passante marzo e aprile 2014

n° 2 marzo - aprile 2014
Poste Italiane s.p.a. - Spedizione in abbonamento postale -70% Commerciale Business Forlì n. 42/2007
IL NOSTRO SPORT
SOMMARIO
◆ Torneo Open limitato 3°
Lo scorso 5 dicembre si è tenuta l’Assemblea so-
ringraziamento per l’attaccamento sempre dimostra-
ciale ordinaria e straordinaria; fra gli argomenti più
to alla società).
trattati nel corso della discussione si può ricordare
Inoltre:
sicuramente la nascita della Associazione Sportiva
- si è appena concluso il Torneo 3^ cat. Indoor con
Dilettantistica - Tennis Villa Carpena, “costola” del-
una partecipazione record nonostante l’esiguità del
la nostra Cooperativa dotata di un ampio mandato
montepremi (occhio al finalista 14enne Forti che a
per la gestione e lo sviluppo dello sport tennistico,
mio parere è un prospect di sicuro interesse);
che non a caso ho definito “nostro” nel titolo. Oltre
- sono già iniziate due competizioni a squadre limi-
a rimandarVI al mio editoriale apparso sul Passante
tate alla 3^ categoria maschile e femminile, come il
di novembre-dicembre, mi sembra opportuno in que-
Trofeo Palmieri e il Trofeo Quattrocchi;
suoi effetti sull’ex atle-
sta occasione confermare la missione della ASD e
- il 29 marzo ospiteremo un importante torneo giova-
ta ........................ p. 4
fornire un aggiornamento sulla attività finora svol-
nile di categoria A per under 10,12 e 14, maschile e
ta e sui futuri programmi. La missione della ASD è
femminile;
la promozione del tennis soprattutto fra i giovani, il
- in giugno è previsto un torneo di 3^cat. maschile e
suo insegnamento, la educazione non solo tennistica
femminile;
di tutti gli iscritti alle nostre scuole di ogni livello.
- il 28 giugno avrà luogo una tappa del circuito re-
Tale missione deve essere svolta sotto il diretto e
gionale under 8; inoltre organizziamo tutte le tappe
assoluto controllo della Cooperativa e in autonomia
provinciali dello stesso circuito;
economica quanto più possibile. I motivi di questa
- siamo in attesa di conferma dalla FIT per l’orga-
◆ Dalla nostra biblioteca &
scelta sono essenzialmente gli stessi che ispirarono
nizzazione in luglio di una macroarea dei campionati
la nascita della Top Tennis nel 2006, cioè un orien-
nazionali under10,12,14;
“Donna” Antonio di Piani ... p.7
tamento più specifico rispetto alle molteplici finalità
- in settembre organizzeremo un torneo over 45-55
statutarie della Cooperativa e una maggiore flessibi-
del circuito Fontana Gioielli.
◆ Appuntamenti di Marzo,
lità operativa grazie alla diversa legislazione di cui
Il tennis Villa Carpena partecipa inoltre ai seguenti
Aprile e Maggio ..............p. 8
la ASD può usufruire. A differenza della citata Top
campionati a squadre: D1 femminile, D2 maschile,
Tennis tuttavia preciso che il controllo sulla ASD da
over 45 maschile, under 10,12,14 maschile e femmi-
parte della Cooperativa è totale, la sede sociale è
nile, il tutto pagando agli atleti soltanto il rimbor-
la nostra e il nostro nome Villa Carpena è tornato a
so delle spese vive. Ciò va specificato senza alcuna
far parte della denominazione sociale. Veniamo alle
intenzione polemica ,ma a riprova di una situazione
attività tennistiche: come sapete abbiamo avuto un
economica generale che ci ha purtroppo imposto
incremento del numero degli iscritti alla nostra SAT
scelte diverse dal nostro glorioso passato.
