REGIONE TOSCANA A AZ ZIIE EN ND DA AU US SLL 1 12 2D DII V VIIA AR RE EG GG GIIO O RELAZIONE SANITARIA 2013 SOMMARIO Sezione I 1.1 1.2 Il quadro epidemiologico La struttura demografica Lo stato di salute ed i bisogni sanitari della popolazione (con riferimento ai flussi codificati e ad eventuali esperienze locali e studi ad hoc) 5 5 7 1.2.1 9 1.2.3 1.2.4 1.2.5 1.2.6 1.2.7 1.2.8 1.2.9 Comportamenti importanti per la salute ( con particolare riferimento ad alimentazione, fumo, alcool, consumo sostanze illecite e tossicodipendenze ) Utilizzo dell’ospedale da parte dei residenti (con particolare riferimento a: patologie di ricovero, interruzioni volontarie di gravidanza, nascite) Mortalità generale, per cause e mortalità evitabile (con particolare riferimento agli eventi sentinella) Malattie infettive (incidenza principali malattie infettive con relativa copertura vaccinale) AIDS, incidenza, prevalenza e mortalità Infortuni sul lavoro Disabilità Patologia psichiatrica La non autosufficienza dell’anziano 20 22 23 24 31 32 32 Sezione II 2.1 2.2 Sezione III 3.1 Gli obiettivi strategici perseguiti ed i risultati raggiunti Il quadro sintetico degli obiettivi perseguiti e dei risultati raggiunti Le aree di criticità e gli elementi significativi verificatisi nell’anno Il profilo gestionale-organizzativo ed economico-finanziario L’organizzazione 33 33 45 46 46 3.1.1 3.1.2 3.1.3 Principali adempimenti L’articolazione distrettuale: percorso assistenziale parte strategica Gli accordi interaziendali 46 46 51 3.2 I livelli di assistenza 51 3.2.1 3.2.2 I servizi ospedalieri in rete I servizi sanitari territoriali ed il loro sviluppo 51 52 3.2.2.1 3.2.2.2 3.2.2.3 3.2.2.4 3.2.2.5 3.2.2.6 3.2.2.7 3.2.2.8 3.2.2.9 3.2.210 3.2.2.11 Accordo pediatri di libera scelta L’assistenza domiciliare integrata Le cure domiciliari (vedi tabella n. 5) Progetto sperimentale Qualificazione assistenza sanitaria di base Potenziamento Vaccinazioni popolazione adulta a rischio Potenziamento Vaccinazioni raccomandate – popolazione età pediatrica Specialistica ambulatoriale Psicologia Tutela minorile Promozione di opportunità lavorative per utenti UU.FF Salute mentale Adulti, Handicap, SERT Integrazione socio-sanitaria 52 52 53 55 57 57 59 59 60 61 62 1.2.2 18 3.2.3 La prevenzione collettiva 62 3.3 La gestione dei servizi 64 3.3.1 3.3.2 La gestione diretta La gestione esterna (sanità privata, volontariato, onlus) 64 64 3.3.2.1 3.3.2.2 Volontariato e trasporti sanitari Sanità privata 64 64 3.3.3 3.3.4 La gestione dei servizi territoriali Gli scambi interaziendali 65 65 3.4 L’equilibrio economico-finanziario 67 3.4.1 3.4.2 L’equilibrio economico-finanziario Razionalizzazione dell’uso delle risorse 67 67 3.5 Sezione IV 4.1 4.2 4.3 4.4 4.5 4.6 4.7 4.8 Sviluppo e investimenti; acquisizione e gestione di nuove tecnologie al servizio della salute Le politiche aziendali per la qualità Qualità aziendale Il percorso assistenziale La comunicazione La carta dei servizi La partecipazione e la tutela I tempi di attesa La semplificazione delle procedure amministrative La promozione della cultura della salute 68 69 69 70 80 82 82 82 84 84 4.8.1 4.8.2 4.8.3 4.8.4 4.8.5 4.8.6 4.8.7 Stili di vita - Educazione Alimentare Stili di vita – prevenzione al tabagismo Stili di vita – promozione dell’attività fisica Educazione al dono del sangue Educazione al dono di organi Educazione all'affettività, sessualità e alla paternità e maternità consapevole Prevenzione HIV - AIDS 87 88 88 89 90 90 91 4.9 4.10 4.11 La bioetica La formazione del personale Le sperimentazioni gestionali 92 93 95 Sezione V 5.1 Le politiche di settore Prevenzione collettiva 95 95 5.1.1.1 5.1.1.2 5.1.1.3 5.1.1.4 5.1.1.5 5.1.1.6 Raggiungimento del livello di utilizzo delle risorse previste dal Piano sanitario regionale (5%) Collaborazione con la Direzione aziendale per la valutazione epidemiologica e la programmazione Sviluppo dei piani di lavoro coordinati con A.R.P.A.T. e Istituto Zooprofilattico Sperimentale Formazione ed educazione alla salute: formazione degli operatori Percorso per il miglioramento continuo della qualità Rispetto dei tempi nei procedimenti NIP/SUAP per le attività produttive 95 96 98 100 100 100 5.1.2 Prevenzione, igiene e sicurezza nei luoghi di lavoro 5.1.2.1 5.1.2.2 Comparto Edilizia Vigilanza e controllo nelle cave 101 101 101 3 Relazione sanitaria 2013 5.1.2.3 5.1.2.4 5.1.2.5 5.1.2.6 Vigilanza e controllo nel comparto lapideo Cantieri Navali Tutela della sicurezza e salute degli addetti a lavori agricoli e forestali Misure di prevenzione possibili e attuabili per la riduzione del sovraccarico biomeccanico del rachide e per la permanenza al lavoro di lavoratori affetti da low back pain (LBP) in aziende di assistenza alla persona (RSA) 5.1.3 Igiene e sanità pubblica 5.1.3.1 Profilassi delle malattie infettive diffusive – Piano nazionale per l’eliminazione del morbillo e della rosolia congenita con vaccinazione anti MPR (morbillo parotite rosolia) – Vaccinazione antiHPV adolescenti – coperture vaccinali nuovi nati Profilassi delle malattie infettive diffusive – Esecuzione, a seguito di notifica di malattia infettiva, di indagini epidemiologiche ed interventi di profilassi, secondo protocolli formalizzati Profilassi delle malattie infettive diffusive – Attività ambulatoriale di vaccinoprofilassi per categorie a rischio e viaggiatori Medicina internazionale – Mantenimento del livello quali-quantitativo dell’attività ambulatoriale per viaggiatori in zone a rischio Medicina Internazionale –Malattie infettive ad alta diffusività Formazione Promozione della salute e comunicazione Osservatorio epidemiologico Osservatorio epidemiologico - Progetto Nazionale PASSI (Progressi delle Aziende Sanitarie per la Salute in Italia) Pareri igienico-sanitari richiesti da amministrazioni provinciale e comunali Partecipazione a commissioni e conferenze di servizi indette da pubbliche amministrazioni per espressione dei pareri di competenza Tutela della collettività e dei singoli dai rischi sanitari degli ambienti di vita – Pareri per condizioni igieniche di abitazioni Tutela della collettività e dei singoli dai rischi sanitari degli ambienti di vita – Verifiche di abitabilità/agibilità Tutela della collettività e dei singoli dai rischi sanitari degli ambienti di vita – Vigilanza programmata su strutture recettive, sportive, ricreative, estetiche, sanitarie Attività per l’applicazione del regolamento di polizia mortuaria Tutela dai rischi sanitari connessi con l’inquinamento ambientale 5.1.3.2 5.1.3.3 5.1.3.4 5.1.3.5 5.1.3.6 5.1.3.7 5.1.3.8 5.1.3.9 5.1.3.10 5.1.3.11 5.1.3.12 5.1.3.13 5.1.3.14 5.1.3.15 5.1.3.16 5.1.4 Igiene della nutrizione 5.1.4.1 5.1.4.2 5.1.4.3 Sorveglianza nutrizionale Attività di counseling nutrizionale Attività di counseling nutrizionale nell’ambito del Consultorio per la Gravidanza 5.1.5 Sicurezza Alimentare e Sanità veterinaria 5.1.5.1 5.1.5.2 5.1.5.3 Sicurezza alimentare Applicazione della categorizzazione del rischio delle imprese alimentari Controlli ufficiali delle imprese alimentari su segnalazione da parte di cittadini su alimenti e/o attività alimentari non conformi agli standard igienici Sistema rapido di allerta per alimenti e mangimi Controlli su animali vivi e sulle merci oggetto di scambi commerciali con i Paesi dell’UE Sanità Animale Gestione randagismo Igiene degli allevamenti e delle produzioni zootecniche Sistema gestione Qualità Piano comunicazione 5.1.5.4 5.1.5.5 5.1.5.6 5.1.5.7 5.1.5.8 5.1.5.9 5.1.5.10 102 103 104 104 105 105 106 106 107 107 108 108 109 109 110 110 111 111 111 112 112 113 113 114 114 115 115 121 122 122 122 123 125 126 127 127 5.1.6 Medicina dello sport 127 5.2 Progetti Obiettivo 130 5.2.1 La tutela della salute mentale 130 5.2.1.1 5.2.1.2 5.2.1.3 5.2.1.4 5.2.1.5 5.2.1.6 Interventi mirati alla tutela della salute mentale infanzia e adolescenza Programmi di adeguamento e riequilibrio zonale della rete dei servizi. Riorganizzazione del Centro di Salute Mentale Sperimentazione di modalità assistenziali innovative o per specifiche tipologie di utenti Gestione Unità Abitativa “Ulisse” c/o ex P.O. di Camaiore Assistenza residenziale socio-sanitaria per utenti dei servizi di Salute Mentale Assistenza residenziale socio-sanitaria per utenti dei servizi di Salute Mentale - Gruppo Appartamento “La Casina” – Viareggio e Assistenza residenziale presso RR.SS.AA. Collaborazione con le associazioni dei genitori (AIR e ALDEI) Mantenimento prestazioni ambulatoriali e di ricovero rispetto all’anno precedente: U.F. SMIA Collaborazione con le associazioni dei familiari degli utenti e con gruppi aiuto – aiuto: U.F. Salute Mentale Adulti Informatizzazione della Salute Mentale Adulti 130 130 131 131 133 134 5.2.2 Salute della donna, procreazione responsabile, infanzia e adolescenza 137 5.2.2.1 5.2.2.2 5.2.2.3 5.2.2.4 5.2.2.5 5.2.2.6 5.2.2.7 5.2.2.8 5.2.3 5.2.3.1 5.2.3.2 5.2.3.3 5.2.3.4 Programmi di potenziamento dei servizi territoriali di assistenza alla gravidanza – Progetto Nascere in Versilia Consultorio Adolescenti Interventi per la popolazione immigrata Identificazione fattori di rischio genetico e malformazioni Salute nutrizionale della gestante e della puerpera Percorso Assistenziale per il Disturbo della Condotta Alimentare in età evolutiva Riqualificazione delle attività consultoriali Collaborazione Pediatria - Psicologia 137 138 139 140 141 141 142 143 5.2.1.7 5.2.1.8 5.2.1.9 5.2.1.10 136 136 136 137 Prevenzione e cura delle condotte di abuso e delle dipendenze 144 Interventi per le alcoldipendenze Interventi sul fumo Percorso preventivo integrato per il gioco d'azzardo patologico (GAP) Iniziative di sensibilizzazione e di coinvolgimento dei MMG 144 151 152 154 5.2.4 Disabilità 155 5.2.4.1 5.2.4.2 5.2.4.3 5.2.4.4 5.2.4.5 Promozione organizzazione rete di servizi verso la persona in situazione di handicap per percorsi diversificati Attività di formazione, informazione per i disabili e sostegno alle famiglie Formazione di una cultura per l’accettazione ed il sostegno del disagio conseguente alla condizione di disabilità Gestione servizi diurni e residenziali per disabili Gestione servizi residenziali e diurni per disabili non autosufficienti (con fondo sanitario) 155 157 157 157 158 5.2.5 Tutela della salute degli anziani 159 5.2.5.1 Tutela anziani non autosufficienti – servizi residenziali e diurni 5.3 Azioni programmate 159 163 5.3.1 Miglioramento delle condizioni di vita dei nefropatici cronici 163 5.3.1.1 Miglioramento delle condizioni di vita dei nefropatici cronici: potenziamento o mantenimento attività dialisi extraospedaliera (CAL) + domiciliare Miglioramento delle condizioni di vita dei nefropatici cronici: attuazione di programmi mirati a qualificare l’accoglienza delle strutture di dialisi Miglioramento delle condizioni di vita dei nefropatici cronici: incremento delle capacità ricettive durante il periodo estivo Miglioramento delle condizioni di vita dei nefropatici cronici: attuazione dei programmi di prevenzione e riduzione dei fattori di rischio per la popolazione 163 5.3.2 5.3.3 Lotta contro i tumori e l’assistenza oncologica Donazione e trapianto di organi, tessuti e cellule 165 168 5.3.3.1 Donazione e trapianto di organi, tessuti e cellule 168 5.3.4 Lotta alle malattie metaboliche (diabete, fibrosi cistica) 169 5.3.4.1 Prevenzione, diagnosi precoce e terapia del diabete e delle complicanze 169 5.3.5 Prevenzione delle malattie cardiovascolari 172 5.3.1.2 5.3.1.3 5.3.1.4 163 164 164 4 Relazione sanitaria 2013 5.3.5.1 5.3.5.2 Prevenzione secondaria Prevenzione primaria 5.3.6 Organizzazione dei servizi alcologici 5.4 Il piano sangue e plasma 5.4.1 Piano sangue e plasma 5.5 Il dipartimento di emergenza e urgenza 5.5.1 Estensione attività territoriali DEU 5.6 5.7 La rete integrata dei servizi di assistenza riabilitativa Assistenza protesica 5.7.1 Assistenza protesica 5.8 Integrazione delle medicine non convenzionali negli interventi per la salute 5.8.1 Integrazione delle medicine non convenzionali negli interventi per la salute 5.9 La politica del farmaco 5.9.1 5.9.2 5.9.3 Razionalizzazione dell’assistenza integrativa Contenimento e razionalizzazione della spesa ospedaliera per farmaci e dispositivi medici Controllo della spesa farmaceutica territoriale SEZIONE VI 6.1 CORREDO DOCUMENTALE Tabelle Tabella n. 1 –L’articolazione distrettuale: l’assetto a fine anno rispetto a quanto programmato nel PAL Tabella n. 2 – I servizi ospedalieri in rete: andamento dei ricoveri Tabella n. 3 – I servizi ospedalieri in rete: l’andamento dei ricoveri dei residenti per tipologia di struttura e confronto con l’anno precedente Tabella n. 4 - I servizi ospedalieri in rete: posti letto in esercizio Tabella n. 5 – I servizi sanitari territoriali e il loro sviluppo: assistenza domiciliare integrata, cure domiciliari, strutture e modalità assistenziali innovative Tabella n. 6 – La struttura della spesa per livelli di assistenza: anno 2006 e confronto con l’anno precedente Tabella n. 7 - La struttura della spesa per le convenzioni nazionali Tabella n. 8 – Lo sviluppo della rete dei presidi: il patrimonio immobiliare, interventi di nuova edificazione o di riorganizzazione funzionale (interventi finanziati) – dato aziendale Tabella n. 9 – Il patrimonio immobiliare, interventi di nuova edificazione o di riorganizzazione funzionale (interventi finanziati) – dato aziendale Tabella n. 10 – Il patrimonio immobiliare, interventi di nuova edificazione o di riorganizzazione funzionale (interventi finanziati) – dato aziendale Tabella n. 11 – Qualità aziendale: i progetti di miglioramento più significativi ( max 5) portati a conclusione nell’anno Tabella n. 12 – La comunicazione: iniziative di comunicazione interna Tabella n. 13 - La comunicazione: iniziative di comunicazione esterna Tabella n. 14 – La comunicazione: costi aziendali Tabella n. 15 – La carta dei servizi: gli impegni dichiarati Tabella n. 16 – La promozione della cultura della salute: interventi realizzati nell’anno Tabella n. 17 – La promozione della cultura della salute: dati di spesa Tabella n. 18 – La formazione del personale: tematiche e ambiti formativi dell’azienda Tabella n. 19 – La formazione del personale: esperienze significative portate a conclusione nell’anno Tabella n. 20 - La formazione del personale: investimento aziendale Tabella n. 21 – L’accreditamento: elenco dei presidi del “Programma accreditamento” accreditati nell’anno 6.2 6.2.1 6.3 6.3.1 Indicatori specifici per livello di assistenza Indicatori specifici per livello di assistenza Valutazione della performance 2013 dell’Azienda sulla base dei risultati del MeS. –Lab. S. Anna di Pisa – Regione Toscana Tabella dei risultati 2013 172 173 173 174 174 174 174 176 178 178 179 179 179 179 180 181 185 185 185 186 187 188 189 190 191 192 192 192 192 193 194 194 195 197 197 198 199 200 200 201 201 210 210 5 Relazione sanitaria 2013 SEZIONE I IL QUADRO EPIDEMIOLOGICO 1.1 La struttura demografica Il quadro demografico della popolazione residente nel territorio della ASL 12 della Versilia è rappresentato dall’andamento dei principali indicatori tratti dai dati elaborati dal Settore Sistema Informativo regionale sulla base dei dati Istat. Complessivamente la popolazione residente al 31/12/2012 (ultimo dato disponibile) era di 164.054 abitanti con una diminuzione dell’ 1.8% sul 2007 ed un saldo ancor più accentuato sul 2010 (-3.3 %). Qui di seguito si può osservare la serie di indicatori relativi alla struttura della popolazione nei sette comuni versiliesi. Detti indicatori fanno emergere un quadro di progressivo invecchiamento della popolazione residente. L'indice di vecchiaia, ovvero il numero di anziani oltre i 64 anni presenti nella popolazione residente ogni 100 giovani tra 0 e 14 anni ha superato in tutti i comuni, eccetto Massarosa, il dato regionale. La tendenza all'invecchiamento è destinata ad acuirsi anche per la ridotta natalità della Versilia: nel 2012 i nati vivi sono stati 7.42 per mille residenti, un valore inferiore a quello della zona Nord Ovest (8.21) ed all’intera regione (8.43). In un anno l’indice di natalità è sceso del 7.5%. Dal grafico seguente si evince che il tasso di invecchiamento versiliese appare quindi maggiore rispetto alla situazione regionale, ma anche a quella dell’area vasta Nord Ovest. L’indice di dipendenza degli anziani appare però contenuto, visto che l’invecchiamento è un fenomeno relativamente recente ed alcune zone della Versilia reggono ancora in termini di natalità, agendo sul ricambio giovani/anziani. Un ruolo molto importante nell’invecchiamento della popolazione locale è rivestito dall’indicatore della presenza di stranieri residenti che è significativamente inferiore rispetto ad area vasta e regione. Essi sono infatti poco più di 52 ogni mille residenti. La scarsa presenza di stranieri, unita ad una bassa natalità porta un 6 Relazione sanitaria 2013 saldo negativo nel quoziente di incremento totale della popolazione e ancor più dell’incremento naturale. L’andamento dei tassi di mortalità mostra una discesa molto vistosa, in particolare fra i maschi versiliesi che comunque restano sempre con dati molto al di sopra dei totali di zona e regionali, nonché delle residenti versiliesi. Il dato 2012 vede un numero di 2043 decessi per un tasso di 12.45 decessi ogni mille 7 Relazione sanitaria 2013 residenti, dato superiore a quello regionale (11.77) ed a quello di area vasta (12.37). Fra le zone sanitarie il dato versiliese viene superato da Massa, Siena, Livorno e Grosseto. La speranza di vita alla nascita in Versilia nel 2010 era comunque inferiore al dato regionale e d’area vasta con 78.46 anni fra i maschi e 83.86 fra le femmine. 1.2 Lo stato di salute ed i bisogni sanitari della popolazione (con riferimento ai flussi codificati e ad eventuali esperienze locali e studi ad hoc) Anche se per i tassi di mortalità generale altre zone della Costa ci stanno superando, sussiste ancora un problema in tal senso, visto che le quote restano ancora alte. A dimostrazione di ciò si veda fra l’altro l’indicatore relativo agli anni potenziali di vita persi (Potential Years of Life Lost, PYLL) ovvero gli anni di vita potenzialmente vivibili e persi per una determinata causa che hanno fatto risultare nel 2012 la Versilia come la peggiore situazione regionale con un tasso di 4.006 anni per 100.000, a fronte di una media fra le aziende sanitarie toscane che si ferma a 3441.400. 8 Relazione sanitaria 2013 Tassi di mortalità standard (Maschi, Femmine e Totale) – Comparazione dati Versilia, Area Vasta Nord Ovest e Regione al biennio 2008-2010 (Elaborazione su dati ARS) Un quadro sintetico del dato di mortalità è rinvenibile dalla valutazione di performance MeS. S. Anna per il quale, a proposito delle patologie tumorali, la zona Versilia è ancora quella col maggior tasso regionale. Infatti nel triennio di riferimento 2008-2010 sono stati, secondo il tasso standardizzato per età ed avendo come standard la popolazione europea, 189,24 decessi per questa patologia su 100.000 residenti: la quota più alta in regione. Per quanto riguarda la mortalità cardiocircolatoria la tendenza è quella di un buon miglioramento della situazione, passando dal tasso riferito al biennio 2006-2008 di 179.09 decessi ogni 100 mila abitanti al 162.88 del biennio 2008-2010. Un dato che, al contrario, ha molto colpito l’opinione pubblica locale sta nella mortalità per suicidi con un tasso di 6.89 decessi ogni 100 mila abitanti: dato che comunque è soggetto a estrema variabilità, anche se in Toscana l’andamento pare in controtendenza rispetto al dato nazionale, registrando una tendenza alla riduzione negli ultimi 10 anni. Restando sull’indicatore per la misurazione della performance aziendale circa la mortalità infantile nel primo anno di vita, la nostra azienda ha ottenuto il miglior risultato regionale con una percentuale di decessi di 1.73 ogni mille nati vivi. 9 Relazione sanitaria 2013 Tassi d'incidenza per le varie patologie tumorali per genere (biennio 2008-2010) 1.2.1 Comportamenti importanti per la salute (con particolare riferimento ad alimentazione, fumo, alcol, consumo sostanze illecite e tossicodipendenze) Alimentazione Le evidenze scientifiche sono uniformemente orientate ad indicare negli stili di vita il più potente strumento di prevenzione nei confronti delle patologie cronico-degenerative, tanto da poter affermare che la diffusione dei corretti stili di vita rappresenta la nuova frontiera della medicina ed un’arma efficace per abbattere i costi legati alle patologie croniche: è pertanto necessario che tutti gli operatori della sanità ne diventino promotori attivi. Per questo, nell’ambito delle azioni del progetto “Guadagnare Salute”, recepito in regione Toscana con la DGR 800/2008, è stata prevista l’individuazione in ogni Azienda USL un gruppo di professionisti esperti sugli stili di vita al fine dell’implementazione di azioni preventive nei quattro ambiti: alimentazione, attività fisica, fumo e alcol. Questi operatori, oltre a partecipare ai tavoli di lavoro tematici in via di attivazione a livello regionale, dovranno favorire il raccordo tra tutti i soggetti, sanitari e non, che si impegnano sul territorio in azioni di promozione della salute, favorendo sinergie a dalla programmazione alla realizzazione degli interventi. In relazione agli stili di vita, secondo i dati riportati in tabella rilevati dall’indagine nazionale PASSI 2010, la Versilia risulta superiore alla media regionale per quanto riguarda il consumo di frutta e verdura (indicatore: 17.6 % di popolazione che consuma almeno 5 porzioni di frutta e verdura al giorno), dato migliorato rispetto alla precedente rilevazione. In Toscana il 3% delle persone intervistate risulta sottopeso, il 58% normopeso, il 31% sovrappeso e l’8% obeso: la Versilia si colloca nella media regionale per questi parametri. Dal confronto con le stime dei tre anni precedenti, si nota come nel quadriennio 2007-2010 il valore delle persone in eccesso ponderale sia rimasto essenzialmente stabile tanto in Toscana quanto a livello nazionale. Complessivamente si stima che il 39% della popolazione presenti un eccesso ponderale. Solo un quarto delle persone in eccesso ponderale dichiarano di seguire una dieta per perdere peso e solo sette su dieci sovrappeso/obesi dichiarano di praticare un’attività fisica almeno moderata La nascita ed affermazione del modello della Medicina di Iniziativa e delle Case della Salute, con il loro preciso mandato sugli stili di vita a partire dalla prevenzione primaria, hanno determinato la necessità 10 Relazione sanitaria 2013 di costituire a livello locale un'interfaccia programmatica ed operativa con i Dipartimenti di Prevenzione allo scopo di sviluppare sinergie ed evitare duplicazione di interventi. Nella Azienda USL 12 di Viareggio le attività nutrizionali hanno trovato collocazione a due livelli: Dipartimento di Prevenzione e Ospedale, rispettivamente nella U.O. Igiene Alimenti e Nutrizione e nella Medicina Interna. In riferimento alla piramide rappresentativa dell’ Expanded Chronic Care Model al Dipartimento di Prevenzione viene richiesto : - riferendosi al primo livello di intervento, corrispondente alla Prevenzione primaria, di farsi promotore ed attuatore di programmi di sorveglianza nutrizionale e di promozione della salute rivolti alla popolazione o a sottogruppi di popolazione; - riferendosi al secondo e terzo livello di intervento, corrispondenti rispettivamente al Self management e al Care management, di implementare gli interventi rivolti all’individuo o a piccoli gruppi finalizzati a promuovere e sostenere il cambiamento dello stile di vita nell’ottica della prevenzione primaria o secondaria di patologie cronico-degenerative e dell’obesità; I livelli apicali della piramide, relativi a situazioni a rischio elevato sono riferibili alle strutture organizzative in ambito ospedaliero. Con Delibera GRT n. 1119/2011, la Regione Toscana ha dato indicazioni affinché in alcune Aziende USL individuate come capofila di Area Vasta i Dipartimenti di Prevenzione sperimentassero modalità organizzative e gestionali tali da rendere più omogenee, razionali ed accessibili ai cittadini le prestazioni, ambulatoriali e non, relative all'ambito nutrizionale e alla promozione di corretti stili di vita. Per l’AV Nord Ovest è stata individuata questa USL. Nell’ambito della sperimentazione operativa sono state individuate e mantenute per il 2013 le seguenti linee di intervento: - sviluppo delle collaborazioni tra Dip di Prevenzione, U.F. Attività sanitarie di comunità e MMG nell’ambito del Chronic care model e della medicina di iniziativa; - sviluppo delle collaborazioni tra Dip di Prevenzione ed UU.OO. Ospedaliere e territoriali; - azioni di prevenzione in ristorazione collettiva; - sviluppo di azioni di promozione dei corretti stili di vita e sorveglianza nutrizionale; - sviluppo dei canali di comunicazione con i cittadini su tematiche nutrizionali e corretti stili di vita; - mantenimento prestazioni ambulatoriali di counseling nutrizionale per sovrappeso/obesi. Si riportano di seguito le sintesi delle attività svolte dal personale della U.O.S. Igiene Alimenti e Nutrizione in relazione ad ogni punto . Punti a) e b) Collaborazioni tra Dipartimento di Prevenzione, Medicina di iniziativa e UU.OO./UU.FF. Ospedaliere e Territoriali Coerentemente con le richieste pervenuteci sia dal territorio sia dall’ospedale, sono stati attuati nel 2013 progetti di collaborazione ed attività specifiche delle quali si riportano di seguito le principali: - In collaborazione con le strutture specialistiche ospedaliere le seguenti attività: U.O.C. Psichiatria/U.O.C. Salute Riabilitazione nutrizionale nei N° 151 visite Mentale Infanzia e Adolescenza disturbi del comportamento nutrizionali effettuate alimentare 11 Relazione sanitaria 2013 U.O.S. Gastroenterologia/ Farmaceutica U.O.C Counseling nutrizionale per i celiaci N° 30 individuali incontri - In collaborazione con le strutture specialistiche territoriali le seguenti attività: Counseling nutrizionale per utenti dei 210 visite nutrizionali Consultori Gravidanza e Adolescenza effettuate U.F.S. Consultori Punto c) Azioni di prevenzione in ristorazione collettiva L’applicazione della D.G.R.T. n. 1127/2010 "Linee di indirizzo regionali per la ristorazione scolastica" ha comportato sia lo sviluppo di iniziative di informazione e formazione su tematiche inerenti aspetti specifici nonché una azione di valutazione e controllo dei piani nutrizionali adottati da parte di Comuni o istituti privati. Sono state mantenute e implementate, anche attraverso apposite convenzioni, le prestazioni di consulenza nutrizionale in ristorazione collettiva su richiesta (elaborazione, valutazione e controllo dei piani nutrizionali adottati da scuole, RSA, mense aziendali ecc.; indagini sulla qualità nutrizionale dei pasti forniti nella ristorazione). E’ stata contestualmente svolta l’attività programmata di controllo dell’applicazione dei piani nutrizionali presso sedi di erogazione pasti in ristorazione collettiva (N° 20 refettori controllati per l’applicazione dei menù scolastici) Punti d) e e) Sviluppo di azioni di promozione e di comunicazione sui corretti stili di vita e sorveglianza nutrizionale E’ stata data continuità a quanto già previsto per l’anno 2012 sull’aspetto specifico, conferendo visibilità alla Azienda USL quale interlocutore privilegiato per il cittadino sulle tematiche nutrizionali attraverso varie iniziative di comunicazione (Riunioni con rappresentanti del Terzo Settore, Festival della salute, ecc.). E’ stata data attuazione al progetto regionale “Pranzo Sano Fuori Casa” per la quale questa Azienda USL è capofila di Area Vasta. Per quanto riguarda la sorveglianza nutrizionale, sono stati effettuati gli interventi previsti dal progetto regionale a valenza nazionale denominato “OKkio alla salute” Punto f) Prestazioni ambulatoriali di counseling nutrizionale per sovrappeso/obesi Da parte del Dipartimento di Prevenzione è stata mantenuta l’offerta delle prestazioni ambulatoriali di counseling nutrizionale effettuate con un numero di prestazioni pari a 520 per gli interventi individuali e 4 interventi di gruppo. Alcol Droghe L’Unità Funzionale SERT è un servizio “ad alta utenza” che si trova ad operare in un territorio con larghissima diffusione sia di “vecchie” che di "nuove" droghe (utenza media di tossicodipendenti ed alcooldipendenti del SERT Az.USL 12 di Viareggio degli ultimi dieci anni sempre superiore alle 600 unità, con progressivo aumento degli utenti totali in carico al SERT soprattutto per problemi di poliabuso di sostanze psicoattive legali ed illegali, fino a superare complessivamente le 1000 unità dal 2010 arrivando a 1136 utenti in carico nel 2013 ). Il servizio, essendo tenuto per le attuali normative ad assicurare la globalità degli interventi di prevenzione e cura delle condotte di abuso e delle dipendenze da sostanze psicoattive ed a garantire la conduzione unitaria dell'articolata e complessa rete di strutture che compongono il tessuto dei percorsi terapeutici di assistenza ai tossicodipendenti ed agli alcolisti, si pone sul territorio come un servizio “in rete” con le altre agenzie sia per i progetti di 12 Relazione sanitaria 2013 prevenzione e promozione della salute che per la risoluzione delle complesse problematiche delle persone che fanno uso di sostanze legali ed illegali e delle loro famiglie. Il progetto obiettivo prevenzione e cura delle condotte di abuso e delle dipendenze, negli ultimi Piani Sanitari Regionali prevede che i Servizi per le dipendenze delle A.S.L. non siano più centrati solo sulle problematiche correlate all’uso di sostanze psicoattive illegali (eroina, cocaina, cannabinoidi...), ma anche su comportamenti patologici derivanti dall’uso di sostanze legali (alcool, tabacco, farmaci ) e da comportamenti compulsivi assimilabili alle cosiddette “dipendenze senza droga” (gioco d’azzardo patologico , dipendenza da internet…). Nel settembre 2008, in seguito alla visita (1819/9/08) della Commissione Regionale finalizzata alla verifica del possesso dei requisiti Organizzativi, Strutturali e Tecnologici previsti dalla normativa regionale, il SERT è stato accreditato dalla Regione Toscana come presidio ambulatoriale per il trattamento dei tossicodipendenti ed alcooldipendenti. Dati Utenti in carico anno 2013 presso l’ U.F.S. Ser.T. ASL 12 di Viareggio: I dati dell'utenza SERT dell'anno 2013 sono i seguenti: -N° 804 tossicodipendenti in carico (di cui 657 maschi e 147 femmine con consumo problematico di droghe illegali seguiti sia con terapie farmacologiche che con interventi psico-sociali multiprofessionali compresi programmi comunitari residenziali), con una tendenza progressiva all’aumento di consumo cocaina sia come droga primaria specie nei nuovi utenti SERT (102 TD nell'anno 2013) che come droga secondaria negli utenti "storici" eroinomani (+ 92 tossicodipendenti non residenti “appoggiati da altri SERT”). -N° 332 alcooldipendenti (di cui 220 maschi e 112 femmine con problemi alcolcorrelati spesso associati a consumo di altre sostanze come la cocaina e a disturbi psichiatrici) molti dei quali seguiti in collaborazione con i gruppi di Auto-mutuo-aiuto presenti nel territorio versiliese ( 6 Club Alcologici Territoriali , 1 gruppo Alcolisti Anonimi e 1 gruppo Al-Anon). Risultano inoltre nell'anno 2013 in carico presso l'U.F.S. Ser.T. N° 78 tabagisti seguiti presso il Centro Antifumo e N° 36 giocatori d'azzardo patologici seguiti dall'equipe multiprofessionale GAP dell'U.F.S. Ser.T. Azienda USL 12 di Viareggio . -N° 47 utenti (di cui 44 con retta a carico dell’ASL 12) inseriti in Comunità terapeutiche (privilegiando le strutture territoriali e intraregionali: 37 utenti, rispetto a CT extraregionali:10 utenti); -N° 120 utenti circa portatori di problemi di dipendenza da droghe o da alcol con invio istituzionale cioè seguiti dal SERT in collaborazione con il Ministero di Giustizia (UEPE) per problemi giudiziari vari (di cui 42 in misura alternativa alla detenzione) e con il NOT della Prefettura per programmi art.75 e art. 121 del DPR 309/90; -N° 40 utenti circa accompagnati in percorsi di ricerca del lavoro o inseriti in programmi di inserimento lavorativo in collaborazione con l’U.F. Inclusione Sociale; -N° 30 pazienti circa con gravi problematiche psichiatriche associate ad abuso/dipendenza di sostanze psicoattive e quindi seguiti con progetti dell’U.F. SERT fatti in collaborazione con la U.F. Salute Mentale Adulti ASL 12 di Viareggio. -N° 108 utenti hanno frequentato il Centro di Osservazione e Orientamento “Raffa” per utenti dell'U.F. Ser.T. dell’A.S.L. 12 Versilia per iniziative sia interne (gruppi, training autogeno...) presso la sede del centro semiresidenziale SERT a Camaiore che esterne (escursioni, gite...). Il Centro ‘Raffa’ e’ attivo nel Ser.T. versiliese dal 1998 come strumento socio-riabilitativo per persone con problemi di tossicodipendenza e alcoldipendenza. 13 Relazione sanitaria 2013 L’obiettivo generale del Centro semiresidenziale per utenti U.F. Ser.T. dell’ A.S.L. 12 Versilia è: - l’accompagnamento verso l’accoglienza presso strutture residenziali, anche convenzionate e/o la strutturazione di un programma territoriale - la creazione di piani di socializzazione e reinserimento sociale di tossicodipendenti ed alcolisti attraverso un’efficace integrazione socio-sanitaria - la realizzazione di un sistema “a rete” tra Servizio pubblico, volontariato e privato-sociale del territorio versiliese Gli obiettivi specifici del progetto sono: “agganciare” le persone tossicodipendenti creando un rapporto più diretto ed efficace col servizio e con le strutture del territorio in generale, nell’ottica dell’ ”accoglienza attiva”; sostenere l’astinenza e rompere l’isolamento sociale; facilitare il riattivarsi delle risorse interne e esterne; programmare inserimenti più mirati in comunità aumentando le possibilità di risultati positivi dei percorsi riabilitativi; programmare un percorso territoriale individualizzato valorizzando il contesto e la rete sociale del paziente; osservare le capacità lavorative e relazionali del paziente con l’obiettivo di un inserimento socio-terapeutico (borsa lavoro); orientare l’inserimento lavorativo; delineare le fasi del percorso di cambiamento; riscoprire le potenzialità e le capacità di ognuno. Nel corso dell’anno 2013 si è potuta intensificare l’attività del Centro grazie alla possibilità di usufruire di finanziamenti aggiuntivi della Regione Toscana con il Progetto ‘Il ragno nella tela’, centrato sull’integrazione delle attività tra UF Ser.T. e Ceis di Lucca, con la fattiva collaborazione tra il Centro Raffa e la CT di Nocchi. ‘Il ragno nella tela’ e la collaborazione con gli operatori della Coop Crea hanno permesso di aumentare e mantenere costante durante tutto l’anno le attività e i percorsi di gruppo specifici, con l’approfondimento di tematiche che rispondono meglio alle esigenze individuali dei pazienti. Questa integrazione ha permesso la partenza di attività quantitativamente e qualitativamente migliori per i pazienti del Centro Raffa e gli ospiti della Comunità di Nocchi. Nello specifico nel corso dell’anno 2013 hanno partecipato complessivamente 108 pazienti sia provenienti dal territorio che, in parte minoritaria, dalla Comunità Terapeutica Ceis . Le attività e i gruppi terapeutici per l’anno 2013 si possono così suddividere: - Gruppo di Prevenzione della Ricaduta secondo il modello Cognitivo Comportamentale, due cicli (maggio/giugno e ottobre/novembre), con la possibilità di partecipazione e formazione di operatori del Ceis di Lucca (CT Vecoli) in qualità di auditori; - Gruppo ‘Ciclo del contatto’, due cicli (maggio/giugno e ottobre/novembre). Gruppo terapeutico per stimolare la consapevolezza del corpo ristabilendo la connessione corpo-emozione-pensiero; - gruppi di continuità terapeutica nella fase di after care per i pazienti in fase avanzata di trattamento, cadenza quindicinale; 14 Relazione sanitaria 2013 - gruppo di accoglienza per i pazienti che iniziano un percorso sul territorio e/o di osservazione pre comunitaria, sul come si sta in gruppo, sulla condivisione delle regole del Centro, cadenza settimanale; - gruppo di rielaborazione personale della propria esperienza di vita, cadenza settimanale; - laboratorio teatrale di espressione corporea con la realizzazione anche di performance pubbliche durante eventi di prevenzione, con operatori Coop Crea, cadenza settimanale; - laboratorio creativo in collaborazione con il laboratorio teatrale (per la realizzazione di materiale di scena, eventuali mostre e/o prodotti ‘promozionali’, recupero materiale di riuso…) con operatori Coop Crea, cadenza settimanale ; - gruppo di training autogeno guidato da personale di U.O. Psicologia, cadenza mensile; - attività sportive e motorie in collaborazione con agenzie del terzo settore della Versilia; - gruppo di discussione con l’approfondimento di vari argomenti (educazione sanitaria e promozione della salute, educazione civica, empowerment, affettività, sessualità, spiritualità, mindfulness…); - attività ricreative e di sensibilizzazione a temi di educazione civica e di appartenenza al territorio; - attività di vita quotidiana (utilizzo della cucina, cura della propria igiene personale, pulizia dei locali ad uso del gruppo…); - gite in montagna, al mare e in località di interesse culturale, cadenza mensile; - partecipazione ad eventi e manifestazioni sul territorio anche grazie ad una collaborazione attiva con il Comitato ‘Non la bevo (Festival della salute, eventi di prevenzione in luoghi di divertimento, Lucca Comics…); - realizzazione di una performance teatrale pubblica durante il convegno nazionale del Progetto CCM ‘Social Net Skills’ (Villa Bertelli, Forte dei Marmi, giugno 2013) sul tema delle emozioni; - realizzazione di un focus group per la programmazione del Centro Raffa per l’anno 2014 con tutti i pazienti coinvolti nelle attività. Le attività vengono svolte con personale del Servizio e i singoli progetti terapeutici vengono concordati e monitorati con le equipe di riferimento invianti dell’U.F.S. Ser.T. Az.USL 12 di Viareggio. La peculiarità della Metodologia educativo-relazionale si articola attraverso il rapporto del “qui e ora” finalizzato al recupero delle molteplici stimolazioni che derivano dai linguaggi e dalla scansione dei ritmi e dei tempi della giornata. In particolare diventa fondamentale la comune attribuzione di senso agli avvenimenti quotidiani che segnano la vita di ciascuno (living learning); e l’ampliamento delle possibilità e delle strade percorribili sia a livello terapeutico che nel contesto esterno al Centro. E' la relazione che crea un rapporto più diretto ed efficace tra pazienti e operatori di un servizio, si definisce così “accoglienza attiva” un obiettivo che si realizza in un clima di sempre più fiducia e collaborazione reciproca. In questo modo il Centro “RAFFA” è divenuto un punto di riferimento riconosciuto e una base di partenza per una relazione terapeutica più efficace. La collaborazione tra il Servizio Pubblico ed il Privato sociale (CeIS di Lucca) è proseguita, come previsto dalle Delibere GRT 1165/2002, 143/2005 e 116/2006, con il rinnovo della Convenzione con l’Ente Ausiliario CeIS di Lucca (vedi Delibera 139/2006 e successive proroghe con determinazioni dirigenziali del Responsabile Zona Distretto ASL 12) per i programmi svolti nelle strutture presenti in Versilia di Bicchio e Nocchi ; nell'anno 2013,come già scritto, la collaborazione SERT-CEIS si è ulteriormente sviluppata con la seconda annualità di finanziamento del progetto integrato “IL ragno nella 15 Relazione sanitaria 2013 tela...”(vedi delibera Azienda Usl 12 di Viareggio n° 16 del 28/01/2014) relativo alla Delibera GRT 487/2011 e al Decreto dirigenziale n. 6497/2012,che ha previsto un lavoro integrato tra l’Ente Ausiliario CEIS Lucca e il Ser.T. di Viareggio nel contesto di un programma di accoglienza ambulatoriale (Centro “Pachamama”), semi-residenziale (Centro “Raffa”) e residenziale (CT CEIS Nocchi), mediante il coinvolgimento di figure professionali dipendenti della ASL e del privato sociale CEIS Lucca. Il Centro “Raffa”,come detto, si è occupato di soggetti con differenti dipendenze e target di età, il cui percorso è finalizzato alla fase di orientamento pre-comunitario, all’aftercare e a percorsi territoriali (come il reinserimento socio-lavorativo). In particolare le attività svolte presso il Centro “Pachamama” sono state rivolte prevalentemente alla fascia adolescenziale e nell’ambito degli invii istituzionali (art. 75 e 121 Dpr. 309/90) in base ad un protocollo sperimentale fra la Prefettura di Lucca, il SERT e il Centro “Pachamama” del CeIS di Lucca, operante presso il Centro Alcologico di Camaiore dall'estate 2011;è inoltre continuata la collaborazione nell’ambito di progetti di formazione professionale e inserimento socio-lavorativo di utenti tossicodipendenti in particolare all’interno della Cooperativa Poseidon di Viareggio . Collaborazione dell'UFS SERT Azienda Usl 12 Viareggio con la Regione Emilia-Romagna con relativa convenzione stipulata riguardante il progetto CCM “Un approccio integrato per la riduzione delle diseguaglianze all’accesso ai servizi di promozione della salute”( che vede, come già scritto, la Regione Emilia Romagna come capofila e l’UFS SERT Azienda USL 12 di Viareggio fra i partners coinvolti sia nelle varie azioni progettuali che nella valutazione dei risultati finali) , iniziata dall'autunno 2012 con prosecuzione negli anni 2013-2014 ed intensificazione delle attività nell'anno 2013. Si sottolinea in particolare la partecipazione del Dr Intaschi e dei suoi collaboratori dell'equipe alcologica SERT ASL12 di Viareggio ai vari momenti formativi e alle varie riunioni di monitoraggio a Reggio Emilia con organizzazione a cascata di incontri formativi (corso sugli stili di vita del 1 e 2 ottobre 2013 tenutosi a Viareggio) per gli operatori del SERT, dei CSM e della CT CEIS Nocchi e realizzazione, tuttora in corso, di gruppi infoeducativi per utenti SERT, dei CSM e della CT CEIS Nocchi nelle sedi distaccate dei vari servizi sul territorio versiliese . Nell'anno 2013 si sono inoltre tenute varie riunioni organizzative e di monitoraggio sia in Regione Toscana a Firenze che presso il Ministero della Salute a Roma del gruppo di lavoro del progetto nazionale CCM “SOCIAL NET SKILLS”, che vede la partecipazione attiva di ben 6 regioni italiane (capofila Regione Toscana).In occasione dell'evento “Youngle on the beach” del 18 e 19 giugno 2013 organizzato dall’UFS SERT Azienda USL 12 di Viareggio a Forte dei Marmi si sono realizzati Focus group con giovani peer delle varie Regioni presenti per la definizione delle modalità operative condivise e sono stati scelti come testimonials delle iniziative estive per l’anno 2013 l’artista Giobbe Covatta e Alessio De Giorgi per la programmazione delle serate in discoteca .Sono state rilasciate varie interviste sui media locali e pubblicati articoli su numerosi quotidiani sull'evento di Forte dei Marmi ed in generale sul progetto “SOCIAL NET SKILLS”. Sempre nell’ambito della collaborazione con la Prefettura di Lucca , l’ amm.ne provinciale ed altri Uffici , Enti ed agenzie pubbliche e private che operano in materia di tossico/alcol-dipendenza nel territorio provinciale , l’UF. SERT ASL 12 di Viareggio ha partecipato nell’anno 2013 alle varie riunioni ed iniziative del gruppo di lavoro del “Forum provinciale permanente per la prevenzione delle dipendenze da sostanze psicoattive” della Prefettura di Lucca (istituito in data 19 maggio 2004 con 16 Relazione sanitaria 2013 Protocollo d’intesa firmato da varie Agenzie pubbliche e private della provincia di Lucca e sempre più attivo in modo continuativo nel corso degli anni in particolare sul tema "Giovani e alcol") finalizzate alla formazione integrata , alla stesura di protocolli operativi condivisi a livello provinciale e ad accordi con le associazioni di categoria per il rispetto delle normative in tema di pubblicità e vendita di bevande alcoliche e soprattutto per promuovere la vendita di bevande analcoliche (come il “Decalogo Divertimento Sicuro”). Si segnala in particolare il lavoro svolto dal Sert di Viareggio nell'anno 2013 presso l'Amministrazione Comunale di Camaiore per arrivare ad un protocollo d'intesa tra i 7 Comuni della Versilia (Stazzema, Seravezza, Forte dei Marmi, Pietrasanta, Viareggio, Camaiore e Massarosa), insieme al Comitato Non La Bevo, alle Associazioni ARCAT Toscana e Acat Versilia, che prevede un percorso comune di sensibilizzazione e prevenzione alcologica dal titolo esplicativo "+ Divertimento, - Alcol", che porti alla realizzazione sui vari territori di competenza, di nuove azioni e politiche che mirino a ridurre i rischi di problemi alcol-correlati, con un occhio di riguardo al mondo giovanile, con la promozione di bevande analcoliche ma non solo. Considerando che il territorio versiliese vede un'alta concentrazione di locali del divertimento giovanile legato al fine settimana e non, l'impegno preso da tutti i delegati alle politiche giovanili dei 7 comuni versiliesi assume un rilievo importante, che è solo l'inizio di un percorso che deve concretizzarsi poi in vere azioni, come da alcuni anni l'Acat Versilia, insieme al Sert e al Comitato Non La Bevo stanno già sperimentando nei territori come quello di iniziativa “BEVI SANO, BEVI ANALCOLICO” ) e Forte dei Marmi (vedi varie Seravezza (vedi edizioni estive del progetto" Ricreazione in via di Estinzione " e protocollo siglato sulla FESTA in piazza di fine anno 2013) grazie anche alla sensibilità e collaborazione degli amministratori locali. Anche nel corso del 2013 è proseguita la collaborazione dell'equipe alcologica dell’UF SERT ASL 12 di Viareggio con l’Associazione Club Alcologici Territoriali (ACAT) ed i Programmi “12 Passi” (gruppo AA ed AL-Anon) della Versilia ed altre Associazioni della provincia di Lucca e di tutta la Regione Toscana (in particolare ACAT di Massa, di Lucca e Garfagnana) con interventi formativi e di sensibilizzazione sul tema dell’alcolismo organizzati insieme alle associazioni di auto-mutuo aiuto del territorio versiliese e regionale. Partecipazione attiva del Dr Intaschi Guido e di altri operatori dell'equipe alcologica SERT alla realizzazione di vari incontri di sensibilizzazione della popolazione sui problemi alcol-correlati (vedi in particolare incontro del 27/4/2013 a Viareggio sugli incidenti stradali alcol e droga-correlati con presentazione del libro ”Felici di seguirti” della famiglia Guarnieri e serata di sensibilizzazione sul delicato tema “alcol,sesso e violenza” organizzata a Pietrasanta in data 5/10/2013 ) organizzati nel corso dell'anno 2013 dal Comitato NON LA BEVO e dall'ACAT Versilia a Seravezza , Pietrasanta e Viareggio (vedi materiale relativo agli eventi sul sito dell'ACAT Versilia: www.acatversilia.org e sul sito web del Comitato NON LA BEVO: www.nonlabevo.org). Nell’ottica di favorire una maggiore consapevolezza rispetto ai corretti stili di vita e proporre modalità alternative di divertimento in linea con i principi di Guadagnare Salute, si è deciso di riproporre in Versilia un concorso per la realizzazione degli aperitivi analcolici: 2° EDIZIONE 2013 “BEVI SANO, BEVI ANALCOLICO” . Sono stati coinvolti dall’Acat Versilia nell’organizzazione oltre al Ser.T, il Comitato Non la bevo e l’amministrazione Comunale di Seravezza . Aderenti: Sert Azienda Usl 12 Viareggio, Comitato Non la bevo, Acat Versilia, Comune di Seravezza, Bar “La piazza”, Bar “2 di picche” bar “La parigina”, Bar “Punto d’incontro” e altri 16 esercizi pubblici del comune di Seravezza. La premiazione si è svolta 17 Relazione sanitaria 2013 come da programma nell’ambito della manifestazione “Volontariamente” presso il Palazzo Mediceo del Comune di Seravezza il 6/10/13.L'iniziativa “BEVI SANO, BEVI ANALCOLICO” è stata inoltre premiata come esempio di “buona prassi” di prevenzione alcologica in occasione del XXII Congresso Nazionale AICAT che si è tenuto a Castelgandolfo dal 25 al 27 ottobre 2013. Il lavoro di rete dell'equipe alcologica dell’UF SERT ASL 12 di Viareggio con associazioni del terzo settore (Pubblica Assistenza di salvamento Croce Verde di Viareggio,Misericordia di Lido di Camaiore, Associazione Europea Familiari e Vittime della strada, ACAT Versilia, CEIS di Lucca, CREA, Gruppo Scout Agesci Viareggio etc.) si è inoltre sviluppato nell’ambito del progetto “NON LA BEVO” specie nel corso del mese di Prevenzione Alcologica (Aprile 2013) e del progetto regionale “Divertimento sicuro” portato avanti anche grazie a specifica convenzione con il privato sociale non profit accreditato CEIS di Lucca. Collaborazione dell'UFS SERT Azienda Usl 12 Viareggio con la Regione Emilia Romagna con relativa convenzione stipulata riguardante il progetto CCM “Un approccio integrato per la riduzione delle diseguaglianze all’accesso ai servizi di promozione della salute”( che vede, come già scritto, la Regione Emilia Romagna come capofila e l’UFS SERT Azienda USL 12 di Viareggio fra i partners coinvolti sia nelle varie azioni progettuali che nella valutazione dei risultati finali) , iniziata dall'autunno 2012 con prosecuzione negli anni 2013-2014 ed intensificazione delle attività nell'anno 2013. Si sottolinea in particolare la partecipazione del Dr. Intaschi e dei suoi collaboratori dell'equipe alcologica SERT ASL12 di Viareggio ai vari momenti formativi e alle varie riunioni di monitoraggio a Reggio Emilia con organizzazione a cascata di incontri formativi (corso sugli stili di vita del 1 e 2 ottobre 2013 tenutosi a Viareggio) per gli operatori del SERT, dei CSM e della CT CEIS Nocchi e realizzazione, tuttora in corso, di gruppi infoeducativi per utenti SERT, dei CSM e della CT CEIS Nocchi nelle sedi distaccate dei vari servizi sul territorio versiliese . Nell'anno 2013 si sono inoltre tenute varie riunioni organizzative e di monitoraggio sia in Regione Toscana a Firenze che presso il Ministero della Salute a Roma del gruppo di lavoro del progetto nazionale CCM “SOCIAL NET SKILLS”, che vede la partecipazione attiva di ben 6 regioni italiane (capofila Regione Toscana).In occasione dell'evento “Youngle on the beach” del 18 e 19 giugno 2013 organizzato dall’UFS SERT Azienda USL 12 di Viareggio a Forte dei Marmi si sono realizzati Focus group con giovani peer delle varie Regioni presenti per la definizione delle modalità operative condivise e sono stati scelti come testimonials delle iniziative estive per l’anno 2013 l’artista Giobbe Covatta e Alessio De Giorgi per la programmazione delle serate in discoteca .Sono state rilasciate varie interviste sui media locali e pubblicati articoli su numerosi quotidiani sull'evento di Forte dei Marmi ed in generale sul progetto “SOCIAL NET SKILLS”. Nell'ambito del Programma “Guadagnare Salute” nel 2013 il Centro Alcologico ed il Centro Antifumo dell’UFS SERT Azienda USL 12 di Viareggio hanno organizzato gruppi sia con i pazienti della Riabilitazione Cardiologica che con utenti SERT su rischi derivanti dal fumo e abuso alcolico (prevenzione terziaria). Abbiamo inoltre continuato nell' anno 2012 la collaborazione con i Medici del Distretto, con i Medici di Medicina Generale e con i Medici Ospedalieri (es. del Reparto di Pneumologia e Cardiologia dell’Ospedale Unico della Versilia) partecipando ai Corsi di Formazione dei Medici stessi sul tema della continuità assistenziale e medicina d'iniziativa e seguendo i gruppi educazionali con i pazienti portatori di malattia cronica (BPCO, diabete, cardiopatie ecc.). L’obiettivo è 18 Relazione sanitaria 2013 quello di favorire corretti stili di vita (vedi azioni del programma ministeriale e regionale “GUADAGNARE SALUTE”) 1.2.2 Utilizzo dell’ospedale da parte dei residenti (con particolare riferimento a: patologie di ricovero, interruzioni volontarie di gravidanza, nascite) Tasso di primo ricovero/ospedalizzazione standardizzato per età (x 1.000) – 2012 Residenza Versilia NORD-OVEST REGIONE TOSCANA Maschi Tasso Standard. 147,93 142,86 145,07 Femmine Tasso Standard. 151,85 143,35 148,20 Totale Tasso Standard. 147,82 141,36 145,02 Fonte: Rielaborazione su base dati Agenzia Regionale di Sanità Toscana - 2012 A riguardo dell' ospedalizzazione per malattie croniche, possiamo affermare che nel caso dell'ipertensione arteriosa senza procedure cardiache, ovvero per un tipo di ricovero potenzialmente evitabile, legato alle condizioni sensibili alle cure ambulatoriali, la Versilia presenta un tasso grezzo di 1,05 ricoveri fra i maschi ogni mille ricoveri e di 0,80 tra le femmine, valori più bassi rispetto al dato regionale. Anche i ricoveri per insufficienza cardiaca senza procedure cardiache vedono un tasso grezzo di 10,15 fra i maschi e 7,83 fra le femmine, con valori statisticamente più bassi della regione. Stesso trend nei due sessi anche per i ricoveri per angina pectoris senza procedure cardiache, per diabete, per asma e BPCO. Nello specifico del ricovero per tumore, come è dato osservare dal grafico seguente, abbiamo avuto una tendenza alla riduzione dell'ospedalizzazione. Il confronto con Area Vasta Nord Ovest e Regione vede la Versilia in situazione più contenuta fino al 2004 per effettuare un innalzamento dei valori di ricovero nel periodo seguente fino all'attuale tendenza alla diminuzione ed alla equiparazione con le altre due realtà. 19 Relazione sanitaria 2013 Tasso di primo ricovero/ospedalizzazione per tumori standardizzato per età (x 1.000) – Comparazione Versilia, Area vasta Nord Ovest e Regione. 20 Relazione sanitaria 2013 Nascite Secondo i dati forniti dal Registro di Mortalità Regionale la mortalità infantile in Versilia è andata progressivamente riducendosi negli ultimi tre bienni fino al biennio 2008-2010 (ultimo disponibile), tanto che il corrispondente indicatore sintetico di performance A1 del MeS pone l’Azienda come la migliore in regione con un tasso di mortalità nel primo anno di vita del 1.73 per 1000 nati vivi residenti, un tasso di mortalità neonatale precoce (nei primi 6 giorni di vita) di 0.99 per 1000 ed un mortalità totale di 1.24 per mille. Buona anche la situazione versiliese per i nati vivi di peso alla nascita molto basso che rappresentano una quota dello 0,76% dato migliore di quello dell'area Nord Ovest e della Regione. Oltre a questo dato appare positiva anche la situazione dei prematuri ed i gravemente prematuri. I nati vivi affetti da almeno una malformazione congenita e cioè tutti quei soggetti affetti da una o più malformazioni (escludendo i difetti minori) per 1000 nati vivi sono in una quota in linea con quella regionale e significativamente più bassa della quota di area nord ovest. Interruzioni Volontarie di gravidanza Diminuiscono le interruzioni volontarie di gravidanza effettuate da residenti ovunque in regione, tanto che si passa dal valore assoluto di 306 del 2012 all’odierno 253 IVG. Il dato per mille donne residenti in età 15-49 anni si assesta su 7.12 contro l’8.07 del periodo precedente. Anche le interruzioni di gravidanza ripetute mostrano una netta flessione, passando da 93 a 51 per un rapporto di 1.43 IVG ripetuta per mille donne residenti della stessa fascia di età. L’ultimo dato dell’Agenzia Regionale di sanità relativo al 2012 mostra per la Versilia il tasso di ospedalizzazione per IVG più alto dell’intera regione con 11.82 dimissioni per IVG ogni 1.000 donne residenti in età feconda contro una media regionale di 9.12. Parti totali e cesarei Nel 2013 i parti effettuati presso l’ospedale Versilia sono stati 1149 con una percentuale del 22.21% di parti cesarei (dato MeS. S. Anna 2013). Tale percentuale ci pone in buona posizione nel panorama regionale, visto che siamo la quarta azienda col minor numero di parti cesarei grezzi. 1.2.3 Mortalità generale e per cause La sequenza storica nei trienni dal 1995 al 2008 vede tassi standardizzati di mortalità in Versilia nettamente in diminuzione dal tasso del 1737.95 del triennio 1995-1997 all'ultimo del 2007-2009 del 1419.83 fra i maschi e 888.04 fra le femmine. In ogni caso i valori restano sempre superiori al dato medio regionale. (Vedi grafico pag. 7) 21 Relazione sanitaria 2013 Tasso di mortalità nel triennio 2008-2010 per sesso Versilia maschi 1.391,45 AV. Nord Ovest 1.302,35 Regione Toscana 1.241,23 femmine 873,83 836,20 808,15 Confrontando il numero di decessi ma anche i tassi standardizzati nel tempo il trend è positivo e analogo alle realtà di area vasta e regionali, pur mantenendo valori più elevati rispetto a queste ultime. Molte di queste morti potrebbero essere evitate attraverso l’adozione di adeguati stili di vita. La tabella seguente illustra il superamento significativo (caselle colorate) del valore del tasso standardizzato per sesso, nella comparazione col tasso di mortalità regionale. A conferma della maggiore mortalità versiliese abbiamo il dato del superamento del valore per alcune cause di morte a maggior prevalenza. Spicca il decesso per tumore in generale, con ben 75 punti/valore di differenza nel sesso maschile e con circa 90 punti di differenza per tumore al polmone, sempre tra i maschi. Tassi standardizzati di mortalità Versilia e confronto regionale 2008-2010 Versilia Cause Decessi per tumori (ICD-IX 140-239) Maschi Toscana Femmine Maschi Femmine 487,36 254,82 412.40 222.11 Decessi per tumore dello stomaco (ICD-IX 151) 21,71 12.75 31,81 14,95 Decessi per tumore del colon retto (ICD-IX 153-154 e 159.0) 54,33 31,99 49,07 30,15 193,33 29,95 105,73 25,54 di cui: Decessi per tumore del polmone (ICD-IX 162) Decessi per tumore della mammella (ICD-IX 174) Decessi per tumore della prostata (ICD-IX 185) 44,38 32.44 34,42 33.70 Decessi per cardiopatia ischemica (ICD-IX 410-414) 158,44 84,59 Decessi per malattie cerebrovascolari (ICD-IX 430-438) 138,90 131,83 Decessi per malattie dell´apparato respiratorio (ICD-IX 460-519) 126.00 53,49 110,02 47,27 Decessi per malattie dell´apparato digerente (ICD-IX 520-579) 51,43 39,10 46,52 32,89 Decessi per traumatismi ed avvelenamenti (ICD-IX 800-999) 60,85 24,76 56,69 26,84 Decessi per incidenti stradali (ICD-IX E810-E819) 18.89 2,92 12,94 3,45 Decessi per suicidio (ICD-IX E950-E959) Fonte: elaborazione Azienda Usl 12 di Viareggio su dati ARS 127,83 153,79 82,79 128,71 112,48 159,17 22 Relazione sanitaria 2013 Mortalità evitabile La mortalità “evitabile” è legata soprattutto a fattori di rischio (dieta, fumo,sedentarietà) e alla diagnosi precoce ed, in misura minore, ad una adeguata assistenza. I Risultati dell’ Indagine PASSI 2008 a cura del MeS S. Anna di Pisa avevano già evidenziato per la Versilia una quota molto consistente di popolazione sedentaria, ed un numero di obesi e fumatori relativamente alto. A tale proposito si rimanda a quanto detto in precedenza sui comportamenti ed il corretto stile di vita (pag. 9). 1.2.4 Malattie infettive (incidenza vaccinale) principali malattie infettive con relativa copertura Il grafico seguente illustra la dinamica delle notifiche di TBC nel periodo 2000-2012. Si registra per la Versilia una più accentuata flessione dei casi notificati, rispetto ad Area vasta e Regione. Simile andamento per l’incidenza dei casi di malattie Infettive intestinali compresa epatite virale A che passa, secondo i dati forniti dal Dipartimento Prevenzione dalla quota di 1.30 a quella di 1.09 per 10 mila abitanti. TASSI DI COPERTURA VACCINALE (Fonte Indicatore B7 Mes S. Anna 2013). Campagna di vaccinazione anti Morbillo-Rosolia-Parotite La copertura risulta migliorata rispetto all’anno precedente, visto che nel 2013 è stata raggiunta la quota del 92,63 % contro il 90,8% dell’anno precedente, ma ancora al di sotto di quanto previsto dal piano regionale ovvero il superamento del 95%. 