Bacini Asta Po - ARPA Lombardia

STATO DELLE ACQUE SUPERFICIALI
BACINI ASTA-PO
RAPPORTO ANNUALE 2012
SETTORE MONITORAGGI AMBIENTALI
Marzo 2014
Stato delle acque superficiali dei bacini Asta Po. Anno 2012
1
Autori
Settore Monitoraggi Ambientali
U.O. Acque
Nicoletta Dotti, Pietro Genoni, Massimo Paleari, Laura Tremolada
Con il contributo di:
Dipartimento di Mantova
U.O. Monitoraggi e Valutazioni Ambientali
Ivano Sarzi Sartori, Lorenza Galassi, Marco Fioravanti
Dipartimento di Pavia
U.O. Monitoraggi e Valutazioni Ambientali
Alberto Fonte, Natale Pizzochero, Emanuela Marangoni, Graziella Lai
Dipartimento di Lodi
U.O. Attività Produttive, Controlli e Monitoraggi Ambientali
Fabio Cambielli, Marina Girami, Manuela Marchesi, Giuseppe Saronni
Dipartimento di Cremona
U.O. Monitoraggi e Valutazioni Ambientali
Alessandro Loda, Elena Arnaud
ARPA LOMBARDIA
Settore Monitoraggi Ambientali
Via Rosellini 17 - Milano
Direttore: Dott.ssa Silvia Anna Bellinzona
In copertina: Fiume Terdoppio, Secchia e Po
ARPA Lombardia –Settore Monitoraggi Ambientali
Stato delle acque superficiali dei bacini Asta Po. Anno 2012
Sommario
1
INTRODUZIONE ......................................................................................................................................................... 3
2
IL QUADRO TERRITORIALE DI RIFERIMENTO.............................................................................................................. 4
3
IL QUADRO NORMATIVO DI RIFERIMENTO ............................................................................................................... 6
3.1
OBIETTIVI DI QUALITÀ..................................................................................................................................................... 7
3.2
LA RETE DI MONITORAGGIO REGIONALE: TIPIZZAZIONE, CORPI IDRICI E ANALISI DI RISCHIO ............................................................ 7
3.3
LA CLASSIFICAZIONE DELLO STATO DI QUALITÀ DEI CORPI IDRICI SUPERFICIALI ............................................................................. 8
3.3.1
Stato ecologico..................................................................................................................................................... 9
3.3.2
Stato chimico ..................................................................................................................................................... 12
3.4
4
TIPI DI MONITORAGGIO ................................................................................................................................................ 13
LA RETE DI MONITORAGGIO.................................................................................................................................... 14
4.1
LA RETE DI MONITORAGGIO REGIONALE ........................................................................................................................... 14
4.2
LA RETE DI MONITORAGGIO DEL BACINO DEI BACINI DELL’ASTA-PO ....................................................................................... 15
5
LO STATO DELLE ACQUE DEI BACINI DELL’ASTA PO ................................................................................................. 19
6
CONCLUSIONI .......................................................................................................................................................... 26
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Stato delle acque superficiali dei bacini Asta Po. Anno 2012
1
INTRODUZIONE
ARPA Lombardia effettua il monitoraggio delle acque superficiali e sotterranee in maniera sistematica
sull’intero territorio regionale dal 2001, secondo la normativa vigente. A partire dal 2009 il monitoraggio è
stato gradualmente adeguato ai criteri stabiliti a seguito del recepimento della Direttiva 2000/60/CE, in
particolare svolgendo le seguenti azioni:
-
programmazione e gestione del monitoraggio quali-quantitativo dei corpi idrici;
-
effettuazione di sopralluoghi e campionamenti;
-
esecuzione di analisi degli elementi chimico-fisici e chimici e degli elementi biologici;
-
elaborazione dei dati derivanti dal monitoraggio e relativa classificazione.
ARPA Lombardia svolge inoltre altre attività inerenti le acque superficiali e sotterranee, tra cui:
-
supporto tecnico-scientifico a Regione Lombardia per le attività di pianificazione e programmazione;
-
gestione e realizzazione di monitoraggi e progetti relativi a problematiche o specificità territoriali;
-
gestione delle emergenze e degli esposti relativi a eventi di contaminazione delle acque.
Il presente documento, oltre a fornire un quadro sintetico sia territoriale che normativo, descrive lo stato di
qualità delle acque superficiali ricadenti nei bacini dell’Asta Po a conclusione del monitoraggio svolto nel 2012.
Per informazioni di dettaglio riguardo l’analisi degli andamenti storici e delle criticità ambientali si rimanda
alle relazioni annuali predisposte dai Dipartimenti ARPA Provinciali territorialmente competenti.
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Stato delle acque superficiali dei bacini Asta Po. Anno 2012
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IL QUADRO TERRITORIALE DI RIFERIMENTO
Il bacino del fiume Po è il più grande d’Italia, sia per lunghezza dell’asta principale (650 km) che per entità dei
deflussi (la portata massima storica defluita nella sezione di chiusura di Pontelagoscuro, in occasione della
piena del 1951, è di 10.300 m3/s). La superficie del bacino idrografico, alla sezione di Pontelagoscuro, è pari a
circa 70.700 km2; ad essa vanno aggiunte le aree costituenti il sottobacino di Burana-Po di Volano e il Delta.
Il corso idrografico principale del Po è alimentato da numerosi grandi affluenti provenienti sia dalle Alpi che
dagli Appennini. Poiché le caratteristiche di queste due catene montuose differiscono notevolmente, le
modalità del drenaggio danno forma a corsi d’acqua molto diversi. I corsi d’acqua alpini sono alimentati in gran
parte dallo scioglimento delle nevi e mostrano un picco stagionale di deflusso durante l’estate, mentre i corsi
d’acqua appenninici sono in larga misura alimentati dal flusso superficiale e sotterraneo prodotto dalle
precipitazioni e, di conseguenza, in estate mostrano un minimo stagionale di deflusso, spesso con siccità
assoluta.
L’interazione tra le acque superficiali e le acque sotterranee nella pianura alluvionale del Po segue un modello
molto variabile, per il quale alcuni corsi cedono acqua alle falde sotterranee, mentre altri ne ricevono. Negli
Appennini, i tratti montani sono tendenzialmente più costanti per quanto riguarda la portata rispetto ai tratti a
valle, perché questi cedono grandi quantità di acqua agli acquiferi una volta raggiunto il margine della pianura
alluvionale del Po.
Oltre ai corsi d’acqua, la rete idrografica superficiale del bacino del Po comprende molti laghi, i più importanti
dei quali sono situati in Lombardia e sono alimentati dai corsi d’acqua montani alpini (Garda, Como, Maggiore,
Lugano e Iseo).
Tra lo sbocco dai bacini montani o dai laghi e l’immissione nel Po, i corsi d’acqua sono interessati da una serie
di interferenze, tra le quali prevalgono i prelievi dei grandi canali di irrigazione, gli scambi con l’acquifero
sotterraneo particolarmente attivi per tutti gli affluenti di sinistra, l’azione delle grandi sommersioni risicole e
delle colature irrigue, nonché le perdite della rete irrigua.
Il bacino dell'Agogna ha una superficie complessiva di 995 km2 (1% del bacino del Po), di cui il 10% in ambito
montano. Il corso d’acqua nasce dal gruppo delle Prealpi compreso tra il lago Maggiore e il lago d’Orta e scorre
nella pianura novarese e lomellina compresa tra il Ticino e il Sesia.
