Catalogo 104 - Libreria Antiquaria Pregliasco

n° 366 - Legatura alle armi araldiche dei Borboni.
Catalogo delle opere di belle arti esposte nel Palagio del Real Museo Borbonico.
Napoli, nella Stamperia Reale, 1830
RARA VOLUMINA
LIBRERIA ANTIQUARIA PREGLIASCO
copertina catalogo 104_copertina catalogo_97 26/02/14 19.16 Pagina 1
LIBRERIA ANTIQUARIA PREGLIASCO di Umberto Pregliasco & C. s.a.s.
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Catalogo 104
Incunaboli, Letteratura, Viaggi e geografia,
Scienze e medicina, Storia, Religione e filosofia,
Storia locale, Arte e architettura, Curiosità
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10123 TORINO - Via Accademia Albertina, 3 bis
Telefono (+39) 011.8177114 - Telefax (+39) 011.8179214
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104
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Catalogo 104
Marzo 2014
Incunaboli
Letteratura
Viaggi e geografia
Scienze e medicina
Storia
Religione e filosofia
Storia locale
Arte; architettura; feste e illustrati
Curiosità e ricreazioni
n.
n.
n.
n.
n.
n.
n.
n.
n.
1-8
9-123
124-157
158-200
201-248
249-282
283-337
338-391
392-401
Indici dei nomi, argomenti, tipografi
p.
172-177
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redazione e responsabilità - ARTURO E UMBERTO PREGLIASCO
grafica - FRANCESCO PREGLIASCO - stampa - GRAFART
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INCUNABOLI
1. ANGELO da CLAVASIO. Summa Angelica de Casibus Conscientiae. F.II:
Hieronymi Tormieli lectoris. Angelus de Clavasio presentis operis Auctorem...
F.394 recto: Explicit suma Angelica... Venetiis impressa per Georgiu de Rivabenis
Mantuanu... Anno dni M.CCCC.LXXXVII... (Venezia, Georgius Arrivabenus, 22 Ottobre
€ 6.800
1487).
in-4 (222 x 160mm.), ff. 369 (ff. 370, manca il primo bianco) 53 linee per pagina, car. gotico su
due colonne. La pagina recto a2 decorata con una lettera iniziale A finemente miniata su 8
righe in colori porpora, blu e verde. Con estensioni di pittura nel margine superiore e in quello
interno. Tutte le pagine con lettere iniziali dipinte in
rosso o blu. In fine i dieci fogli di indice con le iniziali
altre tre righe dipinte i rosso o blu. Legatura antica in
pergamena rigida, titolo ms. al dorso. La famosa
Summa, opera utilissima per i confessori ed i moralisti,
odiata da Lutero e dallo stesso nel 1520 fatta bruciare
nella pubblica piazza, ebbe il primato di esssere il primo
libro impresso a Chivasso, nel 1486. Il famoso teologo
francescano, beato, nacque l’anno 1411 (a Chivasso) e
morì nel convento di Cuneo nel 1495, ove le sue spoglie
sono tuttora conservate e venerate. La presente seconda
edizione è assai bella, l’esemplare ben conservato (margini un po’ ridotti, nel foglio con miniatura il fregio
superiore è ridotto di due millimetri). BMC V, 483.
GOFF A714. GW 1924, HC 5384*. IGI 560. WELLCOME
17320482.
[19178]
2. ANTONINUS, Sanctus. Prima (et Secunda) pars Summae. Venetiis, Leonardus
Wild de Ratisbona, 1481 (Pars I); Venetiis, Johannes de Colonia et Johannes Manthen,
€ 17.000
1477 (Pars II),
2 parti in un vol. in-folio, importante legatura del tempo uso monastico, piatti in assicelle ricoperti di pelle decorati a secco tramite rombi e 7 file alternate di cerchi col leone rampante e piccoli
rombi col giglio; dorso a cinque nervi (con abili restauri alle cerniere ed alle cuffie). Testo in car.
semigotico, su due colonne, interamente rubricato, con gran numero d’iniziali dipinte in rosso
su cinque righe; 2 iniziali più grandi dipinte in rosso nella prima parte ed una magnifica grande
iniziale all’inizio della seconda, dipinta in rosso e blu su tredici righe, con ramoscello di fiori
e frutti in rosa all’interno. Edizioni assai rare delle prime due parti della “Summa theologica”; la
Pars II, in particolare, è l’unica pubblicata dagli stampatori Joh. de Colonia e Joh. Manthen e
seconda ediz. in assoluto di questa parte dell’opera (che si compone di 4 parti ed apparve completa per la prima volta a Norimberga, A. Koberger, 1477-79). La “Summa” è l’opera capitale di
S. Antonino (Firenze 1389 - 1459, frate domenicano, arcivescovo di Firenze dal 1445, dai suoi
3
concittadini inviato in varie missioni diplomatiche
presso vari Pontefici) con cui esercitò un grande
influsso fino al 1600; ebbe 20 edizioni complete dal
1477 (Norimberga e Venezia) al 1740 e moltissime
altre incomplete. “Importante sotto l’aspetto teologicomorale ed etico-economico, persegue un fine più pratico
che teorico...” (M. Grabmann, Storia teol. catt., Milano,
1939, p. 138). - Prima parte: ff. (240, il primo bianco
presente; con segnatura). F. 2r.: “Prima pars summe
fratris Anthonini de Florentia ordinis predicatorum et
Archiepiscopi Florentini...”; f. 239 v.: “Hic finis prime
partis... Impressionique dedite venetijs per Leonardum
Wild de Ratisbona. M.cccc.lxxxi...”; f. 240r.: “Registrum
prime partis”. - Seconda parte: ff. (366, il primo bianco
presente; con segnatura). F. 2r: “Clarissimi ac doctissimi
viri fratris Anthonini...secunda pars summe...”; f. 364r.:
“Impressum est opus...Venetijs impensis Johannis de
Colonia sociique eius Johannis Manthen de Gherretzem.
M.cccc.lxxvij”; f. 366r.: “Registrum 2e partis...”.
Esemplare stupendo, impresso con somma cura su
carta forte, a grandi margini, immacolato (solo il f. s8
della prima parte presenta sensibili macchie d’umidità). Con attestazione mss. coeva di possesso dei Domenicani di S. Pantaleo, Weidenbach presso
Colonia. I) BMC V, 266. GOFF A-873. IGI 691. HC 1244. GW 2187. PELLECHET 879. MANCA A
OATES.- II) BMC V, 228. GOFF A-868. IGI 700. HC 1255. GW 2196. PELL 888. OATES 1725. PR
4323. Non in POLAIN.
[2563]
3. CAMPANUS, Johannes Antonius. Opera. Rome, Eucharius Silber, for Michael
€ 9.000
Fernus, 31 Oct. 1495,
in-folio (mm 324x223), ff. 304 n.n., legatura coeva in pergamena floscia con capitelli passanti.
Con due bei grandi legni: al titolo raffigurazione di una campana, simbolicamente indicante il
nome dell’autore, su cui compaiono sentenze latine e il monogramma dello stampatore. Al f. 302v
a piena pagina impresa dello stampatore raffigurante un castello a due torri entro cornice con
figure allegoriche. Decine di iniziali grandi e piccole decorate su fondo nero. Prima edizione
della quasi totalità delle opere del Campano qui contenute tra cui la Vita di Pio II, La vita e le
gesta del condottiero Braccio da Montone, Il discorso preparato per la Dieta di Ratisbona per
spingere i principi tedeschi alla guerra contro i Turchi, la Descrizione del Lago Trasimeno ed
inoltre Le elegie, Gli epigrammi e I nove libri di Lettere. Precedono le opere del Campanus il
privilegio, una serie di lettere tra l’editore e Jacobus Antiquarius, indici dettagliati ed una vita
dell’a. Il Campano (Caserta 1429 - Siena 1472), allievo di Lorenzo Valla, fu umanista, retore,
poeta e storiografo. Professore all’università di Perugia, si legò alla corte pontificia, per la quale
ricoprì incarichi politici e svolse missioni diplomatiche. Ricordiamo anche una sua collaborazione, come umanista, con i tipografi Ulrich Hahn e Giovanni Filippo da Lignamine. Nove bifogli
presentano margini uguali sui 3 lati, mentre quello inferiore appare un poco più corto: essendo
4
in barbe, si tratta di una caratteristica d’origine. Buon
esemplare su carta forte, bianchissima e a grandi margini;
inseriti da altro esemplare e abilmente rimarginati i ff. b6,
c1-c6 e d1-5, m4; fascicolo A con inversioni. HC4286.
GW 5939.IGI 2383. BMCIV, 117. SANDER 1573.
CAT.MARTINI 102: “La parte più importante di questa raccolta consiste nei nove Libri delle Lettere, che sono di grande
interesse perla storia, la letteratura, la corografia e i costumi
d’Italia in quel tempo. Queste epistole ci danno una splendida
testimonianza del carattere giocondo e faceto dell’autore:
alcune parlano di lauti banchetti, od accompagnano doni agli
amici; altre ragionano di avvenimenti politici nei quali il
Campano ebbe parte; alcune altre descrivono accuratamente
i luoghi disua residenza con sentimento e con esattezza. Esse
sono indirizzate a Pio II, a Sisto IV, al cardinal Francesco
Piccolomimi-Todeschini, al card.Bartolomeo Roverella, al
card.Bessarione, a Ferdinando d’Aragona re di Napoli, ad
Alfonso duca di Calabria, a Federico II duca d’Urbino, a Cosimo, Pietro, Lorenzo e Giuliano de’ Medici,
a Sigismondo Malatesta... Moltissime elegie ed epigrammi, specialmente questi ultimi, furono improvvisati dal Campano per rallegrare le riunioni della corte pontificia sotto Pio II, e probabilmente anche
i banchetti, poiché una gran parte di brevi epigrammi celebra frutta, erbaggi,selvaggina; la maggior
[19216]
parte dei versi d’amore furono composti a Napoli e a Perugia”.
4. CORNAZANO, Antonio. La Vita di Cristo. (Segue recto e verso degli ultimi tre
fogli, in latino:) Eiusdem auctoris pro eiusdem urbis laudibus Minerva heroico
Carmine. (In fine:) Finis. M.CCCC.LXXII. (Venezia, Stampatore del Cornazano, 1472),
€ 6.500
in-4 (210x145 mm), 68 ff. n.n. su 72 (mancando nel
primo quaderno i 2 fogli bianchi iniziali e il f.8 a stampa,
ultimo dell’Indice; manca inoltre l’ultimo f. bianco in
fine), bel carattere romano. Pregevole legatura 700sca
in vitello, bordura floreale in oro ai piatti, titolo e fregi
oro al dorso, dent. int. Prima edizione del poema in
terza rima del Cornazano sulla vita di Cristo, rarissima,
attribuita dai bibliografi all’anonimo “stampatore del
Cornazano” con torchi a Venezia. Antonio Cornazzano
(Piacenza 1429-Ferrara 1484), poeta di corte, abile e
fecondo verseggiatore, scrisse in volgare il “Libro dell’arte di danzare” e “La Sforziade” oltre alla presente Vita
di Cristo, tutti incunabuli d’insigne rarità. (Esemplare
putroppo incompleto di un foglio d’indice, e di tre bianchi). GESAMTKATALOG, VII, 7550. BMC, VII, 1147. IGI
3199. GOFF C-912. PROCTOR 7386. DIZ. BIOGR . IT., 29,
pp.123-131.
[3945]
5
5. OVIDIUS, Publius Naso. Opera. (Ed: Barnabas Celsanus e Bonus Accursius).
Venezia, Bernardino da Novara, 1486-1487,
€ 6.800
2 parti in 1 vol. in-folio, ff. 371 (su 374, mancanti tre fogli bianchi: il primo, l’ultimo e il foglio
i1), 53 linee, carattere romano, iniziali in inchiostro rosso (in alcuni casi impreziosite da disegni
a penna) e nei margini annotazioni in corsivo o in capitali. Legatura antica con pergamene di
riutilizzo, tassello manoscritto al dorso. L’opera raccoglie nella prima a parte una serie di scritti
di Ovidio (Heroides, Amores, Ars Amandi, De remedio amoris, Ibis, Fasti, Tristia, De Ponto, De Pulice,
De Philomena, De medicamine facei, De nuce, Consolatio ad Liviam), mentre la seconda, dopo la
Vita dell’a. composta da Accursius, è completamente dedicata al testo delle Metamorfosi. Fedele
ristampa dell’edizione del 1480 di H. Liechtenstein a Vicenza. Esemplare accuratamente rinfrescato (ultimo f. rinforzato ai margini). BMC V, 400. GOFF O134. HC(+Add) 12143*. IGI 7048.
[19189]
6. PHILIPPUS DE MONTECALERIO. Dominicale, seu Compendium postillae, abbreviatum per Jonselmum de Canova. (Segue dello stesso:) Quadragesimale.
(Colophon al recto del f.126 del Qudragesimale:) Impressum Mediolani p. Magistrum
Uldericum Scinzenzeler, anno domini MCCCCLXXXXXVIII. die xii. mensis Julii (Milano
€ 6.300
1498),
due opere in un vol. in-4, ff. (281, su 282 mancando il primo f. con occhietto “Dominicale fratris
Filippi de monte Calerio ordinis Minorum”); ff. (126) per il “Quadragesimale”, car. gotico su due
colonne, impresa tipografica in silogr. di Scinzenzeler al recto del f.282 e al recto del f.126 nn.,
questo con il colophon completo. Leg. seicentesca in p.pergamena. Prime edizioni di entrambe
le opere e uniche del XV sec. Il Domenicale è un puntuale commento ai Vangeli; il Quaresimale
è una profonda riflessione sui temi proposti dalla Quaresima. Esemplari con molte importanti
postille marginali di mano coeva; il taglio esterno del volume decorato d’epoca con disegno in
inchiostro bruno: un medaglione con il nome dell’autore e fregi a fiori. Filippo di Moncalieri
(Torino) visse nella prima metà del XIV secolo, fu frate dell’ordine francescano, dotto lettore
nello Studio di Padova, quindi frate penitenziario nella Basilica di San Pietro a Roma. Rari incunabuli milanesi, impressi da Ulrico Scinzenzeler, uno dei primi tipografi che lavorarono a Milano.
Ottima conservazione. BMC, VI, 774. IGI, IV, 7725 e 7726. HC, 11593/94. GOFF, P-626 e P[8101]
628. INCUNABULI DELLA VATICANA , P-278 e P-279.
7. SAVONAROLA, Gerolamo. Expositione o vero compositione sopra il Psalmo
XXX (31) ‘In te Domine speravi’. Bologna, Benedictus Hectoris (Faelli), 8 Aprile 1499,
€ 13.000
in-4, ff. 16 n.n., legatura moderna d’amatore in mezzo marocchino nocciola. Scritta in carcere
ed interrotta il 19 Maggio 1498 quando Savonarola fu prelevato dalla cella per affrontare il terzo
ed ultimo processo che lo portò all’esecuzione capitale il 23 maggio, questa esposizione sul salmo
6
XXXI è l’ultima sua opera. Scritto concepito come commento a un Salmo, in realtà
è una profonda preghiera: si tratta di un dialogo tra Tristezza, impersonificata da una
cattiva donna, e Speranza, nelle vesti di una
madre dolcissima, nel quale Savonarola
esprime tutto il suo turbamento interiore in
un momento così difficile. Edizione di
mitica rarità che conobbe una quindicina di
edizioni tra il 1498 e il 1500, 5 delle quali
in italiano. Questa è l’unica con data certa,
e quindi di notevole importanza; è nota in
soli 5 esemplari, di cui 2 in Italia, ed una a
Paris, Bibl. Nationale; Amsterdam,
Univ.Bibl.; Sevilla, Bibl. Capitular y
Colombina. Nessun esemplare in Vaticano
né negli Stati Uniti. Buon esemplare. IGI
8721 (2 soli esemplari, Bibl. comunale
Ariostea di Ferrara e Napoli, Bibl.
Nazionale). GIOVANNOZZI, Contributo alla
bibliografia delle opere del Savonarola.
Firenze, 1953 p.55. CAPRA , Edizioni savonaroliane della Biblioteca Ferrara, 118, con illustr.
RIDOLFI II, 220. PELLECHET, n.10269.
[19170]
8. Torino - CHRONICA Summorum Pontificum Imperatorumque. (Attribuito a
Martinus Polonus, ma opera di Riccobaldus Ferrariensis o Philippus de Barberiis).
€ 6.000
Torino, Joannes Fabri Lingonensis, 23 Aug. 1477,
in-4, ff. 85 (su 90, mancando: f1, h1, h6, i5-6), legatura cinquecentesca in pergamena floscia,
titolo e note tipografiche mss. al dorso. Car. tondo, lettere-guida per le iniziali, nella prima metà
del volume le iniziali sono dipinte in rosso. E’ il quarto libro impresso a Torino, dai torchi
del prototipografo Giovanni Fabri. Terza edizione dell’opera – che segue la prima del 1474 di
Giovanni Filippo de Legnamine e quella romana di Giovanni Schurener del 1476 – ma con l’aggiunta dello stesso Fabri di notizie su Piemonte e Savoia. Le ultime 4 pagine danno notizie su
Amedeo IX (secondo Duca di Savoia) prima a Vercelli “in sua dilecta & speciosa Vercellarum civitate” e poi a Torino “urbe primaria”, nonché delle virtù che l’erede Filiberto, morto
misteriosamente a 17 anni, avrebbe palesato “si deus optimum longiorem prestaverit vitam”.
L’aggiornamento parla in fine di Carlo il Temerario e della morte di Galeazzo Sforza. Il Fabri
aveva stampato nel 1474 un “Breviarium Romanum” e nel 1476 la “Practica nova iudicialis”. Dopo
aver licenziato due edizioni a Caselle, ritornò a Torino nel 1477 con la “Summa Lacticiniorum”
di Pantaleone da Confienza e la presente “Chronica” L’arrivo in città sembrò segnare l’inizio di
un nuovo periodo di vivace attività, perché entro pochi mesi apparvero anche i “Decreta
Sabaudiae” curati da Pietro Cara. Però dal maggio 1478 a fine marzo 1482, quando fu terminata
7
di stampare l’Expositio Psalmorum del Torquemada, comparvero solo sei edizioni, “quantità assai
modesta, che trova giustificazione nella povertà di mezzi e in parte forse anche nella scarsa propensione
per la lettura e lo studio delle genti subalpine, alle quali sembra debbano esser riservati prevalentemente
libri scolastici e volumetti di pietà e devozione” (Rinaldo COMBA , Il basso Medioevo e la prima età
moderna, 1975). Colophon al f. (90 r.): “Cronica Martini finit: Divo philiberto ac Sabaudorum sub
duce magnanimo. Taurini; foris ac pressit: & aere: Iohannes Fabri: quem civem linoni alta tulit. Anno
Mcccc.lxxvii. Die vero xxiii. Augusti”. In buono stato di conservazione, malgrado le mancanze ed
aloni d’umido agli ultimi 6 ff., strappo all’angolo inf. esterno dell’ultimo f., che riporta conti a
penna al verso bianco; questo esemplare, con ex- libris “Del Conte della Trinità” (il balio Francesco
Luigi Costa) eseguito all’acquaforte da Stagnon, e del Conte Andrea Bocca, fu venduto all’asta
Bocca del 2.V.1932, poi dalla Libreria Hoepli e notificato nel 1960, venne poi de-notificato nel
1973. Rarissimo cimelio tipografico torinese, di cui sono noti una decina di esemplari, quasi
tutti incompleti compreso quello del British M.; l’unico certamente completo è conservato all’
Huntington Library. D.RHODES, Giovanni Fabri tipografo del xv secolo in Torino ed in Caselle,
1975, pp. 101-110. GOFF R189; HC 10859; PELL MS 7721 (7626); IGI 8359; BMC VII 1053;
GW M18341. COSENTINI, INCUN. PIEMONTESI n.19.
[18944]
Altri incunaboli ai n.:
228. NICOLAUS de Ausmo
263. Marsilio FICINO
267. ISIDORUS Hispalensis
284. Bergamo - STATUTI
8
LETTERATURA
9. AFANAS’EV, A. N. Fiabe Russe Proibite. Con sette xilografie acquerellate di
Francesco Tabusso. Prefazione di Nico Orengo. Nota storica di A. Dragone. Traduzione
dal russo di Pia Pesa. Torino, Schialvino, 2001,
€ 800
in-folio, pp. 48, (6), broch. edit. ed astuccio. Elegante opera finemente impressa su carta a mano
delle cartiere Magnani di Pescia, con caratteri Geraldus e Garamond Simoncini, direttamente
dai legni originali. Impresso con torchi a braccia Gaf e Saroglia, per Schialvino; esemplare
num.24 di 100. Splendida edizione delle fiabe erotiche e anticlericali del Grimm russo magi[18345]
stralmente illustrate dal Maestro Fr. Tabusso.
10. ALFIERI, Vittorio. Vita di Vittorio Alfieri da Asti scritta da esso. Volume primo
€ 650
(e volume secondo). Londra MDCCCIV (ma Firenze, Piatti 1804),
2 volumi in-8, pp.244, 262, (8), legatura coeva mezza pelle, titolo e fregi oro ai dorsi. Edizione
originale dell’autobiografia di V.Alfieri (Asti 1749-1803), opera di notevole interesse storico e
letterario. L’autore ebbe vita assai complessa e intensa, in Italia e in Francia, durante gli anni della
Rivoluzione, e alcume delle sue numerose e interessanti opere ne subirono l’influenza. Esempl.
genuino, raro. BUSTICO n.367. FAVA , CAT. MOSTRA ASTESE, N365. DIZ. BIOGR . ITALIANI, II. Pp.273320. RENDA-PITTI, pp. 22 e seg.
[19227]
11. ARAOZ, Francisco de. De bene disponenda Bibliotheca, ad meliorem cognitionem loci & materiae, qualitatisque librorum, litteratis perutile opusculum.
Madrid, ex officina Francisci Martinez, 1631,
€ 13.000
in-8 (146x92 mm), ff. (24, compreso antiporta con figure allegoriche inciso da Courbes),
57, (11), magnifica legatura spagnola del XIX secolo in marocchino verde con duplice filettatura in oro, monogrammi coronati e stemma con motto “J. Gomez de la Cortina et amicorum
fallitur hora legendo” del Marche se de Morante (1808-1868) ai piatti, titolo e filetti sempre in
oro al dorso a nervi, ricche dentelle interne e stemma ripetuto al contropiatto anteriore. Testo
incorniciato da doppia filettatura. Prima rarissima edizione di uno dei primi libri sulla scienza
libraria: il trattato di Araoz illustra come organizzare una libreria sia dal punto di vista reale,
basandosi principalmente sulla biblioteca di Lorenzo Ramírez de Prad, che ideale. Provenienza:
il Marchese Joachim Gomez de la Cortina fu celebre bibliofilo, rettore all’Università di Madrid
e Senatore in Spagna, la sua biblioteca venne venduta da Drouot nel 1872. Timbri a secco della
Wickan Free Public Library. Ottimo esemplare. HUMMEL, La bibliotheque du Marquis de
Morante: genese d’un catalogue, «Bulletin du bibliophile», 1992.
[19190]
9
12. ARETINO, Pietro. La Prima Parte de Ragionamenti...(Segue:) La Seconda
Parte...(Segue:) Commento di Ser Agretso da Ficaruolo, sopra la Prima Ficata del
Padre Siceo. Con la diceria de nasi. S.l., né ed. (ma Parigi o Lione), 1584,
€ 4.000
3 parti in un vol. in-8, ff.(5), pp.198 (l’ult. err. num. 968); ff. (4, il primo b.), pp. 339; pp. 118,
f.(1b.); leg. coeva in p. pelle nera, piatti ornati da bella bordura in oro, con fregi agli angoli interni,
al centro le lettere NH a racchiudere un cherubino, sempre in oro, dorso liscio ornato in oro (con
piccola riparazione), tagli dorati. In fine alla seconda parte si legge: «Stampata, con buona licenza
(toltami) nella nobil Città di Bengodi, ne l’Italia altre volte più felice, il viggesimo primo d’Octobre
MDLXXXIV». Prima edizione collettiva di questi “oscenissimi Ragionamenti” (Papanti), rarissima, impressa in car. corsivo a Parigi o forse a Lione o a Venezia. Nello stesso anno 1584 se ne
fecero quattro tirature, diverse per il numero di pagine: il nostro esemplare corrisponde perfettamente alla tiratura descritta dal Graesse sotto la lettera “a”, che pare essere la prima delle quattro
(divergenze si riscontrano con le altre
bibliografie, in particolare Razzolini, p.
26, e Papanti, pp. 18-19, i quali errano
grossolanamente nel dare come prima la
tiratura che reca in fine alle prime due
parti le parole “MeDICata reLabor”, la
quale invece è contraffazione del 1649,
come ha ben rilevato il Parenti, Diz.
Luoghi falsi, p. 35, nell’indicare in quelle
parole il cronogramma rivelatore della
vera data di stampa, appunto 1649).
Esemplare perfetto, con firma di possesso
di “Lord Shelburne” al frontespizio (probabilmente William Petty, 1737-1805,
primo marchese di Lansdowne anche
conosciuto come Lord Shelburne).
GRAESSE I, 190. OLSCHKI, CHOIX II,
2875. GAMBA 1201. GAY III, 852-3. [19037]
13. ARIOSTO, Lodovico. Comedia di Lodovico Ariosto intitolata Li Suppositi.
(In fine:) Stampata in Roma a Di. XXVII. de Settembre Nellanno M.D.XXIIII. Con
€ 2.800
gratia et / privilegio. (Roma, s.t., 1524),
in-12, ff. XXXX, copertina di carta settec. marmorizz. Rarissima terza edizione de “I Suppositi”,
cinque atti in prosa (quella “riformata et ridotta in versi” apparirà presso Giolito nel 1551), “assai
rara, citata dalla maggior parte delle bibliografie, ma di rado descritta, e inesattamente” (cfr. AgnelliRavegnani II, p. 96). Lo stesso bibliografo afferma che “pur seguendo cronologicamente l’editio
princeps (impressa a Ferrara, senza note tipogr.), questa stampa di Roma non può dirsi con certezza
la seconda edizione dei Suppositi in prosa, inquantoché senza dubbio è esistita una stampa di Siena
del 1523, ricordata dal Mazzuchelli, dal Gamba, dal Polidori”. Per l’identicità delle caratteristiche
tipografiche (caratteri, frontespizio, formato) può essere considerata “gemella” della “Cassaria”
in prosa del 1525 (Roma, s.n.t., in-12) e, come quella, è da attribuirsi all’officina tipografica del
10
Mazzocco (op. cit., pp. 83 e 96); c’è da notare, però, che lo STC (Italian Books, p. 38) e ICCU
(A-2509) l’attribuiscono allo stampatore Francesco Minizio Calvo. Composta nel 1508 e rappressentata nel febbraio del 1509, la comedia è fondata tutta sopra sostituzioni di persone e sopra
equivoci, a imitazione dell’Eunuco di Terenzio e dei Captivi di Plauto. Di notevole importanza
letteraria tra le cinque commedie scritte dall’A ., la presente ispirò Shakespeare per la sua pièce
“Taming of the shrew” che la conobbe nella traduzione inglese pubblicata nel 1566. Esempl. puro
e genuino di questo gioiellino bibliografico, con antica nota ms. alla fine del prologo e numerazione ms. delle varie scene (ex-libris barone Landau). ALLACCI 745. ICCU A-2509 (12 esempl.).
GRAESSE I, 203.
[8462]
14. ARIOSTO, Lodovico. Orlando Furioso translated from the Italian, with notes,
by John Hoole. In five volumes. The second edition. London, printed by John Nicol,
€ 5.200
bookseller to His Majesty, MDCCLXXXV (Londra 1785),
5 volumi in-8 gr., pp. CXXXVIII-299, 452, 427, 440, 322-VI e ff.(54) di Indici. Due ritratti di
Ariosto, uno di Hoole, inc. f.testo, 46 scene del poema con splendide incisioni fuori testo a
piena pagina dai disegni di Moreau, Cipriani, Eisen, Kauffman, Cochin, Hamilton. Legatura
coeva pieno marocchino granata, filetti oro sui piatti, dorsi a nervi con titolo ed eleganti fregi
in oro, tagli dor., dent.int. Esemplare eccezionale di questa rara libera traduzione inglese
dell’Orlando Furioso (la prima edizione fu 1783: i cinque volumi presentano i tagli laterali artisticamente dipinti da mano del tempo con “fore-edge paintings” cioè con la particolare tecnica
in uso in Inghilterra nel XVIII secolo di dipingere a pennello i margini esterni dei volumi. Nei
cinque tagli sono raffigurati paesaggi e località inglesi: Newark Castle, Nottinghamshire, Water
Tower, River Dee, Chester, Durham. Esemplare assai bello con legatura perfettamente conservata.
[10253]
(Arrossature della carta). AGNELLI-RAVEGNANI, ARIOSTO, II, p.312.
11
15. ASCONIUS PEDIANUS, Quintus. Expositio in IIII Oratines M. Tullii
Cic(eronis) contra C. Verrem et in Orationem pro Cornelio. In Orationem contra
C. Antonium, et L. Catilinam (et alia Orationes). (In fine:) Venetiis, in aedibus Aldi,
et Andreae Asulani soceri, dicembre 1522,
€ 7.800
in-8, ff. (11, mancando il quarto bianco), 283, (più 1 bianco con
àncora aldina al verso), splendida legatura veneziana dell’epoca in marocchino nocciola decorata a secco, piatti adorni
di larga bordura di arabeschi ed all’interno un rosone con fregi
agli angoli, dorso a tre nervi con decoraz. di filetti (lieve abrasione alle cuffie, piccolo lavoro di tarlo al piatto anter.); in
elegante astuccio moderno m.pelle. Impresa tipogr. di Aldo sul
titolo ed in fine. Dedica di Francesco d’Asola, curatore dell’edizione, a Francesco Contarini, nella quale avverte di “aver
aggiunto, ai commenti di Asconio Pediano a Cicerone, anche quelli
di Vittorino al trattato De inventione e di Giorgio Trapezunzio
all’orazione Pro Q. Ligario” (cfr. Cataldi Palau, Gian Francesco
d’Asola e la Tipogr. aldina, p. 124). Prima edizione aldina di
questi commenti alle Orazioni di Cicerone, importantissimi per
la letteratura e la storia classica, contenendo notizie sulla costituzione del Senato, sulle assemblee del popolo e le corti di
giustizia. Asconio Pediano, nativo di Padova, fu grammatico a Roma al tempo di Tiberio, amico
di Virgilio e maestro di Tito Livio e di Quintiliano. Ottimo esempl., genuino e fresco, nella preziosa legatura originale. (Alcune sottolineature e chiose leggibili di mano coeva nei margini dei
primi 4 ff.). RENOUARD 96.8. UCLA n. 188. ADAMS A-2054. STC 59. CATALDI PALAU, n. 85.[5349]
16. AUSONIUS, Decimus Magnus. (Opera). (In fine:) Venetiis, in aedibus Aldi et
Andreae Soceri, novembre 1517,
€ 3.200
in-8, ff. 107, (1), leg. settecentesca p. perg. rigida, tit. ms. al dorso. Testo in car. corsivo, spazi con
lettera-guida per le iniz., àncora aldina sul tit. ed al verso dell’ult. foglio. Prima ed unica edizione
aldina delle opere di Ausonio, curata da Girolamo Avanzo che la dedica al card. Marco Cornelio.
Tra le altre opere (Epigrammi, Epistole poetiche, Commento alle sentenze dei sette Sapienti,
ecc.) è particolarmente interessante e famoso il
poemetto “Mosella”, che tramanda il resoconto di
un viaggio da Treviri a Bingen, ricco di particolari
curiosi sulla vita, gli usi ed i costumi degli abitanti
di quella regione. Ausonio fu poeta latino del IV
secolo (nato a Bordeaux verso il 309 e morto
intorno al 394), maestro dell’imperatore
Graziano e da lui eletto console nel 379.
Bell’esempl. (firma cancellata sul primo f., forellino di tarlo nel margine alto dei primi due ff.).
RENOUARD 80.7. UCLA 137. ADAMS A-2278.
[4930]
12
17. AZEGLIO, Massimo, D’. I Miei Ricordi. Firenze, Barbera, 1867,
€ 700
2 vol. in-8, pp. XIV, 399; XI, 492. Leg. del tempo m. pelle, titolo e fletti oro al dorso. In antiporta
al primo vol. bel ritratto del D’Azeglio, disegnato ed inciso dal parmigiano L. Bigòla. Edizione
originale di quest’opera postuma dell’Autore, portata a termine dalla figlia “Alessandrina”, curata
dal marchese Matteo Ricci, genero di D’A zeglio, da Marco Tabarrini e dall’editore Gasparo
Barbera. La narrazione, mista di ricordi autobiografici e di fatti del Risorgimento vissuti dall’autore, si ferma all’anno 1846. Bell’esemplare. PARENTI 44. PARENTI, RARITÀ III, p. 232. CAT. ANNALI
BARBERA, n. 166.
[19578]
18. BALDOVINI, Francesco. Il Lamento di Cecco da Varlungo, con le note di
Orazio Marrini. Dizione giusta quella di Firenze dell’anno 1755. Con l’aggiunta di 20
Stanze del medesimo Autore scritte a Francesco Redi. Bergamo, Dallle stampe di
€ 500
Francesco Locatelli, MDCCLII (1752),
in-8, pp. LX, 279, vari fregi e finalini e iniziali ornate incisi in silografia, carattere tondo e corsivo.
Leg. coeva in cartonato grigio, titolo ms: al dorso. Esemplare a pieni margini, assai bello. Edizione
aumentata rispetto alla prima del 1694 della Vita del Baldovini e delle 25 stanze, della dedica al
Marchse Terzi, e di esteso indice. (Gamba, Testi di Lingua, 1767-1769).
[19309]
19. BARETTI, Giuseppe. Le Piacevoli Poesie. (In fine:) Torino, Stamp. di Fil. Ant.
€ 700
Campana, 1750,
in-8, pp. 160, bella leg. mod. cart. marmorizz. Prima edizione, molto rara. “Sono 47 componimenti
giocosi: capitoli, stanze, canzoni, sonetti” (Piccioni); ma più che “giocosi”, sono “versi di tipo bernesco
dove si esprimevano i suoi umori acri e dispettosi contro i suoi avversari” (Diz. Bompiani, Autori, I,
p. 175). Precede un proemio encomiastico di quattro stanze del conte Gaspare Gozzi. Esempl.
puro, a fogli disuguali, a pieni margini, con barbe. PICCIONI n. 8.
[9230]
20. BARUFFALDI, Girolamo. I Baccanali. Volume primo (secondo e terzo).
€ 2.200
Seconda edizione ampliata e corretta. Bologna, Lelio della Volpe, 1758,
3 vol. in-8, pp.XV, 272, (8), 291, (8), 289, bella leg. coeva p. pelle, dorsi a nervi con ricchi fregi e
titoli oro, tagli dor., dent. int. Antip. incisa da A.Bulzoni con ritratto dell’A. in medaglione, deliziose illustrazioni: vignetta ai tre titoli, 37 graziosi finalini e 29 testate figurate di un terzo di
pagina riferite all’argomento di ogni componimento. Elegantissima stupenda edizione. bolognese
della raccolta postuma dei ditirambi del Baruffaldi (Ferrara 1675-1755). Sono 27 composizioni
poetiche di varia lunghezza che trattano mascherate, corse, cacce, feste, giochi, banchetti e cibi
tipici regionali, tutti argomenti di grande interese per la storia del costume del tempo. Il terzo
vol. è interamente riservato , coll’aggiunta di copiose note, alla “Tabaccheide”, la sua composizione
più nota, composta in onore del tabacco, “la droga dei poeti, l’elisir dei letterati”, che contiene un
interessante elenco dei contemporanei illustri che ne facevano uso. Esemplare assai bello, raro
[9656]
(ex-libris Wilmot Viscount Lisburne). GAMBA n.2143.
13
21. BEMBO, Pietro. Gli Asolani. (In fine:) Vinegia, per Comin de Trino de
Monferrato, 1540,
€ 1.250
in-8, ff. 104, legatura coeva piena pergam., titolo ms.
al dorso. Con tre iniziali silogr., testo in car. corsivo.
Pregevole edizione riveduta e corretta dall’autore (e
per questo, cioè a motivo delle varianti, come molte
altre reca al verso del titolo l’indicazione “seconda”).
L’originale vide la luce presso Aldo Manunzio nel
1505 e fu dedicata a Lucrezia Borgia. Venne ristampata sette volte dal 1505 al 1540. Notissimo
romanzo del Bembo, ambientato ad Asolo, ove alla
corte di Caterina Cornaro, regina di Cipro, si festeggia lo sposalizio di una dama ed in tre giornate alcuni
gentiluomini veneziani parlano con delicatezza e
vivacità di amore con altrettante gentildonne.
Bell’esempl. (note mss. marginali e sottolineature sul
f. 10, qualche lieve macchia o ingiallitura qua e là).
[9432]
22. BOCCACCIO, Giovanni. Genealogiae Joannis Boccatii: cum demonstrationibus in formis arborum designatis, de stagnis et paludibus, necnon et de maribus,
seu diversis maris nominibus. (In fine:) Venetiis, per Augustinum de Zannis de
Portesio, MDXI (Venezia 1511),
€ 1.850
in-4, ff. 162. Leg. ottoc.sca m. perg. e ang., tass. con tit. e fregi oro al dorso, tagli rossi. Titolo a
stampa rossa in grandi caratteri semigotici, impresa silogr. in basso (raffigurante S. Bartolomeo);
numerose grandi e piccole belle iniz. ornate ed istoriate; nel testo 13 alberi genealogici di divinità mitologiche, in silogr. a piena pag., copiati dall’edizione del 1494 (Venezia, B. Locatellus).
Nelle “Genealogiae”, scritte tra il 1350 ed il 1375 per invito di Ugo IV da Lusignano, re di Cipro
e Gerusalemme, Boccaccio “si propose di illustrare con filologico rigore le notizie concernenti la paternità e le discendenze degli Dei greci e romani e di fissare esattamente il contenuto dei moltissimi miti
classici” (F. Flora). L’opera, una sorta di enciclopedia di mitologia classica, è completata dal
Boccaccio coll’aggiunta di un proprio dizionario di geografia classica che brevemente descrive
monti, boschi, fonti, laghi, fiumi, stagni, paludi e mari di tutto il mondo conosciuto. Quinta edizione (prima 1481). Bell’esempl., con qualche rara postilla di mano coeva nel margine. BACCHI
DELLA LEGA p.16. CAT. MOSTRA BOCCACCIO 1975, n. 43. BMC 107. SANDER I, 1079. ESSLING
801.
[7880]
23. BOCCACCIO, Giovanni. Il Decamerone. (Al verso del f. CCCLII:) Impresso
in Vinegia per Gregorio de Gregori il mese di Maggio 1516,
€ 12.000
in-4 (mm 186x120), ff. (2), CCCLII, (10, ultimo bianco), raffinata legatura di fine XVIII secolo
in marocchino granata a grana larga, filetto oro ai piatti, dorso liscio con filetti e titolo in oro.
Precede il testo dedica del Dofino “Alle gentil et valorose donne”; in fine Errata e Tavola dell’opera.
14
Prima edizione in formato in-4 e prima a cura del Dolfino, che ebbe il merito di riordinare e
presentare l’opera boccaccesca nella sua integrità: “Niccolò Dolfino, cui deesi questa rara e bella edizione, ebbe veramente il merito di fare i primi passi per ridonare al Decamerone la sua integrità; per lo
che questa ed. salì in molta fama” (Gamba 169). Edizione assai stimata dal punto di vista filologico,
è ricercata anche per la sua rarità (censita in sole 8 Biblioteche pubbliche italiane); “...oggi di una
sicura rarità. E’ la prima edizione che uscisse nel formato di quarto, e la prima in cui si cercasse di ridurre
il Decameron alla sua integrità” (Bacchi della Lega, 34). Ottimo esemplare, a grandi margini, di
illustre provenienza: nota di possesso ms. sul primo e ultimo foglio di Sir. Christopher Hutton;
nota sulla sguardia anteriore: “a copy of this edition of the Decamerone sold at Col. Stanley’s Sale of
Books in may 1813 for £ 63.0.0” (tracce di polvere al titolo; lievi aloni d’umido nel margine superiore
degli ultimi ff.). Edizione preziosa. BORROMEO p. 7 e V: “...primo comparve alla luce il più corretto
degli altri”. ZAMBRINI 37. MOSTRE CERTALDO n. 48. OLSCHKI n. 3 (questo esemplare).
[10318]
24. BOCCACCIO, G. (pseudo). Urbano di M. Giovan Boccaccio. Opera giocondissima di nuovo revista da Nicolao Granucci lucchese. Et con molta diligenza
ristampata, & corretta per il medesimo. Lucca, Vincenzo Busdrago, 1562,
€ 1.400
in-8 picc., pp. 80, (1), carattere corsivo. Leg. moderna in p. perg., titolo inciso in oro al dorso.
Due grandi capilettera silografici. Rara edizione di quest’opera attribuita al Boccaccio
dall’Accademia della Crusca, ma secondo Gaetano Poggiali, opera di Giovanni de Bonsignori
che avrebbe fedelmente copiato il soggetto da un un certo Cambio di Stefano autore di un “Libro
Imperiale”, la cui prima edizione apparve nel 1530. Buon esemplare, al titolo antico timbro nobi[19029]
liare di possesso. GAMBA 1053 (note) BRUNET, I, 2011 (estesa nota bibliografica).
15
25. BRACCIOLINI, Francesco. Dello Scherno degli Dei, poema piacevole. Con
la Filide Civettina, e col Batino dell’istesso autore. Nuovamente ristampato e corretto.
Firenze, appresso i Giunti, 1625,
€ 900
in-8 gr., pp. (16), 236, (2), leg. m. pelle posteriore. Ristampa, quasi identica ma alquanto più corretta e più rara, dell’ediz. giuntina del 1618: ogni pagina con bordura di fregi tipogr., armi del
Cardinale Medici sul titolo, cui l’opera è dedicata da Gio. Maria Gherardi, che ne curò la pubblicazione; fregi ed iniz. ornate e fig., curioso il finalino all’ultima pag. che raffigura un maialino,
il protagonista del poemetto in versi sciolti “Il Batino”; impresa tipogr. in fine. Leggiadra edizione
in car. corsivo, la seconda di questo poema burlesco in 14 canti, ai quali altri 6 saranno aggiunti
per la prima volta nel’ediz. di Roma, Mascardi, 1626. (Esempl. con lievi ingialliture; al verso dell’ultimo foglio pochi tratti d’inchiostro). GAMBA , 1816 e 1815 (per la I ediz., dove dice): «il
poema, venne corretto da P. Petracci, e pubblicato da Giammaria Gherardi...E’ preceduto da un Dialogo
in prosa del Bracciolini tra Talia e Urania col titolo: Thalia, etc. Contiene inoltre la Filide civettina, in
ottava rima, ed il Batino in versi sciolti». CAT. VINCIANA 2888. MICHEL -MICHEL I, 208. CAMERINI
II, 390.
[773]
26. CARDUCCI, Giosuè. Appendice alla prima edizione delle poesie: 1850-1900.
Con due poesie autografe firmate. Bologna, Zanichelli, 1902,
€ 1.700
in-8, pp. 16, con 12 tavole più volte ripiegate, brossura editoriale verde. Edizione originale,
comprende: San Giorgio di Donatello. Martino Lutero. A Giulio Perticari. Dai Carmina di
Ludovico Ariosto. Da Friedr. Holderlin. Per la sospensione del Don Chisciotte. Da Giulio Cesare
Cordara, il grecizzante. Le tavole riproducono i fac-simili dei manoscritti de Il Vaticinio, Alle
Fonti del Clitumno. Alla Regina d’Italia. Elegia del Monte Spluga. La rara raccolta è impreziosita
da due poesie autografe firmate.
Apparentemente pubblicate su quotidiani, secondo le indicazioni
dell’autore stesso, non furono inserite in questa appendice. Sul
frontespizio Carducci vergò a lapis:
“Quanto azzurro d’amori e di ricordi /
Gin, infido liquor, veggo ondeggiare /
nel breve cerchio onde il mio gusto
mordi; / o dolci selve di ginepri, rare, /
a cui fischian nel grigio ottobre i tordi /
lungo il patrio selvaggio urlante mare/
G.C.”. Si tratta di una lirica incompiuta, spesso ricordata con un
diverso incipit “Quanta messe di sogni
e ricordi / gin, infido licor”; Carducci
annota in calce che apparve sul “Fanf.
Dom. n. 33 del 18 agosto 1895”, ma
non figura in tale annata del Fanfulla
16
della Domenica alcun componimento carducciano. Secondo il Bezzola non è facile reperire nelle
antologie questa lirica, che prova che Carducci non è autore così “inamidato” come spesso si
pensa (“Era obbligato a mettersi il frac, non dico che lo facesse di malavoglia, ma sapeva fare ben altro
quando assecondava la sua vena malinconica...”). A p. 5 Carducci appose invece ad inchiostro: “Fuor
di stagione (Scena Illustrata 15. aprile 1902 n. 8) / Delle vittorie il mese e degli amori/a’ tuoi regni vi
addusse, o donna mia,/ Maggio che vede nella luce dia /nascer vati e morire imperatori./ Ma non io
per diademi o per allori/l’anel di una tua treccia oggi vorria/Treccia adorata ed a’ miei voti pia/ se la
morbida guancia attinga e sfiori/ oh da poi che il tuo riso al violento/core pio piovve, io da gli elisii
errare/su la riarsa fronte un’aura sento,/ E parmi di veder calme spuntare/a l’aura dolce d’un elisio
vento/l’isole de’ beati in mezzo al mare./ Giosuè Carducci”. Non è stato possibile reperire ulteriori
informazioni su questo componimento. Buon esemplare, eccetto per usuali diffuse fioriture
[12229]
dovute alla qualità “India” della carta. PARENTI, Rarità V, 326: “L’opuscolo è assai raro”.
27. CASTIGLIONE, Baldasssarre. Il Cortegiano. Nuovamente con diligenza reuisto per M. Lodovico Dolce, secondo l’esemplare del proprio autore e con la Tauola
delle cose notabili. In Venetia, appresso Gerolamo Cavalcaluovo, MDLXV (1565),
€ 1.550
in-8 piccolo, pp.(22), 475, carattere corsivo, figura simbolica sul titolo, alcuni capilettera xilogr.
istoriati. Legatura seicentesca in piena pelle, dorso a nervi con titolo e fregi oro. Edizione non
comune di uno dei testi più rappresentativi del Rinascimento italiano, che ebbe grande influenza
sulle letterature europee (vedi Shakespeare, Corneille, Cervantes, e altri). Narra di un dialogo
svolto in quattro notti tra illustri personaggi, sui temi della nobiltà, sulle donne e sull’amore: Il
Castiglione (Mantova 1478-1529) ebbe importanti incarichi alle corti dei Gonzaga, dei
Montefeltro e dei Medici. (Esemplare completo, ma con due fogli dell’indice posti nei preliminari
anziché in fine; margini ridotti, bello complessivamente). GAMBA 294 (l’ediz. originale del 1528).
PASSANO, NOVELLUIERI, p.193.
[18966]
28. CAVICEO, Iacopo. Il Peregrino... Nuovamente revisto. M.D.XXXIII. S.n.t.
(Venezia?), 1533,
€ 600
in-8, ff. 279 (manca il f. 273 dell’indice e l’ultimo bianco), legatura 600sca piena pergam., tit. ms.
al dorso. Testo in carattere corsivo. In fine la Vita dell’autore scritta da Giorgio Anselmo. Edizione
assai rara (la prima apparve a Parma nel 1508). Vero e proprio romanzo, tra i primi della letteratura volgare italiana, il Pellegrino di Iacopo Caviceo (1443-1511) narra le avventure e gli amori
di Peregrino e di Ginevra, che in parte ritraggono l’avventurosa vita dell’autore e riprendono il
Filocolo del Boccaccio e le fortunose vicende di Fiorio e Biancofore; la figurazione dell’oltretomba ricorda l’Eneide e la Divina Commedia. La lingua è il volgare antico con un’abbondanza
di dialettismi e latinismi. Esempl. assai buono (nonostante la mancanza dichiarata e un ampio
restauro nel margine bianco superiore del foglio di titolo). BMC 163. ADAMS C-1189. ICCU III,
2582.
[9570]
17
29. CECCO D’ASCOLI. (L’Acerba). Lo Illustre poeta Ceco Dascoli col comento
novamente trovato & nobilmente historiato revisto & emendato & da molte incorretioni extirpato & nobilmente dal antiquo suo vestigio exemplato. (In fine:) Impressa in
Venetia per Iohanne Baptista Sessa. Anni del signore. 1501 Adi 15 de Zenaro (Venezia,
Sessa 1501),
€ 9.000
in-4 (mm 214x150), ff. 100 (A-M8, N4).
Legatura coeva in mezza pelle su assicelle,
impressioni geometriche a secco ai piatti e al
dorso a nervi rilevati; una antica borchia del
sistema di chiusura conservata (abili restauri alle
cuffie), entro astuccio moderno in mezzo marocchino avana. Testo in carattere romano, titolo in
gotico, 32 ll. per pagina. Apparentemente si tratta
della prima edizione illustrata di questo testo.
Al di sotto del titolo grande legno (mm 174x142)
raffigurante un maestro in cattedra, coronato
con lauro e in atto di insegnare a un gruppo di
allievi sulla destra; bellissima la rappresentazione
dell’interno dell’aula con decine di libri; il tutto
entro raffinata cornice vegetale su fondo nero. Nel
testo gran numero di belle silografie con figure
astronomiche, la rappresentazione dei vizi e e
delle virtù e alcuni animali. L’Acerba di Francesco
Stabili, detto Cecco d’Ascoli, poeta ed astrologo (1269-1327), fu uno dei poemi italiani più popolari del Quattrocento (e.o. Brescia 1473 ca.): furono stampate 26 edizioni sino al 1550. L’opera
costituisce un compendio in versi della scienza medievale; il primo libro tratta l’astronomia, i
venti e la meteorologia, il secondo di vizi e virtù, il terzo è un bestiario con descrizioni di uccelli
e quadrupedi, il quarto tratta delle qualità dell’aria, dell’acqua e del fuoco. Il cap. XIII contiene
un duro attacco a Dante. Bell’esemplare a grandi margini (primo f. e ultimi 4 con pioccolissimi
restauri marginali). RICCARDI I, 474: “può considerarsi come la migliore enciclopedia scientifica del
[19291]
secolo XIV...”. SANDER , 1883. ESSLING 1331.
30. CENA, Giovanni. Madre. Torino, Libreria Roux di Renzo Streglio, 1897, € 200
in-16, pp.76, (1), brossura editoriale, con titolo e fregi sui piatti. In antiporta una bella incisione
a colori di Bistolfi. Con lettera di A. Graf al Cena. Edizione originale di questo poema in versi
[19295]
di G. Cena, dedicato alla Mamma. Impresso con gran cura e ottimamente conservato.
31. CERVANTES, Miguel de. Les Principales Avantures de l’admirable Don
Quichotte, représentées en figures par Coypel, Picart le Romain, et autres: Avec les
explications des XXXI planches de cette magnifique collection, tirées de l’original espag€ 2.500
nol de Miguel de Cervantes. A La Haye, chez Pierre de Hondt, 1746,
in-4, pp. VIII, 330, (2 con avviso al legatore), legatura coeva in pelle, triplice filetto oro con ter-
18
minazioni floreali ai piatti, fregi oro al dorso a nervi (manca il tassello, restauro agli angoli del
piatto posteriore). Titolo in rosso e nero con graziosa vignetta, finalini e iniziali silogr. Completo
di 31 tavole f.t., splendide, incise in rame da Fokke, Picard, Schley et Tanje su disegni di Boucher,
Cochin, Coypel, Lebas, Picart e Tremolieres, in prima tiratura (non compare infatti il numero
al di sotto della legenda). Curioso riassunto in francese del capolavoro spagnolo, realizzato
mediante la dettagliata descrizione delle tavole, che permettono di ricostruire la trama delle
avventure dell’Hidalgo. Buon esemplare con lieve uniforme arrossatura della carta, piccolo
[14806]
restauro al margine del titolo). COHEN-RICCI 102. RIUS 491.
32. COLLODI, Carlo. Le Avventure di Pinocchio. Testo a cura di Marino Parenti.
Parigi, A. Tallone Editore, nella Tipografia di rue des Tournelles 28, Parigi, 10 novembre
1951,
€ 750
in-8, pp. (2 b.), 268, cartone editoriale, in astuccio in tela. Stampato con grande eleganza in formato allungati con ampi margini sui lati inferiore e superiore, in carattere Caslon corpo 12. La
copertina ed il titolo sono parzialmente impressi in rosso; nel testo 77 illustrazioni di Carlo
Chiostri. Da pagina 268 segue la “Notizia sul Pinocchio” di Marino Parenti, che fu il primo bibliografo a fornirne una dettagliata descrizione nelle proprie “Rarità bibliografiche dell’Ottocento”.
Uno dei 750 es. su carta Joannot di Parigi, su una tiratura complessiva di 762. “I disegni del Chiostri
sono quelli che ci hanno insegnato ad amare il burattino collodiano ... Ho scelto il testo della prima edizione perché è il solo che sia stato, con certezza, rivisto dall’autore ... tutti i rifacimenti successivi e
postumi, anche se giustificabili con le buone intenzioni, sono affatto arbitrari e contrari alla volontà
dell’autore”. Tra le più ricercate edizioni del periodo parigno di Tallone. Bell’esemplare, con qual[19176]
che piccola macchia di ossidazione limitata ai tagli. PELLIZZARI, LXI.
33. COLONNA, Francesco. La Hypnerotomachia di Poliphilo, cioè Pugna
d’Amore in Sogno. Dov’egli mostra, che tutte le cose humane non sono altro che
sogno: & dove narra molt’altre cose degne di cognitione. Ristampato di novo, et ricorretto con somma diligentia... In Venetia, MDXXXXV. (In fine:) In Vinegia, nell’anno
M.D.XLV. in Casa de’ Figliuoli di Aldo (1545),
P. a r.
19
in-folio (mm 290x196), ff. 234, bel carattere tondo. impresa aldina dell’ancora con delfino sul
titolo e al verso dell’ultimo foglio. Leg. 700esca in piena pergamena rigida, titolo ms. al dorso,
tagli marmorizzati. Stupendamente illustrustrato da 170 silografie, delle quali nove a piena
pagina, che sono universalmente riconosciute come il capolavoro della silografia veneziana
del Rinascimento. Seconda edizione, che riprende fedelmente l’edizione 1499, ed è parimenti
rara: “E’ una semplice ristampa della precedente, con qualche tentativo di correzione. I legni originali
sono ripetuti integralmente, salvo otto che furono sostituiti; i caratteri sono leggermente più piccoli e le
abbreviazioni diverse; modificata in parte l’ortografia per obbedire alle nuove regole linguistiche ormai
invalse; corretti gli errori di stampa più gravi”. Celebre e prezioso figurato, stimato tra i più bei libri
di ogni epoca, vero capolavoro letterario e tipografico dell’Umanesimo. Il connubio di disegno
e testo scritto si rivela quindi fondamentale, infinitamente più importante che nella maggior parte
dei libri illustrati, nei quali i disegni sono succedanei allo scritto. Qui illustrazione e scrittura si
son trovati uniti all’atto del concepimento dell’opera, nella fase generativa pretestuale; in questo
senso il capolavoro aldino anticipa di 4 secoli quello che sarà la concezione del “livre d’artiste”
novecentesco. Esemplare grande di magini, con i legni intatti, compresa la celebre tavola naturalista “Phallus”. HARVARD, ITALIAN 131. RENOUARD p. 133-4. ESSLING I, 1199. SANDER I, 2057:
“Cette réimpression est plus rare que l’édit. original”. ADAMS C-2414. POZZI-CIAPPONI, EDIZ.CRITICA,
[4384]
1980.
34. CORTESI, Paolo. De Hominibus Doctis dialogus nunc primum in lucem
editus cum adnotationibus. Accedit auctoris Vita. Florentiae, apud Bernardum
Paperinjum, sub signo Palladis, & Herculis, 1734,
€ 600
in-4, pp. (8), XXII, (2), 56. Legatura antica piena pergamena. Titolo in rosso e nero con vignetta
con scena mitologica entro ovale; testatine, finalini e iniziali vegetali. Precede l’opera la Vita dell’autore. Prima edizione di questo dialogo composto dal Cortesi (1465-1510) tra il 1490 e il
1491 ad imitazione del Brutus ciceroniano e dedicato a Lorenzo de’ Medici. L’opera rimase a
lungo inedita e venne stampata per la prima volta a Firenze, appunto, nel 1734. Seguendo i
modelli classici il Cortesi immagina un dialogo svoltosi sul lago di Bolsena tra Alessandro Farnese,
futuro Paolo III, se stesso e Antonio, probabilmente da identificare con il Veroli. Interessante
rassegna critica di 93 scrittori latini del Trecento e Quattrocento. L’opera è considerata,
insieme al De poetis di Lilio Giraldi, uno dei primi e maggiori documenti di storiografia letteraria
[9034]
umanistica. Ottimo esemplare. DIZ.BIOGR .ITAL., XXIX, pp.766-770.
35. D’ANNUNZIO, Gabriele. La figlia di Iorio. Tragedia Pastorale. Milano, Fratelli
€ 250
Treves, 1904,
in-16 (mm 184x120), pp. (4 bianche), 166, (6, ultimi 2 ff. bianchi), edizione di lusso, con brossura
editoriale in percallina con impressioni a secco, entro astuccio. Edizione originale. Incisioni di
A. De Carolis ai piatti, al frontespizio, all’inizio di ogni atto, al colophon. Impreziosita inoltre da
10 piccole vignette intercalate nel testo. Celeberrima tragedia composta tra il luglio del 1903 e
20
l’agosto dello stesso anno e rappresentata per la prima volta al Teatro Lirico di Milano nel marzo
del 1904. «Esempio mirabile di fusione tra la parte decorativa ed il testo tipografico, questo volume
può considerarsi tra le più artistiche edizioni dannunziane» (Pregliasco, cat 33, n. 110). Buon esemplare (lievi ininfluenti macchioline d’umido). DE MEDICI 56. GAMBETTI-VEZZOSI, p. 158 e RARITÀ
BIBLIOGRAFICHE DEL NOVECENTO ITALIANO, p. 253 «Abbastanza comune, ma piuttosto ricercato»
[18813]
36. DE AMICIS, Edmondo. Cuore. Libro per i ragazzi. Seconda edizione (ma
€ 4.900
prima). Milano, Treves, 1886,
in-16, pp. (6), 338, (1 f. bianco), legatura coeva m. percallina e angoli, titolo in oro al dorso.
Edizione originale (malgrado l’indicazione “seconda edizione” al titolo) dell’opera più importante,
insieme al Pinocchio, della letteratura italiana per l’infanzia, ed una delle più rare prime edizioni
dell’Ottocento italiano. Il libro era stato concepito in un primo tempo dall’autore come primo
volume di una serie che avrebbe dovuto comprendere vari tipi di ritratti psicologici e di costume,
secondo un progetto che però non si realizzò mai. «Quest’opera si colloca precisamente sulla linea
del progettato Cuore (A. Baldini lo definisce «prontuario delle effusioni passioni consolazioni delusioni
del cuore») sicchè non aveva avuto torto Treves a insistere perché uscisse con il titolo già tanto pubblicizzato, incontrando tuttavia la decisa opposizione del De Amicis, che continuava a rimandare la stesura
del «romanzo» scritto poi di getto tra il febbraio ed il maggio del 1886» (DBIT, vol. 33 pp. 234-235).
Nel giro di tre anni Cuore raggiunse la centesima edizione e fu tradotto in tutte le lingue del mondo.
L’assoluta rarità delle prime edizioni è dovuta all’estrema deperibilità di un volume dato in lettura
ai bambini: questa seconda edizione è praticamente contemporanea alla prima, che fu messa in
vendita con certezza il 15 Ottobre 1886. Benchè l’esemplare della terza presso la Marucelliana
abbia la copertina datata 1887, la datazione del presente esemplare - che conserva inoltre le varianti
nell’introduzione proprie della prima edizione “corresse quelle note” e “quaderno” in genere dalla terza
mutate in “scrisse queste pagine su queste note” e “manoscritto” - conferma l’asserzione del lungo articolo del
Parenti (p. 304, in nota:): “Le due edizioni seguenti
credo siano state tirate insieme alla prima, con la sola
variante del numero di edizione; del resto, fino alla terza,
almeno, sono tutte del 1886”. Esemplare in buono stato
con antica firma di possesso e timbro all’occhietto.
PARENTI, RARITÀ BIBLIOGR . VII, p.301-315:
«Edizione originale di estrema rarità. L’unico esemplare
apparso sul mercato è apparentemente quello offerto nel
cat. 41 del libraio Puccinelli Sannini, diffuso nel maggio
1928. Era un esemplare lacero e macchiato e fu venduto
a 100 lire. Nelle biblioteche, l’unico da me rinvenuto è
quello della Nazionale di Firenze; anche questo in pessime condizioni... Il successo di Cuore, credo non abbia
possibilità di riscontro in nessun’altra opera e in nessu[19384]
n’altra letteratura».
21
37. DELILLE, Jacques. L’Homme des Champs, ou les Géorgiques Françoises.
Nouvelle édition augmentée, avec figures. Paris, Impr. de Didot l’aîné, chez Levrault,
Schoell et C., 1805,
€ 450
in-8, pp. (4), 225, interessante legatura romantica in p. pelle, piatti interam. decorati con vari
ordini di bordure floreali a secco, tit. e ricchi fregi oro al dorso (con lievi difetti). Illustrato da 5
tavole f.t., compreso l’antiporta, e 8 vignette, dis. da Cattel ed inc. da Buchorn, Guttemberg,
Halderwang e Mayer. Opera in 4 canti, con le note in fine, ad imitazione delle Georgiche di
Virgilio che l’abate Delille (Auvergne 1738 - Parigi 1813), poeta francese assai stimato per il gusto
e la sensibilità, aveva già tradotto. Bella edizione, finemente illustrata. Ottimo esempl. COHENRICCI 279.
[12414]
38. EPICURO, Marcantonio. Dialogo di tre ciechi. (In fine:) Vinegia, per Giovanni
Antonio et fratelli da Sabbio, 1526,
€ 4.200
in-8, ff. (23, mancando l’ult. f. bianco, segn. A-F4), leg. mod. p. perg. antica flessibile. Titolo racchiuso da bordura silografica figurata a motivo archiettonico, con impresa tipogr., la quale è
ripetuta in fine; testo in car. corsivo. Prima edizione della “Cecaria”, di estrema rarità; infatti
l’edizione del 1525 del medesimo stampatore, citata da Salvioli, Gamba e Brunet, non esiste;
nessun esempl. con data 1525 figura in biblioteche italiane o straniere, né è mai passato in vendita,
né è citato da Sander ed Allacci, e soprattutto dai recenti Annali dei Nicolini di L. Carpané, in “Il
mestiere de le stamperie de i libri”, a cura di E.Sandal. Al verso dell’ultimo foglio, sotto il colophon,
è riportato il “privilegio della Signoria di Vinegia per anni dieci”. Il titolo, nelle edizioni successive
alle prime due dei Da Sabbio, sarà mutato in quello di “Cecaria”. Vi figurano quattro personaggi:
il Vecchio, il Geloso, il Terzo (ciechi) e la Guida. Composizione drammatica di grande successo
all’epoca, in forma dialogo “in versi di vario metro, assai leggiadri” (Salvioli), senza divisione di atti
né di scene, che, secondo il Crescimbeni, sarebbe la prima poesia drammatica a portare il nome
di “tragicommedia” nelle edizioni posteriori. «Alcune edizioni della “Cecaria” portano come nome
dell’autore Antonio Epicuro Caracciolo o Epicuro Napolitano, e questi nomi hanno generato molti dei
problemi di identificazione dell’autore. Alcuni lo hanno confuso
con il contemporaneo Pietro Antonio Caracciolo e con il
Notturno Napoletano, mentre altri hanno ritenuto che il
“napolitano” del titolo indicasse il luogo di nascita del suo
autore» (Diz. Biogr. It. XLIII, pp. 19-21). Nacque in
Abruzzo e visse a Napoli (1472-1555), contemporaneo di
Sannazzaro, Pontano e Tansillo; fu commediografo e poeta
d’occasione, “uomo faceto e buon compagno, di umor lieto e
sollazzevole, e ne’ suoi costumi alquanto libero”. Ottimo
esempl. (il frontesp. leggermente rifilato in alto). CARPANÉ,
ANNALI, p. 146, n.14. DURIN, Edizioni dei Niccolini (15211601), n. 57. ALLACCI 174. SANDER I, 1658. SALVIOLI 701-2.
GAMBA 1376, note. CLUBB 403 (ma con i dati bibliografici
tra parentesi). REGENSTEIN (ediz. poster.). MELZI I, 191,
291 e 358 (con ampie notizie bio-bibliografiche).
[8582]
LANCETTI 93.
22
39. ESTIENNE, Henri. Dialogues du nouveau langage françois italianizé & autrement desguizé, principalement entre les courtisans de ce temps S.n.t. (Ginevra,
1579),
€ 3.200
in-16, pp. (32), 622, (2), buona leg. 800esca in m. pelle, titolo in oro e fregi a secco al dorso.
Seconda edizione di curioso trattato pubblicato in forma anonima dal grande filologo ed editore
Henri Estienne, autore del Thesaurus linguae graecae e scopritore del testo di Anacreonte. In
forma di dialogo tra Celtophile, difensore di una lingua francese orgogliosa delle proprie origini
galliche, e Philausone, l’opera critica l’introduzione dei vocaboli italiani nella lingua francese in
voga alla corte nella seconda parte del Cinquecento. In effetti circa 2000 termini italianizzanti
vennero introdotti, in specie relativi all’arte, la musica, la moda, la navigazione. Philausone nel
suo avviso «Aux lecteurs tutti quanti» si esprime in un esilarante francese maccheronico:
“Messieurs, il n’y a pas long temps qu’ayant quelque martel in teste (ce qui m’advient souvent pendant
que je fay ma stanse en la cour) et à cause de ce estant sorti apres le past pour aller un peu spaceger, je
trouvai par la strade un mien ami, nommé Celtophile. Or voyant qu’il se monstret estre tout sbigotit de
mon langage (qui est toustefois le langage courtisanesque, dont usent aujourdhui les gentils-hommes
Francés qui ont quelque garbe, et aussi desirent ne parler point sgarbatement) je me mis à ragionner
avec luy”. Estienne rafforzò le proprie teorie l’anno seguente nel “Project du livre intitulé De La
Precellence du langage François”. Assai raro; buon esempl., malgrado restauro al margine sup. del
titolo e laterale dei f. p4-5. RENOUARD, “ESTIENNE”, p. 414: “Ouvrage ingenieux et savant, mais dans
lequel Henri ne sut ou ne voulut point garder mesure” BALSAMO, Les Rencontres des Muses.
HUCHON, HISTOIRE DE LA LANGUE FRANÇAISE, p. 145.
[18825]
40. FAERNO, Gabriele. Fabulae Centum ex antiquis auctoribus delectae carminibusque explicatae, et eiusdem Carmina varia. Parmae, in aedibus palatinis, typis
€ 1.700
Bodonianis, 1793 (ma 1796),
in-4, pp. (4), 3, (1b.), XII, (2, di cui 1b.), 160, (4, di cui 3 bb.); leg. coeva m. pelle, piatti in cartone
arancione, tit. oro su tassello al dorso. Precedono il testo la dedica del Bodoni, la prefazione di S.
Antoniani, ed un utile elenco delle edizioni del Faerno. Si tratta della seconda tiratura, uscita
con la stessa data della prima dell’opera del grande erudito e favolista cremonese, vissuto nel XVI
secolo, autore di brevi ed eleganti composizioni in diversi metri. «La seconda edizione fu eseguita
in proprio da Bodoni, il quale vi appose il falso millesimo e la smerciò in Italia ed anche in Francia
facendola passare, per il residuo di copie della prima che il Renouard non aveva ritirato per intero»
(cfr. Giani p. 19). Magnifico esemplare a pieni margini. BROOKS 520. DE L AMA , II, 90. GIANI p.
18-20.
[4213]
41. FENELON, François. Les Aventures de Télémaque, fils d’Ulyse. Avec figures
en taille-douce dessinées par MM. Cochin et Moreau le Jeune. A Paris, de l’Imprimerie
de Monsieur (Didot), 1790,
€ 2.900
2 volumi in-8 grande su “grand papier superfin velin d’Annonay”, pp. (4 con titolo e occhietto),
VIII, (4), 426; (6), 408, belle legature coeve in marocchino granata a grana lunga con raffinato
decoro geometrico ai piatti e floreale ai piccoli ferri ai dorsi, il tutto impresso in oro; sguardie in
seta verde e dentelle in oro; al piatto anteriore del vol. I in oro nome dell’antico possessore “F.
23
Courpon”, tagli dorati, entro astucci in carta marmorizzata. Esemplare speciale poiché anziché
avere, come indicato sul frontespizio, le sei tavole e
il titolo figurato incise da Cochin, comprende la
serie completa delle 72 tavole disegnate da
Monnet ed incise da Tillard per l’edizione in-folio
stampata da Didot nel 1783. Per adattarle al formato
in-8 però vennero ritagliate le bordure e le tavole
furono applicate su carta della dimensione del testo.
La presente è considerata la più bella fra le edizioni
in-8 di tale opera sia per la qualità della carta che per
i caratteri: fu infatti stampata con il “Saint-Augustin
oeil rond et gras” che il Didot riteneva il più elegante.
Il Cohen-De Ricci cita qualche esemplare speciale
di questa edizione illustrato dalle 24 figure di
Marillier o con le 25 di Moreau ma nessuno con la
serie delle 72 tavole come il presente. Bella e raffinata edizione illustrata del celebre romanzo
pedagogico scritto da Fénélon (1651-1715) per
istruire il suo allievo duca di Borgogna, nipote di
Luigi XIV. Ottimo esemplare. COHEN-DE RICCI 386.
[19424]
42. FERI, Michele. Nuovo Metodo breve curioso e facile per imparare a perfezione, e da se stesso, la Lingua Francese. Nouvelle Metode abregée, curieuse...pour
apprendre la Langue Française... Venezia, Leon. Pittoni, MDCCXXX (1730), € 400
in-8, pp. 368, legatura coeva in piena pergamena, titolo ms. al dorso. Vasto e completo trattato
grammaticale bilingue, italiano e francese, che offre migliaia di parole e modi di dire nelle due
lingue. Fu una delle prime monografie di linguistica italo-francesi, ed ebbe grande diffusione nei
due Paesi. La presente è l’ottava edizione “revue, corrigée, & augmentée par l’Auteur”. Ottimo esem[19150]
plare.
43. FOGAZZARO, Antonio. Piccolo Mondo Moderno, romanzo. Milano, U.
€ 750
Hoepli Editore, 1901. pp,(8), 461
in-16, pp. (8), 461, legatura editoriale in percallina chiara con titolo e decorazioni sul piatto anteriore e al dorso. Edizione originale del noto romanzo. Esemplare speciale, appartenuto al Re
Vittorio Emanuele III di Savoia, con dedica autografa “A S.M. il Re omaggio di Antornio
[19947]
Fogazzaro”, Timbro ex-libris del Re sul titolo. Perfetta conservazione.
44. FORTEGUERRI, Niccolò. Ricciardetto. Di Niccolò Carteromaco (pseudo€ 1.800
nimo). Parigi (ma Venezia), Francesco Pitteri, 1738,
2 vol. in un tomo, in-4, pp. XXXVI, 420; (2), 412; leg. coeva p. perg., tass. in pelle con tit. oro al
24
dorso. Tit. in rosso e nero, con bella vignetta inc. da F. Zucchi dal dis. di G. Ghedini; finissimo
ritratto dell’autore inc. a p.pag. in antiporta; 18 graziosi finalini e 30 capilettera istoriati inc. da
anonimo; 30 eleganti testate su 1/3 di pagina disegnate da G. Ghedini ed incise con maestria da
F. Zucchi, Cattini, M. Pitteri, P. Monaco. Prima edizione, pregiatissima, pubblicata postuma e
con il nome dell’autore grecizzato, di questo poema giocoso in ottava rima, in cui il Forteguerri
(1674-1735) sfrutta e porta all’estremo limite i procedimenti narrativi caratteristici del vecchio
poema cavalleresco. Esemplare in carta grande (mm.280x210), assai fresco ed a pieni margini.
GAMBA 2241: “Ediz. originale, nitida e non mutilata, come lo furono alcune delle posteriori”. MELZI
p.252. RAZZOLINI 153. MORAZZONI, p. 220 e 35: “Il volume può meritare considerazione per le 30
vignette poste a commento del burlesco poema...anche questo è un libro da pregiare”. PARENTI, PRIME
[7885]
EDIZ., 237.
45. FOSSATI, Giorgio. Raccolta di Varie Favole, Delineate ed incise in Rame da
Giorgio Fossati architetto - Recueil de diverses Fables dessinées et gravées par
George Fossati. Venezia, MDCCXLIV, appresso Carlo Pecora (1744),
€ 34.000
6 tomi in 3 vol. in-4 (295x225 mm.), legatura coeva piena pelle marmorizzata in rosso e verde,
riquadro a filetti oro sui piatti, dorso a nervi con fregi e titolo in oro, dentelle interna dorata e sguardie in carta marmorizzata. - Tomo I:) 2 titoli incisi in rame (testo in rosso e nero entro elaborato
cartiglio in rosso, ff. (8, di cui 4 con le “Allegorie” delle favole), pp. 44, 1 testatina, 36 tavole a colori.
25
- II:) due titoli a stampa con 2 vignette in saguigna al centro, ff. (6, di cui 4 con le “Allegorie”), pp.
