Le applicazioni ICT nella Sanità

Allegato 5
Regione Puglia
Provincia di Lecce
Formulario per la presentazione di progetti
Avviso n. LE/03/2012
P.O. PUGLIA FSE 2007-2013
II
Asse
OCCUPABITA’
Obiettivo specifico
Attuare politiche del lavoro attive e preventive con particolare attenzione
all’integrazione dei migranti nel mercato del lavoro, all’invecchiamento attivo, al lavoro
autonomo e all’avvio di imprese
Obiettivo operativo
Sostenere la nuova imprenditorialità in particolare nei settori strategici indicati nel
Documento Strategico Regionale e della programmazione regionale a finalità
strutturale”
Categoria di spesa
68– Sostegno al lavoro autonomo e all’avvio di imprese
Tipologia di attività
“Interveti di formazione e di accompagnamentoal lavoro per la creazione o il
rafforzamento di micro e piccole imprese basate su un uso estensivo delle ICT”
Azione
Unica
CORSO
Le applicazioni ICT nella Sanità
DENOMINAZIONE:
I.S.P.A. (Istituto Superiore di Pubblica Amministrazione)
Soggetto attuatore
Sede di
svolgimento
C.S.F. Maglie Via Fratelli Piccino, 21
Riservato all’ufficio
Protocollo d’arrivo: __/___________
Codice n.
P
data _______________
O
Il funzionario
-----------------------------
1
1. SOGGETTI
1a. SOGGETTO attuatore (o soggetto capofila nel caso di RTS)
Denominazione o Ragione Sociale
1.1a I.S.P.A. (Istituto Superiore di Pubblica Amministrazione)
Natura giuridica
1.1.1a
Associazione
Sede legale
Piazza S. Oronzo, 40
1.1.2a
Cap 73100
Città LECCE
Prov. LE
Tel. 0836901858
Fax 0836901858
E-mail
[email protected]
PEC [email protected]
Rappresentante legale
Cognome e Nome De Donatis Anna Stefania
1.1.3a
Indirizzo Via S. Cesario 105
Cap 73100
Città Lecce
Prov. LE
Tel. 0836901858
Fax 0836901858
E-mail
[email protected]
Referente del progetto
Cognome e Nome Tramacere Stefania
Funzione Direttore/ Coordinatore
1.1.4a
Tel. 3456991462
Fax 0836901858
E-mail
[email protected]
2
1.2 Dati accreditamento
A) Organismo accreditato con
il previgente sistema (DGR Codice accreditamento: 309/A Prot. N. 34/3773FP
281/2004)
Macrotipologia di
accreditamento:
X
Formazione continua
Area svantaggio
Obbligo formativo
X Formazione superiore
Apprendistato
B) Organismo accreditato
secondo il vigente sistema
(DGR 195/2012 e s.m.i.)
Codice accreditamento
C)
Codice identificativo PEC attestante il completamento della
domanda secondo procedura telematica
Organismo “accreditando”
secondo il vigente sistema
(DGR 195/2012 e s.m.i.)
1.2.a Sede operativa (per enti accreditati secondo il previgente sistema)
Codice accreditamento: 309/A Prot. N. 34/3773FP
Indirizzo Via Fratelli Piccinno, 21
Cap 73024
Città Maglie
Prov. Lecce
Tel. 0836311224
Fax 0836311224
Mail [email protected]
1.2.b Unità locale (per gli Organismi accreditati o “accreditandi” secondo il
vigente sistema)
Set minimo
Complemento definitivo
Indirizzo
Cap
Città
Prov.
Tel
Fax
Mail
1.2.c Complemento temporaneo (per tutte le tipologie di Organismo)
Complemento
Laboratorio /iBBB(specificare tipologia)
temporaneo
Indirizzo
3
Cap
Città
Prov.
Tel.
Fax
Mail
1.3a
Compiti istituzionali
X Formazione professionale
Altro
Aree di attività (in particolare quelle inerenti al progetto)
I.S.P.A. opera nell'ambito del territorio regionale, in conformità agli indirizzi generali
del proprio statuto e persegue la realizzazione dei seguenti scopi:
la promozione morale, culturale e civile dei lavoratori e dei cittadini nel
quadro di
un sistema di educazione permanente;
l'orientamento e la realizzazione di iniziative ed interventi connessi alle
politiche attive del lavoro;
la valorizzazione professionale delle forze di lavoro di tutti i settori delle
attività produttive.
I.S.P.A. tende a dare a tutte le proprie attività una medesima impronta culturale e
metodologica che si traduce nell'espressione: “autonomia, partecipazione e
solidarietà attraverso la professionalità come strumento di inserimento lavorativo e
sociale”.
I.S.P.A., in coerenza con i principi ispiratori del proprio statuto,
1.4a
Persegue la formazione integrale della persona, in una prospettiva di
valorizzazione delle risorse umane per promuovere il lavoro, garantire
l'inserimento sociale delle fasce deboli, migliorare la qualità della
formazione.
Rielabora la sua proposta formativa con un'attenzione critica ai fattori del
cambiamento che interessano anche il sistema della formazione
professionale.
Valorizza il privato sociale per concorrere, attraverso una partecipazione
reale e diffusa, alla costruzione di migliori e più giuste condizioni di vita e di
lavoro.
Attiva servizi di formazione sempre più mirati alla promozione della crescita
sociale di cittadini attivi e responsabili, capaci di incidere nell'ambiente e di
operare con adeguate competenze.
Si allinea alla trasformazione delle politiche del lavoro, dalla stabilità e "sicurezza"
del lavoro dipendente alla ricerca dell'autonomia e dell'auto sviluppo dei lavoratori.
Obiettivo primario di I.S.P.A. rimane comunque, quello di una formazione
dell'uomo, non limitata soltanto ad alcune sue attitudini e abilità lavorative, ma
particolarmente diretta a far acquisire capacità di ragionamento critico ed autonomo
che consenta alla persona di conoscere e valutare la realtà e di individuare le scelte
conseguenti.
Per la realizzazione degli scopi suddetti, il presente Organismo di formazione,
promuove e realizza, in tutti i campi delle attività produttive e di servizio:
a) attività di formazione professionale e socializzazione per giovani ed adulti
4
destinate al primo inserimento lavorativo;
b) attività formative rivolte alla promozione, aggiornamento, riqualificazione e
reinserimento lavorativo di giovani ed adulti;
c) attività di orientamento scolastico e professionale e di formazione per giovani ed
adulti sulle tematiche del mercato del lavoro e sulle esigenze formative ad esso
connesse;
d) iniziative specifiche di formazione, orientamento, qualificazione professionale e
reinserimento lavorativo per donne giovani ed adulte, con particolare attenzione
alla costruzione di pari opportunità nella società e nella realtà produttiva;
e) iniziative particolari finalizzate alla promozione civica, morale, culturale e
professionale degli immigrati, dei giovani ed adulti emarginati e a rischio di
emarginazione, per favorirne il mantenimento ed il reinserimento sia nella società
che nella realtà produttiva;
f) attività di formazione continua del personale delle imprese;
g) attività di tutela e valorizzazione degli antichi mestieri attraverso l’ideazione,
progettazione e svolgimento di attività formative rivolte a soggetti particolarmente
motivati ad acquisire conoscenze e competenze nelle antiche attività lavorative,
per mettere insieme
solide basi di saperi indispensabili per un possibile
posizionamento nel mercato del lavoro.
h) attività di aggiornamento e formazione continua rivolta ad operatori
dell’agricoltura nell’ambito delle attività finanziate dalla Regione Puglia Assessorato alle Politiche Agricole. Misura 4.4 Insediamento giovani agricoltori –
i) Attività di formazione professionale, di ricerca per adeguare le
competenze di operatori nel settore socio sanitario in collaborazione
con le AA.SS.LL.delle Province di Lecce - Brindisi e Taranto
Competenze (complessive ed in particolare quelle riferite all’ambito di riferimento
del progetto)
I.S.P.A. applica nell’erogazione del servizio di orientamento/formazione procedure
ispirate al raggiungimento di risultati di Qualità. L’esperienza maturata nel settore
nella gestione di progetti formativi rivolti a vari target bersaglio, unitamente alla
revisione ed adeguamento delle conoscenze ed abilità del proprio staff operativo,
hanno permesso a questo Organismo di poter assicurare, in ogni contesto
operativo, la messa in campo di tutte le competenze necessarie per garantire il
successo formativo dei propri utenti. Alle competenze riferite nella seguente tabella,
riportate in funzione delle principali attività previste e dei relativi risultati da
conseguire, messi in campo in maniera sistemica nella gestione di ogni intervento
formativo, sono da integrare quelle maturate nello svolgimento del progetto per la
qualificazione di SARTE finalizzato all’occupazione di 13 ragazze disoccupate
presso alcune aziende di abbigliamento, operanti nella zona industriale di Nardò,
finanziato dalla Regione Puglia.
La valutazione e il monitoraggio delle attività svolte in tali corsi, con la rilevazione
degli aspetti didattico-organizzativi, nel complesso risultati molto positivi e tuttavia
con margini di miglioramento, l’allargamento, inoltre, della rete regionale e
nazionale di sostegno ai progetti corso, la disponibilità immediata di strumenti e
mezzi già acquisiti, possono garantire una maggiore qualità ed economicità
dell’attività corsale proposta ed eventualmente assegnata e una sua migliore
5
ricaduta rispetto alle possibilità occupazionali degli allievi.
ATTIVITÀ
COMPETENZE
Rileva e analizza il
fabbisogno formativo
delle persone, dei
gruppi, delle
organizzazioni
Progetta
Promuove
Coordina, organizza e
monitora
• Rilevare i contenuti di
professionalità dei destinatari
dell’intervento
• Stabilire il differenziale tra le
competenze esistenti e quelle attese
• Precisare il fabbisogno di
formazione
• Tradurre il fabbisogno di
formazione in un piano di attività
• Elaborare gli obiettivi formativi
• Elaborare i contenuti da
trasmettere
• Individuare le metodologie, i
modi, gli strumenti
• Predisporre la documentazione
necessaria per lo svolgimento del
percorso (dispense didattiche,
slides, esercitazioni, prove di
verifica, esercitazioni)
• Definire le strategie di
promozione,
marketing, pubblicizzazione del
percorso di formazione, nel rispetto
delle indicazioni fornite dall’ Ente
finanziatore delle attività, se fornite
in convenzione
• Gestire le relazioni esterne con
organismi, attori sociali, economici
ed istituzionali locali
• Individuare gli esperti/docenti cui
affidare i percorsi/moduli/unità del
percorso formativo
• Stabilire dei momenti di raccordo
tra le fasi del percorso formativo
• Integrare le risorse professionali e
formative necessarie allo
svolgimento
del percorso formativo
• Predisporre la documentazione
amministrativa e contabile, nel
rispetto delle procedure definite
• Monitorare il percorso durante il
suo svolgimento, apportando le
azioni correttive e gli adeguamenti
RISULTATO
DELL’ATTIVITÀ
Piano di attività
che definisce e
precisa la
domanda di
professionalità
e/o formazione
Progetto
formativo e
documentazione
didattica
necessaria per
l’erogazione
delle attività.
Piano di
promozione/
pubblicizzazione
o
commercializzazi
one del percorso
formativo.
Programma
definitivo delle
attività,
calendario delle
docenze,
organizzazione
degli aspetti
logistici, modalità
di monitoraggio,
procedure
amministrative e
contabili
6
Eroga
necessari
• Curare la fase di accoglienza dei
partecipanti
• Gestire l’attività di docenza, in
presenza e a distanza (e-learning)
su contenuti specifici di carattere
scientifico, tecnico, pratico
• Assicurare il sostegno individuale
durante lo svolgimento del percorso
• Fornire assistenza all’inserimento
lavorativo/organizzativo
• Accertare il grado di
raggiungimento degli obiettivi
formativi stabiliti in fase di
progettazione in relazione
all’intervento condotto attraverso la
somministrazione di prove di verifica
Percorso
formativo e
registrazione
degli esiti
dell’intervento
• Somministrare i test di qualità del Relazione di
servizio ai docenti e ai discenti
valutazione con
• Elaborare gli esiti delle rilevazioni eventuali
e redigere una relazione valutativa
proposte di
• Individuare proposte di revisione
revisione del
finali, tenendo conto degli esiti del
percorso
monitoraggio e dei test di
formativo
valutazione
Innova e migliora
• Gestire ed applicare le procedure Piano di
di qualità
miglioramento
• Elaborare delle ipotesi di
del
innovazione del prodotto formativo
prodotto/servizio;
in funzione dei nuovi metodi
nuovo sistema
(traduzione di un corso erogato in
informativo e
modo tradizionale in un percorso on documentale;
line)
piano di
• Assicurare
aggiornamento
l’autoaggiornamento/autoformazion
dei formatori
e e lo sviluppo delle competenze
dei propri formatori
• Predisporre percorsi di
formazione formatori
Esperienze (pregresse ed in particolare quelle riferite all’ambito di riferimento del
progetto)
Valuta
-
-
Progetto finalizzato all’occupazione di n° 13 donne in aziende del settore
tessile–abbigliamento, finanziato dalla Regione Puglia nell’ambito del PORF.C., rivolto a donne finalizzato alla promozione di iniziative occupazionali a
loro favore.
Progetto di formazione rivolto a disoccupati over 45: Tecniche di
organizzazione e gestione dell’albergo diffuso, finanziato dalla Regione
7
-
-
-
-
-
Puglia.
Progetto POLARIS – Azioni integrate per l’inserimento lavorativo delle
donne, finanziato dalla Provincia di Lecce
Progetto Sport è vita. Intervento di formazione formatori di tipo esperienziale
con attività outdoor, per insegnanti di Educazione fisica delle scuole e
Trainer sportivi di Associazioni di volontariato, impegnati nelle attività
sportive rivolte a portatori di handicap.
Progetto F.O.R.U.M. svolto in partenariato con le AA.SS.LL - Lecce –
Brindisi e Taranto, O.P.I (Osservatorio Provinciale sull’Immigrazione)
e le Associazioni e Cooperative del Terzo settore che operano a favore
dell’integrazione degli stranieri : GEA Salento Brindisi – Integra onlus
Lecce – Simbiosi Moderne Taranto. Favorire Opportunità di Ricerca
attraverso URP Multiculturali nasce dall’esperienza che la stessa
Partnership ha maturato nell’ambito del Progetto PASS, progetto per la
promozione dell’accesso alle popolazione immigrate ai servizi sociosanitari per lo sviluppo delle attività di informazione ed orientamento
socio-sanitario nelle AA.SS.LL. italiane.
Progetto ” l’alloggio, per una inclusione solidale degli immigrati senza tetto
finanziato dal Ministero degli Interni con il fondo per l'Inclusione Sociale
2007 (progetto regionale ASIA), in partenariato con la Provincia di Lecce,
Integra onlus, la Fondazione don Tonino Bello, l'Associazione AGIMI, la
Casa EmmausBB.
Progetto “Lavoro femminile e conciliazione” In Partenariato con la provincia
di Lecce, con i referenti delle politiche di conciliazione quali Assessori degli
Enti Locali con delega alle Pari Opportunità, Lavoro, Politiche dei tempi,
Servizi sociali, ecc. da operatori economici, associazioni imprenditoriali,
sindacati provinciali e coordinamenti donne e operatori dei media. Il progetto
si propone di predisporre un insieme articolato di interventi finalizzati a
sperimentare e sviluppare, attraverso la regia di un Tavolo di Lavoro
Provinciale, al quale hanno aderito i più rappresentativi portatori di interesse
pubblici e privati. un Patto sociale di genere, di cui alla l.r. 7/2007 della
Regione Puglia. Il gruppo di lavoro, attraverso la concertazione territoriale,
promuove la progettazione di una serie di iniziative atte ad agevolare la
conciliazione vita lavoro ed a sostenere l’occupazione delle donne in
condizioni di disagio
Progetto di formazione professionale “Fabbro Maniscalco” finanziato dalla
Regione Puglia Avv. 07/2010 POR 2007/2013 nell’ambito della
“Valorizzazione e recupero degli Antichi mestieri
8
1b. SOGGETTO del RTS
(da utilizzare se nel progetto presentato sono previsti Raggruppamenti Temporanei di
Scopo)
Denominazione o Ragione Sociale
1.1b
NON PERTINENTE
Natura giuridica
1.1.1b
Sede legale
Indirizzo
1.1.2b
Cap
Città
Prov.
Tel.
Fax
E-mail
Rappresentante legale
Cognome e Nome
Titolo
1.1.3b Indirizzo
Cap
Città
Prov.
Tel.
Fax
E-mail
Referente del progetto
Cognome e Nome
Titolo
1.1.4b Indirizzo
Cap
Città
Prov.
Tel.
Fax
E-mail
Tipologia
Organismo con sedi accreditate
1.2b
(specificare)
Associazione di categoria
(specificare)
Impresa
(specificare)
Altro
(specificare)
9
Compiti istituzionali
1.3a
Formazione professionale
Altro
Aree di attività (in particolare quelle inerenti al progetto)
Competenze (complessive ed in particolare quelle riferite all’ambito di riferimento del
progetto)
1.4a
Esperienze (pregresse ed in particolare quelle riferite all’ambito di riferimento del
progetto)
Motivazione adesione
1.4.b
Ruolo
1.5.b
(ripetere per ogni soggetto coinvolto)
2. SCHEDA PROGETTO
2.1 a Denominazione progetto
Le applicazioni ICT nella Sanità
•
Certificazione
così come
2.1.b
prevista
dall’avviso
•
X Attestato di
specializzazione
•
•
Settore
ATECO
Classificazio Codice:
ne/i Istat
Qualifica
CCNL:
riferita al
CCNL di
settore
Legislazione Legge:
nazionale
e/o regionale
10
Indicare
eventuali altre
tipologie di
certificazione
2.1.c
da acquisire,
nazionali,
comunitarie o
internazionali:
Ad esempio: certificazioni
di competenza per la
lingua italiana (CILS, CELI,
PLIDA ecc.), di
competenze informatiche
(ECDL, EIPASS, EUCIP,
MICROSOFT, CISCO
ecc.), di conoscenza della
lingua inglese (UCLES,
TOEFL, TOEIC, FIRST
ecc.)di frequenza corsi per
la sicurezza (ASPP, RSPP
etcB)
Tipo:
• Medici Istruttori in simulazione
diagnostica e terapeutica, Rilasciato
dalla Acaya Consulting
• Certificazione di competenze sulla
sicurezza (Responsabile del servizio di
prevenzione e protezione)
• Certificazione ECDL-HEALTH
Numero dei destinatari
15
2.1.d Destinatari
Caratteristiche dei
destinatari
2.1.e
Durata
Disoccupati in possesso laurea in
medicina, iscritti nelle anagrafi dei Centri
per l’Impiego, residenti nella Provincia di
Lecce.
Durata complessiva dell’intervento in ore
800
2.1.f
Parametro ora/allievo
€ 15
Totale costo progetto
180.000,00
Costo
2.2 Sintesi articolazione dell’intervento
Azioni
Ore
Orientamento e bilancio delle competenze informatiche in entrata
30
Formazione
550
Visite guidate
20
Stage
100
Altra azione: Tutoraggio e accompagnamento alla creazione
100
d’impresa o Tirocinio lavorativo
Totale
800
11
3. RISORSE UMANE DA UTILIZZARE
3.A Per Organismi accreditati secondo il previgente sistema
Nel caso si tratti di persone dipendenti dall’ente, indicare il nominativo e la funzione, unitamente al livello di inquadramento, del
personale di direzione, del personale docente (docente, codocente, esperti, ecc.), del personale adibito alle funzioni strategiche (tutor,
progettista, orientatore, ecc), del personale amministrativo (segretario, magazziniere, custode, addetto alle pulizie ecc.).
Nel caso si tratti di personale esterno, già indicato nella procedura di accreditamento (o altro con professionalità equivalenti), indicare il
nome, la funzione da affidare e le caratteristiche professionali possedute, sinteticamente descritte.
In caso di collaboratori esterni non inclusi nella procedura di accreditamento,(e che non dovrebbe essere nella norma) è necessario
anche allegare al formulario il curriculum vitae, firmato dall’interessato
ntende professione esercitata, titolo di studio, altri titoli (corsi di specializzazione, di
Per caratteristiche professionali si
perfezionamento ecc.), esperienza nel settore della formazione professionale nella specifica funzione da svolgere, altre esperienze
lavorative ed ogni altra indicazione utile a definire le professionalità della persona da utilizzare.
Si rammenta che nel caso vengano utilizzati “esperti” nell’attività di docenza (per “esperto” si intende colui che interviene in maniera
specialistica e occasionale, con l’obiettivo specifico di supportare l’attività formativa con l’esperienza maturata nell’attività professionale)
vale quanto prescritto al punto C (“Competenze professionali”) delle schede tecniche allegate alla DGR n. 281/04, recante criteri e
procedure per l’accreditamento delle sedi formative, pubblicata sul BUR Puglia n. 42 del 07/04/2004.
Considerata la necessità di valutare la immediata cantierabilità del corso, deve essere obbligatoriamente indicato, nel riquadro
sottostante, tutto il personale da impegnare nell’attività. Non è quindi consentito il rinvio a personale “da designare”.
COGNOME, NOME
n.
1
e FUNZIONE
TIPOLOGIA
DI
CONTRATT
O
Tramacere Stefania
Direttore/Coordinatore
T.I. full time
2
De Luca Vincenza
Responsabile gestione
economicoamministrativa.
T.I full time
3
Colafati Maria Carolina
Collaboratore
amministrativoorganizzativo
T.I full time
4
Bray Sonia
T.I. full time
Rendicontazione
5
Cazzato Paola
Tutor/operatore
amministrativo
T.I. part
time
CARATTERISTICHE PROFESSIONALI
X cfr. curriculum integrato alla domanda
di accreditamento e già trasmesso alla
Regione Puglia con nota n. 26 del
10/04/2009.
X cfr. curriculum allegato alla domanda di
accreditamento
X cfr. curriculum integrato alla domanda di
accreditamento e già trasmesso alla
Regione Puglia con nota n. 26 del
10/04/2009.
X cfr. curriculum
Formulario
allegato
al presente
X cfr. curriculum
Formulario
allegato
al presente
12
6
Casto Giovanni
Esperto Qualita’
7
De Clemente Giuseppe
8
Laurea in Economia
/Esperto Consulenza del
lavoro
Tramacere Sandro
Laurea in Economia e in
Giurisprudenza /Esperto
in creazione
d’impresa/Docente
universitario
T.I. part
time
X cfr. curriculum
Formulario
allegato
al presente
Prestazione
X cfr. curriculum integrato alla domanda
Professionale
di accreditamento e già trasmesso alla
Regione Puglia con nota n. 272 del
10/06/2011.
Prestazione
Professionale
X cfr. curriculum
Formulario
allegato
al presente
9
Pasquale Fino
Medico Chirurgo
Specializzato in Chirurgia
Plastica, ricostruttiva ed
estetica.
Prestazione
X cfr. curriculum allegato al presente
Professionale Formulario.
10
Francesco Romeo
Professore cattedra di
cardiologia
Università “La Sapienza”
Tiziana Puscio
Laurea in Economia
/Regulatory Affairs
Manager
Prestazione
X cfr. cfr. curriculum allegato al presente
Professionale Formulario
Libero Pensiero
Prestazione
X cfr. cfr. curriculum allegato al presente
Professionale Formulario
11
12
Direttore vendite
Cardioline Spa
Prestazione
X cfr. curriculum allegato al presente
Professionale Formulario
13
Enrica Giuliana Mariano
Medico cardiologo
Prestazione
X cfr. curriculum allegato al presente
Professionale Formulario
14
Margaroli Gianfranco
Consulente Acaya
Consulting
Sergi Domenico
Prestazione
X cfr. cfr. curriculum allegato al presente
Professionale Formulario
15
16
Prestazione
X cfr. curriculum allegato al presente
Professionale Formulario
Dirigente medico
cardiologo
Marchionne Maurizio
Prestazione
X cfr. curriculum allegato al presente
Medico, istruttore di
Professionale Formulario
primo soccorso aziendale.
13
17
Giovanni Battista Forleo
Prestazione
X cfr. curriculum allegato al presente
Professionale Formulario
Medico cardiologo
Gianni Cotugno
Tecnico specializzato in
simulazione
Vincenzo Bernardo
Medico cardiologo
Prestazione
cfr. curriculum
Professionale Formulario
Prestazione
X cfr. curriculum allegato al presente
Professionale Formulario
21
Mauro Borzi
Medico cardiologo,
ricercatore Università “Tor
Vergata”
Michele Annucci
Responsabile Marketing
ed export presso Obtain
Health
22
Pierluigi Camboa
Prestazione
X cfr. curriculum allegato al presente
Professionale Formulario
18
19
20
Medico chirurgo.
