Documento 15 Maggio 5 TIE

Istituto Professionale di Stato per l’Industria e l’Artigianato
Simone Simoni
Castelnuovo di Garfagnana
ANNO SCOLASTICO 2013/2014
N. Prot. :
Documento del Consiglio di Classe
V a TIEL
`tzz|É ECDG
Istituto Professionale di Stato per l’Industria e l’Artigianato
Simone Simoni
Castelnuovo di Garfagnana
INDICE
•
Presentazione della scuola
•
Obiettivi educativi e didattici del Consiglio di Classe per l’a.s. 2013/14
•
Profili professionale del TECNICO DELLE INDUSTRIE ELETTRICHE
•
Presentazione della classe
•
Percorso educativo disciplinare di RELIGIONE
•
Percorso educativo disciplinare di EDUCAZIONE FISICA
•
Percorso educativo disciplinare di INGLESE
•
Percorso educativo disciplinare di MATEMATICA
•
Percorso educativo disciplinare di SISTEMI,AUTOMAZIONE ED ORGAN.della PROD.
•
Percorso educativo disciplinare di ITALIANO
•
Percorso educativo disciplinare di STORIA
•
Percorso educativo disciplinare di ELETTROTECNICA,ELETTRONICA ED APPL.
•
Simulazioni prove di esame: TESTI E GRIGLIE DI VALUTAZIONE
•
Attività Terza ex-area e varie attività extrascolastiche
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Simone Simoni
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PRESENTAZIONE DELLA SCUOLA
L’IPSIA "S.Simoni" nasce nel 1961 come sezione distaccata dell’IPIA “GIORGI” di Lucca e acquista la
propria autonomia il primo ottobre del 1971 con decreto del Presidente della Repubblica.
La scuola nasce con due corsi di qualifica, meccanico ed elettrico, della durata di tre anni ciascuno e
nel 1972 viene istituito anche il biennio sperimentale post-qualifica (classe 4a e 5 a) per tecnici delle
industrie elettriche.Con l’autonomia inizia un lungo e continuo lavoro per il miglioramento della
funzionalità didattica ed operativa dell’Istituto.
Vengono così allestiti nuovi laboratori e la scuola si apre alle innovazioni culturali, tese a qualificare il
futuro professionale dei propri allievi.
Nell’anno scolastico 1987/88 la scuola accoglie il PIANO NAZIONALE DELL’INFORMATICA e
successivamente, nell’a.s. 1989/90, attiva, per prima a livello provinciale, un nuovo corso sperimentale
denominato PROGETTO ‘92 per portare a livello europeo la preparazione dei giovani.
Dall’ a.s. 92/93 tale sperimentazione diviene “corso ordinario” articolato nei seguenti due corsi di
qualifica :
•OPERATORE ELETTRICO-ELETTRONICO
•OPERATORE MECCANICO-TERMICO
e nel corso post-qualifica
•TECNICO DELLE INDUSTRIE ELETTRICHE
•TECNICO DELLE INDUSTRIE MECCANICHE.
in grado di offrire agli allievi diversi percorsi ed opportunità.
Dall’anno scolastico 2010/2011 sono in vigore i nuovi profili e relativi curricula previsti dalla riforma degli
Istituti Professionali.
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Obiettivi educativi e didattici a.s. 2013/14
1. Comportamento corretto degli alunni in relazione all’attività didattica, ovvero:
1.1) puntualità nell’ingresso a scuola;
1.2) frequenza assidua alle lezioni;
1.3) disponibilità del materiale personale necessario allo svolgimento dell’attività didattica;
1.4) rispetto del tempo consegna dei lavori richiesti;
1.5) superamento di atteggiamenti individualistici e collaborazione reciproca degli alunni nel
processo di apprendimento.
2. Comportamento corretto degli alunni nei confronti dell’ambiente scuola, ovvero:
2.1)
rispetto per gli arredi;
2.2)
rispetto per la strumentazione delle aule speciali;
2.3) mantenimento della pulizia negli ambienti scolastici in cui gli alunni operano.
3.
Rispetto degli alunni, per il personale docente e non docente operante
scolastico.
nell’edificio
4. Rispetto reciproco degli alunni.
5. Consapevolezza della realtà socioeconomica circostante.
6. Graduale acquisizione di autonomia operativa nello svolgimento delle attività didattiche e
nello studio individuale.
7. Omogeneizzazione delle conoscenze di base.
8. Gestione positiva dell’errore commesso e interpretazione del voto, conseguito, come indice e
occasione di apprendimento.
9. Capacità di memorizzare ed applicare principi e regole.
10. Graduale acquisizione, da parte dell’alunno, di capacità di esposizione e argomentazione con
collegamenti interdisciplinari e osservazioni personali.
11. Graduale acquisizione, da parte dell’alunno, di capacità critica nella misurazione dell’attività
che ha svolta.
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Profilo professionale
TECNICO DELLE INDUSTRIE ELETTRICHE (T.I.EL.)
Il T.I.EL. è in grado di :
•Analizzare e identificare le problematiche connesse ai sistemi di distribuzione e di utilizzazione in
BT;
•Conoscere le caratteristiche funzionali e d’impiego delle principali macchine elettriche;
•Applicare dispositivi elettronici programmabili per la gestione di impianti elettrici sia in ambito civile
che industriale;
•Conoscere le tecniche d’interfacciamento e di elaborazione dei segnali di trasduttori e sensori;
•Saper analizzare un problema di automazione attraverso diversi linguaggi di programmazione;
•Saper utilizzare software applicativi per il disegno e la progettazione di impianti elettrici.
Il T.I.EL. può trovare impiego :
Nella progettazione, esecuzione di compiti, coordinamento di personale, organizzazione di risorse
e gestione di unità produttive nei campi della distribuzione e dell’utilizzazione dell’energia
elettrica.
Presentazione della Classe
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Elenco nominativo degli allievi
1.
Abrami Federico
2.
Andreucci Stefano
3.
Baulja Eklaid
4.
Bechelli Gabriele
5.
Bellomo Nino
6.
Bernardi Daniele
7.
Bertini Davide
8.
Biagiotti Riccardo
9.
Bravi Alessio
10. Burrelli Hamdi
11. Coli Daniele
12. Conti Maicol
13. Dossi Nicola
14. Giannetti Antonio
15. Guidi Alessio
16. Ingargiola C. Cesare
17. Landi Federico
18. Luciano Antonio
19. Piacentini Thomas
20. Pioli Alessio
21. Pioli Michele
22. Salotti Daniele
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23. Suffredini Marco
Composizione del Consiglio di Classe
Prof.
Alberto Salani
Matematica
Prof.
Vinicio Vanni
Laboratorio (elettrotecnica-sistemi)
Prof.ssa
Caterina Dati
Inglese
Prof.
Evangelisti Giovanni
Educazione fisica
Prof.ssa
Iacopi Lorella
Religione
Prof.
Laurenzano Mosè(Coordinatore)
Elettrotecnica, elettronica ed applicazioni
Prof.ssa
Libassi Francesca
Italiano e Storia
Proia Gerardo
Sistemi, automazione ed organizzazione della produzione
Prof.
Profilo della classe
La classe è composta da 23 alunni di cui 1 alunno con diagnosi DSA e 1 alunno che segue un
percorso B. L'alunno con percorso B ha eseguito prove differenziate per tutte le discipline ad eccezione di
educazione fisica e religione. L'alunno DSA ha eseguito prove differenziate in inglese con quesiti a
risposta multipla in armonia con la normativa prevista; in italiano e storia ha potuto utilizzare mappe
concettuali durante le prove. Ci sono sette alunni che ripetono la classe quinta per la seconda volta. Le
potenzialità cognitive sono complessivamente adeguate con alcune eccezioni. La maggior parte degli
alunni ha mostrato nel percorso di studi un interesse e un impegno abbastanza discontinui e settoriali,
come spesso accade per gli studenti di un percorso di studi professionali. In classe la partecipazione è stata
sufficiente per buona parte delle discipline. Questi studenti si sono approcciati al percorso di studi della
scuola secondaria superiore con numerose e profonde carenze di competenze, conoscenze e capacità Tali
carenze hanno reso l'attività didattica complessa e rallentata. All'inizio del percorso questi alunni
avevano carenze evidenti anche da un punto di vista relazionale e comportamentale. La motivazione allo
studio era carente. La mancanza di fiducia nelle proprie capacità era molto evidente in tanti alunni. La
discontinuità didattica nell'arco dei cinque anni in quasi tutte le discipline non ha favorito l'acquisizione di
un metodo di studio efficace e ha generato negli alunni meno autonomi disorientamento rispetto al
metodo di lavoro e ai risultati attesi, soprattutto nelle discipline comuni, ovvero Matematica, Inglese,
Italiano e Storia. In particolare nelle materie Italiano e Storia, la classe all'ingresso della classe quinta
presentava delle lacune evidenti e diffuse, non solo nelle conoscenze dei contenuti pregressi, ma
soprattutto nelle abilità di base, nella capacità di concentrazione, di relazione con le materie stesse e di cui
la responsabilità è da attribuirsi in parte agli studenti, ed in parte ad un susseguirsi di numerosi insegnanti
negli anni passati. Nonostante ciò alla fine del percorso scolastico nell'ultimo anno, benchè non tutti i
risultati ovviamente siano positivi, si è constatato un notevole miglioramento, frutto di un lavoro degli
alunni insieme ai docenti che ha portato anche se non una piena padronanza della discipline, almeno
consapevolezza degli obiettivi raggiunti. E' doveroso evidenziare infatti gli evidenti miglioramenti ottenuti
su questi alunni in merito all'aspetto relazionale, alla maturità raggiunta e alcuni ragazzi hanno trovato in
loro stessi la fiducia nelle proprie capacità nel poter affrontare le varie tematiche e saper superare
problematiche nell'apprendimento. L'insegnamento ha dovuto sempre affiancarsi a strategie volte a
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rafforzare dapprima l'autostima degli alunni, poi aspetti relazionali e personali e solo infine gli aspetti
propriamente disciplinari. Le strategie e le iniziative sono state numerose. Si è così raggiunto un
miglioramento sostanziale in molti alunni. Tuttavia si sono evidenziati, nel corso dell'anno, livelli di
conoscenza e competenza molto diversificati sia per l'eterogeneità dei prerequisiti che per le significative
differenze in termini di motivazione allo studio. La frequenza, piuttosto discontinua per alcuni allievi, si
è regolarizzata nel secondo periodo, ma la partecipazione e l'interesse hanno mantenuto un andamento
differenziato nelle diverse discipline, risultando, nel complesso, adeguata solo per una parte degli allievi.
L'approfondimento domestico dei contenuti trattati non è stato svolto da tutti nella misura attesa in una
classe quinta e alcuni alunni hanno lavorato soprattutto in aula. Ciò ha avuto un riflesso negativo sui
risultati, specialmente nel primo quadrimestre ed ha richiesto l'attivazione di corsi di recupero. Ci sono
alcuni alunni che hanno ottenuto, invece, dei risultati soddisfacenti ed in particolare un alunno si è distinto
particolarmente positivamente anche in sede di confronto in ambito nazionale. La classe ha partecipato,
nel corso del quarto anno, ad attività di alternanza scuola-lavoro come visite aziendali e la partecipazione
al concorso-progetto 'Olimpiadi dell'automazione 2014' come da protocollo di intesa MIUR-Siemens
classificandosi tra i dieci finalisti nazionali. Gli stage si sono svolti nel quarto anno. Si sono svolti,
inoltre, incontri con orientatori del Centro per l'impiego.
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RECUPERO insufficienza primo quadrimestre (O.M. 92/07 )
classe : 5 TIEL
Prospetto A
Quadro interventi recupero attivati nella classe A.S. 2013/14
per recupero insufficienze relative al primo quadrimestre
(II quadrimestre)
Disciplina
Docente
Recupero
in itinere
Recupero
pomeridiano
Matematica
Alberto Salani
Ore 3
/
Inglese
Caterina Dati
Ore 3
/
Italiano e storia
Libassi Francesca
ore
storia 2
italiano 4
/
Sistemi
Proia Gerardo
Ore 5
/
Elettrotecnica
Laurenzano Mosè
Ore 9
/
Educazione
Fisica
Giovanni Evangelisti
Ore 2
/
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Anno Scolastico 2013/14
Prospetto
GESTIONE INSUFFICIENZA relativo allo scrutinio del 1° quadrimestre
Classe 5 TIEL
Materia
Ital.
Stor.
Ingl.
Mat.
E.E.A.
S.A.O.P
Alunni
Abrami Federico
C
Andreucci Stefano
C
Baulja Eklaid
R
ED.
Fisica
R
R
R
C
Bechelli Gabriele
Bellomo Nino
R
C
Bernardi Daniele
R
C
R
Bertini Davide
Biagiotti Riccardo
R
Bravi Alessio
R
Burreli Hamdi
C
R
C
R
Coli Daniele
C
R
Conti Maicol
C
Dossi Nicola
C
Giannetti Antonio
C
R
R
C
C
C
R
R
Guidi Alessio
Ingargiola C. Cesare
R
11
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Landi Federico
R
Luciano Antonio
C
Piacentini Thomas
C
Castelnuovo di Garfagnana
C
C
C
R
C
R
Pioli Alessio
Pioli Michele
Salotti Daniele
Suffredini Marco
C
Legenda R insufficienza recuperata
C
insufficienza confermata
12
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REPORT CREDITO SCOLASTICO
(provvisorio)
CL.3 a
ALUNNO
CL.3 a
CL.4
CL.4 a
a
CL.5
a
CL.5 a
CREDITO
TOTALE
Risultato
Credito Media Credito Media Credito
Esame di
scolastico voti scolastico voti scolastico
qualifica
(provvis.)