48, 1 testatina, 36 tavole a colori. - III:) due titoli con vignette in nero, ff. (2), pp. 76, 1 testatina,
36 tavole a colori - IV:) due titoli. con vignette in nero, ff. (2), pp. 59, 36 tavole. - V:) due titoli con
vignette in nero, ff. (2), pp. 59, 36 tavole. - VI:) due titoli con vignette in sanguigna, ff. (2), pp. 36,
36 tavole. - Il testo delle fiabe antiche (a partire da Esopo) e moderne è in italiano e francese, affiancati su due colonne per pagina. In totale l’opera è corredata di 2 frontespizi incisi, 10 vignette a
soggetto ripetuto, 3 testatine in bistro e 216 splendide tavole incise tirate in sanguigna, bistro,
verde, azzurro, seppia; solo 27 sono le tavole impresse in nero. Unica edizione e prima tiratura
di uno dei libri più inusuali stampati a Venezia nel XVIII secolo, rarissimo poi a trovarsi con le sei
parti unite ed ancor più con le incisioni stampate nei diversi colori. La maggior parte degli esemplari furono posti in vendita con qualche volume interamente impresso in nero. L’autore Giorgio
Fossati (Morcote in Canton Ticino, 1706 - Venezia 1785), allievo di Domenico Rossi, fu architetto,
scenografo, incisore ed illustratore di libri; attivo a Venezia, dove risiedette dal 1716. A lui si deve
l’innovativa tecnica di impreziosire le edizioni imprimendovi le illustrazioni in colore, tecnica che
fu poi in genere applicata ad un limitatissimo numero di esemplari di poche eleganti edizioni veneziane. La presente opera, raffinatissima impresa editoriale, apparsa in piena atmosfera barocca, è
il capolavoro del Fossati: la sua rappresentazione degli animali è realistica e personale, e notevole
è l’ambientazione delle scene in contesti con architetture barocche. Esemplare della tiratura di
lusso in carta grande in-quarto, con le figure in varie tinte. (Esiste una tiratura in-8 gr., con le figure
solo in nero). La loro varietà crea un eccezionale effetto grafico e cromatico. Buon esemplare proveniente dalla Chatsworth Library, con iscrizione impressa in oro sui tre piatti anteriori e tre
ex-libris del VII Duca di Devonshire alle sguardie; cerniere e dorsi restaurati, alcune tavole a margini disuguali. Da segnalare l’anomalia (riscontrata in altri esemplari) relativa alla tavola n. 35 del
tomo III, erroneamente numerata 9 e titolata “D’un ubriaco e di sua moglie” (come la favola 9)
invece che “D’un uomo pazzo e sua moglie”, ma il soggetto è pertinente alla favola 35. MORAZZONI
p. 232 (conosce solo due tomi e li descrive assai male). CAT. L APICCIRELLA n. 168. COHEN-RICCI,
COL. 410. THIEME-BECKER XII, 240. DBIT., vol. 49, pp. 495-7.
[18864]
46. FURETIERE, Antoine. Dictionaire Universel contenant genéralement tous
les Mots François tant Vieux que Modernes et les termes de toutes les Sciences et
des Arts... Le tout extrait des plus excellens Auteurs anciens et modernes. A La Haye,
€ 600
et a Rotterdam, chez Arnout & Reinier Leers, 1690,
3 volumi in-4 (260x205 mm), pp.(16), 1059; (4), 829; (4), 866, titoli in rosso e nero, testo su
due colonne. Bella legatura del tempo in piena pelle, dorsi a nervi con titoli e ricchi fregi in oro
(lievi difetti). Fondamentale assai vasto dizionario della lingua francese “le meilleur dictionaire
[19641]
qui eut parut jusqu’alors...” (Brunet). BRUNET, II, 1425.
47. GELLIUS, Gellius. Noctes Redditae nuper omni discussa caligine micantissimae. (In fine:) Impressae sunt Florentiae sumptibus Philippi de Giunta Florentini.
€ 4.300
Anno MDXIII mense Ianuario (Firenze 1513),
in-8, ff. (16), 64, 66-247, 275-330, con errori di numerazione, preziosa rilegatura fiorentina
dell’epoca in cuoio fulvo, i piatti ornati da vari riquadri di filetti ed una bordura a secco e da un
fregio centrale dorato ad interlazzi, dorso con filetti a secco, tagli dorati e cesellati (restauro alla
26
parte inf. del dorso, 3 nastri in
seta verde conservati). Titolo
entro bella larga, bordura
silogr. con fiori, putti e grotteschi (lo stemma in basso al
centro anticamente riempito in
inchiostro bruno); car. corsivo,
numerosi passaggi in greco, gran
numero di iniziali ornate da
interlazzi, impresa giuntina in
fine. Dedica di Carlo Aldobrandi
a Lorenzo de Medici. Prima ed
unica edizione giuntina dell’opera in 20 libri, in parte mutili
in origine, in cui Aulo Gellio
(130-175 d.C.) raccolse, ad uso
dei propri figli, il frutto delle sue
ricerche e letture, effettuate per
lo più ad Atene nelle serate invernali. Numerose e frammentate
sono le materie trattate, ma il suo pregio va ricercato nei passi citati da opere di antichi autori
altrimenti perdute. Stimata ed assai rara edizione giuntina, notevole per l’elaborata bordura silogr.
adorna di figure mitologiche e maschere grottesche, descritta dal SANDER , 3063. L’esemplare,
marginoso seppur con lievi aloni, è interessante per la bella legatura d’epoca. RENOUARD 37.50.
BANDINIUS II,42. CAMERINI, ANNALI n. 50: “Edizione mai ripetuta. Oggi assai rara”.
[19501]
48. GOETHE, Wolfgang. Werther. Opera di sentimento del dottor Goethe celebre
scrittore tedesco. Tradotta da Gaetano Grassi milanese. Coll’aggiunta di una
€ 450
Apologia in favore dell’opera medesima. Basilea, 1808,
in-12, pp.192, legatura coeva mezza pelle, filetti e titolo oro al dorso. Traduzione integrale del
[19056]
Werher (ed. orig. 1774), una delle prime italiane del capolavoro di Goethe. Rara.
49. GOZZANO, Guido. La Via del Rifugio. Poesie. Genova-Torino-Milano, Casa
€ 450
Editrice Renzo Streglio, 1907,
in-8, pp. 84, (4), brossura editoriale figurata. Edizione originale, pubblicata a spese della madre
dell’autore, rara e ricercata. Brossura a due colori riquadrata, opera del pittore torinese Filippo
Omegna (1881-1948), raffigurante la facciata di una delle due ville di Aglié proprietà dei Mautino,
famiglia materna del poeta. Sempre sulla copertina l’a. volle indicare gli anni 1906-1907, periodo
di stesura delle 25 poesie, anche se la raccolta ne contiene alcune di anni precedenti. Sulla pagina
iniziale della prima composizione poetica vi è una figura in silografia. Primo libro di poesie di
Gozzano, duramente criticato per essere poi, alcuni anni dopo, riabilitato. Esemplare a pieni mar[18410]
gini, perfetto. GAMBETTI-VEZZOSI, 401: “quotazioni di circa 1500 euro”.
27
50. GRAMONT, Armand de. Histoire Galante de Monsieur le Comte de Guiche
et Madame. Jouste la copie. A’ Paris, MDCLXVII (1667),
€ 450
in-12 piccolo (mm.128x75), pp.60. Legatura moderna d’amatore in pieno marocch. rosso, titolo
e fregi oro al dorso, dent. int. Probabile rara edizione originale della curiosa e travagliata storia
amorosa del Conte di Guiche e della Contessa di Soissons, nobili personaggi del sec. XVII.
[19205]
Esemplare assai bello. GAYE, II; 563. MANCA A BORDIER .
51. Milano - GROSSI, Tommaso. I Lombardi alla Prima Crociata. Canti quindici.
€ 600
Milano, Vinc. Ferrario, 1826,
3 vol. in 1 tomo in-8, pp. (8), 143; 152; 162, (2); ben leg. m. pelle, tit. oro al dorso, con le brossure
originali dei tre fascicoli perfettamente conservate. Prima edizione di questo poema storico in
ottave che avrebbe voluto costitutire la risposta al classicismo del Tasso. Pubblicata in tre fascicoli,
l’opera fu assai apprezzata dal pubblico, ma presto scoraggiata dalla critica. Dal poema fu ricavato
da Temistocle Solera il libretto per la celebre opera lirica di G. Verdi, rappresentata alla Scala l’11
febbraio 1843. Freschissimo esemplare a pieni margini con barbe. VISMARA , BIBLIOGR . DI GROSSI,
p. 24: «Di questa prima ediz. si fece una tiratura di 3500 copie». PARENTI 279. CAT. HOEPLI 187.
[13863]
CAT. MENEGHINA 1455.
52. GUALENGO, Galeazzo. Sonetti Sacri del Marchese Galeazzo Gualengo detto
l’Avvinto, Accademico Intrepido. (Segue, del medesimo:) Epigrammatum Sacrorum
€ 1.200
liber. Ferrara, Francesco Suzzi, 1620,
2 opere in un vol. in-4, pp. (20, compr.frontespizio inc.), 100, (12, le ultime 2 bianche); (24, compr.
frontesp. inc.), 100, (12, ultime 2 bianche); legatura settec. piena pergamena rigida, tass. in pelle
con titolo oro al dorso. Magnifici frontespizi incisi, identici per entrambe le opere, ciascuna contenente 100 componimenti poetici d’argomento sacro,
sonetti in volgare nella prima opera, epigrammi in
latino, generalmente più brevi, nella seconda; distribuiti uno per pagina, hanno tutti una testatina ed una
iniziale ornata e quelli latini anche un fregio silogr. in
basso. Ambedue le dediche ai card. Bevilacqua e Pio
di Savoia, datate 1 febbraio 1620, sono di Alfonso
Pandolfi, scritte per incarico degli Accademici
Intrepidi, istituzione di cui l’autore era stato tra i fondatori. Prima edizione, accuratamemte stampata e
ornata su ottima carta. Il marchese Galeazzo Gualengo,
ferrarese, morto nel 1623, figlio del più noto Camillo,
“fu membro del nuovo Consiglio centunvirale ferrarese;
nel 1612 fu riformatore dello Studio e si qualificò come
uno degli animatori della vita culturale cittadina” (DBIt.,
vol. 60, p. 169). Bellissimo esempl. BMC, XVII SEC. e
MICHEL -MICHEL registrano entrambi la ristampa del
1623 dei soli “Sonetti sacri”.
[9359]
28
53. GUARINI, Giov. Battista. Lettere. (Segue, del medesimo:) Parere sopra la causa
del Priorato di Roberto Papafava. Venetia, G.B. Ciotti, 1596; Verona, Gir. Discepolo
ad instantia di G.B. Ciotti, 1586,
€ 900
2 opere in un vol. in-4, legatura 800esca in mezza pelle, titolo oro al dorso. Marca tipografica sui
front., iniz. silogr., car. corsivo. Come si legge in Gamba ed in Adams, le due opere si trovano
generalmente unite, anche se con data diversa - I) “Lettere. Di nuovo in questa terza impressione
aggiuntovi la seconda parte...da Agostino Michele raccolte”, pp. (12), 224; (8), 90. Dedica al Duca
d’Urbino. Epistolario di circa duecento lettere ad eminenti personaggi dell’epoca, tra le quali
sono storicamente importanti quelle attinenti ai viaggi e missioni diplomatiche compiute dal
Guarini a Torino, Venezia, Roma ed in Polonia. Prima edizione della seconda parte. II)
“Parere”, ff. 27. Prima edizione di questo “discorso” in difesa del “Signore Roberto Papafava nobilissimo gentilhuomo della città di Padoua (il quale) si obliga di fondare nella sacra Religione di Santo
Stefano la comenda del Priorato di terraferma della Signoria di Vinegia con tanti de’ suoi beni...”. Buon
esempl. (con macchia d’inchiostro sul primo tit.). I) GAMBA 1442. ADAMS G-1426. - II) STC.
317. ADAMS G-1431.
[987]
54. GUICCIARDINI, Lodovico. Detti, et Fatti Piacevoli, et Gravi, di diversi principi, filosofi. & cortigiani. Raccolti dal Guicciadini, & ridotti a moralità. In Fano,
appresso Pietro Farri, MDLXXXXI (1591). (Legato con:) MAINARDI ARLOTTO,
Scelta di Facetie, Motti, Burle, et Buffonerie del Piovano Arlotto, & di altri Autori. Di
€ 960
nuovo racconcie, & messe insieme. In Fano, appresso Pietro Farri, 1590,
2 opere legate in un volume in-8, legatura coeva in piena pergamena flessibile, titoli ms. al dorso.
I) L. Guicciardini. ff.(12), pp.240 (ultima bianca), carattere corsivo, impresa del Farri sul titolo,
iniziali ornate e fregi, silografici. - II) Mainardi Arlotto. ff. 88, carattere tondo, impresa tipogr.,
iniziali ornate. La prima ediz. del Lodovico Guicciardini fu in Venezia 1565. Venne ristampato
varie volte dato l’alto interesse del testo. L’Arlotto venne impresso la prima volta a Venezia nel
1515, ed ebbe numerose edizioni nel XVI sec. poichè assai curioso e divertente. Rare impressioni
tipografiche di Fano, città che ospitò vari tipografi nel cinquecento. Esemplare genuino (tracce
di tarlo in alcuni margini, lievi arrossature della carta). FUMAGALLI, LEXICON TYPOGR , IT., pp.120[18453]
121. - GAMBA 2723. B.M. SH. T., p.404. ADAMS, M 173.
55. HORATIUS FLACCUS, Quintus. I dilettevoli Sermoni, altrimenti Satire e
le morali Epistole di Horatio ... insieme con la Poetica. Ridotte da Lodovico Dolce
€ 1.000
dal poema latino in versi sciolti volgari... Vinegia, Giolito de Ferrari, 1559,
in-8, pp. 318, (1 con impresa tipogr. al recto), leg. coeva piena pergamena rigida. Piccola impresa
tipogr. al titolo, altra grande in fine, numerose iniziali istoriate e fregi silogr. Dedica del traduttore
al nobile pavese Bernardino Ferrario; segue la Vita di Orazio scritta dal Dolce e, di quest’ultimo,
si leggono in fine alcuni brevi scritti: “Origine della satira, Discorso sopra le satire, sopra le Epistole
e sopra la Poetica”. Prima traduzione in italiano dei Sermoni e delle Epistole di Orazio, mentre
la Poetica era già stata pubblicata dal Dolce nel 1535 e1536 (cfr. Bongi II, 69). Ottimo esempl.
[9246]
(antica firma di proprietà sul titolo). BONGI II, 68. BMC 334. ADAMS H-960.
29
56. HORATIUS Q. FLACCUS. Opera. Parmae, ex Regio Typographeo, MDCCXIIIC (G.B. Bodoni, 1793),
€ 3.400
in-4 grande (mm 373x240), ff. 2 nn. (uno bianco, titolo), pp. XV (dedica latina in corsivo ai lettori,
di Ios. Nic. De Azara), pp. (2), 371. Artistica legatura originale dell’epoca in cartonato rigido e
carta marmorizz. colore crema, nome dell’autore al dorso, elegante astuccio-custodia in cartone.
Bellissima edizione bodoniana “degna di gareggiare con le altre” (Brooks) ed esemplare di grande
qualità, con pieni margini conservati. Di pari bellezza dell’edizione in-folio del 1791. Bodoni la
annunziò tirata a soli 150 esemplari, su carta a mano. Ritenuto uno dei capolavori di G.B.Bodoni:
contiene la Prefazione di De Azara, seguita da: “Horatii Vita e Scatonii Poetis. - Carminum. - Epodon
liber, I et II. - Satyrarum. I et II. - Epistolarum, I et II. - Ars Poetica”. Esemplare assai bello e fresco.
[19622]
BROOKS, 493. GIANI, n. 37. COLLEZ. BODONIANA DI SALUZZO, n.53.
57. INNAMORAMENTO delli Nobili Amanti Paris et Viena. Opera bella et
dilettevole. Nuovamente ristampata e ricorretta. Mantova, per Francesco Osanna,
Stampatore Ducale, 1590, con licenza de
Superiori.
€ 2.400
in-8 piccolo (mm142x103), pp. 160, carattere
tondo, leg. cartonato coevo. Vignetta al titolo
(mm 40x80) raffigurante Paris che scrive una lettera all’amata e la consegna a un servitore e 4
animate silografie su un terzo di pag. n.t., ispirate
a quelle dell’edizione veneziana del Bindoni del
1544. Rara edizione di un celebre romanzo popolare cavalleresco anonimo ma di probabile origine
provenzale con richiami al ciclo della “Table
Ronde”, che ebbe notevole diffusione e ristampe a
partire dalla fine del XV secolo (1482).
(Lievissima uniforme brunitura della carta, alcuni
aloni d’umido, ma esempl. genuino). Descrizione
di altre edizioni in MELZI, OPERE ANONIME, II, 34.
OLSCHKI, CHOIX , V, n.4987. BMC, pp.489-490.
MELZI, Romanzi e poemi cavallereschi 303 (altre
ediz.).
[18993]
58. IRIARTE, Tommaso. La Musica. Poema di Tommaso Iriarte, tradotto dal
castigliano dall’abate Antonio Garzia. Venezia, nella stamperia di Antonio Curti e
Giacomo, MDCCLXXXIX (1789),
€ 450
in-4, pp. (48), 150, XXXIV, leg. orig. cartonato marmorizzato. Adorno di antiporta e 5 tav. f.t.
finemente inc. in rame da diversi artisti dai disegni di G. Ferro, con vari personaggi in ambiente
musicale. Prima edizione in italiano di questo poema in cinque canti su ogni aspetto dell’arte
musicale, assai stimato in Europa ed in America, con numerosi riferimenti alla musica spagnola.
Edizione impressa con grande eleganza su carta forte, a grandi margini, per l’Ambasciata di Spagna
30
a Roma, stimata dal Palau. Bell esemplare, assai genuino. PALAU 121.154; RISM B VI, 430; MGG
VI, 1403; GREGORY-BARTLETT II, 52; NON IN WOLFFHEIM e IN HIRSCH. MORAZZONI, p. 238.[18329]
59. LANDI, Ortensio. Dilettevoli Orationi nella morte di Diversi Animali. Nelle
quali con Vagha & Curiosa Lettura s’ammira l’acutezza dello ‘ngenio di molti rari Autori.
Con un’ampia Tavole delle cose più notabili. In Venetia, appresso Barezzo Barezzi,
MDCXXII (1622),
€ 380
in-8, pp.64, (4), marca del tipografo sul titolo e in fine, due testate silografiche e un capolettera decorato. Legatura moderna mezza pergamena. Contiene undici sermoni in morte di altrettanti animali
(asino, cavallo, pidocchio, cane, scimmione, civetta, gazza, gatto, mergone, grillo, gallo). Segue
un’apologia di Ortensio Landi, autobiografica, che si finge autore amico dello stesso Landi. Curiosa
[19174]
operetta che ebbe già nel cinquecento due edizioni. MELZI, OPERE ANONIME, III, 58.
60. Legatura Sabauda - RIGHETTI, Francesco. Teatro Italiano di Fr. Righetti,
attore della Compagnia Drammatica al servizio di S.M. il Re di Sardegna. Torino,
Alliana e Paravia, s.d. (1826-27),
€ 5.600
3 vol. in-8, pp.XXVIII, 239; 248, (2); 209, (2); stupende legature del tempo in pieno marocchino verde scuro finemente decorata ai piccoli ferri in oro: bordura sui piatti formata da doppio
filetto che racchiude una striscia di fregi a foglie e fiori, dorsi lisci con filetti e titoli, tagli dor. Al
centro dei piatti anteriori dei tomi I e II è impresso il grande monogramma CF coronato di Carlo
Felice Re di Sardegna (dal 1821 al 1831); al centro del tomo III è impresso il monogramma coronato di Maria Cristina di Borbone sua sposa, al centro del secondo piatto dei tre vol. figura il
grande stemma araldico di Casa Savoia. Fr. Righetti (1770-1828) fu valente letterato e attore, con
esperienze in varie compagnie e poi “caratterista” e promiscuo nella Compagnia Reale Sarda, ivi
soprannominato Righettone, sino alla sua morte. Lasciò la presente stimata opera in tre vol., nel
primo dei quali è tradotta e adattata la “Storia del Teatro” di Luigi Riccoboni, nel secondo vi è il
saggio “Stato attuale del
Teatrio Italiano”, il terzo
contiene uno “Studio
sull’arte della declamazione teatrale”. Opera
impressa con gran cura
su
carta
forte.
Esemplare di eccezionale bellezza in artistica
legatura coeva, di assoluta freschezza. R ASI,
COMICI, II, 358. RASI,
RACC. TEATRALE, p.495.
ENCICL. SPETTACOLO,
VIII, 986. TRECCANI
vol.XXIX.
[8749]
31
61. LEOPARDI, Giacomo. Canzoni di Giacomo Leopardi. Sull’Italia. Sul monumento di Dante che si prepara in Firenze. Roma, Francesco Bourlie, 1818, € 10.500
in-8 (mm 210x141), 28 pp., 1 f.n.n. (imprimatur, bianco al verso), manca l’ultimo f. bianco, legatura coeva in carta decorata con motivi a piccoli fiori bianchi stilizzati. Rara edizione originale,
dedicata a Vincenzo Monti. Questi primi componimenti leopardiani in versi, che l’autore volle
ristampati a Bologna nelle “Canzoni” del ‘24 e a Firenze nei “Canti” del ‘31, ebbero una travagliata
vicenda editoriale. Il manoscritto fu spedito dall’autore nel giugno del 1818 al Giordani che
avrebbe dovuto farlo stampare a Piacenza; invece, dopo varie peripezie, finalmente vide la luce
a Roma alla fine dello stesso anno e fu distribuito dal Leopardi a pochi amici ed estimatori all’inizio del 1819. La presente pubblicazione costituì una tappa fondamentale nel lungo percorso
testuale che porto alla definitiva edizione dei Canti leopardiani. La canzone “Sull’Italia”, redatta
a Recanati ed infiammata di giovanile ardore patriottico, tratta la dolorosa vicenda dei giovani
soldati italiani caduti nella campagna napoleonica di Russia. Il tema dell’Italia sotto il dominio
“straniero” viene affrontato anche nel componimento seguente, “Sul monumento di Dante”. Ottimo
esemplare a pieni margini con barbe, arricchito da 14 correzioni autografe di Leopardi alle
pp.: 3 (riga 18), 6 (riga 1), 10 (riga 17), 12 (riga 15), 14 (riga 14), 15 (riga 5 e 12), 17 (riga 8),
20 (riga 17), 21 (riga 10 e 15), 22 (riga 13),
28 (riga 11 e 11). Si conoscono esemplari
anche con 20 correzioni autografe:
Leopardi infatti quando ricevette il volumetto pensò di consegnare le copie
“immediatamente al pizzicagnolo non
volendo che nessuno veda quest’obbrobrio di
stampa, nella quale io stesso leggendo i miei
poveri versi me ne vergogno” (dalla lettera a
Giordani del 18/1/1819 n. 149). Tuttavia
seguendo i suggerimenti del Giordani
decise di correggerne quante più poté tanto
che alla fine si ricredette e riconobbe che
“errori si può dire che non ce ne sono salvo
parecchie scorrezioncelle venute alla maniera
di scrivere di un letterato romano che ha emendato la stampa. Ma le ho tolte via di pugno,
secondo che mi dite... Venute da Roma alcune
copie legate, non mi sono parse tanto vergognose... ”(dalla lettera a Giordani del 12-II n.
158). Il presente esemplare reca nota di
possesso di “Angelo Peri di Livorno domestico...San Domenico di Fiesole” a p. 13 e
alcune correzioni probabilmente di sua
mano (come a p. 3 obliterata la parola cavaliere a aggiunto commento marginale).
BENEDETTUCCI 15. MAZZATINTI 639. [19248]
32
62. Torino - Libretto d’Opera -. Il Profeta. Opera-Ballo in cinque atti di Scribe,
musica di Meyerbeer, da rappresentarsi al Teatro Regio nell’autunno 1853 alla presenza
delle Loro Maestà.Torino, Officina Tipogr. G: Fodratti, 1853,
€ 800
in-16 (mm 172x112), pp.54. Elegante artistica legatura sabauda coeva in pieno marocchino
granata, larga bordura floreale e grandi armi araldiche di Vittorio Emanuele II di Savoia impresse
in oro al centro dei due piatti, tagli dorati, nastri in seta blu e oro. Delizioso libretto d’opera in
[19598]
legatura alle Armi dei Savoia, buono stato di conservazione.
63. Torino - Libretto d’Opera – Ester d’Engaddi. Dramma tragico in tre atti da
rapprentarsi nel Regio Teatro il Carnovale del 1847-48 nella presenza delle Reali Maestà.
Torino, tipografia. Favale, 1848,
€ 700
in-16 (172x112 mm), pp. 51, (1), artistica legatura del tempo in pieno marocchino rosso, con
bordura di ricchi fregi oro e armi araldiche di Carlo Alberto di Savoia al centro dei due piatti,
tagli dor. Poesia di Francesco Guidi (che utilizza il testo di Silvio Pellico), Musica di Giovanni
[19597]
Pacini. Scritta appositamente per le scene del Regio Teatro. Delizioso libretto.
64. LONGUS, Sofista. Gli amori pastorali di Dafne e di Cloe... tradotti dalla lingua
greca nella nostra toscana dal commendatore Annibal Caro. Crisopoli (i.e. Parma),
impresso co’ tipi bodoniani, s.d. ma 1794,
€ 2.400
in-8, pp. (4), XXIII, (3), 319 (i.e. 329; con errori nella paginaz.:le p. 119-128 sono ripetute), (1),
bella legatura coeva in zigrino rosso, bordura stilizzata in oro ai piatti, al centro di quello anteriore
compaiono le iniziali intrecciate “PG”, sguardie in seta verde. Lo stile più aggraziato della G fa
pensare ad un nome femminile; quindi il volume, che contiene un’opera erotica, potrebbe essere
stato un dono nuziale o per una coppia. Oltre al celebre romanzo del Longo, l’edizione comprende
alle prime XVIII pp. “Un innominato accademico della Crusca agli amatori della lingua toscana”,
scritto attribuito a Francesco Daniele; alle pp. 299-319 il “Supplemento del traduttore. “Gli amori
pastorali” del Longo, detto il Sofista (III sec. d.C.), sono l’espressione più alta e raffinata della letteratura tardo-greca, tradotto in tutte le lingue e fonte d’ispirazione per compositori di musica e
balletti; l’unico tra i romanzi greci che abbia conservato fino ad oggi fama e diffusione.
Quest’opera era già apparsa presso i torchi bodoniani nel 1786 (Brooks 309) ma “...cette jolie réimpresion tirée à 205 ex. supplée fort avantageusement à l’extrême rareté de l’édition originale in-4”
(Brooks). Ottimo esemplare estremamente fresco, una delle poche copie su carta velina. BROOKS
537.
[14781]
65. LUCREZIO CARO, Tito. Della Natura delle Cose, libri sei, tradotti dal latino
in italiano da Alessandro Marchetti. Dati nuovamente in luce da Francesco
Gerbault. In Amsterdamo (ma Paris), a spese dell’editore, MDCCLIV (1754), € 2.200
2 volumi in-8 grande, in carta di Olanda, pp. (4), 243 (tomo I), pp. 245- 543 (tomo II), entrambi
con antiporta e titolo figurato, tre tavole a piena pag., incisi in rame f.testo. Disegnate e incise in
rame dai grandi artisti del ‘700 francese, Eisen, Cochin, Le Lerrain, Aliamet, Lemire, Tardieu.
33
Vignette e finalini nel testo. Famosa edizione, uno dei capolavo(i del libro
ilustrato del XVIII sec. Esemplare con
stupenda legatura coeva (non firmata
ma probabilm. di Derôme) in pieno
marocchino granata, con ricca estesa
decorazione floreale in oro sui piatti e ai
dorsi a nervi, dentelles int., contropiatti
in bella carta marmorizz., tagli dorati.
Ogni pagina è racchiusa in una filettatura in inchiostro rosso. Esemplare
molto bello e perfettamente conservato,
della traduzione italiana, del famoso
testo di filosofia epicurea del Caro
(poeta latino, 99-55 a.C.) “De rerum
natura”. Pregiatissima edizione in esemplare
d’amatore.
COHEN-RICCI,
[18845]
665-6656.
66. MAFFEI, Scipione. Teatro, cioè la tragedia (La Merope), la comedia (Le
Cerimonie) e il drama (La Fida Ninfa), non più stampato. Aggiunta la spiegazione
d’alcune antichità pertinenti al Teatro. Verona, Gio. Alb. Tumermani, 1730,
€ 750
3 parti in un vol. in-8, pp. XLI, (3), 281, (1), legatura d’amatore firmata in marocchino granata,
bordura a filetti oro sui piatti, dorso a nervi con tit. e ricchi fregi oro, tagli dor., in custodia cart.
Vignetta inc. sul titolo generale, ritratto in medaglione del Duca di Modena Rinaldo I, cui l’edizione è dedicata dallo stampatore, vignetta inc. su ciascuno dei tre titoli (all’inizio, a pag. 85 e
191), una tav. ripieg. f.t. ed altra vignetta a pag. 277; iniz. e fregi silogr., testo in car. corsivo. Prima
edizione collettiva, accuratamente impressa, di tre fra i più significativi prodotti teatrali del dotto
poligrafo veronese (1675-1755), tutti preceduti da alcune pagine di presentazione di Giulio
Cesare Becelli, curatore di questa rara e “pregevole edizione” (Gamba). In fine si legge la “Lettera
di Maffei a G. C. Becelli sopra i rametti posti ne’ frontispizi di questo volume”. Ottimo esempl. CAT.
RASI n. 443. SOLEINNE 4526: “Edition recherchée”. GAMBA 2323.
[9612]
67. MAGALOTTI, Lorenzo. Lettere Familiari, divise in due parti. Venezia,
€ 1.000
Sebastiano Coleti, 1719,
2 parti in un vol. in-8, pp. (18), 646, (2), numerazione continua, leg. del tempo m. pelle, titolo e
fregi oro al dorso. Titolo a stampa rossa e nera con vignetta incisa, una tavola f.t. con ritratto del
Megalotti ed una figura emblematica, entrambi in medaglione, una testatina inc., iniziali e finaletti
silogr. Precede una lettera dell’a. al marchese Carlo Teodoli datata 1690. Prima edizone,
34
postuma, di questa raccolta di 37 lettere scritte dal Magalotti dopo essersi ritirato dalla vita pubblica; si occupano dei limiti conoscitivi della scienza ed attribuiscono dei meriti alla tradizione
cattolica contro l’ateismo. “Queste Lettere (tra le quali è da taluni giudicata mirabile la quinta Lettera)
furono scritte contro gli Atei, e però suol denominarsi la raccolta anche col nome dell’Ateo convinto”
(Gamba). Il Magalotti (Roma 1637-Firenze 1712) fu letterato e scineziato, allievo di V. Viviani
ed amico di Boyle; fu segretario dell’Accademia del Cimento (noto autore dei “Saggi di Naturali
Esperienze”) e diplomatico al servizio dei Medici. Ottimo esempl. GAMBA 1977. BRUNET III,
1292. GRAESSE IV, 335.
[9515]
68. MANZONI, Alessandro. I Promessi Sposi. Storia Milanese del secolo XVII
scoperta e rifatta da Alessandro Manzoni. Seconda edizione torinese. Tomo primo,
secondo e terzo. Torino, presso Giuseppe Pomba, 1827,
€ 1.700
3 vol. in-16, pp.XVI, 268, 292, 332. Bella legatura del tempo mezza pelle, titolo su tasselli e fregi
oro ai dorsi (alcuni piccoli difetti). In elegante astuccio moderno. Edizione contemporanea
all’originale di Milano, di Ferrario editore, che vide la luce nel medesimo anno 1827 (pur portando la data 1825-26). Si ritiene che l’editore Ferrario, in accordo con Manzoni, per far fronte
alle numerose richieste della prima edizione che fu subito esaurita, autorizzò nel 1827 il noto
editore torinese Pomba a ristampare i Promessi Sposi per introdurne copie a Milano e altrove.
Buon esemplare di edizione non comune (ex-libris Alfredo Toaff). SALVERAGLIO, 27. VISMARA ,
6. PARENTI, 42. BRAIDENSE, 27.
[19580]
69. MANZONI, Alessandro. I Promessi Sposi. Storia milanese del secolo XVII
scoperta e rifatta da Alessandro Manzoni. Edizione riveduta dall’Autore. - Storia della
Colona Infame, inedita. Milano, Guglielmini e Redaelli, 1840
€ 2.200
Due opere in un volume in-4° (mm 274x178), pp. 864. Legatura coeva in mezza pelle nocciola
con percallina decorata a secco ai piatti e titolo in oro al dorso; sguardie in carta marmorizzata.
Brossure originali – compreso il dorso – applicate su cartoncino e conservate all’interno. Bella
antiporta incisa con una bordura architettonica nella quale compaiono i personaggi principali
del romanzo. Al frontespizio una incisione raffigurante Lucia che prega protetta da un angelo e
circondata da figure minacciose. Il testo è illustrato da più di 450 zincografie – comprendenti
capilettera e testatine ornati da personaggi e vedutine – incise da Gonin, Riccardi, D’A zeglio,
Luigi Bisi, Boulanger, Sogni. Prima edizione definitiva, di questo celebre romanzo romanzo,
prima illustrata e prima della Colonna Infame. È l’edizione che il Manzoni diede alle stampe
dopo la “risciacquatura in Arno”, da ritenersi di gran pregio sia per l’importanza del testo che per
le illustrazioni molto curate di Gonin che lo collocano tra i più bei libri romantici italiani.
Esemplare in ottimo stato di conservazione. PARENTI, Bibl. Manzoniana, 107; SALVERAGLIO, 57;
FUMAGALLI, 228. 195
[12348]
35
70. MARINO, Giovambattista. La Sampogna,
divisa in idillij fauolosi, & pastorali. Al Sereniss. sig.
Principe Tomaso di Savoia. Venetia, appresso i
Giunti,1621,
€ 600
in-12, pp. 48, 330, leg. coeva piena pergamena, titolo ms. al
dorso. Bel titolo inciso da Francesco Valesio, riproducente
lo stesso motivo di armi, strumenti musicali e nodi di Savoia
dell’edizione del 1620; testatine e finalini. Ristampa identica
della giuntina dell’anno precedente (prima Parigi e Milano
1620) della raccolta comprendente 8 idilli favolosi e 4 idilli
pastorali del letterato napoletano Giambattista Marino
(1569-1625). Precedono il testo dedica dell’a. al principe
Tommaso di Savoia; 2 lettere dell’Achillini e di Preti all’a., e
2 lettere del Marino allo stampatore Ciotti e all’Achillini.
Bell’esempl. MICHEL MICHEL V 127. Cat. VINCIANA 2514.
Graesse IV, 401. CAMERINI I, pt. II 1241. Manca al Br. Mus.
[9443]
71. MARINO, Giov. Battista. Strage de gli Innocenti. - (Segue del medesimo:) Della
Gerusalemme Distrutta, canto settimo... Venetia, Giacomo Scaglia, 1633,
€ 450
2 parti in un vol. in-4, pp. (8), 154; 93; legatura coeva mezza pelle e angoli, tass. con titolo e filetti
oro al dorso. Dedica dello stampatore al conte Franc. Martinengo Villagana. Bel ritratto del
Marino inciso in ovale sull’ultima pagina preliminare. Terza o quarta edizione (la prima era
apparsa postuma a Roma l’anno precedente) di questo poema sacro in quattro canti, in ottave.
La seconda parte del volume contiene: “Della Gerusalemme distrutta canto settimo” (porzione di
un grande poema epico mai compiuto), seguita dalla canzone “Invettiva contra il vitio nefando”,
una canzone scherzosa “al poetino” (con la Riposta), un “Discorso accademico” ed infine la Vita
dell’autore scritta da Francesco Ferrari. Esempl. discreto (qualche lieve ingiallitura e fori di tarlo
nelle ultime 4 pagine). BMC, XVII sec., 543. MICHEL -MICHEL V, 127 (senza data). Cat. VINCIANA
2806.
[9408]
72. MARINO, Giov. Battista. Galeria del Cavalier Marino. (Senza note tipografiche,
prima metà XVII sec.),
€ 350
2 parti in un vol. in-12, pp. 292 (compreso titolo inc.), (20, le ultime 2 bianche), legatura coeva
piena pergamena, titolo ms. al dorso (piccolo lavoro di tarlo). Bel frontespizio con figure allegoriche finemente inciso in rame (sigla “WK”). Edizione non comune, priva di ogni nota tipografica
(la prima Milano 1620). La prima parte (“Le pitture”) è “distinta in favole, historie, ritratti &
capricci”; la seconda (“Le sculture”), che inizia a pag. 255, in “statue, rilievi, modelli, medaglie &
capricci”. Trattasi di componimenti poetici di vario metro del noto poeta e letterato napoletano
(1569 -1625), descriventi dipinti e statue di grandi artisti (tra cui Rubens, Correggio, Carracci,
Dürer, Tiziano, Michelangelo, ecc.), riuniti in una specie di galleria ideale e classificati per soggetto: storici, mitologici, ritratti (Dante, Petrarca, Tasso, Bembo, Ronsard, ecc.). Grazioso
[9415]
volumetto. MICHEL -MICHEL V, 123.
36
73. MARTINELLI, Giuseppe. Nuovo Dizionario Portatile Italiano-Francese (e
Francese-Italiano) compendiato da quello d’Alberti, arricchito di tutti i termini
propri delle scienze e dell’arti, delle coniugazioni de’ verbi... Parigi, BossangeMasson-Besson, Imprimerie Crapelet, 1797,
€ 450
2 volumi in-12, pp.XXIII, 495 (parte italiana), XXIII, 432 (parte francese), ottima legatura coeva
piena pelle, dorsi a nervi con titolo e fregi oro, tagli rossi. Interessante dizionario bilingue “utile
& commode à tous ceux qui veulent lire et traduire les ouvrages de l’une ou l’autre langue”. Impresso
[18972]
con gran cura, esempalre assai bello, non comune.
74. MENECHINI, Andrea. Delle Lodi della Poesia d’Omero, et di Virgilio.
Oratione composta dall’eccellente signor Andra Menechini. In Vinegia, appresso
€ 900
Gabriel Giolito de’ Ferrari, MDLXXII (1572),
in-4, ff. 22 n.n., carattere corsivo, fregi tipografici e 18 grandi capilettera istoriati. Lussuosa artistica legatura moderna in pieno marocchino blu decorata in oro, riquadri e fiori sui piatti, dorso
a nervi con titolo e fregi, tagli dor., dentelle interna. Edizione originale, rarissima, di versi e dotti
commenti letterari ai poemi di Omero e Virgilio. Il Menechini, originario di Treviso, fu giurista
e letterato del XVI sec., assai stimato, autore anche di altri eruditi studi letterari. BONGI, Annali
di Giolito, II, 322. Manca a varie bibliografie e biblioteche (a Gamba, Br. Museum e Adams).
[14766]
75. METASTASIO, Pietro.
Demofoonte. Dramma del Signor
Metastasio. Imprimatur Vic. Gen.
S.Officii. - Se ne permette la Stampa,
Morozzo per la Gran Cancelleria.
€ 1.700
1754,
in-8, pp. 63, bellissima legatura coeva
in marocchino rosso, ai piatti ferri a
forma di ventaglio ai quattro bordi,
rosone centrale con lo stemma araldico di Carlo Emanuele III di Savoia,
dorso liscio con filetti, il tutto impresso
in oro. Questo libretto per musica
d’opera seria venne rappresentato la
prima volta a Vienna nel 1733. Questa
ristampa fu fatta per la rappresentazione
del 1735 nel teatro Falcone di Genova.
Ottimo esemplare in legatura coeva alle
armi Sabaude-. ALLACCI 247 (altre
ediz.).
[16370]
37
76. METASTASIO, Pietro. (Sei Melodrammi). Senza note tipografiche, (metà XVIII
sec.),
€ 600
in-8, leg. coeva p. perg. Il volume raccoglie i seguenti 6 testi melodrammatici, tra i meno noti e diffusi del Metastasio (Roma 1698-1782), tutti con titolo e numerazione propria, senza indicazione
di luogo ed anno di stampa (metà 1700: “Il giovanetto Gioas scoperto e ristabilito sopra il trono
paterno di Giuda, oratorio..., pp. 31 - Le Grazie vendicate. Il Palladio conservato, componimento
drammatico che introduce ad un ballo cinese pp. 37 - Astrea placata, ovvero la Felicità della Terra,
pp. 27 - Il Sogno di Scipione, cantata, pp. 16 - Il Parnaso accusato, e difeso, festa teatrale per musica,
pp. 23 - La pace fra la virtù e la bellezza, festa di camera per musica, pp. 242” - Seguono due canzoni:
“La libertà a Nice e Il disinganno a Tirsi”, pp. 8. Edizione originale dei sei melodrammi e delle due
[8680]
cantate, rara. Esempl. puro e genuino. NATALI, Il Settecento, pp.782-825.
77. MILTON, John. Del Paradiso Perduto... Poema inglese di Giovanni Milton,
traduzzione di Paolo Rolli compagno nella Reale Società in Londra , L’Acclamato
nella Acccademia degli Intronati in Siena e Pastore Arcade in Roma. Londra, presso
Carlo Bennet MDCCXXXV (1735),
€ 2.000
volume in-folio (cm 38x26), ff. IV, (12), 397, 4. magnifici ritratti in ovale incisi fuori testo (di
Milton, Principe di Vallia cui l’opera è dedicata, e di Paolo Rolli). Varie eleganti testate, capilettera
figurati, finalini, in silografia nel testo. Legatura coeva in piena pergamena rigida, dorso a nervi
con titolo oro su tassello. Volume impresso con gran cura tipografica in carattere tondo, su carta
forte, con molta eleganza. Paolo Rolli (Roma 1687-Todi 1687) fu illustre poeta, autore di egloghe,
melodrammi, canzonette. Questa sua traduzione del “Paradise Lost” di Milton fu gradita in Italia,
fatta a Londra ove Rolli visse e profiquamente lavorò dal 1715 al 1744, assai stimato dall’aristro[19182]
crazia e dai circoli letterari britannici
78. MIRABEAU, RIQUETI de, Honoré Gabriel. Errotika Biblion. A Rome (ma
Parigi o Neuchâtel), De l’Imprimerie du Vatican (? !), 1783,
€ 700
in-8, pp. IV, 192, legatura coeva in pelle verde, bordura in oro ai piatti, dorso liscio con ricchi fregi
e titolo su tassello granata. Vignetta al titolo, testatine e finalini. Prima edizione, assai rara,
apparsa anonima e con luogo di stampa falso, di quest’opera del Mirabeau (1749-1791), in cui
la trattazione erotica e antropologica serve come pretesto per mascherare il contenuto anticlericale del volume. “...it was pursued with such vigour by the authorities that only fourteen copies of
the first edition are supposed to have survived” (Kearney, History of Erotic Literature). Ottimo
[9350]
esemplare. GAY-LEMONNYER II, 150: “Ce livre est fort rare”. BARBIER II, 172.
79. MONTAIGNE, Michel de. Saggi di Michel Sig. di Montagna, overo discorsi,
naturali, politici, e morali, trasportati dalla lingua Francese nella Italiana, per orpera
di Marco Ginammi. (Segue del medesimo:) Apologia di Raimondo di Sebonda.
Saggio di Michiel signor di Montagna, nel quale si tratta della debolezza & incertitudine
del discorso Humano. Trasportao dalla Lingua Francese nell’Italiana... In Venetia,
appresso Marco Ginanni, M.DC.XXXIII e M.DC.XXXIV (1633 e 1634),
€ 6.500
38
2 opere in un volume in-4 (mm 220x170), parte prima: pp. (12), 780, (4, due di “elenco Libri
stampati da M:Ginammi”, e 2 bianche); parte seconda: pp. 58, (2). Impresa tipografica della
Speranza sui due titoli, capilettera silografici ornati e istoriati. Legatura coeva piena pergamena
rigida, titolo oro al dorso. Prima traduzione integrale dei celebri “Essays” di Montaigne, completi della seconda parte. La prima edizione francese vide la luce nel 1580-1588, con ampliamenti
nell’edizione postuma del 1595. L’unico precedente volgarizzamento (Ferrara, 1590) consisteva
in una semplice cernita dell’opera; la presente versione, ancorché ascritta al Ginammi nel frontespizio, è in realtà parto della penna di Girolamo Naselli, che la dedica a Davide Spinelli. Fu uno
dei capolavori della letteratura moralistica di ogni tempo, esposizione della filosofia scettica dell’autore. L’“Apologia”, dedicata a a Annibale Mariscotti, costituisce il 12° capitolo del secondo
libro ed è una sorta di esposizione della filosofia scettica di Montaigne. Esemplare assai fresco e
genuino. “Seconda, rispetto alla prima parziale versione comparsa a Ferrara nel 1590
ad opera di Girolamo Naselli, quella di
Girolamo Canini ha il pregio della completezza. Non è che il suo intervento risulti a
prima vista evidente: chè i suoi Saggi... figurano “trasportati dalla lingua francese
nell’italiana per opera di Marco Ginammi”...;
e così pure a proposito della versione,
uscita separatamente l’anno dopo,
dell’Apologie de Raymond Sebond. Ma in
realtà il Ginammi non fu che il munifico
tipografo, spinto più da esigenza di “riputazione” che dalla speranza di guadagno. Egli
stesso avverte infatti che la traduzione si
deve al Canini, “soggetto di... straordinarie
virtu” (Dizionario Laterza). Cfr. “Bulletin
du Bibliophile 1984, pp.535-538:
“Premières éditions Italiennes des Essays...”
GRAESSE, IV, 580. Diz. Biogr. Italiani, vol.
55, pp.1-3 (su Ginammi). MICHEL MICHEL, V, 189 (solo la Parte prima).[18701]
80. MONTI, Vincenzo. Il Bardo della Selva Nera. Poema epico-lirico. Parma, Co’
€ 600
tipi Bodoniani, 1806,
in-4, pp. (4), VIII, 100, 8, (4, ultime due bianche). Leg. coeva p.pelle, filetti oro sui piatti, dorso
a nervi con titolo e fregi oro. Prima edizione, con dedica a stampa di Monti a “Napoleone il
Grande Imperatore dei Francesi e Re d’Italia”. Prima e sola parte scritta e pubblicata del Bardo di
Monti, poemetto a glorificazione di Napoleone. Ottimo esemplare della tiratura in-quarto su
carta forte (esiste anche in-ottavo e in-folio). Lievi restauri al dorso della legatura. BROOKS, 999.
BUSTICO n.230. GAMBA n.2622. PARENTI, 354[18937]
39
81. MONTI, Vincenzo. La spada di Federico II Re di Prussia. Ottave del Cav.
Vincenzo Monti Regio Istografo membro della legion d’onore e dell’Istituto Italiano.
Torino, presso Domenico Orgeas, 1807,
€ 140
in-8, pp. 24 non num. Broch fittizia. Prima edizione piemontese della Stamperia dipartimentale
del poemetto in 31 ottave di Vincenzo Monti in lode di Napoleone. Precede l’allocuzione dello
stesso Monti indirizzata “Alla Grande Armata”, in cui il poeta, rivolgendosi all’esercito, ne loda i successi in battaglia a Marengo e ad Austerlitz, ed espone le ragioni che l’hanno indotto a dedicare il
poemetto a Napoleone: “... Egli è pur quello, che a tutte le ottime discipline liberale di beneficj compartisce
a me quell’ozio onorato, che divenuto un giorno bella sentenza di gratitudine sulla bocca del Titiro
Mantovano, inspira adesso alla mia canti di lode ai primi Guerrieri dell’Universo”. L’opera è espressione
[19619]
del classicismo napoleonico, ed è dello stesso periodo della traduzione dell’iliade.
82. MORANDO, Bernardo. La Rosalinda, del cavalier B.M. nobile genovese, spie€ 550
gata in diece libri. Milano, Lodov. Monza ad instanza di Bart. Bidelli, 1651,
in-12, pp. (24), 924, (36), leg. coeva piena pergam., titolo ms. al dorso. Con antiporta allegorico
f. t. dis. da Rosi ed inciso in rame da Franco. Precedono due dediche: una di Altobello Pisani a
Marcellino Airoldo conte di Lecco, l’altra dell’a. a Margherita di Toscana, duchessa di Parma e
Piacenza. Seconda edizione (la prima era apparsa l’anno precedente a Piacenza) di questo vasto
fortunato «romanzo di soggetto amoroso, morale e sacro che narra le vicende di una “ragazza per
bene”: non mancano componimenti poetici recitati o cantati dai personaggi, come pure cenni di storia
genovese, inglese (origine dello scisma) e qualche fatto di cronaca nelle guerre contro i Turchi...» (Cat.
Vinciana n. 3263). Esempl. in buono stato, genuino. BMC, XVII SEC., p. 593 (la I ediz.). MICHEL [9410]
MICHEL V, 197 (altre ediz.). GRAESSE IV, 601.
83. MORE, Thomas. Thomae Mori, Angliae Ornamenti Eximii, Lucubrationes,
ab innumeris mendis repurgatae: Utopiae, libri II. Progymnasmata. Epigrammata.
Ex Luciano conversa quaedam. Declamatio Lucianicae respondes. Epistolae.
Quibus additae sunt duae aliorum Epistolae, de vita, moribus & morte Mori. Adiuncto rerum notabilium indice.
Basilea, apud Episcopum F, 1563,
€ 4.600
in-8, ff. (32), 530, (46 di Indici), carattere italico e corsivo. Impresa
di Froben sul titolo e altra in fine, varie iniziali silogr. ornate, una
importante e a p. 53 bella silografia piena pagina raffigurante la
veduta dell’Isola di Utopia. Legatura antica piena perg. verde,
titolo su tassello al dorso. Prima edizione, contenente cinque
scritti latini di Moro e 13 lettere, tra le quali spicca la più estesa lettera di Moro, scitta nel 1515 a Martin van Dorp in difesa e un
giudizio illuminante dell’“Elogio della Follia” di Erasmo da
Rotterdam. La più importante delle opere è l’Utopia, un classico
del dialogo umanistico che coniuga la politica e la filosofia allo spirito e all’ironia. Th. More (1478-1535) fu latinista di grande
40
eleganza, ebbe colti rapporti con i perosnaggi più illustri del suo tempo. Esemplare assai raro (alcune
lievi bruniture della carta, qualche intervento di censura a inchiostro su alcune parole dei titoli di
qualche capitolo). ADAMS M 1752, BMCAT, GERMAN, p.860. GIBSON 74. ALDEN 563-17.
[18985]
84. NOVELLA DEL GRASSO LEGNAIUOLO restituita ora alla sua integrità.
€ 320
Firenze, per il Magheri, 1820,
in-4, copertina originale cart. con bordura decorativa, pp. XXXII, 53, (2), vignetta emblematica
sul titolo e ritratto a mezzo busto del “grasso legnaiuolo” in antiporta in litografia. Testo letterario
cinquecentesco di grande successo che ebbe varie edizioni nei secoli. Per la prima volta apparve
nel Decamerone del 1516, in altre edizioni venne basata su dialoghi tra il Grasso e Donatello,
Brunelleschi, Feo Belcari, La presente edizione è dedicata a Bartolomeo Gamba, illustre bibliografo della lingua italiana antica. Buon esemplare, a pieni margini, sebbene mancante del dorso
[20017]
cartaceo. GAMBA , NOVELLE, n.684. PAPANTI, NOVELLIERI, II, p.11.
85. OMERO - PINDEMONTE, Ippolito. Odissea di Omero, tradotta da Ippolito
Pindemonte veronese. Verona, Soc. Tip. Editrice, MDCCCXXII (1822), € 1.650
2 tomi in un vol. in-8, pp. VI, (2), 360; 330; ottima legatura del tempo m. marocchinoo verde,
dorsi con titolo e fregi oro. Ritratto di Pindemonte in ovale inc. in rame da Gio. Boggi, in antiporta
al primo vol. Edizione originale, rara, di questa fondamentale traduzione, celebrata dai letterati,
diffusissima ed ancor oggi insuperata. Perfetto esemplare, grande di margini. GAMBA , TESTI DI
LINGUA, 2630. PARENTI, PRIME EDIZIONI. 404.
[17455]
86. OVIDIO, P. Nasone. Incomincia el libro dele epistole di Ovidio vulgarizzate
in rima per messere Dominico da Monticello toschano. Et prima comincia il prologo:
et inde segue la epistola laqual Penelope figliola del re Icharo mando ad Vlixe figliolo
de Laerte suo marito. Impressa nela cita di Turino: per magistro Francisco da Silva, 1510
adi xii de Febraro
€ 10.500
in-4, ff. 58 +1 (d8 presente in duplice tiratura, segn.: af8 g6 h4), legatura in pergamena. Questo esemplare
d’eccezione presenta il f. d8 in duplice tiratura, con
al recto due legni differenti, in quanto la seconda
riporta la ripetizione del legno impresso al verso di h3.
Al titolo silografia di S. Francesco che riceve le stimmate, con due piccole imprese del Silva agli angoli
inferiori, 19 silografie ad 1/3 di pagina, tutte divise in
tre scomparti; grande impresa tipografica in fine.
Rarissimo figurato torinese, di cui si conosce un solo
altro esemplare, alla Biblioteca Reale di Torino. Buon
esemplare (i ff. c1-2 e d5-6 rimarginati lungo il margine
inf.). SANDER 5296 (non visto). KRISTELLER 269B.
BERSANO BEGEY I, 397.
[16394]
41
87. PALAZZESCHI, Aldo. L’Incendiario. 1905-1909. Milano, Edizioni futuriste
di poesia, 1913,
€ 400
in-8, pp. 253, (3), broch. edit (dorso con difetti, da restaurare). Prefazione di F.T. Marinetti. «E’
il primo volume della collana a riportare l’indicazione “Edizioni Futuriste di Poesia”» ( cfr,
Cammarota D., Filippo Tommaso Marinetti, Milano, Skira, 2002, n. 19 p. 162). Edizione in parte
originale. Palazzeschi non si riconobbe mai del tutto nel futurismo, anche se i suoi contributi al
[9675]
movimento furono importanti. ASOR ROSA p. 390. SPADUCCI p. 207.
88. PATTAROZZI, Gaetano. Carlinga di aeroporti futuristi di guerra. Collaudata
da F.T. Marinetti. Roma, Mediterraneo futurista, 1941,
€ 520
in-8, pp. 112, broch. Edizione originale, edita dalla Mediterraneo Futurista, di cui Pattarozzi
era direttore. Antologia futurista contenente poesie di: G. Pattarozzi, E. Buccafasca, B. G. Zanzin,
G. Giardina, P. Masnata, C. Castrense, R. Averini, I. Scurto, Farfa. Perfetto esemplare, a fogli
[19078]
chiusi. SALARIS, p. 77-78; FALQUI, pp. 73; LISTA , LE LIVRE FUTURISTE, pp. 154.
89. PELLICO, Silvio. Mes Prisons. Suivi des Devoirs des Hommes... Traduction
nouvelle, par le comte H. De Messey, revue par le vicompte V Philipon de la Madelaine.
Edition illustrée d’après les dessins de Mm. Gérard Séguin, Daubigny Steinheil, etc. etc.
€ 450
Paris, H.-L. Delloye ed., Garnier Frères, 1844,
in-8, pp. XXII, (2), 335 con belle tavole xilogr. in b/n n.t.; elegante legatura d’amatore in
marocchino verde, titolo e fregi in oro su dorso a nervi, bella bordura geometrica in oro ai piatti,
tagli dorati; firmata da Codina, astuccio in cart. decorato. Splendida edizione romantica dell’opera
autobiografica narrante la prigionia del Pellico nel duro carcere dello Spielberg (1822-1830),
pubblicata in italiano nel 1832. E’ considerato “uno dei più bei libri illustrati del diciannovesimo
secolo” (cfr. Carteret, III, 460). Esemplare magnifico, impresso su carta forte, la freschezza non
comune delle pagine esalta la nitidezza delle illustrazioni. CARTERET III, 460: “Un des plus beaux
illustrés du XIX° siècle”.
[19094]
42
90. PESCETTI, Orlando. Proverbi italiani, e latini. Per uso de’ fanciulli, che imparan
grammatica, raccolti...Venetia, Lucio Spineda, 1622,
€ 500
in-12, ff. 65, (1 b.), leg. cart. epoca. Piccola marca tip. sul tit. Dedica a Pier Franc. Zino. Pregevole
edizione (la prima apparve a Verona nel 1602) di questa curiosa e fortunata raccolta che ad ogni
proverbio italiano fa seguire il corrispondente latino. Il Pescetti, nato a Marradi (Firenze) intorno
al 1555, si stabilì a Verona dove fondò una frequentatissima scuola di grammatica e dove morì
intorno al 1615. Libretto curioso e molto raro. (Antica firma di possesso sul titolo, abrasione con
perdita di un paio di parole nel secondo foglio di dedica). CAT. VINCIANA n. 3489, NOTE. STC.,
XVII SEC., 676 (altre ediz.). MICHEL -MICHEL VI, p. 102.
[2834]
91. PETRARCA, Francesco. Il Petrarcha. (f.16 n.n in fine:) Impresso in Fiorenza,
per le heredi di Filippo di Giunta l’anno MDXXII del mese di Luglio (Firenze 1522),
€ 4.700
in-8, ff. 180, (24), impresa silografica dei Giunti in fine al verso dell’ultimo foglio. Legatura dell’epoca in pelle bruna, i piatti decorati a secco da riquadri di filetti, ricca bordura e 3 arabeschi
centrali, tagli blu. Frontespizio entro bordura architettonica, 6 legni ai Trionfi, già utilizzati
nel 1515, impresa Giuntina in fine. Rarissima edizione in corsivo: la prima parte contiene il
Canzoniere, che comprende un utile indice per incipit dei Sonetti, nonché l’inedita ballata “Donna
mi viene spesso nella mente” che Petrarca in un primo tempo incluse nel Vaticano Lat.3195, autografo del Canzoniere per poi sostituirla con un madrigale; la seconda i Trionfi, illustrati da 6
superbe figure a piena pag. In fine un fascicolo spesso mancante comprende la “Canzone di messer
Francesco Petrarcha trovata in un anticho libro”, con incipit: “Quel ch’ha nostra natura in se più
degno”. Bernardo Giunti la aggiunse, pur sostenendo che Petrarca “non avrebbe mai voluto ricordarsi d’averle composte”. Esempl.
marginoso, al frontesp. nota mss. di Pier
Antonio dell’Ancisa autore de “Le famiglie fiorentine illustrate con varie scritture”
(Per la genealogia di Dell’Ancisa vedi:
ASF, Manoscritti 348, cc. 300r-305v).
Al verso del titolo lunga nota ms. di
Pierangelo Dell’Ancisa. Lievi aloni gialli
marginali agli ultimi 5 quaderni, ex libris
800esco. - FONDO PETRARCHESCO
TRIVULZIANA , p. 111: “La distanza tra
Bernardo Giunti e suo padre, Filippo, si
misura bene in questa edizione petrarchesca, la quarta in ordine di tempo. Se
Filippo, che stampa Canzoniere e Trionfi
nel 1504, 1510 e 1515, in tutti i casi
delega la stesura e la sottoscrizione dell’epistola prefatoria al curatore Francesco
Alfieri; Bernardo preferisce tenere per sé il
privilegio... è sua la lunga dedicatoria, con
43
sintassi latineggiante, sottoscritta e indirizzata a Don Michele da Silva ... analizza la controversa questione dell’ordinamento dei Trionfi, giudicando le lezioni degli altri editori, dal Manuzio al Soncino ...
decide invece di relegare in un quaderno, a fine edizione, altre rime extravaganti del poeta, anche se
Petrarca “non avrebbe mai voluto ricordarsi d’averle composte” ... con orgoglio filologico rivela al lettore
di avere inserito nell’edizione una ballata fino allora inedita”. ESSLING 84. SANDER n.5027. MARSAND
p.37. HORTIS CAT. 46. FISKE 92.
[18940]
92. PETRARCA, Francesco. Sonetti e Canzoni, in Vita (e in Morte) di Madonna
Laura. (Seguono:) I Triomphi. (In fine:) In Vinegia, nelle case delli eredi d’Aldo
Romano, e d’Andrea Asolano, nell’ anno MDXXXIII del mese di Giugno.. (Venezia,
Paolo Manuzio, 1533),
€ 12.000
in-8, ff. 183, 1 bianco, 44 n.n. (13 e 21 bianchi), bel carattere corsivo. Splendida legatura d’amatore di inizio ottocento firmata sul dorso da Bozérian Jeune, in marocchino bleu foncé a grana
lunga, i piatti adorni di duplice riquadro di filetti, elaborata bordura geometrica e floreale impressa
a secco e piccoli ferri a pointillé in oro, doublée in marocchino tabacco, dorso a nervi con fregi e
titolo oro, tagli dorati, in perfetto stato. Quarta edizione aldina del Petrarca (e come le precedenti
di notevole rarità), uno dei primi libri editi da Paolo Manuzio, che lo dedicò a Giovanni Bonifacio
Marchese d’Oria. Il testo, che fu curato dal giovane Pietro Bembo da un manoscritto presunto
autografo del Poeta, è diviso in
“Sonetti e canzoni in vita di
Madonna Laura” (ff.104), “In
morte di Madonna Laura” (da ff.
105) e “Triomphi” (da ff. 145 a
183). In fine un’aggiunta di
sonetti, l’ampio indice di ogni singola composizione, un avviso ai
lettori e la spiegazione di alcuni
versi. Impresa aldina dell’àncora
con delfino,sul primo e ultimo
foglio. Delizioso esemplare, marginoso, di affascinante edizione
del Canzoniere, di grande importanza filologica e tipografica, di
insigne rarità. HORTIS n.55.
RENOUARD p.108, n.5, e p. 93:
“Les cinq éditions de Pétrarque...
sont toutes estimables: les plus anciennes sont les plus rares, mais leur
mérite littéraire est le même, et si lon
devoit quelque préférence, ce seroit
aux dernières, comme étant d’un
texte plus épuré”. STC 503. UCLA
[7218]
261.
44
93. PETRARCA, Francesco. Il Petrarcha. Con l’espositione d’Alessandro
Velutello. Di nuovo ristampato con piu cose utili in vari luoghi aggiunte. Venetia,
Domenico Giglio, 1552,
€ 3.500
in-8, ff. (8), 317, (3). Pregevole legatura coeva in piena pelle, piatti originali con duplice riquadro
di filetti a secco e fiori agli angoli (piccoli restauri), dorso a nervi (ben rifatto ad imitazione antica,
con tit. oro e fregi). Impresa tipogr. al titolo, iniziali silogr.e 6 belle vignette ai Trionfi. Testo
in carattere tondo racchiuso dal commento in
finissimo car. corsivo. Le opere sono precedute
dalle Vite di Petrarca e di Laura. Edizione rara,
stimata per il commento, pubblicato per la prima
volta nel 1525, del Vellutello, editore e letterato
di origini lucchesi, che divise il “Canzoniere”
petrarchesco in tre parti, oltre ai Trionfi.
Bell’esempl. (lieve alone d’umido nella parte
inferiore dei primi 15 ed ultimi 3 ff.). HORTIS n.
93. MARSAND p. 63: «E’ questa una graziosa,
nitida, ed accurata ristampa della edizione col commento medesimo pubblicata dal Giolito l’anno
1547...». SPECK , BIBL. PETRARCHESCA , n. 270.
BMC 505.
[9506]
94. PETRARCA, Francesco. Il Petrarca nuovamente revisto et ricorretto da M.
Lodovico Dolce con alcuni dottissimi Avertimenti di M. Giulio Camillo. In Vinegia,
€ 2.700
appresso Gabriel Giolito De’ Ferrari, 1560,
in-12, pp. 488; ff. 132, (Annotazioni di M. Giulio Camillo sopra le Rime del Petrarca, legaturacoeva in pelle, i piatti adorni di scomparto quadrilobato con 4 fregi agli angoli: all’interno sul
piatto ant. “Il/Petrar/cha” ed a quello post. putto bendato con arco, dorso abilmente rifatto nel
XIX secolo. Marca tipogr. ai 3 frontespizi, ritratto del Petrarca entro ovale a pag. 6, al verso di
pag. 20 ed al recto di pag. 21, la tavola ripiegata con i luoghi “dove nacque Madonna Laura, e dove
il Petrarca s’innamorò”, frontespizio dei Trionfi a pag. 377, 6 incisioni, una al centro di ciascun
Trionfo. Rara edizione, ristampa di quella del 1557, con l’unica differenza che quella del 1557 è
dedicata al Cav. Antonio Zantani e quella del 1560 a Gio. Bernardino Bonifacio Marchese di
Oria. BONGI, p. 92 (erra nel num. delle pp. che corrispondono all’edizione del 1557 (Bongi p.
46). SPECK , “Petrarca” 289.
[18934]
95. PICO della MIRANDOLA, Giovanni. Epistolae, non piae minus quam elegantes. MDXXIX. (In fine:) Venetiis, per Nicolaum Zoppinum, 1529,
€ 2.200
in-8, ff. 44, cartonato rustico originale (piccole mancanze al dorso). Titolo entro bordura silografica, vignetta in fine, elegante minuscolo carattere corsivo. Seconda edizione di quasi 50 lettere
inviate alle più straordinarie personalità dell’Umanesimo di fine XV secolo: Ermolao Barbaro,
Marsilio Ficino, Angelo Poliziano, Battista Guarino. Alcune sono indirizzate al nipote
45
Gianfrancesco, ed una, assai importante, ad Aldo Manuzio: gli comunica l’invio della tanto desiderata editio princeps di Omero impressa a Firenze da Bernardo de’ Nerli il 9 Dicembre 1488:
“Mitto Homerum quem desiderabas serius tamen, quam et tu voluisti et ego debba”; considerato che
Aldo pubblicherà la propria edizione soltanto nel 1504, dopo averlo confrontato con vari testimoni manoscritti, si tratta di un esempio rilevante della lentezza dei progetti editoriali dell’epoca.
“Tu, quod tu scribis facturum, accingere ad philosophiam, sed hac lege, ut memineris nullam esse
philosophiam quae a mysterionim veritate nos avocet. Philosophia veritatem quaerit theologia invenit,
religio possidet”, lo consola in fine delle difficoltà: “La filosofia cerca la verità, la teologia la trova, la
fede la possiede”. Quando Pico si trasferì a Firenze, procurò a Manuzio il posto di tutore dei suoi
due nipoti Lionello Pio e Alberto III Pio, principi di Carpi; quest’ultimo divenne poi il finanziatore delle prime stampe di Aldo. Esempl. Genuino, con alone d’umido all’angolo inf. esterno,
nota di possesso nel margine del titolo e dell’ultimo f. Ortentio Leoncillo, al quale appartenne
anche un Dictionarium Latinum msanoscritto ora conservato a Glasgow (Ms. Hunter 508).
[18873]
ADAMS P-1140 (ed.1528) Non in STC.
96. PINDEMONTE, Ippolito. La Fata Morgana. Poema. A Temira. Pubblicato in
occasione di un felicissimo Maritaggio- In Verona, per gli eredi di Agostino Carattoni.
€ 400
1782,
in-8, ff.(4, primo bianco), pp.XLIV, ff.(2 bianchi). Vignetta allegorica incisa sul titolo, vari capilettera ornati. Legatura del tempo in mezzo vitello e angoli. Edizione originale. Dedica a stampa
del Pindemonte “all’ornatiss. Cavaliere Marchese Gherardini di Cast. Nuovo che ha preso moglie l’ornatissima dama Marchesa Litta Visconti”. Sicuramente impresso in pochi esemplari su carta forte
a piemi grandi margini. Deliziosa impressione tipografica.
[19334]
97. PINDEMONTE, Ippolito. Versi di Polidete Melpomenio (pseud.). Bassano, a
€ 320
spese di Remondini di Venezia,1784,
in-8, pp.143, broch. edit. carta varese. Prima edizione. Ottimo esempl. a pieni margini, con
barbe. L ANCETTI, PSEUDONIMIA , p. 218. PARENTI 403. BIANCARDI-FRANCESE 354.
[9562]
98. PINDEMONTE, Ippolito. Volgarizzamento dell’Inno a Cerere, scoperto ultimamente e attribuito ad Omero. Si aggiunge un breve discorso sul Gusto Presente
delle Belle Lettere in Italia. Bassano, a spese di Remondini di Venezia, 1785,
€ 300
in-8. pp. XXIV, 108, cartonato muto originale. Le prime 23 pp. contengono una lunga dedica di
Pindemonte alla contessa Elisabetta Contarini Mosconi. Testo italiano dell’Inno e testo greco
nella parte inferiore della pagina. Prima traduzione di quest’Inno, uno dei 33 che la tradizione
attribuisce ad Omero, dedicati ciascuno ad una divinità. Bell’esempl. a pieni margini, su carta
forte. BIANCARDI-FRANCESE n.355.
[9706]
99. PLINIUS, Caecilius Secundus Caius. Epistolarum libri X. Eiusdem
Panegyricus Traiano Principi dictus... (In fine:) Venetiis, in aedib. Aldi et Andreae
€ 2.600
Asulani soceri, MDXVIII (1518),
46
in-8, ff. (26, su 28, mancando gli ultimi 2 bianchi), pp. 525, (1 f. con àncora al verso). Elegante
legatura 800sca in piena pelle verde oliva, riquadro a filetto oro sui piatti, dorso a nervi con tass.
in pelle rossa e negli scomparti emblema oro di Carlo L. Fitzgerald (che nel 1840 aveva ricevuto
in premio il presente libro, come da attestato applicato nel contropiatto). Titolo con àncora aldina,
ripetuta in fine; car. corsivo, spazi con lettera-guida per le iniziali. Seconda edizione aldina,
ristampa della prima del 1508, con la stessa lunga dedica di Aldo ad Alvise Mocenigo e con la
stessa curiosità della numerazione delle pagine impressa sempre in alto a destra, in modo che al
verso viene a trovarsi nel margine interno, e preceduta, ma solo in alcuni casi fino a pag. 32, da
parentesi tonda. Rispetto alla prima, tuttavia, quest’edizione ha in più il ricco “Index rerum memorabilium” e la “Latina interpretatio dictionum et sententiarum graecarum” (ff. 12-26 preliminari).
Oltre l’Epistolario completo di Plinio il Giovane, il volume contiene anche il “Panegyricus Traiano”
ed il “De viris illustribus” del medesimo, il “De claris grammaticis et rhetoribus” di Svetonio ed il
“Prodigiorum liber” di Julius Obsequens. Esempl. assai ben conservato. RENOUARD p. 82.1. UCLA
[9800]
II, 145. ADAMS P-1538. BMC 525.
100. POE, Edgar - MALLARME, Stéphane.,
Edgar. Les Poèmes d’Edgar Poe. Traduction de
Stéphane Mallarmé, avec portrait et fleuron par
Edouard Manet. Deuxième édition. A Bruxelles,
€ 300
chez l’editeur Edmond Deman, 1897,
in-8 grande, pp. (2), 196, (4), ritratto dell’A . in antiporta.
Ottima legatura in mezza tela blu ed angoli, titolo e fletti
in oro al dorso, piatti decorati, taglio sup. rosso. Seconda
edizione della traduzione dei Poemi di E.A. Poe. Tiratura
di 550 esemplari (n. 510) “sur papier de Hollande”; illustrato da Manet con ritratto di Poe in antiporta e grande
testa di corvo, originariamente sulla brossura anteriore,
ma in questo esemplare inserita come fleuron al piatto
anteriore della legatura. Edizione non comune ed ottimo
[19187]
esemplare, in barbe.
101. Torino - POESIE PER L’ARRIVO della REGINA MARIA TERESA D’AUSTRIA ESTE. Poesie offerte a Sua Maestà dalla Città di Torino. Ivi, Eredi Botta,
1815,
€ 470
in-4, pp. 97, leg. coeva cartonato alla bodoniana color granata, riquadri a filetto oro sui piatti, tit.
ms. su tassello cartaceo al dorso. Componimenti celebrativi in vario metro di diversi autori, tra
cui Giuseppe Biamonti, Prospero Balbo, Diodata Saluzzo Roero e Galeani Napione. Un’ode è in
inglese, con libera traduzione italiana. Bella ed accurata unica edizione, da pregiata tipografia
impressa su carta grande e greve. Freschissimo esemplare , intonso e a pieni margini. Il volume
celebrativo riguarda Maria Teresa d’Austria Este, sposa di Vittorio Emanuele I di Savoia, di ritorno
[6362]
dalla Sardegna ai propri antichi domini il 20 maggio 1814. Raro.
47
102. RACCOLTA DI NOVELLIERI ITALIANI. Firenze, Tipografia Borghi,
1833-1834,
€ 550
2 vol. in-8, pp. (6), XIV, (4), 1104; (4), 1104-2502, XV-XLVII (di indice), bella legatura moderna
in mezza pelle e angoli. Illustrati da 9 ritratti e 6 tavole incise f.t. Importante vasta raccolta di
novellieri italiani, tra cui Bandello, Parabosco, Erizzo, De’Mori e autori fiorentini, nel vol. I; autori
senesi, il Pecorone, il Lasca, il Sacchetti, Giraldi Cintio e Boccaccio nel vol. II. Opera rara a reperirsi in commercio e in buono stato poiché un gran numero di esemplari andarono persi
nell’inondazione di Firenze del 1844; fa parte della “Biblioteca del viaggiatore”, raccolta di classici
della letteratura italiana divisa in sei volumi di cui il presente è il tomo quinto diviso in due parti.
Ottimo esemplare, fresco e ad ampi margini. PAPANTI, NOVELLIERI ITALIANI, p. 58. MANCA A
PASSANO.
[9745]
103. RICCOBONI, Luigi. Les Parodies du Nouveau Théatre Italien, ou recueil
des parodies representées sur le theatre de l’Hotel de Bourgogne, par les
Comediens italiens ordinaires du Roy. Avec les airs graves. Nouvelle edition, revue,
corrigée & augumentée de plusieurs parodies. A Paris, chez Briasson, rue Saint Jacques,
a la Science, 1738,
€ 2.000
4 vol. in-12, pp. XXXVI, 352, 4; (30), 328, 60; (30), 408, 88; (34), 312, 92, belle leg. coeve in p.
pelle moucheté, fregi e tit. oro al dorso a nervi, tagli rossi. Ogni vol. è preceduto da antiporta
disegnate e incise in rame da Mathey et Scotin, testate, finalini e capilettera silogr. Seconda edizione (prima 1731) aumentata e corretta di questa opera importante e fondamentale per lo studio
del teatro settecentesco e in particolare della Commedia dell’Arte, pubblicata per volontà di
Riccoboni. In testa al primo vol. indice alfabetico generale di tutte le Parodie riportate; in fine
ad ogni vol. parti musicali inc. in rame. Ottimo esempl. COURVILLE, BIBLIOGR . DI RICCOBONI, n.
65 e 67. SOLEINE 3362. COHEN 784.
[5491]
104. SAVIOLI FONTANA, Lodovico. Amori, In Bassano, a spese Remondini di
€ 450
Venezia, MDCCLXXXIX (1789),
in-8 piccolo, 2 fogli preliminari (antiporta e titolo figurati inc. in rame), pp.141 di versi poetici.
Legatura del tempo in m. pelle, carta marmorizz. sui piatti. Seconda edizione di “amatissime canzonette che furono e saranno sempre ls delizia dei cuor più teneri e più gentili” (dedica al lettore).