23 Relazione sanitaria 2013 Campagna HPV (papilloma virus) La vaccinazione per le adolescenti della coorte 2001 nel 2013 risulta ancora migliorata visto che è stata raggiunta la quota dell’ 86.15% per l’intero ciclo vaccinale di tre dosi. Dai dati S. Anna relativi al 2013 risulta che la nostra azienda ha ottenuto il secondo miglior punteggio di performance tra le aziende sanitarie. Vaccinazione antinfluenzale Le vaccinazioni antinfluenzali effettuate su soggetti di età pari o superiore a 65 anni nel 2013 sono state 24.699 per un tasso di copertura del 62, 12% contro una media regionale del 60,23%. In merito alla copertura vaccinale si rinvia allo specifico paragrafo 3.2.2.6. 1.2.5 AIDS, incidenza, prevalenza e mortalità Il rapporto standardizzato di incidenza per AIDS, ovvero il rapporto tra il numero di nuovi casi di AIDS osservati e il numero di casi attesi sulla base dei tassi di incidenza dell´AIDS nel triennio 2010-2012 è il secondo più alto in Toscana, la quota di 158.88 nuovi casi ogni 100 mila abitanti è superata solo dall’area pratese. Come si vede dalla tabella seguente il rischio è aumentato di nuovo e si è tornati ai livelli di inizio periodo. 24 Relazione sanitaria 2013 1.2.6 Infortuni sul lavoro Premessa La U.F. di Prevenzione, Igiene e sIcurezza nei Luoghi di Lavoro (PISLL) della USL e la sede INAIL di Viareggio confrontano ormai da più di 10 anni i propri dati relativi agli infortuni sul lavoro in tempo reale e diffondono report trimestrali o semestrali ad istituzioni, associazioni di categoria, organizzazioni sindacali, utenti vari. I documenti sono visibili nel sito WEB dell’Azienda USL di Viareggio, all’indirizzo seguente: http://www.sup.usl12.toscana.it:8000/index.php?modulo=ARTICOLO&id=379. I due enti hanno scelto di organizzare un osservatorio infortuni integrato per fornire il profilo più dettagliato possibile ed in tempo reale dei casi di infortunio sul lavoro accaduti localmente. A causa della significativa flessione del numero di infortuni denunciati registrata nel 2012, circa 1000 infortuni in meno rispetto allo storico, dal 2012 i report sono diffusi con cadenza semestrale. Tutti i casi di infortunio sul lavoro DENUNCIATI per i quali sia stato redatto un 1° CERTIFICATO MEDICO DI INFORTUNIO sono raccolti in modo sistematico ed integrati tramite confronto con le informazioni desumibili dalle denunce INAIL. Le tabelle di distribuzione degli infortuni in relazione alla loro gravità sono stilate sulla base della 1° prognosi di infortunio e non sulla durata totale dell’assenza dal lavoro per infortunio. Infine, l’osservatorio raccoglie anche i casi di incidente con esito grave o mortale occorsi a cittadini (cioè a persone italiane o straniere prive di un contratto formalizzato di lavoro) quando dalle indagini svolte dagli operatori del Servizio emergano in modo evidente circostanze di lavoro nell’accadimento. Le fonti informative dell’Osservatorio e i criteri di classificazione degli infortuni sul lavoro sono riportati nella legenda in calce al capitolo. Sinteticamente, nei grafici sottostanti, si riporta il flusso degli infortuni sul lavoro totali in Versilia dal 2000 al 2012. Per il 2013 le informazioni sono quelle in possesso dell’Osservatorio a maggio 2014 ed è possibile che i dati siano ancora incompleti. Commento ai dati Il numero di infortuni sul lavoro in Versilia dal 2000 in poi si è attestato tra i 3.500 e i 3.800 casi all’anno fino al 2010. Successivamente si è osservato un decremento, più evidente dal 2012 (Fig. 1). Nel 2013, anche se i dati sono ancora parziali, il numero di eventi si è attestato su 2.300 casi (2295 al maggio 2014), confermando il trend in riduzione. Il calo osservato è in linea con i dati riportati anche da INAIL nazionale e vede la sua massima motivazione nella crisi di mercato e occupazionale che, per la provincia di Lucca, appare più evidente in Versilia rispetto alle altre zone. Gli avviamenti al lavoro sono crollati in quest’area di oltre il 14%, a fronte del 5,8% di media provinciale, con oltre 5000 lavoratori in meno rispetto al 2012 (fonte: Osservatorio Provinciale del Mercato del Lavoro di Lucca, aprile 2014). La popolazione lavorativa della provincia di Lucca registra nel 2013 6000 unità di lavoratori in meno rispetto al 2012 (157.000 contro 163.000) e questi movimenti possono in parte spiegare la riduzione del numero di segnalazioni di infortunio sul lavoro. Dal punto di vista analitico, negli anni è progressivamente aumentato il numero delle lavoratrici infortunate (Fig.2) e la percentuale di infortuni nelle donne è passata dal 19,8% del 2000 al 37% del 2013, con una 25 Relazione sanitaria 2013 tendenza costante all’incremento, anche grazie alla diminuzione degli infortuni tra gli uomini, spia della minore occupazione nei settori tradizionalmente maschili del lavoro versiliese (edilizia, nautica da diporto con il suo indotto, lapideo) oggi in crisi di mercato (Fig.3). La gran parte degli infortuni per i lavoratori e le lavoratrici è di tipo “prevenibile” (Fig.4), pur non essendo trascurabile in Versilia il numero (e la gravità!!) degli eventi “non prevenibili”, soprattutto per sinistro stradale. I triangoli apposti sugli istogrammi rappresentano i casi di morte verificatisi annualmente. In tabella 1 sono riportati i soli infortuni prevenibili distinti sulla base della 1° prognosi di certificato medico confrontati con gli infortuni sul lavoro complessivi dell’anno e del periodo. A fronte di una tendenza pressoché costante alla riduzione del numero complessivo degli infortuni prevenibili dal 2000, la frequenza degli infortuni più gravi (infortuni con prima prognosi di almeno 20 giorni, infortuni con prognosi riservata, infortuni mortali) mostra anche negli anni più recenti una tendenza all’aumento (Fig.5). I settori tipici dell’attività produttiva versiliese sono l’estrazione e la lavorazione (industriale e artistica) del materiale lapideo e la nautica da diporto. Anche gran parte delle attività di metalmeccanica e del settore legno fanno parte dell’indotto della nautica, settore fino a pochi anni fa trainante dell’economia versiliese. Gran parte degli infortuni di tipo “prevenibile” sono concentrati in questi comparti produttivi, anche se i settori prevalenti di accadimento sono il terziario (commercio/servizi) ed edilizia con il suo indotto (attività di idraulica, imbiancatura, impiantistica, rifiniture varie per edifici), dove occorrono anche gli eventi statisticamente più gravi. Infine, particolare attenzione è stata prestata dall’Osservatorio agli infortuni accaduti a titolari di attività e lavoratori autonomi. Dal punto di vista degli infortuni sul lavoro di tipo prevenibile, questa categoria di lavoratori in Versilia paga un tributo elevato nell’accadimento degli infortuni più gravi ( cioè con prima prognosi uguale o maggiore di 20 giorni, infortuni con prognosi riservata, infortuni mortali). Circa un quarto di tutti gli infortuni più gravi prevenibili è occorso a titolari o autonomi ed oltre la metà di tutti gli infortuni mortali di tipo prevenibile accaduti dal 2000 al 2013 ha riguardato soci di società, lavoratori autonomi, liberi professionisti (8 casi su 15). Infortuni sul lavoro totali (prevenibili e non prevenibili) periodo 2000 – 2013. Valori assoluti 4000 3000 2000 1000 2 0 0 0 2 0 0 1 2 0 0 2 2 0 0 3 2 0 0 4 2 0 0 5 2 0 0 6 2 0 0 7 2 0 0 8 2 0 0 9 2 0 1 0 2 0 1 1 2 0 1 2 2 0 1 3 0 numero infortuni 26 Relazione sanitaria 2013 Infortuni sul lavoro totali (prevenibili e non prevenibili). Distribuzione in base al genere (valori assoluti) 3000 2500 2000 1500 1000 500 0 2004 2005 2006 2007 2008 uomini 2009 2010 2011 2012 2013 donne Infortuni sul lavoro totali (prevenibili e non prevenibili). Distribuzione percentuale di genere 90 80 70 80,2 78 79,3 78,1 75,8 75,5 75 72,3 72,7 60 69,3 68 67,9 68,5 50 40 30 20 10 19,8 20,7 22 21,9 24,2 24,5 25 27,2 27,3 30,7 32,1 32 63 37 31,5 0 2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 uomini 2007 2008 donne 2009 2010 2011 2012 2013 27 Relazione sanitaria 2013 Distribuzione infortuni prevenibili e non prevenibili, con evidenza dei casi di morte in entrambi i tipi 28 Relazione sanitaria 2013 Infortuni prevenibili: distribuzione annua delle prognosi da 1° certificato medico (ultimi 10 anni) PROGNOSI 2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010 2011 2012 (da 1° certificato) 2013 (*) Mortali 3 0 Prognosi riservata 5 7 Gravi (=/> 20 giorni) 328 4 – 19 giorni 3 2 1 1 0 0 0 3 7 3 4 0 1 2 5 296 345 321 288 289 299 283 262 236 1.735 1.686 1.824 1.810 1.846 1.727 1.576 1.358 1.116 1.040 Lievi (0 – 3 giorni) 732 543 596 480 548 662 672 629 461 426 Prognosi Sconosciuta 70 226 109 96 3 0 6 12 17 6 TOTALE PREVENIBILI 2.873 2.758 2.879 2.717 2.690 2.684 2.554 2.283 1.858 1.713 TOTALE INFORTUNI 3.623 3.798 3.623 3.624 3.655 3416 3.037 2.559 2.295 76,1 75,8 75 74,2 73,4 74,8 75,2 72,6 74,6 3.686 % INFORTUNI PREVENIBILI SUL 77,9 TOTALE GENERALE 2 (* al maggio 2014) Percentuale degli infortuni prevenibili più gravi sul totale dei prevenibili nel periodo 2000 – 2013 16 14 12 10 8 6 4 2 0 2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010 2011 2012 2013 % INFORTUNI PREVENIBILI PIU' GRAVI 29 Relazione sanitaria 2013 Di seguito la descrizione dei casi di infortunio sul lavoro con esito mortale di tipo prevenibile, indagati dagli operatori del Servizio di Prevenzione accaduti dal 2000 al 2013. In corsivo gli eventi sentinella ad esito mortale. Nel 2013, così come nei due anni precedenti, non si sono verificati in Versilia infortuni mortali di tipo prevenibile. Anni 2000-2013: 16 infortuni mortali con la seguente distribuzione: Otto infortuni mortali nel settore edile, di cui tre a lavoratori autonomi/titolari di attività/liberi professionisti. In cinque casi si è trattato di cadute dall’alto (da ponteggio, da solaio privo di parapetti, da tetto terrazzato, da viadotto autostradale, da terrazza). Negli altri casi un lavoratore è stato sepolto da macerie all’interno di uno scavo, un lavoratore è stato investito dal ramo di un albero durante attività di pulizia del cantiere, un terzo lavoratore è stato investito da auto in un cantiere autostradale.In un caso il lavoratore, straniero, era irregolare ed è stato assunto successivamente all’infortunio. Gli altri casi di infortunio mortalei hanno riguardato: un operaio comunale travolto da cartelloni pubblicitari. Un giovane gruista folgorato alla guida per il contatto del mezzo con un conduttore di media tensione. Un apprendista assunto da pochi mesi investito da fiamma presso azienda del settore chimico. Un lavoratore, socio di una ditta di autotrasporti, è stato travolto da alcune lastre di pietra durante le operazioni di carico dei materiali sul proprio camion, attività svolta in collaborazione con gli addetti del laboratorio di marmi. Dalla ricostruzione dell’evento sono emerse modalità operative non adeguate agli standard di sicurezza del settore lapideo. Una lavoratrice straniera si è ferita con la spina di un pesce durante le operazioni di pulitura nella cucina di un ristorante. Il decesso è avvenuto a distanza dall’evento infortunistico, per complicanze infettive. Un lavoratore straniero, dipendente di ditta che svolge lavori di silvicoltura conto terzi è uscito di strada alla guida di un trattore con rimorchio che si è ribaltato e nell’urto è rimasto intrappolato tra il mezzo e il terreno. Si è trattato di un sinistro stradale, quindi di un infortunio “non prevenibile”, ma le indagini hanno evidenziato che il trattore era privo di sistemi di trattenuta del conducente ed erano stati rimossi gli sportelli del mezzo. Un fabbro di 47 anni, socio di una azienda artigiana, è stato colpito con violenza al capo da una molla del meccanismo di una serranda metallica espulsa dall’ingranaggio mentre il lavoratore era intento a verificarne il corretto funzionamento. iI socio titolare di una azienda lapidea artigiana, travolto da lastre in pietra mentre era intento ad effettuare lavorazioni di superficie con utilizzo di postazione di lavoro temporanea non idonea. Eventi Sentinella Nel periodo si sono verificati cinque ulteriori eventi mortali in circostanze lavorative a 4 cittadini italiani e ad 1 straniero: Un pensionato è deceduto per infarto all’interno di un cantiere edile. Un uomo di 90 anni è stato travolto dal tagliaerba che stava conducendo. Queste attrezzature sono prive di dispositivi antiribaltamento o di trattenuta del conducente. 30 Relazione sanitaria 2013 Un lavoratore dipendente di azienda metalmeccanica durante un giorno di riposo lavorativo è precipitato dalla copertura di un capannone di azienda lapidea che alcuni giorni prima si era deteriorata per caduta, a sua volta, di un operaio della stessa azienda lapidea. Un pensionato di 66 anni è morto per impatto con treno in transito mentre si apprestava, insieme ad un'altra persona rimasta illesa, a ristrutturare una edicola con immagine sacra nell’area di pertinenza della ferrovia. L’area è proibita alla sosta e al transito di persone per motivi di sicurezza e dalle indagini svolte nell’immediatezza dagli operatori del servizio di prevenzione, non sono emerse richieste motivate al gestore ferroviario per accedere in questa zona né l’Ente ferroviario aveva dato indicazione di ristrutturare il manufatto. un giovane marinaio straniero è deceduto in un cantiere nautico per caduta da un ponteggio issato per manutenzione della barca di cui faceva parte come equipaggio, in assenza di un contratto formalizzato di lavoro che ne spiegasse la presenza a bordo durante le attività di manutenzione. Malattie professionali Negli ultimi anni le malattie professionali sono aumentate in tutta Italia, ma in modo particolare nella provincia di Lucca e non perché siano peggiorate le condizioni di lavoro. La causa principale è l’emersione di malattie prima non riconosciute come di origine lavorativa, come le malattie a carico della colonna vertebrale e dell’apparato muscolo scheletrico in generale. Dal 2008 infatti il fenomeno delle patologie da lavoro risulta per tale motivo in crescita su tutto il territorio nazionale e nel territorio provinciale di Lucca e Viareggio per l’effetto combinato di un impegno ed un supporto particolare su questo fronte svolto dai servizi di Prevenzione Igiene e Sicurezza nei Luoghi di Lavoro (PISLL) delle Aziende USL e dell’INAIL locale al servizio dei lavoratori attraverso medici competenti aziendali, medici di medicina generale, medici specialisti e Patronati.. Ci si riferisce a campagne di formazione ed informazione ed alla disponibilità di accertamenti strumentali di secondo livello (elettroneurografia degli arti superiori, ecografia muscolo scheletrica) presso l’ambulatorio specialistico del PISLL di Viareggio. In generale, rispetto agli infortuni sul lavoro, è molto più difficile correlare l’andamento delle malattie professionali con le condizioni di nocività del lavoro per vari motivi: - la diagnosi di probabile malattia professionale dipende dalla capacità del medico che effettua la diagnosi di associare la condizione patologica alle condizioni lavorative del paziente - l’interesse del medico e del paziente a definire come professionale una malattia si sviluppa quando tale malattia è inserita nella lista delle malattie professionali riconosciute o riconoscibili e può quindi generare un vantaggio immediato per il paziente − il periodo di latenza tra esposizione lavorativa e comparsa dei sintomi, in alcuni casi anche molto lungo, conn conseguente scomparsa delle produzioni nocive o delle condizioni di lavoro pregresse. Nelle tabelle sottostanti sono riportati alcuni dati molto significativi a riguardo. Referti di Malattie professionali segnalati al PISLLdell’azienda USL 12 31 Relazione sanitaria 2013 Anno 2008 2009 2010 2011 2012 2013 n. MP 241 428 678 886 840 535 (dato parziale) Il contenitore “MalProf”, sistema nazionale di rilevazione delle segnalazioni di malattia professionale pervenute ai PISLL, ha rilevato in Toscana 3630 MP nel corso del 2011 (pubblicazione più recente INAIL con dati aggiornati al marzo 2012), di cui ben il 24% provenienti dal territorio USL di Viareggio. Nella tabella seguente la distribuzione delle patologie prevalenti del 2013 con nesso lavorativo giudicato positivo dal PISLL ed il numero complessivo dei tumori di origine professionale Tipologie prevalenti di MP 2013 Malattie del Malattie Sindrome rachide osteoarticolari Tunnel escluso rachide e Carpale ipoacusia Patologie Tutti i Totale delle MP di spalla tumori denunciate nel periodo spalla 153 (29%) 127 (23,7%) 105 (19,6%) 43 (8%) 65 (12,1%) 8 (1,5%) 535 1.2.7 Disabilità Soggetti portatori di handicap 0 - 64 anni: Numero Totale Nuovi soggetti nel 2013 1 - Soggetti conosciuti dai servizi 2 - Soggetti di cui al punto 1 con sola individuazione ai n. 3546 n. 894 n. 4 - n. 3546 n. 894 n. 1561 n. 395 n. 1473 n. 91 fini scolastici ai sensi dell’Art. 2 del DPR 24/02/1994 3 - Soggetti di cui al punto 1 accertati ai sensi dell’art. 4 L. 104/92 4 - Soggetti di cui al punto 3 in situazione di gravità ai sensi degli artt. 3 e 4 della L.104/92 5 - Soggetti di cui al punto 3) per i quali è stato predisposto il PARG ** nel 2013 i nuovi soggetti conosciuti dal GOM rispetto a quelli accertati dalla competente Commissione dell'AUSL 12 sono stati meno della metà (335 su 776); si ipotizza che ciò, in larga misura, sia dovuto al difficoltoso passaggio di informazioni dall'UF Medicina Legale al GOIF (tale criticità sussiste ormai da anni, in coincidenza con disposizioni di legge per il rilascio da parte di INPS della certificazione finale di handicap). le 32 Relazione sanitaria 2013 1.2.8 Patologia psichiatrica Persone in cura Nuovi utenti Età minore 18 anni 1. 635* Età minore 18 anni Età maggiore 18 anni 4.307 Età maggiore 18 anni senza precedenti contatti n. 703* n. 1256 * dati estratti dalla procedura Caribel 1.2.9 La non autosufficienza dell’anziano Persone riconosciute non autosufficienti >= 65 anni 834 su 834 valutazioni totali 33 Relazione sanitaria 2013 SEZIONE II GLI OBIETTIVI STRATEGICI PERSEGUITI ED I RISULTATI RAGGIUNTI 2.1 Il quadro sintetico degli obiettivi strategici perseguiti e dei risultati raggiunti L’analisi dei dati di attività e di performance mostra per il 2013 un andamento complessivo che non si discosta in modo significativo da quello dell’anno precedente, confermando il trend avviato negli ultimi anni e coerente con le indicazioni regionali: l’orientamento del Presidio Ospedaliero verso la cura del paziente acuto, e della Zona Distretto verso il trattamento delle patologie croniche, con sviluppo dei percorsi di continuità di cura ospedale-territorio e delle ‘Case della Salute’ . Sul piano generale, la valutazione degli indicatori rilevati dal Laboratorio MES S. Anna mostra il lieve miglioramento di alcuni aspetti critici e alcuni punti più distanti dall'area delle performance buone o ottime. Anno 2012 34 Relazione sanitaria 2013 Anno 2013 35 Relazione sanitaria 2013 Per quanto riguarda lo specifico dell'assistenza ospedaliera, la mappa di performance mostra un andamento 2013 complessivamente buono, tra i migliori a livello regionale, senza indicatori in significativo peggioramento. Il grafico indica nei due quadranti superiori le attività che gli indicatori mostrano 'sulla strada giusta' (a sinistra) e 'ottimi' (a destra), nei due inferiori le performance suscettibili di miglioramento (a sinistra) o di maggiore attenzione (a destra). Il tasso di ospedalizzazione standardizzato per 1.000 residenti si mostra ancora in diminuzione (132,13 rispetto al 130,87 del 2012 e al 138,41 del 2011). Per quanto riguarda il volume della produzione ospedaliera, il numero di ricoveri complessivi nel 2013 è stato di 20.060, rispetto a 21.921 del 2012. Mostra invece un lieve incremento il tasso di accessi al Pronto Soccorso, passando da 73.027 nel 2012 a 74.108 nel 2013, in linea con un trend regionale generalizzato. 36 Relazione sanitaria 2013 Esaminando il peso medio dei DRG, altro tradizionale indice di efficienza ospedaliera, si nota una sostanziale tenuta, nell'ambito di un trend di lieve aumento. Il confronto con le Aziende OspedalieroUniversitarie e con le strutture specialistiche della Fondazione Monasterio è una delle concause del basso peso medio dei DRG chirurgici aziendali. 37 Relazione sanitaria 2013 In media regionale il tasso di ricovero in età pediatrica per 100 residenti. In sintesi, si può ribadire l'impegno della politica aziendale volta alla deospedalizzazione, attraverso: - l’Osservazione Temporanea e di tutto il settore dell’emergenza, sia per gli adulti che in ambito pediatrico; - l'utilizzo di strumenti alternativi al ricovero (albergo sanitario, hospice, pacchetti diagnostici in diurno); - incrementi di ADI-ADO e forte impulso ai progetti territoriali di cure intermedie in sinergia con le Case di cura convenzionate e della Sanità di Iniziativa in collaborazione con i medici di Medicina generale. 38 Relazione sanitaria 2013 Tra gli altri indici di performance ospedaliera che mostrano un andamento sostanzialmente analogo a quelli degli anni precedenti e una buona collocazione rispetto alla media delle Aziende USL regionali si riportano l''indice di appropriatezza chirurgica e l'indice di appropriatezza medica. 2012 2013 2012 2013 39 Relazione sanitaria 2013 Appare soddisfacente anche l'andamento di due indici di criticità organizzativa dell'assistenza ospedaliera: i DRG medici dimessi da reparti chirurgici e i ricoveri in day hospital medico con finalità diagnostica. 2012 2013 2012 2013 40 Relazione sanitaria 2013 Sul fronte della diagnostica appare significativo, a titolo di esempio, il tasso di risonanze Magnetiche muscoloscheletriche eseguite su pazienti con età maggiore o uguale a 65 anni per 1.000 residenti. Questa tipologia di prestazioni è misurata in modo specifico perché è considerata ad alto rischio di inappropriatezza. A testimonianza, al contrario, del buon grado di appropriatezza conseguito, nel 2013 l'Azienda USL 12 ha ottenuto in ambito regionale uno dei più bassi tassi di utilizzo di questa procedura (15,72), e addirittura inferiore a quello ottenuto nel 2012 (16,25). L'indice d'efficienza complessiva dell'attività è stata valutata dal MeS la migliore in ambito regionale nel 2013, con un miglioramento rispetto al valore 2012 (4,09). Andamento confortante anche per l'andamento della complessiva qualità del processo assistenziale aziendale. 41 Relazione sanitaria 2013 2012 2013 Assistenza territoriale Per quanto riguarda invece l'assistenza territoriale, mappa di performance mostra un andamento 2013 in linea con quello dell'anno precedente. Gli indicatori nella parte in basso a destra del grafico, che denotano peggioramento o comunque performance da migliorare, sono quelli relativi alla spesa farmaceutica e all'appropriatezza prescrittiva, sempre in tema di farmaci, con particolare riferimento agli Inibitori di Pompa Protonica, ai farmaci Antidepressivi, agli Antibiotici Iniettabili; non sembrerebbero invece strettamente pertinenti l'assistenza territoriale gli indicatori contrassegnati dalla lettera B, che riguardano tempi d'attesa per prestazioni chirurgiche erogabili solamente in ospedale. Mostrano un andamento soddisfacente gli indicatori complessivi di efficienza del Territorio, come di seguito riportati, a testimonianza di un apprezzabile grado di integrazione con l'assistenza ospedaliera. 42 Relazione sanitaria 2013 43 Relazione sanitaria 2013 Continua il percorso intrapreso nel campo della sanità d'iniziativa (cfr. anche paragrafo 3.2), con i risultati attestati nei seguenti diagrammi. Quale esempio di patologia cronica gestita sul territorio mediante l’attivazione della sanità d’iniziativa, si riporta il tasso di ospedalizzazione per Scompenso Cardiaco per 100.000 residenti. 2012 2013 2012 2013 44 Relazione sanitaria 2013 Ulteriori elementi di valutazione della performance aziendale e delle relative criticità possono essere ricavati dagli indicatori del Programma Nazionale Esiti, gestito dall'Agenzia Nazionale per i Sanitari Regionali (Agenas) per conto del Ministero della Salute. Per l'Azienda USL 12 Viareggio l'andamento è apparentemente in peggioramento, ma va tenuto conto del fatto che gli indicatori sono stati modificati; seguendo il criterio di valutazione del 2012, lo scostamento dai valori registrati nell'anno precedente apparirebbe poco significativo. Dipartimento di Prevenzione Per quanto attiene il Dipartimento di Prevenzione, l’attuale articolazione organizzativa è coerente con quanto previsto dalla D.G.R.T. n. 1235/2012 e con la L.R. 81/2012 di modifica della L.R. 40/2005. Il Comitato dei Direttori di Dipartimento di Area Vasta ha inoltre predisposto un documento progettuale che traccia le linee di sviluppo/revisione dei processi di erogazione dei servizi per il triennio 2013 – 2015; il documento è stato approvato dal Comitato di area Vasta dei Direttori Generali ed è all’attenzione del livello regionale. La valutazione degli indicatori di performance rilevata dal MeS. S. Anna mostra un bersaglio ben centrato. 45 Relazione sanitaria 2013 2.2 Le aree di criticità e gli elementi significativi verificatisi nell’anno Sul piano generale, per ciascuna area di valutazione, l'esame degli indicatori di performance rilevati dal M&S S. Anna mostra il seguente quadro: VALUTAZIONE SALUTE DELLA POPOLAZIONE L’area in questione non è stata oggetto di valutazione per il 2013, cosicché i dati forniti dal Laboratorio Management e Sanità dell’Istituto S. Anna sono relativi al 2012 e riguardano, come per i periodi precedenti, criticità legate ai tassi di mortalità per tumori, per suicidi ed il peggior dato regionale sul tasso di anni di vita potenzialmente persi. Due indicatori che storicamente apparivano negativi hanno invece raggiunto livelli di valutazione molto elevati rispetto alla media intraregionale, infatti sia per mortalità che per malattie circolatorie il miglioramento è stato evidente. PERSEGUIMENTO ORIENTAMENTI REGIONALI Pur non presentando specifiche criticità nella performance, dobbiamo registrare alcuni indicatori da tenere sotto osservazione: - cure domiciliari (soprattutto la bassa % di anziani assistiti), variabilità della chirurgia elettiva sia al livello dei tassi di ospedalizzazione che della degenza, nonché i tempi di attesa per prime visite specialistiche e prestazioni diagnostiche. - Indicatori con performance media ma con punteggi sotto il dato medio regionale sono l’indicatore sugli stili di vita da Indagine PASSI e i livelli di estensione ed adesione agli screening oncologici. VALUTAZIONE SOCIOSANITARIA Anche in quest'area non si rilevano particolari criticità, tranne l’indicatore relativo alla Salute mentale con valore di performance scarsa. Sotto la media regionale sono da segnalare sia l’indicatore relativo all’appropriatezza prescrittiva farmaceutica che quello relativo a Esiti - Programma Nazionale Esiti di AGENAS. VALUTAZIONE ESTERNA La Valutazione da parte degli utenti del Materno Infantile circa l'assistenza ricevuta e le dimissioni volontarie presentano votazioni che stanno al di sotto della media regionale. VALUTAZIONE INTERNA Dei due indicatori sotto esame nel 2013 quello relativo alla percentuale di assenze del personale è critico, analogamente all'indicatore relativo al tasso di infortuni. VALUTAZIONE EFFICIENZA OPERATIVA E DINAMICA ECONOMICO-FINANZIARIA Il Governo della spesa farmaceutica e dispositivi risulta scarso, mentre sotto la media regionale è presente l'indicatore dell’ equilibrio patrimoniale finanziario e quello dell'efficienza prescrittiva farmaceutica. 46 Relazione sanitaria 2013 SEZIONE III IL PROFILO GESTIONALE-ORGANIZZATIVO ED ECONOMICO- FINANZIARIO 3.1 L’organizzazione 3.1.1 Principali adempimenti Adempimento Rideliberazione Statuto aziendale Bilancio preventivo Bilancio di esercizio Atti di concertazione interaziendali di contenuto programmatico-organizzativo approvati relativi a: - sviluppo in rete dei servizi ospedalieri - erogazione dei servizi di prevenzione collettiva Approvato SI SI SI 3.1.2 L’articolazione distrettuale Il territorio è organizzato in un'unica Zona Distretto, incaricata delle prestazioni sanitarie e sociali e dell’integrazione socio-sanitaria tramite le strutture funzionali e professionali. In Versilia è costituita inoltre la Società della Salute (SdS), un Consorzio fra i sette Comuni del territorio (66,6% delle quote) e Azienda Sanitaria 12 (33,3%) per programmare e gestire le attività socio sanitarie e per l'individuazione dei bisogni di salute con la partecipazione delle parti sociali, del Terzo Settore e del Volontariato. Nella logica di integrazione fra sociale e sanitario e fra Comuni e Asl, il Direttore della SdS esercita anche le funzioni di Responsabile della Zona Distretto dell’Asl, cioè di tutte le attività sanitarie territoriali. Nell’ambito territoriale di Viareggio è proseguita nel 2013 l'attività dell’ambulatorio di codici bianchi in collaborazione con l’Associazione di volontariato della Croce Verde di Viareggio. Sempre nella medesima sede sono stati garantiti l’attività di un ambulatorio per cittadini extracomunitari, rivolto sia adulti che ai minori, ed un centro prenotazione CUP aperto in orario antimeridiano e pomeridiano. Continuano le attività del Punto Unico di Accesso (PUA) e dei vari Punti Insieme dislocati su tutto il territorio versiliese presso i presidi distrettuali e presso i 7 Comuni; il Punto unico di accesso rappresenta lo snodo e il riferimento di un sistema integrato, realizzato attraverso un percorso di accesso unitario ai servizi socio-sanitari con specifiche modalità di accoglienza e di gestione della domanda (vedi spazio dedicato). Casa della salute Tabarracci Nel Presidio 'Tabarracci' di Viareggio sono ormai da tempo consolidate le attività del poliambulatorio specialistico, del centro prelievi, della farmaceutica territoriale, di gestione ed organizzazione dell’assistenza integrativa domiciliare, di riabilitazione dell’età evolutiva e di medicina legale, le varie attività amministrative nonché gli spazi riservati alla libera professione intramuraria del personale medico aziendale. SI SI 47 Relazione sanitaria 2013 Dal 1°luglio 2013 al 31 agosto 2013 anche quest'anno è stato riconfermato, in collaborazione con la continuità assistenziale, un ambulatorio di assistenza ai turisti per ripetizione ricette e visite ambulatoriali. Presso il presidio Tabarracci vi è la sede della “Geriatria Territoriale”, che opera in proiezione sia su tutte le sedi distrettuali che al domicilio degli assistiti di tutto il territorio della Versilia per visite e consulenze su richiesta del medico di Medicina generale. E' attivo uno sportello farmaceutico per la consegna diretta dei farmaci. La sede, anche a seguito dell’inserimento degli ambulatori dei Medici di Medicina Generale, ha assunto già dal 2012 le caratteristiche di ‘Casa della Salute’. Casa della Salute di Torre del Lago Nel giugno del 2013 sono stati completati i lavori di ristrutturazione della sede del Presidio, secondo un progetto di ‘edificio ad alta efficienza energetica’. Sono stati riallocati ambulatori, centro prelievi, Cup, postazione di continuità assistenziale (l’ex guardia medica). La sede, a seguito dell’inserimento anche degli ambulatori dei Medici di Medicina Generale, ha assunto le caratteristiche di ‘Casa della Salute’, per tutta la settimana, garantendo una maggior assistenza sul territorio, al di fuori del contesto ospedaliero, nella quale i medici di medicina generale acquisiranno un ruolo preminente. Presidio distrettuale Terminetto Situato in Viareggio al quartiere Terminetto, affiancato ai servizi comunali circoscrizionali, offre al suo interno i seguenti servizi: centro prelievi, consultorio ginecologico, corsi di preparazione al parto, assistenti sociali e assistenti domiciliari per la disabilità. Presidio distrettuale Viareggio via Santa Maria Goretti - zona Coop E' proseguita l'operatività della sede distrettuale aperta in precedenza a Viareggio, in via Santa Maria Goretti, adiacente alla Coop con le seguenti attività: - Centro prelievi ambulatoriali; - Centro di vaccinazione per l'età evolutiva rivolto a tutta la popolazione del comune di Viareggio e a quella della frazione di Lido di Camaiore e di Capezzano. Adiacente al presidio distrettuale è collocata una sede con ambulatori di pediatri di libera scelta convenzionati con orario di apertura sia antimeridiano che pomeridiano nei giorni feriali. Presidio distrettuale di Camaiore E' stata mantenuta l’attività distrettuale e poliambulatoriale. L’attività distrettuale comprende la scelta e la revoca del medico, il rilascio di esenzione del ticket, l’attività certificativa medico-legale, l’assistenza infermieristica ambulatoriale e domiciliare, le vaccinazioni per l’età evolutiva e il servizio sociale. 48 Relazione sanitaria 2013 L’attività di prelievi, ambulatoriale e domiciliare nella sede distrettuale opera attualmente in convenzione con l’associazione di volontariato della Misericordia di Camaiore. La sede distrettuale ospita inoltre una Comunità Alloggio Protetta per disabili gravi, una Unità Abitativa (appartamenti protetti), denominata Ulisse, che accoglie undici utenti autosufficienti con patologia psichiatrica, una Residenza Sanitaria Assistenziale (R.S.A.) per anziani non autosufficienti e, attiguo, un Centro Diurno per pazienti psichiatrici. Un punto CUP è attivo all’interno della sede distrettuale; un secondo punto è attivo presso la Misericordia di Camaiore, a seguito di convenzione con la predetta associazione. Presidio distrettuale di Massarosa Presso il presidio viene svolta l’attività distrettuale ( scelta e revoca del medico , certificazioni medico legali, assistenza infermieristica ambulatoriale e domiciliare, vaccinazioni prima infanzia e adulti, assistenza sociale) e attività poliambulatoriale (ambulatorio psichiatrico, ortopedico, dermatologico, oculistico). Casa della Salute di Pietrasanta Il presidio distrettuale di Pietrasanta si colloca all’interno dell’ex ospedale Lucchesi ristrutturato, con i seguenti servizi socio-sanitari: un centro prelievi, uno sportello polifunzionale, ambulatorio di vaccinazioni per l’età evolutiva, ambulatorio infermieristico, assistenza domiciliare infermieristica mattina e pomeriggio, gli assistenti sociale e gli assistenti domiciliari una sede per la continuità assistenziale (ex guardia medica) gli ambulatori specialistici di oculistica, otorino, dermatologia, cardiologia e odontoiatria. E' attivo uno sportello farmaceutico per la consegna diretta dei farmaci. E' presente un modulo della sanità di iniziativa (ex UCP), con n. 12 medici di Medicina generale, personale infermieristico, operatori sociosanitari e personale di segreteria. Nella sede vi è anche un ambulatorio pediatrico per attività di convenzione di libera scelta. Per tali ragioni, la sede distrettuale di Pietrasanta ha le caratteristiche di Casa della Salute. Casa della Salute di Seravezza Terminati i lavori di ristrutturazione dell’ex edificio ospedaliero, le attività presenti sono: centro prelievi, C.U.P, ambulatorio infermieristico dal lunedì al venerdì con ampliamento dell’orario (dal 2013 dalle ore 9 alle ore 18 in maniera continuata) e ambulatorio di primo soccorso nei giorni prefestivi e festivi, gestiti in collaborazione con l’associazione Misericordia di Seravezza. Inoltre sono presenti alcune attività specialistiche ambulatoriali quali: oculistica, ginecologica/consultoriale, cardiologica, ecografica, ambulatorio di logopedia adulti e riabilitazione. E’ presente uno sportello per la consegna diretta dei farmaci. All’interno del presidio sono presenti ambulatori di medici di Medicina generale. Nel corso del 2013 è stato incrementato il numero dei Medici di Medicina Generale (MMG) da 3 a 4 ed è stato attivato il ‘punto insieme socio-sanitario, con presenza di infermiere e di assistente sociale: l’attivazione dei predetti servizi ha consentito alla sede distrettuale di avere i requisiti di ‘Casa della Salute’ dal luglio 2013. Ai piani superiori del presidio è presente anche una R.S.A. per anziani non autosufficienti, con n. 60 posti letto. 49 Relazione sanitaria 2013 Casa della Salute di Forte dei Marmi Nel corso del 2013 è stata chiusa la precedente sede distrettuale, con trasferimento delle attività aziendali presso la sede della locale Croce Verde. Nella stessa sede sono state riunificate varie attività presenti in più sedi sul territorio comunale, implementandole con maggior presenza dei Medici di Medicina Generale, per i quali è stata realizzata un’aggregazione interna di 4 professionisti. Accanto agli ambulatori dei MMG, garantiscono la polifunzionalità della struttura la presenza di centro prelievi, ambulatorio infermieristico, Punto Insieme (attivato nel settembre 2013), ambulatorio ecografico e Volontariato. La sede è aperta 7 giorni la settimana. E’ attivo un punto di prenotazione CUP. Le caratteristiche assunte hanno consentito alla sede distrettuale di avere i requisiti di ‘Casa della Salute’ dal settembre 2013. Casa della Salute di Querceta La Casa della Salute, situata all'interno della nuova sede dell'associazione di volontariato Croce Bianca presenta al suo interno servizi sanitari ed amministrativi quali: sportello polifunzionale, ambulatorio vaccinale per l'età evolutiva, il consultorio ginecologico, un centro prelievi gestito dal personale dell’associazione Croce Bianca Tra gli ambulatori specialistici ricordiamo: ambulatorio dermatologico, otorino, ortopedico, odontoiatrico. Inoltre al suo interno è presente un modulo di Sanità di Iniziativa con sette Medici di Medicina Generale , un Infermiere e un OSS. E' attivo uno sportello farmaceutico per la consegna diretta dei farmaci. Presidio di Ponte Stazzemese In considerazione delle necessità della popolazione residente in Alta Versilia, particolarmente evidenti nel periodo invernale, il presidio è stato mantenuto in attività in convenzione con l’associazione di volontariato Pubblica Assistenza di Stazzema, per l’erogazione dei seguenti servizi: - prelievo di sangue sia ambulatoriale che domiciliare; - servizio CUP; - presenza di propri volontari (da lunedì a sabato ore 7.30-13.30 per attività di front office e orientamento sui servizi sanitari erogabili presso le strutture aziendali; - consegna farmaci a domicilio per anziani e disabili; - ambulatorio per prestazioni di codice bianco (orario 8.00-20.00) con la presenza anche di un infermiere per almeno quattro ore il giorno, domenica esclusa - trasporto / ritiro campioni biologici e referti. Sono inoltre erogate attività ambulatoriali nelle specialità di Dermatologia, Geriatria e Cardiologia. ACCREDITAMENTO e QUALITA’ Nel mese di maggio una Commissione regionale ha riconosciuto l'accreditamento per l'attività dei servizi . 50 Relazione sanitaria 2013 attraverso i requisiti individuati dalla Regione Toscana che sono 45, per ciascuno dei quali sono stati definiti degli indicatori, lo standard di riferimento e la fonte per la valutazione, in molti casi il sistema di valutazione del M&S S.Anna. I requisiti sono articolati secondo due logiche fondamentali: quella organizzativa e quella dei contenuti. Le principali aree tematiche sono: - diritti e partecipazione - management - performance assistenziali - continuità assistenziale e cooperazione. I 45 requisiti dell’area cure primarie sono aggregati in 4 sottogruppi: - Generali aziendali, prevalentemente orientati ai diritti e alla partecipazione dei cittadini, es carta dei servizi, orari di apertura ecc. - Trasversali a tutto il percorso, che riguardano prevalentemente il management, l’organizzazione del lavoro, la gestione del rischio clinico, la formazione e la gestione dei dati. - la presa in carico, con attenzione all’accessibilità ai servizi, al confort ambientale e alla tutela delle categorie a rischio. - l’iter terapeutico assistenziale secondo il chronic care model, che contiene 20 requisiti specifici delle cure primarie. In particolare questi 20 requisiti riguardano i percorsi assistenziali, la sanità d’iniziativa e l’assistenza domiciliare. I percorsi assistenziali su cui si è focalizzata l’attenzione sono sia quelli previsti dalla Regione Toscana per l’applicazione della Sanità d’iniziativa, e cioé: - diabete - Scompenso cardiaco - BPCO - ictus - ipertensione arteriosa che altri di interesse aziendale, quali: - dimissioni difficili - anziano fragile - la consulenza specialistica ospedaliera nell’adi - percorso ADI - percorso oncologico terminale in collaborazione con l’Unità Funzionale Unità Cure palliative. - piano assistenziale dell’UVM - percorso SLA I percorsi sono stati realizzati con la collaborazione di ospedale e territorio, medici di Medicina generale e specialisti ambulatoriali ( es. geriatra), trovando un valido punto di riferimento nel PUA, come coordinamento integrazione socio-sanitaria. 51 Relazione sanitaria 2013 Per ogni sede sono state inoltre redatte specifici protocolli operativi, quali: - Emergenze cliniche - Carrello delle emergenze - Organizzazione delle sedute vaccinali - Eventi avversi da vaccinazioni - Organizzazione vaccinazioni in ambiente protetto (in collaborazione con le UUOO ospedaliere di Pediatria e di anestesiologia) - Attivazione ADI - Emergenze organizzative per assenza improvvisa di personale, (medico, infermieristico, specialistico); - Presa in carico del paziente in assistenza infermieristica domiciliare Anche l’Unità funzionale Attività consultoriali ha definito protocolli operativi, procedure e percorsi anche in collaborazione con l’Area Materno infantile. In conclusione l’accreditamento è stato un forte impegno, ma anche una sfida nuova per il territorio, una opportunità per migliorare i servizi e per riorganizzarli. Sul sito aziendale è possibile trovare i documenti prodotti. Strutture Convenzionate r Se i viz og er at i Croce Verde Misericordia Misericordia Viareggio Massarosa Stiava X Centro prelievi X Croce Bianca Querceta X Prelievi domiciliari CUP Primo soccorso Altre attività X X Misericordia Croce Verde Pubblica Ass. Misericordia Misericordia Seravezza Camaiore Arni P.stazzemese Studio Prof.le Benedetti C. X X X X X X X X X X X X X X X X X X Pietrasanta X X X 3.1.3 Gli accordi interaziendali Il quadro degli accordi interaziendali e la descrizione dei relativi presupposti è riportato nel paragrafo 3.3.4. 3.2 I livelli di assistenza 3.2.1 I servizi ospedalieri in rete L'Azienda USL 12 di Viareggio non presenta una rete di presidi ospedalieri, ma un unico plesso aziendale, affiancato per attività in convenzione da due strutture private (S. Camillo e Barbantini; cfr. anche par. 3.2.1 52 Relazione sanitaria 2013 ). Come dato conto nel paragrafo 2.1, è confermato il trend di deospedalizzazione avviato negli ultimi anni e coerente con le indicazioni regionali ( cfr. tabelle n. 3 e 4). 3.2.2 I servizi sanitari territoriali ed il loro sviluppo 3.2.2.1 Accordo pediatri di libera scelta Prosegue l’accordo tra Azienda USL e Pediatri di Libera Scelta in applicazione dell’Accordo Regionale. E’ stato consolidato l’obiettivo di migliorare l’assistenza in ambito pediatrico attraverso obiettivi specifici quali: mantenimento progetto self-help, mantenimento progetto dimissioni precoci, presa in carico del neonato in sostituzione del bilancio di salute del primo mese. progetto screening scoliosi partecipazione al progetto percorso nascita, potenziamento associazionismo pediatria, appropriatezza prescrizioni farmaceutiche e pediatria in rete, promozione incontri formazione con le altre categorie professionali distrettuali e ospedaliere, attività di prevenzione ed educazione sanitaria sulla popolazione pediatrica attraverso i Bilanci di Salute (in particolare al Bilancio di Salute ai 10 anni, verifica di BMI superiore a 25-30 cole), progetto “Percorso Sostegno alla Genitorialità” (incontri periodici con i genitori 0-3 anni). Screening dello sviluppo della comunicazione Screening legato all’eccesso ponderale 3.2.2.2 L’assistenza domiciliare integrata OBIETTIVO PERSEGUITO E’ stato mantenuto un costante e prioritario impegno per questa modalità, realizzando ampiamente gli obiettivi di: consolidamento attività; consolidamento delle attività di assistenza infermieristica domiciliare; assistenza infermieristica domiciliare garantita nelle 12 ore giornaliere e in orario antimeridiano nei giorni festivi; consolidamento della riabilitazione domiciliare, rivolta prevalentemente ad anziani non deambulabili, affetti da esiti di ictus o di fratture di femore; integrazione ospedale – territorio. CENTRO DI RESPONSABILITA’ U.F. Distretto AZIONI E’ stato mantenuto uno specifico progetto finalizzato a garantire la continuità assistenziale anche nei giorni festivi. E’ stata consolidata la riabilitazione domiciliare grazie alla stipula di una convenzione con terapisti della riabilitazione. Sono state confermate le consulenze specialistiche a domicilio, favorendo l’integrazione ospedale-territorio. 53 Relazione sanitaria 2013 Si è registrato un costante mantenimento di tutta l’assistenza nelle sue varie modalità, A.D.I. (assistenza integrata, erogata al domicilio da almeno due operatori professionali), assistenza infermieristica, assistenza a domicilio da parte di specialisti ospedalieri (terapia del dolore, nutrizione parenterale, terapia per piaghe da decubito, consulenze varie), terapia riabilitativa domiciliare; non vi è stata lista di attesa. I casi in assistenza infermieristica domiciliare (A.I.D.) sono stati 1920 pazienti in ADI (comprendenti sia forma di assistenza domiciliare integrata, sia altri assistiti per i quali i medici di Medicina generale hanno richiesto interventi domiciliari). Gli Infermieri Professionali che operano a domicilio sono in tutto n. 32 articolati in n. 5 équipes territoriali, ciascuna coordinata da un coordinatore infermieristico; effettuano prestazioni domiciliari sia per pazienti in ADI che per assistenza infermieristica non-ADI per un totale di 120.727 prestazioni, effettuate in 44.905 accessi domiciliari. DATI DI SPESA Accessi dei medici di Medicina generale : € 165.507,30 Accessi dei medici specialisti ospedalieri: € 122.840,00 per 1.328 accessi a domicilio 3.2.2.3 Le cure domiciliari (vedi anche tabella n. 5) Paziente oncologico Relativamente al malato oncologico, è stato adottato il modello assistenziale dell’ADI caratterizzato da una spiccata integrazione tra Medicina generale e Medicina specialistica ospedaliera, nella quale il Distretto riveste un ruolo organizzativo di coordinamento con l’obiettivo di garantire, anche a livello domiciliare, prestazioni specialistiche finalizzate prevalentemente alla nutrizione parenterale e alla terapia del dolore. I dati di attività si riferiscono a pazienti in fase terminale, assistiti a domicilio con modalità assistenziale integrata: Attività svolta dalla UNITA’ FUNZIONALE CURE PALLIATIVE nel 2013 ATTIVITÀ ASSISTENZA DOMICILIARE - pazienti complessivamente assistiti - visite domiciliari mediche - accessi infermieristici ATTIVITA’ OSPEDALIERA - consulenze specialistiche - visite ambulatoriali ATTIVITA’ HOSPICE - pazienti complessivamente ricoverati - degenza media - pazienti con ricovero temporaneo - pazienti non oncologici DECESSI - pazienti in cure palliative deceduti al proprio domicilio - pazienti in cure palliative deceduti all’ Hospice - pazienti in cure palliative deceduti all’Ospedale 135 430 803 216 93 174 12.9 giorni 31 (18%) 21 (12%) 55% 22% 23% 54 Relazione sanitaria 2013 Sanità d'Iniziativa Nel 2013 il progetto regionale della Sanità di Iniziativa si è ulteriormente diffuso coinvolgendo 91.011 assistiti rispetto ai 60.336 del 2012 passando in percentuale dal 41,03% al 63,56% della popolazione residente di età superiore a 16 anni. Pertanto la nostra azienda è tra quelle che hanno raggiunto e superato gli obiettivi fissati dal livello regionale I professionisti dei moduli di Sanità d'Iniziativa attivati a partire dal 2010, (modulo 1 Viareggio, modulo 2 Versilia Nord, modulo 3 Pietrasanta e modulo 4 Stiava), hanno continuato a curare i cittadini affetti da diabete mellito tipo 2, scompenso cardiaco, BPCO e ictus in coerenza con i percorsi assistenziali aziendali a suo tempo elaborati e che possono essere consultati sul sito aziendale. Nel mese di aprile del 2013, è stato attivato un ulteriore modulo: il modulo 5 Viareggio il quale, come stabilito dal progetto regionale, ha sviluppato la sua attività assistenziale per i cittadini affetti da diabete e scompenso con l’obiettivo di completare le patologie interessate nel 2014. La tabella 1 riporta in numero totale dei cittadini della Versilia arruolati per singola patologia: PATOLOGIA CITTADINI Diabete mellito tipo 2 3.190 Scompenso cardiaco 875 BPCO 869 Ictus 546 Tutti i moduli hanno raggiunto per ogni patologia la percentuale di arruolamento stabilita dall'indicatore regionale. Infine a partire dall’ottobre 2013 altri professionisti hanno aderito al progetto. Ciò ha permesso di ampliare la dimensione dei moduli prima descritti e di crearne uno nuovo, il modulo 6 di Camaiore, che inizierà la sua attività nel 2014. Lo sforzo aziendale si è concretizzato in questi anni favorendo la costituzione di team professionali di medici ed infermieri e di altri professionisti e nello svolgere con loro uno specifico percorso formativo. La tabella seguente tabella 2 rappresenta i professionisti dei team coinvolti nella sanità di iniziativa nella nostra azienda: FIGURA PROFESSIONALE Medici di medicina generale NUMERO 73 rispetto al totale di 122 Infermieri 12 Operatori Socio sanitari 4 Specialisti Medici di Comunità delle varie branche coinvolte organizzatori sanitari dei moduli 55 Relazione sanitaria 2013 3.2.2.4 Progetto di Qualificazione dell’assistenza sanitaria di base CENTRO DI RESPONSABILITA’ U.F. Distretto ALTRI C.D.R. COINVOLTI E RUOLO ASSEGNATO U.O.C. Farmaceutica con ruolo di monitoraggio della spesa farmaceutica; U.O. Sistema informativo e tecnologie informatiche. AZIONI E' proseguito l’accordo aziendale per la Medicina generale, sulla base delle linee di indirizzo contenute nell’accordo integrativo regionale, delle esigenze locali e in continuità con le iniziative già avviate con l’accordo precedente. L’accordo conferma i principi di rispetto degli obiettivi finanziari, in particolare i livelli di spesa programmati e introduce elementi qualificanti dell’assistenza primaria, quali gli obiettivi di salute, la promozione degli screening, l’adozione di percorsi assistenziali per specifiche patologie e il miglioramento dell’assistenza domiciliare. Sono stati confermati tre obiettivi di salute: vaccinazioni: è rivolto a due fasce di popolazione, i diciottenni e gli ultrasessantenni, nei confronti dei quali è prevista una verifica della copertura vaccinale ed una promozione delle vaccinazioni non effettuate; partecipazione agli screening oncologici, mammografia, pap-test e prevenzione del tumore del colon retto, finalizzata a favorirne l’adesione; ipertensione arteriosa: è finalizzato, attraverso la realizzazione di un registro di patologia, all’individuazione dei pazienti ipertesi, alla registrazione del dato relativo al fattore di rischio legato al fumo e al counseling dei soggetti ipertesi fumatori. L’accordo aziendale promuove l’appropriatezza prescrittiva, farmaceutica, specialistica, radiodiagnostica, di ricovero. E’ stato costituito un “fondo” finalizzato al miglioramento della qualità della Medicina generale, legato al raggiungimento di obiettivi, finanziari e di salute, teso a favorire l’informatizzazione. I referenti medici delle 9 equipes territoriali hanno dato la loro collaborazione per le attività di : • Revisioni tra pari e Audit clinico e/o percorso assistenziale • Condivisione e applicazione di linee guida e di percorsi assistenziali • Commento e condivisione della reportistica sull’appropriatezza ed assorbimento di risorse e qualità dell’assistenza. SPESA DI ESERCIZIO Oltre ai compensi per gli obiettivi di salute, già contenuti nell’applicazione dell’ACN, ci sono da considerare altri costi aggiuntivi previsti a livello aziendale, in particolare: - € 163.311,13 per l’anno 2013 per incentivi ai medici di Medicina generale a seguito del raggiungimento di obiettivi (sistema premiante), prevalentemente sotto forma di compensi a fronte di servizi aggiuntivi per il potenziamento delle attività territoriali; 56 Relazione sanitaria 2013 - € 21.760,00 per l’indennità di presa in carico dell’A.D.I. oncologica per numero casi 272; - € 38.833,00 per il progetto M.I.R. - € 461.955,77 per estensione indennità infermieristica e collaboratore di studio; l'incremento della spesa rispetto al 2012 (era € 437.169,76) è dovuto all'aumento del numero di medici coinvolti. PERSONALE Dirigenti medici UO Attività Sanitarie di Comunità: ore 500 Farmacisti: ore 500 RISULTATI ATTESI • razionalizzazione della spesa farmaceutica; • realizzazione del tasso di ospedalizzazione previsto dagli atti di programmazione regionale • rispetto della prescrizione specialistica ambulatoriale, secondo quanto previsto dagli atti della programmazione regionale • consolidamento della campagna di vaccinazione antinfluenzale RISULTATI RAGGIUNTI Grazie alla collaborazione con i medici di Medicina generale, sono stati conseguiti risultati in ambito di appropriatezza prescrittiva, con particolare riferimento alle prestazioni di diagnostica strumentale (Risonanza Magnetica su pazienti ultra 65enni). Per quanto riguarda la spesa farmaceutica si è ottenuto un risultato migliore rispetto alla media regionale, anche se con un trend in lieve peggioramento. 1. ASL 12 spesa netta annua pro capite convenzionata per popolazione pesata € 131,86 2. Regione Toscana spesa netta annua pro capite per popolazione pesata € 133,47 A fronte di un dato ancora leggermente positivo di spesa pro capite convenzionata, vi è una relativa criticità nella valutazione degli indicatori di appropriatezza (quali gli inibitori di pompa protonica, i sartani, gli SSRI, etc), nonostante gli incontri effettuati tra l’UOC. Attività Sanitaria di Comunità, l’UOC. Farmaceutica ed i medici di Medicina generale per l’applicazione delle delibere sulle linee guida sull’utilizzo dei farmaci redatte dalla Regione Toscana; gli indicatori di appropriatezza prescrittivi farmaceutica hanno registrato, seppur ancora con alcune criticità, un consistente miglioramento rispetto all’anno precedente ( vedi bersaglio Laboratorio M&S S. Anna) Gli incentivi messi a disposizione dei medici di Medicina generale sono stati reinvestiti, in particolare nel progetto di vaccinazione antitetanica nella popolazione adulta a rischio e nel progetto di monitoraggio di terapia anticoagulante orale (TAO) da parte dei Medici di Medicina Generale. 57 Relazione sanitaria 2013 3.2.2.5 Potenziamento Vaccinazioni popolazione adulta a rischio CENTRO DI RESPONSABILITA’ U.F. Distretto AZIONI Ore infermiere professionale: 50 ore Compensi ai medici di Medicina generale (da determinare) RISULTATI ATTESI Consolidamento quota popolazione adulta vaccinata Riduzione complicanze pneumococciche negli anziani Organizzazione della campagna di vaccinazione antinfluenzale in collaborazione con i medici di Medicina generale, da eseguire principalmente negli ambulatori degli stessi con collaborazione da parte dei presidi distrettuali, con l’obiettivo di consolidare la copertura vaccinale nella popolazione ultra65enne. Promozione e offerta gratuita agli anziani ultra 65 a rischio, della vaccinazione antipneumococcica, nella tipologia di vaccino coniugato 13 valente (di miglior efficacia rispetto al precedente vaccino 23valente coniugato) in collaborazione con i medici di Medicina generale. Promozione e offerta gratuita della vaccinazione antitetanica negli adulti a rischio, da parte dei presidi distrettuali e dei medici di Medicina generale, che hanno aderito al progetto di qualificazione dell’assistenza di base(vaccinazione antitetanica nei pazienti sessantenni). SPESA DI ESERCIZIO Vaccini Antinfluenzali ………………………… €. 148.597,94 Vaccini antipneumococcici ………………….. €. 16170 ,00 PERSONALE Dirigenti medici UO Attività Sanitarie di Comunità: 350 ore RISULTATI RAGGIUNTI Vaccinazioni antinfluenzali: 31.216 (di cui oltre 90% effettuate dai medici di m.g.); Vaccinazioni antipneumococciche: 350 tutte effettuate dai medici di m.g. 3.2.2.6 Potenziamento Vaccinazioni raccomandate – popolazione età pediatrica CENTRO DI RESPONSABILITA’ U.F. Distretto ALTRI C.d.R. COINVOLTI E RUOLO ASSEGNATO U.F. Igiene e Sanità Pubblica con ruolo di osservatorio epidemiologico. AZIONI Applicazione Calendario Vaccinale Regionale: 58 Relazione sanitaria 2013 Promozione e offerta gratuita delle antimorbillo-rosolia-parotite (MMR), antipneumococcico nel bambino nel primo anno di età, meningococco C al 13°mese, a sei anni e al 14° anno di vita; antivaricella al 13° mese, in contemporanea o in tempi differiti rispetto al MMR, ai 6 anni, negli adolescenti e nelle donne suscettibili. Informazione all’utenza tramite materiale informativo consegnato al momento della nascita e presso i distretti; informazione tramite il giornale aziendale “Percorso Sanità”. Coinvolgimento dei pediatri di libera scelta per favorire l’adesione alle campagne informative. E’ proseguita nel 2013 l’effettuazione della anti-papillomavirus per le bambine nel 12° anno di età. Si conferma, in collaborazione con la U.O. di Pediatria, un percorso dedicato ed accreditato per i bambini che hanno la necessità di effettuare le vaccinazioni in “ambiente protetto” Spesa di esercizio HPV 2013 : €. 82.502,22 SPESA DI ESERCIZIO Vaccino MPR (morbillo-rosolia-parotite) €. 68.027,88 Vaccino antivaricella €. 73.127,84 PERSONALE Dirigenti medici UO Attività Sanitarie di Comunità: ore 300 Dirigenti medici UO Igiene e Sanità Pubblica ore 100 Specialisti pediatri convenzionati: ore 1500 Medico specialista pediatra dipendente Infermieri professionali: ore 50 ore 1850 RISULTATI ATTESI Incremento copertura vaccinazioni raccomandate RISULTATI RAGGIUNTI Vaccinazione antipneumococco: 93,75% Vaccinazione antimeningococco C : 92,79% Vaccinazione antivaricella: 74,69 Vaccinazione antimorbillo-parotite-rosolia: 92,63% 59 Relazione sanitaria 2013 3.2.2.7 Specialistica ambulatoriale E' proseguito il consolidamento della specialistica ambulatoriale nei presidi distrettuali/Case della Salute, come rilevato nel paragrafo 3.1.2 L’articolazione distrettuale, che riporta anche le indicazioni sulle specialistiche erogate. Sono ancora vigenti gli accordi a livello aziendale con i medici specialisti convenzionati ambulatoriali e con la specialistica ambulatoriale (Del. 361 del 23/12/2008), secondo le linee di cui agli anni precedenti. 3.2.2.8 Psicologia Psicologia per le Attività Consultoriali Attività clinica per singolo, coppia, gruppi, famiglia. Attività per la tutela minorile. Consultorio adolescenti. Corso preparazione nascita (d.s.s. Querceta, d.s.s. Viareggio-Terminetto). Progetto minori a rischio di abuso e maltrattamento (M.I.R.I.A.M.) e gruppo di lavoro di Area vasta. Gruppo di lavoro verifica strutture residenziali per minori. Gruppo di lavoro dell’Area vasta sulle Adozioni e conduzione gruppi di coppie aspiranti l’adozione. Codice Rosa “Progetto regionale per la promozione di strategie condivise finalizzate alla prevenzione ed al contrasto del fenomeno della violenza nei confronti delle fasce deboli della popolazione” Psicologia per Distretto Specialistica ambulatoriale: Attività clinica per singolo, coppia, famiglia. Attività per S.L.A.: conduzione gruppi auto-mutuo aiuto per pazienti e familiari. Attività per malattie rare Psicologia per le Dipendenze/Sert Attività clinica per singolo, coppia, gruppi, famiglia. Attività nelle equipe territoriali per le tossico-alcoldipendenze. Attività per Gioco d’azzardo patologico e dipendenze comportamentali Centri Informazione Consulenza nelle scuole della Versilia. Centro Antifumo Psicologia per le Disabilità Partecipazione al G.O.I.F.