Abrami Federico
62
4
6,75
5
9
2 Andreucci Stefano
71
6
7,25
6
12
3 Baulja Eklaid
65
5
6,88
5
10
4 Bechelli Gabriele
92
8
7,88
6
14
5 Bellomo Nino
72
5
6,63
5
10
69
5
6,75
5
10
7 Bertini Davide
60
3
6,38
4
7
8 Biagiotti Riccardo
73
6
7,38
6
12
9 Bravi Alessio
61
4
6,38
4
8
77
6
6,88
5
11
11 Coli Daniele
70
5
6,25
4
9
Conti Maicol
71
6
6,88
5
11
Dossi Nicola
60
3
6,5
5
8
81
7
6,88
5
12
1
6
10
12
13
Bernardi Daniele
Burreli Hamdi
14 Giannetti Antonio
13
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Castelnuovo di Garfagnana
15 Guidi Alessio
93
8
7,13
6
14
16 Ingargiola C. Cesare
68
5
6,75
5
10
17 Landi Federico
73
6
7,25
6
12
18 Luciano Antonio
65
5
6,5
5
10
19 Piacentini Thomas
60
3
6,13
4
7
20 Pioli Alessio
92
7
7,25
6
13
21 Pioli Michele
100
8
9,13
8
16
22 Salotti Daniele
67
5
6,63
5
10
71
6
6,63
5
11
23
Suffredini Marco
REPORT CREDITO SCOLASTICO
(definitivo)
CL.3 a
ALUNNO
CL.3 a
CL.4
CL.4 a
a
CL.5
a
CL.5 a
Risultato
Credito Media Credito Media Credito
Esame di
scolastico voti scolastico voti scolastico
qualifica
CREDITO
TOTALE
Abrami Federico
62
4
6,75
5
9
2 Andreucci Stefano
71
6
7,25
6
12
3 Baulja Eklaid
65
5
6,88
5
10
4 Bechelli Gabriele
92
8
7,88
6
14
5 Bellomo Nino
72
5
6,63
5
10
69
5
6,75
5
10
1
6
Bernardi Daniele
14
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Simone Simoni
Castelnuovo di Garfagnana
7 Bertini Davide
60
3
6,38
4
7
73
6
7,38
6
12
9 Bravi Alessio
61
4
6,38
4
8
10 Burreli Hamdi
77
6
6,88
5
11
Coli Daniele
70
5
6,25
4
9
12 Conti Maicol
71
6
6,88
5
11
Dossi Nicola
60
3
6,5
5
8
14 Giannetti Antonio
81
7
6,88
5
12
15 Guidi Alessio
93
8
7,13
6
14
16 Ingargiola C. Cesare
68
5
6,75
5
10
17 Landi Federico
73
6
7,25
6
12
18 Luciano Antonio
65
5
6,5
5
10
19 Piacentini Thomas
60
3
6,13
4
7
20 Pioli Alessio
92
7
7,25
6
13
21 Pioli Michele
100
8
9,13
8
16
Salotti Daniele
67
5
6,63
5
10
23 Suffredini Marco
71
6
6,63
5
11
8
11
13
22
Biagiotti Riccardo
15
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Castelnuovo di Garfagnana
Tesina (Argomento a Scelta del candidato)
Argomento ipotizzato
Alunno
1
Abrami Federico
2
Andreucci Stefano
3
Baulja Eklaid
4
Bechelli Gabriele
5
Bellomo Nino
6
Bernardi Daniele
7
Bertini Davide
8
Biagiotti Riccardo
9
Bravi Alessio
Impianto elettrico di un Auto
10
Burreli Hamdi
Automazione industriale con plc siemens 1200-progetto2
11
Coli Daniele
12
Conti Maicol
13
Dossi Nicola
Impianti Antintrusione
Impianti di Terra
Centrali idroelettriche
16
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14
Giannetti Antonio
15
Guidi Alessio
16
Ingargiola C. Cesare
17
Landi Federico
18
Luciano Antonio
19
Piacentini Thomas
20
Pioli Alessio
21
Pioli Michele
22
Salotti Daniele
23
Suffredini Marco
Rilevazione incendi
Automazione industriale con plc siemens 1200-progetto1
Cablaggio strutturato
17
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Simone Simoni
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ISTITUTO PROFESSIONALE INDUSTRIA E ARTIGIANATO
S.SIMONI
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Percorso formativo disciplinare di
Religione
Docente : prof.ssa Lorella IACOPI
Contenuti
Modulo 1 : Quale etica?
Cos’è l’etica?
Le etiche contemporanee.
L’etica religiosa.
Etica laica e etica religiosa a confronto.
Problematiche etiche : aborto, eutanasia, divorzio ecc.
Modulo 2 : Religione e valori
Riscoperta dei valori.
Da dove cominciare?
Incontrare l’altro. Fermarsi e condividere.
L’amore cristiano.
Modulo 3 : La risposta delle religioni
Cenni sulle religioni non cristiane.
Islam, Buddismo, Induismo.
Tempi
Ottobre Novembre
Dicembre
Gennaio
Febbraio
Marzo
Aprile
Maggio
Metodologia utilizzata.
Spiegazioni di tipo espositivo svolte cercando di stimolare la partecipazione critica da parte
della classe
Strumenti utilizzati.
Il libro di testo seguito in modo libero, schede fotocopiate e video
Strumenti di valutazione adottati.
Le prove sono state effettuate in modo continuativo cercando di verificare, volta per volta, la
comprensione dei singoli argomenti trattati.
Obiettivi raggiunti.
La classe generalmente ha raggiunto gli obiettivi didattici minimi di seguito riportati in modo
soddisfacente, tuttavia non sempre tutti hanno partecipato attivamente alle attività proposte.
Obiettivi didattici raggiunti.
Affrontare i pregiudizi riconoscendoli come tali.
Confrontarci con le idee diverse.
Accogliere la complessità del reale di fronte alla stupidità delle interpretazioni
preconfezionate.Il rispetto come valore e atteggiamento da esprimere anche in classe.
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Percorso formativo disciplinare di
Educazione fisica
Classe 5tie
Docente : prof. Evangelisti Giovanni
Contenuti
Tempi
Modulo 1: potenziamento qualità fisiche
- Vari tipi di corsa, test basati su qualità fisiche, esercizi a corpo libero ed a
carico naturale individuali ed a gruppi. Esercizi di stretching.
20’- 30’
ogni
lezione
per tutto
l’anno
scolastico
Modulo 2: consolidamento coordinazione neuro-motoria
- esercizi di abilità di equilibrio, percorsi misti, staffette di vario tipo, esercizi con
piccoli attrezzi ed ai grandi attrezzi.
Modulo 3: pratica sport di squadra ed individuali
In ogni
lezione
pratica
per tutto
l’anno
scolastico
30’-40’ in
ogni
-Giochi sportivi di squadra, attività di atletica, partecipazione al torneo di calcio a
lezione
per tutto
5 d’istituto ed a incontri sportivi in rete.
l’anno
scolastico
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Modulo 4: nozioni teoriche
-traumatologia(contusioni,distorsioni,lussazioni,fratture) pronto soccorso,tecniche
di pronto intervento,BLS.
-Alimentazione, alimentazione equilibrata,alimentazione dello sportivo,dieta
mediterranea,vari tipi di dieta. Stili di vita corretti,principi nutritivi,metabolismo
basale , metabolismo totale ,fattori che influenzano il metabolismo,calcolo del
metabolismo basale.
.-apparato cardio-circolatorio: anatomia del cuore,composizione del
1 ora ogni
lezione da
novembre
a maggio
sangue,piccola e grande circolazione effetti dell’attività fisica sul cuore,gruppi
sanguigni.
-Doping, sostanze dopanti, effetti sul corpo umano.
-Regolamenti dei principali giochi sportivi di squadra:calcio,calcio a
5,pallavolo,basket ed individuali.
Metodi utilizzati
- Lezione frontale,individuale,a coppie, a piccoli gruppi. Lavoro analitico,lavoro pratico e teorico.
Lavoro pratico dal semplice al gesto sportivo in situazioni più complesse.
Strumenti utilizzati
- Palestra,spazi all’aperto,piccoli e grandi attrezzi.
-Libro di testo, sussidi multimediali
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Strumenti di valutazione adottati
−
Prove oggettive basate su test fisici e teorici. Osservazione sistematica e continua del gesto
sportivo.
Valutazione:
Si è tenuto conto dei seguenti fattori:
-
Conoscenza della disciplina. Effettivi miglioramenti ottenuti, rispetto al livello di partenza.
Partecipazione ed impegno durante le lezioni nell’arco dell’anno scolastico. Per quanto
riguarda le verifiche teoriche sono state fatte 2 simulazioni di terza prova e colloqui orali.
Le verifiche pratiche si sono basate sulla pratica sportiva e anche su rilevazioni di
misure,tempi,ed esercizi con apposite tabelle di riferimento,nell’ordine di almeno tre
valutazioni per ogni quadrimestre.
Obiettivi raggiunti:
La classe composta da 23 studenti ha partecipato alle lezioni mostrando un discreto interesse ed
un impegno sufficiente. Il comportamento disciplinare è sempre stato complessivamente corretto. Gli
obbiettivi raggiunti sono stati un adeguato potenziamento fisiologico, una buona elaborazione degli
schemi motori ed una più che sufficiente competenza sportiva, con un conseguente consolidamento
del carattere. Si è raggiunto inoltre un rispetto delle regole comuni e una conoscenza di alcune
nozioni teoriche,sportive e di educazione fisica. I risultati sportivo-educativi ottenuti e il profitto
medio complessivamente raggiunto dalla classe è da ritenersi più che sufficiente.
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Percorso formativo disciplinare di Lingua Inglese: V Tiel a.s. 2013/14
Docente : Caterina Dati
Contenuti
Modulo 1 : ENGLISH AT WORK
1. How to write a CV
2. How to write a Cover Letter: ordering its constituent elements
Tempi
Settembre
Ottobre
Modulo 2 : COMPUTER
1. Types of computer
2. The computer system
3. Computer hardware
4. Computer software
5. Input and output devices
Novembre
Dicembre
Gennaio
•
Modulo 3 : TRANSISTORS AND DIODES
1. Transistors and diodes, How to recognize them
2. The junction diode. How does it work?
3. Transistors: Transforming our world
4.The Bipolar Junction Transistor
5: The Field - Effect Transistor
6.The birthplace of transistor
7.The little giant. What is the transistor?
8. Types of circuit board
Febbraio
Marzo
Aprile
Modulo 4 : MATTER OF CIVILIZATION
1. The British System
2. The American System
3.The Great Depression
4.The main European Union Institutions
5. Revision of the whole programme
Maggio
Giugno
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Castelnuovo di Garfagnana
Strumenti utilizzati:
LIBRI DI TESTO:
1.Kiaran
O'
Malley,
GATEWAY
TELECOMMUNICATIONS, Lang.
TO
ELECTRICITY,
ELECTRONICS
AND
2. Kiaran O' Malley, DIRECTIONS. GATEWAY TO THE ENGLISH-SPEAKING WORLD, Lang
4. Appunti e materiale forniti direttamente dal docente.
Strumenti di valutazione adottati:
-
prove scritte : comprendenti domande di tipo aperto, esercizi di completamento e
prove semi-strutturate.
-
prove orali: discussione sui vari argomenti trattati. Lettura dei brani in lingua inglese.
Traduzione dall'inglese - all' italiano, ponendo attenzione anche agli aspetti lessicali e
grammaticali della frase.
-
prove di simulazione della terza prova d’esame costituite da tre quesiti a risposta
aperta.
Per le prove scritte del primo quadrimestre sono state utilizzate votazioni su tutto l’arco dei voti
2÷10 tenendo conto di volta in volta della diversa difficoltà della prova in base alla tipologia
dell'esercizio da svolgere . Le prove scritte sono due nel primo quadrimestre (coprendo gli
argomenti del modulo1 e del modulo2) e 3 nel secondo quadrimestre (coprendo gli argomenti
del modulo 2, 3 e 4).
Per le prove orali si è adottata una scala valutativa più limitata ( 3÷9 ) che tenesse
necessariamente conto della comprensione degli argomenti . Le prove orali sono state una nel
primo quadrimestre, due nel secondo.
Per le prove di simulazione si è adottato un campo di valutazione 0÷3 attribuendo un punteggio
di 1 per ogni risposta corretta. Le simulazioni sono in numero di due e vanno a ricoprire i moduli
2 e 3.
Interventi di recupero
Il recupero è stato effettuato in itinere durante l'inizio del secondo quadrimestre, con lo scopo di
consolidare le conoscenze e le abilità dei discenti.
