N°82 GIUGNO 2014 FREEPRESS EDITORIALE Oltre alle nostre interviste e alle consuete rubriche, nel numero di giugno troverete l’inserto Speciale Val Trebbia con l’agenda che contiene i principali appuntamenti del mese e qualche consiglio per il tempo libero. Per il testo abbiamo pensato a un po’ di storia e pubblicato un estratto dalla “Maratona di lettura della Giornate FAI di primavera” a cura del Prof. Domenico Ferrari Cesena. Anche la città si anima, non perdetevi la seconda edizione dell’evento incentrato sul freestyle, inteso nelle sue più svariate sfumature, che si affaccia sulla scena piacentina, con l’obiettivo di promuovere e sostenere questo mondo. All’Arena Daturi dal 13 al 15 giugno sarà possibile assistere a diversi spettacoli freestyle, conoscere nuovi sport e nuove discipline, divertirsi a suon di reggae, chill out, hip hop, electro e drum’n’bass. skate, surf, parkour, bmx e molto altro. Altra segnalazione che racchiude un gran numero d’interessanti appuntamenti è il Festival Blues che quest’anno è alla sua decima edizione. Dal 5 al 29 giugno Piacenza si veste di blues spingendo ancor più in là la metafora del fiume. Non più solo Mississippi e Po, ma quest’anno pure Trebbia: si svolgeranno in Val Trebbia, infatti, alcuni degli eventi in programma. Tutti gli appuntamenti sono gratuiti. 2 Speriamo che la nostra copertina sia di buon auspicio…abbiamo tutti tanta voglia di caldo e di sole! Tiziana Carabia Z T L Z O N A A T R A F F I C O L I M I TATO N 8 2 G I U G N O 2 0 1 4 F R E E P R E S S DIRETTORE Tiziana Carabia HANNO COLLABORATO Lodovica Aloisantoni, Elisa Bozzi, Bookbank, Domenico Ferrari Cesena, Mattia Gradali Arianna Groppi, Annamaria Losi, Sara Marenghi, Elisa Mogavero, Enrico Pagani, Paola Pedrini, Alessandra Sogni, Roberta Suzzani, Anna Tagliaferri MARKETING Rosanna Pedegani: cell. 335.6626344 Elisabetta Toninelli: cell.339.7335888 Arianna Groppi: cell. 348.6942840 PROGETTO GRAFICO E IMPAGINAZIONE [email protected] STAMPA Grafiche Lama Puoi trovare ZTL in tutti gli esercizi pubblici ed i locali. Per tutto il mese nei seguenti punti autorizzati: BACICCIA Via Dionigi Carli,7 - Piacenza INFORMAGIOVANI Piazza Cavalli - Piacenza LIBRERIA DEL CORSO Corso Vittorio Emanuele, 160 Piacenza LIEVITA Via Conciliazione 7A - Piacenza In.Rete Società Coperativa redazione, amministrazione e pubblicità Via Conciliazione, 55 - 29100 Piacenza Tel. 0523.579288 Cell. 335.6626344 [email protected] Numero 82 - GIUGNO 2014 Autorizzazione del Tribunale di Piacenza n. 627 del 31/5/2006. N. iscrizione ROC: 14379 del 14/07/2006 S P E C I A L I R U B R I C H E SPECIALE VAL TREBBIA . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 21 ALBICOCCHE . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 04 ZTL FO O D . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 06 S P E E D D AT E . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 08 ONE BOOK . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 11 S TA N Z E D I C I N E M A . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 13 AREA BLOG . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 14 M EET & G REET . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 16 L A B OT T E G A D E G L I O G G ET TI . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 38 S P O RTZ O N E . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 40 A P P. TO C O N L’A RT E . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 42 T E AT R O . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 44 CINEMA . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 46 TVZONE . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 48 CARN ET . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 51 AGENDA IN PILLOLE . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 52 www.ztlfreepress.com 3 Albicocche un piacere vellutato 4 Il pittore Vincenzo Campi nell’opera Fruttivendola, del 1580, conservata alla Pinacoteca di Brera a Milano, pone le albicocche al centro del suo dipinto, in forma di piramide su di un piatto, esaltando la superficie del frutto e ostentando un piacere contagioso ed immediato. Le albicocche, dalla morbida consistenza e dalla polpa vivacemente profumata, sono un frutto molto seducente, protagonista non solo della cucina nel periodo estivo, ma anche di numerose opere d’arte: nelle immagini di cene e banchetti, nelle scene di genere e come soggetto di nature morte, dal XVI al XIX sec. L’albicocca, considerata in passato frutto esotico e rarissimo, pare che fosse apprezzata già quattromila anni fa dagli imperatori cinesi. Proveniente dalla Cina, la coltivazione di questa specie si diffuse in Persia ed Armenia, territorio dal quale prese il nome Prunus armeniaca. Solo dopo le conquiste di Alessandro Magno arrivò sulle rive del Mediterraneo. Conosciuta in Europa grazie ai Romani all’inizio dell’era cristiana, ebbe un periodo di oblio durante il Medioevo. Furono gli Arabi a reintrodurre la coltivazione dell’albicocco attorno al X secolo, non solo per finalità gastronomiche ma anche a scopi farmacologici. Albicocco deriva dalla parola araba Al-barquq. Questo frutto conosce dal XV sec. una fortuna crescente, ed oggi è coltivato dovunque vi sia un clima abbastanza caldo. L’albero è alto 6-7 m, con foglie ovate e fiori precoci, bianchi o rosei. Il frutto, dalla buccia vellutata, presenta un colore giallo aranciato ed è molto pregiato per il sapore e il profumo. La sua polpa, oltre ad essere piuttosto nutriente, è ricca di sali minerali e vitamine, utili nella terapia delle anemie, dei difetti della vista e del mal d’orecchi. Le sostanze attive come magnesio, ferro, fosforo, calcio e potassio, in essa contenute, assicurano una giusta energia e un buon apporto di vitamina C e A, aiutandoci a difendere il nostro sistema immunitario. In estate le alte temperature e il sole molto forte possono danneggiare la pelle, è utile inserire nella nostra dieta cibi con proprietà disintossicante e stimolante e prendersi cura quotidianamente del viso e del corpo. Le albicocche ci vengono in aiuto: ricche di carotenoidi proteggono pelle e vista. Nella cosmesi popolare l’albicocca è stata sempre accoppiata alla cura della pelle. L’olio, ottenuto dai suoi semi racchiusi nel nocciolo, è molto efficace sia per il trattamento delle smagliature che delle rughe; ha proprietà simili a quello di mandorle e viene usato sia in pasticceria, per uso commestibile, che in profumeria e saponeria. Particolarmente digeribili, le albicocche possono essere consumate fresche, disidratate, sciroppate e anche sotto forma di succo. Il loro apporto calorico è pari a 48 calorie ogni 100 grammi di peso. Le albicocche vanno scelte ben mature e consumate entro pochi giorni dall’acquisto poiché sono frutti de- peribili. Molto diffusi sono i prodotti derivati: succhi e sciroppi, gelati e sorbetti, marmellate e gelatine. In pasticceria si usa apricottare torte e pasticcini (da Apricot, il nome in inglese), ovvero spennellare la superficie di una torta di gelatina di albicocche prima di glassarla. Ai più golosi ricordo che è proprio a base di albicocche la marmellata usata per farcire la squisita torta Sacher, celebre specialità della tradizione dolciaria austriaca. L’unione tra il sapore a tratti acidulo di questo frutto e quello denso del cioccolato, nonostante l’apparente contrasto, ha generato una delle più grandi delizie del mondo. Il gusto lievemente acidulo rende adatte le albicocche anche ad accostamenti salati, come le salse di accompagnamento a carni rosse oppure, sotto forma di mostarda, all’accostamento a formaggi freschi. Esse vengono utilizzate in liquoreria oppure conservate “sotto spirito”, come si usa comunemente dire. Questo metodo di con- servazione si afferma nel Settecento, grazie alla crescente produzione e consumo di zucchero e di distillato. In quel periodo grazie al miglioramento dei criteri igienici si incentivò la conservazione ed il consumo del dolce frutto, conferendogli un ruolo alimentare sempre maggiore. Fu addirittura il soggetto di una natura morta di Claude Monet, importante esponente della pittura francese di fine Ottocento. Nel dipinto “Barattolo di albicocche”, conservato a Dresda, il vaso di albicocche e i pochi frutti appoggiati su un tavolo stupiscono l’osservatore con la loro bellezza, lasciando pregustare la loro bontà. Le albicocche sono un nettare per i nostri palati. Vi voglio segnalare una ricetta golosa, una piacevole variante alla più famosa ricetta delle sorelle Tatin: TARTE TATIN ALLE ALBICOCCHE Base per la torta una pasta brisée da 250 gr circa tirata sottile con il mattarello – 15 albicocche sode e ben mature di medie dimensioni – 5 gr burro – 150 zucchero di canna – 30 mandorle - granella di pistacchio per decorare Taglio a metà le albicocche ben lavate, privandole del nocciolo. In una padella capiente faccio fondere il burro e lo zucchero fino a creare un caramello dorato. Aggiungo le albicocche per farle ricoprire dal caramello. In una teglia rotonda dispongo le albicocche con la bucci verso il basso. Nell’incavo del frutto metto le mandorle (io preferisco quelle non sgusciate in questo caso). Ricopro con la pasta precedentemente preparata e stesa sottilmente. Ripiego e rifilo i bordi in eccesso. Inforno a 170° per circa 30 minuti. Una volta cotta servo la torta su un piatto da portata decorandola con granella di pistacchio ed eventualmente con una pallina di gelato. ChezMoi di Anna Tagliaferri Tel. 349.2107952 [email protected] www.facebook.com/chezmoicucinadomicilio 