Allegato 5 Regione Puglia Provincia di Lecce Formulario per la presentazione di progetti Avviso n. LE/03/2012 P.O. PUGLIA FSE 2007-2013 II Asse OCCUPABITA’ Obiettivo specifico Attuare politiche del lavoro attive e preventive con particolare attenzione all’integrazione dei migranti nel mercato del lavoro, all’invecchiamento attivo, al lavoro autonomo e all’avvio di imprese Obiettivo operativo Sostenere la nuova imprenditorialità in particolare nei settori strategici indicati nel Documento Strategico Regionale e della programmazione regionale a finalità strutturale” Categoria di spesa 68– Sostegno al lavoro autonomo e all’avvio di imprese Tipologia di attività “Interveti di formazione e di accompagnamentoal lavoro per la creazione o il rafforzamento di micro e piccole imprese basate su un uso estensivo delle ICT” Azione Unica CORSO Le applicazioni ICT nella Sanità DENOMINAZIONE: I.S.P.A. (Istituto Superiore di Pubblica Amministrazione) Soggetto attuatore Sede di svolgimento C.S.F. Maglie Via Fratelli Piccino, 21 Riservato all’ufficio Protocollo d’arrivo: __/___________ Codice n. P data _______________ O Il funzionario ----------------------------- 1 1. SOGGETTI 1a. SOGGETTO attuatore (o soggetto capofila nel caso di RTS) Denominazione o Ragione Sociale 1.1a I.S.P.A. (Istituto Superiore di Pubblica Amministrazione) Natura giuridica 1.1.1a Associazione Sede legale Piazza S. Oronzo, 40 1.1.2a Cap 73100 Città LECCE Prov. LE Tel. 0836901858 Fax 0836901858 E-mail [email protected] PEC [email protected] Rappresentante legale Cognome e Nome De Donatis Anna Stefania 1.1.3a Indirizzo Via S. Cesario 105 Cap 73100 Città Lecce Prov. LE Tel. 0836901858 Fax 0836901858 E-mail [email protected] Referente del progetto Cognome e Nome Tramacere Stefania Funzione Direttore/ Coordinatore 1.1.4a Tel. 3456991462 Fax 0836901858 E-mail [email protected] 2 1.2 Dati accreditamento A) Organismo accreditato con il previgente sistema (DGR Codice accreditamento: 309/A Prot. N. 34/3773FP 281/2004) Macrotipologia di accreditamento: X Formazione continua Area svantaggio Obbligo formativo X Formazione superiore Apprendistato B) Organismo accreditato secondo il vigente sistema (DGR 195/2012 e s.m.i.) Codice accreditamento C) Codice identificativo PEC attestante il completamento della domanda secondo procedura telematica Organismo “accreditando” secondo il vigente sistema (DGR 195/2012 e s.m.i.) 1.2.a Sede operativa (per enti accreditati secondo il previgente sistema) Codice accreditamento: 309/A Prot. N. 34/3773FP Indirizzo Via Fratelli Piccinno, 21 Cap 73024 Città Maglie Prov. Lecce Tel. 0836311224 Fax 0836311224 Mail [email protected] 1.2.b Unità locale (per gli Organismi accreditati o “accreditandi” secondo il vigente sistema) Set minimo Complemento definitivo Indirizzo Cap Città Prov. Tel Fax Mail 1.2.c Complemento temporaneo (per tutte le tipologie di Organismo) Complemento Laboratorio /iBBB(specificare tipologia) temporaneo Indirizzo 3 Cap Città Prov. Tel. Fax Mail 1.3a Compiti istituzionali X Formazione professionale Altro Aree di attività (in particolare quelle inerenti al progetto) I.S.P.A. opera nell'ambito del territorio regionale, in conformità agli indirizzi generali del proprio statuto e persegue la realizzazione dei seguenti scopi: la promozione morale, culturale e civile dei lavoratori e dei cittadini nel quadro di un sistema di educazione permanente; l'orientamento e la realizzazione di iniziative ed interventi connessi alle politiche attive del lavoro; la valorizzazione professionale delle forze di lavoro di tutti i settori delle attività produttive. I.S.P.A. tende a dare a tutte le proprie attività una medesima impronta culturale e metodologica che si traduce nell'espressione: “autonomia, partecipazione e solidarietà attraverso la professionalità come strumento di inserimento lavorativo e sociale”. I.S.P.A., in coerenza con i principi ispiratori del proprio statuto, 1.4a Persegue la formazione integrale della persona, in una prospettiva di valorizzazione delle risorse umane per promuovere il lavoro, garantire l'inserimento sociale delle fasce deboli, migliorare la qualità della formazione. Rielabora la sua proposta formativa con un'attenzione critica ai fattori del cambiamento che interessano anche il sistema della formazione professionale. Valorizza il privato sociale per concorrere, attraverso una partecipazione reale e diffusa, alla costruzione di migliori e più giuste condizioni di vita e di lavoro. Attiva servizi di formazione sempre più mirati alla promozione della crescita sociale di cittadini attivi e responsabili, capaci di incidere nell'ambiente e di operare con adeguate competenze. Si allinea alla trasformazione delle politiche del lavoro, dalla stabilità e "sicurezza" del lavoro dipendente alla ricerca dell'autonomia e dell'auto sviluppo dei lavoratori. Obiettivo primario di I.S.P.A. rimane comunque, quello di una formazione dell'uomo, non limitata soltanto ad alcune sue attitudini e abilità lavorative, ma particolarmente diretta a far acquisire capacità di ragionamento critico ed autonomo che consenta alla persona di conoscere e valutare la realtà e di individuare le scelte conseguenti. Per la realizzazione degli scopi suddetti, il presente Organismo di formazione, promuove e realizza, in tutti i campi delle attività produttive e di servizio: a) attività di formazione professionale e socializzazione per giovani ed adulti 4 destinate al primo inserimento lavorativo; b) attività formative rivolte alla promozione, aggiornamento, riqualificazione e reinserimento lavorativo di giovani ed adulti; c) attività di orientamento scolastico e professionale e di formazione per giovani ed adulti sulle tematiche del mercato del lavoro e sulle esigenze formative ad esso connesse; d) iniziative specifiche di formazione, orientamento, qualificazione professionale e reinserimento lavorativo per donne giovani ed adulte, con particolare attenzione alla costruzione di pari opportunità nella società e nella realtà produttiva; e) iniziative particolari finalizzate alla promozione civica, morale, culturale e professionale degli immigrati, dei giovani ed adulti emarginati e a rischio di emarginazione, per favorirne il mantenimento ed il reinserimento sia nella società che nella realtà produttiva; f) attività di formazione continua del personale delle imprese; g) attività di tutela e valorizzazione degli antichi mestieri attraverso l’ideazione, progettazione e svolgimento di attività formative rivolte a soggetti particolarmente motivati ad acquisire conoscenze e competenze nelle antiche attività lavorative, per mettere insieme solide basi di saperi indispensabili per un possibile posizionamento nel mercato del lavoro. h) attività di aggiornamento e formazione continua rivolta ad operatori dell’agricoltura nell’ambito delle attività finanziate dalla Regione Puglia Assessorato alle Politiche Agricole. Misura 4.4 Insediamento giovani agricoltori – i) Attività di formazione professionale, di ricerca per adeguare le competenze di operatori nel settore socio sanitario in collaborazione con le AA.SS.LL.delle Province di Lecce - Brindisi e Taranto Competenze (complessive ed in particolare quelle riferite all’ambito di riferimento del progetto) I.S.P.A. applica nell’erogazione del servizio di orientamento/formazione procedure ispirate al raggiungimento di risultati di Qualità. L’esperienza maturata nel settore nella gestione di progetti formativi rivolti a vari target bersaglio, unitamente alla revisione ed adeguamento delle conoscenze ed abilità del proprio staff operativo, hanno permesso a questo Organismo di poter assicurare, in ogni contesto operativo, la messa in campo di tutte le competenze necessarie per garantire il successo formativo dei propri utenti. Alle competenze riferite nella seguente tabella, riportate in funzione delle principali attività previste e dei relativi risultati da conseguire, messi in campo in maniera sistemica nella gestione di ogni intervento formativo, sono da integrare quelle maturate nello svolgimento del progetto per la qualificazione di SARTE finalizzato all’occupazione di 13 ragazze disoccupate presso alcune aziende di abbigliamento, operanti nella zona industriale di Nardò, finanziato dalla Regione Puglia. La valutazione e il monitoraggio delle attività svolte in tali corsi, con la rilevazione degli aspetti didattico-organizzativi, nel complesso risultati molto positivi e tuttavia con margini di miglioramento, l’allargamento, inoltre, della rete regionale e nazionale di sostegno ai progetti corso, la disponibilità immediata di strumenti e mezzi già acquisiti, possono garantire una maggiore qualità ed economicità dell’attività corsale proposta ed eventualmente assegnata e una sua migliore 5 ricaduta rispetto alle possibilità occupazionali degli allievi. ATTIVITÀ COMPETENZE Rileva e analizza il fabbisogno formativo delle persone, dei gruppi, delle organizzazioni Progetta Promuove Coordina, organizza e monitora • Rilevare i contenuti di professionalità dei destinatari dell’intervento • Stabilire il differenziale tra le competenze esistenti e quelle attese • Precisare il fabbisogno di formazione • Tradurre il fabbisogno di formazione in un piano di attività • Elaborare gli obiettivi formativi • Elaborare i contenuti da trasmettere • Individuare le metodologie, i modi, gli strumenti • Predisporre la documentazione necessaria per lo svolgimento del percorso (dispense didattiche, slides, esercitazioni, prove di verifica, esercitazioni) • Definire le strategie di promozione, marketing, pubblicizzazione del percorso di formazione, nel rispetto delle indicazioni fornite dall’ Ente finanziatore delle attività, se fornite in convenzione • Gestire le relazioni esterne con organismi, attori sociali, economici ed istituzionali locali • Individuare gli esperti/docenti cui affidare i percorsi/moduli/unità del percorso formativo • Stabilire dei momenti di raccordo tra le fasi del percorso formativo • Integrare le risorse professionali e formative necessarie allo svolgimento del percorso formativo • Predisporre la documentazione amministrativa e contabile, nel rispetto delle procedure definite • Monitorare il percorso durante il suo svolgimento, apportando le azioni correttive e gli adeguamenti RISULTATO DELL’ATTIVITÀ Piano di attività che definisce e precisa la domanda di professionalità e/o formazione Progetto formativo e documentazione didattica necessaria per l’erogazione delle attività. Piano di promozione/ pubblicizzazione o commercializzazi one del percorso formativo. Programma definitivo delle attività, calendario delle docenze, organizzazione degli aspetti logistici, modalità di monitoraggio, procedure amministrative e contabili 6 Eroga necessari • Curare la fase di accoglienza dei partecipanti • Gestire l’attività di docenza, in presenza e a distanza (e-learning) su contenuti specifici di carattere scientifico, tecnico, pratico • Assicurare il sostegno individuale durante lo svolgimento del percorso • Fornire assistenza all’inserimento lavorativo/organizzativo • Accertare il grado di raggiungimento degli obiettivi formativi stabiliti in fase di progettazione in relazione all’intervento condotto attraverso la somministrazione di prove di verifica Percorso formativo e registrazione degli esiti dell’intervento • Somministrare i test di qualità del Relazione di servizio ai docenti e ai discenti valutazione con • Elaborare gli esiti delle rilevazioni eventuali e redigere una relazione valutativa proposte di • Individuare proposte di revisione revisione del finali, tenendo conto degli esiti del percorso monitoraggio e dei test di formativo valutazione Innova e migliora • Gestire ed applicare le procedure Piano di di qualità miglioramento • Elaborare delle ipotesi di del innovazione del prodotto formativo prodotto/servizio; in funzione dei nuovi metodi nuovo sistema (traduzione di un corso erogato in informativo e modo tradizionale in un percorso on documentale; line) piano di • Assicurare aggiornamento l’autoaggiornamento/autoformazion dei formatori e e lo sviluppo delle competenze dei propri formatori • Predisporre percorsi di formazione formatori Esperienze (pregresse ed in particolare quelle riferite all’ambito di riferimento del progetto) Valuta - - Progetto finalizzato all’occupazione di n° 13 donne in aziende del settore tessile–abbigliamento, finanziato dalla Regione Puglia nell’ambito del PORF.C., rivolto a donne finalizzato alla promozione di iniziative occupazionali a loro favore. Progetto di formazione rivolto a disoccupati over 45: Tecniche di organizzazione e gestione dell’albergo diffuso, finanziato dalla Regione 7 - - - - - Puglia. Progetto POLARIS – Azioni integrate per l’inserimento lavorativo delle donne, finanziato dalla Provincia di Lecce Progetto Sport è vita. Intervento di formazione formatori di tipo esperienziale con attività outdoor, per insegnanti di Educazione fisica delle scuole e Trainer sportivi di Associazioni di volontariato, impegnati nelle attività sportive rivolte a portatori di handicap. Progetto F.O.R.U.M. svolto in partenariato con le AA.SS.LL - Lecce – Brindisi e Taranto, O.P.I (Osservatorio Provinciale sull’Immigrazione) e le Associazioni e Cooperative del Terzo settore che operano a favore dell’integrazione degli stranieri : GEA Salento Brindisi – Integra onlus Lecce – Simbiosi Moderne Taranto. Favorire Opportunità di Ricerca attraverso URP Multiculturali nasce dall’esperienza che la stessa Partnership ha maturato nell’ambito del Progetto PASS, progetto per la promozione dell’accesso alle popolazione immigrate ai servizi sociosanitari per lo sviluppo delle attività di informazione ed orientamento socio-sanitario nelle AA.SS.LL. italiane. Progetto ” l’alloggio, per una inclusione solidale degli immigrati senza tetto finanziato dal Ministero degli Interni con il fondo per l'Inclusione Sociale 2007 (progetto regionale ASIA), in partenariato con la Provincia di Lecce, Integra onlus, la Fondazione don Tonino Bello, l'Associazione AGIMI, la Casa EmmausBB. Progetto “Lavoro femminile e conciliazione” In Partenariato con la provincia di Lecce, con i referenti delle politiche di conciliazione quali Assessori degli Enti Locali con delega alle Pari Opportunità, Lavoro, Politiche dei tempi, Servizi sociali, ecc. da operatori economici, associazioni imprenditoriali, sindacati provinciali e coordinamenti donne e operatori dei media. Il progetto si propone di predisporre un insieme articolato di interventi finalizzati a sperimentare e sviluppare, attraverso la regia di un Tavolo di Lavoro Provinciale, al quale hanno aderito i più rappresentativi portatori di interesse pubblici e privati. un Patto sociale di genere, di cui alla l.r. 7/2007 della Regione Puglia. Il gruppo di lavoro, attraverso la concertazione territoriale, promuove la progettazione di una serie di iniziative atte ad agevolare la conciliazione vita lavoro ed a sostenere l’occupazione delle donne in condizioni di disagio Progetto di formazione professionale “Fabbro Maniscalco” finanziato dalla Regione Puglia Avv. 07/2010 POR 2007/2013 nell’ambito della “Valorizzazione e recupero degli Antichi mestieri 8 1b. SOGGETTO del RTS (da utilizzare se nel progetto presentato sono previsti Raggruppamenti Temporanei di Scopo) Denominazione o Ragione Sociale 1.1b NON PERTINENTE Natura giuridica 1.1.1b Sede legale Indirizzo 1.1.2b Cap Città Prov. Tel. Fax E-mail Rappresentante legale Cognome e Nome Titolo 1.1.3b Indirizzo Cap Città Prov. Tel. Fax E-mail Referente del progetto Cognome e Nome Titolo 1.1.4b Indirizzo Cap Città Prov. Tel. Fax E-mail Tipologia Organismo con sedi accreditate 1.2b (specificare) Associazione di categoria (specificare) Impresa (specificare) Altro (specificare) 9 Compiti istituzionali 1.3a Formazione professionale Altro Aree di attività (in particolare quelle inerenti al progetto) Competenze (complessive ed in particolare quelle riferite all’ambito di riferimento del progetto) 1.4a Esperienze (pregresse ed in particolare quelle riferite all’ambito di riferimento del progetto) Motivazione adesione 1.4.b Ruolo 1.5.b (ripetere per ogni soggetto coinvolto) 2. SCHEDA PROGETTO 2.1 a Denominazione progetto Le applicazioni ICT nella Sanità • Certificazione così come 2.1.b prevista dall’avviso • X Attestato di specializzazione • • Settore ATECO Classificazio Codice: ne/i Istat Qualifica CCNL: riferita al CCNL di settore Legislazione Legge: nazionale e/o regionale 10 Indicare eventuali altre tipologie di certificazione 2.1.c da acquisire, nazionali, comunitarie o internazionali: Ad esempio: certificazioni di competenza per la lingua italiana (CILS, CELI, PLIDA ecc.), di competenze informatiche (ECDL, EIPASS, EUCIP, MICROSOFT, CISCO ecc.), di conoscenza della lingua inglese (UCLES, TOEFL, TOEIC, FIRST ecc.)di frequenza corsi per la sicurezza (ASPP, RSPP etcB) Tipo: • Medici Istruttori in simulazione diagnostica e terapeutica, Rilasciato dalla Acaya Consulting • Certificazione di competenze sulla sicurezza (Responsabile del servizio di prevenzione e protezione) • Certificazione ECDL-HEALTH Numero dei destinatari 15 2.1.d Destinatari Caratteristiche dei destinatari 2.1.e Durata Disoccupati in possesso laurea in medicina, iscritti nelle anagrafi dei Centri per l’Impiego, residenti nella Provincia di Lecce. Durata complessiva dell’intervento in ore 800 2.1.f Parametro ora/allievo € 15 Totale costo progetto 180.000,00 Costo 2.2 Sintesi articolazione dell’intervento Azioni Ore Orientamento e bilancio delle competenze informatiche in entrata 30 Formazione 550 Visite guidate 20 Stage 100 Altra azione: Tutoraggio e accompagnamento alla creazione 100 d’impresa o Tirocinio lavorativo Totale 800 11 3. RISORSE UMANE DA UTILIZZARE 3.A Per Organismi accreditati secondo il previgente sistema Nel caso si tratti di persone dipendenti dall’ente, indicare il nominativo e la funzione, unitamente al livello di inquadramento, del personale di direzione, del personale docente (docente, codocente, esperti, ecc.), del personale adibito alle funzioni strategiche (tutor, progettista, orientatore, ecc), del personale amministrativo (segretario, magazziniere, custode, addetto alle pulizie ecc.). Nel caso si tratti di personale esterno, già indicato nella procedura di accreditamento (o altro con professionalità equivalenti), indicare il nome, la funzione da affidare e le caratteristiche professionali possedute, sinteticamente descritte. In caso di collaboratori esterni non inclusi nella procedura di accreditamento,(e che non dovrebbe essere nella norma) è necessario anche allegare al formulario il curriculum vitae, firmato dall’interessato ntende professione esercitata, titolo di studio, altri titoli (corsi di specializzazione, di Per caratteristiche professionali si perfezionamento ecc.), esperienza nel settore della formazione professionale nella specifica funzione da svolgere, altre esperienze lavorative ed ogni altra indicazione utile a definire le professionalità della persona da utilizzare. Si rammenta che nel caso vengano utilizzati “esperti” nell’attività di docenza (per “esperto” si intende colui che interviene in maniera specialistica e occasionale, con l’obiettivo specifico di supportare l’attività formativa con l’esperienza maturata nell’attività professionale) vale quanto prescritto al punto C (“Competenze professionali”) delle schede tecniche allegate alla DGR n. 281/04, recante criteri e procedure per l’accreditamento delle sedi formative, pubblicata sul BUR Puglia n. 42 del 07/04/2004. Considerata la necessità di valutare la immediata cantierabilità del corso, deve essere obbligatoriamente indicato, nel riquadro sottostante, tutto il personale da impegnare nell’attività. Non è quindi consentito il rinvio a personale “da designare”. COGNOME, NOME n. 1 e FUNZIONE TIPOLOGIA DI CONTRATT O Tramacere Stefania Direttore/Coordinatore T.I. full time 2 De Luca Vincenza Responsabile gestione economicoamministrativa. T.I full time 3 Colafati Maria Carolina Collaboratore amministrativoorganizzativo T.I full time 4 Bray Sonia T.I. full time Rendicontazione 5 Cazzato Paola Tutor/operatore amministrativo T.I. part time CARATTERISTICHE PROFESSIONALI X cfr. curriculum integrato alla domanda di accreditamento e già trasmesso alla Regione Puglia con nota n. 26 del 10/04/2009. X cfr. curriculum allegato alla domanda di accreditamento X cfr. curriculum integrato alla domanda di accreditamento e già trasmesso alla Regione Puglia con nota n. 26 del 10/04/2009. X cfr. curriculum Formulario allegato al presente X cfr. curriculum Formulario allegato al presente 12 6 Casto Giovanni Esperto Qualita’ 7 De Clemente Giuseppe 8 Laurea in Economia /Esperto Consulenza del lavoro Tramacere Sandro Laurea in Economia e in Giurisprudenza /Esperto in creazione d’impresa/Docente universitario T.I. part time X cfr. curriculum Formulario allegato al presente Prestazione X cfr. curriculum integrato alla domanda Professionale di accreditamento e già trasmesso alla Regione Puglia con nota n. 272 del 10/06/2011. Prestazione Professionale X cfr. curriculum Formulario allegato al presente 9 Pasquale Fino Medico Chirurgo Specializzato in Chirurgia Plastica, ricostruttiva ed estetica. Prestazione X cfr. curriculum allegato al presente Professionale Formulario. 10 Francesco Romeo Professore cattedra di cardiologia Università “La Sapienza” Tiziana Puscio Laurea in Economia /Regulatory Affairs Manager Prestazione X cfr. cfr. curriculum allegato al presente Professionale Formulario Libero Pensiero Prestazione X cfr. cfr. curriculum allegato al presente Professionale Formulario 11 12 Direttore vendite Cardioline Spa Prestazione X cfr. curriculum allegato al presente Professionale Formulario 13 Enrica Giuliana Mariano Medico cardiologo Prestazione X cfr. curriculum allegato al presente Professionale Formulario 14 Margaroli Gianfranco Consulente Acaya Consulting Sergi Domenico Prestazione X cfr. cfr. curriculum allegato al presente Professionale Formulario 15 16 Prestazione X cfr. curriculum allegato al presente Professionale Formulario Dirigente medico cardiologo Marchionne Maurizio Prestazione X cfr. curriculum allegato al presente Medico, istruttore di Professionale Formulario primo soccorso aziendale. 13 17 Giovanni Battista Forleo Prestazione X cfr. curriculum allegato al presente Professionale Formulario Medico cardiologo Gianni Cotugno Tecnico specializzato in simulazione Vincenzo Bernardo Medico cardiologo Prestazione cfr. curriculum Professionale Formulario Prestazione X cfr. curriculum allegato al presente Professionale Formulario 21 Mauro Borzi Medico cardiologo, ricercatore Università “Tor Vergata” Michele Annucci Responsabile Marketing ed export presso Obtain Health 22 Pierluigi Camboa Prestazione X cfr. curriculum allegato al presente Professionale Formulario 18 19 20 Medico chirurgo. 