Il bacino del torrente Terdoppio ha una superficie complessiva di circa 515 km2 interamente in ambito di
pianura; è suddiviso in due bacini parziali, il novarese e il lomellino di superficie circa uguale. Il torrente nasce
dal gruppo delle Prealpi compreso tra il lago Maggiore e il lago d’Orta, scorre in direzione sudest- sud e, dopo
aver percorso il basso novarese, attraversa la provincia di Pavia, confluendo nel Po nel comune di Zinasco. Lo
sviluppo complessivo del corso d’acqua, dalle sorgenti al Po, è di circa 86 km. La continuità del corso d’acqua è
stata artificialmente interrotta in epoca medioevale per far luogo a derivazioni irrigue; pertanto il tratto
terminale del Terdoppio si suddivide in due tratte distinte: il Terdoppio novarese, che confluisce in Ticino a
valle di Cerano, e il Terdoppio lomellino, che termina nel Po a valle di Zinasco.
Il territorio dell’Oltrepò Pavese comprende i bacini degli affluenti di destra del Po, dal Curone al Tidone. Vi
ricadono pertanto i bacini intermedi dello Staffora, Luria, Coppa, Scuropasso, Versa e Bardonezza. La superficie
complessiva di circa 1.370 km2, corrispondente al 2% della superficie complessiva del bacino del Po, ricade per
il 63% in ambito montano. Il bacino del torrente Curone è delimitato a ovest dal bacino dello Scrivia a est dal
bacino del torrente Staffora. Ha origine nel versante nord del gruppo appenninico del monte Ebro - monte
Chiappo e sbocca in pianura a est di Tortona.
Il bacino del torrente Staffora è delimitato a ovest dal bacino del Curone, rispetto al quale ha un andamento
parallelo, a est dal bacino del torrente Coppa, a sud-est dal bacino del torrente Tidone, a sud dal fiume Trebbia.
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Stato delle acque superficiali dei bacini Asta Po. Anno 2012
La valle dello Staffora presenta una marcata morfologia fluviale con versanti molto scoscesi ricoperti da un fitto
manto boscoso e alveo inciso nella parte alta; a partire da Fego la valle si allarga, i versanti sono meno acclivi e
l’alveo si presenta più ampio e ad andamento intrecciato.
Il bacino del torrente Coppa è delimitato a ovest e sud dal bacino del torrente Staffora, a sud-est dal bacino del
torrente Tidone, a est dal bacino del torrente Scuropasso. Il Coppa nasce alla confluenza dei due rami di testata,
torrenti Ghiaia-Coppa e Ghiaia di Montalto, nei pressi di Borgo Priolo. Questi ultimi hanno origine nella zona
collinare dell’Appennino a quote comprese tra i 400 e i 500 m s.l.m. L’affluente principale del Coppa è il
torrente Schizzola e confluisce in sinistra all’altezza dell’abitato di Rivazza.
Il torrente Scuropasso nasce nel medio Appennino nei pressi di Montalto Pavese e dopo un breve percorso a
prevalente andamento Nord-Sud, all’altezza di Broni compie un’ansa verso sinistra per immettersi nel Po nei
pressi di Pavia.
Il torrente Versa nasce nel medio Appennino e, dopo un corso a prevalente andamento sud-nord confluisce in
Po poco a nord di Stradella.
Il torrente Bardonezza nasce all’altezza di Pizzofreddo nel medio-basso Appennino e seguendo il confine tra
Lombardia ed Emilia-Romagna confluisce nel Po poco a monte di Castel San Giovanni.
Il bacino del Tidone occupa l’estrema parte nord-occidentale dell’Appennino Ligure. Il torrente nasce sulla
falda del monte Penice (1.000 m s.l.m.), in prossimità della località Ca’ dei Matti in provincia di Pavia; dopo un
iniziale andamento sud-nord compie un’ampia ansa e assume il tipico andamento antiappenninico. Dopo un
percorso di 13 km entra in provincia di Piacenza dove, in località Fabbiano, abbandona la zona collinare;
prosegue poi, svolgendosi in ampi meandri, fino a Veratto in comune di Sarmato, confluendo infine nel Po,
dopo uno percorso complessivo in provincia di Piacenza di 32 km.
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Stato delle acque superficiali dei bacini Asta Po. Anno 2012
3
IL QUADRO NORMATIVO DI RIFERIMENTO
La normativa sulla tutela delle acque superficiali e sotterranee trova il suo principale riferimento nella
Direttiva 2000/60/CE del Parlamento europeo e del Consiglio, del 23 ottobre 2000, che istituisce un quadro per
l'azione comunitaria in materia di acque.
Il decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152 norme in materia ambientale, con le sue successive modifiche ed
integrazioni, recepisce formalmente la Direttiva 2000/60/CE, abrogando il previgente decreto legislativo 11
maggio 1999, n. 152. A seguito all’approvazione del Dlgs 152/06, sono stati emanati alcuni decreti attuativi, e in
particolare:
-
Decreto 16 giugno 2008, n. 131, regolamento recante i criteri tecnici per la caratterizzazione dei corpi
idrici (tipizzazione, individuazione dei corpi idrici, analisi delle pressioni);
-
Decreto 14 aprile 2009, n. 56, regolamento recante criteri per il monitoraggio dei corpi idrici e
l’identificazione delle condizioni di riferimento;
-
D.M. Ambiente 8 novembre 2010, n.260, criteri tecnici per la classificazione – modifica norme tecniche
Dlgs 152/06.
E’ necessario menzionare anche il decreto legislativo 10 dicembre 2010, n. 219, che recepisce la Direttiva
2008/105/CE relativa a standard di qualità ambientale nel settore della politica delle acque e la Direttiva
2009/90/CE che stabilisce specifiche tecniche per l’analisi chimica e il monitoraggio dello stato delle acque.
La Regione Lombardia, con l'approvazione della Legge regionale 12 dicembre 2003, n. 26, ha indicato il Piano di
gestione del bacino idrografico come strumento per il raggiungimento degli obiettivi di qualità dei corpi idrici,
attraverso un approccio che integra gli aspetti qualitativi e quantitativi, ambientali e socio-economici. Il Piano
di gestione, che prevede come riferimento normativo nazionale ancora il Dlgs 152/99, è costituito da:
-
Atto di indirizzi per la politica di uso e tutela delle acque della Regione Lombardia, approvato dal
Consiglio regionale il 28 luglio 2004;
-
Programma di tutela e uso delle acque (PTUA), approvato con DGR del 29 marzo 2006, n. 8/2244.
Più recentemente, in attuazione della Direttiva 2000/60/CE, L’Autorità di Bacino del fiume Po ha adottato il
Piano di Gestione per il Distretto idrografico del fiume Po– PdGPo (Deliberazione n. 1 del 24 febbraio 2010). Il
Piano di Gestione è lo strumento conoscitivo, normativo e tecnico-operativo mediante il quale sono
programmate le misure finalizzate a garantire la corretta utilizzazione delle acque e il perseguimento degli
scopi e degli obiettivi ambientali stabiliti dalla Direttiva 2000/60/CE.
Il Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri8 febbraio 2013 è l’atto formale che completa l’iter di
adozione del Piano di Gestione del Distretto idrografico Padano.
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Stato delle acque superficiali dei bacini Asta Po. Anno 2012
3.1 Obiettivi di qualità
La normativa prevede il conseguimento di obiettivi minimi di qualità ambientale per i corpi idrici significativi e
di obiettivi di qualità per specifica destinazione.
L’obiettivo di qualità ambientale è definito in funzione della capacità dei corpi idrici di mantenere i processi
naturali di autodepurazione e di supportare comunità animali e vegetali ampie e ben diversificate.