Categoria .................... p. 2
◆ Kinesio Taping, Il Cerotto
“Colorato” ................... p. 3
◆ Il disallenamento e i
◆ Roberto Visani ............ p. 5
◆ Il gatto e l’uomo ........... p. 6
con un conseguente beneficio per il conto economico; gli atleti agonisti sono 25 e vengono quotidianamente seguiti dai nostri Maestri (ai quali va il nostro
Roberto Saporetti
SPONSOR UFFICIALI
FAREDIGITALE
TORNEO OPEN LIMITATO 3° CATEGORIA
L’anno agonistico nel nostro circolo è iniziato con l’organizzazione di un torneo Open limitato alla 3° Categoria
Maschile. Pensavamo che la data e la stagione (nel 2011
fu sospeso per neve) fossero causa di poca affluenza …
ci siamo sbagliati! Tennisti della zona e non solo, non si
sono fatti sfuggire l’occasione di partecipare ad un torneo
che sapevano ben organizzato in una struttura come la nostra. Purtroppo il nostro abituale e storico giudice arbitro
Gilberto Ranzi non è potuto essere presente e da queste
pagine gli inviamo tanti auguri. In sua vece siamo stati
lieti di ospitare il signor Vincenzo Longo che con l’aiuto
dei maestri e della segreteria del circolo, ha portato a termine il torneo nel migliore dei modi. I nostri atleti si sono
ben comportati: Lorenzo Monti, che è stato penalizzato da
un tabellone non favorevole, dopo una prima vittoria si è
scontrato perdendo col finalista Forti Francesco, atleta
promettente e seguito dal centro tecnico nazionale di Tirrenia. Anche Andrea Rondoni dopo due battaglie vinte, si
è arreso negli ottavi di finale da un giocatore più esperto e più inquadrato tatticamente. Che dire sul vincitore
Giovanni Pacchioni, mio storico compagno di doppio e di
grandi battaglie over, ancora competitivo ad alti livelli col
suo gioco Serv end Volley, strategia capace di mettere in
difficoltà chiunque. Risultato finale: Giovanni Pacchioni vs
Francesco Forti 7/5 6/2.
Colgo l’occasione per ricordare che stiamo partecipando
con ottimi risultati ai campionati regionali maschili Palmieri e femminili Quattrocchi. Per il momento siamo primi in
classifica con tutte e due le squadre, aspettiamo la fase
finale a tabellone sperando in un buon sorteggio. Ricordo
inoltre, che il giorno di gara è la domenica mattina per la
gara maschile e la domenica pomeriggio per la gara femminile.
Palmieri : Alberto Casadei 3-1, Yari Castellucci 3-2, Andrea
Rondoni 3-4, Lorenzo Monti 3-4, Davide Fanceschelli 3-4,
Filippo Zanetti 3-5, Andrea Stoppa 4-1.
Quattrocchi: Lidia Di Giovanni 3-2, Sara Pretolesi 3-3, Giulia Leoni 3-5, Rebecca Rubertelli 3-4.
Alberto Casadei
Da sinistra: Il Vincitore Giovanni Pacchioni, Massimo Monti, Il Finalista Francesco Forti, L’arbitro Di
Sedia Roberto Baldissari, Il Vicepresidente Giorgio
Brunelli E Il Giudice Arbitro Vincenzo Longo
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KINESIO TAPING
BENDAGGIO NEUROMUSCOLARE
IL CEROTTO “COLORATO”
Segue dal numero precedente
STIMOLAZIONE CONVENZIONALE PER ATLETI
Il cerotto normalmente utilizzato per gli atleti ha come scopo la limitazione del movimento dei muscoli delle articolazioni coinvolte. Per questo si stendono vari strati di cerotto attorno o sulla
zona presa in considerazione, esercitando anche parecchia
pressione; si provoca così l’ostruzione della circolazione dei
fluidi corporei un effetto collaterale certamente indesiderato. Questa è anche una delle ragioni per cui il cerotto agli atleti
viene normalmente applicato all’inizio dell’attività sportiva,
e rimosso non appena l’attività è terminata. Invece la stimolazione Kinesio Taping si basa su una filosofia totalmente differente che si propone di permettere totale
libertà di movimento in modo da consentire al sistema muscolare del corpo di guarirsi da solo bio-meccanicamente. Per assicurare la libertà di movimento dei muscoli nella pratica della stimolazione con Kinesio Taping si consiglia l’utilizzo di bande elastiche che abbiano un’elasticità del 40%
rispetto alla loro lunghezza originale. Questa particolare elasticità consente inoltre di non estendere i muscoli oltre i limiti consentiti. All’apparenza potrebbe sembrare un cerotto elastico convenzionale, ma il cerotto e la tecnica di stimolazione Kinesio Taping sono profondamente differenti.
