INCLUSIVAmente Tra arte e sogno… per “fare e pensare” Anno scolastico 2014-2015 1 “Non c’è peggior ingiustizia del dare cose uguali a persone che uguali non sono” (Don Lorenzo Milani) Percorsi di inclusione per alunni della Scuola dell’ infanzia, primaria e secondaria 2 Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca UFFICIO SCOLASTICO REGIONALE PER LA PUGLIA ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE NEVIANO Scuola dell’Infanzia, Primariae Secondaria di I grado 73040 NEVIANO (LE) VIA G. PERLASCA - e0836-618041- C.F. 93057820750 – C.M. LEIC838001 e-mail: [email protected] INCLUSIVAMENTE Tra arte e sogno…per “fare e pensare” PREMESSA L’Istituto Comprensivo di Neviano, unitamente a quello di Seclì, accoglie numerosi alunni diversamente abili con particolari difficoltà a livello cognitivo con conseguenti limitazioni a livello di strumentalità di base, di autonomia e relazionali. Sono altresì presenti numerosi alunni con BES in quasi tutte le classi: un sovraccarico di problematiche, sia socio-relazionali, che cognitive, investe la realtà scolastica e impone la necessità di ottemperare adeguatamente ai bisogni formativi di tutti gli alunni con difficoltà, con risposte formative adeguate ed efficaci. Qui sta l’esigenza dell’inclusione di poter rispondere con un’individuazione “sufficientemente buona” a tutti gli alunni con Bisogni Educativi Speciali nell’ottica che, in prospettiva, tutti gli alunni, qualunque sia la loro situazione di funzionamento possano raggiungere il loro massimo potenziale di apprendimento e di partecipazione. La scuola come ambiente educativo e di apprendimento e il clima sociale positivo sono elementi portanti di un’azione educativa volta ad arricchire il processo di sviluppo della personalità in età evolutiva e ad arginare gli effetti di deprivazioni culturali, affettive e sociali. Per corrispondere ai bisogni, alle peculiarità, agli stili cognitivi e alle motivazioni di ciascun alunno, occorre predisporre itinerari di rinforzo, di integrazione, di compensazione fondati sull’interazione verbale, su relazioni significative e su una didattica “su misura”. Ciò presuppone: l’adozione di strategie metodologiche individualizzate e, nel contempo, socializzanti, attraverso attività di gruppo; la flessibilità di procedure; l’attivazione di processi di insegnamentoapprendimento che muovano da problemi da risolvere con la mobilitazione della creatività e 3 l’assunzione di responsabilità. Pertanto, sulla base delle informazioni qui esposte e al fine di poter garantire il successo formativo di tutti e di ciascuno attraverso un'adeguata didattica personalizzata e individualizzata la scuola deve essere in grado di rispondere con buona qualità formativa, di individualizzare in modo sufficiente, di includere realmente nella vita scolastica dell’apprendimento e delle relazioni, con risposte formative adeguate ed efficaci, tutti gli alunni con difficoltà. Pertanto, anche quest’anno si è pensato di intraprendere un percorso progettuale elaborato e da realizzarsi con diverse modalità organizzative nei rispettivi ordini di scuola: scuola dell’infanzia, primaria e scuola secondaria di 1° grado; itinerari metacognitivi e progetti legati alla qualità dell’integrazione e inclusione che si connotano per una forte sensibilità alle differenze e ai bisogni formativi di ciascun alunno e che mirano alla diffusione di una reale cultura dell’inclusione, fondata sulla personalizzazione dell’apprendimento e delle relazioni per tutti gli alunni. In quest’ottica si inserisce il Progetto d’indirizzo finalizzato a favorire una didattica alternativa, una didattica che si sostanzia della centralità della persona; da qui nasce l’esigenza della didattica laboratoriale, con progetti integrati per sperimentare modelli apprenditivi che superino quelli del tradizionale fare scuola; in tal modo le attività scolastiche risulteranno non più meramente integrative, ma saranno il distintivo di una scuola “inclusiva” che non lasci “indietro” nessuno. Pertanto sarà utilizzata una metodologia a carattere attivo, del tipo: learning by doing, “imparare facendo”. Il fine principale dell’educazione è quello di consentire all’individuo di realizzare la propria formazione in un processo di continuo sviluppo che nasce dall’esperienza. L’educazione, per avere successo, deve essere fondata sull’impegno degli studenti in situazioni problematiche molto vicine a quelle che si presentano nel corso della vita, in modo da stimolare a pensare: se non ci sono problemi da risolvere o difficoltà da vincere, il processo di riflessione resta improduttivo. In sostanza l’attivismo ha avuto il merito di proporre per la prima volta quel modello di “scuolalaboratorio” dal quale ha tratto origine l’attuale didattica dei laboratori, che assume nella scuola la funzione di attività intenzionale, volta a promuovere gli apprendimenti degli alunni mettendoli in condizione di cooperare liberamente con gli altri. Il docente a tal proposito deve orchestrare, nei gruppi di studio laboratoriali, le sinergie di coetanei che mettono in comune conoscenze, abilità, attitudini, in modo che ogni alunno possa esserne valorizzato per ciò che può dare al lavoro comune. All’interno di tale progetto rientra una vasta gamma di percorsi ed interventi stimolanti volti a garantire un ampliamento dell’offerta formativa equa e opportuna per ciascun alunno, come riportato qui di seguito: Laboratorio artistico-espressivo. 