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Trimestrale dell’Associazione
Italiana di Ingegneria Chimica
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Anno XVII - n.1 - gennaio/marzo 2014
Ingegneria chimica e innovazione
Le tante opportunità
di Horizon 2020
Organizzato da
AIDIC sezione Centro,
il Convegno
“Opportunità per l’industria
chimica e di processo
nel programma
Horizon 2020”
ha fornito un’utile
panoramica
sul programma
e sulle sue opportunità
per la chimica
e l’ingegneria
di processo.
AIDIC NEWS N.1 2014
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H
orizon 2020 è il più importante programma di Ricerca e Innovazione
Europeo con quasi 80 miliardi di
euro disponibili in sette anni (dal
2014 al 2020), oltre ai inanziamenti privati
che il programma attirerà. Questo strumento
inanziario implementa le Innovation Union e
Europe 2020 lagship, iniziative che hanno
lo scopo di assicurare la competitività europea a livello globale.
Associando Ricerca ed Innovazione, Horizon
2020 sosterrà la crescita economica e la creazione di nuovi posti di lavoro soprattutto nei
settori ad alto valore aggiunto, assicurando la
leadership industriale dell’Europa e affrontando
le side sociali. Per questo, bisogna sostenere
Foto Index Ltd
anche sostenendo una produzione scientiica
europea di alto livello, rimuovendo le barriere
che ostacolano l’applicazione industriale delle
soluzioni innovative e rendendo più agevole la
collaborazione tra pubblico e privato.
Un convegno a Roma
Italia, e la necessità di incrementare la collabo-
Il 4 marzo 2014 si è tenuto a Roma, nell’Aula del
razione con partners europei per lo sviluppo di
Chiostro di S. Pietro in Vincoli della Facoltà di
nuove idee progettuali.
Ingegneria di Roma La Sapienza, un Workshop
Si sono quindi susseguiti, sotto la guida del Pre-
organizzato da AIDIC sezione Centro su Hori-
sidente del Comitato Organizzatore, la Dr.ssa
zon 2020, il nuovo Programma Quadro Europeo
Elisabetta Russo, una serie di interventi sia
di inanziamenti per la Ricerca ed Innovazione.
informativi sul nuovo programma che esempli-
L’iniziativa si è svolta con il supporto dell’Uni-
icativi di possibili progetti e delle modalità per
versità la Sapienza di Roma e in collaborazio-
proporre nuove idee progettuali.
l’agenzia preposta dal MIUR alla diffusione del
Sintesi degli interventi
programma Horizon 2020 in Italia. Federchimica
Ha iniziato i lavori la Dr.ssa Serena Borgna di
e Unindustria Lazio hanno contribuito alla diffu-
APRE fornendo una presentazione generale sul
sione dell’informativa sull’evento tra le industrie
programma Horizon 2020 e sulle aree di inte-
del settore Chimico.
resse per l’industria chimica e di processo, con
Un’agenda ricca di interventi, con la partecipa-
particolare attenzione sulle opportunità di inan-
zione di relatori di grande esperienza in materia,
ziamento presenti nel piano di lavoro del tema
rappresentanti della ricerca e dell’industria, ha
NMPB, nanotecnologie, materiali avanzati, bio-
attirato un’ampia platea di interessati.
tecnologie e trasformazione avanzate .
Foto AGT International….
ne con APRE, Agenzia per la Ricerca Europea,
I lavori sono stati introdotti dal Prof. Angelo
Chianese dell’Università La Sapienza e dall’Ing.
L’Ing. Alessandro Rufo di Labor ha illustrato il
Antonio Razionale della sezione AIDIC Centro,
programma SME Instrument, una nuova oppor-
i quali hanno sottolineato l’importanza del pro-
tunità in Horizon 2020 che supporta in particola-
gramma per la realtà scientiica e industriale in
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AIDIC NEWS N.1 2014
Alcuni momenti del Convegno su Horizon 2020 organizzato a Roma da AIDIC sez. Centro
re la crescita delle Piccole e Medie Imprese e la
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Tutti pazzi per Horizon
Difficile in queste settimane per le imprese ad alto grado di innovazione
e per la comunità della ricerca scientifica italiana non sentire la chiamata
di Horizon 2020, ossia del programma quadro per l’innovazione messo
a punto dalla Ue per coordinare le attività di ricerca dei suoi 28 Stati
membri, evitando dispersioni e frammentazioni di sapere.
Uno strumento che, per i prossimi sette anni, apre un “orizzonte” di
finanziamenti da quasi 80 miliardi (27 in più rispetto a quelli erogati, tra
il 2007 e il 2013, dal settimo programma quadro) che potranno essere
richiesti da università, enti pubblici, grandi aziende, PMI, start up, centri
di ricerca e d’eccellenza. Un orizzonte, però, che richiede un approccio
integrato e una sinergia di risorse non indifferente.
La comunità scientifica italiana impegnata in una serie di incontri su tutto
il territorio nazionale per unire gli sforzi e non perdere questa grande
occasione. Si tratta di una chance che interessa anche a settori cruciali
per la sostenibilità ambientale, come, per esempio, il riciclo dei rifiuti
elettronici e il recupero di materie preziose.
Bisogna dire che nonostante gli sforzi compiuti i Programmi Quadro
del passato non hanno permesso all’Europa né di ridurre il divario
con gli Stati Uniti né di fronteggiare l’ingresso nella competizione di
posizioni di leadership di paesi come la Cina e la Corea.
Con il documento Europa 2020 si è avviata una riflessione profonda,
mossa dalla necessità di guardare ai risultati concreti in termini di
capacità di sostenere la competitività dei sistemi produttivi europei
e quindi alla crescita diffusa.
L’Italia, rimasta negli ultimi 15-20 anni spesso ai margini del confronto
sulle politiche comunitarie della ricerca e dell’innovazione, non si
accontenterà di essere protagonista (come del resto
è già avvenuto nel 2012, con apprezzabili risultati), ma si è dotata di
uno strumento nuovo, Horizon 2020 Italia (HIT 2020), i cui obiettivi si
possono scaricare su www.researchitaly.it/uploads/50/HIT2020.pdf
Interessante osservare che HIT 2020 intende concentrare e specializzare
le risorse su pochi temi strategici (chimica verde, scienze della vita,
food industry, energie rinnovabili, tecnologie per la fabbrica intelligente
aerospaziale, sistemi di trasporto), su cui lavorare per raggiungere
condizioni di maggiore massa critica e ibridazione/osmosi tra
imprese, università, enti di ricerca. E le eccellenze che contribuiscono
a far conoscere nel mondo il made in Italy, dalla chimica verde alla
farmaceutica, dallo studio dei materiali al biotech, dall’engineering ai
costruttori di pompe e valvole.
Horizon ci dice che dobbiamo guardare oltre e investire in innovazione,
con un approccio integrato e interdisciplinare. C’è spazio per dare forma
alle idee brillanti, ai prototipi e alle attività pilota, per favorire iniziative
imprenditoriali e per stimolare la domanda di soluzioni innovative.