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Simone Simoni
Castelnuovo di Garfagnana
Obiettivi minimi:
Nella trattazione dei vari argomenti previsti nel programma si è mirato a:
• migliorare le capacità di lettura
• acquisire un lessico più ampio e adeguato al contesto
• migliorare la fluidità e l'esposizione orale
• orientarsi tra gli argomenti trattati con esauriente autonomia
Obiettivi raggiunti:
Inizialmente, ho constatato un livello di partenza poco adeguato ad una classe V, una bassa
scolarizzazione, scarso interesse e partecipazione per la materia da parte dei discenti, da
attribuirsi anche alla discontinuità didattica che ha creato disorientamento e ha danneggiato gli
elementi meno autonomi. Una volta insediatami alla fine del mese di marzo, ho ritenuto
opportuno selezionare i moduli che in genere sono previsti per le classi quinte, e considerato il
numero esiguo di ore rimanenti, ho deciso di ridurre i contenuti ai nodi fondamentali. Ritengo
doveroso, una volta terminata la didattica degli argomenti sopra menzionati, revisionare anche
quelli svolti e trattati dalle insegnanti precedenti in modo che gli alunni possano affrontare con
maggiore padronanza e sicurezza la prova di esame.
Non tutta la classe ha raggiunto una valutazione pienamente sufficiente sia nella
comprensione scritta che orale, dove permangono gravi lacune per alcuni studenti. Tuttavia in
questa classe qualche alunno si è distinto brillantemente ottenendo ottimi risultati nella
materia e dimostrando anche grande senso di responsabilità e maturità.
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Simone Simoni
Castelnuovo di Garfagnana
Percorso formativo disciplinare di MATEMATICA
Docente: ALBERTO SALANI
Contenuti
Tempi
Modulo 1 : RECUPERO DEI CONTENUTI PROPEDEUTICI PER LO STUDIO DELL’ANALISI MATEMATICA
1. Disequazioni di primo grado e secondo grado, intere e fratte proposte attraverso lo studio del dominio delle
funzioni.
Settembre
Ottobre
Modulo 2 : FUNZIONI
1. Concetto di funzione reale di variabile reale; dominio di una funzione e relativa rappresentazione grafica;
funzioni pari e dispari e loro proprietà; funzioni crescenti e decrescenti (Il tutto riferito a funzioni razionali
con qualche cenno alle funzioni irrazionali, intere e fratte, con il numeratore ed il denominatore di grado
massimo 2).
2. Studio del segno di una funzione e sua rappresentazione grafica;
3. Determinazione dell’intersezione di una funzione con gli assi cartesiani.
Ottobre
Novembre
Modulo 3 : CONTINUITÀ
Applicazione dei limiti nella rappresentazione grafica di una funzione: asintoti verticale, orizzontale ed obliquo; regole
pratiche per la loro determinazione;
Continuità di una funzione in un punto;
Punti di discontinuità di prima, seconda e terza specie.
Modulo 4 : IL CALCOLO DIFFERENZIALE
1. Concetto di rapporto incrementale e suo significato geometrico;
2. Concetto di derivata di una funzione e suo significato geometrico;
3. Derivate fondamentali;
4. Regole di derivazione applicate a funzioni algebriche razionali, intere e fratte;
5. Crescenza e decrescenza di una funzione;
6. Massimi e minimi relativi di una funzione e loro ricerca attraverso lo studio del segno della derivata prima;
7. Concavità di una funzione e determinazione dei punti di flesso mediante lo studio della derivata seconda;
8. Studio completo di funzioni razionali, intere e fratte, e loro rappresentazione grafica
Dicembre
Gennaio
Febbraio
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Castelnuovo di Garfagnana
Modulo 5 : I TEOREMI DEL CALCOLO DIFFERENZIALE
- Teorema di Rolle (senza dimostrazione);
- Teorema di Lagrange (senza dimostrazione);
-
Marzo
Aprile
Teorema di Weierstrass (senza dimostrazione);
Modulo 6 : IL CALCOLO INTEGRALE
1. Definizione di integrale indefinito e relative proprietà;
2. Integrali fondamentali;
3. Integrali di funzioni razionali fratte con denominatore di grado due con delta maggiore o uguale a zero;
4. Integrale definito per il calcolo della sottoarea di un grafico.
Aprile
Maggio
Metodi utilizzati
In classe è stata ricercata e incentivata la partecipazione attiva degli studenti. I vari argomenti sono stati affrontati alternando
lezioni frontali a lezioni partecipate. I contenuti disciplinari sono stati affrontati privilegiando l'aspetto applicativo ed operativo,
riducendo al minimo indispensabile il bagaglio teorico. Si è dato molto spazio all’esercitazione in classe pur non trascurando la
sistemazione, più rigorosa possibile, dei contenuti. Il recupero è stato affrontato in itinere e, al termine del primo periodo,
mediante una settimana di sospensione dell'attività didattica dedicata al ripasso.
Strumenti utilizzati
•
Libro di testo;
•
Appunti;
•
Dispense distribuite durante le lezioni.
Strumenti di valutazione adottati
Le prove sono state effettuate in modo continuativo cercando di verificare, volta per volta, la comprensione dei singoli argomenti
trattati, e sono state suddivise in:
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•
prove scritte comprendenti la risoluzione di esercizi e problemi semplici;
•
domande orali sugli argomenti svolti;
•
prove di simulazione della terza prova d’esame: costituite da tre quesiti a risposta aperta.
Valutazione
Si è tenuto conto dei seguenti fattori:
•
conoscenza della disciplina;
•
interesse e partecipazione all’attività svolta in classe;
•
frequenza alle lezioni.
Per le prove scritte sono state utilizzate votazioni su tutto l’arco dei voti 2÷10 pesando in modo opportuno e diverso per le
singole prove i diversi esercizi. Nella correzione sono stati valorizzati i seguenti aspetti: la comprensione del testo, i contenuti, la
precisione e la chiarezza nella presentazione, la conoscenza degli argomenti, la capacità di applicazione delle conoscenze e la
coerenza di calcolo. E' stata differenziata la valutazione degli errori commessi dagli studenti, dando un minor peso agli errori di
distrazione e di calcolo, rispetto a quelli evidenziati nelle procedure risolutive o di concetto.
Per le prove di simulazione – ne sono state svolte due – si è adottato un campo di valutazione 0÷3 attribuendo un punteggio di
1 per ogni domanda a risposta aperta.
Obiettivi raggiunti
I risultati ottenuti, sia sul piano delle competenze che su quello delle conoscenze e delle capacità, non sono stati eguali per tutti
gli alunni; gli obiettivi minimi, di seguito riportati, non si possono ritenere sufficientemente raggiunti da tutta la classe.
La classe è formata da 23 alunni, di cui uno segue un percorso educativo personalizzato di tipo B. Nell’ultimo periodo uno degli
alunni non frequenta più le lezioni per cui il numero effettivo di studenti è 22. Di essi, escludendo il ragazzo che segue il
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percorso differenziato (per il quale si rimanda al documento redatto dall’insegnante di sostegno), solo una piccola parte dimostra
una preparazione pienamente sufficiente, accompagnata da una partecipazione attiva ed un impegno costante che hanno
portato a risultati più che discreti. In particolare si registra uno studente che ha ottenuto ottimi risultati. Molti degli altri allievi sin
dall’inizio dell’anno hanno mostrato una preparazione gravemente insufficiente, accompagnata da un atteggiamento
assolutamente disinteressato verso la materia: aspetti che si sono mantenuti pressoché costanti durante l’intero a.s.. Il debito al
termine del primo periodo è stato recuperato solamente da uno studente su quattordici e l’esito delle simulazioni delle terze
prove non ha che accentuato tale livello di preparazione.
Obiettivi minimi
•
Conoscere il concetto di funzione continua
•
Conoscere i diversi tipi di discontinuità
•
Conoscere la definizione di asintoto
•
Conoscere il concetto di funzione derivabile
•
Conoscere la definizione di massimo e minimo
•
Conoscere il teorema di Rolle, Lagrange e Weierstrass
•
Conoscere il significato di integrale
•
Saper riconoscere una funzione continua
•
Saper classificare le discontinuità di una funzione
•
Saper calcolare gli asintoti di una funzione
•
Saper riconoscere una funzione derivabile
•
Saper calcolare la derivata di una funzione
•
Saper calcolare la retta tangente al grafico di una funzione
•
Saper riconoscere gli intervalli di crescenza/decrescenza di una funzione
•
Saper calcolare i massimi e i minimi di una funzione
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•
Saper risolvere esercizi che richiedano l'utilizzo dei teoremi di Rolle, Lagrange e Weierstrass
•
Saper calcolare gli integrali indefiniti di funzioni elementari
•
Saper calcolare gli integrali indefiniti di funzioni razionali fratte
•
Saper calcolare l'area del sottografico di una funzione razionale
•
Saper condurre uno studio di funzione (razionale intera o fratta) attraverso i seguenti passi:
-
Determinazione del dominio;
-
Determinazione del segno;
-
Intersezioni con gli assi;
-
Calcolo dei limiti;
-
Calcolo della derivata prima e determinazione dei punti estremanti;
-
Determinazione degli eventuali punti di massimo, minimo e flesso mediante il metodo delle derivata prima
e seconda.
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Simone Simoni
Castelnuovo di Garfagnana
Percorso formativo disciplinare di
Sistemi, Automazione ed Organizzazione della Produzione
e Laboratorio
Docente : Proia Gerardo
Contenuti
Codocente: Vanni Vinicio
Tempi
Modulo 1 : Modelli
5.
6.
7.
8.
9.
10.
11.
Concetto di sistema e definizione di modello astratto
Sistemi lineari
Rappresentazione tramite schemi a blocchi
Regole di riduzione degli schemi a blocchi (serie – parallelo - retroazione) Settembre
Sistemi ad anello aperto e sistemi ad anello chiuso
Rappresentazione di un sistema basata sul modello ingresso/uscita
Modelli di circuiti elettrici (RC, RL, RLC)
Modulo 2 : Metodi di analisi
4. Metodi per l'analisi di un sistema
5. Funzione di trasferimento e relazione ingresso-uscita
6. I segnali canonici (impulso, gradino, rampa, parabola, sinusoide)
7. La risposta nel dominio del tempo
8. Parametri della risposta nel dominio del tempo
9. La trasformata di Laplace
10. Proprietà della trasformata di Laplace
Ottobre
11. Applicazioni della trasformata di Laplace
Novembre
12. Poli e zeri della funzione di trasferimento di un sistema dinamico
Dicembre
13. Antitrasformata di Laplace
14. Antitrasformazione di funzioni algebriche
15. Analisi di un sistema con gli schemi a blocchi
16. Calcolo della risposta nel tempo ai segnali canonici dei circuiti elettrici semplici
(analitica e simulata al calcolatore)
17. Sistemi del 1° ordine (risposta al gradino unitario)
Modulo 3: Analisi in frequenza
•
•
•
•
Segnali sinusoidali
La risposta di un sistema nel dominio della frequenza
Concetto di decibel e conversione di unità di misura
Scala logaritmica e semilogaritmica
Gennaio
Febbraio
Marzo
Aprile
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Simone Simoni
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
Castelnuovo di Garfagnana
Rappresentazione in modulo e fase della risposta in frequenza
Diagrammi di Bode (in modulo e fase)
Concetto di banda passante
Analisi della stabilità per i sistemi dinamici
Criterio generale di stabilità
Criterio semplificato di Bode per la stabilità di un sistema dinamico
Margine di fase e margine di guadagno
Stabilizzazione dei sistemi retroazionati tramite variazione del guadagno
Reti correttrici e Regolatori standard (P, PI, D, PD, PID)
Relazione sperimentale tra velocità di risposta (tempo di salita) e banda passante
Modulo 4 : Sistemi PLC
1. Architettura e funzioni di un sistema PLC
2. Programmazione di un sistema PLC e relative problematiche
3. Le fasi della programmazione
4. Implementazione di una funzione logica tramite PLC
5. Codifica e debug
6. Il linguaggio LADDER
7. Criteri di scelta dei PLC
8. Il bus di campo e le reti industriali di PLC
9. I sistemi di controllo distribuiti/centralizzati
10. Topologie di rete (radiale, anello, albero)
11. Programmazione PLC tramite PC (software Step 7, TIA-PORTAL)
Modulo 5 : Applicazioni di Laboratorio
1. Simulazione della risposta nel tempo di circuiti elettrici semplici (RC, RL, RLC)
con EXCEL.
2. Sviluppo di un programma PLC S7-200 per una macchina di confezionamento.
3. Automazione di un reparto industriale con PLC S7-200 (varie esercitazioni).
4. Progetto scolastico “Go-Kart” (controllo di velocità di motore elettrico).
5. Automazione di un sistema con il software FLUIDSIM.
6. Progetto di un sistema automatico PLC S7-200.
7. Diagrammi di Bode in modulo e fase con EXCEL.
8. Analisi della stabilità con il software SCILAB.
9. Progetto di un sistema automatico con PLC S7-1200 e software TIA-PORTAL.
10. Utilizzazione di un display touchscreen con PLC S7-1200 e TIA-PORTAL.
11. Progettazione e verifica di un sistema di automazione con TIA-PORTAL per
PLC S7-1200 da presentare alle Olimpiadi dell'Automazione 2014 (concorso
Siemens).
12. Controllo della velocità di un motore in corrente continua (progetto Go-Kart).
Aprile
Maggio
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Simone Simoni
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Metodologie didattiche utilizzate
L'approccio didattico alla classe per l'acquisizione delle competenze disciplinari e trasversali
prefissate ha richiesto largo utilizzo delle tecnologie informatiche e dei laboratori, con l'obiettivo
di creare interesse e stimolo verso la materia. Ciò ha migliorato le caratteristiche affettive nei
confronti della disciplina (B.S. Bloom, “Caratteristiche umane ed apprendimento scolastico”),
evitando lo svilupparsi di un “apprendimento imposto” o, peggio, di un “apprendimento
mnemonico”. Le lezioni frontali sono state ridotte al minimo indispensabile, e comunque sono
state sempre molto interattive per coinvolgere gli alunni nell'analisi critica degli argomenti.