4 Attività creative manipolative. Laboratorio musicale. Attività di recupero/potenziamento per gli alunni che seguono il percorso didattico curriculare. Laboratorio linguistico. Laboratorio matematico-scientifico. La ricaduta dei suddetti laboratori non è da considerarsi finalizzata esclusivamente agli alunni con Bisogni Educativi Speciali, ma avranno finalità estensibili anche ad alunni con potenzialità elevate. 5 Attraverso i laboratori viene offerta ai bambini la possibilità di realizzare dei lavori completi ben rifiniti, che li gratificano e danno loro una migliore percezione di sé. Per il bambino che per la prima volta si avvicina a questo mondo è una continua scoperta, è come riuscire a trovare un “canale” nuovo in cui esprimere tutto ciò che, per varie difficoltà concrete e personali, non riesce ad esternare. In questo contesto l’inserimento di alunni con Bisogni Educativi Speciali rappresenta il momento più significativo in quanto promuove l’educazione integrale dell’alunno potenziando il processo di inclusione attraverso i seguenti OBIETTIVI Riconoscere i bisogni e le problematiche degli alunni con BES, anche attraverso la predisposizione e la somministrazione di materiale specifico; Favorire l’integrazione/inclusione attraverso un canale privilegiato, quello artistico-espressivo. Creare percorsi di didattica inclusiva attraverso la didattica laboratoriale. Individuare strategie educativo-didattiche diversificate e mirate, con la collaborazione dei docenti delle équipe pedagogiche/ consigli di classe; Sviluppare strategie per potenziare le abilità logiche e linguistiche degli alunni, attraverso giochi strutturati; Sviluppare il pensiero divergente; Far acquisire gradualmente un efficace metodo di studio e una buona autonomia di lavoro; Migliorare i risultati di apprendimento per Italiano e Matematica, attraverso le attivitàlaboratoriali proposte; Favorire il successo scolastico di ogni singolo alunno; Favorire l’autostima. 6 Lo spirito che ci guida nell’organizzare iniziative e progetti educativi mirati al superamento delle difficoltà, nasce dal bisogno di rendere l’ambiente scolastico maggiormente gratificante e stimolante, operando su obiettivi costruttivi che tendono ad incrementare il percorso d’apprendimento attraverso una didattica capace di promuovere e permeare di spirito nuovo le attività previste dal curricolo nazionale, per un apprendimento che non sia asfittico, senza respiro, privo di senso e di contesto, votato alla ricognizione del già noto, ma piuttosto all’esplorazione e alla ricerca. Il progetto è volto a garantire le priorità di Istituto indicate nel PAI: prevenzione del disagio; promozione del successo formativo attraverso azioni volte al recupero degli alunni con DSA e portatori di bisogni educativi speciali; favorire il successo della persona nel rispetto della propria individualità-identità. RILEVAZIONE BISOGNO FORMATIVO Il Progetto Inclusivamente… nasce dalla necessità di rendere operativa la mission dell’Istituto al fine di garantire a tutti gli alunni il successo formativo, con particolare attenzione a quelli che presentano difficoltà riconducibili a DSA e, in generale, a bisogni educativi speciali. Finalità Istituzionale degli interventi educativi: 1. Garantire a tutti gli alunni il raggiungimento del massimo grado di autonomia, per diventare futuri “uomini e cittadini” Obiettivo formativo generale: 1. Consentire a “tutti” ogni opportunità formativa e il pieno sviluppo delle proprie potenzialità. FINALITÀ La realizzazione del progetto sarà orientata a perseguire il miglioramento dell’offerta formativa, della qualità dell'azione educativa e didattica e della professionalità negli interventi mirati, con una sempre maggiore attenzione alle specifiche difficoltà degli alunni e ai diversi stili cognitivi. Un’azione educativa mirata in grado di rapportarsi alle potenzialità individuali di ciascun alunno permette di valorizzarne le differenze per trasformarle in risorse, favorendo in tal modo l’inserimento/inclusione degli alunni all’interno della realtà scolastica e il raggiungimento dell’autonomia nei suoi diversi aspetti. Le finalità specifiche del progetto in questione sono: 7 prevenire situazioni di disagio, attraverso l’organizzazione e il coordinamento di percorsi di accoglienza e di integrazione degli alunni con BES, promuovendone il successo formativo attraverso la valorizzazione delle loro potenzialità e il graduale superamento degli ostacoli; offrire un curricolo integrativo rispetto a quello già predisposto dalla scuola, che consenta lo sviluppo delle abilità e delle competenze fondamentali degli