46 Tempi liberi Sabato 15 Marzo 2014 Corriere della Sera Guida al benessere Primavera Dal «vecchio» latte e tonico alla rivoluzione tecno. Con un’avvertenza: è un passo chiave verso la bellezza Curiosando Unghie, arriva il kit per la «remise en forme» Vero protagonista. Lo smalto da semplice gesto di make-up a vero accessorio: con collezioni che cambiano ad ogni stagioni, colori particolari accanto ai classici, e nuove tecniche per applicarlo. «La nail art mania però ha esigenze particolari — spiegano da Collistar — perché manicure e pedicure siano perfette serve un programma di remise en forme dell’unghia indispensabile per mantenere sane e lucide». L’azienda italiana ha realizzato il Kit sos unghie perfette, tre passaggi importanti prima di applicare lo smalto. «Si comincia dallo scrub levigante — raccontano — arricchito con granuli di cera e polvere di madreperla da massaggiare sull’unghia e sulle cuticole per eliminare imperfezioni e striature. Quindi si passa all’elisir trifasico che contiene oli di mandorle, lino e jojoba, estremamente nutriente. Poi, l’indurente-antirottura, formulato con cheratina, estratto di bamboo e polvere di diamante per “saldare” la superficie ed evitare rotture». Oltre al kit, Collistar ha formulato un CC smalto: proprio come il prodotto per capelli e viso, aiuta a perfezionare. È proposto in quattro nuance che riprendono il colore della superficie dell’unghia, contiene cheratina e una resina particolare, una volta applicato lascia un film pigmentato nascondendo imperfezioni, uniformando il colorito, rendendola perfetta. La linea comprende il leva smalto delicato senza acetone e una proposta di smalti declinati in due diverse formule e 107 colori, dal classico rosso lacca all’ardito giallo ocra, l’ultimo nato. © RIPRODUZIONE RISERVATA L uminosa, levigata e fresca. Così appare una curata pelle del viso. Perché la mancanza di grigiore e di opacità fa affiorare i tratti distesi e la bellezza dell’incarnato a qualsiasi età. La lucentezza, però, si conquista giorno dopo giorno ed è tutto merito di una corretta detersione. Ma come si pulisce correttamente il viso? L’arrivo delle spazzole soniche ha segnato una sorta di «rivoluzione»: sono davvero così efficaci? Ecco le quattro più comuni strategie di pulizia a confronto. E una premessa: mai sottovalutare questa fase. «La pulizia del viso è il primo gesto anti-età, un atto indispensabile — raccomanda Riccarda Serri, specialista in dermatologia e presidente Skineco (www.riccardaserri.it) —. Liberati dalle impurità (smog e make up) i pori respirano meglio permettendo la rigenerazione delle cellule. Così, migliorano l’ossigenazione e la funzionalità dell’epidermide contro i danni del tempo. Purtroppo è una delle pratiche di bellezza che le donne sanno fare meno bene. Spesso trattano il loro viso come uno straccio vecchio: applicano peeling senza criterio e con molta aggressività. Questi trattamenti, invece, vanno fatti in maniera mirata e scelti a seconda della sensibilità». Il sistema «classico» «Pulire la pelle mattina e sera anche se non ci si trucca – ricorda Serri —, soprattutto se si vive in città. Utilizzare dei prodotti ecodermocompatibili privi di molecole derivanti dal petrolio o dai siliconi. Vanno bene le mousse, le creme (se rimosse accuratamente), le acque micellari, ma anche la classica saponetta (spesso si enfatizza sul ph e poco sulla qualità degli ingredienti). Si risciacqua con acqua tiepida o termale (per chi è un soggetto allergico), si passa un pannetto in micro fibra specifico, oppure, un telino in cotone organico o, ancora, uno strumento meccanico usato delicatamente saggiando la propria reattività». «È essenziale scegliere prodotti de- tergenti non oleosi — raccomanda Zein Obagi, dermatologo di fama mondiale (www.zoitalia.it)—. L’olio forma una pellicola che non permette la penetrazione dei principi attivi contenuti nelle formule che verranno applicate successivamente per idratare e nutrire la pelle. È importante far seguire alla detersione anche l’azione meccanica esfoliante e stimolante di uno scrub delicatissimo per pulire in profondità e riattivare la circolazione (oltre che per preparare il “terreno” alle fasi successive)». La spazzola sonica Per l’operazione faccia pulita entra in scena anche la tecnologia: la spazzola sonica. Messa a punto a Seattle dopo anni di ricerca, studiata inizialmente come rimedio contro l’acne, con le sue trecento micro oscillazioni al secondo, assicura una pulizia del viso fino a sei L’idea I tre «step» (da copiare) delle orientali L e donne orientali lo sanno: la detersione è fondamentale per avere una pelle perfetta. E infatti sono state le prime ad utilizzare la «cleansing massage brush», spazzola specifica per il viso in versione manuale. «Hanno dai 7 ai 10 step di cura sia al mattino che la sera, di cui 3 dedicati alla pulizia — spiegano da Shiseido —. Non usano latte detergente ma prodotti schiumogeni: ne mettono in una ciotola una piccola quantità, la miscelano con acqua fino a formare una schiuma alta 2/3 cm, e con la brush morbida prelevano la schiuma e la massaggiano sul viso con movimenti