www.gazzetta.it sabato 8 novembre 2014 REDAZIONE DI MILANO VIA SOLFERINO 28 - TEL. 0262821 - REDAZIONE DI ROMA VIA CAMPANIA 59/C - TEL. 06688281 POSTE ITALIANE SPED. IN A.P. - D.L. 353/2003 CONV. L. 46/2004 ART. 1, C1, DCB MILANO ITALIA A FORT MARASSI Occhio Milan Con la Samp vietato fallire L’anticipo coi blucerchiati (a Genova 16 punti sui 19 fatti) e il derby sono già due esami per Inzaghi. Che punge Menez: «Non giochi da solo». E riecco Mexes DA RONCH, PASOTTO ALLE PAGINE 8-9 COMMENTO DI CALAMAI A PAGINA 23 anno 118 118 -- Numero numero 264 264 1,90 € Anno DEL PIERO UNA VITA DA DIECI MAZZARRI AVVISATO Scossa Thohir «Inter, adesso voglio i punti» «La squadra zittisca i fischi. Col Verona non basta il pari, voglio risultati anche con Milan e Roma». E all’Uefa presenta il piano per diminuire il rosso di 180 milioni DALLA VITE, TAIDELLI A PAGINA 10 «L’AVREI CEDUTO SOLO A PLATINI E MARADONA» 3 Jeremy Menez, 27 anni, con Pippo Inzaghi, 41 ANDREOLI INTE R SERIE A 11a GIORNATA SASSUOLO AL TEST ATALANTA PARTITE OGGI SASSUOLO-ATALANTA (ore 18) SAMPDORIA-MILAN (ore 20.45) DOMANI (ore 15) CAGLIARI-GENOA (ore 12.30) CHIEVO-CESENA EMPOLI-LAZIO JUVENTUS-PARMA PALERMO-UDINESE CLASSIFICA JUVENTUS 25 ROMA 22 LAZIO 19 SAMPDORIA 19 NAPOLI 18 GENOA 18 MILAN 16 UDINESE 16 INTER 15 FIORENTINA 13 VERONA TORINO PALERMO SASSUOLO CAGLIARI ATALANTA EMPOLI CESENA PARMA CHIEVO TA ESCLUSIVA VIS 13 12 12 11 9 9 7 7 6 5 M I PRI I M I E0 A N N I 4 I Ale brinda in India per il compleanno «Ho sognato di giocare con Diego e Michel. Il Mondiale 2006 è stato la gioia più intensa. Avrei voluto essere Jordan» INTERVISTA DI G.B. OLIVERO ALLE PAGINE 2-3 Sì a Llorente-Morata Buffon-Juve al 2017 Chiellini va al 2018 GARCIA RINFORZATO I GRANATA LO SFOGO DOPO IL K.O. A HELSINKI Tornano i gladiatori Totti e De Rossi per il rilancio Roma BRAMARDO A PAGINA 12 PUGLIESE A PAGINA 13 INTER-VERONA (ore 20.45) ROMA-TORINO (ore 20.45) Ventura strapazza il Toro e minaccia le dimissioni IL ROMPIPALLONE DI GENE GNOCCHI Grande gesto del sindaco Pisapia. Vuole dare l’Ambrogino d’oro ai 5153 paganti del Trofeo Berlusconi. w MONDO OGGI LIVERPOOL-CHELSEA C’è la prima sfida Balo-Mou Borussia e Immobile: un caso BERGONZINI, BOLDRINI PAGINE 20-21 3 Alessandro Del Piero, 40 anni oggi. Ha iniziato la sua carriera con il Padova, poi Juve, Sydney e Dynamos Delhi F.1 LIBERE A INTERLAGOS 9 771120 506000 ALLEGRI SCATENATO DELLA VALLE, LAUDISA ALLE PAGINE 5-6 FIORENTINA-NAPOLI (ore 18) 41 1 0 8> 3 Walter Mazzarri, 53 anni, ed Erick Thohir, 44 ANSA Ahi ahi Ferrari Motore a fuoco E Alonso fa il pompiere ALLIEVI, IANIERI PAG. 26-27 DOPING IL MARCIATORE Schwazer nuovi guai Rischia altri 4 anni di stop Convocato per il 14 novembre in Procura Coni. In auto aveva un barattolo di urina GALDI A PAGINA 32 2 LA GAZZETTA DELLO SPORT SABATO 8 NOVEMBRE 2014 PRIMO PIANO identiKit & CARRIERA v I MIEI PRIMI ALESSANDRO DEL PIERO Nato il 9/11/1974 a Conegliano Veneto Ruolo Attaccante Altezza 173 cm Peso 73 kg Le sue squadre Padova 1991-93 Presenze 14 Reti 1 Juve 1993-2012 Presenze 513 Reti 208 Sydney 2012-14 Presenze 48 Reti 24 Delhi Dynamos dal 2014 Presenze 6 Reti 0 ANNI « Del Piero: «Il sogno? Giocare con Platini e Maradona: a loro avrei lasciato la 10» Ale e un compleanno speciale: «Il primo ricordo è una foto col pallone in mano. L’emozione più intensa il saluto dei tifosi della Juve. Mi sarebbe piaciuto essere Michael Jordan» istantanee e ricordi 1 Ale, dica la verità: v quando da ragazzo incrociava un 40enne 40en pensava che era vecchio... Adesso che ci è arrivato, come si sente? a «Risale alla mia prima fotografia, probabilmente è un ricordo ricostruito proprio sulla base di quell’immagine. Abbracciavo un pallone». 6 Cosa le direbbe oggi suo padre? «Non direbbe e mi farebbe capire, con il suo esempio. Come ha sempre fatto». 7 Nel giorno del compleanno numero 40 appena sveglio a chi andrà il primo pensiero? La prima coppa Un piccolo Alessandro Del Piero nel 1981 a 7 anni con la prima coppa della sua vita: la prima di una lunga serie di vittorie S «L’immagine pubblica arriva spesso mediata e non è sempre facile esprimere quello che si ha dentro. Col tempo ho imparato a convivere con questa cosa e oggi credo che la percezione di quello che sono sia piuttosto fedele. Forse è merito anche dei Social, che vanno presi con cautela, ma se usati bene sono molto utili». 10 Festeggia dall’altra parte del mondo, ma per lei un’altra parte del mondo non esiste. Il gol indimenticabile Tra le sue tante gemme, forse il gol più bello: è il 4 dicembre 1994, il 3-2 alla Fiorentina di esterno destro al volo «Negli ultimi anni ho sposato la grande passione per il mio lavoro con la voglia di conoscere realtà nuove e viverle in totale pienezza. Questo mi ha consentito di sentirmi a casa anche dall’altra parte del mondo. E a dare più valore quando a casa ci torno veramente». 11 E’ stato il calcio a spingerla in giro per il mondo o la voglia di conoscere il mondo a spingerla in campo fino a 40 anni? «La molla è stata la consapevolezza di dividere il concetto di “giocatore di calcio” da quello di “giocatore della Juventus”. E di non voler provare a rivivere quanto di straordinario, unico, irripetibile avevo vissuto a Torino. Quando ho scelto prima Sydney, poi Dehli ho abbracciato un percorso nuovo. Dentro e fuori dal campo». «Non soffro di nostalgie e dunque riesco a godermi il tempo temp che sto vivendo. Ma ci sono momenti della vita in cui quando vai a dormire ti sembra cche sia finita un’era, non una giornata. A me m è successo quando è morto mio padre. E quando sono diventato padre io». A caccia del gol indiano Alessandro Del Piero nella sua nuova avventura in India, iniziata a metà ottobre dopo aver detto no alla Honved, è ancora all’asciutto di reti 8 Cosa è sfuggito a chi l’ha seguita da lontano e avrebbe voluto vivere i suoi 40 anni? «Le mie radici, la mia formazione, quello che ho imparato dai miei genitori. Mi hanno insegnato cose che – anche se volessi, e mai ho voluto – non riuscirei mai a scordare». 2 Quando si è a accorto per la prima volta che il tempo stava pa passando velocemente? «I tempi tem sono cambiati, sì, ma in loro mi rrivedo spesso. Stanno vivendo una vvita completamente diversa dalla mia, ma nelle piccole cose, quell quelle più vere e semplici, siamo molto m mol to vicini». «Ai miei figli e a Sonia: mi mancano». 9 I prossimi 40 anni saranno per forza di cose diversi. Cosa resterà immutabile? «Come uno che ch sbagliava a pensare che i 40enni fossero ve vecchi. Ma è normale che un ragazzino veda un quarantenne come una… persona molto matura, matu diciamo così». 3 Nei s suoi figli rivede l’Ale bambino, anche se i tempi sono molto cambiati? «Probabilmente sostituirei la sala giochi con l’Ipad o la Play, ma al pallone non rinuncerei mai. Basta metterlo tra i piedi di un bambino, anche oggi, per scoprire che il fascino di quella cosa che rotola è rimasto e rimarrà immutato». 5 Qual è il primo ricordo della sua vita? C’è il nonno che ripensa al gol alla Fiorentina. Il papà che si commuove ancora per la meravigliosa standing ovation dello Stadium, il giorno dell’addio. Il bimbo che si è goduto le ultime prodezze e che cerca quelle antiche su youtube. Ma c’è anche la nonna conquistata dalle pubblicità in tv, la mamma che ne ha sempre apprezzato il comportamento pulito e leale, la figlia che di calcio non sa nulla ma che conosce la storia del campione con il numero 10 che è andato a giocare perfino in Australia e in India. Alessandro Del Piero è il campione di tutti. Domani festeggia i 40 anni. Oggi li racconta alla Gazzetta rispondendo a 40 domande. DI G.B. OLIVERO 4 Se fosse bambino adesso, passerebbe le serate a calciare punizioni in cortile o si dividerebbe tra playstation e iPad? 12 In quale città avrebbe voluto organizzare la festa di compleanno? «Non importa la città, ma con chi». 13 Qual è il regalo che si farà da solo? La famiglia Ale è sposato con Sonia Amoruso e hanno 3 figli: Tobias, Dorotea e Sasha. Nella foto FORTE, la festa scudetto 2012 «Mi auguro un bel gol». 14 Quattro tweet per raccontare le quattro decadi della sua vita. «1-10: Mamma, papà, Stefano, il pallone e un’infanzia che auguro a qualsiasi bambino. 11-20: San Vendemiano-Padova, Padova-Tori- SABATO 8 NOVEMBRE 2014 ALESSANDRO DEL PIERO EX CAPITANO DELLA JUVENTUS 21 Nella smorfia il numero 40 rappresenta la noia. Una partita di Serie A la annoia? «Sinceramente no. Il calcio e lo sport non mi annoiano mai. Tutto questo clima negativo intorno alla A, anzi, comincia un po’ a stufarmi». 22 Si è mai annoiato in allenamento? «Si. Però alla fine ha sempre prevalso la voglia di migliorarmi sul campo. E poi il pallone mi regala sempre un sorriso». I SUOI TROFEI CON LA JUVE 23 Con i numeri romani 40 si scrive XL: taglia abbondante. La sua Juve in Europa era XXL, formato super quasi come Real e Bayern ora. Adesso la Juve in Champions al massimo è una M. Quando crescerà la taglia? 1994-95 1996-97, 1997-98 2001-02, 2002-03, 2011-12 6 Scudetti «Difficile fare una previsione, spesso è una questione che sfugge ai pronostici troppo facili, che in questo momento ci porterebbero a dire che siamo distanti anni luce dalle più forti. Faccio due esempi: 1993-94, la mia prima stagione alla Juve. In Coppa Uefa perdemmo contro il Cagliari, tra i fischi. Un anno dopo finale di Uefa, l’anno dopo ancora vinciamo la Champions. Aggiungo: due anni fa chi avrebbe detto che l’Atletico Madrid sarebbe arrivato in finale? Insomma, non ci piangiamo troppo addosso e lavoriamo per tornare a vincere». 24 Il gol alla Fiorentina sta per fare 20 anni. Se ne parla ancora. E’ il gesto per eccellenza della carriera ancor più dei gol alla Del Piero? «Non so se è il più bello, forse non è il più importante, ma ho imparato che conta davvero ciò che resta nel cuore della gente. E quel gol, insieme con quello di Dortmund contro la Germania, rimarrà il più amato». no. Correndo dietro a un pallone, si avvera il sogno. 21-30: Il mondo in bianco e nero: sono un giocatore della Juventus, sono il capitano della Juventus. 31-40: I migliori anni… Campione del mondo, cittadino del mondo. E soprattutto marito e papà». 15 Quale anno vorrebbe rivivere? «Il 2006, per il Mondiale e non solo». 16 Per cos’altro? «Perché sono rimasto alla Juventus in serie B, anzi senza sapere dove avremmo giocato. E non cambierei nulla, perché abbiamo dimostrato chi eravamo. E ci siamo rialzati». 17 Quale campione le sarebbe piaciuto essere? «Michael Jordan». 18 Ha ancora un sogno? «Si. Spero di non smettere mai di sognare, allora sì che mi sentirei vecchio». 19 Giochiamo un po’ con il numero 40. Alì Babà e i 40 ladroni: le hanno mai dato fastidio le allusioni sulla Juve? «Io so quello che abbiamo vinto e come abbiamo vinto. Sudando e meritando tutto: dal primo all’ultimo punto, dalla prima all’ultima coppa». 20 Il diluvio universale durò 40 giorni e 40 notti. Qual è stato il suo “diluvio universale”, il periodo nero che sembrava non finire più? «Quando penso al diluvio non riesco a non pensare a Perugia... Ma se parliamo in senso figura- v vittorie & PALMARES « IO E AGNELLI LA AMIAMO E VOGLIAMO IL BENE DELLA JUVE: QUESTA E’ LA COSA CHE CONTA to, di certo la risalita dopo l’infortunio è stata molto dura. Mi sono preparato per una sorta di seconda carriera. Che è stata, se vogliamo, ancora meglio della prima». 25 C’è ancora spazio per un’altra avventura da calciatore dopo l’India? «Davvero non so risponderle». 26 Che effetto le ha fatto ritrovare in campo Trezeguet? «Un bell’effetto. Quasi dieci anni in attacco insieme non è da tutti. David è stato un grande compagno per me». 27 Disegni una squadra ideale di questi 40 anni: dieci giocatori più Del Piero. «Mamma mia che difficile! Anzi, impossibile. Ho giocato con e contro campioni straordinari, ho vinto tantissimo con alcuni di loro. Nella realtà. Però nei sogni... qualche volta ho fantasticato, da piccolo e non solo, di giocare con Platini e Maradona... Pensi che avrei addirittura lasciato la dieci!». 28 Il futuro si sta avvicinando: ci pensa? L’OMAGGIO Sky gli dedica uno speciale In occasione del 40° compleanno di Alessandro Del Piero, Sky Sport gli dedica una programmazione speciale. Del Piero ha concesso un’intervista a Federico Buffa. «4 volte 10: Buffa intervista Del Piero» oggi alle 18 e alle 23.30 su Sky Sport 1 HD e domani alle 12 su Sky Sport Plus HD «Sì, spesso, perché la mia carriera di calciatore sta finendo. Il futuro cerco di costruirlo giorno dopo giorno, esperienza dopo esperienza. E’ una cosa strana da spiegare: non so ancora cosa farò, ma sto lavorando per imparare a farlo». 29 Qual è la cosa migliore che ha fatto fuori dal campo? «Tobias, Dorotea, Sasha». 30 Come mai ancora nessuna autobiografia in libreria? «Non ho mai voluto misurarmi in qualcosa di così “definitivo” , non l’ho fatto nei libri che sono già usciti. L’idea mi piace, 1994-95 1 Coppa Italia 1995, 1997 2002, 2003 4 Supercoppe Italiane 1995-96 1 Champions 1994-95 1 Supercoppa Europea 1996 1 Coppa Intercontinentale CON L’ITALIA 2006 1 Mondiale 1994,1996 2 Europei U21 ma deve segnare la conclusione di un percorso, nel mio caso almeno la carriera di calciatore». 31 La canzone della sua vita? «Queste cose mi mettono in difficoltà. Ce n’è una che caratterizza ogni periodo, ogni situazione… Se devo proprio scegliere, cito un brano immortale: One, canzone simbolo degli U2». SOLO RUOTECLASSICHE € 5,20 istantanee e ricordi «Anche qui è durissima. Mi rifugio nell’ultimo che ho rivisto: “Sette anni in Tibet”». 33 La partita? «Italia-Germania 2-0, Dortmund, 4 luglio 2006». 34 Gli auguri che non si aspetta? «Spero che mi arrivino nel sogno, quelli di chi non c’è più». 35 Il rimpianto più grande? «Sportivamente parlando, l’infortunio. E’ vero che mi ha fatto diventare più forte, ma mi ha portato via un anno di gioco». 36 La gioia più intensa? La partita del cuore Italia-Germania 2-0 a Dortmund nel Mondiale 2006. Il secondo gol di Del Piero dopo la fuga e l’assist di Gilardino REUTERS «9 luglio 2006, Berlino, Campioni del Mondo». 37 Dia un giudizio sui suoi rapporti con i compagni, con Lippi, Ancelotti, Capello, Conte, Boniperti, Andrea Agnelli, i giornalisti e i tifosi. «I compagni: rapporto unico, in campo siamo come fratelli, è una delle cose di cui vado più orgoglioso. Lippi: siamo legati a ricordi incancellabili, due reduci di avventure straordinarie. Ancelotti: profonda stima e gratitudine, come allenatore e uomo. Capello: due anni difficili, ma vincenti con due scudetti. Conte: non è da tutti vincere da compagni di squadra e da allenatore/giocatore, uno scudetto indimenticabile. Boniperti: è una sorta di papà calcistico per tutti gli juventini, continua fonte di ispirazione per me. Agnelli: amiamo e vogliamo il bene della stessa cosa, la Juventus. E questa è la cosa più importante. Anzi, è l’unica che conta. I giornalisti: rispetto per chi fa bene un lavoro importante per la gente, indifferenza per chi fa il furbo. I tifosi: un legame d’amore profondo e infinito, la più grande vittoria della mia carriera». In Australia La «sua» tipica esultanza, la linguaccia, ma qui con la maglia del Sydney FC, dove è rimasto dal 2012 al 2014 LAPRESSE 38 Come mai in Italia (come ha detto Maldini alla Gazzetta) i grandi club faticano ad affidarsi ai grandi campioni che ne hanno fatto la storia? «Effettivamente è un’anomalia rispetto ad altri Paesi. Credo che i calciatori, quelli preparati, siano pronti per assumersi grandi responsabilità. Non parlo soltanto a livello di club, ma anche nelle istituzioni, basta pensare al lavoro che sta facendo Platini. Comunque giocatori come Maldini, o grandi bandiere come lui, rimarranno per sempre legate alla storia del club, senza bisogno di alcuna carica o qualifica». 39 Si è emozionato di più il primo giorno di Juve firmando il contratto con Boniperti o l’ultimo, con la meravigliosa festa dello Stadium? «Sono emozioni diverse. Quella firma è stata l’inizio di tutto. Mi fa quasi paura pensare a quanto ha cambiato la mia vita quel momento magico, quando ho realizzato – di fatto – il mio grande sogno. Ma nulla, davvero nulla, ora e per sempre, è paragonabile a quello che è successo quel giorno allo Juventus Stadium. Lì c’è tutto, e per quanto possa cercare di spiegarlo a parole per i prossimi 40 anni, non riuscirei a trovare quelle giuste. E’ tutto nel mio cuore e lì resterà per il resto della mia vita». 40 Ale, per chiudere ha quaranta parole per dire ciò che vuole. «Ci ho provato sul mio sito a descrivere 40 anni in 40 parole. Domani le potrà leggere, non mi faccia rovinare la sorpresa... Qui ne scelgo solo tre: grazie a tutti». © RIPRODUZIONE RISERVATA NUOVE LINEE STESSA GRANDE PASSIONE RUOTECLASSICHE + SPECIALE € 9,90 3 32 Il film? RUOTECLASSICHE È NUOVO NUOVA GRAFICA NUOVE SEZIONI NUOVO STILE LA GAZZETTA DELLO SPORT CON RUOTECLASSICHE DI NOVEMBRE LE 50 AUTO PER AVVIARTI AL COLLEZIONISMO Hanno più di 30 anni, un prezzo accessibile e ricambi sempre disponibili: ecco la lista delle 50 auto per entrare alla grande nel mondo delle storiche. CON LA PAGELLA E I COMMENTI DI RUOTECLASSICHE IN EDICOLA E IN DIGITAL EDITION LA TUA PASSIONE È LA NOSTRA STORIA India, un altro mondo Ale Del Piero con la maglia del Delhi Dynamos, che milita nel nuovo campionato della Indian Super League » 4 LA GAZZETTA DELLO SPORT SABATO 8 NOVEMBRE 2014 SABATO 8 NOVEMBRE 2014 LA GAZZETTA DELLO SPORT 5 SERIE A Juve spagnola Allegri propone la nuova coppia Llorente-Morata il confronto FERNANDO LLORENTE 29 ANNI ATTACCANTE ALVARO MORATA 22 ANNI ATTACCANTE MINUTI GIOCATI 618 188 GOL 1 2 SPONDE 50 Col Parma il tecnico potrebbe impiegare 6 i due spagnoli dal via: con Tevez dietro? E Alvaro è stato chiamato in nazionale 9 3 TIRI NELLO SPECCHIO 7 OCCASIONI CREATE 4 I NUMERI 8 i minuti giocati insieme da Morata e Llorente finora: a Madrid contro l’Atletico 7 le partite in cui c’è stata la staffetta tra i due: 5 in campionato e 2 in Champions FABIANA DELLA VALLE MILANO Se la frequentazione nel tempo libero fosse un buon termometro per misurare l’intesa in campo, allora Massimiliano Allegri non dovrebbe avere dubbi. Fernando Llorente e Alvaro Morata finora hanno condiviso praticamente tutto in questi primi cinque mesi di convivenza bianconera, tranne le partite. A parte otto minuti giocati insieme a Madrid contro l’Atletico, si sono sempre dati il cambio: quando uno giocava titolare l’altro si accomodava in panchina. Quando entrava uno, usciva l’altro. Amicizia nella vita di tutti i giorni, staffetta in campo. Fernando ha giocato di più, Alvaro però ha una più alta percentuale realizzativa (ha segnato due gol). Loro non l’hanno mai vissuta come una rivalità, ma non hanno nemmeno nascosto il desiderio di giocare insieme. Attacco alla spagnola Llorente l’ha ribadito subito dopo la vittoria sull’Olympiacos e Allegri stavolta sempre intenzionato ad ascoltarlo: Tevez trequartista e Fernando e Alvaro finalmente insieme dall’inizio. Un inedito, perché la Juventus non ha mai avuto una coppia d’attacco tutta spagnola. Nel passato bianconero c’è stato uno solo giocatore di questa nazionalità: Luis Del Sol, centrocampista degli Anni 60 che in bianconero conquistò uno 5 scudetto e una Coppa Italia. Fratello maggiore Llorente è un centravanti classico, Morata invece ama uscire dall’area. Llorente è più potente, la fisicità è uno dei suoi punti di forza e non teme il contatto con i difensori. Morata è più veloce e sa sfruttare molto bene gli spazi. Hanno caratteristiche diverse e possono convivere là davanti. Fernando si è comportato con Alvaro come un fratello maggiore fin dal primo giorno: l’ha aiutato a inserirsi nello spogliatoio bianconero e in una nuova città, si è fatto fotografare insieme a lui il primo giorno di ritiro e ha twittato la sua gioia dopo il primo gol bianconero del connazionale. Alvaro gli ha rubato il posto da titolare due volte in Champions e una in campionato, lui si è vendicato riprendendosi la scena nella partita più importante, contro l’Olympiacos, quando è entrato al suo posto. Separati da Del Bosque Gli otto minuti contro l’Atletico non fanno testo. Domani, se Allegri confermerà l’intenzione di farli giocare in coppia dall’inizio, dovranno dimostrare di parlare la stessa lingua anche in campo. Magari così riusciranno a convincere anche Del Bosque che possono essere una bella coppia: il c.t., che fece esordire Fernando in nazionale a 23 anni, ha appena convocato Morata per la prima volta ma ha lasciato a casa Llorente. Anche in questo caso Nando, da buon fratello maggiore, darà ad Alvaro le dritte giuste. S Alvaro Morata, 22 anni, e Fernando Llorente, 29. Spagnoli tutti e due, Llorente è alla seconda stagione con la maglia bianconera e ha un passato nell’Athletic Bilbao, Morata invece è arrivato quest’estate dal Real Madrid LAPRESSE © RIPRODUZIONE RISERVATA EMERGENZA POLEMICHE AZZURRE Jolly Ogbonna Da terzino domenica? Vidal, visita ok Albertini ancora all’attacco: «In Federcalcio comanda Lotito» VINOVO Oggi ultimo test prima della partita con il Parma: Massimiliano Allegri avrà ancora un allenamento per valutare le condizioni dei suoi giocatori e decidere come far giocare la squadra domenica pomeriggio. I dubbi riguardano soprattutto il modulo (3-5-2 o 4-3-1-2) e la fascia sinistra, orfana di Evra e Asamoah, entrambi infortunati. Il tecnico ha due opzioni: Padoin oppure Ogbonna, che al momento pare favorito. Angelo è uno dei giocatori che più ha sorpreso Allegri in positivo per i suoi progressi: gli infortuni in difesa gli hanno dato la possibilità di dimostrare che può essere titolare nella Juve e le buone prestazioni gli hanno consentito di riprendersi la Nazionale. Nel 3-5-2 ha giocato bene anche quando è stato utilizzato a destra (non proprio la sua posizione ideale, visto che è mancino). Con il Parma potrebbe tornare all’antico: ai tempi del Torino infatti Ogbonna ha già giocato terzino sinistro. Mancherà Vidal, squalificato. Il cileno, approfittando della squalifica, ha effettuato un controllo dal professor Cugat a Barcellona al ginocchio operato 6 mesi fa: la visita ha dato esito positivo. Allegri pare intenzionato a confermare il tridente ma con Tevez alle spalle di Morata-Llorente. L’altra opzione è Pereyra trequartista con Tevez in coppia con uno dei due spagnoli. «Affrontiamo la squadra più forte del girone, una nazionale che sta vivendo un momento particolare perché tutti i calciatori giocano nei migliori club europei. Dovremo fare grande attenzione e sarebbe importante avere lo stadio pieno». Antonio Conte in un’intervista rilasciata a «VivoAzzurro» ha presentato la sfida con la Croazia, valida per le qualificazioni a Euro 2016, che si giocherà a San Siro il 16 novembre. Da lunedì 10 saranno in vendita i biglietti per ItaliaAlbania, amichevole del 18 novembre che si giocherà al Ferraris di Genova (ore 20.45). L’incasso servirà per aiutare la città alluvionata e anche gli azzurri e il c.t. Conte acquisteranno il biglietto. Albertini su Lotito Intanto Demetrio Albertini, ex vicepresidente della Figc sconfitto nelle ultime elezioni, intervistato da Sportitalia ha detto: «Chi comanda di più nel calcio italiano, Tavecchio o Lotito? Io credo Lotito. Il presidente della Lazio ha il suo modo di fare che è esuberante. Porta avanti le sue idee. Ne ha il diritto, teoricamente dovrebbero essere quelle di tutti e non solo le sue. Alcune volte può risultare simpatico, nella maggior parte delle volte no». Quanto a Tavecchio e alle squalifiche internazionali per la frase razzista: «Tutti sapevano quello che sarebbe successo. Eppure è stato votato. È stato ritenuto idoneo». © RIPRODUZIONE RISERVATA © RIPRODUZIONE RISERVATA 6 LA GAZZETTA DELLO SPORT SABATO 8 NOVEMBRE 2014 SERIE A prolungamenti pesanti IL CAPITANO E IL SUO VICE Buffon ha detto sì: è Juve sino al 2017 Chiellini va al 2018 Tra un anno farà da chioccia a Leali, ora al Cesena. Poi avrà incarichi nel club: legame a vita pure per il difensore. Progressi con Lichtsteiner, pronto a prolungare per 2 anni CARLO LAUDISA @carlolaudisa MILANO Gigi Buffon tra i pali della Juve sino al 2017, cioé sino a 39 anni. Era l’idea di Andrea Agnelli, lui l’ha condivisa. E sottoscritta. Il capitano bianconero nelle ultime settimane ha definito quasi tutti i dettagli del nuovo contratto. Ora spetta al club dare l’annuncio e tutto lascia credere che il passo formale coinvolgerà anche Giorgio Chiellini, a sua volta ormai pronto a prolungare sino al 2018, quando avrà 34 anni, con la conferma dello stipendio da 3,5 milioni netti. L’intenzione della società di corso Galileo Ferraris è evidente: legare a vita il capitano e il suo vice di fatto. Allo stesso Resta da definire, invece, il futuro di Storari ancora in scadenza di contratto modo va messo nel conto che Buffon e Chiellini anche quando abbandoneranno l’attività agonistica resteranno legati ai colori bianconeri in una nuova veste. La scelta Le mosse all’orizzonte mettono in particolare rilievo il feeling con il portierone di Massa, sbarcato a Torino nell’ormai lontano 2001 quando la dirigenza bianconera consolò Lippi per la cessione di Zidane proprio con il suo ingaggio insieme a quelli di Nedved e Thuram. Comincia un’avventura senza eguali. Anno dopo anno Buffon si dimostra un numero uno in campo e un leader fuori. Certo, non sono mancati i momenti delicati. In particolare la crisi legata ai suoi problemi di schiena intorno al 2010. L’arrivo di Marco Storari nel 2011 è la spia di quei mesi di incertezze sulla sua tenuta fisica. Ma le ultime stagioni restituiscono alla Juve il volto migliore del suo estremo difensore. Prospettiva La nuova intesa con il club prevede una leggera correzione al ribasso, ma Buffon resta vicino a quota 4 milioni netti: più i soliti incentivi, ovvio. Insomma il tema A QUESTIONI RINNOVO S Giorgio Chiellini 30 anni, difensore, alla Juventus dal 2005-06. Il suo contratto scade a giugno 2015 ma per lui è già pronto il rinnovo fino al 2017 S Stephan Lichtsteiner 30 anni, laterale svizzero, alla Juve dal 201112. Anche lui è in scadenza nel 2015, non ha ancora trovato l’accordo con i bianconeri economico resta sullo sfondo. Il suo sì a un impegno biennale,invece, dimostra come lui si senta in grado di reggere ancora un impegno tecnico così gravoso. E non solo. Storari (in scadenza) a fine stagione potrebbe andar via. Nelle idee di Marotta e Paratici, con l’avallo di Allegri, c’è l’intenzione di dare una chance importante a Nicola Leali, in questa stagione in prestito al Cesena. Il portiere bresciano, dopo una felice stagione al Lanciano in serie B, si sta ripetendo al meglio anche in Romagna. In questa prospettiva tra un anno Buffon potrà fargli da chioccia, aiutandolo a sopportare al meglio il grande salto. Magari concedendogli l’opportunità di meritarsi sul campo una maglia da titolare. Insomma Gigi sa bene quanto sia importante per la Juve individuare per tempo il suo erede. E si mette in gioco per mettere Leali nelle condizioni migliori. Dialogo Prosegue, intanto, il dialogo di Marotta e Paratici con l’agente di Lichtsteiner, Federico Pastorello. Ieri parlando a Sky l’esterno svizzero ha affrontando il tema: «Stiamo dialogando con la società: non c’è altro da aggiungere». Concetti scarni, com’è nella sua indole. In effetti, però, le parti si stanno lentamente avvicinando. L’intenzione è di prolungare sino al 2017 con uno stipendio da 2 milioni netti più bonus. Il traguardo è vicino anche per lui. © RIPRODUZIONE RISERVATA S Gigi Buffon 36 anni, portiere della Juventus e della Nazionale. Indossa la maglia bianconera dalla stagione 2001-02 REUTERS SABATO 8 NOVEMBRE 2014 LA GAZZETTA DELLO SPORT NASCE LA NUOVA DEFINIZIONE DI NUOVO NUOVA NISSAN PULSAR Da € 15.900* LA NUOVA DEFINIZIONE LA MASSIMA DEFINIZIONE DI SPAZIO DEFINIZIONE DI SICUREZZA LA PIÙ INNOVATIVA AROUND VIEW MONITOR Fino a 30 km con 1 litro** L’abitacolo, accogliente e luminoso, è stato concepito per garantire la massima comodità a bordo. 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E’ stato superato da Lazio e Napoli 3 Le partite di campionato in cui il Milan non è riuscito ad andare a segno con le sue punte e guarda caso non ha vinto. L’ultima rete del reparto è di Honda, il 19 ottobre in Verona-Milan 1-3. Poi hanno segnato solo De Jong (con la Fiorentina, 1-1) Bonaventura (a Cagliari, 1-1). Milan-Palermo è finita 0-2 Ma Pippo chiede tempo «I bilanci solo a Natale» Sampdoria e Inter sono il crocevia di Inzaghi: «Ci saranno alti e bassi, però il gruppo c’è. Menez? Non giochi da solo» Perché vedere DAL NOSTRO INVIATO G.B. OLIVERO MILANELLO (Varese) La quadratura Ecco perché Inzaghi è arrivato alla prima svolta della sua giovane carriera da allenatore. I fischi di San Siro non erano rivolti a lui e paradossalmente nemmeno alla squadra: erano fischi carichi d’amore, ma anche di rabbia. La gente sa che il Milan sta facendo il possibile, ma nelle ultime settimane il possibile è stato poco. Inzaghi avrebbe bisogno di insistere su una formazione titolare pressoché immutabile per fare in modo che i giocatori mandino a memoria tutti i meccanismi e sappiano reagire in automatico alle difficoltà delle partite, senza abbandonarsi a stucchevoli personalismi come accaduto contro il Palermo. Tanto che Pippo ammonisce: «Col Palermo abbiamo reagito, ma in modo disordinato, ognuno pensava a risolvere la gara da solo, anche Menez». Così Inzaghi sta ancora studiando la quadratura del cerchio pur nella consapevolezza che potrebbe non trovarla mai. E non per colpa sua. SAMPDORIA-MILAN I fischi non sono un problema. La classifica non è un problema. Allora qual è il problema? Pippo Inzaghi è bravissimo a diffondere ottimismo, a nascondere le magagne, a trasmettere fiducia. Però è chiaro che una sconfitta con la Sampdoria dopo quella con il Palermo e prima di una sosta che porterà al delicatissimo derby certificherebbe il momento di crisi del Milan. Inzaghi è bravo a dribblare le domande e a mettere in luce gli aspetti positivi rispetto a quelli negativi. «Ci saranno sempre alti e bassi – racconta nella conferenza di Milanello –, ma questo è un ottimo gruppo composto da uomini veri. Ci vuole pazienza, se fossimo perfetti adesso sarebbe bello ma preoccupante. Col Palermo la voglia non è mai mancata anche se non abbiamo mostrato una grande reazione. Guarderò la classifica solo a fine dicembre e allora farò un punto della situazione. Tridenti contro, alla ricerca dei posti d’Europa. La rivelazione Samp vuole confermarsi, il Milan rientrare subito in corsa Marassi, ore 20.45 Non bisogna giudicare ora i giocatori. Sono contento di tutti, hanno l’atteggiamento che mi piace e dedizione al lavoro. Adesso dobbiamo insistere molto sulla tattica per crescere ancora. I fischi del pubblico dopo la gara con il Palermo erano giusti: abbiamo perso e giocato male. Il nostro leader è il gioco. Fino a una giornata fa eravamo il miglior attacco. Possiamo portare tanti calciatori in rete, gli attaccanti devono stare sereni. Sono sicuro che presto troveranno il gol». La fiducia Tutto vero, però il Milan resta per il momento una squadra fragile, che alla prima difficoltà si accascia. E’ un pro- blema che si supera soprattutto grazie a una notevole continuità di risultati e a una posizione di classifica confortante. Che non significa lottare per lo scudetto, ovviamente, ma nemmeno staccarsi troppo dal terzo-quarto posto: l’obiettivo europeo deve restare sempre nel mirino. Le prossime due partite con Samp e Inter indirizzeranno la classifica in modo molto significativo e avranno anche un peso nella crescita psicologica della squadra. Tra due vittorie (o una vittoria e un pareggio) e due sconfitte stavolta ci sono ben più di sei (o quattro) punti: c’è tutto un mondo di convinzione, di fiducia, di autostima che cambierebbe le prospettive rossonere. Filippo Inzaghi, 41 anni, 1° anno da tecnico Milan ANSA VISITA DEL PRESIDENTE «Il Berlusconi si rigiocherà in agosto» MILANELLO Nemmeno due ore di visita, fra le più corte delle undici avvenute sin qui. Ma non per questo meno intensa. Anche perché c’era da festeggiare la vittoria di mercoledì: «Grazie per il due a zero dell’altra sera – ha detto Silvio Berlusconi alla squadra –, ci tenevo particolarmente perché è la coppa intitolata a mio padre». Il presidente ha pranzato con Galliani, Inzaghi e Tassotti, e come sempre ha riunito la squadra. Il k.o. col Palermo era già stato catalogato come incidente di percorso, quindi Silvio ha stimolato la squadra in vista della Samp, tranquillizzato gli attaccanti dicendo che il gol tornerà presto e di aver fiducia, e poi è tornato a parlare del Trofeo Berlusconi. Perché c’è qualcosa che non gli va giù: «L’abbiamo giocato fuori tempo. Ad agosto avevamo sempre lo stadio pieno. Torneremo a giocarlo in agosto. Stavolta abbiamo trovato solo questo spazio libero, e poi non è stato annunciato. Morale: 5 mila presenti». Anche se alla fine conta sempre il risultato: «Il San Lorenzo è la squadra più forte del Sud America, hanno vinto la Libertadores. E’ importante aver portato a casa questo risultato, è un’altra coppa per noi». Con un Milan senza Europa, occorre sapersi accontentare. m.pas. © RIPRODUZIONE RISERVATA © RIPRODUZIONE RISERVATA il personaggio IL DIFENSORE IN SCADENZA Mexes, isolamento finito Il dimenticato si gioca una chance per ripartire Fino a qui solo panchina e tribuna: il francese torna titolare grazie alle assenze e alla buona prova con il San Lorenzo Inzaghi: «Tra noi ottimo rapporto: è sempre stato disponibile» conseguente slittamento di Bonera in fascia, Zapata a mezzo servizio e comunque reduce da una terribile prestazione col Palermo. E così, dal momento che mercoledì contro il San Lorenzo la prestazione è stata più che dignitosa, Inzaghi ha finalmente optato per Mexes. DAL NOSTRO INVIATO MARCO PASOTTO MILANELLO (Varese) È stato il mistero più oscuro di tutta la stagione. Anche perché Inzaghi ha cambiato mille difese, shakerato i giocatori coChiarezza Lungo questi mesi me un frullatore, provato – con sono stati in tanti a stupirsi delgrandi difficoltà – a individuala «scomparsa» di Philippe. Anre la linea più affidabile. Eppuche perché un conto è perdere re in tutto questo rimescolio il i minuti giocati qualche ballottaggio e stazionome di Mexes non è mai uscida Mexes in campionato: nare più in panchina che in to. Philippe è sempre rimasto in il francese mercoledì è stato campo; un altro è non finirci fondo alla lista, assieme a Zacin campo 62’ nel «Berlusconi» proprio, nei ballottaggi. Ieri Incardo e Albertazzi. Il «trio zezaghi ha assicurato di avere «un ro», nel senso di zero minuti. ottimo rapporto con lui. Non ha Mexes, in particolare, su dieci bisogno delle mie motivazioni, partite è finito addirittura in si è sempre allenato bene. A initribuna la metà delle volte. Sizio anno abbiamo fatto una gnifica che l’allenatore non ha i gol scelta con Alex, ma lui è sempre ritenuto opportuno inserirlo in maglia rossonera. Uno stato disponibile. So di poterci nemmeno fra i primi 23 della contare, è una grande persona ha regalato la qualificazione rosa. Insomma: non una seme un grande giocatore». Dalle plice cella, ma proprio in isolaai playoff di Champions parole di Pippo si capisce chiamento. Che ora parrebbe finito. ramente che Philippe è uno di Tutto sommato la tristissima serata del Trofeo Berlusconi, in cui Philippe ha po- coloro con cui Inzaghi era «stato chiaro» – parole tuto finalmente riassaggiare il campo, a qualco- del tecnico – a inizio stagione. Per rispondergli sa è servita: stasera il francese partirà dal primo altrettanto chiaramente, Mexes dovrà far parlaminuto. Debutto stagionale in partite ufficiali. re il campo. E chissà che non sia l’ultima occasioOvviamente è servita una corposa concomitan- ne per riaprire uno scenario più vasto. Philippe za di problemi: Alex infortunato, Abate pure con infatti è in scadenza, a inizio estate si era parlato 0 4 LE ULTIME DA MILANELLO Si ferma Muntari Davanti Menez al posto di Torres Mexes è la grande novità in una difesa quasi del tutto reinventata. Abate e Alex infatti sono fuori causa e quindi Bonera sarà sistemato in fascia (più destra che sinistra) assieme al solito De Sciglio. Accanto a Mexes spazio a Rami: l’ultima volta che i due hanno giocato insieme è stato col Sassuolo, l’ultima gara dello scorso campionato. A centrocampo altra brutta novità: si ferma Muntari (lieve risentimento alla coscia destra) e accanto a De Jong ci saranno Essien e Bonaventura. In avanti ci sarà Honda, guarito dal mal di gola, El Shaarawy e Menez, che dovrebbe aver vinto il ballottaggio con Torres per la maglia da centravanti. di un prolungamento con spalmatura dell’ingaggio (attualmente il francese è, assieme a Torres, il più pagato della rosa: 4 milioni, ovvero circa 8 lordi), ma la cosa non aveva avuto seguito. Se ora, oltre a rendere in campo, Mexes sposasse le esigenze del club relative al monte ingaggi, magari la strada potrebbe continuare insieme. In caso contrario, a giugno si libererà gratis. Gol basilari Va anche sottolineato che fisicamente Philippe è sempre stato bene. Fin dal giorno del raduno. E al Milan, dove è arrivato nell’estate del 2011, è stato molto spesso titolare. Con Allegri, ad esempio, formava assieme a Zapata la coppia centrale di riferimento. Con Seedorf, dopo una serie di panchine iniziali, è diventato un punto fermo. Un curriculum che stride con l’andamento della stagione in corso e che fa discutere i tifosi sull’opportunità di escludere in modo così radicale un giocatore dallo stipendio così ricco. Tifosi che peraltro non dimenticano alcune presenze molto «pesanti» del francese. Gol fondamentali, come a Bruxelles contro l’Anderlecht, con una rovesciata pazzesca che due anni fa fu determinante per il passaggio agli ottavi. O come quello di Siena all’ultima giornata del campionato 2012-13: fu 2-1 Milan allo scadere e rossoneri ai playoff di Champions. Stasera non ci saranno porte europee che si aprono o si chiudono, ma il Milan intende arrivarci: e Philippe sa già come si fa. © RIPRODUZIONE RISERVATA S Philippe Mexes, 32 anni, è arrivato al Milan a parametro zero dalla Roma nell’estate del 2011. E’ in scadenza di contratto REUTERS SABATO 8 NOVEMBRE 2014 LA GAZZETTA DELLO SPORT 9 SERIE A ANTICIPI 11 GIORNATA a 4 La tana del Viperetta? IL TECNICO I NUMERI 16 i punti fatti dalla Samp al Ferraris sui 19 totali. Quelli in casa sono 13 (4 vittorie e un pari: solo la Roma meglio con 15), più i 3 del derby vinto «in trasferta» con il Genoa 0 le sconfitte al Ferraris nell’era Ferrero, con 6 vittorie e un pari: oltre al campionato c’è il 4-1 al Como in coppa italia 3 i gol di Gabbiadini al Ferraris, sui 4 totali: contro Torino, Atalanta e nel derby 2 i gol in casa subiti, come Juve, Fiorentina e Torino (Roma zero): da Savic (Fiorentina) e Paloschi (Chievo) No, adesso è Fort Marassi Ferrero ha cambiato look al Ferraris, dove la Samp, contando il derby, ha fatto 16 punti su 19. Ultimo tabù? Battere una big. Mihajlovic ci prova stasera DAL NOSTRO INVIATO ALESSIO DA RONCH BOGLIASCO (Genova) Un sorriso, un bacio e un gesto particolare fatto unendo le mani, come a rappresentare il volo di una colomba. Massimo Ferrero si presenta così, al centro sportivo di Bogliasco, all’allenamento di rifinitura prima della sfida contro il Milan. In questa stagione lui e la Samp corrono veloci, e al Ferraris volano. A chi arriva non resta che tremare, anche se ha la maglia rossonera, anche se si tratta di una grande storica del calcio italiano, quindi una di quelle formazioni che Mihajlovic, alla guida della Sampdoria, non è mai riuscito a battere. Pioggia di punti I numeri che spingono i blucerchiati sono chiari e, ormai, non possono essere considerati indizi ma prove. La Sampdoria in casa ha conquistato in campionato ben 13 punti, frutto di 4 successi, contro Torino, Chievo, Atalanta e Fiorentina, e un pari, colto contro la Roma. Solo i giallorossi, al momento, hanno saputo fare meglio sul loro ter reno. Gli uomini di Mihajlovic, però, al Ferraris hanno disputato una sfida Un’esultanza dei giocatori di Mihajlovic dopo una vittoria al Ferraris: un’immagine che quest’anno per ora si è vista spesso particolare in più, fuori casa ufficialmente: il derby contro il Genoa, vincendo pure quella. Insomma, tra le mura dello stadio genovese Gastaldello e compagni hanno ottenuto ben 16 dei 19 punti che rendono la loro classifica sorprendente. LAPRESSE Simbolo C’è di più: nelle 6 partite disputate a Marassi i blucerchiati hanno incassato soltanto due reti: una, proprio all’ultimo minuto e ininfluente, contro il Chievo a opera di Paloschi, l’altra, sempre all’ultimo minuto ma del primo tempo, da Savic, contro la Fio- rentina. Anche in questo caso un gol che non ha cambiato il risultato finale, se non nelle sue proporzioni. In rete, invece, la Sampdoria è andata con grande continuità, incappando nello 0-0 solo una volta. Gabbiadini è il protagonista assoluto, con i gol casalinghi al Torino e al Chievo, e la punizione che ha beffato Perin nel derby. È proprio l’attaccante in comproprietà con la Juventus l’uomo simbolo di questo bunker sampdoriano. Era Ferrero Dicevamo di Ferrero, dei suoi gesti, delle sue idee. Lui viene dal cine- ma, è un uomo di spettacolo, ha cercato subito di trascinare i tifosi all’entusiasmo con il suo ottimismo, il sorriso, i selfie e anche con la voglia di cambiare pure il look allo stadio. E’ una sua idea l’introduzione delle ragazze a bordo campo per recuperare il pallone. Innovazione inaugurata il 2 agosto, alla prima uscita stagionale al Ferraris. L’avversario era importante: l’Eintracht di Francoforte, il risultato fu eclatante: 4-2 in rimonta con una prova strepitosa di Soriano. Pure l’esordio ufficiale, in coppa Italia a fine agosto, ha avuto la stessa sorte: 4-1 al Como e passaggio del turno. Sia contro i tedeschi che contro i lariani, tra l’altro, ha firmato il tabellino il solito Gabbiadini, anche se in quelle occasioni il grande protagonosta fu Eder, con 4 centri. Nell’era Ferrero, insomma, la Sampdoria ha giocato al Ferraris 8 volte amichevole compresa, vincendo in 7 occasioni e subendo un solo pareggio. Un passo incredibile che le mani del presidente bluerchiato, disposte a mimare il volo simboleggiano benissimo. Ora non resta che volare sull’ultimo tabù da sfatare: battere una grande. © RIPRODUZIONE RISERVATA Sinisa: «Pippo, ricordi quante botte ti ho dato?» GENOVA (a.d.r.) «Siamo terzi ma non sazi. Se vogliamo restare in Paradiso dobbiamo battere il Diavolo». Sinisa Mihajlovic (FOTO ANSA) nell’allenamento di rifinitura ha ritrovato un amico in più: Silvestre, recuperato in extremis anche se forse non in tempo per giocare da titolare contro il Milan. Resta il fatto che il tecnico dispone di Gastaldello e può ricomporre una difesa a 4 e tornare alla solita Samp. Un amico Mihajlovic lo troverà anche dall’altra parte della barricata, trasformato in nemico da battere: «Voglio dare anche a Pippo Inzaghi, che conosco bene e apprezzo, un dispiacere, così come ho fatto con Montella. Io non mi ricordo bene un suo gol, ma sono certo che lui ricorda benissimo le botte che gli ho dato». Sinisa, naturalmente scherza. Non farà altrettanto domani sul campo la sua Sampdoria, attesa, fino a qualche settimana fa, alla prova di un ciclo terribile contro Roma, Inter, Fiorentina e Milan, e ora pronta a superare l’ultimo ostacolo: «In questo ciclo duro abbiamo già conquistato quattro punti, alla fine ne voglio avere sette». 