A.G.
creazione di posti di lavoro inanziando progetti
L’intervento “Esperienze e prospettive della so-
Egidio Zanin del CSM (Centro Sviluppo Materia-
sperienza di RSE nell’ambito della governance del
di innovazione di prodotto, servizio o processo.
cietà di ingegneria nei progetti inanziati dall’UE“
li Roma) ha illustrato la progettualità relativa alle
SET Plan e delle azioni di ricerca comunitaria cor-
dell’ Ing. Emma Palo, di KT (Kinetics Techno-
smart grid e il nuovo ruolo delle aziende energivore.
relate, che possono fornire un modello per il coor-
A seguire una presentazione della Dr.ssa Lui-
logy) ha fornito una panoramica sulle attività di
sa Tondelli del CNR sulla Strategia europea per
KT pregresse e in corso nell’ambito dei progetti
L’ingegner Renzo Coletti, di Walter Tosto, con il
le Key Enabling Technologies (KET), ovvero la
Europei, in particolare su tematiche quali solare
suo intervento “Diffondere l’eccellenza per l’in-
scelta di sei tecnologie abilitanti quali fonte es-
termodinamico, produzione distribuita di idroge-
novazione tecnologica“ ha fornito una panora-
Nel corso della mattinata è stato consegnato all’ing.
senziale di innovazione per il sistema Europa:
no, produzione di bulk chemicals e fuels “verdi”.
mica sullo sforzo aziendale della Walter Tosto
Stefano Sansotta il premio per la tesi di Laurea
negli anni recenti per l’acquisizione di tecnolo-
Magistrale dal titolo “Estimation of kinetic data from
micro/nanoelettronica, nanotecnologie, fotoni-
AIDIC NEWS N.1 2014
politica industriale per altri settori quali la chimica.
ca, materiali avanzati, biotecnologie industriali,
Il Prof. Pierfrancesco Morganti, di MAVI Sud,
gie di fabbricazione innovative, e ha illustrato
batch cooling crystallization”, giudicata vincitrice del
tecnologie di produzioni avanzate (“orizzontali”).
ha condiviso la sua visione sulle “Opportunità di
l’ambizione aziendale a mantenere e sviluppare
concorso bandito dall’AIDIC Sezione Centro e dal
sviluppo per le PMI attraverso i progetti di ricer-
l’eccellenza tecnologica nel settore produttivo di
Dipartimento di Ingegneria Chimica Materiali Am-
Il Dr. Pietro Gimondo del CSM (Centro Sviluppo
ca”, illustrando l’esperienza di MAVI Sud, PMI
riferimento, quindi dell’interesse a cogliere l’op-
biente de ”La Sapienza” per l’anno 2013.
Materiali) ha illustrato il Pogramma SPIRE (Su-
nel campo cosmetico, e dei risultati ottenuti tra-
portunità del programma europeo Horizon 2020.
stainable Process Industries through Resource
mite progetti inanziati a livello europeo.
& Energy Efficiency), le possibilità per il settore
4
dinamento delle attività industriali, di ricerca e di
Le presentazioni del convegno sono disponibili
Per inire l’Ing. Romano Ambrogi, di GSE, ha par-
sul sito www.aidic.it e www.aidiccentro.it
chimico e una panoramica sulle calls in Horizon
Il case study “Scheduling di produzione per l’ottimiz-
lato di “Strategic Energy Technology Set Plan:
Per ulteriori informazioni rivolgersi alla segrete-
2020.
zazione dei consumi energetici” presentato dall’Ing.
esperienze italiane”, con alcuni esempi tratti dall’e-
ria AIDIC: [email protected]
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di Alessandro Gobbi
Convegno a Padova
Ingegneria chimica
e sostenibilità
Si è tenuta all’Università di Padova la Conferenza “Attività dell’AIDIC
e ruolo dell’Ingegnere Chimico in grandi progetti di rilevanza ambientale”.
Il ruolo centrale dell’Ingegneria Chimica nel nostro Paese è confermato
dal successo di due importanti progetti: lo sviluppo della tecnologia EST
di Eni e il progetto Norilsk Nickel di Techint E&C.
La raffineria di Sannazzaro de’ Burgondi (PV) in cui è sviluppata la tecnologia EST
I
l ruolo di AIDIC, Associazione
tico, delle biotecnologie, dei materia-
dustria energetica e chimica, dove
estranea a inalità commercia-
li, della sicurezza e dell’ambiente.
opera nella maggior parte dei casi
li, apolitica, a carattere tecnico/
Altro scopo istituzionale è la promo-
l’ingegnere, servono a scaldarci, nu-
Un convegno
a Padova
ne in maniera drastica di situazioni
questo consiste il lavoro dell’ingegne-
in R&D da parte delle oil companies
Raffineria “zero fuel oil”, oltre che un
gravi di inquinamento atmosferico,
re chimico, che deve essere condot-
e dei Centri di Ricerca ha subito ne-
esempio di eccellenza del settore per
convertendo un impianto inquinante
to con consapevolezza delle norme,
gli ultimi anni un certo rallentamento.
le tecnologie impiegate e per la quali-
scientiico, costituita a Milano nel
zione della corretta percezione del
trirci, farci muovere ed in generale a
Per parlare di questi temi, si è tenuto
in un impianto pulito.
delle leggi e dei valori etici, fra cui
Eppure, la crescita della domanda di
tà e prestazioni dei carburanti prodotti.
1958, è quello di essere il riferimento
ruolo dell’ingegnere chimico nella
renderci la vita più confortevole.
presso l’Università di Padova la Con-
Sono due esempi reali ed attuali, ma
quello della sostenibilità ambientale.
energia, i temi legati alla sostenibilità
La possibilità di raggiungere la con-
dell’interesse congiunto, industriale e
società, anche in riferimento al con-
In realtà è proprio l’ingegnere che
ferenza “Attività dell’AIDIC e ruolo
se ne potrebbero presentare molti
Lo sviluppo della tecnologia EST di
e alla globalizzazione stanno cam-
versione totale in middle distillates di
accademico, nei campi dell’evoluzio-
tributo positivo che la sua attività può
con le proprie conoscenze e il pro-
dell’Ingegnere Chimico in grandi pro-
altri caratterizzati sempre dalla capa-
Eni a Sannazzaro de’ Burgondi (PV)
biando lo scenario nel business del-
buona qualità aprirà nuove prospet-
ne della tecnologia chimica e delle
dare ad uno sviluppo sostenibile ed
prio impegno è in grado di far sì che
getti di rilevanza ambientale”. Oltre
cità di progettare e realizzare impianti
e il progetto Norilsk Nickel di Techint
la raffinazione e introducendo nuove
tive nel business della raffinazione:
sue applicazioni industriali.
al miglioramento dell’impatto am-
le produzioni avvengano in maniera
a spiegare nel dettaglio quali sono
ed opere che permettono di rispar-
E&C sono due esempi importanti.
necessità.
nell’upstream, consentirà un uso più
Tra gli scopi istituzionali di AIDIC c’è
bientale dell’industria italiana.
sempre più sicura ed efficiente, con
le attività di AIDIC, durante il Conve-
miare energia, risparmiare risorse,
Presso la raffineria di Sannazzaro de’
efficace di fonti di olio anche non
quello diffondere tra i tecnici del ramo
A volte infatti si percepisce l’ingegne-
un minimo impatto sull’ambiente e
gno sono stati presentati due esempi
trasformare riiuti o scarti inquinanti
Burgondi (PV), Eni ha avviato un im-
convenzionale (greggi extrapesanti e
le conoscenze tecnico-scientiiche e
re, e in particolare l’ingegnere chimi-
con il minimo utilizzo di risorse, e
pratici di progetti che consistono nel-
in prodotti con un signiicativo valore
pianto che produrrà benzina e gasolio
sabbie bituminose); nel downstream,
i risultati dello sviluppo tecnologico
co, in maniera negativa, associato
che sa intervenire quando incidenti
la produzione di prodotti di pregio,
di mercato o in riiuti non pericolosi,
EST a Sannazzaro:
un landmark
nella raffinazione
senza generare coke o olio combu-
consentirà l’utilizzo di feedstock an-
e ingegneristico nei settori chimico,
ad industrie inquinanti ed invasive,
o cattive operazioni hanno creato un
ad alto valore aggiunto, partendo da
traducendo conoscenze teoriche in
La raffinazione è un settore tecnologi-
stibile. La tecnologia EST consenti-
che a basso costo a ad alto tenore di
petrolchimico, alimentare, farmaceu-
dimenticando che i prodotti dell’in-
impatto ambientale.
materiali di scarto, oppure di riduzio-
applicazioni pratiche e realizzabili. In
camente maturo in cui gli investimenti
rà al sito di Sannazzaro di diventare
zolfonon economicamente sfruttabili
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AIDIC NEWS N.1 2014
AIDIC NEWS N.1 2014
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ulteriori sviluppi in questo settore tecnologico.
