, Gargiulo, Diouf, Quaggiotto, Bertoli). All. Iaconi 6,5. CROTONE (4-3-3) Secco 6; Balasa 5,5 (dal 26’ p.t. Zampano 6), Ferrari 6, Cremonesi 6,5 (dal 1’ s.t. Dos Santos 6), Modesto 5; Dezi 6,5, Maiello 6, Suciu 5,5 (dal 16’ s.t. Galardo 6); Ciano 5,5, Torregrossa 6,5, Oduamadi 5,5. (Bajza, Ricci, Minotti, Padovan, Salzano, Beleck). All. Drago 5,5. ARBITRO Aureliano di Bologna 5. GUARDALINEE Calò 5,5-Caliari 5,5. ESPULSI Ciano (C) al 18’ s.t. per doppia ammonizione (comp. non regolamentare e gioco scorretto) e Di Cesare (B) al 40’ s.t. per doppia ammonizione (gioco scorretto e c.n.r.). AMMONITI Bentivoglio (B), Sodinha (B), Suciu (C), Dos Santos (C) e Modesto (C) per gioco scorretto; Lancini (B) per comp. non regolamentare; Scaglia (B) per proteste. NOTE paganti e abbonati 4.497, incasso di 4.090 euro; quota non comunicata. Tiri in porta 5-3. Tiri fuori 5-3. In fuorigioco 2-2. Angoli 5-5. Recuperi: p.t. 3’, s.t. 5’. BRESCIA Più forte dell’emergenza, il Brescia regola il Crotone. Senza Andrea Caracciolo, Corvia, Budel e Olivera, Iaconi trova gli inserimenti dei centrocampisti: decisivi Benali e Scaglia. Il Crotone parte meglio, ma si spegne presto. Minelli salva su Torregrossa, ma deve capitolare al 18’ sul rigore di Ciano. A questo punto il Brescia reagisce. Sodinha serve a Benali la palla dell’1-1, sfiora il gol con un pallonetto salvato sulla linea e ispira l’azione che porta al 2-1 di Scaglia. Il Crotone nella ripresa si ritrova in 10 per il rosso a Ciano. Poi Aureliano grazia Torregrossa per una gomitata a Di Cesare, espulso nel finale. Ma non succede più nulla. Gian Paolo Laffranchi SPEZIA-LATINA 1-1 PRIMO TEMPO 0-1 MARCATORI Paolucci (L) al 21’ p.t.; Ebagua (S) al 49’ s.t. SPEZIA (3-5-2) Chichizola 6,5; Datkovic 5,5 (dal 18’ s.t. Ebagua 6,5), Piccolo 6,5, Valentini 5,5; Milos 6, Brezovec 6, Juande 5,5, Bakic 5, Migliore 6; Giannetti 5,5 (dal 28’ s.t. Ardemagni s.v.), Catellani s.v. (dal 22’ p.t. Cisotti 5,5). (Nocchi, Acampora, Sammarco, Schiattarella, Gagliardini, Canadjija). All. Bjelica 6. LATINA (3-5-2) Farelli 6,5; Brosco 6, Cottafava 6,5, Bruscagin 6; Angelo 6 (dal 14’ s.t. Milani 5,5), Valiani 6,5, Viviani 6 (dal 32’ s.t. Mangni s.v.), Bruno 6, Crimi 6; Pettinari 6, Paolucci 6,5 (dal 22’ s.t. Sbaffo 6). (Spilabotte, Petagna, Almici, Ricciardi, Rossi, Sforzini). All. Breda 6,5. ARBITRO Saia di Palermo 6,5. GUARDALINEE Santoro 6,5-Colella 6,5. ESPULSI Valiani (L) al 44’ s.t. per doppia ammonizione (gico scorretto e comportamento non regolamentare). AMMONITI Bruscagin (L), Brosco (L), Paolucci (L), Juande (S), Milos (S), Bruno (L) e Crimi (L) per gioco scorretto; Schiattarella (S) e Bakic (S) per proteste; Ebagua (S) per c.n.r. NOTE paganti 1.459, incasso di 16.685,90 euro; abbonati 4.313, quota di 23.398,40 euro. Tiri in porta 2-5. Tiri fuori 2-3. In fuorigioco 1-0. Angoli 7-1. Recuperi: p.t. 3’, s.t. 5’. LA SPEZIA È un leone sdentato lo Spezia senza Andrea Catellani. Dopo avere perso il suo cannoniere per infortunio al 18’, riesce solo a un soffio di secondi dalla fine a raggiungere il Latina, che non riesce a bissare l’unico successo stagionale, ottenuto al debutto. Senza Situm, Ceccarelli e De Col in avvio, e con Bakic e Juande fuori fase, gli spezzini fanno toccare il pallone al portiere avversario solo al 12’ con Catellani. Poi il vantaggio di Paolucci che scarica il suo sinistro all’incrocio. Vicino al raddoppio più volte, il Latina si ritrova in dieci al 44’ della ripresa quando Valiani, incontenibile, tocca con la mano e prende il secondo giallo. Piccolo, da 15’ diventato centravanti, conquista un fallo al limite e il ritrovato Ebagua spara in gol anche con una deviazione della barriera. Marco Magi 22 LA GAZZETTA DELLO SPORT MERCOLEDÌ 29 OTTOBRE 2014 MERCOLEDÌ 29 OTTOBRE 2014 LA GAZZETTA DELLO SPORT SERIE B 11a GIORNATA Catania, spettacolo con 5 gol La cura Sannino ora funziona Contro l’Entella arriva la seconda vittoria di fila: vanno a segno tutti i sudamericani CATANIA ENTELLA FRANCESCO CARUSO CATANIA Sei punti in 3 giorni bastano per dare un colpo di spugna sugli scarabocchi che avevano spinto il Catania in fondo? E’ quello che si augura il popolo rossazzurro dopo avere esultato 8 volte in 180 minuti, quanti sono stati i gol contro Vicenza ed Entella. Sannino aveva definito le 2 gare casalinghe lo spartiacque del campionato e a giudicare dalla voglia e dal ritmo mostrati si può parlare di risveglio. L’Entella, reduce da 2 successi consecutivi, torna a vedere le streghe di Pescara (dove ne aveva presi 4). PRIMO TEMPO 1-0 MARCATORI Escalante (C) al 23’ p.t.; Rinaudo (C) al 10’, Lanini (E) al 31’, Sauro (C) al 36’, Martinho (C) al 43’, Marcelinho (C) al 48’ s.t. Frison 6; Peruzzi 6,5, Sauro 6,5, Capuano 7, Monzon 6,5; Jankovic 6 (dal 23’ s.t. Calello 6), Rinaudo 7,5, Escalante 7 (dal 46’ s.t. Chrapek s.v.), Martinho 7; Rosina 6,5 (dal 6’ s.t. Marcelinho 6,5), Calaiò 6,5. PANCHINA Ficara, Parisi, Di Maio, Ramos, Garufi, Cani. ALLENATORE Sannino 6,5. ENTELLA (4-4-2) Festa Catania: da sinistra Sauro, Escalante e Rinaudo, tutti a segno LAPRESSE h 7,5 Rinaudo il migliore CATANIA Autore di un gol e mezzo, ma non solo: è ovunque e trascina la sua squadra Martinho dietro a Calaiò. Per virare, in avvio di ripresa, verso il tradizionale 4-3-3 con Marcelinho e Martinho al fianco di Calaiò. Il momento migliore la squadra ligure lo vive dopo lo il primo svantaggio ma senza riuscire a sfruttare due buone opportunità per paeggiare. Pelizzoli 5,5; Belli 5,5, Cesar 5, Russo 5, Iacoponi 5,5; Costa Ferreira 6, Di Tacchio 5,5, Botta 5,5, Battocchio 5,5 (dall’11’ s.t. Mazzarani 6); Sansovini 6 (dal 42’ s.t. Malele s.v.), Litteri 5 (dal 27’ s.t. Lanini 6). PANCHINA Paroni, Stefanelli, Zigrossi, Lewandowski, Gerli, Latour. ALLENATORE Prina 5,5. Goleada L’equilibrio il Catania lo spezza a metà del primo tempo su angolo di Rosina e testa di Escalante alla prima rete italiana. Subito dopo Sansovini ha l’occasione più ghiotta per l’1-1, ma la sua palombella è neutralizzata da Frison. In avvio di ripresa i siciliani raddoppiano con un tiro da fuori di Rinaudo. L’ingresso di Mazzarani nell’Entella produce un parziale risveglio: su angolo di Costa Ferreira il nuovo entrato Lanini inzucca alle spalle di Frison, un po’ in ritardo. Ma i padroni di casa in 5 minuti si riportano avanti di 2: angolo di Marce- ARBITRO Fabbri di Ravenna 6. GUARDALINEE Zappatore 6-Tolfo 6. ESPULSI nessuno. AMMONITI Capuano (C), Costa Ferreira (E), Cesar (E) ed Escalante (C) per gioco scorretto. NOTE paganti 2.205, incasso di 14.605 euro; abbonati 10.270, quota non comunicata. Tiri in porta 9-2. Tiri fuori 2-3. In fuorigioco 1-0. Angoli 9-3. Recuperi: p.t. 2’, s.t. 3’. il giudice la situazione Pesanti sanzioni per Capogrosso e per il Grosseto Il Bassano capolista sabato va a Busto Lunedì due posticipi FIRENZE Il giudice sportivo della Lega Pro ha squalificato 27 giocatori. Grossa ammenda al Grosseto per varie intemperanze verso la terna arbitrale. Ecco il dettaglio dei provvedimenti. Giocatori espulsi: quattro giornate (una delle quali per recidività in ammonizioni) a Capogrosso (Pordenone) per comportamento ripetutamente offensivo e minaccioso verso l’arbitro; due a Chiricò (Ascoli), Manaj (Cremonese) e Adobati (Renate); una a Feola (Reggiana), Scipioni (Teramo), Balde (Tuttocuoio), Vacca (Catanzaro), Biondi (Lumezzane), Arcidiacono (Martina) e Bardelloni (Real Vicenza). Non espulsi: una giornata a Bucolo (Messina), Gazo (AlbinoLeffe), Scognamiglio (Normanna), Radi (Barletta), Marano (Casertana), Russotto (Catanzaro), Luciani e Manganelli (Gubbio), Bulevardi (Ischia), Benedetti (Lumezzane), Perrulli (Lupa Roma), Di Santantonio (Mantova), Cafiero (Torres), Silvestri (Spal), Ferrero (San Marino) e Cenciarelli (Teramo). Allenatori: una giornata a Toscano (Novara). Medici: tre giornate a Tarsi (Grosseto) per ripetute offese all’arbitro. Ammende: 5.000 euro al Grosseto (persona non identificata presente nel recinto di gioco offendeva e minacciava un guardalinee a fine gara; addetti alla sicurezza offendevano un guardalinee al rientro negli spogliatoi; all’uscita dallo stadio la terna arbitrale veniva offesa e minacciata da un gruppo di sostenitori, costringendo le forze dell’ordine alla scorta); 1.000 euro alla Salernitana; 500 a Barletta, Matera, Reggina e Vigor Lamezia. Questo il programma del prossimo weekend nel quale si gioca la 11a giornata. COSÌ VENERDÌ ORE 19.30 Gubbio-Reggiana (B). ORE 20.45 Südtirol-AlbinoLeffe (A, diretta su Rai Sport). COSÌ SABATO ORE 14.30 Pavia-Torres (A); Martina-Melfi (C). ORE 15 Mantova-Feralpi Salò (A); PratoForlì (B); Casertana-Ischia (C). ORE 16 Renate-Novara (A); Spal-L’Aquila (B); Paganese-Barletta (C). ORE 17 Pro Patria-Bassano (A); TeramoPro Piacenza (B); Juve Stabia-Lupa Roma (C). ORE 19.30 Real Vicenza-Cremonese (A); Pisa-San Marino (B). COSÌ DOMENICA ORE 11 Venezia-Giana (A). ORE 12.30 Santarcangelo-Pistoiese (B); Reggina-Aversa Normanna (C). ORE 14.30 Alessandria-Arezzo (A); Savona-Carrarese (B); Benevento-Vigor Lamezia e Messina-Foggia (C). ORE 16 Monza-Lumezzane (A); AscoliPontedera (B); Matera-Salernitana (C). ORE 18 Como-Pordenone (A); TuttocuoioAncona (B); Lecce-Cosenza (C). COSÌ LUNEDÌ ORE 14.30 Lucchese-Grosseto (B). ORE 20.45 Catanzaro-Savoia (C). LE CLASSIFICHE GIRONE A Bassano p. 21; Como e Pavia 20; Real Vicenza 19; Monza 17; Novara e Arezzo 16; Torres 15; Alessandria e Feralpi Salò 14; Renate e Giana 13; Südtirol e Cremonese 12; Venezia 10; AlbinoLeffe 9; Mantova 8; Lumezzane e Pro Patria 7; Pordenone 5. GIRONE B Reggiana p. 19; Spal, Ascoli e Pontedera 17; Pisa e Tuttocuoio 16; Pistoiese 15; Grosseto e Teramo 14; Ancona e Prato 13; Savona, L’Aquila e Forlì e Carrarese 12; Gubbio 10; Lucchese e San Marino 8; Santarcangelo 5; Pro Piacenza (-8) 2. GIRONE C Benevento p. 22; Juve Stabia e Salernitana p. 19; Lecce, Matera, Vigor Lamezia, Casertana e Catanzaro 18; Lupa Roma 17; Foggia (-1) 14; Messina 12; Paganese e Martina 9; Barletta e Melfi 8; Cosenza, Savoia e Ischia 7; Reggina (-4) 5; Aversa Normanna 4. linho e testa di Sauro (anche per lui primo gol italiano). Nel finale il Catania dilaga con una deviazione fortuita di Martinho con il volto su botta da fuori di Rinaudo e poi con Marcelinho (al battesimo del gol) che riprende un tiro di Calaiò respinto da Pelizzoli © RIPRODUZIONE RISERVATA LEGA PRO GIRONE C IN FERMENTO Cosenza, scelto Roselli Savoia e Ischia: che caos Cambi in panchina, contestazioni e caos. Il girone C di Lega Pro, dopo l’ultimo weekend di campionato, è in fermento. E le squadre in coda stanno cercando di svoltare. Qui Cosenza Giorgio Roselli è il nuovo allenatore del Cosenza: ha preso il posto di Cappellacci e ha firmato un contratto fino a giugno con opzione per la stagione successiva (stamani alle 10 la presentazione). Ma oggi in panchina, per il derby interno di Coppa Italia con la Reggina, ci sarà Stefano De Angelis, allenatore della Berretti. Qui Savoia Il primo allenamento di Ugolotti è stato caratterizzato dell’ennesima contestazione dei tifosi alla squadra e all’amministratore unico Maglione. Ieri pomeriggio un centinaio di tifosi sono entrati allo stadio al grido di «Maglione vattene». Poi il dirigente ha chiesto al centrocampista Gargiulo di rescindere il contratto: è stato messo fuori rosa e da oggi si allenerà a parte. Qui Ischia Un centinaio di tifosi hanno contestato il tecnico Porta alla ripresa degli allenamenti. Due gli striscioni con la scritta «Porta vattene»: i sostenitori hanno chiesto all’allenatore di lasciare la guida tecnica. La scena si è ripetuta all’uscita dallo stadio, dove Porta ha subito un’altra dose di insulti e inviti espliciti a non mettere più piede al Mazzella. Poi la Polizia ha evitato disordini. Qui Aversa Nessun caos, ma solo un rinforzo di mercato in questo caso. È un ritorno per l’Aversa Normanna. Si tratta di Dario Balzano, esterno ex Sorrento e Paganese: lo scorso anno ha vestito proprio la maglia dell’Aversa, adesso ultima. © RIPRODUZIONE RISERVATA COPPA ITALIA SEDICESIMI DI FINALE Le ultime 8 gare: via con Lecce-Matera Secondo round oggi per la Coppa Italia di Lega Pro: le ultime 8 partite completano i sedicesimi di finale. Sono sfide dirette: in caso di parità al 90’ ci sono i supplementari e poi eventualmente i rigori. Ecco il programma e gli arbitri: ORE 14.30 Lecce-Matera: Luciano di Lamezia Terme. ORE 15 Bassano-Mantova: Pietropaolo di Modena; Cosenza-Reggina: Boggi di SKIPASS 2014, A MODENAFIERE È DI SCENA LA MONTAGNA BIANCA CATANIA (4-4-2) Cambio moduli Come usava dire un tempo, squadra che vince non si cambia, o quasi. E così per la prima volta il Catania schiera una formazione per dieci undicesimi identica a quella precedente, a 3 giorni di distanza. Rispetto al successo contro il Vicenza fuori Cani e dentro Jankovic che va a piazzarsi sul fianco destro del centrocampo. Questo da la possibilità a Rosina di giostrare dalle parti di Calaiò anche se il 4-4-2 di Sannino diventa spesso un 4-4-1-1 o anche un 4-2-3-1 con Rinaudo ed Escalante in mediana con un tris di trequarstisti Jankovic-Rosina- 5 1 Salerno; Pisa-Torres: Dionisi di L’Aquila; Salernitana-Messina: Fourneau di Roma. ORE 18 Feralpi Salò-Lumezzane: Andreini di Forlì. ORE 20.30 Alessandria-Pavia: Giua di Pisa; CasertanaBenevento: Amoroso di Paola. GIA’ QUALIFICATE Mercoledì scorso hanno vinto e passato il turno AlbinoLeffe, Ascoli, Como, Juve Stabia, Pontedera, Prato, Renate e Spal. MERCATO Lucchese, arrivano i rinforzi Ingaggiati Di Masi e Mingazzini LUCCA (d.c.) Rinforzi d’esperienza per la Lucchese, che deve recuperare terreno in classifica e quindi ha tesserato due svincolati: sono il portiere Giuseppe Di Masi (la stagione scorsa era all’Avellino) e il centrocampista Nicola Mingazzini (era al Pisa). Il quartiere fieristico di Modena ospita la 21esima edizione di Skipass, salone del turismo e degli sport invernali da giovedì 30 ottobre a domenica 2 novembre. Organizzato da ModenaFiere, per migliaia di appassionati della montagna bianca Skipass è l’evento più atteso nel panorama fieristico italiano: la manifestazione di riferimento per gli operatori del turismo bianco e degli articoli sportivi, per gli sportmaker, le associazioni e le società di sport e tempo libero, e un appuntamento imperdibile per gli oltre 90mila visitatori che ogni anno scelgono di esserci. Alla vigilia della stagione invernale, stazioni e comprensori sciistici, hotel e società di impianti, snowpark, rifugi e tour operator specializzati, italiani e stranieri, presentano a Modena il meglio dell’offerta turistica sulla neve. Tra le grandi località spiccano il Trentino, che tra le novità presenta anche il nuovo maxi skipass “Fassa XL 3+3”, il ticket nato dall’accordo tra i consorzi di impianti di risalita di Val di Fassa e Carezza, Tre Valle e Fiemme-Obereggen. Uno skipass valido 6 giorni che permetterà di sciare in tutti e tre i comprensori. Anche la Valle d’Aosta arriverà a Skipass con le novità della stagione invernale, portando in fiera le stazioni di sci grandi e piccole che contraddistinguono l’offerta valdostana. Per far entrare ancora di più il visitatore nell’ambiente alpino tipico della Vallée, nello stand anche una scenografia dove si potranno realizzare sul momento degli scatti da perfetti sciatori. Plan de Corones invece triplica la propria offerta, alleandosi con altri due comprensori: Speikboden e Klausberg. Le località svizzere di Airolo e Corvatsch 3033: per quest’ultima quest’anno una svolta decisamente tecnologica, con il gioco “Corvatsch Peak Tour”, che per tutta la stagione premierà chi riuscirà a percorrere più chilometri di piste. Tra le altre località straniere, da segnalare anche la Valle dello Stubai, in Austria, che quest’anno arriva a Skipass con la Grotta di Ghiaccio, inaugurata nell’estate e già attrazione di punta per la stagione invernale. Con gli addetti ai lavori del turismo bianco si trovano i brand degli articoli sportivi. Sci, attacchi, scarponi, tavole, maschere, occhiali, abbigliamento e accessori -ipertecnologici, sicuri, ecosostenibili - sono in esposizione a ModenaFiere negli stand che hanno ospitano i marchi storici dello sci e le new entry del settore. Abbiamo visto in fiera la novità di Rossignol, con la nuova serie Hero e le altre aziende del gruppo Dynastar e Lange, ma anche Head, che punterà sulla nuova linea donna con grafene. Poi non mancheranno le collezioni di Salomon, Atomic, Fischer, Volkl, Dal Bello, Gabel e Leki. Da segnalare l’anteprima italiana della nuova action camera GoPro Hero 4, un prodotto ad altissima tecnologia che sarà presentato al mercato italiano proprio in questa occasione. Skipass 2014 si presenta con un nuovo look: una rinnovata area esterna, con l’allestimento al quartiere fieristico di Modena di un vero villaggio di montagna dominato, come già nell’ultima edizione, dalla mole della Ski Area innevata, la più grande pista da sci mai costruita in città, aperta al pubblico e all’interazione con le aziende che a ModenaFiere presentano le novità di stagione e le collezioni 2014/2015. Demo, clinic, corsi gratuiti di sci e snowboard, miniescursioni con le ciaspole, gare ed esibizioni di telemark coinvolgeranno i visitatori di tutte le età. Alla Ski Area si affiancano le strutture come il nuovo rail, un progetto mozzafiato destinato alle competizioni tra professionisti dello snowboard e del freeski e nuove strutture dedicate ai visitatori come il ‘rail beginners’ per aspiranti freestyler, lo snow-tubing e il materassone gonfiabile bag jump. a cura di RCS MediaGroup Pubblicità 23 24 LA GAZZETTA DELLO SPORT MERCOLEDÌ 29 OTTOBRE 2014 IL SONDAGGIO EMOZIONI DA PRIMA PAGINA SONO 130 E DIVISE PER EPOCHE, CLICCANDO VINCI 10 BICICLETTE E 100 MAGLIETTE 1921-1933 Carnera, l’eroe censurato dal Governo Aspettando la nuova Gazzetta a novembre, su sondaggio.gazzetta.it puoi rivedere le copertine più belle di sempre e votare la tua Long Island City, 29 giugno 1933: Primo Carnera vs Jack Sharkey per il titolo mondiale dei massimi laStoria DI NINO MINOLITI Gli idrovolanti di Italo Balbo e il Duce geloso Può sembrare incredibile, I fascisti lo esaltano, ma quando perde col nero Joe Louis... DANIELE REDAELLI Negli Anni 20 la Gazzetta vive un periodo che avrebbe rappresentato un godimento per chi, oggi, dice: «Comincio a leggere dal fondo perché le prime 25 pagine sono di calcio». All’epoca il calcio talvolta non appare neppure in prima pagina. Ciclismo, atletica, pugilato tengono banco e sembra molto coraggioso, il 20 febbraio 1921, dedicare l’intera prima pagina alla vigilia della partita Francia-Italia