10 LA GAZZETTA DELLO SPORT SABATO 8 NOVEMBRE 2014 SERIE A Thohir si siede in curva: «Niente fischi? È l’Inter che deve farli smettere» Il presidente: «Col Verona non basta il pari, voglio punti anche contro Milan e Roma. Bonazzoli in campo messaggio positivo per i giovani» del primo posto, ma è stata una buona partita - riprende il n°1 che ha visto il match in tv a Ginevra-: nel primo tempo abbiamo giocato bene; nel secondo i ragazzi erano stanchi, mancavano giocatori, 7 infortunati, quindi serve un punto alla prossima per raggiungere i sedicesimi, un traguardo che vogliamo e importante». Il presidente dell’Inter Erick Thohir, 44. Domani sarà in tribuna a San Siro ANSA DAL NOSTRO INVIATO MATTEO DALLA VITE NYON (Svizzera) Tre tifosi dell’Inter lo aspettano da due ore. La Uefa li fa entrare nella sala d’aspetto con vetrata diretta sul Monte Bianco e sul lago di Nyon. Cartolina. Erick Thohir è al piano di sopra. Attesa. Clima ovattato. Poi eccolo, ET: porta con sé messaggi ficcanti. I tre tifosi erano allo stadio di Saint Etienne e hanno deciso di venire in Svizzera per farsi un selfie con Thohir. Il presidente dell’Inter, accompagnato dai suoi generali, scende le scale alle 14,30. E «selfa». Domanda: Presidente, vuole mandare un messaggio ai tifosi affinché non fischino squadra e allenatore domenica a San Siro? ET fa una foto e poi - con l’espressione di chi si aspetta tanto - dice: «No no, io non de- « Col St. Etienne abbiamo giocato bene, però ora vogliamo la qualificazione ERICK THOHIR PRESIDENTE INTER vo mandare messaggi a nessuno. E’ la squadra in campo a dover mandare un bel messaggio ai tifosi, e spero lo farà». La squadra e chi la guida, ovvio. E così si comincia il week-end. Volevamo i tre punti Le coppe in bella mostra, dalla Intercontinentale alla Champions: Thohir lavora per sognare. Intanto c’è l’Europa League. «Come ho visto la squadra a Saint Etienne? Volevamo i tre punti che ci avrebbero dato la certezza della qualificazione e il retroscena WM, il pari e le vere sfide E importantissimo è il campionato: «Se Mazzarri ha dato le risposte che mi aspettavo dalla gara di Saint Etienne? Adesso pensiamo al Verona - riprende Thohir -, dobbiamo concentrarci solo su quella partita, e dobbiamo fare punti». Al plurale: ergo, il pareggio è vietato. «Sono convinto che domenica la squadra si comporterà bene - riprende -, ma resta il fatto che nelle prossime 3 partite mi aspetto di fare punti. So la differenza fra il farne uno o i tre che dà la vittoria, ma vorrei proprio che nei prossimi match la squadra portasse punti (lo sottolinea, ndr). Lo dico perché le vere sfide saranno quelle contro il Milan e la Roma che potranno darci una spinta importante per la classifica». Bonazzoli e Pinetina Di certo il terrore della classifica di destra non deve nemmeno essere immaginato. «Fatemi dire una cosa - riprende ET -: in una gara difficile come quella di Saint Etienne si è visto qualcosa di importante, e penso a Bonazzoli. Ha giocato davvero bene, lui è un messaggio che lanciamo alla nostra Academy (il settore giovanile, ndr): se ci si impegna, se si vuole arrivare, all’Inter la chance c’è. Noi su Bonazzoli vogliamo investire, per farlo crescere e perché in lui crediamo». Oggi, a Federico, Thohir dirà questo direttamente: ET sarà alla Pinetina, il trampolino per i punti (plurale) che dovranno essere fatti. Nagatomo è un’incognita Fuori Guarin ed Hernanes Il brasiliano Hernanes, 29 LAPRESSE (lu.tai.) L’Inter anti Verona è in alto mare. Soltanto oggi, se non addirittura dopo il risveglio muscolare di domani, Mazzarri potrà fare la conta dei reduci di una venti giorni (con 7 gare) che ha messo a dura prova la truppa. Perché i tanti infortunati hanno costretto gli altri a giocare sempre e ora tra spremuti e non ancora pronti si fa fatica a metterne in campo undici. Con D’Ambrosio, Jonathan e M’Vila che non torneranno prima del derby (23 novembre), per domani sono quasi certamente fuori anche Guarin ed Hernanes. Il colombiano avverte ancora dolore all’adduttore e quasi di sicuro non risponderà alla chiamata in nazionale. Il brasiliano paga con una recidiva la generosità di aver voluto giocare a Parma malgrado un adduttore infortunatosi tre giorni prima con la Samp. Krhin almeno è sfebbrato e Kuzmanovic sta smaltendo l’affaticamento di Saint Etienne, ma restano le incognite Campagnaro (a parte anche ieri) e Nagatomo. Dopo la febbre alta che lo ha messo k.o. in Francia, Yuto sta un po’ meglio ma ieri è rimasto a letto. IL CLUB SOTTO ESAME EUROPEO MANCINI: «TORNARE? WM BRAVO PERÒ MAI DIRE MAI» S Roberto Mancini «Ho voglia di tornare ad allenare la prossima stagione - dice il tecnico a MilanInterTv -, poi vediamo quest’anno. Inter da terzo posto? Non posso giudicare da fuori, ma ha una buona rosa che con un po’ più di tranquillità può lottare per la Champions. Mihajlovic? Ha accumulato esperienza, sta facendo benissimo alla Samp e penso che sia prontissimo per l’Inter. Con Moratti ho passato quattro anni belli e vincenti, ma se ha deciso così lo ha fatto per il bene dell’Inter. Non conosco Thohir, però penso che l’Inter possa tornare tra le big europee. Ma serve tempo e devono capirlo anche i tifosi, rimanendo vicini alla squadra. Se la società mi chiamasse la prossima estate? Difficile dirlo ora. Da qui a giugno può succedere di tutto, poi l’Inter ha un tecnico bravo» Michel Platini, 59 anni, presidente dell’Uefa ANSA ET incontra Platini e promette all’Uefa «Okay al fair play» A Nyon riunione di oltre 2 ore: illustrato il piano per far calare il rosso di 180 milioni di euro DAL NOSTRO INVIATO A NYON (Svizzera) Dal primissimo round a casa-Uefa davanti alla camera investigativa del Cfcb (l’organo di controllo dei club), l’Inter esce col volto disteso, l’impressione di aver spiegato il proprio piano di rientro in maniera esaustiva e dopo ben 2 ore 20 di riunione. Erick Thohir ha spiegato la strategia per far sì che il disavanzo di 180 milioni nel triennio raggiunga livelli consentiti e che l’Inter torni in Champions. «Il fair play finanziario – dice ET – è un messaggio positivo in cui crediamo, rafforzerà il calcio europeo». Platini e progetto Accompagnato dal CEO Michael Bolingbroke, dal d.g. Marco Fassone, dal direttore dell’area amministrativa Michael Williamson e dalla marketing director Claire Lewis, Thohir – dopo la riunione col Cfcb – ha parlato col presidente Uefa Michel Platini e col segretario generale Gianni Infantino. «È stato importante condividere il nostro progetto con la Uefa – dice –. Il nostro business-model, la gestione e la struttura aziendale mirano a portare il club a diventare auto-sostenibile nel prossimo futuro e in linea con i requisiti del fair play». La relazione dell’Inter è stata ascoltata da 7 membri investigativi presieduti dal Capo Commissione italiano Umberto Lago: sono state poste domande sul come l’Inter intende programmare il futuro; ora si attendono altri incontri, l’annuncio della sanzione e l’eventualità di chiudere il contenzioso con un patteggiamento prima della Disciplinare. «Il cuore della nostra strategia – sottolinea Bolingbroke – è di espandere il business aumentando i profitti con investimenti ben mirati e di generare nuovi flussi di reddito con ulteriore espansione del brand. Sono convinto che l’Inter abbia un piano ben strutturato che ci porterà ad essere di nuovo tra i 10 migliori club al mondo». Fra fine gennaio e febbraio la sentenza. m.d.v. © RIPRODUZIONE RISERVATA © RIPRODUZIONE RISERVATA++ © RIPRODUZIONE RISERVATA Se ne va pure il direttore commerciale Ricci Con Bolingbroke, club sempre meno italiano onorario fresco di dimissioni aveva ammesso il rammarico per non aver saputo sfruttare anche a livello di marchio un evento irripetibile come il Triplete 2010. Nessuna rottura traumatica: tra Ricci e l’Inter c’è stata una separazione consensuale dovuta anche al fatto che, nella nuova organizzazione di un ramo fondamentale per rimettere a posto i conti nerazzurri, il dirigente piemontese non condivideva alcune strategie. LUCA TAIDELLI @LucaTaidelli MILANO Un’Inter sempre meno italiana anche a livello dirigenziale e sempre più Bolingbrokecentrica. Anche per questo Erick Thohir, che pure inizia a capire il nostro idioma, difficilmente lo imparerà mai. La notizia filtra ora, ma da qualche giorno Giorgio Ricci non è più il direttore commerciale nerazzurro. La sua carica verrà coperta ad interim proprio dal nuovo Ceo arrivato in estate dal Manchester United. Separazione consensuale Ex responsabile marketing e sponsorizzazioni della Juve, Ricci era arrivato a Milano nel novembre 2012, prendendo il posto di Mario De Vivo alla guida di un settore troppo a lungo trascurato durante la gestione Moratti. Tanto che lo stesso presidente VERSO IL VERONA d Dall’alto, Giorgio Ricci e il Ceo Michael Bolingbroke GETTY IMAGES Sopravvissuti In attesa – ma non saranno tempi brevi – che venga individuato un nuovo responsabile, il commerciale (già stravolto negli ultimi mesi con profili stranieri) risponderà direttamente a Michael Bolingbroke. Claire Lewis gestirà il marketing, Dan Brown le sponsorizzazioni, James White lo sviluppo del digitale e l’area social. Quest’ultimo, altro ex Red Devils, farà anche da collettore di informazioni e piani per gli altri profili. Nella struttura so- 4 IL NUMERO 230 I milioni ottenuti con un prestito quinquennale da Thohir. All’operazione aveva partecipato anche Ricci pravvivono comunque due italiani. Barbara Biggi continuerà ad occuparsi della gestione delle partnership, mentre un altro ex Juve, Luca Innocenti, da qualche mese lavora sulla biglietteria e sulla fidelizzazione dei tifosi. Momenti chiave con Thohir L’addio di Ricci è spiaciuto allo stesso Thohir, che a lui aveva affidato la penetrazione del brand in mercati strategici come Usa e Asia. Insieme al responsabile finanziario Michael Williamson e al d.g. Marco Fassone – che ad alto livello resta l’unico indigeno col d.t. Piero Ausilio –, Ricci e il presidente avevano partecipato alla tournée tra Londra, Hong Kong e Singapore con cui in giugno era arrivato il mega prestito quinquennale da 230 milioni. Quello con cui ET ha liberato le garanzie facenti capo a Moratti e preso davvero il controllo di un club sempre più Internazionale. © RIPRODUZIONE RISERVATA SABATO 8 NOVEMBRE 2014 LA GAZZETTA DELLO SPORT 11 SERIE A quello italiano? l’intervista RAFA MARQUEZ Il mito messicano con l’Italia nel destino «Verona, devi osare» Cresciuto sognando il Milan degli olandesi e di Baresi, è stato a un passo dalla Juve nel 2010. E domani sfida l’Inter a San Siro: «E’ in crisi, approfittiamone» d HA DETTO S Da Messi a Pogba «Il duello fra Lionel e CR7? Messi è il più forte. Fidatevi, io l’ho visto crescere. Dura marcare Di Natale, ma in Italia il più forte è Pogba» (nella foto) DAL NOSTRO INVIATO FRANCESCO VELLUZZI PESCHIERA DEL GARDA (Verona) Ci ha pensato prima la Juventus, ma in Italia l’ha portato il Verona che gli ha già messo addosso la fascia di capitano. A Cesena. Rafa Marquez, messicano, 35 anni, difensore centrale globetrotter, un mito vincitutto, la racconta così, con un buon italiano: «Estate 2010: avevo chiuso col Barcellona dopo 7 anni, mi cercò la Juve. Non si concretizzò. Ma l’Italia era nella mia testa. Ero cresciuto guardando alla tv il Milan di Franco Baresi e degli olandesi, ero diventato un po’ milanista (e pensare che proprio contro il Milan ha preso il primo rosso italiano, ndr). E quest’estate ho accettato con entusiasmo Verona: voglio restare due anni. Mi trovo bene, il gruppo è unito e mi hanno accolto dandomi subi- to fiducia. L’obiettivo è la salvezza, ma tutti siamo convinti che questa squadra possa fare di più. Io voglio sempre andare più su». Marquez, domani sfida l’Inter, una grande in affanno: Il Verona sogna una fantastica prima volta a San Siro dove ha perso 7 volte di fila. «In campo si va per vincere. E l’opportunità c’è. Milan e Inter vivono crisi importanti. Non sono più i club di 3-4 anni fa, ma restano in quella cerchia di 4-5 migliori squadre». Chi teme dell’Inter? «Kovacic mi piace molto. E Icardi davanti è tosto». la scheda «La cantera. Cruijff ha dato la svolta». RAFAEL MARQUEZ 35 ANNI DIFENSORE VERONA L’attaccante che più l’ha messa in crisi? «Ronaldo, il brasiliano. Troppo potente, imprendibile». Nato a Zamora de Hidalgo (Messico) il 13 febbraio 1979. Quello italiano che la preoccupa? «Di Natale, è difficile da marcare. E mi piace quel ragazzo in Germania, Immobile». LA CARRIERA Nel 1996 debutta a 17 anni con l’Atlas di Guadalajara, guadagnandosi un anno dopo la prima convocazione con il Messico. Nel ‘99 il salto in Europa, prima in Francia con il Monaco (fino al 2002/03, vincendo il campionato 1999/00), poi in Spagna con il Barcellona. In blaugrana per sette stagioni, vince fra le altre cose 4 campionati, 2 Champions e una Coppa del mondo per club. Dopo tre anni negli Stati Uniti con i NY Red Bulls, nel 2012 torna in Messico al Leon. Questa è la prima stagione al Verona: per lui in A finora 8 presenze per 765’ totali. IN NAZIONALE Con la nazionale messicana (di cui è capitano) conta 125 presenze, 16 reti e la vittoria della Confederations Cup 1999. Chi l’ha colpita in Italia? «Pogba, il migliore. L’impatto con la A è stato duro per me. Ma il calcio italiano ha qualità, sta provando a rinascere. Il Verona è uno di quei club che, un passo alla volta, cresce. Certo, gli stadi sono gli stessi di Italia ‘90...» E dovrebbero arrivare campioni titolati... l’altra fondamentale. E non bisogna lasciare mai spazi». Con Puyol chi insegnava di più all’altro? «Entrambi. Io ero più bravo con i piedi però (ride): ho fatto anche il centrocampista». Se lo chiede Mandorlini? «Lo faccio, ma non con l’Inter bisogna difendere con attenzione, meglio a 4 che a 3». Con chi è rimasto in contatto del Barcellona? «Puyol, Henry, Xavi. Non con Messi, lui è introverso». Meglio lui o Cristiano Ronaldo? Lei è un difensore d’esperienza: le sue regole basilari? «Lui, ve lo assicuro. L’ho visto crescere». «Leggere le situazioni è la principale. Se uno esce, gli altri devono coprire. Aiutarsi è Che differenza c’è tra il modello di calcio del Barcellona e S «Io l’Italia la consiglio, ma i calciatori pensano troppo ai soldi». Rafael Marquez 35 anni, è alla prima stagione a Verona. Fin qui per lui 8 presenze in Serie A e una in Coppa Italia Il suo amico Saviola è venuto, ma non gioca. Andrà via a gennaio? GRIGOLINI Ha ricevuto 5 ammonizioni (il rosso per 2 gialli) , gli arbitri? «Mi dice che è contento. E’ un professionista esemplare». Marquez, le manca la Champions? Ma chi la vince? «Il Bayern è il più forte». «Vanno lasciati lavorare, forse con qualcuno bisogna avere più dialogo». Prima di lasciarla le chiediamo della sua fondazione. Lei fa del bene a tanti... «A mille bambini, persone emarginate che aiutiamo nell’educazione, nella nutrizione e nello sport. Ne sono fiero». © RIPRODUZIONE RISERVATA 12 LA GAZZETTA DELLO SPORT SABATO 8 NOVEMBRE 2014 SERIE A Granata esplosiva Urla, dimissioni, prediche Ventura strapazza il Toro «C’è solo da star zitti e lavorare» firmato Fabio Quagliarella. «Nessuna scusa, una prestazione inguardabile» per Pontus Jansson. «Chiedo scusa a tutti, non è questo il mio Toro» le uniche parole del tecnico Giampiero Ventura che nella notte finlandese minaccia le dimissioni, al momento rientrate. Poi è sceso il silenzio intorno ai granata, la sconfitta in Europa League ha fatto male più di quanto non dica la classifica, una bomba a orologeria che rischia la deflagrazione all’interno dello spogliatoio. Il futuro, l’intera stagione, è a un bivio: la Roma, il Sassuolo dopo la sosta, e la settimana di fuoco tra Bruges e derby, diranno quale sarà il destino degli uomini di Ventura. A Helsinki è mancato il cuore per stessa ammissione dell’allenatore. Vero, ma forse non basta a giustificare il momento, una squadra in equilibrio su un cavo d’acciaio teso tra il grattacielo del campionato e quello dell’Europa League. In Coppa i granata, fino alla trasferta in Finlandia, hanno raccolto punti e buone prestazioni con la benda sugli occhi, primi del girone, la gara più difficile a Bruges amministrata con saggezza. In campionato la squadra ha alternato a buone partite, improvvisi stop. La sconfitta in Finlandia è la punta dell’iceberg, i veri problemi sono la poca qualità tecnica, i pochi cambi affidabili e soprattutto i giocatori so- 7 dito dai suoi, soprattutto dai giocatori più protetti dalle critiche. La crescita per alcuni non c’è stata, per altri le aspettative di mercato si sono dimostrare errate. Dei nuovi arrivati, a eccezione di Quagliarella, solo Bruno Peres e a tratti Jansson, hanno convinto. In attacco Martinez, Larrondo, Amauri e Barreto parlano un’altra lingua. Di questo e della necessità di rinforzare l’organico, ha parlato Ventura al telefono col presidente Urbano Cairo, per la prima volta assente a una trasferta di Coppa, trattenuto da impegni televisivi a Roma. Oggi i due si incontreranno nel ritiro del Torino nella capitale e ne avranno di cose da dirsi in vista del mercato di riparazione. la Ricorrenza VINCENZO CITO E’ uno degli ultimi monumenti del nostro calcio, in queste ore ci stiamo aggrappando tutti. Il settantesimo compleanno di Gigi Riva ha scatenato la corsa agli auguri e non sono di maniera, c’è la sincera esigenza di far capire all’ex «Rombo di tuono» quanto si sia fatto voler bene. In un’escalation di telegrammi, saluti, felicitazioni, spicca il messaggio di Giorgio Napolitano, presidente della Repubblica «Le invio i migliori auguri a nome mio e di tutti coloro che hanno avuto modo di seguirla e applaudirla negli anni che l’hanno vista diventare simbolo della nostra sportività nazionale. La sua attività, condotta con serietà e rettitudine, tiene vivo il ricordo di una grande stagione del calcio italiano e dei numerosi successi conseguiti nelle competizioni internazionali». Non sono parole di circostanza, tutti sappiamo quanto siano vere. Giampiero Ventura, 66 anni, è alla quarta stagione sulla panchina del Torino IPP pravvalutati in estate. Dimissioni Giovedì notte, nel dopopartita, Giampiero Ventura davanti allo spogliatoio, per fasi sentire dai suoi, è esploso come un vulcano al risveglio dopo anni di torpore: urla e accuse per tutti, nessuno escluso. Tra le frasi campate nel gelo di Helsinki anche le ventilate dimissioni da presentare al presidente. Il tecnico si è sentito tra- Dopo aver protetto i ragazzi dalle critiche, l’allenatore si è sentito tradito 6 punti separano il Torino dalla zona utile per l’Europa League Dopo il patatrac di Helsinki il tecnico attacca i suoi e minaccia di andarsene, poi chiama Cairo e chiede rinforzi per gennaio. E a Roma si cambia modulo FRANCESCO BRAMARDO TORINO 4 Appunti I NUMERI Cambio di modulo Ieri il Toro si è allenato a porte chiuse alla Sisport dopo aver cambiato il programma di rientro da Helsinki. Più che un allenamento si è trattato di esercizi spirituali con padre Ventura al chiuso dello spogliatoio a confessare la squadra, in attesa di risposte dai protagonisti del flop. «Qui si rischia di buttare al vento quattro anni di lavoro, di crescita e di fatiche di tutti, giocatori, società e staff tecnico», il succo del discorso. «In altre occasioni avete dimostrato che se volete potete, sta a voi ora decidere il vostro futuro…». Intanto per la trasferta di Roma Ventura potrebbe tornare al 3-4-3 che contro Cagliari e Fiorentina ha positivamente impressionato. Non sarà facile contro il quinto attacco del campionato (16 reti), rispetto al quart’ultimo del Torino (7 gol). reti dei granata nelle prime 10 giornate di campionato: quello del Torino è il penultimo attacco della Serie A 1 solo attaccante granata a segno in campionato: Quagliarella, con 4 reti. Zero gol per Amauri, Larrondo, Barreto e Martinez 4 gol segnati in Europa dal Torino, che ha la media di una sola rete a partita, la metà del Bruges, primo nel girone © RIPRODUZIONE RISERVATA Per i 70 anni di Riva pioggia di auguri Da Napolitano ai tifosi di ieri e di oggi « « Caro Gigi, auguri da chi l’ha vista come simbolo della sportività nazionale GIORGIO NAPOLITANO PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA Niente retorica La ricorrenza di solito è un esercizio dei giornali, spesso diventa una corsa a chi la celebra prima, poi muore lì, presto scavalcata dalla cronaca. Con Riva non è così. Sentite Antonio Conte, ct azzurro. «Hai saputo regalare sogni indimenticabili, hai trasmesso grandi valori. Ti aspet- Hai saputo regalare sogni indimenticabili Auguri dalla tua Nazionale ANTONIO CONTE C.T. ITALIA tiamo a Coverciano». Carlo Tavecchio, presidente Figc, sottolinea come Riva «per diversi anni ha messo le sue doti al servizio della maglia azzurra» , Angelo Domenghini lo ricorda come «una forza della natura, tutti giocavamo per lui». Confessa Zdenek Zeman «Era il mio idolo, aveva un tiro mici- Gigi Riva in azione con la maglia dell’Italia, vestita dal 1964 al 1974 diale». C’è di più, c’è dell’altro. L’essersi legato a una sola maglia, non aver mai lasciato la Sardegna: sono cose che pesano. Lo conferma Roberto Mancini «Oltre a essere una leggenda del calcio, un esempio per molte generazioni». La squadra del cuore Al Cagliari ha dato tutto, e il Cagliari festeggia Riva in modo speciale con una pagina sui quotidiani sportivi e la celebrazione dei 70 anni sul sito e sulla rivista ufficiale. Le agenzie non dicono tutto, assieme agli auguri istituzionali arrivano a migliaia quelli di tifosi o simpatizzanti, con ogni mezzo, anche quelli - come i social network - con i quali Gigi Riva ha meno dimestichezza. E allora sono figli e nipoti e trasmetterglieli. Una fantastica dimostrazione d’amore, il segno di una immensa gratitudine. Nel nostro piccolo, ci uniamo anche noi. © RIPRODUZIONE RISERVATA IMPIANTISTICA Mutui a tasso zero per spazi sportivi Dopo l’abolizione nello «Sblocca Italia» dei vincoli di stabilità per l’impiantistica sportiva e l’edilizia scolastica (approvato anche dal presidente del Coni, Giovanni Malagò), ieri all‘assemblea dell’Anci il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Graziano Delrio, il commissario del Credito sportivo Paolo D’Alessio e il delegato dell’Anci allo sport Roberto Pella hanno presentato il progetto «1000 Cantieri per lo Sport». Un piano di mutui a tasso zero, per un totale di 150 milioni di euro più 44 per l’abbattimento degli interessi bancari, destinati a 500 spazi sportivi scolastici e altrettanti impianti sportivi di base pubblici e privati. Il primo progetto partirà entro novembre ed è rivolto a 500 interventi in impianti sportivi scolastici di tutte le regioni. PRIMAVERA Oggi derby Verona Domani Strootman Il programma della 9a giornata del torneo Primavera. GIRONE A Oggi, ore 14.30 CarpiPro Vercelli, Fiorentina-Varese, Sampdoria-Entella, SpeziaModena, Torino-Parma, TrapaniGenoa. Domani, ore 11 BolognaJuventus (diretta Rai Sport 1). GIRONE B Oggi, ore 11 LancianoCittadella, Verona-Chievo (diretta Rai Sport 1); ore 14.30 BresciaAtalanta, Cagliari-Perugia, Cesena-Pescara, Inter-Sassuolo, Udinese-Milan. GIRONE C Oggi, ore 11 Frosinone-Vicenza; ore 11.30 Bari-Catania; ore 14.30 Avellino-Napoli, Empoli-Ternana, Livorno-Lazio, Palermo Crotone. Domani, ore 10.30 Roma-Latina (con Strootman in campo). CESENA Leali già in campo: squalifica ridotta Nicola Leali sarà regolarmente in campo contro il Chievo nella trasferta del Cesena a Verona. La Prima Sezione della Corte Sportiva D’Appello Nazionale ha infatti ridotto da 3 a 2 giornate (già scontate) la squalifica inflitta al portiere degli emiliani in seguito all’espulsione in Cesena-Inter del 26 ottobre. ARBITRO PICCHIATO Dirigente violento: squalifica di 5 anni «Il comportamento è estremamente grave perché commesso ai danni di un giovane arbitro in una gara di giovani», così il giudice sportivo ha motivato la squalifica fino al 31 ottobre 2019 del dirigente Franco Montori, che ha picchiato l’arbitro dopo una gara degli Allievi dell’Olympia Thyrus di Terni. CALCIO A 5 C’è la Luparense contro Rieti in tv (m.cal.) La 6a giornata. Oggi: Sestu-Napoli (16), Luparense-Rieti (17.15, RaiSport 2), Asti-Corigliano (18), Acqua&Sapone-Kaos Futsal (18.30). Domani: Lazio-Pescara (18). Riposa: Latina. Class.: Lazio 12, Luparense 10, Corigliano 9, Rieti*, Asti*, Pescara*, Kaos e Sestu 7, Acqua&Sapone e Latina* 3, Napoli* 0 (* 1 partita in meno). SABATO 8 NOVEMBRE 2014 LA GAZZETTA DELLO SPORT 13 SERIE A La Roma in crisi si affida ai leader Totti e De Rossi in una partita speciale Nel 2010 il capitano affrontò il Toro poco dopo la nascita di Chanel Nel 2003 il centrocampista segnò ai granata la sua prima rete in A tifoseria giallorossa e il fatto che qualcuno si dimentichi troppo spesso che è un «figlio di Roma». «È un onere che devo sopportare e con cui convivere, ma è un discorso lungo — ha detto il centrocampista — Mi dispiace sapere che una parte della tifoseria mi sopporta. All’inizio ero un po’ il figlioccio di tutti, poi qualcosa si è rotto, per mille motivi. A 31 anni riesco a conviverci in maniera migliore di prima». Non sarà certo un gol in più a far cambiare idea a quel qualcuno né, eventualmente, le cento presenze in azzurro (traguardo che potrebbe toccare con Italia-Croazia). Ma una prestazione delle sue, da leone, potrebbe aiutare. Anche in un habitat diverso come il mare in tempesta. Il capitano della Roma Francesco Totti, 38 anni ANSA ANDREA PUGLIESE ROMA Quando il mare è in tempesta, tocca ai comandanti prendere il timone e portare in salvo la nave. E se Garcia è l’uomo che deve navigare fuori dalle acque turbolenti la Roma, Totti e De Rossi sono quelli che devono aiutarlo a condurre il gruppo in salvo. Lontano dalle polemiche e dalle oscurità, vicino a quella scialuppa di salvataggio che non è altro che la sosta, dove la Roma può recuperare energie e brillantezza come prima del periodo nero (4 sconfitte nelle ultime 8 partite, con soli due successi contro Chievo e Cesena). Tra l’altro, per Totti e De Rossi quella contro il Torino non potrà mai essere una partita normale, una come le altre. Per motivi affettivi, ma non solo. Daniele De Rossi, 31 anni, ha debuttato in A nel 2003 GETTY La prima volta De Rossi con- tro i granata ha segnato il suo primo gol in Serie A, era il 10 maggio del 2003, con una staffilata da 25 metri che non lasciò scampo a Sorrentino. Quello era un Torino in cui giocava anche Federico Balzaretti, da quando è a Roma uno dei migliori amici di Daniele. E quello è anche l’unico gol che Capitan Futuro ha segnato in carriera ai granata, lui che proprio in questi giorni va a caccia del gol numero 50 con la maglia giallorossa (in assoluto, tra campionato e coppe). Nel giorno in cui la Roma rischia di fare il suo minimo stagionale di spettatori paganti, segnare potrebbe essere un bel modo per festeggiare la ricorrenza e mettere a tacere ogni piccola polemica. Già, perché anche mercoledì scorso, a Monaco di Baviera, alla fine De Rossi è tornato sul suo rapporto con la Daniele cerca il 50° gol romanista: «Anche se so che non piaccio a tutti, pazienza» Francesco torna titolare dopo il brutto k.o. di Napoli e la panchina di Monaco Francesco tra cuore e gol Anche Totti ha un pezzo di cuore legato al Torino. Il 13 maggio 2007, alle 4.25, nacque infatti Chanel, la figlia di Francesco. Nonostante la nottata in bianco, Totti decise di andare ugualmente in campo poche ore dopo, quando all’Olimpico c’era proprio il Torino di De Biasi, che passò con un gol dell’ex Muzzi. Quel Torino a cui Totti ha segnato in tutto 5 gol in 12 partite, tra cui quello meraviglioso del gennaio 2002, quando con la suola mandò a vuoto Bucci e poi insacco di destro, eludendo anche l’intervento di Delli Carri. Il capitano giallorosso domani tornerà dopo la prestazione in chiaroscuro di Napoli e la panchina di Monaco. La voglia è quella di sempre, la forma anche pian piano sta tornando. E visto che anche Iturbe ha alzato bandiera bianca («Mi sento ancora una pippa per quello che sto dando», ha detto l’argentino a Roma Radio), toccherà proprio a lui guidare la truppa fuori dalla tempesta. A lui e De Rossi, i figli della Capitale, quelli a cui domani si aggrapperà la Roma per tornare a vincere. 4 LA SOCIETÀ OGGI INCONTRO CON MARINO I NUMERI 568 presenze di Totti Giocando contro il Torino arriverà a 569 in A, a una presenza da Zoff 4° in graduatoria (in vetta Maldini, 647 gare) 11 gli anni dal primo gol di De Rossi in A che venne segnato nella gara casalinga contro il Torino (3-1) del 10 maggio 2003 49 le reti di De Rossi Ancora un gol per arrivare a quota 50 reti con la maglia giallorossa nelle varie competizioni 5 i gol di Totti al Torino Il capitano giallorosso è andato a segno cinque volte nelle dodici sfide contro i granata in Serie A Il presidente della Roma James Pallotta, 56 anni ANSA Stadio e sponsor Le idee di Pallotta a cena con Renzi Le strategie del presidente tra rapporti di lavoro e i tanti contatti con l’Asia ROMA Incontri, riunioni, progetti. Il tutto nel cuore di Roma. È stata la giornata di ieri di James Pallotta, atterrato a Roma dopo le tappe di Monaco di Baviera (per la Champions) e Nyon (Uefa, per il fair play finanziario) e finita con la cena di autofinanziamento del Pd all’Eur. Una cena in cui Pallotta era al tavolo con Parnasi (l’imprenditore incaricato di costruire lo stadio), il d.g. Baldissoni e il Ceo Zanzi ed in cui ha conosciuto anche il capo del Governo Matteo Renzi. Saluti, parole, l’occasione giusta per parlare del futuro stadio, tema che il presidente della Roma (di fede repubblicana) riprenderà oggi con il sindaco Ignazio Marino, nell’incontro di questa mattina in Campidoglio. Stadio e sponsor La cena di ieri è arrivata al termine di una giornata in cui Pallotta si è immerso nelle questioni tecniche ed economiche. A cominciare dallo sponsor (contatti con Unipol), sui cui la Roma continuando a lavorare in questi giorni con il direttore commerciale Sean Barror, presente anche lui a Roma. A Trigoria puntano ad avere una somma tra i 15 ed i 18 milioni di euro a stagione, cifra difficile da portare a casa con il «solo» il main sponsor. Ed allora Barror ha deciso di cambiare strategia, offrendo un «pacchetto» e collegando alla possibilità di sponsorizzazione del club la vendita dei naming rights dello stadio di Tor di Valle. Un po’ sulla scia di quanto fa l’Arsenal (con Emirates, che nel 2012 ha rinnovato con gli inglesi la sponsorship fino al 2018-19 per 150 milioni di sterline, circa 190 milioni di euro) e il Manchester City (con Etihad, con cui sta trattando un’estensione dell’accordo per altri dieci anni per 400 milioni di sterline). I naming rights dello stadio, infatti. sono la gallina dalle uova d’oro per il futuro giallorosso e possono fare da traino per il main sponsor. La Roma punta ad incassare per entrambe 250-300 milioni e di questo ha già parlato con la Etihad e Samsung, oltre ad altre aziende asiatiche. E chissà che nella cena di ieri non si sia parlato anche di questo. pug © RIPRODUZIONE RISERVATA © RIPRODUZIONE RISERVATA I BIANCOCELESTI DOPO LA CONQUISTA DEL TERZO POSTO LA SQUADRA DI PIOLI NON VUOLE PIU’ FERMARSI Tutti a tavola per il patto-Champions della Lazio Serata al ristorante per siglare l’unione di intenti del gruppo Intanto Lulic prolunga al 2019 servita a cementare ulteriormente un gruppo che peraltro è già molto unito. Ma è stata anche l’occasione per stringere il patto Champions. Dopo la falsa partenza in campionato (tre k.o. nelle prime quattro gare) la Lazio ha cominciato a volare (cinque vittorie e un pari nelle ultime sei partite). Un’accelerazione che ha portato i biancocelesti dal terzultimo al terzo posto. Quella che, a inizio stagione, pareva un’utopia (la Champions, appunto) è ora diventata un sogno possibile. E questo sogno il gruppo laziale vuole a tutti i costi che si realizzi. Senza strombazzare l’obiettivo, ma inseguendolo col lavoro, giorno dopo giorno. Questo è stato il senso della serata trascorsa al ristorante. DAL NOSTRO INVIATO STEFANO CIERI FORMELLO (Roma) Una cena per siglare il patto Champions. La Lazio lo ha sancito l’altra sera ai tavoli di un ristorante del quartiere Flaminio. C’erano la squadra al gran completo e l’intero staff tecnico. Unico assente Klose, ma giustificato perché era a Berlino a ritirare il premio «uomo dell’anno» (il motivo, dopo quanto fatto in Brasile dal bomber, è superfluo spiegarlo). Patto Champions La cena di gruppo, un rituale che di tanto in tanto torna a far capolino, è Senad Lulic, 28 anni LAPRESSE E Lulic rinnova A cena, con tutti gli altri, c’era anche Senad Lulic che nei prossimi giorni sarà convocato dalla società per rinnovare il contratto. Quello attuale scade nel 2017: sarà prolungato fino al 2019 con tanto di adeguamento 4 IL NUMERO 1 Trofeo con la Lazio C’è la firma dI Lulic nella Coppa Italia vinta dai biancocelesti nel 2013: suo il gol-partita nella finale con la Roma economico. L’ingaggio dovrebbe lievitare dall’attuale milione annuo ad una cifra che oscilla tra gli 1,2 e gli 1,4. Il rinnovo dell’eroe della Coppa Italia vinta un anno e mezzo fa sulla Roma, era l’ultimo in agenda per il club, dopo quelli di Candreva e Onazi già siglati. Stop Marchetti Brutte notizie, invece, dall’infermeria. Si è bloccato Federico Marchetti: il portiere è alle prese con una contusione al costato, ma è stato pure vittima di un attacco influenzale: in forte dubbio la presenza domani ad Empoli. Niente da fare invece per gli infortunati Basta, Keita e Radu: rientreranno tutti dopo la sosta. E all’elenco degli indisponibili (in cui figura il lungodegente Gentiletti) si è ieri aggiunto di nuovo Cataldi. Il giovane centrocampista è stato vittima di un altro stiramento (al retto femorale) dopo quello (al polpaccio) di settembre, dal quale si era appena ristabilito. © RIPRODUZIONE RISERVATA 14 LA GAZZETTA DELLO SPORT SABATO 8 NOVEMBRE 2014 SABATO 8 NOVEMBRE 2014 LA GAZZETTA DELLO SPORT 15 SERIE A L’INTERVISTA Zamparini ne ha per tutti «Udinese, ti batto. Strama? All’Inter» Il presidente del Palermo ritrova il club che fu quasi suo: «Mi accordai con Pozzo, poi sparì» FRANCESCO CARUSO Presidente Zamparini, è più tranquillo dopo la vittoria di San Siro? «Beh, certo, il 2-0 contro il Milan ci ha rasserenato, sapevo che la squadra era in crescita ma non mi aspettavo un simile progresso in tempi così rapidi». Come si spiega una crescita di questo genere? «È bastato inserire Munoz e Gonzalez per dare un migliore assetto alla difesa e ritrovare un vero regista a centrocampo: Maresca, che spero di rivedere subito in campo. Rigoni e Barreto sono in effetti due mediani». « « « go per i trasferimenti». Lei lo ha anche accostato a Pastore, pur essendo due giocatori diversi. «Il riferimento era solo al valore economico ma Dybala in effetti è più simile a Montella, Di Natale o Rossi». Ha mai messo in discussione l’allenatore? «Tutti sono sempre sotto esame, poi per fortuna dopo le tre sberle di Empoli abbiamo vinto tre partite su quattro». Iachini mangerà il panettone, dunque? «Certo, e anche la colomba. E non solo quest’anno». A proposito di tecnici, che cosa pensa di Stramaccioni? «Credo che sia un tipo più da Inter che da Udinese». Iachini mangerà panettone e colomba. E Guidolin entro due anni tornerà Perché? «Così, guardandolo in faccia mi dà quest’idea, e penso che sia destinato a tornare nel club nerazzurro». Vorrei Maresca titolare. Dybala vale 42 milioni? No, ho sparato per fare mercato E si aspettava che il suo ex allenatore Guidolin tirasse i remi in barca così presto? «No, in effetti ha sorpreso molto anche me, ma se lo conosco dico che in un paio d’anni tornerà in panchina». MAURIZIO ZAMPARINI PRESIDENTE PALERMO Maurizio Zamparini, 73 anni, ha comprato il Palermo nel 2002 da Sensi per 20 milioni. Pochi giorni prima sembrava a un passo dal Genoa IPP Domani c’è l’Udinese al Barbera, è ancora il suo derby? «Per forza, abito a due passi da Udine, credo sia normale sentire questa sfida in modo particolare anche se non mi porta bene purtroppo. Ricordo ancora quel famoso 7-0 dei bianconeri alla Favorita che grida vendetta (era il febbraio 2011, Delio Rossi in panchina, tripletta di Di Natale e poker di Sanchez n.d.r.). Forse dovrei sforzarmi di non far troppo caso a questa partita». Infatti sono 5 anni che il Palermo non batte l’Udinese: 25 ottobre 2009, 1-0 al Barbera. «Ecco, vede? Ma i cicli hanno sempre un inizio e una fine, magari ora vinciamo noi i prossimi cinque incontri». Prima ancora di sbarcare in Sicilia lei provò ad acquistare l’Udinese. «Col presidente Pozzo sottoscrivemmo l’atto preliminare ma poi il lunedì, quando dovevamo incontrarci dal notaio per il rogito, non si fece vedere. Non ci rimasi affatto male, anche perché se l’operazione fosse andata in porto non avrei acquistato il Palermo». Una volta disse che l’Udine- se era il vostro club di riferimento per l’ottima gestione, lo è ancora? «Non c’è dubbio che parliamo di una delle società più organizzate, in grado di pescare i giovani migliori, il che consente di vendere ogni anno pezzi pregiati senza per questo abbassare la qualità del gioco». E il Palermo sarà capace di innescare un simile circolo virtuoso? «Ci stiamo provando, con il nuovo staff che abbiamo allestito siamo riusciti a darci finalmente un’organizzazione di prim’ordine. Parlo dell’amministratore delegato, Cardinaletti, del nuovo direttore sportivo, Baccin, di Viviani che affianca il tecnico e di Iachini stesso». La salvezza rimane l’unico obiettivo di stagione oppure 52 gli allenatori esonerati Zamparini, quanti cambi. Pioli record, via prima di inizio campionato adesso state provando a spostare l’asticella verso i confini europei? «Il traguardo principale è la salvezza, l’ho detto ai giocatori, ma sanno pure che dobbiamo provare a vincere ogni partita e abbiamo dimostrato che possiamo riuscirci, poi al mercato di gennaio vedremo se sarà il caso di fare qualche aggiustamento». Non pensa di avere esagerato affermando che Dybala vale 42 milioni di euro? «È chiaro che sparare queste cifre è un modo di “fargli il mercato”, come si dice in ger- LA NOVITÀ L’ESTERNO DOPO LA PARTITA DI FIRENZE ANDRÀ A HUELVA PER LA GARA CON LA BIELORUSSIA E L’AMICHEVOLE CON LA GERMANIA Callejon convocato dalla Spagna «Il mio secondo giorno più bello» Il capocannoniere del Napoli scelto per la prima volta da Del Bosque «Grazie Benitez» GIANLUCA MONTI NAPOLI L’azzurro, la Viola e il rosso. È un arcobaleno di colori il mondo di José Maria Callejon, da ieri, per la prima volta, nazionale spagnolo (dopo quattro apparizioni e un gol con l’Under 21). Il c.t. Del Bosque lo ha inserito, assieme ad Albiol, tra i convocati per il doppio impegno di novembre con Bielorussia (qualificazioni all’Europeo) e Germania (amichevole). «Un sogno che si realizza», ha commentato Callejon che adesso ha nel mirino la Fiorentina. Già, perché José ha conquistato la Roja a suon di gol e vuole arrivare lunedì a Huelva per il raduno della Spagna da capocannoniere del campionato italiano. Grazie Rafa Al momento è a quota otto reti, sette delle quali messe a segno nelle ultime sette partite (è rimasto a secco a Bergamo, ma ha segnato una doppietta all’Inter). Non a caso ieri Del Bosque ha detto: «L’ho scelto per i gol e l’ottimo stato di forma. Abbiamo bisogno di calciatori in grado di aprire la difesa della Bielorussia». Una dozzina di giorni fa, Del Bosque aveva sentito Beni- tez per chiedergli di Callejon. Rafa, che in tanti indicano proprio come successore di Del Bosque, ha sponsorizzato a dovere il suo pupillo. Del resto, Callejon è venuto a Napoli, lasciando l’amata Madrid (dove sarebbe potuto tornare in estate, sponda Atletico) perché con Benitez era convinto di giocare titolare, segnare tanto e conquistare la Roja. India Detto, fatto. «Ringrazio i compagni, Benitez e il Napoli per avermi aiutato a raggiungere questo traguardo – ha detto Callejon -. Dopo la nascita di mia figlia India, è il momento più bello della mia vita. Sono stati anni di sacrifici ed ora è arrivato un regalo di Natale anticipato». Lo stesso che gli chiedono i tifosi del Napoli domani al Franchi, dove lo scorso anno Callejon realizzò su assist di Higuain quello che lui ritiene essere il gol più bello della sua avventura in azzurro. Un destro al volo di rara bellezza. La Viola è avvisata. José Callejon, 27 anni, e il gol segnato a Firenze nell’ottobre 2013 ANSA © RIPRODUZIONE RISERVATA Sempre alla ricerca di alleati e soci per il Palermo? «È il mio auspicio ma l’Italia non stimola gli investitori. Purtroppo il nostro non è più un Paese di diritto e questo ci penalizza a tutti i livelli». » © RIPRODUZIONE RISERVATA IL FIORENTINO Litigio col c.t. Ilicic rifiuta la Slovenia (g.sar.) Nazionale? No grazie. Rottura tra il c.t. sloveno Katanec, ex Samp, e Josip Ilicic, centrocampista della Fiorentina. «Ha deciso di rifiutare la convocazione – spiega il selezionatore -. Non ha risposto alle mie chiamate e mi ha fatto sapere che, fin quando sarò io il c.t., non ha più intenzione di giocare in nazionale. Mi dispiace, ne prendo atto, ma ognuno è responsabile delle proprie decisioni». Come si spiega? In passato fu Katanec a escludere Ilicic, per cui riservò parole molto dure («Voglio giocatori con fame, non fama», disse) . «Il mio intento era spronarlo, non denigrarlo», chiude Katanec. Intento evidentemente non recepito. © RIPRODUZIONE RISERVATA 16 LA GAZZETTA DELLO SPORT SABATO 8 NOVEMBRE 2014 SAMPDORIA - MILAN 08/11 ORE 20.45 1 - 2.62 X - 3.10 2 - 2.65 1 X 2 1.42 4.20 7.00 1 X 2 1.45 4.20 6.50 SABATO 8 NOVEMBRE 2014 MAGIC CAMPIONATO SPUNTI, CONSIGLI E FORMAZIONI LA CERTEZZA SPORTIELLO NON HA BISOGNO DI CONSIGLI Oggi in Sassuolo-Atalanta il primo incrocio tra passato e presente della porta nerazzurra Colantuono: «Giusto il passaggio di consegne» GLI EMILIANI E IL RECORD E Di Francesco vuole arrivare a 5 risultati utili Marco Sportiello, 22 anni e l’ex compagno Andrea Consigli, 27 FORTE/LIVERANI dità. Nella partita dei tanti ex, ce n’è uno in particolare che avrebbe potuto lasciare rimpianti all’Atalanta. Più di Zaza, Peluso, Manfredini e degli altri cinque: Andrea Consigli a Bergamo è cresciuto, è sbocciato, si è confermato, eppure è stato anche dimenticato in fretta. Sono passati settanta giorni dalla sua partenza, ma sembra trascorsa una vita. Non si tratta di scarsa riconoscenza e nemmeno di eventuali brutti ricordi lasciati in ere- Passato Consigli, in nerazzurro, ha giocato quasi duecento partite in sei stagioni da titolare, cinque delle quali in Serie A: col tempo, da ragazzino promettente si è trasformato in uno dei portieri più affidabili in circolazione, raggiungendo la convocazione (senza gettoni) in Nazionale e l’attenzione di molti. Ha liberato il suo armadietto, a Zingonia, un po’ a sorpresa, a una manciata di ore dalla chiusura dell’ultimo mercato. Trasferimento al Sassuolo, suscitando più di una perplessità: qualcuno di- CLASSIFICA MARCATORI SQUADRE PUNTI JUVENTUS 25 ROMA 22 LAZIO 19 SAMPDORIA 19 NAPOLI 18 GENOA 18 MILAN 16 UDINESE 16 INTER 15 FIORENTINA 13 VERONA 13 TORINO 12 PALERMO 12 SASSUOLO 11 CAGLIARI 9 ATALANTA 9 EMPOLI 7 CESENA 7 PARMA 6 CHIEVO 5 G 10 10 10 10 10 10 10 10 10 10 10 10 10 10 10 10 10 10 10 10 PARTITE V N 8 1 7 1 6 1 5 4 5 3 5 3 4 4 5 1 4 3 3 4 3 4 3 3 3 3 2 5 2 3 2 3 1 4 1 4 2 0 1 2 P 1 2 3 1 2 2 2 4 3 3 3 4 4 3 5 5 5 5 8 7 CHAMPIONS PRELIMINARI CHAMPIONS EUROPA LEAGUE RETROCESSIONE a 11 GIORNATA PROGRAMMA RETI F S 18 4 16 6 20 11 12 6 19 12 14 10 18 14 13 13 15 12 10 9 11 16 7 9 11 17 10 15 16 16 4 11 10 18 7 16 14 21 6 15 17 LA GUIDA IL SETTIMANALE DEL FANTACALCISTA MATTEO SPINI BERGAMO LA GAZZETTA DELLO SPORT 8 RETI Callejon (Napoli). 