L’obiettivo di qualità per specifica destinazione individua lo stato dei corpi idrici idoneo ad una particolare
utilizzazione da parte dell’uomo (produzione di acqua potabile, balneazione), alla vita dei pesci e dei molluschi.
I Piani di tutela adottano le misure atte affinché siano conseguiti i seguenti obiettivi entro il 22 dicembre 2015:
-
mantenimento o raggiungimento per i corpi idrici superficiali e sotterranei dell’obiettivo di qualità
ambientale corrispondente allo stato “buono”;
-
mantenimento, ove già esistente, dello stato di qualità “elevato”;
-
mantenimento o raggiungimento degli obiettivi di qualità per specifica destinazione per i corpi idrici
ove siano previsti.
La normativa prevede inoltre la possibilità di differimento dei termini per il conseguimento degli obiettivi –
proroga al 2021 o al 2027– a condizione che non si verifichi un ulteriore deterioramento e che nel Piano di
Gestione siano fornite adeguate motivazioni e l’elenco dettagliato delle misure previste.
Vi è inoltre la possibilità di fissare obiettivi ambientali meno rigorosi – deroga – nei casi in cui, a causa delle
ripercussioni dell’impatto antropico o delle condizioni naturali non sia possibile o sia esageratamente oneroso il
loro raggiungimento.
3.2 La rete di monitoraggio regionale: tipizzazione, corpi idrici e analisi di rischio
Uno dei principi innovativi della Direttiva 2000/60/CE consiste nel riferirsi al contesto geografico naturale cui i
corpi idrici appartengono: per quanto riguarda i corpi idrici superficiali questo processo richiede da un lato
l’individuazione dei differenti tipi fluviali e lacustri presenti nel distretto idrografico e dall’altro la definizione
delle condizioni di riferimento tipo-specifiche, che rappresentano uno stato corrispondente a condizioni
indisturbate o con disturbi antropici molto lievi.
La definizione della rete di monitoraggio ha richiesto, all’interno di ciascun tratto o bacino tipizzato,
l’individuazione dei corpi idrici, che costituiscono gli elementi distinti e significativi a cui fare riferimento per
riportare e accertare la conformità con gli obiettivi ambientali. I criteri per l’identificazione dei corpi idrici
tengono conto principalmente delle differenze dello stato di qualità, delle pressioni esistenti sul territorio e
dell’estensione delle aree protette.
Sulla base delle informazioni sulle attività antropiche presenti nel bacino idrografico, sulle pressioni da esse
provocate e sugli impatti prodotti, è stato possibile pervenire ad una previsione circa la capacità di ciascun
corpo idrico di raggiungere o meno, nei tempi previsti, gli obiettivi di qualità. A conclusione della prima analisi
di rischio i corpi idrici sono stati distinti nelle seguenti classi di rischio: corpi idrici a rischio, corpi idrici non a
rischio, corpi idrici probabilmente a rischio.
Questa attribuzione ha avuto lo scopo di individuare un criterio di priorità attraverso il quale orientare i
programmi di monitoraggio.
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3.3 La classificazione dello stato di qualità dei corpi idrici superficiali
Lo stato di un corpo idrico superficiale è determinato dal valore più basso tra il suo stato ecologico e il suo stato
chimico.
Lo stato ecologico è stabilito in base alla classe più bassa relativa agli elementi biologici, agli elementi chimicofisici a sostegno e agli elementi chimici a sostegno. Le classi di stato ecologico sono cinque: elevato (blu), buono
(verde), sufficiente (giallo), scarso (arancione), cattivo (rosso).
Lo stato chimico è definito rispetto agli standard di qualità per le sostanze o gruppi di sostanze dell’elenco di
priorità. Il corpo idrico che soddisfa tutti gli standard di qualità ambientale fissati dalla normativa è classificato
in buono stato chimico (blu). In caso contrario, la classificazione evidenzierà il mancato conseguimento dello
stato buono (rosso).
Stato Ecologico
Elementi di qualità
biologica (EQB)
E
E
E
B
B
B
S
S
S
S
S
S
C
C
C
Giudizio
peggiore
Tipizzazione
Giudizio
peggiore
-
Elementi generali chimico-fisici
Individuazione
corpi idrici
E
Classificazione
Stato Ecologico
B
ELEVATO*
S
Giudizio
peggiore
BUONO
SUFFICIENTE
Inquinanti specifici
SCARSO
E
CATTIVO
B
FIUMI
S
Analisi di rischio
*Lo stato elevato deve
essere confermato
dagli elementi
idromorfologici a
sostegno
Dati di monitoraggio
LAGHI
Stato Chimico
Sostanze dell'elenco di priorità
Classificazione
Stato Chimico
BUONO
BUONO
NON BUONO
NON BUONO
Schema generale per la classificazione dello stato delle acque superficiali.
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3.3.1 Stato ecologico
Lo stato ecologico è definito dalla qualità della struttura e del funzionamento degli ecosistemi acquatici,
stabilita attraverso il monitoraggio degli elementi biologici, degli elementi chimici e fisico-chimici a sostegno e
degli elementi idromorfologici a sostegno. Gli elementi di qualità differiscono tra fiumi e laghi, in funzione delle
rispettive peculiarità.
Gli elementi biologici utilizzati ai fini della classificazione dello stato ecologico dei fiumi sono le macrofite, le
diatomee, i macroinvertebrati bentonici e la fauna ittica.
Elementi di qualità biologica (EQB) e metodi di classificazione dello stato ecologico per i fiumi
EQB
Macrofite
Diatomee
Metodo di classificazione
IBMR - Indice Biologique
Macrophytique en Rivière
ICMi - Indice Multimetrico di
Intercalibrazione
Descrizione
L’indice IBMR è finalizzato alla valutazione dello stato trofico inteso
in termini di intensità di produzione primaria.
L’indice ICMi si basa sull’Indice di Sensibilità agli Inquinanti (IPS) e
sull’Indice Trofico (TI).
Il sistema MacrOper è basato sul calcolo dell’Indice Multimetrico
STAR di Intercalibrazione (STAR_ICMi).
Macroinvertebrati
Sistema MacrOper
bentonici
Fauna ittica
La classificazione dei fiumi molto grandi e/o non accessibili si
ottiene dalla combinazione dei valori RQE ottenuti per gli indici
STAR_ICMi e MTS (Mayfly Total Score).
ISECI - Indice dello Stato Ecologico L’indice ISECI si basa sulla presenza e la condizione biologica (classi
di età e consistenza demografica) delle specie indigene, sulla
delle Comunità Ittiche
presenza di ibridi, di specie aliene e di specie endemiche.
Gli elementi generali chimico-fisici a sostegno degli elementi biologici da utilizzare ai fini della classificazione
dello stato ecologico dei fiumi sono i nutrienti e l’ossigeno disciolto. Per una migliore interpretazione del dato
biologico, ma non per la classificazione, si tiene conto anche di temperatura, pH, alcalinità e conducibilità.
Elementi generali di qualità chimico-fisica e indice per la classificazione dello stato ecologico dei fiumi
Elemento
Parametro
Indice Descrizione
Livello di Inquinamento dai Macrodescrittori per lo stato
ecologico.
Ossigeno disciolto 100-OD% saturazione
Azoto ammoniacale (N-NH4)
Nutrienti
Azoto nitrico (N-NO3)
LIMeco
Fosforo totale
Il LIMeco di ciascun campionamento viene derivato come
media tra i punteggi attribuiti ai singoli parametri secondo le
soglie stabilite dalla normativa, in base alla concentrazione
osservata.