a Marsiglia. Lo stesso coraggio, peraltro, mostrato il 24 settembre dello stesso anno dove un titolo della vetrina segnala la prima manifestazione femminile di atletica a Busto Arsizio! Ma arrivano momenti bui. Il 29 ottobre 1922, in piena «Marcia su Roma», un gruppo di fascisti assalta la tipografia milanese che stampa la Gazzetta, entrano in redazione e tagliano i fili del telefono. Due giorni dopo il direttore Emilio Colombo cerca di tenere il giornale fuori dalle tensioni scrivendo che si è «certamente trattato di un equivoco». Ma piano piano anche la rosea cambia stile, adeguandosi alle richieste del regime, diventando più retorica e pronta a enfatizzare le vittorie italiane. Nel luglio 1924 Ottavio Bottecchia, infatti, «vince trionfalmente» il Tour de France, rigorosamente chiamato «Giro di Francia» per adeguarsi all’abolizione dei vocaboli stranieri voluta dal fascismo già nel 1923 (anche se in maniera più blanda rispetto agli anni successivi). Oppure leggete un po’ le svariate righe di titolo della prima pagina dell’8 giugno 1925: Binda vince il Giro d’Italia ed è «l’asso della nuova generazione» che precede «i colossi» definiti «campione di grande classe e saldo carattere» (Girardengo), «figure luminose» (Brunero e Belloni). Che il ciclismo tenga banco è normale, a parte i successi dei grandi corridori italiani, la Gazzetta è l’organizzatrice del- le principali corse nazionali. Ma non solo biciclette: il 14 aprile 1930 il giornale celebra la vittoria, a oltre 100 di media, dell’Alfa di Tazio Nuvolari e Giovan Battista Guidotti nella Mille Miglia. Da un anno la Gazzetta è stata acquistata dal conte Alberto Bonacossa e da quattro si è trasfe- rita nella storica sede di via Galilei. La tipografia stampa 250.000 copie al giorno e aumentano sensibilmente gli avvisi pubblicitari. Il successo è crescente. In questo periodo sta nascendo un mito dello sport italiano: Primo Carnera, emigrato in Francia da ragazzo, scoperto mentre lavorava in un circo e lanciato da un manager scaltro, Leon See. È tutta sua la prima pagina di lunedì 1° dicembre 1930 con la cronaca del successo su Paulino Uzcudum a Barcellona. Compaiono addirittura due caricature, una più classica di Bazzi, e una più ironica di Deseta, che raffigurano il nostro campione del ring. Le foto non sono ancora entrate nell’uso comune, per cui spesso si ricorre alle vignette. Emilio Colombo scrive un lungo fondo nel quale non ha capito se deve incensare Carnera o no al di là dei roboanti aggettivi del titolo (poderoso, autoritario, abile) per cui sta in equilibrio. Il giornalista della boxe, il validissimo Nino Cappelletti, ha invece sempre criticato pesantemente Carnera che considera scarso, ma lui è lì, fra i 90.000 (sì, 90.000!) spettatori del Montjuich, e vede come Primo ha dominato l’incontro con il taglialegna basco. Deve rimangiarsi le critiche e lo fa, pur sottolineando spesso che Uzcudum ormai è finito o quasi. Per il gigante di Sequals è il viatico verso l’America. Lo ritroveremo più avanti. Arriva il 1932 e l’Olimpiade di Los Angeles in agosto, che la Gazzetta segue con due inviati, viene celebrata anche qui con prime pagine dedicate ai Giochi con titoli altisonanti e persino molte fotografie. Ma riecco Carnera sul giornale del 30 giugno 1933 che dà la cronaca della conquista del titolo mondiale dei massimi, primo italiano a indossare una cintura iridata nella boxe. Il colosso friulano ha messo k.o. Jack Sharkey al Madison Square Garden Bowl di Long Island. Primo diventa preda del regime che ne fa un’icona della forza e della superiorità della razza italiana. Ancora adesso la fama intatta di Carnera paga le conseguenze di questo sfruttamento d’immagine che però dura poco. Quando Max Baer, un anno dopo, strappa il titolo a Primo mettendolo 11 volte al tappeto (ma Carnera si rialza sempre…) il governo si dimentica in fretta di lui, tanto in fretta che quando nel 1935 finisce k.o. in 6 round con Joe Louis arriva addirittura un ordine scritto dall’alto nelle redazioni: evitare di dare notizia dei match di Carnera. Perbacco, aveva perso con Joe Louis, un negro (come si diceva all’epoca), intollerabile per il regime. © RIPRODUZIONE RISERVATA oggi che Alitalia non è fallita soltanto per l’intervento di Etihad, ma ci fu un tempo in cui l’Italia era la patria dell’aviazione. Italo Balbo, che era stato o era volontario della Grande Guerra, stratega dello squadrismo, quadrumviro della marcia su Roma e poi ministro fascista, guidò dal 17 dicembre 1930 al 15 gennaio 1931 dodici idrovolanti Savoia-Marchetti S.55TA nella crociera transatlantica Italia-Brasile: era la prima volta che l’Oceano veniva attraversato in formazione. Si ripeté dall’1 luglio al 12 agosto 1933 con la Crociera del Decennale (della Regia Aeronautica), stavolta con 24 idrovolanti S.55X, direzione Nord America e ritorno: Chicago gli dedicò un trionfo e una strada, New York l’accolse come un eroe e venne ricevuto dal presidente Franklin Delano Roosevelt. Mussolini, geloso, dapprima lo nominò maresciallo dell’aria, poi nel 1934 lo spedì in Africa a governare la Libia, lo «scatolone di sabbia», che con Balbo conobbe uno sviluppo senza precedenti. Nel frattempo, si schierò contro le leggi razziali e l’entrata in guerra e non nascose mai i suoi sentimenti antinazisti. Morì il 28 giugno 1940, a 44 anni, abbattuto per errore dalla nostra contraerea nel cielo di Tobruk: anche gli inglesi gli resero omaggio. SOLO SO LO CO CON N LA GA GAZZ ZZET ZZ ETT ET TA DE DELL LLO LL O SP SPOR ORT OR T UNA SETTIMANA DA CAMPIONI SOLO SU PREMIUM Prova subito Mediaset Premium con la tessera speciale realizzata in collaborazione con La Gazzetta 1 dello Sport. Vedi per 7 giorni il meglio della Serie A, la Serie B, l’Europa League in esclusiva, la Liga, la Premier League, la Ligue 1, l’Eredivisie e il Brasileirão. 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Una fuoriclasse assoluta: velocissima, controllo e ti- ilCommento di RUGGIERO PALOMBO i penso io, lascia fare a me...» è il sus«C surro di Malagò. Incantatore di serpenti o regista sopraffino? Con Tavecchio la disponibilità a una trattativa a fari spenti che possa finire con l’alleviare le ferite del calcio ha funzionato. Prima i ringraziamenti perché almeno è stato scongiurato il taglio dell’80% dei famosi 62 milioni, poi la conclusione di un intervento pieno di dignità in Consiglio Nazionale in cui la richiesta di rivalutare tutto viene subito spazzata via dalla subordinata, «dateci almeno il tempo necessario». Mancava soltanto che Tavecchio chiedesse la clemenza della corte. Resta da vedere quanto le rassicurazioni di Malagò, buone ieri per sottrarre il Consiglio nazionale dal rischio mediatico di guerra civile (i fuochi d’artificio ci sono stati solo nelle due Giunte a porte chiuse), si tradurranno in fatti concreti per non provocare il 14 novembre, giorno del Consiglio federale, la rivolta. Il calcio, che aveva detto di attestarsi a quota meno 10 milioni, sarebbe già pronto a salire a quota meno 15. Ma le migliori acrobazie di Malagò, ammesso e non concesso che abbia davvero voglia di compierle, non lo porteranno di sicuro sotto la soglia del meno 18. Basterà? Ne dubitiamo. Nell’attesa, qualche riflessione a margine d’una giornata comunque storica. La commissione sparametri Dodici riunioni sotto la guida del vicepresidente Coni Bonfiglio, cui Carraro nella Giunta del mattino avrebbe riservato l’appellativo di «killer», per concludere a suon di algoritmi che al calcio dovevano essere tolti 50 milioni di euro e che alla plurimedagliata scherma dovevano finire meno soldi di quanti non ne percepisca adesso. Non c’era bisogno di assistere alla Giunta Coni bis, col vicepresidente vicario Scarso a gridare «io voto come Tavecchio» prima di essere ricondotto a più miti consigli grazie a 800 mila euro di «aggiustamento» per la sua scherma, per comprendere il clamoroso flop di un lavoro evidentemente senza capo né coda. Operando da buon padre di famiglia e tenendo fede al suo programma elettorale di togliere al calcio e da- re alla pletora dei suoi piccoli elettori (ricetta vincente) Malagò da solo avrebbe certo fatto di meglio risparmiando pure un po’ di quattrini. Concorso di colpa Al di là dei ragionamenti tutti degni di rispetto su quanto sia giusto o sbagliato togliere al calcio e dare a tutto il resto della compagnia, è la tempistica che non funziona. Se lo stesso teatrino di ieri fosse andato in onda nel suo atto conclusivo prima dell’estate, il calcio avrebbe potuto in qualche misura porre rimedio. Così, per il 2015, non può. E a pagare saranno le nazionali giovanili, il calcio femminile, i nascituri Cff (centri di formazione federale). Per Malagò e Abete, su questo aspetto, concorso di colpa perché tutti sapevano quel che sarebbe successo, ma nessuno ha pensato alla tempistica. La politica del rinvio non paga mai. Tallone d’Achille La Federcalcio ha buoni argomenti e un punto debole: di quei 62 milioni di euro, tappa di qui e tappa di là, circa 20 (toh, il numero ritorna!) sono destinati alla Serie B e alla Lega Pro. Cioè al calcio professionistico già foraggiato dalla legge Melandri e dai contributi dei diritti tv della Serie A. Per questa stagione forse non si può, ma dalla prossima quei soldi Abodi e Macalli faranno bene a scordarseli. Furbi, furbetti e paradossi Il più bravo, Binaghi, rivendica la liceità dei parametri che pongono il tennis quale disciplina più virtuosa, ma ha anche la schiena diritta per riesumare il tema accorpamenti (di federazioni, non quelli burla delle discipline associate) che porterebbero a tanti risparmi, diventati indigesti a Malagò quando ha capito che perderebbe voti, e rilancia sul voto ponderato, perché il calcio non può pesare come la più piccola delle federazioni. Il più scaltro, Petrucci, compie un triplo salto mortale e si schiera con il migliore, cioè Malagò («stai andando meglio di me») salvo poi minacciarlo ove osasse spendere un euro del tesoretto per l’odiato Tavecchio e un calcio fino all’altro ieri difeso a spada tratta. Il più divertito, Barelli, arricchisce il nuoto di un milione e 42 mila euro, e pensare che nella guerra con Malagò e Chimenti in discussione di euro ce ne sono «solo» 800 mila. Cose da Coni. © RIPRODUZIONE RISERVATA ro pazzeschi, ti bruciava in un attimo. Svariava su tutto il fronte d'attacco ed ha cambiato il modo di intendere il ruolo di centravanti. Quando sono andata negli Stati Uniti molti mi chiamavano Mia, perché le somigliavo un po' fisicamente e nei movimenti, ma la Hamm è stata davvero un irraggiungibile mito planetario. Per farlo capire meglio ai tifosi romanisti: quello che è Totti a Roma e in Italia, Mia lo è stata negli States e nel mondo vincendo tutto ciò che c'era da vincere. La figura più importante del pallone americano, più di qualsiasi atleta maschio visto che il calcio lì è praticato più dalle ragazze che dai ragazzi. A livello di f Il calcio italiano non riesce a uscire dalla crisi: le battute su Thohir i bambini indonesiani le facevano trent’anni fa. di BEPPE BERGOMI a partita di questa sera può essere la gara L della svolta per l’Inter. Vincendo può accorciare sul terzo posto e infilare la seconda vittoria consecutiva. Due obiettivi in una volta sola. È chiaro però che rischia di più la squadra di Mazzarri. La Sampdoria arriva al Meazza tranquilla, con uno stato d’animo sereno. Non credo che ci potremo aspettare grandi scossoni tattici dai due allenatori. Mazzarri con tutti gli infortunati non potrà scostarsi molto da quello visto a Cesena. Mentre Mihajlovic ha trovato l’equilibrio con questo 4-3-3 con gli attaccanti che difendono bassi permettendo a tutti di raccogliersi. Sono compatti. E poi quando attaccano sono pericolosi, hanno uno dei reparti più completi del campionato con Gabbiadini, Okaka ed Eder. All’Inter forse si sta chiedendo troppo, sembra quasi che qualsiasi cosa ruoti intorno al mondo nerazzurro in questo periodo sia negativo. Contro il Cesena non ha fatto male fino alla parità numerica. Ha sicuramente fatto meglio dei romagnoli, poi in superiorità ha paradossalmente sofferto. Mazzarri deve essere bravo in questo momento a dare serenità al gruppo. Il 5° posto dello scorso campionato ha caricato di pressione il gruppo. Ma non scordiamoci che tra l’Inter finita in Europa League e il Milan rimasto fuori passano solo 3 punti (60 a 57). Per Mazzarri sarà fondamentale recuperare il prima possibile il miglior Palacio. Può aprire il gioco e dare profondità. E sono felice che abbia ritrovato Campagnaro, secondo me il più adatto della rosa a giocare centrale di destra. Ranocchia lo vedo meglio al centro. Vidic è stato un buon acquisto, ma non deve giocare sempre, può essere inserito anche lui nel turnover. L’anno scorso, il 1° dicembre 2013, la sfida interna con la Sampdoria fu la prima allo stadio di Erick Thohir. Credo che Mihajlovic all’epoca fu bravo a incartare Mazzarri. I due hanno idee di calcio differenti, ma entrambe rispettabili. La differenza tra Walter e Sinisa sta nella comunicazione. Il primo rimane nell’ambito della sostanza, non cerca l’empatia con il pubblico. L’altro, invece, è molto bravo in questo, usa slogan, cerca citazioni. Ma di fondo sono due allenatori molto attenti alla tattica. E poco cambia se uno si dispone con il 3-5-2 e l’altro con il 4-3-3. © RIPRODUZIONE RISERVATA © RIPRODUZIONE RISERVATA PortoFranco Lettere alla Gazzetta A CURA DI FRANCO ARTURI email: [email protected] - twitter: @arturifra Lo sport, lo Stato e la nostra salute laVignetta DI STEFANO FROSINI Graziano Delrio, 54 anni, sottosegretario alla Presidenza ANSA TwitTwit IL CINGUETTIO DEL GIORNO FILIPPO MAGNINI Campione di nuoto Quando le forze ti abbandonano!! fine allenamento stanco morto! Ahaha MARIA SHARAPOVA TROPPA PRESSIONE SU MAZZARRI MA CONTRO MIHAJLOVIC PUÒ SVOLTARE immagine è un colpo formidabile per la Roma. Ma Mia è anche una donna in gamba, intelligente, preparata: una vera manager, porterà conoscenze ed esperienze diverse e in America sarà un volano importante per il marchio giallorosso. Mi auguro che la sua presenza possa servire anche da noi ad aprire le porte delle società di calcio a livello dirigenziale anche a noi donne. E già che ci sono, la butto lì: se Lotito tra un paio di anni mi chiamasse nel Cda della mia Lazio... *Calciatrice della Nazionale di ROBERTO PELUCCHI @FiloMagnini Dai retta allo Zio 25 HAMM E’ UN SUPERCOLPO DI MERCATO ADESSO LA ROMA HA UNA TOP MANAGER laPuntura MALAGÒ ADESSO È TRA DUE FUOCHI DEVE EVITARE LA RIVOLTA DEL CALCIO LA GAZZETTA DELLO SPORT Campionessa di tennis Today on the set of Fox Sports Asia for #sugarpova #Tokyo @MariaSharapova ALESSANDRO DEL PIERO Calciatore della Dynamos Delhi Manca poco ad Halloween... vi va di giocare un po’ insieme? @delpieroale Non sono d’accordo col sottosegretario Delrio che ha invitato il Coni a ...fare meno il Coni, quindi a preoccuparsi meno delle medaglie e dedicare più attenzioni al sociale. Invece , il compito principale del Comitato Olimpico Nazionale Italiano è proprio quello di preoccuparsi delle medaglie da conquistare da parte degli atleti tesserati dalle Federazioni. Ritengo che per il sociale il Coni faccia già moltissimo con i contributi agli Enti di Promozione Sportiva (Uisp, Csi ed altri) che, di per sé , molto più ricchi delle Federazioni degli sport olimpici grazie ai finanziamenti derivanti dai loro sponsor politici. Giustissima invece l’indicazione di rapportarsi con la scuola, perchè è dai bambini che si costruiscono i futuri atleti . Ma di questo, oltre al Coni, dovrebbe interessarsi molto di più il Ministero dell’Istruzione. Enrico Quadri Tema molto interessante, su cui si discute poco perchè il mantenimento dello status quo «sportivo» in Italia interessa entrambi gli attori principali: lo Stato, che delega ogni cosa al Coni e si lava le mani di fatto di ogni intervento diretto, e il Coni stesso che ne ha ricavato un accrescimento del proprio potere, venendo di fatto equiparato a qualcosa di molto vicino ad un Ministero. Tutti felici? No, al contrario perchè questa situazione di fatto è sbagliata, fuori del tempo e rappresenta un caso quasi unico al mondo. Chiariamo subito: l’autonomia del Coni dal potere politico è un valore da preservare e per il quale battersi ogni volta che qualcuno intende metterla in discussione. Ma è completamente da rigettare la paradossale «autonomia», nel senso di non intervento, dello Stato sulla materia dello sport, proprio perché l’attività sportivo-motoria è strettamente legata alla salute pubblica e come tale dovrebbe essere presidiata in modo massiccio dalle istituzioni del Paese. Miliardi e miliardi di spese sanitarie verrebbero risparmiati se l’Italia si alzasse dai divani. Il benessere psicosociale dei cittadini è di sicura pertinenza di Governo e Parlamento. Questo modello è in auge nella gran parte dei Paesi del mondo. Nel nostro, al contrario, la legge istitutiva del Coni stesso (427/42) fu scritta in modo troppo estensivo ed ambiguo impegnando il Comitato Olimpico in ambiti di chiara pertinenza e rilevanza pubblica. Disgraziatamente i padri costituenti, cui dobbiamo il grande contributo della nostra legge fondamentale, non vi inserirono la parola sport. Errore di lungimiranza, in contrasto con tanti altri meriti, probabilmente a causa del freschissimo ricordo della strumentalizzazione politica che il fascismo aveva fatto dello sport. Per evitare un pericolo del genere, si buttò il bambino insieme all’acqua sporca. La cattiva impostazione continua pari pari fino alla riforma Melandri del 1999, che a sua volta non riesce ad individuare una precisa distinzione di competenza tra il mondo dello sport di eccellenza e quello amatoriale. E così si arriva alle parole di Delrio (e all’assenza del Governo Renzi sulla materia), ancora all’insegna del «Coni pensaci tu». Con quali soldi poi? Con i ritagli di ciò che rimane dall’attività agonistica vera e propria? Non è serio nemmeno parlarne. Un Paese moderno, che abbia a cuore la salute dei suoi cittadini, deve occuparsi di questo approccio sportivo, valorizzandolo in pieno nelle sue connessioni culturali e sanitarie. Garantendo al Coni tutta l’autonomia indispensabile per i suoi compiti specifici e togliendolo nel campo del doping (tema a sua volta di rilevanza pubblica in termini di salute e non solo) dall’insostenibile posizione di controllato-controllore, attraverso la nomina condivisa di un’Authority super partes. Ma il movimento verso questa soluzione sembra già frenato dalle vaste paludi che si estendono dal Foro Italico a Palazzo Chigi. Forse