ALLEGATO 1 BANDO PER L’AMMISSIONE AI FINANZIAMENTI PREVISTI SULLA QUOTA REGIONALE PER LA CAMPAGNA 2014/2015 DELLA MISURA “PROMOZIONE DEL VINO SUI MERCATI DEI PAESI TERZI” – DM N.36326/2014 E DGR N.1890/2014. Indice dei contenuti Art. 1 - Definizioni Art. 2 - Norme generali Art. 3 - Soggetti beneficiari e requisiti Art. 4 - Progetti multiregionali Art. 5 - Contenuto del progetto Art. 6 - Azioni ammissibili Art. 7 - Spese ammissibili Art. 8 - Entità del contributo Art. 9 - Presentazione della domanda Art. 10 - Documentazione Art. 11 - Valutazione dei progetti Art. 12 - Criteri di valutazione Art. 13 - Modifiche ai progetti Art. 14 – Materiale informativo Art. 15 – Stipula del contratto, controllo e rendicontazione Art. 16 - Riepilogo tempistica Art. 17 – Pubblicazione e informazioni 2 2 3 4 4 5 6 9 10 11 12 13 15 16 16 17 18 1 Art. 1 Definizioni Ai sensi del presente bando si intende per: - Ministero: Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali; - Organismo pagatore: AGEA - Organismo pagatore; - Regioni: Regioni e Province autonome; - regolamento: il regolamento (CE) n. 1308/2013 del Consiglio, del 17 dicembre 2013, recante “organizzazione comune dei mercati agricoli” che ha abrogato e sostituito il Regolamento (CE) 1234/07; - regolamento attuativo: il regolamento (CE) n. 555/2008; - decreto ministeriale: decreto del Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali n. 4123 del 22 luglio 2010 “OCM Vino – Modalità attuative della misura Promozione sui mercati dei Paesi terzi – campagne 2010-2011 e seguenti” e successive modifiche; - Invito alla presentazione dei progetti: decreto del Ministero n. 36326 del 9 maggio 2014, che definisce per la campagna 2014/2015 le modalità operative e procedurali attuative del decreto ministeriale n. 4123 del 22 luglio 2010; - autorità competenti: il Ministero, le Regioni e le Province autonome; - beneficiario: il soggetto che presenta il progetto e sottoscrive il relativo contratto; - soggetto pubblico: organismo pubblico avente personalità giuridica di diritto pubblico (ente pubblico) o personalità giuridica di diritto privato (società di capitale pubblico), con esclusione delle Amministrazioni rappresentative dello Stato Membro (Amministrazioni centrali dello Stato e Amministrazioni decentrate: Regioni, Province e Comuni); - produttore di vino: l’impresa, singola o associata, che trasforma uno o più prodotti a monte del vino e/o commercializza vino di propria produzione o di imprese ad essa associate o da essa controllate; - fondi quota nazionale: la quota di finanziamento gestita direttamente dal Ministero, pari al 30% dei fondi complessivamente assegnati alla misura; - fondi quota regionale: la quota di finanziamento, pari al 70% dei fondi complessivamente assegnati alla misura, gestita direttamente dalle Regioni; - aiuto integrativo: quota integrativa di aiuti pubblici non comunitari; - Paesi Terzi: Paesi singoli o Aree come riportati nell’Allegato D dell’Invito alla presentazione dei progetti. Art. 2 Norme Generali 1. Si applicano le disposizioni riportate nei decreti ministeriali n.4123 del 22 luglio 2010 e n. 36326 del 9 maggio 2014 e nella d.g.r. n. 1890 del 30 maggio 2014. 2. Le modalità operative e procedurali di gestione del presente bando, nonché la documentazione finanziaria, amministrativa e tecnica per la presentazione dei progetti è quella prevista nell’Invito alla presentazione dei progetti - allegati A, B, C, D, E, F, G, H, I, L - disponibile sui siti www.politicheagricole.gov.it (sezione Gare) e www.agricoltura.regione.lombardia.it (sezione Bandi). 2 3. La promozione riguarda le categorie di vini a denominazione di origine protetta e dei vini ad indicazione geografica protetta prodotti in Lombardia. Le caratteristiche di detti vini sono quelle previste nei relativi disciplinari di produzione alla data di presentazione del progetto. 4. I progetti presentati ai sensi del presente bando per la campagna 2014/2015 sono finanziati con la quota regionale dei fondi assegnati alla misura, che per la Regione Lombardia ammontano a €3.421.992,00, così come previsto dal DM n. 3226 del 26/05/2014. Tale Importo potrà essere rimodulato anche in base alle esigenze delle diverse misure costituenti il programma stesso e/o in base ad ulteriori risorse regionali. 5. Sono ammissibili anche progetti che coinvolgono finanziariamente più regioni e province autonome, denominati “multiregionali”, con le modalità disposte all’articolo 4. 6. Sono ammessi esclusivamente progetti annuali. I progetti pluriennali presentati nelle precedenti campagne ed ammessi a finanziamento nella programmazione 2014/2015 subordinandone la definizione dell’importo del finanziamento alla verifica delle disponibilità dei fondi, ai sensi del decreto regionale n.7308 del 31/07/2013, devono essere ripresentati, agli uffici regionali competenti, riformulati secondo le modalità e i criteri contenuti nel presente bando. Art. 3 Soggetti beneficiari e requisiti 1. Possono accedere ai benefici della misura i seguenti soggetti: a) le organizzazioni professionali, purché abbiano tra i loro scopi la promozione dei prodotti agricoli; b) le organizzazioni interprofessionali, riconosciute ai sensi del regolamento (CE) n. 1308/2013; c) i Consorzi di tutela, riconosciuti ai sensi della normativa vigente, e loro associazioni e federazioni; d) le organizzazioni di produttori, riconosciute ai sensi del decreto legislativo 102/2005; e) i produttori di vino che abbiano ottenuto i prodotti da promuovere dalla trasformazione dei prodotti a monte del vino, propri o acquistati; f) soggetti pubblici con comprovata esperienza nel settore del vino e della promozione dei prodotti agricoli purchè in partecipazione con i soggetti di cui alla lettera g); g) le associazioni, anche temporanee di impresa e di scopo tra i soggetti di cui alle lettere precedenti. 2. I beneficiari di cui ai punti dalla lettera a) alla lettera f) dovranno avere sede legale e/o produttiva in Lombardia. Le aziende partecipanti sotto forma di ATI di cui alla lettera g) dovranno avere tutte la sede produttiva nel territorio lombardo. 