ENERGY EFFICIENCY LECTURES LECTURES Unità Tecnica Efficienza Energetica arch. Carlo Romeo Verona 11/10/2013 Panorama Normativo sulla Certificazione Energetica 2 arch. Carlo Romeo Panorama Normativo sulla Certificazione Energetica Direttiva 2012/27/UE • • • • • raggiungere entro il 2020 l'obiettivo del taglio del 20% del consumo annuo di energia primaria DL 4 giugno 2013 n 63 L 3 agosto 2013 n 90 Modifica DLgs 192/2005 Chiudere procedure di infrazione avviate da UE • APE investimenti nella ristrutturazione del parco nazionale di edifici pubblici e privati • Fabbisogni energetici dell'edificio: Regimi nazionali obbligatori di efficienza energetica - distributori di energia e/o le società di vendita di energia al dettaglio • Nuovi criteri di calcolo (Dir 2010/31/UE) da definire attraverso specifici decreti Audit energetici e sistemi di gestione dell'energia • Annunci immobiliari Fondo nazionale per l'efficienza energetica arch. Carlo Romeo climatizzazione invernale e estiva, ACS, ventilazione e, per il settore terziario, illuminazione, impianti ascensori/scale mobili • Obbligo allegare APE rogito • Sanzioni • Proroga dei bonus edilizi • efficienza energetica (dal 55 al 65%) 3 • Manutenzione/ristrutturazione edilizia (50%) Direttiva 2002/91/CE Obiettivi Direttiva 2002/91/CE del Parlamento Europeo sul Rendimento Energetico nell’Edilizia Entrata in vigore: 04.01.2003 Termine ultimo recepimento: 04.01.2006 Promuovere il miglioramento del rendimento energetico degli edifici funzione di: Condizioni climatiche esterne, Prescrizioni per quanto riguarda il clima degli ambienti interni Efficacia sotto il profilo dei costi Metodologie di calcolo (differenziate a livello regionale) funzione di: Isolamento involucro edilizio Caratteristiche architettoniche dell’edificio Tipologia di impianti di riscaldamento e condizionamento Impiego di fonti di energia rinnovabili 4 arch. Carlo Romeo Direttiva 2002/91/CE Obiettivi Metodologia comune per il calcolo del rendimento energetico integrato degli edifici Applicazione di requisiti minimi sul rendimento energetico degli edifici di nuova costruzione e di quelli esistenti sottoposti a ristrutturazione Certificazione energetica ed esposizione in edifici pubblici degli ACE Ispezione periodica generatori di calore. 5 arch. Carlo Romeo Direttiva 2002/91/CE Azioni Principi generali ed obiettivi della disciplina in materia di rendimento energetico devono essere fissati a livello comunitario Modalitàdi attuazione restano di competenza degli Stati membri, cosicché ciascuno di essi possa predisporre il regime che meglio si adatta alle sue specificità. Campo applicazione Campo di applicazione Settore residenziale e terziario Esclusione: edifici storici, i siti industriali ecc. 6 arch. Carlo Romeo Direttiva 2006/32/CE Obiettivi Direttiva 2006/32/CE del Parlamento Europeo sull’Efficienza degli Usi Finali dell’Energia e i Servizi Energetici Obiettivo nazionale indicativo globale di risparmio energetico pari a 9% al 2015 Migliorare l'efficienza degli usi finali dell'energia, controllare la domanda di energia e promuovere la produzione di energia rinnovabile Riduzione del consumo di energia primaria, delle emissioni di CO2 e di altri gas ad effetto serra Ridurre la dipendenza della Comunità dalle importazioni di energia Settore pubblico può avviare progetti pilota in materia di efficienza energetica Predisposizione Piani Azione Efficienza Energetica: obiettivo nazionale intermedio Stati Membri affidano ad agenzie nazionali il controllo dei risultati raggiunti in vista dell’obiettivo fissato: in Italia Agenzia: ENEA 7 arch. Carlo Romeo Direttiva 2006/32/CE 8 arch. Carlo Romeo Direttiva 2009/28/CE Direttiva 2009/28/CE del Parlamento Europeo Sulla Promozione dell’uso dell’energia da fonti rinnovabili Obiettivo nazionale indicativo globale di risparmio energetico pari a 9% al 2015 Fissa obiettivi nazionali obbligatori al 2020 per la quota complessiva di energia da FER sul consumo finale lordo di energia Stati Membri adottano un Piano di Azione Nazionale per Energie Rinnovabili FER: Energia eolica, solare, aerotermica, geotermica, idrotermica, idraulica, biomassa, gas discarica, gas residuati processi di depurazione e biogas Quota FER % → consumo finale lordo energia da FER / consumo finale lordo da altre fonti ITALIA → quota → obiettivo 17% 5,2 % (al 2005) (al 2020) 9 arch. Carlo Romeo Recepimento nazionale Direttiva 2002/91/CE 10 arch. Carlo Romeo DLgs 19 agosto 2005 n 192 in vigore dal 8 ottobre 2005 Integrazione con DLgs 29 dicembre 2006 n 311 in vigore dal 2 febbraio 2007 Recepimento della Direttiva 2002/91/CE Integrazione DL 4 giugno 2013 n 63 GU n130 05/06/2013 (in vigore dal 6 giugno 2013) Recepimento Dir 2010/31/UE Finalità: Criteri, condizioni, modalità per migliorare prestazioni energetiche edifici (art 1) Migliorare prestazioni energetiche degli edifici Favorire sviluppo, integrazione delle FER negli edifici Criteri generali per la Certificazione della Prestazione Energetica Effettuare ispezioni periodiche impianti climatizzazione Favorire sviluppo di materiali, tecnologie nel settore delle costruzioni Conseguire obiettivi nazionali in materia energetica e ambientale Razionalizzare procedure per attuazione normative