anche questo tipo di status quo è intoccabile per convergenti e indicibili interessi comuni? Non vorremmo pensarlo, però... 26 LA GAZZETTA DELLO SPORT MERCOLEDÌ 29 OTTOBRE 2014 SPECIALETricoloreGranTurismo IN COLLABORAZIONE CON ACI Monza: et voilà Ferrari e Chevrolet Nell’ultima di campionato rubano la scena Costantini-Frassineti e Sini-Enge, due equipaggi al debutto GAUDENZIO TAVONI Con le vittorie di Costantini-Frassineti (Ferrari 458 Italia) e Sini-Enge (Chevrolet Camaro) si è conclusa a Monza nello scorso week end la 12a edizione del Campionato Italiano Gran Turismo. Per entrambe le squadre, l’Ombra Racing ed il Solaris Motorsport, si è trattato di una prima, anche se la squadra bergamasca aveva già preso parte all’esordio stagionale di Misano. Contatti e risultati I due equipaggi si sono imposti con grande determinazione, ma il risultato finale poteva essere ancora più prestigioso per i portacolori della squadra bergamasca. In gara-2, infatti, CostantiniFrassineti sono stati costretti al ritiro per un involontario contatto da parte di Pezzucchi, tuttavia il bilancio finale è estremamente positivo e fa ben sperare per la prossima edizione nella serie tricolore. Nonostante l’incidente in gara-2, di grande rilievo è stata la prestazione di Stefano Pezzucchi (Porsche GT3R-Krypton Motorsport) nella gara di sabato con il 2° gradino del podio, ma bene sono andate anche le altre coupé tedesche con Carboni-Beretta (Autorlando), a ridosso del podio in gara-2, e Donativi-Gagliardini (Ebimotors) a punti in entrambe le gare. La Rossa In evidenza anche le Ferrari 458 Italia dell’MP1 Corse e dell’Easy Race. Con i colori della squadra anconetana, Benucci-Balzan sono saliti per la quinta volta sul podio, concludendo la stagione nelle parti alte della classifica nonostante un contatto in gara-2 che li ha costretti al recupero. Al volante della Rossa della squadra veneta, invece, Marco Magli con Luigi Ferrara, ha colto un bel successo nella «Pirelli Tyres Cup», classifica riservata ai gentleman driver, per un solo punto su Carboni. Giornata no A Monza è arrivata ancora tanta sfortuna per la Lamborghini Gallardo dell’Imperiale Racing: una foratura in gara-1 ed un incidente al via di gara-2 hanno privato l’equipaggio Barri-Bortolotti di un bel risultato, atteso dopo la splendida pole del 24enne pilota trentino. Anche CapelloZonzini (Audi R8 LMS), non sono stati da meno in fatto di sfortuna e l’equipaggio di Audi sport Italia si è dovuto accontentare di soli 7 punti a causa dell’incidente in gara-1 e il drive through in gara-2. Attesi al riscatto già dalla prossima stagione i due team portoghesi dello Sports & You (Mercedes SLS) e del Veloso Motorsport (Lamborghini Gallardo), che hanno già annunciato forte interesse per l’edizione 2105 della serie tricolore. 4 TUTTI I RISULTATI S Gara-1 1. CostantiniFrassineti (Ferrari) 50’39”267; 2. Stefano Pezzucchi (Porsche) a 8”439; 3. Benucci-Balzan (Ferrari) a 9”307 Gara-2 sub judice 1. Sini-Enge (Chevrolet) 50’49”735; 2. Casè-Giammaria (Ferrari) a 15”547; 3. MapelliSchoeffler (Audi) a 17”919 GT3 sub judice 1. Casè e Giammaria 131; 3. Mapelli e Schoeffler 128 GT Cup 1. Galbiati 161; 2. Iacone e Tempesta 156 Esordio e vittoria in gara-2 per Sini-Enge (Chevrolet Camaro-Solaris Motorsport), mentre Costantini-Frassineti (Ferrari 458 Italia-Ombra Racing) si sono imposti in gara-1 PHOTO4 CARRERA CUP ITALIA Titoli già assegnati a Imola Qui il protagonista è Liberati E Cairoli che firma la 6a vittoria Con i due titoli già assegnati ad Imola, l’appuntamento monzese ha portato alla ribalta il 21enne romano Edoardo Liberati (EbimotorsCentri Porsche Milano), che si è aggiudicato gara2 ed il 4° posto in classifica generale. Il 18enne pilota dell’Antonelli Motorsport-Centro Porsche Padova, Matteo Cairoli, ha festeggiato con la sua sesta vittoria stagionale in gara-1 il primo posto in classifica generale con 200 punti, davanti a Vito Postiglione (130) e Gianluca Giraudi (127). GT CUP È Galbiati su Porsche 997 il campione italiano «Grazie a tutta la squadra» Al termine di un week end molto combattuto, Omar Galbiati (nella foto su Porsche 997) si è laureato Campione Italiano della classe GT Cup. Il pilota dell’Antonelli Motorsport, coadiuvato da Christian Passuti, dopo aver vinto gara-1, ha concluso in quarta posizione gara-2, sufficiente per conquistare l’alloro tricolore. «Ringrazio Christian e tutta la mia squadra», sono state le prime parole del neo campione italiano che ora guarda con fiducia alla prossima stagione. Sul gradino più alto del podio sono saliti Mancinelli-Goldstein (Lamborghini Gallardo) seguiti dalle due Porsche 997 di BodegaMaestri e Maino-Valori. MERCOLEDÌ 29 OTTOBRE 2014 LA GAZZETTA DELLO SPORT 27 FORMULA 1 VERSO IL GP STATI UNITI Com’è nata una Stella Mercedes, power unit in 27 versioni Dietro il titolo Costruttori c’è lo sforzo immane di Stoccarda. Fra i segreti anche i flussi interni UN POKER VINCENTE Muso corto dal Bahrain Debutta solo in Bahrain per le difficoltà nel passare il crash test. Nel cerchio la vecchia versione con due protuberanze (freccia) GIORGIO PIOLA La Mercedes sbarca in America da campione del mondo Costruttori, una credenziale di grande prestigio sul mercato più importante e vasto per la Casa di Stoccarda, che ha fatto dell’impiego della motorizzazione ibrida il suo fiore all’occhiello. Non a caso sulle W05, che hanno dominato la stagione, dal GP di Spagna sul cofano motore la scritta «Mercedes» è stata sostituita da «AMG Hybrid», per confermare che l’impegno coinvolto nella progettazione dell’auto di F.1 sarà riversato sulla produzione più sportiva del marchio. Ricerca Ross Brawn, che ha guidato l’esordio in F.1 del colosso tedesco, l’anno scorso proprio ad Austin annunciò il suo addio alla direzione tecnica del team, rivelando che era stato gettato alle ortiche un progetto di una vettura quasi definitivo per realizzarne uno ancora più all’avanguardia in ogni settore, con soluzioni inedite non solo sulla cosiddetta «power unit». Indiscrezione confermata quest’anno a Suzuka da Paddy Lowe, che ha ammesso che al debutto in pista a febbraio a Jerez la W05 Lewis Hamilton, 29 anni, al volante della Mercedes W05. Sotto l’inglese festeggia sul podio del GP Sochi, coinciso con la sua nona vittoria stagionale LAPRESSE montava l’evoluzione numero 27 del gruppo «power unit» e del sistema di raffreddamento. Un dato che rende l’idea dello sforzo immane dietro a questo progetto. Di fatto è stato sacrificato lo sviluppo della W04 nel 2013, con il risultato che il vantaggio tecnico accumulato difficilmente sarà colmato dagli avversari per la prossima stagione. Anche perché per il 2015 si parla di un’ulteriore escalation della potenza per l’unità di Stoccarda. Segreti Per ritornare all’indi- screzione di Brawn e rendere l’idea di quanto l’insieme vettura sia stato superiore alla concorrenza, basta ricordare il GP del Canada, quando Nico Rosberg riuscì ad arrivare secondo dietro alla Red Bull di Daniel Ricciardo, nonostante la mancanza dei circa 160 Cv dei motori elettrici andati in panne. Una sorpresa persino per lo stesso pilota tedesco, che a cena con amici dopo la gara aveva elogiato il comportamento dell’auto. Ma vediamo quali sono i segreti e le soluzioni inedite che hanno reso le W05 nettamente superiori alla concorrenza. Una premessa è doverosa: prima dell’inizio della stagione si descrivevano le fu- ture monoposto come complicate, con ingombri notevolmente maggiorati e fiancate più voluminose. Ebbene, a eccezione del muso diverso per regolamento, la W05 è quasi identica come ingombri e forme alla precedente W04. Merito di uno studio incredibile che si nota appena viene tolta la carrozzeria. L’interno delle fiancate è completamente carenato, con tutti gli accessori (centraline, cablaggi, serbatoi dei liquidi) nascosti all’interno, mentre su tutte le altre monoposto sono a vista. Un lavoro che ha richiesto una rivisitazione completa del progetto originale, ma che alla fine si traduce in una efficienza mol- 13 Vittorie nel 2014 Nove sono state ottenute da Lewis Hamilton, quattro da Nico Rosberg su 16 GP 223 Punti sulla Red Bull Nei Costruttori, la Mercedes ha ben 223 punti sulla Red Bull, la più vicina inseguitrice to maggiore del raffreddamento e in una minore resistenza aerodinamica all’avanzamento. A questa compattezza ha contribuito una soluzione inedita nel sistema di raffreddamento: la collocazione di uno scambiatore di calore all’interno del telaio nella zona dove è nascosto il compressore, a sua volta distanziato dalla turbina, che invece è collocata nella parte terminale del motore. Muso corto Anche nel settore aerodinamico le W05 presentano soluzioni inedite. Il muso cortissimo, introdotto nel corso della stagione, ha creato perfino problemi per l’omologazione al crash test, ma ha permesso di ottenere il massimo carico possibile all’avantreno e la migliore qualità di flusso verso il retrotreno, favorendo quindi il carico aerodinamico generato dal diffusore posteriore. Per ottenere questo risultato, la Mercedes ha introdotto una novità assoluta nella realizzazione della sospensione anteriore. Il triangolo inferiore, solitamente a base larga, è diventato strettissimo, ma soprattutto su un unico profilo alare, in sinergia con l’ala anteriore. Soluzione che ha comportato notevoli complessità strutturali. © RIPRODUZIONE RISERVATA Austin ha fatto fare uno studio a una società di revisione di New York: il risultato è che il GP negli Usa genera un giro d’affari di 507 milioni di dollari (396 di euro). Eppure la F.1 che sbarca in America si scopre più povera: due garage resteranno chiusi (Caterham e Marussia) e pare che anche la Force India abbia rischiato di restare a casa perché secondo Auto Motor und Sport avrebbe pagato appena in tempo l’ultima tranche alla Mercedes per avere a disposizione la quinta fornitura di power unit. Tetto Max Mosley dalle co- lonne del Times avverte: «Ci sono altri team a rischio» e torna a dire che aveva ragione lui a voler imporre un «budget cap» alle scuderie, aggiungendo che «la Marussia dovrebbe guadagnare (dai diritti commerciali; n.d.r.) come la Ferrari che tanto avrà sempre più sponsor». Manager A proposito di cac- cia allo sponsor Haas F1, che debutterà nel Mondiale nel 2016, ha annunciato di aver assunto come capo del marketing Adam Jacobs, che si è fatto le ossa in Nascar e in Nfl (football americano). Sebastian Vettel, 27 anni, non farà le qualifiche perché, cambiando la power unit dovrà partire dalla pit lane GETTY Turbina (7) e compressore (4) che è vicino al serbatoio olio (5) sono separati. Inediti pure lo scambiatore del calore (3) e gli scarichi corti (6) Sospensione aerodinamica L’aerodinamica ha influito nel disegno della sospensione anteriore: il triangolo inferiore è molto stretto (in giallo la soluzione tradizionale) Fiancate carenate Nessun’altra F.1 ha tutti gli accessori nascosti all’interno della carenatura, a tutto vantaggio delle fluidodinamica interna e del raffreddamento Taccuino PARADOSSO PURE FORCE INDIA HA RISCHIATO DI NON ESSERCI. DOMANI SI DECIDE IL FORMAT DELLE QUALIFICHE La F.1 negli Usa vale 400 milioni di Ma i team sono sempre più in crisi Turbina lontano dal compressore Qualifiche Con sole 18 mo- noposto al via cambierà il format delle qualifiche: domani i commissari del gran premio si riuniranno e, con molta probabilità, approveranno il suggerimento avanzato da Charlie Whiting che prevede l’esclusione di 4 piloti dalla Q1 e altrettanti dalla Q2. In realtà nella prima fase usciranno solo in 3 considerato che Vettel rinuncerà alle prove ufficiali, dovendo sostituire tutta la power unit e dovendo dunque partire dalla pit lane. Dramma Intanto il management di Jules Bianchi ha smentito che in tempi brevi il pilota francese possa essere trasferito dal Giappone all’Europa: le sue condizioni (è ancora ricoverato in prognosi riservata) lo impedirebbero. © RIPRODUZIONE RISERVATA OSPITE ALLA GARA DI VALENTINO Hamilton al Rally di Monza? Lewis Hamilton potrebbe essere a Monza in occasione del Rally fissato per il 29 e 30 novembre, dove correrà Valentino Rossi: il suo sponsor (Monster) è quello che finanzia la manifestazione e ha promesso di portare alcune stelle, tra le quali un big della Nascar e lo stuntman Ken Block. SI CORRE CON MEDIE E MORBIDE Pirelli: due soste ad Austin «Con le gomme medie e soft ci aspettiamo due soste negli Usa»: è il pronostico di Paul Hembery, direttore Motorsport Pirelli. CONFERENZA DEL TRAFFICO Aci: auto italiane troppo vecchie «Sulle nostre strade troppe auto troppo vecchie»: così il presidente dell’Aci Angelo Sticchi Damiani ieri alla 69a Conferenza del Traffico, a Roma. «Il rischio di morire a bordo di un veicolo vecchio di 10 anni è più che doppio rispetto a una vettura nuova». 28 LA GAZZETTA DELLO SPORT MERCOLEDÌ 29 OTTOBRE 2014 MERCOLEDÌ 29 OTTOBRE 2014 LA GAZZETTA DELLO SPORT 29 CICLISMO L’INCONTRO A ROMA d HANNO DETTO S Renzi «Ha preso la maglia gialla alla seconda tappa, impressionante. È stato il successo della fatica, del coraggio, della tenacia. Al Mondiale di Firenze, l’anno scorso, è stato sfigato» Orgoglio italiano Renzi a Nibali: «Sei un esempio per tutti i ragazzi» Il siciliano a Palazzo Chigi ha dato la maglia gialla al Premier: «È un appassionato, ne capisce» S Nibali «L’incontro con il Premier? Molto piacevole e tranquillo. Ci siamo presi un caffè insieme. Che cosa mi ha colpito di più? L’altezza di Renzi. Me lo immaginavo più piccolo. Invece è più alto di me…» TIZIANA BOTTAZZO ROMA Emozionato? «Assolutamente no». Freddo, impassibile, determinato, come sempre. Vincenzo Nibali varca l’ingresso di Palazzo Chigi come se andasse a prendere un caffè da un amico. «Bello essere qui in grande tranquillità, senza l’affanno di allenamenti e gare. Il momento giusto, così mi tornano in mente gli splendidi ricordi di questa stagione incredibile». Pochi passi dall’albergo «dei parlamentari», proprio a piazza Montecitorio, fino all’attigua piazza Colonna dove le guardie del palazzo del Presidente del Consiglio lo accolgono emozionati. La piazza è deserta, turisti e curiosi alle transenne ai margini cercano di mettere a fuoco quale personalità stia varcando il portone. Impeccabile Con Nibali, impeccabile nel suo completo grigio, anche il presidente della Federciclismo Renato Di Rocco, il manager Alex Carera e l’avvocato Fausto Malucchi. Si sale al primo piano, tv e stampa si affollano dietro il cordone, il cerimoniale avverte che non ci saranno interviste. Inutilmente. La maglia gialla è appallottolata nella mano di Vincenzo che la srotola e la porge al Premier, in favore delle telecamere. Una promessa mantenuta, dopo i tweet scambiati durante il magico Tour in cui Renzi lo invitava a Palazzo Chigi, naturalmente con la maglia gialla: «Mi ha mandato tre o quattro messaggini che mi hanno fatto un gran piacere. Non avevo molto tempo per guardare il telefono, ma accenderlo e vedere che anche lui tifava per me, beh, era bello». E’ Renzi a esordire con una battuta: «Le foto fatele a Nibali che le merita, poi mandatele ai francesi. C’è una canzone...», evocando il «Bartali» di Paolo Conte dedicata alla vittoria di Ginettaccio al Tour del ’48 «e i francesi ci rispettano, che le balle ancora gli girano…». «Questa vittoria di Nibali è un’esperienza straordinaria per il ciclismo — aggiunge Renzi — la vittoria della fatica, del coraggio, della tenacia. Un orgoglio per l’Italia per come è arrivata, ha preso la maglia gialla alla seconda tappa del Tour, una cosa impressionante. E chi conosce il ciclismo sa che questo signore ha vinto il Giro e la Vuelta prima del Tour. Peccato per il campionato del mondo a Firenze, pensare che tutti noi dicevamo che quello era proprio un percorso per Nibali, quegli ultimi giri straordinari, poi la caduta. E’ stato davvero sfigato...». Vincenzo Nibali, 29, nella foto grande con la maglia gialla che ha donato ieri a Matteo Renzi, 39. A fianco, il trionfo sui Campi Elisi, il 27 luglio, che ha fatto dire al Premier «Mamma mia, Chapeau» BETTINI Emozione Renzi sembra più emozionato di Nibali nel ricordare le imprese del suo campione di ciclismo. Aggiunge: «La sua è stata una vittoria del- IL CASO DEL PIRATA MENTRE IVAN GOTTI È DISPOSTO A RINUNCIARE AL SUO BIS NELLA CORSA ROSA Si muove anche patron Cenni «Date a Pantani il Giro ‘99» FRANCESCO CENITI Primi effetti collaterali dell’inchiesta condotta dalla Procura di Forlì sull’ipotesi (associazione per delinquere finalizzata alla truffa e alla frode sportiva) di un’alterazione del controllo che estromise Marco Pantani dal Giro ‘99: Romano Cenni, patron della Mercatone Uno che aveva nel Pirata il suo capitano, ha deciso di muoversi in via ufficiale affidando all’avvocato Marco Baroncini un mandato preciso per tentare di far assegnare a Pantani (era primo in classifica con oltre 5’ sul secondo, Paolo Savoldelli) quel Giro. Il legale ha così spiegato l’iniziativa: «Stanno emergendo elementi nuovi che, uniti a quelli già valutati, dimostrano che la decisione adottata nei confronti di Pantani e, di conseguenza, della squadra Mercatone Uno, debba essere modificata e revisionata, secondo i presupposti e i criteri previsti dal Coni». E che cosa ne pensa di questa possibilità il vincitore di quel Giro d’Italia? «Accetterò con serenità le decisioni che arriveranno» è il pensiero di Ivan Gotti, in carriera re della Corsa rosa nel 1997 e proprio nel 1999. «Riscrivere la storia — aggiunge l’ex scalatore bergamasco — non è un problema rispetto a quanto è successo al povero Marco. Se assegnassero a lui quel Giro non mi sentirei privato di qualcosa. Sono pronto a rinunciare». Interrogatori Tutto questo in sede sportiva, ma è il penale ad attirare l’attenzione con fatti Ivan Gotti, 45 anni, 1° al Giro ‘99 AP concreti: dopo Renato Vallanzasca, i carabinieri coordinati dal maresciallo Diana e delegati dal procuratore capo Sergio Sottani, hanno già stilato un fitto calendario d’interrogatori. Già nei prossimi giorni saranno sentiti ex ciclisti, dirigenti sportivi, ma soprattutto i medici autori del prelievo del sangue finito nel mirino degli inquirenti e il detenuto che anticipò a Vallanzasca l’uscita di scena di Pantani da quel Giro a causa delle scommesse clandestine. Quest’ultimo è stato già identificato nella scorsa settimana e si aspetta solo il momento migliore per chiedergli conto di quel «pronostico». Insomma, il cerchio si stringe: se davvero c’è stata l’alterazione sul test di Campiglio (e chi indaga ne è fermamente convinto), allora dai nuovi interrogatori dovrà arrivare