alunni, attraverso l’utilizzo di materiali strutturati per unità didattiche; favorire la crescita delle motivazioni legate all’apprendimento, sviluppando nel contempo, anche positivi sentimenti rispetto alla vita scolastica; recupero e/o sviluppo delle competenze emotive, sociali, culturali e relazionali. RESPONSABILI DELPROGETTO - Il Dirigente Scolastico, che in qualità di Capo d’Istituto, sostiene e supporta le linee progettuali definite nel POF. - L’insegnante Rossella Nestola Delegata di Funzione Strumentale Area 2 e coordinatrice del GLI. RISORSE UMANE Oltre ai soggetti responsabili del progetto, sono coinvolti : - Gli insegnanti facenti parte della commissione GLI. - Docenti delegati di Funzione Strumentale. - Gli insegnanti di scuola primaria. - I docenti di sostegno. - I docenti di scuola secondaria di primo grado. - DSGA. - Personale ATA. - Specialisti esterni per consulenze. DESTINATARI Il Progetto è rivolto agli alunni della Scuola dell’infanzia, Scuola Primaria e Secondaria di Neviano e Seclì. TEMPI E DURATA Una volta definito il piano delle risorse disponibili, con il Dirigente Scolastico verranno definiti i tempi e modalità di realizzazione del Progetto. 8 METODOLOGIA DI INTERVENTO Il laboratorio tende ad incoraggiare l’espressività spontanea degli alunni. Le attività saranno strutturate per stimolare gli alunni a scegliere ed utilizzare adeguatamente formati, oggetti, riorganizzandoli per creare un prodotto finito. Con il supporto di metodologie e strategie didattiche avanzate e complementari, si faciliterà l’organizzazione delle competenze di base, alla luce anche dell’introduzione sempre più massiccia di servizi e materiali on-line. Si utilizzerà l’esistente underground delle competenze digitali degli alunni per far vivere loro la scuolacome un ambiente più confortevole e accogliente, diverso da quello dell’aula tradizionale, con la conseguenza di aumentare la motivazione allo studio e la concentrazione, al fine di far conseguire agli alunni la consapevolezza del “saper fare”. Il progetto sarà realizzato secondo la metodologia delle dinamiche di gruppo specifiche dell’epistemologia delle discipline che al contempo permettono lo sviluppo di competenze sociorelazionali e garantiscono il contenimento affettivo che sovente incide significativamente sul processo di inclusione sociale. Saranno attivate modalità di cooperative learning, circle time, problem solving. RISORSE 1. multimediali Consultazione pagine web per: 2. 3. • reperire informazioni • acquisire immagini • acquisire filmati • utilizzare dizionario laboratoriali • strumenti musicali • materiale didattico di vario tipo • materiale scientifico • software didattici • materiale artistico-espressivo • materiale strutturato informatiche Utilizzo software e applicazioni: 9 • powerpoint • word art • clipart • videoscrittura • audiolibri • sintesi vocale Le tre tipologie convergono nel far acquisire un “Apprendimento motivato” VALUTAZIONE E VERIFICA Nell’adottare criteri e modi di verifica è opportuno riflettere, se la valutazione deve essere “dell’apprendimento” o “per l’apprendimento”. La valutazione dell’apprendimento è abbastanza facilmente comprensibile e ha un valore essenzialmente certificativo. La valutazione per l’apprendimento presuppone “tutte quelle attività intraprese dagli insegnanti e/o dagli alunni, che forniscono informazioni da utilizzare conoscenza dei cambiamenti ottenuti, sia in itinere, sia come valutazione finale. Pertanto sarà cura dei docenti coinvolti monitorare le attività e valutare la riuscita del progetto. RISULTATI ATTESI Ci si potrebbe dilungare molto su quali possano essere i risultati che ci si attende, ma molto brevemente diciamo che gli obiettivi essenziali sono racchiusi nel superamento di tutti quei comportamenti cognitivo-comportamentali che impediscono nell’alunno un buon apprendimento ed una buona capacità di relazione. ANALISI DELL’EFFICACIA Miglioramento della qualità dell’inclusione. Miglioramento delle performance individuali. Grado di soddisfacimento dei bisogni educativi rilevati. Superamento delle principali carenze per ciascuna delle aree interessate: percettiva, ricettiva, espressiva e dell’autonomia, relazione, cognitiva). Miglioramento negli apprendimenti curriculari. Maggiore senso di competenza. Maggiore capacità di riflessione. 10 CONSIDERAZIONI CONCLUSIVE “Se la scuola vuole diventare davvero inclusiva ha bisogno di “normalità divenuta speciale”, condizioni ordinarie di funzionamento che siano però davvero rispondenti alla complessità dei Bisogni Educativi Speciali di molti alunni. Una scuola inclusiva deve essere ordinariamente speciale, non darsi “particolari” e diverse attenzioni, ma darsi invece normalmente istituzioni inclusive, che siano parte integrante del suo essere comunità educante. Questa è la sfida della “speciale normalità”. Dario Ianes Neviano, 18 ottobre 2014 Delegata di Funzione Strumentale Ins. Rossella Nestola Il Dirigente Scolastico Prof.ssa Rosanna Lagna 11
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