Si è rivelata fondamentale, inoltre, l'utilizzazione di una didattica individualizzata, che è stata
ritenuta l'unica in grado di offrire a ciascuno studente il tempo, l'aiuto, il tipo di suggerimenti, il
rinforzo e l'esercizio di cui aveva bisogno. C'è stato inoltre stretto coordinamento tra i docenti di
Elettrotecnica, Matematica e Sistemi.
Il recupero è stato affrontato in itinere durante la parte iniziale del secondo quadrimestre.
Strumenti utilizzati
LIBRI DI TESTO:
1. D.Bufalino, P.Fratangelo, G.Lepanto, “Corso di SISTEMI, AUTOMAZIONE E
ORGANIZZAZIONE DELLA PRODUZIONE”, Volume 2, Editore HOEPLI, 2000
2. D.Bufalino, P.Fratangelo, G.Lepanto, “Corso di SISTEMI, AUTOMAZIONE E
ORGANIZZAZIONE DELLA PRODUZIONE”, Volume 1, Editore HOEPLI, 2000
3. Dispense ed appunti forniti dal docente
4. Manuale tecnico di Elettrotecnica HOEPLI
SOFTWARE UTILIZZATO:
1. Microsoft EXCEL
2. FLUIDSIM
2. SCILAB, http://www.scilab.org
3. Siemens STEP 7 Microwin
4. Siemens TIA-PORTAL
Strumenti di valutazione adottati:
•
•
•
•
•
prove scritte di tipo tradizionale a risposta aperta o in forma di problema da risolvere;
colloqui orali individuali alla lavagna;
prove strutturate e/o semistrutturate;
prove di laboratorio comprendenti esercitazioni al calcolatore;
prova di simulazione della terza prova d’esame (testo della prova negli allegati).
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Criteri di Valutazione
Per verificare il raggiungimento degli obiettivi sono state adottate:
− verifiche formative in itinere alla fine di ogni segmento didattico;
− verifiche sommative alla fine di ogni modulo didattico.
La valutazione complessiva al termine dell'anno scolastico è basata non soltanto sul grado di
raggiungimento degli obiettivi didattici previsti, ma anche su tutto il lavoro svolto dall'allievo
durante ciascun quadrimestre e della più o meno attiva partecipazione alle lezioni ed ai lavori in
classe.
Obiettivi raggiunti
Nella disciplina Sistemi, la classe ha partecipato alle attività didattiche proposte con grande
interesse ed impegno, lavorando per buona parte dell'anno a vari impegnativi progetti
extrascolastici inerenti l'automazione.
In particolare la classe sotto la guida dei docenti di Sistemi: Vinicio Vanni, Gerardo Proia e
Davide Puppa ha partecipato con ben 2 progetti distinti al concorso nazionale “Olimpiadi
dell'automazione 2014”, frutto del protocollo d'intesa MIUR – SIEMENS Italia, rivolto agli
studenti delle classi terminali delle scuole secondarie di secondo grado su tutto il territorio
nazionale (ITIS compresi). L'iniziativa prevedeva la realizzazione di progetti di automazione
sviluppati con i PLC Siemens SIMATIC S7-1200 ed il software TIA-PORTAL.
E' stato rilevante il risultato ottenuto dalla classe: uno dei due progetti presentati si è
posizionato nei primi dieci tra i partecipanti in tutta Italia. Ancora siamo in attesa del risultato
definitivo che verrà reso noto durante la premiazione nella sede Siemens di Milano.
La classe, inoltre, nella disciplina SISTEMI ha partecipato ad altri progetti extrascolastici:
il progetto “Go-Kart” in collaborazione con le classi quarte e quinte dell'ITI “F. Vecchiacchi” di
Castelnuovo G., per la realizzazione di un Go-Kart equipaggiato di motore elettrico e batterie al
litio;
il progetto “Rinnovamento computer dei laboratori scolastici”, per l'analisi ed il
ricondizionamento di 20 computer obsoleti o malfunzionanti presenti nei laboratori informatici e
multimediali della scuola (compreso il laboratorio di Sistemi).
Dal Protocollo d'intesa MIUR – SIEMENS:
“Olimpiadi dell’automazione 2014” è un concorso riservato agli Studenti del 4° e 5° anno degli
Istituti Tecnici e Professionali (nei quali siano attivi gli indirizzi Elettronica, Elettrotecnica ed Automazione,
Elettronica e Telecomunicazioni, Informatica industriale, Meccanica) di tutto il territorio nazionale con lo
scopo di far emergere la creatività e le capacità progettuali degli Studenti. Le modalità di partecipazione
al concorso verranno rese note attraverso successive comunicazioni della SIEMENS stessa e diffuse,
presso gli Uffici Periferici del MIUR e le Istituzioni scolastiche interessate, tramite note circolari della
Direzione Generale per gli Ordinamenti del Sistema Nazionale di Istruzione e per l’Autonomia Scolastica
del MIUR.
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Simone Simoni
Castelnuovo di Garfagnana
Obiettivi disciplinari raggiunti
Una buona parte della classe ha raggiunto le competenze minime prefissate dai docenti per la
disciplina Sistemi nella programmazione annuale, con punte di eccellenza per alcuni, anche se
alcuni alunni ancora non possiedono realmente padronanza della materia, capacità di
organizzazione e conoscenza tecnica specifica degli argomenti trattati. Durante tutto il corso
dell'anno scolastico gli alunni hanno mostrato un crescente interesse ed impegno verso la
disciplina Sistemi.
I risultati conseguiti (conoscenze, competenze, capacità acquisite dagli alunni), possono
comunque ritenersi adeguati per la maggior parte degli allievi, i quali hanno profuso impegno
abbastanza costante nelle attività didattiche, sia in aula che in laboratorio.
Obiettivi minimi
Gli studenti dovranno essere in grado di:
•
ridurre uno schema a blocchi, utilizzando le regole di riduzione;
•
calcolare la trasformata e l'antitrasformata di Laplace di funzioni semplici utilizzando le
tabelle;
•
ricavare la risposta nel tempo di un sistema semplice sottoposto a segnali canonici in
ingresso (gradino);
•
dimostrare padronanza nel ricavare la risposta in frequenza (diagrammi di Bode in
modulo e fase) di un sistema avente fdt composta da termini del 1° ordine;
•
studiare la stabilità di un sistema applicando il criterio generale di stabilità ed il criterio
semplificato di Bode;
•
progettare e simulare autonomamente al computer semplici sistemi di controllo analogico
o digitale, utilizzando software specifico (Siemens STEP 7 Microwin, Siemens TIA-Portal).
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Castelnuovo di Garfagnana
Percorso formativo disciplinare di
Lingua e Letteratura Italiane
Docente : Prof.ssa Francesca Libassi
Contenuti
Tempi
Modulo 1 : La fine dell'Ottocento
12.
13.
14.
15.
Cenni sul contesti storico e culturale di fine Ottocento
Movimenti e generi letterari di fine Ottocento
Il simbolismo
Charles Baudelaire, La perdita d'aureola, analisi e commento
Settembre
Ottobre
Modulo 2 : Giovanni Verga ed il verismo
18. La biografia
19. Il pensiero
20. Lo stile
21. Lettura de La lupa, analisi e commento
22. Il ciclo dei vinti, la trama de I Malavoglia e Mastro don Gesualdo
Novembre
Dicembre
Modulo 3: L'eta della crisi
• Il contesto storico e culturale
• L'influenza della filosofia nella letteratura
• Il decadentismo
Gennaio
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Modulo 4 : Giovanni Pascoli
1. La biografia
2. Il pensiero e la poetica
3. Lo stile
4. Lavandare, lettura, analisi e commento
5. Novembre, lettura, analisi e commento
6. L'assiuolo, lettura, analisi e commento
7. Il gelsomino notturno, lettura, analisi e commento
Febbraio
Marzo
Modulo 5 : Luigi Pirandello
1. La biografia
2. Il pensiero
•
Il concetto di maschera
3. Il fu Mattia Pascal, la trama e lettura, analisi e commento del brano antologico
'Cambio treno'.
•
Visione della rappresentazione teatrale presso il Politeama di Viareggio de
La giara e Lumie di Sicilia
Aprile
Modulo 6 : La coscienza di Zeno
1. La trama
2. Il pensiero di Freud e la psicanalisi
3. Visione del film Prendimi l'anima
Maggio
Modulo 5 : Tecniche di scrittura
1. Tipologia A : esercitazioni
2. Tipologia B : esercitazioni
•
Tipologia D: esercitazioni
Durante
tutto l'anno
scolastico
Metologie didattiche
Premesso che la classe proveniva da un percorso scolastico, nei precedenti quattro anni,
abbastanza difficoltoso a causa di varii e particolari problemi che hanno causato un succedersi
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perpetuo di insegnanti anche durante il medesimo anno scolastico. Approdati alla classe finale,
gli alunni hanno dimostrato un pessimo rapporto con le materie letterarie che si è tradotto,
almeno sotto il profilo disciplinare, in una quasi totale assenza di prerequesiti minimi: le prime
verifiche sono state consegnate pressoché 'in bianco', la padronanza linguistica scritta spaziava
da grossolani errori ortografici (uso dell'h, della c e della q, etc. etc.) a costruzioni sintattiche
assolutamente prive di senso; nell'esposizione orale, incapacità di formulare un pensiero logico
sui contenuti presentati che superasse l'ampiezza di una reggente e di una coordinata. Come
atteggiamento, la classe si è trovata completamente spiazzata di fronte al concetto di letteratura'
e di produzione scritta strutturata; il lavoro domestico era stato interiorizzato come non
necessario. Ma se da una parte l'insicurezza ha generato numerosi, altalenanti e continui rifiuti
della materia, dall'altra una forza di volontà incredibile, affiancata ad una ricerca continua di
relazione con l'insegnante e la materia, ha prodotto notevoli e positivi cambiamenti. Alla fine del
percorso scolastico il rapporto instaurato con la materia è stato maturo e responsabile, si è
risvegliata la consapevolezza e la voglia di miglioramento, benché permangano limiti espressivi e
cognitivi.
In classe è stata ricercata e stimolata soprattutto la partecipazione attiva degli studenti e la
riflessione e l'interiorizzazione dei contenuti presentati.
I vari argomenti infatti sono stati affrontati alternando lezioni frontali (in misura minima) a
lezioni partecipate. Il programma è stato svolto considerando il livello minimo di conoscenze e
competenze della classe, ponendosi come obiettivo primario il raggiungimento degli obiettivi
minimi per la maggior parte degli studenti, solo in taluni casi gli studenti hanno svolto
approfondimenti personali degli argomenti proposti con buoni risultati.
La struttura del programma ha previsto per ogni modulo il seguente percorso:
contestualizzazione dell'argomento, presentazione, lettura, analisi e interpretazione dei testi
antologici proposti, collegamenti con argomenti già noti e discussione su eventuali aspetti
ricollegabili alla contemporaneità. Sono state inoltre realizzate molte esercitazioni scritte. Per
quanto possibile la programmazione di Lettere è stata svolta in parallelo alla programmazione di
Storia. Il programma è stato svolto in classe, i compiti assegnanti per casa, anche se raramente
eseguiti, sono stati finalizzati al consolidamento delle conoscenze.
Il recupero del debito del I quadrimestre è stato affrontato sia con apposite lezioni al mattino,
sia con un corso pomeridiano.
Strumenti utilizzati
•
•
Libro di testo: Marta Sambugar, Gabriella Salà, LIEM, Voll. 1 e 2, Il Novecento, Ed. La
Nuova Italia, 2004.
Film, presentazioni multimediali, appunti e fotocopie distribuite durante le lezioni.
Strumenti di valutazione adottati
•
•
•
•
prove scritte tipologia B (scrittura documentata)
prove scritte tipologia A (analisi del testo)
colloquio
prove semistrutturate monodisciplinari
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Valutazione
La valutazione dello studente ha voluto accertare:
• comprensione delle informazioni,
• acquisizione delle informazioni e loro rielaborazione attraverso la riflessione,
• organizzazione logica delle informazioni,
• uso corretto del “codice lingua”.
Criteri
•
•
•
•
•
di valutazione :
quantità e qualità delle informazioni possedute,
coerenza e coesione delle informazioni riportate,
uso del registro linguistico appropriato,
capacità di argomentare,
capacità di affrontare con metodo critico un tema.
Obiettivi raggiunti
I risultati ottenuti, sia sul piano delle competenze che su quello delle conoscenze e delle
capacità, non sono stati eguali per tutti gli alunni; globalmente non possono ritenersi
sufficientemente raggiunti da tutta la classe gli obiettivi minimi indicati nel piano di lavoro.
Le maggiori difficoltà risultano nell’acquisizione del linguaggio specifico della disciplina e
nell’esposizione orale dei contenuti. Nella produzione scritta parte della classe continua ad
incorrere in errori ortografici e morfosintattici, scarso risulta anche l'uso dei connettivi.