23 24 25 26 allegato al presente Prestazione X cfr. curriculum allegato al presente Professionale Formulario Prestazione X cfr. curriculum allegato al presente Professionale Formulario Giovanni Puscio Prestazione X cfr. curriculum allegato al presente Amministratore Himera Professionale Formulario Farmaceutici /Promozione Luigi Patrono Docente Co.Co.Pro. X cfr. curriculum allegato al presente Universitario Formulario Marcello Sozzo Co.Co.Pro. X cfr. curriculum allegato al presente Formulario Docente universitario Luca Catarinucci Co.Co.Pro. Ricercatore universitario 27 Gentili Gilberto 28 Laurea Medicina Presidente CARD Foscarini Stefania 29 Laurea in scienze della comunicazione/Esperta organizzazione eventi Cazzato Alessandra Laurea in Lettere classiche/Esperta valutazione e monitoraggio X cfr. curriculum allegato al presente Formulario Prestazione X cfr. curriculum allegato al presente Professionale Formulario Co.Co.Pro. Co.Co.Pro. X cfr. curriculum integrato alla domanda di accreditamento e già trasmesso alla Regione Puglia con nota n. 229 del 27/04/2012 X cfr. curriculum integrato alla domanda di accreditamento e già trasmesso alla Regione Puglia con nota n. 229 del 27/04/2012 14 Prestazione X cfr. curriculum allegato al presente Professionale Formulario Laurea in Scienze politiche /Esperto Comunicazione e diffusione dei risultati/Esperto di sviluppo turistico 30 Corona Vincenzo 31 Mariano Salvatore Co.Co.Pro. Esperto progettazione X cfr. curriculum integrato alla domanda di accreditamento e già trasmesso alla Regione Puglia con nota n. 175 del 16/11/2009 32 Caforio Laura Esperta accompagnamento al lavoro Idea Agenzia per il Lavoro Co.Co.Pro. 33 Martiradonna Sabino Prestazione X cfr. curriculum integrato alla domanda di Professionale accreditamento e già trasmesso alla Regione Puglia con nota n. 175 del 16/11/2009 Laurea in Psicologia/Esperto Orientatore 34 35 36 Pettinelli Antonio Operatore X cfr. curriculum allegato al presente Formulario Co.Co.Pro. X cfr. curriculum integrato alla domanda di accreditamento e già trasmesso alla Regione Puglia con nota n. 533 del 11/11/2011 Pelagalli Rosario Luigi Prestazione X cfr. curriculum integrato alla domanda Professionale di accreditamento e già trasmesso alla Psicologo/Esperto bilancio Regione Puglia con nota n. 420 del competenze 30/07/2012 Vergine Gianni Co.Co.Pro. X cfr. curriculum integrato alla domanda di accreditamento e già trasmesso alla Amministrativo Regione Puglia con nota n. 533 del 11/11/2011 3.B Per Organismi accreditati secondo il vigente sistema Per le due figure obbligatorie dipendenti dall’Organismo, indicare il nominativo e la funzione, unitamente al livello di inquadramento e data di assunzione. Per altro personale dipendente (docente, amministrativi ecc.),indicare il nominativo e la funzione/ruolo, unitamente al livello di inquadramentoe data di assunzione. Nel caso si tratti di personale esterno, indicare il nome, la funzione da affidare e le caratteristiche professionali possedute, 15 sinteticamente descritte. E’ necessario anche allegare al formulario il curriculum vitae, firmato dall’interessato e riportante in calce la seguente dicitura:. “Consapevole delle sanzioni penali, nel caso di dichiarazioni non veritiere, di formazione o uso di atti falsi, richiamate dall’art. 76 del D.P.R. 445/2000, dichiaro, altresì, di essere informato che i dati personali raccolti saranno trattati, anche con strumenti informatici, esclusivamente nell’ambito del procedimento per il quale la presente dichiarazione viene resa e che al riguardo competono al sottoscritto tutti i diritti previsti all’art. 7 della medesima legge”. Per caratteristiche professionali si intende professione esercitata, titolo di studio, altri titoli (corsi di specializzazione, di perfezionamento ecc.), esperienza nel settore della formazione professionale nella specifica funzione da svolgere, altre esperienze lavorative ed ogni altra indicazione utile a definire le professionalità della persona da utilizzare. Considerata la necessità di valutare la immediata cantierabilità del corso, deve essere obbligatoriamente indicato, nel riquadro sottostante, tutto il personale da impegnare nell’attività, pena l’esclusione del progetto proposto. Non è quindi consentito il rinvio a personale “da designare”. N° COGNOME, NOME FUNZIONE TIPOLOGIA DI CONTRATTO CARATTERISTICHE PROFESSIONALI (cfr CV allegati) E DATA DI ATTIVAZIONE 1 2 3 4 5 ... n (In caso di necessità aumentare il numero di caselle) Si rammenta che per l’utilizzo di personale che riveste cariche sociali, l’ente di formazione è comunque tenuto a richiedere all’Amministrazione Provinciale la preventiva autorizzazione. Pertanto, in caso di approvazione del progetto, pur se inserito nell’elenco di cui sopra, l’impiego di detto personale è comunque subordinato all’autorizzazione rilasciata dall’Amministrazione Provinciale. Le variazioni riguardanti il personale non amministrativo esterno non saranno ritenute ammissibili oltre il limite del 50% del corrispondente numero indicato al paragrafo 3 del formulario. Per “variazioni” si intendono le sostituzioni, gli aumenti, le riduzioni del personale non amministrativo esterno indicato nel summenzionato paragrafo 3 (esempio: n. 2 sostituzioni e n. 3 unità aggiuntive = n. 5 variazioni). Si precisa che: • per personale amministrativo si intende quello adibito ad attività funzionali alla conduzione amministrativa del progetto, quali, 16 o segreteria tecnica (voce B42 del piano finanziario); o rendicontazione (voce B43 del piano finanziario); o contabilità generale (voce C1 del piano finanziario); o Servizi ausiliari (voce C2 del piano finanziario); il personale non amministrativo è dunque quello adibito ad attività di carattere diverso dalle precedenti; • per personale esterno si intende il personale non legato all'ente da un rapporto di lavoro subordinato a tempo determinato o a tempo indeterminato. 1 - E’ necessario, pena l’esclusione, inserire nei riquadri del paragrafo 3 del formulario le informazioni richieste relative al personale dell’ente di formazione da coinvolgere. 4. PARTENARIATI L’attuatore attiverà collaborazioni con altri soggetti: X Sì No Indicare i partner e la natura giuridica, specificando il settore di attività, i contenuti della collaborazione, il costo da rendicontare a costi reali Soggetto partner Natura giuridica Settore di attività Città di Lecce Ente Pubblico Pubblica Amministrazione Comune di Maglie Ente Pubblico Pubblica Amministrazione Unione dei Comuni “Terre d’Oriente” Ente Pubblico Università del Salento Dipartimento di Ingegneria dell’innovazione Ente Pubblico Contenuti della collaborazione Costo Diffusione dell’iniziativa; sensibilizzazione dell’utenza; diffusione delle buone prassi Diffusione dell’iniziativa; sensibilizzazione dell’utenza; diffusione delle buone prassi Non pertinente Pubblica Amministrazione Diffusione dell’iniziativa; sensibilizzazione dell’utenza; diffusione delle buone prassi Non pertinente Istruzione Diffusione delle buone pratiche; messa a disposizione di risorse umane Non pertinente Non pertinente 17 specialistiche per attività di docenza ASL Lecce Ente Pubblico Sanità Diffusione delle buone pratiche; sensibilizzazione dell’utenza; disponibilità ad ospitare i corsisti durante la fase di stage. Diffusione delle buone pratiche; sensibilizzazione dell’utenza; disponibilità ad ospitare i corsisti durante la fase di stage; messa a disposizione di risorse umane specialistiche per attività di docenza Non pertinente Non pertinente Ordine dei Medici della Provincia di Lecce Ordine Professionale Sanità Acaya Consulting in convenzione con Università di Roma “Tor Vergata” S.r.l. Sanità e formazione Diffusione delle buone pratiche; sensibilizzazione dell’utenza; disponibilità ad ospitare i corsisti durante la fase di stage; messa a disposizione di risorse umane specialistiche per attività di docenza Non pertinente Pia Fondazione Di Culto e Religione Card. G. Panico Azienda Ospedaliera Fondazione Sanità Non pertinente Tregena Srl S.r.l.. Sanità Diffusione delle buone pratiche; sensibilizzazione dell’utenza; diffusione dell’iniziativa Diffusione delle buone pratiche; sensibilizzazione dell’utenza; disponibilità ad ospitare i corsisti durante la fase di stage; messa a Non Pertinente 18 Lifestring S.r.l. Sanità Asis Informatica S.a.s. Tecnologie e Sistemi per Aziende e P.A. LoginF S.a.s. Tecnologie e Sistemi per Aziende e P.A. HASH S.r.l. Tecnologie e Sistemi per Aziende e P.A. Links S.P.A. Tecnologie e Sistemi per Aziende e P.A Confcooperative Lecce Associazione Nazionale di Rappresentanza Assistenza e tutela del movimento cooperativo Idea Agenzia per il Lavoro Società cooperativa sociale onlus Agenzia per il lavoro disposizione di risorse umane specialistiche Diffusione delle buone pratiche; messa a disposizione di materiale tecnico specialistico per attività di telemedicina Diffusione delle buone pratiche; sensibilizzazione dell’utenza; diffusione dell’iniziativa Diffusione delle buone pratiche; sensibilizzazione dell’utenza; diffusione dell’iniziativa Diffusione delle buone pratiche; sensibilizzazione dell’utenza; diffusione dell’iniziativa Diffusione delle buone pratiche; sensibilizzazione dell’utenza; diffusione dell’iniziativa Assistenza tutoraggio alla creazione di impresa Assistenza tutoraggio alla creazione di impresa Non pertinente Non pertinente Non pertinente Non pertinente Non pertinente Non pertinente Non pertinente Totale 19 5. FINALIZZAZIONE DELL’ATTIVITÀ Capacità della proposta progettuale di rispondere alle specifiche priorità dell’ azione in termini di attrattività verso l’utenza e attuare le politiche del lavoro attive e preventive con particolare attenzione alle priorità generali. Grado di coerenza del progetto proposto con le specifiche esigenze sociali ed economiche del territorio. Grado di coerenza complessiva del progetto con le priorità definite dai documenti programmatici di riferimento (PO FSE 2007/2013, piano provinciale di attuazione 2012 FSE 2007-2013) e con le indicazioni del presente avviso pubblico. Attendibilità e condivisibilità delle analisi e delle motivazioni poste a supporto del progetto, completezza ed univocità delle informazioni fornite. Il settore d’intervento del progetto e bisogni rilevati L’importanza che riveste il settore della sanità in ogni paese, fa si che la qualità dei servizi sanitari si ponga sempre più come una “questione” che necessita di essere affrontata con mezzi diversi da quelli tradizionali, in modo da consentire la messa in campo di soluzioni nuove che travalichino la dimensione europea e occidentale, e ancor più quella nazionale. La sanità ha oggi molte e diverse necessità di comunicazione, l’adozione delle tecnologie dell’informazione e delle reti di comunicazione può costituire, in tale ambito, un valido strumento di supporto alla gestione sanitaria. La maggior parte dello sforzo per applicare le tecnologie della comunicazione (ICT) alla sanità può essere associato al campo della telemedicina. Vario ed articolato, il concetto di telemedicina richiama nella sua essenza l’applicazione delle tecnologie informatiche e delle telecomunicazioni alla scienza medica. L’ICT, è sempre importante ribadirlo, costituisce oggi un’opportunità fondamentale per lo sviluppo del paese per il contributo fattivo che può dare all’innovazione dei servizi, in una fase di globalizzazione dei mercati e di delocalizzazione della produzione, e dei processi amministrativi, in una fase di profonda trasformazione della pubblica amministrazione. La Sanità rappresenta uno dei contesti della p.a. in cui maggiormente questa azione può produrre dei circoli virtuosi, contribuendo ad apportare una razionalizzazione della sempre crescente spesa sanitaria, ma favorendo anche l’incremento del livello qualitativo delle prestazioni richiesto ormai da una popolazione sempre più consapevole ed informata circa il potenziale che le nuove tecnologie applicate consentono di sviluppare, nelle azioni di diagnostica e di cura. Per comprendere meglio l’importanza delle ICT nella sanità moderna è significativa una citazione di un gruppo d’esperti della Commissione europea: “L’assistenza sanitaria moderna non è fornita da una struttura o da un gruppo di 20 operatori sanitari da soli. L’assistenza sanitaria moderna è fornita in stretta cooperazione tra molte strutture diverse e molti diversi gruppi di specialisti. Tale intensa cooperazione è impossibile senza il largo impiego dei servizi forniti dalle ICT.” In un mondo così profondamente condizionato dall’innovazione tecnologica e dall’alta specializzazione professionale del personale medico, occorre mettere al servizio del cittadino i frutti della ricerca e dell’innovazione, perché essi divengano un fattore di crescita e di progresso sociale e consentano di migliorare la qualità della vita. Uno degli obiettivi principali è di consentire un accesso appropriato ed efficiente ai servizi. In tal modo, è possibile ottenere la massima qualità nei processi assistenziali a costi contenuti, rendendo le decisioni cliniche più sicure ed appropriate, attraverso la condivisione strutturata, tra tutti gli attori della catena delle prestazioni sanitarie, delle informazioni e conoscenze cliniche, in modo da renderle fruibili ed accessibili da ognuno. Questa “rivoluzione” richiede però la disponibilità d’infrastrutture comunicative a banda larga, adeguate alle nuove esigenze e all’enorme volume d’informazioni che debbono essere scambiate in formato digitale. Purtroppo, è da rilevare che in moltissime realtà, ancora oggi, il mezzo di comunicazione più usato è il paziente che, con i suoi referti ed incartamenti sotto il braccio, trasferisce i dati da un operatore all’altro e rende così possibile quella circolarità d’informazioni che è il presupposto di base per la gestione del lavoro integrato delle equipe mediche. Più specificatamente, l’introduzione di sistemi ICT, coadiuvata da una adeguata azione di prevenzione rivolta, in modo particolare, alla gestione delle patologie croniche (es. malati di diabete, cardiovascolari, ecc.), può inoltre sostenere il potenziamento, e lo sviluppo equilibrato dell’assistenza domiciliare e residenziale, con un aumento di efficienza e di efficacia del processo di cura e un utilizzo più appropriato delle strutture ospedaliere. L’attuazione di questa innovazione a livello territoriale costituisce un passaggio di valenza strategica, in grado di migliorare la gestione della domanda di servizi sanitari, contenendone la crescita inappropriata (es. ricoveri negli ospedali), supportando la Regione Puglia (soggetta a piani di rientro della spesa sanitaria) e, nel contempo, rendendo la stessa domanda maggiormente coerente con le effettive necessità di assistenza dei cittadini, producendo, peraltro, potenziali ricadute positive, anche dal punto di vista occupazionale. Nel contempo viene rilevato che gli operatori sanitari, neolaureati in medicina, nell’ambito del loro percorso accademico, raramente hanno la possibilità di acquisire specifiche competenze nell’applicazione delle tecnologie informatiche e delle telecomunicazioni alla scienza medica. Tale fattore, insieme alla riduzione delle risorse economiche nella sanità pubblica, da una parte, determina le difficoltà di inserimento lavorativo di tali figure professionali, dall’altra diventa elemento limitativo per le AA.SS.LL. che vogliono introdurre nel sistema ospedaliero e dell’assistenza domiciliare lo sviluppo di reti informatizzate. Tale sviluppo, se accessibile a tutti gli attori/operatori sanitari, potrebbe soddisfare l’esigenza, oramai inderogabile, soprattutto dei medici, di condividere le informazioni sui pazienti con le altre figure professionali, che a vario titolo sono integrate nella dinamica assistenziale, di discuterne i percorsi clinico-diagnostici e terapeutici in modalità multidimensionale. Finalità della proposta Il presente intervento, ideato e progettato in collaborazione con la ASL/LE e la Società ACAYA CONSULTING s.r.l., in convenzione con l’Università di Roma 21 Tor Vergata, nasce con lo scopo di contribuire alla risoluzione di due fondamentali esigenze rilevate in sede di analisi: accrescere le potenzialità occupazionali degli operatori sanitari nel Sistema Sanità valorizzandone, in maniera formale, le competenze nelle applicazioni ITC; incentivare nel Sistema Sanità pugliese, ponendo particolare attenzione all’assistenza domiciliare, attraverso l’introduzione dell’innovazione tecnologica, per migliorare i servizi e garantendo una considerevole riduzione dei costi; favorire, attraverso lo sviluppo di competenze nell’utilizzo delle applicazioni informatiche proprie dell’ICT, l’introduzione di modelli operativi innovativi, capaci di superare le tradizionali logiche di verticalizzazione autarchica che caratterizzano in gran parte l’operato delle diverse strutture sanitarie pubbliche e private. Obiettivo del Progetto Realizzare un organico intervento di orientamento, bilancio delle competenze, formazione (in aula e laboratorio) - con previsione di uno Stage formativo – ed accompagnamento al lavoro, finalizzato a rafforzare il miglioramento dell’offerta dei servizi nel sistema sanitario provinciale e regionale, attraverso l’acquisizione di competenze certificate nelle applicazioni delle ICT, ed in relazione ad un piano documentato di transizione nel mercato del lavoro, da rivolgere a 15 giovani operatori sanitari laureati in medicina, disoccupati iscritti nei CPI Provincia di Lecce, che intendono specializzare le proprie competenze informatiche e le loro applicazioni in medicina. L’intervento formativo mira, nello specifico, a promuovere due idee imprenditoriali di indirizzo, coerenti con le risultanze emerse dal confronto avvenuto con gli stakeholder tecnici di settore. Tali proposte verranno sottoposte ai partecipanti al percorso didattico di apprendimento, ed in particolare possono essere così sintetizzate: Costituzione di una impresa, autonoma o associata, fornitrice di servizi qualificati di formazione continua e di aggiornamento a medici ed altri operatori sanitari, nell’ambito delle tecnologie applicate nella strumentazione di telemedicina e robotica 22 necessaria per la definizione e gestione dei percorsi di cura dei pazienti. Si specifica che il rilascio della certificazione di Medico Istruttore in simulazione diagnostica e terapeutica, rilasciato dalla SimTecno® risulta propedeutico all’esercizio accreditato di tali prestazioni formative; Costituzione di una cooperativa sociale per offrire, attraverso l’attivazione di un Centro medico associato territoriale, servizi di prestazioni ed assistenza, sanitari e sociali, in convenzione con la ASL/LE ed erogabili nell’ambito dell’assistenza domiciliare integrata che verrebbe così ad essere assimilabile ad una ospedalizzazione domiciliare denominata “Ospedale virtuale”. Il mercato del lavoro della professione medica La combinazione dei tre provvedimenti di indirizzo emanati negli ultimi due anni, e cioè la Legge 111/2011 (Tremonti), la Legge 135/2012 (Spending Review) e Legge di stabilità 2012, ha determinato una riduzione del Fondo Sanitario Nazionale per un ammontare di circa 14,3 miliardi di euro nel triennio 2012-2014, pari a circa al 12,6% della spesa sanitaria pubblica del 2011. Tale riduzione, se nel servizio pubblico sta determinando, un molti casi, una riduzione della spesa per servizi e costi di gestione, nel sistema sanitario privato si chiudono reparti ospedalieri ed intere strutture con la perdita di posti di lavoro degli operatori, che neppure le forme di mobilità introdotte, riescono ad evitare. Nonostante, infatti, il tempo speso a prepararsi alla professione, il percorso della carriera dei neo camici bianchi rileva fin dal suo arrivo una forte componente di precarietà che perdura a lungo, fino a 45 anni di età. Infatti il 35,4% riesce a conquistare entro questo limite anagrafico un contratto a tempo indeterminato; un altro terzo (32%) opera come libero professionista o convenzionato nello stato d’inizio della carriera. Una percentuale assai importante (28,2%) rimane disoccupata o occupata in lavori cosiddetti atipici: a termine, Co.Co.Co. o occasionale. Quasi la metà (48,8%) dei medici che hanno un rapporto di lavoro atipico opera per due e più strutture e quasi tutti (oltre il 90%) devono in ogni caso garantire la presenza regolare e rispettare un orario. Da sottolineare che oltre il 40% di quelli che operano con un contratto atipico ha da 10 a 15 anni di anzianità di laurea. La ricerca ha poi messo in luce che oltre l’80% di coloro che svolgono lavoro atipico ritiene scarse o nulle le possibilità che il contratto venga convertito in uno a tempo indeterminato: un indice di grande sfiducia nella possibilità di essere stabilizzato. C’è tuttavia una consistente percentuale che considera come una forma di stabilizzazione la continuità nella precarietà contrattuale. Mediamente la retribuzione mensile netta arriva a 2.243 euro, ma quella di chi ha un contratto atipico è notevolmente inferiore: oscilla in media intorno ai 1.460 euro. Dall’indagine analizzata emerge un percorso verso la stabilità contrattuale tortuoso, caratterizzato da anni di precariato e di bassa retribuzione. Anche per i medici è quindi aumentata l’incidenza del lavoro precario e flessibile, rendendo la professione un investimento assai faticoso e dai risultati incerti. I bisogni formativi nel settore Il progetto-azione è finalizzato, come già specificato, alla formazione di un gruppo di operatori sanitari, medici disoccupati, da erogare attraverso una serie di azioni ed interventi diagnostico-terapeutici simulati e previo l’utilizzo di un laboratorio d’avanguardia che prevede l’uso di simulatori diagnostici. Il risultato atteso è quello di determinare, nei destinatari del 23 progetto, una loro evoluzione professionale tesa a valorizzare il contributo portato dall’ICT nella Sanità pubblica e privata e migliorare i servizi di assistenza. L’addestramento alla didattica in simulazione, all’uso cioè dei simulatori, utilizzati presso il Centro di simulazione Acaya Consulting, organizzazione partner, sosterrà i discenti nell’acquisizione delle competenze necessarie per accreditarsi come istruttori/docenti. La presente proposta, quindi, diviene occasione per favorire un effetto a cascata, in cui i corsisti di oggi divengono gli istruttori del domani ed in cui si possa sostenere uno sviluppo equilibrato dell’assistenza domiciliare e residenziale, con un aumento di efficacia del processo di cura e un utilizzo più efficiente delle strutture ospedaliere. La visione strategica che ha accompagnato il lavoro di analisi propedeutico alla realizzazione della presente proposta progettuale, ha poi consentito, anche sulla base della rilevazione di best practices internazionali, di valutare il rapporto tra costi e benefici di una possibile sperimentazione da proporre alle governance locali e da sviluppare nell’ambito dell’assistenza Domiciliare Integrata, tale azione sperimentale risulterebbe assimilabile ad un’ospedalizzazione domiciliare, denominata ”Ospedale Virtuale”. Si chiama “ospedale” perché la camera da letto del paziente, con il suo letto, è la sua corsia come in ospedale e “virtuale” perché si basa su flussi di informazioni che viaggiano per vie informatiche. La realizzazione dell’ospedale virtuale proposto avrà la caratteristica innovativa fondamentale nell’essere completamente organizzato, diretto e gestito dai medici di medicina generale in uscita dal corso, attraverso la costituzione di una Cooperativa sociale, con l’obiettivo di gestire contemporaneamente e giornalmente un numero di “posti letto virtuali” al domicilio dei pazienti, da stabilire in sede di accordo con la ASL/LE. Sarà caratterizzato da una grande collaborazione tra la medicina generale e le strutture distrettuali della stessa ASL, con la quale, la cooperativa avrà modo di lavorare in convenzione, permettendo di sostituire così il ricovero tradizionale in ospedale, prevalentemente per i pazienti anziani. La realizzazione poi, in provincia Lecce, di un Centro permanente di addestramento e aggiornamento sanitario, sulla gestione delle terapie e tecniche diagnostiche e sulle malattie cardiache, gestito dagli allievi in uscita dal corso, è il secondo obiettivo auspicato dalla presente proposta formativa. Il corso diventerebbe l’incubatore di questa impresa, il cui sviluppo imprenditoriale sarebbe accompagnato e sostenuto, almeno nella sua crescita iniziale, dalla consulenza dei Partner altamente specializzati che sostengono attivamente il Progetto. Un Centro di addestramento, operante in provincia di Lecce, che collabori attivamente con la ASL e la sanità privata, rappresenta uno dei contesti in cui maggiormente questa azione può evidenziare dei circuiti virtuosi, contribuendo a portare un freno alla sempre crescente spesa sanitaria, ma favorendo anche un incremento del livello qualitativo delle prestazioni, reso necessario ormai anche dalla accresciuta consapevolezza che i cittadini hanno dimostrato circa: - gli indicatori di qualità che connotano l’offerta di assistenza sanitaria; - i livelli minimali di servizio che devono essere garantiti anche per scongiurare la possibilità di contenziosi legali, spesso lesivi del rapporto di fiducia medico-paziente - il necessario aumento di disponibilità territoriale di percorsi di diagnostica e di cura più sofisticati. La scelta di campo del progetto-azione Curare a casa richiede un cambiamento di prospettiva sostanziale: - dal malato che ruota attorno alle strutture erogatrici; - alle strutture e alle professioni che assumono come centro di gravità la persona con i suoi bisogni ; - all'assistenza domiciliare diventata integrata (ADI) con professionalità diverse, 24 sanitarie e sociali, che collaborano per realizzare progetti unitari, cioè mirati sulla diversa natura dei bisogni. I motivi della ineluttabile scelta di campo dell’ Assistenza e cure domiciliari, fatta attraverso la sperimentazione del Centro unico polifunzionale, gestito in cooperativa, dai medici in uscita dal corso, sono stati individuati durante le valutazione fatte in sede di analisi dal gruppo di progettazione della presente proposta. Le motivazioni della scelta sono le seguenti: aumento della popolazione anziana; elevati costi della ospedalizzazione sia per l'alta tecnologia sanitaria che per i criteri costruttivi; riduzione della degenza media per molte patologie, grazie anche alla citata alta tecnologia; alta probabilità di infezioni ospedaliere e di sindromi da allettamento correlate alla durata della degenza e l'età deI paziente; maggior possibilità di riabilitazione fisica e psichica, con conseguente maggior gradimento delle terapie, nelle cure domiciliari specie negli anziani considerando le situazioni di alta fragilità e di equilibrio altrimenti facilmente scompensabile se in ambiente ospedaliero; tendenza a ricoverare situazioni acute o patologie croniche in fase di acuzie con conseguente "chiusura" ai ricoveri prolungati o comunque a carattere "sociale" considerati come impropri; aumento della possibilità di assistenza domiciliare sia sanitaria che sociale a costi notevolmente ridotti, se aiutata dalle caratteristiche della tecnologia domiciliare: tele- soccorso -assistenza, - diagnosi, follow-up, demotica e robotica. Il problema che maggiormente ha condizionato la progettazione è stato quello di rendere le competenze da trasferire ai partecipanti al corso, coerenti con la mappatura dei processi e micro processi lavorativi derivata dalle analisi di ruolo svolte. I medici in uscita dal percorso di specializzazione, dovranno poter comunicare tra di loro e con tutti i possibili curanti sia sociali che sanitari ( medico di famiglia, medico specialista, infermiere, fisioterapista, assistente sociale, personale di supporto OTA/ OSA/ OSS), e comunicare, tra loro e l'Utente /Paziente/ Cliente/Cittadino e la sua famiglia e tra tutti questi e l'Ospedale nel caso di una dimissione protetta verso il domicilio. Gli attori prima descritti, impegnati nell’assistenza a domicilio, sono spesso tutti abituati ad effettuare la loro prestazione (se pur efficace ed efficiente), a carattere individuale e spesso non integrata con quella degli altri. Con la formazione dei 15 medici si è certi di determinare la prima condizione necessaria per creare un cambiamento innovativo, in questo modello di assistenza socio-sanitaria, favorendo la sperimentazione di un processo a carattere unificante di tutti gli interventi effettuati a domicilio con l’introduzione di un comune software recante una sorta di cartella clinica territoriale socio-sanitaria accessibile (cartella clinica elettronica), consultabile e modificabile da ciascun attore, per quanto attiene alla sua specifica competenza. Altre applicazioni riguarderanno la strumentazione biomedicale (es. sistemi di telemonitoraggio extraospedaliero, e quindi domiciliare); il teleconsulto da cui derivano il telesoccorso e la teleassistenza. 