6 RETI Tevez (2, Juventus); Honda (Milan), Di Natale (Udinese). 5 RETI Matri (Genoa); Icardi (2, Inter); Djordjevic (Lazio); Higuain (1, Napoli); Cassano (1, Parma). 4 RETI Ekdal e Sau (Cagliari); Babacar (Fiorentina); Osvaldo (Inter); Destro (Roma); Gabbiadini (Sampdoria); Quagliarella (Torino). 3 RETI Avelar (2, Cagliari); Pinilla (Genoa); Pucciarelli e Tonelli (Empoli); Vidal (1, Juventus); Klose e S. Mauri (Lazio); Ménez (2, Milan); Dybala e Vazquez (Palermo); De Ceglie (Parma) Berardi (1, Sassuolo); Théréau (Udinese). 12a GIORNATA Sabato 22 Novembre ATALANTA-ROMA ore 18 LAZIO-JUVENTUS ore 20.45 Domenica 23 novembre ore 15 TORINO-SASSUOLO ore 12.30 CESENA-SAMPDORIA NAPOLI-CAGLIARI PARMA-EMPOLI UDINESE-CHIEVO VERONA-FIORENTINA MILAN-INTER ore 20.45 Lunedì 24 novembre ore 20.45 GENOA-PALERMO Oggi SASSUOLO-ATALANTA ore 18 SAMPDORIA-MILAN ore 20.45 Domani ore 15 CAGLIARI-GENOA ore 12.30 CHIEVO-CESENA; EMPOLI-LAZIO; JUVENTUS-PARMA; PALERMO-UDINESE FIORENTINA-NAPOLI ore 18 INTER-VERONA; ROMA-TORINO ore 20.45 Nel mirino ci sono la miglior serie di sempre in A – cinque risultati utili consecutivi - e soprattutto punti che valgono doppio. «Partita importantissima», secondo Eusebio Di Francesco, che ritrova il talismano Atalanta. Unica squadra, la scorsa stagione, a non avere preso punti o fatto gol ai neroverdi, ma il tecnico del Sassuolo non ci fa troppo caso e lucida le sue certezze aprendo crediti importanti nei confronti degli uomini di Colantuono. «Arrivano da un risultato positivo, la loro voglia di fare punti dovrà essere anche la nostra: abbiamo recuperato alcuni giocatori, sui quali farò le mie valutazioni, ma quello che non voglio che cambi sono la mentalità e la voglia di cercare il gol». Il Sassuolo potrebbe aggiungere il rientrante Zaza, ex al veleno. Cresciuto nei nerazzurri e giubilato sul più bello, Zaza la rivincita se l’è presa la scorsa stagione, con il classico gol dell’ex. Facile ci riprovi, ma il Sassuolo ha pure altre frecce: Sansone (unica doppietta in neroverde proprio all’Atalanta) e Berardi (anche lui in rete coi nerazzurri) e un altro ex che di gol se ne intende, ovvero Floccari, che il posto dal 1’ se lo gioca proprio con Zaza. Stefano Fogliani © RIPRODUZIONE RISERVATA ceva che si sarebbe dovuto vendere solo a una big, altri che l’Atalanta aveva guadagnato troppo poco dalla sua cessione. Potrebbe anche essere vero, ma la scelta, comunque, celava l’asso nella manica del club nerazzurro, che sapeva di avere in rosa chi sarebbe riuscito a rimpiazzare una pedina fondamentale. Presente Colantuono e la di- rigenza sapevano che Marco Sportiello sarebbe stato all’altezza della situazione, anche se forse non si sarebbero aspettati una partenza del genere. Sempre presente dall’inizio alla fine, Sportiello si è reso protagonista di un avvio di stagione da urlo: alcune parate memorabili e due rigori neutralizzati su tre (peraltro a Palacio e Higuain) gli hanno fruttato più di una volta la palma di migliore in campo. Giusto qualche sbavatura contro la Juve, per il resto sempre una certezza tra i pali. I due hanno molto in comune, anche al di fuori dell’identikit tecnico, che parla di loro come di due portieri dagli ottimi fondamentali (nelle uscite, forse, se la cava meglio Sportiello): entrambi nati nel milanese e cresciuti nel vivaio nerazzurro, condividono il low profile e, recentemente, si sono scambiati reciproci messaggi di complimenti, dopo avere trascorso un’annata da amici-rivali. SASSUOLO-ATALANTA OGGI ORE 18 4-3-3 4-4-1-1 77 31 7 PELUSO MISSIROLI N. SANSONE 5 47 ANTEI CONSIGLI 4 10 MAGNANELLI ZAZA 28 CANNAVARO 22 RAIMONDI ZAPPACOSTA 17 11 16 20 BASELLI BIAVA MORALEZ 19 19 25 TAIDER BERARDI 11 VRSALJKO DENIS 57 SPORTIELLO 29 8 MIGLIACCIO BENALOUANE 7 93 D’ALESSANDRO DRAMÉ SASSUOLO PT 11 ATALANTA PT 9 PANCHINA 1 Pomini, 16 Polito, 3 Longhi, 13 Ariaudo, 23 Gazzola, 26 Terranova, 6 Chibsah, 8 Biondini, 33 Brighi,14 Pavoletti, 99 Floccari, 83 Floro Flores. ALL. Di Francesco. BALLOTTAGGI Antei-Terranova 60-40%, Zaza-Floccari 70-30%. SQUALIFICATI Acerbi (1). DIFFIDATI Zaza. INDISPONIBILI Pegolo (90 giorni), Manfredini (45 giorni). ALTRI Bianco, Gliozzi, Sereni. DRITTE sì Berardi no Cannavaro PANCHINA 1 Avramov, 2 Stendardo, 33 Cherubin, 5 Scaloni, 6 Bellini, 3 Del Grosso, 95 Grassi, 31 Molina, 25 Spinazzola, 10 A. Gomez, 99 Boakye, 9 Bianchi. ALLENATORE Colantuono. BALL. Zappacosta-Stendardo 55-45%, Raimondi-Boakye 60-40%. SQUALIFICATI Cigarini (2), Carmona (1). DIFFIDATI Dramé. INDISPONIBILI Estigarribia (5 mesi), Rosseti (2). ALTRI Frezzolini. DRITTE sì Benalouane no Raimondi ARBITRO PASQUA Assistenti Tegoni-De Luca IV Tonolini Add Giacomelli (1) Pairetto (2) PREZZI da 20 a 65 euro TV Sky Calcio 1 HD e SuperCalcio HD; Premium Calcio e Calcio HD DAMMI IL LE SICUREZZE 5 5 DA PAURA IL RISCHIATUTTO 1 1 La sfida «A Consigli resto le- gato, perché con me ha disputato quattro grandi campionati –ha spiegato ieri Stefano Colantuono-. Quando sono arrivato, peraltro, l’ambiente aveva il morale sotto i tacchi e lui era messo in discussione: trovata la serenità, è stato determinante, arrivando anche alla Nazionale. Ma la sua cessione è stata una scelta e Sportiello sta facendo bene». Scelta finora vincente, anche perché senza il suo nuovo portiere, la situazione dell’Atalanta sarebbe un po’ più preoccupante. Comunque sia, in casa del Sassuolo, ai nerazzurri servirebbero risultati e gioco, che in coppia quest’anno sono arrivati raramente. La situazione è ancora da allarme rosso: squalificati Carmona e Cigarini, ritorno obbligato al 4-4-1-1, con Gomez al rientro in panchina. E Sportiello in porta: Consigli è dall’altra parte, anche se da poco più di un paio di mesi. © RIPRODUZIONE RISERVATA 2 3 2 3 4 5 4 5 1 «Fuori Matri»: occhio Cagliari, in trasferta non perdona nessuno 2 Defrel è un razzo, attento Chievo 3 La Lazio ha preso il volo quando è tornato Mauri. Non è un caso... 4 Dodò in Europa gioca meglio che in campionato. Pronto a smentirci? 5 Il Palermo perdeva e Iachini rischiava. Poi è tornato Gonzalez... 1 Il Sassuolo non prende gol in casa e Denis non segna fuori, quindi... 2 Belfodil contro la Juve? Evitate 3 Pizarro fatica a far riavviare il motorino dopo l’infortunio 4 El Kaddouri sta facendo incetta di insufficienze, difficile smetta a Roma 5 Rieccolo, dopo il disastro di Empoli. Bonera da brividi LA GAZZETTA DELLO SPORT 18 SABATO 8 NOVEMBRE 2014 MAGIC + 3 CAMPIONATO LE FORMAZIONI DELL’11a GIORNATA SAMPDORIA-MILAN OGGI ORE 20.45 CAGLIARI-GENOA DOMANI ORE 12.30 4-3-3 4-3-3 3 MESBAH 19 22 23 RIZZO EDER 14 9 ROMERO OBIANG OKAKA 28 29 21 11 SORIANO GABBIADINI 15 RAMI 7 34 MENEZ DE JONG EL SHAARAWY GASTALDELLO AVELAR 13 92 28 23 DIEGO LOPEZ 20 7 24 EKDAL COSSU IAGO 69 RONCAGLIA 32 8 CRAGNO CONTI SAU MATRI BURDISSO MEXES CEPPITELLI 2 21 DE SCIGLIO BALZANO 87 91 1 1 16 17 10 FARIAS PEROTTI CAPELLI GIORGI 6 DEFREL 10 69 27 LUCCHINI 34 3 14 DAINELLI COFIE ANTONELLI FREY VOLTA 8 DE FEUDIS BIRSA 21 14 CARBONERO 23 MARCHESE 13 1 LEALI CASCIONE MEGGIORINI MAXI ALMEIDA LOPEZ 7 BIZZARRI 15 DESSENA 92 56 ZUKANOVIC HETEMAJ PERIN BERTOLACCI 5 SCHELOTTO STURARO 25 25 24 BIRAGHI 5 32 4-3-2-1 34 14 ROSSETTINI 5 4-2-3-1 EDENILSON 27 BONAVENTURA DE SILVESTRI 3-4-3 21 8 ESSIEN BONERA HONDA REGINI 33 4-3-3 25 15 10 CHIEVO-CESENA DOMANI ORE 15 17 MAGNUSSON SAMPDORIA PT 19 MILAN PT 16 CAGLIARI PT 9 GENOA PT 18 CHIEVO PT 5 CESENA PT 7 PANCHINA 1 Da Costa, 96 Massolo, 44 Fornasier, 26 Silvestre, 6 Duncan, 86 Cacciatore, 77 Wszolek, 7 Fedato, 32 Marchionni, 18 Bergessio, 12 G. Sansone, 10 Krsticic. ALLENATORE Mihajlovic. BALL. Rizzo-Duncan 60-40%. SQUALIFICATI Palombo (1). DIFFIDATI De Silvestri, Obiang. INDISPONIBILI De Vitis (15 giorni), Viviano (20), Romagnoli (4). ALTRI L. Djordjevic. DRITTE sì Gabbiadini no Mesbah PANCHINA 32 Abbiati, 1 Agazzi, 81 Zaccardo, 17 Zapata, 14 Albertazzi, 27 Armero, 16 Poli, 21 Van Ginkel, 8 Saponara, 19 Niang, 9 Torres, 11 Pazzini. ALL. Inzaghi. BALL. Mexes-Zapata 80-20%, Menez-Torres 80-20%. SQUALIFICATI nessuno. DIFFIDATI nessuno. INDISP. Abate, Alex e Montolivo (15 gg), Muntari (7). ALTRI Mastour. DRITTE sì Bonaventura no El Shaarawy PANCHINA 1 Colombi, 14 Pisano, 3 Murru, 33 Capuano, 24 Benedetti, 12 Capello, 30 Donsah, 9 Longo, 10 Joao Pedro, 13 Caio Rangel. ALL. Zeman. BALL. Balzano-Pisano 60-40%, Ceppitelli-Benedetti 60-40%, Dessena-Donsah 60–40%. SQUALIFICATI Ibarbo (1), Crisetig (1). DIFFIDATI Conti. INDISPONIBILI Eriksson (90 giorni). ALTRI Carboni, Muroni, Giorico, Barella, Loi. DRITTE sì Sau no Conti PANCHINA 23 Lamanna, 39 Sommariva, 3 Antonini, 87 Rosi, 92 Mussis, 19 Greco, 33 Kucka, 38 Mandragora, 16 Lestienne, 9 Pinilla. ALL. Gasperini. BALL. Iago-Pinilla 60-40%. SQUALIFICATI nessuno. DIFFIDATI Sturaro, De Maio. INDISPONIBILI Fetfatzidis (20 giorni), Rincon e De Maio (30), Izzo (10). ALTRI Prisco, Panico, Parente, Santana. DRITTE sì Matri no Roncaglia PANCHINA 25 Bardi, 90 Seculin, 20 Sardo, 12 Cesar, 6 Gamberini, 26 Edimar, 8 Radovanovic, 13 Izco, 63 Bellomo, 7 Lazarevic, 43 Paloschi, 31 Pellissier. ALLENATORE Maran. BALL. Maxi Lopez-Paloschi 55-45%, Schelotto-Bellomo 55-45%. SQUALIFICATI nessuno. DIFFIDATI Zukanovic, Meggiorini. INDISPONIBILI Botta (da valutare). ALTRI Puggioni, Kupisz, Mangani. DRITTE sì Birsa no Schelotto PANCHINA 30 Agliardi, 81 Bressan, 2 Nica, 3 Mazzotta, 15 Krajnc, 24 Perico, 4 Valzania, 10 Coppola, 77 Ze Eduardo, 18 Djuric, 19 Succi, 61 Garritano. ALLENATORE Bisoli. BALL. Magnusson-Mazzotta 70-30%, Defrel-Succi-Garritano 40-30-30%. SQUAL. nessuno. DIFF. Capelli. INDISP. Marilungo (70 giorni), Brienza (5), Cazzola (30), Pulzetti (20), A. Rodriguez (20), Tabanelli (15), Renzetti (30). ALTRI Moncini, Yabré. DRITTE sì Almeida no Magnusson ARBITRO ORSATO Assistenti Meli-Costanzo IV Padovan Add Rizzoli (1) Mariani (2) PREZZI da 25 a 100 euro TV Sky Sport 1 HD, Calcio 1 HD e Supercalcio HD; Premium Calcio e Calcio HD EMPOLI-LAZIO DOMANI ORE 15 4-3-3 21 87 CROCE RUGANI 6 SEPE 19 CANDREVA 7 27 POGBA 3 TAVANO VECINO DE VRIJ 20 DJORDJEVIC BIGLIA 6 19 S. MAURI LULIC 1 BERISHA CHIELLINI 21 BUFFON PIRLO 19 CIANI BONUCCI 5 LAURINI LODI 10 BELFODIL 9 4 SORRENTINO 6 70 27 8 6 COSTA 7 THEREAU BADU 75 MUÑOZ DE CEGLIE 6 HEURTAUX 31 33 KONE 20 VAZQUEZ RIGONI 15 11 LICHTSTEINER 9 DYBALA WIDMER 77 25 12 MARESCA GI. GONZALEZ LUCARELLI 83 MIRANTE J. MAURI 26 MARCHISIO 27 8 ANDELKOVIC E. BARRETO MENDES ACQUAH CASSANO 10 4-3-1-2 7 LAZAAR 21 TEVEZ 3-5-2 4 99 MORATA 8 BRAAFHEID 3-5-2 30 14 LLORENTE 1 2 PALERMO-UDINESE DOMANI ORE 15 6 OGBONNA PAROLO 9 10 BARBA 2 RISPOLI 3 VALDIFIORI ZIELINSKI 88 33 5 16 PEREIRINHA MACCARONE 33 4-3-1-2 17 MARIO RUI 11 ARBITRO TAGLIAVENTO Assistenti Stallone-Vivenzi IV Longo Add Tommasi (1) Manganiello (2) PREZZI da 21 a 61 euro TV Sky Calcio 4 HD JUVENTUS-PARMA DOMANI ORE 15 4-3-1-2 24 ARBITRO PERUZZO Assistenti Pegorin-Galloni IV Faverani Add Massa (1) Abisso (2) PREZZI da 10 a 60 euro TV Sky Calcio 1 HD e SuperCalcio HD; Premium Calcio e Calcio HD ALLAN KARNEZIS 5 DANILO 24 19 MURIEL GUILHERME 3 89 E. PISANO PIRIS EMPOLI PT 7 LAZIO PT 19 JUVENTUS PT 25 PARMA PT 6 PALERMO PT 12 UDINESE PT 16 PANCHINA 1 Pugliesi, 28 Bassi, 23 Hysaj, 22 Bianchetti, 5 Moro, 8 Signorelli, 13 Laxalt, 9 Mchedlidze, 20 Pucciarelli, 99 Aguirre, 95 Rovini. ALLENATORE Sarri. BALLOTTAGGI Sepe-Bassi 60-40%, Tavano-Pucciarelli 60-40%. SQUALIFICATI Tonelli (1). DIFFIDATI Vecino. INDISPONIBILI Verdi (7 giorni), Perticone (7), Guarente (da valutare). ALTRI Shekiladze, Biggeri. DRITTE sì Maccarone no Zielinski PANCHINA 77 Strakosha, 55 Guerrieri, 85 Novaretti, 27 Cana, 39 Cavanda, 13 Konko, 15 Gonzalez, 23 Onazi, 24 Ledesma, 10 Ederson, 7 Anderson, 11 Klose. ALL. Pioli. BALL. Djordjevic-Klose 60-40%, Pereirinha-Cavanda 60-40%. SQUAL. nessuno. DIFF. Marchetti, Lulic, Parolo. INDISP. Basta (5 giorni), Cataldi (20), B. Keita (5), Marchetti (2), Radu (5), Gentiletti (5 mesi). ALTRI Sculli, Tounkara. DRITTE sì Candreva no Ciani PANCHINA 30 Storari, 34 Rubinho, 20 Padoin, 37 Pereyra, 2 Romulo, 38 Mattiello, 11 Coman, 12 Giovinco. ALLENATORE Allegri. BALLOTTAGGI Llorente-Pereyra 60-40%. SQUALIFICATI Vidal (1). DIFFIDATI Marchisio, Chiellini. INDISPONIBILI Caceres (3 giorni), Evra (15), Marrone e Asamoah (20), Pepe e Barzagli (da valutare). ALTRI Motta. DRITTE sì Morata no Chiellini PANCHINA 22 Iacobucci, 92 Coric, 27 Santacroce, 18 Gobbi, 40 Sarr, 13 Ristovski, 19 Felipe, 70 Lucas, 14 Galloppa, 31 Mariga, 5 Ghezzal, 17 Palladino. ALL. Donadoni. BALL. Belfodil-Ghezzal 60-40%, De CeglieGobbi 55-45%, Mendes-Felipe 55-45%. SQUAL. Cordaz (1). DIFF. nessuno. INDISP. Bidaoui (40 giorni), Jorquera (20), Cassani (60), Paletta (90), Coda (4 mesi), Biabiany (da valutare). ALTRI Pozzi. DRITTE sì Cassano no Mendes PANCHINA 1 Ujkani, 19 Terzi, 23 Feddal, 33 Daprelà, 21 Quaison, 15 Bolzoni, 17 Ngoyi,14 Della Rocca, 18 Chochev, 10 Joao Silva, 99 Belotti, 11 Makienok. ALL. Iachini. BALL. Rigoni-Bolzoni 60-40%, Dybala-Belotti 60-40%. SQUALIFICATI Morganella (1). DIFFIDATI Vazquez. INDISP. nessuno. ALTRI Fulignati, Vitiello, Bamba, Monteleone, Milanovic, Emerson, Bentivegna. DRITTE sì Dybala no Andelkovic PANCHINA 22 Scuffet, 1 Brkic, 11 Domizzi, 14 Belmonte, 18 Bubnjic, 26 Pasquale, 21 Hallberg, 82 Geijo, 8 Fernandes, 95 Evangelista, 66 Pinzi, 10 Di Natale. ALL. Stramaccioni. BALL. Kone-Fernandes 55-45%, Muriel-Di Natale 70-30%. SQUAL. nessuno. DIFF. Fernandes e Kone. INDISP. Gabriel Silva e Riera (15 giorni). ALTRI Meret, Coda, Wague, Faraoni, Jadson, Zapata, Jaadi, Bochniewicz, Alhassan. DRITTE sì Guilherme no Allan ARBITRO MAZZOLENI Assistenti Manganelli-Schenone IV Posado Add Cervellera (1) Maresca (2) PREZZI da 12 a 150 euro TV Sky Calcio 2 HD; Premium Calcio 2 e Calcio 2 HD ARBITRO RUSSO Assistenti Tasso-Petrella IV Fiorito Add Calvarese (1) Merchiori (2) PREZZI da 30 a 220 euro TV Sky Calcio 1 HD; Premium Calcio 1 e Calcio HD FIORENTINA-NAPOLI DOMANI ORE 18 4-3-1-2 7 ALONSO CALLEJON 15 20 NETO 2 7 INLER 9 14 PIZARRO MATI FERNANDEZ GO. RODRIGUEZ TOMOVIC MAGGIO JUAN JESUS 26 15 1 RAFAEL 1 KOVACIC ICARDI 18 17 31 INSIGNE GHOULAM 20 OBI 4-3-3 71 3 MARTIC COLE J. GOMEZ IONITA 2 4 8 TONI 8 MARQUEZ OBBADI 20 1 18 MORAS 4 8 NAINGGOLAN LJAJIC 26 DE SANCTIS 33 AGOSTINI 14 QUAGLIARELLA 10 DE ROSSI TOTTI 15 27 PJANIC GERVINHO 44 35 19 MAKSIMOVIC 16 27 7 GAZZI 20 EL KADDOURI VIVES 25 1 GLIK GILLET 8 MANOLAS HALLFREDSSON CHRISTODOULOPOULOS 3-5-1-1 33 PERES YANGA-MBIWA RAFAEL 10 KUZMANOVIC PALACIO RANOCCHIA 23 9 HANDANOVIC MEDEL 23 LOPEZ 21 9 KOULIBALY 24 4-3-3 DODÒ 10 VIDIC 19 ROMA-TORINO DOMANI ORE 20.45 22 5 ALBIOL 17 CUADRADO AQUILANI 3-5-2 11 33 HIGUAIN HAMSIK 11 10 40 88 BORJA VALERO BABACAR SAVIC 1 30 INTER-VERONA DOMANI ORE 20.45 4-2-3-1 28 ARBITRO DOVERI Assistenti Gava-Alassio IV Barbirati Add Gavillucci (1) Abbattista (2) PREZZI da 10 a 200 euro TV Sky Calcio 3 HD; Premium Calcio 3 TOROSIDIS FARNERUD 24 36 MORETTI DARMIAN FIORENTINA PT 13 NAPOLI PT 18 INTER PT 15 VERONA PT 13 ROMA PT 22 TORINO PT 12 PANCHINA 12 Tatarusanu, 5 Badelj, 4 Richards, 23 Pasqual, 19 Basanta, 32 Lazzari, 16 Kurtic, 8 Marin, 6 Vargas, 72 Ilicic, 17 Joaquin, 33 M.Gomez. ALL. Montella. BALL. Tomovic–Richards 60-40%, Mati Fernandez–Ilicic 60-40%. SQUAL. nessuno. DIFF. nessuno. INDISP. Rossi (3 mesi), Bernardeschi (5 mesi). ALTRI Hegazi, Brillante, Lupatelli, Iakovenko, El Hamdaoui, Octàvio, Bagadur. DRITTE sì Babacar no Go. Rodriguez PANCHINA 45 Andujar, 15 Colombo, 16 Mesto, 4 Henrique, 5 Britos, 77 Gargano, 8 Jorginho, 14 Mertens, 22 Radosevic, 6 De Guzman, 91 D. Zapata. ALLENATORE Benitez. BALL. Insigne-Mertens 60-40%, Lopez-Gargano 60-40%, Inler-Jorginho 60-40%. SQUAL. nessuno. DIFF. Jorginho, Maggio. INDISP. Zuniga e Michu (da valutare). ALTRI Rosati, Palma. DRITTE sì Higuain no Ghoulam PANCHINA 30 Carrizo, 46 Berni, 6 Andreolli, 25 Mbaye, 54 Donkor, 13 Guarin, 44 Krhin, 7 Osvaldo, 28 Puscas, 29 Camara, 97 Bonazzoli ALLENATORE Mazzarri. BALLOTTAGGI nessuno. SQUALIFICATI nessuno. DIFFIDATI nessuno. INDISPONIBILI Jonathan (15 giorni), M’Vila (15), D’Ambrosio (15), Nagatomo, Campagnaro e Hernanes (da valutare). ALTRI nessuno. DRITTE sì Icardi no Vidic PANCHINA 95 Gollini, 22 Benussi, 25 Marques, 2 Gu. Rodriguez, 40 Ale. Gonzalez, 28 Brivio, 27 Valoti, 30 Campanharo, 17 Nico Lopez, 11 Jankovic, 7 Saviola, 99 Nenè. ALL. Mandorlini. BALL. IonitaCampanharo 70-30%, Christodoulopoulos-Nico Lopez 70-30%. SQUAL. Tachtsidis (1). DIFF. Hallfredsson, Ionita, Marquez. INDISP. Sorensen (50 giorni), Sala (da valutare). ALTRI Luna, Fares, Capelluzzo. DRITTE sì Toni no Martic PANCHINA 28 Skorupski, 1 Lobont, 50 Somma, 91 Calabresi, 20 Keita, 83 Emanuelson, 32 Paredes, 48 Uçan, 96 Sanabria, 7 Iturbe, 22 Destro. ALL. Garcia. BALL. Ljajic-Iturbe 60-40%, Nainggolan-Keita 60-40%. SQUAL. nessuno. DIFFIDATI Totti. INDISP. Strootman (15 giorni), Balzaretti (90), Castan e Curci (20), Borriello, Florenzi, Maicon e Holebas (7), Astori (15). ALTRI nessuno. DRITTE sì Totti no Cole PANCHINA 30 Padelli, 13 Castellazzi, 18 Jansson, 21 Gaston Silva, 3 Molinaro, 6 Perez, 23 Nocerino, 94 Benassi, 28 Sanchez Miño, 17 Martinez, 22 Amauri, 9 Larrondo. ALLENATORE Ventura. BALLOTTAGGI nessuno. SQUALIFICATI nessuno. DIFFIDATI nessuno. INDISPONIBILI Basha (20 giorni), Bovo (3). ALTRI Masiello, Barreto. DRITTE sì B. Peres no El Kaddouri ARBITRO VALERI Assistenti Marrazzo-Dobosz IV Nicoletti Add Damato (1) Gervasoni (2) PREZZI da 25 a 230 euro TV Sky Sport 1 HD, Calcio 1 HD e Supercalcio HD; Premium Calcio e Calcio HD ARBITRO ROCCHI Assistenti Crispo-Iori IV Ranghetti Add Di Bello (1) Aureliano (2) PREZZI da 20 a 305 euro TV Sky Calcio 2 HD; Premium Calcio 2 e Calcio 2 HD ARBITRO BANTI Assistenti Musolino-De Pinto IV Bianchi Add Irrati (1) Di Paolo (2) PREZZI da 16 a 95 euro TV Sky Sport 1 HD e Calcio 1 HD; Premium Calcio 1 e Calcio HD SABATO 8 NOVEMBRE 2014 LA GAZZETTA DELLO SPORT 19 MAGIC +3 CAMPIONATO LA LISTA DI TUTTI I CONVOCATI GIOCATORE PORTIERI GIOCATORE ABBIATI (MIL) AGAZZI (MIL) AGLIARDI (CES) ANDUJAR (NAP) AVRAMOV (ATA) BARDI (CHI) BASSI (EMP) BENUSSI (VER) BERISHA (LAZ) BERNI (INT) BIZZARRI (CHI) BRESSAN (CES) BRKIC (UDI) BUFFON (JUV) CARRIZO (INT) CASTELLAZZI (TOR) COLOMBI (CAG) COLOMBO (NAP) CONSIGLI (SAS) CRAGNO (CAG) DA COSTA (SAM) DE SANCTIS (ROM) DIEGO LOPEZ (MIL) GILLET (TOR) GOLLINI (VER) HANDANOVIC (INT) IACOBUCCI (PAR) KARNEZIS (UDI) LAMANNA (GEN) LEALI (CES) LOBONT (ROM) MASSOLO (SAM) MIRANTE (PAR) NETO (FIO) PADELLI (TOR) PERIN (GEN) POLITO (SAS) POMINI (SAS) PUGLIESI (EMP) RAFAEL C.B. (NAP) RAFAEL D.A. (VER) ROMERO S. (SAM) RUBINHO (JUV) SCUFFET (UDI) SECULIN (CHI) SEPE (EMP) SKORUPSKI (ROM) SOMMARIVA (GEN) SORRENTINO (PAL) SPORTIELLO (ATA) STORARI (JUV) STRAKOSHA (LAZ) TATARUSANU (FIO) UJKANI (PAL) MEDIA VOTO 5.93 6.17 6.17 5.75 6.00 6.50 6.35 6.00 6.06 5.75 6.38 6.17 6.25 6.75 6.20 6.30 6.12 5.75 6.30 5.50 6.65 6.50 5.90 6.19 6.75 6.17 5.75 6.25 6.56 - MAGIC MEDIA 4.93 4.83 5.17 3.25 4.67 6.50 6.25 4.50 4.44 4.12 6.00 4.67 5.42 4.75 5.60 4.95 4.50 3.55 5.35 4.50 5.65 5.50 4.70 5.06 6.50 4.50 4.25 4.55 6.00 - MAGIC MESE 5.17 4.83 5.17 3.25 5.75 5.38 4.00 5.33 5.38 5.38 4.00 4.50 4.13 4.25 5.50 4.75 3.13 6.50 5.63 6.63 - MAGIC CAMPO 4.63 4.50 5.13 2.50 4.00 6.50 5.50 3.50 5.50 4.00 6.50 .50 3.75 4.50 5.70 4.63 3.75 3.90 5.70 3.50 5.50 5.50 5.00 5.13 8.00 4.50 6.00 5.00 6.00 - OPTA INDEX 870 757 795 306 1288 824 914 771 965 1235 1060 1027 791 365 369 649 933 688 767 1028 986 1127 - GAZZA INDEX 60 a - a - a - a - a 81 R 46 R - a - a - a - R - a - a 76 R - a - a - a - a 83 a 51 S - a 80 S - R 56 a - a 80 a - a 66 S - a 63 a - a - a 36 a 65 S 26 a 79 a - a - a - a 62 R 56 S 52 a - a - a - a 45 S - R - a 84 a 84 R - a - a - a - a MAGIC MEDIA 5.67 5.55 5.50 5.50 5.75 5.75 6.33 4.50 6.89 6.00 6.00 6.50 5.56 7.00 5.94 5.15 5.00 6.35 5.67 5.33 5.62 5.00 5.79 5.67 5.20 5.67 5.55 6.50 5.70 5.56 5.60 5.50 5.69 6.00 5.75 5.75 5.55 6.40 5.50 6.44 7.25 5.11 6.11 5.67 6.00 5.70 6.25 - MAGIC MESE 5.00 6.00 5.50 5.50 5.50 6.83 9.67 6.00 5.83 7.00 5.67 5.25 5.50 5.25 6.17 5.00 5.75 6.50 5.17 5.00 5.75 5.63 6.00 6.00 6.00 5.63 5.75 7.50 9.00 5.38 6.13 6.13 6.00 5.88 - MAGIC CAMPO 6.50 5.30 5.40 5.50 5.75 5.67 6.00 5.50 6.25 5.83 6.50 5.13 6.50 5.88 4.90 4.25 7.13 6.25 5.33 5.63 5.00 5.75 6.25 5.67 6.00 5.20 6.50 5.33 5.50 5.67 5.50 6.00 6.00 5.90 5.75 5.40 6.00 5.50 6.13 5.50 4.90 5.88 5.20 6.00 6.10 - OPTA INDEX 184 956 916 657 654 483 1436 733 995 771 477 623 321 58 975 308 360 368 814 423 -34 300 827 811 310 -59 513 1100 676 1123 787 611 634 1410 1091 915 694 793 332 1044 - GAZZA INDEX 47 S - a 66 a 68 a 73 a - a 73 R 68 a - a 73 a 54 S - a - a - a - S 67 a - a - a 66 a 66 R - a 77 a 63 S - a 48 S - a 74 a 54 a 52 S - S 64 a - a 69 a 42 S 61 a 62 a 78 a 69 a 79 a 49 a 74 R 63 S 58 S 66 R 58 S 57 a 60 a 70 a - S 76 a - a - a DIFENSORI GIOCATORE AGOSTINI (VER) ALBERTAZZI (MIL) ALBIOL (NAP) ALONSO (FIO) ANDELKOVIC (PAL) ANDREOLLI (INT) ANTEI (SAS) ANTONINI (GEN) ARIAUDO (SAS) AVELAR (CAG) BALZANO (CAG) BARBA (EMP) BASANTA (FIO) BELLINI (ATA) BELMONTE (UDI) BENALOUANE (ATA) BENEDETTI (CAG) BIANCHETTI (EMP) BIAVA (ATA) BIRAGHI (CHI) BONERA (MIL) BONUCCI (JUV) BRAAFHEID (LAZ) BRITOS (NAP) BRIVIO (VER) BUBNJIC (UDI) BURDISSO (GEN) CACCIATORE (SAM) CANA (LAZ) CANNAVARO (SAS) CAPELLI (CES) CAPUANO (CAG) CAVANDA (LAZ) CEPPITELLI (CAG) CESAR (CHI) CHERUBIN (ATA) CHIELLINI (JUV) CIANI (LAZ) COLE (ROM) COSTA (PAR) DAINELLI (CHI) DANILO (UDI) DAPRELA' (PAL) DARMIAN (TOR) DE CEGLIE (PAR) DE SCIGLIO (MIL) DE SILVESTRI (SAM) DE VRIJ (LAZ) DEL GROSSO (ATA) DODO' (INT) DOMIZZI (UDI) DONKOR (INT) MEDIA VOTO 5.83 5.55 5.61 5.60 5.75 5.92 5.92 4.75 6.00 6.00 6.00 6.50 5.78 6.75 6.00 5.45 5.33 6.15 5.92 5.50 5.62 5.00 5.93 5.83 5.50 5.83 5.70 6.50 6.10 5.62 5.70 5.50 5.88 6.00 5.83 5.88 5.65 6.10 5.70 6.11 5.92 5.39 6.17 5.89 6.00 5.70 6.25 - DRAME' (ATA) EDENILSON (GEN) EDIMAR (CHI) EMANUELSON (ROM) FEDDAL (PAL) FELIPE (PAR) FORNASIER (SAM) FREY (CHI) GAMBERINI (CHI) GASTALDELLO (SAM) GASTON SILVA (TOR) GAZZOLA (SAS) GHOULAM (NAP) GLIK (TOR) GOBBI (PAR) GONZALEZ ALE. (VER) GONZALEZ G. (PAL) HENRIQUE (NAP) HEURTAUX (UDI) HYSAJ (EMP) JANSSON (TOR) JUAN JESUS (INT) KONKO (LAZ) KOULIBALY (NAP) KRAJNC (CES) LAURINI (EMP) LAZAAR (PAL) LICHTSTEINER (JUV) LONGHI (SAS) LUCARELLI (PAR) LUCCHINI (CES) MAGGIO (NAP) MAGNUSSON (CES) MAKSIMOVIC (TOR) MANOLAS (ROM) MARCHESE (GEN) MARIO RUI (EMP) MARQUES (VER) MARQUEZ (VER) MARTIC (VER) MAZZOTTA (CES) MBAYE (INT) MESBAH (SAM) MESTO (NAP) MEXES (MIL) MOLINARO (TOR) MORAS (VER) MORETTI (TOR) MUNOZ (PAL) MURRU (CAG) NICA (CES) NOVARETTI (LAZ) OGBONNA (JUV) PASQUAL (FIO) PASQUALE (UDI) PEDRO MENDES (PAR) PELUSO (SAS) PERES (TOR) PERICO (CES) PIRIS (UDI) PISANO E. (PAL) PISANO F. (CAG) RAIMONDI (ATA) RAMI (MIL) RANOCCHIA (INT) REGINI (SAM) RICHARDS (FIO) RISPOLI (PAR) RISTOVSKI (PAR) RODRIGUEZ GON. (FIO) RODRIGUEZ GUI. (VER) RONCAGLIA (GEN) ROSI (GEN) ROSSETTINI (CAG) RUGANI (EMP) SANTACROCE (PAR) SARDO (CHI) SAVIC (FIO) SCALONI (ATA) SILVESTRE (SAM) SOMMA (ROM) STENDARDO (ATA) TERRANOVA (SAS) TERZI (PAL) TOMOVIC (FIO) TOROSIDIS (ROM) VIDIC (INT) VOLTA (CES) VRSALJKO (SAS) YANGA MBIWA (ROM) ZACCARDO (MIL) ZAPATA C. (MIL) ZAPPACOSTA (ATA) ZUKANOVIC (CHI) MEDIA VOTO 5.80 5.94 4.90 5.50 5.94 6.00 6.21 5.42 5.80 6.00 5.69 6.38 5.00 5.80 5.55 6.50 5.70 5.00 6.10 5.25 5.90 6.00 6.15 6.17 5.28 5.78 5.71 5.67 5.69 6.31 6.40 5.89 5.60 5.88 5.60 5.33 5.83 5.83 5.70 5.90 5.95 6.20 6.00 5.25 6.05 5.75 5.50 5.50 5.50 6.06 5.50 5.79 5.00 5.10 6.00 5.64 5.89 5.60 5.83 6.00 4.75 5.72 5.75 5.50 5.83 6.05 5.50 5.83 6.00 6.50 6.00 5.60 5.50 6.07 5.80 5.31 5.94 6.00 5.88 5.71 5.67 5.83 MAGIC MEDIA 5.75 5.94 4.70 5.75 5.89 6.00 6.93 5.33 5.70 6.25 5.62 7.00 5.00 6.05 5.45 6.50 5.60 5.00 6.35 5.25 5.90 6.00 6.35 6.17 5.33 5.56 5.50 5.67 5.75 6.06 7.30 6.00 5.20 5.62 5.50 5.33 5.83 5.83 5.60 5.90 5.90 6.10 6.00 5.00 5.95 5.75 5.17 5.33 5.28 6.12 5.17 5.71 4.33 5.10 6.25 6.07 5.78 5.40 5.67 6.33 4.75 5.11 5.33 5.50 5.61 6.35 5.33 5.67 6.20 6.33 5.50 5.60 5.33 6.36 5.60 5.19 5.88 5.86 6.00 5.36 5.61 6.08 MAGIC MESE 5.38 6.17 5.50 5.88 6.00 5.75 5.75 5.17 7.00 5.50 5.00 6.50 5.88 6.38 6.17 5.75 5.50 5.83 6.17 5.50 6.00 5.75 7.33 5.63 3.75 5.33 5.00 5.75 6.13 5.63 6.25 6.13 5.50 6.00 4.75 5.67 6.13 5.33 5.25 5.33 5.75 5.83 6.33 3.67 5.75 6.17 5.63 5.50 5.50 6.75 5.50 6.00 5.83 5.83 5.33 5.75 6.17 6.25 4.50 5.33 6.25 MAGIC CAMPO 5.80 6.00 5.25 5.50 6.00 7.33 5.33 5.00 6.63 5.30 8.00 5.50 5.40 5.90 5.00 5.90 5.50 6.33 5.88 6.75 6.50 5.00 5.38 5.50 5.67 5.63 6.50 9.00 6.00 5.75 6.17 5.50 5.50 5.75 5.83 5.00 6.10 5.63 6.17 6.00 6.25 6.00 5.00 5.17 5.38 5.83 4.75 5.50 5.00 5.25 5.50 6.75 6.25 6.00 6.00 5.00 5.88 5.10 5.50 5.50 6.00 5.00 6.10 6.75 6.00 6.00 5.67 6.50 6.00 5.38 5.50 6.00 6.38 5.00 5.70 7.25 OPTA INDEX 582 839 224 485 482 591 620 696 779 332 962 -2 707 392 880 1012 1138 146 295 939 656 739 646 382 944 522 1138 994 1004 700 -60 735 213 441 298 493 934 497 923 792 153 580 714 451 619 72 882 1151 46 394 67 335 241 754 1001 504 53 800 -99 454 791 644 832 530 368 138 1050 364 636 550 533 1193 842 426 699 1082 839 767 794 GAZZA INDEX 64 S 74 a - a - a 62 a 41 a - a 73 R - a 60 a - a 71 R 60 R 51 R 37 S - a 86 a - a 63 S 52 S - R 76 a - a 72 a - R 56 R 81 R 71 a - R 43 a 66 a 67 a - S 57 a 78 R 84 R 61 S 37 S 57 a 44 R - R - a 56 a - S - a 49 R 53 S 53 a 79 a - R - a - a 71 a 61 S - a 31 S 77 R 58 R - a 57 S - a 42 S - S 56 S 76 R 56 R - R - R - a 57 S - a 71 R - a 55 a 58 S - R - a 75 a - a 58 S - a - R 73 a 58 S 63 S 81 S 69 a 66 R 77 R 79 a - a 54 S 67 a 81 a OPTA INDEX 775 1050 513 747 386 458 964 752 258 500 1183 1280 243 GAZZA INDEX 46 a 69 a 67 S 62 S - a - R 57 a 80 R 64 R - a 37 R 81 S 85 a 62 a CENTROCAMPISTI GIOCATORE ACQUAH (PAR) ALLAN (UDI) ANTONELLI (GEN) AQUILANI (FIO) ARMERO (MIL) BADELJ (FIO) BADU (UDI) BARRETO E. (PAL) BASELLI (ATA) BELLOMO (CHI) BENASSI (TOR) BERTOLACCI (GEN) BIGLIA (LAZ) BIONDINI (SAS) MEDIA VOTO 5.67 6.15 5.83 6.05 6.00 5.17 6.00 6.25 6.17 5.00 5.58 6.11 6.57 5.70 MAGIC MEDIA 5.44 6.05 5.89 5.95 6.00 5.17 6.06 6.44 6.08 5.00 5.25 6.33 6.86 5.70 MAGIC MESE 5.50 5.63 6.63 5.75 5.50 6.50 6.00 4.75 6.88 7.38 - MAGIC CAMPO 5.40 5.25 6.13 6.50 5.67 6.63 6.00 5.00 5.00 6.00 6.25 6.00 MEDIA GIOCATORE VOTO BIRSA (CHI) 5.89 BOLZONI (PAL) 5.75 BONAVENTURA (MIL) 6.11 BORJA VALERO (FIO) 5.88 BRIGHI (SAS) 5.25 CAIO RANGEL (CAG) 6.50 CAMPANHARO (VER) 6.00 CANDREVA (LAZ) 6.55 CAPELLO (CAG) CARBONERO (CES) 5.25 CASCIONE (CES) 6.44 CHIBSAH (SAS) 6.00 CHOCHEV (PAL) 5.75 CHRISTODOULOPOULOS (VER) 5.80 COFIE (CHI) 5.78 COMAN (JUV) 6.25 CONTI (CAG) 6.00 COPPOLA (CES) 5.50 COSSU (CAG) 6.17 CROCE (EMP) 6.10 CUADRADO (FIO) 6.06 D'ALESSANDRO (ATA) 5.83 DAVID LOPEZ (NAP) 6.21 DE FEUDIS (CES) 5.81 DE GUZMAN (NAP) 5.70 DE JONG (MIL) 5.83 DE ROSSI (ROM) 6.25 DELLA ROCCA (PAL) DESSENA (CAG) 6.17 DONSAH (CAG) 6.33 DUNCAN (SAM) 6.00 EDERSON (LAZ) 6.00 EKDAL (CAG) 6.15 EL KADDOURI (TOR) 5.62 ESSIEN (MIL) 5.83 EVANGELISTA (UDI) 5.25 FARNERUD (TOR) 6.50 FELIPE ANDERSON (LAZ) 5.71 FERNANDES (UDI) 5.78 FERNANDEZ M. (FIO) 6.40 GALLOPPA (PAR) 6.12 GARGANO (NAP) 6.30 GAZZI (TOR) 5.93 GIORGI (CES) 5.64 GOMEZ (ATA) 5.67 GONZALEZ ALV. (LAZ) 6.00 GRASSI (ATA) GRECO (GEN) 6.00 GUARIN (INT) 6.30 GUILHERME (UDI) 5.70 HALLBERG (UDI) HALLFREDSSON (VER) 5.79 HAMSIK (NAP) 5.88 HETEMAJ (CHI) 6.05 HONDA (MIL) 6.30 IAGO (GEN) 5.80 ILICIC (FIO) 5.89 INLER (NAP) 5.62 IONITA (VER) 6.12 IZCO (CHI) 6.00 JANKOVIC B. (VER) 5.67 JOAO PEDRO (CAG) 5.40 JOAQUIN (FIO) 5.75 JORGINHO (NAP) 5.79 KEITA S. (ROM) 6.56 KONE (UDI) 5.88 KOVACIC (INT) 6.15 KRHIN (INT) KRSTICIC (SAM) 5.83 KUCKA (GEN) 5.94 KURTIC (FIO) 5.79 KUZMANOVIC (INT) 5.50 LAXALT (EMP) LAZAREVIC (CHI) 5.75 LAZZARI (FIO) LEDESMA (LAZ) 5.00 LESTIENNE (GEN) 5.80 LODI (PAR) 5.50 LUCAS SOUZA (PAR) 5.25 LULIC (LAZ) 6.25 MAGNANELLI (SAS) 5.75 MANDRAGORA (GEN) 7.00 MARCHIONNI (SAM) 5.50 MARCHISIO (JUV) 6.45 MARESCA (PAL) 6.50 MARIGA (PAR) MARIN (FIO) MAURI J. (PAR) 6.07 MAURI S. (LAZ) 6.50 MEDEL (INT) 5.80 MENEZ (MIL) 6.05 MERTENS (NAP) 5.62 MIGLIACCIO (ATA) 6.12 MISSIROLI (SAS) 5.88 MOLINA (ATA) 5.50 MORALEZ (ATA) 5.67 MORO (EMP) 6.00 MUSSIS (GEN) 5.00 NAINGGOLAN (ROM) 6.56 NGOYI (PAL) 5.67 NOCERINO (TOR) 5.67 OBBADI (VER) 6.25 OBI (INT) 5.50 OBIANG (SAM) 6.45 ONAZI (LAZ) 5.90 PADOIN (JUV) PAREDES (ROM) 6.00 PAROLO (LAZ) 5.95 PEREIRINHA (LAZ) 5.50 PEREYRA (JUV) 6.36 PEREZ (TOR) 5.50 PEROTTI (GEN) 6.17 PINZI (UDI) 5.75 PIRLO (JUV) 5.88 MAGIC MEDIA 5.94 5.69 6.72 6.38 5.00 6.50 5.92 7.40 5.25 6.56 6.00 5.50 5.70 5.72 6.25 5.75 5.25 6.44 6.30 6.44 5.75 6.21 5.69 6.30 6.17 6.58 6.08 6.33 5.75 9.00 7.30 5.12 5.83 5.25 8.00 5.71 5.94 6.30 6.12 6.30 5.86 5.50 5.67 6.00 5.67 7.80 5.60 6.00 6.88 5.95 8.25 6.20 6.17 5.56 6.69 7.33 5.67 6.00 5.75 5.57 6.56 5.81 6.75 5.83 6.25 6.14 5.50 6.00 4.75 5.80 5.56 5.25 6.90 5.65 7.00 5.50 6.60 6.50 6.43 7.92 5.70 6.95 5.56 6.00 6.25 5.25 5.58 5.88 5.00 6.94 5.67 5.67 6.17 5.50 6.70 5.70 7.00 6.00 6.40 5.50 6.50 5.00 6.50 5.75 6.88 MAGIC MESE 6.67 5.83 6.83 7.00 5.75 7.50 6.50 5.67 5.75 4.25 5.75 6.50 5.63 6.00 6.50 5.63 6.33 7.17 5.50 6.33 5.75 6.88 5.25 5.25 8.00 5.50 5.50 5.75 5.83 5.75 5.67 5.50 6.63 8.00 6.00 7.25 7.75 6.63 5.75 5.33 5.25 5.75 6.00 5.83 6.13 6.83 5.00 5.50 5.25 5.83 8.50 5.75 6.00 6.50 5.63 8.00 5.75 5.38 5.67 6.00 7.00 5.67 6.17 5.50 7.50 5.50 6.00 6.00 5.88 5.83 7.33 MAGIC CAMPO 6.20 6.00 7.40 6.88 5.00 6.50 6.00 6.30 5.00 6.83 6.00 6.00 5.83 5.63 5.83 5.00 7.38 5.90 7.50 5.33 6.25 5.50 7.17 6.13 7.13 5.50 6.25 5.50 5.67 5.75 5.50 10.00 6.00 5.63 6.75 6.17 6.00 5.50 5.50 6.50 6.00 5.75 8.25 5.50 6.33 5.38 5.90 9.30 7.25 5.50 5.67 6.30 7.50 5.50 5.25 6.00 5.50 6.88 5.83 7.20 5.75 7.00 5.50 6.00 6.50 4.50 5.83 5.25 7.50 5.70 5.50 7.38 6.83 6.33 6.00 7.50 5.63 5.75 7.00 5.00 5.50 5.83 7.88 6.00 5.00 6.13 5.75 6.60 5.67 7.00 6.00 6.20 6.33 6.88 5.67 6.00 OPTA INDEX 863 678 825 1028 230 536 1262 1184 1094 590 206 547 230 1006 754 811 949 1160 361 976 825 1218 1205 440 630 327 828 866 715 1103 382 995 532 324 726 15 467 964 589 347 398 778 807 988 1224 987 998 837 920 716 489 449 502 249 656 1417 376 1403 153 313 582 594 926 341 402 771 1249 1298 997 932 899 597 467 883 1201 629 682 415 1098 892 174 956 274 302 505 656 1125 236 513 602 966 709 712 123 827 388 1177 GAZZA INDEX 81 R 71 a 58 a 70 a - a - a 50 S 85 S - a - R 81 a - a - R 43 R 71 R - a 61 S 66 a 58 a 64 a 72 S 54 a 65 a 71 a 46 a 63 a 84 a - a 47 S - a - S - R 59 a 44 R - R - a - S 65 R 54 S 62 a 33 S 54 S 50 R 66 R - a - a - a - a 78 a 64 a - a 61 a 70 a 82 a 65 S 77 R 64 a 57 S 49 S - a 45 a 47 R - a 56 R 87 a 56 R 88 a - a - R 70 R 54 S - a - a 69 R - a - a 61 a 46 R - R 88 a 77 a - R - a 77 a - R - a - a 42 a 77 a 80 a 52 S 56 a 57 a 83 a - S 65 a 47 S - a 79 a - R - a 51 R 67 R 75 a 58 S - R - R 75 a - R 71 R - a 73 S 56 a 81 R GIOCATORE PIZARRO (FIO) PJANIC (ROM) POGBA (JUV) POLI (MIL) PUCCIARELLI (EMP) QUAISON (PAL) RADOSEVIC (NAP) RADOVANOVIC (CHI) RIGONI (PAL) RIZZO (SAM) ROMULO (JUV) SANCHEZ MINO (TOR) SAPONARA (MIL) SCHELOTTO (CHI) SIGNORELLI (EMP) SORIANO (SAM) SPINAZZOLA (ATA) STURARO (GEN) TAIDER (SAS) UCAN (ROM) VALDIFIORI (EMP) VALOTI (VER) VALZANIA (CES) VAN GINKEL (MIL) VARGAS J. (FIO) VAZQUEZ (PAL) VECINO (EMP) VIVES (TOR) WIDMER (UDI) WSZOLEK (SAM) ZE' EDUARDO (CES) ZIELINSKI (EMP) MEDIA VOTO 5.93 6.15 6.44 5.89 6.06 5.50 5.61 5.94 6.12 6.00 6.00 5.00 5.50 6.11 6.25 6.14 6.11 5.50 5.67 6.35 5.90 5.78 5.75 5.17 5.83 MAGIC MEDIA 5.86 6.50 6.88 5.89 7.06 5.50 5.39 6.06 6.62 6.07 6.00 5.00 5.50 5.94 6.00 6.71 6.28 5.50 5.67 7.10 5.75 5.78 6.25 5.17 5.83 MAGIC MESE 5.50 6.25 7.00 5.88 5.75 5.17 6.83 6.00 5.00 5.83 8.33 5.75 6.00 5.63 6.38 6.38 5.83 MAGIC CAMPO 6.13 6.50 6.33 5.90 7.30 5.50 5.10 6.30 6.83 6.75 5.00 6.20 6.17 6.00 6.40 5.50 6.70 5.60 5.38 5.88 5.50 6.00 OPTA INDEX 712 1017 1187 615 750 161 583 1273 436 565 1065 654 354 760 801 1090 215 987 388 1342 621 1031 798 190 599 GAZZA INDEX 60 S 78 a 82 a 51 a 61 a - a - a 70 S 86 a 58 R - a 44 R - R 70 a - a 63 a - a 73 R 84 R - a 65 S - a - a - a - R 87 R 55 a 52 a 65 R - a - a - a MAGIC MESE 5.75 7.38 5.50 6.50 5.50 6.50 9.63 6.88 6.67 6.50 8.00 8.25 6.63 5.33 8.25 7.00 6.38 5.50 8.17 6.83 6.33 5.50 6.25 6.38 9.50 6.00 7.50 6.63 5.25 11.25 7.75 6.67 5.25 8.63 4.75 5.50 5.38 8.75 5.50 5.67 7.50 6.13 5.38 5.63 5.50 6.00 6.88 6.50 8.13 5.75 6.63 6.38 6.50 5.00 7.00 - MAGIC CAMPO 5.75 8.40 4.63 5.70 6.67 5.83 5.25 6.00 8.60 9.13 5.25 5.40 9.63 5.75 8.60 5.50 7.80 7.00 7.00 5.75 5.00 7.00 6.00 8.50 7.75 5.25 6.75 5.50 6.50 5.70 5.00 9.00 5.60 6.00 5.00 5.00 7.33 6.63 6.38 9.60 5.67 5.67 6.83 5.50 5.50 5.67 6.17 7.30 10.83 4.88 5.00 7.00 6.50 6.00 6.00 5.50 7.50 6.20 7.25 5.00 4.50 6.00 10.33 6.67 5.60 6.25 7.67 6.00 7.25 OPTA INDEX 627 853 365 477 1089 217 360 526 128 1525 683 473 660 788 1147 509 379 1440 729 779 381 721 7 936 54 216 1054 247 591 292 639 1322 354 1198 1102 262 825 782 692 92 691 223 213 952 225 165 546 963 239 443 851 843 1012 436 190 126 30 922 1017 1016 994 192 268 297 1127 653 714 537 882 215 1262 GAZZA INDEX - a 40 a 71 S 43 R 62 a 78 a 55 a 54 a 59 a - R 84 a 60 a 64 R 62 a 78 a 76 R 69 S 61 R 88 a 69 R 61 a 54 R - S 72 S 54 S 74 a - S - a 79 a 44 R - a 53 R 63 a 76 a - R 84 a 69 S 59 S - a 76 R 24 S 75 S 70 R 21 S 60 S - R - R 83 a 60 a 50 S 69 R 79 R 53 a 57 R - a 67 a 70 a 66 S 72 R - a 68 a 58 a - R - a 73 a 51 a - a - a - a 75 a 71 a - a - R 53 S 85 a 64 a 63 a 51 a 77 S - a 82 R ATTACCANTI GIOCATORE AGUIRRE (EMP) AMAURI (TOR) BABACAR (FIO) BELFODIL (PAR) BELOTTI (PAL) BERARDI (SAS) BERGESSIO (SAM) BIANCHI (ATA) BOAKYE (ATA) BONAZZOLI (INT) CALLEJON (NAP) CASSANO (PAR) DEFREL (CES) DENIS (ATA) DESTRO (ROM) DI NATALE (UDI) DJORDJEVIC (LAZ) DJURIC (CES) DYBALA (PAL) EDER (SAM) EL SHAARAWY (MIL) FARIAS (CAG) FEDATO (SAM) FLOCCARI (SAS) FLORO FLORES (SAS) GABBIADINI (SAM) GARRITANO (CES) GEIJO (UDI) GERVINHO (ROM) GHEZZAL (PAR) GIOVINCO (JUV) GOMEZ M. (FIO) GOMEZ T. (VER) HIGUAIN (NAP) HUGO ALMEIDA (CES) ICARDI (INT) INSIGNE (NAP) ITURBE (ROM) JOAO SILVA (PAL) KLOSE (LAZ) LARRONDO (TOR) LJAJIC (ROM) LLORENTE (JUV) LONGO (CAG) MACCARONE (EMP) MAKIENOK (PAL) MARTINEZ (TOR) MATRI (GEN) MAXI LOPEZ (CHI) MCHEDLIDZE (EMP) MEGGIORINI (CHI) MORATA (JUV) MURIEL (UDI) NENE' (VER) NIANG (MIL) NICO LOPEZ (VER) OKAKA (SAM) OSVALDO (INT) PALACIO (INT) PALLADINO (PAR) PALOSCHI (CHI) PAVOLETTI (SAS) PAZZINI (MIL) PELLISSIER (CHI) PINILLA (GEN) QUAGLIARELLA (TOR) ROVINI (EMP) SANABRIA (ROM) SANSONE G. (SAM) SANSONE N. (SAS) SAU (CAG) SAVIOLA (VER) SUCCI (CES) TAVANO (EMP) TEVEZ (JUV) THEREAU (UDI) TONI (VER) TORRES (MIL) TOTTI (ROM) ZAPATA D. (NAP) ZAZA (SAS) Che cosa sono tutti questi numeri? Semplicissimi i primi due: la media voto secondo le pagelle della Gazzetta dello Sport, poi la media secondo il fantacalcio. La Magic media del mese invece fa riferimento agli stessi parametri, ma calcolati soltanto sulle ultime 4 partite e con almeno 2 presenze con voto. Magic Campo: quanto ha raccolto il giocatore in casa o in trasferta. Opta e Gazza Index. Il primo è sviluppato da Opta: è la sintesi di una serie di dati che comincia con le presenze e viene modificato ogni settimana in base a decine di parametri. Il Gazza index parte dal dato Opta ma va solo da 1 a 99 e viene tarato in pura funzione fantacalcistica tenendo conto non soltanto del passato ma anche del futuro, della rivale e dell’avversario di giornata. Come leggere il dato? I colori (verde e rosso) indicano la differenza rispetto alla scorsa settimana. MEDIA VOTO 5.75 6.22 5.00 5.78 6.29 5.88 5.50 5.67 5.50 6.25 6.28 5.79 5.50 6.06 6.45 6.20 5.50 6.25 6.05 6.36 5.57 5.00 6.00 5.88 6.21 6.00 6.44 5.60 6.50 5.12 6.10 5.90 5.67 5.80 5.83 6.00 5.50 5.83 5.00 6.00 5.72 5.75 5.86 5.00 5.00 6.11 5.56 5.70 5.83 6.70 5.86 5.75 5.86 6.25 6.08 5.33 5.17 6.06 5.62 5.75 6.00 6.07 6.40 4.75 5.95 6.15 5.25 5.50 5.70 6.89 6.00 5.95 5.43 6.29 5.83 5.67 MAGIC MEDIA 5.75 7.44 4.93 6.44 7.21 5.88 5.50 6.22 5.50 8.70 8.06 6.50 5.50 7.50 8.35 7.65 5.50 7.30 6.30 6.50 5.50 5.00 7.00 5.75 7.79 5.75 7.00 5.60 6.50 5.00 6.35 7.05 6.00 7.40 6.39 6.75 5.00 7.42 4.25 7.00 6.06 5.75 6.36 5.00 5.00 7.94 5.88 5.70 6.08 7.70 6.00 5.62 6.64 6.55 8.17 5.00 5.50 6.83 5.62 5.75 6.00 6.86 7.55 4.75 6.10 7.40 5.25 6.75 6.10 8.94 7.00 6.65 5.79 7.07 6.83 6.42 20 LA GAZZETTA DELLO SPORT SABATO 8 NOVEMBRE 2014 MONDO Balo, non è (solo) colpa tua Liverpool, le radici di una crisi infinita E ora l’esame Mou Dagli errori di Rodgers ai mancati rinforzi: oggi sfida col Chelsea, Mario per la prima volta ritrova José DAL NOSTRO INVIATO STEFANO BOLDRINI LIVERPOOL (Inghilterra) Profondo rosso. In pochi mesi, dal match che il Liverpool perse all’Anfield contro il Chelsea, costato alla squadra di Rodgers un titolo conquistato all’ultima giornata dal Manchester City, sono cambiate tante cose. E’ come se lo scivolone di Steven Gerrard, apripista del 2-0 della truppa di Mourinho, non fosse mai finito. Oggi le due squadre si ritrovano all’Anfield e i 12 punti di svantaggio del Liverpool sono lo specchio di una crisi che si è aperta ufficialmente con la cessione di Luis Suarez al Barcellona. Venduto - più per costrizione che per convinzione il miglior giocatore della Premier, indietro tutta. Il denaro ricavato dal trasferimento dell’attaccante uruguagio al Barcellona è stato utilizzato, questo dicono fino a questo momento gioco e risultati, in maniera discutibile. Gli acquisti di Lallana, Lambert, Lovren, Moreno, Manquillo, Markovic, Can e Balotelli non hanno turato la falla aperta dall’addio di Suarez. Balotelli I 689 minuti trascorsi dall’ultimo gol di Balotelli in Premier spiegano solo in parte quanto stia accadendo. In realtà, e il dato è ancora più impressionante, Mario è a secco nel campionato inglese dal 28 novembre 2012. Balotelli è però il capro espiatorio di una situazione molto più complessa. Lo hanno finalmente capito anche i giornali da sempre contrari all’attaccante italiano. Il Liverpool non vince il titolo inglese dal 198990: non era ancora nata la Premier. La conquista della Champions nel 2005 fu, nella leggendaria finale con il Milan, un colpo di fortuna. La Coppa di Lega del 2012 non fa testo. L’impressione è che la scorsa stagione sia stata un evento eccezionale e che la proprietà statunitense (il club è stato comprato nel 2007), continui a spendere in modo discutibile il denaro, forse distratta dalla questione stadio: l’ampliamento dell’Anfield è considerato la priorità. Anche Rodgers ha le sue responsabilità: il mercato in Inghilterra porta sempre la firma dell’allenatore e i continui cambi di modulo dimostrano che il tecnico nor- dirlandese ha le idee confuse. «So che se i risultati non continueranno ad arrivare, rischierò il posto, ma resto convinto che questa squadra abbia margini di crescita. Possiamo ancora qualificarci in Champions e questo potrebbe rappresentare la svolta». La disperazione di Martin Skrtel, 29 anni, difensore del Liverpool, settimo in Premier con 14 punti AP Cifre Secondo il sito specializzato Transfermarkt, il valore complessivo della rosa dei Reds sarebbe di 331,5 milioni di euro, il quinto della Premier. L’aspetto inquietante è che, nonostante la cessione di Suarez, il mercato è stato chiuso con un meno 58,46 milioni. Sullo sfondo, si profila la grana Gerrard. Lo storico capitano dei Reds ha il contratto in scadenza e vorrebbe concludere la carriera a Liverpool, ma la dirigenza sarebbe intenzionata ad offrigli un contratto dimezzato: attenzione ai conti o strategia per costringere Gerrard ad andarsene? Sarebbe però ingiusto attribuire a Rodgers le colpe esclusive dei bilanci in rosso. Il suo predecessore, Dalglish, ha fatto peggio, spendendo qualcosa come oltre 40 milioni di euro per il centravanti Carroll nel gennaio 2011 AD ANFIELD ORE 13.45 LIVERPOOL 4-1-4-1 MIGNOLET JOHNSON SKRTEL LOVREN ENRIQUE GERRARD STERLING HENDERSON COUTINHO LALLANA BALOTELLI DIEGO COSTA HAZARD OSCAR FABREGAS AZPILICUETA TERRY WILLIAN MATIC CAHILL IVANOVIC COURTOIS CHELSEA 4-2-3-1 GDS Bale in campo con Cristiano Ronaldo e Benzema. Il tecnico: «Mi preoccupo se si parla bene di noi» Barça post k.o. Oggi in cam- Bale, 25 anni, dà il cambio a Rodriguez, 23, contro il Liverpool GETTY giato i 500 giorni in merengue. Ma con Bale tornerà all’iniziale 4-3-3 o adatterà il gallese più basso, come ha sapientemente convinto a fare Isco e Rodriguez? «Non ho ancora deciso ha aggiunto Ancelotti -, ma farò riposare uno dei due. Poi non cambia molto: con James bisogna giocare palla sul piede, con Gareth in profondità, ma il nostro stile non cambia. La sola cosa alla quale li ho abituati è a recuperar palla: lo fanno bene, si stanno sacrificando. Il lavoro difensivo non è un discorso di qualità ma di sacrificio. Anche a Bale chiedo di segnare, dare assist e tornare. E Isco potrebbe giocare al posto di Kroos o Modric». In cerca del record Ancelotti, lanciato nella sua striscia record di 12 vittorie di seguito, intravvede il traguardo storico del Real: i 15 successi di Muñoz nel ’60-61 e quelli di Mourinho Il Crystal Palace per lo United City con il Qpr 11a GIORNATA Oggi Liverpool-Chelsea (13.45); Burnley-Hull City (16), Man. United-Crystal Palace (16), Southampton-Leicester (16), West Ham-Aston Villa (16); Qpr-Man. City (18.30 ). Domani Sunderland-Everton (14.30), Tottenham-Stoke (14.30), West BromwichNewcastle (14.30); SwanseaArsenal (19). CLASSIFICA (prime posizioni) Chelsea 26; Southampton 22; Manchester City 20; Arsenal, West Ham 17; Swansea 15. FRANCIA FUORI PER INFORTUNIO DAL 21 SETTEMBRE nel 2011. Ma non si fa distrarre dai sogni di gloria, anche se davanti ha Rayo, Eibar e Basilea. Ma non si fida: «Dobbiamo rispettare il Rayo, che lotta per salvarsi» e ad agosto ha fermato l’Atletico sul pari. Come non si fida dell’euforia che ora lo circonda: «Mi preoccupo un po’ quando si parla bene di noi, troppi elogi; questo significa che se andranno male le cose avremo troppe critiche». Poi ha lodato CR7 per il Pallone d’oro («solo un tedesco potrà stargli vicino dopo il Mondiale», escludendo quindi Messi). È tornato ad allenarsi in gruppo Jesé, k.o. 8 mesi. IACOPO IANDIORIO Poco più di un mese dopo torna la BBC in Liga. Dopo la mezzoretta in Champions col Liverpool in settimana il gallese Bale è pronto a riprendere il suo posto anche in Liga. Da dove manca dal 5 ottobre (5-0 all’Athletic). Poi il k.o. in allenamento prima del match col Levante. Ora non vede l’ora di affiancare Benzema e Cristiano. Ma tutti ieri a Valdebebas si chiedevano: chi gli farà posto? Ora che il 4-4-2 con Isco e Rodriguez funziona così bene (6 vittorie di seguito)? Ancelotti non ha chiarito, ma la sostituzione di martedì fa pensare che il «prescelto» sia il reuccio James. «Fino a dicembre le rotazioni saranno normali», ha detto Carlo, che ha da poco festeg- PREMIER © RIPRODUZIONE RISERVATA SPAGNA CONTRO IL RAYO VALLECANO. IL BARCELLONA VA AD ALMERIA Real Madrid, torna la BBC Ancelotti non ama gli elogi e arruolando a Liverpool gente mediocre. La verità è che, da Benitez in poi, c’è stata molta confusione e la stagione 20132014 rischia di essere un raggio di luce prima del ritorno del buio. Una considerazione, questa, che potrebbe anche avere il suo peso nel futuro di Mario Balotelli, che per la prima volta dai tempi dell’Inter in una gara ufficiale si ritrova contro Mourinho. Il suo ex tecnico sorride: «Per me resta un attaccante pericoloso. Mario Balotelli è Mario Balotelli, ma di lui conservo buoni ricordi». Ora, però, la patata bollente della sua gestione è nelle mani di Rodgers: «E’ un problema di Brendan», dice Mourinho, e non si capisce se per lui prevalga la voglia di non polemizzare o il senso di una liberazione. po pure il Barça ad Almeria, dopo la sbornia europea per i 71 gol di Messi, che nel 2° tempo con l’Ajax ha giostrato più da 10 dietro a Suarez (9 puro), fino ad allora in fascia. Luis Enrique cerca la quadra, dopo 2 k.o. di seguito in Liga che il Barça non beccava da 5 anni. 11a GIORNATA Ieri Cordoba-Deportivo 0-0. Oggi Almeria-Barcellona (ore 16); Getafe-Elche (18); Real Madrid-Rayo V. (20); Celta-Granada e Malaga-Eibar (22). Domani Siviglia-Levante (12); Espanyol-Villarreal (17); Valencia-Athletic (19); Real Sociedad-Atletico Madrid (21). CLASSIFICA Real Madrid 24; Valencia, Atl. Madrid 23; Barcellona e Siviglia 22; Celta 19; Malaga 18; Villarreal 14; Eibar e Getafe 13; Athletic e Rayo V. 11; Espanyol 10; Almeria, Deportivo e Granada 9; Elche e Levante 8; Cordoba e Real Sociedad 6. Zlatan Ibrahimovic, 33 anni, ieri in campo con i compagni PSG.FR Buone notizie Psg: si rivede Ibra Domani in campo col Marsiglia? PARIGI Mercoledì i primi tocchi della speranza, con il pallone. Ieri, l’allenamento con la squadra. E il Psg sogna ad occhi aperti il grande ritorno di Ibra, fuori dal 21 settembre per un dolore alla pianta del piede sinistro. Il palco, domani al Parco dei Principi, d’altronde è di quelli che esigono prime donne, contro il Marsiglia, trasformato in leader da Marcelo Bielsa (+4). Partita che lo svedese cataloga tra quelle «che non vanno giocate, ma vinte». Per ora però non c’è nessuna garanzia di vederlo in campo, magari dal 1’, anche se l’ex rossonero ieri ha partecipato alla partitella con i compagni, senza forzare. El Loco invece ne dà per scontata la presenza e ha già studiato un piano per neutralizzarlo: «Sarà marcato stretto per cercare di impedirgli di ricevere palloni e sviluppare il gioco del Psg». Compito arduo visto che Ibra quando vede il Marsiglia si esalta (6 reti, inclusa la coppa di Francia). Bielsa comunque si affiderà al 4-2-3-1 per sminare il 4-3-3 di Blanc che può contare pure su Cavani, sempre a segno in 4 gare tra Champions e campionato. Assente Motta per squalifica Alessandro Grandesso . 