Il LIMeco da attribuire ad un sito è la media dei LIMeco dei
campionamenti effettuati durante l'anno.
Temperatura
Altri parametri
pH
Alcalinità
Conducibilità
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-
Sono utilizzati esclusivamente per una migliore
interpretazione del dato biologico e non per la classificazione.
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Gli elementi biologici utilizzati ai fini della classificazione dello stato ecologico dei laghi sono il fitoplancton, le
macrofite e la fauna ittica. Per i macroinvertebrati bentonici non si dispone ancora di un metodo ufficiale di
classificazione.
Elementi di qualità biologica (EQB) e metodi di classificazione dello stato ecologico per i laghi
EQB
Metodo di classificazione
Descrizione
Fitoplancton
ICF - Indice complessivo per
il fitoplancton
L’indice ICF si ottiene come media dell’indice medio di biomassa
(concentrazione di clorofilla a e biovolume) e dell’indice medio di
composizione (PTI, percentuale di cianobatteri).
Macrofite
MTIspecies
MacroIMMI
Gli indici MTIspecies e MacroIMMI sono calcolati in base a cinque
metriche: massima profondità di crescita, frequenza relativa delle specie
con forma di colonizzazione sommersa, frequenza delle specie esotiche,
diversità (indice di Simpson), punteggio trofico per ciascuna specie.
LFI - Lake Fish Index
L’indice LFI si basa sull’abbondanza relativa e la struttura di popolazione
delle specie chiave, sul successo riproduttivo delle specie chiave e delle
specie tipo-specifiche, sulla diminuzione (%) del numero di specie chiave e
tipo-specifiche, sulla presenza di specie ittiche alloctone ad elevato
impatto.
Fauna ittica
Macroinvertebrati
Metodo in via di definizione
bentonici
-
Gli elementi generali chimico-fisici a sostegno degli elementi biologici da utilizzare ai fini della classificazione
dello stato ecologico dei laghi sono il fosforo totale, la trasparenza e l’ossigeno ipolimnico. Per una migliore
interpretazione del dato biologico, ma non per la classificazione, si tiene conto anche dipH, alcalinità,
conducibilità e ammonio.
Elementi generali di qualità chimico-fisica e indice per la classificazione dello stato ecologico dei laghi
Elemento
Parametro
Indice
Fosforo totale
-
Trasparenza
Descrizione
Livello Trofico Laghi per lo stato ecologico.
LTLeco
Ossigeno ipolimnico
L’LTLeco viene derivato come somma dei i punteggi ottenuti per i singoli
parametri secondo le soglie stabilite dalla normativa, in base alla
concentrazione osservata.
pH
Altri parametri
Alcalinità
Conducibilità
-
Sono utilizzati esclusivamente per una migliore interpretazione del
dato biologico e non per la classificazione.
Ammonio
Per gli elementi biologici la classificazione si effettua sulla base del valore di Rapporto di Qualità Ecologica
(RQE), ossia del rapporto tra valore del parametro biologico osservato e valore dello stesso parametro
corrispondente alle condizioni di riferimento per il tipo a cui appartiene il corpo idrico in osservazione.
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Stato delle acque superficiali dei bacini Asta Po. Anno 2012
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Gli elementi chimici a sostegno degli elementi biologici sono gli inquinanti specifici non appartenenti all’elenco
di priorità. Per ciascun inquinante specifico è stabilito uno standard di qualità ambientale espresso come valore
medio annuo (SQA-MA).
Inquinanti specifici non appartenenti all’elenco di priorità: elementi chimici a sostegno degli elementi biologici.
Arsenico
Azinfos etile
Azinfos metile
Bentazone
2-Cloroanilina
3-Cloroanilina
4-Cloroanilina
Clorobenzene
2-Clorofenolo
3-Clorofenolo
4-Clorofenolo
1-Cloro-2-nitrobenzene
1-Cloro-3-nitrobenzene
1-Cloro-4-nitrobenzene
Cloronitrotolueni
2-Clorotoluene
3-Clorotoluene
4-Clorotoluene
Cromo totale
2,4D
Demeton
3,4-Dicloroanilina
1,2Diclorobenzene
1,3Diclorobenzene
1,4Diclorobenzene
2,4-Diclorofenolo
Diclorvos
Dimetoato
Eptaclor
Fenitrotion
Fention
Linuron
Malation
MCPA
Mecoprop
Metamidofos
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Mevinfos
Ometoato
Ossidemeton metile
Paration etile
Paration metile
2,4,5T
Toluene
1,1,1Tricloroetano
2,4,5-Triclorofenolo
2,4,6-Triclorofenolo
Terbutilazina(incluso metabolita)
Composti del Trifenilstagno
Xileni
Pesticidi singoli
Pesticidi totali
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3.3.2 Stato chimico
La presenza delle sostanze appartenenti all’elenco di priorità definisce lo stato chimico dei corpi idrici.Per
ciascuna sostanza sono stabiliti uno standard di qualità ambientale espresso come valore medio annuo (SQAMA) e uno standard di qualità ambientale espresso come concentrazione massima ammissibile (SQA-CMA).
La normativa prevede il raggiungimento, entro il 20 novembre 2021, dell’obiettivo di eliminare le sostanze
pericolose prioritarie (PP) negli scarichi, nei rilasci da fonte diffusa e nelle perdite, nonché di ridurre
gradualmente negli stessi le sostanze prioritarie (P). Per le altre sostanze (E) l’obiettivo è di eliminare
l’inquinamento dalle acque causato da scarichi, rilasci da fonte diffusa e perdite.
Sostanze dell’elenco di priorità (PP: sostanza pericolosa prioritaria; P: sostanza prioritaria; E: altre sostanze).
Alaclor
Alcani,C10-C13,cloro
Antiparassitari del ciclodiene:
Aldrin
Dieldrin
Endrin
Isodrin
Antracene
Atrazina
Benzene
Cadmio e composti
Clorfenvinfos
P
PP
Clorpirifos (Clorpirifos etile)
P
DDT totale
p.p'-DDT
1,2-Dicloroetano
Diclorometano
Di(2-etilesilftalato)
Difeniletere bromato (sommatoria congeneri
28, 47, 99, 100, 153 e 154)
Diuron
E
E
P
P
P
Fluorantene
Idrocarburi policiclici aromatici:
Benzo(a)pirene
Benzo(b)fluorantene
Benzo(k)fluoranthene
Benzo(g,h,i)perylene
Indeno(1,2,3-cd)pyrene
Isoproturon
Mercurio e composti
Naftalene
Nichel e composti
4-Nonilfenolo
Ottilfenolo (4-(1,1',3,3'-tetrametilbutilfenolo)
Pentaclorobenzene
Pentaclorofenolo
Piombo e composti
Simazina
Tetracloruro di carbonio
PP
Tetracloroetilene
E
P
Tricloroetilene
Tributilstagno e composti (Tributilstagno
catione)
Triclorobenzeni
Triclorometano
Trifluralin
E
E
PP
P
P
PP
P
Endosulfan
PP
Esaclorobenzene
Esaclorobutadiene
Esaclorocicloesano
PP
PP
PP
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P
PP
P
PP
P
P
PP
P
PP
P
P
P
E
PP
P
P
P
Stato delle acque superficiali dei bacini Asta Po. Anno 2012
3.4 Tipi di monitoraggio
L’obiettivo del monitoraggio è quello di stabilire un quadro generale coerente ed esauriente dello stato
ecologico e chimico delle acque all’interno di ciascun bacino idrografico e permettere la classificazione di tutti i
corpi idrici superficiali. Il monitoraggio delle acque superficiali si articola in: sorveglianza, operativo, indagine.
