Istituto di Istruzione Superiore “A. Martini” Liceo delle Scienze Sociali Schio Documento del Consiglio di Classe Classe 5 Ds Anno scolastico 2013 - 2014 Documento del Consiglio di Classe PRESENTAZIONE COMPLESSIVA DELLA CLASSE Storia del triennio della classe La classe è costituita da 22 alunni. La sua composizione è così venuta a formarsi nel corso del triennio: Classe Anno scolastico III Ds IV Ds VDs 2011-12 2012-13 2013-14 Alunni in entrata dalla classe precedente 23 21 21 Alunni acquisiti Alunni respinti 3 5 Alunni ritirati 1 Alunni in uscita 21 21 22 Continuità didattica nel triennio La continuità didattica, per le singole discipline, è avvenuta secondo le seguenti specificazioni: continuità triennale: religione, italiano, filosofia, diritto ed economia, matematica, educazione fisica; continuità biennale (III e IV): inglese, francese, scienze naturali; continuità biennale (IV e V): storia, scienze sociali insegnamenti annuali (III): storia, scienze sociali, inglese, linguaggi visivi, linguaggi multimediali SITUAZIONE DI PARTENZA DELLA CLASSE NELL'ANNO SCOLASTICO IN CORSO Gli alunni sono tutti provenienti dalla classe IV Ds precedente, ad eccezione di 1 che si è aggiunto nel presente a.s. dopo aver sostenuto, da esterno, gli esami integrativi per la classe quinta. Qualche alunno si presentava ad affrontare la classe finale con debiti formativi in alcune discipline; necessitava perciò di recuperi da attuare nel corso del presente a.s. La classe mostrava nel presente a.s. una situazione diversificata: accanto ad un gruppo minoritario che mostrava interesse per le problematiche disciplinari, era evidente il tratto caratteristico che ha accompagnato la classe nel corso dell‟anno: la maggioranza degli alunni era contraddistinta da una partecipazione passiva al dialogo educativo, che originava anche momenti di disattenzione. Inoltre, se non per tutti, per la maggioranza dei componenti la classe, era evidente una organizzazione degli impegni domestici saltuaria, superficiale, che dava luogo a disorganicità nell‟apprendimento. Solo verso la fine dell‟anno la classe ha mostrato qualche segno di reazione contraria. Inevitabile, quindi che continuamente i docenti siano intervenuti presso alunni e famiglie con comunicazioni di sollecito ad una partecipazione più fattiva. OBIETTIVI GENERALI Il Consiglio di classe all'inizio dell'anno scolastico ha fissato i seguenti obiettivi: OBIETTIVI EDUCATIVI CONDIVISI Potenziare il senso di responsabilità Potenziare la consapevolezza di una presenza regolare alle attività didattiche di una partecipazione attiva al dialogo educativo di un impegno puntuale e costante di una collaborazione con compagni ed insegnanti di una presenza attiva nei momenti assembleari Potenziare le autonomie intellettive e comportamentali Potenziare l‟autonomia nelle varie fasi dell'acquisizione dei saperi l‟autonomia operativa relativa ai proprio lavoro in ambito artistico, linguistico e scientifico la consapevolezza di un necessario approfondimento autonomo relativo ad argomenti di proprio interesse Sviluppare le capacità di autovalutazione Potenziare la capacità di sapere cogliere i suggerimenti e le indicazioni dell'insegnante al fine di ottimizzare il metodo di studio ed i risultati ottenuti saper riconoscere i livelli di raggiungimento degli obiettivi prefissati OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO CONDIVISI Far acquisire i contenuti fondamentali delle singole discipline Far acquisire i linguaggi specifici delle singole discipline Sviluppare le capacità creative, applicative, critiche, di analisi, di sintesi, di rielaborazione e di collegamento. Potenziare l‟acquisizione di comprensione e analisi dei testi specifici delle varie discipline capacità di seguire un percorso di progetto capacità di formulare ipotesi funzionali alla soluzione di un problema capacità espositive Migliorare il metodo di lavoro e pervenire gradualmente ad una autonomia nell‟'apprendimento e nello studio Potenziare l‟acquisizione di capacità di organizzare autonomamente l'attività di studio ; capacità di approfondire argomenti di interesse personale OBIETTIVI EDUCATIVI COMUNI Favorire lo sviluppo e l'affermazione delle potenzialità di ciascun alunno. Contribuire alla formazione di personalità autonome e capaci di letture personali della realtà e della cultura. Aiutare a vivere la vita scolastica come occasione per l'apprendimento delle regole della convivenza civile. Sviluppare il senso di responsabilità di fronte alle proprie scelte. Favorire le capacità di autocontrollo e di concentrazione. Esercitare il rispetto nei confronti degli insegnanti, dei compagni di classe, del personale scolastico, delle regole dell‟Istituto scolastico, dell'ambiente e dell'orario scolastici. Rispettare gli impegni scolastici con la massima puntualità Relativamente agli obiettivi di cui sopra si fa notare come il consiglio di classe, fin dall‟inizio dell‟anno, abbia sottolineato la necessità delle alunne di acquisire obiettivi che negli anni precedenti non erano statti ancora sufficientemente consolidati. CONOSCENZE Un piccolo gruppo mostra conoscenze discretamente precise e approfondite. I rimanenti componenti la classe hanno raggiunto un livello di assimilazione e di conoscenza dei contenuti che può essere definito essenziale e globalmente sufficiente. Non mancano per costoro tratti di incertezza che si evidenziano nella difficoltà a legare in una visione organica le diverse conoscenze; queste risultano, perciò, mancanti di quel respiro pluridisciplinare a cui tutte le materie hanno concorso. Ne risente anche la terminologia richiesta per affrontare le discipline, conosciuta in modo approssimativo. Ciò e dovuto anche al tratto caratteristico della classe che ha mostrato relativa autonomia, specie nel lavoro individuale e domestico. Il giudizio di globale sufficienza è stato ottenuto grazie alle prove in cui la guida degli insegnanti sorvegliava e si mostrava attenta. CAPACITA' Per la maggioranza della classe il rapporto docente-discente non ha dato luogo ad una partecipazione al dialogo educativo del tutto fattiva e costruttiva. Perciò quando si tratta di affrontare in modo personale e autonomo le questioni disciplinari, le capacità del maggior numero degli alunni non risultano sempre adeguate alla richiesta; in classe, si aveva l‟impressione che le problematiche disciplinari non fossero sempre metabolizzate e fatte proprie. Un numero minoritario dei componenti la classe si è mostrato capace di una partecipazione fattiva e sa usare le conoscenze in modo adeguato a quanto richiesto, sa intervenire sulle problematiche delle diverse discipline cogliendone gli aspetti fondanti, è capace di istituire confronti, dentro la stessa disciplina o fra discipline diverse. COMPETENZE La maggioranza degli alunni mostra competenze nell‟ intervenire sulle problematiche delle diverse discipline se opportunamente guidati dall‟insegnante, salvo il piccolo gruppo di cui si è detto precedentemente. Nella produzione scritta di elaborati di lingua italiana, la classa mostra competenze più adeguate che nella produzione orale, anche se il risultato è quello di elaborati di tono semplice; probabilmente, al momento dello scritto, il tempo della riflessione viene gestito in modo migliore da parte degli alunni. Nella produzione orale, come già affermato, deve essere esercitata la guida degli insegnanti: mettere in relazione fenomeni diversi rilevandone analogie o differenze, costruire ipotesi in base alle conoscenze e istruire i collegamenti indispensabili al fine di affrontare in modo critico le problematiche disciplinari, è una competenza raggiunta solo da una parte della classe. ATTIVITA' EXTRA, PARA, INTERCURRICULARI Attivita' extra, para, intercurriculari Attività Rappresentazioni teatrali Proiezione di film Viaggi di istruzione III V Rappresentazione teatrale: Pirandello, l‟uomo dal fiore in bocca. La patente Rappresentazione in lingua francese: “Révolution 68” Stage con alunni delle elementari: “Aiutami a fare i compiti” Tabagismo con scambio peer to peer Sessualità con scambio peer to peer Progetto gioco-sport con alunni delle elementari Partecipazione al progetto Fingerprint sul DNA Partecipazione a incontro su finanza etica “ I cento passi” Viaggio di istruzione a Ferrara Viaggio di istruzione a Bologna Stages Progetti IV Rappresentazione in lingua francese: “Cabaret” Tabagismo con scambio peer to peer Sessualità con scambio peer to peer Progetto gioco-sport con alunni delle elementari Integrazione lingua straniera Lettorato di inglese Lettorato di francese Integrazione filosofia .Lettorato francese Altro Partecipazione ad Euromaster Partecipazione ad Euromaster Tabagismo con scambio peer to peer Sessualità con scambio peer to peer Progetto gioco-sport con alunni delle elementari Progetto carceri: corso di educazione alla legalità e visita del carcere a Vicenza Progetto legalità e visita a beni sottratti alla mafia Lettorato francese Partecipazione al festival della filosofia di Modena Partecipazione al convegno di storia e filosofia della comparazione: “Parlano le altre storie” Deadline: alcool ed educazione stradale PERCORSI TEMATICI PLURIDISCIPLINARI Il Consiglio di classe, nell'ambito della propria programmazione e con l'obiettivo di approfondire alcuni nodi tematici culturali fondamentali, di stimolare gli studenti all'esercizio delle capacità argomentative e critiche e di rendere maggiormente esplicite le interconnessioni tra i diversi saperi nell'epoca contemporanea, ha individuato i sottoelencati percorsi tematici che hanno coinvolto le sottoelencate discipline. Freud, il 900 e la psicanalisi Filosofia: Freud, terzo maestro del sospetto. Letteratura italiana: il nuovo romanzo: Pirandello, Svevo, Tozzi. Storia: Le nuove dimensioni spazio temporali dopo la prima guerra mondiale; il secolo breve. Scienze sociali: Freud, psicoterapia analitica. Differenze di genere Storia: il ruolo della donna dopo la prima e dopo la seconda guerra mondiale. Francese: Simone de Beauvoir, L‟émancipation intellectuelle d‟une femme, da Mémoires d‟une jeune fille rangée. Sociologia: Stratificazione, classi e disuguaglianza di genere La classe media – classe operaia – classe e stile di vita. La collocazione di classe delle donne. Lavoro femminile. Genere e stratificazione. La collocazione di classe delle donne. Lavoro femminile e divisione di classe. Le donne manager: analisi di Judy Wajcman. Approccio funzionalista alle differenze di genere. Approccio femminista liberale e radicale – il femminismo „‟nero‟‟(pp.78-81) R.W. Connell e l‟ordine di genere – Gender and power - Masculinities( § 4.1 e § 4.2). La crisi dell‟ordine di genere. Trasformazioni della maschilità e crisi del maschio. Il rapporto Kinsey. L‟omosessualità (pagg.89-90)(annotazioni di K.Plummer). Gli atteggiamenti verso l‟omosessualità (pagg.92-93). il lesbismo Diritto: azioni positive e legislazione a favore delle donne. Aggressività e violenza nel secolo breve Storia: i sistemi totalitari del 900; le guerre mondiali; la shoa; la guerra fredda. Filosofia: il carteggio Einstein – Freud: “Perché la guerra?”. Psicologia sociale: le teorie istintiviste (modello psico-idraulico di Lorenz). Critiche alla teoria istintivista. Psicanalisi: la prima ipotesi frustrazione-aggressivita‟-le basi pulsionali dell‟aggressività secondo Freud. Esistono centri nervosi relativi al controllo o allo scatenamento dell‟aggressivita‟? Ipotalamo, amigdala. Le teorie comportamentiste sull‟aggressivita'. CRITERI E STRUMENTI DELLA MISURAZIONE (PUNTEGGI E LIVELLI) E DELLA VALUTAZIONE (INDICATORI E DESCRITTORI ADOTTATI PER LA FORMULAZIONE DI GIUDIZI E/O PER L'ATTRIBUZIONE DI VOTI) APPROVATI DAL COLLEGIO DEI DOCENTI Il Consiglio di classe ha utilizzato per la valutazione degli alunni nel corso dell'anno scolastico la griglia allegata al presente documento. La modalità di valutazione ai fini degli esami conclusivi ha poi suggerito al Consiglio di classe di servirsi, per le simulazioni delle prove scritte, delle altre griglie allegate. Nel corso dell'anno scolastico sono state eseguite simulazioni di prove scritte di varia tipologia, conformi a quanto richiesto in sede di esame: Simulazioni di prima prova; 21.12.2013; 17.2.2014; 12.4.2014. Simulazioni di seconda prova: 20.12.2013; 10.4.2014. Simulazioni di terza prova e discipline coinvolte: 28.11.2013 (Matematica, Filosofia, Inglese, Diritto); 7.3.2014 (Matematica, Filosofia, Francese, Educazione fisica); 28.4.2014 (Matematica, Filosofia, Inglese, Diritto). Le tracce delle simulazioni sono depositate presso la segreteria. In particolare, per quanto riguarda la terza prova, il Consiglio di Classe ritiene che gli alunni possono esprimere al meglio le rispettive conoscenze, competenze e capacità, nella tipologia B (quesiti a risposta singola). IL CONSIGLIO DI CLASSE 1 - Franzan Carlo 2 - Pierno Domenico 3 - Zavagnin Nereo 4 - Primon Francesca 5 – Binotto Lisa 6 - Marchioro Raffaela 7 - Zaupa Michela 8 - Veronesi Patrizia 9 - Rubini Giuseppe Schio 15.5.2014 Religione Diritto ed Economia Scienze sociali Filosofia Inglese Francese Matematica, Fisica e Informatica Educazione fisica Italiano e Storia ___________________________________________ ___________________________________________ ___________________________________________ ___________________________________________ ___________________________________________ ___________________________________________ ___________________________________________ ___________________________________________ ___________________________________________ Prof. Giuseppe Rubini Disciplina: Storia A.S. 2013/14 Classe VDs RELAZIONE FINALE In relazione alla programmazione curricolare sono stati conseguiti i seguenti obiettivi in termini di: CONOSCENZE La classe mostra conoscenze diversificate; un gruppo – minoritario – ha acquisto conoscenze discrete grazie ad una partecipazione consapevole. La maggioranza della classe possiede invece conoscenze sufficienti, in qualche caso non del tutto organiche, tanto che nel corso dell‟anno questa parte di alunni ha richiesto il continuo stimolo e la guida dell‟insegnante. La classe conosce le regole di un comportamento rispettoso, necessario nella comunità scolastica; la partecipazione al dialogo educativo si è mostrata non sempre attiva, per la maggioranza della classe, attenta invece per un gruppo seppur minoritario. CAPACITA' La classe sa porre nello spazio e nel tempo gli avvenimenti principali affrontati con la disciplina storica. Alcuni alunni, oltre alla capacità di cogliere gli avvenimenti nel loro sviluppo diacronico, sono capaci di arricchire quest‟ultimo con qualche spunto critico più attento, istituendo confronti e mettendo in relazione fenomeni diversi.. La maggioranza della classe mostra alcune carenze nell‟uso di una forma espressiva con cui argomentare sui fenomeni storici, secondo quanto richiesto dalla disciplina.. COMPETENZE La classe, in generale, sa cogliere i nodi tematici principali della disciplina. Tuttavia passare da una acquisizione degli avvenimenti storici ad una riflessione critica sugli stessi è una competenza non fatta propria da tutti gli alunni: una minoranza sa, invece, dare volto più organico alle problematiche storiche. La competenza linguistica necessaria per affrontare la disciplina in qualche caso, si presenta fragile, semplice, a volte semplicistica e schematica; per questi alunni evidente è la tendenza all‟impiego di stereotipi o di intercalari che poco significano nella loro genericità e mal si adattano alla disciplina storica. Contenuti disciplinari e tempi di realizzazione, con riferimento alla calendarizzazione quadrimestrale esposti per unità didattiche e/o moduli e/o percorsi formativi ed eventuali approfondimenti: Riepilogo dei principali concetti già affrontati nel corso dell'anno precedente (ideologia liberale e ideologia marxista; la questione sociale e la chiesa, la necessità di intervenire in campo sociale, la "Rerum Novarum";; l‟epoca dell‟imperialismo; la politica di BismarcK ; l'età giolittiana) L'Europa e il mondo alla vigilia della guerra, la prima guerra mondiale La rivoluzione russa La crisi dello stato liberale in Italia , la nascita del fascismo, il fascismo da movimento a regime La Germania nella grande crisi del dopoguerra, nascita e sviluppo del nazismo La seconda guerra mondiale e le problematiche del dopoguerra La Repubblica italiana dalla ricostruzione agli anni Sessanta Compresenza con diritto Forme di Stato e divisioni dei poteri dello Stato Periodo Settembre ore 2 Periodo Settembre/Ottobre ore 10 Periodo Ottobre/Novembre Ore 9 Periodo Novembre/Gennaio ore 14 Periodo Febbraio ore 6 Periodo Febbraio/Aprile ore 13 Periodo Aprile/Maggio Ore 6 Totale ore effettivamente svolte (al 15 maggio) n° 56 Metodi didattici utilizzati L'attività d'insegnamento è stata indirizzata a far acquisire in primo luogo la sintesi dei dati storici; infatti una visione chiara e sintetica degli avvenimenti è indispensabile per raggiungere l'altro obiettivo fondamentale della disciplina, il ragionamento e la sua espressione attraverso un linguaggio appropriato. Si sono attuate soprattutto lezioni frontali, e svolte numerose interrogazioni, anche di recupero, finché la conoscenza di quanto affrontato non risultava adeguata e sufficientemente precisa. Mezzi didattici utilizzati Si è utilizzato il testo di M. Fossati, G.Luppi, E.Zanette, Studiare Storia, vol. 3., Novecento. L'opera presenta il panorama storico del XX secolo in una scansione cronologica che aiuta gli alunni a porre gli avvenimenti nello spazio e nel tempo ed è integrata da documenti e letture di critica storica, che per alcuni argomenti trattati, hanno offerto utili spunti di approfondimento Per aiutare la necessaria sintesi degli avvenimenti storici sono stati forniti schemi appositamente approntati dall'insegnante. Criteri e strumenti di valutazione adottati La valutazione delle conoscenze raggiunte dalla classe si è basata esclusivamente su verifiche orali per abituare gli alunni a curare il proprio modo di esprimersi e renderli consapevoli che la disciplina storica va affrontata con terminologia adeguata e precisa. Schio, li 15/5/2014 Il docente Giuseppe Rubini Prof. Giuseppe Rubini Disciplina: Storia A. S. 2013/2014 Classe V As PROGRAMMA DI STORIA Libro in adozione: M. FOSSATI, G. LUPPI, E. ZANETTE, Studiare storia, Ed. scolastiche Bruno Mondatori. Vol. 3. Novecento L‟Europa e il mondo agli inizi del Novecento Ripasso delle conoscenze dell‟anno precedente, fondamentali per lo studio del novecento: ideologia liberale, marxista, cattolica Le tensioni internazionali e le alleanze contrapposte (Triplice Alleanza e triplice Intesa) La strategia riformista di Giovanni Giolitti La prima guerra mondiale Una guerra per l‟egemonia europea, p. 38 – 40 Dalla guerra breve alla guerra di logoramento, p. 40 – 41 L‟Italia dalla neutralità all‟intervento, p. 41 – 42 La vittoria dell‟Intesa, p. 42 – 44 Le eredità della guerra, p. 46 – 49 Guerra di massa, produzione di massa, p. 50 – 51 Mobilitazione delle masse e conflitto sociale, p. 52 Le conseguenze della guerra sul sistema coloniale, p. 54 – 56 La rivoluzione russa Le radici della rivoluzione, p. 66 – 68 Le forze politiche d‟opposizione prima della rivoluzione, p. 66 La riforma agraria di Stolypin, p. 67 Le due rivoluzioni del 1917, p. 68 – 74 La guerra civile e il comunismo di guerra, p. 75 – 77 La nuova politica economica, p. 93 – 94 Stalin capo incontrastato del partito, p. 95 Il “socialismo in un solo paese”, p. 95 L‟industrializzazione forzata, p. 186 – 189 Il totalitarismo staliniano, p. 189 - 192 Il fascismo La crisi economica e sociale del dopoguerra, p. 97 – 100 Il “biennio rosso alla svolta, p. 100 – 103 Il movimento fascista e lo squadrismo, p. 104 – 106 Documenti. Il programma di San Sepolcro, p. 104 Il collasso delle istituzioni liberali, p. 106 – 110 Mussolini. Discorso alla camera del 16 novembre 1922, p. 108 La transizione verso la dittatura (1922 – 25), p. 110 – 113 Documenti. Mussolini, Discorso alla camera del 3 gennaio 1925, p. 113 I caratteri generali del regime fascista, pp. 141 – 144 Documenti. Gentile, Che cos‟è il fascismo, p. 143 La politica economica del fascismo, p. 146 – 150 Documenti. Loffredo, Donna, famiglia, gerarchia, p. 148 La guerra d‟Etiopia e le leggi razziali, p. 150 – 152 Il nazismo La Germania di Weimar, pp. 87 – 89 Le dinamiche economiche e sociali fra le due guerre, pp. 125 – 128 La rottura dello sviluppo: la crisi del 1929, pp. 128 – 132 Il regime nazista, pp. 167 – 175 Geografia dei regimi autoritari, p. 201 Il caso austriaco, p. 201 Un‟annessione solo rinviata, p. 201 La guerra civile spagnola, p. 203 – 205 L‟aggressività nazista e l‟annessione dell‟Austria, pp. 217 – 219 Da Monaco alla guerra, pp. 219 – 220 La seconda guerra mondiale Il dopoguerra in Gran Bretagna e in Francia, pp. 90 – 91 Gli anni venti negli Stati Uniti, p. 92 Una risposta democratica alla crisi: il New Deal, pp. 132 – 134 Una nuova potenza asiatica: il Giappone, p. 209 – 210 La seconda guerra mondiale, pp. 221 - 229 Il dominio nazista in Europa e la Shoa, pp. 231 – 233 Le resistenze europee, pp. 236 – 237 La resistenza italiana, pp. 237 – 242 L‟Italia repubblicana La ricostruzione economica e il piano Marshall, pp. 277 – 278 Unità antifascista e scelta repubblicana, pp. 347 – 349 I lavori della costituente e le elezioni del 1948, pp. 350 – 352 Il “centrismo” e la politica italiana negli anni cinquanta, pp. 354 – 355 L‟apertura a sinistra, p. 360 La rottura tra Psi e Pci, p. 360 Il mondo dopo la seconda guerra mondiale L‟India di Ghandi in lotta per l‟indipendenza, pp. 207 – 209 L‟India: conquista dell‟indipendenza e conflitti religiosi, p. 312 I conflitti religiosi, p. 312 La Cina repubblicana fra nazionalismo e comunismo, p. 211 – 212 La Cina popolare, pp. 264 - 265 Sviluppo economico e dipendenza politica in america latina, pp. 212 – 213 Il mondo bipolare, pp. 258 – 259 Guerra fredda o “pace fredda”? p. 261 Il blocco occidentale, p. 261 L‟epoca della “caccia alle streghe”, p. 261 Il blocco orientale, p. 262 Stalin e la guerra fredda, p. 264 La guerra destabilizza l‟ordine coloniale, p. 265 L‟atteggiamento delle due superpotenze, p. 265 Decolonizzazione e non allineamento, pp. 265 – 267 Modi e caratteristiche della decolonizzazione, p. 268 L‟eredità del colonialismo: indipendenza e nuove dipendenze, p. 268 Il conflitto in Corea, p. 300 L‟età del “disgelo”, p- 300 – 302 Minacce di guerra e processo di distensione, pp. 302 – 303 Il Vietnam diviso e il conflitto fra nord e sud, p. 315 La “guerra americana” e la riunificazione del Vietnam, pp. 316 – 318 L‟Indocina senza pace, p. 318 La Palestina divisa, p. 320 La nascita dello stato di Israele e il primo conflitto arabo-israeliano, p. 322 La “guerra dei sei giorni”, p. 322 La guerra del Kippur, p. 322 Spiragli di pace: gli accordi di Camp David, p. 323 Schio, 7/5/2014 Il docente Giuseppe Rubini I rappresentanti degli alunni ___________________________________ ___________________________________ Prof. Giuseppe Rubini Disciplina: Lingua e letteratura italiana A.S. 2013 -14 Classe VDs RELAZIONE FINALE In relazione alla programmazione curricolare sono stati conseguiti i seguenti obiettivi in termini di: CONOSCENZE La conoscenza dei contenuti è ovviamente diversificata a seconda del livello di assimilazione e di interiorizzazione degli stessi. Un gruppo – minoritario – ha acquisto conoscenze discrete e le ha assimilate grazie ad una partecipazione consapevole. La maggioranza della classe possiede invece conoscenze sufficienti, in qualche caso non del tutto organiche, tanto che nel corso dell‟anno questa parte di alunni ha richiesto il continuo stimolo e la guida dell‟insegnante. Sufficienti le conoscenze linguistiche, sia quelle morfo-sintattiche che quelle lessicali, e il loro impiego soprattutto nella produzione scritta. La classe conosce le regole di un comportamento rispettoso, necessario nella comunità scolastica; la partecipazione al dialogo educativo si è mostrata non sempre attiva, per la maggioranza della classe, attenta invece per un gruppo seppur minoritario. CAPACITA' Anche nelle capacità la classe si mostra diversificata: un gruppo è capace di misurarsi in maniera attenta con l‟analisi testuale, base irrinunciabile per affrontare la disciplina; la maggioranza della classe, invece, affronta l‟analisi testuale cogliendo solo parzialmente le connessioni di un testo letterario; risulta, quindi, imprescindibile la guida dell'insegnante. Nella produzione scritta la maggioranza della classe mostra di saper gestire in modo sufficiente i suggerimenti dei documenti guida; tuttavia, al momento dell‟elaborazione del proprio testo scritto, una parte degli alunni si limita ad esporre in modo schematico, a volte semplicistico; un‟altra parte organizza il testo in una semplice struttura argomentativa mentre altri pochi alunni sanno costruire un testo organicamente connesso tramite un‟argomentazione efficace. COMPETENZE La classe rivela maggiori competenze nella produzione scritta, in quanto, probabilmente al momento dello scritto il tempo de lla riflessione è meglio gestibile da parte degli alunni. Va tenuto ben presente, tuttavia, che il risultato è comunque quello di elaborati, per la maggior parte, di tono semplice, a volte schematico. Nella produzione orale mettere in relazione fenomeni diversi rilevandone analogie o differenze, costruire ipotesi in base alle conoscenze e istruire i collegamenti indispensabili al fine di affrontare in modo critico le problematiche disciplinari, è una competenza raggiunta solo da una parte degli alunni: in definitiva una autonomia non conseguita da tutti. Contenuti disciplinari e tempi di realizzazione, con riferimento alla calendarizzazione quadrimestrale esposta per unità didattiche e/o moduli e/o percorsi formativi ed eventuali approfondimenti: Realismo e Naturalismo francese / Verismo italiano La crisi del romanticismo: Scapigliatura, Carducci Decadentismo / simbolismo, G. Pascoli Decadentismo / Gabriele D'Annunzio Nuove forme letterarie e nuovo romanzo: Pirandello, Svevo, Tozzi Risposte diverse al malessere dei tempi: futurismo e poesia del primo Novecento Dalla "poesia pura" alla riscoperta dell'impegno sociale; Ungaretti, Montale, Quasimodo Dal Neorealismo alla società dei consumi: Pavese, Calvino, Pasolini, Meneghello Totale ore effettivamente svolte (al 15 maggio) n° 103n°103 Periodo Settembre/Ottobre ore 15 Periodo Ottobre ore 4 Periodo Ottobre/Novembre ore 14 Periodo Dicembre ore 8 Periodo Gennaio/Febbraio Ore 18 Periodo Febbraio ore 6 Periodo Febbraio/Marzo ore 10 Periodo Marzo/Maggio Ore 16 Metodi didattici utilizzati L'attività d'insegnamento è stata indirizzata a far acquisire in primo luogo le conoscenze storico-letterarie e linguistiche necessarie alla decodificazione del testo e alla sua analisi. L'analisi testuale è stata affrontata dagli allievi con il quotidiano lavoro autonomo da svolgere a casa, completata in classe dalla spiegazione approfondita e analitica del testo, sollecitando gli alunni al ragionamento e alla sua espressione attraverso un linguaggio appropriato. Particolare attenzione è stata posta al momento dell'interrogazione, alla sintesi di quanto appreso e all'esposizione attraverso un ragionamento organico e preciso. Si sono svolte parecchie interrogazioni, per qualche alunno anche sugli stessi argomenti, finché la loro conoscenza non risultava adeguata e sufficientemente precisa. La classe ha affrontato la stesura di elaborati secondo quanto previsto dalle tipologie degli esami di stato, con simulazioni delle prove di esame. Mezzi didattici utilizzati Si è utilizzato il 3° volume di R. Luperini, P. Cataldi, L. Marchiani, F. Marchese, La letteratura come dialogo, 3, La modernità (Dal 1861 al 1956), Il presente (Dal 1956 ai giorni nostri, Palumbo, Palermo. L'opera affronta il panorama letterario dell'ultimo anno scolastico in maniera completa e con vastità di stimoli, ciò che non ha reso necessario il ricorso ad ulteriori sussidi. Criteri e strumenti di valutazione adottati La valutazione delle conoscenze raggiunte dalla classe si è basata su verifiche orali per consentire, al momento dell'interrogazione, di accertare non solo quanto appreso ma anche le abilità espressive e di ragionamento. Anche la produzione