25 Grado di coerenza complessiva del progetto con le priorità definite dai documenti programmatici di riferimento Richiamo al piano di sviluppo regionale e provinciale “La diffusione dell’innovazione, (prevista nelle presente proposta), e lo sviluppo dell’economia della conoscenza risulta essenziale sia per guidare la transizione del sistema produttivo regionale/provinciale a seguito dei processi di integrazione ed internazionalizzazione dei mercati, sia per sostenere la nascita e lo sviluppo di nuove attività economiche con specifico riferimento ai settori dei servizi e delle attività culturali ed alla persona, in grado di generare nuovi e migliori posti di lavoro. L’obiettivo deve essere perseguito tenendo conto delle specifiche caratteristiche del sistema produttivo regionale e provinciale e della necessità di intervenire su un triplice livello che riguarda: - l’innovazione e la competitività dei settori manifatturieri tradizionali l’innovazione e la competitività nel settore del tessile – abbigliamento calzature, agroalimentare, mobile e meccanica – secondo strategie di riposizionamento strategico competitivo e di internazionalizzazione - lo sviluppo dei settori ad alta tecnologia – aeronautica, energia intelligente, biotecnologie, sensoristica, meccatronica, ICT applicate alla telemedicina e nanotecnologie – a partire dalla valorizzazione delle strutture e delle competenze presenti nel sistema scientifico e produttivo pugliese - l’introduzione di fattori di innovazione e politiche di sviluppo occupazionale nel campo della cultura. Tali fattori possono incardinarsi in alcune azioni tipo, quali ad esempio: la costruzione di archivi informatizzati della rete dei beni artistici, monumentali, archeologici, museali e librari presenti nella regione, con la predisposizione di itinerari virtuali integrati fruibili a livello nazionale e internazionale e incrementandone l’accessibilità, la conoscenza, la tutela e la valorizzazione culturale e turistica; il monitoraggio e il sostegno alle attività produttive, all’occupazione giovanile e ai consumi sociali nel settore del cinema, del teatro, della musica, del sistema della comunicazione per la loro promozione qualitativa e quantitativa.” 6. QUALITÀ PROGETTUALE 6.1 Grado di chiarezza espositiva e coerenza interna del progetto (descrizione della figura professionale, elencazione dei processi lavorativi, coerenza tra obiettivi progettuali e strumenti di interventi e contenuti) Il presente progetto si ispira, nella sua sostanza, a modelli di percorsi didattici, metodologici ed organizzativi già ampiamente collaudati da I.S.P.A. che motivano all'apprendimento attraverso la sperimentazione e l'azione, coinvolgendo, facendoli interagire, i diversi attori territoriali impegnati nelle politiche e nella gestione dei servizi sanitari rivolti ai cittadini. L’intero ambito 26 delle attività è finalizzato alla costruzione di un sistema di acquisizione delle competenze scientifiche applicate all’utilizzo delle ICT nel campo della diagnostica di base e nella gestione di una rete informatizzata complessa accessibile a tutti gli attori/operatori che operano intorno al Paziente, per evitare l'istituzionalizzazione, diminuire la degenza media per le patologie oggetto di cure domiciliari, aumentare la sua sopravvivenza ed il suo benessere. In particolare l’attività proposta è finalizzata, come detto, alla specializzazione di 15 giovani medici disoccupati/e, ai quali offrire l’opportunità di un inserimento lavorativo meno critico, attraverso la creazione di una cooperativa di gestione di un Centro medico associato territoriale (come già previsto dalla normativa vigente) per potenziare, in provincia di Lecce, un sistema di approccio alla diagnosi e alle terapie con l’uso di tecnologie della telemedicina per il follow-up, visivo e di parametri vitali al domicilio deI Paziente senza bisogno di ospedalizzazione. Per assicurare l’omogeneità e la qualità dell’offerta formativa ed al fine di soddisfare i molteplici obiettivi posti dall’Avviso e dalla complessiva e necessaria coerenza progettuale, il percorso è stato interamente progettato in conformità ai macro obiettivi didattici e contenuti disciplinari già standardizzati a livello nazionale ed internazionale da molti Istituti scientifici e Società come la ACAYA Consultig leader nel settore dei processi di simulazione diagnostica, partner di progetto, ed attingendo a strumenti metodologici già sperimentati e brevettati, come il metodo SIMTECNO®. Gli obiettivi stabiliti per il raggiungimento delle competenze, attraverso Moduli e le varie Unità Didattiche previste, investono l’area del completo sviluppo professionale Sanitario e Tecnologico di ciascun partecipante, quanto quello delle conoscenze e competenze, per acquisire una specifica cultura imprenditoriale, necessaria per la creazione e sviluppo di società (anche di tipo cooperativistico) come sviluppo occupazionale. L’intero processo di progettazione del percorso formativo è suddiviso in macrofasi ognuna delle quali prevede delle attività che hanno nei tempi di realizzazione uno sviluppo sequenziale. La struttura progettuale MACROFASI MACROFASE 1 ( Ex-ante) Preparazione alla candidatura del progetto MACROFASE 2 (Organizzazione) Propedeutica all’avvio delle attività didattiche ATTIVITA’ Raccolta dati e materiali di indagine sulle tendenze occupazionali del territorio della provincia di Lecce e rispetto alla figura di riferimento del corso Ricerca ed analisi buone prassi Rafforzamento Rete territoriale di supporto Costituzione del Comitato Tecnico Scientifico di coordinamento Predisposizione delle scelte metodologiche e dei contenuti didattici per la stesura del progetto da candidare Informazione e sensibilizzazione del territorio, Bando di partecipazione al corso Azione preliminare di orientamento e selezione dei partecipanti Orientamento formativo e Bilancio delle competenze informatiche in entrata, Progettazione esecutiva del percorso di formazione organizzazione logistica e degli stage aziendali Predisposizione strumenti, laboratorio di simulazione, risorse e individuazione 27 MACROFASE 3 (In itinere) Formazione MACROFASE 4 ( Ex-post attività didattica) Accompagnamento al lavoro MACROFASE 5 Valutazione finale MACROFASE 6 Diffusione dei risultati compiti e responsabilità Formazione Formatori. Il percorso delle attività didattico-formative Unità Formative per lo sviluppo di competenze Scientifiche e valorizzazione di quelle Mediche Unità formativa per le conoscenze degli strumenti d’impresa Stage aziendale Monitoraggio e Valutazione in itinere (trasversale) Accompagnamento individuale alla ricerca del lavoro (metodologie e strumenti di ricerca) e formazione assistita per coloro che attraverso la redazione del Business Plan sono orientati ad avviare una iniziativa imprenditoriale autonoma o in cooperazione. oppure Partecipazione ai tirocini curriculari presso Centri diagnostici e terapeutici con uso di tecnologie avanzate o Studi associati di medici di base che utilizzano già i sistemi ICT, coadiuvati da una adeguata azione di prevenzione rivolta in modo particolare alla gestione delle patologie croniche (es. malati di diabete, cardiovascolari, ecc.) Valutazione finale del progetto ed pubblicazione del report finale Indagine conoscitiva sugli esiti occupazionali dei partecipanti dopo un anno dal termine del progetto Animazione territoriale e diffusione dei risultati Convegno finale di presentazione dei risultati Profilo e competenze specialistiche della figura Il medico che svolge la sua attività professionale, nelle strutture ospedaliere pubbliche e private o nei Centri medici unici associati, valorizzando e utilizzando il contributo apportato dalle applicazioni delle ICT nell’ approccio diagnostico e nella scelta delle terapie del paziente, deve essere in grado di: • • • gestire, in un Centro medico associato per le cure domiciliari, attraverso una rete informatizzata accessibile a tutti gli attori/operatori che ruotano al domicilio intorno al Paziente; trattare in maniera corretta e secondo le nuove linee guida tutte le patologie cardiovascolari secondo un approccio diagnostico e terapeutico previsto dalle ultime procedure di Qualità nel settore sanitario. interpretrare coerentemente le procedure applicative del Sistema Qualità, introdotte 28 • • • • • • dalla legge 296/2006, all’art. 1 comma 796 e s.m.i. percependo l’importanza del sistema, sia nell’abbattimento del rischio di errori, che per evitare le conseguenze che tali errori possono provocare (perdita della credibilità professionale, azioni legali e risarcimenti). creare una cartella informatizzata territoriale per ciascun cittadino/utente; aumentare la comunicazione di tutti gli attori coinvolti unire sullo stesso data base gli operatori territoriali, gli ospedalieri, i Medici di Medicina Generale, il Sociale, gli Enti di volontariato interessati; gestire e raccogliere tutti gli interventi effettuati nei confronti deI cittadino, non solo al suo domicilio, ma anche nel Distretto S.S. evitare inutili duplicazioni di atti e di fogli aumentando l'efficienza dell'intervento e riducendo la burocrazia e quindi il tempo/operatore evitare, nei riguardi del paziente, l'istituzionalizzazione, diminuire la degenza media per le patologie oggetto di cure domiciliari, aumentare la sua sopravvivenza ed il suo benessere MACOFASE 1 Preparazione alla candidatura del progetto Analisi delle opportunità occupazionali Obiettivo dell’Indagine di Mercato è quello di verificare lo stato occupazionale specifico della figura professionale di riferimento. Essa è stata svolta nell’area regionale e in particolar modo in quella della provincia di Lecce, in collaborazione con i Partner territoriali con i quali questo Organismo stabilmente coopera, presso Ospedali pubblici e privati e presso le principale strutture diagnostiche. Tale indagine è stata finalizzata all’approfondimento dei fabbisogni professionali e formativi della figura del Medico rispetto alle applicazioni ICT nella Sanità, al fine di individuarne i bisogni formativi e adeguare la progettazione esecutiva del percorso, con contenuti didattici utili e spendibili. La ricerca effettuata ha previsto la realizzazione di una mappatura attraverso la quale si è potuto avere una evidenza empirica dei reali sbocchi di mercato e di occupabilità della figura dopo la formazione proposta. Tali risultati coincidono con quelli emersi dall’analisi, riportati nei documenti della nuova programmazione dei Servizi sanitari territoriali e riforma della Sanità in Italia. Ricerca ed analisi buone prassi Tale attività è volta ad effettuare un’analisi comparativa e benchmarking delle prassi eccellenti a livello interregionale, ed eventualmente transnazionale attraverso i documenti messi a disposizione dai Partner del progetto e dal web. Risulta opportuno ed utile al miglioramento della gestione del progetto, infatti, il trasferimento e lo scambio della buona pratica realizzata da alcuni distretti sanitari della Regioni Lombardia ed Emilia Romagna nell’ambito della introduzione delle applicazioni ICT nella Sanità e dei processi formativi ad esse collegati. Tale iniziativa trova infatti fondamento nei risultati ottenuti, per esempio, da alcune nazioni come L’inghilterra e in genere i Paesi anglosassoni, i quali attraverso l’attivazione di Piani di introduzione di sistemi ICT, sono riusciti a creare un rapido rinnovamento strutturale dei loro Servizi Sanitari Nazionali, portandoli verso modelli più virtuosi di qualità e di costi. Rafforzamento Rete territoriale di supporto Costituita dalla ASL, da altri Enti Pubblici, da imprese del settore sanitario private e pubbliche , dai rappresentanti del sistema dei servizi socio-sanitari, del cooperativismo e dell’associazionismo legato alla valorizzazione della qualità degli interventi sanitari domiciliari. La rete di sostegno al progetto è ritenuta una delle chiavi del possibile successo dell’iniziativa. 29 Le metodologie di autogestione della rete sono indirizzate alla circolarità delle informazioni ed alla promozione di una cultura che attenui le diffidenze dei cittadini nei confronti della Sanità pubblica locale. E’ prevista la costituzione di un Tavolo di confronto e di coordinamento, un network in grado di coinvolgere i partner di sostegno con l’obiettivo di promuovere politiche attive del rinnovamento delle prestazioni sanitarie attraverso l’uso delle nuove tecnologie. Con questo “strumento”, l’Organismo proponente, recuperando tutte le esperienze sin qui condotte nei diversi settori della formazione, mira a favorire un costante confronto con le Istituzioni che gestiscono la Sanità, con l’Università del Salento - Facoltà d’Ingegneria, Imprese private accreditate, espressione della formazione e aggiornamento dei medici, associazioni di categoria, con organismi della cooperazione, agenzie formative e produttive, offrendo le linee e i risultati dell’esperienza come peso anche politico capace di modificare incongruenze e ritardi nell’ambito dello sviluppo del livello qualitativo delle prestazioni sanitarie dettato ormai dalla crescente cultura della popolazione in materia e dalla disponibilità di percorsi di diagnostica e di cura più sofisticati; Costituzione del Comitato Tecnico scientifico Il progetto prevede la costituzione di un Comitato tecnico scientifico di confronto e coordinamento composto dagli attori strategici locali principali, partner della presente iniziativa, necessario a favorire la corretta gestione dell’intervento formativo, con funzioni di indirizzo e verifica dei processi messi in atto. E’ lo strumento attraverso cui è possibile scambiare buone pratiche di gestione. Ha anche il compito di facilitare gli sviluppi di inserimento lavorativo dei partecipanti appianando le difficoltà di comunicazione soprattutto con le imprese e quelle di tipo burocratico legate al rilascio di autorizzazioni previste nelle procedure per la creazione d’impresa. Valuta i risultati delle attività, validando gli strumenti per il monitoraggio delle azioni svolte. Il Comitato è coordinato dal Direttore scientifico del corso, che ne predispone gli incontri, indicando in particolare il calendario dei lavori ed i rispettivi ordini del giorno. Si riunirà periodicamente e comunque ogni qualvolta il Direttore del corso lo ritiene utile. Le attività del Comitato opportunamente documentate da Report sono monitorate attraverso la metodologia e gli strumenti previsti nel piano di monitoraggio. Stesura del progetto da candidare Le scelte metodologico-didattiche del progetto unitamente ai contenuti di massima sono individuati fra quelli sperimentati a livello nazionale e internazionale in funzione del target bersaglio di riferimento e della loro utilità rispetto alle competenze che la figura professionale in uscita deve poter acquisire. Il percorso formativo idealizzato è in linea di massima condiviso dal C.T.S. e arricchito di tutte le buone prassi che i componenti esterni hanno voluto apportare. MACROFASE 2 Propedeutica all’avvio delle attività didattiche Informazione e sensibilizzazione del territorio All’avvio del progetto verrà costituito un Ufficio Comunicazione che svolgerà sia attività di ufficio stampa che di relazioni esterne per promuovere le attività di progetto per tutte la sua durata. L’Ufficio Comunicazione sarà costituito da risorse messe a disposizione dall’Organismo proponente e dai partner della rete geografica ed interagirà con tutti i soggetti coinvolti sul tema della Sanità e dell’assistenza socio-sanitaria domiciliare integrata e nello sviluppo delle capacità delle persone che si orientano ad acquisire le competenze necessarie per un inserimento lavorativo nel settore. I canali di divulgazione saranno molteplici: segnalazione del progetto sui siti web dei soggetti partner, collegamenti con altri siti internet interessati al tema, 30 articoli sulla stampa locale e nazionale, circuiti televisivi e radiofonici, invio comunicati stampa alle agenzie locali ed organizzazione di seminari. L'obiettivo è quello di sensibilizzare la cittadinanza (in particolare le AA.SS.LL. della Regione Puglia e i distretti sanitari ) attraverso attività di animazione territoriale e incontri tematici. Selezione degli allievi Orientamento formativo e Bilancio delle competenze in entrata Rimotivazione E’ finalizzata a far conoscere agli stessi partecipanti non solo le conoscenze professionali necessarie richieste dalla specializzazione da acquisire, ma anche una risposta "completa" ai loro bisogni, in modo da renderli partecipi e protagonisti delle opportunità che vengono loro offerte. Obiettivi dell’azione: Facilitare la conoscenza di sé sviluppando l’autovalutazione per individuare le proprie attitudini verso l’utilizzo delle applicazioni delle ICT; Fornire la massima opportunità d’informazione professionale; l’informazione deve essere chiara e completa, deve coinvolgere pedagogicamente l’utente nella ricerca di nuove informazioni per giungere alla consapevolezza dell’informazione "permanente". Educare alla decisione, nella comprensione dei molteplici fattori che intervengono nel processo decisionale, quali: l’obiettivo, l’informazione, la possibilità, le conoscenze, le probabilità, il valore, la decisione, la valutazione. Educare al cambiamento e alla transizione rafforzando la consapevolezza del bisogno continuo e ricorrente di educazione alla scelta, al cambiamento, a saper intervenire nelle dinamiche sociali, lavorative e culturali. Sottoscrivere il patto formativo. La formulazione e sottoscrizione di un patto formativo preliminare tra Organismo di formazione e allievo è un momento molto importante di definizione degli impegni che le parti si obbligano a rispettare, finalizzato a stimolare la partecipazione attiva di tutti al raggiungimento degli obiettivi fissati in fase di ideazione e progettazione dell’intervento. Progettazione esecutiva – predisposizione strumenti e risorse La conoscenza dei partecipanti e l’analisi dei loro bisogni si qualificano in primo luogo come un’attività di ricerca finalizzate all’acquisizione di dati e informazioni utili ed attendibili per proseguire nelle tappe successive del processo formativo: nella progettazione di dettaglio dell’esperienza formativa e nell’individuazione degli obiettivi didattici specifici, di contenuti aggiuntivi e dei metodi di insegnamento più idonei da adottare. Tale attività richiederà una costante verifica: dell’utilità e pertinenza dei contenuti didattici scelti che deve acquisire ogni allievo partecipante al programma formativo o per l’ottimizzazione della copertura dello ruolo professionale che dovrà assumere; della possibilità che gli stessi contenuti possano tradursi in competenze effettivamente esercitabili. della condizione che le ipotesi progettuali risultino praticabili dal punto di vista: organizzativo, gestionale, tecnologico, economico, sociale, strategico Formazione formatori (12 ore) L’obiettivo di questa azione è quello di uniformare il linguaggio, sviluppare conoscenze e metodologie didattiche attive tra i docenti e lo staff tecnico del corso. I contenuti ed attività, 31 riguardano il rafforzamento e lo sviluppo, mediante le tecniche del confronto e dello scambio di esperienze e “buone prassi”. Il processo formativo in questo caso non si limita alla trasmissione unidirezionale di contenuti, riferiti a metodologie e adeguamento degli interventi ma richiede la partecipazione attiva degli interessati (si prevede infatti l’alternanza di ore d’aula, ore di autoapprendimento, consulenza individuale e coinvolgimento su problemi concreti), La presente formazione trasversale all’intero processo e della durata di 12 ore persegue gli obiettivi precedentemente indicati, con l’intento di promuovere prassi progettuali, didattiche e valutative ispirate dalle seguenti concezioni: • • • • • • • • • concezione della progettazione didattica come pianificazione di azioni/stimolo a diversi livelli di complessità, mirate al raggiungimento di competenze (conoscenze e abilità) valutabili, contestualmente relative ad aree disciplinari specifiche; concezione delle competenze come capacità di utilizzo integrato di conoscenze e abilità appropriate a contesti di realtà lavorativa, di prestazione e di complessità contestuale; concezione del contesto d’apprendimento come elemento essenziale della metodologia ai fini dell’efficacia formativa; concezione del contesto di spendibilità come spazio di finalizzazione degli apprendimenti; concezione di trasversalità come ottica con cui guardare e definire gli