Dedica del Savioli a Vittoria Corsini Odescalco duchessa di Bracciano. Edizione rara e pregiata
di questi piacevoli versi di Savioli (1729-18048), non conosciuta alla bibliografia di Gamba che
[19172]
descrive l’edizione G.B.Bodoni del 1795. GAMBA 270.
105. STENDHAL, Marie-Henry Beyle, dit. Promenades dans Rome. Paris,
€ 3.250
Delaunay, Libraire, 1829,
2 vol. in-8, pp. (4), IV, 450, 1 f.d’errata,1 veduta della Basilica di S.Pietro nell’antiporta, 1
pianta delle vestigia di Roma inc. e ripieg.f.t. per il vol. primo; una veduta della Colonna
Trajana inc. in antiporta del vol.II. Leg. coeva cartonato rigido verde, dorso dipinto verde scuro,
48
con titolo e filetti oro. Edizione originale, rara, di grande rilievo letterario ed artistico tra le
opere di Stendhal sull’Italia e su Roma in particolare. “Ses promenades sont un véritable rempli
d’érudition...Mais ou nous retrouvons Stendhal c’est dans ses considérations sur l’art, ses idées sur la
beauté, sur le sublime, ses appréciations très personnelles sur les oeuvres d’art...” (Laffont-Bompiani).
Bell’esemplare, a pieni margini, assai fresco. CORDIER , BIBLIOGRAPHIE DE ST., n.75. PAUPE pp.566356.
[6907]
106. STENDHAL. Physiologie de l’Amour. Edition illustrée de 25 vignettes par
Bertall. (Leg. con:) Le Rouge et le Noir, par De Stendhal. Ed. illustrée par 43
vignette par Bertall. Paris, G.Barba, s.d. (1854),
€ 700
2 opere in 1 vol. in-4, pp.(2), 64, (2 di pubblicita editoriale); (2), 112, (2), leg. tela moderna.
Prime edizioni illustrate, apparse nella collana “Les romans populaires illustrés”. Piacevoli silografie originali di Albert Bertall, noto illustratore (1820-1882). L’ediz. orig. del De l’Amour
apparve nel 1822; del Le Rouge et le Noir nel 1831. CORDIER , BIBLIOGR . DI STENDHAL, n.43 e
n.91.
[4269]
108. STRAPAROLA, Giov. Francesco. Le Tredeci Piaceuoli Notte (sic) del s. Gio.
Francesco Straparola, da Caravaggio. Divise in due libri. Nuovamente ristampate,
& con somma diligenza reviste, & corrette. Venetia, appresso Domenico Cavalcalupo,
1586,
€ 2.700
in-8, ff. 322, (5, manca ultima bianca), leg. settecent. in piena pelle, filetti oro e tassello al dorso.
Vignetta al titolo, capilettera ornati. Rarissima edizione della raccolta delle novelle di Straparola,
pubblicate per la prima volta a Venezia in due parti distinte, la prima nel 1550, la seconda nel
1553. La cornice e il pretesto della narrazione sono boccaccesche: alcune dame e gentiluomini
si danno convegno nella villa di Murano del vescovo Ottaviano Maria Sforza, per trascorrere le
ultime notti del carnevale, narrando delle storie e proponendo degli enigmi. La materia è tratta
da varie disparate fonti novellistiche: dai Gesta Romanorum alla Legenda aurea di Jacopo da
Varazze, al Boccaccio. Poco si
conosce della vita di Giovanni
Francesco Straparola: nato nell’ultimo scorcio del XV sec. a
Caravaggio (Lombardia) e morto
dopo il 1557. L’opera, messa all’indice nel 1605 è rarissima a trovarsi
completa; della presente edizione
si conoscono solo altri 5 esemplari
in biblioteche pubbliche italiane.
Buon esemplare. STC 649.
BRUNET V,560. ADAMS ALTRE EDIZ.
[7657]
MANCA A GAMBA .
49
109. TARACHIA, Angelo. Il carcere illuminato. Venezia, Curti, 1679,
€ 950
in-12, pp. (12), 227, (1); leg. mezza pergamena coeva, titolo manoscritto al dorso a nervi. Adorno
di antiporta figurato e ritratto dell’autore incisi da J. Langlois. Tarachia (Mantova 1616-1670)
scrisse l’operetta durante il soggiorno forzato in carcere per l’ accusa di lesa maestà nei riguardi
del Duca di Mantova del quale era stato segretario di Stato. L’opera è divisa in sei notti nei quali
l’autore descrive visioni, compone lettere, simboli e motti, emblemi, anagrammi, etc... Rara e
curiosa operetta, in buono stato di conservazione.
[18955]
110. TASSO, Torquato. La Gierusalemme di Torquato Tasso, con gli Argomenti
del sig. Gio. Vincenzo Imperiale, figurata da Bernardo Castello. Stampata in
Genoua, per Giuseppe Pauoni, 1604,
€ 850
in-12, pp. (24), (572), (2, ultima bianca). Legatura antica in p. pergamena. Seconda edizione
figurata da Bernardo Castello (la prima è del 1590) con titolo entro cornice architettonica
sormontato da ritratto dell’a. entro tondo circondato da putti e da 20figure a p. pagina che precedono l’inizio dei Canti; testatine, finalini e iniziali vegetali n.t. Graziosa edizione non comune
(lavori di tarlo al titolo e piccole macchie d’umido in alcuni margini bianchi). RACCOLTA TASSIANA
n. 186.
[19135]
111. TASSO, Torquato. La Gerusalemme Liberata. Tomo primo (e secondo). Paris,
appresso Delalain-Durand-Molini, 1771,
€ 2.200
2 vol. in-4 (297x227 mm), pp.331, 340. Leg. coeva p. pelle marmorizz., filetti oro ai piatti, dorsi
a nervi con fregi e titolo oro, tagli dor. (cerniere deboli, con restauri). Raro esemplare della
ristretta tiratura su carta grande in-4 (la tiratura usuale è in-8) di questa splendida e famosa edizione illustrata da Gravelot: 2 antiporta con ritratti di Tasso e di Gravelot, 2 titoli inc. e una
dedica inc. con vignetta, 20 stupende tavole a piena pag. fuori testo, 9 grandi e 14 piccoli culsde-lampe alla fine dei canti e 20 testatine con ritratto del personaggio e suo nome in italiano. Il
tutto magistralmente disegnato da Gravelot e finemente inc. in rame da Baquoy, Duclos,
Henriquez, Le Roy ed altri artisti. Questo Tasso è considerato, unitamente al Boccaccio del 1757,
il capolavoro tipografico del settecento francese dedicato alla letteratura italiana. Particolarmente
pregiato in questa tiratura “sur grand papier de Hollande”. (La carta lievemente ingiallita). A6
COHEN-RICCI 974-75. GAMBA 984, NOTE. TASSIANA DI BERGAMO, 277.
[4210]
112. TESTI, Fulvio. Canzone al serenissimo principe Alfonso d’Este: Del cavalier
don Fulvio Testi segretario del ser.mo sig. Duca di Modena. In Modona, appresso
Giulian Cassiani, 1626,
€ 300
in-8 gr., pp. 11 e ultima bianca, copertina in cartone rigido. Armi araldiche del Principe d’Este
sul titolo, una grande iniziale istoriata, una vignetta e fregi ornamentali, il tutto in silografia.
Edizione originale di questo dotto componimento storico-elegiaco in onore del Duca di
Modena. Il Testi (Ferrara 1593-Modena 1646) fu fra i principali esponenti della letteratura
barocca del Seicento, assai stimato da Leopardi; fu anche governatore della Garfagnana. Antica
numerazione 397-408 a penna nell’angolo sup. BIANCARDI-FRANCESE, p.430. MICHEL -MICHEL,
VIII, p.46 (un esempl. alla Bibl. dell’Arsenal).
[10416]
50
113. TESTI, Fulvio. Poesie... Con alcune aggiunte in questa nuova impressione.
In Milano, Gioseffo Marelli, 1676,
€ 420
in-12, quattro parti in un volume, pp. 672 con numerazione continua (compreso occhietto e frontespizio), carattere corsivo, testatine, finalini, iniziali silogr., impresa delle Fortuna al tiotolo,
legatura coeva piena pergamena. Le prime tre parti contengono le “Poesie Liriche”, indirizzate a
nobiluomini del tempo e a poeti come il Tassoni, sono componimenti contro la vita di corte e in
lode della vita appartata, in onore delle donne ed in particolare della sua amata di nome Cinzia.
La quarta parte contiene “L’Arsinda, overo la discendenza de’ Ser.mi Principi d’Este. Dramma tragicomico”, melodramma (e.o. 1652) ambientato in epoca romana con l’intento di celebrare la
discendenza nobile della famiglia estense. Le poesie di Testi ebbero grande successo nel Seicento
e vennero più volte pubblicate a partire dal 1636 (parte prima; una seconda parte apparve sempre
presso i torchi del Cassiani nel 1645, mentre la terza ed ultima parte uscì postuma a partire dalla
stampa modenese del 1648). Buon esemplare. VINCIANA , n.2663. MICHEL, VIII, p. 45. GRAESSE
VI, p. 105.
[19154]
114. TRISSINO, Giovanni Giorgio. Epistola del Trissino de le Lettere nuovamente
aggiunte ne la Lingua Italiana. (Segue la parte seconda:) Dubbi Grammaticali. (In
fine:) Stampata in Vicenza, per Tolomeo Ianiculo da Bressa, MDXXIX (1529), € 2.900
in-folio (mm 280x186), ff. (17 su 18 mancando l’ultimo bianco, segn. A4, aa-bb4, cc5), leg. in
cartonato rustico antico. Impresa tipogr. al titolo., spazi con lettera-guida per le iniziali, testo nel
caratteristico stupendo corsivo dello Janiculo. Seconda edizione con qualche modifica rispetto
alla prima (apparsa a Roma nel 1524) di quest’importante e curiosa opera del Trissino (Vicenza
1478 - Roma 1550) sulla riforma dell’ortografia italiana, con la proposta di adottare alcune
nuove lettere mutuandole dall’alfabeto greco. La “Epistola” è indirizzata al Papa Clemente VII.
Al recto del sesto foglio (aa2) iniziano i “Dubbi grammaticali”, qui in edizione originale, che costituiscono la parte preponderante dell’opera. Gamba 1704: «A questa ristampa è anteposto un
Proemio di T. Janiculo, in cui si scrive che l’Epistola è stata in qualche particella dall’Autore fatta più
lucida e chiara; il che è verissimo. I Dubbi grammaticali aggiuntivi furono dall’autore scritti per puntellare le sue nuove opinioni contro le censure del Firenzuola, del Liburnio, del Tolomei, e di Lodov.
Martelli. Il Trissino restò vinto da’ suoi avversari; ma non totalmente, poiché rimasero almeno nella
nostra ortografia adottate le differenze da lui suggerite dell’i e dell’u, vocali, dal j e dal v, consonanti».
Opera di notevole fascino e molto rara. Esempl. molto bello, a grandi margini su carta forte.
[18673]
GAMBA TEST DI LINGUA, 1704. STC 681. ADAMS T-951.
115. TRISSINO, Giovan Giorgio. La Poetica, di M. Giovan Giorgio Trissino. (In
fine:) Stampata in Vicenza per Tolomeo Ianiculo, nel MDXLIX (ma in effetti MDXXIX) di
€ 3.400
Aprile, (1529),
in-fol. piccolo (277x180 mm), carattere corsivo italico, ff. LXVIII, impresa dello stampatore al
verso dell’ultimo foglio. Legatura coeva p.pergamena molle (con antico restauro sul piatto anteriore). Prima edizione e prima tiratura, esemplare portante l’errore di data 1549 anziché 1529
e senza due fogli di Errata in fine, presenti assai raramente, aggiunti agli esemplari successivi con
la data corretta in MDXXIX. Noto e influente studio letterario del Trissino (Vicenza 1478 - Roma
51
1550) sulla poesia italiana del rinascimento, distinto in quattro “divisioni” (o capitoli). Notevole
importanza storica ebbero la tesi da lui sostenuta nel quadro della polemica della lingua ed i suoi
studi volti ad una sistemazionbe grafica e grammaticale della lingua italiana. Nel 1562 una nuova
edizione, postuma, fu arricchita di due nuovi capitoli (“divisioni” 5 e 6). Esemplare assai bello e
puro, impresso su carta pesante, con ex-libris coevo elegantemente manoscritto “Philippi Florenij
et Amicor. fidelium” sul f. di titolo. Dopo aver riportato alla luce il De vulgari eloquentia, ignorato
o negletto per due secoli, nelle ultime due parti della Poetica, apparse postume (1562), il Trissino
perseguì con scarso successo poetico ma con eccezionale vigore e rigore critico il miraggio di
una letteratura italiana che riconoscesse in Dante, non nell’amoroso Petrarca e nel lascivo
Boccaccio, il suo primo e maggiore maestro di lingua e di poesia: Dante che, com’è detto nella
Poetica, sta nel novero degli «eccellentissimi poeti di ogni lingua» con
Omero e Virgilio. Il rapporto fra
Dante e Omero, al di sopra dell’intermedio Virgilio, torna e si precisa e
giustifica nella Poetica del Trissino,
che erede in ciò dell’umanistica riscoperta di Omero nel tardo Trecento (e
per quanto attiene Dante, del commento di Benvenuto), in ciò anche
anticipa la successiva riscoperta dell’uno e dell’altro poeta nel tardo
Settecento. GAMBA n.1706. ADAMS T[10172]
955. CNC 25808
116. TRISSINO, Gio. Giorgio. La Quinta e la Sesta Divisione della Poetica del
Trissino. All’illustriss. e reverend. cardinale di Aras. In Venetia, appresso Andrea
Arrivabene, MDLXII (1562),
€ 1.900
in-4, ff.46, carattere tondo per la dedica, corsivo italico per il testo, grandi capilettera istoriati e
testate silografate, impresa editoriale sul titolo. Legatura seicentesca in cartonato, titolo ms. al
dorso. Prima edizione e prima tiratura, con data 1562 (anziché 1563 come indicato nelle bibliografie consultate), rarissima, dei capitoli quinto e sesto (ultimi) della Poetica, noto e influente
studio letterario sulla poesia italiana del rinascimento. Le “divisioni” prima-quarta furono pubblicate da Tolomeo Ianiculo a Vicenza nel 1529. Notevole influenza letteraria ebbe la presente
opera del Trissino (Vicenza 1478 - Roma 1550) nella polemica sulla sistemazione grafica e grammaticale della lingua italiana, rivalutando Dante e la sua poesia, qui riaffermato come primo e
maggior maestro di lingua e di letteratura in versi, superiore a Petrarca e Boccaccio. Esemplare
assai bello, con ampi margini bianchi (lieve brunitura della carta ai fogli 16-19). GAMBA , TESTI
DI LINGUA , n.1797: “trattò dell’intimo della poesia, del poema narrativo, della commedia e della tra[18678]
gedia”. BRITISH M:CAT., p.681. HAYM, p.490 n.9: RARISSIMA”.
52
117. TROMBELLI, Giov. Crisostomo. Arte di conoscere l’età de’ Codici latini, e
italiani. Bologna, Girol. Corciolani ed eredi Colli, 1756,
€ 750
in-4, pp. XII, 116, legatura del tempo m. perg. e ang., tass. in pelle
con tit. e fregi oro al dorso. Tit. a stampa rossa e nera con vignetta
inc., testatina con le armi di Vittorio Amedeo di Savoia cui l’opera
è dedicata; iniziali, testatine e finaletti silogr., alcune iscrizioni sillogr. ed una in rame n.t. e 2 tavole inc. in rame ripieg. f.t.,
riproducenti antichi codici. Prima edizione di quest’opera
importante e rara sulla paleografia, dal VI al XV sec., una delle
prime sull’argomento (dopo quelle di Mabillon e del Montfaucon):
vi si tratta delle varie materie (marmo, bronzo, foglie e scorze d’albero, legno, lino e seta, pergamena, papiro, carta) e degli strumenti
scrittorii, dei caratteri e forma delle lettere, delle abbreviature, dell’interpunzione, dei dittonghi e regole ortografiche, dei numeri,
ecc. L’opera fu ristampata nel 1778 e 1780. Ottimo esemplare.
[11834]
BRUNET V, 967. GRAESSE VII, 206.
118. VENERONI, Giovanni. L’ arte d’insegnare la lingua Francese per mezzo
dell’Italiana che contiene con un nuovo metodo la teorica, e la pratica generale della
medesima lingua...Ed in quest’ultima impressione accresciuta di nomi, e di molti utilissimi avvertimenti, declinazioni, conjugazioni, con tutti i verbi irregolari. Riveduta dal
sig. Contois. In Bologna, per il Longhi, 1752,
€ 400
in-12, pp. XIX, (1), 448, legatura coeva in pergamena, titolo oro su tassello al dorso. Pregevole
edizione ampliata e corretta da Contois di questa fortunata grammatica francese opera del sedicente fiorentino Jean Vigneron (1642-1708), traduttore e lessicografo lorenese. Testo in francese
[9779]
e italiano. Buon esemplare.
119. VIDA, Marco Girolamo. Poemata Omnia quae ipse vivens agnoverat; duobus
voluminibus comprehensa. Editio omnium emendatissima curantibus Jo. Antonio, et
Cajetano Vupliis fratribus. Patavii (Padova), Josephus Cominus, 1731,
€ 1.100
2 vol. (il secondo in 2 parti) in-4, pp. XX, 436; XVI, 183, (1); 178, (2); leg. coeva p. perg. Con
un bel ritrattto dell’a. in ovale finem. inc. in rame da M. Heylbrouck, testatina inc. con medaglia
del Vida all’inizio del II vol., impresa tipogr. su entramb i tit., stemma dei Volpi, testatine, finaletti
ed iniz. silogr. Magnifica edizione collettiva, ricca e molto stimata, nitidamente impressa e filologicamente corretta ad opera dei fratelli Volpi. Comprende: “Christiados libri sex” preceduti dagli
argomenti scritti in latino da G. Aug. Botta (poema della Redenzione divina); “Hymni de rebus
divinis”; “Poeticorum libri tres” preceduti dalla dedica del Vida alla città di Cremona e dalla prefazione di Paolo Tartesio (una sorta di “ars poetica” del Rinascimento); “Bombicum libri duo” (sulla
53
coltura dei bachi da seta); “Scacchia ludus” (parodia mitologica con protagonisti Apollo e
Mercurio); “Carmina diversi generis”; “Dialogi de Reipublicae dignitate, seu civilis societatis, ad
Reginaldum Polum Cardinalem”; in fine alcune lettere di Vida, in latino ed in volgare, ad illustri
personaggi del tempo e di Bembo, Sadoleto e Calcagnini al Vida. Chiude la “Appendix” con lodi
e notizie bio-bibliografiche dell’autore. Marco Gerolamo Vida (Cremona 1490 - Alba 1566) fu
dotto umanista e stimato poeta neolatino, vescovo di Alba fin da l 1532, tra i più facondi e preparati partecipanti al Concilio di Trento. Esempl. perfetto. VOLPI, STAMPERIA COMINIANA , p. 518.
BRUNET V, 1181: «Bonne édition, la plus correcte et la plus recherchée». GRAESSE VII, 302. CHOIX
D’OLSCHKI VIII, 12459.
[4038]
120. VIRGILIO, P. M.. I Sei Primi Libri del Eneide di Virgilio, Tradotti. A più
Illustre et Honorate Donne. Et tra l’ altre à la Nobilissima et Divina Madonna Aurelia
Tolomei de Borghesi, à cui ancho è Indirizzato tutto il presente volume. MDXXXXIV. (In
fine:) Vinegia, Per Giovanni padovano, ad instantia e spesa del nobile homo Federico
€ 600
Torresano d’Asola, 1544,
6 parti in 1 vol. in-8, ognuna con proprio titolo, ff. 24; 20, 1 bianco; 19, (1); 19; 27, (1); 25 (7),
(manca l’ult. bianca), legatura moderna in piena pergamena. Edizione illustrata in silografia:
titolo della prima parte entro bordura istoriata, titoli delle altre parti con ritratto di Virgilio, nel
testo in carattere corsivo 22 belle vignette. Rara edizione di questa raccolta dei primi sei libri
dell’Eneide in versi sciolti, condivisa poi dal Caro e divenuta classica. I traduttori dei sei libri
sono rispettivamente: Alessandro Sansedoni, Ippolito dei Medici, Bernardino Borghesi, B. Carli
Piccolomini, A. Cerretani e Alessandro Piccolomini. Esemplare modesto, il primo quaderno a
margini lievem. ridotti, macchia bruna al primo e secondo foglio. MAMBELLI, p. 757; ARGELATI
IV, 141; PAITONI IV, 186; SANDER 7648; BMC STC 731.
[17005]
121. VIRGILIO, Publio Marone. L’Opere di Vergilio cioè la Bucolica, la Georgica,
et l’Eneida, nuovamente da diversi eccellentiss. autori tradotte in versi sciolti, et
con ogni diligentia raccolte da M. Lodovico Domenichi. Con gli Argomenti et
Sommari del medesimo posti dinanzi a ciascun Libro. In Fiorenza, appresso i Giunti,
€ 1.350
MDLVI (1556),
in-8 (mm 160x100), ff. 352, (2 di Errata), testo in carattere corsivo. Legatura del XVIII secolo in
pergamena rigida, titolo oro al dorso, tagli rossi. Impresa editoriale al titolo ed altra diversa in
fine, grandi e belle iniziali istoriate. Prima edizione complessiva “...della nota opera di Virgilio,
anche dal lato tipografico. Traduttori furono per le Bucoliche Andrea Lori, per le Georgiche
Bernardino Daniello, per i libri dell’Eneide Alessandro Sansedoni” (Mambelli). “Tra le non poche
raccolte di traduzioni da varii fatte delle Opere tutte di Virgilio merita questa la preferenza, e siccome
più d’ogni altra ed elegantemente impressa, è tenuta principalmente in stima dai bibliografi” (Gamba).
Ottimo esemplare di edizione importante e non comune. MAMBELLI, VIRGILIO 769. ANNALI
GIUNTI 296. GAMBA 1740.
[18810]
54
122. VIRGILIO. Virgilii Maronis Opera. Tomus I (et II). Parmae, in aedibus
Palatinis, typis Bodonianis, 1793,
€ 5.300
2 vol in-folio gr., frontesp., pp. VIII, occhietto, pp. 340 (tra le Georgiche e l’Eneide v’è una carta
n.n. con un occhietto aggiuntivo di quest’ultima, non segnalato nei repertori); frontesp., pp. 296,
ff. 2 (il secondo bianco), pp. XLI. Magnifica legatura coeva in p. vitello, titolo in oro su doppio
tassello rosso su dorso a nervi, ricchi fregi floreali al dorso, cornici floreali sempre in oro ai piatti,
dentelles interne, tagli dorati. Splendida edizione di uno dei capolavori usciti dai torchi bodoniani, di cui vennero complessivamente impressi 150 esempl. su carta vergata, 20 su velina e 3
su pergamena. La prefazione è in bel carattere corsivo, il testo in maiuscolo e minuscolo tondo.
Contiene le Bucoliche, le Georgiche, l’Eneide, i Poemata quae sub Virgilii nomine circumferuntur, ed
infine la Vita di V. di T.C. Donato. Senza dubbio uno dei capolavori del Bodoni, universalmente
ammirato, che suscitò l’invidia e lo stupore del Didot: «Stupenda edizione. Aveva ben ragione di
preoccuparsi il Didot della concorenza editoriale bodoniana...» (De Lama II, 81). Esemplare ottimo,
salvo due lavori di tarlo restaurati ai margini inferiore e laterare dei primi dieci fogli nel secondo
[19990]
volume. BROOKS 486 «Bellissima edizione». GIANI p. 45-46. DE LAMA II, 81.
123. YOUNG, Edward. Delle Notti di Young. Traduzione di Giuseppe Bottoni, e del
Giudizio Universale dello stesso Young. Canti Tre trasportati in versi italiani da Clemente
Filomarino napoletano de’ Duchi Della Torre.Terza edizione veneta. Venezia, presso
l’erede di Niccolò Pezzana, 1792,
€ 250
in-12, pp. XVI, 332, bella legatura coeva mezza pelle, fregi in oro al dorso e titolo su tassello, tagli
rossi. In antiporta suggestiva rappresentazione in rame ( J. Leonardis f.) di Young in atto di
scrivere all’interno di uno studio con moltissimi libri; vignetta silografica al titolo. La parte
seconda delle Notti inizia a p. 162; le ultime 30 pp. contengono invece il “Giudizio Universale”.
[19155]
Pregevoli traduzioni in versi di fortunate e celebri opere. Buon esemplare.
55
VIAGGI E GEOGRAFIA
124. ADEMOLLO, Agostino. Marietta de’ Ricci ovvero Firenze al tempo dell’as€ 250
sedio. Racconto storico. Firenze, Stamp. Granducale, 1840,
3 vol. in un tomo in-16, pp. con numeraz. continuata; XXI, (3), 1126, (2) e (4) pp. fuori numeraz.
all’inizio della seconda e terza parte; attraente leg. del tempo m. pelle con tit. e ricchi fregi oro al
dorso; conserv. le cop. anter. edit. Edizione originale di questo vastissimo romanzo storico delllo
scrittore toscano (Siena 1799-Firenze 1841). PARENTI, PRIME EDIZ., p. 13. PARENTI, RARITÀ III,
[9693]
pp. 34-6.
125. AGOSTINI, Antonio. Dialoghi intorno alle Medaglie, Inscrittioni et altre
Antichità. Tradotti di lingua spagnuola in italiana da Dionigi Ottaviano Sada e dal medesimo accresciuti con diverse annotazioni, et illustrati con disegni di molte medaglie, e
€ 1.700
di altre figure. (In fine:) Roma, Filippo de’ Rossi, 1648,
in-folio, pp. (20), 318, (38), leg. coeva in pergamena, tass. in pelle
con tit. oro al dorso, tagli marmorizz. Bel frontespizio figurato in
silografia entro bordura architettonica, firmato “P.M.F.” (Petrus
Miotte fecit ?); nel testo 273 tavole silogr., alcune delle quali a
piena pag. (6 di esse raffigurano archi trionfali, 3 figure allegoriche
di fiumi, le altre monete e medaglie); in fine, al recto del f. Rr4, una
tav. raffigura, espressa in circoli con numeri di riferimento, la “misura
delle antiche medaglie scolpite in oro, argento, rame, & altro, ritrovata
da D. O. Sada”; qua e là nel testo alcune trascrizioni di epigrafi antiche. Precede la biografia dell’autore (Ant. Augustin, spagnolo,
arcivescovo di Tarragona) tolta dall’orazione funebre di Andrea
Schott, del quale è anche l’ultimo libro (il dodicesimo) che appare
qui per la prima volta. Edizione molto stimata di questo ampio ed
importante trattato di numismatica, di sfragistica e di antiquaria (impresso a Tarragona nel 1587,
poi tradotto in italiano da anonimo e pubblicato verso il 1590). Esempl. appartenuto a Luigi
Rossini (celebre incisore, 1790-1857) recante la sua firma nel margine infer. del tit. la seguente
nota bibliografica autografa firmata: «Edizione pregiatissima dopo la prima del 1592 in-4. Questa
è più rara per esservi l’aggiunta del duodecimo Dialogo...» (per curiosa coincidenza trattasi proprio
dell’esemplare descritto da Choix d’Olschki, IX, n. 12868). Esempl. bellissimo. CICOGNARA 2726.
[3511]
PALAU I, 4104. CAT. VINCIANA 4511 (ristampa 1650).
126. ALMAGIA’, Roberto. Monumenta Cartografica Vaticana. Città del Vaticano,
€ 2.200
Bibliot. Apostolica, 1944-54,
4 vol. in-folio, legatura edit. m. tela, tassello in pelle con tit. oro ai dorsi. - I) Planisferi, carte nautiche e affini dal secolo XIV al XVII; pp. XII, 165, (4); con 1 tav. a colori e 56 in nero.- II) Carte
geografiche a stampa di particolare pregio o rarità dei secoli XVI e XVII; pp. VIII, 130, (4); con
40 tav. - III) Le pitture murali della Galleria delle carte geografiche; pp. VIII, 89, (7); con 2 tav.
56
a colori e 52 in nero.- IV) Le pitture geografiche murali della Terza Loggia e di altre sale vaticane;
pp. VIII, 42, (4); con 2 tav. a colori e 28 in nero. Opera monumentale e di grande pregio, fondamentale per la storia e lo studio della cartografia del mondo occidentale documentata attraverso
la descrizione e la perfetta riproduzione in magnifiche tavole, spesso su doppio foglio. In perfetto
[10254]
stato.
127. ARMANI. Insegne Cavalleresche e Medaglie del Regno d’Italia. Roma,
Armani e Stein, s.d. (1914 ca.)
€ 600
in-8, pp. (100), legatura in cart. coevo, con brossure originali figurate a colori incollate ai piatti,
titolo in oro su tassello in pelle rossa al dorso. Molti fregi xilografici nel testo e, in fine, 28 splendide tavole f.t. in cromolitografia di medaglie e insegne di ordini cavallereschi. Elegante quanto
[19134]
importante repertorio araldico. Buon esemplare.
128. ARRIANUS, Flavius. Arriano di Nicomedia, chiamato nuovo Xenofonte. De
i fatti del Magno Alessandro Re di Macedonia. Nuovamente di grego tradotto in italiano per Pietro Lauro modonese. In Venetia MDXLIIII. (In fine:) In Vinegia, appresso
Michele Tramezino MDXLIIII (1544),
€ 600
in-8, ff. (8), 178, (2), bel carattere corsivo. Impresa tipografica della Sibilla al frontespizio e in
fine, in silografia. Legatura 700sca piena perg: rigida, titolo e data al dorso. Prima edizione della
traduzione in italiano, dedicata al M. Vincenzo Capello. Buon esemplare, assai fresco. A.TINTO,
ANNALI TIPOGR . DEI TRAMEZZINO, n.39. BRITISH MUS. ITALIAN, p.57. PAITONI I, 130. MANCA AD
ADAMS.
[17003]
129. AUDIFREDDI, Giov. Battista. Catalogus historico-criticus Romanorum
Editionum Saeculi XV. In quo praeter editiones a Maettario, Orlandio, A P.Laerio relatas et hic plerumque plenius uberisque descriptas... varia item ad Historiam
Typographicam et Bibliographicam pertinentia nunc primum pertractantur. Romae, ex
typ. Palearino, MDCCLXXXIII (Roma 1783), € 1.800
in-4 grande, pp. XXVII, 480, un foglio finale non numerato,
inciso in xilografia, con riproduzione di vari caratteri tipografici romani e imprese di stampatori. Bella legatura coeva
m.perg. e ang., titolo oro su tassello al dorso. Importante
prima bibliografia dei testi impressi a Roma all’origine
della stampa, dal supposto Donato, al Lattanzio di
Sweynheym e Pannartz a Subiaco nel 1465 ed a Roma nel
1468 sino a quelli di fine secolo XV. Assai dettagliata e ricca
di note e commenti eruditi, fondamentale fonte bibliografica.
Esemplare con ampi margini bianchi, perfetto, assai raro. “Ce
catalogue critique des incunables imprimé à Rome est un des
monuments les plus considérables de la science bibliographique...”
FRATI, DIZ. BIO-BIBLIOGRAFICO, p.37-38. CHOIX D’OLSCHKI,
n.16374.
[11867]
57
130. Baretti - EIDOUS, Marc-Antoine. Histoire générale de l’état présent de
l’Europe, contenant la situation, l’origine, les accroissemens, les revenus, le commerce
et la constitution de chaque Gouvernement...Tome premier (et second). Londres et
Paris, chez Costard, 1774,
€ 1.000
2 vol. in-12, pp. (4), 484 (per errore num. 384); (4), 516; attraente leg. del tempo in p. vitello
marmorizz., duplice tass. bicolore ai dorsi con tit. e ricchi fregi oro, tagli rossi. Rara opera che
sostanzialmente analizza la situazione socio-economica di molte nazioni europee dell’epoca
(Russia, Svezia, Danimarca, Polonia, Prussia, Austria, Francia, Spagna, Portogallo), ma soprattutto l’Italia, alla quale è dedicata quasi metà del II vol., con esame attento dei vari stati in cui era
divisa la nostra penisola. Una nota coeva manoscritta sul frontesp. del I vol. dichiara che “cet
ouvrage a été supprimé par arret du conseil du roi nov. 1773”. Da qualcuno l’opera viene attribuita
a G. Baretti. Il Barbier (II, 808) registra l’opera ed aggiunge “traduit de l’anglais” (par M.A.
Eidous). Anche la bibliografia “Economie et population” (II, p. 221) riporta un’opera di quest’autore francese (1724-1790), “Les Italiens, ou moeurs et coutumes d’Italie. Paris, Costard, 1773”,
aggiungendo “traduction douteuse de l’ouvrage de Gi. Baretti”; è probabile che da ciò sia scaturita
la falsa attribuzione, perché né la bibliografia di Baretti del Piccioni né il Diz. Biogr. degli Italiani,
che a Baretti dedica molte pagine, attribuiscono quest’opera allo scrittore torinese. Ottimo
[9236]
esempl., proveniente dalla biblioteca A. Feltrinelli.
131. BISACCIONI, Maiolino. Sensi Civili del conte M. Bisaccioni sopra il
Perfetto Capitano di H.D.R. e sopra la Tactica di Leone Imperadore. Venezia,
€ 750
Taddeo Pavoni, 1642,
in-4, ff. 4 nn., pp. 307, bel ritratto di Leone Imperatore in antiporta inc. da F.Valegio, alcune
figure schematiche n.testo. Legatura coeva p.pergamena rigida. Prima ed unica edizione di
questo dotto trattato storico-filosofico di condotta militare, basato in gran parte su considerazioni
dulle guerre di Giulio Cesare. Maiolino Bisacccioni (Ferrara 1582 - Venezia 1663) ebbe vita assai
movimentata e irrequieta, come comandante militare e come letterato, in varie nazioni d’Europa
e città d’Italia, “cercando di vivere la ripresa sociale della classe nobiliare e il riemergere dei vecchi valori
del sangue e della spada” (Diz. Biogr: Italiani, X, 639-643). (Esempl. puro con qualche piccolo
[10134]
lavoro di tarlo in pochi margini) MICHEL -MICHEL, I, 169. VINCIANA n.1413.
132. BORCH, Michel-Jean Compte
de. Lettres sur la Sicile et sur l’ile de
Malthe. Pour servir de supplement
au Voyage en Sicile et a Malthe de
monsieur Brydonne. Turin, Frères
Reycends, 1782,
€ 2.400
2 volumi in-8, pp. XX, 236; 256, leg. coeva
in pelle moucheté, titolo oro al dorso, tagli
rossi. Completo di 3 carte più volte ripiegate (della Sicilia Antiqua tratta dal
58
Cluverio; della Sicilia moderna disegnata dall’Autore; dell’Etna tratta dal Recupero, tutte incise
da Pittarelli) e di 26 tavole f.t. raffiguranti costumi, piante, antichità, monumenti, iscrizioni, tutte
incise da Dell’Acqua e disegnate dall’autore. Prima edizione del resoconto del viaggio in Sicilia
e a Malta compiuto dal conte De Borch, scienziato e naturalista di origine polacca, tra il 1776 e
il 1777. L’opera vuole essere una revisione e approfondimento del lavoro del Brydonne (1775),
spesso criticato e accusato dall’A . di superficialità. Interessante per gli spunti sulla vita popolare
alla fine del XVIII secolo in Sicilia e per il repertorio iconografico proposto nelle tavole. Ottimo
esemplare. MIRA I, 121. FOSSATI-BELLANI 104. MONCADA 288-289. BRUNET 2021. GRAESSE I,
494.
[9664]
133. BOTERO, Giovanni. Le Relationi Universali, divise in sette parti. Alle quali
vi sono aggiunte nuovamente i Capitani... Con le Relationi di Spagna; del Stato della
Chiesa, & di Savoia... Con le Figure & due copiosissime tavole. Inoltre vi s’aggiunge nell’ultimo un breve racconto di Mostri, & Usanze di quelle Indie con le sue Figure... et in
questa nostra quinta impressione stampate, & ricorrette. Venetia, appresso Alessandro
€ 8.800
Vecchi, MDXVIII (1618),
8 parti in un vol. in-4, ff. (15 + 1 bianco), pp. 208, 71; pp. (20), 131; pp. 156, ff. (4); pp. (16), 68,
ff. (32, con altrettante silografie); pp. (8), 56; (8), 52 ; 22. Buona legatura 800esca in pergamena,
fregi oro e tassello granata al dorso. Dediche a Carlo Emanuele di Savoia, al Card. Borromeo ed
a G. Fernando di Valasco. Opera illustrata da 4 carte dei Continenti in rame e ripieg. f.t. e da 32
straordinarie silografie da matrici cinquecentesche di mostri e costumi di indigeni di India,
Africa e Arabia. Prima edizione illustrata con
le silografie di H. Burgkmair, la più ricercata
dell’opera maggiore del Botero (Benevagienna
1544-1617), considerato il fondatore della
scienza statistica, precettore dei Principi
Maurizio e Tommaso. Seguita dalle “Relationi di
Spagna, del Stato della Chiesa & di Savoia.. Con
le Figure & due copiosissime tavole”, fu pubblicata
in varie parti a partire dal 1591,: costituisce un
repertorio organico di antropogeografia, con
notizie sistematiche sulla configurazione fisica,
la densità demografica e l’economia di tutti gli
Stati del mondo, comprese le Americhe; per
quasi un secolo rimase il vero e proprio
manuale geopolitico della classe dirigente
europea. Per la prima volta compaiono 32 silografie incise all’inizio del XVI secolo da Hans
Burgkmair; 17 di questi legni raffigurano, con
inusuali dettagli etnografici, i costumi di alcune
popolazioni dell’India e dell’Africa; 8 di questi
sembrano essere stati tagliati dalla grande
matrice del 1508 della Processione del Re di
Cochin: saggio preliminare di Burgkmair per il
59
Trionfo di Massimiliano, costituisce il primo studio di costume indigeno. Le altre 15 figure illustrano una sorprendente serie di mostri che si suppone esistessero in India, Etiopia e Brasile.
Non si conoscono impressioni coeve di questi legni: la loro prima riscoperta e riutilizzo fu proprio
in occasione di questa edizione. Le carte dei 4 Continenti sono attribuite a Girolamo Porro, ma
una è firmata dal Rosaccio. Esemplare accuratamente restaurato e rinfrescato, abilmente rimarginati il primo fascicolo e quello finale, con lieve perdita di poche lettere in quest’ultimo).
VINCIANA ‘600, n.1090. ALDEN 618/20. SABIN 6806. FALK , H.BURGKMAIR , p. 67-68. OAKESHOTT,
Some woodcuts by H.B. printed as an appendix of the Relationi.., Oxford 1960: «the first serious
study of native life and dress made for publication in a European travel book». NON IN BORBA DE
MORAES NÈ J. CARTER BROWN LIBRARY.
[14484]
134. Sardegna - CALENDARIO PER LA REAL CORTE 1777. (Torino), nella
Real Stamperia, (1777),
€ 450
in-12, pp. 143, brossura coeva in carta decorata. Armi sabaude al titolo, tutte le pagine entro bordura stilizzata, finalini. Rilegata in fine rarissima e non riscontrata carta f.t. ripiegata
raffigurante “Isola e Regno della Sardegna in Cagliari. Lm Ing 1771”. Curioso calendario con introduzione di Giambattista Operti, professore di retorica e correttore della Real Stamperia;
comprende anche sezioni dedicate alle date di nascita dei vari sovrani d’Europa ed elenchi dei
vari cavalieri, cardinali e personale di servizio alla Corte Sabauda. Curiosa testimonianza storica
[19420]
impreziosita dalla rarissima carta geografica della Sardegna. Ottimo esemplare.
135. Le CENTO CITTA’ D’ITALIA. Supplemento Mensile Illustrato del
“Secolo”. Milano, Anno XXII, 16 Gennaio 1887 - all’Anno XXXII 30 Giugno 1897.
€ 3.000
2 volumi in-folio contenenti una serie continua e completa di 153 fascicoli di 8 pagine caduno
di testo storico-descrittivo di altrettante città d’Italia, con gran numero di belle illustrazioni,
panorami, vedute, luoghi, scorci, palazzi, monumenti, etc,, riprodotti in silografia. Le città d’italia, dal nord alla Sicilia, sono accuratamente descritte ed illustrate. La serie delle 10 annate del
giornale è completa, non facile a trovarsi cosi ben conservata. I due vol. sono in legatura del
tempo in mezza tela verde e angoli, con titolo e fregi oro ai dorsi, dodici fascicoli concernono
[19159]
città del Piemonte.
136. CHARPENTIER, Jean De. Essai sur les Glaciers et sur le terrain erratique
€ 950
du bassin du Rhône Lausanne, Marc Ducloux, 1841,
in-8, pp. (4), X, 363, legatura coeva in mezza pelle, titolo e ramages impressi in oro al dorso (cerniere restaurate). Con una grande tavola geografica più volte ripieg. riguardante i terreni erratici
della valle del Rodano e 8 tavole litografiche f.t., di cui una ripiegata che raffigura la notevole
estensione del ghiacciao “déssiné d’après nature en 1817 par M. Lardy”. Prima edizione di questo
pioneristico lavoro sui ghiacciai e “one of the grandest contributions to the geology of his time”.
(Zittel). Sebbene la teorizzazione di un’Era glaciale sia generalmente attribuita ad Agassiz,
Charpentier giunse contemporaneamente a tale scoperta: ricevette infatti il lavoro di Agassiz il
60
28 ottobre 1840 pochi giorni prima di portare a compimento la sua opera, pubblicata poi nel
febbraio del 1841. “The scrupulous care with which he weighed the evidence and described the phenomenon of erratic blocks and the function of glaciers in transporting them makes this book a classic”
(DSB). Buon esemplare, usuali fioriture della carta, copia di dono dell’a. con sua nota ms. e
firma al titolo, parzialmente rifilata. DSB 3, 211. POGGENDORFF I, 423. PERRET 955: “Intéressant
ouvrage écrit par un pionnier de la glaciologie ... Bien que l’ouvrage ait paru après la publication
d’Agassiz, il résulte d’études antérieures dont Agassiz s’est lui-même inspiré. Rare et recherché”. [18379]
137. Asia - CHOISY, Abbè François. Journal du Voyage de Siam, fait par M. l’Abbé
de Choisy (en 1685-1686). Nouvelle édition, augmentée d’une table des matieres. A’
Trevoux, par La Compagnie, 1741,
€ 280
in-12, pp. (4), 512, legatura coeva piena pelle, dorso a nervi con titolo e fregi oro. Interessante
diario giornaliero di due anni di viaggio in Siam, ricco di dettagliate notizie storiche sul Paese.
Seconda edizione. Buon esemplare (firma di possesso al frontespizio). CORDIER , I, 941. [19059]
139. Isole Lipari e Ponza - DOLOMIEU, Déodat de. Voyage aux Iles de Lipari,
fait en 1781...(Segue:) Mémoire sur les Iles Ponces... Paris, Impr. Chardon, 1783 (la
€ 2.500
prima opera) e Paris, chez Cuchet, 1788 (la seconda),
2 opere in un vol. in-8, legatura del tempo p. pelle (con lievi difetti), tit. e ricchi fregi oro al dorso.
I) … ou Notices sur les iles Aeoliennes, pour servir a l’histoire des volcans; suivi d’un Mémoire sur une
espèce de volcan d’air, et d’un autre sur la température du climat de Malthe... pp. VIII, 208. Le pp.
142-151 contengono “Notices sur les iles Ustica et Pentellaria” (sic). Dedica al Principe di Malta e
Gozo M. De Rohan. II) … et catalogue raisonné des produits de l’Etna; pour servir à l’histoire des
volcan; suivis de la description de l’éruption de l’Etna du mois de juillet 1787. pp. (2), VI, 525, (2).
Corredato di una tabella a stampa e 4 tav. inc. in rame ripieg. f.t., riproducenti ciascuna le
quattro isole dell’arcipelago Ponziano (Ponza, Palmarola, Ventotene e Zannone). - Prime edizioni di opere sommamente importanti per il contenuto storico-geografico, la geologia e la
61
morfologia di queste isole al largo del golfo di Gaeta, rarissimo lavoro ad esse dedicato con passione e competenza dal grande scienziato francese (1750-1801). Di notevole interesse scientifico
sono anche le parti dedicate alla catalogazione delle varietà di lave dell’Etna (che inizia dopo pag.
143, con occhietto ed una pag. fuori numeraz.) ed alla descrizione dell’eruzione del luglio 1787.
«His commitment to the proposition that volcanic products are more than casual and accident creations
of the earth, but rather constitute a significant proportion of the earth’s features, is reflected in such
descriptive writings» (DSB IV, 150). Importanti rare opere sui due arcipelaghi e sulla storia dei
fenomeni vulcanici in Italia. Bell’esempl. MIRA p. 312. NARBONE I, p. 204 e 115. LOZZI 2280 e
3785. FERA-MORLICCHIO 1101(per la seconda opera).
[5087]
140. DULAURE, J.A. Histoire de Paris. Septième éditiion augmentée de Notes
nouvelles et d’un Appendice, par J.I. Belin avocat. Paris, Publications Illustrées, 1842,
€ 950
4 volumi in-8 grande, pp. 564, 562, 547, 565, illustrati da varie decine di belle vedute di Parigi
fuori testo incise in acciaio. Legatura del tempo molto bella in mezzo marocchino blu dorsi a
nervi con titolo e fgregi oro, filetti oro sui piatti. Edizione assai elegante. Esemplare fresco. [19637]
141. FORESTI, Antonio. Mappamondo Istorico, ovvero descrizione di tutti
gl’Imperi del Mondo, delle Vite dei Pontefici e i fatti più illustri dell’antica, e
moderna storia. Opera continuata, accresciuta e migliorata da celebri autori con...la
serie de’ Governi tanto ecclesiastici che secolari di tutto il Mondo. Venezia, G.B. Albrizzi,
1735-1736,
€ 4.800
14 volumi in-4, di circa 400 pp. caduno, legature coeve in piena pergamena flessibile, titoli manoscritti ai dorsi. Frontespizi impressi in rosso e nero, con armi araldiche dei nobili dedicatari
(diverse per ogni tomo) incise in rame al centro del foglio. Medesimo antiporta allegorico inciso
a p.pagina a ogni volume. La più completa edizione, molto aumentata rispetto alla prima (Parma
1690-94 in 4 vol.), di questa diffusa storia universale di tutti i regni e popoli del mondo, dalle
origini all’inizio del XVIII secolo, delle antiche civiltà greche, egizie, dell’Asia Minore, ottomane,
europee, della repubblica, monarchia e Impero Romani, della Cina e dell’India, delle varie religioni e fedi, storia e vita dei Papi. Le Americhe non sono comprese nell’opera. Antonio Foresti,
padre gesuita, fu l’autore del testo dei primi quattro volumi, altri studiosi, tra i quali Apostolo
Zeno, svilupparono e completarono l’opera dopo la sua scomparsa. Vasta opera storica, importante e rara, non citata da molte bibliografie. Esemplare assai raro, completo, ben conservato nella
sua prima legatura. CATALOGO VINCIANA DEL ‘600, n.579 (descrive la seconda ediz. 1711-1718).
[11410]
BE BACKER-SOMMERVOGEL III, 884.
142. Francia - ROUTES DE FRANCE. Etrennes utiles et nécessaires aux
Commerçants et Voyageurs, ou Indicateur fidèle enseignant toutes les Routes Royales
et particulières de la France, et les Chemins de Communication qui traversent les
grandes Routes: les Villes, Bourgs, Villages, Hameaux, Châteaux, Abbayes, Hôtelleries,
Rivières, Bois et les Limites de chaque Province, distinguées. Ouvrage rendu si complet,
62
tant pour le détail topographique, que pour l’exécution. Dernière Édition corrigée et
augmentée.... Parigi, chez Desnos, Ingénieur Géographe et Libraire, 1772,
€ 750
in-24, pp. (8) di cui 2 carte topografiche a doppia pagina (della Francia e
Parigi). Seguono 176 pagine di cui 156
sono carte topografiche a piena
pagina, 20 di testo. In fine 24 pagine
bianche per le annotazioni dei viaggiatori. Legatura coeva in p. pelle (con
piccoli difetti), triplo filetto ai piatti e
dentelles interne, titolo e bei fregi oro
al dorso, tagli dorati. Bell’antiporta
figurato con veduta di Parigi e armi di
Francia. Splendido atlante tascabile, di
158 carte topografiche complessive,
tutte finemente incise in rame, che
riporta tutte le strade di Francia e Paesi
[19193]
limitrofi. Bell’esemplare,
143. Piemonte - GIULIANO, Maurizio e Carlo BOSSOLI. Viaggio da Torino a
Genova, contenente la descrizione geografica, storica ed archeologica stazione per
stazione di tutte le località atraversate, le principali vedute. Precedute da alcune
Notizie storiche sulle strade ferrate in generale. Torino-Genova, Libreria delle Strade
€ 2.800
Ferrate, e G.Biancardi, 1854,
in-8 (cm.19x12,5), legatura editoriale tutta tela scura, titolo in oro sul piatto anteriore ed al dorso,
pp.182 di testo a stampa, una carta topografica ripiegata del territorio e 16 tavole f.t. in litografia,
a piena pagina, assai belle, del pittore Carlo Bossoli, finemente dipinte a mano, raffuguranti le
vedute di città e località: Torino, Moncalieri, Stenevasso, Asti, Felizzano, Alessandria, Novi,
Serravalle, Pietra Bissata, Villavecchia (2), Scrivia, Galleria Giovi, Fiume Riccò, Sampierdarena,
Genova. Raro album che costituisce una preziosa documentazione della ferrovia e del territorio
attraversato dalla linea ferrata Torino-Genova. (inaugurata ufficialmente il 20 Febbraio 1854),
con notizie sulle ferrovie in Italia e all’estero, coincidenze, alberghi, commercio, popolazione, polizia ferroviaria, tariffe e prezzii di trasporto merci, etc. Bell’esemplare. MANNO-PROMIS, I, [19217]
144. HOTTINGER, Johann Heinrich. Cippi hebraici sive Hebraeorum, tam
veterum, prophetarum, patriarcharum. (Leg. con:) Archaiologia orientalis, exhibens. Heidelbergae Typis Samuelis Broun, 1662,
€ 850
2 opere in 1 vol. in-8, pp. (28, compreso il primo f. bianco), 188, (8); (12), 148, (2), (150), (2),
legatura coeva in pergamena, titolo ms. al dorso. Curioso assieme di due trattati di carattere storico
artistico sul vicino oriente, con testo in latino, arabo, greco ed ebraico. La prima opera, divisa in
tre parti comprende I) Dissertatio de nummis orientalium ... II) Preafatio de variis orientis monumentis, mensuris & iscriptionibus... III) Elenchus tractatuum. Completa di 4 tavole f.t., di cui 3 su
63
doppia pagina, è un valido repertorio, in seconda edizione ampliata e corretta (prima 1659), per
lo studio delle monete, dei monumenti e dell’epigrafia ebraica e orientale. La seconda opera è
l’Archaiologia orientalis, exhibens I. Compendium theatri orientalis, de Arabum, Persarum, Turcarum,
Tartarorum, ... II. Topographiam ecclesiasticam orientalem, quae brevis est Ecclesiae Orientalis, secundum nominum, dogmatum, sedium patriarchalium, ... descriptio”, compendio dei teatri arabi, persiani
e turchi e della topografia ecclesiastica orientale. Buon esemplare (usuale arrossamento, lieve
[10216]
macchia d’umido nel margine esterno di alcuni ff.) GRAESSE III, 377.
145. ISABEY, Jean Baptiste. Voyage en Italie en 1822. Trente dessins lithographiés
par lui. Paris, chez l’Auteur, (1822),
€ 3.000
in-folio (mm 460x320), leg. coeva in mezza pelle e angoli, tit. in oro lungo il dorso, armi non identificate coronate e con serto d’alloro impresse in oro al piatto anteriore. Comprende: 1 foglio a
stampa con titolo e indice della serie; 30 vedute disegnate e litografate dall’artista, di eccezionale
livello artistico e di grande finezza (varie di Roma e Napoli, nonchè di Pisa, Firenze, Venezia, Lago
Maggiore, Tivoli, Parma, etc.). J.B.Isabey (pittore, miniatore e litografo, Nancy 1767 - Paris 1855)
fu artista assai reputato e quotato. Viaggiò in Italia nell’aprile-giugno del 1822 e ne trasse le 30 presenti impressioni poi riportate in lito al suo ritorno a Parigi. Esemplare con arrossature, più
accentuate su 4 tavole. Cfr. BENEZIT, V, p.730. CREMONINI, L’ITALIA NELLE VEDUTE, n.95. [19110]
147. Milano - MORIGI, Paolo. La Nobiltà di Milano. Nella quale si ha piena notitia
di tutte le Reliquie notabili, Corpi Santi Milanesi, Edifitij di Chiese, & altri luoghi Pij
d’essa Città, Papi, Cardinali...Letterati...Pittori, Scultori, & altri Artefici; della grandezza
de’ Milanesi, nobiltà delle loro famiglie, anticaglie, & altre cose curiose, e degne di
memoria. Aggiuntovi il Supplimento in questa nova impressione del Sig. Girolamo
€ 1.650
Borsieri. Milano, Gio. Battista Bidelli, 1619,
2 vol. in un tomo in-8, pp. (48), 574, (2 bb.); (4), 74, (10);
leg. ottoc. m. perg. e ang., tass. in pelle con tit. e fregi oro al
dorso. Marca tipogr. sui due front., iniz. e fregi silogr. Dedica
dello stampatore ad Ercole Visconti. Seconda ediz. (dopo la
prima del 1595), ma prima con il “Supplimento” di
Girolamo Borsieri. «Opera in cui si trova raccolto quanto di
favoloso ha saputo trovare la semplicità popolare, ma misto però
a varie ottime notizie de’ tempi» (Tiraboschi, VIII, 1033). Di
grande interesse storico ed inesauribile fonte di notizie d’arte.
«Il quinto libro, dedicato esclusivamente agli artisti ed affini, ha
per noi notevole valore specie per le notizie sui contemporanei...
Caratteristico è il posto dato all’arte industriale, che fin da allora
fioriva in quella città (miniatori, armaiuoli, ebanisti, ricamatori,
fabbri d’arte e orefici, ma soprattutto gli ingegnosissimi intagliatori di pietre fini e di cristallo...). Nel supplemento del Borsieri
sono importanti specialmente i due ultimi capitoli, che trattano
delle ricche gallerie private di Milano... e contengono anche una
64
breve descrizione delle migliori pitture e sculture pubbliche di Milano» (Schlosser p. 367 e 379). )
Bell’esempl. MANCA AL CAT. MENEGHINA . PREDARI 165. CAT. HOEPLI 794. LOZZI 2652: «Raro».
CICOGNARA 4246. ARGELATI II, p.967. SPRETI 2403. COLANERI 1077.
[11836]
148. PICCOLOMINI, Enea Silvio (Papa Pio II). Le Historie, Costumi et Successi
della nobilissima Prouincia delli Boemi, composti da Pio II Sommo Pontefice. Ne
quali si contengono tutti li preclari gesti, et fatti loro dalla prima origine insino a tempi
dell’authore. Nuouamente di latino in italiano tradotti, et con ogni studio, et somma diligenza impressi. In Vinegia, per Bartholomeo detto l’Imperador, M.D.XLV. (1545),€ 900
in-8, ff. 110, (2), legatura coeva in pergamena floscia, titolo ms. al dorso. Impresa tipografica al
frontespizio, caratt. corsivo. Prima edizione del volgarizzamento (senza indicazione del traduttore) delle “Historiae Bohemicae” di Enea Silvio Piccolomini (edite a Roma nel 1475). Quest’opera
è tra i suoi lavori storici più notevoli, composto poco prima dell’assunzione al pontificato e felicemente intessuto di aneddoti e di reminiscenze personali, frutto del soggiorno da lui fatto in
quelle regioni in qualità di legato pontificio nel 1452. Una delle non molte edizioni impresse da
Bartolomeo detto l’Imperatore nel corso dei soli dieci anni della sua attività tipografica a Venezia.
Esemplare genuino (forellino di tarlo al margine interno del titolo). BMC STC p. 323. ADAMS, P
1346. GRAESSE, I, p. 27.
[17012]
149. PTOLOMAEUS, Claudius. De
Geographia libri Octo (graece), summa
con vigilantia excusi. (Leg. con:) ARRIANUS & HANNONIUS. Periplus.
PLUTARCUS. De fluminibus & montibus. STRABONIS epitome. Basileae,
(Hieronymus Froben et Nicolaus
€ 16.000
Episcopius), 1533,
due opere in un vol. in-4, pp. (8), 542, (2), per
il Tolomeo; pp. (16), 206, per l’Arrianus. Bella
leg. coeva in pelle di scrofa su assicelle, decorata sui piatti con bordure concentriche
impresse a secco, dorso a cinque cordoni, titolo
ms., tracce di fermagli. Impresa tipogr. di Froben
sui due titoli e in fine, alcuni diagrammi n.t.; elegante car.greco per il testo. Il Tolomeo è
preceduto da 4 pag. con dedica latina di Erasmo
da Rotterdam; alcuni diagrammi n.t., testatine e
bellissime iniz. istor. in silografia. Editio princeps, rarissima, di entrambe le opere. Il testo
originale greco di Tolomeo (II-III sec. d.C.), è
basato su un manoscritto di proprietà di
65
Teobaldus Feltichius; la prima ediz. latina apparve nel 1475. Il suo grande merito fu di trattare
per la prima volta la geografia su basi scientifiche e non empiriche. Il suo trattato costituì la fonte
principale delle cognizioni geografiche dell’antichità e l’universale concezione del mondo sino
alla rivoluzione copernicana. Volume di grande importanza scientifica, filologica e tipografica:
fu soprattutto durante il periodo della preziosa collaborazione di Erasmo che Froben assunse un
ruolo predominante fra le tipografie europee. Esempl. bellissimo, assai puro e marginoso (timbro
di raccolta svizzera estinta sui ff. di risguardo e sul primo titolo). ADAMS P-2222 ED A-2014. BMC,
GERMAN, p. 718 e 47. DIBDIN, GREEK II,363 e I, 330. STEVENS-AYER 47. PRINTING AND MIND OF
MAN 18, note.
[2732]
150. India - ROBERTSON, William. Recherches historiques sur l’Inde ancienne,
sur la connoissance que les anciens en avoient, et sur les progrès du commerce avec cette
contrée avant la découverte du passage par le cap de Bonne-Espérance. Paris, Chez Janet
€ 700
et Cotelle, 1821,
in-8, pp. X, 457, elegante legatura in mezza pelle nocciola, dorso a nervi con filetti e titolo oro su
tassello verdone. Completo del ritratto dell’a. in antiporta e di due 2 grandi carte geografiche
incise su rame più volte ripieg. f.t. raffiguranti il sud-est dell’Asia. Prima edizione accresciuta e
corretta e recante titolo lievemente modificato: l’opera apparve infatti a Londra nel 1791 e a
Parigi l’anno seguente con titolo “Recherches historiques sur la connoissance que les Anciens avoient
de l’Inde”. Importante lavoro, uno tra i migliori sulla conoscenza dell’India a quel tempo. Ottimo
[19151]
esemplare.
151. ROSCOE, Thomas. Views of Cities and Scenery in Italy, France, and
Switzerland: from original drawings by Samuel Prout, F.S.A., and J.D. Harding. With
descriptions of the plates by Th. Roscoe (et avec le texte français par Alex. Sosson).
€ 2.000
London (et Paris), Fisher, Son, & Co., 1836-38,
3 vol. in-4, bella leg. romantica m. marocch. rosso e ang., tit. in francese e fregi oro ai dorsi. Vol. I: pp. 96, titolo inc. con veduta di Fiesole (inserito a pag. 15) e 45 tavole. - II) pp. 94, tit.
inc. con veduta di Verrex, Val d’Aosta (inserito in fine) e 45 tav. - III) pp. 90, tit. inc. con veduta
del Tempio di Pallade a Roma
(inserito a pag. 29) e 42 tavole.
Magnifico assieme composto da
3 titoli inc. e complessive 132
tavole, protette da velina ed
accompagnate da un foglio di
testo esplicativo in inglese al
recto ed in francese al verso;
sono tutte finem. incise su
acciaio da vari artisti ( James B.
Allen, Brandard, Westvood,
Radclyffe, J. Lawis, E. Goodall,
Th. Higham, W. Wallis, S. Fisher,
66
W.R. Smith, J.T. Willmore ed altri); la grande maggioranza di esse (92) raffigurano suggestive
vedute di città, paesi e località italiane. Una delle grandi e più riuscite relazioni del “grand tour”.
MANCA A FOSSATI-BELLANI. PINE-COFFIN 849.8 (ediz. 1849-50, London, P. Jackson).
[5658]
152. ROSE, W. & SEYMOUR, H. A tour to Great St. Bernard’s and round Mont
Blanc. Descriptions from a journal kept by the author. Drawings taken from
€ 1.600
nature. London, Harvey and Danton, 1827,
in-8 piccolo, pp. IV, 144, elegante legatura editoriale piena tela rossa, titolo e fregi in oro al dorso,
tagli oro. Illustrato da una carta topografica ripieg. f.t. della zona alpina el Gran San Bernardo e
del Monte Bianco disegnata e incisa su acciaio da Daniel Gardner e 16 belle vedute incise su 8
tavole f.t. (Mont Blanc, Arpenaz, Chamonix, Argentieres, Courmyeur, Saint-Bernard, Aoste,
Martigny, etc.). Prima edizione di rara guida descrittiva e illustrata concepita in forma di lettere
indirizzate ai familiari da varie località valdostane e svizzere e apparsa in forma anonima, ma dovuta
a William Rose e a H. Seymour. Di notevole interesse perché “intended for young Persons from ten
to forteen years of Age”, “probabilmente il primo libro del genere per ragazzi” (Nava, S/5), per i giovani
alpinisti dai 10 ai 14 anni. Bell’esemplare. PERRET, 3762 (descrive un esemplare con le tavv. colorate): “Premier livre sur le Mont-Blanc et l’alpinisme destiné aux enfants... Bel ouvrage, bien illustré, très
rare et recherché”. MATHEWS, p. 295. MECKLY, 200 (per errore parla di 9 tavv. di vedute). NAVA,
MONTE BIANCO, CIT. RÉAN, MONTE BIANCO, p. 59. NUC PRE-1956, vol. 598, p. 452.
[18967]
153. SANGRO, Raimondo di, Principe S.Severo. Lettera Apologetica dell’esercitato
Accademico della Crusca contenente la difesa del libro intitolato Lettere d’una
Peruviana per rispetto alla supposizione de’ Quipu scritta alla Duchessa di S**** e
dalla medesima fatta pubblicare. Napoli, MDCCL,
€ 10.000
in-4, pp. (14), 320, (14), (tra le pp. 116 e la 119 presenti i fogli num. 117 e *118, mancano *117
e 118), leg. coeva p. pelle marmorizz., tit. e fregi in oro al dorso (tracce d’uso, restauri alle cuffie),
tagli marmorizz. Titolo stampato in 5 colori, con vignetta inc. da Ant. Baldi impressa in rosso;
3 grandi tavole ripieg. (la seconda stampata in rosso e verde) con incisioni in rame colorate a
mano. Prima edizione di questa rara ed affascinante opera riguardante la controversa interpretazione dell’alfabeto Inca dei Quipu; opera di Raimondo di Sangro (1710-1771), personalità
complessa e discussa della cultura napoletana del Settecento: introduttore della massoneria nel
Regno delle Due Sicilie, progettò e raccolse nelle sale del suo palazzo numerosi strumenti mec-
67
canici e curiosità d’ogni tipo, in campo pirotecnico, tessile, chimico, e della colorazione dei marmi
e dei vetri. Il suo bizzarro ingegno, non disgiunto da una certa dose di ciarlataneria, lo rese notissimo all’epoca. Nel libro difende l’opera di Madame de Grafigny, raccolta di lettere attribuite ad
una Principessa Inca e scritte con il metodo Quipu. Nonostante l’altissimo livello raggiunto, gli
Incas, così come nessun’altra civiltà precolombiana, non conobbero la scrittura; il quipu, che
significa semplicemente ‘nodo’, è quanto di più affine alla scrittura esistesse nel Sud America. Si
tratta in realtà di un ingegnoso espediente mnemonico formato da una corda principale da cui
penzolavano cordicelle di vari colori con nodi intervallati che servivano a registrare i numeri
secondo un sistema decimale; utilizzato soprattutto a fini statistici, costituisce in un certo senso
un’anticipazione dei sistemi applicati ai moderni computers. Il principe di Sangro, difendendo
una finzione letteraria, trovò il modo di interpretare i quipu come un vero e proprio alfabeto: un
vocabolario di 40 parole è esemplificato in una delle tavole, con l’equivalente Inca in nodi quipu
colorati: le parole sono determinate da varie combinazioni di nodi in nero, blu, rosso, verde etc.,
mentre la punteggiatura è indicata in giallo e porpora. Un’altra tav. dimostra la sillabazione di
una canzone peruviana; mentre nella terza gli alfabeti italiano, latino, francese, spagnolo, tedesco
e inglese sono adattati alla scrittura quipu. Queste straordinarie tavole sono impresse a più colori
e colorate, probabilmente a pochoir, secondo un metodo personalmente inventato dall’autore,
così come per la stampa in 5 colori del frontespizio. Libro rarissimo e di estrema curiosità.
Bell’esempl. molto marginoso e fresco (lieve alone al tit., rare fioriture); i due ff. mancanti, contrassegnati da un asterisco, riguardano una lunga nota al testo sugli animali parlanti, e non sono
stati aggiunti in quest’esemplare. SABIN 40560. ALDEN 750/279. PALAU 29723. CARTER BROWN,
ITALIANS AND THE CREATION OF AMERICA 66: “In defending the veracity of a fiction, di Sangro was
off the mark, yet his book is the earliest full study of the Quipu writing system”.
[19136]
154. VINCENZO MARIA (Padre), di Santa Caterina da Siena. Il Viaggio all’Indie
Orientali: Con le Osservazioni, e Successi nel medesimo, i Costumi e Riti di Varie
Nationi, & Reconditissimi Arcani de’ Gentili, cavati con somma diligenza da’ loro scritti,
con la descrittione degl’Animali Quadrupedi...di quel Mondo Nuovo... In Roma,
Stamperia di Filippomaria Mancini, 1672,
€ 5.000
in-folio (mm 300x215), ff. (12), pp. 482, ff. (11), antiporta fig. a piena pagina, inciso da Sante
P.Bartoli su disegno di Giulio Bersani. Pregiata legat. coeva p.pergam. rigida, fregi oro e titolo su
tassello al dorso. Iniziali, fregi, testate e finalini in silografia. Prima edizione, dedicata al cardinale
Benedetto Odescalchi. Vasta importante relazione di “una raccolta delle cose più rare dell’Oriente”
identificate dall’autore nel viaggio di metà ‘600 in India, Persia, Arabia, Armenia, Babilonia,
Mesopotamia, Turchia, Malta, etc., con descrizioni di città e monumenti, vari particolari, religioni,
idoli, santi e santoni, cerimonie, missioni, cibi, caffè, storia naturale, prodotti della terra e del
mare, fauna, piante medicinali, ecc. ecc. Dell’autore, padre carmelitano scalzo, al secolo Antonio
Murchio, non abbiano trovato notizie biografiche particolari. L’opera venne ristampata nel 1683
a Venezia; entrambe le edizioni sono assai rare. Bell’esemplare. CHOIX D’OLSCHKI n.19789.
VINCIANA 1404. BIBL. NAT. PARIS, CAT.VIII p.119. ‘The present account is much more detailed
than the usual contemporary reports’ (HÜNERSDORFF, Coffee, p. 1045). “The most important
[12018]
of the 17th century Italian travellers” (ATABEY p.689).
68
155. Italia - VOYAGE D’ITALIE. Impressions de voyage. Aller par Lyon,
Marseille & la route de la corniche. Retour par Venise, Milan, le Simplon & la Suisse.
Jour de mon retour 19 mai 1857. (Rouen?, 1857 ca.),
€ 7.000
manoscritto in-8 (mm 265x195), pp. 241, 10 bellisime tavole fuori testo (incisioni, fotografie
e magnifiche gouache), legatura coeva in percallina, titolo in oro al dorso, al piatto anteriore
impresse a secco le lettere “A.M” probabilmente iniziali del nome dell’autore. Bella leggibile grafia
corsiva, autografa dell’autore, con alcune correzioni (forse in vista di una possibile pubblicazione
del manoscritto ?), a p. 4 parte del testo obliterato con foglio di carta bianco. Interessante anonimo
ed inedito resoconto di viaggio in stile aneddotico, ricco di dialoghi con informazioni storiche
sulle città e storico-artistiche sui monumenti. L’anonimo autore lascia Rouen il 15 gennaio 1857
accompagnato dall’amico Henry Quesnel (Rouen 1819-1873), attraversa Francia e Italia e ne
descrive bellezze e città: Marsiglia (p. 13), Toulon
(p. 17 con fotografia della Chiesa e di un palazzo),
Nizza (p. 54 con incisione riproducente un dipinto
della Vergine con Bambino), Genova (p. 65), Lucca
(p. 77), Pisa (p. 80), Firenze (p. 84 con foto della
piazza di Palazzo Vecchio), Siena (p. 101), Livorno
(p. 103), Napoli (p. 105, accompagnata da una
gouache), Pompei ed Ercolano (p. 117), il Vesuvio
(p. 119 con gouache con veduta notturna del
Vesuvio in eruzione p. 171) una sezione dedicata
al Museo Borbonico e ad una escursione fino a
Capo Miseno (con bella gouache, p. 127),
Sorrento, Grotta Azzurra , Capri, Amalfi (con
gouache delle grotte in ambientazione notturna), Salerno, Pestum, via Appia, il Vaticano,
Roma (con foto del dipinto della Trasfigurazione
di Raffaello); poi ancora Frascati, Tivoli, Bologna,
Padova, Venezia, Verona, Milano, (con gouache
del Lago di Como a p. 215), Pavia, verso Ginevra
attraverso il Gran San Bernardo. In ottimo stato, ex
[19166]
libris G. Maze Sencier.
156. Svizzera - WEIBEL, Jakob Samuel. STAPFER, Philippe Albert. Voyage
Pittoresque de l’Oberland, ou Description de Vues prises dans l’Oberland, District
du Canton Berne Paris, Crapelet for Treuttel & Würtz, 1812,
€ 18.000
in-folio 5 pagg. non num. incluso il front., 90 pagg. num., 1 pagg. non num. di indice in fine.
Antiporta con veduta alpina e titolo scolpito nella roccia incisa a colori, carta topografica in
bianco e nero, 14 incisioni eseguite all’acquatinta a colori e ripassate in alcuni particolari a mano;
ciascuna incisione è ripetuta in versione al tratto, non ancora colorata. Legatura in cartonato
arancione d’epoca, piatti muti, titolo in oro su tassello di marocchino verde al dorso.
Quest’importante e scenografica opera impressa a colori, raffigurante paesaggi, montagne e ghiacciai dell’Oberland Bernese, comprese stupende vedute di Grindenwald e della Jungfrau, è stata
69
attribuita in alcune bibliografie a G. Lory il giovane. L’opera, pubblicata originariamente nel 1796,
conteneva solo 12 tavole e il testo in francese e tedesco. La presente edizione include un nuovo
testo in francese dello statista bernese Stapfer (1766-1849). Inoltre le vedute per le tavole 8 e 9
della prima edizione (Vue de Zweilutschinen e Vue des Glacières de Grindelwald) sono state
sostituite da due nuove vedute: Vue des Glaciers de Grindelwald e La Cime de la Jungfrau. Jakob
Samuel Weibel (1771-1846), acquerellista, paesaggista e incisore, realizzò queste pregevoli vedute
del bernese negli anni ’90 del diciottesimo secolo. I soggetti ritratti includono: un frontespizio
allegorico raffigurante lo Staubbach de Lauterbrunneen, una mappa topografica dell’Oberland
e del Cantone di Berna; inoltre: 1) Vue de la Ville de Thoune; 2) Vue des environs de Thoune;
3) Vue du Château d'Oberhofen; 4) Vue du Château de Spiez; 5) Vue de la Ville d'Unterseen;
6) Vue d'Interlaken; 7) Ruines
d'Unspunnen prés d'Interlaken;
8) La Cime de la Jungfrau; 9) Vue
des Glaciers de Grindelwald; 10)
Vue du Glacier de Rosenlaui; 11)
Vue de Meyringen; 12) Vue du
Pont de Wyler & de la Chutte d'
Oltchernbach; 13) Vue du Village
de Brienz; 14) Vue du Château de
Ringenberg. Ottimo esemplare, in
perfetto stato di conservazione,
uno dei pochi completo delle 14
tavole in doppio stato. LONCHAMP
745. PERRET 4534: “Très rare et très
recherché”.
[18912]
157. Sant’Elena - WILSON, Henri. Descrizione dell’isola di Sant’Elena. Firenze,
€ 450
presso Guglielmo Piatti, 1815,
in-8, pp. 23, brossura muta coeva conservata, legatura in mezza tela blu, titolo in oro lungo il
dorso. Il racconto molto dettagliato è accompagnato da una tavola ripiegata che raffigura il porto
dell’isola e da una che raffigura uno squalo ed un pesce volante. Prima edizione della traduzione
italiana della relazione scritta da Wilson che vi si era fermato a Sant’Elena durante uno dei suoi
viaggi per la compagnia delle Indie Orientali. La scelta dell’editore di pubblicare una così singolare
operetta fu senz’altro dettata dall’interesse suscitato per il luogo in cui sarebbe stato esiliato
[18793]
Napoleone proprio in quell’anno. Buon esemplare.
70
SCIENZE E MEDICINA
158. AGASSIZ, Jean Louis Rodolphe. Etudes sur les Glaciers. Atlas and text.
Neuchâtel, aux frais de l’auteur & Solothurn Jent & Gassmann, 1840,
€ 10.000
2 volumi: l’atlante con entrambe le copertine editoriali gialle conservate, in legatura coeva in percallina blu-verde, titolo lungo il dorso, sul piatto ant. emblema della Wigan Free Public Library
in oro; il volume di testo in m. percallina blu-verde, con tit. oro su tassello al dorso, (per l’atlante).