- G.O.M. per l'handicap, attivazione Progetti abilitativi riabilitativi globali (P.A.R.G.) ed attività clinica per situazioni con disabilità. Commissioni Medicina Legale L. 104 e L. 68. Psicologia per la Salute Mentale Adulti Attività clinica per singolo, coppia, gruppi, famiglia con problematiche psicopatologiche. Attività Centro terapia familiare Collaborazione con le Strutture residenziali del D.S.M Partecipazione al Centro Salute Mentale Partecipazione al Centro per i Disturbi del comportamento alimentare 60 Relazione sanitaria 2013 Collaborazione per il Centro Diurno. Gruppo di lavoro Affidi eterofamiliari pazienti psichiatrici Psicologia per la Salute Mentale Infanzia ed Adolescenza Attività clinica per situazioni con problematiche psicopatologiche. Attività nei Percorsi Diagnostico Terapeutico Assistenziale per Disturbi dello spettro autistico, Disturbi neuro e psicomotori, Disturbi del linguaggio e dell’apprendimento, Disturbi del comportamento (incluso quello alimentare) Attività con minori per la tutela minorile Partecipazione Gruppo aziendale Autismo Psicologia per Presidio ospedaliero Attività clinica consulenza a tutte le Aree funzionali ospedaliere Collaborazione sistematica con: U.O.S. Chirurgia generale-Senologia, U.O.C. Ostetricia-ginecologia (e Centro Procreazione Assistita), U.O.C. Pediatria (Pronto Soccorso Pediatrico, Day Hospital Pediatrico, Neonatologia e Unità terapie intensive neonatali, Nido, Follow-up neonatale), U.O.C. Medicina Riabilitativa (cod.75 e 56), U.O.S. Riabilitazione cardiologica. Psicologia per Dipartimento Prevenzione Attività clinica per persone inviate dall'INAIL Psicologia per U.F. Igiene alimenti e nutrizione collaborazione con operatori per “Percorso obesità” Staff Direzionale Collaborazione con U.O.S. Medico competente Collaborazioni Centro Regionale Criticità Relazionali, Comitato Etico Locale, Commissione Mista Conciliativa, Consiglio dei Sanitari, Gruppo di lavoro aziendale Rischio clinico, Progetto Laboratorio FIASO “Sviluppo e tutela del benessere e della salute organizzativa nelle Aziende Sanitarie”, Progetto Area vasta nord ovest “Valutazione esiti psicoterapie”, Progetto regionale R.U.A. (Referente Unico Aziendale), Collegio di Direzione. Attività formativa Docenze nei corsi aziendali Tutoraggio per il tirocinio degli psicologi per l’Esame di Stato e per le Scuole di Specializzazione in Psicologia e Psicoterapia. 3.2.2.9 Tutela minorile Per quanto riguarda il settore della Tutela minorile nel 2013 le nuove situazioni segnalate all’U.O.C. Psicologia dai Servizi sociali comunali e/o dalla Magistratura sono state n. 63 per un totale di 84 minori, 61 Relazione sanitaria 2013 le coppie aspiranti all’adozione sono state 19, gli affidamenti preadottivi 2, gli incontri di Area vasta con gruppi di famiglie aspiranti l’adozione 8. 3.2.2.10 - Promozione di opportunità lavorative per utenti delle UU.FF Salute Mentale Adulti, Handicap, Sert. CENTRO DI RESPONSABILITÀ: UNITÀ FUNZIONALE PER L’INCLUSIONE SOCIALE Altri CDR coinvolti e ruolo assegnato UU.FF. Salute mentale Adulti, Disabilità e Sert inviano all’U.F. per l’Inclusione Sociale le richieste di inserimento lavorativo e/o socializzazione, rimanendo referenti per il progetto terapeutico-riabilitativo complessivo. AZIONI Inserimenti socio-terapeutici - inserimenti lavorativi – progetti-lavoro - progetti di orientamento – attività di socializzazione; attività di servizio sociale professionale e assistenza domiciliare rivolta agli utenti in carico all’U.F Salute Mentale Adulti. Utenti in carico al 31/12/2013: ATTIVITA’ Inserimenti socio-terapeutici Progetti-lavoro Progetti socializzazione Assistenza domiciliare Salute Mentale 36 59 74 120 Disabilità Sert Disagio Totale 84 17 19 10 7 0 4 1 130 87 94 120 SPESA DI ESERCIZIO € 1.360362,11 PERSONALE € 625.259,00 n. 9 Ass. Sociali di ruolo n. 7 Educatori professionali di ruolo e n.1 educatore della cooperativa n .7 Ausiliario/OSS di ruolo e n.8 della cooperativa n. 1 autista n. 1 operaio n. 0.50 collaboratore amministrativo ALTRI COSTI: Borse-lavoro handicap (incentivi): € 179.076,00 ( a carico dei comuni) Borse-lavoro salute mentale e Sert (incentivi): € 89.331,00 Progetti-lavoro (incentivi): € 94.031,00 Progetto-lavoro pulizie: € 5.000,00 Attività di socializzazione : € 20.000,00 Progetti di autonomia – affidi per utenti della salute mentale: € 130.060,00 Gruppo appartamento Uomini e Donne (da giugno 2013 e da settembre 2013) € 39.678,00 Appalto ass. domiciliare e assistenza alla persona ( per problematiche di salute mentale): € 177.927,11 62 Relazione sanitaria 2013 3.2.2.11 Integrazione socio-sanitaria Fino al 31.12.2012 l’Azienda USL 12 ha gestito tramite delega conferita dai Comuni della Versilia le seguenti attività relative al settore Disabilità: • Centri Diurni di Socializzazione per Disabili (CDSD), • Inserimenti socio-terapeutici, limitatamente ai contributi Inail, • Interventi di Aiuto alla Persona in forma indiretta (ad esclusione dei Comuni di Camaiore e Viareggio). Nel corso del 2012 l’Assemblea dei soci della SdS della Versilia aveva disposto il passaggio della gestione del settore Disabilità alla Società della Salute (SDS), a partire dal 01/01/2013. Successivamente la Giunta Regionale, con propria delibera n.968 del 09/11/2012, espressamente stabiliva il progressivo superamento del modello organizzativo consortile delle SDS. Pertanto (ottobre 2012) l’Assemblea dei Soci della Società della Salute della Versilia prendeva atto dell’impossibilità, dichiarata dal Presidente della SDS, di effettuare il previsto passaggio. In prospettiva l'Azienda prevedeva anche l’affidamento della gestione dei Centri Diurni per disabili tramite procedura di evidenza pubblica (fatta eccezione il Centro Diurno “Insieme”, di proprietà dell’Azienda USL, la gestione del quale è già stata affidata con apposita gara); nelle more di indizione della stessa permaneva l'esigenza di dare organicità al settore, prevedendo perciò una nuova delega ai Comuni per un periodo di tempo adeguato a garantire continuità. Si riteneva perciò opportuno il coinvolgimento diretto dei Comuni, mediante la stipula di una convenzione per ciascun Centro a tre soggetti: Azienda USL, Comune territorialmente competente e Cooperativa che gestisce il Centro stesso. Sono state perciò approvate nel 2013 convenzioni per la gestione interventi e servizi afferenti l'area disabilità tramite delega alla Asl, con le Amministrazioni Comunali di Camaiore, Forte dei Marmi, Massarosa, Seravezza e Stazzema, Viareggio e Pietrasanta Poiché per Legge non è possibile utilizzare le risorse finanziarie del Fondo Sanitario per la gestione dei servizi sociali di competenza comunale, l'Azienda USL non può anticipare risorse e far fede alle obbligazioni assunte per la gestione dei servizi delegati nei limiti delle risorse assegnate dai Comuni interessati. 3.2.3 La prevenzione collettiva Per quanto attiene la prevenzione collettiva, l’Azienda ha continuato a sviluppare le attività comuni del Dipartimento di Prevenzione, incentrandosi in particolare su: • lo sviluppo delle attività di formazione aziendale degli operatori coerentemente ai bisogni formativi espressi e la realizzazione di eventi formativi anche di livello di Area Vasta e regionale; questa attività è stata garantita avvalendosi dell’animatore di formazione dipartimentale e perseguendo una integrazione con i referenti della formazione dei Diaprtimenti di Prevenzione delle altre Aziende dell’Area Vasta. Inoltre, per quanto attiene l’UFC Sicurezza Alimentare e Sanità 63 Relazione sanitaria 2013 veterinaria gli audit di supervisone e le verifiche ispettive del SGQ hanno rappresentato momento di formazione del personale. • lo sviluppo delle attività di comunicazione, a partire dall’aggiornamento dello Sportello Unico di Prevenzione (sportello fisico e informatico), proseguendo gli interventi sui mezzi di comunicazione di massa, realizzando vere e proprie campagne di informazione, definite nell’ambito del Comitato Direttivo del Dipartimento; particolare attenzione è stata posta alla comunicazione interna, con sviluppo di momenti di incontro di tutti gli operatori del Dipartimento (assemblee) e di aree informatiche, comuni per il Dipartimento o specifiche di U.F., utilizzate per la diffusione di informazioni agli operatori (verbali di riunione, documenti tecnici ecc…). Nel corso del 2013 è stata realizzata la Conferenza dei servizi sulla semplificazione amministrativa e la dematerializzazione dei procedimenti ed è stato realizzato un seminario sui corretti stili di vita. Sono stati inoltre rivisti i procedimenti di competenza (sia nella parte relativa alle informazioni sul singolo procedimento, che nella parte inerente la modulistica), con inserimento delle informazioni nella sezione “Amministrazione trasparente” del sito aziendale. Sono state inoltre realizzate le pagine Facebook “Guadagnare salute in Versilia” e “Dipartimento di Prevenzione” • il progressivo impiego degli applicativi informatici del sistema informativo del Dipartimento di Prevenzione e l’avvio dei primi moduli applicativi del Sistema Informativo Sanitario della Prevenzione Collettiva (SISPC). In particolare sono stati avviati il modulo applicativo dell’anagrafe canina che è stato reso fruibile anche da parte dei veterinari liberi professionisti, il modulo “Pratiche” con l’obiettivo di garantire l’interoperabilitaà Suap/Sispsc, allo scopo di realizzare una anagrafica unica informatizzata delle unità locali, il modulo verticale di Igiene e Sanità Pubblica ed il modulo verticale di Sicurezza Alimentare. Lo sviluppo di Sispc consentirà di rendicontare tutta l’attività svolta con un unico sistema di registrazione dati e faciliterà l’invio dei flussi informativi regionali. • Il consolidamento della rendicontazione delle attività con la modalità dei prodotti “finiti” e la validazione della pesatura dei prodotti rendicontati per correlare le attività svolte alle risorse impiegate; • l’integrazione delle competenze tecniche nel controllo ufficiale effettuato dalle diverse strutture funzionali del Dipartimento di Prevenzione. 64 Relazione sanitaria 2013 3.3 La gestione dei servizi 3.3.1 La gestione diretta Completato ormai il passaggio all’ESTAV Nord Ovest delle funzioni tecnico-amministrative di cui all’art. 101 della Legge Regionale Toscana n. 40/2005 e s.m.i., è stato possibile focalizzarsi ulteriormente sul miglioramento quali - quantitativo dei servizi sanitari e sulla progressiva messa a punto degli apparati di supporto. Sono stati mantenuti alla gestione esterna i servizi di ristorazione, mensa dipendenti e self-service, lavanolo, smaltimento dei rifiuti ospedalieri, pulizia e sanificazione, il trasporto automatizzato leggero e pesante, il noleggio dei materassi antidecubito contro le ulcere da pressione e la gestione dell’autoparco aziendale. E’ inoltre affidato a gestione esterna il trasporto dei pazienti all’interno della struttura ospedaliera. Sono proseguite le attività finalizzate ad incrementare le entrate proprie aziendali in particolare il ticket ed i controlli sul fenomeno dell’evasione. 3.3.2 La gestione esterna 3.3.2.1 Volontariato e trasporti sanitari Prosegue il rapporto convenzionale con le Associazioni di Volontariato per la gestione del servizio di emergenza urgenza territoriale “CAL 118” . Il servizio di trasporto sanitario ordinario continua in sinergia con le Associazioni del Volontariato, in attuazione del Capo II bis della Legge Regionale Toscana n. 40/2005, introdotto dalla LRT 70/2010, a conferma della sinergia con l’associazionismo non profit per la gestione di servizi essenziali per la collettività. 3.3.2.2. Sanità privata Con la sanità privata ed in particolare con le due case di cura presenti in Versilia (S. Camillo e Barbantini) è proseguita nel 2013 la collaborazione sulla base delle linee programmatiche di Area Vasta, relativamente ai tetti di ricovero ed ai correlati volumi finanziari assegnati. Sia per le prestazioni di ricovero che per quelle specialistiche ambulatoriali l’Azienda ha mantenuto i rapporti con gli Istituti privati accreditati, con riduzione in entrambi gli ambiti dei budget finanziari assegnati. A seguito della risoluzione anticipata della convenzione con l’Azienda Speciale Pluriservizi per la gestione del servizio di hospice, al fine di assicurare le prestazioni senza soluzione di continuità, l’Azienda ha stipulato con la Casa di Cura S. Camillo una convenzione in base alla quale quest’ultima assume la gestione dell’Hospice per n. 8 posti letto; l’accordo non ha comportato oneri aggiuntivi a carico del bilancio aziendale, poiché i relativi costi sono derivati interamente dalla riconversione del budget assegnato alla Casa di Cura per le cure intermedie, il cui fabbisogno per l’Azienda è comunque assicurato da altre strutture convenzionate. 65 Relazione sanitaria 2013 3.3.3 La gestione dei servizi territoriali Nella gestione dei servizi socio-sanitari (Centri diurni, R.S.A., Handicap) l’Azienda si avvale in larga misura del settore cooperativo no-profit con il quale, da tempo, sono in corso convenzioni. L’hospice (8 posti letto) dal 1 settembre 2013 è stato trasferito dalla RSA “Tabarracci” di Viareggio alla Casa di cura San Camillo di Forte dei Marmi. Il riassetto dei presidi distrettuali è ulteriormente progredito: - chiusura del presidio distrettuale di Caranna (al confine fra i comuni di Forte dei Marmi e Pietrasanta) e trasferimento delle attività (prelievi, Cup) presso la Croce Verde (nel centro di Forte dei Marmi), che, con l’arrivo di altri MMG, è diventata Casa della Salute; - altre due presidi distrettuali sono diventati Case della Salute: Seravezza, con altri due MMG, e la sede ristrutturata di Torre del Lago, con nove MMG; - a fine 2013 si sono resi disponibili spazi al piano terra del presidio Tabarracci. Stiamo valutando se ospitarvi un gruppo di MMG e/o riorganizzare in maniera più funzionale tutte le attività sanitarie, socio sanitarie ed amministrative del presidio, in funzione della coerenza fra facilità di accesso per gli utenti e tipologia e volumi di accesso. Con queste aperture in Versilia sono presenti sei Case della Salute, in quattro Comuni su sette (a Seravezza e Viareggio due), mancano nei comuni di Camaiore, Massarosa e Stazzema. Sono stati fatti numerosi incontri con i MMG di Camaiore per verificare se era possibile che portassero i propri ambulatori nel presidio distrettuale di Camaiore, in modo da avere anche in quel comune una Casa della Salute. Ad oggi non abbiamo adesioni. Nel comune di Massarosa è stato deciso di acquistare una nuova sede vendendo l’attuale presidio, non più adeguato, e la relativa gara partirà nei primi mesi del 2014. Abbiamo già l’adesione di un buon numero di MMG e PdF. Tale riorganizzazione, con l’aggregarsi in una sede di molti MMG, ha favorito l'ulteriore estensione della sanità d’iniziativa, dal 41 % di copertura della popolazione (anno 2012) al 64% di fine anno 2013. Il centro per disturbi del comportamento alimentare (D.C.A.) ha proseguito la propria attività, superando alcune difficoltà iniziali. 3.3.4 Gli scambi interaziendali In relazione al ruolo di ospedale di II livello assegnato dalla programmazione sanitaria regionale al Presidio Ospedaliero dell’Azienda U.S.L. 12 non è più possibile attivare o produrre ‘in proprio’ alcune prestazioni di alta caratterizzazione tecnologica e di alta specialità. Al fine di offrire e mantenere comunque un’offerta di servizi al passo con l’evoluzione scientifica e tecnologica dell’assistenza, si è scelta la strada dell’acquisizione di tali servizi attraverso convenzioni con altre Aziende Sanitarie, tenuto conto che nell’ambito delle intese di Area Vasta vengono comunque incentivate forme di collaborazione, per conseguire l’integrazione dell’offerta sanitaria, valorizzare ed utilizzare al meglio le strutture e razionalizzare l’erogazione delle prestazioni. Nel 2013 sono state stipulate le seguenti convenzioni: 66 Relazione sanitaria 2013 1. Con AOU Pisana - attività di supporto di un tecnico di sala settoria; - attività di consulenza specialistica in malattie infettive; - attività di consulenza specialistica in chirurgia plastica; 2. Con AUSL 2 di Lucca: - attività di consulenza specialistica di radioterapia (fino al mese di maggio) 3. Con AUSL 1 Massa e Carrara: - prestazioni di medicina nucleare - prestazioni di linfonodo sentinella nella disciplina di medicina nucleare - prestazioni specialistiche di laboratorio; - attività di consulenza specialistica di radioterapia; - prestazioni nella disciplina di endoscopia digestiva; - esami di laboratorio finalizzati alla ricerca della presenza di sostanze stupefacenti; 4. Fondazione Toscana Gabriele Monasterio (stabilimento Opa di Massa): - accordo di collaborazione per attività di cardiologia interventistica e cardiochirurgia 5. Con AOU Meyer - prestazioni specialistiche erogate nella disciplina di urologia pediatrica e di chirurgia urologica pediatrica; - consulenza specialistica nella disciplina di diabetologia pediatrica; 6. Con AUSL 6 di Livorno: - attività di consulenza di neurochirurgia; - attività di sorveglianza dosimetrica; 7 . Procura della Repubblica presso il Tribunale di Massa - esecuzione esami su reperti biologici e/o campioni di sospetta natura stupefacente effettuata dal nostro Laboratorio Analisi su richiesta della USL di Massa e Carrara; 8 . Istituto per lo Studio e la Prevenzione Oncologica - effettuazione test HPV su liquido seminale per i pazienti afferenti al Centro di Procrazione Medicalmente Assistita 9. Casa di Cura San Camillo Forte dei Marmi - esecuzione esami di laboratorio di chimica clinica e batteriologia effettuata dal nostro Laboratorio Analisi 10. Casa di Cura M.D. Barbantini Viareggio - esecuzione analisi di laboratorio effettuata dal nostro Laboratorio Analisi; 11. Croce Verde Forte dei Marmi - servizio emodialisi ambulatoriale. 67 Relazione sanitaria 2013 3.4 L’equilibrio economico-finanziario 3.4.1. L’equilibrio economico-finanziario L’Azienda chiude l’esercizio 2013 in lieve avanzo di gestione, confermando così il pieno conseguimento degli obiettivi assegnati dalla Regione e trimestralmente monitorati. In particolare si rileva la contrazione dei costi di produzione (MOL) nella misura del 2,6% (per circa € 6.900.000), oltre che una riduzione del complessivo costo del personale, correlata alla riduzione della consistenza numerica della dotazione organica; anche quest’ultimo risultato appare in linea con l’obiettivo di ricondurre la spesa di personale entro i limiti indicati dalla vigente normativa (spesa del 2004, -1,4 %). 3.4.2 Razionalizzazione dell’uso delle risorse Le azioni di razionalizzazione sono state intraprese in attuazione delle misure introdotte dalle delibere della Giunta regionale n. 754/2012 e 1235/2012, con le quali la Regione ha avviato in ambito sanitario una serie di iniziative per la finalizzate, nonostante il decremento del Fondo Sanitario, a mantenere il livello e la qualità dei servizi attualmente erogati e la centralità del paziente nell’organizzazione sanitaria. Per la politica delle assunzioni (gestione turn over , sostituzioni, ecc.) e’ stata data applicazione alla L.R. n. 42 del 1.08.2006 nonché alle ulteriori disposizioni regionali in materia di personale e di equilibrio economico finanziario Personale in servizio al 31/12/2013 a tempo “indeterminato” n. 1934 a tempo “determinato” n. Totale n. 1.956 22 (media annua n. 12) Unità di personale previsto dal PAL (al 31/12/2001)* a tempo “indeterminato” n. 1774 a tempo “determinato” n. Totale n. 1814 40 1956-1814/1814*100 + 7,82% * Successivamente al 31.12. 2001 non è stato adottato nessun provvedimento formale relativamente al “PAL”. 68 Relazione sanitaria 2013 3.5 Sviluppo e investimenti; acquisizione e gestione di nuove tecnologie al servizio della salute Nel corso del 2013, nell’ambito generale delle azioni di razionalizzazione della spesa sanitaria regionale, è stato ridotto dalla regione Toscana l’importo della cifra assegnata all’Azienda USL 12 per il piano investimenti 2011-2013. E’ stato pertanto necessario rimodulare il Piano degli Investimenti nel modo che segue: Investimenti Anno 2013 Nuove Acquisizioni Immobilizzazioni Immateriali - Software 199.276 Impianti e macchinari 926.234 Mobili e arredi 54.757 Automezzi 78.568 Altre immobilizzazioni materiali 697.718 di cui Ferri Chirurgici 301.160 Manutenzione Straordinaria Fabbricati 1.328.614 di cui Ospedale Versilia 712.444 di cui Casa della Salute Torre del Lago 600.404 di cui Ex Ospedale di Camaiore TOTALE 15.766 3.285.167 69 Relazione sanitaria 2013 SEZIONE IV LE POLITICHE AZIENDALI PER LA QUALITA’ 4.1 Qualità aziendale ATTIVITA’ ACCREDITAMENTO Nel corso del 2013 è continuata l’attività di formazione e sensibilizzazione di tutto il personale sul processo di accreditamento istituzionale avviato dal 2010 Nel 2013 sono state effettuate n° 57 riunioni della durata di circa 4 ore ciascuna con 640 partecipanti tra Direttori, Coordinatori Infermieristici e Referenti Assicurazioni Qualità di tutte le strutture aziendali. Sono stati inoltre condotti n° 40 Audit interni per tutte le strutture aziendali con la partecipazione di 300 operatori tra Direttori, Coordinatori Infermieristici e Referenti Assicurazioni Qualità di tutte le strutture aziendali I gruppi di lavoro multiprofessionali costituiti all’interno di ogni area sia Ospedaliera che Territoriale, per rispondere ai requisiti richiesti dalle tabelle di Accreditamento Istituzionale hanno prodotto e fornito alla UOC Accreditamento e Qualità Aziendale tutti i dati aggiornati da monitorare nei percorsi per i quali è stato richiesto l’accreditamento I raccoglitori per ogni percorso con rispettiva tabella sono stati puntualmente aggiornati sia con dati e documenti interni che con dati ricevuti da fonte esterna ( MES, GR, Questionari sulla qualità percepita agli utenti e ai dipendenti) Le verifiche delle cartelle cliniche effettuate nel giorno indice, hanno visto la collaborazione con il Sistema informativo che ha implementato e modificato in parte il programma di Access predisposto lo scorso anno e che ha permesso a tutte le strutture di esaminare una quantità definita di cartelle per Area/Dipartimento oltre a permettere il monitoraggio dei protocolli diagnostico terapeutici specifici per le diverse strutture organizzative. Sono state inserite nei diversi raccoglitori tutta l’analisi delle cartelle cliniche suddividendole per le U.O. e successivamente è stata fatta la percentuale delle risposte positive alle domande presenti nella check-list per le verifiche delle cartelle cliniche. E’ stata effettuata un’indagine di prevalenza sulle infezioni ospedaliere in tutte le strutture di degenza ospedaliera. La documentazione afferente al sistema qualità e correlata al processo di accreditamento è stata aggiornata, pubblicata in intranet e diffusa al personale sia tramite e-mail e in taluni casi per tematiche di ampio coinvolgimento presentata in riunione plenaria a responsabili e operatori. Nel corso del 2013 il gruppo regionale di valutazione per il percorso di Accreditamento ha effettuato le verifiche: sul percorso Cure primarie coinvolgendo tutti i Presidi Distrettuali Aziendali ed ha iniziato la valutazione del percorso di accreditamento del Dipartimento Chirurgico con i due percorsi ivi presenti: percorso chirurgico e percorso Ortopedico Traumatologico E' stato avviato il processo di verifica dei requisiti di ercizio del servizio trasfusionale, coinvolgendo gli operatori delle strutture con la presenza degli Ingegneri per la parte dei requisiti strutturali, tecnologici e impiantistici. Effettuati sopralluoghi presso le strutture dove si effettuano donazioni di sangue con acquisizione della documentazione presente per verifica da parte della commissione prossimo anno. 70 Relazione sanitaria 2013 4.2 Il percorso assistenziale Territorio – ospedale - territorio e la tutela degli anziani non autosufficienti La Regione Toscana dal 2008 ha inteso istituire un sistema che risponda, nella nostra realtà, al bisogno della popolazione anziana non autosufficiente. Il trend demografico evidenzia un rilevante aumento assoluto e relativo della popolazione anziana ultra65 che fa prevedere un notevole impatto soprattutto sulla prevalenza di molte patologie cronico degenerative . La distribuzione della popolazione della Versilia sono indicati nel paragrafo 1, che evidenzia come altre zone della Toscana un progressivo invecchiamento per aumento della durata media della vita, perché da una parte i residenti anziani provenienti da altre zone d’Italia aumentano ,dall’altra per riduzione della natalità. I “grandi anziani” rappresentano l’11.47% della popolazione e aggiungiamo che in Versilia anziani affetti da patologie cronico degenerative vivono spesso soli, senza parenti tenuti per legge (L66/2008 figli e coniuge), con disagi economici e a rischio sociale. La continuità assistenziale rivolta anziani che presentano queste patologie si basa su un approccio multidisciplinare che promuove l’integrazione delle prestazioni sociali e sanitarie . Un approccio sanitario frammentato, se non governato mediante l’utilizzo di adeguati strumenti di integrazione, produce interventi settoriali e non efficaci nel prendere in carico la Persona nella sua globalità. In questo quadro è indispensabile una integrazione fra professioni sanitarie e sociali in una realtà di servizi non soltanto in rete, ma “a rete”. Il passaggio di un utente da un servizio a maggior intensità assistenziale ad uno di minor livello di intensità per la continuità di cura, il raggiungimento degli obiettivi di riattivazione e riabilitazione significa avere sotto controllo la “clinical governance” ed è quindi opportuna una unitarietà e centralità di percorso che coordini l’ uso più razionale delle risorse e l’ integrazione tra servizi sanitari e sociali. In questo senso il Punto Unico di Accesso (PUA), la cui attività è ormai consolidata, è stato istituito per ovviare alla discontinuità dell’assistenza agli anziani non autosufficienti o assimilabili al quadro morboso geriatrico. E’ un servizio che si è contestualizzato nella realtà della nostra zona e ha creato l’opportunità di conoscere la domanda per la programmazione dei servizi patologie che e promuovere un osservatorio delle causano limitazioni e impotenza funzionale in stretta relazione con il territorio attraverso i Punti Insieme dislocati nell’ambito territoriale che opera in stretta collaborazione e integrazione con le figure professionali sul territorio. Come afferma la DGR 370/2008 (allegato A) il PUA rappresenta la funzione attraverso la quale la direzione della Zona Distretto, dal punto di vista operativo, professionale e gestionale, esercita il governo integrato delle risorse e dei percorsi integrati, riuscendo a gestire in modo integrato ma differenziato, il bisogno cronico e quello urgente, garantendo comunque la continuità ospedale territorio. 71 Relazione sanitaria 2013 Il PUA sta a significare programmazione per integrazione e unificazione dei percorsi socio-sanitari per una risposta all’utente che sia più celere e il più pertinente possibile al bisogno. Ha avuto il compito importante di esprimere concretamente la valutazione integrata sulle situazioni che sono avviate ai percorsi sanitari e socio-sanitari. Si è posto , quindi, come “punto di unione” tra ospedale e servizi territoriali, fra MMG , Coordinatori infermieristici territoriali, Assistenti Sociali dei Comuni in una logica di continuità di assistenza e cura, con la finalità di rinforzare l’accordo tra Azienda Sanitaria e Comuni e garantire equità e appropriatezza nella risposta al bisogno espresso. Punto di riferimento per i MMG e i Reparti Ospedalieri ha garantito: continuità di cura nell’ambito di Percorsi strutturati Territorio - Ospedale – Territorio accoglienza di tutte le segnalazioni di bisogno complesso e delle richieste di intervento, aprendo una “cartella assistito” collegamento con i punti periferici di accoglienza della domanda e di erogazione dei servizi presenti nelle sedi distrettuali e comunali; collegamento e integrazione con l’Unità di Valutazione Multidimensionale unica di ZonaDistretto, a cui trasmette la segnalazione dei casi con bisogno complesso collegamento con i medici di Medicina generale, dai quali riceve le segnalazioni e che attiva per la presa in carico dei loro pazienti segnalati da altri soggetti; predisposizione, in accordo con le strutture coinvolte, della modulistica necessaria a facilitare i percorsi assistenziali; archiviazione informatizzata di tutti i casi segnalati (banca dati unica degli assistiti); collaborazione con il Dipartimento di prevenzione, per il monitoraggio e l’analisi della domanda e dei servizi attivati. Il PUA ha lavorato per : • la complessità del percorso assistenziale, • la multidisciplinarietà che caratterizza oggi la maggior parte degli atti sanitari, • la diversità dei luoghi di cura e di presa in carico, impongono un forte sistema di relazioni in grado di presidiare i passaggi in cura e le integrazioni se non vogliamo che questi diventino elementi di criticità e frammentazione. In questi anni impegno prioritario e’ stato definire la mission del Punto Unico: - stabilire obiettivi generali , finalità, integrazione, indicatori, tempi di realizzazione degli obiettivi posti e per confermare il valore e implementare il modello organizzativo del servizio. - garantire la continuità del Percorso Assistenziale di dimissione ospedaliera con il territorio per i casi complessi socio-sanitari - lavorare sulla gestione dei processi maggiormente significativi per la gestione del servizio 72 Relazione sanitaria 2013 - coordinare con il distretto e con il territorio (professionisti sociali e sanitari) le modalità e gli strumenti di lavoro per favorire il paziente e la famiglia nel percorso della malattia - valutare il rapporto con gli stakeholders, individuando gli aspetti significativi e il grado di soddisfazione - sviluppare il concetto di mission negli operatori dell’ospedale e del territorio. Il PUA ha rappresentato per le situazioni il punto di snodo principale nella gestione delle risposte assistenziali all’anziano non-autosufficiente o in condizioni di “bisogno complesso”, sanitario e sociale con la possibilità di estendere una diversificazione dell’offerta assistenziale attraverso l’Unità di valutazione multidimensionale (UVM)*, unica su tutta la Versilia (Deliberazione 301 del 7/11/2007) *Unità di Valutazione Multidimensionale (Coordinatore Medico Attività sanitarie di comunità,Geriatra Territoriale, Infermiere, Assistente Sociale) CENTRO DI RESPONSABILITA’ U.F. Distretto Altri C.d.R. coinvolti e ruolo assegnato UO Neurologia, U.O. Psichiatria altri specialisti ad integrazione della UVM per la valutazione della patologia prevalente e la proposta per il servizio più idoneo al recupero delle capacità funzionali dell’assistito. AZIONI Valutazione dei bisogni dell’anziano e della condizione di non-autosufficienza, con predisposizione di piano assistenziale personalizzato (PAP). PERSONALE medico U.O.C. Attività Sanitarie di Comunità ore 832 geriatra ore 1500 Coordinatore Infermieristico ore 1500 Assistente sociale RISULTATI RAGGIUNTI N. valutazioni effettuate con conseguenti Piani Assistenziali Personalizzati (PAP) nel 2013 sono state 834. I casi riconosciuti non autosufficienti sono stati 834. Le segnalazioni di bisogno semplice e complesso provenienti dai Punti Insieme e dai servizi Ospedalieri , Territoriali e dai MMG sono andate in crescendo dal 2011 (2.533) al 2013 (2.656) Nel 2013 sono stati i assistiti 1574 anziani. Nel 2013 in continuità con gli anni passati, le energie sono state indirizzate a perseguire obiettivi di: - consolidamento e razionalizzazione delle risorse assistenziali disponibili in favore di anziani non autosufficienti e con gravi patologie; - risposta tempestiva alle situazioni di emergenza socio-sanitaria; - continuità assistenziale per gli anziani in dimissione ospedaliera; 73 Relazione sanitaria 2013 Inoltre : • mantenimento degli anziani al proprio domicilio, mediante la razionalizzazione della rete dei servizi territoriali Assistenza domiciliare sociale e socio-sanitaria, Centro diurno Sostegno Economico Integrato; • ottimizzazione delle risorse residenziali disponibili, con ulteriore potenziamento dei ricoveri in forma temporanea per contenere gli effetti della carenza di posti residenziali e favorire, per quanto possibile, la diminuzione della lista di attesa; • governo del sistema per la non autosufficienza, anche tramite servizi dedicati alla continuità assistenziale ospedale-territorio ed alla gestione di eventi critici improvvisi e transitori: Servizio di Assistenza Domiciliare in Urgenza (SADU), Centro Diurno in Urgenza (CDU) e Ricovero Temporaneo in Urgenza (RiTU). DATI promozione del ricovero in R.S.A. in forma temporanea (ricovero di sollievo e ricovero temporaneo in urgenza) quale strumento alternativo al ricovero permanente e a sostegno di una cultura della domiciliarità; progettazione di servizio sperimentale di assistenza domiciliare in favore di pensionati INPDAP non autosufficienti, con partecipazione a specifico bando ed ammissione al relativo finanziamento (attivato nel 2011), valutati da UVM con Piano assistenziale. L’UVM assicurando che al suo interno il contributo alla valutazione del MMG,, ha garantito la capacità di: A. valutare i bisogni complessi in modo integrato, elaborando progetti personalizzati, B. assicurare la condivisione delle responsabilità da parte delle varie professionalità, C. coinvolgere le persone e le famiglie sia nella stesura del progetto personalizzato che nella valutazione di efficacia degli interventi assistenziali attivati. D. uniformare il linguaggio comune e la modalità di somministrazione delle schede di valutazione per la non autosufficienza sul territorio in integrazione con l’U.O. Infermieristica e Servizio Sociale del territorio. E. offrire una risposta flessibile al bisogno che in modo dinamico varia nel tempo In tale ambito la Geriatra Territoriale è stata il principale Specialista che, come supporto dei Medici di Medicina Generale ha collaborato fattivamente ed è stata importante riferimento per le diverse figure professionali nelle varie fasi del percorso assistenziale. L’UVM elabora il Piano Assistenziale personalizzato (PAP) che valuta il paziente secondo livelli di isogravità e determina la non autosufficienza attraverso le schede redatte a livello regionale. 74 Relazione sanitaria 2013 Nel definire la rete assistenziale per il paziente è opportuno definire attraverso i percorsi diagnostici e terapeutici (PDT) e assistenziali (PDTA) i ruoli e le responsabilità dei diversi operatori sanitari. Nella nostra realtà sono attivi i percorsi descritti nel paragrafo dedicato: ictus, insufficienza respiratoria cronica, diabete e il percorso “dimissioni difficili :al momento del ricovero ospedaliero si definiscono le modalità di accesso e dimissione, in cui la comunicazione e la condivisione dei percorsi assistenziali tra struttura ospedaliera e territoriale appaiono decisive per un’efficace presa in carico a garanzia della continuità e qualità delle cure. Infine cruciale, come in tutte le patologie croniche, è l’assunzione di un ruolo responsabile e attivo del paziente nella gestione della sua malattia attraverso un appropriato intervento educativo. I primi attori dell’assistenza sanitaria a livello territoriale sono il Distretto, i MMG e gli specialisti . Per il coordinamento della rete assistenziale è consolidare la rete informatica per il collegamento delle strutture territoriali e ospedaliere . La continuità da garantire si articola in modi diversi secondo i problemi del paziente: -continuità nelle informazioni nel passaggio tra Ospedale e Territorio essenziali per non interrompere il piano di cura. Le informazioni dovrebbero comprendere non solo i dati clinici e assistenziali,ma anche le preferenze del paziente , i suoi valori e la situazione familiare e sociale , altrettanto importanti per garantire servizi appropriati; -continuità relazionale per avere persone e punti stabili di riferimento per il paziente 75 Relazione sanitaria 2013 L’Ospedale ha assunto la dimensione rassicurante della complessità ed efficacia diagnostica e terapeutica, ritenute necessarie per risolvere qualsiasi bisogno acuto. Il bisogno cronico , essendo connotato dalla progressività e dalla ingravescenza, trova nel percorso diagnostico terapeutico assistenziale territorio-ospedale-territorio lo strumento più idoneo alla gestione della malattia che lo ha generato in quanto in grado di assicurare la necessaria continuità delle cure. Il servizio ospedaliero per quantificare gli interventi terapeutici utilizza criteri prevalentemente clinici e si avvale della misura dei parametri vitali, bioumorali, diagnostico-prognostici, e di performance al fine di definire l’impegno sanitario nei confronti del paziente. Il criterio territoriale si avvale di valutazioni dei bisogni per raggiungere il massimo benessere al fine di quantificare il carico e la forma dell’intervento assistenziale messo in atto per sostituirsi alle capacità perse. Medicina ospedaliera Medicina territoriale Diagnosi: identificazione del danno, delle sue cause e Valutazione quantificazione delle sue perdite multidimensionale: quantificazione del danno e delle capacità residue Intervento: cura della malattia Intervento: sulla persona e sul suo ambiente Obiettivo: guarigione e stabilizzazione clinica Obiettivo: continuità dell’assistenza con ricerca dei maggiori livelli di autosufficienza possibili Una delle caratteristiche salienti della popolazione anziana è la comorbilità, che può essere descritta in maniera semplice dal numero di patologie diagnosticate in atto. Da una stima degli anziani valutati più del 50% ha più di tre malattie/ condizioni cronicheLa valutazione di questi anziani è orientata alla domiciliarità che è obiettivo, progetto culturale e politico, che richiama la libertà di scelta e che lascia alle persone anche se non autosufficienti i ritmi della via quotidiana:gli orari della scelta del cibo, i momento di silenzio, di riposo,di attività Inoltre, per meglio definire il servizio adeguato è stato introdotto il concetto di valutazione funzionale della stabilità del paziente, stimata con parametri e criteri specifici e valutata sia in modo statico (la fotografia al momento della valutazione) che dinamico (come andamento nel tempo). Il parametro instabilità è importante nel distinguere tra un servizio ospedaliero, che ha mezzi e personale in grado di fare fronte a repentini cambiamenti nello stato di salute del paziente, ed il territorio (domicilio o strutture) che ha il compito di mantenere o migliorare le funzioni residue della persona. Il concetto di instabilità delle condizioni di salute nel tempo ha diverse implicazioni a seconda che ci si trovi in ambito clinico–ospedaliero o territoriale–sociale. In clinica l’instabilità è data dall’insieme di eventi avversi con la comparsa di segni e sintomi di malattia che evidenziano la necessità di interventi medici, infermieristici strumentali nell’arco delle 24h. Dal punto di vista assistenziale, si fa riferimento a livelli di autonomia raggiunti e raggiungibili. Alcuni criteri che possono essere utilizzati per stimare il ‘continuum’ dell’instabilità nel tempo possono essere riassunti in una scala di instabilità. I dati clinici per definire la instabilità vanno interpretati in base a: 1) condizione attuale, 2) andamento nel tempo, 3) ‘fragilità’ dell’anziano (che emerge dalla Valutazione Multi- 76 Relazione sanitaria 2013 Dimensionale, 4) comorbilità (che definisce l’insieme delle malattie croniche della persona). La crescita del numero di anziani fragili e la progressiva incidenza di malattie cronico-degenerative prevede servizi finalizzati a “sorvegliare” e “prendere in carico” una popolazione che presentano condizioni di fragilità sotto il profilo della salute e sulla base delle condizioni socio/relazionali/abitative. Nell’area della fragilità è previsto il consolidamento di servizi come: − sistemi di telesoccorso e tele-assistenza, anche gestiti con il concorso dell’associazionismo volontario; − di sorveglianza attiva nei confronti di anziani >75enni, in particolare in condizione di solitudine, a rischio in presenza di condizioni climatiche estreme; − iniziative di sostegno delle reti informali di solidarietà sociale, qualificabili come servizi di prossimità. I percorsi attivati nella nostra zona hanno favorito il coordinamento di azioni sanitarie e/o sociali fra loro logicamente legate e ordinate che hanno origine dal bisogno rilevato sia in Ospedale che sul Territorio e sono state finalizzate a: • facilitare la concreta attuazione del principio della continuità delle cure; • garantire, non solo sul piano clinico, la migliore integrazione tra i diversi soggetti che operano al fine di fornire il “bene salute” al paziente; • orientare nel miglior modo possibile la prassi sanitaria rispetto alla specificità del target dei pazienti; • monitorare attraverso la statistica e l’analisi dei dati mensili l’andamento del percorso per il miglioramento continuo della qualità del percorso; 77 Relazione sanitaria 2013 • rispondere con rapidità ed efficacia e umanità ai bisogni specifici di salute e rendere il momento organizzativo efficiente ed efficace attraverso la pianificazione di azioni che facciano funzionare il sistema e il governo della qualità e della appropriatezza di dette azioni. Sono stati avviati i percorsi rivolti alle persone colpite da ictus cerebrale,BPCO,diabete che hanno coinvolto il reparto di Medicina dell’Ospedale Versilia, i Medici di Medicina Generale, i Coordinatori,gli Infermieri del Territorio e il Servizio Sociale del Territorio. Si stanno concretizzando gli obiettivi che i professionisti del gruppo si sono prefissati : • stabilire in integrazione tra ospedale e territorio i criteri per la differenziazione del paziente ospedaliero e il paziente seguito dai servizi territoriali • coinvolgere gli operatori sanitari e sociali prima della dimissione e condividere i percorsi assistenziali e la continuità dell’assistenza : medici di famiglia, infermieri e Assistenti sociali responsabili del caso. • coinvolgere e condividere il Piano Assistenziale Individuale con la famiglia per una risposta il più idonea possibile secondo i criteri di flessibilità e gradualità dei servizi. • rendere i percorsi il più omogenei possibile al fine di evitare sprechi di risorse e razionalizzare i servizi in modo da renderli efficaci ed efficienti • programmare incontri con gli operatori interessati alla gestione del malato con : ospedalieri , territoriali e delle strutture convenzionate che ospitano temporaneamente, dopo il ricovero, i pazienti non ancora in grado di rientrare al proprio domicilio. 78 Relazione sanitaria 2013 Si riportano di seguito i dati 2013 su percorso dimissioni, ictus e BPCO RIEPILOGO ANNO 2013 STATISTICA "PERCORSO DIMISSIONI" Sesso M 345 F 465 Totale 810 <=65 aa >65 aa 48 762 TOTALE SEGNALAZIONI N° 810 DI CUI 242 SONO RICHIESTE DI RITU TOTALE INSERITI IN RITU N°112 RITU RICHIESTI DALL'AREA MEDICA DI CUI: n°19 INSERITI DIRETTAMENTE DA DIMISSIONE DA AREA MEDICA, n° 41 INSERITI DOPO PASSAGGIO DA CASA DI CURA BARBANTINI, n°7 DOPO PASSAGGIO DA CASA DI CURA SAN CAMILLO TOT. 71 RITU RICHIESTI DALL'AREA CRITICA DI CUI: n° 15 SEGNALATI DA "MEDICINA D'URGENZA" n° 2 SEGNALATI DA " CARDIOLOGIA" TOT. 41 SADU E AID RICHIESTI E ATTIVATI DALL'AREA CRITICA DI CUI: n° 7 SEGNALATI DA "MEDICINA D'URGENZA" n° 1 SEGNALATI DA " CARDIOLOGIA" TOT. 8 RITU RICHIESTI DA CASA DI CURA BARBANTINI 83 RITU RICHIESTI DA SAN CAMILLO 9 RITU RICHIESTI DA ALTRI OSPEDALI 4 TOTALE 242 DISTRETTI CAMAIORE 133 FORTE DEI MARMI 85 MASSAROSA 124 VIAREGGIO 329 PIETRASANTA 95 STAZZEMA 19 SERAVEZZA 25 TOTALE 810 79 Relazione sanitaria 2013 STATISTICA PERCORSO BPCO GENNAIO- DICEMBRE ANNO 2013 Sesso: Età: M 24 <=65 aa F 21 Totale 45 Degenza Media >65 aa 4 Totale 41 8,00 45 Tipo di Dimissione: Domicilio Reparto: 32 Presidi Distrettuali: Alta 17 Media 28 S.A.D.U. 0 Viareggio 19 Ri.T.U. 0 Camaiore 6 R.S.A. 0 Massarosa 10 Altro KFT Ambulatoriale 0 Pietrasanta 4 totale 45 KFT Day Hospital 0 Forte Marmi 4 KFT Domiciliare 0 Seravezza 1 ICD IX RSA disabilità motoria 0 Stazzema 1 51881,00 37 S.Camillo 0 totale 45 49121,00 22 Barbantini 3 FKT Codice 56 2 A.I.D 6 Deceduto 0 Rianimazione 0 Totale Casi 45 Trasferito 2 di cui "Caso Sociale" FIBRILLAZIONE ATRIALE totale 1 7 STATISTICA PERCORSO ICTUS GENNAIO - DICEMBRE ANNO 2013 Sesso: Età: M 148 <=65 aa F 165 Totale 313 Totale Reparto: >65 aa Alta 36 277 Media 95 185 313 Neurologia 21 Altro 12 totale 313 Tipo di Dimissione: Domicilio 129 Presidi Distrettuali: ICD IX S.A.D.U. 0 Viareggio Ri.T.U. 2 Camaiore 54 431 59 R.S.A. 4 Massarosa 33 436 3 KFT Ambulatoriale 3 Pietrasanta 55 434,01 Ictus aterosclerotico 188 KFT Day Hospital 0 Forte Marmi 19 433,11 11 KFT Domiciliare 1 Seravezza 27 433,01 Trombosi basilare RSA disabilità motoria 0 Stazzema S.Camillo 9 totale Barbantini 69 FKT Codice 56 49 Hospice A.I.D Deceduto 117 434,11 Ictus Tromboembolico 8 432 313 432,1 totale 25 1 2 24 313 1 6 28 Rianimazione 0 Totale Casi Trasferito 9 di cui "Caso Sociale" FIBRILLAZIONE ATRIALE 142 totale 20 19 Degenza Media 7,00 80 Relazione sanitaria 2013 4.3 La comunicazione Lo specifico settore vede l'adozione anche per il 2013 del Piano di comunicazione con Deliberazione Direttore Generale. Nel Piano si fa riferimento ai temi della Carta dei servizi e alla sua diffusione ad operatori e cittadini. Verifiche delle iniziative di comunicazione sono state attivate tramite indagini di soddisfazione degli utenti, con l’integrazione del sistema di valutazione MeS. S. Anna. Oltre a ciò viene riconfermato il lavoro d’informazione ed accoglienza attuato tramite postazione URP Accoglienza dedicata e Linea Verde, che ha ricevuto in media 25 chiamate ed accolti circa 30 cittadini al giorno. Molto aumentata risulta anche la corrispondenza con i cittadini tramite sistema di posta elettronica. Gli obiettivi di budget del 2013 per la nostra struttura, discendenti dalle linee direzionali annuali, sono stati orientati dalla dimensione strategica dell’appropriatezza organizzativa. Tale dimensione è stata articolata in cinque obiettivi: • la comunicazione e partecipazione dei cittadini, seguendo l’indicatore del bersaglio MeS. S. Anna; • la promozione della partecipazione attraverso la promozione del sistema associazionistico sociosanitario locale; • il supporto ai processi d’integrazione del personale; • il monitoraggio delle istanze di reclamo e segnalazione dei cittadini e l’attenzione alle azioni di miglioramento; • la promozione ed il monitoraggio dell’uso dei Totem puntoSì. Ad una lettura sintetica possiamo dire che lo scorso anno è stato caratterizzato dal concetto riassuntivo di “apertura” inteso come volontà di sviluppare ulteriormente la partecipazione ai fini della responsabilizzazione di cittadini e operatori. Alcuni dati esplicativi: - l'uso del sito internet ha registrato una grande espansione con l'aumento di oltre il 159% dei visitatori sono passati a 212.644 e con un totale di circa 500 mila pagine lette solo nello scorso anno; - il miglioramento del documento Carta dei Servizi sotto l’aspetto dell’accessibilità al cittadino; - un rinnovato ruolo dell’ URP a presidio delle dinamiche di presa in carico delle criticità e della proattività sulle azioni di miglioramento, in definitiva sull’efficacia stessa della nostra azione; - l’insieme delle attività di promozione della comunicazione e della relazione con l’utente, espletata dai nostri operatori sotto il profilo della formazione del personale e dell’affiancamento, realizzata anche tramite la particolare attenzione al benessere organizzativo del personale ed al suo coinvolgimento; - il rafforzamento del legame con il sistema delle associazioni, anche tramite la ricerca partecipata Agenas, la valorizzazione delle indagini e del lavoro ispettivo, l’avvio dell’ulteriore formalizzazione del Comitato di partecipazione allo scopo di potenziarne le opportunità di 81 Relazione sanitaria 2013 incidere sul contesto organizzativo e culturale, la promozione del loro lavoro nel contesto sociosanitario. Il cammino intrapreso verso lo sviluppo di un’alleanza tesa alla responsabilizzazione ed all’incontro tra cittadino consapevole e organizzazione aperta al cambiamento sembra essere arrivato a buon punto, ma occorre sviluppare ancora tutta una serie di azioni e coinvolgere una serie di soggetti per uno sviluppo della comunicazione ancor più integrato col sistema Carta dei servizi, impegni aziendali e tutela del cittadino. Considerando invece gli ultimi dati della valutazione della performance a cura del MeS S. Anna 2013, rileviamo l'ottima votazione per l’indicatore dedicato alla capacità informativa e comunicativa delle aziende (B16) in cui ci piazziamo al secondo miglior posto regionale, arrivando alla votazione di 4.43 su 5 per una media regionale di 3.79. In particolare nel sotto-indicatore relativo alla implementazione del Sistema Carta dei servizi la votazione raggiunge 4,41 mentre considerando il front office il voto di performance ha avuto una percentuale di successo del 92.35% con un voto di performance di 4.50 (media regionale = 3.84). La % degli impegni per la Carta dei servizi raggiunti è stata dell’88.68%. La soddisfazione del cittadino sulla comunicazione aziendale rilevata dal MeS. nel 2012 in versilia è stata del 36.1% contro una media del 35,58 registrata fra tutte le aziende. Nello stesso anno, la soddisfazione della popolazione su semplificazione e sburocratizzazione anche qui è superiore alla media, attestandosi sul valore di 92.72 (+0.8 sulla media delle aziende). Le esperienze più significative nel settore della comunicazione interna ed esterna sono state: Carta dei Servizi, Sistema Tutela e Partecipazione Sono state attivate iniziative per coinvolgere il personale interno sul processo attuativo della carta dei servizi tramite in particolare iniziative di informazione, formazione e aggiornamento. Collegamenti importanti tra la carta dei servizi e gli obiettivi di budget sono stati attivati. Nel corso del 2013 è stata varie volte aggiornata la Carta dei Servizi, l'ultimo aggiornamento dell'anno è stato effettuato in data 16/09/2013 e con una nuova veste grafica è stata pubblicata sul sito aziendale. La Carta è parte integrante del Piano di qualità aziendale. Nel 2013 è stata attuata la ricerca nazionale AGENAS sulla valutazione partecipata del presidio ospedaliero, condotta con le associazioni di tutela Tribunale del malato – Cittadinanzattiva, Coordinamento Diritti del Cittadino, Associazione Araba fenice onlus e Associazione Volontari Ospedalieri (AVO). I risultati della ricerca si tradurranno nell’anno 2014 in un piano di miglioramento e nella restituzione alla cittadinanza ed alle associazioni sociosanitarie tramite incontri mirati e diffusione nei media locali. Sul fronte interno, la comunicazione organizzativa, fortemente sviluppata da alcuni anni si è legata all’ulteriore forte impulso alla messa in rete di tutta la documentazione aziendale. Conferenza dei Servizi La 13° Conferenza dei Servizi tenutasi giovedì 13 Giugno 2013 dalle ore 14.00 alle ore 19.00 presso la Casa della Salute Croce Bianca di Querceta (Seravezza) ha avuto per titolo “Ambiti orizzonti e vincoli nella riorganizzazione della sanità toscana“ ed ha registrato la presenza di circa 200 partecipanti. Oltre alla Società della Salute, alle associazioni sindacali e di settore, sono state coinvolte le associazioni di volontariato e quelle di tutela, nonché soggetti portatori d’interessi. 82 Relazione sanitaria 2013 Biblioteca aziendale 1. Continua la gestione informatizzata del patrimonio librario aziendale su piattaforma web anobii, anche a fini di miglioramento della gestione dei prestiti per i degenti, loro familiari e operatori. Vedi http://www.anobii.com/asl12diviareg/books; 2. Gestione della consultazione scientifica e specialistica; 3. Promozione di eventi culturali legati alla salute. 4.4 La carta dei servizi Per il 2013 nel sotto-indicatore del Sistema di Valutazione della performance MeS. S. Anna relativo alla implementazione del Sistema Carta dei servizi la votazione raggiunge un voto di 4,41 contro una media regionale 3.78, risultando nelle prime tre migliori performance. La tendenza è alla stabilizzazione dei risultati rispetto agli anni precedenti. 4.5 La partecipazione e la tutela Il 13/06/2013 è stata convocata la 13° Conferenza dei servizi. E’ stata definita e attuata una procedura per l’analisi dei reclami. E’ stato pubblicizzato il diritto al reclamo con: Carta dei servizi, incontri con associazioni di volontariato, carte di reparto e depliant informativi, diffusione tramite il sito web della modulistica, sito intranet. Numero reclami pervenuti all’ U.R.P. n. 63 Numero reclami mandati in CMC n. 0 4.6 I tempi di attesa E’ attivo un sistema di prenotazione in grado di gestire l’accesso alle prestazioni specialistiche erogate da tutti i presidi e i servizi delle aziende medesime (con riferimento a quanto riportato nell’allegato 3 della delibera n. 851/98 “Articolo 3, comma 10 del D.Lgs. 29 aprile 1998, n. 124. Criteri per la determinazione dei tempi massimi per l’erogazione delle prestazioni”), in particolare: • Il sistema è facilmente accessibile sotto il profilo logistico e procedurale, con regole di accesso identiche per ogni punto di prenotazione della stessa azienda • Il sistema è adeguatamente pubblicizzato • Il sistema è adeguatamente controllabile da parte del cittadino • La prenotazione delle prestazioni viene rilasciata contestualmente alla presentazione della richiesta da parte del cittadino • Le prenotazioni sono registrate su agende aperte a scorrimento • Gli appuntamenti sono personalizzati, con indicazione dell’orario e della struttura di esecuzione della prestazione 83 Relazione sanitaria 2013 • Gli appuntamenti sono adeguatamente scaglionati al fine di evitare affollamenti nelle sale di attesa. • E’ prevista l’integrazione delle prenotazioni in relazione alla programmazione di prestazioni multiple. Nella tabella di seguito sono elencate le prestazioni specialistiche (tra le prestazioni specialistiche ambulatoriali e le prestazioni specialistiche in D.H. di cui agli allegati 1 e 2 della D.G.R. 851 del 27/07/98) che nell'anno 2013 presentavano a livello aziendale i maggiori tempi di attesa . PRESTAZIONI CRITICHE ANNO 2013 TEMPI ATTESA TEMPI MAX Visita neuropsichiatria Infantile 105 30 Visita pneumologica 55 30 Visita urologica 76 15 Visita endocrinologica 66 30 Visita oculistica 44 15 Visita chirurgica 52 15 ECG dinamico 56 60 Risonanza Magnetica Nucleare encefalo 103 60 Eco osteoarticolari 70 60 Tc addome 100 30/60 Al termine dell'anno 2013 e per l'anno 2014 sono state messe a punto diverse azioni correttive per il contenimento delle liste di attesa che hanno riguardato tutte le fasi del processo, dal momento della prenotazione ed erogazione della prestazione alla ridefinizione e incremento dell'offerta del privato convenzionato. Le agende della visita oculistica sono state organizzate in modo da dividere i primi accessi secondo le priorità (B/D) in relazione al quesito diagnostico ed è stato attivato un allert alla procedura informatica CUP per segnalare se il paziente ha già effettuato una prima visita entro l'anno. Per le visite endocrinologiche e chirurgiche è stato aumentato il numero di prime visite disponibili. Per le visite chirurgiche sono state aumentate le sedute ambulatoriali. Sono iniziate trattative con l'AOUP per la stipula di una convenzione per l'attività ambulatoriale di endocrinologia a supporto di quella istituzionale aziendale. 84 Relazione sanitaria 2013 4.7 La semplificazione delle procedure amministrative Nel corso dell'anno 2013 la trasformazione dell'UOC Affari Generali e Legali in UOC Affari Generali e Sviluppo Organizzativo e UOS Affari Legali e Contenzioso ha comportato la riorganizzazione di parte delle attività amministrative. In collaborazione con la Guardia di Finanza, è stato dato impulso alle procedure di controllo correlate alla fruizione delle prestazioni sanitarie ed al pagamento del ticket,: dal rilascio degli attestati di esenzione, all'attività legata alle mancate disdette, dalla verifica delle autocertificazioni rilasciate per ottenere gli attestati di esenzione per motivi correlati all’età e al reddito alla procedura del c.d. “malum”e il conseguente recupero del ticket evaso. Nel corso dell’anno 2013 di particolare impegno è stata inoltre l’attività legata alle norme in materia di trasparenza: l’intensa attività di raccolta e assemblaggio dei dati per l’attivazione nel sito della sezione “Amministrazione Trasparente” e l’introduzione dell’”accesso civico”, quale strumento per l’accessibilità totale alle informazioni della pubblica amministrazione, ancorché pensati con la precipua finalità di prevenzione della corruzione, hanno di fatto anche comportato la semplificazione dei rapporti tra P.A., e cittadino che, per la prima volta trova per la consultazione e l’estrapolazione una raccolta di dati e informazioni che spaziano in tutti i settori di attività dell’Azienda. 4.8 La promozione della cultura della salute LA PIANIFICAZIONE DELLE AZIONI DI EDUCAZIONE ALLA SALUTE E’ STATA RAPPORTATA: ALLE PRIORITA’ REGIONALI SI ALLE SCELTE AZIENDALI RELATIVE AI BISOGNI DEL TERRITORIO SI SONO STATE INDIVIDUATE STRATEGIE DI INTEGRAZIONI CON ENTI E ISTITUZIONI TERRITORIALI SI COMUNI DELLA VERSILIA E LORO ASSESSORATI, UFFICIO SCOLASTICO REGIONALE SEZIONE XIII DI LUCCA, ISTITUTI COMPRENSIVI E SUPERIORI DELLA VERSILIA , PROVINCIA DI LUCCA, ASSOCIAZIONI DEL VOLONTARIATO, COMITATO NON LA BEVO, ACAT, CEIS, LILT, AIDO,AVIS, FRATRES SONO STATE REALIZZATE AZIONI DI EDUCAZIONE ALLA SALUTE PER IL BENESSERE A SCUOLA IN COLLABORAZIONE CON QUATTRO ISTITUTI SCOLASTICI - SECONDARI DI SECONDO GRADO - NELL’AMBITO DELL DGRT 38 del 21 gennaio 2013 CON LA REALIZZAZIONE FINALE DI UN CAMPUS Il 27 MAGGIO 2013. NEL PERIODO DI RIPRESA DELLA SCUOLA E’ STATO POSSIBILE REALIZZARE UNA FORMAZIONE PER GLI INSEGNANTI DEGLI ISTITUTI COMPRENSIVI ATTIVANDO UN CAMPUS IL 7 SETTEMBRE 2013. PER TUTTE LE AZIONI, L’OPERATIVITÀ È STATA REALIZZATA CON LA METODOLOGIA PREVISTA DALL’OMS PER I TEMI DELLA SALUTE, POGGIANDO SULLO SVILUPPO DELLE LIFE SKILLS AND PEER EDUCATION. 