3. I beneficiari di cui alle lettere a), b) e c), nonché i produttori di vino di cui alla lettera e), del precedente comma 1, purché aggregati in forma associativa o in società consortile, possono presentare più progetti per la stessa annualità, ma in Paesi diversi, purché le aziende compartecipanti siano diverse. 4. I soggetti di cui alle lettere a), b) e c) devono rappresentare almeno il 3% della produzione regionale determinata sulla base della media delle produzioni dichiarate nel triennio precedente dai soggetti consorziati. 5. I soggetti di cui alle lettere d), e) e g) devono aver proceduto al confezionamento di una percentuale pari almeno al 75% della loro produzione o all’imbottigliamento di almeno 600.000 bottiglie con 3 riferimento alla media degli ultimi tre anni ed avere, altresì, esportato almeno il 5% del vino prodotto nel 2013. 6. I soggetti pubblici di cui alla lettera f) promuovono la partecipazione dei beneficiari ai progetti nell’ambito delle Associazioni di cui alla lettera g), partecipano alla loro redazione ma non contribuiscono con propri apporti finanziari e non possono essere il solo beneficiario del progetto. 7. Non è consentito l’accesso alla misura ai soggetti che in una delle due annualità precedenti alla presentazione della domanda hanno rinunciato al contributo dopo aver sottoscritto il contratto con AGEA. Art. 4 Progetti multiregionali 1. Il Ministero “riserva” un terzo dei fondi della quota nazionale al finanziamento dei progetti multiregionali che coinvolgono finanziariamente almeno due Regioni ed un massimo di cinque Regioni La partecipazione finanziaria del Ministero con fondi della quota nazionale è determinata, sulla base dell’articolo 6 del DM 22 luglio 2010, nella misura massima del 25% del costo totale del progetto ed ai sensi dell’articolo 1 del DD 28 maggio 2013, è quantificata per la campagna 2014/2015 in €10.186.367,00. Tale percentuale massima del 25% è ridotta in modo inversamente proporzionale in relazione all’ammontare delle richieste, qualora le stesse eccedano l’ammontare dei fondi disponibili. 2. La partecipazione finanziaria delle Regioni al progetto multiregionale deve essere congrua e rappresentare, per ciascuna Regione, almeno il 5% del costo totale delle azioni del progetto, valore aumentato proporzionalmente a seconda del numero di Regioni partecipanti per consentire il raggiungimento del 25% del costo totale delle azioni del progetto a carico delle quote regionali. 3. Per il finanziamento dei progetti multiregionali viene prevista una riserva di fondi di € 600.000,00, di cui € 350.000,00 per i progetti multiregionali in cui Regione Lombardia è capofila così come specificato all’art. 8. 4. Qualora i progetti multiregionali approvati comportino un impegno finanziario della “riserva” della quota nazionale inferiore rispetto all’importo di cui al precedente comma 1, il Mipaf procede ad un riparto delle economie realizzatesi tra le Regioni che presentano necessità nella misura promozione e che abbiano previsto nei loro inviti i progetti multiregionali. L’assegnazione delle economie è subordinata alla reale e concreta presenza di domande di finanziamento avanzate dai produttori e per le quali la Regione o Provincia autonoma abbia già esperito tutte le formalità e che le stesse siano, pertanto, istruite e finanziabili. 5. I progetti multiregionali devono essere inviati secondo le modalità previste al successivo articolo 9 alla Regione individuata in relazione alla sede legale del proponente o del capofila dell’associazione di impresa costituita e per conoscenza alle altre Regioni coinvolte. Art. 5 Contenuto del progetto 1. I soggetti proponenti presentano nei tempi stabiliti al seguente art. 9 un progetto che contenga le seguenti informazioni: 4 a) il/i paesi terzi interessati e i prodotti coinvolti, con elenco completo delle denominazioni di origine protetta e delle indicazioni geografiche protette; b) le attività che si intendono realizzare con descrizione dettagliata in relazione ai prodotti e ai paesi terzi destinatari; c) la durata del progetto che, comunque, non può essere superiore ad un anno; d) un calendario dettagliato delle singole azioni e la/le località in cui si realizzeranno; in caso di azioni realizzate tramite media, indicare la testata, l’emittente e il sito; in caso di azioni relative ad incontri con operatori e/o giornalisti presso le aziende, indicare i soggetti coinvolti ed il calendario degli incontri, specificando come tale azione si inquadri nel piano strategico del progetto presentato e fornendo, altresì, elementi oggettivi che permettano di misurare l’efficacia di tale azione; e) il costo delle singole azioni con le quali vengono realizzate le attività scelte e la descrizione dettagliata delle attività e servizi in relazione alla congruità del costo proposto e al rispetto di quanto previsto nella Tabella congruità dei costi - Allegato L dell’Invito alla presentazione dei progetti- nonché la dichiarazione che i costi delle azioni proposte non siano superiori ai correnti prezzi di mercato; f) i motivi per i quali è stato presentato il progetto in relazione alla realtà produttiva coinvolta dal/dai beneficiari, e le motivazioni specifiche adottate per l’individuazione dei Paesi e delle azioni in relazione ai prodotti oggetto di promozione, anche sulla base di adeguate e coerenti analisi di mercato; g) gli obiettivi che si intendono realizzare con le azioni proposte e l’impatto previsto della realizzazione delle azioni medesime in termini di sviluppo della notorietà dei prodotti coinvolti nel progetto e l’incremento delle loro vendite nei mercati obiettivo; h) la metodologia di misurazione dei risultati attesi, di cui alla precedente lettera g) e l’individuazione di un set di indicatori di risultato, in termini finanziari, fisici, di realizzazione e di riscontro commerciale. Si fa presente inoltre che il progetto deve contenere in modo chiaro tutte le informazione necessarie e utili ai fini della sua valutazione sulla base di quanto disposto nel presente bando ed in particolare nei criteri di valutazione previsti all’art 12. Art. 6 Azioni ammissibili 1. Ai fini di una corretta redazione del progetto si riporta, di seguito, l’articolazione delle azioni ammissibili. Sono comunque escluse le attività aventi carattere prettamente commerciale o legate alla vendita del prodotto. a) Promozione e pubblicità che mettano in rilievo i vantaggi dei prodotti di qualità, la sicurezza alimentare ed il rispetto dell’ambiente e delle disposizioni attuative del Regolamento, da attuare a mezzo dei canali di informazione quali stampa e televisione. Rientrano in tale categoria: - pubblicità e azioni di comunicazione; - azioni di pubbliche relazioni; - produzione di materiale informativo; - annunci di prodotto, Promotion of store –POS-, house organ; - degustazione e presentazione del prodotto, materiali da banco e da esposizione. 