5 FOOD di Sara Marenghi La pappa al pomodoro: un inno alla rivoluzione! Dalla tipica ricetta toscana un suggerimento da non sottovalutare… 6 L’altro giorno mi è capitato tra le mani un bellissimo “Giornalino di Gian Burrasca” e non ho potuto trattenermi dal leggerlo. Anche perché, e diciamolo pure rischiando di svelare la mia veneranda età, la mia infanzia è stata segnata dallo sceneggiato (una festa quando lo si guardava insieme tutti seduti su quel divano finta pelle color cappuccino) e dalla mitica Rita Pavone che cantava la Pappa col Pomodoro: il mio primo idolo ribelle… Rileggerlo da grande, è stato alquanto sbalorditivo. E una volta a casa non ho potuto non ricercare su youtube il video dello sceneggiato. E mi si è aperto un mondo. E mi son detta che dovevano proprio essere altri tempi, altri e lontani, quelli in cui in una canzone scritta per uno sceneggiato televisivo dedicato all’ “infanzia” (ma fino a un certo punto...) si cantavano cose del tipo: ”La storia del passato / ormai ce lo ha insegnato / che un popolo affamato / fa la rivoluzion”. Ma pensa un po’ te. Poi mi sono informata meglio e ho scoperto che lo sceneggiato in questione era stato diretto da Lina Wertmüller; e, allora tutto m’è apparso più chiaro, dato che la stessa Wertmüller è autrice anche del testo della canzone, su musica di Nino Rota (!!!). Una rivolta, quindi: “Il popolo affamato fa la rivoluzion”, e la “rivoluzion” data dal concorso delle pance vuote e dagli inganni di chi comanda, inganni derivati dal profitto. Ce n’è abbastanza per vedere molte, molte cose in questa piccola canzoncina… Ed ecco quindi la ricetta e qualche notizia in più di questo famoso piatto. La Pappa al pomodoro (e non col pomodoro come narra la canzone) altro non è che un tipico piatto povero della tradizione senese. Per ottenere la vera pappa è necessario usare il pane toscano non salato e l’olio extravergine d’o- liva della regione. La pappa col pomodoro può essere gustata anche fredda e sempre senza l’aggiunta di alcun tipo di formaggio. A parte che tanto nessuno potrà mai avere mai la pretesa di “possedere la ricetta quella vera”, perché se domandate a un toscano la ricetta della pappa, a seconda della sua provenienza aggiungerà tocchi segreti tutti diversi gli uni dagli altri... Comunque questi sono gli ingredienti fondamentali: pane grigio toscano (cioè non sapido) raffermo, olio extravergine toscano, pomodori “bombolini”, quelli che si mettevano appesi alle cappe dei camini di campagna leggermente appassiti e quindi più concentrati, e poi aglio, brodo e basilico. Ingredienti per 4: polpa di pomodori maturi kg 1,3; pane toscano g 200; 3 spicchi di aglio; basilico; olio extravergine di oliva; sale e pepe Soffriggete nell’olio l’aglio e un ciuffone di basilico tritati, finché cominciano a sfrigolare. Aggiungete la polpa di pomodoro schiacciata con la forchetta e condite con sale e pepe. Fate cuocere a fuoco moderato per circa 20 minuti. Aggiungete il pane tagliato a fettine, ricoprite tutto con acqua calda e lasciatele insaporire per qualche minuto, poi spegnete lasciate riposare coperto, per un’ora. Prima di servire, mescolate energicamente per disfare il pane ed eventualmente riscaldate la pappa. Lo chef dice che: al posto dell’acqua calda della preparazione originale, oggi è molto frequente l’utilizzo del brodo vegetale, che rende la zuppa ancora più saporita. Ps: e mentre la preparate non dimenticate di canticchiarla… SPEEDDATE parole veloci con... a cura di Sara Marenghi NICOLò FORNARI 8 Nicolò Fornari è nato nel 1992, per un po’ ha suonato il violino e adesso studia psicologia; non sopporta il rumore che le persone fanno mentre mangiano le banane; indossa ancora i vestiti che portava alle medie; alcuni dicono abbia il superpotere di reggere giornate intere ad oziare senza sentirsi in colpa; alla sera si concede solo un nocino; gli sudano parecchio i piedi e ha una strana passione nell’osservare i cibi mentre si cuociono. La prima impressione che ho avuto quando ho incontrato Nicolò era del solito ragazzo-chelegge-e-che-ha-provato-a-scrivere-un-libro. Mi ha parlato con ostentata saccenza “sai faccio la presentazione domani…” lasciandomi sul tavolo le copie del suo ultimo (primo) libro. “Ok, ciao”, la mia risposta. Poi l’ho rivisto. Non l’ho riconosciuto, era sotto mentite spoglie di musicista. Mi è piaciuto. Mi ha incuriosito (sto leggendo il suo libro). A cosa paragoni la tua arte? Ad un album di fotografie che ritraggono me ed il mio pensiero. Io però vengo sempre con gli occhi chiusi. Il libro che avresti voluto scrivere tu: Ce ne sono parecchi, ma uno su tutti è Lo Straniero di Albert Camus. Come ti definisci: Sono un soggetto unico ed inimitabile esattamente come chiunque altro. E come ti definiscono gli altri: Mah, credo tra il superbo e il saccente, ma chi mi conosce bene sa anche che ostento falsa modestia. La canzone ideale per un giorno triste e quella per uno allegro: Quando sono triste ricorro involontariamente a De Andrè, ma qui risponderei 3 Libras degli A perfect Circle e per quello allegro Pagano di Elio e le Storie Tese. A 13 anni cosa volevi fare da grande? L’inventore o il pompiere E cosa stai facendo? Spero ancora di diventare un inventore perché per fare il pompiere non ho il fisico. Il posto in cui ti vengono di più le idee. Ovunque purché io stia leggendo e ci sia qualcosa nell’ambiente che cerca di attirare la mia attenzione. Tipo sul treno. Se fossi un piatto cosa saresti? E un vino? Un bel brodino caldo che ti mette a posto la pancia. Però senza sürbì , ma con un bel bicchierone di Gutturnione. Piazziamoci anche qualche anolino, va. A cosa non potresti mai rinunciare? Alla vista, purtroppo. L’ultima figuraccia fatta. Sono andato da una dottoressa della quale avevo bisogno di una firma e mi sono presentato dicendole: “Salve, avrei bisogno di sua figlia..ehm della sua firma”. Ah dimenticavo di dire che era una psicologa. Spero che abbia saltato il capitolo riguardante il lapsus freudiano. L’ultima cosa che fai prima di dormire In genere leggo un po’. Ma soprattutto ci piazzo dei peti assurdi. Un posto dove non sei mai andato e vorresti andare Assolutamente in Islanda. Entri in una stanza dove ci sono 3 donne: chi e perché attrae la tua attenzione? Quella con la barba perché abbiamo fin da subito qualcosa in comune. Un sogno nel cassetto Diffondere quello che penso e che creo a più persone possibile. Il 2 giugno è… La festa della Repubblica italiana. E non si va a scuola. 9 10 OneBook a cura di Anna Maria Losi La Settima bianca di Emmanuel Carrere - edizione Adelphi La settimana bianca era già iniziata quando Nicholas raggiunge lo chalet. I suoi compagni avevano viaggiato in pullman il giorno precedente senza di lui. Suo padre temeva che durante il viaggio potesse accadergli una disgrazia e, nonostante il parere contrario della maestra preoccupata per l’integrazione nel gruppo dell’alunno, aveva insistito per accompagnare personalmente il figlio con la sua auto. Nicholas è un bambino che dietro ad un’apparente normalità nasconde un inquietante bisogno di protezione: è terrorizzato dai racconti del padre circa bambini rapiti per la vendita degli organi e disgrazie che possono abbattersi sulle famiglie per la perdita dei figli, mutilandole per sempre. Il suo sonno è tormentato da incubi e alcune volte gli capita ancora di bagnare il letto. Nicholas trasmette la sua angoscia al lettore che percepisce che sta per accadere qualcosa che cambierà per sempre la vita del protagonista. Cosa sarà successo al padre che si dimentica di scaricare lo zaino di Nicholas e lo lascia senza vestiti, ma non torna per riportarlo? Sarà Hodkann, il compagno di classe orfano temuto da tutti per la sua volubilità, che può mostrarsi straordinariamente gentile o spietato, a commettere qualcosa di irreparabile? A sconvolgergli la vita sarà la scoperta di cosa è accaduto al bambino scomparso dal paesino in cui stanno trascorrendo la vacanza ? “La settimana bianca” pubblicato per la prima volta in Italia da Einaudi nel 1996 e ora edito da Adelphi, è considerato il romanzo più riuscito di Carrère. Il linguaggio asciutto e la prosa essenziale utilizzati dall’autore conferiscono ritmo alla narrazione. La sua straordinaria capacità di delineare il profilo psicologico dei personaggi in poche righe, coinvolge il lettore in un’atmosfera in cui l’angoscia per l’imminenza della tragedia che sta per consumarsi è alimentata ad ogni pagina. Ci si sente come il protagonista che, approfittando dell’assenza dei genitori, frugava nei loro cassetti alla ricerca di un segreto senza sapere esattamente cosa stesse cercando, con “l’oscura certezza che per lui fosse una questione di vita o di morte”. 