EFFETTI FISIOLOGICI
COME FUNZIONA KINESIO-TAPING
Applicazione del cerotto sulla pelle
Quattro funzioni maggiori
1. SUPPORTO AL MUSCOLO
Evita danni e crampi
Aumenta l’ampiezza del movimento
2. RIMUOVE LA CONGESTIONE
Evita danni e crampi
Aumenta l’ampiezza del movimento
Migliora la circolazione del sangue e della linfa
Rimuove gli eccessi di calore e di sostanze chimiche
Riduce l’infiammazione
3. CORREGGE I PROBLEMI ARTICOLARI
Aumenta l’ampiezza del movimento
Riduce il dolore
Riduce l’infiammazione
4. ATTIVA IL SISTEMA ANALGESICO ENDOGENO
Migliora l’ampiezza del movimento
Riduce il dolore
Riduce l’infiammazione
Luca Rafelli
(preparatore fisico e consulente alimentare)
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IL DISALLENAMENTO E I SUOI EFFETTI SULL’EX ATLETA
A causa di motivazioni più svariate, che possono andare
da impegni di lavoro quotidiani, familiari o, nel caso di
giovani, di sviluppo puberale con perdita di interesse per
la disciplina sportiva a favore di fenomeni più aggregativi verso i propri pari, è alquanto frequente, nell’ambito
sportivo, l’abbandono. Molto spesso si tratta di abbandoni che durano anni: si riprenderà l’attività sportiva
quando, con una età più matura, ci si renderà conto dei
suoi benefici, riuscendo così a programmare per sé stessi sedute infrasettimanali di allenamento. Tuttavia, in un
primo momento, i soggetti saranno disallenati e, a seconda, del periodo di stop, potranno presentare difficoltà a
riprendere. Ma cosa si intende con il termine disallenamento? E’ questo un termine che indica la perdita totale o parziale degli adattamenti indotti dall’allenamento,
fattori che insorgono in risposta ad una interruzione o ad
una diminuzione significativa dei carichi di allenamento.
Di solito i miglioramenti determinati dall’allenamento
sono inversamente proporzionali rispetto ai danni determinati dal non allenamento: il tennista allenato, insomma, è come se avesse più da perdere rispetto a quello
non allenato, ed è questa la ragione per la quale la diminuzione dell’allenamento in un soggetto allenato porti
frequentemente al sovrappeso. Il disallenamento, infatti,
determina una atrofia muscolare, associata ad una perdita
di forza e potenza. In questo caso, tuttavia, è sufficiente una piccola stimolazione affinchè i muscoli mantengano queste qualità anche in caso di attività ridotta. La
resistenza muscolare, invece, diminuisce solo dopo due
settimane di attività, e la spiegazione si trova nella riduzione degli enzimi ossidativi, delle riserve di glicogeno
muscolare, e dell’afflusso di sangue ai muscoli. Non ultima, vi è anche una alterazione dell’equilibrio acido-base.
Le perdite di velocità e agilità dovute al disallenamento
sono lievi (molti giocatori, appena riprendono in mano la
racchetta, sembrano non avere perso del tutto né la visione del campo, né tantomeno il gesto tecnico), mentre
sembra che si perda più velocemente la flessibilità. Tuttavia la perdita maggiore che si osserva negli ex atleti
(o infortunati) è proprio la resistenza cardiorespiratoria.
Questa si può mantenere svolgendo almeno tre sessioni di allenamento a settimana, con una intensità pari al
70% di VO2max. A seconda del livello fisico di preparazione del soggetto potremo parlare di una lenta ripresa
del condizionamento fisico: parleremo allora di riallenamento. Il riallenamento è quindi un processo di recupero
della condizione fisica dopo un periodo di inattività. Nel
caso di una immobilizzazione con gesso, avremo un recupero tanto più veloce quanto più il gesso permetterà
al soggetto di eseguire movimenti. La medicina sportiva
attuale, infatti, pone come obiettivo primario una celere
ripresa dell’attività sportiva, limitando al minimo l’immobilizzazione.
Anna Giunchi
(psicologa dello sport e dottoressa in scienze motorie)
4
ROBERTO VISANI
Ho conosciuto Roberto a Forlì, quando frequentavamo
insieme il campo di atletica. Era un giovane molto bello, di statura poco superiore al metro e settanta ed è
stato un forlivese molto singolare.
