Assemblaggio settimanale di notizie prelevate dal web e dalla carta stampata numero 206/262 http://www.torremare.net IL NOSTRO SCOPO E’….SOLO INFORMARE anno 2014 Da Sabato 20 a sabato 27 Settembre ECCO IL CARRO TRIONFALE DELL’IMMACOLATA 2014 MARIA MADRE DÌ CRISTO E SPOSA DELL’ UMANITA’ Carissimi torresi,mancano oramai meno di 3 mesi alla nostra Festa dell'Immacolata,e il segno della ricorrenza così vicina è stato dato ieri 19 settembre 2014 con l'esposizione nella Basilica di Santa Croce di Torre del Greco,(così come da tradizione) del Progetto del Carro trionfale dell'Immacolata 2014 .L'esposizione è avvenuta 12 settimane prima della festa dell'Immacolata, quando ha inizio il ciclo dei dodici sabati di preghiera per la preparazione alla celebrazione dell’Immacolata dell'8 dicembre. Quest’anno c’è stato un cambiamento radicale di direzione,come già anticipato in un articolo precedente ,infatti dopo 9 anni di progettazione consecutiva del Carro trionfale dell’Immacolata ad opera del Gruppo Artisti torresi dell’U.C.A.I. (ndr tranne nel 2007 a cui il progetto è stato affidato a Riccardo Lamberti,realizzatore del carro dal 1998),il progetto del Carro per il 2014 è stato creato dalle mani della storica dell'arte,Caterina Ascione, che è stata la prima donna nella storia della festa a progettare già un Carro trionfale dell'Immacolata nel 1997 dal titolo "Maria,Madre del Salvatore", e realizzato per l'ultima volta dal Maestro Vincenzo Sorrentino JR , (ndr storico paratore scomparso il 7 luglio 2011).A Riccardo Lamberti così come avviene dal 1998 sarà affidata la realizzazione materiale dell'intera struttura del Carro. Il titolo del carro trionfale dell’Immacolata in questo anno dedicato alle famiglie è : "Maria,Madre di Cristo e Sposa dell’Umanità ".Per la spiegazione teologica del carro aspettiamo come tutti gli anni il parroco della Basilica di Santa Croce Don Giosuè Lombardo,che ci illustrerà attraverso un video realizzato dal mio amico Michele Tuoro , i segni e i simboli del bozzetto,in quella che ormai è diventata non solo una realizzazione plastica,ma una catechesi itinerante,una catechesi,un messaggio che passa anche per le strade della città e che vuole entrare anche nel cuore dei devoti dell’Immacolata. Pubblicato da Ascione Luigi 1 TORRE DEL GRECO LA PRO LOCO ILLUSTRA ALLA GIUNTA IL PROGRAMMA LA TORRE CHE VORRO' Il sindaco Ciro Borriello e i componenti della giunta hanno incontrato i vertici della Pro loco. Obiettivo, studiare insieme i progetti contenuti all’interno del programma “La Torre che vorrò” redatto dalla realtà di promozione turistica, puntando dove necessario al miglioramento e alla possibile realizzazione delle idee-progetto. Nei giorni scorsi la Pro loco ha avanzato una serie di proposte al sindaco Ciro Borriello. Proposte che poi sono state illustrate dall’ideatore, Antonio Altiero, all’intero esecutivo cittadino in modo che tutti gli assessori potessero averne contezza. Altiero, ha illustrato per conto della Pro loco i motivi che hanno accompagnato la nascita de “La Torre che vorrò”, precisando che il progetto è aperto al contributo di tutti. In particolare Altiero ha ripercorso i motivi per cui Torre del Greco può aspirare a diventare una città turistica: “Alla quale – ha detto – potremmo offrire i servizi che mancano o sono insufficienti, a partire dal porto turistico e a tutti i servizi a terra come i cantieri navali, artigianato artistico, una rete di ristorazione di alto livello”.Il progetto ruota intorno “alla realizzazione di un porto turistico per non meno di mille posti barca, ed un interporto o teminal- bus da realizzare all’altezza del casello autostradale per accogliere e smistare su navette ecologiche gli attuali 500mila turisti in transito per il Vesuvio. Lo stesso porto dovrebbe essere realizzato in modo da accogliere i passeggeri dalle navi da crociera che potrebbero ormeggiare fuori allo scalo e smistati con idoneo servizio di bus turistici per le mete prescelte”.La Pro loco ha anche pensato a un “Ostello della Gioventù” o albergo pluristelle nell’ex Onpi; del recupero degli ex molini meridionali Marzoli; di avviare con il Comune di Napoli un accordo per l’utilizzo del complesso dell’ex patronato scolastico; all’istituzione del museo del corallo e di un registro storico delle incisioni artistiche di cammei e coralli e di diversi altri progetti.“Si tratta – afferma Ciro Borriello – di progetti ambiziosi. Apprezziamo in questa fase la spinta propositiva che arriva dai componenti della Pro loco”.“Ho registrato un diffuso menefreghismo da parte dei nostri concittadini – conclude Antonio Altiero – i quali, probabilmente, sono sfiduciati dall’eccessivo ‘nullismo’ dei nostri amministratori passati. Realizzare un cambiamento non è certamente facile, ma non è impossibile. Ho riscontrato nel sindaco Borriello e nella sua compagine amministrativa una voglia di fare che non ha precedenti. Il tempo previsto per la conclusione del progetto? Dieci anni”. Per chi fosse interessato al contenuto del programma può andare su questo link http://www.torreomnia.it/forum/leggi.asp?id=15349 Fonte www.reportweb.Postato da Carmine Cascone Torre del Greco successo per lo spettacolo “ I Suoni del Campanile con Roby Facchinetti Piazza gremita e tanto entusiasmo al primo spettacolo de "I suoni del Campanile", la rassegna realizzata grazie a un finanziamento dell'assessorato al Turismo e ai beni culturali della Regione Campania con risorse dell'obiettivo operativo 1.9 del Por Campania Fesr 2007/2013. Più di tremila persone hanno assiepato ieri sera, venerdì 19 settembre, l'area antistante la basilica di Santa Croce, dove si è svolto il concerto "Parsifal… e un po' del nostro tempo perduto", con la partecipazione del cantante dei Pooh Roby Facchinetti e la presenza dell'orchestra diretta dal maestro Leonardo Quadrini e di 75 elementi del coro Jubilate Deo guidati dal maestro Giuseppe Polese. Grande partecipazione alle canzoni di Facchinetti, per uno spettacolo durato oltre due ore. Soddisfazione tra gli organizzatori della rassegna, guidati dal direttore artistico Patrizia Porzio, rassegna che ora riprenderà con una serie di iniziative legate alla musica sacra e con i lavori di restauro della facciata esterna del campanile nell'ambito di un progetto promosso dal parroco della basilica di Santa Croce, don Giosuè Lombardo, e che dopo avere ricevuto i necessari pareri della Soprintendenza - è stato donato al Comune per la circostanza. "Una serata straordinaria - è stato il commento dell'assessore regionale al Turismo, Pasquale Sommese - che testimonia come sia giusto investire nella cultura e nei simboli delle nostre città, come lo sono la basilica e il campanile di piazza Santa Croce per Torre del Greco". "Questa rassegna - gli fa eco il sindaco, Ciro Borriello ha acceso ulteriormente i riflettori su piazza Santa Croce, già qualche anno fa ristrutturata con una serie di importanti interventi. Oltre alla musica, protagonista sarà il campanile, che al termine della manifestazione vedrà il pieno recupero delle facciate esterne". Lavori questi ultimi che saranno realizzati sotto la guida dell'architetto Ornella Silvetti. Soddisfazione anche nelle parole dell'assessore alla Cultura e al turismo del Comune, Alessandra Tabernacolo: "Il successo della serata inaugurale - dice - è il frutto di un lavoro in sinergia tra più realtà, che la nostra amministrazione ha ora potuto completare. Va detto che, senza la fattiva collaborazione del parroco di Santa Croce, don Giosuè Lombardo, che ha promosso il progetto di recupero del campanile, tutto questo non sarebbe stato possibile". Un'attenzione alle bellezze locali sulle quali dal palco ha posto l'accento lo stesso Roby Facchinetti: "Mi ha molto appassionato la storia di questo campanile, capace di resistere alle eruzioni del Vesuvio. Complimenti agli enti e alle istituzione che, con questa rassegna, hanno inteso valorizzare un bene così prezioso per la città di Torre del Greco". Ora l'attenzione è concentrata sui prossimi appuntamenti: "Il tempo di riposarsi un attimo - afferma Patrizia Porzio - e subito ci ritufferemo nei tanti impegni della rassegna 'I suoni del Campanile'. con una serie di appuntamenti che andranno avanti fino a gennaio, tra musica e i previsti interventi di restauro del campanile. La serata di ieri ha appassionato la gente presente ma è stato anche un importante volano per l'economia cittadina: i titolari delle attività commerciali poste tra piazza Santa Croce e le aree limitrofe, ad esempio, che hanno potuto registrare incassi superiori rispetto al consueto, ci hanno spronato ad andare avanti lungo questa strada".Comunicato Stampa .stabiachannel. 