scritta ha consentito di valutare l'acquisizione delle conoscenze e la classe si è misurata con la stesura di elaborati secondo la tipologia del saggio breve, dell‟articolo giornalistico di opinione e dell'analisi testuale. A disposizione della commissione sono depositati gli elaborati delle prove e delle verifiche effettuate secondo le tipologie indicate precedentemente. Schio, 15/5/2014 Il docente Giuseppe Rubini Prof. Giuseppe Rubini Disciplina: Lingua e Letteratura italiana A. s. 2013-14 classe V Ds PROGRAMMA DI LINGUA E LETTERATURA ITALIANA Testo in adozione: R. LUPERINI, P. CATALDI, L. MARCHIANI, F. MARCHESE, La letteratura come dialogo, 3 Realismo e Naturalismo francese / Verismo italiano Le ideologie, le trasformazioni dell'immaginario, i temi della letteratura e dell'arte, p .21 La tendenza al realismo nel romanzo, p. 45 Il Naturalismo francese e il Verismo italiano: poetiche e contenuti, p. 47 G. Verga. La vita e le opere, p. 95 L'adesione al Verismo e il ciclo dei <<Vinti>>, p. 103 Il positivismo da Comte a Darwin e Spencer, p. 30 G. Verga, La prefazione ai "Malavoglia", p. 166 G. Verga, da L'amante di Gramigna, Dedicatoria a Salvatore Farina, p. 105 Lo straniamento e l'artificio di regressione, p. 108 G. Verga, da Vita dei campi, "Rosso Malpelo", p. 109 Rosso Malpelo e le altre novelle di Vita dei campi, p. 107 G. Verga, da Novelle Rusticane, Libertà, p. 125 I Malavoglia. Il titolo e la composizione, p. 163 Il romanzo come opera di "ricostruzione intellettuale", p. 170 La struttura e la vicenda, p. 171 Il sistema dei personaggi, p. 172 G. Verga, da I Malavoglia, estratto dal cap. 1, (L'inizio dei Malavoglia), p. 176 Il tempo e lo spazio. p.176 G. Verga da I Malavoglia, estratto dal cap. III, ("La tempesta sui tetti del paese"), p. 179 La lingua, lo stile, il punto di vista, p. 178 G. Verga, da I Malavoglia, estratto dal cap. XV, ("L'addio di 'Ntoni"), p. 183 La "filosofia" di Verga, p. 182 G. Verga, da Novelle Rusticane, "La roba", p. 120 Novelle rusticane e altri racconti, p. 119 G. Verga, Mastro-don Gesualdo, p. 131 “Mastro” e “don”, p. 131 G.Verga, estratto da Mastro-don Gesualdo, Parte Quarta, cap. V (“La morte di Gesualdo”), p. 151 Il messaggio conclusivo del romanzo, p. 155 La rivoluzione stilistica e tematica di Giovanni Verga, p. 95 La crisi del Romanticismo: la Scapigliatura, Carducci Le parole–chiave: Naturalismo, Simbolismo, Decadentismo, p. 17 Le arti: dal Realismo all‟Impressionismo all‟Espressionismo, p. 32 La situazione in Italia dopo l‟Unità: La Scapigliatura lombarda e piemontese p. 46 E. Praga, Preludio (on line) La figura dell'artista e la perdita dell' "aureola", p. 23 I poeti della scapigliatura, p. 106 G. Carducci. La vita e le opere: da “scudiero dei classici” a poeta-vate della “terza Italia”, p. 218 Verso un classicismo moderno: Rime nuove, Odi barbare, Rime e ritmi, p. 220 G. Carducci, San Martino, (on line) G. Carducci, Alla stazione in una mattina d'autunno, p. 223 Decadentismo / Simbolismo, G. Pascoli La tendenza al Simbolismo e le due linee della poesia europea, p. 45 Il Simbolismo europeo: la poetica di Rimbaud, Verlaine, Mallarmé, p. 49 C. Baudelaire, "Corrispondenze", p. 205 P. Verlaine, "Arte poetica", p. 192 Il Decadentismo europeo come fenomeno culturale e artistico, p. 51 La poetica del “Fanciullino” p. 232 G. Pascoli, Il fanciullino, p. 233 G. Pascoli, Myricae. Composizione e storia del testo; il titolo, p. 249 Temi: la natura e la morte, l'orfano e il poeta, p. 250 G. Pascoli, da Myricae, "Lavandare", p. 253 G. Pascoli, da Myricae, "X Agosto", p. 255 G. Pascoli, da Myricae, "L'assiuolo", p. 257 G. Pascoli, da Myricae, "Novembre", p. 251 G. Pascoli, da Myricae, "Ultimo sogno", (on line) La poetica di Myricae: il simbolismo impressionistico, p. 259 Onomatopea e fonosimbolismo, p. 260 G. Pascoli, da Canti di Castelvecchio, "Il gelsomino notturno", p. 234 Myricae e Canti di Castelvecchio: il simbolismo naturale e il mito della famiglia, p. 234 G. Pascoli, da Primi poemetti, "Italy", vv. 10-32, p. 238 I Poemetti: narrazione e sperimentalismo, p. 237 Pascoli poeta civile, p. 244 G. Pascoli, "La grande proletaria si è mossa", (on line) Pascoli e la poesia del Novecento, p. 245 Decadentismo / Gabriele D'Annunzio D'Annunzio: la vita e le opere, p. 265 Le poesie giovanili (1879 - 1892),p. 268 Le poesie nel periodo della "bontà": il Poema paradisiaco, p. 268 I primi tre libri delle Laudi (1899-1903) e la produzione poetica successiva, p. 272 Le prose. Dalle novelle abruzzesi al Notturno, p. 275 Il Trionfo della morte e gli altri romanzi, p. 280 Il teatro, p. 281 Da Il Piacere, libro II, cap, I, (Il verso è tutto) (on line) Il piacere, romanzo dell‟estetismo decadente, p. 276 Da Il Piacere, libro I, cap. II (Ritratto di un esteta: Andrea Sperelli), p. 277 Da Il Piacere, libro IV, cap. III (La conclusione del romanzo), (on line) Superuomo, p. 267 Dionisiaco e apollineo, p. 32 Nietzsche, ”maestro del sospetto” p. 31 - 32 Alcyone. Composizione e storia del testo, p. 287 Struttura e organizzazione interna, p. 287 Da Alcyone, "Lungo L'Affrico nella sera di giugno dopo la pioggia", (on line) Da Alcyone, "La pioggia nel pineto", p. 293 Panismo, p. 267 Da Alcyone, "Stabat nuda Aestas" (on line) Alcyone. I temi, p. 521 Alcyone. L'ideologia e la poetica: superomismo e simbolismo, p. 303 Alcyone. Il mito e la sua perdita, p. 303 Il panismo del superuomo, p. 266 Panismo, p. 522 Da Alcyone, "Stabat nuda Aestas" (on line) L'immagine dannunziana della donna fatale, p. 517 Alcyone. I temi, p. 521 Alcyone. L'ideologia e la poetica: la "vacanza"del superuomo, p. 542 Alcyone. La reinvenzione del mito e la sua perdita, p. 542 G. D'annunzio. L'ideologia e la poetica. Il panismo estetizzante del superuomo, p. 477 Nuove forme letterarie e nuovo romanzo: Pirandello, Svevo, Tozzi La seconda rivoluzione industriale, la Grande Guerra e il dopoguerra; società, cultura e immaginario, p. 336 I luoghi, i tempi e le parole chiave, p. 337 La nuova organizzazione della cultura, p. 340 Pirandello. La vita e le opere, p. 415 Da L'umorismo, Parte seconda, cap. V ("La <<forma>> e la <<vita>>"), p. 420 Da L'umorismo, Parte seconda, cap. II ("La differenza fra umorismo e comicità: la vecchia imbellettata"), p. 422 Da Novelle per un anno, "Tu ridi" (on line) La poetica dell'umorismo; i "personaggi" e le "maschere nude", la "forma" e la "vita", p. 419 Da Novelle per un anno, "Il treno ha fischiato..."p. 441 Le Novelle per un anno: dall'umorismo al Surrealismo, p. 440 Sei personaggi in cerca d'autore e il "teatro nel teatro", p. 458 Da Sei personaggi in cerca d'autore, (L'irruzione dei personaggi sul palcoscenico) p. 488 Teatro nel teatro, teatro e metateatro, p. 458 Da Enrico IV, atto III, (La vita, la maschera, la pazzia), p.461 Da Enrico IV al "pirandellismo", p. 459 Il fu Mattia Pascal La composizione e la pubblicazione, p. 469 Il fu Mattia Pascal e la poetica dell'umorismo, p. 478 La vicenda, i personaggi, il tempo e lo spazio, p. 469 La totale estraneità di Mattia Pascal divenuto "fu", p. 472 Il significato della conclusione del romanzo, p. 472 La struttura e lo stile, p. 473 I temi principali e l'ideologia del Fu Mattia Pascal, p. 473 L'arte umoristica di Pirandello, p. 423 Pirandello nell'immaginario novecentesco, p. 415 Le nuove scienze (la fisica, la psicanalisi) e le nuove tendenze filosofiche, p. 342 Bergson. Il tempo come durata interiore, p. 343 La narrativa in Francia Proust, p. 390 La narrativa in lingua inglese: Joyce e il "flusso di coscienza", p. 383 I. Svevo. La vita e le opere, p. 508 La coscienza di Zeno. La situazione culturale triestina e la composizione del romanzo, p. 529 I. Svevo. La cultura e la poetica, p. 510 La coscienza di Zeno come "opera aperta", p. 530 La coscienza di Zeno, "Prefazione" (La Prefazione del dottor S.), p. 531 L'io narrante e l'io narrato. Il tempo narrativo, p. 551 La coscienza di Zeno, dal capitolo "La moglie e l'amante" (La salute di Augusta), p. 550 La coscienza di Zeno, dal capitolo "Psico-analisi" (La vita è una malattia) p. 546 La parabola dell'inetto sveviano, p. 513 Con gli occhi chiusi: struttura narrativa, personaggi, temi, p. 561 L‟ombra del padre, p. 624 Da Con gli occhi chiusi, La conclusione del romanzo (on line) Il romanzo del Novecento, p. 397 Dissoluzione e rifondazione del romanzo in Europa e in Italia, p. 373 L'opera aperta, p. 373 La vecchia e la nuova generazione di narratori in Italia, p. 394 Risposte diverse al malessere dei tempi: futurismo e poesia del primo Novecento F.T. Marinetti, manifesto del 20 febbraio 1909 (Il primo manifesto del Futurismo), p. 366 F.T. Marinetti, manifesto dell'11 maggio 1912 (Manifesto tecnico della letteratura futurista) (on line) F.T. Marinetti, da Zang Tumb Tumb, "Correzione di bozze + desideri in velocità" (on line) L'avanguardia futurista, p. 364 La poesia, p. 576 G. Gozzano, da I colloqui, "La signorina Felicita ovvero La Felicità", p. 584 Guido Gozzano, o la "vergogna" della poesia, p. 583 S. Corazzini, da Libro per la sera della domenica, “Bando”, p. 582 I crepuscolari. Sergio Corazzini e Marino Moretti, p. 581 A. Palazzeschi, da Poemi, "Chi sono?", p. 595 C. Sbarbaro, da Pianissimo, "Taci, anima stanca di godere", p. 600 Camillo Sbarbaro: la città e il sonnambulismo p. 599 D. Campana, da Canti Orfici, "Viaggio a Montevideo", (on line) Dino Campana tra orfismo ed Espressionismo, p. 606 L‟artista e la prostituta, p. 325 I crepuscolari e la <<vergogna>> della poesia; i vociani e la poetica del frammento, p. 363 Dalla "poesia pura" alla riscoperta dell'impegno sociale; Ungaretti, Montale, Quasimodo Il quadro d'insieme e le parole chiave, p. 631 L‟organizzazione della cultura nella società di massa, p. 636 La politica culturale del fascismo, p. 637 Giuseppe Ungaretti e la religione della parola, p. 677 G.Ungaretti, da L'allegria, "Commiato", p. 711 L'allegria. Composizione e vicende editoriali, p. 699 G.Ungaretti, da L'allegria, "Veglia", p. 710 G. Ungaretti, da Vita d'un Uomo (Il naufragio e l'assoluto), p. 699 L'allegria. Il titolo, la struttura, i temi, p. 700 G.Ungaretti, da L'allegria, "S.Martino del Carso", p. 700 La guerra come "presa di coscienza della condizione umana", p. 711 G.Ungaretti, da L'allegria, "I fiumi", p. 706 L'allegria. Lo stile e la metrica, p. 704 La rivoluzione dell‟Allegria, p. 713 La poetica ungarettiana: tra Espressionismo e Simbolismo, p. 713 G.Ungaretti, da Il dolore, "Non gridate più", p. 681 Da Sentimento del tempo alle ultime raccolte, p. 680 Cronologia della vita e delle opere di Eugenio Montale, p. 752 Eugenio Montale, p. 748 L'originalità di Montale. La centralità di Montale, p. 749 E.Montale, da Ossi di seppia, "Non chiederci la parola", p. 761 Ossi di seppia come "romanzo di formazione": la crisi del simbolismo, p. 753 E.Montale da Le occasioni, "La casa dei doganieri", p. 768 Allegorismo e classicismo nelle Occasioni, p. 763 La bufera e altro. La composizione del testo; il titolo, p. 787 La bufera e altro. I temi: il percorso romanzesco e l'intreccio fra pubblico e privato, p. 788 E.Montale, da La bufera e altro, "Il sogno del prigioniero", p. 803 E.Montale, da Confessioni di scrittori. Interviste con se stessi (Una totale disarmonia con la realtà) (on line) S. Quasimodo, da Acque e terre, "Ed è subito sera" (on line) L'Ermetismo e Salvatore Quasimodo, p. 689 S. Quasimodo, da Giorno dopo giorno, "Alle fronde dei salici" (on line) Dal Neorealismo alla società dei consumi: Pavese, Calvino, Pasolini C. Pavese, da Lavorare stanca, "I mari del sud" (on line) Il realismo mitico e simbolico di Vittorini e Pavese, p. 842. C. Pavese, La Luna e i falò La luna e i falò di Cesare Pavese, p. 845 I. Calvino, da Il sentiero dei nidi di ragno, cap. IV (Pin si smarrisce), 3, Il presente, p. 156 I. Calvino, da Prefazione a Il sentiero dei nidi di ragno, (Il neorealismo nel ricordo di Calvino) p. 664 A. Gramsci, da Quaderni del carcere, estratto del n° 12 del 1932 (Il rapporto fra intellettuali e egemonia) (on line) Estratto da E. Vittorini, Una nuova cultura, in "Il Politecnico", 1, (Il programma del <<Politecnico>>: la proposta di una nuova cultura) p.660 Estratto da E.Vittorini, Politica e cultura. Lettera a Togliatti, in "Il Politecnio", 33-34, sett. - dic.1946 (La risposta di Vittorini a Togliatti: il rifiuto di suonare il piffero per la rivoluzione), p. 661 La “ricostruzione nazionale” e le sue riviste: Vittorini e “il Politecnico”, p. 659-663 Il dibattito sulla figura dell'intellettuale dal fascismo al primo dopoguerra, p. 662 Il Neorealismo: da “corrente involontaria” a scuola poetica organica, p. 663 1956.1975: lo sperimentalismo di Pasolini e di “Officina” e la neoavanguardia del gruppo 63, Il presente, p. 9 P. Pasolini, da La libertà stilistica, in "Officina", 9-10, 1957 (La libertà stilistica) (on line) P. Pasolini da Le ceneri di Gramsci, estratto da "Il pianto della scavatrice", Il presente, p. 182 Pasolini narratore, Il presente, p. 186-187 Pasolini intellettuale corsaro. La scelta del cinema, Il presente, p. 192 Pasolini intellettuale corsaro. Mutazione antropologica e questioni linguistiche, Il presente, p.195 P.Pasolini, da Scritti corsari, estratto da "9 dicembre 1973. Acculturazione e acculturazione", (Contro la televisione), Il presente, p. 196 Luigi Meneghello, estratto da Libera nos a Malo, Milano, Mondadori, 1986 (1^ed. 1963), pp. 105 – 115 (on line). Schio, 7/5/2014 Il docente Giuseppe Rubini I rappresentanti degli alunni ________________________________________ ________________________________________ Prof. Veronesi Patrizia Disciplina: Educazione Fisica A.s. 2013 -14 Classe VDs In relazione alla programmazione curricolare sono stati raggiunti i seguenti obiettivi in termine di: CONOSCENZE Gli alunni hanno acquisito le conoscenze fondamentali per l'allenamento delle grandi funzioni organiche, della coordinazione, della mobilità articolare, della resistenza in modo sufficiente. Conoscono il gioco della pallavolo ed il suo regolamento tecnico in modo approfondito; la trave di equilibrio, il quadro svedese, la spalliera e il palco di salita dal punto di vista pratico. Conoscono l‟apparato cardiocircolatorio e i meccanismi energetici utili per il movimento, le norme di primo intervento e di pronto soccorso in caso di traumi verificabili in palestra, i principi base per una corretta e sana alimentazione, l'alimentazione applicata allo sport, il doping, la comunicazione non verbale in modo approfondito. CAPACITA‟ Gli alunni sono capaci di organizzare le conoscenze acquisite per realizzare progetti motori autonomi e finalizzati. Sono abili nel guidare un riscaldamento di gruppo avendo acquisito la capacità di lavorare insieme, anche in gruppi di lavoro diversificati. Sanno gestire una partita di pallavolo. Sanno elaborare un esercizio al quadro svedese, una progressione alla trave di equilibrio, una combinazione di esercizi in coppia alla spalliera, i maschi sanno salire sulla fune. COMPETENZE Gli alunni sono in grado di gestirsi autonomamente un riscaldamento generale. Si mostrano competenti nell‟eseguire correttamente le andature preatletiche. Alcuni sono più competenti nel giocare una partita di pallavolo; sono anche in grado di arbitrarne le partite. Altri (soprattutto le ragazze) si mostrano più abili nell' eseguire una serie di esercizi in situazione di equilibrio instabile alla trave. Inoltre dimostrano competenza nel creare combinazioni di figure individuali al quadro e combinazioni di figure di coppia alla spalliera. I maschi mostrano maggiore competenza nel salire sulle funi ed eseguire esercizi di acrobatica sulle stesse. METODOLOGIA La metodologia è stata di tipo misto: globale ed analitica. L‟insegnamento si è tenuto sia a livello individuale che di gruppo; a volte, quando le esigenze delle alunne lo rendevano necessario, il lavoro è stato individualizzato. MATERIALI E SPAZI DIDATTICI UTILIZZATI Tutte le attrezzature a disposizione dell‟attività motoria sono state utilizzate, così come gli spazi all‟interno e all‟esterno della scuola. Il libro di testo utilizzato: CORPO LIBERO di Fiorini-Coretti-Sacchi ed. MARIETTI SCUOLA inoltre sono state distribuite fotocopie tratte dalla dispensa di PRONTO SOCCORSO della Croce Rossa Italiana e fotocopie tratte dal testo " Le basi tecnico-scientifiche dell'educazione fisica" di B.Balboni, A.Dispenza, F.Piotti ed. il Capitello TIPOLOGIA PROVE DI VERIFICA La verifica è avvenuta utilizzando prove pratiche nei giochi sportivi, nelle progressioni ai grandi attrezzi. Relativamente allo studio della teoria sono state fatte 2 verifiche tipo 3^prova con tipologia B . CONTENUTI DISCIPLINARI E TEMPI DI REALIZZAZIONE I contenuti sono presentati nella seguente tabella, suddivisi secondo i moduli proposti. Il numero di lezioni si intende riferito ad unità orarie di 57‟. Potenziamento delle grandi funzioni organiche Corsa di resistenza (TEST DI COOPER) Andature preatletiche generali novembre Nozioni di anatomia: processi energetici, apparato cardiocircolatorio pp.54-68 libro di testo Lavoro al quadro combinazioni di figure settembre-ottobre 12 ore 3 ore 3 ore dicembre Teoria: primo soccorso dispensa C.R.I. più pp.374-378 libro di testo Lavoro alle funi spiegazione lavoro spalliere Verifica: app. cardio e primo soccorso 3 ore 2 ore 1 ora 1 ora gennaio Teoria: alimentazione più alim. applicata allo sport pp.330-345 libro di testo 3 ore Lavoro a coppie alla spalliera e lavoro individuale alla trave e al quadro 2 ore Valutazioni primo attrezzo 1 ora febbraio Teoria: concetto di sport e doping pp 73-79 testo "Basi tecnico-scientifiche dell'ed.fisica" Lavoro alla trave , alla spalliera e al quadro 3 ore 4 ore marzo Valutazione secondo attrezzo Lavoro alla trave, fune ,spalliera Simulazione di terza prova: alim. e doping Teora: Comunicazione non verbale pp.114-121 libro di testo 2 ore 4 ore 1 ora 1 ora aprile Teoria: comunicazione non verbale pp.121-125 libro di testo Valutazione Fune (maschi) e inizio valutaz. terzo attrezzo Attività di recupero in itinere 1 ora 2 ore 1 ora maggio Teoria: ripasso generale Pallavolo fondamentali di squadra: Simulazione colloquio orale Pallavolo: torneo di fine anno 2 ore 2 ore 2 ore 2 ore tot. SCHIO__________________ 58 ore Insegnante_________________________ Prof. Michela Zaupa Disciplina: Matematica A.S. 2013 -14 Classe VDs Nel corso del quinto anno si affrontano in modo elementare alcuniargomenti di analisimatematicacheconduconoallostudio di funzioni. A tal fine è necessario possedere come prerequisiti tutti gli elementi di algebra trattati nel corso degli anni scolastici precedenti. In relazione alla programmazione curriculare sono stati conseguiti i seguenti obiettivi in termini di : Conoscenze La maggior parte degli alunni conosce gli argomenti svolti in modo generico e poco approfondito; il collegamento tra la parte algebrica e quella grafica dei concetti sovente è difficoltoso e incerto. In generale i vari contenuti risultano estranei all‟intuizione e anche gli esempi tratti dal mondo reale non sono fatti propri con convinzione, se non da pochi alunni. Lo studio della disciplina risulta quasi sempre ridotto allo svolgimento di esercizi in vista delle verifiche. Capacità La maggior parte degli alunni esegue gli esercizi adottando la procedura corretta ma pochi sono precisi sia nel calcolo (non commettono errori di calcolo, o di distrazione) sia nella scrittura formale (ad esempio: usano consapevolmente il simbolo di limite). Alcuni alunni non sono ancora nel pieno possesso delle procedure algebriche di base (ad esempio risolvere equazioni e disequazioni di secondo grado) necessarie per affrontare nuove situazioni e necessitano sovente di essere guidati e corretti. Competenze La classe sa affrontare prove scritte dove si richiede di svolgere alcuni esercizi mediante l‟applicazione delle procedure idonee. Si osserva che, anche da parte degli alunni più abili, il profitto ottenuto nelle simulazioni di terza prova è costantemente inf eriore a quello raggiunto nei compiti tradizionali. Si rileva altresì che la maggioranza degli alunni è in difficoltà nell‟individuare gli elementi caratteristici di una funzione deducendoli dall‟analisi del suo grafico cartesiano. Programma effettivamente svolto e tempi di realizzazione: Modulo I. Funzioni reali di una variabile reale. Definizione generale di funzione. Campo di esistenza (dominio) e codominio di una funzione. Variabile indipendente e variabile dipendente. Classificazione delle funzioni reali. Ricerca del dominio di funzioni razionali, irrazionali, logaritmiche [del tipo f(x) = log(ax Definizione e determinazione di immagini e + b)(h(x))] ed esponenziali [del tipo f(x) = n (h(x))] con h(x) funzione razionale. controimmagini, anche di funzioni definite per intervalli. Calcolo dell‟immagine e delle controimmagini dello zero. Ricerca delle intersezioni con gli assi cartesiani e studio del segno di una funzione razionale. (16 set – 27 nov) Modulo II. Limiti Intervalli della retta reale. Intorni di un punto. Approccio intuitivo al concetto di limite. Definizione generale di limite con gli intorni di L e di x0. Verifica con la definizione di limiti per x → x 0 e per x → ∞ per funzioni razionali intere del tipo ax n + b, distinguendo tra n pari e n dispari. Verifica con la definizione di limiti per x → x 0 e per x → ∞ per funzioni razionali del tipo a/(bx + c). Limiti per x → x0 delle funzioni costante e identica. Enunciati dei teoremi del limite della somma, del prodotto, del quoziente, della potenza e della radice per x → x0. Utilizzo dei precedenti teoremi per il calcolo di limiti finiti di funzioni razionali e irrazionali per x → x0. Limiti sinistro e destro per x → x0 ; casi delle funzioni definite per intervalli e delle funzioni illimitate in x 0 . Limite infinito per x → x0 di funzioni del tipo 1/(x – x0)n. Intorni sinistro e destro di infinito. Funzioni illimitate e limiti per x → ∞. Limite per x → ∞ di ax n + b (per n pari e dispari e per a positivo e negativo) e di 1/axn. Forme indeterminate del tipo ∞/∞ , ∞ - ∞ , 0/0 e loro risoluzione. (29 nov – 12 gen) Modulo III. Discontinuità e asintoti. Definizione e ricerca degli asintoti verticali, orizzontali e obliqui di funzioni razionali. Definizione di funzione continua in un punto. Analisi dei punti di discontinuità di prima, seconda e terza specie, anche per funzioni definite per intervalli. Prolungamento per continuità. (19 gen – 28 mar) Modulo IV. Derivate. Definizione di derivata di una funzione in un punto. Significato geometrico della derivata. Equazione della retta tangente ad un punto di una curva. La funzione derivata. Derivate della funzione costante e della funzione potenza axn. Alcune regole di derivazione: derivata della somma, del prodotto e del quoziente di due funzioni razionali intere e derivata della potenza di un polinomio. Zeri della derivata e punti stazionari. Funzioni crescenti e decrescenti in un intervallo e segno della derivata. Massimi e minimi relativi. Ricerca dei massimi e dei minimi relativi di una funzioni razionali intere e fratte mediante lo studio degli zeri e del segno della derivata prima. (07 apr – 15 mag) Materiali didattici Cassina - Bondonno, “L‟ora della matematica”, vol. 5, Paravia, per la solaparte di esercizi. Appuntidallelezioni. Fotocopie di esercizi di consolidamento e ripasso in preparazione alle verifiche. Piccoladispensacon i contenutiteoriciessenziali. Metodologia e spazididattici Lezioni frontali svolte alla lavagna tradizionale; dopo un‟introduzione dell‟argomento che fa appello all‟intuizione e, quando possibile, a situazioni reali e concrete; segue un congruo numero di esercizi di consolidamento svolti prima dall‟insegnante e poi dagli alunni. Il tempo dedicato alle esercitazioni – maggiore di quello preventivato – e la perdita di un buon numero di ore nei mesi di aprile e maggio hanno impedito lo svolgimento di ulteriori argomenti e/o approfondimenti previsti dalla programmazione iniziale. Tipologia delle prove di verifica Sonostatesvoltetreverifichescritte per quadrimestre. Nel corso dell‟anno sono state effettuate anche tre simulazioni di terza prova con tipologia B. Per la loro valutazione è stata utilizzata la griglia approvata dal Dipartimento di matematica. Programma svolto Le funzioni reali di variabile reale: definizione, caratteristiche, classificazione. I limiti delle funzioni reali: definizione, verifiche, regole di calcolo. Funzioni continue in un punto: definizione e analisi delle discontinuità. Asintoti: definizioni, classificazione, ricerca delle equazioni applicando il calcolo dei limiti. Derivate: definizione di derivata di una funzione in suo punto; la retta tangente; la funzione derivata; le regole di derivazione; come servirsi delle derivate per studiare l‟andamento di una funzione. Schio, 15 maggio 2014 prof. RAFFAELA MARCHIORO Disciplina : LINGUA E CIVILTÀ FRANCESE – L2 A.S. 2013-14 Classe VDs Relazione finale In relazione alla programmazione sono stati conseguiti i seguenti obiettivi in termini di : Conoscenze Nella classe si distinguono tre gruppi: alcuni alunni hanno seguito con interesse e attenzione lo sviluppo del programma e ne hanno assimilato in modo discreto, buono in qualche caso, i contenuti; altri hanno dimostrato di padroneggiare la materia in modo sufficiente ed infine un terzo gruppo di elementi ha rivelato, in più occasioni, scarso impegno domestico e una conoscenza alquanto lacunosa degli argomenti affrontati. Capacità Nella classe vi sono alcuni elementi che incontrano evidenti difficoltà nel seguire in lingua francese l‟esposizione di un argomento e nel prendere appunti, difficoltà che si ripercuotono sulla capacità di comprensione del materiale proposto. Tali elementi sono riusciti a raggiungere risultati sufficienti solo se guidati dall‟insegnante e su parti molto limitate del programma. La maggior parte della classe è giunta con un certo sforzo ad una comprensione globale dei contenuti e ad una esposizione mnemonica degli stessi. Si distingue tuttavia un esiguo gruppo di alunni che, grazie ad un impegno costante e ad un‟attenzione pronta a cogliere suggerimenti e consigli dell‟insegnante, ha acquisito una discreta capacità di comprendere contenuti orali e scritti in lingua francese e ha dimostrato di essere in grado di rielaborare tali contenuti secondo schemi abbastanza personali Competenze Tutti gli alunni sanno rispondere allo scritto a domande sul programma svolto se i quesiti permettono di sfruttare le rielaborazioni preparate in fase di studio personale; emergono invece difficoltà rilevanti e diffuse nel momento in cui le richieste mirano a verificare una competenza linguistica completamente autonoma. Per quanto riguarda l‟orale, la competenza linguistica è stata conseguita in modo differenziato: un gruppo di alunni non riesce ad esprimersi in modo adeguato per mancanza di sufficienti conoscenze lessicali e sintattiche e ha bisogno di essere guidato nell‟esposizione dei contenuti del programma; la maggior parte della classe, pur manifestando delle incertezze, anche a livello di pronuncia, sa esporre i contenuti in modo più o meno completo e organico a seconda dell‟impegno personale nello studio e delle capacità acquisite nel corso del quinquennio. Contenuti disciplinari e tempi di realizzazione, con riferimento alla calendarizzazione quadrimestrale esposti per unità didattiche e/o moduli e/o percorsi formativi ed eventuali approfondimenti. U.D. STUDIO DELLE STRUTTURE MORFOSINTATTICHE DELLA LINGUA FRANCESE NON APPROFONDITE NEI PRECEDENTI ANNI SCOLASTICI Imperfetto indicativo (formazione e uso) Uso di tout come aggettivo e come avverbio Il plus-que-parfait (formazione) Pronomi dimostrativi (maschili, femminili, neutri) Pronomi personali doppi (non con l‟imperativo) Condizionale presente e passato (formazione) Frasi ipotetiche di secondo e terzo tipo Pronomi relativi variabili Interrogative indirette Congiuntivo (formazione e uso) Participio presente e gerundio (formazione e uso) (da ottobre a marzo ; 17 lezioni) U.D. L‟ HISTOIRE DE PARIS Les temps forts (pp.86-87 manuale di lingua in adozione) (sett. / ott..; 2 lezioni) U.D. ZOLA , CHEF DE FILE DES NATURALISTES da L’Assommoir La menace (fotocopia da altra antologia):comprensione del testo; analisi del contenuto; le immagini dell‟alambicco; aspetti legati al Realismo e aspetti legati al Naturalismo. Préface à La