Gestiva assieme a due zii, la compravendita di apparecchi sanitari, il cui esercizio era posto vicino alla
vecchia stazione di Forlì. Roberto mi dimostrò subito
una forte, ricambiata, simpatia, tanto che mi disse, in
occasione di una elezione amministrativa che, pur essendo liberale, avrebbe votato per me che ero candidato repubblicano. Eravamo entrambi soci del Circolo
Tennis Forlì, allora in Via Marconi. Ma allorchè fondai
la Coop. Tennis Forlì, egli fu uno dei dodici soci fondatori. Roberto non giocava molto bene a tennis, ma era
così appassionato che si recava a vedere i principali
tornei in tutto il mondo. Conservo ancora una cartolina che mi mandò dalla California, firmata anche dai
più celebrati campioni del momento, come Vic Seixas
e Toni Trabert. Roberto ha sposato Carla Todeschini,
una bella ragazza che era figlia del proprietario di una
celebre ferramenta, posta in piazza Saffi a Forlì. Dal
matrimonio sono nate dapprima due gemelle, poi un
maschietto ed infine la Cecilia, che oggi conduce brillantemente l’azienda paterna nella nuova sede posta
nella zona industriale di Forlì. Anche la Cecilia si è
cimentata con il tennis ed è attualmente socia della
Coop. Tennis della quale è anche sponsor.
Visani era un uomo elegantissimo, ricordo che una
volta che ci spogliammo insieme al comune circolo,
notai che portava le calze blu fino al ginocchio, anche
d’estate. Come me, gli piacevano molto le belle donne, tanto che quando cadde ammalato (e poi morì) io
andavo a trovarlo in ospedale e lui sorrideva quando lo
salutavo a nome dell’Anna, mia moglie, che egli molto
ammirava. Siccome non gli sono mai mancati i quattrini, egli fu l’unico a Forlì ad assumere un maggiordomo. Anche lui era appassionato di jazz e spesso lo
incontravo ai concerti, dove però andava da solo, essendo più vecchio di me di qualche anno. Ma gli sono
particolarmente grato di una cosa. Sono appassionato
di fotografia e facevo mostre personali in Italia. Ma mi
pervenne un invito per fare una mostra a Toronto ed io ne
informai anche Roberto. Immediatamente mi disse, senza esitazioni: “Vengo con te”. E così, nel 1998, andammo
insieme a Toronto, dove alloggiavamo all’hotel Colony.
Quell’anno si svolgevano anche i campionati mondiali
di calcio e ricordo che Roberto pretendeva (come poi
regolarmente avvenne) che i giocatori cantassero l’inno nazionale. Ma non si dimenticava della sua azienda
e telefonava a Forlì alla Cecilia, che già la guidava. La
mostra di Toronto si svolse presso il Columbus Center
che è un po’ la casa dei molti italiani (allora erano più
di seicentomila). Al ritorno da Toronto poi, Roberto mi
disse che, servendosi delle mie foto, avrebbe potuto fare
un catalogo per fine anno, da distribuire ai suoi clienti.
Così facemmo un catalogo molto bello (che mi è servito
in varie occasioni) dove, alla fine, c’è una foto di Roberto
che io gli scattai a Toronto, davanti al Municipio. Il catalogo fu stampato in mille copie, delle quali cinquecento
toccarono a Roberto Visani. A Toronto andavamo a mangiare insieme ed io mi accorsi che Roberto era ghiotto di
carne. Mi disse che ne aveva mangiata anche durante
un recente viaggio in India. Ma questa passione gli è
stata fatale, perché poco dopo il suo ritorno, Roberto si
ammalò del morbo della mucca pazza, del quale morì. Ai
suoi funerali c’erano molti idraulici che lui aveva servito
in vita, compresi i fratelli Vespignani, che mi aveva raccomandato per i lavori che dovevo fare in casa mia. La
salma fu cremata e sua figlia Cecilia portò al cimitero
un’urna con le ceneri del padre.