11 fedro mississipi STANZE DI CINEMA a cura di Mattia Gradali GAMES OF THRONES- FIRE AND BLOOD Quando fu mandata in onda la prima stagione della saga fantasy “Il Trono di Spade”, trasposizione del ciclo di romanzi “Cronache del ghiaccio e del fuoco”, scrissi che questa conteneva in sé parte del pensiero maschile universale ovvero la violenza, le nudità esplicite e…la violenza. Fui lungimirante visto che mentre ne parlo è in corso la quarta stagione su sette totali previste. Mi è preclusa la facoltà di raccontarne la trama perché si tratta di circa duemila ore di girato, basta sapere che alla base di tutto c’è un universo immaginario, nato dalla mente dello scrittore George R.R. Martin, popolato da diverse casate nobili pronte a tutto pur di appoggiare i fondoschiena sul trono di spade ovvero la modesta seggiola dei re del continente. Omicidi, torture, tradimenti, menzogne e accoppiamenti assumono un ruolo dittatoriale per tutto lo svolgersi della trama. In parallelo con questi comportamenti non molto forbiti ci sono anche un pizzico di eroismo, di coraggio e di virtù, ma poco poco. Questa non è una critica quanto più un elogio siccome i più banali cliché cinematografici sono presi a mazzate e macellati come bestie, tutti possono crepare, dai protagonisti agli scudieri, dai più coraggiosi ai più vigliacchi senza nessuna distinzione di sesso o genere. Questo format piace tantissimo, al punto che è diventata la serie televisiva trasmessa da HBO più seguita dopo “I Soprano”. Piace perché non c’è nessuna pietà, nessuna censura, nessuna morale e in ultimo ma non per ultimo gli effetti speciali sono davvero incredibili. Si potrebbe quasi pensare che lo scrittore George Martin sia un tantino deviato ma la realtà dei fatti è che ha offerto a un pubblico sempre più esigente e incontentabile qualcosa sopra le righe, fastidioso a tal punto che non da nemmeno fastidio e per questo davvero apprezzabile. Un consiglio per chi avesse iniziato da poco a seguire Games of Thrones: non vi affezionate a nessun personaggio, è probabile che muoia. 13 AREABLOG a cura di Roberta Suzzani www.bigodino.it/malamamma/ 14 Da un altro punto di vista. La filosofia di Malamamma sta tutta qui: guardare maternità, famiglia, rapporto con i figli, mariti, compagni, annessi e connessi da un altro punto di vista. Meno “mistico”, più scanzonato, ironico e talvolta sarcastico. Malamamma è un blog (per lo più video) in un blog. Tutto nasce da un… Bigodino (.it, per la precisione). Il supplemento di Multiplayer.it raccoglie una serie di bloggheriste (only woman) che dicono la loro su moda, tecnologia, viaggi, benessere, cucina e vita da mamma. Appunto Le Malemamme in questione sono due: Eva ed Elisa. Mamme, ovviamente. Amiche, evidentemente. Giovani, scanzonate, divertenti e qualche volta dissacranti. Vedi il video delle 5 tipologie di mamme da evitare. Ovvero il tutorial per sopravvivere ai giardinetti scansando la “mamma-mamma” e suoi consigli naturalistici e biologici su come tirare su i bambini senza farli, la mamma fricchettona che tipicamente ti incastra in attività sportive di gruppo all’aria aperta anche a metà gennaio con un metro di neve, o la mamma ricca (che di solito non lavora) e i suoi faraonici progetti per le ferie estive tutti insieme così i bambini si divertono. Una guida di consigli per destreggiarsi nella giungla del “sono diventata mamma” dalla “A” – ovvero come dire a lui che sono rimasta incinta e magari lo conosco da una settimana – alla “Z” alias come organizzo la vita mia e di mia figlia grazie alle App. E siccome una mamma è prima di tutto una donna ecco un piccolo Kamasutra pre, post e durante la gravidanza. Regola di base: luce spenta al massimo penombra per creare quel “vedo non vedo” che aiuta (anche senza essere necessiariamente in stato interessante, a dire la verità). Mamme vuol dire figli (in questo caso figlie). E con una Malamamma il pargolo non può che essere una malafiglia. Bimbe che se ne escono tranquille e serene con esternazioni degne di un cinico 55enne che passa da una sigaretta all’altra senza soluzione di continuità e legge Buckowski a colazine: “Mamma, ma papà?” “Amore è partito due giorni fa!” “Ah... ecco cos’era che mancava!” Oppure vere e proprie prese per i fondelli: “Come è andata oggi Matilde senza la tua mamma?” ”Ho bevuto sapone, mangiato con le mani sporche, ho detto tante parolacce... Dai mamma, scherzavo. Mica sono piccola”. In questo fiume di parole, ogni tanto, spunta un tutorial vero e proprio. Only woman, ancora: come fare una maxi maglia per la vostra principessa partendo da una minimaglia per voi. Quindi Anto, Silvia… munitevi di una maglietta e un paio di forbici, che le vostre bimbe hanno bisogno di un miniabito fatto con le vostre mani. Mamme avvisate, Malemamme formate. http://www.bigodino.it/malamamma/ 15 TEL. 0523.650613 meet&greet prefazioni, introduzioni, post e note d’autore a cura di Bookbank I ragazzi della via Pàl: prefazione di Paolo Crepet 16 Questo libro, un classico della letteratura per l’infanzia, regalo obbligato in occasione di influenze e morbilli, riletto oggi potrebbe essere dedicato ai ragazzi di tutte le periferie del mondo, a tutti coloro che non hanno un posto dove stare e giocare. Le storie di Nemecsek, il gracile figlio del sarto; di Boka, il piú forte del gruppo, e degli altri compagni divisi tra Camicie rosse e via Pál, ci conquistano e ci commuovono forse proprio per la loro inattualità. Paolo Crepet (psichiatra e psicologo) rilegge il messaggi di Ferenc Molnàr e lancia un monito a tutti i genitori. “Si avverte qualcosa di misterioso nell’accostarsi ad un’opera letteraria che continua ad essere letta con costante curiosità e interesse da quasi un secolo. E di magico. Una prima spiegazionead un successo così clamoroso risiede, a mio parere, nella scoperta fondamentale fatta – forse inconsapevolmente – da Ferenc Monàr: L’adolescenza. […]. I ragazzi della via Pàl sembrano eroi che sfidano la banalità del pregiudizio adulto: l’incapacità di essere autonomi. […]. Molnàr riesce in questa magia (l’adolescente al centro delle nosrte attenzioni) dando dignità a un’altra parola: il gioco.[…] Oggi non è più così. Il fascino della lettura del capolavoro di Molnàr trova qui un sapore quasi malinconico, quello del ricordo nostalgico di un buon tempo andato. Oggi gli adolescenti non giocano più fuori, ma dentro. Ognuno nelle proprie stanze confortevoli (loculi tecnologici organizzati dai loro genitori), il gioco è diventato segreto e secretato (internet, chat line, sms). Non più sudore,odio, collutazione, ma per lo più algida adesione alle nuove regole tecnologiche. “Vietato giocare” è scritto proditoriamente su un cartello affisso nel cortile di un condominio romano. I ragazzi della via Pàl oggi sono seduti davanti ad un display, gli occhi arrossati non più da un dolore ma dalle ore trascorso a giocare all’ultimo videogioco della Playstations. Derubati dei cortili, scippati di campi e di strade. I ragazzi della via Pàl oggi non conoscono più il terzo luogo, quello liberato dagli adulti, al contrario migrano da un’aula scolastica a una piscina, da una palestra a un Internet cafè per poi ritirarsi tra le laconiche ritualità consumate sul suolo domestico. Il loro è un passaggio da un luogo controllato da un adulto ad un altro anch’esso privo di reale autonomia. Mai davvero soli tra loro, tra pari. Se non ci fosse la notte, se non ci fosse la virtualità tecnologica non conoscerebbero il tempo come misura di sé. I ragazzi della via Pàl crescevano svelti, i nostri figli lentamente. Perché il terzo luogo, il campo, la strada (cioè quella dove l’adulto quando c’è è marginale) sono occasioni di crescita proprio in quanto l’adolescente deve assumere su di sé èarte della responsabilità di quel gioco. E ciò lo fa grande. Ma se un gruppo di adolescenti è costretto a giocare sempre con qualche adulto vicino (l’allenatore, il bagnino, il professore) oguno di loro tenderà a delegare a quell’adulto le regole del gioco e la responsabilità della loro applicazione. Ecco che i nostri ragazzi tendono a crescere sempre più lentamente e fragili. Qui forse l’ultimo straordinario insegnamento di Molnàr, quasi un presentimento: salvate i vostri adolescenti futuri dando centralità alle loro vite, ai loro diritti, alla loro voglia di provarci anche da soli con il loro formidabile talento nascosto nello zainetto.” Paolo Crepet 17 art & copy: giancarlo rovatti. graphic art: sara-design.it anricus SOBRIA ELEGANZA PER TUTTE LE OCCASIONI. SANTA GIUSTINA IL TUO VINO. santagiustina.com OH CHE MERAVIGLIA FARE ARTE IN VIGNA Laboratori creativi a Santa Giustina Laboratori creativi a Santa Giustina. Santa Giustina, un luogo fra natura, benessere... pure emozioni per l’anima e per il corpo! Qui accadono meraviglie naturali! Un luogo dove la nascita e la crescita di un grappolo d’uva o di un bambino accadono grazie a naturali alchimie, cura, passione e competenze, dove arte, creatività, cultura, pedagogia e divertimento si sposano perfettamente. Anche quest’anno ritornano gli appuntamenti con pedagogiste, educatrici e ospiti speciali che guideranno i bambini attraverso un percorso multisensoriale all’insegna del divertimento, tutto da scoprire. Di seguito i temi attorno a cui sono costruiti gli incontri dei mesi di Giugno e Luglio: •alla scoperta dei nostri antenati attraverso viaggi fantastici fra magie egizie, tinture naturali, tessiture e pitture neolitiche. •ricamare e dipingere con i fiori e colori che madre natura ci dona •massagiocando con mamma o papà •magicherie per tutti e tutti maghi con Mago Frank •giochi di soffi, saponi e aria... semplicemente bolle •ombre e colori fra natura e fantasia •dipingere con tanti colori, tutti quelli che un arcobaleno può offrire grazie a stimoli tratti da arte vera e da un vero artista •cucinare con la natura Per ogni laboratorio si svolgerà dalle ore 17.00 alle 19.00. è compresa una piccola merenda. GIUGNO 2014 MARTEDì 03 Artisticando si diventa artisti (4-8 anni) GIOVEDì 05 Magicando si diventa maghi (4-8 anni) MARTEDì 10 Oggi faccio l’artista preistorico (5-8 anni) GIOVEDì 12 Artisticando si diventa artisti (4-8 anni) MARTEDì 17 Massagiocando con mamma e/o papà (4-8 anni) +genitori GIOVEDì 19 “Dipingere” con fiori e profumi (6-8 anni) +genitori MARTEDì 24 Sentirsi veri neolitici (5-8 anni) GIOVEDì 26 Ombre e colori fra natura e fantasia (5-8 anni) SABATO 28 Spettacolo di bolle di sapone e magia (3-8 anni) +genitori Per info: Azienda Agricola Santa Giustina Loc. Santa Giustina - Arcello 29010 Pianello Val Tidone PC Italia T: +39 0523994612 - Cel. 349 8155569 [email protected] PROGRAMMA GIUGNO 2014 Via G. Taverna, 48 - 29121 Piacenza tel. 0523. 