Fortune des Rougon (fotocopia dall‟edizione Folio) : comprensione del testo ; lo scopo dell‟intero ciclo dei Rougon-Macquart Préface à L’Assommoir (fotocopia ed. Folio): comprensione del testo; scopi dell‟autore per quanto riguarda contenuto e stile del romanzo. Approfondimenti: (gli alunni hanno studiato su appunti presi in classe e su schemi elaborati dall‟insegnante e forniti come documenti elettronici) - l‟influenza del contesto culturale sulla concezione del romanzo naturalista e del ciclo dei RougonMacquart; accenni a Comte, Taine e Bernard - la condizione della classe operaia a Parigi sotto il Secondo Impero - la classe operaia diventa protagonista della storia degli ultimi anni del XIX secolo - l‟École Naturaliste : precursori, concezione del romanzo, manifesti - il ciclo dei Rougon-Macquart e l‟albero genealogico di Gervaise - riassunto dell‟Assommoir (fornito su file dall‟insegnante) ( ott. / nov. / dic. / genn.; 10 lezioni) U.D. LES ÉVÉNEMENTS DE MAI ‟68 À PARIS Préparation au spectacle Révolution 68 (intrigue, décor, chansons) Les phases (spectacle Révolution 68 , dossier pédagogique, pp.11-14) Les conséquences : le mouvement hippie, la mode, l‟enseignement, la révolution sexuelle (spectacle Révolution 68, dossier pédagogique, pp.17-19) (novembre.; 3 lezioni) U.D. BAUDELAIRE PRÉCURSEUR DU SYMBOLISME ET DE LA POÉSIE MODERNE da Les Fleurs du Mal Correspondances (fotocopia):comprensione del testo; il poeta e l‟uomo comune; i punti essenziali della poetica di Baudelaire. L‟Albatros (fotocopia): comprensione del testo; la condizione del poeta. Approfondimenti: (gli alunni hanno studiato su appunti presi in classe e su schemi elaborati dall‟insegnante e forniti come documenti elettronici) - lo spleen baudelairien - la struttura dell‟opera: le sei sezioni - il titolo della raccolta - la vita di Baudelaire (fotocopia) - l‟ École Symboliste (genn. / febbr. ; 7 lezioni) U.D. APOLLINAIRE ET LES MOUVEMENTS D‟AVANT-GARDE AU DÉBUT DU XXe SIÈCLE da Calligrammes La colombe poignardée et le jet d‟eau (fotocopia): comprensione del testo; la scelta dei disegni; i caratteri tipografici; funzione delle rime; i campi semantici dominanti; il legame del testo con il sottotitolo della raccolta. Approfondimenti: - tendenze poetiche prima del 1914 (fotocopie) - vita e opera di Apollinaire (fotocopie) (febbr. / marzo.; 3 lezioni) U.D. L‟IMMIGRATION (gli alunni hanno studiato su appunti presi in classe e su schemi elaborati dall‟insegnante e forniti come documenti elettronici) L‟immigration en France : cause, periodi, paesi di provenienza, evoluzioni Les différentes formes d‟immigration Immigrés et sans-papiers (marzo.; 1 lezione) U.D. IMMIGRATION ET RACISME : LE POINT DE VUE D‟UN ÉCRIVAIN FRANCOPHONE da Les yeux baissés fotocopia di un passo tratto dal racconto: comprensione del testo; Parigi e i parigini agli occhi di una bambina immigrata; entusiasmo e difficoltà di integrazione nella società occidentale. da Le Racisme expliqué à ma fille, CIDEB, 2000 - Introduction (pp.9-10) - le projet de Loi Debré (pp.11-12) - lettura e comprensione della prima parte del libro (pp.15-25) - conclusion (pp.91-93) ( marzo / apr. ; 5 lezioni) Nel mese di maggio si prevede lo svolgimento della seguente unità didattica: U.D. SIMONE DE BEAUVOIR: L‟ÉMANCIPATION INTELLECTUELLE D‟UNE FEMME da Mémoires d’une jeune fille rangée L‟Unique (fotcopia): comprensione del testo; analisi del contenuto; giustificazione del titolo. Approfondimenti: - cenni al saggio Le deuxième sexe (fotocopia) - Mémoires d‟une jeune fille rangée : breve sntesi (fotocopia) ( maggio ; 4 lezioni) ore effettivamente svolte dal docente fino alla stesura del presente documento: 83 - per lo svolgimento del programma: ore 48 - per verifiche scritte e relativa correzione: 9 - per verifiche orali: 17 - per attività di ripasso e correzione esercizi vacanze estive: 6 - per il lettorato: 3 Metodologie Le unità didattiche sono state svolte, nella maggior parte dei casi, seguendo le seguenti tappe : - indicazione delle ragioni della scelta dell‟argomento; - dialogo con gli alunni per richiamare informazioni e concetti legati all‟argomento e già incontrati dalla classe in altre discipline o in altri momenti del percorso scolastico; - presentazione dell‟argomento da parte dell‟insegnante; - sintesi delle informazioni e dei concetti-chiave su files preparati dall‟insegnante o schemi alla lavagna; - preparazione di eventuali fotocopie di approfondimento; - lettura e comprensione dei testi o di altro materiale preso in considerazione; - analisi dei testi e approfondimento legati al percorso didattico scelto dall‟insegnante; - eventuale ampliamento al contesto culturale francese o europeo; - rielaborazione orale dei contenuti; - facoltativa rielaborazione scritta di quanto è stato proposto. Si è cercato di dare la possibilità agli alunni di partecipare attivamente al dialogo educativo e di acquisire non solo le nozioni ma anche la capacità di usare la lingua per comunicare. A tale scopo sono stati proposti alcuni momenti di riflessione-discussione guidata dall‟insegnante sia su tematiche riguardanti la civilisation sia sulla corretta interpretazione dei testi letterari presi in considerazione. La lezione frontale è stata proposta per introdurre nuovi argomenti, per riproporre sotto altra forma contenuti non ben compresi o non ben assimilati o per rendere esplicito il percorso e gli obiettivi delle unità didattiche. Interventi atti a sanare le carenze degli allievi: le attività riguardanti il completamento del programma di lingua sono state corrette puntualmente in classe; sono inoltre stati inviati alla mail della classe alcuni esercizi supplementari in preparazione alle verifiche accompagnati dai relativi corrigés; alla correzione di ogni verifica scritta è stata dedicata una lezione durante la quale gli alunni hanno trascritto sul quaderno la versione corretta delle proprie risposte, guidati dall‟insegnante per i punti di maggiori difficoltà. Tutti hanno così avuto la possibilità di rendersi conto sia delle ragioni delle difficoltà incontrate che delle lacune da colmare e degli argomenti grammaticali da rivedere. Mezzi e materiali didattici - files preparati dall‟insegnante; fotocopie. - testi in adozione: B.WESTPHAL – G.BELLANO, Diapason Orange, Torino, Paravia Bruno Mondadori Editore, ed.LANG, 2006, vol. 2 C.GISLON C.BOTTIN, Niveaux de grammaire, Petrini, 2008. - gli alunni sono inoltre in possesso del testo Le racisme expliqué à ma fille , CIDEB 2000, letto su indicazione dell‟insegnante dell‟anno scolastico precedente. Spazi utilizzati : aula scolastica Criteri e strumenti di valutazione adottati - Tipologie di prove Per la valutazione è stata considerata l‟intera scala da 1 a 10. Per quanto riguarda i test oggettivi, l‟elaborato è stato considerato sufficiente qualora lo studente abbia dimostrato di conoscere il 66% del materiale linguistico proposto. Le verifiche di produzione scritta e le simulazioni di terza prova sono state valutate in base alla griglia approvata dal Dipartimento di Lingue Straniere, sezione Lingua Francese e allegata alla presente documentazione. La valutazione orale ha tenuto conto dei seguenti parametri: prontezza della risposta e conoscenza dei contenuti, scioltezza, rielaborazione personale, correttezza grammaticale e sintattica, pronuncia. La valutazione finale considera anche gli interventi positivi e negativi durante le lezioni, l'impegno nello studio personale e i progressi fatti dai singoli alunni. A disposizione della Commissione d‟Esame sono depositati esempi delle prove e delle verifiche effettuate secondo le seguenti tipologie: - domande sul programma svolto; - simulazioni TERZA PROVA: domande sul programma svolto; tipologia B prevista per la terza prova scritta dell‟Esame di Stato. Schio, 7 maggio 2014 Prof.ssa Raffaela Marchioro Prof. Lisa Binotto Disciplina. Inglese AS. 2013 – 14 Classe V Ds CONOSCENZE: Gli argomenti proposti alla classe sono conosciuti per la maggior parte degli alunni in modo sufficiente. L‟ apprendimento dei contenuti è stato molto guidato dalla docente che ha fornito per l‟intero anno scolastico riassunti e schematizzazioni degli autori e dei periodi letterari presi in esame. A livello orale,conoscono i principali contenuti letterari tali da permettere una produzione per lo più sulla soglia della sufficienza, anche se il messaggio è spesso prodotto in modo non fluente e ben articolato. CAPACITA‟: gli alunni, a causa di carenze pregresse, sono in grado di studiare solamente seguendo modelli, schemi e riassunti semplificati forniti dalla docente. A livello scritto, gli alunni sono capaci di rispondere a delle domande sia specifiche che generali riguardanti il programma proposto mantenendosi tuttavia molto legati al materiale fornito e mancando spesso di capacità rielaborativa e critica. Solo quattro o cinque alunni sono capaci di operare collegamenti logici particolarmente articolati tra i contenuti letterari sia a livello orale che a livello scritto. La maggior parte della classeè capace di affrontare un‟analisi del testo se guidata dall‟insegnante e sa operare semplici collegamenti tra gli autori analizzati e tra i periodi storici letterari propostie di conseguenza si esprime in modo semplicemente corretto sia a livello orale che a livello scritto. COMPETENZE: gli alunni hanno appreso durante il corso dell‟anno la modalità con cui affrontare lo studio di un periodo letterario e l‟analisi un testo letterario. Le loro competenze si limitano a concetti semplici e universali utili per l‟analisi di qualsiasi testo letterario se guidati dall‟insegnante. CONTENUTI DISCIPLINARI E TEMPI DI REALIZZAZIONE: Il programma svolto segue l‟ordine cronologico degli autori e dei periodi storici-letterari affrontati e le metodologie usate sono state per la maggior parte lezioni frontali e/o spiegazioni tramite Power Point. I materiali didattici offerti sono stati riassunti e schematizzazioni semplificate fornite dalla docente. Per quanto riguarda le tipologie di verifica le prove sono state, a livello scritto, simulazioni di terza prova con tre quesiti a risposta aperta e correzione di composizioni svolte per casa con il fine di rafforzare e lavorare sulla produzione scritta, a livello orale interrogazioni individuali e personalizzate. PROGRAMMA SVOLTO: 1 Literature in the Romantic Age: Poetic visions (pag. 162), Precursors of Romaticism: Gray and Blake (pag 163), Characteristics of Romanticism, The first generation of Romantic poets: Wordsworth and Coleridge (pag 164). Appuntifornitidalladocente. Ottobre 1 2 William Wordsworth: life and works (pag 175), The Lyrical Ballads (pag. 176), The „Preface‟ to the Lyrical Ballads: a poetic manifesto (pag 176), Focus on the text ‘I Wandered Lonely as a Cloud’ (pag. 181-182). Appuntifornitidalladocente. Ottobre 2 3 Samuel Taylor Coleridge: life and works (pag. 185), Coleridge‟s „primary and secondary imagination‟ (pag. 185), Focus on the text: The Rime of the Ancient Mariner, Stylistic features, interpretations (pag 185-186). Testo: The Rime of the Ancient Mariner There wasa ship (pag. 187-188) Appuntifornitidalladocente. Ottobre 3 4 The Romantic Age: The novel in the Romantic Age (pag. 201), Gothic subversion (pag. 201). Appuntifornitidalladocente. Novembre 1 5 Jane Austen: Life and works (pag. 202). Focus on the text: Pride and Prejudice, The plot, Features of the novel (pag. 202-203). Testo: Pride and prejudice (pag. 202-203-204) Appuntifornitidalladocente. Novembre 5 6 Mary Shelley: Life and works (pag. 206), Focus on the text: Frankenstein, The plot , Interpretations (pag. 206-207). Testo: Frankenstein Whatwas I? (pag 207-208-209). Appunti forniti dalla docente. Novembre 4 7 The Victorian Age: The Age of Empire: Economy and society, The growth of industrial cities, Technological innovation,The cost of living, Poverty and the Poor Laws (pag 216217-218), The late Victorian period, A time of new ideas (pag 221), The impact of Darwin‟s theories (pag 222). The Victorian novel: a mirror of life, Early Victorian novelists (pag 224), Women‟s voices (pag 225). Appuntifornitidalladocente. Dicembre 3 8 Charles Dickens: Life and works, Focus on the text: Oliver Twist. The plot, Features (pag 234-235). Testotratto da Oliver Twist Jacob’s island.Testotratto da Hard Times: A Dicembre-Gennaio 5 man of realities (pag 239-240). 9 Robert Louis Stevenson: Life and works. Focus on the text: The Strange Case of Dr Jekyll and Mr Hyde, The plot, Different perspectives, The double life (pag 262-263). Testotratto da The Strange Case of Dr Jekyll and Mr Hyde: Dr Jekyll’s first experiment (pag 263-264). Appuntifornitidalladocente. Febbraio 4 10 Oscar Wilde:Life and works (pag 276), Focus on the text: The Picture of Dorian Gray. The plot, The exchange of art and life, Truth and beauty (pag 276-277-278). Appuntifornitidalladocente. Testotratto da The Picture of Dorian Gray: I would give my soul forthat! (pag 278-279). Febbraio-Marzo 5 11 Modern literature: Modernism in Europe, Modernism and the novel (pag 313), The influence of mass culture, Freud‟s theory of the unconscious, The influence of Bergson (pag. 315), William James and the idea of consciousness, Stream-of-consciousness fiction (pag 317). Appunti forniti dalla docente. Marzo 4 12 James Joyce: Life and works (pag 331), Eveline (fotocopie). Appuntifornitidalladocente, Marzo 8 13 George Orwell: Life and works, Focus on the text: Nineteen Eighty- Four,The plot, Features and themes (pag 362-363). Testotratto da Nineteen Eighty- Four: Big Brother is watching you (pag 364-365.) Appuntifornitidalladocente. Aprile-Maggio 5 14 Aldous Huxley: Life and works, Focus on the text: Brave New World, The plot, Features and themes (pag 354-355). Testo: Anunforgettable lesson (pag 356-357). Appuntifornitidalladocente. Maggio 6 TESTO IN ADOZIONE: Silvia Maglioni, Graeme Thomson, Literary Hyperlinks Concise, Black Cat, 2010. Schio, 15 Maggio 2014 La docente Prof.ssa Lisa Binotto Prof. Francesca Primon Disciplina: Filosofia A.S. 2013 -14 Classe VDs RELAZIONE FINALE In relazione alla programmazione curricolare sono stati conseguiti i seguenti obiettivi in termini di: CONOSCENZE Relativamente agli obiettivi relativi alla conoscenza delle teorie e delle tesi principali degli autori e/o dei temi trattati, utilizzando il lessico e le categorie della tradizione filosofica, solo alcuni allievi, costanti nello studio e nella partecipazione, riferiscono in modo preciso ed approfondito; altri, pur capaci ma poco costanti, hanno acquisito solo in modo sufficiente i concetti basilari e le idee portanti della speculazione filosofica; alcuni, forse per lacune pregresse e/o un impegno discontinuo, sono incerti, e devono essere guidati, nella presentazione degli argomenti. Quattro allievi incontrano veramente delle difficoltà nell'interpretare gli argomenti. CAPACITÀ Rispetto al saper utilizzare le conoscenze e le abilità acquisite si rileva che un alcuni allievi sanno confrontare e contestualizzare i problemi significativi della realtà contemporanea e utilizzare con autonomia conoscenze e competenze per approfondimenti personali. Altri, riconoscendo e affiancando il lavoro dei compagni, riescono a cogliere i temi fondamentali e, soprattutto nell'esposizione scritta, presentarli; rimangono coloro che ancora si limitano ad una lettura superficiale dei problemi COMPETENZE Relativamente al modo in cui riportano le loro conoscenze si nota che alcuni allievi riescono ad analizzare, attraverso la lettura del testo e dei documenti, il pensiero complessivo di un autore e a collegarlo a temi rilevanti della società contemporanea. Anche coloro che devono essere guidati in questo percorso hanno fatto registrare sensibili miglioramenti; purtroppo non tutti, però, hanno raggiunto delle competenze sufficienti. Nel corso del triennio si è registrata una maggiore competenza nella produzione scritta e più incertezza in quella orale. Unità didattiche e tempi (ore) Testo usato: ABBAGNANO – FORNERO, FILOSOFIA, VOLL. 2B – 3A -B- C, ED. PARAVIA 1 Periodo Kant: Ripasso: La “Critica della Ragion Pratica” e l‟etica intenzionale di Kant: regole Settembre pratiche e imperativi; l'oggetto autentico della valutazione morale; l‟essenza e le formule dell‟imperativo categorico; “devi, dunque puoi”; i postulati della ragion pratica; Cultura, politica e cosmopolitismo; Per la pace perpetua.. 2 3 Genesi e caratteri essenziali del Romanticismo e dell‟Idealismo settembre Hegel: vita e opere; la filosofia come sistema della comprensione razionale; la Ottobre/Novembre fenomenologia dello spirito e la dialettica servo-padrone; la filosofia dello spirito: lo spirito oggettivo, diritto, moralità, eticità; la filosofia della storia. 4 Positivismo nella cultura europea; la filosofia dell'800, introduzione al pensiero di Kierkegaard, Schopenhauer; Marx, Nietzsche e Freud, maestri del sospetto secondo Ricoeur, p.495. Schopenhauer: vita e opere; superamento di Hegel e rapporto con Kant; il mondo come rappresentazione; la cosa in sè come volontà; il pessimismo esistenziale; le vie della liberazione: arte, etica e ascesi. testi: Schopenhauer, T4, La vita umana tra dolore e noia, p.37; T7, Fede e sapere, p.41 Kierkegaard: vita e opere; la critica all‟hegelismo; la filosofia dell'esistenza; il Singolo; vita estetica, etica e religiosa; angoscia, possibilità, libertà e disperazione; l‟attimo e la storia. testi: Kierkegaard, T5, Lo scandalo del cristianesimo, p.71. Marx: la critica allo stato moderno e al liberalismo; la critica all‟economia borghese; critica della religione come critica sociale; la concezione materialistica della storia; struttura e sovrastruttura; la dialettica della storia; la rivoluzione e la dittatura del proletariato; verso il comunismo, l'uomo onnilaterale. Testi: Marx, T5, L‟alienazione, p.148; T6, Struttura e sovrastruttura, 150. 5 6 7 Ore 3 2 8 Novembre 1 Novembre 5 Dicembre 4 Dicembre 5 8 9 10 11 12 13 14 15 16 Tra ottocento e novecento: la reazione al positivismo e la crisi delle scienze Nietzsche: vita e opere; il filosofo e il moralista; l'origine della tragedia e la storia; la Gennaio/febbraio critica della metafisica; la critica della morale; fedeltà alla terra e trasvalutazione di tutti i valori; La morte di Dio; l‟oltre-uomo e il mito dell‟eterno ritorno; la volontà di potenza, nichilismo e prospettivismo. Testi: F. Nietzsche,T1, Il superuomo e la fedeltà alla terra, p. 442. La filosofia del Novecento: limiti della scienza, crisi della razionalità e nascita di nuovi Febbraio modelli interpretativi Bergson: vita e opere; scienza e metafisica; il tempo e la durata; percezione e memoria; Febbraio/Marzo istinto, intelligenza, intuizione; l‟evoluzione creatrice; le due fonti della morale e della religione. Freud: vita e opere; la scoperta dell‟inconscio e la rivoluzione psicoanalitica; l'origine marzo della psicoanalisi; il complesso di Edipo; sogno; la sessualità; il disagio della civiltà. In compresenza con il docente di Scienze Sociali: lettura integrale del carteggio Einstein/Freud, Perché la guerra? (fotocopia) La fenomenologia: Husserl: vita e opere; la filosofia come scienza autonoma e rigorosa; Aprile un funzionario dell'umanità in lotta per la ragione (sul manuale); in sintesi (appunti dalle lezioni): il metodo fenomenologico: l‟ epoché e il concetto di intenzionalità; l‟intuizione eidetica; mondo della vita; l‟intersoggettività. fotocopia: esempio di riduzione eidetica: il toro di Picasso Testi: Husserl, T2, La crisi delle scienze, p..26. La filosofia dell‟esistenza: M.Heidegger:: vita e opere; essere e esistenza; Analitica Aprile/maggio esistenziale: l‟essere nel mondo, comprensione e cura, essere per la morte; la vita autentica e vita inautentica; la temporalità dell'esser-ci. Testi: L‟agire dell‟uomo è condizionato o libero, Freud vs Sartre, p.86. H. Arendt: vita e opere; le origini del totalitarismo; la politéia perduta testo: T2, Discorso e azione, p.170. H. Jonas: un'etica per la civiltà tecnologica; la responsabilità verso le generazioni future; la bioetica e il problema del male. Testo: T1, Un'etica per il prometeo scatenato, p. 225 L'amore, tema sviluppato in compresenza con il docente di scienze sociali dopo la partecipazione, il 13/9/2013, al Festival della Filosofia di Modena; approfondimenti, rielaborazioni e presentazione dei temi trattati: Sossio Giametta, Il mondo come volontà e rappresentazione, di Schopenhauer; G. Reale, Simposio, di Platone; R. Esposito, Il ritorno delle emozioni; R. Bodei, Attrazioni fatali. maggio 10 2 4cenni: 4 4 4 4 2 4 4 I Quadrimestre 7 intera giornata di venerdì 13-9-13 lavoro di gruppo e relazione in classe Convegno Storia e Filosofia della Comparazione, Parlano le altre storie, Schio 3 - 4 I Quadrimestre 4 ottobre 2013 Due mattine + lavoro di gruppo e relazioni in classe METODO DI INSEGNAMENTO Sono stati privilegiati, accanto alla lezione frontale, l‟approccio ermeneutico e l‟approfondimento individuale e/o di gruppo e si sono cercati collegamenti con tematiche di attualità. Ogni tema è stato affrontato a partire dalla lettura di parti selezionate del testo e di alcuni documenti che sono stati analizzati e inquadrati storicamente e culturalmente e collegati in chiave pluridisciplinare. MATERIALI DIDATTCI Sono stati utilizzati i libri di testo, in base ai quali le lezioni sono state pensate e strutt urate; audiovisivi, materiale integrativo sotto forma di fotocopie. TIPOLOGIE E PROVE DI VERIFICA Compiti scritti strutturati secondo quanto previsto dagli esami di Stato –privilegiando la tipologia B- e interrogazioni orali; esposizioni di lavori di gruppo o individuali. Schio, 15 maggio 2014 (Ia docente) DOCENTE:Prof. ZAVAGNIN NEREO DISCIPLINA :Scienze Sociali A.S. 2013/2014 Classe 5^ DS In relazione alla programmazione curricolare sono stati conseguiti i seguenti obiettivi in termini di : CONOSCENZE La classe, attraverso una serie di Unità Didattiche di Psicologia sociale e di Sociologia, si è confrontata con un approccio di studio secondo una lettura scientifica delle tematiche in riferimento ad alcuni modelli teorici e di alcune considerazioni nel campo sociale. La classe ha imparato (livello in media più che sufficiente) a delineare gli argomenti secondo uno schema che comprende: 1) individuazione, ricostruzione ed esposizione del problema; 2) uso corretto della terminologia ed esposizione secondo un approccio scientifico; 3) confronto con modelli esplicativi, grafici descrittivi di esemplificazioni sperimentali anche con riferimenti molto sommari bibliografici. La classe ha dimostrato, inoltre, di possedere sufficienti conoscenze in relazione alle problematiche fondamentali dell'interazione uomo-ambiente, in relazione alla conoscenza dei linguaggi disciplinari specifici e dei contesti comunicativi entro cui le discipline sociali si muovono. Un piccolo gruppo di sei-sette alunni/e hanno dimostrato poco studio a casa e insufficiente attenzione in classe ottenendo più che modesti risultati. CAPACITA' La classe, in modo sufficientemente soddisfacente, ha dimostrato di saper: 1. utilizzare gli strumenti critici per la decodifica della complessità del mondo contemporaneo, ad esclusione di un piccolo gruppo di alunni; 2. analizzare e decodificare un testo semplice di argomento sociologico, psicologico, ecc.; 3. avvicinarsi alle problematiche delle scienze sociali in modo limitatamente adeguato e organizzato nello studio; formalizzare con lentezza le conoscenze acquisite mediante gli strumenti specifici delle discipline COMPETENZE La classe è in grado di esprimere ad un livello di competenze che le consentono di: 1. leggere e comprendere, anche se a volte con difficolta,‟ esperimenti e modelli teorici; 2. interpretare le grandi linee di un testo (orale e scritto); 3. utilizzare un linguaggio sufficientemente corretto; 4. esporre nelle varie forme, in maniera descrittiva e consapevole, le conoscenze acquisite (nelle simulazioni scritte di II prova un terzo degli elaborati portano a vari risultati insufficienti dovuti a poca preparazione e studio e terminologia imprecisa con errori anche ortografici); 5. istituire sufficientemente confronti e classificare modelli teorici con ausilio anche di grafici. 1.Contenuti disciplinari e tempi di realizzazione, con riferimento alla calendarizzazione quadrimestrale esposti per unità didattiche e/o moduli e/o percorsi formativi ed eventuali approfondimenti : PROGRAMMA DETTAGLIATO MESE - ORE IMPIEGATE MESE/ ORE 7+5 ARGOMENTI TRATTATI SETTEMBRE Ripasso: lineamenti generali delle Scuole Psicologiche: Comportamentismo, Psicologia della Gestalt, Cognitivismo. PSICOLOGIA SOCIALE (pp.394-400; 404-408) NOTE:il giorno 13 la classe si è recata al Festival della Filosofia di Modena Il giorno 20 la classe si è recata presso lo stadio per il progetto Gioco-Sport della prof.ssa Veronesi 1. 2. 3. 4. 5. 6. Ripasso: psicologia sociale (d‟ora in avanti indicata come P.S.) -> Scopi e metodi della P.S. Gli esperimenti di Stanley MiIgram: l‟obbedienza all‟autorita‟ Il gruppo sociale: definizione.scheda” la terza sedia di Thoreau” Il sistema Interaction Process Analysis di Bales. Le osservazioni di Kurt Lewin sui gruppi sociali Metodi di studio sui gruppi:esperimento -> -osservazione-sperimentazione sul campo M.Sherif- Group in harmony and tensions: an integration of studies in intergroup relations(esp.del campeggio) SOCIOLOGIA:L'immaginazione sociologica di C.W.Mills e la struttura sociale(pagg.13-24). La prospettiva sociologica. Concetto di struttura sociale e il mutamento sociale. A cosa serve la Sociologia. Le prime teorie: Comte e lo sviluppo della sociologia- 3 OTTOBRE P.S.La coesione nei piccoli gruppi: definizione e come si misura Vantaggi e svantaggi della coesione :la beata improduttività - il groupthink di Janis (§2.4 - il fiasco della Baia dei Porci– esempi di sociogrammi p.407). Esp. di Sherif sul campeggio estivo. Fattori che uniscono e che dividono il gruppo – grandezza e struttura socio-affiliativa- esempio di sociogramma- strutture di ricompensa –sfide esterne – “senso del noi” COMPRESENZA: Hegel SOCIOLOGIA. Emile Durkheim (i concetti fondamentali : anomia,solidarietà meccanica e organica, analisi del suicidio ecc.) – Max Weber: la sociologia comprendente- la razionalizzazione. Marx e le teorie del conflitto. Prospettive sociologiche recenti: funzionalismo, teorie del conflitto(K.Marx – primi cenni teorici , le prospettive dell‟azione sociale, l‟interazionismo simbolico (cenni)(pagg.26-28) 9 SOCIOLOGIA Cultura e valori:concetto di cultura - valori e norme (§1.1 pagg.29 30) (§1.2 pag. 31 – la differenza culturale). Etnocentrismo – relativismo culturale – socializzazione – status e ruoli sociali - l‟identità sociale ed individuale (pp.32-36). Tipi di societa‟:(pagg.37-43)le societa' premoderne – cacciatori-raccoglitori -pastorali ed agricole- società tradizionali-il mondo moderno: le società industrializzate – lo sviluppo globale: primo, secondo e terzo mondo e paesi in via di sviluppo e di nuova industrializzazione.Società multiculturali. Il mutamento sociale: definizione. I fattori del mutamento sociale.