2 Domenica 21 Torre del Greco. Bara «dimenticata» al centro del cimitero: la protesta degli utenti Non c'è pace al cimitero di Torre del Greco: dopo la razzia di mercoledì scorso - rubati 50 portavasi in ottone, 30 coroncine elettriche ed una scala - questa mattina al camposanto c'è anche una bara scoperchiata. A fare la macabra scoperta una fedele in visita ad un proprio caro che ha anche fotografato la scena e l'ha postata sui social. La cassa in legno, scoperchiata e vuota, è stata abbandonata nei pressi della cappella del cimitero, proprio accanto ad uno dei due monumenti funebri dell'ala principale della struttura."E' una vergogna - tuona la donna Non c'è alcun rispetto dei morti e del nostro dolore: al cimitero si ruba, si profanano le tombe e si lasciano i rifiuti incustoditi. E' uno spettacolo indecente, non degno di una città civile".Non bastasse la cassa funebre in bella vista, al camposanto oggi c'è anche un'altra brutta sorpresa: il rubinetto di una delle fontane principali è misteriosamente scomparso. Come sono scomparsi, mercoledì scorso, portavasi in ottone, cuori elettrici, crocifissi ed una grossa scala in metallo. di Francesca Raspavolo Camorra, c'è un nuovo pentito a Torre del Greco: l'ex killer passa dalla parte dello Stato Da spietato killer al soldo dei clan del Vesuviano a prezioso collaboratore di giustizia al servizio della direzione distrettuale antimafia di Napoli. C’è un nuovo pentito pronto a fare luce su vent’anni di camorra tra Ercolano e Torre del Greco: si tratta di Raffaele Di Matteo - 34 anni, noto come Lelluccio ‘o pistone - ritenuto dagli investigatori una «bocca di fuoco» delle varie faide registrate nella città degli Scavi tra gli Ascione-Papale e gli Iacomino Birra. Vere e proprie guerre di cui il pluri pregiudicato con la fame dell’infallibile sicario - residente in via Sannazzaro, una traversa di via Litoranea a Torre del Greco - conosce ogni segreto. Adesso a disposizione della Dda di Napoli, chiamata a fare piena luce sugli anni di piombo all’ombra del Vesuvio: anni in cui Raffaele Di Matteo aveva scalato posizioni nell’organigramma della malavita organizzata, passando dal ruolo di autista del boss Giovanni Durantini - al secolo «Boninsegna» - a punto di riferimento per spedizioni punitive e raid intimidatori. Particolarmente abile nel maneggiare le pistole e bravo nell’addomesticare le armi di precisione, Lelluccio ‘o pistone ha ricoperto pure il ruolo di esattore del clan: un compito che era costato al pluri pregiudicato - capace per anni di sfuggire alla gravosa accusa di associazione camorristica - quattro anni di galera per estorsione aggravata ai danni di un commerciante. Gli stessi quattro anni di carcere a cui era stato successivamente condannato per detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti, dopo un blitz - scattato agli inizi di luglio del 2008 - all’interno della sua abitazione a due passi dal lungomare della città del corallo. La nuova gola profonda della camorra è attualmente a processo per l’omicidio di Vincenzo Polese - massacrato sulla sedia di un barbiere di Ercolano - avvenuto il 12 settembre 1999. Ovvero, esattamente 15 anni fa: numeri che lasciano intuire come la decisione di Raffaele Di Matteo di passare dalla parte dello Stato potrebbe avere le conseguenze di un terremoto per i clan sull’asse Torre del Greco- Ercolano. Come testimoniato dalle rivelazioni incluse nell’ordinanza di custodia cautelare a carico di Bartolomeo Palomba e Mario Falanga per il tentato omicidio di Maurizio Magliulo - rivelazioni che rappresentano il «debutto» del trentaquattrenne di via Sannazzaro come collaboratore di giustizia - Raffaele Di Matteo conosce non solo i segreti degli IacominoBirra, ma tutte le strategie messe in campo dagli Ascione-Papale e dai Papale Di Gioia per conquistare il predominio sul territorio. il pentito racconta: «Falanga mi disse in carcere che aveva sparato contro Magliulo» Hanno passato insieme circa un anno, entrambi detenuti presso il carcere di Rebibbia a Roma. Dove Raffaele Di Matteo - il nuovo super-pentito della camorra all’ombra del Vesuvio - era arrivato a dicembre del 2011. Dietro le sbarre della casa circondariale della capitale Lelluccio ‘o pistone aveva poi rincontrato Mario Falanga, nipote del padrino di corso Garibaldi e già noto dal 2003 al pluri pregiudicato di via Sannazzaro.Pronto ora a raccontare alla direzione distrettuale antimafia le confessioni del rampollo del superboss noto come Peppe ‘o struscio. In un verbale del 23 aprile 2014 allegato all’ordinanza di custodia cautelare firmata dal gip Francesca Ferri a carico dello stesso Mario Falanga e del boss Bartolomeo Palomba, accusati rispettivamente di essere l’esecutore materiale e il mandante del tentato omicidio dello «scissionista» Maurizio Magliulo, alias mano mozza - la nuova gola profonda riferisce che «Mario Falanga mi ha confidato in carcere che lui e Bartolo Palomba hanno sparato a Maurizio Magliulo a Torre del Greco, reo di fare estorsioni non per conto dei Papale ma per conto di quelli della piazzetta».Ovvero, gli «scissionisti» guidati dal ras Ciro Grieco, noto come Cirotto ‘a marchesa. Parole che si inquadrano perfettamente nello scenario criminale disegnato all’ombra del Vesuvio il 4 ottobre 2010 - il giorno dell’agguato in viale Castelluccio, proprio sotto casa del pregiudicato scarcerato da due mesi - dopo l’omicidio del boss Gaetano ‘o tappo Di Gioia deciso dagli emergenti della piazzetta.«Voglio anche aggiungere che nel 2004 - si legge nel verbale sottoscritto dal collaboratore di giusti3 zia – Mario Falanga si affiliò con Antonio Bottino ‘a trammera (furono entrambi arrestati per l’estorsione a un commerciante di latticini, ndr) e facevano capo a Luciano Loffredo, charlottiello (anello di congiunzione con il clan Cavalieri-Gallo di Torre Annunziata, successivamente ucciso in un agguato di camorra in via Circumvallazione il 27 ottobre del 2006, ndr). Nell’ultimo periodo, Mario Falanga si era affiliato con i Papale, dopo la sua ultima scarcerazione».Un legame che il nipote del superboss di corso Garibaldi ha pagato con un nuovo arresto per avere eseguito (e fallito) l’ordine di Bartolomeo Palomba – il reggente della nutrita colonia del clan Papale a Torre del Greco, con quartier generale in via Fontana – di uccidere lo «scissionista» che voleva imporre il pizzo per conto degli «amici della piazzetta».di ALBERTO DORTUCCI Torre del Greco, presentazione al Comune dell'Amatori Rugby Insieme verso la meta. Ieri pomeriggio, sabato 20 settembre, nell’aula consiliare di palazzo Baronale si è tenuta la presentazione ufficiale della stagione sportiva 2014/2015 delle diverse squadre dell’Amatori rugby Torre del Greco. Per la prima volta, come hanno sottolineato i dirigenti del glorioso sodalizio, l’avvio dell’intensa attività stagionale è stato dato in un luogo diverso da quelli di riferimento della società sportiva. In questo modo l’amministrazione comunale ha inteso mostrarsi ancora più vicina all’intero movimento rugbistico cittadino che, grazie all’Amatori, ha portato al tesseramento di oltre 200 atleti suddivisi in sette squadre (serie C, under 20, under 18, under 16, under 14, minirugby, seniores femminile). “Una gran bella realtà – ha sottolineato il sindaco, Ciro Borriello – alla quale, nei limiti delle nostre possibilità, saremo sempre vicini. Non nascondo la mia passione per il rugby, come del resto per tutti gli sport. Ma il rugby è da sempre il mio sogno non realizzato, visto che purtroppo il fisico non mi permetteva di poterlo praticare. Ho provato a farlo fare ai miei figli, senza confesso grandi risultati. L’avere aperto da tempo anche il Liguori al rugby è per noi motivo di grande vanto: verrò a vedere, nei limiti dei numerosi impegni, qualche partita di cartello, ma ai rappresentanti dell’amministrazione che sono vicini all’Amatori chiederò sempre notizie e informazioni”.Il riferimento è all’assessore con delega ai Rifiuti, Salvatore Quirino, da sempre legato al sodalizio che l’anno prossimo compirà 50 anni di vita: “Lo spirito giovane della nostra amministrazione – ha detto in conferenza – è lo stesso che da sempre anima il mondo del rugby. L’ importanza di conoscere la necessità di compiere sacrifici per arrivare ai risultati sperati ci accomuna: siamo pronti a una grande stagione”. L’ assessore allo Sport, Alessandra Tabernacolo, ha assicurato invece che “non mancherà mai la vicinanza e il sostegno del Comune”.Il segretario dell’Amatori rugby Michele Iavazzo ha passato in rassegna i numeri degli iscritti all’Amatori e la sinergia avviata con la scuola elementare Giovanni Mazza, sinergia grazie alla quale tanti ragazzi si sono avvicinati alla pratica del rugby. “Quest’anno – ha detto – la prima squadra è iscritta al campionato di serie C, con un raggruppamento regionale e una fase successiva, se come ci auguriamo sapremo raggiungere uno dei primi due posti, che ci porterà a giocare in Puglia e Sicilia. Come si vede un impegno oneroso, che contiamo di portare avanti con il sacrificio di tutti. Senza dimenticare che l’obiettivo per la nostra compagine seniores femminile è la serie A”.Sulla scorta di quanto detto da Iavazzo, il presidente Pasquale De Dilectis ha fatto il punto della situazione: “Innanzitutto mi sembra giusto ricordare che l’Amatori rugby ha una storia di quasi 50 anni. Per questo tanti presidenti mi hanno preceduto e a tutti sento di dire grazie, perché ognuno ha lavorato affinché quello che venisse dopo potesse trovare una situazione fluida nella quale inserirsi. La stragrande maggioranza delle esigue risorse che riusciamo a ricavare da sponsor e persone a noi vicine, vengono investite per i campi di allenamento. A noi, visto l’ampio movimento che mai smetteremo di puntare a fare crescere, servono costantemente almeno due campi per allenarci. Non siamo Benevento o Santa