Il processo Dual Catalyst è un’evoluzione di EST che parte da una
considerazione semplice, almeno a
Unità ausiliarie
H2 100 kNm3/giorno
SRU 160 t/giorno
posteriori. Come detto prima, MoS2
attiva l’idrogeno ma non ha una sostanziale attività di cracking. In EST
Unità della reazione
di slurry (23000 bbl/giorno)
Unità di upgrading
-
quindi il cracking è prevalentemente
-
di origine termica. Le conoscenze
-
pregresse indicano che i catalizzatori
di cracking, che sono di natura acida,
nelle condizioni del processo EST
vengono rapidamente disattivati per
avvelenamento di metalli (tramite le
Nichel e Vanadio poririne presenti
nella carica) e per formazione di coke.
Control room
L’intuizione che ha portato al sistema
Dual Catalyst è stata sulla capacità
del MoS2 inemente disperso di prevenire o quantomeno rallentare i pro-
PTU
cessi responsabili della disattivazione dei catalizzatori di cracking. Una
I relatori del Convegno di Padova. Da sinistra: Giuseppe Bellussi, Domenico Elefante, Andrea Ferrera, Giorgio Veronesi,
Pergiorgio Alotto, Alberto Bertucco, Giuseppe Maschio
volta dimostrato questo concetto, è
Layout del complesso di Sannazzaro
stato possibile aprire la strada verso
nuovi catalizzatori e verso una nuova
utilizzando le tecnologie convenzio-
aking. Queste cariche vengono con-
di idroconversione in presenza di uno
tecnologia in grado di aumentare l’ef-
passaggio molto importante verso un
nali (ad es. può essere utilizzato il gas
vertite a LPG, nafta, kero e diesel con
speciale catalizzatore a base di MoS2
icacia di EST in termini di conversio-
utilizzo più efficiente delle risorse fos-
naturale a basso costo prodotto dai
una conversione superiore al 97% e
e idrogeno autoprodotto partendo da
ne per unità di volume e qualità dei
sili. Il miglioramento della qualità dei
campi a shale-gas).
quindi a Sannazzaro si realizza per la
gas metano. Prosegue Bellussi: “Nel
prodotti. La tecnologia Dual Catalyst,
residui pesanti attrverso l’idrogenazio-
Inoltre, la messa a punto della tecno-
prima volta la conversione totale del
reattore il MoS2 è presente in forma
ancora allo stadio di sviluppo, con-
ne spinta, impatta anche sull’utilizzo
logia EST potrebbe rendere più inte-
barile a distillati medi senza sottopro-
nano dispersa, sotto forma di singole
sentirà di migliorare ulteriormente i
dell’idrogeno. In sostanza l’idrogeno
ressante il revamping di raffinerie di
duzione di coke o fuel-oil.
lamelle il cui diametro è di pochi nano-
vantaggi tecnico-economici per la
contenuto nel metano viene portato
medie dimensioni, sempliicando lo
Lo sviluppo di EST ha richiesto più di
metri. La funzione principale svolta da
conversione del fondo del barile a
allo stato liquido durante il trasferimen-
schema di processo e riducendo sen-
15 anni di R&D prima in laboratorio,
questo materiale è l’attivazione dell’i-
distillati di buona qualità.
to al residuo pesante.
sibilmente i costi energetici di impianto.
poi in impianto pilota a San Donato Mi-
drogeno molecolare, assicurando la
La raffineria di Sannazzaro rimane
lanese e poi su un impianto dimostrati-
presenza di idrogeno attivo in tutto il
Sviluppi futuri
prezzo, come si ha negli Stati Uniti
un punto di forza della divisione Re-
vo collocato nella raffineria di Taranto.
reattore. Per le sue proprietà chimi-
Conclude Bellussi: “Al di là dell’evolu-
a causa dello shale gas, può rende-
ining & Marketing di Eni. Racconta
L’attività di sviluppo è ancora in corso e
che e morfologiche, questo catalizza-
zione tecnologica che potrebbe deriva-
re molto attraente questo processo.
Giuseppe Bellussi, Senior VP R&S di
ha l’obiettivo di mantenere e migliorare
tore non è soggetto a invecchiamento
re dall’attività di R&D ancora in corso,
Questa tecnologia, potrà anche es-
Eni Reining & Marketing: “A Sannaz-
la tecnologia attuale attraverso inter-
nelle condizioni di processo”.
al completamento della validazione
sere uno strumento utile per la raffi-
zaro è stato costruito il primo impianto
venti volti ad aumentare la semplicità
industriale, la tecnologia potrà essere
nazione europea, che oggi soffre per
industriale EST da 23.000 barili/gior-
operativa e a sempliicare, attraverso
Il processo Dual Catalyst
ceduta su licenza anche a soggetti
gli elevati costi energetici, in quanto
no di capacità. Le cariche per questo
diversi stadi di ottimizzazione, lo sche-
L’attuale tecnologia EST è un pun-
esterni all’Eni. La possibilità di raggiun-
potrebbe consentire di ridurre il con-
impianto sono i residui pesanti di raf-
ma complessivo di processo”.
to di partenza, dal quale attraverso
gere la conversione totale del barile a
sumo energetico speciico, nella pro-
ineria: il tar-vacuum e il tar da visbre-
La tecnologia si basa su un processo
nuovi progetti di R&D, si prevedono
prodotti di buona qualità costituisce un
duzione soprattutto di gasolio diesel”.
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-H2C + CH2H H
Molybdenite
precursor
La disponibilità di idrogeno a basso
H2
H2
MoS2
Distillates
(ArH + RH)
H2S, MeSx
Residue (Ar(Ar-R)
Ar. + R.
-H2C--CH2-
Coke
Schema del processo Dual Catalyst
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Il sito metallurgico
di Norilsk Nickel, dove
si realizzerà l’impianto
di abbattimento SO2
progettato
da Techint E&C
news
Techint E&C
e il progetto
Norilsk Nickel
A Norilsk, in Siberia Techint E&C sta
• preparazione della Design Documentation (FEED con inclusione
delle norme locali usato per ottenere i necessari permessi) da parte
dei Russian Design Institutes,
affrontando un progetto di enorme
• ottenimento dei permessi autoriz-
rilevanza ambientale, per il quale è
zativi e di costruzione da parte delle
stata messa a punto una soluzione
Autorità locali.
tecnologica innovativa e mai utilizza-
Il recupero della SO2 è fatto con un solvente a base di poliglicoli dimetil eteri
stabilizzati, in modo da tenere basso il consumo di vapore di rigenerazione
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AIDIC NEWS N.1 2014
ta in precedenza su scala industriale.
La scelta della tecnologia
Si tratta della realizzazione di un im-
La tradizionale tecnologia usata per
pianto in grado di abbattere del 95%
catturare la SO2 dai fumi è quella
le emissioni di anidride solforosa in
che, ossidando la SO2 a SO3, por-
atmosfera. Il cliente è la società russa
ta alla produzione di acido solforico
Norilsk Nickel, importante produttore
o di gesso. Date le enormi quantità
mondiale di nickel, rame e palladio.
di SO2 da catturare e la particolare
Il sito metallurgico di Norilsk è uno
rigide condizioni ambientali del sito
dei più grandi centri mondiali di pro-
(che si trova nei pressi del 70° pa-
duzione di rame e nickel. La neces-
rallelo Nord), entrambe le tecnolo-
• la produzione diretta di H2S per
sità di trattare i fumi di scarico dalla
gie sono state da subito messe da
via termica ha permesso di limita-
mento del sistema.
produzione ricchi di SO2 ha portato
parte.
re signiicativamante le dimensioni
L’uso del modello così elaborato ha
il Governo russo a implementare un
Ci si è quindi indirizzati verso la pro-
dell’impianto sia nella parte frontale
consentito di progettare l’impianto
programma di riduzione delle emis-
duzione di zolfo elementare, che ri-
(produzione H2S) sia nella parte di
in sicurezza, permettendo anche
sioni che ha coinvolto anche il mana-
chiede la contemporanea presenza
coda (reazione di Claus). Inoltre il
di ricavare dati non disponibili dai
gement della società Norilsk Nickel.
di SO2 e H2S per poter operare la
fatto di non dover produrre ingenti
risultati delle prove pilota o dalla
La fase di acquisizione del progetto
reazione di Claus, nota e usata da
quantità di CS2 come prodotto in-
letteratura.