(pag.44 e segg.) PSICOLOGIA SOCIALE (pp.408-413 e 417-419) P.S. La leadership Stili di leadership Leadership femminile e maschile Esperimento sulle atmosfere democratiche e autoritarie di Lippitt e White( Social climate in children‟s groups” (p.413) Come identificare il tipo di leader.La misurazione della leadership L'influenza sociale nei piccoli gruppi: esperimenti classici di Solomon Asch e di M.Sherif (effetto autocinetico) (appunti) Fattori di ascendenza sugli altri (pag.417 e segg.) Leader autoritario e democratico secondo l‟interazionismo di Bales Esperimento di Geis e Butler sulla leadership femminile e maschile Attuabilità della leadership Come si diventa leader ? Come si acquisisce l‟ascendente sugli altri ? Fattori di produttività nei gruppi: criteri di Bales di partecipazione nei gruppi. Fattori di produttività nei gruppi: strutture di comunicazione ( Leavitt, Flament).p.418-419 Inerzia sociale. Effetto Ringelmann. Polarizzazione nei gruppi sociali: gli esperimenti di Stoner.p.420 COMPRESENZA: verifica orale di Filosofia sul tema dell‟amore (Schopenhauer) SOCIOLOGIA: ripasso sul funzionalismo e sulle teorie del conflitto. COMPRESENZA(2 ore):esposizione sulle relazioni sul Festival della Filosofia SOCIOLOGIA Concetti fondamentali sociologici Cultura e societa‟ – valori e norme – società – valori e norme – società monoculturali e multiculturali – subculture e controculture – cultura dominante- l‟etnocentrismo e il relativismo culturale – la socializzazione primaria e secondaria – status e ruolo sociale NOVEMBRE PSICANALISI: i due assiomi fondamentali della psicanalisi freudiana. Fasi di evoluzione della libido. Visione del film: Freud- The secret passion--> casi clinici relativi all‟isteria- esistenza dell‟inconscio. Ripasso fasi evolutive della libido.L‟interpretazione dei sogni: contenuto latente e manifesto. Complesso edipico e di Elettra. L‟identificazione.La tecnica ipnotica e la tecnica delle associazioni libere.Il fenomeno del transfert e della censura.Es, Io e Super IO.Altri caratteri del complesso edipico COMPRESENZA: relazione di Remo Bodei al Festival della Filosofia 7 nov. Verifica scritta di S.Sociali SOCIOLOGIA: tipi di società par.2.1-2.2-.2.3 (Studio e ripasso) COMPRESENZA: il rifiuto dell‟ottimismo di Schopenhauer Ore:5 12 ASSISTENZA PER LA SIMULAZIONE DELLA I PROVA (2 ore) Consegna e correzione verifiche di S.Sociali (2 ore) SOCIOLOGIA Il mutamento sociale Fattori del mutamento sociale:ambientali, politici, culturali ed economici Il mutamento nell‟epoca moderna Evoluzione della tecnologia produttiva, ruolo economico dello Stato, sviluppo politico e secolarizzazione. P.S.: ripasso -> Inerzia sociale. Effetto Ringelmann. Polarizzazione nei gruppi sociali: gli esperimenti di Stoner.p.420 Le psicoterapie: ortodossa freudiana (p.480) COMPRESENZA: Kierkegaard SOCIOLOGIA 22 novembre progetto facoltativo JOB ORIENTA: tutta la classe è assente 28 novembre- Assistenza prova di simulazione dell‟Esame di Stato non riguardante la mia disciplina (2 ore) _______________________________________________________________________________ DICEMBRE P.S.:Terapia comportamentale: s.d.f – token economy – modeling Terapia cognitiva e della famiglia. Valutazione e controllo delle psicoterapie SOCIOLOGIA L‟interazione sociale e la vita quotidiana. Studio della vita quotidiana e comunicazione non verbale (pp.49-53). Interazionismo simbolico: la comunicazione non verbale-> volto, gesti, emozioni (Ekman, Eibl-Eibesfeldt)[Facial Action Coding System ](vedi scheda a pag.88 del libro di Psicologia). L‟interazione sociale e la vita quotidiana Faccia e stima – genere e comunicazione non verbale. Norme sociali e scambio verbale: (pagg.54-56 - 59)la comprensione condivisa – esperimenti di Garfinkel (etnometodologia)– i ''lapsus linguae''(Freud). La teoria di E.Goffman (pagg.62-63) –12 dicembre: ore di educazione stradale non rientranti nel programma 17 dicembre somministrazione di un questionario da parte dell‟università patavina in una delle mie ore 18-12-14: controllo quaderni appunti: molte alunne/i non hanno portato il quaderno 19: assemblea d‟Istituto (2 ore dedicate) 20 dicembre SIMULAZIONE SECONDA PROVA SCRITTA DI SCIENZE SOCIALI Ore7 GENNAIO Norme sociali e scambio verbale :lo spazio personale di Edward T.Hall – le routines- la costruzione sociale della realta‟interazione sociale fra sistemi ed istituz.sociali- microsociologia e macrosociologia. Interazioni nel tempo e nello spazio- il tempo cronometrico. Le differenze di genere(I parte) (pagg.70-74): genere e biologia. La socializzazione di genere. La costruzione sociale del genere e del sesso. Identità di genere: teoria di Sigmund Freud Interpretazioni della disuguaglianza di genere: approccio funzionalista (T.Parsons, J.Bowlby) (pp.76-78) COMPRESENZA: Marx SOCIOLOGIA Le differenze di genere (II parte) Approccio funzionalista alle differenze di genere. Approccio femminista liberale e radicale – il femminismo „‟nero‟‟(pp.7881) 10 gennaio recupero positivo per un‟alunna R.W. Connell e l‟ordine di genere – Gender and power - Masculinities( § 4.1 e § 4.2) La crisi dell‟ordine di genere. Trasformazioni della maschilità e crisi del maschio. Il rapporto Kinsey. L‟omosessualità (pagg.89-90)(annotazioni di K.Plummer). Gli atteggiamenti verso l‟omosessualità (pagg.92-93). il lesbismo.ore 5 II QUADRIMESTRE Lotta per i diritti ed il riconoscimento giuridico degli omosessuali. La prostituzione: cause e regolamentazione nei paesi del mondo. Prostituzione minorile e “industria del sesso”. Spiegazione della prostituzione (STAGE: per lo stage e per gli altri progetti che hanno coinvolto la 5^DS si veda la relazione della funzione strumentale delle prof.sse Panizzon e Cavion) COMPRESENZA:verifiche orali in Filosofia Famiglie: concetti fondamentali - teorie sulla famiglia: approcci funzionalisti (Parsons) e femministi –monogamia, poligamia, e poliandria- nuove prospettive (Beck e Beck-Gernsheim) SOCIOLOGIA (II parte) (pp.105-109) STAGE sulla “Legalità nella nostra societa‟” P.S.: (unità 23) (pp.606-611) La persuasione: teorie comportamentiste. La scuola di Yale – gli studi pionieristici: il paradigma di Yale. La scuola di Yale: credibilità della fonte (esperimento di Hovland & Weiss sul sommergibile atomico di Oppenheimer e la Pravda- The influence of source credibility on communication effectiveness)– ore 12 FEBBRAIO La scuola di Yale -->Attrattiva della fonte e argomenti di logica o emotivi nel processo di persuasione Gli appelli alla paura: esp. di Leventhal e Janis & Feshbach PSICOLOGIA SOCIALE (unità 23) (pp.606-611) gli argomenti bilaterali e unilaterali del messaggio e le caratteristiche dei riceventi (esp. Sulla fine delle ostilita‟ nel Pacifico) – la teoria dellaq inoculazione e della vaccinazione. Il differenziale persuasivo. Oltre il comportamentismo:il modello probabilistico di Mc Guire (pp.612-613) PSICOLOGIA SOCIALE (unità 23)(II parte) La persuasione: (pp.614-616) La persuasione: teoria di Petty e Cacioppo ( la via centrale e periferica della persuasione ) ore:7 6 5 P.S.: (appunti) L‟aggressività: le teorie istintiviste (modello psico-idraulico di Lorenz). Critiche alla teoria istintivista. Psicanalisi: la prima ipotesi frustrazione-aggressivita‟-le basi pulsionali dell‟aggressività secondo Freud. La scuola di Yale: teorie sull‟aggressività. Critiche alla scuola di Yale: esperimenti di Berkowitz, Harris e Zillman. SOCIOLOGIA (I parte) (pagg.99-104) La famiglia Approcci femministi relativi all‟unione coniugale Nuove prospettive sociologiche nella famiglia: il libro di Beck e Beck-Gernsheim (1990)- Il normale caos dell‟amore COMPRESENZA:verifiche orali su Nietsche Matrimonio e divorzio in occidente. Le famiglie monoparentali. Le seconde nozze. Le famiglie ricostituite.Il fenomeno del “padre assente” Il declino della fecondità (pp.110-111) La convivenza come alternativa del matrimonio Violenza e abuso nella vita di famiglia: domestica e sui minori (pp.113-115) Verifica scritta di S.Sociali SOCIOLOGIA La devianza e la criminalità (I parte) (pp.117-126) Concetti introduttivi - obbiettivi della sociologia della devianza Aprrocci teorici: biologico ->C.Lombroso – tipologia di Sheldon e psicologico: Eysenck (stati mentali anormali ereditari).La personalità psicopatica. Teorie funzionaliste di Durkheim e Merton Spiegazioni subculturali:teoria di Cohen e di Cloward & Colin La devianza e la criminalità (II parte) (pagg.126-136) Teorie interazioniste di Sutherland e di Becker e Lemert (associazione differenziale e labelling theory) Le teorie del conflitto: “The new criminology” di Taylor, Walton e Young Ore7 COMPRESENZA:Bergson e il concetto del tempo Le teorie del controllo Reati e statistiche sulla criminalità Strategie di riduzione della criminalità. I reati contro le donne : lo stupro (§ 5.3) I reati contro gli omosessuali (§ 5.4) I reati dei “colletti bianchi” e delle aziende La criminalità organizzata I reati informatici ore:4 6 marzo: recupero orale per un‟alunna di 5DS COMPRESENZA: carteggio Einstein/Freud Razze, etnie e migrazioni (I parte) (pagg.143-160) Il misticismo nazista e l‟apartheid MARZO Concetto di razza ? Minoranze ed etnie Pregiudizi e discriminazione Def. di razzismo Interpretazioni del razzismo e della discriminazione etnica: teoria del capro espiatorio e della personalità autoritaria (T.W.Adorno).Chiusura di gruppo e allocazione differenziale delle risorse. Assimilazione, meltin‟ pot, pluralismo: modelli di integrazione etnica. Conflitti etnici. Movimenti migratori: nuove tendenze migratorie. Integrazione e conflitti etnici. Ore:11 COMPRESENZA: ripresa dell‟arg. “aggressività”.Esistono centri nervosi relativi al controllo o allo scatenamento dell‟aggressivita‟? Ipotalamo, amigdala. APRILE SOCIOLOGIA 3 aprile- COMPRESENZA: ancora sul carteggio Einstein/Freud Razze, etnie e migrazioni(II parte) Diaspore globali Immigrazioni e relazioni etniche in Europa UE e migrazioni Rifugiati, asilo politico ed emigrazione economica Fondamentalismo e cosmopolitismo ore:10 Stratificazione, classi e disuguaglianza (pagg.161-178) Definizione di stratificazione sociale Sistemi di stratificazione: schiavitù, caste, ceti e classi Teoria di Marx sulla stratificazione sociale e la struttura di classe Visione di una lezione dell‟Universita‟ di Nettuno sugli stereotipi: strategie difensive per i gruppi discriminati. Teoria di Erik Olin Wright La misurazione delle classi Classi e relazioni di impiego Schema delle classi di Goldthorpe La classe superiore nelle società occidentali contemporanee. Ore:12 MAGGIO Stratificazione, classi e disuguaglianza (continuazione) La classe media – classe operaia – classe e stile di vita La collocazione di classe delle donne Lavoro femminile Genere e stratificazione La collocazione di classe delle donne Lavoro femminile e divisione di classe La mobilità sociale Studi sulla mobilità sociale ore:9 Le organizzazioni moderne (pagg.179-195) Organizzazione e vita moderna La concezione weberiana della burocrazia Riflessioni sulle organizzazioni: Weber; Goffman; Burns e Stalker Le istituzioni totali di Goffman Burocrazia e democrazia Genere e organizzazioni: opere di Kanter e Ferguson Le donne manager: analisi di Judy Wajcman ore:7 Le molestie sessuali nelle organizzazioni Oltre la burocrazia: il modello giapponese Le trasformazioni del management Tecnologia e organizzazioni moderne Le organizzazioni come reti La “mcdonaldizzazione” della società ore:5 DA 15 maggio in poi come approfondimento anche in merito a Diritto e al progetto alternanza-scuola Lavoro e attivita‟ economica (pagg.201-226)(comprese solo le pagg. in relazione ai contenuti) Premessa Definizione di lavoro 0.1. Lavoro retribuito e lavoro non retribuito 0.2. Tendenze del sistema occupazionale L‟economia della conoscenza: New Economy Divisione del lavoro e interdipendenza economica Taylorismo e fordismo Limiti del fordismo e del taylorismo Il «multiskilling» La disoccupazione L‟analisi della disoccupazione L‟esperienza della disoccupazione Potere e politica (pagg.229Potere e autorita‟ Concetto di Stato Tipi di regime politico: le democrazie e autoritarismo. La caduta del comunismo Affermazione e paradosso della democrazia Il cambiamento politico e sociale: globalizzazione , tecnologia e movimenti sociali Teorie del nazionalismo ore:10 Fino alla fine dell‟anno (dopo il 15 maggio) verranno ripassati molti dei temi già affrontati , analizzate alcune teorie dei mass media [gli effetti della televisione,: la violenza, generi televisivi](vedi anche argomenti sulla persuasione di marzo [psicologia sociale]), la teoria dei media di Petty e Cacioppo, nuovi media e social networks, l‟istruzione e le nuove tecnologie. Tot. ore(fino alla data del 15 maggio): 170 circa in classe escluse le ore in cui la classe era impegnata in altre attività (stage, manifestazioni, assemblee di classe ecc.) o in verifiche della disciplina e simulazioni di I ,II e III prova.Per la compresenza con Filosofia si sono affrontate le tematiche indicate nell‟allegato B.Fino a giugno saranno affrontate tematiche di approfondimento degli ultimi argomenti e ripasso di argomenti già trattati. Tutte le attività che hanno coinvolto la classe sono indicate nella relazione del coordinatore prof. Rubini. 2. Metodi didattici utilizzati Lezione frontale , processi di apprendimento individualizzati, esemplificazioni grafiche di esperimenti classici della tradizione psicologica e sociologica, confronto fra i vari approcci teorici, spiegazione puntuale della struttura terminologica. Attività di recupero sostegno ed integrazione : sono state dedicate ore per il recupero ed il ripasso e/o la riprecisazione delle unità didattiche. 3. Mezzi didattici utilizzati Strumenti : letture di documenti, testi in uso, ricerche bibliografiche con testi del docente o presenti in biblioteca. Attrezzature laboratoriali, tecnologie audiovisive e/o multimediali :visione di lezioni illustranti alcune tematiche psicosociali precisate nelle unità didattiche già indicate. Uso della lavagna interattiva multimediale (quando possibile e quando funzionava) per fi lmati, foto degli autori, integrazione delle teorie. Nel cassetto del docente (in mancanza della lavagna elettronica) è presente un dvd con gli appunti dalle lezioni, indirizzi internet ecc. consegnato agli alunni Testi adottati : BIANCHI, A., DI GIOVANNI, P. (2006). Psicologia oggi. Torino, Paravia. GIDDENS, A.(2006). Fondamenti di sociologia. Bologna, il Mulino. Appunti dalle lezioni 4. Spazi utilizzati Laboratori : multimediale e LIM (se pesente-vedi sopra) Aula video. Biblioteca : gli studenti della classe hanno usufruito dell‟offerta culturale della biblioteca per gli approfondimenti anche in vista delle prove d‟esame e degli approfondimenti personali (le cosiddette “tesine”). 5. Criteri e strumenti di valutazione adottati Durante l‟anno scolastico sono state effettuate prove scritte e orali per verificare l‟acquisizione dei contenuti e sono state attivate forme di ripasso e di approfondimento. Nelle verifiche orali agli alunni è stato chiesto di inquadrare e spiegare un argomento in tutti i suoi aspetti, facendo riferimento alle teorie analizzate e operando collegamenti all‟interno della singola disciplina e, quando possibile, con altre discipline.I testi delle simulazioni della seconda prova sono disponibili a cura della prof.Rubini assieme alla griglia di valutazione. Per le verifiche della simulazione della seconda prova scritta si fa riferimento alla griglia approvata dal Collegio Docenti e allegata al presente documento . Tale griglia contiene gli indicatori e i descrittori di valutazione.Simulazioni seconda prova scritta esami di Stato effettuate il 20 dicembre 2013 e 10 aprile 2014 consegnate al Coordinatore. A disposizione della commissione d‟Esame sono depositati presso gli Uffici di Segreteria dell‟Istituto (o armadio dei compiti in sala insegnanti) esempi delle prove e delle verifiche effettuate secondo altre tipologie.Dibattito e discussione in classe - Colloqui di verifica . Schio, 07.05.2014 Il docente __________________________________ Gli alunni rappresentanti __________________________________ __________________________________ Prof. Domenico Pierno Disciplina: Diritto ed economia A.S. 2013 -14 Classe VDs OBIETTIVI COGNITIVI DISCIPLINARI espressi in termini di : CONOSCENZE – La classe possiede discrete conoscenze in merito a: • gli organi e le funzioni della Pubblica amministrazione • i principi costituzionali che riguardano la previdenza e l‟assistenza • l‟organizzazione della previdenza e dell‟assistenza • i sistemi economici, i soggetti economici ed il loro ruolo • gli obiettivi di politica economica • gli strumenti della politica economica • l‟Unione europea, gli organi e gli atti, l‟ O.N.U. CAPACITA‟ gli allievi sanno riconoscere gli organi di indirizzo politico distinguere la pubblica amministrazione centrale dalla pubblica amministrazione periferica descrivere i principi dell‟attività amministrativa individuare le funzioni degli organi della regione, della provincia e dei Comuni distinguere i diversi interventi di assistenza e previdenza individuare le caratteristiche dei sistemi economici descrivere le funzioni degli organi dell‟Unione europea e riconoscere le principali tappe dell‟unificazione europea COMPETENZE - gli allievi sanno riconoscere ed utilizzare il linguaggio giuridico ed economico necessario ad ogni soggetto in quanto cittadino e potenziale operatore inserito nel sistema economico-produttivo. confrontare semplici istituti giuridici e modelli economici con situazioni reali comparare i diversi sistemi economici orientarsi nel sistema della pubblica amministrazione riconoscendone gli organi e le rispettive funzioni. orientarsi nel sistema della sicurezza sociale distinguendo la previdenza dall‟assistenza comparare il diritto interno col diritto internazionale La classe, composta da 22 studenti , ha seguito con interesse l‟attività didattica ma la partecipazione non sempre è stata attiva. Relativamente alle conoscenze e abilità acquisite nove allievi hanno raggiunto risultati discreti sia nelle prove scritte che orali. Alcuni studenti (6 ) hanno evidenziato difficoltà durante l‟anno scolastico dovute anche allo scarso impegno individuale ,recuperando e raggiungendo la sufficienza nella seconda parte dell‟anno scolastico . Cinque studenti grazie al costante impegno personale , hanno raggiunto buona padronanza degli obiettivi su indicati. In due casi gli allievi non hanno acquisito le conoscenze e capacità minime, relativamente ai contenuti disciplinari. METODI Lezione frontale, approccio pluridisciplinare, Analisi dei documenti in classe Attività di recupero e sostegno curricolare MEZZI Libro di testo: Tramontana – Crocetti: Diritto ed economia Costituzione italiana Documenti originali (Carta di Nizza) CRITERI E STRUMENTI DI VALUTAZIONE ADOTTATI Verifiche scritte ed orali al termine dei moduli tematici Simulazioni terza prova tipo B ( 28 novembre-28 aprile) valutate con griglia del dipartimento Interrogazioni di recupero Interventi degli studenti nelle fasi di lezione circolare CONTENUTI DISCIPLINARI L‟ORDINAMENTO AMMINISTRATIVO DELLO STATO ITALIANO I poteri dello Stato e gli organi amministrativi. La funzione amministrativa. I principi generali dell‟organizzazione amministrativa. L‟amministrazione diretta centrale attiva. Gli organi centrali consultivi e di controllo: Cnel, Consiglio di Stato, Corte dei conti. L‟amministrazione diretta periferica. Il decentramento amministrativo :l‟amministrazione indiretta territoriale, Regione, Provincia e Comune:; gli organi e le loro funzioni. I principi dell‟attività amministrativa: la legalità, l‟imparzialità, la buona amministrazione, la legge sulla trasparenza. ( 1° quadrimestre ,11 ore ,pag.4-33 ) IL SISTEMA DELLA SICUREZZA SOCIALE I principi costituzionali della sicurezza sociale (art. 38 Cost.). La riforma dello Stato sociale. L‟organizzazione della previdenza sociale: le assicurazioni sociali ed il rapporto giuridico previdenziale. L‟organizzazione dell‟assistenza sociale: i principi generali della nuova assistenza, la ripartizione delle funzioni. L‟organizzazione dell‟assistenza sanitaria: evoluzione della normativa sul sistema sanitario nazionale e della struttura del SSN. Le principali prestazioni della previdenza sociale: definizione e caratteristiche Le prestazioni assistenziali: l‟assistenza e integrazione delle persone handicappate (legge 104/1992). (1° quadrimestre, 11 ore, pag. 94-100,-104-111,120-126,128,137 ) LE ORGANIZZAZIONI INTERNAZIONALI L‟Unione Europea Il cammino dell‟unificazione della U.E. I Trattati fondamentali. Gli organi dell‟Unione europea. Il diritto comunitario, regolamenti, direttive, decisioni . La Carta dei diritti fondamentali dell‟U.E. L‟O.N.U., gli organi ,lo Statuto delle Nazioni Unite (2° quadrimestre ,6 ore, pag 412-418, 429-431 ) POLITICA ECONOMICA Il ruolo dello Stato all‟interno del sistema economico Il sistema economico ed i suoi soggetti. I diversi modelli di sistema economico: liberista, collettivista, misto. Gli obiettivi e gli strumenti della politica economica : politica fiscale ,politica monetaria ,politica industriale ,politica dei redditi. La politica economica keynesiana. (2° quadrimestre, 4 ore, pag 334-354 ) Compresenza Diritto – Storia : sono state approfondite democratico, sociale ) e la divisione dei poteri dello Stato . Schio 7 Maggio 2014 diverse forme di Stato ( liberale, ,socialista, Il docente Prof. Carlo Franzan Disciplina: Religione A.S.2013/2014 Classe VDS In relazione alla programmazione curricolare sono stati conseguiti i seguenti obiettivi in termini di : CONOSCENZE La classe, opportunamente guidata dall‟insegnante, conosce i nodi fondamentali del messaggio cristiano, le grandi linee del suo sviluppo storico e le espressioni più significative della sua tradizione culturale. CAPACITA‟ Molti alunni sono capaci, attraverso la riflessione critica, di discernere il contributo che la tradizione cristiana ha dato nel corso dei secoli alla formazione della cultura in ambito artistico, filosofico, letterario. Inoltre sanno problematizzare idee, conoscenze e credenze e passare dal piano della conoscenza a quello dell‟analisi critica COMPETENZE Gli studenti hanno dimostrato una certa competenzanell‟affinare la capacità critica ad analizzare i problemi etico-religiosi più significativi della realtà contemporanea. Gli studenti cioè, sono stati orientati e abituati a contestualizzare alcune situazioni nella logica interculturale e interreligiosa, a comprendere e rispettare le diverse posizioni che le tradizioni culturali esprimono in materia etica e religiosa. Inoltre sono in grado di realizzare, alla luce dei programmi, dei minimi progetti didattici. 1.Contenuti disciplinari e tempi di realizzazione , con riferimento alla calendarizzazione quadrimestrale esposti per unità didattiche/o percorsi formativi ed eventuali approfondimenti : Chiesa e dialogo interreligioso - Cristianesimo e società Ragione e fede Rispetto della creazione Resurrezione: centro del messaggio cristiano Fede, speranza…carità: l‟amore oblativo Settembre - ottobre: 5 ore Novembre: 4 ore Dicembre - gennaio: 7 ore Febbraio – marzo: 7 ore Aprile – maggio: 5 ore 2.Metodi didattici Alla parte espositiva curata dall‟insegnante, sono state affiancate le ricerche e gli approfondimenti degli studenti. Molto spazio è stato dato al dialogo e al confronto in classe anche attraverso lavori di gruppo e intergruppo. 3. Mezzi didattici utilizzati Il libro di testo, mezzi audiovisivi, testi di autori vari, presentazioni in power point. 4.Spazi utilizzati Aula, laboratorio informatico e multimediale. 5.Criteri e strumenti di valutazione Verifiche orali degli elaborati di gruppo, elaborati di approfondimento del programma svolto in classe. Schio, 02/05/2014 docente Il SIMULAZIONE DI TERZA PROVA MATERIA: LINGUA STRANIERA INGLESE NAME………………………….. CLASS 5Ds 28/04/13 1) How did Joyce’s perception of time affect his narrative technique? __________________________________________________________________ __________________________________________________________________ __________________________________________________________________ __________________________________________________________________ __________________________________________________________________ __________________________________________________________________ __________________________________________________________________ __________________________________________________________________ __________________________________________________________________ __________________________________________________________________ __________________________________________________________________ 2) What is art, according to Oscar Wilde? __________________________________________________________________ __________________________________________________________________ __________________________________________________________________ __________________________________________________________________ __________________________________________________________________ __________________________________________________________________ __________________________________________________________________ __________________________________________________________________ __________________________________________________________________ __________________________________________________________________ __________________________________________________________________ __________________________________________________________________ _______________________________________________________________ 3) Mention some elements of paralysis and some of escape presented in the short story titled Eveline. __________________________________________________________________ __________________________________________________________________ __________________________________________________________________ __________________________________________________________________ __________________________________________________________________ __________________________________________________________________ __________________________________________________________________ __________________________________________________________________ __________________________________________________________________ __________________________________________________________________ __________________________________________________________________ SIMULAZIONE DI TERZA PROVA MATERIA: LINGUA STRANIERA INGLESE NAME………………………….. CLASS 5Ds 28/11/13 1) Focusing on the first chapter of the novel Pride and Prejudice, describe the relationship between Mr and Mrs Bennet. _______________________________________________________________ _______________________________________________________________ _______________________________________________________________ _______________________________________________________________ _______________________________________________________________ _______________________________________________________________ _______________________________________________________________ _______________________________________________________________ _______________________________________________________________ _______________________________________________________________ _______________________________________________________________ ____________________________________________________________ 2) In the passage titled What was I? the creature reflects on his nature and he finds some positive and negative aspects. Explain them. __________________________________________________________________ __________________________________________________________________ __________________________________________________________________ __________________________________________________________________ __________________________________________________________________ __________________________________________________________________ __________________________________________________________________ __________________________________________________________________ __________________________________________________________________ __________________________________________________________________ __________________________________________________________________ __________________________________________________________________ _______________________________________________________________ 3) Explain the main features of the Gothic novel and why Frankenstein can be considered one of these. _______________________________________________________________ _______________________________________________________________ _______________________________________________________________ _______________________________________________________________ _______________________________________________________________ _______________________________________________________________ _______________________________________________________________ _______________________________________________________________ _______________________________________________________________ _______________________________________________________________ _______________________________________________________________ ____________________________________________________________ ISTITUTO SUPERIORE STATALE “MARTINI” con sperimentazione ad indirizzo Sociale Simulazione della II prova scritta Esami di Stato SCIENZE SOCIALI 1.