13a GIORNATA Ieri: Rennes-Lorient 10. Oggi: Lens-Bordeaux; BastiaMontpellier; Caen-Nantes; EvianNizza; Tolosa-Metz. Domani: LioneGuingamp; Reims-Lilla; St EtienneMonaco; Psg-Marsiglia. CLASSIFICA Marsiglia 28; Psg 24; Lione 23; Bordeaux, St Etienne 21; Nantes 20; Rennes 19; Monaco, Metz 18; Montpellier, Nizza 17; Lilla 16; Reims 15; Tolosa 14; Caen, Guingamp 12; Lens 11; Lorient, Bastia, Evian 10. SABATO 8 NOVEMBRE 2014 LA GAZZETTA DELLO SPORT 21 MONDO ELMAR BERGONZINI C’è una battuta in Germania che, per quanto spietata, coglie il momento del Borussia Dortmund. L’acronimo della società giallonera è BVB, e i tedeschi si chiedono se non stia mica per «Bammel vor Bundesliga», cioè paura della Bundesliga. E in effetti i giocatori di Klopp in questo momento sembrano avere il terrore del campionato. Una squadra straordinaria - due Bundes e due secondi posti nelle ultime quattro stagioni - si trova improvvisamente ultimo col Werder. Questo benché in Champions League abbia appena eguagliato il record della Juventus del 1995-96: solo il Dortmund di quest’anno e i bianconeri di allora riuscirono a vincere le prime quattro gare di Champions facendo registrare una differenza reti di più 12. Crisi Klopp, dopo la vittoria di martedì sul Galatasaray che garantiva il passaggio del turno, ha raccontato di aver messo piede nello spogliatoio e di essere rimasto scosso dalla scena che gli si proponeva davanti agli occhi: giocatori a testa bassa. Nessuna risata, nessun coro. Nessun festeggiamento. «Ho dovuto convincere i miei ragazzi a essere felici. Credo debbano apprezzare il sapore della vittoria per cercarlo con più convinzione». Il problema inizialmente stava nell’approccio alle gare. Nella stagione del dopo Mondiale non ci si aspettava un avvio così fulminante del Bayern. Ci si concentrava sulla Champions convinti del fatto che in campionato si potesse inserire il pilota automatico. Dopo i primi risultati negativi è subentrata la pressione. Il Bayern si allontanava spinto dagli ex Lewandowski e Götze (i due hanno sbloccato in campionato 6 volte su 8), mandando in confusione i gialloneri a cui in Germania hanno ormai preso le contromisure. Infortuni Oltre a una questione mentale è evidente anche il problema fisico. I pilastri della squadra sono perseguitati dagli infortuni: Hummels e Reus hanno giocato per intero solt a n to 3 p a r t i te s u 10 . Blaszczykowski non è mai sceso in campo, Gundogan ha totalizzato 154’. Anche chi gioca non è in condizione: considerando solo i secondi tempi il Dortmund sarebbe addirittura ultimo da solo con 5 punti, mentre nei primi 45’ sarebbe decimo a quota 12. Deludente la storia MARCO PERISSE «Non giocherò mai più in Turchia». Queste le prime parole pubbliche del curdo-tedesco Deniz Naki, scappato da Ankara dopo essere stato aggredito domenica scorsa da un gruppo di razzisti pro-Isis. L’attaccante tesserato nel 2013 dal Gençlerbirligi, l’unico club della capitale in prima divisione turca, l’ha detto alla BBC una volta atterrato – martedì notte – col volo di sola andata che lo ha riportato in Germania. Nato a Terni e passato per le giovanili rossoverdi e poi dell’Inter prima di approdare nel St. Pauli e nel Paderborn, Naki stava facendo la spesa quando è stato affrontato da tre uomini: «Mi imprecavano contro – ha raccontato alla tv inglese che lo ha foto- Appunti 12 BRASILE Adriano e la droga Denuncia respinta punti In Champions il Borussia ha vinto 4 partite su 4, come la Juve 1995-96. Ma in Bundesliga ha solo 7 punti Il brasiliano Adriano, 32 anni 124 minuti Immobile ha segnato finora 6 gol in 13 partite, con una media di una rete ogni 124 minuti giocati Ciro Immobile, 24 anni, l’anno scorso 22 gol in A col Toro A.I. Lo strano caso Borussia Primo, ultimo e pure triste Fanalino di coda in Bundes, inarrestabile in Europa: il team di Klopp non sorride più. E Immobile, nonostante i gol, adesso è nel mirino ma non umiliante. IL PROGRAMMA Oggi il Bayern Alaba out 2 mesi Alaba (Bayern) è stato operato a un ginocchio: starà fuori almeno 2 mesi. Il programma di oggi (11a giornata, inizio alle ore 14.30): Leverkusen-Mainz, Eintracht- Bayern, AugsburgPaderborn, Friburgo-Schalke 04, Hoffenheim-Colonia, Werder Bremen -Stoccarda (ore 17.30). L’anticipo di ieri: Hertha-Hannover 0-2. Società Voler tenere testa al Bayern e non cedere Lewandowski nel 2013 è comprensibile. Perderlo a zero l’anno dopo no. Alcune leggende del calcio tedesco hanno criticato proprio il mercato. «Il problema è lì – ha detto Matthäus –, il Bayern compra dal Real Madrid, il Borussia di Klopp è andata a bussare alle porte di Hertha e Torino». Chiaro il riferimento a Ramos e Immobile. Il primo (indagato per una truffa all’esame della patente) è distratto, Ciro deve ancora inserirsi nei meccanismi di squadra, come sostiene anche « FIFA Il problema è che il Bayern compra dal Real Madrid, il Borussia da Hertha e Torino» LOTHAR MATTHÄUS ALLENATORE « Immobile non va bene: al Borussia serve una punta che sappia fare gioco» OLIVER KAHN OPINIONISTA TV Kahn: «Non è adatto alla filosofia di Klopp. Il Borussia ha bisogno di un attaccante che sappia fare gioco, lui ha altre caratteristiche». Questo benché Ciro abbia la media di un gol (6 fin qui tra Bundes e coppe) ogni 124’. L’ex Toro ha risposto a Matthäus con umiltà: «È una leggenda del calcio tedesco e può dire quello che vuole. Per evitare le critiche devo segnare con continuità». Domani il Dortmund affronterà il Mönchengladbach e rischia di andare incontro al sesto k.o. di fila. Sarebbe un record, e un tempo questa parola aveva tutto un altro sapore. © RIPRODUZIONE RISERVATA I pro Isis lo picchiano: «Sporco curdo» E Naki lascia la Turchia con un occhio nero grafato con un vistoso occhio nero – :“Sei uno sporco curdo? Sei Deniz Naki? Maledetta la tua Kobane, maledetta la tua Sinjar”». Il pestaggio Tempo fa il calciatore aveva espresso sui social il suo sostegno alla popolazione curda assediata dalle milizie dello Stato Islamico nella cittadina siriana di Kobane, al confine con la Turchia. Già allora era stato bersagliato e subissato di ingiurie. Sull’avambraccio destro sfoggia la scritta «Dersim 62» in riferimento al nome curdo e al numero di immatricolazione automobilistica della città di Turceli nella Turchia orientale, area della minoranza etnico-religiosa dei curdi aleviti. Gli sconosciuti, ha poi raccontato il calciatore, hanno cominciato a pestarlo. «Cerca- con cui ha disputato il campionato europeo di categoria assieme a Jerome Boateng, Mats Hummels e Benedikt Howedes per poi scegliere la nazionale del Marocco, Paese d’origine della mamma. In Turchia però non riprenderà a giocare (con il Genclebirligi ha totalizzato 15 presenze l’anno passato e 5 in questa stagione, non segnando nemmeno un gol). «Lì non c’è tolleranza. Ci tornerei solo perché amo la mia patria. E se la prossima volta dovessero accoltellarmi o spararmi? Se esco con i miei compagni di squadra e qualcuno si fa male per me? Se esco da solo rischio di essere attaccato. I miei vivono in Germania. Erano preoccupati. Non ci dormivano la notte. Perciò ho deciso di andarmene». vo di calmarli, ma uno mi ha colpito con un pugno in faccia. Ho tentato di difendermi, ho tirato un cazzotto a uno di loro – ha proseguito Naki – e sono corso via mentre li sentivo urlare: “Non ti è bastato il primo avvertimento, questo è il secondo e sarà l’ultimo: devi lasciare questo Paese, questa città e il Gençlerbirligi”». Coi futuri campioni Dopo gli inizi italiani cresciuto in Germania a braccetto nelle nazionali giovanili con molti di quelli che quest’anno sono diventati campioni del mondo, Naki ha debuttato da professionista in seconda divisione nel febbraio 2009 con la maglia del Rot Weiss Ahlen sostituendo Marco Reus. Lunga la trafila nelle rappresentative tedesche fino alla Under 20 (6 presenze, 3 gol) e Under 21 (seu) Le accuse erano pesanti, come la pena ipotizzata (fino a 25 anni dietro le sbarre). Ma la denuncia per traffico di droga presentata martedì contro Adriano dal pm di Rio de Janeiro, Alexandre Murilo Graça, è stata respinta dal giudice della 29a sezione del tribunale carioca, che ha peraltro definito le accuse «pretestuose e senza alcun fondamento». La tesi degli inquirenti, secondo cui Adriano avrebbe favorito i traffici illeciti di un narcotrafficante a partire dal 2008, regalandogli una moto e mettendo a sua disposizione alcuni beni personali, non regge. Tanto più che - hanno fatto notare i legali del giocatore – nel 2010 Adriano denunciò il raggiro subito da un amico, che vendette la moto incriminata a sua insaputa e falsificò la sua firma. Il pm Murilo Graça ha presentato ricorso ma l’entourage di Adriano è convinto che tutto verrà chiarito a breve. Così come la trattativa con il Le Havre, che ha già sottoposto ad Adriano un precontratto per portarlo in Ligue 2 a partire da gennaio. L’accordo è vicino, basta solo attendere che si calmino le acque. Deniz Naki, 25 anni, curdo-tedesco © RIPRODUZIONE RISERVATA Moviola in campo, l’Ifab ne discute La Fifa sta preparando uno studio sulla moviola in campo. Se ne parlerà nella riunione dell’Ifab il 24 e 25 novembre a Belfast. Blatter vuole che l’esperimento sia testato in un campionato nazionale e al Mondiale Under 20 2015 in Nuova Zelanda: gli allenatori potrebbero avere a disposizione uno o due «challenge» per tempo. L’ultima parola spetterà all’Ifap nella riunione decisionale dal 27 febbraio al 1o marzo 2015. COPA SUDAMERICANA Sfida Boca-River in semifinale Superclasico nelle semifinali di Copa Sudamericana. River e Boca si affronteranno il 20 novembre alla Bombonera e il 27 al Monumental. L’ultima sfida internazionale tra le due grandi d’Argentina nel 2004, semifinali di Libertadores: la spuntò ai rigori il Boca (con gol e rosso per Tevez), che poi perse in finale con l’Once Caldas. Nell’altra semifinale di Sudamericana, si sfidano l’Atletico Nacional e il San Paolo. AFRICA Il Ghana ha scelto: Grant nuovo c.t. Dopo giorni di colloqui con vari allenatori, tra cui Marco Tardelli, il Ghana ha scelto Avram Grant, che era in corsa anche per la panchina della Nigeria. La federcalcio ghanese deve però trovare l’accordo economico con l’ex tecnico del Chelsea, atteso ad Accra nei prossimi giorni. In caso di complicazioni, la seconda opzione sarebbe lo spagnolo Juan Ignacio Jimenez. 22 LA GAZZETTA DELLO SPORT SABATO 8 NOVEMBRE 2014 SABATO 8 NOVEMBRE 2014 ilRugby LA GAZZETTA DELLO SPORT 23 LA NAZIONALE IN CRISI DI RISULTATI EPPURE UNO SPIRAGLIO DI LUCE C’E’ di ANDREA BUONGIOVANNI uella ovale è una Nazionale destinata per sempre a vincere poco o niente? CostretQ ta a convivere con sconfitte più o meno onorevoli? A occupare perennemente l’ultimo posto delle classifiche del Sei Nazioni e a far la conta dei Cucchiai di legno? A vedere l’obiettivo dei quarti di finale della Coppa del Mondo come un miraggio? E’ un rischio concreto. Lo conferma il bilancio più recente: negli ultimi 18 mesi, sono arrivati 13 k.o. in 14 partite, gli ultimi nove consecutivi. Con all’orizzonte, per di più, un programma che fa tremare i polsi, a cominciare dal delicatissimo match di oggi ad Ascoli Piceno contro Samoa Palazzo di vetro (l’ultimo precedente, di giugno, dice di un drammatico 15-0), al quale, nei prossimi weekend, seguiranno le ancor più difficili sfide di Genova all’Argentina e di Padova al Sudafrica. Il problema è che, raggiunto negli anni un certo livello d’eccellenza grazie anche a un paio di generazioni di super giocatori, compiere un ulteriore salto di qualità sta rivelandosi estremamente complicato. Anzi, oggi il processo è di matrice inversa. I trascinatori di ieri devono cominciare a fare i conti con la carta d’identità e i giovani che dovrebbero man mano rimpiazzarli, stentano ad af- laVignetta fermarsi. La Nazionale (NELLA FOTO COACH BRUNEL) paga poi le contraddizioni di un movimento che non sa diventare grande, che dopo Dominguez, per esempio, non ha più trovato o creato un’apertura all’altezza (oggi ci si affida per la prima volta a un 28enne maori neozelandese, l’equiparato Kelly Haimona). Eppure il Sei Nazioni 2013, coi successi su Francia e Irlanda e quell’impresa sfiorata nel tempio di Twickenham contro l’Inghilterra, non è distante anni luce. E la squadra, proprio in vista del trittico autunnale, ha recuperato i tanti infortunati dell’ultimo periodo. In fondo al tunnel, forse, c’è uno spiraglio di luce. © RIPRODUZIONE RISERVATA Marca la differenza DI STEFANO FROSINI di SANTIAGO SEGUROLA Adjunto al director di «Marca» quotidiano sportivo spagnolo di RUGGIERO PALOMBO I COMPENSI ALLA SUPERPROCURA CONI E COME «AMMORBIDIRE» TAVECCHIO iancarlo Abete, con stile, aveva sollevato la tutti i vice della Procura federale del calcio. Si atG questione nell’ultimo Consiglio Nazionale del tende controreplica di Cataldi, ma non osiamo Coni, quello dei parametri spazzacalcio. C’è un pensare a cosa potrà accadere non appena Procura nuovo problema «giustizia sportiva». E nasce dalla delibera di Giunta che assegna al generale Enrico Cataldi un appannaggio annuale di 117 mila euro lordi quale capo, peraltro stimabilissimo, di quella Superprocura che Malagò ha fortemente voluto e che alcune tra le Federazioni più importanti (calcio, nuoto, in parte tennis) hanno mostrato di gradire assai poco. L’affare s’ingrossa nel momento in cui sarebbe in itinere una nuova delibera, relativa ai nove viceprocuratori del generale, ai quali verrebbero destinati 35 mila euro annui ciascuno. Non stiamo parlando di cifre trascendentali, ma giova ricordare che i membri del Collegio di Garanzia del Coni, come anticipò a suo tempo lo stesso Malagò, lavorano a titolo puramente gratuito. E che nelle Procure federali delle varie federazioni il volontariato è alla base di tutto: si va dai 90 euro gettone di presenza nel nuoto (il più alto in assoluto), ai 30 nel calcio, al semplice rimborso spese nel ciclismo. Somme che vengono riconosciute solo per i giorni in cui si agisce dentro alle rispettive Procure, e non quando ci si porta il lavoro a casa. Conseguenza perfino ovvia: i malumori si stanno diffondendo, col rischio di un effetto domino che potrebbe finire con l’avere pesanti ricadute economiche. A parziale riprova di un clima che si va surriscaldando, la querelle in corso tra il generale Cataldi e il Procuratore federale del calcio Stefano Palazzi, oggetto del contendere gli atti provenienti da una Procura della Repubblica che sono da qualche settimana nella disponibilità di Palazzi e che Cataldi vorrebbe avere a stretto giro di posta sul proprio tavolo. Palazzi, che su quegli atti sta lavorando, si rifiuta di girarglieli e uno scambio di corrispondenze tanto per cambiare assai vivaci è ora fermo a una missiva in punta di diritto che Palazzi ha inviato a Cataldi con tanto di firme solidali di e Superprocura avranno visioni diverse di uno stesso procedimento. Anche di questo, forse, finiranno col parlare Malagò, il suo capo di gabinetto Francesco Soro, Carlo Tavecchio e Michele Uva lunedì pomeriggio al Coni. L’incontro, in realtà, è per la questione contributi. Quei 22,5 milioni di euro di taglio (su 62,5) per il 2015 che il calcio non può digerire anche e soprattutto per motivi di tempistica. Sembra di capire che, senza dare troppo nell’occhio altrimenti Petrucci e peones insorgono, Malagò sia disposto a trovare qualche via per alleggerire Tavecchio di un po’ del suo fardello. Bisognerà vedere l’effetto che avranno sul tavolo del Foro Italico l’eco della (caldissima) assemblea della Lega Dilettanti, che in mattinata eleggerà Felice Belloli candidato unico alla presidenza, e i conti Figc che porterà Uva, fino all’altro ieri apprezzato direttore generale di Coni Servizi. Pronto a dimostrare che di quei 62,5 milioni (49 per gli arbitri, 5 per la giustizia sportiva, 1,5 per il settore giovanile e scolastico, 6 per tutte le nazionali, 1 per commissioni varie) non uno finisce direttamente nei bilanci delle Leghe professionistiche, al contrario di quanto ritenuto dal Coni. Staremo a vedere. Ps. Dopo un tentativo di mediazione non andato a buon fine causa responsabilità reciproche, il nuovo capitolo della ormai stucchevole guerra MalagòBarelli consta nella opposizione che Coni Servizi ripresenterà contro la seconda richiesta di archiviazione del pm Roberto Felici, sempre più convinto che Barelli non abbia commesso reati di sorta. L’ultima parola spetta ora al gip Gaspare Sturzo, che con Felici ha già mostrato chissà perché di non andare d’accordo. Se per Malagò son rose, fioriranno. È L’ORA DI SCOPRIRE LA TERZA FORZA LA SAMP CI DIRÀ QUANTO VALE IL MILAN opo dieci giornate di campionato è ancora D un’entità misteriosa: quanto vale questo Milan? Inutile cercare la risposta nei numeri. La squadra di Inzaghi ha quattro punti in più rispetto alla passata stagione. Ma nell’ultima partita a San Siro contro il Palermo ha preso una bambola da paura. Ha segnato 18 gol, ma nelle ultime tre gare gli attaccanti sono rimasti a secco. I difensori hanno tutto sommato una buona media-voto, ma i rossoneri hanno il reparto arretrato più battuto tra le grandi e meno grandi. Allora, dove sta la verità? Anche guardando la corposa campagna acquisti trovi messaggi contraddittori. Male Torres, così così Menez, bene Alex, benino Bonaventura, non pervenuto Van Ginkel, in crescendo Diego Lopez. Sembra di essere sulle montagne russe. E poi, c’è l’allenatore, Superpippo, debuttante, promosso a pieni voti da Berlusconi, ma in realtà ancora tutto da scoprire nel suo nuovo ruolo. Un’altra figura in chiaro-scuro. Di sicuro, questo Milan non è da scudetto. E questo si sapeva. Ma ora è arrivato il momento di capire se può almeno alzare l’asticella alla zona Champions. La sfida di stasera contro la Samp rappresenta un passaggio decisivo. Inzaghi è alle prese con tanti infortunati e ha la tentazione di lasciare in panchina il colpo dell’estate, El Niño, per tornare al primo Milan, quello con Menez centravanti. Un’idea, quella del falso nove, che non entusiasma però il suo on passa settimana senza che Gerard Piqué, l’eleN gante, alto e famoso difensore TwitTwit IL CINGUETTIO DEL GIORNO ENRICO RUGGERI Cantautore Fece scoprire la Sardegna a un’intera generazione. Grande uomo,grande cuore, inimitabile. Auguri Gigi Riva. E grazie. @enricoruggeri RYAN LOCHTE Campione di nuoto © RIPRODUZIONE RISERVATA ilCommento di LUCA CALAMAI Svagato in campo, indisciplinato fuori Piqué non gioca più primo tifoso Berlusconi. Un’altra situazione a due facce, complicata da sciogliere. Però non c’è più spazio per i compromessi, servono scelte nette. Anche perché oggi i rossoneri incrociano una Samp che in casa è un’autentica macchina da guerra grazie al talento di alcuni gioiellini (Gabbiadini), alla sua aggressività e alla fisicità del suo centrocampo. Anche la banda Mihajlovic, come il Milan, è in cerca della sua identità. Ma, in questo caso, è un dubbio estremamente piacevole. La zona Champions non era un obiettivo per la Samp, ma potrebbe diventarlo strada facendo. Domani, invece, si tornerà a parlare di scudetto, quindi della sfida Juve-Roma. Il turno di Champions non ha provocato ferite (la sconfitta dei giallorossi a Monaco era quasi inevitabile) e il calendario regala alle due favorite scontri abbordabili. Sulla carta non è una giornata da colpi di scena, le sfide domenicali più intriganti sono altrove. C’è una Lazio che a Empoli deve dimostrare di aver acquisito la mentalità giusta anche in trasferta, il passaggio che ancora le manca per calarsi a pieno titolo nel ruolo di terza forza. Ruolo al quale aspira anche un Napoli chiamato a un impegno molto complicato in casa di una Fiorentina che sta viaggiando a due velocità. Spietata in Europa, è l’unica italiana ad aver già ottenuto la qualificazione, balbettante in campionato. In questo fine settimana non capiremo chi vincerà lo scudetto, ma forse avremo le idee più chiare sulla lotta per il terzo posto. © RIPRODUZIONE RISERVATA Dopo l’allenamento una foto con i tifosi che sono venuti a vedermi. #lovemyfans #jeah @RyanLochte SERENA WILLIAMS Campionessa di tennis Il mio culo è troppo grande. Non posso pensare di correre la maratona di New York nei prossimi anni @serenawilliams FEDE BERNARDESCHI Calciatore della Fiorentina Grazie ai ragazzi e al Capitano Pasqual per la dedica e complimenti per la qualificazione! acffiorentina @officialfb29 del Barcellona, ora messo in discussione per lo scarso rendimento sportivo, non sia al centro di notizie scandalistiche. Si sa che è stato multato per aver usato il cellulare durante l’intervallo dell’irrilevante BarçaEspanyol, gara della Coppa di Catalogna disputatasi quattro giorni dopo il Clasico del Bernabeu, che aveva visto il Real Madrid imporsi con autorità. Le critiche contro Piqué, colpevole dell’assurdo tocco di mano sanzionato dall’arbitro con il rigore a favore del Real, erano state durissime. Si è detto che l’errore del centrale azulgrana fosse l’emblema del suo pessimo stato di forma. Da quella partita non ha più giocato, un castigo di Luis Enrique, il nuovo allenatore del Barcellona. Luis Enrique è un uomo passionale che dà l’impressione di essere sul punto di esplodere. Malgrado neghi che si tratti di una punizione, la realtà dice altro. Non lo ha schierato né contro il Celta – sconfitta del Barça- né ad Amsterdam, nella poco convincente vittoria contro l’Ajax. L’assenza di Piqué acquista ancor più valore a causa della fragilità difensiva della squadra, che dipende ancora una volta soprattutto dalle giocate geniali di Messi. Alla lista delle cattive notizie si aggiunge un episodio che si è recentemente verificato nelle strade di Barcellona. Gli agenti della polizia municipale hanno denunciato Piqué per mancanza di rispetto e per disobbedienza all’autorità, dopo un incidente accaduto alle prime ore del mattino e nel quale era coinvolto anche il fratello Marc. La polizia aveva multato Marc Piqué per aver parcheggiato l’auto nella corsia degli autobus. Il difensore del Barcellona ha reagito rivolgendosi agli agenti con una sfilza di insulti. «Siete invidiosi perché sono famoso. Parlerò con il vostro capo e ve la farò pagare», avrebbe detto furioso prima di strappare la multa. Piqué, 27 anni, sposato con la colombiana Shakira, una delle dive pop del momento, è considerato da tutti un ragazzo intelligente, estroverso e sincero. Nato a Barcellona, il padre è imprenditore, e scrittore nel tempo libero, la madre è un affermato medico, mentre il nonno, Amador Bernabeu, è stato dirigente del Barcellona per molti anni. Sebbene fosse, fin da bambino, legato al club per motivi familiari e affettivi, Piqué lasciò il Barça a soli 15 anni Gerard Piqué con la moglie Shakira per trasferirsi al Manchester United. Nell’avventura lo accompagnò il suo miglior amico, Cesc Fabregas, che fu messo sotto contratto dall’Arsenal. La parentesi inglese non è stata di certo esaltante. Fu ceduto in prestito al Saragozza, e Alex Ferguson non lo vide mai come un possibile titolare del Manchester. Il destino di Piqué, però, cambiò radicalmente nell’estate del 2009. Il Barça sborsò 5,5 milioni per un acquisto che non destò al momento grande interesse. Si pensava che sarebbe stato un’alternativa ai titolari Puyol e Marquez. Tuttavia, Gerard Piqué divenne, prestissimo, una colonna di quel glorioso Barça. La sua statura e la sua capacità nel gioco aereo permettevano di risolvere i problemi sulle palle alte e la sua buona tecnica si rivelò da subito importante nella costruzione del gioco a partire dalla difesa. In meno di un anno Piqué si ritrovò a essere titolare del Barça, nazionale e campione del mondo con la Roja. Ma la relazione con Shakira lo ha portato in un’altra dimensione, quella della celebrità mediatica. Dicono che Guardiola sia rimasto profondamente deluso dall’allontanamento progressivo di Piqué dalla realtà del calcio. Nonostante tutto, Del Bosque, il commissario tecnico della nazionale spagnola, nutre una grande stima nei confronti del centrale del Barcellona, in questi giorni fortemente criticato in Spagna per le dichiarazioni a favore del referendum per l’indipendenza della Catalogna. La decisione di Del Bosque, che lo ha convocato in vista delle partite contro Bielorussia e Germania, allevia un po’ i problemi di Piqué, ma la gente si domanda che cosa stia succedendo a un giocatore che ormai da due anni non mostra più le sue eccezionali qualità. Una domanda alla quale nessuno sa rispondere. © RIPRODUZIONE RISERVATA 24 LA GAZZETTA DELLO SPORT SABATO 8 NOVEMBRE 2014 SERIE B L’ANTICIPO DELLA 13a GIORNATA E’ tornato Ebagua, Spezia d’alta quota L’attaccante di nuovo titolare segna il gol che spiana la strada a Bjelica. Il Crotone si sveglia tardi SPEZIA CROTONE 2 1 PRIMO TEMPO 1-0 MARCATORI Ebagua (S) al 43’ p.t.; Giannetti (S) al 2’, Ciano (C) al 32’ s.t. SPEZIA (4-3-1-2) Chichizola 5,5; Milos 6, Valentini 6, Ceccarelli 6,5, Migliore 6,5; Brezovec 6 (dal 40’ s.t. Canadjija s.v.), Juande 5,5, Bakic 6,5; Schiattarella 6; Giannetti 6,5 (dal 16’ s.t. Acampora 6), Ebagua 7 (dal 30’ s.t. Ardemagni 6). PANCHINA Saloni, Ceccaroni, Sammarco, Culina, Gagliardini, Piccolo. ALLENATORE Bjelica 6,5. CROTONE (4-5-1) Bajza 5,5; Zampano 5,5, Dos Santos 6, Ferrari 6, Martella 6; Ricci 5 (dal 1’ s.t. Ciano 6,5), Dezi 5,5 (dal 14’ s.t. Sprocati 6,5), Maiello 6, Salzano 6, De Giorgio 6,5 (dal 30’ s.t. Beleck 6); Torregrossa 5,5. PANCHINA Secco, Galardo, Minotti, Padovan, Gigli, Oduamadi. ALLENATORE Drago 6. ARBITRO Nasca di Bari 6. GUARDALINEE D’Apice 6,5-De Troia 6,5. AMMONITI Ferrari (C), Salzano (C), Migliore (S), Ciano (C), Martella (C) e Dos Santos (C) per gioco scorretto; Milos (S) e Ardemagni (S) per proteste. NOTE paganti 1.666, incasso di 15.770,20 euro; abbonati 4.313, quota di 28.329,38 euro. Tiri in porta 3-3 (con una traversa). Tiri fuori 4-1. In fuorigioco 0-0. Angoli 5-2. Recuperi: p.t. 1’, s.t. 3’. DAL NOSTRO INVIATO NICOLA BINDA LA SPEZIA Questo è un vero e proprio salto di qualità. Anche se Bjelica dice di non guardare la classifica, lo Spezia in attesa delle gare di oggi è secondo da solo. E soprattutto cresce, assumendo sempre più i connotati della squadra da promozione. Con più soluzioni tattiche e interpreti. La seconda vittoria di fila (la quarta nelle ultime 5 gare, con un pari) è arrivata contro un Crotone consistente soltanto dopo il doppio svantaggio e alla fine addirittura vicino al clamoroso pareggio, ma sempre incagliato sul fondo. Segnale importante e significativo: il successo dello Spezia è stato firmato dai due attaccanti titolari. E pure Ardemagni, entrato dopo, ha sfiorato il tris. Punte in gol S’è visto subito che sarebbe stata la notte di Giulione Ebagua. Tornato titolare dopo 8 gare tra panchina, spezzoni e tribuna, era carico come una balestra. La sua è stata una gara fatta di scatti, inserimenti, pressing, gol sfiorati e una sforbiciata da 25 metri finita a lato che, dopo 12’, ha infiammato il Picco. Fino al gol, arrivato al 43’ con un destro dal limite che ha infilato l’impreparato Bajza per la terza rete stagionale, la prima su azione dopo un rigore e una punizione. Insomma, l’Ebagua dei tempi migliori. In avvio di ripresa invece s’è sbloccato Giannetti, alla terza gara da titolare dopo il lungo stop per infortunio: bella la sua girata di testa (ma i difensori dov’erano?) in torsione bassa a centro area su angolo di Brezovec. Le mosse La tradizione dice che sei volte su sette lo Spezia ha battuto il Crotone. Bjelica l’ha messa sul ritmo, cercando Il gol segnato da Giulio Ebagua, 28 anni, attaccante dello Spezia PEGASO h 7 Ebagua il migliore SPEZIA Ritorna titolare dopo 8 partite e si scatena sbloccando il risultato di tenerlo alto malgrado il terreno bagnato, ma la vera mossa vincente è stata quando, verso la fine del primo tempo, è passato dal 4-3-1-2 al 4-4-2 spostando nel suo ruolo naturale Schiattarella, che da trequartista non l’ha mai presa e Così oggi (ore 15) PESCARA: SE BARONI PERDE PUÒ ARRIVARE NICOLA. MODENA, ACOSTY FUORI DUE MESI CLASSIFICA SQUADRE CARPI SPEZIA FROSINONE LIVORNO BOLOGNA TRAPANI AVELLINO LANCIANO PRO VERCELLI PERUGIA BARI MODENA VARESE (-1) ENTELLA BRESCIA CATANIA CITTADELLA TERNANA PESCARA VICENZA CROTONE LATINA PARTITE RETI PUNTI G V N P F S 24 23 22 21 21 21 20 19 17 17 16 15 15 15 14 12 11 11 10 10 10 9 12 13 12 12 12 12 12 12 12 12 12 12 12 12 12 12 12 12 12 12 13 12 7 7 6 6 6 6 5 4 5 4 4 3 4 4 3 3 2 2 2 2 2 1 3 2 4 3 3 3 5 7 2 5 4 6 4 3 5 3 5 5 4 4 4 6 2 4 2 3 3 3 2 1 5 3 4 3 4 5 4 6 5 5 6 6 7 5 22 16 18 20 16 20 13 20 15 10 16 9 18 10 11 18 17 11 18 7 12 10 12 11 8 10 12 23 12 15 11 9 16 9 22 17 12 19 19 17 21 16 20 16 PROMOSSE PLAYOFF PLAYOUT RETROCESSE BOLOGNA CARPI BOLOGNA (4-3-1-2) 35 COPPOLA 32 CECCARELLI 2 OIKONOMOU 20 MAIETTA 3 MORLEO 14 ZUCULINI 5 MATUZALEM 29 BUCHEL 21 LARIBI 19 TROIANIELLO 9 CACIA All. LOPEZ PANCHINA 1 Stojanovic, 8 Garics, 13 Abero, 24 Ferrari, 15 Perez, 23 Bessa, 10 Giannone, 33 Improta, 17 Bentancourt. BRESCIA PESCARA CARPI (4-4-1-1) 22 GABRIEL 13 STRUNA 21 ROMAGNOLI 23 SUAGHER 6 GAGLIOLO 3 LETIZIA 17 PORCARI 8 BIANCO 19 PASCIUTI 7 CONCAS 10 MBAKOGU All. CASTORI PANCHINA 12 Maurantonio, 4 Sabbione, 5 Poli, 24 Mbaye, 20 Lollo, 14 Gatto, 11 Di Gaudio, 9 Inglese, 15 Lasagna. BRESCIA (3-5-1-1) 12 MINELLI 15 ZAMBELLI 3 ANT. CARACCIOLO 6 DI CESARE 19 SESTU 29 BENTIVOGLIO 18 H'MAIDAT 17 BENALI 8 SCAGLIA 34 SODINHA 9 AND. CARACCIOLO All. IACONI PANCHINA 1 Arcari, 2 Lancini, 24 Coly, 4 Ragnoli, 21 Quaggiotto, 23 Morosini, 26 Bertoli, 28 Valotti, 33 Razzitti. CATANIA VARESE PESCARA (4-3-1-2) 18 ARESTI 11 ZAMPANO 13 ZUPARIC 5 PESOLI 33 GRILLO 28 LAZZARI 32 MEMUSHAJ 8 BJARNASON 25 PASQUATO 9 MELCHIORRI 7 POLITANO All. BARONI PANCHINA 12 Aldegani, 17 Cosic, 15 Salamon, 37 Vitturini, 6 Appelt, 16 Selasi, 34 Torreira, 14 Sowe, 19 Maniero. CATANIA (4-4-2) 1 FRISON 15 SAURO 3 SPOLLI 24 CAPUANO 18 MONZON 10 ROSINA 8 ESCALANTE 21 RINAUDO 6 MARTINHO 9 CALAIÒ 11 LETO All. SANNINO PANCHINA 12 Ficara, 33 Ramos, 4 Almiron, 13 Garufi, 16 Calello, 20 Chrapek, 27 Jankovic, 7 Marcelinho, 17 Cani. CITTADELLA LATINA VARESE (4-4-2) 22 BASTIANONI 13 FIAMOZZI 5 BORGHESE 25 SIMIC 2 LUONI 24 ZECCHIN 8 CORTI 28 CAPEZZI 7 FALCONE 10 NETO PEREIRA 9 MIRACOLI All. BETTINELLI PANCHINA 1 Perucchini, 12 La Gorga, 16 Mapelli, 14 Tamas, 6 Blasi, 21 Barberis, 20 Forte, 27 Petkovic, 30 Cornacchia. CITTADELLA (4-3-3) 22 VALENTINI 25 CAPPELLETTI 13 SCAGLIA 5 PELLIZZER 3 BARRECA 17 BUSELLATO 8 RIGONI 16 BENEDETTI 20 MANCUSO 9 GERARDI 10 SGRIGNA All. FOSCARINI PANCHINA 1 Pierobon, 2 Pecorini, 24 Palma, 11 Minesso, 4 De Leidi, 7 Coralli, 18 Donazzan. LATINA (3-5-2) 12 FARELLI 3 BRUSCAGIN 4 COTTAFAVA 15 DELLAFIORE 16 MILANI 8 CRIMI 7 VIVIANI 5 BRUNO 18 VALIANI 19 MANGNI 20 PETTINARI All. BREDA PANCHINA 1 Spilabotte, 9 Paolucci, 10 Sbaffo, 11 Petagna, 17 Talamo, 21 Almici, 23 Brosco, 28 Ricciardi, 32 Sforzini. PROSSIMO TURNO ARBITRO Fabbri di Ravenna GUARDALINEE Citro-Mondin PREZZI da 12 a 65 euro TV Sky Calcio 3 HD ARBITRO Pezzuto di Lecce GUARDALINEE Disalvo-Santoro PREZZI da 5 a 80 euro TV Sky Calcio 10 ARBITRO Ros di Pordenone GUARDALINEE Zivelli-Bottegoni PREZZI da 14 a 120 euro. TV Sky Calcio 9 ARBITRO Sacchi di Macerata GUARDALINEE Cangiano-Di Iorio PREZZI da 12 a 45 euro TV Sky Calcio 12 Sabato 15 novembre CARPI-CITTADELLA ore 18 BOLOGNA-BRESCIA ore 20.30 Domenica 16 novembre, ore 15 TRAPANI-CATANIA ore 12.30 CROTONE-BARI ENTELLA-MODENA LATINA-LANCIANO LIVORNO-PRO VERCELLI PESCARA-FROSINONE TERNANA-SPEZIA VARESE-PERUGIA AVELLINO-VICENZA ore 18 BOLOGNA Recuperano Coppola in porta e Maietta in difesa. Ceccarelli è in vantaggio su Garics. Buchel gioca, ma non è al top. Acquafresca k.o.: dentro Troianiello. Squalificati nessuno. Diffidati Abero. CARPI Gagliolo, Struna e Concas non sono al 100%, ma dovrebbero partire dal 1’ con Poli, Lollo e Di Gaudio in panchina. In partenza circa 750 tifosi tra treno, pullman e auto. Squalificati nessuno. Diffidati Poli e Suagher. BRESCIA Prima volta dall’inizio in questa stagione per la coppia Sodinha-Caracciolo. Titolari anche Di Cesare e Bentivoglio. Squalificati Olivera. Diffidati Sestu. PESCARA Baroni cambia modulo (4-31-2 con Pasquato trequartista) mentre si gioca la panchina: un k.o. rovinoso significherebbe esonero, la società è pronta a puntare su Davide Nicola. Squalificati Pucino. Diffidati Cosic e Lazzari. CATANIA Gyomber, Parisi, Peruzzi e Rolin out: Sannino ritrova Spolli e sposta Sauro a destra. Rientrano Rosina e Martinho. Leto favorito su Marcelinho. Squalificati nessuno. Diffidati Calaiò, Calello, Capuano, Castro, Gyomber e Martinho. VARESE Cristiano, De Vito, Dondoni, Lupoli, Rivas e Scapinello infortunati: in difesa Simic, in panchina due Primavera (Mapelli e Cornacchia). Squalificati Rea. Diffidati Borghese, Corti, Falcone e Luoni. CITTADELLA Tornano Pellizzer, Busellato e Gerardi dalla squalifica e Donazzan dall’infortunio. Ancora out Schenetti, Paolucci e Signorini. Lora attende la decisione sull’operazione al ginocchio. Squalificati nessuno. Diffidati Coralli e Sgrigna. LATINA Rientrano dalla squalifica Brosco (in ballottaggio con Bruscagin) e Valiani (farà l’esterno sinistro). In attacco Mangni e uno tra Pettinari e Sforzini. Squalificati Rossi. Diffidati Crimi, Valiani e Viviani. FROSINONE TRAPANI FROSINONE (4-4-2) 22 PIGLIACELLI 2 ZANON 23 SCHIAVI 6 BLANCHARD 3 CRIVELLO 20 GESSA 5 GORI 8 GUCHER 26 MASUCCI 9 D. CIOFANI 18 DIONISI All. STELLONE PANCHINA 1 Zappino, 13 M. Ciofani, 21 Bertoncini, 7 Frara, 14 Musacci, 25 Altobelli, 10 Soddimo, 11 Curiale, 29 Carlini. TRAPANI (4-4-2) 1 GOMIS 23 LO BUE 4 PAGLIARULO 33 TERLIZZI 29 RIZZATO 17 BARILLÀ 14 CIARAMITARO 28 ARAMU 26 NADAREVIC 9 ABATE 11 MANCOSU All. BOSCAGLIA PANCHINA 22 Marcone, 7 Basso, 13 Caldara, 15 Pastore, 18 Citro, 19 Martinelli, 20 Falco, 21 Feola, 25 Lombardi. LANCIANO LIVORNO LANCIANO (4-3-3) 12 NICOLAS 2 AQUILANTI 5 TROEST 19 FERRARIO 3 MAMMARELLA 17 VASTOLA 20 PAGHERA 24 DI CECCO 10 PICCOLO 8 MONACHELLO 28 GATTO All. D’AVERSA PANCHINA 1 Aridità, 6 Amenta, 18 Conti, 25 Bacinovic, 23 Grossi, 29 Agazzi, 32 Pinato, 7 Turchi, 15 De Vita. LIVORNO (4-3-3) 1 MAZZONI 17 CECCHERINI 4 BERNARDINI 5 EMERSON 3 GEMITI 8 MOSCATI 27 BIAGIANTI 28 DJOKOVIC 26 SILIGARDI 16 GALABINOV 24 VANTAGGIATO All. GAUTIERI PANCHINA 36 Coser, 23 Maicon, 9 Surraco, 18 Jefferson, 10 Luci, 11 Lambrughi, 20 Jelenic, 31 Cutolo, 14 Mosquera. MODENA AVELLINO MODENA (4-4-2) 12 PINSOGLIO 6 MARZORATI 34 TONUCCI 28 ZOBOLI 33 RUBIN 8 NIZZETTO 5 OSUJI 23 SCHIAVONE 10 LUPPI 32 GRANOCHE 9 FERRARI All. NOVELLINO PANCHINA 1 Manfredini, 2 Calapai, 27 Manfrin, 4 Nardini, 17 Slyvka, 25 Martinelli, 26 Signori, 24 Marsura, 11 Gatto. PERUGIA ENTELLA AVELLINO (4-4-2) 22 GOMIS 14 REGOLI 27 CHIOSA 4 ARINI 13 VISCONTI 8 D'ANGELO 21 KONE 23 ANGELI 3 ZITO 10 CASTALDO 9 COMI All. RASTELLI PANCHINA 1 Frattali, 12 Bavena, 6 Fabbro, 2 Petricciuolo, 24 D’Attilio, 26 Filkor, 15 Soumarè, 7 Pozzebon, 11 Arrighini. PERUGIA (3-4-3) 1 KOPRIVEC 13 ROSSI 2 FLORES 25 COMOTTO 18 DEL PRETE 10 TADDEI 7 VERRE 15 CRESCENZI 27 PARIGINI 34 PEREA 9 FALCINELLI All. CAMPLONE PANCHINA 12 Esposito, 20 Baldan, 29 Giacomazzi, 3 Lo Porto, 19 Fossati, 17 Fazzi, 8 Nicco, 14 Lignani, 33 Vinicius. VICENZA PRO VERCELLI ENTELLA (4-4-2) 22 PELIZZOLI 24 BELLI 2 IACOPONI 5 RUSSO 30 LEWANDOWSKI 32 BATTOCCHIO 23 BOTTA 6 DI TACCHIO 10 MAZZARANI 9 SANSOVINI 20 LANINI All. PRINA PANCHINA 1 Paroni, 31 Camigliano, 19 Rinaudo, 3 Cecchini, 7 Staiti, 4 Volpe, 14 Latour, 27 Malele. VICENZA (4-3-3) 22 VIGORITO 27 LAVERONE 7 BRIGHENTI 26 CAMISA 3 D'ELIA 4 MORETTI 21 DI GENNARO 8 CINELLI 29 LORES 19 COCCO 10 GIACOMELLI All. MARINO PANCHINA 1 Bremec, 5 El Hasni, 14 Garcia Tena, 32 Figliomeni, 31 Sampirisi, 18 Sciacca, 20 Sbrissa, 16 Gerbaudo, 11 Spiridonovic. PRO VERCELLI (4-3-3) 22 RUSSO 3 GERMANO 5 COSENZA 26 COLY 25 SCAGLIA 14 EMMANUELLO 19 RONALDO 8 SCAVONE 30 DI ROBERTO 9 MARCHI 18 BELLONI All. SCAZZOLA PANCHINA 1 Anacoura, 29 Ferri, 11 Liviero, 17 Ardizzone, 21 Castiglia, 2 Marconi, 7 Statella, 10 Fabiano, 32 Beretta. ARBITRO Ghersini di Genova GUARDALINEE De Meo-Valeriani PREZZI da 10 a 40 euro TV Sky Calcio 5 HD ARBITRO La Penna di Roma GUARDALINEE Lo Cicero-Ceccarelli PREZZI da 13 a 45 euro TV Sky Calcio 6 HD ARBITRO Minelli di Varese GUARDALINEE Marinelli-Caliari PREZZI da 12 a 75 euro TV Sky Calcio 4 HD ARBITRO Chiffi di Padova GUARDALINEE Carbone-Villa PREZZI da 12 a 55 euro TV Sky Calcio 7 HD ARBITRO Roca di Foggia GUARDALINEE Calò-Prenna PREZZI da 14 a 40 euro TV Sky Calcio 11 FROSINONE Un cambio rispetto al derby col Latina: Gessa per lo squalificato Paganini. Frara torna in panchina dopo oltre un mese dall’infortunio. Squalificati Paganini. Diffidati Paganini, Russo e Soddimo. TRAPANI Scozzarella squalificato e Iunco infortunato (fuori due mesi). Rientra invece Nadarevic, in panchina si rivede Basso. Convocato anche il difensore bulgaro Vidanov, ingaggiato di recente. Squalificati Scozzarella. Diffidati Lo Bue. LANCIANO Out Cerri (operato in settimana) e Thiam (squalificato, ricorso non accolto): davanti c’è Monachello. A centrocampo rientra Vastola. Squalificati Thiam. Diffidati Aquilanti, Mammarella, Paghera e Thiam. LIVORNO Due ballottaggi: Gemiti-Lambrughi e Galabinov-Cutolo. In panchina si rivede Mosquera. Squalificati nessuno. Diffidati Bernardini, Biagianti, Djokovic, Lambrughi, Mosquera e Siligardi. MODENA Dopo i problemi muscolari di Acosty (fuori 2 mesi), è cambiato il preparatore, ritenuto una delle cause degli infortuni: via Scotti, ecco Ferrone (ex Latina). Fuori Salifu, gioca Osuji. Squalificati Cionek. Diffidati Pinsoglio e Salifu. AVELLINO In difesa il solo centrale Chiosa a disposizione: arretra Arini. Rastelli passa al 4-4-2 e ha 2 dubbi: Angeli-Soumarè e Comi-Arrighini. Squalificati Bittante, Ely e Pisacane. Diffidati Arini e Schiavon. PERUGIA Giacomazzi recupera solo per la panchina. Camplone pensa al tridente con Parigini. Nella prossima gara rientrerà Lanzafame dopo la squalifica per il calcioscommesse. Squalificati Fabinho, Goldaniga, Lanzafame e Provedel. Diffidati nessuno. ENTELLA Prina conferma gli stessi 11 che hanno battuto la Ternana. Non c’è Litteri, acciaccato. Squalificati nessuno. Diffidati Botta, Cesar e Costa Ferreira. VICENZA Marino passa al 4-3-3. Ballottaggio tra Laverone e Sampirisi a destra e tra D’Elia e Garcia Tena a sinistra. In porta Vigorito perchè Bremec è febbricitante. Squalificati nessuno. Diffidati Cocco, Di Gennaro, Gentili e Ragusa. PRO VERCELLI Coly rientra in difesa, a disposizione anche Fabiano. Out invece Ragatzu, infortunato. In mezzo Emmanuello, davanti il solito tridente. Squalificati Bani. Diffidati Castiglia e Ronaldo. che invece da esterno destro ha aperto la difesa calabrese. Fino ad allora la muraglia di Drago aveva retto bene, con gli esterni d’attacco in linea con i centrocampisti. Quando Bjelica ha corretto lo Spezia è stata la fine. Il solo De Giorgio, elegante e tenace, ha cercato qualche giocata interessante. Poi, quando anche il tecnico ospite ha cambiato modulo, s’è visto un altro Crotone: dentro Sprocati accanto al troppo solo Torregrossa e 4-2-4 per il gol di Ciano dal limite (Chichizola non brillantissimo) e per la traversa proprio di Sprocati, che a 7’ dalla fine, dalla lunga distanza, ha fatto venire i brividi al Picco. Non se lo meritavano gli ultrà della curva Ferrovia, che nei giorni scorsi sono andati nella rivale Carrara ad aiutare a spalare il fango dopo l’alluvione. Un gesto più che nobile. Questi tre punti sono tutti per loro. © RIPRODUZIONE RISERVATA IL TECNICO DEL CATANIA Sannino, prima da ex a Varese dopo la scalata FILIPPO BRUSA VARESE La prima volta da ex non poteva essere più emozionante per Beppe Sannino, eletto allenatore del secolo del Varese. Nel 2011, il tecnico del Catania ha sfiorato la A con i biancorossi, presi all’ultimo posto della Seconda divisione, e poi ha salutato la città con le lacrime agli occhi. Oggi avrà contro 3 colonne di quella scalata – Corti, Neto Pereira e Zecchin – ma anche Stefano Bettinelli, vice per 2 anni e ora allenatore del Varese, che alla vigilia gli ha gridato: «Caro Beppe, non vedo l’ora di riabbracciarti». Sannino-Bettinelli Dopo l’esonero del 2004, Sannino era tornato a Varese nel 2008, subentrando a Carmignani e trovandosi come vice Bettinelli, che non conosceva. La diffidenza si era sciolta grazie ai tanti punti in comune e, mentre i due correvano per i boschi, Sannino si raccontava: «Beppe – ricorda Bettinelli – mi parlava delle amarezze della sua eterna gavetta e se la mia non è stata così lunga è perché ho imparato da lui». In 2 stagioni Bettinelli ha sostituito 10 volte Sannino, espulso in 12 gare, raccogliendo 8 vittorie, un pari e un k.o. e tenendo il timone nelle sfide delle promozioni: «Lui era irruente, io pacato. E questa diversità, che ci completava, era utile a scuotere il gruppo: una volta mi chiese di arrivare in ritardo a un allenamento per costruire un battibecco e trasmettere adrenalina ai giocatori». © RIPRODUZIONE RISERVATA IL POSTICIPO C’è Bari-Ternana Frattura per Masi La giornata si chiuderà lunedì alle 20.30 col posticipo Bari-Ternana (arbitrerà Pairetto di Nichelino). Masi s’è fratturato la tibia destra in allenamento e forse dovrà essere operato. SABATO 8 NOVEMBRE 2014 LA GAZZETTA DELLO SPORT 25 SERIE B 13 GIORNATA a Bologna-Carpi, l’Emilia si ribalta contro i 100 mila di Mbakogu. Il Carpi ha numeri superiori sul campo, meglio in attacco: 22 gol contro 16. Le difese sono alla pari: 12 reti subìte. Storia, tifosi, investimenti: nel derby degli opposti Castori difende il primato Profili tecnici Anche il duello delle panchine rispecchia la teoria degli opposti. Diego Lopez e Fabrizio Castori sono divisi da 20 anni di età. L’uruguagio del Bologna ha cominciato ad allenare direttamente in A per poi scendere in B, viceversa il marchigiano del Carpi ha fatto tanta gavetta salendo dalla Terza Categoria al campionato cadetto con la forza di 7 promozioni. Ma anche qui vince il paradosso: il più giovane Lopez predilige il possesso palla, mentre il veterano Castori predica un calcio veloce e verticale, con lanci lunghi e pressing alto. ANDREA TOSI BOLOGNA Quando un piccolo centro guarda dall’alto una città piena di storia e di successi sportivi, la sfida tra due realtà opposte e impari può diventare un paradosso virtuoso. Così oggi il Carpi marcia sul Dall’Ara per celebrare la propria leadership regionale nei confronti del più titolato Bologna, staccato di tre punti dalla capolista, con un seguito di circa 750 tifosi e col merito di avere sdoganato questo derbino per pochi intimi nella partita da primato in classifica. Vediamo gli aspetti che uniscono e dividono i due club. Storia e doppi ex Bologna e Carpi hanno in comune la data di nascita, entrambe sono del 1909. Ma in 105 anni di storia comune solo sei volte le loro strade si sono incrociate in competizioni ufficiali. La prima sfida risale all’ottobre 1919, nel campionato Emiliano, e si con- cluse 2-0 per il Bologna, la seconda un mese dopo fu un tennistico 6-2 sempre per i rossoblù. Dopo gli esordi pionieristici sono passati 74 anni per ritrovare questo derby nella vecchia C1. Il ruolino totale parla a favore del Bologna: cinque vittorie e un k.o. Due giocatori sono approdati direttamente al Bologna passando da Carpi, si tratta di Giorgio Turchi, negli anni 50, e Ivo Pulga, ex allenatore del Cagliari (sodale di Lopez), negli anni 80. Anche i grandi doppi ex sono pochi: ricordiamo Salvatore Bagni e Maurizio Setti, il presidente del Verona è stato socio di entrambi i club emiliani. Numeri La Dotta conta 385 mila abitanti contro i 70 mila della capitale dei lanifici. Nel calcio il Bologna ha vinto 7 scudetti contro le 4 promozioni dalla D alla B del Carpi. Il Bologna investe 20 milioni di euro nel monte salari contro i 3 del Carpi. Il top prize rossoblù è Acquafresca con 900 mila euro netti Gelo In tribuna torna il presidente Joe Tacopina con al fianco Claudio Fenucci, l’a.d. designato in attesa di ufficializzazione. Non è previsto invece l’arrivo del socio forte Joey Saputo. In città gira voce che ci sia gelo nei rapporti tra i due principali soci americani riguardo la mancata nomina di Pantaleo Corvino, in quota Saputo, come diesse. Tacopina infatti vuole andare avanti con Fusco. Daniele Cacia, 31 anni, attaccante, primo anno al Bologna LAPRESSE 3 le reti di Cacia Daniele Cacia ha segnato finora solo 3 gol, ma nessuno al Bologna ha fatto meglio (sono 16 in totale) 8 i gol di Mbakogu Jerry Mbakogu è capocannoniere del torneo: ha segnato 8 dei 22 gol complessivi del Carpi Jerry Mbakogu, 22 anni LAPRESSE © RIPRODUZIONE RISERVATA LEGA PRO GLI ANTICIPI DELLA 12 a GIORNATA La Lucchese alza il muro Il Pisa sbatte su Di Masi PISA-LUCCHESE 0-0 PISA (3-5-2) Pelagotti 6; Dicuonzo 6, Lisuzzo 6,5, Sini 6,5 (dal 34’ s.t. Finocchio s.v.); Pellegrini 5,5, Morrone 6, Iori 6, Misuraca 6, Napoli 6 (dal 26’ s.t. Mandorlini 5,5); Stanco 5 (dal 21’ s.t. Giovinco 6), Arma 6. (Moschin, Frediani, D’Angina, Beretta). All. Braglia 5,5. LUCCHESE(4-3-1-2) Di Masi 7,5; Vittiglio 6, Espeche 7, Calistri 6,5, Calcagni 6; Boilini 6, Mingazzini 6 (dal 17’ s.t. Degeri 5,5), Nolé; Chianese 5,5 (dal 37’ s.t. Risaliti); Ferretti 5,5 (dal 1’ s.t. Strizzolo 6), Raicevic 5,5. (Casapieri, Santeramo, Biasci, Santini). All. Pagliuca. All. Pagliuca 6. ARBITRO Valiani di Nocera Inferiore 6. NOTE paganti 4.049, abbonati 2.877, incasso di 64.496 euro. Ammoniti Vittiglio, Stanco, Calistri, Raicevic, Degeri, Sini, Chianese, Di Masi. Angoli 8-2. ALESSIO CARLI PISA Il derby dei 100 anni (prima partita in un campionato nazionale nel 1914) celebra un calcio antico in cui la palla stazione più in area che sul prato e difficilmente sfiora la luce della porta. E quando ciò accade, a respingerla ci pensa Di Masi con un paio di parate prodigiose (fenomena- le la deviazione su incornata di Morrone al 29’ st). La Lucchese pensa solo a difendersi e alla fine di fronte ai suoi sessanta tifosi festeggia lo 0-0 come una vittoria. Il Pisa attacca in solo modo, provandoci con tanta forza e pochissima fantasia, e il primo posto in classifica è solo un’ illusione: comunque vada tra Reggiana e Ascoli i nerazzurri saranno scalzati dalla vetta. Ricordo Si parte sotto la spinta dei 7 mila di un’ Arena Garibaldi animata dallo spirito degli anni d’oro di Romeo Anconetani, ricordato dai tifosi a 15 anni dalla morte con una coreografia speciale. Nel primo tempo Espeche a porta vuota libera dopo il colpo di testa di Arma e al 46’ Di Masi alza in angolo la girata al volo di Napoli. Nella ripresa Di Masi si supera su Morrone. Pisa stanco e alla fine fischiato da parte del pubblico (la Curva Nord invece applaude). La Lucchese ferma l’emorragia delle quattro sconfitte di fila in trasferta. © RIPRODUZIONE RISERVATA Arezzo, quanta sfortuna E Serena vince ancora AREZZO-VENEZIA 0-2 MARCATORI Magnaghi al 6’ p.t.; Marino al 25’ s.t. AREZZO (3-5-1-1) Benassi 6; Villagatti 6,5, Panariello 6, Pisani 5,5 (dal 1’ s.t. Bonvissuto 6); Campagna 6, Gambadori 6, Cucciniello 5,5 (dal 27’ s.t. Padulano s.v.), Dettori 5,5, Millesi 6; Erpen 5,5; Montini 6 (dal 30’ s.t. Morga s.v.). (Leuci, Guarino, Brumat, Coppola). All. Capuano 6. VENEZIA (4-3-1-2) Fortunato 6,5; Sales 6, Legati 6, Marino 6, Giuliatto 6; Bellazzini 6, Esposito 6,5, Varano 6 (dal 42’ s.t. Alba s.v.); Greco 5 (dal 34’ s.t. Panzeri s.v.); Magnaghi 6, Raimondi 6,5 (dal 25’ s.t. Franchini 5,5). (D’Arsié, Cernuto, Ghosheh, Scanferlato). All. Serena 6. ARBITRO Massimi di Termoli 6,5. NOTE paganti 804, abbonati 1.438, incasso non comunicato. Ammoniti Varano, Raimondi, Greco e Millesi. Angoli 5-3. AREZZO Cinismo del calcio: al 5’ Montini sfiora la rete con una rovesciata di rara bellezza, passano pochi secondi e sul rovesciamento di fronte Magnaghi lascia esplodere un tiro potente e trova il sette. Diventa subito facile per il Venezia mentre per l’Arezzo, già decimato, si fa durissima. La prima parte scorre con i lagunari a gestire mentre l’Arezzo tenta con generosità di imbastire. Al 18’ Erpen spreca un rigore in movimento. Dopo l’intervallo Capuano cambia: dentro Bonvissuto e fuori Pisani. La trazione diventa anteriore al massimo e infatti sono 20 minuti di fuoco. L’Arezzo spinge e il Venezia si stringe intorno a Fortunato. Ti aspetti il pari dei padroni di casa e invece Marino, complice una difesa imbambolata, raddoppia di testa. Poi la traversa di Campagna e il palo di Bonvissuto decretano che per l’Arezzo non è serata. Secondo successo di fila invece per Serena. Stefano Brandini Dini Girone A Girone B Girone C Il Real Vicenza a Bergamo Padalino debutta col Savona La Salernitana per l’aggancio con l’obiettivo primo posto Ancona, chance per salire Reggina, serve una scossa OGGI ORE 14.30 TORRES (4-3-1-2) Testa; Cafiero, Migliaccio, Marchetti, Ligorio; Pizza, Giuffrida, Foglia; Baraye; Maiorino, Infantino. (Mar. Costantino, Aya, Imparato, Funari, Lisai, Balistreri, Pizzutelli). All. Mass. Costantino. ALESSANDRIA (3-5-2) Nordi; Sosa, Sirri, Sabato; Spighi, Mezavilla, Obodo, Taddei, Mora; Scotto, Marconi. (Poluzzi, Nicolao, Vitofrancesco, Cavalli, Valentini, Rantier, Guazzo). All. D’Angelo. ARBITRO Formato di Benevento (Trasarti-Scarpa). ORE 15 PORDENONE (4-3-1-2) Bazzichetto; Migliorini, Rosania, Ghinassi, Pramparo; Maracchi, Mattielig, Bacher; Potenza; Zubin, Maccan. (Maniero, Peccarisi, Placido, Minisini, Uliano, Simoncelli, Barbuti). All. Foschi. PRO PATRIA (4-4-2) Perilli; Guglielmotti, Botturi, Gerolino, Taino; Romeo, Arati, Bovi, Candido; Serafini, Baclet. (Melillo, Graham, Zaro, Cannataro, Giorno, D’Errico, Terrani). All. Monza. ARBITRO Di Martino di Teramo (Cinquini-Donvito). ORE 16 GIANA (4-4-2) Ghislanzoni; Perico, Bonalumi, Montesano, Augello; Rossini, Marotta, Di Lauri, Pinto; Sarao, Perna. (Sanchez, Sosio, Solerio, Bardelli, Recino, Spiranelli, Crotti). All. Albé. RENATE (4-3-3) Cincilla; Bonfanti, Pedrinelli, Di Gennaro, Morotti; Muchetti, Chimenti, Mantovani; Iovine, Spampatti, Scaccabarozzi. (Steni, Malgrati, Riva, Rovelli, Cocuzza, Florian, Curcio). All. Boldini. ARBITRO Spinelli di Terni (Michieli-Nocenti). ORE 17 ALBINOLEFFE (4-3-1-2) Offredi; Salvi, Moi, Allievi, Cortinovis; Calì, Gazo, Maietti; Vorobjovs; Pesenti, Momenté. (Amadori, Ondei, Barzaghi, Girasole, Geroni, Aurelio Personé). All. Pala. REAL VICENZA (3-5-2) Tomei; Carlini, Polverini, Piccinni; Lavagnoli, Cristini, Dalla Bona, Malagò, Vannucci; Bruno, Bardelloni. (Ziglioli, Beccaro, Chiarello, Pavan, Caporali, Galuppini, Bigoni). All. Marcolini. ARBITRO Panarese di Lecce (Mauro-Marques). COSÌ DOMANI ORE 12.30 Lumezzane-Pavia (Di Ruberto di Nocera Inferiore). ORE 14.30 Feralpi Salò-Südtirol (Zanonato di Vicenza) e Novara-Como (Paolini di Ascoli Piceno). ORE 16 Cremonese-Monza (Luciano di Lamezia Terme). ORE 18 Bassano-Mantova (Fiorini di Frosinone). CLASSIFICA Como p. 23; Bassano 22; Pavia 21; Monza e Real Vicenza 20; Novara 19; Alessandria 17; Torres, Arezzo* e Venezia* 16; Feralpi Salò 14; Südtirol, Cremonese, Giana e Renate 13; Mantova 11; AlbinoLeffe 10; Pro Patria 8; Lumezzane 7; Pordenone 5. (* una partita in più). Michele Marcolini, 39 anni (Real Vicenza) LAPRESSE OGGI ORE 14.30 PRO PIACENZA (4-5-1) Alfonso; Castellana, Rieti, Silva, Sane; Matteassi, Marmiroli, Aliboni, Schiavini, Porcino; Torri. (Iali, Ignico, Mazzocchi, Mella, Ravasi, Speziale, Pasaro). All. Franzini. SPAL (5-3-1-1) Menegatti; Ferretti, Aldrovandi, Silvestri, Giani, Legittimo; Filippini, Capece, Gentile; Germinale; Fioretti. (Albertoni, Rosina, Bellemo, Lazzari, Di Quinzio, Finotto, De Cenco). All. Brevi. ARBITRO Colarossi di Roma (Rossi-D’Annibale). ORE 15 GROSSETO (3-5-2) Berardi; Mariotti, Burzigotti, Varricchio; Masia, Lugo, Finazzi, Verna, Boron; Torromino, Pichlmann. (Pini, Elez, Ilari, Albertini, Onescu, Gambino, Giovio). All. Padalino. SAVONA (3-5-2) Addario; Cabeccia, Marconi, Antonelli; Giorgione, Quintavalla, Bramati, Casarini, Spadafora; Demartis, Scappini. (Pennesi, Galimberti, De Feo, Gizzi, Varone, Nucera, Colombi). All. Di Napoli. ARBITRO Rasia di Bassano del Grappa (PizzigalliMarcolin). ORE 16 L’AQUILA (3-4-3) Zandrini; Zaffagnini, Pomante, Karkalis; Scrugli, Corapi, Del Pinto, Pedrelli; Sandomenico, Perna, Pacilli. (Cacchioli, Rea, Di Mercurio, De Francesco, Mancini, Ceccarelli, Bernasconi). All. Zavettieri. CARRARESE (4-3-1-2) Calderoni; Berra, Sbraga, Teso, Lancini; Brondi, Disabato, Gnahoré; Belcastro; Cellini, Merini. (Zanotti, Benassi, Gorzegno, Beltrame, Gherardi, Ademi, Di Nardo). All. Remondina. ARBITRO Fiore di Barletta (Grieco-Camillucci). ORE 17 FORLÌ (3-5-2) Scotti; Jidayi, Drudi, Guidi; Djuric, Hamlili, Cejas, T. Arrigoni, Fantoni; Docente, Melandri. (Casadei, Fantini, Reato, Turi, Casini, Castellani, Forte). All. Rossi. GUBBIO (4-3-3) Iannarilli; Luciani, Lasicki, Galuppo, Caldore; Guerri, Loviso, Casiraghi; Mancosu, Regolanti, Marchionni. (Citti, Rosato, Manganelli, Domini, Esposito, Cais, Vettraino). All. Acori. ARBITRO Perotti di Legnano (Menicacci-Vettorel). 0RE 19.30 ANCONA (4-4-2) Aprea; Di Dio, Mallus, Paoli, D’Orazio; Morbidelli, Sampietro, Di Ceglie, Bondi; Tavares, Cognigni. (Lori, Dierna, Bambozzi, Moretti, Camillucci, Parodi, Pizzi). All. Cornacchini. SANTARCANGELO (4-3-2-1) Nardi; Traoré, Cola, Olivi, Rossi; Bisoli, Obeng, Ballardini; Torelli, Radoi; Guidone. (Marani, Salvatori, Bigoni, Polenghi, Scicchitano, Evangelisti, Graziani). All. Fraschetti. ARBITRO De Angeli di Abbiategrasso (De RubeisMarinenza). COSÌ DOMANI ORE 11 San Marino-Teramo (Andreini di Forlì). ORE 14.30 Pistoiese-Prato (Lanza di Nichelino). ORE 16 Reggiana-Ascoli (Illuzzi di Molfetta). ORE 18 Tuttocuoio-Pontedera (Pagliardini di Arezzo). CLASSIFICA Ascoli e Pisa* p. 20; Reggiana 19; Pontedera e Spal 17; Ancona, Prato e Tuttocuoio 16; L’Aquila, Pistoiese, Savona e Teramo 15; Grosseto 14; Gubbio 13; Carrarese, Forlì e Lucchese* 12; San Marino e Santarcangelo 8; Pro Piacenza (-8) 3. (* una partita in più). OGGI ORE 14.30 AVERSA NORMANNA (3-5-2) Forte; Esposito, Giovannini, Cardinale: Balzano, Capua, Giannusa, Castellano, Papa; De Vena, Cicerelli. (Savelloni, De Luca, Forino, Catinali, Martiniello, Zaine, De Matteis). All. Marra. LECCE (4-3-3) Caglioni; Mannini, Martinez, Abruzzese, Lopez; Lepore, Filipe, Sacilotto; Moscardelli, Della Rocca, Doumbia. (Petrachi, Vinetot, Carini, D’Ambrosio, Donida, Rosafio, Miccoli). All. Lerda. ARBITRO Lacagnina di Caltanissetta (Berti-Trovatelli). ORE 15 COSENZA (4-2-3-1) Ravaglia; Ciancio, Tedeschi, Magli, Sperotto; Corsi, Caccetta; Fornito, Calderini, Alessandro; Cori. (Saracco, Zanini, Blondett, Arrigoni, Criaco, De Angelis, Mosciaro). All. Roselli. MESSINA (4-3-3) Iuliano; Benvenga, Silvestri, Stefani, Donnarumma; Damonte, Bucolo, Nigro; Orlando, Corona, V. Pepe. (Lagomarsini, De Bode, Bortoli, Marin, Izzillo, Paez, Bjelanovic). All. Grassadonia. ARBITRO Strippoli di Bari (Solazzi-Scarica). ORE 16 SALERNITANA (5-3-2) Gori; Colombo, Tuia, Lanzaro, Bianchi, Franco; Giandonato, Pestrin, Favasuli; Caetano, Negro. (Russo, Pezzella, Grillo, Castiglia, Volpe, Nalini, Gabionetta). All. Menichini. CATANZARO (4-3-3) Scuffia; Daffara, Rigione, Ferraro, Di Chiara; Maiorano, Vacca, Ilari; Pagano, Kamara, Russotto. (Bindi, Ricci, Squillace, Pacciardi, Morosini, Barraco, Fofana). All. Moriero. ARBITRO Piccinini di Forlì (Sgheiz-Abruzzese). ORE 17 MELFI (4-3-1-2) Perina; Guerriera, Di Filippo, Dermaku, Pinna; Agnello, Spezzani, Fella; Berardino; Caturano, Tortori. (Gagliardini, Amelio, Annoni, Colella, Tundo, Giacomarro, Libutti). All. Bitetto. REGGINA(4-3-3) Kovacsik; Ungaro, Crescenzi, Di Lorenzo, Karagounis; Armellino, Rizzo, Dall’Oglio; Insigne, Masini, Louzada. (Cetrangolo, Syku, Aquino, Ammirati, Maita, Maimone, Gjuci). All. Cozza. ARBITRO Mancini di Fermo (Diomaiuta-Colizzi). 0RE 19.30 BARLETTA (4-3-1-2) Liverani; Meola, Stendardo, Radi, Cortellini; De Rose, Quadri, Legras; Venitucci; Fall, Floriano. (De Martino, Zammuto, Guarco, Gemignani, Palazzolo, Danti, Rizzitelli). All. Sesia. MARTINA (4-3-3) Bleve; De Giorgi, Caso, Fabiano, Tomi; De Risio, Leto, De Lucia; Arcidiacono, Montalto, Carretta. (Modesti, Kalombo, Samnick, Diop, Memolla, Caruso, Pellecchia). All. Ciullo. ARBITRO Rapuano di Rimini (Mariani-Granci). COSI’ DOMANI ORE 12.30 Savoia-Paganese (Marini di Roma). ORE 14.30 Ischia-Juve Stabia (Baroni di Firenze). ORE 16 Benevento-Casertana (Tardino di Milano). ORE 18 Vigor Lamezia-Matera (Giovani di Grosseto). COSÌ LUNEDI’ ORE 20.45 Foggia-Lupa Roma (Vesprini di Macerata). CLASSIFICA Benevento p. 25; Juve Stabia e Salernitana 22; Casertana e Lecce 21; Catanzaro 19; Matera e Vigor Lamezia 18; Foggia (-1) e Lupa Roma 17; Paganese e Messina 12; Martina 10; Melfi 9; Barletta e Savoia 8; Ischia e Cosenza 7; Reggina (-4) 6; Aversa Normanna 5. MERCATO (g.ar.) L’ Aversa Normanna ha preso l’attaccante Fabio De Luca, 33 anni, ex Vigor Lamezia: oggi sarà in panchina. 26 LA GAZZETTA DELLO SPORT SABATO 8 NOVEMBRE 2014 FORMULA 1 GP BRASILE Imprevisto a Interlagos Segnale... di fumo Mancano 25 minuti al termine delle seconde libere quando Fernando Alonso affronta la Reta Oposta: all’improvviso dalla F14 T esce fumo IPP DA TV Ferrari rosso fuoco Alonso col motore in fiamme Mercedes: 1o round a Rosberg Fernando fermo in pista nelle libere del pomeriggio, ma non sarà penalizzato Sfida iridata: due decimi separano Nico da Hamilton. Oggi incognita pioggia PINO ALLIEVI INTERLAGOS (Brasile) Lo stop inevitabile Lo spagnolo rallenta subito e lascia la traiettoria ideale, mentre la sua rossa continua a fumare vistosamente. Lo stop è inevitabile IPP DA TV Scoppia l’incendio Alonso è ancora nell’abitacolo quando dal posteriore si sprigionano le fiamme: appena se ne rende conto, Fernando scende rapidamente IPP DA TV Fernando... pompiere Alonso corre a bordo pista verso i commissari, afferra un estintore e torna dietro la F14 T per spegnere le fiamme. La sessione è sospesa IPP DA TV Nessuna penalità La Ferrari torna ai box sul carro attrezzi: per fortuna la Power Unit danneggiata era a fine ciclo e la sostituzione non implicherà penalizzazioni REUTERS LA CRISI DEI PICCOLI Una formalità. Per chi non si chiami Hamilton o Rosberg, il GP del Brasile è una noiosa formalità in quanto tutte le squadre sono oramai proiettate sulla stagione 2015. Il problema è che una volta c’erano i famosi «outsider» che potevano sballare il pronostico, mentre ora la Mercedes domina sia sulle piste veloci sia su quelle lente, sia sul bagnato sia sull’asciutto. Troppo superiore la W05 per i comuni mortali, anche se poi Ricciardo ci prova sempre e la Williams sembra costantemente sul punto di concretizzare l’aggancio. Ma con un panorama così scontato, la gente si appassiona poco e gli organizzatori di Interlagos temono un calo di pubblico rispetto al passato, benché Felipe Massa — due volte vincitore qui con la Ferrari — muoia dalla voglia di fare il tris con la Williams. Ricordi In ogni caso, il GP del Brasile stavolta non deciderà il Mondiale, come è invece accaduto tante altre occasioni. Massa, ad esempio, non dimenticherà mai il gran premio del 2008, quando fu campione del mondo per 39 secondi, ovvero il tempo che impiegò Hamilton per tagliare il traguardo alle spalle del ferrarista e conquistare — lui — il titolo. Fu una beffa. Lo stesso Hamilton ricorda: «Pioveva, non si vedeva niente, superai Glock in una delle ultime curve e lì avvenne il miracolo, perché, appunto, mi serviva un quinto posto e riuscii a farcela quando oramai non ci speravo più». Sempre a Interlagos sono legati i due titoli iridati conquistati da Alonso con la Renault nel 2005 e 2006, ma sulla stessa pista Fernando ha anche subito la più grande delusione della carriera, quando Marussia stop Per Caterham colletta web Fernando Alonso, 33 anni, accanto alla sua Ferrari che ha preso fuoco a 25 minuti dalla fine del 2o turno di libere IPP DA TV Ai box della rossa c’è Marciello come terzo pilota: farà i test con la F14 T ad Abu Dhabi Lauda sui motori 2015: «Nulla è stato sottoscritto. Ma troveremo un compromesso» Vettel, giungendo sesto, gli strappò dalle spalle un Mondiale 2012 che pareva già suo. «Quella di Interlagos — spiega Massa — è una grande pista per grandi avvenimenti». E ha perfettamente ragione se pensiamo che proprio qui Schumacher disputò la sua ultima gara nel 2012. Pare un secolo fa… Riscatto Ieri c’è stato il primo atto del confronto Mercedes di vertice ed è stato Ro- sberg ad avere la meglio di Hamilton per 2 decimi. Poca cosa e poca importanza. Semmai la curiosità è stata quella di vedere Raikkonen al terzo posto, distanziato di mezzo secondo. Ritrovato? Evitiamo slogan e luoghi comuni: Kimi dopo il ko subìto in tutte le gare da Alonso, deve ricostruirsi reputazione e un pezzo di carriera, e ha bisogno di far vedere ben altro di una prestazione del venerdì. Alla base della sua performance c’è stato un lavoro certosino di messa a punto degli assetti, per rendere la macchina più guidabile e più consona ai suoi gusti. Qualcosa ha funzionato, ma serve la verifica in qualifica e poi in gara. Alonso, invece, si è dovuto fermare in pista a poco meno di mezz’ora dalla fine (è 7o a 1 secondo) per il motore rotto. Niente di grave, era di quelli vecchi. Al box del Cavallino c’è il terzo pilota Raffaele Marciello, il quale avrà l’onore di salire sulla macchina titolare nei test di Abu Dhabi, dopo il gran premio. Tornando alle prove libere, Ricciardo, quar- to, ha guidato col solito spirito garibaldino, mettendosi alle spalle le due Williams. Vettel invece è nono con l’altra Red Bull. L’asfalto nuovo e scivoloso, che col sole ha raggiunto la temperatura di 59 gradi, ha complicato per molti le cose. Oggi è prevista pioggia, domani tempo incerto. Proposte Intanto si sono susseguite le discussioni su una F.1 meno complessa e più «aperta» in chiave 2015. Niki Lauda ha voluto fare una precisazione sulle power unit: «Ci troveremo ad Abu Dhabi per stabilire qualcosa di valido. Tenendo conto dei regolamenti sottoscritti da tutti e dell’esigenza di non far impennare i costi, come playmaker mi va bene una scadenza nella evoluzione dei motori dell’anno prossimo a fine luglio invece che a fine febbraio. È un compromesso fattibile, che può trovare d’accordo Ferrari, Honda e Renault. Nulla al momento è stato sottoscritto». Game Over. La Marussia si arrende alla propria crisi finanziaria. La scuderia, colpita pesantemente dal dramma di Jules Bianchi, ha chiuso definitivamente. L’annuncio è stato dato ieri ai 200 dipendenti classificati ormai «redundant» (ridondanti) nel freddo lessico sindacale dalla Frp, la società che si è occupata della liquidazione. «È davvero deplorevole che un affare con un seguito così grande nel motorsport britannico e mondiale abbia dovuto cessare l’attività e chiudere i battenti», ha dichiarato l’a.d. Geoff Rowley. In sostanza non si sono trovati acquirenti. Il team aveva ottenuto una deroga da Bernie Ecclestone per saltare la doppia trasferta americana (Usa e Brasile). Intanto la Caterham, per tenere fede alla promessa del curatore fallimentare Finbarr O’Connell di essere al via ad Abu Dhabi, ha lanciato un’asta online. Per volare ad Abu Dhabi, servono 2,35 milioni di sterline (quasi tre milioni di euro). I soldi si raccolgono attraverso il sito www.crowdcube.com/ caterham; è stato anche lanciato l’hashtag #RefuelCaterhamF1 (ricarica la Caterham F1): con 10 sterline (13 euro) si può applicare il proprio nome sulle fiancate della monoposto verde. «Se entro venerdì prossimo non riusciremo a mettere insieme la somma necessaria, restituiremo i soldi», ha promesso O’Connell. Intanto VJ Mallya ha annunciato di aver esercitato l’opzione con Sergio Perez per il 2015: «E stiamo discutendo se estendere l’accordo al 2016». © RIPRODUZIONE RISERVATA SOLO SO LO CO CON N LA GA GAZZ ZZET ZZ ETT ET TA DE DELL LLO LL O SP SPOR ORT OR T UNA SETTIMANA DA CAMPIONI SOLO SU PREMIUM Prova subito Mediaset Premium con la tessera speciale realizzata in collaborazione con La Gazzetta 1 dello Sport. 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La visione di Play che consente di vedere i contenuti Cinema, Serie TV e Documentari è attiva per un mese a partire dalla data di registrazione sul sito mediasetpremium.it *Oltre al prezzo del quotidiano 4 Il costo massimo del servizio IVA inclusa da rete fissa è di 15 centesimi al minuto senza scatto alla risposta. Per chiamate da rete mobile il costo massimo IVA inclusa è di 49 centesimi al minuto, con uno scatto alla risposta di 16 centesimi Verifica la copertura del segnale nel tuo comune prima di acquistare sul sito mediasetpremium.it La tessera prepagata ricaricabile abilita alla visione di una settimana di contenuti Calcio ed il credito presente sulla stessa è pari a 0 euro. Iva assolta dall’editore RTI S.p.A., Partita IVA n. 03976881007, ai sensi dell’articolo 74, lettera d), dpr n. 633/1972. SABATO 8 NOVEMBRE 2014 Libere/1 Libere/2 POS. PILOTA NAZ TEAM 1. GER Mercedes ROSBERG POS. PILOTA NAZ TEAM 1’12”764 1. GER Mercedes TEMPO DISTACCO 1’12”123 media 215,082 km/h media 213,187 km/h 2. HAMILTON GB Mercedes 1'12"985 a 0"221 2. HAMILTON GB Mercedes 1'12"336 a 0"213 3. KVYAT RUS Toro Rosso-Renault 1'13"723 a 0"959 3. RAIKKONEN FIN Ferrari 1'12"696 a 0"573 4. ALONSO SPA Ferrari 1'13"742 a 0"978 4. RICCIARDO AUS Red Bull-Renault 1'12"956 a 0"833 5. MASSA BRA Williams-Mercedes 1'13"811 a 1"047 5. BOTTAS FIN Williams-Mercedes 1'13"035 a 0"912 6. VERSTAPPEN OLA Toro Rosso-Renault 1'13"827 a 1"063 6. MASSA BRA Williams-Mercedes 1'13"099 a 0"976 7. MALDONADO VEN Lotus-Renault 1'14"034 a 1"270 7. ALONSO SPA Ferrari 1'13"122 a 0"999 8. RAIKKONEN FIN Ferrari 1'14"114 a 1"350 8. KVYAT RUS Toro Rosso-Renault 1'13"254 a 1"131 9. MAGNUSSEN DAN McLaren-Mercedes 1'14"136 a 1"372 9. VETTEL GER Red Bull-Renault 1'13"333 a 1"210 10. RICCIARDO AUS Red Bull-Renault 1'14"197 a 1"433 10. MAGNUSSEN DAN McLaren-Mercedes 1'13"479 a 1"356 11. SUTIL GER Sauber-Ferrari 1'14"434 a 1"670 11. MALDONADO VEN Lotus-Renault 1'13"497 12. NASR BRA Williams-Mercedes 1'14"522 a 1"758 12. GROSJEAN FRA Lotus-Renault 1'13"714 a 1"591 13. HÜLKENBERG GER Force India-Mercedes 1'14"678 a 1"914 13. HÜLKENBERG GER Force India-Mercedes 1'13"882 a 1"759 a 1"779 a 1"374 14. VETTEL GER Red Bull-Renault 1'14"902 a 2"138 14. GUTIERREZ MES Sauber-Ferrari 1'13"902 15. GROSJEAN FRA Lotus-Renault 1'15"109 a 2"345 15. SUTIL GER Sauber-Ferrari 1'14"204 a 2"081 16. JUNCADELLA SPA Force India-Mercedes 1'16"030 a 3"266 16. BUTTON GB McLaren-Mercedes 1'14"209 a 2"086 17. BUTTON GB McLaren-Mercedes - - 17. VERGNE FRA Toro Rosso-Renault 1'17"171 a 5"048 18. GUTIERREZ MES Sauber-Ferrari - - Safety Car virtuale e il display «guida» i piloti INTERLAGOS — «VSC» ovvero Virtual Safety Car, safety car virtuale. La SC non è in pista ma è come se ci fosse perché i piloti sono obbligati, in caso di incidenti o qualsiasi altra emergenza, a mantenere una velocità fissata dalla direzione corsa. Nel momento in cui esce il cartello luminoso «VSC», i piloti entro 5” devono attivare l’apposito pulsante e nel centro del display sul volante compare un zero. Se il pilota va più forte della velocità regolata dalla segnalazione della Fia, sul display appare un «+» se va più piano esce un «-». È infatti importante che chi guida non rallenti troppo perché si rischierebbe il tamponamento. Tutto questo per evitare quanto è accaduto a Suzuka dopo gli incidenti di Sutil e Bianchi e nessuno ha ridotto la velocità ai limiti della sicurezza tali da potersi fermare subito, come prevede il regolamento in caso di doppia bandiera gialla. La scorsa settimana ad Austin il primo esperimento, ieri a Interlagos la replica al termine delle libere non più su tratti di 50 metri ma di 200. «Il vero problema — ha commentato Alonso — è che chi sta guidando anche a velocità bassa non ce la fa a controllare continuamente i segnali di più o meno sul display. I bip via radio possono aiutare, ma credo che sarebbe giusto fare qualcosa di Kimi si risveglia E Tombazis è sulla graticola PAOLO IANIERI INTERLAGOS Sprazzi dell’antico Raikkonen. Quelli che in passato gli hanno permesso di conquistare un Mondiale, di portare in alto una Lotus che non partiva tra le favorite, di conquistarsi migliaia di tifosi affascinati dalla sua guida pulita e da un carattere quanto mai bizzarro. «Abbiamo lavorato tanto sul suo avantreno e lui per una volta sembra essere contento. Noi di sicuro siamo convinti che se gli daremo una macchina che sente bene, Kimi sarà là davanti» dice Pat Fry, capo delle operazioni in pista della Ferrari. Estintore Aspettando già dalle qualifiche di oggi un immediato riscontro, godiamoci un Raikkonen in versione «best of the rest», terzo tempo di giornata alle spalle del duo Mercedes Rosberg-Hamilton, ma convincente non solo con le gomme più morbide che tradizionalmente fanno meno soffrire la F14 T, ma anche con Il tecnico Fry: «Kimi è contento Se gli daremo un’auto che sente tornerà lì davanti» Marchionne a Maranello ha dato più di un’occhiata ai disegni della 666 le medie, con le quali il pomeriggio è riuscito a migliorarsi ben due volte nonostante parecchi giri sulle spalle. Ha invece vestito i panni del pompiere Fernando Alonso, costretto a 25 minuti dalla fine del turno pomeridiano a usare l’estintore per spegnere le fiamme fuoriuscite dal retrotreno della sua Ferrari, dopo che all’uscita della Curva do Sol il suo motore è esploso: unità vecchia e a fine chilometraggio, non costringerà lo spagnolo a ricorrere alla sesta power unit della stagione e a partire dalla pit la- Pino Allievi © RIPRODUZIONE RISERVATA Pole e gara alle 17 in diretta su Sky Live su Gazzetta.it ne, come invece era accaduto sei giorni fa ad Austin a Sebastian Vettel, il suo sostituto il prossimo anno sulla rossa. Raccolta dati Fernando, 7° a 999 millesimi da Rosberg, e Kimi, oltre a concentrarsi sul weekend paulista, anche ieri hanno continuato un lavoro di analisi in proiezione 2015, con le due F14 T imbottite di sensori e apparecchiature di raccolta dati. «I progressi sono ragionevolmente buoni — ha detto Fry —, mancano ancora quattro mesi, ma stiamo migliorando, lavoriamo bene. Il tempo darà le risposte, ma per ora è tutto ok». È una rossa che non può sbagliare, quella che si affaccia alla prossima stagione, perché anche se nessuno può pensare di riuscire ad annullare immediatamente il grandissimo svantaggio sulla corazzata Mercedes, quello che Sergio Marchionne pretende a ogni costo è che il margine si riduca sensibilmente, per poi puntare a vincere dal 2016. A tal proposito, il nuovo presidente della rossa avrebbe messo con le spalle al muro Nikolas Tomba- più pratico, tipo un pulsante che fissa la velocità senza intervento del pilota ad ogni istante». Il pensiero di Alonso è quello della maggioranza dei piloti e la Fia dovrà tenerne conto. Però questi sono pareri, non critiche, perché è nell’interesse di tutti e della Fia che si possano evitare rischi inutili.Intanto a Parigi si è riunita la commissione voluta da Todt e che vede tra i componenti Domenicali e Brawn: è stato preparato un rapporto che suggerisce novità tecnicoregolamentari già per il 2015 che il Consiglio Mondiale dovrà approvare il 3 dicembre. la guida Tante prove, Raikkonen trova feeling davanti Progetto 2015: che pressing sul progettista DAL NOSTRO INVIATO 27 EFFETTO SUZUKA NUOVO TEST IN BRASILE MA SU 200 E NON 50 METRI TEMPO DISTACCO ROSBERG LA GAZZETTA DELLO SPORT Kimi Raikkonen, 35 anni, iridato 2007 con la Ferrari proprio in Brasile LAPRESSE zis, l’ingegnere greco a capo del progetto 666 che porterà alla Ferrari del 2015. «Quelli che mi sta facendo vedere sono i disegni della macchina di quest’anno o della prossima? E pensa che sarà competitiva?» le parole pronunciate da Marchionne nell’ultima visita a Maranello, che avrebbero impietrito Tombazis. Ultima chiamata Il quale, però, dopo essere già finito più volte in passato sotto i riflettori della critica per delle macchine completamente sbagliate, si è visto dare un’ultima possibilità. Salvato dal direttore tecnico della rossa, James Allison, che lo ha voluto fortemente quando si è trattato di disegnare con Marco Mattiacci, responsabile della Ges, l’organigramma della nuova Ferrari. Ma è chiaro che se anche la prossima Ferrari — che voci interne dicono non molto diversa a livello visivo da quella attuale — dovesse viaggiare lontana anni luce dalla concorrenza, per Tombazis non ci sarebbe più alcun paracadute. © RIPRODUZIONE RISERVATA Domani a Interlagos (4.309 m), periferia di San Paolo, si corre il GP Brasile, 18a e penultima gara del Mondiale. Previsti 71 giri per 305,909 km. Tutto l’evento in diretta su Sky Sport F1 HD. Questi gli orari italiani (+3 ore rispetto a Interlagos). OGGI Terze libere dalle 14 alle 15. Qualifiche alle 17; differita alle 23.20 su Rai 2. DOMANI Gara alle 17; differita alle 21.45 su Rai 2. GAZZETTA.IT Tempo reale, notizie, risultati e fotogallery sul nostro sito. CLASSIFICHE Piloti: 1. Hamilton 316 punti; 2. Rosberg 292; 3. Ricciardo 214; 4. Bottas 155; 5. Vettel 149; 6. Alonso 149; 7. Button 94; 8. Massa 83; 9. Hülkenberg 76; 10. Magnussen 53; 11. Perez 47; 12. Raikkonen 47; 13. Vergne 22; 14. Grosjean 8; 15. Kvyat 8; 16. Maldonado 2; 17. Bianchi 2. Costruttori: 1. Mercedes 608 punti (campione 2014); 2. Red Bull 363; 3. Williams 238; 4. Ferrari 196; 5. McLaren 147; 6. Force India 123; 7. Toro Rosso 30; 8. Lotus 10; 9. Marussia 2. ULTIMA GARA 23 novembre GP Abu Dhabi. Taccuino SEI GIORNI ENDURO Pavia, trionfo vicino (d.a.) La squadra del Moto Club Pavia sta vincendo la classifica Club alla Sei Giorni Enduro di San Juan (Arg) grazie al terzetto su Honda 250 4T composto da Nicolò Bruschi, Mauro Zucca e Maycol Agnelli. FOTO — Dal 15 novembre alla Fondazione Sandretto Re Rebaudengo (Torino) c’è la mostra «Foto GP». Autori Mirco Lazzari e Gigi Soldano. 