Alcuni allievi hanno raggiunto gli obiettivi minimi con discreta sicurezza. Nella valutazione finale
si è tento conto anche dell'impegno, della partecipazione al dialogo educativo e della capacità di
autocorrezione.
Obiettivi minimi
Livello minimo per il raggiungimento della sufficienza:
• saper produrre testi argomentativi su varii argomenti in modo coerente e coeso,
• comprendere la globalità di un testo e riferire le informazioni principali,
• cogliere le differenze tra i generi letterari e saper contestualizzare opere e autori studiati.
Nell'esposizione orale, lo studente deve aver dimostrato di saper trattare gli argomenti proposti
con sufficiente proprietà di linguaggio ed un uso minimo di linguaggio specifico; nello scritto, lo
studente deve aver dimostrato di saper redigere testi coerenti con una sufficiente padronanza
linguistica ovvero correttezza ortografica e dell'uso della punteggiatura più semplice, uso
corretto almeno di una sintassi semplice.
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Percorso formativo disciplinare di
STORIA
Docente : Prof.ssa Francesca Libassi
Contenuti
Tempi
Modulo 1 : La società di massa
Definizione della società di massa e caratteristiche generiche, il dibattito politico e sociale, il
nazionalismo, razzismo ed irrazionalismo. Approfondimenti: la catena di montaggio, la città e la
condizione dell'uomo, la Rerum novarum, operai e capitalisti.
Settembre
Novembre
Modulo 2 : L'età giolittiana
Caratteri generali dell'età giolittiana, le caratteristiche dell'economia italiana ed il decollo industriale, i
socialisti riformisti e minimalisti, le riforme di Giolitti, la questione del mezzogiorno, il fenomeno
dell'emigrazione.
Modulo 3 : La prima guerra mondiale
Dicembre
Febbraio
Marzo Aprile
Le cause della guerra, la prima fase della guerra, la guerra di posizione, l'Italia in guerra, la
conclusione del conflitto, i trattati di pace e la nuova geografia italiana. Approfondimenti: la guerra di
trincea.
Modulo 4 : La rivoluzione russa
Maggio
Dalla stasi allo sviluppo industriale, il marxismo, le tre rivoluzioni, la nascita dell'URSS, Stalin.
Approfondimento: Stalin, il gulag, lettura ed analisi di brani tratti da Solzenicyn.
Metodi utilizzati
Il programma è stato svolto considerando il livello medio di conoscenze e competenze della classe, ponendosi come
obiettivo primario il raggiungimento degli obiettivi minimi per la maggior parte degli studenti.
La struttura del programma ha previsto per ogni unità didattica il seguente percorso: contestualizzazione
dell’argomento, presentazione dell’argomento, consultazione del libro di testo e di altri eventuali appunti, eventuale
visione di filmati-documenti di carattere storico, collegamento con argomenti già noti, confronto e discussione su
problemi eventualmente emersi e verifica. Per la preparazione all'esame di Stato, sono stati proposti esempi di
svolgimento di elaborati di tipologia D delle prove scritte in ambito storico e prove semistrutturate sulla base della Terza
Prova dell'Esame di Stato. Il programma è stato svolto in classe; i compiti assegnati per casa sono stati finalizzati a
consolidare le conoscenze.
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Simone Simoni
Castelnuovo di Garfagnana
Strumenti utilizzati
Libro di testo:
Mario Palazzo, Margherita Bergese, Anna Rossi, Eredità Storiche, Volume A, Il Novecento, Volume B, Dal
Secondo dopoguerra a oggi, Editrice La Scuola, 2009.
Film e documentari inerenti gli argomenti trattati
Strumenti di valutazione adottati
•
•
•
prove orali tradizionali
prove semistrutturate monodisciplinari
simulazioni terza prova
Valutazione:
Le verifiche hanno accertato:
comprensione delle informazioni;
acquisizione delle informazioni e loro rielaborazione attraverso la riflessione;
organizzazione logica delle informazioni;
uso corretto del “codice lingua”;
Tipologia prova strutturata:
questionari a risposta chiusa tipo scelte multiple;
schemi e testi e carte 'mute' da completare;
questionari a risposta aperta.
Criteri di valutazione
La valutazione si è basata su:
quantità e qualità delle informazioni possedute;
coerenza e coesione delle informazioni riportate;
uso del registro linguistico adeguato;
capacità di argomentare;
capacità di affrontare con metodo critico un tema;
uso corretto del codice lingua;
Obiettivi minimi
Obiettivi minimi
Livello minimo per la sufficienza: collocare i principali fatti storici nello spazio e nel tempo e saper distinguere il
fatto storico come documento diverso dal racconto fantastico; saper cogliere i nessi di causa-effetto dei fatti storici.
In particolare, lo studente deve conoscere le caratteristiche generali di ogni argomento tratto, collocarlo nel
tempo e nello spazio, definire per sommi capi gli avvenimenti che hanno caratterizzato il processo storico almeno nel
breve periodo. Nell'esposizione delle conoscenze lo studente deve trattare gli argomenti proposti con sufficiente proprietà
di linguaggio e un uso minimo del linguaggio specifico disciplinare, deve inoltre saper leggere fonti iconografiche.
Nella valutazione finale, si è tenuto conto anche della continuità dell’impegno, della partecipazione al dialogo
educativo e della capacità di autocorrezione.
Competenze minime:
Sapersi orientare nello spazio e nel tempo di riferimento dei moduli studiati;
acquisire un lessico adeguato;
leggere materiale iconografico, interpretare e realizzare grafici e tabelle;
saper operare sintesi dei fatti storici esaminati;
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Simone Simoni
Castelnuovo di Garfagnana
Obiettivi raggiunti
I risultati ottenuti, sia sul piano delle competenze che su quello delle conoscenze e delle capacità, non sono stati
eguali per tutti gli alunni; globalmente possono ritenersi sufficientemente raggiunti da quasi tutta la classe gli obiettivi
minimi indicati nel piano di lavoro.
Le maggiori difficoltà risultano nell’acquisizione del linguaggio specifico della disciplina e nell’esposizione orale dei
contenuti.
Alcuni allievi hanno raggiunto gli obiettivi minimi con discreta o buona sicurezza.
Percorso formativo disciplinare di
Elettrotecnica, Elettronica ed applicazioni
Docente: Prof. Mose’ LAURENZANO
Codocente: Prof. Vinicio VANNI
Contenuti
Tempi
Modulo 1 : Impianti elettrici: aspetti iniziali
2.
Determinazione della potenza e della corrente convenzionale (gruppo di
motori, gruppi di prese, carico generico, carichi luce)
3.
C.d.t. su una linea
4.
Cavi elettrici e loro caratteristiche, Tipi di cavi più usati
5.
Comportamento in caso di incendio dei cavi
6.
Modalità di posa delle condutture elettriche (CEI 64-8/5)
7.
Portata dei cavi con isolante termoplastico elastometrico (CEI/UNEL
35024)
8.
Portata dei cavi con posa interrata (CEI/UNEL 35026)
9.
Calcolo di progetto delle condutture elettriche con verifica termica e
c.d.t.
10.
Coordinamento dell’interruttore magnetotermico con la conduttura
(Ib<In<Iz)
Settembre
Ottobre
Novembre
Dicembre
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Modulo 2 : Collegamento a terra degli impianti elettrici e
considerazioni sulla protezione dai contatti indiretti
23. Generalità: La dispersione a terra della corrente
24. Resistenza di terra e coordinamento con l’interruttore differenziale
25. Classificazione dei sistemi elettrici in relazione al collegamento a terra:
Gennaio
Febbraio
sistemi TT, TN, IT.
26. Struttura reale di diversi impianti di terra tipo e valutazione della
resistenza di terra attraverso formule tabellate.
27. Interruttore differenziale
Modulo 3 : Sovracorrenti
• Concetto di Sovraccarico
• Concetto di Corrente di corto circuito
• Calcolo delle correnti di corto
• Interruttori magnetotermici e curve
Febbraio
• Selettività:generalità
• Potere di interruzione
Modulo 4 : Il Trasformatore
Febbraio
Richiami di elettromagnetismo
Circuito equivalente semplificato riportato al secondario del trasformatore
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Modulo 5 : La macchina in corrente continua
-
Principio di funzionamento
-
Circuito equivalente
-
Funzionamento da generatore
-
Tipi di eccitazione
-
Formule del motore in CC
-
Caratteristica meccanica
-
La regolazione della velocità
Marzo
Aprile
Maggio
Modulo 6 : I convertitori
•
Generalità
•
Cenni Raddrizzatori controllati e non controllati ca/cc
•
cenni cc/cc
•
cenni ca/cc
Maggio
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Modulo 7 : Laboratorio
9.
Progettazione di soluzioni per l'automazione
10. Progettazione in logica cablata
Ottobre/
Maggio
11. Progettazione in ladder
12. Realizzazione dei progetti di automazione per il concorso Siemens
Metodi utilizzati
Le strategie didattiche utilizzate hanno mirato alla migliore interazione degli alunni con i
docenti:
1. Lezione frontale
2. Lezione interattiva/discussione guidata (preferita);
3. Lezione multimediale: presentazione con il video proiettore;
4. Trattazione di esempi ed esercizi.
5. Lezione pratica/attività di laboratorio
6.Partecipazione a gare/concorsi tecnici
Strumenti utilizzati
•
•
•
•
Libro di testo: “Elettrotecnica,Elettronica e Applicazioni vol.2” di Conte-ErbogastoMonastero – ed. Hoepli.
Manuale tecnico HOEPLI di Elettrotecnica;
Presentazioni in power point a cura del docente;
Programma di programmazione ladder Siemens; pacchetto Office;
Strumenti di valutazione adottati
Le prove sono state effettuate in modo continuativo cercando di verificare, volta per volta, la
comprensione dei singoli argomenti trattati, e sono state suddivise in:
• brevi prove orali con discussioni sulla teoria ed applicazioni dei vari argomenti
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Castelnuovo di Garfagnana
•
•
•
trattati;
prove scritte comprendenti la risoluzione di esercizi e problemi di difficoltà media;
prove di laboratorio comprendenti l’elaborazione individuale e di gruppo sulle varie
tematiche;
prova di simulazione della seconda prova d’esame: materia indicata come
argomento della seconda prova scritta;
Valutazione:
Si è tenuto conto dei seguenti fattori:
- conoscenza della disciplina
- capacità di risoluzione di esercizi con l’uso del manuale
- interesse e partecipazione all’attività svolta in classe e assegnata a casa
- frequenza
Per le valutazioni sono state utilizzate votazioni su tutto l’arco dei voti 2÷10, pesando in modo
opportuno e diverso per le singole prove i vari quesiti.
Obiettivi raggiunti
Nello scrutinio del primo quadrimestre tutta la classe ha conseguito la sufficienza. Merito
sicuramente anche dovuto alla nomina della disciplina come oggetto della seconda prova scritta,
e quindi è stato profuso un maggiore impegno.
A causa delle lacune presenti all'inizio dell'anno, soprattutto in ambiti interdisciplinari e delle
materie comuni, la trattazione programmazione ha subito dei rallentamenti con alcuni tagli. Gli
obiettivi sono stati raggiunti con risultati sufficienti per la maggior parte degli allievi; in modo
soddisfacente per alcuni ed in modo molto soddisfacente per un allievo. La classe ha partecipato
ad un concorso nazionale di programmazione ladder dei PLC Simens, classificandosi tra i primi
10 gruppi che si contenderanno la selezione finale. Gli studenti hanno maggiori difficoltà negli
aspetti più teorici delle varie tematiche.
SIMULAZIONI di PROVE d’ESAME
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un esempio di SECONDA PROVA
un esempio di PRIMA PROVA
un esempio di TERZA PROVA
La terza prova coinvolgeva 5 discipline :
storia, inglese, matematica, sistemi, educazione fisica
(tempo assegnato 2 ore)
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Simone Simoni
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M045 - ESAME DI STATO DI ISTITUTO PROFESSIONALE
CORSO DI ORDINAMENTO
Indirizzo: TECNICO INDUSTRIE ELETTRICHE
Tema di: ELETTROTECNICA, ELETTRONICA ED APPLICAZIONI (Seconda prova scritta del 2007)
L'impianto elettrico di un ristorante, la cui sala da pranzo è ubicata al primo piano e la cucina al piano
terra, alimenta tra l'altro un motore asincrono trifase per l'azionamento di un montacarichi e un motore in
corrente continua ad eccitazione indipendente per il funzionamento di due celle frigorifere. Inoltre
l'impianto di illuminazione è caratterizzato dall'essere alimentato, oltre che dal normale collegamento alla
rete, anche tramite un gruppo di pannelli fotovoltaici collocati sul tetto.
Il candidato, fatte opportune ipotesi aggiuntive:
1. rappresenti la parte dell'impianto sopra descritta mediante uno schema, specificando la funzione e le
principali caratteristiche di ogni componente;
2. scelga tra i tre seguenti motori asincroni trifase disponibili e le cui caratteristiche sono
rispettivamente:
il motore più idoneo al funzionamento del montacarichi considerato che esso deve sollevare masse fino
a 850 Kg con una velocità di l,l m/s e calcoli la corrente assorbita dal motore e ne individui una
protezione;
3. descriva il dispositivo che, collegato alla rete, consenta di ottenere una tensione di valore compreso tra
110V e 100V per alimentare il motore in corrente continua le cui caratteristiche sono:
tensione nominale: 110 V
potenza nominale: 5 kW
rendimento 0,92
velocità angolare nominale: 250 rad/s
e calcoli la velocità del motore per i due valori della tensione considerando che la coppia applicata è
quella nominale.