5 b) Partecipazione a manifestazioni, fiere ed esposizioni di importanza internazionale. c) Campagne di informazione e promozione, in particolare sulle denominazioni d’origine e sulle indicazioni geografiche, da attuarsi presso i punti vendita (grande distribuzione, ristorazione dei paesi terzi, HORECA, ecc.). Rientrano in tale categoria: - degustazioni guidate, wine tasting, gala dinner; - promozione sui punti di vendita specializzati e della GDO; - expertise consulenza di marketing. d) Altri strumenti di comunicazione: - creazione siti internet, nella lingua ufficiale del Paese destinatario delle azioni o in lingua inglese, in cui vengono descritte le qualità del prodotto e la zona di provenienza dello stesso; - realizzazione di opuscoli, pieghevoli o altro materiale informativo; - incontri con operatori e/o giornalisti dei Paesi terzi da svolgersi anche presso le aziende partecipanti ai progetti (“incoming”). L’azione è ammessa a condizione che venga realizzata almeno una delle altre azioni di cui alle lettere a), b) e c) e che sia adeguatamente motivata la sinergia con la strategia globale del progetto. 2. Le azioni di cui al comma 1 riguardano anche i marchi commerciali. In tal caso, qualora si tratti di associazioni temporanee di impresa di cui al precedente articolo 3, comma 1, lettera g, le azioni possono anche essere svolte dalle singole aziende dell’ATI, nel quadro di una coerente strategia complessiva, purché realizzate in uno stesso Paese terzo. Qualora si tratti di azioni programmate in un’unica città del Paese terzo, le stesse sono svolte in modo coordinato da tutte le aziende partecipanti al progetto. 3. Qualora i beneficiari decidano di svolgere una sola delle azioni di cui al precedente comma 1, motivano la scelta sulla base di valutazioni connesse alle strategie commerciali e investimenti promozionali complessivamente attuati dal beneficiario. 4. Il messaggio di promozione e/o di informazione deve basarsi sulle qualità intrinseche del vino e deve essere conforme alle disposizioni legislative applicabili nei Paesi terzi ai quali è destinato. Art. 7 Spese ammissibili 1. Le spese devono essere indicate al netto dell’IVA o di altro contributo, imposta o tassa, non essendo previsti rimborsi per tali oneri con eccezione dei versamenti per oneri sociali. 2. Tutte le spese connesse al progetto devono essere registrate su apposito conto corrente bancario intestato al beneficiario, di cui dovrà essere trasmesso estratto mensile ad Agea. 3. Non sono in nessun caso rendicontabili le spese realizzate prima della data di stipula del contratto e comunque prima dell’inizio dell’esercizio finanziario relativo ( 16 ottobre) o successivamente alla data della sua naturale scadenza. 4. Spese in capo al Proponente In linea generale, le spese amministrative e di personale del beneficiario non sono eleggibili ai sensi dell’articolo 13 del Reg. 1290/2005. Tuttavia sono consentite, nel limite massimo del 4% dei costi effettivi, le spese strettamente connesse alla gestione del progetto. 6 Tali spese devono essere inserite all’interno di ciascuna azione e sono considerate ammissibili dietro presentazione di fattura o altro documento giustificativo. Rientrano in tale categoria anche le spese del personale appositamente assunto dal beneficiario per la realizzazione del progetto, nonché le spese del proprio personale destinato alla realizzazione del progetto. In tale ultimo caso, la spesa ammissibile riguarda i costi corrispondenti alle ore di lavoro impiegate per l’implementazione del progetto. A tal fine devono essere prodotti documenti giustificativi dai quali risultino i dettagli del lavoro effettivamente prestato in relazione allo specifico progetto di promozione presentato. 5. Prodotto utilizzato nell’ambito degli eventi promozionali Il costo per l’acquisto del prodotto è eleggibile nella misura massima del 20% del valore dell’azione svolta e deve: essere usato in specifiche azioni di degustazione essere spedito direttamente ai fornitori incaricati in loco della promozione Il valore del prodotto viene calcolato sulla base del prezzo di listino franco cantina cui sono aggiunti i costi di spedizione diretta al luogo dell’evento e/o magazzino nel paese di destinazione, i costi di sdoganamento ed il costo per il Diritto di tappo escusso dal luogo di consumo. 6. Realizzazione gadget, opuscoli tecnici e brochure, siti web dedicati Sono eleggibili le seguenti categorie di spesa: Creazione grafica e progettazione (ammesse, in caso di progetti pluriennali, solo il primo anno di presentazione del progetto, salvo eventuali differenti necessità da indicare dettagliatamente nel progetto) Traduzione Produzione 7. Expertise consulenza di marketing Consulenza di marketing, pre-test di validazione di nuovi prodotti, focus group, panel. Il valore di tale azione non può eccedere il 20% del valore del totale del programma. 8. Incontri con operatori e/o giornalisti dei Paesi terzi da svolgersi anche presso le imprese partecipanti ai progetti Mezzi di trasporto dal Paese di origine ai luoghi di visita al costo effettivo. Pernottamento max € 120,00 per pax/notte e pasti max € 80,00 per pax/giorno Inviti a giornalisti e clienti. Limitatamente al periodo di Expo 2015 sono ammesse le spese sopraindicate anche per invitare operatori, giornalisti e personalità estere presso gli spazi espositivi allestiti nell’ambito della suddetta manifestazione. 