obiettivi disciplinari specifici; concezione della didattica come mediazione intenzionale, consapevole e mirata tra soggetto e oggetto di apprendimento; concezione della organizzazione didattica come percorso flessibile articolato in Moduli e portatori di proposte costruite in funzione di diversi possibili livelli di fruizione, verificabili e ripetibili in caso di mancato raggiungimento degli esiti attesi; concezione del “recupero” come intervento strutturale e contestuale allo sviluppo didattico; concezione della ricerca/sperimentazione didattica come relazione circolare tra teoria e prassi, funzionale al raggiungimento dell’obiettivo nel maggior numero possibile di soggetti; Risultati attesi in termini di azioni dai docenti I docenti coinvolti nell’esperienza del percorso: - condividono visioni, significati, lessico, operazioni condividono il modello di programmazione modulare e di Unità disciplinari e ne contestualizzano, guidati, i dettagli operativi reperiscono/costruiscono, guidati, i materiali didattici sperimentano l’attività didattica progettata osservano i processi di apprendimento e del loro stesso insegnamento con l’aiuto dei tutor ed utilizzando strumenti appositamente costruiti accertano i risultati d’apprendimento analizzano, scelgono, adottano il modello di verifica delle competenze acquisite con gli strumenti omologati certificano le competenze raggiunte dagli allievi validano i modelli progettuali, didattici, valutativi e certificativi utilizzati formalizzano i materiali didattici e i prodotti ottenuti valutano l’esperienza e formulano ipotesi di diffusione Le altre macrofasi sono oggetto di sviluppo della programmazione riportata di seguito 32 6.2 Grado di coerenza ed efficacia dell’impianto didattico (selezione e orientamento dell’utenza, bilancio delle competenze, metodologie didattiche e formative, articolazione didattica, organizzazione modulare e per unità formative, alternanza e formazione on the job, attività extracurriculari e di recupero, viaggi e visite di studio, esperienze transregionali e transnazionali, ecc.) Sul piano strutturale, l’impianto didattico è costituito dall’integrazione di un’azione di carattere prettamente didattico- formativo, della durata di 600 ore, con una attività di orientamento/ selezione dell’utenza e bilancio delle competenze e di altre attività collaterali (tirocinio formativo o tutoraggio per l’ assistenza allo sviluppo di attività imprenditoriali), ad essa complementari, per un totale di 800 ore. Le metodologie e gli approcci formativi, previsti per una popolazione adulta, laureata e sicuramente con un elevato grado di conoscenze culturali e scientifiche, hanno bisogno di ispirarsi alla massimizzazione dei risultati, agendo sul complesso delle dimensioni didattiche e strategiche per rafforzare le possibilità di gradimento dell’utenza e alla rimozione delle cause che possono limitare le opportunità di inserimento lavorativo in posizioni di maggiore stabilità, sopratutto se attraverso la creazione d’impresa. L’impianto didattico è costituito da un modulo propedeutico di orientamento formativo e bilancio di competenze dei giovani medici in entrata, necessario per elaborare un proprio Progetto di inserimento professionale in maniera oculata e consapevole. Il modulo verrà svolto prima dell’inizio dell’attività didattica programmata. Di seguito è previsto lo sviluppo di altri 2 Moduli didattici, uno per l’acquisizione di competenze di Base ed avanzate di informatica finalizzate alla applicazione delle ICT nella Sanità e in particolar modo alla assistenza medica domiciliare, unitamente ad alcune conoscenze delle leggi e norme che regolano la Sanità a livello nazionale, regionale e locale, l’altro per lo sviluppo di competenze nel campo della diagnostica e scelta terapica attraverso l’uso di simulatori per conseguire il diploma di medico istruttore in simulazione. I moduli di attività di STAGE, Project Work e di Tutoraggio e accompagnamento al lavoro e/o alla creazione d’impresa autonoma o di tipo associato, completerà il percorso formativo con un insieme di 6 Moduli. Ogni modulo è a sua volta formato da insiemi di Unità Formative legate all’obiettivo didattico generale del modulo, riportate sotto forma di contenuti disciplinari e obiettivi specifici. La struttura progettuale prevede, infine, la realizzazione di una didattica d’aula gestita in blocchi di frequenza di 6 ore giornaliere per 5 giorni settimanali. Orientamento e Selezione Il progetto prevede la valorizzazione della selezione/orientamento quale passaggio fondamentale per l’adesione al progetto e la condivisione degli obiettivi formativi; le verifiche delle competenze informatiche in ingresso passeranno attraverso un percorso di bilancio; l’acquisizione degli strumenti operativi invece attraverso un percorso di auto-orientamento e un lavoro di elaborazione autonoma, finalizzato alla costruzione di nuovi strumenti per la conduzione di un intervento diretto a servizio di un target di utenti beneficiari; la progettazione mirata dello stage e una duplice azione di accompagnamento in uscita dal percorso formativo (consulenza di orientamento individuale e assistenza per la definizione di progetti strategici oggetto dei project works) garantiscono il successo delle attività progettuali. In particolare le metodologie e strategie per la fase di orientamento saranno espletate attraverso: • una attività di indirizzo di tutoring, esercitata da un esperto tutor avente una funzione di guida a garanzia del raggiungimento di obiettivi formativi/personali. Tale funzione faciliterà, in ambito didattico: - un dispositivo ad ampio raggio finalizzato alla formazione globale del soggetto; - un intervento centrato sull’apprendimento di cui il soggetto in formazione deve essere protagonista. - una attività di counselling, un’interazione tra counsellor e allievo e il confronto in modo olistico dei problemi sociali, culturali, formativi e/o 33 emozionali. Il Counselling implementerà la soluzione di specifici problemi, aiuterà a prendere decisioni, a gestire crisi, migliorare relazioni, sviluppare risorse, promuovere e sviluppare la consapevolezza personale, lavorare con emozioni e pensieri, percezioni e conflitti interni e/o esterni. In sintesi il processo di apprendimento del counselling fornirà la opportunità di lavoro su se stessi, nell’ottica di raggiungere maggiori risorse e ottenere una maggiore soddisfazione come individui e come professionisti. IL BILANCIO DELLE COMPETENZE Il Bilancio delle Competenze, finalizzato ad acquisire consapevolezza delle proprie competenze, capacità, attitudini ed aspirazioni e agevola il lavoratore ad elaborare un proprio percorso di sviluppo professionale, partendo dall’analisi delle proprie conoscenze, abilità e risorse. E’ un valido strumento per definire e attuare un progetto formativo o professionale adeguato alle proprie propensioni, motivazioni, skill e know-how. Il percorso di bilancio di competenze previsto dal progetto prevede lo sviluppo di 3 fasi: 1. la presentazione e accoglienza dell’utente – in questa fase si individuano degli obiettivi concreti e raggiungibili e si sviluppano delle azioni specifiche per raggiungerli; 2. dinamica del bilancio - è la parte principale del percorso. In questa fase l’utente inizia a conoscersi meglio, a ricostruire conoscenze, abilità e risorse psico-sociali in suo possesso; 3. restituzione ed accompagnamento: l’utente rielabora e sintetizza quanto analizzato nelle fasi precedenti, realizza insieme al consulente che lo segue, un report finale in cui affronta i suoi punti di forza, le aree di miglioramento, le potenzialità e gli aspetti da valorizzare per compiere un percorso professionale adatto alla sua persona. Per realizzare il Bilancio vengono utilizzate sia le competenze trasversali (dette anche distintive) che le tecniche di base e quelle tecniche-professionali della persona: chi è (bilancio di personalità), cosa sa fare ( attitudini personali e professionali), cosa può fare (potenzialità), cosa spera di fare (obiettivi). Viene redatto tenendo conto di una molteplicità di aspetti: • Motivazioni: il motore che consente ad un individuo di porsi un obiettivo professionale e di crescere professionalmente. • Capacità: le cose che un individuo ha piacere a fare e che gli riescono meglio. • Interessi: per valutare il settore in cui il soggetto desidera lavorare. • Valori: sono quanto di più importante nella vita di un individuo (es. la famiglia, l’amicizia, prestigio, l’indipendenza). • Modalità di lavoro: ogni soggetto ha una propensione diversa verso il lavoro. C’è chi preferisce il part-time, chi ama i lavori di responsabilità, chi preferisce orari fissi, chi lavori per obiettivi ed in autonomia. • Ambiente di lavoro: presenta caratteristiche diverse da luogo a luogo e può rendere molto diverso un identico profilo professionale. • Stile personale: indica la modalità del tutto individuale con cui si fanno le cose. Se due persone hanno le stesse capacità e conoscenze, restano diverse in quanto hanno un proprio modo di fare le cose, uno stile diverso di azione. • Qualità : sono i punti di forza di un individuo, elementi che consentono di portare a compimento i compiti assegnati, di raggiungere gli obiettivi e realizzare i progetti. • Punti deboli: rappresentano i difetti ed i limiti. Valutarli ti permette di definire obiettivi professionali realistici e concreti. ASSETTI METODOLOGICI-FORMATIVI I programma formativo previsto è stato progettato e sarà erogato con una Metodologia integrata, che prevede un'alternanza di metodologie didattiche di carattere cognitivo e metodologie di carattere Attivo-Emotivo 34 La metodologia didattica di carattere cognitivo (Content Learning) sarà centrata sul “contenuto” dell’argomento oggetto del corso, quindi lo strumento didattico sarà la lezione frontale per il trasferimento di concetti, metodologie, strumenti di analisi, ed il ricorso ad esempi e casi concreti. L’auto-apprendimento fuori dall’aula sarà favorito dalla consegna di dispense, slides, cd-rom, articoli, bibliografia, e altro materiale di approfondimento on-line erogato dalla struttura formativa). In questo caso l’interazione prevalente è quella tra utente e contenuto dell’apprendimento e l’accento è sul “contenuto”. La metodologia di carattere Attivo-Emotivo (Action Learning- Formazione Esperenziale), avrà invece l’obiettivo di facilitare l'apprendimento attraverso la sperimentazione attiva, con tecniche di gestione attiva dell'aula sviluppando un forte coinvolgimento dei partecipanti attraverso discussioni, confronti in plenaria, esercitazioni pratiche, analisi dei casi, roleplaying, simulazioni, studio di Case-History, teamwork, i business game, allo scopo di verificare l'uso delle tecniche e degli strumenti proposti. Si svilupperà una forte l’interazione tra docente i corsisti il tutor il coordinatore didattico. In questo caso l’accento è sulla “relazione”. I metodi attivi tendono ad incoraggiare una partecipazione diretta dei soggetti in formazione e favoriscono un costante feed-back all’azione del formatore. Con queste metodologie si impara facendo esercizi, sperimentando (metodo try and error), si studiano problemi concreti e non astratti, vicini alla realtà operativa dei partecipanti. Si ha la possibilità di discutere attivamente, l’attenzione è rivolta più al metodo per arrivare ad una decisione che non alla decisione stessa, portando il soggetto in formazione, con l’acquisizione di maggiore consapevolezza, ad essere il reale protagonista del processo formativo (da oggetto passivo e soggetto attivo del processo formativo). I metodi attivi favoriscono un processo di self-development del partecipante al corso. Durante il percorso i partecipanti saranno coinvolti nella realizzazione di un Project work (dall’inglese: lavoro di progetto) che rappresenta una sperimentazione attiva delle competenze apprese durante il percorso formativo; Tale strumento metodologico si rifà ad un modello di tipo “learning by doing” ed è costituito dalla realizzazione, dopo un periodo di apprendimento, di n progetto relativo a contesti reali. Può essere individuale o di gruppo, ed i risultati sono oggetto di analisi e discussione in un momento didattico-applicativo e di una rappresentazione dei risultati da gestire in un evento destinato agli operatori del settore. Il fine di questo strumento è di stimolare i partecipanti a “cimentarsi” sui contenuti trattati all’interno di un piano d’azione, nonché la loro contestualizzazione alle specifiche realtà organizzative di riferimento in cui i partecipanti si sono trovati, o si troveranno ad operare (le modalità di attuazione e gli obiettivi specifici sono dettagliati all’interno della sezione Struttura Modulare). Carattere distintivo del perorso di formazione proposto è l’utilizzo di strumenti dall’elevato valore formativo che consentono di vivere in aula una esperienza sul campo simulata (Learnig by Doing): o Case History analisys (Analisi di casi reali aziendali) o Simulazioni What-If o Esercitazioni di Business game (gestione di casi aziendali; presa di decisioni strategiche e operative; situazioni di trattative e colloqui di vendita; o Filmati coerenti con l’argomento o Project work o Discussioni di gruppo o Role Playing in un contesto individuale e collaborativo (team work). Saranno affrontate situazioni competitive vicino alla realtà e per questo altamente motivanti. Per quanto riguarda i concetti, 35 le teorie e le argomentazioni, saranno realizzate e/o consegnate : - Dispense - Slides in Power Point - Documentazione e Articoli di approfondimento - Libri - E-book redatti dallo studio con suggerimenti, decaloghi, sezioni tips&trick Particolare rilievo poi assume la gestione di una metodologia che accompagnerà, in particolare lo sviluppo delle UD proprie del Modulo 3. SIMTECNO®, questo il nome della metodologia che il partner formativo Acaya Consulting ha progettato, sperimentato e brevettato, per assicurare le performances qualitativamente competitive che ne hanno determinato, a livello nazionale, la leadership nel settore della formazione medico scientifica in simulazione. In particolare, La metodologia Simtecno® è la prima metodologia didattica realizzata espressamente per l'apprendimento medico-scientifico. Il processo formativo, composto da quattro fasi, si sviluppa in modo circolare secondo il flusso rappresentato nel presente grafico: 36 ARTICOLAZIONE DIDATTICA Il presente progetto si compone di un piano integrato di orientamento, formazione frontale, laboratoriale e on the job e prevede il trasferimento delle competenze necessarie per specializzare 15 medici disoccupati, nell’utilizzo e gestione dei supporti e dei sistemi ICT nel settore sanitario. L’impianto progettuale prevede la realizzazione di sei moduli formativi preceduti da una azione di selezione dell’utenza e da un percorso iniziale di bilancio delle competenze che ne accerti il livello di competenza soprattutto in area informatica e tecnologica. La frequenza giornaliera è prevista per 6 ore giornaliere, dalle ore 8:00 alle ore 14:00. L’impegno previsto di 36 ore settimanali fissa la durata complessiva del percorso in 140 gg. Di formazione. Il piano didattico, come detto, prevede la realizzazione di 6 moduli formativi ulteriormente scomposti in Unità didattiche di Apprendimento, in particolare il progetto è articolato come segue: Modulo 1 (propedeutico) 30h Accoglienza /orientamento e bilancio delle competenze 20 h Orientamento al mercato del lavoro e alla creazione d’impresa 10 h Modulo 2 (Competenze di base e applicazioni ICT) 300h Il sistema sanitario Nazionale e regionale 10h L’organizzazione in Puglia dei servizi Socio-sanitari 28h Informatica ed applicazioni ICT nella Sanità 230h Le opportunità della telemedicina e del teleconsulto 20h Prev. e sicurezza sui luoghi di lavoro 12 h Modulo 3 (Simulazione Diagnostica e terapeutica) 250h Bls Bls instructor Acls provider Endovascolare coronarico Endovascolare carotideo Ipertensione nel paziente con fibrillazione atriale Ipertensione nell'anziano con sincope Ipertensione nel paziente diabetico in caso di emergenza e urgenza ipertensiva Ipertensione resistente Scompenso acuto Scompenso cronico Gestione del paziente scompensato a domicilio Gestione del paziente anziano con scompenso cardiaco Gestione del paziente con sca Trattamento dell’edema polmonare Dolore toracico e infarto Guida alla misurazione della pressione arteriosa L’elettrocardiografia nella pratica clinica Gestione delle aritmie Ecocardiografia Ecofast in emergenza 37 Diagnosi differenziale sca si/no? Il paziente dislipidemico e fattori chiave per la sua gestione terapeutica La gestione dell'ictus in emergenza Ecocardiografia vascolare Pre e post sca Gestione delle vie aeree Trombolisi nell’ima Gestione delle emergenze cardiologiche in pediatria Ecocolordoppler carotideo Modulo 4 (Stage aziendale) 100h Stage conoscitivo 10 ore Stage applicativo 30 ore Stage operativo 60 ore Modulo 5 (Project Work) 50h Ricerca per la modellizzazione di un innovativo centro di assistenza sanitaria tecnologicamente avanzato Modulo 6 (Accompagnamento) 100 h Tirocini curriculari presso aziende operanti nel settore professionale di riferimento del corso, aventi sede di lavoro o unità produttive; Assistenza/tutoraggio alla creazione d’impresa, per l’avvio di attività imprenditoriale, singola o associata, anche in forma cooperativa. 38 RAPPRESENTAZIONE GRAFICA DELL'INTERVENTO PROGETTUALE PROMOZIONE SELEZIONE DEI BENEFICIARI TERRITORIO COMITATO TECNICO ANALISI Modulo 1 (propedeutico) SISTEMA DELLA RETE TERRITORIALE LOCALE ( trasversale all'intero percorso progettuale) Accoglienza /orientamento bilancio delle competenze Orientamento al mercato del lavoro e alla creazione d’impresa SISTEMA FORMAZIONE FORMATORI SISTEMA DELLA DOCUMENTAZIONE, MONITORAGGIO E VALUTAZIONE DELL'INTERVENTO SCIENTICO Modulo 2 30h 20 h 10 h 300h Competenze di base e applicazioni ICT Il sistema sanitario Nazionale e regionale 10h L’organizzazione in Puglia dei servizi Sociosanitari 28h Informatica ed applicazioni ICT nella Sanità 230h Le opportunità della telemedicina e del teleconsulto 20h Prev. e sicurezza sui luoghi di lavoro 12 h Modulo 3 250h Simulazione Diagnostica e terapeutica Modulo 4 100h Stage aziendale Modulo 5 Project Work Modulo 6 50h 100 h Assistenza/tutoraggio/tirocinio per la ricerca attiva del lavoro e per la creazione d’impresa DURATA COMPLESSIVA INTERVENTO= 800 h Certificazione finale Mercato del Lavoro 39 MODULO N. 1 (Propedeutico) Area disciplinare Area socio - culturale Disciplina/Attività Accoglienza, orientamento formativo, presentazione staff docenti, bilancio competenze, patto formativo Durata 30 ore U. D. A. n° 1.1 Obiettivi formativi L’unità didattica ha come obiettivi principali: accogliere i partecipanti; far comprendere la funzione dell’orientamento con valenza di tipo formativo; relazionarsi nell'interazione del gruppo riconoscere vincoli/opportunità del contesto; sviluppare il Bilancio delle competenze informatiche in ingresso, l’analisi dei bisogni, esplorazione del sé e rafforzamento personale; promuovere il Progetto personale; Contenuti didattici Funzione e organizzazione dell'Organismo di formazione, ruolo dei Partner di progetto; Presentazione dello staff dei docenti del corso figure/ruoli di riferimento per l'allievo/a nel percorso, dei servizi offerti. Il percorso formativo: finalità, obiettivi, attività e organizzazione; L’orientamento formativo nel lavoro e nella vita, per operare scelte oculate e consapevoli; Regole del gruppo corso; Funzione del lavoro di gruppo nel percorso didattico; Il patto formativo; Lo sviluppo del bilancio delle competenze Il progetto professionale Strumenti e materiali didattici Kit d'aula Kit strumenti accoglienza e orientamento (modelli e test) Verifica degli apprendimenti Sarà eseguita una verifica mediante test da somministrare al termine dell’ attività per monitorare il raggiungimento degli obiettivi attesi e il livello dei risultati formativo-didattici conseguiti. Argomenti liberi Alcuni argomenti liberi potranno essere aggiunti e trattati dai docenti durante la progettazione esecutiva. 40 MODULO N. 2 Area disciplinare Di base e culturale Disciplina/Attività Normativa e regolamentazione del sistema sanitario Durata 10 ore U. D. A. n° 1.2 Obiettivi formativi Contenuti didattici La Presente UDA intende fornire ad ogni corsista specifiche Nozioni Generali che consentano la comprensione degli aspetti normativi e di regolamentazione del sistema sanitario nazionale e regionale, in particolare saranno oggetto della seguente UDA l’evoluzione del sistema sanitario e la sua “federalizzazione”., la struttura, gli attori, i partner, i meccanismi di finanziamento del sistema sanitario nazionale. Le comparazioni internazionali, diritto, etica e salute. Il sistema sanitario regionale. Enti ed organi di livello centrale e territoriale Enti ed organi nazionali: Ministero CSS - Consiglio Superiore di Sanità ISS - Istituto Superiore di Sanità INAIL - Istituto Nazionale Assicurazione Infortuni sul Lavoro AGENAS - Agenzia nazionale per i Servizi Sanitari Regionali IRCCS - Istituti di Ricovero e Cura a Carattere Scientifico IIZZSS - Istituti Zooprofilattici Sperimentali AIFA - Agenzia italiana del farmaco Enti ed organi territoriali: Regioni e Province autonome Aziende Sanitarie Locali Aziende Ospedaliere Il sistema sanitario: aspetti istituzionali e normativi Introduzione ad aspetti normativi quali la tutela della salute nel contesto istituzionale, natura giuridica e contenuto del diritto alla salute, tensione tra profilo soggettivo e profilo oggettivo, il diritto alla salute come diritto inviolabile e come diritto di prestazione. La tutela della salute nel diritto comunitario e nel Trattato costituzionale europeo: aspettative e realtà. L’evoluzione della legislazione sanitaria in Italia e analisi delle principali fonti normative. Il principio di precauzione. Etica nel sistema sanitario. Elementi di diritto sanitario e responsabilità professionali Analisi degli elementi di responsabilità professionale e valenza giuridica: si delinea una situazione per la quale un soggetto giuridico può essere chiamato a rispondere della violazione colposa o dolosa di un obbligo in precedenza assunto. Evoluzione della responsabilità professionale sanitaria alla luce delle evoluzioni normative (riforma Brunetta e successive modificazioni). 