Maria, per restare in Campania, realtà che resistono e prosperano grazie a strutture sportive adeguate. Altre realtà a noi vicine e relativamente più giovani, sono purtroppo fallite. Noi invece con la politica dei piccoli passi l’anno prossimo festeggeremo il mezzo secolo di vita”. Alla fine della conferenza il presidente dell’Amatori ha consegnato al sindaco una maglia della prima squadra e all’assessore Tebarnacolo e al presidente della commissione consiliare allo Sport, Vittorio De Carlo, un pallone da rugby. Resport Lunedì 22 Torre del Greco, si schianta con l'auto contro un muro: trentenne salvo per miracolo Paura in via Alcide De Gasperi, dove l’auto guidata da un trentenne si è schiantata per ragioni tutte da chiarire contro il muro di cinta che costeggia la carreggiata intorno alle 6 del mattino. Secondo la ricostruzione dei vigili urbaniintervenuti sul posto- l’uomo avrebbe perso il controllo della vettura mentre rincasava dopo una serata con gli amici. Al momento dell’impatto era solo in auto e fortunatamente è uscito illeso dalla collisione. La vettura ha invece riportato gravi danni. Fonte metropolis 4 Majella + Grezio: la formula che fa volare la Turris Le altre chiamano, la Turris risponde. Dopo le vittorie di Sessana, San Marco e Volla, i corallini non si fanno attendere e superano il Procida con un perentorio 2-0. Reti siglate dalla premiata ditta Majella- Grezio, sempre più affiatata, al termine di un match caratterizzato da un netto predominio dei biancorossi. Gara sbloccata soltanto nella ripresa, dato che nella prima frazione gli uomini di Santosuosso creano numerose palle gol, senza riuscire tuttavia a superare il portiere avversario. Conferme importanti per il tecnico salernitano da parte dei senior, ma soprattutto indicazioni confortanti dagli under, su tutti il '97 Cigliano, che sfodera una prestazione caparbia e convincente, scrollandosi l'emozione che lo aveva penalizzato all'esordio con la Sibilla. I corallini partono in quarta, schierati con gli stessi 11 di Bacoli. Il trainer salernitano conferma il 4-4-2, con La Montagna al fianco di Manzo, e ripropone gli under Cigliano e Garello sulle fasce. L'assedio iniziale frutta almeno due limpide occasioni da rete, ma l'estremo difensore Bardet salva il risultato con interventi importanti. Con il passare dei minuti si affievolisce il ritmo della Turris che, pur mantenendo il pallino del gioco, non riesce più a proporsi come nei minuti iniziali, complici il gran caldo e un atteggiamento assai prudente del Procida, difficile da scardinare con un baricentro molto basso e con tutti gli uomini dietro la linea della palla. Tuttavia i corallini non demordono e pochi secondi dopo l'inizio della ripresa Majella realizza il vantaggio, approfittando di un'errata respinta di Bardet su tiro di Grezio. Sotto di una rete, il Procida è costretto a scoprirsi, e poco dopo viene colpito su capovolgimento di fronte, quando Grezio realizza il raddoppio su assist di un generoso La Montagna. Il resto è ordinaria amministrazione per la Turris, con la testa proiettata già alla prossima battaglia contro il Casagiove.Tanta commozione al Liguori nei minuti antecedenti l'inizio del match con il Procida. Squadra e tifosi hanno voluto ricordare nella prima di campionato l'indimenticato tifoso Enzo Tarantino, scomparso pochi mesi fa. Gesto veramente toccante da parte dei torresi De Carlo e Manzo, che poco prima del fischio d'inizio si sono recati fin sopra la tribuna, porgendo alla famiglia un omaggio floreale proprio là dove era solito sedersi Enzo, seguiti dagli applausi incessanti di tutto il Liguori. di Vincenzo Piergallino Elezione città metropolitana, ex candidato sindaco Ascione in lista con Forza Italia. Consiglio metropolitano, Ascione con Forza Italia Era di maggio, c’erano le elezioni amministrative in Torre del Greco, e la sinistra si spaccava. Il lungo dibattito politico e mediatico su chi fosse il vero rappresentante della sinistra tra la candidata Loredana Raia (C D, Idv, Nova Civitas, NCD -UDC, PD) ed il candidato Alfonso Ascione (Torresi in movimento, Democratici per Torre, Insieme per la città) riempiva le vie, le pagine ed i pensieri di chi sarebbe presto stato chiamato alle urne. La questione nasceva perché in entrambe le candidature c’era una parte del centrodestra: la Raia, infatti, da esponente del PD, veniva appoggiata dall’NCD, mentre Ascione era consigliere provinciale con l’UDC. Forse, però, dopo tanti mesi, possiamo parlare con più cognizione di causa: sono infatti state presentale le liste per l’elezione del consiglio metropolitano e tra i 91 candidati in corsa per i 24 posti troviamo proprio Alfonso Ascione nella lista di Forza Italia. Le elezioni si svolgeranno il 12 ottobre e saranno, per la prima volta in Italia, elezioni di secondo grado, quindi non votate dai cittadini ma dai consiglieri comunali. Questa formula verrà applicata anche per i presidenti delle province ed i consiglieri provinciali.“E’ stato Ciro Borriello a propormi la candidatura a nome di tutta la maggioranza. Hanno individuato me per la mia esperienza politica, dato che la legislatura che si andrà a formare dopo il voto di ottobre sarà di tipo costituente”. “Voglio precisare però – aggiunge – che la mia presenza in Forza Italia non vuole significare un’appartenenza al partito berlusconiano: c’è stata una apertura, da parte di quest’ultimo, alle liste civiche e solo di tali mi sento il rappresentante”. A rappresentare Torre del Greco all’elezione del consiglio metropolitano, sempre con Forza Italia, ci sarà anche Antonio Trieste (eletto nella lista dell’ex sindaco Valerio Ciavolino).“Sia io che Ciro Borriello siamo rimasti spiazzati da questa candidatura dell’ultimo minuto. Se Trieste avesse fatto sapere prima la sua volontà di candidarsi avrei fatto volentieri un passo indietro. Comunque, il sindaco Borriello mi ha confermato il suo appoggio e quello di tutta la maggioranza di Palazzo Baronale per le votazioni di ottobre”, ha concluso Alfonso Ascione. di Luca Marino http://www.latorre1905 Martedì 23 Il programma della neonata “Accademia delle Arti” Pubblicato il programma teatrale della neonata associazione “Accademia delle Arti di Torre del Greco” con sede a presso i locali di Portosalvo. L’accademia è diretta da Pino Brancaccio, autore, regista e attore nonché Direttore Artistico della compagnia teatrale “LO SBERLEFFO” del dipartimento spettacoli dell’Accademia in oggetto’Accademia delle Arti nasce con l’obiettivo di promuovere e divulgare la cultura delle arti in genere e si rivolge a tutte le fasce sociali con particolare attenzione agli anziani e ai giovani. Attraverso l’arte della comunicazione teatrale, 5 l’Associazione propone rappresentazioni di largo interesse culturale, di contenuto Pino-Brancaccio-Accademia-delleArti-2014sociale e morale, alle quali sono abbinati dibattiti aperti al pubblico presente in sala. Tutto per stimolare lo spettatore ad un successivo approfondimento sulle problematiche trattate. Inoltre, l’Accademia delle Arti propone di insegnare ai giovani talentuosi le discipline artistiche; allo tale scopo l’Accademia si avvale del neonato dipartimento di “Insegnamento Artistico” nel quale sono erogati corsi annuali tenuti da qualificati insegnanti e riconosciuti esperti maestri d’arte, quali: Pino Brancaccio per la Recitazione, Aniello Pernice per lo Studio della Chitarra Classica e solfeggio, Carlo Intoccia per il canto e Paola Pirone per l’arte della Creazione di Costumi Teatrali. La rassegna teatrale, che sarà messa in scena dalla compagnia teatrale LO SBERLEFFO per la stagione 2014-2015 dal titolo “ARTE AL COR di TORRE”, è composta di 5 spettacoli teatrali la torre 1905 Camorra, faida a Torre del Greco: gli scissionisti volevano uccidere il boss del clan Papale Un summit di “pace” per mettere al tappeto il ras rivale, per bagnare nel sangue lo “sfregio” delle “estorsioni rubate” e per colpire al cuore i vertici del clan Papale. Era appesa a un filo la vita di Bartolomeo Palomba, il presunto ras del clan di “giù alla ripa” finito al centro dell’inchiesta relativa al tentato omicidio di Maurizio Magliulo. Gli scissionisti, la frangia dissidente del clan Di Gioia che dopo la morte del boss “Gaetano o’tappo” aveva messo le mani sulla città, avevano organizzato tutto, in ogni minimo particolare. Una vera e propria trappola cucita su misura per l’uomo dei Papale, per il colonnello della cosca che dopo la scarcerazione avrebbe provato - come emerge dal castello di accuse della Dda - a risollevare le sorti della federazione criminale composta dai “siciliani” e dai Di Gioia. Una missione per la quale Palomba si sarebbe affidato a Mario Falanga - accusato di essere l’esecutore materiale dell’agguato a Magliulo - ma anche degli “amici” di Ercolano: la sponda del clan Papale con base a corso Resina. Un’asse di ferro per riconquistare la città dopo aver sancito la finta “pace” con i vertici degli scissionisti di Torre del Greco. «Verso settembre 2010 Bartolomeo Palomba venne scarcerato- racconta il collaboratore di giustizia Maurizio Magliulo- e insieme a Mario Falanga e a un gruppo di persone anche di Ercolano iniziarono a consumare estorsioni». Una decisione, che scatenò, inevitabilmente, gli scontri con il gruppo degli “scissionisti” che dopo la morte di Gaetano “o’tappo” gestivano buona parte delle attività illecite in città. «Nacquero seri contrasti- racconta Magliulo ai magistrati - in un primo momento mi recai a casa di Palomba, riferendogli le indicazioni che avevo avuto da Gaetano Magliulo». Il patto per la pace avanzato dagli scissionisti prevede un’equa spartizione degli introiti relativi a racket e droga: una “stecca” uguale per tutti, un modo per mettere a tacere la rabbia innescata dall’omicidio di Gaetano Di Gioia. Palomba, però, non «rispetta i patti», scatenando la furia feroce degli scissionisti. «Iniziò a raccogliere le estorsioni a nostra insaputa, incassandole direttamente» racconta Magliulo. Uno sfregio per la costola “dissidente” della camorra di Torre del Greco, pronta a vendicarsi: ripagando con la morte il mancato rispetto del patto “d’onore” sancito tra i vecchi clan e le nuove leve. «Nacquero seri contrasti - ribadisce il collaboratore di giustizia - Antonio Mennella mi chiese di chiamare Palomba e convocarlo per un incontro». L’uomo dei Papale però si rifiuta. Ma sul suo destino c’è già la croce degli scissionisti. «Volevano ingannarlo, già avevano pensato di preparare un agguato ai suoi danni», afferma Maurizio Magliulo. Omicidio mai realizzato per la sfilza di arresti e operazioni che hanno decapitato negli anni i vertici delle tre organizzazioni criminali impegnate nella guerra per la gestione del racket. Un affare costato una serie infinita di condanne agli uomini delle cosche che sognavano di mettere le mani sul “Miglio d’Oro”.di CIRO FORMISANO fonte metropolis Città metropolitana, la nuova sfida di Ascione: candidato con Forza Italia. Sulla sua strada l'eterno nemico Ciavolino E' stato il candidato sindaco del «centrosinistra delle primarie», lo schieramento alternativo al colosso d'argilla del Pd: alla guida di tre liste civiche si è presentato ai nastri di partenza delle elezioni comunali di Torre del Greco come sfidante di Ciro Borriello.Oggi, a tre mesi di distanza, Alfonso Ascione - ex capogruppo dell'Udc in consiglio provinciale - passa dalla parte del leader locale del centrodestra e punta diritto a un posto nell'assise della città metropolitana: indossando l'inedita casacca di Forza Italia. Una scelta destinata a scatenare discussioni e polemiche, maturata al termine di una lunga «trattativa» a palazzo Baronale. Perché la decisione di stravolgere tutti gli equilibri consolidati in vent'anni di politica all'ombra del Vesuvio parte da lontano: «Inizialmente ero scettico circa una mia candidatura spiega Alfonso Ascione - ma il sindaco Ciro Borriello ero convinto potessi rappresentare il nome giusto per Torre del Greco. Ho chiarito immediatamente che la mia eventuale disponibilità sarebbe stata, in ogni caso, subordinata al via libera di tutti gli esponenti dell'attuale maggioranza di palazzo Baronale».Via libera puntualmente arrivato alla vigilia di San Gennaro: il «miracolo» di vedere Alfonso Ascione schierato con Forza Italia si è compiuto durante una riunione organizzata dal chirurgo plastico di via del Monte con tutti gli alleati. Tutti meno Antonio Trieste, il nuovo «figlioccio» dell'ex sindaco Valerio Ciavolino e capogruppo della lista civica «Ciavolino per Torre»: un'assenza che 48 ore dopo avrebbe assunto un significato diverso rispetto alle interpretazioni della prima ora. Scartate l'ipotesi legate a Ciro Piccirillo (La svolta) e Cinzia Mirabella (Forza Italia), la maggioranza ha puntato tutto su Alfonso Ascione: una scelta comunicata all'ex leader dell'Udc dall'assessore Ciro Accardo - delegato alla città metropolitana - al tavoli6 no di un noto bar della zona porto. «Appresa la fiducia di tutti i consiglieri comunali di maggioranza - osserva Alfonso Ascione - non ho avuto difficoltà a dire sì: in fondo, Forza Italia è stato l'unico partito che si è aperto al mondo civico, un mondo che ho abbracciato in tempi non sospetti».Così si è messa in moto la macchina per la candidatura: un passaggio a Napoli con l'onorevole Luigi Cesaro, poi l'ufficialità della candidatura. Tutto sistemato? Nient'affatto. Perché alla scadenza dei termini per la presentazione delle liste, all'interno dell'elenco di Forza Italia è comparso il nome di un secondo consigliere comunale della città del corallo: il «fantasma» Antonio Trieste si è materializzato nella liste del primo partito del centrodestra, lanciata a sorpresa dal suo mentore Valerio Ciavolino e sponsorizzata da Antonio Milo e dall'ex consigliere comunale Salvatore Antifono. Insomma, il remake di decine di battaglie elettorali all'ombra del Vesuvio: Alfonso Ascione contro Valerio Ciavolino. Con una sola differenza rispetto al passato: stavolta, i due pezzi da Novanta di Santa Maria la Bruna saranno entrambi nella stessa squadra. Che incredibilmente, sia per l'ex capogruppo dell'Udc in Provincia sia per l'ex enfant prodige ripudiato e defenestrato, sarà Forza Italia. di Alberto Dortucci fonte Metropolisweb.it Torre del Greco, 7 colpi di pistola per «fermare» i controlli Asl: 3 arresti Furono protagonisti di un raid intimidatorio capace di scatenare il terrore all'interno dell'ex sede dell'unità operativa veterinaria dell'Asl Napoli 3 Sud di via Calastro: sette colpi di pistola contro l'auto di un ispettore per costringere la vittima a omettere i controlli sanitari a un'impresa agricola di via Nazionale. Un raid che, esattamente a due anni di distanza, ha portato dietro le sbarre gli esecutori materiali dell'attentato e il mandante della «missione punitiva».Dietro le sbarre sono finiti Salvatore Castiello - alias Tore Sciordino - e Domenico Vitiello, ritenuti dalla direzione distrettuale antimafia di Napoli gli esecutori della raffica di spari contro la Chrysler Voyager di Ludovico Abagnale, capo dell'unità operativa veterinaria. Raggiunto da un'ordinanza di custodia cautelare in carcere anche il titolare de «La Fattoria» di via Nazionale, Gennaro Marrazzo. I tre sono accusati a vario titolo di porto illecito d'armi e minacce aggravate, con modalità di indole mafiosa. A chiudere il cerchio delle indagini scattate a settembre del 2012 sono stati gli agenti del locale commissariato di polizia, guidati dal primo dirigente Paolo Esposito e coordinati dalla procura distrettuale antimafia di Napoli: grazie alle rivelazioni di diversi collaboratori di giustizia, gli investigatori hanno scoperto come anche un imprenditore non direttamente legato a organizzazioni camorristiche si fosse rivolto a noti criminali della città del corallo per «regolare i conti in sospeso» con il responsabile dell'Uov dell'Asl Napoli 3 Sud. di ALBERTO DORTUCCI Rischio igienico-sanitario nelle isole ecologiche di Torre del Greco: il sindaco scrive ai vertici della Ego Eco Rischi igienico-sanitari legati alla scarsa pulizia delle isole ecologiche. Il sindaco Ciro Borriello e l’assessore con delega ai Rifiuti Salvatore Quirino scrivono al segretario generale del Comune e all’amministratore delegato della Ego Eco. A Pio Amato e Vittorio Ciummo, il massimo responsabile della situazione igienica in città indirizza una missiva con la quale esprime “viva preoccupazione per le condizioni in cui versa la città di Torre del Greco in ragione della trascuratezza con cui vengono da tempo gestiti i cassoni e le isole ecologiche, in un periodo peraltro di particolare caldo che favorisce la presenza di topi e blatte, determinando una situazione di serio pericolo per i cittadini tutti”.Un chiaro monito a “cambiare marcia” nel servizio di raccolta e smaltimento della spazzatura: “Alla luce di questa contestazione – si conclude così la lettera firmata da Ciro Borriello e Salvatore Quirino – si raccomanda di effettuare il massimo sforzo per riportare ad uno stato di accettabile normalità il sistema di pulizia e ritiro dei rifiuti sul territorio cittadino”. È questo l’ennesimo tentativo fatto dall’amministrazione comunale per puntare a migliorare un servizio che finora – stando alle frequenti proteste dei cittadini – fatica ad andare a regime. Appena la scorsa settimana, in occasione della convocazione nella commissione consiliare che si occupa anche di nettezza urbana, la seconda presieduta da Stefano Abilitato, l’assessore Quirino aveva approfittato della presenza dei rappresentanti della Ego Eco per ricordare che “la ditta non è stata capace di produrre quanto richiesto dalla giunta da più tempo e nello specifico dalla stessa commissione consiliare. A più riprese è stato chiesto allo ditta – erano state le precisazioni del componente della giunta – di indicarci il numero e i nominativi degli addetti impiegati nel turno di notte, con relative mansioni; il perché del mancato spazzamento di intere zone e la richiesta di conoscere il personale impiegato in tale mansione; il perché della mancata istituzione del numero verde per la segnalazione degli eventuali disservizi da parte dei cittadini. A queste richieste invece la ditta ha continuato a dirci che per loro il servizio viene svolto regolarmente e che la città è pulita”. Accanto a questo, si aggiungono poi le risultanze delle ispezioni effettuate nelle settimane scorse prima dell’Arpac e poi dalla polizia provinciale, ispezioni atte a constatare lo stato di pulizia dei centri di raccolta dei rifiuti sparsi in città. Anche in questo caso, si sono alimentate discussioni di natura politica: “Il nostro intento – afferma il primo cittadino – è di tenere la città il più pulito possibile. Un risultato che, alla luce di quello che stiamo registrando negli ultimi tempi, purtroppo si fatica ad ottenere. Ancora una volta siamo pronti a mettere in campo tutte le nostre forze per puntare a invertire la rotta e riportare i livelli di pulizia agli standard raggiunti due anni fa”.comunicato stampa 7 Torre del Greco. La Piazzetta dei Sapori il 27 e 28 settembre Street food, concerti, arte e teatro. Tutto questo è “La Piazzetta dei Sapori” la rassegna in programma per il 27 e 28 settembre a Torre del Greco. L’appuntamento è in Largo Santissimo dalle ore 18:00 fino a tarda serata. L’evento è stato organizzato dall’ASCOM di Torre del Greco con il contributo della Comtur (azienda speciale della Camera di Commercio di Napoli) e la collaborazione dell’Amministrazione Comunale, dell’Assocoral e della Lega Navale.