23
24
25
26
allegato
al
presente
Prestazione
X cfr. curriculum allegato al presente
Professionale Formulario
Prestazione
X cfr. curriculum allegato al presente
Professionale Formulario
Giovanni Puscio
Prestazione
X cfr. curriculum allegato al presente
Amministratore Himera
Professionale Formulario
Farmaceutici /Promozione
Luigi Patrono Docente
Co.Co.Pro.
X cfr. curriculum allegato al presente
Universitario
Formulario
Marcello Sozzo
Co.Co.Pro.
X cfr. curriculum allegato al presente
Formulario
Docente universitario
Luca Catarinucci
Co.Co.Pro.
Ricercatore universitario
27
Gentili Gilberto
28
Laurea Medicina
Presidente CARD
Foscarini Stefania
29
Laurea in scienze della
comunicazione/Esperta
organizzazione eventi
Cazzato Alessandra
Laurea in Lettere
classiche/Esperta
valutazione e
monitoraggio
X cfr. curriculum allegato al presente
Formulario
Prestazione
X cfr. curriculum allegato al presente
Professionale
Formulario
Co.Co.Pro.
Co.Co.Pro.
X cfr. curriculum integrato alla domanda di
accreditamento e già trasmesso alla
Regione Puglia con nota n. 229 del
27/04/2012
X cfr. curriculum integrato alla domanda di
accreditamento e già trasmesso alla
Regione Puglia con nota n. 229 del
27/04/2012
14
Prestazione
X cfr. curriculum allegato al presente
Professionale
Formulario
Laurea in Scienze politiche
/Esperto Comunicazione e
diffusione dei
risultati/Esperto di
sviluppo turistico
30
Corona Vincenzo
31
Mariano Salvatore
Co.Co.Pro.
Esperto progettazione
X cfr. curriculum integrato alla domanda di
accreditamento e già trasmesso alla
Regione Puglia con nota n. 175 del
16/11/2009
32
Caforio Laura
Esperta
accompagnamento al
lavoro Idea Agenzia per il
Lavoro
Co.Co.Pro.
33
Martiradonna Sabino
Prestazione
X cfr. curriculum integrato alla domanda di
Professionale
accreditamento e già trasmesso alla
Regione Puglia con nota n. 175 del
16/11/2009
Laurea in
Psicologia/Esperto
Orientatore
34
35
36
Pettinelli Antonio
Operatore
X cfr. curriculum allegato al presente
Formulario
Co.Co.Pro.
X cfr. curriculum integrato alla domanda di
accreditamento e già trasmesso alla
Regione Puglia con nota n. 533 del
11/11/2011
Pelagalli Rosario Luigi
Prestazione
X cfr. curriculum integrato alla domanda
Professionale di accreditamento e già trasmesso alla
Psicologo/Esperto bilancio
Regione Puglia con nota n. 420 del
competenze
30/07/2012
Vergine Gianni
Co.Co.Pro.
X cfr. curriculum integrato alla domanda
di accreditamento e già trasmesso alla
Amministrativo
Regione Puglia con nota n. 533 del
11/11/2011
3.B Per Organismi accreditati secondo il vigente sistema
Per le due figure obbligatorie dipendenti dall’Organismo, indicare il nominativo e la funzione, unitamente al livello di inquadramento e
data di assunzione.
Per altro personale dipendente (docente, amministrativi ecc.),indicare il nominativo e la funzione/ruolo, unitamente al livello di
inquadramentoe data di assunzione.
Nel caso si tratti di personale esterno, indicare il nome, la funzione da affidare e le caratteristiche professionali possedute,
15
sinteticamente descritte. E’ necessario anche allegare al formulario il curriculum vitae, firmato dall’interessato e riportante in calce la
seguente dicitura:.
“Consapevole delle sanzioni penali, nel caso di dichiarazioni non veritiere, di formazione o uso di atti falsi, richiamate dall’art. 76 del
D.P.R. 445/2000, dichiaro, altresì, di essere informato che i dati personali raccolti saranno trattati, anche con strumenti informatici,
esclusivamente nell’ambito del procedimento per il quale la presente dichiarazione viene resa e che al riguardo competono al
sottoscritto tutti i diritti previsti all’art. 7 della medesima legge”.
Per caratteristiche professionali si intende professione esercitata, titolo di studio, altri titoli (corsi di specializzazione, di
perfezionamento ecc.), esperienza nel settore della formazione professionale nella specifica funzione da svolgere, altre esperienze
lavorative ed ogni altra indicazione utile a definire le professionalità della persona da utilizzare.
Considerata la necessità di valutare la immediata cantierabilità del corso, deve essere obbligatoriamente indicato, nel riquadro
sottostante, tutto il personale da impegnare nell’attività, pena l’esclusione del progetto proposto. Non è quindi consentito il rinvio a
personale “da designare”.
N°
COGNOME,
NOME
FUNZIONE
TIPOLOGIA DI
CONTRATTO
CARATTERISTICHE PROFESSIONALI (cfr CV allegati)
E DATA DI
ATTIVAZIONE
1
2
3
4
5
...
n
(In caso di necessità aumentare il numero di caselle)
Si rammenta che per l’utilizzo di personale che riveste cariche sociali, l’ente di formazione è
comunque tenuto a richiedere all’Amministrazione Provinciale la preventiva autorizzazione.
Pertanto, in caso di approvazione del progetto, pur se inserito nell’elenco di cui sopra,
l’impiego di detto personale è comunque subordinato all’autorizzazione rilasciata
dall’Amministrazione Provinciale.
Le variazioni riguardanti il personale non amministrativo esterno non saranno ritenute ammissibili
oltre il limite del 50% del corrispondente numero indicato al paragrafo 3 del formulario. Per
“variazioni” si intendono le sostituzioni, gli aumenti, le riduzioni del personale non amministrativo
esterno indicato nel summenzionato paragrafo 3 (esempio: n. 2 sostituzioni e n. 3 unità aggiuntive
= n. 5 variazioni).
Si precisa che:
• per personale amministrativo si intende quello adibito ad attività funzionali alla conduzione
amministrativa del progetto, quali,
16
o segreteria tecnica (voce B42 del piano finanziario);
o rendicontazione (voce B43 del piano finanziario);
o contabilità generale (voce C1 del piano finanziario);
o Servizi ausiliari (voce C2 del piano finanziario);
il personale non amministrativo è dunque quello adibito ad attività di carattere diverso dalle
precedenti;
• per personale esterno si intende il personale non legato all'ente da un rapporto di lavoro
subordinato a tempo determinato o a tempo indeterminato.
1 - E’ necessario, pena l’esclusione, inserire nei riquadri del paragrafo 3 del formulario le informazioni richieste relative al
personale dell’ente di formazione da coinvolgere.
4. PARTENARIATI
L’attuatore attiverà collaborazioni con altri soggetti: X
Sì
No
Indicare i partner e la natura giuridica, specificando il settore di attività, i contenuti della
collaborazione, il costo da rendicontare a costi reali
Soggetto partner
Natura giuridica
Settore di attività
Città di Lecce
Ente Pubblico
Pubblica
Amministrazione
Comune di Maglie
Ente Pubblico
Pubblica
Amministrazione
Unione dei
Comuni “Terre
d’Oriente”
Ente Pubblico
Università del
Salento
Dipartimento di
Ingegneria
dell’innovazione
Ente Pubblico
Contenuti della
collaborazione
Costo
Diffusione
dell’iniziativa;
sensibilizzazione
dell’utenza;
diffusione delle
buone prassi
Diffusione
dell’iniziativa;
sensibilizzazione
dell’utenza;
diffusione delle
buone prassi
Non
pertinente
Pubblica
Amministrazione
Diffusione
dell’iniziativa;
sensibilizzazione
dell’utenza;
diffusione delle
buone prassi
Non
pertinente
Istruzione
Diffusione delle
buone pratiche;
messa a
disposizione di
risorse umane
Non
pertinente
Non
pertinente
17
specialistiche per
attività di docenza
ASL Lecce
Ente Pubblico
Sanità
Diffusione delle
buone pratiche;
sensibilizzazione
dell’utenza;
disponibilità ad
ospitare i corsisti
durante la fase di
stage.
Diffusione delle
buone pratiche;
sensibilizzazione
dell’utenza;
disponibilità ad
ospitare i corsisti
durante la fase di
stage; messa a
disposizione di
risorse umane
specialistiche per
attività di docenza
Non
pertinente
Non
pertinente
Ordine dei Medici
della Provincia di
Lecce
Ordine
Professionale
Sanità
Acaya Consulting
in convenzione
con Università di
Roma “Tor
Vergata”
S.r.l.
Sanità e
formazione
Diffusione delle
buone pratiche;
sensibilizzazione
dell’utenza;
disponibilità ad
ospitare i corsisti
durante la fase di
stage; messa a
disposizione di
risorse umane
specialistiche per
attività di docenza
Non
pertinente
Pia Fondazione Di
Culto e Religione
Card. G. Panico
Azienda
Ospedaliera
Fondazione
Sanità
Non
pertinente
Tregena Srl
S.r.l..
Sanità
Diffusione delle
buone pratiche;
sensibilizzazione
dell’utenza;
diffusione
dell’iniziativa
Diffusione delle
buone pratiche;
sensibilizzazione
dell’utenza;
disponibilità ad
ospitare i corsisti
durante la fase di
stage; messa a
Non
Pertinente
18
Lifestring
S.r.l.
Sanità
Asis Informatica
S.a.s.
Tecnologie e
Sistemi per
Aziende e P.A.
LoginF
S.a.s.
Tecnologie e
Sistemi per
Aziende e P.A.
HASH
S.r.l.
Tecnologie e
Sistemi per
Aziende e P.A.
Links
S.P.A.
Tecnologie e
Sistemi per
Aziende e P.A
Confcooperative
Lecce
Associazione
Nazionale di
Rappresentanza
Assistenza e tutela
del movimento
cooperativo
Idea Agenzia per
il Lavoro
Società
cooperativa
sociale onlus
Agenzia per il
lavoro
disposizione di
risorse umane
specialistiche
Diffusione delle
buone pratiche;
messa a
disposizione di
materiale tecnico
specialistico per
attività di
telemedicina
Diffusione delle
buone pratiche;
sensibilizzazione
dell’utenza;
diffusione
dell’iniziativa
Diffusione delle
buone pratiche;
sensibilizzazione
dell’utenza;
diffusione
dell’iniziativa
Diffusione delle
buone pratiche;
sensibilizzazione
dell’utenza;
diffusione
dell’iniziativa
Diffusione delle
buone pratiche;
sensibilizzazione
dell’utenza;
diffusione
dell’iniziativa
Assistenza
tutoraggio alla
creazione di
impresa
Assistenza
tutoraggio alla
creazione di
impresa
Non
pertinente
Non
pertinente
Non
pertinente
Non
pertinente
Non
pertinente
Non
pertinente
Non
pertinente
Totale
19
5. FINALIZZAZIONE DELL’ATTIVITÀ
Capacità della proposta progettuale di rispondere alle specifiche priorità dell’ azione in termini di
attrattività verso l’utenza e attuare le politiche del lavoro attive e preventive con particolare attenzione
alle priorità generali. Grado di coerenza del progetto proposto con le specifiche esigenze sociali ed
economiche del territorio. Grado di coerenza complessiva del progetto con le priorità definite dai
documenti programmatici di riferimento (PO FSE 2007/2013, piano provinciale di attuazione 2012 FSE 2007-2013) e con le indicazioni del presente avviso pubblico. Attendibilità e condivisibilità delle
analisi e delle motivazioni poste a supporto del progetto, completezza ed univocità delle
informazioni fornite.
Il settore d’intervento del progetto e bisogni rilevati
L’importanza che riveste il settore della sanità in ogni paese, fa si che la qualità dei servizi
sanitari si ponga sempre più come una “questione” che necessita di essere affrontata con
mezzi diversi da quelli tradizionali, in modo da consentire la messa in campo di soluzioni
nuove che travalichino la dimensione europea e occidentale, e ancor più quella nazionale.
La sanità ha oggi molte e diverse necessità di comunicazione, l’adozione delle tecnologie
dell’informazione e delle reti di comunicazione può costituire, in tale ambito, un valido
strumento di supporto alla gestione sanitaria. La maggior parte dello sforzo per applicare le
tecnologie della comunicazione (ICT) alla sanità può essere associato al campo della
telemedicina. Vario ed articolato, il concetto di telemedicina richiama nella sua essenza
l’applicazione delle tecnologie informatiche e delle telecomunicazioni alla scienza medica.
L’ICT, è sempre importante ribadirlo, costituisce oggi un’opportunità fondamentale per lo
sviluppo del paese per il contributo fattivo che può dare all’innovazione dei servizi, in una fase
di globalizzazione dei mercati e di delocalizzazione della produzione, e dei processi
amministrativi, in una fase di profonda trasformazione della pubblica amministrazione.
La Sanità rappresenta uno dei contesti della p.a. in cui maggiormente questa azione può
produrre dei circoli virtuosi, contribuendo ad apportare una razionalizzazione della sempre
crescente spesa sanitaria, ma favorendo anche l’incremento del livello qualitativo delle
prestazioni richiesto ormai da una popolazione sempre più consapevole ed informata circa il
potenziale che le nuove tecnologie applicate consentono di sviluppare, nelle azioni di
diagnostica e di cura.
Per comprendere meglio l’importanza delle ICT nella sanità moderna è significativa una
citazione di un gruppo d’esperti della Commissione europea:
“L’assistenza sanitaria moderna non è fornita da una struttura o da un gruppo di
20
operatori sanitari da soli. L’assistenza sanitaria moderna è fornita in stretta
cooperazione tra molte strutture diverse e molti diversi gruppi di specialisti. Tale
intensa cooperazione è impossibile senza il largo impiego dei servizi forniti dalle ICT.”
In un mondo così profondamente condizionato dall’innovazione tecnologica e dall’alta
specializzazione professionale del personale medico, occorre mettere al servizio del
cittadino i frutti della ricerca e dell’innovazione, perché essi divengano un fattore di crescita e
di progresso sociale e consentano di migliorare la qualità della vita. Uno degli obiettivi
principali è di consentire un accesso appropriato ed efficiente ai servizi.
In tal modo, è possibile ottenere la massima qualità nei processi assistenziali a costi
contenuti, rendendo le decisioni cliniche più sicure ed appropriate, attraverso la
condivisione strutturata, tra tutti gli attori della catena delle prestazioni sanitarie, delle
informazioni e conoscenze cliniche, in modo da renderle fruibili ed accessibili da ognuno.
Questa “rivoluzione” richiede però la disponibilità d’infrastrutture comunicative a banda
larga, adeguate alle nuove esigenze e all’enorme volume d’informazioni che debbono essere
scambiate in formato digitale.
Purtroppo, è da rilevare che in moltissime realtà, ancora oggi, il mezzo di comunicazione più
usato è il paziente che, con i suoi referti ed incartamenti sotto il braccio, trasferisce i dati da
un operatore all’altro e rende così possibile quella circolarità d’informazioni che è il
presupposto di base per la gestione del lavoro integrato delle equipe mediche.
Più specificatamente, l’introduzione di sistemi ICT, coadiuvata da una adeguata azione di
prevenzione rivolta, in modo particolare, alla gestione delle patologie croniche (es. malati di
diabete, cardiovascolari, ecc.), può inoltre sostenere il potenziamento, e lo sviluppo
equilibrato dell’assistenza domiciliare e residenziale, con un aumento di efficienza e di
efficacia del processo di cura e un utilizzo più appropriato delle strutture ospedaliere.
L’attuazione di questa innovazione a livello territoriale costituisce un passaggio di valenza
strategica, in grado di migliorare la gestione della domanda di servizi sanitari, contenendone
la crescita inappropriata (es. ricoveri negli ospedali), supportando la Regione Puglia
(soggetta a piani di rientro della spesa sanitaria) e, nel contempo, rendendo la stessa
domanda maggiormente coerente con le effettive necessità di assistenza dei cittadini,
producendo, peraltro, potenziali ricadute positive, anche dal punto di vista occupazionale.
Nel contempo viene rilevato che gli operatori sanitari, neolaureati in medicina, nell’ambito
del loro percorso accademico, raramente hanno la possibilità di acquisire specifiche
competenze nell’applicazione delle tecnologie informatiche e delle telecomunicazioni alla
scienza medica. Tale fattore, insieme alla riduzione delle risorse economiche nella sanità
pubblica, da una parte, determina le difficoltà di inserimento lavorativo di tali figure
professionali, dall’altra diventa elemento limitativo per le AA.SS.LL. che vogliono introdurre
nel sistema ospedaliero e dell’assistenza domiciliare lo sviluppo di reti informatizzate.
Tale sviluppo, se accessibile a tutti gli attori/operatori sanitari, potrebbe soddisfare l’esigenza,
oramai inderogabile, soprattutto dei medici, di condividere le informazioni sui pazienti con
le altre figure professionali, che a vario
titolo sono integrate nella dinamica
assistenziale, di discuterne i percorsi
clinico-diagnostici e terapeutici in modalità
multidimensionale.
Finalità della proposta
Il presente intervento, ideato e progettato
in collaborazione con la ASL/LE e la
Società ACAYA CONSULTING s.r.l., in
convenzione con l’Università di Roma
21
Tor Vergata, nasce con lo scopo di contribuire alla risoluzione di due fondamentali esigenze
rilevate in sede di analisi:
accrescere le potenzialità occupazionali degli operatori sanitari nel Sistema Sanità
valorizzandone, in maniera formale, le competenze nelle applicazioni ITC;
incentivare nel Sistema Sanità pugliese, ponendo particolare attenzione all’assistenza
domiciliare, attraverso l’introduzione dell’innovazione tecnologica, per migliorare i
servizi e garantendo una considerevole riduzione dei costi;
favorire, attraverso lo sviluppo di competenze nell’utilizzo delle applicazioni
informatiche proprie dell’ICT, l’introduzione di modelli operativi innovativi, capaci di
superare le tradizionali logiche di verticalizzazione autarchica che caratterizzano in
gran parte l’operato delle diverse strutture sanitarie pubbliche e private.
Obiettivo del Progetto
Realizzare un organico intervento di orientamento, bilancio delle competenze, formazione (in
aula e laboratorio) - con previsione di uno Stage formativo – ed accompagnamento al lavoro,
finalizzato a rafforzare il miglioramento dell’offerta dei servizi nel sistema sanitario provinciale
e regionale, attraverso l’acquisizione di competenze certificate nelle applicazioni delle ICT, ed
in relazione ad un piano documentato di transizione nel mercato del lavoro, da rivolgere a 15
giovani operatori sanitari laureati in medicina, disoccupati iscritti nei CPI Provincia di
Lecce, che intendono specializzare le proprie competenze informatiche e le loro applicazioni
in medicina.
L’intervento formativo mira, nello specifico, a promuovere due idee imprenditoriali di
indirizzo, coerenti con le risultanze emerse dal confronto avvenuto con gli stakeholder tecnici
di settore.
Tali proposte verranno sottoposte ai partecipanti al percorso didattico di apprendimento, ed in
particolare possono essere così sintetizzate:
Costituzione di una impresa, autonoma o associata, fornitrice di servizi qualificati di
formazione continua e di aggiornamento a medici ed altri operatori sanitari,
nell’ambito delle tecnologie applicate nella strumentazione di telemedicina e robotica
22
necessaria per la definizione e gestione dei percorsi di cura dei pazienti. Si specifica
che il rilascio della certificazione di Medico Istruttore in simulazione diagnostica e
terapeutica, rilasciato dalla SimTecno® risulta propedeutico all’esercizio accreditato
di tali prestazioni formative;
Costituzione di una cooperativa sociale per offrire, attraverso l’attivazione di un
Centro medico associato territoriale, servizi di prestazioni ed assistenza, sanitari e
sociali, in convenzione con la ASL/LE ed erogabili nell’ambito dell’assistenza
domiciliare integrata che verrebbe così ad essere assimilabile ad una
ospedalizzazione domiciliare denominata “Ospedale virtuale”.
Il mercato del lavoro della professione medica
La combinazione dei tre provvedimenti di indirizzo emanati negli ultimi due anni, e cioè la
Legge 111/2011 (Tremonti), la Legge 135/2012 (Spending Review) e Legge di stabilità 2012,
ha determinato una riduzione del Fondo Sanitario Nazionale per un ammontare di circa 14,3
miliardi di euro nel triennio 2012-2014, pari a circa al 12,6% della spesa sanitaria pubblica del
2011. Tale riduzione, se nel servizio pubblico sta determinando, un molti casi, una riduzione
della spesa per servizi e costi di gestione, nel sistema sanitario privato si chiudono reparti
ospedalieri ed intere strutture con la perdita di posti di lavoro degli operatori, che neppure le
forme di mobilità introdotte, riescono ad evitare.
Nonostante, infatti, il tempo speso a prepararsi alla professione, il percorso della carriera dei
neo camici bianchi rileva fin dal suo arrivo una forte componente di precarietà che perdura a
lungo, fino a 45 anni di età. Infatti il 35,4% riesce a conquistare entro questo limite
anagrafico un contratto a tempo indeterminato; un altro terzo (32%) opera come libero
professionista o convenzionato nello stato d’inizio della carriera. Una percentuale assai
importante (28,2%) rimane disoccupata o occupata in lavori cosiddetti atipici: a termine,
Co.Co.Co. o occasionale. Quasi la metà (48,8%) dei medici che hanno un rapporto di lavoro
atipico opera per due e più strutture e quasi tutti (oltre il 90%) devono in ogni caso garantire la
presenza regolare e rispettare un orario. Da sottolineare che oltre il 40% di quelli che
operano con un contratto atipico ha da 10 a 15 anni di anzianità di laurea.
La ricerca ha poi messo in luce che oltre l’80% di coloro che svolgono lavoro atipico ritiene
scarse o nulle le possibilità che il contratto venga convertito in uno a tempo
indeterminato: un indice di grande sfiducia nella possibilità di essere stabilizzato. C’è tuttavia
una consistente percentuale che considera come una forma di stabilizzazione la continuità
nella precarietà contrattuale. Mediamente la retribuzione mensile netta arriva a 2.243
euro, ma quella di chi ha un contratto atipico è notevolmente inferiore: oscilla in media
intorno ai 1.460 euro. Dall’indagine analizzata emerge un percorso verso la stabilità
contrattuale tortuoso, caratterizzato da anni di precariato e di bassa retribuzione. Anche
per i medici è quindi aumentata l’incidenza del lavoro precario e flessibile, rendendo la
professione un investimento assai faticoso e dai risultati incerti.
I bisogni formativi nel settore
Il progetto-azione è finalizzato, come già specificato, alla formazione di un gruppo di operatori
sanitari, medici disoccupati, da erogare attraverso una serie di azioni ed interventi
diagnostico-terapeutici simulati e previo l’utilizzo di un laboratorio d’avanguardia che prevede
l’uso di simulatori diagnostici. Il risultato atteso è quello di determinare, nei destinatari del
23
progetto, una loro evoluzione professionale tesa a valorizzare il contributo portato dall’ICT
nella Sanità pubblica e privata e migliorare i servizi di assistenza. L’addestramento alla
didattica in simulazione, all’uso cioè dei simulatori, utilizzati presso il Centro di simulazione
Acaya Consulting, organizzazione partner, sosterrà i discenti nell’acquisizione delle
competenze necessarie per accreditarsi come istruttori/docenti.
La presente proposta, quindi, diviene occasione per favorire un effetto a cascata, in cui i
corsisti di oggi divengono gli istruttori del domani ed in cui si possa sostenere uno sviluppo
equilibrato dell’assistenza domiciliare e residenziale, con un aumento di efficacia del processo
di cura e un utilizzo più efficiente delle strutture ospedaliere.
La visione strategica che ha accompagnato il lavoro di analisi propedeutico alla realizzazione
della presente proposta progettuale, ha poi consentito, anche sulla base della rilevazione di
best practices internazionali, di valutare il rapporto tra costi e benefici di una possibile
sperimentazione da proporre alle governance locali e da sviluppare nell’ambito dell’assistenza
Domiciliare Integrata, tale azione sperimentale risulterebbe assimilabile ad un’ospedalizzazione domiciliare, denominata ”Ospedale Virtuale”. Si chiama “ospedale” perché la
camera da letto del paziente, con il suo letto, è la sua corsia come in ospedale e “virtuale”
perché si basa su flussi di informazioni che viaggiano per vie informatiche. La
realizzazione dell’ospedale virtuale proposto avrà la caratteristica innovativa fondamentale
nell’essere completamente organizzato, diretto e gestito dai medici di medicina generale in
uscita dal corso, attraverso la costituzione di una Cooperativa sociale, con l’obiettivo di
gestire contemporaneamente e giornalmente un numero di “posti letto virtuali” al domicilio
dei pazienti, da stabilire in sede di accordo con la ASL/LE. Sarà caratterizzato da una grande
collaborazione tra la medicina generale e le strutture distrettuali della stessa ASL, con la
quale, la cooperativa avrà modo di lavorare in convenzione, permettendo di sostituire così il
ricovero tradizionale in ospedale, prevalentemente per i pazienti anziani.
