n° 2 marzo - aprile 2014 Poste Italiane s.p.a. - Spedizione in abbonamento postale -70% Commerciale Business Forlì n. 42/2007 IL NOSTRO SPORT SOMMARIO ◆ Torneo Open limitato 3° Lo scorso 5 dicembre si è tenuta l’Assemblea so- ringraziamento per l’attaccamento sempre dimostra- ciale ordinaria e straordinaria; fra gli argomenti più to alla società). trattati nel corso della discussione si può ricordare Inoltre: sicuramente la nascita della Associazione Sportiva - si è appena concluso il Torneo 3^ cat. Indoor con Dilettantistica - Tennis Villa Carpena, “costola” del- una partecipazione record nonostante l’esiguità del la nostra Cooperativa dotata di un ampio mandato montepremi (occhio al finalista 14enne Forti che a per la gestione e lo sviluppo dello sport tennistico, mio parere è un prospect di sicuro interesse); che non a caso ho definito “nostro” nel titolo. Oltre - sono già iniziate due competizioni a squadre limi- a rimandarVI al mio editoriale apparso sul Passante tate alla 3^ categoria maschile e femminile, come il di novembre-dicembre, mi sembra opportuno in que- Trofeo Palmieri e il Trofeo Quattrocchi; suoi effetti sull’ex atle- sta occasione confermare la missione della ASD e - il 29 marzo ospiteremo un importante torneo giova- ta ........................ p. 4 fornire un aggiornamento sulla attività finora svol- nile di categoria A per under 10,12 e 14, maschile e ta e sui futuri programmi. La missione della ASD è femminile; la promozione del tennis soprattutto fra i giovani, il - in giugno è previsto un torneo di 3^cat. maschile e suo insegnamento, la educazione non solo tennistica femminile; di tutti gli iscritti alle nostre scuole di ogni livello. - il 28 giugno avrà luogo una tappa del circuito re- Tale missione deve essere svolta sotto il diretto e gionale under 8; inoltre organizziamo tutte le tappe assoluto controllo della Cooperativa e in autonomia provinciali dello stesso circuito; economica quanto più possibile. I motivi di questa - siamo in attesa di conferma dalla FIT per l’orga- ◆ Dalla nostra biblioteca & scelta sono essenzialmente gli stessi che ispirarono nizzazione in luglio di una macroarea dei campionati la nascita della Top Tennis nel 2006, cioè un orien- nazionali under10,12,14; “Donna” Antonio di Piani ... p.7 tamento più specifico rispetto alle molteplici finalità - in settembre organizzeremo un torneo over 45-55 statutarie della Cooperativa e una maggiore flessibi- del circuito Fontana Gioielli. ◆ Appuntamenti di Marzo, lità operativa grazie alla diversa legislazione di cui Il tennis Villa Carpena partecipa inoltre ai seguenti Aprile e Maggio ..............p. 8 la ASD può usufruire. A differenza della citata Top campionati a squadre: D1 femminile, D2 maschile, Tennis tuttavia preciso che il controllo sulla ASD da over 45 maschile, under 10,12,14 maschile e femmi- parte della Cooperativa è totale, la sede sociale è nile, il tutto pagando agli atleti soltanto il rimbor- la nostra e il nostro nome Villa Carpena è tornato a so delle spese vive. Ciò va specificato senza alcuna far parte della denominazione sociale. Veniamo alle intenzione polemica ,ma a riprova di una situazione attività tennistiche: come sapete abbiamo avuto un economica generale che ci ha purtroppo imposto incremento del numero degli iscritti alla nostra SAT scelte diverse dal nostro glorioso passato. Categoria .................... p. 2 ◆ Kinesio Taping, Il Cerotto “Colorato” ................... p. 3 ◆ Il disallenamento e i ◆ Roberto Visani ............ p. 5 ◆ Il gatto e l’uomo ........... p. 6 con un conseguente beneficio per il conto economico; gli atleti agonisti sono 25 e vengono quotidianamente seguiti dai nostri Maestri (ai quali va il nostro Roberto Saporetti SPONSOR UFFICIALI FAREDIGITALE TORNEO OPEN LIMITATO 3° CATEGORIA L’anno agonistico nel nostro circolo è iniziato con l’organizzazione di un torneo Open limitato alla 3° Categoria Maschile. Pensavamo che la data e la stagione (nel 2011 fu sospeso per neve) fossero causa di poca affluenza … ci siamo sbagliati! Tennisti della zona e non solo, non si sono fatti sfuggire l’occasione di partecipare ad un torneo che sapevano ben organizzato in una struttura come la nostra. Purtroppo il nostro abituale e storico giudice arbitro Gilberto Ranzi non è potuto essere presente e da queste pagine gli inviamo tanti auguri. In sua vece siamo stati lieti di ospitare il signor Vincenzo Longo che con l’aiuto dei maestri e della segreteria del circolo, ha portato a termine il torneo nel migliore dei modi. I nostri atleti si sono ben comportati: Lorenzo Monti, che è stato penalizzato da un tabellone non favorevole, dopo una prima vittoria si è scontrato perdendo col finalista Forti Francesco, atleta promettente e seguito dal centro tecnico nazionale di Tirrenia. Anche Andrea Rondoni dopo due battaglie vinte, si è arreso negli ottavi di finale da un giocatore più esperto e più inquadrato tatticamente. Che dire sul vincitore Giovanni Pacchioni, mio storico compagno di doppio e di grandi battaglie over, ancora competitivo ad alti livelli col suo gioco Serv end Volley, strategia capace di mettere in difficoltà chiunque. Risultato finale: Giovanni Pacchioni vs Francesco Forti 7/5 6/2. Colgo l’occasione per ricordare che stiamo partecipando con ottimi risultati ai campionati regionali maschili Palmieri e femminili Quattrocchi. Per il momento siamo primi in classifica con tutte e due le squadre, aspettiamo la fase finale a tabellone sperando in un buon sorteggio. Ricordo inoltre, che il giorno di gara è la domenica mattina per la gara maschile e la domenica pomeriggio per la gara femminile. Palmieri : Alberto Casadei 3-1, Yari Castellucci 3-2, Andrea Rondoni 3-4, Lorenzo Monti 3-4, Davide Fanceschelli 3-4, Filippo Zanetti 3-5, Andrea Stoppa 4-1. Quattrocchi: Lidia Di Giovanni 3-2, Sara Pretolesi 3-3, Giulia Leoni 3-5, Rebecca Rubertelli 3-4. Alberto Casadei Da sinistra: Il Vincitore Giovanni Pacchioni, Massimo Monti, Il Finalista Francesco Forti, L’arbitro Di Sedia Roberto Baldissari, Il Vicepresidente Giorgio Brunelli E Il Giudice Arbitro Vincenzo Longo 5 2 KINESIO TAPING BENDAGGIO NEUROMUSCOLARE IL CEROTTO “COLORATO” Segue dal numero precedente STIMOLAZIONE CONVENZIONALE PER ATLETI Il cerotto normalmente utilizzato per gli atleti ha come scopo la limitazione del movimento dei muscoli delle articolazioni coinvolte. Per questo si stendono vari strati di cerotto attorno o sulla zona presa in considerazione, esercitando anche parecchia pressione; si provoca così l’ostruzione della circolazione dei fluidi corporei un effetto collaterale certamente indesiderato. Questa è anche una delle ragioni per cui il cerotto agli atleti viene normalmente applicato all’inizio dell’attività sportiva, e rimosso non appena l’attività è terminata. Invece la stimolazione Kinesio Taping si basa su una filosofia totalmente differente che si propone di permettere totale libertà di movimento in modo da consentire al sistema muscolare del corpo di guarirsi da solo bio-meccanicamente. Per assicurare la libertà di movimento dei muscoli nella pratica della stimolazione con Kinesio Taping si consiglia l’utilizzo di bande elastiche che abbiano un’elasticità del 40% rispetto alla loro lunghezza originale. Questa particolare elasticità consente inoltre di non estendere i muscoli oltre i limiti consentiti. All’apparenza potrebbe sembrare un cerotto elastico convenzionale, ma il cerotto e la tecnica di stimolazione Kinesio Taping sono profondamente differenti. EFFETTI