Infine il candidato, sapendo che il montacarichi parte dalla cucina e una volta arrivato al primo piano si
ferma per poi ripartire dopo un tempo T, inserendo eventuali altri elementi che ritiene necessari per meglio
definire il problema, descriva il sistema e, utilizzando un linguaggio di propria conoscenza, illustri una
possibile soluzione dell'automatismo.
Durata massima della prova: 6 ore.
È consentito soltanto l'uso di manuali tecnici e di calcolatrici tascabili non programmabili.
Non è consentito lasciare l'Istituto prima che siano trascorse 3 ore dalla dettatura del tema.
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Simone Simoni
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Ministero dell’Istruzione, dell’ Università e della Ricerca (tratta dalla traccia del 2012)
P000 - ESAMI DI STATO CONCLUSIVI DEI CORSI DI STUDIO DI ISTRUZIONE
SECONDARIA SUPERIORE
PROVA DI ITALIANO
(per tutti gli indirizzi: di ordinamento e sperimentali)
Svolgi la prova, scegliendo una delle quattro tipologie qui proposte.
TIPOLOGIA A - ANALISI DEL TESTO
Eugenio Montale, Ammazzare il tempo (da Auto da fé. Cronache in due tempi, Il Saggiatore, Milano
1966)
Il problema più grave del nostro tempo non è tra quelli che si vedono denunziati a caratteri di scatola nelle
prime pagine dei giornali; e non ha nulla in comune, per esempio, col futuro status di Berlino o con
l’eventualità di una guerra atomica distruggitrice di una metà del mondo. Problemi simili sono d’ordine
storico e prima o poi giungono a una soluzione, sia pure con risultati spaventosi. Nessuna guerra impedirà
all’umanità futura di vantare ulteriori magnifiche sorti nel quadro di una sempre più perfetta ed ecumenica
civiltà industriale. Un mondo semidistrutto, che risorgesse domani dalle ceneri, in pochi decenni
assumerebbe un volto non troppo diverso dal nostro mondo d’oggi. Anzi, oggi è lo spirito di
conservazione che rallenta il progresso. Qualora non ci fosse più nulla da conservare il progresso tecnico
si farebbe molto più veloce. Anche l’uccisione su larga scala di uomini e di cose può rappresentare, a
lunga scadenza, un buon investimento del capitale umano. Fin qui si resta nella storia. Ma c’è
un’uccisione, quella del tempo, che non sembra possa dare frutto. Ammazzare il tempo è il problema
sempre più preoccupante che si presenta all’uomo d’oggi e di domani. Non penso all’automazione, che
ridurrà sempre più le ore dedicate al lavoro. Può darsi che quando la settimana lavorativa sarà scesa da
cinque a quattro o a tre si finisca per dare il bando alle macchine attualmente impiegate per sostituire
l’uomo. Può darsi che allora si inventino nuovi tipi di lavoro inutile per non lasciare sul lastrico milioni o
miliardi di disoccupati; ma si tratterà pur sempre di un lavoro che lascerà un ampio margine di ore libere,
di ore in cui non si potrà eludere lo spettro del tempo.
Perché si lavora? Certo per produrre cose e servizi utili alla società umana, ma anche, e soprattutto, per
accrescere i bisogni dell’uomo, cioè per ridurre al minimo le ore in cui è più facile che si presenti a noi
questo odiato fantasma del tempo. Accrescendo i bisogni inutili, si tiene l’uomo occupato anche quando
egli suppone di essere libero. “Passare il tempo” dinanzi al video o assistendo a una partita di calcio non è
veramente un ozio, è uno svago, ossia un modo di divagare dal pericoloso mostro, di allontanarsene.
Ammazzare il tempo non si può senza riempirlo di occupazioni che colmino quel vuoto. E poiché pochi
sono gli uomini capaci di guardare con fermo ciglio in quel vuoto, ecco la necessità sociale di fare
qualcosa, anche se questo qualcosa serve appena ad anestetizzare la vaga apprensione che quel vuoto si
ripresenti in noi.
Eugenio Montale (Genova, 1896 - Milano, 1981) è noto soprattutto come poeta. Merita però di essere
ricordato anche come prosatore. Lo stesso Montale raccolse in Farfalla di Dinard (Prima ed. 1956) e Auto
da fé (Prima ed. 1966) scritti in prosa apparsi in precedenza su giornali e riviste. Il brano che si propone è
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Simone Simoni
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tratto da un testo pubblicato originariamente nel “Corriere della Sera” del 7 novembre 1961.
1. Comprensione del testo
Riassumi tesi e argomenti principali del testo.
2. Analisi del testo
2.1 Quali sono i problemi risolvibili secondo Montale?
2.2 Spiega il significato che Montale attribuisce all’espressione “ammazzare il tempo”.
2.3 Perché si accrescono i “bisogni inutili” e si inventeranno “nuovi tipi di lavoro inutile”?
2.4 Noti nel testo la presenza dell’ironia? Argomenta la tua risposta.
2.5 Esponi le tue osservazioni in un commento personale di sufficiente ampiezza.
3. Interpretazione complessiva ed approfondimenti
Sulla base dell’analisi condotta, ricerca la “visione del mondo” espressa nel testo e approfondisci la
ricerca con opportuni collegamenti ad altri Autori. Alternativamente, soffermati sul grado di
attualità / inattualità dei ragionamenti di Montale sul lavoro e sul tempo.
TIPOLOGIA B - REDAZIONE DI UN “SAGGIO BREVE” O DI UN “ARTICOLO DI GIORNALE”
(puoi scegliere uno degli argomenti relativi ai quattro ambiti proposti)
CONSEGNE
Sviluppa l’argomento scelto o in forma di «saggio breve» o di «articolo di giornale», utilizzando, in tutto o
in parte, e nei modi che ritieni opportuni, i documenti e i dati forniti.
Se scegli la forma del «saggio breve» argomenta la tua trattazione, anche con opportuni riferimenti alle tue
conoscenze ed esperienze di studio.
Premetti al saggio un titolo coerente e, se vuoi, suddividilo in paragrafi.
Se scegli la forma dell’«articolo di giornale», indica il titolo dell’articolo e il tipo di giornale sul quale
pensi che l’articolo debba essere pubblicato.
Per entrambe le forme di scrittura non superare cinque colonne di metà di foglio protocollo.
1. AMBITO ARTISTICO - LETTERARIO
ARGOMENTO: Il labirinto.
DOCUMENTI
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Simone Simoni
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«[…] Correndo, usciro in un gran prato, e quello / avea nel mezzo un grande e ricco ostello. // Di vari
marmi con suttil lavoro / edificato era il palazzo altiero. / Corse dentro alla porta messa d’oro / con la
donzella in braccio il cavalliero. /
Dopo non molto giunse Brigliadoro, / che porta Orlando disdegnoso e fiero. / Orlando, come è dentro, gli
occhi gira; / né più il guerrier, né la donzella mira. // Subito smonta, e fulminando passa / dove più dentro
il bel tetto s’alloggia: / corre diqua, corre di là, né lassa / che non vegga ogni camera, ogni loggia. / Poi
che i segreti d’ogni stanza bassa / ha cerco invan, su per le scale poggia; / e non men perde anco a cercar
di sopra, / che perdessi di sotto, il tempo e l’opra. // D’oro e di seta i letti ornati vede: / nulla de muri appar
né de pareti; / che quelle, e il suolo ove si mette il piede, / son da cortine ascose e da tapeti. / Di su di giù
va il conte Orlando e riede, / né per questo può far gli occhi mai lieti / che riveggiano Angelica, o
quel ladro / che n’ha portato il bel viso leggiadro. // E mentre or quinci or quindi invano il passo / movea,
pien di travaglio e di pensieri, / Ferraù, Brandimarte e il re Gradasso, / re Sacripante ed altri cavallieri / vi
ritrovò ch’andavano alto e basso, / né men facean di lui vani sentieri; / e si ramaricavan del malvagio /
invisibil signor di quel palagio. // Tutti cercando il van, tutti gli dànno / colpa di furto alcun che lor
fatt’abbia: / del destrier che gli ha tolto, altri è in affanno; / ch’abbia perduta altri la donna, arrabbia; / altri
d’altro l’accusa: e così stanno, / che non si san partir di quella gabbia; / e vi son molti, a questo inganno
presi, / stati le settimane intiere e i mesi.»
Ludovico ARIOSTO, Orlando furioso, ed. 1532, Canto dodicesimo, Ottave 7-12
«Avevo percorso un labirinto, ma la nitida Città degl’Immortali m’impaurì e ripugnò. Un labirinto è un
edificio costruito per confondere gli uomini; la sua architettura, ricca di simmetrie, è subordinata a tale
fine. Nel palazzo che imperfettamente esplorai, l’architettura mancava di ogni fine. Abbondavano il
corridoio senza sbocco, l’alta finestra irraggiungibile, la vistosa porta che s’apriva su una cella o su un
pozzo, le incredibili scale rovesciate, coi gradini e la balaustra all’ingiù. Altre aereamente aderenti al
fianco d’un muro monumentale, morivano senza giungere ad alcun luogo, dopo due o tre giri, nelle
tenebre superiori delle cupole. Ignoro se tutti gli esempi che ho enumerati siano letterali; so che per molti
anni infestarono i miei incubi; non posso sapere ormai se un certoparticolare è una trascrizione della realtà
o delle forme che turbarono le mie notti.»
Jorge Luis BORGES, L’immortale, in “L’Aleph”, Feltrinelli, Milano 1959 (ed. orig. “El Aleph”, 1949)
«La gente che s’incontra, se gli chiedi: – Per Pentesilea? – fanno un gesto intorno che non sai se voglia
dire: “Qui”,
oppure: “Più in là”, o: “Tutt’in giro”, o ancora: “Dalla parte opposta”.
– La città, – insisti a chiedere.
– Noi veniamo qui a lavorare tutte le mattine, – ti rispondono alcuni, e altri: – Noi torniamo qui a dormire.
– Ma la città dove si vive? – chiedi.
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– Dev’essere, – dicono, – per lí, - e alcuni levano il braccio obliquamente verso una concrezione di
poliedri opachi,
all’orizzonte, mentre altri indicano alle tue spalle lo spettro d’altre cuspidi.
– Allora l’ho oltrepassata senza accorgermene?
– No, prova a andare ancora avanti.
Così prosegui, passando da una periferia all’altra, e viene l’ora di partire da Pentesilea. Chiedi la strada
per uscire dalla
città; ripercorri la sfilza dei sobborghi sparpagliati come un pigmento lattiginoso; viene notte; s’illuminano
le finestre ora più rade ora più dense.
Se nascosta in qualche sacca o ruga di questo slabbrato circondario esista una Pentesilea riconoscibile e
ricordabile da chi c’è stato, oppure se Pentesilea è solo periferia di se stessa e ha il suo centro in ogni
luogo, hai rinunciato a capirlo. La domanda che adesso comincia a rodere nella tua testa è più angosciosa:
fuori da Pentesilea esiste un fuori? O per quanto ti allontani dalla città non fai che passare da un limbo
all’altro e non arrivi a uscirne?»
Italo CALVINO, Le città invisibili, Einaudi, Torino 1972
«“Ragioniamo,” disse Guglielmo, “Cinque stanze quadrangolari o vagamente trapezoidali, con una
finestra ciascuna, che girano intorno a una stanza eptagonale senza finestre a cui sale la scala. Mi pare
elementare. Siamo nel torrione orientale, ogni torrione dall’esterno presenta cinque finestre e cinque lati.
Il conto torna. La stanza vuota è proprioquella che guarda a oriente, nella stessa direzione del coro della
chiesa, la luce del sole all’alba illumina l’altare, il che mi sembra giusto e pio. L’unica idea astuta mi pare
quella delle lastre di alabastro. Di giorno filtrano una bella luce, di notte non lasciano trasparire neppure i
raggi lunari. Non è poi un gran labirinto. Ora vediamo dove portano le altre due
porte della stanza eptagonale. Credo che ci orienteremo facilmente.” Il mio maestro si sbagliava e i
costruttori della biblioteca erano stati più abili di quanto credessimo. Non so bene spiegare cosa avvenne,
ma come abbandonammo il torrione, l’ordine delle stanze si fece più confuso. Alcune avevano due, altre
tre porte. Tutte avevano una finestra, anche quelle che imboccavamo partendo da una stanza con finestra e
pensando di andare verso l’interno dell’Edificio.
Ciascuna aveva sempre lo stesso tipo di armadi e di tavoli, i volumi in bell’ordine ammassati sembravano
tutti uguali e non ci aiutavano certo a riconoscere il luogo con un colpo d’occhio.»
Umberto ECO, Il nome della rosa, Prima ed. riveduta e corretta, Bompiani, Milano 2012 (Prima ed. 1980)
2. AMBITO SOCIO - ECONOMICO
ARGOMENTO: I giovani e la crisi.