La realizzazione poi, in provincia Lecce, di un Centro permanente di addestramento e
aggiornamento sanitario, sulla gestione delle terapie e tecniche diagnostiche e sulle malattie
cardiache, gestito dagli allievi in uscita dal corso, è il secondo obiettivo auspicato dalla
presente proposta formativa. Il corso diventerebbe l’incubatore di questa impresa, il cui
sviluppo imprenditoriale sarebbe accompagnato e sostenuto, almeno nella sua crescita
iniziale, dalla consulenza dei Partner altamente specializzati che sostengono attivamente il
Progetto. Un Centro di addestramento, operante in provincia di Lecce, che collabori
attivamente con la ASL e la sanità privata, rappresenta uno dei contesti in cui maggiormente
questa azione può evidenziare dei circuiti virtuosi, contribuendo a portare un freno alla
sempre crescente spesa sanitaria, ma favorendo anche un incremento del livello qualitativo
delle prestazioni, reso necessario ormai anche dalla accresciuta consapevolezza che i
cittadini hanno dimostrato circa:
- gli indicatori di qualità che connotano l’offerta di assistenza sanitaria;
- i livelli minimali di servizio che devono essere garantiti anche per scongiurare la
possibilità di contenziosi legali, spesso lesivi del rapporto di fiducia medico-paziente
- il necessario aumento di disponibilità territoriale di percorsi di diagnostica e di cura più
sofisticati.
La scelta di campo del progetto-azione
Curare a casa richiede un cambiamento di prospettiva sostanziale:
- dal malato che ruota attorno alle strutture erogatrici;
- alle strutture e alle professioni che assumono come centro di gravità la persona con i
suoi bisogni ;
- all'assistenza domiciliare diventata integrata (ADI) con professionalità diverse,
24
sanitarie e sociali, che collaborano per realizzare progetti unitari, cioè mirati sulla
diversa natura dei bisogni.
I motivi della ineluttabile scelta di campo dell’ Assistenza e cure domiciliari, fatta attraverso
la sperimentazione del Centro unico polifunzionale, gestito in cooperativa, dai medici in uscita
dal corso, sono stati individuati durante le valutazione fatte in sede di analisi dal gruppo di
progettazione della presente proposta. Le motivazioni della scelta sono le seguenti:
aumento della popolazione anziana;
elevati costi della ospedalizzazione sia per l'alta tecnologia sanitaria che per i criteri
costruttivi;
riduzione della degenza media per molte patologie, grazie anche alla citata alta
tecnologia;
alta probabilità di infezioni ospedaliere e di sindromi da allettamento correlate alla
durata della degenza e l'età deI paziente;
maggior possibilità di riabilitazione fisica e psichica, con conseguente maggior
gradimento delle terapie, nelle cure domiciliari specie negli anziani considerando le
situazioni di alta fragilità e di equilibrio altrimenti facilmente scompensabile se in
ambiente ospedaliero;
tendenza a ricoverare situazioni acute o patologie croniche in fase di acuzie con
conseguente "chiusura" ai ricoveri prolungati o comunque a carattere "sociale"
considerati come impropri;
aumento della possibilità di assistenza domiciliare sia sanitaria che sociale a
costi notevolmente ridotti, se aiutata dalle caratteristiche della tecnologia
domiciliare: tele- soccorso -assistenza, - diagnosi, follow-up, demotica e
robotica.
Il problema che maggiormente ha
condizionato la progettazione è stato quello
di rendere le competenze da trasferire ai
partecipanti al corso, coerenti con la
mappatura dei processi e micro processi
lavorativi derivata dalle analisi di ruolo svolte.
I medici in uscita dal percorso di
specializzazione, dovranno poter comunicare
tra di loro e con tutti i possibili curanti sia
sociali che sanitari
( medico di famiglia, medico specialista, infermiere, fisioterapista, assistente sociale,
personale di supporto OTA/ OSA/ OSS), e comunicare, tra loro e l'Utente /Paziente/
Cliente/Cittadino e la sua famiglia e tra tutti questi e l'Ospedale nel caso di una dimissione
protetta verso il domicilio.
Gli attori prima descritti, impegnati nell’assistenza a domicilio, sono spesso tutti abituati ad
effettuare la loro prestazione (se pur efficace ed efficiente), a carattere individuale e spesso
non integrata con quella degli altri.
Con la formazione dei 15 medici si è certi di determinare la prima condizione necessaria per
creare un cambiamento innovativo, in questo modello di assistenza socio-sanitaria, favorendo
la sperimentazione di un processo a carattere unificante di tutti gli interventi effettuati a
domicilio con l’introduzione di un comune software recante una sorta di cartella clinica
territoriale socio-sanitaria accessibile (cartella clinica elettronica), consultabile e
modificabile da ciascun attore, per quanto attiene alla sua specifica competenza. Altre
applicazioni riguarderanno la strumentazione biomedicale (es. sistemi di telemonitoraggio
extraospedaliero, e quindi domiciliare); il teleconsulto da cui derivano il telesoccorso e la
teleassistenza.
25
Grado di coerenza complessiva del progetto con le priorità definite dai documenti
programmatici di riferimento
Richiamo al piano di sviluppo regionale e provinciale
“La diffusione dell’innovazione, (prevista nelle presente proposta), e lo sviluppo dell’economia
della conoscenza risulta essenziale sia per guidare la transizione del sistema produttivo
regionale/provinciale a seguito dei processi di integrazione ed internazionalizzazione dei
mercati, sia per sostenere la nascita e lo sviluppo di nuove attività economiche con specifico
riferimento ai settori dei servizi e delle attività culturali ed alla persona, in grado di generare
nuovi e migliori posti di lavoro. L’obiettivo deve essere perseguito tenendo conto delle
specifiche caratteristiche del sistema
produttivo regionale e provinciale e
della necessità di intervenire su un
triplice livello che riguarda:
- l’innovazione e la competitività dei
settori manifatturieri tradizionali
l’innovazione e la competitività nel
settore del tessile – abbigliamento
calzature, agroalimentare, mobile
e meccanica – secondo strategie
di riposizionamento strategico
competitivo e di internazionalizzazione
- lo sviluppo dei settori ad alta tecnologia – aeronautica, energia intelligente, biotecnologie,
sensoristica, meccatronica, ICT applicate alla telemedicina e nanotecnologie – a
partire dalla valorizzazione delle strutture e delle competenze presenti nel sistema
scientifico e produttivo pugliese
- l’introduzione di fattori di innovazione e politiche di sviluppo occupazionale nel campo
della cultura.
Tali fattori possono incardinarsi in alcune azioni tipo, quali ad esempio: la costruzione di
archivi informatizzati della rete dei beni artistici, monumentali, archeologici, museali e librari
presenti nella regione, con la predisposizione di itinerari virtuali integrati fruibili a livello
nazionale e internazionale e incrementandone l’accessibilità, la conoscenza, la tutela e la
valorizzazione culturale e turistica; il monitoraggio e il sostegno alle attività produttive,
all’occupazione giovanile e ai consumi sociali nel settore del cinema, del teatro, della
musica, del sistema della comunicazione per la loro promozione qualitativa e quantitativa.”
6. QUALITÀ PROGETTUALE
6.1 Grado di chiarezza espositiva e coerenza interna del progetto (descrizione della figura
professionale, elencazione dei processi lavorativi, coerenza tra obiettivi progettuali e
strumenti di interventi e contenuti)
Il presente progetto si ispira, nella sua sostanza, a modelli di percorsi didattici, metodologici ed
organizzativi già ampiamente collaudati da I.S.P.A. che motivano all'apprendimento attraverso
la sperimentazione e l'azione, coinvolgendo, facendoli interagire, i diversi attori territoriali
impegnati nelle politiche e nella gestione dei servizi sanitari rivolti ai cittadini. L’intero ambito
26
delle attività è finalizzato alla costruzione di un sistema di acquisizione delle competenze
scientifiche applicate all’utilizzo delle ICT nel campo della diagnostica di base e nella
gestione di una rete informatizzata complessa accessibile a tutti gli attori/operatori che
operano intorno al Paziente, per evitare l'istituzionalizzazione, diminuire la degenza media per
le patologie oggetto di cure domiciliari, aumentare la sua sopravvivenza ed il suo benessere.
In particolare l’attività proposta è finalizzata, come detto, alla specializzazione di 15 giovani
medici disoccupati/e, ai quali offrire l’opportunità di un inserimento lavorativo meno critico,
attraverso la creazione di una cooperativa di gestione di un Centro medico associato
territoriale (come già previsto dalla normativa vigente) per potenziare, in provincia di Lecce,
un sistema di approccio alla diagnosi e alle terapie con l’uso di tecnologie della telemedicina
per il follow-up, visivo e di parametri vitali al domicilio deI Paziente senza bisogno di
ospedalizzazione.
Per assicurare l’omogeneità e la qualità dell’offerta formativa ed al fine di soddisfare i
molteplici obiettivi posti dall’Avviso e dalla complessiva e necessaria coerenza progettuale, il
percorso è stato interamente progettato in conformità ai macro obiettivi didattici e contenuti
disciplinari già standardizzati a livello nazionale ed internazionale da molti Istituti scientifici e
Società come la ACAYA Consultig leader nel settore dei processi di simulazione
diagnostica, partner di progetto, ed attingendo a strumenti metodologici già sperimentati e
brevettati, come il metodo SIMTECNO®. Gli obiettivi stabiliti per il raggiungimento delle
competenze, attraverso Moduli e le varie Unità Didattiche previste, investono l’area del
completo sviluppo professionale Sanitario e Tecnologico di ciascun partecipante, quanto quello
delle conoscenze e competenze, per acquisire una specifica cultura imprenditoriale,
necessaria per la creazione e sviluppo di società (anche di tipo cooperativistico) come
sviluppo occupazionale. L’intero processo di progettazione del percorso formativo è suddiviso
in macrofasi ognuna delle quali prevede delle attività che hanno nei tempi di realizzazione uno
sviluppo sequenziale.
La struttura progettuale
MACROFASI
MACROFASE 1
( Ex-ante)
Preparazione alla
candidatura del progetto
MACROFASE 2
(Organizzazione)
Propedeutica all’avvio
delle attività didattiche
ATTIVITA’
Raccolta dati e materiali di indagine sulle tendenze
occupazionali del territorio della provincia di Lecce
e rispetto alla figura di riferimento del corso
Ricerca ed analisi buone prassi
Rafforzamento Rete territoriale di supporto
Costituzione del Comitato Tecnico Scientifico di
coordinamento
Predisposizione delle scelte metodologiche e dei
contenuti didattici per la stesura del progetto
da candidare
Informazione e sensibilizzazione del territorio,
Bando di partecipazione al corso
Azione preliminare di orientamento e selezione dei
partecipanti
Orientamento formativo e Bilancio delle
competenze informatiche in entrata,
Progettazione esecutiva del percorso di formazione
organizzazione logistica e degli stage aziendali
Predisposizione strumenti, laboratorio di
simulazione, risorse e individuazione
27
MACROFASE 3
(In itinere)
Formazione
MACROFASE 4
( Ex-post attività didattica)
Accompagnamento al
lavoro
MACROFASE 5
Valutazione finale
MACROFASE 6
Diffusione dei risultati
compiti e responsabilità
Formazione Formatori.
Il percorso delle attività didattico-formative
Unità Formative per lo sviluppo di competenze
Scientifiche e valorizzazione di quelle Mediche
Unità formativa per le conoscenze degli strumenti
d’impresa
Stage aziendale
Monitoraggio e Valutazione in itinere (trasversale)
Accompagnamento individuale alla ricerca del
lavoro (metodologie e strumenti di ricerca) e
formazione assistita per coloro che attraverso la
redazione del Business Plan sono orientati ad
avviare una iniziativa imprenditoriale autonoma o in
cooperazione.
oppure
Partecipazione ai tirocini curriculari presso Centri
diagnostici e terapeutici con uso di tecnologie
avanzate o Studi associati di medici di base che
utilizzano già i sistemi ICT, coadiuvati da una
adeguata azione di prevenzione rivolta in modo
particolare alla gestione delle patologie croniche (es.
malati di diabete, cardiovascolari, ecc.)
Valutazione finale del progetto ed pubblicazione del
report finale
Indagine conoscitiva sugli esiti occupazionali dei
partecipanti dopo un anno dal termine del progetto
Animazione territoriale e diffusione dei risultati
Convegno finale di presentazione dei risultati
Profilo e competenze specialistiche della figura
Il medico che svolge la sua attività professionale, nelle strutture ospedaliere pubbliche e
private o nei Centri medici unici associati, valorizzando e utilizzando il contributo apportato
dalle applicazioni delle ICT nell’ approccio diagnostico e nella scelta delle terapie del paziente,
deve essere in grado di:
•
•
•
gestire, in un Centro medico associato per le cure domiciliari, attraverso una rete
informatizzata accessibile a tutti gli attori/operatori che ruotano al domicilio intorno al
Paziente;
trattare in maniera corretta e secondo le nuove linee guida tutte le patologie
cardiovascolari secondo un approccio diagnostico e terapeutico previsto dalle ultime
procedure di Qualità nel settore sanitario.
interpretrare coerentemente le procedure applicative del Sistema Qualità, introdotte
28
•
•
•
•
•
•
dalla legge 296/2006, all’art. 1 comma 796 e s.m.i. percependo l’importanza del sistema,
sia nell’abbattimento del rischio di errori, che per evitare le conseguenze che tali errori
possono provocare (perdita della credibilità professionale, azioni legali e risarcimenti).
creare una cartella informatizzata territoriale per ciascun cittadino/utente;
aumentare la comunicazione di tutti gli attori coinvolti
unire sullo stesso data base gli operatori territoriali, gli ospedalieri, i Medici di Medicina
Generale, il Sociale, gli Enti di volontariato interessati;
gestire e raccogliere tutti gli interventi effettuati nei confronti deI cittadino, non solo al
suo domicilio, ma anche nel Distretto S.S.
evitare inutili duplicazioni di atti e di fogli aumentando l'efficienza dell'intervento e
riducendo la burocrazia e quindi il tempo/operatore
evitare, nei riguardi del paziente, l'istituzionalizzazione, diminuire la degenza media per
le patologie oggetto di cure domiciliari, aumentare la sua sopravvivenza ed il suo
benessere
MACOFASE 1 Preparazione alla candidatura del progetto
Analisi delle opportunità occupazionali
Obiettivo dell’Indagine di Mercato è quello di verificare lo stato occupazionale specifico della
figura professionale di riferimento.
Essa è stata svolta nell’area regionale e in particolar modo in quella della provincia di Lecce, in
collaborazione con i Partner territoriali con i quali questo Organismo stabilmente coopera,
presso Ospedali pubblici e privati e presso le principale strutture diagnostiche. Tale indagine è
stata finalizzata all’approfondimento dei fabbisogni professionali e formativi della figura del
Medico rispetto alle applicazioni ICT nella Sanità, al fine di individuarne i bisogni formativi e
adeguare la progettazione esecutiva del percorso, con contenuti didattici utili e spendibili. La
ricerca effettuata ha previsto la realizzazione di una mappatura attraverso la quale si è potuto
avere una evidenza empirica dei reali sbocchi di mercato e di occupabilità della figura dopo la
formazione proposta. Tali risultati coincidono con quelli emersi dall’analisi, riportati nei
documenti della nuova programmazione dei Servizi sanitari territoriali e riforma della Sanità in
Italia.
Ricerca ed analisi buone prassi
Tale attività è volta ad effettuare un’analisi comparativa e benchmarking delle prassi eccellenti
a livello interregionale, ed eventualmente transnazionale attraverso i documenti messi a
disposizione dai Partner del progetto e dal web. Risulta opportuno ed utile al miglioramento
della gestione del progetto, infatti, il trasferimento e lo scambio della buona pratica realizzata
da alcuni distretti sanitari della Regioni Lombardia ed Emilia Romagna
nell’ambito della
introduzione delle applicazioni ICT nella Sanità e dei processi formativi ad esse collegati. Tale
iniziativa trova infatti fondamento nei risultati ottenuti, per esempio, da alcune nazioni come
L’inghilterra e in genere i Paesi anglosassoni, i quali attraverso l’attivazione di Piani di
introduzione di sistemi ICT, sono riusciti a creare un rapido rinnovamento strutturale dei loro
Servizi Sanitari Nazionali, portandoli verso modelli più virtuosi di qualità e di costi.
Rafforzamento Rete territoriale di supporto
Costituita dalla ASL, da altri Enti Pubblici, da imprese del settore sanitario private e pubbliche ,
dai rappresentanti del sistema dei servizi socio-sanitari, del cooperativismo e
dell’associazionismo legato alla valorizzazione della qualità degli interventi sanitari domiciliari.
La rete di sostegno al progetto è ritenuta una delle chiavi del possibile successo dell’iniziativa.
29
Le metodologie di autogestione della rete sono indirizzate alla circolarità delle informazioni ed
alla promozione di una cultura che attenui le diffidenze dei cittadini nei confronti della Sanità
pubblica locale. E’ prevista la costituzione di un Tavolo di confronto e di coordinamento, un
network in grado di coinvolgere i partner di sostegno con l’obiettivo di promuovere politiche
attive del rinnovamento delle prestazioni sanitarie attraverso l’uso delle nuove tecnologie. Con
questo “strumento”, l’Organismo proponente, recuperando tutte le esperienze sin qui condotte
nei diversi settori della formazione, mira a favorire un costante confronto con le Istituzioni che
gestiscono la Sanità, con l’Università del Salento - Facoltà d’Ingegneria, Imprese private
accreditate, espressione della formazione e aggiornamento dei medici, associazioni di
categoria, con organismi della cooperazione, agenzie formative e produttive, offrendo le linee e
i risultati dell’esperienza come peso anche politico capace di modificare incongruenze e ritardi
nell’ambito dello sviluppo del livello qualitativo delle prestazioni sanitarie dettato ormai dalla
crescente cultura della popolazione in materia e dalla disponibilità di percorsi di diagnostica e
di cura più sofisticati;
Costituzione del Comitato Tecnico scientifico
Il progetto prevede la costituzione di un Comitato tecnico scientifico di confronto e
coordinamento composto dagli attori strategici locali principali, partner della presente
iniziativa, necessario a favorire la corretta gestione dell’intervento formativo, con funzioni di
indirizzo e verifica dei processi messi in atto. E’ lo strumento attraverso cui è possibile
scambiare buone pratiche di gestione. Ha anche il compito di facilitare gli sviluppi di
inserimento lavorativo dei partecipanti appianando le difficoltà di comunicazione soprattutto
con le imprese e quelle di tipo burocratico legate al rilascio di autorizzazioni previste nelle
procedure per la creazione d’impresa. Valuta i risultati delle attività, validando gli strumenti
per il monitoraggio delle azioni svolte. Il Comitato è coordinato dal Direttore scientifico del
corso, che ne predispone gli incontri, indicando in particolare il calendario dei lavori ed i
rispettivi ordini del giorno. Si riunirà periodicamente e comunque ogni qualvolta il Direttore del
corso lo ritiene utile. Le attività del Comitato opportunamente documentate da Report sono
monitorate attraverso la metodologia e gli strumenti previsti nel piano di monitoraggio.
Stesura del progetto da candidare
Le scelte metodologico-didattiche del progetto unitamente ai contenuti di massima sono
individuati fra quelli sperimentati a livello nazionale e internazionale in funzione del target
bersaglio di riferimento e della loro utilità rispetto alle competenze che la figura professionale in
uscita deve poter acquisire. Il percorso formativo idealizzato è in linea di massima condiviso
dal C.T.S. e arricchito di tutte le buone prassi che i componenti esterni hanno voluto apportare.
MACROFASE 2
Propedeutica all’avvio delle attività didattiche
Informazione e sensibilizzazione del territorio
All’avvio del progetto verrà costituito un Ufficio Comunicazione che svolgerà sia attività di
ufficio stampa che di relazioni esterne per promuovere le attività di progetto per tutte la sua
durata. L’Ufficio Comunicazione sarà costituito da risorse messe a disposizione dall’Organismo
proponente e dai partner della rete geografica ed interagirà con tutti i soggetti coinvolti sul
tema della Sanità e dell’assistenza socio-sanitaria domiciliare integrata e nello sviluppo
delle capacità delle persone che si orientano ad acquisire le competenze necessarie per un
inserimento lavorativo nel settore. I canali di divulgazione saranno molteplici: segnalazione del
progetto sui siti web dei soggetti partner, collegamenti con altri siti internet interessati al tema,
30
articoli sulla stampa locale e nazionale, circuiti televisivi e radiofonici, invio comunicati stampa
alle agenzie locali ed organizzazione di seminari.
L'obiettivo è quello di sensibilizzare la cittadinanza (in particolare le AA.SS.LL. della Regione
Puglia e i distretti sanitari ) attraverso attività di animazione territoriale e incontri tematici.
Selezione degli allievi Orientamento formativo e Bilancio delle competenze in entrata
Rimotivazione
E’ finalizzata a far conoscere agli stessi partecipanti non solo le conoscenze professionali
necessarie richieste dalla specializzazione da acquisire, ma anche una risposta "completa" ai
loro bisogni, in modo da renderli partecipi e protagonisti delle opportunità che vengono loro
offerte.
Obiettivi dell’azione:
Facilitare la conoscenza di sé sviluppando l’autovalutazione per individuare le proprie
attitudini verso l’utilizzo delle applicazioni delle ICT;
Fornire la massima opportunità d’informazione professionale; l’informazione deve
essere chiara e completa, deve coinvolgere pedagogicamente l’utente nella ricerca
di nuove informazioni per giungere alla consapevolezza dell’informazione
"permanente".
Educare alla decisione, nella comprensione dei molteplici fattori che intervengono nel
processo decisionale, quali: l’obiettivo, l’informazione, la possibilità, le conoscenze, le
probabilità, il valore, la decisione, la valutazione.
Educare al cambiamento e alla transizione rafforzando la consapevolezza del bisogno
continuo e ricorrente di educazione alla scelta, al cambiamento, a saper intervenire
nelle dinamiche sociali, lavorative e culturali.
Sottoscrivere il patto formativo. La formulazione e sottoscrizione di un patto
formativo preliminare tra Organismo di formazione e allievo è un momento molto
importante di definizione degli impegni che le parti si obbligano a rispettare, finalizzato
a stimolare la partecipazione attiva di tutti al raggiungimento degli obiettivi fissati in
fase di ideazione e progettazione dell’intervento.
Progettazione esecutiva – predisposizione strumenti e risorse
La conoscenza dei partecipanti e l’analisi dei loro bisogni si qualificano in primo luogo come
un’attività di ricerca finalizzate all’acquisizione di dati e informazioni utili ed attendibili per
proseguire nelle tappe successive del processo formativo: nella progettazione di dettaglio
dell’esperienza formativa e nell’individuazione degli obiettivi didattici specifici, di contenuti
aggiuntivi e dei metodi di insegnamento più idonei da adottare.