qualche elemento in più per irrobustire l’accusa in modo da consentire all’inchiesta un salto di qualità. Non resta che aspettare. © RIPRODUZIONE RISERVATA l’Italia, e anche un sogno straordinario di un campione. Per questo rappresenta un punto di riferimento per tutti i ragazzi. Sono felice di ospitarlo qui e sono sicuro che tutti gli italiani gli sono grati per le emozioni che ci ha regalato». Nibali ringrazia: «Sì, sono contento di essere qui, speriamo che questo appuntamento si rinnovi con un altro successo importante. Magari presto». Il gruppetto sparisce nelle stanze del Palazzo del Governo per un caffè e due chiacchiere. Poco meno di un’ora e Vincenzo rivarca il portone. «Un incontro bello, abbiamo parlato molto di possibili programmi futuri per il ciclismo, anche con Di Rocco. Il premier è un appassionato, ci capisce, que- sto mi ha sorpreso. E’ uno sportivo molto sensibile, importante che abbia attenzione per altri sport diversi dal calcio. Molti sono di grande rilievo, non solo il ciclismo, ma anche il nuoto, il basket, la pallavolo. Lavorare insieme in futuro? Chissà». Nel futuro di Nibali c’è anche il Giro d’Italia: «Sì, gli ho specificato che non ho ancora deciso. Una certezza invece è l’Olimpiade di Rio nel 2016». Beh, emozionato per questo incontro? «E’ stato molto piacevole e tranquillo. Ci siamo presi un caffè insieme. Cosa mi ha colpito di più? L’altezza di Renzi. Non so perché, ma me lo immaginavo più piccolo. Invece è più alto di me…». © RIPRODUZIONE RISERVATA DOPING AVEVA 91 ANNI Armstrong: «Parlerò ancora alla Commissione» Addio Logli: vinse una tappa al Giro Lance Armstrong è pronto a parlare per la seconda volta con la commissione indipendente che l’Uci ha voluto per investigare sul doping nel ciclismo all’epoca del texano, reo confesso e privato dei 7 Tour de France vinti. Lo ha confermato lo stesso Armstrong a cyclingnews.com. Intanto il presidente dell’Uci Brian Cookson ha detto: «C’è spazio per la redenzione di tutti, e quindi anche di Armstrong». RICORSO Restando in tema doping, in merito al caso di Roman Kreuziger (anomalie nel passaporto biologico), che andrà al Tas, l’Uci ha chiesto fino a 4 anni di squalifica per il ceco, oltre a una multa di 770.000 euro e la cancellazione dei risultati ottenuti dal 2011. All’età di 91 anni è morto ieri alla Misericordia di Carmignano (Prato) Nedo Logli. Pro’ dal ‘43 al ‘53, vinse dieci corse, con la perla della BariNapoli al Giro d’Italia ‘48. Sua anche la Tre Valli Varesine ‘49, l’anno migliore con il 3° posto al Lombardia e il 9° al Giro d’Italia. E poi il Giro dell’Emilia e la Placci nel ‘43, oltre al campionato italiano indipendenti nel ‘46. Ma fu soprattutto 2° alla MilanoSanremo ‘50, dietro a Bartali, quando superati in volata Van Steenbergen e Conte pensava di aver vinto. Oggi il funerale alle 15, sempre alla Misericordia. Luca Gialanella, la Redazione Ciclismo de La Gazzetta dello Sport e Claudio Gregori abbracciano lamico Fausto per la morte del caro padre Nedo Logli campione di ciclismo negli anni 50. - Milano, 28 ottobre 2014. 30 LA GAZZETTA DELLO SPORT MERCOLEDÌ 29 OTTOBRE 2014 BASKET UN CLAMOROSO CASO DI MERCATO Cusin rompe con Sassari e firma il ritorno a Cremona Il pivot lascia la Dinamo per questioni di minutaggio. Sacchetti deluso: «Dopo 3 giornate aveva già deciso di andare via». Arriva Marconato? MARIO CANFORA VINCENZO DI SCHIAVI MERCATO EUROPA Vitoria: Crespi taglia Johnson e prende Vujacic Strana la vita. Un mese fa, l’arrivo di Marco Cusin a Sassari veniva salutato con reciproca soddisfazione dal giocatore e dal club. Grandi parole, grandi proclami. «Sono convinto che potremo raggiungere obiettivi importanti», disse l’azzurro. Un mese dopo, arrivederci e grazie e il ritorno a Cremona dopo le stagioni vissute tra Pesaro e Cantù. Movimenti di mercato anche in Europa. Il più interessante riguarda Vitoria, allenata da Marco Crespi. Il coach italiano, dopo aver vinto nel weekend la prima partita nella Liga nel derby contro Bilbao, rinforza il settore esterni con l’arrivo di Sasha Vujacic. Lo sloveno, ex Los Angeles Lakers, reduce da una stagione non esaltante a Venezia, sostituisce Orlando Johnson, tagliato dal club basco. Scelte Tutto molto strano, a dir la verità. Come può uno come lui, che fa parte in pianta stabile del gruppo azzurro, mollare la possibilità di giocare per il vertice e, cosa ben più importante, l’Eurolega? Lo stesso c.t. dell’Italia, Simone Pianigiani, ha più volte sottolineato e chiesto ai suoi ragazzi di fare il possibile per giocare in Europa. Nulla da fare, Cusin alla fine ha preferito Cremona, quindi lottare per la salvezza e senza giocare una Coppa. Cosa è successo? A Sassari, a parte le frasi di circostanza, ci sono rimasti un po’ male. «Dopo appena tre partite lui aveva già deciso di andare via: gli avevo chiesto di aspettare, niente da fare», dice il coach del Banco Sardegna Meo Sacchetti. La classica goccia che ha fatto traboccare il vaso è stata a Pistoia, dieci giorni fa. Un «non entrato» che il centro ha fatto fatica a sopportare. Problemi di ambientamento con la squadra? «Direi di no», continua Sacchetti. La città non gli è piaciuta? «Non lo so, davvero non so cosa sia successo — prosegue il coach — comunque lui sapeva CIAMILLO che c’era da lottare per conquistare il posto». Federico Pasquini, il g.m. di Sassari, non ne fa un dramma. «Abbiamo assecondato la sua volontà. Per lo spirito che c’è qui, non siamo abituati a tenere gente controvoglia. Ci siamo lasciati da amici». E ora? Non si stravolge il 3+4+5, quindi al posto di Cusin in panchina andrà un ragazzino, in attesa di Tessitori che pare però in dissenso col club («deve superare le visite mediche dopo l’infortunio alla mano destra», racconta Pasquini) o di un altro arrivo. Marconato? Viene escluso, fatto sta che sul mercato attual- mente uno dell’esperienza e della solidità di Cusin non c’è. Vanoli Intanto, Cremona dopo Reggio Emilia si appresta a diventare una meta di riferimento per gli italiani. Cusin si aggiunge al «big» Luca Vitali, e poi a Fabio Mian (‘92), Luca Campani (‘90) e Giulio Gazzotti (‘91). Il club lombardo sta vivendo una fase di rilancio dopo anni difficili dal punto di vista sportivo e gestionale. Nelle mille difficoltà, il patron Vanoli ha sempre saputo tenere la barra dritta e ora si ritrova con una squadra molto interessante, costruita con un budget di BIG IN CRISI S Ragland Il play di Milano si è visto solo contro Trento (16 punti). A Cremona, contro Venezia e in Eurolega non ha per nulla convinto S Stone Il play ex Toronto è il grande mistero di Venezia. E non tanto per i 2.7 punti di media in 3 gare. In regia non ingrana. Meglio Ruzzier S DONNE Il c.t. azzurro Roberto Ricchini torna al part-time. Il tecnico ha infatti firmato un contratto con Napoli in sostituzione dell’esonerato Orlando. Marco Cusin, 29 anni. La sua avventura a Sassari è durata cinque partite EUROCUP STRASBURGO OK Rimantas Kaukenas, 37 anni CIAM Traore non perdona Reggio cede nel finale NICOLA ZANARINI BOLOGNA CASO FREEMAN Buone notizie per Capo d’Orlando. La Fiba ha concesso la licenza A ad Austin Freeman. la guardia sarà quindi disponibile per la trasferta di Cremona. Freeman era stato fermato perche nei suoi due passaporti, quello Usa e quello liberiano, figuravano due diversi luoghi di nascita. Il g.m. sardo Pasquini: «Non siamo abituati a tenere gente controvoglia» A 700 mila euro. Ma ci sono anche altri club che stanno guardando al mercato nonostante si sia solo alla terza giornata. Pesaro, complice l’infortunio di Nicholas Crow, sta cercando un lungo italiano. Aveva sondato Antonutti ma l’affare pare piuttosto complicato e la pista si è così raffreddata. Venezia sta guardando ai tagli Nba: la situazione di Stone, che stenta non poco a capire il nostro basket, è sotto osservazione. Anche Brindisi si sta guardando attorno alla ricerca di un esterno: sotto taglio è il play (finora deludente) Sek Henry. Flynn Al momento è infortunato, ne avrà per una decina di giorni, ma il suo avvio di campionato a Capo d’Orlando è senza acuti: 6.5 punti di media e 2.5 assist © RIPRODUZIONE RISERVATA Si ferma a 10 la striscia di vittorie interne europee di Reggio Emilia, che perde per la prima volta in 4 gare al PalaDozza e paga le fatiche per l’incredibile vittoria di sabato a Varese dopo 3 supplementari. Strasburgo è tosta e ben organizzata e approfitta delle assenze di Diener, Silins, Darjus Lavrinovic e Pini. Ad attenuare l’emergenza emiliana è il ritorno dopo un anno e mezzo di Donell Taylor. La gara si decide nell’ultimo periodo. Gli alsaziani provano ad andarsene con due tiri da 3 e 8 punti filati di Toupane, ma Kaukenas, Cinciarini e Cervi non ci stanno e si prosegue all’insegna dell’equilibrio. Poi la lucidità comincia a mancare e Cinciarini perde una palla che si rivela cruciale. Due canestri da sotto di Traore portano gli ospiti a +7 sul 59-66 e finisce qui. Oggi in campo le altre due italiane. Roma sfida Siviglia (ore 18, diretta Sportitalia), mentre Cantù va a Villeurbanne (ore 20, diretta su Sportitalia). GIRONE A Ieri: Reggio Emilia-Strasburgo 59-66. Oggi: Bonn-Saragozza; Bamberg-Levallois. Classifica: Strasburgo 3 vinte-0 perse; Bamberg, Saragozza, Levallois 1-1; Reggio Emilia 1-2; Bonn 0-2. GIRONE B Oggi: Cantù-Villeurbanne; Artland Quackebruck-Ostenda; Digione-Gran Canaria. Class.: Gran Canaria, Digione 2-0; Villeurbanne, Quackenbruck 1-1; Cantù, Ostenda 0-2. GIRONE C Oggi: Roma-Siviglia; Nancy-Oldenburg; Charleroi-Nymburk. Class.: Roma, Siviglia 2-0; Nymburk, Nancy 1-1; Oldenburg, Charleroi 0-2. NBA IL PROPRIETARIO DI CHARLOTTE, DOPO I SEI DA GIOCATORE CON CHICAGO IL VIA NELLA NOTTE Jordan ha ancora fame: «Voglio il 7° anello» Gustatevi la prima di Nba, cronache e video «Sarebbe il più gratificante I playoff devono diventare un’abitudine» Nella notte si è aperta la stagione Nba con la consegna degli anelli ai campioni di San Antonio che hanno sfidato Dallas. Sul nostro sito puoi leggere la cronaca, vedere gli highlight della sfida e le videointerviste realizzate all’AT&T Center da Gazzetta.it. Stanotte tocca anche ad altri due italiani, che peraltro giocano uno contro l’altro in Denver-Detroit. Ma mentre Gallinari è certo di scendere in campo (anche se solo per una quindicina di minuti), Datome potrebbe essere nella lista degli inattivi, che cambia di gara in gara. I Knicks dell’infortunato Bargnani hanno ceduto Travis Outlaw ai Sixers per far spazio al rookie Travis Wear. MASSIMO ORIANI «Sogno sempre il settimo anello». Michael Jordan ha ancora fame di vittorie. Non gli bastano i sei da giocatore, ora vuole aggiungere alla collezione anche il primo da propietario. Il più grande giocatore della storia – quantomeno è fuori discussione che lo sia di quella moderna – nel 2010 è infatti diventato socio di maggioranza (80%, salito all’89% nel 2011) della franchigia di Charlotte, sborsando 275 milioni di dollari. strada finalmente sembra quella giusta sotto la guida di coach Steve Clifford e con un buon nucleo di giovani formato da Kemba Walker, Lance Stephenson e Al Jefferson. «Questo sarebbe molto più gratificante – ha voluto puntualizzare MJ in una lunga e sempre più rara intervista rilasciata alla tv Espn – Ho giocato per tanto tempo, ho sempre accettato le critiche come qualcosa che mi serviva per crescere, ero in grado di avere un impatto diretto sul risultato. In questo ruolo non posso far altro che parlare ai miei impiegati, giocatori o allenatori». Errori Le prime esperienze da dirigente non sono state certo un successo. Le decisioni nei giorni del draft hanno lasciato il segno per anni, come quella di puntare su Kwame Brown con la numero uno assoluta del 2001 quando era ai Wizards. I Bobcats hanno vissuto per anni nella mediocrità (un’apparizione ai playoff in nove anni), prima di tornare nella postseason al termine Michael Jordan, 51 anni, proprietario degli Hornets dal 2010 AFP della scorsa regular season. Ma una vittoria manca ormai dal 2002, quando arrivarono alle semifinali di conference, perdendo 4-1 coi Nets. Allora si chiamavano Hornets, e quella fu l’ultima stagione nel North Carolina prima del trasferi- mento a New Orleans. Da quest’anno i Bobcats sono tornati ad essere gli Hornets (mentre ormai New Orleans si chiama Pelicans) e la speranza è che assieme al vecchio nome, tornino anche le vecchie abitidini di vincere. La Via «Non vedo l’ora che si ricominci – prosegue Air Jordan, che per la sola giornata di ieri ha gestito l’account Twitter di Charlotte – L’estate sembrava non finire mai, dopo aver assaggiato i playoff la scorsa stagione ed esserci rinforzati, sono curioso di vedere come ci comporteremo. Il 2014 è stato una bella sorpresa, 43 vittorie e la postseason, non era qualcosa che ci eravamo prefissi nel breve. Ma è la prova che quando lavori duramente qualcosa di buono succede. Vogliamo crearci un’identità, far sì che i playoff diventino un’abitudine». © RIPRODUZIONE RISERVATA MERCOLEDÌ 29 OTTOBRE 2014 LA GAZZETTA DELLO SPORT 31 PALLAVOLO L’INCHIESTA Superlega vietata ai giovani italiani «Ma gli stranieri di pari età giocano» Bonitta, ex c.t. della Juniores: «Per me sono già pronti per il primo livello». I dirigenti: «Se non vanno in campo significa che non lo sono ancora» MARIO SALVINI GIAN LUCA PASINI Oro europeo nel 2012, bronzo mondiale nel 2013. L’Italia juniores i risultati li ha ottenuti eppure in campo non si vede. Nonostante il “programma” dettato dal nuovo presidente di Lega, Albino Massaccesi, nonostante non ci siano retrocessioni i giovani azzurri in campo non si vedono, se non in qualche rara eccezione: il solito Randazzo, Spirito a Molfetta, Mattei a Padova... E poco altro inSuperlega. «Il motivo non lo conosco, ma vedo che ci sono pari età che sono titolari: Quiroga, Koumentakis. Tanto per citare due esempi. Forse i successi dell’Italia sono stati visti come vittoria del gruppo più che dei singoli - spiega Marco Bonitta oggi ct delle donne, fino all’anno scorso tecnico della juniores -. Il mio parere? Valgono tutti almeno un’A-2 da titolari, quando non un A-1». Da Macerata Interessante il punto di vista dell’ unico ragazzo ad aver trovato un posto da titolare in A-1, Luigi Randazzo, schiacciatore a SanseplocroCittà di Castello. «Diciamo che io ho avuto da una parte la fortuna di esser cresciuto in un squadra, Macerata, che nelle giovanili mi ha dato visibilità». Non fosse altro che per i 4 scudetti vinti (2 Under 18, uno Under 19 e uno Under 20). «Ma al tempo stesso trovar posto lì era comprensibilmente molto più difficile che in altre squadre. Il merito che mi prendo è stato quello di avere avuto coraggio l’anno scorso, quando ho scelto di restare in serie A-1, pur sapendo che a Vibo sarei partito come terzo, piuttosto che accettare le altre proposte in A-2, dove avrei avuto un posto da titolare. Poi è successo che si è fatto male Cisolla e questo ha contribuito a farmi trovare posto in sestetto». Dove ha fatto bene. Tanto che «La quest’anno le offerte erano tutte dalla A-1». Senza contare che l’estate l’ha trascorsa per buona parte in Nazionale seniores. Il che, a 20 anni, non è proprio così consueto. Ma, si diceva, Randazzo è l’eccezione: «Gli altri ragazzi della nazionale campione d’Europa del 2012 sono panchinari in A-1, oppure in A-2, qualcuno titolare, altri no. E qualcuno è finito anche in 1 oro europeo vinto dall’Italia juniores maschile nel 2012. L’anno dopo è arrivato il bronzo mondiale (a.a.) MEDIA ETA’ NEGLI ULTIMI ANNI 27 anni 6 mesi 28 anni 28 anni 6 mesi 28 anni 5 mesi 4 mesi 27 anni 10 mesi 27 anni 4 mesi 2009-10 2010-11 2011-12 2012-13 2013-14 2014-15 RCS PADOVA LA PIU GIOVANE, PIACENZA LA PIU’... ESPERTA Oggi si gioca Padova 24 anni, 5 mesi Sansepolcro 25 anni, 2 mesi Verona 25 anni, 6 mesi Ravenna 25 anni, 8 mesi Modena 26 anni, 4 mesi Monza 27 anni, 3 mesi Milano 27 anni, 4 mesi Molfetta 27 anni, 9 mesi Perugia 27 anni, 9 mesi Latina 28 anni, 6 mesi Trento 28 anni, 7 mesi Macerata 28 anni, 11 mesi Piacenza 32 anni, 5 mesi RCS B-1». Con una rivelazione che ben racconta la mentalità ereditata: «Sento molti di loro – racconta Luigi - E mi pare che anche quelli che sono in A-2 siano soddisfatti». Luigi Randazzo, 20 anni, a Sansepolcro, in prestito da Macerata TARANTINI Anziani Se si parla di squadre vecchie è ovvio che non si può non sentire un parere di Piacenza, il cui sestetto ha 32 anni e 6 mesi di media, cioè 3 anni e mezzo in più della seconda squadra più anziana che è Macerata. «Perché le squadre non fanno giocare i giovani?» chiede il d.s. Gabriele Cottarelli. «Rispondo. Con chi ha vinto il Mondiale la Polonia? Con Zagumny, Wlazly e Winiarski. Il che non significa che devono giocare i vecchi. Ma nemmeno, per forza, i giovani: deve giocare chi gioca meglio. E, voglio precisare, con me a Verona hanno giocato Semenzato, Parodi, Lasko giovanissimi. L’anno scorso a Piacenza abbiamo puntato su Vettori. In definitiva se i ragazzi della juniores non giocano credo sia perché non sono ancora pronti». In panchina ci sono Nelli, Mattei, Borgogno. E’ meglio che siano lì o sarebbe più produttivo vederli titolari quantomeno in A-2? «Purtroppo certe squadre di A-2 sono dei dopo-lavoro. In A-1 anche in panchina ci si allena due volte al giorno ad alti livelli, si è seguiti da preparatori e fisioterapisti a tempo pieno. E si apprende anche una certa mentalità. Poi, certo, una stagione a prendersi responsabilità, a toglier le castagne dal fuoco servirebbe, ma devono esserci le condizioni». Per Piacenza in arrivo Verona e altre proteste In campo alle 20.30, in Superlega PIACENZA-VERONA (m.mar.-r.pu.) I tifosi di Piacenza hanno intenzione di continuare la protesta contro il socio di maggioranza Ruggieri. Sestetto: Vermiglio-Le Roux, Ostapenko - Kohut, Papi-Zlatanov, Mario Junior libero. Giani conta di recuperare Gasparini tenuto a riposo con Milano. In alternativa i tre schiacciatori Sander, Deroo e White con Coscione in regia, Zingel e Anzani al centro, Pesaresi libero In tv: diretta RaiSport 1 TRENTO-MOLFETTA (niba-f.v.) Stoytchev ha in dubbio Nelli (addominali) e Fedrizzi (ginocchio). Formazione: Zygadlo-Nemec, Birarelli-Solé, Lanza-Kaziyski, Colaci libero. Nel Molfetta a corto di allenamenti: giocherà Hierrezuelo in regia, opposto Kooistra, con Piscopo-Candellao e Sket-Noda Blanco, libero Romiti. MACERATA-PADOVA (m.g.