FISIOLOGICI COME FUNZIONA KINESIO-TAPING Applicazione del cerotto sulla pelle Quattro funzioni maggiori 1. SUPPORTO AL MUSCOLO Evita danni e crampi Aumenta l’ampiezza del movimento 2. RIMUOVE LA CONGESTIONE Evita danni e crampi Aumenta l’ampiezza del movimento Migliora la circolazione del sangue e della linfa Rimuove gli eccessi di calore e di sostanze chimiche Riduce l’infiammazione 3. CORREGGE I PROBLEMI ARTICOLARI Aumenta l’ampiezza del movimento Riduce il dolore Riduce l’infiammazione 4. ATTIVA IL SISTEMA ANALGESICO ENDOGENO Migliora l’ampiezza del movimento Riduce il dolore Riduce l’infiammazione Luca Rafelli (preparatore fisico e consulente alimentare) 3 IL DISALLENAMENTO E I SUOI EFFETTI SULL’EX ATLETA A causa di motivazioni più svariate, che possono andare da impegni di lavoro quotidiani, familiari o, nel caso di giovani, di sviluppo puberale con perdita di interesse per la disciplina sportiva a favore di fenomeni più aggregativi verso i propri pari, è alquanto frequente, nell’ambito sportivo, l’abbandono. Molto spesso si tratta di abbandoni che durano anni: si riprenderà l’attività sportiva quando, con una età più matura, ci si renderà conto dei suoi benefici, riuscendo così a programmare per sé stessi sedute infrasettimanali di allenamento. Tuttavia, in un primo momento, i soggetti saranno disallenati e, a seconda, del periodo di stop, potranno presentare difficoltà a riprendere. Ma cosa si intende con il termine disallenamento? E’ questo un termine che indica la perdita totale o parziale degli adattamenti indotti dall’allenamento, fattori che insorgono in risposta ad una interruzione o ad una diminuzione significativa dei carichi di allenamento. Di solito i miglioramenti determinati dall’allenamento sono inversamente proporzionali rispetto ai danni determinati dal non allenamento: il tennista allenato, insomma, è come se avesse più da perdere rispetto a quello non allenato, ed è questa la ragione per la quale la diminuzione dell’allenamento in un soggetto allenato porti frequentemente al sovrappeso. Il disallenamento, infatti, determina una atrofia muscolare, associata ad una perdita di forza e potenza. In questo caso, tuttavia, è sufficiente una piccola stimolazione affinchè i muscoli mantengano queste qualità anche in caso di attività ridotta. La resistenza muscolare, invece, diminuisce solo dopo due settimane di attività, e la spiegazione si trova nella riduzione degli enzimi ossidativi, delle riserve di glicogeno muscolare, e dell’afflusso di sangue ai muscoli. Non ultima, vi è anche una alterazione dell’equilibrio acido-base. Le perdite di velocità e agilità dovute al disallenamento sono lievi (molti giocatori, appena riprendono in mano la racchetta, sembrano non avere perso del tutto né la visione del campo, né tantomeno il gesto tecnico), mentre sembra che si perda più velocemente la flessibilità. Tuttavia la perdita maggiore che si osserva negli ex atleti (o infortunati) è proprio la resistenza cardiorespiratoria. Questa si può mantenere svolgendo almeno tre sessioni di allenamento a settimana, con una intensità pari al 70% di VO2max. A seconda del livello fisico di preparazione del soggetto potremo parlare di una lenta ripresa del condizionamento fisico: parleremo allora di riallenamento. Il riallenamento è quindi un processo di recupero della condizione fisica dopo un periodo di inattività. Nel caso di una immobilizzazione con gesso, avremo un recupero tanto più veloce quanto più il gesso permetterà al soggetto di eseguire movimenti. La medicina sportiva attuale, infatti, pone come obiettivo primario una celere ripresa dell’attività sportiva, limitando al minimo l’immobilizzazione. Anna Giunchi (psicologa dello sport e dottoressa in scienze motorie) 4 ROBERTO VISANI