IS MODULO DI INDIRIZZO SOLLEVAMENTO Capire la macchina LASSIFICAZIONE DEGLI C APPARECCHI DI SOLLEVAMENTO •Argani • Gru a torre • Autogru • Gru su autocarro • Sollevatore con braccio telescopico • Carrelli elevatori (muletti) • Piattaforme di lavoro elevabili Tutte soggette a verifiche periodiche (se la portata nominale è superiore a 200 kg), eccetto i carrelli elevatori. ARGANI L’argano è una macchina che può esercitare sforzi verticali, per sollevare carichi, od orizzontali, per trascinarli. Questi sforzi sono effettuati per mezzo di un organo di trazione. ARGANI Questa attrezzatura viene preferita all’utilizzazione della gru a torre in quei cantieri interessati da una movimentazione verticale dei carichi di modesta portata ed ingombro. Tipologia a bandiera Tipologia a cavalletto con argano da applicare GRU A TORRE GME La gru a torre è un apparecchio di sollevamento azionato da un proprio motore e costituito da una torre verticale munita nella parte superiore di un braccio orientabile dotato di mezzi di sollevamento e discesa dei carichi sospesi (rif. EN 14439). GRU A TORRE GMA Gru con struttura verticale con torre e braccio pieghevoli caratterizzata da automatismi che ne consentono un rapido montaggio. La stabilità è ottenuta con una zavorra applicata alla base girevole. AUTOGRU Le autogru (o gru mobili) sono delle gru a braccio autonomo in grado di spostarsi con o senza carico senza la necessità di vie di corsa fisse e che si basa sulla gravità per la stabilità (rif. EN 13000). Esistono molte versioni di autogru, la più specifica corrisponde ad un veicolo gommato a guida singola con un grande braccio telescopico facente funzione di gru. GRU SU AUTOCARRO Gru a motore comprendente una colonna, che ruota intorno ad una base ed un gruppo bracci che è applicato alla sommità della colonna (rif. EN 12999). La gru è montata di regola su un veicolo ed è progettata per caricare e scaricare il veicolo. GRU SU AUTOCARRO SOLLEVATORE CON BRACCIO TELESCOPICO Macchina mobile gommata con carro base dotato o meno di stabilizzatori che supporta la cabina ed un braccio telescopico (anche girevole) adibita al sollevamento e trasporto dei carichi. CARRELLO ELEVATORE Il carrello elevatore (muletto) è un mezzo operativo dotato di ruote e azionato da motori elettrici (diesel, etc.) che viene usato per il sollevamento e la movimentazione di merci all’interno dei depositi di logistica o per il carico e scarico di merci dai mezzi di trasporto. PIATTAFORME DILAVORO ELEVABILI Le PLE sono costruite specificatamente per il sollevamento di persone e soddisfano pienamente i requisiti essenziali di sicurezza e salute (rif. EN 280). Possono lavorare su ruote o stabilizzatori a seconda delle caratteristiche costruttive e possono movimentarsi su strada se omologate per la circolazione stradale. IS MODULO DI INDIRIZZO SOLLEVAMENTO Capire il contesto Interferenza Valutazione dei rischi insiti nell’uso delle attrezzature (Art. 71, comma 2, lettera d, D. Lgs. 81/2008). Distanze dalle linee elettriche Se in prossimità della gru si trovano linee elettriche aeree con conduttori nudi, la distanza minima fra questi e le strutture della gru, ivi compreso il carico trasportato e gli organi di presa, non deve risultare inferiore ai valori riportati nella tabella dell’allega IX del D. Lgs 81/2008. Distanze dalle linee elettriche Un (kV) Tensione di alimentazione della linea Distanza minima consentita (m) (Art.a 83, IX). Fino 1 D. Lgs. 81/08 - Allegato 3 Da 1 a 30 3,5 Da 30 a 132 5 Più grande di 132 7 Scariche atmosferiche CEI 64-17 Azioni del vento Si ammette che il vento possa soffiare orizzontalmente da tutte le direzioni. L’azione del vento dipende essenzialmente dalla forma delle strutture e si traduce in sforzi di pressione e depressione i cui valori sono proporzionali alla pressione dinamica. Il fabbricante degli apparecchi di sollevamento indica per ogni macchina il valore massimo della velocità del vento (vento limite di servizio) oltre il quale è vietato eseguire