“Ma qual è l’elemento principale dell’incontro? Il dialogo […]. Scopo del dialogo deve essere la reciproca comprensione e scopo della comprensione il reciproco avvicinamento. Comprensione e avvicinamento si raggiungono sulla via della conoscenza. Qual è la condizione preliminare di questo processo, di quest’equazione? La volontà di conoscere, di rivolgersi all’altro, l’andargli incontro, l’attaccarci discorso. Nella pratica quotidiana, tuttavia, la cosa risulta quanto mai difficile. L’esperienza dimostra che in un primo momento, e di primo impulso, l’uomo reagisce all’altro con riserva, diffidenza, riluttanza, se non addirittura con ostilità”. R. Kapuściński, “L’altro”, trad. V. Verdiani, Feltrinelli, Milano 2004 Esponi le tue riflessioni sul brano sopra riportato soffermandoti, in particolare, sulle seguenti questioni: 1. Volto, corpo e parole nell’interazione sociale 2. Possiamo parlare di modalità diverse di relazionarsi a seconda del contesto sociale? 2. Il fenomeno della coesione sociale è stato studiato da psicologi, sociologi e storici della cultura non soltanto nella prospettiva del rapporto individuo-gruppo ma anche nel contesto più generale di quella che viene definita “società di massa”. In merito a tale affermazione il/la candidato/a analizzi una o più teorie che abbiano analizzato il fenomeno sunnominato, tentando di chiarire, inoltre, la relazione fra coesione di gruppo e conformismo. 3.I membri di un gruppo sociale non sono entità isolate, indipendenti le une dalle altre; tutti gli elementi sono interconnessi e ciò che accade in una qualsiasi sottoparte del gruppo ha ripercussioni sulle altre possibili sottoparti. Il/la candidato/a , in base alle proprie conoscenze sulla coesione (teorie, indagini empiriche, esperimenti) ed esperienze personali e/o di gruppo, illustri tali affermazioni alla luce di variabili sociali quali: la dinamica sociale e la forza del condividere con gli altri delle decisioni o degli atteggiamenti. 4."Il punto non sta solo nel fatto che il mondo della vita trascende ogni ‘modello’, così come ogni ‘significato’ che alla realtà è attribuito. Il punto è anche che, quando penso, o conosco, sono io che lo faccio:il mio conoscere è situato e parziale".[JEDLOWSKI Paolo (1994) . Il sapere dell’esperienza .Il Saggiatore, Milano) In merito a questa affermazione di Jedlowski la candidata spieghi, in base alle proprie conoscenze e alle teorie delle Scienze Sociali studiate: la "parzialità" del conoscere la realtà sociale; la differenza fra conoscenza oggettiva e soggettiva del reale; il candidato esponga inoltre una teoria, un modello o almeno un paio di indagini sperimentali che illustrino le argomentazioni di cui al punto I. ______________________________________________________________________________ ________________ E' consentito solo l'uso del dizionario (non enciclopedico) della lingua italiana. La prova dura 5 ore da sessanta minuti. Non è consentito lasciare l’istituto prima che siano trascorse tre ore dalla presentazione dell’elaborato. I l/ la candidat o/a deve svolgere due tracce fra le quattro proposte. Schio, 20-12-13 IST.SUPERIORE “MARTINI” con sperimentazione ad indirizzo delle Scienze Sociali Simulazione della II prova scritta Esami di Stato SCIENZE SOCIALI Schio, 10-04-2014 Quesit i di Scienze Sociali I "La vita della famiglia deve avere la capacità di rinnovamento proprio in base agli avvenimenti che coinvolgono i singoli cambiando la dinamica del gruppo nel suo insieme. Quanto piu’ la famiglia è un sistema, tanto più facilmente circoleranno le informazioni e le emozioni. In questa logica esistono singole autonomie, ma correlate dentro il gruppo. La totale libertà è solitudine e abbandono. Persino il conflitto adolescenziale con la tendenza al distacco è un processo dentro la famiglia: dentro, non contro. Più del rapporto padre-figlio o madre-figlia, è bene valutare la relazione complessa tra tutti i membri del gruppo". V. ANDREOLI, Giovani. Sfida, rivolta, speranze, futuro. Milano, Rizzoli, 2004 Il candidato risponda ai seguenti quesiti: 1.II rapporto tra genitori e figli è difficile soprattutto in età adolescenziale: quali cause individua l'autore? 1. I problemi di ciascun membro della famiglia sono problemi dell'intero gruppo: in che senso? II "La devianza può essere definita come la trasgressione, socialmente percepita, di regole, di norme in vigore in un determinato sistema sociale: è un comportamento che rimette in discussione sia le norme sociali che la coesione o l'unità del sistema. Tuttavia, tali norme subiscono modificazioni seguendo i mutamenti storici e sono giudicate diversamente a seconda dei sotto-gruppi che fanno parte di questo sistema". W. DOISE - J.C DESCHAMPS - O. MUGNY, Psicologia sociale, Bologna, Zanichelli, 1980 Il candidato discuta la seguente questione: l'emarginazione, l'aggressività, la devianza e la delinquenza: possibili cause, differenze ed effetti. III «L'educazione, comunque venga impartita e in qualunque cultura, produce sempre conseguenze nella vita di chi ne usufruisce. È una cosa che tutti sanno e di cui nessuno dubita. Sappiamo che tali conseguenze sono strumentali nella vita degli individui e sappiamo anche che, in un senso meno immediatamente personale, sono strumentali per la cultura e per le sue varie istituzioni. […] L'educazione, per quanto possa sembrare, o professi, di essere fine a se stessa o superflua, fornisce abilità, modi di pensare, di sentire, e di parlare che in seguito possono essere venduti in camb io di "distinzioni" sui mercati istituzionali di una società. In questo senso più profondo, allora, l'educazione non è mai neutrale, non è mai priva di conseguenze sociali ed economiche. » Jerome S.Bruner (1997).La cultura dell’educazione: nuovi orizzonti per la scuola. Feltrinelli,Milano. Commenta il brano sopra riportato chiarendo i seguenti punti: 1.Analizza i processi di socializzazione e di inculturazione in famiglia e nella scuola. 2.Descrivi le principali funzioni di queste fondamentali agenzie formative a partire dal loro ruolo nei processi di integrazione sociale. 3.Rifletti sui fenomeni di disagio giovanile e di devianza, in relazione ad una mancata o carente pratica socializzante. IV «Che l'uomo sia un migrante, è la sua stessa storia a dimostrarlo. L'uomo antico si diffonde dall'Africa orientale all'Eurasia a partire da poco meno di 2 milioni di anni fa, forse mezzo milione d'anni dopo essere entrato in scena. L'uomo moderno compare, di nuovo in Africa orientale, fra i 150.000 e 100.000 anni fa. Intorno a 60.000 anni fa inizia a colonizzare il resto del mondo, raggiungendo il punto più lontano dall'origine, la Terra del Fuoco, dopo 50.000 anni. Tutte le terre emerse, tranne l'Antartide, 10.000 anni fa sono abitate. Si calcola che vi fossero tra 1 e 15 milioni di uomini su tutta la Terra. Benché la nostra sia una specie tra le più curiose, non è lo spirito di avventura a ispirare questa vasta migrazione; è piuttosto il successo incontrato dall'uomo nell'abitare gli ambienti più diversi, traendone i mezzi della propria sussistenza. Questo si traduce in successo riproduttivo: i gruppi umani aumentano lentamente di numero. Poiché tutti vivono di caccia e raccolta, e il cibo disponibile in ogni ambiente è limitato, l'aumento numerico fa si che, quando diviene necessario, un gruppo si distacchi dalla propria comunità e si spinga più lontano alla ricerca di nuovi territori. [...] La lingua è il parametro che individua un gruppo umano, una "tribù" in antropologia. Nel linguaggio corrente parliamo di popolazioni, ciascuna contraddistinta dalla facilità di comunicazione fra i suoi membri: il fatto di parlare la stessa lingua favorisce la comunicazione all'interno del gruppo, mentre la comunicazione con altri gruppi, anche vicini, rimane difficoltosa o impossibile. [...] La convinzione di una superiorità del proprio gruppo ingenera forme di razzismo. [.. .].Questo secolo, o forse dovremmo dire questo millennio, porta un'onda di migrazioni che è destinata a mutare la composizione etnica del mondo. In realtà è come se diverse civiltà umane, dopo avere avuto 60.000 anni di sviluppo indipendente, ora tornassero a confluire, rimescolandosi e scambiando idee, tecnologie, stili di vita, lingue e, naturalmente, geni.» F. CAVALLI - SFORZA, Sempre in viaggio e mai arrivati. Cosmopolitismo, in II Sole 24 Ore, 3 aprile 2011 II candidato esponga le sue riflessioni sull'argomento del brano sopra riportato e focalizzi la sua attenzione sui seguenti punti: o • fattori distintivi nelle integrazioni tra popolazioni di diversa etnia; o • opportunità e disadattamento derivanti dai flussi migratori; o • idea di cosmopolitismo e confronto con culture e società altre. Durata massima della prova: 5 ore da 55 minuti. È consentito soltanto l’uso del dizionario di italiano non enciclopedico. Non è consentito lasciare l’Istituto prima che siano trascorse 3 ore da sessanta minuti dalla dettatura del tema o dalla consegna delle tracce (l’ora minima di consegna verrà segnata sulla lavagna) Chiarisci come la filosofia di Kierkegaard costituisca un'anticipazione dell'esistenzialismo, in quanto riflessione centrata sulle categorie del singolo e della scelta, dimensioni fondamentali della vita di ogni uomo. (max 10 righe) “Ognuno secondo le sue capacità e ognuno secondo i suoi bisogni” : questa formula caratterizza la società comunista di cui Marx prefigura l'avvento. Quali sono gli elementi costitutivi di tale società? (max 8 righe) Esponi la critica mossa da Nietzsche alla morale cristiana e chiarisci i possibili effetti del rovesciamento dei valori tradizionali. (max 10 righe) Definisci il tipo di relazione che Hegel istituisce tra filosofia e realtà, commentando l'affermazione ciò che è razionale è reale; ciò che è reale è razionale. (max 8 righe) Spiega e commenta la frase di Marx: Non è la coscienza degli uomini che determina il loro essere, ma, al contrario, è il loro essere sociale che determina la loro coscienza. (max 8 righe) Presenta le tre dimensioni della vita attiva e l'importanza della politica secondo H. Arendt. (max 10 righe) Presenta la concezione del tempo secondo Bergson (max 10 righe) In che cosa consiste secondo Husserl la crisi delle scienze europee ? (max 8 righe) Perchè Ricoeur ritiene Freud un maestro del sospetto? (max 10 righe) ISTITUTO D'ISTRUZIONE SUPERIORE " A.MARTIN1 " LICEO SCIENZE SOCIALI-SCHIO-A.S.2013-14 SIMULAZIONE DI TERZA PROVA: educazione fisica Cognome... ............................. Nome ................................. classe ............... data 1) II peso corporeo rappresenta il bilancio energetico tra le'entrate e le uscite caloriche. Spiega questa affermazione. ____________________________________________________________________________ ____________________________________________________________________________ ____________________________________________________________________________ ____________________________________________________________________________ ____________________________________________________________________________ ____________________________________________________________________________ ____________________________________________________________________________ ____________________________________________________________________________ ________________ 2 ) Cosa intendiamo quando parliamo di etica dello sport? ____________________________________________________________________________ ____________________________________________________________________________ ____________________________________________________________________________ ____________________________________________________________________________ ____________________________________________________________________________ ____________________________________________________________________________ ____________________________________________________________________________ ____________________________________________________________________________ ________________ 3) Quali sono le caratteristiche e gli effetti dannosi sul nostro organismo provocati dall'uso di STEROIDI ANABOLIZZANTI ? ____________________________________________________________________________ ____________________________________________________________________________ ____________________________________________________________________________ ____________________________________________________________________________ ____________________________________________________________________________ ____________________________________________________________________________ ____________________________________________________________________________ ____________________________________________________________________________ ________________ 8 Novembre 2013 NOME E COGNOME …………………………………………………………. CLASSE: 5D SIMULAZIONE TERZA PROVA TIPO B - DIRITTO ED ECONOMIA I. Riassumi i principi costituzionali della sicurezza sociale. II. Illustra le principali funzioni degli organi centrali consultivi. III. Spiega il principio della trasparenza dell’attività amministrativa. 28 aprile 2014 NOME E COGNOME …………………………………………………………. CLASSE: 5C - DIRITTO ED ECONOMIA IV. V. Distingui i concetti di assistenza e previdenza. Evidenzia le differenze tra regolamenti e direttive europee. III. Indica gli organi istituzionali dell’Unione europea. GRIGLIA DI VALUTAZIONE DELLA II PROVA SCRITTA DI SCIENZE SOCIALI NOME E COGNOME STUDENTE __________________________ D INDICATORI A. Aderenza alla traccia e conoscenza dei contenuti B. Articolazione, coesione e coerenza dell’argomentazione Riferimenti culturali e scientifici di tipo psicologico e/o sociologico e/o antropologico e/o pedagogico C. Capacità di approfondimento Rielaborazione e spunti di originalità D. Uso del linguaggio specifico Efficacia espositiva DESCRITTORI Insufficiente Gravemente Insufficiente 1-6 Sufficiente 10 7-9 Più che Sufficiente 11 Discreto 12 Buono 13 CLASSE ____________________ PUNTEGGIO SAGGIO Più che Buono 14 Ottimo 15 Non pertinente Pertinenza limitata e conoscenze superficiali Pertinenza alla traccia non sempre adeguata, conoscenze semplici Pertinenza alla traccia e conoscenze semplici Pertinenza alla traccia e conoscenze ordinate Pertinenza alla traccia e conoscenze articolate Pertinenza alla traccia, conoscenze ampie e articolate Pertinenza alla traccia, conoscenze articolate e approfondite Frammentaria e incompleta Superficiale Semplice Semplice ma lineare Coerente con riferimenti Articolata e coerente con riferimenti Articolata con riferimenti puntuali Articolata con confronti e riferimenti puntuali Contraddittoria e disorganica Carente Limitata ma coerente Coerente con qualche approfondime nto Nell’insieme approfondita e organica Ampia con alcuni approfondimenti Ampia e approfondita Ampia e approfondita con spunti originali Non appropriato Impreciso Semplice Nell’insieme corretto Corretto e abbastanza scorrevole Appropriato Appropriato e specifico Efficacia espositiva MEDIA PUNTEGGIO TOTALE VALUTAZIONE 1-6 9 Nettamente insufficiente Gravemente insufficiente Insufficiente 10 11 Sufficiente Più che sufficiente 12 Discreto 13 Buono 7-8 Verifica non pertinente, frammentaria e incompleta, con gravissimi errori concettuali ed espositivi Verifica lacunosa con gravi errori contenutistici ed espressivi Verifica non del tutto aderente alla traccia, con errori non particolarmente gravi nell’esposizione e nelle conoscenze Verifica con informazioni ottenute con un lavoro manualistico, pertinente alla traccia, con lievi errori Verifica con informazioni essenziali ma corrette, ottenute con un lavoro diligente e con sufficiente capacità di collegamento Verifica con informazioni corrette, ottenute con un lavoro diligente e con discrete capacità di collegamento Verifica che denota un lavoro ampio e una capacità di esposizione corretta e sicura con appropriati collegamenti 14 Più che buono Verifica che denota un lavoro di approfondimento e una capacità di esposizione corretta e sicura con specifici collegamenti 15 Ottimo Verifica che rivela capacità di rielaborazione approfondita, con spunti originali e capacità espositiva sicura ed efficace LA COMMISSIONE ________________________ ________________________ ________________________ ________________________ ________________________ ________________________ IL PRESIDENTE ________________________ GRIGLIA DI VALUTAZIONE DELLA TERZA PROVA: EDUCAZIONE FISICA Cognome e nome________________________________ classe__________________ indicatori Pertinenza della risposta nullo Conoscenze descrittori Grav.insuff. Insuff. Suff. Discreto Buono / Ottimo 6 1 2 3 4 5 nullo Grav.insuff. Insuff. Suff. Discreto 1 2 3 4 5 Insuff. Suff. Buono 1 2 3 Uso del linguaggio specifico Punteggio Buono / Ottimo 6 15 PERTINENZA DELLA RISPOSTA Ottimo/Buono Discreto Sufficiente Insufficiente Grav. insuff. Nullo 6 5 4 3 2 1 Ha capito la consegna e risponde in modo esauriente e pertinente Ha capito la consegna e la risposta è pertinente Ha capito la consegna ed espone gli elementi essenziali Ha capito la consegna ma la risposta non è del tutto esauriente Ha capito poco la consegna e cerca di rispondere comunque Non ha capito, non risponde o risponde in modo non pertinente 6 5 4 3 2 1 Conosce in modo esauriente ed approfondito i contenuti Conosce in modo sicuro i contenuti Conosce in modo sufficiente i contenuti Conosce in modo parziale/lacunoso i contenuti Non conosce i contenuti e cerca di rispondere comunque Non ha conoscenze, non risponde CONOSCENZE Ottimo/ Buono Discreto Sufficiente Insufficiente Grav. insuff. Nullo USO DEL LINGUAGGIO SPECIFICO Buono Sufficiente Insufficiente 3 2 1 Utilizza correttamente termini specifici La terminologia è sufficientemente corretta La terminologia è impropria GRIGLIA DI VALUTAZIONE DI FILOSOFIA a. s. 2013 – 2014 Indicatori Conoscenza degli argomenti Esposizione e lessico specifico Rielaborazione e pertinenza Descrittori Scarsa insufficiente Mediocre Sufficiente Discreta Buona Ottima Assenti Inadeguati Approssimativi Corretti Corretti e pertinenti Precisi e articolati Nulle Confuse e/o disorganiche Approssimative Sufficienti Adeguate Sviluppate e coerenti Totale punti Punti 1 2 3 4 5 6 7 0 1 2 3 3,5 4 0 1 2 3 3,5 4 DIPARTIMENTO DI LINGUA INGLESE LICEO DELLE SCIENZE UMANE "A. MARTINI" GRIGLIA DI VALUTAZIONE DELLA TERZA PROVA SCRITTA indicatori: a) Completezza della risposta rispetto alle conoscenze previste dal programma punti ..................... / 6 b) Capacità di sintesi e argomentazione, rielaborazione personale, coerenza e coesione punti .................... / 5 c) Correttezza formale, proprietà lessicale, efficacia comunicativa punti .................... / 4 totale ................... / 15 Descrittori punti a) Completezza della risposta rispetto alle conoscenze previste dal programma b) Capacità di sintesi e argomentazione, rielaborazione personale, coerenza e coesione c) Correttezza formale, proprietà lessicale, efficacia comunicativa Lo studente rivela una conoscenza sicura e approfondita dei contenuti 6 Lo studente dimostra una conoscenza completa e sicura dei contenuti 5,5 Lo studente dimostra una conoscenza abbastanza completa dei contenuti 5 Lo studente dimostra di conoscere i contenuti fondamentali e qualche informazione dettagliata 4,5 Lo studente dimostra una conoscenza delle informazioni essenziali necessarie a rispondere in modo semplice 4 Lo studente dimostra di conoscere i contenuti in modo superficiale e incompleto 3,5 Lo studente dimostra di conoscere i contenuti in modo parziale e frammentario 3 / 2,5 Lo studente dimostra una conoscenza sommaria e lacunosa dei contenuti 2 Consegna della verifica non eseguita 1 Lo studente struttura la risposta in maniera chiara, sicura e approfondita. Sa produrre un discorso articolato e personale, logico e coeso; rivela notevoli capacità di sintesi 5 Lo studente struttura la risposta in maniera chiara, precisa ed efficace. Sa produrre un discorso logico e coeso rivelando buone capacità di sintesi 4,5 Lo studente struttura la risposta in modo completo e chiaro. Sa produrre un discorso logico e coeso, seppure semplice 4 Lo studente struttura la risposta in modo generalmente coerente, anche se semplice e schematico 3,5 Lo studente porta a termine il compito assegnato. Non sempre la risposta risulta organica e coerente 3 / 2,5 Lo studente non riesce a portare a termine il compito assegnato e organizza il discorso in modo disordinato e impreciso 2 / 1,5 Lo studente non è in grado di svolgere il lavoro scritto assegnato 1 Lo studente usa in modo consapevole la lingua, realizzando una produzione organica e originale. Usa un lessico pertinente e vario 4 Lo studente si esprime con un livello di accuratezza e scioltezza buono, usando un lessico pertinente 3,5 Lo studente si esprime in modo sostanzialmente corretto e commette solo alcune imprecisioni formali 3 Lo studente confida per esprimersi sulle nozioni consolidate. Permangono incertezze formali, anche diffuse, che tuttavia non limitano l'efficacia comunicativa 2,5 La produzione scritta presenta lacune ortografiche, grammaticali che limitano l'efficacia comunicativa. Il lessico è povero e spesso scorretto 2 / 1,5 I problemi di impostazione, ortografia, grammatica e lessico sono tali da impedire la comprensione del messaggio 1 GRIGLIA DI VALUTAZIONE DELLA TERZA PROVA LINGUA STRANIERA FRANCESE (L2) – Tipologia B Aderenza alla traccia e conoscenza dei contenuti Efficacia comunicativa, correttezza formale, varietà lessicale. Rielaborazione, organizzazione logica del contenuto, originalità Ottimo Buono Discreto Sufficiente Lievemente insufficiente Insufficiente Gravemente insufficiente Ottimo Buono Discreto Sufficiente Lievemente insufficiente Insufficiente Gravemente insufficiente Ottimo Buono Discreto Sufficiente Lievemente insufficiente Insufficiente Gravemente insufficiente 6 5.5 4.5-5 4 3.5 3 2-1 5 4.5 4 3.5 3 2.5 2 4 3.5 3 2.5 2 1.5 1 DESCRITTORI Aderenza alla traccia e conoscenza dei contenuti Ottimo: ha capito la consegna e risponde in modo esauriente. Rivela una sicura ed approfondita conoscenza dell‟argomento. Buono: ha capito la consegna e rivela una buona conoscenza dell‟argomento. Discreto: ha capito la consegna, ma non approfondisce. Rivela una discreta conoscenza dei contenuti richiesti. Sufficiente: ha capito la consegna e la conoscenza dei contenuti risulta sufficiente. Lievemente insufficiente: ha capito la consegna, ma rivela una conoscenza limitata dell‟argomento. Insufficiente: ha capito poco la consegna e risponde rivelando una conoscenza non sufficiente dei contenuti richiesti. Gravemente insufficiente: non ha capito la consegna, non risponde o risponde in modo assolutamente non pertinente. Non produce contenuti adeguati. Efficacia comunicativa, correttezza formale, varietà lessicale. Ottimo: si esprime correttamente e in modo efficace e usa un lessico ampio. Buono: l‟esposizione è chiara e lineare .Il lessico è pertinente e corretto. Discreto: l‟esposizione è fluida anche se presenta qualche errore formale e l‟efficacia comunicativa è discreta. Il lessico è pertinente. Sufficiente: l‟esposizione presenta qualche errore, ma è sufficientemente efficace dal punto di vista comunicativo. Il lessico è sostanzialmente corretto, ma limitato. Lievemente insufficiente: presenta errori che limitano in parte l‟efficacia comunicativa del testo e usa un lessico povero. Insufficiente: presenta alcuni gravi errori che compromettono in parte l‟efficacia comunicativa del testo e usa un lessico improprio. Gravemente insufficiente: l‟espressione presenta numerosi e/o gravi errori, al limite dell‟incomprensione. Rielaborazione, organizzazione logica del contenuto, originalità Ottimo/buono: sa rielaborare le informazioni con efficacia e svolge il discorso in modo coerente e logico. Discreto: rielabora le informazioni in modo semplice e svolge il discorso in modo ordinato. Sufficiente: svolge il discorso in modo schematico, ma sostanzialmente completo. Lievemente insufficiente/insufficiente: cerca di rielaborare le informazioni, ma svolge il discorso in modo frammentario e/o incompleto. Gravemente insufficiente: svolge il discorso in modo frammentario e disordinato. Istituto Istruzione Superiore “Martini” - Liceo delle Scienze Sociali – Schio Esame di Stato A.S. 2013/14 Griglia di valutazione della terza prova scritta Materia: Diritto-economia – Prof. Pierno Domenico Punteggio Indicatori (A) Livello di conoscenza dei contenuti (B) Corretto uso dei linguaggi specifici (C) Capacità di sintesi e di organizzazione logica degli argomenti 1-3 Scarso Informazione assente Numerosi e gravi errori che compromettono drasticamente la comunicazione Disorganica e frammentaria senza alcuna motivazione 4-6 Gravemente insufficiente Informazione scorretta Candidato: ________________________________ 7-8 9 10 11-12 13-14 Insufficiente Incompleto, superficiale e impreciso Mediocre Parzialmente incompleto e impreciso Sufficiente Contenuto sostanzialmente adeguato alle richieste Discreto Informazioni pertinenti ma non complete Buono Pertinenza significativa e precisa Numerosi e gravi errori che compromettono la comunicazione Numerosi errori, lessico limitato e generico Vari errori, lessico generico Discreta padronanza delle strutture, lessico accettabile Disorganica e frammentaria con debole motivazione Disorganica con motivazione appena accennata Disorganica con motivazione accennata Sostanziale padronanza delle strutture, pur con qualche errore e lessico accettabile Non sempre organica ma comunque comprensibile. Padronanza delle strutture, forma abbastanza fluida ed appropriata Argomentazione organica e motivata Argomentazione organica ma non sempre motivata 15 Ottimo Eccellente Totalmente pertinente, preciso, sintetico ed esauriente Fluida ed efficace con buon possesso del lessico giuridico Voto Ottima capacità di orientarsi e rielaborare criticamente Somma dei punteggi degli indicatori A + B + C : __________ Totale punteggio medio degli indicatori (A + B + C= Tot./3): __________ Totale punti: __________ su 15 Firma del docente _________________________________________________ SIMULAZIONE PRIMA PROVA D’ESAME 12.4.2014 Tipologia A - Analisi del testo Gabriele D'Annunzio, La sabbia del tempo Come scorrea la calda sabbia lieve Per entro il cavo della mano in ozio, Il cor sentì che il giorno era più breve. E un'ansia repentina il cor m'assalse Per l'appressar dell'umido equinozio Che offusca l'oro delle piagge salse. Alla sabbia del Tempo urna la mano Era, clessidra il cor mio palpitante, L'ombra crescente d'ogni stelo vano Quasi ombra d'ago in tacito quadrante. Gabriele D'Annunzio nasce a Pescara nel 1863 e la sua figura appartiene, oltre che alla storia della letteratura, anche alla storia politica e del costume. Famosi sono i suoi atteggiamenti ispirati ad una "vita inimitabile", eccezionale, tesa a scandagliare ogni sensazione, così come la sua opera di scrittore in prosa, in poesia e per il teatro vuol percorrere tutti i generi letterari. Si ritira, infine, nella villa del Vittoriale a Gardone sul Garda, un museo-mausoleo dove raccoglie le reliquie della sua vita gloriosa, conclusasi nel 1938. La lirica fa parte dei Madrigali dell'estate, una sezione dell‟Alcyone costituita da componimenti brevi in cui compare la notazione immediata e rapida. E' stata composta probabilmente nel settembre-ottobre 1903. 1 Comprensione complessiva Dopo una prima lettura riassumi il contenuto informativo del testo in non più di 10 righe. 2 Analisi e interpretazione del testo 2.1 Illustra la struttura metrica e il ritmo del componimento. 2.2 Nella lirica il discorso poetico si sviluppa attraverso una catena dì analogie. Ricostruiscila, indicandone i passaggi successivi. 2.3 D'Annunzio è un poeta famoso per le preziose e ricercate scelte lessicali: individuane alcune e spiegale. 2.4 D'Annunzio è considerato un decadente per i suoi atteggiamenti ispirati da un massimo vitalismo a cui si accompagna un senso di morte e di inutilità: ritrova nella lirica questa caratteristica propria dell'eroe decadente. 2.5 Individua nelle forme del testo ulteriori aspetti significativi. 