è stata molto lunga e articolata, per
lungo tempo in impianti chimici e di
termedio per ottenere H2S da zolfo
aiutare il cliente Nickel ad indivi-
raffineria e di testa pozzo.
è stato apprezzato dal cliente an-
Il recupero dello zolfo in forma liquida
duare la soluzione tecnologica più
Nella quasi totalità dei casi, il com-
che per motivi di sicurezza.
Lo zolfo liquido prodotto dall’impian-
adeguata; in fase di offerta si sono
posto di partenza è H2S e SO2 viene
unite la tecnologia dei licensors con
ottenuta tramite la combustione par-
Il modello termodinamico e cinetico
verse maniere:
le altre soluzioni di buona ingegneria
ziale del gas che lo contiene:
Data la complessità del sistema di
• per mezzo di un sistema di granu-
reazione e l’elemento di novità della
lazione, il cui prodotto sono dei granelli che possono essere insaccati
Due immagini del convegno di Padova
L’impianto
Data
l’eleme
deciso
cinetic
del
e comprendere a fondo il comporta-
A ques
Politec
modell
rispetto
riconos
dati sp
compre
sistem
to viene quindi solidiicato in due di-
per fornire al Cliente una soluzione
2 H2S + 2 O2 → SO2 + 2 H2O + S
completa.
Nella reazione di Claus SO2 e H2S
tecnologia stessa, si è deciso di ela-
Il risultato della negoziazione ha
reagiscono su un catalizzatore a
borare un modello termodinamico e
e trasportati via ferrovia o via nave;
portato all’aggiudicazione per Te-
base di allumina per dare zolfo:
cinetico per poter interpretare il com-
• per mezzo di un sistema di solidii-
portamento del reattore termico e del
cazione in blocchi di enormi dimen-
chint E&C del lavoro complessivo
2 H2S + SO2 → 3 S + 2 H2O
di FEED dell’impianto di processo,
Le scelte tecnologiche proposte da
waste heat boiler.
sioni, sostanzialmente lasciando
utilities e facilities, con la seguente
Techint si sono rivelate vincenti per
A questo scopo, in collaborazione
solidiicare lo zolfo che viene colato
suddivisione delle responsabilità:
i seguenti motivi:
con il Politecnico di Milano si è mes-
in enormi casseforme all’aperto,
• preparazione del BDEP (Basic De-
• il recupero della SO2 tramite un sol-
so a punto un modello i cui parame-
per una capacità complessiva pari
sign Engineering Package) da par-
vente ha minimizzato il consumo
tri sono stati ottimizzati, nel rispetto
a 3 milioni di tonnellate
te dei licensors,
energetico dell’unità nel suo com-
dei dati cinetici già noti e general-
Dallo stoccaggio in blocchi, lo zolfo
• preparazione del FEED (Front End
plesso e ha permesso di ridurre la
mente riconosciuti come validi, in
può essere ridisciolto e trasferito ai
Engineering Documents) da parte
formazione di prodotti di degrada-
modo da riprodurre i dati sperimen-
granulatori in modo da poter essere
di Techint,
zione,
tali ottenuti dalle varie prove pilota
insaccato e trasportato.
L’uso d
proget
tranqu
dis
letterat
In collaborazione con il Politecnico di Milano è stato un modello
termodinamico e cinetico per studiare il comportamento del reattore
termico e del waste heat boiler
AIDIC NEWS N.1 2014
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news
news
di Alessandro Gobbi
Una sinergia importante
RINA investe
sul CSM
La partnership consente al Gruppo RINA di ampliare la propria gamma
di competenze e al Centro Sviluppo Materiali, eccellenza italiana
nell’innovazione tecnologica, di svilupparsi nei mercati internazionali,
con incrementi di fatturato, produttività e posti di lavoro.
I
Cesare Murgia, Vice Presidente
di CSM
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AIDIC NEWS N.1 2014
l RINA, azienda di certiicazione
controllo del Centro Sviluppo Mate-
le aziende italiane la soluzione più
Vesuvius, Arvedi, SAIPEM, Polo Tec-
Presidente e Amministratore Delega-
e servizi che opera a livello in-
riali e lo consolida nel proprio Grup-
efficace per competere con le multi-
nologico Industriale Romano, ACEA
to. Alla Vice Presidenza arriva Cesare
Nuovi mercati
per il CSM
ternazionale in numerosi settori
po, proiettando il fatturato atteso dal
nazionali che detengono oggi le mag-
e AMA). Infatti, l’obiettivo del CSM è
Murgia, già General Manager Europa
“Il nostro inserimento nel RINA”, ha
industriali (navale, ambientale,
piano di sviluppo a oltre 330 milioni di
giori quote di mercato a livello inter-
potenziare ed espandere la propria
Centrale e Orientale del RINA.
dichiarato a sua volta Mauro Pontre-
energia, infrastrutture e trasporti) ha
euro.
nazionale”.
attività di ricerca applicata mantenen-
“Le preziose attività che ricercatori
moli, Amministratore Delegato del
acquisito la maggioranza assoluta
“L’ingresso di CSM nel RINA rappre-
do inalterati la missione aziendale,
e ingegneri del CSM svolgeranno in
Centro Sviluppo Materiali, “ci fornisce
del Centro Sviluppo Materiali, centro
senta un importante passaggio nella
l’enorme bagaglio tecnico-scientiico
sinergia con il RINA”, ha proseguito
risorse inanziarie e capacità di pe-
di eccellenza della ricerca sui mate-
nostra strategia di crescita a lungo
(oltre 800 brevetti nel corso della sua
Ugo Salerno, Presidente e Ammi-
netrazione nei mercati internazionali,
riali e relative tecnologie applicative.
termine, mirata a catalizzare le stra-
Energia e offshore,
opportunità
di sviluppo
storia) e il patrimonio culturale dei pro-
nistratore Delegato del Gruppo, a
che sono indispensabili per promuo-
L’operazione, illustrata nel corso della
ordinarie competenze nazionali, com-
L’aumento di capitale si inquadra in
pri ricercatori. Tutti i precedenti azio-
margine della riunione del CdA, “ci
vere la nostra attività a livello globale.
prima riunione del nuovo Consiglio di
plementari a quelle già consolidate”,
un’operazione di partnership fra le
nisti del CSM manterranno la parteci-
consentiranno di ampliare i nostri ser-
I ricavi del CSM già provengono per
Amministrazione, prevede un’iniezio-
ha dichiarato Ugo Salerno, Presi-
due aziende, supportata dagli azioni-
pazione nel nuovo assetto azionario.
vizi e di crescere più velocemente nei
il 45% dall’estero e per oltre il 20%
ne di capitali di 4 milioni di euro a fron-
dente e Amministratore Delegato del
sti del Centro Sviluppo Materiali (Te-
Ai vertici del Centro Sviluppo Materiali
Paesi in rapido sviluppo, in particolare
da Paesi extra europei. In particola-
te di una quota azionaria del 50,5%.