Il monitoraggio di sorveglianza, che riguarda i corpi idrici “non a rischio” e “probabilmente a rischio” di non
soddisfare gli obiettivi ambientali, è realizzato per:
-
integrare e convalidare l’analisi delle pressioni e degli impatti;
-
la progettazione efficace ed effettiva dei futuri programmi di monitoraggio;
-
la valutazione delle variazioni a lungo termine di origine naturale (rete nucleo);
-
la valutazione delle variazioni a lungo termine risultanti da una diffusa attività di origine antropica (rete
nucleo);
-
tenere sotto osservazione l’evoluzione dello stato ecologico dei siti di riferimento;
-
classificare i corpi idrici.
Il monitoraggio operativo è realizzato per:
-
stabilire lo stato dei corpi idrici identificati “a rischio” di non soddisfare gli obiettivi ambientali;
-
valutare qualsiasi variazione dello stato di tali corpi idrici risultante dai programmi di misure;
-
classificare i corpi idrici.
Il monitoraggio di indagine è richiesto in casi specifici e più precisamente:
-
quando sono sconosciute le ragioni di eventuali superamenti (ad esempio le cause del mancato
raggiungimento degli obiettivi o del peggioramento dello stato);
-
quando il monitoraggio di sorveglianza indica il probabile rischio di non raggiungere gli obiettivi e il
monitoraggio operativo non è ancora stato definito;
-
per valutare l’ampiezza e gli impatti di un inquinamento accidentale.
Il monitoraggio di sorveglianza si effettua per almeno un anno ogni sei (periodo di validità del Piano di
Gestione), salvo per la rete nucleo che è controllata ogni tre anni.
Il ciclo del monitoraggio operativo è triennale.
ARPA Lombardia –Settore Monitoraggi Ambientali
13
Stato delle acque superficiali dei bacini Asta Po. Anno 2012
4
LA RETE DI MONITORAGGIO
4.1 La rete di monitoraggio regionale
Il processo di tipizzazione dei corsi d’acqua e dei laghi in Lombardia ha portato all’individuazione di 39 tipi
fluviali e di 8 tipi lacustri. All’interno di ciascun tratto o bacino tipizzato sono stati individuati 669 corpi idrici
fluviali (520 naturali e 149 artificiali) e 56 corpi idrici lacustri (32 naturali e 24 invasi).
La rete di monitoraggio regionale per le acque superficiali è composta da:
-
355 stazioni collocate su altrettanti corpi idrici fluviali;
-
44 stazioni collocate su 37 corpi idrici lacustri.
Complessivamente a livello regionale vengono quindi sottoposti a monitoraggio oltre il 50% dei corpi idrici
fluviali individuati (con percentuali variabili da provincia a provincia) e oltre il 65% dei corpi idrici lacustri
individuati.
Il primo ciclo triennale di monitoraggio operativo è stato avviato da ARPA Lombardia nel 2009 e si è concluso
nel 2011. Il secondo ciclo triennale è iniziato nel 2012 e avrà termine nel 2014, anno in cui si concluderà il
primo ciclo sessennale del monitoraggio di sorveglianza, in tempo utile per la revisione del Piano di Gestione
del distretto idrografico Padano.
La rete regionale di monitoraggio delle acque superficiali.
ARPA Lombardia –Settore Monitoraggi Ambientali
14
Stato delle acque superficiali dei bacini Asta Po. Anno 2012
15
4.2 La rete di monitoraggio del bacino dei bacini dell’Asta-PO
La rete di monitoraggio dei corsi d’acqua nei bacini di sponda destra e di sponda sinistra dell’ Asta-Po è
costituita da 52 punti di campionamento posti su altrettanti corpi idrici appartenenti a 36 corsi d’acqua di cui
19 artificiali. I corpi idrici sottoposti a monitoraggio di sorveglianza sono 9, mentre i restanti 43 sono sottoposti
a monitoraggio operativo. Nel primo corpo idrico sul torrente Staffora è stato individuato un potenziale sito di
riferimento.
Rete di monitoraggio dei corsi d’acqua nei bacini dell’asta Po.
Corso d’acqua
Po
Curone
Agogna
Erbognone
Staffora
Nizza
Terdoppio
Scrivia
Scuropasso
Ghiaia di Montalto
Coppa
Versa
Tidone
Olona Meridionale
Corpo idrico
Località
Prov.
Tipo di
monitoraggio
dal Sesia alla confluenza del Tanaro
Frascarolo-AL
PV
operativo
dal Tanaro alla confluenza dello Scrivia
Pieve del Cairo
PV
operativo
dallo Scrivia alla confluenza del Ticino
Bastida Pancarana
PV
operativo
dal Ticino alla confluenza del Lambro
Spessa Po
PV
operativo
dal Lambro a Isola Serafini
LO
operativo
LO
operativo
dall'Adda alla confluenza del Taro
Somaglia
Castelnuovo Bocca
d'Adda
Cremona
CR
operativo
dal Taro alla confluenza dell'Oglio
Viadana
MN
operativo
dall'Oglio alla confluenza del Mincio
Borgoforte
MN
operativo
dal Mincio al confine regionale
Sermide
MN
operativo
dalla sorgente alla immissione nel Po
dall'ingresso in regione fino alla
immissione in Po
dall'ingresso in regione fino alla
immissione in Agogna
dalla sorgente fino alla confluenza
dell'Aronchio
dall'Aronchio fino alla confluenza
dell'Ardivestra
dall'Ardivestra al depuratore di Voghera
Casei Gerola
PV
sorveglianza
Mezzana Bigli
PV
operativo
Ottobiano
PV
operativo
S. Margherita
PV
sorveglianza (RIF)
Varzi/Bagnaria
PV
sorveglianza
Voghera
PV
operativo
da Voghera alla immissione in Po
Cervesina
PV
operativo
dalla sorgente alla immissione in Staffora
Ponte Nizza
PV
sorveglianza
dall'ingresso in regione ad Alagna
Vigevano
PV
operativo
da Alagna fino alla immissione in Po
dall'ingresso in regione alla immissione in
Po
dal confine Her alla immissione in Po
Zinasco
PV
operativo
Cornale
PV
sorveglianza
Mezzanino
PV
operativo
dalla sorgente alla immissione nel Coppa
Borgo Priolo
PV
operativo
da Isola Serafini all'Adda
dal confine Her alla immissione in Po
Bressana Bottarone
PV
operativo
dal confine Her 56 alla immissione in Po
Stradella
PV
operativo
dalla sorgente al confine Her
Golferenzo
PV
operativo
dalla sorgente al confine regionale
Zavattarello
PV
sorveglianza
dalla sorgente a Pontelungo
Bornasco
PV
operativo
da Pontelungo alla immissione in Po
S. Zenone Po
PV
operativo
ARPA Lombardia –Settore Monitoraggi Ambientali
Stato delle acque superficiali dei bacini Asta Po. Anno 2012
Corso d’acqua
Brembiolo
Secchia
Corpo idrico
da Casalpusterlengo alla immissione in
Mortizza
dalla sorgente al depuratore di
Casalpusterlengo
dall'ingresso in regione alla immissione in
Po
Mortizza
dalla sorgente alla immissione nel Po
Gandiolo-Tosi
artificiale
Canale Della Bonifica
Reggiana Mantovana
Canale Fossalta
Canale Sabbioncello
Colatore Trigolaro
Fossa Parmigiana
Moglia
Fossaviva
Roncocorrente
Colatore Reale
Nuova di Borgo San Siro
Scolo Scaricatore (Cavo
Cerca)
Naviglio Di Melotta
Canale Il Riolo
Colatore Morbasco
Civico di Cremona
16
Località
Prov.