3 Approfondimenti Sulla base dell'analisi condotta, proponi una tua interpretazione complessiva del testo: e approfondiscila inserendo il testo nel suo orizzonte culturale (ad esempio riferendoti ad altre.opere dello stesso o di altri autori, alla situazione storico politica dell‟epoca o ad altri aspetti o componenti culturali di tua conoscenza) TIPOLOGIA B - REDAZIONE DI UN “SAGGIO BREVE” O DI UN “ARTICOLO DI GIORNALE” (puoi scegliere uno degli argomenti relativi ai quattro ambiti proposti) CONSEGNE Sviluppa l‟argomento scelto o in forma di “saggio breve” o di “articolo di giornale”, utilizzando i documenti e i dati che lo corredano. Se scegli la forma del “saggio breve”, interpreta e confronta i documenti e i dati forniti e su questa base svolgi, argomentandola, la tua trattazione, anche con opportuni riferimenti alle tue conoscenze ed esperienze di studio. Da‟ al saggio un titolo coerente con la tua trattazione e ipotizzane una destinazione editoriale (rivista specialistica, fascicolo scolastico di ricerca e documentazione, rassegna di argomento culturale, altro). Se lo ritieni, organizza la trattazione suddividendola in paragrafi cui potrai dare eventualmente uno specifico titolo. Se scegli la forma dell‟ “articolo di giornale”, individua nei documenti e nei dati forniti uno o più elementi che ti sembrano rilevanti e costruisci su di essi il tuo „pezzo‟. Da‟ all‟articolo un titolo appropriato ed indica il tipo di giornale sul quale ne ipotizzi la pubblicazione (quotidiano, rivi sta divulgativa, giornale scolastico, altro). Per attualizzare l‟argomento, puoi riferirti a circostanze immaginarie o reali (mostre, anniversari, convegni o eventi di rilievo). Per entrambe le forme di scrittura non superare le quattro o cinque colonne di metà di foglio protocollo. AMBITO ARTISTICO – LETTERARIO Argomento: La figura di Ulisse nell‟arte e nella letteratura La strage dei pretendenti, Illustrazione di Gustav Schwab, 1882 (Ulisse si vendica dei proci dopo essere tornato nel suo palazzo a Itaca) Musa, quell'uom di multiforme ingegno Dimmi, che molto errò, poich'ebbe a terra Gittate d'Ilïòn le sacre torri; Che città vide molte, e delle genti L'indol conobbe; che sovr'esso il mare Molti dentro del cor sofferse affanni, Mentre a guardar la cara vita intende, E i suoi compagni a ricondur: ma indarno Leonardo Roperti, Ulisse nella terra di nessuno, 2003 Ricondur desïava i suoi compagni, Ché delle colpe lor tutti periro. Stolti! che osaro vïolare i sacri Al Sole Iperïon candidi buoi Con empio dente, ed irritâro il nume, Che del ritorno il dì lor non addusse. Deh! parte almen di sì ammirande cose Narra anco a noi, di Giove figlia e diva. Odissea, libro primo, Trad. di Ippolito Pindemonte (…) "Quando mi diparti' da Circe, che sottrasse me più d'un anno là presso a Gaeta prima che sì Enea la nomasse, Io e ' compagni eravam vecchi e tardi quando venimmo a quella foce stretta dov'Ercule segnò li suoi riguardi, né dolcezza di figlio, né la pieta del vecchio padre, né 'l debito amore lo qual dovea Penelopé far lieta, acciò che l'uom più oltre non si metta: da la man destra mi lasciai Sibilia, da l'altra già m'avea lasciata Setta. vincer potero dentro a me l'ardore ch'i' ebbi a divenir del mondo esperto, e de li vizi umani e del valore; "O frati", dissi "che per cento milia perigli siete giunti a l'occidente, a questa tanto picciola vigilia ma misi me per l'alto mare aperto sol con un legno e con quella compagna picciola da la qual non fui diserto. d'i nostri sensi ch'è del rimanente, non vogliate negar l'esperienza, di retro al sol, del mondo sanza gente. L'un lito e l'altro vidi infin la Spagna, fin nel Morrocco, e l'isola d'i Sardi, e l'altre che quel mare intorno bagna Considerate la vostra semenza: fatti non foste a viver come bruti, ma per seguir virtute e canoscenza”. Dante Alighieri, Commedia, Inferno, XXVI, 90 – 120 E il vecchio vide un gran mucchio d'ossa D'uomini, e pelli raggrinzate intorno, presso le due Sirene, immobilmente stese sul lido, simili a due scogli. "Vedo. Sia pure. Questo duro ossame cresca quel mucchio. Ma, voi due, parlate! Ma dite un vero, un solo a me, tra il tutto, prima ch'io muoia, a ciò ch'io sia vissuto!" E la corrente rapida e soave Più sempre avanti sospingea la nave. E s'ergean su la nave alte le fronti, con gli occhi fissi, delle due Sirene. "Solo mi resta un attimo. Vi prego! Ditemi almeno chi sono io! Chi ero!" E tra i due scogli si spezzò la nave. Giovanni Pascoli, “ L‟ultimo viaggio di Ulisse”, 41-55, in Poemi Conviviali, 1904 Parlare di letteratura, di versi del secolo prima: «Mah! Come un libro di rima dilegua, passa, non dura!» «Mah! Come son muti gli eroi più cari e i suoni diversi! È triste pensare che i versi invecchiano prima di noi!» «Mah! Come sembra lontano quel tempo e il coro febeo con tutto l'arredo pagano, col Re-di-Tempeste Odisseo...» Or mentre che il dialogo ferve mia moglie, donnina che pensa, per dare una mano alle serve sparecchierebbe la mensa. Pur nelle bisogna modeste ascolterebbe curiosa; - «Che cosa vuol dire, che cosa faceva quel Re-di-Tempeste?» Allora, tra un riso confuso (con pace d'Omero e di Dante) diremmo la favola ad uso della consorte ignorante. Il Re di Tempeste era un tale che diede col vivere scempio un bel deplorevole esempio d'infedeltà maritale, che visse a bordo d'un yacht toccando tra liete brigate le spiaggie più frequentate dalle famose cocottes... Già vecchio, rivolte le vele al tetto un giorno lasciato, fu accolto e fu perdonato dalla consorte fedele... Poteva trascorrere i suoi ultimi giorni sereni, contento degli ultimi beni come si vive tra noi... Ma né dolcezza di figlio, né lagrime, né pietà del padre, né il debito amore per la sua dolce metà gli spensero dentro l'ardore della speranza chimerica e volse coi tardi compagni cercando fortuna in America... - Non si può vivere senza danari, molti danari... Considerate, miei cari compagni, la vostra semenza! – Guido Gozzano, “L‟ipotesi”, VI, in Poesie sparse, 1910 Bisogna che lo affermi fortemente che, certo, non appartenevo al mare anche se Dei d‟Olimpo e umana gente mi spinsero un giorno a navigare e se guardavo l‟isola petrosa ulivi e armenti sopra a ogni collina c‟era il mio cuore al sommo d‟ogni cosa c‟era l‟anima mia che è contadina; un‟isola d‟aratro e di frumento senza vele, senza pescatori, il sudore e la terra erano argento il vino e l‟olio erano i miei ori. Ma se tu guardi un monte che hai di faccia senti che ti sospinge a un altro monte, un‟isola col mare che l‟abbraccia ti chiama a un‟altra isola di fronte e diedi un volto a quelle mie chimere le navi costruii di forma ardita, concavi navi dalle vele nere e nel mare cambiò quella mia vita E il mare trascurato mi travolse, seppi che il mio futuro era sul mare con un dubbio però che non si sciolse, senza futuro era il mio navigare... Ma nel futuro trame di passato andare nella notte che ti avvolge scrutando delle stelle il tremolare in alto l‟Orsa è un sogno che ti volge diritta verso il nord della Polare. E andare come spinto dal destino verso una guerra, verso l‟avventura e tornare contro ogni vaticino contro gli Dei e contro la paura. E andare verso isole incantate, verso altri amori, verso forze arcane, compagni persi e navi naufragate; per mesi, anni, o soltanto settimane? La memoria confonde e dà l‟oblio, chi era Nausicaa, e dove le sirene? Circe e Calypso perse nel brusio di voci che non so legare assieme. Mi sfuggono il timone, vela e remo, la frattura fra inizio ed il finire, l‟urlo dell‟accecato Poliremo ed il mio navigare per fuggire. E fuggendo si muore e la morte sento vicina quando tutto tace sul mare, e maledico la mia sorte non trovo pace forse perché sono rimasto solo si uniscono a brandelli di presente, ti esalta l‟acqua e al gusto del salato brucia la mente e ad ogni viaggio reinventarsi un mito a ogni incontro ridisegnare il mondo e perdersi nel gusto del proibito sempre più in fondo E andare in giorni bianchi come arsura, soffio di vento e forza delle braccia, mano al timone e sguardo nella pura schiuma che lascia effimera una traccia; ma allora non tremava la mia mano e i remi mutai in ali al folle volo oltre l‟umano. La vita del mare segna false rotte, ingannevole in mare ogni tracciato, solo leggende perse nella notte perenne di chi un giorno mi ha cantato donandomi però un‟eterna vita racchiusa in versi, in ritmi, in una rima, dandomi ancora la gioia infinita di entrare in porti sconosciuti prima Francesco Guccini, “Odysseus”, dall‟album Ritratti, 2004 AMBITO SOCIO ECONOMICO Argomento: viaggi e viaggiatori I. 1 Ma bella più di tutte l'Isola Non-Trovata: quella che il Re di Spagna s'ebbe da suo cugino il Re di Portogallo con firma sugellata e bulla del Pontefice in gotico latino. II. L'isola esiste. Appare talora di lontano tra Teneriffe e Palma, soffusa di mistero: 15 «...l'Isola Non-Trovata!» Il buon Canarïano dal Picco alto di Teyde l'addita al forestiero. 5 L'Infante fece vela pel regno favoloso, vide le fortunate: Iunonia, Gorgo, Hera e il Mare di Sargasso e il Mare Tenebroso quell'isola cercando... Ma l'isola non c'era. La segnano le carte antiche dei corsari. ...Hifola da - trovarfi? ...Hifola pellegrina?... È l'isola fatata che scivola sui mari; 20 talora i naviganti la vedono vicina... Invano le galee panciute a vele tonde, 10 le caravelle invano armarono la prora: con pace del Pontefice l'isola si nasconde, e Portogallo e Spagna la cercano tuttora. Radono con le prore quella beata riva: tra fiori mai veduti svettano palme somme, odora la divina foresta spessa e viva, lacrima il cardamomo, trasudano le gomme... 25 S'annuncia col profumo, come una cortigiana, l'Isola Non-Trovata... Ma, se il pilota avanza, rapida si dilegua come parvenza vana, si tinge dell'azzurro color di lontananza... Guido Gozzano, “La più bella”, 1912 Dean stava fuori del finestrino con la valigia, pronto ad andare alla stazione Pennsylvania per attraversare il continente. « Addio, Dean » dissi (…) Questi, cencioso in un cappotto tarmato che s'era portato apposta per il clima ri gido dell'Est, s'allontanò da solo, e l'ultima volta che lo vidi fu mentre svoltava l'angolo della Settima Ave nue, gli occhi fissi sulla strada davanti a sé, e di nuovo tesi verso di essa. (…) "II vecchio Dean è partito" pensai, e ad alta voce dissi: « Gli andrà bene ». E via ce ne andammo al triste e svogliato concerto per il quale non sentivo il minimo desiderio e per tutto il tempo non feci altro che pensare a Dean e a come s'era rimesso in treno per farsi oltre cinquemila chilometri su quell'orribile terra e comunque non seppi mai perché fosse venuto, se non per vedere me. Così in America quando il sole va giù e io siedo sul vecchio diroccato molo sul fiume a guardare i lunghi, lunghissimi cieli sopra il New Jersey e avverto tutta quella terra nuda che si svolge in un'unica incredibile enorme massa fino alla Costa Occidentale, e tutta quella strada che va, tutta la gente che sogna nell'immensità di essa, e so che nello Iowa a quell'ora i bambini stanno certo piangendo nella terra in cui lasciano piangere i bambini, e che stanotte usciranno le stelle, e non sapete che Dio è l'Orsa Maggiore?, e la stella della sera deve star tramontando e spargendo il suo fioco scintillìo sulla prateria, il che avviene proprio prima dell'arrivo della notte completa che benedice la terra, oscura tutti i fiumi, avvolge i picchi e rimbocca le ultime spiagge, e nessuno, nessuno sa quel che succederà di nessun altro se non il desolato stillicidio del diventar vecchi, allora penso a Dean Moriarty, penso persino al vecchio Dean Moriarty, il padre che mai trovammo, penso a Dean Moriarty. Jack Kerouac, Sulla strada, A. Mondadori, 1959 Sarete sorpresa di ricevere mie notizie da questa terra così lontana, ma negli ultimi due anni gli Stati Uniti erano diventati troppo piccoli per me. Ero inquieto. Volevo vedere più mondo. Degli Stati Uniti avevo già visto tutto quello che mi sembrava buono. (...) mi sono messo in viaggio per vedere un altro p o‟ di mondo. Ho visitato le più belle città e posti migliori del Sud America finché sono arrivato qui. E questa parte del paese mi è sembrata così bella che mi ci sono fermato, credo per sempre, perché mi piace ogni giorno di più. Bruce Chatwin, In Patagonia, Milano, Adelphi, 2004 (IV ed.) Non c‟è felicità per chi non viaggia Rohita! A forza di stare nella società degli uomini anche il migliore di loro si perde. Mettiti in viaggio. I piedi del viandante diventano fiori, la sua anima cresce e dà frutti. E i suoi vizi son lavati via dalla fatica del viaggiare. La sorte di chi sta fermo non si muove, dorme quando quello è nel sonno e si alza quando quello si desta. Allora vai, viaggia, Rohita! Tiziano Terzani, Un altro giro di giostra, 2004 AMBITO STORICO POLITICO Argomento: il fascismo “Abbiamo sentito tutti durante la guerra l‟insufficienza delle gente che ci governa e sappiamo che si è vinto per le sole virtù del popolo italiano (…) Se il regime sarà superato, saremo noi che dovremo occupare il suo posto. Siamo noi che abbiamo diritto alla successione perché fummo noi che spingemmo il paese alla guerra e lo conducemmo alla vittoria” (B. MUSSOLINI, Discorso per la fondazione dei Fasci di combattimento, Milano, 1919) "Qui sorge il problema: ma come fate a vivere senza un'opposizione? L'opposizione ci vuole, perché sta bene nel quadro. Noi respingiamo nella maniera più perfetta e sdegnosa questo ordine di ragionamento. L'opposizione non è necessaria al funzionamento di un sano regime politico. L'opposizione è stolta, superflua in un regime totalitario come è il regime fascista. L'opposizione è utile in tempi facili, di accademia, come avveniva prima della guerra, quando si discuteva alla Camera, se, come e quando si sarebbe realizzato il socialismo, e si fece un contraddittorio, che evidentemente non era serio, malgrado gli uomini che vi partecipavano. Ma l'opposizione l'abbiamo in noi, cari signori; noi non siamo dei vecchi ronzini che hanno bisogno di essere pungolati. Noi controlliamo severamente noi stessi. L'opposizione sopra tutto la troviamo nelle cose, nelle difficoltà obiettive, nella vita, la quale ci dà una vasta montagna di opposizioni, che potrebbe esaurire spiriti anche superiori al mio." (B. MUSSOLINI, Discorso dell‟Ascensione, 26 maggio 1927) Il problema dello Stato oggi non è più quello di assicurare il riconoscimento del valore politico del terzo Stato – che fu il compito dello Stato liberale – ma di garantire al lavoratore e ai suoi sindacati il valore politico, che essi reclamano e che non possono ottenere finché la molteplicità dei sindacati non si componga nell‟unità dello Stato. Perché l‟uomo politicamente è Stato, o è uno Stato o nulla (…). L‟errore del vecchio liberalismo è l‟errore stesso del sindacalismo. La concezione atomistica della società intesa come l‟accidentale coacervo e incontro di individui. (GIOVANNI GENTILE, Genesi e struttura della società. Saggio di filosofia pratica, 1946) Nella gran massa della gente comune il mito di Mussolini prevaleva sulla fede nel fascismo(…). In effetti, quanto più si diffondeva fra le masse l‟insofferenza contro l‟invadenza totalitaria del partito fascista e crescevano le critiche ai gerarchi, tanto più veniva esaltato per contrasto il mito del duce (…). Ciò costituiva, nello stesso tempo, la forza e la debolezza del culto mussoliniano. Un nume che si fosse rivelato fallibile, attirando sul popolo dei suoi credenti la furia distruttrice dei cavalieri dell‟Apocalisse, nella specie di sconfitte militari, bombardamenti aerei, fame e morte, era destinato ad essere detronizzato e dissacrato dai suoi credenti con la stessa passione con la quale era stato adorato. (EMILIO GENTILE, Il culto del littorio, 1993) AMBITO TECNICO-SCIENTIFICO ARGOMENTO: Quale idea di scienza nello sviluppo tecnologico della società umana? Nel corso della storia è sempre accaduto che l'uomo si sia trovato in una situazione di incertezza di fronte a due modi profondamente diversi di interpretare la realtà. Fu senza dubbio questo il caso che si verificò alla fine del Seicento, quando gli scienziati e i filosofi razionalisti Isaac Newton, John Locke, Rene Descartes e altri - misero in discussione alcuni dogmi della Chiesa, fra i quali anche una dottrina fondamentale: quella che considerava la terra come una creazione di Dio e, quindi, dotata di valore intrinseco. I nuovi pensatori propendevano per una visione più materialistica dell'esistenza, fondata sulla matematica e sulla «ragione». Meno di un secolo dopo, gli insorti delle colonie americane e i rivoluzionari francesi scalzarono il potere monarchico, che sostituirono con la forma di governo repubblicana, proclamando «il diritto inalienabile» dell'uomo «alla vita, alla libertà, alla felicità e alla proprietà». Alla vigil ia della Rivoluzione americana, James Watt brevettò la macchina a vapore, istituendo un nesso fra il carbone e lo spirito prometeico della nuova era; l'umanità mosse così i suoi primi, malfermi passi verso lo stile di vita industriale che, nei due secoli successivi, avrebbe radicalmente cambiato il mondo." J. RIFKIN, Economia all'idrogeno, Mondadori, 2002 "Francesco Bacone concepì l'intera scienza come operante in vista del benessere dell'uomo e diretta a produrre, in ultima analisi, ritrovati che rendessero più facile la vita dell'uomo sulla terra. Quando nella Nuova Atlantide volle dare l'immagine di una città ideale, non si fermò a vagheggiare forme perfette di vita sociale o politica ma immaginò un paradiso della tecnica dove fossero portati a compimento le invenzioni e i ritrovati di tutto il mondo....La tecnica, sia nelle sue forme primitive sia in quelle raffinate e complesse che ha assunto nella società contemporanea, è uno strumento indispensabile per la sopravvivenza dell'uomo. Il suo processo di sviluppo appare irreversibile perché solo ad esso rimane affidata la possibilità della sopravvivenza del numero sempre crescente degli esseri umani e il loro accesso a un più alto tenore di vita." N. ABBAGNANO, Dizionario di Filosofìa, Torino, UTET, 1971 "Vi sono due modi secondo cui la scienza influisce sulla vita dell'uomo. Il primo è familiare a tutti: direttamente e ancor più indirettamente la scienza produce strumenti che hanno completamente trasformato l'esistenza umana. Il secondo è per sua natura educativo, agendo sullo spirito. Per quanto possa apparire meno evidente a un esame frettoloso, questa seconda modalità non è meno efficiente della prima. L'effetto pratico più appariscente della scienza è il fatto che essa rende possibile l'invenzione di cose che arricchiscono la vita, anche se nel contempo la complicano." EINSTEIN, Pensieri degli anni difficili, trad. ital. L. Bianchi, Torino, Boringhieri, 1965 "Questa idea dell'incremento tecnico come onda portante del progresso è largamente diffusa; qualcuno l'ha chiamata «misticismo della macchina». Noi ci vediamo vivere nell'era del computer o nell'era nucleare, succedute all'era del vapore del XIX secolo. Si pensa a ogni periodo nei termini della tecnologia dominante, risalendo fino alla storia primitiva dell'uomo. Pensiamo allora allo sviluppo dagli utensili di pietra a quelli di bronzo, e poi al sopravvenire d'un'età del ferro, quasi una logica progressione tecnica che trascina nella propria corrente l'evoluzione sociale. Pensiamo a ciascuna età nei termini dell'impatto della tecnica sulle faccende umane, e raramente indaghiamo sul processo contrario.... Così nello sviluppo della tecnologia moderna, non occorre intendere solamente l'influenza degli strumenti e delle tecniche sulla società, bensì l'intero ventaglio delle «forze reciprocamente interagenti» che ha dato luogo agli spettacolari passi avanti del nostro tempo. Come si è espresso un altro studioso dell'evoluzione umana [Solly Zuckerman], «la tecnologia è sempre stata con noi. Non è qualcosa al di fuori della società, qualche forza esterna dalla quale veniamo sospinti.. .la società e la tecnologia sono.. .riflessi l'una dell'altra»." A. PACEY, Vivere con la tecnologia. Roma, 1986 "Non intendo certo sbrogliare l'intricatissimo rapporto tra scienza e tecnologia, ma solo rilevare che oggi, soprattutto grazie all'impiego delle tecnologie informatiche e della simulazione, la nostra capacità di agire ha superato di molto la nostra capacità di prevedere... .La tecnologia è importante per ciò che ci consente di. fare, non di capire... .A cominciare dalla metà del Novecento la tecnologia ha assunto una velocità tale da non permettere a volte alla scienza di giustificare e spiegare teoricamente, neppure a posteriori, il funzionamento dei ritrovati tecnologici. La scienza si è così ridotta a difendere posizioni via via più difficili, tanto più che le radici dell'accelerazione tecnologica non sono da ricercarsi all'interno dello sviluppo scientifico, bensì nell'ambito della tecnologia stessa. Infatti è stata l'informatica che, con il calcolatore, ha fornito all'innovazione uno strumento, o meglio un metastrumento, flessibile e leggero che ha impresso un'accelerazione fortissima alle pratiche della progettazione." G. O. LONGO, Uomo e tecnologia: una simbiosi problematica. Ed. Univ. Trieste, 2006 TIPOLOGIA C – TEMA DI ARGOMENTO STORICO La prima guerra mondiale risulta di fondamentale conoscenza per la comprensione del mondo attuale, in quanto periodo rivoluzionario che cambiò radicalmente ciò che era prima da ciò che venne poi. TIPOLOGIA D – TEMA DI ORDINE GENERALE La forza delle immagini con cui oggi vengono veicolate le informazioni ha cambiato l‟immaginario dell‟uomo, il suo modo di concepire il mondo. GRIGLIA DI VALUTAZIONE PRIMA PROVA CANDIDATO __________________________________________________________________ CLASSE __________________________ Tipologia D Tema di ordine generale Indicatore 1 – Aderenza alla traccia Descrittori Inesistente/fuori tema Scarsa aderenza alla traccia Parziale e/o superficiale aderenza alla traccia Attinente in modo adeguato Attinente in modo sicuro e puntuale Pienamente aderente alla traccia Giudizio Gravemente insuff. Insufficiente Sufficiente Buono Distinto Eccellente Punti /15 1–5 6–9 10 11 - 12 13 - 14 15 Giudizio Gravemente insuff. Insufficiente Sufficiente Buono Distinto Eccellente Punti /15 1–5 6–9 10 11 - 12 13 - 14 15 Giudizio Gravemente insuff. Insufficiente Punti /15 1–5 6–9 Indicatore 2 - Conoscenze Descrittori Rivela un‟informazione nulla sui contenuti o gravemente imprecisa Rivela un‟informazione sui contenuti superficiale e/o frammentaria Rivela un‟informazione sui contenuti essenziale anche se non sempre precisa Rivela una conoscenza dei contenuti corretta con idee semplici ma chiare Rivela una conoscenza dei contenuti ampia Rivela una conoscenza dei contenuti approfondita e puntuale Indicatore 3 – Capacità espositiva e argomentativa Descrittori Non segue l‟impostazione argomentativa e non esprime alcuna tesi Si limita a presentare alcuni dati di conoscenza, segue solo a tratti l‟impostazione argomentativa e non esplicita la tesi Esprime una tesi, l‟argomenta, anche se i nessi non sono sempre evidenti Esprime una tesi e l‟argomenta in modo lineare Esprime una tesi con chiarezza e l‟argomenta in modo documentato Esprime una tesi con originalità, interpreta e organizza i dati con consapevolezza e autonomia Sufficiente Buono Distinto Eccellente 10 11 - 12 13 - 14 15 Indicatore 4 – Correttezza e proprietà linguistica Descrittori Testo gravemente scorretto e inadeguato Testo con evidenti scorrettezze e impreciso Testo semplice, con qualche errore e imprecisione Testo appropriato e nel complesso corretto Testo corretto e scorrevole Testo corretto, preciso ed efficace Punteggio _____________________________/4 ______________________________ Giudizio Gravemente insuff. Insufficiente Sufficiente Buono Distinto Eccellente Voto Punti /15 1–5 6–9 10 11 - 12 13 - 14 15 GRIGLIA DI VALUTAZIONE PRIMA PROVA CANDIDATO __________________________________________________________________ CLASSE __________________________ Tipologia C Tema di ordine storico Indicatore 1 – Adesione concettuale al momento storico indicato nella traccia Descrittori Non sa individuare il momento storico Individua con difficoltà il momento storico Sa individuare gli elementi essenziali del momento storico Sa individuare il momento storico con adeguata precisione Sa individuare il momento storico con adeguata precisione e con riferimenti articolati Sa individuare il momento storico con adeguata precisione e opportuni approfondimenti Giudizio Gravemente insuff. Insufficiente Sufficiente Buono Distinto Eccellente Punti /15 1–5 6–9 10 11 - 12 13 - 14 15 Giudizio Gravemente insuff. Insufficiente Sufficiente Buono Distinto Punti /15 1–5 6–9 10 11 - 12 13 - 14 Indicatore 2 – Conoscenza dei contenuti della traccia e loro sviluppo Descrittori Non conosce i contenuti indicati dalla traccia Conosce i contenuti indicati dalla traccia in modo incerto e li sviluppa in modo confuso Conosce i contenuti indicati dalla traccia e li sviluppa in modo semplice Conosce con precisione i contenuti indicati dalla traccia e li sviluppa e con pertinenza Conosce con precisione i contenuti della traccia e gli sviluppa in modo articolato e coerente Conosce in modo approfondito i contenuti della traccia e li sviluppa con coerenza, in modo articolato ed efficace Eccellente 15 Indicatore 3 - Contestualizzazione Descrittori Non sa contestualizzare le conoscenze storiche Contestualizza le conoscenze storiche in modo parziale e limitato Sa contestualizzare le conoscenze storiche in modo semplice e parziale Sa contestualizzare le conoscenze storiche in modo ordinato e lineare Sa contestualizzare le conoscenze storiche in modo lineare, coerente ed articolato Sa contestualizzare le conoscenze storiche con precisione e coerenza istituendo opportuni collegamenti disciplinari e pluridisciplinari Giudizio Gravemente insuff. Insufficiente Sufficiente Buono Distinto Eccellente Punti /15 1–5 6–9 10 11 - 12 13 - 14 15 Giudizio Gravemente insuff. Insufficiente Sufficiente Buono Distinto Eccellente Punti /15 1–5 6–9 10 11 - 12 13 - 14 15 Indicatore 4 – Correttezza e proprietà linguistica Descrittori Testo gravemente scorretto e inadeguato Testo con evidenti scorrettezze e impreciso Testo semplice, con qualche errore e imprecisione Testo appropriato e nel complesso corretto Testo corretto con lessico preciso e appropriato Testo corretto, preciso ed efficace Punteggio _____________________________/4 ______________________________ Voto GRIGLIA DI VALUTAZIONE PRIMA PROVA CANDIDATO __________________________________________________________________ CLASSE __________________________ Tipologia B Redazione di un articolo di giornale Redazione di un saggio breve Indicatore 1 – Aderenza alla tipologia Descrittori Non sa individuare gli elementi propri dell‟articolo/saggio Utilizza solo parzialmente gli elementi propri dell‟articolo/saggio Utilizza solo gli elementi principali e basilari dell‟articolo/saggio Utilizza in modo soddisfacente gli elementi propri dell‟articolo/saggio Utilizza in modo preciso gli elementi propri dell‟articolo/saggio Utilizza in modo completo, efficace, puntuale gli elementi propri dell‟articolo/saggio Giudizio Gravemente insuff. Insufficiente Sufficiente Buono Distinto Eccellente Punti /15 1–5 6–9 10 11 - 12 13 - 14 15 Giudizio Gravemente insuff. Punti /15 1–5 Indicatore 2 – Comprensione ed utilizzo dei documenti Descrittori Non comprende il problema,i documenti, il nesso dei documenti e/o li utilizza in modo scorretto Comprende in modo parziale il problema e/o utilizza i documenti in modo approssimativo Comprende i documenti dati e li utilizza in modo sufficiente Comprende i documenti dati e li utilizza adeguatamente Comprende i documenti dati e li utilizza con contributi personali Comprende i documenti dati, rielaborandoli in modo personale, integrandoli con proprie conoscenze e collegamenti precisi Insufficiente Sufficiente Buono Distinto Eccellente 6–9 10 11 - 12 13 - 14 15 Indicatore 3 – Capacità argomentativa/espositiva Descrittori Non sa organizzare il testo e non sa esporre alcuna tesi Organizza il testo in modo confuso o si limita ad enunciare i dati senza impostazione argomentativa Sa organizzare il testo secondo una semplice struttura argomentativa Sa organizzare il testo in modo ordinato con esposizione lineare Sa organizzare il testo con coerenza ed espone con linearità e correttezza Sa organizzare il testo in modo completo ed espone con correttezza ed efficacia Giudizio Gravemente insuff. Insufficiente Sufficiente Buono Distinto Eccellente Punti /15 1–5 6–9 10 11 - 12 13 - 14 15 Indicatore 4 – Correttezza