Tale attività richiederà una costante verifica:
dell’utilità e pertinenza dei contenuti didattici scelti che deve acquisire ogni allievo
partecipante al programma formativo
o per l’ottimizzazione della copertura dello
ruolo professionale che dovrà assumere;
della possibilità che gli stessi contenuti possano tradursi in competenze effettivamente
esercitabili.
della condizione che le ipotesi progettuali risultino praticabili dal punto di vista:
organizzativo, gestionale, tecnologico, economico, sociale, strategico
Formazione formatori (12 ore)
L’obiettivo di questa azione è quello di uniformare il linguaggio, sviluppare conoscenze e
metodologie didattiche attive tra i docenti e lo staff tecnico del corso. I contenuti ed attività,
31
riguardano il rafforzamento e lo sviluppo, mediante le tecniche del confronto e dello scambio di
esperienze e “buone prassi”. Il processo formativo in questo caso non si limita alla
trasmissione unidirezionale di contenuti, riferiti a metodologie e adeguamento degli interventi
ma richiede la partecipazione attiva degli interessati (si prevede infatti l’alternanza di ore
d’aula, ore di autoapprendimento, consulenza individuale e coinvolgimento su problemi
concreti),
La presente formazione trasversale all’intero processo e della durata di 12 ore persegue gli
obiettivi precedentemente indicati, con l’intento di promuovere prassi progettuali, didattiche e
valutative ispirate dalle seguenti concezioni:
•
•
•
•
•
•
•
•
•
concezione della progettazione didattica come pianificazione di azioni/stimolo a
diversi livelli di complessità, mirate al raggiungimento di competenze (conoscenze e
abilità) valutabili, contestualmente relative ad aree disciplinari specifiche;
concezione delle competenze come capacità di utilizzo integrato di conoscenze e
abilità appropriate a contesti di realtà lavorativa, di prestazione e di complessità
contestuale;
concezione del contesto d’apprendimento come elemento essenziale della
metodologia ai fini dell’efficacia formativa;
concezione del contesto di spendibilità come spazio di finalizzazione degli
apprendimenti;
concezione di trasversalità come ottica con cui guardare e definire gli obiettivi
disciplinari specifici;
concezione della didattica come mediazione intenzionale, consapevole e mirata tra
soggetto e oggetto di apprendimento;
concezione della organizzazione didattica come percorso flessibile articolato in
Moduli e portatori di proposte costruite in funzione di diversi possibili livelli di
fruizione, verificabili e ripetibili in caso di mancato raggiungimento degli esiti attesi;
concezione del “recupero” come intervento strutturale e contestuale allo sviluppo
didattico;
concezione della ricerca/sperimentazione didattica come relazione circolare tra
teoria e prassi, funzionale al raggiungimento dell’obiettivo nel maggior numero possibile
di soggetti;
Risultati attesi in termini di azioni dai docenti
I docenti coinvolti nell’esperienza del percorso:
-
condividono visioni, significati, lessico, operazioni
condividono il modello di programmazione modulare e di Unità disciplinari e ne
contestualizzano, guidati, i dettagli operativi
reperiscono/costruiscono, guidati, i materiali didattici
sperimentano l’attività didattica progettata
osservano i processi di apprendimento e del loro stesso insegnamento con l’aiuto dei
tutor ed utilizzando strumenti appositamente costruiti
accertano i risultati d’apprendimento
analizzano, scelgono, adottano il modello di verifica delle competenze acquisite con gli
strumenti omologati
certificano le competenze raggiunte dagli allievi
validano i modelli progettuali, didattici, valutativi e certificativi utilizzati
formalizzano i materiali didattici e i prodotti ottenuti
valutano l’esperienza e formulano ipotesi di diffusione
Le altre macrofasi sono oggetto di sviluppo della programmazione riportata di seguito
32
6.2 Grado di coerenza ed efficacia dell’impianto didattico (selezione e orientamento dell’utenza,
bilancio delle competenze, metodologie didattiche e formative, articolazione didattica, organizzazione
modulare e per unità formative, alternanza e formazione on the job, attività extracurriculari e di
recupero, viaggi e visite di studio, esperienze transregionali e transnazionali, ecc.)
Sul piano strutturale, l’impianto didattico è costituito dall’integrazione di un’azione di carattere
prettamente didattico- formativo, della durata di 600 ore, con una attività di orientamento/
selezione dell’utenza e bilancio delle competenze e di altre attività collaterali (tirocinio
formativo o tutoraggio per l’ assistenza allo sviluppo di attività imprenditoriali), ad essa
complementari, per un totale di 800 ore. Le metodologie e gli approcci formativi, previsti per
una popolazione adulta, laureata e sicuramente con un elevato grado di conoscenze culturali
e scientifiche, hanno bisogno di ispirarsi alla massimizzazione dei risultati, agendo sul
complesso delle dimensioni didattiche e strategiche per rafforzare le possibilità di gradimento
dell’utenza e alla rimozione delle cause che possono limitare le opportunità di inserimento
lavorativo in posizioni di maggiore stabilità, sopratutto se attraverso la creazione d’impresa.
L’impianto didattico è costituito da un modulo propedeutico di orientamento formativo e
bilancio di competenze dei giovani medici in entrata, necessario per elaborare un proprio
Progetto di inserimento professionale in maniera oculata e consapevole. Il modulo verrà
svolto prima dell’inizio dell’attività didattica programmata. Di seguito è previsto lo sviluppo di
altri 2 Moduli didattici, uno per l’acquisizione di competenze di Base ed avanzate di
informatica finalizzate alla applicazione delle ICT nella Sanità e in particolar modo alla
assistenza medica domiciliare, unitamente ad alcune conoscenze delle leggi e norme che
regolano la Sanità a livello nazionale, regionale e locale, l’altro per lo sviluppo di competenze
nel campo della diagnostica e scelta terapica attraverso l’uso di simulatori per conseguire il
diploma di medico istruttore in simulazione. I moduli di attività di STAGE, Project Work e
di Tutoraggio e accompagnamento al lavoro e/o alla creazione d’impresa autonoma o di tipo
associato, completerà il percorso formativo con un insieme di 6 Moduli. Ogni modulo è a sua
volta formato da insiemi di Unità Formative legate all’obiettivo didattico generale del
modulo, riportate sotto forma di contenuti disciplinari e obiettivi specifici.
La struttura progettuale prevede, infine, la realizzazione di una didattica d’aula gestita in
blocchi di frequenza di 6 ore giornaliere per 5 giorni settimanali.
Orientamento e Selezione
Il progetto prevede la valorizzazione della selezione/orientamento quale passaggio
fondamentale per l’adesione al progetto e la condivisione degli obiettivi formativi; le verifiche
delle competenze informatiche in ingresso passeranno attraverso un percorso di bilancio;
l’acquisizione degli strumenti operativi invece attraverso un percorso di auto-orientamento e
un lavoro di elaborazione autonoma, finalizzato alla costruzione di nuovi strumenti per la
conduzione di un intervento diretto a servizio di un target di utenti beneficiari; la progettazione
mirata dello stage e una duplice azione di accompagnamento in uscita dal percorso formativo
(consulenza di orientamento individuale e assistenza per la definizione di progetti strategici
oggetto dei project works) garantiscono il successo delle attività progettuali.
In particolare le metodologie e strategie per la fase di orientamento saranno espletate
attraverso:
• una attività di indirizzo di tutoring, esercitata da un esperto tutor avente una funzione
di guida a garanzia del raggiungimento di obiettivi formativi/personali. Tale funzione
faciliterà, in ambito didattico:
- un dispositivo ad ampio raggio finalizzato alla formazione globale del soggetto;
- un intervento centrato sull’apprendimento di cui il soggetto in formazione
deve essere protagonista.
- una attività di counselling, un’interazione tra counsellor e allievo e il
confronto in modo olistico dei problemi sociali, culturali, formativi e/o
33
emozionali. Il Counselling implementerà la soluzione di specifici problemi, aiuterà
a prendere decisioni, a gestire crisi, migliorare relazioni, sviluppare risorse,
promuovere e sviluppare la consapevolezza personale, lavorare con emozioni e
pensieri, percezioni e conflitti interni e/o esterni. In sintesi il processo di
apprendimento del counselling fornirà la opportunità di lavoro su se stessi,
nell’ottica di raggiungere maggiori risorse e ottenere una maggiore soddisfazione
come individui e come professionisti.
IL BILANCIO DELLE COMPETENZE
Il Bilancio delle Competenze, finalizzato ad acquisire consapevolezza delle proprie
competenze, capacità, attitudini ed aspirazioni e agevola il lavoratore ad elaborare un proprio
percorso di sviluppo professionale, partendo dall’analisi delle proprie conoscenze, abilità e
risorse. E’ un valido strumento per definire e attuare un progetto formativo o professionale
adeguato alle proprie propensioni, motivazioni, skill e know-how.
Il percorso di bilancio di competenze previsto dal progetto prevede lo sviluppo di 3 fasi:
1. la presentazione e accoglienza dell’utente – in questa fase si individuano degli
obiettivi concreti e raggiungibili e si sviluppano delle azioni specifiche per raggiungerli;
2. dinamica del bilancio - è la parte principale del percorso. In questa fase l’utente
inizia a conoscersi meglio, a ricostruire conoscenze, abilità e risorse psico-sociali in
suo possesso;
3. restituzione ed accompagnamento: l’utente rielabora e sintetizza quanto analizzato
nelle fasi precedenti, realizza insieme al consulente che lo segue, un report finale in
cui affronta i suoi punti di forza, le aree di miglioramento, le potenzialità e gli aspetti da
valorizzare per compiere un percorso professionale adatto alla sua persona.
Per realizzare il Bilancio vengono utilizzate sia le competenze trasversali (dette anche
distintive) che le tecniche di base e quelle tecniche-professionali della persona: chi è (bilancio
di personalità), cosa sa fare ( attitudini personali e professionali), cosa può fare (potenzialità),
cosa spera di fare (obiettivi). Viene redatto tenendo conto di una molteplicità di aspetti:
• Motivazioni: il motore che consente ad un individuo di porsi un obiettivo professionale
e di crescere professionalmente.
• Capacità: le cose che un individuo ha piacere a fare e che gli riescono meglio.
• Interessi: per valutare il settore in cui il soggetto desidera lavorare.
• Valori: sono quanto di più importante nella vita di un individuo (es. la famiglia,
l’amicizia, prestigio, l’indipendenza).
• Modalità di lavoro: ogni soggetto ha una propensione diversa verso il lavoro. C’è chi
preferisce il part-time, chi ama i lavori di responsabilità, chi preferisce orari fissi, chi
lavori per obiettivi ed in autonomia.
• Ambiente di lavoro: presenta caratteristiche diverse da luogo a luogo e può rendere
molto diverso un identico profilo professionale.
• Stile personale: indica la modalità del tutto individuale con cui si fanno le cose. Se
due persone hanno le stesse capacità e conoscenze, restano diverse in quanto hanno
un proprio modo di fare le cose, uno stile diverso di azione.
• Qualità : sono i punti di forza di un individuo, elementi che consentono di portare a
compimento i compiti assegnati, di raggiungere gli obiettivi e realizzare i progetti.
• Punti deboli: rappresentano i difetti ed i limiti. Valutarli ti permette di definire obiettivi
professionali realistici e concreti.
ASSETTI METODOLOGICI-FORMATIVI
I programma formativo previsto è stato progettato e sarà erogato con una Metodologia
integrata, che prevede un'alternanza di metodologie didattiche di carattere cognitivo e
metodologie di carattere Attivo-Emotivo
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La metodologia didattica di carattere cognitivo (Content Learning) sarà centrata sul
“contenuto” dell’argomento oggetto del corso, quindi lo strumento didattico sarà la lezione
frontale per il trasferimento di concetti, metodologie, strumenti di analisi, ed il ricorso ad
esempi e casi concreti.
L’auto-apprendimento fuori dall’aula sarà favorito dalla consegna di dispense, slides, cd-rom,
articoli, bibliografia, e altro materiale di approfondimento on-line erogato dalla struttura
formativa). In questo caso l’interazione prevalente è quella tra utente e contenuto
dell’apprendimento e l’accento è sul “contenuto”.
La metodologia di carattere Attivo-Emotivo (Action Learning- Formazione Esperenziale), avrà
invece l’obiettivo di facilitare l'apprendimento attraverso la sperimentazione attiva, con
tecniche di gestione attiva dell'aula sviluppando un forte coinvolgimento dei partecipanti
attraverso discussioni, confronti in plenaria, esercitazioni pratiche, analisi dei casi, roleplaying, simulazioni, studio di Case-History, teamwork, i business game, allo scopo di
verificare l'uso delle tecniche e degli strumenti proposti.
Si svilupperà una forte l’interazione tra docente i corsisti il tutor il coordinatore didattico. In
questo caso l’accento è sulla “relazione”.
I metodi attivi tendono ad incoraggiare una partecipazione diretta dei soggetti in formazione e
favoriscono un costante feed-back all’azione del formatore.
Con queste metodologie si impara facendo esercizi, sperimentando (metodo try and error), si
studiano problemi concreti e non astratti, vicini alla realtà operativa dei partecipanti. Si ha la
possibilità di discutere attivamente, l’attenzione è rivolta più al metodo per arrivare ad una
decisione che non alla decisione stessa, portando il soggetto in formazione, con
l’acquisizione di maggiore consapevolezza, ad essere il reale protagonista del processo
formativo (da oggetto passivo e soggetto attivo del processo formativo). I metodi attivi
favoriscono un processo di self-development del partecipante al corso.
Durante il percorso i partecipanti saranno coinvolti nella realizzazione di un Project work
(dall’inglese: lavoro di progetto) che rappresenta una sperimentazione attiva delle
competenze apprese durante il percorso formativo; Tale strumento metodologico si rifà ad un
modello di tipo “learning by doing” ed è costituito dalla realizzazione, dopo un periodo di
apprendimento, di n progetto relativo a contesti reali. Può essere individuale o di gruppo, ed i
risultati sono oggetto di analisi e discussione in un momento didattico-applicativo e di una
rappresentazione dei risultati da gestire in un evento destinato agli operatori del settore.
Il fine di questo strumento è di stimolare i partecipanti a “cimentarsi” sui contenuti trattati
all’interno di un piano d’azione, nonché la loro contestualizzazione alle specifiche realtà
organizzative di riferimento in cui i partecipanti si sono trovati, o si troveranno ad operare (le
modalità di attuazione e gli obiettivi specifici sono dettagliati all’interno della sezione Struttura
Modulare).
Carattere distintivo del perorso di formazione proposto è l’utilizzo di strumenti dall’elevato
valore formativo che consentono di vivere in aula una esperienza sul campo simulata
(Learnig by Doing):
o Case History analisys (Analisi di casi reali aziendali)
o Simulazioni What-If
o Esercitazioni di Business game (gestione di casi aziendali; presa di decisioni strategiche
e operative; situazioni di trattative e colloqui di vendita;
o Filmati coerenti con l’argomento
o Project work
o Discussioni di gruppo
o Role Playing
in un contesto individuale e collaborativo (team work). Saranno affrontate situazioni
competitive vicino alla realtà e per questo altamente motivanti. Per quanto riguarda i concetti,
35
le teorie e le argomentazioni, saranno realizzate e/o consegnate :
- Dispense
- Slides in Power Point
- Documentazione e Articoli di approfondimento
- Libri
- E-book redatti dallo studio con suggerimenti, decaloghi, sezioni tips&trick
Particolare rilievo poi assume la gestione di una metodologia che accompagnerà, in
particolare lo sviluppo delle UD proprie del Modulo 3.
SIMTECNO®, questo il nome della metodologia che il partner formativo Acaya Consulting ha
progettato, sperimentato e brevettato, per assicurare le performances qualitativamente
competitive che ne hanno determinato, a livello nazionale, la leadership nel settore della
formazione medico scientifica in simulazione.
In particolare, La metodologia Simtecno® è la prima metodologia didattica realizzata
espressamente per l'apprendimento medico-scientifico. Il processo formativo, composto da
quattro fasi, si sviluppa in modo circolare secondo il flusso rappresentato nel presente grafico:
36
ARTICOLAZIONE DIDATTICA
Il presente progetto si compone di un piano integrato di orientamento, formazione frontale,
laboratoriale e on the job e prevede il trasferimento delle competenze necessarie per
specializzare 15 medici disoccupati, nell’utilizzo e gestione dei supporti e dei sistemi ICT nel
settore sanitario. L’impianto progettuale prevede la realizzazione di sei moduli formativi
preceduti da una azione di selezione dell’utenza e da un percorso iniziale di bilancio delle
competenze che ne accerti il livello di competenza soprattutto in area informatica e
tecnologica.
La frequenza giornaliera è prevista per 6 ore giornaliere, dalle ore 8:00 alle ore 14:00.
L’impegno previsto di 36 ore settimanali fissa la durata complessiva del percorso in 140 gg.
Di formazione.
Il piano didattico, come detto, prevede la realizzazione di 6 moduli formativi ulteriormente
scomposti in Unità didattiche di Apprendimento, in particolare il progetto è articolato come
segue:
Modulo 1 (propedeutico) 30h
Accoglienza /orientamento e bilancio delle competenze 20 h
Orientamento al mercato del lavoro e alla creazione d’impresa 10 h
Modulo 2 (Competenze di base e applicazioni ICT) 300h
Il sistema sanitario Nazionale e regionale 10h
L’organizzazione in Puglia dei servizi Socio-sanitari 28h
Informatica ed applicazioni ICT nella Sanità 230h
Le opportunità della telemedicina e del teleconsulto 20h
Prev. e sicurezza sui luoghi di lavoro 12 h
Modulo 3 (Simulazione Diagnostica e terapeutica) 250h
Bls
Bls instructor
Acls provider
Endovascolare coronarico
Endovascolare carotideo
Ipertensione nel paziente con fibrillazione atriale
Ipertensione nell'anziano con sincope
Ipertensione nel paziente diabetico in caso di emergenza e urgenza ipertensiva
Ipertensione resistente
Scompenso acuto
Scompenso cronico
Gestione del paziente scompensato a domicilio
Gestione del paziente anziano con scompenso cardiaco
Gestione del paziente con sca
Trattamento dell’edema polmonare
Dolore toracico e infarto
Guida alla misurazione della pressione arteriosa
L’elettrocardiografia nella pratica clinica
Gestione delle aritmie
Ecocardiografia
Ecofast in emergenza
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Diagnosi differenziale sca si/no?
Il paziente dislipidemico e fattori chiave per la sua gestione terapeutica
La gestione dell'ictus in emergenza
Ecocardiografia vascolare
Pre e post sca
Gestione delle vie aeree
Trombolisi nell’ima
Gestione delle emergenze cardiologiche in pediatria
Ecocolordoppler carotideo
Modulo 4 (Stage aziendale) 100h
Stage conoscitivo 10 ore
Stage applicativo 30 ore
Stage operativo 60 ore
Modulo 5 (Project Work) 50h
Ricerca per la modellizzazione di un innovativo centro di assistenza sanitaria
tecnologicamente avanzato
Modulo 6 (Accompagnamento) 100 h
Tirocini curriculari presso aziende operanti nel settore professionale di
riferimento del corso, aventi sede di lavoro o unità produttive;
Assistenza/tutoraggio alla creazione d’impresa, per l’avvio di attività
imprenditoriale, singola o associata, anche in forma cooperativa.
38
RAPPRESENTAZIONE GRAFICA DELL'INTERVENTO PROGETTUALE
PROMOZIONE
SELEZIONE DEI
BENEFICIARI
TERRITORIO
COMITATO TECNICO
ANALISI
Modulo 1 (propedeutico)
SISTEMA DELLA RETE TERRITORIALE LOCALE
( trasversale all'intero percorso progettuale)
Accoglienza /orientamento
bilancio delle competenze
Orientamento al mercato del lavoro
e alla creazione d’impresa
SISTEMA FORMAZIONE FORMATORI
SISTEMA DELLA DOCUMENTAZIONE, MONITORAGGIO E VALUTAZIONE DELL'INTERVENTO
SCIENTICO
Modulo 2
30h
20 h
10 h
300h
Competenze di base e applicazioni ICT
Il sistema sanitario Nazionale e regionale
10h
L’organizzazione in Puglia dei servizi Sociosanitari 28h
Informatica ed applicazioni ICT nella Sanità
230h
Le opportunità della telemedicina e del
teleconsulto 20h
Prev. e sicurezza sui luoghi di lavoro 12 h
Modulo 3 250h
Simulazione Diagnostica e terapeutica
Modulo 4
100h
Stage aziendale
Modulo 5
Project Work
Modulo 6
50h
100 h
Assistenza/tutoraggio/tirocinio per la ricerca
attiva del lavoro e per la creazione d’impresa
DURATA COMPLESSIVA
INTERVENTO= 800 h
Certificazione finale
Mercato del Lavoro
39
MODULO
N. 1
(Propedeutico)
Area disciplinare
Area socio - culturale
Disciplina/Attività
Accoglienza, orientamento formativo, presentazione staff
docenti, bilancio competenze, patto formativo
Durata
30 ore
U. D. A. n° 1.1
Obiettivi formativi
L’unità didattica ha come obiettivi principali:
accogliere i partecipanti;
far comprendere la funzione dell’orientamento con valenza di
tipo formativo;
relazionarsi nell'interazione del gruppo riconoscere
vincoli/opportunità del contesto;
sviluppare il Bilancio delle competenze informatiche in
ingresso, l’analisi dei bisogni, esplorazione del sé e
rafforzamento personale;
promuovere il Progetto personale;
Contenuti didattici
Funzione e organizzazione dell'Organismo di formazione,
ruolo dei Partner di progetto;
Presentazione dello staff dei docenti del corso figure/ruoli di
riferimento per l'allievo/a nel percorso, dei servizi offerti.
Il percorso formativo: finalità, obiettivi, attività e
organizzazione;
L’orientamento formativo nel lavoro e nella vita, per operare
scelte oculate e consapevoli;
Regole del gruppo corso;
Funzione del lavoro di gruppo nel percorso didattico;
Il patto formativo;
Lo sviluppo del bilancio delle competenze
Il progetto professionale
Strumenti e materiali
didattici
Kit d'aula
Kit strumenti accoglienza e orientamento (modelli e test)
Verifica degli
apprendimenti
Sarà eseguita una verifica mediante test da somministrare al
termine dell’ attività per monitorare il raggiungimento degli obiettivi
attesi e il livello dei risultati formativo-didattici conseguiti.
Argomenti liberi
Alcuni argomenti liberi potranno essere aggiunti e trattati dai
docenti durante la progettazione esecutiva.
40
MODULO
N. 2
Area disciplinare
Di base e culturale
Disciplina/Attività
Normativa e regolamentazione del sistema sanitario
Durata
10 ore
U. D. A. n° 1.2
Obiettivi formativi
Contenuti didattici
La Presente UDA intende fornire ad ogni corsista specifiche Nozioni
Generali che consentano la comprensione degli aspetti normativi e
di regolamentazione del sistema sanitario nazionale e regionale, in
particolare saranno oggetto della seguente UDA l’evoluzione del
sistema sanitario e la sua “federalizzazione”., la struttura, gli attori, i
partner, i meccanismi di finanziamento del sistema sanitario
nazionale. Le comparazioni internazionali, diritto, etica e salute. Il
sistema sanitario regionale.
Enti ed organi di livello centrale e territoriale
Enti ed organi nazionali:
Ministero
CSS - Consiglio Superiore di Sanità
ISS - Istituto Superiore di Sanità
INAIL - Istituto Nazionale Assicurazione Infortuni sul
Lavoro
AGENAS - Agenzia nazionale per i Servizi Sanitari
Regionali
IRCCS - Istituti di Ricovero e Cura a Carattere
Scientifico
IIZZSS - Istituti Zooprofilattici Sperimentali
AIFA - Agenzia italiana del farmaco
Enti ed organi territoriali:
Regioni e Province autonome
Aziende Sanitarie Locali
Aziende Ospedaliere
Il sistema sanitario: aspetti istituzionali e normativi
Introduzione ad aspetti normativi quali la tutela della salute
nel contesto istituzionale, natura giuridica e contenuto del
diritto alla salute, tensione tra profilo soggettivo e profilo
oggettivo, il diritto alla salute come diritto inviolabile e come
diritto di prestazione. La tutela della salute nel diritto
comunitario e nel Trattato costituzionale europeo: aspettative
e realtà. L’evoluzione della legislazione sanitaria in Italia e
analisi delle principali fonti normative. Il principio di
precauzione. Etica nel sistema sanitario.
Elementi
di
diritto
sanitario
e
responsabilità
professionali
Analisi degli elementi di responsabilità professionale e
valenza giuridica: si delinea una situazione per la quale un
soggetto giuridico può essere chiamato a rispondere della
violazione colposa o dolosa di un obbligo in precedenza
assunto. Evoluzione della responsabilità professionale
sanitaria alla luce delle evoluzioni normative (riforma
Brunetta e successive modificazioni).
41
La tutela dei dati personali nella Sanità
Esame della normativa relativa al trattamento dei dati
personali del D. Lgs. 196/2003 con particolare riferimento al
settore sanitario e il susseguente codice privacy.
Analisi dei processi e il percorso del paziente
Analisi degli strumenti in grado di garantire non solo
produzione di prestazioni ma anche risposteappropriate sul
piano clinico e gestionale alle esigenze del paziente. In
particolar modo l’analisi del Diagnosis Related Group (DRG)
e dei Raggruppamenti Omogenei di Diagnosi (ROD); il Case
Manager (ICM); il processo in sanità, le fasi della gestione
per processi, il sistema della gestione della qualità,
il percorso del paziente (PdP), come si costruisce e i
vantaggi dell’utilizzo del PdP, l’attivazione del PdP.
Dall’accoglienza alle dimissioni: il percorso virtuale
dell’utente in un servizio sanitario pubblico italiano.
Nessi organizzativi tra aziende pubbliche e private
Forme di gestione del sistema sanitario e la costituzione dei
nessi organizzativi con i soggetti privati; la partecipazione dei
privati al procedimento di allocazione delle risorse e principio
di "negoziabilità" nell'esperienza giurisprudenziale italiana.