Tipo di
monitoraggio
Fombio
LO
operativo
Casalpusterlengo
LO
operativo
Moglia
MN
operativo
LO
operativo
LO
operativo
Santo Stefano
Lodigiano
Castelnuovo Bocca
d’Adda
artificiale
S. Benedetto Po
MN
operativo
artificiale
Sermide
MN
operativo
artificiale
Quistello
MN
operativo
artificiale
Pegognaga
MN
operativo
artificiale
S. Benedetto Po
MN
operativo
artificiale
Borgoforte
MN
operativo
artificiale
Borgoforte
MN
operativo
artificiale
Chignolo Po
PV
operativo
artificiale
Gambolò
PV
sorveglianza
artificiale
Cremona
CR
operativo
artificiale
Casaletto di Sopra
CR
sorveglianza
artificiale
Gussola
CR
sorveglianza
artificiale
Cremona
CR
operativo
artificiale
CR
operativo
CR
operativo
CR
operativo
Colatore Riglio
artificiale
Dosolo
Fossadone
Naviglio Dugale
Robecco
artificiale
Cremona
Acquanegra
Cremonese
San Daniele Po
artificiale
Stagno Lombardo
CR
operativo
artificiale
Cremona
CR
operativo
ARPA Lombardia –Settore Monitoraggi Ambientali
Stato delle acque superficiali dei bacini Asta Po. Anno 2012
Rete di monitoraggio dei corpi idrici del bacino del fiume Po
ARPA Lombardia –Settore Monitoraggi Ambientali
17
Stato delle acque superficiali dei bacini Asta Po. Anno 2012
18
Nel seguito sono elencati i parametri chimico-fisici e chimici a sostegno e le sostanze prioritarie ricercate nel
bacino del fiume Po La selezione dei parametri da analizzare è stata effettuata in base all’analisi delle pressioni
presenti sul territorio.
Parametri chimico-fisici e chimici a sostegno e sostanze dell’elenco di priorità ricercate nel bacino del fiume Po
nei corsi d’acqua.
pH
Tributilstagno (composti)
Bentazone
Solidi sospesi
Idrocarburi policiclici aromatici totali
Bromacil
Temperatura
Fluorantene
Clorpirifos
Conducibilità
Benzene
Clorpirifos
Durezza (totale)
Triclorobenzeni
Dimetoato
Azoto totale
1,2 Dicloroetano
Endosulfan
Azoto ammoniacale
Diclorometano
Esaclorobenzene
Azoto nitrico
Triclorometano (Cloroformio)
Esaclorocicloesano
Ossigeno disciolto
Esaclorobutadiene
Glifosate
BOD5
Tricloroetilene (TCE)
Linuron
COD
Tetracloroetilene (percloroetilene PCE)
Malation
Ortofosfato
Pentaclorofenolo
MCPA
Fosforo totale
Pentaclorobenzene
Mecoprop
Cloruri
Cloroalcani
Metalaxil
Solfati
Pentabromodifeniletere bromurato
Metolachlor
Escherichia coli
Para-terz-ottilfenolo
Molinate
Alcalinità
4-Nonilfenolo ramificato
Oxadiazon
Acido 2,4 diclorofenossiacetico (2,4 D)
Pretilaclor
Arsenico
Alachlor
Propanil
Cromo
Alfacipermetrina
Simazina
Cadmio
Ampa
Terbutilazina
Mercurio
Atrazina
Terbutilazina desetil
Nichel
Atrazina_desetil
Tiobencarb
Piombo
Atrazina-desisopropil
Trifluranil
Rame
Azimsulfuron
Zinco
Bensulfuron Metile
ARPA Lombardia –Settore Monitoraggi Ambientali
Stato delle acque superficiali dei bacini Asta Po. Anno 2012
5
LO STATO DELLE ACQUE DEI BACINI DELL’ASTA PO
Si riporta nel seguito la sintesi dei risultati della classificazione dei corpi idrici dei bacini minori afferenti all’asta
del fiume Po, ottenuta dai dati del primo triennio di monitoraggio (2009-2011). Poiché la classificazione dello
stato viene effettuata al termine di ciascun triennio di monitoraggio, per il 2012 viene riportatala sintesi dei
risultati relativi solamente agli elementi di qualità monitorati in tale anno.
La qualità delle acque nei bacini considerati è molto varia, in particolar modo per i parametri chimico-fisici, man
mano che ci si sposta verso la foce del fiume Po. Dai dati del triennio 2009-2011 emerge che uno stato
ecologico buono è conseguito sostanzialmente solo dai corpi idrici naturali localizzati in provincia di Pavia. Tra
questi, 4 appartengono all’asta del fiume Po, 2 al torrente Staffora e 1 al torrente Nizza. Un solo corpo idrico
artificiale (Naviglio di Melotta; provincia di Cremona) consegue lo stesso giudizio di stato ecologico. I 34 corpi
idrici con uno stato sufficiente o scarso sono invece distribuiti lungo tutto il percorso del Po.
Nella Provincia di Mantova sono collocati i 4 corpi idrici con uno stato ecologico cattivo, nessuno dei quali
appartenente all’asta principale del fiume Po; la classificazione di stato per tutti i 4 corpi idrici è determinata
dai macroinvertebrati. Anche nel caso di diversi altri corpi idrici, a cui sono stati attribuite le classi di buono (12)
ed elevato (8) per i parametri chimico-fisici a sostegno (LIMeco), gli elementi di qualità biologica risultano
determinanti nella classificazione di stato ecologico. Lo stato elevato non è stato attribuito a nessun corpo
idrico.
Lo stato chimico nel periodo considerato presenta un andamento abbastanza omogeneo lungo tutto il percorso
del fiume Po, solo in 8 stazioni su 51, localizzate per lo più nelle Province di Lodi e Cremona, si è riscontrato uno
stato non buono, quasi esclusivamente dovuto al superamento degli standard di qualità ambientale da parte
del mercurio.
Con il monitoraggio eseguito nel 2012, l’indice LIMeco, pur non essendo direttamente confrontabile con quello
del triennio precedente in quanto si riferisce a un solo anno di monitoraggio, ha messo in evidenza un
miglioramento sostanziale della qualità dei parametri chimico-fisici a sostegno. Infatti, 9 corpi idrici sono
passati alla classe immediatamente superiore e solo 1 corpo idrico ha subito un declassamento da elevato a
buono.
Sempre con riferimento al 2012, lo stato chimico è migliorato in 6 degli 8 corpi idrici che presentavano, nel
triennio precedente, uno stato non buono. Diversamente, 1 corpo idrico non ha mantenuto lo stato buono del
periodo precedente (colatore Reale a Chignolo Po).
ARPA Lombardia –Settore Monitoraggi Ambientali
19
Stato delle acque superficiali dei bacini Asta Po. Anno 2012
20
Stato dei corsi d’acqua del bacini dell’asta Po nel triennio 2009-2011
STATO ECOLOGICO
Corso d'acqua
Po
Curone
Agogna
Erbognone
Staffora
Nizza
Terdoppio
Scrivia
Scuropasso
Ghiaia di Montalto
Coppa
Versa
Tidone
Olona Meridionale
Brembiolo
Secchia
Mortizza
Gandiolo -Tosi
Canale Della Bonifica
Reggiana Mantovana
Località
Prov.