“Visto l’esito favorevole della prima edizione della Sugar Fest che si è svolta a gennaio – ha dichiarato Giulio Esposito, presidente dell’ASCOM – abbiamo ritenuto doveroso proporre un altro evento, questa volta accendendo i riflettori, e quindi l’attenzione di tutti, su un quartiere storico di Torre del Greco, una location bellissima, purtroppo spesso bistrattata e abbandonata all’incuria”. “L’altra mission dell’evento - continua Esposito - è la valorizzazione dell’ eccellenza torrese in tutte le sue declinazioni, perciò abbiamo diviso la piazzetta in quattro zone, ognuna delle quali sarà dedicata ad uno dei capisaldi dell’economia torrese, ovvero la lavorazione del corallo, l’enogastronomia, la florovivaistica e il settore marittimo”.Il meglio degli artigiani della ristorazione torrese, e non solo, si riunirà per la prima volta in piazzetta per far degustare il cibo di strada della tradizione napoletana, sempre in versione molto “Street” ma con un tocco very gourmet e soprattutto low cost. Il P.A.T. (Polo Artistico Torrese) animerà le due serate con mostre fotografiche e proiezioni, incursioni teatrali in costume nei vicoli e nei luoghi caratteristici della piazzetta, laboratori per i più piccoli improntati sull’arte del riciclo, estemporanee di writers e posteggia tradizionale (a cura della P.A.T. Ensemble).L’Arci Pesca cucinerà deliziosi manicaretti, naturalmente a base di pesce. Il Gruppo Lem allestirà per l’occasione un punto di raccolta degli oli esausti e in diversi momenti delle due serate svolgerà dei divertenti laboratori sulla trasformazione dei sottoprodotti ai quali potranno partecipare grandi e piccini. Sarà inoltre possibile visitare l’Ipogeo delle Anime (presso la Chiesa del SS. Sacramento e San Michele Arcangelo) fino a tarda serata. Dal palco allestito in Largo Santissimo saliranno le note degli intrattenimenti musicali di gruppi live a corroborare l´atmosfera di festa. Ecco il programma degli eventi musicali che intratterranno il pubblico tra uno Street food e l’altro:Sabato 27 settembre, ore 21: Luna Janara in concerto Domenica 28 settembre, ore 21: Marcello Colasurdo in concerto (a cura de “La Bazzarra”) Inoltre il giorno 28 settembre alle ore 19 la chef Olimpia Lombardo terrà un laboratorio dedicato a chi desidera scoprire il mondo del gusto, dei sapori e dei colori autentici. L’ingresso all’evento “La Piazzetta dei Sapori” è gratuito. Maria CONSIGLIA IZZO Mercoledì 24 Agguato al veterinario Asl a Torre del Greco, parla il pentito: «Mi furono promessi 500 euro per il raid» La spedizione punitiva nei confronti di Ludovico Abagnale – il medico dell’unità operativa veterinaria dell’Asl Napoli 3 Sud «colpevole» di eccesso di zelo nei controlli all’impresa agricola «La Fattoria» di via Nazionale – doveva essere ricompensata con 500 euro. A rivelare agli investigatori tutti i retroscena dell’avvertimento a colpi di pistola consumato il 24 settembre del 2012 è lo stesso autore del raid di fuoco: Domenico Vitiello, compagno di Rosa Pompeo - sorella di Aniello Pompeo, ex spacciatore del rione Sangennariello e oggi collaboratore di giustizia - e piccolo pregiudicato specializzato nel piazzare dosi di sostanze stupefacenti, aveva scelto per un certo periodo di passare dalla parte dello Stato e svelare alla direzione distrettuale antimafia di Napoli i segreti di sua conoscenza della malavita organizzata all’ombra del Vesuvio.Tra cui, appunto, l’episodio dell’agguato all’ispettore incaricato di verificare le condizioni igienico-sanitari delle attività commerciali di Torre del Greco: un episodio solo apparentemente slegato dalle logiche criminali della città del corallo, perché inquadrato dal trentottenne proprio come una tipica vendetta di stampo camorristico. «Prima di Natale 2012 – racconta Domenico Vitiello, successivamente allontanatosi dalla località protetta per rientrare a Torre del Greco – Tore Sciordino mi disse che gli dovevo fare un piacere personale, di cui Mimì non sapeva niente».Il piacere era semplice: avrebbe dovuto intimorire Ludovico Abagnale per fermare i controlli all’impresa agricola di Gennaro Marrazzo, pronto a chiedere a Salvatore Castiello di usare le «maniere forti» per convincere il dottore di Sant’Antonio Abate. «Per il lavoro mi sarei guadagnato 500 euro – si legge nel verbale sottoscritto dal pentito-lampo –. Tore Sciordino mi disse che dovevo sparare nella macchina del dottore dell’Asl che aveva una Chrisler grigia e aveva fatto chiudere il ristorante “La Fattoria”, il cui titolare era molto amico di Tore Sciordino». Dopo un primo sopralluogo in via Calastro, scattò il raid intimidatorio: sette colpi di pistola nell’auto parcheggiata nell’area di sosta antistante la sede dell’unità operativa veterinaria dell’Asl Napoli 3. «Come da accordi con Tore Sciordino – precisa Domenico Vitiello – il recupero dell’arma e del casco lo fece, subito dopo gli spari, la cugina Angela che abita al piano di sopra di Tore Sciordino e ha una C3 verde». Lo scambio avvenne in località La Scala, poi lo spacciatore fece rientro «alla base» a Ercolano: «Per tale “lavoro” alla fine non ho avuto proprio niente – conclude l’ex collaboratore di giustizia – e voglio precisare che la pistola con cui ho fatto ciò era quella che avevo chiesto a Mimì Uallarella (al secolo Domenico Gaudino, ndr) perché Marco Palomba (nipote del boss Giuseppe Falanga e oggi, a sua volta, pentito) mi aveva sparato».Parole che hanno trovato conferme nelle verifiche portate avanti dagli investigatori sullo scooter utilizzato per il raid – un Piaggio Liberty intestato a Rosa Pompeo – e nelle deposizioni incrociate di diverse gole profonde della camorra all’ombra del Vesuvio. A partire dallo stesso Aniello Pompeo – evidentemente a conoscenza dei movimenti del cognato – e Salvatore Gaudino, fratello del reggente della cosca. L’obiettivo, la tesi della Dda di Napoli, era chiaro: il funzionario dell’Asl doveva essere spaventato per evitare futuri 8 controlli all’interno dell’agriturismo di Gennaro Marrazzo. Controlli peraltro regolarmente portati avanti dall’unità operativa veterinaria dell’Asl Napoli 3 Sud. E davanti ai nuovi ispettori, l’imprenditore – già finito a processo nel 2012 per minacce allo stesso Ludovico Abagnale e assolto dal giudice monocratico del tribunale di Torre del Greco – non aveva nascosto la sua indole «fumantina» cacciando i funzionari dalla sua impresa agricola. Su cui, a giugno del 2014, era puntualmente caduta la mannaia del sequestro. di ALBERTO DORTUCCI Torre del Greco. Ospedale Maresca, Tac fuori uso Disagi per i pazienti dirottati sull’ospedale di Castellammare Torre del Greco. Tac fuori uso all'ospedale Maresca. L'apparecchio è fermo da oltre una settimana e ancora non si provvede a ripristinare il guasto. Per eseguire l'esame i malati ricoverati vengono portati all'ospedale di Castellammare con inevitabili disagi e possibili ritardi nelle diagnosi. «Il fermo della tac – spiega il personale – è avvenuto lo scorso 13 settembre, abbiamo provveduto tempestivamente ad informare del guasto la direzione ed il 118 per consentire il trasferimento dei malati in altri ospedali. Tutti i direttori dei presidi di Castellammare, Sorrento, Boscotrecase e Nola sono stati informati ed è stato richiesto con urgenza l'intervento dei tecnici per il ripristino, dal momento che la tac del Maresca esegue esami anche per il presidio di Boscotrecase, sia per il pronto soccorso che per i reparti di medicina e chirurgia. Dal sopralluogo tecnico è emerso che il tubo radiogeno è obsoleto e va sostituito, ma ad oggi non sappiamo se l'azienda abbia provveduto ad acquistarlo e quando verrà installato». Ieri mattina intanto non sono mancati disagi in pronto soccorso: una donna anziana con una frattura alle costole e una sospetta frattura vertebrale ha atteso ore prima di essere trasportata a Castellammare. «Già dobbiamo fare i conti con la mancanza di figure specialistiche, con la carenza d'organico – cresce il malcontento dei medici – se a questo si aggiunge la mancanza degli strumenti diagnostici basilari come la tac, diventa estremamente difficoltoso assicurare un'assistenza adeguata ai malati». Con il fermo dell'apparecchio di Torre del Greco e la mancata attivazione di quello di Boscotrecase, l'intero comprensorio vesuviano resta sguarnito, costringendo