325440 - 347 5414633 - fax 0523.325440 [email protected] GIOVEDI 12/06 alle ore 19.00 FONDAZIONE ISTITUTO GAZZOLA Visita esclusiva alla Pinacoteca dell’Istituto Gazzola La Fondazione Istituto Gazzola giovedì 12 giugno aprirà eccezionalmente le porte della Pinacoteca per una visita straordinaria sul tema dell’arte neoclassica e per presentare i famosi gessi recentemente restaurati. L’evento è organizzato dalla Delegazione FAI di Piacenza nell’ambito del programma di iniziative quest’anno dedicate al Canova e al Neoclassicismo. Ad accompagnarci in questo splendido percorso d’arte sarà il prof. Alessandro Malinverni, conservatore del Museo Gazzola. Al termine della visita seguirà una degustazione in tema neoclassico. Una tavola imbandita per conoscere le prelibatezze gastronomiche dell’alta cucina di quel periodo storico a Piacenza. Parte del ricavato sarà devoluto all’Istituto Gazzola per sostenere gli onerosi interventi di restauro dei gessi, patrimonio artistico e culturale di tutta la collettività. E’ necessaria la prenotazione presso il Punto FAI: Libreria del Corso - Corso Vittorio Emanuele 160, Piacenza - Tel. 0523 384335. La quota di partecipazione è di 35 euro da versare al momento della prenotazione da effettuarsi, fino ad esaurimento dei posti disponibili, entro e non oltre la mattinata di mercoledì 11 giugno. Istituto Gazzola – ingresso da via S. Tomaso, 14 Piacenza. Inizio del percorso guidato alle ore 19.00. A seguire degustazione a buffet. DOMENICA 15/06 FAI GOLF CUP - CROARA COUNTRY CLUB IN LOCALITÀ CROARA NUOVA GAZZOLA La formula di gara: 18 buche Stableford hcp 3 categorie, 1°, 2° netto, 1° lordo 1° lady 1° senior. Come negli scorsi anni il campo prova sarà a disposizione gratuitamente per tutti i ragazzini che si presenteranno ed in aggiunta al consueto torneo si terrà una gara riservata a “campioncini in erba”; inoltre il Croara Country Club aprirà le porte del Club a tutti soci e non. Sabato 21 Cena Bianca In collaborazione con il gruppo FAI Giovani Piacenza, una cena che si ispira al “diner blanc” parigino in cui a farla da padrone sarà il colore bianco, sia nell’abbigliamento sia nell’allestimento dei tavoli. Un evento conviviale e gioioso in una location del centro storico di Piacenza, all’insegna dell’arte e della buona compagnia. Informazioni più dettagliate a partire dal mese dimaggio sul sito faigiovanipiacenza.wordpress.com, sulla pagina Facebook o alla mail [email protected] SPECIALE VALTREBBIA La Val Trebbia entra nella grande storia all’inizio della seconda guerra punica, e precisamente nel 218 a.C., quando i Cartaginesi condotti da Annibale portano la guerra in Italia penetrandovi attraverso le Alpi. Quella della bassa Val Trebbia è la prima grande battaglia di quella guerra. La sconfitta delle legioni romane agli ordini dei Consoli Publio Cornelio Scipione e Tiberio Sempronio minaccia la sopravvivenza stessa di Roma. Ecco come Polibio (nella traduzione di G.B.Cardona), scrivendo pochi decenni più tardi, descrive la battaglia. Gli eserciti dei due Consoli si sono appena congiunti, Publio è ancora sofferente per la ferita infertagli in un precedente scontro, mentre Tiberio ha riportato un successo in una scaramuccia coi Cartaginesi. Gli eserciti contendenti sono occupati sulle due rive del Trebbia: sulla destra i Romani, sulla sinistra i Cartaginesi. 21 22 ...Tiberio, eccitato e molto lieto per il felice successo, si mostrava impaziente di venire al più presto a un risultato decisivo. Sebbene avesse l’opportunità di sfruttare la situazione secondo il suo pensiero, poiché Publio non stava ancora in forze, tuttavia, volendo anche procacciarsi il consenso del collega,si consultò con lui, ma Publio nelle condizioni in cui si trovava si mostrò contrario. Pensava che le legioni dopo le esercitazioni invernali sarebbero state più allenate, che i Galli, i quali per la loro incostanza erano incapaci di mantenersi fedeli, avrebbero sicuramente tramato qualche novità contro i Cartaginesi, se li avessero visti inoperosi e costretti all’ozio. Inoltre,guarito dalla ferita, egli sperava di poter apportare un valido aiuto alla causa comune. Pertanto con tali ragionamenti cercava di convincere Tiberio a rimanere come si trovavano. Ma questi, sebbene riconoscesse la realtà e l’opportunità dei suggerimenti di Publio, tuttavia, spinto dall’ambizione e con una fiducia irragionevole, era desideroso di affrontare il rischio da solo, quando ancora Publio non poteva intervenire nella lotta e prima che i Consoli designati assumessero il comando, poiché era quello il tempo delle elezioni. Quindi, preferendo non l’opportunità degli eventi, ma l’interesse proprio, era evidente che avrebbe errato in ciò che conveniva fare. Annibale, che a riguardo la pensava come Publio, al contrario bramava incontrarsi con i nemici, in primo luogo per trarre profitto dall’ardore dei Galli mentre era ancora intatto, per poi assalire le legioni romane arruolate di fresco e perciò non ancora esercitate, quindi per approfittare della momentanea invalidità di Publio e, ciò che più importava, per agire e non far passare il tempo a vuoto. Ad un capo infatti che trasporta il suo esercito in terra straniera e che si accinge ad imprese straordinarie, un solo modo di salvezza rimane: tener continuamente vive le speranze degli alleati. Annibale pertanto, conoscendo l’animo impulsivo di Tiberio, si preparava alla battaglia. Già da tempo aveva osservato che lo spazio intermedio tra i due accampamenti era piano e brullo, ma adatto ad un’imboscata perché attraversato da un torrente dalle alte rive, su cui crescevano fitti pruni e rovi; pensava quindi di trarre in inganno i nemici. In realtà era possibile eludere la vigilanza dei Romani, che solevano guardare con sospetto i luoghi boscosi, dato che i Galli avevano l’abitudine di porsi in agguato in posti siffatti, ma nutrivano piena fiducia per quelli piani e nudi. Non sapevano invece che sono proprio questi ultimi più adatti delle selve per nascondere senza alcun pericolo gli insidiatori, che possono così da lontano osservare tutto , e che nella maggior parte dei terreni esistono posti sufficienti ad occultarsi. Pertanto un torrente qualunque con un breve ciglio , e talvolta canne, felci e qualsiasi specie di pruni, possono non solo nascondere fanti, ma anche cavalieri, per poco che si preveda a nascondere le armi visibili e a porre gli elmi sotto gli scudi. Tiberio, appena vide avvicinarsi i cavalieri Nùmidi, tosto inviò la cavalleria con l’ordine di prendere contatto e di affrontare i nemici. In seguito mandava circa seimila arcieri e poi faceva uscire dallo steccato le rimanenti milizie, come se la loro presenza bastasse a decidere le sorti della Ristorante e... non solo Strada di Suzzano, 55 Suzzano - Rivergaro Tel. 0523.956061 Chiuso Lunedì e Martedì battaglia, imbaldanzito com’era dalla sua superiorità numerica e dall’esito favorevole ottenuto il giorno precedente con la cavalleria. Si era verso il solstizio invernale e quel giorno si presentava eccezionalmente nevoso e freddo; i cavalli e gli uomini erano usciti fuori quasi tutti, si può dire, digiuni; l’esercito però era pieno di slancio e buona volontà; ma quando i soldati giunsero al passaggio della Trebbia, trovarono il fiume in piena, perché durante la notte era caduta la pioggia in tutta la zona e i fanti passarono a stento, immersi fino al petto. La conseguenza fu che l’esercito soffrisse per il freddo e per il digiuno,poiché si era ormai a giorno inoltrato. I Cartaginesi invece nelle tende avevano mangiato e bevuto, e dopo aver preparato i cavalli, si erano unti ed armati, tutti intorno ai fuochi. Annibale che aspettava il momento opportuno, appena si accorse che i Romani avevano oltrepassato il fiume, inviò avanti le milizie di riserva, circa ottomila uomini tra astati e Baleari e poi condusse fuori il resto dell’esercito. Avanzò per circa otto stadi dinanzi all’accampamento e dispose su una sola fila i fanti che raggiungevano il numero di ventimila uomini, Iberi, Galli e Africani; distribuì alle ali i cavalieri che erano più i diecimila con gli alleati gallici, divise in due parti gli elefanti e li collocò davanti a ciascuna ala. Tiberio frattanto richiamava i ristorante albergo pizzeria Via dei Borzoli, 6 - Rivergaro (PC) Il Portichetto Domenica pranzo con menù tradizionale piacentino ad € 25 Tutti i giorni è disponibile il menù alla carta con ricchi piatti di carne e pesce Chiuso sabato a pranzo tel. 0523.958294 [email protected] www.albergoristoranteilportichetto.it Il ristorante dell'agriturismo è aperto a pranzo da martedì a domenica, mentre a cena dal mercoledì alla domenica. Lunedì è giorno di riposo. Sono diponibili ampi spazi al coperto per merende, buffet, aperitivi nella stagione estiva, è possibile concordare menu' per cerimonie quali matrimoni, battesimi, comunioni o cresime, l'agriturismo può contenere fino a 100 posti a sedere. Il nostro menu è composto da antipasti del territorio, quali ad esempio salumi piacentini accompagnati da gnocco fritto e giardiniera, fatta in casa. I primi sono tutti preparati