e proprietà linguistica Descrittori Testo del tutto scorretto e inadeguato Testo con evidenti scorrettezze e impreciso Testo semplice, con qualche errore e imprecisione Testo appropriato e nel complesso corretto Testo corretto e scorrevole Testo corretto, preciso, efficace Punteggio _____________________________/4 ______________________________ Giudizio Gravemente insuff. Insufficiente Sufficiente Buono Distinto Eccellente Voto Punti /15 1–5 6–9 10 11 - 12 13 - 14 15 GRIGLIA DI VALUTAZIONE PRIMA PROVA CANDIDATO __________________________________________________________________ CLASSE __________________________ Tipologia A Analisi del testo Indicatore 1 – Comprensione del testo Descrittori Non sa comprendere il testo Comprende il testo in modo confuso e solo parziale Comprende il testo in modo pertinente ma solo superficiale Comprende il testo in modo coerente Comprende il testo con coerenza e precisione Comprende ilo testo in modo preciso, completo e approfondito Giudizio Gravemente insuff. Insufficiente Sufficiente Buono Distinto Eccellente Punti /15 1–5 6–9 10 11 - 12 13 - 14 15 Giudizio Gravemente insuff. Insufficiente Sufficiente Punti /15 1–5 6–9 10 Indicatore 2 – Analisi del testo e suo sviluppo Descrittori Non sa condurre né sviluppare l‟analisi testuale Conduce un‟analisi del testo confusa e la sviluppa in modo altrettanto confuso L‟analisi del testo è condotta in modo semplicistico e sviluppata con altrettanta semplicità L‟analisi del testo è condotta in modo corretto e sviluppata altrettanto correttamente L‟analisi del testo è condotta con correttezza e competenza e sviluppata con completezza L‟analisi del testo è condotta con correttezza e approfondimento e sviluppata esaurientemente, con capacità critiche Buono Distinto 11 - 12 13 - 14 Eccellente 15 Indicatore 3 – Contestualizzazione Descrittori Non sa contestualizzare il testo Contestualizza il testo in modo parziale e limitato Sa contestualizzare in modo semplice e parziale Sa contestualizzare in modo ordinato e lineare Sa contestualizzare in modo lineare, coerente ed articolato Sa contestualizzare con precisione e coerenza istituendo opportuni collegamenti disciplinari e pluridisciplinari Giudizio Gravemente insuff. Insufficiente Sufficiente Buono Distinto Eccellente Punti /15 1–5 6–9 10 11 - 12 13 - 14 15 Giudizio Gravemente insuff. Insufficiente Sufficiente Buono Distinto Eccellente Punti /15 1–5 6–9 10 11 - 12 13 - 14 15 Indicatore 4 – Correttezza e proprietà linguistica Descrittori Testo gravemente scorretto e inadeguato Testo con evidenti scorrettezze e impreciso Testo semplice, con qualche errore e imprecisione Testo appropriato e nel complesso corretto Testo corretto e scorrevole Testo corretto, preciso ed efficace Punteggio _____________________________/4 ______________________________ Voto Simulazione prima prova 17.2.2014 PROVA DI ITALIANO – Svolgi la prova scegliendo una delle quattro tipologie qui proposte TIPOLOGIA A – ANALISI DEL TESTO Giovanni PASCOLI, “La mia sera” Il giorno fu pieno di lampi ma ora verranno le stelle, le tacite stelle. Nei campi c'è un breve gregre di ranelle. Le tremule foglie dei pioppi trascorre una gioia leggiera. Nel giorno, che lampi! che scoppi! Che pace, la sera! Si devono aprire le stelle nel cielo sì tenero e vivo. Là, presso le allegre ranelle, singhiozza monotono un rivo. Di tutto quel cupo tumulto, di tutta quell'aspra bufera, non resta che un dolce singulto nell'umida sera. E', quella infinita tempesta, finita in un rivo canoro. Dei fulmini fragili restano cirri di porpora e d'oro. O stanco dolore, riposa! La nube nel giorno più nera fu quella che vedo più rosa nell'ultima sera. Che voli di rondini intorno! Che gridi nell'aria serena! La fame del povero giorno prolunga la garrula cena. La parte, sì piccola, i nidi nel giorno non l'ebbero intera. Né io ... che voli, che gridi, mia limpida sera! Don ... Don ... E mi dicono, Dormi! mi cantano, Dormi! sussurrano, Dormi! bisbigliano, Dormi! là, voci di tenebra azzurra ... Mi sembrano canti di culla, che fanno ch'io torni com'era ... sentivo mia madre ... poi nulla ... sul far della sera. Giovanni Pascoli nasce a S. Mauro di Romagna nel 1855. Dopo gli studi classici si dedica all'insegnamento, prima nei Licei e poi all'Università succedendo a Carducci nella cattedra di Bologna, città dove muore nel 1912. Pubblica importanti raccolte di poesie, sia in lingua italiana che latina. Questa poesia è compresa nella raccolta Canti di Castelvecchio (6 edizioni, 1903 - 1912) in cui sono ripresi e approfonditi i temi della raccolta Myricae (5 edizioni, 1891 - 1900). 1 Comprensione complessiva Dopo una prima lettura, riassumi il contenuto informativo del testo in non più di 10 righe. 2 Analisi e interpretazione del testo 2 . 1 Illustra la struttura metrica e il ritmo del componimento. 2 . 2 Rintraccia aspetti dello sperimentalismo linguistico di Pascoli. 2 . 3 Spiega le seguenti scelte lessicali: l‟aggettivo “tremule” (v.5); i verbi “singhiozzare” (v.12), “sussurrare” (v.34) e "bisbigliare" (v. 35); il significato dell'espressione "dolce singulto" (v. 15). 2 . 4 La lirica è impostata sulla contrapposizione tra un "prima " e un "dopo", tra un "fuori " e un "dentro": individua i diversi momenti, le loro caratterizzazioni e quale visione dell'esistenza intendono esprimere. 2 . 5 Individua nelle forme del testo ulteriori aspetti significativi. 3 Approfondimenti Sulla base dell'analisi condotta, proponi una tua interpretazione complessiva del testo e approfondiscila inserendo il testo nel suo orizzonte culturale (ad esempio: riferendoti ad altre opere dello stesso o di altri autori, alla situazione storico politica dell'epoca o ad altri aspetti o componenti culturali di tua conoscenza). TIPOLOGIA B - REDAZIONE DI UN “SAGGIO BREVE” O DI UN “ARTICOLO DI GIORNALE” (puoi scegliere uno degli argomenti relativi ai quattro ambiti proposti) CONSEGNE Sviluppa l‟argomento scelto o in forma di “saggio breve” o di “articolo di giornale”, utilizzando i documenti e i dati che lo corredano. Se scegli la forma del “saggio breve”, interpreta e confronta i documenti e i dati forniti e su questa base svolgi, argomentandola, la tua trattazione, anche con opportuni riferimenti alle tue conoscenze ed esperienze di studio. Da‟ al saggio un titolo coerente con la tua trattazione e ipotizzane una destinazione editoriale (rivista specialistica, fascicolo scolastico di ricerca e documentazione, rassegna di argomento culturale, altro). Se lo ritieni, organizza la trattazione suddividendola in paragrafi cui potrai dare eventualmente uno specifico titolo. Se scegli la forma dell‟ “articolo di giornale”, individua nei documenti e nei dati forniti uno o più elementi che ti sembrano rilevanti e costruisci su di essi il tuo „pezzo‟. Da‟ all‟articolo un titolo appropriato ed indica il tipo di giornale sul quale ne ipotizzi la pubblicazione (quotidiano, rivista divulgati va, giornale scolastico, altro). Per attualizzare l‟argomento, puoi riferirti a circostanze immaginarie o reali (mostre, anniversari, convegni o eventi di rilievo). Per entrambe le forme di scrittura non superare le quattro o cinque colonne di metà di foglio protocollo 1 - AMBITO ARTISITICO LETTERARIO ARGOMENTO: I luoghi dell‟anima nella produzione artistico-letteraria. Sempre caro mi fu quest'ermo colle, e questa siepe, che da tanta parte dell'ultimo orizzonte il guardo esclude. Ma sedendo e mirando, interminati spazi di là da quella, e sovrumani silenzi, e profondissima quïete io nel pensier mi fingo, ove per poco il cor non si spaura. E come il vento odo stormir tra queste piante, io quello infinito silenzio a questa voce vo comparando: e mi sovvien l'eterno, e le morte stagioni, e la presente e viva, e il suon di lei. Così tra questa immensità s'annega il pensier mio: e il naufragar m'è dolce in questo mare. G. LEOPARDI; “L‟Infinito, in Canti, 1819 Lo so: non era nella valle fonda suon che s'udia di palafreni andanti: era l'acqua che giù dalle stillanti tegole a furia percotea la gronda. Pur via e via per l'infinita sponda passar vedevo i cavalieri erranti; scorgevo le corazze luccicanti, scorgevo l'ombra galoppar sull'onda. Cessato il vento poi, non di galoppi il suono udivo, né vedea tremando fughe remote al dubitoso lume; ma voi solo vedevo, amici pioppi! Brusivano soave tentennando lungo la sponda del mio dolce fiume G. PASCOLI,”Rio Salto”, in Mirycae,1891-1902 «…si udiva il mare che russava lì vicino, in fondo alla straduccia, e ogni tanto sbuffava, come uno che si volti e rivolti pel letto…. Le stelle ammiccavano più forte, quasi s'accendessero, e i Tre Re scintillavano sui faraglioni colle braccia in croce, come Sant'Andrea. Il mare russava in fondo alla stradicciuola, adagio adagio, e a lunghi intervalli si udiva il rumore di qualche carro che passava nel buio, sobbalzando sui sassi, e andava pel mondo il quale è tanto grande che se uno potesse camminare e camminare sempre, giorno e notte, non arriverebbe mai, e c'era pure della gente che andava pel mondo a quell'ora, e non sapeva nulla di compar Alfio, né della Provvidenza che era in mare, né della festa dei Morti; così pensava Mena sul ballatoio aspettando il nonno.» G. VERGA, da I Malavoglia, 1881 «Faceva un caldo che non era scirocco e non era arsura, ma era soltanto caldo. Era come una mano di colore data sul venticello, sui muri gialletti della borgata, sui prati, sui carretti, sugli autobus coi grappoli agli sportelli. Una mano di colore ch‟era t utta l‟allegria e la miseria delle notti d‟estate del presente e del passato. L‟aria era tirata e ronzante come la pelle di un tamburo…Tutto un gran accerchiamento intorno a Roma,…ma pure dentro Roma, nel centro della città, magari sotto il Cupolone: sì proprio sotto il Cupolone, che bastava mettere il naso fuori dal colonnato di Piazza San Pietro, verso Porta Cavalleggeri, e ècchelillì, a gridare, a prender d‟aceto, a sfottere, in bande e in ghenghe intorno ai cinemetti, alle pizzerie, sparpagliati poco più in là, in via del Gelsomino, in via della Cava, sugli spiazzi di terra battuta delimitata dai mucchi di rifiuti dove i ragazzini di giorno giocano a palla.» P. P. PASOLINI, da Ragazzi di vita, 1955 Nella cala tranquilla scintilla, intesto di scaglia come l'antica lorica del catafratto, il Mare. Sembra trascolorare. S'argenta? s'oscura? A un tratto come colpo dismaglia l'arme, la forza del vento l'intacca. Non dura. Nasce l'onda fiacca, súbito s'ammorza. Il vento rinforza. Altra onda nasce si perde, come agnello che pasce pel verde: un fiocco di spuma che balza! Ma il vento riviene, rincalza, ridonda. Altra onda s'alza, nel suo nascimento più lene che ventre virginale! Palpita, sale, si gonfia, s'incurva, s'alluma, propende. Il dorso ampio splende come cristallo; la cima leggiera s'aruffa come criniera nivea di cavallo. Il vento la scavezza. L'onda si spezza, precipita nel cavo del solco sonora; spumeggia, biancheggia, s'infiora, odora, travolge la cuora, trae l'alga e l'ulva; s'allunga, rotola, galoppa; intoppa in altra cui 'l vento dié tempra diversa G D‟ANNUNZIO “L‟Onda”, in Alcyone, 1889-1903 Vitebsk, che compare sullo sfondo, è il villaggio natale di Chagall, il “luogo dell‟anima” a cui il pittore fa riferimento in tutta la sua esperienza di vita, anche nel fortunatissimo periodo parigino. Il violinista sul tetto suggerisce la condizione dell‟Ebreo nel mondo, instabile come quella di un musicista che cerca di suonare il suo strumento restando in equilibrio in cima ad una casa. Marc CHAGALL, Il violinista sul tetto, 1912 2 - AMBITO SOCIO ECONOMICO Argomento: il valore sociale ed economico della cultura “Apre una biblioteca è un investimento in perdita o in attivo? Nell‟immediato magari è una perdita di risorse. Ma ovviamente sappiamo tutti che non è così. Perché una biblioteca genera valori che non sono misurabili”. Parola di Marino Sinibaldi. La sua voce la conosciamo bene, perché lui è il direttore di Rai Radio 3. Più che una radio un‟istituzione culturale, una comunità di ascoltatori che si aggrega intorno al racconto e al commento della vita culturale del paese. Direttore, come si possono misurare gli effetti positivi della cultura sulla società? E ha senso farlo Sottovalutare gli effetti positivi a lungo termine di investimenti „a perdere‟ come quelli della cultura significa disconoscere ad esempio, il valore di un‟invenzione. A cosa serve un‟invenzione, prima che serva a qualcosa? Nasce dallo sprecare tempo, o no? E in fondo, cosa è stato il nostro Rinascimento? Pensiamo a quanto ancora dobbiamo al Rinascimento… Attraverso quel linguaggio il nostro paese ha dato identità a se stesso. Insomma, quando parliamo della necessità di investire sulla cultura dovremmo essere capaci di non fare calcoli. Proprio perché sono impossibili da fare. La cultura non è solo un fatto economico, ma anche sociale di incalcolabile valore. Gli investimenti sulla cultura generano anche posti di lavoro, però… Certo, ma questo è scontato. Quello che un investimento sulla cultura genera, è qualcosa di molto diverso, ovvero genera nel tempo una società più avanzata. Come paese siamo a un bivio: o investiamo nella formazione, nell‟istruzione, nella ricerca e nella cultura, che è la strada dei paesi più avanzati, oppure ci tagliamo il futuro. Senza considerare che aumenterà ancora il divario tra l‟Italia e gli altri paesi che continuano a investire. Semplicemente finiremo all‟angolo, e perderemo la nostra capacità di capire il mondo – oltre che i posti di lavoro. La cultura, infine, ci consente di risparmiare: prendiamo ad esempio un fatto come la tragedia di Lampedusa. Al festival dell‟Internazionale a Ferrara se ne è parlato tanto, erano quei giorni lì. Chi c‟era ha potuto rendersi conto che attraverso lo studio, le ricerche serie sui meccanismi di emigrazione e la storia di quei popoli, potremmo capire qualcosa di più di quel che accade e quindi intervenire senza buttare soldi dalla finestra. Invece oggi qualsiasi intervento nasce dalla lettura caricaturale del fenomeno fatto dal giornalismo e dalla politica. Così pagheremo prezzi sociali altissimi e rimarremo vittime dei nostri pregiudizi. Anche i consumi culturali calano… C‟è un'Italia che vive per la cultura, va ai festival, si fa le file e fa sacrifici… Ma c‟è anche un'Italia che ha ridotto le proprie attese a tutti i livelli, anche quelli culturali. Guarda solo la tivù e si rinchiude nella propria dimensione domestica, privata. La tendenza è questa, purtroppo, e non è solo una statistica. Ecco, dobbiamo cercare di non cadere nella tentazione di richiuderci nei nostri spazi, dobbiamo cercare di non chinare la testa. “Quanto ci costerà l‟ignoranza?”, intervista al direttore di Rai Radio 3 Marino Sinibaldi, in Consumatori, 9, novembre 2013. Gentile ministro Tremonti, scrivo a Lei perché qualcuno, probabilmente uno sciocco e un suo nemico, le ha attribuito la frase che la cultura non si mangia, o qualcosa di simile. Non mi risulta che Lei, a salvaguardia della Sua reputazione, abbia energicamente smentito (…) E quindi indirizzo questa lettera a Lei e (…) parlerò non come si parla a un poeta ma come si parla a un economista, o addirittura a un diplomato in Scienze economiche e commerciali. Parlerò cioè in termini di Soldi, non di Valori spirituali. Farò finta che Dante e l‟università, Raffaello e il liceo classico e scientifico, Morandi e Calvino, siano solo una pania per i gonzi (mi pare che lei a proposito degli insegnamenti umanistici abbia parlato un giorno di aria fritta). Non importa, mi chiederò solo quanto si mangia con Raffaello e Giuseppe Verdi. Dobbiamo ovviamente chiarire, se vogliamo parlare in termini economici di «consumi culturali», cosa si intende per «cultura»; e non mi occuperò dell‟«accezione antropologica» del termine (…). Parlerò di cultura nei termini più banali, come di produzione creativa (pittura e letteratura, musica e architettura), di consumo di questa produzione, di organizzazione dell‟educazione (scuole di ogni grado) e di ricerca scientifica. In termini economici il Louvre, il MetropolitanMuseum of Art, la Harvard University (e tra poco quella di Pechino) sono imprese che fanno un sacco di soldi. Credo che, bene amministrati come sono, facciano un sacco di soldi anche i Musei vaticani. Un sacco di soldi potrebbero fare anche gli Uffizi o Pompei, e sempre mi domando come mai l‟Italia, di cui si dice che abbia circa il 50% delle opere d‟arte esistenti al mondo (per non dire del paesaggio, che non è male), abbia meno indotto turistico della Francia o della Spagna, e naturalmente di New York. C‟è qualcosa che non funziona, qualcuno che non sa come far soldi (e mangiare) con la cultura nazionale. New York non è la città dove si fa la politica degli Stati Uniti (quella è Washington), non è la città o lo Stato dove risiedono le maggiori industrie della nazione (è niente rispetto al Texas o alla stessa California); eppure quando si parla degli Stati Uniti (e quando i turisti acquistano pacchetti per voli charter e sette giorni allo Hilton) si pensa a New York. Perché il prestigio di New York è dato dai suoi scrittori, dai suoi musei, dalla sua moda e dalla sua pubblicità, dai suoi quotidiani e riviste, dalla gente che va al Carnegie Hall o ai teatri off Broadway, per cui farà sempre più opinione nel mondo il «New York Times» che l‟ottimo e rispettabilissimo «Los Angeles Times». (…) Insomma, anche in termini monetari e di influenza politica (non calcolo neppure il peso di dieci premi Nobel), con la cultura si mangia. So benissimo che non abbiamo soldi per sostenere università come Harvard, musei come il MoMA o il Louvre, però basterebbe cercare, e ferocemente, di non buttare via il poco che abbiamo. Certo che, se in quel poco non ci crediamo, abbiamo perso in partenza. Non si mangia con l‟anoressia culturale. Umberto Eco, Non si mangia con l‟anoressia culturale (lettera al ministro dell‟economia GiulioTremonti), in Alfabeta2, 27 gennaio 2011 3 – AMBITO STORICO POLITICO Argomento: Giovanni Giolitti: metodi di governo e programmi politici. "La via della reazione sarebbe fatale alle nostre istituzioni, appunto perché le porrebbe al se rvizio degli interessi di una esigua minoranza, e spingerebbe contro di esse le forze più vive e irresistibili della società moderna, cioè l'interesse delle classi più numerose e il sentimento degli uomini più colti. Esclusa la convenienza, anzi la possibilità, di un programma reazionario, resta come unica via, per scongiurare i pericoli della situazione attuale, il programma liberale, che si propone di togliere, per quanto è possibile, le cause del malcontento, con un profondo e radicale mutamento di indirizzo tanto nei metodi di governo, quanto nella legislazione. I metodi di governo hanno capitale importanza, perché a poco giovano le ottime leggi se sono male applicate. [...] Nel campo politico poi vi è un punto essenziale, e di vera attualità, nel quale i metodi di governo hanno urgente bisogno di essere mutati. Da noi si confonde la forza del governo con la violenza, e si considera governo forte quello che al primo stormire di fronda proclama lo stato d'assedio, sospende la giustizia ordinaria, istituisce tribunali militari e calpesta tutte le franchigie costituzionali. Questa invece non è la forza, ma è debolezza della peggiore specie, debolezza giunta a tal punto da far perdere la visione esatta delle cose." G.Giolitti, Discorso agli elettori 'del collegio di Dronero. Busca, 20 ottobre 1899, in Giolitti. Discorsi extraparlamentari, Torino, 1952 "[La] importante e svariata opera legislativa, amministrativa e associativa [di Giolitti] era resa possibile dalla fioritura economica che si osservava dappertutto nel paese, e che, quantunque rispondesse a un periodo di generale prosperità dell'economia mondiale e fosse aiutata dall'afflusso degli esuberanti capitali stranieri in Italia, aveva, dentro questo quadro, un particolare rilievo, perché, come i tecnici notavano, nessun altro paese d‟Europa compiva, in quel tempo, progressi tanto rapidi ed estesi quanto l'Italia." Benedetto Croce, Storia d'Italia dal 1871 al 1915. Laterza, Bari. 1939. "La tattica dell'onorevole Giolitti è stata sempre quella di far la politica conservatrice per mezzo dei condottieri dei partiti democratici: sia lusingandoli e addomesticandoli per via di attenzioni individuali (siamo arrivati già alle nomine senatoriali) sia, quando si tratti di uomini personalmente disinteressati, come Turati e Bissolati, conquistandoli con riforme le quali non intacchino seriamente gli interessi economici e politici dei gruppi dominanti nel governo. [...] Giolitti migliorò o peggiorò i costumi elettorali in Italia? La risposta non è dubbia per chi vogl ia giudicare senza le traveggole dell'amicizia. Li trovò e li lasciò nell'Italia settentrionale quali si andavano via via migliorando. Li trovò cattivi e li lasciò peggiori, nell'Italia meridionale." Giovanni Salvemini, II ministro della malavita e altri scritti sull'Italia giolittiana, Feltrinelli, Milano, 1962 "Giolitti affermò che le questioni sociali erano ora più importanti di quelle politiche e che sarebbero state esse in a\-venire a differenziare i vari gruppi politici gli uni dagli altri. [...] Egli avanzò pure la teoria del tutto nuova che i sindacati dovevano essere benvenuti come una valvola di sicurezza contro le agitazioni sociali, in quanto le forze organizzate erano meno pericolose di quelle disorganizzate." Denis Mack Smith, Storia d'Italia dal 1861 al 1958, Laterza, Bari, 1959. "La politica giolittiana, soprattutto dal 1900 in poi, appare tutta costruita sulla richiesta della collaborazione governativa con il partito della classe operaia e con i suoi uomini più rappresentativi. (...) Assurdo pretendere che Giovanni Giolitti, uomo politico uscito dalla vecchia classe dirigente borghese e conservatrice, fosse l'araldo del rinnovamento della società italiana; non si può però negare che tra gli uomini politici della sua epoca egli appaia oggi quello che più degli altri aveva compreso qual era la direzione in cui la società italiana avrebbe dovuto muoversi per uscire dai contrasti del suo tempo." Palmiro Togliatti, Momenti della storia d'Italia, Editori Riuniti, Roma, 1963 4 - AMBITO TECNICO-SCIENTIFICO Argomento: il futuro della specie Homo sapiens Organi e tessuti à la carte, con un semplice prelievo di cellule epidermiche. Questa, semplificando, è la prospettiva offerta dal cosiddetto "cloning terapeutico", ossia la formazione di cellule specializzate, appartenenti a un organo o tessuto danneggiato, a partire da cellule staminali dello stesso malato e prodotte, appunto, con tecniche di cloning. Una prospettiva che, grazie alla scoperta fatta dai ricercatori dell'Oregon National Primate Research Center insieme con i colleghi della Oregon Health& Science University, sembra farsi assai più vicina. Per la prima volta, infatti, è stato possibile ottenere cellule staminali embrionali partendo da cellule epidermiche e senza bisogno di ovuli fecondati, finora indispensabili. La tecnica è mutuata da quella chiamata trasferimento nucleare cellulare somatico o SCNT, utilizzata dai genetisti di Edimburgo per creare, nel 1996, la pecora Dolly, e consiste nel privare un ovulo del proprio materiale genetico, sostituendolo poi con quello di una cellula adulta. Ciò favorisce la formazione di cellule staminali embrionali che, a loro volta, possono maturare e specializzarsi fino a diventare tessuti o, nel caso di Dolly e degli altri animali clonati, esseri viventi completi. Nel corso degli ultimi 17 anni, moltissimi sono stati i tentativi di giungere al cloning di primati e di embrioni di esseri umani, ma nessuno di essi è mai riuscito ad andare oltre un numero di cellule pari a 10-12. Non solo: gli ovociti umani si sono rivelati molto più fragili del previsto, rendendo di fatto impercorribile la strada intrapresa con Dolly. Ora invece, grazie allo studio coordinato da ShoukhratMitalipov, che nel 2007 aveva ottenuto risultati analoghi con cellule di scimmia, gli ostacoli principali sembrano rimossi, come dimostra il fatto che l'embrione ottenuto ha raggiunto lo stadio di blastocisti, con circa 150 cellule staminali embrionali. Il segreto del successo sta nell'aver capito che l'ovocita origina staminali embrionali se, al momento dell'inserimento del DNA adulto, è in metafase, cioè in quel momento della divisione cellulare in cui la cellula è ancora una, ma il materiale genetico è già allineato all'equatore della stessa, un attimo prima della divisione. Mantenendo con opportuni accorgimenti chimici la cellula uovo in metafase durante il trasferimento di materiale genetico, il processo non si arresta e avanza, appunto, fino alla produzione di cellule staminali embrionali. Le quali, a loro volta, possono essere trasformate virtualmente in cellule specializzate di qualunque organo o tessuto; nel caso specifico, si è già visto che è possibile ottenere cellule epatiche, cardiache e nervose. Numerosi i vantaggi offerti dalla metodica. Tra i più importanti vi sono il fatto che viene del tutto bypassata la necessità di utilizzare ovuli fecondati, ostacolo quasi insormontabile per i risvolti etici, e comunque impraticabile in molti paesi; la disponibilità enorme di cellule uovo (che, a differenza di quelle fecondate, sono reperibili in grandissime quantità) e, soprattutto, l'appartenenza di tutto ciò che viene utilizzato e formato allo stesso malato, fatto che permette di superare il rigetto derivante da staminali ottenute da altri esseri viventi (reazione che, finora, ha costituito uno dei principali ostacoli alla medicina rigenerativa). Agnese Codignola, “Clonazione umana, gli scienziati a un punto di svolta”, Il sole 24Ore, 15 maggio 2013 Per la prima volta un gruppo di scienziati ha messo a segno una svolta nella clonazione umana, riuscendo a trasformare una cellula della pelle in un embrione che sarà usato per creare cellule specializzate da impiegare nei trapianti. Lo rivela un esperimento pubblicato sulla rivista scientifica Cell finanziato dalla Oregon Health and Science University di Portland. I ricercatori - pur essendo molto lontani dalla possibilità di creare un essere umano in laboratorio - hanno dimostrato che è possibile clonare cellule staminali geneticamente identiche a quelle della persona che le ha donate. La scoperta, fatta attraverso la stessa tecnica che nel 1996 portò alla creazione della pecora Dolly, sarà impiegata nelle operazioni di trapianto in disturbi come il morbo di Parki nson, la sclerosi multipla, le malattie cardiovascolari e alcune lesioni del midollo. Per ora gli scienziati hanno clonato 20 specie diverse di animali, ma con i primati non ci sono mai riusciti perché la loro biologia è molto più complessa. «È una questione di tempo prima che si arrivi alla clonazione di una scimmia», ha detto al WallStreet Journal Jose Cibelli, esperto di clonazione alla Michigan State University. Tuttavia l'esperimento potrebbe riaccendere le polemiche etiche sulla clonazione degli esseri umani. “Clonazione umana: cellula trasformata in embrione”, L‟Unità, 16 maggio 2013 L‟applicazione delle biotecnologie della manipolazione embrionale combinate con quelle dell‟ingegneria genetica e della genomica aprono la prospettiva stimolante, e nel contempo angosciante, della modificazione genetica di Homo sapiens. Siamo in grado di modificare a piacere il genoma del topo e di clonare animali e non vi sono aspetti tecnici così complessi da impedire in linea di principio di modificare, in un futuro a medio termine, anche il genoma della nostra specie. Molti pensano che vi siano ottime ragioni per non farlo, mentre altri si chiedono che cosa realmente ci vieti di procedere in questo senso. Certamente ci vorranno ottime argomentazioni perché si raggiunga un consenso sulla liceità della modificazione del genoma: la prima applicazione potrebbe essere nella lotta alle malattie, mediante una sorta di „vaccinazione‟ genetica. Ma, successivamente, le motivazioni potrebbero diventare più sfumate ed estendersi a cambiamenti per certi aspetti superflui o addirittura discriminatori. Sarà necessaria un‟attenta valutazione delle conseguenze sociali ed etiche di queste azioni, ma è probabile che fra qualche secolo le concezioni in proposito saranno molto diverse da quelle attuali, in cui ogni novità viene accolta