Salvatore Lombardo
Roberto Visani
5
- Premessa Non è più un caso che, incontrando soci del circolo, mi venga rivolto l’invito: “Perché, Antonio, non torni a scrivere per
noi?” Mi sono fatto convincere. Ma parlerò solo di animali e del loro rapporto con gli umani. Non so cosa possa entrarci col
tennis, ne vedo alcun nesso, ma se piacerà e sarà di gradimento del Consiglio e dei Soci, continuerò. Però, siccome sono
permaloso e montanaro testardo, appena capirò che le critiche non sono bonarie me ne tornerò alle mie “…usate carte”,
che impegnano abbastanza e danno soddisfazione: sono all’ottavo libro sulla vita dei miei tre nipotini.
IL GATTO E L’UOMO
(messaggi in coda)
Il gatto, questo sconosciuto? Mah!
L’uomo questo conosciuto? Si…
Se il primo si fa capire e col corpo e con la coda, il secondo fa di tutto per rendersi incompreso con l’una e
l’altro. Chi ha posseduto un gatto (e quanti fra noi soci:
due per tutti Gaio Camporesi e Angelo Pistorio) non può
non aver osservato e studiato il comportamento del proprio animale.
Così:
- quando punta verso l’alto la coda, vuol dire che è contento;
- se la curva leggermente è la curiosità che emerge;
- se comincia a farla ondeggiare, si sta spazientendo;
- meglio ignorarlo se la coda si fa grossa;
- se coda e orecchie son bene orientate, vuol dire che è
curioso e sta all’erta;
- se le stesse sono abbassate all’indietro: attenzione agli
artigli!
- Se le orecchie sono abbassate, la coda in movimento
e il corpo disteso, è segno che si appresta all’agguato.
La riuscita della caccia viene spesso donata, in segno di
riguardo, al padrone.
Il gatto è quell’animale che ha sviluppato un numero di
voci superiore a qualsiasi altro suo simile.
- Fa le fusa? E’ disteso, sereno, si sente tranquillo.
- Miagola (i miagolii sono infiniti…): Ehi, mi guardi? Mi
dai le crocchette? Mi potresti per favore aprire la porta?
Ohe! Non vedi che per poco mi pestavi la coda… Ehi,
dico, è il modo quello di alzare il volume del televisore?
Non voglio più stare in auto. - Ma cosa avrà per la testa,
oggi, il mio padrone, - penserà, quando per la fretta lo si
ignora.
- E i soffi, le grida che non sempre ci inducono a stare
lontani…
- La lettiera è diventata improponibile? Lui te lo fa capire.
- Attenzione! E’ permaloso e vendicativo. Un calcetto,
uno sguardo di traverso, un richiamo non circostanziato,
un’indifferenza prolungata fanno scattare in lui la prerogativa di lasciarti un ricordino su un tuo oggetto personale. Altro classico del gatto? Quello di sparire nascondendosi nei posti più strani: Motivo? La presenza di ospiti
non graditi o sconosciuti nel suo territorio; oppure la vista
del trasportino, che il più delle volte è sinonimo di viaggio
in macchina con destinazione veterinario.
- E l’amore? Ah, l’amore! Urli da far accapponare la pelle
a tutte le ore del giorno e della notte. E qui sta alla gatta
capire che sono segnali d’amore e non di lotta per il territorio. Lei lo capisce di certo e lui s’adegua.
L’uomo a fatica. Ecco, qui sta la differenza: l’indifferenza
di fronte ai tanti segnali del corpo.
Succede; eh… se succede…
Pazienza…
- Dopo tanti anni è tornato a scrivere per noi Antonio Piani -
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Dalla nostra biblioteca
“Il gioco di Ripper” di Isabel Allende.
Feltrinelli Editore
Indiana e Amanda, madre e figlia, appartenenti alla leggendaria famiglia Jackson, sono
molto legate pur essendo diverse e lontane come il giorno e la notte. Indiana, guaritrice quasi “magica” operante in una clinica olistica, è una donna viva, libera dentro e
contenta della propria vita. Amanda, sensibile e introversa, fatica a farsi coinvolgere
sentimentalmente sia con Alan, ricco rampollo di una delle famiglie dell’alta borghesia
di San Francisco, sia con Ryan, enigmatico e affascinante ex navy seal, seriamente
ferito nel corso della sua ultima, pericolosa, missione. Mentre la madre vede solo il lato
positivo delle situazioni umane, Amanda, come suo padre, ispettore capo della Sezione
Omicidi di San Francisco, è affascinata dal lato più oscuro ed inspiegabile delle cose.