-ma.s.) Pur recuperati Shumov e Fei andranno in panchina. Sestetto di Macerata con Baranowicz-Sabbi, Podrascanin-Stankovic, Kurek-Parodi, Henno libero. Padova è ancora senza Milan e con Rosso recuperato ma non ancora pronto. Sestetto: Orduna-Giannotti, Quiroga-Garghella, Volpato-Mattei e Balaso libero. L’unico successo in campionato di Padova al Fontescodella risale al 1995/96: era il match di esordio assoluto in casa della Lube. SANSEPOLCRO-RAVENNA (an.me.s.cam) Storico debutto a Sansepolcro per l’Altotevere (la scorsa stagione a San Giustino), in cerca di riscatto dopo la sconfitta di Molfetta. Tutti disponibili per Montagnani, che nel corso della gara darà spazio anche al giovane schiacciatore Teppan. Sestetto: Corvetta-Baroti, Mazzone-Aganits, Della Lunga-Randazzo, Tosi libero. Ravenna proverà a restare in testa con Toniutti-Renan, Koumentakis, Mengozzi-Cester, CebuljKoumentakis. Si alterneranno Bari e Goi. MODENA-MONZA (p.r.-giu.mas.) Lorenzetti dovrebbe riproporre Kovacevic tenuto a riposo a Padova, in diagonale con Ngapeth con Petric in panchina. Gli altri: Bruninho-Vettori, Verhees e Piano (o Sala) al centro e Rossini libero. Nel Monza spazio ad Andrea Galliani, al posto di Quesque (non ancora recuperato al 100% l’infortunio alla spalla). Formazione: Jovovic-Padura Diaz, Elia-Gotsev, Galliani-Botto, libero De Pandis. LATINA-PERUGIA (a.li.-an.me.) Latina, per provare a riscattare la sconfitta subita a Ravenna, può contare su tutto l’organico. Blengini punta su Sottile-Starovic, Van de Voorde-Rossi (con l’ex Semenzato pronto), Rauwerdink-Urnaut e il libero Manià. Grbic dovrà rinunciare al libero Giovi (infortunio muscolare agli addominali) e darà spazio ancora a Fanuli. Ballottaggio in banda tra Fromm e Sunder, con il primo favorito dall’inizio. Ci sarà spazio anche per l’ex Vujevic. Giocano De Cecco-Atanasijevic, Buti-Beretta, Fromm-Maruotti, con Fanuli libero. Riposa: MILANO CLASSIFICA: Modena, Molfetta, Ravenna 6; Trento 5; Macerata, Verona 3, Piacenza 3, Latina 3; Perugia 1; Sansepolcro. Monza, Milano, Padova 0. CASA GAZZETTA IL PROGETTO COINVOLGE 12 PODISTI CHE DARANNO UN SIGNIFICATO SPECIALE ALLA GARA Da Sanpa a New York: corsa per la libertà La squadra della Comunità domenica alla maratona MANLIO GASPAROTTO manliogas MILANO Il nonno di Alex era un pugile, è salito sul ring all’Olimpiade del 1968. Era quella di Città del Messico e per lui era quella di casa. Il nipote, Alex appunto, è italiano a tutti gli effetti. Adora ed ha praticato il pugilato, ma oggi corre e lo fa con i colori di una squadra molto speciale, il San Patrignano Running Team. Alex è uno dei dodici del team che domenica sarà al via della maratona di New York, 42 chilometri di corsa e di speranza. Una maratona assolutamente speciale Per loro di arrivare al traguardo, per la Comunità che li ospita quello di lanciare ancora una volta un messaggio positivo: la lot- La squadra di San Patrignano per New York alla Gazzetta COLOMBO ta contro le dipendenze (o le droghe) è quotidiana, ma si vince. Si può vincere. E per farlo servono tanti elementi, un po’ come per concludere una corsa che affonda le sue radici nell’impresa di Filippide (il soldato che nel 490 avanti Cristo corse ad annunciare ad Atene la vittoria sul- l’esercito dei Persiani), ma oggi è diventata un simbolo di libertà per l’uomo (e la donna). Raccolta fondi Per San Patrignano la New York City Marathon è un progetto nato nel 2013 con la collaborazione di Gabriele Rosa, manager di tanti fortissimi keniani e fon- datore del Marathon Center, un modo per sfruttare ancora più e meglio lo sport e la corsa in una comunità che usa la pratica sportiva come strumento di recupero. «Non è un obbligo, ma insieme al lavoro, all’assistenza degli anziani ed alla musica è un mezzo che ci aiuta nel percorso» spiega Antonio Boschini, il responsabile medico della comunità che corre lui stesso. L’uomo attorno al quale ruota la squadra e la responsabilità del progetto. «Partecipare alla maratona di New York ci ha fatti conoscere ancora di più e ci aiuta perché gli sponsor che sostengono l’iniziativa ci consentono di chiudere in attivo tutta l’operazione e quindi di finanziare anche il resto delle attività sportive di Sanpa, dove corrono un po’ tutti ormai, ma dove si gioca a calcio su un bel campo sintetico e si fa equitazione in un allevamento di eccellenza, si gioca a pallavolo. Insomma le attività sportive sono tante». I ragazzi Alex è anche tra i clic HA 1300 OSPITI E’ STATA FONDATA DA MUCCIOLI NEL 1978 San Patrignano è una comunità per il recupero di tossicodipendenti. Fu fondata nel 1978 da Vincenzo Muccioli e prese il nome dalla strada del comune di Coriano in provincia di Rimini dove ha sede. La comunità accoglie coloro che sono afflitti dalle dipendenze e dall’emarginazione perché ritrovino la propria strada attraverso un cammino di recupero che può durare diversi anni (anche 4). Il percorso è totalmente gratuito: all’interno della Comunità (1300 ospiti) ci sono diverse attività lavorative legate all’agricoltura, all’allevamento e a diverse attività artigianali. più veloci della squadra (1 ora e 30 minuti sulla mezza) ha soltanto 19 anni, due occhi vivaci e un sorriso pieno di futuro. Quello che leggi facilmente anche negli occhi di Sara, che si è messa a correre e non si è fermata neppure quando il mese scorso si è rotta omero e clavicola («mi sono fatto una fasciatura elastica e via non mi potevo fermare durante gli allenamenti per questa maratona, a New York volevo arrivarci. Anzi voglio arrivare in fondo»), ma anche in quelli di Giordano (che a Sanpa si occupa della vigna e della cantina collegata che produce un grande vino) e di Tommaso e Nico (loro invece allevano bovini), ma anche di Mariana, Giovanni, Claudio, David e Giacomo piuttosto che di Emilia (lei lavora il cuoio e studia): «Ero una delle riserve di questa squadra, ora invece volerò a Manhattan... Io che non ho mai lasciato l’Italia». Correre regala la libertà, prima di tutto da noi stessi. I ragazzi di Sanpa lo hanno capito subito e se ne sono innamorati. Se si risolveranno gli ultimi problemi di visti, a New York avremo una magnifica dozzina per cui tifare. © RIPRODUZIONE RISERVATA 32 LA GAZZETTA DELLO SPORT MERCOLEDÌ 29 OTTOBRE 2014 TENNIS L’INTERVISTA AL CAMPIONE DI MEDJUGORJE Dopo lo stop-doping, trionfo Us Open, n. 8 al mondo e primo Masters «Cambiare coach ha cambiato anche me. Nulla peggio di quell’incubo» VINCENZO MARTUCCI VinceMartucci Dalla lettera scarlatta, «Dopato», alla prima richiesta di condanna di 2 anni, a quella ufficiale, di 9 mesi, poi ridotta a 4 (da giugno a novembre 2013). Dal coach-papà (Bob Brett) al coach-fratello maggiore (Goran Ivanisevic). Dalle delusioni del passato all’angoscia del futuro. Che poi invece diventa il primo trionfo Slam, agli Us Open di settembre, il numero 8 del mondo (oggi 9) e il primo Masters del 9-16 novembre. Dal disastro al trionfo, Marin Cilic è un tennista e un uomo nuovo. Cilic, come s’è sbloccato? «Il primo passo è stato il cambio di coach. Bob (Brett) è stato il mio mentore, per tanti versi, ma io non miglioravo più come volevo e ho dovuto interrompere un rapporto full-time che è durato dal 2004 fino al 2013». Coach differenti fanno un giocatore così differente? «Goran (Ivanisevic) la pensa diversamente da Bob, anche se pure lui è stato suo allievo. Conosco Goran dai 14 anni e mi l’erede ha sempre rimproverato di non giocare come avrei dovuto, ma dovevo verificarlo sul campo, in allenamento. Poi ho fatto i miei test — i 5 set con Djokovic a Wimbledon sono stati molto importanti — e mi sono convinto. Così ho acquisito sempre più sicurezza ». C’è un altro talento croato che sta cominciando a farsi strada: Borna Coric, 18 anni il 14 novembre, ha appena battuto Nadal a Basilea entrando nella top 100 (93) 2 Ivanisevic dice che lei aveva sempre il freno tirato. A partire dal servizio. 3 Le sue vittorie Slam Vincitore degli Us Open 2014 «Ho lavorato molto sulla forza, per poter servire allo stesso livello, senza cali». Altri tornei In carriera ha vinto 13 tornei e ha vinto 8.600.000 euro di montepremi Lo stop-doping, con quell’integratore vietato acquistato da sua madre,è stato come un infortunio di gioco? «Entrare nei primi 5 della classifica, e vincere i tornei più grandi. Ora so che cosa occorre, e conosco la sensazione di essere soddisfatto». Nato il 28/09/1988 a Medjugorje (Bosnia) Alto 198 cm Peso 82 kg Anche fisicamente Cilic è molto più reattivo . «Sicuramente, oggi, sono più forte. In momenti così hai modo di pensare nel profondo e capisci che non sei mai completamente in controllo della tua vita e la tua carriera può cambiare totalmente. Pensi a quello che vuoi davvero e a quanto lo desideri. E’ stato un incubo. Ma da quando sono rientrato, sono molto più determinato nel raggiungere i miei obiettivi. Sono molto più attento e più professionale. Qualsiasi cosa succederà d’ora in poi nel tennis non potrà mai essere peggio di quei momenti di dubbi sul futuro». MARIN CILIC ma è cittadino croato «Adesso entro subito dentro il campo e faccio sentire, fisicamente, la mia presenza. Tutto il discorso tecnico che stiamo facendo con Goran è legato a equilibrio e semplicità. Adesso ho le idee chiare su quello che devo fare». Qual è il prossimo obiettivo del campione degli Us Open? Talenti dalla Croazia Ora sboccia Coric 1 identiKit & CARRIERA Cilic: un anno, tre miracoli v «Ringrazierò la Madonna» Classifica Attualmente numero 9 Atp, è stato anche numero 8 1. La nuova grinta di Marin Cilic, il croato buono che ha vinto a sorpresa gli Us Open e poi Mosca, entrando fra i «top ten» 2. Il ragazzo di Medjugorje alza la Coppa a New York 3. L’abbraccio con coach Ivanisevic LAPRESSE REUTERS Tecnicamente che cosa deve migliorare maggiormente? «Tutto, a livello di primi 10 bisogna sempre aggiungere qualcosa, anche un 1% è importante. Il mio gioco dev’esse- re sempre di più a rete». con Nadal a Basilea?». Col suo servizio è favorito sui campi veloci, ma lei ha vinto il Roland Garros juniores. Lei è un po’ italiano: si è allenato a San Remo, tifa Milan ed è amico di Fognini e Seppi. «Il tennis pro è molto diverso da quello under 18, ma è vero che la tecnica sulla terra ce l’ho. E quest’anno a Parigi, con Djokovic, nel terzo e nel quarto set, sono riuscito ad essere aggressivo anche lì». «Ho cominciato a tifare Milan perché ci giocava Boban e poi c’è stato il mio idolo, Kakà. Lo guardo sempre, ma alla tv, un giorno finalmente vorrei andare a San Siro. Fabio ed Andreas sono bravi ragazzi: Fognini fuori dal campo è sempre rilassato. Davvero». Con Cilic, Karlovic, Dodig e il nuovo talento emergente, Borna Coric, la Croazia ha uno squadrone di coppa Davis. «C’è anche Draganja che, con Dodig, ci dà finalmente una bella coppia di doppio. Coric è la nuova star: ha un grande talento per diventare molto forte, ma soprattutto non ha paura di niente. L’avete visto Taccuino MASTERS B A SOFIA Esordio di lusso per la Pennetta Il Tournament of Champions, il Masters B con le migliori in classifica (a parte le prime 8) ad aver vinto un torneo International nel 2014 più due wild card, viene proposto in diretta da SuperTennis, con le partite di Flavia Pennetta, sia nel round robin sia eventualmente in semifinale e finale. Intanto Flavia debutta con un facile successo sulla Cornet, battuta per la quinta volta su cinque. A Sofia (Bul, 590.000, sintetico indoor), gruppo Sredets: Cibulkova (Slk) b. Pironkova (Bul) 6-3 7-6(6); Suarez Navarro (Spa) b. Petkovic (Ger) 6-0 6-4. Serdika: PENNETTA b. Cornet (Fra) 6-1 6-2. MASTERS 1000 A BERCY Neopapà Djokovic debutto ok Al Masters 1000 di Parigi Bercy, ultimo appuntamento stagionale prima del Masters di Londra, dopo il bye al primo turno Novak Djokovic, fresco padre di Stefan, debutta con un facile successo su Kohlschreiber. Pouille batte Karlovic e sarà il prossimo avversario di Fognini. Parigi-Bercy (Fra, 3.452.415, sintetico indoor), 2° turno: Djokovic (Ser) b. Kohlschreiber (Ger) 6-3 6-4; Anderson (S.Af) b. Giraldo (Col) 6-4 7-6 (8); Verdasco (Spa) b. Simon (Fra) 6-3 3-6 6-4; primo turno: Pouille (Fra) b. Karlovic (Cro) 6-1 6-4; Monfils (Fra) b. Sousa (Por) 6-1 6-4; Goffin (Bel) b. Rosol (R.Cec) 6-4 6-3; Robredo (Spa) b. Pospisil (Can) 6-3 4-6 7-6 (5); Chardy (Fra) b. De Schepper (Fra) 7-6(5) 7-6(4); Cuevas (Uru) b. Mayer (Arg) 7-6 (3) 1-0, rit. I GRANDI DEL TENNIS Secondo volume dedicato a Lendl L’ultima cosa che farà per salutare il 2014 dei miracoli? «Sono di Medjugorje, e sono molto cattolico e credente. Questo mi trasmette molta forza. Da solo, devo andare in quel posto molto speciale a salutare la mia Madonna». In edicola con la Gazza il secondo volume dei «Grandi del tennis ai raggi x» dedicato a Ivan Lendl a 4.99 euro e anche il primo su McEnroe (1 euro) © RIPRODUZIONE RISERVATA IPPICA GRANDE TROTTO DA OGGI AL 28 FEBBRAIO Parigi: scatta il meeting da 44 milioni MATTEO PIERELLI Una tribuna immensa da 40.000 spettatori e una pista nera come il carbone, perché di carbone è fatta. Duemila metri, fondo elastico e veloce come nessun altro: l’ippodromo parigino di Vincennes è il teatro di trotto più bello al mondo, nel quale l’Europa intera si dà appuntamento per quattro mesi, dando vita a un lungo confronto tra le diverse scuole dei vari Paesi. Spettacolo Il grande show nella capitale francese inizia oggi per concludersi sabato 28 febbraio. Si correrà a un ritmo intensissimo (88 convegni), con corse che non hanno equivalenti per montepremi, blasone e qualità degli attori impegnati nelle due discipline del trotto: sulky e il montato tanto caro ai francesi. Creato nel 1905 (allora erano solo una decina di convegni), l’appuntamento parigino ha via via preso importanza fino ad arrivare a quello che è oggi, ovvero una lunga sfida per la gloria e per i 44 milioni di euro in palio, buona parte dei quali nelle prove internazionali. Niente corse in tv Purtroppo al momento non si sa quando (e se) le corse si potranno vedere e giocare anche in Italia: un altro duro colpo ai pochi appassionati rimasti. Per fortuna ci sono i nostri cavalli e i nostri uomini che tengono alto il morale. Lo scorso anno gli 4 LE DATE CLOU La vittoria di Maharajah (O. Kihlstrom) nell’Amerique 2014 GRASSO indigeni hanno portato a casa ben 15 vittorie, oltre a tanti piazzamenti: oggi ci proviamo subito con Olmo Holz nel Prix de Cevennes. Ma la prova clou è il Prix de Reynolds al montato nel quale si rivede Roxanne Grif, che ha vinto questa corsa lo scorso anno e che punta al bis nel Prix de Cornulier, il mondiale alla sella in programma il 18 gennaio che con i suoi 700.000 euro è la seconda corsa più ricca del meeting. In cima naturalmente c’è l’Amerique, l’equivalente al sulky: domenica 25 gennaio sul palo ci sarà 1 milione di euro. La rincorsa comincia oggi. © RIPRODUZIONE RISERVATA 15/11/2014 Bretagne 6/12/2014 Bourbonnais 21/12/2014 Continental 28/12/2014 Bourgogne 11/1/2015 Belgique 18/1/2015 Cornulier 25/1/2015 Amerique 8/2/2015 France 22/2/2015 Paris LA VINCITRICE DEL TESIO DI DOMENICA Dopo le sorelle Charity e Cherry anche Final venduta in Giappone Anche l’ultima delle campionesse del nostro galoppo figlie della straordinaria fattrice Holy Moon, e quindi sorelle, è stata venduta in Giappone. Cherry Collect, Charity Line e Final Score hanno in comune anche l’allenatore Stefano Botti, il proprietario Felice Villa e il fantino Fabio Branca, tutti protagonisti delle loro più grandi imprese in pista. Final Score è stata acquistata da Katsumi Yoshida, esponente della famiglia che iniziò i grandi acquisti giapponesi di cavalli italiani, importando Tony Bin dopo la vittoria nell’Arc 1988. IERI A Roma (m 1400): 1 Icebreaking (P. Aragoni); 2 The Only Way; 3 Guizzo Vincente; 4 Kathy Again; 5+ Quiz Evolution; 5+ Starry Flag; Tot.: 5,85; 1,99, 2,08, 2,53 (32,85). Quinté 5-8-3-7-4: 1.073,99, 5-8-3-710: 2.147,74. Quarté: 679,76. Tris: 67,64. OGGI QUINTÉ A TORINO (inizio alle 15.10) scelta Rinascita Ok (16), Rione d’Esi (15), Siva (12), Rilke Laumar (11), Rum e Coca Day (13),Socrate Font (6) SI CORRE ANCHE Trotto: Roma (13.45) e Aversa (14.45). Gal.: Milano (14.30) e Grosseto (14.50). MERCOLEDÌ 29 OTTOBRE 2014 LA GAZZETTA DELLO SPORT 33 TUTTENOTIZIE & RISULTATI GHIACCIO I PROGETTI DELLA COPPIA AZZURRA ARCO OLIMPIADI PER I GIOCHI ESTIVI 2024 Cappellini—Lanotte La Germania si candida Ecco i nuovi programmi con Berlino o Amburgo Gli iridati della danza faranno base a Milano La decisione sulla città a marzo: sarà rivale di Roma? ANDREA BUONGIOVANNI L’inizio è stato proprio da campioni del mondo: non tanto per la vittoria (scontata), quanto per la qualità proposta dai nuovi programmi. Anna Cappellini-Luca Lanotte, iridati e ori europei in carica della danza, hanno subito colto nel segno: «Capriccio spagnolo» per il paso-doble del corto, «Danza macabra» per il libero, potranno riportarli lontano. E in vista dell’esordio internazionale, tra dieci giorni a Shanghai con Cup of China, terza tappa del Grand Prix, al Forum di Assago, tradizionale sede di lavoro, presentano progetti e prospettive. Con una novità: la coppia delle Fiamme Azzurre entra nella squadra degli ambasciatori di Expo 2015. Team «I due esercizi – spie- gano – sono il risultato di un lavoro di equipe coadiuvato dalla nostra allenatrice Paola Mezzadri. Ora, a Detroit, collaboriamo con Marina Zueva e Massimo Scali, tappa di ulteriore evoluzione. Ma faremo base quasi fissa a Milano. Massimo sarà qui per alcuni periodi, Marina qualche giorno a novembre». Nel corto, potente e scorrevole, Anna, BASEBALL RIVOLUZIONE IN EUROPA Anna Cappellini e Luca Lanotte in bianconero, propone una gonna «impegnativa» che già fa discutere. Il libero ha una trama precisa. «Vogliamo stupire – dicono – e imporre un nostro stile». Saranno gli altri a dover far corsa su di loro, non viceversa: «I russi, sempre pericolosi – sostengono – sono un’incognita. Il solo ritorno importante è quello di Bobrova-Soloviev, ma lui pare fuori gioco per un infortunio a un ginocchio. Poi statunitensi e canadesi: ChockBates, vincitori di Skate America, sono in ascesa, WeaverPoje una certezza, ma coi nuovi programmi sono andati sul sicuro». Ad Anna e Luca, invece, piace azzardare. © RIPRODUZIONE RISERVATA BOXE TRE CAMPIONI AZZURRI La Germania si candiderà ad ospitare l’Olimpiade del 2024. Lo ha reso noto il Comitato olimpico tedesco (Dosb). La decisione sarà formalizzata il 6 dicembre in occasione dell’Assemblea generale del Dosb in programma a Dresda, poi il 21 marzo 2015 l’assemblea straordinaria deciderà fra le due città in lizza: Berlino e Amburgo. Berlino ospitò i Giochi del 1936, mentre per Amburgo sarebbe la prima volta. L’ultima edizione dell’Olimpiade estiva in Germania si svolse nel 1972 a Monaco. La sede del 2024 sarà annunciata dal Cio nel 2017. L’Italia, dopo la