gli operatori a portare i malati all'ospedale di Castellammare per trasferimenti o consulenze allungando i tempi dell'iter diagnostico non senza rischi. «Senza contare – aggiungono gli operatori sanitari – che questo comporta anche lo spostamento di un medico e di un infermiere privando ulteriormente pronto soccorso e reparti del personale e della stessa ambulanza. La tac è un esame diagnostico di fondamentale importanza che ci aiuta ad escludere patologie più serie. Più veloce è la diagnosi, più rapida è la cura del malato». Sulla questione intervengono i sindacati: «È inaudito che i malati vengano continuamente sballottati in ambulanza da un presidio ad un altro, ora per una tac ora per una consulenza specialistica: tutto ciò comporta un ulteriore danno per la salute psicofisica del paziente che subisce continui disservizi e disuguaglianze notevoli tra provincia e città di Napoli. Servirebbe una gestione più oculata della spesa sanitaria, non aspettare che strumenti ormai obsoleti si fermino a danno dell'utenza». A distanza di quasi dieci giorni non si conoscono i tempi di ripristino. «Sono sempre i malati che pagano le conseguenze – attacca Pina Vitiello del comitato pro Maresca – I tempi d'attesa si allungano notevolmente sia per i pazienti ricoverati, ma anche per chi arriva in ospedale con i mezzi propri con grossi rischi per la salute. Non è possibile che la tac di Castellammare debba sopperire ad una tale mole di lavoro ed ad un'utenza così vasta con il rischio del fermo dell'apparecchio. Facciamo un appello al direttore generale dell'Asl Napoli 3 Sud Maurizio D'Amora affinché provveda nel più breve tempo possibile a ripristinare la tac del Maresca per la salvaguardia della salute pubblica». (Antonella Losapio – Il Mattino) Torre del Greco - Via alla riqualificazione degli spazi esterni di nove scuole L'operazione rientra nell'ambito del primo piano nazionale di sicurezza stradale. Sono nove le scuole interessate da interventi di riqualificazione degli spazi esteri nell’ambito di una serie di opere finalizzate a garantire una maggiore sicurezza stradale. A giorni i lavori saranno assegnati alla ditta incaricata: si tratta di interventi possibili grazie a un finanziamento ottenuto dall’ente, dopo specifico interessamento degli uffici preposti, attraverso il primo piano nazionale di sicurezza stradale. Nove gli istituti comunali interessati: Nazario Sauro, Nicola Giampietro, Enrico De Nicola, Cappuccini, Scappi- Bianchini, Giovanni Falcone, Francesco D’Assisi, Michele Sasso e Don Milani. L’ obiettivo è quello di apportare miglioramenti alla sicurezza degli alunni, ma anche di genitori e operatori scolastici, nelle fasi di ingresso e uscita dalle scuole: “Si tratta – spiega il sindaco, Ciro Borriello – di interventi utili a migliorare le condizioni degli spazi esterni delle strutture scolastiche. Un programma che portiamo avanti grazie a un finanziamento ottenuto dai nostri uffici di circa 300mila euro al quale, come previsto dal bando, verrà affiancano un contributo dell’ente”. In alcuni casi gli interventi andranno a modificare alcune criticità legate alla sicurezza stradale: è il caso della scuola Cappuccini di via Scappi, dove la presenza di marciapiedi molto piccoli a ridosso del cancello d’uscita mette a grosso rischio gli alunni, soprattutto in fase di uscita. Il programma di lavori prevede invece il recupero di alcuni metri interni all’istituto, consentendo di creare spazi più idonei sia a ospitare gli iscritti in orari di ingresso e uscita, sia a favorire le manovre di auto e mezzi destinati all’ istituto. Stesso discorso per la Don Milani di via Montedoro, dove l’ingresso sarà portato più a ridosso della scuola, sempre sfruttando spazi interni, per garantire maggiore sicurezza ai bambini che frequentano l’istituto. Sarà poi sistemato un rilevatore di velocità per le vetture che percorrono il tratto antistante la scuola in direzione monte-valle e speciali “occhi di gatto” per meglio deli9 mitare le corsie stradali. Importanti interventi anche alla Michele Sasso di via Cesare Battisti, dove si punta ad ampliare dove possibile i marciapiedi e a regolare il flusso delle auto con una speciale “rotatoria a goccia” nella parte finale dell’arteria. A giorni i lavori saranno affidati e sarà stilato il relativo crono programma: “L’iniziativa – afferma l’assessore alla Pubblica istruzione, Romina Stilo – punta a dare maggiore sicurezza agli alunni. Si punta, di concerto con gli uffici preposti, a migliorare nelle nove scuole interessate le condizioni di attenzione alla salvaguardia dei ragazzi e quando possibile anche al miglioramento degli arredi urbani che possono creare intralcio alla circolazione. Andremo sempre ad occuparci della segnaletica orizzontale e verticale e in alcuni casi, come per la Francesco D’Assisi, è stata studiata l’ istallazione di specifiche barriere pedonali che indirizzino i ragazzi direttamente alle strisce pedonali”.http://www.stabiachannel.it Giovedì 25 Torre del Greco - Tentano cavallo di ritorno, estorsori arrestati dalla polizia La vittima si è ripresentata nel primo pomeriggio, riferendo alla polizia di essere stato contattato sul proprio cellulare da un uomo, il quale gli aveva chiesto 500 euro per la restituzione della vettura. Gli agenti del Commissariato di Polizia di Torre del Greco hanno tratto in arresto ieri sera Luigi Borriello, 43 anni, e Lucia Iodice, 39 anni, responsabili in concorso tra loro di estorsione. Nella tarda mattinata di ieri si è presentato in Commissariato un uomo che ha denunciato il furto della propria autovettura "Fiat Idea", avvenuto poco prima in via Circumvallazione. La vittima si è ripresentata nel primo pomeriggio, riferendo alla polizia di essere stato contattato sul proprio cellulare da un uomo, il quale gli aveva chiesto 500 euro per la restituzione della vettura. I poliziotti concordavano con la vittima di assecondare la richiesta dell'estorsore restando in attesa di un'altra telefonata. Successivamente, la vittima veniva contattata più volte da due persone, una con voce maschile e l'altra femminile, le quali indicavano di volta in volta il luogo dell'incontro, lo scambio e le relative modalità, fino al punto di concordare il luogo d'incontro in Torre del Greco alla via Sant'Antonio nei pressi dell'istituto scolastico. Le modalità dello scambio consistevano nel fatto che la vittima doveva prelevare nel luogo indicato un pacchetto di sigarette con all'interno le chiavi dell'auto e nel quale doveva inserire la somma di 100 euro come prova che gli estorsori erano in possesso della sua auto, quindi doveva allontanarsi, per poi ricevere indicazioni del luogo per il ritrovamento della sua auto. Tutte queste ultime conversazioni venivano ascoltate anche dai poliziotti.Gli agenti si posizionavano lungo il luogo indicato dagli arrestati alla vittima, quest'ultima prelevava un pacchetto di sigarette con all'interno la chiave della propria auto, pertanto come dagli accordi presi inseriva all'interno dello stesso una banconota di 100 euro, per poi allontanarsi. Nello stesso tempo la vittima si allontanava dal predetto luogo, mentre gli agenti notavano che i due soggetti precisamente l'uomo, prelevava da terra il pacchetto di sigarette contenente la banconota, per poi allontanarsi unitamente alla complice, in direzione via San Gennariello e nel frangente, poco dopo, l'uomo prendeva contatto nuovamente con la vittima. Concretizzatosi il reato di estorsione, i poliziotti si sono messi all'inseguimento dei due autori, e questi, accortisi di essere inseguiti si sono disfatti del predetto pacchetto di sigarette, poi rinvenuto e sequestrato, quindi con la donna sono scappati verso via San Gennariello, dove sono stati bloccati. A seguito della perquisizione sul posto, nella disponibilità del 43enne è stato rinvenuto e sequestrato dalla polizia il telefono cellulare con il quale prendeva contatto con la vittima estorta. Dalla disamina delle chiamate compiute con il telefono cellulare in sequestro, gli agenti hanno verificato che tutte le predette chiamate alla vittima erano state compiute dallo stesso. Alla richiesta dei poliziotti l'uomo ha indicato il luogo dove aveva parcheggiato l'auto che lo stesso aveva rubato, facendola rinvenire in Torre del Greco in via Nuova Trecase località Leopardi. La polizia ha acquisito le immagini riguardanti il furto dell'autovettura, riprese da un sistema di videosorveglianza privato sita Via Circumvallazione, che immortalano il 43enne nel momento in cui s'impossessa dell'auto. fonte StabiaChannel.it In Africa dedicata una chiesa al Beato Vincenzo Romano Carissimi torresi,domenica 21 settembre 2014 padre Felice ha inaugurato la chiesa di Kalule, poverissima località a 44 km da Kampala, la capitale dell'Uganda (Africa). In questa località, oltre alla chiesa e alla casa del locale parroco, “Famiglia d'Africa” ha realizzato la ristrutturazione delle povere e abbandonate aule scolastiche preesistenti, la realizzazione di un ambulatorio medico per gli abitanti della zona e di un pozzo per l'approvvigionamento dell'acqua. La chiesa di Kalule è stata intitolata al Beato Vincenzo Romano perché i fondi necessari per la realizzazione di queste opere sono pervenuti da tutta Italia ma in particolare dalla città di Torre del Greco, in provincia di Napoli.Il Beato Vincenzo Romano è stato preposito curato della cittadina vesuviana tra la fine del '700 e gli inizi dell'800, svolgendo la sua opera tra gli strati più umili della popolazione dell'epoca. Famiglia d’Africa e Family of Africa è un’attività che si svolge in Uganda attraverso il lavoro del Padre Missionario Felice Sciannameo; Padre Felice, da oltre trenta anni in Africa e in Uganda sin dal 1978, ha realizzato varie iniziative per contribuire ad alleviare le condizioni di vita dei più poveri a Kampala e dintorni’Uganda, stato dell’Africa Orientale, in passato ha vissuto anni davvero difficili; oggi, molti sono i progressi in 10 campo economico e del rispetto dei diritti umani, ma ancora gravi sono i problemi su diversi fronti: l'economia resta in condizioni generalmente precarie e il sistema dei servizi, dall'istruzione alla sanità, presenta problematiche di non facile risoluzione. Padre Felice Sciannameo ed i suoi collaboratori, attraverso l’Orfanatrofio di Bbiina, il Centro di Formazione Professionale S. Elisabeth, l’Asilo per i figli delle detenute di Luzira, la scuola di Luweero, la scuola di Mukono ed altre strutture, garantiscono una vita dignitosa, salute ed istruzione a diverse centinaia di ragazzi ugandesi di ogni età.