con grande sospetto. Mentre sarebbe ingenuo ritenere, basandosi su una presunta totale libertà della ricerca, che ogni innovazione sia lecita, è tuttavia necessario valutare ogni azione umana sulla base di quello che essa può comportare in termini di progresso della società. Treccani, Enciclopedia della scienza e della tecnica TIPOLOGIA C – TEMA DI ARGOMENTO STORICO Il Novecento si apre con il tragico primo conflitto mondiale, scontro che segna un confine netto fra due mondi, fra un prima e un dopo radicalmente mutato, fra concezioni a volte ormai inconciliabili TIPOLOGIA D – TEMA DI ORDINE GENERALE Le nostre abitudini, i nostri gusti, i nostri interessi sono andati continuamente modificandosi con l'imposizione di una cultura di massa che vede nell'immagine il momento in cui celebrare se stessa. Esprimete un vostro parere critico. Simulazione prima prova d‟esame 15.11.2013 PROVA DI ITALIANO – Svolgi la prova scegliendo una delle quattro tipologie qui proposte TIPOLOGIA A – ANALISI DEL TESTO G. Leopardi, da Zibaldone di pensieri, "Il mondo non è tutto fatto per l'uomo" Il mondo non è tutto fatto per l‟uomo. Quelle cose che eran fatte per lui, o dovevano aver relazione con lui, ed avercela in quel tal modo, la natura le ha ordinate con tutta la possibile perfezione al suo bene. Così ha fatto per tutte le altre cose, il cui bene non sempre si accorda con quello dell‟uomo.Ma poichè l‟uomo, mediante ciò che si chiama perfezionamento, e io chiamo corruzione, s‟è posto in relazione con tutto il mondo, s‟è proccurata un‟infinità di bisogni ec. ec. ha dovuto con infinite difficoltà ridurre tutte le cose a uno stato idoneo al suo servizio; e le stesse cose che la natura avea destinate al suo uso, non essendo più buone a servirlo nel suo nuovo stato, ha dovuto, parte abbandonarle, parte ridurle a una condizione diversissima ed anche opposta alla naturale. [1560] Che vuol dir questo? non che la natura è imperfetta, ma che l‟uomo non è qual doveva. Se l‟arte è necessaria alla natura rispetto all‟uomo, e non un‟arte, dirò così, naturale, come n‟adoprano proporzionatamente anche i bruti, ma un‟arte difficilissima, infinita, complicatissima, lontanissima dalla natura; ciò non vuol dire che la natura per se stessa abbisogna dell‟arte, ma che l‟uomo è ridotto in tale stato che non gli basta più la natura di gran lunga; e ciò prova che questo stato non gli conviene. L‟uomo alterandosi, ha trovato la natura imperfetta per lui. Ciò vuol dire ch‟egli non s‟è dunque perfezionato, ma corrotto; ciò vuol dire che egli non corrisponde più al sistema delle cose, e per conseguenza ch‟egli è in uno stato vizioso. L‟imperfezione dell‟uomo, che non ha niente d‟assurdo, perchè vien da lui, noi l‟ascriviamo alla natura, il che è assurdissimo in sì perfetta maestra, e poi in quella che è la sola norma e ragione del perchè una cosa sia perfetta o no; giacchè fuor di lei, e della sua libera disposizione, non esiste altra ragione di perfezione o [1561] imperfezione. Dopo che l‟uomo s‟è cambiato, ha dovuto cambiar la natura. Ciò prova ch‟egli non doveva cambiarsi. Se la sua nuova condizione fosse stata voluta e ordinata dalla natura, ella avrebbe disposte e ordinate le altre cose in modo che corrispondessero e servissero perfettamente a questa nuova condizione. E non dopo il cambiamento, ma prima di esso, l‟uomo si sarebbe trovato in opposizione colla natura, (come oggi si trova tutto giorno) se il cambiamento fosse stato primordialmente ed essenzialmente ordinato dalla natura, cioè dalla ragion delle cose. Tutti gli esseri nel loro stato relativo di perfezione, trovano la natura perfettamente corrispondente ai loro fini, al loro bene, ec. e si trovano in perfetta armonia con tutte le cose che hanno relazione naturale ed essenziale (non accidentale) con loro. Solamente l‟uomo in quello stato ch‟egli chiama di perfezione, trova la natura renitente, ripugnante, mal disposta a‟ suoi vantaggi, a‟ suoi piaceri, a‟ suoi desiderii, a‟ suoi fini, e gli conviene rifabbricarla. Quanto più egl i s‟avanza [1562] verso la sognata perfezione del suo essere tanto meno si trova in armonia colle cose quali elle sono, e gli conviene, raddoppiando proporzionatamente l‟arte, e vincendo sempre maggiori difficoltà, cambiar le cose, e farle essere diversamente. Quanto più l‟uomo è perfetto, cioè in armonia col sistema delle cose esistenti, e di se stesso, tanto più gli è difficile e faticoso il vivere, e l‟esser felice. Che strana assurdità sarebbe questa nella natura? che strana contraddizione con tutte le altre anche menome parti del suo sistema? Se dunque l‟arte è necessaria oggi all‟uomo, e se la natura bruta gli è incompatibile, ciò vuol dire ch‟egli non è qual dovrebbe, e che il suo vero stato di perfezione è il primitivo, come quello di tutte le altre cose. Giacomo Leopardi (Recanati, 29 giugno1798 – Napoli, 14 giugno1837) è ritenuto il maggior poeta dell'Ottocento italiano e una delle più importanti figure della letteratura mondiale; la profondità della sua riflessione sull'esistenza e sulla condizione umana – di ispirazione sensista e materialista – ne fa anche un filosofo di notevole spessore. La straordinaria qualità lirica della sua poesia lo ha reso un protagonista centrale nel panorama letterario e culturale europeo e internazionale, con ricadute che vanno molto oltre la sua epoca. 1 – Comprensione del testo Dopo un‟attenta lettura riassumi il contenuto del testo in non più di dieci righe. 2 -Analisi del testo 2.1 – Soffermati sugli aspetti formali del testo (espressioni significative, lessico, domande retoriche etc.). 2.2 – Soffermati a riflettere sull‟idea di contraddizione espressa dall‟autore. 2.3 – Soffermati a riflettere sul concetto di progresso ed evoluzione dell‟uomo espresso dall‟autore. 2.4 – Spiega che cosa l‟autore intende per “stato vizioso” dell‟uomo. 3 – Interpretazione complessiva e approfondimenti Proponi una interpretazione complessiva del testo, riferendoti ad altri testi da te conosciuti di Leopardi e/o di altri autori. Puoi fare riferimento anche a tue esperienze personali o a problematiche attuali. TIPOLOGIA B - REDAZIONE DI UN “SAGGIO BREVE” O DI UN “ARTICOLO DI GIORNALE” (puoi scegliere uno degli argomenti relativi ai quattro ambiti proposti) CONSEGNE Sviluppa l‟argomento scelto o in forma di “saggio breve” o di “articolo di giornale”, utilizzando i documenti e i dati che lo corredano. Se scegli la forma del “saggio breve”, interpreta e confronta i documenti e i dati forniti e su questa base svolgi, argomentandola, la tua trattazione, anche con opportuni riferimenti alle tue conoscenze ed esperienze di studio. Da‟ al saggio un titolo coerente con la tua trattazione e ipotizzane una destinazione editoriale (rivista specialistica, fascicolo scolastico di ricerca e documentazione, rassegna di argomento culturale, altro). Se lo ritieni, organizza la trattazione suddividendola in paragrafi cui potrai dare eventualmente uno specifico titolo. Se scegli la forma dell‟ “articolo di giornale”, individua nei documenti e nei dati forniti uno o più elementi che ti sembrano rilevanti e costruisci su di essi il tuo „pezzo‟. Da‟ all‟articolo un titolo appropriato ed indica il tipo di giornale sul quale ne ipotizzi la pubblicazione (quotidiano, rivista divulgativa, giornale scolastico, altro). Per attualizzare l‟argomento, puoi riferirti a circostanze immaginarie o reali (mostre, anniversari, convegni o eventi di rilievo). Per entrambe le forme di scrittura non superare le quattro o cinque colonne di metà di foglio protocollo. 1 - AMBITO ARTISITICO LETTERARIO ARGOMENTO: il diverso e la diversità Così Odisseo stava per venire in mezzo a fanciulle dalle belle chiome, pur nudo com‟era: la dura necessità lo spingeva. Terribile apparve loro, era tutto imbrattato di salsedine. E fuggirono via, chi qua chi là, sulle spiagge dove più sporgevano dentro il mare. Sola restava la figlia di Alcinoo: Atena le mise in cuore ardimento e tolse dalle membra la paura. Rimase ferma di fronte a lui, si tratteneva. Ed egli fu incerto, Odisseo, se supplicare la bella fanciulla e abbracciarle le ginocchia, oppure così di lontano pregarla, con dolci parole, che gl‟indicasse la città e gli desse vesti. Questa gli parve, a pensarci, la cosa migliore, pregarla con dolci parole di lontano. Temeva che a toccarle i ginocchi si sdegnasse, la fanciulla. Subito le rivolse la parola:…E a lui rispondeva Nausicaa dalle bianche braccia: «Straniero, non sembri uomo stolto o malvagio, ma Zeus Olimpio, che divide la fortuna tra gli uomini, buoni e cattivi, a ciascuno come lui vuole, a te diede questa sorte, e tu la devi ad ogni modo sopportare.»…Così disse, e diede ordini alle ancelle dalle belle chiome: «Fermatevi, ancelle, per favore. Dove fuggite al veder un uomo? Pensate forse che sia un nemico? Non c‟è tra i mortali viventi, né mai ci sarà, un uomo che venga alla terra dei Feaci a portar la guerra: perché noi siamo molto cari agli dei. Abitiamo in disparte, tra le onde del mare, al confine del mondo: e nessun altro dei mortali viene a contatto con noi. Ma questi è un infelice, giunge qui ramingo. Bisogna prendersi cura di lui, ora: ché vengono tutti da Zeus, forestieri e mendichi, e un dono anche piccolo è caro. Su, ancelle, date all‟ospite da mangiare e da bere, e lavatelo prima nel fiume, dove c‟è un riparo dal vento.» OMERO, Odissea, VI, vv. 135-148 e vv. 186-209 "Non siete amici perché siete diversi?" chiese il Poeta (1). "Come dice tu diversi?" "Be', nel senso che tu sei diverso da noi e..." "Perché io diverso da voi?" "Ma santissimo Iddio," disse il Poeta, "tanto per cominciare hai una gamba sola (2)! Noi e il blemma (3) ne abbiamo due!"| "Anche voi e blemma se alza una gamba ne ha solo una”. "Ma tu non ne hai un'altra da abbassare!" "Perché deve io abbassare gamba che non ha? Deve tu abbassare terza gamba che non ha?" S'intromise conciliante il Boidi: "Senti, Gavagai, (4) ammetti che il blemma non ha la testa." "Come non ha testa? Ha occhi, naso, bocca, parla, mangia. Come fa tu questo se non ha testa?" "Ma non hai mai notato che non ha il collo, e dopo il collo quella cosa rotonda che anche tu hai sul collo e lui no?" "Cosa vuole dire notato?" "Visto, accorto che, che tu sai che!" "Forse tu dice che lui non è tutto uguale a me, che mia madre non può confondere me con lui. Ma anche tu non è uguale a questo tuo amico perché lui ha segno su guancia e tu non ha. E tuo amico è diverso da quello nero come uno di Magi e lui diverso da quello altro con barba nera da rabbino." (1) (2) (3) (4) E‟ il nome di uno dei personaggi Si tratta di uno sciapode, creatura fantastica del mondo medievale che possedeva una sola gamba. E‟ un‟altra creatura fantastica medievale priva di testa. Bocca, occhi, naso si aprivano direttamente sul petto. E‟ il nome dello sciapode U. ECO, Baudolino, Bompiani, 2000, p.37 “Era bagnato fradicio e coperto di fango e aveva fame e freddo ed era lontano cinquantamila anni-luce da casa… Il primo contatto era avvenuto vicino al centro della Galassia, dopo la lenta e difficile colonizzazione di qualche migliaio di pianeti; ed era stata la guerra, subito;…Stava all‟erta, il fucile pronto. Lontano cinquantamila anni-luce dalla patria, a combattere su un mondo straniero e a chiedersi se ce l‟avrebbe mai fatta a riportare a casa la pelle. E allora vide uno di loro strisciare verso di lui. Prese la mira e fece fuoco. Il nemico emise quel verso strano, agghiacciante, che tutti loro facevano, poi non si mosse più. Il verso e la vista del cadavere lo fecero rabbrividire. Molti, col passare del tempo, s‟erano abituati, non ci facevano più caso; ma lui no. Erano creature troppo schifose, con solo due braccia e due gambe, quella pelle d‟un bianco nauseante, e senza squame.” F. BROWN, Sentinella, in “Tutti i racconti”, Mondadori, 1992 2 - AMBITO SOCIO ECONOMICO ARGOMENTO: Italiani, analfabeti di ritorno Il 5% degli italiani tra i 14 e i 65 anni non è in grado di decifrare singole cifre o lettere. È praticamente analfabeta. Il 33% fatica anche a leggere frasi semplici, ma soprattutto“non può decifrare un testo scritto che riguarda fatti collettivi – scrive il linguista Tullio de Mauro – di rilievo anche nella vita quotidiana. Un grafico con qualche percentuale è per loro una icona incomprensibile”. Complessivamente oltre il 70% degli italiani si trova sotto il livello di comprensione di un testo scritto di media lunghezza. Dunque non è in grado di leggere un giornale, o un libretto di istruzioni, di comprendere un contratto di lavoro, o un programma politico o i l “bugiardino” di un farmaco. La vastità del fenomeno ha dimensioni di una catastrofe nazionale. Chi ha ridotto così gli italiani? E quando? “Sono decenni che non si investe nella cultura, nella scolarizzazione e nella educazione permanente degli adulti anche dopo la scuola – spiega Elisa Manna responsabile del settore delle politiche culturali del Censis – e ciò che oggi abbiamo di fronte è un italiano medio fragile e manipolabile. C‟è dietro un progetto politico preciso? Forse si può dire che è stato estremamente redditizio per la classe stornare fondi dalla cultura e al contempo ridurre la popolazione a uno stato di minorità, rendendola sostanzialmente incapace di essere consapevole dei propri diritti e incapace di costruirsi un‟opinione autonoma. E infatti espressioni di questa situazione sono il non voto e il voto di protesta, posizioni assolutamente comprensibili, sia chiaro, ma che però somigliano forse a un urlo, e come tale incapace di esprimere poi un cambiamento.” Le altre conseguenze di questa catastrofe sono a livello economico: “Se partiamo dalla constatazione che la nostra società è sempre più complessa – spiega Manna – le conseguenze sono su più livelli. Quello lavorativo, anzitutto, che ci rende poco competitivi, a livello singolo e a livello collettivo come paese. La crisi economica ha poi provocato un aumento delle disparità nelle opportunità di studio e di formazione: la forbice che si è creata, tra ricchi sempre più ricchi e poveri sempre più poveri, è anche una forbice per quanto riguarda la cultura. Chi è abbiente può frequentare le migliori università, andare all‟estero, viaggiare, studiare le lingue e specializzarsi. Chi appartiene alle classi meno abbienti non investe più – addirittura ancora meno che in passato – sulla cultura di sé e dei propri figli. Non scommette più sul fatto che studiare possa consentire di migliorare la propria condizione sociale ed economica e all‟ascensore sociale di decollare”. Lo scenario, insomma, è quello di un‟Italia sempre più diseguale in cui i ricchi studiano – e guadagnano e comandano – e i poveri restano al palo, incapaci di capire ciò che gli accade intorno. Ma le conseguenze della difficoltà a leggere e a scrivere sono evidenti anche sul piano delle relazioni interpersonali. “I recenti fatti di cronaca violenta – continua la responsabile culturale del Censis – ci dicono che tante persone sanno esprimere o odio o amore. O bianco o nero. Una limitata capacità di espressione ingolfa i sentimenti. Se non si hanno le parole si può essere sopraffatti dalle emozioni che poi possono sfociare nella frustrazione e nell‟aggressività”. Così la non consapevolezza diventa totale, e comprende la sfera non solo della politica e dei diritti, ma anche della propria identità e delle proprie emozioni. Tant‟è che siamo tra i popoli che in Europa leggono di meno… ma certo qualche primato l‟abbiamo: siamo primi in Europa per consumi di giochi, videogiochi e chirurgia estetica. “L‟Italia è un paese narcisista – continua Manna – che non riesce ad affrontare i propri problemi. Che non vuole maturare. C‟è chi ha definito i giovani italiani “bamboccioni”… ma probabilmente lo siamo tutti”. Bamboccioni che non toccano un libro. Nel 2011, al netto delle persone sotto i sei anni di età, il 54,7% della popolazione (cioè 31,5 milioni) non legge nemmeno un libro l‟anno. Ovvero: non legge mai. E il numero delle persone che leggono almeno un libro all‟anno (e poi bisognerebbe indagare su quale libro…) in Italia non ha mai superato il 50% della popolazione. Solo il 15% degli italiani sono lettori cosiddetti “voraci” o forti (che leggono cioè almeno un libro al mese). Eppure come dice Tullio De Mauro, c‟è un modo semplice e alla portata di tutti per combattere l‟analfabetismo di ritorno o funzionale: Aprire un libro e leggerlo. (Silvia Fabbri, Analfabeti di ritorno,in “Consumatori”, Il mensile dei soci coop, 7, settembre 2013) Alla democrazia italiana mancano le basi. Qual è il livello dell‟istruzione e della cultura degli italiani? Se ne parla poco, eppure la risposta a questa domanda aiuta a capire tanti problemi. Vediamo alcuni dati, tratti da due indagini internazionali i cui risultati sono stati pubblicati a cura della ricercatrice Vittoria Gallina nei saggi “La competenza alfabetica in Italia. Una ricerca sulla cultura della popolazione” (Franco Angeli, 2000) e “Letteratismo e abilità per la vita. Indagine nazionale sulla popolazione italiana 16-65 anni” (Armando editore, 2006 Cinque italiani su cento tra i 14 e i 65 anni non sanno distinguere una lettera da un‟altra, una cifra dall‟altra: sono analfabeti totali. Trentotto su cento lo sanno fare, ma riescono solo a leggere con difficoltà una scritta semplice e a decifrare qualche cifra. Trentatré superano questa condizione, ma qui si fermano: un testo scritto che riguardi fatti collettivi o di rilievo anche nella vita quotidiana, è oltre la portata delle loro capacità di lettura e scrittura, un grafico con qualche percentuale è un‟icona indecifrabile. Tra questi, il 12 per cento dei laureati. Soltanto il 20 per cento della popolazione adulta italiana possiede gli strumenti minimi indispensabili di lettura, scrittura e calcolo necessari per orientarsi in una società contemporanea Sia chiaro: la tendenza al declino delle competenze e all‟analfabetismo di ritorno riguarda tutte le società occidentali. Ma in Italia il fenomeno ha un impatto maggiore. Tant‟è vero che siamo in coda all‟Europa per lettura di libri e giornali. Secondo l‟Istat oltre il 60 per cento degli italiani non legge nemmeno un libro all‟anno. Soltanto nel 20 per cento delle famiglie c‟è l‟abitudine alla lettura, mentre l‟80 per cento degli italiani (dati della Banca Mondiale) si informa esclusivamente attraverso la televisione. Questa televisione. In compenso gli italiani sono in vetta alle classifiche per uso del telefonino. Inutile dire che l‟homo videns, come l‟ha definito Giovanni Sartori in un suo saggio, è assai più suggestionabile della minoranza ancora affezionata alla parola scritta. Più vicino al rango del consumatore (o del suddito) che non del cittadino. Tra i pochi intellettuali che denunciano il rischio della de-alfabetizzazione di massa e le conseguenze per la tenuta della democrazia, c‟è Tullio De Mauro, linguista e lessicografo, autore tra l‟altro del Grande Dizionario dell‟Uso della lingua italiana edito da UTET. “La democrazia vive se c‟è un buon livello di cultura diffusa”, afferma De Mauro, “se questo non c‟è, le istituzioni democratiche, pur sempre preferibili ai totalitarismi e ai fascismi, sono forme vuote”. Prima ancora del deficit di informazione, dunque, alla radice del “caso Italia” sembra esserci un problema di formazione, o meglio: di istruzione primaria. “Quanti di noi hanno la possibilità di ragionare sui dati di fatto, partecipando alle scelte collettive e documentandosi sul senso di quelle scelte?” si chiede de Mauro. Possibili rimedi? “Rafforzare la scuola pubblica, avviare un sistema di educazione continua per gli adulti, creare una fitta rete di centri di pubblica lettura”. E magari programmare un piano decennale di pedagogia di massa, con nuovi maestri Manzi al posto di Vespa e Maria De Filippi. Pura utopia… Fonte: www.wumagazine.com FonteISTAT 3 - AMBITO STORICO POLITICO ARGOMENTO: L‟imperialismo nel XIX secolo “Esiste un‟altra forma di colonizzazione oltre a quella fondata sul popolamento e l‟emigrazione. E‟ quella che si addice ai popoli che hanno un eccesso di capitali oppure un‟eccedenza di prodotti. (…) Per i paesi ricchi le colonie costituiscono uno dei più redditizi investimenti di capitali. L‟illustre Stuart Mill ha consacrato alla dimostrazione di questo asserto un intero capitolo della sua opera (1), che così riassume: <<Per i popoli vecchi e ricchi la colonizzazione è uno dei migliori affari cui si possano dedicare>>. (…) Per i Paesi destinati dalla natura stessa della loro industria a una forte esportazione, come è il caso della nostra industria, la questione coloniale si identifica con quella degli sbocchi. Da questo punto di vista, lo ripeto (…) nell‟epoca in cui viviamo e nella crisi che tutte le industrie europee attraversano, la fondazione di una colonia costituisce la creazione di uno sbocco. Si è rilevato infatti, e gli esempi abbondano nella storia economica dei popoli moderni, che basta un legame coloniale fra la madre patria che produce e le colonie da essa fondate a far sì che la preminenza economica accompagni l‟egemonia politica. (…) Signori, occorre avere il coraggio di parlare a voce alta e più sinceramente . Bisogna affermare apertamente che le razze superiori hanno effettivamente dei diritti nei confronti di quelle inferiori.” (1) Principles of political economy (1848) (Discorso tenuto dall‟onorevole Jules Ferry al parlamento francese nel 1885) Il nuovo imperialismo (…) è stato un buon affare per certe classi e certi commerci all‟interno della nazione. La forte spesa in armamenti, le dispendiose guerre i gravi rischi e le difficoltà della politica estera, gli ostacoli alle riforme politiche e sociali in Gran Bretag na, benché gravidi di danni per la nazione, hanno servito bene gli attuali interessi economici di certe industrie e di certe professioni (…)La costruzione di ferrovie, canali, ed altri lavori pubblici, la fondazione di fabbriche, lo sviluppo di miniere i miglioramenti agricoli in nuovi paesi, sono decisivi nello stimolare l‟interesse di importanti industrie manifatturiere e nell‟alimentare la saldissima fede imperialista dei loro proprietari. (…) Da questo punto di vista, le nostre colonie rimangono ancora quello che James Mill diceva cinicamente di esse, <<un ampio sistema di soccorso esterno per le classi superiori>>. Da J.A.Hobson, Imperialism: a Study, I ed., 1902 4 - AMBITO TECNICO-SCIENTIFICO ARGOMENTO: Tecnica, tecnologia e vita dell‟uomo Noi pensiamo a ciascuna età nei termini dell‟impatto della tecnica sulle faccende umane, e raramente indaghiamo sul processo contrario.…Così nello sviluppo della tecnologia moderna, non occorre intendere solamente l‟influenza degli strumenti e delle tecniche sulla società, bensì l‟intero ventaglio delle «forze reciprocamente interagenti» che ha dato luogo agli spettacolari passi avanti del nostro tempo. Come si è espresso un altro studioso dell‟evoluzione umana [SollyZuckerman], «la tecnologia è sempre stata con noi. Non è qualcosa al di fuori della società, qualche forza esterna dalla quale veniamo sospinti…la società e la tecnologia sono…riflessi l‟una dell‟altra».” A. PACEY, Vivere con la tecnologia, Roma, 1986 Vi sono due modi secondo cui la scienza influisce sulla vita dell‟uomo. Il primo è familiare a tutti: direttamente e ancor più indirettamente la scienza produce strumenti che hanno completamente trasformato l‟esistenza umana. Il secondo è per sua natura educativo, agendo sullo spirito. Per quanto possa apparire meno evidente a un esame frettoloso, questa seconda modalità non è meno efficiente della prima. L‟effetto pratico più appariscente della scienza è il fatto che essa rende possibile l‟invenzione di cose che arricchiscono la vita, anche se nel contempo la complicano. A. EINSTEIN, Pensieri degli anni difficili, trad. ital. L. Bianchi, Torino, Boringhieri, 1965 La tecnologia trasforma, accelera, innova, modificando le aziende, il modo di produrre, il modo di lavorare. Non potrebbe essere in definitiva un boomerang e ritorcersi contro l‟uomo, cioè contro noi stessi? Il problema è che nessuno di noi è in grado di fermare lo sviluppo tecnologico: perché è qualcosa che cammina per conto suo, attraverso sterminate ramificazioni che si estendono ormai in tutto il mondo. La tecnologia continuerà ad avanzare (e la gente ad usarla) con tutti i suoi vantaggi diretti e indiretti (cui nessuno pensa in realtà di rinunciare). Quello che si può fare è prender atto di questa situazione e, per quanto possibile, governarla. Il problema, cioè, è quello di tentare di conciliare i vantaggi e gli svantaggi di questo sviluppo. Lo sviluppo tecnologico ha migliorato l‟alimentazione e il reddito, ha diminuito la mortalità infantile e l‟analfabetismo, ha aumentato la durata della vita e l‟assistenza medica, ha accorciato (anzi addirittura dimezzato) gli orari di lavoro, e ha creato anche circolazione delle idee, emancipazione. Tutte cose che hanno contribuito a modificare la stessa struttura della società. Ma la tecnologia può portare anche con sé i doni avvelenati. È possibile riuscire ad avere uno sviluppo equilibrato che permetta all‟uomo di avere i vantaggi della crescita senza pagarli con un prezzo talora molto alto? Questa è senz‟altro una sfida difficile; ma la possiamo affrontare. A una condizione: di capire con chiarezza quali sono le direzioni sbagliate. Per questo è necessario che si sviluppi una cultura moderna, che siain grado di maneggiare, senza distruggere la casa, i fiammiferi, l‟elettricità o le bombole del gas. O anche solo l‟immondizia. Noi abbiamo nel nostro appartamento innumerevoli cose che possono distruggerci o avvelenarci, ma non per questo le rifiutiamo: perché ci sono utili e perché abbiamo imparato a usarle in modo razionale. Nelle nostre società, invece, ci comportiamo in modo del tutto diverso: scarichiamo l‟immondizia nel salotto, avveleniamo l‟acqua potabile, affumichiamo l‟aria in camera da letto, lasciamo che i bambini giochino con i fiammiferi e con i fili scoperti dell‟elettricità in bagno. In altre parole, gran parte delle conseguenze nefaste della tecnologia sono dovute in realtà alla stupidità umana e all‟incapacità di far rispettare certe discipline basilari. Non serve pronunciare il «vade retro» allo scaldabagno o alla tintura dei capelli o al sacco dell‟immondizia: dobbiamo regolarne bene l‟uso. Piero Angela. da Quarckeconomia, Milano, Garzanti TIPOLOGIA C – TEMA DI ARGOMENTO STORICO La dichiarazione dei diritti dell‟uomo e del cittadino del 1789, all‟epoca della rivoluzione francese, recita, all‟articolo 11: “La libera comunicazione dei pensieri e delle opinioni è uno dei diritti dell‟uomo; ogni cittadino può dunque parlare, scrivere, stampare liberamente, salvo rispondere dell‟abuso di questa libertà nei casi determinati dalla legge”. Spiega, sulla base delle tue conoscenze storiche, perché l‟affermazione della Dichiarazione dei diritti dell‟uomo rappresenta un principio rivoluzionario e un principio irrinunciabile su cui si fonda il nostro mondo contemporaneo. TIPOLOGIA D – TEMA DI ORDINE GENERALE Comunicare le emozioni: un tempo per farlo si scriveva una lettera, oggi un sms o una e-mail. Così idee e sentimenti viaggiano attraverso abbreviazioni e acronimi, in maniera veloce e funzionale. Bisogna prendere atto della differenza delle modalità di impatto che questa nuova forma di comunicazione ha sulle relazioni tra gli uomini: quanto quella di ieri era una comunicazione anche fisica, fatta di scrittura, odori, impronte e attesa, tanto quella di oggi è incorporea, impersonale e immediata. Discuti la questione proposta, illustrandone, sulla base delle tue conoscenze ed esperienze personali, gli aspetti che ritieni più significativi. Griglia di valutazione VOTO CONOSCENZA ABILITA' ESPOSIZIONE PARTECIPAZIONE 1–3 Nessuna Nessuna Non pertinente Non costruttiva 4 Molto lacunosa Non sa applicare le nozioni Difficoltosa Passiva 5 Superficiale Non applica correttamente Disorganica Incostante 6 Contenuti essenziali Applica in modo sostanzialmente corretto Lineare Diligente 7 Completa Applicazione corretta Precisa e scorrevole Attiva 8 Organica e sicura Padronanza operativa, capacità di analisi Sicura e ben articolata Costruttiva 9 - 10 Approfondita, con capacità di fare collegamenti Applica in contesti diversi, rielabora e propone soluzioni originali Personale Propositiva
© Copyright 2024 Paperzz