RINA. “Siamo certi che l’applicazione
naris Dalmine, Acciai Speciali Terni,
sono stati riconfermati Roberto Zocchi
nei settori energia e offshore, contesti
re, nei mercati in rapida crescita vi è
Il RINA diventa, quindi, l’azionista di
di questo modello di sviluppo sia per
Finmeccanica, Fincantieri, Tenova,
e Mauro Pontremoli, rispettivamente
che presentano ottime opportunità”.
un’enorme domanda di tecnologie
Mauro Pontremoli, Amministratore
Delegato di CSM
AIDIC NEWS N.1 2014
13
news
Prova di fatica a caldo ad alta frequenza (140 Hz)
news
avanzate sui materiali. In particola-
po dei materiali, in particolare acciaio,
novazione è continua: le oil & gas
del componente nelle condizioni di
re, in Turchia, Cina e India dove la
leghe metalliche, leghe e rivestimenti
companies ci richiedono spesso di
esercizio”.
domanda riguarda principalmente
speciali. L’approccio multidisciplinare
allargare la inestra applicativa dei
i settori della produzione e impiego
consente al Centro di coprire l’intero
materiali e/o di sviluppare varianti di
Nuove opportunità
dell’acciaio e delle leghe metalliche.
arco del processo di innovazione,
prodotto, in funzione delle speciiche
dal Waste Management
Nell’ultimo quinquennio, il CSM ha
dalla metallurgia alla chimica isica di
applicazioni richieste spesso det-
Di grandi prospettive è l’attività di
mantenuto i suoi ricavi intorno ai 30
processo, ino all’applicazione inale a
tate da condizioni ambientali molto
Waste Management o Waste Valori-
milioni di euro l’anno. L’integrazione
livello industriale.
severe (ad es. acque più profonde,
zation in cui CSM sta operando con
con il RINA permetterà di espandere
Ci racconta Mauro Pontremoli, Ammi-
temperature
successo, anche con sue tecnologie
velocemente l’attività del CSM in que-
nistratore Delegato di CSM: “Le pa-
orizzontali, ecc).
proprietarie. In particolare:
sti e altri mercati, grazie alla diffusa
role chiave che descrivono l’attività di
CSM dispone nei suoi 25 laboratori di
il luff è la parte non metallica delle
rete commerciale. Quindi, potremo
CSM sono Innovazione, Tecnologia,
strumentazione all’avanguardia per
auto rottamate ed è un riiuto che va
sfruttare pienamente il nostro capitale
Materiali. Ci piace pensare a CSM
tutte le prove da effettuare sui ma-
messo in discarica speciale. CSM ha
di competenze, il portafoglio brevetti
come un fornitore di soluzioni tecnolo-
teriali. Da segnalare un microscopio
sviluppato per un rete di imprese nel
e le soluzioni innovative, come quelle
giche innovative nell’articolato settore
elettronico a trasmissione (TEM) con
Cremonese, guidata dal Gruppo Ar-
nel settore dei componenti avanzati
dei materiali per l’industria.
un potere risolutivo dell’ordine dei
vedi, un processo di piro-gassiicazio-
per l’offshore e nelle tecnologie di va-
In molti settori industriali i breakthrou-
nanometri, ma anche impianti che
ne in grado di trasformare il luff in un
lorizzazione dei riiuti industriali”.
gh tecnologici dipendono molto dallo
ci permettono di testare l’affidabilità
gas sintetico (syngas) ad alto potere
Il materiale come
breakthrough
tecnologico
Prova di trazione in ambiente inerte ad elevata temperatura
Stazione per prove di tenso-corrosione ad alta pressione e temperatura
14
AIDIC NEWS N.1 2014
elevate,
trivellazioni
sviluppo di nuovi materiali speciici per
l’applicazione richiesta. La disponibilità di materiali performanti in relazione
a una speciica applicazione spesso
Il CSM, che ha da poco festeggiato i
determina se è opportuno introdurre
50 anni di attività, impiega circa 300
un’innovazione o meno, e questo è
ricercatori e tecnici, di cui il 68% sono
uno degli ambiti in cui il CSM dà il suo
laureati (per lo più ingegneri, chimici e
contributo.
isici), per un fatturato di 31 milioni di
Ecco perché nell’ambito dell’innova-
euro. Fondato nel 1963 come Centro
zione, cerchiamo di coprire tutti gli
Sperimentale Metallurgico dalle prin-
aspetti: non solo l’innovazione di pro-
cipali imprese siderurgiche dell’epo-
cesso di produzione dei materiali, ma
ca, nel 1987 cambia denominazione
anche l’innovazione di prodotto, con
in Centro Sviluppo Materiali.
lo sviluppo di varianti ad hoc per uno
Gli interventi e le competenze, tipiche
speciico materiale e l’individuazione
di un centro corporate della grande in-
di nuove applicazioni per un dato ma-
dustria pubblica, vengono sviluppati e
teriale ino al componente inale.
dilatati verso nuovi campi di materiali,
Ad esempio, il passaggio della tem-
prodotti e tecnologie. Privatizzato dal
peratura di esercizio di una centrale
1996, il CSM espande la propria at-
termica da 600 a 700 °C porta enor-
tività dal tradizionale settore metallur-
mi vantaggi in termini di efficienza del
gico e dell’acciaio ai settori Oil & Gas,
processo e riduzione delle emissioni
aerospazio, meccanica e trasporti,
di CO2. Nello speciico, la sostituzio-
energia e ambiente e diviene un inter-
ne degli acciai tradizionali usati per
locutore a livello internazionale.
rotori e parti calde con leghe base ni-
Attualmente il CSM è un centro di ri-
chel speciicamente sviluppate, è un
cerca applicata che elabora soluzioni
fattore decisivo di grande importanza.
tecnologiche all’avanguardia nel cam-
In ambito offshore la richiesta di in-
CSM: OLTRE 50 ANNI
D’ECCELLENZA
Il Centro Sviluppo Materiali ha sede a Castel
Romano (Roma) con unità di ricerca diffuse
sul territorio nazionale (Pula, Terni, Dalmine,
Pomigliano d’Arco e Lamezia Terme). È soggetto
protagonista della rete R&D nazionale e gestisce progetti di ricerca
e innovazione della Comunità Europea, con un ruolo importante nel
programma europeo Horizon 2020.
L’attività del Centro Sviluppo Materiali copre l’intera filiera
dell’innovazione nel settore dei materiali e delle tecnologie
correlate. Le principali competenze e relativi servizi riguardando
vari ambiti:
• processi di produzione dei materiali (cicli liquido/solido,
trasformazione e trattamento a caldo e a freddo);
• sviluppo nuovi prodotti, miglioramento qualità (acciai al C,
microlegati e speciali, superleghe, leghe leggere, leghe
intermetalliche, ceramici);
• comportamento dei materiali (acciai, leghe speciali e ceramici)
per componenti per l’alta temperatura;
• tecnologie avanzate di fonderia;
• processi/tecnologie di trasformazione da semi-prodotto a
componente (formatura a caldo e a freddo, saldatura, giunzione,
ecc.);
• ingegneria delle superfici e tecnologie di rivestimento;
• simulazione, automazione e controllo di processo;
• integrità strutturale ed affidabilità di componenti e sistemi in
condizioni critiche di esercizio;
• sviluppo e qualificazione di componenti critici;
• tecnologie ambientali per la valorizzazione industriale dei
sottoprodotti e il recupero energetico;
• tecnologie della combustione.
www.c-s-m.it
In alto: fasi di preparazione di campioni metallografici
A destra: cella elettrochimica per prove di tenso-corrosione in ambiente H2S
AIDIC NEWS N.1 2014
15
news
Il microscopio elettronico a trasmissione (TEM)
caloriico, che, opportunamente trat-
lavorando per la realizzazione del
tato a valle, può essere utilizzato per
primo impianto su scala industria-
la produzione di energia elettrica;
le, in grado di produrre energia dal
• la pirogassiicazione trova appli-
plasmix, sulla base di risultati molto
cazione anche nella valorizzazio-
incoraggianti di prove su impianti
ne di alcune materie plastiche, il
pilota realizzati ad hoc da CSM;
cosiddetto plasmix, materiale rica-
• altra tematica interessante è il re-
vato dalla selezione, trattamento
cupero da riiuti industriali di ele-
e miscela industriale di plastiche
menti come il vanadio o il molibde-
eterogenee derivate dal riciclo di
no, che possono essere reimpiegati
materiali da
per la produzione di acciai e leghe
raccolta differenzia-
ta. Con Conai e Corepla CSM sta
metalliche.