manovre. Scala di Beaufort Azioni del vento Azioni del vento In caso di forte vento Il carico si oppone al vento e può oscillare! Superfice di stabilizzazione • La stabilità della macchina dipende dalla portata del terreno. • In base alla portata del terreno e alla pressione d’appoggio che viene a crearsi si ottiene la superficie di stabilizzazione richiesta per l’impiego della macchina. Superfice di stabilizzazione Pressione di appoggio (daN) Superficie di stabilizzazione (cm2) = Portata del terreno (daN/cm2) La pressione di appoggio si desume dalle relative tabelle in funzione dell’impiego previsto. Consultare la relativa tabella per la portata del terreno (in caso di incertezza riguardo alla portata è necessario effettuare un’analisi del suolo). Superfice di stabilizzazione TIPO DI TERRENO terreno di riporto non costipato artificialmente Sabbia di riporto assestata PORTATA (daN/cm² ) da 0,0 a 1,0 da 0,8 a 1,2 Terra vegetale battuta 1 Terra vegetale asciutta 2 Sabbia argillosa acquifera 2 Ghiaia terrosa da 2 a 5 Argilla compatta umida 3 Sabbia umida fine (compatta) 4 Ghiaia ciottoli (compatta) 4 Sabbia umida mista a ghiaia 5 Marne od argille (compatte) 8 Asfalto e bitume da 5 a 15 Terreni molto consistenti (rocce) da 12 a 20 Superfice di stabilizzazione Controllare che la superficie del piatto di appoggio sia maggiore della superficie di stabilizzazione calcolata. Se la superficie del piatto di appoggio è inferiore, bisogna aumentare la superficie di stabilizzazione ponendo una base sotto il piatto di appoggio. Piatto di appoggio Base (aumenta la superficie del piatto) Distanze da scarpate e fossi IS MODULO DI INDIRIZZO SOLLEVAMENTO Lavorare con la mccchina Accessori di sollevamento Attrezzature non collegate alle macchine che: • consentono la presa del carico; • sono disposti tra la macchina e il carico; • sono disposti sul carico; . • sono destinati a divenire parte integrante del carico. Le imbracature ed in generale tutti gli accessori sottogancio sono considerati accessori di sollevamento e devono avere un registro di controllo (2006/42/CE). Accessori di sollevamento Marcatura: marchio del fabbricante marchio CE carico massimo di utilizzazione Accessori di sollevamento Istruzioni a corredo: nome del fabbricante uso previsto coefficiente di prova statica indicazioni per il montaggio, uso e manutenzione limiti di utilizzazione Accessori di sollevamento Brache a catena (coefficiente di sicurezza non minore 4, 2006/42/CE, allegato I, punto 4.1.2.5). Gancio accorcia maglia Campanella con targhetta di identificazione che deve essere leggibile. Accessori di sollevamento • Brache sintetiche (coefficiente di sicurezza non minore 7, 2006/42/CE, allegato I, punto 4.1.2.5). Etichetta con dati di portata ed istruzioni d’uso cucita all’interno di un’asola. Accessori di sollevamento • Obbligatoria l’identificazione dei dati tecnici della fascia con l’etichetta applicata dal fabbricante. Accessori di sollevamento • Portata delle fasce in funzione del colore e della configurazione d’uso: – nastro in poliestere colorato a doppio strato; – asole rivestite in materiale sintetico ad alta resistenza contro l’abrasione; – righe che identificano la portata (ogni riga = 1 ton). Accessori di sollevamento Accessori di sollevamento I ganci devono essere provvisti di regolare chiusura meccanica di sicurezza Accessori di sollevamento Per forca di sollevamento si intende l’attrezzatura costituita da due o più bracci fissati ad un montante con un braccio superiore, essenzialmente per sollevare carichi su pallet o simili, conforme alla norma EN 13155: 2010. Accessori di sollevamento Forche per il sollevamento di pallet (EN 13155, punto 5.2.5.3): Le forche di sollevamento per materiale sfuso (per esempio mattoni, etc.) devono avere un dispositivo di presa positivo secondario (per esempio rete, gabbia). Accessori di sollevamento Forca EN 13155 Omologata con ganci supplementari per applicazione rete di protezione ganci supplementari sollevamento in quota Accessori di