DOCUMENTI
«La crisi dell’economia ha lasciato per strada, negli ultimi tre anni, più di un milione di giovani lavoratori
di età compresa tra i 15 ed i 34 anni. E sono stati soprattutto loro a pagare il conto della turbolenza
economica e finanziaria che da anni investe l’Europa e l’Italia, fiaccandone la crescita. Tra il 2008 ed il
2011, infatti, l’occupazione complessiva in Italia è scesa di 438 mila unità, il che significa che senza il
crollo dell’occupazione giovanile ci sarebbe stata addirittura una crescita dei posti di lavoro. Tra il 2008 e
il 2011, secondo i dati dell’Istat sull’occupazione media, i lavoratori di età compresa tra i 15 e i 34 anni
sono passati da 7 milioni e 110 mila a 6 milioni e 56 mila. La diminuzione dei giovani occupati, pari a 1
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milione 54 mila unità, ha riguardato sia gli uomini che le donne, più o meno nella stessa proporzione
(meno 622 mila posti di lavoro tra gli uomini, meno 432 mila tra le giovani donne), ed in modo più
intenso il Nord ed il Sud del Paese che non il Centro.»
Mario SENSINI, Crolla l’occupazione tra i 15 e i 35 anni, “Corriere della Sera” - 8/04/2012
«Giovani al centro della crisi. In Italia l’11,2% dei giovani di 15-24 anni, e addirittura il 16,7% di quelli
tra 25 e 29 anni, non è interessato né a lavorare né a studiare, mentre la media europea è pari
rispettivamente al 3,4% e all’8,5%. Di contro, da noi risulta decisamente più bassa la percentuale di quanti
lavorano: il 20,5% tra i 15-24enni (la media Ue è del 34,1%) e il 58,8% tra i 25-29enni (la media Ue è del
72,2%). A ciò si aggiunga che tra le nuove generazioni sta progressivamente perdendo appeal una delle
figure centrali del nostro tessuto economico, quella dell’imprenditore. Solo il 32,5% dei giovani di 15-35
anni dichiara di voler mettere su un’attività in proprio, meno che in Spagna (56,3%), Francia (48,4%),
Regno Unito (46,5%) e Germania (35,2%). La mobilità che non c’è, questione di cultura e non di regole. I
giovani sono oggi i lavoratori su cui grava di più il costo della mobilità in uscita. Nel 2010, su 100
licenziamenti che hanno determinato una condizione di inoccupazione, 38 hanno riguardato giovani con
meno di 35 anni e 30 soggetti con 35-44 anni. Solo in 32 casi si è trattato di persone con 45 anni o più.
L’Italia presenta un tasso di anzianità aziendale ben superiore a quello dei principali Paesi europei. Lavora
nella stessa azienda da più di dieci anni il 50,7% dei lavoratori italiani, il 44,6% dei tedeschi, il 43,3% dei
francesi, il 34,5% degli spagnoli e il 32,3% degli inglesi. Tuttavia, solo il 23,4% dei giovani risulta
disponibile a trasferirsi in altre regioni o all’estero per trovare lavoro.»
45° RAPPORTO CENSIS, Lavoro, professionalità, rappresentanze, Comunicato stampa 2/12/2011
«Il lavoro che si riesce a ottenere con un titolo di studio elevato non sempre corrisponde al percorso
formativo intrapreso. La coerenza tra il titolo posseduto e quello richiesto per lavorare è, seppur in lieve
misura, più elevata tra i laureati in corsi lunghi piuttosto che tra quanti hanno concluso corsi di durata
triennale. Infatti, i laureati in corsi lunghi dichiarano di svolgere un lavoro per il quale era richiesto il
titolo posseduto nel 69% dei casi mentre tra i laureati triennali tale percentuale scende al 65,8%. D’altra
parte a valutare la formazione universitaria effettivamente necessaria all’attività lavorativa svolta è circa il
69% dei laureati sia dei corsi lunghi sia di quelli triennali. Una completa coerenza tra titolo
posseduto e lavoro svolto – la laurea, cioè, come requisito di accesso ed effettiva utilizzazione delle
competenze acquisite per lo svolgimento dell’attività lavorativa – è dichiarata solo dal 58,1% dei laureati
nei corsi lunghi e dal 56,1% dei laureati triennali. All’opposto, affermano di essere inquadrati in posizioni
che non richiedono la laurea sotto il profilo né formale, né sostanziale il 20% dei laureati in corsi lunghi e
il 21,4% di quelli triennali.»
ISTAT – Università e lavoro: orientarsi con la statistica http://www.istat.it/it/files/2011/03/seconda_parte.pdf
«Che storia, e che vita incredibile, quella di Steve Jobs. […] Mollò gli studi pagati dai genitori adottivi al
college di Portland, in Oregon, dopo pochissimi mesi di frequenza. Se ne partì per un viaggio in India,
tornò, e si mise a frequentare soltanto le lezioni che gli interessavano. Ovvero, pensate un po’, i corsi di
calligrafia. […] Era fuori dagli standard in ogni dettaglio, dalla scelta di presentare personalmente i suoi
prodotti da palchi teatrali, al look ultra minimal, con i suoi jeans e i suoi girocollo neri alla Jean Paul
Sartre. “Il vostro tempo è limitato - disse l’inventore dell’iPod, l’iPhone e l’iPad agli studenti di Stanford
nel 2005 -. Non buttatelo vivendo la vita di qualcun altro. Non lasciatevi intrappolare dai dogmi, che vuol
dire vivere con i risultati dei pensieri degli altri. E non lasciate che il rumore delle opinioni degli altri
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affoghi la vostra voce interiore. Abbiate il coraggio di seguire il vostro cuore e la
vostra intuizione. In qualche modo loro sanno già cosa voi volete davvero diventare. Tutto il resto è
secondario”. »
Giovanna FAVRO, Steve Jobs, un folle geniale, “La Stampa” - 6/10/2011
3. AMBITO STORICO - POLITICO
ARGOMENTO: Bene individuale e bene comune.
DOCUMENTI
«Ora, le leggi devono essere giuste sia in rapporto al fine, essendo ordinate al bene comune, sia in
rapportoall’autore, non eccedendo il potere di chi le emana, sia in rapporto al loro tenore, imponendo ai
sudditi dei pesi in ordine al bene comune secondo una proporzione di uguaglianza. Essendo infatti l’uomo
parte della società, tutto ciò che ciascuno possiede appartiene alla società: così come una parte in quanto
tale appartiene al tutto. Per cui anche la natura sacrifica la parte per salvare il tutto. E così le leggi che
ripartiscono gli oneri proporzionalmente sono giuste, obbligano in coscienza e sono leggi legittime.»
S. TOMMASO D’AQUINO (1225-1274), La somma teologica, Edizioni Studio Domenicano, Bologna
1996
«Da quanto precede consegue che la volontà generale è sempre retta e tende sempre all’utilità pubblica:
ma non ne consegue che le deliberazioni del popolo abbiano sempre la stessa rettitudine. Si vuol sempre il
proprio bene, ma non sempre lo si vede: non si corrompe mai il popolo, ma spesso lo si inganna, ed allora
soltanto egli sembra volere ciò che è male. V’è spesso gran differenza fra la volontà di tutti e la volontà
generale: questa non guarda che all’interesse comune, l’altra guarda all’interesse privato e non è che una
somma di volontà particolari […]. Ma quando si crean fazioni, associazioni parziali a spese della grande,
la volontà di ciascuna di queste associazioni diventa generale rispetto ai suoi membri, e particolare rispetto
allo Stato: si può dire allora che non ci sono più tanti votanti quantiuomini; ma solo quante associazioni.
Le differenze diventano meno numerose, danno un risultato meno generale. […]
Importa dunque, per aver veramente l’espressione della volontà generale, che non vi siano società parziali
nello Stato, e che ogni cittadino non pensi che colla sua testa. […] Finché parecchi uomini riuniti si
considerano come un solo corpo, non hanno che una sola volontà, che si riferisce alla comune
conservazione e al benessere generale. Allora tutte le forze motrici dello Stato sono vigorose e semplici, le
sue massime chiare e luminose; non vi sono interessi imbrogliati, contraddittori; il bene comune si mostra
da per tutto con evidenza, e non richiede che buon senso per essere scorto. La pace, l’unione,
l’uguaglianza sono nemiche delle sottigliezze politiche.»
Jean-Jacques ROUSSEAU, Del contratto sociale o principi del diritto politico, 1762, in Opere, Sansoni,
Firenze 1972
«Vi sono certamente due tipi di uomini: coloro che pensano a sé soli e quindi restringono i propositi
d’avvenire
alla propria vita od al più a quella della compagna della vita loro. […] Accanto agli uomini, i quali
concepiscono la
vita come godimento individuale, vi sono altri uomini, fortunatamente i più, i quali, mossi da sentimenti
diversi,
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hanno l’istinto della costruzione. [...] Il padre non risparmia per sé; ma spera di creare qualcosa che
assicuri nell’avvenire la vita della famiglia. Non sempre l’effetto risponde alla speranza, ché i figli amano
talvolta consumare quel che il padre ha cumulato [...]. Se mancano i figli, l’uomo dotato dell’istinto della
perpetuità, costruisce perché un demone lo urge a gettare le fondamenta di qualcosa.»
Luigi EINAUDI, Lezioni di politica sociale, Einaudi, Torino 1949
«La prima [acquisizione] è il superamento del tabù costituito dalla parola “profitto”, in pratica citata solo
nella prima delle undici regole di sintesi, senza nessuna ulteriore sottolineatura di una sua importanza
(tecnica, morale, religiosa) che ha occupato decenni di discussione. La seconda è il coraggio con cui si
affronta la necessità di definire con semplicità il contenuto del termine “bene comune”. Mi è sembrata
decisiva, al riguardo, l’importanza attribuita ai “benefici immateriali che danno all’uomo un appagamento
spirituale, come i sentimenti, la famiglia, l’amicizia e la pace”. Ciò rappresenta una innovazione che
supera sia le antiche mura materialistiche del bene comune sia le più recenti tendenze a valorizzare la sua
dimensione istituzionale, nazionale e anche internazionale.
E la terza decisiva acquisizione è quella relativa alla “centralità dell’uomo come cuore pulsante del bene
comune”, una acquisizione almeno per me importante ed inattesa, perché richiama il fatto che noi non
dobbiamo sentirci soggetti di domanda di un bene comune, che altri devono costruire, ma dobbiamo
sentirci “motore primario nella organizzazione e valorizzazione del bene comune, così come Nostro
Signore è il motore del creato”.»
Giuseppe DE RITA, Presentazione di Le undici regole del Bene Comune, Marketing Sociale, 2010
4. AMBITO TECNICO - SCIENTIFICO
ARGOMENTO: Le responsabilità della scienza e della tecnologia.
DOCUMENTI
«Agisci in modo che le conseguenze della tua azione siano compatibili con la permanenza di un’autentica
vita umana sulla terra.»
Hans JONAS, Il principio responsabilità. Un’etica per la civiltà tecnologica, Einaudi, Torino 1990 (ed.
originale 1979)
«Mi piacerebbe (e non mi pare impossibile né assurdo) che in tutte le facoltà scientifiche si insistesse a
oltranza su un punto: ciò che farai quando eserciterai la professione può essere utile per il genere umano, o
neutro, o nocivo. Non innamorarti di problemi sospetti. Nei limiti che ti saranno concessi, cerca di
conoscere il fine a cui il tuo lavoro è diretto. Lo sappiamo, il mondo non è fatto solo di bianco e di nero e
la tua decisione può essere probabilistica e difficile: ma accetterai di studiare un nuovo medicamento,
rifiuterai di formulare un gas nervino. Che tu sia o non sia un credente, che tu sia o no un “patriota”, se ti è
concessa una scelta non lasciarti sedurre dall’interesse materiale e intellettuale, ma scegli entro il campo
che può rendere meno doloroso e meno pericoloso l’itinerario dei tuoi compagni e dei tuoi posteri. Non
nasconderti dietro l’ipocrisia della scienza neutrale: sei abbastanza dotto da saper valutare se dall’uovo
che stai covando sguscerà una colomba o un cobra o una chimera o magari nulla.»
Primo LEVI, Covare il cobra, 11 settembre 1986, in Opere II, Einaudi, Torino 1997
«È storia ormai a tutti nota che Fermi e i suoi collaboratori ottennero senza accorgersene la fissione (allora
scissione) del nucleo di uranio nel 1934. Ne ebbe il sospetto Ida Noddack: ma né Fermi né altri fisici
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presero sul serio le sue affermazioni se non quattro anni dopo, alla fine del 1938. Poteva benissimo averle
prese sul serio Ettore Majorana, aver visto quello che i fisici dell’Istituto romano non riuscivano a vedere.
E tanto più che Segrè parla di «cecità». La ragione della nostra cecità non è chiara nemmeno oggi, dice.
Ed è forse disposto a considerarla come provvidenziale, se quella loro cecità impedì a Hitler e Mussolini
di avere l’atomica. Non altrettanto – ed è sempre così per le cose provvidenziali – sarebbero stati disposti
a considerarla gli abitanti di Hiroshima e di Nagasaki.»
Leonardo SCIASCIA, La scomparsa di Majorana, Einaudi, Torino 1975
«La scienza può aiutarci a costruire un futuro desiderabile. Anzi, le conoscenze scientifiche sono mattoni
indispensabili per erigere questo edificio. Ma […] è d’obbligo sciogliere il nodo decisivo del valore da
dare alla conoscenza. Il valore che sembra prevalere oggi è quello, pragmatico, che alla conoscenza
riconosce il mercato. Un valore utilitaristico: dobbiamo cercare di conoscere quello che ci può tornare
immediatamente ed economicamente utile. […] Ma, se vogliamo costruire un futuro desiderabile, anche
nel campo della scienza applicata il riconoscimento del valore della conoscenza non può essere delegato al
mercato. Lo ha dimostrato la recente vertenza tra le grandi multinazionali e il governo del Sud Africa sui
farmaci anti-Aids […]. Il mercato non è in grado di distribuire gli “utili della conoscenza” all’80% della
popolazione mondiale. Per costruire il futuro coi mattoni della scienza occorre dunque (ri)associare al
valore di mercato della conoscenza altri valori: i valori dello sviluppo umano.»