Il vol. di testo in-8, pp. (6), V, (1), 346, (2); l’atlante in-folio si compone della copertina edit.
illustrata e 18 splendide litografie a due tinte, «dessinée d’après nature et litographiée par
J.Bettannier», oltre a 14 tavole su carta velina, che ripetono al tratto le prime 14 vedute, con
l’aggiunta di didascalie relative ai nomi delle montagne e delle valli, nonché annotazioni scientifiche sul ghiacciaio. Tra le vedute spiccano 2 relative ai ghiacciai del Monte Rosa, 4 del Cervino
(verso Zermatt), 2 del ghiacciaio di Viesch. Prima edizione, di gran lunga preferibile a quella in
tedesco che uscì nello stesso anno, di una delle opere scientificamente più importanti tra quelle
dedicate alle Alpi. Agassiz (1807-1873) è considerato il padre della glaciologia; di grande importanza i suoi studi sulla datazione dei ghiacciai. Opera stimata tra i capisaldi della storia della
scienza. Bell’esempl., l’atlante assai fresco, il testo con lieve alone all’angolo sup., impreziosito da
invio autografo “A’ mon excellent ami / Elie de Beaumont / L. Agassiz”. Beaumont (Canon, 1798
– Parigi, 1874) nel 1835 divenne ispettore generale delle miniere e nel 1860 vice presidente del
Consiglio generale delle miniere. Le sue teorie sulle origini delle catene montuose e sui cataclismi,
che divulgò in “Notice sur le système des montagnes” e in “Recherches sur quelques-unes des rèvolutions
de la surface du globe”, suscitarono appassionate discussioni, ma caddero presto nell’oblio. Già il
16.12.1939 Agassiz scriveva a Beaumont una lunghissima lettera in cui descriveva l’opera in via
di pubblicazione: “ J’espère pouvoir vous adresser d’ici au printemps le cahier complet des planches
que je fais faire” (Cfr. MARCOU, Life, letters and works of Agassiz, I, p. 153-160). PRINTING AND
THE MIND OF MAN, 309: «One of his most influential books.. made extensive observations on the glaciers near Chamonix ... stated his convinction that the earth had once suffered a great fall of temperature,
resulting in the formation of an enormous ice-sheet covering the greater part of Europe, North Asia and
North America. He named this geological period the Ice Age ... Agassiz’s observations were the beginning
of modern glacial geology». NORMAN 17; WARD AND CAROZZI 24; DIBNER 98; HORBLIT 1: “Great
work of the founder of glacial geology”. PERRET 19: “Les observations d’Agassiz ont ouvert de nouvelles
perspectives dans la description de la formation, du développement, du mouvement et de leffet des gla[11967]
ciers. L’ouvrage, complet des planches et bon état, est très rare”.
159. ANGELI, Stefano degli. Considerationi sopra la forza di alcune Ragioni
Fisicomattematiche, addotte dal M.R.P. Gio. Battista Riccioli... Espresse in due dialo€ 3.000
ghi... Venetia, Appresso Bortolo Bruni, 1667,
in-4, pp. (8), 134, (2 b.), leg. antica in pergamena. Fa parte dei “pamphlet” in forma di dialogo in
polemica con le teorie esposte dal Riccioli, prima nell’Almagestum novum (Bologna 1651). Padre
Degli Angeli era anticopernicano e direttamente coinvolto nella mobilitazione culturale scientifica della Chiesa in difesa della tradizione derivante dalle Scritture e dai Padri. La sua critica si
riferiva alle ragioni teoriche che Riccioli portava per dimostrare l’immobilità della terra. L’autore
71
(Venezia 1623 - Padova 1697), gesuita e poi
prete secolare, fu illustre geometra e matematico, confratello e collaboratore di Bonav.
Cavalieri a Bologna e, dal 1662 sino alla morte,
insegnante sulla cattedra di matematica dello
Studio di Padova che era stata di G. Galilei, di
cui fu tra i primi a seguirne le teorie. Cinti 301.
Riccardi I (I), 35-36 “Di molto pregio scientifico...
è raro rinvenire uniti questi quattro libri...”.
WALESON, Crerar Library, University of
[9863]
Chicago Lib., p. 6.
160. ARGELATA, Pietro, de. Chirurgiae libri sex. (Segue:) ALBUCASIS.
Chirurgia cum cauterijs et instrumentis suis figuraliter appositis. (In fine:) Venetiis,
€ 7.500
Luceant. de Giunta, 1 marzo 1520,
in-folio, ff. 160, ultimo bianco, leg. coeva in pergamena, tit. ms. al dorso. Testo su due colonne in
car. semigotico, centinaia d’iniziali grandi e piccole in silogr.; al verso del foglio n. 159 sono colophon, registro e giglio dei Giunta impressi in rosso; inframezzate al testo dell’opera di Albucasis,
che inizia col f. 125, un gran numero di figure silogr. rappresentanti strumenti chirurgici.
Magnifica edizione giuntina, la prima col Trattato di Albucasis, e sesta in ordine cronologico del
trattato di chirurgia di Petrus de Largelata (o P. de la Cerlata o de Argellata, medico e filosofo di
Bologna, dove insegnò e morì nel 1423; la prima ediz. era stata pubblicata a Venezia nel 1480).
Egli espone qui alcuni metodi innovativi che gli assicurarono la fama tra i più illuminati chirurghi
del suo tempo; vi sono parti che trattano di odontoiatria,
ginecologia ed ostetricia, tecniche per operazioni e fratture,
ecc. ed inoltre presenta il proprio metodo per imbalsamare il
corpo di Papa Alessandro V. La “Chirurgia” di Albucasis (o
Alvaharabi o Bulchasis, come fu latinizzato nel medioevo il
suo complesso nome arabo) fu tradotta in latino da Gherardo
da Cremona già nel 1181 e successivamente da Simone da
Genova ed Abramo Giudeo e fu stampata per la prima volta
da Nic. Jenson a Venezia nel 1471; il suo autore fu medico e
chirurgo arabo di Spagna, nato a Cordoba e morto verso il
1010, celebre almeno fino alla metà del XVI secolo (cfr.
Garrison-Morton 5550). Esempl. puro e marginoso (due
timbri ed abile restauro sul primo foglio). CAMERINI I, n. 248.
SANDER I, 529. ESSLING II, p. II, n. 2066. Tutte le altre bibliografie generali o mediche registrano altre edizioni anteriori o
[4034]
l a ristampa di Giunta 1531.
161. BAILLOU, Guillaume. Opera Omnia Medica. Studio & opera Jacobi
Thevart: Epidemorum et Ephemeridum libri duo: Consiliorum Medicinalium libri
duo. De Virginum et Mulierum Morbis. Opuscola Medica, Arthritide, de Calculo et
Urinarum Hypostasi. De Rheumatismo & Pleuritide Dorsali. Venetiis, Angelum
Jeremiam, 1734-1736,
€ 1.400
72
4 volumi in-4, pp. (28), 392; XII, 470, (2); XVI, 522: XVI, 350. Ritratto inciso f.testo dell’autore
nel tomo primo, iniziali, fregi e finalini silografici nel testo. Legatura coeva piena pelle, omogenea
per i quattro tomi, dorsi a nervi con fregi in oro. La presente edizione riunisce tutti gli scritti e
trattati medici seicenteschi del Baillou (1538-1616, noto medico di Corte di Henry IV). I suoi
importanti trattati vennero editi separatamente negli anni tra 1643-1668 in Parigi. Egli fu il primo
epidemiologo dei tempi moderni, precedendo le scoperte di Thomas Sydenham. Non comune
vasta opera medico scientifica, in esemplare assai puro. CFR . WELLCOME MEDICAL LIBRARY, II,
[18729]
p.87. GARRISON MORTON, n.60. KRIVATSKY, 582-591.
162. BARATTIERI, Giov. Battista. Architettura d’Acque, divisa in otto libri...
Nascimento dell’acque, origine de i fiumi, alluvione, isole fatte da i fiumi, del moto
ouero velocità dell’acque correnti... Piacenza, Stampa Camerale di Gio. Bazachi, 1656,
€ 1.700
in-folio, pp. (20), 277, (3), leg.coeva m. perg. ed ang. con tit. oro su tassello in pelle al dorso.
Marca tip. in fine. Precedono la dedica dell’a. a Francesco Serafini, consigliere di Stato del duca
di Parma, alcuni componimenti poetici in italiano e latino in onore del Barattieri e della sua opera
ed un lungo avviso ai lettori con un interessante elenco di termini specifici. Prima edizione (una
seconda apparve nel 1663) di importante opera di ingegneria idraulica, fondata su osservazioni
personali, nonchè sui precedenti lavori di Castelli e Corsini. Corredata di illustrazioni assai
intreressanti in silografia: 1 tav. doppia f.t. e 40 figure n.t. (di cui 2 su doppia pag. raffig. entrambe
il corso del Po dal Lambro all’Adda). Barattieri (1601-1677) fu ingegnere presso il Duca di Parma;
la sua opera segnò l’inizio di una nuova fase negli studi sulla regolazione delle acque e sulle opere
di bonifica. Esempl. in buono stato (qualche lieviss. ingiallitura nel margine bianco alto dei primi
ed ultimi ff.). SINGER III, 315: «the best exemple in our period of a practical scientific work on the
problems of river regulation». RICCARDI I, 73. STC., XVII SEC., 72. MICHEL -MICHEL I, 104. [957]
163. BIANCHINI, Francesco. De kalendario et cyclo Caesaris ac de Paschali
canone S. Hippoliti martyris dissertationes duae... Quibus inseritur descriptio, et
explanatio basis, in Campo Martio nuper detectea sub columna Antonino Pio olim
dicata. His accessit enarratio per epistolam ad amicum de nummo et gnomone
€ 5.200
Clementino... Romae, Typis Aloysii et Francisci de Comitibus, 1703,
3 parti in 1 volume in-4, pp. (20), 176; (8),
84; (20), legatura coeva in pergamena, tassello granata al dorso. Con complessive 12
tavole f.t. a p. pagina raffiguranti monete,
monumenti, bassorilievi e tabelle numeriche; 1 piccola illustrazione n.t. (che in alcuni
esemplari si trova stampata su tavola f.t.) è
inserita a p. 30. Al titolo della prima parte e
sul secondo f. della seconda due vignette in
rame con ritratto di Clemente XI e riproduzione dello gnomone. L’opera comprende
73
una prima parte (De calendario) che tratta problemi di cronologia legati al calcolo della Pasqua;
vengono analizzati, anche attraverso testimonianze iconografiche, i calendari latini e quelli precedenti il calendario gregoriano. Si tratta di uno studio del calendario giuliano attraverso la
testimonianza offerta dai Fasti Maffeiani, lastra marmorea dell’età di Augusto con un calendario
rinvenuta nel 1547. Segue la prima decifrazione del ciclo pasquale di 112 anni inciso in greco
sulla statua di S. Ippolito ritrovata nel 1551. Nella seconda parte (De nummo et Gnomone) l’autore
descrive in forma di lettera la meridiana fatta costruire da Clemente XI nella Basilica di S.Maria
degli Angeli all’interno delle Terme di Diocleziano, con la speranza che essendo tracciata su un
edificio di ben 14 secoli, non sarebbe stata soggetta ai cambiamenti che si registravano in quella
del Cassini in S.Petronio. Bianchini riassume le osservazioni per determinare la linea meridiana,
espone le soluzioni originali adottate, descrive le coordinate astronomiche, la lunghezza, le dimensioni del foro gnomonico e dello gnomone boreale: la verifica della validità della riforma
gregoriana del calendario era di assoluta rilevanza ai fini della datazione della Pasqua nella
migliore concordanza possibile con i moti del Sole e della Luna e con le regole date dai Padri del
Concilio di Nicea. Ottimo esemplare (ex libris al piatto anteriore, piccola bruciatura sulla tavola
della meridiana). L ALANDE, p. 347. POGGENDORF I, 185-186. RICCARDI I (I), 131 “Opera di notevole importanza scientifica –storica”. MONTUCLA, HISTOIRE, II, 597.
[13949]
164. Brown, John - STRANO E CAPACE, Giuseppe. Saggio fisico-critico della
Dottrina di Brown sviluppata da’ suoi settatori ed applicata ad alcuni punti di
Medicina Pratica. Dedicato alla grandezza del Principe di Biscari, in risposta ad un professore suo amico. Catania, per l’Erede di Reggio, 1802,
€ 1.400
in-4, pp. 262, 1 f. nn. di giunte e correzioni. Bella legatura del tempo in p.pelle, bordura oro sui
piatti, titolo e ricchi fregi dorati al dorso, tagli marmorizzati. Curioso saggio critico sull’opera del
Brown (1735-1788), medico scozzese, protetto in un primo tempo dal prof. Cullen dell’università
di Edinburgo, poi divenuto suo acerrimo nemico. Abbondonata Edinburgo si trasferisce a Londra
e pubblica la sua opera “Elementa Medicinae” nel 1778, che fu un violento attacco critico alla
classe medica del suo tempo e che rimane ricordata nei tempi come “dottrina browniana”. Di
carattere violento e asociale, si eccitava con droghe e alcol, il che gli fu fatale all’età di 53 anni.
Unica edizione di questo curioso studio italiano su Brown, pubblicato a Catania, indubbiamnte
assai rara. Impresso con cura su carta pesante (che ha subito forti bruniture all’inizio e in fine del
[10068]
vol.). MIRA , BIBLIOGR . SICILIANA , II, 390. ENCYCLOPAEDIA BRITANNICA , IV, 265.
165. BRUNI DA VERONA, Teofilo. Armonia Astronomica, & Geometrica, di
Theofilo Bruni veronese, diuisa in quattro trattati, ne’ quali s’insegna la ragione, e formatione di tutti gli horologi stabili ... Et nel trattato quarto, belle, e nuoue forme de
horologi portatili diurni ... Et nel fin dell’opera la duplicatione, dimidiatione, e trasmutatione del corpo cubo. (Segue:) Dell’Armonia astronomica et geometrica Parte
seconda. Venezia, Giovanni e Varisco Varischi, 1622 e Vicenza, per li Heredi di
Francesco Grossi, 1631
€ 8.000
in-8, pp. (12), 64; 55; 54;60,(4);(16), da 9-185, (3). Bella legatura fine XVIII secolo in vitello,
titolo su tassello rosso e fregi floreali in oro al dorso a nervi. Impresa incisa al frontespizio, capi-
74
lettera e finalini xilografici, numerose illustrazioni e diagrammi, due tavole xilografiche più
volte ripiegate f.t. Rara edizione originale dell’opera principale del frate cappuccino Bruni, uno
dei primi grandi “esperimenti” di gnomonica del XVII secolo in volgare. Il trattato è mirato ad
istruire alla costruzione degli orologi solari gli artigiani esperti nel calcolo teorico, o nel metodo
geometrico, ma anche chi utilizzava le sole tabelle o i soli strumenti, alcuni dei quali sono invenzioni di Bruni (1595-1638). Bell’esemplare (lieve traccia di umido ai primi 10 ff.). Ex libris: South
Library “Sapere aude”. Proveniente dalla celebre biblioteca dei Conti di Macclesfield del Castello
[19137]
di Shirburn (Oxfordshire, Gran Bretagna). RICCARDI, I, 196.
166. CAPOBIANCO, Alessandro. Corona e Palma Militare d’Artiglieria, nella
quale si tratta dell’inventione di essa, e dell’operare nelle fattioni da Terra, e Mare, fuochi
artificiati da Giuoco, e Guerra... Venetia, G.A. Rampazetto, 1598,
€ 6.500
in-folio, ff. (4), 58. Leg. 600sca in pelle, tit. e fregi in oro al dorso. Illustrato con 92 grandi silografie che mostrano ogni aspetto dell’artiglieria pratica. Prima edizione di questo importante,
raro e stimato trattato, che raccoglie tutte le conoscenze tecniche relative all’artiglieria nel XVI
secolo, dedicato ad Antonio Prioli e Lunardo Rossetti. Il Capobianco, vicentino, era Capitano
del corpo Bombardieri della città di Crema; il suo ritratto, dinnanzi ad un modellino di cannone
ed un “plastico” di fortificazione, è
raffigurato sul titolo, entro bordura
con attributi militari (mm 175x140).
Bell’esempl., a grandi margini, con ex
libris manoscritto “Cav. di Robilant “.
Esprit-Benoît Nicolis de Robilant fu
primo ingegnere reale sabaudo,
comandante del corpo del genio,
ispettore generale delle miniere e
autore del De l’utilité des voyages, et
des courses dans son propre Pays,
Torino 1790, opera importante per
lo studio geologico e minerario delle
montagne piemontesi. RICCARDI
I,232. COCKLE 673.
[9216]
167. CARMAGNOLA, Giuseppe. Trattato delle Alluvioni. Diviso in ragionamenti
teorico-pratici sopra l’origine, Il diritto, e la divisione degli incrementi fluviali. Opera
del Misuratore G. Carmagnola, carignanese. Torino, Stamperia Soffietti,1793, € 600
in-4, pp. XVI, 254, (2), legatura del tempo mezza pelle, titolo e fregi oro al dorso (restauri alle
cuffie). Con 7 grandi tavole topografiche ripiegate fuori testo, inc. in rame, di cui una assai
grande che raffigura nel dettaglio il corso del Po nei territori di Carignano e Carmagnola sino a
Moncalieri. Importante trattato legale specifico settecentesco non comune: “Raccolta di leggi relative al Diritto d’Alluvione desunte dal Corpo Civile a comodo delle persone non legali, e che servono di
[19043]
base al seguente Trattato”. (Manca alla Bibliografia Piemontese di Manno-Promis).
75
168. CASATI, Paolo. Terra Machinis Mota. Eiusque Gravitas et Dimensio dissertationes duae... Romae, Typographia Ignatij de Lazaris, 1658,
€ 8.000
in-4, pp. (8), 227, (5), legatura coeva cartonato rustico. Con una tavola inc. in rame ripieg. f.t.,
svariati diagrammi e figure silogr. n.t., di cui una a piena pag., con soggetto di macchine, figure
geometriche e astronomiche. Dedica dell’a. al patrizio veneto Giovanni Giorgi. Una prima edizione parziale uscì in due parti nel 1655. Questa seconda edizione, notevolmente aumentata nel
testo e nelle note, è divisa in cinque parti. L’opera si presenta sotto forma di dialogo immaginario
tra Galileo, Guldin, e Mersenne, che trattano rispettivamente il confronto fra le forze delle macchine, la gravità terrestre, i vari modi per determinare la massa terrestre, il movimento della terra
e la separazione tra terre e acque. L’A . inizia parlando della macchina di Archimede che avrebbe
sollevato il mondo, investiga poi sulla gravità del globo terracqueo e sui metodi con i quali si può
indagare sulla grandezza della Terra, al
fine di ricavare dalla mole il peso e da qui
la macchina che, in proporzione
risponda alla gravità da muovere. Il
gesuita Paolo Casati (Piacenza 1617Parma 1707) fu insegnante di matematica e teologia a Roma, inviato in Svezia
col compito di persuadere la regina
Cristina ad abbracciare la religione cattolica ed infine rettore dell’Università di
Parma. Esemplare genuino e purissimo,
a pieni margini con barbe. MANCA AD
HONEYMAN e HORBLIT. CINTI 134.
RICCARDI I, 270. DE BACKERSOMMERVOGEL II, 800.3.
[9809]
169. CATALDI, Pietro Antonio. Prima (e seconda) parte della Pratica Aritmetica
overo elementi pratici delli numeri aritmetici (e geometrici), dove si dimostrano
le operazioni semplici d’essi numeri Aritmetici et Geometrici... et questo con li suoi
veri principii, diffinitioni, regole, & essempii, Modo nuovo, reale, facile, & utilissimomo
€ 2.400
Bologna, heredi di Giov. Rossi, 1602 e 1606,
2 parti in un vol. in-4, pp. (12), 148; (4), 151. Leg. coeva p. perg. (lievi difetti alle cerniere). Tit.
in rosso e nero e bell’impresa dello stampatore sul titolo delle due parti (Ercole e il drago entro
ovale). Prime 2 parti (la terza apparve nel 1617 e la quarta nel 1616; cfr. Riccardi 306-7.16 e 17)
di quest’opera che secondo Riccardi “è il trattato più completo di aritmetica fino allora pubblicato”.
Sul primo titolo il nome “Perito Annotio” è anagramma di Pietro Antonio, nome di battesimo del
Cataldi. (Lievissime macchie d’umido ai primi ff.). Nota di possesso manoscritta coeva nel primo
contropiatto: “ex libris Medici Josephi Ferrero a Plolsasco, 1613”. RICCARDI 302.4 e 304.8. BMC,
[7912]
XVII SEC., 207.
76
170. COLLIADO, Luigi. Prattica manuale dell’Artiglieria, dove si tratta dell’eccellenza & origine dell’Arte Militare, e delle Machine usate da gli antichi... Milano,
Gir. Bordoni e P. Locarni 1606, (Legato con:) Ordnung und Freyheiten, das fu
�rstliche
newe Collegium zu Tübingen betreffend; welche ... Johann Friderich, Hertzog zu
€ 6.000
Wu
�rttemberg und Teckh ... Tübingen, in der Cellischen Truckerey, 1609,
in-4, pp. (20), 387; 42, legatura antica cartone rustico, tagli rossi. Impresa tipografica sul titolo,
testatine, iniziale e fregi silografici. Dedica degli stampatori al nobile Federico Landi. E’ corredato
di 16 tavole f.t. in silografia e numerose figure n.t. Prima traduzione italiana, basata sull’edizione in spagnolo del 1592. In effetti, l’opera era già stata pubblicata in italiano a Venezia nel
1586, ma venne poi completamente rimaneggiata dall’autore: “The Pratica Manuale, in its second
form, is sufficiently different to be considered a distinct work. Collado, dissatisfied, probably, with the
first attempt, rewrote the book in his native tongue” (Cockle). Il Colliado tratta estesamente dell’invenzione della polvere da sparo, della fabbricazione delle mine, dei fuochi artificiali e di alcune
tecniche di offesa. L’autore, il capitano spagnolo Luys Collado, offre
quindi un panorama completo
dell’artiglieria nel XVI secolo
ponendosi, grazie anche alle belle
illustrazioni, tra gli scrittori più interessanti per la storia delle scienze
militari. Buon esemplare (lievi aloni
nel margine superiore, tracce di polvere al titolo; abile restauro a
piccolo strappo n.t. a p. 305; estesi
arrossamenti della carta nelle 42
pagine del trattato tedesco aggiunto
in fine). COCKLE 668, nota. D’AYALA
p. 142. PALAU III 57575, nota. [9325]
171. DEL RE, Elia. Aritmetica e Geometria Pratica composta dal P.Elia Del Re
Carmelitano della città di Bari, matematico primario della Maestà Cattolica. Parte
prima (e seconda). Ed in questa nuova edizione giuntovi il Raguaglio de Cambi di varie
Piazze Mercantili...pesi e misure di diversi luoghi. In Napoli, Nicolò Migliaccio, 1733,
€ 1.100
2 parti in un vol. in-4, ff.4 nn., pp. 543, 344, figure nel testo e 18 tavole ripiegate in fine, in silografia, contenenti 97 figure e piante di varie mura e bastioni fortificati. Legatura ottocentesca
mezza pergamena, titolo su tassello e titolo oro al dorso. Seconda edizione (prima 1697), dedicata
a D. Gennarantonio Brancaccio, di questo vasto e profondo trattato di matematica e geometria
applicate in ogni campo della vita pratica, pesi e misure, commercio, costruzioni, banche, fattori,
etc. Le 50 pagine finali concernono particolarmente l’architettura militare, i bastioni e le fortificazioni, corredate dalle 97 assai belle illustrazioni. Non comune. Esemplare genuino (lievi
[10086]
arrossature della carta). RICCARDI, BIBLIOT. MATEMATICA IT., SERIE V, p.56.
77
172. DELLA TORRE, Giov. Maria. Scienza della Natura Generale e Particolare.
Parte prima. Parte seconda: Il Mondo Terrestre. Del P.D.Gio Maria Della Torre
C.R.Somasco. Venezia, Gio. Batt. Recurti, MDCCL (1750),
€ 1.800
2 vol. in-4, pp. XXIV, 436; (4), 600. Ottima leg. d’epoca cartonato rustico. Corredati di complessive 61 tavole inc. in rame, ripieg. f.t., raffig. per lo più strumenti, esperimenti e parti
anatomiche (“of particular interest are those of units of measurement, the pendulum, electrostatical
machines, the pointing of mortar, the compressed-air gun, the refraction of light rays, and chyliferous
vessels in man”; D.S.B. III, p. 26). Seconda edizione (la prima era apparsa a Napoli nel 1748-49)
di quest’opera scientifica di straordinaria importanza, “una enciclopedia delle scienze fisiche e chimiche, pure e applicate..., l’opera forse più influente sulla cultura scientifica meridionale nel medio
Settecento” (D.B. It. vol. 37, p. 574). Il primo vol. è diviso in cinque sezioni; il secondo, che focalizza l’analisi sulla Terra e la sua atmosfera, in quattro. Ma ciascuna di queste sezioni costituisce
spesso un vero e proprio trattato specifico: “le sezioni prima e seconda della parte seconda equivalgono a un trattato di geologia; la terza è una summa non solo di geografia generale, ma di tassonomia
e fisiologia animale e vegetale, di idraulica, di geodinamica e vulcanologia; la quarta espone ampiamente
ottica e acustica...; la vastità dell’informazione, che ha scarsi riscontri in opere europee del periodo, l’aggiornamento, e l’unità della trattazione conseguita per via induttiva (quindi in modo ben diverso dalla
sistematiche cartesiane o fisico-teologiche) ne giustificarono il grande successo...” (opera citata). L’autore
(Roma 1710 - Napoli 1782), della Congregazione dei Padri Somaschi, fu docente di matematica
e fisica in vari collegi della Congregazione e in seminari di Napoli, amato e stimato dagli uomini
di scienza del tempo (G. Lami, A. Genovesi ed altri), e da Carlo di Borbone creato direttore della
stamperia acquisita dal principe di Sansevero e proprio bibliotecario. Esempl. genuino, in ottimo
[3213]
stato. DBIT, vol.37, pp.573-577 (vasta biogr.- bibliografia)
173. FAUCHARD, Pierre. Le Chirurgien Dentiste, ou traité des Dents, où l’on
enseigne les moyens de les entretenir propres & saines, de les embellir. Paris, Servières,
1786,
€ 4.800
2 vol. in-12, pp. XXIV, 494,(8); (20),424. Ottima legatura coeva p.pelle, tit. e fregi in oro al dorso,
tagli rossi. Adorni di un ritratto dell’a. e 42 tavole di strumenti chirurgici inc. in rame f.t. a
piena pag. Terza ediz., la più completa e rimarchevole, comprendente il trattato sulla piorrea
alveolare, nota come malattia di Fauchard. Opera di fondamentale importanza per l’odontoiatria,
assai rara. Pierre Fauchard (1678-1761) vi descrive i metodi per la cura delle carie e la preparazione delle protesi: fu il primo ad utilizzare bande metalliche per ponti e protesi; usò metodi
antisettici per le otturazioni molti anni prima che si compissero studi sui germi nelle infezioni.
Le illustrazioni degli strumenti dimostrano la modernità dei suoi metodi; “Le chirurgien dentiste”
è senza dubbio il primo trattato scientifico in materia, e l’odontoiatria moderna s’inizia con la
sua pubblicazione, divenuta rara. Bell’esemplare. GARRISON MORTON 3671: «the Father of
Dentistry.. one of the greatest book in the history of the subject». POLETTI 72: «Opera di fondamentale
importanza nella storia dell’odontalgia, pubblicata 43 anni prima dell’opera di Humber». PRINTING
AND MIND OF MAN 186: «F. was the true pioneer of dental surgery». GUERINI, p. 225 e 259.
WELLCOME III, p.12.
[146]
78
174. FELICIANO, Francesco. Libro di Arithmetica & Geometria speculativa e
praticale: composto per Maestro F.Feliciano da Lasezio Veronese, intitulato Scala
Grimaldelli: Novamente stampato. MDXLV. (In fine:) Vinegia, Francesco di Aless.
€ 2.300
Bindoni & Mapheo Pasini, 1545,
in-4, ff. 80 n.n., carattere tondo. Leg. p.pergamena antica. Frontespizio racchiuso in bordura
silogr. formata da quattro legni, al centro silogr. con scala a pioli disposti in orizzontale e intrecciata ad un grimaldello. Calcoli matematici assai interessanti, diagrammi e figure geometriche
nei margini esterni dei fogli di testo. Pregiata ediz. identica alla prima impressa dagli stessi tipografi
nel 1527. Opera di insigne importanza nella storia della matematica, che forse più di ogni altra
influenzò l’insegnamento di questa scienza nel Cinquecento. Tratta di aritmetica mercantile, algebra e geometria. Affascinante la simbologia espressa nel titolo: come per attaccare una fortezza
sono necessari la scala e il grimaldello, così nell’ accostarsi alla matematica è necessario questo
trattato. Bell’esemplare (una picc. macchia al f. 69, note coeve ms. al verso bianco dell’ ultimo f.).
RICCARDI III, 22. SMITH, R ARA ARITHMETICA pp.144-49 “higly esteemed as a textbook for
schools...More complete than the Treviso book, more modern than Borghi, more condensed than Paciolo,
few books had grearter influence...”.
[198]
176. GALILEI, Galileo. Opere. Nuova edizione, coll’aggiunta di vari Trattati
dell’Istesso Autore non più dati alle stampe. Firenze, Stamperia Gaetano Tartini e
€ 5.500
Santi Franchi, MDCCXVIII (1718),
3 vol. in-4 (246 x 181mm), pp. CXII, 628, (2); (8), 722, (2); (6), 484, (52, le ult. 2 bb.). Leg.
coeva in pergamena rigida, titolo su tassello ai dorsi. Titolo del primo vol. a stampa rossa e nera,
con vignetta inc. Con un magnifico ritratto di Galileo, una tavola inc. ripieg. f.t. e numerose
figure e diagrammi silogr. n.t. Seconda edizione collettiva delle Opere di Galilei, primario filosofo, e matematico del Gran Duca di Toscana, curata da Tommaso Buonaventuri, che vi premise
la dotta Prefazione, coadiuvato da Guido Grandi e Benedetto Bresciani. I primi due vol. sono
praticamente una ristampa dell’ediz. di Bologna del 1655-56, con qualche aggiunta. Il vol. III,
invece, contiene tutta una serie di scritti inediti (ben dettagliatamente elencati da Riccardi).
Naturalmente anche in quest’edizione mancano il “Dialogo” del 1632 e la “Lettera a Madama
Cristina di Lorena” che erano ancora all’Indice. Edizione di Crusca, di grande importanza e rarità.
Ottimo esemplare, assai marginoso e fresco. CINTI, BIBLIOGR . DI GALILEO, n.170. CARLI-FAVARO
n.431. RICCARDI, I, 520-22. GAMBA n.483.
[18692]
177. GASSENDI, Petrus. Tychonis Brahei, equitis Dani, Astronomorum
Coryphaei, Vita. Accessit Nicolai Copernici, Georgij Peurbachij, & Joannis
Regiomontani, astronomorum celebrium, Vita. Editio secunda auctior & correctior.
Hagae-Comitum, Ex typographia Adriani Vlacq, MDCLV (Hague 1655),
€ 2.000
79
in-4, pp. (2), LX, 373, (11), con bellissimi ritratti di
J. von Meurs incisi f.t, di Brahe in antiporta, di
Copernico all’inizio della di lui Vita. Titolo in rosso e
nero. Due silografie nel testo. Legatura coeva
p.pelle. Seconda edizione (prima di Parigi dell’anno
precedente) corretta e aumentata, dell’autorevole biografia del famoso astronomo danese Ticho Brahe
(1546-1601), non del tutto svincolato dall’astrologia,
che passo oltre 20 anni studiando il cielo. La seconda
parte del volume è dedicata alle biografie di
Copernico, Peurbachius e Regiomontanus, tutti illustri scienziati, matematici e astronomi. CARLI-FAVARO,
BIBLIOGR . GALILEIANA, n.248.CASPAR 13. HOUZEAU[9866]
L ANCASTER 6190.
178. HARVEY, William. Exercitationes de Generatione Animalium. Quibus accedunt quaedam de Partu: de Membranis ac humoribus Uteri: & de Conceptione.
Londini, Typis Du-Gardianis, impensis Octav. Pulleyn (Londra 1651),
€ 12.500
in-4, pp. (28, le ultime 2 bianche), 301, (1). Bella legatura del tempo in piena pelle scura (lievi
restauri alle cerniere), riquadro a filetto oro sui piatti, armi araldiche impresse in oro al centro
(poco leggibili), dorso a nervi con etichetta cartacea per il titolo ms. Impresa tipogr. sul titolo,
alcune testatine ed iniz. silogr. Magnifico antiporta allegorico inciso raffig. Giove seduto, con al
fianco un’enorme aquila, mentre apre un uovo recante la scritta “ovo omnia” dal quale escono piccoli
esseri del mondo animale, uomo compreso. Prima edizione di questo fondamentale trattato di
Harvey (Folkestone 1578-1658) sull’embriologia, il concepimento, la nascita. «The most important
book on the subject to appear during the 17th century. Harvey was among the first to disbelieve the erroneous doctrine of the “preformation” of the foetus; he maintained that the organism derives from the
ovum by the gradual building up and aggregation of
its parts. The chapter on midwifery in this book is the
first work on that subject to be written by an
Englishman...» (Garrison). Opera di rivoluzionaria
importanza per lo sviluppo delle conoscenze
scientifiche inerenti l’inizio della vita animale.
Harvey si convinse a pubblicarla solo dopo alcuni
anni d’insistenti pressioni dell’amico Sir George
Ent, il quale vi inserì una lunga dedica ai componenti il Collegio dei Medici di Londra. Il successo
fu tale che nello stesso anno furono stampate in
Olanda tre edizioni, tutte in formato più piccolo.
Esempl. genuino, molto bello (usuali uniformi
lievi bruniture dovute al tipo di carta). GARRISONMORTON 467. WELLCOME III, p. 219. OSLER 710.
NORMANN 1011. KRIVATSY 5342.
[12340]
80
179. INDAGINE, Iohannes. Introductiones apotelesmaticae elegantes, in
Chiromantiam, Physionomiam, Astrologiam naturalem, Complexione hominum,
Naturas Planetarum, cum Periaxiomatibis de faciebus Signorum, & Canonibus de
agritudinibus, nusquam fere simili tractata compendio. Lugduni, apud Ioan
Tournaesium, MDLXXXII (Lyon, De Tournes, 1582),
€ 2.600
in-8, pp. 189, (3 bianche), leg. coeva piena pergamena, titolo ms. al dorso. Ritratto dell’autore
in medaglione sul titolo, numerosi capilettera ornati, 112 silografie nel testo attribuite a Bernard
Salomon, bellisime figure di chiromanzia, fisiognomia, segni e schemi astrologici. Importante
trattato che ebbe straordinario successo scientifico e popolare e che venne stampato nel 1522
per la prima volta, e poi nel 1531, ristampato nel 1549 in francese e nella presente edizione latina
del 1582. Ebbe notevole influenza sugli studi in queste materie nel XVI secolo. Indagine fu prete
con inclinazione protestante a Steinheim, presso Frankfurt. “Combination of astrology, physiognomy
and chiromancy with humanistic bias...” (Thorndike). Raro esemplare (lievi bruniture della carta,
due provenienze antiche nei margini del foglio di titolo). THORNDIKE, V, 66 e 174-175: CAILLET,
NN.5384-5394. BMCAT. GERMAN, 429; CANTAMESSA , II, 3889.
[13105]
180. IPPOCRATE. Aforismi. Il Giuramento Traduzione dal greco e saggi di Alberto
Angeli e Carlo Carena. Alpignano, Tallone Editore, 1989,
€ 800
in-4, pp. 114, (8), in copertina editoriale cartoncino, entro elegante solido astuccio originale.
Precede il testo greco degli aforismi un saggio di Carlo Carena sulla “Storia Ippocratica”; in fine
“Il Mondo Ippocratico” a cura di Alberto Angeli. Il presente è uno dei 25 esemplari (n. 24 su 25,
impresso su pregiata carta forte “gampi vellum del Giappone”). Tiratura complessiva di 546 copie,
esemplare perfetto.
[16929]
181. LOMBROSO, Cesare. L’Uomo Delinquente. In rapporto all’antropologia,
giurisprudenza e alle discipline carcerarie. Aggiuntavi la Teoria della Tutela Penale,
del Prof. Avv. Poletti. Roma-Torino-Firenze, fratelli Bocca, 1878,
€ 3.100
in-8 gr., pp. (4), 746, con 8 tavole f.t. in litogr. (di cui 3, num. IV,V,IV, ma i.e. VI, riproducono
facsimili di autografi di delinquenti). Legatura coeva in mezza pelle e percallina ai piatti, al dorso
titoli e fregi in oro. Nel 1876 con la prima preziosa edizione di questa fondamentale opera “L’uomo
delinquente” nasce l’antropologia criminale, intesa come “quella parte della medicina che studia
l’uomo delinquente e in tale studio include non solo l’indagine sull’aspetto fisico, ma anche l’indagine
sull’aspetto fisiologico, psicologico e psichiatrico delle personalità”. In questa seconda edizione del
1878 Lombroso (Verona 1835 -Torino 1909) risponde alle obiezioni che erano state rivolte alla
sua teoria, la quale, secondo alcuni critici, avrebbe limitato la spiegazione della delinquenza al
dato costituzionale del criminale, trascurando le influenze dell’ambiente e l’aspetto psicologico.
La presente nuova edizione viene quindi ampliata con studi sul significato del tatuaggio e sul
gergo criminale, il suicidio, la prostituzione. Infine analizza il fenomeno criminale in base all’età,
al sesso, al clima, all’alimentazione, alla povertà. Allegata al volume è una lettera autografa di 1
p. in-8, firmata “dal suo devoto amico C. Lombroso”, datata Torino 23.1.94, indirizzata “All’ill. prof.
Biffi” in cui ringrazia il direttore del manicomio di San Celso per la donazione di 150 lire per l’organizzazione del pranzo del Congresso romano: “...Accolga coi miei ringraziamenti i segni della più
alta stima..”. Probabilmente la missiva non venne mai inviata perchè sul verso del quarto foglio
si legge un altro appunto autografo del Lombroso datato 13.5.1894 e firmato, in cui ribadisce
[10572]
l’offerta del Biffi. Ottimo esemplare.
81
182. MAGALOTTI, Lorenzo. Saggi di Naturali Esperienze fatte nell’Accademia
del Cimento sotto la protezione del Principe Leopoldo di Toscana e descritte dal
Segretario di essa Accademia. Firenze, per Gius. Cocchini all’insegna della Stella, 1666,
€ 6.200
in-folio, pp. (16), CCLXIX, (19, la prima e le ultime 2 bianche), leg. coeva in pelle, fregi oro al
dorso a nervi (un po’ sciupati dorso e angoli). Titolo a stampa rossa e nera con stemma inc.
dell’Accademia, testatine e finaletti inc. in rame, grandi iniz. silogr., stupendo ritratto del
Granduca di Toscana Ferdinando II cui l’opera è dedicata ed una serie di 75 tavole n.t. inc. in
rame da Modiana, probabilm. dai disegni di Stefano della Bella, raffig. strumenti ed apparati
scientifici. Prima edizione e prima tiratura “che non fu mai messa in vendita ma regalata a piacimento del cardinal Leopoldo de Medici” (Gamba 852). Importantissima pubblicazione, rendiconto
di un decennio di attività della celebre Accademia del Cimento, nella quale il Magalotti (16371712, allievo di V. Viviani ed amico di Boyle) descrive, con vivacità e realismo, svariate centinaia
di esperimenti. L’Accademia, fondata nel 1657 (5 anni prima della Royal Society di Londra),
patrocinata dal Principe Leopoldo e dal fratello Ferdinando II, Granduca di Toscana, fu il primo
organismo al mondo, creato con l’unico intento di effettuare esperimenti scientifici ed annoverò
tra i suoi accademici nomi illustri, quali G.A. Borelli, V. Viviani, C. Renaldini, A. Marsili, F. Redi.
Buon esemplare, assai grande di margini, nitidamente impresso (lievissimi aloni d’umido al margine esterno). Nota di possesso ms. al titolo “Del Marchese della Stufa”, antica e celebre famiglia
di origine fiorentina. CARLI-FAVARO 73 (305); CINTI 286 (146). NORMAN I 169 (486);
RAZZOLINI, p. 215. VINCIANA 1663. GAMBA 852. RICCARDI II, 407, BRUNET V, 29. GRAESSE VI,
218. DIBNER . THE HERALDS OF SCIENCES, n.82.
[11323]
183. MANNI, Domenico Maria. De Florentinis Inventis Commentarium. Ferrariae,
Tip. Bern. Pomatelli, 1731,
€ 2.100
in-4, pp. (8), 114, (6), legatura coeva cart. rustico, titolo ms. al dorso. Impresa dello stampatore
sul tit., iniziali e fregi silogr. Opera rara e interessante in cui l’autore si propone di restituire agli
Italiani, ed ai fiorentini in particolare, l’attribuzione di invenzioni credute d’ingegni stranieri. La
ricerca si svolge soprattutto in campo scientifico (astronomia, geografia, geometria, navigazione,
orologi, strumenti meccanici ecc. ) ma anche per ciò che concerne la pittura, la scultura, l’ economia, la poesia, ecc. Dopo i primi capitoli in cui s’indaga sull’origine di alcuni Ordini religiosi e
cavallereschi, Congregazioni, ecc., si trovano alcuni capitoli sulla scoperta ed il nome dato
all’America; seguono poi capitoli (XXIII-XXIVI) dove si tratta delle scoperte astronomiche di
Galilei, fatte grazie al telescopio, del microscopio, degli occhiali da naso, del termometro, ecc.;
gli ultimi due capitoli riguiardano l’origine della cambiale e del gioco del calcio fiorentino. Oltre
Galileo, tra i 72 personaggi di cui si parla nei 53 capitoli, citiamo: Botticelli, Alamanni, Vespucci,
Poliziano, Dante, Petrarca, Boccaccio, Giovanni da Verazzano, Pulci, Burchiello, Berni, Luca della
Robbia, Michelangelo, S. Filippo Neri, Viviani, ecc. Ottimo esempl. CINTI n. 173. CARLI-FAVARO,
p. 115. CAT.LIBRI (1861), 4458: “Important for the History of Science”. FERGUSON, HISTORIES OF
INVENTIONS I, 58. SABIN 44348. MORENI p.22 “raro”.
[9811]
184. MANZINI, Carlo Antonio. L’Occhiale all’Occhio. Dioptrica Pratica...Dove
si tratta della Luce, della Refrattione de raggi, dell’Occhio, della Vista e degli aiuti,
che dare si possono à gli occhi per vedere quasi l’impossibile. Dove oltre si spiegano le
82
regole pratiche di fabbricare Occhiali à tutte le viste, e Cannocchiali da osservare i pianeti, e le stelle fisse, da terra, da mare, et altri da ingrandire migliaia di volte i minimi de
gli oggetti vicini. Bologna, per l’herede del Benacci, 1660,
€ 20.000
in-4 (207x148 mm), pp. (12 su 16 mancando il ritratto di Eustachio Divini e il suo corrispettivo
bianco), 268, (4); legatura di cartone rustico. Vignetta silogr. sul tit., 17 diagrammi e figure
silogr. n.t. (strumenti ottici, torni, meccanismi per il taglio e la mola del vetro e la prima macchia
per la gradazione delle lenti). Prima edizione della prima opera che tratti l’ottica dal punto di
vista della pratica, e in particolare la progettazione e la manifattura di lenti e telescopi in maniera
dettagliata: “una delle prime istruzioni dettagliate sulla molatura e la rifinitura delle lenti” (Becker
Catalogue). Il primo capitolo tratta dell’invenzione degli occhiali da vista e del telescopio (specialmente quelli di Galileo); i capitoli secondo-quinto trattano l’ottica, l’anatomia dell’occhio, la
vista ed i suoi difetti; i capitoli successivi sono dedicati alla fabbricazione delle lenti e degli
occhiali, alle loro forme e miglior uso, ai materiali ed ai macchinari utilizzati, ecc. “Important and
probably the earliest practical account of the contemporary methods grinding and polishing glasses for
spectacles and telescopes. One of the most interesting early works on the manufacture of optical instruments...” (cfr. Source book of Ophthalmology). Poco si sa della vita del bolognese C.A. Manzini
(1599-1677), se non che fu Accademico Apatista di Firenze e Gelato di Bologna, detto l’Errante
ed autore degli “Incentivi alla vita solitaria e beata (1674) e de “Il duello schernito” (1680).
Esemplare di eccezionale provenienza: al titolo nota di possesso manoscritta di Eustachio
Divini (di S. Severino Marche, ritenuto il primo costruttore di occhiali ) e iniziali intrecciate
“OK”, correzioni manoscritte alle pp.B1v, E4v, M1r,S1v, Y2v, Ff1v, Hh2v and Hh4v probabilmente del Divini stesso. La stretta relazione tra il Divini e l’a. è documentata da due lettere del
1663 e 1666, nelle quali Divini narra al Manzini della costruzione del suo “occhialone” di 52
spanne e delle scoperte rese possibili dal suo telescopio. In questo esemplare l’assenza del ritratto,
stampato su carta differente e rilegato dopo la stampa, è comprensibile se si considera il Divini
come correttore delle bozze. Esemplare con lievi arrossature marginali ad alcuni fogli. SOURCE
BOOK OF OPHTHALMOLOGY n. 1475. MICHEL -MICHEL V, 100. BMC XVII S. 530. NLM/KRIVATSY
7389; RICCARDI II, 96; WELLCOME II, p. 48.
[19162]
185. MARCHI, Giuseppe Enea. Aritmetica Ragionata, tratta con somma diligenza
da’ migliori Autori, ed ampliata di nuove invenzioni, e brevità. Opera utilissima ed atta ad istruir
chiunque... Modena, Soc. Tipografica, 1775, € 950
in-8, pp. XII, 484, (2), leg. coeva mezza pelle, titolo e fregi
oro al dorso (lievi danni alle cerniere). Ritratto dis. da
M.Borghi e inciso da C.Manfredi in antiporta di G.E. Marchi
“comandante della città, e milizie di Carpi”, una tabella a
stampa ripieg., una silografia raffigurante “palle di cannone
in mucchi”, entrambe ripieg. f. t. Prima edizione, dedicata
alla principessa Maria Teresa Cybo, di trattato matematico
non comune (qualche fioritura della carta). RICCARDI, BIBL.
MATEMATICA ITALIANA, I, 112 “Trattato abbastanza esteso ed
ordinato di aritmetica e algebra, con applicazioni alla tenuta
[11764]
dei libri di contabilità, ed al cambio”.
83
186. MAURICEAU, Francois. Traité des Maladies des Femmes Grosses et de
celles qui sont accouchées, enseignant la bonne et véritable méthode pour bien aider
les femmes en leurs accouchemens... (Tome premier). - Observations sur la grossesse
et l’accouchement des femmes, et sur leurs maladies, et celles des Enfants nouveaunés... (Tome second). Nouvelle édition, revue et corrigée. Paris, Compagnie des
Libraires Associés, MDCCXL (1740),
€ 1.300
2 volumi in-4, pp.(8), 556, (26); pp. (8), 587. Legatura coeva piena pelle, dorsi a nervi con titolo
e fregi oro. “Septième édition corrigée par l’Auteur et augmentée de plusieures nouvelles figures”. Con
varie figure anatomiche incise in rame nel testo. Vasto trattato su ogni aspetto medico e chirurgico della partoriente e del parto. La prima edizione, assai ridotta rispetto alla presente, apparve
nel 1695. Fr. Moriceau nato e morto a Parigi (1637-1709), fu celebre chirurgo ostetrico, primario
dell’Hotel Dieu in questa materia medica, i suoi importanti trattati furono anche tradotti in
[18727]
inglese. OSLER n.5568
187. MICHELINI, Famiano. Trattato della Direzione de’ Fiumi nel quale si dimostrano da’ suoi veri principij i modi più sicuri, e meno dispendiosi di riparare à danni,
che sogliono farsi dall’acque. Bologna, Giulio Borzaghi, 1700,
€ 1.100
in-4, pp. (8), 75, leg. cart. epoca. Front. a stampa rossa e nera, iniz. e fregi silogr. Dedica dello
stampatore a G.B. Benazzi. Con 9 tav. inc. in rame illustranti 31 figure. Seconda edizione (la
prima apparve a Firenze nel 1664) di quest’opera sui fiumi e le varie problematiche inerenti ad
essi, annoverata fra i testi di lingua. L’autore (1592-1666) fu professore di matematica
all’Università di Pisa, amico di Galileo e di Benedetto Castelli e godette di grande reputazione
in campo idraulico. Buon esempl. ROBERTS-TRENT, BIBL.MECHANICA , 224 (ed. 1664): «discusses
flow, resistance, flow characteristics o different sort of rivers. Many of the later chapters are devoted to
techniques for altering the course or the flow characteristics of a river, preventing flooding, etc.».
[1052]
RICCARDI 156, GAMBA 2012 e RAZZOLINI 236 (tutti per la I ed.).
188. MONTECUCCOLI, Carlo. In Cabalam
introductio quaedam... - (Segue:) Polemonis
Physionomia e graeco in latinum versa...- (Segue:)
Fisonomia di Polemone...fatta volgare...- (Segue:)
Oratio...de laudibus D. Hyacinthi... Mutinae, apud
Iulianum Cassianum (poi: Offic. Typogr. Io. Mariae
€ 4.500
de Verdis), MDCXII (Modena 1612),
4 opere in 1 vol., pp. 39, (1); 106, (2 bianche); 80; 105,
(1); leg. antica in p. pergam. rigida., titolo “Fisonomia di
Polemone” in oro al dorso. Con numerose belle iniziali
silogr., armi degli Estensi sul titolo di ciascuna opera,
impresa tipogr. del Cassiani in fine alla prima ed altra
grande di G.M. Verdi in fine alla quarta opera. Prima edizione di tutte le quattro opere. Il primo testo è
84
un’introduzione all’alchimia considerata una parte della magia naturale. L’autore (1562-1611),
che in diversi passi trae spunto da Pico della Mirandola, fornisce le chiavi essenziali per iniziare
lo studio dell’antica scienza ebraica secondo le concezioni del neoplatonismo. L’opera di Antonios
Polemon (88-144 d.C., di Laodicea, nella Caria, sofista greco) sulla fisiognomica è tradotta, nel
primo caso, in latino dal Montecuccoli, nel secondo, in italiano da suo fratello Francesco; èseguita
dalle “Assertiones”, un compendio in brevi sentenze della filosofia dell’umanesimo legata al neoplatonismo. L’ultima opera è un’Orazione panegirica in onore di S.Giacinto. Importante assieme
di opere (le prime tre) dedicate alla cabala, all’esoterismo e fisiognomica, reperibili anche singolarmente (ma l’opuscolo “In cabalam introductio”, citato da Thorndike, non è stato riscontrato in
alcun altro repertorio). Buon esempl. di rare edizioni modenesi. THORNDIKE VIII, p. 449. CAT.
VINCIANA 2220 (SOLO LA “Fisionomia”). MICHEL -MICHEL V, 192-3 e BMC, XVII SEC., p. 694 (solo
ediz. poster. della “Fisionomia” di Polemone).
[18456]
189. NAUDIN, Charles Victor. Les Plantes à Feuillage Coloré. Histoire,
Déscription, Culture, Emploi, des parcs, jardins, serres, appartements. Quatrième
édition publiée sous la diréction de J.Rothschild. Paris, Rothschild, 1880,
€ 1.150
2 volumi in-8 grande, pp.128, 128, con 120 tavole fuori testo in litografia a colori. Legatura in
m. marocchino verde e ang., dorsi a nervi con titolo e fregi oro. Terza edizione della traduzione
francese (prima 1876) dell’opera inglese di Lowe e Hovard, con il contributo di vari orticultori
locali. Opera sulla botanica floreale “horticulture d’agrément” (nella prefazione) nata in quegli
anni, che ebbe immediato esteso successo. Le 120 belle tavole a colori sono accompagnate nel
testo da figure in b-nero della medesima pianta. Non comune trattato botanico in esempl. assai
[16634]
bello. NISSEN, BOTAN. BUCHILLUSTRATION, n.1435.
190. ODO DE MEUNG, attribuito. MACER FLORIDUS, Herbarum Varias qui
vis cognoscere vires: huc macer adest: quo duce doctor eris cum interpretationibus Guill. Gueroaldi. (Senza luogo né data: Paris, Pierre Baquelier, 1522), € 11.500
in-8 picc., ff. 160 (ultimo bianco), carattere semi-gotico. Legatura d’amatore in pieno marocchino rosso, ornata in oro, tagli dor., dent. int. (firmata Chambolle-Duru). Illustrato in silografia
da una figura a piena pagina sul titolo (veduta dell’autore nello studio) e 65 figure botaniche
su mezza pag., varie iniziali ornate. L’autore del Macer Floridus è anonimo, ma il componimento
è concordemente attribuito a Odo, vescovo di Meung, attivo nell’XI secolo. Composto in esametri latini, il testo tratta della descrizione di 77 piante e delle loro proprietà medicinali.
Pubblicato per la prima volta a Napoli nel 1477, ebbe enorme fortuna, se ne conoscono ristampe
sino al XIX secolo. La popolarità dell’opera è da ascrivere probabilmente alla facilità di memorizzazione del poema, comparabile con l’altro grande componimento medico medievale in versi,
il Regimen Sanitatis della scuola salernitana. Tutte le edizioni del Macer Floridus sono rarissime,
possedute in pochissime raccolte. Magnifico esemplare di straordnario trattato botanico. FAIRFAXMURRAY, FRENCH, 346. DURLING I, 2889. PRITZEL 5711. ADAMS 0-55. ARBER P.44 E P.272. OLSCHKI,
CHOIX , VII, 9015. CHRISTIE’S, 22/3/2000, N.67.
[7159]
85
191. PLEMPIUS VOPISCUS, Fortunatus. Ophthalmographia sive Tratctatio de
Oculo. Editio tertia recognita & aucta. Cui preter alia accessere Gerardi
Gutischovii Animadversiones in Ophthalmographiam ad easque responsio.
Lovanii, Hieronymii Nempaei, M.DC.LIX (Lovanio 1659),
€ 3.000
in-folio, ritratto di Plemp inciso a piena pagina in antiporta, ff. (2), pp. 209, (8, Index), iniziali
istoriate, fregi tipografici. Legatura coeva pieno cuoio, dorso a nervi con fregi e titolo oro (restauri
alle cerniere). Terza edizione, dopo la prima di Amsterdam 1632 e la seconda di Lovanio 1658,
edita in folio per la prima volta e con aggiunta di vari nuovi capitoli sulle malattie dell’occhio. Il
danese Plemp (o Plempius, 1601-1671) si laureò medico a Bologna nel 1624. Inizialmente fu lui
il primo e maggiore oppositore delle teorie ottiche di Kepler e di Darwin, ma poi si conciliò con
quelle facendo totale voltafaccia e sostenendo la dottrina della circolazione del sangue. Il trattato
non si limita a trattare le malattie dell’occhio ma pure la sua anatomia e la visione. Discreto esemplare (margine esterno dei primi tre fogli restaurato). ALBERT-NORTON-HURTES, SOURCE BOOK
[10063]
OF OPHTHALMOLOGY, p.265. KRIVATSY 9101.
192. PLINIUS SECUNDUS, Gaius (il Vecchio). Naturalis Historiae, libri trigintaseptem, A Paulo Manutio multis un locis emendati. Castigationes Sigismundi
Gelenii. Venetiis, apud Paulum Manutium, MDLIX (Venezia 1559, e 1558 per l’Index),
€ 2.100
2 parti in un vol. in-folio, ff. (14), colonne 976, ff. (18); (66); ottima leg. coeva p. perg. molle.
Ancora aldina sul frontesp., ripetuta sul frontesp. dell’Indice (che reca la data 1558), iniz. silogr.,
testo su due colonne in car. corsivo. I 18 fogli che precedono l’Indice contengono le “castigationes”
di Sigismondo Gelenio (dotto letterato e filologo nato a Praga sul finire del XV sec. e morto a
Basilea nel 1554. Seconda edizione aldina della “Historia naturalis” di Plinio (dovendosi considerare un’unica edizione quelle del 1535-6 e del 1540, cfr. Renouard 119.1), curata da Paolo
Manuzio. Ottimo esemplare, con ex-libris ms. “Scipionis Vulparii civis Placentini” sul f. di guardia
(lievissimo alone d’umido sui primi ed ultimi ff.). RENOUARD 177.2. UCLA IIIB, 467. ADAMS
ADAMS P-1575. BMC 526.
[4964]
193. REDI, Francesco. Experimenta circa Res diversas
Naturales, speciatim illas, quae ex Indiis adferuntur. Ex
Italico Latinitate donata. Amstelodami, sumptibus Andreae
Frisii, 1675, (Legato con:) LACHMUND, Friedrich. De Ave
Diomedea, dissertatio, Amsterdam 1674,
€ 1.400
2 opere in 1 vol. in-12, leg. coeva in piena pergamena, titolo manoscritto
al dorso. I) Redi in 3 parti pp. (4, compreso antiporta figurato), 193,
(15), 111, (9), 72. Raccolta in traduzione latina (prima ediz. italiana
1671) di opere di Francesco Redi (1626-1697) erede della tradizione
galileiana e geniale estensore del metodo sperimentale alle scienze della
vita, uno degli scienziati più importanti del Seicento. Completa di antiporta e di 11 tavole f.t., quasi tutte ripiegate, 2 tavole n.t., vignetta al
86
titolo, testatine, finalini. Comprende: Experimenta circa res diversas naturales; Observationes de
viperis; Epistola ad aliquas oppositiones factas in suas Observationes circa viperas. «Sempre basandosi su un metodo scrupolosamente sperimentale, il Redi studia le caratteristiche di tutta una serie di
prodotti naturali come il tabacco, il pepe di ciapa, i ragni dell’America, i pesci rossi del fiume Onan, le
ossa di pesce donna, il finocchio della China ... Uno dei meriti maggiori del Redi in campo medico è proprio l’aver sostenuto un uso moderato dei medicamenti e l’aver sempre consigliato quelli più semplici e
naturali» (cfr. CINI, Scienziati aretini dal ‘400 al ‘700, p. 61). II) Lachmund, pp. 52, (6). Corredato
di 5 tavole f.t. incise in rame (di cui 4 ripieg.) raffiguranti l’albatro intero e parti di esso. Prima
edizione di questa rara dissertazione sul magnifico volatile. Interessante assieme medico-scienti[7382]
fico. Ottimo esemplare. I) PRANDI 39. II) MANCA A REDI.
194. SALMASIUS, Claudius. De Annis Climactericis et antiqua Astrologia dia€ 1.100
tribae. Lugd. Batavor. (Leida), ex Offic. Elzeviriorum, 1648,
in-8, pp. (128), 844, (20, le ultime 2 bianche), legatura moderna p. perg. rigida, tass. in pelle con
tit. oro al dorso. Titolo a stampa rossa e nera, con impresa tipogr. Testo in car. rom. con frequenti
passi in greco. Con alcune figure schematiche (a pag. 150 e segg.) e vignette silogr. assai curiose
(a pag. 566 e segg.). Dedica dell’autore a Gaspare Coignet de la Thuilerie, ambasciatore di Francia
a L’Aia. Prima edizione di questa dottissima opera sull’influenza, reale o supposta, dell’anno climaterico sulla vita dell’uomo. “On entendait par climatérique chaque septième (année)..., parce que
cette période était jugée nécessaire pour le renouvellement intégral de toutes les parties du corps”
(Willems). L’autore (Claude de Saumaise, erudito francese nato a Semur nel 1588 e morto a
Maastricht nel 1653) nega decisamente qualsiasi influsso degli astri sulla vita degli uomini, che
invece viene regolata semplicemente da leggi naturali. La salute degli individui, in particolare,
dipende dalla costituzione fisica, dall’aria, dal clima, dal modo di vivere, ecc. Buon esempl. (piccoli restauri di parti bianche del foglio di titolo). CAILLET III, 9918. BIBL. MAGICA CASANATENSE
n. 1087. DORBON 4375. WILLEMS 644. CANTAMESSA III, n. 7111: “L’opera ebbe dunque successo, e
non so dunque perché si limitò a questa sola edizione”.
[10304]
195. SCHULTES, Johann. Armamentarium Chirurgicum. D Joannis Schulteti,
XLIII tabulis aeris elegantiss. incisis. Opus posthumum, Medicinae pariter ac
Chirurgiae studiosis perutile et necessarium. In quo tot, tam Veterum ac
Recentiorum Instrumenta ab Authore correcta , quam noviter ab ipso inventa... La Haye,
€ 3.300
Adrian Vlacq, MDCLVI (1656),
in-8, pp. (22), 328, (14), leg. coeva p. perg. Stupendo frontispizio fig. e 44 tavole f. testo.
Seconda edizione di una delle più importanti opere di chirurgia del XVII secolo, con descrizioni
e figure di ogni tipo d’intervento, compresa l’operazione oculistica e dentistica. Il frontesp. e le
44 splendide tavole offrono l’illustrazione di una quantità di apparecchiature, strumenti, bendaggi, ecc., del tempo. L’autore era medico ad Ulm, ove venne edita nel 1645 la prima edizione.
[434]
Esemplare bellissimo. PARKINSON 2238.
87
196. Ravenna - SOLDO, Mauro. Descrizione degl’instrumenti, delle macchine,
e delle suppellettili raccolte ad uso chirurgico e medico dal p. don Ippolito
Rondinelli ferrarese, monaco casinese in S. Vitale di Ravenna. Opera di don Mauro
Soldo bresciano, lettore nel detto munistero ... In Faenza, presso l’Archi Impress.
Camerale e del S. Uficio, 1766,
€ 7.500
in-4, pp. XX, 119 (invertite in fase di rilegatura le pp. 69-72), (1), legatura coeva in pergamena,
tassello al dorso. Vignetta al titolo, testatine, finalini ed iniziali vegetali; completo di una tavola
con l’originaria disposizione del Museo all’interno del Monastero di San Vitale e di LXXII tav.
f.t., ripiegate in modo da favorirne la consultazione, raffiguranti il più ricco repertorio iconografico italiano di ferri chirurgici e apparecchiature meccaniche terapeutiche dl XVIII secolo (ferri,
letti, tavole operatorie, poltrone, mobili, sistemi per il trasporto dei pazienti, fasciature...), la maggior parte sono firmate da Giovanni Lindemain. Prima ed unica edizione di quella che è l’unica
testimonianza sopravvissuta di questa grandiosa istituzione museale medico-chirurgica che nacque nel
1746 a Ravenna sotto l’influsso delle nuove idee
Settecentesche. La trasformazione della raccolta in
Museo, con vere e proprie finalità collezionistiche e
acquisto anche di materiale didattico illustrativo fu
dovuta al dotto padre Ippolito Rondinelli; nella realizzazione di questa impresa si associò con il
chirurgo locale Gaetano Bianchi. L’importanza che
ebbe fin dall’inizio la collezione è testimoniata anche
dalla collocazione dei materiali all’interno del complesso benedettino. Sebbene fosse uno dei maggior
vanti della comunità, a partire dal 1797, a seguito
delle soppressioni napoleoniche, la raccolta seguì un
triste destino di dispersione. Nel 1862 si ha ancora
traccia di qualche strumento, del quale venne effettuato il restauro. Il venire meno della funzione
pratica del materiale ne segnò la fine. Buon esemplare di edizione estremamente rara e curiosa
(antico timbro di possesso sull’occhietto). WALLER
8159. NUC ricorda solo l’esemplare di Yale Medical.
[11354]
197. TISSOT, Samuel. De l’Onanisme ou Discours philosophique et moral sur la
luxure artificielle, et sur les crimes relatifs. Par Mr. ***** Lausanne, de l’imprimerie
€ 450
d’Antoine Chapuis, MDCCLX (1760),
in-12, pp. (4), 183, leg. carton. coevo. Fregetti al tit., testatine e finalini. Prima edizione, apparsa
anonima, della traduzione francese del lavoro del Tissot “Dissertatio De febribus biliosis. Accedit
tentamen de morbis ex manustupratione” (Losanna 1758), dedicato alla masturbazione. L’opera,
godette di larga fortuna e contribuì a sancire la celebrità del medico svizzero Tissot (1728-1797).
[8061]
Buon esemplare. BARBIER I, 1022. LECLERC, BIOGRAPHIE MÉDICALE, II, p. 532.
88
198. ULACQ, Adriano. Tavola dei Seni delle Tangienti e delle Secanti. Logaritmi
dei Seni e delle Tangenti. Logaritmi dei numeri dell’Unità sino a 10.000. Aggiuntovi
un breve ristretto della Trigonometria rettilinea, e sferica, con l’applicazone a varie
Quistioni, Astronomiche, il tutto dalla Nautica Astromia del P. Pizenas. Venezia, Lor.
€ 400
Baseggio, MDCCLXXIV (1774),
in-8, pp. 64 di testo, pp. 284 di tabelle “Canoni dei seni delle tangenti, delle secanti e dei logaritmi per
li seni e per le tangenti”. Una tavola tecnica ripiegata f.t. Legatura originale in cartonato rustico.
Perfetto esemplare a pieni maregini. Prima edizione italiana di raro trattato di trigonometria e
astronomia. L’edizione latina fu eita un paio di volte negli anni precedenti. BRUNET, V, 1003.[19212]
199. ZAMBONI, Giuseppe. Della Pila elettrica a secco. Dissertazione. Verona,
€ 800
Ramanzini, 1812,
in-16, pp. 55, legatura rigida cart. Con 3 tavole inc. in rame ripieg. f.t. in fine. Dedica ad
Alessandro Volta. Prima edizione di questo raro studio sulla costruzione e gli effetti della pila
elettrica a secco. Un altro strumento inventato dall’illustre fisico veronese Zamboni (l’elettromotore) è esposto nel Museo degli strumenti di storia della scienza di Firenze ed è descritto e
riprodotto nel “Catalogo” del Museo (nn. 390 e 2690, pp. 243 e 256). Bell’emplare. ROSSETTICANTONI p. 106. WHEELER GIFT I, 714.
[9786]
200. ZONCA, Vittorio. Novo teatro di Macchine et Edificii per varie e sicure operationi. Con le loro figure tagliate in rame, con la dichiaratione e dimostratione di
ciascuna Opera necessaria ad Architetti et a quelli che di tale studio si dilettano. In
€ 3.300
Padova, appresso Francesco Bertelli, 1621,
in-folio (295x214 mm), pp. (8), 115, ff. 2 fuori collazione, inseriti tra le pp. 88-89, recanti 3 incisioni firmate “Ben. W. fe.” (Benjamin Wright). Leg. coeva in pergamena. Seconda edizione di
splendida e pregiatissima opera di tecnica meccanica illustrata da, un titolo entro ricca bordura
architettonica con figure, e da 42 tavole di macchine incise in rame a piena pagina. La prima edizione fu pubblicata nel 1607, pure a Padova da Pietro Bertelli. Le magnifiche tavole sono animate
da personaggi e raffigurano un gran numero di macchinari per gli scopi più curiosi, alcuni inventati dall’autore. «... Dedicasi la dovuta attenzione ai problemi di
idraulica, ma altrettanto interesse dimostra per le macchine da lavoro.
In particolare Zonca, ingegnere del comune di Padova, descrive e disegna numerose macchine per l’edilizia; macchine per sollevare mattoni,
per spostare terra e così via.. .ciò che colpisce maggiormente è l’aderenza alla realtà e la precisione delle descrizioni... Di particolare
interesse risulta il “Carro della Zafosina”... per sollevar imbarcazioni
complete del loro carico dalla laguna al Brenta e viceversa»
(BASSIGNANA , La Cultura delle macchine, p. 46). “A rare work on
machinery,... displaying the wanderful inventions of the author...”
(LIBRI Catalogue). Esemplare genuino, con rari aloni o fioriture
d’umido; antica nota di possesso manoscritta al titolo, la cui
impressione del rame è pallida.. USHER , MECHANICAL
INVENTION, 232. RICCARDI II, 669. LIBRI, SCIENCES
MATHÉMATIQUES EN ITALIE, IV, 58-59.
[19437]
89
STORIA
201. AUBERY, Antoine. L’Histoire du Cardinal Duc de Richelieu (2 vol.) Mémoires pour l’Histoire du Cardinal Duc de Richelieu (5 vol.). Cologne, Pierre
€ 850
Marteau (Elzevier), MDCLXVI-MDCLXVII (Cologna 1666-67),
7 volumi in-16, leg. del tempo p. bazzana, dorsi ornati oro e col giglio di Francia. Marca della
sfera sui sette titoli. Seconda edizione, dedicata al cardinale Mazarino, alla quale Brunet attribuisce
particolare pregio essendo stampata dagli Elzeviri. Vasta ed autorevole opera storica su Richelieu
(1585-1642), il suo operato e i suoi tempi. Ottimo esemplare. BRUNET, I, 544. WILLEMS, n.1368.
[1024]
202. BARBERINI, Taddeo. Tabella de gli Utensilij de darli alla Soldatesca. Rome,
€ 2.400
Press of the Reverenda Camera Apostolica, 1631,
in-4, 10 ff. n.n., legatura coeva in pergamena floscia, i
piatti adorni di duplice filetto, 4 Api dei Barberini agli
angoli e al centro grandi armi cardinalizie di uno dei
fratelli, Francesco o Antonio. Unico laico fra i nipoti di
Urbano VIII, Taddeo alla morte del padre Carlo (1630)
divenne il capo della famiglia ereditandone beni, cariche (tra cui quella di luogotenente generale della
Chiesa) e titoli. Nel 1627 aveva sposato Anna Colonna.
Principe di Palestrina, prefetto di Roma (1631), contribuì, più ancora dei suoi fratelli, al fasto della famiglia
ed estese le proprie mire, con l’appoggio della corte di
Torino, fin sul Napoletano. Nel 1641, a capo dell’esercito pontificio, invase Castro; dopo la morte dello zio e
l’elezione di Innocenzo X si rifugiò, con i fratelli, in
Francia, mentre tutti i suoi beni venivano sequestrati;
morì prima che ne fosse decisa la restituzione per l’in[19180]
tervento del Mazzarino.
203. BIBLIOTECA ENCICLOPEDICA ITALIANA. Milano, per Nicolò Bettoni
€ 3.700
(Fratelli Ubicini dal vol XL) 1828-1838,
44 volumi in-4, belle uniformi legature in mezza pelle nocciola, fregi in nero e oro ai dorsi con
indicazione del volume e degli autori, carta marmorizzata ai piatti. Ogni volume presenta frontespizio della collana, elenco degli autori trattati ed ha una paginazione a sè. Al primo volume
dedica dello stampatore al Conte Giuseppe Luosi e piano dell’opera. Il Bettoni auspica di pubblicare una collana in 50-55 volumi comprendenti le “opere originali delle rinomate edizioni dei
Classici Italiani” da Dante a Monti. In realtà la collana si fermerà con gli “Annali del Muratori” al
volume 44, e gli ultimi 4 furono stampati dai Fratelli Ubicini. “Raccogliere in ordinate serie di volumi,
90
nitidamente impressi in finissima carta velina di colla,
e con gentili caratteri, il tesoro delle antiche e
moderne...”. Grande progetto editoriale perfettamente inserito nello spirito dei muratoriani “Annali
d’Italia”, che vedevano la luce in quegli stessi anni;
comprende: 1. Dante Commedia. 2. Vasari Opere.
3. Metastasio Opere. 4. Guicciardini Ist. Italia. 5.
Poemi Romanzeschi. 6. Scrittori Politici. 7-10
Goldoni Opere (I-IV). 11. Prosatori del secolo XVI.
12. Novelle Antiche e Moderne. 13. Scrittori Critici
e filologici. 14. Scrittori di Belle Arti. 15. Storici 1617 Gozzi Opere (I e II). 18. Prose e poesie scelte.
19. Scelta di poemi giocosi. 20-21 Galilei Opere (I
e II). 22-25 Tiraboschi Letter. Ital. (I-IV). 26.
Bentivoglio Opere. 27-28 Giannone Regno di
Napoli (I e II). 29. Villani Historie Fiorentine. 30.
Villani Cronica. 31. Davila Gerre Civili di Francia.
32-33 Pallavicino Opere (I e II). 34. Chiabrerea e Fulvio Testi Opere. 35. Opere Varie. 36-37
Storie di Segni ed Adriani I-II. 38-39 Varchi Opere – Busini Lettere (I e II). 40-44 Muratori
[18305]
Annali d’Italia (I-V). Tutto il pubblicato della collana, ottimo esemplare.
204. BONAMICI ADIMARI, Castruccio. (Opera): De rebus ad Velitras gestis
anno 1744 et de bello italico commentarios. Orationes, et Carmina latine, et italice.
€ 500
Augustae Vindelicorum (Augsburg), s.t., 1764,
2 vol. in-8, pp. XL, 359; VIII, 253; leg. cart. epoca. Bel ritr. dell’autore inc. in rame. Prima ediz.
delle opere di questo storico e poeta lucchese (1710-1761). Come soldato di Carlo III di
Borbone re di Napoli prese parte alla battaglia di Velletri (10-8-1744) in cui il generale austriaco
Lobkowitz fu sconfitto. Siamo in piena guerra di successione d’Austria i cui avvenimenti (fino
alla pace di Aquisgrana del 1748) coinvolgeranno molti Stati italiani tra i quali il Piemonte di
Vittorio Emanuele III; qui si ebbe l’avanzata dell’esercito francese da Nizza, Val di Stura, la vittoria
alla Madonna dell’Olmo ed il fallito tentativo di assediare Cuneo (22-10-1744), l’occupazione
con l’aiuto della Repubblica di Genova, delle città di Torino, di Alessandria, Asti e Casale (1745);
ma l’anno successivo si ebbe la riscossa dell’esercito austro-sardo con la cacciata dei Francesi dal
Piemonte, l’occupazione di Genova e di Savona e la conclusiva vittoria del Colle dell’Assietta
(luglio 1747). Queste e molte altre sono le cose descritte nel «De bello italico», opera di cui il
Giordani diceva che «è cosa grande, degna de’ secoli antichi». GRAESSE, I, 480. ENCICL. TRECCANI,
VII, 381.
[774]
91
205. BONANNI, Filippo. Ordinum Equestrium et Militarium Catalogus /
Catalogo degli Ordini Equestri e Militari esposto in imagini e con breve racconto.