con pasta fresca di nostra produzione: tortelli piacentini con la coda, pisarei e fasò, anolini in brodo sono solo alcuni dei piatti tipici del territorio che potete trovare da noi. Inoltre potrete gustare arrosti di carne e carne alla piastra con contorni di stagione, e per finire i buonissimi dolci di nostra produzione, i vini proposti sono esclusivamente piacentini. Tutti gli ingredienti provengono dalla nostra azienda agricola oppure dalle aziende agricole in zona. In tutta la struttura si accettano cani e gatti, per un soggiorno in compagnia dei vostri amici a quattro zampe. L'Agriturismo è dotato di 7 camere di cui una attrezzata per accogliere persone con disabilità. L'arredamento è particolarmente curato per offrire un piacevole soggiorno in totale relax. Pensate per favorire il riposo e garantire la privacy, le nostre stanze si aprono sui meravigliosi panorami delle nostre colline, cullati da una piacevole brezza che anche nelle giornate più calde ci accompagna sempre. Tantissime occasioni di divertimento per i più piccoli, all'aria aperta e in allegria! Il Poggio Cardinale offre numerose attrattive per poter trascorrere una piacevole vacanza coinvolgendo i più piccoli in giochi e opportunità di svago. All’esterno dell'agriturismo troverete una grande area giochi con dondolini e molti altri giochi, inoltre disponibile un campo da calcetto. Una zona bimbi è presente anche all'interno in adiacenza della sala ristorante. Agriturismo Il Poggio Cardinale Loc. Ancarano Sotto, 177 - 29029 - Rivergaro (Pc) - Tel. 0523/958528 Strada di Gazzola, 3 Loc. Case Marchesi, 3 - 29020 Travo Tel.0523.957949-cell.347.0959548 Aperti tutte le sere da Giugno a inizio Settembre; Sabato, Domenica e Festivi anche a Pranzo. 26 cavalieri che non sapevano come comportarsi con i nemici, perché i Nùmidi retrocedevano con prontezza e in ordine sparso e poi, voltatisi, assalivano di nuovo audacemente e coraggiosamente. Questa è proprio la tattica dei Nùmidi nelle battaglie. Al- lora il Console dispose secondo il loro abituale schieramento i fanti che erano circa sedicimila Romani e ventimila alleati (questo è il numero che forma presso i Romani un esercito completo usato in battaglie campali, quando le circostanze riuniscono entrambi i consoli); quindi, posti i cavalieri alleati, in numero di quattromila, marciava fieramente contro i nemici, avanzando in ordine e a passo lento. Appena furono entrambi vicini, iniziarono la battaglia le truppe celeri poste all’avanguardia. In questo primo scontro i Romani ebbero la peggio per molte ragioni, mentre ai Cartaginesi l’esito era favorevole, giacchè gli arcieri romani sin dal matttino erano stati sottoposti a dura fatica, e, nella mischia contro i Nùmidi, scagliata la magio parte delle frecce, quelle che ancora rimanevano erano rovinate dalla continua umidità. Presso a poco lo stesso accadde alla cavalleria e a tutte le legioni; nei Cartaginesi invece avveniva l’opposto; pieni di vigore e freschi di forze erano ben disposti e 27 28 29 sempre pronti ad ogni necessità. Quindi, appena gli armati alla leggera furono accolti negli intervalli eil nerbo dell’esercito venne contatto, la cavalleria cartaginese facilmente da entrambe le ali cominciò a premere gli avversari, sia per la superiorità numerica, sia per l’efficienza degli uomini e dei cavalli, i quali fino al momento dell’uscita dal campo, come ho già detto, erano stati in riposo. Quando la cavalleria romana si ritirò e lasciò scoperti i fianchi dello schieramento, i lancieri cartaginesi e la cavalleria dei Nùmidi superarono le proprie truppe che erano schierate in prima linea; piombando ai fianchi cagionavano ai Romani molti danni e distoglievano dall’urto centrale le forze shierate frontalmente. Pur tuttavia il grosso dell’esercito formato dalla fanteria pesante, che occupava sia nei Romani che nei Cartaginesile prime file e il centro dello schieramento, a lungo combattè a piè fermo, rendendo incerto l’esito ella battaglia. A questo punto sorsero dagli agguati i Nùmidi e piombarono improvvisamente alle spalle dei legionai che combattevano al centro, producendo tra le file romane grande confusione e difficoltà. Infine entrambe le ali di Tiberio, assalite di fronte dagli elefanti, all’intorno e ai fianchi delle truppe celeri,m si volsero in fuga e nell’inseguimento furono incalzate fino al fiume sottostante. Nel centro i Romani schierti nelle ultime file, assaliti dalle truppe poste in agguato, subirono gravi perdite, mentre i legionari che si trovavano nelle prime file, spinti dalla necessità siperarono i Galli e na parte degli Africani e uccisi molti di essi, si aprirono un varco nello schieramento cartaginese, e, pur vedendi che i loro compagni che si trovavano alle ali erano ricacciati, si astennero dal portare aiuto ad essi o al ritornare al loro campo, perchè temevano la massa dei cavalieri ed erano impediti dal fiume e dalla pioggia che scrosciava impetuosa sul loro capo; conservando invece l’ordine, a file serrate si ritirarono in sicurezza a Piacenza in numero non SPECIALITA’ TIPICHE PIACENTINE TRAVO (PC) - Tel.0523.950102 w w w. o s t e r i a d e l s o l e t r a v o . i t - CHIUSO IL MERCOLEDI’ - ESTATE alle CANTINE BONELLI 14 giugno ore 16:00 VIII incontro di studio LA TERRA è MADRE DEL VINO Interverranno: Enzo Grossi – Advisor Expo 2015 Fausto Colombo – Università Cattolica Milano Andrea Barbieri , Paolo Capelli, Umberto Capelli – aspiranti giullari Coordinatore: Simona Segalini – giornalista Seguirà aperitivo 27 giugno ore 21:30 Ma cos’è questo swing? INGRESSO GRATUITO Cantine F.lli Bonelli - via Roma, 86 Rivergaro (PC) Tel. 0523 958621 www.cantinebonelli.it inferiore a diecimila. Gli altri per la maggior parte fuono uccisi vicino al fiume dagli elefanti e dalla cavalleria. I fanti che riuscirono a fuggire e il maggior numero dei cavalieri, ritirandosi sulle orme dei legionari, di cui ho già parlato, si portarono insieme con essi a Piacenza. L’esercito cartaginese inseguì i nemici fino al fiume, ma poi, non potendo prosegiure per la pioggia, rientrò nell’accampamento. Tutti erano esultanti per l’esito della battaglia. Pochi furono gli Iberi e gli Africani uccisi, molti di più i Galli; gli elefanti invece furono così duramente provati dalla pioggia e dalla neve sopraggiunta, che tutti, eccetto uno, perirono ed anche molti uomini e cavalli furono uccisi dal freddo. Tiberio sebbene comprendesse la gravità del disastro, volendo tuttavia, per quanto possibile nasconderla ai Romani, mandò a dire che una battaglia aveva avuto luogo, ma che il maltempo aveva loro sottratto la vittoria. I Romani sul principio prestarono fede alla notizia, ma quando, non molto dopo, furono informati che i Cartaginesi tenevano l’accampamento romano, che tutti i Galli erano passati al nemico e che le proprie truppe, abbondonato l’accampamento, si erano ritirate dalla battaglia e tutti si erano riuniti nelle città e venivano riforniti del necessario, dal mare attraverso il Po, allora compresero molto bene l’esito della battaglia. dalla “Maratona di lettura delle Giornate FAI di primavera” a cura del Prof. Domenico Ferrari Cesena PITTY PATT CALZATURE Via Genova, 35/37 - 29029 Rivergaro (PC) tel e fax 0523 952297 Agenda Valtrebbia Bobbio venerdì 13 e sabato 14 GIUGNO Raduno di pesca - Fiume Trebbia Spettacoli di improvvisazione teatrale Auditorium Santa Chiara ore 21.15 Pandora, Comune di Bobbio Processione dell’Ascensione e Benedizione delle Ciambelline sabato 14 giugno venerdì 6 sabato 7 domenica 8 giugno Cortile di Palazzo Tamburelli Associazione Quinto Quarto domenica 1 giugno Comune di Bobbio Vie della città - Ra Familia Bubièiza “La Gabbianella e il Gatto” Spettacolo ispirato al racconto di Luis Sepulveda a conclusione del laboratorio teatrale della Scuola Primaria di Bobbio - Adattamento teatrale e direzione artistica di Marina De Juli Auditorium Santa Chiara ore 21.00 Kardios, Istituto Comprensivo, Comunità Montana, Comune Di Bobbio domenica 8 giugno Alla scoperta di Bobbio Visita guidata alla città. Ritrovo presso IAT ore 14.30 - Prenotazione obbligatoria al 340.5492188. Costo a persona euro 5,00 - CoolTour s.c. Partecipazione del Canoa Club Bobbio alla 39a Edizione della Vogalonga di Venezia Canoa Club Bobbio Cantando in Corte Canti, danze e musica dell’Appennino con il gruppo Enerbia - Inaugurazione della mostra fotografica “Con un piede nel passato…” Museo Etnografico, Loc. Callegari di Bobbio dalle ore 15.00 alle ore18.00 Museo Etnografico Valtrebbia, Fondazione Bertuzzi & Losi “Festival Pandora” Riapertura della Mostra Antologica dedicata a Pino Ballerini II Nigth Run Gara podistica su strada - Circuito cittadino Fidal, Comune di Bobbio Travo DOMENICA 15 giugno Villaggio Neolitico Preistorica 2014-05-30 A spasso nel tempo Una giorbnata indietro di 6000 anni. Rievocazione, archeologia, Living-history, laboratori e giochi per i bimbi, birra artigianale etc. RIVERGARO 14 GIUGNO ore 16.00 VIII incontro di studio LA TERRA è MADRE DEL VINO interverranno: Enzo Grossi - Advisor Expo, Fausto Colombo - Università Cattolica Milano, Andrea Barbieri, Paolo Capelli, Umberto Capelli aspiranti giullari. Coordinatore: Simona Segalini - giornalista Cantine Bonelli - Via Roma 86, Rivergaro (PC) 27 giugno ore 21.30 da domenica 8 a domenica 15 Tennis Camp “I Salici” Centro Sportivo Candia Tennis Club C. Bellocchio LE SORELLE MARINETTI Ma cos’è questo swing Cantine Bonelli - Via Roma 86, Rivergaro (PC) 33 LAVORO: CREATIVITA’ A TEMPO INDETERMINATO Di Arianna Groppi 