41 La tutela dei dati personali nella Sanità Esame della normativa relativa al trattamento dei dati personali del D. Lgs. 196/2003 con particolare riferimento al settore sanitario e il susseguente codice privacy. Analisi dei processi e il percorso del paziente Analisi degli strumenti in grado di garantire non solo produzione di prestazioni ma anche risposteappropriate sul piano clinico e gestionale alle esigenze del paziente. In particolar modo l’analisi del Diagnosis Related Group (DRG) e dei Raggruppamenti Omogenei di Diagnosi (ROD); il Case Manager (ICM); il processo in sanità, le fasi della gestione per processi, il sistema della gestione della qualità, il percorso del paziente (PdP), come si costruisce e i vantaggi dell’utilizzo del PdP, l’attivazione del PdP. Dall’accoglienza alle dimissioni: il percorso virtuale dell’utente in un servizio sanitario pubblico italiano. Nessi organizzativi tra aziende pubbliche e private Forme di gestione del sistema sanitario e la costituzione dei nessi organizzativi con i soggetti privati; la partecipazione dei privati al procedimento di allocazione delle risorse e principio di "negoziabilità" nell'esperienza giurisprudenziale italiana. Strumenti e materiali didattici Kit d'aula Kit strumenti accoglienza e orientamento (modelli e test) Verifica degli apprendimenti Sarà eseguita una verifica mediante test da somministrare al termine dell’ attività per monitorare il raggiungimento degli obiettivi attesi e il livello dei risultati formativo-didattici conseguiti. Argomenti liberi Alcuni argomenti liberi potranno essere aggiunti e trattati dai docenti durante la progettazione esecutiva. MODULO N. 2 Area disciplinare Di base e culturale Disciplina/Attività L’organizzazione in Puglia dei servizi Socio-sanitari Durata 28 ore U. D. A. n° 1.1 Obiettivi formativi L’UDA ha l’obiettivo di descrivere l’offerta di servizi sanitari e sociosanitari della Regione Puglia, e serve ad orientare ed informare i corsisti sulle opportunità dell’offerta regionale. L’UDA intende descrivere i servizi della Regione da due punti di vista: i problemi, o le aree (accesso ai servizi, emergenza, anziani, ecc.) le istituzioni: Aziende sanitarie, Aziende ospedalierouniversitarie e ospedaliere, IRCCS, ASP, ecc. 42 L’UDA, inoltre, descrive l’insieme dei servizi offerti alla popolazione con problemi sanitari, o sociosanitari, rappresentandoli anche per area problematica. Le principali aree individuate sono: la rete dell’emergenza la rete dei servizi distrettuali (domiciliari, residenziali e semiresidenziali) la rete ospedaliera Contenuti didattici LE ISTITUZIONI IL PRIMO ACCESSO AI SERVIZI IL MEDICO DI MEDICINA GENERALE Ambulatorio del MMG Visite a domicilio La medicina di gruppo IL PEDIATRA DI LIBERA SCELTA LA RETE DELL’EMERGENZA E URGENZA Il 118 Pronto soccorso Medico di continuità assistenziale (guardia medica) Sedi di continuità assistenziale e modalità di accesso al servizio LA RETE DELLE FARMACIE IL DISTRETTO E IL DISTRETTO AMBITO IL CALL CENTER RIFERIMENTO UNICO PER SALUTE E SOCIALE I SERVIZI E LE STRUTTURE DEL DISTRETTO Punto Unico di Accesso (PUA) Servizi domiciliari Residenze Sanitarie Assistenziali (RSA) Gli hospice Servizi per la popolazione anziana Azienda Pubblica di Servizi alla Persona (ASP) Centri diurni Strutture residenziali Telesoccorso e teleassistenza I SERVIZI E I CONTRIBUTI A DISPOSIZIONE DEL CITTADINO Casa Trasporti Lavoro Interventi economici Misure di protezione I SERVIZI DELL’AREA MATERNO-INFANTILE DELL’ETÀ EVOLUTIVA E DISABILITÀ Consultorio familiare Equipe multidisciplinare territoriale per l’età evolutiva / disabilità Neuropsichiatria dell’infanzia e dell’adolescenza 43 LO SPORTELLO UNICO - ANAGRAFE SANITARIA I SERVIZI PER LA RIABILITAZIONE Riabilitazione nei piani regionali Servizi e attività sociosanitarie Servizi e attività socioassistenziali I SERVIZI PER LE DIPENDENZE LA SALUTE MENTALE Centri di salute mentale Servizi di riabilitazione Servizio psichiatrico di diagnosi e cura (s.p.d.c.) Volontariato Servizi aziendali I DIPARTIMENTI DI SALUTE MENTALE (DSM) LA PREVENZIONE E IL DIPARTIMENTO PREVENZIONE Igiene e sanità pubblica Igiene degli alimenti e della nutrizione Prevenzione e sicurezza degli ambienti di lavoro Assistenza veterinaria Medicina legale LE AZIENDE E STRUTTURE OSPEDALIERE Accesso all’ospedale Rete ospedaliera regionale Altri ospedali regionali Ospedali privati accreditati convenzionati Strumenti e materiali didattici Kit d'aula Kit strumenti accoglienza e orientamento (modelli e test) Verifica degli apprendimenti Sarà eseguita una verifica mediante test da somministrare al termine dell’ attività per monitorare il raggiungimento degli obiettivi attesi e il livello dei risultati formativo-didattici conseguiti. Argomenti liberi Alcuni argomenti liberi potranno essere aggiunti e trattati dai docenti durante la progettazione esecutiva. MODULO N. 2 Area disciplinare I.C.T. e loro applicazioni nella Sanità Disciplina/Attività Informatica ed applicazioni ICT nella Sanità Durata 230h Obiettivi formativi DI Acquisire tutte le competenze informatiche necessarie per poter gestire e amministrare una piattaforma di telemedicina; Conoscere gli elementi tecnici utili per sviluppare nuovi potenziali servizi di assistenza e monitoraggio medica, 44 complessivamente finalizzati a migliorare la qualità delle prestazioni in entrambi gli assi Efficacia/Efficienza. Contenuti didattici U. D. A. n° 1.1 Automazione dei servizi per la salute (60 ore) Introduzione agli standards HL7 Sistemi client-server Architetture orientate ai servizi (SOA) Web services, XML e WSDL Discovery services: gli standard UDDI e ebXML Piattaforma JEE e EJB (Enterprise Java Bean) Interfacciamento al DBMS: uso del connettore JDBC Introduzione ai servizi di Internet (50 ore) Introduzione alle reti di calcolatori Servizi offerti dalle reti. Protocolli ed architetture di rete. Modello ISO/OSI. Architettura TCP/IP. Topologie delle reti e tecniche di trasmissione. Multiplexing e Commutazione. Il livello di applicazione Applicazioni di rete in Internet: modello client-server ed interfaccia socket, tecnologie alla base del World Wide Web, posta elettronica, DNS. Il livello di trasporto Servizi e principi. Tecniche per il trasferimento affidabile dei dati. Protocolli di trasporto in Internet: TCP e UDP. Il livello di rete Servizi. Algoritmi di instradamento. Livello di rete in Internet: il protocollo Ipv4, indirizzamento Ipv4, ARP, ICMP, protocolli di routing, NAT, DHCP. Gestione delle applicazioni e dei servizi di rete (30 ore) Introduzione ai Sistemi Operativi Windows Linux Esempi pratici di configurazione o Installazione e configurazione Sistema Operativo workstation Installazione Windows Installazione Ubuntu Desktop o Installazione e configurazione Sistema Operativo Server Installazione Windows 2003/2008 Installazione Ubuntu Server Utenti e gruppi o Installazione e configurazione Servizi lato server Servizi di rete Web Server Application Server DBMS FTP server 45 SMTP/POP3/IMAP Server SSH RADIUS VPN Condivisione Windows Sicurezza nei Sistemi e in Rete (30 ore) Minacce ed attacchi. Obiettivi e meccanismi. Segretezza. Crittografia. Chiave privata. Chiave pubblica. Autenticazione. Firma digitale. Non ripudio. E-mail sicura. Il protocollo PGP. Certificazione: KDC, CA. Sicurezza a livello di trasporto e di rete: SSL e IPsec. Sicurezza dei sistemi (risorse da proteggere, agenti software, strumenti per rilevare un’intrusione), sicurezza delle reti (autenticazione, TACACS+, RADIUS), reti e firewall (perimetro di una rete, firewall, Packet filtering/Network-level gateway, application-level gateway, Circuit-level gateway), Tunneling e VPN, ACL, sicurezza nelle wireless LAN (WEP, WAP ed IEEE 802.11i). Esercitazione Creazione di ACL standard ed estese con il sistema IOS. Progettazione di un sistema Firewall aziendale. Tecnologie di auto-identificazione per il settore Sanitario (50 ore) Sistemi ottici di auto-identificazione Codici a barre. QR-code. DataMatrix. Vantaggi e svantaggi. RFID Introduzione ai sistema di Auto-Identificazione in Radio Frequenza. Classificazione. Tag (Passivi e Attivi). Reader. Antenna. Possibili scenari applicativi della della tecnologia passiva RFID. Vantaggi e svantaggi. Cenni sulla tecnologia NFC (Near Field Communication). Tracciabilità e standard EPCglobal Introduzione. Concetto di EPC. LLRP. ALE. EPCIS. ONS. Discovery Service. Security. E-Peedigree. Alcuni esempli applicativi (Tracciabilità dei farmaci, tracciabilità delle sacche ematiche, tracciabilità dei pazienti, ecc..). Reti sensoriali per il monitoraggio del paziente in ambito domestico (30 ore) Introduzione ai sensori Utilizzo dei sensori in ambito sanitario Monitoraggio del paziente da remoto Casi di studio Strumenti e materiali didattici Verifica degli apprendimenti Kit d'aula Kit strumenti accoglienza e orientamento (modelli e test) Sarà eseguita una verifica mediante test da somministrare al termine dell’ attività per monitorare il raggiungimento degli obiettivi 46 attesi e il livello dei risultati formativo-didattici conseguiti. Argomenti liberi Alcuni argomenti liberi potranno essere aggiunti e trattati dai docenti durante la progettazione esecutiva. MODULO N. 2 Area disciplinare Culturale Disciplina/Attività Le opportunità della telemedicina e del teleconsulto nella Sanità Durata 20 ore U. D. A. n° 1.1 Obiettivi formativi Contenuti didattici Fornire elementi conodscitivi utili per rilevare il potenziale di applicazione delle nuove tecnologie in ambito medico; Comprendere gli orientamenti delle Governance in riferimento alle possibili innovazioni di sistema da gestire in ambito socio sanitario; Comprendere e stimare le architetture tecniche necessarie per l’innovazione di sistema; Comprendere i nuovi fabbisogni professionali e di competenza che l’innovazione ha generato e può ancora generare. Introduzione alla La telemedicina Percorso storico La Telemedicina in Italia Alcuni fattori che stimolano il bisogno verso tali soluzioni. esigenze problematiche finora irrisolte - o di difficile risoluzione: La diffusione dell'assistenza socio-sanitaria domiciliare; L'esecuzione e la relativa trasmissione di esami diagnostici a distanza; La consultazione a distanza tra specialisti; La diffusione capillare dell'assistenza specialistica; L'evoluzione del rapporto tra il personale afferente la sfera socio-sanitaria (medico specialista, medico di base, farmacista, infermiere, assistente sociale, operatori del volontariato in genere, etc.). Obiettivi possibili ed auspicabili La creazione di un sistema: Per la medicina d'urgenza Per espandere territorialmente l'utilizzo sistematico delle competenze specialistiche Per i monitoraggi nell’ambito domiciliare Per l'impiego ottimale nel sistema sanitario 47 dell'informatica distribuita - terminali e mezzi elaborativi Per la didattica (es. teledidattica, videochirurgia Telechirurgia, trasmissione tra reparti ospedalieri ed Università e tra Istituti universitari, gestione di Banche Dati, etc.); Per la diffusione telematica dell’informazione verso i cittadini la trasmissione di segnali biomedicali monodimensionali, quali: ECG (Elettrocardiogramma); EEG (Elettroencefalogramma); Flussimetria Doppler; Altri segnali evocati da tracce. Segnali bidimensionali, quali: TAC (Tomografia Assiale Computerizzata); RMN (Risonanza Magnetica Nucleare); RX (Radiografie); Scintigrafie;5 Ecografie; Termografie; Immagini patologiche; Altre immagini. 6. Il telemonitoraggio tre funzioni fondamentali: prelievo ed invio di segnali clinicamente significativi da parte degli Assistiti verso Centri di assistenza/intervento; acquisizione, analisi e valutazione di tali segnali da parte del Centro medico di Servizio; attuazione di interventi presso gli Assistiti realizzabili con modalità differenti a seconda dei casi. Alcuni esempi di telemonitoraggio Telemonitoraggio cardiaco Telemonitoraggio della dialisi Telemonitoraggio dei diabetici Telemonitoraggio perinatale Telecardiologia Elettrocardiografo numerico con software interpretativo il pacchetto software che consente di ricevere e trasmettere i tracciati ECG La televideoconsultazione diagnosi a distanza su materiale iconografico tipo: 48 Immagini RX (Radiografie); Immagini TAC (Tomografia Assiale Computerizzata); Immagini RMN (Risonanza Magnetica Nucleare); Immagini macroscopiche e microscopiche; Immagini ecografiche;9 Immagini istologiche; Immagini endoscopiche; Immagini gastroscopiche; Immagini laparoscopiche; Immagini capillaroscopiche; Altre immagini bidimensionali. La Teleassistenza ed il Telesoccorso Questi servizi possono essere individuati in: Telesoccorso (richiesta per una qualsiasi urgenza/emergenza socio-sanitaria); Telecontrollo (per gli anziani, per le gestanti, farmacologica, ossigenoterapia, etc.); Telemedicina domiciliare (monitoraggio cardiologico, dialitico, per pazienti in dimissione protetta ospedaliera, pazienti a rischio, etc.); Telefonia Sociale (per disabili, motulesi, audiolesi, etc.); Teleallarme (allarmi ambiente, incendi, gas, etc.); Teleinformazione (Internet, TV interattiva, Posta elettronica, etc.); Teledidattica; Telelavoro; Altri servizi: Telemedicina, Telesoccorso, Telecontrollo, Telefonia Sociale, Teledidattica, Teleassistenza, HOME CARE, Teleinformazione, Telelavoro, Casa intelligente. Il ricovero virtuale Le aree di principale interesse per una prima applicazione del ricovero virtuale : l'oncologia, la chirurgia, e le malattie croniche (ad esempio, cardiologia, diabete, ecc.) Caratteristiche e vantaggi del ricovero virtuali Il modello d’interazione I sistemi di telemedicina per il ricovero virtuale Le figure professionali Cosa cambierà in questo scenario? Nuovi fabbisogni di competenza ed opportunità 49 Strumenti e materiali didattici Kit d'aula Kit strumenti accoglienza e orientamento (modelli e test) Verifica degli apprendimenti Sarà eseguita una verifica mediante test da somministrare al termine dell’ attività per monitorare il raggiungimento degli obiettivi attesi e il livello dei risultati formativo-didattici conseguiti. Argomenti liberi Alcuni argomenti liberi potranno essere aggiunti e trattati dai docenti durante la progettazione esecutiva. MODULO N. 2 Area disciplinare Cultura di base Disciplina/Attività Prev. e sicurezza sui luoghi di lavoro Durata 12 ore U. D. A. n° 1.1 Obiettivi formativi Contenuti didattici Far acquisire ai beneficiari finali le conoscenze riferite alla prevenzione e sicurezza sui luoghi di lavoro. Conoscere le misure di prevenzione idonee a tutelare la salute e l'integrità fisica dei lavoratori. Interpretare correttamente le informazioni e la documentazione aziendale sulla valutazione dei rischi e le misure di prevenzione, sulle sostanze pericolose, sulle macchine, sugli impianti, sull'organizzazione e gli ambienti di lavoro al fine di essere partecipe alla organizzazione della sicurezza aziendale. Igiene e sicurezza sul lavoro: aspetti normativi, organizzativo/tecnici, il quadro normativo (destinatari delle norme; responsabilità e deleghe; le disposizioni e gli obblighi dei preposti e degli addetti al servizio di prevenzione e protezione) Il rischio e la sua prevenzione (il pericolo, il rischio e la prevenzione, l'infortunio e le malattie professionali) L'organizzazione della prevenzione in azienda (le figure della prevenzione, l’organizzazione aziendale, la gestione dell'emergenza, la consultazione e la partecipazione, la formazione e l'informazione dei lavoratori) La prevenzione negli ambienti di lavoro (gli ambienti di lavoro: i luoghi di lavoro, le attrezzature di lavoro, le condizioni microclimatiche, gli agenti chimici e gli agenti fisici; il posto di lavoro: - l'ergonomia e la movimentazione dei materiali) La prevenzione collettiva e individuale (la segnaletica di sicurezza, i dispositivi di protezione individuale, la prevenzione sanitaria ed il medico competente) L’infortunio (definizione di infortunio, classificazione degli infortuni, cause degli infortuni) Sicurezza e posto di lavoro (protezione delle macchine, 50 posto di lavoro, impianti elettrici, dispositivi protezione individuali, attrezzi portatili) Sicurezza e impiantistica (impianti sollevamento e trasporto, impianti vari e dotazioni, impianti antincendio, impianti elettrici in luoghi pericolosi) Sicurezza e ambiente di lavoro (tipologia, microclima, illuminazione) Come effettuare un check up sulla sicurezza del posto di lavoro (concetto di prevenzione, gli elementi del rischio, ecc.) Strumenti e materiali didattici Kit d'aula Kit strumenti accoglienza e orientamento (modelli e test) Verifica degli apprendimenti Sarà eseguita una verifica mediante test da somministrare al termine dell’ attività per monitorare il raggiungimento degli obiettivi attesi e il livello dei risultati formativo-didattici conseguiti. Argomenti liberi Alcuni argomenti liberi potranno essere aggiunti e trattati dai docenti durante la progettazione esecutiva. MODULO N. 3 Area disciplinare Specializzazione tecnica Disciplina/Attività Simulazione Diagnostica e terapeutica Durata 250 ore Obiettivi formativi U. D. A. n° 1.1 Progettare uno scenario di simulazione avanzato fissando obiettivi di apprendimento Pianificazione di una sequenza di simulazione all'interno di un centro di simulazione Comunicazione interattiva tra sale didattiche e simulazione controllo degli studenti nelle fasi di simulazione Interazione tra Istruttore e Tutor tecnico Gestione delle criticità tecniche Selezionare e progettare una simulazione avanzata per gli studenti Introduzione debriefing e concertazione con istruttore in sala aggiornare il personale laico e sanitario sulle nuove linee guida dell’American Heart Association in ambito di RCP ed 51 uso del defibrillatore semi-automatico. aggiornarsi sia al BLS-D (adulto) che PBLS-D (Pediatrico) certificando la formazione dell’operatore sia all’utilizzo del DAE per il soccorso dell’Adulto, il ragazzo e l’infante. le nuove linee guida dell’American Heart Association in ambito di RCP ed uso del defibrillatore semi-automatico. Descrizione e riconoscimento dei segnali di allarme di prearresto nelle emergenze cardiache, respiratorie e stroke. Descrizione della metodologia di approccio e pianificazione nella gestione delle emergenze (ABCD primario e secondario). Descrizione e discussione degli algoritmi e tecniche di BLS-D. Descrizione e discussione degli algoritmi e tecniche di ACLS. Descrizione e discussione gestione farmaci. l'acquisizione, attraverso la simulazione, delle conoscenze e tecniche necessarie per la gestione del paziente, con differenti gradi di autosufficienza e affetto da differenti patologie Contenuti didattici La simulazione di base La simulazione avanzata Bls Bls instructor Acls provider Endovascolare coronarico Endovascolare carotideo Ipertensione nel paziente con fibrillazione atriale Analisi delle linee guida nazionali e internazionali Analisi dei protocolli terapeutici Casi clinici a confronto Ipertensione nell'anziano con sincope Analisi delle linee guida nazionali e internazionali Analisi dei protocolli terapeutici Casi clinici a confronto Ipertensione nel paziente diabetico in caso di emergenza e urgenza ipertensiva Analisi delle linee guida nazionali e internazionali Analisi dei protocolli terapeutici Casi clinici a confronto Ipertensione resistente Analisi delle linee guida nazionali e internazionali Analisi dei protocolli terapeutici Casi clinici a confronto Scompenso acuto 52 Analisi delle linee guida nazionali e internazionali Analisi dei protocolli terapeutici Casi clinici a confronto Scompenso cronico Analisi delle linee guida nazionali e internazionali Analisi dei protocolli terapeutici Casi clinici a confronto Gestione del paziente scompensato a domicilio Analisi delle linee guida nazionali e internazionali Analisi dei protocolli terapeutici Casi clinici a confronto Gestione del paziente anziano con scompenso cardiaco Analisi delle linee guida nazionali e internazionali Analisi dei protocolli terapeutici Casi clinici a confronto Gestione del paziente con sca Analisi delle linee guida nazionali e internazionali Analisi dei protocolli terapeutici Casi clinici a confronto Trattamento dell’edema polmonare Analisi delle linee guida nazionali e internazionali Analisi dei protocolli terapeutici Casi clinici a confronto Dolore toracico e infarto Analisi delle linee guida nazionali e internazionali Analisi dei protocolli terapeutici Casi clinici a confronto Guida alla misurazione della pressione arteriosa Analisi delle linee guida nazionali e internazionali Algoritmo per il controllo della pressione Pratica su simulatore L’elettrocardiografia nella pratica clinica Analisi delle linee guida nazionali e internazionali Analisi degli strumenti a confronto Lettura dei tracciati Pratica su simulatori Gestione delle aritmie Analisi delle linee guida nazionali e internazionali Analisi dei protocolli terapeutici Casi clinici a confronto Pratica su simulatori Ecocardiografia Analisi delle linee guida nazionali e internazionali 53 Analisi degli strumenti a disposizione Pratica su modello Ecofast in emergenza Analisi delle linee guida nazionali e internazionali Protocollo di intervento in emergenza Diagnosi differenziale Pratica su modelli Diagnosi differenziale sca si/no? Analisi delle linee guida nazionali e internazionali Analisi dei protocolli terapeutici Casi clinici a confronto Il paziente dislipidemico e fattori chiave per la sua gestione terapeutica Analisi delle linee guida nazionali e internazionali Analisi dei protocolli terapeutici Casi clinici a confronto La gestione dell'ictus in emergenza Analisi delle linee guida nazionali e internazionali Analisi dei protocolli terapeutici Casi clinici a confronto Ecocardiografia vascolare Analisi delle linee guida nazionali e internazionali Analisi dei protocolli terapeutici Casi clinici a confronto Pre e post sca Analisi delle linee guida nazionali e internazionali Analisi dei protocolli terapeutici Casi clinici a confronto Gestione delle vie aeree Analisi delle linee guida nazionali e internazionali Analisi dei device a disposizione Pratica su simulatori Trombolisi nell’ima Analisi delle linee guida nazionali e internazionali Analisi dei protocolli terapeutici Casi clinici a confronto Gestione delle emergenze cardiologiche in pediatria Analisi delle linee guida nazionali e internazionali Analisi dei protocolli terapeutici Casi clinici a confronto Ecocolordoppler carotideo Analisi delle linee guida nazionali e internazionali Diagnosi della placca aterosclerotica Casi clinici a confronto 54 Strumenti e materiali didattici Kit d'aula Kit strumenti accoglienza e orientamento (modelli e test) Verifica degli apprendimenti Sarà eseguita una verifica mediante test da somministrare al termine dell’ attività per monitorare il raggiungimento degli obiettivi attesi e il livello dei risultati formativo-didattici conseguiti. Argomenti liberi Alcuni argomenti liberi potranno essere aggiunti e trattati dai docenti durante la progettazione esecutiva. MODULO N. 4 Area disciplinare Alternanza Formazione - Lavoro Disciplina/Attività Stage Aziendale Durata 100 U. D. A. n° 1.1 Obiettivi formativi Obiettivo di questo modulo è di immergere i partecipanti all'interno di operative e significative realtà lavorative locali (vedi lettere disponibilità stage allegate) al fine di integrare le nozioni acquisite durante lo svolgimento didattico del corso, di trovare un concreto riscontro ai modelli di lavoro ed attività analizzati e di implementare le proprie competenze, abilità tecniche, capacità relazionali, di analisi, di valutazione critica e di sintesi . Lo stage in azienda consente di realizzare un’esperienza pratica in primarie aziende ed ha lo scopo, attraverso lo sviluppo di progetti operativi e l’affiancamento ad esperti del settore di riferimento del corso, di rendere concrete le conoscenze acquisite in aula. Lo stage viene costantemente monitorato da un tutor e/o da professionisti operanti nel settore del corso. Ciascun allievo avrà un dettagliato piano di stage/action learning da seguire. Riassumendo, precipui obiettivi del modulo sono quelli di valutare, verificare ed integrare le conoscenze e le competenze acquisite in formazione attraverso momenti di stage di tipo orientativo/conoscitivo/applicativo in ambienti reali di lavoro, in situazione protetta di affiancamento . Contenuti didattici 1° tipologia di stage: Durante la prima fase lo stage, dalla durata di 10 ore (2 giorni) sarà del tipo “conoscitivo” poiché si propone di far conoscere ai partecipanti come una serie di informazioni e di abilità acquisite in aula si esplichino concretamente in un contesto organizzativo e del tipo presocializzazione” in quanto finalizzato 55 all'acquisizione di conoscenze relative all'articolazione ed al funzionamento di uno o più settori di un'organizzazione. In tale fase i corsisti potranno anche effettuare visite guidate preso realtà di eccellenza del settore di riferimento del corso. 