Roma, Stamp. di Giorgio Placco, 1711,
€ 2.400
in-4, ff. (18, con dedica a Clemente XI e avviso al lettore), 164 tavole incise in rame a p. pag.,
assai belle, ognuna accompagnata da un foglio di testo
storico-descrittivo in latino e italiano (in calce all’ultima la dichiarazione “Omnia delineavit Andreas
Horazi pictor, Joannes Bapt. Sintes incidit”): di esse 141
raffigurano personaggi a figura intera indossanti le
uniformi degi ordini equestri e militari; 23 tavole,
invece, num. 142-164, recano gli attributi decorativi,
cioè collane, fermagli, stemmi, ecc.e sono precedute
da un foglio a stampa col nome degli autori utilizzati;
in fine ff. (2) di indice in latino. Legatura coeva p.
pelle, dorso ornato e con tit. oro. Prima edizione di
questa interessante e fortunata compilazione del
Bonanni (o Buonanni, 1638-1735), celebre gesuita,
autore di stimatissimi scritti di vario argomento, tra
cui la storia naturale, la musica e la numismatica. Buon
esempl. BRUNET I, 1086, note. LIPPERHEIDE 1900
(quarta ediz.). COLAS 372. DE BACKERSOMMERVOGEL II, 379.8, note.
[8835]
206. CARRONE DI SAN TOMMASO, Felice. Tavole Genealogiche della Real
Casa di Savoia, descritte ed illustrate. Torino, presso Gius. Bocca Libraio,
MDCCCXXXVII (1837),
€ 350
vol. in-4 grande, pp. XV, 144, con 18 dettagliate tabelle genealogiche ripiegate fuori testo.
Esemplare intonso, su carta forte, a pieni margini. Stemma sabaudo sulla pagina iniziale.
Copertina editoriale in carta colorata, titolo entro bordura sui piatti e al dorso. Importante dettagliata monografia sui personaggi Sabaudi nei secoli, impressa con molta cura tipografica. Non
[19628]
comune. MANNO-PROMIS, vol. I, n.179.
207. CEBES THEBANUS. Kebetos Thebaiou Pinax (testo greco). La Tavola di
Cebete Tebano. Parma, nel Real Palazzo, in aedibus palatinis typis Bodonianis,
MDCCXCIII (G.B. Bodoni, 1793),
€ 950
2 parti in un vol. in-4 piccolo ducale (cm 22x15) su carta forte, pp. (10), 62, (1 foglio bianco);
pp. (2), 78, (1 foglio bianco). Legatura coeva in p. pelle marmorizz. decorata in oro, duplice filetto
ai piatti, titolo e fregi al dorso (piccoli difetti al dorso e al piatto anteriore). Testo in greco cui
segue la traduzione in italiano con proprio frontespizio. Precede l’opera la dedica alla “Marchesa
Paolina Rosa-Prati Sanvitale in ringraziamento di un pastello colorito di sua mano”. Si conoscono
altre due tirature della presente edizione, una in-folio ed una in-ottavo priva della dedica.
[17574]
Esemplare marginoso e assai fresco. DE L AMA , p. 88 ; BROOKS, p. 96, n. 510
92
208. CESARE, Caio Giulio. Commentarii di C. Iul. Cesare tradotti in volgare per
Agostino Ortica della Porta Genouese. (In fine) Stampato in Venetia per Iacopo
Penzio da Lecho nel MDXVII (1517) adi IIII de Feuraro.
€ 700
in-8, ff. (8), 296 (ultimo bianco), carattere corsivo. Legatura coeva in pergamena con titolo manoscritto al dorso. Alcune postille ms. coeve nei margini, 4 belle figure xilografiche, raffiguranti
strumenti bellici, negli ultimi 2 fogli preliminari. Prima traduzione italiana dei Commentari
della guerra Gallica e Civile di Cesare. Venne impressa altre due volte a Venezia dal Penzio e dal
Vitali nel medesimo anno. Esemplare con alcuni piccoli lavori di tarlo nei margini, lievi aloni
negli ultimi fogli. Nel complesso in buone condizioni, non comune. ESSLING, 1731. SANDER 1508.
PAITONI, BIBL. AUT. VOLGARIZZ., I, p. 210. ADAMS C-82; OLSCHKI CHOIX, IV, 4242. GRAESSE, II,
[16996]
p. 9. STAMPATORI DI LECCO, n. 165. ARGELATI, I, 207.
209. CHEVALIER, Michel. Cours d’Economie Politique fait au Collège de
€ 1.100
France... Paris, Capelle, Année 1841-42,
in-8 gr.; pp. 4 nn. incl. occh. e front., 420. Leg. coeva in m. pelle e cart. marmorizz., tit. e fregi in
oro sul dorso, tagli a spruzzo. Rara edizione originale. Sono qui riunite le 15 lezioni tenute al
Collège de Francia nell’anno accademico 1841-42. L’Autore appartenne alla schiera dei sansimoniani che svilupparono l’ideologia ‘industrialista’ della scuola, dando soprattutto impulso alle
grandi opere pubbliche. Sostenne con fervore il libero scambio e contribuì all’espansione del
liberismo nel continente europeo. Bell’esemplare. COQUELIN e GUILLAUMIN, p. 400; PALGRAVE,
I, p. 276.
[19007]
210. CLAVEL, F.T.B.. Histoire pittoresque de la Franc-Maçonnerie et des Sociétés
Secrètes anciennes et modernes... Paris, Pagnerre éditeur, 1844,
€ 450
in-8 grande, pp. IV, 407, (1), brossura in carta azzurra, tassello cartaceo al dorso. Terza edizione
completa di 25 figure, compresa antiporta, incise su acciaio da Seigneurgens, Compagnon,
Marvy, Buzelot. Ampliata di un’appendice con interessanti notizie sui “Fondeurs-Charbonnieres,
l’Ordre Royal de Héredom de Kilwinning, l’origine de Ecossisime, le sociétés secrètes allemandes, ainsi
que la nomenclature de sociétés secretes maçonniques, politiques ou de pur agrément”. Nello stesso
anno apparve un’edizione in due volumi. A causa della pubblicazione di questo libro l’a. venne
denunciato al Grand-Orient per aver violato il giuramento di discrezione pronunciato nell’iniziazione e venne censurato. Esemplare genuino a fogli diseguali (lievi sporadiche usuali
[18883]
arrossature).
211. CONDANNA A MORTE. Raguaglio autentico della rigida giustizia seguita
in Smirne il 16. del mese caduto dell’anno corrente 1763. Fatta da un figliolo verso il
€ 820
proprio padre. In Venezia, per Gasparo Girardi, 1763,
in-4 piccolo, pp. 4 n.n., fregio xilografico al frontespizio, grande tavola xilografica a piena pagina
(a p. 2). Rarissimo foglio volante figurato. Dettagliato racconto di un fatto di cronaca svoltosi a
93
Smirne, ove il “Figliuolo d’un Aromatario cioè Speziale”, Commissario del Cadì e Giudice della
Città, fece punire pubblicamente il proprio padre per frode, condannandolo a cinquanta bastonate sotto le “suole de’ piedi”, e al pagamento di “cinquanta Piastre in Denari”. Nella xilografia a
piena pagina è raffigurata la scena descritta nel testo. Un sole esemplare nelle biblioteche italiane.
[19448]
212. CONDILLAC, Etienne Bonnot de. Cours d’Etude pour l’instruction du
Prince de Parme, aujourd’hui A.A.R. l’Infant D.Ferdinand Duc de Parme,
€ 4.000
Plaisance, Guastalle... “Aux Deux-Ponts” (Parma, G.B. Bodoni), 1782,
13 tomi in 11 volumi in-8 grande, pregevole legatura coeva piena pelle, bordura oro ai piatti, dorsi
a nervi con fregi oro e titoli su tassello, tagli marmorizz. Nel primo volume ritratto dell’autore
in antiporta, alcune tavole f.t incise in rame. Magnifica opera impressa a Parma da Bodoni su
carta forte in numero limitato di esemplari. La falsa indicazione tipografica “Aux deux ponts” fu
posta da Bodoni per potere pubblicare e vendere l’opera (impressa anni prima) e per superare
l’opposizione della corte di Spagna (Vedi Brunet, Dict. de Bibliogr.). Vasto corso d’insegnamento
grammaticale, linguistico, storico e di alta varia cultura per Ferdinando di Parma, prossimo Duca.
Su tutti i titoli dei volumi è indicata la materia trattata: “grammaire, art d’écrire, art de raisonner,
art de penser, histoire ancienne, histoire moderne, étude de l’histoire”. Esemplare assai bello. BROOKS
n.203. BRUNET, II, 216.
[11938]
213. DALLA TORRE, Giovanni. Dialogo della giostra fatta in Trivigi l’anno
MDXCVII. (Leg.con:) MANUZIO, Aldo. Il Perfetto Gentil’Huomo. Venezia 1584,
Ove s’hanno diversi ingeniosi, & piacevoli discorsi intorno alla dechiaratione & interpretatione delle livree, imprese, & motti di ciascuno de’ cavalieri... Con un sommario
d’un’altra notabilissima giostra fatta l’anno 1481. Trivigi, appresso Dehuchino, 1598,
€ 5.000
2 opere in un vol. in-4, pp. (8), 160; (8, le ultime 2 bianche),
64. Buona legatura secentesca in pergamena rigida, titoli su tassello in pelle al dorso, tagli spruzzati. Prima ed unica edizione,
rarissima, illustrata da 15 imprese incise nel testo e da alcune
altre figure emblematiche. Nella festa, realizzata per il
Carnevale del 1597, vennero messi in scena quadri allegorici
legati alle simbologie presenti sui diversi stemmi delle piu’ illustri famiglie di Treviso. Giovanni Della Torre descrive
l’ingresso degli 11 cavalieri partecipanti, l’abbigliamento dei
paggi e la bardatura dei cavalli. L’anno successivo pubblicherà
la descrizione di una seconda grande festa allestita in Treviso,
questa volta in occasione delle nozze del Conte Alberto Scotto
con Matilda Collalto: “La barriera fatta nel castello di S.
Salvatore”. (Frontespizio rinforzato). VISENTINI 432. PRAZ, p.
[11638]
312. CHOIX 10408.
94
214. DELITTI. Relazione della giustizia seguita in Vicenza li 27 Agosto 1753 ad
Antonio Nicoletto de Tressino d’anni 32 circa...condannato ad essere impiccato. In
Vicenza 1753,
€ 350
in-8 grande, pp. 4 n.n., fregio xilografico al frontespizio. Testo ed iniziali xilografiche. Rarissima
edizione originale. Il condannato parla in prima persona rivolgendosi verso il patibolo degli spettatori: “O tu che mosso dalla curiosità di osservare la nostra morte, prendine esempio salutare, e cessa,
ormai più di imitarne in vita”. Il protagonista, “Antonio Nicoletto da Tressino d’Anni 32 circa” fu condannato all’impiccaggione “Per aver privato di vita un suo Zio e una sua Zia, e poi tagliate le teste alli
[19451]
ambedue, e sepolte in mezzo ad una Campagna”. Non censito dalle Biblioteche italiane.
215. DEMORAINE, Louis Pierre Renè. Expedition d’Italie, 1859. Paris, Martinet
€ 2.200
(1860),
Album in-folio oblungo (mm 280x380), legatura originale in percallina verde scura con titolo e
fregi impressi in oro al piatto anteriore. Completo delle 14 litografie a colori dell’epoca, tutte
protette da foglio di velina, firmate da R. de Moraine, raffigurano episodi della Campagna di
Guerra del ‘59 (o seconda guerra di indipendenza italiana) contro gli invasori austriaci: “Les
défenseurs de l’Italie-Vive la France Vive l’Italie (Genova 30.4.1859)- Combat de Frassinetto-Départ
de l’empereur Napoléon III pour l’armée d’Italie- Arrivée de S.M Napoléon à Alexandrie-Combat de
Montebello - Combat de Palestro (2)-Bataille de Cavriana-Bataille de Magenta, Entrée à Milan de
l’Empereur Napoléon et du Roi Victor Emmanuel- Combat de Marignan-Bataille de Solferino-Entrevue
de Villafranca”. Le animate scene raffigurano episodi della partecipazione del corpo di spedizione
francese, (200.000 uomini) comandato da Napoleone III, che appoggiò l’esercito Sabaudo (come
richiesto da Cavour nell’incontro segreto di Plombières del 20 luglio 1858) nella Seconda Guerra
del Risorgimento Italiano. L’artista René de Moraine (Paris 1816), allievo di Charlet, fu apprezzato acquarellista e litografo (Thieme -Becker, XXV, p.115). Album bello e raro, in perfetto stato
[749]
di conservazione. BÉNÉZIT, IV, 438.
216. GOLDSMITH, Olivier. Histoire d’Angleterre, par O. Goldsmith, continuée
jusqu’en 1815 par Ch. Coote et jusqu’a nos jours par le traducteur Mme
Alexandrine Aragon, avec notes d’après MM. Thierry, e Barante, de Norvins et Thiers.
Paris, Houdaille Editeur, 1837,
€ 470
4 volumi in-4, pp. XLVI, 474, (2); 469, (3); 478, (2); 560. Bella legatura del tempo in mezzo
marocchino rosso, dorsi a nervi cont titolo e ricchi fregi dorati, carta marmotizz. Sui piatti e all’interno degli stessi. Illustrati con numerose tavole fuori testo incise in acciaio (ritrattti e vedute)
e alcune carte topografiche della nazione britannica. Questa vasta e stimatissima storia inizia la
narrazione nel primo secolo avanti Cristo e giunge sino al 1837. La presente è la prima ed unica
traduzione dall’inglese di questa importante opera del prolifico scrittore e poeta Irlandese Oliver
Goldsmith (1740-1824), famoso autore del “The Vicair of Wakefield”. Ottimo esemplare di opera
[19310]
importante e non comune.
95
217. Piemonte - GUICHENON, Samuel. Histoire Généalogique de la Royale
Maison de Savoye... enrichie de plusieurs portraits, sceaux, monnoies, sépultures, et
armoiries. Nouvelle édition avec des supplémens jusqu’à nos jours...Turin, Jean- Michel
Briolo, 1778-1780,
€ 3.600
5 vol. in-folio, pp. XXVIII, 436; 458; 444; (6), 406, (6); (4), da 407 a 675, (3); bella legatura del
tempo in piena pergamena, ricchi fregi in oro e duplice tassello granata ai dorsi. Grande stemma
sabaudo inc. su tutti i tit. (il primo a stampa rossa e nera), dedica dell’Autore a Madama Reale
Cristina di Francia di cui è il bel ritratto in antiporta al I vol. inc. da J. Mercorus, ritratto dell’a.
inc. a pag. XII. Seconda edizione, ristampa assai ampliata della prima di Lione del 1660. Grandiosa
e fondamentale opera storico-genealogica su Casa Savoia, corredata della trascrizione diplomatica
di un gran numero di documenti e adorna di 3 tavole ripieg. f.t. nel tomo II e centinaia di incisioni
in rame e su legno n.t. (ritratti, monumenti tombali, stemmi, monete, medaglie, antichità, etc.).
Raro e ricercato. Buon esemplare, (lievi lavori di tarlo nelle prime pagine dell’ultimo vol.), in bella
[7018]
legatura. MANNO-PROMIS I, 26. SAFFROY III, 50107. COLANERI 867. SPRETI 1924.
218. IUSTINIANUS. Codicis dn. Iustiniani ... repetitae praelectionis libri XII.
Accursii commentariis & multorum veterum ac recentiorum iurisprudentium,
maxime Antonii Contii ... annotationibus ... illustrati ... Accesserunt his Chronici canones... eodem Antonio Contio auctore...Lugduni, apud Hugonem a Porta, 1572, € 550
in-folio, ff. (32), 2136 colonne, (15 su 16), legatura lionese in pelle di scrofa con bel rosone
impresso a secco al centro dei piatti, terminazioni angolari floreali (alcune macchie al piatto posteriore). Bella impresa editoriale al titolo. Impressione dei dodici libri delle “Repetitae”
accompagnate dalle inusuali glosse e note Antoine Leconte. Testo centrale inquadrato dal commento, come d’uso, in fine aggiunti i Chronici Canones sempre del Leconte. Si tratta della prima
e principale parte del Codice di Giustiniano, composto di 12 libri contiene l’insieme del diritto
romano adattato al cristianesimo. Buon esemplare, antica nota di possesso alla sguardia anteriore
[18836]
del Collegio di Saluzzo. MANCA A STC FRENCH e ADAMS.
219. LANZILLO, Agostino. La disfatta del Socialismo. Critica della guerra e del
€ 290
Socialismo. Seconda edizione riveduta. Firenze, Libreria della Voce, 1918,
in-16, pp. 305, broch. edit. figurata impressa in rosso. Precede il testo la prefazione alla prima edizione (gennaio 1918) e quella alla presente seconda ediz.(ottobre 1918). Importante e raro studio
storico e sociologico sui movimenti politici d’inizio secolo, comunismo, socialismo, sindacalismo,
civiltà capitalista, economia classica, guerra, sino allla disfatta del Socialismo su cui l’autore si sofferma a lungo localizzandosi in Germania ed in Italia principalmente. Negli anni seguenti sorsero
il nazional-socialismo ed il fascismo che presero in parte piede sviluppando le teorie espresse dal
Lanzillo nel presente profondo saggio. Agostino Lanzillo (1886-1952) fu in contatto epistolare con
Georges Sorel e Benito Mussolini negli anni delle convinzioni socialiste di questi; “was an anarchosyndicalist, author of a book on Sorel, who rallied to fascism and became a member of the National Council
of the fascist corporations in 1931. Gramsci analysed the process whereby many anarcho-syndicalists
rallied to nationalism and fascism in his Alcuni temi. Pareto is best known today for his theory of élites,
[2997]
but he was also a prominent economist and theorist of Free Trade”. Raro. Perfetto esemplare.
96
221. Legatura “à la fanfare” alle armi dei Reali
di Francia Maria Lenczynska e del consorte
Louis XV. “Office de la Semaine Santé en latin et en
fraçois à l’usage de Rome et de Paris. Dedié à la Reine
pour l’usage de sa Maison”. Paris, Mazieres et
Garnier, 1728,
€ 3.400
volume in-8 grande (mm 200x135), pp. XXXVI, 722,
testo su due colonne, francese e latino. Titolo figurato
e tre tavole a piena pagina, inc. in rame, varie iniziali silograf. ornate. Legatura “à la fanfare” coeva, bellissima, in
pieno marocchino granata, con totale decorazione in oro
ai piccoli ferri sui piatti e al dorso. Al centro dei due piatti
le armi araldiche affiancate di Maria Lenczynzska e dello
sposo Louis XV. Dorso a nervi decorato in oro e con i
gigli di Francia. Magnifica e importante legatura francese
[19603]
d’amatore, perfettamente conservata.
222. MACROBIUS, Aurelius Ambr. Theod. Opera quae exstant omnia, dilegentissime emendata, et cum optimis editionibus collata... Patavii, Josephus Cominuis,
MDCCXXXVI (Padova, 1736),
€ 450
in-8, pp. XL, 640, 85, (3), legatura del tempo piena perg., dorso a nervi con titolo oro, tagli marmorizz. Ottima edizione corredata di un vastissimo indice, impressa con molta cura tipografica,
di tutte le opere di Macrobius, illustre grammatico romano del III sec. d.C. Comprende:
Commentarius in Sumnium Scipionis ex Ciceronis - Saturnsaliorum Lib. VII. - De differentiis et
societatibus Graeci Latinique verbi libellus. - Index rerum & verborum. La prima ediz. fu del 1472
di Jenson a Venezia. Bell’esemplare. BRUNET, III, 1286 “Edition Estimé”. FEDERICI, 153/1: “Quest’
ottima ediz. è fatta su quella del Gronovio Leiden 1670”. OLSCHKI, n. 13419. GRAESSE, IV, 830:
“Reimpr. correcte et jolie du texte de l’ ed. de Gronov. (sans notes)...soignée par les frères Volpi”. [19152]
223. MÉMOIRE SUR L’ESCLAVAGE DES NEGRES,
contenant réponse à divers Écrits qui ont été publiés en
leur faveur. Par M.D L.D M F.Y. A’ Paris, chez Garnery, Libraire,
quai des Augustins n.25, 1799,
€ 1.500
in-8, pp. 64, broch.edit. muta, margini interi. Memoria di anonimo
autore, il cui nome non figura neppure nell’unica bibliografia ove è
descritto (Economie et Population). Prima e unica edizione. Raro
e importante scritto, di epoca rivoluzionaria, fortemente avverso alla
concessione della libertà agli schiavi negri, liberalizzazione già concessa in quegli anni in parte degli stati dell’America Settentrionale,
ma rifiutata in Inghilterra e in Francia. “Raisons qui condamnent l’affranchissement des Noirs; cet affranchissement exposerait la Nation aux
97
plus grands dangers, les colons et le commerce à la ruine, et les nègres à mourir de faim...”. Esemplare
assai ben conservato. CFR . ECONOMIE ET POPULATION AVANT 1800, BIBLIOGR GÉNÉRALE, vol. II,
n.4673. SCONOSCIUTO A BARBIER , ANONYMES, AL SABIN, ALLA KRESS LIBRARY, ETC.
[9329]
224. MERCIER, Louis Sébastien. L’An deux mille quatre cent quarante. Rêve s’il
en fût jamais; suivi de L’Homme de fer, songe. Nouvelle édition imprimée sous les yeux
de l’auteur, avec figures. Paris, chez Lepetit jeune et Gerard, an X (1801-02), € 750
3 vol. in-8, pp. (4), 356; (4), XL, 346; (4), 349; broch. orig. muto, tit. ai dorsi. Adorni di un ritr.
dell’a. inc. da B.L. Henriquez e di 3 figure allegoriche in antiporta inc. da Tardieu e Bovinet.
Ristampa della curiosa e fortunata opera apparsa per la prima volta nel 1771, come continuazione
del celebre “Tableau de Paris”. “L’homme de fer” inizia a p. 238 del III vol. Rivista dall’autore, ma
non modificata, e qui accresciuta del “Nouveau discours préliminaire” scritto nel 1797-98 (inserito
all’inizio del II vol.), in cui Mercier si compiace di aver previso molti fatti, tra cui la rivoluzione
francese, l’opera contiene presentimenti dell’imminente Rivoluzione Francese, descrive Parigi
come sarà nel 2440 e prefigura, attraverso la finzione d’un sogno, la distruzione di ogni religione
rivelata, l’abbattimento di ogni trono e lo stato della Francia in quel futuro remoto anno, secondo
desideri, aspirazioni, idee e sentimenti diffusi nel secondo Settecento francese. L.S. Mercier
(Parigi 1740-1814) fu anche autore di romanzi e drammi e del celbre “Essai sur l’art dramatique”
contro l’arte classica, in favore di un’arte più realistica e più sensibile alle esigenze del popolo.
Bellissimo esempl. COHEN-RICCI 701 (ediz. 1786). DORBON 3044-5 (ediz. preced.).
[619]
225. Milano - CONSTITUTIONES DOMINI MEDIOLANENSIS Decretis
Senatus-Consultis nunc primum illustratae. Curante comite Gabriele Verro
mediolanensi patricio. Editio undecima caeteris uberior, atque uberiior, atque utilior. Accessit Prodromus de Origine et Progressu Juris Mediolanensis eodem authore.
Mediolani, in Regia Curia sumptibus Richini Malatestae, anno MDCCXLVII (Milano
1747),
€ 950
in-folio, pp. (18), CLXVII, (21), 202, (4), 208, (68); cartone marmorizzato 800sco. Front. a
stampa rossa e nera con vignetta inc., testata inc. con le armi del conte Gianluca Pallavicino cui
l’opera è dedicata, altro tit. in rosso e nero con vignetta inc. per lo scritto del Verri ed altra testata
allegorica, 3 bellissime iniz., il tutto inciso da M.A. Dal Re; nel vol. testate, finaletti ed iniz. silogr.
Volume di notevole importanza per la storia giuridica e civile del Ducato di Milano; in particolare
si deve apprezzare l’opera d’indagine storico-giuridica del grande giurista milanese conte Gabriele
Verri ed il testo delle cosiddette “Nuove Costituzioni” promulgate da Carlo V nel 1541, aggiornate
[19323]
al 1746. Ottimo esemplare. CAT. STATUTI SENATO, IV, 317-318.
226. Milite Aurato - Pergamena. Roma, Conferimento della carica di Milite
Aurato “Henricus Caetanus Tituli Sanctae Orudentiae Presbyter...Dilecto nobis in
Christo Domino Angelo Michele Vastavillano Civi et Nobili Bononiensi Militi et Equiti
Aurato... Romae.. Anno Domini Millesimo Quingentesimo Octagesimo Octavo Die
vero Vigesima Prima Mensis Marty” (1588),
€ 2.000
Foglio di pergamena manoscritta Mminiata, mm 480x680. Ricca e accurata bordura miniata su
98
tre lati con cinque tondi: al centro del lato superiore raffigurazione della Vergine con Bambino
e San Francesco, entro tondo sorretto da figure fantastiche, ai lati stemma cardinalizio di Enrico
Caetani e della congregazione dei Militi Aurati, le bordure laterali presentano putti, vasi, secondo
il tipico gusto delle grottesche in auge a Roma e ispirate alle Logge Vaticane dipinte da Raffaello
e dalla sua scuola, nel margine sinistro armi araldiche con aquila coronata su fondo blu. Elegante
e leggibile grafia in inchiostro marrone, con rialzi in oro, rosso e blu, grande iniziale “C” con nello
spazio interstiziale aquila coronata, corpo della lettera oro su fondo rosso con elementi fogliacei
in oro; nel margine inferiore firme. Con la presente pergamena Enrico Caetani conferì nel 1588
la carica onorifica di Milite Aurato a Angelo
Michele Vastavillano (noto anche come
Guastavillano). Sino dal XIII secolo la famiglia
del G. si era distinta nelle professioni giuridiche
e negli incarichi di governo a Bologna. Quindi,
agli inizi del Cinquecento, era entrata a pieno
titolo nell’aristocrazia della città, impegnandosi
in un’oculata conduzione delle proprietà terriere, non disdegnando l’attività imprenditoriale
tessile (soprattutto la lavorazione e commercializzazione della canapa e della seta). Ben
conservato.
[19198]
227. MUSSOLINI, Benito. “Je Parle Avec Bruno”. Traduction de Pierre Pascal.
Paris, Imprimé le 11 mai 1944 par Firmin Didot pour le Mercure de France. De ce livre on a
tiré deux exemplaires sur papier des manufactures imp. du Japon, marqués h.c. 1 et 2., € 650
in-8, pp. 150, (4) su speciale carta forte del Giappone, num. 1 dei 2 totali. Bella legatura in m.
marocchino blu e ang., dorso a nervi con titolo oro su tassello rosso, taglio sup dor. Magnifico
esempl. “Parlo con Bruno” vide la luce in italiano nel 1941, biografia scritta da Benito sulla breve vita
del fratello Bruno. La presente edizione tradotta in francese è particolarmente bella e rara. [19572]
228.
NICOLAUS
DE
AUSMO.
Supplementum Summae Pisanellae. Venetiis,
per Franciscum Renner de Hailbrun, MCDLXXXIII
(1483),
€ 3.800
in-8 (mm 190x130), ff. n.n. 490 (il primo e l’ultimo bianchi esistenti). Non furono rilegati ab origine i “Canones
Poenitentiales” (ff. 490-495) ed i “Consilia Alexandri de
Nevo contra Judaeos Foenerantes” (ff. da 497 a 528); il
fascicolo 17 è anteposto al 16. Magnifica legatura strettamente coeva su assicelle in pelle con impressioni
geometriche e vegetali; dorso a duplici nervi (con alcuni
restauri al dorso e alla cerniera posteriore). Car. gotico
su due col. di 40 linee, iniziali e paragrafi in inchiostro
rosso o blu, fogli con riquadro in inchiostro rosso.
99
Contiene: ff. 2r-472v “Supplementum”; ff. 473r-489v “Tabula capitulorum”; ff. 490r-496v “Canones
Poenitentiales extracti de Summa fr. Astensis”. L’enorme successo del Supplementum di Nicolò da
Osimo (m.1453), imprescindibile opera di diritto canonico, è dovuto soprattutto alle revisioni
fatte dal quarto Concilio laterenense della Summa di Bartholomaeus de Chaimis (detta
Pisanelliana dal nome della città dove il domenicano risiedeva). L’opera di Alexander de Nevo,
probabilmente in quanto trattato contro gli usurai ebrei, non venne inserito in questo esemplare.
In perfette condizioni, estremamente fresco; timbro a secco al primo foglio: Detlef Mauss.
Affascinante incunabolo di piccolo formato, in legatura coeva decorata. BMC V 197. GOFF N75.
IGI 6880. PROCTOR 4184.
[18785]
229. NUOVO RACCONTO del crudele, e compassionevole Caso occorso in
Alicante di una Madre, che ha ucciso il proprio Figliuolo... Bologna, Vedrotti, s.d. (prima
metà del ‘700),
€ 570
in-8 picc., pp. 8 non num, vignetta figurata xilografica al frontespizio raffigurante due diavoli
che portano via la scellerata madre. Racconto di un fatto di cronaca narrato sotto forma di ballata
in ventitrè strofe in ottava rima. Storia di una donna fedifraga che uccide il figlioletto, lo cucina
e serve per cena alla cagna (le interiora) ed al marito (le membra). In seguito all’efferato fatto
subirà una terribile punizione sovrannaturale: “ove s’intende, che per suo castigo fu portata all’Inferno
[19428]
da’ Demonj”. Rarissima edizione originale non censita dalle biblioteche italiane.
230. PERTINI. Sandro Pertini: 6 condanne, 2 evasioni. OVRA, tribunale speciale,
galere fasciste: i documenti di una lunga resistenza contro la repressione nel ventennio
nero. A cura di Vico Faggi, prefazione di Giuseppe Saragat. Milano, Mondadori, 1970,
€ 200
in-8, pp. 388, broch. edit. Edizione originale, con dedica autografa di Sandro Pertini a Renato
Conti, tecnico dell’Ansaldo che cinque anni dopo avrebbe subìto un attentato, rivendicato dalle
BR. Dal nudo referto dei documenti (sentenze dei tribunali, rapporti delle questione, anonime
“soffiate” degli informatori dell’OVRA) emergono le vicende di un uomo, Sandro Pertini, e quelle
di una classe politica. Al linguaggio secco dei documenti si alterna però quello degli scritti di
Pertini, lettere dal carcere e ricordi personali: le passioni della lotta e il rimpianto dei compagni
scomparsi. Volume illuminante sulla storia d’Italia, donato dal Presidente Pertini a “caro compagno”. Buon esemplare, solido, con dedica autografa del Presidente Pertini (uniforme brunitura
[18960]
della carta).
231. PLATINA, Bartolomeo. De Vitis Maxi. Ponti(ficum). Historia periocunda
diligenter recognita e nunc tantum integre impressa (ed altre Opere del medesimo). (In fine al vol.:) Venetiis, per Gulielmum de Fontaneto de Monteferrato,
M.D.XVIII. die XV. Decembris (15 dic. 1518),
€ 2.900
in-folio, ff. CCXXV, (1 bianca, presente), leg. piena perg. antica. Sul foglio di titolo, in testa, stu-
100
penda silografia (mm 110 x 171, tratta dall’ediz. del 1511): il Papa in cattedra tra sei Cardinali e
davanti, inginocchiato, l’autore che offre il suo libro; nel testo, all’inizio delle varie opere, 7 grandi
e belle iniz. fig. o ornate silogr. su fondo nero e numerose altre più piccole nel corpo dell’opera;
testo in car. rom., note a stampa nel margine. Il foglio di titolo, in car. semigotico, oltre le “Vitae
Pontificum” che terminano al f. 162 recto, elenca la “Historia de vita quattuor Maxi. Pontificum” del
Volterrano ed i seguenti “Dialogi” (ff. 169-212) del Platina: “De falso et vero bono, Contra amores,
De vera nobilitate, De optimo cive”; seguono poi il “Panegyricus in laudem Bessarionis episcopi”, “Oratio
de pace Italiae confirmanda & bello Thurcis indicendo”, “Diversorum Academicorum panegyrici in
parentalia B. Platinae”. Bella ed accurata edizione cinquecentina di questa raccolta di sciritti del
grande umanista e storico Bartolomeo Sacchi (1421- Roma 1481, detto Platina dal villaggio nativo
“Piadena” in provincia di Cremona); tra essi spicca la celebre “Storia dei Pontefici”, dedicata a Papa
Sisto IV, tra i maggiori fondatori ed estimatori della Biblioteca Vaticana, della quale il Platina fu il
primo bibliotecario. Bell’esempl. puro e marginoso (piccoli lavori di tarlo nei primi 50 ff., per lo
[4533]
più marginali). SANDER II, 5745. ESSLING 1431. BMC 595. ADAMS P-1415.
232. REVERE, Giuseppe. I Piagnoni e gli Arrabbiati al tempo di fra Girolamo
Savonarola. Milano, Tip. Vinc. Guglielmini, 1843,
€ 300
2 vol. in un tomo in-8, pp. (4), 281, (3); 307, (5); leg. del tempo m. pelle, dorso a nervi con tit.
e fregi oro. Edizione originale di questo dramma storico in prosa, dal Sanesi considerato “vigorosa raffigurazione di eventi e di uomini, inquadrati in una serie progressiva di incalzanti scene
episodiche” (Renda-Operti, Diz. st. lett. ital., p. 976). Oltre che letterato, Revere (Trieste 1812Roma 1889) fu anche cospiratore e patriota mazziniano, partecipando attivamente alla causa
[9725]
della libertà nazionale. PARENTI 427.
233. ROBERTO MONACO, Abate di San Remigio. Historia di Roberto Monaco
della guerra fatta da Principi Chistiani contra Saracini per l’acquisto di terra Santa,
tradotta per m. Francesco Baldelli. In Fiorenza, (Lorenzo Torrentino), 1552, € 3.400
in-8, pp. 272, bella legatura coeva in piena pelle bruna, filetti a
secco e cornice vegetale in oro ai piatti, piccoli fiorellini in oro al
dorso a nervi (restauri al dorso). Armi medicee al titolo, iniziali
istoriate n.t. Prima traduzione in italiano dell’opera di Roberto
Monaco (1055-1122), benedettino e storico francese, fu abate di
S. Remy a Reims poi priore di Saint Oricle a Senus. Nel 1096
seguì la crociata in Palestina. L’opera, volgarizzata da Francesco
Baldelli, originario di Cortona, noto come traduttore di classici
e per aver collaborato alla “Collana Istorica” del Giolito, è suddivisa in otto libri e tratta della guerra che contrappose i Principi
cristiani ai Turchi per la conquista della Terra Santa. Dedica a
stampa a monsignore G.B. Ricasoli. Buon esemplare con preziosa
legatura. (Abile restauro nel margine inferiore bianco del foglio
di titolo; antico timbro nobiliare sullo stesso).). GAMBA 1617:
[9906]
“Bella e non ovvia edizione”. ADAMS R-163. BMC 557.
101
234. RUSCELLI, Girolamo. Le Imprese Illustri. Aggiuntovi nuovam. il Quarto
Libro da Vincenzo Ruscelli da Viterbo. Al ser.mo Principe Giglielmo Gonzaga Duca di
Mantova e Monferrato. Venetia, Franc. de’ Franceschi Senese, MDLXXXIIII (1584, per il
€ 2.600
Quarto Libro, 1583),
4 parti in un vol. in-4, pp. (28), 496, 82, leg. posteriore
mezza pergamena, tassello con tit. oro al dorso.
Frontesp. generale fig. inc. da Giacomo Franco, altri
tre titoli inc. per gli altri libri, 145 emblemi di varia
grandezza, tra cui 2 a doppia pag. e molti a piena pag.
La migliore e più completa edizione di uno dei più
conosciuti e più importanti libri di emblemi del XVI
secolo. Di notevole bellezza e fascino le incisioni che
presentano una sorprendente varietà di soggetti (animali, uccelli, piante, sole, stelle, ecc.) in elaborate
bordure. Gli emblemi a piena pagina sono di principi
e personaggi più importanti, i più piccoli per quelli di
minore rilievo; i due a piena pag. sono rispettivamente
per Carlo V e Filippo II. Esempl. assai bello (lievi
restauri nei margini bianchi di tre fogli; lievissime traccia d’umido sui primi ed ultimi ff.). PRAZ
p.482. VINET n.848.
[7685]
235. SALLUSTIUS CRISPUS, C.. De Coniuratione Catilinae. De Bello
Lugurthino. Oratio contra M.T. Ciceronem...(Ed. Aldus Manutius). Venetiis, aedibus Aldi et Andreae Asulani soceri, mense aprili 1509,
€ 6.500
in-8, pp. (16), 279, (1), leg. ottocent. in cartonato, tit. oro e filetti al dorso. Ancora aldina sul tit.
ed in fine, spazi con lettera-guida per le iniz. Lettera-dedicatoria di Aldo a Bartolomeo Alviano,
uomo d’armi al servizio della Serenissima, protettore di
dotti e letterati. Alle opere di Sallustio fanno seguito da
pag. 160 alcuni scritti di Cicerone (“Oratio contra C.
Crispum Sallustium”, di falsa attribuzione, e le “Orationes
quatuor contra Lucium Catilinam”), di Marcus Porcius
Latrus (“Declamatio contra Lucium Catilinam”) e dello
stesso Sallustio “Orationes quaedam ex libris historiarum”.
Questa prima edizione aldina di Sallustio è alquanto rara,
come tutte le edizioni aldine verso la fine del primo
decennio del Cinquecento; l’imminente fine della
Repubblica Veneta influì sicuramente sulla tiratura dei
volumi usciti in quegli anni, in cui la produzione di Aldo
fu molto limitata: in 6 anni, dal 1506 al 1511 pubblicò
soli 8 testi. Buon esemplare con margini assai grandi
(note di possesso abrase al tit. e in fine, lievissimo arrossamento di alcuni ff.). RENOUARD 57.3. UCLA 86.
LAURENZIANA 105. ADAMS S-139. STC 599.
[8849]
102
236. SANSOVINO, Francesco. Della Origine et de’ fatti delle famiglie illustri
d’Italia... Nel quale, oltre alla particolare cognitione , così de principii, come anco delle
dipendenze, et parentele di esse case nobi... In Venegia, presso Altobello Salicato, 1582,
€ 1.100
in-4, ff. (6), 403, (1), legatura coeva in pergamena (difetti), titolo manoscritto lungo il dorso,
lacci di chiusura. Al titolo impresa dello stampatore. Testatine, finalini, capilettera ornati, testo
entro duplice filettatura. Opera dedicata a Rodolfo IIl. Edizione originale di questa importante
e fortunatissima opera dedicata alla genealogia e alle vicende delle più illustri casate nobili italiane
del Cinquecento, in seguito più volte ristampata, a proposito della quale, peraltro, si elevò il
sospetto che essa non fosse altro che il rifacimento di una compilazione inedita di Giuseppe
Betussi, la cui progettata opera celebrativa delle più illustri famiglie italiane non vide mai la luce
e che il Sansovino avrebbe plagiato o rifuso, aggiornandola al 1582. “Per quanto nell’ Origine e i
fatti delle famiglie illustri vengano completate, allargate, talora anche radicalmente modificate le accidentali notizie genealogiche che ricorrono nei lavori betussiani, pure un segno, una traccia resta sempre
della materia e più ancora della forma e del metodo del letterato bassanese” (G. Zonta, “Note betussiane” in Giorn. stor. d. lett. ital., LII, 353 sgg.). Francesco Sansovino (Roma, 1521 - Venezia,
1583), figlio del famoso scultore ed architetto Jacopo, fu stampatore, poligrafo e traduttore dal
greco e dal latino. Ottimo esemplare, antica nota di possesso manoscritta al titolo “Ludovici Iovii
Hores Comensis”: Ludovico Giovio fu probabimente nipote del celebre Paolo e venne coinvolto
nel 1586 nella divisione testamentaria del “Museo Gioviano”. CFR . ADAMS, II, S, 354. GRAESSE,
VI, p. 267. OLSCHKI-CHOIX 771.
[19435]
237. SANSOVINO, Francesco. Del Governo et Amministratione di diversi Regni,
et Republiche, così antiche, come moderne. Libri XXII. Ne’ quali si contengono diversi
ordini, magistrati, usanze, costumi, et altre cose notabili...Vinegia, Altobello Salicato,
1583,
€ 950
in-4, ff. (8), 200, leg. settec. p. perg., tit. e fregi oro al dorso. Marca tipogr. sul tit., fregi ed iniz.
silogr., car. corsivo. Quarta edizione, in parte originale, essendovi stato aggiunto “Del governo et
amministratione del Regno di Napoli” (inserito come libro XI), non compreso nelle precedenti
edizioni. L’ultimo libro contiene un sunto dell’Utopia di Thomas More. Opera d’interesse storico-politico che riguarda alcuni Stati italiani del tempo (Regno di Napoli, Stati della Chiesa,
Rep. di Genova, Lucca e Venezia) e i principali Stati dell’Europa moderna, quali Francia,
Germania, Spagna, Portogallo, Svizzera, Polonia; vi si tratta anche di regni asiatici (Persia e
Turchia) ed africani (Tunisi e Fez). Fr. Sansovino (Roma 1521 - Venezia 1583), figlio del famoso
scultore ed architetto Jacopo, fu stampatore, poligrafo e traduttore dal greco e dal latino. Esempl.
[818]
puro (due lievi restauri marginali ed un timbro al front.).
238. Venezia - SENTENZA DI MORTE. Relazione della giustizia seguita in
Venezia il giorno di Mercoledi 23 Settembre 1775 nella persona di Antonio Rossi
Bresciano d’età d’anni 28. Condannato dall’eccelso Consiglio di Dieci di esser impiccato.
Con la dichiarazione delle Colpe e Misfatti da lui Commessi. Venezia, Gio. Battista Casali
€ 485
1775,
103
in-8 piccolo, pp. 4 n.n. Vignetta xilografica allegorica al frontespizio con la personificazione della
giustizia. Rara edizione originale, un solo esemplare censito nelle biblioteche italiane. Descrive
le circostanze ed i dettagli di un parricidio: “Lento mi scorre nelle vene il sangue, e parmi quasi
agghiacciarsi nel solo pensare, non che nel dovere con mie parole descrivere l’inumano, e barbaro omicidio commesso dal Sopradetto, son solo contro questa Persona, con vincolo d’amicizia stretta, ma bensì
contro quella, che dopo Dio gli diede alimentò e sostenne la Vita, ch’è il proprio suo Genitore...”.
Catturato dopo il delitto, il giovane fu condannato a “esser per mano del Carnefice, sopra un paio
[19419]
di emminenti Forche, a vista di tanto Popolo, meritevolmente Impiccato”.
239. Torino - SENTENZA DI MORTE. Relazione della giustizia seguita nella
città di Torino lì 21 Settembre 1762. Contro le persone di Giuseppe Aquilino di Anni
50. Margarita sua moglie di anni 38. Paulo suo figlio di Anni 16. Angelo suo figlio di
anni 22. e Cecilia sua Figlia di Anni 17. Soliti ad abitare nel Piemonte sua Patria... Torino,
€ 500
s.t., 1762,
in-8, pp. 4 non num, fregio xilografico al frontespizio. La sentenza narra i crimini eseguiti da
questa insolita famiglia: ”Tutti cinque Assassini di strada, stati giustiziati l’uno dopo l’altro, per
le grandissime iniquità, Omicidi, Grassazioni e crudeli Fatti de’ medesimi commessi”. “Condannati
a morte il Padre, e li due Figliuoli...tutti e tre appiccati, fuono portati in Campagna né luoghi de’ commessi delitti, e le Teste furono inchiodate sul Trave del Patibolo a vista, e ad esempio de’ Malfattori”.
Le donne si dichiararono innocenti e: “furono messe alla Tortura...furono sentenziate e condannate
ambedue a essere Ruotate fintanto che l’Anima esca dal Corpo”. Rara edizione originale, in perfetto
[19427]
stato di conservazione, nessun esemplare censito nelle biblioteche italiane.
240. SENTENZA DI MORTE. Nuova, e distinta relazione Della terribil
Giustizia seguita in Milano il giorno di Giovedì 17 Giugno 1762. Nelle persone di
Margherita Rotelli di Cordevado d’anni 18. Domenico Davanzi Bresciano d’anni 22.
Caterina Rossoni Udinese d’anni 51. In Milano, s.t., 1762,
€ 650
in-8 picc, pp. 4. Frontespizio con cornice e fregio xilografico. Narra dell’omicidio di Girolamo
Rotelli di 48 anni, marito di Margherita: “giudicandolo qual marito di età avanzata, diedesi in preda
agli amori di Domenico Davanzi, ed avendogli segretamente nutriti con l’aiuto di Caterina, che seco
loro in qualità di serva se la passava, non potendo più oltre tener celata l’infame tresca, unanimi stabilirono di recar morte al mentovato Girolamo...”. Trovati i resti della vittima ed individuati i colpevoli
“fu prodotta su di essi la sentenza di morte, in guisa che fossero impiccati, fino che l’anime loro fossero
separate da’ Corpi, indi squartati col recare i quarti sulla strada di detto Luogo...”. Rarissima edizione
[19430]
originale non censita dalle biblioteche italiane.
104
241. Cremona - SENTENZA DI MORTE. Nuova, e distinta relazione della
Giustizia seguita nella città di Cremona nel giorno 18 Ottobre 1775 nella persona
del Professore di Scherma Domenico Romagnoli nativo d’Este, ed altri sei
Compagni. Cremona s.t. 1775,
€ 460
In-8, pp. 4 n.n. ben conservate. Rarissima edizione originale, non censita nelle biblioteche italiane.
Contiene la descrizione dei crimini per i quali sette persone furono condannate a morte: il
Professor Domenico Romagnoli, “per l’omicidio da lui commesso, con coltello acuto” è condannato
al “Taglio della Testa”; gli altri sei, colpevoli di “furti, assalti e rubarie” sono “condannati ad essere
strascinati al luogo solito del Patibolo, a coda di cavallo, ed appiccati sopra le Forche”. Le sentenze si
dovranno “eseguire la mattina di Mercoledì 18 del presente mese”. In fine: “Dall’oratorio di San
[19418]
Girolamo il 16 Ottobre 1775...”
242. SENTENZE e PROVERBI. Manoscritto su carta. Senza data ma XVII secolo,
€ 950
in-8 (mm 150x112), pp. (4), 309-764, (4 di Indice),
legatura del XVII secolo in pelle, fregi e titolo in oro
al dorso (un po’ sciupata). Curioso manoscritto vergato in chiara grafia corsiva di un’unica mano
contenente sentenze e proverbi di autori e personaggi latini e greci raggruppati per argomenti
(amore verso il prossimo, verso la patria, adulazione,
clemenza, crudeltà, liberalità, quiete, ricchezze,
sacrifici, superbia, verità, vigilanza...). Si tratta probabilmente di un estratto da una Sammelband più
ampia come dimostrano la paginazione e il primo
foglio di altro argomento. Particolarmente interessante la nota alla sguardia anteriore che riporta le
“Altezze di varij edificj d’Europa. Piedi di Parigi” tra
cui la più alta Piramide, il duomo di Milano, la torre
degli Asinelli, cupola di Firenze, San Paolo di
Londra, Panteon di Parigi, le cattedrali di Ulma e
[19423]
Anversa. Ottimo esemplare.
243. SERMONI Manoscritti. Antologia. Manoscritto su carta XVII secolo, € 1.350
in-8 (mm 160x110), pp. 643, legatura in pelle con filetto oro ai piatti, al dorso tassello cartaceo
con titolo “Sermones manuscrits”. Minuta scrittura corsiva di un’unica mano, nomi degli autori in
capitali calligrafiche. Antologia probabilmente ad uso scolastico in cui sono raccolti i sermoni di
santi e predicatori antichi e contemporanei alla trascrizione: S. Agostino, S. Nicola da Tolentino,
S. Tommaso d’Aquino, S. Tommaso da Villanova, Antonio da Padova, Ignazio di Loyola, S.
Francesco da Paola,... Composta probabilmente in ambito tedesco poiché al titolo compare nota
di possesso di un convento agostiniano di Weissenburg. In perfetto stato di conservazione. [19188]
105
244. STREGONERIA. Distinto ragguaglio del tremendo, e spaventevole Spettacolo
di Giustizia successo in Baviera li 12 del scaduto di Marzo, l’Anno presente, di sei di scellerati stregoni, cioè Paolo Giumperse da Pompena Villa di questo Contado d’anni 58.
Anna sua moglie d’anni 60. Giumprech, e Giacob suoi figli d’anni 21. 22. Ultrich Zabar
d’anni 68. Fratello di Anna. Giorgio d’anni 60. Fratello di Zabar. Quali stavano tutti uniti.
Li quali hanno fatto morire con sue fatture, ed incanti molte persone. Venezia, Gio. Batt.
€ 730
Occhi, 1762,
in-8, pp. 4 n.n., vignetta allegorica xilografica al frontepizio. Rarissimo foglio volante figurato.
Sono qui descritte e documentate le nefandezze di una famiglia di “Stregoni” della Baviera accusata
di aver ucciso molte persone, “tra i quali Fanciulli, a i quali hanno succhiato il sangue”. Dettagliata e
crudele descrizione del supplizio inflitto agli accusati: “vivi gli abbrucciarono; onde appena restarono
le abominevoli ceneri”. Nessun esemplare censito dalle biblioteche italiane. Ben conservato. [19449]
245. Piemonte - TESAURO, Emanuele. Del Regno d’Italia sotto i Barbari. Con le annotazioni dell’Abate D. Valeriano Castiglione. Torino, Bartolomeo Zavatta, MDCLXIIII, (in fine:)
in Torino, 1663, Nell’officina di Bartolomeo Zavatta,
€ 2.700
in-folio, pp. (8), 225, (1); 138 di “Annotazioni dell’Abate Don Valeriano Castiglione”; (2) di “Indice
dei Re d’Italia”; 26 di “Indice delle cose”; (1) con l’impresa tipografica, (1) di “ordine delle figure”;
leg. antica m.pergamena, titolo ms. al dorso a nervi. Testo adorno di 62 ritratti di uno o due
sovrani entro sfarzosa bordura barocca; 3 splendide e rare carte geografiche, ciascuna
impressa su due fogli, rappresentanti “La gran penisola della Scandia “, “La vera Lombardia” e
“Il contato del Canavese”; frontespizi, tavole allegoriche, 63 testatine, 63 grandi iniziali e 60
culs-de-lamp incisi in rame. I ritratti sono divisi in tre gruppi: 1) Primo Regno d’Italia da
Alaricus a Teias, 13 ritratti. 2) Regno d’Italia sotto i Goti da Alboino a Fl. Desiderius, 22 ritratti.
3) Terzo Regno conteso tra gli stranieri e gli italiani, 22 ritratti, da Carolus Magnus a Henricus
Sanctus. La prima tiratura reca al frontespizio la data 1663, ma è priva del ritratto dell’autore.
Opera storica assai importante e ricercata (anche per la famosa carta dedicata al Canavese), che
narra le guerre che varie popolazioni straniere (fra cui i Goti e i Longobardi) intrapresero per il
dominio dell’Italia fra la fine del IV e l’inizio dell’XI secolo. Alla realizzazione delle tavole contribuirono i migliori artisti della corte sabauda: dal pittore lorenese Charles Dauphin, al suo
collega fiammingo Jan Miel, all’incisore francese Antoine De Pienne. Esemplare assai bello.
[11932]
BRITISH LIBRARY, II, p. 901. OLSCHKI, CHOIX , X, n. 15777.
246. THAON de REVEL, Ignazio. Mémoires sur la Guerre des Alpes et les événements en Piémont pendant la Révolution Française Turin-Rome-Florence,
Imprimerie Royale Bocca Frères, 1871,
€ 500
in-4, pp. LXXVIII, 504, legatura moderna in mezza tela marrone, brossura editoriale conservata,
titolo al dorso. Completo di due importanti tavole topografiche ripieg. e di 2 ritratti f.t.
Edizione originale postuma di interessante trattato storico e militare-politico su 30 anni di rapporti assai contrastati tra la Francia e il Regno di Savoia, con guerre sulle Alpi sino alla conclusione
della Rivoluzione Francese. L’autore (Nizza 1760 - Torino 1835) fu generale piemontese, ricoprì
importanti incarichi tra cui quello di Governatore di Torino e di vicepresidente del Consiglio di
[18765]
stato sotto Carlo Alberto di Savoia. MANCA A MANNO .
106
247. VALERIUS MAXIMUS, Gaius. Dictorum factorumque memorabilium
exempla. Adiecto Indice propriorum nominum, rerumq. Memoria... Lugduni, Iacobus
Giunta, 1536,
€ 4.400
in-8, pp. 443, (20) di indici, splendida legatura coeva in p. marocchino bruno, filetti in oro e fregi
a secco su dorso a nervetti (abili antichi restauri alle cuffie), piatti decorati sempre in oro e a
secco con doppio ordine di bordure ornate da semicerchi al centro e dentelle in oro agli angoli,
tagli dorati. Elegante edizione in corsivo assai rara, mancante a Baudrier e Adam. Esemplare marginoso, con nota di possesso secentesca al titolo, qualche foritura e alone d’umido agli ultimi
[19024]
fogli; alcune pertinenti chiose manoscritte dell’epoca.
248. Venezia - PACIFICO, Pietro Antonio. Cronaca Veneta sacra e profana, o sia
un compendio di tutte le cose più illustri ed antiche della città di Venezia. Rinnovata
in questa ultima edizione, e in ogni sua parte di gran lunga con nuove aggiunte accresciuta e rimodernata. Venezia, Franc. Tosi, 1793,
€ 1.400
2 vol. in-12, pp. (10), 312; 408; elegante leg. coeva in cartonato marmorizzato. Opera corredata
di complessive 18 tavole fuori testo incise in rame: 8 di costumi e 10 tavole di belle vedute più
volte ripiegate (Venezia a volo d’uccello circondanta di stemmi, Arsenale, Rialto, Palazzo Ducale,
Zecca, Piazza S. Marco, Murano, Giudecca, Bucintoro). Pregevole edizione di quest’opera storico-artistica su Venezia, non comune, artisticamente figurata, apparsa per la prima volta nel
1697. Ottimo fresco esemplare a pieni margini. MELZI I, p. 267. LOZZI 5963 e NOTE (altre ediz).
CICOGNA 4475, note. FOSSATI BELLANI 2268. SCHLOSSER-MAGNINO p. 563.
[18929]
107
RELIGIONE E FILOSOFIA
249. ANGELUS CARLETUS DE CLAVASIO. Summa Angelica de casibus conscientie. (In fine, colophon) Lugduni, impressa per Iohannem Moilin al’s de Cambray.
Anno nostre salutis MCCCCCXII. Die vero quarta mensis septembris (Lyon 1512), € 2.400
in-4 (con segnature, in-8), ff. (16), 368 (i.e. 370, 2 ff. n.n. tra 156 e 157). leg. coeva in p.cuoio,
decorata con bordure e fregi geometrici impressi a secco ai piatti (restauri e dorso anticamente
rifatto). Titolo in rosso e nero con grande marca dello stampatore (monogramma e animali fantastici su fondo criblé), bella figura silogr. su 1/3 della pagina
in corrispondenza dell’inizio del testo (f. I) raffigurante l’autore scrivente, centinaia di capilettera ornati o istoriati.
Precedono il testo 16 ff. di indici. Pregevole e rara edizione
della Summa, opera utilissima per i confessori ed i moralisti,
odiata da Lutero e dallo stesso nel 1520 fatta bruciare nella
pubblica piazza. Celebre testo teologico del Beato Angelo
Carletti da Chivasso, che ebbe enorme fama nel XV e XVI
secolo; il Carletti, teologo francescano, beato, nacque nel 1411
e morì nel 1495 nel convento di Cuneo, ove le sue spoglie
sono tuttora conservate e venerate. (Strappo nel margine
bianco del primo f., altro strappo nel margine del II con perdita di quattro lettere di testo. Alone d’umido all’inizio e in
[8890]
fine del volume; antico timbro di possesso al tit.).
250. ARISTOTELES. Aristotelis Stagiritae Moralia Nichomachia. Cum Eustratii
Aspasii, M. Ephesii...aliorum graecorum explanationibus. Nuper a Ioanne
Bernardo Feliciano latinitate donata. Venetiis, haeredes Lucaeantonij Iuntae, MDXLI
(Venezia, Giunti, 1541),
€ 3.000
in-folio, pp. (32), 548, (4, di cui le ultime 3 bianche), leg. coeva p. perg. rigida (dorso rifatto, con tit.
ms. in inchiostro rosso). Marca tipogr. sul tit. ed altra più grande in fine, graziose testatine e grandi
iniz., testo in car. tondo. Precedono la dedica al Cardinale Alessandro
Farnese e una lunga prefazione del traduttore (dissertazione sulla felicità e sulla vita attiva e contemplativa dell’uomo). Prima edizione
della traduzione del letterato veneziano Giov. Bernardo Feliciano e
prima edizione dei testi latini di Eustazio, Aspasio, Michele di Efeso e
degli altri commentatori greci (tradotti anch’essi dal Feliciano.
Accurata e rara edizione della celebre “Etica Nicomachea”, così chiamata da Nicomaco, figlio di Aristotele; in essa il grande filosofo vi
svolge, in forma matura, la complessa dottrina della morale. Ottimo
esempl. di bellissima e rara ediz. giuntina (piccola porzione del margine bianco infer. del titolo restaurata per timbro asportato). MANCA
A STC, ADAMS e DIBDIN. CAMERINI 455.
[2128]
108
251. AYALA, Sebastiano, d’. Della Libertà e della Eguaglianza degli Uomini, e dei
Cittadini. Con riflessioni su alcuni nuovi dogmi politici. Traduzione dal francese.
Seconda edizione. S.l. né t., 1793,
€ 950
in-8, pp. XIV, 15-359, leg. coeva in pergamena, titolo su tassello al dorso. Apparsa in francese a
Vienna nel 1792 (“De la liberté et de l’égalité des hommes...”), l’opera ebbe grande successo e vasta
risonanza negli ambienti politici e culturali viennesi e fu subito tradotta in italiano dal principe
Francesco Ruspoli, amico dell’autore. L’opera, che mutua ed abilmente utilizza idee di
Montesquieu e risente del pensiero politico controrivoluzionario espresso dal Burke nelle sue
“Reflections on the Revolution in France”, fu scritta «per confutare le “Massime francesi”, con il consueto proposito di incoraggiare e di appoggiare i sovrani d’Europa, nella loro crociata
controrivoluzionaria, mobilitando l’opinione pubblica a loro sostegno...» (cfr. Diz. Biogr. Ital. IV, pp.
727-9). Il d’Ayala, nobile siciliano nato nel 1744, fu gesuita e poi famoso ed abile diplomatico.
Opera di grande interesse socio-politico e di notevole rarità. MELZI II, 127: DE BACKER[9833]
SOMMERVOGEL I, 710.2.
252. Torino - BALDESANO, Guglielmo. La Sacra Historia di S.Mauritio, arciduca della Legione Thebea, et de’ suoi valorosi campioni. Nella quale oltre l’atroce
persecutione...si è aggiunta la solenne traslazione delle venerande reliquie d’esso
Generale Thebeo... Con la unione e privileggi dell’ Ordine Militare de’ SS. Mauritio , &
Lazaro. Torino, G. D. Tarino, MDCIIII (1604),
€ 1.200
in-4, ff,12 nn., pp. 530, 7 pp.(num. 417-423) e pp. (43) di versi e ampio indice analitico. Leg.
coeva p. perg. molle. Al frontesp. stemma di Carlo Emanuele duca di Savoia, cui l’opera è dedicata. Seconda edizione, in tutto simile alla prima del 1589 (cfr. Bersano Begey, Cinquecentine
piemontesi I, n. 73), di questa rara e fondamentale storia dell’ Ordine istituito nel 1572 da
Emanuele Filiberto di Savoia, il quale riunì i due precedenti ordini di S. Maurizio e di S.Lazzaro,
allo scopo di combattere per la fede cattolica contro gli infedeli, esercitare l’ospitalità e liberare i
mari dai pirati. Secondo alcuni bibliografi il vero autore dell’opera sarebbe il gesuita Bernardino
Rossignoli (cfr. Melzi I, 109). Bell’esemplare assai puro. MANCA A SAFFROY. BMC, XVII SEC., 66.
[6122]
CAT. ‘600 VINCIANA 4673.
253. BARBIERI, Filippo. Quattuor hic compressa opuscula. Discordantie sanctorum doctorum Hieronymi, Augustini Sibyllarum de Christo vaticinia cum
appropriatis singularum figuris... (In fine:) Impressum Venetiis, per Bernardinum
Benalium, s.d. ma 1520 ca.,
€ 9.500
in-4, ff. 28 n.n. (A2 B-D4 E2 a-c4), legatura del XIX secolo in mezza pelle e angoli, titolo e fregi
oro sul dorso. Con 12 belle silografie a piena pagina raffiguranti le Sibille e numerose iniziali
istoriate. Rara e bella edizione variamente datata tra 1495 (Sander) e 1520 (Edit16) di questa
raccolta di “Opuscula” pubblicati la prima volta nel 1481. L’autore, nato a Siracusa verso la metà
del XV sec., entrò nell’Ordine dei Predicatori, insegnò filosofia e teologia ed ebbe l’incarico di
inquisitore del S.Uffizio. La raccolta comprende varie opere tra cui solo la prima le “Discordantiae
sanctorum doctorum Hieronymi et Augustini” del Barbieri e da lui ritenuta a sua più importante
109
produzione di carattere scientifico. In questo
trattato composto per volontà dell’imperatore difende, quasi polemicamente, la scuola
tomistica, secondo la quale nel pensiero di
San Tommaso sono contenute la scienza e la
verità. Il contenuto degli altri scritti degli
“Opuscula” (i vaticini delle sibille, i carmi
della poetessa Falconia, il simbolo anastasiano ...) induce a pensare che questa raccolta
fosse destinata a uso scolastico; conobbe una
certa fortuna e varie edizioni, alcune delle
quali successive alla morte del Barbieri.
Annotazioni di antica mano sul contenuto
dell’opera al titolo e ai primi ff., numerose
sottolineature n.t. Esemplare un po’ corto al
margine superiore. SANDER 775. ESSLING
2316. ISTC ITALIAN (16th century), p. 348
[19183]
254. BECCARIA BONESANA, Cesare. Dei Delitti e delle Pene. Edizione sesta.
Di nuovo corretta ed accresciuta. Harlem, MDCCLXVI (ma Paris, G.B.Molini, 1766),
€ 1.300
in-8, pp. (4), 314, (6, ultime due bianche), antiporta allegorica e foglio di titolo con vignetta,
incisi in rame. Bella legatura coeva in piena pelle marmorizzata, dorso a nervetti con titolo e fregi
oro, tagli rossi. Edizione assai bella, con le correzioni apportate dal Beccaria nel 1765 e l’incisione
in antiporta di Giovanni Lapi, composizione ideata da Beccaria medesimo. La rara originale vide
la luce nel 1764 a Livorno (curata da Pietro Verri). E’ sicuramente una tra le opere più innovative
e rivoluzionarie sulla riforma penale e la criminologia, in opposizione alla pena di morte, in perfetta
sintonia con le idee umanitarie dell’Illuminismo europeo. Fu subito assai apprezzato in Italia e
all’estero e tradotto in varie lingue.
Seguono il testo, in 47 capitoli, il “Giudizio
di celebre professore”, cioè il breve saggio di
Giovan Gualberto De Soria (pp. 197209); la “Risposta ad uno scritto che
s’intitola Note ed Osservazioni...” compilata
con urgenza dai fratelli Pietro ed
Alessandro Verri (pp. 211-314), scritto di
cui il Beccaria si attribuì la paternità, scatenando le ire dei Verri, che è un’aspra
requisitoria contro il calunnioso libello
del Facchinei. Esemplare assai bello, mar[18986]
ginoso e fresco. FIRPO, n.7.
110
255. BOETIUS, Severinus. Boetio Severino De Consolatione Philosophica
Volgare, nuouamente revisto et di molti errori porgato. Opera al tutto dignissima
eccelllente e bella. (In fine:) Stampato in Vinegia per Giovannantonio e fratelli da Sabio,
MDXXVII (Venezia 1527),
€ 900
in-8, ff,120, carattere corsivo, due bordure silografiche figurate, varie lettere iniziali ornate.
Bella legatura 800sca in pieno vitello biondo, bordure oro a filetti e fiori sui piatti, dorso a nervi
ornato. Seconda edizione, rara, del volgarizzamento a cura di Anselmo Tanzo dell’importante
testo di Boezio, filosofico e letterario, del quinto secolo avanti Cristo. La prima in italiano vide la
luce a Milano nel 1520. L’originale latina, senza data, fu di Hans Glim nel 1472 circa. . (Lieve
alone d’umido in un angolo di due fogli a fine volume). BMC, p.114, PAITONI, I, pp.175/176.
[17039]
BRUNET, I, 1039,
256. BONAVENTURA, Santo. Legenda de la gloriosa Vergine Sancta Clara: traducta de latino in puro et semplice vulgare. Venezia, Simone de Luere, 1513, € 9.200
in-4 (mm 215x155), ff. (38, l’ultimo bianco), legatura d’amatore in marocchino verde a grana
larga, triplice riquadro di filetti in oro ai piatti e tit. in oro lungo il dorso, tagli dorati. Titolo in
rosso, con splendida silografia (mm 115x65) raffig. Santa Chiara che regge un libro e la croce,
testo su due colonne, numerose iniziali silogr. n.t. Rarissima edizione volgare della vita della
Santa: giunta a noi anonima, fu redatta per incarico di papa Alessandro IV da un frate minore
dopo la canonizzazione di santa Chiara. Sebbene in questa edizione venga attribuita a San
Bonaventura generalmente si vuole vedere nell’autore della Leggenda frate Tommaso da Celano.
Divisa in due parti la prima tratta della vita,
la seconda dei miracoli e canonizzazione.
Perfetto esempl. anticamente rinfrescato con
cura di opera censita in una decina di
Biblioteche pubbliche italiane. Al titolo
antico timbro e nota mss. con presso: “a uso
di Cesare Galletti - 14 1/2”. Questa nota di
possesso è di notevole interesse in quanto
Cesare Galletti fu traduttore di due opere
dello stesso Bonaventura: il “Confessionale”
(Marescotti, 1576, sua dedica indirizzata ad
Antonio Gondi) e l’“Itinerario della mente in
Dio”; nonché del “Dialogo di Santa Caterina
da Siena della somma perfezione”. Queste
ultime due pubblicate da Marescotti nel
1582, entrambe “nella vulgar toscana per ser
Ceseri Galletti à contententezza d’alcune deuote
persone”. Sander 1162. BMC 118 (la sola ediz.
[19169]
citata). Essling 1775. Olschki 5563.
111
258. CALVIN, Jean. Recueil des Opuscules, c’est à dire Petits Traictez de M. Iean
Calvin. Les uns revues et corrigez sur le latin, les autres translatez nouvellement de latin
en françois. Genève, Jean-Baptiste Pinereul, MDLXVI (1566),
€ 5.000
3 volumi in 2 tomi in-folio grande, testo impresso in ottimo carattere tondo romano con pagionazione continua, pp. (12 di Prefazione e Indice), 2006, (2). Legature coeve in pelle, dorsi a nervi
con titoli e fregi in oro (lievi difetti alle cerniere, alcune spellature). Grande emblema al titolo
del primo volume, ritratto di Calvino entro ovale al verso, varie iniziali con decorazione floreale,
il tutto inciso in silografia. Vastissima Importante e assai rara raccolta di discorsi, lettere e trattati
del celebre riformatore religioso e predicatore franco-svizzero (Noyon 1509-Ginevra 1564) tradotti dal latino in francese, che costituirono la somma teologica alla quale Calvino lavorò durante
tutta la sua attiva esistenza religiosa. Esemplare fresco e a grandi margini di opera molto rara.
BIBLIOTHECA CALVINIANA, n. 66/3. BREMME, GENFER , p. 117. CARLEBERG, FINSPONGS, p. 95-100,
n. 29. CAT. STROEHLIN, n. 1482. CDM, p. 63. ERICHSON, CALVINIANA , p. 31. HAAG-BORDIER , III,
[19234]
632.
259. Cina - SERRY, Jacques-Hyacinthe. Difesa del giudizio formato dalla S. Sede
Apostolica, nel dì 20 novembre 1704 e publicato in Nankino ...intorno a’ riti, e cerimonie Cinesi: contro un libello sedizioso intitolato “Alcune Riflessioni intorno alle
cose presenti della Cina”. A cui vengono annesse tre Appendici...Torino, a spese di Gio.
Batt. Fontana, 1709,
€ 380
in-4, pp. (4, le prime 2 bianche), 134. Legatura coeva cart. varese (con difetti). Opera, pubblicata
anonima, del teologo domenicano francese J. Serry, professore di teologia a Padova dal 1697 al
1738. Prima ediz. italiana. L’opera, di carattere anti-gesuitico, s’inserisce nell’aspra, complessa
e prolungata polemica, nata in Cina già agli inizi del XVII sec., soprattuto fra Gesuiti da una parte
e Francescani e Domenicani dall’altra, specialmente nei riguardi dei riti religiosi in onore di
Confucio e degli antenati, cerimonie accettate dai primi e respinte invece dai secondi. E’ comunque interessante per la conoscenza degli usi e costumi della Cina. MELZI I, 299. DE
BACKER-SOMMERVOGEL XI, COL. 1277 C. ENCICL. CATT. X, 995 e segg.
[12859]
260. DAVID - BRUCIOLI, Antonio. CL Psalmi di David, tradutti di Latino in
Italiano. A Paris, chez Iean Laquehay, au Mont Saint Hilaire dans la Court d’Albret, 1616,
€ 2.400
3 parti in 3 volumi in-12 di 828 pp. a paginazione continua, belle legature del XIX secolo in marocchino granata con ricchi fregi e titolo oro ai dorsi, duplice filettatura ai piatti, tagli dorati, sguardie
marmorizzate. Bella vignetta con Davide in preghiera al titolo, testatine allegoriche firmate “i l”
(Iean Laquehay), numerose iniziali vegetali. Testo stampato in grande carattere rotondo entro
duplice filettatura. Edizione della traduzione italiana dei Salmi generalmente attribuita ad Antonio
Brucioli apparsa per la prima volta a Venezia nel 1531 e ristampata altre due volte nel corso del
XVI secolo. Tuttavia recenti studi del Prof. Balsamo (in corso di pubblicazione) sembrano propendere per un’anonima traduzione differendo il presente testo dal volgarizzamemnto del Brucioli.
Curioso notare che una traduzione italiana venne stampata a Parigi indice evidentemente dell’importanza della comunità italiana oltralpe e della difficoltà con cui le traduzioni del Brucioli
112
circolarono in Italia in seguito alla sua iscrizione all’Indice. Ottimo esemplare di opera estremamente rara: non posseduto da alcuna biblioteca italiana, un solo esemplare è censito in Francia e
uno in Inghilterra. Provenienza: ex libris di Felix Souchay al contropiatto. BNGEN (Philosone, n°
129) RÉPERTOIRE LES LIVRES EN ITALIEN parus dans les pays francophones entre 1500 et 1660, con[19165]
servés dans les bibliothèques belges et françaises: un solo esemplare noto.
261. Sicilia - DI GIOVANNI, Giovanni. L’Ebraismo della Sicilia, ricercato ed
€ 3.200
esposto. Palermo, Stamp. di Gius. Gramignani, 1748,
in-4, pp. (2), XX, 420, leg. coeva p. perg., tit. e fregi oro al dorso. Con
vignetta incisa al tit., testatina con le armi di Mons. Giacomo
Bonanno, vescovo di Patti, a cui l’opera è dedicata, altra testatina a pag.
1, due iniziali inc. Prima edizione di questa vasta e rara opera sulla
storia degli Ebrei di Sicilia. “L’opera è divisa in due parti. Nella prima
espone la condizione degli Ebrei nell’isola nostra; e nella seconda tutte le
loro comunità. ...Scritta con sana critica grave, e ricca di monumenti”
(Mira). Giov. De Giovanni (1699-1753) fu canonico della metropolitana di Palermo e inquisitore fiscale per la Corte Inquirente della Sicilia.
Bell’esempl. marginoso, impresso su carta forte. NARBONE I, 183. MIRA
I, 432. MANCA ALLA BIBLIOTECA MONCADA LO GIUDICE.
[11415]
262. DREXEL, Jeremias. Il Zodiaco Cristiano locupletato ouero li Dodeci Segni
della Diuina Predestinatione dichiarati con altretanti simboli dal p. Gieremia
Drexelio della Compagnia di Giesu’ volgarizzati dal sig. Francesco Balbani lucchese.
In Roma, a spese di Hermanno Scheus all’insegna della Regina, 1645. (In fine: In Roma)
: appresso Lodouico Grignani, 1645,
€ 1.500
in-12, pp. (12), 250, (2), legatura coeva in pergamena floscia. Completo di 12 tavole f.t. con relativo versetto di riferimento, raffiguranti i simboli della predestinazione divina (Luce interna;
Prontezza della morte; Frequenza dei sacramenti; Renonzia di tutti li beni mondani; Tribulazione
perpetua sofferta con patienza; L’ascoltar volentieri la parola di Dio; L’elemosina; La vile stima
di se medesimo; La dilettione delli inimici; La detestazione delli peccati passati). Prima edizione
in italiano a cura di Francesco Balbiani di opera apparsa la prima volta in latino nel 1618. Jeremias
Drexel (1581-1638) fu padre gesuita e scrittore di letteratura devozionale. (esemplare con tracce
[10202]
d’uso agli angoli; alcune note n.t.). PRAZ 319.
263. FICINO, Marsilio. [De triplici vita] De vita libri tres; Apologia; Quod necessaria sit ad vitam securitas Firenze, Antonio di Bartolommeo Miscomini, 3 Decembre
€ 29.000
1489,
in-folio (mm 252x185), ff. 90 n.n., car. romano su 32 linee, in fine bella impresa tipografica su
fondo nero. Elegante legatura settecentesca in marocchino granata, dorso a 5 nervetti con titolo
entro due scomparti, ricchi fregi ai piccoli ferri; triplice riquadro di filetti ai piatti, tagli dorati.
Editio princeps di una delle opere più importanti dell’ermetismo neoplatonico. Il De triplici vita
113
contiene le asserzioni più esplicite di Marsilio Ficino a proposito delle influenze astrali e gli procurò pesanti accuse di magia dalle quali si difese con l’ Apologia (“in qua de medicina, astrologia
vita mundi, item de Magis …”). E’ diviso in tre libri: De vita sana, De vita longa. De vita coelitus
comparando; il secondo libro è dedicato a Filippo Valori, finanziatore dell’edizione. Ficino terminò
il manoscritto il 16 settembre e quindi il Miscomini, che Impressit ex archetypo … tertio Nonas
Decembr.” impiegò meno di tre mesi a comporre e stampare i volumi; nel colophon figurano tre
distici latini di Amerigo Corsini che nominano con soprannomi scherzosi il Valori, il Canigiani
e il Canacci (bini Canes) ed i “tres Petri” (Neri, Guicciardini e Soderini). Un foglio aggiunto all’inizio dell’esemplare della B.N. di Parigi, che
conteneva degli epigrammi a stampa
dedicati a tre personaggi - in realtà vissuti
ad inizio XVI secolo - ha originato qualche confusione bibliografica sulla
composizione del primo quaderno, che in
realtà è un bifolio, oppure ha il primo e il
quarto bianchi. Bellissimo esemplare,
fresco e marginoso; 4 timbri a secco della
Free Wigan Library, non influenti. Si
tratta probabilmente di esemplare di
dedica ad un membro dell’Accademia
neoplatonica, in quanto i caratteri
dell’incipit e la prima linea del De vita
sana (foglio IV, a2) “De cura valitudinis
eorum qui incumbunt studio litterarum /
marsilius Ficinus Florentinus” furono
all’epoca finemente ripassati in oro
zecchino. BMC VI 639; GOFF F158;
GW 9882. WELLCOME 25716. BIBL.