85 Relazione sanitaria 2013 Nel corso del 2013. sono state rinforzate le azioni per raggiungere gli obiettivi atti a sviluppare nei cittadini le conoscenze ed i comportamenti tesi all’adozione di corretti stili di vita. Durante l’anno scolastico sono stati proposti, tramite il sito aziendale, numerosi progetti, a cura dei dipartimenti ed unità funzionali ed operative sanitarie, su indicazioni aziendali e regionali Secondo gli “indirizzi per la realizzazione di interventi per il benessere dei giovani in ambito scolastico del 21 gennaio 2013” sono stati compilate due attività per le fasce d’età 6- 12 e 13-18 anni.. Inoltre, un progetto sviluppato in rete per l’intero anno scolastico è stato “CRESCO SICURO” in collaborazione con l’assessorato alla Pubblica Istruzione del comune di Camaiore e la Polizia municipale, svolto nelle classi terze secondarie di primo grado dei tre Istituti Comprensivi che fanno capo a quel territorio. Una particolare attenzione ha riguardato la prevenzione degli incidenti stradali alcol correlati, con la partnership del comitato “…Non la bevo”. Nel periodo estivo con la sesta edizione di RICREAZIONE IN VIA DI ESTINZIONE che, per la prima volta, ha visto il passaggio direttamente dalla scuola (liceo classico) di ragazzi e ragazze al gruppo dei tutor. A settembre, nell’ambito del Festival della salute questa unità operativa, ha partecipato allo stand del comitato “…Non la bevo” per informare la popolazione di tutti i servizi di counseling a disposizione per il miglioramento degli stili di vita e alle attività di peer education per gli studenti visitatori. PRIORITA’ REGIONALI “Indirizzi per la realizzazione di azioni per il benessere dei giovani in ambito scolastico” sollecita ad implementare le attività di peer education programmi che prevedono un forte protagonismo degli insegnanti e dei giovani. Altrettanto strategico si è dimostrato l'impegno nel promuovere “azioni di sistema”, cioè di lunga durata, come pure attivare reti di soggetti sul territorio che concorrono ad agire sui determinanti di salute e adottare un approccio globale e un sapere condiviso attraverso alleanze e rispetto reciproco. Sono state ricercate sinergie da parte delle strutture organizzative del Dipartimento della Prevenzione con l’assistenza sanitaria di comunità, con i SERT e con i consultori materno infantili ed introdotto, con il “metodo attivo”, il protagonismo dei ragazzi, la metodologia che permettesse l’individuazione dei bisogni di salute nell’ascolto della popolazione giovanile. La realizzazione di un momento conclusivo del Campus, già menzionato, presso Villa Borbone a Viareggio, ha dato ampia visibilità al lavoro che ha accompagnato nell’anno scolastico numerosi Istituti partecipanti. In particolare sono stati presentati i progetti che alunne ed alunni hanno elaborato durante l’ anno scolastico: la prevenzione al Cyberbullismo e la capacità ad attivare solidarietà tra studenti dal titolo “diamoci una mano”, la prevenzione all’AIDS (progetto “Ultimora”), l’attività sulla sicurezza da adottare in bicicletta ed in auto relative all’iniziativa regionale dell’Ospedale Meyer “ I tutor della salute” e l’attività relativa al corretto uso del 118, il lavoro seminariale sulla conoscenza del fenomeno della “violenza di genere”. Nell’ambito del campus alcuni testimonial hanno illustrato le qualità di un benessere come valorizzazione della salute, in particolare hanno aderito una nuotatrice, del Liceo Scientifico e 86 Relazione sanitaria 2013 partecipante alla nazionale di Nuoto e di un giovane che ha ricevuto una donazione d’organo, il tutto all’interno della cornice della “Settimana della donazione” promossa dal ministero e dall’AIDO. L’impegno per il futuro è di insistere nel dialogo con gli insegnanti per facilitare la costituzione di una nuova cultura nella scuola che promuove salute e benessere, valorizzando così le risorse locali. La promozione della salute tende a sviluppare i fattori “salutogenici” di protezione della salute, contando sulle risorse specifiche della comunità, dell’attenzione e del rispetto dell’ambiente naturale e delle relazioni interpersonali. Scelte aziendali A livello aziendale è stato mantenuto un sistema organizzativo di Promozione della salute che garantisce l’appropriatezza e la qualità dei processi rivolti all’interno e all’esterno dell’Azienda stessa, con particolare attenzione alle forme di comunicazione. L’attività prevalente, come richiesto dalla Regione Toscana, è quello dedicata alle scuole. La gestione del tempo nelle scuole vede i percorsi snodarsi tra due anni solari. La fine dell’anno scolastico ha visto l’incontro tra gli studenti degli Istituti partecipanti denominato Campus. Essi hanno condiviso i momenti di socializzazione e visione dei lavori prodotti dai partecipanti. Ospiti all’evento sono stati anche altri due nuovi Istituti per poter conoscere l’esperienza e probabilmente portarla all’interno della loro scuola il prossimo anno. La realizzazione dei programmi di educazione e promozione della salute a livello aziendale implica modalità di interventi di carattere integrato ed intersettoriale con la collaborazione di soggetti presenti sul territorio, in particolare: Enti locali, Istituzione scolastiche, Volontariato, Terzo settore, ecc.. E’ stata assicurata una consistente attività per la programmazione e l’attuazione di interventi a livello scolastico, in raccordo con Dipartimenti ed UU.OO. aziendali, sugli aspetti fondamentali dell’educazione e promozione della salute, prevedendo la collaborazione degli operatori con insegnanti e studenti delle diverse fasce scolastiche. Gli interventi, in particolare, riguardano: o Prevenzione agli incidenti stradali, in particolare alcol - correlati o Stili di vita: Guadagnare salute in 4 mosse: educazione alimentare, al movimento, no all’abuso di alcol e no al fumo o Stili di vita – Prevenzione al tabagismo o Stili di vita - Promozione dell’attività fisica o Stili di vita - Prevenzione all’abuso d’alcol o Stili di vita – Prevenzione al gioca d’azzardo patologico o Educazione al dono del sangue o Educazione al dono di organi o Educazione all'affettività, sessualità e alla paternità e maternità consapevole o Prevenzione AIDS All’inizio del nuovo a.s., insieme alle proposte inviate per posta elettroniche con link alla lista dei progetti aziendali, la direzione di questa U.O.S. ha provveduto ad introdurre la nuova logica di Promozione del benessere a scuola, integrando al concetto di prevenzione e riduzione del rischio anche quelle della ricerca di armonia e benessere. Questo obiettivo concerne il livello di relazioni e la capacità di 87 Relazione sanitaria 2013 Per l’anno scolastico 2012/13 è stato affiancato ai progetti, un lavoro che, tramite un accordo di rete con le scuole e le altri istituzioni che lavorano per la salute ha permesso di lavorare con una nuova formula, il laboratorio formativo-progettuale . La proposta alle scuole è stata presentata con il titolo: “LA SALUTE PUBBLICA COMINCIA DA NOI”. Il mandato della Promozione della salute è quello di affiancare le scuole in questo compito, di fornire strumenti culturali per evitare almeno le malattie croniche che non dipendono dal contagio, ma dagli stili di vita, rinnovando la proposta con il metodo di “progettare insieme ed in progressione. Le tre aree proposte sono: Guadagnare salute in quattro mosse, guadagnare salute in adolescenza, rendere facili le scelte salutari nella solidarietà. Lo scopo, nel creare per piccoli passi questa innovazione molto profonda, è quella di creare un sistema permanente di promozione del benessere, sostituendo ai progetti frammentari e spesso in sovrapposizione, esperienze di costruzione di stili di vita congrui e non nocivi,. La messa a SISTEMA sarà sempre più alimentato dalla “rete degli scambi” che avverrà con la messa a conoscenza delle buone pratiche adottate, l’estensione e la condivisione tra scuole e genitori. In un ambito più allargato, nel mese di ottobre è stato istituito il Tavolo di lavoro permanente sull’Educazione presso la Prefettura di Lucca, con l’intento di riflettere e proporre nuove occasioni educative ai giovani non scolarizzati. Infine, durante il periodo estivo, si sono tenuti incontri settimanali presso la sede dell’associazione culturale sportiva “Tempo libero” presso la Pineta di Ponente su interessanti argomenti della salute e dei servizi e che hanno coinvolto sia gli associati sia i turisti. 4.8.1 Stili di vita - Educazione Alimentare RESPONSABILITÀ Promozione della salute, Dipartimento di Prevenzione U.F. Igiene degli Alimenti e della Nutrizione. Collaborazioni con U.O. Cardiologia e U.O Oncologia Medica AZIONI Interventi nelle scuole che hanno inoltrato la richiesta di collaborazione, cittadini con l’attivazione del counseling nutrizionale CENTRO DI RESPONSABILITÀ Promozione della salute, Dipartimento di prevenzione Igiene pubblica veterinaria. AZIONI Approfondimento con insegnanti, genitori e ragazzi sugli aspetti relazionali ed emotivi dell’alimentazione presso gli isituti Comprensivi coinvolgendo insegnanti e i ragazzi delle classi terze secondarie di primo grado. Particolare attenzione si è attuata con l’ intervento di condivisione di percorsi per gli alunni dell’Istituto Alberghiero. di conoscenze sulla produzione e confezionamento dei cibi. Il “prodotto finale” del percorso è stato presentato attraverso un poster al Campus, evento finale del lavoro annuale sulla “Promozione della salute e del benessere a scuola” da parte di alunni dell’Istituto Alberghiero; il percorso ha consentito di aumentare le competenze igienico -sanitarie dei futuri operatori della ristorazione collettiva.. Obiettivi e contenuti: 1 la salute nel piatto 2. principi dell’haccp Educazione alla sicurezza alimentare, conservazione e trattamento dei prodotti di origine animale 88 Relazione sanitaria 2013 RISULTATI ATTESI L’impegno degli alunni dell’Istituto alberghiero ha permesso un approfondimento che ha riguardato i compiti futuri a tutela della sicurezza di tutti. 4.8.2. Stili di vita – prevenzione al tabagismo CENTRO DI RESPONSABILITÀ Promozione della salute, Accoglienza ITT, U.F. Sert, Centro Antifumo AZIONI Per il secondo anno è stata proposta agli alunni della scuola secondaria di primo grado una riflessione per procedere all’acquisizione di life skills - competenze psico sociali - sulla consapevolezza personale ed il senso critico. Gli stili di comportamento possono immettersi nel tabagismo, alcolismo, anoressia, bulimia, malattie sessualmente trasmesse, ecc.. il valore della consapevolezza da parte dell'adolescente dei danni provocati dagli stessi è il primo importantissimo passo verso la salute intesa come “benessere psicofisico” e non soltanto come assenza di malattia, tramite interventi educativi mirati ed informativi presso le scuole ogni ordine e grado e diretti agli educatori che hanno concordato gli interventi, a partire con incontri per insegnanti e genitori, prospettando un l’approccio globale agli stili di vita. Adesione aziendale al progetto interregionale “Un approccio integrato per la riduzione delle disuguaglianze all’accesso ai servizi di promozione della salute: interventi strategici per la gestione del rischio di utenti con disturbi di interesse psichiatrico e giovani problematici” . L’U.O. promozione della salute a partecipato alla formazione a Reggio Emilia per poter coinvolgere una scuola significativa per il tipo di proposta di salute già in atto – l’istituto alberghiero – e a partire dal mese di settembre ha condiviso la formazione di operatori ed insegnanti con gli altri operatori e si è occupata della formazione di peer educator e della presentazione delle life skills a scuola. Il progetto è biennale. RISULTATI ATTESI Scegliere uno stile di vita con consapevolezza, evitando le seduzioni della pubblicità e suscitare la curiosità e la voglia di discutere per poi concretizzare atteggiamenti e comportamenti adeguati. Aumentare la consapevolezza dei rischi derivati dal fumo attraverso campagne educative di sensibilizzazione non solo al danno dalla dipendenza da nicotina, ma anche ad un contegno generale di vita salubre, con attenzione anche all'alimentazione ed al movimento. 4.8.3. Stili di vita – promozione dell’attività fisica CENTRO DI RESPONSABILITA’ Promozione della salute e Dipartimento di prevenzione Medicina dello sport, U.O. Riabilitazione AZIONI Il movimento viene promosso in alternativa alla sedentarietà per tutte le età. Il gesto atletico e sportivo deve essere riconosciuto dai giovani come una scelta di equilibrio psicofisico. La ricerca di prestazioni va attivata con le cautele che escludano integrazioni alimentari e farmacologiche che inducono a forme di dipendenza, specie nell’età di formazione dell’identità personale, ponendo attenzione ai suggerimenti che, tramite lusinghe sul miglioramento dei risultati sportivi, propongono il doping ai numerosi giovani atleti e che grazie alla capacità di lavorare sulla propria autostima scelgono lo star bene. Sono stati realizzati momenti di informazione sull’AFA, l’attività fisica adattata, che sta entrando nella cultura del benessere della terza età. oltre agli incontri nelle scuole, la collaborazione si è estesa nell’ambito dei gruppi di cammino attivando il secondo corso di formazione di WOLKER LEADER, i coordinatori di tali gruppi. 89 Relazione sanitaria 2013 Stili di vita - Prevenzione alcologica “Alcol: sai cosa bevi? Più sai meno rischi” Prevenzione al consumo di sostanze dannose: “Attiva…mente”; Prevenzione agli incidenti stradali alcol-correlati a scuola e negli eventi e nei locali del divertimento, particolarmente in quelli dedicati anche ai turisti. La programmazione 2013 vede un’ Intensa collaborazione con il “Comitato non la bevo” , giunta all’ottavo anno, con numerose iniziative coordinate dal SERT ed in collaborazione con le associazioni del privato sociale. CENTRO DI RESPONSABILITÀ Promozione della salute, U.F.S SERT AZIONI “Non la bevo” è il progetto in rete con Croce Verde di Viareggio, UniCoop Tirreno e Associazione Europea Familiari e Vittime della strada “Bevo meno, bevo meglio” si è ulteriormente sviluppato con la collaborazione delle agenzie del terzo settore ACAT Versilia, Alcolisti Anonimi, Misericordia, CeIs, ecc. I progetti del comitato hanno riguardato sia la popolazione scolastiche che la cittadinanza nelle occasioni tipiche del divertimento in Versilia. La promozione della cultura del bere moderato e con responsabilità ha visto iniziative di comunicazione presso la Coop di Viareggio e la ripresa dell’attività serale “Ricreazione in via di estinzione” con lo scopo per interrompere il nesso tra divertimento e sballo, rischi per la saluta propria e altrui. Diminuzione gli indici da incidenti stradali alcol correlati. Anche nel 2013 si è riscontrata una grande partecipazioni di giovani al Festival della Salute nello stand dedicato, dove si sono svolte attività di sensibilizzazione alla prevenzione degli incidenti alcol correlati. Grazie a ACAT è stato proposto un concorso per la preparazione di coktail analcolici, votati dai clienti di bar del comune di Seravezza. La premiazione, a cura del Sindaco, è avvenuta alla Festa del Volontariato e delle Associazioni domenica 6 ottobre. RISULTATI ATTESI Preparazione e consolidamento di 8 giovani nel ruolo di “Tutor della salute”, stabili nelle presenza agli eventi organizzati da USL, ACAT, COOP, NON LA BEVO per la testimonianza educativa nel processo di sensibilizzazione sul pericolo della guida dopo assunzione di alcolici e per consigliare di riflettere di interrompere il nesso divertimento/alcol Promuovere nei ragazzi, genitori, insegnanti la cultura della consapevolezza e della responsabilità nelle occasioni di divertimento per salvaguardare la propria e altrui salute. 4.8.4 Educazione al dono del sangue CENTRO DI RESPONSABILITÀ Promozione della salute, U.O Centro trasfusionale in collaborazione con Associazioni dei donatori di sangue AVIS e Fratres della Versilia AZIONI Il progetto prevede una breve introduzione sulla storia delle trasfusioni, informazioni sulle modalità di donazione, sui gruppi sanguigni, sull'uso clinico del sangue, del plasma, delle piastrine. E' prevista poi una discussione nella quale gli alunni pongono domande sull'argomento. Ciò è utile per sfatare paure e pregiudizi riguardo alle donazioni di sangue e per evidenziarne i vantaggi non solo per i riceventi, ma anche per i donatori stessi. Come strumenti di lavoro vengono utilizzati CD e DVD da proiettare in classe e materiale informativo fornito dalle Associazioni dei donatori, che viene distribuito agli alunni. Un filmato documenta la prima donazione fatta dagli alunni maggiorenni delle quinte superiori presso il centro trasfusionale accompagnati dagli insegnanti e dai volontari. 90 Relazione sanitaria 2013 RISULTATI ATTESI Incrementare la popolazione dei donatori di sangue volontari e periodici tramite una informazione corretta sull'uso clinico del sangue e dei suoi componenti e derivati. 4.8.5 Educazione al dono di organi CENTRO DI RESPONSABILITA’ Promozione della salute, Donazioni e trapianti AZIONI Sensibilizzare, informare sulle modalità di donazione, sull'uso clinico degli organi donati al fine di favorire da parte dei ragazzi studenti, una presa di coscienza nelle donazioni, e cercando di coinvolgerli sull'argomento. Durante lla settimana della donazione 2013 si è svolto al Campus un momento di incontro con il testimonial trapiantato dell'AIDO. Questa conferenza è stata la parte più segnalata nel test di gradimento degli studenti delle scuole superiori.. RISULTATI ATTESI Incrementare consapevolezza nella popolazione generale ed in specifico i giovani, all'importanza della donazione degli organi. 4.8.6 Educazione all'affettività, sessualità e alla paternità e maternità consapevole CENTRO DI RESPONSABILITA’ Promozione della salute, U.F. Attività Consultoriali, Servizi sociali AZIONI Sono stati proposti interventi di informazione interattivi con un progetto per gli insegnanti alunni delle terze medie, scuole secondarie di primo grado e delle secondarie di secondo grado con gli studenti. Lo sportello di ascolto per i genitori e nonni degli adolescenti è sta realizzata nella sede del consultorio, ma sono stati anche effettuati incontri presso la scuola. In particolare il liceo classico Carducci ha svolto un lavoro di approfondimento sulla “Violenza di genere”, durato tutto l’anno scolastico e riferito attraverso la peer education alle altre classi della scuola ed al Campus per condividere gli esiti del lavoro con gli altri Istituti presenti. I temi del corretto rapporto uomo e donna hanno attinto al contesto delle proposte provinciali dell’assessorato alle Pari Opportunità, in particolare per la prevenzione alla violenza di genere. La rete per la prevenzione è condivisa conl’U.F. attività Consultoriali, la Casa delle donne del Comune di Viareggio e le Forze dell’ordine. RISULTATI ATTESI Accrescere il nesso tra affettività, educazione al riconoscimento delle emozionale dei sentimenti come premessa ad una sessualità responsabile al fine, anche di evitare gravidanze indesiderate tra le minori. L’obiettivo educativo cui si tende è quello di aiutare i giovani alla ricerca di un’autonomia profondamente vissuta. Diffondere tra la popolazione generale i concetti e i linguaggi rispettosi, che favoriscono comportamenti che permettono di esprimere un sé armonico ed equilibrato nelle relazioni interpersonali. Favorire la cultura della difesa della salute della donna, creando reti di solidarietà tra istituzioni ed associazioni. Introduzione ai temi della differenze di genere e la prevenzione alla violenza. Questo tema è stato oggetto di un lavoro di LS e PE presso il liceo Classico G. Carducci e presentato al Capus conclusivo del lavoro sulla “Promozione della salute e del benessere a scuola” per l’intero anno scolastico. 91 Relazione sanitaria 2013 4.8.7 Prevenzione HIV/AIDS CENTRO DI RESPONSABILITÀ Promozione della Salute, U.F. Igiene e Sanità Pubblica, U.F. Consultoriale AZIONI Collaborazione per interventi educativi ed informativi nelle scuole della Versilia con la collaborazione dei volontari di Anlaids e CE.I.S.. In concomitanza alla “Giornata Mondiale per la lotta contro l'Aids” del dicembre 2012 si è inaugurato il percorso di approfondimento di molti aspetti riguardanti la comunicazione su HIV/AIDS.. Si tratta della seconda edizione del percorso “Ultimora”, di grande successo nella prima edizione, concorso per gli studenti delle scuole secondarie di secondo grado e che ha visto la partecipazione dell’Istituto ITI Scientifico tecnologico Galilei di Viareggio I promotori sono le aziende U.S.L. 2 di Lucca e 12 di Viareggio, la Provincia di Lucca, Ce.S.Do.P.i comuni di Lucca e Capannoni le associazioni che si impegnano alla lotta al contagio Anlaid , CNV, NPI Toscana, l’associazione DITESTA MIA e SQUARCIAGOLA: LA VOCE DEI GIOVANI coordinati da “Ce.I.S. scuola”. I media partner sono la Nazione, il Tirreno, Noi TV, Lo SCHERMO, Rete Versilia. Questa seconda edizione ha richiesto la produzione di articoli da inserire successivamente nella stampa locale e di spot per le televisioni partner del progetto. In questa giornata si sono tenuti interessanti seminari con la proiezione degli spot della prima edizione, la lettura degli articoli premiati. Successivamente con le associazioni abbiamo condiviso a scuola la formazione dei giovani riguardo tre ambiti: la sensibilizzazione alla prevenzione del contagio, la salvaguardia dei pazienti per evitare la discriminazione e l’attività di cooperazione internazionale con l'attenzione alla multiculturalità e le problematiche delle popolazioni svantaggiate del sud del mondo. Il concorso è stato il pretesto per disseminare tra i giovani una cultura che apre le conoscenze sulle profondità del fenomeno. Infatti alla commissione giudicatrice degli elaborati scritti e multimediali si è affiancata anche una giuria popolare “virtuale” di studenti, attraverso i social network. Il voto on-line ha stabilito una graduatoria dei lavori selezionando alcuni vincitori. Un convegno conclusivo, nuovamente a dicembre per la giornata mondiale, ha visto la proiezione degli spot e la lettura degli articoli vincitori, in un piacevole clima di collaborazione e condivisione dell’esperienza estremamente positiva. Gli studenti dell’ITIS Galilei, vincitori del concorso spot, hanno presentato al Campus della Promozione della salute e del benessere a scuola i loro elaborati come loro contributo alla peer education. Si prevede la possibilità di continuare l’esperienza con la terza edizione. RISULTATI ATTESI Promozione di stili di vita che valorizzino comportamenti rispettosi di tutte le relazioni con gli altri, in particolare quelle che includono la sessualità, la condotta di vita attenta a se stessi ed alle scelte altrui. Acquisire le conoscenze sul virus, le modalità di trasmissione, avendo chiara la differenza che passa tra sieropositività (HIV) e AIDS. Trasmettere indicazioni puntuali sulle modalità di prevenzione del contagio. Aspetti culturali riguardo lil contrasto alla discriminazione all’accettazione della multiculturalità e la conoscenza riguardo le problematiche delle popolazioni svantaggiate del sud del mondo per stimolare sentimenti di solidarietà. 92 Relazione sanitaria 2013 4.9 La bioetica Si veda relazione sanitaria 2012. 93 Relazione sanitaria 2013 4.10 La formazione del personale Il Piano annuale di formazione per l’anno 2013 ha previsto la realizzazione di n. 181 eventi formativi di cui 155 inseriti nel PAF 2013 + n. 8 ad integrazione + n. 17 proposti dalla medicina convenzionata ( MMG e Specialisti Ambulatoriali ). Nell’anno 2013 la Formazione aziendale è stata penalizzata a causa di alcune criticità emerse in sede di Audit di accreditamento come Provider, svoltosi in data 18/01/2013; Dopo un breve periodo la Regione ha ripreso ad accreditare i nostri eventi collettivi aziendali a partire dal mese di luglio 2013 a seguito di un piano di miglioramento predisposto dalla UOS Formazione del Personale. Nonostante tale situazione l’Azienda ha comunque garantito a tutto il personale dipendente e convenzionato una regolare attività formativa e sostenuto le relative spese; La UOS Formazione del personale ha inoltre realizzato nell’anno 2013 anche altra attività formativa quale: stage/tirocini formativi con le Università, Suole di Specializzazione, Scuole di Istruzione superiore, frequenze volontarie, formazione per Operatori socio sanitari, tirocini nell’ambito del progetto regionale “GiovaniSì”. Siamo stati coinvolti come sempre anche in attività di patrocinio e partenariato. A livello regionale anche il 2013 è stato caratterizzato dalla Deliberazione di Giunta regione Toscana n. 599/2012 che recepisce quanto indicato nel già citato Accordo e detta le linee per la formazione ECM per il triennio 2012 – 2015 e sottolinea altresì la necessità di contenere al massimo il ricorso alla formazione esterna, intendendo sia il ricorso alla docenza esterna al SSR, sia la partecipazione del personale alle iniziative formative non organizzate dalle aziende sanitarie toscane e concentrare le risorse disponibili sulla formazione obbligatoria collettiva. Da segnalare altresì la DGRT 1235/2012 che detta indirizzi ed azioni di riordino alle aziende sanitarie e che propone un piano operativo che prevede anche la realizzazione di attività formative a livello aziendale . E’ stata realizzata sia la partecipazione che la Formazione del personale dipendente a livello di Area Vasta e regionale ( attraverso la partecipazione del personale dipendente sia ad eventi formativi che a riunioni di lavoro ). E' stata posta attenzione alla congruità dei progetti annuali col Piano di Formazione triennale, previsto con delibera R.T. n. 643/08; Si è proceduto, come per legge, alla prevenzione del rischio in tutti i settori aziendali con gli appropriati corsi. da segnalare che dei 5 eventi previsti per la verifica d’impatto nel piano di formazione 2013 sono stati portati a termine con successo solo n. 3 eventi. La formazione a distanza Nell’anno 2013 questa Azienda USL non ha usufruito di una piattaforma utile per la Formazione a Distanza ( FAD ) pertanto gli eventi formativi collettivi aziendali proposti in tale modalità non sono stati realizzati 94 Relazione sanitaria 2013 Tabella riassuntiva degli eventi 2013 N. eventi Aggiornamento individuale esterno 2013 Obbligatorio Aggiornamento collettivo interno 2013 Obbligatorio Riunioni permanenti d'aggiornamento professionale Audit, di cui edizioni - dedicate al Presidio ospedaliero - dedicate al Territorio (zona Distretto) Rassegne M&M, di cui edizioni - dedicate al Presidio ospedaliero - dedicate al Territorio (Zona Distretto) Frequenze volontarie Frequenze volontarie rinnovate Tirocini attivati compresi post lauream Tirocini Medici di Medicina Generale Convenzioni attivate per attività formative (tirocini, attività specializzandi …) Stage Comando per finalità di aggiornamento: Corsi OSS base 1000 ore Corso OSS integrativo (per titolo sanitari acquisiti all’estero non riconosciuti dal Ministero della Salute) Corso OSS integrativo (50 ore a completamento del percorso OSS interrotto per gravidanza) Corso OSS abbreviato per AAB Corso OSS complementare Corsi per medici di medicina generale, specialisti ambulatoriali e medici di continuità assistenziale Corsi d'aggiornamento per i pediatri di libera scelta 200 N. eventi 181 26 45 36 9 83 58 25 Partecipazioni 230 Partecipazioni c.a 6.000 c.a 300 c.a 450 c.a 360 c.a 100 c.a 600 c.a 250 34 36 151 1 18 34 36 151 43 127 Vedi sopra 4 48 0 0 0 0 0 0 1 0 13 30 0 670 I corsi sono stati organizzati da altre aziende della R.T la UOS Formazione è stata il tramite tra le aziende ed i singoli professionisti Patrocini e partenariati Riunioni A. di F. 7 4 84 95 Relazione sanitaria 2013 4.11 Le sperimentazioni gestionali Anche nel corso del 2013 l’attività libero professionale dei nostri Dirigenti sanitari e l’attività aziendale a pagamento ha registrato una contrazione sia a livello ambulatoriale che in costanza di ricovero dovuta al contingente momento economico finanziario che il nostro paese sta attraversando. Gli introiti registrati per le attività commerciali svolte da soggetti terzi all’interno del “Versilia” (ristorazione self-service, pizzeria, bar, parrucchiere, sportello bancario, emporio, edicola e fiorista) hanno contribuito ad ammortizzare l’incremento registrato nei costi generali. Un incremento non trascurabile per il bilancio aziendale è rappresentato dall’incremento ottenuto nella voce “ticket” grazie all’impegno profuso di sensibilizzazione e controllo sulle esenzioni e a alla tassa sulle prestazioni introdotta a livello regionale nel corso dell’anno. SEZIONE V - LE POLITICHE DI SETTORE 5.1 Prevenzione Collettiva Obiettivi di carattere generale: - Raggiungimento del livello di utilizzo delle risorse previste dal PSR (5%); - Collaborazione con la direzione aziendale per la valutazione epidemiologica e la programmazione; - Sviluppo dei piani di lavoro coordinati con ARPAT e Istituto zooprofilattico sperimentale e Laboratori di Sanità Pubblica; - Aggiornamento dello sportello unico della prevenzione anche in rapporto allo Sportello Unico delle Attività produttive: Obiettivi specifici in relazione a “Piani di sviluppo delle attività di prevenzione” - sui luoghi di lavoro - nell’igiene e sanità pubblica - nell’igiene della nutrizione - nella sicurezza alimentare e sanità veterinaria - nella medicina sportiva 5.1.1.1 Raggiungimento del livello di utilizzo delle risorse previste dal piano sanitario regionale (5%) CENTRO DI RESPONSABILITA’ Direzione Aziendale ALTRI CENTRI DI RESPONSABILITA’ COINVOLTI E RUOLO ASSEGNATO Dipartimento di Prevenzione e sue Unità Funzionali: istruttoria dei procedimenti di acquisizione delle risorse. AZIONI Acquisizione di personale. Acquisizione di attrezzature e arredi. Stipula di contratti libero-professionali. Acquisizione di hardware e software informatici. 96 Relazione sanitaria 2013 Formazione permanente del personale. RISULTATI ATTESI (SULLA BASE DELL’INDICATORE/I UTILIZZATO/I) Utilizzo della quota capitaria. RISULTATI RAGGIUNTI (SULLA BASE DELL’INDICATORE/I UTILIZZATO/I) Acquisizione di personale: U.F. Prevenzione Igiene e Salute nei Luoghi di Lavoro: n. 1 borsa di studio medico del lavoro U.F. Igiene e Sanità Pubblica n. 1 borsa di studio Medico igienista n. 1 borsa di studio dietista Acquisizione di attrezzature e arredi: Attrezzature: Dipartimento di Prevenzione costi comuni n. 1 defibrillatore; n. 1 distruggidocumenti. U.F. Prevenzione Igiene e Sicurezza nei Luoghi di Lavoro n. 3 pompe di campionamento n. 1 dinamometro per apparecchi sollevamento portata almeno 50 T con due grill U.F. Sicurezza Alimentare e Sanità Veterinaria 1 monitor video; n . 3 stampanti portatili. U.F. Igiene e Sanità Pubblica 1 fotometro 1 spirometro ECG con monitor e cavo per monitoraggio IRI test n. 1 impedenziometro (con finanziamenti regionali) Partecipazione di singoli operatori a corsi di formazione, a seminari e convegni. 5.1.1.2 Collaborazione con la direzione aziendale per la valutazione epidemiologica e la programmazione CENTRO DI RESPONSABILITA’ UU. FF. Igiene e Sanità Pubblica, Prevenzione Igiene e Sicurezza nei Luoghi di Lavoro AZIONI conferma e sviluppo attività di osservatori per: Infortuni sul lavoro Malattie professionali Elaborazione e presentazione dei dati sulle cause di morte Elaborazione e presentazione dati sulle cause di ricovero Malattie infettive Malattie tumorali Vaccinazioni Incidenti stradali Stili di vita 97 Relazione sanitaria 2013 RISULTATI ATTESI (SULLA BASE DELL’INDICATORE/I UTILIZZATO/I) Infortuni sul lavoro: integrazione delle informazioni raccolte al Pronto Soccorso, trasferimento dei dati del Pronto Soccorso su supporto magnetico. Controllo incrociato sistematico dei dati USL con i dati INAIL a livello locale. Analisi degli infortuni sul lavoro e del loro andamento epidemiologico e produzione di reports semestrali disponibili sul sito web del Dipartimento di Prevenzione ed inviati ad istituzioni locali e forze sociali. Malattie Professionali: Registrazione delle malattie professionali in database dedicato (sistema MALPROF) e produzione di report annuale. Epidemiologia: Analisi cause di morte Analisi di distribuzione delle cause di ricovero Analisi di distribuzione delle malattie infettive Analisi di distribuzione delle malattie tumorali Analisi dei tassi di copertura vaccinale vaccinazioni obbligatorie e raccomandate, per intera asl e singolo Comune Analisi della mortalità per incidente stradale Monitoraggio screening oncologici Collaborazione con l’UF Distretto per valutazione del percorso assistenziale dei pazienti ricoverati per ictus e BPCO Collaborazione con l’UF Distretto e gli MMG per la rilevazione dell’abitudine al fumo negli ipertesi Collaborazione all’indagine nazionale PASSI (Progressi delle Aziende Sanitarie per la Salute in Italia) messa a punto dal CNESPS (Centro Nazionale di Epidemiologia, Sorveglianza e Promozione della Salute) dell’Istituto Superiore di Sanità consistente in interviste telefoniche su un campione randomizzato e statisticamente significativo di popolazione per la rilevazione degli stili di vita, della percezione dei bisogni sanitari e dei programmi di prevenzione. RISULTATI RAGGIUNTI (SULLA BASE DELL’INDICATORE/I UTILIZZATO/I) Infortuni sul lavoro Realizzazione del trasferimento dei dati del Pronto Soccorso su supporto magnetico; analisi della distribuzione, degli infortuni per settori produttivi, tipologia di lavoratori coinvolti, comune di evento, modalità particolari di accadimento; produzione e diffusione di report semestrali dei dati. Malattie Professionali: Distribuzione della frequenza delle varie tipologie di malattie professionali e produzione di report annuale. Epidemiologia: Dall’inizio del 2010 è venuto a mancare il medico igienista epidemiologo, figura professionale che fino a tutto il 2013 non è stata reintegrata; pertanto la UF Igiene e Sanità Pubblica, con il personale medico ridotto del 25%, è riuscita a garantire le seguenti elaborazioni di osservatorio epidemiologico: Analisi della distribuzione delle malattie infettive per classe di malattia, per sesso e per classi di età per l’anno 2013. 98 Relazione sanitaria 2013 Analisi dei tassi di copertura vaccinale, per l’anno 2013, per le classi dell’età evolutiva, per distretto con ricadute sulla programmazione dell’attività e sulle strategie di promozione della immunoprofilassi. Inoltre è continuata la partecipazione alla realizzazione del Progetto Nazionale PASSI: il sistema di sorveglianza sullo stato di salute e sulle abitudini di vita della popolazione, basato su un elevato numero di interviste, divenuto strumento di rilevazione costante e utile anche nella verifica dell’efficacia degli interventi in sanità. 5.1.1.3. Sviluppo dei piani di lavoro coordinati con A.R.P.A.T., Istituto Zooprofilattico Sperimentale e rete dei Laboratori di Sanità Pubblica CENTRO DI RESPONSABILITÀ Dipartimento di Prevenzione Altri CDR coinvolti e ruolo assegnato ARPAT – Dipartimento provinciale di Lucca; Istituto Zooprofilattico Sperimentale – sedi di Pisa e Firenze e Laboratori di Sanità Pubblica – diverse sedi AZIONI Applicazione del protocollo d’intesa tra Dipartimento di Prevenzione USL e Dipartimento Provinciale ARPAT di Lucca per il coordinamento delle competenze e delle attività. Realizzazione di un flusso comunicativo esaustivo e tempestivo tra ARPAT e USL per i dati di inquinamento ambientale. Analisi chimiche e microbiologiche di alimenti e acque (mediante programmazione condivisa con Istituto Zooprofilattico Sperimentale e Laboratorio di Sanità Pubblica dell’Area Vasta) RISULTATI ATTESI Riduzione degli interventi scoordinati e/o dei mancati interventi nel caso di competenze a confine tra Dipartimento di Prevenzione USL e Dipartimento provinciale ARPAT di Lucca Esaustiva e tempestiva comunicazione dei dati di inquinamento ambientale Valutazione sanitaria di mappe di rischio ambientale elaborate dal Dipartimento provinciale ARPAT di Lucca Effettuazione delle analisi chimiche, fisiche e microbiologiche richieste per acque ed alimenti Conformità della procedura di campionamento e del campione agli standard U.E. Dati di ritorno per flussi informativi Rispetto degli standard di qualità indicati nella carta dei servizi dei laboratori RISULTATI RAGGIUNTI A seguito della disponibilità dell’Amministrazione Provinciale di Lucca e delle Amministrazioni Comunali della Versilia, questo Dipartimento raccoglie le informazioni sull’inquinamento ambientale. Il Dipartimento provinciale ARPAT invia con regolarità i dati sulle acque di balneazione e periodicamente quelli relativi ad accertamenti di fisica ambientale, segnatamente su rumore e campi elettromagnetici, e quelli relativi al monitoraggio dell’eutrofizzazione delle acque del bacino di Massacciuccoli. Invece riguardo alla qualità dell’aria, del suolo, delle acque superficiali e profonde, invia informazioni solo estemporaneamente per casi specifici, rinviando per il resto alla consultazione dei dati resi pubblici sul sito dell’Agenzia. 99 Relazione sanitaria 2013 Con Delibera n°73 del 22/2/2006 è stata costituita la Commissione interdisciplinare per il controllo ufficiale sul commercio e impiego dei prodotti fitosanitari, prevista dalla Delibera Giunta Regionale Toscana n. 118 del 08/02/1999, per il coordinamento degli interventi di controllo ufficiale sul commercio e impiego dei prodotti fitosanitari. La Commissione è composta da personale della U.O. Agroecosistemi del Dipartimento Provinciale ARPAT di Lucca e delle UU.FF. PISSL e SASV del Dipartimento di Prevenzione di questa USL. L’organizzazione dei controlli ufficiali nel settore dei prodotti fitosanitari è in via di revisione: è stato realizzato un corso di Area Vasta nel settore specifico ed è stato dato mandato ad un gruppo di lavoro, rappresentativo delle diverse strutture delle diverse Aziende, di elaborare una proposta per il Comitato dei Direttori di Dipartimento. La suddetta proposta è in fase di completamento. Il Dipartimento provinciale ARPAT effettua le analisi chimiche di competenza, l’Istituto Zooprofilattico Sperimentale effettua le analisi chimiche e microbiologiche sugli alimenti di origine animale, sulle acque marine e sulle acque lacustri, su altri materiali biologici e su parassiti atropodi ecc. I Laboratori di Sanità Pubblica effettuano i controlli analitici sulle altre matrici alimentari e sulle acque potabili. Per il settore alimenti, il controllo microbiologico dei prodotti alimentari e delle attrezzature è stato finalizzato alla verifica dei sistemi HACCP e GMP degli OSA e della qualità igienica delle produzioni locali. Una particolare attenzione è stata posta sulla verifica del rispetto dei criteri di sicurezza alimentare e dei criteri di igiene di processo. Nel corso del 2013 è stato inoltre realizzato il piano di monitoraggio sul sito SIN (Sito di Intresse Nazionale) di Massa, con campionamenti di matrici alimentari provenienti da aziende ubicate nella parte nord della Versilia. E’ stato effettuato il piano di sorveglianza sulle zone marine classificate per la molluschicoltura; la valutazione dei risultati analitici dell’anno 2013 ha confermato una situazione sanitaria favorevole anche se si evidenzia la necessità di indagare maggiormente i livelli di inquinamento da biotossine. Per l’anno 2014 è stato proposto a Regione Toscana di confermare la classificazione, ai sensi del dell’articolo 6 del Regolamento (CE) n. 854/2004 , le zone di produzione dei molluschi bivalvi vivi (Telline - Donax trunculus), relative ai tratti di mare prospicienti il litorale dei Comuni di Camaiore, Pietrasanta e Viareggio, sedi di banchi naturali, come di seguito specificato: ZONE DI PRODUZIONE di TIPO A, in cui è consentita la raccolta e l’utilizzo per il consumo umano diretto dei molluschi bivalvi vivi (Telline- Donax trunculus) 1 LEVANTE: LAT N 43°51’10'' – LONG E 10°14’10''; LAT N 43°51’25'' - LONG E 10°14’80''; LAT N 43°48’05'' – LONG E 10°15’40'' ; LAT N 43°48’10'' – LONG E 10°15’80'' 2 PONENTE: LAT N 43°52’00'' – LONG E 10°14’20'' ; LAT N 43°52’10'' – LONG E 10°14’60'' LAT n 43°56'00'' - LONG E 10°10'00''; LAT N 43°56'20'' - LONG E 10°10'20'' L’attività svolta è stata oggetto di un audit del Ministero della Salute nel dicembre 2013. 100 Relazione sanitaria 2013 5.1.1.4 Formazione ed educazione alla salute: formazione degli operatori CENTRO DI RESPONSABILITA’ Dipartimento della Prevenzione AZIONI Recupero dei bisogni formativi Progettazione, realizzazione (docenza, animazione, conduzione, segreteria), e valutazione dei corsi di formazione del personale del Dipartimento di Prevenzione RISULTATI ATTESI/RISULTATI RAGGIUNTI Descrizione indicatori Risultati attesi Risultati raggiunti Formazione degli operatori n. 6 eventi n. 3 eventi n. 1 corso non è stato realizzato perché sono cambiate le priorità a livello regionale; n. 1 corso non è stato realizzato per problemi organizzativi con la consigliera provinciale di parità; n. 1 corso realizzato parzialmente (riunioni aggiornamento Medicina dello Sport) Sono stati realizzati n. 2 corsi regionali (auditori regionali, stabilimenti riconosciuti) inseriti successivamente nel piano di formazione. 5.1.1.5 Percorso per il miglioramento continuo della qualità CENTRO DI RESPONSABILITA’ Dipartimento di Prevenzione AZIONI Prosecuzione del processo di miglioramento continuo della qualità finalizzato al miglioramento delle attività organizzative e gestionali del dipartimento in una sede unica: RISULTATI ATTESI/RISULTATI RAGGIUNTI Descrizione indicatore Risultati Risultati Attesi Raggiunti Definizione e validazione delle procedure obbligatorie previste dalla ISO 7 7 9001:2008 sul livello dipartimentale Definizione e validazione delle procedure ambulatoriali di Igiene e Sanità 2 2 Pubblica e di Prevenzione e Sicurezza nei luoghi di lavoro Realizzazione di almeno due assemblee del Dipartimento di Prevenzione 2 2 5.1.1.6 Rispetto dei tempi nei procedimenti NIP/SUAP per le attività produttive CENTRO DI RESPONSABILITA’ Dipartimento di Prevenzione Gruppo di Lavoro Nuovi Insediamenti Produttivi AZIONI Rispetto dei tempi delle pratiche presentate in procedura semplificata RISULTATI ATTESI/RISULTATI RAGGIUNTI Descrizione indicatore Risultati Attesi Risultati Raggiunti Procedimento semplificato tempi di attesa < gg. 60 gg. 16,5 101 Relazione sanitaria 2013 Revisione della organizzazione del Gruppo di lavoro Insediamenti Entro produttivi il 1 Approvato semestre 2013 nuovo regolamento di riorganizzazione Espressione di tutti i pareri in modo multiprofessionale >= 90% dei > 90% dei pareri espressi pareri espressi 5.1.2 Prevenzione, Igiene e Sicurezza nei Luoghi di Lavoro Di seguito si presentano le azioni più significative ed organiche effettuate nel corso del 2013. Non è riportata in dettaglio l’attività di routine e quindi non sono enumerate tutte le aziende controllate e/o valutate a fini istituzionali: per l’espressione di pareri sui nuovi insediamenti produttivi per valutare l’adozione di misure di prevenzione promosse con specifiche campagne di informazione e formazione a seguito di segnalazioni o di esposti nell’ambito della valutazione di idoneità al lavoro nell’ambito di inchieste per infortunio sul lavoro nell’ambito di accertamenti diagnostici di malattia da lavoro. 5.1.2.1 Comparto Edilizia CENTRO DI RESPONSABILITA’ U.F. Prevenzione Igiene e Sicurezza nei Luoghi di Lavoro AZIONI sopralluoghi in cantieri sopralluoghi a campione in cantiere durante la rimozione di MCA controllo di tutti i piani di rimozione materiali contenenti amianto notificati lezioni sulla sicurezza nei cantieri edili agli studenti dell’istituto tecnico per geometri di Pietrasanta RISULTATI ATTESI/RISULTATI RAGGIUNTI Descrizione indicatore Risultati attesi Risultati raggiunti 1 - sopralluoghi in cantieri edili 125 (obiettivo regionale) 127 2 - sopralluoghi durante la rimozione di MCA 10 18 3 - controllo di piani di rimozione 99% 100% (348) 4 - lezioni agli studenti 9 9 5.1.2.2 Vigilanza e controllo nelle cave CENTRO DI RESPONSABILITA’ U.F. Prevenzione Igiene e Sicurezza nei Luoghi di Lavoro AZIONI Sopralluoghi e vigilanza e controllo ( cave e lavorazione inerti per un totale di 39 attività) Esame documentazione dei piani di coltivazione ex L.R. 78/98 Incontri con titolari di cava e progettisti Incontri con Enti, Comuni e Parco Alpi Apuane Partecipazione conferenze dei servizi dei Comuni e del Parco delle Apuane 102 Relazione sanitaria 2013 Approfondimenti sulla sicurezza per macchina a filo diamantato. Valutazioni sulle sollecitazioni del filo ai fini di evitare la rottura durante la lavorazione e sulle modalità per ridurre il rischio residuo da “colpo di frusta” nel caso di rottura. RISULTATI ATTESI/RISULTATI RAGGIUNTI Descrizione indicatore Risultati Risultati attesi raggiunti 35/35 35/35 100% 100% (16) di approvazione rispetto alle cave oggetto di sopralluogo 100% 34 (100%) Pareri di congruità esplosivi in base alle richieste 100% 13 Cave oggetto di un sopralluogo almeno una volta l’anno Conferenze dei servizi con partecipazione USL secondo invio pratiche da parte dei comuni Rispondenza dei lavori di coltivazione ai contenuti dei piani approvati od in corso 5.1.2.3 Vigilanza e controllo nel comparto lapideo CENTRO DI RESPONSABILITA’ U.F. Prevenzione Igiene e Sicurezza nei Luoghi di Lavoro AZIONI Attività di vigilanza e controllo nelle ditte a spiccato carattere artigianale, non ispezionate di recente sulla base di specifico elenco ed a seguito di eventuali segnalazioni Gli argomenti di principale attenzione nel corso dei sopralluoghi sono state le condizioni rispetto alla sistemazione in sicurezza degli spazi aziendali, sia interni che esterni, ai fini della movimentazione, le attrezzature e le procedure anche in relazione alla presenza dei trasportatori; le condizioni di manutenzione degli impianti elettrici; l’esistenza di impianti di aspirazione laddove si generano polveri durante le lavorazioni soprattutto in presenza di silice. Verrà posta attenzione alle eventuali linee elettriche a conduttori nudi in media tensione, se raggiungibili dai piazzali durante le operazioni di movimentazione, ai fini di intraprendere le possibili iniziative per eliminarle. b) E’ stato realizzato un manuale sulle buone prassi operative per la movimentazione dei materiali lapidei da utilizzare per la formazione dei lavoratori addetti. Attività di formazione per Comitato Paritetico Marmo per datori di lavoro RSPP, RLS, lavoratori con specifiche attribuzioni. RISULTATI ATTESI/RISULTATI RAGGIUNTI Descrizione indicatore Risultati attesi Risultati raggiunti Interventi di vigilanza e controllo nelle aziende : n. aziende controllate 35/35 36 lavoratori organizzati dai comitati paritetici del settore: n. interventi formativi realizzati 5 5 Realizzazione di manuale di buone prassi in collaborazione con Enti Bilaterali di settore ed altre Manuale edito a Manuale istituzioni stampa stampa ed in formato Realizzazione di specifici momenti formativi rivolti ai soggetti aziendali della prevenzione e formato elettronico e elettronico edito a 103 Relazione sanitaria 2013 5.1.2.4. Cantieri Navali CENTRO DI RESPONSABILITA’ U.F. Prevenzione Igiene e Sicurezza nei Luoghi di Lavoro AZIONI Durante l’anno 2013 le attività di prevenzione sono state rivolte al controllo di: miglioramento e mantenimento del sistema di prevenzione aziendale per il controllo delle misure di prevenzione collettive e individuali in uso e dei sistemi di formazione dei preposti e dei lavoratori; miglioramento delle condizioni di esposizione dei lavoratori a sostanze chimiche pericolose, polveri di legno cancerogene e fibre coibenti nelle normali condizioni di lavoro. Tra gli obiettivi specifici: 1) controllo delle modalità di lavorazione sulle imbarcazioni in costruzione. Tale controllo deve comprendere la rilevazione effettiva delle condizioni di esposizione degli addetti e delle condizioni di lavoro attraverso misure di igiene industriale, verifiche di efficienza degli impianti di aspirazione, controllo dello stato di saturazione dei filtri ove applicati. Verifica della bontà di soluzioni tecniche, organizzative e procedurali in uso presso le aziende e loro diffusione. controllo dei preparati in uso (vernici, stucchi, collanti, prodotti per la rifinitura di superfici…) sensibilizzare i lavoratori attraverso la promozione specifica a tema mirata all’uso corretto delle sostanze chimiche pericolose, dei cancerogeni e delle fibre coibenti; promozione della formazione per i preposti delle ditte in appalto. 2) controllo delle lavorazioni di refitting in banchina. In questo caso il controllo è mirato in particolare alla evidenza di procedure lavorative corrette e non interferenti tra le imprese e alla valutazione delle misure di sicurezza attuate. L’attività svolta nel settore ha risentito della grave crisi produttiva che ha attraversato il nostro Paese e la Versilia. In particolare, abbiamo registrato una diminuzione consistente del numero delle navi in costruzione e una riduzione dell’attività all’interno di alcuni cantieri navali storici. Ciò in linea con i dati di settore, che mostrano una grave flessione nel numero di occupati di settore (cfr. Osservatorio del mercato del lavoro di Lucca – Amm. Provinciale di Lucca). Per questa ragione il numero complessivo degli interventi di vigilanza effettuati nei cantieri “madre” risulta ridotto rispetto a quanto programmato negli anni precedenti. RISULTATI ATTESI/RISULTATI RAGGIUNTI Descrizione indicatore Risultati attesi Risultati raggiunti n. cantieri “madre” controllati n. 15 cantieri 17 cantieri (circa n.20 attivi) n. aziende in appalto 40 aziende n. 50 aziende n. sopralluoghi su imbarcazioni 20 n. 40 controllo dell’esposizione a sostanze chimiche (polvere, solventi, n. 7 indagini n. 7 indagini fibre…): n. indagini di igiene industriale controllo dei preparati in uso e integrazione-coordinamento con 2 D.Lgs 81/08 dei regolamenti CLP-REACH 2 cantieri 104 Relazione sanitaria 2013 5.1.2.5 Tutela della sicurezza e salute degli addetti a lavori agricoli e forestali CENTRO DI RESPONSABILITA’ U.F. Prevenzione Igiene e Sicurezza nei Luoghi di Lavoro Azioni Controllo presso aziende che fanno uso di attrezzature agricole Partecipazione, per gli aspetti relativi alla sicurezza e all’autotutela, alla formazione degli addetti all’uso dei fitofarmaci di classe I e II, per l’uso dei quali è necessario uno specifico patentino rilasciato dalla provincia di residenza. implementazione archivio informatico CBIM delle ditte ispezionate con l’indicazione del numero e tipologia di macchine agricole presenti RISULTATI ATTESI/RISULTATI RAGGIUNTI Descrizione indicatore Risultati Risultati attesi raggiunti Aziende sottoposte a controllo in agricoltura - numero 32 33 Implementazione dell’archivio informatico CBIM delle ditte ispezionate 32 33 Partecipazione a corsi di formazione 100% dei 100% (3 corsi) corsi 5.1.2.6 Misure di prevenzione possibili e attuabili per la riduzione del sovraccarico biomeccanico del rachide e per la permanenza al lavoro di lavoratori affetti da low back pain (LBP) e da patologie di spalla in aziende di assistenza alla persona (RSA) CENTRO DI RESPONSABILITA’ U.F. Prevenzione Igiene e Sicurezza nei Luoghi di Lavoro AZIONI Promozione degli interventi di modifica dei fattori di criticità per RSA Sopralluoghi di controllo presso RSA, preferibilmente con MC, RSPP, RLS e delegato del datore di lavoro (se pubblico) o datore di lavoro (se privato) Incontri con staff di prevenzione aziendale e con lavoratori nelle RSA oggetto di verifica per verifica della corretta analisi dei rischi da mobilizzazione di ospiti e per condivisione delle scelte migliorative Attività di informazione, formazione ed assistenza su modalità di valutazione del rischio da mobilizzazione di ospiti in RSA e su attrezzature ed ausili minori per la mobilizzazione per datori di lavoro, RSPP, RLS e MC (staff di prevenzione aziendale) Somministrazione di questionari clinico – anamnestici su sintomi osteoarticolari ad addetti all’assistenza e visite mediche di approfondimento per i soggetti sintomatici, per eventuale inoltro INAIL di primo certificato medico di malattia professionale (MP). 105 Relazione sanitaria 2013 RISULTATI ATTESI/RISULTATI RAGGIUNTI Descrizione indicatore n. RSA controllate Risultati Risultati attesi raggiunti 10 7 (100% delle strutture programmate attive) n. RSA raggiunte con iniziative informative su valutazione dei rischi 4 4 da mobilizzazione e misure di miglioramento delle criticità /n. totale RSA n. di questionari clinico – anamnestici somministrati a lavoratrici 100 165 addette all’assistenza n. di visite mediche in lavoratori positivi al questionario 90% 100% (62 lavoratori) 5.1.3 Igiene e Sanità Pubblica 5.1.3.1 Profilassi delle malattie infettive diffusive – Piano nazionale per l ’eliminazione del morbillo e della rosolia congenita con vaccinazione anti MPR (morbillo parotite rosolia) CENTRO DI RESPONSABILITÀ U.F. Igiene e Sanità Pubblica ALTRI CDR COINVOLTI U.F. Distretti AZIONI Monitoraggio della copertura vaccinale sotto i 14 anni di età in particolare per le seguenti coorti di nascita: 2001, 2006, 2011. Report trimestrale e annuale dei risultati raggiunti nelle varie articolazioni distrettuali PERSONALE Medici igienisti, 2 Assistente sanitaria e 1 infermiera professionale RISULTATI ATTESI/RISULTATI RAGGIUNTI Descrizione indicatore Risultati attesi Tasso di copertura vaccinale a 24 mesi coorte 2011 esavalente Tasso di copertura vaccinale a 24 mesi coorte 2011 MPR Tasso di copertura vaccinale coorte 2001 - HPV 95% 95% 75% 95,1 % 92,6 % 86,2 % 106 Relazione sanitaria 2013 5.1.3.2 Profilassi delle malattie infettive diffusive – Esecuzione, a seguito di notifica di malattia infettiva, di indagini epidemiologiche ed interventi di profilassi, secondo protocolli formalizzati CENTRO DI RESPONSABILITA’ U.F. Igiene e Sanità Pubblica AZIONI Applicazione di protocolli operativi definiti; espletamento inchiesta epidemiologica ed interventi di profilassi in tempi utili; collegamento con: Direzione ospedaliera, Diagnostica di laboratorio, UU. OO. di degenza ospedaliera, MMG (Medici di Medicina Generale) e PLS (Pediatri di libera scelta), Sistema Informativo per utilizzo di mailing-list per comunicazioni rapide via e-mail con Direzione e reparti ospedalieri, MMG e PLS. PERSONALE Medici igienisti, 2 Assistente sanitaria e 1 infermiera professionale RISULTATI ATTESI/RISULTATI RAGGIUNTI Descrizione indicatore N° indagini / N° notifiche Risultati Risultati attesi raggiunti 100% 100% I casi notificati di malattie infettive sono stati 124 (tra cui: 14 epatiti virali, 8 meningiti batteriche, 5 tubercolosi, 3 legionellosi, 1 leishmaniosi viscerale, 14 casi singoli di patologie intestinali) e su tutti sono state effettuate inchieste epidemiologiche e realizzati interventi di profilassi dove necessario. Delle meningiti batteriche 5 hanno colpito bambini, 4 di queste da meningococco tutte di tipo B ed una ha avuto esito infausto. Nei 4 casi da meningococco, trattandosi di bambini tutti in età scolare, sono stati effettuati immediati massicci interventi di chemioprofilassi per i numerosi potenziali contatti. 5.1.3.3 Profilassi delle malattie infettive diffusive – Attività ambulatoriale di vaccinoprofilassi per categorie a rischio e viaggiatori CENTRO DI RESPONSABILITÀ U.F. Igiene e Sanità Pubblica AZIONI Effettuazione di tre ambulatori settimanali in fascia antimeridiana per vaccinazioni di giovani e adulti in categorie a rischio; Effettuazione di vaccinazioni a viaggiatori in concomitanza dell’attività di consulenza PERSONALE Medici igienisti, 2 Assistente sanitaria e 1 infermiera professionale RISULTATI ATTESI/RISULTATI RAGGIUNTI Descrizione indicatore N° vaccinazioni effettuate / N° vaccinazioni richieste e/o necessarie Risultati attesi 100% Risultati raggiunti 100% Effettuate n° 2.255 vaccinazioni pari alL’ 11,5% del totale (19.585) delle vaccinazioni eseguite negli ambulatori dell’Azienda USL . 