bocciatura del governo Monti a un’eventuale candidatura per il 2020, sta valutando se candidare Roma proprio per il 2024 Sondaggi Il Dosb non ha escluso, al momento, l’ipotesi di presentare una candidatura per il 2028 se il «progetto 2024» non dovesse concludersi con un esito positivo. I Giochi in programma tra 10 anni sono un obiettivo anche se la Federcalcio tedesca per quell’anno punti ad organizzare gli Europei. Un recente sondaggio commissionato dal Dosb evidenzia l’ampio sostegno, a livello NUOTO / 1 PRIMATI (f.c.) L’azzurrina Tanya Giaccheri (Compagnia d’Archi di Meda) dopo aver stabilito il primato italiano arco olimpico allieve sulla distanza di 25 metri con 572 punti migliorando di due lunghezze il precedente di Elena Tonetta che risaliva al novembre 2004, ha battuto anche quello a 18 metri. A Solaro, ha totalizzato 578 punti superando di un punto quello precedente stabilito in febbraio a Nimes dall’altra azzurrina Tatiana Andreoli nei Mondiali tiro con l’arco. ATLETICA ADDIO SANGERMANO (si.g.) E’ morto a Firenze, a 82 anni, Lucio Sangermano, 8 volte azzurro con una partecipazione olimpica a Helsinki 1952 (batteria 200) ed europea, 5° con la 4x100 a Berna 1954. Migliori tempi 10”6 nei 100 (1954) e 21”3 nei 200 (1953). A fine carriera era diventato avvocato famoso col fratello (difendendo tra gli altri il terrorista Mario Tuti), e padre dell’attuale procuratore generale di Prato, Antonio. A OSAKA (d.m.) Il keniano Jackson Limo (2h11’43”) e la bielorussa Maryna Damantsevich (2h33’04”) hanno vinto la Maratona di Osaka (Giap). BASEBALL Lo Stadio Olimpico di Berlino nazionale, per le eventuali candidature: Amburgo può contare sull’80%, Berlino sul 79%. Il supporto, però, crolla quando vengono interpellati gli abitanti delle due città: ad Amburgo si scende al 53%, a Berlino addirittura al 48%. Intanto, sul versante dei Giochi invernali, Stoccolma ha annunciato che nel caso verranno accolte a dicembre dal Cio le nuove procedure per la verifica e i costi delle candidature, è pronta a ripresentare la propria per l’Olimpiade del 2022, dopo la bocciatura per i mancati finanziamenti governativi. Al momento restano in corsa solo Pechino e Almaty. QUANTE FUGHE (r.r.) Ariel Miranda, 25 anni, uno dei migliori lanciatori cubani è fuggito ad Haiti: era già stato escluso dalla nazionale per il confronto con gli Usa a luglio per un tentativo di fuga non riuscito. Con il seconda base Andy Ibanez, ora in Rep.Dominicana, salgono a 9 i giocatori della nazionale presente al World Classi che hanno disertato. Intanto emergono nuovi particolari inquietanti sul caso Puig, la stella dei Dodgers che mentre trattava il contratto di 21 milioni di dollari è stato sequestrato in un motel da una banda di narcotrafficanti che controlla le fughe dei cubani verso gli Usa. BEACH VOLLEY WORLD TOUR (c.f.) Quattro coppie azzurre protagoniste da oggi nel tabellone finale femminile dell’Open di Parana (Arg). A Menegatti-Orsi Toth, Momoli-Giombini e Bacchi-Zuccarelli si sono aggiunte ieri dalle qualifiche Laura Cavalluzzi e Jessica Luca, impostesi 2-0 su Cappelletti-E. Gallay (Arg). Nella fase preliminare maschile odierna l’Italia è rappresentata da Caminati-Rossi e A. Lupo-Vanni. BOCCE © RIPRODUZIONE RISERVATA NUOTO / 2 DOPO LA SOSPENSIONE FIN A RAFFA (c.f.) Questi i risultati della 1a giornata della serie A di raffa: Alto Verbano-Mp Filtri Rinascita 0-1, Boville MarinoCagliari 2-1, Isia Global Service-Ancona 2000 0-2, Fashion Cattel-Montegranaro 2-0, L’Aquila-Montecatini Avis 2-0. In classifica, tre punti per le squadre vittoriose, zero per le sconfitte. BOXE IN RADUNO (i.m.) Da oggi al 20 novembre 15 azzurri élite in raduno ad Assisi (Pg) con tutti i big extra Apb in vista delle Wsb, a cui parteciperà la nazionale per ottenere i posti per Rio 2016. Convocati: 49 Cappai, Conselmo; 52 Obbadi, D’Andrea; 60 Introvaia, Cosenza; 64 Mangiacapre, De Filippo; 69 Di Russo; 75 Cavallaro; 81 Manfredonia, Fiori; 91 Turchi; +91 Vianello, Cammarelle. Dal 2015 Italia con Branco, Marsili una sola squadra e Di Rocco, le date in Coppa Campioni per gli Europei Ricorso di Malagò Un altro rinvio Si decide oggi? (m.c.) La Ceb ha dato il via ad un’autentica rivoluzione per le coppe europee. Dall’ edizione 2015 (1-6 giugno) parteciperanno alla Coppa Campioni otto squadre, suddivise in due gironi con semifinali e finale: una sola per l’Italia, la vincitrice (Bologna), con le campioni di Olanda, Germania, Rep. Ceca, Francia, Spagna, Russia e Ucraina. L’ultima retrocede in Coppa Ceb. Disputeranno la Coppa Ceb le seconde o le vincitrici della coppa nazionale di Italia (Rimini), Olanda, Germania, Repubblica Ceca e Francia e i campioni di Belgio, Svizzera e San Marino. La squadra del Titano (nella foto Ratti/Fibs Mazzuca festeggia il titolo 2014) sarà considerata una squadra italiana, ma per tre anni avrà diritto alla Coppa Ceb. L’ultima retrocede in Federations Cup, che sostituisce la poule B. QUANTE FUGHE (r.r.) Ariel Miranda, 25 anni, uno dei migliori lanciatori cubani è fuggito ad Haiti: era già stato escluso dalla nazionale a luglio per un tentativo di fuga non riuscito. Col seconda base Andy Ibanez, ora in Rep.Dominicana, salgono a 9 i giocatori della nazionale al World Classic che hanno disertato. Altro rinvio sul ricorso presentato da Giovanni Malagò contro l’inibizione da presidente del circolo Canottieri Aniene. La seduta della Corte d’appello della Federnuoto, già rinviata da lunedì a ieri, è stata ulteriormente aggiornata a oggi (ore 13) «per sopraggiunta indisponibilità di uno dei componenti del collegio» fa sapere la Fin. Malagò è stato inibito dalla commissione disciplinare 16 mesi con sospensione da ogni attività sociale e federale per violazione di norme relative allo statuto federale. La misura è stata decisa nei confronti di Malagò nella veste di presidente del Circolo Aniene (anche se al momento è questa una carica da cui si è sospeso per il fatto di essere presidente del Coni, ndr) lo scorso 29 settembre per violazione di norme relative allo statuto della Federnuoto e del Codice di comportamento sportivo emanato dal Coni. in pratica, ha mancato ai principi di lealtà, di rettitudine e di correttezza morale quando durante una Giunta Coni sulla vicenda delle doppie fatturazioni Fin un suo commento era idoneo a gettare discredito sulla Federazione Nuoto. (r.g.) Fissate alcune date importanti per incontri titolati con pugili azzurri. Il 15 novembre a Terracina (Lt) si disputerà l’Europeo welter, lasciato vacante da Leo Bundu, tra Rafal Jackiewicz (Pol, 46-11-2) e Gianluca Branco (48-3-1), 44 anni, pro dal 1995, già titolare continentale nel 2002 e 2008 e sfidante iridato di Gatti e Cotto. L’incontro andrà in diretta su Italia1 dalle 23.45. Il campione europeo dei superleggeri, Michele Di Rocco (38-1-1, foto Bozzani), dopo la difesa vittoriosa a Madrid contro Ruben Nieto (15-1) del 4 ottobre scorso, ha ripreso gli allenamenti a Milano nella palestra OPI Gym, in vista della prossima sfida volontaria, prevista a Pavia a febbraio. Ancora da decidere l’avversario. La OPI2000 intanto ha avviato le prime trattative per una opportunità mondiale in America a fine 2015. La società del promoter Salvatore Cherchi ha anche fissato la difesa volontaria europea dei leggeri di Emiliano Marsili (30-0-1) a Civitavecchia per gennaio 2015, per poi puntare direttamente al Mondiale. Nessuna intenzione di affrontare lo sfidante ufficiale Dejan Zlaticanin (19), 30 anni, mancino del Montenegro. APB (i.m.) Chiusa la prima giornata di Apb con i tornei degli 81 e 64 kg.Risultati: 81 Sofia (Bul), Rouzbahani b. Mamazulunov, Michel b. St. Pierre, Bauderlique b. Niyazymbetov, Ivanov b. Ward; 64 Novosibirsk (Rus), Harutyunyan b. Georgiev, Romero Marin b. Aquino, Chaudi b. Petrauskas, Zakarian b. Kyslistyn. COPPA DEL MONDO IN CORTA La solita Hosszu anche a Tokyo tre successi (al.f.) Ancora una tripletta per Katinka Hosszu: a Tokyo, la magiara che sta dominando il circuito mondiale in corta vince 200 sl, dorso e misti ed è seconda in 800 sl e 100 farfalla. Uomini: 100 sl Nakamura (Giap) 47”30, Fesikov (Rus) 47”31; 400 sl Brown (Saf) 3’37”96; 100 do Godsoe (Usa) 50”49; 50 ra Schoeman (Saf) 26”02; 200 ra Gyurta (Ung) 2’02”12; 50-200 fa Le Clos (Saf) 22”20, 1’49”20; 100 mx Hagino 52”03; 400 mx Seto 3’59”91. Donne: 50 sl/do Halsall (Gb) 23”80, 26”42 (r.n.); 200 sl/do/mx Hosszu (Ung) 1’52”45, 2’01”97, 2’05”18; 800 sl Belmonte (Spa) 8’08”57; 100 ra Atkinson (Giam) 1’02”86 (r.n.), Meilutyte (Lit) 1’03”72; 100 fa Dekker (Ola) 56”11. DIAZ (r.g.) Il welter domenicano Felix Diaz (15), primo oro olimpico per la Rep. Dominicana nel 2008 a Pechino, diretto da Mike Tyson, combatte il 21 novembre a Tulsa (Usa) contro Adrian Granados (Usa 132-2) sui 10 round per la Fecarbox, e punta al mondiale WBC. GAVIN (r.g.) Il welter inglese Frankie Gavin (20-1), dopo la sconfitta per l’Europeo contro Leo Bundu dello scorso agosto, torna a combattere a Wolverhampton (Ing), affrontando Mate Hornyak (Ung. 24-1), test per riconquistare la cintura del Commonwealth contro Bradley Skeete (Ing, 18). GOLF FINAL SERIES IN CINA CON TRE ITALIANI Francesco Molinari, Edoardo Molinari e Matteo Manassero sono in campo da domani al BMW Masters, sul percorso del Lake Malaren Golf Club, a Shanghai in Cina. E’ la prima delle quattro gare delle Final Series che concludono la stagione dell’European Tour. Verranno distribuiti complessivamente 30,5 milioni di dollari (7.000.000 nel BMW Masters) ai quali si aggiungeranno cinque milioni di dollari di bonus, che saranno suddivisi tra i primi quindici dell’ordine di merito. HOCKEY GHIACCIO BOLZANO, HOFER KO (m.l.) Il Bolzano perde il difensore Roland Hofer costretto a un lungo stop (almeno 2 mesi) dopo l’infortunio patito con il Graz in Ebel: gli esami hanno evidenziato la rottura dei legamenti collaterali del ginocchio destro. HOCKEY PISTA MONDIALE DONNE ITALIA BATTE PORTOGALLO (m.nan) Impresa dell’Italia femminile che al Mondiale di Tourcoing (Fra) ha battuto ai rigori 3-1 il Portogallo, testa di serie nel girone D ed una delle squadre favorite per il successo finale. Nelle altre partite della prima fase sconfitta di misura ai rigori contro la Germania per 4-3 e vittoria contro l’India per 23-0. Oggi gli ottavi di finale con l’Italia, che ha concluso al secondo posto il girone, che sfiderà gli Usa alle ore 15. RECUPERO IN A (m.nan) Nel recupero della 2agiornata di serie A-1, Pieve-Follonica 2-2. Classifica: Forte dei Marmi e Viareggio 12, Trissino e Breganze 9, Follonica 8, Bassano 7, Valdagno, Sarzana e Matera 6, Lodi e Correggio 3, Pieve 1, Giovinazzo e Prato 0. NUOTO VIAREGGIO VERSO IL SI’ Crescono le speranze che la 38a edizione del meeting internazionale «Mussi-Lombardi-Femiano’ possa essere regolarmente effettuata dal 14 al 16 novembre. L’organizzatore locale, Giovan Battista Crisci nel caso in cui non fosse disponibile la piscina comunale di Viareggio (ma il rischio sta piano piano scemando) ha pronta la soluzione di riserva: la piscina di Massarosa, a 10 km. Fra le prime adesioni all’evento c’è quella del vicecampione del mondo Fabio Scozzoli DOHA RECORD (al.f.) Sono più di 1300 gli atleti che tra poco più di un mese 40 giorni gareggeranno ai Mondiali in corta di Doha, record di partecipazione (a Istanbul 2012 furono 958). Questi gli azzurri già qualificati (si possono conseguire i tempi limite fino al 16/11): uomini, D’Arrigo, Detti, Dotto, Leonardi, Magnini, Orsi, Paltrinieri, Pellizari, Sabbioni, Scozzoli, Toniato, Turrini; donne, Barbieri, Bianchi, Carli, Castiglioni, Di Liddo, Di Pietro, Esposito, Masini Luccetti, Mizzau, Pellegrini, Pirozzi. UCRAINA DOPATA (al.f.) La polivalente Oksana Marchuk è stata sospesa dalla federnuoto ucraina per due anni: è stata trovata positiva al testosterone ai campionati nazionali. DOPPIO TURRINI (al.f.) A Firenze (25 m). Uomini: 50-100 sl, 50 fa Rolla 23”00, 50”20, 25”90; 200 sl-100 do Turrini 1’51”10, 56”60; 50-100 ra Ossola 27”50, 1’01”70; 100 fa Maestri 56”20. Donne: 50 sl/fa Masini Luccetti 26”60, 28”80; 200 fa Albenzi 2’13”00. PALLANUOTO RECCO IN CHAMPIONS Oggi alle 20.30, nel terzo turno di qualificazione che vale l’accesso ai gironi preliminari di Champions League, la Pro Recco ospita i croati della Mladost. Gara di ritorno il 12 novembre a Zagabria. Le altre sfide sono Osc (Ung)-Szolnok (Ung), Stella Rossa (Ser)-Primorje (Cro) e Radnicki Kraguejvac (Ser)-Oradea (Rom). DONNE Maurizio Mirarchi, a un passo dalla panchina delle giovanili femminili azzurre, è stato ingaggiato dal Messina: sostituisce l’esonerato Luca Tarquini. PALLAVOLO FRANCIA A SAN GIUSTINO (an.me.) Torna a giovare la campionessa cubana Mirka Francia, 39 anni, oro olimpico ad Atlanta nel 1996 e a Sydney nel 2000, dopo gli anni nella Despar Perugia e dopo essersi ritirata nel 2012 alla fine della stagione all’Eczacibasi Istanbul. La schiacciatrice ha firmato con il San Giustino (Pg) e giocherà in B-1 con esordio previsto domenica in casa contro Ostia. Nelle scorse settimane la Francia era tornata ad allenarsi con la Gecom Security Perugia, altra squadra di B-1. ARIMATTEI (a.r.) Conegliano ingaggia Sofia Arimattei,da Ornavasso. AMICHE A BUSTO (m.b.l.) Al Busto Arsizio stasera (ore 20, incasso in beneficenza) l’edizione numero otto del «Memorial Bruna Forte» fra la Unendo Yamamay e le svizzere del Volero Zurigo. RUGBY GILCHRIST K.O. (i.m.) La Scozia perde il nuovo capitano Grant Gilchrist per i test autunnali: si è fratturato un braccio in Edinburgo-Lione di Challenge Cup. KIRWAN BARBARIANS (i.m.) L’ex ct dell’Italia John Kirwan allenerà i Barbarians nel match del 1° novembre a Twickenham contro l’Australia e in quello successivo con il Leicester per celebrare i 125 del club: nessun italiano fra i 27 convocati, c’è un giapponese: Fumiaki Tanaka. VELA COPPA AMERICA (r.ra.) Gli organizzatori della 35° America’s Cup non hanno ancora dichiarato ufficialmente quale sarà la sede della prossima Coppa. In lizza ci sono ancora San Diego e Bermuda ma le ultime indiscrezioni danno ormai per certo che sarà la città californiana ad ospitare le regate nel 2017. A San Diego si sono svolte già tre edizioni della Coppa America nel 1988, 1992 e 1995. VOLVO RACE (r.ra.) Cambio al vertice della Volvo Ocean Race. Dopo una settimana passata al comando Abu Dhabi è stato sorpassato da Team Brunel. Lo scafo olandese condotto dallo skipper Bouwe Bekking ha un vantaggio di circa 37 miglia sull’equipaggio di Ian Walker . Ancora 2.500 le miglia da percorrere per Città del Capo. 34 LA GAZZETTA DELLO SPORT MERCOLEDÌ 29 OTTOBRE 2014 MERCOLEDÌ 29 OTTOBRE 2014 @AltriMondiGazza Il fatto del giorno _al Quirinale DI GIORGIO DELL'ARTI [email protected] Napolitano ha cancellato ogni dubbio sul patto Stato-mafia? Il Presidente interrogato dai giudici di Palermo ha risposto alle domande, ma non ha potuto negare in modo categorico l’esistenza di una trattativa 1Mi sembra una di quelle tipiche storie all’italiana, dovunque ti giri nebbia, tutti sembrano avere ragione, e, non si sa bene perché, un brivido ti corre su per la schiena. Gliela racconto in breve e mi scuso. Il 30 gennaio 1992 Totò Riina e altri mafiosi di peso vennero condannati all’ergastolo. Si vendicarono dando inizio a una serie di attentati che culminarono con l’assassinio di Giovanni Falcone e della scorta. Questo atto provocò l’estensione anche ai mafiosi del carcere duro, come regolato dall’articolo 41 bis della legge penitenziaria e fino a quel momento destinato solo a chi organizzasse rivolte in carcere. La mafia rispose ammazzando anche Paolo Borsellino e inanellando una serie di stragi, riuscite o meno, tutte rivendicate dalla sigla “Falange ar- 35 SEGUITECI SU ALTRI MONDI Interrogato ieri per più di tre ore, il presidente della Repubblica non dovrebbe aver detto niente di utile relativamente alla presunta trattativa stato-mafia. Nonostante questo, è pressoché certo che oggi i giornali dedicheranno all’episodio forti titoli. Più d’uno, già alla vigilia, aveva spiegato che in questo interrogatorio le domande sarebbero state più importanti delle risposte. E non è complicato fare poi insinuazioni sulle domande che non hanno avuto risposte. LA GAZZETTA DELLO SPORT mata”. Attentato a Maurizio Costanzo (fallito), strage dei Georgofili a Firenze, strage di via Palestro a Milano eccetera. Lo Stato, attraverso certi suoi funzionari, avrebbe avvicinato i mafiosi per ottenere una sospensione degli attentati e offrire in cambio un’attenuazione del carcere duro. La mafia avrebbe messo per iscritto le sue richieste su un “papello”. Lo Stato, secondo chi crede alla trattativa, avrebbe quindi rimosso certi funzionari invisi alla malavita e non rinnovato il 41 bis per 300 mafiosi. Le stragi a un certo punto cessarono. Questo plot troppo sintetico deve essere arricchito dal solito condimento di intercettazioni, depistaggi, 007, giornalisti e politici schierati da una parte o dall’altra e un’infinità di sotto-casi che producono appunto il solito effetto nebbia che riguarda i grandi scandali italiani. Credono comunque fermamente all’esistenza di una trattativa tra Stato e mafia certi procuratori di Palermo, a cominciare da Antonino Ingroia che tentò poi vanamente la via della politica. Questi procuratori sono considerati da alcuni degli eroi, da altri dei cialtroni. E qui mi fermo perché lo spazio a disposizione è finito. 2Che c’entra Napolitano? Napolitano aveva un consi- A SCHIFANI SORRIDE NEL 2013 AD ANDAR VIA SONO STATI 116 MILA Sud senza bebè Solo 177 mila nati Meno dei morti S Un gruppo di avvocati ieri entra al Quirinale per la deposizione del presidente della Repubblica davanti ai giudici di Palermo ANSA gliere giuridico, di nome Loris D’Ambrosio, che temette a un certo punto di essere coinvolto in qualche modo nel pasticcio. E scrisse una lettera al presidente della Repubblica avvertendolo che era in corso una manovra per colpirlo attraverso di lui. La lettera conteneva questo passaggio: «Lei sa che di ciò ho scritto anche di recente su richiesta di Maria Falcone. E sa che, in quelle poche pagine, non ho esitato a fare cenno a episodi del periodo 1989-1993 che mi preoccupano e fanno riflettere; che mi hanno portato a enucleare ipotesi - solo ipotesi - di cui ho detto anche ad altri, quasi preso anche dal vivo timore di essere stato allora considerato solo un ingenuo e utile scriba di cose utili a fungere da scudo per indicibili accordi». A quali “indicibili accordi” si riferisce D’Ambrosio, morto poco dopo d’infarto? Ecco quello che vogliono sapere i pm di Palermo. Napolitano aveva già detto, con una lettera, di non saperlo. Ma i magistrati hanno preteso di sentirselo dire in faccia. Ed ecco l’interrogatorio di ieri. 3Napolitano è andato a Palermo? No, tutta la Corte d’Assise si è trasferita al Quirinale, compresi gli avvocati degli imputati, cioè dei mafiosi, tra cui Riina. In base a quello che s’è saputo Napolitano s’è dimostrato assai collaborativo. Ma, stringi stringi, ha confermato di non aver mai saputo di accordi. E quanto a un attentato che sarebbe stato progettato contro di lui e contro Spadolini (1992-1993 presidenti di Camera e Senato), anche su questo ha ripetuto di non saper niente. A richieste ulteriori ha risposto (più o meno): «Non ho mica la memoria di Pico della Mirandola». 