RINA, da sempre al servizio dell’industria
Il RINA è un gruppo multinazionale che fornisce servizi di verifica,
certificazione, valutazione di conformità, classificazione navale,
valorizzazione ambientale, test di prodotto, supervisione e qualifica dei
fornitori, formazione e consulenza ingegneristica attraverso una vasta
gamma di industrie e servizi. Il RINA opera attraverso una rete di società
dedicate ai diversi settori: Shipping, Energia, Infrastrutture e Costruzioni,
Logistica e Trasporti, Ambiente e Qualità, Agroalimentare e Sanità, Finanza e
Pubbliche Istituzioni, Business Governance.
Con circa 290 milioni di euro di attività attesi per il 2013, oltre 2200 risorse,
150 uffici in 53 Paesi nel mondo, il Gruppo è oggi in grado di rispondere
alle esigenze dei propri clienti ed è allo stesso tempo riconosciuto quale
interlocutore autorevole presso le principali Organizzazioni internazionali,
contribuendo da sempre allo sviluppo di nuovi standard normativi.
Abbiamo rivolto alcune domande a Cesare Murgia, già General Manager
Europa Centrale e Orientale del RINA e oggi Vice Presidente del CSM.
Quali sono stati i motivi di business strategico che hanno portato
a questa importante acquisizione?
Il motivo principale sta nella forte complementarietà tecnologica tra il
Gruppo RINA e CSM, basata su una scelta di know-how e di mercati.
Colonna indipendente all’interno del Gruppo, CSM offre una serie di
prospettive strategiche che prima sarebbero state impensabili.
Le altre “anime” del Gruppo sono quella dell’engineering (completamente
riorganizzata sotto il marchio D’Appollonia, la cui acquisizione risale a pochi anni
fa) e l’area TIC (Testing, Investigtion and Certification activities), che è quella
più tradizionale del Gruppo e che raccoglie le attività certificative, di ispezione e
testing (che provengono dal know-how acquisito dal settore navale).
Chiaramente queste tre “anime” lavoreranno in completa sinergia all’interno
del Gruppo. CSM ha profonde competenze di processo/prodotto sui
16
AIDIC NEWS N.1 2014
materiali innovativi, in particolare dell’area steel, che sono molto importanti
anche per offrire il giusto prodotto all’utilizzatore finale.
In che modo le attività di CSM potranno essere utili per sviluppare
i business di RINA sui mercati internazionali?
È importante che CSM continui a fare bene le sue attività di R&S sui
materiali e le tecnologie, e questo è un aspetto focale anche nell’ottica di
sviluppo strategico dei business di RINA.
Faccio un esempio: noi oggi stiamo entrando, grazie anche a partnership
mirate, nel settore del 3D Manufacturing e del 3D Printing per vari settori
industriali (ad es. il Power, l’aeronautico, l’industria di processo) e CSM
ha una profonda conoscenza nella generazione di manufatti da materiali
e processi innovativi.
Nel campo dell’engineering, CSM, insieme a D’Appollonia, può offrire a
RINA anche una serie di servizi molto importante, tra cui ricordo:
• Servizi di Asset Integrity Management, ovvero analisi diagnostiche sugli
asset critici di un impianto, per garantirne una corretta manutenzione e le
più alte produttività, affidabilità e sicurezza;
• l’attività di Waste Management, eccellenza in CSM, può essere usata con
successo per la gestione dei rifiuti pericolosi e/o degli scarti di lavorazione;
• nel campo della certificazione di prodotto, i laboratori di CSM possono
offrire tutto il supporto analitico e le facilities di testing.
CSM ha intenzione di rafforzare il suo ruolo di player globale e intende
espandere la propria attività sui mercati internazionali: al momento i paesi
più interessanti sono Cina, India e Turchia, ma anche USA, Brasile, alcuni
Paesi dell’Est, Emirati Arabi. In questo senso la presenza di RINA potrà dare
un contributo importante per accelerare questo processo.
www.rina.org/it
news
I prossimi eventi
CALL for PAPERS
lian
st,
from
Invitation & call for papers to IConBM
The Italian Association of Chemical
Engineering BIOTECH WORKING GROUP
II NN VV II TT AA TT II OO NN &
&
C
P AA PP EE RR SS
C AA LL LL FF OO RR P
into
ge under the
the
INDUSTRIAL
BIOTECHNOLOGY
well-known
the
of
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ical
be
be
SON
International Congress on BIOMASS
4-7 May 2014, Florence, Italy
Promoted and Organized by
The Italian Association of Chemical Engineering
for
ROMA, Italy
8-11 June, 2014
Promoted and Organised by :
The Italian Association of
Chemical Engineering
INTERNATIONAL
CONFERENCE
AIDIC Working Group for Safety
and Environment in Process
Industry
www.aidic.it/iconbm
W
C .. II TT // II B
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B II C
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A II D
2 00 11 44
Success
based on
exploitation
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biotechnolo
of industri
interpretation.
The
bioscie
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In this cont
molecula
nanote
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enzyme te
pro
scree
will be
indu
marin
13 - 16 aprile 2014
4 - 7 maggio 2014
8 - 11 giugno 2014
28 settembre / 2 ottobre
Bologna – Italia
Firenze - Italia
Roma – Italia
Chia (CA) - Italia
CISAP6
iconBM
IBIC2014
10th ESEE
6th International Conference
International Conference
International Conference
European Symposium
on Safety and Environment
on Bio Mass
on Industrial Biotechnology
on Electrochemical Engineering
http://www.aidic.it/iconbm/
http://www.aidic.it/ibic2014/
http://www.10thesee.it/
in Process & Power Industry
www.aidic.it/cisap6/
In ricordo di Gino Pagano
È con grande dispiacere che appren-
presidente dell’ANIC e di Coordina-
Petroleum Co., che lo avevano pro-
diamo della recente scomparsa di
tore del settore chimico e nucleare
gettato con gli uffici tecnici dell’ANIC.
Gino Pagano, un grande ingegnere
dell’ENI.
Pagano è stato presidente di AIDIC
chimico e direttore di stabilimento
Importante ricordare che Gino Pa-
e negli Anni 80 ha fatto parte del
all’Eni e anche una persona davvero
gano, insieme ad Angelo Fornara, fu
Comitato scientiico Eni per la ricer-
speciale.
colui che sotto la guida di Mattei av-
ca. Fu inoltre il primo a realizzare
Nato a Napoli nel 1921, dove si lau-
viò la costruzione dello stabilimento
su scala industriale la produzione di
reò con lode in ingegneria chimica
ANIC di Ravenna, che divenne ben
eteri alchilici da destinare come ca-
nel 1944, Pagano fece l’apprendista-
presto uno dei più grandi impianti
rica antidetonante alla produzione di
to nella fabbrica Montedison di Ba-
chimici d’Europa. Il complesso pe-
benzine senza piombo.