PHILOSOPHICA HERMETICA n.8
[19130]
264. GALATINUS, Petrus Colonna. Opus toti Christianae Reipublicae maxime
utile de Arcanis Catholice Veritatis, contra obstinatissimam Iudeorum Nostre
Tempestatis Perfidiam: ex Talmud, aliisque hebraicis libri nuper excertum: & quadruplici linguarum genere eleganter congestum. (Colophon al f. CCCXr:) Impressum
vero Orthonae Maris, summa cum diligentia per Hieronymum Suncinum, Anno
M.D.XVIII, quintodecimo kalendas martias (Ortona a Mare, Girolamo Soncino, 1518),
€ 9.200
in-folio, ff. CCCXI, (1). Leg. 800.sca mezza pelle e angoli. Impresso in carattere tondo, testo con
vari passaggi in ebraico; numerose belle grandi iniziali su fondo nero ornate con girari intrecciati;
illustrato da 13 splendide larghe bordure, silografate su altrettante pagine, formate ognuna da
4 legni, che raffigurano, su fondo nero, vasi, fogliame, maschere, grotteschi, pesci mostruosi. E’
il primo libro stampato ad Ortona a Mare, ad opera del grande tipografo israelita Girolamo
(Gerschom) Soncino, durante la sua forzata attività di tipografo ambulante per fuggire le persecuzioni papali. Il volume, oltre che per le splendide bordure, è degno di nota per il carattere
114
ebraico utilizzato, e per la delicatezza dell’argomento, al limite della cabala; include tra l’altro una
difesa di Reuchlin, sotto forma di dialogo tra l’autore, l’inquisitore Jacob Hochstraten e Capnio
(Reuchlin). Il “De arte cabalistica”, dedicato a Leone X nel 1517, fu uno dei grandi testi della letteratura cabalistica, celebre opera dell’umanista tedesco (1455-1522); aspramente criticato,
contribuì alla persecuzione che costellò la vita del Reuchlin. Il Galatino, teologo francescano (n.
a Galatina nel 1460), si dedicò allo studio della lingua greca, caldaica ed etiopica, e fu in relazione
con Leone X, Paolo III, Massimiliano I, Carlo V; “non è immune da idee cabalistiche e gioachimite”
(Enc.Cattolica V, 1862). Volume di grande rarità, bellezza e importanza tipografica. (Buon esemplare, in genere assai fresco, su carta forte e con ampi margini. Piccole lievi macchie n.t. e tracce
di umidità nel margine super.). FUMAGALLI, LEXICON 268. ISAAC 14044. CHOIX D’OLSCHKI IV,
[7945]
4588. SANDER II, 2992. MANZONI, ANNALI SONCINO III, 108, pp.464-470.
265. GRASSI, Paride. Paridis Crassi De caeremoniis cardinalium & episcoporum
in eorum dioecesibus libri duo. Romae, in aedibus Populi Romani (in fine: apud
Vincentium Accoltum), 1580,
€ 1.100
in-4, ff. (4), 127, (3), legatura coeva in pergamena, titolo ms. al dorso (con mancanze nella parte
superiore). Seconda edizione (prima Roma, Blado 1564) di fortunato cerimoniale dedicato ai
riti per la nomina di cardinali e vescovi. L’opera apparve postuma: delle numerose composizioni
del Grassi sulle cerimonie pontificie nessuna fu pubblicata in vita, tanto da far sospettare che
non le volesse divulgare per mantenerne l’esclusiva. Scritto probabilmente nel 1508 (come si
desume da una nota su una copia manoscritta dell’opera conservata presso la Biblioteca Palatina
di Parma) il Cerimoniale godette di discreta fortuna venendo stampato quattro volte nel XVI
secolo. La presente edizione venne curata da Francesco Mucanzio, nipote del Grassi, e dedicata
al Cardinale Otto Troches. Al f. 113 inizia una parte musicata “De tonis sive tenoribus orationum...”.
Il Grassi (1470-1528) fu noto Maestro di Cerimonie per Giulio II e Leone X. Al titolo 2 timbri
di antiche biblioteche e nota di possesso ms. dell’abate “Leonardi Marsilii Senensis” (1641-1713).
Buon esemplare malgrado i fori di tarlo ai primi e ultimi ff.; lievi aloni d’umido marginali ai primi
[13054]
ff. ADAMS 1020. RISM I 375 (1584). DBIT LVII, 681-684.
266. IAMBLICHUS. De Mysteriis Aegyptiorum, Chaldaeorum, Assysiorum.
Index eorum, quae hoc in libro habentur. Proclus.. Porphyrius.. Synesius.. Psellus..
Expositio in Theophrastum.. Alcinoi.. Speusippi.. Pythagorae.. Xenocratis.. Mercurii
Trismegistis Pimander.. Marsilii Ficini de triplici vita.. de voluptate.. de Sole & lumine..
Apologia.. De Magis.. (In fine:) Venetiis, in aedibus Aldi et Andreae soceri mense
€ 9.000
Novembri M.D.XVI (1516),
in-folio, ff. 175 (numerati per errore 177), 1 nn., car. tondo, ancora aldina al primo e ultimo f. Leg.
del XVII sec.in p.pergamena rigida, titolo in oro su tass. al dorso. Al verso del tit. dedica di Marsilio
Ficino al Card. Giovanni de’Medici. Seconda edizione aldina, che amplia quella curata dal Ficino
del 1497. Comprende gli scritti dei maggiori esponenti di quella corrente del Neoplatonismo
influenzata dal misticismo magico: oltre ai “Misteri” di Giamblico, il “De anima atque demone”
nonché “De sacrificio & Magia” di Proclo, “De somniis” di Sinesio, “De Daemonibus” di Psellus,
l’“Aurea verba e i Symbola” di Pitagora. Rispetto alla prima edizione, contiene importanti aggiunte,
115
quali “Il Pimandro” e l’“Asclepio” di Ermete Trismegisto, il “De triplici vita, De sole & lumine, e De
Magis” di Marsilio Ficino stesso. Il «De Sole» si compone di 13 capitoli, tra i quali spiccano, per
interesse scientifico il cap. IV «Conditiones Planetarum ad Solem», il V «Virtus Solis in generationibus atque temporibus», il VII «Dispositiones Signroum & planetarum circa Solem atque Lunam»;
VIII «Planetae concordes cum Sole & Luna sunt foelices, discordes contra» etc. Ficino (1433-1499),
tra le più straordinarie personalità del Quattrocento, fu celebre umanista e filosofo, detto «alter
Plato» per il suo famoso commento a Platone. La traduzione dei Dialoghi, compiuta già nel 1477,
contribuì in maniera determinante alla rivalutazione, anche in chiave cristiana, del pensiero platonico, ed è considerata tra le più alte produzioni speculative dell’Umanesimo. Edizione impressa
con grande cura, e non meno rara dell’originale. In fine, interessante è il Catalogus Librorum
M.Ficini, e commovente l’avviso ai lettori di Andrea d’Asola “perlegite hoc vos orat Andrea socer Aldi.
Aldus vivus quo in dies magis...” Ottimo esempl. marginoso. RENOUARD 77.8. CAILLET 5489. BIBL.
PHIL.HERMETICA 127 e 128 (ed. 1497). UCLA 131. G.F.D’ASOLA 20.
[4952]
267. ISIDORUS HISPALENSIS. Etymologiae. De summo bono. (Venezia,
€ 4.900
Bonetus Locatellus, per Octavianus Scotus, fine XV secolo, ante 1505),
2 parti in un volume in-folio, ff. 75, (1 di Tabula),
21, (1 bianco), con segnatura aa-mm6; nn4; a-c6;
d4; legatura antica in pergamena, con titolo manoscritto al dorso, laccetti di chiusura. Pregevole
edizione a lungo datata alla fine del XV secolo,
avendo gli stessi tipografi edito nel 1493 la medesima opera con indicazione di stampa. Arricchita da
un gran numero di iniziali ornate di vario formato,
alcune su fondo nero; alcune illustrazioni schematiche: fasi lunari al f.13v, una “mappa orbis terrae” al
f.51, antichi simboli di valuta greci e romani al f. 62.
Al verso del f. 35 silografia a piena pagina “arbor consanguinitatis” che illustra i diversi gradi di parentela.
Chierico a Siviglia, Isidoro ebbe un ruolo di primo
piano nelle vicende politico-religiose della Spagna
dominata dai Visigoti, contribuendo alla loro conversione dall’arianesimo al credo niceno, e come
promotore e massimo rappresentante di un risveglio
della cultura e delle lettere in quei tempi. I suoi interessi culturali abbracciarono tutto il campo dello
scibile del tempo: le arti liberali, il diritto, la medicina, le scienze naturali, la storia, la teologia
dogmatica e morale. Papa Giovanni Paolo II lo ha designato nel 2002 come patrono di Internet
e di chi ci lavora, essendo stato l’autore della prima “enciclopedia” mai scritta. Esemplare genuino
con macchi d’umido nel margine inferiore e superiore e camminamenti di tarlo nel margine superiore bianco che raramente toccano il testo. Antica curiosa nota di possesso del XVI secolo al
titolo “Est Fratris Johannis Garrexiensi ord. Pred.” che rimanda a Garessio (Cn), altre antiche note
[18809]
abrase al titolo. GOFF J-188. PROCTOR 815. KLEBS 536. MANCA A SANDER .
116
268. KIRCHER, Athanasius. Arca Noë, in tres libros digesta...(Legato con:) Turris
Babel, sive archontologia... Amstelodami (Amsterdam), apud Joannem Janssonium à
Waesberge, 1675 e Amstelodami, ex officina Janssonio Waesbergiana, 1679, € 9.000
2 opere in 1 volume in-folio, legatura coeva in pelle, duplice filettatura oro ai piatti, fregi al dorso
(restaurato). Comprende: - I) Arca Noe ff. (9, compr. frontesp. inc. e ritr.), pp. 240, (16), leg. del
tempo p. pelle marmorizz., dorso a nervi contit. e ricchi fregi oro, tagli rossi. Fregi ed iniz. silogr.,
testo su due colonne in car. tondo e passi in greco. Illustrato da un frontesp. allegorico inc., ritratto
di Carlo II re di Spagna cui l’opera è dedicata, 18 tavole f.t., per lo più su doppio f., raffig. le fasi
della costruzione dell’Arca o carte geogr. (compreso un planisfero comprendente l’America) e
numerose figure, quasi sempre di animali reali o immaginari, inc. in rame o in legno n.t., anche a
piena pag. (vedi albero geneal. a pag. 237). Prima edizione di questa dottissima ed approfondita
opera del grande gesuita (1602-1680); essa si occupa, talvolta in forma arcana, magica e curiosa,
della storia, delle condizioni del mondo e degli esseri viventi prima, durante e dopo il Diluvio universale; il linguaggio semplice e fantasioso usato dall’autore è giustificato dal fatto che l’opera era
dedicata al re di Spagna Carlo II, appena dodicenne al momento della pubblicazione. - II) Turris
Babel pp. (14), 219, (13). Con antiporta allegorico e 12 tavole f.t. (6 delle quali su doppio foglio
o ripieg.), magistralmente inc. da Conrad Decker (inserite dopo le pag. 12, 40, 44, 50, 52, 58, 74,
78, 94, 96, 104, 112) e 13 figure inc. n.t., per lo più a pien pag., riproducenti geroglifici, monete,
medaglie, il Labirinto, il Colosso di Rodi, ecc. Prima edizione di quest’opera che raccoglie le
lunghe e pazienti ricerche svolte dal Kircher sul tema del racconto biblico della Torre di Babele,
seguendo l’avvio dato con l’altro suo tomo “Arca Noë”. Il grande studioso gesuita (1602-1680)
specula sulla costruzione della torre e ricostruisce i movimenti dei popoli dopo la caduta della
stessa. A proposito dell’opera Caillet II, 5795,
scrive: «Turris Babel est peut-être le plus
curieux ouvrage de ce prodigieux savant... A
remarquer les planches, ou figures de la Tour de
Babel qui est admirable, les vues de Babylone et
de Ninive, le palais et l’arc de Sémiramis, les
Pyramides mystérieuses d’Egypte, le Labyrinthe
de Thèbes, le Colosse et la rue de Rhodes, et la
planche du “Speculum Geneatheologicum sive
Theotechnia Hermetica” (pag. 144) qui est de
plus curieuses». Esempl. assai bello e marginoso di queste due importanti opere, con
lievi usuali arrossature, completo delle tavole,
raro (antico timbro di biblioteca religiosa
estinta al frontespizio). I) MERRILL,
EXHIBITION CAT. n. 26. CAILLET 5768.
NISSEN 2195. HONEYMAN SALE 5:1831. DE
BACKER-SOMMERVOGEL IV, 1068.33. II)
MANCA A MERRILL, A. Kircher Exhibition.
DE BACKER-SOMMERVOGEL IV, 1068 n. 36 e
BIBL. CASANATENSE n. 698 (entrambi dichiarano 10 tavole). DORBON n. 2391 (11 tav.
con l’antip.). CAILLET 5795.
[19164]
117
269. LEGATURA ALLE ARMI DI LOUIS XV. L’Office de la Semaine Sainte à
l’usage de la Maison du Roy. Conformement aux Breviaires et Messels Romain et
Parisiens. En latin et en françois. A’ Paris, Imprimerie Jacques Collombat, premier
imprimeur du Roy, 1741,
€ 2.700
in-8 grande (cm 22x15), pp.XVI, 632, (4), antiporta, titolo e tre frontespizi stupendamente
figurati e incisi. Vignette e fregi decorativi nel testo. Legatura coeva in pieno marocchino granata,
magnifica, interamente decorata in oro ai piccoli ferri, piatti e dorso, dentelle interna, tagli dor.,
carta marmorizz. ai contropiatti. Al centro dei due piatti impresse le armi araldiche di Luigi XV,
[19600]
con corona, gigli e stemma. Splendida e freschissima legatura francese settecentesca.
270. Legatura Papale - TOMASO D’AQUINO. Institutionis Theologicae quas
ad usun scholarum. Auctore ac magistro Divo Thomae Aquinate. Composit Fr.
Thomas Maria Cerboni quondam procurator generalis Ordinis Praedicatorum.
€ 2.800
Tomus primus-tomus sextus. Romae, apud Ant. Fulgoni, 1797,
6 volumi in-8 (mm.200x115), pp.XXXVI-660, pp.XXXVI691, XXXII-608, XXXIV-688, XL-730, XXVIII-824.
Splendida legatura coeva in pieno vitello rosso fulvo
decorata in oro: bordura sui piatti che racchiude estesi fregi
floreali agli angoli, Al centro di tutti i 12 piatti dei sei volumi
è impresso, sempre in oro, lo stemma araldico papale di Papa
Pio VI nato Braschi (Cesena 1717-1799, che resse il pontificato dal 1775 sino al decesso), dorsi a nervi con fregi a fiori,
con titolo e numerazione, tagli dorati. - I singoli volumi contengono: I) De locis theologicis. - II) De Deo et Divinis attributis.
- III) De augustissimo Mysterio SS,Trinitatis. - IV) De peccato
originali, et actuali: de legibus, de gratia. - V) De Justificatione:
de merito. de Messia: de incarnatione - VI) De sacramentis ecclesiae. - Pregiata edizione delle opere di Tomaso d’Aquino, di
tipografia assai accurata, impressa in minuto carattere tondo.
Esemplare assai fresco di illustre provenienza, con legatura, di Papa Pio VI Giannangelo Braschi.
[19632]
ENCICLOPEDIA CATTOLICA, IX, COL. 1500-1504.
271. Saluzzo, Manoscritto di Teologia - REVELLI,
Giuseppe. Quas de locis theologicis auditoribus suavissimis per... Joseph Revelli S.T.D. Collegiatus, olim in
Vercellensi, nunc in Salutiarum Urbe Theologiae
Professor, scholarum praefectus, nec non Cathedralis
Canonicus praelectiones exhibebat scripsit Cl.us
Laurentius Ant.us Ellena a Vallefinaria, Anno Salutis
€ 1.200
MDCCXCI (1791),
Manoscritto in-4 (mm 250x170), composto da frontespizio elegantemente calligrafato e 376 pagine numerate scritte in minuta
118
ma chiarissima grafia talora con piccoli elementi floreali, 7 pp. di Indice e 4 ff. bianchi in fine.
Legatura coeva in pelle marmorizzata, titolo e elementi floreali in oro al dorso. Lezioni di telogia
del padre Giuseppe Revelli per il primo anno di Seminario (anno scolastico 1790-91), tenute a
Saluzzo e riportate da Lorenzo Antonio Ellena di Valfenera. Ai primi 2 ff. timbri della Vicaria e
[19200]
Parrocchiale di San Bartolomeo a Valfenera. In perfetto stato di conservazione.
272. Manoscritto: INNI - SALMI - CANTICI. - Traduzione in volgare dall’originale latino. Importante manoscritto del secolo XVII, su carta in bella grafia corsiva.
€ 2.200
Probabile unico esemplare di questa originale versione in lingua volgare.
in-4 (mm 215x165), pp. 507 numerate e scritte su entrambe le facciate in chiarissima grafia, 6 pp.
di Indice n.n. scritte da altra mano, 8 ff. bianchi. Legatura coeva in pergamena floscia con legacci
in seta di chiusura. Interessante inedita versione in rima ed in lingua volgare di autore ignoto (unico
probabile indizio per l’identificazione dell’autore è un sigillo nobiliare che compare al primo f.
sotto l’incipit della Prefazione, ma scarsamente leggibile): “Ho cantato in rima gli Himni tutti che si
leggono nell’Offizio Romano, et alquanti Cantici e Salmi”. Si divide in Prefazione (pp. 1-8), Parte
Prima (pp. 9-344), Parte Seconda (pp. 345-408), Parte Terza (pp. 409-498), Cantico (pp. 503507), Indice. Ogni singola composizione poetica è preceduta da un riassunto del contenuto, spunti
e note di commento. Indirizzate principalmente ai sacerdoti. L’opera è databile verso l’inizio del
Seicento, probabilmente sulla scia delle concessioni, in ambito liturgico, fatte alle lingue nazionali
[19214]
in tale periodo. Ottimo esemplare di testi manoscritti assai interessanti.
273. MELANTHON, Philippus. Declamationum Omnium, quae ab ipso, & aliis,
in Academia Vuitebergensis recitatae ac editae sunt, nunc primum... in tres tomos,
distinctae, opera & studio Iohannis Richardij. Tomus I, Philosophicus. Tomus II,
Medicus ac Iuridicus. Tomus III, Theologicus. Argentorati (Strasbourg), excudebat
Theodosius Rihelius, 1570 (datato nelle prefazioni dei 3 vol.),
€ 3.500
3 vol. in-8, pp. (16), 788, (4); (16), 874, (4); (16), 860, (4); in ricche uniformi legature coeve
tedesche in pergamena con decorazioni a secco: ai piatti anteriori raffigurazione della crocifissione entro ovale circondato da simboli della passione; ai piatti posteriori raffigurazione
allegorica della Chiesa con due fiaccole entro ovale con passi del Salmo 108, 105 “Lucerna pedibus
meis...”. Imprese editoriali ai tre titoli. Prima edizione collettiva apparsa postuma e priva di data
(che si desume dalla dedica) relativa ad una serie di declamazioni di Melantone relative a
Filosofia, Teologia e osservazioni medico-giuridiche tenute all’Università di Wittenberg, in cui
insegnò a partire dal 1518. Filippo Melantone (nome grecizzato di Philipp Schwarzerd - in tedesco “terra nera”, 1497 - 1560) fu umanista e teologo, sostenitore delle idee luterane, giocò un
ruolo di primo piano nel sistema di mediazione delle ideologie riformate. Ottimo esemplare in
[3673]
preziosa legatura coeva con interessante iconografia simbolica. ADAMS M-1123
274. PASSI, Giuseppe. Continuatione della Monstruosa fucina delle sordidezze
de gl’huomini. Nuouamente formata, e posta in luce da G.Passi rauennate, l’Ardito
Accademico Informe di Ravenna, e Ricovrato di Padova... Venetia, Evangelista
€ 850
Deuchino, 1609,
119
in-8, pp. (24), 136, leg. coeva pergamena floscia. Prima edizione del seguito dell’opera pubblicata
nel 1603. L’autore divenne monaco camaldolese nel 1616 “per fuggire gl’incontri dispiacevoli delle
cose humane”, dopo aver scritto “Donneschi difetti”, “Lo stato maritale”, “Della magic’arte” ed altre
opere di carattere profano. Opera molto rara, e sconosciuta alle principali bibliografie, qui nella
prima e unica edizione. In 40 capitoli tratta di altrettanti difetti dell’animo umano traendo spunti
da brani di autori classici, tra cui Dante. Buon esempl. genuino (qualche arrossatura). NON IN
VINCIANA, MICHEL MICHEL e BMC.
[11871]
275. PAUW, Corneille Abbé de. Recherches Philosophiques sur les Américains,
ou Mémoires intéressants pour servir à l’histoire de l’espece humaine. Par Mr. De
P***. Avec une Dissertation sur l’Amérique & les Américains, par Dom Pernety. Londres
(ma Parigi?), s.t., 1771,
€ 1.300
3 vol. in-12, pp. X, XX, (4), 510; (4), 464; (4), 479; leg. del tempo p. pelle marmorizz. , dorsi a
nervi con tit. e fregi oro, tagli rossi. Terza edizione, contemporanea ad altra di Berlino, ampliata
di un terzo vol., contenente la “Dissertation” critica di Pernety (pp.1-162) e la “Defense” di Pauw
(pp.1-162) vol. rispetto alla prima del 1768-9. Interessante e non comune trattato filosofico e
sociologico, che contrappone due visioni del Nuovo Mondo. Infatti mentre l’abate de Paw negli
argomenti che tratta (“découverte du nouveau Monde, climat, complexion altérée de ses habitants,
varieté de l’espece humaine ..., Eskimaux, Patagons, blasards et negres blancs, orang-outang, hermaphrodites de la Floride, génie abruti des Américains, la religion, le grand-Lama, le Paraguai”, ecc.)
offre un’idea negativa della vita degli Americani rispetto ad altri popoli, Ant.-Joseph Pernety nella
sua dissertazione “propose de prouver, contre le sentiment de De Pauw, que l’Amérique n’a pas été plus
disgraciée de la nature que les autres parties du monde” (Leclerc n. 446) ed inoltre “s’attache à réhabiliter les Indiens dans l’opinion publique et présente dans ce but des observations détaillées sur leurs
moeurs et leur vie économique” (cfr. Economie et population II, 481). Bell’esempl. (ex-libris Briquet
ms. sul tit.). BARBIER , DICT. OUVR . ANONYMES IV, 26. CHOIX D’OLSCHKI I, 984 e LECLERC n. 441
(ediz. poster.). ECON. ET POPULATION II, p. 478 e 481. SABIN 59246.
[3916]
276. PLATO. Opera omnia traslatione Marsilii FICINI, emendatione et ad graecum
codicem collatione Simonis Grynaei. Nunc recens
summa diligentia repurgata. Basileae, in Officina
€ 4.400
Frobeniana, anno MDXXXIX (1539),
in-folio, pp. (12), 959, (14), splendida e solida legatura
coeva in cuoio su assicelle di legno, dorso a nervi, i piatti
ornati da vari ordini di bordure a secco con aquile bicipiti, stemmi, e ritratti maschili e femminili entro tondi
(piccola mancanza di pelle ad un angolo), fermagli conservati. Impresa tipogr. al titolo e al v. dell’ultimo f., gran
numero di iniziali ornate; alcuni diagrammi astronomici illustrano il Tymaeus. Precedono il tit. la dedica del
curatore S. Grynaeus, il proemio dedicato a Lorenzo de
Medici, indi la Vita di Platone scritta dal Ficino, che ter-
120
mina con l’Indice: 36 opere platoniche (oltre i Dialoghi, i 10 libri De Re Publica, i 12 libri De
Legibus e 12 Lettere); ed i Commenti al Convivio e al Timeo di Marsilio, il quale prepose un
Compendium ad ogni Dialogo. Quarta edizione delle opere di Platone, nella traduzione di Marsilio
Ficino, la prima e più importante di ogni epoca. Il giovane Marsilio iniziò a tradurre Platone nel
1462 per volere di Cosimo de Medici, raccogliendo attorno a sé nella villa di Careggi una schiera
di dotti e fondando di fatto quella che sarà il preludio all’Accademia fiorentina sviluppatasi sotto
Lorenzo il Magnifico. La traduzione dei dialoghi, compiuta già nel 1477, contribuì in maniera
determinante alla rivalutazione, anche in chiave cristiana, del pensiero platonico, ed è considerata
tra le più alte produzioni speculative dell’Umanesimo. La prima ediz. uscì a Firenze nel 1484,
l’editio princeps del testo greco fu stampata da Aldo nel 1513. Questa edizione, ricorretta dal
Grynaeus su un manoscritto greco, è molto stimata. Bell’esemplare nella sua preziosa rilegatura
[3021]
originale (nota di possesso al tit., alone agli ultimi 2 ff.). MANCA A BMC e ALL’ ADAMS.
277. PLATO. Omnia Opera, traslatione Marsilii Ficini,
emendatione et ad Graecum codicem collatione Simonis
Geynaei... Venetiis, apud Ioannem Matiam Bonellum, 1556,
€ 1.800
in-folio, pp.(52), 646, leg. 700esca m.pelle, ricchi fregi in oro al dorso.
Impresa tipogr. sul tit. e in fine, gran numero di iniz. ornate ed istor.,
testo su due colonne in car. corsivo. Pregevole edizione, che segue la
collazione dell’edizione sopra descritta. Ricorretta dal Grynaeus su
un manoscritto greco e con un compendio da lui preposto ad ogni
dialogo, è molto stimata. Buon esempl. (lieve alone d’umido nell’an[2520]
golo superiore esterno ai primi ed agli ultimi ff.)
278. PLUTARCHUS. Ethica, seu Moralia Opuscula, quae quidem in hunc usque
diem è graeco in latinum conversa extant, universa. Paris, M. Vascosan, 1544. € 2.000
in-folio, pp. (35), 359. Leg. coeva in cuoio, i piatti adorni di varie bordure di filetti concentiche,
e fregio floreale al centro (restauri alle cuffie ed agli angoli, tassello con titolo al dorso più recente).
Numerosi capilettera xilografici, alcuni istoriati, altri ornati su fondo nero criblé; impresso con
eleganza in grande carattere tondo. Ottima edizione latina di Guarino da Verona dei “Moralia”
di Plutarco di Cheronea (46-120 d.C.). Nonostante il titolo, il testo comprende questioni di religione, politica, letteratura, fisica e medicina, tra cui il dialogo sul problema della Provvidenza,
quello sulla musica e «sulla faccia che si vede nella luna». I nove libri delle «Questioni conviviali»
riguardano ognuno 10 problemi posti in banchetti con amici. Bell’esemplare su carta forte, con
chiose ms. coeve nei margini (alone nel margine alto degli ultimi ff.). BM, FRENCH BOOKS 357.
ADAMS P 1637. RISM B VI, 660.
[570]
121
279. SUSO, Heinrich. Horologio della sapientia et meditationi sopra la passione
delnoso (sic) signore Iesu Christo vulgare (In fine:) In Venetia, per Simon de Luere
nela contrata di sancto Cassiano, 1511,
€ 4.200
in-4, ff. (8), 88, legatura del XIX secolo in pelle nocciola,
filetto in oro ai piatti con terminazioni vegetali, al centro dei
quali è impressa, sempre in oro, una croce; titolo e fregi oro
al dorso. Illustrato al titolo da un legno (mm 65x70) raffigurante un personaggio coronato seduto allo scrittoio
circondato da clessidra, orologio, compasso, sfera e libro
tratto dal Calendario, foglio volante, edito nel 1488 da Nic.
Balager; al f. 3r legno con Crocifissione (mm 75x60) in stile
francese; numerose iniziali ill. n.t. Prima ed unica edizione
dell’anonimo volgarizzamento italiano del “Büchlein der
ewigen Weisheit” .Il «Libro dell’eterna sapienza», composto
tra il 1329 e il 1336, è articolato come un dialogo tra il servo
(S.) e la Sapienza eterna: la prima parte tratta delle sofferenze
di Cristo e della Vergine a causa dei peccati degli uomini, per
svolgere poi il tema del severo giudizio di Dio e dell’espiazione; la seconda parte indica la vita di chi si deve apprestare
a morire e trova consolazione soprattutto nella frequente pratica dell’eucarestia; la terza parte
presenta «cento considerazioni e cento domande che si debbono fare tutti i giorni con devozione». Di
quest’opera Suso fece un’adattamento in latino con il titolo “Horologium sapientiae” (1335-38)
che apparve a stampa per la prima volta intorno 1480 contemporaneamente a Cologne presso i
tipi di Conrad Winters, de Homborch e a Paris, Pasquier Bonhomme; conobbe notevole successo
e numerose ristampe nel corso del XV secolo, tra cui ricordiamo la prima versione in tedesco nel
1485 e nel 1493/4 in francese. Suso (forma latinizzata dal tedesco Seuse) fu un mistico tedesco,
nato a Costanza tra il 1293 e il 1295 e morto a Ulma nel 1366. Domenicano entrò in convento
all’età di 13 anni, fu alunno di Johannes Eckart all’università di Colonia, tornò a Costanza accusato
di eresia. Fu poi assolto e continuò l’opera di propaganda religiosa. Al verso del titolo lettera di
Hieronymo Eremita a “Christina Bemba”. Rarissima edizione, censita in sole 8 biblioteche pubbliche italiane. Nel complesso ottimo esemplare eccetto per il foglio del titolo con alcuni difetti
e antiche note di possesso cancellate. EDIT 16, CNCE 64173. ESSLING 1747. SANDER 7141. [19184]
280. Utopia - BERINGTON, Simon. Mémoires de Gaudence de Luques,
Prisonnier de l’Inquisition; Augmentés de plusieurs Cahiers qui avauent été
perdus à la Douane de Marseille enrichis des savantes Remarques de M. Rhedi.
Premiere Partie -Quatrième. A’ Amsterdam, s.e., 1753,
€ 980
4 parti in 2 vol. in-8 picc.; pp. (4)- XIV- (2)- LX- 132; pp. (2)-204; pp. (4)-204; pp. (4)-232.
Leg. coeva p. bazzana marmoriz., tit. e fregi in oro sui dorsi, tagli rossi, risg. marmoriz. 4 testate
incise in rame. Rara edizione. Si tratta di un’importante opera di Utopia, in questa edizione accresciuta da Dupuy-Demportes; attribuita inizialmente al filosofo inglese George Berkeley, fu scritta
in realtà da un sacerdote cattolico inglese, Simon Berington; ebbe molto successo e numerose
riedizioni nel corso del XVIII secolo, entrando a far parte della collezione “Voyages imaginaires,
122
songes, visions et romans cabalistiques”. Presentato come testo di un interrogatorio, il libro è il racconto di un viaggio immaginario in “Mezzorania”, paese utopico i cui abitanti sarebbero
discendenti dell’antico Egitto; questo paese sarebbe situato in mezzo all’Africa e i suoi abitanti
sarebbero rimasti sconosciuti a tutta la terra per tremila anni; l’Inquisizione desiderava che
Gaudence vi facesse ritorno per condurvi alcuni missionari. Secondo Dourbon la traduzione
sarebbe di Milz e sarebbe stata rivista dall’enigmatico Cavaliere di Saint-Germain; quanto ai quaderni perduti a Marsilia, essi sarebbero stati ritrovati da Dupuy-Demportes. Hartig et Soboul:
“La traduzione di Milz e del Cavaliere di Saint-Germain di questa utopia inglese apparsa nel 1738
nella sua versione originale, è talmente rimaneggiata che appartiene di fatto alla letteratura utopica
francese. Lo comprova l’edizione accresciuta apparsa nel 1753 a cura di Dupuy-Demportes. Si tratta
di una imitazione dell’Histoire des Sévarambes, ma l’opera è anche tributaria di Moro e di Campanella,
e può essere stata ispirata dai racconti sulle tribù del Niger.” Esemplare in ottimo stato, fresco e mar[19008]
ginoso. HARTIG e SOBOUL, p. 50; CAILLET II, 4364.
281. VITA del Santo Girolamo Miani, fondatore della Congregazione de’ Chirici
€ 1.400
Regolari di Somasca. In Venezia, appresso Simone Occhi, 1767,
in-8, pp. VIII, 319, (1), bella legatura coeva in pelle nocciola, cornice con nastro intrecciato e
elementi vegetali angolari ai piatti, al centro dei quali vi sono armi cardinalizie di un membro
della famiglia Crivelli (riconoscibile per il disegno del crivello nel centro dello stemma ovale
con il capo caricato dell’aquila), il tutto impresso in oro; fregi e titolo al dorso (con qualche forellino di tarlo, cuffie deboli). Antiporta ripiegata incisa in rame (Gandolfi del., G. Fabri s. in
Bologna) raffigurante l’ascensione in cielo del Santo, vignetta al titolo. Si conosce altra tiratura
con antiporta calcografica con ritratto del Miani a mezzo busto. Edizione originale di questa
anonima vita del Santo Girolamo Miani (o Emiliani) scritta in occasione della sua canonizzazione
da parte di Clemente XIII nel 1767. Le pp. 317-319 contengono un elenco di agiografie stampate
dall’Occhi. Esemplare in preziosa legatura strettamente coeva appartenuto probabilmente o a
Ignazio Michele Crivelli (Cremona, 30 settembre 1698 – Milano, 29 febbraio 1768) o a Carlo
Crivelli (Milano, 20 maggio 1736 – Milano, 19 gennaio 1818), ambedue cardinali ed arcivescovi
in quegli anni. I Crivelli furono tra le più nobili ed importanti famiglie di Milano; tra loro vi fu
un papa, Urbano III e uomini illustri in ogni ramo della vita sociale, specialmente militare ed
ecclesiastica. Questa famiglia ebbe moltissimi feudi, tra cui quelli di Agliate, di Inverigo, la contea
[19429]
di Nerviano, le signorie di Uboldo e della Castellanza. Buon esemplare.
282. VIVALDUS, Giov.Ludovico. Opus Regale in quo continentur infrascripta
opuscula... (in fine: colophon) Salutijs àno a felicissimo partu purissime virginis
Mcccccvij. die xxv. Januarij. (Saluzzo, Giacomo de Cerchi & Sisto Somasco, 25.I.1507),
€ 29.000
in-folio, ff. 132, 158, (6), completo del f. T6 bianco. Ricca legatura secentesca “à l’eventail” di
ambito romano: i due piatti adorni di bordure e di 8 ventagli angolari e decorazione centrale che
comprende una Crocifissione ed un Santo; dorso a 6 riquadri con fregi. Car. semigotico, gran
numero di capilettera ornati ed istoriati; nei margini centinaia di maniculae silogr. ad indicare i
passi piu importanti. Celebre libro, illustrato da tre magnifiche incisioni a piena pagina, tra le
più belle silografie impresse in Piemonte: al f. a2 il ritratto di profilo del Marchese di Saluzzo
123
Ludovico II su sfondo nero entro elaborata cornice che comprende 8 ritratti di
Santi domenicani entro tondi; questa
impressione in negativo è qui straordinariamente contrastata. Al f. i1 Luigi XII di
Francia prega inginocchiato la Vergine e
il Bambino, entro medesima bordura,
ripetuta al f. m1 a comprendere San
Tommaso in preghiera. Lodovico II del
Vasto (1438-1504) ebbe una buona cultura umanistica ed aveva invitato i fratelli
Le Signerre per una stabile attività tipografica; vi stamparono l’Opus Aureum
nel 1503, ma dopo la morte del Marchese
cedettero i torchi ed i tipi a Giacomo de
Circhis di S.Damiano d’A sti. Fu la
seconda moglie di Ludovico, Margherita
di Foix a volere questa edizione, come si
evince dal colophon, che fornisce anche
l’indicazione della tiratura: “Omnia opuscula... arte impressoria in mille transfusa
sunt exemplaria per Magistrum Jacobum
de Circhis de sancto Damiano ... et Sixtum
de Somaschis pepienses socios : mandato et
expensis ... Margarite de Fuxo Marchionisse
Salutarium... Salutiis anno a ... partu ... virginis. MCCCCCVII. die XXV Januarii”. Le
raffinatissime silografie sono di ambito
lombardo, ed il ritratto del Marchese è
attribuito alla cerchia di Vincenzo Foppa.
“Three illustrations, each of the highest
beauty: a portrait of the Marquis, standing
out on a black background; a picture of St.
Thomas in his cell, attended by angels; and
the fine representation of St. Louis of France
at prayer ... the illustrations were, no doubt,
the work of the most skilful artists whom
Vivaldus could procure. This, indeed, like
the Hypnerotomachia, was a fine book,
though not intended for the crowd”
(POLLARD, Italian Books Illustrations,
1894, p.80). Bell’esempl., marginoso e
fresco di stupendo figurato. SANDER
7704. KRISTELLER 365. BERSANO 1266.
[17855]
124
STORIA LOCALE
283. Valle d’Aosta - AUBERT, Edouard. La Vallée d’Aoste. Paris, Amyot, 1860,
€ 4.800
in-4 gr., pp.(8), 280, splendida legatura coeva in piena pelle zigrinata bruna, larga bordura dorata
sui piatti con filetti e fregi floreali, dorso a nervi con titolo e fregi, tagli dor., dentelle interna. Sul
piatto anteriore impresso in oro il titolo con lo stemma araldico sabaudo. Prima edizione dell’opera più pregiata sulla Valle d’Aosta, assai ricercata, ricca di illustrazioni disegnate da Aubert
medesimo e incise da Chavanne: una carta topografica , 33 vedute f.t. di paesi e castelli finemente
inc. in acciaio, 4 tavole di stemmi e 2 di mosaici della cattedrale in cromolitografia, 97 vedute
nel testo in silografia. Esemplare magnifico, a pieni margini. PERRET 0163: «Un magnifique ouvrage
sur le Val d’Aoste. Devenue rare, l’édition originale de cet ouvrage réputé est très recherchée». MECKLY
006: «...many charming illustrations of the historical buildings of Chamonix and Courmayeur as well
as the valley and Mont Blanc». DURIO n. 63: «A pag. 129-131 Mont-Rose et Gressoney S. Jean».
[18207]
MONTE BIANCO ‘800 p. 128.
284. Bergamo - STATUTA COMMUNITATIS BERGOMI. Brixiae, per
Angelum et Jacobum fratres de Britannicis, 18. XII MCDXCI (Brescia 1491), € 16.000
in-folio, ff. (227, su 228; manca il primo f. con inizio della “Tabula rubricarum statutorum” in
quest’esempl. preceduta da 3 ff. di “Errores” e di presentazione degli Statuti “Eminem omnium...”,
da numerarsi nell’ordine 14-16; sono presenti i ff. bianchi 13, 17 e 228; il f. p4 inserito dopo p1);
leg. novecentesca in velluto verde (probabilmente ad imitazione di una precedente settecentesca).
F. 18 (a2): “In nomine sanctissime & individuae Trinitatis...Hec infrascripta capitula & ordinamenta
inferius ordinate impressa: sunt statuta: & municipalis lex Magnificae còitatis Bergomi novissime còpilata...”. F. 227 v. (hh5), colophon: “Brixiae per Angelum & Jacobum fratres de britannicis: omni cura
ac diligentia impressa sunt. Anno domini nostri Iesu Xti. 1491. xv. kl’ Ianuarii”. Prima edizione degli
Statuti di Bergamo ed esemplare unico perché, prima di passare nelle mani del notaio di cui si
dirà sotto, fu utilizzato per le “reformationes, correctiones e praevisiones”
ufficiali, effettuate due anni dopo
l’uscita dai torchi del volume. Le correzioni e le modifiche ufficiali (ben
80, ivi compreso lo scritto finale sul f.
228, datato 3 aprile 1503), vergate con
inchiostro rosso e con scrittura cancelleresca a margine dei “singola capitula
Statutorum”, furono introdotte con
l’autorizzazione delle massime autorità della Repubblica di Venezia. Nella
lettera ufficiale, alla fine del libro,
infatti, sono citati i nomi di
Augustinus Barbarigo (1419-1501)
125
dux Venetiarum, Franciscus Mocenigo e Matheus Lauredano (Capitano del Popolo di Bergamo).
Una nota manoscritta di possesso al foglio a2 (“Hic Liber in quo statuta Civitatis Bgomi Continentur
Possedetur a Dominico Ceresoli not. Bgomensi”) e numerossime altre chiose di studio sparse nei
margini del libro, della stesa mano del notaio proprietario, il quale, all’ultimo foglio, ha annotato
una decisione del Consiglio della Città del 26 luglio 1503, che indica i luoghi nei quali non possono stare i banditi. Esempl. impresso su carta forte, assai marginoso e generalmente in buono
stato di conservazione (lievi tracce d’umidità qua e là, pochi fori di tarlo restaurati nel margine
dei primi ff.). HC 14996. BMC VII, 976. IGI 1490. PROCTOR 6987. CAT. SENATO I, 107-8.
MANZONI I, 54. FONTANA I, 104. OLSCHKI, CAT. XCVII (1923): «Première édition fort rare des
Status de la ville de Bergamo. C’est le second ouvrage sorti de cette officine».
[3482]
285. Torino - BERTOLOTTI, Davide. Descrizione di
Torino. Ivi, per cura di G. Pomba, 1840,
€ 1.000
in-8, pp. XII, 470, (2). Elegante legatura originale in cartonato, decorata
con bordura silogr. ai piatti, stemma della città su quello anter. Sul titolo
veduta della Chiesa della Gran Madre di Dio; in fine la grande “Pianta
della città di Torino 1840” firmata Biasioli (mm. 350 x 513) inc. in rame
più volte ripieg. f.t. Prima edizione di questa pregiata, vasta e precisa
guida, attento sguardo sui vari aspetti della città di Torino nella prima
metà dell’800. Esempl. bello, a pieni margini, non comune. PEYROT
430. COLLEZ. SIMEOM, B 495. BOVOLATO, ARCH. STORICO, p. 311.
FOSSATI-BELLANI II, 1782.
[6136]
286. Piemonte - BIANCHI, Nicomede. Storia della Monarchia Piemontese dal
€ 1.350
1773 al 1861. |Torino, Fratelli Bocca, 1877-85,
4 vol. in-8, pp. XVI, 679; (6), 750; (6), 686; (6), 723, (3); elegante leg.d’amatore mezza pelle,
titolo e fregi oro ai dorsi, cop. edit. cons. Esempl. a pieni margini. La storia si arresta all’anno 1814
a causa della morte dell’autore (Reggio Emilia 1818 - Torino 1886). Prima ediz. di opera vasta
ed importante relativa a un periodo storico assai complesso. «Prendendo a narrare dall’inizio del
regno di Vittorio Amedeo III... il B. esamina ogni aspetto del Regno sardo servendosi della ricca documentazione che l’Archivio di cui era direttore gli fornisce. Pur soffermandosi inizialmente con particolare
gusto sulla corte, i suoi membri, i suoi costumi, passa presto a rendere segnatamente conto delle finanze,
del catasto, del clero, della religiosità, della cultura, dell’esercito, della politica estera...» (Diz. Biogr.
Ital. 10, p. 162). Importante opera storica su Casa Savoia, in ottimo esemplare. MANNO-PROMIS
I, 1102 e 1104. DIZ. BIOGR . ITAL. 10, pp. 156-162.
[14435]
287. Montecatini - BICCHIERAI, Alessandro. Dei Bagni di Montecatini.
Trattato. Firenze, Gaet. Cambiagi Stampatore Granducale, 1788,
€ 1.300
in-4, pp. (8), 347, bella legatura del tempo m. pelle e ang., dorso a nervi con tit. e fregi oro. Dedica
dell’a. al Granduca di Toscana Pietro Leopoldo. Corredato di 4 tavole ripieg. f.t.: bella veduta
generale su doppia pag. delle Terme dis. da Ant. Terreni ed inc. da G. Vascellini, una tabella a
126
stampa, una pianta parziale dei Bagni inc.
da G. Canocchi e una grandissima “Pianta
generale di tutte insieme le fabbriche dei
Bagni e campagna adiacente” dis. da A.
Capretti ed inc. Cosimo Zocchi. (Talvolta
si trova unito al presente volume, benché
pubbblicato a parte, il grandioso atlante infolio con la “Raccolta dei disegni delle
Fabbriche Regie de’ Bagni di Montecatini
nella Valdinievole”, con 1 prospetto generale e 14 tavole). Bellissimo esempl.
impresso su carta forte, a grandi margini.
LOZZI I, 2906. CAT. PLATNERIANA p. 217. R AZZOLINI p. 62. CHOIX D’OLSCHKI XIII, 20746.
[10302]
MORENI I, 125.
288. - Bologna – STATUTI della Honoranda Università de Mercatanti della
Inclita Città di Bologna, riformati l’anno M.D.L.(1550). (In fine:) In Bologna, per
€ 1.550
Anselmo Giaccarello nell’anno M.D.L. a di XVII Novembre (1550),
in-folio (cm.33x22), ff.(4), 126, in bel carattere romano, grande emblema fig. sul titolo, iniziali
istoriate. Leg. coeva piena perg:, dorso a nervi con titolo ms. Seconda edizione, rivista e aumentata rispetto alla prima del 1511, di questo importante codice mercantile e giuridico
cinquecentesco Bolognese. La bibliografia delle edizioni del XVI secolo della città non conosce
né possiede questa importante opera, quindi assai rara. Esemplare molto bello. MANCA AL FRATI,
BIBLIOGR . BOLOGNESE - CATALOGO STATUTI BIBL, SENATO, I, 169.
[19976]
289. Pisa - BORGHI, Camillo Ranieri. L’Oplomachia Pisana, ovvero la Battaglia
del Ponte di Pisa, descritta da C.R. Borghi nobis pisano e da esso consacrata al
Senato, e Popolo della medesima città di Pisa. Lucca, per Pellegrino Frediani,
MDCCXIII (1713),
€ 1.600
in-4, pp. (18), 184. Legatura coeva in pergamena, titolo ms.al dorso, lacci di chiusura in tela conserv. Figurato in xilografia: antiporta con veduta della torre pendente, armi araldiche e
bamdiere, 4 tavole f.t. (raffiguranti i particolari dell’abbigliamento necessario, due giocatori in
divisa, lo schieramento sul ponte al momento d’inizio). Prima edizione di opera curiosa e molto
rara che oltre ad indagare, sotto forma di 35 quesiti, sulle origini di questa “finta battaglia”, descrive
due celebri battaglie (quella del 26 aprile 1589 per la venuta in Pisa di Cristina di Lorena, sposa
di Ferdinando de’ Medici, e l’altra fatta dai Pisani in Firenze il 28 ottobre 1608 per le nozze di
Cosimo II con Maria Maddalena d’Austria); ed inoltre “fra le memorie...avvi il Borghi inserito alcune
esatte notizie, che riguardano la moderna storia della Patria, e della Toscana” (Moreni I, 148-9).
[10101]
Ottimo esemplare. LOZZI 3637. PLATNER p. 268: «Raro».
127
290. Torino - BOSSOLI, Edoardo Francesco. Panorama (di Torino e dintorni)
€ 700
preso dalla cupola di Superga. Milano, Fratelli Tensi, (1875),
in-8, pp. (4), (1) bianca, 1 tavola litografica più volte ripiegata (20x260 cm). Leg. in percallina
con filetti a secco, al piatto ant.: “Ai membri del Congresso internazionale per la Numerazione
Uniforme di Filati. La città di Torino, ottobre 1875” impresso in oro e sormontato dallo stemma
della città di Torino, sempre in oro. Foglio di titolo in blu, entro bordura e figurato con vignetta
di Superga e la “P” del titolo decorata con i simboli del Club Alpino; seguono 2 pp. di introduzione di Bossoli accompagnate da due citazioni, di Cesare Balbo e De Saussure e la bella tavola
in litografia, che si trova inclusa, sempre impressa da Tensi, anche in una pubblicazione dedicata
“Agli alpinisti convenuti al VII Congresso italiano, la Sezione di Torino, agosto 1874” e nel volume “l
panorama delle Alpi e i contorni di Torino” di Covino (Torino, Beuf, 1874). Edoardo Franc. Bossoli
(1830–1912, nativo di Lugano, ma attivo per lo più a Torino nella seconda metà del XIX sec.),
nipote e collaboratore di Carlo Bossoli, fu autore, in prevalenza, di riproduzioni di ampi panorami
e di fotografie oltre che essere giornalista. Perfetto esemplare.
[19019]
291. Sicilia - CARUSO, Gio. Battista. Bibliotheca Historica Regni Siciliae, sive
Historicorum, qui de Rebus Siculis a Saracenorum invasione usque ad Aragonensium
Principatum illustriora monumenta reliquerunt, amplissima collectio. Opera, et studio
brevibusque annotationibus J.B. Carusii. Panormi (Palermo), Typis Franc. Cichè, 1723,
€ 2.300
2 vol. in-folio, pp. (con numeraz. continuata) (8), 110, (2), 542; ((4), da 543 a 1193, (25); solida
leg. coeva p. perg. Con 3 tavole f.t.: la prima, inc. in rame, riproduce una tav. marmorea con iscrizioni in arabo e latino, le altre due sono alberi genealogici ripieg. dei regnanti Normanni e Svevi.
Prima edizione di quest’opera di grande importanza per la storia della Sicilia nel Medio Evo;
essa raccoglie i testi di antiche cronache, documenti e testimonianze inedite dell’epoca saracena,
normanna, sveva, fino al dominio aragonese (all’inizio dei vol. trovasi l’elenco dettagliato degli
scrittori). «Opera molto interessante per la storia di Sicilia...L’autore con somma cura e discernimento
raccoglie, ed arricchisce l’opera di eccellenti ed erudite prefazioni, l’adorna di giudiziose e dotte note, ed
arricchisce la repubblica delle lettere colla pubblicazione di monumenti e documenti inediti. Egli
rischiarò e condusse a perfezione le epoche le più importanti della nostra storia...» (Mira I, 186-7).
G.B. Caruso (1673-1724) fu celebre storico, letterato ed erudito. Bellissimo esempl., marginoso
e fresco, su carta forte. NARBONE II, 143-5. LOZZI 5021, note. MONCADA n.505.
[6676]
292. Chieri - BOSIO, Antonio. Memorie storico-religiose e di belle arti del
Duomo e delle altre Chise di Chieri. Con alcuni disegni. Torino, Collegio degli
€ 280
Artigianelli, 1878,
in-8, pp.428, 5 tavole fuori testo, leg. del tempo mezza pelle, titolo e filetti oro al dorso. Opera
sulla storia religiosa di Chieri, che segue e completa la storia civile di Luigi Cibrario. Non comune,
bell’esemplare. MANNO-PROMIS, IV, 17753
[19058]
128
293. Bologna - COLTELLINI, Gius.. Indice e compendio degli Statuti del Foro
de’ Mercanti di Bologna riformati l’anno 1550 e di tutte le dichiarationi et additioni
sino ad ora fatte. Bologna, Giulio Borzaghi, 1693,
€ 500
in- 4, pp. (12), 124, leg. coeva cart. rustico. Stemma silogr. sul tit. Indice utilissimo per la consultazione degli Statuti dei Mercanti del 1550 e delle successive aggiunte fatte fino alla fine del XVII
sec. Buon esempl. (con lievi aloni d’ umido sulle prime 30 pp.). Manca al catalogo di statuti del
[6512]
Senato.
294. Parma e Piacenza - CORTESI, Giuseppe. Saggi Geologici degli Stati di
Parma e Piacenza. Ivi, dai torchi del Majno, 1819,
€ 1.800
in-4, pp. (8), 165, leg. del tempo m. marocchino, tit. e fregi oro
al dorso (abrasione alla cuffia infer.). Dedica dell’a. a Maria
Luigia d’Austria, duchessa di Parma, Piacenza e Guastalla. Con
1 carta geogr. e 6 tavole di fossili inc. in rame più volte ripieg.
f.t. Prima edizione di quest’ opera d’interesse locale e scientifico, che si occupa dei fossili animali, vegetali e minerali rinvenuti
nella zona appeninica compresa tra i fiumi Trebbia, a nord, e
Taro, a sud, e riferisce le osservazioni particolari dei viaggi fatti
dall’autore in alcune località (S. Genesio Piacentino, Vernasca,
Veleja, Serravalle, Borgotaro). Cortesi (1760-1838) fu professore di geologia ed autore anche del breve scritto “Sulle ossa fossili
di grandi animali terrestri e marini”. Rara ed importante monografia, accuratamente impressa. Esempl. magnifico, a pieni
[8994]
margini. LOZZI II, 3401, note. WELLCOME II, 394.
295. Sardegna - COSTA, Enrico. Album di Costumi Sardi. Sassari, Stabilim.
€ 2.950
Tipografico Gius. Dessì, 1898,
in-folio grande, serie completa dei 10 fascicoli in un volume, 120 pagine di testo descrittivo con
10 splendide copertine originali illustrate con allegoria, stemmi e carta topografica dell’isola
in litografia a colori. Ogni dispensa contiene una grandiosa bellissima tavola in cromolitografia
(mm.480x330) di eleganti costumi festivi locali Sardi, con due o più personaggi, impresse su
carta lucida che ne esalta la vivacità dei colori. Il vasto testo offre precise indicazioni sui vari capi
del costume locale, cenni storici e folkloristici sul paese relativo, illustrazioni n.t. E’ la serie di
costumi sardi più rispondente al vero, divenuta assai rara. I paesi rappresentati sono Osilo, Fonni,
Quarto S. Elena, Desulo e Aritzo, Fonni, Iglesias, Sennori, Atzara, Ploaghe, Cabras, Porto Torres
(festa di S. Gavino, animatissima). Ottimo esemplare di una delle più affascinanti testimonianze
sul costume popolare festivo tradizionale delle varie località dell’isola. Esemplare a pieni margini,
copertina editoriale in cartoncino grigio conservata, privo di difetti. PILONI (I) n. 29-38. CIASCA
4721. ALZIATOR (Convegno) p. 32: «le tavole, derivate chiaramente da originali fotografici, sono
quindi sempre attendibili per quanto si riferisce all’abbigliamento...meritano un duplice, particolare
rilievo...testimoniano uno degli estremi momenti dell’abbigliamento popolare...un successo dell’iniziativa
[6454]
locale che riuscì a dare delle tavole pari a quelle della miglior editoria nazionale».
129
296. COSTELLO, Dudley. Piedmont and Italy from th Alps to the Tiber.
Illustrated in a series of views taken on the spot. With a descriptive and historical
narrative, by D. Costello. In two volumes. London, James S. Virtue, 1861, € 1.800
2 vol. in-4 (218x278 mm.), legatura coeva mezza pelle e ang., dorsi a nervi con titoli e filetti oro.
Pp. (8), 148, (4); (6), 145, comprendenti 2 titoli, 1 foglio d’Indice, 6 ritratti, 120 vedute e 6 carte
geografiche, il tutto inciso in acciaio, disegnate e incise in acciaio da Cockburn, Leitch, Smith,
Bartlett, Pyne, Bradsow, ed altri artisti. Belle e animate vedute del Bianco, del Cervino, di varie località delle Alpi, di Torino, Milano, Genova, Lugano, Venezia, Lago Maggiore, Firenze, Bologna,
Padova, Napoli, Siena, Roma, Perugia, e varie altre. Le carte geografiche ripiegate, f.t., sono di
Piemonte e Lombardia, Veneto, Napoli, e Sicilia. Opera di notevole pregio vedutistico, assai ricca
di belle incisioni. Buon esemplare, completo. CREMONINI, L’ITALIA NELLE VEDUTE, n.177. [18665]
297. Sacra di S. Michele - D’AZEGLIO, Massimo. La Sacra di San Michele disegnata, e descritta dal cav. Massimo D’Azeglio. Torino, Tipografia Chirio e Mina, 1829,
€ 5.000
in-folio (mm.530x400), pp. (4), 31, (1), e 15 litografie fuori testo.
Legatura del tempo mezza pelle e angoli, dorso con fregi oro, piatti in
carta marmorizzata. Copertina editoriale in carta colorata conservata,
con titolo sul primo piatto. Frontespizio litografato con tit. calligrafico
firmato “Bigotti scrisse” e sotto paesaggio firmato “M.A.” sulla destra,
e sulla sinistra “Lit.D.Festa”; 2 scene storiche a p. 3 e 31 su mezza
pagina e 12 magnifiche grandi vedute litografiche, non numerate e,
tranne 2, firmate da D’Azeglio e impresse dalla Litografia D. Festa, con
didascalie, tutte dedicate alla storia della Sacra e a sue bellissime immagini prospettico-architettoniche, datate 1828-1830. L’imponente e
ardita mole della Sacra domina dall’alto la Val di Susa; fu fondata nel IX secolo e fu uno dei più
importanti e potenti monasteri fortificati del Medioevo. La presente è tra le prime opere pubblicate in Piemonte con illustrazioni in litografia, arte di cui Massimo Taparelli d’Azeglio (Torino
1798-1866) fu tra i pionieri. Il più importante libro dedicato alla Valle di Susa, di straordinaria
bellezza. Rarissima edizione originale (censita in sole tre Bibliotece italiane: Roma Lincei, Firenze
Centrale e Torino Storica della Provincia). Bell’esemplare a pieni margini, su carta grande.
[19085]
PEYROT-GILIBERT, VALLE DI SUSA NEI SECOLI, n. 183.
298. Piemonte - DENINA, Carlo. Istoria della Italia Occidentale. Torino, Balbino
€ 1.000
e Morano librai, Dom. Pane e C. stampatori, 1809,
6 vol. in-8, pp. XLII, 286, (8); (2), 296, (8); (2), 562, (10); (2), 316, (8); (2), 336, ((8); (2), 291,
(5), legature del tempo in pieno vitello rosso, filetto oro ed altro a secco sui piatti, dorsi a nervi,
riccamente ornati e con due tasselli per i titoli, tagli marmorizzati. Prima edizione di quest’opera
in cui il grande storico bonapartista piemontese (Revello, preso Saluzzo, 1731 - Parigi 1813) «analizza gli effetti della Rivoluzione francese in Savoia, Piemonte, Liguria e parte della Lombardia». Con
ossequiosa dedica a stampa “alla imperiale e reale maestà di Napoleone I imperatore dei francesi e re
d’Italia...obbedientissimo servo e fedelissimo suddito Carlo Denina”. Ottimo esempl., a pieni margini
[19156]
in raffinata legatura d’amatore. DIZ. BIOGR . ITAL. 38, p. 731. MANNO I, 1044.
130
299. Santhià - DURANDI, Iacopo. Dell’antica condizione del Vercellese e dell’antico Borgo di Santià. Dissertazione, dedicata a S.A.R. Benedetto Maria Maurizio
di Savoia duca di Chablais. Torino, Stamp.Giov. Fontana, MDCCLXVI (1766),
€ 750
in-4, pp.VIII, 152, legatura originale in cartone rustico, titolo manoscritto lungo al dorso. Prima
edizione, rara. Il Durandi fu personaggio di vasta erudizione, collega ed amico del Vernazza e
del Denina ed una delle figure di spicco della cultura storica piemontese del secondo settecento.
La presente fu la sua prima opera data alle stampe e rappresenta una pietra miliare della storiografia piemontese. Esempl. genuino (piccoli fori di tarlo nel margine interno bianco). R.ORDANO,
I.DURANDI, pp.73-76 e 103. MANNO III, 12900.
[18749]
300. Ravenna - FABRI, Girolamo. Le Sacre Memorie di Ravenna antica. Parte
€ 1.100
prima (e seconda). Venetia, Franc. Valvasense, 1664,
2 parti in un vol. in-4, pp. (32, compr. antip. inc.), 591 (numeraz.
continuata), leg. coeva p. perg. molle (con due piccoli fori al dorso).
Bellissimo antiporta inc. raffig. lo stemma sorretto da angeli in alto
ed un gruppo di arcivescovi che reggono la città di Ravenna in basso.
Nei ff. prelim. della prima parte dedica dell’a. al Card. Santa Croce,
seguita dall’avviso al lettore ed alcuni componimenti poetici latini
di diversi in lode dell’a. e della sua opera; testatine, finaletti ed iniz.
silogr. La I parte è dedicata alla descrizione delle chiese, monasteri,
biografie di santi e martiri e delle loro reliquie, iscrizioni, pitture e
sculture, uomini illustri per santità e dottrina, ecc.; la II parte, invece,
contiene in ordine cronologico, a partire da S. Apollinare, la serie
delle biografie dei 113 arcivescovi di Ravenna, con lo stemma silogr.
del casato di 32 di essi. Prima edizione (e probabilmente unica) di
opera assai interessante anche per la quantità di notizie di storia non
solo religiosa, ma anche civile, letteraria ed artistica che contiene. Impressa con notevole cura, sia
per chiarezza di carattere che per grazia dei fregi tipogr. Bellissimo esempl. LOZZI II, 3894. PLATNER
279. MICHEL-MICHEL III, 18. CAT. VINCIANA n. 936. GRAESSE II, 542.
[6620]
301. Ferrara - GUARINI, Marc’Antonio. Compendio Historico dell’origine, accrescimento, e prerogatiue delle Chiese, e luoghi pij della citta, e diocesi di Ferrara, e
delle memorie di que’ personaggi di pregio, che in esse son sepelliti... in cui si fa
menzione di Reliquie, Pitture, Sculture e altri ornament... In Ferrara, presso gli heredi
di Vittorio Baldini, 1621, (Legato con:) BORSETTI, Andrea. Supplemento al
Compendio historico del signor D. Marc’Antonio Guarini Ferrarese... sino all’anno
1670 con altre degne memorie. Ferrara, per Giulio Bolzoni Giglio, 1670,
€ 950
2 opere in 1 volume in-4, pp. (16 compresa dedica e indice), 475; (8), 284 il Supplemento.
Legatura 800esca in mezza pergamena, fregi oro e tassello al dorso. Al titolo della prima opera
silografia (mm 650x502) raffigurante i Santi Giorgio e Maurelio, cui il lavoro è dedicato. Belle
testatine e iniziali istoriate; in fine impresa raffigurante una campana. Al titolo dell’opera del
Borsetti sono invece le armi del dedicatario Cesare Nigrelli, mentre in fine vi sono quelle del-
131
l’autore. Riunione di due interessanti storie di Ferrara e dei suoi personaggi illustri, ambedue in
edizione originale. L’opera del Guarini è un compendio delle chiese ferraresi, e l’opera del Borsetti
vuole porsi come suo ideale completamento sino all’anno 1670. Le due opere per tale ragione si
trovano spesso rilegate insieme. Buon esemplare (titolo con margine esterno restaurato e nota
di possesso “Del Sacerdote D. Antonio Bagolini Ferrarese 1845”). MANCA ALLE BIBLIOGRAFIE CONSULTATE.
[14552]
301 /b. Milano - CHIAPPA, Giambattista. Disegni d’alcune opere eseguite in
occasione della fausta venuta in Lombardia di S. M. l’imperatore e re Ferdinando
€ 5.000
Primo. Milano, Tipografia e libreria Pirotta, 1838,
in-folio (mm 461x330), 9 ff. n.n. di cui 5 di testo inquadrate da una bordura e 4 tavole litografiche – la prima in nero e le altre tre recanti una coloritura strettamente coeva – incise da P.
Bertelli su disegni di G. Bignami, tratti dai progetti di Chiappa. Legatura coeva in percallina rossa
decorata, ai piatti, da una cornice a ferri in stile neoclassico. Al piatto superiore la scritta: ‘Al
Chiarissimo Sig. Ignazio Lucini I. R. Segretario di Governo . L’architetto Chiappa umilia questo tenue
suo lavoro’. Il volume contiene 6 fogli sciolti, di cui tre con dei disegni di piante coevi e tre con
annotazioni in inchiostro marrone, sempre di mano coeva. Rarissima edizione originale di questo
elegante album, con tre delle tavole recanti una pregevole coloritura a tempera coeva, e copia
di presentazione, donata dall’autore al segretario del Governo Ignazio Lucini. L’opera venne
realizzata per celebrare – e immortalare – l’ingresso a Milano dell’imperatore Ferdinando I
d’Austria per l’incoronazione a re del Regno Lombardo-Veneto il 6 settembre 1838. Le tavole
litografiche raffigurano infatti l’ingresso dell’imperatore nell’atrio della porta S. Ambrogio e i vari
monumenti – due archi di trionfo e un obelisco di granito – progettati dal Chiappa per l’occasione.
Nell’Avvertenza che apre il volume l’architetto ci informa infatti che si trattava di “disegni per opere
da esguirsi in occasione sì auspicata e sì lieta” e che nelle tavole “sono delineate le dette opere una delle
quali (l’obelisco) già eseguita in granito, le altre in modo temporaneo e decorativo”.
302. Firenze - VILLANI, Giovanni. Croniche, nelle quali si tratta dell’Origine di
Firenze, et di tutti e fatti et guerre state fatte da Fiorentini nella Italia...dal principio del
mondo.insino al tempo dell’Autore...(In fine:) Vinetia, Bart. Zanetti Casterzagense,
MDXXXVII (Venezia 1537),
€ 2.500
in-folio, ff. (10), 220, ultimo f. con impresa tipogr. Leg. moderna mezza perg. Marca tip. sul tit.,
iniz. ornate, testo in car. tondo. Prima edizione dei primi 10 libri di questa celebre opera, pubblicati da Giacomo Fasolo e dedicati a Vincenzo Grimani (i libri XI-XII saranno pubblicati a
Firenze dal Torrentino nel 1554 col titolo «Seconda Parte della Cronica Universale»). Questi
primi 6 libri abbracciano più di duemila anni di storia, i libri VII-X proseguono in forma più dettagliata e con l’ausilio di documenti ufficiali, la storia di Firenze e della Toscana, e talvolta
dell’Europa, fino al 1333. Monumento storico di straordinaria importanza, uno dei segni dell’incipiente Rinascimento e la maggiore opera storica del Trecento per la vastità del disegno e la
diligenza dell’informazione. Il fratello dell’a., Matteo, proseguirà la narrazione dei fatti fino al
1363 ed il nipote Filippo fino all’agosto del 1365. Bell’esempl., marginoso (piccola porzione del
margine bianco del f. 57 ben restaurata). MANCA A LOZZI, PLATNER . GAMBA 1027, NOTE. STC.
[6496]
726. BOCCA 2115. MORTIMER 540.
132
303. Fossa, L’Aquila - GIOVENAZZI, Vito Maria.
Della città di Aveia ne Vestini ed altri luoghi di antica
memoria. Dissertazione nella quale oltre XXIII iscrizioni aneddote..., vengono illustrati e corretti molti
luoghi di scrittori, ed altri antichi monumenti. Roma,
Stamp. Giov. Zempel, 1773,
€ 550
in-4, pp. (8), CLXII, (2), legatura coeva in pergamena rigida,
titolo in oro al dorso. Vignetta al frontespizio, titolo in rosso e
nero. Edizione originale di questa dettagliata opera storicotopografica dedicata ad Aveia, l’attuale cittadina di Fossa in
Abruzzo, fissandone la data di fondazione al 460 d.C.
Numerosi riferimenti alla storia dei luoghi limitrofi, in particolare a L’Aquila. Ottimo esemplare (ex libris Bonclerici al
[11830]
tit.). CAT. PLATNERIANA , p. 53. LOZZI, 261: “Raro”.
304. Milano - FUMAGALLI, Angelo. Le Vicende di Milano durante la guerra
con Federico I Imperatore, illustrate colle pergamene di que’ tempi e con note.
Aggiuntavi la topografia antica della stessa città. Opera critico-diplomatica...Milano,
€ 2.000
Imper. Monistero di S. Ambrogio Maggiore, per Antonio Agnelli, 1778,
in-4, ff.3: (occhietto, antiporta figurato inc. a piena pag., titolo inc.), pp. XL, 300. Ottima legatura
coeva p. pergamena rigida, tit. ms. al dorso. Dedica al conte Carlo di Firmian, Ministro plenipotenziario austriaco. Edizione originale, magnificamente impressa su carta azzurrina. Illustrata
da bellissimo antiporta raffig. veduta di Milano con in primo piano l’imperatore Federico che
ordina la distruzione delle mura, tit. inc. racchiuso in bordura riproducente il portale marmoreo
della Cappella di S. Aquilino in S. Lorenzo, 1 tav. f.t. riproducente un diploma di Federico, 8 testatine (con chiese, luoghi ed antichità milanesi), 5 iniz. inc., 4 eleganti finalini e, in fine, una grande
stupenda carta topogr. di Milano nel 1158 più volte ripieg. f.t. (mm. 520 x 595). Il tutto magistralmente inc. in rame da Aspar.
Questo primo lavoro della
Tipografia del Monastero di S.
Ambrogio fu inizialmente ostacolato, ma poi, avuto il riconoscimento
e l’elogio del conte di Firmian, incaricato dalla Corte Imperiale di
esaminarlo, fu finalmente impresso
su carta azzurrina, con molta cura ed
eleganza. Esempl. magnifico.
MANCA AL CAT. MENEGHINA .
PREDARI 148. CAT. HOEPLI 696.
LOZZI 2632: «Opera critico-diplomatica per servir di saggio a quella de’
[12982]
Monaci Cisterciensi».
133
305. Sardegna - GEMELLI, Francesco. Rifiorimento della Sardegna, proposto
nel miglioramento di sua agricoltura, libri tre. Volume primo (e secondo). Torino, G.
Briolo, 1776,
€ 2.100
in-4, 2 vol., pp. XVI, 397,(3); 342, (2), bella leg. coeva in pelle maculata, fregi oro, titolo e ricchi
fregi in oro ai dorsi, tagli rossi. Con due belle vignette inc. ai titoli. Prima edizione di opera
dotta e importante del Gemelli, nato a Orta nel 1736 e morto a Novara, dove, dopo il lungo soggiorno in Sardegna, era tornato in qualità di Canonico della Cattedrale. Nel I libro presenta un
quadro del decadimento dell’agricoltura sarda all’epoca, in contrapposizione alla floridezza raggiunta sotto i Romani; nel II indaga sull’ozio della classe agricola, la mancanza di cascine, i
rapporti tra proprietari e coloni, e sui problemi della pastorizia; il III contiene il progetto di
miglioramento e modernizzazione delle strutture, subordinato ad un intervento da parte del
governo e ad una maggiore istruzione in fatto di tecniche agricole da parte degli operatori. Opera
assai valida di economia agricola e piuttosto rara. Ottimo esempl. a pieni margini. CIASCA 7959.
TOLA, II, 124-7: «Dotto ecclesiastico e scrittore georgico di molta riputazione... riscosse molte lodi in
S. e in tutta Italia, anzi alcuna delle riforme da lui consigliate ottenne subito favore e fu messa in pratica
con felice risultamento». CAT. EINAUDI N.2425. MANCA ALLA KRESS LIBRARY.
[20034]
306. Padova - GENNARI, Giuseppe. Degli Usi de’ Padovani de’ tempi di mezzo
ne’ loro Matrimonj. Memoria... pubblicata nel giorno delle faustissime nozze di Gio.
Ant. Baglioni e Foscarina Papafava. Venezia, Stamp. Palese, 1800,
€ 250
in-4, pp. (8), XXXVI, bella leg. mod. m. pelle e ang., fregi oro al dorso. Dedica dell’editore al
nobile Roberto Albertin Papafava, padre della sposa. Prima edizione, di questo dotto saggio
storico sugli usi nuziali a Padova durante il Medioevo. Certamente impresso per nozze in poche
copie, è l’ultimo lavoro pubblicato vivente l’autore (Padova 1721-1800), abate, tra le figure più
eminenti della cultura a Padova e nel Veneto durante il XVIII secolo. Perfetto esempl. L AURO,
[6462]
BIBLIOGR . PADOVA, n.1294.
307. GIACOSA, Giuseppe. Castelli Valdostani e Canavesani. Torino, Roux e
Frassati, 1897,
€ 650
in-fol., pp.(6), 158, (9). Elegante tipica
legatura editoriale in tutta tela marrone, titolo impresso in oro e stemma
regionale a colori sul piatto anteriore.
Con 58 illustraz. e 12 belle acquafiorti f.t. a piena pag. di Chessa e
Turletti, delle quali 10 sono vedute di
castelli della Vallée e del Canavese. Il
dotto testo di Guacosa concerne i
castelli, la vita castellana, le signorie, i
personaggi, ecc. Opera assai bella e
[7543]
ricercata. Prima edizione.
134
309. Livorno - RUGGIERI, Ferdinando. Descrizione dell’Arco inalzato dalla
Nazione Britannica sulla piazza della città di Livorno per l’ingresso fatto in essa il dì
XXVII Dicembre MDCCXXXI dall’Altezza Reale del ser.mo Infante Don Carlo, Duca
di Parma, Piacenza, Castro, ecc. e Gran Prinncipe di Toscana. Firenze, Stamperia di sua
altezza reale, per li Tartini e Franchi, 1732,
€ 1.300
in-folio (mm.360x265), pp.15 di testo, con 3 tavole incise in rame f.t., due a piena pagina, una
su doppia pag. raffigurante il grandioso arco di trionfo. Titolo in rosso e nero; le prime due pagine
portano la dedica del Ruggieri “al cortese lettore”. Legatura 800.sca cartonata, piatti marmorizz.,
dorso in tela. La festa celebrata in Livorno in onore dell’arrivo di Carlo III divenuto in seguito
Re di Spagna. Rara relazione dell’avvenimento. Esemplare a pieni margini. MORENI, BIBLIOGR .
[12811]
TOSCANA, II, 283. WATANABE 1330. NON IN RUGGIERI, CICOGNARA, VINET.