Ho conosciuto Roberto a Forlì, quando frequentavamo insieme il campo di atletica. Era un giovane molto bello, di statura poco superiore al metro e settanta ed è stato un forlivese molto singolare. Gestiva assieme a due zii, la compravendita di apparecchi sanitari, il cui esercizio era posto vicino alla vecchia stazione di Forlì. Roberto mi dimostrò subito una forte, ricambiata, simpatia, tanto che mi disse, in occasione di una elezione amministrativa che, pur essendo liberale, avrebbe votato per me che ero candidato repubblicano. Eravamo entrambi soci del Circolo Tennis Forlì, allora in Via Marconi. Ma allorchè fondai la Coop. Tennis Forlì, egli fu uno dei dodici soci fondatori. Roberto non giocava molto bene a tennis, ma era così appassionato che si recava a vedere i principali tornei in tutto il mondo. Conservo ancora una cartolina che mi mandò dalla California, firmata anche dai più celebrati campioni del momento, come Vic Seixas e Toni Trabert. Roberto ha sposato Carla Todeschini, una bella ragazza che era figlia del proprietario di una celebre ferramenta, posta in piazza Saffi a Forlì. Dal matrimonio sono nate dapprima due gemelle, poi un maschietto ed infine la Cecilia, che oggi conduce brillantemente l’azienda paterna nella nuova sede posta nella zona industriale di Forlì. Anche la Cecilia si è cimentata con il tennis ed è attualmente socia della Coop. Tennis della quale è anche sponsor. Visani era un uomo elegantissimo, ricordo che una volta che ci spogliammo insieme al comune circolo, notai che portava le calze blu fino al ginocchio, anche d’estate. Come me, gli piacevano molto le belle donne, tanto che quando cadde ammalato (e poi morì) io andavo a trovarlo in ospedale e lui sorrideva quando lo salutavo a nome dell’Anna, mia moglie, che egli molto ammirava. Siccome non gli sono mai mancati i quattrini, egli fu l’unico a Forlì ad assumere un maggiordomo. Anche lui era appassionato di jazz e spesso lo incontravo ai concerti, dove però andava da solo, essendo più vecchio di me di qualche anno. Ma gli sono particolarmente grato di una cosa. Sono appassionato di fotografia e facevo mostre personali in Italia. Ma mi pervenne un invito per fare una mostra a Toronto ed io ne informai anche Roberto. Immediatamente mi disse, senza esitazioni: “Vengo con te”. E così, nel 1998, andammo insieme a Toronto, dove alloggiavamo all’hotel Colony. Quell’anno si svolgevano anche i campionati mondiali di calcio e ricordo che Roberto pretendeva (come poi regolarmente avvenne) che i giocatori cantassero l’inno nazionale. Ma non si dimenticava della sua azienda e telefonava a Forlì alla Cecilia, che già la guidava. La mostra di Toronto si svolse presso il Columbus Center che è un po’ la casa dei molti italiani (allora erano più di seicentomila). Al ritorno da Toronto poi, Roberto mi disse che, servendosi delle mie foto, avrebbe potuto fare un catalogo per fine anno, da distribuire ai suoi clienti. Così facemmo un catalogo molto bello (che mi è servito in varie occasioni) dove, alla fine, c’è una foto di Roberto che io gli scattai a Toronto, davanti al Municipio. Il catalogo fu stampato in mille copie, delle quali cinquecento toccarono a Roberto Visani. A Toronto andavamo a mangiare insieme ed io mi accorsi che Roberto era ghiotto di carne. Mi disse che ne aveva mangiata anche durante un recente viaggio in India. Ma questa passione gli è stata fatale, perché poco dopo il suo ritorno, Roberto si ammalò del morbo della mucca pazza, del quale morì. Ai suoi funerali c’erano molti idraulici che lui aveva servito in vita, compresi i fratelli Vespignani, che mi aveva raccomandato per i lavori che dovevo fare in casa mia. La salma fu cremata e sua figlia Cecilia portò al cimitero un’urna con le ceneri del