107 Relazione sanitaria 2013 5.1.3.4 Medicina internazionale – Mantenimento del livello quali-quantitativo dell’attività ambulatoriale per viaggiatori in zone a rischio CENTRO DI RESPONSABILITÀ U.F. Igiene e Sanità Pubblica AZIONI Effettuazione di quattro ambulatori settimanali di cui tre in fascia antimeridiana ed uno in fascia pomeridiana Disponibilità ad effettuare consulenze anche su appuntamento in orari graditi all’utenza oltre le fasce orarie di apertura dell’ambulatorio Consegna di vademecum personalizzato a ciascun utente che, apprestandosi ad effettuare un viaggio in un paese a rischio di malattie infettive, si rivolge all’ambulatorio di medicina dei viaggi; nell’occasione oltre alla somministrazione di specifici vaccini e di farmaci per chemioprofilassi, viene anche consegnato un documento con le indicazioni sanitarie orientate anche ad eventuali patologie del soggetto. PERSONALE Medici igienisti, 1 Assistente sanitaria e 1 infermiera professionale RISULTATI ATTESI/RISULTATI RAGGIUNTI Descrizione indicatore Risultati attesi Risultati raggiunti Consulenze effettuate/consulenze richieste 100% 488/488 = 100% N° vademecum consegnati / N° visite effettuate 100% 488/488 = 100% 5.1.3.5 Prevenzione malattie infettive ad alta diffusività CENTRO DI RESPONSABILITÀ U.F. Igiene e Sanità Pubblica AZIONI Invio di newsletter per aggiornamento in tempo reale su aspetti epidemiologici, preventivi e clinici di patologie infettive anche di importazione che hanno o potrebbero avere riflessi, in termini di sanità pubblica, sulla popolazione della ASL 12 . Ad esempio epidemia influenzale stagionale, meningiti batteriche e virali, MERS, Chikungunya, Dengue West Nile, rabbia, encefalite da zecche ed altre, a Direzione e reparti ospedalieri, MMG e PLS; attivazione del protocollo operativo per segnalazione di caso sospetto pronta disponibilità medica notturna e festiva come da indicazione della Regione Toscana PERSONALE Medici igienisti RISULTATI ATTESI/RISULTATI RAGGIUNTI Risultati Descrizione indicatore attesi Mantenimento rete di allerta Rete attiva Risultati raggiunti Rete attiva - 8 newsletter inviate su influenza stagionale Invio newsletter si/no - 13 newsletter inviate su malattie infettive internazionali Aggiornamento situazione epidemiologica ed interventi ISP seguito casi di meningite batterica a si/no Inviate 64 informative email a PLS, MMG e medici ospedalieri 108 Relazione sanitaria 2013 5.1.3.6 Attività di Formazione CENTRO DI RESPONSABILITÀ U.F. Igiene e Sanità Pubblica ALTRI CDR COINVOLTI U.O.S. Formazione e Promozione della Salute AZIONI Partecipazione a corsi / convegni / congressi in qualità di docenti : produzione di materiale formativo ed effettuazione di relazioni / presentazioni a convegni / congressi con valenza regionale, di area vasta PERSONALE Medici igienisti RISULTATI ATTESI/RISULTATI RAGGIUNTI Descrizione indicatore Corso di formazione OSS: materie di Igiene ed Epidemiologia Risultati Risultati attesi raggiunti N° 25 ore di docenza N° Convegno di Area Vasta nord-ovest "Vaccinare anche gli adulti" realizzato 1 Interventi realizzato formativi Convegno di Area Vasta nord-ovest “Aggiornamenti in tema di vaccinazioni antipapillomavirus e animeningococcica” N° 2 Interventi realizzato formativi 5.1.3.7 Promozione della salute e comunicazione AZIONI Incontri con popolazione target (studenti, associazioni di categoria, ecc.), produzione di materiale informativo, distribuzione di materiale informativo, conferenze stampa e interviste televisive, pubblicazione articoli su cronaca locale di quotidiani, pubblicazione articoli su “Percorso Sanità, pubblicazione articoli su sito Web aziendale e diffusione informazioni con newsletter. PERSONALE Medici igienisti, Assistenti sanitarie, tecnici di prevenzione RISULTATI ATTESI/RISULTATI RAGGIUNTI Descrizione indicatore Aggiornamenti su Risultati attesi normativa regionale “Piscine” (LR 8/2006 smi, RR 23/R/2010 smi) Comunicato stampa Risultati raggiunti realizzato Aggiornamenti su normative regionali su acconciatori (LR 29/13) e su attività di Comunicati stampa realizzati estetica, tatuaggio e piercing (LR 38/13) Prevenzione infortuni in ambito domestico Incontro pubblico in collaborazione con INAIL presso Terme di San Giuliano (PI) Informativa a seguito di casi di meningite in bambini in età scolare: rischi di contagio e Incontri informativi con genitori e insegnanti modalità di prevenzione Promozione delle vaccinazioni dell’infanzia Partecipazione a incontro con genitori sul tema realizzato realizzati N° 9 incontri realizzato 109 Relazione sanitaria 2013 vaccinazioni dell’infanzia organizzato dalla UOC Pediatria - relazione per risposta ad interrogazione Consiglio Regionale 853/13 (21/6/13) - presentazione in Conferenza dei Sindaci e Aggiornamenti su eccesso di mortalità per Conferenza Stampa (2/10/13) tumori in Versilia - presentazione in consiglio comunale Camaiore realizzato (29/10/13) - presentazione in consiglio comunale aperto Seravezza (4/11/13) Impianto di incenerimento di Falascaia: - presentazione alla conferenza annuale del malfunzionamenti e rischi sanitari realizzato – Registro di Mortalità Regionale aggiornamenti sullo stato di avanzamento dell’indagine (19/9/13) - presentazione in Conferenza dei Sindaci e Conferenza Stampa (2/10/13) e inserimento su sito web aziendale Promozione dell’attività fisica: I Gruppi di Incontro pubblico 01/6/2013 realizzato cammino in Versilia Presentazione progetto “Pranzo Sano fuori Incontro pubblico 13/3/2013 realizzato casa” rivolto alle associazioni di categoria Aggiornamento su malattie infettive, Realizzazione di report annuale su casi di malattie vaccinazioni e medicina dei viaggi realizzato infettive, coperture vaccinali e attività ambulatorio di medicina dei viaggi; diffusione del report a PLS, MMG e medici ospedalieri Diffusione dei risultati dell’indagine PASSI Realizzazione sulla popolazione della Versilia e diffusione di report delle realizzato inchieste degli anni 2008-2011 5.1.3.8 Osservatorio epidemiologico CENTRO DI RESPONSABILITÀ U.F. Igiene e Sanità Pubblica AZIONI Dall’inizio del 2010 è venuto a mancare il medico igienista epidemiologo, figura professionale che fino a tutto il 2013 non è stata reintegrata, quindi l’UF Igiene e Sanità Pubblica ha potuto garantire solo le seguenti attività epidemiologiche: Elaborazione e presentazione dei dati sulle cause di morte, Elaborazione e presentazione dati sulle malattie infettive, Monitoraggio coperture vaccinali a livello di azienda USL e comune di residenza PERSONALE Medico igienista, Assistente sanitaria, Infermiera 5.1.3.9 Osservatorio epidemiologico - Progetto Nazionale PASSI (Progressi delle Aziende Sanitarie per la Salute in Italia) CENTRO DI RESPONSABILITÀ U.F. Igiene e Sanità Pubblica 110 Relazione sanitaria 2013 AZIONI Selezione randomizzata della popolazione da intervistare; Effettuazione interviste telefoniche della durata di circa 40 minuti ciascuna; Inserimento dei dati raccolti su supporto informatico per implementazione di data base in rete nazionale; Elaborazione di report PERSONALE Medico igienista, Assistente sanitaria, Infermiera RISULTATI ATTESI/RISULTATI RAGGIUNTI Descrizione indicatore N° interviste effettuate / N° interviste programmate Risultati Risultati attesi raggiunti >=80% 275/275= 100% 5.1.3.10 Pareri igienico-sanitari richiesti da amministrazioni provinciale e comunali CENTRO DI RESPONSABILITÀ U.F. Igiene e Sanità Pubblica AZIONI Ricevimento di richieste di parere igienico-sanitario, esame documentazione prodotta, eventuali sopraluoghi d’indagine con possibile effettuazione di prove strumentali e/o campionamenti, formulazione di parere, comunicazione ad amministrazione competente del parere espresso PERSONALE Medici igienisti, tecnici di prevenzione RISULTATI ATTESI/RISULTATI RAGGIUNTI Descrizione indicatore N° pareri / N° richieste Risultati attesi 100% Risultati raggiunti 956/956= 100% 5.1.3.11 Partecipazione a commissioni e conferenze di servizi indette da pubbliche amministrazioni per espressione dei pareri di competenza CENTRO DI RESPONSABILITÀ U.F. Igiene e Sanità Pubblica AZIONI Ricezione di richieste di parere igienico-sanitario, esame documentazione prodotta, eventuali sopraluoghi d’accertamento con possibile effettuazione di prove strumentali e/o campionamenti, formulazione di parere e sottoscrizione di verbale di commissione o conferenza di servizi PERSONALE Medici igienisti, tecnici di prevenzione RISULTATI ATTESI/RISULTATI RAGGIUNTI Descrizione indicatore N° partecipazioni / N° convocazioni Risultati attesi 100% Risultati raggiunti 170/170= 100% E’ stata garantita la presenza a tutte le commissioni e conferenze di servizi in cui era stata prevista la partecipazione per l’espressione dei pareri di specifica competenza (conferenze di servizi comunali e provinciali per gestione rifiuti, bonifiche, scarichi idrici, emissioni in atmosfera; piani di gestione del territorio; commissioni comunali e prefettizie di vigilanza sui locali di pubblico spettacolo; commissioni comunali di collaudo distributori carburanti; ecc.). 111 Relazione sanitaria 2013 5.1.3.12 Tutela della collettività e dei singoli dai rischi sanitari degli ambienti di vita – Pareri per condizioni igieniche di abitazioni CENTRO DI RESPONSABILITÀ U.F. Igiene e Sanità Pubblica AZIONI ricevimento di richieste, avanzate da privati cittadini, di parere per valutazioni di antigienicità, sopralluoghi di accertamento con eventuale effettuazione di prove strumentali e/o campionamenti, valutazione sanitaria degli accertamenti, emissione di certificato e/o proposta di provvedimenti da parte dell’autorità sanitaria locale. PERSONALE Medici igienisti, tecnici di prevenzione RISULTATI ATTESI/RISULTATI RAGGIUNTI Descrizione indicatore N° pareri / N° richieste Risultati attesi 100% Risultati raggiunti 123/123 = 100% 5.1.3.13 Tutela della collettività e dei singoli dai rischi sanitari degli ambienti di vita – Verifiche di abitabilità/agibilità CENTRO DI RESPONSABILITÀ U.F. Igiene e Sanità Pubblica AZIONI ricevimento di richiesta da amministrazione comunale di verifica di abitabilità, sopralluoghi di accertamento con effettuazione di prove strumentali ed eventuali campionamenti per verifica delle condizioni igienico-sanitarie e di sicurezza, valutazione sanitaria degli accertamenti, emissione di parere di abitabilità/agibilità PERSONALE Medici igienisti, tecnici di prevenzione RISULTATI ATTESI/RISULTATI RAGGIUNTI Descrizione indicatore N° pareri / N° richieste Risultati Risultati attesi raggiunti 100% 22/22 = 100% Con i Comuni di Viareggio, Forte dei Marmi, Camaiore, Massarosa e Pietrasanta sono stati stipulati appositi protocolli d’intesa che stabiliscono le specifiche competenze degli enti interessati e disciplina le modalità di effettuazione dei controlli con valorizzazione economica delle prestazioni da noi fornite. 5.1.3.14 Tutela della collettività e dei singoli dai rischi sanitari degli ambienti di vita – Vigilanza programmata su strutture recettive, sportive, ricreative, estetiche, sanitarie CENTRO DI RESPONSABILITÀ U.F. Igiene e Sanità Pubblica AZIONI aggiornamento dei censimenti delle strutture, sopraluoghi di accertamento con effettuazione di prove strumentali ed eventuali campionamenti per verifica delle condizioni igienico-sanitarie e di 112 Relazione sanitaria 2013 sicurezza, valutazione sanitaria degli accertamenti, inoltro di relazioni tecniche alle amministrazioni comunali con eventuali proposte di prescrizioni in caso di riscontrate carenze igienico-sanitarie e di sicurezza, eventuali interventi sanzionatori amministrativi o penali PERSONALE Medici igienisti, tecnici di prevenzione RISULTATI ATTESI/RISULTATI RAGGIUNTI Descrizione indicatore Risultati attesi N° totale strutture controllate 100 Risultati raggiunti 192 L’attenzione si è concentrata principalmente su quattro settori di attività: Strutture recettive (alberghi, campeggi, affittacamere, agriturismo, ecc.) 33 Impianti sportivi, Palestre e piscine 47 Strutture sanitarie, studi medici e odontoiatrici 56 Attività rivolte all’ estetica e benessere della persona 43 La scelta è ricaduta in parte sulle nuove attività aperte con semplice SCIA (segnalazione certificata di inizio attività) e in parte su attività esistenti da anni e non verificate da tempo. Nei centri estetici e negli studi medici una particolare attenzione è stata posta alle modalità di disinfezione, sterilizzazione degli strumenti e sanificazione degli ambienti. 5.1.3.15 Attività per l’applicazione del regolamento di polizia mortuaria CENTRO DI RESPONSABILITÀ U.F. Igiene e Sanità Pubblica AZIONI Controllo delle operazioni cimiteriali di esumazione ed estumulazioni straordinarie con disponibilità di due giorni settimanali, Verifica idoneità carri funebri PERSONALE Medici igienisti RISULTATI ATTESI/RISULTATI RAGGIUNTI Descrizione indicatore Risultati attesi Risultati raggiunti Controllo delle operazioni cimiteriali straordinarie 100% 100% Verifica annuale carri funebri 100% 100% Sono state controllate n° 44 operazioni cimiteriali, sono stati verificati n° 18 carri funebri 5.1.3.16 Tutela dai rischi sanitari connessi con l’inquinamento ambientale CENTRO DI RESPONSABILITÀ U.F. Igiene e Sanità Pubblica AZIONI Valutazioni di rischio sanitario anche sulla base degli accertamenti effettuati dall’ARPAT 113 Relazione sanitaria 2013 Relazioni alle Amministrazioni locali interessate delle valutazioni sanitarie Proposte alle Amministrazioni locali interessate per l’adozione di provvedimenti nei casi in cui sia stata riscontrata l’opportunità o la necessità PERSONALE Medici igienisti, tecnici di prevenzione RISULTATI ATTESI/RISULTATI RAGGIUNTI Descrizione indicatore Risultati attesi Risultati raggiunti N° Valutazioni / N° relazioni ARPAT 100% 59 / 59 = 100% 100% 204 / 204 = 100% N° pareri per piano di bonifica siti inquinati 100% 2 / 2 = 100% N° pareri per autorizzazione unica ambientale 100% 17 / 17 = 100% N° pareri per autorizzazione in deroga rumore per manifestazioni e attività temporanee N° contributi istruttori per procedure di VIA (Valutazione Impatto Ambientale) e di VAS (Valutazione Ambientale Strategica) comunali e 100% 8 / 8 = 100% provinciali N° pareri per trattamenti diserbanti in aree extraagricole 100% 4 / 4 = 100% 5.1.4. Igiene della nutrizione 5.1.4.1 Sorveglianza nutrizionale OBIETTIVI SPECIFICI a) Partecipazione al progetto nazionale di sorveglianza nutrizionale e dei consumi alimentari nell’infanzia “Okkio alla salute”, coordinato dall’ISS a livello nazionale e dall’ Università di Siena a livello regionale. Divulgazione dei risultati delle indagini e loro utilizzazione come base per interventi di educazione alimentare CENTRO DI RESPONSABILITÀ Unità Operativa Semplice Igiene Alimenti e Nutrizione AZIONI PREVISTE Okkio alla salute: partecipazione alle azioni di progetto attraverso la rilevazione dei dati antropometrici ed alla somministrazione di questionari nel campione individuato (95 bambini appartenenti alla 3° classe della scuola dell’infanzia e loro genitori) nonché la restituzione dei dati elaborati presso gli Istituti partecipanti PERSONALE Medici igienisti n°2, Dietista n°1 RISULTATI ATTESI /RISULTATI RAGGIUNTI Descrizione Risultati attesi Risultati raggiunti Azioni richieste/azioni realizzate 100% 100% 114 Relazione sanitaria 2013 5.1.4.2 Attività di counseling nutrizionale OBIETTIVI SPECIFICI Nell’ambito del progetto biennale di tipo sperimentale “Attivazione del servizio di consulenza nutrizionale per la promozione della salute e la prevenzione delle malattie collegate all’alimentazione”, approvato dalla Regione Toscana con decreto dirigenziale n. 6626 del 27.11.2002, la Unità Operativa Semplice Igiene Alimenti e Nutrizione ha avviato a partire dall’11 ottobre 2004 l’erogazione delle prestazioni specifiche. Il target individuato è rappresentato da soggetti in sovrappeso, considerati gruppo a rischio per lo sviluppo di obesità e di patologie cronico degenerative correlate. Nel corso del 2013 è stata garantita l’attività dell’ambulatorio di educazione nutrizionale, che ha consentito la divulgazione dei principi per una corretta alimentazione ad un elevato numero di utenti. Sono state effettuati 520 incontri individuali e 4 incontri di gruppo. Nell’ottica di fornire un supporto nutrizionale a fasce di popolazione a rischio, è stato attivato nel mese di febbraio 2009 e mantenuto dall’Unità Operativa Semplice Igiene Alimenti e Nutrizione uno sportello informativo presso cui i celiaci e le loro famiglie possono ricevere informazioni relative alla scelta degli alimenti e su come seguire una dieta variata, equilibrata e sicura. CENTRO DI RESPONSABILITÀ Unità Funzionale Igiene della Nutrizione AZIONI PREVISTE Mantenimento delle attività ambulatoriali individuali e di gruppo Attivazione sportello celiachia PERSONALE Medici igienisti n°2 RISULTATI ATTESI /RISULTATI RAGGIUNTI Descrizione Risultati attesi Risultati raggiunti Visite nutrizionali richieste/ Visite nutrizionali effettuate 100% 100% Mantenimento sportello celiachia 100% 100% 5.1.4.3 Attività di counseling nutrizionale nell’ambito del Consultorio per la Gravidanza OBIETTIVI SPECIFICI Svolgimento dell’attività di counseling nutrizionale individuale volto a prevenire l’instaurarsi di una condizione di sovrappeso-obesità nella madre, a garantire i fabbisogni nutrizionali del feto, a sostenere l’allattamento al seno. Sono stati definiti insieme ai medici ginecologi della UF Consultori i seguenti CRITERI DI SELEZIONE per l’accesso all’ambulatorio nutrizionale per le gravidanze a rischio: BMI > 30 BMI < 18,5 115 Relazione sanitaria 2013 5.1.5 Sicurezza Alimentare e Sanità Veterinaria CENTRO DI RESPONSABILITÀ UFC Sicurezza Alimentare e Sanità Veterinaria 5.1.5.1 Sicurezza Alimentare OBIETTIVI SPECIFICI Le indicazioni contenute nei regolamenti comunitari in materia di sicurezza alimentare (c.d. pacchetto igiene) precisano le modalità con le quali gli operatori del settore (allevatori, titolari delle imprese alimentari) devono garantire il controllo igienico dei processi produttivi e specificano le regole per il controllo ufficiale delle autorità competenti. L’obiettivo è realizzare una rete di controlli omogenea in tutti gli stati membri dell’U.E. capace di individuare obiettivi di salute sulla base dell’analisi e della categorizzazione del rischio e le azioni da attuare per garantire il controllo delle filiere produttive (from farm to fork). I cardini del nuovo sistema si basano sulla responsabilità dell’Operatore del Settore Alimentare e dei mangimi (OSA - OSM), sulla rintracciabilità di alimenti e mangimi, sul sistema analisi del rischio (valutazione, gestione e comunicazione) e sull’applicazione dell’autocontrollo che viene esteso anche alla produzione primaria. Tale nuovo approccio deriva dalla constatazione dei limiti di un sistema regolatorio basato, da una parte, sull'autorizzazione ex-ante, e, dall’altra, su attività di vigilanza/controllo, spesso basate su mere verifiche formali, anziché sostanziali, e attivate sovente su richiesta. Si è acquisita inoltre consapevolezza dell’importanza, nel determinare fattori di rischio o costituire fattori di protezione della salute, non solo dei requisiti strutturali ed impiantistici, ma soprattutto dell’organizzazione del lavoro, la gestione dei processi, la gestione del sistema aziendale da parte del titolare d’impresa. Pertanto l’attività di vigilanza non è più orientata alla struttura, ma al processo produttivo e prende avvio dalla valutazione preliminare del “rischio utente”, cioè del profilo di rischio igienico sanitario delle singole aziende del settore. Ne deriva che l’attività di controllo ufficiale è sempre più mirata alla realtà produttiva specifica del territorio e persegue obiettivi di efficacia ed appropriatezza. La programmazione del Controllo Ufficiale ha tenuto conto di quanto previsto dalla Legge n°35 del 4 aprile 2012 che sancisce “la disciplina dei controlli sulle imprese…è ispirata, fermo restando quanto previsto dalla normativa comunitaria, ai principi della semplicità, della proporzionalità dei controlli stessi e dei relativi adempimenti burocratici alla effettiva tutela del rischio, nonché del coordinamento dell’azione svolta dalle amministrazioni statali, regionali e locali” e dalla legge 33/2012 in materia di trasparenza dei controlli sulle imprese. Infatti nel mese di marzo 2013 è stato realizzato un incontro con associazioni di categoria del settore nel corso del quale sono stati illustrati: • risultati dell’attività svolta nell’anno precedente • criticità rilevanti • criteri di programmazione per il 2013 • obiettivi dei controlli 116 Relazione sanitaria 2013 • strumenti, metodi e tecniche di controllo Nel 2013 è stato completato il percorso di affiancamento/formazione dei Dirigenti Veterinari di Igiene degli alimenti e dei Tecnici di prevenzione da parte di auditors formati e qualificati, finalizzato a sviluppare competenze e capacità di raccolta delle evidenze. Attività di controllo ufficiale delle imprese alimentari Obiettivi generali Gli obiettivi generali declinati nel rispetto dei Livelli Essenziali di Assistenza, coerentemente con gli obiettivi del Dipartimento di prevenzione sono i seguenti • Garantire la gestione e l’aggiornamento dell’anagrafe degli stabilimenti del settore alimentare e dei mangimi (OSA - OSM) divisa per tipologia e attività di rischio ai sensi del Regolamento CE 852/04, mediante utilizzo dell’applicativo SISPC Sicurezza Alimentare • Garantire il controllo ufficiale, ai sensi del Regolamento CE 882/04, sulla produzione, preparazione, trasformazione, conservazione, commercializzazione, trasporto e deposito, distribuzione e somministrazione degli alimenti e bevande, comprese le acque condottate e minerali, diretto ad assicurare l’idoneità igienico-sanitaria dei processi produttivi, prelevando inoltre campioni di alimenti per controllarne la regolarità e sorvegliare i rischi microbiologici, chimici, fisici emergenti a tutela della salute pubblica • Garantire il controllo ufficiale, ai sensi del Regolamento CE 882/04, sulla salute, sul benessere degli animali, sulla produzione, preparazione, trasformazione, conservazione, commercializzazione, trasporto e deposito, distribuzione e somministrazione dei mangimi, diretto ad assicurare l’idoneità igienico-sanitaria dei processi produttivi, prelevando inoltre campioni di alimenti per controllarne la regolarità e sorvegliare i rischi microbiologici, chimici, fisici emergenti a tutela della salute pubblica • Fornire indicazioni ed indirizzi tecnico-scientifici, prescrivere interventi atti ad eliminare inadeguatezze e non conformità emerse nel corso del controllo ufficiale e, nei casi previsti dalla vigente normativa in materia, emettere provvedimenti sanzionatori e/o giudiziari • Garantire il controllo ufficiale e la sorveglianza sul deposito, commercio, vendita e utilizzo di fitosanitari e coadiuvanti dei fitosanitari • Garantire il controllo ufficiale sulle acque destinate al consumo umano • Gestire gli interventi per allerta su alimenti destinati al consumo umano e mangime per animali, come da Reg 178/02 CE mediante vigilanza, prescrizioni e report informativi. • Intervenire per gli aspetti di competenza in occasione di intossicazioni e inconvenienti igienico sanitari correlati agli alimenti e bevande ed agli animali • Formare ed informare gli OSA e i consumatori La vigilanza ha seguito le seguenti linee di indirizzo: - priorità alle ispezioni in imprese ad “alto rischio” igienico sanitario -priorità al controllo ufficiale in imprese non ancora “categorizzate” (profilo di rischio igienico sanitario) - priorità a stabilimenti che effettuano operazioni complesse e diversificate di lavorazione e trasformazione di prodotti di origine animale 117 Relazione sanitaria 2013 - controllo della produzione primaria, con particolare attenzione ai sistemi di rintracciabilità, alle informazioni sulla catena alimentare ed all’applicazione delle procedure di corretta prassi igienica - campionamenti effettuati in coerenza con le indicazioni tecniche regionali. Nel corso delle attività di controllo è stata posta particolare attenzione alla verifica dell’etichettatura degli alimenti, della gestione dei MOCA (Materiali destinati al contatto con gli alimenti), dei sistemi di rintracciabilità ed alle procedure di gestione dei sottoprodotti di origine animale. Alle attività ispettive tradizionali sono stati affiancati audit sia presso stabilimenti riconosciuti (Reg. CE 853/2004) che registrati (Reg. CE 852/2004). La programmazione 2013 rispondeva ai seguenti criteri: 1) il 88,68% delle imprese alimentari sottoposte a controllo ufficiale è costituito da esercizi di 2 fascia non categorizzati 2) il 7,75% è costituito da imprese di 1 fascia categorizzate ad alto rischio 3) il 2,52% è costituito da imprese di 2 fascia categorizzate ad alto rischio 4) il 1,05% è costituito da imprese di 3 fascia da categorizzare Al 31.12.2012 è stata effettuato la categorizzazione del 53,70% (1400 esercizi su 2607 fonte dati flusso 39 al 31.01.2014) delle imprese alimentari di 2 fascia Di seguito, alcune tabelle riassuntive dell’attività svolta - Controlli ufficiali anno 2013 118 Relazione sanitaria 2013 Trasporti NUMERO DI UNITA' CONTROLLATE 2013 COPERTURA 2013 NUMERO DI ISPEZIONI DI ISPEZIONI DI ISPEZIONI 2011 NUMERO 2012 NUMERO 2013 NUMERO DI UNITA' NON CONFORMI 2011 NUMERO DI UNITA' NON CONFORMI 2012 NUMERO DI UNITA' NON CONFORMI 2013 % OSA non conformi sul totale attività 2012 0 101 46 21 71 0 109 41 2 13 0 161 53 2 0 23,85% 67,08% 2,66% 111 269 116 122 collettiva UNITA' 329 Pubblica DI CONTROLLATE 2012 75 Produttori confezionatori e che Totale vendono prevalentemente al dettaglio ad NUMERO 79 Soggetti UNITA' 675 autorizzazion DI CONTROLLATE 2011 e sanitaria NUMERO Ristorazione a e NUMERO DI UNITA' Soggetti vigilanza Dettaglio Ingrosso Produttori confezionatori Produttori Primari Distribuzione 1894 177 547 3898 154 32 72 497 6 356 5 43 575 0 0 360 13 33 911 4,55% 0 0% 19% 7,34% 14.,07% 17,08% 28 71 0 154 32 72 737 102 0 13 0 6 356 5 43 641 262 241 2 0 0 0 360 13 67 666 18 41 14 52 0 0 106 16 51 298 0 36 0 9 0 3 327 4 36 380 5 41 2 1 0 0 298 7 30 385 0 46,15 0 3,47 0 4,47 17,20 2,16 6,09 10,11 0 87,80 0 69,23 0 50 91,85 80 83,72 66,08 0,74 51,08 2,66 0,30 0 0 15,73 3,95 5,48 9,87 % OSA Non conformi sul totale controllati 2012 % OSA Non conformi sul totale controllati 2013 119 Relazione sanitaria 2013 DETTAGLIO NON CONFORMITA’ Trasporti Ristorazione collettiva Pubblica Soggetti e confezionatori che vendono Totale prevalentement ad non Produttori e al dettaglio e Numero autorizzazione sanitaria Soggetti a vigilanza Dettaglio Ingrosso Produttori confezionatori Produttori Primari Distribuzione Unità conformi 5 41 2 1 0 0 298 7 30 385 1 86 1 1 0 0 800 4 30 922 0 55 1 0 0 0 309 14 57 436 0 25 0 0 0 0 0 0 0 25 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 1 0 0 1 f) Altro 4 5 0 0 0 0 34 0 3 46 Provvedimenti 5 18 0 0 0 0 434 0 10 467 0 3 0 0 0 0 0 0 0 3 2013 NUMERO INFRAZIONI: a) Igiene Generale b) Igiene (HACCP, formazione personale) c) Composizione alimenti d) Contaminazione (diversa da quella microbiologica) e) Etichettatura e presentazione amministrativi Notizie di reato PROVVEDIMENTI EMESSI Provvedimenti di chiusura / sospensione attività 37 5,55% dei controllati - Per effettuazione attività non registrata 24 64,86% - Per carenze strutturali 3 8,10& - Per n.c. igiene di prodotto 1 2,70% - Per presenza infestanti 4 10,80% - Per sporco diffuso 5 15,51% Campionamenti alimenti anno 2013 Per quanto attiene la programmazione regionale, sono stati eseguiti 132 campioni sui 133 assegnati. Non è stato possibile eseguire un campione RT per ricerca di monossido di carbonio in un stabilimento riconosciuto per la difficoltà di reperire il prodotto. 120 Relazione sanitaria 2013 I risultati degli esami effettuati nell’anno 2013 sulle matrici alimentari campionate sia nell’ambito dei piani regionali che di piani aziendali hanno evidenziato: - su 22 matrici campionate presso stabilimenti riconosciuti 1 non conformità (4,54%) riconducibile ai criteri di sicurezza alimentare (salmonella); per questa non conformità è stata attivata allerta; 1 non conformità (4.54%) per presenza micotossine. - su 104 matrici campionate presso imprese registrate 1 non conformità riferita a presenza di germi indicatori di igiene (0,96%) in una gastronomia; - su 28 campioni effettuati nell’ambito del piano regionale per la ricerca di residui di prodotti fitosanitari nessuna non conformità - su 4 campioni non programmati, effettuati per esposti, segnalazioni di non conformità ecc… nessuna non conformità - su 25 campioni effettuati per programmazione aziendale (compresi i campioni da effettuare per il D.D. 919/2010) n. 2 non conformità (8 %), riferibile a carica microbica del latte crudo superiore ai parametri del Reg. CE 853/2004; - su 22 campioni effettuati nell’ambito del PNAA nessun campione non conforme; - su 6 campioni effettuati nell’ambito del PNR non sono state riscontrate non conformità - su 24 campioni effettuati nell’ambito del piano di monitoraggio UVAC 1 (4,1 %) non conformità Non sono stati respinti campioni. Per quanto attiene i tempi di risposta dei laboratorio, è stato possibile effettuare un monitoraggio per IZS in quanto disponibili le informazioni della carta dei servizi. Non è stato possibile effettuare questo monitoraggio per il Laboratorio di Sanità Pubblica in quanto, seppur richiesta, non è stata fornita alcuna indicazione sui tempi di risposta. DETTAGLIO CAMPIONAMENTI Trasporti Produttori collettiva Pubblica Soggetti e confezionatori che vendono Totale prevalentement e al dettaglio ad NON REGOLAMENTARI autorizzazion CAMPIONI e sanitaria PRELEVATI a e TOTALE CAMPIONI Ristorazione Soggetti vigilanza Dettaglio Ingrosso Produttori confezionatori Produttori Primari Distribuzione 20 61 5 43 0 0 4 0 5 0 0 0 0 0 0 24 161 0 5 Categorizzazione del rischio L’art. 3 del Regolamento (CE) 882/2004 prevede che gli Stati membri garantiscano controlli ufficiali periodici, con frequenza appropriata, stabilita in base alla valutazione del rischio. Lo stesso art. 3 sancisce che la programmazione e pianificazione delle attività delle Autorità preposte al controllo ufficiale non possano prescindere da: rischi identificati associati agli alimenti e alle imprese alimentari che li producono; 121 Relazione sanitaria 2013 dati precedenti, sulle imprese alimentari, per quanto riguarda la conformità alla normativa; affidabilità dei controlli già eseguiti; qualsiasi informazione che possa indicare un’eventuale non conformità. La Delibera di Giunta Regionale Toscana n. 862 del 26 novembre 2007 “Linee di indirizzo per il controllo ufficiale degli esercizi di commercio al dettaglio registrati ai sensi del Regolamento emanato con Decreto del Presidente della Giunta Regionale n. 40/R del 1 agosto 2006” (successivamente sostituita con Delibera di Giunta Regionale Toscana n. 1269 del 28-12-2009) prevede la classificazione di tutte le imprese alimentari secondo criteri di categorizzazione del rischio, e ne definisce tempi e modalità. Nel 2013 è proseguita la categorizzazione del rischio delle imprese alimentari iniziata nel 2008. Controllo punti di sbarco Nel corso del 2013 sono stati intensificati i controlli tesi a verificare il rispetto da parte degli OSA dei requisiti generali e specifici previsti dal Regolamento CE 853/2004 allegato III sezione VIII e dal Regolamento CE 852/2004, Allegato I. E’ stata inoltre validata la scheda per la categorizzazione del rischio; nel corso del 2014 si procederà a trasferire sulla scheda i dati risultanti dai controlli effettuati. Nel mese di dicembre 2013 questa U.F.C. è stata sottoposta ad audit del Ministero della Salute nel settore specifico dei controlli dei punti di sbarco. L’attività svolta è stata valutata positivamente dagli ispettori durante lo svolgimento dell’audit. Ad oggi non è ancora disponibile il rapporto di audit. 5.1.5.2. Applicazione della categorizzazione del rischio delle imprese alimentari CENTRO DI RESPONSABILITÀ UFC Sicurezza Alimentare e Sanità Veterinaria AZIONI PREVISTE Applicazione della categorizzazione del rischio delle imprese alimentari secondo le modalità previste dalle norme regionali PERSONALE Tecnici di Prevenzione n°15, Dirigenti Veterinari 9 RISULTATI ATTESI /RISULTATI RAGGIUNTI Descrizione Risultati attesi Risultati raggiunti Esercizi categorizzati al 31.12.2013 nel rispetto della Delibera GRT n. 1269/2009 50% 53,70% (1400 esercizi su 2607 fonte dati 31.01.2013) flusso delle 39 alimentari di 2 fascia. 5.1.5.3 Controlli ufficiali delle imprese alimentari su segnalazione da parte di cittadini su alimenti e/o attività alimentari non conformi agli standard igienici OBIETTIVI SPECIFICI Effettuazione degli interventi di controllo, nonché degli eventuali campionamenti e/o sequestri a seguito di esposti. Attività di servizio al cittadino, garantendo l’effettuazione degli interventi e la comunicazione dei risultati al imprese 122 Relazione sanitaria 2013 CENTRO DI RESPONSABILITÀ Unità Funzionale Sicurezza Alimentare e Sanità Veterinaria AZIONI PREVISTE Esecuzione interventi a seguito di Allerta Nazionale e Comunitaria Effettuazione interventi richiesti dai cittadini PERSONALE Tecnici di Prevenzione n°15, Dirigenti Veterinari 9 RISULTATI ATTESI /RISULTATI RAGGIUNTI Descrizione Risultati attesi N° controlli effettuati per esposti in ambito di sicurezza 100% alimentare Effettuazione Risultati raggiunti delle 100% segnalazioni del controllo entro 30 giorni dalla Almeno il 70 % 64,87 alimenti segnalazione delle segnalazioni 98,02 animali Esposti in materia di sicurezza alimentare: nell’anno 2013 sono pervenuti 85 esposti. . Di questi 46 sono relativi a presunte carenze igieniche di OSA, 12 si riferiscono a presunte infezioni/intossicazioni alimentari, 11 si riferiscono ad alterazioni dei caratteri organolettici di alimenti, 2 si riferiscono a richieste di giudizio di commestibilità di alimenti per mancato freddo, 7 riguardano acque potabili, 2 l’utilizzo di prodotti fitosanitari, 5 non sono pertinenti la sicurezza alimentare. 11 esposti sono stati archiviati. Pertanto in totale sono stati trattati 74 esposti; il 35,13% di questi si è concluso oltre i 30 giorni previsti dalla scheda di progettazione n. 5 “Interventi per segnalazioni”, in quanto hanno richiesto una attività particolarmente complessa. Esposti per inconvenienti relativi ad acque condottate: sono pervenuti n. 6 esposti; i controlli effettuati hanno consentito di accertare che si trattava di problemi relativi alla qualità delle acque fornite. Si è proceduto secondo quanto previsto dalla I.O. 29. 1 esposto riguarda invece acque minerali esposti per animali: sono pervenuti 101 esposti. Di questi 1 non è stati trattato da questa UFC, ma da altri Organismi di controllo, 2 sono stati ritirati dall’esponente. Solo 2 (1,98%) si sono conclusi oltre i 30 giorni previsti dalla scheda di progettazione n. 5 “Interventi per segnalazioni” a seguito di ulteriore delega di indagini disposto dalla Procura della Repubblica. 5.1.5.4 Sistema rapido di allerta per alimenti e mangimi Il Sistema rapido ai allerta per alimenti e mangimi è stato istituito come sistema a rete a livello europeo, nazionale, regionale e locale (aziendale). Assolve la funzione di comunicare un rischio grave ed immediato per la salute umana o animale allo scopo di consentire la messa in atto di tutti gli interventi che consentono il ritiro e/o richiamo degli alimenti e mangimi a rischio. Nel corso del 2013 le comunicazioni pervenute al Punto di contatto Dipartimentale sono state 177 di queste 49 hanno interessato alimenti commercializzati nel territorio della USL. Numerose le segnalazioni relative a criteri di sicurezza di prodotto. 5.1.5.5 Controlli su animali vivi e sulle merci oggetto di scambi commerciali con i Paesi dell’UE. In Versilia avviene la preponderanza degli scambi commerciali di prodotti della pesca (oltre il 50% del totale introdotto in Toscana). Per tale motivo vengono assegnati alla USL 12 la maggior parte dei 123 Relazione sanitaria 2013 controlli a destino sui prodotti della pesca introdotti dall’U.E. In particolare nell’anno 2013 sono stati effettuati i seguenti controlli: Esito sfavorevole Esito favorevole Controlli laboratorio Esito sfavorevole Esito favorevole Controlli materiali/fisici Esito sfavorevole Esito favorevole Controlli documentali Matrice di Carne 21 21 0 21 21 0 4 4 Prodotti ittici 13 13 0 13 13 0 17 14 3 2 2 0 2 2 0 1 1 0 Latte e 0 prodotti base latte 5.1.5.6 Sanità Animale Qualifiche sanitarie Nel 2013 sono state mantenute le qualifiche comunitarie di territorio “ufficialmente indenne” per tubercolosi e brucellosi bovina, leucosi bovina enzootica e brucellosi ovicaprina. E’ stata inoltre mantenuta la qualifica di accreditamento per la malattia vescicolare suina. L’acquisizione delle qualifica comporta: una riduzione della pressione di controllo nelle aziende zootecniche riduzione dei costi per la esecuzione delle prove diagnostiche maggiore libertà nelle movimentazioni degli animali La zootecnica della Versilia è caratterizzata da allevamenti da reddito di piccole dimensioni parcellizzati sul territorio e da molti allevamenti per autoconsumo Di seguito, la consistenza del patrimonio zootecnico al 31.12.2013 Allevamenti bovini Capi bovini Allevamenti ovini Capi ovini Allevamenti suini Capi suini 122 483 225 3251 185 931 Anagrafi animali L’anagrafe bovina presenta buoni livelli di affidabilità grazie all’impegno degli operatori della struttura; viene segnalata la necessità di sviluppare la qualità del dato gestito dalle associazioni di categoria e dagli allevatori e macellatori che operano autonomamente in Banca Dati Nazionale, in quanto i report di non conformità del Centro servizi Nazionale di Teramo si riferiscono esclusivamente alle aziende che hanno delegato le associazioni professionali di categoria ad operare in BDN. Per quanto attiene il sistema anagrafe bovina nel 2013 sono stae evidenziate n. 2 evidenziate non conformità legate a mancato rispetto dei tempi di notifica in BDN di capi macellati (2 allevamenti). Tali irregolarità non vanno comunque ad incidere negativamente sulla sicurezza alimentare. Per quanto attiene l’anagrafe ovicaprina si rileva che alcune aziende non hanno provveduto a notificare i dati relativi alla consistenza. Stessa non conformità è rilevata nelle aziende suine. Anagrafe bovina: controlli effettuati nel 2013 124 Relazione sanitaria 2013 Numero aziende al 31.12.2012 % minima di controlli prevista Numero per legge (rispetto al dato al controllate aziende % di aziende controllate 31.12.2012) 223 3% 9 3% Per quanto attiene l’anagrafe ovi-caprina nel corso del 2013 è stato perseguito l’obiettivo della identificazione individuale degli animali e della dichiarazione della consistenza dei greggi. Di seguito i controlli effettuati Numero aziende al % minima 31.12.2012 controlli di prevista N. aziende caprine N. aziende ovine % di aziende controllate controllate controllate 5 3 1% per legge (rispetto al dato al 31.12.2012) 242 3% Per quanto attiene l’anagrafe suina nel corso del 2013 è stato perseguito l’obiettivo della dichiarazione della consistenza degli allevamenti. I controlli effettuati hanno inoltre permesso di: migliorare la qualità del dato presente nelle anagrafi verificare che l’introduzione degli animali negli allevamenti avvenga nel rispetto delle norme sanitarie verificare che la macellazione per autoconsumo avvenga nel rispetto delle regole regionali e locali ridurre il numero di controlli a domicilio sugli animali macellati per autoconsumo a favore di controlli effettuati presso le strutture aziendali (c.d. “concentramenti”) con riduzione di risorse impiegate promuovere le attività di profilassi obbligatoria per la malattia di Auiesky. Di seguito i controlli effettuati Numero aziende 31.12.2012 al % minima di controlli N. prevista controllate (rispetto per al legge dato aziende % di aziende controllate al 31.12.2012) 178 1% 2 1% Per quanto attiene l’anagrafe avicola è stata mantenuta aggiornata l’anagrafe degli allevamenti per autoconsumo, dato importante per le attività di sorveglianza per influenza aviaria. In modo analogo si è provveduto per l’anagrafe degli allevamenti di conigli. Con l’attuazione del piano di sorveglianza per anemia infettiva equina è stata consolidata anche l’anagrafe delle aziende equine. Influenza aviaria Anche nel 2013 è stato effettuato il piano di monitoraggio finalizzato alla verifica di eventuale circolazione di virus influenzali. I campioni prelevati hanno sempre dato esito negativo. Non sono stati proposti provvedimenti restrittivi in caso di manifestazioni con presenza di animali. Piano di controllo per Salmonella tiphymurium nelle galline ovaiole 125 Relazione sanitaria 2013 Nel corso del 2013 sono stati effettuati controlli negli allevamenti di galline ovaio per verificare l’eventuale presenza di animali portatori di Salmonella; gli accertamenti effettuati hanno dato esito negativo. Tutti gli allevamenti di tipo industriale sonno accreditati come “allevamenti a bassa prevalenza per Salmonella spp” Encefalopatia spongiforme bovina ed altre TSE Nel corso del 2013 sono state garantite le attività di sorveglianza attiva e passiva sugli animali a rischio TSE. Di seguito i dati di attività Numero animali Bovini morti macellati controllati controllati per BSE BSE per N. ovicaprini macellati controllati per N. ovicaprini morti Numero controllati bovine sottoposte a per Scrapie sorveglianza Scrapie 6* 7 0 aziende attiva per BSE 34 34 * il test viene effettuato su animali > 72 mesi Piano trichine Nel corso del 2013 è stato intensificato il controllo su tutti i suini macellati per autoconsumo e sui selvatici possibili serbatoi di Trichinella spp. a seguito del focoloio di trichinellosi umana verificatosi nella USL 2 di Lucca. Sono stati altresì intensificati i controlli sui cinghiali abbattuti a caccia, potenziali reservoir del parassita; questa attività è stata possibile grazie alla attiva partecipazione da parte delle varie squadre operanti nel territorio dell’Azienda a dimostrazione che l’azione di informazione svolta dal personale veterinario tramite incontri con i capi squadra e la collaborazione con gli organi competenti localmente per le attività venatorie, hanno sensibilizzato i cacciatori riguardo a questa zoonosi. Di seguito i dati di attività: Numero suini macellati per Numero di campioni su autoconsumo macellati per consumo privato 208 87 suini 5.1.5.7 Gestione randagismo Sono state inoltre garantite le attività di vigilanza presso il canile sanitario, canili privati e le attività di gestione dell’anagrafe canina. Di seguito i dati di attività Da sottolineare anche l’intensificazione dell’attività di vigilanza sulla movimentazione di cani e gatti a seguito di viaggiatori, a seguito dell’accertamento di introduzione illegale di animali da paesi dell’est europeo. Animali iscritti Eventi all’anagrafe anagrafe canina canina 23.397 3.795 di Gatti Cani Controlli sanitari sterilizzati sterilizzati per animali morsicatori 238 2 241 126 Relazione sanitaria 2013 5.1.5.8 Igiene degli allevamenti e delle produzioni zootecniche Farmacosorveglianza Nell’anno 2012 sono stati effettuati i campionamenti su residui di farmaci nelle matrici animali previsti dai Piani Nazionali e regionali. Sono state inoltre garantite le attività di controllo ufficiale lungo la filiera di vendita e somministrazione del farmaco con la finalità di tutela della salute collettiva. Di seguito le attività svolte Commercio all’ingrosso di farmaci Vendita al Ambulatori dettaglio di autorizzati alla farmaci detenzione Allevamenti Canili e gattili di scorte 1 ispezione 29 ispezioni* 10 ispezioni 59 ispezioni 1 * comprese parafarmacie Igiene dei mangimi Sono state effettuati i controlli sull’alimentazione animale previsti dai Piani nazionali e regionali. E’ stata inoltre effettuata attività di informazione ed assistenza per l’adeguamento degli allevatori alle prescrizioni del pacchetto igiene. Di seguito le attività svolte Ispezioni presso rivendite mangimi Ispezioni presso fabbricatori materie Ispezioni presso molini prime 12 0 1 Di seguito i campioni effettuati Tipologia campione N. campioni N. campioni effettuati non conformi Campioni per Piano nazionale Residui 7 0 Campioni per Piano nazionale Alimentazione Animale 22 0 Controlli benessere in allevamento Nel corso del 2013 sono stati intensificati i controlli per il benessere in allevamento anche in considerazione che il rispetto del benessere è uno degli obiettivi della strategia comunitaria della salute negli allevamenti. Di seguito i controlli effettuati: Tipologia impianto N. controlli Allevamenti con irregolarità Allevamento vitelli 1 0 Allevamento bovini 1 1 Allevamento ovicaprini 13 9 Allevamento ovaiole a terra 2 1 Allevamento conigli 1 1 Allevamento equidi 5 0 127 Relazione sanitaria 2013 5.1.5.9 Sistema gestione Qualità Nel mese di giugno 2013 è stata confermata la certificazione di qualità. CENTRO DI RESPONSABILITÀ Unità Funzionale Complessa Sicurezza Alimentare e Sanità Veterinaria AZIONI Adeguamento del manuale della qualità Realizzazione di tutta la documentazione prevista dal SGQ Effettuazione delle verifiche ispettive interne PERSONALE Tecnici di Prevenzione n°15, Medici Veterinari n°9, Dirigente Medico N°1 RISULTATI ATTESI /RISULTATI RAGGIUNTI Descrizione Risultati attesi Risultati raggiunti Adeguamento manuale Si SI Procedure/Istruzioni operative aggiornate 4 4 Schede di progettazione aggiornate 6 9 Verifiche ispettive interne sul SGQ 4 4 5.1.5.10 Piano comunicazione Comunicazione esterna Nel corso del 2013 sono stati realizzati incontri con le associazioni di categoria per presentare i risultati dell’attività svolta nel 2012 e la programmazione 2013. Sono stati pubblicate varie notizie sul sito aziendale SUP di informazione agli utenti aventi per oggetto aggiornamenti di normative del settore, malattie emergenti, allerta sanitarie e igiene urbana. E’ stata inoltre aggiornata la Carta dei Servizi dell’U.F.C. Di seguito i dati di attività: RISULTATI ATTESI /RISULTATI RAGGIUNTI Numero di notizie pubblicate sul SITO INTERNET SUP Aggiornamento carta dei servizi 13 Al 30 giugno 2013 128 Relazione sanitaria 2013 5.1.6 Medicina dello sport CENTRO DI RESPONSABILITA’ U.O.S. Medicina dello Sport AZIONI Sviluppo del sistema informativo per l’attività di Medicina dello Sport (rilevazione attività, cartelle sanitarie) Come per l’anno 2012 anche nel 2013 tutte le visite di idoneità sportiva agonistica per i soggetti < 18 anni (prestazioni totalmente inserite nei LEA) sono state eseguite esclusivamente dalla struttura pubblica. I soggetti visitati sono stati 3656, mantenendo inalterato il numero totale a fronte degli anni precedenti, nonostante sia stato tolto un medico specialista in medicina dello sport presente dal 2010 con un contratto triennale per un progetto a valenza regionale. Gli esami strumentali a carico dell’apparato cardiovascolare direttamente eseguiti dentro la struttura da nostro personale sono stati 315, così ripartiti : 159 ecocardiogrammi, 166 prove da sforzo al cicloergometro, 82 elettrocardiogrammi dinamici sec.Holter, 20 test cardiopolmonari : l’esecuzione diretta di tali accertamenti nella nostra struttura ha permesso una velocizzazione delle risposte con riduzione dei tempi di attesa da parte del soggetto , un minor intasamento degli altri servizi ospedalieri e/o territoriali e quindi in definitiva una migliore efficienza del servizio stesso. Nell’anno 2010, insieme ad altre UO a valenza Ospedaliera e territoriale, si è iniziato un programma di prescrizione dell’esercizio fisico per soggetti affetti da alcune patologie (cardiopatia ischemica, ipertensione, obesità, diabete mellito, sindrome metabolica, osteoporosi), insieme ad una valutazione cardio-metabolica di base del soggetto e un programma specifico di movimento pianificato e seguito da operatori del settore: tale programma, seppur ridotto in termini di presenza del medico dello sport per la priorità di intervento legata alla esecuzione delle visite di idoneità inserite nei LEA, è in parte continuato anche nell’anno 2013 ed è intenzione della UF Medicina dello Sport, compatibilmente con le risorse umane interne disponibili e legate anche alle altre UO, continuare e se possibile implementare tale importante attività. Dal mese di marzo inoltre, è iniziato il progetto ”Gruppi di cammino”, nell’ottica della promozione dell’esercizio fisico e della attività motoria per soggetti over 65, obiettivo inserito anche nel più ampio progetto Ministeriale “Guadagnare salute”: il progetto iniziato in sordina ha visto aumentare in numero costante i partecipanti tant’è che a tutt’oggi il numero dei soggetti afferenti ai gruppi di cammino è di oltre 150 persone, con frequenza bi o tri-settimanale, a partenza dalla UO Medicina dello Sport e sotto la iniziale guida di 3 laureati in Scienze Motorie e successivamente di apposite figure adeguatamente formate (walking leader), a cui si è aggiunto, da circa 1 anno, un ulteriore gruppo a partenza dal Parco della Versiliana a Pietrasanta a cadenza bisettimanale, anch’esso sotto la guida dei walking leader . Tutti i soggetti arruolati sono stati sottoposti ad una valutazione preliminare da parte del medico dello sport e quindi inseriti nei relativi gruppi di cammino; ai soggetti esclusi per qualche motivo, è stato consigliato un programma alternativo di attività fisica compatibile con il problema evidenziato che ne ha causato l’esclusione. L’obiettivo generale del progetto è quello di incrementare l’attività motoria della popolazione all'interno del territorio della Versilia, promuovendo uno stile di vita attivo già nell’ambito delle attività quotidiane. Attività come camminare, andare in bicicletta, fare le scale non richiedono tempo, non sono costose (e sono quindi accessibili anche alle fasce sociali svantaggiate) e possono coinvolgere un numero elevato di persone. 129 Relazione sanitaria 2013 Inoltre possono essere praticate da tutte le fasce di popolazione, sono sostenibili dal punto di vista economico e non necessitano di strutture ed impianti ad hoc in quanto valorizzano l’utilizzo degli spazi pubblici. E’ dimostrato che queste attività offrono l’opportunità di prevenire le malattie croniche e di mitigarne gli effetti, inoltre possono attenuare le disuguaglianze di salute attivando, al tempo stesso, strumenti di integrazione sociale. Tali attività di movimento essendo flessibili possono essere utilizzate anche in soggetti già affetti da malattie croniche (entrando a far parte del piano terapeutico) eventualmente in combinazione con esercizi fisici strutturati effettuati sotto il controllo di esperti E’ continuata l’attività di controllo prevista dalla LR 35/ 2003 sul rilascio delle certificazioni di idoneità agonistica da parte delle strutture accreditate (1 sola nella nostra USL) nonché delle società sportive esistenti sul territorio in relazione alla relativa certificazione di idoneità agonistica da parte dei tesserati. Sono state invitate al controllo 15 società sportive per un totale di 525 tesserati. Con Determina Dirigenziale n°196 del 23/2/2011, è stata costituita la Commissione di Vigilanza sulle attività sportive, Commissione che ha integrato la precedente deputata all’accertamento, verifica, vigilanza e controllo sulle strutture sanitarie, con la presenza di un medico dello sport, oltre al medico igienista ed ai tecnici della prevenzione all’uopo delegati. I risultati dei controlli di tale Commissione sono riportati nello schema successivo. RISULTATI ATTESI/RISULTATI RAGGIUNTI Descrizione indicatore Risultati Risultati attesi raggiunti Certificazione idoneità attività sportiva agonistica n. 3000 n. 3656 Controllo società sportive e relativa certificazione idoneità n. 12 n. 12 Tempo d’attesa medio ( extra programmazione) gg. 15 gg. 15 Rilevazione attività e gestione cartelle sanitarie in formato elettronico si si 130 Relazione sanitaria 2013 5.2 Progetti Obiettivo 5.2.1 La tutela della salute mentale 5.2.1.1 Interventi mirati alla tutela della salute mentale infanzia e adolescenza CENTRO DI RESPONSABILITÀ U.F. Salute Mentale Infanzia Adolescenza AZIONI Accoglienza della domanda, definizione e attivazione dei progetti terapeutico-riabilitativi individuali; Progetti: “Costituzione di un centro Rett in Versilia, per l’area vasta Toscana Nord Occidentale” PERSONALE n. 3,20 psicologi, 112/ settimana n. 3,20 neuropsichiatri Infantili, 140/ settimana terapisti della riabilitazione: dato non disponibile n. 1 infermieri professionali 36/ settimana n. 1 coadiutore amministrativo 36/ settimana n. 1 OSS 36/ settimana RISULTATI RAGGIUNTI Utenti n. 1635 minorenni , nuovi utenti n. 703 (non inclusi neonati a rischio) RISULTATI ATTESI Indicatore utilizzato: registrazione dei casi e dei soggetti affetti da S. di Rett 5.2.1.2 Programmi di adeguamento e riequilibrio zonale della rete dei servizi. Organizzazione del Centro di Salute Mentale CENTRO DI RESPONSABILITA’ U.F. Salute Mentale Adulti AZIONI Mantenimento dei livelli di accoglienza con accesso diretto ai cittadini per 12 ore per 6 giorni settimanali; Erogazione di attività riabilitative e ambulatoriali nei presidi CSM di Pietrasanta e Viareggio. Nel corso dell'anno 2013, a causa di importanti problematiche di manutenzione del presidio CSM di Pietrasanta, per alcuni mesi le attività riabilitative si sono svolte presso il presidio di Camaiore. Successivamente è stata individuata presso l'ex-Ospedale “Lucchesi” una collocazione provvisoria per lo svolgimento delle attività riabilitative e ambulatoriali. In tale collocazione provvisoria proseguono le attività, in attesa della effettuazione dei lavori di manutenzione del presidio nella sede precedentemente utilizzata. Centralità del CSM, con integrazione socio-sanitaria, per l’elaborazione e verifica dei progetti terapeutici riabilitativi. Attivazione della presenza di un medico psichiatra, presso il CSM, per la gestione delle urgenze sul territorio della Versilia fino a coprire 12 ore per sei giorni settimanali; tale presenza non è stata completamente attivata nel 2013 a causa della riduzione del personale medico. 131 Relazione sanitaria 2013 Mantenimento ed attivazione di attività riabilitative, svolte nei luoghi propri della comunità (esperienza della barca a vela, riparazione biciclette). Integrazione dell’assistenza sulle problematiche di doppia diagnosi. PERSONALE presso il CSM (n. di operatori nell'anno 2013) 6 psichiatri (di cui uno a tempo parziale) (nel 2013, rispetto al 2012, un medico psichiatra in meno); 1 psicologo, 7 assistenti sociali in proiezione (di cui due part-time e una a tempo ridotto), 12 infermieri professionali, 4 O.S.S., 3 educatori professionali, 14 assistenti domiciliari in proiezione. RISULTATI ATTESI Migliorare la capacità di accesso al CSM favorendo la diffusione dell'informazione nel contesto territoriale; Indicatore utilizzato: numero di contatti con il CSM 5.2.1.3 Sperimentazione di modalità assistenziali innovative o per specifiche tipologie di utenti CENTRO DI RESPONSABILITA’ U.F. Salute Mentale Adulti AZIONI U.O.C. Psicologia (attività Centro terapia familiare Querceta, psicoterapia integrate per disturbi alimentari, attività psicoterapia di gruppo, formazione di gruppo per aiuto-aiuto). 5.2.1.4 Gestione Unità Abitativa “Ulisse” c/o ex P.O. di Camaiore OBIETTIVO PERSEGUITO Garantire sul territorio risposte assistenziali diversificate per persone con patologia psichiatrica, mediante una struttura socio-sanitaria di tipo comunitario a bassa intensità assistenziale, finalizzata al recupero di autonomia nella gestione della vita quotidiana. In particolare, si persegue il mantenimento dei livelli di qualità raggiunti nel servizio rivolto a soggetti autosufficienti psichiatrici, in stretta collaborazione con il Centro di Salute Mentale di Camaiore, per il recupero di un adeguato grado di autonomia in un ambiente protetto a carattere familiare. Il servizio, realizzato nell’ambito della ristrutturazione dell’ex presidio ospedaliero di Camaiore è attivo dal 2005 e si caratterizza come servizio intermedio fra l’assistenza domiciliare e quella residenziale: appartamenti protetti. Denominato nel DPGR 15/R del 2008 come ‘Struttura residenziale a carattere comunitario per persone a rischio psico-sociale e/o in condizioni di disagio relazionale’, beneficia delle sinergie con il Presidio Distrettuale nel quale è inserito, oltre che con l’attiguo Centro di Salute Mentale. Come obiettivo secondario vi è anche la riduzione dei ricoveri in SPDC per gli ospiti dell’Unità Abitativa rispetto all’anno precedente l’inserimento (escluso quelli provenienti da strutture sanitarie). CENTRO DI RESPONSABILITA’ U.F. Strutture di Assistenza Sociale ALTRI CDR COINVOLTI U.F. Salute Mentale Adulti, tramite C.S.M. AZIONI A) Pieno utilizzo degli 11 posti disponibili, garantendo l’appropriatezza dell’abbinamento bisogno/risposta assistenziale, 132 Relazione sanitaria 2013 B) Predisposizione di progetti individualizzati per le persone inserite nell’anno e verifica periodica di quelli precedentemente definiti, con l’attivo coinvolgimento degli utenti, C) Dimissioni programmate degli utenti nei tempi previsti, con rientro a domicilio, per consentire l’accesso al servizio ad altri utenti, provenienti da pensioni o da strutture sanitarie o socio-sanitarie, D) Riunioni periodiche del Gruppo Multiprofessionale di Gestione, per l’organizzazione e la verifica del servizio, E) Completamento, in collaborazione con ESTAV, delle procedure di gara d’appalto per l’affidamento della gestione del servizio di assistenza alla persona: avvio nuova gestione dall'1/4/2012. INDICATORI PER LA VERIFICA A B DESCRIZIONE attesi A1 - Regolare copertura di tutti i posti della Unità Abitativa “Ulisse”, con turn over programmato degli utenti come da regolamento 11 (permanenza massima di 2 anni, salvo casi particolari). Ospiti al 31/12. raggiunti A2 - Numero complessivo di utenti ospitati presso l’U.A. nel corso 11 dell’anno B1 - Presenza di progetti individualizzati per le persone inserite, 100% periodicamente verificati B2 - Numero riunioni periodiche con gli utenti 6 12 C1 - Numero ospiti dimessi dall’U.A. per rientro a domicilio nell’anno C2 - Numero ospiti dimessi dall’U.A. per altri motivi (cambiamento bisogni assistenziali, ecc.) C3 - Numero nuovi utenti psichiatrici autosufficienti inseritii nell’U.A. nell’anno Numero riunioni periodiche per l’organizzazione e la verifica del servizio Completamento gara d’appalto per il servizio assistenziale e avvio nuova gestione dall'1/4/2012 C D E SPESA D’ESERCIZIO € 202.075,00 (01/01 - 31/12/2012) PERSONALE (ore annue dedicate): PERSONALE USL : Coll. Prof. Assistente Sociale esperto: Assistente Sociale Psichiatra 65 650 100 Educatore Prof.le 300 Infermiere 500 Collaboratore Amministrativo 200 PERSONALE in CONVENZIONE OSS ATI cooperative sociali 8.940 11 100% 7 1 0 1 1 1 3 2 si si 133 Relazione sanitaria 2013 5.2.1.5 Assistenza residenziale socio-sanitaria per utenti dei servizi di Salute Mentale Gestione Unità Abitativa “Ulisse” c/o ex P.O. di Camaiore OBIETTIVO PERSEGUITO Struttura socio-sanitaria di tipo comunitario a bassa intensità assistenziale, finalizzata al recupero di autonomia nella gestione della vita quotidiana; realizzata per garantire sul territorio risposte assistenziali diversificate per persone con patologia psichiatrica relativamente autosufficienti, appropriatezza nella risposta assistenziale e la circolarità dei percorsi di cura. Il Servizio Sociale, in stretta collaborazione con il Centro di Salute Mentale di Camaiore, presso l’Unità Abitativa persegue l’obiettivo di mantenere i livelli di qualità raggiunti nel servizio, per il recupero di un adeguato grado di autonomia in un ambiente protetto a carattere familiare. Il servizio, realizzato nell’ambito della ristrutturazione dell’ex presidio ospedaliero di Camaiore, è attivo dal 2005 e si caratterizza come servizio intermedio fra l’assistenza domiciliare e quella residenziale: appartamenti protetti dotati di servizi comunitari. All’interno del Regolamento Regionale (DPGR 15/R del 26/03/2008), è disciplinato come ‘Struttura residenziale a carattere comunitario per persone a rischio psico-sociale e/o in condizioni di disagio relazionale’. L’Unità Abitativa persegue anche l’obiettivo della riduzione dei ricoveri in SPDC per le persone ospitate. CENTRO DI RESPONSABILITA’ U.F. Strutture di Assistenza Sociale ALTRI CDR COINVOLTI U.F. Salute Mentale Adulti, tramite C.S.M. AZIONI A) Pieno utilizzo degli 11 posti disponibili, garantendo l’appropriatezza dell’abbinamento bisogno/risposta assistenziale, B) Predisposizione di progetti individualizzati per le persone inserite nell’anno e verifica periodica di quelli precedentemente definiti, con l’attivo coinvolgimento degli utenti, C) Dimissioni programmate degli utenti nei tempi previsti, con rientro a domicilio, per consentire l’accesso al servizio ad altri utenti, provenienti da altre strutture (sanitarie o socio-sanitarie), D) Riunioni periodiche del Gruppo Multiprofessionale di Gestione, per l’organizzazione e la verifica del servizio. 