2° tipologia di stage Il secondo tipo di stage, della durata complessiva di 30 ore (per complessivi 5 giorni) adotterà, tra le metodologie “training on the job”, e valorizerà appieno l’Action Learning o Learning by doing (imparare facendo). Nell'Action Learning le persone imparano ad agire efficacemente partendo dall'analisi e dall'interpretazione delle loro esperienze passate, con l'obiettivo di identificare il processo che ha generato l'apprendimento. Caratteristiche dell’action learning: l'azione si svolge in contesti reali, piuttosto che in contesti di simulazione. I partecipanti sono chiamati a lavorare su progetti definiti e reali l'attività deve essere condotta in modo da coinvolgere tutti i partecipanti del gruppo (che viene chiamato Set). I partecipanti di ciascun Set possono lavorare realmente allo stesso progetto o lavorare a progetti diversi e provenire da organizzazioni diverse l'attenzione è rivolta soprattutto al processo d'apprendimento, non solo alle azioni compiute dal gruppo Il Learning by doing può essere sufficiente se si sta tentando di apprendere un'abilità meccanica di base, ma nel mondo complesso delle organizzazioni aziendali la sola esperienza nel risolvere i problemi non conduce all'apprendimento. Perché ci sia apprendimento c'è bisogno di riflettere su tale esperienza per identificare esattamente che cosa abbiamo imparato, per internalizzare gli insegnamenti e ideare piani d'azione utili ad affrontare nuove e diverse situazioni La metodologia didattica principe in fase di stage sarà quella del coaching. Le funzioni del coaching sono quelle di: incoraggiare l’allievo ad impegnarsi nel migliore dei modi in tutte le attività che lo riguardano e nello stesso tempo deve dare assistenza quando la situazione lo richiede; fornire all’allievo le giuste direttive senza però essere eccessivamente opprimente nei confronti del subordinato; migliorare l’esecuzione di un compito dell’allievo; sviluppare sapere e apprendimento nell’allievo. 56 Il 3° tipo di stage Il terzo tipo di stage avrà durata di ben 60 ore (per complessivi 10 giorni circa); la metodologia formativa realmente innovativa che si intende sperimentare è quella del cosiddetto stage “all’ombra” (shadowing): un’esperienza mutuata dall’Irlanda che prevede che l’allievo trascorra un periodo in azienda “a fianco” di un dipendente o di un dirigente che, per l’occasione, si impegna a “lavorare ad alta voce”, facendo partecipe lo stagista di tutte le operazioni che egli compie e di tutte le fasi di lavoro della sua giornata. L’esperienza è molto utile per imparare a conoscere il clima di lavoro, i comportamenti, le competenze richieste, la ricchezza delle relazioni necessarie a vivere la propria attività professionale. Tale modalità operativa consentirà l’acquisizione, implementazione e perfezionamento di competenze, skills ed abilità trasversali tipiche della figura professionale in uscita dal corso. Le aziende da coinvolgere nelle attività di stage sono quelle che hanno già manifestato la propria adesione al progetto ed all’assunzione degli allievi; naturalmente le attività di ricerca in itinere previste dalla presente proposta progettuale (oltre ai partner di rete del progetto) individueranno ed inseriranno nell’esperienza di stage ulteriori realtà di eccellenza interessate all’assunzione dei soggetti formati. Verifica degli apprendimenti Argomenti liberi Sarà eseguita una verifica mediante test da somministrare al termine dell’ attività per monitorare il raggiungimento degli obiettivi attesi e il livello dei risultati formativo-didattici conseguiti. Tali test interesseranno, oltre che gli stajaire anche i referenti aziendali ed il tutor. Alcuni argomenti liberi potranno essere aggiunti e trattati dai docenti durante la progettazione esecutiva. MODULO Area disciplinare Ricerca Disciplina/Attività Projekt work Durata 50 N. 5 U. D. A. n° 1.1 Obiettivi formativi Nell’ambito del modulo professionalizzante si avvierà un’interessante attività di ricerca (Project work) tesa ad individuare gli elementi che possono caratterizzare la progettazione di un 57 Centro medico associato innovativo di assistenza sanitaria che, attraverso l’utilizzo delle tecnologie ICT, e l’applicazione di protocolli diagnostici e terapeutici coerenti con le linee dettate dalle procedure di Qualità Totale, possa consentire il miglioramento qualitativo del sistema sanitario locale. Si precisa che tale attività risponde all’esigenza di modellizzare una struttura prototipo che sostenga il Follow Up di progetto, ovvero, una sperimentazione che consenta di definire lo scarto qualitativo realizzabile tra le strutture sanitarie esistenti (campione di riferimento) e quelle strutture che potremmo definire tecnologicamente avanzate e che oggi, a parere degli scriventi, rappresentano la chiave interpretare un nuovo concetto di sanità pubblica e privata che risponda alle pressanti richieste di assistenza dei cittadini e alle necessità di riduzione dei costi dei servizi. Contenuti didattici Strumenti e materiali didattici I passaggi decisionali fondamentali di questo stumento: • confronto sul tema, • formulare un obiettivo specifico, • scegliere una strategia, • formulare un piano di azione • gestire tale piano • stabilire delle modalità di valutazione che consentano di monitorare i risultati raggiunti e di porli in relazione agli obiettivi preliminarmente posti • presentare i risultati capitalizzati e donarli alla comunità professionale di riferimento ed alle governance di sistema locali. Kit d'aula Kit strumenti accoglienza e orientamento (modelli e test) Verifica degli apprendimenti Sarà eseguita una verifica mediante test da somministrare al termine dell’ attività per monitorare il raggiungimento degli obiettivi attesi e il livello dei risultati formativo-didattici conseguiti. Argomenti liberi Alcuni argomenti liberi potranno essere aggiunti e trattati dai docenti durante la progettazione esecutiva. 58 MODULO N. 6 Area disciplinare Accompagnamento Disciplina/Attività Assistenza/tutoraggio/tirocinio per la ricerca attiva del lavoro e per la creazione d’impresa Durata 100 U. D. A. n° 1.1 Obiettivi formativi Obiettivo del modulo Questa tipologia di attività conclude il ciclo strutturato sui soggetti fruitori dell’intervento formativo. La valenza strategica di questa attività è insita nella capacità di relazioni che si dovranno mettere in essere durante tutto il progetto. L’azione sarà rivolta a due singoli gruppi di partecipanti che si auto-orienteranno alla frequenza di due alternative azioni: • un tirocinio lavorativo da espletare in aziende del settore, in cui si sia identificato un fabbisogno professionale coerente con il profilo in uscita dal corso, e che abbia già segnalato in riferimento a tale emergente fabbisogno la disponibilità ad avviare lo stesso percorso professionalizzante • la gestione di uno specifico percorso di 100 ore di consulenza, tutoraggio per l’avvio di impresa in forma individuali, associata o cooperativistica. Obiettivi dell’azione del primo gruppo è: attraverso l’avvio di un tirocinio formativo della durata di 100h, quella di creare le condizione affinché sia favorito un inserimento/reinserimento dei partecipanti disoccupati. In relazione a questo scopo possono essere identificati degli obiettivi specifici che fanno riferimento sostanzialmente a due livelli: livello interno (soggettivo), livello esterno (ambientale). Rinforzare e accrescere il grado di sicurezza individuale dei partecipanti attraverso un recupero psicologico della stima di sé; Assistere i partecipanti nella formulazione di strategie di "Ricerca" del lavoro trasmettendo altresì metodologie appropriate e strumenti finalizzati. Trasferire ai partecipanti abilità di "marketing individuale" (curriculum, come sostenere un colloquio di selezione, ecc.). Sostenere e assistere nei contatti con le imprese, dall’approccio iniziale al contatto, alla valutazione dei risultati. Obiettivi dell’azione del secondo gruppo sono: Competenze utili a comprendere e dominare il concetto di impresa ed i modelli organizzativi/forme giuridica ad esso 59 sottesi sviluppando capacità di scelta relativa alle differenti forme di esercizio. Conoscenze e competenze funzionali all’avvio e alla gestione d’Impresa con particolare riferimento sia agli aspetti amministrativo/contabili e del bilancio di esercizio di una attività, che a quelli legati alla gestione psicologica del ruolo di imprenditore (percezione ed assunzione piena di nuovi schemi mentali). Una mappatura delle principali strutture private e pubbliche di supporto all’avvio ed alla gestione d’impresa su base territoriale il loro funzionamento, nonché sui metodi di fruizione dei servizi da questi erogati alle imprese L’acquisizione di metodologie e strumenti connessi alla trasformazione di una idea imprenditoriale in un progetto d’impresa a partire dalla analisi dei punti di forza e criticità di una nuova attività. Nel dettaglio il modulo consentirà agli allievi di: Familiarizzare con il concetto di impresa; Definire le forme di esercizio dell’impresa; Facilitare la scelta della forma giuridica appropriata in relazione al contesto socio-economico-produttivo in cui si opera. Far acquisire conoscenze sulle scritture contabili obbligatorie e facoltative; Far acquisire conoscenze sui metodi di tenuta della contabilità; Far acquisire conoscenze sul metodo di valutazione del risultato di periodo. Assetti psicologici legati alla gestione del ruolo imprenditoriale Far acquisire competenze per analizzare le potenzialità di mercato; Far acquisire consapevolezza sulle possibilità di investimento sui mercati interni ed esteri Analizzare gli aspetti economici, patrimoniali e finanziari del “fare impresa” alla luce di una visione integrata del sistema impresa; Favorire la riflessione sulle capacità imprenditive di corsisti; Contenuti didattici Il dettaglio della prima azione verrà progettata durante la fase di organizzazione dei tirocini e farà riferimento agli accordi che verranno stabiliti tra organismo formativo, tirocinante ed azienda e che verranno formalizzati in un progetto di tirocinio individuale che consenta di personalizzare la formazione on the job e raggiungere gli obbiettivi formativi previsti. 60 Il dettaglio della seconda azione comprende lo sviluppo dei seguenti contenuti: Definizione dell’impresa e del rischio di impresa; Imprenditore commerciale, il piccolo imprenditore, l’imprenditore artigiano, l’imprenditore tessile. La ditta individuale, l’impresa familiare e l’impresa coniugale Le società di persone Le società di capitali Le società cooperative e i consorzi di società Cenni sull’impresa “non profit”. Le Banche: metodi di funzionamento Le Camere di Commercio I Centri territoriali per l’impiego e le agenzie di Lavoro interinale Le Pubbliche Amministrazioni: Comuni, Province; Regioni. INPS e INAIL L’Agenzia delle entrate Diventare imprenditore (dimensioni psicologiche e costruzione di adeguati schemi mentali di rappresentazione del ruolo manageriale ) Analisi dei contenuti del business plan; La sintesi del progetto imprenditoriale, La formula imprenditoriale, Il gruppo imprenditoriale e le posizioni chiave, Il mercato di sbocco, la concorrenza, i sistemi di approvvigionamento, Il prodotto/servizio, Il piano di marketing, Il sistema produttivo/logistico, L’organizzazione, L’analisi economica, la programmazione ed il sistema di controllo, L’analisi e proiezione dei fabbisogni finanziari. Strumenti e materiali didattici Kit d'aula Kit strumenti accoglienza e orientamento (modelli e test) Verifica degli apprendimenti Sarà eseguita una verifica mediante test da somministrare al termine dell’ attività per monitorare il raggiungimento degli obiettivi attesi e il livello dei risultati formativo-didattici conseguiti. Argomenti liberi Alcuni argomenti liberi potranno essere aggiunti e trattati dai docenti durante la progettazione esecutiva. 61 6.3 Descrizione quali-quantitative delle risorse umane impegnate (docenza, coordinamento, tutorship, consulenti, etc.) e delle attrezzature, delle strumentazioni e tecnologie impiegate. Il panel di formatori/esperti “collaboratori” è composto da professionisti provenienti da contesti formativi, produttivi ed istituzionali di qualità dell’intero territorio. I docenti sono difatti affermati professionisti di diversa estrazione: formatori di professione, esperti di settore, ecc, tutti con esperienza di ruolo di grande spessore qualitativo ed in grado di trasferire un know how operativo piuttosto che accademico; consulenti ed esperti che oltre al loro entusiasmo sono capaci di trasmettere la loro esperienza professionale in modo diretto favorendo un approccio didattico eminentemente tecnico-pratico, come testimoniano le cospicue attività di docenza già espletate nel settore di riferimento del corso. I curricula confermano l’elevatissima qualità di queste risorse, la rispondenza dei loro titoli di studio e professionalità alle normative vigenti in tema di FP, e il rispettivo certo apporto di un quid qualitativo di elevato livello alle intere attività progettuali. Specifica menzione merita poi lo staff dei docenti che il partner formativo Acaya Consulting utilizza per la gestione dell’impianto formativo necessario per il rilascio della certificazione “Medici Istruttori in simulazione diagnostica e terapeutica” e che verranno messi a disposizione del percorso formativo. Tali professionisti abilitati nella gestione della metodologia SimTecno, (già descritta in precedenza) risultano fondamentali per poter garantire le corrette acquisizioni di competenza ad ogni corsista e per avviare uno scambio di buone prassi metodologiche che consenta la capitalizzazione e la replicabiltà dell’intervento. Ruolo n. 1 Comitato Tecnico coordinamento Attività/Competenze Esercita la vigilanza sull’attività svolta nel percorso, assicurando la coerenza di tutte le azioni con gli obiettivi di progetto. (Composto dai rappresentanti delle istituzioni che compongono la rete territoriale) Presiede il Comitato tecnico. Rappresenta le attività all’esterno e, in questo senso, mantiene il raccordo con il committente. Esercita (Dipendente a T.I. di ISPA) inoltre la vigilanza sull’attività didattica e scientifica svolta nel percorso, assicurando la coerenza di tutte le attività didattiche con gli obiettivi di progetto. Cura l’osservanza di tutte l’applicazione del progetto in tutte le sue parti applicative concernenti la materia tecnica-professionale assicura il corretto funzionamento del processo formativo, valorizzando le risorse a disposizione. Conferisce, sentito il C.T.C., i contratti d’insegnamento ed assume decisioni di carattere ordinario utili al buon esito del progetto. n. 1 Direttore di Progetto n. 1 Coordinatore di progetto Ha compiti di coordinamento dell'équipe di progetto favorendone la interazione e la partecipazione al conseguimento degli obiettivi del progetto. Organizza e coordina i processi. Propone, in (Acquisizione delle competenze collaborazione con lo staff di formatori e con i tutors, eventuali per una ricerca attiva del lavoro variazioni, metodologiche e organizzative, da apportare alle attività 62 e a T.I. di ISPA) formative. n. 1 Tutor didattico Presidia l’azione formativa ed i suoi processi, da un punto di vista didattico, relazionale ed operativo, interfacciando il docente, gli utenti, il coordinatore ed i referenti delle aziende che ospitano gli stage. Partecipa ai processi valutativi. In particolare la figura si caratterizza come interlocutore privilegiato e punto di riferimento fisso per lo studente: deve essere in grado di guidare il percorso di formazione, individuale o collettivo, secondo le fasi e le modalità previste; deve risolvere eventuali problemi organizzativi e comunicativi. n. 4 Tutor aziendali Il tutor aziendale è una figura di fiducia del responsabile della struttura che ospita gli allievi tirocinanti. Impegnato all’interno dell’azienda con responsabilità ed autorevolezza elevate tali da consentirgli di svolgere adeguatamente la funzione di “guida” e di supporto al/alla allievo/a durante tutto il periodo del tirocinio. Costituisce l’interfaccia principale fra il corsista e i servizi interessati dai processi che ne prevedono la partecipazione; informa adeguatamente il personale dipendente sulle ragioni della presenza del tirocinante, al fine di creare un clima adeguato all’attivazione di processi collaborativi e di trasferimento di competenze. Costituisce l’elemento di relazione fra contesto aziendale e il management del corso, che si realizza attraverso il rapporto con il tutor didattico. n. 16 Docenti - Esperti di cui: n. 1 Esperto di orientamento professionale n. 3 Docenti dell’area Giuridica sanitaria n. 2 Docenti esperti in organizzazione dei sistemi sanitari n. 3 Docenti di discipline Informatiche n. 3 Medici istruttori simulazione n. 2 Esperti di Igiene e sicurezza sul lavoro n. 2 Esperti accompagnamento alla creazione d’impresa Provengono dal mondo professionale o selezionati tra gli operatori delle strutture sportive e agronome/agrituristiche aderenti alla Rete territoriale di sostegno al progetto. Detengono le competenze specialistiche che determinano la validità e significatività del progetto, soprattutto quando si necessita di supporti al fine di assicurare una reale efficacia didattica. Operano il trasferimento di competenze, la predisposizione delle sequenze didattiche e dei relativi materiali, mettendo in atto le strategie formative più idonee al conseguimento degli obiettivi didattici. Valutano i risultati dell’apprendimento. 63 Esperti, testimoni privilegiati Provengono dal mondo professionale ed aziendale della Sanità. Detengono le competenze specialistiche che determinano la validità e significatività del progetto, soprattutto quando si necessita di supporti al fine di assicurare una reale efficacia didattica. Integrano funzionalmente i docenti di carattere teorico, sviluppando aspetti operativi ed applicativi delle discipline. I mentors partecipano alle attività del corso in maniera informale, sono imprenditori che hanno già svolto percorsi di incubazione d’impresa con successo, sono in grado di trasferire agli allievi testimonianze ed esperienze positive che possono essere di incoraggiamento ad osare e a spendersi per la realizzazione di una impresa. Mentor Segreteria n. 2 Collaboratori amministrativi Supporta la direzione nel contatto operativo con le figure previste dalla struttura di governo del progetto, nella produzione e l’archiviazione di atti documentali e nei rapporti ufficiali con la committenza e gli organi di vigilanza. Dipendenti a T.I. ISPA n. 1 Progettista di formazione Operatore che ha coordinato e realizzato la progettazione della proposta da candidare, in collaborazione con il coordinatore del corso, il tutor e i docenti. Supporta la realizzazione della progettazione esecutiva e l’utilizzazione degli strumenti didattici. n. 1 Valutatore Sovrintende, in tutte le sue fasi, l’organizzazione degli interventi di valutazione di prodotto e di processo. E’ pertanto delegato all’istruzione degli attori coinvolti nelle fasi di valutazione (docenti, tutor ecc.) attraverso adeguati strumenti di valutazione che lo stesso avrà selezionato/elaborato coerentemente agli ambiti e alle dimensioni da valutare. n.1 Esperto Qualità Sovrintende all’applicazione delle procedure del sistema qualità operando suggerimenti operativi. Esegue monitoraggi e verifiche delle attività svolte in accordo col valutatore. n. 1 Responsabile amministrativo Il suo contributo specifico all’organizzazione ed alla realizzazione del progetto consiste nella capacità di comporre il Budget economico/finanziario generale, realizzare un efficace controllo di gestione, coordinare le risorse umane che interagiscono con l’amministrazione nella raccolta delle informazioni contabili, negli adempimenti amministrativi e nei rapporti con i fornitori. Dipendenti a T.I. ISPA STRUMENTAZIONI, TECNOLOGIE E ATTREZZATURE Il Corso potrà avvalersi delle seguenti attrezzature utili all’ottimizzazione dell’intervento: • Aule conformi agli standard previsti dall’accreditamento complete di sedie e banchi ergonomici • n. 1 lavagne a fogli mobili. • n. 1lavagne magnetiche a parete in acciaio porcellanato 64 • n. 1 Laboratorio di informatica, composto da n. 18 PC all’avanguardia, ed in cui tutte le postazioni sono collegate in rete. • n. 1 videoproiettori portatili • n. 1 teli per proiezione con fibra di vetro • n. 1 home teatre • n. 1 Fotocopiatore didattico • n. 1 stampanti di rete • n. 1 Fotocopiatore segreteria Si precisa che la pratica di laboratorio che dovrà essere gestita nell’ambito, della simulazione diagnostica e terapeutica, verrà svolta c/o il laboratorio dell’Acaya Consulting sito in Lecce. Infine, al fine di assicurare una didattica coerente con gli obbiettivi di apprendimento del modulo 2 è stata prevista, e verrà garantita, la necessaria architettura tecnologica. In particolare si articola concettualmente su tre livelli, il primo è costituito dalle stazioni di lavoro client, il secondo da un web server e da un application server, l'ultimo è costituito da uno (o più) database server. II client scarica dall'application server solo la parte di procedura necessaria per la gestione dei pannelli che appaiono a video e che compongono l'interfaccia operatore. II software scaricato colloquia con componenti Enterprise Java Bean (EJB) presenti sull'application server che implementano "l'intelligenza" applicativa e che, a loro volta, si fanno carico di accedere ai motori database mediante interfaccia JDBC. Il ruolo dei web server in questo contesto è di mero tessuto connettivo. L'architettura di riferimento adottata, è quella delineata da Java 2 Enterprise Edition di Sun. I data base supportati sono tutti quelli con interfacce JDBC (Oracle, Informix, MS SQL Server, etc.). II protocollo di rete si basa sullo standard TCP/IP. La soluzione tecnica è aperta alla importazione ed esportazione dati in formato XML. Per garantire la massima sicurezza e riservatezza delle informazioni le transazioni effettuate sono tutte captate tramite lo standard SSL. E' inoltre previsto l'accesso dell'operatore ed in taluni casi dei cittadino alle informazioni proprie e riservate tramite l'adozione di strumenti quali il certificato digitale che con le nuove normative di legge saranno disponibili a breve tempo tramite smart card a tutti i cittadini (carte d'identità elettroniche, carte sanitarie, etc). 