energetiche (ridurre costi) Applicazione omogenea ed integrata della normativa su tutto il territorio nazionale 11 arch. Carlo Romeo DLgs 19 agosto 2005 n 192 DL 4 giugno 2013, n 63 in vigore dal 8 ottobre 2005 Definizioni (art 2) Prestazione energetica: quantità annua di energia primaria (non rinnovabile, rinnovabile o totale) necessaria per soddisfare i vari bisogni energetici dell’edificio: climatizzazione invernale ed estiva, preparazione ACS, ventilazione, illuminazione Impianti ascensori e scale mobili Settore terziario APE: documento redatto da esperti qualificati ed indipendenti che attesta la prestazione energetica di un edificio e fornisce raccomandazioni per miglioramento dell’efficienza energetica AQE: documento redatto ed asseverato da un professionista abilitato non necessariamente estraneo alla proprietà, alla progettazione o alla realizzazione dell’edificio: contiene: Fabbisogno energia primaria di calcolo Classe energetica Valori massimi ammissibili 12 arch. Carlo Romeo DLgs 19 agosto 2005 n 192 DL 4 giugno 2013, n 63 in vigore dal 8 ottobre 2005 Novità (art 2) Confine del sistema: include aree di pertinenza dell’edificio dove l’energia è consumata/prodotta; Edificio ad Energia quasi “zero” (NZEB): edificio ad altissima prestazione energetica: fabbisogno energetico molto basso coperto in misura significativa da fonti rinnovabili; Edificio di riferimento o target: edificio identico a quello oggetto di valutazione energetica per: Geometria (sagoma, volumi,superficie calpestabile..) Orientamento, ubicazione, destinazione d’uso, situazioni al contorno Valori massimi ammissibili e avente caratteristiche termiche e parametri energetici predeterminati. Energia prodotta in situ: energia prodotta o prelevata all’interno del confine del sistema Livello ottimale in funzione dei costi: livello di prestazione energetica che comporta il costo più basso durante il ciclo di vita economico stimato. Ristrutturazione importante: lavori insistono su oltre il 25% della superficie dell’involucro dell’intero edificio arch. Carlo Romeo 13 DLgs 19 agosto 2005 n 192 in vigore dal 8 ottobre 2005 Ambito di intervento DL 4 giugno 2013, n 63 (art 3 c.2) Applicazione : Edilizia pubblica e privata Edifici nuova costruzione (art 3 c.2bis) (art 2) Ristrutturazioni importanti – interventi su oltre 25% sup involucro intero edificio (art 3, c 2ter) Riqualificazione energetica Disciplina (art 3 c.2ter) : Metodologia per calcolo prestazioni energetiche degli edifici Prescrizioni e requisiti minimi relativi a prestazioni energetiche edifici Definizione di Piano di Azione per promozione NZEB APE Sviluppo strumenti finanziari promozione efficienza energetica edifici Utilizzo FER Sistema di ispezione periodica impianti termici Requisiti professionali e di indipendenza esperti certificatori - ispettori impianti 14 arch. Carlo Romeo DLgs 19 agosto 2005 n 192 in vigore dal 8 ottobre 2005 Interventi esclusi da DLgs 192 DL 4 giugno 2013, n 63 (art 3 c 3) Categorie escluse Edifici di particolare interesse storico o artistico nei casi in cui il rispetto delle prescrizioni implicherebbe un’alterazione delle loro caratteristiche (DLgs 22 gennaio 2004 n 42 (art 3 c 3a) Edifici industriali, artigianali e agricoli non residenziali riscaldati solo per esigenze del processo produttivo (art 3, c 3b) Edifici rurali non residenziali sprovvisti di impianti di climatizzazione (art 3, c 3c) Fabbricati isolati con sup utile tot < 50 m2 (art 3, c 3d) Edifici non compresi in categorie DPR 412/93 il cui utilizzo non prevede sistemi tecnici: box, cantine, autorimesse, parcheggi multipiano, depositi, strutture stagionali a protezione impianti sportivi (art 3, c 3e) Edifici adibiti a luoghi di culto e allo svolgimento di attività religiose (art 3, c 3f) 15 arch. Carlo Romeo DLgs 19 agosto 2005 n 192 in vigore dal 8 ottobre 2005 DL 4 giugno 2013, n 63 Criteri, metodologia di calcolo, requisiti della prestazione energetica (art 4) Rinvio ad emanazione di Decreti attuativi (DPR) Calcolo Prestazione energetica degli edifici: Criteri generali(All I dir 31/10/UE – par 1,2) (art 4c1a) determinata in conformità alla normativa tecnica UNI e CTI (conformi norme CEN) fabbisogno energetico annuale globale si calcola per singolo servizio energetico, espresso in energia primaria, su base mensile. Con le stesse modalità si determina l’energia rinnovabile prodotta all’interno del confine del sistema si opera la compensazione mensile tra i fabbisogni energetici e l’energia rinnovabile prodotta all’interno del confine del sistema è consentito utilizzare l’energia elettrica prodotta da fonti rinnovabili all’interno del confine del sistema ed esportata 16 arch. Carlo Romeo DLgs 19 agosto 2005 n 192 in vigore dal 8 ottobre 2005 DL 4 giugno 2013, n 63 Calcolo Prestazione energetica degli edifici: Requisiti minimi (art 4 c 1b) Requisiti aggiornati ogni 5 anni su base metodologia comparativa. Criteri: requisiti minimi rispettano le valutazioni tecniche ed economiche di convenienza, fondate sull’analisi costi benefici del ciclo di vita economico degli edifici; nuova costruzione e di ristrutturazione importante: requisiti sono determinati con l’utilizzo dell’ “edificio di riferimento”, in funzione della tipologia edilizia e delle fasce climatiche; rispetto della qualità energetica prescritta: sono previsti parametri specifici del fabbricato: indici di prestazione termica e di trasmittanze parametri complessivi: indici di prestazione energetica globale, (espressi sia in energia primaria totale che in energia primaria non rinnovabile) (art 4 c 1bis) DPR aggiorneranno modalità progettazione, installazione, esercizio, manutenzione, ispezione impianti, requisiti e accreditamento esperti APE ed ispettori. 