310. Verona - MAFFEI, Scipione. Verona Illustrata (in quattro parti). In questa
seconda edizione accresciuto anche di figure. - Verona, J. Vallarsi e P.A. Berno, 1731-32,
€ 3.000
4 parti in un volume in-folio gr., pp. XII, colonne 396; pp. X, colonne 298; pp. IV, col. 294, (3 di
Indici); pp. (4 con titolo e foglio con elenco delle Tavole), col. 214. Legatura coeva in mezza
pelle verde scuro, con titolo e fregi oro al dorso. - 9 tavole epigrafiche n.t., 14 medaglioni effigiati
al recto e al verso. - 28 incisioni n.t., tra le quali notevoli i dodici busti antichi disegnati da
G.B.Tiepolo ed incisi da A. e Fr. Zucchi. - 18 incisioni n.t. Frontesp. alle 4 parti con figura allegorica, testate, finalini, grandi iniziali istor. inc. in rame. Complessivamente 67 incisioni, tra le
quali la pianta topografica della città. Opera di sommo interesse su Verona, «ricca sorgente di
cognizioni» sulla sua storia civile, religiosa, monumentale ed artistica”. LOZZI 6300. Tiepolo,
Piazzetta, Novelli, L’incanto del libro illustrato nel Settecento veneto pag. 79. PLATNER 426.
SCHLOSSER p.550 «con magnifiche tavole in rame disegnate in parte da Tiepolo, e utilissime per la
concezione dell’antichità in quel tempo». Pur non essendo edito a Venezia è per la sua bellezza
descritto dal Morazzoni a p. 171-72 «dignitosa ediz., per quanto concepita con un criterio secentesco.
la più interessante per noi è la terza parte che si è arricchita di 3 tavole inc. da F.Zucchi su disegno di
[19434]
Tiepolo»
311. Sardegna - MANNO, Barone Giuseppe. Storia di Sardegna (vol.I, II, III, com€ 700
pleta). Capolago, Tipografia Elvetica, MDCCCXL (1840),
3 volumi in-8, pp,VIII, 471, 393, 427, copertine originali in carta grigia, titolo entro bordura decorativa sui piatti, pp.VIII, 471, 393, 429, esemplare assai bello, intonso a pieni margini. Quarta
ediz. (prima Torino 1825-27) rivista ed aumentata della storia plurimillenaria di Sardegna, culturale e politica dalla culturizzazione fenicia alla morte di Carlo Emanuele III nel 1775. Lo studio
storico del Manno stimolò altri valenti autori ad approfondire la materia e le ricerche, ma rimane
tuttora insuperato per la sua organicità, la forma letteraria e l’uso scrupoloso delle fonti docu[19327]
mentarie. CIASCA , BIBLIOGR , SARDA . N-10460.
135
312. Moncalieri, Pergamena - Privilegi a S. Maria
€ 900
della Scala. 1717,
Pergamena manoscritta miniata mm 730x560. Concessione di
privilegi del 1604 e 1607 rinnovati nel 1717 alla chiesa collegiale
di Santa Maria della Scala di Moncalieri. Duplice filettatura oro
inquadra il foglio, al centro del margine superiore enro tondo con
bordura floreale Croce con simboli della Passione, tre iniziali
miniate floreali, in basso firme. Esemplare con lievi tracce di
[19199]
usura.
313. Napoli - MONTECCO, Ascanio Erodoto. ll torto
e il dritto della nobiltà napoletana. Manoscritto cartaceo
del sec. XVIII.
€ 1.300
in-4 (mm-295x205), ff. 75, (3); leg. p.perg. molle (mancanza al
dorso, restaurata). Fogli vergati al recto ed al verso in chiarissima
grafia, con aggiunte e modifiche ad opera di altre mani, presenti fino
all’anno 1779 (pp. 73 verso). Minuziosa raccolta di notizie su 92
famiglie nobili divise nei cinque seggi napoletani di Capuana, Barile,
Montagna, Nido, Porto e Porta Nova, con particolare attenzione alle
virtù ma anche ai vizi delle stesse come del resto enunciato nel titolo.
(Fera, vol. III, p. 267, registra un manoscritto analogo apparentemente senza aggiunte, ma con autore Montecco Fortunato Erodoto
[9847]
e con l’indicazione della data 1695 nel titolo).
314. Bologna - NEGRI, Bianco. Basilica Petroniana overo vita di S. Petronio
vescovo, e protettore di Bologna, con la descrizione della sua chiesa, e funzioni cospicue fatte in essa, cavata dall’Historie di Gio. Franc.
Negri. Col catalogo , & armi di tutti i Canonici...Venetia,
€ 1.750
Andrea Giuliani, 1680,
in-4, pp. 118, ff. (24, con stemmi silogr.), leg. coeva p. perg.
molle con riquadro a filetti oro, stemma vescovile in oro al
centro e fregio agli angoli dei piatti, fregi al dorso, tagli dor.
Antiporta allegorico inc. in rame da F. Curtus raffigurante
S. Petronio in trono in atto di ricevere da un putto il “plastico”
della città di Bologna; in fine sono raccolte le armi gentilizie
dei Canonici dal 1464 al 1679. Prima edizione di questa rara
opera, la quale, dopo brevi cenni sulla vita di S. Petronio ed
interessanti notizie sulla costruzione della Basilica e sue
modifiche nel tempo, nella parte preponderante registra in
ordine cronologico le vare cerimonie celebrate nella basilica
ed in città (feste, funerali, matrimoni, ecc.). Tra esse spicca
136
l’ampia relazione (cfr. pp. 52-83) dell’arrivo e soggiorno di Carlo V e la sua incoronazione imperiale da parte di Papa Clemente VII il 24 febbraio 1530; tale avvenimento, che avveniva a Bologna
- e non a Roma, sua sede naturale - fece della città il centro della scena europea e richiamò migliaia
di visitatori ansiosi di essere testimoni di un evento dalla portata universale. Non ci risultano esistere relazioni coeve di questo straodrinario avvenimento. Esempl. molto bello (con qualche lieve
uniforme brunitura). Manca ai repertori dei libri di feste, a COLETI, BOCCA e PLATNER . . FRATI
2281E 1347. LOZZI 753.
[6833]
315. Piemonte - NIGRA, Costantino. Canti Popolari del Piemonte. Torino, Roux
€ 650
Frassati, s.d (1888),
in-8, pp. XL, 596, (4), bella leg. m. pelle, tit. e fregi oro al dorso. Edizione originale assai rara di
questa vasta raccolta di canti in lingua piemontese, corredati di traduzione italiana e di dotte note
[18300]
filologiche. Esempl. assai bello.
316. - PARADIN, Guillaume. Chronique de Savoye, extraite pour la plus part de
l’Histoire de M. Guillaume Paradin. Troisième édition, enrichie et augmentée en
divers endroits, et continuée jusques à la paix de l’an 1601. De l’Imprimerie de Iean de
€ 7.200
Tournes, MDCII, avec priuilege du Roy (Lyon 1602),
in-folio (332x215 mm), 4 ff.nn., 468 pp., 6 ff.nn., elegante legatura coeva in pieno marocchino
granata, doppio riquadro di tre filetti sui piatti e grande stemma araldico sovrastato da cimiero,
titolo lungo il dorso liscio entro 5 riquadri concentrici. Impresa dello stampatore sul titolo e altra
in fine. Larga bordura silogr. al titolo con fiugre allegoriche, molti grandi capilettera istoriati e
ornati, due tavole su doppia pagina, una illustrazione a piena pag., e 150 grandi e artistiche
silografie nel testo di stemmi araldici dei secoli di Casa Savoia, da Beroaldo a Carlo Emanuele
I. Terza edizione assai aumentata (I, 1552; II, 1561), mancante a diverse collezioni e bibliografie,
di questa fondamentale opera storica, genealogica e araldica, sulla Savoia e sui personaggi di
questo casato dalle origini al 1601. Vari passaggi su Casa Savoia. Esemplare stupendo, con ampi
margini, in splendida legatura del tempo. MANNO-PROMIS, I, n.6. PERRET 3286 “Très rare et recherché”. SAFFROY, BIBL. GÉNÉALOGIQUE, n. 33721. MANCA A SPRETI, BIBLIOGR . ARALDICA.
[17566]
317. PELLE’, M. Clement. Les Iles et les Bords de la Méditerranèe. Comprenant
la Sicile et les Côtes de Barbarie, etc. Illustrés d’après les dessins pris sur les lieux,
par Leitch, Grenwille, Temple, Lieut, Allen et Irton. Précédés d’un essay historique
par Clement Pellé. Paris et London, Fisher, Fils et C., 1839-1840,
€ 1.500
2 vol. in-4, pp.148 di testo descrittivo, titolo figurato, una carta topografica ripegata f.t. e 65
belle vedute f.t. incise in acciaio a piena pagina. Ottima legatura del tempo in mezzo marocchino
verde, dorsi a nervi con ricchi fregi oro e titoli. Il capitolo su Napoli, la Campania, Messina,
Palermo e dintorni è assai interessante ed esteso, con vedute di città e paesaggi. Altre contrade
mediterranee sono descritte e illustrate: Asia Minore, Egitto, Grecia, Francia Meridionale, Spagna,
Malta, etc. Esemplare in ottime condizioni di rara opera. FERA-MORLICCHIO, REGNO DI NAPOLI
e DELLE DUE SICILIE, p.151.
[19441]
137
318. PERCIER, Ch. et FONTAINE, P.F. Choix des plus célèbres Maisons de
Plaisance de Rome et de ses environs mesurées et dessinèes. Paris, Imprimerie de
Didot l’Ainé, MDCCCIX (1809),
€ 3.400
in-folio grande (cm 61x43), pp. (4), 72 di testo descrittivo ed esteso indice delle località, solida
legatura posteriore cartonata, dorso e angoli in tela. Illustrato da 77 incisioni in rame f.t. e 18
n.t., di artistiche vedute delle ville Albani, Medici, Panfili, Borghese, Mattei, Farnesina, Negroni,
Pia, Madama, Sacchetti, Altieri, Papa Giulio, Bolognetti, Dragone, Taverna, Muti, Este, Casinò
Colonna, Aldobrandini, Giustiniani, Palazzo di Caprarola. Particolarmente interessante poiché
le tavole raffigurano prospetti, planimetrie e vedute, con alcuni dettagli anche sui giardini, fornendo una vasta e dettagliata testimonianza iconografica. A Percier e Fontaine si devono altri
due testi di argomento affine: nel 1798 pubblicarono una monografia dedicata ai palazzi e alle
residenze romane, mentre nel 1802 quella delle sulle decorazioni degli interni. Esemplare su carta
grande e forte, a pieni margini. CICOGNARA n.3823. ROSSETTI, G 1399. BRUNET, IV, 489. [18998]
319. Pesaro - AMATI, Pasquale. Collectio Pisaurensis omnium Poematum,
Carminum, Fragmentorum Latinorum, sive ad christianos, sive ad ethnicos, sive ad
certos, sive ad incertos poetas, a prima latinae linguae aetate ad sextum usque
Christianum seculum & Longobardorum in Italiam adventum pertinens, ad omnium
poetarum libris, collectionibus, lapidibus, codicibus exscripta. [Tomus primus-sextus].
Pisauri, ex Amatina Chalcographia, 1766,
€ 1.600
6 vol. in-4, pp. XVIII, LII, 522 , XXXV, 480; XXIV, 529; LXXIV, 514; XVIII, 388; XII, 306. Solida
legatura moderna in m. pelle e angoli, titoli in oro su dorso a nervi, copertine cart. originale conservate. Iniziali e finalini incisi, testo su due colonne. Importante collezione di poeti latini di
origine pesarese curata da Pasquale Amati il cui nome compare nella dedicatoria; i primi 3 volumi
contengono i Poeti Latini maggiori, il quarto volume i minori, gli ultimi due i Poeti Cristiani.
Esemplare in barbe, su carta forte, assai fresco di importante e vasta raccolta storico-letteraria
[18886]
sulle lettere a Pesaro nei secoli passati. GRAESSE II, 215; BRUNET, II, 134.
320. Le PIANTE DI ROMA. A cura di AMATO PIERO FRUTAZ, con la collaborazione di Giorgio De Gregori e Niccolò del Re. Roma, Istituto di Studi Romani,
1962,
€ 700
3 volumi in-folio, belle e solide legature editoriali in tutta tela blu, con titoli e fregi oro. Vol. I:
Testo, pp.358. Vol. II: Tavole, 322 tavole di Roma antica, Roma nei sec. IV-XV, Roma nel sec.
XVI, e XVII fino al 1625. - Vol. III: Tavole, da 323 a 684, Roma nel sec. XVII, XVIII, XIX, e Roma
nel sec. XX. Opera monografica di grande importanza sulla topografia di Roma nei secoli, studio
storico sulla città corredato di accurati testi descrittivi e di complessive 684 riproduzioni, dalle
sculture archeologiche avanti il IV secolo ai tempi moderni. Esemplare in perfetto stato. [18822]
321. Gela - PIZZOLANTI, Carlo Filiberto. Delle Memorie Istoriche dell’antica
€ 3.500
città di Gela, nella Sicilia. libri IV. Palermo, Francesco Valenza, 1753,
138
in-4, pp. XV, 248, legatura coeva in pergamena, titolo oro al dorso. Completo di 5 tavole incise
in rame f.t.: ritratto dell’a. inc. da Bern. Bongiovanni, grande veduta prospettica ripiegata di
Gela inc. da Arn. Van Westerhout (mm 420x520), albero genealogico della famiglia del tiranno
Gelone, un’antica iscrizione ripieg., tavola corografica ripieg. di Gela antica. Prima edizione,
pubblicata postuma dal padre Angelo Formica, di grande pregio soprattutto per la stupenda
veduta della città di Gela a volo d’uccello, con armata navale in mare, angeli e Santo Patrono in
cielo. «Opera ricercata e poco comune. Sostiene l’autore che l’antica Gela sia l’attuale Licata contro le
opinioni del Cluverio, che la colloca in Terranova, e quella dell’Aprile, che la crede in Caltagirone»
(Mira). Esemplare su carta forte ed a grandi margini. MIRA II, 229-230. LOZZI I, 343. NARBONE
I, 200. MONCADA 1790.
[6502]
322. PORTA, Carlo. Opere Complete in dialetto milanese. Con un cenno biografico di T.Grossi. Milano, Paolo Carrara, 1883,
€ 300
in-8, pp.559. Legatura elegante m.marocchino, dorso a nervi decorato in oro, taglio sup, dor.,
brossura editoriale conserv. con titolo e figure in rosso sul primo piatto. Edizione assai importante,
illustrata con numerose incisioni in silografia nel testo, Le ultime dieci pagine contengono
versi di Tommaso Grossi “Sestine in morte di Carlo Porta”. Esemplare assai bello, a pieni margini,
[18239]
CAT. HOEPLI, MILANO, n.325.
323. Bologna - RACCOLTA di scritture diverse sopra l’ introdurre i forni et
€ 320
granari publici in Bologna. Ivi,herede di Vitt. Benacci, 1633,
in-4, pp. 36, leg. mod. cart. Sul front. immagine silogr. della Madonna col Bambino. Importante
e rara pubblicazione sull’ opportunità d’ introdurre in Bologna forni e granai pubblici, sulle spese
[6517]
e sulle disposizioni inerenti. MANCA AL FRATI
324. Roma - ROSSINI, Pietro. Il Mercurio errante delle grandezze di Roma, tanto
antiche, che moderne. In questa ottava edizione migliorato, ed accresciuto... Diviso in
due parti...Roma, a spese di F. Amidei libraro, per Generoso Salomone, 1760, € 1.100
2 parti in un vol. in-12, pp. (12), 236; (2), da 237 a 418; legatura coeva p. perg., tit. ms. al dorso,
tagli marmorizz. Corredata di complessive 12 tavole inc. in rame ripieg. f.t. (2 delle quali firmate
Piranesi). Dedica dell’editore Amidei a Mons. Tiberio Soderini. Guida di Roma stimata e di
grande successo (apparsa nel 1693, ebbe 15 edizioni fino al 1789); descrive chiese, palazzi, giardini, terme, teatri, circhi, archi, sepolcri, ecc. Bell’esempl., puro e genuino (nonostante alcune
bibliografie attribuiscano 18 tav.). SCHUDT n. 295. OLSCHKI XI, 17998. ROSSETTI G-1222. SCANO
n. 114. COLLEZ. COMUNE DI ROMA n. 93 (con 16 tav.).
[11336]
325. Venezia - SABELLICO, Marco Antonio. Le Historie Vinitiane, divise in tre
deche. Con tre libri della quarta deca. Novamente da Lodovico Dolce in volgare tradotte.
(Venezia), Curtio Troiano di Navò, 1544,
€ 1.800
in-4, ff. 293, (manca l’ult. bianco), legatura del XVII sec. in pergamena, tassello granata con tit.
139
oro al dorso. Marca tipografica al titolo, ripetuta in fine, car. corsivo. Dedica di Dolce al nobile
Nicolò Gabriele. Prima edizione della traduzione del Dolce e la prima in italiano con i tre libri
della quarta deca che contengono, tra l’altro, l’interessante riferimento a Colombo ed alle sue
ascendenze dinastiche (f. 290 recto; cfr. HARRISSE n. 21, p. 53 e SABIN, XVIII, p. 196-7). Buon
esemplare (con lieviss. aloni nei margini dei primi ed ultimi ff.). CICOGNA , n. 568, NOTA . LOZZI
6108. STC. 188.
[6464]
326. Sardegna - LE LANNOU, Maurice. Pâtres et Paysans de la Sardaigne. Tours,
€ 400
Arrault et Co., 1941,
in-8 gr:, pp.VIII, 364, oltre 50 ilustrazioni nel testo e una carta topografica dell’isola, ripiegata
f.testo. Elegante legatura in cartonato, titolo in rosso sul piatto anteriore con figura, e al dorso..
Vasto trattato sulla pastorizia e la popolazione della Sardegna, dettagliata relazione di ogni aspetto
naturalistico della campagna e dell’agricoltura, nonché sull’attività lavorativa degli abitanti dalle
origini archeologiche al novecento. Assai vasta e importante monografia. Fresco esemplare.
[19526]
327. Savoia -. Capitoli di Dogane - Raccolta di Editti, Capitoli e Tariffe delle Regie
Gabelle dello Stato Sabaudo nel XVIII secolo Torino, G.B. Valetta, 1720-21, € 750
Miscellanea in volume in-folio, legatura del XVIII secolo in pergamena, titolo manoscritto al
dorso e al piatto anteriore (molto sciupata). Comprende testi in italiano e in francese:
Dacito di Susa, Torino 1721, pp. 136+26 di Indice con dettaglio delle tariffe e delle varie mercanzie; Editto delle Gabelle e del sale, Torino 1720, pp. 20+4 di Indice; Editto della Gabella del
Tabacco, Torino 1721, pp. 12+3 di Indice; Editto della Gabella dell’Acquavite, Torino 1721, pp.
12+2 di Indice; Editto della Gabella su carta bollata, Torino 1721, pp. 24; Articoli di Dogana,
Torino 1721 pp. 118; Articoli di Dogana, Torino 1721, pp. 31; Editto sulla Carta bollata, Torino
1720, pp. 10. In fine indice manoscritto di tutti gli editti raccolti. NON IN SURGO, MANNO I, 1887
solo per il primo editto.
[19927]
328. Firenze - SGRILLI, Bernardo Sansone. Descrizione e studi dell’insigne fabbrica di S. Maria del Fiore metropolitana fiorentina, in varie carte intagliati da
Bernardo Sansone Sgrilli ... In Firenze, per Bernardo Paperini, 1733,
€ 4.000
in-folio, 4 ff.nn., pp. XXXVIII, (2), bel ritratto di G.B.Nelli inc. da Franceschini e 17 magnifiche
tavole incise, ripiegate f.t, num. I-XVII (la XIII è bis), montate su braghette per facilitarne la consultazione. Leg. antica in mezza pergamena, tassello al dorso (un po’ sciupata). Frontispizio in
rosso e nero con stemma mediceo inciso da Sgrilli e disegnato dal Campiglia, veduta del Duomo
e del Battistero a mezza pag., varie testate, finalini e iniziali istoriate. Dedicata al Granduca
Giangastone de’ Medici, questa raccolta, corredata dai rami di Bernardo Sgrilli e con la descrizione dettagliata dell’architetto e scultore Girolamo Ticciati, illustra con tavole ricche di
particolari il Duomo di Firenze. Bell’esemplare, su carta forte, a pieni margini (lievi tracce di
umido al margine esterno dei primi ff.). MORENI, II, 338. CICOGNARA n.4096. BERLIN KAT.,
[19196]
n.2694.
140
329. Pavia - STATUTA Civitatis et Principatus
Papiae, tam de regimine praetoris, quam Civilia, &
Criminalia; una cum quibusdam Ducum Mediolani
Decretis. Quibus novissimè additi sunt ordines pro regimine Ticinensis Reipublicae, editi partim anno 1549
partim verò 1588. Ticini, ex Typographia Hieronymi
Bartoli, MDXC (1590),
€ 1.700
in-4, 8 cc. nn., 247 pp. num., 10 cc. nn., leg. cart. mod. con tit.
oro su tassello al dorso. Stemma di Pavia sul titolo, testatine
ed iniz. silogr., testo in car. tondo, tit. dei capitoli in corsivo.
Terza edizione degli Statuti di Pavia (non più ristampati dopo
la seconda edizione del 1505), divisi in Statuti del Podestà
(capp. 67), Civili (capp. 161), Criminali (capp. 83); seguono
da pag. 191 vari “Decreta” con date diverse dal 1386 al 1495
ed altre cose, tra cui “Ordines...editi anno 1549” con due elenchi
delle casate nobili pavesi. Esempl. internamente assai bello e
marginoso, timbretto Galletti al titolo. MANCA A CAT.HOEPLI,
[11121]
MANCA A FAM.MENEGHINA, FONTANA, LOZZI.
330. Roma - STATUTA ALMAE URBIS ROMAE auctoritate Gregorii Papae
XIII Pont. Max. a Senatu, Populoque rom. reformata, et edita. (Segue, parte II:)
Gratiae immunitates, & facultates... concessae. Romae, in aedibus Populi Romani,
€ 2.600
1580,
2 parti in un vol. in-folio, pp. (20), 210 (6, ult. 2 bb.); 88; leg. coeva p. perg. molle, tit. ms. al
dorso. Stemma di Roma sul titolo, iniz. silogr., testo in car. tondo. Prima edizione degli Statuti
riformati da Papa Gregorio XIII, il cui testo rimarrà in vigore fino al XVIII secolo. Dalla bolla
papale che precede si viene a sapere che i sei libri degli antichi statuti furono ridotti a tre ed il
testo fu corretto, riformato e adattato ai nuovi tempi dal giureconsulto Luca Peto. La seconda
parte, che trovasi anche stampata a sé, contiene le “Gratiae Immunitates & facultates per summos
Romanos Pontifices Almae Urbi Romae Populoque Romano concessae”, cioè lettere apostoliche in
favore di Roma, da quella di Bonifacio VIII (1303) a quella di Gregorio XIII (1574). Ottimo
esempl., ben completo dell’errata corrige e del privilegio, con interessanti postille di mano coeva
nei margini. (qualche lieve ingiallitura e aloni più marcati nell’angolo alto esterno). CAT. SENATO
VI, 131. MANZONI I, 420. CHOIX D’OLCHKI 18078.
[6651]
331. Novara - STATUTA CIVITATIS NOVARIAE. Novariae, in aedibus
Francisci Sesalli MDLXXXIII (Novara, Sesalli, 1583)
€ 2.300
in-folio, pp. (16), 240, (28), splendido frontespizio a stampa rossa e nera entro grande bordura silografica, recante al centro fig. di S. Gaudenzio ed in basso stemma della città (croce
bianca in campo rosso); carattere tondo e corsivo, iniziali silografiche ornate- Legatura coeva in
pergamena flessibile, titolo manoscritto al dorso. Lettera dedicatoria del Sesalli ai Decurioni e
141
Presidenti della città di Novara datata 16 dic. 1583. «La presente edizione comprende, migliorando
la disposizione dei capitoli ed in parte aggiornandoli, i 5 libri degli Statuti già editi nel 1511 a Milano
da Giovanni da Castiglione, ed il Libro sesto uscito a Novara per conto del Sesalli nel 1562-65»
(Bersano). I 6 libri, di complessivi 725 capitoli, contengono le disposizioni statutarie che regolamentarono la vita sociale di Novara dal 1183 al 1579: ordinamento comunale, elezione e salario
degli officiali, offici della Comunità, malefici, vettovaglie, danni dati, strade, acque, ponti, condanne per frodi su pesi e misure, notari, chiesa e festa di S. Gaudenzio, ecc. Esempl. assai fresco
e genuino. Rarissima cinquecentina novarese, impressa dal primo tipografo della città con eleganza ed illustrata con una bella silografia. Il Sesalli aveva introdotto l’arte della stampa a Novara
nel 1549. Volume di estrema importanza per la storia, la legislazione e la tipografia della città di
Novara. CAT. SENATO V, 71. FONTANA II, 299. MANZONI I, 328. BERSANO BEGEY-DONDI,
Cinquecentine Piemontesi, 1231.
[19179]
332. Torino - TESAURO, Emanuele. Istoria della Venerabile Compagnia della
Fede Cattolica sotto l’invocazione di San Paolo nell’augusta città di Torino. Parte
prima (e seconda). Seconda edizione accresciuta. Torino, G. Batt. Zappata, 1701, € 700
2 parti in un vol. in-4, ff. (2, manca l’antiporta incisa), pp. 138; pp. (4), 164, (4 di indice); leg. del
tempo p. pergamena, filetti oro ai piatti, titolo ms. al dorso (un po’ sciupata e con macchie
d’umido). Seconda edizione, più corretta ed assai più vasta della prima apparsa nel 1657-58, dell’opera più importante e rara sulla Compagnia di San Paolo, oggi Istituto Bancario San Paolo di
Torino. Nata nel 1563, in pieno clima di Controriforma, per arrestare il propagarsi dell’eresia protestante, in seguito la Compagnia si dedicò per lo più all’amministrazione dei “Monti di pietà” ed
alle opere di carità ed assistenza, soprattutto contro la speculazione e l’usura. La prima parte si
occupa della fondazione e dello sviluppo della Compagnia; la seconda dei privilegi, degli statuti,
di scritture e documenti vari. Esempl. bello seppur mancante dell’antiporta (piccole macchie
d’umido nel margine esterno delle prime 10 pp.). KRESS LIBR . S.2236. KRESS ITAL. 195. CAT.
EINAUDI 5572.
[7047]
333. Università - COSTITUZIONI per l’ Università di Torino. (Segue:)
Regolamenti del Magistrato della Riforma per l’Università. Ivi, Stamperia Reale,
MDCCLXXII (1772),
€ 500
2 parti in un vol. in-4, pp. V-VIII, 142, (2 bb.); (4), 240. Leg. mezza pergamena, titolo al dorso,
tagli marmorizz. Stemma sabaudo inc. in rame sul frontesp. Testo italiano con traduzione francese
a lato. Nuova redazione delle “Costituzioni” già promulgate da Vittorio Amedeo II nel 1729, rivedute e aggiornate sotto Carlo Emanuele III, e qui corredate dei “Regolamenti” compilati da
Goffrego Franzini, “regio professore d’eloquenza”. Esemplare puro, a pieni margini (la numerazione
[6343]
inizia da V, come negli altri esemplari consultati).
142
334. Valsesia - SOTTILE, Nicolao. Quadro della Valsesia, del canonico Sottile.
Novara, dai torchi di Giuseppe Rasario, 1803,
€ 350
in-8, pp 232, copertina in cartonato grigio del tempo (dorso con mancanze). Ottimo esemplare
a pieni margini con barbe. Prima rara edizione di una autorevole storia della Valsesia, nella quale
ogni aspetto della valle nei secoli è esaminato. TONETTI p.105. MANNO-PROMIS, II, 9867. [19312]
335. Venezia - SITI PITTORESCHI e prospettivi delle Lagune Venete, disegnati, lntagliati e descritti. Venezia, Tipi del Gondoliere, MDCCCXXXVIII (1838), € 600
in-8, pp.136, 14 tavole fuori testo di artistiche vedute incise in acciaio. Legatura originale in cartonato rigido verde, titolo al dorso. Imteressante e non comune descrizione delle isole di Venezia,
fatta da vari autori, le tavole disegnate e incise da vari artisti. Le 14 belle e animate vedute comprendono le isole di: San Giorgio, San Clemente, S.Vito, Lazzarello, San Lazzaro, San Servolo,
Lido, S.Andrea, Torcelllo, S.Cipriano, San Giambattista, San Michele. Esemplare assai bello, a
[19296]
pieni margini Non comune.
336. Vercelli, Album Fotografico - Principali vedute di Vercelli. Ivi, Libreria e
€ 600
Cartoleria Magnani, s.d. (1870 circa).
Album in-4 (cm.24x30), elegante legatura originale in percallina rossa, sul piatto anteriore
impressi in oro: il titolo, il nome dell’editore, le armi della città, ricchi fregi decorativi. L’album
contiene la copertina editoriale in cartoncino con titolo e veduta della città, e una serie di 15
fotografie del XIX secolo, applicate su altrettanti fogli di cartone decorati con bordura e titolo:
15 vedute della città di Vercelli (Piazza Cavour. Duomo. Stazione della ferrovia. Basilica di
S.Andrea. Municipio. Ospedale Maggiore. Tempio Israelitico. Piazza Torino. Collegio degli
Artigianelli. Monumento Garibaldi. Parrocchia di S.Agnese. Quartiere di Cavalleria. Quartiere
di Fanteria. Seminario Arcivescovile. Ponte sul Sesia. - (Le dimensioni delle fotografie sono di
[19995]
centimetri 12 x 16 caduna). Album raro.
337. VINCENTI, Pietro.
Teatro de gli Huomini llustri, che furono
€ 1.000
Grand’Ammiragli nel Regno di Napoli. I
in-4, pp. (8), 134, leg. post. m. marocch. e ang., dorso a nervi con tit. oro. Sul tit. grande stemma
inc. di Luigi Caraffa cui l’opera è dedicata da Antonio Vincenti, figlio dell’autore; iniz. e fregi
silogr., testo in car. tondo. Prima edizione, rarissima, di quest’opera che offre interessanti ed utili
notizie su 32 illustri personaggi della storia napoletana, dal 1128 al 1607. Su carta forte, a grandi
margini (timbri ed ex-libris ms. sul tit., e qualche arrossatura della carta). STC., XVII SEC., 962.
MICHEL -MICHEL VIII, 119. FERA-MORLICCHIO 2133. MINIERI RICCIO p. 370.
[6638]
143
ARTE; ARCHITETTURA; FESTE E ILLUSTRATI
338. ALBERTI, Leon Battista. L’Architettura, tradotta in lingua fiorentina da
Cosimo Bartoli.. con l’aggiunta dei disegni. (Segue, da p. 305:) La Pittura, tradotta
per M. Lodovico Domenichi. Nel Monteregale, appresso Lionardo Torrentino, nel
€ 12.000
mese di Agosto MDLXV (Mondovì, 1565),
in-folio (mm.350x235), pp. 331, (21), buona legatura secentesca in piena pergamena rigida,
titolo mss. in capitali lungo il dorso. Due tavole fuori testo inserite tra le pp. 216 e 217, altra
tavola f.t. su doppio foglio tra le p. 240 e 241. Impresa tipografica dell’elefante al frontesp., al
verso ritratto dell’Alberti in ovale, gran numero di grandi capilettera istoriati. Illustrato da numerose figure architettoniche silogr. n.t., di cui 38 a piena pagina. Seconda edizione della
traduzione del Bartoli de “La architettura” e seconda edizione della traduzione del Domenichi
de “La pittura”. Prima edizione collettiva delle due opere. Celebre testo sull’architettura del
Rinascimento, il De Re Aedificatoria fu divulgato nel 1452 e stampato in latino nel 1485 con prefazione del Poliziano e dedica a Lorenzo il Magnifico. La più importante opera teorica del grande
architetto e umanista L.B.Alberti (1404-1472, nato probabilmente a Genova da genitori fiorentini), una delle personalità di più ricca formazione artistica e scientifico-culturale del
Rinascimento. I primi tre libri dell’opera trattano della scelta del terreno, dei materiali e delle fondazioni; il IV e V dei vari tipi di edifici in rapporto alla loro pratica destinazione; il VI dell’estetica,
il VII-IX dei templi, degli edifici pubblici e privati, il X e ultimo di idraulica. L’architettura
dell’Alberti non si rivolge tanto ai tecnici, quanto al pubblico di educazione umanistica. Le silografie sono di grande bellezza e sicuramente ispirarono il Palladio per la sua edizione del 1570.
Più rara dell’originale del 1550, questa edizione di
Mondovì costituisce sicuramente uno dei volumi
più importanti e rari stampati in Piemonte nel XVI
secolo: nel 1562 il Duca Emanuele Filiberto incaricò il celebre editore Lorenzo Torrentino di
stabilire una tipografia ducale in Piemonte;
Lorenzo morì prima che il progetto potesse essere
realizzato, ma il figlio Leonardo vi stampò una trentina di volumi sino al 1576. Ottimo esemplare,
rarissimo completo delle tre tavv.f.t. (non presenti
nell’ediz. fiorentina del 1550), con ampi margini
(lievi aloni d’umido a due quarderni). Nel margine
inferiore del titolo nota di possesso di monastero
spagnolo “Esta expurgado este libro...” in effetti la
metà superiore del f. q4 recto, che tratta dei sacrifici
sull’altare, probabilmente coperta con carta, risulta
ora censurata con 5 tratti di penna, ed arrossata a
causa di residui di colla; ma perfettamente leggibile.
BERSANO BEGEY- DONDI, Cinquecentine piemontesi, vol.II, PP- 448-450, e n.1037. FOWLER p.8.
GAMBA 1185. CICOGNARA 375.
[17449]
144
339. ALBERTI, Leon Battista. I Dieci Libri di Archiettura di Leon Battista Alberti
tradotti in Italiano da Cosimo Bartoli. Nuova edizionediligentemente corretta e confrontata coll’originale latino. Ed arricchita di nuovi rami... In Roma, nella Stamperia di
Giovanni Zempel, MDCCLXXXIV (1784),
€ 2.300
in-4, pp.XXVI, 565, con 35 tavole incise in rame ripieg. fuori testo, marca tipogr. sul titolo, iniziali
ornate. Ottima legatura del tempo mezza pergamena e ang., titolo ms. al dorso. Pregiata e accurata
edizione del trattato d’archiettura dell’Alberti nella traduzione del Bartoli. L’editio princeps latina
apparve nel 1485, mentre la prma italiana tradotta da Bartoli è del 1565. Nelle pagine iniziali è
narrata la Vita di L.B. Alberti (1404-1472), il quale fu il primo a offrire un trattato di architettura
a stampa. Esemplare freschissimo e perfetto, impresso su carta forte, ben completo delle belle
tavole f.testo. FOWLER n.13.
[18293]
340. ARS NIPPONICA. Saggi raccolti in occasione della “Mostra Okura di Arte
Giapponese”. Roma MCMXXX. A cura del barone Pompeo Aloisi, R. Abasciatore d’Italia.
Tokio, presso la Casa Editrice Seibido, 1929,
€ 400
in-8 grande, pp.V, IX, 160, (5), con numerose illustrazioni n.t. e 113 tavole fuori testo. Legatura
di grande eleganza in cartonato, decorata in oro. Splendida opera monografica sull’arte giapponese, di diverse scuole e moderna, sulla pittura nipponica di varie correnti ed epoche, la scuola
Yamato-e, lo stile Ukiyo-e, la pittura su paravento o Byobu-e, musica e drammaturgia del “No
dramma”, e della commedia Kyogen, il Tokonoma o alcova giapponese, e le decorazioni domestiche. Accuratamente impressa in soli 150 esemplari su carta speciale di riso, non per la
vendita (il presente n.87). Volume perfettamente conservato in elegante astuccio in tela blu.
Dedica autografa di Pompeo Aloisi “a sua eccellenza il conte De Vecchi di Val Cismon omaggio deferente...”. Ex-libris “Conte di Val Cismon” nel contropiatto.
[19297]
341. BAGLIONE, Giovanni. Le Vite de’ Pittori, Scultori, Architetti, ed
Intagliatori, dal Pontificato di Gregorio XIII del 1572 fino a’ tempi di Papa Urbano
VIII nel 1642. Con la Vita di Salvator Rosa Napoletano, Pittore e Poeta ... Nuovamente
aggiunta. Napoli, 1733.
€ 1.500
in-4, pp. (2), 304, (4). Leg. coeva p. pelle marmorizzata, tit. oro su tassello al dorso, filetti ai piatti.
Terza edizione, ma la prima ad includere la vita di G.B. Passeri scritta
da Salvator Rosa ed una biografia di Giovanni Baglione. L’opera del
Baglione apparve per la prima volta nel 1642 e da allora fu considerata
come uno dei più importanti documenti riguardanti gli artisti attivi a
Roma dal 1572 al 1642; le “Vite” sono in definitiva, una vera guida di
Roma, nella successione cronologica degli artisti attivi nella città dai
tempi di Gregorio XIII a quelli di Urbano VIII. Le fonti alle quali
attinge l’a. sono fonti orali, tratte o dalla tradizione viva relativa ad artisti ancora molto vicini al tempo, o addirittura alla frequentazione con
artisti viventi: di qui la grande freschezza delle notizie, e quindi la loro
attendibilità. Bell’esemplare, ben conservato seppur con qualche
pagina uniformemente brunita. CICOGNARA 2191; SCHLOSSERMAGNINO p. 460-461. DIZ. B.IT. p. 187-190.
[3293]
145
342. BALDINUCCI, Filippo. Notizie de’ Professori del Disegno da Cimabue in
qua per le quali si dimostra come, e per chi le bell’arti di Pittura, Scultura, e
Architettura...si siano in questi secoli ridotte all’antica loro perfezione. Opera distinta
in secoli, e decennali. Edizione accresciuta di Annotazioni di Dom. Maria Manni.
Firenze, G.B. Stecchi e A.G. Pagani, 1767-74,
€ 3.700
21 vol. in-4 piccolo, oltre 3000 pp. complessive. Leg. orig. cart.
rustico, titolo ms. ai dorsi. Con bel ritratto dell’a. inc. in rame da F.
Gregori e svariate tabelle a stampa con alberi genealogici ripieg. f.t.
Seconda edizione, ampliata rispetto alla prima apparsa in 6 vol. dal
1681 al 1728, di quest’opera fondamentale sulla storia dell’arte, una
sorta di continuazione delle “Vite” del Vasari. “...è espressa intenzione
del Baldinucci rinnovare e continuare il Vasari su un’ampia base
moderna. E’ questa in realtà la prima storia universale dell’arte figurativa in Europa, scritta in uno stile impeccabile, sì da essere compresa fra
i testi di lingua della Crusca” (SCHLOSSER-MAGNINO, pp. 473 e 466).
Gli ultimi 2 vol. contengono gli scritti seguenti, non compresi nella
prima edizione: “Vita del cav. Gio. Lorenzo Bernino, Lettera a Vinc.
Capponi, Veglia sulle Belle Arti, Lezione ccademica”. Stupendo esempl. a pieni margini, in barbe.
GAMBA 1760. CICOGNARA 2200 e 2195: “...memorie dell’Arte che dopo il Vasari meritavano di ottenere il pieno voto della posterità”.
[3440]
343. Napoli - (Bibiena). LETTERA AD UN AMICO nella quale si dà ragguaglio
della Funzione seguita in Napoli il giorno 6. Settembre del 1772 per solennizzare
il Battesimo della Reale Infanta Maria Teresa Carolina primogenita delle LL. MM.
delle due Sicilie il Re Ferdinando IV. e Regina Maria Carolina Arciduchessa d’Austria, e
delle Feste date per quest’oggetto. In Napoli, a spese di Paolo di Simone stampatore
MDCCLXXII (1772),
€ 5.800
in-folio grande (mm.460x320),
pp.19 di testo a stampa, cui
seguono 14 stupende tavole
su doppio foglio incise in
rame da Carlo Nolli, disegnate
da Vanvitelli e da Bibiena,
autori delle architetture ivi raffigurate del palazzo del Duca
d’Arcos e del teatro, appositamente eretti, ove venne recitata
il 14 settembre l’opera “Cerere
Placata”. Precedute dal titolo
“Raccolta delli disegni incisi in
quattordici tavole delle feste celebrate in Napoli da S:E. il Duca
d’Arcos nell’occasione di aver
146
tenura al Sacro Fonte in nome di S.M.C. il Re suo Signore la Reale Infanta Maria Teresa Carolina primogenita delle LL.MM. delle Due Sicilie”. Legatura originale in cartonato rustico (dorso con lievi
restauri posteriori), conservato in cartella moderna in tela. Esemplare bellissimo, genuino, a pieni
margini, di assai raro libro di feste del ‘700 in Napoli, mancante a molte collezioni e bibliografie.
[12822]
CICOGNARA n.1526. BERLIN CAT., 4159. MANCA A RUGGIERI ED A FERA-MORLICCHIO.
344. BOTTARI, Giov. Gaetano. Dialoghi sopra le tre Arti del Disegno. Lucca, Fil.
€ 2.000
Maria Benedini, 1754,
in-8 picc., pp. VIII, 269, (3). Leg. del tempo m. pelle e ang., tit. e fregi oro al dorso. Con antiporta
fig. inc. in rame. Prima edizione di quest’importante opera, pubblicata anonima, in cui l’archeologo Giov. Pietro Bellori ed il pittore Carlo Maratta ragionano sulla perfezione delle tre arti,
dialogando con arguzia e talvolta indirizzando motti salaci contro gli errori di certi artisti loro
contemporanei. Di particolare interesse sono i ragionamenti che riguardano la conservazione ed
il restauro delle opere antiche. Bottari (Firenze 1689 - Roma 1775) fu grande erudito, letterato,
Accademico della Crusca e soprattutto studioso e critico d’arte. Bell’esempl. MELZI I, 291. GAMBA
2174, note. CICOGNARA 24 e 25: «il libro è pieno di eccellenti dottrine». SCHLOSSER-MAGNINO pp.
[3490]
664 e 682. D.B. IT. XIII, 409-418.
345. BUSCA, Gabriele. L’Architettura Militare. Nella quale si da contezza ad ogni
professore, e seguace della guerra tanto di grande, quanto di basso titolo, del modo di
fortificare luochi deboli, cinger cittadi, fabricar fortezze, cosi al monte, come alla pianura,
e della maniera di diffenderle da qualsiuoglia batteria, & assalto. In Milano, appresso
Gio. Battista Bidelli, 1619,
€ 2.200
in-4, pp. (8), 240, leg. coeva in p. pelle, fregi oro e tit. al dorso (lievi di fetti alle cuffie ed agli angoli).
Con 43 figure silogr., di cui alcune a piena pagina e 7 su tavole ripiegate f.t. Grande impresa
dello stampatore al tit. con gatto che mangia un topo entro bordura ornata. Precede il testo il piano
dell’opera e la dedica a Girolamo Porrone. Seconda edizione (prima Milano 1601) di uno dei più
importanti trattati di architettura militare del periodo, compilato da Gabriele Busca (1540 ca.1605); altra opera analoga “Espugnazione e difesa delle fortezza” venne pubblicata a Torino nel
1585. Busca collaborò alla costruzione dei forti di Montmèlian,
Bourg-en-Bresse (1571), Exilles
(qui «Iceglie»), S. Maria di Susa, S.
Francesco di Gravere e della
Consolata di Demonte; diresse
inoltre dal 1603 l’edificazione del
forte di Fuentes a difesa del confine
nord dei domini spagnoli contro i
Grigioni protestanti stanziati in
Valtellina. Buon esemplare (lievissimi aloni d’umido negli ang. di
[7969
alcuni ff.)
147
346. Calligrafia - AMPHIAREO DA FERRARA, Vespasiano. Opere di Frate
Vespasiano Amphiareo da Ferrara dell’Ord.Minore Conventuale, nella quale s’insegna scrivere varie sorti di lettere, & massime una, la quale serve al Cancelleresco,
& al Mercantesco: poi lnsegna a far l’inchiostro negrissimo con tanta facilità, ancora a
macinar loro, & scrivere con esso. Agiuntovi di nuovo due bellissimi Alphabeti di
Maiuscole. In Venetia, appresso Matteo Bindoni, M.D.XCVI (1596),
€ 3.200
vol. in-8 grande oblungo (mm.205x150), 52 fogli impressi recto e verso in vari caratteri, dei quali
43 portano centinaia di variate lettere capitali in silografia di grande formato, decorate, bellissime.
Dedicato al principe di Venezia Francesco Donato, seguito dall’Avviso ai Lettori. Legatura posteriore in piena pergamena rigida. Ottima terza edizione del trattato calligrafico, dopo quelle del
1548 e 1554, di grande bellezza e fantasia tipografica. . L’autore Amphhiareo da Ferrara (1501[19983]
1563) fu insigne calligrafo del XVI sec, assai stimato. BONACINI 49, BERLIN CAT. 5184
347. CELLINI, Benvenuto. Due Trattati: uno dell’Oreficeria, l’altro della Scultura.
€ 1.200
Firenze, Stamp. di S.A.R. per li Tartini e Franchi, 1731,
in-4 picc., pp. XXXII, 162, 13, (1). Leg. del tempo m. pelle, tit. e fregi oro al dorso. Titolo a stampa
rossa e nera. Seconda edizione (la prima era apparsa nel 1568) di questa celebre opera, primo
“manuale” della scultura in oro ed in argento che tratta ogni aspetto tecnico di quest’arte finissima.
Il testo dei “Trattati”, di straordinaria importanza che eccede la sola letteratura specialistica, argomenta con ostinazione il primato e l’eccellenza dell’arte plastica tra le arti figurative.
Quest’edizione, “rimaneggiata nella lingua secondo i criteri della Crusca” (Schlosser-Magnino p.
398), ha una “erudita prefazione” ed in fine lo scritto inedito: “Frammento di un Discorso di B.
Cellini sopra i Principj e ‘l modo d’imparare l’arte del disegno”. Ottimo esempl. GAMBA 336.
CICOGNARA 274.
[3335]
348. CENNINI, Cennino. Trattato della Pittura. Messo in luce la prima volta con
€ 850
annotazioni dal Cav. Giuseppe Tambroni. Roma, Paolo Salviucci, 1821,
in-8, pp. LII, 172, broch. edit. con bordura silogr. sui piatti. Precedono il testo, la dedica al principe
Cristiano Federico di Danimarca e una lunga prefazione, entrambe ad opera di G. Tambroni. Prima
edizione di questo celebre trattato, “il più antico monumento scritto in
italiano ch’abbia l’arte della Pittura, e forse dell’anno 1437...” (Gamba,
1081) ed “il solo che s’abbia intorno alla manualità e al pratico esercizio
della pittura..., è il primo trattato tecnico volgare, che arricchisce la
lingua...dei vocaboli propri all’arte” (cfr. Raineri Biscia, Opere...pubbl.
da Le Monnier, n. 96, per l’ediz. critica del 1859). Benché conosciuto
dal Vasari, questo testo manoscritto rimase inedito per secoli (la copia
più antica è quella della Laurenziana di Firenze del 1437) e vide finalmente la luce nella presente edizione, cui presto seguirono le
traduzioni in inglese e francese e via via nelle altre lingue. Opera fondamentale sulle varie tecniche pittoriche (murale a fresco, a secco, ad
olio, su tavola, su stoffa, su vetro, ecc.) praticate nella Toscana del
Trecento. Esempl. perfetto. SCHLOSSER-MAGNINO, pp. 91-2. [3465]
148
349. CIRANNA, Alfonso. G. De Chirico. Catalogo dell’opera grafica 1921-1969.
Con una introduzione critica di Cesare Vivaldi. Alfonso Ciranna editore, Milano.
Edizioni la Medusa, Roma. 1969.
€ 800
in-4, pp. 213, (5), leg. tela editoriale, titolo al dorso ed al piatto superiore con acetato ed astuccio
originale. Litografia originale (autoritratto) eseguita da Giorgio de Chirico nel gennaio 1968
appositamente per il presente catalogo. Bella edizione curata dalla Stamperia Valdonega di Verona
in 1500 copie, il presente è l’esemplare n.323. Esemplare in perfette condizioni di conservazione.
[19213]
350. Ferrara CITTADELLA, Cesare.
Catalogo istorico de’ Pittori e Scultori Ferraresi
e delle opere loro. Con in fine una nota esatta
delle più celebri pitture delle chiese di Ferrara. Ivi,
€ 1.400
Franc. Pomatelli, 1782-83,
4 tomi in 2 vol. in-8, pp. 42, 198; VI, 246, (2); VI, 326,
(2); IV, 344, (4); legatura del tempo m. pelle e ang. (un
po’ consunta), duplice tass. bicolore con tit. e fregi oro
ai dorsi. Dedica dell’a. a Mons. Gianmaria Riminaldi.
Con 4 titoli inc. racchiusi in elegante bordura ornam.
e complessivi 24 ritratti in ovale a piena pag. f.t. (manca
il ritr. del pittore Andrea Ferreri nell’ultimo tomo, previsto dall’indice, ma forse mai inserito). Tra gli altri
spiccano i nomi di Cosme Tura, Ercole Grandi, Dosso
Dossi, G.Fr. Barbieri detto il Guercino. Prima edizione
di quest’opera fondamentale per la storia dell’arte ferrarese, contiene infatti notizie sulla vita e le opere di ben
189 artisti ferraresi dal XII al XVI secolo. Esempl. a margini intonsi. CICOGANRA 2240. SCHLOSSER MAGNINO
pp. 531 e 584. LOZZI 1663.
[11899]
351. Lombardia - DAL RE, Marco Antonio. Le delizie della Villa di Castellazzo
descritte in verso dall’Abate Domenico Felice Leonardi.. Milano, per Giuseppe
Richino Malatesta, 1743,
€ 9.200
in-folio picc., pp. LXVIII, (2), leg. coeva in pelle maculata, dorso a nervetti anticamente restaurato
conservando ampie porzioni della decorazione originale, tassello moderno con titolo in oro.
Precede un elaborato ritratto su doppia pag. di Giuseppe Visconti Arconati, dedicatario dell’opera e proprietario della Villa descritta; 23 tavole su doppia pagina di interni ed esterni della
villa, architetture di giardini e statue; animate da personaggi in eleganti costrumi settecenteschi.
Prima edizione. Le amenità della villa e dei giardini sono cantate dal poeta arcade lucchese
Leonardi per mezzo di 21 sonetti ed altri componimenti poetici. E’ probabile che il disegno del
giovane bolognese Marc’Antonio Dal Re (1697–1766), quando si stabilì a Milano nel 1723 dopo
149
un soggiorno a Cremona, fosse quello di dedicarsi, come suppergiù negli stessi anni facevano il
Vasi per Roma e il grande Carlevariis per Venezia, a illustrare le bellezze della Lombardia e non
solo le Ville di delizia. Nella prefazione, infatti, egli annuncia la pubblicazione di un volume dedicato alle Sacre delizie, in cui progettava di illustrare il Sacro Monte di Varese ed altri santuari e
luoghi pii. Ma il primo progetto che realizzò solo in parte era quello, ambizioso, di illustrare le
ville più celebri dei dintorni di Milano e della campagna lombarda. Più tardi, rassegnato di fronte
al fallimento della sua opera, incise quelle vedute che ci lasciano un ritratto della Milano del
tempo. Le ville di delizia ebbero due edizioni: la prima, in un tomo, del 1726; la seconda, in due
tomi, del 1743. Di otto ville illustrate nella prima edizione soltanto 3 si trovano nella seconda,
dove vengono invece illustrate altre nove ville che non appaiono nella prima. Questi rami, dedicati
alla villa di Castellazzo, dovevano essere inserite nell’opera, ma “fu Felice Leonardi che amò farne
una edizione a sé e compose appositamente le poesie che accompagnano le tavole” (Hoepli). Un’altra
ipotesi è che l’ esiguo numero di copie siano state stampate a spese di Giuseppe M. Arconati.
Esemplare a grandi margini con le tavole nitidamente impresse, con lievi ingialliture. CICOGNARA
4030 e BERLIN KAT. 3495 (entrambi sotto Leonardi). CAT HOEPLI 1233.
[19233]
352. DATI, Carlo. Vite de’ Pittori Antichi,
scritte e illustrate da C. Dati, nell’Accademia
della Crusca Lo Smarrito. Alla Maestà di Luigi
XIIII Re di Francia e di Navarra. Firenze,
Stamperia della Stella, 1667,
€ 1.100
in-4, pp.(16), 182, (2), legatura coeva piena perg.,
titolo in oro su tassello al dorso. Frontisp. a stampa
rossa e nera con impresa tipogr., testatine iniziali e finaletti silogr. Prima edizione di quest’opera di critica
d’arte nella quale il Dati descrive le vita dei seguenti
artisti dell’antichità classica: Zeusi di Eracle, Parrasio
di Efeso, Apelle di Coolofone e Proptegene di Caria.
«...le “vite” tentano d’imporre anche alla pittura l’ideale
dell’antichità, amorosamente coltivato dal Dati, attento
filologo e studioso delle lettere classiche...Stilisticamente
l’opera annovera pagine di ampio respiro in cui un’intensa
sensibilità ritrattistica raggiunge il vertice massimo nelle
animate descrizioni di scene pittoriche» (cfr.D.B.Ital., 33,
pp.24-28). Testo di Crusca. CICOGNARA , 2251.
GAMBA , 425. D.B.IT., 33, p. 24-28. SCHLOSSER
MAGNINO, p. 512.
[11639]
353. DE DOMINICI, Bernardo. Vite de’ Pittori, Scultori ed Architetti Napoletani.
Non mai date in luce da Autore alcuno. Tomo primo (- terzo e ultimo). Dedicate agli
ecc.mi signori Eletti della fed.ma città di Napoli. Ivi, Stamperia Ricciardi, 1742, € 2.900
150
3 volumi in-4, ff. (8), pp. 216, ff. (4); ff. (8), pp. 330, ff. (8); ff. (18), pp.726, ff. (11). Bella legatura
coeva p.pelle, dorsi a nervi con titolo e ricca decorazione in oro, tagli rossi. Prima edizione di
importante e fondamentale opera storico-critica sull’arte napoletana e della regione Campana
dal IV al XVIII secolo, ricca di notizie artistiche delle opere, e biografiche degli autori delle stesse.
Dominici contribuì al recupero del Seicento caravaggesco. Rara, mancante a varie collezioni
(arrossature della carta, ma esemplare genuino). SCHLOSSER-MAGNINO, p.604. CICOGNARA
n.2258: “Opera vastissima arricchita di notizie più di ogni altra...”.
[17452]
354. DUNOYER DE SEGONZAC, André. Dessins sur les Danses d’Isadora
Duncan. Précédés de La Danse de Diane, glose de Fernand Divoire. Paris, “A’ la
Belle Edition”, s.d (1911),
€ 1.400
in-4, 26 fogli n.n., brochure editoriale conservata, leg. m. pelle rossa e ang. (cerniera anteriore
restaurata). Con 22 finissime incisioni originali al tratto di D. de Segonzac (1884-1974), una
sulla copertina, raffiguranti passi di danza della famosa danzatrice Isadora Duncan. Il testo di
Fernand Divoire occupa le prime otto pagine ed è illustrato da otto altre incisioni di Segonzac.
Questa pubblicazione, opera prima dell’artista, fu impressa in soli 32 esemplari, firmati da lui e
dall’editore, come indicato nella giustificazione. Il presente su carta a mano “chiffon” non ha numerazione e firme e fa parte di una tiratura fuori serie. Segonzac fu uno dei grandi illustratori
francesi del secondo quarto del novecento, e fu ottimo amico della Duncan. Esempl. con restauro
all’angolo inferiore bianco di tutti i fogli. Manca alle bibliografie sulla danza. CARTERET, Livres
illustrés modernes, IV, 147: “suite recherchée”.
[8083]
355. DUTENS, Louis. Des Pierres
Précieuses et des pierres fines, avec les
moyens de les connoître et de les évaluer.
Nouvelle édition... Firenze, Molini, s.d.
€ 1.000
(1780 ca.),
in-8, pp. 151, (3), legatura coeva in mezza pelle,
carta marmorizz. ai piatti. Precede il testo dedica
a Monsieur D’Augny, una Prefazione e l’Avviso ai
lettori. Edizione assai rara, come tutte quelle di
questo celebre trattato del Dutens (1730-1812)
sulle pietre preziose. Apparsa per la prima volta
nel 1776, l’opera godette di notevole successo e
venne tradotta in diverse lingue. Basandosi sulla
sua esperienza personale e sulla conoscenza delle
maggiori collezioni europee il Dutens mette a
punto una nomenclatura, tra le più complete e
precise del suo tempo, sulle pietre preziose e rare
(diamanti, rubini, zaffiri, topazi...). In fine interessante tavola sui prezzi dei diamanti. Ottimo
[11650]
esemplare.
151
356. Emblemi - VAENIUS, Otto. Quinti Horatii Flacci Emblemata, imaginibus
in aes incisis, notisque illustrata, studio Othonis batavo-lugdunensis. Editio nova
correctior, & SS: Patrum, Senecae atque aliorum philosophorum & poetarum
poetarum sententiis, novisque versibus aucta. Bruxellis, apud Franc. Foppens
Biblioplam, 1683,
€ 1.900
in-4, pp. (8), 205, (3), leg. del tempo p. pelle, dorso a nervi con tit. e fregi oro (lievi tracce d’uso
a cuffie e cerniere). Titolo a stampa rossa e nera con ritratto di Orazio inciso in ovale, dedica
dello stampatore al nobile Giov. Batt. Christyn. Magnifico ritratto
a piena pag. dell’autore inc. da De Larmessin da un dipinto di
Gertrude, figlia di Venio. Una splendida serie di 102 tavole di
emblemi a piena pag., magistralmente incise da Otto Van Veen (il
celebre maestro di Rubens; ma secondo Vinet “les figures ont été
gravées, non pas par Venius, comme on le dit souvent, mais par Boël,
Corn. Galle et Pierre de Jode”); esse interpretano con somma maestria il pensiero di Orazio. Il testo è in latino, italiano, francese e
fiammingo; ed i versi in quest’ultima lingua sono differenti rispetto
alle due precedenti edizioni. Esempl. con porzione inferiore asportata alle p. 7 e 8, reintegrate in ottimo facsimile. (Alcune macchie,
lavori di tarlo al margine interno degli ultimi 3 ff.). PRAZ 523.
VINET n. 860. FUNCK p. 404, note.
[3077]
357. Ferrara - BERNI, Francesco. L’Esequie trionfali del Marchese Guido Villa
Logotenente Generale dell’Armi di S. Chiesa, del Ré Cristianissimo in Italia... Celebrate
nel Tempio di San Francesco in Ferrara il di 22. Febraro del 1649. Ferrara, Eredi Gironi,
1656,
€ 3.800
in-folio (312 x 209 mm), pp. 8 (frontespizio e imprimatur; i due ff. con dediche alle Altezze Reali
ed al lettore e l’errata rilegati p.e. dopo p. 8), 106, (20), legatura del XIX secolo firmata Chatelin,
in pelle, filetti a secco ai piatti con terminazioni angolari
vegetali in oro, titolo e fregi in oro al dorso; (difetti alle cerniere). Testo inquadrato da doppia cornice; iniziali vegetali;
impresa dello stampatore al titolo. Antiporta allegorico
inciso in rame (Franc. Curtus Fe) e 5 tavole più volte ripiegate f.t., incise da Giovanni Battista Gavazza su disegni di
Nicolò Martino, raffiguranti gli allestimenti del grandioso
funerale in onore di Guido Villa. Il Berni descrive le esequie,
celebrate nella chiesa di S. Francesco a Ferrara il 22 febbraio
1649, del comandante e ambasciatore di casa Savoia, morto
per una cannonata durante l’assedio di Cremona nel 1648.
Questi grandiosi allestimenti barocchi divennero celebri
come quelli più complessi e ricchi mai realizzati combinando architettura, scultura, musica e scenografia. Buon
esemplare di bella edizione dedicata ai Regnanti Sabaudi.
[12908]
VINET 796. RUGGIERI 810.
152
358. FICORONI, Francesco. Le Vestigia di Roma, e Rarità di Roma Antica, ricercate e spiegate. Libro Primo. (Segue:) Le Singolarità di Roma Moderna, ricercate
e spiegate da Francesco Ficoroni. Dedicato a Benedetto XIV. Roma, nella Stamperia
di Girolamo Mainardi, 1744,
€ 2.950
2 volumi in-4 (cm.28x22). Vol. I: pp.(8) compreso titolo in rosso con vignetta e antiporta figurato, pp. 195 con molte incisioni di antichità n.t. e 38 tavole incise su rame a piena pagina fuori
testo, di cui 2 ripiegate. Vol. II: pp.(4), 77, 2 tavole incise in rame fuori testo, di cui 1 ripiegata.
Seguono alla fine del II libro 51 tavole a doppia pagina: splendide vedute della città di Roma
incise all’acquaforte, di cm 14 x 17. Sono incise da diversi artisti tra i quali Duflos, Le Geay e 14 di
Piranesi; queste ultime vedute uscirono poi nel 1748 nelle “Varie vedute di Roma antica e moderna
disegnate e intagliate da celebri autori” e corrispondono a Hind 73, 75, 85, 88, 91, 92, 101, 104, 106,
112, 113, 115, 116 e 118. Non citata dal Rossetti e da altre bibliografie. Esemplare assai bello in
legatura originale in vitello marrone, dorso a 5 nervi, ai comparti tassello in pelle di diverso colore
con titolo in oro, tagli a spruzzo rossi. Prima edizione di opera dell’antiquario, collezionista ed
erudito Francesco de’ Ficoroni (Labico, 1664 - Roma, 1747), il cui nome resta legato soprattutto
alla raccolta di cui faceva parte la cosiddetta «Cista Ficoroni». Il nostro esemplare è arricchito da
51 tavole a doppia pagina che non fanno parte di questa edizione, 14 delle quali incise dal giovane
Piranesi. SCANIO n.45. SCHUDT 768. CICOGNARA 3722; FOSSATI BELLANI, 938; OLSCHKI, CHOIX ,
16941: “Parmi les figures gr. s. cuivre qui se trouvent dans le texte il y en a de jolies”.
[19431]
359. FIGURATO VENEZIANO Per le Nozze del Sig Mrchese Guglielmo de
Fulcis cavalier di Malta... con la sig.ra Contessa Francesca de Migazzi de Vaal
Sonewnthurn. (In fine:) Nella Stamperia Albrizzi con privilegio dell’ecc.mo Senato per
tutti li rami che adornano le di lui stampe (s.d. ma Venezia 1776 nella dedica), € 2.700
in-folio (mm 345x260), ff. (28), artistica legatura posteriore in piena pergamena rigida, elegante
bordura e fregi floreali in oro sui piatti e al dorso, tagli dorati. Antiporta inciso a piena pagina
con allegoria dell’amore, titolo inciso entro ricca bordura di putti, frutti e fiori, includente lo
stemma araldico degli sposi, dedica a Cristoforo de conti Migazzi cardinale di S.Chiesa, 50 pagine
con testi a stampa poetico-elegiaci di vari autori (Cesare Alpago, Alvise Mocenigo, Daniele Florio,
Giorgio di Polcenico, Gasparo Gozzi, V. Masini, Zaccaria Betti, l’abate Bettinelli, ed altri). Tutte
racchiuse da una stupenda larga bordura incisa, con figure allegoriche, vignette simboliche framezzate ai testi, dame, angeli, vasi, fiori, frutti, cartigli, ecc., ad opera di Piazzetta, Bartolozzi e
Felicita Sartori, cioè i medesimi artisti che resero famoso il Tasso pubblicato da Albrizzi. Il presente magnifico libro, impresso su carta pesante, è un capolavoro del Settecento veneziano, forse
[10409]
superiore al Tasso e di questo assai più raro. Perfetto.
360. FIGURATO VENEZIANO Poesie per le gloriose nozze dell’E.L. il signor Giovanni
Manino e la signora Samaritana Dolfino. Venezia, Stamperia Albrizzi, 1765,
€ 650
in-4 gr., pp. LXXX, legatura antica cartonata marmorizz. Titolo in rosso e nero con vignetta inc.,
stupendo antiporta allegorico fig. inc. a p.pag., testata alla dedica su 4 pp. a Manin firmata da
Gaspare Gozzi, 8 graziosiss. finalini fig. alcuni firmati G.B.Piazzetta e inc. J.Camerata, fregi tipogr.
a tutte le pagine. Impresso con grande cura da Albrizzi su carta forte e grande. Artistica ediz. figu[9751]
rata del ‘700 veneziano. MORAZZONI, p. 301.
153
361. GALEOTTI, Niccolò. Museum Odescalchum, sive thesaurus antiquarum
Gemmarum cum imaginibus in iisdem insculptis, et ex iisdem exsculptis. Quae a
serenissima Christina Suecorum regina collectae in Museo Odescalcho adseruantur, et
a Petro Sancte Bartolo quondam incisae, nunc primum in lucem proferuntur. Romae,
sumptibus Venantii Monaldini ... Ex Typographia Sancti Ignatii. Excudebat Joannes
Generosus Salomoni, 1751-1752,
€ 2.500
2 parti in 1 vol. in-folio, pp. (4), XLVIII, 60, XLIX tav. f.t.; XVII, (1), 132, LIII, tav. f.t. (i.e. LV, il
n. 35 ripetuto su tre tavole) .; leg. coeva in m. pelle, impressioni vegetali e duplice tassello al dorso.
Completo delle 104 illustrazioni f.t., vignette ai tit., iniziali, testatine, finalini, stemmi della famiglia Odescalchi incisi, tit. in rosso e nero. Prima edizione completa del testo composto da
Niccolò Galeotti, il cui nome si desume dalla dedica al “Lectori benevolo”. Le tavole dell’opera,
incise dal Bartoli, erano già apparse a Roma nel 1747, ma le loro spiegazioni furono appunto
impresse per la prima volta tra 1751 e 1752. Le tavole f.t. rendono l’idea della ricchezza della collezione della regina Cristina di Svezia, passata dopo la sua morte a Livio Odescalchi duca di
Bracciano e nipote di Innocenzo IX. Ottimo esemplare a pieni margini. CICOGNARA 2745.
MURRAY III, p. 62. VINET 1622. GRAESSE I, p. 303.
[4859]
362. GOYA Y LUCIENTES, Francisco. Los Caprichos. Madrid, Calcografia Real
€ 39.500
Academia. 1868
album in-folio piccolo (340x230 mm). Serie completa delle 80 incisioni originali all’acquaforte
e acquatinta. Terza edizione completa del famoso capolavoro grafico del Settecento europeo. Le
incisioni sono stupendi animati studi di vita famigliare e popolare, assai critici dei costumi e dei
comportamenti sociali delle genti del tempo. Le incisioni misurano millimetri 160x220 ed hanno
ampi margini oltre la battuta del rame. I Caprichos furono impressi ben 12 volte, dal 1779 al
1937, tutti assai richiesti e ricercati. La prima edizione del 1799, di grande valore commerciale, ebbe
una tiratura di 200 esemplari. Un numero assai inferiore di copie ebbero la seconda e la terza edizione
(la presente), esse pure di grande pregio e valore,
molto rare. Esemplare ottimamente conservato,
assai puro. Bellissima legatura romantica del tempo
in pieno zigrino granata, firmata Durand, con titolo
“Caprichos de Goya” impresso sul piatto anteriore e
al dorso, con estesa forte decorazione in oro ai piatti,
dorso a nervi assai ornato, tagli dorati. Iniziali BR in
medaglione al centro del piatto posteriore. Prezioso
esemplare, in perfette condizioni, di un celebre
capolavoro d’incisione artistica, di universale interesse, del sommo maestro spagnolo (Fuente de
Todos 1746-Bordeaux 1828). THOMAS HARRIS
Goya engravings, vol. II, pp.62-118. BÉNÉZOT,
Dictionnaire des peintres et graveurs, VI, pp. 339[19107]
344.
154
363. LANZI, Luigi. Storia Pittorica della Italia dal risorgimento delle Belle Arti
fin presso al fine del XVIII secolo. Sesta edizione. Milano, Giov. Silvestri, 1823,
€ 650
6 volumi in 3 tomi in-16, pp. LII, 412, 400, 320, 278, 428, 276, ritratto inc. del Lanzi nel tomo
primo. Bella legatura del tempo mezza pelle nera, titolo e fregi oro ai dorsi. Esteso studio artistico,
assai pregiato. Nel tomo primo si descrive la scuola fiorentina e senese. Nel secondo la romana e
napoletana. Nel terzo la veneziana. Nel quarto le scuole Lombarde, Mantova, Modena, Parma
etc. Nel quinto Bologna, Ferrara, Genova e del Piemonte. Nel sesto vi sono gl’Indici generali,
assai vasti e dettagliati. L’ediz. originale è del 1795. La presente è “ottima edizione del miglior libro
[19015]
che abbiamo su questo argomento” (Cicognara). Bell’esemplare. CICOGNARA n.40.
364. LAVALLEE, Joseph. Galerie du Musée Napoléon, publiée par Filhol, graveur,
et rédigée par Lavallée, secrétaire perpétuel de la Société Phylotechnique, des
Académies de Dijon et de Nancy, de la Soc. Royale des Sciences.. Dédiée à S.M.
l’Empereur Napoléon I.er. Paris: chez Filhol, de l’imprimerie de Gille fils, 1804, 1807,
1808, 1809, 1812, 1813, 1815,
€ 3.000
10 volumi in-4 (mm 265x160), complessivamente pagine 3400 di testo e 720 tavole fuori testo
incise in rame, protette da carta velina. Un ritratto di Filhol, le 720 tavole di Dufraine e Malapeau,
finemente incise da Duplessi-Bertaux, Dambrun, Pillement ed altri. Legatura coeva in mezzo
marocchino rosso con bordura oro sui piati e titolo e fregi ai dorsi. Bell’esemplare completo, a
pieni margini. La presente opera è una estesa galleria dell’arte a Parigi nell’era di Napoleone
Bonaparte, nella quale il testo critico ampiamente descrive le opere degli artisti del XVIII e XIX
secolo raffigurate nelle tavole. Una delle opere storico-artistiche di Joseph Lavallée meno diffuse
[18806]
e meno note alle bibliografie consultate (Brunet, Carteret, etc.).
365. LAZZARI, Andrea. Memorie d’alcuni più
celebri Pittori di Urbino, raccolte, scritte e pubblicate dall’arciprete D. Andrea Lazzari e dal
medesimo arricchite con opportuni annedoti, ed
annotazioni. Memorie di Raffaello, di Gerolamo e
Bartolomeo Genga, di Timoteo Viti, di Federico
Barocci. Urbino, presso G. Guerrini, 1800, € 1.000
4 parti in un vol. in-4, pp.(2), 43; 36 e una tavola genealogica ripiegata; 32; 40. Legatura coeva mezza pargam. e
angoli, titolo oro al dorso. Vignetta-emblema incisa sul
titolo generale iniziale. Interessante e raro assieme di
“Memorie” concernenti celebri artisti urbinati. Prima edizione, impressa su carta forte. Ottimo esemplare.
SCHLOSSER-MAGNINO p.597. CICOGNARA n. 2300. MANCA
A LOZZI e PLATNER .
[11882]
155
366. Legatura Borboni - Catalogo delle opere di belle arti esposte nel Palagio del
Real Museo Borbonico il dì 4 Ottobre 1830. Napoli, nella Stamperia Reale, 1830,
€ 1.600
in-4 (mm 278x212), pp. (4), 82, (2, bianche), artistica legatura coeva in pieno marocchino granata decorata in oro ai
piccoli ferri: armi araldiche dei Borboni impresse al centro
dei due piatti, sui medesimi due bordure a palmette entro
filetti in oro con emblema del giglio agli angoli, dorso liscio
con decorazione oro. Dopo l’espulsione dei Gesuiti dal
Regno di Napoli, nel 1777 Ferdinando IV decise di trasferire
nell’allora palazzo della Cavallerizza il “Museo Hercolanese”
dalla Reggia di Portici, il “Museo Farnesiano” dalla Reggia di
Capodimonte, la Biblioteca, e le Scuole di Belle Arti.
Divenuto Ferdinando I Re delle Due Sicilie dopo la parentesi
murattiana, il 22 febbraio 1816 egli decretò ufficialmente
l’istituzione del “Real Museo Borbonico”. Nel 1828 la stessa
Stamperia Reale impresse il “Regolamento pel museo reale borbonico”. Altri cataloghi parziali uscirono nel 1826, 1833, 1837 ed in seguito. Questo Catalogo
descrive 690 opere di artisti del tempo, in prevalenza napoletani: pitture, disegni e miniature.
Non comune, impresso con notevole cura tipografica su carta forte. Perfetto esemplare con rare
fioriture in legatura alle armi borboniche. (Firma “Cavalieri” di mano d’epoca sul titolo). [17533]
367. LOMAZZO, Giovanni Paolo. Trattato dell’Arte della Pittura, Scoltura, et
Architettura, diviso in sette libri, ne’ quali si discorre de la proportione, de’ moti, de’
colori, de’ lumi, de la prospettiua, de la prattica de la pittura, et finalmente de le historie
d’essa Pittura. Con una tavola de’ nomi de tutti li pittori, scoltori, architetti, & matematici
antichi, & moderni. Milano, P. Gottardo Pontio a instantia di Pietro Tini, MDLXXXV
(1585),
€ 3.100
in-4, pp. (40), 700, (2, errata corrige), capilettera illustrati. Leg. posteriore in m. pergamena,
titolo al dorso a nervi. Ritratto dell’autore in ovale silogr. all’inizio del libro I. Dedica a Carlo
Emanuele I di Savoia. Seconda tiratura della prima edizione, di questo celebre libro, considerato
“la Bibbia del Manierismo”. Lomazzo (Milano 1538-1600) concepì l’opera come una fonte universale per i pittori ed influenzò enormemente tutta la critica artistica europea. Gli ultimi due
capitoli sono di fondamentale importanza per lo studio del manierismo e per le notizie sui pittori
milanesi. Il primo libro tratta delle proporzioni del corpo umano e degli ordini architettonici; il
secondo delle passioni; il terzo dei colori, il quarto della luce e dell’ombra; il quinto della prospettiva lineare; il sesto ha per materia l’applicazione pratica delle regole esposte in precedenza;
l’ultimo è un utile trattatello d’iconografia. Mentre l’edizione con frontespizio datato 1584 era
in corso di stampa l’editore ricompose qualche foglio del primo fascicolo, con aggiunte al titolo.
Esemplare assai fresco di libro fondamentale nella storia dell’arte. SCHLOSSER-MAGNINO pp. 395.
BLUNT pp. 138-159. CICOGNARA 159 . BERLIN CAT. 4612. HOEPLI 1278. PREDARI 439. STC. 391.
ADAMS L-1419.