9. Partecipazione a manifestazioni, eventi istituzionali, fiere ed esposizioni di importanza internazionale Quota partecipazione Costo inserzione cataloghi Affitto e allestimento spazio espositivo Hostess Viaggi per personale aziendale (in classe economy) Vitto e alloggio Affitto materiale di supporto Prodotto Costi organizzativi di promozione dell’evento 7 Costi spedizione materiale promo pubblicitario e prodotto Partecipazione ad eventi di terzi 10. Promozione sui punti di vendita specializzati e della GDO Pubblicità del prodotto e pubblicità delle attività promozionali (inserimento comunicati, articoli, ecc.) Prodotto Testate di gondola (spazio espositivo situato all'estremità di una corsia di vendita) Referenziamento prodotti Materiale promozionale di vendita Opuscoli, gadgets Collarini illustrativi Bottiglie, manifesti, espositori, borse, beccucci, portachiavi, ecc. Degustazioni in-store Costi di promozione dell’evento Nel caso particolare di Paesi con monopolio statale o equivalente, le spese per azioni di promozione supplementare sono considerate spesa ammissibile. 11. Pubblicità e azioni di comunicazione Pubblicità su stampa (quotidiana, settimanale, professionisti,specializzata, ecc.) Articoli pubbliredazionali Inserimento nel catalogo di un distributore o importatore Spot radio e TV Azioni di “Product placement” Annunci pubblicitari su internet Comunicati stampa 12. Azioni di pubbliche relazioni Acquisto liste di indirizzi Consulenza, fornitori di animazione per gli eventi: da realizzare attraverso la stipula di un contratto che specifichi attività e carico di lavoro Costi organizzazione incontri btb, comprensivi di affitti sala e delle spese di ospitalità (viaggio, vitto e alloggio) per invitati Viaggi, vitto, alloggio per Pr manager e/o “Brand ambassador” incaricato dal beneficiario Il valore di tale azione non può eccedere il 20% del valore totale del programma e il costo delle attività indicate deve essere coerente con i normali valori di mercato. 13. Degustazioni guidate, wine tasting, gala dinner Campagna di informazione / pubblicità Prodotto Informazioni ai media: comunicati, opuscoli, brochure Attrezzature da degustazione: calici, display, tovaglie, ecc. Catering o ristorazione Affitto della sala o del sito Hostess Costi di promozione dell’evento 8 14. Mandatari, consulenti, prestatori di servizi Il beneficiario può dare mandato ad uno o più soggetti terzi per l’espletamento di una o più attività relative al suo programma. Le spese per tale mandato sono ammesse nel limite massimo del 10% del totale del costo delle azioni del progetto. Le stesse spese devono essere correlate al servizio prestato per la realizzazione delle relative azioni ammesse a contributo ed essere evidenziate nella fattura come specifica voce di spesa. Tali spese possono, altresì, riguardare le attività di direzione tecnica e di coordinamento organizzativo del progetto, comprese le spese per l’analisi e lo studio di fattibilità nonché per la progettazione delle azioni proposte, purché maturate dopo la stipula del contratto. La regolazione di tali attività, qualora riguardino la direzione tecnica e di coordinamento organizzativo del progetto, potrà avvenire anche attraverso contratti di “mandato con o senza rappresentanza”. Art. 8 Entità del contributo 1. L’importo dell’aiuto a valere sui fondi comunitari è pari al massimo al 50% della spesa ammissibile. 2. La percentuale di intervento pubblico, in caso di integrazione del contributo comunitario con altri fondi pubblici, può essere elevata fino al massimo del 80%. 3. Qualora il programma presentato contenga anche una sola azione rivolta in modo inequivocabile e diretto alla promozione ed alla pubblicità di uno o più marchi commerciali, l’integrazione di cui al precedente comma 2 non può essere erogata. 4. Non è consentita la cumulabilità con altri aiuti pubblici anche ai fini della percentuale massima di intervento di cui al comma 2. 5. Sono ammissibili progetti aventi un costo complessivo minimo per Paese terzo non inferiore a €100.000,00 per anno. L’importo massimo della spesa ammissibile non può essere superiore al 20% del volume d’affari realizzato dal beneficiario nel caso sia azienda singola o in caso di associazioni, anche temporanee di impresa o di scopo, del volume complessivo di affari delle imprese partecipanti al progetto, con riferimento all’ultimo bilancio approvato. 6. Il contributo massimo a beneficiario è pari a € 400.000,00. Tale massimale potrà essere aumentato in sede di redazione di graduatoria finale nel caso di quote di budget non utilizzate, da ripartire in ragione proporzionale rispetto alle domande che hanno una spesa ammessa superiore a € 800.000,00 e di conseguenza una richiesta di contributo inferiore al 50%. In ogni caso rimane fermo l’importo della spesa ammessa e la percentuale di contributo massimo del 50% della spesa ammessa. Per i progetti multiregionali viene prevista una riserva di fondi di € 600.000,00, di cui € 350.000,00 per i progetti multiregionali in cui Regione Lombardia è capofila e € 250.000,00 per i progetti in cui non è capofila, ed un contributo massimo per progetto a carico di Regione Lombardia pari a € 125.000,00, che potrà essere aumentato in sede di istruttoria nel caso di quote di budget non utilizzate. La riserva per i progetti multiregionali potrà essere aumentata qualora vi siano disponibilità di budget sulla quota dei “progetti regionali” e viceversa in caso di non utilizzo la quota residua potrà essere utilizzata per il finanziamento dei progetti regionali. Inoltre qualora una delle due tipologie di progetti multiregionali non utilizzi in tutto o in parte gli importi “riservati”, la quota rimanente potrà essere utilizzata dall’altra tipologia. 7. 8. 9 9. Nel caso in cui il fabbisogno per i progetti multiregionali nei quali Regione Lombardia non è capofila sia superiore alla disponibilità della riserva, così come sopra indicata, il finanziamento a tali progetti viene ripartito proporzionalmente al peso delle richieste di finanziamento pervenute. 