padre. Salvatore Lombardo Roberto Visani 5 - Premessa Non è più un caso che, incontrando soci del circolo, mi venga rivolto l’invito: “Perché, Antonio, non torni a scrivere per noi?” Mi sono fatto convincere. Ma parlerò solo di animali e del loro rapporto con gli umani. Non so cosa possa entrarci col tennis, ne vedo alcun nesso, ma se piacerà e sarà di gradimento del Consiglio e dei Soci, continuerò. Però, siccome sono permaloso e montanaro testardo, appena capirò che le critiche non sono bonarie me ne tornerò alle mie “…usate carte”, che impegnano abbastanza e danno soddisfazione: sono all’ottavo libro sulla vita dei miei tre nipotini. IL GATTO E L’UOMO (messaggi in coda) Il gatto, questo sconosciuto? Mah! L’uomo questo conosciuto? Si… Se il primo si fa capire e col corpo e con la coda, il secondo fa di tutto per rendersi incompreso con l’una e l’altro. Chi ha posseduto un gatto (e quanti fra noi soci: due per tutti Gaio Camporesi e Angelo Pistorio) non può non aver osservato e studiato il comportamento del proprio animale. Così: - quando punta verso l’alto la coda, vuol dire che è contento; - se la curva leggermente è la curiosità che emerge; - se comincia a farla ondeggiare, si sta spazientendo; - meglio ignorarlo se la coda si fa grossa; - se coda e orecchie son bene orientate, vuol dire che è curioso e sta all’erta; - se le stesse sono abbassate all’indietro: attenzione agli artigli! - Se le orecchie sono abbassate, la coda in movimento e il corpo disteso, è segno che si appresta all’agguato. La riuscita della caccia viene spesso donata, in segno di riguardo, al padrone. Il gatto è quell’animale che ha sviluppato un numero di voci superiore a qualsiasi altro suo simile. - Fa le fusa? E’ disteso, sereno, si sente tranquillo. - Miagola (i miagolii sono infiniti…): Ehi, mi guardi? Mi dai le crocchette? Mi potresti per favore aprire la porta? Ohe! Non vedi che per poco mi pestavi la coda… Ehi, dico, è il modo quello di alzare il volume del televisore? Non voglio più stare in auto. - Ma cosa avrà per la testa, oggi, il mio padrone, - penserà, quando per la fretta lo si ignora. - E i soffi, le grida che non sempre ci inducono a stare lontani… - La lettiera è diventata improponibile? Lui te lo fa capire. - Attenzione! E’ permaloso e vendicativo. Un calcetto, uno sguardo di traverso, un richiamo non circostanziato, un’indifferenza prolungata fanno scattare in lui la prerogativa di lasciarti un ricordino su un tuo oggetto personale. Altro classico del gatto? Quello di sparire nascondendosi nei posti più strani: Motivo? La presenza di ospiti non graditi o sconosciuti nel suo territorio; oppure la vista del trasportino, che il più delle volte è sinonimo di viaggio in macchina con destinazione veterinario. - E l’amore? Ah, l’amore! Urli da far accapponare la pelle a tutte le ore del giorno e della notte. E qui sta alla gatta capire che sono segnali d’amore e non di lotta per il territorio. Lei lo capisce di certo e lui s’adegua. L’uomo a fatica. Ecco, qui sta la differenza: l’indifferenza di fronte ai tanti segnali del corpo. Succede; eh… se succede… Pazienza… - Dopo tanti anni è tornato a scrivere per noi Antonio Piani - 6 Dalla nostra biblioteca “Il gioco di Ripper” di Isabel Allende. Feltrinelli Editore Indiana e Amanda, madre e figlia, appartenenti alla leggendaria famiglia Jackson, sono molto legate pur essendo diverse e lontane come il giorno e la notte. Indiana, guaritrice quasi “magica” operante in una clinica olistica, è una donna viva, libera dentro e contenta della propria vita. Amanda, sensibile e introversa, fatica a farsi coinvolgere sentimentalmente sia con Alan, ricco rampollo di una delle famiglie dell’alta borghesia di San Francisco, sia con Ryan, enigmatico e affascinante