Frascarolo
AL
STATO CHIMICO
Stato
Elemento che
determina la
classificazione
Stato
Sostanze che
determinano la
classificazione
BUONO
diatomee - LIMeco
BUONO
-
BUONO
-
Pieve del Cairo
PV
BUONO
macroinvertebrati
- diatomee LIMeco - cromo
Bastida Pancarana
PV
BUONO
diatomee - LIMeco
BUONO
-
macroinvertebrati
- diatomee LIMeco
BUONO
-
Spessa Po
PV
BUONO
Somaglia
LO
SUFFICIENTE
LIMeco - AMPA
BUONO
-
BUONO
-
Castelnuovo Bocca d'Adda
LO
SUFFICIENTE
diatomee - LIMeco
AMPA - glifosate metolachlor
Cremona
CR
SUFFICIENTE
LIMeco
BUONO
-
Viadana
MN
SUFFICIENTE
macroinvertebrati
BUONO
-
Borgoforte
MN
SUFFICIENTE
macroinvertebrati
BUONO
-
BUONO
-
Sermide
MN
SUFFICIENTE
macroinvertebrati
AMPA - glifosate
Casei Gerola
PV
SUFFICIENTE
macroinvertebrati
BUONO
-
Mezzana Bigli
PV
SCARSO
macroinvertebrati
BUONO
-
BUONO
-
Ottobiano
PV
SUFFICIENTE
LIMeco
terbutilazinadesetil
S. Margherita
PV
BUONO
macroinvertebrati
BUONO
-
Varzi/Bagnaria
PV
SUFFICIENTE
macrofite
BUONO
-
Voghera
PV
SUFFICIENTE
macrofite
BUONO
-
Cervesina
PV
BUONO
LIMeco
BUONO
-
Ponte Nizza
PV
BUONO
macroinvertebrati
BUONO
-
Vigevano
PV
SCARSO
macroinvertebrati
BUONO
-
BUONO
-
Zinasco
PV
SUFFICIENTE
macroinvertebrati
diatomee
Cornale
PV
SCARSO
macroinvertebrati
BUONO
-
Mezzanino
PV
SUFFICIENTE
macroinvertebrati
BUONO
-
Borgo Priolo
PV
SUFFICIENTE
macroinvertebrati
BUONO
-
Bressana Bottarone
PV
SCARSO
diatomee
BUONO
-
Stradella
PV
SCARSO
diatomee
BUONO
-
Golferenzo
PV
SUFFICIENTE
macroinvertebrati
BUONO
-
Zavattarello
PV
SUFFICIENTE
macrofite
BUONO
-
Bornasco
PV
SUFFICIENTE
diatomee - LIMeco
BUONO
-
S. Zenone Po
PV
SUFFICIENTE
LIMeco
BUONO
-
NON BUONO
mercurio
Fombio
LO
SUFFICIENTE
macroinvertebrati
diatomee - LIMeco
Casalpusterlengo
LO
ND
-
ND
-
Moglia
MN
CATTIVO
macroinvertebrati
BUONO
-
Santo Stefano Lodigiano
LO
ND
-
NON BUONO
mercurio
Castelnuovo Bocca d’Adda
LO
SUFFICIENTE
diatomee - LIMeco
NON BUONO
mercurio
S. Benedetto Po
MN
ND
-
BUONO
-
ARPA Lombardia –Settore Monitoraggi Ambientali
Stato delle acque superficiali dei bacini Asta Po. Anno 2012
21
STATO ECOLOGICO
STATO CHIMICO
Elemento che
determina la
classificazione
Stato
Sostanze che
determinano la
classificazione
Corso d'acqua
Località
Prov.
Canale Fossalta
Sermide
MN
ND
-
BUONO
-
Canale Sabbioncello
Quistello
MN
SCARSO
diatomee
BUONO
-
Colatore Trigolaro
Fossa Parmigiana
Moglia
Fossaviva
Pegognaga
MN
ND
-
NON BUONO
mercurio
S. Benedetto Po
MN
CATTIVO
macroinvertebrati
NON BUONO
mercurio
Borgoforte
MN
CATTIVO
macroinvertebrati
BUONO
-
Roncocorrente
Borgoforte
MN
CATTIVO
macroinvertebrati
BUONO
-
Colatore Reale
Nuova di Borgo San
Siro
Scolo Scaricatore
(Cavo Cerca)
Chignolo Po
PV
ND
-
BUONO
-
Gambolò
PV
SUFFICIENTE
macroinvertebrati
BUONO
-
Cremona
CR
SUFFICIENTE
diatomee - LIMeco
- metolachlor
NON BUONO
mercurio
BUONO
-
NON BUONO
cadmio
BUONO
-
Stato
macroinvertebrati
- LIMeco - cromo arsenico terbutilazina
desetil
diatomee - Limeco
- AMPA
diatomee - Limeco
- metolachlor
Naviglio Di Melotta
Casaletto di Sopra
CR
BUONO
Canale Il Riolo
Gussola
CR
SUFFICIENTE
Colatore Morbasco
Cremona
CR
SUFFICIENTE
Civico di Cremona
Cremona
CR
SUFFICIENTE
LIMeco
BUONO
-
NON BUONO
cadmio
Colatore Riglio
Acquanegra Cremonese
CR
SUFFICIENTE
diatomee - LIMeco
- metolacholr
Dosolo
San Daniele Po
CR
SCARSO
diatomee
BUONO
-
Fossadone
Naviglio Dugale
Robecco
Stagno Lombardo
CR
SCARSO
diatomee
BUONO
-
Cremona
CR
SUFFICIENTE
diatomee - LIMeco
BUONO
-
Stato Chimico 2009-2011
Bacini asta Po
Stato Ecologico 2009-2011
Bacini asta Po
28
50
40
20
N. corpi idrici
N. corpi idrici
24
16
12
8
30
20
10
4
0
ELEVATO
BUONO
SUFFICIENTE
SCARSO
CATTIVO
ND
ARPA Lombardia –Settore Monitoraggi Ambientali
0
BUONO
NON BUONO
ND
Stato delle acque superficiali dei bacini Asta Po. Anno 2012
Stato ecologico dei corpi idrici dei bacini dell’asta Po (2009-2011)
ARPA Lombardia –Settore Monitoraggi Ambientali
22
Stato delle acque superficiali dei bacini Asta Po. Anno 2012
Stato chimico dei corpi idrici dei bacini dell’asta Po (2009-2011)
ARPA Lombardia –Settore Monitoraggi Ambientali
23
Stato delle acque superficiali dei bacini Asta Po. Anno 2012
24
Esiti del monitoraggio dei corsi d’acqua dei bacini dell’asta Po eseguito nel 2012
Elementi
generali
chimico-fisici a
sostegno
Elementi di qualità biologica
Corso d'acqua
Località
Prov.
macroinv.