Strumenti e materiali
didattici
Kit d'aula
Kit strumenti accoglienza e orientamento (modelli e test)
Verifica degli
apprendimenti
Sarà eseguita una verifica mediante test da somministrare al
termine dell’ attività per monitorare il raggiungimento degli obiettivi
attesi e il livello dei risultati formativo-didattici conseguiti.
Argomenti liberi
Alcuni argomenti liberi potranno essere aggiunti e trattati dai
docenti durante la progettazione esecutiva.
MODULO
N. 2
Area disciplinare
Di base e culturale
Disciplina/Attività
L’organizzazione in Puglia dei servizi Socio-sanitari
Durata
28 ore
U. D. A. n° 1.1
Obiettivi formativi
L’UDA ha l’obiettivo di descrivere l’offerta di servizi sanitari e
sociosanitari della Regione Puglia, e serve ad orientare ed
informare i corsisti sulle opportunità dell’offerta regionale.
L’UDA intende descrivere i servizi della Regione da due punti
di vista:
i problemi, o le aree (accesso ai servizi, emergenza,
anziani, ecc.)
le istituzioni: Aziende sanitarie, Aziende ospedalierouniversitarie e ospedaliere, IRCCS, ASP, ecc.
42
L’UDA, inoltre, descrive l’insieme dei servizi offerti alla
popolazione con problemi sanitari, o sociosanitari,
rappresentandoli anche per area problematica.
Le principali aree individuate sono:
la rete dell’emergenza
la rete dei servizi distrettuali (domiciliari, residenziali e
semiresidenziali)
la rete ospedaliera
Contenuti didattici
LE ISTITUZIONI
IL PRIMO ACCESSO AI SERVIZI
IL MEDICO DI MEDICINA GENERALE
Ambulatorio del MMG
Visite a domicilio
La medicina di gruppo
IL PEDIATRA DI LIBERA SCELTA
LA RETE DELL’EMERGENZA E URGENZA
Il 118
Pronto soccorso
Medico di continuità assistenziale (guardia medica)
Sedi di continuità assistenziale e modalità di accesso al
servizio
LA RETE DELLE FARMACIE
IL DISTRETTO E IL DISTRETTO AMBITO
IL CALL CENTER RIFERIMENTO UNICO PER SALUTE E
SOCIALE
I SERVIZI E LE STRUTTURE DEL DISTRETTO
Punto Unico di Accesso (PUA)
Servizi domiciliari
Residenze Sanitarie Assistenziali (RSA)
Gli hospice
Servizi per la popolazione anziana
Azienda Pubblica di Servizi alla Persona (ASP)
Centri diurni
Strutture residenziali
Telesoccorso e teleassistenza
I SERVIZI E I CONTRIBUTI A DISPOSIZIONE DEL
CITTADINO
Casa
Trasporti
Lavoro
Interventi economici
Misure di protezione
I SERVIZI DELL’AREA MATERNO-INFANTILE DELL’ETÀ
EVOLUTIVA E DISABILITÀ
Consultorio familiare
Equipe multidisciplinare territoriale per l’età evolutiva /
disabilità
Neuropsichiatria dell’infanzia e dell’adolescenza
43
LO SPORTELLO UNICO - ANAGRAFE SANITARIA
I SERVIZI PER LA RIABILITAZIONE
Riabilitazione nei piani regionali
Servizi e attività sociosanitarie
Servizi e attività socioassistenziali
I SERVIZI PER LE DIPENDENZE
LA SALUTE MENTALE
Centri di salute mentale
Servizi di riabilitazione
Servizio psichiatrico di diagnosi e cura (s.p.d.c.)
Volontariato
Servizi aziendali
I DIPARTIMENTI DI SALUTE MENTALE (DSM)
LA
PREVENZIONE
E
IL
DIPARTIMENTO
PREVENZIONE
Igiene e sanità pubblica
Igiene degli alimenti e della nutrizione
Prevenzione e sicurezza degli ambienti di lavoro
Assistenza veterinaria
Medicina legale
LE AZIENDE E STRUTTURE OSPEDALIERE
Accesso all’ospedale
Rete ospedaliera regionale
Altri ospedali regionali
Ospedali privati accreditati convenzionati
Strumenti e materiali
didattici
Kit d'aula
Kit strumenti accoglienza e orientamento (modelli e test)
Verifica degli
apprendimenti
Sarà eseguita una verifica mediante test da somministrare al
termine dell’ attività per monitorare il raggiungimento degli obiettivi
attesi e il livello dei risultati formativo-didattici conseguiti.
Argomenti liberi
Alcuni argomenti liberi potranno essere aggiunti e trattati dai
docenti durante la progettazione esecutiva.
MODULO
N. 2
Area disciplinare
I.C.T. e loro applicazioni nella Sanità
Disciplina/Attività
Informatica ed applicazioni ICT nella Sanità
Durata
230h
Obiettivi formativi
DI
Acquisire tutte le competenze informatiche necessarie per
poter gestire e amministrare una piattaforma di telemedicina;
Conoscere gli elementi tecnici utili per sviluppare nuovi
potenziali servizi di assistenza e monitoraggio medica,
44
complessivamente finalizzati a migliorare la qualità delle
prestazioni in entrambi gli assi Efficacia/Efficienza.
Contenuti didattici
U. D. A. n° 1.1
Automazione dei servizi per la salute (60 ore)
Introduzione agli standards HL7
Sistemi client-server
Architetture orientate ai servizi (SOA)
Web services, XML e WSDL
Discovery services: gli standard UDDI e ebXML
Piattaforma JEE e EJB (Enterprise Java Bean)
Interfacciamento al DBMS: uso del connettore JDBC
Introduzione ai servizi di Internet (50 ore)
Introduzione alle reti di calcolatori
Servizi offerti dalle reti. Protocolli ed architetture di rete.
Modello ISO/OSI. Architettura TCP/IP. Topologie delle
reti e tecniche di trasmissione. Multiplexing e
Commutazione.
Il livello di applicazione
Applicazioni di rete in Internet: modello client-server ed
interfaccia socket, tecnologie alla base del World Wide
Web, posta elettronica, DNS.
Il livello di trasporto
Servizi e principi. Tecniche per il trasferimento affidabile
dei dati. Protocolli di trasporto in Internet: TCP e UDP.
Il livello di rete
Servizi. Algoritmi di instradamento. Livello di rete in
Internet: il protocollo Ipv4, indirizzamento Ipv4, ARP,
ICMP, protocolli di routing, NAT, DHCP.
Gestione delle applicazioni e dei servizi di rete (30 ore)
Introduzione ai Sistemi Operativi
Windows
Linux
Esempi pratici di configurazione
o Installazione e configurazione Sistema
Operativo workstation
Installazione Windows
Installazione Ubuntu Desktop
o Installazione e configurazione Sistema
Operativo Server
Installazione Windows 2003/2008
Installazione Ubuntu Server
Utenti e gruppi
o Installazione e configurazione Servizi lato server
Servizi di rete
Web Server
Application Server
DBMS
FTP server
45
SMTP/POP3/IMAP Server
SSH
RADIUS
VPN
Condivisione Windows
Sicurezza nei Sistemi e in Rete (30 ore)
Minacce ed attacchi.
Obiettivi e meccanismi.
Segretezza. Crittografia. Chiave privata. Chiave
pubblica. Autenticazione. Firma digitale. Non ripudio.
E-mail sicura. Il protocollo PGP. Certificazione: KDC,
CA. Sicurezza a livello di trasporto e di rete: SSL e
IPsec.
Sicurezza dei sistemi (risorse da proteggere, agenti
software, strumenti per rilevare un’intrusione), sicurezza
delle reti (autenticazione, TACACS+, RADIUS), reti e
firewall (perimetro di una rete, firewall, Packet
filtering/Network-level
gateway,
application-level
gateway, Circuit-level gateway), Tunneling e VPN, ACL,
sicurezza nelle wireless LAN (WEP, WAP ed IEEE
802.11i).
Esercitazione
Creazione di ACL standard ed estese con il sistema
IOS. Progettazione di un sistema Firewall aziendale.
Tecnologie di auto-identificazione per il settore Sanitario
(50 ore)
Sistemi ottici di auto-identificazione
Codici a barre. QR-code. DataMatrix. Vantaggi e
svantaggi.
RFID
Introduzione ai sistema di Auto-Identificazione in Radio
Frequenza. Classificazione. Tag (Passivi e Attivi).
Reader. Antenna. Possibili scenari applicativi della della
tecnologia passiva RFID. Vantaggi e svantaggi. Cenni
sulla tecnologia NFC (Near Field Communication).
Tracciabilità e standard EPCglobal
Introduzione. Concetto di EPC. LLRP. ALE. EPCIS.
ONS. Discovery Service. Security. E-Peedigree. Alcuni
esempli applicativi (Tracciabilità dei farmaci, tracciabilità
delle sacche ematiche, tracciabilità dei pazienti, ecc..).
Reti sensoriali per il monitoraggio del paziente in ambito
domestico (30 ore)
Introduzione ai sensori
Utilizzo dei sensori in ambito sanitario
Monitoraggio del paziente da remoto
Casi di studio
Strumenti e materiali
didattici
Verifica degli
apprendimenti
Kit d'aula
Kit strumenti accoglienza e orientamento (modelli e test)
Sarà eseguita una verifica mediante test da somministrare al
termine dell’ attività per monitorare il raggiungimento degli obiettivi
46
attesi e il livello dei risultati formativo-didattici conseguiti.
Argomenti liberi
Alcuni argomenti liberi potranno essere aggiunti e trattati dai
docenti durante la progettazione esecutiva.
MODULO
N. 2
Area disciplinare
Culturale
Disciplina/Attività
Le opportunità della telemedicina e del teleconsulto nella
Sanità
Durata
20 ore
U. D. A. n° 1.1
Obiettivi formativi
Contenuti didattici
Fornire elementi conodscitivi utili per rilevare il potenziale di
applicazione delle nuove tecnologie in ambito medico;
Comprendere gli orientamenti delle Governance in
riferimento alle possibili innovazioni di sistema da gestire in
ambito socio sanitario;
Comprendere e stimare le architetture tecniche necessarie
per l’innovazione di sistema;
Comprendere i nuovi fabbisogni professionali e di
competenza che l’innovazione ha generato e può ancora
generare.
Introduzione alla La telemedicina
Percorso storico
La Telemedicina in Italia
Alcuni fattori che stimolano il bisogno verso tali soluzioni.
esigenze problematiche finora irrisolte - o di difficile
risoluzione:
La diffusione dell'assistenza socio-sanitaria domiciliare;
L'esecuzione e la relativa trasmissione di esami
diagnostici a distanza;
La consultazione a distanza tra specialisti;
La diffusione capillare dell'assistenza specialistica;
L'evoluzione del rapporto tra il personale afferente la
sfera socio-sanitaria (medico
specialista, medico di base, farmacista, infermiere,
assistente sociale, operatori del
volontariato in genere, etc.).
Obiettivi possibili ed auspicabili
La creazione di un sistema:
Per la medicina d'urgenza
Per espandere territorialmente l'utilizzo sistematico
delle competenze specialistiche
Per i monitoraggi nell’ambito domiciliare
Per l'impiego ottimale nel sistema sanitario
47
dell'informatica distribuita - terminali e mezzi
elaborativi
Per la didattica (es. teledidattica, videochirurgia
Telechirurgia, trasmissione tra reparti ospedalieri
ed Università e tra Istituti universitari, gestione di
Banche Dati, etc.);
Per la diffusione telematica dell’informazione verso
i cittadini
la trasmissione di segnali biomedicali
monodimensionali, quali:
ECG (Elettrocardiogramma);
EEG (Elettroencefalogramma);
Flussimetria Doppler;
Altri segnali evocati da tracce.
Segnali bidimensionali, quali:
TAC (Tomografia Assiale Computerizzata);
RMN (Risonanza Magnetica Nucleare);
RX (Radiografie);
Scintigrafie;5
Ecografie;
Termografie;
Immagini patologiche;
Altre immagini.
6. Il telemonitoraggio
tre funzioni fondamentali:
prelievo ed invio di segnali clinicamente significativi
da parte degli Assistiti verso Centri di
assistenza/intervento;
acquisizione, analisi e valutazione di tali segnali da
parte del Centro medico di Servizio;
attuazione di interventi presso gli Assistiti
realizzabili con modalità differenti a seconda dei
casi.
Alcuni esempi di telemonitoraggio
Telemonitoraggio cardiaco
Telemonitoraggio della dialisi
Telemonitoraggio dei diabetici
Telemonitoraggio perinatale
Telecardiologia
Elettrocardiografo numerico con software
interpretativo
il pacchetto software che consente di ricevere e
trasmettere i tracciati ECG
La televideoconsultazione
diagnosi a distanza su materiale iconografico tipo:
48
Immagini RX (Radiografie);
Immagini TAC (Tomografia Assiale
Computerizzata);
Immagini RMN (Risonanza Magnetica Nucleare);
Immagini macroscopiche e microscopiche;
Immagini ecografiche;9
Immagini istologiche;
Immagini endoscopiche;
Immagini gastroscopiche;
Immagini laparoscopiche;
Immagini capillaroscopiche;
Altre immagini bidimensionali.
La Teleassistenza ed il Telesoccorso
Questi servizi possono essere individuati in:
Telesoccorso (richiesta per una qualsiasi
urgenza/emergenza socio-sanitaria);
Telecontrollo (per gli anziani, per le gestanti,
farmacologica, ossigenoterapia, etc.);
Telemedicina domiciliare (monitoraggio
cardiologico, dialitico, per pazienti in dimissione
protetta ospedaliera, pazienti a rischio, etc.);
Telefonia Sociale (per disabili, motulesi, audiolesi,
etc.);
Teleallarme (allarmi ambiente, incendi, gas, etc.);
Teleinformazione (Internet, TV interattiva, Posta
elettronica, etc.);
Teledidattica;
Telelavoro;
Altri servizi:
Telemedicina, Telesoccorso, Telecontrollo,
Telefonia Sociale, Teledidattica, Teleassistenza,
HOME CARE, Teleinformazione, Telelavoro, Casa
intelligente.
Il ricovero virtuale
Le aree di principale interesse per una prima
applicazione del ricovero virtuale :
l'oncologia, la chirurgia, e le malattie croniche (ad
esempio, cardiologia, diabete, ecc.)
Caratteristiche e vantaggi del ricovero virtuali
Il modello d’interazione
I sistemi di telemedicina per il ricovero virtuale
Le figure professionali
Cosa cambierà in questo scenario?
Nuovi fabbisogni di competenza ed opportunità
49
Strumenti e materiali
didattici
Kit d'aula
Kit strumenti accoglienza e orientamento (modelli e test)
Verifica degli
apprendimenti
Sarà eseguita una verifica mediante test da somministrare al
termine dell’ attività per monitorare il raggiungimento degli obiettivi
attesi e il livello dei risultati formativo-didattici conseguiti.
Argomenti liberi
Alcuni argomenti liberi potranno essere aggiunti e trattati dai
docenti durante la progettazione esecutiva.
MODULO
N. 2
Area disciplinare
Cultura di base
Disciplina/Attività
Prev. e sicurezza sui luoghi di lavoro
Durata
12 ore
U. D. A. n° 1.1
Obiettivi formativi
Contenuti didattici
Far acquisire ai beneficiari finali le conoscenze riferite alla
prevenzione e sicurezza sui luoghi di lavoro.
Conoscere le misure di prevenzione idonee a tutelare la
salute e l'integrità fisica dei lavoratori.
Interpretare
correttamente
le
informazioni
e
la
documentazione aziendale sulla valutazione dei rischi e le
misure di prevenzione, sulle sostanze pericolose, sulle
macchine, sugli impianti, sull'organizzazione e gli ambienti di
lavoro al fine di essere partecipe alla organizzazione della
sicurezza aziendale.
Igiene e sicurezza sul lavoro: aspetti normativi,
organizzativo/tecnici, il quadro normativo (destinatari delle
norme; responsabilità e deleghe; le disposizioni e gli obblighi
dei preposti e degli addetti al servizio di prevenzione e
protezione)
Il rischio e la sua prevenzione (il pericolo, il rischio e la
prevenzione, l'infortunio e le malattie professionali)
L'organizzazione della prevenzione in azienda (le figure della
prevenzione, l’organizzazione aziendale, la gestione
dell'emergenza, la consultazione e la partecipazione, la
formazione e l'informazione dei lavoratori)
La prevenzione negli ambienti di lavoro (gli ambienti di
lavoro: i luoghi di lavoro, le attrezzature di lavoro, le
condizioni microclimatiche, gli agenti chimici e gli agenti fisici;
il posto di lavoro: - l'ergonomia e la movimentazione dei
materiali)
La prevenzione collettiva e individuale (la segnaletica di
sicurezza, i dispositivi di protezione individuale, la
prevenzione sanitaria ed il medico competente)
L’infortunio (definizione di infortunio, classificazione degli
infortuni, cause degli infortuni)
Sicurezza e posto di lavoro (protezione delle macchine,
50
posto di lavoro, impianti elettrici, dispositivi protezione
individuali, attrezzi portatili)
Sicurezza e impiantistica (impianti sollevamento e trasporto,
impianti vari e dotazioni, impianti antincendio, impianti
elettrici in luoghi pericolosi)
Sicurezza e ambiente di lavoro (tipologia, microclima,
illuminazione)
Come effettuare un check up sulla sicurezza del posto di
lavoro (concetto di prevenzione, gli elementi del rischio, ecc.)
Strumenti e materiali
didattici
Kit d'aula
Kit strumenti accoglienza e orientamento (modelli e test)
Verifica degli
apprendimenti
Sarà eseguita una verifica mediante test da somministrare al
termine dell’ attività per monitorare il raggiungimento degli obiettivi
attesi e il livello dei risultati formativo-didattici conseguiti.
Argomenti liberi
Alcuni argomenti liberi potranno essere aggiunti e trattati dai
docenti durante la progettazione esecutiva.
MODULO
N. 3
Area disciplinare
Specializzazione tecnica
Disciplina/Attività
Simulazione Diagnostica e terapeutica
Durata
250 ore
Obiettivi formativi
U. D. A. n° 1.1
Progettare uno scenario di simulazione avanzato fissando
obiettivi di apprendimento
Pianificazione di una sequenza di simulazione all'interno di
un centro di simulazione
Comunicazione interattiva tra sale didattiche e simulazione
controllo degli studenti nelle fasi di simulazione
Interazione tra Istruttore e Tutor tecnico
Gestione delle criticità tecniche
Selezionare e progettare una simulazione avanzata per gli
studenti
Introduzione debriefing e concertazione con istruttore in sala
aggiornare il personale laico e sanitario sulle nuove linee
guida dell’American Heart Association in ambito di RCP ed
51
uso del defibrillatore semi-automatico.
aggiornarsi sia al BLS-D (adulto) che PBLS-D (Pediatrico)
certificando la formazione dell’operatore sia all’utilizzo del
DAE per il soccorso dell’Adulto, il ragazzo e l’infante.
le nuove linee guida dell’American Heart Association in
ambito di RCP ed uso del defibrillatore semi-automatico.
Descrizione e riconoscimento dei segnali di allarme di prearresto nelle emergenze cardiache, respiratorie e stroke.
Descrizione della metodologia di approccio e pianificazione
nella gestione delle emergenze (ABCD primario e
secondario). Descrizione e discussione degli algoritmi e
tecniche di BLS-D. Descrizione e discussione degli algoritmi
e tecniche di ACLS. Descrizione e discussione gestione
farmaci.
l'acquisizione, attraverso la simulazione, delle conoscenze e
tecniche necessarie per la gestione del paziente, con
differenti gradi di autosufficienza e affetto da differenti
patologie
Contenuti didattici
La simulazione di base
La simulazione avanzata
Bls
Bls instructor
Acls provider
Endovascolare coronarico
Endovascolare carotideo
Ipertensione nel paziente con fibrillazione atriale
Analisi delle linee guida nazionali e internazionali
Analisi dei protocolli terapeutici
Casi clinici a confronto
Ipertensione nell'anziano con sincope
Analisi delle linee guida nazionali e internazionali
Analisi dei protocolli terapeutici
Casi clinici a confronto
Ipertensione nel paziente diabetico in caso di
emergenza e urgenza ipertensiva
Analisi delle linee guida nazionali e internazionali
Analisi dei protocolli terapeutici
Casi clinici a confronto
Ipertensione resistente
Analisi delle linee guida nazionali e internazionali
Analisi dei protocolli terapeutici
Casi clinici a confronto
Scompenso acuto
52
Analisi delle linee guida nazionali e internazionali
Analisi dei protocolli terapeutici
Casi clinici a confronto
Scompenso cronico
Analisi delle linee guida nazionali e internazionali
Analisi dei protocolli terapeutici
Casi clinici a confronto
Gestione del paziente scompensato a domicilio
Analisi delle linee guida nazionali e internazionali
Analisi dei protocolli terapeutici
Casi clinici a confronto
Gestione del paziente anziano con scompenso
cardiaco
Analisi delle linee guida nazionali e internazionali
Analisi dei protocolli terapeutici
Casi clinici a confronto
Gestione del paziente con sca
Analisi delle linee guida nazionali e internazionali
Analisi dei protocolli terapeutici
Casi clinici a confronto
Trattamento dell’edema polmonare
Analisi delle linee guida nazionali e internazionali
Analisi dei protocolli terapeutici
Casi clinici a confronto
Dolore toracico e infarto
Analisi delle linee guida nazionali e internazionali
Analisi dei protocolli terapeutici
Casi clinici a confronto
Guida alla misurazione della pressione arteriosa
Analisi delle linee guida nazionali e internazionali
Algoritmo per il controllo della pressione
Pratica su simulatore
L’elettrocardiografia nella pratica clinica
Analisi delle linee guida nazionali e internazionali
Analisi degli strumenti a confronto
Lettura dei tracciati
Pratica su simulatori
Gestione delle aritmie
Analisi delle linee guida nazionali e internazionali
Analisi dei protocolli terapeutici
Casi clinici a confronto
Pratica su simulatori
Ecocardiografia
Analisi delle linee guida nazionali e internazionali
53
Analisi degli strumenti a disposizione
Pratica su modello
Ecofast in emergenza
Analisi delle linee guida nazionali e internazionali
Protocollo di intervento in emergenza
Diagnosi differenziale
Pratica su modelli
Diagnosi differenziale sca si/no?
Analisi delle linee guida nazionali e internazionali
Analisi dei protocolli terapeutici
Casi clinici a confronto
Il paziente dislipidemico e fattori chiave per la sua
gestione terapeutica
Analisi delle linee guida nazionali e internazionali
Analisi dei protocolli terapeutici
Casi clinici a confronto
La gestione dell'ictus in emergenza
Analisi delle linee guida nazionali e internazionali
Analisi dei protocolli terapeutici
Casi clinici a confronto
Ecocardiografia vascolare
Analisi delle linee guida nazionali e internazionali
Analisi dei protocolli terapeutici
Casi clinici a confronto
Pre e post sca
Analisi delle linee guida nazionali e internazionali
Analisi dei protocolli terapeutici
Casi clinici a confronto
Gestione delle vie aeree
Analisi delle linee guida nazionali e internazionali
Analisi dei device a disposizione
Pratica su simulatori
Trombolisi nell’ima
Analisi delle linee guida nazionali e internazionali
Analisi dei protocolli terapeutici
Casi clinici a confronto
Gestione delle emergenze cardiologiche in pediatria
Analisi delle linee guida nazionali e internazionali
Analisi dei protocolli terapeutici
Casi clinici a confronto
Ecocolordoppler carotideo
Analisi delle linee guida nazionali e internazionali
Diagnosi della placca aterosclerotica
Casi clinici a confronto
54
Strumenti e materiali
didattici
Kit d'aula
Kit strumenti accoglienza e orientamento (modelli e test)
Verifica degli
apprendimenti
Sarà eseguita una verifica mediante test da somministrare al
termine dell’ attività per monitorare il raggiungimento degli obiettivi
attesi e il livello dei risultati formativo-didattici conseguiti.
Argomenti liberi
Alcuni argomenti liberi potranno essere aggiunti e trattati dai
docenti durante la progettazione esecutiva.
MODULO
N. 4
Area disciplinare
Alternanza Formazione - Lavoro
Disciplina/Attività
Stage Aziendale
Durata
100
U. D. A. n° 1.1
Obiettivi formativi
Obiettivo di questo modulo è di immergere i partecipanti all'interno di
operative e significative realtà lavorative locali (vedi lettere
disponibilità stage allegate) al fine di integrare le nozioni acquisite
durante lo svolgimento didattico del corso, di trovare un concreto
riscontro ai modelli di lavoro ed attività analizzati e di implementare
le proprie competenze, abilità tecniche, capacità relazionali, di
analisi, di valutazione critica e di sintesi .