Brillante e appassionata lettrice, dotata di una particolare talento per le indagini criminali, si diletta a giocare a Ripper, un gioco on-line ispirato a Jack lo Squartatore in cui
occorre risolvere casi misteriosi. Quando la città è scossa da efferati omicidi, Amanda
scopre, prima della Polizia, che i delitti hanno un legame fra loro e quando l’adorata madre Indiana scompare misteriosamente, capisce di avere poco tempo per salvarla. Con rabbia e amore, ma anche con un talento
da indagatrice formidabile, tenta di risolvere l’enigma. La madre è la persona più bella ed importante della sua vita. Leggetelo,
vi appassionerà!
Diana
DONNA
Bionda, come spiga matura,
esile stelo nella soleggiata piana;
castana, come nocciolo d’avellana
proteso al cielo fra arbusti boschivi;
rossa, come corniola sanguigna
sull’alpestre sentiero nel mese d’agosto;
mora, come frutto di rupestre rovo,
maturata al sole che scioglie la rugiada;
Donna, profumi dolci, inebrianti
come odor di ginestra
su scoscesa riva;
donna, voci calde, soavi
come canto dell’usignolo
che ravviva la notte;
donna, chiome morbide, fluttuanti
come cascata d’acqua
che leviga la roccia;
donna, sorrisi limpidi, sinceri
come luce del mattino
che accende sopiti desideri.
Bianche, come lievi nuvole primaverili
e candida neve : Gia’ sorgenti di vita.
Antonio Piani
7
Appuntamenti di
Martedì 4
Ore 16.00
Domenica 9
Ore 12.30
Domenica 9
Ore 15.30
Domenica 23
Ore 15.30
Da sabato 29
Ultimo sabato di CARNEVALE – Facciamo festa con musica
e maschere.
CARNEVALE DEI BAMBINI – Immancabile appuntamento
carnevalesco con premiazione alla maschera migliore.
A seguire buffet per tutti.
UMBERTO BOAGA e FRANCO CECCHELLI, i due talentuosi e
simpatici fotografi, già conosciuti, presenteranno al circolo
“Audiovisivi” nuovi e sorprendentemente affascinanti.
TRADIZIONALE MAIALATA
Torneo di BURRACO – FESTA DELLA DONNA (con omaggio
a tutte le signore) – Strettamente sociale
Torneo di BURRACO – Pomeriggio in allegria! Con merenda
Strettamente sociale
Torneo GIOVANILE di categoria A, under 10-12-14, maschile
e femminile
Appuntamenti di
Domenica 6
Ore 16.00
Martedì 8
Ore 16.00
Venerdì 11
Sabato 12
Domenica 13
Giovedì 17
Ore 21.00
Sabato 19
Ore 21.00
Domenica 20
Ore 13.00
Domenica 27
Ore 16.00
Sabato 3
Ore 21.00
APRILE
Torneo di BURRACO di Primavera – Strettamente sociale
Il Dott. PAOLO STRUMIA , socio e amico di tutti noi, proietterà
un nuovo e appassionante viaggio: “TANGO E PASSIONE”.
Le eccezionali artiste ROBERTA e ELENA GARDELLI, presenteranno
una mostra di oggetti d’arte “TIFFANY”, portando nell’ambito
del nostro circolo bellezza, trasparenze e mistero. Venerdì 11,
alle ore 16.00, saranno degnamente presentate.
Torneo di BURRACO di Pasqua – Strettamente sociale
Cena con gruppo musicale “Moro And The Silent Revolution”
Tradizionale PRANZO PASQUALE
Torneo di BURRACO con sorpresa! – Strettamente sociale
Appuntamenti di
MAGGIO
Cena con il gruppo musicale “Il Vangelo secondo Casadei”
Si ricorda ai signori soci che la frequentazione del ristorante del circolo da parte degli ospiti è soggetta alle direttive Endas. Per prenotazioni
rivolgersi al ristorante al numero 0543 402344.
Dal mese di gennaio 2014, il prof. Luca Rafelli è disponibile per i soci del circolo per applicazioni di Kinesio Taping. Per info
chiedere in segreteria o chiamare direttamente il prof Rafelli al n. 335/6098086.
Design - Faredigitale - Forlì
Sabato 1
Ore 21.00
Domenica 2
Ore 15.30
MARZO