“UN PICCOLO CONTRIBUTO PER UN GRANDE PROGETTO” diventi anche il vostro per aiutare Ismail, Monica, Ronald, Vivian, Ivett, Marcy, Emmanuel, Paul, … e tutti quei ragazzi che hanno bisogno di essere sostenuti. Pubblicato da Ascione Luigi Crac Deiulemar, nuova udienza flop per il sequestro da 500 milioni: tensioni in tribunale Dalla “patata bollente” del sequestro da mezzo miliardo agli “ardenti spiriti” di risparmiatori e avvocati gridati ai piedi dell’aula chiusa. Fuochi e fiamme dell’incandescente mattinata di passione vissuta davanti alla sede del Tribunale civile di Torre Annunziata- in via Regina Margherita- dai 50 obbligazionisti della Deiulemar compagnia di navigazione che ieri hanno partecipato- seppur solo origliando dietro le porte chiuseall’udienza relativa alla convalida del maxi sequestro da 500milioni di euro disposto a carico dei vertici della dinastia armatoriale con base nella città del corallo. Un appuntamento importante per i risparmiatori travolti dal crac che ha messo in ginocchio 13mila famiglie, capace di spingere davanti al Tribunale oplontino un nutrito gruppo di “vittime”- per lo più pensionati- che armati di cartelli hanno atteso con ansia la decisione che avrebbe potuto riscrivere la storia del “romanzo armatoriale” che vede coinvolti gli obbligazionisti da una parte e i vertici delle famiglie Lembo, Iuliano e Della Gatta dall’altra. A infiammare il clima di trepidazione alimentato da ore di attesa, è arrivato però- intorno alle 12- uno scontro tra alcuni risparmiatori e un avvocato legato da vincoli di parentela con una delle famiglie a capo dell’ex colosso della navigazione colato a picco con il fallimento del 2012. Uno scambio di battute “velenoso” che ha spinto ai piedi del tribunale avvocati e carabinieri: intervenuti per sedare gli animi e placare i toni. Un “incidente” di percorso che ha fatto da preambolo alla decisione dei giudici. Poco dopo le 12- proprio pochi minuti dopo lo scontro avvenuto nel piazzale- è stato disposto il rinvio dell’udienza al 5 novembre’ennesima tappa dell’incredibile “valzer” di sequestri che in questi ultimi mesi ha fatto girare la testa ai risparmiatori di Torre del Greco. Una storia iniziata con il sequestro del 24 maggio scorso, quando il Tribunale delle imprese di Napoli decise di requisire i beni mobili, immobili, crediti, quote, partecipazioni, riconducibili agli armatori fino a 500 milioni di euro. Il tutto- come ribadito dai giudici- per «evitare che soggetti indagati potessero usufruire di quote di fondi esteri presenti su un istituto bancario, di cui avevano chiesto l’immediata restituzione», con particolare riferimento ad alcuni conti su una banca francese. Il 26 giugno, poi la doccia gelata, con la decisione di revocare il provvedimento per una questione di «competenze» visto che buona parte dei beni finiti sottochiave si trovano all’estero. L’ennesima svolta il 18 luglio, a 4 giorni dalla sentenza penale che ha condannato in primo grado a 86 anni di carcere gli imputati. Il presidente del Tribunale delle Imprese di Napoli decide di sospendere il provvedimento di dissequestro, requisendo nuovamente- stavolta in via “cautelativa”- il patrimonio delle tre famiglie. Da qui l’ultima svolta con il Tribunale delle Imprese che ha consegnato la “patata bollente” nelle mani dei giudici di Torre Annunziata. Una decisione che ha portato all’udienza di ieri, alle polemiche e alla rabbia furiosa gridata ai piedi dell’aula. Il tutto per tornare a “ballare”- tra fuochi, fiamme e scontri - l’infinito valzer dei sequestri che tiene con il fiato sospeso una città intera e dal quale dipendono i destini del crac dell’ex «banca privata» di via Tironi. di CIRO FORMISANO fonte metropoli Torre del Greco, il Comune scaccia l'incubo ruspe: in arrivo i primi due condoni A giorni saranno rilasciati dal Comune di Torre del Greco i primi due condoni per immobili abusivi oggetto di richiesta di sanatoria. È la svolta prodotta dalla recente legge regionale che è andata a regolamentare la materia legata alle domande di condono per gli anni 1985 e 1994: i due immobili, entrambi costruzioni ex novo soggette a richieste di sanatoria e già interessate da altrettante Resa (richieste di abbattimento prodotte della Procura), nelle settimane scorse hanno ricevuto il parere favorevole della Soprintendenza - che si esprime in punto paesaggistico - al rilascio della sanatoria, parere che di fatto apre la strada al rilascio del condono e alla soluzione per i proprietari di una questione che si trascinava da diversi anni: “Con questo parere – afferma l’assessore all’Urbanistica della giunta guidata dal sindaco Ciro Borriello, Luigi Mele – tutti gli incartamenti necessari sono stati prodotti. Dopo la necessaria istruttoria, l’istanza per la richiesta di concessione del titolo in sanatoria è ora alla firma del dirigente preposto. Tempo pochi giorni è il condono sarà rilasciato”.È questo l’aspetto più importante della recente normativa regionale approvata dal consiglio di palazzo Santa Lucia lo scorso agosto e che nel prossimo mese di ottobre tornerà indietro con le eventuali osservazioni del Consiglio dei ministri, chiamato a esprimersi sulla costituzionalità della normativa. Un ritorno quello della legge molto attesa, anche per sciogliere i dubbi legati alla sua possibile estensione agli immobili che ricadono nelle aree protette del parco nazionale del Vesu11 vio. La settimana scorsa sul tema si è tenuto un secondo incontro che ha visto partecipare oltre ai responsabili dell’ente, tutti i rappresentanti dei tredici comuni che ricadono nelle aree protette del parco (Boscoreale, Boscotrecase, Ercolano, Massa di Somma, Ottaviano, Pollena Trocchia, San Giuseppe Vesuviano, San Sebastiano al Vesuvio, Sant’Anastasia, Somma Vesuviana, Terzigno, Torre del Greco e Trecase), incontro svoltosi negli uffici della Regione al Centro direzionale di Napoli alla presenza dell’assessore Urbanistica e governo del territorio, Ermanno Russo: “Abbiamo affrontato esclusivamente l’argomento dell’estensione della norma alle aree che ricadono nel perimetro del parco – sottolinea ancora l’assessore Mele, che nella giunta guidata dal sindaco Ciro Borriello ha anche la delega per i rapporti con l’ente Vesuvio – con il preciso impegno di capire se la legge è valida anche per quegli immobili che ricadono all’interno delle aree protette a ridosso del vulcano. Su suggerimento dell’assessore Russo, si è inteso aspettare il parere del Consiglio dei ministri in merito alla costituzionalità del provvedimento prima di aggiornare i lavori. Solo in quel momento, il ritorno della legge con il visto è previsto infatti per la prima decade di ottobre, si potrà essere più chiari su un argomento che sta a cuore a migliaia di famiglie residenti nei tredici comuni che appartengono all’ente”. fonte www.metropolisweb TORRE DEL GRECO Far west nella notte: gambizza lo zio dopo una lite, arrestato Gli agenti del Commissariato di Polizia Torre del Greco hanno arrestato Mario Buonocore, di 30 anni, responsabile dei reati di porto illegale di arma clandestina, ricettazione, lesioni personali aggravate e detenzione illegale di munizioni. Stanotte in via Mortelle i poliziotti, in servizio di controllo del territorio, hanno udito l’esplosione di alcuni colpi di arma da fuoco e poco dopo un giovane fuggire impugnando un arma. Gli agenti sono riusciti a convincere l’uomo a fermarsi e, a questo punto, anche a disarmarlo. Quindi sono entrati in un appartamento al piano terra dove hanno soccorso il ferito, zio dell’aggressore; la vittima era stata raggiunta da diversi colpi alle gambe. Indosso al pregiudicato gli agenti hanno rinvenuto e sequestrato una pistola con matricola abrasa mentre 37 munizioni sono state scoperte in un appartamento. La vittima, zio del Buonocore, invece è stata medicata in ospedale per le ferite riportate e refertata per alcuni giorni. fonte www.metropolisweb TORRE DEL GRECO SCONGIURATA LA PROTESTA DEI GESTORI DEI TAXI