134 Relazione sanitaria 2013 DESCRIZIONE attesi raggiunti 11 11 11 15 100% 100% 6 8 A1 - Regolare copertura di tutti i posti della Unità Abitativa “Ulisse”, con turn over programmato degli utenti come da regolamento (permanenza massima di 2 anni, salvo casi particolari). A Ospiti al 31/12. A2 - Numero complessivo di utenti ospitati presso l’U.A. nel corso dell’anno B1 - Presenza di progetti individualizzati per le persone inserite, periodicamente verificati B B2 - Numero riunioni periodiche con gli utenti C C1 - Numero ospiti dimessi dall’U.A. per rientro a domicilio nell’anno - 0 C2 - Numero ospiti dimessi dall’U.A. per altri motivi (cambiamento bisogni 1 5 C3 - Numero nuovi utenti psichiatrici autosufficienti inseriti nell’U.A. nell’anno 4 5 Numero riunioni periodiche per l’organizzazione e la verifica del servizio 6 7 assistenziali, ecc.) D SPESA D’ESERCIZIO € 199.554,00 (01/01 - 31/12/2013) (solo convenzione con cooperativa per assistenza di base, fondo economale, pasti mensa PEDUS; la spesa non include il personale USL: Responsabile, Ass.Soc., Psichiatra, Educatore) 5.2.1.6 Assistenza residenziale socio-sanitaria per utenti dei servizi di Salute Mentale Gruppo Appartamento “La Casina” - Viareggio OBIETTIVO PERSEGUITO Il Gruppo Appartamento (G.A.), realizzato e gestito da cooperativa sociale in convenzione con l’ASL, si configura come struttura a bassa soglia assistenziale con capienza di 4 posti residenziali ed è finalizzato alla promozione dell’autonomia personale degli utenti inseriti, in base ai singoli piani terapeutico-assistenziali, attraverso esperienze personali o di piccolo gruppo. Il servizio garantisce un relativo grado di protezione e beneficia, all’occorrenza, delle sinergie con l’attigua struttura sanitaria Kairos, gestita dalla medesima cooperativa. La struttura è rivolta ad utenti con disagio psichico, donne o uomini in età adulta, con capacità di vivere autonomamente alcune fasi della quotidianità, senza continua presenza di operatori, e che necessitano di un percorso avanzato di crescita verso la completa autonomia. CENTRO DI RESPONSABILITA’ U.F. Strutture di Assistenza Sociale ALTRI CDR COINVOLTI U.F. Salute Mentale Adulti tramite C.S.M. AZIONI A) Garantire adeguata assistenza a persone che necessitano di un contesto protetto ma integrato. B) Pieno utilizzo dei 4 posti disponibili, garantendo l’appropriatezza dell’abbinamento bisogno/risposta assistenziale, C) Predisposizione di progetti individualizzati per le persone inserite nell’anno e verifica periodica di quelli precedentemente definiti, con l’attivo coinvolgimento degli utenti, 135 Relazione sanitaria 2013 D) Dimissioni programmate degli utenti nei tempi previsti, con possibile rientro a domicilio, per consentire l’accesso al servizio ad altri utenti, provenienti da pensioni o da strutture sanitarie o socio-sanitarie. DESCRIZIONE attesi A1 - Regolare copertura dei posti con turn over programmato degli 4 raggiunti 3 utenti. A Ospiti al 31/12. A2 - Numero complessivo di utenti ospitati presso il G.A.. nel corso 4 7 dell’anno B Presenza di progetti individualizzati per le persone inserite, 100% periodicamente verificati C1 - Numero ospiti dimessi dal G.A. per rientro a domicilio nell’anno C 100% - 1 C2 - Numero ospiti dimessi dal G.A. per altri motivi (cambiamento 2 2 bisogni assistenziali, ecc.) C3 - Numero nuovi utenti psichiatrici autosufficienti inseriti nel G.A. - 3 nell’anno SPESA D’ESERCIZIO € 67.580,00 (01/01 - 31/12/2013) (convenzione con cooperativa sociale) Assistenza residenziale presso RR.SS.AA. OBIETTIVO PERSEGUITO Garantire servizi assistenziali diversificati per persone con patologia psichiatrica stabilizzata, al fine di consentire la continuità assistenziale per interventi territoriali o per le dimissioni da strutture sanitarie a gestione DSM. CENTRO DI RESPONSABILITA’ U.F. Strutture di Assistenza Sociale ALTRI CDR COINVOLTI U.F. Salute Mentale Adulti e U.F. per l’Inclusione Sociale AZIONI • Destinare posti residenziali, nelle strutture socio-sanitarie convenzionate, a persone con patologia psichiatrica stabilizzata, compatibili con i bisogni degli anziani e che non possono, temporaneamente o permanentemente, rientrare al proprio domicilio. • Pieno utilizzo dei 10 posti del modulo di RSA dedicato a persone con patologia psichiatrica stabilizzata ma che presentano bisogni più complessi rispetto agli ospiti dei moduli ‘Base’, garantendo l’appropriatezza dell’abbinamento bisogno/risposta assistenziale, 136 Relazione sanitaria 2013 DESCRIZIONE attesi raggiunti Numero soggetti autosufficienti inseriti in residenza socio-sanitaria nell’anno 4 (lista d’attesa) 14 / 14 1 3 (lista d’attesa) 56 2 53 10 - 10 1 8 Numero totale soggetti autosufficienti assistiti in residenza socio-sanitaria nel corso dell’anno/ numero posti convenzionati per autosufficienti Numero soggetti non autosufficienti inseriti in residenza socio-sanitaria nell’anno Numero totale soggetti non autosufficienti assistiti in residenza socio-sanitaria nel corso dell’anno - di cui nel Modulo ‘Psichiatrico’ di RSA Numero dimissioni da RSA per rientro a domicilio Numero dimissioni da RSA per altri motivi (decesso, cambiamento bisogni assistenziali, ecc.) SPESA D’ESERCIZIO (01/01 - 31/12/2013) 18 € 1.541.000,00 5.2.1.7 Collaborazione con le associazioni dei genitori (AIR e Associazioni: Quelli che non, Semplicemente genitori e l’albero delle bimbe, Fondazione T.I.A.M.O.) CENTRO DI RESPONSABILITÀ U.F. Salute Mentale Infanzia Adolescenza AZIONI Attività di informazione alle famiglie e incontri di UF per definire percorsi incentrati sul paziente. 5.2.1.8 Mantenimento prestazioni ambulatoriali e di ricovero rispetto all’anno precedente: U.F. Salute Mentale Infanzia Adolescenza CENTRO DI RESPONSABILITÀ U.F. Salute Mentale Infanzia Adolescenza Altri CDR coinvolti e ruolo assegnato Collaborazione UOC Pediatria, Neurologia, Psichiatria, Reumatologia, Psicologia, Ortopedia, Farmacia AZIONI Visite, consulenze, progetti teraputico-riabilitativi; Spesa per investimenti: adeguamento personale e strutture 5.2.1.9 Collaborazione con le associazioni dei familiari degli utenti e con gruppi aiuto – aiuto CENTRO DI RESPONSABILITA' U.F. Salute Mentale Adulti AZIONI Attività divulgative per favorire l'accesso alle terapie ed ai percorsi assistenziali e riabilitativi. Collaborazione attraverso incontri con Associazioni Familiari, apertura di centri di ascolto presso i presidi CSM di Camaiore, Pietrasanta, e Viareggio. Riunioni periodiche della Associazione di auto e mutuo aiuto. Nell'ambito delle attività del Dipartimento di Salute Mentale, si sono svolti periodici incontri con la Consulta del Dipartimento della Salute Mentale (costituitasi nel Settembre 2012). La Consulta, cui partecipano i rappresentanti delle associazioni, dei gruppi di auto-aiuto degli utenti e dei familiari, e delle associazioni di volontariato che operano nel settore della salute mentale, si è costituita “al fine 137 Relazione sanitaria 2013 di assicurare la partecipazione attiva dei familiari e degli utenti alla programmazione ed alla verifica delle attività del DSM”. Nel corso dell' anno 2013 si sono svolti cinque incontri. Inoltre sono stati svolti periodici incontri presso il CSM di Camaiore con le Associazioni dei Familiari, su argomenti condivisi e richiesti dalle associazioni stesse. Tali incontri sono stati finalizzati a fornire informazioni: sulle risorse e sull'organizzazione del DSM, sui disturbi psichiatrici e sulle possibili strategie di intervento; sulle strategie per favorire il superamento dello stigma ; sulla condivisione degli obiettivi nel percorso terapeutico. 5.2.1.10 Informatizzazione della Salute Mentale Adulti CENTRO DI RESPONSABILITA' U.F. Salute Mentale Adulti AZIONI Verifica e perfezionamento in progress del sistema; miglioramento costante dei livelli di informatizzazione con messa in rete dei presidi CSM; esercitazione costante dell'utilizzo del nuovo software per tutto il personale. RISULTATI ATTESI Indicatore utilizzato: miglioramento dei flussi informativi. 5.2.2 Salute della donna, procreazione responsabile, infanzia e adolescenza 5.2.2.1 Programmi di potenziamento dei servizi territoriali di assistenza alla gravidanza Progetto Nascere in Versilia CENTRO DI RESPONSABILITÀ UFS Attività Consultoriali ALTRI CDR COINVOLTI UOC Ostetricia e Ginecologia, UOC Pediatria, UOC Psicologia, UO Ostetricia Professionale, U.O. Assistenza sociale, U.O. Anestesia e rianimazione, UOC Anatomia patologica ,UOC Laboratorio analisi AZIONI Consegna libretti-ricettario per la gravidanza da parte dell'ostetrica a ciascuna donna singolarmente . Esecuzione Pap test e tamponi in gravidanza Visite e controlli mensili in gravidanza e nel post-partum Consulenze nutrizionali in gravidanza e nel puerperio Ecografie in gravidanza Rilascio certificazioni per patologia in gravidanza (astensione anticipata dal lavoro) Corsi di accompagnamento alla nascita (CAN) Incontri post-partum ( gruppi di mamme e bambini che si rincontrano dopo il parto in una relazione amicale che porta spesso a gruppi di auto-mutuo aiuto) Sostegno dell'Ostetrica al Post-partum ambulatoriale dedicato a tutte le mamme nei sei mesi dal parto per il sostegno all’allattamento Puerperio a domicilio( l'ostetrica si reca al domicilio di qualsiasi mamma ne faccia richiesta) 138 Relazione sanitaria 2013 Consulenza psicologica in gravidanza e in post-partum PERSONALE 3 Ginecologhe (30 ore settimanali per visite ostetriche) 1 Medico nutrizionista 7 Ostetriche 2 Psicologhe (intervengono al Corso nascita e nei casi problematici insorti in gravidanza e nel puerperio) 2 Pediatri: -1 pediatra ospedaliero ( presente in un incontro per ciascun corso nascita) -1 pediatra di libera scelta (un incontro al termine di ciascun corso nascita) 1 Anestesista ( 1 intervento dell’anestesista al termine di ciascun corso nascita per illustrare il significato della analgesia in travaglio ) RISULTATI RAGGIUNTI n. 309 Pap- test in gravidanza n. 794 tamponi in gravidanza n. 1253 libretti consegnati n. 261 donne in gravidanza seguite in consultorio n. 3000 visite e consulenze effettuate dal medico e dall'ostetrica durante gli ambulatori di gravidanza (escluse le consulenze telefoniche e il front-office) n. 560 certificazioni astensione anticipata e maternità obbligatoria n. 23 corsi preparazione alla nascita per un totale di 215 incontri con 401 mamme n. 23 incontri corso nascita con pediatra ospedaliero n. 23 ncontri con pediatra di libera scelta n. 23 incontri corso nascita con psicologa n. 23 incontri corso nascita con anestesista n. 4 incontri baby party. n.1422 prestazioni per n.289 donne per il progetto “Spazio mamma” 5.2.2.2 Consultorio Adolescenti CENTRO DI RESPONSABILITÀ UFS Attività Consultoriali ALTR I CDR COINVOLTI UOC Psicologia , UOS Igiene degli alimenti e della nutrizione, UFC Neuropsichiatria infanza e adolescenza, U.O. Assistenza Sociale, UOC Promozione della Salute, UOC Urologia. AZIONI • Accoglienza e decodifica dei problemi legati a sessualità, contraccezione, gravidanza, prevenzione delle malattie sessualmente trasmesse; problematiche relazionali e psicologiche, disturbi del comportamento alimentare. 139 Relazione sanitaria 2013 • Interventi scolastici nelle Medie inferiori e superiori e sperimentale alle scuole elementari. Incontri classe anche in consultorio. Tra i temi affrontati oltre ad affettività e sessualità, malattie sessulamente trasmesse, gravidanza e legge 194/78, violenza di genere e codice rosa ecc. PERSONALE Medico Ginecologo : 330 ore Assistente Sociale in consultorio : 280 ore Assistente sociale nella scuola:135 Medico nutrizionista: 144 ore Andrologo disponibile su chiamata Ostetrica :330 ore in consultorio Psicologo 290 ore in consultorio Ostetrica 432 ore insegnamento nella scuola RISULTATI RAGGIUNTI n. 372 giovani in primo accesso al consultorio per contraccezione ( trend in aumento) n. 265 tematiche varie ( consulenze) n. 18 per tematiche legate a IVG n. 314 accessi per contraccezione n. 56 contraccezione emergenza n. 89 giovani con problematiche psicologiche Per quanto riguarda l’attività scolastica (anno scolastico 2012-2013) interventi strutturati nelle scuole: scuole medie inferiori ( classe 3°) 56 classi ------>1.182 alunni scuole medie superiori ( classe 2°) 49 classi-------->924 alunni scuole elementari (classe 5°) 7 classi----------> 111 alunni 5.2.2.3 Interventi per la popolazione immigrata CENTRO DI RESPONSABILITÀ U.F. Attività Consultoriali ALTRI CDR COINVOLTI: U.F.C Distretto AZIONI 1. Servizio territoriale per immigrati della AUSL 12 consistente in un ambulatorio sito presso la Croce Verde di Viareggio. Il servizio garantisce un ambulatorio per adulti (Martedì e Giovedì dalle 9 alla 13) ed uno pediatrico per la popolazione in età infantile (Mercoledì dalle 8.30 alle11.30) dove vengono effettuate anche le vaccinazioni. 140 Relazione sanitaria 2013 Nei giorni di apertura è presente sempre anche un Mediatore Culturale, a turno con conoscenza delle lingue arabe e delle lingue centro europee e dell’est . La collaborazione del Mediatore Culturale con il Medico in servizio nell’ambulatorio è indispensabile per il rilascio agli aventi diritto del documento sanitario STP (Straniero Temporaneamente Presente) con il quale l’immigrato in stato di indigenza accede alla visita medica ed a tutte le prestazioni e cure urgenti o essenziali di cui può avere bisogno. 2. Consultorio per donne straniere, aperto presso il Distretto Tabarracci il giovedì ore 15-18, ad accesso libero con la presenza della mediatrice culturale. La finalità non è di avere una interprete, ma una persona che stabilisca un contatto interculturale, al fine di migliorare la salute psicofisica delle donne provenienti da altri paesi. PERSONALE Medico Pediatra specialista ambulatoriale convenzionato n. 160 ore Medico Chirurgo n. 384 ore Ginecologa n. 144 ore Mediatore n 435 ore presso la Croce Verde Mediatrice n. 190 ore presso il distretto Tabarracci ALTRI COSTI : Farmaci per dispensazione diretta, diagnostica e cure urgenti o essenziali ATTIVITA' AMBULATORIO IMMIGRATI anno 2013 Accessi totali 1557 di cui Pediatrico: 302 Accessi Adulti:1255 accessi (visite) Totale n. 509 Utenti in carico con STP – 416 adulti, 93 pediatrici-- presentatisi più di una volta all'ambulatorio. Nazione maggiormente rappresentata: Romania, seguita da: Brasile, Marocco, Albania, Senegal, Tunisia, Ucraina. 5.2.2.4 Identificazione fattori di rischio genetico e malformazioni CENTRO DI RESPONSABILITÀ U.O. Ostetricia e Ginecologia AZIONI Convenzione con Azienda Ospedaliera Pisana per analisi liquido amniotico e tessuto del trofoblasto PERSONALE 1 Medico; 1 Ostetrica (rispettivamente per 2,30 ore e 5 ore settimanali ) ALTRI COSTI Spesa convenzione RISULTATI ATTESI 100 amniocentesi RISULTATI RAGGIUNTI Amniocentesi effettuate nel 2013: 53 – Villocentesi* 65 per un totale di 118 esami. N.B. L'attività di villocentesi è stata attivata nel secondo semestre dell'anno 2012. Tale prestazione rappresenta una specificità della nostra Azienda che si ritrova solo presso l'AOUP e non negli ospedali limitrofi (Massa, Lucca, Livorno, Pontedera). 141 Relazione sanitaria 2013 5.2.2.5 Salute nutrizionale della gestante e della puerpera OBIETTIVO PERSEGUITO Mantenere l’attività di assistenza nutrizionale alla gravidanza nel suo triplice obiettivo di garantire i fabbisogni nutrizionali durante la fase di sviluppo fetale, di sostenere l’allattamento al seno e di prevenire l’instaurarsi, con la gravidanza, di una condizione di sovrappesoobesità nella madre. CENTRO DI RESPONSABILITÀ U.F. Attività Consultoriali, Consultorio Nutrizionale. ALTRI CDR COINVOLTI UOS Igiene alimenti e nutrizione CDR coinvolti nel Percorso Nascita AZIONI Valutazione nutrizionale e di composizione corporea in tre-quattro epoche di gravidanza e nel puerperio; Counseling nutrizionale della gestante e della puerpera. SPESA PER INVESTIMENTI Contratto di manutenzione e aggiornamento del software per dietoterapia GEDIP; Formazione professionale SPESA DI ESERCIZIO personale Medico Specialista in Scienza dell’ Alimentazione altri costi Manutenzione e aggiornamento software; formazione professionale RISULTATI RAGGIUNTI N. 129 accessi totali considerando solo le gravidanze a rischio ( prime visite e successive /anno). 5.2.2.6 Percorso assistenziale per il Disturbo del Comportamento Alimentare in età evolutiva OBIETTIVO PERSEGUITO Collaudare, in collaborazione con la UOS Igiene Alimenti e Nutrizione e l’UFSMIA, il percorso assistenziale per il Disturbo del Comportamento Alimentare in età evolutiva secondo i contenuti della deliberazione GR n. 279 del 18.4.2006. CDR coinvolti UOS Igiene alimenti e nutrizione UFC Salute Mentale Infanzia e Adolescenza UOC Psicologia UOC Pediatria AZIONI Attività di accoglienza e screening di casi di DCA per il successivo inserimento nel percorso aziendale integrato SPESA PER INVESTIMENTI Formazione del personale 142 Relazione sanitaria 2013 SPESA DI ESERCIZIO Personale: Medico Specialista in Scienza dell’Alimentazione, con formazione specifica sulla Diagnosi e il trattamento del DCA Altri costi: non previsti attualmente RISULTATI RAGGIUNTI Il Gruppo Professionale dedicato ha definito il Percorso per il Disturbo del Comportamento Alimentare in età evolutiva. Il medico specialist ain Scienza dell'alimentazione della UOS alimenti e nutrizione è presente presso il consultorio giovani tutti i giovedì pomeriggio. 5.2.2.7 Riqualificazione delle attività consultoriali CENTRO DI RESPONSABILITÀ UFS Attività Consultoriali ALTRI CENTRI DI RESPONSABILITA’ COINVOLTI UOC Ostetricia e ginecologia, UOC Pediatria, UOC Psicologia, UO Ostetricia Professionale, UO Assistenti sociali, UOC Anestesia e rianimazione, UOC Promozione della salute, UOC Urologia, UFC Salute Mentale Infanzia e Adolescenza, UFC Distretto. -L' ambulatorio sulla legge 194 (Interruzione volontaria di gravidanza) è stato mantenuto fino a settembre nella sede consultoriale del Distretto Tabarracci. Da allora è stato collocato in ospedale.Obiettivo è riportarlo sul territorio dove sono assicurate consulenze psicosociali in tempi rapidi ed accesso diretto. Presenza di mediatrice culturale dell'est anche come prevenzione delle IVG ripetute. -Attivo il servizio di Puerperio a domicilio per tutte le donne residenti che ne facciano richiesta al momento della dimissione dopo il parto. Mantenuto solo in parte per carenza di ostetriche. -Mantenimento del consultorio per donne straniere con la presenza di una mediatrice culturale (giovedì pomeriggio presso il Distretto Tabarracci) anche come prevenzione delle IVG. -Il Consultorio “Genitori nonni e …” con la figura della psicologa per gli adulti con problematiche relative al mondo adolescenziale è stato sospeso a ottobre per termine finanziamento regionale -Mantenimento ambulatorio nutrizionale in gravidanza e puerperio. -Mantenimento delle visite ed ecografie in gravidanza regolare fino a settembre, successivamente carente per pensionamento ginecologa. Investimento sulla formazione delle ostetriche per gestione in autonomia dell'ambulatorio della gravidanza fisiologica. Mantenimento del numero delle classi e delle ore dedicate alla diffusione delle tematiche relative ad affettività, sessualità ,malattie sessualmente trasmesse e violenza di genere.Apertura di un profilo Facebook dedicato al consultorio giovani. Spesa di esercizio – personale: 143 Relazione sanitaria 2013 Ricorso a fondi regionali ex Decreti dirigenziali n.2213/2011 e n. 2554/2011, al fondo indistinto ex Delibera aziendale n.448/2012, al finanziamento della Società della Salute ex delibera aziendale n.65/2014 che hanno consentito: Borsa di studio per 4 ore settimanali per attività di Ostetrica Borsa di studio n.4 ore settimanali per consulenze psicologiche. Inacarico di specialistica convenzionata disciplina psicologia n 6 ore Incarico per n 12 ore di assistente sociale per il coordinamento della violenza di genere( termine inizio 2014) Contratto con privato sociale per 4 ore settimanali di OSS. Tali finanziamenti che hanno permesso di utilizzare personale per l'attuazione di tutte le attività elencate, alla fine del 2013 sono terminati. La mancanza di continuità delle attività consultoriali in genere, rappresenta la principale criticità. Risultati da perseguire Migliorare il percorso Ospedale/Territorio in relazione al servizio dedicato alla legge 194 e al percorso della gravidanza a rischio ed ai corsi di accompagnamento alla nascita. Apertura ambulatorio gestito dalle ostetriche per la gravidanza fisiologica Consolidare e migliorare il coordinamento della violenza di genere (in gravidanza,nei corsi nascita e puerperio, tra i giovani, nelle scuole) Iniziare incontri con psicologa a sostegno del post partum come proseguimento dei corsi nascita. Realizzare la terza apertura pomeridiana del consultorio giovani e collaborare con il consultorio online del comune di Massarosa. Proseguire il progetto pilota su affettività e sessualità nelle classi 5° elementari Acquisire il Mediatore culturale di lingua araba .Aumentare attività del mediatore dell'est. 5.2.2.8 Collaborazione Pediatria – Psicologia CENTRO DI RESPONSABILITÀ U.O.C. Pediatria, U.O. C Psicologia AZIONI Realizzazione del protocollo di collaborazione tra l’U.O.C. Psicologia e la U.O.C. Pediatria della Azienda U.S.L. n. 12 Versilia, volto alla promozione e allo sviluppo della salute psicologica del minore in ospedale con particolare attenzione alla prevenzione e alla riduzione del disagio psico-fisico conseguente allo stato di malattia. La collaborazione intende concorrere al miglioramento delle condizioni di assistenza ospedaliera offrendo un adeguato sostegno psicologico ai piccoli utenti e ai genitori e predisponendo opportuni interventi di consulenza e formazione per gli operatori sanitari coinvolti. Tale collaborazione si sviluppa in tutte le articolazioni dell'UOC Pediatria, e cioè Pediatria Degenze e Day Hospital (partecipazione al giro-visita; valutazioni cliniche e psicodiagnostiche mirate su situazioni specifiche; counseling, psicoterapia breve e terapie di rilassamento psico-fisico; colloqui con i genitori); in ambulatorio, per pazienti esterni e inviati dagli ambulatori specifici del reparto (Valutazione psicodiagnostica, Counseling, Psicoterapia breve e Terapie di rilassamento psico-fisico; visite specialistiche congiunte con Pediatra di riferimento per l’Ambulatorio Obesità infantile); Pediatria PS (Intervento sulla crisi; Approfondimento psicodiagnostico, Counseling, Psicoterapia 144 Relazione sanitaria 2013 breve); Patologia Neonatale (Partecipazione settimanale alle visite di follow up dei neonati a rischio; somministrazione di scale di sviluppo psicomotorio; counseling e colloqui di sostegno rivolti ai genitori); Nido: (Consulenza specialistica rivolta ai genitori) Le attività ambulatoriali di Prima visita, Valutazione psicodiagnostica, Counseling, Psicoterapia e Terapie di rilassamento psico-fisico si svolgono presso gli ambulatori di Pediatria del Reparto e negli spazi dell’UOC Psicologia presenti in ospedale. Le prenotazioni vengono registrate in agenda presso il Reparto stesso. PERSONALE uno psicologo 25 ore settimanali RISULTATI RAGGIUNTI Continuità del servizio raggiunta. 5.2.3 Prevenzione e cura delle condotte di abuso e delle dipendenze 5.2.3.1 Interventi per le alcoldipendenze CENTRO DI RESPONSABILITÀ U.F. SERT- Equipe Alcologica SOGGETTI COINVOLTI Ufficio Promozione della Salute ASL12 - Dipartimento di Prevenzione ASL 12 Area medica P. O. ASL 12 - Medici di Medicina Generale - Privato sociale (CeIS Lucca) - Associazioni del Volontariato (in particolare Comitato “NON LA BEVO”, ACAT Versilia e Alcolisti Anonimi Viareggio) Servizi sociali comunali. AZIONI Nel corso dell’anno 2013, vista la sostanziale stabilità delle richieste di presa in carico per problemi alcolcorrelati di cittadini e famiglie versiliesi (con una utenza totale nel 2013 pari a 332 di cui 77 nuovi utenti seguiti per problemi alcoolcorrelati), sia volontarie che su invio di medici di medicina generale e di altri servizi sociosanitari (in particolare da parte dell'U.F.C. Salute Mentale Adulti ASL12 ), l’U.F.S. SERT ASL12 di Viareggio ha mantenuto pressochè invariato il monte orario del personale assegnato a tempo parziale a questo settore, in base alla Legge quadro in materia di alcool (Legge n. 125/2001), alla Delibera GRT n.210 del 27/03/2006, che prevedeva un processo di revisione con ridefinizione dell’assetto organizzativo e funzionale della rete dei servizi per le problematiche alcolcorrelate e soprattutto agli ultimi piani regionali (Piano Sanitario Regionale 2008-2010 e Piano Sanitario e Sociale Integrato Regionale 2012-2015). Nell'anno 2013, in riferimento alla programmazione dei percorsi assistenziali in campo alcologico , è proseguita l'attività di un gruppo tecnico multiprofessionale di lavoro regionale, con la partecipazione del Responsabile del Ser.T di Viareggio ed altri professionisti del settore , finalizzato alla redazione di proposte operative condivise per il nuovo PSSIR 2012-2015 in particolare sui temi “alcol e lavoro” e “alcol e guida”, che hanno comportato una serie di incontri di discussione , definizione e stesura delle proposte sulle tematiche in oggetto presso la Regione Toscana e il CAR a Firenze (vedi ad es. approvazione delle “Linee di indirizzo per gli accertamenti sanitari di assenza di alcoldipendenza in lavoratori addetti a mansioni che comportano particolari rischi per la sicurezza, l'incolumità e la salute di terzi” con la Delibera GRT n. 1065 del 9/12/2013). A tale proposito, nel corso del 2013, sono inoltre continuate le attività del Centro Consulenza Alcologica (CCA) 145 Relazione sanitaria 2013 Aziendale, istituito con Delibera ASL 12 n. 244 del 10/09/2008, all'interno dell'U.F.S. SERT di Viareggio, che collabora sia con le Commissioni Mediche Locali (in particolare con la sottocommissione della CML ASL 2 attivata dal novembre 2011 presso la Medicina Legale ASL 12 di Viareggio) ai fini degli accertamenti dell'idoneità alla guida (art. 186 NCS) che con il Dipartimento Prevenzione ASL 12 ed i medici competenti aziendali . Per ciò che concerne il lavoro con l’utenza nel corso dell’anno 2013, si è provveduto a mantenere quanto già garantito nel 2012 sia presso la sede centrale del SERT di Viareggio, con accesso diretto dell’utenza, che presso il Centro Alcologico, nella sede distaccata di Camaiore in locali ristrutturati dell’ex ospedale locale, e il PCA di Pietrasanta con orari e attività programmate al fine di favorire l’accesso e migliorare le risposte terapeutiche, per ciò che concerne la fascia oraria dedicata all’accoglienza della domanda in materia di problemi alcoolcorrelati e la quantità delle attività ambulatoriali dell’Equipe Alcologica - UF SERT ASL 12 (visite specialistiche ambulatoriali, consulenze ospedaliere, terapie farmacologiche per os e per via parenterale, counseling all’utente alcoldipendente ed ai familiari…). Le attività assistenziali dell’Equipe Alcologica - UF SERT comprendono infatti sia trattamenti medicofarmacologici che psicologici (individuali e familiari) e socioriabilitativi (attività di gruppo, di accompagnamento al lavoro, di socializzazione, di ricreazione ,…); vengono inoltre garantite in particolare dal personale infermieristico SERT sia terapie farmacologiche per via parenterale a base di benzodiazepine e polivitaminici somministrate in flebo al SERT di Viareggio che terapie per os specifiche in materia di problemi alcoolcorrelati a base di farmaci avversivi (disulfiram) e anticraving (sale sodico dell'acido 4-idrossibutirrico e acamprosato) somministrati presso il servizio, prescritti o affidati ai familiari . Iniziative adottate per favorire l’informazione, la prevenzione e l’educazione sui danni alcol-correlati. Attività realizzate per l'anno 2013: Nel corso di tutto l’anno 2013 ed in particolare nel mese di prevenzione alcologica (aprile 2013) sono stati effettuati da operatori SERT in collaborazione con altre agenzie del Comitato NON LA BEVO interventi di prevenzione su alcol, fumo e droghe sia in luoghi di aggregazione giovanile extrascolastici che soprattutto in ambito scolastico nelle scuole medie inferiori (Camaiore, Viareggio, Massarosa...) e superiori della Versilia (Lido di Camaiore, Viareggio, Pietrasanta...), in genere come attività formativa di supporto agli insegnanti ed alcune volte con interventi di informazione ed educazione indirizzati direttamente agli studenti, che hanno previsto anche la diffusione di materiale informativo della campagna di sensibilizzazione “alcol e giovani” (come opuscoli guida “Alcol cioè?”, libretti e manifesti ISS “se guidi, non bere” e regoli alcolimetrici ). Anche nel corso del 2013 è proseguita l'attività dell'equipe alcologica U.F. SERT in collaborazione con l’Ufficio Promozione della Salute ASL 12 di Viareggio, mediante interventi di prevenzione secondo la metodologia della peer education (vedi in particolare la realizzazione del “Campus” formativo organizzato anche nell'anno 2013 dalla Promozione Salute e dal SERT ASL 12 di Viareggio con studenti ed insegnanti di varie scuole versiliesi tenutosi il 27-28 maggio 2013 c/o Villa Borbone a Viareggio). Si segnala inoltre il progetto di sicurezza stradale e prevenzione alcologica “Cresco sicuro!” che nei giorni 6, 11 e 13 marzo 2013 è giunto alla realizzazione della fase operativa. Rivolto 146 Relazione sanitaria 2013 agli alunni delle classi quinte della scuola primaria e terze della scuola secondaria di primo grado degli Istituti comprensivi del territorio del Comune di Camaiore si è rivelato istruttivo e divertente allo stesso tempo. Le classi terze delle scuole Michele Rosi, Rosso di San Secondo e Pistelli, riunite nei rispettivi auditorium, hanno portato gli elaborati sulla sicurezza stradale, mostrando ai compagni i cartelloni e presentazioni in power point sull’importanza di guidare, sobri, biciclette, scooter (mezzi prevalentemente utilizzati da ragazzi e ragazze) oltre, ovviamente, auto. In precedenza, nel dicembre 2012, gli insegnanti avevano partecipato ad un corso di formazione sulle “life skills” e la critica alla pubblicità ingannevole sull’alcol, tenuto dalla dottoressa Maria Vittoria Sturaro – Direttore della Promozione della salute della AUSL 12 di Viareggio e dal dottor Emanuele Palagi, psicologo e presidente del comitato ” …non la bevo”. Il dottor Guido Intaschi, psichiatra e responsabile del Sert, ha trattato invece gli effetti e la pericolosità del consumo di sostanze come l'alcol nel nostro cervello, introducendo ai docenti le scoperte scientifiche più recenti delle neuroscienze. Successivamente i vigili della Polizia Municipale del Comune di Camaiore si sono recati nelle singole classi per illustrare le conoscenze di base per una corretta condotta sulla strada. Il mondo della scuola versiliese è stato inoltre coinvolto nel progetto provinciale “La sfida per divertirsi sicuramente” realizzato in collaborazione con Forum provinciale prevenzione dipendenze coordinato dalla Prefettura di Lucca e nel progetto “giovani e consumo” coordinato dalla Provincia di Lucca con allestimento dello stand a Lucca Comics & Games 2013 e realizzazione del gioco “Fun Fun Fun” attraverso incontri organizzativi e laboratori formativi tenutisi nell'anno 2013 a cura di vari gruppi di lavoro comprendenti operatori dei vari Enti del Forum come quelli dell'equipe alcologica SERT ASL 12 , insegnanti referenti della salute e studenti di vari Istituti Scolastici Comprensivi e scuole medie superiori anche della Versilia. Molta attenzione è stata rivolta dall'equipe alcologica U.F. SERT anche ai momenti di educazione e informazione dedicati alla popolazione generale e giovanile versiliese: nel corso del Carnevale 2013 sono state realizzate dall' U.F.S. SERT ASL12 di Viareggio, in rete con altre agenzie pubbliche e del III settore (Croce Verde, COOP, AEFVS, ACAT Versilia , Misericordia Lido etc...), azioni della campagna di prevenzione “Non la bevo. A Carnevale mi diverto con la fantasia” con incontri pubblici a cura del Comitato “Non la Bevo” tenutisi a Viareggio con amministratori locali, Fondazione Carnevale e AssoRioni nel gennaio 2013 sul tema del divertimento con creatività alternativo allo “sballo” dedicato in particolare ai giovani in occasione delle feste rionali (che in realtà per motivi economici non sono poi stati organizzati dall'AssoRioni nel corso del Carnevale 2013). partecipazione dell'equipe alcologica U.F. SERT ASL 12 alla preparazione dei contenuti della campagna COOP di educazione al consumo e di prevenzione dei rischi e danni alcol-correlati con presentazione del materiale (manifesti,opuscoli,adesivi...) tenutasi in data 10/8/2013 presso la sede COOP di Viareggio con utilizzo del simulatore di guida e animazioni realizzate dai ragazzi-peer preventivamente formati sul tema della prevenzione degli incidenti stradali e delle condizioni in cui l'OMS raccomanda di non bere alcolici (adolescenti, donna in gravidanza e allattamento...) . nell'anno 2013 sono proseguite inoltre, nell'ambito delle azioni del programma “Guadagnare Salute” riguardanti in particolare prevenzione alcologica e attività sportiva, le iniziative "voglia di divertirsi...liberi di fare sport....guadagnando salute" organizzate da operatori dell'equipe alcologica U.F. SERT ASL 12 e del Comitato NON LA BEVO in collaborazione con le associazioni sportive versiliesi UISP presso il Centro Sportivo Marco Polo di Viareggio (partite di calcio del 4° torneo dei Quartieri 147 Relazione sanitaria 2013 2013 in memoria delle vittime della strage ferroviaria del 2009) e CSI-Miselido presso il parco della fratellanza e la sede della Misericordia di Lido di Camaiore ( vari eventi formativi del progetto “volontari e sport” tenutisi specie nei mesi di aprile e maggio 2013 ed iniziative a carattere sportivo come “Festa 360°” ed il “PALIO del volontariato” nel giugno 2013) . Si sottolinea poi sempre in tema di prevenzione alcologica ed in particolare prevenzione degli incidenti stradali la collaborazione proseguita nel 2013 degli operatori dell'equipe alcologica U.F. SERT ASL 12 e del Comitato NON LA BEVO con la Confraternita delle Misericordie della Toscana sul progetto regionale “DA VOLONTARI DEL SOCCORSO A PROMOTORI DI SALUTE NELLA COMUNITA’”con vari incontri di programmazione delle attività e di formazione dei volontari. Sono state realizzate nell'estate 2013, in continuità con gli anni precedenti, le seguenti iniziative di prevenzione nel mondo del divertimento notturno con la presenza nello stand di operatori e soprattutto di ragazzi-peer preventivamente formati all'utilizzo del simulatore di guida e degli etilometri e alla distribuzione di materiale informativo come regoli e schede alcolimetriche etc... : Evento Sensibilizzazione “Ricreazione in via Notte Lido Blu 2013 02/08/13 di estinzione 2013” Lungomare Europa Passeggiata Lido di Camaiore Evento Sensibilizzazione “Ricreazione in via Discoteca “Mama Mia” e di estinzione 2013” “Frau Marlene” 10/08/13 Torre del Lago, Viareggio 24/08/13 È stata dedicata inoltre una serata all’incontro formativo curato dagli esperti del Ser.T Ausl 12 e del Comitato"NON LA BEVO" per i lavoratori che operano direttamente nei contesti del divertimento (Barman, buttafuori, camerieri, dj, vocalist ecc.). La formazione si è concentrata in particolare sui temi della prevenzione dei rischi alcolcorrelati e sulla prevenzione degli incidenti stradali. L’incontro formativo, che si è svolto il 30/07/2013 in un locale della Marina di Torre del Lago, ha visto la partecipazione di circa 30 lavoratori del mondo del divertimento notturno. Partecipazione dell'equipe alcologica SERT all'allestimento e alle attività sia dello stand dell'Azienda USL 12 di Viareggio “Guadagnare Salute in 4 mosse” che dello stand "NON LA BEVO" (con utilizzo di simulatore di guida, etilometro e raccolta firme per proposta di legge su “omicidio stradale” e “divieto di vendita alcolici ai minori di 18 anni” etc... ) all'interno del Festival della Salute 2013 tenutosi a Pietrasanta dal 26-9-13 al 29 -9-13. - Stand “NON LA BEVO” organizzato dall'equipe alcologica SERT con ACAT Versilia ed altre agenzie del Comitato NON LA BEVO nella manifestazione “Futuriamo 2013” del Comune di Forte dei Marmi tenutasi nell'ottobre 2013. - Stand “NON LA BEVO” organizzato dall'equipe alcologica SERT e dal Comitato NON LA BEVO il 15 e 16 giugno 2013 nell'ambito del “Festival 360°-II° Palio del volontariato ” della Misericordia di Lido di Camaiore presso il parco della fratellanza-centro polisportivo Miselido . - Stand “Giovani e Alcol” organizzato dall'equipe alcologica SERT in collaborazione con Forum prevenzione coordinato dalla Prefettura di Lucca (con presentazione del gioco “Fun Fun Fun” del progetto “La sfida per divertirsi sicuramente” , utilizzo di simulatore di guida, etilometro e raccolta 148 Relazione sanitaria 2013 questionari etc... ) nell'ambito della manifestazione “Lucca Comics” tenutasi a Lucca dal 31/10/2013 al 3/11/2013. Si citano, inoltre, a titolo di esempio di iniziative adottate per favorire l’informazione, la prevenzione e l’educazione sui danni alcol-correlati e le azioni di coinvolgimento delle reti territoriali portate avanti in Versilia ed in provincia di Lucca , il progetto “La sfida per divertirsi sicuramente” coordinato dal FORUM della Prefettura di Lucca con realizzazione di azioni sui temi della prevenzione dell'abuso di alcol e altre sostanze psicoattive a cura degli studenti di varie scuole medie superiori della provincia di Lucca , consultabile sul sito www.luccakta.com del “FORUM provinciale permanente per la prevenzione delle dipendenze da sostanze psicoattive”. Sono state realizzate nel corso del 2013 varie trasmissioni su Reteversilia e altre reti televisive locali sul mondo delle dipendenze e degli stili di vita e sul tema dei “giovani e comportamenti a rischio come consumo di sostanze psicoattive e incidenti stradali” con illustrazione in particolare del progetto di promozione di aperitivi analcolici “Bevi sano e con gusto... Bevi analcolico!” (NB: articoli e materiale video consultabile mediante link sul sito dell'ACAT Versilia www.acatversilia.org e su vari altri siti web come: www.nonlabevo.org e www.vogliadidivertirsi.net), sul tema alcol, giovani e incidenti stradali, disseminazione iniziative di prevenzione alcologica sul sito aziendale www.usl12.toscana.it e sul sito www.nonlabevo.org e sono stati pubblicati vari articoli su quotidiani locali e su “Percorso Sanità” sempre sul tema delle dipendenze ed in particolare della prevenzione alcologica. Nell'ambito del Programma “ Guadagnare Salute ” nel 2013 il Centro Alcologico ed il Centro Antifumo dell’UFS SERT Azienda USL 12 di Viareggio hanno organizzato gruppi infoeducativi sia con i pazienti della Riabilitazione Cardiologica H Versilia che con utenti SERT , Salute Mentale e CT CEIS Nocchi su rischi derivanti dal fumo e abuso alcolico (prevenzione terziaria). Gli operatori dell'equipe alcologica e del centro antifumo SERT ASL 12 hanno inoltre collaborazione con i Medici del Distretto, con i Medici continuato nell' anno 2013 la di Medicina Generale e con i Medici Ospedalieri (es. del Reparto di Pneumologia e Cardiologia dell’Ospedale Unico della Versilia) partecipando ai Corsi di Formazione dei Medici stessi sul tema della continuità assistenziale e medicina d'iniziativa e seguendo i gruppi info-educazionali con i pazienti portatori di malattia cronica (BPCO, diabete, cardiopatie ecc.). Nell'anno 2013 sono stati deliberati sia a livello regionale toscano che a livello aziendale versiliese la costituzione di gruppi di lavoro “GUADAGNARE SALUTE” con l’obiettivo di favorire corretti stili di vita (vedi campagna dell'Azienda USL 12 di Viareggio “Guadagnare Salute in 4 mosse”), sia nel campo del consumo di droghe legali (“NO al FUMO !” e “NO all'Abuso di alcol ! ”) che relativamente all'alimentazione (+ frutta e verdura) e all'attività fisica (+ sport e movimento) . Nell'ambito del Festival della Salute 2013 a Pietrasanta, in data 26/9/2013, è stato organizzato dalla Regione Toscana con il supporto dell'equipe alcologica SERT ASL12 di Viareggio un seminario regionale dal titolo “Il programma GUADAGNARE SALUTE in Toscana: dalla strategia alle azioni sul territorio” per presentare l'osservatorio regionale sugli stili di vita e la rete dei referenti guadagnare salute nelle varie aziende toscane con dibattito conclusivo sulle varie azioni del programma guadagnare salute coordinato dal Responsabile SERT Dr Intaschi Guido. La Regione Toscana ha inserito nel Piano Regionale di Prevenzione(PRP 2010-2012 prolungato al 2013) i due progetti “Insieme per la sicurezza” e “Divertirsi guadagnando salute”, progetti regionali di prevenzione alcologica, che nel corso degli anni 2012-2013 sono stati portati avanti da 2 gruppi di lavoro, comprendenti operatori SERT delle ASL 8 e 12 e Promozione Salute dell'ASL 11, coordinati dal 149 Relazione sanitaria 2013 Responsabile dell'UFS SERT (Dr Intaschi Guido) e che, grazie anche al contributo dell'Agenzia Regionale di Sanità (ARS Toscana), hanno l’obiettivo del miglioramento della efficacia della prevenzione , in particolare attraverso metodi di ricerca, valutazione e formazione integrata fra Servizi per le Dipendenze e Dipartimenti di Prevenzione. Partecipazione di 3 operatori dell'equipe alcologica + 1 operatore del centro antifumo dell’UF SERT ASL 12 di Viareggio nel corso del 2013 alla formazione sull'approccio motivazionale nel cambiamento degli stili di vita, con la supervisione del pf Carlo Di Clemente, sia a distanza (corso FAD) che presso Luoghi di Prevenzione a Reggio Emilia relativa al progetto CCM “Un approccio integrato per la riduzione delle diseguaglianze all’accesso ai servizi di promozione della salute”(progetto nazionale che vede la Regione Emilia Romagna come capofila e l’UFS SERT Azienda USL 12 di Viareggio fra i partners coinvolti sia nelle varie azioni progettuali che nella valutazione dei risultati finali). Nel corso dell'anno 2013 sono inoltre proseguite le attività di formazione del progetto nazionale CCM “SOCIAL NET SKILLS”, presentato nel 2011 dalla Regione Toscana come capofila (ottenendo il finanziamento richiesto dopo la valutazione degli organismi ministeriali CCM) sul PROGRAMMA CCM 2011; tale progetto, che è coordinato dal Responsabile dell'UFS SERT (Dr Intaschi Guido) e dal curatore del sito web sostanze.info della Società della Salute di Firenze (Dr Stefano Alemanno), comprende percorsi di formazione sul mondo 2.0 e di promozione del benessere organizzativo nei contesti scolastici, del divertimento notturno e sui social network, attraverso la metodologia delle life skills e finalizzati alla promozione della salute, tramite la realizzazione di percorsi di intervento sul territorio (vedi ad es. Evento “Youngle on the beach” del 18 e 19 giugno 2013 organizzato dall’UFS SERT Azienda USL 12 di Viareggio a Forte dei Marmi ) e sul web (vedi ad es. lavori del Convegno “Relazioni Digitali” organizzato dalla Società della Salute di Firenze il 3 e 4 ottobre 2013 a Firenze con la relazione “Giovani e divertimento. Ponti fra mondo reale e mondo web” del Responsabile dell'UFS SERT Dr Intaschi Guido ) . Partecipazione dell’UF SERT ad iniziative finalizzate a ridurre il rischio dei problemi alcolcorrelati nei luoghi di lavoro e nei contesti di aggregazione giovanile (vedi ancora progetti locali versiliesi “Non la bevo …”e “Guadagnare Salute in 4 mosse” e progetti regionali “Divertirsi guadagnando salute”).E’ proseguita in particolare nell'anno 2013 la collaborazione operativa tra l’equipe alcologica-UF SERT (Dr Intaschi Guido e Dssa Aglietti Mirella) e il Dipartimento di Prevenzione ASL 12 di Viareggio (Dssa Bramanti Lucia e Dssa Camarlinghi Giovanna) rispetto alla promozione di corretti stili di vita sui luoghi di lavoro; si sottolinea inoltre la partecipazione del Dr Intaschi Guido, insieme alla Dssa Bramanti Lucia ed al medico competente Dr Bigotti Andrea, alle varie riunioni del gruppo regionale "RISCHI ALCOLCORRELATI IN AMBIENTE DI LAVORO" finalizzate alla stesura di un documento-proposta sul tema "alcol e lavoro" da sottoporre ai competenti settori regionali toscani (vedi Delibera GRT n.1065/2013). SPESA DI ESERCIZIO Personale impegnato nell’accoglienza della domanda ambulatorio alcologico: n. 3600 ore medici farmaco tossicodipendenze (dipendenti e specialisti ambulatoriali), n. 1800 ore infermieri professionali, n. 520 ore educatori professionali, Personale impegnato nei progetti multidisciplinari sui casi con bisogni particolari: n. 1040 ore assistenti sociali (inserimenti in EAC. e misure alternative alla detenzione); n. 1040 ore psicologi (psicoterapia individuale e terapia della famiglia). 150 Relazione sanitaria 2013 Altri Costi Aziendali spesa farmaceutica: € 40.000,00 - analisi chimico-cliniche: € 50.000,00 - inserimenti in strutture del privato sociale: € 150.000,00 Altri finanziamenti Finanziamento del progetto nazionale CCM “SOCIAL NET SKILLS”, presentato nel 2011 dalla Regione Toscana come capofila (ottenendo il finanziamento richiesto dopo la valutazione degli organismi ministeriali CCM) + finanziamento del progetto regionale “Divertimento sicuro-Divertirsi guadagnando salute” inserito anche nel Piano Regionale di Prevenzione (PRP 20102012 prolungato al 2013).Questi progetti di prevenzione sono stati portati avanti nell'anno 2013 anche grazie a specifica convenzione con il privato sociale non profit accreditato CEIS di Lucca (collaborazione tuttora in corso) . RISULTATI ATTESI (SULLA BASE DELL’INDICATORE/I UTILIZZATO/I) Maggiore sensibilizzazione della popolazione riguardo ai problemi alcoolcorrelati. Riduzione del consumo di alcool nella popolazione a rischio (adolescenti, utenti SERT, ecc.) da attuare mediante:- mantenimento del numero di utenti in carico per problemi alcoolcorrelati e per tabagismo : indicatore n. utenti in carico (utenti ALC+TAB nell’anno 2013 > = 350), - creazione di un’equipe alcologica multiprofessionali, - numero di interventi di sensibilizzazione > o = 3 RISULTATI RAGGIUNTI (SULLA BASE DELL’INDICATORE/I UTILIZZATO/I) L’indicatore relativo al mantenimento del numero di utenti in carico per problemi alcoolcorrelati è stato sostanzialmente raggiunto , poiché sono stati presi in carico nell’anno 2013 complessivamente 332 alcooldipendenti (di cui 220 maschi e 112 femmine con problemi alcolcorrelati spesso associati a consumo di altre sostanze come la cocaina e a disturbi psichiatrici) + 78 tabagisti (utenti ALC +TAB nell’anno 2013 > 350, risultando in carico 410 utenti complessivi ). Nell’ U.F. SERT sono stati individuati operatori di tutte le professionalità (Medici , Infermieri professionali , Psicologi, Assistenti Sociali,Educatori professionali) che si occupano a tempo parziale dell’attività alcologica preventiva,assistenziale e riabilitativa e che hanno effettuato anche una formazione specifica nel settore alcologico. Con Delibera ASL 12 di Viareggio n. 244 del 10/09/2008 è stata istituita, all'interno dell'U.F. SERT di Viareggio, l'équipe alcologica e costituito un Centro di Consulenza Alcologica, come previsto ai sensi della delibera GRT n. 624/07, che collabora con le Commissioni Mediche Locali ai fini degli accertamenti dell'idoneità alla guida(art. 186 NCS). Nell’anno 2013 il numero di interventi di sensibilizzazione in collaborazione con altre agenzie pubbliche e del III settore (in particolare ACAT Versilia) è risultato superiore al valore dell’obiettivo essendo consistito in >10 azioni (come già elencato nel dettaglio). 151 Relazione sanitaria 2013 5.2.3.2 Interventi sul fumo CENTRO DI RESPONSABILITÀ U.F. SERT (Centro Antifumo) ATTORI COINVOLTI Ufficio Promozione della Salute, UO. Psicologia, Dipartimento di Prevenzione, Area medica Dipartimento Ospedaliero - Pneumologia, Medici di Medicina generale, UF. Distretto, Realtà esterne all’ ASL: Scuole e Provveditorato agli Studi, Associazioni del volontariato, Enti locali. AZIONI Il progetto portato avanti dal CAF si articola su più livelli: -prevenzione primaria: rivolto agli studenti delle scuole medie inferiori e superiori, quali destinatari di campagne educazionali (interventi integrati ASL - Scuole) concordati con le Presidenze degli Istituti d’Istruzione ed effettuati secondo le linee guida delle Life Skills e della Peer-education con particolare attenzione agli stili di vita in collaborazione con l'Ufficio Promozione della Salute -prevenzione secondaria e terziaria con interventi rivolti: a soggetti fumatori, sia di gruppo che individuale, a gruppi di soggetti con patologia cronica, in particolare soggetti con scompenso cardiaco, diabete, BPCO, ictus ed ipertensione (progetto avviato nell’ambito della Sanità d’Iniziativa). Tali azioni tendono a: - valorizzare il ruolo del CAF soprattutto per interventi intensivi e specialistici; - proseguire la collaborazione favorendo l'integrazione tra CAF e MMG mediante percorsi territoriali di continuità assistenziale - migliorare il coordinamento e la collaborazione tra CAF e strutture specialistiche aziendali ospedaliere e territoriali . - affrancare mediante percorsi individuali coloro esprimano la volontà di uscire dalla dipendenza da tabacco (attività clinica ). Nell’anno 2013 è continuata la campagna di promozione di corretti stili di vita (tra i quali lotta al tabagismo ) nell'ambito del programma ministeriale “Guadagnare salute rendendo più facile essere liberi dal fumo” in collaborazione con la Cardiologia Riabilitativa e il Dipartimento Prevenzione ASL 12 di Viareggio (nell'anno 2013 sono continuati i Gruppi informativi a cadenza quindicinale tenuti dal Centro Antifumo - UF SERT in collaborazione con l’ U.O.S Riabilitazione Cardiologica Ausl 12 per pazienti affetti da cardiopatie: il numero dei partecipanti ai vari moduli “Guadagnare salute” è stato pari a 584 pazienti della Riabilitazione Cardiologica dell'Az.USL 12 di Viareggio nell'anno 2013). Il Centro Antifumo ASL 12 ha aderito al progetto nazionale CCM 2012 “Un approccio integrato per la riduzione delle diseguaglianze all’accesso ai servizi di promozione della salute: interventi strategici per la gestione del rischio di utenti con disturbi di interesse psichiatrico e giovani problematici” e nell'ottobre 2013 sono state organizzate due giornate di formazione per gli operatori del Servizio Pubblico (Ser.T. e C.S.M. Scuola Media Superiore Marconi) e Privato Sociale (Ce.I.S. di Lucca) SPESA DI ESERCIZIO PERSONALE n. 620 ore medico farmacotossicodipendenze (altro personale vedi delibera ASL 12 n. 420 del 1-3-2001 Centro Antifumo – Accoglienza ITT e 1 “operatore tecnico supporto antifumo” del Consorzio Equilibria divenuto dal 1 luglio 2010 dipendente a tempo pieno dell'Az.USL n. 12 di Viareggio come da Delibera della Regione Toscana su attività “Centri Antifumo”). ALTRI COSTI Costi sostenuti da Ufficio Promozione della Salute e Dipartimento Prevenzione ASL 12 di Viareggio per interventi di sensibilizzazione (= vedi scheda Ufficio indicato) 152 Relazione sanitaria 2013 RISULTATI ATTESI (SULLA BASE DELL’INDICATORE/I UTILIZZATO/I) N. Corsi di formazione per personale socio-sanitario e mmg > = 1; N. Interventi di sensibilizzazione nel mondo della scuola e in altre realtà > = 6; Mantenimento attività centro antifumo (utenti ALC+TAB nell’anno 2013 > = 350). RISULTATI RAGGIUNTI (SULLA BASE DELL’INDICATORE/I UTILIZZATO/I) Sono stati organizzati percorsi formativi e di sensibilizzazione in campo sanitario e nel mondo della scuola(moduli “Guadagnare salute” per la medicina d'iniziativa dell'Azienda USL 12 di Viareggio e per pazienti della Riabilitazione Cardiologica, moduli scolastici “Guadagnare salute”nell'ambito del programma ministeriale “Guadagnare salute rendendo più facile essere liberi dal fumo”” ). Il Centro Antifumo nel corso del 2013 ha seguito complessivamente 78 utenti tabagisti + 332 utenti seguiti dall’ambulatorio alcologico, quindi il numero di assistiti nel 2013 dal Centro alcologico (alc) + Centro Antifumo (tab) è stato > 350 e più precisamente pari a 410 utenti complessivi. 5.2.3.3 Percorso preventivo integrato per il gioco d'azzardo patologico (GAP) CENTRO DI RESPONSABILITÀ U.F. SERT ATTORI COINVOLTI Ufficio Promozione della Salute, Realtà esterne all’ASL : Assessorato al Sociale Comune di Viareggio, Centro Antiusura Misericordia Viareggio, Misericordia Lido di Camaiore, Federazione Regionale delle Misericordie, Associazione culturale “Fare pensare comportamenti &cognizioni”, Polizia di Stato AZIONI Il Gioco d'azzardo patologico è un fenomeno in diffusione crescente in tutto il mondo, le cui cause vanno ricercate in fattori di ordine biologico, psicologico, sociale, ma anche culturale ed economico. Si tratta di un fenomeno multiforme, spesso sotto-diagnosticato, la cui incidenza negli ultimi anni presenta un aumento significativo. Infatti, secondo recenti stime statistiche, dal 1 al 3% circa della popolazione italiana presenta problematiche personali, familiari e sociali correlate al gioco d'azzardo patologico; dati relativi alla Regione Toscana non sembrano essere difformi da quelli evidenziati a livello nazionale. L'aumento del fenomeno implica la necessità di organizzare ed avviare strategie specifiche come previsto dal Piano d'Azione Nazionale sulle Droghe 2010-2013. Anche per il 2013 pertanto si è ritenuto opportuno continuare a : - agire in modo preventivo rispetto alla nostra realtà territoriale con azioni di sensibilizzazione sulla popolazione generale, sulle persone con dipendenza da gioco d'azzardo e loro familiari, sugli operatori socio-sanitari e del terzo settore; - rafforzare il lavoro di rete ed il coordinamento fra le realtà del territorio impegnate sul tema - informare sulle caratteristiche del disturbo e sulle possibilità terapeutiche offerte dal servizio pubblico anche attraverso l'utilizzo sia di canali tradizionali (brochures e gadgets), sia di nuove modalità comunicative (spot radio-televisivi, sito internet, social network). Il gruppo di lavoro inter-istituzionale GAP ha continuato a riunirsi per concordare le attività di sensibilizzazione. Il 27 marzo 2013 l'equipe GAP ha partecipando al “Campus formativo” organizzato dall'Ufficio Promozione della Salute con studenti ed insegnanti di varie scuole versiliesi tenutosi in Villa Borbone a Viareggio. 153 Relazione sanitaria 2013 Anche nel 2013 gli operatori del Ser.T.con gli altri attori coinvolti nel progetto hanno partecipato ad eventi pubblici quali: 2/08/13 Notti blu a Lido di Camaiore, 26-27-28-29/9/13 Festival della Salute a Pietrasanta, 31/10 e 1-2-3/11 Lucca Comics per sensibilizzare la popolazione con la distribuzione di gadget e materiale informativo dedicato; Il 3 ottobre 2013 gli operatori dell'equipe GAP hanno partecipato al convegno ”Dipendenze Comportamentali: dalla sostanza alle dipendenze: radici e sviluppi” tenutosi a Cecina e promosso dal Coordinamento degli Enti Ausiliari della Regione Toscana sulle dipendenze Comportamentali con l'intento di dare indicazioni sulle linee guida e lo stato dell'arte, in modo da favorire competenze che possano potenziare il lavoro di interfaccia e di rete tra i servizi sul territorio. Tali contenuti sono poi stati condivisi dagli operatori nelle successive riunioni periodiche di aggiornamento dell'U.F.Ser.T. La dr. Aglietti e la d.r Tonarelli hanno relazionato al convegno “A che gioco giochi?” promosso dall'Associazione Libera con il patrocinio del Comune di Viareggio, l'Unicoop Tirreno Sezione Soci Versilia e l'U.F.Ser.T USL 12 tenutosi il 30 novembre 2013 a Viareggio, teso ad informare e sensibilizzare tutti i cittadini del territorio sulla problematica del gioco d'azzardo patologico. Il 18 dicembre 2013 l'equipe GAP ha partecipato alla presentazione del libro “Il gioco d'azzardo patologico: orientamenti per la prevenzione e la cura” a cura di Gioacchino Lavanco dedicato ai medici di medicina generale ed al quale ha dato il proprio contributo il responsabile dell'U.F.Ser.T dr Intaschi con il capitolo “Adolescenti a rischio” Nel 2013 è iniziata la collaborazione dell'equipe GAP con i giocatori anonimi di Lucca e continua quella con il Centro Antiusura di Viareggio. Continua l'attività ambulatoriale dell'equipe GAP presso la sede distaccata di Camaiore Dal 2012 è stato istituito un sito web “Nonaffogarenelmaredelgioco.net”, con link sul Home Page aziendale che tratta il tema Gioco d'azzardo patologico con contenuti informativi sia a livello di contatti che di documentazione. All'interno del sito è stato inserito il questionario di autovalutazione SOGS, a cui è possibile accedere per la compilazione on-line, nonché per effettuare la raccolta e l'elaborazione dei dati ottenuti; è stato anche predisposto per raccogliere domande e commenti da rivolgere agli Operatori specialisti, che possono rispondere tramite una casella e-mail. SPESA DI ESERCIZIO PERSONALE n. 6 ore settimanali Medico; n 6 ore settimanali Psicologo; n 6 ore settimanali Assistente Sociale ALTRI FINANZIAMENTI La Regione Toscana con Decreto n.6001 del 19/12/2011 ha stabilito di dare continuità alle azioni progettuali avviate nel 2010 impegnando a favore dell'ASL12 di Viareggio un finanziamento di 10.000 euro per il Progetto “Percorso Preventivo Integrato per il Gioco d'Azzardo Patologico” anche per gli anni 2013-2014 . RISULTATI ATTESI (SULLA BASE DELL’INDICATORE/I UTILIZZATO/I) Numero di giornate di sensibilizzazione >= 3; Giornate di informazione alla popolazione generale >=1; Aggiornamento 154 Relazione sanitaria 2013 periodico sito internet dedicato > = 1 articolo informativo; Mantenimento dell'attività ambulatoriale. RISULTATI RAGGIUNTI (SULLA BASE DELL’INDICATORE/I UTILIZZATO/I) Partecipazione ad eventi pubblici di sensibilizzare per la popolazione con distribuzione di gadget e materiale informativo dedicato ( Festival della Salute a Pietrasanta, Notti blu a Lido di Camaiore, Lucca Comics). Nell'ottica del mantenimento della sensibilizzazione e dell'informazione, anche nel 2013 sono state rilasciate interviste ai principali quotidiani locali. Convegno per la popolazione generale in collaborazione con l'Associazione Libera (30 Novembre Viareggio) E' continuata inoltre l'attività specifica ambulatoriale presso la sede distaccata del Ser.T. di Viareggio sita nel Comune di Camaiore, ambulatorio al quale si sono rivolti circa 62 giocatori e loro familiari di cui 36 in carico nel 2013. I sito web “Non affogare nel mare del gioco” è periodicamente aggiornato sia come documentazione che come contenuti informativi. 5.2.3.4 Iniziative di sensibilizzazione e di coinvolgimento dei Medici di medicina generale e di raccordo con il SERT per assicurare adeguati interventi di cura e di riabilitazione dello stato di dipendenza da sostanze legali ed illegali. CENTRO DI RESPONSABILITÀ UF. SERT SOGGETTI COINVOLTI : UOC Farmaceutica, Ufficio Promozione della Salute, Dipartimento Neuroscienze Università di Pisa, Gruppo SIMS di Pietrasanta e MMG. AZIONI: Nell'anno 2013 sono continuati , con incontri periodici di verifica sui casi, i rapporti di collaborazione fra i medici SERT ed i medici di fiducia esterni, sia singoli MMG che soprattutto specialisti del Progetto Comunità Aperta di Pietrasanta gestito dal Gruppo SIMS. Detto progetto riguarda attualmente circa 130 utenti tossicodipendenti residenti in Versilia e 25 utenti non residenti appoggiati da altri SERT per la terapia medico-farmacologica. In questo ambito si sottolinea il periodico aggiornamento del Protocollo ASL12 di Viareggio - Comune di Pietrasanta (vedi precedente Delibera ASL 12 di Viareggio n. 132 del 27/4/2011con validità triennale fino al 31/12/2013 ) che regola il rapporto di collaborazione fra operatori del SERT e del Gruppo SIMS Progetto Comunità Aperta (PCA) del Comune di Pietrasanta, in particolare, rispetto all’integrazione della copertura oraria riguardo la somministrazione della terapia farmacologica sostitutiva (metadone e buprenorfina), agli interventi di formazione e ricerca ed alle attività di sensibilizzazione dei medici esterni al SERT (medici di fiducia), per seguire in modo integrato gli utenti tossicodipendenti che ne fanno richiesta, come previsto dalle normative nazionali e regionali (Circolare del Ministero della Sanità n. 20 del 30/09/1994 e Delibera della Giunta Regionale Toscana n. 877 del 15/07/1996). SPESA DI ESERCIZIO PERSONALE ASL 12: n. 104 ore medici; n. 52 ore infermieri professionali ALTRI COSTI Finanziamento Protocollo ASL12 di Viareggio -Comune di Pietrasanta per la prosecuzione 155 Relazione sanitaria 2013 attività sanitarie del PCA nell’anno 2012 (vedi ultima Del. ASL12 di Viareggio n. 132 del 27/4/2011 ) pari a € 132.000,00 . RISULTATI ATTESI (SULLA BASE DELL’INDICATORE/I UTILIZZATO/I) Monitoraggio attività Gruppo SIMS-PCA ; incontri di verifica e di valutazione dei programmi di trattamento con i medici di fiducia esterni almeno 1 al mese. RISULTATI RAGGIUNTI (SULLA BASE DELL’INDICATORE/I UTILIZZATO/I) Il monitoraggio attività e rendicontazione delle spese del Gruppo SIMS relative al PCA e gli incontri di verifica vengono fatti regolarmente come nell’obiettivo previsto nel budget, prosegue la collaborazione sia con i medici di fiducia del PCA che con alcuni medici di Medicina Generale che collaborano con il SERT per programmi i trattamento su tossicodipendenti e alcolisti. 