circolari». ILLUSTRAZIONE DI NATALIA RESMINI Missione «pelle pulita» Con sapone e spazzola volte più completa e profonda di quella manuale. Le celebrities di Hollywood, da Angelina Jolie a Dustin Hoffman, hanno dichiarato di usarne una come quella Clarisonic (www.clarisonic.it) che, diversamente dagli altri apparecchi rotanti, oscilla in avanti e all’indietro ad una frequenza di 300 movimenti al secondo. E in un minuto la spazzola di detersione firmata Braun Silk-épil (conosciuta soprattutto per la depilazione del corpo) rimuove il trucco e le impurità dalle guance, dalla zona «T» (naso e fronte) e dal mento e aiuta ad assorbire il 30% in più degli ingredienti idratanti. Il trattamento in istituto Se la pelle del viso è il primo biglietto da visita è bene darle una «spolverata» prima dei mesi caldi. Come? «Con la microdermoabrasione di ultima generazione — risponde Elisabetta Carugo, titolare del centro estetico Cheri di Mi- Un terzo in più Se fatta bene, la pelle riesce ad assorbire il 30% in più delle creme e dei sieri successivamente spalmati lano (www.cheriestetica.it) —. Un microgommage che solleva le lamelle cornee in modo delicato e sicuro, senza l’utilizzo di sostanze chimiche ma grazie ad un’azione meccanica. Attraverso un manipolo vengono diffusi sulla pelle dei microcristalli di corindone ottenendo, così, un immediato effetto levigante. Simultaneamente vengono aspirate le cellule morte e le impurità: la pelle è pulita, ossigenata e stimolata ad una naturale rigenerazione». E le maschere? «Un’ottima soluzione è miscelare un cucchiaio di olio extravergine di oliva e uno di limone biologico, si passa su viso, collo e decolleté con del cotone. Si può anche utilizzare a casa, la sera, per due/tre volte alla settimana». Rossella Burattino [email protected] © RIPRODUZIONE RISERVATA Tendenze di stagione Dior si ispira a Versailles per i nuovi colori del make up. Ecco come enfatizzare lo sguardo Viso porcellana e palpebre pastello, il trucco retrò V ersailles, da qui parte l’ispirazione per il makeup primavera firmato Dior. Dedicato a una donna moderna affascinata dal passato. Coquette con un tocco pop: sfoggia disinvolta l’incarnato di porcellana e labbra sensuali, zigomi accesi e palpebre color pastello. La maison di Avenue Montaigne ha voluto rendere contemporaneo il XVIII secolo, immergendosi nella tenuta privata di Maria Antonietta, il Petit Trianon. «Un viaggio negli eleganti giardini — spiegano — per rivivere i fasti di un’epoca, riscoprire l’eleganza di allora. La nuova icona di bellezza è affascinata dai filosofi dell’illuminismo come dagli abiti couture. Si diverte, osa, ostenta. Sceglie tonalità pastello ma sovrappone sfumature decise. E, se il rito del colore diventa ricercato, il maquillage si racconta come una storia. Così le nuance diventano pink pompadour, rose crinoline, corail bagatelle». Maquillage in alta definizione. Il consiglio dei make up artist, per ottenere l’incarnato perfetto, è quello di utilizzare sempre il primer. «Nei backstage — spiegano — applichiamo Pore minimizer, una base perfezionatrice che opacizza, attenua i pori, affina la grana della pelle e leviga le piccole rughe. Contiene minisfere e pigmenti soft-focus che uniformano il colorito e attenuano le imperfezioni, in maniera impercettibile. Mentre per dare luminosità ci affidiamo a Glow maximizer, che non ha effetto lucido e neppure madreperlato. La texture è arricchita con spec- chi microscopici, illumina istan- sopraccigliari, zigomi)». taneamente, scolpisce i lineaMa il ruolo di star è tutto per menti e corregge le imperfezioni la palette Trianon. «Una clutch, cromatiche. Mescolare una pic- in edizione limitata — continuacola quantità di prodotto con il no alla maison francese — che fondotinta e applivuole rendere carlo su una pelle omaggio al fiocben idratata dal co Fontanges, ricentro del viso prendendo le verso l’esterno, collezioni di Raf con movimenti Simons, lo stiliverso l’alto. Per otsta di Dior: un tenere un tocco di pack dalle linee luce modellare il morbide, argenprodotto sopra il to minimal e romaquillage, picsa, in linea con chiettando delicagli accessori del tamente sulle zone creatore che racda illuminare: richiude ombretti lievi (parte alta color pistacchio, della fronte, bordi cioccolato iridedel naso) e zone Polveri Il nuovo scente, cipriato, convesse (arcate make up Dior un eyeliner nero e il blush. Elementi essenziali per il look di questa cortigiana contemporanea». Il maquillage primavera è caratterizzato dal colore rosa e da tre punti importanti: sguardo, zigomi, labbra. «Per enfatizzare lo sguardo — suggeriscono i make up artist — utilizzare l’ombretto pastello Fusion mono matte sfumato intorno agli occhi. Se si vuole un effetto soft applicarlo con le dita, per la versione intensa utilizzare lo sfumino. Applicare poi il lipstick, proposto nelle tonalità pink decise. Un tocco audace e impertinente, sempre rosa anche gli zigomi». E senza dimenticare le unghie che si vestono con sfumature ispirate alle porcellane dell’epoca. Giancarla Ghisi © RIPRODUZIONE RISERVATA
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