[18997]
156
368. MASTROIANNI - PETRONIUS ARBITER Satyricon. Illustrato da incisioni originali di Umberto Mastroianni. Torino, Albera editore (con la collaborazione
€ 2.900
di vari artisti e specialisti), 1969,
in-folio gr. (mm 520X340), esemplare n. 32 su 100 totali, impressi su carta a mano speciale, firmati a mano dall’artista. Con 16 disegni incisi nel testo e dieci incisioni originali f.testo, ognuna
firmata a lapis da Mastroianni. Volume con importante legatura originale in pieno cuoio: sul
primo piatto inserita una scultura originale in zinco dell’artista (tutte diverse negli esemplari).
[18932]
Lussuosa pubblicazione, non comune. Esemplare in perfetto stato.
369. MAURO, Lucio. Le Antichità de la città di Roma. Brevissimamente raccolte
da chiunque ne ha scritto ò antico ò moderno...Et Insieme ancho di tutte le statue antiche...raccolte e descritte, per me Ulisse Aldrovandi. In Venetia, appresso Giordano
Ziletti, all’insegna della Stella, MDLVI (1556),
€ 1.100
in-8, pp. (24), 316, (4 bianche), leg. cartonata antica. Rarissima seconda edizione (prima 1542)
di questa guida sulle antichità di Roma di Lucio Mauro, giurista, storiografo e traduttore attivo
nel XVI secolo. L’opera, organizzata secondo lo schema dei Regionari (porte, colli, luoghi della
città piana, Circo Flaminio, Campo Marzio, Trastevere e Vaticano), si basa sull’analisi di materiali
documentari già noti e consolidati nella tradizione umanistica. Particolarmente accurate sono
le descrizioni epigrafiche. Nella lunga serie delle guide cinquecentesche di Roma antica e
moderna, questa di Lucio Mauro si segnala per l’appendice di Ulisse Aldrovandi (1522-1605)
con la prima rassegna descrittiva di statue antiche delle collezioni romane, che sarà fondamentale
fonte di riferimento per gli studi sulla statuaria antica e per il collezionismo rinascimentale.
Esempl. genuino. SCHUDT n.703. CICOGNARA 3787: “edizione pregiatissima”. STC 427. ROSSETTI
G-355. ADAMS M-916 (ediz. 1558).
[9053]
370. MILIZIA, Francesco. Le Vite dei più celebri Architetti d’ogni nazione e d’ogni
tempo, precedute da un saggio sopra l’Architettura. In Roma, nella Stamperia di Paolo
Giunchi Komareck, a spese di Venanzio Monaldini Libraro, 1768,
€ 2.200
in-4, pp. VIII, 492, 6 tavole inc. in rame ripiegate f.t. Frontespizio inciso con grande scena allegorica. Legatuta del tempo in piena pergamena rigida, tassello al dorso. Prima edizione, apparsa
anonima, del famoso studioso d’architettutra Francesco Milizia (1725-1798), nella quale appaiono
in ordine cronologico le biografie dei maggiori architetti dall’antichità al ‘700, con analisi critica
delle loro opere. Sostiene le idee nascenti del neoclassicismo dell’epoca napoleonica e critica duramente gli esponenti dell’architettura barocca e anteriore giungendo sino a Michelangelo, Bernini
[19038]
e Borromini. Esemplare assai bello e non comune. SCHLOSSER 508. CICOGNARA 2324.
157
371. MORIGI, Paolo. Distinto ragguaglio dell’ottava maraviglia del mondo, o sia
della gran Metropolitana dell’Insubria volgarmente detta il Duomo di Milano,
cominciando dalla sua origine sino allo stato presente...Con tutto ciò che in esso si contiene di ammirabile, di vago, pregevole, e di sacrosanto, oltre diverse altre
notizie...Milano, Pietro Ant. Frigerio, 1739,
€ 1.200
in-16, pp. (12), 214, (14), leg. cart. epoca, tit. ms. al dorso. Con 2 tav. ripieg. f.t., di cui una con
grande pianta del Duomo. Dedica dello stampatore al card. Carlo Gaet. Stampa, arciv. di Milano.
Rara pregevole edizione, corretta ed assai ampliata, delle celebre opera pubblicata per la prima
volta nel 1594; vi si descrivono gli oggetti d’arte, i riti, le reliquie e la storia degli arcivescovi, santi,
ecc. della diocesi ambrosiana. CAT. HOEPLI 1048. CAT. MENEGHINA 425. PREDARI 249 e 441 (solo
[3637]
ed. 1594 e 1642). FOSSATI-BELLANI 2010.
372. NEGRI, Cesare. Nuove Inventioni di Balli, opera vaghissima di Cesare Negri
Milanese detto Il Trombone, famoso & eccellente Professore di Ballare. Nella
quale si danno i giusti modi del ben portar la vita, e di accomodarsi con ogni leggiadria di movimento alle creanze, et gratie d’amore. Conuenevoli a tutti i Cavalieri, &
Dame, per ogni sorte di ballo, balletto & brando d’Italia, di Spagna e di Francia... Divisa
in tre Trattati. Al potentissimo & catholico Filippo Terzo Re di Spagna. Milano,
€ 31.000
Girolamo Bordone, 1604,
in-folio (mm 322x220), pp. (8), 296, (4), con alcuni errori di numerazione. Legatura coeva piena
pergamena rigida, conservato entro elegante astuccio in mezzo marocchino nero. Con magnifiche illustrazioni: vignetta inc.al titolo, ritratto dell’autore in elaborata bordura figurata, 58
stupende incisioni a piena pagina all’acquaforte (alcune ripetute), entro bordure variate, di Leone
Pallavicino d’après Mauro Rovere, illustranti danzatori a figura intera, dame e cavalieri, da uno a
quattro personaggi per tavola. Nel testo vari brani di musica notata dei balletti. Celebre e bellis-
158
simo libro di danza antica (gaillardes, caprioles, contre-temps, voltes, pavanes, branles e basses
danses) Trattato importante per la storia della danza e del costume nel XVI secolo, assai vicino
al Ballerino di Fabrizio Caroso stampato nel 1581. Nella prima parte dell’opera l’autore offre la
descrizione di feste e balli avvenuti a Milano con i nomi di dame e cavalieri che ad essi parteciparono. Rarissimo. Seconda edizione, simile a quella del 1602, che è veramente introvabile.
Magnifico esemplare completo, a grandi margini, fresco, in bella legatura del tempo. FLETCHER
N.8, BEAUMONT P.132: “A beautiful book”. MAGRIEL P.45. DERRA DE MORODA N. 1920. FÉTIS, VI,
[3066]
295. LIPPERHEIDE N.3060. EITNER , VII, 166. NILES & LESLIE, p. 379.
373. ORLANDI, Pellegrino Ant. da Bologna. Abcedario Pittorico. Nel quale compendiosamente sono descritte le Patrie, i Maestri, ed i tempi ne’ quali fiorirono
circa quattro mila professori di Pittura, di Scultura, e d’Architettura... Bologna,
Costantino Pisarri, 1704,
€ 1.400
in-4, pp. 436, legatura coeva m. perg. e ang., tassello in pelle con tit. oro al dorso. Bell’antiporta
con figure allegoriche ed armi di Gio. Matteo Marchetti, patrizio pistoiese e vescovo di Arezzo,
dis. G.P. Zanotti ed inc. in rame da L. Mattioli. Nel testo 5 tavole silogr. di monogrammi; iniz.
e fregi silogr. Prima edizione di quest’importante “opera tratta da tutte le opere Biografiche con
molta cura, e divenne la più comoda fonte di simili notizie” (Cicognara). Il dizionario nelle prime
due parti offre una quantità di preziose notizie sugli artisti antichissimi, antichi, moderni e viventi,
elencati in ordine alfabetico per nome anziché per cognome; la terza, invece, contiene cinque
tabelle con i soprannomi degli artisti, repertori bibliografici, monogrammi degli incisori, ecc.
L’opera ebbe subito grande successo al punto che venne ristampata, ampliata e migliorata, ben
otto volte durante il XVIII secolo. Bell’esempl. CICOGNARA 2169. SCHLOSSER-MAGNINO p. 485 e
[10104]
508.
374. PALLADIO, Andrea. L’Architettura di Andrea Palladio divisa in quattro libri.
Nei quali dopo un breve Trattato dei Cinque Ordini, che sono più necessari nel
Fabricare, si tratta delle Case private, delle Vie, dei Ponti, de i Xisti e dei
Templi.Venetia, presso Marco Antonio Brogiollo MDCXLII (1642),
€ 3.800
in-folio (mm 330x240), quattro parti in un volume, pp. (4), 67, (1), 78, 44, (2), 134. Magnifico
titolo architettonico variamnte figurato, inciso in rame da Francesco Valesio; gran numero di
belle figure in xilografia nel testo, molte a piena pagina; legatura coeva in piena pelle, titolo in
oro al dorso (con lievi restauri). Rame del titolo e xilografie sono tratti dalla prima edizione del
1570, della quale la presente è copia quasi fedele. Trattato fondamentale che ebbe grande
influenza in vari Paesi e che lasciò profonda traccia nella storia dell’architettura. I quattro capitoli,
ognuno con proprio frontespizio, trattano separatamente i materiali, le fondamenta e gli ordini
d’architettura, le abitazioni, i siti per l’edificazione, e i disegni delle ville. Le vie, piazze, ponti,
basiliche (la Palladiana di Vicenza), i templi e l’architettura religosa. In fine un discorso concernente Bramante. La presente opera fu di uno dei più influenti artisti del Rinascimento italiano.
Esemplare assai genuino, bello, a grandi margini. FOWLER p.177, non cta la presente edizione.
[19612]
MORTIMER II, 352.
159
375. Pozzuoli - PAOLI, Paolo Ant.. Antichità di Pozzuoli Puteolanae Antiquitates.
Avanzi delle antichità esistenti a Pozzuoli, Cuma e Baja. S.n.t. (Firenze), 1768,
€ 8.800
in-folio, legatura coeva in piena pergamena, duplice tassello al dorso a nervi. Il vol. si compone
di 36 ff. num. di testo inciso (italiano e latino), 2 ff. nn. d’indice e di una serie di 69 tavole (num.
I-LXVIII, ma la tav. XLII è duplice) compresi occhietto, titolo e dedica a Ferdinando IV. Le bellissime tavole sono per lo più vedute di rovine e piante delle località che si trovavano sull’antica
“via Campana”, finemente incise da noti artisti: G. Volpato, F. La Marra, A. Cardon, C.F. Nicole,
N. Fioritto, N. Mogalli; dai disegni di F. Falciatore, F. Fischietti, G. Ricciardelli, G.B. Natali, G.
Magri, T. Rajola, A. de Dominicis e dello stesso La Marra. Particolare attenzione merita la tav.
IV, grandissima stupenda “Veduta della Costa di Pozzuoli” (mm 910x330, margine escluso).
Superba opera, capolavoro calcografico, “una delle più ammirevoli composizioni del secolo XVIII”.
Magnifico esempl. impresso su carta forte, fresco ed a grandi margini. CICOGNARA 2692 (erronea
data 1778). FERA-MORLICCHIO 673. BERLIN KAT. 1895. BRUNET I, 314.
[9850]
376. Perugia - PASCOLI, Leone. Vite de’ pittori, scultori, ed architetti perugini
scritte, e dedicate alla Maestà di Carlo Emanuel Re di Sardegna. Roma, Ant. de’ Rossi,
1732,
€ 1.600
in-4, pp. (12, le prime 2 bb.), 259, (9); legatura in mezza pergamena, tassello granata al dorso.
Tit. a stampa rossa e nera. Prima edizione di quest’opera del Pascoli (1674-1744), fondamentale
fonte di notizie sulla vita e le opere degli artisti di Perugia dal XIII al XVIII secolo (tra gli altri:
Bevignate, Pinturicchio, Alessi, Danti, G.B. Perugino, Caporali, Bartoli, Vannucci). Esemplare
[10102]
con alcune lievi usuali fioriture.
377. Pesaro - NARRAZIONE. di quanto si rappresenta nella macchina sopra di
cui ... si conduce dalla ... Compagnia dell SSmo Sacramento di Pesaro la Statua del
Sacrosanto Cadavere del Redentore nella sera del Venerdi Santo MDCCLVIII. Pesaro,
€ 1.500
Stamperia Gavelliana, 1758,
in-4 (mm 312x216), 10 pagine num. di testo e 1 tavola ripiegata fuori testo inc. in rame, firmata
nel margine inferiore “Camillus Scacciani delineavit - Joseph Gavelli sculpsit”. Copertina muta d’origine in carta lievemente gialla. Conservato in elegante astuccio in tela rossa. La grande e bellissima
tavola raffigura la complessa e animatissima macchina di fuochi costruita per la processione del
Corpus Domini o Venerdì Santo in Pesaro. Una leggenda nell’alto del foglio identifica i 21 personaggi raffigurati sul carro. Nelle quattro pagine finali vi è il testo poetico di una cantata a due
voci di cui è indicato come autore il Conte Giuseppe Castellini Forlivese. Libro di feste pesaresi
molto raro. Esemplare puro, a pieni margini (con lievissimi aloni). MANCA A RUGGIERI e alle altre
bibliografie consultate.
[12830]
160
378. PINELLI, Bartolomeo. Album di 25 acquerelli originali in vivaci e variati
colori su disegni alla mina di piombo (eseguiti in Roma nel 1808-09),
€ 40.000
Album in-4 oblungo (mm 212x275), bella legatura coeva in pieno marocchino granata, bordure
in oro sui piatti, dorso ornato oro, tagli dor. Venticinque stupende composizioni di Pinelli (Roma
1781-1835), non firmate ma sicuramente autografe, raffiguranti tipiche scene di vita popolare
di Roma e della Campagna romana, animate da vari personaggi. La medesima iconografia che
in seguito si trova nelle note serie d’incisioni di costumi pittoreschi dello stesso artista che videro
la luce a partire dal 1809. Sono acquerelli di tratto semplice e sicuro, assai piacevoli e gradevoli
nei colori, di un neoclassicismo popolaresco e vernacolo e raffigurano giochi, risse, famigliole,
serenate con chitarra, balli, mestieri, tracciati a matita e finiti al pennello. Le case e gli sfondi sono
velocemente accennati con la mina di piombo. Delizioso album, perfettamente conservato nella
lussuosa sua prima legatura in marocchino. M. FAGIOLO e M. MARINI, B. P. e IL SUO TEMPO.
[19582]
COMANDUCCI, PITTORI ‘800, p. 537.
379. PISTOFILO, Bonaventura. Il Torneo nel Teatro di Pallade. Di Bonaventura
Pistofilo nobile ferrarese dottor di leggi e cavaliere dell’Ordine Militare et
Accademico. All’Ill.mo sig. Michelangelo Baglioni marchese di Morcone. (In fine:) In
€ 4.400
Bologna, presso Clemente Ferroni, MDCXXVI (1626),
in-4 (mm 230x165), ff. (10) comprendenti l’occhietto, il magnifico titolo figurato inc. in rame
da G.B. Coriolano, il bel ritratto a p.pag. del Pistofilo, la dedica a Baglioni, altra ai lettori, la storia
del Teatro Pallade, 6 pp. d’indice; pp. 536 di testo in carattere corsivo. Legatura posteriore in
piena pergamena rigida, titolo in rosso al dorso. Illustrato da 117 incisioni a piena pag. di
Coriolano, raffiguranti gli esercizi cavallereschi di maneggio della spada, della picca e dello stocco.
Nel testo alcune notazioni musicali di marcia per il tamburo. Celebre trattato di arte militare, di
cui il Gelli cita una precedente edizione del 1625, probabilmente inesistente. Buon esemplare.
GELLI, 163. LIPPERHEIDE 2959. CICOGNARA , 1433. BRUNET IV, 677. VINCIANA , 308. MICHEL [18763]
MICHEL. VI, 128. BRITISWH LIBR . ITALIAN XVII CENTURY BOOKS, II, 891.
161
380. ROCCHEGGIANI, Lorenzo. I)Raccolta di Cento Tavole rappresentanti i
Costumi religiosi, civili, e militari degli antichi Egiziani, Etruschi, Greci e Romani.
Tratti dagli Antichi Monumenti. II) Raccolta di Cento Tavole... rappresentanti i
Costumi...Tratti da Antichi Bassirilievi. Disegnati ed incisi in rame da Lorenzo
Roccheggiani. Si vendono in Roma appresso Giacomo Raffaelli (stamperia Salomini),
1804,
€ 3.000
due parti in un volumi in-folio oblungo, legatura del tempo m.pergamena e ang. Tomo I:) Titolo
inc. e cento tavole numerate I a C, con legenda nella parte inferiore dell’incisione: - Tomo II:)
Titolo inc. e 100 tavole num. LI-C e I-L (cioè le seconde cinquanta tav. precedono le prime cinquanta. Legenda inc. in basso di ogni tavola). Seguono 20 pagine a stampa di descrizione delle
incisioni e indice. Vasta documentazione (ogni tavola illustra tre o quattro soggetti) sui vestiari,
costumi, utensili, oggetti d’abbigliamento, pettinature, calzari, ecc. nonché su reperti archeologici
minuti, sculture, vasellame, ecc. delle civiltà Egizia, Etrusca, Greca e Romana. Artistiche incisioni
tutte firmate sulla lastra (Roccheggiani dis. e inc.). Opera raramente completa come è il presente
esempl., non comune e di grande interesse archeologico e artistico. VINER n.1816. CICOGNARA
n.1781 (indica solamente 100 tavv.). LIPPERHEIDE n.112. COLAS n.1562.
[9750]
381. RUSKIN, John. Modern Painters. London, Smith, Elder and Co., 1846-1860,
€ 1.600
9 parti in 5 vol. in-4, volume I, 1846 parte I e II: pp. LXIII, 422;
vol. II, 1846 parte III: pp. XVI, 217; vol. III 1856 parte IV: pp. XX,
348; volume IV 1856 parte V: pp. XII, 412; volume V 1860 parte
VI-IX: pp. XVI, 384. Quattro volumi (I-III e V) legati uniformemente in pelle moucheté, con piccola cornice impressa in oro ai
piatti, duplice tassello verde e fregi in oro al dorso; il volume IV,
sempre in leg. coeva in pelle, presenta invece doppio filetto oro ai
piatti con terminazioni angolari vegetali, titolo a secco al dorso
(notevolmente restaurato). Corredato da 84 tavole f.t. e da numerose ill. n.t., generalmente si tratta di particolari di opere d’arte che
vengono minuziosamente analizzati dall’a. Terza edizione del
primo volume, gli altri in edizione originale, di questa monumentale opera di Ruskin, apparsa in forma anonima, in oltre vent’anni
(tra 1843 e 1860). Opera fondante del pensiero del celebre critico
[10155]
d’arte e scrittore inglese. Buon esemplare.
382. STENDHAL, M. Henry Beyle, dit. Histoire de la Peinture en Italie, par M.
B.A.A. Tome premier (et second). Paris, P. Didot l’ainé, Imprimeur du Roi, 1817, € 3.900
2 vol. in-8, pp. (8), LXXXVI, (2), 298, (4, errata); pp.(8), 452, (2, errata); stupenda legatura
moderna d’amatore (firmata Semet et Plumelle) in pieno marocchino avana, quattro filettature
in oro e fregi floreali sui piatti, dorsi con titolo e ricchi fregi oro, tagli dorati, dentelle interna, brochure editoriale conservata; astucci. Edizione originale di opera fondamentale, ricca di
osservazioni che restano premesse indispensabili per l’attuale critica dell’arte. Straordinario esem-
162
plare completo dei 22 fogli sostituiti segnalati dalle bibliografie tra cui l’errata, i supplementari
212 bis e ter nel primo vol., delle pp. 21-24 su unico foglio nel secondo vol. Comprende ad
entrambi i volumi due versioni differenti degli occhietti e del frontespizio di cui una con nome
dell’a. per esteso (M. Beyle, ex-auditeur au Conseil d’État), l’altra con le sole iniziali (M.B.A.A.);
il rarissimo foglio di dedica “Au plus grand des souverains existants...” (spesso sostituito perché
Napoleone all’epoca era in esilio). Soltanto l’esemplare di Mérimée (passato poi a H. de Backer)
pare assimilabile per completezza al presente. Accuratamente rinfrescato, a pieni margini, con
brossure rosa conservate e dorso con tassello cartaceo citato da Vicaire. CORDIER , BOBLIOGR :
STENDHALIENNE, p.29 e SEGUENTI.
[19415]
383. VASARI, Giorgio. Ragionamenti sopra le inventioni da lui dipinte in Firenze
nel Palazzo di loro Altezze Serenissime...con la invenzione della pittura... nella
€ 420
cupola. Arezzo, Michele Bellotti, 1762,
in-4, pp. (4, ma il foglio di titolo in rosso e nero è in ottimo e ingannevole facsimile su carta
antica), VIII, 174, legatura coeva in mezza pergamena e angoli, titolo in oro al dorso. Ritratto
dell’a. inciso da Ant. Cappellan. Seconda edizione de’ “I Ragionamenti”, già pronti per la stampa
nel 1567, pubblicati per la prima volta solo nel 1588 (dopo la morte del Vasari), da suo nipote
Giorgio Vasari il giovane. “Questi dialoghi, in numero di sette (corrispondenti alle singole sale), e che
hanno luogo fra il Principe (Francesco de Medici) e lo stesso autore, sono molto significativi per il tempo
del Vasari e contengono una quantità di ammaestramenti sull’iconografia del periodo manieristico”
[11838]
(Schlosser-Magnino, p. 331). Buon esemplare. GAMBA 1729, note. CICOGNARA , 277.
384. VASARI, Giorgio. Opere di Giorgio Vasari, pittore e architetto Aretino.
Volume primo-sesto. Firenze, presso S.Audin e C., 1822-1823,
€ 1.100
6 vol. in-12, circa 600 pagine caduno, illustrati da numerosi ritratti di artisti, incisi in rame fuori
testo. Bella legatura del tempo mezza pelle nera, titoli e fregi oro ai dorsi. La presente è la nona
edizione delle Vite del Vasari, essendo stata la prima impressa nel 1550, ma questa è la prima
edizione di tutte le opere, cioè contiene, oltre alle Vite, gli altri scritti del medesimo autore,
sempre attinenti all’arte pittorica, cioè i Ragionamenti, le Lettere, etc. Estesa ed assai importante
edizione, che riporta la dedica a Cosimo de Medici in testa al primo volume, apparsa nell’edizione
[19016]
del 1568. Ottimo esemplare.
385. VAUBAN, Sébastien. Véritable manière de Fortifier. Où l’on voit de quelle
méthode on se sert aujourd’hui en France, pour la Fortification des places... Nouvelle
édition corrigée et augmentée de la moité. Amsterdam, chez les Janssons-à-Waesberge,
1726,
€ 950
2 tomi in un vol. in-8, pp. 88, (8); 167, (9), leg. del tempo p. pelle, tit. e fregi oro al dorso.
Antiporta figurato inciso, bellissimo, titoli a stampa rossa e nera con vignetta inc. I due tomi
sono corredati di figure schematiche n.t. e complesssive 31 tavole in rame. ripiegate f.t. Edizione
tra le prime di quest’importante e noto trattato di fortificazione militare, al cui completamento
collaborarono l’Abbé Du Fay e specialmente “le Chevalier de Cambray”. Seb. Vauban (1633-1707)
[2982]
fu celebre architetto militare e maresciallo di Luigi XIV. FOWLER n. 350 (ediz. 1710)
163
386. VAUBAN, Sébastien. Oeuvres Militaires du Marechal Vauban. Nouvelle édition, revue, rectifiée, augmentée...par F.P. Foissac: (Tome I:) Traité de l’attaque
des places. Tome II: Traité de la défense des places. (Tome III:) Traité des Mines.
Paris, chez Magimel libraire pour l’Art Militaire, s.d. (1795),
€ 1.800
3 volumi in-8: I) pp. (4), XXV, 276, 79, (1), diciassette tav. f.t. numerate 7, 7, 3 - II) pp.(4), 328,
ventitre tav. f.t. numerate XIII, 9, (1) - III) pp. (4), 27, (1), 357, 33, trentatre tav. f.t. numerate
29, 4. Legatura del tempo mezzo vitello biondo, titolo e filetti oro ai dorsi. Vauban (St. Léger
1633 - Paris 1707) fu celebre architetto militare ed economista, nominato marescallo di Francia.
Partecipò a campagne militari e costruì straordinarie fortezze in Francia e in vari Paesi d’Europa,
molte delle quali ancora esistenti. Le 73 tavole ripiegate fuori testo, incise in rame, sono una
documentazione assai valida di architettura militare settecentesca. Edizione molto importante e
[19596]
rara. Esempl. completo e ben conservato.
387. VEYLIN-FERRER, Jeanne. Campionario di Caratteri nella Tipografia del
Settecento. Scelta, introduzione e note di J. Veylin-Ferrer, conservateur della
Biblioteca Nazionale di Parigi. Milano, Cartiera Ventura ed Edizioni Il Polifilo, 1963,
€ 300
in-4, pp. 187, con 48 tavole fuori testo di campionari di caratteri tipografici. Copertina editoriale
in cartoncino muto. Importante monografia sui caratteri mobili della tipografia settecentesca,
profondo studio bibliografico e tipografico. Edizione di 2000 esemplari non venali (numero
[19631]
1103), accuratamente impressi su carta a mano. Il presente a pieni margini, perfetto.
389. Piemonte - VITTONE, Bernardo
Antonio. Istruzioni Elementari per l’inderizzo
de’ giovani allo studio dell’Architettura Civile.
(Con:) Istruzioni diverse concernenti l’officio
dell’Architetto Civile... ove si tratta della misura
delle fabbriche, del moto, e della misura delle
acque correnti... dei ponti, e di pressoché ogni
sorta di fabbriche ed ornamenti.. Lugano, Agnelli,
1760 e 1766,
€ 16.000
4 volumi in-4 (2 di testo e 2 di tavole). Belle legature
coeve in p. pelle marmorizz., titoli e fregi oro ai dorsi
(qualche piccolo restauro), tagli dipinti. - Istruzioni elementari: pp. (8), 622, una tabella f.t.; antip. fig. e 103
tavole, di cui 15 ripieg., numerate 1-101 (ripetute nella
numerazione le tav. II e XXIV). - Istruzioni diverse: pp.
324, (2) di errata; titolo inc. e 111 tavole su doppia
pag. Prima edizione dell’opera completa del Vittone
(1705-1770), oggi giustamente considerato uno dei
più validi esponenti del tardo Barocco italiano ed euro-
164
peo, per la sua capacità di interpretare in modo originale gli insegnamenti di personalità quali
Borromini, Guarini e Juvarra. I quattro volumi, destinati a stare assieme, si trovano abitualmente
separati a causa degli anni intercorsi tra le due stampe: raro è trovarli cosi riuniti e in buone condizioni. Nei due trattati in esame, l’autore si propone di istruire i lettori nell’architettura civile
(contrapposta a quella militare). Entrambi i testi partono dall’esposizione di questioni di geometria e misurazione degli edifici, e si soffermano poi sugli ornamenti, con particolare attenzione
per gli ordini architettonici classici. Assai interessanti sono le prescrizioni sulla “misura delle acque
correnti”, l’estimo dei beni, la disposizione e la struttura di ogni sorta di fabbriche e dei loro arredi,
compresi quelli ecclesiastici. Il vasto corredo illustrativo, inciso in parte da Belmond, Guarini e
Bianchi su disegno dell’autore, comprende capitelli ed altri particolari architettonici, esercitazioni
di prospettiva, figure geometriche, armi araldiche, corone e cartigli destinati alla decorazione,
apparati effimeri, arredi sacri e altari, nonché sezioni, piante e prospetti di chiese, palazzi e altre
costruzioni. Gli edifici rappresentati descrivono, oltre ad opere di maestri del Rinascimento e
del Barocco, molte creazioni dello stesso Vittone: alcune di queste sono rimaste allo stato di progetto, altre sono state costruite. Buon esemplare, raro a trovarsi completo e in queste condizioni.
MANCA A FOWLER . CICOGNARA 690. SCHEDE VESME III, 1100. RICCARDI II, 624-25. BERLIN
KUNSTBIBL., 2635. MOSTRA DEL BAROCCO I, 57. WIEBENSON II, 31.
[5409]
390. ZABAGLIA, Nicola. Castelli e ponti di Maestro Nicola Zabaglia, con alcune
ingegnose pratiche, e con la descrizione del trasporto dell’ Obelisco Vaticano e di
altri del Cav. Domenico Fontana. (Segue il titolo latino:) Contignationes ac Pontes...
Roma, Stamp. di N. e M. Pagliarini, 1743,
€ 11.000
in-fol. gr., 4 ff. nn. (titolo e prefazione in italiano e latino), grandioso ritratto a figura intera di
Zabaglia e 54 splendide tavole inc. in rame, su doppia o singola pagina, seguite da 21 doppi fogli
di testo ripiegati in fine; leg. coeva piena pelle, decorata in oro con duplice larga bordura sui piatti,
fregi floreali negli angoli del riquadro interno, dorso a nervi riccamente ornato e con titolo su
tassello rosso. Prima edizione, testo italiano e latino. Esemplare appartenuto a Maria Luisa
d’Austria (1791-1847), moglie di Napoleone Bonaparte nel 1810 (timbro-ex-libris del monogramma ML coronato, nel margine del titolo). Magnifica ed importante opera di tecnica della
costruzione e di architettura, riferita particolarmente all’edificazione dei grandi palazzi romani e
del Vaticano. In essa mastro Nicola Zabaglia (1674-1760), che iniziò quale semplice ed illetterato
muratore, espone le realizzazioni pratiche da lui ingegnosamente attuate. Stupendo il ritratto dis.
da Ghezzi ed inc. da Ghir. Rossi; le belle e interessanti tavole raffig. varietà di ponteggi, scale,
macchine, pulegge, mezzi di trasporto di materiali con cavalli ed operai, sono inc. da Rostagni,
Vasi, Specchi, Duflos ed altri. Opera fondamentale per la storia della costruzione di San Pietro e
per le conoscenze di tecnica delle costruzioni del tempo. Esemplare assai bello, a pieni margini,
in legatura del tempo di notevole pregio (alcune arrossature della carta, comuni a tutte le copie;
lievi mancanze nei fregi dorati sulla leg.). CICOGNARA 968. RICCARDI 642. CHOIX D’ OLSCHKI
18271. BERLIN KAT., n.2755. OLIVIER-ROTON, Reliures armoiriées, n. 2654/8.
[2086]
165
391. ZARLINO, Giuseppe. Le Istitutioni Harmoniche, di Gioseffo Zarlino da
Chioggia. Nelle quali, oltre le materie apppartenenti alla Musica; si trovano dichiarati
molti luoghi di poeti, d’historici, & di filsofi...Venetia, appresso Francesco Senese, al
segno della pace, 1562,
€ 7.000
in-folio, pp. (12), 347, impresa tipogr sul titolo, gran numero di diagrammi ed esempi musicali
n.t. Legatura antica mezza pelle (con restauri alle cerniere). Dedica dell’autore a Vincenzo Diedo,
Patriarca di Venezia. Seconda edizione, del tutto identica alla prima del 1558, dell’opera che ha
segnato una tappa fondamentale nella storia della teoria musicale e della pratica della composizione. La prima parte consta di considerazioni generali intorno alla musica e di minute
disquisizioni acustico-matematiche riguardanti i nessi tra proporzioni numeriche e consonanze
musicali; la seconda tratta della musica greca, la terza del contrappunto; la quarta delle scale
musicali dall’antichità ai tempi dell’autore, soprattutto per la loro applicazione alla pratica contrappuntistica. G.Zarlino (Chioggia 1517-1590), Maestro di Cappella di S. Marco, fu uno dei
grandi maestri di contrappunto del suo secolo e influenzò varie generazioni di compositori in
tutta Europa; il suo merito precipuo sta nell’avere per primo affermato il principio del dualismo
armonico, ossia della contrapposizione degli accordi maggiore e minore come base dell’armonia,
e nell’averlo avvalorato scientificamente proclamando l’eccellenza del numero senario. Buon
esemplare (eccetto che per ultimo f. anticamente restaurato, senza perdita di testo, e per alcune
piccole macchie nel margine esterno bianco da p. 325 alla fine). BMC 742. ADAMS Z-77(II ediz.
1562). RISM B VI, 907. MGG XIV, 1019. EITNER X, 332. FÉTIS VIII, 510: «Ce livre, monument
du profond savoir et du haut mérite de Zarlino, est le répertoire où tous les théoriciensont puisé pendant
près de deux siècles...». GREGORY-BARTLETT I, 296. HIRSCH I, 623.. PRINTING AND MIND OF MAN
81: “Zarlino’s treatise had the most far-reaching effects in musical theory, in the practice of composition,
[13963]
and in the construction of musical instruments”.
166
CURIOSITA’ E SPORT
392. BRUGNONE, Giovanni. Il Dilettante dei Cavalli dato in luce sotto il nome di
saggio sopra le razze...In Venezia, presso Francesco Locatelli con licenza e privilegio,
€ 550
1782,
in-12, pp. 240, leg. coeva p. pergamena, titolo oro su dupplice tassello al dorso. Edizione simile
a quella di Torino del 1780, adorna di 17 vignette incise nel testo compresa quella sul frontespizio.
Interessante opera “In cui trattasi delle razze delle Giumente, e Stalloni, e de Puledri e delle loro qualità
e bellezze, e de’ modi di nodrirli, allevarli, castrarli, ferrarli, e imbrigliarli; altresì delle stalle, e delle
malattie de’ medesimi, con un esame di tutte le furberie de’ fensali”. Prima edizione con il titolo
modificato in maniera accattivante, di opera già uscita nel 1780 come “Saggio sopra le razze”, che
verrà tradotta in tedesco (Praga 1790) e francese (Parigi 1802). Esemplare fresco e ben conser[19226]
vato. BRUNET, VI, n. 6404.
393. CALCIO ILLUSTRATO (Il) -. SETTIMANALE SPORTIVO, ANNO
QUINTO, 1935, dal n.1 del 2 Gennaio al n.51 del 18 Dicembre 1935, 51 fascicoli
€ 2.800
in un volume in-folio, con gran numero di illustrazioni. Annata completa,
I fascicoli sono di 12 pagine caduno, rilegati in un volume con straordinaria legatura in pelle
blu, con grande intarsio sul primo piatto e al dorso in cuoio di tinta naturale, raffigurante porzione di pallone da calcio in rilievo, con cucitura mediante 4 strisce di pergamena; anche
intarsiato è lo stemma sabaudo, sovrastato da corona ed affiancato dal fascio littorio, entrambi
impressi in oro, come il titolo al dorso, tagli dorati, contropiatti e sguardie in seta blu. E’ curioso
notare che la stessa decorazione venne in seguito raffigurata sulla brossura dell’ “Enciclopedia illustrata del calcio italiano” del 1939. Il primo numero del “Calcio illustrato” uscì il 2 dicembre 1931:
fu l’editore Mario Vaccari a saper cogliere, in anticipo rispetto al resto della stampa, l’inarrestabile
diffusione che il calcio stava vivendo in Italia. Fotografi e giornalisti, diretti da Leone Boccali,
riuscirono a coprire in maniera approfondita tutta la
Serie A e la B, la Coppe Europa e spesso anche “il
calcio minore”. Autorevole settimanale sportivo,
redatto da noti giornalisti, quali Ettore Berra,
Raffaele de Luca, Renzo de Vecchi, Giovanni Telesio,
Santo de Gaetano, Leo Cattini. Questa raccolta completa dell’annata successiva alla seconda vittoria
italiana nella Coppa del Mondo costituisce un interessante documento storico per le cronache delle
partite, l’apparato fotografico, gli aneddoti sui singoli
personaggi, corredati di spiritose caricature, e le pubblicità di prodotti sportivi del tempo. In ottime
condizioni. Importante volume in legatura veramente inusuale in stile fascista, realizzata per qualche
[18480]
personalità dello sport o del regime.
167
394. CASTILLO, Iacobus (Diego). Tractatus de Duello. (Segue:) Remedio de
desafios sacado et vulgarizado del Tractato de Duello. Impressum Taurini, per D.
Antonium Ranotum, M.ccccc.xxv, die xxv Octobris (Torino, Ranoto, 1525), € 9.000
in-4, ff. 56 n.n. (segn. A-O4), raffinata legatura ottocentesca in marocchino rosso, triplice riquadro
di filetti ai piatti, dorso a 5 nervetti, titolo, data e fregi in oro al dorso, dentelle e tagli dorati;
firmata “Menard” sulla cuffia inferiore. Frontespizio con bordura sui 4 lati con fiori e cherubini
e grande silografia al centro raffigurante alcuni duellanti a cavallo sulla via di Damasco, osservati
da Dio in alto. Il secondo titolo è compreso entro bordura di 4 legni con santi e cardinali, mentre
alla fine del testo e del colophon appaiono due altre silografie, S.Giovanni a Patmos e
S.Cristoforo (impresa del Ranoto). Prima edizione della prima opera spagnola sul duello: la
versione latina, in carattere semigotico, è seguita al f. (31) dal testo spagnolo impresso in gotico
di corpo maggiore. La prima è dedicata a Fernando Francesco d’Avalos, vincitore della battaglia
di Pavia, mentre la seconda parte al nipote, Alonso d’Avalos del Vasto, a causa della morte del
primo durante la stampa. Assai curioso è il colophon, giustificato a triangolo ed espresso in un
misto di italiano, latino e spagnolo, in cui l’autore giustifica gli errori e la mancanza di caratteri
spagnoli: “Si alguna cosa no bien dicha enla presente obra escripta con bueno zelo fuere: el auctor la
somette amejor iuizio ... Yo trabaxe quanto puede que la obra fuesse bien corrigida mas no puede tanto
que en mucca partes no vaya falta por respecto que en estas partes se habla mal castellano è los emprimidores so mal platicos & las letras no complidas” . Il “Civis taurinensis” Ranoto fu editore e libraio,
lavorando da solo e in società con Nicolas De Benedictis e con Eustache Hébert. La sua bottega
era al segno di San Cristoforo “ante scholas”, nell’attuale Via S.Francesco d’Assisi; sono note sue
edizioni dal 1516 al 1533.
Rarissima cinquecentina torinese,
che unisce all’interesse per il testo
la bellezza dei legni, che Kristeller,
Lombardische Graphik 106, attribuisce a Domenico Nani Mirabelli
di
Savona,
autore
della
“Polyanthea” figurata ivi impressa
nel 1503. Esemplare assai bello,
con rare fioriture e lieve alone al
titolo; gli ottimi margini fanno sì
che la bordura non sia per nulla rifilata. NON IN VIGEANT O GELLI,
SCHERMA , NÉ SUA ASTA . BERSANO
BEGEY I, 163. PALAU 48461; SALVÁ
1542: «Es obra mui rara». SANDER
1795; MORTIMER ITALIAN 111;
COCKLE 869. THIMM p.50. GARCIA
DONNEL 149: “traité fort estimé à
l’époque”. LEVI - GELLI p.119: “Il
Maffei accusa il Castillo per poco di
non aver trascritta l’intera opera di
[18465]
Giovan di Lignano”.
168
395. Cinofilia - CIRINO, Andrea. De Natura et Solertia Canum liber singularis.
In quo sapientissimorum veterum oracula insuper loca omnia sacrae scripturae,
quae ad canes spectant expenduntur. Panormi, Ioseph. Bisagni, MDCLIII (Palermo
1653),
€ 4.500
in-4, pp. VIII, 347, leg. coeva piena perg. rigida. Silografia di due cani sul titolo, al recto del
secondo foglio figura di Diana con cani, al verso altra figura di cane seduto. Il testo è illustrato da
26 belle incisioni in silografia raffiguranti esemplari delle razze canine al tempo conosciute.
Alcuni capitoli del raro trattato corncernono la caccia: “De cane leporario, et veloce - De vestigatione
canum in venatu - De cane venatico - De cane acquatico, et aucupe - Miscella de canum natura, et venatione - De venatione cum canum”. Prima ed unica edizione di una delle prime monografie di
cinofilia Cirino (1618-1664), assai rara anche essendo impressa a Palermo, e riccamente illustrata.
Solo 4 esemplari completi censiti in biblioteche italiane. Il Cirino pubblicò a Palermo nel medesimo anno un trattato “De venatione et natura animalium”. Buon esemplare genuino (i primi due
ff. con margine laterale un po’ stretto, lievi arrossature a pochi fogli). STC XVII SEC., 238.
SOUHART 103. CERESOLI
158. SCHWEDT, I, 112.
MANCA A MICHEL MICHEL. “L’opera è
affascinante ed unica nel
suo genere e si occupa oltre
che dei cani e del loro
addestramento alla caccia,
anche di animali selvatici.
Le illustrazioni sono divertenti e curiosissime, di
un’ingenuità e di un
sapore particolare... Opera
che Ceresoli dichiara rarissima”
(MONCADA ,
[9577]
Bibl.Siciliana)
396. EISENBERG, Baron D’. La Perfezione e i Difetti del Cavallo. Opera del
Barone D’Eisenberg, direttore e primo cavallerizzo dell’Accademia di Pisa. Firenze,
Stamperia Reale, 1753,
€ 3.100
in-folio (mm 375x260), pp. (4), CXLIII, leg. 800sca mezza pergamena e ang., tit. oro al dorso su
tassello. Antiporta inc., titolo a stampa rossa e nera, dedica al granduca di Toscana Francesco I,
iniz. fig. inc. Testo francese e italiano a fronte, prima edizione ed unica nelle due lingue affiancate. Apparve precedentemente in solo francese nel 1727 e 1759. Adorna di un antiporta con
testo francese racchiuso in elegante bordura allegorica inc. da C. Gregory (“Anti-maquignonage
pour éviter la surprise dans l’emplette des chevaux”), una tav. incisa a piena pag. raffig. il cavallo
“Favori, un Barbe de Tunis” e 22 belle tav. con 119 fig., inc. dai disegni dell’autore, raffiguranti
qualità e difetti esteriori dei cavalli. Il Barone d’Eisenberg fu celebre cavallerizzo, ippologo e disegnatore tedesco del XVIII sec., al servizio di varie corti europee, tra le quali quella del granduca
169
di Toscana, con l’incarico di “direttore e primo cavallerizzo dell’Accademia di Pisa”. Bella ed accurata
ediz., impressa su carta forte. (Esemplare con lievi estesi aloni d’umido sulle incisioni).
MENNESSIER DE LA LANCE I, 438: «Belle impression et beau papier». BRUNET II, 957: «Belle édition». COHEN-RICCI, 345-346.
[18316]
397. HUENERSDORF, Luigi. Metodo per addestrare il cavallo con arte facile e
naturale. Tradotto dal tedesco da Federico Palmieri. Napoli, R. Tip. della Guerra,1837,
€ 900
in-8, pp. XXIV, 322, (2), leg. m. pelle, tit. e filetti oro al dorso, cop. orig. cons. Bell’antiporta
litogr. e 8 tavole al tratto dis. da Ant. Mezzano ripieg. f.t. Nella dedica al Re di Sicilia Ferdinando
II il Palmieri (“marchese di Monferrato, primo tenente di cavalleria de’ Reali Eserciti di S.M. Siciliana”)
elogia questo «breve e succinto metodo equestre che versa precisamente sul cavallo di milizia, e sulla
[19225]
istruzione della recluta di cavalleria». Esempl. intonso.
398. MANZI, Guglielmo. Discorso di Guglielmo Manzi sopra gli Spettacoli, le
Feste, ed il Lusso degli Italiani nel secolo XIV. Con note ed illustrazioni. Roma,
presso Carlo Mordacchini, 1818,
€ 800
in-8, pp. 190, una tavola incisa ripiegata f.testo. Legatura coeva m.pelle, titolo e fregi oro al dorso.
Raro e poco noto studio storico sulla vita sociale degli italiani nei secoli passati, particolarmente
delle categorie agiate e colte della popolazione. Guglielmo Manzi nacque a Civitavecchia nel
1784, studiò le lingue classiche e moderne, viaggiò in vari paesi d’Europa e si stabilì a Roma nel
1809, frequentando la biblioteca Vaticana e riportando alla luce codici e scritti inediti di particolare interesse. Elesse suoi modelli Dante per la poesia e Boccaccio per la prosa. Come filologo
tradusse opere di Euripide, Velleio Patercolo ed altri grandi classici. Pubblicò con ampie note
personali il “Trattato sui costumi delle donne” di Francesco da Barberino. Opera non comune, non
[19000]
citata dal Gamba. DIZ. BIOGRAFICO DEGLI ITALIANI, vol. 69, pp.263-265.
399. MERCURIALE, Gerolamo. De Arte Gymnastica, libri sex, in quibus
Exercitationum omnium vetustarum genera, loca, modi, facultates, & quidquid
genique ad corporis humani exercitationes pertinet... Venetiis, apud Iuntas MDCI
(Venezia, ristampa in fac-simile, 1960, dell’originale latino di Giunta 1601, con la traduzione in italiano:) Mercuriale G. Arte Ginnastica, tradotta da Ippolito Galante.
€ 300
Torino, ILTE, 1960,
2 vol. in-8 , I: pp. (16), 308, (14) illustrate da 24 silografie, le medesime dell’edizione originale
dedicata all’Imperatore Massimiliano Secondo. II: traduzione italiana, pp. LV, 421, con le medesime figure silografiche. Belle legature mezza pelle, dorsi a nervi con titoli oro. L’autore fu medico
di Forlì (1530-1606). Ristampa delle edizioni cinqucentesche di Giunta (1569, 1573, 1601) di
opera famosa per l’educazone fisica del tempo. Bell’esemplare di ottima ristampa su carta forte.
[19293]
CAMERINI, ANNALI, n.1067.
170
400. Musica rinascimentale: LE GIOIE. Madrigali a Cinque Voci di diversi eccellenti autori. Venezia, Ricciardo Amadino, MDLXXXIX (1589). Spartito musicale per
canto,
€ 2.990
in-4, 12 fogli, di cui 18 pagine con notazione musicale a piena pagina, ognuna con iniziale silografica vegetale. Titolo entro bordura floreale, emblema con figura di un organo a centro pagina.
Legatura in cartoncino marmorizzato. Dedica a Pietro Orsino Vescovo di Spoleto. I madrigali
sono di Nanino, Palestrina, Anerio, Crivelli, Troiano, Quagliato, Roi, ed altri. Raro, buon esem[19605]
plare. Non trovato nelle bibliografie musicali consultate.
401. PATTINAGGIO. Statuto organico della Società dei Pattinatori di Milano.
Approvato nelle Adunanze generali del 3 maggio 1890 e del 3 dicembre 1888. Milano,
€ 160
s.t., 1891-1892,
in-16, pp. 45, broch. edit. Statuto dei soci, commissione direttrice degli anni 1880-91 e 18911892, elenco generale dei soci, consuntivo 1890-91 e presuntivo dell’anno 1891-92. Nell’elenco
dei soci il Conte Borromeo, il Principe e la Principessa Gonzaga, il Marchese Malaspina, il
Marchese Trivulzio, ecc. Buon esemplare, con annessa la lettera a stampa sciolta di convocazione
[19194]
dell’Adunanza Generale dell’associazione, datata Milano, 1 novembre 1891.
171
INDICE DEGLI ARGOMENTI E DEI LUOGHI
Abruzzo: 303
Acquerelli: 378
Alessandro Magno: 128
Alluvioni: 167
Alpinismo: 136, 156, 158
Araldica: 112, 127, 147, 205,
316, 337
Archeologia: 375
Architettura: 318, 328, 338-39,
370, 374, 389-90
Arti applicate: 147
Asia: 137
Astrologia: 29, 194, 263
Astronomia: 159, 163, 177, 179,
198
Ateismo: 67
Banche: 332
Bergamo: 284
Bibliografia: 129, 349
Biografia: 10, 128, 353, 370,
Bodoni: 56, 64, 122
Boemia: 148
Bologna: 288, 293, 314, 323
Borboni: 366
Botanica: 189-90
Brescia: 238
Cabala: 188, 264
Cagliari: 134
Calcio: 393
Cani: 259, 395
Canti popolari: 315
Carcere: 109
Cartografia: 126, 134
Cavalleria: 57
Chieri: 292
Chiromanzia: 179
Chirurgia: 160
Cina: 259
Costumi: 205, 372
Cremona: 241
Danza: 354, 372
Demoni: 229
Dialetto: 322
Diritto: 211, 214, 218, 225, 22829, 238, 240, 244, 254,
330-31,
Dogana: 327
Ebrei: 261
Economia: 185, 209, 223, 288,
332
Elettricità: 199
Emblemi: 234, 262, 356
Emilia Romagna: 196, 293, 300,
314, 323, 350
Enciclopedia: 267
Epistolari: 95, 99
Equitazione: 392, 396-97
Erotica: 9, 64, 78
172
Ferrara: 301, 350, 357
Ferrovie: 143
Feste: 213, 309, 343, 357, 35960, 377
Filologia: 39, 114, 118
Firenze: 302, 328
Fisica: 168, 184
Fortificazioni: 170, 345
Fossa: 303
Futurismo: 88
Gela: 321
Ghiacciai: 136
Giappone: 340
Giardini: 351
Ginnastica: 399
Giostre: 213
Gnomonica: 165
Grammatica: 114, 118
Idraulica: 162, 187
Incisioni: 362
India: 150
Isole Lipari e Ponza: 139
Lazio: 105, 330
Legature: 41, 60, 62-3, 75, 202,
221, 269, 281, 366
Linguistica: 39, 42, 73
Livorno: 309
Lombardia: 284, 351, 401
Magia: 194, 268
Manoscritti: 155, 226, 242, 243,
271, 272, 312
Marche: 319
Marina: 337
Massoneria: 210
Medaglie: 127
Milano: 51, 147, 225, 304, 401
Militaria: 131, 166, 170-71, 345,
385-86
Mineralogia: 139
Mitologia: 22, 120
Mnemonica: 153
Moncalieri: 312
Montagna: 136, 152, 290
Montecatini: 287
Musica: 58, 265, 272, 278, 391,
400
Napoleone: 364
Napoli: 313, 337, 343, 353
Novara: 331
Numismatica: 125
Occultismo: 179, 188, 210, 26364, 266, 276
Odontoiatria: 173
Oftalmologia: 184, 191
Omicidi: 229, 238-241
Onanismo: 197
Orologi: 165
Ottica: 184
Padova: 306
Paleografia: 117
Parigi: 142, 224
Parma e Piacenza: 294
Pavia: 329
Perù: 153
Perugia: 376
Pesaro: 319, 377
Piemonte: 101, 143, 217, 246,
252, 271, 285-86, 297-98,
307, 312, 315, 327, 333, 389
Pisa: 289
Pittura: 338, 363, 367
Politica: 219, 230, 237, 251
Pozzuoli: 375
Psicologia: 181
Ravenna: 196, 300
Riforma: 258, 273
Roma: 105, 324, 330, 358, 369,
390
Saluzzo: 271
San Bernardo: 152
Sant’Elena: 157
Santhià: 299
Sardegna: 134, 295, 305, 311
Savoia: 43, 217, 316
Scacchi: 119
Scherma: 379, 394
Schiavi: 223
Sentenza morte: 211, 214, 229,
238, 240, 244
Sicilia: 132, 261, 291, 317, 321
Socialismo: 219
Sociologia: 251, 275
Sport: 401
Svizzera: 156
Tailandia: 137
Teatro: 13, 38, 60,62-63, 75-76,
103
Terra Santa: 233
Topografia: 320
Torino: 8, 62, 63, 101, 239, 252,
285, 290, 327, 332-333
Toscana: 289, 302, 309
Treviso: 213
Utopia: 209, 280
Val Susa: 297
Valle d’Aosta: 283
Valsesia: 334
Veneto: 238, 248, 306, 325, 335,
359
Verona: 310
INDICE DEI NOMI E DELLE OPERE ANONIME
ADEMOLLO, Agostino: 124
AFANAS’EV, A. N.: 9
AGASSIZ, Jean Louis Rodolphe:
158
AGOSTINI, Antonio: 125
Airoldo Marcellino: 82
ALBERTI, Leon Battista: 338, 339
Albertin Papafava Roberto: 306
ALBUM FOTOGRAFICO: 336
Aldobrandini Aless. card.: 183
Aldus Manutius: 235
ALFIERI, Vittorio: 10
ALMAGIA’, Roberto: 126
Alviano Bart.: 235
AMATI, Pasquale: 319
AMPHIAREO DA FERRARA, Vesp.:
346
ANGELI, Stefano degli: 159
ANGELO da CLAVASIO, : 1, 249
ANTONINUS, Sanctus: 2
ARAOZ, Francisco de: 11
ARETINO, Pietro: 12
ARGELATA, Pietro, de: 160
ARIOSTO, Lodovico: 13, 14
ARISTOTELES: 250
ARMANI, Evaristo: 127
ARRIANUS, Flavius: 128
ARS NIPPONICA: 340
ASCONIUS PEDIANUS, Quintus: 15
Asola Gian Francesco d’: 15
Aspar: 304
AUBERT, Edouard: 283
AUBERY, Antoine: 201
AUDIFREDDI, Giov. Battista: 129
AUSONIUS, Decimus Magnus: 16
Avanzo Girolamo: 16
AYALA, Sebastiano d’: 251
AZEGLIO, Massimo, D’: 17, 297
BAGLIONE, Giovanni: 341
BAILLOU, Guillaume: 161
BALDESANO, Guglielmo: 252
BALDINUCCI, Filippo: 342
BALDOVINI, Francesco: 18
BARATTIERI, Giov. Batt.: 162
Barberini: 202
BARBERINI, Taddeo: 202
BARBIERI, Filippo: 253
BARETTI, Giuseppe: 19, 130
Bartoli, Cosimo: 338
BARUFFALDI, Girolamo: 20
BECCARIA BONESANA, Cesare:
254
Becelli, G.C.: 66
Bembo Pietro: 92
BEMBO, Pietro: 21
Benazzi G.B.: 187
BERINGTON, Simon: 280
BERNI, Francesco: 357
BERTOLOTTI, Davide: 285
Bevilacqua e Pio Card.: 52
BIANCHI, Nicomede: 286
BIANCHINI, Francesco: 163
BIBIENA: 343
BIBLIOTECA ENCICLOPEDICA: 203
BICCHIERAI, Alessandro: 287
BISACCIONI, Maiolino: 131
BOCCACCIO G. (pseudo): 24
BOCCACCIO, Giovanni: 22, 23
BOETIUS, Severinus: 255
BONAMICI ADIMARI, Castruccio:
204
BONANNI, Filippo: 205
BONAVENTURA, Santo: 256
BORCH, Michel-Jean Compte de:
132
BORGHI, Camllo Ranieri: 289
BOSIO, Antonio: 292
BOSSOLI, Carlo: 143
BOSSOLI, Edoardo Francesco: 290
BOTERO, Giovanni: 133
BOTTARI, Giov. Gaetano: 344
BRACCIOLINI, Francesco: 25
BRUGNONE, Giovanni: 392
BRUNI DA VERONA, Teofilo: 165
Burgkmair, Hans: 133
BUSCA, Gabriele: 345
CALCIO ILLUSTRATO (Il): 393
CALENDARIO PER LA REAL CORTE
1777, : 134
CALVIN, Jean: 258
CAMPANUS, Johannes Antonius: 3
CAPOBIANCO, Alessandro: 166
Caraffa Luigi: 337
CARDUCCI, Giosuè: 26
Carlo II di Spagna: 268
Carlo V, Imperatore: 314
CARMAGNOLA, Giuseppe: 167
CARRONE DI SAN TOMMASO,
Felice: 206
CARUSO, Gio. Battista: 291
Casarenghi Ferdin.: 314
CASATI, Paolo: 168
CASTIGLIONE, Baldasssarre: 27
CASTILLO, Iacobus (Diego): 394
CATALDI, Pietro Antonio: 169
CATALOGO DELLE OPERE: 366
CAVICEO, Iacopo: 28
CEBES THEBANUS, : 207
CECCO D’ASCOLI: 29
CELLINI, Benvenuto: 347
CENA, Giovanni: 30
CENNINI, Cennino: 348
CENTO CITTA’ D’ITALIA (Le): 135
CERVANTES, Miguel de: 31
CESARE, Caio Giulio: 208
CHARPENTIER, Jean De: 136
CHEVALIER, Michel: 209
CHIAPPA, 301/b
CHOISY, Abbè François: 137
Christyn Giov. Batt.: 356
CHRONICA Summorum
Pontificum Imperatorumque:
8
CIRANNA, Alfonso: 349
CIRINO, Andrea: 395
CITTADELLA, Cesare: 350
CLAVEL, F.T.B.: 210
Clemente VII, Papa: 114
Clemente XI, Papa: 205
Coignet Gaspar: 194
COLLIADO, Luigi: 170
COLLODI, Carlo: 32
Colombo, Crist.: 325
COLONNA, Francesco: 33
COLTELLINI, Gius.: 293
CONDANNA A MORTE: 211
CONDILLAC, Etienne Bonnot de:
212
CONSTITUTIONES DOMINI, : 225
Contarini Francesco: 15
CORNAZANO, Antonio: 4
CORTESI, Giuseppe: 294
CORTESI, Paolo: 34
COSTA, Enrico: 295
COSTELLO, Dudley: 296
Cristiano Federico di Danimarca:
348
Cristina di Francia: 217
DAL RE, Marco Antonio: 351
DALLA TORRE, Giovanni: 213
D’ANNUNZIO, Gabriele: 35
DATI, Carlo: 352
DAVID - BRUCIOLI, Antonio: 260
DE AMICIS, Edmondo: 36
DE DOMINICI, Bernardo: 353
DEL RE, Elia: 171
173
DELILLE, Jacques: 37
DELITTI: 214
DELLA TORRE, Giov. Maria: 172
DEMORAINE, Louis Pierre Renè, :
215
DENINA, Carlo: 298
DI GIOVANNI, Giovanni: 261
Diedo Vincenzo: 391
Dolce Lodovico: 55, 325
DOLOMIEU, Déodat de: 139
Domenichi Lodovico: 338
DREXEL, Jeremias: 262
Duca d’Urbino: 53
DULAURE, J.A.: 140
DUNOYER DE SEGONZAC, André:
354
DURANDI, Iacopo: 299
DUTENS, Louis: 355
EIDOUS, Marc-Antoine: 130
EISENBERG, Baron D’: 396
ENGADDI Ester d’: 63
EPICURO, Marcantonio: 38
Erasmo da Roterdam: 149
ESTIENNE, Henri: 39
FABRI, Girolamo: 300
FAERNO, Gabriele: 40
Farnese Aless. Card.: 250
Fasolo Giacomo: 302
FAUCHARD, Pierre: 173
Feliciano Giov. Bernardo: 250
FELICIANO, Francesco: 174
FENELON, François: 41
Ferdinando II di Sicilia: 182, 397
Ferdinando IV: 375
FERI, Michele: 42
Ferrario Bernardino: 55
FICINO, Marsilio: 263, 266, 276
FICORONI, Francesco: 358
Firmian Carlo, di: 304
FOGAZZARO, Antonio: 43
FONTAINE, P.F.: 318
FORESTI, Antonio: 141
FORTEGUERRI, Niccolò: 44
FOSSATI, Giorgio: 45
Francesco I di Toscana: 396
FUMAGALLI, Angelo: 304
FURETIERE, Antoine: 46
GALATINUS, Petrus Colonna: 264
GALEOTTI, Niccolò: 361
GALILEI, Galileo: 176
Galletti, Cesare: 256
GASSENDI, Petrus: 177
Gelenio Sigismondo: 192
GELLIUS, Gellius: 47
GEMELLI, Francesco: 305
174
GENNARI, Giuseppe: 306
GIACOSA, Giuseppe: 307
Giorgi Giovanni : 168
GIOVENAZZI, Vito Maria: 303
GIULIANO, Maurizio : 143
GOETHE, Wolfgang: 48
GOLDSMITH, Olivier: 216
Gonzaga Guglielmo: 234
GOYA Y LUCIENTES, Francisco:
362
GOZZANO, Guido: 49
GRAMONT, Armand de: 50
GRASSI, Paride: 265
Grimani Vincenzo: 302
GROSSI, Tommaso: 51
Grynaeus, Simon: 276
GUALENGO, Galeazzo: 52
GUARINI, Giov. Battista: 53, 278
GUARINI, Marc’Antonio: 301
GUICCIARDINI, Lodovico: 54
GUICHENON, Samuel: 217
HARVEY, William: 178
HORATIUS FLACCUS, Quintus:
55,56
HOTTINGER, Johann Heinrich :
144
HUENERSDORF, Luigi: 397
IAMBLICHUS: 266
INDAGINE, Iohannes: 179
INNAMORAMENTO: 57
INNI - SALMI - CANTICI, : 272
IPPOCRATE: 180
IRIARTE, Tommaso: 58
ISABEY, Jean Baptiste: 145
ISIDORUS HISPALENSIS, : 267
IUSTINIANUS, : 218
KIRCHER, Athanasius: 268
LANDI, Ortensio: 59
LANZI, Luigi: 363
LANZILLO, Agostino: 219
LAVALLEE, Joseph: 364
LAZZARI, Andrea: 365
LE LANNOU, Maurice: 326
Leonardi Domenico Felice: 351
Leonardo da Vinci: 367
LEOPARDI, Giacomo: 61
LIBRETTO D’OPERA - Il Profeta:
62
LOMAZZO, Giovanni Paolo: 367
LOMBROSO, Cesare: 181
LONGUS, Sofista: 64
LUCREZIO CARO, Tito: 65
MACROBIUS, Aurelius Ambr.
Theod.: 222
MAFFEI, Scipione: 66, 310
MAGALOTTI, Lorenzo: 67, 182
MALLARME, Stéphane: 100
MANNI, Domenico Maria: 183
MANNO, Barone Giuseppe: 311
MANUZIO, Aldo: 95, 213
MANZI, Guglielmo: 398
MANZINI, Carlo Antonio: 184
MANZONI, Alessandro: 68, 69
Marchetti Gio. Matteo: 373
MARCHI, Giuseppe Enea: 185
Marco Cornelio, card.: 16
Margherita di Toscana: 82
Maria Luigia duchessa di Parma:
294
MARINO, Giov. Battista: 70-72
MARTINELLI, Giuseppe: 73
Martinengo Villagana Fr.: 71
MASTROIANNi, Umberto: 368
MAURICEAU, Francois: 186
MAURO, Lucio: 369
Medici, Giov. de: 266
Medici, Lorenzo de: 276-77
MELANTHON, Philippus: 273
MÉMOIRE SUR L’ESCLAVAGE DES
NEGRES: 223
MENECHINI, Andrea: 74
MERCIER, Louis Sébastien: 224
MERCURIALE, Gerolamo: 399
METASTASIO, Pietro: 75, 76
MICHELINI, Famiano: 187
MILITE AURATO: 226
MILIZIA, Francesco: 370
MILTON, John: 77
MIRABEAU, RIQUETI de, Honoré
Gabriel: 78
MONTAIGNE, Michel de: 79
MONTECCO, Ascanio Erodoto:
313
Montecuccoli Franc.: 188
MONTECUCCOLI, Carlo: 188
MONTI, Vincenzo: 80, 81
MORANDO, Bernardo: 82
MORE, Thomas: 83
MORIGI, Paolo: 147, 371
Musica LE GIOIE: 400
MUSSOLINI, Benito: 227
NARRAZIONE - Pesaro: 377
NAUDIN, Charles Victor: 189
NEGRI, Bianco: 314
NEGRI, Cesare: 372
NICOLAUS DE AUSMO: 228
Nicolò Gabriele: 325
NIGRA, Costantino: 315
NOVELLA DEL GRASSO LEGNAIUOLO : 84
NOZZE DE FULCIS: 359
NOZZE DOLFIN-MANIN, : 360
NUOVO Racconto del crudele, e
compassionevole Caso
occorso in Alicante : 229
ODO DE MEUNG, attribuito, : 190
OFFICIE DE LA SEMAINE SAINTE :
269
Oria Bonifacio M.se d’: 92
ORLANDI, Pellegrino Ant. da
Bologna: 373
Otto Troches: 265
OVIDIUS, Publius Naso: 5, 86
PACIFICO, Pietro Antonio: 248
PALAZZESCHI, Aldo: 87
PALLADIO, Andrea: 374
PAOLI, Paolo Ant.: 375
PARADIN, Guillaume: 316
PASCOLI, Leone: 376
PASSI: 274
PATTAROZZI, Gaetano: 88
PATTINAGGIO: 401
PAUW, Corneille, Abbé de: 275
PELLE’, M. Clement: 317
PELLICO, Silvio: 89
PERCIER, Ch. : 318
PERGAMENA, Moncalieri: 312
PERTINI, Sandro: 230
PESCETTI, Orlando: 90
PETRARCA, Francesco: 91-94
PHILIPPUS DE MONTECALERIO: 6
PIANTE DI ROMA (Le): 320
PICCOLOMINI Enea Silvio, (Papa
Pio II): 148
PICO della MIRANDOLA,
Giovanni: 95
Pietro Lauro Modenese: 128
PINDEMONTE, Ippolito: 85, 96-98
PINELLI, Bartolomeo: 378
PISTOFILO, Bonaventura: 379
PIZZOLANTI, Carlo Filiberto: 321
PLATINA, Bartolomeo: 231
PLATONE: 276-277
PLEMPIUS VOPISCUS,
Fortunatus: 191
PLINIUS SECUNDUS, Gaius (il
Vecchio): 192
PLINIUS, Caecilius Secundus
Caius: 99
PLUTARCHUS: 278
POE, Edgar : 100
POESIE PER L’ARRIVO DELLA
REGINA: 101
Porrone Girolamo: 345
PORTA, Carlo: 322
Prioli, Ant.: 166
PTOLOMAEUS, Claudius: 149
RACCOLTA: 323
RACCOLTA DI NOVELLIERI: 102
Ragazzoni Giacomo: 237
REDI, Francesco: 193
REVELLI, Giuseppe: 271
REVERE, Giuseppe: 232
RICCOBONI, Luigi: 103
RIGHETTI, Francesco: 60
Rinaldo I Duca di Modena: 66
ROBERTO MONACO, Abate di
San Remigio: 233
ROBERTSON, William: 150
ROCCHEGGIANI, Lorenzo: 380
ROSCOE, Thomas: 151
ROSE, W. : 152
Rossetti, Lunardo: 166
ROSSINI, Pietro: 324
ROUTES DE FRANCE: 142
RUGGIERI, Ferdinando: 309
RUSCELLI, Girolamo: 234
RUSKIN, John: 381
SABELLICO, Marco Ant.: 325
Saint Simon: 209
SALLUSTIUS CRISPUS, C.: 235
SALMASIUS, Claudius: 194
SANGRO, Raimondo di, Principe
S.Severo: 153
SANSOVINO, Francesco: 236, 237
Santa Croce Card.: 300
SAVIOLI FONTANA, Lodovico:
104
SAVOIA e PIEMONTE, DOGANE :
327
Savoia, Carlo Emanuele di: 133,
252, 367
Savoia, Vittorio Amedeo di : 117
Savoia,Tommaso di: 70
SAVONAROLA, Gerolamo: 7
Schott Andrea: 125
SCHULTES, Johann: 195
SENTENZA DI MORTE: 238-241
SENTENZE e PROVERBI: 242
Serafini Franc.: 162
SERMONI Manoscritti, : 243
SERRY, Jacques-Hyacinthe: 259
SEYMOUR, H.: 152
SGRILLI, Bernardo Sansone: 328
SITI PITTORESCHI E PROSPETTIVI:
335
Soderini Tiberio: 324
SOLDO, Mauro: 196
SOTTILE, Nicolao: 334
STATUTA ALMAE URBIS ROMAE:
330
STATUTA Papiae: 329
STATUTA NOVARIAE: 331
STATUTA (Bergamo): 284
STATUTI, (Bologna): 288
STENDHAL, Marie-Henry Beyle:
105, 106, 382
STRANO E CAPACE, Giuseppe: 164
STRAPAROLA, Giov. Francesco:
108
STREGONERIA: 244
SUSO, Heinrich: 279
TARACHIA, Angelo: 109
TASSO, Torquato: 110, 111
TESAURO, Emanuel: 245, 332
TESTI, Fulvio: 112, 113
THAON de REVEL, Ignazio: 246
Tiepolo G.B.: 310
TISSOT, Samuel: 197
Tolomei de Borghesi, Aurelia:
120
TOMASO D’AQUINO: 270
TRISSINO, Giovanni Giorgio: 114116
TROMBELLI, Giov. Crisostomo:
117
UFFICIO SETTIMANA SANTA: 221
ULACQ, Adriano: 198
Università di Torino, COSTITUZIONI: 333
VAENIUS, Otto: 356
VALERIUS MAXIMUS, Gaius: 247
Valesio Francesco: 70
VASARI, Giorgio: 383-384
VAUBAN LE PRESTRE, Sebastien:
385, 386
VENERONI, Giovanni: 118
VEYLIN-FERRER, Jeanne: 387
VIDA, Marco Girolamo: 119
VILLANI, Giovanni: 302
VINCENTI, Pietro: 337
VINCENZO MARIA (Padre): 154
VIRGILIO, Publio Marone: 120122
Visconti Ercole: 147
VITA del Santo Girolamo Miani:
281
VITTONE, Bernardo Antonio: 389
VIVALDUS, Giov.Ludovico: 282
VOYAGE D’ITALIE, : 155
WEIBEL, Jakob Samuel: 156
WILSON, Henri: 157
YOUNG, Edward: 123
ZABAGLIA, Nicola: 390
ZAMBONI, Giuseppe: 199
ZARLINO, Giuseppe: 391
Zino Pier Franc.: 90
ZONCA, Vittorio: 200
175
INDICE DEI LUOGHI DI STAMPA E DEI TIPOGRAFI
AMSTERDAM: Frisius Andrea: 193
J. Janssonius: 268, 385
BASILEA: Froben: 83, 276
Froben/ Episcopius: 149
BASSANO: Remondini: 97, 98, 104
BOLOGNA: Benacci Eredi: 184, 323
Benedetto di Ettore: 7
Borzaghi Giulio: 187, 293
Ferroni Clemente: 379
Pisari Cost.: 373
Rossi Giov., eredi: 169
BRESCIA: de Britannicis A. et J.: 284
BRUXELLES: Foppens Franc.: 356
FANO: Pietro Farri: 54
FERRARA: Baldini: 301
Gironi: 357
Pomatelli Bern.: 183
Suzzi Francesco: 52
FIRENZE: Cocchini Giuseppe: 182
Giunti: 25, 121
Miscomini: 263
Paperini B.: 328
Stamperia della Stella: 352
Stamperia S.A.R.: 309
Tartini e Franchi: 176, 347
Torrentino Lorenzo: 233
GENOVA: Franchinelli: 75
GINEVRA: Pinreul: 258
HEIDELBERG: Broun Samuele: 144
LA HAYE: Arnout: 46
Hondt: 31
Vlac A.: 195
LEIDA: Elzevier: 194
LIONE: de Tournes: 179, 316
Giunta: 247
La Porte, Hugues de: 218
Moilin: 249
LONDRA: Bennet: 77
Du Gard: 178
LOVANIO: Nempa: 191
LUCCA: Frediani Pellegrino: 289
Vincenzo Busdrago: 24
MADRID: Francisci Martinez: 11
MANTOVA: Osanna: 57
MILANO: Bidelli: 147, 345
Bordone: 372
Bordoni G. e Locarni P.: 170
Frigerio Pietro Ant.: 371
Gottardo Pontio P.: 367
Malatesta: 351
Marelli Giuseppe: 113
Monza Lodovico: 82
Scinzenzeler: 6
MODENA: Cassiani: 112, 188
Verdi G.M.: 188
176
MONDOVÌ: Torrentino: 338
NAPOLI: Migliaccio: 171
Ricciardo: 353
Roncagliolo Gio. Dom.: 337
NOVARA: Sesalli Franc.: 331
ORTONA A MARE: Soncino Gir.: 264
PADOVA: Brertelli: 200
Comino: 119, 222
PALERMO: Bisagni: 395
Ciché Franc.: 291
Gramignani Gius.: 261
PARIGI: Baquelier: 190
Briasson: 103
Laquehay: 260
Vascosani: 278
PARMA: Bodoni: 40, 56, 64, 80,
122, 207, 212
PAVIA: Bartoli Gerolamo: 329
PIACENZA: Bazachi G.: 162
ROMA: De Lazaris: 168
De’ Rossi Antonio e Filippo: 125,
376
Grignani Ludovico: 262
Mainardi: 358
Mancini: 154
Pagliarini N. e M.: 390
Placco Giorgio: 205
Silber Eucharius: 3
Typis Aloysii: 163
SALUZZO: Cerchi e Somasco: 282
STRASBURGO: Rihelius Theodosius:
273
TORINO: Alliava e Paravia: 60
Briolo J.M.: 217
Chirio e Mina: 297
Eredi Botta: 101
Fabri: 8
Fontana G.B.: 259, 299
Orgeas: 81
Pane Dom.: 298
Pomba: 68
Ranoto Antonio: 394
Reycends frères: 132
Silva Francesco: 86
Soffietti: 167
Stamp. Reale: 333
Tarino: 252
Zappata: 332
TREVISO: Deuchino: 213
VENEZIA: Albrizzi: 141
Aldo: 15, 16, 33, 92. 99, 235,
266
Altobello Salicato: 236
Amadino: 400
Arrivabene: 1, 116
Barezzi: 59
Bartolomeo: 148
Benali: 253
Bernardino da Novara: 5
Bernardo Giunti: 91
Bindoni: 174, 346
Bonelli I.M.: 277
Bruni: 159
Cavalcaluovo: 27
Cavalcalupo: 108
Ciotti G.B.: 53
Coleti Sebast.: 67
Comin da Trino: 21
Curti: 109
Curtio T. di Navò: 325
De Franceschi Franc.: 234
De Zannis A.: 22
Deuchino: 274
Fontaneto Gugl., de: 231
Francesco Senese: 391
Giglio Domenico: 93
Ginammi: 79
Giolito: 55, 74, 94
Giuliani Andrea: 314
Giunta: 47, 70, 160, 250
Gregori, Gregorio de’: 23
Herz: 245
Iacopo Penzio: 208
Jeremia A.: 161
Luere Simone: 256
Manuzio Paolo: 192
Nicolini da Sabbio: 38
Pavoni: 131
Pecora Carlo: 45
Pitteri Franc.: 44
Pittoni: 42
Rampazetto: 166
Renner: 228
Salicato Altobello: 237
Scaglia Giacomo: 71
Sessa: 29
Simone da Lovere: 279
Spineda Lucio: 90
Tramezzino: 128
Valvasense Fr.: 300
Varischi V.: 165
Vecchi Aless.: 133
Wild L.- Joh. de Colonia: 2
Zanetti Bart.: 302
Ziletti Giordano: 369
Zoppino Niccolo: 95
VERONA: Tumermani G.A.: 66
Vallarsi e Berno: 310
VICENZA: Janiculo Tolomeo: 114,
115