Pietro GRECO, Sua maestà la tecnologia. Chi ha paura della scienza?, “l’Unità”, 7 luglio 2001
«La ricerca dovrebbe essere libera, non dovrebbe essere guidata da nessuno. In fondo se ci si pensa bene,
da che essa esiste è frutto dell’istanza del singolo piuttosto che risultato collettivo. Dovrebbe essere libera
da vincoli religiosi e soggiogata a un unico precetto: progredire nelle sue applicazioni in funzione del
benessere degli esseri viventi, uomini e animali. Ecco questa credo sia la regola e l’etica dello scienziato:
la ricerca scientifica deve accrescere nel mondo la proporzione del bene. Le applicazioni della scienza
devono portare progresso e non regresso, vantaggio e non svantaggio. Certo è anche vero che la ricerca va
per tentativi e di conseguenza non ci si può subito rendere conto dell’eventuale portata negativa; in tal
caso bisognerebbe saper rinunciare.»
Margherita HACK intervistata da Alessandra Carletti, Roma Tre News, n. 3/2007
TIPOLOGIA C - TEMA DI ORDINE STORICO
«Il sottosegretario Josef Bühler, l’uomo più potente in Polonia dopo il governatore generale, si sgomentò
all’idea che si evacuassero ebrei da occidente verso oriente, poiché ciò avrebbe significato un aumento del
numero di ebrei in Polonia, e propose quindi che questi trasferimenti fossero rinviati e che “la soluzione
finale iniziasse dal Governatorato generale, dove non esistevano problemi di trasporto.” I funzionari del
ministero degli esteri presentarono un memoriale, preparato con ogni cura, in cui erano espressi “i desideri
e le idee” del loro dicastero in merito alla “soluzione totale della questione ebraica in Europa,” ma
nessuno dette gran peso a quel documento.
La cosa più importante, come giustamente osservò Eichmann, era che i rappresentanti dei vari servizi
civili non si limitavano ad esprimere pareri, ma avanzavano proposte concrete. La seduta non durò più di
un’ora, un’ora e mezzo, dopo di che ci fu un brindisi e tutti andarono a cena – “una festicciola in famiglia”
per favorire i necessari contatti personali. Per Eichmann, che non si era mai trovato in mezzo a tanti
“grandi personaggi,” fu un avvenimento memorabile; egli era di gran lunga inferiore, sia come grado che
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come posizione sociale, a tutti i presenti. Aveva spedito gli inviti e aveva preparato alcune statistiche
(piene di incredibili errori) per il discorso introduttivo di Heydrich – bisognava uccidere undici milioni di
ebrei, che non era cosa da poco – e fu lui a stilare i verbali. In pratica funse da segretario, ed è per questo
che, quando i grandi se ne furono andati, gli fu concesso di sedere accanto al caminetto in compagnia del
suo capo Müller e di Heydrich, “e fu la prima volta che vidi Heydrich fumare e bere.” Non parlarono di
“affari”, ma si godettero “un po’ di riposo” dopo tanto lavoro,
soddisfattissimi e – soprattutto Heydrich – molto su di tono» (Hannah ARENDT, La banalità del male.
Eichmann a Gerusalemme, Feltrinelli, Milano 1964, dal Capitolo settimo: La conferenza di Wannsee,
ovvero Ponzio Pilato).
Il candidato, prendendo spunto dal testo di Hannah Arendt, si soffermi sullo sterminio degli ebrei
pianificato e realizzato dai nazisti durante la seconda guerra mondiale.
TIPOLOGIA D - TEMA DI ORDINE GENERALE
«Avevo vent’anni. Non permetterò a nessuno di dire che questa è la più bella età della vita» (Paul Nizan,
Aden Arabia, 1931).
Il candidato rifletta sulla dichiarazione di Nizan e discuta problemi, sfide e sogni delle nuove generazioni.
___________________________
Durata massima della prova: 6 ore.
È consentito soltanto l’uso del dizionario italiano.
Non è consentito lasciare l’Istituto prima che siano trascorse 3 ore dalla dettatura del tema.
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Simulazione terza prova
1-Educazione Fisica
2-Storia
3-Inglese
4-Matematica
5-Sistemi
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3° PROVA EDUCAZIONE FISICA CLASSE 5 ______________
candidato______________________________________________
- In quali sport di squadra i cambi dei giocatori sono liberi?
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- I globuli rossi e i globuli bianchi che funzione svolgono nel sangue?
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- Nel pronto soccorso qual è la posizione di sicurezza?
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_____________________________________________________________
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Storia
Nome.................................................................
Rispondi alle seguenti domande in un massimo di 10 righe.
1 . Definisci i caratteri salienti della società di massa, mettendo particolarmente in evidenza la nascita dei
partiti di massa.
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2 . Traccia gli aspetti più importanti della politica interna ed estera di Giolitti.
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3 . Spiega le motivazioni che hanno favorito il crearsi delle alleanze alla vigilia del primo conflitto
mondiale.
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IPSIA "SIMONE SIMONI"
SIMULAZIONE 3 PROVA
V TIEL
: INGLESE
CANDIDATO: ....................................................................... DATA: ...........................
1) Why are transistors so important in modern electronics?
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2)What are the principal functions of a transistor? Describe them.
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3) What is the most common type of field-effect transistor in use today? Describe the
principal characteristics of it.
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IMULAZIONE TERZA PROVA MATEMATICA
Classe V TIEL
Maggio 2014
ESERCIZIO 1
Dopo aver illustrato quale condizione deve sussistere per l'esistenza di un asintoto verticale, trova gli
asintoti della seguente funzione:
x 2 + 3x + 1
f ( x) =
2 x2 − 8 .
ESERCIZIO 2
Spiega che relazione c'è fra la crescenza e decrescenza di una funzione e la sua derivata. Trova poi i punti
di max e min relativi della seguente funzione:
f ( x ) = x3 − 3x
.
ESERCIZIO 3
2
Calcola l'area della regione di piano compresa fra l'asse x e la parabola y = 6 x − 4 x − 2 .
BUON LAVORO!
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IPSIA “S.SIMONI” - SIMULAZIONE 3a PROVA del 20/5/2014 - Disciplina: SISTEMI – Classe: 5a
TIEL
Nome: __________________________
Cognome: ___________________________
1) Calcolare l'antitrasformata secondo Laplace della seguente funzione:
L− 1
{
}
28
s 3⋅s 7 
2) Disegnare il diagramma di Bode (in modulo) della seguente funzione di trasferimento (per i
calcoli
ed il grafico utilizzare la facciata posteriore del foglio):
F s =
225⋅0.5⋅s  1 
0.05⋅s 1 ⋅0.001⋅s 1 ⋅0.0001⋅s 1 
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3) Analizzare la stabilità del sistema ad anello chiuso relativo al precedente esercizio 2) ed
eventualmente, se necessario, disegnare il diagramma della fase e ricavare
graficamente i valori del
margine di fase Mφ e del margine di ampiezza Ma.
GRIGLIE DI CORREZIONE
Griglia correzione 1 prova
Griglia correzione 2 prova
Griglia correzione 3 prova
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NOME
Griglia per la valutazione della Prima Prova Scritta
Indicatori
Livello della
valutazione
Trattazione specifica degli argomenti richiesti
Insufficiente
2
Mediocre
3
[Tipologia B: i documenti sono stati rielaborati e
interpretati]
Sufficiente
Capacità di organizzare il testo
4
Discreto
5
Buono/Ottimo
6
Insufficiente
1
Mediocre
2.5
Sufficiente
3
Discreto
Padronanza della lingua
Punteggio
Voto
livello
indicatore
3.5
Buono/Ottimo
4
Insufficiente
1
Mediocre
2.5
Sufficiente
3
Discreto
3.5
Buono/Ottimo
4
Capacità di elaborazione critica, originalità, Presente
creatività.
Non presente
1
0
GRIGLIA DI VALUTAZIONE DELLA 2a PROVA SCRITTA
Elettrotecnica Elettronica ed applicazioni
(valutazione in quindicesimi )
Indicatori
Punteggio
massimo
attribuibile
Livelli di valore
Punteggio Punteggio
Punteggio
proposto
attribuito
corrispondente
all’indicato all’indicatore
ai diversi livelli
re
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Padronanza della
Materia
1
(concetti base)
2
Conoscenza
specifica degli
argomenti
richiesti
6 punti
Grav. Insuf/nte
Insufficiente
Sufficiente
Discreto
Buono/Ottimo
2
3
4
5
6
3 punti
Grav. Insuf/nte
Insufficiente
Sufficiente
Discreto
Buono/Ottimo
1
1,5
2
2,5
3
Grav. Insuf/nte
Insufficiente
Sufficiente
Discreto
Buono/Ottimo
Grav. Insuf/nte
Insufficiente
Sufficiente
Discreto
Buono/Ottimo
1
2
3
3.5
4
0
0.5
1
1.5
2
Capacità di
organizzazione e
3 precisione negli
4 punti
elaborati
4
Capacità di
elaborazione
critica,
originalità e/o
creatività
2 punti
Totale punti proposti: …… , ……
..... , ..…
..... , ..…
..... , ..…
..... , ..…
..... , ..…
..... , ..…
..... , ..…
..... , ..…
Punteggio attribuito: …… , ……
Il punteggio attribuito di punti ….… , …….. è scaturito dalla somma dei punteggi parziali ottenuti alle
voci contrassegnate dalla commissione nella griglia di valutazione; in presenza di numeri decimali il
punteggio viene approssimato in eccesso all’unità superiore.
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GRIGLIA DI VALUTAZIONE DELLA 3a PROVA SCRITTA
Si precisa che la tipologia della terza prova somministrata agli studenti nel corso dell’anno
scolastico, era di tipo B pertanto, coinvolgendo 5 discipline, prevedeva per ogni disciplina :
⇒ 3 domande di tipo B (B1,B2,B3)
e ogni disciplina aveva a disposizione tre/15 punti così attribuiti :
Per ogni quesito un punto secondo la tabella seguente
INDICATORI
PUNTEGGIO
MASSIMO
Padronanza della materia(concetti base)
0,5
Conoscenza specifica degli argomenti richiesti
0,25
Capacità di elaborazione critica e\o originalità
0,25
Totale punteggio proposto: ….. , .......
PUNTEGGIO
PROPOSTO
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Attività ex-terza area e varie extrascolastiche
Nel periodo estivo tra il quarto ed il quinto anno gli studenti hanno svolto stage aziendali. Nel
corso del quinto
anno hanno svolto diverse visite aziendali e partecipato a diversi
progetti/concorsi.
In particolare la classe ha partecipato con ben 2 progetti distinti al concorso nazionale
“Olimpiadi dell'automazione 2014”, frutto del protocollo d'intesa MIUR – SIEMENS Italia,
rivolto agli studenti delle classi terminali delle scuole secondarie di secondo grado su tutto il
territorio nazionale (ITIS compresi). L'iniziativa prevedeva la realizzazione di progetti di
automazione sviluppati con i PLC Siemens SIMATIC S7-1200 ed il software TIA-PORTAL.
E' stato rilevante il risultato ottenuto dalla classe: uno dei due progetti presentati si è
posizionato nei primi dieci tra i partecipanti in tutta Italia. Ancora siamo in attesa del risultato
definitivo che verrà reso noto durante la premiazione nella sede Siemens di Milano.
La classe, inoltre, nella disciplina SISTEMI ha partecipato ad altri progetti extrascolastici:
il progetto “Go-Kart” in collaborazione con le classi quarte e quinte dell'ITI “F. Vecchiacchi” di
Castelnuovo G., per la realizzazione di un Go-Kart equipaggiato di motore elettrico e batterie al
litio;
il progetto “Rinnovamento computer dei laboratori scolastici”, per l'analisi ed il
ricondizionamento di 20 computer obsoleti o malfunzionanti presenti nei laboratori informatici e
multimediali della scuola (compreso il laboratorio di Sistemi).
Dal Protocollo d'intesa MIUR – SIEMENS:
“Olimpiadi dell’automazione 2014” è un concorso riservato agli Studenti del 4° e 5° anno degli
Istituti Tecnici e Professionali (nei quali siano attivi gli indirizzi Elettronica, Elettrotecnica ed Automazione,
Elettronica e Telecomunicazioni, Informatica industriale, Meccanica) di tutto il territorio nazionale con lo
scopo di far emergere la creatività e le capacità progettuali degli Studenti.
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I componenti del consiglio di classe :
D.S.
Popaiz Carlo
Presidente
Prof.
Alberto Salani
Prof.
Vinicio Vanni
Prof.
Evangelisti Giovanni
Prof.ssa
Iacopi Lorella
Prof.
Laurenzano Mosè
Coordinatore di classe
Prof.ssa
Libassi Francesca
Prof.ssa
Caterina Dati
Prof.
Proia Gerardo
Castelnuovo di Garfagnana, lì
15 maggio 2013