10. Qualora le richieste per i progetti multiregionali eccedessero le risorse finanziarie disponibili a “riserva” delle rispettive Regioni coinvolte, i progetti, in accordo con le Regioni coinvolte, potranno essere rimodulati. 11. Eventuali risorse aggiuntive a quelle attribuite in base al riparto nazionale di cui al DM n. 3226 del 26/05/2014 verranno destinate prioritariamente a finanziare progetti “regionali” ammessi ma non finanziabili e secondariamente all’incremento del contributo massimo così come indicato al punto 6. Art. 9 Presentazione delle domande 1. I soggetti di cui al precedente punto 3 devono presentare domanda di contributo per i progetti a valere sulla quota regionale e per i progetti multiregionali, redatta unicamente secondo le modalità previste nell’Invito alla presentazione dei progetti e utilizzando la modulistica allegata allo stesso, timbrata e sottoscritta dal legale rappresentante. 2. La domanda di contributo dovrà essere indirizzata a “Regione Lombardia - Direzione Generale Agricoltura, Struttura Sviluppo, Promozione delle Produzioni, Ricerca, Innovazione Tecnologica e Servizi alle imprese” e pervenire sia in formato cartaceo in un plico sigillato e sia n formato elettronico “.pdf” (usb, cd o dvd) entro e non oltre le ore 16.00 di mercoledì 2 luglio 2014 - scadenza anticipata a giovedì 26 giugno 2014 per i progetti multiregionali- al seguente indirizzo: Protocollo Generale di Regione Lombardia Piazza Città di Lombardia n. 1 - 20124 Milano 3. Copia della domanda e della documentazione deve pervenire esclusivamente in formato elettronico, tramite mail di posta certificata ai seguenti indirizzi : Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali [email protected] Agea – Organismo pagatore [email protected] 4. La domanda può essere presentata a mano o inviata tramite corriere o a mezzo raccomandata. Anche in questi casi dovrà comunque pervenire al Protocollo Generale di Regione Lombardia entro i temini indicati al comma 2. 5. La domanda dovrà pervenire a Regione Lombardia in un plico chiuso, timbrato e firmato dal legale rappresentante su tutti i lembi di chiusura, sul quale dovrà essere apposta, oltre all’indicazione del mittente, completa dei recapiti telefonici e di fax, la dicitura: “NON APRIRE – CONTIENE LA PROPOSTA DI PROGETTO PROMOZIONE DEL VINO SUI MERCATI DEI PAESI TERZI – REGOLAMENTO (CE) N. 1308/13 DEL CONSIGLIO – ANNUALITA’ 2014/2015” 6. Nel plico devono essere inserite due buste recanti l’intestazione del mittente e contrassegnate rispettivamente dalla dicitura: - Busta n. 1: documentazione finanziaria e amministrativa - Busta n. 2: proposta tecnica 10 La busta n. 1 dovrà contenere la documentazione di cui all’art. 5, comma 1, lettere A dell’Invito alla presentazione dei progetti. La busta n. 2 dovrà invece contenere la documentazione di cui alla lettera B del medesimo articolo. 7. Il plico dovrà essere corredato da una nota contenente gli elementi identificativi del progetto (se regionale o multiregionale, l’importo totale del progetto, i Paesi in cui si realizzeranno le azioni, le azioni che si intendono realizzare, ecc.) secondo il modello Allegato F all’Invito alla presentazione dei progetti. 8. Il proponente dovrà, altresì, corredare la proposta, a pena di esclusione, con le seguenti dichiarazioni sottoscritte dal legale rappresentante in merito a : - I requisiti soggettivi e della rappresentatività in termini di produzione di vino così come previsti all’art 3 –commi 4 e 5- e l’entità del contributo richiesto ; - al progetto presentato : a. che non contiene azioni che hanno beneficiato di un contributo comunitario nella precedente programmazione ovvero b. che contiene azioni che hanno già beneficiato di un contributo comunitario nella precedente programmazione. In tal caso, il beneficiario dovrà produrre un elenco delle azioni finanziate nella precedente programmazione con particolare riferimento a quelle attinenti la produzione di materiale grafico, audio e visivo. ( es: indicare se è stato realizzato un sito internet ed in che lingua, se è stata realizzata una brochure, un opuscolo, uno spot radio, tv, ecc.) Art.10 Documentazione 1. La domanda presentata secondo le modalità di cui al precedente art. 9, è costituita dalla seguente documentazione: A) DOCUMENTAZIONE FINANZIARIA E AMMINISTRATIVA Delibera del Consiglio di Amministrazione o altro organo di gestione equivalente in originale o in copia redatta ai sensi del D.P.R. 28 dicembre 2000, n. 445 che autorizza il legale rappresentante, alla presentazione della proposta. Scheda di autodichiarazione finanziaria e amministrativa di cui all’Allegato B all’Invito alla presentazione dei progetti, che comprende la Scheda attestante i “Requisiti di partecipazione”, che deve essere compilata in ogni sua parte in modo chiaro e completo al fine di attestare il possesso dei requisiti previsti all’art 3 – commi 4 e 5-, pena la non ammissibilità della domanda. Dichiarazioni sostitutive necessarie per la richiesta da parte dell’Amministrazione alle competenti Prefetture dell’informativa antimafia, da predisporre sulla base di quanto indicato nella nota dell’Organismo Pagatore AGEA Prot. n.DPMU.2013.1021 del 26 marzo 2013, pubblicata sul sito www.agea.gov.it (Allegato G). Si comunica, a riguardo, che nel campo relativo ai familiari conviventi deve essere indicato oltre al nome ed al cognome del convivente anche il luogo, la data di nascita ed il relativo codice fiscale. In caso di A.T.I o altri raggruppamenti in generale, si dovrà produrre l’atto notarile, firmato da tutte le aziende componenti e/o le delibere dei relativi consigli di amministrazione di impegno a costituirsi in raggruppamento nel caso di accesso al contributo. Nel caso di A.T.I o A.T.S. si dovrà specificare per ciascuna azienda partecipante al raggruppamento il paese target in cui svolgeranno azioni oggetto del progetto. 