Lo stage in azienda consente di realizzare un’esperienza pratica in
primarie aziende ed ha lo scopo, attraverso lo sviluppo di progetti
operativi e l’affiancamento ad esperti del settore di riferimento del
corso, di rendere concrete le conoscenze acquisite in aula. Lo stage
viene costantemente monitorato da un tutor e/o da professionisti
operanti nel settore del corso. Ciascun allievo avrà un dettagliato
piano di stage/action learning da seguire. Riassumendo, precipui
obiettivi del modulo sono quelli di valutare, verificare ed integrare le
conoscenze e le competenze acquisite in formazione attraverso
momenti di stage di tipo orientativo/conoscitivo/applicativo in
ambienti reali di lavoro, in situazione protetta di affiancamento .
Contenuti didattici
1° tipologia di stage:
Durante la prima fase lo stage, dalla durata di 10 ore (2
giorni) sarà del tipo “conoscitivo” poiché si propone
di far conoscere ai partecipanti come una serie di
informazioni e di abilità acquisite in aula si esplichino
concretamente in un contesto organizzativo e del tipo
presocializzazione”
in
quanto
finalizzato
55
all'acquisizione di conoscenze relative all'articolazione
ed al funzionamento di uno o più settori di
un'organizzazione. In tale fase i corsisti potranno anche
effettuare visite guidate preso realtà di eccellenza del
settore di riferimento del corso.
2° tipologia di stage
Il secondo tipo di stage, della durata complessiva di 30 ore
(per complessivi 5 giorni) adotterà, tra le metodologie
“training on the job”, e valorizerà appieno l’Action Learning
o Learning by doing (imparare facendo).
Nell'Action
Learning le persone imparano ad agire efficacemente
partendo dall'analisi e dall'interpretazione delle loro
esperienze passate, con l'obiettivo di identificare il processo
che ha generato l'apprendimento.
Caratteristiche dell’action learning:
l'azione si svolge in contesti reali, piuttosto che in
contesti di simulazione. I partecipanti sono chiamati a
lavorare su progetti definiti e reali
l'attività deve essere condotta in modo da coinvolgere
tutti i partecipanti del gruppo (che viene chiamato Set). I
partecipanti di ciascun Set possono lavorare realmente
allo stesso progetto o lavorare a progetti diversi e
provenire da organizzazioni diverse
l'attenzione è rivolta soprattutto al processo
d'apprendimento, non solo alle azioni compiute dal
gruppo
Il Learning by doing può essere sufficiente se si sta
tentando di apprendere un'abilità meccanica di base, ma
nel mondo complesso delle organizzazioni aziendali la sola
esperienza nel risolvere i problemi non conduce
all'apprendimento. Perché ci sia apprendimento c'è bisogno
di riflettere su tale esperienza per identificare esattamente
che cosa abbiamo imparato, per internalizzare gli
insegnamenti e ideare piani d'azione utili ad affrontare
nuove e diverse situazioni
La metodologia didattica principe in fase di stage sarà
quella del coaching.
Le funzioni del coaching sono quelle di:
incoraggiare l’allievo ad impegnarsi nel migliore dei
modi in tutte le attività che lo riguardano e nello stesso
tempo deve dare assistenza quando la situazione lo
richiede;
fornire all’allievo le giuste direttive senza però essere
eccessivamente
opprimente
nei
confronti
del
subordinato;
migliorare l’esecuzione di un compito dell’allievo;
sviluppare sapere e apprendimento nell’allievo.
56
Il 3° tipo di stage
Il terzo tipo di stage avrà durata di ben 60 ore (per
complessivi 10 giorni circa); la metodologia formativa
realmente innovativa che si intende sperimentare è
quella del cosiddetto stage “all’ombra” (shadowing):
un’esperienza mutuata dall’Irlanda che prevede che l’allievo
trascorra un periodo in azienda “a fianco” di un dipendente
o di un dirigente che, per l’occasione, si impegna a
“lavorare ad alta voce”, facendo partecipe lo stagista di tutte
le operazioni che egli compie e di tutte le fasi di lavoro della
sua giornata. L’esperienza è molto utile per imparare a
conoscere il clima di lavoro, i comportamenti, le
competenze richieste, la ricchezza delle relazioni
necessarie a vivere la propria attività professionale. Tale
modalità
operativa
consentirà
l’acquisizione,
implementazione e perfezionamento di competenze, skills
ed abilità trasversali tipiche della figura professionale in
uscita dal corso.
Le aziende da coinvolgere nelle attività di stage sono quelle
che hanno già manifestato la propria adesione al progetto
ed all’assunzione degli allievi; naturalmente le attività di
ricerca in itinere previste dalla presente proposta
progettuale (oltre ai partner di rete del progetto)
individueranno ed inseriranno nell’esperienza di stage
ulteriori realtà di eccellenza interessate all’assunzione dei
soggetti formati.
Verifica degli
apprendimenti
Argomenti liberi
Sarà eseguita una verifica mediante test da somministrare al
termine dell’ attività per monitorare il raggiungimento degli obiettivi
attesi e il livello dei risultati formativo-didattici conseguiti.
Tali test interesseranno, oltre che gli stajaire anche i referenti
aziendali ed il tutor.
Alcuni argomenti liberi potranno essere aggiunti e trattati dai
docenti durante la progettazione esecutiva.
MODULO
Area disciplinare
Ricerca
Disciplina/Attività
Projekt work
Durata
50
N. 5
U. D. A. n° 1.1
Obiettivi formativi
Nell’ambito
del
modulo
professionalizzante
si
avvierà
un’interessante attività di ricerca (Project work) tesa ad individuare
gli elementi che possono caratterizzare la progettazione di un
57
Centro medico associato innovativo di assistenza sanitaria che,
attraverso l’utilizzo delle tecnologie ICT, e l’applicazione di protocolli
diagnostici e terapeutici coerenti con le linee dettate dalle procedure
di Qualità Totale, possa consentire il miglioramento qualitativo del
sistema sanitario locale.
Si precisa che tale attività risponde all’esigenza di modellizzare una
struttura prototipo che sostenga il Follow Up di progetto, ovvero,
una sperimentazione che consenta di definire lo scarto qualitativo
realizzabile tra le strutture sanitarie esistenti (campione di
riferimento)
e quelle
strutture
che
potremmo
definire
tecnologicamente avanzate e che oggi, a parere degli scriventi,
rappresentano la chiave interpretare un nuovo concetto di sanità
pubblica e privata che risponda alle pressanti richieste di assistenza
dei cittadini e alle necessità di riduzione dei costi dei servizi.
Contenuti didattici
Strumenti e materiali
didattici
I passaggi decisionali fondamentali di questo stumento:
• confronto sul tema,
• formulare un obiettivo specifico,
• scegliere una strategia,
• formulare un piano di azione
• gestire tale piano
• stabilire delle modalità di valutazione che consentano di
monitorare i risultati raggiunti e di porli in relazione agli
obiettivi preliminarmente posti
• presentare i risultati capitalizzati e donarli alla comunità
professionale di riferimento ed alle governance di sistema
locali.
Kit d'aula
Kit strumenti accoglienza e orientamento (modelli e test)
Verifica degli
apprendimenti
Sarà eseguita una verifica mediante test da somministrare al
termine dell’ attività per monitorare il raggiungimento degli obiettivi
attesi e il livello dei risultati formativo-didattici conseguiti.
Argomenti liberi
Alcuni argomenti liberi potranno essere aggiunti e trattati dai
docenti durante la progettazione esecutiva.
58
MODULO
N. 6
Area disciplinare
Accompagnamento
Disciplina/Attività
Assistenza/tutoraggio/tirocinio per la ricerca attiva del lavoro e
per la creazione d’impresa
Durata
100
U. D. A. n° 1.1
Obiettivi formativi
Obiettivo del modulo
Questa tipologia di attività conclude il ciclo strutturato sui soggetti
fruitori dell’intervento formativo. La valenza strategica di questa
attività è insita nella capacità di relazioni che si dovranno mettere in
essere durante tutto il progetto. L’azione sarà rivolta a due singoli
gruppi di partecipanti che si auto-orienteranno alla frequenza di due
alternative azioni:
• un tirocinio lavorativo da espletare in aziende del settore, in cui
si sia identificato un fabbisogno professionale coerente con il
profilo in uscita dal corso, e che abbia già segnalato in
riferimento a tale emergente fabbisogno la disponibilità ad
avviare lo stesso percorso professionalizzante
• la gestione di uno specifico percorso di 100 ore di consulenza,
tutoraggio per l’avvio di impresa in forma individuali, associata
o cooperativistica.
Obiettivi dell’azione del primo gruppo è:
attraverso l’avvio di un tirocinio formativo della durata di
100h, quella di creare le condizione affinché sia favorito un
inserimento/reinserimento dei partecipanti disoccupati. In
relazione a questo scopo possono essere identificati degli
obiettivi specifici che fanno riferimento sostanzialmente a
due livelli: livello interno (soggettivo), livello esterno
(ambientale).
Rinforzare e accrescere il grado di sicurezza individuale
dei partecipanti attraverso un recupero psicologico della
stima di sé;
Assistere i partecipanti nella formulazione di strategie di
"Ricerca" del lavoro trasmettendo altresì metodologie
appropriate e strumenti finalizzati.
Trasferire ai partecipanti abilità di "marketing
individuale" (curriculum, come sostenere un colloquio di
selezione, ecc.).
Sostenere e assistere nei contatti con le imprese,
dall’approccio iniziale al contatto, alla valutazione dei
risultati.
Obiettivi dell’azione del secondo gruppo sono:
Competenze utili a comprendere e dominare il concetto di
impresa ed i modelli organizzativi/forme giuridica ad esso
59
sottesi sviluppando capacità di scelta relativa alle differenti
forme di esercizio.
Conoscenze e competenze funzionali all’avvio e alla
gestione d’Impresa con particolare riferimento sia agli
aspetti amministrativo/contabili e del bilancio di esercizio di
una attività, che a quelli legati alla gestione psicologica del
ruolo di imprenditore (percezione ed assunzione piena di
nuovi schemi mentali).
Una mappatura delle principali strutture private e pubbliche
di supporto all’avvio ed alla gestione d’impresa su base
territoriale il loro funzionamento, nonché sui metodi di
fruizione dei servizi da questi erogati alle imprese
L’acquisizione di metodologie e strumenti connessi alla
trasformazione di una idea imprenditoriale in un progetto
d’impresa a partire dalla analisi dei punti di forza e criticità di
una nuova attività.
Nel dettaglio il modulo consentirà agli allievi di:
Familiarizzare con il concetto di impresa;
Definire le forme di esercizio dell’impresa;
Facilitare la scelta della forma giuridica appropriata in
relazione al contesto socio-economico-produttivo in cui
si opera.
Far acquisire conoscenze sulle scritture contabili
obbligatorie e facoltative;
Far acquisire conoscenze sui metodi di tenuta della
contabilità;
Far acquisire conoscenze sul metodo di valutazione del
risultato di periodo.
Assetti psicologici legati alla gestione del ruolo
imprenditoriale
Far acquisire competenze per analizzare le potenzialità
di mercato;
Far acquisire consapevolezza sulle possibilità di
investimento sui mercati interni ed esteri
Analizzare gli aspetti economici, patrimoniali e finanziari
del “fare impresa” alla luce di una visione integrata del
sistema impresa;
Favorire la riflessione sulle capacità imprenditive di
corsisti;
Contenuti didattici
Il dettaglio della prima azione verrà progettata durante la
fase di organizzazione dei tirocini e farà riferimento agli
accordi che verranno stabiliti tra organismo formativo,
tirocinante ed azienda e che verranno formalizzati in un
progetto di tirocinio individuale che consenta di
personalizzare la formazione on the job e raggiungere gli
obbiettivi formativi previsti.
60
Il dettaglio della seconda azione comprende lo sviluppo dei
seguenti contenuti:
Definizione dell’impresa e del rischio di impresa;
Imprenditore commerciale, il piccolo imprenditore,
l’imprenditore artigiano, l’imprenditore tessile.
La ditta individuale, l’impresa familiare e l’impresa
coniugale
Le società di persone
Le società di capitali
Le società cooperative e i consorzi di società
Cenni sull’impresa “non profit”.
Le Banche: metodi di funzionamento
Le Camere di Commercio
I Centri territoriali per l’impiego e le agenzie di Lavoro
interinale
Le Pubbliche Amministrazioni: Comuni, Province;
Regioni.
INPS e INAIL
L’Agenzia delle entrate
Diventare imprenditore (dimensioni psicologiche e
costruzione
di
adeguati
schemi
mentali
di
rappresentazione del ruolo manageriale )
Analisi dei contenuti del business plan;
La sintesi del progetto imprenditoriale,
La formula imprenditoriale,
Il gruppo imprenditoriale e le posizioni chiave,
Il mercato di sbocco, la concorrenza, i sistemi di
approvvigionamento,
Il prodotto/servizio,
Il piano di marketing,
Il sistema produttivo/logistico,
L’organizzazione,
L’analisi economica, la programmazione ed il sistema di
controllo,
L’analisi e proiezione dei fabbisogni finanziari.
Strumenti e materiali
didattici
Kit d'aula
Kit strumenti accoglienza e orientamento (modelli e test)
Verifica degli
apprendimenti
Sarà eseguita una verifica mediante test da somministrare al
termine dell’ attività per monitorare il raggiungimento degli obiettivi
attesi e il livello dei risultati formativo-didattici conseguiti.
Argomenti liberi
Alcuni argomenti liberi potranno essere aggiunti e trattati dai
docenti durante la progettazione esecutiva.
61
6.3 Descrizione quali-quantitative delle risorse umane impegnate (docenza, coordinamento, tutorship,
consulenti, etc.) e delle attrezzature, delle strumentazioni e tecnologie impiegate.
Il panel di formatori/esperti “collaboratori” è composto da professionisti provenienti da
contesti formativi, produttivi ed istituzionali di qualità dell’intero territorio. I docenti sono difatti
affermati professionisti di diversa estrazione: formatori di professione, esperti di settore, ecc,
tutti con esperienza di ruolo di grande spessore qualitativo ed in grado di trasferire un know
how operativo piuttosto che accademico; consulenti ed esperti che oltre al loro entusiasmo
sono capaci di trasmettere la loro esperienza professionale in modo diretto favorendo un
approccio didattico eminentemente tecnico-pratico, come testimoniano le cospicue attività di
docenza già espletate nel settore di riferimento del corso. I curricula confermano
l’elevatissima qualità di queste risorse, la rispondenza dei loro titoli di studio e professionalità
alle normative vigenti in tema di FP, e il rispettivo certo apporto di un quid qualitativo di
elevato livello alle intere attività progettuali.
Specifica menzione merita poi lo staff dei docenti che il partner formativo Acaya Consulting
utilizza per la gestione dell’impianto formativo necessario per il rilascio della certificazione
“Medici Istruttori in simulazione diagnostica e terapeutica” e che verranno messi a
disposizione del percorso formativo. Tali professionisti abilitati nella gestione della
metodologia SimTecno, (già descritta in precedenza) risultano fondamentali per poter
garantire le corrette acquisizioni di competenza ad ogni corsista e per avviare uno scambio di
buone prassi metodologiche che consenta la capitalizzazione e la replicabiltà dell’intervento.
Ruolo
n. 1 Comitato Tecnico
coordinamento
Attività/Competenze
Esercita la vigilanza sull’attività svolta nel percorso, assicurando la
coerenza di tutte le azioni con gli obiettivi di progetto.
(Composto dai
rappresentanti delle
istituzioni che compongono
la rete territoriale)
Presiede il Comitato tecnico. Rappresenta le attività all’esterno e,
in questo senso, mantiene il raccordo con il committente. Esercita
(Dipendente a T.I. di ISPA) inoltre la vigilanza sull’attività didattica e scientifica svolta nel
percorso, assicurando la coerenza di tutte le attività didattiche con
gli obiettivi di progetto. Cura l’osservanza di tutte l’applicazione del
progetto in tutte le sue parti applicative concernenti la materia
tecnica-professionale assicura il corretto funzionamento del
processo formativo, valorizzando le
risorse a disposizione.
Conferisce, sentito il C.T.C., i contratti d’insegnamento ed assume
decisioni di carattere ordinario utili al buon esito del progetto.
n. 1 Direttore di Progetto
n. 1 Coordinatore di
progetto
Ha compiti di coordinamento dell'équipe di progetto favorendone la
interazione e la partecipazione al conseguimento degli obiettivi del
progetto. Organizza e coordina i processi. Propone, in
(Acquisizione delle competenze
collaborazione con lo staff di formatori e con i tutors, eventuali
per una ricerca attiva del lavoro
variazioni, metodologiche e organizzative, da apportare alle attività
62
e a T.I. di ISPA)
formative.
n. 1 Tutor didattico
Presidia l’azione formativa ed i suoi processi, da un punto di vista
didattico, relazionale ed operativo, interfacciando il docente, gli
utenti, il coordinatore ed i referenti delle aziende che ospitano gli
stage. Partecipa ai processi valutativi. In particolare la figura si
caratterizza come interlocutore privilegiato e punto di riferimento
fisso per lo studente: deve essere in grado di guidare il percorso di
formazione, individuale o collettivo, secondo le fasi e le modalità
previste; deve risolvere eventuali problemi organizzativi e
comunicativi.
n. 4 Tutor aziendali
Il tutor aziendale è una figura di fiducia del responsabile della
struttura che ospita gli allievi tirocinanti. Impegnato all’interno
dell’azienda con responsabilità ed autorevolezza elevate tali da
consentirgli di svolgere adeguatamente la funzione di “guida” e di
supporto al/alla allievo/a durante tutto il periodo del tirocinio.
Costituisce l’interfaccia principale fra il corsista e i servizi
interessati dai processi che ne prevedono la partecipazione;
informa adeguatamente il personale dipendente sulle ragioni della
presenza del tirocinante, al fine di creare un clima adeguato
all’attivazione di processi collaborativi e di trasferimento di
competenze. Costituisce l’elemento di relazione fra contesto
aziendale e il management del corso, che si realizza attraverso il
rapporto con il tutor didattico.
n. 16 Docenti - Esperti
di cui:
n. 1 Esperto di
orientamento
professionale
n. 3 Docenti dell’area
Giuridica sanitaria
n. 2 Docenti esperti in
organizzazione dei
sistemi sanitari
n. 3 Docenti di discipline
Informatiche
n. 3 Medici istruttori
simulazione
n. 2 Esperti di Igiene e
sicurezza sul lavoro
n. 2 Esperti
accompagnamento
alla creazione
d’impresa
Provengono dal mondo professionale o selezionati tra gli operatori
delle strutture sportive e agronome/agrituristiche aderenti alla
Rete territoriale di sostegno al progetto. Detengono le competenze
specialistiche che determinano la validità e significatività del
progetto, soprattutto quando si necessita di supporti al fine di
assicurare una reale efficacia didattica. Operano il trasferimento di
competenze, la predisposizione delle sequenze didattiche e dei
relativi materiali, mettendo in atto le strategie formative più idonee
al conseguimento degli obiettivi didattici. Valutano i risultati
dell’apprendimento.
63
Esperti, testimoni
privilegiati
Provengono dal mondo professionale ed aziendale della Sanità.
Detengono le competenze specialistiche che determinano la
validità e significatività del progetto, soprattutto quando si
necessita di supporti al fine di assicurare una reale efficacia
didattica. Integrano funzionalmente i docenti di carattere teorico,
sviluppando aspetti operativi ed applicativi delle discipline.
I mentors partecipano alle attività del corso in maniera informale,
sono imprenditori che hanno già svolto percorsi di incubazione
d’impresa con successo, sono in grado di trasferire agli allievi
testimonianze ed esperienze positive che possono essere di
incoraggiamento ad osare e a spendersi per la realizzazione di
una impresa.
Mentor
Segreteria
n. 2 Collaboratori
amministrativi
Supporta la direzione nel contatto operativo con le figure previste
dalla struttura di governo del progetto, nella produzione e
l’archiviazione di atti documentali e nei rapporti ufficiali con la
committenza e gli organi di vigilanza.
Dipendenti a T.I. ISPA
n. 1 Progettista di
formazione
Operatore che ha coordinato e realizzato la progettazione della
proposta da candidare, in collaborazione con il coordinatore del
corso, il tutor e i docenti. Supporta la realizzazione della
progettazione esecutiva e l’utilizzazione degli strumenti didattici.
n. 1 Valutatore
Sovrintende, in tutte le sue fasi, l’organizzazione degli interventi di
valutazione di prodotto e di processo. E’ pertanto delegato
all’istruzione degli attori coinvolti nelle fasi di valutazione (docenti,
tutor ecc.) attraverso adeguati strumenti di valutazione che lo
stesso avrà selezionato/elaborato coerentemente agli ambiti e alle
dimensioni da valutare.
n.1 Esperto Qualità
Sovrintende all’applicazione delle procedure del sistema qualità
operando suggerimenti operativi. Esegue monitoraggi e verifiche
delle attività svolte in accordo col valutatore.
n. 1 Responsabile
amministrativo
Il suo contributo specifico all’organizzazione ed alla realizzazione
del progetto consiste nella capacità di comporre il Budget
economico/finanziario generale, realizzare un efficace controllo di
gestione, coordinare le risorse umane che interagiscono con
l’amministrazione nella raccolta delle informazioni contabili, negli
adempimenti amministrativi e nei rapporti con i fornitori.
Dipendenti a T.I. ISPA
STRUMENTAZIONI, TECNOLOGIE E ATTREZZATURE
Il Corso potrà avvalersi delle seguenti attrezzature utili all’ottimizzazione dell’intervento:
• Aule conformi agli standard previsti dall’accreditamento complete di sedie e banchi
ergonomici
• n. 1 lavagne a fogli mobili.
• n. 1lavagne magnetiche a parete in acciaio porcellanato
64
• n. 1 Laboratorio di informatica, composto da n. 18 PC all’avanguardia, ed in cui tutte
le postazioni sono collegate in rete.
• n. 1 videoproiettori portatili
• n. 1 teli per proiezione con fibra di vetro
• n. 1 home teatre
• n. 1 Fotocopiatore didattico
• n. 1 stampanti di rete
• n. 1 Fotocopiatore segreteria
Si precisa che la pratica di laboratorio che dovrà essere gestita nell’ambito, della
simulazione diagnostica e terapeutica, verrà svolta c/o il laboratorio dell’Acaya
Consulting sito in Lecce.
Infine, al fine di assicurare una didattica coerente con gli obbiettivi di apprendimento
del modulo 2 è stata prevista, e verrà garantita, la necessaria architettura tecnologica.
In particolare si articola concettualmente su tre livelli, il primo è costituito dalle stazioni di
lavoro client, il secondo da un web server e da un application server, l'ultimo è costituito da
uno (o più) database server.
II client scarica dall'application server solo la parte di procedura necessaria per la gestione
dei pannelli che appaiono a video e che compongono l'interfaccia operatore. II software
scaricato colloquia con componenti Enterprise Java Bean (EJB) presenti sull'application
server che implementano "l'intelligenza" applicativa e che, a loro volta, si fanno carico di
accedere ai motori database mediante interfaccia JDBC. Il ruolo dei web server in questo
contesto è di mero tessuto connettivo.
L'architettura di riferimento adottata, è quella delineata da Java 2 Enterprise Edition di Sun. I
data base supportati sono tutti quelli con interfacce JDBC (Oracle, Informix, MS SQL Server,
etc.). II protocollo di rete si basa sullo standard TCP/IP. La soluzione tecnica è aperta alla
importazione ed esportazione dati in formato XML.
Per garantire la massima sicurezza e riservatezza delle informazioni le transazioni effettuate
sono tutte captate tramite lo standard SSL.
E' inoltre previsto l'accesso dell'operatore ed in taluni casi dei cittadino alle informazioni
proprie e riservate tramite l'adozione di strumenti quali il certificato digitale che con le nuove
normative di legge saranno disponibili a breve tempo tramite smart card a tutti i cittadini
(carte d'identità elettroniche, carte sanitarie, etc).