sollevamento • Forche per il sollevamento di pallet (EN 13155, punto 5.2.5.5): – Le forche di sollevamento per carichi unitari (per esempio carico pallettizzato avvolto in plastica - UNI EN ISO 445 : 2009) devono avere un dispositivo di ritenuta (per esempio catena, cinghia o barra) per impedire lo scivolamento del carico unitario dalle forche. Accessori di sollevamento Sistema di ritenuta del carico Accessori di sollevamento Carico unitario: carico su pallet come definito dalla EN ISO 445, avvolto in plastica (involucro termoretraibile), e unito con regge incrociate. Il carico unitario deve essere certificato dal produttore. Regge incrociate Carico avvolto in plastica (involucro termoretraibile) Pallet conforme (EN ISO 445) NB: Il carico non deve essere danneggiato Accessori di sollevamento Non reggiati e con pallet a perdere. Senza involucro e con pallet a perdere. Accessori di sollevamento Benna conica normalmente utilizzata per trasporto ed erogazione del calcestruzzo. Contenitore per materiali edili con ganci previsti dal fabbricante per il sollevamento fino alla portata massima, come evidenziato dalla dichiarazione di conformità. Accessori di sollevamento Barella per sollevamento tubi, puntelli, con certificato di conformità per movimentare il carico utilizzando i ganci applicati al telaio. Pinze a gancio per sollevare manufatti in calcestruzzo (pozzetti, anelli ecc.). Accessori di sollevamento Il bilancino è utilizzato per il sollevamento di verghe di tondo di lunghezza variabile. Accessori di sollevamento Cesta (salvataggio) per sollevamento e trasporto di persone (UNI EN 14502-1). Il sollevamento di persone è permesso soltanto con attrezzature di lavoro e accessori previsti a tal fine. (D. Lgs. 81/2008, allegato VI, paragrafo 3.1.4 ) Accessori di sollevamento A titolo eccezionale, possono essere utilizzate per il sollevamento di persone attrezzature non previste a tal fine a condizione che: - Si siano prese adeguate misure in materia di sicurezza. - Sia stato effettuato il controllo appropriato dei mezzi impiegati e la registrazione di tale controllo. - Il posto di comando della gru deve essere occupato in permanenza. - I lavoratori sollevati devono disporre di un mezzo di comunicazione sicuro. - Deve essere assicurata la loro evacuazione in caso di pericolo. (D. Lgs. 81/2008, allegato VI, paragrafo 3.1.4 ) Accessori di sollevamento Nascono molti dubbi sul reale utilizzo in sicurezza di tale attrezzatura per il sollevamento di persone. Resta da chiarire eccezionale. meglio il concetto di uso In ogni caso, deve essere scelta adeguata attrezzatura per il sollevamento di persone così come previsto dall’art. 71, comma 1, D. Lgs. 81/2008. Movimentazione dei carichi Movimentazione dei carichi Movimentazione dei carichi Movimentazione dei carichi Movimentazione dei carichi Movimentazione dei carichi Movimentazione dei carichi Movimentazione dei carichi Movimentazione dei carichi Movimentazione dei carichi Utilizzare tutti i punti di presa presenti sul carico Movimentazione dei carichi I macchinari devono essere sollevati utilizzando regolare imbracatura applicata a tutti i punti di aggancio previsti dal fabbricante. Movimentazione dei carichi Proteggere le imbracature dagli spigoli vivi Movimentazione dei carichi Catasta unica di assi (utilizzare cinghie) Movimentazione dei carichi L’imbraco deve essere stretto sul carico per impedire la fuori uscita dei travetti; le fasce rispetto all’asse dei travetti devono presentare le chiusure di serraggio su una linea diagonale (non entrambe rivolte verso lo stesso lato). Movimentazione dei carichi Fascio di ferri di armatura (utilizzare catene) Movimentazione dei carichi E’ assolutamente vietato sollevare il fascio di tondino utilizzando il filo di ferro che lo avvolge quale raccoglitore. Movimentazione dei carichi Reti di armatura (utilizzare funi, catene a 4 bracci) Movimentazione dei carichi Il fabbricante informa sull’uso corretto del proprio prodotto. L’etichetta indica il divieto d’uso