11 Nel caso di associazioni o Consorzi, si dovrà specificare, tramite dichiarazione del legale rappresentante, quali fra le aziende associate/consorziate usufruiranno del contributo, partecipando alla realizzazione del progetto. B) DOCUMENTAZIONE TECNICA La domanda di partecipazione deve essere redatta secondo la struttura e la numerazione indicata nel modello Allegato A all’ Invito alla presentazione dei progetti. Detta documentazione contiene i principali dati relativi al beneficiario, quali il numero degli aderenti, la quota percentuale della o delle sue produzioni in rapporto alla o alle produzioni ed ogni altro utile elemento che sia di ausilio nella valutazione della sua rilevanza a livello regionale o multiregionale. La domanda, sottoscritta dal legale rappresentante, dovrà indicare il costo complessivo delle azioni, esposto al netto dell’IVA e di qualunque onere aggiuntivo e contenere una relazione dettagliata delle attività e dei costi: tale relazione, necessaria al fine di una completa valutazione del progetto, anche sotto il profilo della economicità, deve contenere gli elementi di congruità tra azioni programmate e costi unitari previsti, che dimostrino l’ottimizzazione del rapporto qualità/prezzo e consentano una puntuale verifica tra attività programmate e attività effettivamente svolte. 2. Le domande non corredate delle informazioni e della documentazione descritta nel presente articolo, o corredate da documentazione non conforme o incompleta sono escluse. 3. Gli Allegati A e B dovranno essere trasmessi in originale. 4. Il Soggetto Proponente allegherà una copia cartacea della documentazione presentata e una nota di sintesi. Art. 11 Valutazione dei progetti 1. Regione Lombardia istituisce con proprio decreto un Comitato di valutazione regionale dei progetti presentati, che, sulla base dei criteri stabiliti all’art. 11, procede all’istruttoria delle domande entro il 25 luglio 2014 – scadenza anticipata al 18 luglio per i progetti multiregionali. 2. Il Comitato di valutazione verifica la sussistenza dei requisiti soggettivi ed oggettivi previsti nel regolamento attuativo, nel presente bando e nell’Invito alla presentazione dei progetti e, ai sensi dell’art. 4, dell’ultimo comma del regolamento attuativo, ammette modifiche migliorative al progetto presentato e ne effettua comunicazione al Ministero e ad Agea. 3. In seguito alla valutazione della documentazione presentata il Comitato di valutazione procede alla valutazione delle proposte, alla assegnazione di un punteggio secondo i criteri di cui al successivo art. 12 e alla defizione della graduatoria. 4. Ai fini della corretta valutazione può essere richiesta documentazione integrativa anche a dimostrazione che i costi delle azioni proposte non siano superiori ai correnti prezzi di mercato, anche avvalendosi del confronto con i costi standard di mercato come da tabella Allegato L dell’Invito alla presentazione dei progetti. Laddove il Comitato non ritenga sufficienti le motivazioni addotte considera non ammissibili le azioni proposte. 5. Qualora il Comitato, nelle sue valutazioni, ritenga non ammissibili azioni di un progetto fondamentali per il raggiungimento degli obiettivi e per l’attuazione della strategia nel suo complesso, lo stesso è ritenuto non ammissibile a finanziamento. 6. Qualora sulla base delle valutazioni effettuate dal Comitato si attui una decurtazione di azioni non strategiche ovvero una decurtazione di quota parte della spesa stimata delle azioni inserite nel progetto, che non ne pregiudichi la validità strategica complessiva, i beneficiari possono richiedere una 12 rimodulazione dello stesso in modo da renderlo strategicamente coerente con gli obiettivi prefissati e con la previsione della normativa comunitaria. 7. La rimodulazione di cui al precedente comma può riguardare esclusivamente una eventuale diversa ripartizione della spesa ammessa a contributo all’interno delle stesse voci di spesa dichiarate ammissibili, al fine di rendere più efficace la spesa complessiva. 8. I progetti rimodulati di cui ai precedenti commi 6 e 7, sono presentati alla Struttura regionale competente entro 10 giorni dalla comunicazione, ai fini del loro riesame. Successivamente, gli stessi sono trasmessi dalla Regione all’Agea. 9. La Regione entro il 28 luglio 2014 comunica ai soggetti proponenti gli esiti definitivi dell’esame dei progetti da parte del Comitato di valutazione e provvede con proprio decreto all’ammissione dei progetti ai contributi sulla base della graduatoria definita dal Comitato di valutazione e delle risorse finanziarie disponibili. Art. 12 Criteri di valutazione 1. In ottemperanza a quanto disposto dall’art. 7 dell’Invito alla presentazione dei progetti e dalla d.g.r. n.1890 del 30 maggio 2014 tutte le domande ammissibili vengono istruite, al fine di redigere una graduatoria, sulla base dei criteri di seguito indicati. I requisiti devono sussistere al momento della presentazione della domanda. CRITERI DI PRIORITA' A. Progetti presentati da nuovi beneficiari. Come nuovo beneficiario si intende impresa che in precedenza non abbia mai beneficiato di contributo a livello nazionale e/o regionale per la misura in oggetto. Nel caso di associazioni di imprese (costituite o costituende), tutti i componenti devono risultare nuovi beneficiari come sopra specificato. (10 PUNTI) B. Progetti che contengono azioni da realizzarsi, per almeno il 51% del loro valore, nei paesi in cui il proponente non ha mai ricevuto sostegno in passato. Per paese terzo si intende il singolo paese e non la macroarea. (10 PUNTI) C. Progetti presentati da micro, piccole o medie imprese e/o da raggruppamenti delle stesse (MAX 20 PUNTI) Punti 10 10 Progetti presentati da micro imprese e/o associazioni di impresa (costituite o costituende, permanenti o temporanee), costituite unicamente da micro imprese Progetti presentati da piccole o medie imprese e/o da associazioni di impresa (costituite o costituende, permanenti o temporanee) costituite da piccole, medie e micro imprese 20 10 13 D.1 Valutazione del progetto : Coerenza delle strategie proposte con gli obiettivi fissati e le azioni adottate (MAX 4 PUNTI) D.2 Valutazione del progetto: Articolazione delle azioni proposte (MAX 8 PUNTI) D.3 Valutazione del progetto: Impatto prevedibile delle azioni in termini di sviluppo della domanda dei relativi prodotti (MAX 8 PUNTI) D.4 Qualità della programmazione finanziaria e congruità del costo delle azioni (MAX 5 PUNTI) E. Prevalenza nel progetto