28 LA GAZZETTA DELLO SPORT SABATO 8 NOVEMBRE 2014 MOTOMONDIALE GP VALENCIA LIBERE 1 MOTOGP 1. M.MARQUEZ (SPA/Honda) 1’31”296 media 157,9 km/h 2. LORENZO (SPA/Yamaha) 1’31”489 3. A.ESPARGARO (SPA/Fwd Yamaha) 1’31”640 4. PEDROSA (SPA/Honda) 1’31”647 5. V.ROSSI (ITA/Yamaha) 1’31”767 6. SMITH (GB/Yamaha) 1’32”019 7. DOVIZIOSO (ITA/Ducati) 1’32”071 8. BARBERA (SPA/Ducati) 1’32”153 9. P.ESPARGARO (SPA/Yamaha) 1’32”155 10. PIRRO (ITA/Ducati) 1’32”499 11. BRADL (GER/Honda) 1’32”544 12. HERNANDEZ (COL/Ducati) 1’32”698 13. CRUTCHLOW (GB/Ducati) 1’32”700 14. BAUTISTA (SPA/Honda) 1’32”711 15. IANNONE (ITA/Ducati) 1’32”837 16. DE PUNIET (FRA/Suzuki) 1’33”345 17. REDDING (GB/Honda) 1’33”473 18. DE ANGELIS (RSM/Fwd Yamaha) 1’33”523 19. HAYDEN (USA/Honda) 1’33”533 20. AOYAMA (GIA/Honda) 1’33”711 21. PETRUCCI (ITA/Art) 1’33”820 22. ABRAHAM (R.CEC/Honda) 1’33”974 23. M.LAVERTY (GB/Pbm) 1’34”393 24. PARKES (AUS/Pbm) 1’35”276 25. DI MEGLIO (FRA/Avintia) 1’35”607 LIBERE 2 MOTOGP 1. M.MARQUEZ (SPA/Honda) 1’31”454 media 157,6 km/h 2. DOVIZIOSO (ITA/Ducati) 1’31”558 3. A.ESPARGARO (SPA/Fwd Yamaha) 1’31”565 4. LORENZO (SPA/Yamaha) 1’31”568 5. CRUTCHLOW (GB/Ducati) 1’31”731 6. PEDROSA (SPA/Honda) 1’31”895 7. BRADL (GER/Honda) 1’31”935 8. P.ESPARGARO (SPA/Yamaha) 1’32”013 9. SMITH (GB/Yamaha) 1’32”024 10. V.ROSSI (ITA/Yamaha) 1’32”049 11. BARBERA (SPA/Ducati) 1’32”194 12. PIRRO (ITA/Ducati) 1’32”267 13. IANNONE (ITA/Ducati) 1’32”486 14. DE ANGELIS (RSM/Fwd Yamaha) 1’32”562 15. HERNANDEZ (COL/Ducati) 1’32”689 16. ABRAHAM (R.CEC/Honda) 1’32”725 17. REDDING (GB/Honda) 1’32”771 18. DE PUNIET (FRA/Suzuki) 1’32”799 19. BAUTISTA (SPA/Honda) 1’32”860 20. HAYDEN (USA/Honda) 1’33”434 21. AOYAMA (GIA/Honda) 1’33”436 22. PETRUCCI (ITA/Art) 1’33”504 23. M.LAVERTY (GB/Pbm) 1’33”737 24. PARKES (AUS/Pbm) 1’34”106 25. DI MEGLIO (FRA/Avintia) 1’34”988 LIBERE MOTO2 1. ZARCO (FRA/Caterham Suter) 1’35”264 media 151,3 km/h 2. LUTHI (SVI/Suter) 1’35”364 3. RABAT (SPA/Kalex) 1’35”604 4. KALLIO (FIN/Kalex) 1’35”855 5. M.VIÑALES (SPA/Kalex) 1’35”919 6. AEGERTER (SVI/Suter) 1’35”978 7. MORBIDELLI (ITA/Kalex) 1’36”029 8. L.SALOM (SPA/Kalex) 1’36”038 9. CORTESE (GER/Kalex) 1’36”088 10. WEST (AUS/Speed Up) 1’36”111 11. PONS (SPA/Kalex) 1’36”143 12. S.LOWES (GB/Speed Up) 1’36”204 13. BALDASSARRI (ITA/Suter) 1’36”226 14. SIMON (SPA/Kalex) 1’36”262 15. FOLGER (GER/Kalex) 1’36”400 16. SIMEON (BEL/Suter) 1’36”445 17. MAHIAS (FRA/Transfiormers) 1’36”470 18. TORRES (SPA/Suter) 1’36”492 19. SCHROTTER (GER/Tech 3) 1’36”509 20. WILAIROT (THA/Caterham Suter) 1’36”573 21. PASINI (ITA/Kalex) 1’36”575 22. L.ROSSI (FRA/Kalex) 1’36”590 32. ROLFO (ITA/Suter) 1’37”606 LIBERE MOTO3 1. ANTONELLI (ITA/Ktm) 1’39”647 media 144,6 km/h 2. MILLER (AUS/Ktm) 1’39”848 3. A.MARQUEZ (SPA/Honda) 1’39”916 4. BASTIANINI (ITA/Ktm) 1’39”920 5. MIGNO (ITA/Mahindra) 1’39”955 6. FENATI (ITA/Ktm) 1’39”968 7. RINS (SPA/Honda) 1’40”027 8. BINDER (S.AF/Mahindra) 1’40”035 9. MCPHEE (GB/Honda) 1’40”056 10. VAZQUEZ (SPA/Honda) 1’40”120 11. I.VIÑALES (SPA/Ktm) 1’40”134 12. BAGNAIA (ITA/Ktm) 1’40”326 13. GUEVARA (SPA/Kalex Ktm) 1’40”343 14. OLIVEIRA (POR/Mahindra) 1’40”438 15. KHAIRUDDIN (MAL/Honda) 1’40”469 16. NAVARRO (SPA/Kalex Ktm) 1’40”503 17. HANIKA (R.CEC/Ktm) 1’40”531 18. IWEMA (OLA/Mahindra) 1’40”636 20. TONUCCI (ITA/Mahindra) 1’40”707 26. FERRARI (ITA/Mahindra) 1’41”324 29. LOCATELLI (ITA/Mahindra) 1’41”982 4 LA POLE ALLE 14.35 Domani sul circuito Ricardo Tormo (4.005 m) si corre il GP della Comunità Valenciana, 18a e ultima tappa del Motomondiale. Tutto l’evento in diretta su Sky Sport MotoGP HD, qualifiche e gare anche su Cielo Caccia al tredici Marquez scatta: è già fuga Rossi, una giornata nera L’iridato, già a quota 12 vittorie, ha due rivali: Lorenzo e le Open Vale indietro: «Qui serve un assetto che non si addice alla mia guida» S Oggi Terze libere 9-9.40 Moto3; 9.55-10.40 MotoGP; 10.55-11.40 Moto2. Qualifiche Moto3 12.35-13.15. Quarte libere MotoGP 13.30-14. Qualifiche 1 MotoGP 14.10-14.25. Qualifiche 2 MotoGP 14.35-14.50. Qualifiche Moto2 15.05-15.50 S Domani Warm up 8.40-9 Moto3; 9.10-9.30 Moto2; 9.40-10 MotoGP. Gare alle 11 la Moto3 (24 giri, 96,1 km); alle 12.20 la Moto2 (27 giri, 108,1 km); alle 14 la MotoGP (30 giri, 120,2 km) S Gazzetta.it Tempo reale, notizie, risultati e fotogallery sul nostro sito S Classifiche MotoGP 1. M. Marquez 337 punti (campione 2014) 2. V.Rossi 275 3. Lorenzo 263 4. Pedrosa 230 5. Dovizioso 174 10. Iannone 102 Moto2 1. Rabat 326 punti (campione 2014) 2. Kallio 289 7. Corsi 100 Moto3 1. A. Marquez 262 punti 2. Miller 251 5. Fenati 174 DAL NOSTRO INVIATO FILIPPO FALSAPERLA CHESTE (Spagna) Primo al mattino per meno di 2 decimi su Jorge Lorenzo, primo al pomeriggio con un decimo su un ottimo (anche sul passo) Andrea Dovizioso che ha usato la gomma morbida. Marc Marquez conferma che se si diverte («e qui corro senza pressione») sono guai per tutti. Però una buona notizia per gli altri c’è. I tempi migliori dell’iridato sono arrivati solo alla fine dei due turni. Strano: di solito il campione parte e martella. Il motivo? «Con la Honda stiamo provando soluzioni che ci serviranno nei test della prossima settimana con la moto 2015. Però, il materiale con cui abbiamo corso finora va meglio. Quindi a fine turno lo abbiamo usato di nuovo e siamo andati forte». Futuro Almeno sappiamo che la Honda futura non ha per ora fatto un ulteriore salto di qualità che può spaventare la concorrenza. Forse l’anno prossimo la situazione tecnica sarà un po’ più equilibrata. Vedremo. Intanto c’è da affrontare qualifica e gara. Entrambe con qualche incognita Dall’alto, in senso orario, Randy De Puniet sulla Suzuki; Marc Marquez; Giampiero Sacchi tra Alex De Angelis e Florian Alt, i due piloti Ioda per il 2015. Sotto Michele Pirro IPP per il ragazzino terribile. Le qualifiche possono essere una lotteria. Perché la pista piccola e corta con distacchi risicati (al mattino 9 piloti in 8 decimi, nel pomeriggio 13 in 1”) rendono imprevedibili le prestazioni delle Open, che dispongono della gomma morbida. E qui dove è difficile superare lo schieramento può diventare decisivo. Flash Lo raccontano appunto i tempi del pomeriggio: Dovi 2o («La pole è dura, ma siamo più veloci di quanto mi aspettassi come passo, anche se i quattro davanti sembrano troppo lontani»), Aleix Espargaro 3 o con la Yamaha Forward Open, Cal Crutchlow con l’altra rossa ufficiale 5o. Manca all’appello Andrea Iannone, 13°, al rientro dopo la botta malese subita da Marquez. «Dopo un paio di giri il braccio sinistro inizia a bruciare. Non posso forzare la frenata e non riesco a capire se è una questione tecnica, oppure il mio fisico che non permette di spingere». Ancora peggio, ma era difficile immaginare qualcosa di diverso, il r ientro della Suzuki, con Randy De Puniet 19° e, so- prattutto, un imbarazzante divario in velocità massima dai primi: quasi 20 chilometri orari. Sfida Così oggi i grandi dovranno fare lo slalom tra le insidie che possono spargere in pista gli outsider. Con Dani Pedrosa soltanto 5° nella combinata («continuo a fare fatica in frenata«), il vero avversario di Marquez sembra Lorenzo: «Questo è stato il miglior inizio di gran premio di tutta la stagione». In effetti, al mattino, Jorge ha girato fortissimo e con un ritmo costante. Anche se nelle ultime uscite ci ha abituato ad un peggioramento in gara. Confusione Tutto l’opposto Rossi. «L’unica nota positiva è che abbiamo fatto tante prove differenti e adesso abbiamo parecchi dati per capire che cosa succede — ha detto Vale —. Anche Galbusera non ha tanta esperienza qui e stiamo faticando». Un problema di pista ma anche di moto. «La pista non mi piace. Qui occorre un assetto che è l’opposto di quello che gradisco. A me piace avere più peso avanti, qui bisogna spostarlo indietro». Bandiera bianca? «Assolutamente no. Abbiamo avuto altri venerdì negativi, ma siamo sempre riusciti ad aggiustarci per la gara. Spero succeda ancora». © RIPRODUZIONE RISERVATA Moto GRingo DI RINGO Cari fratelli, un titolo basta Io tifo Miller Arriviamo all’epilogo con tutti i titoli assegnati, tranne la Moto3! Quindi grande interesse per la battaglia tra Marquez jr e Miller. Noi tifiamo per Miller perché di campioni del mondo in casa Marquez ne basta uno! In MotoGP sarà un «tutti contro tutti» perché Marc vorrà l’ennesimo record. E’ stata una bella stagione, anche se chiusa da uno stratosferico Marquez, mentre in Superbike il campionato si è chiuso all’ultima gara...brava Aprilia! All’anno prossimo! Rock on! twitter @virginringo [email protected] Ascolta Virgin Moto Race su Virgin Radio il venerdì e il lunedì alle 15.50. LE ALTRE CLASSI QUATTRO ITALIANI NEI PRIMI SEI. IN MOTO2 MIGLIOR TEMPO DI ZARCO Lampo Antonelli: è l’arbitro della sfida Moto3 GIOVANNI ZAMAGNI CHESTE Dopo le prime libere — 8° a 0”611 dal rivale Jack Miller, 2° — avrebbe potuto perdere la calma, invece Alex Marquez non si è agitato e ha chiuso la giornata al 3° posto, ad appena 0”068 da Miller e a 0”269 da Niccolò Antonelli, il più veloce in entrambe le sessioni. «Non ho mai guardato la classifica, anche perché so che facciamo più fatica all’inizio rispetto alle Ktm. Sono tranquillo: la pressione c’è, ma in gara svanirà alla prima curva», dice Alex, che deve difendere un vantaggio di 11 punti. «È un bene che ci siano tanti piloti competitivi: potrebbe essere d’aiuto per togliere punti a Marquez», ribatte Miller, che per conquistare il titolo deve vincere e sperare che il rivale non salga sul podio. Il quale, naturalmente, può contare anche sul sostegno morale del fratello Marc. «Mi è piaciuto, ha lavorato come in qualsiasi altro venerdì della stagione, senza farsi prendere dalla frenesia: io, alla sua età, ero molto più nervoso», è l’elogio del Marquez campione. Mentre i Niccolò Antonelli, 18 anni GETTY due rivali pensano soprattutto a domenica, gli italiani dominano con Antonelli 1o, Enea Bastianini 4o, Andrea Migno 5o, Romano Fenati 6o, Francesco Bagnaia 12o: mai così bene quest’anno. In Moto2 (Zarco miglior tempo) si è rivisto, seppure in borghese, Simone Corsi, assente da Silverstone: tornerà in sella nel 2015. © RIPRODUZIONE RISERVATA SABATO 8 NOVEMBRE 2014 LA GAZZETTA DELLO SPORT 29 SUI RETTILINEI SILURO MARQUEZ Un occhio al contagiri... Posizione estremamente raccolta e testa quasi dentro alla strumentazione: ecco come Marquez affronta il tratto veloce NEI CURVONI MARC AVVITATO Si sporge con la spalla in avanti Il campione spagnolo si sporge fuori dalla carena sfruttando tutte le potenzialità del controllo di trazione VALE PULITO Gomito largo esterno al ginocchio In piega sembra quasi che il Dottore faccia fatica a gestire la moto: è evidente l’impegno nel «buttare giù» la R1 JORGE AGGRESSIVO Il corpo è parallelo alla M1 Anche lo spagnolo della Yamaha piega fortissimo, sporgendosi con il busto parallelo al mezzo ANDREA COMPOSTO Posizione vecchia maniera Il pilota della Ducati limita l’uscita dalla carena e sembra preoccupato di assecondare la sua moto ROSSI PIÙ ARRETRATO Col fondoschiena sul codino Il pilota pesarese, dall’alto del suo metro e 82 di altezza, per non ingobbirsi troppo sta sulla parte più arretrata della sella LORENZO «SPALMATO» Mento incollato al serbatoio Stessa moto, ma pilota alto solo 171 cm: Lorenzo sta un po’meno arretrato sulla R1 e sembra vedere la pista meglio degli altri QUESTIONE DI STILE Valentino e Dovi pieghe da manuale Marc però è... fuori Abbiamo analizzato i 4 big in 4 situazioni chiave Marquez e Lorenzo hanno la guida più estrema DAL NOSTRO INVIATO FILIPPO FALSAPERLA CHESTE Un marchio di fabbrica. Lo stile del pilota è l’esaltazione del suo talento. Ma certe volte ci mette lo zampino anche la sua moto. Nel corso degli anni lo stile si evolve: dalle tute nere «impalate» in sella (ahi, quelle gomme a pera…), alle mostruose pieghe di oggi grazie alle incredibili slick che ti permettono quasi 70 gradi di inclinazione. Si sono succedute tante rivoluzioni: l’elegante compostezza di Agostini, il ginocchio a terra di Roberts, le curve spezzate «a spigolo» di Spencer, il gomito che striscia di Marquez. E oggi, come si guida? Abbiamo «fotografato» quattro big — Marc Marquez, Valentino Rossi, Jorge Lorenzo, Andrea Dovizioso — in 4 situazioni: dritto, curvone, curva stretta, frenata. Stesse piste (Malesia e Valencia), stesso momento. Rettilineo Dato di fondo: molto, quasi tutto, dipende da come sono fatti pilota e moto. Le differenze non sono macroscopiche, però, perché ognuno cerca di creare una sorta di se- micerchio con il suo mezzo, rimanendo il più possibile «aderente» allo stesso. Per i due piloti Yamaha si nota un maggiore spazio tra casco e cupolino rispetto a Honda e Ducati. Valentino, che è il più alto del lotto, non ha alcun supporto sulla sella di battuta del fondoschiena e tiene le braccia leggermente sovrapposte alle ginocchiere. Cosa che, in maniera minore, fa anche Dovizioso. Lorenzo e Marquez sono spianati sul serbatoio, ma Jorge con la mentoniera più piatta, Marc maggiormente sullo spigolo. Identica per i due spagnoli, invece, la posizione del piede, quasi di punta sulla pedana. Rossi ce l’ha a metà, Dovi sullo spigolo del tacco. Curva veloce Ancora similitudini tra Marquez e Lorenzo. Che spostano moltissimo il corpo all’esterno. Jorge di più, ma in un certo senso parallelo alla moto. Marc invece muove spalla e casco in avanti. Valentino si avvicina, ma meno estremo e, soprattutto, il suo gomito è molto largo ed esterno al ginocchio. Dovizioso, limitato dal comportamento della Ducati, può azzardare meno lo spostamento e assume una posizione più «vecchio stile». Curva lenta Marc e Jorge sono ancora molto simili. La traiettoria della ruota posteriore e la distanza dalla linea bianca è praticamente identica. Ma Lorenzo resta sempre allineato, Marquez più avvitato, proprio perché porta in avanti la spalla interna. Il maiorchino mette giù il gomito più dell’«inventore» di questo stile. Anche Dovizioso gira abbastanza stretto, ma con uno spostamento del corpo meno accentuato e ha le spalle piuttosto alte. Anche rispetto a Rossi, che ha una traiettoria «larghissima» e con il gomito molto alto da terra. Frenata Qui la mosca bianca è Lorenzo: piede ben poggiato alla pedana, gamba e braccio larghi per gestire la decelerazione. Gli altri mettono giù il piede (solo sinistro, dall’altra parte devono gestire il cambio) come inventò Valentino. Che rimane con la gamba piuttosto aderente alla moto. Più larghi Dovi, col piede che galleggia nell’aria, e Marquez, che invece lo striscia sull’asfalto quasi fosse un timone. DOVIZIOSO IN ALTO Busto staccato dalla moto Il pilota della Ducati pur restando in posizione aerodinamica riesce a stare più eretto dei colleghi IN FRENATA L’IRIDATO LA FA GIRARE Il piede come un timone Lo spagnolo campione della MotoGP allarga la gamba e striscia il piede usandolo quasi come un timone IL DOTTORE NON ESAGERA Distende la gamba verso il basso Complice anche l’altezza superiore rispetto agli altri piloti, Rossi allunga la gamba senza sporgerla verso l’esterno IL NUMERO 99 È TRADIZIONALE Stivali ben saldi sulle pedane Lo spagnolo si prepara alla staccata senza schiodare per un attimo i piedi dalle pedane della sua Yamaha R1 IL DUCATISTA SI BILANCIA Controllato prima dell’ingresso Il romagnolo della Ducati sembra quasi un pilota di supermotard, col piede che sfiora l’asfalto © RIPRODUZIONE RISERVATA NELLE CURVE STRETTE L’UOMO DI CERVERA SFIDA LA GRAVITÀ Al limite della caduta Non è un miracolo ma quello che permette la ciclistica (e l’elettronica) della Honda: Marquez piega in modo estremo LINEA LARGA PER IL PESARESE Postura quasi eretta Valentino affronta la piega sullo stretto piegando molto ma senza esagerare: giù bene col ginocchio, busto quasi eretto IL MAIORCHINO COL GOMITO GIÙ Tocca o non tocca terra? Jorge è della scuola spagnola: lo spettacolo su tutto. Il risultato è più estremo rispetto a quello del compagno di squadra IL FORLIVESE SIMILE AGLI SPAGNOLI Solo il braccio del gas è in carena Sullo stretto è il pilota Ducati quello con la maggior percentuale di corpo al di là della linea della moto FOTOSERVIZIO MILAGRO 30 LA GAZZETTA DELLO SPORT SABATO 8 NOVEMBRE 2014 SABATO 8 NOVEMBRE 2014 LA GAZZETTA DELLO SPORT 31 CICLISMO vacanze e non solo Nibali si diverte a Dubai Contador sul Kilimangiaro E in Belgio tutti al cross... Cartoline dall’autunno dei ciclisti. Da sinistra: Vincenzo Nibali con la piccola Emma Vittoria si rilassa al mare di Dubai; Alberto Contador corona la scalata (a piedi) del Kilimangiaro; lo spettacolo del pubblico al Superprestige di ciclocross in Belgio BETTINI Pantani e Campiglio ’99 v Malori e l’Ora 1 Le verità di «Mister X» «Ecco perché il Retroscena LE INDAGINI Sviluppi clamorosi e inattesi dall’interrogatorio dell’ex detenuto indicato da Vallanzasca: la Procura di Forlì è molto soddisfatta DAL NOSTRO INVIATO FRANCESCO CENITI FORLÌ La strada che porta a Campiglio non è più in salita. Almeno quella percorsa dalla Procura di Forlì sull’ipotesi (associazione per delinquere finalizzata alla truffa e alla frode sportiva) di un’alterazione del controllo che estromise Marco Pantani dal Giro 1999. L’inchiesta condotta dal procuratore capo Sergio Sottani sembra aver compiuto il salto di qualità: la pista è stata confermata nei giorni scorsi dal detenuto mister X che nel maggio di 15 anni fa aveva avvicinato Renato Vallanzasca all’interno del carcere di Novara, consigliandogli di puntare tutti i risparmi sui rivali del Pirata perché «tanto il pelatino non arriva a Milano». Non solo, la persona misteriosa, interrogata in gran segreto, avrebbe aggiunto particolari importanti che porterebbero a sviluppi inaspettati dell’inchiesta. Filtra ottimismo tra gli investigatori. Ottimismo unito al riserbo: i carabinieri guidati dal maresciallo Diana stanno preparando nuovi interrogatori. Insomma, quello che per tanto tempo sembrava una leggenda resa nota da Vallanzasca nella sua autobiografia (uscita a fine 1999), diventa ora un atto concreto, con tanto di movente: le scommesse vietate e gli interessi economici di una banda criminale. Le mosse del clan L’inchiesta di Forlì è partita a settembre, cercando di risalire alle mosse Sabato 5 giugno 1999: è il giorno più nero di Marco Pantani BETTINI Gli inquirenti hanno particolari chiave per capire se il test sul sangue è stato alterato Ora si preparano gli interrogatori dei medici. C’è un testimone oculare del 4 giugno sera del clan che gestiva le scommesse clandestine sul Giro 1999 (non era possibile puntare legalmente). Gli inquirenti si erano prima concentrati sul giallo di Cesenatico, quando si sparse la voce che Pantani non aveva superato i controlli ed era stato estromesso della ga- ra. Era la mattina del 26 maggio: il Pirata si presentò in ritardo alla chiamata dei medici perché aveva dormito a casa. Chiamato dalla squadra era rientrato in albergo, superando il controllo. Eppure già quel giorno, secondo chi indaga, qualcosa si era messa in moto. In contemporanea il detenuto legato al clan continuava a ripetere la dritta sul «pelatino» nonostante le perplessità di Vallanzasca per le continue vittorie di Pantani: «Non finisce il Giro». Previsione diventata realtà il 5 giugno quando il valore di ematocrito del romagnolo risultò fuori norma: 51,9, mentre il massimo consentito era 50. Fino allo scorso settembre tutto questo racconto era poco più di una leggenda. Poi l’apertura dell’inchiesta a Forlì ha bruciato le tappe: Vallanzasca ha collaborato con la giustizia (al contrario di quanto fatto allora con i magistrati di Trento) aiutando l’identificazione dell’ex detenuto. L’interrogatorio di mister X ha fatto il resto: tutto confermato, e in più ci sarebbero i particolari utili per capire come si è arrivati all’alterazione del test. La chiave del mistero, secondo gli inquirenti, è nella possibilità di farlo in tempi non lunghi e con metodi precisi, ben conosciuti nel settore. La parola magica è deplasmazione. Pratica che consentirebbe di alzare l’ematocrito in modo veloce, ma lascerebbe una «firma»: il brusco calo delle piastrine. Proprio quello accaduto ai valori di Pantani. Ma chi avrebbe compiuto l’operazione? La Procura di Forlì cercherà di dare la risposta. E sta preparando i prossimi interrogatori: dovrebbe toccare ai medici e all’ispettore Uci che hanno effettuato il prelievo a Campiglio. Brindisi Intanto un altro testimone è stato ascoltato a Forlì: si tratta di una persona che alloggiava nei dintorni di Campiglio la sera del 4 giugno 1999. Avrebbe riferito di strani movimenti all’ora di cena con molte persone legate a squadre rivali della Mercatone Uno (quella di Pantani) viste festeggiare e brindare a un evento che avrebbe «sconquassato il Giro». A sentire quelle parole furono in diversi. Il testimone avrebbe fornito dettagli e fotografie per dimostrare la sua presenza a Campiglio in quei giorni. © RIPRODUZIONE RISERVATA Perché due inchieste su Pantani? La Procura di Rimini indaga sulla morte di Pantani avvenuta il 14 febbraio 2004 nel residence Le Rose di Rimini; la Procura di Forlì sull’esclusione del Pirata dal Giro 1999 per ematocrito alto 2 Le ipotesi di reato? La Procura di Rimini indaga per omicidio volontario, cioè vuole capire se Pantani sia stato ucciso nel residence. La Procura di Forlì, invece, indaga per associazione a delinquere finalizzata alla truffa e alla frode sportiva: il 5 giugno 1999 l’ematocrito fuori norma sarebbe stato il risultato dell’azione deliberata di alcune persone. Da verificare il ruolo di criminalità e scommesse clandestine non ci proverò» CIRO SCOGNAMIGLIO @cirogazzetta Ma perché Adriano Malori non tenta il record dell’Ora? E’ una domanda che si sono posti in tanti. Soprattutto dopo che il primato — giovedì 30 ottobre — lo ha stabilito il 24enne austriaco Mathias Brandle, capace di arrivare a 51,852 chilometri, 737 metri meglio del 51,115 firmato dal tedesco Voigt, che il 18 settembre aveva ufficialmente riaperto la nuova età dell’oro per una specialità che per un pezzo era finita nel dimenticatoio. Già. Perché Malori non ci prova? In fondo — anche se il parallelismo non è automatico — il 26enne parmense della Movistar in pista in passato ci andava e ora è un cronoman nettamente migliore di Brandle, oltre a essere il più forte italiano nella specia- Malori, 26 BETTINI lità. Per restare all’ultimo Mondiale, tra i due è passata la bellezza di 2’28” in 47 chilometri.... Motivi «Me l’hanno chiesto in tanti. Ma non ci proverò — ammette Malori, da poco rientrato da una vacanza a New York, alla Gazzetta —. Non è una cosa che è nelle mie corde. Ma chiariamo subito: ho il massimo rispetto per chi ci prova e per quello che il record rappresenta». Il problema, chiarisce Malori, è l’attitudine. «Devi prepararti bene a un tipo di sforzo che non è esattamente uguale a quello della cronometro, ma molto più raffinato. Io sono un po’ genio e sregolatezza, e a girare in un velodromo per ore non mi ci vedo. Per noi ‘umani’ varrebbe la pena comunque tentare prima dell’estate 2015, perché in quel periodo ci proverà Wiggins e penso possa stabilire un record difficilmente attaccabile per un bel po’. Ma a me non va neppure di sacrificare la preparazione per la stagione su strada che sarà cruciale, anche perché sono in scadenza di contratto con la Movistar e voglio fare ancora dei passi avanti, dopo un 2014 più che positivo in cui sono riuscito a essere competitivo tutto l’anno. E allora no, l’Ora non fa per me». © RIPRODUZIONE RISERVATA 32 LA GAZZETTA DELLO SPORT SABATO 8 NOVEMBRE 2014 DOPING SI AGGRAVA LA POSIZIONE DELL’EX MARCIATORE Schwazer shock: altri 4 anni di stop? Convocato per il 14 in Procura Coni con due nuove violazioni. In auto aveva un barattolo di urina 4 L’ODISSEA DI ALEX S Caos prima dei Giochi 30 luglio 2012 Controllo antidoping per Alex Schwazer 6 agosto Il Cio comunica la sua positività all’Eritropoietina 10 agosto Perquisizione nell’abitazione di Schwazer a Racine nella quale vengono sequestrate fiale di testosterone e un bottiglia con urina 23 aprile 2013 Il Tna squalifica il marciatore per tre anni e mezzo 7 novembre 2014 La Procura antidoping contesta a Schwazer altre due violazioni del codice antidoping dagini si legge a pagina quattro, nell’elenco delle cose sequestrate in casa dell’atleta «quattro giorni dopo la comunicazione della sua positività»,: bottiglia in PET da 1,5 litri, contenente circa 750 ml. di urina che, Schwazer ha dichiarato essere sua e rinvenuta all’interno dell’autovettura BMW X1, in suo utilizzo. Il campione sequestrato è stato congelato ed è attualmente in custodia presso gli uffici del NAS di Trento». A cosa servivano 750 ml di urina? L’ipotesi che la Procura antidoping potrebbe essersi fatta è che il marciatore avrebbe potuto utilizzarla per inquinare eventuali controlli antidoping. MAURIZIO GALDI Nuova tegola per Alex Schwazer: la Procura antidoping del Coni lo ha convocato per il 14 novembre e gli contesta altre due violazioni del codice Wada. Le nuove contestazioni sono frutto della lettura approfondita del corposo fascicolo inviato dalla Procura di Bolzano, dall’attività investigativa propria, delle audizioni svolte finora e dall’acquisizione della documentazione Wada, in particolare il verbale del Dco (il medico prelevatore) che si era presentato a Obertsdorf, in Germania, ove risiedeva Carolina Kostner. Le contestazioni Due i nuovi articoli del codice antidoping che vengono contestati al marciatore: il 2.3 (mancata presentazione o rifiuto, senza giustificato motivo, di sottoporsi al prelievo dei campioni biologici, previa notifica in conformità con la normativa antidoping applicabile, o comunque sottrarsi in altro modo al prelievo dei campioni biologici) e 2.5 (manomissione o tentata manomissione in relazione a qualsiasi fase dei controlli antidoping). La prima violazione era scontata, ma probabilmente la Procura ha ora intenzione di contestare a Schwazer il fatto che la Wada sapeva che lui non sarebbe stato a Racines (Bolzano) e pertanto la messinscena operata con la Kostner (sia l’aver negato la sua presenza che la successiva telefonata) farebbe scattare l’ipotesi che lui volesse «evitare» il controllo. La contestazione dell’artiolo 2.5, invece, apre la strada a diverse interpretazioni. Intanto la più semplice: aver ritardato il controllo e aver detto di Cosa rischia Entrambe le violazioni prevedono una squalifica di due anni. Ora soltanto dopo aver ascoltato Schwazer, il procuratore capo Tammaro Maiello potrà decidere se deferirlo per entrambe le violazioni, solo per una, e se chiedere due anni per entrambe o per una solo delle due. Insomma tutto è ancora aperto e l’atleta ora rischia un ulteriore stop che può andare dai due a quattro anni. Squalifica che si andrebbe a sommare a quella di tre anni e mezzo che gli è stata già inflitta per la positività all’epo riscontrata il 30 luglio al controllo out of competition di Racines. Alex Schwazer dopo la sentenza del Tribunale antidoping di Roma del 2013 AP Già squalificato a 3 anni e mezzo, ora rischia per rifiuto al prelievo e manomissione essere a Racines, poteva consentire a Schwazer di mettere a punto tecniche per evitare che nelle sue urine fosse ritrovata l’Epo. L’altra nascerebbe, invece, dal ritrovamento durante le perquisizioni dei carabinieri a casa del marciatore, di un contenitore con urina. Nell’atto di chiusura delle in- La Procura di Bolzano In termini penali questa ulteriore grana sportiva di Schwazer non cambia il quadro. Per Bolzano la violazione si è concretizzata con la positività e anche la «dimenticanza» di Carolina Kostner (la circostanze della telefonata) non cambia il quadro probatorio complessivo. Quanto prima dovrebbero arrivare i rinvii a giudizio per l’atleta e gli altri. IL CASO INTERNAZIONALE Anche l’ex marito accusa la Jeptoo e coinvolge Rosa L’accusa è pesante e datata: arriva = da Noah Busienei, l’ex mezzofondista ed ex marito (oltre che allenatore) di Rita Jeptoo, la 33enne keniana tra le maggiori protagoniste della maratona mondiale, positiva per Epo a un controllo antidoping effettuato in patria il 25 settembre. L’avvocato di lui, Rioba Omboto, in una lettera inviata a lei nell’aprile 2013, quindi precedente alle quattro vittorie dell’atleta alle maratone di Boston e di Chicago, riferiva che Busienei accusava l’ex moglie di «uso di ormoni atti a incrementare il numero di globuli rossi nel sangue». La missiva riporta anche che, se Rita non avesse trovato un accordo economico con Busienei, quest’ultimo «avrebbe fatto i passi necessari per rivelare e render noto il “dossier doping” che la riguardava a federazione keniana e Wada». Busienei, nelle scorse ore, si è detto «molto rattristato per quanto successo a Rita», ma aggiungendo «mi aspettavo che prima o poi sarebbe successo» e sottolineando che l’ex moglie avrebbe preso a doparsi nel settembre 2011 su consiglio di un manager straniero che avrebbe promesso alla coppia di «renderla molto ricca». L’agente in questione è, evidentemente, il bresciano Federico Rosa (tra i più affermati a livello mondiale e accreditato dalla Iaaf a tutti i livelli), che lavora con la Jeptoo da circa tre anni e, preceduto dal padre Gabriele, con atleti keniani dal 1996. «Rita – dice Rosa – quando la positività è stata resa nota, mi ha detto che in settembre, per una forma di malaria, senza consultarsi con noi, è stata da un dottore che le avrebbe fatto un’iniezione non meglio specificata». Il caso è destinato a gonfiarsi ulteriormente. a.b. © RIPRODUZIONE RISERVATA PALLAVOLO LA SERIE A-1 FEMMINILE L’effetto Mondiale non finisce «Uno spot per questo sport» Signorile fra tv e campionato. E anche Renzi chiama le azzurre a Roma «Il più bel selfie di sempre»: era il commento che Noemi Signorile aveva postato sui social network, l’azzurra in mezzo fra Pogba e Llorente. «Per me che sono tifosa juventina il massimo. Anzi perché fosse davvero il massimo in quel selfie mancava Macchia». Per chi non fosse aggiornato sulle cose del volley Macchia è un pastore australiano che vive quasi in simbiosi con la palleggiatrice azzurra dell’Igor Novara, reduce da una estate esaltante con la Nazionale. «Il riposo post-Mondiale - racconta lei - è stato appena un paio di giorni perché il campionato italiano stava cominciando e non potevamo fermarci: ma in fondo va bene così». «Come va bene il fatto che l’effetto Mondiale ancora continua. La stanchezza? Ma chi si lamenta se le cose vanno in questa maniera». vato alla squadra di Marco Bonitta è quello del presidente del Consiglio, Matteo Renzi, che martedì nella capitale riceverà una delegazione della Nazionale. «Non so ancora nulla - continua Noemi - perché dobbiamo giocare. Ma certo che tutta questa notorietà non fa male al nostro sport. Ci voleva proprio per la pallavolo: anche perché il nostro è comunque un campionato interessante e questa celebrità aiuta lo sport». Comparsate tv (ieri sera Signorile, Diouf e Chirichella erano ospiti della trasmissione Zelig, durante la quale sono state invitate a cantare la sigla del cartone Mila & Shiro, che per tante ragazze della Nazionale è stato la prima attrazione al volley) e altre apparizioni: dopo il Mondiale gli inviti si sono succeduti. «E’ divertente - continua -. A volte capita che mi fermino per strada. Cosa che prima del Mondiale non succedeva proprio mai...». A Roma L’ultimo invito arri- Cambiamenti «Cosa è cam- GIAN LUCA PASINI biato per me? - continua la regista di Novara -. Dal punto di vista tecnico mi sento più sicura. E’ stata un’estate importante anche se ovviamente non ero da sola in questo ruolo». Situazione completamente diversa da quella che Signorile sta vivendo in questa stagione a Novara. «Là ero una delle tre palleggiatrici, qui invece le responsabilità sono molto aumentate. Ma sia chiaro che non mi sto per nulla lamentando: anzi è tutto il contrario. Sono contenta. Era un po’ che cercavo di avere una occasione come questa. Anche la squadra è stata costruita per arrivare a nuovi obiettivi. Qualcuno dice che siamo anche fra le favorite della stagione e la cosa non mi dispiace per nulla. Il gruppo è buono, certo avremo bisogno di un po’ di tempo per trovare i meccanismi di squadra». Anticipo Una occasione di crescita è rappresentata anche dalla gara di questa sera - in anticipo - contro il Bisonte Firenze. «Un’altra partita da non sottovalutare come quella della scorsa settimana contro Casalmaggiore. Quando siamo riuscite a venire fuori bene alla distanza. Non commetteremo l’errore di sottovalutare l’avversario». In attesa di nuove apparizioni tv... Noemi Signorile, 24 anni, primo anno a Novara BOZZANI © RIPRODUZIONE RISERVATA 4 Taccuino MODENA SOLIDALE L’anticipo maschile Monza-Ravenna (giu.ma. -s.cam.) Dopo il turS Per Ghoncheh «Violare i diritti di qualcuno vuol dire violare i diritti di tutti». Dalla Piccinini a Bruno: tutti nella loro lingua hanno recitato in un video che testimoniasse come la Modena del volley (uomini e ragazze della Liu Jo) fossero solidali con Ghoncheh, la ragazza iraniana detenuta con l’accusa di aver cercato di assistere a una gara di volley. Il video è su gazzetta.it no di riposo il Vero Volley Monza ospita la Cmc Ravenna nella 5a giornata di Superlega. Fuori Quesque (il francese si dovrà operare alla spalla destra), titolare Galliani, tra i più in forma. Prima da titolare per il cinese Wang, che subentra a Padura Diaz, in difficoltà nelle prima uscite stagionali. «Mi aspetto una buona partita, sappiamo che Ravenna è forte e ha trovato un’alchimia perfetta grazie a qualche individualità che il loro regista sa valorizzare - dice Vacondio -, ma anche la mia squadra non è morbida». Formazione: Jovovic-Wang, centrali Elia e Gotsev, schiacciatori Galliani e Botto. Secondo anticipo tv nelle prima 4 giornate (Rai Sport 1 ore 17.30) per Ravenna. Squadra confermata per Kantor: Toniutti in diagonale con Renan, Cester e Mengozzi al centro, Cebulj e Koumentakis. DONNE (m.l.) A-1 donne. Oggi allo Sporting Palace di Novara per l’anticipo della 2a giornata arriva Firenze di Vannini. Ore 20.30: Igor Gorgonzola Novara-Il Bisonte Firenze (diretta Raisport 1). Classifica: Piacenza, Bergamo, Modena, Conegliano, Novara 3; Busto Arsizio 2; Scandicci 1; Casalmaggiore, Firenze, Forlì, Urbino, Montichiari 0. SABATO 8 NOVEMBRE 2014 LA GAZZETTA DELLO SPORT 33 BASKET EUROLEGA, QUARTA GIORNATA h Tracollo Milano MIGLIORI S Diamantidis 7.5 Annichlisce Hackett, difende per tre, mette in ritmo al tiro anche il custode del palasport Il Pana la irride Gentile fantasma L’EA7 parte male e finisce peggio, Ale prende un solo tiro. Banchi: «Inadeguati per queste gare» PANATHINAIKOS MILANO DAL NOSTRO INVIATO LUCA CHIABOTTI ATENE S Batista 7 Si trova i palloni in mano e sa cosa farne. Vince il duello con Samuels e James i PEGGIORI S Gentile 4.5 E’ venuto ad Atene? Sarebbe non giudicabile: gioca il 2° tempo per fare fallo e uscire presto S Kleiza 4 Preso perché è esperto di situazioni simili. Se non fa canestro, in difesa è peggio Luca Banchi ha sbagliato tutto. Ha detto che Diamantidis, messo nel Borgorosso Football Club, lo farebbe giocare come la Juventus. Errore: il Panathinakos con lui è il Real Madrid, il Bayern, quello vero, del calcio. Non sappiamo spiegarvi la disfatta dell’EA7 ad Atene, ci sono troppe cose incomprensibili nella difficoltà intrinseca della partita: l’impatto a vuoto della squadra, la partita di Gentile che sbaglia il 1° tiro dopo 40” e chiude i suoi 20’ in campo con 0/1 dopo aver subito tutto e tutti, lo sbandamento del 2° tempo che fa diventare una sconfitta preventivabile una brutta cicatrice che resterà. Splendidi Il Panathinaikos gioca una partita splendida, in difesa prima ancora che in attacco, orchestrato su ritmi eccezionali da Diamantidis che sta portando in paradiso una banda di giocatori di ruolo (Slaughter, Blums, Gist, visti in Italia a livello medio) e greci ancora da lanciare come Giankovits, che altri non è che Jankovic, cresciuto in Grecia, figlio del povero Boban che restò paralizzato dando, per stizza, una testata al sostegno del canestro. Con lui diventa un centro che sposta l’uruguaiano Batista, in un duello over 120 kg vinto con Samuels. Tutto vero. Ma Milano? «Abbiamo dimostrato di essere inadeguati a partite come queste, abbiamo subito in quasi tutti i ruoli, non voglio puntare il dito su nessuno anche se ci sono cifre che rac- 90 63 (23-13, 44-30; 71-43) PANATHINAIKOS ATENE: Diamantidis 6 (1/1 da 3), Slaughter 11 (3/6, 1/4), Giankovits 9 (1/1, 2/4), Fotsis 7 (2/2, 1/2), Batista 15 (6/10); Bochoridis (0/3), Pappas 11 (2/3, 1/2), Gist 9 (3/3, 1/1), Blums 8 (1/1, 2/2), Wright 9 (3/4), Charalampopoulos, Mavrokefalidis 5 (2/5). All.: Ivanovic. EA7 MILANO: Hackett 9 (1/6, 1/4), Ragland 13 (2/4, 3/7), Gentile (0/1), Kleiza 4 (1/1, 0/4), Samuels 18 (7/8, 0/1); Brooks 11 (2/4, 1/4), Melli (0/2, 0/1), James 3 (1/3), Moss 5 (1/2, 1/3), Meacham. N.e.: Cerella, Gigli. All.: Banchi. ARBITRI: Pukl (Slo), Lottermoser (Ger), Vujinovic (Ser). NOTE - T.l.: Pan 17/24, Mil 15/21. Rimb.: Pan 37 (Diamantidis 7), Mil 23 (3 con 3). Ass.: Pan 23 (Diamantidis 8), Mil 15 (Ragland 7). Progr.: 5’ 15-7, 15’ 33-24, 25’ 5833, 35’ 77-51. F. tecn.: Diamantidis 6’18” (18-7), Hackett 23’57” (55-33). Usc. 5f.: Gentile 36’29” (81-55). Spett. 10.500. contano prestazioni come quella di Gentile, che non ha mai avuto la partita nelle mani in attacco e in difesa ed è un problema perché con Moss in queste condizioni diventa ancor più un riferimento – dice Banchi –. Speravo in una gara diversa ma credo che questi risultati così altalenanti siano prerogativa del nostro girone. Abbiamo trovato le buche e dobbiamo tenere forte in mano il volante senza drammatizzare le situazioni: a Monaco sembrava avessimo raggiunto un livello, oggi abbiamo avuto la dimostrazione di doverlo innalzare per competere in situazioni di aggressività e fisicità tali da compromettere i nostri equilibri. Anche un anno fa, uscendo da qui, mi facevano pat pat sulla spalla pensando che non saremmo usciti vivi dalle Top 16, poi abbiamo reagito». Passato Non è più il Panathinaikos di una volta ma bastano Giankovits e Slaughter, al fianco di Houdini Diamantidis che iptnotizza e rende innocuo Hackett, a farlo volare sul 18-7 in 6’. Milano affronta la partita molle come ad Avellino, tiene sotto canestro con Samuels ma il resto è un pasticcio. Che può essere sistemato solo in difesa, con Moss, Brooks e Melli con Ragland prima punta. Il quintetto approfitta delle visioni oniriche di Ivanovic che mette Bochoridis, Blums e Pappas assieme spegnendo la luce della sua squadra, l’EA7 caduta a -14 risale fino al -4 , ma basta il ritorno di Diamantidis per far stravincere a Batista il duello in area contro James. Banchi ridà fiducia ai suoi uomini franchigia, Hackett e Gentile, con Kleiza. Ma il lituano non ne tiene uno sotto canestro, il 12-2 greco si arrotonda fino a 16-6 per il +14 dell’intervallo. Difesa La difesa del Pao ogni tanto di perde Samuels, ma costringe Milano a sparacchiare da 3: 4 canestri su 15 tiri. Di entrare in area non se ne parla. Banchi sa che la sua stagione non può prescindere da Hackett, Gentile e Kleiza e riparte con loro anche se sono stati i peggiori del primo tempo. Il Panathinaikos risponde con un 8-0 in 2’ (52-30) nel quale si perde anche Brooks. Quando rientrano Moss e Ragland i greci sono a +25 e la partita diventa un calvario dove Ragland e Moss, disordinatamente Hackett e Samuels cercano di reagire. Non Gentile e Kleiza. Chi ci spiega perché? © RIPRODUZIONE RISERVATA Joe Ragland, 24 anni, guardia di Milano, nativo di Springfield, Massachusetts EPA situazione SERIE A ANTICIPO SU GAZZETTA.IT Giovedì al Forum arriva il Turow Pesaro con Roma per i primi punti GIRONE A Mercoledì: Real Madrid-Sassari 115-94. Giovedì: Nizhny NovgorodEfes Istanbul 66-76; Zalgiris KaunasUnics Kazan 77-71. Class.: Real 4 vinte-0 perse; Efes, Zalgiris 3-1; Kazan, Nizhny 1-3; Sassari 0-4. Pross. turno (14/11): Sassari-Zalgiris; Efes-Real; Kazan-Novgorod (13/11). GIRONE B Giovedì: Maccabi Tel AvivCedevita Zagabria 73-83. Ieri: Cska Mosca-Malaga 95-85; Alba Berlino-Limoges 89-66. Class.: Cska 4-0; Malaga 3-1; Maccabi 2-2; Limoges, Cedevita, Alba 1-3. GIRONE C Giovedì: Turow-Bayern Monaco 89-78; Fenerbahce Istanbul-Barcellona 78-80. Ieri: Panathinaikos Atene-Milano 90-63. Class.: Barcellona 4-0; Panathinaikos 3-1; Fenerbahce 2-2; Milano, Bayern, Turow 1-3. Pross. turno (13/11): Milano-Turow; BayernFenerbache; Barcellona-Pana (14/11). GIRONE D Ieri: Stella Rossa BelgradoOlympiacos Pireo 57-62; Valencia-Laboral Kutxa Vitoria 79-69; Galatasaray Istanbul-Neptunas Klaipeda 94-68. Classifica: Olympiacos 4-0; Vitoria, Stella Rossa, Galatasaray 2-2; Neptunas, Valencia 1-3. Le prime 4 di ogni girone alle Top16. (cam.ca.-a.p.) Stasera alle 20.30 si gioca l’anticipo di Gazzetta.it valido per la 5a giornata di serie A. Pesaro, ancora a secco di vittorie, ospita Roma, reduce dal k.o. dopo tre supplementari in Eurocup a Praga con il Nymburk. La Consulinvest sarà ancora priva di Crow (ginocchio, out altre tre settimane). In forse il capitano dell’Acea, Lorenzo D’Ercole, per un problema muscolare alla gamba accusato mercoledì in coppa. Solo stamattina verrà presa una decisione sul suo impiego. Così il resto della giornata. Domani (18.15): Enel Brindisi-Umana Venezia; Openjobmetis Varese-Dolomiti Energia Trento; Acqua Vitasnella Cantù-Banco di Sardegna Sassari; Pasta Reggia Caserta-Vanoli Cremona; Upea Capo d’Orlando-Sidigas Avellino; Giorgio Tesi Group Pistoia-Granarolo Bologna (20.30, RaiSport 1). Lunedì (ore 20): Grissin Bon Reggio Emilia-EA7 Milano. Classifica: Sassari 8; Milano, Brindisi, Reggio Emilia, Venezia 6; Cantù, Varese, Cremona, Roma, Pistoia, Avellino 4; Bologna*, Capo d’Orlando, Trento 2; Caserta, Pesaro 0. *: due punti di penalizzazione. NBA GOLDEN STATE ANCORA IMBATTUTA Ribaltone californiano: comanda Sacramento Kings rivelazione dell’inizio di stagione. Clippers in difficoltà, Lakers disastrosi CALIFORNIA SPACCATA IN DUE vinte/perse SACRAMENTO KINGS 4/1 GOLDEN STATE WARRIORS 4/0 Oregon MASSIMO ORIANI Prendete la California e rovesciatela, sottosopra. The Big One, il tanto temuto mega terremoto che prima o poi arriverà, al momento, per fortuna, è solo cestistico. Le due squadre di Los Angeles, Clippers e Lakers, in difficoltà, le «nordiste» Sacramento e Golden State volano. Kings Sono la rivelazione di questo inizio stagione. Non vincevano 4 delle prime 5 partite dal 2001-02. Allora i protagonisti si chiamavano Vlade Divac, Chris Webber, Peja USA U S A Sacramento Oakland San Francisco Nevada California O c e a n o Los Angeles Pacifico San Diego LOS ANGELES CLIPPERS 3/2 LOS ANGELES LAKERS 0/5 RCS Stojakovic, Mike Bibby, Doug Christie, Hedo Turkoglu. Oggi il numero uno, non solo di Sacramento ma indubbiamente il miglior lungo della lega in queste prime due settimane, è DeMarcus Cousins. Il talento c’è sempre stato, la disciplina meno. Forse gli ha fatto bene l’estate passata con Coach K e Team Usa. La chiave, come sempre però, è la difesa. «Penso parta tutto da lì – spiega il 24enne alla 5a stagione pro’ – Aiuta anche la nostra chimica di squadra». Warriors Nessuna sorpresa qui. Golden State è una delle favorite per il titolo. Neppure l’infortunio a David Lee li ha frenati in questo avvio travolgente. Klay Thompson, fresco di prolungamento contrattuale, si è inserito prepotentemente tra i candidati al premio di mvp con 27 punti di media, secondo solo ai 27.6 di Kobe. Steve Kerr è diventato il S DeMarcus Cousins centro dei Kings di 2.11 24 anni, 24 punti e 10.6 rimbalzi a gara AFP primo allenatore nella storia di Golden State a iniziare la carriera con 4 vittorie. Clippers Hanno fatto arrabbiare coach Rivers giocando «senza cuore» in casa dei Warriors. Ma i problemi non si fermano all’atteggiamento. I Clippers sono la peggior squadra Nba a rimbalzo, con soli 33.8 a partita (più di 9 in meno rispetto all’anno scorso). Toronto, penultima, ne ha ben 4 in più a partita, un abisso. Per dare un’idea del divario, i Pelicans sono primi con 51.3 di media. Nello spogliatoio i Clippers hanno un cartello con la scritta«Giocate duro! Giocate con la testa! Divertitevi!». Sinora sono zero su tre... Lakers Oh mamma, da dove iniziare? Meglio parlare di dove andranno a finire. Ovvero sul fondo della classifica anche a fine anno. La gamba rotta di Randle accelererà il processo di rifondazione che non dovrebbe però prescindere dalla cessione di Kobe. Se vincesse la testa e non il cuore, la dirigenza gialloviola farebbe bene a portare a casa contratti in scadenza e qualche scelta in cambio del numero 24. A patto di trovare qualcuno che si accolli quel biennale da 48.5 milioni di dollari. In una squadra con ambizioni di playoff, Bryant basterebbe per fare il salto di qualità. Più facile che si liberino di quello in scadenza da 9 milioni e rotti di Steve Nash, che ha già chiuso la stagione per problemi alla schiena. Nel mirino per il 2015-16 c’è chi dice abbiano Rondo. Chiaro, chi non lo vorrebbe? Difficile che accada però. Nel frattempo rischiano un’annata storica, in senso negativo. La peggiore sin qui è il 19-53 del ‘57-58 quando erano a Minneapolis. © RIPRODUZIONE RISERVATA 4 SPURS SCONFITTI S Belinelli, 10 giorni di stop Senza Belinelli (confermato lo stop di una decina di giorni per un risentimento a un adduttore), Splitter (infortunato) , e con Duncan e Ginobili a riposo, San Antonio è stata travolta da Houston. Risultati Houston-San Antonio 98-81; Portland-Dallas 108-87 34 LA GAZZETTA DELLO SPORT SABATO 8 NOVEMBRE 2014 RUGBY IL PRIMO DEI TRE TEST MATCH AUTUNNALI la guida 4 Inghilterra-All Blacks e Irlanda-Sudafrica Si parte con il botto I NUMERI Prove di Coppa del Mondo: il mese di novembre, come da tradizione, mette di fronte le maggiori potenze mondiali. Il confronto tra l’Emisfero Nord e quello Sud chiarirà le gerarchie in vista dell’appuntamento iridato, tra dieci mesi in Inghilterra. E, nell’ambito di più di trenta partite, proprio da lì sì comincia: oggi a Twickenham (diretta SkySport 2, ore 15.30) sono di scena gli All Blacks, in un match che potrà tranquillamente valere la finale di Coppa. Nella Nuova Zelanda, Carter escluso anche dai 23, ritenuto non ancora pronto (Cruden apertura titolare, Kaino flanker preferito a Messam, in panchina). In Galles-Australia (diretta SkySport 3, ore 15.30), primo vero test match del neo c.t. dei Wallabies Michael Cheika: manda Genia e Quade Cooper in panchina per scelta tecnica e schiera per ka prima volta da titolare il flanker McMahon. In Irlanda-Sudafrica (diretta SkySport 2, ore 18.30), nuova coppia di centri per i padroni di casa formata da Henshaw e Payne, con Best out alla vigilia per infortunio. Negli Springboks, rispetto alla squadra che ha battuto gli All Blacks, solo un cambio in panchina: al posto di Van der Merwe, ci sarà Oosthuizen. Nell’Argentina di scena a Murrayfield contro la Scozia prima di sbarcare a Genova, Hernandez sarà primo centro e Guillemain debutterà in seconda linea. I precedenti L’Italia ha vinto solo una volta, nel 2009 ad Ascoli finì 24-6. Ultimo match giocato il 14 giugno ad Apia: 15-0 per le Samoa SABATO 1 NOVEMBRE Usa-Nuova Zelanda 6-74 IERI Canada-Namibia OGGI ITALIA-SAMOA (ad Ascoli) *** Hong Kong-Russia * Georgia-Tonga * Inghilterra-Nuova Zelanda ***** Galles-Australia **** Romania-Usa ** Francia-Figi ** Irlanda-Sudafrica **** Scozia-Argentina *** VENERDÌ 14 NOVEMBRE Samoa-Canada ** SABATO 15 NOVEMBRE Hong Kong-Russia * ITALIA-ARGENTINA (a Genova) *** Romania-Giappone ** Inghilterra-Sudafrica ***** Galles-Figi *** Tonga-Usa * Scozia-Nuova Zelanda *** Francia-Australia ***** DOMENICA 16 NOVEMBRE Irlanda-Georgia ** VENERDÌ 21 NOVEMBRE Figi-Usa ** SABATO 22 NOVEMBRE ITALIA-SUDAFRICA (a Padova) *** Scozia-Tonga ** Portogallo-Namibia * Irlanda-Australia **** Romania-Canada ** Galles-Nuova Zelanda **** Inghilterra-Samoa *** Francia-Argentina **** Georgia-Giappone ** SABATO 