6.4 Qualità, innovazione, sperimentalità del percorso, trasferibilità delle metodologie didattico-organizzative e dei contenuti, meccanismi di verifica, di monitoraggio e di valutazione, diffusione dei risultati LA QUALITÀ NEL SISTEMA ISPA Da tempo ISPA adotta un approccio metodologico orientato alla Qualità totale erogata e percepita nella fornitura delle attività formative e della sua costante valutazione. Si tratta di una scelta impegnativa, resa formale attraverso la certificazione UNI EN ISO 9001:2008 (ISO 9001:2008) DNV BUSINESS ASSURANCE MANAGEMENT SYSTEM CERTIFICATE Certificato n. 128017-2012- AQ-ITA-ACCREDIA , la quale richiede di monitorare costantemente, durante lo svolgimento delle attività, una serie di fattori cruciali tra cui: i profili degli allievi, intesi sia come singoli che come gruppo, in quanto “clienti finali”dell’azione formativa; ciò comporta conoscere le loro attese, risorse, punti di debolezza per metterli nella condizione di apprendere le competenze di base e tecnico-professionali 65 i formatori, i progettisti, i tutor e gli esperti esterni, anche in questo caso sia come individui che come gruppo di lavoro; il contesto ambientale sia interno che esterno al Centro, e dove si trovano gli attori significativi da coinvolgere nell’azione formativa (aziende, famiglie, associazione degli imprenditori, enti pubblici) e che può diventare un luogo di apprendimento attivo; la valutazione intesa come risorsa che consente di intervenire tempestivamente sulle strategie d’insegnamento e di apprendimento per migliorare costantemente in itinere gli esiti dell’azione formativa. Adottando questo approccio orientato alla Qualità, la formazione si configura come “servizio” ossia come insieme strutturato di attività finalizzate a rispondere in modo soddisfacente ai bisogni delle persone e dei gruppi che sono interessati e coinvolti nella progettazione e realizzazione degli interventi. Accanto alla didattica, quindi, assumono rilievo altri fattori quali la relazione fra gli attori coinvolti, l’organizzazione funzionale delle risorse, l’utilizzo adeguato del budget, la valorizzazione degli spazi interni ed esterni al progetto, la congruenza e l’efficacia dell’immagine sociale del progetto. LA VALUTAZIONE DELLA QUALITÀ La valutazione è concepita da ISPA come il cardine essenziale di ogni intervento formativo, un punto di riferimento costante che da circa dieci anni di esperienza sul campo, ha prodotto modelli importanti e riflessioni metodologiche di rilievo. Rispetto alla Qualità vengono considerate diverse dimensioni particolari del servizio formativo erogato: Qualità tecnica, riferita al contenuto specifico, ai requisiti tecnici del servizio (conoscenze, informazioni, documentazione); Qualità organizzativa, riferita ai sistemi organizzativi del Centro che soddisfano i bisogni di funzionalità, di fruizione ottimale del servizio formativo Qualità relazionale, riferita ai requisiti relazionali dei rapporti con tutti gli attori del processo formativo, quindi disponibilità ad ascoltare “i clienti” (allievi, formatori ecc.), ad aiutarli prontamente a gestire le relazioni interpersonali in modo da infondere sicurezza; Qualità economica, riferita sia ai costi diretti degli allievi sia quelli riferiti all’organizzazione per la fornitura del servizio; Qualità ambientale, riferita ai requisiti di facilitazione fisica di fruizione ottimale del servizio (struttura del Centro, aule, arredi, laboratori, impianti, ecc) e a quelli di soddisfazione psicologica; Qualità immagine, riferita alla “reputazione” dell’Organismo di formazione, coinvolge prevalentemente gli aspetti di credibilità, rinomanza , leadership, prestigio, personalità, esclusività della pratica di un sistema che riconosce nel processo formativo la centralità della persona. CARATTERI DISTINTIVI DEL PROGETTO RIFERIBILI AGLI ASSI, INNOVAZIONE, SPERIMENTALITÀ DEL PERCORSO, TRASFERIBILITÀ DELLE METODOLOGIE DIDATTICO-ORGANIZZATIVE E DEI CONTENUTI Il progetto prevede alcuni caratteri distintivi. GRADO DI COINVOLGIMENTO DELL’UTENZA Il progetto prevede il diretto coinvolgimento dei soggetti individuati e la loro collaborazione nell'articolazione delle fasi di pianificazione, realizzazione e valutazione dell'azione formativa degli attori chiave (sociali, istituzionali, economici) del territorio. L'approccio " bottom up " consentirà la identificazione delle aree più idonee allo sviluppo dell'intervento coinvolgendo attivamente gli attori locali nei tre momenti della progettazione, 66 realizzazione e valutazione delle azioni che si propongono nel presente progetto. Tale coinvolgimento attiverà : un maggiore radicamento dell'intervento nel territorio; un maggiore impatto sociale; una più vasta ricaduta degli effetti previsti. In particolare, la costruzione di una rete territoriale - locale che, rafforzata adeguatamente dalle azioni di coordinamento che il progetto deve prevedere e dei contenuti formativi che verranno messi in atto a favore dei beneficiari intermedi, sarà in grado di rispondere in maniera sempre più puntuale ed efficace ai bisogni diversificati dell'utenza del territorio. L'azione concertata dalla sinergia di più attori sul territorio consentirà infatti di attivare servizi diversificati che risponderanno in maniera più puntuale alle diverse tipologie di bisogno. Si tratterà di costituire una task - force attraverso : la ricerca e il coinvolgimento di partners economici, sociali e istituzionali accordi, contratti, intese già attivate e/o da attivare con associazioni delle piccole e medie imprese, associazioni di categoria e professionali. EFFETTO A CASCATA Appare evidente che la progettazione di interventi nell'ambito del presente progetto dovrà costituire la base reale per vere sperimentazioni di modelli innovativi che si collocano nelle politiche di promozione del lavoro e dello sviluppo delle risorse locali con la consulenza, il supporto e l'accompagnamento al lavoro. La riproduzione dei modelli e delle pratiche innovative maggiormente efficaci da parte di altri operatori, a livello locale o regionale o europeo determinerà un effetto moltiplicatore. Nella fase di ideazione e di inizio delle attività si predi disporranno azioni atte ad identificare le "buone pratiche", metodologia, azioni, idee, che, a partire dalla esperienza sperimentale si dimostreranno efficaci nella fase che favorirà la riproducibilità e la trasferibilità delle migliori esperienze. INNOVATIVITÀ Gli aspetti innovativi del progetto proposto presentano le seguenti caratteristiche : l'innovazione riguarderà la capacità del progetto di veicolare nuove metodologie, di sperimentare nuovi metodi di progettazione, di intervenire sulle strutture formative, di coinvolgere nuovi target di utenti, di mobilitare processi di scambio e di trasferimento; la sperimentazione di nuove metodologie (utilizzo di tecniche didattiche innovative : istruzione aperta, utilizzo di strumenti multimediali, percorsi individualizzati); il trasferimento di metodologie e servizi a nuovi beneficiari finali/gruppo bersaglio; sperimentazione di nuovi contenuti strategici; sperimentazione di strategie per l'inserimento lavorativo; la sperimentazione di strategie di gestione; la erogazione di nuovi servizi assenti sul territorio. la creazione di nuove partnership o nuove forme di collaborazione. AZIONI TRASVERSALI DI ACCOMPAGNAMENTO AL PROGETTO L’intervento che si intende attivare è di tipo integrato. Oltre alle attività formative in senso stretto si prevedono, ad integrazione, supporto ed empowerment delle stesse, specifiche attività di orientamento, monitoraggio, accompagnamento al lavoro, informazione e sensibilizzazione, diffusione buone prassi, ricerca, attività di recupero, valutazione ex ante in itinere ed ex post, ecc., che assicurano il conseguimento degli obiettivi progettuali. Inoltre assumono rilevante valenza : COMITATO TECNICO SCIENTIFICO DI ACCOMPAGNAMENTO AL PROGETTO 67 Per favorire la corretta gestione dell’intervento formativo, si procederà alla costituzione di un gruppo di lavoro, il Comitato Tecnico Scientifica di Accompagnamento al Progetto, con funzioni di indirizzo e verifica dei processi socio - educativi, così come previsto dalle lettere di adesione allegate al presente elaborato. Dal punto di vista organizzativo il Comitato si riunirà almeno tre/quattro volte durante l’anno e risulterà costituito dai referenti/partners che collaboreranno. L’ISPA con questo “strumento”, recuperando tutte le esperienze sin qui condotte nei diversi settori della formazione, mirerà a: • favorire un costante confronto con istituzioni, associazioni, volontariato, agenzie formative e produttive, offrendo le linee e i risultati dell’esperienza come peso anche politico capace di modificare incongruenze e ritardi; • garantire un dialogo veloce con il territorio sulle tematiche di vitale importanza, quali l’orientamento e l’accompagnamento al lavoro, scoprendo costantemente il senso dell’essere servizio; • potenziare le risorse individuali dei docenti e quelle di équipe; • utilizzare apporti esterni di provato valore e serietà per garantire supporti scientificamente corretti; • favorire l’uso di adeguati strumenti di monitoraggio verifiche e valutazioni; • dimostrare una trasparenza costante nella gestione delle risorse umane e territoriali. FORMAZIONE FORMATORI Al fine di tarare meglio i risultati attesi dei beneficiari finali con le reali esigenze del Mercato del Lavoro, il team degli operatori impegnati nell’azione formativa saranno coinvolti in un processo di formazione specifico. Il percorso avrà una durata di 30 ore e verrà gestito dal ISPA con il supporto di consulenti in grado di assicurare un effettivo impatto positivo sul gruppo docente ed una ricaduta sulla qualità del percorso. PRINCIPALI ASSETTI METODOLOGICI Il percorso formativo è caratterizzato da moduli di formazione d’aula e da azioni/colloqui individuali. La formazione in aula, finalizzata alla acquisizione di conoscenze e a momenti di verifica/autovalutazione, sarà articolata in attività di gruppo e attività individuali. Questa articolazione consentirà, da un lato, di utilizzare il gruppo come risorsa per la circolazione, lo scambio di informazioni e per il confronto, dall’altro di personalizzare il percorso secondo specifiche esigenze e caratteristiche delle partecipanti, favorendo anche la riflessione personale e una maggiore autonomia in funzione della formulazione dei progetti professionali. La scelta delle esercitazioni e degli strumenti attraverso i quali trattare i contenuti varieranno in funzione dei destinatari. Comune denominatore sarà l’utilizzo di una metodologia psicosociale incentrata sull’autovalutazione del vissuto formativo, lavorativo e personale e molto attenta a valorizzare e sostenere le risorse disponibili. L’intera strutturazione del percorso di orientamento/formazione si articolerà su tre principali livelli di azione: ricostruzione, allargamento, attivazione, come metodo per l’allargamento delle rappresentazioni e per l’apprendimento. Durante il percorso saranno utilizzate metodologie didattiche innovative quali: team building per favorire l’integrazione, la collaborazione e la partecipazione di tutte le destinatarie dell’intervento e l’action learning e il cooperative learning come strumenti per un apprendimento attivo e partecipativo anche in funzione di una probabile presenza di straniere Particolare attenzione sarà dedicata a stimolare nell’aula una forte proattività individuale e di gruppo. Il criterio adottato per l’elencazione dei moduli non va intesa in termini strettamente temporali. 68 MODALITÀ DI VERIFICA DEGLI APPRENDIMENTI (in itinere ed ex post) Per quanto riguarda i moduli di formazione si prevedono momenti di verifica in itinere e al termine di ciascun modulo. La valutazione sarà formativa e sommativa. Le prove formative saranno effettuate durante il modulo. Le prove sommative saranno effettuate alla fine di ogni modulo e alla fine del progetto. La valutazione sarà fatta con prove oggettive e strutturate : test a risposta multipla e quesiti a risposta aperta. La prova formativa avrà il compito di monitorare lo stato di apprendimento dei corsisti. La prova sommativa (una per ogni fine modulo) avrà il compito di accertare l’apprendimento maturato dai corsiti in termini di conoscenze,competenze e capacità che saranno certificate ai fini della loro spendibilità sul campo formativo e nel mondo del lavoro. I risultati delle operazioni sopradette, saranno sommate a quelli del bilancio delle competenze ai fini della determinazione del portfolio dei candidati. Le competenze trasversali (abilità sociali) saranno verificate attraverso un questionario di autovalutazione e un questionario a cura del docente a cui il modulo afferisce. VALUTAZIONE QUALI-QUANTITATIVA DELL’ORIENTAMENTO È prevista la valutazione qualitativa di ogni singola attività che si baserà sui dati raccolti durante l’attività di monitoraggio. Più dettagliatamente, la valutazione dei risultati delle azioni progettuali avverrà secondo quattro livelli distinti: 1. reazione: ossia gradimento dei destinatari rispetto ai servizi ricevuti come occasione di cambiamento; si valuteranno, durante l’esperienza, le reazioni personali rispetto agli obiettivi, ai contenuti, ai metodi, alla durata, all’operatore; 2. apprendimento: ossia l’acquisizione di conoscenze (sapere), capacità (saper fare) e atteggiamenti (saper essere); 3. comportamento: ovvero la messa in pratica delle conoscenze, capacità ed atteggiamenti acquisiti; 4. risultati: a. il conseguimento di effetti desiderati di performances come conseguenza dell’assunzione dei comportamenti. Verranno pertanto valutati i risultati ottenuti in termini di miglioramento di conoscenze, di sviluppo di capacità, di ampliamento della sfera di conoscenze di sé; b. le conoscenze tecniche e le capacità apprese. Verranno rilevate, prima e dopo l’intervento, le variazioni intervenute nelle conoscenze, nelle tecniche e nelle capacità degli utenti. Strumenti • schede di valutazione a cura dei docenti/esperti; • schede di valutazione e di autovalutazione a cura dei destinatari CARATTERISTICHE DEL SISTEMA DI MONITORAGGIO E DI VALUTAZIONE FINALE Un’importanza rilevante sarà data al monitoraggio di ogni azione prevista dal progetto. Scopo principale sarà quello di rilevare eventuali scostamenti dal percorso ipotizzato e permettere di apportare modifiche necessarie per l’emergere di eventuali nuove esigenze. Nel particolare, attraverso metodici incontri, il sistema di monitoraggio dovrà: • Rilevare la rispondenza con gli obiettivi progettuali; • Descrivere l’avanzamento delle azioni progettuali per consentire di accertare il corretto svolgimento o di intervenire e apportare gli eventuali correttivi; • Permettere una diffusione delle informazioni rilevate, a tutti i soggetti che interagiscono nel progetto; • Fornire elementi contenutistici e metodologici per la successiva fase di valutazione. Saranno pertanto oggetto di analisi le seguenti tipologie di obiettivi: • obiettivi generali del progetto; • obiettivi specifici di ogni singola azione; 69 • obiettivi specifici della rete (diffusione informazioni; rapporti di scambio). Per quel che riguarda l’azione di orientamento, il monitoraggio avverrà tramite schede di misurazione del grado di soddisfazione di ciascun utente, relativamente ai servizi/azioni offerti. Verranno altresì registrati i suggerimenti degli utenti ai quali verrà proposto di apportare il loro contributo al miglioramento dei servizi. Modalità di svolgimento Gli strumenti utilizzati per la rilevazione dei dati saranno: • questionari ed interviste semi strutturate; • modelli predisposti per la stesura dei rapporti intermedi e finali; • griglie di indicatori quali/quantitativi; • sistema di controllo periodico delle attività. L’attività di valutazione consisterà in un processo di analisi, attraverso cui verranno stimati ed interpretati gli effetti delle azioni progettuali sui destinatari e sui partner. In quest’ottica, l’attenzione si concentrerà su una serie di indicatori atti a rilevare l’efficacia e l’efficienza del progetto, rispetto agli obiettivi iniziali e alle risorse investite. La qualità degli interventi verrà analizzata e sottoposta a giudizi finalizzati al suo miglioramento. Pertanto l’attività di valutazione si integrerà alla progettazione e all’implementazione delle azioni sviluppate e poiché il suo fine sarà quello di fornire input per il miglioramento e la riprogettazione di nuovi interventi, essa dovrà fare riferimento ai seguenti parametri di performance, sia di ordine qualitativo che quantitativo: • l’efficacia intesa come rendimento delle azioni, ossia la capacità degli interventi di produrre i risultati perseguiti ed il grado di raggiungimento degli obiettivi prefissati; • la riproducibilità, ovvero la potenzialità del progetto di essere trasferito e riprodotto in contesti analoghi a quello di riferimento; • la congruenza, intesa come confronto tra la filosofia di riferimento del progetto e scelte organizzativo-metodologiche adottate; • l’efficienza considerata come capacità del progetto di ottimizzare o massimizzare in termini di produttività l’impiego di tutte le risorse disponibili; • l’adeguatezza ossia la capacità dell’Ente e della Rete di agire in termini risolutivi per la risoluzione dei problemi rilevati. Particolare attenzione verrà prestata nella messa a punto dello strumento di rilevazione, atto ad effettuare un’accurata analisi specifica di tutti gli interventi progettuali. Pertanto la griglia degli indicatori terrà conto delle seguenti componenti: • l’analisi dei fabbisogni; • la coerenza con gli obiettivi progettuali; • l’assetto organizzativo; • gli scambi all’interno della rete; • l’impatto dell’azione e le sinergie; • l’impatto sull’organizzazione erogatrice , in termini di gestione , di relazioni e di progettualità; • l’impatto dell’attività di orientamento; • le risorse utilizzate le metodologie; • la partecipazione alla formazione delle donne. La valutazione, dunque, rappresenterà la composizione delle azioni di progettazione e monitoraggio in un processo unitario continuo e pervasivo e si applicherà a tutte le fasi e a tutte le azioni del progetto. Il monitoraggio avrà la funzione di misurare di volta in volta i singoli elementi della struttura del progetto con il solo obiettivo di registrarne la conformità o lo scarto rispetto agli indicatori prefissati; la valutazione, invece, interverrà complessivamente su quei dati per adeguare l’andamento del progetto in tutte le sue fasi e organizzare le eventuali strategie di correzione. Il monitoraggio, pertanto rappresenterà uno strumento della valutazione. Più in particolare l’intervento di monitoraggio sarà finalizzato a: 1. controllare il rispetto dei tempi e degli adempimenti in relazione alle previsioni del 70 Piano di lavoro; 2. verificare l’andamento del processo formativo in base all’andamento delle prove, delle simulazioni, dell’autovalutazione, ecc.; 3. accertare il livello di partecipazione e il gradimento dei corsisti durante l’attività in aula, le esercitazioni e lo stage; 4. rilevare le ricadute nel breve termine, durante la fase di stage. Il processo di valutazione mirerà invece a: 1. accertare e descrivere in maniera puntuale e metodica l’avanzamento del progetto e segnalare tempestivamente eventuali criticità o sfasature rispetto alla programmazione iniziale; 2. consentire la certificazione dei percorsi compiuti e/o dei livelli raggiunti, in fase conclusiva del progetto; 3. constatare la qualità del rapporto tra gli attori dell’intervento formativo; 4. analizzare l’iter ed i primi risultati del percorso formativo secondo il modello SWOT, in base agli esiti del monitoraggio. 5. verificare il valore aggiunto apportato e/o le eventuali criticità collegate alla modalità di formazione utilizzata ovvero il modello blended; L’intervento di monitoraggio sarà messo in atto, in maniera continuativa, attraverso la rilevazione, la elaborazione e l’analisi delle informazioni quantitative e quantitative, sulla base di indicatori condivisi, mentre le procedure di valutazione si fonderanno su: l’analisi dei risultati del monitoraggio, la rilevazione del gradimento dei partecipanti, un audit qualitativo delle attività basato su relazioni/indicazioni di docenti e tutor, verifiche durante le attività, interviste ecc., l’organizzazione di alcuni focus group con gli attori del progetto per una riflessione comune sui risultati. Il monitoraggio tenderà a rilevare: - la qualità dell’organizzazione e della logistica offerta dalla scuola agli allievi - la qualità delle strutture utilizzate - il livello di soddisfazione e di gradimento dei corsisti - il livello di acquisizione di competenze dei corsisti - le ricadute dell’azione formativa (durante lo stage) - il tasso di frequenza - il grado di soddisfazione di esperti e tutor rispetto agli esiti apprendimento - il grado di apprezzamento del territorio. Saranno a tal fine predisposti i seguenti strumenti: - questionari rivolti a corsisti e docenti - diario di bordo per i docenti e i tutor - diario di bordo per i corsisti - matrici per i focus group L’azione valutativa avrà la seguente scansione temporale: in fase preliminare (ex ante), nel corso dell’attuazione del progetto (in itinere), e in conclusione (ex post). A conclusione del percorso sarà redatto un Report che verrà socializzato a tutti gli attori coinvolti nel progetto. DIFFUSIONE DEI RISULTATI Per quanto attiene la diffusione dei risultati dell'iniziativa formativa, oltre ad una puntuale diffusione interna al sistema dell’ente di formazione (docenti, allievi, comitato tecnico scientifico di accompagnamento), si prevedono azioni di sensibilizzazione esterna attraverso seminari/incontri divulgativi, finalizzati al coinvolgimento dei diversi soggetti sociali, economici e produttivi del contesto territoriale, sui risultati finali. Tutto ciò nell'ottica di rafforzare la rete di partenariato da cui si potranno ricevere elementi di 71 sviluppo ed impatto occupazionale per i beneficiari finali del presente progetto Lo scopo di questa azione di supporto è di potenziare le esperienze maturate durante il progetto e/o di rafforzare i collegamenti tra gli attori del settore di riferimento del corso. Se finora il mainstreaming veniva considerato come acquisizione a posteriori delle best practics, la presente proposta progettuale inverte questa tendenza: difatti, in modo del tutto innovativo ed in linea con i più recenti standard qualitativi europei, il percorso ed i criteri di mainstreaming influenzano le attività fin dal momento della progettazione, per incidere direttamente sulle scelte, i risultati e gli obiettivi progettuali. In particolare, il progetto prevede l’attivazione del soggetto attuatore e dei partner in una duplice direzione strategica: • mainstreaming orizzontale Assume particolare rilevanza l’aspetto delle strategie di disseminazione e diffusione delle best practics “a cascata” mediante reti partenariali del proponente e degli altri organismi a qualsivoglia titolo coinvolti nella presente proposta progettuale. • mainstreaming verticale incide su normative locali e nazionali e passa attraverso il coinvolgimento forte delle autorità di gestione (comune, provincia, regione, stato). Ruolo principe verrà tributato alle azioni di pubblicizzazione su supporto cartaceo, via etere e multimediale e per il tramite della fitta ed articolata rete di contatti di cui il partenariato progettuale dispone a livello provinciale, regionale e nazionale. L’esperienza sarà inoltre oggetto di presentazioni a convegni, avrà adeguato spazio sul web site del soggetto attuatore, contribuirà all’attivazione di reti partenariali geografiche e settoriali, ed avrà un effetto “cascata” sulle organizzazioni dei partner e dei soggetti in qualsivoglia modo coinvolti nelle attività progettuali. Vengono di seguito sinteticamente passati in rassegna i soggetti e le azioni individuate per esplodere il mainstreaming e l’effetto moltiplicatore del progetto Soggetti coinvolti e da coinvolgere nell’effetto moltiplicatore: • Allievi formati • Altri soggetti disoccupati • Organismi partner del progetto • Reti partenariato del soggetto proponente e degli altri partner del progetto • Enti Locali • Soggetti del terzo settore • Organismi che si occupano di disoccupati • Centri per l’Impiego • Organizzazioni di categoria • Enti di formazione ed istruzione • Altri soggetti privati Azioni di Sensibilizzazione, informazione e pubblicità (ex ante, in itinere, finale ed ex post) • Piano di comunicazione • Comunicati stampa • Web site Azioni di empowerment sui soggetti formati • Empowerment corsisti per ampliare “effetto cascata” • Definizione action plan individuali • Pianificazione strategia disseminazione individuale 6.5 Grado di descrizione e di coerenza dei dispositivi di accompagnamento al lavoro, anche individuale, e di transizione alla vita attiva Le misure di accompagnamento, così come l'ISFOL prevede, costituiscono l'insieme dei servizi di supporto all'allieva: servizi non formativi, ma relativi alle azioni che rendono 72 maggiormente fruibile il percorso formativo e ne favoriscono il successo, anche in termini di inserimento lavorativo o di ulteriore formazione. L'accompagnamento che il presente progetto intende offrire è legato alla fruibilità, per l'allievo, di una rete di servizi presenti sul territorio dove l’ISPA, parte integrante del "Comitato di Accompagnamento" (rete di soggetti pubblici e privati che collaborano nella realizzazione del progetto), coordina e indirizza le attività. Il progetto prevede poi il modulo "riorientamento" finalizzato da una parte a rimuovere importanti vincoli che incidono significativamente sul personale livello di occupabilità di ogni corsista, e dall’altro a riorientare al termine del percorso gli allievi alla gestione di un piano di self marketing che tenga conto delle proprie personali inclinazioni ed attitudini. La riuscita di questa iniziativa progettuale è favorita dalla possibilità di utilizzare dati e acquisizione di conoscenze/competenze, fruite nei moduli precedenti, e di sviluppare alcune metodologie innovative, mantenendo ferme le modalità tradizionali di approcciare e di fare la formazione con gli utenti. In particolare, i principali elementi di novità che possono caratterizzare l’intervento vanno ricercati in momenti, importanti ma non esclusivi, di un processo che, a partire da una fase di formazione fondata sulle competenze dei partecipanti e sull’analisi delle prospettive occupazionali offerte dai contesti locali costruisce attività professionalizzanti e ipotesi occupazionali da verificare sia sul piano soggettivo (le competenze possedute e potenziali dei partecipanti) sia sul piano oggettivo (le valutazioni degli interlocutori attivati e, ulteriormente da attivare a livello locale). In questo quadro di riferimento, l’obiettivo di fondo di questo modulo è sostanzialmente quello di migliorare, utilizzando a tal proposito anche la leva della formazione, le condizioni complessive di occupabilità e di occupazione eventuale delle diverse tipologie degli utenti, compresi coloro i quali sono particolarmente svantaggiati. Con il termine occupabilità ci si riferisce ad un insieme di elementi che presuppongono lo sviluppo di nuove abilità e competenze, il cui possesso, se pur non garantisce in maniera immediata la soluzione del problema occupazionale, certamente contribuisce in modo rilevante a rafforzare le possibilità di inserimento dei singoli soggetti nella vita lavorativa attiva. E’ per questo, allora, che gli utenti del presente progetto formativo potrebbero apprezzare l’utilità di un percorso attraverso un insieme di elementi che possono essere ricondotti ai seguenti obiettivi: • Offrire occasioni di socializzazione e di confronto; • Valorizzare la dimensione autoprogettuale; • Rafforzare il rapporto con le istituzioni; • Stabilire, attraverso la presenza in aula di testimoni significativi, imprenditori, rappresentanti istituzioni e esperti del settore/comparto di riferimento, un rapporto attivo con il tessuto produttivo e sociale locale; • Offrire informazioni puntuali sul mercato del lavoro locale e sul contesto produttivo; • Offrire strumenti, conoscenze e informazioni utili nella sfera della vita quotidiana oltre che lavorativa; • Offrire stimoli all’acquisizione di nuove conoscenze e al recupero delle abilità di base. Un ulteriore elemento è poi rappresentato dalla necessità di stabilire un legame forte con il contesto locale. L’occupabilità e/o occupazione può essere, infatti, incrementata a condizione che si realizzi un intervento formativo e, in parallelo, che i decisori del “problema occupazione” prendano in carico, appunto, il problema. Da queste premesse nascono gli elementi che intendono connotare le attività da 73 intraprendere in favore dei giovani utenti del progetto e che si articoleranno in due distinti percorsi extracurriculari dal forte impatto esperienziale, orientativo e formativo. 