6.4 Qualità, innovazione, sperimentalità del percorso, trasferibilità delle metodologie didattico-organizzative e dei
contenuti, meccanismi di verifica, di monitoraggio e di valutazione, diffusione dei risultati
LA QUALITÀ NEL SISTEMA ISPA
Da tempo ISPA adotta un approccio metodologico orientato alla Qualità totale erogata e
percepita nella fornitura delle attività formative e della sua costante valutazione. Si tratta di
una scelta impegnativa, resa formale attraverso la certificazione UNI EN ISO 9001:2008
(ISO 9001:2008)
DNV BUSINESS ASSURANCE MANAGEMENT
SYSTEM
CERTIFICATE Certificato n. 128017-2012- AQ-ITA-ACCREDIA , la quale richiede di
monitorare costantemente, durante lo svolgimento delle attività, una serie di fattori cruciali
tra cui:
i profili degli allievi, intesi sia come singoli che come gruppo, in quanto “clienti
finali”dell’azione formativa; ciò comporta conoscere le loro attese, risorse, punti di
debolezza per metterli nella condizione di apprendere le competenze di base e
tecnico-professionali
65
i formatori, i progettisti, i tutor e gli esperti esterni, anche in questo caso sia come
individui che come gruppo di lavoro;
il contesto ambientale sia interno che esterno al Centro, e dove si trovano gli attori
significativi da coinvolgere nell’azione formativa (aziende, famiglie, associazione
degli imprenditori, enti pubblici) e che può diventare un luogo di apprendimento
attivo;
la valutazione intesa come risorsa che consente di intervenire tempestivamente
sulle strategie d’insegnamento e di apprendimento per migliorare costantemente in
itinere gli esiti dell’azione formativa.
Adottando questo approccio orientato alla Qualità, la formazione si configura come
“servizio” ossia come insieme strutturato di attività finalizzate a rispondere in modo
soddisfacente ai bisogni delle persone e dei gruppi che sono interessati e coinvolti nella
progettazione e realizzazione degli interventi. Accanto alla didattica, quindi, assumono
rilievo altri fattori quali la relazione fra gli attori coinvolti, l’organizzazione funzionale delle
risorse, l’utilizzo adeguato del budget, la valorizzazione degli spazi interni ed esterni al
progetto, la congruenza e l’efficacia dell’immagine sociale del progetto.
LA VALUTAZIONE DELLA QUALITÀ
La valutazione è concepita da ISPA come il cardine essenziale di ogni intervento formativo,
un punto di riferimento costante che da circa dieci anni di esperienza sul campo, ha
prodotto modelli importanti e riflessioni metodologiche di rilievo. Rispetto alla Qualità
vengono considerate diverse dimensioni particolari del servizio formativo erogato:
Qualità tecnica, riferita al contenuto specifico, ai requisiti tecnici del servizio
(conoscenze, informazioni, documentazione);
Qualità organizzativa, riferita ai sistemi organizzativi del Centro che soddisfano i
bisogni di funzionalità, di fruizione ottimale del servizio formativo
Qualità relazionale, riferita ai requisiti relazionali dei rapporti con tutti gli attori del
processo formativo, quindi disponibilità ad ascoltare “i clienti” (allievi, formatori ecc.),
ad aiutarli prontamente a gestire le relazioni interpersonali in modo da infondere
sicurezza;
Qualità economica, riferita sia ai costi diretti degli allievi sia quelli riferiti
all’organizzazione per la fornitura del servizio;
Qualità ambientale, riferita ai requisiti di facilitazione fisica di fruizione ottimale del
servizio (struttura del Centro, aule, arredi, laboratori, impianti, ecc) e a quelli di
soddisfazione psicologica;
Qualità immagine, riferita alla “reputazione” dell’Organismo di formazione,
coinvolge prevalentemente gli aspetti di credibilità, rinomanza , leadership, prestigio,
personalità, esclusività della pratica di un sistema che riconosce nel processo
formativo la centralità della persona.
CARATTERI DISTINTIVI DEL PROGETTO RIFERIBILI AGLI ASSI, INNOVAZIONE,
SPERIMENTALITÀ DEL PERCORSO, TRASFERIBILITÀ DELLE
METODOLOGIE
DIDATTICO-ORGANIZZATIVE E DEI CONTENUTI
Il progetto prevede alcuni caratteri distintivi.
GRADO DI COINVOLGIMENTO DELL’UTENZA
Il progetto prevede il diretto coinvolgimento dei soggetti individuati e la loro collaborazione
nell'articolazione delle fasi di pianificazione, realizzazione e valutazione dell'azione
formativa degli attori chiave (sociali, istituzionali, economici) del territorio.
L'approccio " bottom up " consentirà la identificazione delle aree più idonee allo sviluppo
dell'intervento coinvolgendo attivamente gli attori locali nei tre momenti della progettazione,
66
realizzazione e valutazione delle azioni che si propongono nel presente progetto.
Tale coinvolgimento attiverà :
un maggiore radicamento dell'intervento nel territorio;
un maggiore impatto sociale;
una più vasta ricaduta degli effetti previsti.
In particolare, la costruzione di una rete territoriale - locale che, rafforzata adeguatamente
dalle azioni di coordinamento che il progetto deve prevedere e dei contenuti formativi che
verranno messi in atto a favore dei beneficiari intermedi, sarà in grado di rispondere in
maniera sempre più puntuale ed efficace ai bisogni diversificati dell'utenza del territorio.
L'azione concertata dalla sinergia di più attori sul territorio consentirà infatti di attivare servizi
diversificati che risponderanno in maniera più puntuale alle diverse tipologie di bisogno.
Si tratterà di costituire una task - force attraverso :
la ricerca e il coinvolgimento di partners economici, sociali e istituzionali
accordi, contratti, intese già attivate e/o da attivare con associazioni delle piccole e
medie imprese, associazioni di categoria e professionali.
EFFETTO A CASCATA
Appare evidente che la progettazione di interventi nell'ambito del presente progetto dovrà
costituire la base reale per vere sperimentazioni di modelli innovativi che si collocano nelle
politiche di promozione del lavoro e dello sviluppo delle risorse locali con la consulenza, il
supporto e l'accompagnamento al lavoro.
La riproduzione dei modelli e delle pratiche innovative maggiormente efficaci da parte di altri
operatori, a livello locale o regionale o europeo determinerà un effetto moltiplicatore.
Nella fase di ideazione e di inizio delle attività si predi disporranno azioni atte ad identificare
le "buone pratiche", metodologia, azioni, idee, che, a partire dalla esperienza sperimentale
si dimostreranno efficaci nella fase che favorirà la riproducibilità e la trasferibilità delle
migliori esperienze.
INNOVATIVITÀ
Gli aspetti innovativi del progetto proposto presentano le seguenti caratteristiche :
l'innovazione riguarderà la capacità del progetto di veicolare nuove metodologie, di
sperimentare nuovi metodi di progettazione, di intervenire sulle strutture formative, di
coinvolgere nuovi target di utenti, di mobilitare processi di scambio e di trasferimento;
la sperimentazione di nuove metodologie (utilizzo di tecniche didattiche innovative :
istruzione aperta, utilizzo di strumenti multimediali, percorsi individualizzati);
il trasferimento di metodologie e servizi a nuovi beneficiari finali/gruppo bersaglio;
sperimentazione di nuovi contenuti strategici;
sperimentazione di strategie per l'inserimento lavorativo;
la sperimentazione di strategie di gestione;
la erogazione di nuovi servizi assenti sul territorio.
la creazione di nuove partnership o nuove forme di collaborazione.
AZIONI TRASVERSALI DI ACCOMPAGNAMENTO AL PROGETTO
L’intervento che si intende attivare è di tipo integrato. Oltre alle attività formative in senso
stretto si prevedono, ad integrazione, supporto ed empowerment delle stesse, specifiche
attività di orientamento, monitoraggio, accompagnamento al lavoro, informazione e
sensibilizzazione, diffusione buone prassi, ricerca, attività di recupero, valutazione ex ante
in itinere ed ex post, ecc., che assicurano il conseguimento degli obiettivi progettuali.
Inoltre assumono rilevante valenza :
COMITATO TECNICO SCIENTIFICO DI ACCOMPAGNAMENTO AL PROGETTO
67
Per favorire la corretta gestione dell’intervento formativo, si procederà alla costituzione di un
gruppo di lavoro, il Comitato Tecnico Scientifica di Accompagnamento al Progetto, con
funzioni di indirizzo e verifica dei processi socio - educativi, così come previsto dalle lettere
di adesione allegate al presente elaborato.
Dal punto di vista organizzativo il Comitato si riunirà almeno tre/quattro volte durante l’anno
e risulterà costituito dai referenti/partners che collaboreranno. L’ISPA con questo
“strumento”, recuperando tutte le esperienze sin qui condotte nei diversi settori della
formazione, mirerà a:
• favorire un costante confronto con istituzioni, associazioni, volontariato, agenzie
formative e produttive, offrendo le linee e i risultati dell’esperienza come peso
anche politico capace di modificare incongruenze e ritardi;
• garantire un dialogo veloce con il territorio sulle tematiche di vitale importanza, quali
l’orientamento e l’accompagnamento al lavoro, scoprendo costantemente il senso
dell’essere servizio;
• potenziare le risorse individuali dei docenti e quelle di équipe;
• utilizzare apporti esterni di provato valore e serietà per garantire supporti
scientificamente corretti;
• favorire l’uso di adeguati strumenti di monitoraggio verifiche e valutazioni;
• dimostrare una trasparenza costante nella gestione delle risorse umane e
territoriali.
FORMAZIONE FORMATORI
Al fine di tarare meglio i risultati attesi dei beneficiari finali con le reali esigenze del Mercato
del Lavoro, il team degli operatori impegnati nell’azione formativa saranno coinvolti in un
processo di formazione specifico. Il percorso avrà una durata di 30 ore e verrà gestito dal
ISPA con il supporto di consulenti in grado di assicurare un effettivo impatto positivo sul
gruppo docente ed una ricaduta sulla qualità del percorso.
PRINCIPALI ASSETTI METODOLOGICI
Il percorso formativo è caratterizzato da moduli di formazione d’aula e da azioni/colloqui
individuali. La formazione in aula, finalizzata alla acquisizione di conoscenze e a momenti di
verifica/autovalutazione, sarà articolata in attività di gruppo e attività individuali. Questa
articolazione consentirà, da un lato, di utilizzare il gruppo come risorsa per la circolazione, lo
scambio di informazioni e per il confronto, dall’altro di personalizzare il percorso secondo
specifiche esigenze e caratteristiche delle partecipanti, favorendo anche la riflessione
personale e una maggiore autonomia in funzione della formulazione dei progetti
professionali. La scelta delle esercitazioni e degli strumenti attraverso i quali trattare i
contenuti varieranno in funzione dei destinatari. Comune denominatore sarà l’utilizzo di una
metodologia psicosociale incentrata sull’autovalutazione del vissuto formativo, lavorativo e
personale e molto attenta a valorizzare e sostenere le risorse disponibili. L’intera
strutturazione del percorso di orientamento/formazione si articolerà su tre principali livelli di
azione: ricostruzione, allargamento, attivazione, come metodo per l’allargamento delle
rappresentazioni e per l’apprendimento. Durante il percorso saranno utilizzate metodologie
didattiche innovative quali: team building per favorire l’integrazione, la collaborazione e la
partecipazione di tutte le destinatarie dell’intervento e l’action learning e il cooperative
learning come strumenti per un apprendimento attivo e partecipativo anche in funzione di una
probabile presenza di straniere Particolare attenzione sarà dedicata a stimolare nell’aula una
forte proattività individuale e di gruppo.
Il criterio adottato per l’elencazione dei moduli non va intesa in termini strettamente
temporali.
68
MODALITÀ DI VERIFICA DEGLI APPRENDIMENTI (in itinere ed ex post)
Per quanto riguarda i moduli di formazione si prevedono momenti di verifica in itinere e al
termine di ciascun modulo. La valutazione sarà formativa e sommativa. Le prove formative
saranno effettuate durante il modulo. Le prove sommative saranno effettuate alla fine di ogni
modulo e alla fine del progetto. La valutazione sarà fatta con prove oggettive e strutturate :
test a risposta multipla e quesiti a risposta aperta. La prova formativa avrà il compito di
monitorare lo stato di apprendimento dei corsisti. La prova sommativa (una per ogni fine
modulo) avrà il compito di accertare l’apprendimento maturato dai corsiti in termini di
conoscenze,competenze e capacità che saranno certificate ai fini della loro spendibilità sul
campo formativo e nel mondo del lavoro. I risultati delle operazioni sopradette, saranno
sommate a quelli del bilancio delle competenze ai fini della determinazione del portfolio dei
candidati.
Le competenze trasversali (abilità sociali) saranno verificate attraverso un questionario di
autovalutazione e un questionario a cura del docente a cui il modulo afferisce.
VALUTAZIONE QUALI-QUANTITATIVA DELL’ORIENTAMENTO
È prevista la valutazione qualitativa di ogni singola attività che si baserà sui dati raccolti
durante l’attività di monitoraggio. Più dettagliatamente, la valutazione dei risultati delle
azioni progettuali avverrà secondo quattro livelli distinti:
1. reazione: ossia gradimento dei destinatari rispetto ai servizi ricevuti come occasione
di cambiamento; si valuteranno, durante l’esperienza, le reazioni personali rispetto
agli obiettivi, ai contenuti, ai metodi, alla durata, all’operatore;
2. apprendimento: ossia l’acquisizione di conoscenze (sapere), capacità (saper fare) e
atteggiamenti (saper essere);
3. comportamento: ovvero la messa in pratica delle conoscenze, capacità ed
atteggiamenti acquisiti;
4. risultati:
a. il conseguimento di effetti desiderati di performances come conseguenza
dell’assunzione dei comportamenti. Verranno pertanto valutati i risultati
ottenuti in termini di miglioramento di conoscenze, di sviluppo di capacità, di
ampliamento della sfera di conoscenze di sé;
b. le conoscenze tecniche e le capacità apprese. Verranno rilevate, prima e
dopo l’intervento, le variazioni intervenute nelle conoscenze, nelle tecniche e
nelle capacità degli utenti.
Strumenti
• schede di valutazione a cura dei docenti/esperti;
• schede di valutazione e di autovalutazione a cura dei destinatari
CARATTERISTICHE DEL SISTEMA DI MONITORAGGIO E DI VALUTAZIONE FINALE
Un’importanza rilevante sarà data al monitoraggio di ogni azione prevista dal progetto. Scopo
principale sarà quello di rilevare eventuali scostamenti dal percorso ipotizzato e permettere di
apportare modifiche necessarie per l’emergere di eventuali nuove esigenze. Nel particolare,
attraverso metodici incontri, il sistema di monitoraggio dovrà:
• Rilevare la rispondenza con gli obiettivi progettuali;
• Descrivere l’avanzamento delle azioni progettuali per consentire di accertare il
corretto svolgimento o di intervenire e apportare gli eventuali correttivi;
• Permettere una diffusione delle informazioni rilevate, a tutti i soggetti che
interagiscono nel progetto;
• Fornire elementi contenutistici e metodologici per la successiva fase di valutazione.
Saranno pertanto oggetto di analisi le seguenti tipologie di obiettivi:
• obiettivi generali del progetto;
• obiettivi specifici di ogni singola azione;
69
•
obiettivi specifici della rete (diffusione informazioni; rapporti di scambio).
Per quel che riguarda l’azione di orientamento, il monitoraggio avverrà tramite schede di
misurazione del grado di soddisfazione di ciascun utente, relativamente ai servizi/azioni
offerti. Verranno altresì registrati i suggerimenti degli utenti ai quali verrà proposto di
apportare il loro contributo al miglioramento dei servizi.
Modalità di svolgimento
Gli strumenti utilizzati per la rilevazione dei dati saranno:
• questionari ed interviste semi strutturate;
• modelli predisposti per la stesura dei rapporti intermedi e finali;
• griglie di indicatori quali/quantitativi;
• sistema di controllo periodico delle attività.
L’attività di valutazione consisterà in un processo di analisi, attraverso cui verranno stimati ed
interpretati gli effetti delle azioni progettuali sui destinatari e sui partner. In quest’ottica,
l’attenzione si concentrerà su una serie di indicatori atti a rilevare l’efficacia e l’efficienza del
progetto, rispetto agli obiettivi iniziali e alle risorse investite. La qualità degli interventi verrà
analizzata e sottoposta a giudizi finalizzati al suo miglioramento. Pertanto l’attività di
valutazione si integrerà alla progettazione e all’implementazione delle azioni sviluppate e
poiché il suo fine sarà quello di fornire input per il miglioramento e la riprogettazione di nuovi
interventi, essa dovrà fare riferimento ai seguenti parametri di performance, sia di ordine
qualitativo che quantitativo:
• l’efficacia intesa come rendimento delle azioni, ossia la capacità degli interventi di
produrre i risultati perseguiti ed il grado di raggiungimento degli obiettivi prefissati;
• la riproducibilità, ovvero la potenzialità del progetto di essere trasferito e riprodotto in
contesti analoghi a quello di riferimento;
• la congruenza, intesa come confronto tra la filosofia di riferimento del progetto e
scelte organizzativo-metodologiche adottate;
• l’efficienza considerata come capacità del progetto di ottimizzare o massimizzare in
termini di produttività l’impiego di tutte le risorse disponibili;
• l’adeguatezza ossia la capacità dell’Ente e della Rete di agire in termini risolutivi per la
risoluzione dei problemi rilevati.
Particolare attenzione verrà prestata nella messa a punto dello strumento di rilevazione, atto
ad effettuare un’accurata analisi specifica di tutti gli interventi progettuali. Pertanto la griglia
degli indicatori terrà conto delle seguenti componenti:
• l’analisi dei fabbisogni;
• la coerenza con gli obiettivi progettuali;
• l’assetto organizzativo;
• gli scambi all’interno della rete;
• l’impatto dell’azione e le sinergie;
• l’impatto sull’organizzazione erogatrice , in termini di gestione , di relazioni e di
progettualità;
• l’impatto dell’attività di orientamento;
• le risorse utilizzate le metodologie;
• la partecipazione alla formazione delle donne.
La valutazione, dunque, rappresenterà la composizione delle azioni di progettazione e
monitoraggio in un processo unitario continuo e pervasivo e si applicherà a tutte le fasi e a
tutte le azioni del progetto.
Il monitoraggio avrà la funzione di misurare di volta in volta i singoli elementi della struttura
del progetto con il solo obiettivo di registrarne la conformità o lo scarto rispetto agli indicatori
prefissati; la valutazione, invece, interverrà complessivamente su quei dati per adeguare
l’andamento del progetto in tutte le sue fasi e organizzare le eventuali strategie di correzione.
Il monitoraggio, pertanto rappresenterà uno strumento della valutazione.
Più in particolare l’intervento di monitoraggio sarà finalizzato a:
1. controllare il rispetto dei tempi e degli adempimenti in relazione alle previsioni del
70
Piano di lavoro;
2. verificare l’andamento del processo formativo in base all’andamento delle prove, delle
simulazioni, dell’autovalutazione, ecc.;
3. accertare il livello di partecipazione e il gradimento dei corsisti durante l’attività in
aula, le esercitazioni e lo stage;
4. rilevare le ricadute nel breve termine, durante la fase di stage.
Il processo di valutazione mirerà invece a:
1. accertare e descrivere in maniera puntuale e metodica l’avanzamento del progetto e
segnalare tempestivamente eventuali criticità o sfasature rispetto alla
programmazione iniziale;
2. consentire la certificazione dei percorsi compiuti e/o dei livelli raggiunti, in fase
conclusiva del progetto;
3. constatare la qualità del rapporto tra gli attori dell’intervento formativo;
4. analizzare l’iter ed i primi risultati del percorso formativo secondo il modello SWOT, in
base agli esiti del monitoraggio.
5. verificare il valore aggiunto apportato e/o le eventuali criticità collegate alla modalità di
formazione utilizzata ovvero il modello blended;
L’intervento di monitoraggio sarà messo in atto, in maniera continuativa, attraverso la
rilevazione, la elaborazione e l’analisi delle informazioni quantitative e quantitative, sulla base
di indicatori condivisi, mentre le procedure di valutazione si fonderanno su:
l’analisi dei risultati del monitoraggio,
la rilevazione del gradimento dei partecipanti,
un audit qualitativo delle attività basato su relazioni/indicazioni di docenti e tutor,
verifiche durante le attività, interviste ecc.,
l’organizzazione di alcuni focus group con gli attori del progetto per una riflessione
comune sui risultati.
Il monitoraggio tenderà a rilevare:
- la qualità dell’organizzazione e della logistica offerta dalla scuola agli allievi
- la qualità delle strutture utilizzate
- il livello di soddisfazione e di gradimento dei corsisti
- il livello di acquisizione di competenze dei corsisti
- le ricadute dell’azione formativa (durante lo stage)
- il tasso di frequenza
- il grado di soddisfazione di esperti e tutor rispetto agli esiti apprendimento
- il grado di apprezzamento del territorio.
Saranno a tal fine predisposti i seguenti strumenti:
- questionari rivolti a corsisti e docenti
- diario di bordo per i docenti e i tutor
- diario di bordo per i corsisti
- matrici per i focus group
L’azione valutativa avrà la seguente scansione temporale:
in fase preliminare (ex ante), nel corso dell’attuazione del progetto (in itinere), e in
conclusione (ex post).
A conclusione del percorso sarà redatto un Report che verrà socializzato a tutti gli attori
coinvolti nel progetto.
DIFFUSIONE DEI RISULTATI
Per quanto attiene la diffusione dei risultati dell'iniziativa formativa, oltre ad una puntuale
diffusione interna al sistema dell’ente di formazione (docenti, allievi, comitato tecnico
scientifico di accompagnamento), si prevedono azioni di sensibilizzazione esterna attraverso
seminari/incontri divulgativi, finalizzati al coinvolgimento dei diversi soggetti sociali,
economici e produttivi del contesto territoriale, sui risultati finali.
Tutto ciò nell'ottica di rafforzare la rete di partenariato da cui si potranno ricevere elementi di
71
sviluppo ed impatto occupazionale per i beneficiari finali del presente progetto
Lo scopo di questa azione di supporto è di potenziare le esperienze maturate durante il
progetto e/o di rafforzare i collegamenti tra gli attori del settore di riferimento del corso.
Se finora il mainstreaming veniva considerato come acquisizione a posteriori delle best
practics, la presente proposta progettuale inverte questa tendenza: difatti, in modo del tutto
innovativo ed in linea con i più recenti standard qualitativi europei, il percorso ed i criteri di
mainstreaming influenzano le attività fin dal momento della progettazione, per incidere
direttamente sulle scelte, i risultati e gli obiettivi progettuali.
In particolare, il progetto prevede l’attivazione del soggetto attuatore e dei partner in una
duplice direzione strategica:
• mainstreaming orizzontale Assume particolare rilevanza l’aspetto delle strategie di
disseminazione e diffusione delle best practics “a cascata” mediante reti partenariali
del proponente e degli altri organismi a qualsivoglia titolo coinvolti nella presente
proposta progettuale.
• mainstreaming verticale incide su normative locali e nazionali e passa attraverso il
coinvolgimento forte delle autorità di gestione (comune, provincia, regione, stato).
Ruolo principe verrà tributato alle azioni di pubblicizzazione su supporto cartaceo, via etere e
multimediale e per il tramite della fitta ed articolata rete di contatti di cui il partenariato
progettuale dispone a livello provinciale, regionale e nazionale. L’esperienza sarà inoltre
oggetto di presentazioni a convegni, avrà adeguato spazio sul web site del soggetto
attuatore, contribuirà all’attivazione di reti partenariali geografiche e settoriali, ed avrà un
effetto “cascata” sulle organizzazioni dei partner e dei soggetti in qualsivoglia modo coinvolti
nelle attività progettuali.
Vengono di seguito sinteticamente passati in rassegna i soggetti e le azioni individuate per
esplodere il mainstreaming e l’effetto moltiplicatore del progetto
Soggetti coinvolti e da coinvolgere nell’effetto moltiplicatore:
• Allievi formati
• Altri soggetti disoccupati
• Organismi partner del progetto
• Reti partenariato del soggetto proponente e degli altri partner del progetto
• Enti Locali
• Soggetti del terzo settore
• Organismi che si occupano di disoccupati
• Centri per l’Impiego
• Organizzazioni di categoria
• Enti di formazione ed istruzione
• Altri soggetti privati
Azioni di Sensibilizzazione, informazione e pubblicità (ex ante, in itinere, finale ed ex
post)
• Piano di comunicazione
• Comunicati stampa
• Web site
Azioni di empowerment sui soggetti formati
• Empowerment corsisti per ampliare “effetto cascata”
• Definizione action plan individuali
• Pianificazione strategia disseminazione individuale
6.5 Grado di descrizione e di coerenza dei dispositivi di accompagnamento al lavoro, anche individuale, e di transizione
alla vita attiva
Le misure di accompagnamento, così come l'ISFOL prevede, costituiscono l'insieme dei
servizi di supporto all'allieva: servizi non formativi, ma relativi alle azioni che rendono
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maggiormente fruibile il percorso formativo e ne favoriscono il successo, anche in termini di
inserimento lavorativo o di ulteriore formazione.
L'accompagnamento che il presente progetto intende offrire è legato alla fruibilità, per
l'allievo, di una rete di servizi presenti sul territorio dove l’ISPA, parte integrante del
"Comitato di Accompagnamento" (rete di soggetti pubblici e privati che collaborano nella
realizzazione del progetto), coordina e indirizza le attività.