diatomee
macrofite
pesci
LIMeco
STATO
CHIMICO
Stato
Po
Curone
Agogna
Erbognone
Staffora
Frascarolo
PV
-
SUFFICIENTE
-
-
BUONO
BUONO
Pieve del Cairo
Bastida
Pancarana
Spessa Po
PV
-
BUONO
-
-
BUONO
BUONO
PV
-
BUONO
-
-
BUONO
BUONO
PV
-
SUFFICIENTE
-
-
BUONO
BUONO
Somaglia
Castelnuovo
Bocca d'Adda
Cremona
LO
BUONO
SUFFICIENTE
-
-
SUFFICIENTE
BUONO
LO
-
SUFFICIENTE
-
-
ND
ND
CR
BUONO
BUONO
-
-
SUFFICIENTE
BUONO
Viadana
MN
-
BUONO
-
-
BUONO
BUONO
Borgoforte
MN
-
BUONO
-
-
BUONO
BUONO
Sermide
MN
-
ELEVATO
-
-
BUONO
BUONO
Casei Gerola
PV
-
-
-
-
ELEVATO
BUONO
Mezzana Bigli
PV
-
-
-
-
BUONO
BUONO
Ottobiano
PV
-
-
-
-
SUFFICIENTE
BUONO
S. Margherita
PV
BUONO
ELEVATO
SUFFICIENTE
-
ELEVATO
BUONO
Varzi/Bagnaria
PV
BUONO
BUONO
-
-
ELEVATO
BUONO
Voghera
PV
SUFFICIENTE
-
-
-
ELEVATO
BUONO
Cervesina
PV
-
SCARSO
-
-
ELEVATO
BUONO
Ponte Nizza
PV
-
-
-
-
ELEVATO
BUONO
Vigevano
PV
-
-
-
-
BUONO
BUONO
Zinasco
PV
-
-
-
-
BUONO
BUONO
Cornale
PV
SCARSO
-
-
-
BUONO
BUONO
Mezzanino
PV
-
-
-
-
ELEVATO
BUONO
Borgo Priolo
PV
-
-
-
-
BUONO
BUONO
PV
-
-
-
-
SCARSO
BUONO
PV
-
-
-
-
ELEVATO
BUONO
Golferenzo
PV
-
-
-
-
BUONO
BUONO
Tidone
Zavattarello
PV
-
-
-
-
ELEVATO
BUONO
Olona
Meridionale
Bornasco
PV
-
-
-
-
SUFFICIENTE
BUONO
S. Zenone Po
PV
-
SCARSO
-
-
SUFFICIENTE
BUONO
Fombio
LO
-
-
-
-
SUFFICIENTE
BUONO
Nizza
Terdoppio
Scrivia
Scuropasso
Ghiaia di
Montalto
Coppa
Versa
Bressana
Bottarone
Stradella
Brembiolo
Secchia
Mortizza
Casalpusterlengo
Moglia
LO
-
-
-
-
SCARSO
BUONO
MN
-
-
-
-
BUONO
BUONO
S. Stefano L.no
LO
-
SCARSO
-
-
SCARSO
BUONO
ARPA Lombardia –Settore Monitoraggi Ambientali
Stato delle acque superficiali dei bacini Asta Po. Anno 2012
25
Elementi
generali
chimico-fisici a
sostegno
Elementi di qualità biologica
Corso d'acqua
Località
Prov.
macroinv.
diatomee
macrofite
pesci
LIMeco
STATO
CHIMICO
Stato
Gandiolo- Tosi
Canale Della
Bonifica
Reggiana
Mantovana
Canale Fossalta
Canale
Sabbioncello
Colatore
Trigolaro
Fossa Parmigiana
Moglia
Fossaviva
Roncocorrente
Colatore Reale
Nuova di Borgo
San Siro
Scolo Scaricatore
(Cavo Cerca)
Naviglio Di
Melotta
Canale Il Riolo
Colatore
Morbasco
Civico di
Cremona
Colatore Riglio
Dosolo
Fossadone
Naviglio Dugale
Robecco
Castelnuovo
Bocca d'Adda
LO
-
-
-
-
SCARSO
BUONO
S. Benedetto Po
MN
-
-
-
-
SCARSO
BUONO
Sermide
MN
-
-
-
-
SUFFICIENTE
BUONO
Quistello
MN
-
-
-
-
BUONO
BUONO
Pegognaga
MN
-
-
-
-
SCARSO
BUONO
S. Benedetto Po
MN
-
-
-
-
SCARSO
BUONO
Borgoforte
MN
-
-
-
-
SUFFICIENTE
BUONO
Borgoforte
MN
-
-
-
-
SCARSO
BUONO
Chignolo Po
PV
-
-
-
-
SUFFICIENTE
NO BUONO
Gambolò
PV
SUFFICIENTE
SUFFICIENTE
SUFFICIENTE
-
ELEVATO
BUONO
Cremona
CR
-
SUFFICIENTE
-
-
SUFFICIENTE
NON
BUONO
Casaletto di
Sopra
CR
-
-
-
-
BUONO
BUONO
Gussola
CR
-
-
-
-
SUFFICIENTE
NON
BUONO
Cremona
CR
-
SUFFICIENTE
-
-
SUFFICIENTE
BUONO
Cremona
CR
-
SCARSO
-
-
SUFFICIENTE
BUONO
CR
-
-
-
-
SCARSO
BUONO
CR
-
-
-
-
BUONO
BUONO
CR
-
-
-
-
SCARSO
BUONO
CR
-
-
-
-
SCARSO
BUONO
Acquanegra
Cremonese
San Daniele Po
Stagno
Lombardo
Cremona
ARPA Lombardia –Settore Monitoraggi Ambientali
Stato delle acque superficiali dei bacini Asta Po. Anno 2012
6
26
CONCLUSIONI
Il monitoraggio condotto nel primo triennio del Piano di Gestione del Distretto idrografico Padano (2009-2011)
ha permesso di costruire un primo quadro sullo stato delle acque, conformemente a quanto stabilito dalla
Direttiva 2000/60/CE (Direttiva Acque).
Nel complesso dei bacini lombardi considerati, afferenti all’asta del fiume Po, compresi i corpi idrici in cui è
stato diviso il fiume stesso, lo stato ecologico buono è raggiunto da 8 corpi idrici, mentre per 34 corpi idrici lo
stato è risultato sufficiente o scarso e 4 corpi idrici ricadono nella classe di stato cattivo.
Lo stato chimico, definito dalla presenza di sostanze appartenenti all’elenco di priorità, è risultato buono per 43
corpi idrici su 51.
Nel 2012 il monitoraggio è proseguito considerando gli elementi di qualità coerenti con le finalità stabilite in
fase di programmazione. Lo stato degli elementi fisico-chimici a sostegno degli elementi biologici (LIMeco),
l’unico indicatore per cui sono disponibili dati su tutte le stazioni, presenta una situazione in via di
miglioramento rispetto al triennio precedente. Tale tendenza si riscontra, nello stesso anno, anche per lo stato
chimico dei corpi idrici.
I grafici che seguono riassumono la situazione complessiva dell’ indice LIMeco e dello stato chimico nel bacino
del fiume Po.
LIMeco 2012
Bacini asta Po
18
16
14
12
10
8
6
4
2
0
N. corpi idrici
N. corpi idrici
LIMeco 2009-2011
Bacini asta Po
ELEVATO
BUONO
SUFFICIENTE
SCARSO
CATTIVO
ND
18
16
14
12
10
8
6
4
2
0
ELEVATO
BUONO
SUFFICIENTE
SCARSO
CATTIVO
Stato degli elementi fisico-chimici a sostegno (LIMeco) nei corpi idrici dei bacini dell’asta Po
nel triennio 2009-2011 e nel 2012
ARPA Lombardia –Settore Monitoraggi Ambientali
ND
Stato delle acque superficiali dei bacini Asta Po. Anno 2012
27
Stato Chimico 2012
Bacini asta Po
50
50
40
40
N. corpi idrici
N. corpi idrici
Stato Chimico 2009-2011
Bacini asta Po
30
20
10
30
20
10
0
0
BUONO
NON BUONO
ND
BUONO
NON BUONO
Stato chimico (sostanze dell’elenco di priorità) dei corpi idrici dei bacini dell’asta Po
nel triennio 2009-2011 e nel 2012
ARPA Lombardia –Settore Monitoraggi Ambientali
ND