dei legacci per il sollevamento. Movimentazione dei carichi Agganciare nel punto di intersezione delle maglie Eseguire l’imbraco non sulla maglia esterna della rete. Movimentazione dei carichi Barelle per puntelli (utilizzare catene a 2 bracci) Movimentazione dei carichi Barella per sollevamento puntelli priva d’indicazione della portata e quindi da sollevare in quota con l’impiego di imbracatura con catene che avvolge e sostiene il telaio. Movimentazione dei carichi Catene per l’imbracatura del telaio. Movimentazione dei carichi Tubi in calcestruzzo senza punti di presa (utilizzare morse o tenaglie) Movimentazione dei carichi Cassette porta attrezzi (utilizzare contenitori di trasporto + funi, cinghie o catene) Movimentazione dei carichi Utilizzare accessori adeguati al tipo di carico sempre in conformità alle istruzioni elencate nel libretto d’uso dell’ accessorio. Esempi di staffe per sollevamento tubi: movimentazione di tubazioni in sicurezza. consentono la Il gancio ha grande capacità ed appoggio tondo per un migliore contatto con il carico (angolo d’imbracatura a 90°). Movimentazione dei carichi Durante il sollevamento del carico l’angolo al vertice deve essere il più ridotto possibile affinché la portata della braca sia il più vicino possibile ai valori dichiarati dal fabbricante. Possibilmente non superare i 60° Verificare sempre che la portata della braca sia sufficiente a sostenere il peso del carico Movimentazione dei carichi Aumento della tensione sulle funi dell’imbraco in relazione dell’aumento dell’angolo al vertice. IS MODULO DI INDIRIZZO SOLLEVAMENTO Capire le regole Le mansioni del gruista • La gestione dell’operatività del mezzo è a carico esclusivo del gruista in ogni fase di lavoro. • Il gruista è inoltre responsabile delle modalità di aggancio e movimentazione del carico. Regole del buon gruista 1 Verificare la stabilità del mezzo, anche in funzione del tipo di terreno. 2 Conoscere la portata relazione allo sbraccio. 3 Acquisire il peso del carico o effettuare una stima approssimativa dello stesso. 4 Valutare la tipologia di carico e utilizzare il metodo operativo e di aggancio più adeguato. 5 Verificare funi, brache e ogni altro accessorio di sollevamento. 6 Valutare la capacità di carico in relazione agli angoli di imbracatura ed ai metodi di sollevamento. del mezzo, anche in Comunicazione gestuale GESTI CONVENZIONALI DA UTILIZARE INDICATI NELLA TABELLA INSERITA NELL’ ALLEGATO XXXII del D. Lgs 81/2008 Comunicazione gestuale GESTI GENERALI Comunicazione gestuale MOVIMENTI VERTICALI MOVIMENTI ORRIZZONTALI Comunicazione gestuale Comunicazione gestuale PERICOLO Manutenzione Un accurata manutenzione preventiva è la condizione indispensabile per il mantenimento dei mezzi in perfetta efficienza e quindi fattore fondamentale di sicurezza e prevenzione degli infortuni. Manutenzione D.Lgs 81/08 art. 71 Manutenzione libretto del fabbricante Periodicità degli interventi Personale con capacità specifica Aggiornamento registro di controllo Manutenzione quando ? Come da libretto d’uso Manutenzione programmata giornaliera In presenza di guasti Manutenzione straordinaria periodica La manutenzione deve essere svolta da personale competente incaricato dal datore di lavoro. Manutenzione Personale competente ? operatore Tecnico qualificato/officina autorizzata manutenzione ordinaria controllo: livelli , filtri, trafilamenti, integrità strutturale , lubrificazione stato dei pneumatici o cingoli ecc. sostituzione ; liquidi e filtri manutenzione straordinaria Sostituzioni parti meccaniche, idrauliche, o schede elettroniche taratura valvole di sicurezza, ripristino integrità strutturale, serraggio bullonerie a taratura Manutenzione regole principali per operare correttamente conoscere il manuale d’uso e manutenzione della macchina utilizzare attrezzature adeguate al compito specifico Indossare regolari ed adeguati DPI Applicare i dispositivi di sicurezza previsti dal fabbricante
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