17 arch. Carlo Romeo DLgs 19 agosto 2005 n 192 DL 4 giugno 2013, n 63 in vigore dal 8 ottobre 2005 Edifici ad energia quasi zero (art 4 bis) Da 31 dicembre 2018: Edifici di nuova costruzione occupati da PA e proprietà di PA → NZEB; Da 1 gennaio 2021: Tutti Edifici di nuova costruzione → NZEB; Entro 30 giugno 2014 → DM : Piano Azione per aumentare NZEB: Applicazione definizione NZEB a diverse tipologie edifici Indicatori consumo energia primaria (kWh/m2 anno); Misure promozione NZEB Obiettivi intermedi miglioramento prestazione energetica edifici entro 2015 Strumenti finanziari (art 4 ter) Incentivi promozione efficienza energetica Ruolo guida edifici di proprietà pubblica: edifici scolastici - ospedali MISE, Min Ambiente 31dicembre2013→Elenco (agg. ogni 3 anni) misure finanziarie →NZEB 18 arch. Carlo Romeo DLgs 19 agosto 2005 n 192 in vigore dal 8 ottobre 2005 Attestato di Prestazione Energetica DL 4 giugno 2013, n 63 (art 6) ACE → APE: deve essere rilasciato per: Edifici/unità immobiliari nuovi, venduti o locati a nuovo locatario, edifici utilizzati da PA aperti al pubblico (sup> 500 m2) → proprietario deve produrre APE, esporlo (da 9/07/2015 sup>250 m2 ) Edifici nuovi o sottoposti a ristrutturazioni importanti → APE a fine lavori (prima rilascio agibilità) Edifici nuovi: APE → COSTRUTTORE Edifici esistenti: APE → PROPRIETARIO Vendita o nuova locazione: APE va reso disponibile (avvio trattative) /consegnato all’acquirente (fine trattative); allegato al contratto pena nullità (art 6 c 2) Contratti di compravendita (trasferimento titolo gratuito) o nuova locazione: clausola: “l'acquirente /il conduttore danno atto di aver ricevuto informazioni e documentazione, comprensiva dell’APE, in ordine all’attestazione della prestazione energetica degli edifici”(art 6 c 3) APE: riferita a più unità immobiliari solo se: facenti parte di un medesimo edificio, stessa destinazione uso, orientamento, geometria, servite da un unico impianto termico. (art 6 c194) arch. Carlo Romeo DLgs 19 agosto 2005 n 192 DL 4 giugno 2013, n 63 in vigore dal 8 ottobre 2005 Validità Attestato di Prestazione Energetica 10 anni (art 6 c 5) a partire da data rilascio Aggiornamento ad ogni intervento di ristrutturazione che modifichi la classe energetica dell’edificio o dell’unità immobiliare rispetto delle prescrizioni per le operazioni di esercizio, conduzione, controllo manutenzione e ispezione degli impianti termici. Mancato rispetto → decade il 31 dicembre dell’anno successivo a quello in cui è prevista la prima scadenza non rispettata Libretti di impianto devono essere allegati in copia all’APE Edifici aperti al pubblico (sup > 500 m2): proprietario deve produrre e affiggere APE entro 180 gg entrata in vigore (5 giugno 2013) - dopo 9 luglio 2015 (sup > 250 m2) (art 6 c 7) Annunci immobiliari vendita/locazione: devono riportare Indice Prestazione Energetica dell’involucro edilizio e l’Indice globale e la Classe Energetica. (art 6 c 8) 20 arch. Carlo Romeo DLgs 19 agosto 2005 n 192 in vigore dal 8 ottobre 2005 DL 4 giugno 2013, n 63 APE → nel caso di Contratti nuovi o rinnovati di gestione impianti termici edifici pubblici (art 6 c 9) ACE in corso validità → non occorre produrre APE AQE (obbligatorio a fine lavori per edifici nuovi) per altri casi facoltativo Comprende possibili interventi riqualificazione energetica Classe di appartenenza edificio DM dovrà adeguare Linee Guida per la Certificazione Energetica 26/06/2009 Previsione di metodologie di calcolo semplificate per gli edifici di ridotte dimensioni e prestazioni energetiche di modesta qualità, finalizzate a ridurre i costi a carico dei cittadini; 21 arch. Carlo Romeo DLgs 19 agosto 2005 n 192 in vigore dal 8 ottobre 2005 DM: DL 4 giugno 2013, n 63 Contenuti APE che deve comprendere obbligatoriamente (art 6 c 12) 1. prestazione energetica globale dell’edificio sia in termini di energia primaria totale che di energia primaria non rinnovabile, attraverso i rispettivi indici; 2. classe energetica determinata attraverso l’indice di prestazione energetica globale dell’edificio, espresso in energia primaria non rinnovabile; 3. requisiti minimi di efficienza energetica vigenti a norma di legge; 4. emissioni di anidride carbonica; 5. energia esportata; 6. raccomandazioni per il miglioramento dell’efficienza energetica dell’edificio con le proposte degli interventi più significativi ed economicamente convenienti; 7. Informazioni quali diagnosi e incentivi di carattere finanziario 22 arch. Carlo Romeo DLgs 19 agosto 2005 n 192 in vigore dal 8 ottobre 2005 DL 4 giugno 2013, n 63 Norme di riferimento per metodologie di calcolo delle prestazioni energetiche (art 11) in attesa aggiornamento – Metodologia DPR 59/2009: a) Raccomandazione CTI 14/2013 “Prestazioni energetiche degli edifici - Determinazione dell’energia primaria e della prestazione energetica EP per la classificazione dell’edificio”, o normativa UNI equivalente e successive norme tecniche che ne conseguono; b) UNI/TS 11300 –1 Prestazioni energetiche degli edifici – Parte 1: Determinazione del fabbisogno di energia termica dell’edificio per la climatizzazione estiva e invernale; c) UNI/TS 11300 –2 Prestazioni energetiche degli edifici – Parte 2: Determinazione del fabbisogno di energia primaria e dei rendimenti per la climatizzazione invernale, per la produzione di acqua calda sanitaria, la ventilazione e l’illuminazione; d) UNI/TS 11300 –3 Prestazioni energetiche degli edifici – Parte 3: Determinazione del fabbisogno di energia primaria e dei rendimenti per la climatizzazione estiva; e) UNI/TS 11300 –4 Prestazioni energetiche degli edifici – Parte 4: Utilizzo di energie rinnovabili e di altri metodi di generazione per riscaldamento di ambienti e preparazione acqua calda sanitaria. 23 arch. Carlo Romeo DLgs 115/2008 Allegato III Efficienza usi finali dell’energia e i servizi energetici • in vigore dal 4 luglio 2008 Recepimento della Direttiva 2006/32/CE Soggetti abilitati alla Certificazione energetica degli edifici (p 2) Tecnici abilitati, nell’ambito delle competenze attribuite dalla legislazione vigente (iscritti a ordini e collegi professionali) • soggetti in possesso di titoli di studio tecnico scientifici relativi alla progettazione di edifici ed impianti • individuati in ambito territoriale da regioni e province autonome, e abilitati all’esercizio dalle predette amministrazioni a seguito di specifici corsi di formazione per la certificazione energetica degli edifici con superamento di esami finale • I predetti corsi ed esami sono svolti direttamente da regioni e province autonome o autorizzati dalle stesse amministrazioni 24 arch. Carlo Romeo DLgs 115/2008 Indipendenza ed imparzialità dei certificatori Allegato III (p 3) Certificazione edifici nuova costruzione: Assenza di conflitto di interessi espressa attraverso il non coinvolgimento diretto o indiretto nel processo di progettazione e realizzazione dell’edificio da certificare o con i produttori di materiali e componenti in esso incorporati Certificazione edifici esistenti: Assenza di conflitto di interessi espressa attraverso il non coinvolgimento diretto o indiretto con i produttori di materiali e componenti in esso incorporati 25 arch. Carlo Romeo DPR 16 aprile 2013 n 75 Novità Regolamento attuazione art 4 c1 c) DLgs 192/2005 smi Tecnici abilitati Titoli (art 2 c3) iscrizione ai relativi ordini e collegi professionali e abilitazione all’esercizio della professione relativa alla progettazione di edifici e impianti asserviti agli edifici Titoli richiesti senza Corso o Esame Lauree magistrali a) b) c) d) e) f) g) h) i) j) k) l) m) (DM 16/03/2007) CLASSE LM04 Lauree CLASSE LM22 Lauree CLASSE LM23 Lauree CLASSE LM24 Lauree CLASSE LM26 Lauree CLASSE LM28 Lauree CLASSE LM30 Lauree CLASSE LM31 Lauree CLASSE LM33 Lauree CLASSE LM35 Lauree CLASSE LM53 Lauree CLASSE LM69 Lauree CLASSE LM73 Lauree Magistrali Magistrali Magistrali Magistrali Magistrali Magistrali Magistrali Magistrali Magistrali Magistrali Magistrali Magistrali Magistrali in in in in in in in in in in in in in Architettura e Ingegneria Edile-Architettura Ingegneria Chimica Ingegneria Civile Ingegneria dei Sistemi Edilizi Ingegneria della Sicurezza Ingegneria Elettrica Ingegneria Energetica e Nucleare Ingegneria Gestionale Ingegneria Meccanica Ingegneria per l'Ambiente e il Territorio Scienza e Ingegneria dei Materiali Scienze e Tecnologie Agrarie Scienze e Tecnologie Forestali ed Ambientali 26 arch. Carlo Romeo DPR 16 aprile 2013 n 75 Titoli Tecnici (art 2 c3) Titoli richiesti senza Corso o Esame Lauree specialistiche a) b) c) d) e) f) g) h) i) j) k) (DM 28/11/2000) 4/S CLASSE DELLE LAUREE SPECIALISTICHE IN ARCHITETTURA E INGEGNERIA EDILE 27/S CLASSE DELLE LAUREE SPECIALISTICHE IN INGEGNERIA CHIMICA 28/S CLASSE DELLE LAUREE SPECIALISTICHE IN INGEGNERIA CIVILE 31/S CLASSE DELLE LAUREE SPECIALISTICHE IN INGEGNERIA ELETTRICA 33/S CLASSE DELLE LAUREE SPECIALISTICHE IN INGEGNERIA ENERGETICA E NUCLEARE 34/S CLASSE DELLE LAUREE SPECIALISTICHE IN INGEGNERIA GESTIONALE 36/S CLASSE DELLE LAUREE SPECIALISTICHE IN INGEGNERIA MECCANICA 38/S CLASSE DELLE LAUREE SPECIALISTICHE IN INGEGNERIA PER L’AMBIENTE E IL TERRITORIO 61/S CLASSE DELLE LAUREE SPECIALISTICHE IN SCIENZA E INGEGNERIA DEI MATERIALI 74/S CLASSE DELLE LAUREE SPECIALISTICHE IN SCIENZE E GESTIONE DELLE RISORSE RURALI E FORESTALI 77/S CLASSE DELLE LAUREE SPECIALISTICHE IN SCIENZE E TECNOLOGIE AGRARIE Lauree 1 livello triennali a) b) c) d) e) (DM 16/03/2007) L-7 CLASSE lauree in INGEGNERIA CIVILE E AMBIENTALE L-9 CLASSE Lauree in Ingegneria Industriale L-17 CLASSE Lauree in Scienze dell'Architettura L-23 CLASSE Lauree in Scienze e Tecniche dell'Edilizia L-25 CLASSE Lauree in Scienze e Tecnologie Agrarie e Forestali 27 arch. Carlo Romeo DPR 16 aprile 2013 n 75 Titoli Tecnici (art 2 c3) Titoli richiesti senza Corso o Esame Diplomi istruzione tecnica (DPR n 88 15.03.2010) Settore tecnologico a) C1 Meccanica, Meccatronica ed