Il progetto prevede poi il modulo "riorientamento" finalizzato da una parte a rimuovere
importanti vincoli che incidono significativamente sul personale livello di occupabilità di ogni
corsista, e dall’altro a riorientare al termine del percorso gli allievi alla gestione di un piano di
self marketing che tenga conto delle proprie personali inclinazioni ed attitudini.
La riuscita di questa iniziativa progettuale è favorita dalla possibilità di utilizzare dati e
acquisizione di conoscenze/competenze, fruite nei moduli precedenti, e di sviluppare
alcune metodologie innovative, mantenendo ferme le modalità tradizionali di
approcciare e di fare la formazione con gli utenti.
In particolare, i principali elementi di novità che possono caratterizzare l’intervento vanno
ricercati in momenti, importanti ma non esclusivi, di un processo che, a partire da una fase di
formazione fondata sulle competenze dei partecipanti e sull’analisi delle prospettive
occupazionali offerte dai contesti locali costruisce attività professionalizzanti e ipotesi
occupazionali da verificare sia sul piano soggettivo (le competenze possedute e potenziali
dei partecipanti) sia sul piano oggettivo (le valutazioni degli interlocutori attivati e,
ulteriormente da attivare a livello locale).
In questo quadro di riferimento, l’obiettivo di fondo di questo modulo è sostanzialmente
quello di migliorare, utilizzando a tal proposito anche la leva della formazione, le
condizioni complessive di occupabilità e di occupazione eventuale delle diverse
tipologie degli utenti, compresi coloro i quali sono particolarmente svantaggiati.
Con il termine occupabilità ci si riferisce ad un insieme di elementi che presuppongono lo
sviluppo di nuove abilità e competenze, il cui possesso, se pur non garantisce in maniera
immediata la soluzione del problema occupazionale, certamente contribuisce in modo
rilevante a rafforzare le possibilità di inserimento dei singoli soggetti nella vita lavorativa
attiva.
E’ per questo, allora, che gli utenti del presente progetto formativo potrebbero apprezzare
l’utilità di un percorso attraverso un insieme di elementi che possono essere ricondotti
ai seguenti obiettivi:
• Offrire occasioni di socializzazione e di confronto;
• Valorizzare la dimensione autoprogettuale;
• Rafforzare il rapporto con le istituzioni;
• Stabilire, attraverso la presenza in aula di testimoni significativi, imprenditori,
rappresentanti istituzioni e esperti del settore/comparto di riferimento, un rapporto
attivo con il tessuto produttivo e sociale locale;
• Offrire informazioni puntuali sul mercato del lavoro locale e sul contesto produttivo;
• Offrire strumenti, conoscenze e informazioni utili nella sfera della vita quotidiana oltre
che lavorativa;
• Offrire stimoli all’acquisizione di nuove conoscenze e al recupero delle abilità di base.
Un ulteriore elemento è poi rappresentato dalla necessità di stabilire un legame forte con
il contesto locale.
L’occupabilità e/o occupazione può essere, infatti, incrementata a condizione che si realizzi
un intervento formativo e, in parallelo, che i decisori del “problema occupazione” prendano in
carico, appunto, il problema.
Da queste premesse nascono gli elementi che intendono connotare le attività da
73
intraprendere in favore dei giovani utenti del progetto e che si articoleranno in due distinti
percorsi extracurriculari dal forte impatto esperienziale, orientativo e formativo.
1. La prima delle azioni previste è riferita all’attività di accompagnamento al lavoro
dipendente, fornita ad almeno il 50 % dei corsisti, che sarà tradotta nel garantire
l’accesso ad un tirocinio lavorativo nelle realta aziendali del settore che abbiano
espresso l’effettiva volontà di coinvestire nella formazione degli stessi allievi e che
altresì siano effettivamente motivati a dare seguito alla collaborazione prevista nei 3
mesi di tirocinio lavorativo attraverso l’assunzione dei tirocinanti.
2. Le seconda azione consiste invece nell’attivazione da parte dell’Agenzia Formativa
Ulisse di un percorso di Assistenza/Tutoraggio che offra effettivi e spendibili supporti
nella gestione di piani individuali e non di generazione di impresa.
Prima azione prevista “Avvio dei tirocini lavorativi minimo 100 ore”
Il dettaglio della prima azione verrà dettagliata durante la fase di organizzazione dei tirocini e
farà riferimento agli accordi che verranno stabiliti tra organismo formativo, tirocinante ed
azienda e che verranno formalizzati in un progetto di tirocinio individuale che consenta di
personalizzare la formazione on the job e raggiungere gli obbiettivi formativi previsti. Il
tirocinio lavorativo sarà organizzato per quelle allieve che si saranno orientate ,
attraverso il loro progetto personale d’inserimento lavorativo, alla ricerca attiva di un
lavoro presso aziende pasticciere o laboratori di pasticceria.
Seconda azione prevista “Tutoraggio creazione e gestione d’impresa 100 ore
Obiettivi dell’attività:
L’azione fornisce agli allievi
• Competenze utili a comprendere e dominare il concetto di impresa ed i modelli
organizzativi/forme giuridica ad esso sottesi sviluppando capacità di scelta relativa
alle differenti forme di esercizio.
• Conoscenze e competenze funzionali all’avvio e alla gestione d’Impresa con
particolare riferimento sia agli aspetti amministrativo/contabili e del bilancio di
esercizio di una attività, che a quelli legati alla gestione psicologica del ruolo di
imprenditore (percezione ed assunzione piena di nuovi schemi mentali).
• Una mappatura delle principali strutture private e pubbliche di supporto all’avvio ed
alla gestione d’impresa su base territoriale il loro funzionamento, nonché sui metodi
di fruizione dei servizi da questi erogati alle imprese
• L’acquisizione di metodologie e strumenti connessi alla trasformazione di una idea
imprenditoriale in un progetto d’impresa a partire dalla analisi dei punti di forza e
criticità di una nuova attività.
Nel dettaglio il modulo consentirà agli allievi di:
• Familiarizzare con il concetto di impresa;
• Definire le forme di esercizio dell’impresa;
• Facilitare la scelta della forma giuridica appropriata in relazione al contesto socioeconomico-produttivo in cui si opera.
• Far acquisire conoscenze sulle scritture contabili obbligatorie e facoltative;
• Far acquisire conoscenze sui metodi di tenuta della contabilità;
• Far acquisire conoscenze sul metodo di valutazione del risultato di periodo.
• Assetti psicologici legati alla gestione del ruolo imprenditoriale
• Far acquisire competenze per analizzare le potenzialità di mercato;
• Far acquisire consapevolezza sulle possibilità di investimento sui mercati interni ed
esteri
74
•
•
Analizzare gli aspetti economici, patrimoniali e finanziari del “fare impresa” alla luce di
una visione integrata del sistema impresa;
Favorire la riflessione sulle capacità imprenditive di corsisti;
Contenuti:
• Definizione dell’impresa e del rischio di impresa;
• Imprenditore commerciale, il piccolo imprenditore, l’imprenditore artigiano.
• La ditta individuale, l’impresa familiare e l’impresa coniugale
• Le società di persone
• Le società di capitali
• Le società cooperative e i consorzi di società
• Cenni sull’impresa “non profit”.
• Le Banche: metodi di funzionamento
• Le Camere di Commercio
• I Centri territoriali per l’impiego e le agenzie di Lavoro interinale
• Le Pubbliche Amministrazioni: Comuni, Province; Regioni.
• INPS e INAIL
• L’Agenzia delle entrate
• Diventare imprenditore (dimensioni psicologiche e costruzione di adeguati schemi
mentali di rappresentazione del ruolo manageriale )
• Analisi dei contenuti del business plan;
• La sintesi del progetto imprenditoriale,
• La formula imprenditoriale,
• Il gruppo imprenditoriale e le posizioni chiave,
• Il mercato di sbocco, la concorrenza, i sistemi di approvvigionamento,
• Il prodotto/servizio,
• Il piano di marketing,
• Il sistema produttivo/logistico,
• L’organizzazione,
• L’analisi economica, la programmazione ed il sistema di controllo,
• L’analisi e proiezione dei fabbisogni finanziari.
6.6 Efficacia dell’azione e dei contenuti rapportata agli impatti attesi ed al contesto di riferimento
La specificazione del risultato atteso è fattore di trasparenza degli esiti delle attività
formative, ne consente e sollecita la riconoscibilità da parte dei soggetti territoriali coinvolti e
dello stesso committente, nel processo di valutazione complessiva del progetto. Al tempo
stesso costituisce un criterio di aggregazione modulare, di delimitazione, composizione e
omogeneizzazione delle risorse cognitive coinvolte nei processi di formazione, afferenti a più
aree disciplinari, professionali, ambientali, interne, di derivazione territoriale.
Il criterio adottato per la scelta dei contenuti didattici previsti nei moduli è stato quello della
produttività: sono stati individuati fra contenuti che si legano ad apprendimenti in grado
di produrre competenze utilizzabili nella vita e nelle situazioni lavorative, capaci di
sviluppare, nelle utenti in uscita, reazioni positive e cambiamenti. Tali contenuti sono
orientati a promuovere lo sviluppo delle priorità previste dal FSE nel quadro degli obiettivi
"Convergenza" e "Competitività regionale e occupazione “
Gli effetti dei contenuti e dell’organizzazione didattica sono infatti osservabili nei
cambiamenti maturati nelle allieve rispetto:
• all’apprendimento e cambiamento individuale- ci si riferisce in particolare alle
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modificazioni in termini di nuove conoscenze acquisite, capacità apprese, diversità di
atteggiamenti rispetto alla situazione d’ingresso; in questo livello sono inclusi, inoltre,
i mutamenti nel comportamento dei soggetti sia durante l’intervento formativo, sia
successivamente nell’ambiente lavorativo; il progetto
adotta sempre una
dimensione comunicativo - relazionale perno intorno al quale si avvia il lavoro di
ricostruzione e riscrittura della storia individuale o organizzativa delle utenti,
favorendo, dove dovesse occorrere, la rimotivazione, la riscoperta di valori, di nuovi
significati della componente lavoro e della sua conciliazione con la cura
parentale.
I contenuti e le metodologie adottate nel progetto producono un altro importante effetto:
abituano le corsiste a guardare all’azienda, come luogo del viaggio di crescita personale e
sociale in cui riconoscersi, riscoprirsi, migliorarsi, dove imparare a mantenere ed
approfondire relazioni e legami, dove sviluppare continuamente le proprie capacità e
crescere nella consapevolezza di essere strumenti attivi di un progetto più ampio.
In tal modo vengono esaltate:
• la cultura etica, costituita dai valori fondanti dell’esperienza formativa (pone al
centro delle attività organizzative la soggettività unica e totale, nella sua dimensione
fisica, cognitiva, affettiva e spirituale);
• la disponibilità al cambiamento, si riferisce alla capacità di operare scelte
consapevoli rivedendo le proprie posizioni; le donne sono più disponibili al
cambiamento di tipo organizzativo in quanto su di loro gravano le maggiori difficoltà
e al tempo stesso sono anche capaci di trovare soluzioni per tenere in equilibrio
l’impegno professionale e la vita personale.
• la capacità di produrre, che investe l’allieva come figura professionale e il suo
sistema delle relazioni nell’interno del corso prima dell’azienda poi, ispirato alla
strategia di gestione di una produzione di qualità. E’ opportuno, rispetto a tale abilità,
sottolineare tre aspetti importanti:
• il contributo alla produttività delle imprese: ci si riferisce soprattutto al modo di
funzionare della struttura attraverso “la cultura” delle persone, dei gruppi, dei ruoli
professionali e organizzativi;
• il contributo agli output gestionali dell’impresa: ci si riferisce all’aumento della
quantità e qualità dei prodotti realizzati o dei servizi offerti.
• il contributo alla creazione d’impresa, con particolare riferimento al settore
medico e sanitario, come volano di sviluppo socio-economico del territorio;
L’efficacia dei contenuti e metodologie adottate è verificabile anche rispetto:
• Alla cultura dell’apprendimento permanente attraverso:
• esperienze e livello di competenze maturate rispetto alle innovazioni produttive
• motivazione rispetto alla formazione ricorrente
• opportunità di autovalutarsi e di verificare l’apprendimento durante il corso della
vita lavorativa.
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7. ECONOMICITÀ DELL’OFFERTA
Grado di dettaglio e di coerenza del preventivo finanziario rispetto alle azioni previste dal progetto. Congruenza dei costi indicati
ed analiticità del piano finanziario.
Relativamente alla coerenza tra piano finanziario e attività di progetto, il progetto :
rispetta ampiamente le normative di riferimento in quanto:
a. l’individuazione dei singoli elementi che determinano le voci di spesa indicate nel
Piano Finanziario ed i valori delle spese sono stati preventivati sulla base di quanto
previsto dal DPR n. 196/2008 sia in termini di criteri di computo del costo per singola
voce di spesa sia in termini di incidenza/sostenimento temporale di questi rispetto al
periodo di sviluppo dell’intervento progettuale;
b. l’individuazione dei costi diretti imputabili al progetto (tipologia di costo) e la loro
quantificazione (massimali applicati) sono coerenti a quanto previsto sia dalla Circolare
ministeriale n. 2/2009 che dal Vademecum per l’ammissibilità della spesa al FSE PO
2007-2013;
c. le percentuali delle macrovoci di costo soddisfano i massimali richiesti dall’Avviso in
questione.
d. la suddivisione finanziaria del totale finanziamento richiesto riflette pienamente gli
obiettivi che il progetto intende perseguire. Infatti, la maggiore valenza attribuita alle
azioni di formazione ed orientamento all’inserimento nel mondo del lavoro dei
beneficiari del progetto si rispecchia anche finanziariamente (si veda il piano
finanziario che costituisce parte integrante del presente formulario dal quale si evince
che la quasi totalità del finanziamento richiesto è destinato a tali attività).
e. anche dal punto di vista finanziario una particolare attenzione è stata dedicata ai
beneficiari della formazione per i quali potrà essere prevista un’indennità complessiva
pari ad euro 2,00 ora di frequenza oltre che il riconoscimento delle spese di trasporto e
vitto.
f. il finanziamento richiesto, come da piano finanziario presentato di seguito, è
confacente alla realizzazione delle attività del progetto formativo presentato ed al
conseguimento dei suoi obiettivi.
8. RISPONDENZA DEL PROGETTO ALLE PRIORITÀ INDICATE
Capacità effettiva dell’intervento di dare risposta ai fabbisogni rilevati in sede di analisi e di incidere sullo sviluppo delle
competenze dei destinatari. Attuazione di tirocini o azione di accompagnamento alla creazione d’impresa per almeno il 50%
degli allievi che concludono il corso.
La Puglia, ed in particolare il territorio Salentino, coinvolti in questi ultimi anni in una
profonda trasformazione economica e sociale dovuta alla lunga crisi produttiva, hanno
77
individuato nel rafforzamento della competitività delle imprese, attraverso la loro
capacità di innovazione, e nelle risorse umane del territorio1 una importante opportunità
di crescita e di sviluppo dell’economia locale. Hanno avviato, da tempo un processo di
valorizzazione delle risorse che possa accrescere la competitività dei territori anche oltre i
limiti provinciali di Lecce, inglobando, in una logica di “ Grande Salento” anche le province
di Brindisi e Taranto .(cfr. Piano strategico della provincia di Lecce ).
Coerentemente con le politiche regionali e provinciali, il presente percorso di alta formazione
è stato definito, all’interno di un ambito strategico di ammodernamento del funzionamento
del sistema sanitario pugliese pubblico e privato: quello dell’introduzione/innovazione del
sistema delle applicazioni informatiche. Un settore che esprime una importante domanda
di professionalità quasi mai soddisfatta da un’ offerta formativa che possa effettivamente
elevare le chances occupazionali dell’utenza target attraverso interventi caratterizzati da
elevata qualità, alto grado di flessibilità e forte rispondenza alle caratteristiche dello
sviluppo delle aziende del settore Sanità.
Il presente intervento formativo, pertanto, agisce su leve strategiche che lo stesso Piano
Sanitario Regionale individua, offrendo ai giovani medici un percorso che, partendo dalla
valorizzazione delle precondizioni formative ed esperienziali proprie dell’utenza target
(laurea in medicina, competenze tecnologiche informali ecc), ne rafforzi ulteriormente le
competenze ed il livello di professionalità al fine di potenziarne le possibilità di inserimento
lavorativo attraverso la creazione d’impresa.
Il presente percorso vuole rappresentare, quindi, una risposta da offrire in particolare ai
giovani laureati in medicina, che concorra attivamente a rimuovere alcune cause che
squilibrano le loro possibilità di trovare un lavoro stabile in Puglia ed evitare la cosiddetta
“fuga di cervelli” che impoverisce ancora di più le possibilità di sviluppo del territorio pugliese
e salentino. Una esperienza questa che vuole dimostrare la presenza nella provincia di
Lecce di idee solide, innovative e soprattutto la tenacia di giovani che possono portare un
po’ di ottimismo nel panorama economico provinciale e in particolar modo nel sistema
dell’assistenza sanitaria ai cittadini.
La proposta contiene complessivamente, nella sua struttura organizzativo–didattica,
progettata per Moduli e U.D.A. (Unità Didattiche di Apprendimento), degli obiettivi e
contenuti scelti con criteri di utilità e di pertinenza rispetto alla definizione di una
specializzazione professionale, innovativa e non ancora repertoriata a livello locale e
nazionale, ma già operativa in molti contesti internazionali, in cui le nuove tecnologie hanno
trovato maggiori capacità di investimento. I mezzi, strumenti e laboratori e risorse umane
messe a disposizione hanno tutte le componenti per assicurare ai corsisti l’acquisizione di
tutte le competenze declinate nelle unità formative.
I formatori di accertata professionalità ( provenienti dal mondo del lavoro e delle professioni
con almeno 10 anni di esperienza), la stretta collaborazione con le Aziende Sanitarie
Locali della Regione Puglia, le Università sono in grado di creare professionalità e idee
imprenditoriali altamente specializzate. Tali prerogative progettuali, sono ulteriori
componenti capaci di garantire ai partecipanti l’acquisizioni dei saperi tecnologici e
scientifici e le competenze professionali per inserirsi in maniera autonoma, attraverso l’avvio
di competitivi Centri Medici Associati che svolgano servizi di assistenza sanitaria,
compresa quella domiciliare, in collaborazione ed in integrazione con le prestazioni
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cfr. 1) Piano strategico della provincia di Lecce, LINEA STRATEGICA I : FAVORIRE IL RIPOSIZIONAMENTO
COMPETITIVO DEL SISTEMA DELLE IMPRESE, LINEA STRATEGICA II : GARANTIRE QUALITÀ AMBIENTALE ED
ADEGUARE LE RETI, INFRASTRUTTURALI LINEA STRATEGICA III : PROMUOVERE IL CAPITALE UMANO E LA SOCIETÀ
DELLA CONOSCENZA.
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specialistiche erogate dalle ASL.
Si è convinti che il presente progetto, con la sua articolazione e contenuti, assicura un
allineamento complessivo sia rispetto alle priorità di fabbisogni socio-economici
territoriali, emerse in fase di analisi, sia in riferimento alle esigenze di alta formazione di
molti giovani medici per lo sviluppo delle innovazioni tecnologiche in medicina.
In relazione a queste due aree di priorità si potrà, riscontrare e valutare un positivo
effetto nelle componenti più significative che ne caratterizzano lo sviluppo.
Rispetto alle priorità socio economiche
1. Nella capacità di innovare il sistema socio-economico provinciale nel suo
insieme, attraverso la crescita del livello produttivo delle imprese sanitarie pubbliche
e private, con l’introduzione di processi di innovazione organizzativa e di prodotto;
2. Nell’aumento di nuovi comparti a maggiore intensità di conoscenza (ICT) in
grado di favorire un graduale ampliamento dell’attuale modello di specializzazione
produttiva in direzione di produzioni di servizi sanitari connotati da livelli più elevati di
qualità e di occupazione;
3. Nel consolidamento del sistema sanitario regionale che, alla luce dei nuovi
processi di integrazione e di modernizzazione dei servizi, è chiamato a definire un
nuovo e più efficace posizionamento basato su:
a. un più accentuato livello di integrazione orizzontale e verticale in grado di
modernizzare i sistemi di comunicazione ed accrescere i differenziali competitivi
rispetto alle altre nazioni europee e non;
b. un graduale ampliamento dei servizi con tecnologia wireless, mobile e
sicurezza delle reti in direzione di segmenti più elevati di assistenza domiciliare
ed a maggiore valore aggiunto;
c. un ricorso più ampio e sistematico all’introduzione della banda larga.
d. nello sviluppo della piccola impresa con un sistema diffuso a livello territoriale
e particolarmente dinamico, connotato da livelli crescenti di apertura
all’interazione ed integrazione col sistema sanitario pubblico;
e. L’abbattimento e la razionalizzazione dei costi pubblici, nel rispetto dei livelli di
qualità da garantire nell’erogazione dei servizi di assistenza.
L’impatto atteso come risultato delle priorità indicate nell’Avviso, sono valutabili
rispetto:
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•
alla didattica utilizzata che consente il rafforzamento delle competenze culturali di
base capaci di dare agli allievi autonomia nelle decisioni e nella valutazione,
componenti essenziali per affrontare il mondo del lavoro;
allo svolgimento di periodi di stage lungo tutto il percorso in un regime di
alternanza tra lezioni aula/laboratorio e azienda favorendo l’inserimento degli allievi
con adeguate azioni di follow-up;
alla priorità data ad un profilo professionale ad alto assorbimento occupazionale
in un settore d’interesse strategico, quale quello delle prestazioni sanitarie ed
assistenziali, nelle politiche strategiche regionali e locali;
alla cultura dell’apprendimento permanente attraverso:
- esperienze e livello di competenze maturate rispetto alle innovazioni di
servizio
- motivazione rispetto alla formazione ricorrente
- opportunità di autovalutarsi e di verificare l’apprendimento durante il corso
della vita lavorativa.
al riconoscimento dei crediti formativi agli aspiranti allievi in entrata per
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•
•
•
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•
•
garantire la flessibilità al percorso garantendo il riconoscimento di alcune
competenze e l’acquisizione di certificazioni integrative che ne consentano il
pregresso riconoscimento dei livelli di specializzazione
alle Pari opportunità (principio ispiratore attività corsuali, selezioni, unità didattica
dedicata, testimonial in aula, partenariato attivato, mainstreaming di genere, ecc.).
La decisione di selezionare un gruppo di partecipanti la cui composizione preveda
almeno il 50% di utenza femminile, deriva dalla volontà di valorizzare
adeguatamente i “soggetti donna” che nel settore specifico di intervento presentano
attitudini, conoscenze e competenze di sicuro rilievo.
alla cultura dell’ambiente attraverso la diffusione di un profilo professionale
specializzato che attraverso l’utilizzo delle tecnologie ICT possa produrre un
considerevole abbattimento dei consumi (si pensi ad esempio alla carta che si
potrebbe risparmiare se si informatizzasse i sistemi informativi delle
AA.SS.LL.) e dei rifiuti (si pensi alla enorme mole di farmaci prescritti e spesso
non utilizzati).
alla qualità del partenariato attraverso:
• la partecipazione di attori territoriali illuminati che si mettono in gioco per
svolgere una funzione di natura sociale, portatori di esperienze e di
competenze che possono arricchire il confronto e garantire una progettazione
in itinere “partecipata”. È questo il caso ad esempio della Acaya Consulting,
azienda leader nell’erogazione di servizi formativi e strumenti tecnologici nel
settore sanitario.
• La partecipazione di due distinti poli Universitari, che cureranno e
supporteranno parte degli assetti didattici, e che consentiranno il controllo
scientifico in ambito tecnologico informatico (Facoltà Ingegneria Informatica
dell’Università del Salento) e sanitario (Facoltà di medicina dell’Università Tor
Vergata di Roma).
alla cultura della sicurezza sul luogo del lavoro (apposita UD, pre-requisito e
principio ispiratore attività professionali e di lavoro previste a livello progettuale)
diffusione buone prassi Il progetto prevede l’attivazione di innovative attività per
favorire il mainstreamig orizzontale e verticale. Tra gli strumenti
di tale effetto
“cascata” si possono ricordare gli strumenti dell’ICT, le reti e collegamenti
partenariali dell’organismo proponente ed un manuale delle buone prassi del
progetto che verrà veicolato a livello provinciale. All’interno del percorso formativo
saranno trasferiti una serie di strumenti metodologici risultato del qualificato lavoro
del gruppo di progettazione promosso da ISPA sul ridisegno dei servizi formativi
con particolare riferimento al settore della creazione d’impresa e delle pari
opportunità.
coerenza con le priorità orizzontali del Piano di attuazione Provinciale 2012
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