di azioni rivolte, per almeno il 40% del valore, al consumatore finale e/o altri operatori del settore nel paese terzo: degustazioni, partecipazioni a fiere ed eventi, promozioni sui punti vendita, advertising sui mezzi di comunicazione, incoming. (MAX 10 PUNTI) F. Progetti che prevedono attività di incoming da realizzarsi nel periodo di Expo 2015 per almeno il 20% del valore totale del progetto (15 PUNTI) Il dettaglio delle strategie elencate appare pienamente coerente per il perseguimento degli obiettivi prefissati Il dettaglio delle strategie elencate appare parzialmente coerente per il perseguimento degli obiettivi prefissati Il dettaglio delle strategie elencate appare in contrasto o non sufficientemente chiaro per il perseguimento degli obiettivi prefissati 4 Le azioni proposte appaiono ben articolate sia da un punto di vista numerico che di tipologia di attività Le azioni proposte appaiono sufficientemente articolate sia da un punto di vista numerico che di tipologia di attività Le azioni proposte appaiono poco esaustive e di scarsa propositività 8 Il progetto appare ben articolato per la tipologia e la qualità di indicatori di impatto riportati Il progetto appare sufficientemente articolato per la tipologia e la qualità di indicatori di impatto riportati Il progetto appare poco articolato per la tipologia e la qualità di indicatori di impatto riportati Descrizione dettagliata della programmazione finanziaria, del budget, dei costi e della loro congruità Descrizione sufficiente della programmazione finanziaria, del budget, dei costi e della loro congruità Descrizione scarsa e/o generica della programmazione finanziaria, del budget, dei costi e della loro congruità 8 Valore in percentuale della spesa di azioni rivolte al consumatore finale e/o altri operatori del settore rispetto al costo totale del progetto: 0,17 punti per ogni unità percentuale da 40 a 100, fino ad un massimo di 10 punti da 0 a 10 2 0 4 0 4 0 5 3 0 15 14 G. Numero soggetti (produttori di vino) aggregati al beneficiario (MAX 20 PUNTI) Superiori a 35 20 16-35 15 11-15 10 3-10 5 H. Progetti presentati da consorzi di tutela delle denominazioni e loro associazioni e/o da associazioni di soggetti che comprendono consorzi di tutela delle denominazioni e loro associazioni, nonché da distretti agricoli accreditati in Regione Lombardia (20 PUNTI) TOTALE 20 100 I punteggi di cui ai criteri A. e B. e rispettivamente quelli C. e H. sono alternativi e non si sommano. A parità di punteggio è data precedenza al progetto che coinvolge il maggior numero di soggetti aggregati. Art. 13 Modifiche ai progetti 1. Fermo restando l’importo totale massimo del progetto che non può in nessun caso essere incrementato, sono ammesse modifiche ai sensi dell’art 4 del reg. 555/08 solo in caso di: a) modifiche minori che attengono a modalità di realizzazione di una medesima azione. Ad esempio, cambio di fiera all’interno di un medesimo Paese Terzo (Shanghai invece di Pechino, Boston invece di New York ma non Pechino invece di Boston), cambio di testata giornalistica, realizzazione di materiale promozionale diverso (non grembiulini ma cappellini), etc. b) modifiche che comportano una variazione di spesa entro il 20% della voce dell’azione cui si riferisce. In entrambi i casi a) e b) sopra riportati è richiesta una comunicazione di modifica da inviare, trimestralmente (e in ogni caso non oltre 15 giorni prima dell’effettuazione dell’evento oggetto della modifica), all’ufficio regionale competente, ad Agea e, per conoscenza, al Ministero ([email protected]). c) Modifiche che comportano una variazione di spesa superiore al 20% della voce dell’azione cui si riferisce e che non mutino la strategia globale del progetto. d) Modifiche che riguardano azioni e/o Paesi inseriti nel progetto approvato. In entrambi i casi c) e d) sopra riportati è richiesta la preventiva approvazione dell’ufficio regionale competente che ha approvato il progetto originario. Le modifiche devono essere debitamente motivate e, comunque, non riguardare la strategia complessiva del progetto. Esse devono essere presentate secondo il modello Allegato E . Le stesse sono esaminate ai sensi dell’art.8 comma 7 del DM 22 luglio 2010 e devono essere realizzate solo dopo l’avvenuta approvazione. Rientrano nei casi precedenti anche i casi di forza maggiore di cui alla normativa comunitaria. 2. Qualora, in seguito ai controlli eseguiti, il contributo eleggibile risultasse inferiore all’anticipo percepito, il beneficiario dovrà restituire la somma percepita in eccesso maggiorata degli interessi legali calcolati a partire dalla data del pagamento. Tuttavia se il contributo eleggibile dovesse risultare 15 inferiore al 70% dell’anticipo percepito, il beneficiario dovrà ulteriormente versare, a titolo di penalità, una somma, calcolata sull’ammontare della garanzia di buona esecuzione, corrispondente alla percentuale di contributo non eleggibile, come specificato all’art. 4 del contratto tipo Allegato C. Art. 14 Materiale informatvo 1. Al fine di assicurare la tracciabilità amministrativa del finanziamento erogato, tutti i materiali realizzati per ciascuna azione sono contrassegnati con il logo e la dicitura di cui all’Allegato IV (interno al modello Allegato C) dell’Invito alla presentazione dei progetti, in cui dovrà essere inserito un logo/messaggio comune identificativo delle azioni promozionali ammesse a contributo. 2. Al fine di ottenere il preventivo nullaosta alla divulgazione dei messaggi promozionali e/o informativi, i beneficiari proponenti che abbiano conseguito l’approvazione finale del programma da parte dell’autorità competente, dovranno inoltrare il materiale informativo e promozionale al seguente indirizzo internet: http://mipaaf.sian.it/promoPubb 3. Il proponente dovrà provvedere alla propria registrazione nel portale, seguendo le istruzioni del sito (opzione Help) ed inserendo la propria Partita IVA/ codice fiscale ed una password di minimo 8 caratteri, un punto ed un numero (cifra). 4. In ogni richiesta di approvazione dovrà essere specificato se il beneficiario usufruisce o meno del contributo integrativo regionale del 30%. 