29 NOVEMBRE Inghilterra-Australia ***** Galles-Sudafrica **** *: gli asterischi, da 1 a 5, indicano il valore tecnico della partita 6 CONTA SOLO LA VITTORIA 162 I punti samoani nei 6 test con l’Italia. Gli azzurri sono arrivati a 85. Media punti samoani 27, media punti Italia 14,17 874 Il peso in mischia dell’Italia. Quello delle Samoa è di 899 kg 107 I caps di Bortolami recordman azzurro. Se entra dalla panchina sale a 108. A 105 seguono Sergio Parisse e Martin Castrogiovanni Italia, ora serve la scossa Ma Samoa può fare male Dopo 13 sconfitte in 14 partite, gli azzurri sfidano la creatività degli isolani A 10 mesi dal Mondiale, Brunel lancia Haimona e cerca certezze in difesa DAL NOSTRO INVIATO ANDREA BUONGIOVANNI ASCOLI PICENO Non ci sarà l’esaurito: oggi gli spettatori di Italia-Samoa al Del Duca (nella versione rugbistica impianto con una capienza di circa 18.000 posti), non saranno più di 12-13.000, un quarto in meno dei 17.110 di cinque anni fa per la medesima sfida. In città, anche alla vigilia, l’atmosfera non è stata di fremente attesa come invece, in analoghe situazioni, è spesso capitato. Spazi vuoti, seppur su numeri diversi, ci saranno pure sabato prossimo al Ferraris di Genova per Italia-Argentina. Sono dati di fatto preoccupanti, sintomatici di una situazione in controtendenza rispetto a un passato recente colorato da stadi colmi, non solo di entusiasmo. La Nazionale, reduce da nove k.o. consecutivi e da tredici sconfitte nelle ultime quattordici uscite, scivolata al 14° posto del ranking mondiale, se non invertirà in fretta la rotta, rischierà di perdere almeno parte del suo fascino. È anche per questo che il match odierno è delicato: sono tante le risposte che la squadra di Jacques Brunel, a dieci mesi dalla Coppa del Mondo di Inghilterra 2015, è chiamata a fornire. La guida Il c.t. stesso, che pare aver perso parte dello slancio e dell’entusiasmo che aveva quando è arrivato, si trova in una situazione spiacevole. Benché ufficialmente confermato, con tanto di comunicato stampa, al termine della disastrosa SABATO 8 NOVEMBRE 2014 LA GAZZETTA DELLO SPORT 35 NUOTO MEETING ASCOLI, STADIO DEL DUCA, ORE 15 DIRETTA DMAX (CANALE 52) Italia Samoa 11 Sarto 1 Aguero 6 Zanni 14 K. Pisi 3 Perenise 7 Lam 9 Gori Allenatore: Brunel A disposizione: 16 Manici 17 Al. De Marchi 18 Cittadini 19 Bortolami 20 Barbieri 21 Palazzani 22 Orquera 23 Toniolatti 4 Geldenhuys 12 Morisi Allenatore: Betham A disposizione: 16 Avei 17 Toetu 18 Afatia 19 Paulo 20 Faasavalu 21 Cowley 22 M. Stanley 23 W. Stanley 13 Leota 5 Lemalu 15 Masi 15 Autagavaia 10 Haimona 8 Parisse (Cap.) 2 Ghiraldini 13 Campagnaro 5 Furno 2 Paulo 10 T. Pisi 4 Thompson 12 Leiua 6 Faasalele 7 Favaro 14 Mclean 8 Tuifua 3 Chistolini 1 Taulafo 9 Fotualii 11 Lemi (Cap.) Arbitro: Walsh (N.Zel) tournée estiva tra Isole del Pacifico e Giappone, potrebbe presentarsi al gran ballo iridato senza la «forza» di cui necessiterebbe. Non bastasse, ci sono gli incontri (peraltro lungimiranti) di recente effettuati dal presidente federale Alfredo Gavazzi con tecnici di fama internazionale per la panchina del futuro, da Wayne Smith in giù. Risultato? L’Italia, per l’ennesima volta, rischia di presentarsi all’appuntamento più importante del quadriennio con un allenatore di fatto destituito. Con tutto ciò che questo comporta. La situazione I problemi della Nazionale, peraltro, riflettono inevitabilmente i problemi del movimento. Le franchigie stentano a decollare: anzi, per motivi diversi, fanno passi da gambero. Zebre e Treviso, nel Pro 12 in corso, hanno complessivamente portato a casa uno di quattordici incontri (con un totale di 163 punti e 14 mete realizzate a fronte di 381 e 43 subite): forse, non a caso, in fatto di partite vinte-perse, è l’identico attuale bilancio azzurro. Di molti big non si ha nemmeno più un controllo diretto: nella rosa dei 23 giocatori che oggi affronta Samoa (cinque titolari e tre riserve), ben otto militano tra club di Premiership inglese (sette) e Top 14 francese (uno). Il campionato d’Eccellenza è quello che è (visibilità pressoché nulla) e, seppur sia giusto dare tempo al tempo per ottenere eventuali risultati, c’è poi l’incognita Accademie, quella nazionale e le nove zonali (tante? Troppe?). Insomma: si naviga a vista. La squadra Poi, naturalmente, ci sono Parisse e compagni. Con le molte lacune mostrate negli ultimi diciotto mesi. A partire dall’annoso, ma irrisolto problema dell’apertura. Oggi l’ennesimo tentativo di risoluzione: Kelly Haimona, 28enne maori neozelandese equiparato, avrà tutti i riflettori addosso. Dovesse fallire, difficilmente gli verrà offerta una seconda occasione. In una partita dall’esito tutt’altro che scontato (un solo successo in sei precedenti, proprio quello di Ascoli Piceno 2009 e un imbarazzante 15-0 in giugno ad Apia), gli verrà anche chiesto di calciare e di arginare le impetuose folate isolane. Sono proprio la difesa e il gioco nei punti d’incontro che, soprattutto, dovranno tornare ed essere all’altezza. Di «buchi», svarioni e maglie troppo larghe se ne sono visti ben più del consentito. La squadra, per fortuna, squalificato Castrogiovanni a parte (che però potrà rientrare contro la «sua» Argentina), recupera i pezzi da novanta di recente assenti: dallo stesso capitano a Gori, da Zanni a Favaro. Ora, per esempio, la terza linea dovrebbe essere una garanzia. Ma il match con Samoa, nona forza del ranking, da qualsiasi parte lo si guardi, rappresenterà una svolta. Su Ascoli è previsto cielo grigio: stasera, gli umori, dovranno essere di colore diverso. Come si batte Samoa? «Smettiamola di piangerci addosso» Il numero 8 e una sfida da non fallire «Mischia, ritmo lento e tanta testa Siamo pronti, dobbiamo ripartire» S NICOLA MELILLO ASCOLI PICENO Rottura del legamento crociato anteriore del ginocchio destro tre giorni prima di Italia-Samoa. Questo è il ricordo che ha Sergio Parisse del match giocato dall’Italia ad Ascoli nel 2009. Oggi il capitano azzurro prova a riscrivere la sua storia personale insieme a quella di una Nazionale che arriva alla gara con Samoa con un bisogno formidabile di vincere. «Per noi è essenziale. Mentalmente dobbiamo scrollarci di dosso un anno da dimenticare e vincere è l’unica medicina». Sergio Parisse, 31 anni e 105 caps azzurri, il primo nel giugno 2002 contro la Nuova Zelanda LAPRESSE Anche personalmente il 2014 non è stato facile. «Sia chiaro: un rugbista che gioca senza dolore non esiste. Ma io ho convissuto con un’ernia L4/L5 che mi ha provocato un’infiammazione al nervo sciatico. Sono andato avanti a fisioterapie e ho fatto anche infiltrazioni di cortisone per curarla. Non puoi rendere al massimo». Adesso va meglio. «Benissimo, lo stop in estate «Non sarà facile. Ormai giocare contro di loro non è solo scontro fisico e tanta intensità. Dovremo ritrovare la mischia, fare meglio in touche e perdere meno palloni di quanti ne abbiamo regalati in giugno. E poi rallentare il gioco, non farli giocare in velocità e in avanzamento. Se lasciamo campo libero alle loro folate sono ferali. Sarà un match di testa». In terza linea si ricompone dopo oltre un anno la triade Parisse-Zanni-Favaro. «Sono felice: li ho definiti guerrieri, perché lo sono come giocatori e uomini. Grandi nello spogliatoio e poi in campo Favaro è un placcatore eccezionale. Sarà decisivo in fase di copertura. Zanni, poi... il suo rientro vale tantissimo in campo e fuori». Tanti compagni sono andati a giocare all’estero. Un bene o un male? «Lo scopriremo col tempo. Posso dire che sono felice di vedere che tutti giocano con un buon minutaggio. I riscontri che ho avuto chiacchierando coi miei compagni sono molto positivi. Certe esperienze possono portare frutti preziosi. Vediamo sul campo. Di sicuro c’è una sola cosa». Cosa? «Che noi questa partita la dobbiamo vincere. C’è stato un gran lavoro fatto con Brunel e tutto lo staff. Abbiamo lavorato tantissimo su di noi e sono davvero molto fiducioso. L’aspetto difensivo sarà determinante e a livello tattico-tecnico siamo pronti alla prima battaglia. Basta piangerci addosso, vinciamola e ripartiamo». © RIPRODUZIONE RISERVATA © RIPRODUZIONE RISERVATA Inghilterra Dalla guerra in Afghanistan ai test Rokoduguni: «Qui hai solo 1 chance» DAL NOSTRO INVIATO «Devi fare bene i compiti assegnati, essere puntuale, vestirti correttamente, essere disciplinato, stare all’erta in ogni singolo momento. Tutto uguale. Solo che qui hai una seconda chance. E questo cambia tutto». Semesa Rokoduguni racconta così la vigilia del suo primo cap, da ala con l’Inghilterra. Dove non hai una seconda chance? In guerra: perché Rokoduguni è caporal maggiore di Sua Maestà, ha combattuto in Afghanistan nel 2007 coi carristi dei Royal Scot Dragoon e ha cambiato così, da militare, il passaporto Semesa Rokoduguni, 27 ACTION IMAGES da figiano a britannico. Match da urlo Oggi Stuart Lancaster si affida a lui nel test a Twickenham con la Nuova Zelanda, possibile antipasto della finale mondiale del 2015 e match cruciale per i bianchi. Fissneider oggi in gara e pronta al grande passo: «Allenarsi con Lochte e gli americani, che avventura» mi ha fatto bene. Con lo Stade Français mi sto togliendo grandi soddisfazioni». il capitano SERGIO PARISSE DAL NOSTRO INVIATO I giorni di Lisa La passerella a Bolzano poi negli Usa che vogliono interrompere una serie di 4 sconfitte con gli All Blacks. Semesa, nato a Nausori, aveva un sogno, giocare a rugby con le Figi. «Ma non giocavo: i miei compagni erano più forti. Così a 19 anni decisi di fare la carriera militare, come mio fratello, mia sorella e mio padre, pluridecorato. A breve tornerà in missione in Siria». Il fatto è che da quando Semesa vive nella struttura militare di Warminster (ora con moglie e figlio) non c’è stato solo l’Afghanistan. «Dopo una settimana ho visto un marine saltare su una mina e perdere le gambe: decisi che non avrei atteso più nessuna seconda chance». E lui le ha sfruttate tutte. Sport in caserma? Rugby, of course. Subito caterve di mete con i Sevens della British Army, e poi col XV: 4 in un match con la Raf, 3 alla Marina. Poi, nel 2012, in un’amichevole coi Falcons, fu notato e invitato a una prova col Bath, giocando un match in incognito, come Marakilevo Roko. Ingaggiato, non ha mai smesso di far punti: 11 mete in 29 match, 4 quest’anno. A gennaio la convocazione coi Saxons, poi l’Inghilterra per un match senza caps con i Barbarians. Adesso si fa sul serio. Ma uno così può aver paura degli All Blacks? n.me. © RIPRODUZIONE RISERVATA Lisa Fissneider, 20 anni, bolzanina, primatista italiana 50 e 100 rana in corta STEFANO ARCOBELLI Gli onori di casa, prima di volare a Charlotte. Lisa Fissneider fa respirare a Ryan Lochte l’aria serena di Bolzano, dove oggi e domani in vasca corta è in programma uno dei meeting più prestigiosi per presenze internazionali e azzurre, per poi raggiungerlo nella North Carolina, dov’è di stanza lo SwimMac di David Marsh, il capo allenatore maschile della nazionale Usa per i Mondiali di Doha di dicembre. Marsh ha per assistente Kajo Admiro Kajevic, che conosce Lisa da quand’era bambina ed ora l’ha presa per guidarla verso il salto di qualità. Conclusa l’esperienza a Verona con Tamas Gyertyanffy, la ventenne ranista ha accettato la nuova opportunità di allenarsi negli Usa, per fortificarsi. «Ma prima di tutto bisogna rilanciarla di testa, come dice Marsh non ha senso allenarsi duramente se non ci sei di testa» fa il nuovo mentore di Lisa secondo il quale, ad esempio, il lavoro a secco «non è solo pompare i muscoli», o il lavoro in acqua non è solo «macinare chilometri, ora per lei comincia un approccio diverso, Marsh ha voluto accogliere la prima italiana nel suo club perché vede in lei un talento di grandi pro- SELEZIONI MONDIALI McKeon, 2 fratelli per 4 vittorie in Australia (al.f.) Campionati australiani in corta ad Adelaide nel segno dei fratelli McKeon. Emma, 20 anni, domina 100 e 400 sl e 50 farfalla. «Di solito non faccio i 400 sl, ma il tempo, 4’00”63 (3° stagionale, ndr), mi ha impressionato: dovrò farne almeno un altro per provare a scendere sotto i 4’». Uomini: 50 sl Abood 21”32, McEvoy 21”33; 400 sl D. McKeon 3’38”17; 200 ra Packard 2’07”38, Bremer 2’07”45; 200 mx Fraser-Holmes 1’54”86. Donne: 100 sl E. McKeon 51”83, B. Campbell 52”14; 400 sl-50 fa E. McKeon 4’00”63, 25”78; 200 do Wilson 2’01”75, Seebohm 2’01”87 (100 mx 58”45). spettive». Per Lisa bisognerà parlare adesso di isometria con movimenti dinamici per trovare la stabilità e l’assetto in acqua, di simulazione della rana con i pesi sopra un pallone. Avventura L’ultima scena agonistica di Lisa era stata una squalifica nei 50 rana agli Europei di Berlino: ora la ventenne primatista italiana dei 50 e 100 rana (finalista un anno fa in 1’05”28 oltre a 30”99) sembra un’altra ragazza che ha lasciato alle spalle un anno pieno di infortuni, cadute, operazioni, complicati recuperi e difficoltà ad ambientarsi a Verona. «In questi giorni — racconta la bolzanina campionessa mondiale juniores 2011 ed europea 2010 — sto chiedendo e imparando tante cose da campioni come Natalie Coughlin, Lochte, Weir e Kennedy. Sto scoprendo un mondo nuovo in mezzo a loro. Avere la possibilità di nuotare negli Usa è qualcosa di fantastico, ed è già una belle soddisfazione Sarà una nuova avventura per me». Talento La Fissneider è tra i talenti azzurri in ascesa della specialità più tecnica insieme alle medagliate europee, Arianna Castiglioni e Giulia De Ascentis. Arrivata al top a livello giovanile, è allo snodo cruciale della carriera: nel biennio mondiale-olimpico, sapremo fin dove potrà spingersi. Dal 2011 non migliora il 2’26”01 nei 200, quarta di sempre in Italia (nei 50 è seconda in 31”09 e nei 100 è quarta in 107”71) ma Lisa è la più completa tra tutte le italiane. Senza guai fisici e incertezze varie, è capace di tutto: «Ho imparato tanto anche da Ruta Meilutyte, ma il top è negli Usa. E ora sono pronta a fare il grande passo». A Bolzano è una piccola star, ora lo vuole diventare nel mondo: dalla porta principale. Quella americana. © RIPRODUZIONE RISERVATA PROGRAMMA (batterie ore 11, finali 17). Uomini e donne. Oggi: 100 sl, 50 rana, 100 dorso, 50 farf. 100 mx. Domani: 100 farf., 50 dorso, 100 rana, 50 sl. Migliori iscritti. Uomini: Lochte (Usa), S. e M. Deibler (Ger), Vyatchanin (Ger), Todorovic (Cro), Scozzoli, Toniato, Belotti, Orsi, Bonacchi, Sabbioni, Codia, Benatti, Bocchia, Giorgetti. Donne: Coughlin, Weier, Kennedy (Usa), Lederova (Slk), Fissneider, Zofkova, De Ascentis, Scarcella, Gemo, Di Pietro, Di Liddo, Biondani, L.Letrari. 36 LA GAZZETTA DELLO SPORT SABATO 8 NOVEMBRE 2014 SABATO 8 NOVEMBRE 2014 TENNIS DA DOMANI LE FINALI ATP WORLD TOUR Torna a Londra per la prima volta dopo l’appoggio all’indipendenza della Scozia. Ha vinto tre degli ultimi sei tornei: «Mi sto ritrovando» DAL NOSTRO INVIATO VINCENZO MARTUCCI LONDRA La ricreazione, dopo la lunga attesa, è finita, e forse anche l’amore degli inglesi per il primo campione brit di uno Slam, 77 anni dopo Fred Perry, agli Us Open 2012 e poi addirittura a Wimbledon 2013. Lo sapremo domani, al via delle Finali Atp World Tour — cui un avvocato ha scippato la fantastica etichetta Masters — quando si alzerà il sipario della O2 Arena e Andy Murray farà cucù per la prima volta davanti al suo popolo dopo il famigerato tweet: «Facciamolo». Con cui ha inneggiato alla rivoluzione, al distacco della sua Scozia dalla Gran Bretagna, via referendum. Come reagirà la folla? Dopo l’intervento alla schiena ha vinto 20 partite su 23, risalendo dal 12° al 5° posto Atp Andy Murray, 27 anni, sei tornei giocati (e tre vinti) dopo l’operazione alla schiena di settembre ACTION IMAGES Intelligente «Ho deciso io che volevo giocare tanto, sentivo la necessità di fare tante partite perché mi stavo ormai ritrovando, di fisico, dopo l’operazione alla schiena», puntualizza Murray. Sfiorando l’argo- SU SKY SPORT 2 HD Due gironi I primi due in semifinale Fino al 16 novembre si disputano alla O2 Arena di Londra le Finali Atp World Tour, coi primi 8 giocatori della classifica mondiale di singolare e doppio. Sono due gironi all’italiana con partite al meglio dei 3 set, i primi due di ogni girone accadono alle semifinali incrociate. Diretta su Sky Sport 2 HD. Gruppo A: Djokovic (Ser), Wawrinka (Svi), Berdych (R.Cec) e Cilic (Cro); gruppo B: Federer (Svi), Nishikori (Gia), Murray (Gbr), Raonic (Can). Domani, ore 13 (in Italia, 12 locali), Benneteau-Roger Vasselin (Fra) c. Granollers-M.Lopez (Spa), ore 15: Murray (Gbr) c. Nishikori (Gia); ore 19: Nestor-Zimonjic (CanSer) c. Dodig-Melo (Cro-Bra), ore 21: Federer (Svi) c. Raonic (Can). mento-operazione di settembre, dopo aver riportato la Gran Bretagna in serie A di coppa Davis. Un’operazione a rischio, foriera di tanti dubbi per il figlio di mamma Judy, con l’aggravio dal divorzio da coach Ivan Lendl. Scappato per raggiungimento dell’obiettivo, non certo per tardiva passione per la famiglia e addirittura per il tennis giocato (nel circuito Atp Champions Tour). Deludendo moltissimo Andy, e spingendolo verso una scelta di rottura, un coach donna, l’ex numero 1 del mondo e campionessa di due Slam, Amelie Mauresmo: non per amore, perché lui ha sempre la stessa compagna, Kim Sears, e la francese è omosessuale dichiarata, ma proprio per cercare altre strade, e sfruttare la specificità offensiva del nuovo allenatore che, nel 2006, vinse Wimbledon a rete. Andy ha un gioco complicato, fatto d’anticipo e di tagli, di contro-attacchi e di angoli particolari. Un gioco intelligente, come lui, che tiene testa ai media di casa: «Con Roger siamo 11-11 nei testa a te- sta, io ho vinto 11 tornei Atp indoor (su 31, 2° in attività proprio dietro al Magnifico, ndr) eppure qui a Londra lui è 3-0. Questo dice quanto Roger sia difficile da battere su questa superficie, è uno dei talenti più fantastici che ci siano mai stati, e quando è in forma, bravo com’è a colpire la palla, indoor non ha fastidi di vento o sole. E questa gara gli piace molto». Pressione Federer e Murray sono nello stesso girone, il B, con Raonic e Nishikori. Cioé il giapponese eroe d’Asia che Michael Chang ha portato nei «top ten» e a una finale Slam, agli ultimi Us Open, e che va in giro alla O2 Arena scortato da una miriade di fotografi, operatori, taccuini, cacciatori di autografi e foto: «Murray e io abbiamo molta pressione, ma la sua è maggiore perché la Gran Bretagna aveva già fatto la storia del tennis, il Giappone no. Eppoi essere stato tantissimo negli Usa aiuta molto per evitarmi i fastidi». Speriamo che Andy non lo twitti. © RIPRODUZIONE RISERVATA DONNE OGGI E DOMANI A PRAGA CON LA GERMANIA INTERVENTO HA RASSICURATO I TIFOSI: «TUTTO BENE» Al via la finale di Fed Cup Repubblica Ceca favorita Oudin operata per l’aritmia Ma non è finita: ora l’occhio Repubblica Ceca favorita per un ottavo trionfo di Fed Cup, oggi e domani, sul veloce indoor di Praga, nella terza finale degli ultimi quattro anni (battute dall’Italia, l’anno scorso). Sorprende la decisione del capitano non giocatore, Petr Pala, che ha richiamato in extremis la doppista Andrea Hlavackova al posto della troppo acerba Karolina Pliskova, esplosa quest’anno fino ad arrivare al numero 24 Wta. Ha valutato di poter rinunciare ad una singolarista di riserva, dietro le due mancine titolari, la bi-campionessa di Wimbledon, Petra Kvitova (n. 4 mondiale) - in condizioni non smaglianti come Melanie Oudin è tornata a casa dopo l’intervento al cuore di giovedì mattina. La 23enne statunitense, attualmente n° 165 del mondo che nel 2009 era salita al 31 dopo i quarti di finale degli Us Open, ieri su Twitter ha rassicurato i tifosi: «È andato tutto molto bene». La Oudin si è dovuta operare per i problemi di «tachicardia da rientro nodale atrioventricolare», diagnosticata il mese scorso, un’episodica aritmia cardiaca di cui soffriva durante o poco dopo gli incontri. Presto per parlare di ritorno in campo:«Riprenderò ad allenarmi quando sarò al 100 per cento», ha detto. A fine mese finirà di nuovo sotto i ferri, stavolta per dice il Masters di Singapore -, e Lucie Safarova (n. 17). Le ospiti, guidate da Barbara Rittner, sono la potente Andrea Petkovic, che ha appena battuto Flavia Pennetta nella finale del Masters B di Sofia risalendo al numero 14 del mondo, e la mancina Angelique Kerber (10 Wta), non in spolvero. Con Sabine Lisicki (27) e Julia Goerges (75). OGGI inizio ore 13: Oggi, Kvitova (R.Cec) c. Petkovic (Ger), a seguire Safarova (R.Cec) c. Kerber (Ger). DOMANI inizio ore 13: KvitovaKerber, a seguire SafarovaPetkovic, Hlavackova-Hradecka c. Goerges-Lisicki. IN TV tutto in diretta su SuperTennis. 37 SCACCHI IN RUSSIA Un separatista in casa Tutti gli occhi su Murray «Ho sempre avuto tanto sostegno, al Queen’s, a Wimbledon e qui, speriamo sia ancora così. Altrimenti? Comunque cercherò di fare il mio gioco e la mia partita». Ma i 17.500 del catino di Londra sono un pericolo, insieme alla stanchezza per i sei tornei in sei settimane, con 20 partite vinte su 23, e tre tornei strappati coi denti, due salvando 5 match point sempre al malcapitato Tommy Robredo (a Shenzhen e Valencia), uno rimontando in finale l’altro spagnolo, David Ferrer (a Vienna). Una rimonta straordinaria, dal numero 12 del mondo, all’indomani dei quarti agli Us Open di settembre, fino al 5 di oggi. Che può diventare 4, non un numero qualsiasi, ma il rango di Andy fra i Fab Four che si dividono la torta, i soliti noti Federer, Nadal e Djoker. LA GAZZETTA DELLO SPORT un intervento all’occhio dovuto alla crescita anomala del bulbo oculare per l’esposizione al sole. SCHIAVONE IN SEMIFINALE Francesca Schiavone in semifinale al neonato torneo di Limoges (Fra, 125.000 $, veloce indoor). La 34enne milanese, n°82 del ranking mondiale, ha sconfitto nei quarti l‘olandese Richel Hogenkamp 6-4 7-6 (2), dopo 97’ di gioco. Per un posto in finale se la vedrà con la ceca Tereza Smitkova. SEPPI VA Andreas Seppi in semifinale al challenger di Ortisei (Bz, 64.000 , veloce ind.): battuto 6-1 6-3 il tedesco Nils Langer, trova il ceco Jan Hernych. 4 GLI STESSI PROTAGONISTI DEL 2013 DA OGGI AL 27 S Dodici partite Carlsen parte col nero Dopo la cerimonia di apertura di ieri, oggi si gioca la prima partita del Mondiale. Carlsen è stato sorteggiato con il nero. Domani la seconda sfida, mentre lunedì è previsto riposo. Poi si riprende al ritmo di due giornate di gioco e una di pausa. Ogni partita mette in palio un punto per la vittoria e mezzo punto per il pari. Ne sono previste 12, ma il primo che arriva a 6,5 punti vince. In caso di parità finale si va al tie-break (27 novembre): prima 4 partite con 25’ a giocatore, più 10” di incremento per mossa; se resta la parità, si giocano altre due partite di 5’ a testa più 3” per mossa. Dopoguerra: i campioni del mondo Alechin (Rus/Fra) 193746; 1946-48 vacante; Botvinnik (Urss) 1948-57; Smyslov (Urss) 1957-58; Botvinnik 195860; Tal (Urss) 196061; Botvinnik 1961-63; Petrosyan (Urss) 1963-69; Spassky (Urss) 1969-72; Fischer (Usa) 1972-75; Karpov (Urss) 1975-85; Kasparov (Urss) 1985-93); Karpov 199399; Chalifran (Rus) 1999-00; Anand (Ind) 2000-02; Ponomarev (Ucr) 2002-04; Kasymdzanov (Uzb) 2004-05; Topalov (Bul) 2005-06; Kramnik (Rus) 2006-07; Anand 2007-2013; Carlsen (Nor) 2013- Il norvegese Magnus Carlsen all’arrivo a Sochi EPA Carlsen-Anand Un Mondiale con la sciolina La sfida a Sochi. Il norvegese si è preparato con lo sci di fondo... SIMONE BATTAGGIA Se l’aveste visto poche settimane fa, l’avreste preso per un fondista. Ore e ore sulle piste, in quota sulle Alpi, a ossigenarsi in vista dell’evento dell’anno, in programma a Sochi. No, Magnus Carlsen non è in ritardo di nove mesi rispetto ai Giochi russi. Lui alle Olimpiadi non partecipa, o almeno non a quelle conosciute dai più. A Sochi ci va per difendere il titolo mondiale di scacchi. Solo che, da buon scandinavo, il 23enne iridato non riesce proprio a stare lontano dagli sci, così come dal pallone, l’altra sua grande passione. E si è inventato una preparazione a tema. Per la creatività Molti si chiedono come faccia. A iniziare da Fabiano Caruana, il convitato di pietra di questa sfida per il titolo mondiale che inizia oggi, e che invece vede l’indiano Viswanathan Anand dall’altra parte della scacchiera. Il 22enne azzurro — così come il 99 per cento dei giocatori di tutto il mondo — fa molta fatica a staccarsi dal laptop, se è alla vigilia di un appuntamento importante. Carlsen invece prepara la sua prima difesa iridata lontano da alf ier i e pedoni. «Quando ci si siede Viswanathan Anand, 44 anni davanti al computer per troppo tempo si diventa depressi e si perde la creatività», ha commentato. Pericolo indiano Quella sul Mar Nero non è una rivincita nel senso stretto del termine. Certo, Viswanathan Anand era il passato detentore, spodestato nell’autunno scorso a Chennai, quindi a casa propria. Si arrese alla patta della decima partita su 12: in precedenza aveva perso la quinta — col nero —, la sesta e la nona — col bianco. Per conquistarsi questa opportunità, il 44enne indiano ha vinto il torneo dei Candidati del marzo scorso, battendo tra gli altri Levon Aronian, Vladimir Kramnik e Veselin Topalov. Il suo sarà il sesto mondiale disputato dal 2007 a oggi. È sesto nel ranking Fide, manca da quota 2800 — l’empireo degli scacchisti — dal novembre 2011, ma al Bilbao Masters di settembre ha trionfato con un turno di anticipo ed è tornato a quota 2782. Carlsen, che di punti ne ha 2863, sa bene che il ranking non basta a lasciarlo tranquillo. «Mi sento favorito se giocherò bene, ma questo tipo di tornei ha una vita propria». Borsa e hotel Il Mondiale a Sochi è stato fortemente voluto dal premier russo Vladimir Putin, attraverso il presidente della federazione internazionale Kirsan Iljumzinov. La Fide aveva anche minacciato di squalificare Carlsen, se non avesse messo in palio il titolo. Il norvegese si era lamentato per una borsa troppo esigua — i giocatori si divideranno 1,5 milioni di euro, uno in meno rispetto al 2013 — e perché avrebbe preferito un periodo e una sede diversa. Per consolarlo, gli hanno messo a disposizione una suite da duemila euro a notte. © RIPRODUZIONE RISERVATA 38 LA GAZZETTA DELLO SPORT SABATO 8 NOVEMBRE 2014 SABATO 8 NOVEMBRE 2014 LA GAZZETTA DELLO SPORT 39 TUTTENOTIZIE & RISULTATI BASEBALL VARIE CONGRESSO COMITATI OLIMPICI A BANGKOK PESI IN KAZAKISTAN Giochi di Roma 2024 Oggi Malagò da Bach Scarantino e Pagliaro L’Italia cala gli assi Il presidente del Coni: «Scottante tema di attualità» GIANNI MERLO BANGKOK ( Thailandia) Questa mattina Giovanni Malagò, presidente del Coni, incontrerà Thomas Bach, presidente del Cio. La ragione? «Bach — spiega Malagò — ha detto che vuole affrontare diversi argomenti con me. Mi chiederà di Roma olimpica? Credo che sia fatale che si finisca per parlare di questo di scottante tema di attualità. Gli riferirò quanto mi ha detto il presidente del Consiglio Renzi e ascolterò la sua opinione circa gli effetti che avranno le decisioni che saranno prese nel contesto dell’Agenda 2020 per quanto riguarda gli impegni che si dovranno accollare le città, che intendono candidarsi in futuro per i Giochi olimpici. Questo è il punto delicato che può incentivare oppure scoraggiare le iniziative in questo campo. Ma parleremo anche d’altro». Sabbia dorata Intanto ieri lo sceicco Al Sabah, rieletto ieri mattina presidente dell’Associazione dei Comitato Olimpici nazionali (Anoc), ha lanciato i World Beach Games, i giochi da spiaggia, che stanno riscuotendo un certo BOXE AD ATLANTIC CITY successo a livello continentale. L’inserimento nascerà con il pieno assenso del Cio ma nel calendario non sarà semplice inserirlo anche se lo sceicco è estremamente fiducioso ed assicura che i giochi sulla sabbia avranno un grande successo anche finanziario (sarà l’Anoc a investire, non le città ospitanti, i costi di gestione sono bassi). Proprio la Thailandia potrebbe ospitare i Giochi fra un paio d’anni, visto che dalla prossima settimana ospiterà a Phuket gli Asian Beach Games. A Malagò lo sceicco ha proposto un’ipotesi di sbarco in Italia. Il presidente Coni però è stato cauto sull’idea. Infine le star dell’Nhl potrebbero tornare ai Giochi invernali. ANOC: I PREMI OLIMPICI Oscar a Rudisha e Bjoerndalen Annunciati gli Anoc Awards (associazione comitati olimpici nazionali). Giochi estivi. 2012 Londra.Miglior atleta: David Rudisha (Ken, atletica, uomini); Li Xiaoxia (Cina, tennistavolo, donne); miglior team: Francia (pallamano uomini), Brasile (pallavolo donne). Paese più vincente: Usa. Giochi invernali. Sochi 2014. Miglior atleta: Ole E. Bjoerndalen (Nor, biathlon, U) e Irene Wust (Ola, patt.velocità); team: Canada (hockey, U e D). Paese più vincente. Russia. Storia: Larisa Latynina (Urss, ginn.); dirigente: Rogge (Bel). GHIACCIO GP DI FIGURA A SHANGHAI Partono i Mondiali Oggi Mirco, Genny domani per il podio La corsa per Rio 2016 inizia in Kazakistan. Da oggi ai Mondiali di Almaty, 11 azzurri cercano punti per qualificare le due squadre alla prossima edizione dei Giochi. Gli uomini sono a ranghi ridotti, gli infortuni hanno consentito la trasferta a quattro atleti; più completa la squadra femminile, con sette ragazze. Ai punti ottenuti si sommeranno quelli della prossima edizione, Houston 2015: l’impresa è dura soprattutto per gli uomini. BEACH VOLLEY Mirco Scarantino, 19 anni Vai Scarantino Proprio oggi l’Italia gioca una delle sue carte migliori. Mirco Scarantino, solo azzurro al via a Londra 2012, è inserito nel gruppo A dei 56 kg. Punta a un piazzamento tra i 7. A lungo termine, l’obbiettivo è entrare tra i migliori 15 della propria categoria, per prendersi il pass individuale per Rio. «Se mi avvicinassi ai 265 kg di totale sarei felice — racconta il siciliano, ora 19enne —. Recentemente ho portato lo slancio a 147 kg». Speranza Genny Domani mattina, invece, toccherà a Genny Pagliaro nei 48 kg. Per la nissena è il Mondiale del riscatto, dopo aver saltato quello della scorsa stagione PALLANUOTO AZZURRINI OK (m.c.) Esordio vincente per l’Italia ai Mondiali u.21 di Taiwan: gli azzurrini di Trinci hanno piegato 7-2 la Nuova Zelanda, grazie a 9 valide (2 doppi su 4 per Mineo) e alla buona prova del monte (v. Crepaldi 3bv in 5.1rl). Oggi c’è la Sud Corea. Le altre gare: Venezuela-Nicaragua 5-18, Australia-Giappone 7-9, R.Ceca-Sud Corea 515, Taiwan-Messico 15-0 (6°). Padova intanto prende Alesandro Deotto (impegnato proprio a Taiwan), 22enne ricevitore ex Ronchi; e quello di Daniele Malengo, prima base ex Bologna. SLUGGER AWARD (r.r.) Assegnati i silver slugger award di Mlb: Martinez rivince a dieci anni di distanza. Due cubani dello stesso team, Abreu e Ramirez, mentre il lanciatore mancino Misael Siverio firma 3.5 milioni di dollari per Seattle. American: Gomes (Cle) ricevitore, Abreu (C.WS) prima base, Altuve (Hou) seconda base, Beltre (Tex) terza base, Ramirez (C.WS) interbase; Trout (Ana), Bautista (Tor) e Brantley (Cle) esterni; Martinez (Det) bd. National: Bumgarner (SF) lanciatore, Posey (SF) ricevitore; Gonzalez (LAD) prima base, Walker (Pit) seconda base, Rendon (Was) terza base, Desmond (Was) interbase; McCutchen (Pit), Stanton (Mia) e Upton (Atl) esterni. dopo la morte del padre. Genny arriva dall’oro agli Europei di Tel Aviv dello scorso aprile. Ora si tratta di confermare la maturazione di questi ultimi tempi — fondamentale anche il lavoro con il mental coach — in evento di portata mondiale. L’obiettivo è andare ben oltre ai 180 kg che le garantirono la vittoria continentale. Il sogno è un podio. «Il primo pensiero però è per la qualificazione della squadra. Quanto solleverò? Un’idea ce l’ho, ma sono scaramantica...». si.ba. © RIPRODUZIONE RISERVATA OGGI. Uomini. 62 kg, gruppo C (Di Giusto); 56 kg, gruppo A (Scarantino). IN TV: diretta Eurosport ore 14. SABBIA ASIATICA (c.f.) Gemelli Ingrosso quinti nell’Open maschile di Doha (Qat). Ieri, al 2-0 su Kotsilianos-Zoupanis (Gre), ha fatto seguito il k.o. 2-0 con Binstock-Schachter (Can), vincitori a Parana (Arg). In semifinale Bykanov-Prokopiev (Rus), l’altro duello è Holler-Schröder (Ger) c. KrouRowlandson (Fra). Nel Challenger donne di Pattaya (Tha) Momoli-Giombini, dopo il sudato successo 2-1 su Ferreira-Karimova (Aze), nei quarti affrontano Take-Mizoe (Giap), già battute nella pool. BOXE CORDELLA E PIRREA IN FINALE (i.m.) Agli Europei junior (under 16) di Anapa (Rus) è grand’Italia con Damiano Cordella e Matteo Pirrea che volano in finale. Semifinali: 50 Cordella b. Octu (Tur) 3-0, 52 Pirrea b. Manjavide (Geo) 3-0. Oggi in finale: Cordella c. McKenna (Irl), Pirrea c. Rodonov (Rus). CANOTTAGGIO SILVER SKIFF (f.t.) Saranno 535 i canottieri sul Po per il 22° Silver Skiff. Oggi (13.30) allievi e cadetti; domani mattina la gara organizzata dalla Reale Can. Cerea sugli 11 km. In gara gli azzurri La Padula, Goretti, Tuccinardi e Gravina, fino a Valentina Rodini, al campione paralimpico a Pechino 2008 Luca Agoletto e il bronzo olimpico di Sidney Giovanni Calabrese. IPPICA canoa Molmenti s’allena in strada: allagata (a.fr.) Daniele Molmenti, olimpionico di K1 a Londra 2012, va in kayak lungo le strade allagate di Pordenone (foto Candido): «Ogni piena porta via nidi, animali, smuove argini e fa cadere alberi. In canoa riesco a fare segnalazioni e magari a risolvere situazioni di pericolo». Tra queste, un albero appoggiato a un cavo della corrente come si vede dalla foto scattata in canoa. KARATE MONDIALI (g.l.g.) Quattro gli azzurri in finale ai Mondiali di Brema (Ger). Sara Cardin, nei 55 kg oggi affronta in finale la francese Thouy. Le altre tre finali per il bronzo: kumite Laura Pasqua 61 kg, nel kata le due squadre femminile e maschile contro Spagna e Francia. NUOTO AZZURRI DI BRONZO (al.f.) In seguito alla squalifica di 16 mesi per doping di Yuliya Efimova, la Fina ha invalidato i risultati delle staffette a cui la ranista ha preso parte dopo 31 ottobre 2013. Estromesso dalla classifica il quartetto russo, il bronzo della 4x50 mista U/D degli Europei in corta di Herning va agli azzurri Bonacchi, Di Lecce, Bianchi e Ferraioli. Già assegnato a Giulia De Ascentis il bronzo dei 200 rana. MIZZAU E NESTI (al.f.) Oggi e domani a San Marino si gareggia in vasca lunga per il meeting del Titano. Al via le allieve di Max Di Mito Alice Mizzau (50, 100, 200 sl, 100 fa) e Alice Nesti (50, 100, 200 sl, 100 do, 200 mx). SUPER HOSSZU (al.f.) Altri cinque successi per Katinka Hosszu ai campionati ungheresi di Szazhalombatta (25 m): 200 sl (1’53”94), 50 dorso (27”59), 200 rana (2’24”90), 100 farfalla (57”82), 100 misti (58”42). GOLF LA 5a GIORNATA MCDOWELL BISSA All’Hsbc Champions di Shanghai (Cina, par 72), ultimo dei quattro tornei del World Golf Championship, il nordirlandese Graeme McDowell resta in testa con -10 (67 67), seguito dall’inglese Ian Poulter a -7 e da Bubba Watson (Usa) e Hiroshi Iwata (Giap) a -6. HOCKEY GHIACCIO PALLAMANO SETTIMA (an.gal.) Oggi la settima. Girone A: 18.30 Trieste-Eppan; 19 Bressanone-Cologne, Bolzano-Pressano, Merano-Mezzocorona; riposa Cassano Magnago. Gir. B: 18 Ambra-Carpi, Castenaso-Sassari; 18,30 Casalgrande-Ferrara, Romagna-Bologna; rip. Dossobuono. Gir. C: 15,30 Alcamo-Fondi; 17 Fasano-Siracusa; 18,30 Benevento-Ancona; 20 Lazio-Conversano; rip. Gaeta. ITALIA BATTUTA DALLA POLONIA Super mondiale Hopkins il longevo incrocia Kovalev Cappellini-Lanotte Nell’anticipo a 2.50 punti la Florentia dal primo posto rimane a zero (r.g.) Stanotte (nella foto i due) ad Atlantic City (Usa) sfida iridata tra i mediomassimi Bernard Hopkins (Usa 55-6-2, Wba, Ibf) e Sergey Kovalev (Rus. 25-0-1, Wbo). Hopkins, 50 anni a gennaio, 2 sconfitte dal 2005, 8 vittorie, 1 nc ed un pari, è il campione del mondo più vecchio in assoluto. Kovalev, 31 anni, di Chelyabinsk negli Urali, favorito, vive in Florida: vana 23 ko su 25 vittorie e un pari. Su Sportweek l’intervista. DERBY (r.g.) A Krakov (Pol) derby locale tra l’ex iridato Tomasz Adamek (49-3) e Artur Szpilka (161) per l’international IBF vacante, anticamera al mondiale massimi. PER DI ROCCO (r.g.) A Greenhithe (Ing), Lenny Daws (28-3-2) contro Chaquib Fadli (Fra. 13-3) per la vacante cintura Ue superleggeri. In caso di vittoria lancerà la sfida a Michele Di Rocco, chiedendo la rivincita per l’europeo. SALTA SIGNANI (r.g.) Salta la sfida per il vacante titolo UE medi di stasera a Bellaria (Rn), tra Matteo Signani (20-4-3) e Ahmed Rifaie (Fra 13-4-2). L’italiano è influenzato e Loreni ha rinviato la riunione nella stessa sede al 6 dicembre. In sostituzione, Italia 1 (23.45) da Stoccarda Sturm contro Stieglitz (47-4), semifinale Wbo medi. Ci sono 2.50 punti a separare Anna Cappellini-Luca Lanotte (nella foto) dal primo possibile successo in una tappa del Grand Prix di figura dopo sette secondi e due terzi posti. Sono quelli che, a Shanghai, li separano dai fratelli statunitensi Shibutani dopo il corto della Cup of China. Oggi — diretta Eurosport 2 ore 8, diff. RaiSport 2 ore 14.20 — attacco nel libero. Tra gli uomini Hanyu secondo, nelle coppie Della Monica-Guarise settimi. Uomini. Corto: 1. Kovtun (Rus) 85.96; 2. Hanyu (Giap) 82.95; 3. Han Yan (Cina) 79.21. Donne. Corto: 1. Lipnitskaia (Rus) 69.56; 2. Tuktamysheva (Rus) 67.99; 3. Murakami (Giap) 60.44. Coppie. Corto: 1. Cheng Peng-Hao Zhang (Cina) 69.11; 2. Xuehan-Lei Wang (Cina) 57.27; 3. Xiaoyu Yu-Yang Jin (Cina) 57.03; 7. Della MonicaGuarise 53.48. Danza. Corto: 1. Shibutani-Shibutani (Usa) 65.20; 2. Cappellini-Lanotte 62.70; 3. Papadakis-Cizeron (Fra) 62.12. SHORT TRACK A Salt Lake City cominciata la Coppa del Mondo di short track. In chiave italiana, nella prima parte di giornata, uniche promozioni dirette, alle semifinali dei 1500 oggi, per Yuri Confortola, Tommaso Dotti e Arianna Fontana. (a.p.) Evento rarissimo in pallanuoto che una squadra non realizzi neppure un gol. La Florentia (nella foto, l’azzurro Francesco Coppoli), nell’anticipo della 5a giornata, gioca contro buona parte del suo passato (gli ospiti hanno cinque ex) e rimedia una sconfitta umiliante. I due cinesi (Tan Feihu è un difensore tosto) devono ambientarsi. FLORENTIA-S.MANAGEMENT 0-9 (0-1, 0-3, 0-2, 0-3) Florentia: Mugelli, Gambacorta, Generini, Coppoli, Liang Nianxiang, Gobbi, Tan Feihu; Panerai, Brancatello, Ercolano, Dani, Gragnani. N.e. Cicali. All. Vannini. Bpm Sport Management: Volarevic, M.Luongo, D.Filipovic 2 (1 rig.), B.Ivovic 2, M.Lapenna 2, Bini 1, Razzi 1; Binchi, Zimonjic, A.Di Fulvio 1, Steardo, Sadovyy. N.e. C.Di Fulvio. All. Baldineti. Arbitri: D.Bianco ed Ercoli. Note: sup. num. Florentia 10 (0 gol), Monza 7 (2). 3 f. Razzi e Tan Feihu 4° t. Oggi (18): Como-Can. Napoli, PosillipoBrescia, Rom Vis Nova-Bogliasco, Pro Recco-Lazio, Carpisa Yamamay Acquachiara-Carisa Savona (19.30). Class.: Brescia, Pro Recco 12, Sport Management* 12, Como, Acquachiara 9; Bogliasco, Savona 6; Can.Napoli, Posillipo, Roma Vis Nova 3; Lazio, Florentia* 0. (*una partita in più) DONNE Così la 6a giornata (15): RomaPrato, Firenze-Orizzonte, BogliascoCosenza, Messina-Rapallo, PadovaImperia (19.30, dir. RaiSport 2). DOPPIO FRONTE Francia: Rispoli a 45 A Torino trotto Coppa di... Milano Ieri sul tracciato all’weather di Deauville, la vittoria n. 45 sulle piste francesi per Umberto Rispoli, il nostro fantino ormai emigrato Oltralpe, dove ha saputo farsi apprezzare, anche di recente ai massimi livelli con la vittoria in gr 1 ottenuta il 20 ottobre nel Criterium de Saint Cloud (m 1600) in sella a Vert de Greece.Ieri invece un bel succesos in una condizionata sui 2700 in sella a Pearl Dragon (foto FORNI) , un 3 anni allenato da Mikel Delzangles che ha pagato 5,02 al totalizzatore. Oggi invece in evidenza il trotto torinese con la Coppa...di Milano un quasi Gran Premio ereditato dal trotto milanese la cui chiusura è una piaga non rimarginabile fino a quando non aprirà un nuovo impianto. Due batterie, una finale a 10 e qualche nobile leggermente decaduto come Looney Tunes, Pick Kronos, Per Amore Gual e Papandreu, tutti vincitori di Gran Premi vero in passato. (m.l.) L’Italia di Vairo-Zanatta è stata battuta 3-2 nell’EuroChallenge di Budapest dalla Polonia dopo essere stata avanti 2-1. Reti azzurre di Alex Frei (1-1) e Diego Kostner (2-1). Oggi (14.30) c’è la Sud Corea. Un successo e una sconfitta sempre a Budapest per l’Italia u.20: 4-3 al suppl. sulla Slovenia e 1-3 con i magiari. ARRIVI (m.l.) Il Caldato prende il 26enne difensore statunitense Kevin Montgomery. L’Egna taglia il 28enne attaccante americano Eric Lampe che passa nelle file del Renon tricolore. HOCKEY IN LINE QUARTA (m.l.) Oggi la quarta: Cus VeronaMonleale (18); Cittadella–Padova (18.30); Milano–Vicenza (19); Roma–Pol. Molinese (20); Asiago–P. Trieste (20.30). Classifica: Milano, Cittadella 9; Monleale, Vicenza 6; Padova, Asiago 4; Molinese 3; Verona 2; Roma, Trieste 0. HOCKEY PRATO SESTA (g.l.g.) Oggi la sesta: Fincantieri Leyline Monfalcone-Suelli, San Vito Romeo Gigli-De Sisti Roma, Amsicora-Tevere Eur, Bra-Cus Cagliari. Ferrini-Paolo Bonomi (30 novembre). Classifica: Amsicora 15, Tevere Eur 13, De Sisti Roma 11, Paolo Bonomi 8, Suelli*, Ferrini, Fincantieri Monfalcone 6, HC Bra** 4, San Vito 0. (* = una partita in meno; ** = due partite in meno). IPPICA IERI FOGGIA QUINTE (m 1600) 1 Olinda Jet (R. Palomba) 1.15.6; 2 Ofelia d’Ete; 3 Opinion Leader; 4 Pentax; 5 No Limits Bi; Tot.: 22,02; 5,75, 1,57, 2,49 (132,41) Quintè 12-28-1-10 non vinto. Quartè euro 4.344,36. Tris 767,46. OGGI MILANO QUINTE’ (oreE 18.30, inizio 14.35) A San Siro in 14 sui 1600 metri. Indichiamo Indian Pacha (2), Stregatto (4), Austro (5), Caveran (13), Caruso (9), Adragon (1). SI CORRE ANCHE Gal.: Siracusa (14.30). Tr.: Rom (13.30), Torino (14.25), Aversa (14.40), Treviso (14.55). SCHERMA COPPE DI FIORETTO Oltre a Baldini, Cassarà e Avola, approdano nel tabellone dei 64 di Coppa del Mondo di fioretto a Tokyo, anche Nista, Foconi, D. Garozzo e Biondo. Per la Coppa di fioretto donne a St.Maur (Fra), alle 4 teste di serie, Errigo, Di Francisca, Batini e Vezzali promosse Teo, Cammilletti, Cini, Erba e Volpi (15-11 Monaco). SCI ALPINO SLALOMISTE Per lo slalom di Coppa del Mondo di Levi del 15 novembre, convocate Costazza, Irene Curtoni, Manuela Moelgg, F.Brignone e S.Pardeller. VELA PRIMA TAPPA (r.ra.) Finale a sorpresa per la prima tappa della Volvo Ocean Race. Le ragazze di Team Sca, a lungo fanalino di coda, sono riuscite a soffiare il sesto posto agli spagnoli di Mapfre che hanno chiuso così ultimi. Dal 15 novembre per la In – Port Race di Cape Town, dal 19 la seconda tappa che porterà a Abu Dhabi. Il 6 novembre è mancata Regina Mercanti Anghileri La piangono il compagno della sua vita Aronne Anghileri, la figlia Marialuisa Zecchini con Massimo e Giulia, le sorelle Amalia e Maria, i cognati Ida, Guido con Olimpia, Rodolfo con Francesca, Wilma, Pinuccia, Giovanna, Elena.