4Significa che in qualche caso il Presidente è stato reticente? A sentire gli avvocati all’uscita no. Anzi qualche volta ha chiesto al presidente della Corte d’Assiste, Alfredo Montalto, di poter rispondere anche a domande del legale di Riina che la Corte non aveva ritenuto ammissibili. Il gip archivia l’inchiesta Il gip di Palermo ha archiviato l’inchiesta contro Renato Schifani (nella foto), accusato di concorso esterno in associazione mafiosa in un’indagine durata 15 anni. «Ho sofferto in silenzio — ha detto l’ex presidente del Senato che ieri è tornato a parlare —, una sofferenza acuita dall’infondatezza delle accuse e dalla delicatezza della mia immagine di uomo pubblico sfiorato, seppur ingiustamente, da gravi ombre di illegalità. Ho pagato un grande prezzo, ricompensato ora dal trionfo della verità» FRANCESCO RIZZO È il dato più basso dal 1861, anno di proclamazione del Regno d’Italia. Al Sud, nel 2013, le nascite sono state 177 mila. E i decessi hanno nuovamente superato il numero di bebè. Lo Svimez, l’Associazione per lo sviluppo dell’industria nel Mezzogiorno, che ha diffuso i dati, aggiunge una previsione eloquente: questa parte del Paese è «a rischio desertificazione umana e industriale». E non è solo un problema di culle. Locomotiva Dal Sud si continua a partire, 116mila emigrati verso il Centro-Nord nel 2013 (2 mila più del 2011), perché il lavoro resta un miraggio: il numero degli occupati è sceso sotto la soglia dei 6 milioni (-282 mila posti, fino a 5,8 milioni), record negativo dal 1977. Il 35% degli under 35 non ha un posto (che non sia in nero), in cinque anni l’industria ha perso il 53% di investimenti, tra il 2008 e il 2013 i redditi sono calati del 15%. La Calabria si conferma la regione più povera d’Italia con un Pil pro capite di 15.989 euro, meno della metà della Lombardia. Non sono cifre inedite. Un anno fa l’allora ministro alla Coesione territoriale, Carlo Trigilia, disse: «Non dovrà più essere sprecato un euro sui fondi per il Sud». Oggi il sottosegretario al Consiglio, Graziano Delrio, ha promesso: «Ci saranno a disposizione almeno 200 miliardi di nuove risorse». Ma che futuro attende il Meridione? «L’Istat aveva previsto che si arrivasse a 177 mila nati nel 2017 — spiega Salvatore Strozza, docente di demografia a Napoli —: la crisi e la difficoltà di gestire famiglia e lavoro hanno accelerato i tempi. Una volta nel Sud si parlava di “modello dei due figli” per coppia: nel 2013 i figli per donna sono stati 1,31 al Sud, 1,45 nel Nord. Nei prossimi 10 anni il Mezzogiorno scenderà di altri 500/600 mila abitanti. Soluzioni? Politiche mirate al lavoro e all’aiuto alle coppie». Ma il Sud non è accusato di aver sprecato gli aiuti? «Le amministrazioni meridionali hanno molte colpe, ma la locomotiva Nord si è fatta forte di tante braccia e cervelli che arrivano dal Sud». © RIPRODUZIONE RISERVATA 5Non sapremo mai niente di quello che si sono detti veramente, no? In una nota il Quirinale «auspica che la Cancelleria della Corte assicuri al più presto la trascrizione della registrazione per l’acquisizione agli atti del processo, affinché sia possibile dare tempestivamente nota agli organi d’informazione e all’opinione pubblica» dell’udienza. 1,31 Secondo l‘Istat, nel 2013, al Sud, il numero medio di figli per donna è stato di 1,31, contro il dato di 1,45 nel Nord Italia GETTY notizie Tascabili Fermato Gravante Garantite le urgenze Arresti domiciliari per il “re del latte”: rifiuti nel Volturno Lunedì sciopero degli infermieri Disagi in corsia Via libera anche per la Francia È stato arrestato ieri dal Corpo Forestale di Caserta Giuseppe Gravante, imprenditore casertano di 75 anni, fondatore dei noti marchi come «Latte Matese», ceduto nel 1984, e «Foreste Molisane». Il “re del latte” è ora agli arresti domiciliari per i reati di inquinamento ed estorsione: è accusato infatti di aver costretto sotto minaccia del licenziamento i propri dipendenti a sversare rifiuti zootecnici nel fiume Volturno, con danni all’ambiente paragonabili a quelli di una città di 24mila abitanti, e a sotterrare altro tipo di rifiuti nei terreni della propria azienda agricola per un equivalente di 6,5 quintali al giorno. L’indagine era partita dalla denuncia di un ex dipendente pentito. Prima promozione dalla Commissione Ue alla legge di Stabilità La legge di Stabilità di Renzi ha avuto ieri il primo importante via libera dalla Commissione Europea. Secondo il commissario Ue agli affari economici, Jirky Katainen, non si registrano infatti «significative violazioni» nelle norme di bilancio di Italia, Francia, Austria, Slovenia e Malta, cioè i Paesi considerati a rischio. Decisamente soddisfatto il ministro dell’Economia Pier Carlo Padoan: «Il riconoscimento della sostanziale coerenza del nostro budget con il quadro regolatorio dell’Unione europea indica che anche l’Europa è sulla strada della crescita e della creazione di nuova occupazione». Il governo italiano, così come quello francese, ha Matteo Renzi col ministro dell’Economia Padoan ANSA apportato correzioni al progetto di bilancio 2015, di misura inferiore a quanto richiesto dalla Commissione, ma superiore a quanto inizialmente previsto nei due documenti di bilancio. Padoan però tiene il punto: «Non c’è stata nessuna resa alla Ue. L’aggiustamento richiesto all’Italia era dello 0,7% del Pil. Si è arrivati allo 0,3% perché si tratta di una delle prime applicazioni del principio di flessibilità», spiega. Lia Quartapelle, 32 anni ANSA Deputata Pd 32enne Toto Farnesina, la Quartapelle nuova favorita Oggi si conoscerà il nome del nuovo ministro degli Esteri che prenderà il posto di Federica Mogherini, nuovo Alto rappresentante della Politica estera dell’Unione europea. La novità potrebbe essere Lia Quartapelle, deputata lombarda 32enne del Pd. È membro della Commissione Esteri della Camera. Disagi negli ospedali lunedì 3 novembre, quando incroceranno le braccia gli infermieri pubblici. A proclamare lo sciopero, con annessa manifestazione davanti a Montecitorio, è il Sindacato delle professioni infermieristiche Nursind, a cui aderiscono circa 22 mila dei 220 mila infermieri italiani. Si protesta contro il perdurare del blocco della contrattazione nazionale (il contratto di categoria è scaduto 5 anni fa) e del trattamento economico individuale. Stop dunque alle attività ospedaliere degli ambulatori ed è a rischio quella delle sale operatorie per gli interventi programmati. Garantite comunque le urgenze. 36 LA GAZZETTA DELLO SPORT MERCOLEDÌ 29 OTTOBRE 2014 AI MOVIMENTI POPOLARI ALTRI MONDI Il Papa si schernisce «Dicono che sono un comunista? No, è amore per i poveri» Milano, la ‘ndrangheta nei subappalti dell’Expo Agli arresti 13 persone Una nuova «cupola» scoperta in Lombardia: pilotava gli affari Un’azienda collegata a un boss aveva il certificato antimafia Non è bastato il maxi-blitz «Infinito» di quattro anni fa che portò agli arresti circa 170 persone, perché la ‘ndrangheta in Lombardia — la cui esistenza con tanto di «cupola» autonoma dalla Calabria è stata certificata di recente dalla Cassazione — continua a fare affari e ad intimidire, godendo di appoggi politico-istituzionali. «Nulla cambia, è questa la riflessione da fare», ha detto con amarezza il procuratore aggiunto Ilda Boccassini parlando dell’ultima operazione di ieri, dalla quale è emerso che la mafia calabrese, bypassando i controlli, si è accaparrata due sub-appalti della Tangenziale Est Esterna di Milano, una delle grandi opere collegate all’Expo 2015. Tredici le persone arrestate, tra cui quattro appartenenti alla famiglia Galati, capeggiata da Antonio, 62 anni e Fortunato, 36 anni, già detenuto, e l’ex consigliere del Comune di Rho (Milano) Luigi Calogero Addi- Gli annunci si ricevono tutti i giorni su: www.piccoliannunci.rcs.it [email protected] Il procuratore aggiunto Boccassini e il procuratore capo Bruti Liberati ANSA si, originario di Vibo Valentia e imparentato con la famiglia Mancuso, che in Lombardia, e in particolare a Como, ha «generato» lo cosca dei Galati. Le accuse vanno dall’associazione di tipo mafioso alla detenzione e porto abusivo di armi, alle minacce fino all’intestazione fittizia di beni. CONTABILE pensionata esperta esperienza trentennale piccole e medie aziende, offresi part-time, telefono 340.61.95.767 oppure nei giorni feriali presso l’agenzia: Milano Via Solferino, 36 tel.02/6282.7555 - 02/6282.7422, fax 02/6552.436 Si precisa che ai sensi dell’Art. 1, Legge 903 del 9/12/1977 le inserzioni di ricerca di personale inserite in queste pagine devono sempre intendersi rivolte ad entrambi i sessi ed in osservanza della Legge sulla privacy (L.196/03). SEI ricercatore o studioso in area scientifica, socio-politica, giuridica, filosofica, medica? Analizza dibattiti in corso. Euro 250 per saggio. Candidati su: www.proversi.it La Boccassini: «Sembra che non cambi mai nulla. I controlli sono insufficienti» al. mo. MONOLOCALE /bilocali nuovi Affori/ Taccioli, corte d'epoca. Da euro 120.500 CE: D - IPE: 111,1 kWh/mqa 02.88.08.31 cod. M04 www.filcasaimmobili.it MONTENAPOLEONE a pochi metri vendesi anche separatamente due prestigiosi bilocali unificabili incaricata Cantore Srl. 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Ma ricordatevi che il sistema va cambiato con coraggio ma anche con intelligenza, con tenacia ma senza fanatismo, con passione ma senza violenza». LA GUERRA IN SIRIA IN CARICA DAL 1987 I peshmerga curdi arrivano a Kobane dopo l’«ok» turco In Burkina Faso un milione in piazza contro il presidente Fa ancora discutere il video in cui, con stile da reporter, l’ostaggio dell’Isis John Cantlie racconta che Kobane, enclave curda in Siria, è in mano agli jihadisti. Ma, intanto, la Turchia ha concesso a 150 peshmerga del Kurdistan iracheno di raggiungere (con armi e munizioni) proprio Kobane, da oltre un mese assediata dai miliziani dell’Isis. Che ieri ha invitato i suoi seguaci ad attaccare istituti e insegnanti americani e occidentali nei Paesi arabi, per rispondere ai bombardamenti (quattro ieri) della coalizione guidata dagli Usa intorno a Kobane. Dove, secondo fonti curde, gli jihadisti potrebbero aver usato qualche tipo di arma chimica. Mentre la Turchia conferma: «Non invieremo le nostre truppe di terra». Un miliziano curdo a Kobane AFP BRERA via Madonnina affittiamo suggestivo appartamento 2 camere matrimoniali (una su soppalco). Rifinitissimo, aria condizionata, vasca idromassaggio. Palazzina ristrutturata con ascensore. CE: F - IPE: 169,92 kWh/ mqa 02.88.08.31 cod. T43 www.filcasaimmobili.it BANCHE multinazionali ricercano appartamenti in affitto Milano. BEI 02.46.27.03 MULTINAZIONALE ricerca appartamenti ed uffici a Milano. Tel: 02.67.17.05.43 COLLEZIONISTA milanese acquista dipinti disegni sculture dei più importanti artisti mondiali '800/900 moderni contemporanei. 339.20.07.707 •ZONA LUGANO (SVIZZERA) af- fitta ambulatori attrezzati. Rispondere a: [email protected] PUNTO D'ORO UFFICI in vendita, centro storico. 400 1000 mq, affreschi e particolari costruttivi d'epoca. CE: D - IPE: 104,5 kWh/mca 02.88.08.31 cod. 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Il prestanome Nell’inchiesta, oltre ad una lunga serie di episodi di intimidazione, come l’auto bruciata ad un vigile urbano e una busta con tre proiettili inviata alla direttrice del carcere di Monza, spuntano il business dei negozi di «compro oro» e anche quelli di sigarette elettroniche. E soprattutto i «tentacoli» allungati su Expo. In particolare due sub-appalti del valore di 450 mila euro. E «le nuove emergenze probatorie trasmesse confermano la riferibilità a Giuseppe Galati, nipote di Antonio, classe 1971, della società ora detenuta dai cognati, Mangialavori Gaetano e Montele Domenica, sorella della moglie dell’indagato». In pratica, come ha spiegato la Boccassini, a causa anche di controlli insufficienti l’impresa riconducibile a Giuseppe Galati, mentre lui era in carcere per narcotraffico, ha ottenuto la certificazione antimafia. Ed è bastato intestare le quote ai cognati per ottenere poi da una azienda di Modena, appaltante per l’opera, i due subappalti. Il procuratore capo Edmondo Bruti Liberati ha chiarito che la società riconducibile al boss verrà segnalata alla Prefettura di Milano. Nel frattempo, sempre dall’ordinanza emerge come l’infiltrazione della cosca Galati nel tessuto lombardo sia stata favorita dai «contatti con esponenti del mondo politico, istituzionale, imprenditoriale, bancario per ottenere favori, notizie riservate, erogazione di finanziamenti, relazioni». delle ideologie. L’amore per i poveri è al centro del Vangelo, è la dottrina sociale della Chiesa», ha detto Francesco in un discorso in spagnolo pieno di passione rivolto a movimenti popolari, campesinos e centri sociali (quattro gli italiani tra cui il Leoncavallo di Milano), ambulanti e senza-terra, La protesta di una donna AFP Un milione di persone sono scese in piazza a Ouagadougou, capitale del Burkina Faso, in Africa Occidentale, per protestare contro il progetto di riforma costituzionale che consentirebbe al presidente Blaise Compaoré, 63 anni, di rimanere al potere, di ricandidarsi alle elezioni del 2015 e di prolungare ulteriormente il suo mandato che dura già dal 1987. Quando prese il potere con un sanguinoso colpo di stato. Negli scontri con la polizia, che ha lanciato gas lacrimogeni e caricato i manifestanti, sono rimasti ferite alcune persone. Coinvolte altre città del Burkina Faso. Dietro le proteste anche la volontà di rilanciare il Paese, uno dei più indigenti di tutto il Continente: il 46,4% della popolazione vive infatti al di sotto della soglia di povertà. © RIPRODUZIONE RISERVATA NUOVA APERTURA OFFERTA SPECIALE Qualcuno lo ha detto già dalle prime mosse poco tradizionali. Altri l’hanno scritto. Molti lo hanno pensato. Adesso è il Papa stesso a chiedere di andare oltre: «Se parlo di terra, casa e lavoro per alcuni sono comunista, ma le cose per cui voi lottate sono diritti sacri, al di là per promuovere tutto ciò che ti rende Speciale! [email protected] Il Corriere della Sera e La Gazzetta dello Sport con le edizioni stampa e digital offrono quotidianamente agli inserzionisti una audience di oltre 8 milioni di lettori, con una penetrazione sul territorio che nessun altro media è in grado di ottenere. La nostra Agenzia di Milano è a disposizione per proporvi offerte dedicate a soddisfare le vostre esigenze e rendere efficace la vostra comunicazione. 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MERCOLEDÌ 29 OTTOBRE 2014 DENUNCIA DI UN’EX ATTRICE ALTRI MONDI Cosby, accusa shock «Mi ha violentato» Bill Cosby (nella foto), il dottor Cliff della storica serie tv «I Robinson», è accusato da Barbara Bowman, 46 anni, ex attrice e modella, di averla «drogata e stuprata» quando era ragazza. «Quell’uomo è un mostro», ha detto la donna al «Daily Mail». Le molestie sarebbero cominciate durante un provino nel 1985. Un’indagine nata nel 2006 ha individuato tredici donne che avrebbero subito violenza da Cosby. Tutti a Lucca La star del fumetto ama Calvino e il rock Ecco O’Malley, fra gli autori più attesi alla fiera dei comics: «Dopo il successo di Scott Pilgrim, racconto la chef Katie» ERIKA RIGGI Sentieri che si biforcano, trentenni in crisi, vecchi palazzi abitati da spiriti. Sono alcuni degli ingredienti su cui Bryan Lee O’Malley ha costruito il suo nuovo graphic novel: per la prima volta in Italia, il fumettista canadese, classe ’79, è tra i nomi più attesi (il 31 ottobre) al Lucca Comics & Games, fiera dedicata al fumetto, tra cinema e videogame, dal 30 ottobre al 2 novembre. Seconds – questo il « Ho lavorato al libro per otto mesi: ascoltavo di continuo i Fleetwood Mac BRYAN LEE O’MALLEY FUMETTISTA titolo – è più gotico e adulto rispetto a Scott Pilgrim, la serie che ha regalato a O’Malley fama mondiale (entrambi sono pubblicati da Rizzoli Lizard), da cui Edgar Wright ha tratto il film Scott Pilgrim vs. the World e su cui la Ubisoft ha sviluppato un gioco per Playstation e Xbox. Protagonista, questa volta, una giovane donna alle prese con nuove responsabilità. Spiega O’Malley, «Katie ha il piglio della rockstar emergente»: chef alla guida di un ristorantino (Seconds, appunto), sogna di aprirne un altro. Grazie all’incontro con lo “spirito della casa”, scopre un modo inaspettato di “correggere” il passato. Un taccuino per pentirsi, un fungo magico e un buon sonno: tanto basta. La scappatoia regge finché Katie non si fa prendere la mano. Citazioni Le porte d’accesso al suo mondo sono due frasi, una alta, l’altra pop: la prima da Italo Calvino, l’altra dai Fleetwood Mac: «Se una notte d’inverno un viaggiatore è l’unico libro di Calvino che ho letto, una decina d’anni fa» spiega O’Malley: «da allora mi ispira». Il riferimento alla band non è un caso (Bryan è anche musicista, con il nome d’arte Kupek): «L’album Tusk potrebbe essere la colonna sonora di Seconds: durante il lavoro l’abbiamo ascoltato di continuo». Con lui, tra lettering e chine, Jason Fischer: «Abbiamo lavorato insieme per otto mesi, e fino a sedici ore al giorno». LANCIATA LA PRIMA CARTA PREPAGATA S Atteso sopra Bryan Lee O’Malley, sotto la copertina di «Seconds» Una dimostrazione di grande impegno per uno che, ai tempi dell’università, non riusciva ad alzarsi dal letto: «Finché non sono scappato in California, per fare comics». A ispirarlo, i disegni di Cristophe Blain e i libri per bambini di Diana Wynne Jones. Non fu facile. «Anche dopo il primo libro di Scott Pilgrim, avevo bisogno di soldi: trovai lavoro in un ristorante simile al Seconds». C’è una tavola che ne mostra il seminterrato labirintico, «è identico a quello in cui lavoravo. Non avevo rapporti con nessuno: ero un osservatore silenzioso. Ma ho iniziato a pensare a questa storia». A WALL STREET NON PERDONA Twitter perde utenti Flop in Borsa: -13,3% Twitter si appresta a spegnere la sua prima candelina a Wall Street (7 novembre). E lo fa sotto pressione. La società che 200 mila Pos già abilitati in Italia, che diventano 1,8 milioni in Europa, con il semplice «sfioramento» del telefono (le cosiddette transazioni «contactless») per i pagamenti sotto i 25 euro e digitando un pin per quelli superiori. La SmartPay ha un costo di attivazione di 4,90 euro, se attivata entro il 30 aprile, data entro la quale chi effettuerà pagamenti con la «carta virtuale» riceverà il bonus di 1 euro di traffico telefonico ogni 50 spesi con la sim Nfc, mentre le operazioni di ricarica sono gratuite per tutto il 2015. Insomma, un’altra rivoluzione si avvicina: Visa stima che nel 2020 il 50% delle transazioni in Europa avverrà su mobile. 