Il Presidente, il Consiglio Direttivo e i
gnoli e nel 1951 fu assunto a Milano
trolchimico utilizzava il gas metano
È stato anche l’autore di un libro im-
soci tutti di AIDIC esprimono al iglio
dall’ANIC. Nel 1953, con la nascita
rinvenuto dall’AGIP nella Pianura
portante: il suo “Proilo storico dell’in-
Attilio le più sentite condoglianze per
dell’ENI, l’ANIC venne incorporata
Padana e al largo del litorale di Ra-
dustria chimica” rimane un testo fon-
la scomparsa, nel ricordo del suo im-
nel nuovo ente: fu in quel momento
venna, il quale per la prima volta fu
damentale per comprendere come
pegno all’interno dell’Associazione.
che Pagano ottenne l’assenso di En-
impiegato come materia prima per
si è evoluta l’industria chimica ino
rico Mattei, primo Presidente dell’E-
la fabbricazione di prodotti chimici.
ai giorni nostri, testimonianza di una
Gli associati interessati possono
ni, al progetto di ripresa della produ-
La costruzione del complesso fu
vita vissuta per tanti anni a contatto
ritirare il libro di Gino Pagano
zione di gomme sintetiche in Italia.
realizzata nel giro di due soli anni,
con l’industria chimica e l’ingegneria
Proilo storico dell’industria chimica
All’interno di ENI, Pagano ha percor-
sorprendendo il mondo industriale
d processo e lascito molto signiicati-
(Aracne, 2007, 256 p.,
so le tappe più signiicative della sua
italiano perino i tecnici americani,
vo delle sue esperienze professionali
ISBN-13 978-8854806771)
carriera, assuemendo le cariche di
affiancati dalla licenziataria Phillips
e umane.
direttamente in AIDIC
AIDIC NEWS N.1 2014
17
le paginenews
dell’AIDIC
news
di Giuliana Taglieri e Benito Felice
Nuove sintesi
Anche la calce
diventa nano
Basata sull’uso di una resina a scambio ionico, è stata messo a punto
una nuova procedura di sintesi di nanoparticelle di idrossido di calcio
in sospensione idroalcolica (nanolime). Con questo metodo si ottengono
nanoparticelle altamente cristalline in tempi molto veloci.
Vista dall’alto dell’Università dell’Aquila
L
a calce è uno dei materiali
Grazie alla conversione di idrossido
te affine con il substrato calcareo e
più antichi e largamente
di calci in carbonato di calcio, infatti,
supericiale di materiali lapidei.
Le nanoparticelle
di Ca(OH)2
utilizzati da sempre dalle
i trattamenti con idrossido di calcio
Tuttavia, alcuni aspetti critici relativi
profondità di penetrazione in zone
Tuttavia oggi l’uso della calce non
l’acidità dei terreni; in agricoltura,
delle nanoparticelle di idrossido di
danneggiate (meno limitazioni do-
è incentrato solo sui Beni Culturali,
unita al solfato di rame, come anti-
calcio, il comportamento colloidale
Per migliorare i trattamenti con
vute alle dimensioni delle particel-
bensì gioca un ruolo molto impor-
crittogamico; in odontoiatria come
e l’elevata reattività sono un fattore
più grandi civiltà di tutto
sono stati spesso utilizzati per pro-
ai trattamenti con calce macrosco-
la calce, sono state introdotte nel
le), alta reattività e reazioni molto
tante in altre applicazioni industriali,
medicamento
e
fondamentale per l’abbattimento di
il mondo. Gli usi tradizionali della
teggere le superici dall’ambiente,
pica sono ben evidenti (ridotta pro-
2001 le nanoparticelle di idrossido
veloci
carbonatazione),
ad es. nell’industria petrolchimica
nell’endodonzia; nell’industria far-
gas acidi provenienti da sistemi di
calce (murature, intonaci, vernici,
quindi dalle condizioni atmosferi-
fondità di penetrazione, l’eccessiva
di calcio in sospensione idroalco-
elevata purezza e composizione
per produrre additivi per lubriican-
maceutica per preparare sali di cal-
scarico o da camini industriali. I si-
pavimenti, ecc) sono rimasti pres-
che, o come consolidante. Questi
quantità di acqua utilizzata nei trat-
lica (nanolime) principalmente nel
deinita.
ti; per la produzione dello stearato
cio e magnesio o nano-carbonati.
stemi di captazione “a secco” attual-
soché gli stessi ino al XX secolo,
usi sono giustiicati dalla completa
tamenti , concentrazione di legante e
settore della Conservazione dei
Nanoparticelle di calce sono impie-
di calcio; per la neutralizzazione e
Altra applicazione importante riguar-
mente in uso nell’abbattimento di
ino a quando la calce ha iniziato a
compatibilità chimica del prodotto di
il processo di carbonatazione incom-
Beni Culturali. Le nanoparticelle
gate con successo su dipinti murali,
l’assorbimento di inquinanti; per il
da il trattamento dei fumi di scarico
gas acidi presente nei fumi di scari-
prendere piede in applicazioni nel
reazione, ovvero il carbonato di cal-
pleto di quest’ultima) rappresentava-
di idrossido di calcio presentano
stucchi e affreschi; ristrutturazioni di
trattamento dell’acqua usata nell’in-
di inceneritori e centrali. In quest’ul-
co prevedono infatti la nebulizzazio-
campo del restauro.
cio, che risulta essere perfettamen-
no limiti indesiderati e ostacoli.
infatti i seguenti vantaggi: elevata
superici architettoniche.
dustria alimentare; per correggere
timo caso infatti l’elevata reattività
ne di una base (tra cui NaOH, CaO,
18
AIDIC NEWS N.1 2014
(come
nei
sottofondi
AIDIC NEWS N.1 2014
19
news
news
Ca(OH)2, NaHCO3) direttamente
ne acquosa di idrossido di sodio ad
nel lusso dei fumi. La reazione di
una di cloruro di calcio, quest’ultima
neutralizzazione dell’acidità dei fumi
mantenuta a temperatura elevata,
comporta la formazione di preci-
attraverso eventuale uso di tensio-
pitati salini (NaCl, Na2SO4, CaCl2,
attivi o solventi organici. Il precipita-
considerando la capacità di rigene-
CaSO4, ecc…) recuperabili e dispo-
to ottenuto deve essere poi lavato
razione della resina a scambio ioni-
nibili per un’eventuale puriicazione
per rimuovere fasi secondarie o
co, il processo può essere applicato
e riutilizzazione.
prodotti utilizzati nella sintesi (clo-
per produrre grandi quantità di pro-
ruro di sodio, tensioattivo, solventi
dotto.
Sintesi complesse
e con scarse rese
organici).
[1] Volpe R, Taglieri G, Daniele V,
do di calcio vedono una produzione
Sintesi con resina
a scambio ionico
molto limitata a causa dei metodi di
Tale limitazione è stata superata da
means of ionic exchange resins,
sintesi che non permettono una pro-
una nuova procedura di sintesi ba-
Priority
duzione su grande scala, a causa
sata sull’uso di una resina a scam-
IB2013/056195.
di sintesi spesso molto complicate
bio ionico. Questa nuova sintesi è
capaci di produrre una quantità di
stata presentata e messa punto dal
La Prof. Giuliana Taglieri è Profes-
prodotto molto limitata.
dipartimento di Ingegneria Industria-
sore Associato in Scienza e Tecno-
Queste nanoparticelle infatti sono
le e dell’Informazione e di Economia
logia presso l’Università de L’Aqui-
sintetizzate principalmente da un
dell’Università degli Studi dell’Aqui-
la (mail: [email protected])
processo di precipitazione chimica
la, tale metodo consente di produrre
Benito Felice è Dott. in Ingegneria
mediante aggiunta di una soluzio-
a temperatura ambiente e partendo
Chimica e lavora presso l’Universi-
Tuttavia, le nanoparticelle di idrossi-
Immagine TEM di una particella di nanocarbonato
Alcuni particolari del laboratorio
in cui sono state messe a punto
queste nanoparticelle
Del Re G, A process for the synthesis of Ca(OH)2 nanoparticles by
RM2011A000370,
PCT/
tà degli Studi dell’Aquila (mail: [email protected]).