34 Formentera non esiste: per Stefania Campanella il datore di lavoro è un’isola E infine ritorna. L’estate. Ogni anno fortunatamente si palesa e inevitabile quanto banale il pensiero va alle vacanze. Già le vacanze! Ma se non hai un lavoro puoi parlare ugualmente di ferie. Se non hai un lavoro difficilmente pensi ai viaggi, o sarebbe meglio dire che pensi ai soldi che ti mancano per farli sti benedetti viaggi. Per questo motivo, in mezzo ad un simile groviglio di pensieri, vogliamo sbrogliare la matassa e darvi la soluzione: basta lavorare viaggiando e viaggiare per lavoro. È semplice. Come? Ovviamente usando creatività e passione. Quella che ci ha messo Stefania Campanella, romana di nascita ma “rivergarese” di adozione che ha deciso di trasformare la sua passione per l’isola di Formentera in un lavoro. Ma non stiamo parlando di un canonico lavoro legato al turismo. Stefania si è prodigata per diventare l’ambasciatrice di una cultura turistica autentica. Ha scritto diversi libri, si è inventata un’associa- 35 zione (Formentera filo Blu), ha organizzato mostre di artisti che hanno tratto ispirazione da quest’isola, ha promosso film “isolani”, insomma ha fatto si che quest’isola del Mediterraneo diventasse il suo “datore di lavoro”. Oggi la sua ultima fatica è Formentera Non Esiste, il portale che prende ispirazione dal titolo di un libro pubblicato da Stefania nel 2011, in cui si propone come guida per itinerari turistici non convenzionali. Cose da fare, posti da vedere, persone con cui parlare questo offre attraverso il suo portale a cifre decisamente fuori dagli standard modaioli dell’isola nota in Italia solo come “buen retiro” di calciatori a caccia di veline (e vice-versa). Pochi euro sono sufficienti per trovare “un’amica” solare e curiosa in grado di mostrarvi perché su quelle spiagge hanno trovato l’ispirazione i Pink Floid. Ma attenzione, nonostante l’amore smisurato per quest’isola Stefania non vivrebbe mai li. Un po’ perché si è innamorata della Valtrebbia e un po’ perché perderebbe quella visuale disincantata e sognante dell’isola che le permette di emozionarsi ogni volta che sbarca sulle sue coste. Un po’ come dire che quando si fa qualcosa per passione bisogna impegnarsi per tenerla continuamente alimentata e non rischiare che diventi una banale routine. 36 SPECIALE VALTREBBIA ......................................................................... fine DOVE ANDIAMO IN PAUSA PRANZO? E’ sempre la solita storia: dove andiamo a mangiare? Non ho voglia del solito panino! Mi piacerebbe scoprire posti nuovi! Bene ci pensa ZTL a togliervi dall’impiccio di dover tirare la monetina per organizzare la vostra pausa pranzo. Riparte la nostra rubrica dedicata a chi vuole scoprire sempre posti nuovi o a chi cerca un luogo di cui innamorarsi. Ecco le differenti proposte che abbiamo scelto per voi: 37 G. LUPI OSTERIA D’UNA VOLTA COOP Chiuso la domenica, aperto i restanti giorni a L’ Osteria d’una Volta ha il piacere di presentarvi “I chiostri d’una Volta”, dove all’interno si potrà gustare frutta di stagione tra cui: fette d’anguria, melone, spiedini di frutta, granite ed altro ancora. Via San Giovanni, 36 - Piacenza tel. 0523 304034 Chiuso Domenica sera pranzo e a cena, disponibilità di tavoli all’aperto nel giardino del locale. Piatti tipici piacentini ed emiliani ma la vera specialità della casa è la paella valenciana(ottima). Via Taverna, 137 - Piacenza tel. 0523.482726 LA BOTTEGA DEGLI OGGETTI INUTILI E MERAVIGLIOSI a cura di Alessandra Sogni Grafite Questa non è una battaglia navale Se questo corpo avesse una voce, scavalcherebbe il grigio della materia per raccontare terze cugine di battaglie navali, tra mari di inchiostro sprecato a far naufragare pirati dall’occhio veloce in vele bianche d’ignave arresa. Farei aprire più di una bocca, non solo bambina. Se ci fosse un erede, cercherei di insegnargli la speciale natura della verità, distinguendo tra le opinioni degli altri e i sussurri del proprio coraggio, tagliando e cucendo, incollando, buttando. Anche piangendo, alla scoperta di quanta libertà. Se ne fossi capace, libererei la rabbia tra queste mura calde di primavera, ma un odore di fiori da fuori soffoca ogni respiro di rivolta e io sudo qui, scivolo sulle doppie, inciampando in un’Italia che si fa o si uccide. Se potessi sdoppiarmi, sbircerei sotto la mano del mio vicino per avere un segno: continuare ad illudermi che una goccia nel mare cambia il mare davvero e ogni nome è un’avventura che va ancora scritta, senza sinopie di glorie future e sbagli avvenuti. Se si trattasse di storia, direi come ho visto il passato piegarsi ai ricordi vincitori, mentre sconfitta e menzogna prendevano posto nel salotto del pensiero comune, tra paradossi restringi-orizzonte man mano che sali. Quello che all’imbelle fanno altezza e infinito: pinguini sui grattacieli, buoni soltanto a guardare in piscina. Se volessimo davvero vedere, è a trecentosessanta gradi che si dovrebbe girare, perché sono nel tondo i moti che rendono possibili tutte le cose e anche nelle due dimensioni c’è un viaggio che inizia e finisce da dietro. Una scoperta per cui vale spesso la pena voltare. Se fossimo foglie, sì che potremmo cambiare strada nel vento e mutare colore, ma siamo persone: di sangue, intelletto e di cuore. Avere i piedi per terra è un diritto di fisica ed altre ragioni; stare eretti il nostro destino, se non siamo ubriachi. Se avessi bevuto, avrei finalmente la scioltezza di arringhe antiche: se il meglio è nemico del bene, il meno peggio è nemico di tutti e c’è una particolare magia che unisce la penna e la spada e parole nuove che non si fanno cancellare, per provare ancora una volta a riempire di speranza la distanza tra graffio e grafite. 39 a cura di Enrico Pagani SPORTZONE I trionfi di Rebecchi Nordmeccanica, Pro Piacenza e Piacenza Rugby In attesa che vengano definiti gli ultimi verdetti per le squadre piacentine ancora in gioco nei rispettivi campionati, cominciamo con il celebrare le realtà sportive locali che – già da qualche settimana o solo da pochi giorni – hanno concluso trionfalmente la loro stagione con una promozione o addirittura con uno Scudetto. REBECCHI NORDMECCANICA Scudetto è stato nel caso della Rebecchi Nordmeccanica della famiglia Cerciello. Ma non è stato solo Scudetto. È stato dominio assoluto per tutta la stagione, partita con il piede giusto grazie alla conquista della Supercoppa, proseguita con la vittoria della Coppa Italia a Treviso e conclusasi con il Tricolore e, quindi, con il Triplete. In mezzo a tante vittorie solo un momento di crisi, un calo di rendimento in campionato che è poi coinciso con l’eliminazione dalla Champions League, che rimane a questo punto la sfida per il prossimo anno. Il prossimo anno, appunto. Aspettando di sapere qualcosa di definitivo sul futuro della pallavolo maschile a Piacenza, per fortuna che l’anno prossimo la nostra città potrà godere almeno di quella femminile. Abbiamo temuto tutti dopo l’annuncio shock di Antonio e Vincenzo Cerciello e del Vicepresidente Rebecchi di volersi ritirare dalla pallavolo dopo la mancanza di risposte da parte dell’amministrazione sulla questione PalaBanca. Ma alla fine poi l’allarme è rientrato, la famiglia Cerciello ci ha ripensato e ha deciso di proseguire la sua avventura con la Rebecchi Nordmeccanica. Che, nel frattempo, ha perso qualche pezzo pregiato (De Kruijf, Ferretti, Sansonna e Bosetti) ma ha già trovato valide sostitute (la belga Dirickx in regia, la schiacciatrice Sorokaite ed il libero Carocci quasi preso) e ha trattative aperte con giocatrici di primo livello, come la centrale statunitense Harmotto e la schiacciatrice Chiara Di Iulio (ex-Bergamo), in attesa di capire se si riuscirà a trattenere Meijners. Una cosa è certa: anche il prossimo anno la Rebecchi Nordmeccanica del neotecnico Alessandro Chiappini sarà assoluta protagonista. PRO PIACENZA Protagonista indiscusso in questa stagione di sport piacentino è stato senza dubbio anche il Pro Piacenza del Presidente Scorsetti, capace di ottenere la promozione in Lega Pro dopo un campionato in Serie D fatto quasi tutto al comando. Ne sa qualcosa il Piacenza dei fratelli Gatti, partito con l’ambizione di ammazzare il campionato ma che ha ben presto dovuto fare i conti con una categoria insidiosa ed in particolare con un “Pro” più maturo e, sicuramente, più squadra. Un gruppo forte e unito, una società seria e competente, un tecnico preparato come Arnaldo Franzini di Vernasca: questi sono stati gli ingredienti principali del successo, arrivato come frutto di un’ottimo lavoro nell’arco di un triennio. Un triennio in cui il primo anno è servito per capire la categoria (salvezza), il secondo anno si è sfiorata l’impresa (terzo posto) e il terzo si è centrato l’obiettivo. E così, nel suo 95° anno di storia, il Pro Piacenza diventa la terza squadra piacentina ad approdare nel calcio professionistico dopo Piacenza e Fiorenzuola. E pensare che la stagione era iniziata con una sconfitta interna per 3-2… PIACENZA RUGBY Ancora più incredibile, se vogliamo, è stata la cavalcata del Piacenza Rugby di coach Sandro Pagani, neopromosso nella Serie A appena unificata, la seconda categoria nazionale dopo l’Eccellenza. Partiti con un handicap di quattro punti di penalità rispetto alle altre squadre, i biancorossi hanno da subito fatto capire di avere intenzioni serie, iniziando una scalata che in breve tempo li ha portati al secondo posto. Poi, a suon di vittorie, è arrivato prima l’aggancio