5.2.4 Disabilità 5.2.4.1 Promozione, organizzazione rete di servizi verso la persona in situazione di handicap per percorsi assistenziali diversificati. CENTRO DI RESPONSABILITA’ Disabilità ALTRI CENTRI DI RESPONSABILITA' COINVOLTI U.F. Distretti U.F. Salute Mentale Infanzia e Adolescenza U.F. Salute Mentale Adulti U.F. per l'Inclusione Sociale U.F. Strutture di Assistenza Sociale AZIONI Consolidamento delll'approccio multidimensionale sanitario e sociale integrato per la gestione dei progetti personalizzati (P.A.R.G.) tramite il gruppo operativo multidisciplinare (G.O.M.) distrettuale, organizzato in tre sub aree. Incontri tecnici del gruppo operativo interdisciplinare funzionale (G.O.I.F.) per programmare le attività. Programmazione e calendarizzazione attività dei gruppi tecnici (G.O.M. G.O.I.F.) e per la presa in carico (P.A.R.G.) dei nuovi certificati handicap. Incontri di programmazione nel G.L.I.P. e Comitato di coordinamento per l’integrazione scolastica finalizzati all'implementazione dell'Accordo di programma provinciale ed alla sperimentazione dell'ICF nella stesura del profilo dinamico funzionale (PDF) di ogni alunno disabile. Attuazione dell'Accordo di programma attraverso gli incontri scolastici di programmazione dei Gruppi H (art. 15 punto 2 Legge 104/92 e incontri con scuole (gruppi di lavoro interistituzionali sul caso (G.L.I.C.) per i progetti educativi individualizzati (P.E.I.) a cui partecipano gli operatori delle équipes funzionali del GOM. e UFSMIA. Incontri con Associazioni per progetti e attività rivolti alla disabilità. Incontri di verifica dei PARG con i coordinatori dei CDSD e delle CAPD. Collaborazione con l'U.O. Medicina Legale per favorire l'attività della 156 Relazione sanitaria 2013 Commissione L.104. Implementazione del protocollo operativo tra la Disabilità, le UU.FF. territoriali e le UU.OO. Complesse di Medicina. Collaborazione con il punto unico di accesso – unità di valutazione multidimensionale ( P.U.A. - U.V.M.) in merito ai Progetti personalizzati per il fondo non autosufficienza infra sessantacinquenni (F.N.A.) la Vita indipendente e per la SLA rivolta a disabili gravi. STRUMENTI INDICATORI RISULTATI ATTESI/RAGGIUNTI Indicatore Descrizione Risultati raggiunti Assistenza Territoriale Presa in carico con progetto abilitativo riabilitativo globale (P.A.R.G.) effettuata dal G.O.M. entro 30 giorni / 108/ 486 * 100 = 29 n. complessivo valutazioni delle attestazioni di handicap (ex L. 104/92) dell'anno 22,22 n. soggetti accertati con handicap (L. 104/92) in situazione di gravità di età 0-64 anni/popolazione residente 1561 / 143000 * 30 0-64 anni 100 = 1,09 n. soggetti accertati con handicap (L.104/92) in situazione di gravità di età 0-64 anni/totale soggetti accertati 1561 / 3546 * 100 31 con handicap X 100 = 44,02 n. soggetti in situazione di gravità ospiti in RSA/n. soggetti accertati in situazione di gravità X 100 36 / 1561 * 100 = 32 2,30 n. soggetti in situazione di gravità ospiti in RSD-Comunità / n. soggetti accertati in situazione di gravità X100 32 / 1561 * 100 = 33 2,04 n. soggetti in situazione di gravità con interventi di aiuto alla persona /N. soggetti accertati in situazione di 125 / 1561 * 100 = 34 gravità X 100 8,00 incontri tecnici del G.O.I.F. per rilevazione dei bisogni e programmazione attività n. 1 35 n. incontri tecnici del G.O.M. (per n. 3 sub aree distrettuali) per valutazione presa in carico e gestionen. 39 36 progetti personalizzati (P.A.R.G.) n. incontri di programmazione nel G.L.I.P. e Comitato di coordinamento per l’integrazione scolastica n. 4 37 38 n. Soggetti in condizione di handicap di età 4-18 / n. incontri scolastici di programmazione dei Gruppi H (art. 596 / 1192 * 100 = 15 punto 2 Legge 104/92 e incontri con scuole (G.L.I.C. e P.E.I.) 50 39 n. incontri con Associazioni per programmazione e implementazione progetti rivolti alla disabilità n. 8 40 n. incontri con coordinatori dei centri diurni e delegati delle famiglie (CDSD) e delle Residenze (CAPD) pern. 10 Disabili 41 n. sedute Commissione L.104 - U.O. Medicina Legale, età 0 - 64 con partecipazione assistente sociale Disabilità n. 191 PERSONALE AFFERENTE AL GOIF - GOM Assistenti sociali n. 8, Educatori professionali n. 2,8, Fisiatri n. 1, Neurologi n. 1, Neuropsichiatri infantili n. 1, Psichiatri n. 1, Psicologi n. 1, Terapisti della riabilitazione n. 1 e Coadiutori amministrativi n. 0,4. Il personale assegnato alla Disabilità è composto dagli assistenti sociali, dagli educatori e dal coadiutore amministrativo. L'altro personale è stato individuato dalle rispettive UU.OO. come referente per il funzionamento dei gruppi tecnici GOIF e GOM. 157 Relazione sanitaria 2013 5.2.4.2 Attività di formazione, informazione per i disabili e sostegno alle famiglie CENTRO DI RESPONSABILITA’ Disabilità ALTRI CENTRI DI RESPONSABILITA' COINVOLTI Inclusione sociale Indicatore Assistenza Territoriale 42 Descrizione Risultati raggiunti n. partecipanti alle attività di formazione professionale in collaborazione con A.P. di Lucca e Agenzie formative n. 12 43 n. incontri con associazioni di volontariato n. 4 44 n. partecipanti a progetti estivi con i Comuni e Associazioni per il tempo libero rivolto a bambini e adolescenti n. 25 5.2.4.3. Formazione di una cultura per l’accettazione ed il sostegno del disagio conseguente alla condizione di disabilità CENTRO DI RESPONSABILITA’ Disabilità Indicatore Descrizione Assistenza Territoriale 45 n. eventi formativi/informativi rivolti alle famiglie dei disabili ed alla cittadinanza Risultati raggiunti 46 n. incontri con associazioni di volontariato n. 8 47 n. incontri con operatori scolastici per l’Accordo di Programma per l’integrazione scolastica degli alunni disabili n. 1218 n. 2 5.2.4.4 Gestione servizi diurni e residenziali per disabili CENTRO DI RESPONSABILITA’ Disabilità ALTRI CENTRI DI RESPONSABILITA' COINVOLTI U.O. Strutture di Assistenza Sociale AZIONI - Assistenza diurna e residenziale * per disabili in condizione di gravità - Rapporti con i soggetti gestori dei Centri Diurni di Socializzazione per Disabili (CDSD) “Il Capannone”, “GioCoraggio”, “Insieme” *, ”Bigliegialle”, “Cimbilium”, “Superabile” e “Arcobaleno” e delle Strutture residenziali per disabili gravi per la verifica dei progetti individualizzati e la qualificazione degli stessi - Collaborazione con l'UF Strutture di Assistenza Sociale per la verifica di idoneità dei CDSD - Progetti individualizzati di assistenza domiciliare e Aiuto personale con priorità ai disabili gravi * Per l'avvio dell'accreditamento dei CDSD, nonchè per il CDSD “Insieme” e per le Strutture residenziali che fanno riferimento all'UO Strutture di Assistenza Sociale è proseguita una stretta collaborazione per l'implementazione di un percorso di qualificazione degli stessi. 158 Relazione sanitaria 2013 RISULTATI ATTESI /RAGGIUNTI Descrizione Risultato Atteso n. 114 n. 27 a) b) n. persone con disabilità ospitate nei CDSD nell’anno n. disabili ospitati in strutture sanitarie assistenziali (RSA) c) d) e) f) n. disabili ospitati in strutture sanitarie assistenziali per disabili (RSD - Comunità) n. disabili seguiti con interventi di aiuto alla persona L. 104/1992 e L. 162/1998 n. disabili seguiti con interventi di assistenza domiciliare n. disabili fisici che usufriscono del progetto Vita Indipendente g) n. disabili che usufruiscono del F.N.A. infrasessantacinquenni h) Riunioni con coordinatori e delegati delle famiglie CDSD di programmazione e verifica Incontri organizzativi e/o di verifica con coordinatori CDSD nell’anno i) l) n. 34 n. 115 n. 55 n. 30 n. 9 Riunioni con referenti strutture residenziali per disabili “Arca Casa” e “La Nostra Casa” n. 13 n. 4 n. 2 Risultato Raggiunto n. 112 n. 32 n. 32 n. 125 n. 59 n. 34 n. 13 n. 10 n. 3 n. 2 SPESA ESERCIZIO Strutture semi-residenziali per disabili: Centri Diurni di socializzazione per disabili € 1.976.929 Strutture residenziali RSA: Inserimenti in Residenze Sanitarie Assistenziali € 816.011,32 Strutture residenziali RSD/CAPD e CT: Inserimenti in Residenze Sanitarie Assistenziali per Disabili € 1.317.278,64 Interventi di sostegno a domicilio: Interventi di assistenza domiciliare € 230.932,69 Interventi di aiuto alla persona con handicap grave (Leggi 104/92 e 162/98) € 234859,425 5.2.4.5 Gestione servizi residenziali e diurni per disabili sanitario) non autosufficienti (con fondo OBIETTIVO PERSEGUITO Utilizzo appropriato del servizio diurno e di quelli residenziali per persone disabili in condizione di gravità, garantendo il miglior utilizzo dei posti disponibili (massima occupazione/ appropriatezza ), il continuo miglioramento dei livelli qualitativi e la priorità assistenziale alle situazioni più complesse. CENTRO DI RESPONSABILITA’ U.F. Strutture di Assistenza Sociale ALTRI CDR COINVOLTI U.F. Disabilità AZIONI A) Assistenza diurna e residenziale per disabili non autosufficienti (Handicap in condizione gravità: H3), B) Rapporti e verifiche con le cooperative sociali/ATI che gestiscono le Comunità Alloggio Protette per Disabili (CAP) per la continua qualificazione delle strutture, C) Qualificazione del Centro Diurno “Insieme” in stretta collaborazione con l’ATI (cooperative Primavera-Proges) gestore del CD dal 2009, a seguito di gara d’appalto. 159 Relazione sanitaria 2013 Descrizione A B C Risultato Atteso A1 – totale soggetti disabili in condizione di gravità ospiti del CD “Insieme” nell’anno 16 A2 - soggetti disabili in condizione di gravità inseriti in CD “Insieme” nell’anno Non determinato A3 - soggetti disabili in condizione di gravità dimessi da CD “Insieme” nell’anno Non determinato A4 – soggetti disabili in condizione di gravità ospitati presso le 2 CAP della zona 32 nell’anno - soggetti disabili in condizione di gravità inseriti in CAP nell’anno Non determinato - soggetti disabili in condizione di gravità dimessi da CAP nell’anno Non determinato A5 - soggetti disabili in condizione di gravità ospitati presso CAP/RSD fuori zona 1 nell’anno A6 - disabili ospitati presso RSA in zona e fuori zona 24 Incontri con referenti delle CAP per disabili nell’anno a supporto organizzativo- 2 gestionale e per obiettivi qualitativi Incontri con referente CD “Insieme” nell’anno a supporto organizzativo-gestionale e 2 per obiettivi qualitativi SPESA DI ESERCIZIO Risultato Raggiunto 21 5 4 37 5 3 3 36 5 3 (1/1 - 31/12/2013) Centro Diurno Disabili “Insieme” – Viareggio € 186.709,00 (Sanitario + € 176.220,00 Sociale) Residenze per Disabili in zona: “Arcacasa” - Viareggio “La nostra casa” (Azienda USL) - Camaiore € 346.560,00 (quota sanitaria) € 418.048,00 (q. sanitaria) Residenze per Disabili fuori zona: € Disabili in RSA in zona: € 525.876,00 (q. sanitaria) Disabili in RSA fuori zona: 53.666,00 (q. sanitaria ) € 15.277,00 (q. sanitaria) TOTALE € 1.546.136,00 5.2.5 Tutela della salute degli anziani 5.2.5.1 Tutela anziani non autosufficienti – servizi residenziali, diurni e per la continuità assistenziale CENTRO DI RESPONSABILITA’ U.F. Strutture di Assistenza Sociale OBIETTIVO PERSEGUITO In continuità con gli anni passati, le energie sono state indirizzate a perseguire obiettivi di: - mantenimento degli anziani al proprio domicilio, mediante la razionalizzazione della rete dei servizi territoriali (domiciliari, diurni, residenziali) e l’utilizzo appropriato degli stessi, in un’ottica di flessibilità dei percorsi assistenziali; - ottimizzazione delle risorse residenziali disponibili, con ulteriore potenziamento dei ricoveri in forma temporanea, revisione della distribuzione territoriale delle quote sanitarie e revisione dei moduli ‘Specialistici’ per migliorare l’offerta, contenere gli effetti della carenza di posti residenziali e tendere alla diminuzione della lista di attesa. AZIONI A seguito dell’attivazione della nuova RSA ‘Tabarracci’, realizzata da ASP Viareggio ad ottobre 2012, nell’anno 2013 è stato possibile proseguire con un, seppur limitato, riequilibrio delle 160 Relazione sanitaria 2013 quote sanitarie fra le RR.SS.AA. del territorio, a favore della Versilia sud, storicamente penalizzata a causa della carenza di posti. A seguito di una ricognizione dei posti convenzionati in RSA, è stato diminuito il numero di posti nei moduli “cognitivo-comportamentali” e, con le risorse recuperate, è stato possibile incrementare il numero di posti convenzionati in “modulo base”. Conseguentemente il quadro complessivo dei posti in RSA al 31/12 è il seguente: Cognitivo-comportamentale: n. 26 posti in R.S.A.; Motorio: n. 4 posti in R.S.A.; Stati vegetativi persistenti: n. 8 posti in R.S.A.; Base: n. 339 posti. Al fine di consentire una maggiore possibilità di scelta agli utenti/famiglie in fase di inserimento in RSA, è stata progettata l’introduzione della flessibilità del 10% in aumento o in diminuzione nel numero di posti riservati presso le strutture convenzionate, nell’ambito del numero complessivo delle 377 quote sanitarie erogate, e nel rispetto del numero di posti autorizzati presso le singole strutture. Tale strumento di regolazione, determinato dalla scelta dei cittadini, è stato condiviso con i gestori ed applicato a partire dal 2014. Progettazione, in collaborazione con una RSA convenzionata del territorio, di un “modulo a bassa intensità assistenziale” (BIA), con lo scopo principale di introdurre un’ulteriore diversificazione dell’offerta residenziale per la non autosufficienza con minori bisogni sanitari e minore complessità assistenziale, senza incremento di risorse economiche. Il progetto, presentato alla Regione Toscana ad ottobre 2013, è stato attivato nell’aprile 2014, a seguito dell’approvazione della Commissione Regionale per la Sperimentazione di nuove strutture. Promozione e incremento del ricovero in RSA in forma temporanea (ricovero di sollievo e ricovero temporaneo in urgenza) quale strumento alternativo al ricovero permanente e al sostegno di una cultura alla domiciliarità. Pieno utilizzo dei 48 posti di Centro diurno per anziani non autosufficienti, con 7 centri diurni distribuiti capillarmente sul territorio versiliesi: Camaiore, Seravezza, Pietrasanta, Viareggio, Massarosa. Consolidamento, in collaborazione con il PUA e l’UVM, di percorsi ‘protetti’ per la continuità assistenziale tra ospedale e territorio, per la gestione di emergenze socio-sanitarie, con servizi domiciliari, diurni e residenziali specifici per rispondere alle situazioni di emergenza e di particolare criticità: il Centro Diurno in Urgenza (C.D.U.) ed il Ricovero Temporaneo in Urgenza (Ri.T.U.), attivati su un progetto zonale da un decennio e quantitativamente rafforzati grazie al fondo regionale per la non autosufficienza. Prosecuzione servizio di aiuto domiciliare tramite Sostegno Economico Integrato (ex assegno di cura), con spesa ripartita fra ASL, Comuni della Versilia e Fondo per la Non Autosufficienza ed erogato dalla Società della Salute della Versilia. Nel corso dell'anno 2013, relativamente al Progetto Home Care Premium, finanziato da INPS, si è e ha preso avvio, con una nuova modalità progettuale Home Care Premium 2012, uguale per tutto il territorio nazionale con una platea di possibili benefiaciari più ampia e con una forma di intervento mista 161 Relazione sanitaria 2013 Prosecuzione del progetto Home Care Premium, promosso e finanziato da INPS Gestione Dipendenti Pubblici (GDP), per l’assistenza domiciliare a favore di pensionati non autosufficienti di competenza dell’Istituto; il progetto era stato avviato nel 2010 (Progetto:“Mi prendo cura di te”) e nel 2013 è stato totalmente riformulato sulla base del nuovo Regolamento emanato da INPS GDP, finalizzato a uniformare il servizio sull’intero territorio nazionale e ad ampliare la tipologia di assistiti. Le persone complessivamente assistite nell'anno (fra vecchio e nuovo progetto) sono state 79, di cui 60 quelle valutate e seguite con i nuovi criteri. N° Indicatore Descrizione Risultato Raggiunto 001 n. valutazioni del grado di autosufficienza dell’anziano effettuate dalle UU.VV.MM. entro 30 gg. / n. complessivo valutazioni effettuate (rilevazione annuale) U.F. Distretto 002 n. non autosufficienti > 65 anni / popolazione residente > 65 anni; U.F. Distretto 005 n. presenze del medico di m.g. alla valutazione collegiale / n. valutazioni non autosufficienza U.F. Distretto 003 n. posti letto in RSA / popolazione residente > 65 anni 377 / 38.967 * 1.000 = 9,70 004 n. soggetti residenti > 65 anni ricoverati in RSA nell’anno / popolazione residente > 65 anni 437 / 38.967 * 1.000 = 8,52 006 n. anziani non autosufficienti inseriti in centri diurni / n. anziani valutati non autosufficienti 79 / 1095 * 100 = 6,12 007 n. posti ospitalità diurna / popolazione residente > 65 anni 48 / n.anziani non auto 008 n. anziani con diagnosi di Morbo di Alzheimer o demenza grave inseriti in RSA / n. anziani non autosufficienti inseriti in RSA 9 / 437 *100 = 18,07 009 n. anziani con diagnosi di Morbo di Alzheimer o demenza grave inseriti in CD / n. anziani non autosufficienti inseriti in CD 1 / 79 *100 = 38,60 010 n. inserimenti temporanei non autosufficienti in RSA / n.inserimenti soggetti non autosufficienti 151 / 437 *100 = 66,26 011 n. posti residenziali destinati a soggetti con grave demenza / n. posti residenziali non autosufficienti convenzionati 26 / 377 *100 = 012 n. posti residenziali destinati a soggetti con disabilità motoria / n. posti residenziali non autosufficienti convenzionati 4 / 377 013 n. posti residenziali destinati a soggetti in Stato Vegetativo / n. posti residenziali non autosufficienti convenzionati 8 / 377 014 n. posti semiresidenziali destinati a soggetti con grave demenza / n. posti semiresidenziali non autosufficienti convenzionati 0 / 48 *100 = 0,0 015 Anziani non autosufficienti beneficiari del Sostegno Economico integrato (ex assegni cura) 244 / n.anziani non auto 016 n. riunioni/incontri Commissione di Vigilanza strutture nell’anno (senza sopralluogo) 7 017 n. sopralluoghi RR.SS.AA da parte della Commissione Vigilanza Strutture / n. RR.SS.AA. autorizzate 4 / 20 n. sopralluoghi Comunità per Minori da parte della Commissione Vigilanza Strutture / n. Comunità autorizzate 3/7 n. sopralluoghi Centri Diurni Anziani da parte della Commissione Vigilanza Strutture / n. CC.DD. autorizzati 2/7 n. sopralluoghi Centri Diurni Disabili da parte della Commissione Vigilanza Strutture / n. CC.DD. autorizzati 1/7 n. visite Commissione per Accreditamento Strutture socio-sanitarie 0 018 019 162 Relazione sanitaria 2013 SPESA DI ESERCIZIO (1/1 - 31/12/2013) Fondo Sanitario (R.S.A. - C.D. – SEI – Casa dei Nonni) “Casa dei Nonni” - €. 339.458,47 Quote sanitarie RR.SS.AA. conven. in Versilia . €. 5.656.000,00 (+ quote sanitarie aggiuntive Fondo N.A) Quote sanitarie CC.DD. convenzionati in Versilia €. Quote sanitarie RR.SS.AA. convenzionate fuori Zona 327.261,09 €. 163.002,00 Spesa Servizi in Urgenza (RiTU, CDU) €. 681.006,34 Sostegno Economico Integrato €. 250.000,00 Totale €. 7.957.801,10 Finanziamento Progetto Home Care Premium (“Mi prendo cura di te” + HCP 2012) € 555.000,00 163 Relazione sanitaria 2013 5.3 Azioni programmate 5.3.1 Miglioramento delle condizioni di vita dei nefropatici cronici 5.3.1.1 Miglioramento delle condizioni di vita dei nefropatici cronici: potenziamento o mantenimento attività dialisi extraospedaliera (CAL) + domiciliare AZIONI Il trattamento presso un CAL o a domicilio consente una migliore qualità di vita evitando spostamenti ed orari rigidi e i più vari in quanto strettamente connessi alle esigenze che richiede un centro ospedaliero. RISULTATI ATTESI 30% di pazienti trattati presso il CAL e a domicilio. RISULTATI RAGGIUNTI (con raffronto 2 anni precedenti) N° totale di pazienti N° pazienti in CAL N° pazienti a domicilio (peritoneale) CAL + Domicilio % 2011 139 24 18 30,2 2012 138 24 19 31,8 2013 139 24 19 30,9 Anche per il 2013 è stato raggiunto l’obiettivo: al 31.12.2013 risultavano trattati presso il CAL e a domicilio oltre il 30 % del totale dei pazienti in terapia dialitica. Nel futuro è auspicabile il miglioramento di questo dato con un aumento dei pazienti in terapia dialitica peritoneale, in quanto nel CAL è costante la saturazione dei posti letto tecnici. E' stato pianificato l'inizio per i primi mesi del 2014 del programma di emodialisi domiciliare con il previsto addestramento di alcuni pazienti . 5.3.1.2 Miglioramento delle condizioni di vita dei nefropatici cronici: attuazione di programmi mirati a qualificare l’accoglienza delle strutture di dialisi AZIONI Sfruttamento di tutte le metodiche di dialisi extracorporea e peritoneale. Accoglienza di tutti i nefropatici cronici Allestimento, all’interno del reparto, degli accessi vascolari per emodialisi e di impianto di cateteri per dialisi peritoneale. RISULTATI ATTESI Accoglienza di tutti i pazienti nefropatici cronici che necessitano di terapia dialitica, con adozione di tutte le metodiche di dialisi extracorporea e peritoneale. Dare risposta immediata per l’allestimento/revisione di accessi vascolari e l’impianto di cateteri peritoneali. 164 Relazione sanitaria 2013 RISULTATI RAGGIUNTI E’ stata data accoglienza a tutti i pazienti uremici. Possibilità di effettuare tutte le tecniche di dialisi extracorporea e peritoneale. Tempi di attesa zero per confezionamento, revisione di accessi vascolari per emodialisi ed impianto di cateteri per dialisi peritoneale. Nel corso del 2013 oltre l'80 % degli interventi effettuati è stato per pazienti provenienti da fuori Azienda. Sono stati eseguiti 348 interventi di allestimento per accessi vascolari e/o peritoneali. 5.3.1.3 Miglioramento delle condizioni di vita dei nefropatici cronici: incremento delle capacità ricettive durante il periodo estivo. AZIONI Miglioramento della qualità di vita del paziente in terapia dialitica con possibilità di usufruire di un periodo, più o meno lungo, di vacanza. RISULTATI ATTESI Dare risposta affermativa a tutte le richieste pervenute RISULTATI RAGGIUNTI Nel corso del 2013 è stata data risposta affermativa alla richiesta di oltre 100 pazienti per un totale di 1056 trattamenti nel corso dell'intero anno. Inoltre sono stati effettuati importanti lavori strutturali nella sala di emodialisi con l'apertura di tre nuovi posti tecnici; si è inoltre aumentato il numero dei pazienti turisti grazie all'aumento dei turni serali infermieristici del mese di agosto. Per il 2014 è in previsione l'aumento dei turni serali infermieristici anche nel mese di luglio. 5.3.1.4 Miglioramento delle condizioni di vita dei nefropatici cronici: attuazione dei programmi di prevenzione e riduzione dei fattori di rischio per la popolazione. AZIONI Sfruttamento ottimale dell’Ambulatorio Nefrologico per un’azione di diagnosi (anche precoce) di nefropatia, ipertensione arteriosa, e litiasi renale. L'attività ambulatoriale si svolge con ambulatorio per prime visite nefrologiche e controlli programmati, ambulatorio della calcolosi renale, ambulatorio per pazienti uremici cronici in trattamento conservativo in procinto di iniziare terapia sostitutiva (pre-dialisi), ambulatorio ecografico e ambulatorio degli accessi vascolari per emodialisi. RISULTATI ATTESI Massima utilizzazione dell’ambulatorio divisionale. RISULTATI RAGGIUNTI 165 Relazione sanitaria 2013 Attività di Ambulatorio Nefrologico: prestazioni: 1890 (anno 2012= 1771).Drastica riduzione dei tempi di attesa rispetto agli anni precedenti. Alla fine del 2013 il tempo di attesa per prima visita nefrologica risulta inferiore ai 7 giorni. Questo grazie all'aumento delle ore di ambulatorio, con l'inserimento di un nuovo ambulatorio per prime visite settimanale oltre ai cinque ambulatori settimanali già in essere, all'implementazione del programma ambulatoriale integrato di pre-dialisi, all'incremento delle viste ambulatoriali per i pazienti da sottoporre ad intervento chirurgico per allestimento accesso vascolare per emodialisi ed aumento delle visite per i pazienti in dialisi peritoneale. Ambulatorio della calcolosi - Nel corso del 2013 sono stati eseguiti 420 accessi comprendenti studio metabolico per urolitiasi, ecografia renale e visita specialistica nefrologica. Ambulatorio pre-dialisi – Nel corso dell’anno abbiamo proseguito ed implementato il nuovo approccio al paziente in procinto di iniziare il trattamento dialitico sostitutivo della funzione renale. Questo ambulatorio prevede un accesso diretto del paziente che nello stesso giorno esegue gli esami strumentali e di laboratorio quindi la visita medica e la valutazione nefrologica. Questo percorso risolve i problemi legati alla parcellizzazione dell’intervento: invio del paziente da parte del medico di medicina generale, visita specialistica nefrologica, rinvio al medico di medicina generale ed esecuzione esami di laboratorio e strumentali ed infine rinvio al nefrologo. Nel corso del 2013 sono state effettuati 875 accessi con prelievi e successiva visita ( anno 2012 =873) . Attività educazionale. E' stato inserito anche un momento educazionale con particolare riferimento alla dieta del paziente nefropatico con intervento di medici, infermieri e dietista; sono stati eseguiti incontri settimanali di gruppo ed individuali con tutti i pazienti. Sono stati inoltre organizzati incontri pubblici, dentro e fuori l'ospedale, aperti alla popolazione per informare riguardo la possibilità di prevenzione e cure delle malattie renali e dei fattori alimentari e comportamentali che ne causano il grande incremento. Agobiopsie renali - Infine, è stata consolidata l'attività diagnostica di esecuzione e lettura delle biopsie renali per la diagnosi di glomerulonefrite. in collaborazione con l' Anatomia Patologi; viene garantita la diagnosi istologica per le biopsie renali eseguite presso Versilia, Lucca e Livorno. Nel 2013 sono state refertate 44 agobiopsie renali. 5.3.2 Lotta contro i tumori e l’assistenza oncologica Attività UOC di Oncologia Medica 2013 L’UOC di Oncologia Medica, nell’ambito del Dipartimento di Coordinamento Tecnico-Oncologico, si occupa di coordinare tutte le attività oncologiche della AUSL 12 di Viareggio. Per tale scopo ha, fino dalla sua istituzione, stabilito legami ed interazioni sia con i Medici di Medicina Generale del territorio che con gli Specialisti Ospedalieri. Inoltre, l’UOC di Oncologia Medica si occupa attivamente di sperimentazioni cliniche con farmaci altamente innovativi, realizzate sia in ambito nazionale in collegamento AIFA, che, più spesso, internazionale, partecipando a studi promossi anche dall’FDA 166 Relazione sanitaria 2013 (Food and Drug Administration). Le nuove sperimentazioni, nel 2013, sono state , soprattutto incentrate sul tumore del polmone, colon-retto, mammario e prostatico. In alcune di queste sperimentazioni, soprattutto nel tumore del polmone, la nostra struttura ha svolto il ruolo di centro coordinatore a livello nazionale. Nel corso del 2013, l’attività assistenziale dell’UOC di Oncologia Medica si è svolta, come di norma, nell’ambito dell’Area Medica, Media Intensità di Cure, per quanto attiene ai ricoveri ordinari, nell’ambito del Day Hospital Oncologico e delle attività ambulatoriali, i cui volumi sono espressi nella tabella sottostante. Peculiare, nell’ambito del Day Hospital oncologico, è stata la presenza il Mercoledi, di una PsicologaPsicoterapeuta funzionale, che ha seguito pazienti sottoposti a chemioterapia. L’attività di ricovero ha anche previsto l’utilizzo del Week Hospital, che prevede 10 posti letto a disposizione dell’Area Medica per ricoveri programmati con dimissione entro il venerdi pomeriggio. Anno 2013 Ricoveri Ordinari Accessi Day Hospital Visite ambulatoriali 300 6167 6776 Prime Visite Oncologiche 660 Tra le iniziative coordinate dall’UOC di Oncologia Medica, vanno ricordate: l’Oncologia nelle Vacanze, che ha lo scopo di permettere a pazienti provenienti da altre realtà di poter proseguire le cure e/o i controlli clinici o comunque qualunque supporto, nel momento in cui decidono di effettuare le loro vacanze estive in Versilia; il supporto costante Psico-Oncologico, svolto non solo come presenza attiva e quotidiana sia per i pazienti che per i caregivers, ma anche come materiale di supporto messo a loro disposizione (“Piccola Guida Psiconcologica”, “Narrazioni, la malattia oncologica raccontata dai Volontari”, “Caregivers. Perché nessuno resti solo” e “Adesso? Percorsi per affrontare la malattia”). Nel corso del 2012, inoltre, la nostra UOC di Oncologia Medica è stata scelta come capofila del Progetto Regionale di Medicina Narrativa. Il progetto, dal titolo “Petali”, che ha visto la stampa definitiva nel 2013, si caratterizza per il contributo fornito dagli operatori sanitari che si sono a vario titolo confrontati con la malattia tumorale. Inoltre, nel corso del 2013 si sono realizzati altri due volumi di grande rilevanza: “Un nuovo benessere. La qualità della vita dopo la malattia tumorale. Con un graphic novel di Sergio Staino.” A cura di Barbara Buralli e Domenico Amoroso. Carocci Editore e “Che fatica ! La gestione dello stress in Oncologia.”A cura di Barbara Buralli e Domenico Amoroso. Felici Editori. L’UOC di Oncologia Medica organizza annualmente incontri scientifici, sotto forma di Convegni o Congressi, su temi oncologici rilevanti, nell’ambito, ma non solo, delle Giornate Oncologiche Versiliesi, organizzate fin dal 2005. Nel 2013 si sono svolte le Giornate Oncologiche incentrate su “La gestione delle tossicità in Day Hospital” nell’Aprile 2013. 167 Relazione sanitaria 2013 Attività Accoglienza ITT 2013 Nell’ambito dell’UOC di Oncologia Medica, un ruolo rilevante è svolto dall’accoglienza dell’Istituto Toscano Tumori (ITT), quale struttura organizzativa cuscinetto tra l’Ospedale e il Territorio, con funzione di garante nel percorso diagnostico terapeutico del paziente con sospetto di patologia neoplastica. La struttura, secondo gli obiettivi del governo centrale ITT, nasce dalla volontà di garantire prestazioni omogenee e di qualità a prescindere dalla sede di residenza dell’utente o dal punto di accesso al servizio. Si identifica, pertanto, in una struttura trasversale, multidisciplinare a disposizione del cittadino. Nell’anno 2013 è proseguita in Accoglienza l’attività di “focal point” del Counseling Oncologico, Centro di Ascolto Oncologico Regionale, istituito per dare una risposta all’utente su qualsiasi problematica oncologica. L’accoglienza é pertanto operativa per questo servizio tutti i giorni della settimana dal Lunedì al Venerdì. Tra le altre attività l’ITT offre supporto all'interno dell'Ospedale con : 1. Prenotazione di esami di particolare rilevanza (PET, linfo-scintigrafia, Scintigrafie ossea, Octreoscan, ecc.) 2. Attività ambulatoriale con specialisti operanti in strutture di terzo livello: consulenze di Chirurgia Toracica, Chirurgia Generale, Radioterapia ecc. 3. Esenzione Ticket per Patologia 4. Autorizzazione Trasporti Sanitari per pazienti oncologici 5. Certificazione per ottenere il “contributo parrucca” per le pazienti affette da alopecia secondaria. 6. Prenotazione visite Psico-oncologiche (UOC di Psicologia Ospedaliera) Per quanto concerne l'attività ambulatoriale svolta direttamente presso l’Accoglienza dell’Ospedale della Versilia si rimanda alla tabelle seguenti. Attività Ambulatoriale di Accoglienza Oncologica Anno 2013 Prime visite Oncologiche 560 Prime visite di inquadramento diagnostico 303 Visite di Controllo 1315 Consulenze Radioterapia Lucca 118 (fino a Maggio 2013) Consulenze Radioterapia Carrara 128 Consulenze Chirurgia Toracica Pisa 11 (solo Gennaio 2013) Rinnovo esenzione ticket 80 168 Relazione sanitaria 2013 5.3.3 Donazione e trapianto di organi, tessuti e cellule 5.3.3.1 Donazione e trapianto di organi, tessuti e cellule CENTRO DI RESPONSABILITÀ Rete Aziendale Donazione organi e tessuti, Direzione Sanitaria Aziendale Altri Centri di responsabilità coinvolti UO Rianimazione : Il referente nella UO rianimazione per il coordinamento donazioni ha il compito di : individuare i soggetti in morte cerebrale e gestire il potenziale donatore di organi, collaborare con il coordinatore locale in tutta la fase di osservazione e nella valutazione di qualità e sicurezza del donatore di organi e tessuti collaborare con il coordinatore locale ai colloqui con i familiari. URP: per la raccolta di dichiarazione di volontà dei cittadini in merito alla donazione di organi e tessuti. AZIONI Donazione di organi e tessuti . Attività di sensibilizzazione sulla donazione per il personale sanitario ospedaliero Attività di sensibilizzazione alla donazione nelle scuole PERSONALE n. 1 Medico, n. 1 Infermiere, n° 4 Infermieri in Pronta disponibilità, n° 5 Medici in Pronta disponibilità RISULTATI RAGGIUNTI Nell’anno 2013 il programma di qualità si è sviluppato a pieno regime. Si è provveduto alla puntuale compilazione del Programma Qualità della Regione Toscana che registra in modo tutto ciò che accade nelle varie realtà segnatamente per il settore della donazione, sia per la donazione in ACR che in morte encefalica, attraverso la presa in esame di tutti i decessi avvenuti in ospedale, di tutte le lesioni encefaliche che sono arrivate nella UO Rianimazione e quante di queste hanno avuto un esito infausto, passando per la morte encefalica e di tutte le morti in ACR che transitano dall’Obitorio. Nel 2013 è stato attivato, oltre al monitoraggio del programma di qualità OTT, monitoraggio interno dei decessi in ACR che ha dato i seguenti risultati: N° decessi < 75 anni = 244 N° cause di esclusione cliniche= 177 N° assenza aventi diritto= 28 N° opposizioni = 7 N° problemi organizzativi= 15 Totale cornee prelevate = 34 Totale donatori cornee = 17 anche un 169 Relazione sanitaria 2013 Totale donazioni tessuto osseo = 3 Totale donazioni cutaneo = 6 Attività di procurement organi: N° morti encefaliche segnalate= 5 N° Donatori effettivi= 3 N° donatori utilizzati =3 Attività di formazione del personale sanitario: nell’ambito della formazione nell’anno 2013 si è preferito programmare delle riunioni bimestrali con il personale afferente da altri reparti ,al coordinamento donazioni, che danno la loro disponibilità per le reperibilità. 5.3.4 Lotta alle malattie metaboliche (diabete) 5.3.4.1 Prevenzione, diagnosi precoce e terapia del diabete e delle complicanze OBIETTIVO PERSEGUITO La malattia cronica diabetologica è di elevata prevalenza (5% della popolazione), di difficile e complessa gestione, con costi elevati per la morbilità e mortalità dovute alle gravi complicanze croniche (7% dei costi totali) e destinata a peggiorare nel tempo. Gli standard di cura perseguiti in precedenza sono stati mantenuti e si è avuto un incremento delle prestazioni sia per quanto riguarda le prime visite ed i controlli che per il Piede diabetico. CENTRO DI RESPONSABILITA’ U.O.C. Medicina Generale Altri CDR coinvolti e ruolo assegnato U.O.S. Formazione e promozione della salute Azioni Per il Servizio diabetologico Le liste di attesa sono state mantenute entro i limiti richiesti , L'ambulatorio “Piede Diabetico” ha completato la riorganizzazione della sua attività privilegiando le medicazioni complesse ( es. VAC e medicazioni con debridment ) ed indirizzando invece le medicazioni più semplici ai Distretti con i quali si è confermata una buona collaborazione . Si è reso ancora più agevole il difficile percorso del Piede diabetico rafforzando le corsie preferenziali per la chirurgia vascolare di Cisanello e Carrara e proseguendo l'ambulatorio congiunto con la U.O. di Ortopedia . Si è mantenuta una stretta collaborazione con i reparti di Medicina generale, Medicina di urgenza e di Ortopedia nella gestione del Piede Diabetico acuto. Ci si avvale della consulenza Infettivologica ( dott. Tascini) per l'impostazione delle terapie antibiotiche nelle osteomieliti e nelle ulcere infette del piede. .Ci si avvale della possibilità di utilizzare la Week Medicina per pazienti che necessitano di ricovero programmabile e talvolta anche in acuto . 170 Relazione sanitaria 2013 Nell'ambito del diabete gestazionale è proficua la collaborazione con l'ambulatorio della gravidanza a rischio e con i Ginecologi operanti nei Distretti ed è in programma la stesura di protocollo condiviso per la gestione del Diabete pre gestazionale e gestazionale E' proseguita la collaborazione con i MMG “ della Medicina di iniziativa” nell'ambito della attuazione del Chronic Care Model ( riunioni di aggiornamento periodico E’ stata fatta adeguata informazione dei pazienti sulle strategie di cambiamento, valorizzando il ruolo del MMG e mantenendo il paziente al centro del percorso assistenziale. Pur con le minori risorse si è cercato di operare mantenendo una adeguata attenzione all'aggiornamento professionale di tutto il personale Medico e Paramedico. Pur essendo stato interrotto il rapporto libero professionale con un Podiatra è stata mantenuta invariata l'attività dell'ambulatorio piede diabetico razionalizzando le risorse Sinergia con il Medico di Medicina Generale - Si è stimolato il maggior coinvolgimento del MMG nei pazienti non complicati; - Si è favorita l’impostazione dell’assistenza territoriale secondo linee guida con timing previsti di controlli e di diagnostica da parte del MMG Per il paziente Sulla base del concetto che il paziente debba essere al centro del percorso diagnostico -terapeutico si è tentato di rendere il paziente il più possibile edotto sulla sua patologia , sulle sue complicanze, sulla necessità di controlli periodici presso il MMG ,e (quando necessario per instabilità o peggioramento della situazione glicometabolica )di controlli presso la struttura Diabetologica. L'informazione è piuttosto ampia da parte dei Medici, mentre la fase di educazione alla terapia ed all'automonitoraggio glicemico è affidata ad Infermiere esperte e l'educazione nutrizionale alla Dietista del Servizio che effettua sedute individuali e di gruppo . Si è proseguita la collaborazione con la Medicina Sportiva per la prescrizione di attività fisica programmata ai pazienti Diabetici . Banca dati Si è ottimizzato l'utilizzo della banca dati,( sistema informatico MY STAR CONNECT ) in modo da poter valutare i risultati nel tempo e monitorare gli obiettivi clinici, l’appropriatezza clinica, l’efficacia clinica, i dati economici. II dati sono facilmente estraibili con programmi dedicati Aree critiche I dati sono stati raccolti perché, dall’analisi degli stessi, si potranno identificare delle aree critiche , su cui poter costruire dei miglioramenti del percorso assistenziale, Documenti di riferimento - Delibera Regionale Toscana del 20-6-2000, n° 662 “Approvazione linee organizzative dell’attività diabetologica e percorso assistenziale per il Paziente con il Diabete”. - Standard italiani per la cura del Diabete Mellito, 2007 - Delibera Giunta Regionale n° 447 del 19 giugno ’07: “Approvazione linee organizzative dell’attività diabetologica e percorso assistenziale per il paziente con diabete: percorso per il paziente con diabete durante ricovero ospedaliero”. - PSR 2008-2010 punto 4.3.1. “La Sanità di iniziativa in ambito territoriale. Il Chronic Care Model”. 171 Relazione sanitaria 2013 - “Gestione integrata del Diabete Mellito tipo 2 nell’adulto: il documento di indirizzo IGEA. Elaborato da: Istituto Superiore di Sanità (ISS). Centro Nazionale per la prevenzione ed il Controllo delle Malattie (CCM).Progetto IGEA avviato nel 2006. - “Assistenza integrata alla persona con DM tipo 2”. Accordo AMD-SID-FIMMG,SIMG, SNAMI, SNAMID luglio ‘08 - Linee guida delle Società Scientifiche secondo Evidence Based Medicine (EBM) Spesa per investimenti Non sono stati fatti nuovi programmi Spesa di esercizio - personale A fine anno 2005 un medico ha rescisso il contratto per pensionamento, assente dall’inizio di novembre 2005. e non è stato sostituito. Vi sono perciò state dal 2005 minori risorse medico disponibili per attività dedicata , a costi invariati. A fine 2012 è stata decisa dalla Direzione aziendale ( spendig revew ) la interruzione del contratto libero professionale esistente con un Podiatra . - altri costi Risorse e strumenti: Cartella clinica informatizzata (già presente) Programmi per raccolta ed elaborazione dati (già presente) Server per “condivisione” dati fruibili da vari utenti (attivo per la condivisione dati all’interno della U.O.) Risorse necessarie per realizzazione di interventi di miglioramento: disponibilità dell’equipe oltre l’orario di lavoro. Collaborazione degli informatici aziendali, ove necessario. Risultati attesi - Riduzione dei tempi di attesa e ed aumento della fruibilità del Servizio Specialistico - Miglioramento del percorso Piede Diabetico . Risultati raggiunti Conforme con la programmazione ed il mandato di riduzione delle liste d’attesa per la prima visita e maggiore disponibilità all'accoglienza. 172 Relazione sanitaria 2013 5.3.5 Prevenzione delle Malattie Cardiovascolari 5.3.5.1 Prevenzione Secondaria CENTRO DI RESPONSABILITA’ U.O.C. Cardiologia Azioni - Interventi di educazione sanitaria (mirati al controllo dei fattori di rischio attraverso modifica della dieta e degli stili di vita) rivolti a pazienti residenti nella ASL della Versilia , di età non superiore a 70 anni , affetti da sindrome coronarica acuta o cardiopatia ischemica cronica e sottoposti, quando indicato, a procedure di rivascolarizzazione per via percutanea, mediante colloquio e consegna di materiale informativo durante il ricovero ed il follow-up ambulatoriale - Attuazione per tutti i pazienti arruolati di un attento follow-up ambulatoriale basato su valutazione clinica, prosecuzione e rafforzamento degli interventi di educazione sanitaria ed esecuzione diretta e/o programmazione di esami strumentali . - Coinvolgimento quando indicato e per pazienti selezionati, di altre figure professionali in qualità di consulenti (es. Dietista, Psicologo, Diabetologo) - Interazione con i Medici di Medicina Generale durante il follow-up (adeguamento della terapia, rivalutazione clinica, ecc. al di fuori dei controlli programmati , qualora si renda necessario) Personale - Medici U.O.C. Cardiologia, per complessive 505 ore - Infermieri Professionali U.O.C. Cardiologia per complessive 505 ore Risultati attesi - Coinvolgimento durante il ricovero di almeno il 70 % della popolazione target individuata - Partecipazione al primo controllo ambulatoriale programmato 30-60 giorni dopo la dimissione e quindi arruolamento effettivo di almeno il 70 % dei pazienti coinvolti durante il ricovero - Continuità di partecipazione dei pazienti ai controlli ambulatoriali successivi ( processo di “fidelizzazione”) con drop-out al follow-up non superiore al 15% dei pazienti (per decesso e altre cause) Risultati raggiunti - Coinvolgimento durante il ricovero di 88 pazienti, pari a circa il 70% della popolazione target individuata; - Partecipazione al primo controllo ambulatoriale e quindi effettivo arruolamento di 70 pazienti (57 Maschi ;13 Femmine ) pari al 79.5 % dei pazienti coinvolti durante la fase del ricovero. - Contenimento entro il 15 % della percentuale complessiva di pazienti persi durante il follow-up 173 Relazione sanitaria 2013 Prestazioni ambulatoriali erogate (Conteggio globale delle prestazioni relativo ai pazienti arruolati nel 2013 e a quelli arruolati negli anni precedenti ) - 815 ECG basali + visita cardiologica ; - 237 tests da sforzo al cicloergometro + visita cardiologica. 5.3.5.2 Prevenzione primaria Azioni Esecuzione di visita cardiologica ed ECG basale e, quando indicato, di ecocardiogramma e/o test da sforzo al cicloergometro e di counseling mirato a soggetti “ad alto rischio” per eventi cardiovascolari, con diverse modalità di accesso all’ Ambulatorio di Prevenzione (es. inviati da U.O. di Diabetologia, da Medici di Medicina Generale, da altri Specialisti) in assenza di un protocollo concordato e quindi con andamento occasionale. Prestazioni erogate -25 ECG basali + visita cardiologica ; - 4 tests da sforzo al cicloergometro; - 10 ecocardiogrammi. 5.3.6 Organizzazione dei servizi alcologici Nel corso del 2013 sono state approvate a livello regionale le “Linee di indirizzo per gli accertamenti sanitari di assenza di alcoldipendenza in lavoratori addetti a mansioni che comportano particolari rischi per la sicurezza, l'incolumità e la salute di terzi” con la Delibera GRT n.1065 del 9/12/2013; sono inoltre continuate a livello versiliese le attività del Centro Consulenza Alcologica (CCA) Aziendale, istituito con Delibera ASL 12 n.244 del 10/09/2008, all'interno dell'U.F.S. SERT di Viareggio, che collabora sia con le Commissioni Mediche Locali (in particolare con la sottocommissione della CML ASL 2 attivata dal novembre 2011 presso la Medicina Legale ASL 12 di Viareggio) ai fini degli accertamenti dell'idoneità alla guida (art.186 NCS) che con il Dipartimento Prevenzione ASL 12 ed i medici competenti aziendali . Per ciò che concerne il lavoro assistenziale con l’utenza nel corso dell’anno 2013, si è provveduto a mantenere quanto già garantito nel 2012 sia presso la sede centrale del SERT di Viareggio, con accesso diretto dell’utenza, che presso il Centro Alcologico, nella sede distaccata di Camaiore in locali ristrutturati dell’ex ospedale locale, e il PCA di Pietrasanta con orari e attività programmate al fine di favorire l’accesso e migliorare le risposte terapeutiche, per ciò che concerne la fascia oraria dedicata all’accoglienza della domanda in materia di problemi alcoolcorrelati e la quantità delle attività ambulatoriali dell’Equipe Alcologica - UF SERT ASL 12 (visite specialistiche ambulatoriali, consulenze ospedaliere, terapie farmacologiche alcoldipendente ed ai familiari…). per os e per via parenterale, counselling all’utente 174 Relazione sanitaria 2013 Orario di apertura per l’attività dell’Equipe Alcologica: Per Prime Visite: Lunedì - Venerdì dalle 14.00 alle 19.00 ( previo appuntamento telefonico ) per visite successive, colloqui psico-sociali, terapie farmacologiche sia per os che per via parenterale , accertamenti diagnostici , controlli alcolemia etc valgono gli stessi ORARI DI APERTURA AL PUBBLICO del SERT di Viareggio con accesso diretto (o previo appuntamento telefonico) :Lunedì - Venerdì dalle ore 8.30 alle 12.30 e dalle ore 14.00 alle 16.00. Sabato dalle ore 7.30- 13.30. + visite previo appuntamento telefonico c/o Centro Alcologico a Camaiore + lunedì mattina dalle ore 10 alle 12,30 nell'ambulatorio alcologico c/o PCA di Pietrasanta (previo appuntamento telefonico). 5.4 Il piano sangue e plasma 5.4.1 Piano Sangue e Plasma Obiettivo perseguito: Mantenimento del livello di donazioni Centro Di Responsabilità U.O. C. Immunoematologia e medicina trasfusionale Azioni Attività di sensibilizzazione alle donazioni presso scuole, associazioni donatori, ecc. Risultati attesi (sulla base dell’indicatore/i utilizzato/i) Mantenimento donazioni sangue e plasma Risultati raggiunti (sulla base dell’indicatore/i utilizzato/i) Sangue intero unità raccolte 2013 = 8931; Plasma da aferesi unità raccolte 2013 = 4671. 5.5 Il dipartimento di emergenza e urgenza 5.5.1 Estensione della attività territoriali DEU CENTRO DI RESPONSABILITÀ U.O.S. Centrale Operativa 118 AZIONI • Coinvolgimento del personale medico DEU nelle attività di Emergenza Urgenza Accettazione in Pronto Soccorso. • Valutazione costante dell’appropriatezza del protocollo STEMI – Telecardiologia per l’esecuzione dell’elettrocardiogramma in emergenza a domicilio del Paziente e trasmissione dello stesso in UTIC con valutazione in tempo reale da parte del Cardiologo. Eventuale trasferimento del Paziente direttamente dal domicilio a struttura altamente specializzata: UTIC o EMODINAMICA. • Gestione piazzola Elisoccorso ospedale Versilia. • Corso di preparazione alla collaborazione con la Guardia Costiera di Luni con l’utilizzo dell’elicottero. • Prosecuzione dei programmi di formazione BLS-D esecutore e retraining sia interni che esterni 175 Relazione sanitaria 2013 all’Azienda, con ampliamento strategico del personale formato all’utilizzo del DAE (defibrillatore semiautomatico esterno) abbinati a progetti strutturati per formare una rete di soggetti coinvolti nella lotta all’arresto cardiaco esterno. • Riunioni periodiche con i formatori ANPAS e Misericordie rivolti ad una omogeneizzazione dei programmi e delle metodiche di insegnamento ai volontari. • Corsi di formazione di II° Livello per volontari con relativo esame finale nelle sedi delle Associazioni organizzatrici. • Funzioni di vigilanza e controllo sulla qualità del servizio 118 e sulle attività di trasporto sanitario. • Piani di Tutela sanitaria emergenze e soccorso in occasione delle manifestazioni con grande affluenza di pubblico, autorizzate ed espletate sul territorio versiliese. • Attivazione di procedure di allerta e protocolli di intervento in caso di eventi straordinari anche di natura terroristica (N.B.C.R.). • Revisione del Piano per le Maxi emergenze intra ed extraospedaliere. Dati statistici della Centrale Operativa 118 (dati 2013) Servizi gestiti Anno 2013 Emergenze 27276 Ordinari 39771 Guardia Medica 16893 Totali 83940 Attivazione dei mezzi di soccorso e codici Codici Anno 2013 Rosso 3231 Giallo 15567 Verde 8025 Bianco 453 Non rilevato 0 Totale 27276 176 Relazione sanitaria 2013 5.6 La rete integrata dei servizi di assistenza riabilitativa CENTRO DI RESPONSABILITA' Area della Riabilitazione OBIETTIVI Governo clinico complessivo del sistema La complessità e diversità dell’insieme dei processi operativi e dei soggetti erogatori che compongono il “Sistema Riabilitazione”, la necessità di offrire prestazioni che garantiscano i migliori risultati delle cure, la aderenza delle procedure cliniche alle più accreditate evidenze scientifiche, la qualità dei servizi prestati, l’equità di accesso alle prestazioni e la loro fruibilità, la corretta allocazione delle risorse ed il corretto uso delle risorse stesse in base a un buon rapporto tra costi ed efficacia, rende necessari livelli di sintesi aziendali, interfacciati con il Dipartimento di Riabilitazione di Area Vasta, nella logica di un governo dell’offerta unico, omogeneo e coordinato con i partner del privato accreditato AZIONI • Implementazione attività di riabilitazione presso altri reparti per acuti ospedale Versilia • Adeguamento attività di fisioterapia in convenzione con istituti accreditati • Riorganizzazione Interventi assistenziali riabilitativi per l’età evolutiva e le disabilità neuropsichiche: • Ottimizzazione assistenza domiciliare • Informazione all’utenza : produzione di opuscoli informativi, incontri con medici di medicina generale; incontri con la popolazione e volontariato; incontri con le scuole; dibattiti, servizi ed interviste televisive;filmati scientifici divulgativi • Formazione permanente per la definizione e la implementazione della cultura riabilitativa e della conseguente prassi (Corsi, Convegni, Seminari, Riunioni ecc. con ECM) • Organizzazione di Frequenze volontarie, Tirocini professionalizzanti, • Progetti di ricerca scientifica in ambito riabilitativo • Produzione scientifica (pubblicazioni monografiche, articoli su riviste scientifiche nazionali; articoli su riviste scientifiche internazionali, abstract congressuali) • Implementazione percorsi diagnostico-terapeutici • Ulteriore sviluppo della Attività Fisica Adattata LIVELLI ORGANIZZATIVI Le attività di riabilitazione in Versilia sono erogate mediante una rete di servizi ospedalieri ed extraospedalieri adeguatamente dimensionati e collegati, in regime: di ricovero ospedaliero (Centro Regionale di Alta Specialità per la Riabilitazione dei Traumi cranici e delle Gravi Cerebrolesioni Acquisite - Cod. 75-, Riabilitazione Intensiva Ospedaliera –Cod. 56-, con relativi Day Hospital); interventi in costanza di ricovero nelle UOC. Ortopedia, Medicina, Chirurgia, Rianimazione, Pediatria, Oculistica e ORL. ambulatoriale intraospedaliero ed extraospedaliero; domiciliare Fanno inoltre parte della rete dei servizi le seguenti strutture Private Accreditate: 177 Relazione sanitaria 2013 Casa di Cura S. Camillo (cod. 56, ex art. 26 e attività ambulatoriale) Casa di Cura Barbantini (cod. 56 a degenza continua) Altri centri convenzionati per attività ambulatoriali La presa in carico riabilitativa è attiva sia su soggetti adulti che in età evolutiva. La presenza di un Dipartimento/Area di Riailitazione garantisce la gestione unitaria dei percorsi riabilitativa dalle fase acuta alla gestione territoriale. A livello di degenza I posti letto dell’U.O.C. di Medicina Riabilitativa dell’Ospedale Versilia sono 53, così ripartiti: TIPOLOGIA RIABILITAZIONE INTENSIVA OSPEDALIERA RIABILITAZIONE INTENSIVA OSPEDALIERA POSTI LETTO COD 56 D.H. COD 56 19 (4 RIAB CARDIOL) 8 + 8 (RIAB. CARDIOL.) UNITA’ PER LE GRAVI CEREBROLESIONI ACQUISITE UNITA’ PER LE GRAVI CEREBROLESIONI ACQUISITE COD 75 D.H. COD 75 Totale 14 1 53 Nella struttura pubblica: In RIABILITAZIONE INTENSIVA OSPEDALIERA sono stati effettuati nel 2013 n 232 ricoveri in degenza ordinaria, mentre nell’ UNITA’ PER LE GRAVI CEREBROLESIONI ACQUISITE sono stati effettuati nel 2013 n°98 ricoveri in degenza ordinaria. Oltre 2000 consulenze per interni (consulenze e prestazioni riabilitative ad altri reparti dell’Ospedale Versilia) e 60.000 prestazioni riabilitative sono state erogate all’interno dell’ospedale. A livello ambulatoriale Vengono presi in carico utenti affetti da disabilità causate da danni a: sistema nervoso centrale, neurovegetativo e periferico sistema locomotore sistema respiratorio-fonatorio e della deglutizione sistema cardiovascolare, venoso e linfatico sistema genito-urinario e proctologico sistemi sensoriali Resoconto attività ambulatoriali e domiciliari prestazioni ambulatoriali complessive per residenti e non 131.956 prestazioni domiciliari complessive 7470 Il dipartimento di Riabilitazione della ASL 12 è partner di un’azione europea COST che coinvolge 35 ricercatori di 19 paesi europei e nel maggio 2013 è stata selezionata per ospitare un meeting della 178 Relazione sanitaria 2013 suddetta azione europea. Alcuni contributi scientifici sono stati oggetto di pubblicazione su riviste internazionali e sono state presentate durante manifestazioni scientifiche di rilevanza mondiale. 5.7 Assistenza protesica 5.7.1 Assistenza protesica CENTRO DI RESPONSABILITÀ Area di Riabilitazione AZIONI Potenziamento centro protesi, incremento riutilizzazione letti e materassi, carrozzine ORGANIZZAZIONE Il centro ausili e protesi riceve le prescrizioni di diversi specialisti (ortopedici, diabetologi, otorino, ecc.), verifica la compatibilità amministrativa di quanto richiesto ed avvia l’iter per la fornitura dell’ausilio. Per la fornitura degli ausili necessari alla dimissione dall’ospedale esiste un percorso differenziato per accelerare la fornitura. Nel caso il paziente si trovo a domicilio, alcuni ausili possono essere prescritti dal MMG. Per quelli che necessitano di prescrizione dello specialista fisiatra è attivo un amulatorio ad hoc prenotaile via CUP. Negli stessi orari di apertura dell’ambulatorio è presente l’amministrativo che autorizza e, se l’ausilio è disponibile in magazzino, viene consegnato contestualmente. ATTIVITA’ Il centro ausili e protesi della AUSL 12 ha attualmente in carico circa 11.000 utenti. SPESA DI ESERCIZIO € 1.250.000 RISULTATI ATTESI efficacia ed efficienza. Razionalizzazione dell’erogazione di presidi secondo criteri di adeguatezza, 179 Relazione sanitaria 2013 5.8 Integrazione delle medicine non convenzionali negli interventi per la salute 5.8.1 Integrazione delle medicine non convenzionali negli interventi per la salute CENTRO DI RESPONSABILITA’ U.O. Direzione Sanitaria presidio ospedaliero AZIONI Continuazione e consolidamento dell’attività degli ambulatori nell’Ospedale Versilia RISULTATI RAGGIUNTI Ambulatori di omeopatia, agopuntura, ipnosi medica, con medici dipendenti e/o a convenzione in libera professione intramuraria. 5.9 La politica del farmaco 5.9.1 Razionalizzazione dell’assistenza integrativa CENTRO DI RESPONSABILITÀ U.O.C. Farmaceutica ALTRI CDR COINVOLTI E RUOLO ASSEGNATO U.F. Distretti, Diabetologia, Ambulatorio per stomizzati, U.O.C. Sistema Informativo , MMG e Pediatri di libera scelta, Area Vasta ed ESTAV . AZIONI implementazione flussi regionali specifici (DES …) Ampliamento della rete integrata dei centri abilitati alla procedura gestionale funzionante su web secondo il progetto regionale celiachia Applicazione Delibera RT n. 1186/2012 (ridefinizione tetti di spesa 2013 per l’erogazione dei prodotti dietetici senza glutine) Partecipazione ai moduli del percorso assistenziale del diabete tipo 2 previsto dalla Regione Toscana nell’ambito della Sanità di iniziativa con MMG e infermieri distrettuali aggiornamento e revisione del listino dei prodotti erogabili educazione sanitaria diretta agli assistiti RISULTATI ATTESI miglioramento dell’efficienza del servizio agli utenti mantenimento dei tempi di attesa minimi soddisfazione degli utenti monitoraggio dell’assistenza integrativa sia in termini economici che epidemiologici riduzione spesa-procapite assistiti celiaci contenimento della spesa a parità di livelli assistenziali RISULTATI RAGGIUNTI implementazione flusso DES sulla totalità dei dispositivi previsti dal flusso regionale rispetto tempi di attesa minimi per gli assistiti controllo e monitoraggio analitico di tutto il sistema in tempo reale (piattaforma web) sostanziale contenimento della spesa a parità di livelli assistenziali; incremento della stessa in assoluto di 81.000 € (+2%) per l’aumento costante degli assistiti soprattutto diabetici (2,4%) e celiaci +5.7% (+ € 15.000 incremento costo servizio) 180 Relazione sanitaria 2013 contenimento della spesa per assistiti celiaci (+2,2%) in virtù della riduzione di spesa-procapite ai sensi della Delibera Regionale (in media - 43.4 Euro procapite) miglioramento della integrazione/collaborazione con Distretti, Ambulatorio Stomizzati, diabetologia, Farmacie Territoriali, MMG aumento dei punti di accesso per le forniture dei prodotti dietetici senza glutine. 5.9.2 Contenimento e razionalizzazione della spesa ospedaliera per farmaci e dispositivi medici CENTRO DI RESPONSABILITÀ U.O.C. Farmaceutica ALTRI CDR COINVOLTI E RUOLO ASSEGNATO U.O.C. Ospedaliere e Territoriali, U.O.C. Procedure e tecnologie informatiche – Sistema Informativo, Direzione Medica di P.O. , Area Vasta ed ESTAV AZIONI attuazione con relativo training dei soggetti coinvolti (reparti e CdC territoriali) dei nuovi calendari e nuove modalità trasmissioni ordini al MAV ESTAV individuazione attenta dei fabbisogni, monitoraggio dei consumi, produzione e trasmissione della reportistica ai Responsabili dei CdC, collaborazione per una gestione ottimale delle scorte analisi e verifica dei flussi dati verso la Regione relativamente ai consumi dei farmaci e dei dispositivi medici (FES e DES) aggiornamento ed applicazione del Prontuario Terapeutico Aziendale: sulla scorta delle indicazioni della Commissione Terapeutica di Area Vasta (CTAV) collaborazione attiva con alcuni reparti ospedalieri al fine di razionalizzare l’uso di Farmaci ad elevata criticità (ad es. antitumorali, NAO, nuovi farmaci di intersse cardiologico, inibitori di pompa, eparine frazionate) incontri con medici specialisti per un corretto utilizzo dei farmaci, e dei dispositivi medici introduzione dei nuovi Registri AIFA e gestione dei sistemi di richieste rimborso per quelli con Risk Sharing informazione/sensibilizzazione sull’uso dei farmaci biosimilari (epoetine, fattori di stimolo granulocitario, ormone della crescita) informazione/sensibilizzazione sulla Farmacovigilanza e Dispositivovigilanza partecipazione attiva al gruppo Rischio Clinico aziendale ed alla stesura della documentazione gestionale gestione delle segnalazioni degli incidenti e/o mancati incidenti e malfunzionamenti relativi all’uso di dispositivi medici partecipazione alla stesura di capitolati tecnici al fine di razionalizzare i consumi e uniformare le richieste tra ospedali dell’Area Vasta. intervento nelle attività di accreditamento dei reparti partecipazione alle attività legate alle sperimentazioni cliniche (Eudravigilance) gestione, monitoraggio, allestimento di terapie per sperimentazione clinica 181 Relazione sanitaria 2013 RISULTATI ATTESI appropriatezza nell’uso di alcuni farmaci ad elevata criticità e diminuzione della spesa relativa diminuzione delle scorte e di scaduti di reparto incremento dell’uso di farmaci biosimilari contenimento della spesa farmaceutica a parità di livelli assistenziali adeguamento da parte dei reparti ospedalieri ai Prontuario Terapeutico Aziendale e quindi anche al Prontuario Terapeutico di Area Vasta diminuzione delle giacenze di reparto di farmaci e DM, corretta gestione delle richieste, programmazione dei fabbisogni, abbattimento degli sprechi incremento delle segnalazioni delle reazioni avverse da farmaci e di incidenti e mancati incidenti da dispositivi medici miglioramento della procedura di gestione dei Registri AIFA per i farmaci a Risk Sharing. agevolazione nell’ottenimento dell’accreditamento dei reparti. rimodulazione di procedure operative e formalizzazione di alcune di esse all’interno del sistema qualità allestimento di terapie antiblastiche per sperimentazione RISULTATI RAGGIUNTI tendenziale allineamento delle prescrizioni agli obiettivi regionali di appropriatezza relativamente ad alcuni gruppi terapeutici diminuzione delle scorte e scaduti di reparto piena aderenza da parte dei reparti ospedalieri ai Prontuario Terapeutico Aziendale e quindi anche al Prontuario Terapeutico di Area Vasta razionalizzazione dei consumi dei DM e diminuzione della spesa elaborazione di alcune procedure – istruzioni operative consolidamento dell’attività di monitoraggio dei farmaci sottoposti a “Registro AIFA” consolidamento d’uso dei farmaci biosimilari in particolare di fattori di stimolo granulocitario e di Epoetina alfa adeguamento alla gestione ESTAV e completamento delle procedure tecniche delle gare di D.M. assegnate importante contributo e supporto ai reparti nelle procedure di accreditamento agevolazione delle segnalazioni di incidenti o mancati incidenti da dispositivi medici allestimento, quando necessario, di terapie di sperimentazione ed anche di placebo. 