Energia (Istituto Tecnico Industriale – Istituti Tecnici) Diploma perito industriale b) C3 elettronica ed elettrotecnica - (Istituto Tecnico Industriale – Istituti Tecnici) Diploma perito industriale c) C8 agraria, agroalimentare e agroindustria (Istituto Tecnico Agrario) Diploma perito agrario d) C9 costruzioni, ambiente e territorio Diploma geometra • (Istituto Tecnico Industriale): edilizia, elettrotecnica, meccanica, termotecnica • Istituto Tecnico per Geometri 28 arch. Carlo Romeo DPR 16 aprile 2013 n 75 Titoli + Corsi Tecnici (art 2 c4) 1. Attestato frequenza corsi Attestato di frequenza, con superamento dell’esame finale, relativo a specifici corsi di formazione per la certificazione energetica degli edifici: durata min 64 h 2. Possesso titoli di studio Lauree magistrali 1. 2. 3. 4. 5. 6. 7. 8. 9. 10. 11. 12. 13. 14. 15. 16. (DM 16/03/2007) CLASSE LM17 Lauree CLASSE LM20 Lauree CLASSE LM21 Lauree CLASSE LM25 Lauree CLASSE LM27 Lauree CLASSE LM29 Lauree CLASSE LM32 Lauree CLASSE LM34 Lauree CLASSE LM40 Lauree CLASSE LM44 Lauree CLASSE LM48 Lauree CLASSE LM54 Lauree CLASSE LM60 Lauree CLASSE LM74 Lauree CLASSE LM75 Lauree CLASSE LM79 Lauree Magistrali Magistrali Magistrali Magistrali Magistrali Magistrali Magistrali Magistrali Magistrali Magistrali Magistrali Magistrali Magistrali Magistrali Magistrali Magistrali in in in in in in in in in in in in in in in in Fisica Ingegneria Aerospaziale e astronautica Ingegneria Biomedica Ingegneria dell’Automazione Ingegneria delle Telecomunicazioni Ingegneria Elettronica Ingegneria Informatica Ingegneria Navale Matematica Modellistica matematico-fisica per l’Ingegneria Pianificazione Territoriale Urbanistica e Ambientale Scienze Chimiche Scienze della Natura Scienze e Tecnologie Geologiche Scienze e Tecnologie per l’Ambiente e il Territorio Scienze Geofisiche 29 arch. Carlo Romeo DPR 16 aprile 2013 n 75 Tecnici (art 2 c4) 2. Possesso titoli di studio Lauree specialistiche a) b) c) d) e) f) g) h) i) j) k) l) m) n) o) p) Titoli + Corsi (DM 28/11/2000) CLASSE 20/S Lauree Magistrali in Fisica CLASSE 25/S Lauree Magistrali in Ingegneria Aerospaziale e astronautica CLASSE 26/S Lauree Magistrali in Ingegneria Biomedica CLASSE 29/S Lauree Magistrali in Ingegneria dell’Automazione CLASSE 30/S Lauree Magistrali in Ingegneria delle Telecomunicazioni CLASSE 32/S Lauree Magistrali in Ingegneria Elettronica CLASSE 35/S Lauree Magistrali in Ingegneria Informatica CLASSE 37/S Lauree Magistrali in Ingegneria Navale CLASSE 45/S Lauree Magistrali in Matematica CLASSE 50/S Lauree Magistrali in Modellistica matematico-fisica per l’Ingegneria CLASSE 54/S Lauree Magistrali in Pianificazione Territoriale Urbanistica e Ambientale CLASSE 62/S Lauree Magistrali in Scienze Chimiche CLASSE 68/S Lauree Magistrali in Scienze della Natura CLASSE 82/S Lauree Magistrali in Scienze e Tecnologie Geologiche CLASSE 85/S Lauree Magistrali in Scienze e Tecnologie per l’Ambiente e il Territorio CLASSE 86/S Lauree Magistrali in Scienze Geofisiche Lauree 1 livello triennali (DM 16/03/2007 DM 4.08.2000) a) b) c) d) e) f) g) L-8 CLASSE lauree in INGEGNERIA dell’Informazione L-21 CLASSE Lauree in Scienze della Pianificazione Territorrale, Urbanistica, Paesaggistica e Ambientale L-27 CLASSE Lauree in Scienze e Tecnologie Chimiche L-30 CLASSE Lauree in Scienze e Tecnologie Fisiche L-32CLASSE Lauree in Scienze e Tecnologie per l’Ambiente e la Natura L-34CLASSE Lauree in Scienze Geologiche. L-35CLASSE Lauree in Scienze Matematiche 30 arch. Carlo Romeo DPR 16 aprile 2013 n 75 Tecnici (art 2 c4) Titoli + Corsi 2. Possesso titoli di studio Diplomi istruzione tecnica (DPR n 88 15.03.2010) Settore tecnologico con indirizzi diversi da C1, C8, C9 a) Diploma perito industriale settori diversi da elettrotecnica, edilizia, meccanica, termotecnica 31 arch. Carlo Romeo DPR 16 aprile 2013 n 75 Corsi Corsi Formazione ed esami (art 2 c5) Livello nazionale Svolti da Università, da organismi ed enti di ricerca, da consigli, ordini e collegi professionali, autorizzati dal MSE di intesa con il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti ed il Ministero dell’ambiente e della tutela del territorio e del mare Livello regionale svolti direttamente da regioni e province autonome, e da altri soggetti di ambito regionale con competenza in materia di certificazione energetica autorizzati dalle predette da regioni e province autonome Contenuti contenuti minimi definiti nell’Allegato 1. L’attestato di frequenza con superamento di esame finale è rilasciato dai soggetti erogatori dei corsi e degli esami. 