1. La prima delle azioni previste è riferita all’attività di accompagnamento al lavoro dipendente, fornita ad almeno il 50 % dei corsisti, che sarà tradotta nel garantire l’accesso ad un tirocinio lavorativo nelle realta aziendali del settore che abbiano espresso l’effettiva volontà di coinvestire nella formazione degli stessi allievi e che altresì siano effettivamente motivati a dare seguito alla collaborazione prevista nei 3 mesi di tirocinio lavorativo attraverso l’assunzione dei tirocinanti. 2. Le seconda azione consiste invece nell’attivazione da parte dell’Agenzia Formativa Ulisse di un percorso di Assistenza/Tutoraggio che offra effettivi e spendibili supporti nella gestione di piani individuali e non di generazione di impresa. Prima azione prevista “Avvio dei tirocini lavorativi minimo 100 ore” Il dettaglio della prima azione verrà dettagliata durante la fase di organizzazione dei tirocini e farà riferimento agli accordi che verranno stabiliti tra organismo formativo, tirocinante ed azienda e che verranno formalizzati in un progetto di tirocinio individuale che consenta di personalizzare la formazione on the job e raggiungere gli obbiettivi formativi previsti. Il tirocinio lavorativo sarà organizzato per quelle allieve che si saranno orientate , attraverso il loro progetto personale d’inserimento lavorativo, alla ricerca attiva di un lavoro presso aziende pasticciere o laboratori di pasticceria. Seconda azione prevista “Tutoraggio creazione e gestione d’impresa 100 ore Obiettivi dell’attività: L’azione fornisce agli allievi • Competenze utili a comprendere e dominare il concetto di impresa ed i modelli organizzativi/forme giuridica ad esso sottesi sviluppando capacità di scelta relativa alle differenti forme di esercizio. • Conoscenze e competenze funzionali all’avvio e alla gestione d’Impresa con particolare riferimento sia agli aspetti amministrativo/contabili e del bilancio di esercizio di una attività, che a quelli legati alla gestione psicologica del ruolo di imprenditore (percezione ed assunzione piena di nuovi schemi mentali). • Una mappatura delle principali strutture private e pubbliche di supporto all’avvio ed alla gestione d’impresa su base territoriale il loro funzionamento, nonché sui metodi di fruizione dei servizi da questi erogati alle imprese • L’acquisizione di metodologie e strumenti connessi alla trasformazione di una idea imprenditoriale in un progetto d’impresa a partire dalla analisi dei punti di forza e criticità di una nuova attività. Nel dettaglio il modulo consentirà agli allievi di: • Familiarizzare con il concetto di impresa; • Definire le forme di esercizio dell’impresa; • Facilitare la scelta della forma giuridica appropriata in relazione al contesto socioeconomico-produttivo in cui si opera. • Far acquisire conoscenze sulle scritture contabili obbligatorie e facoltative; • Far acquisire conoscenze sui metodi di tenuta della contabilità; • Far acquisire conoscenze sul metodo di valutazione del risultato di periodo. • Assetti psicologici legati alla gestione del ruolo imprenditoriale • Far acquisire competenze per analizzare le potenzialità di mercato; • Far acquisire consapevolezza sulle possibilità di investimento sui mercati interni ed esteri 74 • • Analizzare gli aspetti economici, patrimoniali e finanziari del “fare impresa” alla luce di una visione integrata del sistema impresa; Favorire la riflessione sulle capacità imprenditive di corsisti; Contenuti: • Definizione dell’impresa e del rischio di impresa; • Imprenditore commerciale, il piccolo imprenditore, l’imprenditore artigiano. • La ditta individuale, l’impresa familiare e l’impresa coniugale • Le società di persone • Le società di capitali • Le società cooperative e i consorzi di società • Cenni sull’impresa “non profit”. • Le Banche: metodi di funzionamento • Le Camere di Commercio • I Centri territoriali per l’impiego e le agenzie di Lavoro interinale • Le Pubbliche Amministrazioni: Comuni, Province; Regioni. • INPS e INAIL • L’Agenzia delle entrate • Diventare imprenditore (dimensioni psicologiche e costruzione di adeguati schemi mentali di rappresentazione del ruolo manageriale ) • Analisi dei contenuti del business plan; • La sintesi del progetto imprenditoriale, • La formula imprenditoriale, • Il gruppo imprenditoriale e le posizioni chiave, • Il mercato di sbocco, la concorrenza, i sistemi di approvvigionamento, • Il prodotto/servizio, • Il piano di marketing, • Il sistema produttivo/logistico, • L’organizzazione, • L’analisi economica, la programmazione ed il sistema di controllo, • L’analisi e proiezione dei fabbisogni finanziari. 6.6 Efficacia dell’azione e dei contenuti rapportata agli impatti attesi ed al contesto di riferimento La specificazione del risultato atteso è fattore di trasparenza degli esiti delle attività formative, ne consente e sollecita la riconoscibilità da parte dei soggetti territoriali coinvolti e dello stesso committente, nel processo di valutazione complessiva del progetto. Al tempo stesso costituisce un criterio di aggregazione modulare, di delimitazione, composizione e omogeneizzazione delle risorse cognitive coinvolte nei processi di formazione, afferenti a più aree disciplinari, professionali, ambientali, interne, di derivazione territoriale. Il criterio adottato per la scelta dei contenuti didattici previsti nei moduli è stato quello della produttività: sono stati individuati fra contenuti che si legano ad apprendimenti in grado di produrre competenze utilizzabili nella vita e nelle situazioni lavorative, capaci di sviluppare, nelle utenti in uscita, reazioni positive e cambiamenti. Tali contenuti sono orientati a promuovere lo sviluppo delle priorità previste dal FSE nel quadro degli obiettivi "Convergenza" e "Competitività regionale e occupazione “ Gli effetti dei contenuti e dell’organizzazione didattica sono infatti osservabili nei cambiamenti maturati nelle allieve rispetto: • all’apprendimento e cambiamento individuale- ci si riferisce in particolare alle 75 modificazioni in termini di nuove conoscenze acquisite, capacità apprese, diversità di atteggiamenti rispetto alla situazione d’ingresso; in questo livello sono inclusi, inoltre, i mutamenti nel comportamento dei soggetti sia durante l’intervento formativo, sia successivamente nell’ambiente lavorativo; il progetto adotta sempre una dimensione comunicativo - relazionale perno intorno al quale si avvia il lavoro di ricostruzione e riscrittura della storia individuale o organizzativa delle utenti, favorendo, dove dovesse occorrere, la rimotivazione, la riscoperta di valori, di nuovi significati della componente lavoro e della sua conciliazione con la cura parentale. I contenuti e le metodologie adottate nel progetto producono un altro importante effetto: abituano le corsiste a guardare all’azienda, come luogo del viaggio di crescita personale e sociale in cui riconoscersi, riscoprirsi, migliorarsi, dove imparare a mantenere ed approfondire relazioni e legami, dove sviluppare continuamente le proprie capacità e crescere nella consapevolezza di essere strumenti attivi di un progetto più ampio. In tal modo vengono esaltate: • la cultura etica, costituita dai valori fondanti dell’esperienza formativa (pone al centro delle attività organizzative la soggettività unica e totale, nella sua dimensione fisica, cognitiva, affettiva e spirituale); • la disponibilità al cambiamento, si riferisce alla capacità di operare scelte consapevoli rivedendo le proprie posizioni; le donne sono più disponibili al cambiamento di tipo organizzativo in quanto su di loro gravano le maggiori difficoltà e al tempo stesso sono anche capaci di trovare soluzioni per tenere in equilibrio l’impegno professionale e la vita personale. • la capacità di produrre, che investe l’allieva come figura professionale e il suo sistema delle relazioni nell’interno del corso prima dell’azienda poi, ispirato alla strategia di gestione di una produzione di qualità. E’ opportuno, rispetto a tale abilità, sottolineare tre aspetti importanti: • il contributo alla produttività delle imprese: ci si riferisce soprattutto al modo di funzionare della struttura attraverso “la cultura” delle persone, dei gruppi, dei ruoli professionali e organizzativi; • il contributo agli output gestionali dell’impresa: ci si riferisce all’aumento della quantità e qualità dei prodotti realizzati o dei servizi offerti. • il contributo alla creazione d’impresa, con particolare riferimento al settore medico e sanitario, come volano di sviluppo socio-economico del territorio; L’efficacia dei contenuti e metodologie adottate è verificabile anche rispetto: • Alla cultura dell’apprendimento permanente attraverso: • esperienze e livello di competenze maturate rispetto alle innovazioni produttive • motivazione rispetto alla formazione ricorrente • opportunità di autovalutarsi e di verificare l’apprendimento durante il corso della vita lavorativa. 76 7. ECONOMICITÀ DELL’OFFERTA Grado di dettaglio e di coerenza del preventivo finanziario rispetto alle azioni previste dal progetto. Congruenza dei costi indicati ed analiticità del piano finanziario. Relativamente alla coerenza tra piano finanziario e attività di progetto, il progetto : rispetta ampiamente le normative di riferimento in quanto: a. l’individuazione dei singoli elementi che determinano le voci di spesa indicate nel Piano Finanziario ed i valori delle spese sono stati preventivati sulla base di quanto previsto dal DPR n. 196/2008 sia in termini di criteri di computo del costo per singola voce di spesa sia in termini di incidenza/sostenimento temporale di questi rispetto al periodo di sviluppo dell’intervento progettuale; b. l’individuazione dei costi diretti imputabili al progetto (tipologia di costo) e la loro quantificazione (massimali applicati) sono coerenti a quanto previsto sia dalla Circolare ministeriale n. 2/2009 che dal Vademecum per l’ammissibilità della spesa al FSE PO 2007-2013; c. le percentuali delle macrovoci di costo soddisfano i massimali richiesti dall’Avviso in questione. d. la suddivisione finanziaria del totale finanziamento richiesto riflette pienamente gli obiettivi che il progetto intende perseguire. Infatti, la maggiore valenza attribuita alle azioni di formazione ed orientamento all’inserimento nel mondo del lavoro dei beneficiari del progetto si rispecchia anche finanziariamente (si veda il piano finanziario che costituisce parte integrante del presente formulario dal quale si evince che la quasi totalità del finanziamento richiesto è destinato a tali attività). e. anche dal punto di vista finanziario una particolare attenzione è stata dedicata ai beneficiari della formazione per i quali potrà essere prevista un’indennità complessiva pari ad euro 2,00 ora di frequenza oltre che il riconoscimento delle spese di trasporto e vitto. f. il finanziamento richiesto, come da piano finanziario presentato di seguito, è confacente alla realizzazione delle attività del progetto formativo presentato ed al conseguimento dei suoi obiettivi. 8. RISPONDENZA DEL PROGETTO ALLE PRIORITÀ INDICATE Capacità effettiva dell’intervento di dare risposta ai fabbisogni rilevati in sede di analisi e di incidere sullo sviluppo delle competenze dei destinatari. Attuazione di tirocini o azione di accompagnamento alla creazione d’impresa per almeno il 50% degli allievi che concludono il corso. La Puglia, ed in particolare il territorio Salentino, coinvolti in questi ultimi anni in una profonda trasformazione economica e sociale dovuta alla lunga crisi produttiva, hanno 77 individuato nel rafforzamento della competitività delle imprese, attraverso la loro capacità di innovazione, e nelle risorse umane del territorio1 una importante opportunità di crescita e di sviluppo dell’economia locale. Hanno avviato, da tempo un processo di valorizzazione delle risorse che possa accrescere la competitività dei territori anche oltre i limiti provinciali di Lecce, inglobando, in una logica di “ Grande Salento” anche le province di Brindisi e Taranto .(cfr. Piano strategico della provincia di Lecce ). Coerentemente con le politiche regionali e provinciali, il presente percorso di alta formazione è stato definito, all’interno di un ambito strategico di ammodernamento del funzionamento del sistema sanitario pugliese pubblico e privato: quello dell’introduzione/innovazione del sistema delle applicazioni informatiche. Un settore che esprime una importante domanda di professionalità quasi mai soddisfatta da un’ offerta formativa che possa effettivamente elevare le chances occupazionali dell’utenza target attraverso interventi caratterizzati da elevata qualità, alto grado di flessibilità e forte rispondenza alle caratteristiche dello sviluppo delle aziende del settore Sanità. Il presente intervento formativo, pertanto, agisce su leve strategiche che lo stesso Piano Sanitario Regionale individua, offrendo ai giovani medici un percorso che, partendo dalla valorizzazione delle precondizioni formative ed esperienziali proprie dell’utenza target (laurea in medicina, competenze tecnologiche informali ecc), ne rafforzi ulteriormente le competenze ed il livello di professionalità al fine di potenziarne le possibilità di inserimento lavorativo attraverso la creazione d’impresa. Il presente percorso vuole rappresentare, quindi, una risposta da offrire in particolare ai giovani laureati in medicina, che concorra attivamente a rimuovere alcune cause che squilibrano le loro possibilità di trovare un lavoro stabile in Puglia ed evitare la cosiddetta “fuga di cervelli” che impoverisce ancora di più le possibilità di sviluppo del territorio pugliese e salentino. Una esperienza questa che vuole dimostrare la presenza nella provincia di Lecce di idee solide, innovative e soprattutto la tenacia di giovani che possono portare un po’ di ottimismo nel panorama economico provinciale e in particolar modo nel sistema dell’assistenza sanitaria ai cittadini. La proposta contiene complessivamente, nella sua struttura organizzativo–didattica, progettata per Moduli e U.D.A. (Unità Didattiche di Apprendimento), degli obiettivi e contenuti scelti con criteri di utilità e di pertinenza rispetto alla definizione di una specializzazione professionale, innovativa e non ancora repertoriata a livello locale e nazionale, ma già operativa in molti contesti internazionali, in cui le nuove tecnologie hanno trovato maggiori capacità di investimento. I mezzi, strumenti e laboratori e risorse umane messe a disposizione hanno tutte le componenti per assicurare ai corsisti l’acquisizione di tutte le competenze declinate nelle unità formative. I formatori di accertata professionalità ( provenienti dal mondo del lavoro e delle professioni con almeno 10 anni di esperienza), la stretta collaborazione con le Aziende Sanitarie Locali della Regione Puglia, le Università sono in grado di creare professionalità e idee imprenditoriali altamente specializzate. Tali prerogative progettuali, sono ulteriori componenti capaci di garantire ai partecipanti l’acquisizioni dei saperi tecnologici e scientifici e le competenze professionali per inserirsi in maniera autonoma, attraverso l’avvio di competitivi Centri Medici Associati che svolgano servizi di assistenza sanitaria, compresa quella domiciliare, in collaborazione ed in integrazione con le prestazioni 1 cfr. 1) Piano strategico della provincia di Lecce, LINEA STRATEGICA I : FAVORIRE IL RIPOSIZIONAMENTO COMPETITIVO DEL SISTEMA DELLE IMPRESE, LINEA STRATEGICA II : GARANTIRE QUALITÀ AMBIENTALE ED ADEGUARE LE RETI, INFRASTRUTTURALI LINEA STRATEGICA III : PROMUOVERE IL CAPITALE UMANO E LA SOCIETÀ DELLA CONOSCENZA. 78 specialistiche erogate dalle ASL. Si è convinti che il presente progetto, con la sua articolazione e contenuti, assicura un allineamento complessivo sia rispetto alle priorità di fabbisogni socio-economici territoriali, emerse in fase di analisi, sia in riferimento alle esigenze di alta formazione di molti giovani medici per lo sviluppo delle innovazioni tecnologiche in medicina. In relazione a queste due aree di priorità si potrà, riscontrare e valutare un positivo effetto nelle componenti più significative che ne caratterizzano lo sviluppo. Rispetto alle priorità socio economiche 1. Nella capacità di innovare il sistema socio-economico provinciale nel suo insieme, attraverso la crescita del livello produttivo delle imprese sanitarie pubbliche e private, con l’introduzione di processi di innovazione organizzativa e di prodotto; 2. Nell’aumento di nuovi comparti a maggiore intensità di conoscenza (ICT) in grado di favorire un graduale ampliamento dell’attuale modello di specializzazione produttiva in direzione di produzioni di servizi sanitari connotati da livelli più elevati di qualità e di occupazione; 3. Nel consolidamento del sistema sanitario regionale che, alla luce dei nuovi processi di integrazione e di modernizzazione dei servizi, è chiamato a definire un nuovo e più efficace posizionamento basato su: a. un più accentuato livello di integrazione orizzontale e verticale in grado di modernizzare i sistemi di comunicazione ed accrescere i differenziali competitivi rispetto alle altre nazioni europee e non; b. un graduale ampliamento dei servizi con tecnologia wireless, mobile e sicurezza delle reti in direzione di segmenti più elevati di assistenza domiciliare ed a maggiore valore aggiunto; c. un ricorso più ampio e sistematico all’introduzione della banda larga. d. nello sviluppo della piccola impresa con un sistema diffuso a livello territoriale e particolarmente dinamico, connotato da livelli crescenti di apertura all’interazione ed integrazione col sistema sanitario pubblico; e. L’abbattimento e la razionalizzazione dei costi pubblici, nel rispetto dei livelli di qualità da garantire nell’erogazione dei servizi di assistenza. L’impatto atteso come risultato delle priorità indicate nell’Avviso, sono valutabili rispetto: • • • • • alla didattica utilizzata che consente il rafforzamento delle competenze culturali di base capaci di dare agli allievi autonomia nelle decisioni e nella valutazione, componenti essenziali per affrontare il mondo del lavoro; allo svolgimento di periodi di stage lungo tutto il percorso in un regime di alternanza tra lezioni aula/laboratorio e azienda favorendo l’inserimento degli allievi con adeguate azioni di follow-up; alla priorità data ad un profilo professionale ad alto assorbimento occupazionale in un settore d’interesse strategico, quale quello delle prestazioni sanitarie ed assistenziali, nelle politiche strategiche regionali e locali; alla cultura dell’apprendimento permanente attraverso: - esperienze e livello di competenze maturate rispetto alle innovazioni di servizio - motivazione rispetto alla formazione ricorrente - opportunità di autovalutarsi e di verificare l’apprendimento durante il corso della vita lavorativa. al riconoscimento dei crediti formativi agli aspiranti allievi in entrata per 79 • • • • • • garantire la flessibilità al percorso garantendo il riconoscimento di alcune competenze e l’acquisizione di certificazioni integrative che ne consentano il pregresso riconoscimento dei livelli di specializzazione alle Pari opportunità (principio ispiratore attività corsuali, selezioni, unità didattica dedicata, testimonial in aula, partenariato attivato, mainstreaming di genere, ecc.). La decisione di selezionare un gruppo di partecipanti la cui composizione preveda almeno il 50% di utenza femminile, deriva dalla volontà di valorizzare adeguatamente i “soggetti donna” che nel settore specifico di intervento presentano attitudini, conoscenze e competenze di sicuro rilievo. alla cultura dell’ambiente attraverso la diffusione di un profilo professionale specializzato che attraverso l’utilizzo delle tecnologie ICT possa produrre un considerevole abbattimento dei consumi (si pensi ad esempio alla carta che si potrebbe risparmiare se si informatizzasse i sistemi informativi delle AA.SS.LL.) e dei rifiuti (si pensi alla enorme mole di farmaci prescritti e spesso non utilizzati). alla qualità del partenariato attraverso: • la partecipazione di attori territoriali illuminati che si mettono in gioco per svolgere una funzione di natura sociale, portatori di esperienze e di competenze che possono arricchire il confronto e garantire una progettazione in itinere “partecipata”. È questo il caso ad esempio della Acaya Consulting, azienda leader nell’erogazione di servizi formativi e strumenti tecnologici nel settore sanitario. • La partecipazione di due distinti poli Universitari, che cureranno e supporteranno parte degli assetti didattici, e che consentiranno il controllo scientifico in ambito tecnologico informatico (Facoltà Ingegneria Informatica dell’Università del Salento) e sanitario (Facoltà di medicina dell’Università Tor Vergata di Roma). alla cultura della sicurezza sul luogo del lavoro (apposita UD, pre-requisito e principio ispiratore attività professionali e di lavoro previste a livello progettuale) diffusione buone prassi Il progetto prevede l’attivazione di innovative attività per favorire il mainstreamig orizzontale e verticale. Tra gli strumenti di tale effetto “cascata” si possono ricordare gli strumenti dell’ICT, le reti e collegamenti partenariali dell’organismo proponente ed un manuale delle buone prassi del progetto che verrà veicolato a livello provinciale. All’interno del percorso formativo saranno trasferiti una serie di strumenti metodologici risultato del qualificato lavoro del gruppo di progettazione promosso da ISPA sul ridisegno dei servizi formativi con particolare riferimento al settore della creazione d’impresa e delle pari opportunità. coerenza con le priorità orizzontali del Piano di attuazione Provinciale 2012 80 81
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