5.9.3 Controllo della spesa farmaceutica territoriale CENTRO DI RESPONSABILITÀ U.O.C. Farmaceutica ALTRI CDR COINVOLTI E RUOLO ASSEGNATO U.F. Distretto, UOC Ospedaliere e territoriali, U.O.C. Procedure e tecnologie informatiche – Sistema Informativo, Direzione sanitaria, Area Vasta ed ESTAV. 182 Relazione sanitaria 2013 AZIONI controllo e monitoraggio dei consumi farmaceutici per le varie tipologie di erogazione (convenzionata, diretta, DPC) e in particolare sui farmaci con Piano Terapeutico o particolari modalità di prescrizione, su quelli soggetti a Registro AIFA e tra questi sui farmaci per i quali è previsto il Risk Sharing/payment by result implementazione flussi regionali specifici (FED, SPF, RIC …) monitoraggio e controllo tecnico-contabile delle prescrizioni farmaceutiche spedite dalle farmacie convenzionate in regime di SSN informazioni alle farmacie convenzionate sulla corretta spedizione delle prescrizioni SSN con particolare riferimento alla prescrizione di farmaci a brevetto scaduto (sostituibilità), alle esenzioni e ai ticket regionali informazioni ai prescrittori sul corretto uso dei farmaci, Note AIFA, indicatori di appropriatezza regionali, benchmarking tra le Aziende Sanitarie regionali informazione e sensibilizzazione sull’uso dei farmaci a brevetto scaduto e sul costo/efficacia/sicurezza dei farmaci verifiche campionarie mensili su prescrizioni soggette a Note AIFA, controlli sulle iperprescrizioni e conseguenti richiami; eventuali segnalazioni all’apposita Commissione invio di periodica reportistica ai M.M.G. e Pediatri di Libera scelta, con indicatori quali-quantitativi di prescrizione e scostamenti % dalla media ASL anche in riferimento agli indicatori/obiettivi regionali, invio elenco di assistiti con il maggior assorbimento individuale di risorse incontri individuali e di gruppo con M.M.G. in collaborazione con l’U.F. Distretto, per informazioni dettagliate sul loro profilo prescrittivo e per sensibilizzarli al problema del corretto uso dei farmaci e al contenimento della spesa (con particolare riferimento agli obiettivi regionali) collaborazione con l’U.F. Distretto alla realizzazione di incontri tra MMG e medici specialisti ospedalieri (continuità ospedale/territorio) partecipazione attiva al progetto di miglioramento della qualità in Medicina Generale (progetto budget 2013) attraverso riunioni periodiche, aggiornamento archivi, elaborazioni e monitoraggio indicatori attività inerenti la Farmacovigilanza: gestione delle segnalazioni di reazioni avverse ai farmaci e relativi follow-up, azioni di sensibilizzazione, invio a tutti i Medici (dipendenti e convenzionati nonché alle Farmacie) di note informative AIFA importanti per la sicurezza sull’uso dei farmaci potenziamento dell’erogazione diretta di farmaci a pazienti in RSA e per terapie domiciliari in particolare per farmaci soggetti a monitoraggio/ registro AIFA ampliamento della Distribuzione per Conto (DPC) attraverso le farmacie a tutti i farmaci del PHT e della delibera regionale 135/2002 attivazione di procedure per l’approvvigionamento e consegna diretta agli assistiti di farmaci particolari quali ad esempio farmaci “esteri”, farmaci per malattie rare, farmaci previsti dalla legge 648/1996, fibrosi cistica, SLA ecc. 183 Relazione sanitaria 2013 RISULTATI ATTESI miglioramento dell’appropriatezza prescrittiva attraverso il rispetto delle limitazioni d’uso (Note AIFA), delle indicazioni terapeutiche autorizzate (AIC), Piani Terapeutici, nonché maggiore consapevolezza circa la sicurezza nell’uso dei medicinali (farmacovigilanza) tendenziale adeguamento agli obiettivi regionali di appropriatezza prescrittiva e agli indicatori medi regionali di spesa/procapite miglioramento nell’integrazione ospedale/territorio contenimento della spesa a parità di livelli assistenziali e allineamento alla spesa media procapite regionale miglioramento/potenziamento del servizio di distribuzione diretta e della DPC con incremento dei farmaci erogati attraverso le farmacie convenzionate per conto dell’ASL puntuale monitoraggio dei farmaci con Registro AIFA e dei farmaci sottoposti a Risk Sharing incremento delle prescrizioni di farmaci a brevetto scaduto miglioramento della qualità delle segnalazioni di reazioni avverse ai farmaci e raggiungimento del gold standard OMS RISULTATI RAGGIUNTI il tendenziale adeguamento agli indicatori di appropriatezza prescrittiva regionali si è verificato per 12 indicatori su 24 (rispetto al valore medio regionale) il costo medio netto procapite pesato è risultato inferiore al valore medio regionale di circa 1.6 Euro (€ 131.8 vs 133.4); la spesa netta è diminuita di 600.000 Euro rispetto all’anno precedente (2.65% vs -3.72% Regione Toscana) la distribuzione per conto (DPC) attraverso le farmacie convenzionate è incrementata del 12.3% in termini di confezioni erogate e del 26% in termini di spesa interna per acquisto farmaci rispetto all’anno precedente, a fronte di un sostanziale contenimento di spesa e volume complessivo di farmaci distribuiti in erogazione diretta (+2%) è stata ulteriormente incrementata l’erogazione diretta di farmaci per terapie domiciliari da parte dell’U.O.C. Farmaceutica attraverso la Farmacia di Continuità e in particolare sono state erogate 11.500 confezioni a pazienti in RSA con incremento del 20 % rispetto al 2012 è stato potenziato il numero dei punti di erogazione sul territorio della Farmacia di Continuità con l’apertura di un punto di erogazione diretta farmaci presso il Distretto di Pietrasanta oltre 60.000 € i rimborsi ottenuti dalle Ditte per farmaci soggetti a risk-sharing (rispetto agli anni precedenti l’importo molto inferiore è conseguente al blocco della procedura informatica per le richieste di rimborso sulla nuova piattaforma AIFA); inoltre sono state richieste confezioni omaggio per pazienti naive ai farmaci per Alzheimer (accordo negoziale) per un valore di circa 25.000 € monitoraggio e controllo di tutte le prescrizioni farmaceutiche spedite dalle farmacie convenzionate in regime di SSN: circa 2.200 € di addebiti alle farmacie per inadempienze convenzionali e circa 25.000 € per differenze contabili Vigilanza territoriale: 6 ispezioni alle farmacie convenzionate relativamente ai farmaci per uso umano e 25 per i farmaci veterinari, 4 ispezioni alle parafarmacie 184 Relazione sanitaria 2013 miglioramento della qualità dell’assistenza nei punti farmaceutici di continuità anche grazie all’attività di informazione diretta agli assistiti mantenimento dell’attività informativa nei confronti delle farmacie e di tutti i medici prescrittori (in collaborazione con la Direzione e con l’U.F. Distretto) numerosi incontri informativi e di condivisione degli obiettivi con Medici MMG e Medici specialisti comprensivi di idonea reportistica aumento delle prescrizioni di farmaci a brevetto scaduto (incidenza % 71,9 nel 2013 vs 67,6 del 2012) miglioramento della qualità delle segnalazioni di reazioni avverse ai farmaci (ADR) e inserimento nella rete nazionale di FV di 90 segnalazioni, pari a un tasso di segnalazione di 531 per milione di ab., in netta diminuzione rispetto all’anno precedente ma comunque molto superiore al Gold Standard OMS (300 ADR per mil. di ab.); invio di alcune note informative AIFA sulla sicurezza dei farmaci. 185 Relazione sanitaria 2013 SEZIONE VI CORREDO DOCUMENTALE 6.1 Tabelle Tabella n. 1 - L'articolazione distrettuale: l'assetto a fine anno Distretto Unico Presidi: Presidio distrettuale FORTE DEI MARMI Presidio distrettuale MASSAROSA Casa della Salute di PIETRASANTA Presidio distrettuale PONTESTAZZEMESE Casa della Salute di QUERCETA Presidio distrettuale SERAVEZZA Presidio distrettuale CAMAIORE Casa della Salute di VIAREGGIO, Via Fratti Casa della Salute di Torre del Lago VIAREGGIO Presidio distrettuale Santa Maria Goretti VIAREGGIO Presidio distrettuale VIAREGGIO TERMINETTO Il Distretto comprende l'intera popolazione del territorio della USL. (cfr. par. 1) 186 Relazione sanitaria 2013 Tabella n. 2 - I servizi ospedalieri in rete: andamento dei ricoveri Ricoveri per residenti ovunque ricoverati (in Toscana) 20.725 Ricoveri per residenti ricoverati nei propri presidi 13.943 Ricoveri per non residenti 4.501 Totale 18.444 Grado di copertura del fabbisogno interno 67,28 Indice di attrazione 24,40 Durata Media della degenza o del ciclo Tasso di Occupaz ione % Indice di Rotazione Ricoveri per Acuti Ciclo Continuo 13.632 - Giornate degenza 73.685 - Giornate maturate 74.800 DH 3.813 - Accessi 5,41 69,94 46,53 3,45 121,81 84,73 22,40 78,18 12,74 9,28 106,11 47,07 41,52 73,13 6,43 43,88 1.485,4 8 8,00 13.155 Riabilitazione Codice 56 Ciclo Continuo 242 - Giornate degenza 5.422 - Giornate maturate 5.888 Riabilitazione Codice 56 DH 659 - Accessi 6.113 Riabilitazione Codice 75 Ciclo Continuo 90 - Giornate degenza 3.737 - Giornate maturate 4.288 Riabilitazione Codice 75 DH - Accessi 8 351 Nota: i dati sopra riportati sono da intendersi escluso: nido, psichiatria e neuropsichiatria infantile 187 Relazione sanitaria 2013 Tabella n. 3 - I servizi ospedalieri in rete: andamento dei ricoveri dei residenti per tipologia di struttura e confronto con l'anno precedente Tasso di ospedalizzazione N° ricoveri per residenti Funzioni di base Funzioni regionali Totale USL AO PRIVATO ALTRO TOTALE Anno 2013 14.980 2.295 991 439 18.705 114,01 869 862 38 251 2020 12,31 15.849 3.157 1.029 690 20.725 126,32 Anno Precedente N° ricoveri per residenti Funzioni di base Funzioni regionali Totale USL AO PRIVATO ALTRO TOTALE Anno 2012 17.168 2.313 1.472 422 21.375 126,13 435 933 43 202 1.613 9,52 17.603 3.246 1.515 624 22.988 135,65 Nota: i dati sopra riportati sono da intendersi escluso: nido, psichiatria e neuropsichiatria infantile 188 Relazione sanitaria 2013 Tabella n. 4 - I servizi ospedalieri in rete: posti letto in esercizio Di cui Riabilitazione Area Medica ciclo conti nuo Area Chirurgica D.H. ciclo conti nuo Area Terapie Intensive D.H. ciclo conti nuo Area Materno Infantile D.H. ciclo conti nuo Totale D.H. ciclo continuo D.H. Attività ordinaria Alta Specialità ciclo continu o ciclo contin uo D.H. D.H. 1) S. Camillo 50 30 27 39 0 0 0 0 77 69 30 20 0 0 2) Barbantini 46 0 0 0 0 0 0 0 46 0 20 0 0 0 3) Azienda USL 12 Versilia 149 45 113 9 10 0 54 6 326 60 19 14 14 1 Totale Asl 112 245 75 140 48 10 0 54 6 449 129 69 34 14 1 Nota: i dati sopra riportati sono da intendersi escluso: nido (25 culle), psichiatria (11 ciclo continuo) e neuropsichiatria infantile (1 ciclo continuo) 189 Relazione sanitaria 2013 Tabella n. 5 -I servizi sanitari territoriali e il loro sviluppo: assistenza domiciliare integrata, cure domiciliari, strutture e modalità assistenziali innovative Assistenza domiciliare integrata Si fa riferimento agli ADI D.P.R. 270/2000 NUMERO PAZIENTI IN ADI 2012 NUMERO PAZIENTI IN ADI 2013 Cure domiciliari ATTIVATE NEL 2013 n. PAZIENTI TRATTATI OBIETTIVO PAZIENTI PER ANNO PAZIENTE ONCOLOGICO PAZIENTE AFFETTO DA AIDS PAZIENTE TERMINALE 0 0 PAZIENTE AFFETTO DA PATOLOGIE SOCIALI Strutture e modalità assistenziali innovative POSTI TECNICI HOSPICE (i dati sono riferiti alla nuova struttura presso “Il Contesso” aperta dal mese di Luglio) Cure Intermedie – percorso ospedaliero Cure intermedie – percorso territoriale DIURNO PER PRESTAZIONI SPECIALISTICHE OSPEDALIZZAZIONE DOMICILIARE TRATTAMENTI PER ANNO CASI PER ANNO 190 Relazione sanitaria 2013 Tabella n. 6 - La struttura della spesa per livelli di assistenza: anno 2013 e confronto con l’anno precedente RELAZIONE SANITARIA ANNO 2013 Note Prevenzione collettiva Profilassi delle malattie infettive e diffusive Tutela dai rischi sanitari connessi all’inquinamento ambientale Totale Costi Aziendali Compensazioni Attive 2013 - Tot. Costi Aziendali al netto delle Comp. Attive % su TOTALE 2013 % su TOTALE 2012 Diff. % € 8.073.387 €0 € 8.073.387 2,90% 2,82% 0,08% € 805.139 €0 € 805.139 0,29% 0,28% 0,01% €0 €0 €0 0,00% 0,00% 0,00% Tutela della collettività e dei singoli dai rischi sanitari connessi agli amb vita_lavoro € 3.002.979 €0 € 3.002.979 1,08% 1,06% 0,02% Ambienti di vita € 1.099.205 €0 € 1.099.205 0,39% 0,37% 0,02% Ambienti di lavoro € 1.903.774 €0 € 1.903.774 0,68% 0,68% 0,00% Sanità pubblica veterinaria € 2.263.930 €0 € 2.263.930 0,81% 0,80% 0,01% Sanità animale Tutela igienico sanitaria degli alimenti di origine animale Igiene degli allevamenti e delle produzioni zootecniche Tutela igienico sanitaria degli alimenti Medicina legale Medicina dello sport Assistenza territoriale € 271.532 €0 € 271.532 0,10% 0,10% 0,00% € 1.585.099 €0 € 1.585.099 0,57% 0,56% 0,01% € 407.299 €0 € 407.299 0,15% 0,14% 0,00% € 278.660 €0 € 278.660 0,10% 0,14% -0,04% € 1.270.102 €0 € 1.270.102 0,46% 0,39% 0,07% € 452.577 €0 € 452.577 0,16% 0,16% 0,00% € 157.977.756 € 8.301.746 € 149.676.010 53,75% 52,94% 0,81% Assistenza sanitaria di base € 18.480.856 € 193.031 € 18.287.825 6,57% 6,41% 0,16% Medicina generale € 14.523.503 € 193.031 € 14.330.472 5,15% 4,97% 0,17% € 2.834.789 €0 € 2.834.789 1,02% 0,98% 0,04% Pediatria di libera scelta Continuità assistenziale € 1.122.564 €0 € 1.122.564 0,40% 0,46% -0,06% Assistenza farmaceutica € 50.329.424 € 1.802.364 € 48.527.060 17,43% 16,34% 1,09% Farmaceutica aziendale e assistenza integrativa € 23.254.029 € 1.802.364 € 21.451.665 7,70% 6,94% 0,76% Farmaceutica convenzionata e integrativa € 27.075.395 €0 € 27.075.395 9,72% 9,40% 0,32% Assistenza distrettuale € 29.700.608 € 6.226.407 € 23.474.201 8,43% 8,63% -0,20% Ambulatoriale e domiciliare € 19.086.387 € 6.226.407 € 12.859.980 4,62% 4,99% -0,37% Emergenza sanitaria territoriale € 10.614.221 €0 € 10.614.221 3,81% 3,64% 0,17% Riabilitazione € 6.533.956 € 79.944 € 6.454.012 2,32% 2,42% -0,10% Riabilitazione funzionale € 3.156.338 € 79.944 € 3.076.394 1,10% 1,15% -0,05% Disabilità € 2.429.811 €0 € 2.429.811 0,87% 0,89% -0,02% € 947.808 €0 € 947.808 0,34% 0,37% -0,03% €0 €0 €0 0,00% 0,00% 0,00% Assistenza protesica Assistenza termale Assistenza ai non autosufficienti € 7.710.948 €0 € 7.710.948 2,77% 2,64% 0,13% € 32.489.175 €0 € 32.489.175 11,67% 11,97% -0,30% Specialistica € 22.352.757 €0 € 22.352.757 8,03% 7,69% 0,33% Diagnostica strumentale € 10.136.418 €0 € 10.136.418 3,64% 4,27% -0,63% Salute mentale Assistenza specialistica ambulatoriale € 10.551.533 €0 € 10.551.533 3,79% 3,70% 0,09% Dipendenze € 2.181.256 €0 € 2.181.256 0,78% 0,83% -0,05% Tossicodipendenze € 1.745.005 €0 € 1.745.005 0,63% 0,66% -0,04% Alcoolismo Assistenza ospedaliera Ricovero Emergenza urgenza € 436.251 €0 € 436.251 0,16% 0,17% -0,01% € 145.203.589 € 24.487.830 € 120.715.759 43,35% 44,24% -0,89% € 138.643.243 € 24.487.830 € 114.155.413 40,99% 41,93% -0,93% € 6.560.346 €0 € 6.560.346 2,36% 2,31% 0,05% € 311.254.733 € 32.789.576 € 278.465.156 100,00% 100,00% 0,00% 191 Relazione sanitaria 2013 Tabella n.7 Fonte: discoverer: DM_Costi CONVENZIONI MEDICHE NAZIONALI BUDGET TRASVERSALI (FPL1) °Il dato si riferisce al Fattore Produttivo 2000027 "Guardia Medica" °°Il dato si riferisce al Fattore Produttivo 2000025 "Costi conv.naz.prestaz.medico-generiche" *Il dato si riferisce al Fattore Produttivo 2000026 "Costi conv.nazionale prestaz.pediat" **Il dato si riferisce al Fattore Produttivo 2000033 "Costi conv.naz.prestaz.medicina dei servizi" ***Il dato si riferisce al Fattore Produttivo 2000029 "Incaricati DEU" ****Il dato si riferisce al Fattore Produttivo 2000034 "Convenzione Specialisti Interni" MEDICINA GENERALE 14.088.976 °°MEDICINA GENERALE 12.747.468 ***MEDICINA EMERG. SANIT. TERRIT. 191.272 °MEDICINA ATTIVITA' CONTINUITA' ASS. **MEDICINA DEI SERVIZI 1.076.004 74.232 *PEDIATRIA LIBERA SCELTA 2.834.789 ****SPECIALISTICA AMBULATORIALE 1.286.774 TOTALE 18.210.539 Tabella n.7.a TRASPORTI SANITARI *Il dato si riferisce al Fattore Produttivo 2000032 "Trasporti Sanitari" escluso ciò che è attribuito al DEU **Il dato si riferisce al Fattore Produttivo 2000031 "Trasporti Sanitari" che è attribuito al DEU 1.711.212 *TRASPORTI SANITARI ORDINARI **TRASPORTI SANITARI EMERGENZA 531.104 2.242.316 Confronto 2013/2012 2013 MEDICINA GENERALE *PEDIATRIA LIBERA SCELTA ****SPECIALISTICA AMBULATORIALE 2012 13.995.578 93.398 2.834.789 2.818.055 16.734 1.286.774 TOTALE 18.210.539 *TRASPORTI SANITARI ORDINARI 1.711.212 **TRASPORTI SANITARI EMERGENZA diff. 14.088.976 531.104 2.242.316 1.494.090 - 207.316 18.307.723 - 97.184 1.857.216 - 146.004 551.580 - 20.476 - 166.480 2.408.796 192 Relazione sanitaria 2013 Tabella n. 8 - Lo sviluppo della rete dei presidi: il patrimonio immobiliare, interventi di nuova edificazione o di riorganizzazione funzionale (interventi finanziati) - dato aziendale Settore di intervento: ==== Spesa effettiva 2013 Nessun dato relativo a interventi di nuova edificazione Tabella n. 9 - Il patrimonio immobiliare, interventi di nuova edificazione di riorganizzazione funzionale (interventi finanziati) - dato aziendale (vedi tabella al paragrafo 3.5) Spesa effettiva 2013 Tabella n. 10 - Il patrimonio immobiliare, interventi di nuova edificazione di riorganizzazione funzionale (interventi finanziati) - dato aziendale Spesa effettiva (dato 2010) Edilizia extraospedaliera Settore di intervento Mantenimento strutture 1.407.432,28 Tabella n. 11 - Qualità aziendale: i progetti di miglioramento più significativi (max 5) portati a conclusione nell'anno DESCRIZIONE OBIETTIVO RISULTATI RAGGIUNTI Iniziato percorso per requisiti di esercizio Centro Trasfusionale e centri di raccolta Coinvolgimento degli operatori della struttura con la presenza degli Ingegneri per la parte dei requisiti strutturali, tecnologici e impiantistici.. Effettuati sopralluoghi presso i centri di raccolta sangue di Camaiore e Massarosa dove si effettuano donazioni,. Acquisita la documentazione presente per il completamento della verifica da parte della commissione prevista per il prossimo anno. Conformi all’obiettivo Verifica da parte della Commissione Regionale Accreditamento Istituzionale per Dipartimento Cure Primarie con esito positivo Raccordati e coordinati i gruppi di lavoro multidisciplinare per il raggiungimento dei requisiti richiesti per l’ Accreditamento Istituzionale rispondendo a tutti i requisiti con rispettivi indicatori e standard di riferimento Conformi all’obiettivo Formate 900 persone Incontri con riunioni di formazione e Audit presso le strutture Aziendali con lettura dei requisiti specifici per Accreditamento Istituzionale e per i requisiti di esercizio (inserirti come evento formativo) Conformi all’obiettivo Sono stati effettuati 40 Audit presso le strutture che hanno presentato domanda di accreditamento cui hanno partecipato n. 300 dipendenti Effettuati Audit in tutte le strutture Aziendali che hanno presentato domanda di Accreditamento Istituzionale. ( inserirti come evento formativo) Conformi all’obiettivo 193 Relazione sanitaria 2013 Tabella n. 12 - La comunicazione: iniziative di comunicazione interna in riferimento anche ai temi della Carta dei Servizi Descrizione Obiettivo Incontri di condivisione di buone pratiche amministrative per addetti ai rapporti con l’utenza Formazione operatori addetti front office Villa Borbone, Viareggio 8-15 Novembre, 4 Dicembre 2013 Conferenza dei Servizi Strumenti adottati per la verifica dell'iniziativa In corso Conclusa Se conclusa riportare i risultati conseguiti Condivisione di esperienze di comunicazione col cittadino Si Vedi questionarii di soddisfazione e schede valutazione presso UO. Formazione Informazione e confronto sul tema della riorganizzazione del sistema sanitario regionale Incontro, Questionario soddisfazione Si “Percorso Sanità” periodico di informazione Presentazione delle attività dell’Azienda Pubblicazione e distribuzione Partecipazione delle realtà del territorio e degli operatori Aumento delle conoscenze specifiche 7 numeri mensili nel 2013 Sito intranet - Percorso Sanità” periodico di informazione Diffusione dati indagini MeS. S. Anna Sito Intranet Miglioramento della comunicazione interna Condivisione modulistica e documentazione trasversale ed invio delle dodici newsletter mensili sulle novità del mese Diffusione dei risultati sull’analisi dei reclami Miglioramento dei servizi Analisi dei reclami per tipologia e struttura NO Si SI SI SI Si Indagine sui servizi territoriali , Indagini clima interno si Inviati 3report trimestrali ed una Relazione annuale di Tutela nel 2013 Reportistica verso Direzione e verso Aree/Dipartimenti aziendali Attività Sportello Unico di Prevenzione Rispondere in modo efficace ai bisogni di informazione e assistenza dei cittadini utenti e delle loro organizzazioni, mediante l’ottimizzazione della circolazione delle informazioni tra gli operatori del Dipartimento di Prevenzione Popolamento database delle FAQ Registrazione della domanda ai fini dello sviluppo dell’attività Conformi all’obiettivo Si Dati sito Web 194 Relazione sanitaria 2013 Tabella n. 13 - La comunicazione: iniziative di comunicazione esterna Descrizione Ascolto criticità attraverso numero verde e Punto URP Accoglienza “Percorso Sanità” periodico di informazione Sito INTERNET Obiettivo Strumenti adottati per la verifica dell'iniziativa • Migliorare la soddisfazione dell’utenza e limitare il contenzioso Analisi del reclamo Presentazione delle attività dell’Azienda Pubblicazione e distribuzione mensile Aggiornamento costante del sito INTERNET Carte di reparto, carte accoglienza Pubblicazione dei principali documenti aziendali per la loro fruizione Cura della pubblicazione delle Carte di reparto e Carte accoglienza Aggiornamento periodico della Carta dei Servizi Diffusione esterna dei contenuti della stessa con sito web e con documentazione cartacea Attività Sportello Unico di Prevenzione Rispondere in modo efficace ai bisogni di informazione e assistenza dei cittadini utenti e delle loro organizzazioni, mediante l’ottimizzazione della circolazione delle informazioni tra gli operatori del Dipartimento di Prevenzione In corso Conclusa Se conclusa riportare i risultati conseguiti Risultati conformi all’obiettivo. Si 7 numeri si Si Conformi all’obiettivo N° carte di reparto e accoglienza presenti, in collegamento con l’attività di accreditamento delle strutture o o Invio per posta elettronica Pubblicazione sul sito Web aziendale • Registrazione della domanda ai fini dello sviluppo dell’attività • FAQ • Procedure* • Schede macchina** Si si Conformi all’obiettivo si Conformi all’obiettivo, verificati con valutazione Dati sito Web Tabella n. 14 - La comunicazione: costi aziendali Costi aziendali della comunicazione costi 2013 CdC URP 378 Interventi comunicazione interna 2.964 50% Interventi comunicazione esterna 2.964 50% Personale 282.365 Tot. 288.293 Fonte: DM_COSTI > Report Sintetico> foglio Annuale > Area di Staff > Relazioni Pubbliche > U.R.P. Descrizione Fp L3 PERSONALE 282.365 BENI ECONOMALI 5 SERVIZI 0 AMMORTAMENTI 2.950 COSTO SERVIZI INTERNI 2.972 5.927 2.964 195 Relazione sanitaria 2013 Tabella n. 15 La Carta dei Servizi: gli impegni dichiarati Il nuovo repertorio di impegni per la Carta dei Servizi sanitari (DGRT. 335/2014) è vigente presso la nostra azienda con i dati del 2013. Qui di seguito vengono elencate le categorie di cui all'Osservatorio Regionale Carta dei Servizi con la descrizione degli impegni. Per i relativi indicatori, standard e strumenti di verifica si rimanda alla pagina del sito web aziendale alla pagina http://www.usl12.toscana.it/documenti/ --> CARTA DEI SERVIZI E IMPEGNI AZIENDALI Categorie di cui all'Osservatorio Regionale Carta dei Servizi e impegni per la carta dei servizi sanitari ASPETTI RELAZIONALI Garantire il miglioramento dei rapporti tra gli utenti ed il personale a contatto con essi UMANIZZAZIONE Presenza di regolamento che disciplina l'assistenza integrativa non sanitaria negli ospedali (sia da parte di familiari, ass volontariato che di cooperative sociali) supporto personale, relazionale, affettivo Nell'assistenza ai soggetti di età evolutiva sono rispettati i principi enunciati nella "Carta dei diritti del bambino in ospedale" fatta propria dalla Commissione pediatrica regionale Garantire rispetto delle specificità etniche e culturali Garantire umanizzazione del momento della morte Garantire cure palliative e terapia del dolore INFORMAZIONE E COMUNICAZIONE Garantire la piena funzionalità e visibilità dell'URP Cura dell'empowerment individuale (iniziative di educazione/informazione rivolte a cittadini e categorie di malati) Garantire alcuni percorsi di Chronic care model (sanità di iniziativa) Garantire all'atto del ricovero l'informazione sul Presidio di ricovero per gli aspetti che interessano al paziente tramite consegna di foglio accoglienza e/o sua affissione in reparto Cura della comunicazione clinica (consenso informato, operatore di riferimento per alcune categorie di pazienti) Garantire l'ottenimento di notizie cliniche da parte del ricoverato stesso e/o dei familiari dei ricoverati, nel rispetto della privacy del paziente Agevolazione continuità delle cure dopo ricovero ordinario o in day surgery (consegna lettera di dimissione ai dimessi, riferimento telefonico per i dimessi. TEMPI E ACCESSIBILITA' Per pazienti fragili o con bisogni complessi garantire esistenza nel presidio ospedaliero di protocolli di dimissioni che prevedano il coinvolgimento dei servizi territoriali Garantire in caso di intervento programmato un percorso dedicato in cui un cittadino possa usufruire nell'arco di un giorno di tutte le prestazioni diagnostiche e ambulatoriali richieste Facilitazione delle modalità di prenotazione (CUP – prima visita) Garantire per l'accesso alle prestazioni specialistiche e diagnostiche il tempo massimo previsto dai provvedimenti regionali ed in caso di non rispetto rilascio del bonus Nel caso di mancata effettuazione della prestazione prenotata garantire all'assistito il rilascio di un bonus e la possibilità di fruire comunque della prestazione l'esecuzione della stessa nei tempi massimi dichiarati dall'azienda Facilitare modalità ritiro referti e garantire per la consegna dei referti il rispetto dei 5gg, salvo tipologie di esami dichiarati 196 Relazione sanitaria 2013 Garantire pubblicità modalità di consegna copia della cartella clinica, comprensiva dei tempi massimi ASPETTI ALBERGHIERI E COMFORT Comfort dei servizi comuni (comfort generale della struttura) Garantire la possibilità di prenotare la scelta tra due o più menù, per i pazienti a dieta libera, e garantire peculiarità alimentari per motivi di salute, culturali, etnici STRUTTURA E LOGISTICA Migliorare accesso fisico alle strutture da parte di portatori di handicap o cittadini fragili ASPETTI BUROCRATICI E AMMINISTRATIVI Garantire la facilitazione di procedure amministrative/sanitarie complesse TUTELA, ASCOLTO E VERIFICA Garantire l'esistenza di una procedura per la gestione dei reclami che rispetti il tempo massimo risposta di 30 gg e che utilizzi l'analisi dei reclami per migliorare la qualità dei servizi Utilizzare i risultati delle indagini di qualità percepita per migliorare la qualità dei servizi Garantire il coinvolgimento del Comitato di Partecipazione Aziendale nei processi aziendali secondo gli indirizzi regionali 197 Relazione sanitaria 2013 Tabella n. 16 - La promozione della cultura della salute: interventi realizzati nell’anno Tematica responsabile target Rete di collaborazione Stili di vita: guadagnare salute in 4 mosse Dr.ssa G.Camarlinghi, U.F. Igiene Alimenti Nutrizione; Dr.ssa F. Falcone, Centro Antifumo U.F. Sert; Dr. G.Intaschi, U.F. Sert Dr. A. Pizzi, Medicina dello sport Partecipazione di due Istituti comprensivi "Prevenzione dell'abitudine al fumo nella comunità versiliese: Dr.ssa F. Falcone, Centro Antifumo U.F. Sert Scuole della Versilia, Enti Locali, Associazioni di volontariato Prevenzione alcologica Ricreazione in via d’estinzione Dr. G.Intaschi, resp.le U.F. Sert "Prevenzione HIV/AIDS" progetto/concorso ULTIMORA Dr. F.Barghini U.F. Igiene e Sanità pubblica Scuole della Versilia, Enti locali, terzo settore: ass.ni di volontariato ACAT e privato sociale CEIS Comitato non la bevo Scuole della versilia, anlaids Versilia "Incentivazione donazione sangue e plasma" Dr. Porta direttore U.O. Immunoematologia e trasfusione "Educazione sessuale e sentimentale" G.A.P. Gioco d’azzardo patologico U.F.Sert, Centro Antifumo Realizzato U.F. Igiene e Sanità pubblica realizzati Ass.ni donatori di sangue della Versilia, Scuole della Versilia Centro trasfusionale, Ed. alla salute realizzato Dr.ssa C. Mugnetti U.F. Consultoriale, Scuole della versilia, gruppi genitori e insegnanti U.F. Consultoriali, équipe Adolescenti realizzato Dr.ssa M. Aglietti U.F. Sert Costituzione della rete per gli Operatori sanitari con associazioni ed enti, forze dell’ordine Dipartimento di Prevenzione, Dipartimento di riabilitazione Commissione G A P aziendale realizzato Studenti , atleti, insegnanti, genitori, istruttori sportivi, cittadinanza, Studenti, volontari , medici ed infermieri del 118 realizzato Ambiente e rapporto uomo - animale F. Sanità Pubblica Veterinaria Dr.ssa Ida Aragona Presentazione del progetto da parte dei volontari agli insegnanti scuole secondarie Scuole di secondo grado, Istituto professionale Alberghiero PROMOZIONE DELLA SALUTE E DEL BENESSERE A SCUOLA Promozione della salute Dr.ssa Maria Vittoria Sturaro Formazione della Peer Education realizzazione Campus Tabella n. 17 - La promozione della cultura della salute: dati di spesa Interventi di educazione alla salute Personale € 95.041 € 14.080 Educazione sanitaria (312) Relaz Sanit Ann Tot PERSONALE Realizzato realizzato Dr. A. Pizzi resp medicina dello sport Dr. A Marchetti U.F. riabilitazione Centrale 118 resp Dr. A. Niccolini Importi in € 0 € 109.121 note U.F. Igiene Alimenti Nutrizione; Centro Antifumo U.F. Sert; U.F. Sert; Medicina dello sport U.F. Sert, Movimento e stili di vita sani, prevenzione doping, AFA Corretto uso del 118 ALTRI COSTI Raggiungimento obiettivo realizzato Realizzato Sanità pubblica veterinaria Docenti Studenti scuola superiore e IstitutioComprensivo realizzato Ambiente e rapporto uomo animale 198 Relazione sanitaria 2013 Tabella n. 18 - La formazione del personale: tematiche e ambiti formativi dell’azienda anno 2013 Tematiche e ambiti formativi Metodologia del lavoro e organizzazione dei servizi N. interventi in sede 64 Tematiche inerenti la prevenzione 11 Corsi specifici per lo sviluppo delle competenze professionali 27 La comunicazione e qualità relazionale interna ed esterna con particolare attenzione al miglioramento delle reti di relazioni (con i colleghi, i familiari e la cittadinanza) 6 Lo sviluppo del modello organizzativo "Chronic care model" che favorisce la Sanità d'Iniziativa 5 La continuità dei percorsi diagnostico-terapeutici territorio-ospedale-territorio 1 Appropriatezza dei percorsi riabilitativi Tecniche di rianimazione (ALS, BLS, BLS-D, PBLS-D e Retraining) Progetto "Codice Rosa" Sperimentazione della FAD (Formazione a Distanza) Processo di inserimento per i neoassunti, benessere organizzativo e stress lavoro correlato, Piani di inserimento ed interscambio 4 31 2 Non attivata in azienda 14 Sviluppo delle conoscenze ed utilizzo delle procedure informatiche 1 Potenziamento delle attività inerenti la salute e la sicurezza del personale dipendente di cui al D.Lgs. 81/2008 2 Gestione delle emergenze con simulazioni ed esercitazioni 4 Riunioni di aggiornamento professionale Seminari 26 1 Audit clinici edizioni 45 Rassegne M&M edizioni 83 Controllo del dolore 1 Farmacologia 2 Tirocinio 194 199 Relazione sanitaria 2013 Tabella n. 19 - La formazione del personale: esperienze significative portate a conclusione nell’anno 2013 ( quelli a valutazione d’impatto ) Finalità Settori/figure Apprendimento di tecniche di esecuzione screening spirometria BPCO MMG e personale sanitario delle strutture ospedaliere e territoriale Obiettivi Fornire elementi base per eseguire la curva flusso volume, individuare e potenziare modalità assistenziali Comunicazione in ambito di sanità d’iniziativa Personale sanitario afferente la Sanità d’Iniziativa Fornire elementi base per migliorare ed affinare le tecniche di comunicazione per la promozione ed adozione da parte dei cittadini di sani stili di vita Ore Verifiche 20 Test di apprendimento e prova pratica 4 Test di apprendimento e prova pratica Risultati Valutazione Individuazione e potenziamento di modalità assistenziali Favorire gli interventi di di educazione sanitaria alla base delle pro – attività del progetto regionale buona Evento formativo non portato a completamento Non disponibile buona Incontri multidisciplinari in ambito di Anatomia Patologica Personale tecnico e sanitario Formare ed informare il personale afferente l’anatomia patologica sui nuovi protocolli e procedure a livello di Area Vasta Test di 6 apprendimento 200 Relazione sanitaria 2013 Tabella n. 20 La formazione del personale: investimento aziendale Analisi della spesa sostenuta per l’anno 2013 Docenze di cui: Interne €. 27.894,33 Esterne €.16.517,00 Materiale Didattico (manuali BLSD, PLS), quote associative I.R.C., cancelleria : €. 10.250,00 Costi diretti della formazione Affitto spazi: €. 556,00 (finanziamento Aziendale) Affidamenti esterni vari (catering, hostess, strumenti) (FAD, Front Office, Emergenza Urgenza): €. 6.228,00 Spese per Agg. Obblig. Individuali: €. 7.802,00 Affidamenti esterni vari: €. 0, Totale Delib. 105/2013 = €. 92.767,16 Costi della struttura formazione Personale funzionalmente assegnato: €. 160.000,00 Costi indiretti della formazione (costo n. ore di formazione dedicate (personale dipendente): n. 15.378 ore in termini di ore non lavorate) Costo medio stimato ore formazione in termini di ore non lavorate :€. 461.340,00 Regionale: € 23.410,00 Aziendale: € 200.000 Fonte di finanziamento Area Vasta: € 0 Fondi UE: € 0 Fondi da iscrizioni: €. 5.000,00 Fondi da sponsor: €. 0.0 Tabella n. 21 - L’accreditamento: elenco dei presidi del “Programma accreditamento” verificati nell’anno di riferimento in via da da parte delle nuove commissioni Regionali in base alla legge LR 51/2009 e successive modifiche Attività Denominazione Area cure primarie Tabella 10 Requisiti trasversali e requisiti specifici Sede Denominazione Area cure primarie Presidi indirizzo Via Aurelia Lido di Camaiore denominazione Azienda USL 12 Viareggio 201 Relazione sanitaria 2013 6.2 INDICATORI SPECIFICI PER LIVELLO DI ASSISTENZA 6.2.1 Indicatori specifici per livello di assistenza L’indicatore è una variabile quantitativa o un parametro qualitativo che registra un certo fenomeno (DPCM 19 maggio 1995). E’ di solito rappresentato da una media o da una percentuale, da una proporzione o da un tasso; generalmente viene espresso come rapporto quantitativo tra variabili, ma può anche esprimersi in termini qualitativi (manifestarsi o meno di determinati eventi, presenza/assenza di determinate strutture, attrezzature ecc.). La relazione sanitaria aziendale contiene indicatori sia del tipo qualitativo che quantitativo. Lo schema riporta già negli specifici capitoli alcuni indicatori di carattere trasversale, che interessano complessivamente i processi aziendali per i vari aspetti della qualità (organizzativa, professionale, percepita dall’utenza). Considerato che tali indicatori non sono sufficienti a verificare il raggiungimento dei livelli di assistenza previsti dalla programmazione regionale, si è ritenuto opportuno individuare un insieme di indicatori specifici per livello di assistenza comune a tutte le aziende sanitarie. Gli indicatori contenuti nella relazione sanitaria aziendale sono mutuati in parte da quelli stabiliti a livello ministeriale, sia con i Decreti della sanità del 24/7/1995 e del 15/10/1996 (in attuazione artt. 10 e 14 del D.Lgs. 502/95) che in adempimento all’art. 28 comma 10 della legge 23/12/1998 n. 448. Considerato che a livello centrale, nonostante i decreti di cui sopra lo prevedessero, non sono stati ancora definiti i contenuti e le specifiche delle informazioni necessarie alla produzione degli indicatori, al fine di assicurare omogeneità metodologica viene fornito un Manuale con le indicazioni circa i contenuti e le modalità di rilevazione dei singoli indicatori. Al fine della composizione degli indicatori, per il dato relativo alla popolazione residente nei sette comuni della Versilia ci siamo riferiti al valore ufficiale comunicato dalla Regione. Livello 1 Prevenzion e collettiva 1 Prevenzion e collettiva 1 Prevenzion e collettiva 1 Prevenzion e collettiva 1 Prevenzion e collettiva 1 Prevenzion e collettiva 1 Prevenzion e collettiva 1 Prevenzion e collettiva Sub Livello Indicatori 1 N° insediamenti produttivi censiti compresi gli esercizi ed i laboratori di produzione e preparazione di sostanze alimentari 3898 2 N° aziende di alimenti di origine animale soggette al riconoscimento CEE o regionale 42 3 N° altre imprese (oltre quelle individuate nell'indicatore 2) che trattano alimenti di origine animale 3658 4 Costo per le attività del dipartimento di prevenzione / Popolazione residente 8073387,21 / 164.054 = €. 49,21 5 Indice di copertura vaccinale al 24° mese Per vaccinazioni obbligatorie 95,27% Indice di copertura vaccinale al 24° mese Per morbillo, parotite rosolia 92,63% 6 N° casi nuovi di mal. Infettive intestinali compresa epatite virale A / Popolazione residente X 10.000 18 / 164.054*10.000 = 1,09 7 N° aziende + cantieri oggetto di interventi "complessi" controllate per la prima volta 775 8 N° casi di infortunio sul lavoro 2295 202 Relazione sanitaria 2013 Livello 1 Prevenzion e collettiva 1 Prevenzion e collettiva 2 Assistenza territoriale Sub Livello Indicatori 9 N. procedure integrate nel SUP (Sportello unico per la prevenzione)/ Totale procedure dip. prevenzione X100 62/66*100=93,9% 10 N. punti di accesso (fisici + telematici) al SUP/ n. distretti 2/2 11 Campagna screening Anno 2013 MAMMELLA - fascia di età 50-69 A (% grezza)= 12488/(23259/2) * 100 = 107,38 % B (% grezza)= 7984/(12488 -251) * 100 = 65,24 % CERVICE - fascia di età 25-64 A (% grezza)= 16213/(46352/3) * 100 = 104,93 % B (% grezza)= 8184/(16213 -496) * 100 = 52,07 % COLON-RETTO - fascia di età 50-70 A (% grezza)= 13556/(46349/2) * 100 = 58,49 % B (% grezza)= 4630/(13556 -495) * 100 = 35,45 % I dati inviati al Centro di Riferimento Regionale (ISPO) sono diversi perché tengono conto anche delle esclusioni prima e dopo l’invito. Assistenza 12 Spesa per assistenza medico generica + pediatrica / Popolazione residente sanitaria di 18.210.539 / 164.054 = 111,00 base Assistenza 13 N° medici di medicina generale convenzionati / Popolazione residente di età > = 14 sanitaria di anni X 1.000 base 120 / 164.054 * 1.000 = 0,73 Assistenza 14 N° pediatri di libera scelta / Popolazione residente di età < 14 anni X 1.000 sanitaria di 20 / 19.788* 1.000 = 1.01 base Assistenza 15 Spesa per il servizio di continuità assistenziale / Popolazione residente sanitaria di 1076004,00 / 164.054 = 6.56 base Assistenza 16 N° richieste di intervento / N° punti di continuità assistenziale sanitaria di 16893 / 6 =2815.5 base Farmaceuti 17 Spesa netta per assistenza farmaceutica / Popolazione residente ca 27.075.395 / 164.054 = 165,04 2 Assistenza territoriale 2 Assistenza territoriale 2 Assistenza territoriale 2 Assistenza territoriale 2 Assistenza territoriale 2 Assistenza territoriale 2 Farmaceuti 18 Spesa netta per assistenza farmaceutica/n. ricette Assistenza ca 27.075.395 / 1.713.215 = 15,80 territoriale 2 Farmaceuti 19 N° ricette / N° residenti Assistenza ca 1.713.215/164.054 = 10,44 territoriale 2 Farmaceuti 20 N° punti di accesso per l'assistenza integrativa / Popolazione residente X 1000 Assistenza ca 70 / 164.054*1.000 = 0,43 territoriale 203 Relazione sanitaria 2013 Livello Sub Livello Indicatori 2 Assistenza territoriale 2 Assistenza territoriale 2 Assistenza territoriale 2 Assistenza territoriale 2 Assistenza territoriale 2 Assistenza territoriale Distrettual 21 N° ricoveri urgenti (fonte SDO)/ N° totale ricoveri (2013) X100 e 8.454 / 20.058=42.15 Distrettual 22 N° interventi 118 / popolazione residente X1000 e 83940 / 164054 * 1000 = 511.66 Distrettual 23 Spesa per 118 / Popolazione residente e 10.614.220,74 / 164.054 = 64,70 Riabilitazio 24a N° prestazioni domiciliari di riabilitazione /popolazione residente X1000 ne 7470/ 164.054*1000 = 45.53 Riabilitazio 24b N° prestazioni domiciliari in riabilitazione usufruite dai cittadini residenti/ popolazione ne residente x 1.000 7470/ 164.054*1000 = 45.53 Riabilitazio 25a N° prestazioni ambulatoriali di riabilitazione / popolazione residente X1000 (dato ne 2010) 131.956 / 164.054 * 1000 = 804.34 2 Riabilitazio 25b N° prestazioni ambulatoriali di riabilitazione (medicina riabilitativa) usufruite dai Assistenza ne cittadini residenti / popolazione residente X1000 territoriale 4442 / 164.054 * 1000 = 27.08_____________ 2 Riabilitazio 26 N° posti letto residenziali e diurni in strutture extraospedaliere pubbliche e private Assistenza ne accreditate per attività di riabilitazione intensiva / popolazione residente X10.000 (dato 2010) territoriale (ricovero 0 / 164.054 * 10.000 = 0 extra ospedalier o) 2 Riabilitazio 27 N° posti letto residenziali e diurni in strutture extraospedaliere per attività di Assistenza ne riabilitazione per l'età evolutiva e per le disabilità neuropsichiche /popolazione residente X10.000 (dato 2010) territoriale (ricovero extra 0 / 164.054 * 10.000 = 0 ospedalier o) 2 Riabilitazio 28 Durata della degenza media dei ricoveri di riabilitazione intensiva in strutture Assistenza ne extraospedaliere territoriale (ricovero extra ospedalier o) 2 Handicap 29 N° soggetti accertati con handicap ( L. 104/92) in situazione di gravità di età 0-64 Assistenza anni/totale soggetti accertati con handicap X100 territoriale 1561 / 3546 * 100 = 44,02 2 Handicap 30 N. soggetti in situazione di gravità con interventi di aiuto alla persona /N. soggetti Assistenza accertati in situazione di gravità X 100 territoriale 36 / 1561 * 100 = 2,30 2 Assistenza 31 Spesa per assistenza protesica /popolazione residente Assistenza protesica 947.808 / 164.054 = 5,78 territoriale 204 Relazione sanitaria 2013 Livello Sub Livello 2 Assistenza Assistenza ai non territoriale autosuffici enti 2 Assistenza Assistenza ai non territoriale autosuffici enti 2 Assistenza Assistenza ai non territoriale autosuffici enti 2 Assistenza Assistenza ai non territoriale autosuffici enti 2 Assistenza Assistenz ai non a autosuffici territorial enti e 2 Assistenza Assistenza ai non territoriale autosuffici enti 2 Assistenza Assistenza ai non territoriale autosuffici enti 2 Assistenza Assistenza ai non territoriale autosuffici enti 2 Assistenza Assistenza ai non territoriale autosuffici enti 2 Assistenza Assistenza ai non territoriale autosuffici enti 2 Specialistic Assistenza a territoriale 2 Specialistic Assistenza a territoriale Indicatori 32a N° casi seguiti con ADI / Popolazione residente X 1.000 1920 / 164.054 *1.000 = 11.63 32b N° casi di età >= 65 anni seguiti con assist. domic. integrata / Popolazione residente X 1.000 1574 / 164.054 *1.000 = 9.59 33 N° non autosufficienti valutati nell'anno>= 65 anni / Popolazione residente >= 65 anni X 1.000 834 / 39.762* 1.000 = 20,97 34 N° posti letto in RSA / Popolazione residente >= 65 anni X 1.000 377 / 39.762* 1.000 = 9,48 35 N° soggetti residenti>= 65 anni non autosufficienti presenti in RSA nell'anno / Popolazione residente >= 65 anni X 1.000 309/ 38.967 * 1.000 = 8,52 36 N° soggetti residenti>= 65 anni, non autosufficienti, nuovi ingressi in RSA nell'anno / Popolazione residente >= 65 anni X 1.000 235 / 39.146 * 1.000 = 6,18 37a Spesa sanitaria per assistenza residenziale per popolazione >= 65 anni in strutture pubbliche / Spesa sanitaria X100 0 / 278.465.156,21 * 100 = 0 37b Spesa sanitaria per assistenza residenziale per popolazione >= 65 anni in strutture convenzionate / Spesa sanitaria X100 7.369.551,00 / 278.465.156,21 *100 = 2,65 38 Spesa per prestazioni residenziali (RSA) per abitante >65 anni 7.369.551,00 / 39.762 = 185,34 39 N° ricoveri temporanei per non autosufficienti in RSA / N° nuovi ricoveri in RSA X100 44/180 *100 = 24,44% 120 / 309 *100 = 66,26 151 /*100 = 66,26 40a Spesa per attività specialistica e diagnostica ambulatoriale in presidi pubblici / Popolazione residente 28.386.215 / 164.054 = 173,03 40b Spesa per attività specialistica e diagnostica ambulatoriale in strutture private accreditate/ Popolazione residente 4.102.960 / 164.054 = 25,01 205 Relazione sanitaria 2013 Livello Sub Livello Indicatori 2 Specialistic 41 Costo attività specialistica e diagnostica ambulatoriale su totale costi azienda (costo Assistenza presidi dell'azienda + costo strutture private accreditate + saldo compensazioni) territoriale 32.489.175 / 278.465.156,21 = 0.12 2 Specialistic 42a N° totale delle prestazioni specialistiche effettuate in strutture pubbliche \ Assistenza a Popolazione residente territoriale 2.454.671/ 164.054 = 14,96 2 Specialistic 42b N° totale delle prestazioni specialistiche effettuate in strutture private accreditate \ Assistenza a Popolazione residente territoriale 89.775 / 164.054= 0,55 il dato si riferisce alle prestazioni semplici ed esclude i pacchetti di prestazioni (come da Delibera 595/06) Escluso FSK 2 Salute 43a N° utenti >= 18 anni / Popolazione residente>=18 anni X 1.000 Assistenza mentale 4307/ 140.230* 1.000 = 30.71 territoriale 2 Salute 43b N° utenti < 18 anni / Popolazione residente < 18 anni X 1.000 Assistenza mentale 1. 635 / 11.517*1.000 = 141.96 territoriale 2 Salute 44a N° nuovi utenti >= 18 anni nell'anno / Popolazione residente >= 18 anni X 1.000 Assistenza mentale 1256/ 140.230 *1.000 = 8.96 territoriale 2 Salute 44b N° nuovi utenti < 18 anni nell'anno / Popolazione residente < 18 anni X 1000 Assistenza mentale 703 / 11.517*1.000 = 61,04 territoriale 2 Salute 45 N° punti di accoglienza della domanda aperti per 12 ore / N° zone Assistenza mentale 1/1=1 territoriale 2 Salute 46 N° operatori addetti alla salute mentale (escluso STA)/popolazione * 10.000 Assistenza mentale 72 / 164.054 * 10.000 = 4.39 territoriale 2 Salute 47 Spesa per salute mentale / Popolazione residente Assistenza mentale 10.551.533,09 / 164.054 = 64,32 territoriale 2 Salute 48 N° posti strutture semiresidenziali / Popolazione residente X 10.000 Assistenza mentale 35 / 164.054 * 10.000 = 2,13 territoriale 2 Salute 49 N° posti strutture residenziali / Popolazione residente X 10.000 Assistenza mentale sanitarie : 28 / 164.054 * 10.000 = 1.71 territoriale 2 Salute 50 N° posti letto SPDC/ popolazione residente X 10.000 Assistenza mentale 12 / 164.054 * 10.000 = 0.73 territoriale 2 Salute 51 N° totale posti letto per acuti in DH/ popolazione residente X10. 000 Assistenza mentale 3 / 164.054 * 10.000 = 0.18 territoriale 2 Dipendenz 52a N° utenti complessivi dei SERT / Popolazione residente di età tra 15 e 44 anni X 1.000 Assistenza e 1136 / 55.987 * 1.000 = 20.29 territoriale 206 Relazione sanitaria 2013 Livello Sub Livello Indicatori 2 Assistenza territoriale 2 Assistenza territoriale 2 Assistenza territoriale 2 Assistenza territoriale 2 Assistenza territoriale 2 Assistenza territoriale 3 Assistenza ospedalier a 3 Assistenza ospedalier a 3 Assistenza ospedalier a 3 Assistenza ospedalier a 3 Assistenza ospedalier a 3 Assistenza ospedalier a 3 Assistenza ospedalier a 3 Assistenza ospedalier Dipendenz 52b N° utenti nuovi nell’anno dei SERT / Popolazione residente di età tra 15 e 44 anni X e 1.000 179 / 55.987*1.000 = 3,20 Dipendenz 53 Spesa corrente per assistenza ai tossicodipendenti in comunità terapeutiche e pubbliche e private accreditate / Pop. residente di età tra 15 e 44 anni 590.830 / 55.987 = 10,55 Dipendenz 54 Numero nuovi utenti dei SERT / Numero utenti dei SERT X 100 e 179 / 1136*100 = 15.76 Dipendenz 55 N. utenti dei SERT che hanno interrotto il trattamento/ N. utenti dei SERT X100 e 110 / 1136*100 = 9.68 Dipendenz 56 N° utenti dei SERT inviati in comunità terapeutiche / N° utenti dei SERT X 100 e 47/ 1136*100 = 4.14 57 N° di punti informativi localizzati in presidi territoriali ed ospedalieri, collegati all'URP / popolazione residente X1000 1 / 164.054 * 1.000 = 0,006 58a N° posti letto totali * e per area (medica, chirurgica, terapie intensive, materno infantile) / Popolazione residente X 1.000 3,52* comprensivo dei p.l. pubblici e privato accreditato 58b N° posti letto per area medica / Popolazione residente X 1.000 1,95 58c N° posti letto per area chirurgica / Popolazione residente X 1.000 1,15 58d N° posti letto per area terapie intensive / Popolazione residente X 1.000 0.06 58e N° posti letto per area materno infantile / Popolazione residente X 1.000 0,37 58f N° posti letto per area riabilitazione / Popolazione residente X 1.000 0,72 59 N° posti letto day hospital / N° posti letto X 100 15,54 solo pl. Pubblici 60 N° posti letto nelle case di cura private / N° posti letto negli istituti pubblici X 100 54,92 207 Relazione sanitaria 2013 Livello Sub Livello Indicatori a 3 Assistenza ospedalier a 3 Assistenza ospedalier a 3 Assistenza ospedalier a 3 Assistenza ospedalier a 3 Assistenza ospedalier a 3 Assistenza ospedalier a 3 Assistenza ospedalier a 3 Assistenza ospedalier a 3 Assistenza ospedalier a 3 Assistenza ospedalier a 3 Assistenza ospedalier a 3 Assistenza ospedalier 61a N° dimissioni residenti totali * / Popolazione residente X 1.000 126,32 61b N° dimissioni residenti per area medica / Popolazione residente X 1.000 47,14 61c N° dimissioni residenti per area chirurgica / Popolazione residente X 1.000 52,55 61d N° dimissioni residenti per area terapie intensive / Popolazione residente X 1.000 1,71 61e N° dimissioni residenti per area materno infantile / Popolazione residente X 1.000 24,59 62 Indice di ospedalizzazione per ricoveri con durata di degenza superiore a 2gg / popolazione residente X1000 74,71 63 Indice di ospedalizzazione per ricoveri con durata di degenza inferiore a 2gg / popolazione residente X1000 18,15 64 Indice di ospedalizzazione per day hospital medici /popolazione residente X1000 14,26 65 Indice di ospedalizzazione per day hospital chirurgici/ popolazione residente x 1000 16,77 66a Tasso di occupazione dei posti letto in regime di degenza ordinaria (presidi pubblici ) 71,41 66b Tasso di occupazione dei posti letto in regime di degenza ordinaria (strutture private) 29,85 67a Indice di rotazione dei posti letto in regime di degenza ordinaria (presidi pubblici) 42,83 208 Relazione sanitaria 2013 Livello Sub Livello Indicatori a 3 Assistenza ospedalier a 3 Assistenza ospedalier a 3 Assistenza ospedalier a 3 Riabilitazio Assistenza ne ospedalier (ricovero a ospedalier o) 3 Riabilitazio Assistenza ne ospedalier (ricovero a ospedalier o) 3 Riabilitazio Assistenza ne ospedalier (ricovero a ospedalier o) 3 Riabilitazio Assistenza ne ospedalier (ricovero a ospedalier o) 3 Assistenza ospedalier a 3 Assistenza ospedalier a 3 Assistenza ospedalier a 67b Indice di rotazione dei posti letto in regime di degenza ordinaria (strutture private) 18,52 68 Tasso di occupazione dei posti letto in regime di day hospital (presidi pubblici) 136,24 69 Indice di rotazione dei posti letto in regime di day hospital (presidi pubblici) 1,36 70 N° posti letto ospedalieri per attività ordinaria di riabilitazione a ciclo continuativo e diurno /popolazione residente X 10.000 = 0,63 71 N° posti letto ospedalieri per attività di alta specialità a ciclo continuativo e diurno/ popolazione residente X 10.000 0,09 72a Tasso di occupazione dei posti letto di riabilitazione in regime di degenza ordinaria (presidi pubblici) 84,9 72b Tasso di occupazione dei posti letto di riabilitazione in regime di degenza ordinaria (strutture private) 35,4 73 N° parti cesarei / N° totale parti X100 (256/1.149)*100 = 22.28% n. parti effettuati presso Ospedale Versilia 74 N° interruzioni volontarie di gravidanza* / N° donne residenti di età tra 15 e 49 anni X 1.000 253 / 35.543 * 1.000 = 7,12 * IVG effettuate da residenti ovunque nella Regione Toscana 75 N° interruzioni volontarie di gravidanza ripetute* / N° donne residenti di età tra 15 e 49 anni X 1.000 51/ 35.543 *1000 = 1,43 * IVG effettuate da residenti ovunque nella Regione Toscana 209 Relazione sanitaria 2013 Livello 3 Assistenza ospedalier a 3 Assistenza ospedalier a 3 Assistenza ospedalier a 3 Assistenza ospedalier a 3 Assistenza ospedalier a 3 Assistenza ospedalier a 3 Assistenza ospedalier a Sub Livello Indicatori 76 Totale cornee prelevate = 38 Totale donatori cornee = 19 Totale donazioni tessuto osseo = 4 Totale donazioni cutaneo = 6 77 Spesa per assistenza ospedaliera per acuti / Popolazione residente 114.155.412,66 / 164.054 = 695,84 78 Costo attività di ricovero in % su totale costi azienda (costo presidi propri + costo strutture private accreditate + saldo compensazioni) 114.155.412,66 / 278.465.156,21*100 = 40,99 79 N° strutture organizzative di degenza nelle quali è stata effettuata almeno una indagine di soddisfazione degli utenti/ N° totale strutture organizzative di degenza X100 16 / 16 * 100 = 100,00 (dato 2011) 80 N° strutture organizzative di degenza nelle quali sono operative procedure sistematiche di comunicazione al medico di medicina generale, che garantiscono la continuità terapeutica dopo le dimissioni /N° totale strutture organizzative degenza X100 16 / 16 * 100 = 100,00 (dato 2013) 81 N° strutture organizzative di degenza nelle quali è stata predisposta una procedura definita per l'acquisizione di notizie cliniche, da parte dei familiari del ricoverato/ N° totale strutture organizzative degenza X100 16 / 16 * 100 = 100,00 (dato 2013) 82 N° giorni entro i quali viene consegnata la cartella clinica al paziente dal giorno della richiesta 30 (in media, dato 2013) 210 Relazione sanitaria 2013 6.3 Valutazione della performance 2013 dell’Azienda sulla base dei risultati del MeS. Lab. S. Anna di Pisa – Regione Toscana GIUDIZIO VOTAZIONE DI PERFORMANCE CRITICITA’ 0-1 SCARSO 1,1-2 MEDIO 2,1-3 BUONO 3,1-4 OTTIMO 4,1-5 Votazione di performance Indicatore 2013 Valore / Posizione rispetto all’anno precedente B – Perseguimento orientamenti regionali B2 - Stili di vita (PASSI) 2.32 media regionale 2,56 B5 - Estensione ed adesione agli screening oncologici 2.59 media regionale 3.30 B6 - Donazioni 4,27 media regionale 2,78 - Migliore performance regionale B7 - Copertura vaccinale 2,79 media regionale 2,64 B8a – Gestione dati 3,99 media regionale 3,96 B16 - Comunicazione e partecipazione del cittadino 4.43 media regionale 3.79 B20a - Tempi di attesa per prime visite specialistiche e prestazioni diagnostiche 1.60 media regionale 2,08 B22 - Attività Fisica Adattata (AFA) 3,11 media regionale 3,30 B23a – Accreditamento 3.03 media regionale 0.00 B25 - Variabilità chirurgia elettiva 1.57 media regionale 2.72 B26 - Sanita' di Iniziativa 4.38 media regionale 2.49 B28 - Cure domiciliari 1.49 media regionale 3.46 C – Valutazione sociosanitaria C1a - Capacità di governo della domanda 3.17 media regionale 2.36 C2 -Efficienza attività di ricovero 4,88 media regionale 2,44 - Migliore performance regionale C4a - Appropriatezza chirurgica 3,55 media regionale 3.74 C5a - Qualita' di processo 4,53 media regionale 3,11 C5d - Esito - Programma Nazionale Esiti di AGENAS 2.90 media regionale 3,15 C5e - Ricoveri ripetuti 3.22 media regionale 2.37 C6b - Rischio clinico 3,19 media regionale 3,01 C7b - Materno-Infantile assistenza al parto 2.86 media regionale 2.81 C7c - Materno-Infantile assistenza territoriale 3.03 media regionale 2.57 C8b - Efficacia del territorio 3.78 media regionale 2.23 C9a - Appropriatezza prescrittiva farmaceutica 2.05 media regionale 2,19 C11a - Efficacia assistenziale delle patologie croniche 3.17 media regionale 2,95 C13 – Appropriatezza diagnostica 4,09 media regionale 2.64 C14 - Appropriatezza medica 3,35 media regionale 2.39 C15a – Salute mentale 1,28 media regionale 2.55 C16a - Percorso Emergenza - Urgenza 2.26 media regionale 2,22 D17b - Valutazione utenti Materno Infantile (valutazione assistenza) 2.11 media regionale 2.48 D8a - Soddisfazione utenti Pronto Soccorso 0.66 media regionale 2.54 D – Valutazione esterna 211 Relazione sanitaria 2013 3.20 D9a - Abbandoni dal PS Votazione di performance Indicatore 2013 media regionale 2,87 Valore / Posizione rispetto all’anno precedente D17 - Valutazione utenti Materno Infantile (soddisfazione) 3.99 media regionale 2,52 D18a – Dimissioni volontarie 2.77 media regionale 2,84 0.60 media regionale 2,54 1.36 media regionale 1.57 E – Valutazione interna E2 - % di assenza E3 - Tasso infortuni F – Valutazione Economico-finanziaria e Efficienza Operativa F1 - Equilibrio economico reddituale 4.93 media regionale 4.70 F3 - Equilibrio patrimoniale finanziario 2.36 media regionale 2,62 F10a - Governo della spesa farmaceutica e dispositivi 1.51 media regionale 2,23 F11 - Indice di compensazione 4.23 media regionale 4.08 - Migliore performance regionale F12c - Dispositivi medici 3.03 media regionale 3.57 F12b - Efficienza prescrittiva farmaceutica 2.37 media regionale 2.67 F15a - Efficienza ed efficacia dei servizi di Prevenzione Igiene e Sicurezza nei Luoghi di Lavoro (PISLL) 3.36 media regionale 3.32 3,53 media regionale 3,41 F16a - Efficienza e Efficacia nella Sicurezza Alimentare e Nutrizione (SPV-IAN) 4.17 media regionale 3,18 F17 - Costo sanitario pro-capite 2,45 media regionale 0.07 F21 - Igiene e sanita' pubblica 4.95 media regionale 3.67 - Migliore performance regionale F15 - Efficienza ed Efficacia nei Servizi di Prevenzione Igiene e Sicurezza nei Luoghi di Lavoro (PISLL)
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