32 arch. Carlo Romeo DPR 16 aprile 2013 n 75 Requisiti Requisiti di indipendenza e imparzialità dei certificatori (art 3) Dichiarazione dei tecnici all’atto di sottoscrizione dell’ACE a) Edifici di nuova costruzione “assenza di conflitto di interessi, tra l’altro espressa attraverso il non coinvolgimento diretto o indiretto nel processo di progettazione e realizzazione dell'edificio da certificare o con i produttori dei materiali e dei componenti in esso incorporati nonché rispetto ai vantaggi che possano derivarne al richiedente, che in ogni caso non deve essere né il coniuge né un parente fino al quarto grado” b) Edifici esistenti “assenza di conflitto di interessi, ovvero di non coinvolgimento diretto o indiretto con i produttori dei materiali e dei componenti in esso incorporati nonché rispetto ai vantaggi che possano derivarne al richiedente, che in ogni caso non deve essere né coniuge né parente fino al quarto grado” 33 arch. Carlo Romeo Modifiche DLgs marzo 2011 n 28 DL 4 giugno 2013, n 63 Sistemi di qualificazione installatori impianti FER Entro il 31 ottobre 2013, le regioni e le province autonome attivano un programma di formazione per gli installatori di impianti a fonti rinnovabili o procedono al riconoscimento di fornitori di formazione ENEA mette a disposizione programmi di formazione per il rilascio dell’attestato di formazione. Le Regioni e le Province autonome possono stipulare accordi con l’ENEA DPR 16 aprile 2013, n 74 Regolamento su criteri in materia di esercizio, conduzione, controllo, manutenzione, ispezione degli impianti termici per climatizzazione invernale, estiva, produzione ACS 34 arch. Carlo Romeo DPR 2 aprile 2009 n 59 in vigore dal 25 giugno 2009 Regolamento attuazione in vigore dal 2 febbraio 2007 Recepimento della Direttiva 2002/91/CE Requisiti delle prestazioni energetiche degli edifici e degli impianti(art 4) art 4 DLgs 192/2005 → UNI-TS 11300 – 1 Determinazione Epi (Indice Prestazione energetica per climatizzazione invernale) Prestazioni energetiche degli edifici – Parte 1: Determinazione del fabbisogno di energia termica dell’edificio per la climatizzazione estiva e invernale UNI-TS 11300 – 2 Prestazioni energetiche degli edifici – Parte 2: Determinazione del fabbisogno di energia primaria e dei rendimenti per la climatizzazione invernale e per la produzione di ACS art 4 DLgs 192/2005 → Metodologie per il calcolo della prestazione energetica → Linee Guida Nazionali per la Certificazione Energetica 35 arch. Carlo Romeo DPR 2 aprile 2009 n 59 Requisiti delle prestazioni energetiche degli edifici e degli impianti Edifici nuova costruzione, ristrutturazioni integrali(art 4 c2,3) Installazione e ristrutturazione di impianti termici o sostituzione di generatori di calore (art 4 c5) Sostituzione generatore di calore a combustione(art 4 c 6a) Sostituzione pompe di calore elettriche o a gas(art 4 c 6b) Sostituzione generatore di calore (art 4 c 6c) Edifici nuova costruzione, ristrutturazioni integrali Tutti edifici esistenti n° unità abitative > 4 (art 4 c8) (art 4 c9) Nuova costruzione e ristrutturazione edifici esistenti(art 4 c17) Nuova costruzione e ristrutturazione totale edifici esistenti(art 4 c18) Nuova costruzione e ristrutturazione totale edifici/impianti esistenti(art 4 c21,22,23) 36 arch. Carlo Romeo DPR 2 aprile 2009 n 59 in vigore dal 25 giugno 2009 Da entrata in vigore DECRETI ATTUATIVI DPR 2 aprile 2009 n 59 Verrà abrogato 37 arch. Carlo Romeo DM 26 giugno 2009 in vigore dal 25 luglio 2009 Integrazione DM 22.11.2012 La certificazione energetica si applica agli edifici delle categorie definite dal DPR 412/1993 indipendentemente dalla presenza di impianti tecnologici dedicati alla climatizzazione Nel caso di edifici esistenti nei quali coesistono porzioni di immobile adibite ad usi diversi (residenziale ed altri usi), qualora non fosse tecnicamente possibile trattare separatamente le diverse zone termiche, l'edificio e' valutato e classificato in base alla destinazione d'uso prevalente in termini di volume riscaldato." Esclusione: • box, cantine, autorimesse, parcheggi multipiano, depositi, strutture stagionali a protezione degli impianti sportivi e altri edifici a questi equiparabili in cui non e' necessario garantire un confort abitativo. • i ruderi, previa esplicita dichiarazione di tale stato dell'edificio nell'atto notarile di trasferimento di proprieta' • immobili venduti nello stato di "scheletro strutturale“previa esplicita dichiarazione di tale stato dell'edificio nell'atto notarile di trasferimento di proprieta' 38 arch. Carlo Romeo DM 26 giugno 2009 in vigore dal 25 luglio 2009 Allegato A Prestazione energetica degli edifici(art 3) Espressa attraverso: Indice di Prestazione Energetica Globale Epgl = Epi + Epacs + Epe + EPill Edifici Residenziali kWh/m2 anno Altri Edifici kWh/m3 anno 39 arch. Carlo Romeo DM 26 giugno 2009 in vigore dal 25 luglio 2009 Allegato A Metodologie per la determinazione della prestazione energetica degli edifici(art 4) Metodo di calcolo di progetto (art 4.1) Tutte le tipologie di Edifici di nuova costruzione , ristrutturazioni totali, demolizioni e ricostruzioni Valutazione della prestazione energetica a partire da dati del progetto energetico dell’edificio e degli impianti Metodo di calcolo da rilievo o standard (art 4.2) Edifici esistenti Valutazione della prestazione energetica a partire da dati di ingresso ricavati da indagine svolte sull’edificio esistente: i. Rilievo su involucro ed impianti ii. Analogia costruttiva con altri edifici o sistemi impiantistici coevi (o banche dati, abachi nazionali, regionali, locali) iii. Dati climatici, tipologici, geometrici ed impiantistici 40 arch. Carlo Romeo DM 26 giugno 2009 Allegato A in vigore dal 25 luglio 2009 Strumenti di calcolo (art 5) Riferimento nazionale: UNI-TS 11300 – 1 (2008) -2 (2008) -3 (2010) -4 (2012) (attualmente in revisione) Strumenti di calcolo (software commerciali): richiesta di verifica per: rilascio certificazione (ai sensi del D.P.R. 2 aprile 2009 n. 59) sulla base di verifiche delle UNITS-11300 1-2 a: CTI (UNI): metodo calcolo da progetto – Metodo di calcolo da rilievo ENEA: metodo per analogia costruttiva – banche dati dati climatici, tipologici, impiantistici Garantire valori EP calcolati non si devono scostare più del 5% rispetto a quelli derivanti dall’applicazione della normativa tecnica. Nelle more del rilascio del certificato di conformità i Soggetti che sono in possesso del protocollo della domanda possono avvalersi della facoltà di auto dichiarazione di conformità. 