alla capolista Pesaro e poi, dopo due sole domeniche, il sorpasso. Decisive le vittorie sui campi del Cecina e di Modena e le contemporanee sconfitte di Pesaro a domicilio del Rugby Parma e in quel di Terni. Una volta conquistata la prima piazza, i ragazzi di Pagani non l’hanno più lasciata fino alla fine, grazie a 17 vittorie consecutive interrotte solo dallo stop nell’ultimo turno a Noceto (31-28), fortunatamente ininfluente. Conclusa la regular season al primo posto, al Presidente Margarita, veneto di origini e piacentino d’adozione, 41 APPUNTAMENTO CON L’ARTE a cura di Elisa Mogavero 42 Questo mese ZTL goes to New York, dove gli appuntamenti con l’arte -e non solo! - non sono mai abbastanza. E’ sempre difficile fare una selecta delle cose da vedere e sembra impossibile parlare di arte senza nominare MoMA, Guggenheim, New Museum, PS1, Brooklyn Museum e già l’elenco si sta facendo impegnativo. Ma se invece dei musei ‘storici’, avete voglia di una passeggiata l’indirizzo giusto è: High Line. La High Line è un parco sopraelevato costruito al posto della vecchia ferrovia West Side Line, che portava la carne al Meat Packing District. In disuso dal 1980 e in procinto di essere demolita, è stata salvata all’ultimo momento da un’associazione di residenti della zona (con alle spalle visionari investitori), che ha presentato una proposta di riconversione a parco urbano. Gli “Amici della High Line” e la Città di New York hanno selezionato gli architetti Diller Scofidio+Renfro e lo studio di architettura del paesaggio James Corner Field Operations, che ad oggi hanno riconvertito il tratto da Gansevoort Street fino alla 30ª strada, ma i lavori di estensione fino ad arrivare alla 34ª strada, procedono spediti. Non tutti sanno che c’è un pizzico di orgoglio italiano che corre lungo i binari della vecchia ferrovia: la direttrice dell’High Line Art Program è Cecilia Alemani, che con Massimiliano Gioni, curatore al New Museum, fa coppia non solo nella professione ma anche nella vita privata. Un lungo giardino di sculture, con installazioni di video proiettati sugli edifici ai lati, spettacoli di danza e performance sono quindi i nuovi protagonisti della scena artistica newyorkese, mai satura di novità e progetti da invidiare e imitare. Passegiando sulla High Line si ha la netta sensazione di entrare nel futuro. Fondamenta di cemento armato profonde e alte il doppio degli attuali edifici, lasciano intravedere la potenza e la grandezza del nuovo. Per il piano urbanistico cittadino, gli edifici che non sono dichiarati dei “landmark” per lo skyline, possono infatti essere abbattuti, per lasciare spazio ai nuovi grattacieli. Hudson Yard è la scommessa che promette una nuova Times Square in questa zona downtown Manhattan e che coi suoi 20 billioni di dollari sembra una sfida già vinta dalla ambiziosa City. Passeggiando verso sud, si vede il work in progress per il nuovo Whitney Museum, affidato a Renzo Piano, già autore della sede del New York Times e dell’ampliamento della Morgan Library. Inserito dal New York Post tra gli edifici che rimodelleranno l’aspetto della città nei prossimi 50 anni, l’apertura è prevista per il 2015. Da sempre la storica sede del Whitney su Madison Avenue lamentava problemi di spazio, che saranno risolti dai circa 19 mila metri quadrati in forma asimmetrica che affacceranno sul fiume Hudson e sull’ High Line Park. Scesi dalla High Line, non rimane che fare un giro tra le storiche gallerie di Chelsea, o fare una sosta all’Empire Diner, l’iconico ristorante che ha rischiato di chiudere per ragioni legali, ma che da gennaio 2014 ha ripreso a far sognare la Manhattan di Woody Allen (del 33esimo secondo della intro!). Se invece siete più socialite che nostalgici, l’indirizzo è Boom Boom room, sul rooftop del The Standard Hotel, in cui avrete più possibilità di entrare se siete ospiti dell’hotel o se avete il giusto numero di telefono, ma la fatica per arrivare in cima è sempre ben ripagata…you know what I mean. 43 TEATRO a cura di Arianna Groppi 13/14/15 GIUGNO 2014 SBARCO SU PANDORA! Raduno nazionale scuole d’improvvisazione Ritorna Pandora, il festival dell’improvvisazione teatrale che dopo due anni a Bobbio quest’anno si svolgerà a Pontenure il 13 - 14 - 15 giugno. 3 giorni di full immersion nel mondo dell’improvvisazione teatrale, in un festival ricco di eventi e stage per tutti i gusti e per tutti i livelli: da chi improvvisa ormai da anni a chi ha appena iniziato o addirittura non ha mai fatto neanche una lezione. Un programma articolato che si volgerà all’interno della Bellotta, la lussuosa villa di inizi 900 trasformata in un accogliente centro per eventi e vacanze. Esattamente la formula di Pandora dove chiunque decidesse partecipare vivrà un’esperienza che sta a metà tra il divertimento e l’apprendimento. Gli organizzatori garantiscono che dato “l’alto Tasso di Improvvisazione” sarà difficile distinguere quando si sarà semplici spettatori oppure protagonisti della scena. Ma niente paura. Anche la miglior improvvisazione ha le sue regole. Quindi i partecipanti saranno “iniziati” alla divertente arte della recitazione senza copione grazie a 7 stage curati da esperti di questa tecnica provenienti dalle migliori scuole italiane. La vera forza dell’evento però sarà la condivisione. Attori, aspiranti tali oppure chiunque abbia al suo attivo come unica esperienza la recita di quinta elementare, tutti vivranno a stretto contatto in un ambiente decisamente stimolante. Il segreto per la perfetta riuscita di uno spettacolo privo di copione è l’affiatamento e la complicità che s’instaura tra i protagonisti. Per questo motivo si dormirà, si pranzerà e si starà insieme ininterrottamente per 3 giorni. Ps: per gli amanti del giuoco del pallone che non possono farne proprio a meno è prevista la proiezione accompagnata da provvidenziali fiumi di birra della partita Italia-Inghilterra. Per info e prenotazioni: www.pandorafestival.it 45 a cura di Elisa Bozzi CINEZONE Giugno nel segno di Clint Eastwood Giugno arriva nelle sale cinematografiche un po’ in sordina, con pellicole poco note per lo più, a parte alcune chicche d’autore. Giovedì 5 giugno si parte con Tutta colpa del vulcano, regia di Alexandre Coffre. Alain e Valerie, separati da vent’anni e intolleranti l’uno con l’altra, sono sullo stesso volo diretto da Parigi a Corfù per assistere al matrimonio della figlia Cécile. L’eruzione del vulcano islandese Eyjafjallojökull riempie però di cenere i cieli di tutta Europa e l’aereo su cui i due ex coniugi viaggiano è costretto a un atterraggio di emergenza a Stoccarda. Si parla francese anche nel film Le Weekend, con Jeff Goldblum. Una coppia inglese decide di rivisitare dopo qualche decennio dalla luna di miele Parigi, per ravvivare il matrimonio. Incompresa rappresenta la terza prova da regista per Asia Argento, che conta nel cast la figlia Anna Lou Castoldi, Charlotte Gainsbourg, Gabriel Garko, Max Gazzè e Alice Pea. Aria, nove anni, vive con i genitori e due sorellastre. Papà è un attore famoso, mamma una celebre pianista, Grande ritorno sulle scene anche per Nick Cassavettes e il suo Tutte contro lui, con Cameron Diaz. La storia è quella di una donna che scopre che il suo ragazzo è sposato. Decide di far squadra con la moglie dell’uomo per ottenere vendetta sull’adultero. E’ un film complesso Synecdoche, New York, diretto da Charlie Kaufman e interpretato da Philip Seymour Hoffman. Ossessionato dal timore di una morte imminente un regista decide di riunire un gruppo di attori che dovranno mettere in scena la sua vita in un enorme spazio al coperto che riproduce i luoghi da lui frequentati. For No Good Reason è la straordinaria biografia di Ralph Steadman, diretta da Charlie Paul e interpretata da Johnny Depp e Terry Gilliam. Steadman è un illustratore e caricaturista inglese, uno degli artisti più radicali e innovatori degli ultimi cinquant’anni. Giovedì 26 giugno è atteso, invece, 22 Jump Street. Della serie: due poliziotti alle superiori. entrambi assai stressati e in continuo litigio fra loro. Quando i genitori si separano, lei fa la spola fra la casa materna e quella paterna. Andrej Wajda affronta il confronto obbligato con il personaggio di Lech Walesa nell’omonimo film, in uscita il 6 giugno. La storia è quella del leader di Solidarnosc, Nobel per la pace nel 183. L’operaio Walesa sarà il primo presidente scelto in elezioni libere e l’uomo che avrà preparato il terreno al più grande riassetto dell’ordine politico mondiale del secolo scorso. Robin Wright e Harvey Keitel sono i protagonisti del film The Congress, diretto da Ari Folman in arrivo nelle sale giovedì 12 giugno. Il film è il viaggio nel futuro di un’attrice a fine carriera. Gran ritorno sulle scene con Jersey Boys per Clint Eastwood, adattamento cinematografico del famoso musical di Broadway, da mercoledì 18 giugno al cinema. L’opera racconta la storia di Frankie Valli e dei Four Seasons, un gruppo di ragazzi provenienti da un quartiere povero che diventano uno dei più grandi gruppi pop americani di tutti i tempi. a cura di Elisa Bozzi TVZONE Top DJ, sfida all’ultimo disco 48 Iniziamo con qualche numero: ai provini presso la casa di produzione Endemol si sono presentati oltre 500 aspiranti dj per partecipare alle selezioni di Top DJ, il primo talent show dedicato al mondo del clubbing e del dj-ing. Dietro la figura del dj si è sempre celato un alone di mistero… in tempi meno recenti chiunque sotto il sole, con davanti il mare e tra le mani un