COLLETTIVI Nei prossimi giorni sarà convocata un’apposita commissione consultiva Scongiurata per il momento ogni forma di protesta dei gestori dei taxi collettivi a Torre del Greco. È l’esito dell’ incontro tenutosi ieri sera,mercoledì 24 settembre, a palazzo Baronale e promosso dal sindaco, Ciro Borriello. All’incontro hanno partecipato il comandante della polizia municipale, Salvatore Visone, e il consigliere comunale Ottavio Bello (delegato dal primo cittadino a seguire la vicenda), insieme alle due sigle sindacali che hanno scritto nei giorni scorsi all’amministrazione, la Silt Confcommercio (rappresentata da Angelo Sciacca) e la Ltn (Antonietta Ottaviano).Sul tavolo le richieste di una parte dei lavoratori (una rappresentanza dei quali ha preso parte all’incontro di ieri sera) sul possibile adeguamento delle tariffe di corsa (che attualmente è pari a un euro), sulla modifica dei turni di lavoro e sulla possibilità di ampliare il servizio anche verso i comuni vicini “Come avviene per i nostri colleghi di Ercolano e Torre Annunziata” hanno precisato i lavoratori. Una serie di quesiti sui quali già ieri si è aperto un serrato confronto e dei quali si tornerà a discutere nei prossimi giorni, quando sarà convocata un’ apposita riunione della commissione consultiva chiamata, alla presenza del comandante dei vigili urbani e del delegato del primo cittadino, a valutare le diverse questioni poste all’attenzione dell’amministrazione comunale e a smussare le posizioni divergenti COMUNICATO STAMPA Venerdì 26 Torre del Greco Funghi dai fondi di caffè protocollo d´intesa I funghi dai fondi del caffè. È il lavoro svolto dalla società Funghi espresso” con sede legale a Firenze ma estremamente attiva a Torre del Greco, grazie all’impegno di Vincenzo Sangiovanni, componente del consiglio di amministrazione dell’ azienda agricola. Questa mattina il Comune di Torre del Greco, rappresentato dall’assessore con delega ai Rifiuti, Salvatore Quirino, ha firmato un protocollo d’intesa a titolo gratuito con la società toscana, grazie al quale per due anni la “Funghi espresso” potrà ritirare nei bar cittadini gli scarti della lavorazione del caffè senza alcun onere per l’ente e per i proprietari degli esercizi commerciali coinvolti. Una iniziativa che fa di Torre del Greco la prima città ad avere firmato questo tipo di accordo, “bruciando” sul tempo il Comune di Capannoli, dove pure in precedenza si è svolto un progetto pilota in virtù dell’interessamento del coordinatore dell’osservatorio verso Rifiuti zero, Rossano Ercolini. Tre le finalità della convenzione firmata a palazzo La Salle: la riduzione dei costi di smaltimento, l’accesso ad un servizio a costo zero e la tutela dell’ambiente abbinata allo sviluppo sostenibile. “L’amministrazione – afferma Salvatore Quirino – si è impegnata, nell’ambito delle proprie competenze, all’istituzione di un tavolo di concertazione tra la ‘Funghi espresso’ e le attività commerciali interessate. L’iniziativa nasce dall’impegno nell’ambito del protocollo Rifiuti zero. questo progetto, infatti, si inserisce pienamente nell’ambito degli interventi per ridurre a zero la produzione dei rifiuti”.Non a caso, il kit completo che verrà posto in 12 vendita avrà anche una parte che potrà essere restituita alla società – attraverso una sorta di “vuoto a rendere” – e che sarà poi riutilizzata attraverso ditte che si occupano della produzione di compost. “Dalla posa del caffè – spiega Vincenzo Sangiovanni – nell´arco di 28 giorni si produce un substrato inoculato dal micelio del fungo dal quale successivamente nasceranno i funghi, anche se è più corretto dire ‘fiori di fungo’ per la natura del prodotto. Un alimento sanissimo, stando anche alle analisi a cui abbiamo sottoposto sia il fungo sia il caffè. Già l’anno scorso siamo partiti con una fase sperimentale del progetto coinvolgendo tre bar (del corso, De Nicola e Mennella): i risultati sono stati più che apprezzabili”.Già dalla fine della prossima settimana gli addetti di “Funghi espresso” inizieranno a girare per i bar cittadini: “Inizialmente – conclude Sangiovanni – ogni due giorni, anche se puntiamo in futuro a passare ogni giorno. Auspichiamo che l’iniziativa possa portare i risultati sperati, anche perché questo permetterebbe poi la creazioni di nuove opportunità di lavoro. Acconto all’iniziativa, per la quale è prevista a favore del Comune una prima rendicontazione tra sei mesi, abbiamo in animo di promuovere iniziative nelle scuole per informare i bambini e dove possibile realizzando veri e propri workshop”.fonte torresette Torre del Greco. Cassa Marittima negli ex locali Pretura Cassa marittima nei locali dell’ex Pretura di viale Campania. C’è l’accordo tra i responsabili del Servizio assistenza sanitaria al personale navigante e il Comune. È il senso della corrispondenza intercorsa in questi giorni tra il sindaco di Torre del Greco, Ciro Borriello, e il direttore dell’ufficio Sans Napoli- Sud isole, Antonio Salzano. Quest’ultimo, facendo seguito alle proposte avanzate dall’amministrazione comunale sulle possibili strutture da mettere a disposizione per allocare il servizio – sfrattato due anni fa dalla sede di via Cesare Battisti a causa di una serie di problemi igienico -strutturali – ha fatto pervenire una missiva nella quale manifesta “il proprio interesse a considerare la proposta relativa alla struttura di viale Campania, temporaneamente occupata dai servizi della Pretura che, come è noto, saranno trasferiti in tempi ragionevoli presso altra sede. Tale struttura – sottolinea Antonio Salzano – è da ritenersi potenzialmente idonea rispetto alle particolari esigenze funzionali ed organizzative della nostra amministrazione, tenuto conto sia della consistenza dei locali in questione sia della posizione logistica”.Una presa di posizione che ha trovato la condivisione del primo cittadino, che in una lettera ha comunicato che darà “seguito alla manifestazione di interesse”. “Provvederemo a breve – prosegue Ciro Borriello – ad avviare le procedure per la formalizzazione della relativa proposta di concessione”.Una proposta alla quale il direttore del servizio di assistenza sanitaria per i naviganti ha chiesto sia allegata anche “la planimetria dei locali oltre ad una adeguata relazione tecnico-descrittiva dell’immobile. Tale documentazione – tiene a specificare Antonio Salzano – consentirà l’attivazione delle procedure previste dalla normativa vigente in materia di locazioni passive con il coinvolgimento oltre che delle direzioni centrali dell’ amministrazione, anche degli uffici dell’agenzia del Demanio ed eventualmente dell’ufficio del manutentore unico per eventuali interventi di adeguamento che si renderanno necessari per la specifica destinazione d’uso”.Dopo oltre due anni, insomma, appare tracciata la strada per riportare la cassa marittima a Torre del Greco ed alleviare così i disagi dei lavoratori del mare del secondo comparto d’Italia per numero di iscritti, costretti ancora oggi a recarsi a Napoli per ogni minima esigenza legata all’assistenza sanitaria. Una mancanza che il sindaco ha provato più volte a colmare da subito con una soluzione temporanea: “Purtroppo però – spiega Ciro Borriello – ogni tentativo di individuare una sede provvisoria in attesa dei necessari interventi da effettuare nella struttura considerata definitiva, sono al momento risultati vani. Anche la soluzione provvisoria, individuata dal direttore generale dell’Asl Napoli 3 Sud Maurizio D’ Amora, con il trasferimento temporaneo in locali dell’azienda in via Venezia, non è stata considerata valida”.In tal senso, è chiaro il passaggio della missiva inviata al primo cittadino dal direttore dell’ufficio Sans Napoli- Sud isole: “Tale soluzione – scrive Antonio Salzano – non è percorribile perché le dimensioni dei locali offerti non consentirebbero di trasferire neppure la sola attività di medicina generale e, se anche questo fosse possibile parzialmente, ciò comporterebbe un ulteriore disagio per l’utenza, costretta a recarsi in due strutture diverse per una qualsiasi prestazione specialistica o in caso di una visita biennale o di una visita preventiva di imbarco fonte torresette Sabato 27 TORRENEWS A TAVOLA OGGI UNA RICETTA PER ACCONTENTARE UN NOSTRO LETTORE Penne rigate con pesto e pomodorini Un nostro assiduo lettore il Sig Cingolo ci ha chiesto una ricetta a base di pesto ed allora ho pensato a questa ricetta "Penne rigate con pesto e pomodorini Pachino" un primo piatto gustoso e di semplice realizzazione Ingredienti x 4 : Penne rigate: 400 gr - Pesto: 4 cucchiaini colmi - Pomodori Pachino: 3 - Aglio: 1 spicchio - Olio extravergine di oliva: 2 cucchiai - Sale: q.b Procedimento: Cuocere le penne in abbondante acqua salata e, nel frattempo, far rosolare, in una padella con olio di oliva, uno spicchio di aglio schiacciato; aggiungere i pomodorini Pachino fatti a pezzi e lasciarli appassire. Spegnere il fuoco, aggiungere il pesto alla genovese e amalgamare velocemente. Quando le penne rigate sono pronte, scolarle e aggiungerle nella padella con il pesto e i pomodorini. Amalgamare bene le Penne rigate con pesto e pomodorini Pachino, lasciando insaporire il tutto a fiamma vivace, e, quindi, servire. 13
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