41 arch. Carlo Romeo DM 26 giugno 2009 Allegato A in vigore dal 25 luglio 2009 Calcolo Epi e EPACS Metodo di calcolo di progetto UNI/TS 11300 UNI/TS 11300 parte1 parte2 (art 5.1) Determinazione fabbisogno energia termica edificio per climatizzazione estiva ed invernale Determinazione fabbisogno energia primaria e dei rendimenti per climatizzazione invernale e per la produzione di ACS Metodo di calcolo da rilievo o standard (art 5.2) i. Rilievo su involucro ed impianti (procedura applicabile a tutte le tipologie edilizie degli edifici esistenti indipendentemente dalla loro dimensione): norme tecniche e semplificazioni per edifici esistenti (CTI ii. e UNI) Analogia costruttiva con altri edifici o sistemi impiantistici coevi (o banche dati, abachi nazionali, regionali, locali) (procedura applicabile agli edifici residenziali esistenti con superficie utile < 3.000 m2): DOCET (CNR ENEA) iii. Dati climatici, tipologici, geometrici ed impiantistici esistenti con superficie utile < 1.000 (procedura applicabile agli edifici residenziali m2): Epi: Metodo semplificato (Allegato 2 Linee Guida) Epacs: UNI/TS 11300 parte 2 42 arch. Carlo Romeo DM 26 giugno 2009 Allegato A in vigore dal 25 luglio 2009 Sistema di valutazione basato su classi (art 7.2) La classe energetica globale dell’edificio è l’etichetta di efficienza energetica attribuita all’edificio sulla base di un intervallo convenzionale di riferimento all’interno del quale si colloca la sua prestazione energetica complessiva. Climatizzazione invernale dell’edificio Il sistema di classificazione nazionale è definito sulla base dei limiti massimi ammissibili del corrispondente indice EPi in vigore a partire dal 1 gennaio 2010 (tabelle 1.3 e 2.3 dell’allegato C DLgs 311/06), e parametrato al rapporto di forma dell’edificio e ai gradi giorno della località Nell’APE devono essere riportati oltre all’Epgl anche gli indici di prestazioni parziali: Epinvol : fabbisogno energetico dell’involucro hg : rendimento globale medio stagionale dell’impianto Preparazione dell’acqua calda per usi igienici e sanitari La prestazione energetica, rappresentata dal relativo indice per la preparazione dell’acqua calda per usi igienici e sanitari (EPacs), in kWh/m2(utile) per anno, viene messa a confronto con una scala di valori costituenti le classi energetiche 43 arch. Carlo Romeo Direttiva 2010/31/CE Direttiva 2010/31/CE del Parlamento Europeo sulla Prestazione Energetica nell’Edilizia Entrata in vigore: 09.07.2010 Sostituisce dal 01.02.2012 la 2002/91/CE • Promuove il miglioramento del rendimento energetico degli edifici all'interno dell'Unione • Verrà recepita dagli Stati membri in maniera graduale a partire dal luglio 2012. • Quadro metodologico comparativo per il calcolo dei livelli ottimali, in funzione dei costi, dei requisiti di prestazione energetica degli edifici • Gli Stati membri dovranno elaborare Piani nazionali destinati ad aumentare il numero di “edifici ad energia quasi zero” • Edifici pubblici di nuova costruzione dovranno essere ad energia quasi zero • Tutti gli edifici di nuova costruzione devono essere “edifici a energia quasi zero” 44 arch. Carlo Romeo Direttiva 2010/31/CE Edifici nuova costruzione • (art 6) Prima dell’inizio dei lavori: valutazione della fattibilità tecnica, ambientale ed economica di sistemi alternativi ad alta efficienza, (sistemi di fornitura energetica decentrati basati su fonti rinnovabili; cogenerazione; teleriscaldamento o teleraffrescamento; pompe di calore) Edifici esistenti sottoposti a ristrutturazioni importanti (art 7) • Prestazione energetica dovrà essere migliorata al fine di soddisfare i requisiti minimi. • In aggiunta o in alternativa, i requisiti possono essere applicati agli elementi edilizi ristrutturati. • Andranno valutati e tenuti presenti sistemi alternativi ad alto rendimento. 