- Le esequie si terranno sabato 8 novembre alle 15.45 a Cologno Monzese, parrocchia San Giuliano, piazza San Matteo. - Cologno Monzese, 7 novembre 2014. Partecipano al lutto: Federazione Nuoto. Federazione Canottaggio. Canottieri Lecco. Wilma Francoletti. Nucci Solari. Stefano Arcobelli, Franco Arturi, Pier Bergonzi, Giuseppe Castelnovi, Luca Chiabotti, Riccardo Crivelli, Sergio Gavardi, Claudio Gregori, Carlo Gobbi, Stefania Grimoldi, Vincenzo Martucci, Gianni Merlo, Pierangelo Molinaro, Fausto Narducci, Gian Luca Pasini, Marisa Poli, Marco Porro, Daniele Redaelli ed Elio Trifari sono affettuosamente vicini ad Aronne, al nostro fianco per molti anni, nel ricordo della sua straordinaria compagna di una vita Regina Mercanti Anghileri e si uniscono al dolore di tutti i familiari. - Milano, 7 novembre 2014. 40 LA GAZZETTA DELLO SPORT SABATO 8 NOVEMBRE 2014 ALTRI MONDI SEGUITECI SU @AltriMondiGazza Il fatto del giorno _l’euroscandalo DI GIORGIO DELL'ARTI [email protected] Il Lussemburgo aiutava a evadere il Fisco da noi? Le multinazionali per 18 anni hanno pagato meno tasse trasferendo i conti nel piccolo Stato. Primo ministro era Juncker, oggi a capo della Ue Siamo di fronte a uno scandalo forse più grosso di Mani Pulite: l’uomo che è stato messo a capo della Commissione europea ha passato gli ultimi 18 anni a trescare con le grandi aziende di tutto il mondo per fargli pagare meno tasse. E proprio costui, adesso, dovrebbe guidare la crociata contro l’evasione generalizzata che si verifica in Continente e che vale 1.400 miliardi di euro rubati. Lo scandalo rischia di dare un colpo formidabile alla fiducia dei popoli nell’Europa, già scossa dall’evidente vantaggio che certi Paesi (Germania, Finlandia, Olanda, Lussemburgo) hanno tratto dall’Unione a discapito di tutti gli altri. 1 Ci vorrebbe qualche nome e qualche cognome. L’uomo messo sotto accusa è Jean-Claude Juncker, fresco presidente della Commissione europea (col voto contrario degli inglesi), 60 anni tra un mese, lussemburghese, democristiano vecchia maniera, all’apparenza un allegrone. Costui è stato primo ministro del Lussemburgo dal 1995 al 2013. Ce ne siamo occupati l’altro giorno, quando ha risposto a un attacco di Renzi: «Non sono un burocrate e la Commissione europea merita lo stesso rispetto di un qualunque governo nazionale». S’è detto che quell’attacco andava inquadrato nel clima di tentata delegittimazione nei confronti dell’italiano Draghi. Ma allora la sorprendente retro- (fondo d’investimento) 240 milioni di sterline e 150 milioni di dollari; Eon Group (tedeschi, energia, gas) 2,55 miliardi di euro; Gazprom (gas russo), 4 miliardi di dollari; Glaxo Smith Kline (farmaceutica): 6,25 miliardi di sterline; Heinz (alimentari, americana): 5,7 miliardi di dollari; Permira (fondo che controlla Hugo Boss con i nostri Marzotto); 284 milioni di sterline. Dentro c’è anche Finmeccanica, che è un’azienda pubblica. Cioè i vecchi vertici di Finmeccanica, il cui padrone è lo Stato, hanno messo in piedi con il Lussemburgo, girandogli soldi, un’evasione per non pagare le tasse allo Stato! Il nuovo capo di Finmeccanica, Mauro Moretti (l’ex a.d. delle Ferrovie), sta cambiando tutto là dentro e ha detto che a queste pratiche non si presterà. Jean-Claude Juncker, 59 anni, neo presidente della Commissione Ue EPA marcia dei congiurati della Bce, capeggiati dal falco Weidmann (ne abbiamo scritto ieri), può anche essere letto come l’improvvisa consapevolezza, che il governatore deve avergli sbattuto sotto il muso, che stava arrivando questa valanga. 2 Spieghiamo la valanga. L’uomo messo a capo dell’Europa ha passato gli ultimi 18 anni alla guida del Lussemburgo applicando il cosiddetto tax ruling: tu sei una grande azienda come per esempio la Coca Cola o l’italiana Finmeccanica (casi veri); beh storna qui da me i tuoi flussi finanziari e io ti garantirò in anticipo un esborso fiscale minimo e l’applicazione di accordi e leggi che ti permetteranno di non pagare le tasse a casa tua. Gliel’ho fatta semplice, si tratta in realtà di un corpus d’intese complicatissimo, perché ogni caso andava studiato a sé e tenendo conto dei regimi fiscali di tutto il pianeta confrontati con quello lussemburghese. 3 Ma che cos’è il Lussemburgo se non uno sputo sulla carta geografica? Com’è possibile che si sia trasformato nell’ombelico fiscale del mondo? E già, si tratta di 550 mila abitanti, la metà di quelli che vivono nella provincia di Bergamo. E però, statistiche alla mano, risultano i più ricchi della Terra: oltre 100 mila euro di reddito pro capite (è una media!), il triplo di quello italiano. E da dove viene questa ricchezza? Da un immane sistema per non far pagare le tasse ai big del mondo. Senta qui: gli accordi fiscali scoperti finora, e funzionanti tra il 2002 e il 2010, sono circa 550 e riguardano 340 società. Queste società hanno trasferito in Lussemburgo le seguenti quote di ricchezza: Procter & Gamble (Gillette, detersivi, cosmetica), anche attraverso la filiale romana, 80 miliardi di dollari; Abbot Laboratories, americani che fabbricano farmaci: 50 miliardi; Bayerische Landesbank (ottava banca tedesca): mezzo miliardo di euro: Carlyle Group 4 Com’è stato scoperto tutto questo? Un network giornalistico americano, che si chiama The International Consortium of Investigative Journalists, ha messo insieme dopo mesi di indagini un dossier di 28 mila pagine, intitolato LuxLeaks, che ha girato in contemporanea a una rete di giornali europei. In Italia l’ha pubblicato L’Espresso. 5 Reazioni di Juncker? Per ora ha disdetto la sua partecipazione a una conferenza. Improvvisamente tutti si sono ricordati che è il cocco di francesi e tedeschi a cui ha permesso di violare le regole di Maastricht nel 2004, quando era presidente dell’Eurogruppo. Dovrà mollare, e a quel punto bisognerà ricominciare col giro delle nomine. Sarà difficile che Berlino e Parigi non siano a loro volta messe sotto accusa, se non altro per un’enorme responsabilità politica. Senza escludere la possibilità che vi sia un intervento di qualche magistratura nazionale. Magari la nostra. ALTA TENSIONE INCIDENTI CON FERITI A BAGNOLI, IL PREMIER CONTESTATO ANCHE ALLA PIAGGIO IN LIGURIA Renzi: «Basta scontri sul lavoro» Ancora scontri in piazza, tra manifestanti e forze dell’ordine. Ieri a Bagnoli (Napoli) gli animi si sono surriscaldati durante il corteo contro il decreto «Sblocca Italia» e dopo il lancio di alcuni petardi da parte di manifestanti con il viso coperto è iniziata una battaglia in cui sono rimasti feriti 18 agenti, due dei quali ricoverati in ospedale, e un operatore Rai. Lo striscione in testa al corteo recitava: «Fermiamo lo Sblocca Italia. Cacciamo il Governo Renzi». E ieri il premier, che due giorni fa era stato contestato davanti alla sede di Alcatel-Lucent di Vimercate con tanto di lancio di uova, è finito nel mirino anche dei lavoratori della Piaggio Aerospace a re gli uni contro gli alti». La risposta della leader della Cgil Susanna Camusso non si è fatta attendere: «Essendo stato Renzi a innescare lo scontro sul lavoro deve interrogarsi sulla linea che ha proposto: se la linea è quella della divisione tra lavoratori pubblici e privati, tra stabilizzati e non stabilizzati e di togliere i diritti per chi lavorerà in futuro, è lui che deve risolvere lo scontro». Oggi a Roma si terrà una grande manifestazione nazionale dei lavoratori pubblici, ma i sindacati si stanno muovendo per lo sciopero generale prima dell’approvazione della legge di stabilità. Villanova d’Albenga, a cui è stato chiesto di licenziarsi per essere esternalizzati a fine mese. Hanno aspettato Renzi, in visita allo stabilimento ligure per il taglio del nastro del nuovo complesso produttivo, con cartelli contro il jobs act in cui veniva chiamato «Pinocchio». Botta e risposta Un’atmosfe- ra incandescente a cui il primo ministro ha cercato di mettere un freno, non rivolgendosi però ai contestatori più violenti: «È giusto avere idee diverse, è giusto e bello confrontarsi, ma guai a pensare di fare del mondo del lavoro il terreno dello scontro. È un appello che ho fatto e rifarò ancora, affinché ci sia la capacità di non mette- Scontri ieri a Napoli nel corteo contro lo «Sblocca Italia» ANSA e.e. © RIPRODUZIONE RISERVATA A notizie ALLARME BANKITALIA Tascabili L’intesa con Forza Italia rallenta S «Criminalità ci fa perdere 16 miliardi dall’estero» Tra il 2006 e il 2012 l’Italia ha perso almeno 16 miliardi, il 15% di investimenti stranieri. E la colpa è della criminalità. L’analisi è di Ignazio Visco (nella foto), governatore di Banca d’Italia, che indica pure il colpevole: «Le istituzioni italiane», che non sono «state qualitativamente simili a quelle dell’area dell’euro» nel dovuto contrasto. Anche per questo «una rapida approvazione della legge» sull’autoriciclaggio «sarebbe comunque un primo, importante, passo dopo anni di discussione» ha proseguito Visco, sottolineando che il testo in discussione «è un compromesso tra diverse posizioni» e non esclude «ulteriori misure» La Boschi sull’Italicum: «Riforma con chi ci sta» Pd e Forza Italia giocano a nascondino sul cosiddetto Italicum. Il ministro per le Riforme, Maria Elena Boschi: «Siamo molto vicini a un accordo sulla legge elettorale, le liti in Forza Italia ci rallentano ma noi andremo avanti». La Boschi azzarda anche che la riforma si possa fare pure con altre forze politiche: «C’è il Movimento 5 Stelle, c’è Sel, c’è la Lega. Le riforme dobbiamo farle con chi ci sta». Ma i forzisti non si scompongono, ispirati da Berlusconi che aspetta le mosse del governo e la “calendarizzazione” parlamentare. Per i cinquestelle, invece, parla il vicepresidente della Camera Luigi Di Maio che non esclude accordi, ma solo sulla base della riforma voluta dal M5S. Da martedì, l’iter in commissione. La strategia per evitare i controlli L’allarme dell’Interpol: «Gli jihadisti viaggiano sulle navi da crociera» Miliziani dell’Isis sul confine tra Iraq e Siria EPA Il direttore di Interpol, Robert Noble, ha rivelato ieri che i volontari jihadisti prenotano viaggi su navi da crociera o passeggeri dirette in Turchia e, da lì, raggiungono Siria o Iraq. Un nuovo modo per aggirare i controlli negli aeroporti. Intanto Mario Marazziti, presidente del Comitato Diritti Umani della Camera, denuncia l’esistenza di un tariffario per la vendita di schiavi cristiani in Siria e Iraq: «Un bambino da 1 a 9 anni costa circa 140 euro». Ma Lloyd Austin, il generale che guida il Comando centrale americano, rassicura: «I raid aerei della coalizione internazionale a guida Usa stanno logorando il gruppo jihadista». E Obama invia altri 1500 uomini ad addestrare gli iracheni. Tra le accuse, lottizzazione abusiva Salerno, rinvio a giudizio per il sindaco Pd De Luca Falso ideologico, abuso d’ufficio e lottizzazione abusiva: sono le accuse che costano un rinvio a giudizio per il sindaco di Salerno, Vincenzo De Luca (Pd). L’inchiesta riguarda le presunte irregolarità nella realizzazione del Crescent, il contestato complesso urbanistico che sorge sul lungomare di Salerno, progettato dall’architetto catalano Riccardo Bofill (100 residenze extralusso, costo 10 mila euro al metro quadro). La Procura ritiene illegittimo il procedimento di sdemanializzazione dell’area e ha accertato che una parte della costruzione non rispetta le norme paesaggistiche. Coinvolti altri 22 imputati (tra cui nove assessori). «Sono sereno, in attesa del giudizio», ha commentato il sindaco. Sms in codice per gli incontri Arezzo: due prof scoperte a fare sesso con studenti «Oggi gita in campagna»: era il messaggio in codice che due giovani e piacenti professoresse di una scuola superiore di Arezzo avrebbero inviato per sms agli alunni prescelti per incontri erotici. I ragazzi, tutti maggiorenni, si ritrovavano con le due donne di 38 e 43 anni, in un casolare di campagna preso in affitto dalle prof. Divertimento per tutti, e nessun risvolto giudiziario essendo i ragazzi maggiorenni e consenzienti, fino a quando il marito di una delle due donne, insospettito, non l’ha fatta seguire da un’agenzia investigativa. La vicenda ha creato scalpore ad Arezzo anche perché le due insegnanti risultano ancora al loro posto di lavoro. Il Moige (il movimento genitori) tuona: «Intervengano gli ispettori del Miur». SABATO 8 NOVEMBRE 2014 ALTRI MONDI LA VITTIMA AVEVA 22 ANNI Orrore in Galles Cannibale divora il viso di una donna La polizia lo uccide Mezza Italia sott’acqua Un ciclone tropicale sulle coste della Sicilia Tanta paura e venti fortissimi: colpita la parte orientale dell’isola Una vittima in Puglia. A Roma crolla un pezzo del muro di Porta Pia FILIPPO CONTICELLO filippocont Su un pezzo di questa Italia allagata ieri incombeva un ciclone vero. Tropicale, minaccioso: nel tardo pomeriggio ha messo nel mirino la Sicilia, che raffiche così non le ha mai viste. Faceva già paura mentre nel pomeriggio spazzava Lampedusa, con vento oltre i 56 nodi, più di cento chilometri l’ora, e affondava due barche. Poi, attorno alle 20, la parte più esterna della temutissima tromba d’aria ha colpito la costa est, la più esposta in questo caos. Così, fino alle 5 di oggi, allerta altissima: la tempesta ha fatto scattare l’intero sistema nazionale di protezione. D’intesa con la regione Sicilia, è stata subito bloccata la viabilità costiera tra le province di Ragusa e Siracusa ed è stata interdetta ogni attività all’aperto. Ai danni del vento, si sono aggiunti quelli delle piog- Gli annunci si ricevono tutti i giorni su: www.piccoliannunci.rcs.it [email protected] oppure nei giorni feriali presso l’agenzia: Milano Via Solferino, 36 tel.02/6282.7555 - 7422, fax 02/6552.436 Si precisa che ai sensi dell’Art. 1, Legge 903 del 9/12/1977 le inserzioni di ricerca di personale inserite in queste pagine devono sempre intendersi rivolte ad entrambi i sessi ed in osservanza della Legge sulla privacy (L.196/03). ABILE impiegata tecnico-commerciale e acquisti offresi part-time in Milano. Pluriennale esperienza settore illuminazione, arredamento, allestimenti. 333.14.37.804 ADDETTA amministrazione del personale, assunzioni cessazioni, trasformazioni rapporti con enti programma presenze Word, Excel, posta elettronica. 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Alla fine, qua e là, alberi divelti, capannoni e case scoperchiate, allagamenti e mareggiate. A Caltanissetta è crollato il tetto del reparto di terapia intensiva dell’ospedale Sant’Elia, a Catania pure una tragedia sfiorata: un albero è R ETE AGENTI - Creazione reti vendita per aziende. www.efb-retivendita.it 338.37.66.816 ABILE magazziniere custode, ottima presenza, referenziatissimo, libero subito, automunito, non fumatore. 347.13.25.443 AUTISTA esperienza ventennale referenziato cerca lavoro anche part-time. NCC iscritto ruolo. 333.95.76.523 AUTISTA per consegne. Carico-scarico cerca urgentemente. 389.53.70.985 AUTISTA privato libero impegni familiari, lingue francese-inglese, disponibilità trasferimento, professionalità. 340.91.61.792 APPRENDISTA commesso, scaffalista, 25enne offresi GDO, negozi abbigliamento. 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In Puglia si conta anche una vittima, un ragazzo di 19 anni che a Fasano ha perso il controllo della macchina ed è finito contro un muro. Roma, risparmiata giovedì dall’annunciata tempesta perfetta, ha vissuto la sua giornata da tregenda: nella periferia sud è esondato il torrente Almone, allagando parte dell’Appia Antica. E come da tradizione, l’acqua è entrata abbondante in parecchie stazioni della metropolitana. Ma stavolta la pioggia non ha risparmiato neanche la storia: è venuta giù una piccola parte del muro, dove fu aperta la storica Breccia di Porta Pia. Le verifiche statiche dei vigili del fuoco hanno almeno escluso il rischio di crolli più corposi. Non è ancora finita, perché la Protezione Civile non abbasserà certo la guardia: nelle prossime ore pioverà ancora su Sicilia, Calabria, Puglia e Basilicata. Ma meglio alzare gli occhi anche verso nord: attenzione alla piena del Po nel Ferrarese e al possibile rischio idrogeologico su Friuli Venezia Giulia e Veneto. LA GAZZETTA DELLO SPORT 41 un villaggio a 30 chilometri da Cardiff, in Galles, la polizia lo ha sorpreso in un rifugio per senzatetto mentre compiva atti di cannibalismo su una ragazza di 22 anni, Cerys Yemn (a sinistra), che l’uomo aveva adescato e ucciso. Gli agenti sono stati chiamati dai vicini di camera che avevano sentito rumori sospetti. Williams è morto a causa della scarica della pistola taser (un’arma elettrica da 50 mila volt) utilizzata dagli agenti per stordirlo. Williams era stato in prigione fino a due settimane fa per una aggressione contro la sua ex compagna. A ROMA «PASS» SCADUTO ESPOSTO DELLA FAMIGLIA Bufera su Marino 8 multe non pagate Lui: «Solo fango» Cucchi, la Procura apre un’indagine sul perito del pm Otto multe da 80 euro l’una, mai notificate e mai pagate, scatenano una bufera sul sindaco di Roma Ignazio Marino (sotto, foto Ansa). Multe ricevute per essere entrato in auto, fra il 23 giugno e il 21 agosto, nella Ztl, la zona centrale a traffico limitato, con un «pass» scaduto. E tutte sospese con un codice che in genere indica un ricorso al Prefetto o al giudice di pace. Solo che un sindaco non può avere «pendenze» con il Comune di cui è primo cittadino, pena la decadenza. Ieri la risposta di Marino: «È previsto che vengono posti a disposizione del sindaco tre permessi di circolazione nella zona a traffico limitato. Il computer indica “ricorso” ma è un caso di “autotutela” contro un ritardo amministrativo nel rinnovo. Questa storia è solo fango». Ilaria Cucchi, sorella di Stefano Un fascicolo senza ipotesi di reato, né indagati. Lo ha aperto la Procura di Roma in seguito all’esposto presentato dalla famiglia di Stefano Cucchi nei confronti del medico legale Paolo Arbarello, consulente del pm nel corso dell’indagine sulla controversa morte del geometra romano nel 2009, durante la custodia cautelare. L’esposto era stato firmato da Ilaria Cucchi e contesta allo stesso Arbarello d’aver firmato, sulla morte del ragazzo, «una perizia che orientò l’inchiesta». Ieri Ilaria ha nuovamente incontrato il procuratore della Repubblica Pignatone: «Ci interessa che il caso Cucchi venga trattato come un omicidio preterintenzionale», ha detto la donna. Oggi alle 18, davanti alla sede del Csm a Roma, una fiaccolata chiederà chiarezza sui fatti. © RIPRODUZIONE RISERVATA PENSIONATO automunito conoscenza lingue tedesco inglese, offresi come autista a privato. Tel. 366.19.71.740 PENSIONATO patente B cerca qualsiasi lavoro anche mezza giornata. 331.64.90.376 PENSIONATO 68enne automunito, ex agente di commercio, conoscenza inglese, Excel, Word, offresi come receptionist, custode, fattorino, autista, aiuto lavori ufficio. 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LA GAZZETTA DELLO SPORT SABATO 8 NOVEMBRE 2014 ALTRI MONDI CONTATTATO PER IL REALITY Razzi pensa all’Isola «Ma resto in Senato» Il senatore Antonio Razzi (nella foto) ha confermato ieri di essere stato contattato da Mediaset per la prossima edizione I nuovi Pink Floyd Un po’ malinconici e molto new age de «L’Isola dei famosi», in programma a fine gennaio su Canale 5: «Ci sto pensando, ma il Senato non lo lascio: lì la paga è sicura!». Tra i possibili concorrenti anche Alberto Tomba, Cristina Chiabotto e Platinette. Per la conduzione Alessia Marcuzzi favorita su Ilary Blasi e Barbara D’Urso. 5 topfivetv LA CLASSIFICA 42 Dopo 20 anni d’assenza ecco “The Endless River” Gilmour: «Qui sentirete ancora il talento di Wright» Tastiera, soprattutto. E poi archi, fiati, imperdibili slanci della chitarra di Gilmour. I cinquantacinque minuti di The Endless River scivolano via proprio come un fiume infinito in un’atmosfera new age tra note già sentite e suoni rinnovati. I Pink Floyd sono tornati. È uscito ieri, vent’anni dopo The Division Bell, l’album con cui David Gilmour e Nick Mason hanno voluto rendere omaggio a Richard Wright, il loro amatissimo (da tutti, un po’ meno da Roger Waters...) tastierista scomparso nel 2008. Un’opera che era prima in classifica già solo con i pre-order, per capirci. Per quello che Gilmour ha già definito il loro «ultimo lavoro», i due sono andati a ripescare le oltre 20 ore di session registrate, ovviamente anche con Wright, durante la produzione di The Division Bell, «quando abbiamo suonato solo per il gusto di suonare insieme, come ai vecchi tempi». Per Rick Tra musica improvvisata e qualcosa di scritto, hanno selezionato i momenti migliori, inserito qualche chitarra e alcune tracce di batteria e messo insieme un album fatto da 18 brani divisi in quattro lunghe sinfonie, tutte strumentali tranne quel Lauder Than Words che passa nelle radio dal 10 ottobre con il testo di Polly Samson, la moglie di Gilmour. «C’è molta gente — spiega lui — che ama ascoltare la musica come un insieme, entrare nel mood. Questo è per loro». Un album dunque che sembra dire: «Dove eravamo rimasti?». Tanto che la prima traccia s’intitola Things Left Un- Nick Mason, David Gilmour e Richard Wright, scomparso nel 2008 ANSA said, «le cose non dette». E mentre dalla tv, per i 25 anni della caduta del Muro, arrivano in continuazione le note di The Wall, qui le risonanze floydiane sono tutte di quell’album del ‘93, giunto 10 anni dopo la frattura con Waters. Capitolo copertina: è la prima dopo anni non firmata dal leggendario Storm Thogerson, scomparso l’anno scorso. Stavolta l’artista è un 18enne egiziano, bravo, ma l’uomo in barca per un lavoro che si chiama The Endless River non è esattamente un’idea geniale e fa pure un po’ Vita di Pi. L’album però ha comunque qualcosa di magico. Forse perché perm ette di godere ancora del talento di Wright. «Credo che l’elemento più significativo fosse ascoltare Rick — dice Gilmour — far sentire che razza di fantastico musicista fosse». IL MUSICISTA DEI QUEEN May, per volare con la sua chitarra paga 13 mila euro Chiamatelo capriccio, se volete, ma la chitarra per Brian May, membro storico dei Queen, è praticamente come un figlio. Quindi non bisogna stupirsi più di tanto che abbia scelto di sborsare 10 mila sterline, circa 13 mila euro, per far viaggiare l’amato strumento sul sedile accanto al suo in aereo, ovviamente in business class, da Londra a Los Angeles. May infatti si è drasticamente rifiutato di consegnare la sua «Red Special», che lui stesso ha costruito 40 anni fa, agli addetti della British Airways, pronti a metterla nella stiva. © RIPRODUZIONE RISERVATA Gli «Hunger Games» ora vanno a teatro Prima una serie di libri bestseller, poi una plurimilionaria saga di blockbuster per il cinema, adesso «The Hunger Games» 1 X Factor Sky Uno 95.300 tweet 2 Pechino Express Rai 2 39.100 tweet 3 Report Rai 3 15.000 tweet 4 Piazzapulita La7 13.400 5 Ballando con le stelle Rai 1 10.004 tweet A CURA DI FRANCESCO RIZZO Da «Mamma Mia!» a «Sister Act» Il “frullato” di musical va in scena a Torino Una mostra a Milano Promessi Sposi fra tele e social Mosè si adagia su una collinetta incantata, lì dove l’hospitalitas si tramanda fiera da 2500 anni almeno. Una masseria di famiglia nell’Agrigentino, poco più in là della Valle dei Templi: ogni estate esplode ancora di vita, riempita da parenti e amici. E la padrona di casa, siciliana di nascita e cuore ma residente dal ‘72 in Inghilterra, adesso apre le porte anche a noi sconosciuti. Si nota subito che Simonetta Agnello Hornby, avvocato e scrittrice di successo palermitana, a Londra non ha smarrito l’identità: da domani in tv racconta l’antica arte dell’accoglienza e del convivio. Con Il Simonetta Agnello Hornby, scrittrice palermitana: vive a Londra dal 1972 pranzo di Mosè, serie in onda ogni domenica alle 12.20 su Real Time (canale 31 del digitale terrestre), assieme alla sorella Chiara, insegna la cucina della tradizione siciliana, primizie imparate dalla mamma e dalla zia. Una mezzoretta a settimana per svelare ricette, certo, ma esplorare pure storie mitiche tramandate da generazioni. E qualche chicca utile all’oggi, perché in questa Sicilia fuori dal tempo si usa l’orto e gli avanzi diventano per magia pietanze squisite. La Agnello Hornby, da mercoledì in libreria con un volume omonimo alla trasmissione (Giunti), va però seguita soprattutto in sala da pranzo. Decorare la tavola è un mestiere nobile: fa sentire l’ospite a casa, come scritto nelle pietre della Magna Grecia. cont. © RIPRODUZIONE RISERVATA Un “frullato” di musical, da «La Bella e la Bestia» a «Mamma Mia!», da «Sister Act» a «La Febbre del Sabato Sera», tutto suonato e cantato dal vivo. In scena venti artisti/performer accompagnati dalle canzoni degli Abba e dei Bee Gees. A Torino arriva «The Best of musical», che la regista Chiara Noschese, ovvero Donna in «Mamma Mia!», definisce un «viaggio musicale senza dimenticare le storie dei quattro spettacoli. Senza storie il teatro non esiste». Mercoledì e giovedì tappa a Genova, il 24 a Milano. THE BEST OF MUSICAL, ALL’ALFIERI DI TORINO, STASERA (20.45) E DOMANI (15.30), BIGLIETTI DA 33 EURO Una mostra sui «Promessi Sposi»? No, molto di più. Una mostra su come vengono raccontati i «Promessi Sposi», un viaggio fra trasposizioni tv del capolavoro di Manzoni (compresa quella satirica del trio LopezMarchesini-Solenghi) e «selfie» raccolti attraverso un’apposita campagna sui social con costumi di scena. Fino al 7 dicembre. PROMESSI SPOSI 2.0 A PALAZZO MORANDO DI MILANO, INFO: COSTUMEMODAIMMAGINE.MI.IT Una scena dello spettacolo «The Best of Musical» Il curioso festival sui linguaggi specialistici Bologna insegna a scrivere Non si smette mai di imparare (a scrivere). Fossero anche gli annunci immobiliari, le previsioni del tempo o «l’assicuratese»: c’è sempre un linguaggio da scoprire. Per farlo, è tornato ieri e resta fino a domani «Scriba», festival che da tre anni propone a Bologna incontri con tutte le professioni della scrittura. Il progetto è ideato da Finzioni Associazione Culturale in collaborazione con Bottega Finzioni: in diverse librerie della città Carlo Lucarelli, 54 anni protagonisti diventano professionisti che hanno fatto della scrittura il loro mestiere. Il «come» lo raccontano al pubblico cercando di svelare i misteri di una lingua specialistica, le cui regole sfuggono ai più. Il curatore è Carlo Lucarelli. Interverranno scrittori disponibili a fare «da ponte» con il pubblico: tra gli altri Marcello Fois, Vittorio Zincone e Paolo Nori. SCRIBA. FESTIVAL DEDICATO ALLE SCRITTURE DI MESTIERE FINO A DOMANI, A BOLOGNA, INFO: WWW.SCRIBAFESTIVAL.IT L’esposizione a Trento La fiera «creattiva» Così la scienza Napoli fa scuola svela i suoi limiti per l’artigianato LIBRO E TV SU REAL TIME LA SCRITTRICE SICILIANA APRE LE PORTE DELLA SUA MASSERIA Ecco casa Agnello Hornby L’ospitalità è nella cucina arriva a teatro e potrebbe essere un musical. Ma bisognerà attendere un po’. Il nuovo, già atteso, adattamento dei romanzi di Suzanne Collins andrà in scena nell’estate del 2016 a Londra, in una nuova struttura appositamente costruita accanto allo stadio di Wembley. gazzaWeekend Anna Marchesini nei panni di Lucia Dal 27 ottobre al 2 novembre, quali programmi tv hanno generato più commenti su Twitter? La classifica di Nielsen premia «X Factor» (nella foto, Mika) ma vede tre programmi Rai nelle prime cinque posizioni. Rispetto alla settimana precedente, escono «Le Iene show», «Che tempo che fa» e «Servizio Pubblico» ELISABETTA ESPOSITO DEBUTTO NEL 2016 A LONDRA La Stazione Spaziale Internazionale Andare oltre i limiti della conoscenza, ecco l’obiettivo di chi fa ricerca scientifica. Eppure, dal mondo subatomico fino ai confini più remoti dell’Universo, la nostra visione della natura è ancora incompleta. Ma quali sono i limiti sfidati dagli scienziati? Lo racconta «Oltre il limite», mostra promossa dal Museo della Scienza di Trento (Muse) e dall’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare. Aperta fino al 15 giugno 2015, l’esposizione mescola video, dispositivi interattivi, esperienze multimediali e installazioni. OLTRE IL LIMITE MOSTRA AL MUSEO DELLA SCIENZA DI TRENTO. INFO: WWW.MUSE.IT Si può imparare a fare di tutto: decorazione delle torte e tessiture a telaio, pitture a pastello e tecnica di recupero e decorazione del mobile, addobbi natalizi e lavori con i termoadesivi. Sono i temi di alcuni dei cinquecento appuntamenti formativi previsti fino a domani a Napoli per la Fiera della Creatività, una manifestazione dedicata alle arti manuali, ma anche al mondo dell’hobbistica e del bricolage, con corsi e dimostrazioni per imparare (o tornare a imparare) a lavorare con le mani. Ma la fiera, organizzata alla Mostra d’Oltremare, è aperta anche a chi vuole semplicemente passeggiare tra gli stand, alcuni dei quali destinati ai prodotti di dieci giovani creativi napoletani. Le foto della mostra si possono condividere sui social con l’hashtag #napolicreattiva. NAPOLI CREATTIVA ALLA MOSTRA D’OLTREMARE, FINO A DOMANI DALLE 10 ALLE 20, INGRESSO 5 / 6 EURO A A TUTTO NOVELLO S Due giorni di festa con il vino salentino La regola dice che il vino novello, un nettare dall’aroma fruttato e dai riflessi intensi, non possa essere immesso sul mercato prima del 6 novembre. E infatti cade in questo weekend la festa che il piccolo borgo salentino di Leverano (Lecce) dedica a questo vino. Mescolando «Bacco», gastronomia, musica (stasera alle 23 il concerto dei torinesi folkrock Mau Mau) e tradizioni. Per info: novelloinfesta.it SABATO 8 NOVEMBRE 2014 LA GAZZETTA DELLO SPORT 43 ALTRI MONDI Oroscopo LE PAGELLE DI ANTONIO CAPITANI 23/9 - 22/10 21/3 - 20/4 21/4 - 20/5 21/5 - 21/6 22/6 - 22/7 23/7 - 23/8 Bilancia 8 Ariete 7+ Toro 7- Gemelli 7,5 Cancro 7- Leone 7 Sabato di incastri giusti, soddisfazioni, fortune varie. Creatività maxima, anche suinamente parlando (e agendo). Si movimenta, il vostro sabato, con questa Luna amica dei viaggi, degli svaghi e del lavoro. Il sudombelico espleta con espansività. La Luna favorisce l’impiego fruttuoso dei soldi. Evitate però le pigrizie e le sfigocupezze: molte cose volgono al bello. Pure suinamente. Luna chez vous. Così, tutto inizia e procede bene, in ogni ambito. Il futuro ha una faccia più bella di quanto temeste, la fornicazione vi bea. Privilegiando autonomia e difesa della privacy (vostre), compirete meraviglie. Se siete stancherrimi e il sudombelico rende poco. La Luna rasserena il sabato e rende gli amici un porto sicuro. Il lavoro è un bacino di successi, ma cuore e ormoni chiedono più spazio. 23/10 - 22/11 23/11 - 21/12 22/12 - 20/1 21/1 - 19/2 20/2 - 20/3 Scorpione 6,5 Sagittario 5,5 Capricorno 6+ Acquario 7+ Pesci 6- I soldi escono, quasi tutti per giuste cause. Ergo: non siate sfigopessimisti, su. C’è un po’ di cupezza nell’aria, però, pure fornicatoria. I rapporti con gli altri scricchiolano come il patto del Nazareno. Agite da furbi, non da matti. E riposate. Moderazioni suine imposte. Invece che rilassarvi, il sabato stressa. Ma il lavoro premia a sufficienza. Il cuore, poi, è contento e il sudombelico spopola ovunque. Siete creativi più di sempre, oggi, e campioni di problem solving. La fortuna, poi, v’adocchia e vi avvolge. Fornicazione facoltativa. Nel lavoro e in famiglia gli zebedei si sgretolano come il fango secco. State su. E riguardatevi. Le profferte suine oggi sembran latitare. 24/8 - 22/9 Vergine 6- ADEM LJAJIC Di sabati migliori di questo ne avete trascorsi. Non c’è sfiga, solo qualche intralcio. Sudombelico giù come un tifoso del Chievo. L’attaccante serbo della Roma è nato a Novi Pazar il 29 settembre 1991. Nell’estate 2013 è stato acquistato dalla società giallorossa Gazzetta.it ')07 '')77 17) '-)77 '0)77 ')77 ')77 * ) !5 " & '7 * ) !5 " & % ')77 * ) !5 " & - *# * 2) &4 (&*/+ ')77 ')07 * ) !5 " & ')77 %)77 17)77 ')77 / 8E:FE8 (+ (/ + (+ 8FJK8 C\^\e[X &(( ) *&*## " *& 2*&+(&*/ 1 &/& 0) 2" !5 (&*/ &/& ')07 &/& ) 2" !5 (&*/ &/& +/ /) !5 (&*/ 1 (0 (/ 9FCF>E8 () (+ (( )' :@<CF M<EK@ :8>C@8I@ Jfc\ ;\Yfc` :8DGF98JJF () (- Elmfcf Df[\iXk` :8K8E@8 (, )' =@I<EQ< (* (. 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Bonacossa © 2014 PRESIDENTE Angelo Provasoli VICE PRESIDENTE Roland Berger AMMINISTRATORE DELEGATO Pietro Scott Jovane CONSIGLIERI Fulvio Conti, Teresa Cremisi, Luca Garavoglia, Attilio Guarneri, Piergaetano Marchetti, Laura Mengoni DIRETTORE GENERALE DIVISIONE MEDIA Alessandro Bompieri KfieX `c dXck\dgf [`]]ljf jlc d\[`f$Xckf K`ii\ef \ Xc Efi[ Zfe ifm\jZ` \ k\dgfiXc` le gf fmlehl\# jg\jjf XeZ_\ ]fik`% CfZXc` g`f^^\ jlccX JXi[\^eX# k\dgf g` XjZ`lkkf \ jfc\^^`Xkf jlc d\[`f$YXjjf 8[i`Xk`Zf \ jfgiXkklkkf Xc Jl[% (, (. Gfk\eqX () )) (- KiXdfekX ;fgf[fdXe` D`^c`fiX `c k\dgf Xc :\ekifjl[ Zfe g` jfc\# jXcmf elY` \ hlXcZ_\ g`f^^`X jlccX KfjZXeX% :`\c` g` elmfcfj` Xc Efi[ Zfe g`f^^\ jgXij\# gf` g\^^`fiX Zfe ifm\jZ` \ k\dgfiXc` \ekif j\iX Xc Efi[fm\jk% G` elY` \ g`f^^\ XeZ_\ jl Fm\jk JXi[\^eX% 9Xi` . (- EXgfc` (' Jfi^\ ;fdXe` . (. I<>>@F :8C89I@8 (. www.gazzetta.it CÊ8hl`cX GFK<EQ8 (+ * ' ## $ ") (&*/ ' (, (. G<IL>@8 KI<EKF 17)07 Curioso allenamento per il Barcellona di Luis Enrique, che ha messo Messi, Mascherano e Neymar a provare a fare canestro di testa per migliorare le proprie abilità. Il risultato non è molto diverso da quando i blaugrana hanno la palla tra i piedi... A fare canestro è stato Leo Messi. Guarda il video. 8eZfeX =`i\eq\ :fg\ikf G8C<IDF ',)07 Un’entrata folle, che è costata allo scellerato Alin Seroni, difensore della squadra romena Viitorul Constanta, una maxi squalifica da 16 giornate. A farne le spese Nicusor Bancu, attaccante in forza all’Universitatea Craiova, finito in ospedale con una caviglia rotta. Guarda il video sul nostro sito. (* (, (+ (0 (. E8GFC@ 2(*$$ + Il Barça a canestro: ma come sempre la superstar è Messi 9fcf^eX - (- (* :Xcd` '1) VIDEO Quando un fallo arriva a costare 16 turni di stop (, (- Kfi`ef ><EFM8 K\dgfiXc` - ! 2&# $ ) 2*&+(&*/ VIDEO (- (. 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Divisione Quotidiani Sede Legale: Via A. Rizzoli, 8 - Milano Responsabile del trattamento dati (D. Lgs. 196/2003): Andrea Monti [email protected] - fax 02.62051000 © COPYRIGHT RCS MEDIAGROUP S.P.A. DIVISIONE QUOTIDIANI Tutti i diritti sono riservati. Nessuna parte di questo quotidiano può essere riprodotta con mezzi grafici, meccanici, elettronici o digitali. Ogni violazione sarà perseguita a norma di legge DIREZIONE, REDAZIONE E TIPOGRAFIA Via Solferino, 28 - 20121 Milano - Tel. 02.62821 DISTRIBUZIONE m-dis Distribuzione Media S.p.A. Via Cazzaniga, 19 - 20132 Milano Tel. 02.25821 - Fax 02.25825306 SERVIZIO CLIENTI Casella Postale 10601 - 20110 Milano CP Isola Tel. 02.63798511 - email: [email protected] PUBBLICITÀ RCS MEDIAGROUP S.P.A. DIVISIONE PUBBLICITÀ Via A. Rizzoli, 8 - 20132 Milano Tel. 02.25841 - Fax 02.25846848 EDIZIONI TELETRASMESSE RCS Produzioni Milano S.p.A.- Via R. 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Corso Stati Uniti, 23 - 35100 PADOVA - Tel. 049.8700073 Editrice La Stampa SpA - Via Giordano Bruno, 84 - 10134 Torino Tipografia SEDIT - Servizi Editoriali S.r.l. - Via delle Orchidee, 1 Z.I. - 70026 MODUGNO (BA) - Tel. 080.5857439 Società Tipografica Siciliana S.p.A. - Zona Industriale Strada 5ª n. 35 - 95030 CATANIA - Tel. 095.591303 L’Unione Sarda S.p.A. - Centro Stampa Via Omodeo - 09034 ELMAS (CA) - Tel. 070.60131 BEA printing sprl - 16 rue du Bosquet - 1400 NIVELLES (Belgio) Speedimpex USA, Inc. - 38-38 9th Street Long Island City, NY 11101, USA CTC Coslada - Avenida de Alemania, 12 28820 COSLADA (MADRID) La Nación - Bouchard 557 - 1106 BUENOS AIRES Miller Distributor Limited - Miller House, Airport Way, Tarxien Road - Luqa LQA 1814 - Malta Hellenic Distribution Agency (CY) Ltd - 208 Ioanni Kranidioti Avenue, Latsia - 1300 Nicosia - Cyprus @c jfc\ [fdXe` D@C8EF CX cleX IFD8 Jfi^\ KiXdfekX Jfi^\ KiXdfekX .1(( (.1'' -1,' (-1,, ElfmX Gi`df hlXikf G`\eX Lck`df hlXikf )* fkk% *( fkk% . efm% (, efm% Per preparare il tuo organismo all’arrivo della stagione fredda e quando le tue difese immunitarie sono messe a dura prova dalle molteplici situazioni di stress, SU con Sustenium Immuno Energy. 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La Gazzetta dello Sport è in vendita a 1,00 più SportWeek a 0,50 non vendibili separatamente ARRETRATI Richiedeteli al vostro edicolante oppure a Corena S.r.l e-mail [email protected] - fax 02.91089309 - iban IT 45 A 03069 33521 600100330455. Il costo di un arretrato è pari al doppio del prezzo di copertina per l’Italia; il triplo per l’estero. PREZZI ALL’ESTERO: Albania 2,20; Argentina $ 20,50; Austria 2,20; Belgio 2,20; Canada CAD 3,50; Cz Czk. 64; Cipro 2,20; Croazia Hrk 17; Francia 2,20; Germania 2,20; Grecia 2,50; Irlanda 2,20; Lux 2,20; Malta 2,20; Monaco P. 2,20; Olanda 2,20; Portogallo/Isole 2,50; SK Slov. 2,20; Slovenia 2,20; Spagna/Isole 2,50; Svizzera Fr. 3,00; Svizzera Tic. (con Sportweek) Fr. 3,50; Hong Kong HK$ 45; Ungheria Huf. 700; UK Lg. 1,80; U.S.A. USD 4,00. 44 LA GAZZETTA DELLO SPORT SABATO 8 NOVEMBRE 2014 Il 17 in edicola troverete la nuova Gazzetta dello Sport: stessa passione, nuovi approfondimenti. Aspettandola, su emozioni.gazzetta.it potete scegliere la copertina più bella di sempre. Siamo alle semifinali, dieci giorni di sfide, questa è la terza. Cliccate e alla fine festeggeremo insieme a tanti campioni Vota la prima! Pantani Mito rosa È magico il 1998 dell’amato Pirata: il 7 giugno vince il Giro d’Italia, poi il Tour Marco Pantani, allora 28 anni, in maglia rosa e sul podio del Giro d’Italia 1998 OMEGA PIER BERGONZI Marco Pantani è stato molto più di un campione di ciclismo. È stato, anzi è un’icona del nostro sport. Diceva Pierre Chany, grandissimo giornalista francese, che un campione fa storia se ha classe e personalità, se ha vinto almeno una Corsa Monumento e se ha avuto a che fare con la tragedia e i suoi dintorni. Pantani sublima tutti i requisiti… Era un ragazzo venuto dal mare che parlava alle montagne. Aveva un talento sfacciato per le salite, ha vinto Giro e Tour nello stesso anno (‘98) e la sua disavventura umana (escluso dal Giro ’99 per ematocrito alto e morto per overdose di cocaina nel 2004…) ne fa un personaggio romanzesco. Un eroe tragico. Scalate e bandana Le sue vittorie non sono tante, ci sono fuoriclasse come Coppi (a proposito di storie tragiche…) e Merckx che hanno vinto enormemente di più. Eppure Pantani ha scavato un solco così profondo nel cuore di chi ama il ciclismo, e non solo, che in ogni sondaggio sui più grandi campioni di sempre la sua testa pelata è in testa al gruppo. Sì perché ancora adesso, a distanza di 14 anni dall’ultimo successo (la tappa di Courchevel al Tour 2000) e 10 anni dalla morte (14 febbraio 2004), ci ricordiamo di come vinceva. La sua bandana gettata al vento e quell’ultimo scatto inesorabile, che lo portava a sfidare le montagne come se ogni scalata fosse l’ultima, sono un timbro riconoscibile e irripetibile. Pantani ha attraversato il momento più buio del ciclismo (leggi doping) accendendo una fiammella che riverbera ancora. In quegli anni ha commesso gli errori di tanti, forse tutti, ma ha pagato come nessuno, fino a morire. I contorni, se non i contenuti, di quella morte sono così poco chiari che la Procura ha da poco riaperto l’inchiesta. Ecco perché non ci stupisce che la prima pagina (una delle tante) che abbiamo dedicato a Pantani sia la preferita dal popolo della Gazzetta che ama il ciclismo. Un popolo che ancora piange per la morte assurda di Marco e continua a chiedersi perché? © RIPRODUZIONE RISERVATA Nibali Re in giallo Dopo 16 anni, Vincenzo detto lo Squalo riconquista la Francia: è il 27 luglio 2014 Vincenzo Nibali, 29 anni, ha vestito 19 maglie gialle su 21 al Tour 2014, più 4 vittorie di tappa BETTINI LUCA GIALANELLA Attenzione, c’è uno Squalo che risale la Senna fino ai Campi Elisi. È giallo, è Vincenzo Nibali. E sul podio si commuove, si morde le labbra, gli occhi si inumidiscono. Il sogno di una vita è lassù, con la maglia gialla che gli consegna Bernard Hinault, nato come lui (e Vittorio Adorni) il 14 novembre. Dopo la Vuelta 2010 e il Giro 2013, il messinese è sul tetto del mondo. L’impresa più prestigiosa e di maggior valore di un italiano in questa stagione. L’Italia padrona del Tour de France dopo 16 anni. L’ultimo italiano fu Marco Pantani, il braccio alzato da Felice Gimondi. Guardiamo gli anni: 1965 Gimondi, 1998 Pantani, 2014 Nibali. E si chiude così il cerchio perfetto di un ragazzino di Messina, che per il ciclismo ha dormito anche in auto, quando il papà lo portava alle corse oppure viaggiava tra nord e sud in treno: vagone-letto a quattro posti. A 14 anni ha lasciato casa per spostarsi a Mastromarco, in Toscana, e iniziare a fare davvero il corridore. Vincenzo cresciuto con due famiglie: e tante sere, nella stanza, piangeva per la lontananza da casa. Coraggio e spettacolo Nibali non conquista il Tour perché Froome e Contador cadono e si ritirano. No, è lui a portarli al limite e a sconfiggerli sulle strade dell’agguato, del coraggio, dell’abilità di guida. Froome e Contador schiantati nella seconda tappa a Sheffield in un finale in leggera salita in cui ci sono tutti i migliori. Al quinto giorno, in maglia gialla, vola sul pavé della Roubaix ad Arenberg, l’arrivo davanti alla Foresta, uno dei luoghi mitici del ciclismo mondiale. Poi altre tre tappe. E ogni volta Nibali entusiasma, i tifosi di Francia trovano un nuovo idolo. Un fuoriclasse che piace per il modo in cui corre. Non aspetta, le sue azioni sono spettacolo. Vince in salita a La Planche des Belles Filles sui Vosgi, a Chamrousse sulle Alpi e poi a Hautacam, la montagna che sovrasta Lourdes, sui Pirenei. A Parigi precede i francesi Peraud (a 7’37”) e Pinot (8’15”). © RIPRODUZIONE RISERVATA II LA GAZZETTA DELLO SPORT SABATO 8 NOVEMBRE 2014 7giugno1998 SABATO 8 NOVEMBRE 2014 LA GAZZETTA DELLO SPORT 28luglio2014 III IV LA GAZZETTA DELLO SPORT SABATO 8 NOVEMBRE 2014
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