ex navy seal, seriamente ferito nel corso della sua ultima, pericolosa, missione. Mentre la madre vede solo il lato positivo delle situazioni umane, Amanda, come suo padre, ispettore capo della Sezione Omicidi di San Francisco, è affascinata dal lato più oscuro ed inspiegabile delle cose. Brillante e appassionata lettrice, dotata di una particolare talento per le indagini criminali, si diletta a giocare a Ripper, un gioco on-line ispirato a Jack lo Squartatore in cui occorre risolvere casi misteriosi. Quando la città è scossa da efferati omicidi, Amanda scopre, prima della Polizia, che i delitti hanno un legame fra loro e quando l’adorata madre Indiana scompare misteriosamente, capisce di avere poco tempo per salvarla. Con rabbia e amore, ma anche con un talento da indagatrice formidabile, tenta di risolvere l’enigma. La madre è la persona più bella ed importante della sua vita. Leggetelo, vi appassionerà! Diana DONNA Bionda, come spiga matura, esile stelo nella soleggiata piana; castana, come nocciolo d’avellana proteso al cielo fra arbusti boschivi; rossa, come corniola sanguigna sull’alpestre sentiero nel mese d’agosto; mora, come frutto di rupestre rovo, maturata al sole che scioglie la rugiada; Donna, profumi dolci, inebrianti come odor di ginestra su scoscesa riva; donna, voci calde, soavi come canto dell’usignolo che ravviva la notte; donna, chiome morbide, fluttuanti come cascata d’acqua che leviga la roccia; donna, sorrisi limpidi, sinceri come luce del mattino che accende sopiti desideri. Bianche, come lievi nuvole primaverili e candida neve : Gia’ sorgenti di vita. Antonio Piani 7 Appuntamenti di Martedì 4 Ore 16.00 Domenica 9 Ore 12.30 Domenica 9 Ore 15.30 Domenica 23 Ore 15.30 Da sabato 29 Ultimo sabato di CARNEVALE – Facciamo festa con musica e maschere. CARNEVALE DEI BAMBINI – Immancabile appuntamento carnevalesco con premiazione alla maschera migliore. A seguire buffet per tutti. UMBERTO BOAGA e FRANCO CECCHELLI, i due talentuosi e simpatici fotografi, già conosciuti, presenteranno al circolo “Audiovisivi” nuovi e sorprendentemente affascinanti. TRADIZIONALE MAIALATA Torneo di BURRACO – FESTA DELLA DONNA (con omaggio a tutte le signore) – Strettamente sociale Torneo di BURRACO – Pomeriggio in allegria! Con merenda Strettamente sociale Torneo GIOVANILE di categoria A, under 10-12-14, maschile e femminile Appuntamenti di Domenica 6 Ore 16.00 Martedì 8 Ore 16.00 Venerdì 11 Sabato 12 Domenica 13 Giovedì 17 Ore 21.00 Sabato 19 Ore 21.00 Domenica 20 Ore 13.00 Domenica 27 Ore 16.00 Sabato 3 Ore 21.00 APRILE Torneo di BURRACO di Primavera – Strettamente sociale Il Dott. PAOLO STRUMIA , socio e amico di tutti noi, proietterà un nuovo e appassionante viaggio: “TANGO E PASSIONE”. Le eccezionali artiste ROBERTA e ELENA GARDELLI, presenteranno una mostra di oggetti d’arte “TIFFANY”, portando nell’ambito del nostro circolo bellezza, trasparenze e mistero. Venerdì 11, alle ore 16.00, saranno degnamente presentate. Torneo di BURRACO di Pasqua – Strettamente sociale Cena con gruppo musicale “Moro And The Silent Revolution” Tradizionale PRANZO PASQUALE Torneo di BURRACO con sorpresa! – Strettamente sociale Appuntamenti di MAGGIO Cena con il gruppo musicale “Il Vangelo secondo Casadei” Si ricorda ai signori soci che la frequentazione del ristorante del circolo da parte degli ospiti è soggetta alle direttive Endas. Per prenotazioni rivolgersi al ristorante al numero 0543 402344. Dal mese di gennaio 2014, il prof. Luca Rafelli è disponibile per i soci del circolo per applicazioni di Kinesio Taping. Per info chiedere in segreteria o chiamare direttamente il prof Rafelli al n. 335/6098086. Design - Faredigitale - Forlì Sabato 1 Ore 21.00 Domenica 2 Ore 15.30 MARZO
© Copyright 2024 Paperzz