45 arch. Carlo Romeo Direttiva 2010/31/CE Contributo Italiano METODOLOGIA DI CALCOLO DEI LIVELLI OTTIMALI IN FUNZIONE DEI COSTI PER I REQUISITI MINIMI DI PRESTAZIONE ENERGETICA Livello di prestazione energetica che comporta il costo più basso durante il ciclo di vita economico stimato Intervento o un insieme di interventi è efficace (cost-effective) quando il costo di realizzazione è inferiore al valore dei benefici che si ottengono lungo la vita attesa I costi futuri e il risparmio sono scontati e attualizzati in modo da ottenere il VAN Se il Valore Attuale Netto è positivo (VAN>0), l’azione è conveniente. L’azione o combinazione di azioni che massimizzano il VAN sono le azioni ottimali ( cost-optimal). Individuazione di una serie di scenari che prendano in considerazione diversi livelli di efficienza energetica e dunque di costi. Di tutti gli scenari ipotizzati, per determinare quello ottimale, e cioè che massimizza il VAN, viene calcolato il COSTO GLOBALE che prende in considerazione investimenti durante tutto il periodo in esame. arch. Carlo Romeo 46 Direttiva 2010/31/CE Contributo Italiano PROGETTO DELL’EDIFICIO Scelte del tecnico: Volumi, superfici, orientamento, caratteristiche degli elementi costruttivi, dei componenti e degli impianti Calcolo degli indici energetici dell’edificio come progettato. Tra questi, a titolo esemplificativo, l’indice della prestazione energetica globale: EPgl 47 arch. Carlo Romeo Direttiva 2010/31/CE Contributo Italiano REQUISITI e VERIFICA “Edificio di riferimento” Identico a quello progettato in termini di geometria (sagoma, volumi, superfici, elementi costruttivi e componenti), orientamento, ubicazione e situazione al contorno ma con caratteristiche tecniche e parametri energetici predeterminati: U (copertura, pareti, finestre, …), Y(…),…, (…),…. Tabelle in allegato al dPR in funzione (ove necessario) delle fasce climatiche Requisiti Calcolo degli indici energetici dell’edificio di riferimento che costituiscono i requisiti minimi da rispettare. A titolo esemplificativo: EPgl, Lim arch. Carlo Romeo Verifica EPgl < EPgl, Lim 48 ULTIMI AGGIORNAMENTI 49 arch. Carlo Romeo Direttiva 2012/27/UE DEE Direttiva 2012/27/UE del Parlamento Europeo Sull’ Efficienza Energetica Adottata 25.102012 Pubblicata 14.11.2012 in vigore dal 04.12.2012 Recepimento entro 05.06.2014 modifica le direttive 2009/125/CE e 2010/31/UE abroga le direttive 2004/8/CE e 2006/32/CE (da 5 giugno 2014 ad ecc art 4 e All I III IV) FINALITA’ • Stabilire un quadro comune di misure per la promozione dell'efficienza energetica nell'Ue • Garantire il conseguimento dell'obiettivo principale del 20% riduzione consumo annuo energia primaria entro il 2020 • Prevede la fissazione di obiettivi nazionali in materia di efficienza energetica per il 2020 • Stabilisce dei requisiti minimi • Dà attuazione al “Piano per l’efficienza energetica 2011” adottato dall’Unione l’8 marzo 2011 (in Italia PAEE predisposto da ENEA) 50 arch. Carlo Romeo Direttiva 2012/27/UE Ruolo edifici degli enti pubblici • Contenuti art 5 Dal 1° gennaio 2014 il 3% della superficie coperta utile totale degli edifici riscaldati / raffreddati di proprietà del proprio governo centrale e da esso occupati dovrà essere ristrutturata ogni anno per rispettare almeno gli standard minimi di prestazione energetica (→ ex art. 4 2010/31/UE) • Riguarda edifici con una superficie coperta utile totale superiore a 500 m2 che al 1° gennaio di ogni anno, non soddisfano i requisiti minimi di prestazione energetica stabiliti • Questa soglia verrà portata a 250 m2 a partire dal 9 luglio 2015 • Possono essere esclusi: • Edifici vincolati di pregio architettonico (rispetto requisiti modificherebbe caratteristiche • edifici di proprietà delle forze armate • edifici adibiti a luoghi di culto 51 arch. Carlo Romeo ENERGY EFFICIENCY LECTURES LECTURES arch. Carlo Romeo Verona 11/10/2013 Modalità invio dell’ACE - Regione Veneto D.G.R n. 121 del 08 febbraio 2011 "Istituzione del Registro Regionale delle Attestazioni di Certificazione Energetica” D.G.R.V. n.659 del 17.04.2012 dal 02 maggio 2012 → deve essere utilizzato unicamente l’applicativo Ve.Net.energia-edifici per la trasmissione alla Regione del Veneto degli Attestati di Prestazione Energetica degli Edifici https://venet-energia-edifici.regione.veneto.it/VeNet/ Importazione automatizzata dei dati, calcolati dai software, nel modulo A.P.E. di Ve.Net.energia-edifici Compiti della Regione 1. censire le attestazioni 2. analizzare i dati 3. inviare queste attività di monitoraggio statistico al Ministero per lo Sviluppo Economico (MISE) e dell’Ambiente (MATTM) così come previsto nell’art.10 del DLgs. 892/2005. arch. Carlo Romeo Dal 2 maggio 2012 obbligo di invio tramite Ve.Net:energia-edifici 1. Procedura di accreditamento 2. Registrazione 3. Mail con file xml da re-inviare tramite PEC alla Regione Veneto 4. Mail accettazione accreditamento con credenziali di accesso all’applicativo 5. Compilazione on-line ACE 6. Attribuzione numero ordine arch. Carlo Romeo Accreditamento arch. Carlo Romeo Lettera accettazione accreditamento Credenziali accesso applicativo NUOVA CERTIFICAZIONE Dati catastali Edificio Proprietà arch. Carlo Romeo NUOVA CERTIFICAZIONE Metodologia calcolo Raccomandazioni Classificazione arch. Carlo Romeo NUOVA CERTIFICAZIONE Dati energetici prestazionali 58 arch. Carlo Romeo NUOVA CERTIFICAZIONE Dati impianti 59 arch. Carlo Romeo Conferma ACE Conferma arch. Carlo Romeo Firma Digitale Invio a Regione Conferma ACE Memorizzazione nel sistema regionale Firma digitale del documento Invio Amministrazione prende in carico ACE arch. Carlo Romeo Grazie arch. Carlo Romeo Unità Tecnica Efficienza Energetica Sezione Edilizia Residenziale Terziario Agenzia Nazionale per le Nuove Tecnologie, l’Energia e lo Sviluppo Economico Sostenibile http://www.enea.it/ Centro Ricerche Casaccia Via Anguillarese, 301 00123 Roma arch. Carlo Romeo
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