Immagine TEM di un nanolime in forma esagonale
Immagine TEM di una nano gabbia di carbonato
20
AIDIC NEWS N.1 2014
Spettro cristallino delle particelle (in polvere) di nanocalce e nano-carbonati
ottenuti per diffrazione ai Raggi X (strumento: PANalytical X’Pert PRO
da reagenti economici e rinnovabili,
Inoltre gioca un ruolo molto impor-
una nanocalce pura e cristallina in
tante nella produzione di nano-
cui le particelle di Ca(OH)2 sono in-
carbonati di calcio in soluzione e
feriori a 100 nm e posseggono una
in sospensione. Tale processo per
capacità di diffusione notevole, un
la produzione di nanoparticelle può
aspetto colloidale ed una elevata
essere inoltre facilmente scalabile
reattività. Il procedimento proposto,
da laboratorio a scala industriale
basato su un processo a scam-
per produrre grandi quantità di na-
bio ionico, supera le limitazioni dei
nocalce per essere utilizzata da
metodi precedenti, consentendo di
sola o come prodotto additivo per
ottenere nanoparticelle di Ca(OH)
trattamenti di vario tipo (come sopra
altamente cristalline in tempi mol-
elencato), oppure prevalentemente
to veloci (pochi minuti) evitando
in settori in cui è richiesta una calce
inoltre di ricorrere a fasi intermedie
con dimensioni nanometriche e al-
di lavaggio o peptizzazione della
tamente reattiva.
sospensione e quindi non richiede
Da analisi di caratterizzazione, le
passaggi intermedi per eliminare
particelle di nanocalce hanno mo-
composti indesiderati (non presenta
strato alta reattività, già in condizio-
sottoprodotti). [1]
ni di bassa umidità relativa. Inoltre,
AIDIC NEWS N.1 2014
21
news
news
campagna 2014
L’
iscrizione ad AIDIC non è aper-
Stringere nuovi contatti
ta esclusivamente agli ingegneri
Essere soci AIDIC signiica anche maggiori op-
residente nelle città sedi AIDICo nelle imme-
chimici, ma a tutti gli interessati
portunità di incontro e scambio con le aziende
diate vicinanze, a ricevere al proprio domi-
alla diffusione ed allo sviluppo
consociate , i professionisti del tuo stesso setto-
cilio tramite spedizione con spese a proprio
re, di persona o attraverso i social networks.
carico di euro 7,00 da aggiungere alla quota
del settore dell’ingegneria chimica in senso
AIDIC:
un’iscrizione
con tanti
vantaggi
lato. Tra gli Associati si annoverano infatti:
4) a ritirare di persona - oppure, qualora non
di iscrizione - un volume omaggio a scelta
studenti, tecnici, manager, docenti e consu-
Vantaggi economici
lenti. Diventare socio AIDIC portata a molti
La tessera AIDIC ti mette nelle condizioni di
concreti vantaggi.
accedere a sconti e promozioni riservati ai soci
- per gli iscritti annuali 2014
su materiali di studio e iniziative di settore quali
Handbook Of Chemistry and Physics - Edizio-
Incrementare e migliorare le proprie prospettive
congressi e convegni. In particolare la partecipa-
ne 2008 CRC
professionali
zione ai Congressi AIDIC comporta l’iscrizione a
Hydrogen from Waste and CO2 Sequestration
Fare parte della nostra community di professio-
titolo gratuito all’anno successivo, alle condizioni
di M. Tellini
nisti dà autorevolezza al tuo proilo professionale
speciicate di volta in volta.
Valutazione di impatto odorigeno di P. Centola
e pone in evidenza il tuo standing nel momento
L’iscrizione ad AIDIC comporta la possibilità di
et. alt.
in cui ti inserisci nel mondo del lavoro o intendi
scegliere un libro omaggio fra una lunga lista
Guida al dimensionamento delle Valvole di Si-
affrontare nuovi passaggi nel tuo percorso profes-
di titolo d’interesse, tra cui anche le piattaforma
curezza di G. Mulè
sionale.
elettronica della prestigiosa casa editrice Else-
Value of Innovation di A. F. Marsala et. alt.
vier, l’accesso alle pubblicazioni di AIDICpedia,
Prontuario dell’Ingegnere di A. Guadagni
Prepararsi all’ingresso nel mondo del lavoro
tra cui il Process Engineering Manual. Nel caso
Proilo storico dell’Industria Chimica di G. Pa-
AIDIC fornisce ai giovani laureandi e neolaure-
di iscrizione biennale esiste la possibilità di sele-
gano
ati una visibilità vis a vis le aziende consociate
zionare anche il Perry, lo storico manuale dell’In-
La Simulazione Dinamica di Processo di S. Si-
ed attraverso le sue iniziative di formazione mi-
gegnere Chimico.
gnor et. alt.
rata, li supporta nell’identiicazione e selezione
Esiste poi la possibilità di un’iscrizione congiunta
L’ Analisi dei Rischi di N. Piccinini et. alt.
del proilo professionale in vista dell’ingresso
alla Società Chimica Italiana (SCI) ed all’Asso-
Fasi della Realizzazione di G. Zerboni
nel mondo del lavoro, e fornisce loro gli stru-
ciazione Italiana par l’Automazione (ANIPLA), a
Sicurezza nella Realizzazione di G. Zerboni
menti più idonei per proporsi in maniera effica-
condizioni di favore.
Storia delle società italiane di ingegneria e im-
ce alle aziende.
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piantistica a cura di V. Cariati, S. Cavallone, E.
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ai 17 testi scientiici online tramite piattaforma
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sposizioni mezzi economici propri.
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Ogni Associato ha diritto:
- per gli iscritti biennali 2014
1) alla tessera annuale AIDIC comprendente
il volume Handbook Of Chemical Engineering -
Essere costantemente aggiornati su quanto
EFCE-passport, che dà la possibilità di essere
Perry 8th edition oppure due fra i testi soprain-
avviene nel mondo dell’ingegneria chimica e
equiparati a tutti i soci delle altre associazioni
dicati
dell’industria di settore
europee federate nell’EFCE per gli sconti e le
AIDIC garantisce un’informazione costante, pre-
facilitazioni nella partecipazione a manifesta-
Le quote di iscrizione ad AIDIC per il 2014 pre-
cisa e aggiornata sul tuo settore di competenza,
zioni organizzate in Europa e nel mondo
vedono anche per quest’anno agevolazioni per
e quelli organizzati dagli altri enti di settore con
cui l’associazione è collegata.
attraverso un network completo di sistemi di comunicazione: il nostro sito, le nostre pagine FB
e Linkedin, la nostra newsletter, le riviste ICP e
AIDICNews.
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AIDIC NEWS N.1 2014
2) all’abbonamento per un anno alla rivista mensile ICP e al periodico AIDICnews
gli studenti. Per ulteriori informazioni e dettagli
consultare la pagina del sito AIDIC
3) all’accesso gratuito alla consulenza presso gli
Sportelli AIDIC
www.aidic.it/italiano/iscrizioni/iscrizioneaidic.htm
AIDIC NEWS N.1 2014
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news
Sede centrale di AIDIC
Via Giuseppe Colombo 81/A
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Sezioni regionali AIDIC
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E-mail: [email protected]
Gruppi di lavoro di AIDIC
Biotecnologie tradizionali
e avanzate
Ing. Enrico Bardone
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Bonifiche dei siti industriali
Ing. Oreste Mastrantonio
[email protected]
Carbon Capture and Storage
(CCS)
Ing. Ezio Nicola D’Addario
[email protected]
CISAP
Ing. Simberto Senni Buratti
[email protected]
Ing. Egidio Zanin
[email protected]
Energia sostenibile
Nanotecnologie chimiche
Odori
Process Engineers Manual
e AIDICPedia
Pubblicazione “Collocazione
ingegneri chimici sul mercato
del lavoro”
Recupero e valorizzazione
dei residui industriali
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AIDIC NEWS N.1 2014
Prof. Ing. Angelo Chianese
[email protected]
Prof.ssa Selena Sironi
[email protected]
Ing. Luigi Ciampitti
[email protected]
Prof. Ing. Angelo Chianese
[email protected]
Prof. Paolo Centola
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Trimestrale dell’Associazione Italiana di Ingegneria Chimica
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