37 cinguetta presenta conti che non convincono gli analisti e che mostrano un rallentamento della crescita dei «follower». Un trend che preoccupa. E Twitter arriva a perdere fino al 13,3%. Per sfidare Facebook e i suoi 1,32 miliardi di amici, il social network dovrà quadruplicare gli utenti. LA SERIE TV DA LUNEDÌ STAGIONE FINALE SUL SATELLITE TRA FILM E MANGA S Il meglio del festival in Toscana: via domani Fumetto, giochi, videogiochi, cinema, serie tv, musica, arte. È ricchissimo il menù di Lucca Comics, da domani a domenica. Tra le proposte, il Japan Media Arts Festival, cortometraggi animati dal Sol Levante (venerdì); le prime scene di «Il Ragazzo Invisibile», nuovo film di Salvatores (sabato); clip inedite del cartoon Disney «Big 6 Hero» (domenica, nella foto). Ma anche appuntamenti con disegnatori come Zerocalcare e divi-web come Maccio Capotonda, spazio ai manga, una mostra dedicata a Dylan Dog. Tutto su luccacomicsand games.com © RIPRODUZIONE RISERVATA L’attrice italiana Marta Gastini si dispera nei panni di Giulia Farnese DRISCOLL Il saluto dei Borgia: «Vendette e sangue, non verrete delusi» DANIELE VAIRA MiLANO @danvaira Un nome che evoca immoralità, corruzione, scandali, intrighi. Quasi un marchio di famiglia o di «fabbrica» associato al potere e che richiama lotte intestine e vendette. I Borgia tornano lunedì (ore 21.10) con la terza e ultima stagione su Sky Atlantic. Quattordici episodi carichi di colpi di scena. «Sarà una serie più maestosa, curata e piena di battaglie, i cui punti di forza saranno ancora la sceneggiatura e la ricostruzione storica», ci spiega l’attrice Marta Gastini, la bella Giulia Farnese, amante di papa Alessandro VI, a Milano insieme ad altri tre membri del cast Mark Ryder (Cesare Borgia), Isolda Dychaux (Lucrezia Borgia) e Assumpta Serna (Vannozza Cattanei). Il quartetto di attori è concorde: l’ultima stagione sarà quella della maturità e i personaggi saranno più completi. «Giulia avrà un nuovo amante e scoprirà di avere capacità straordinarie che l’aiuteranno a raggiungere i suoi obiettivi politici e personali», afferma ancora la Gastini, che nel 2011 ha recitato al fianco di Antony Hopkins ne Il rito. Negli episodi non mancherà nemmeno il sesso. «Am- bizione, ricatti, violenza, tradimenti: siamo sicuri che in realtà la serie non sia anche lo specchio, spesso, dell’epoca attuale?», provoca l’attrice spagnola Serna, che interpreta Vannozza, l’altra amante di Rodrigo Borgia. Il realismo Il lato dark sarà portato avanti da Cesare Borgia che tenterà il tutto per tutto per sconfiggere i signori di Romagna usando il suo macchiavellico genio politico. «Fare il cattivo è stato facile e divertente. Una delle esperienze più interessanti che mi siano mai capitate», afferma l’attore Ryder, a cui non manca un tocco di realismo. «Ora che la serie è finita, sono virtualmente disoccupato. E fuori dall’Italia il mio personaggio non ha avuto tutto questa notorietà. Così ne ho approfittato per iscrivermi all’Università». Non starà molto a zonzo. È già pronto a girare un nuovo progetto con l’ideatore dei Borgia, Tom Fontana. © RIPRODUZIONE RISERVATA « Fare il cattivo è stato bello, ma la realtà è che ora sono disoccupato MARK RYDER ATTORE LA NOVITÀ IN EDICOLA UN NUMERO SPECIALE DEL SETTIMANALE E DAL 5 NOVEMBRE AVRÀ UN LOOK PIÙ MODERNO Telecom vara SmartPay “Oggi” compie 75 anni e si rinnova Ora si paga con il telefono «Mostriamo come cambia l’Italia» I «pagamenti in mobilità» non sono un’ipotesi per il futuro. In attesa dello sbarco di Apple Pay, le compagnie telefoniche si posizionano, stringono alleanze e sono pronte al nuovo mercato. Ieri è toccato a Telecom Italia lanciare insieme a Intesa SanPaolo e Visa, Tim SmartPay, una carta prepagata che permette di acquistare e pagare col cellulare. Basta un dispositivo abilitato alla tecnologia Nfc (ma in realtà, al momento, solo per gli smartphone Android) e utilizzare la nuova sim, indipendentemente dalla banca su cui si ha il proprio conto corrente. L’iniziativa è rivolta a tutti i 30 e oltre milioni di clienti Tim. Una volta attivata, la carta potrà essere utilizzata nei LA GAZZETTA DELLO SPORT Il direttore Brindani: «Carolina e Lady D le più raccontate sulle nostre pagine» ELISABETTA ESPOSITO Per 75 anni Oggi, il settimanale di Rcs, ha raccontato l’Italia. Sfogliando le grandi copertine dal 1939, tra love story e divorzi illustri, si osserva un Paese che cambia immagine, abitudini, speranze e passioni. Per festeggiare i tre quarti di secolo questa mattina sarà in edicola un Oggi speciale, con le copertine e i servizi più belli e importanti. «In pratica una lente d’ingrandimento sul mondo visto dal settimanale delle famiglie italiane — racconta il direttore, Umberto Brindani — a cui il 12 novembre si aggiungerà un libro con le 288 prime pagine che hanno fatto la storia. Credo che sia un bellissimo regalo di Natale, no?». Poi rivela un’interessante classifica: «Il personaggio più “copertinato” nella storia di Oggi è Carolina di Monaco con 116 prime pagine, poi Lady Diana, che però ne ha quasi la metà, quindi a pari merito Romina Power e Michelle Hunziker. Tra le copertine che hanno segnato un passo avanti ver- so la modernità metto quella con Francesca Vecchioni, la figlia di Roberto, con la sua compagna e le due figlie e il titolo: “Noi siamo una famiglia”». Si cambia Dopo 75 anni però Oggi cambia. «Il 5 novembre arriva il primo numero di una serie rinnovata, con una grafica e un’estetica più moderne e accattivanti — continua Brindani — e soprattutto con maggior peso e dignità alla terza parte del giornale, le cosiddette pagine utili al servizio delle famiglie e dei consumatori. Presteremo più attenzione alle donne, che rappresentano il 71% dei nostri lettori, anche attraverso varie rubriche con collaboratori illustri. Pensate che a quella di cucina e alimentazione collaborerà GianfranDa questa mattina in edicola co Vissani». Bel colpo. E buon potete trovare lo speciale di «Oggi»: 100 pagine con i servizi e compleanno. le cover più belli di questi 75 anni © RIPRODUZIONE RISERVATA 38 LA GAZZETTA DELLO SPORT MERCOLEDÌ 29 OTTOBRE 2014 SPECIALE LA RACCOLTA THE WALKING DEAD PRESENTAZIONE A LUCCA VENERDÌ Per gli appassionati di The Walking Dead appuntamento dopodomani a Lucca, durante Lucca Comics & Games 2014 (dal 30 ottobre al 2 novembre). Al Palazzo Ducale (ore 15, Sala Tobino) incontro aperto per presentare la nuova collana con Fabio Licari (Gazzetta) e Andrea G. Ciccarelli (Saldapress). Inoltre lungo le mura della città uno stand dedicato alla serie: da lì partirà alle 16.30 la Zombie walk, a seguire aperitivo zombie al Caffè letterario. Invasione zombie Arrivano a casa tua in fumetto e dvd La prima collezione multimediale del grande romanzo illustrato dell’orrore che è anche serial tv di successo FABIO LICARI L’invasione zombie, in quel lontano ottobre 2003, cominciò quasi timidamente: con un albo in bianco e nero di cui negli Usa furono vendute circa 7mila copie. Come se i nonmorti creati dalla fantasia di Robert Kirkman – allora sceneggiatore emergente di supereroi – avessero avuto paura di aggredire i malcapitati sulla loro strada. Undici anni dopo, quelle cifre fanno sorridere pensando a ciò che è diventato oggi «The Walking Dead»: cioè una delle serie a fumetti più vendute nel mondo, fenomeno mediatico e non più semplice comics, affiancata da un serial tv alla quinta stagione (e che ogni anno spezza i record di ascolto). Da oggi gli zombie invadono anche la Gazzetta con una nuova collana multimediale (fumetto più dvd) in allegato: per la prima volta la collezione integrale di tutta la produzione su carta e televisiva. Oltre George Romero Sarebbe però riduttivo considerare «The Walking Dead» una riscrittura moderna e anticonvenzionale della grande intuizione di George Romero nel capolavoro-cult «L’alba dei morti viventi». A parte il respiro della storia (non autoconclusiva, ma lunghissima saga con decine di personaggi che nascono, muoiono, si evolvono), è diverso anche l’obiettivo: meno denuncia politica, più voglia di raccontare una moderna società di zombie inconsapevoli. E infatti i morti viventi sono soltanto il pretesto per una narrazione corale sugli esseri umani, su quello che succederebbe se gli zombie ci invadessero, sulle nostre miserie. Come ha scritto il critico Luigi Bernardi «sono più zombi quegli esseri che vagano rimbecilliti e putrescenti alla ricerca di qualcosa, oppure gli altri, i vivi, che sembrano costretti a interpretare all’infinito i ruoli della commedia umana?». Grande romanzo horror Quello di Kirkman è il vero Grande Romanzo (dell’orrore) Americano, ma illustrato: all’inizio dalle matite di Tony Moore (nei primi 6 episodi), tratto più rotondo e morbido, poi da Charlie Adlard che, con la sua arte più moderna, sporca, espressiva, ha dato a «The Walking Dead» l’immagine definitiva (e anche un record: oltre 130 storie consecutive della stessa serie scritte con Kirkman). Una storia ricchissima di sviluppi, colpi di scena, tradimenti, voltafaccia, sorprese, amore e morte. E un po’ di paura e di sa- no orrore, naturalmente. Protagonista lo sceriffo Rick Grimes, diventato leader di una delle comunità di sopravvissuti all’apocalisse. Tra i quali non troverete principi azzurri e donne fatali. Il contrario. Fiction da record Così prepotente il successo del fumetto – arrivato a vendere 50 volte di più del primo numero – che ben presto è nata l’urgenza di una fiction, sempre curata da Kirkman. Le prime 4 stagioni, 51 episodi in tutto, saranno raccolte nelle prime 15 uscite con dvd. Se la storia all’inizio è abbastanza fedele al fumetto, a un certo punto se ne separa creando una sorta di narrazione parallela. Il pubblico Usa ha risposto con entusiasmo anche qui: dai 5,24 milioni di spettatori medi del primo anno agli oltre 13 della quarta stagione. Ecco finalmente fumetto e serie tv, nel loro splendore, in un’unica iniziativa editoriale con la Gazzetta. © RIPRODUZIONE RISERVATA Alcuni tra i protagonisti della serie tv americana in onda ogni lunedì alle 21 su Fox e del fumetto «The Walking Dead» 4 IL PIANO DELL’OPERA Le prime uscite della collana. 1. GIORNI PERDUTI (I parte) oggi con dvd (stagione 1, episodi 1-3) 2. GIORNI PERDUTI (II) 5/11 dvd (stag. 1, ep. 4-6) 3. IL LUNGO CAMMINO (I) 12/11 dvd (stag. 2, ep. 1-3) 4. IL LUNGO CAMMINO (II) 19/11 dvd (stag. 2, ep. 4-7) 5. AL SICURO DIETRO LE SBARRE (I) 26/11 dvd (stag. 2, ep. 811) 6. AL SICURO DIETRO LE SBARRE (II) 3/12 dvd (stag. 2, ep. 12-13) 7. LA FORZA DEL DESIDERIO (I) 10/12 dvd (stag. 3, ep. 1-4) 8. LA FORZA DEL DESIDERIO (II) 17/12 dvd (stag. 3 – ep. 58) 9. LA MIGLIOR DIFESA (I) 24/12 dvd (stag. 3, ep. 912) 10. LA MIGLIOR DIFESA (II) 31/12 dvd (stag. 3, ep. 1316). la collana In edicola con la Gazzetta oggi la prima uscita a 10,99€ The Walking Dead è la straordinaria collana multimediale da oggi in allegato con la Gazzetta (ogni mercoledì), realizzata in collaborazione con Saldapress. Quindici uscite a 10,99€, ognuna delle quali contiene: 3 storie a fumetti della serie ai vertici delle classifiche Usa; un dvd con il serial televisivo, in modo da completare tutte le 4 stagioni finora trasmesse (più backstage e interviste); un ricco e inedito apparato redazionale dal magazine Usa. Dal numero 16, esaurita la serie tv, la collana proseguirà a prezzo ridotto (4,99€) con fumetto e magazine seguendo la serie originale di Kirkman, Moore e Adlard. MERCOLEDÌ 29 OTTOBRE 2014 LA GAZZETTA DELLO SPORT 39 ALTRI MONDI Oroscopo 21/3 - 20/4 21/4 - 20/5 21/5 - 21/6 22/6 - 22/7 23/7 - 23/8 24/8 - 22/9 LE PAGELLE Ariete 5,5 Toro 7,5 Gemelli 5,5 Cancro 6- Leone 5,5 Vergine 8 DI ANTONIO CAPITANI C’è tensione con la gente: meglio negoziare che impuntarvi. E verificare le news, prima di crederci. Fornicazioni sfigatine, amor cupo. Che bella Luna: aumenta la fantasia, rende piacevole una trasferta e curiosamente artistico il sudombelico. Lavoro e forma fisica ok. Tutelate i vostri interessi, non solo economici. E nel lavoro non drammatizzate le sciocchezze. Suinamente scalciate, ma non insaccate. La gente vi fa venire gli zebedei verde avocado. Ma anche voi non è che siate tanto diplomatici. E manco suini. Saranno i primi freddi. L’umore non gira, il lavoro chiede di farvi il derrière a forma di grammofono per sbrigare tutto. Agite con metodo. Anche fornicando. IL MIGLIORE. La Luna vi pacifica con gli altri e con voi stessi. E attira la fortuna. I viaggi riescono, lavoro e sudombelico s’infervorano. 23/9 - 22/10 23/10 - 22/11 23/11 - 21/12 22/12 - 20/1 21/1 - 19/2 20/2 - 20/3 Bilancia 5,5 Scorpione 7+ Sagittario 6- Capricorno 7,5 Acquario 7- Pesci 7+ L’umore non gira. E sulle cose non ci state con la testa. Nemmeno dal punto di vista suino. Applicatevi. La forma fisica non brilla granché. Viaggi, lavoro e soldi sono i pupilli della Luna, l’amore v’abbraccia come un koala suino e vi appaga. Siete pure meno aciduli. Vigore ok! La Luna v’impigrisce. Reagite, anche se casa, lavoro e famiglia vi esaltano come una colite. E l’ormone abbandona il campo: che vi succede? Luna ok per viaggi, sport, lavoro e amore. E belle notizie stanno per arrivare. Fate pure figuroni fornicatori, con più replay garantiti. Uau. Se volete agire in segreto, approfittatene. Pure perché siete persuasivi. Anche in fatto di gestione dei soldi. Un po’ meno col sudombelico. La Luna v’ispira soluzioni giuste e accresce la creatività. Il lavoro appaga, gli amici v’amano, cuore e ormone agiscono in concertazione. THOMAS MÜLLER Gazzetta.it -2% #!%22 -2%22 -2% "$$ & "/ $"&+' - !%22 & 0 " " -2% & 0 " ( " ( -2% & 0 " - " , #%22 -2% "& " +& 1" . .&"'$"&+ & 0 " ) " #%,2 -2% & 0 $"&+ # 0 " # " - >XqqXD\k\f @\i` 8 :LI8 ;@ 8C>?<IF (( )) 8E:FE8 (( (+ d`e dXo 8FJK8 . 98I@ C\^\e[X (/ - (+ () )( :@<CF M<EK@ :8>C@8I@ Jfc\ ;\Yfc` :8DGF98JJF . (* Elmfcf Df[\iXk` :8K8E@8 (( (0 =@I<EQ< 0 & !%22 #)%,2 #(%22 & & Ki\ekf 8fjkX , (+ * (- D`cXef + M\e\q`X - (+ >\efmX (- . (- G\il^`X ((+ , (+ IFD8 E8GFC@ () )( (( )' G8C<IDF (, )' D@C8EF IFD8 :XdgfYXjjf + (* (( (, )' (' )' KFI@EF / (+ GXc\idf KI<EKF , (- (, )' (, -1,- (.1(- -1*. (.1'0 M<E<Q@8 - (+ (' (- Gfk\eqX (' )' IFD8 0 9Xi` , (* EXgfc` I<>>@F :8C89I@8 (+ KI@<JK< :X^c`Xi` :XkXeqXif (+ )( 0 (. I\^^`f :XcXYi`X () (0 :XkXe`X (, )( IMMUNO CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE DIRETTORE RESPONSABILE ANDREA MONTI [email protected] VICEDIRETTORE VICARIO Gianni Valenti [email protected] VICEDIRETTORI Pier Bergonzi [email protected] Stefano Cazzetta [email protected] Andrea Di Caro [email protected] Umberto Zapelloni [email protected] Testata di proprietà de “La Gazzetta dello Sport s.r.l.” - A. Bonacossa © 2014 PRESIDENTE Angelo Provasoli VICE PRESIDENTE Roland Berger AMMINISTRATORE DELEGATO Pietro Scott Jovane CONSIGLIERI Fulvio Conti, Teresa Cremisi, Luca Garavoglia, Attilio Guarneri, Piergaetano Marchetti, Laura Mengoni DIRETTORE GENERALE DIVISIONE MEDIA Alessandro Bompieri CXckX gi\jj`fe\ j` i`e]fiqX [X Fm\jk jl klkkf `c k\ii`kfi`f gfikXe[f Y\c k\dgf jfc\^^`Xkf jlccX ^iXe gXik\ [\cc\ i\^`fe` jXcmf lck`d` X[[\ejXd\ek` kiX :XcXYi`X \ J`Z`c`X# hlXcZlef jlc d\[`f 8[i`Xk`Zf \ e\YY`\ jlcc\ g`Xeli\ [\c Efi[% / (, . 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E poi statistiche, commenti e le migliori giocate delle prime gare. 8eZfeX =`i\eq\ (( 8^`kXk` Lancia la racchetta, colpisce giudice: King squalificato - (+ (' (. D@C8EF Dfjj` VIDEO È tornata l’Nba Rivedi tutto il meglio della prima notte 9fcf^eX , (* C8HL@C8 E\YY`X VIDEO , (+ Kfi`ef ><EFM8 E\m\ 8eZfiX Xi`X ]i\jZX [X Efi[ Zfe elY` `ii\^fcXi` jlc d\[`f \ YXjjf 8[i`Xk`Zf \ kiX :XcXYi`X \ J`Z`c`X# XjjfZ`Xk\ X [\Yfc` g`f^^\ jgXij\2 X[[\ejXd\ek` \ hlXcZ_\ g`fmXjZf Xej_\ jl Jl[ JXi[\^eX# Y\c k\dgf \ jfc\ Xckifm\% Ki`\jk\ Dfckf ]fik` :Xcd` F^^` :fg\ikf D8I@ (%,2 & #2%,2 .&"$ ".&% "& + % ' +&& & =fik` K\dgfiXc` (%,2 #)%# Ifm\jZ` G`f^^`X () (' 9FCF>E8 & #%,2 & +"& $" $"&+ - & & #!%,2 .&".$ .&"'$"&+ - & #%,2 #-%22 & # ' $"&+ # +"& $" $"&+ - .&".$ $"&++ & -2%,2 #(%22 #%22 ##%,2 #-%,2 -2% & 0 " " # "& " +& 1" . .&"'$"&+ -2% "$$ & "/ $"&+' $ &' '+&' & & 0 $"&+ - 0 $"&+ , & 0 " ( " ) -2%,2 #2%,2 .&".$ $"&++ & 0 " , " ##%22 L’attaccante della nazionale tedesca e del Bayern Monaco è nato a Weilheim il 13 settembre 1989. Ha vinto 3 scudetti e una Champions League RCS MediaGroup S.p.A. Divisione Quotidiani Sede Legale: Via A. Rizzoli, 8 - Milano Responsabile del trattamento dati (D. Lgs. 196/2003): Andrea Monti [email protected] - fax 02.62051000 © COPYRIGHT RCS MEDIAGROUP S.P.A. DIVISIONE QUOTIDIANI Tutti i diritti sono riservati. Nessuna parte di questo quotidiano può essere riprodotta con mezzi grafici, meccanici, elettronici o digitali. Ogni violazione sarà perseguita a norma di legge DIREZIONE, REDAZIONE E TIPOGRAFIA Via Solferino, 28 - 20121 Milano - Tel. 02.62821 DISTRIBUZIONE m-dis Distribuzione Media S.p.A. Via Cazzaniga, 19 - 20132 Milano Tel. 02.25821 - Fax 02.25825306 SERVIZIO CLIENTI Casella Postale 10601 - 20110 Milano CP Isola Tel. 02.63798511 - email: [email protected] PUBBLICITÀ RCS MEDIAGROUP S.P.A. DIVISIONE PUBBLICITÀ Via A. Rizzoli, 8 - 20132 Milano Tel. 02.25841 - Fax 02.25846848 EDIZIONI TELETRASMESSE RCS Produzioni Milano S.p.A.- Via R. 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ElfmX Gi`df hlXikf G`\eX Lck`df hlXikf )* fkk% *( fkk% . efm% (, efm% Per preparare il tuo organismo all’arrivo della stagione fredda e quando le tue difese immunitarie sono messe a dura prova dalle molteplici situazioni di stress, SU con Sustenium Immuno Energy. La sua formula a doppia azione, con GLICINA, GLUTAMMINA, VITAMINE e ZINCO, è studiata per ATTIVARE e RINFORZARE le tue difese immunitarie. Disponibile in FARMACIA. PREZZI D’ABBONAMENTO C/C Postale n. 4267 intestato a: RCS MEDIAGROUP S.P.A. 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