ottimo cocktail, si scatenava al suono del remix di turno, quello che “muoveva” l’estate per intenderci ma nessuno, se non gli addetti ai lavori, conosceva il volto o il nome dell’artista. E’ solo di recente e grazie ad alcuni nomi celebri come David Guetta e Bob Sinclar (per citare i più famosi) che il dj ha assunto una forma più reale fino a dare quasi l’illusione a tutti di fare dischi. Sarà stata pure la smania di onnipotenza o la presunzione di questi giovani ma sta di fatto che Endemol, come sempre, ha fiutato l’occasione e si è lanciata in questa nuova avventura televisiva. Il programma, che iniziato martedì 13 maggio su Sky Uno HD del canale 108 alle ore 22.50 e viene poi replicato in chiaro su Cielo al canale 26 DTT alle ore 24 tutti i giovedì, prevede una serie di sfide dove i concorrenti dovranno, all’interno di uno studio allestito proprio come un reale club con tanto di dancefloor, ledwall, palco e console, dimostrare abilità tecnica ed artistica nella realizzazione di mix, remix e mash-up, curando anche la coreografia della performance. I giudici sono tre: Albertino è senz’altro il simbolo dei dj italiani, il più noto con Coccoluto, che però ovviamente se ne sta alla larga da questo tipo di manifestazioni (anche se poi in tv spesso ci va). Lele Sacchi è milanese ed è un dj buon livello, ma una sua serata di peso fuori Milano è un evento raro. Stefano Fontana ha messo a segno diverse hit qualche anno fa e ha prodotto dischi notissimi (soprattutto con Jovanotti). Alla produzione di Top Dj invece c’è Pierpaolo Peroni, già produttore degli 883 col mitico talent scout Claudio Cecchetto. Solo 10 concorrenti saranno ammessi alla fase finale della competizione e ad ogni puntata (per ora otto quelle previste) ne verrà eliminato uno. Alla finalissima accederanno solo in tre ed avranno la possibilità di sfidarsi con un brano inedito. Al vincitore sarà garantito un contratto discografico e di management. Sarà sicuramente un format divertente… se non altro, nuovo! Abbigliamento Sportivo • Articoli tecnici TENNIS NUOTO e FITNESS facebook.com/absportpc ab sport - via manfredi 21/a - piacenza - tel. 0523.716423 MUTUO IO C’ENTRO MI REGALA 6 MESI Scopri il mutuo gratuito per i primi 6 mesi*. Inoltre polizza scoppio e incendio inclusa e zero spese d’istruttoria. *fino ad esaurimento plafond Il Mutuo di Banca Centropadana Segnare il sentiero, guardare avanti CARNET Freestyle Festival a Piacenza Seconda edizione dell’evento incentrato sul freestyle, inteso nelle sue più svariate sfumature, che si affaccia sulla scena piacentina, con l’obiettivo di promuovere e sostenere questo mondo, sarà possibile assistere a diversi spettacoli freestyle, conoscere nuovi sport e nuove discipline, divertirsi a suon di reggae, chill out, hip hop, electro e drum’n’bass. All’Arena Daturi dal 13 al 15 giugno skate, surf, parkour, bmx e molto altro. Info: www.anthillproject.com A ritmo di blues! Dal 5 al 29 giugno Piacenza si veste di blues, grazie alla decima edizione dell’ormai tradizionale Festival Blues. L’edizione del decennale intende perpetuare la tradizione legata all’acqua, spingendo ancor più in là la metafora del fiume. Non più solo Mississippi e Po, ma quest’anno pure Trebbia: si svolgeranno in Val Trebbia, infatti, alcuni degli eventi in programma. Tutti gli appuntamenti, come sempre, sono assolutamente gratuiti. Info: www.coopfedro.it A Reggio Emilia spazio alla fotografia Mostre, installazioni, conferenze, incontri, workshop, proiezioni, spettacoli. Nona edizione quella del 2014 per Fotografia Europea, dedicata alla “visione”: dalla lezione di Luigi Ghirri alla moderna società dell’immagine. Le mostre proseguono fino a domenica 15 giugno. Oltre a Ghirri focus sul libro fotografico, sul surrealismo, uno sguardo particolare sull’agenzia Magnum e una mostra dedicata ad Annarella Giudici e ai suoi CCCP. Info: www.fotografiaeuropea.it Il Festival Beat compie 22 anni Compie 22 anni il Festival Beat, storica manifestazione dedicata ai sixties in tutti i suoi aspetti. Appuntamento a Salsomaggiore Terme dal 2 al 6 luglio. In programma esibizioni di band provenienti dall’Europa e dall’America e, come negli anni passati, verrà allestito un expo del vintage in tutte le sue sfumature. Un evento imperdibile per gli appassionati, gli addetti ai lavori, ma anche per i semplici curiosi. Info: www.festivalbeat.net 51 AGENDA IN PILLOLE GIUGNO VARIE Venerdì 27 Venerdì 6 sabato 7 Serate di musica, arte, cultura, spettacoli, giochi per bambini nelle vie del centro storico ore 18:00 Raduno di auto Maserati Via Cardinale Maculani, Piacenza - Italia Nel centenario della fondazione della Maserati, nella terra d’origine dei Fratelli Maserati (il piacentino) e di nascita (Voghera). 52 Venerdì piacentini shopping nights Sabato 28 ore 17 Concerto in memoria di Michael Jackson Domenica 8 Piazza Cavalli, Piazza dei Cavalli, Piacenza Concerto per ricordare Michael Jackson Giornata nazionale dello Sport 2014 Dal 26 Al 29 Giugno Viale Passeggio Pubblico, Piacenza, Manfestazione sportiva organizzata dal Coni in collaborazione con Comune di Piacenza. Programma: ore 9.30-21.00 - tratto di Pubblico Passeggio compreso tra via Alberici e corso Vittorio Emanuele II: Esibizioni e dimostrazioni di varie discipline sportive; ore 16.00-21.00 - pista di pattinaggio Lia Chiapponi: spettacolo - esibizione Decima edizione del Festival Musicale Letterario dal Mississippi al Po, che torna all’idea principale di “musica e cultura gratuita”, utilizzando la piazza più importante di Piacenza, Piazza Cavalli, per spostarsi successivamente sulle rive del Trebbia, a Travo. www.fedrocooperativa.it Tariffe ingresso gratuito Per informazioni Fedro s.c.s. tel. +39.0523.073561; e-mail: [email protected] Programma ore 09:30 Giovedì 12 domenica 15 Iniziativa: Libreria Mobile Piazzetta Mercanti, Piacenza Un pullman diventa una libreria mobile. Distribuzione di libri, opuscoli gratuiti. Dal Mississippi al Po’ Giovedì 26 giugno Ore 12.00 Aperitivo letterario (Barino - Piazza Cavalli - Piacenza) Incontro organizzato in collaborazione con i produttori di Vini Piacentini e Libreria Feltrinelli. Ospite Letterario: Fedrerica Bosco; Ospite musicale: Francesco Piu. Ore 18.30 Incontro letterario Il rosso e il nero: con Nadine Monfils e Richard Millet. Ospite musicale: Francesco Piu (in lap steel) Ore 20.30 Incontro letterario Presentazione di tutti gli scrittori presenti al festival. Africa: punteggiatura ed accordi tra le dune del deserto con Aziz Chouaki. Ospite musicale: Francesco Piu e Pablo Leoni. Ore 22.00 LIVE con Vieux Farkà Touré trio (Mali/FR) Venerdì 27 giugno Ore 12.00 Aperitivo letterario (Barino - Piazza Cavalli) Beviamoci un buon libro, parliamo di un buon vino. Ospite letterario: William Ferris. Ospite musicale: Elly de Moon. Ore 18.30 Incontro letterario (Travo) Incontro ad Oriente con Vikas Swarup. Ospite musicale: Spenser Bohrem. Ore 20.30 Incontro letterario (Travo Piazza Trento) La strage di Utoya - ai confini della Follia con Luca Mariani e Richard Millet. Ospite Musicale: Spencer Bohrem. Ore 21.30 Live (Travo Piazza Trento) con Spenser Bohrem solo (USA) e Ian Siegal quartet (UK). Sabato 28 giugno Ore 12.00 Aperitivo letterario (Barino - Piazza Cavalli - Piacenza) Beviamoci un buon libro, parliamo di un buon vino. Ospite letterario: Guido Mattioni. Ospite musicale: Francesco Garolfi trio. Ore 18.30 Incontro letterario (Travo) Latitudini lontane con Stefano Tura. Ospite musicale: Francesco Garolfi trio. Ore 20.30 Incontro letterario (Travo Piazza Trento) Dove nasce la passione con Joe Boyd e William Ferris. Ospite musicale: Francesco Garolfi trio. Ore 22.00 Live (Piazza Cavalli) con Nine Below Zero (UK). Domenica 29 giugno 2014 Ore 12.00 Aperitivo letterario (Barino - Piazza Cavalli) Beviamoci un buon libro, parliamo di un buon vino. Ospiti letterari: Roberto Costantini. Conduce: Luca Crovi. Ospite muiscale: Davide Speranza trio. Ore 18.30 Incontro letterario (Travo Piazza Trento) Una vita in libertà con Laurence McKeown. Ospite musicale: Super Chiken. Ore 20.30 Incontro letterario (Travo Piazza Trento) E lei se ne andrà? - Disagio mentale o disagio della normalità? con Manlio Talamo, Don Ciotti, Anna Carla Valeriano e Luca Sammicheli. Ospite musicale Super Chiken (USA) e Davide Speranza trio. Ore 22.00 Live (Travo Piazza Trento) con Royal Southern Brotherhood (USA). LOCALI MAUDIT Corso Vittorio Emanuele, 229 Tel: 0523 327878 A partire da ottobre Lunedì musica jazz dal vivo LAGHI DI TUNA Tuna di Gazzola (PC) Tel: 0523.978336 – 335.7501530 Pizzeria con lungebar aperto da giovedì a domenica LIVING ART CAFè Via S. Donnino, 16 Piacenza Per info e prenotazioni: 346 0079657 Dalla colazione alla cena, insieme a musica e arte NESSIE Strada Agazzana n°5 (Bocciodromo comunale Parco Montecucco) Tel. 340 886 2134 - La nuova birreria Old Stile BELLA VITA disco club Via Chiapponi, 33 Info e prenotazioni Tavoli: 393/3365415 338/3481473 Comoedia S. Nicolò (PC) 53 Rottofreno, Fraz. S.Nicolò - 29010 Piacenza Tel. 0523.760133 - [email protected] www.comoedia.net MIRò Via IV Novembre, 146 29100 Piacenza www.barmiropiacenza.com Aperto 7 giorni su 7 Pre-discoteca – Aperitivi – Musica the temple bar Via. 10 Giugno 98 - Piacenza Tel. 0523 384648 - www.thetemple.it BACICCIA Caffè Letterario via Dionigi Carli, 7 tel. 0523606684 TUTTE LE DOMENICHE HAPPY HOUR 18>21 MAXI SCHERMO CON ANTICIPI E POSTICIPI E CHAMPIONS. LA MUNTA’ 54 Chiuso Domenica sera 72, v. 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