5. Il Ministero invierà le proprie determinazioni in merito al rilascio o meno del nulla osta al richiedente, all’Organismo pagatore Agea e all’eventuale Regione di competenza, al fine di consentire allo stesso l’espletamento delle attività di competenza ai fini della verifica della eleggibilità della relativa spesa. Art. 15 Stipula del contratto, controllo e rendicontazione 1. I contratti, redatti secondo l’apposito schema di contratto-tipo, di cui all’Allegato C dell’Invito alla presentazione dei progetti, saranno stipulati tra l’Organismo Pagatore AGEA – Agenzia per le Erogazioni in Agricoltura – ed i beneficiari entro il giorno 10 ottobre 2014. 2. L’elenco dei contratti è reso pubblico ai sensi della normativa vigente entro un massimo di 90 giorni dalla stipula e devono essere, entro il medesimo termine, trasmessi in copia alle autorità competenti. 3. Le attività sono effettuate entro il 30 agosto dell’anno successivo a quello di stipula del contratto con richiesta di saldo in pari data qualora i soggetti non richiedano il pagamento anticipato o chiedano l’anticipazione in forma parziale (30% del contributo). La procedura e la tempistica di richiesta dell’anticipo, di rendicontazione e di erogazione del contributo, è la medesima prevista dal Reg. (CE) n. 501/2008. 4. Qualora i soggetti chiedano il pagamento anticipato, in forma integralmente anticipata, previa costituzione di una cauzione pari al 120%, le attività sono effettuate entro il 31 dicembre dell’anno finanziario comunitario successivo a quello di stipula del contratto. 5. Le diverse fasi di attuazione del progetto sono sottoposte ad un costante monitoraggio, mediante controlli contabili e controlli tecnici (in itinere ed ex post) effettuati da Organismo Pagatore AGEA. I risultati saranno comunicati da AGEA alle autorità competenti entro e non oltre 90 giorni dalla chiusura del procedimento. 16 6. Concluse le azioni previste dal contratto, il beneficiario presenta ad Agea una relazione annuale a corredo dell’istanza di pagamento e della documentazione delle spese sostenute. La relazione deve contenere, tra l’altro, le seguenti informazioni: Il numero di eventi organizzati (degustazioni, cene, promozione GDO etc ) Il numero di professionisti, esperti, giornalisti raggiunti con gli eventi organizzati; Il numero di articoli pubblicati da giornalisti in caso di realizzazione dell’azione di incoming; Il numero di contratti eventualmente stipulati a seguito dell’organizzazione degli eventi. Trascorsi 6 mesi dalla realizzazione delle attività promozionali il beneficiario presenta una seconda relazione contenente: il valore ed il volume dell’export del prodotto di cui si è fatta promozione ed il trend dei consumi nel paese terzo in cui si è fatta promozione. Le relazioni di cui sopra sono necessarie al fine di valutare l’eventuale concessione di ulteriori contributi alla promozione per il beneficiario negli anni successivi, in caso di presentazione di un nuovo progetto. La mancanza delle relazioni e/o una relazione non contenente elementi sufficienti a valutare positivamente l’azione di promozione effettuata, determina la decisione di non procedere all’erogazione di ulteriori contributi in favore del beneficiario. 7. Copia delle relazioni di cui al punto precedente e dei Calendari trimestrali delle azioni deve essere inviata anche agli uffici regionali competenti. Analogamente, AGEA provvederà a mettere a disposizione agli uffici regionali competenti i dati consuntivi relativi ai progetti rendicontati e liquidati. Art. 16 Riepilogo tempistica 1. Si riporta di seguito la tempistica delle principali fasi previste: FASE PERIODO/TERMINE Presentazione della domanda a Regione Lombardia in copia al Entro le ore 16.00 del 26 giugno 2014 Ministero e AGEA secondo le modalità descritte all’art. 9 per i progetti multiregionali Entro le ore 16.00 del 2 luglio 2014 per i progetti regionali. Istruttoria delle domande pervenute, da parte di Regione Entro il 25 luglio 2014, per progetti Lombardia regionali ed entro il 18 luglio per progetti multiregionali. Approvazione della graduatoria dei progetti finanziati. Entro il 25 luglio 2014 Comunicazione da parte di Regione Lombardia al Ministero Entro il 25 luglio 2014, per progetti dell’elenco dei progetti regionali e multiregionali approvati regionali ed entro il 18 luglio per i ammissibili a finanziamento, corredati dalle relative note progetti multiregionali. redatte sulla base dell’Allegato I all’ Invito alla presentazione dei progetti. Il Ministero invia ad AGEA la lista completa dei progetti Entro il 28 luglio 2014. regionali e multiregionali approvati. La Regione comunica ai soggetti proponenti gli esiti Entro il 28 luglio 2014. dell’istruttoria. Il beneficiario presenta all’organismo pagatore Agea lo Entro il 20 settembre 2014. schema di contratto corredato dalla documentazione richiesta nonché della garanzia di buona esecuzione 17 L’Organismo pagatore Agea esamina la documentazione Entro il 10 ottobre 2014. pervenuta nei 20 giorni successivi la presentazione della stessa e stipula con i beneficiari appositi contratti sulla base del modello allegato C all’Invito alla presentazione dei progetti; 2. Al fine di dare adeguata pubblicità ai progetti presentati a valere sia sui fondi nazionali che regionali, gli stessi saranno pubblicati sul sito internet del Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali entro il 1 agosto 2014. Art. 17 Pubblicazione e informazioni 1. Eventuali richieste di chiarimenti e/o di informazioni, potranno essere inviate a Regione Lombardia ai seguenti indirizzi di posta elettronica: - [email protected] - [email protected] 2. Il responsabile unico del procedimento è il dott. Antonio Tagliaferri dirigente della Struttura Sviluppo, Promozione delle Produzioni, Ricerca, Innovazione Tecnologica e Servizi alle imprese. 3. Il presente bando e tutta la documentazione necessaria per la presentazione della domanda di contributo sono pubblicati sui siti www.politicheagricole.it (sezione Bandi di gara) e www.agricoltura.regione.lombardia.it (sezione Bandi). 18
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