Emilia Salvadori Dipartimento NEUROFARBA, Sezione Neuroscienze Università degli Studi di Firenze La neuropsicologia e la valutazione neuropsicologica Mild Cognitive Impairment (MCI) e Demenza Strumenti di valutazione delle capacità attentive e funzioni esecutive o Test di screening o Test di secondo livello Demenza Vascolare Parkinson Demenza Demenza a Corpi di Lewy • Criteri diagnostici • Quadro clinico • Quadro cognitivo • Quadro psico-comportamentale Cognitive neuroscience: science relating anatomy to behavior. Neuropsychology: branch of cognitive neuroscience that examines neurological patients and consequences of brain injury. Goal: relate brain anatomy to behaviour Requires Tasks should tell us about the patient’s deficits: • Anatomical methods (CT, MRI) o technique for assessing anatomy (brain imaging) • Measures of brain function (PET, EEG) o behavioural tasks o What functions are compromised? o What functions are spared? Psicologia o Rigore metodologico (metodo controllato, standardizzato, comparativo) o Quantificazione del danno o Valutazione del danno rispetto ai dati normativi I Punteggi Equivalenti sono basati su un metodo di trasformazione non parametrico ed indipendente dalla forma della distribuzione dei punteggi. ES: scala ordinale a 5 punti (range 0-4). Vengono individuati, sulla distribuzione dei punteggi corretti, il cut-off per il 5° percentile ed i corrispettivi intervalli di confidenza al 95%. ES=0 prestazione francamente alterata (punteggio al di sotto del cut-off per il limite di confidenza esterno). ES=1 prestazione ai limiti della norma (punteggio compreso entro i limiti di confidenza esterno ed interno) ES=2, 3 e 4 prestazione nella norma • Confronto della prestazione ottenuta su test aventi punteggi su scale diverse • Costruzione di un profilo cognitivo per ciascun paziente ES 4 3 2 1 0 basale Psicologia o Rigore metodologico (metodo controllato, standardizzato, comparativo) o Quantificazione del danno o Valutazione del danno rispetto ai dati normativi Neurologia o Correlazione anatomica-funzionale o Localizzazione e lateralizzazione ATTENZIONE ai limiti dell’assunto di modularità! Raccolta dei dati anamnestici o Colloquio clinico (capacità comunicative, comportamento, consapevolezza, stato affettivo) o Colloquio con i familiari del paziente o Somministrazione di test cognitivi o Test di screening • Protocollo neuropsicologico esteso • Somministrazione di strumenti di valutazione funzionale o Analisi e interpretazione dei risultati emersi dai test o Stesura della relazione o Gauthier et al. Lancet 2006 DSM-5 now recognizes a less severe level of cognitive impairment, mild neurocognitive disorder (NCD), a less disabling syndrome that may be a focus of concern and treatment. Dementia is included as major neurocognitive disorder. Diagnostic criteria are provided for both mild NCD and major NCD, followed by diagnostic criteria for the different etiological subtypes of dementias. The DSM-5 also provides an updated listing of neurocognitive domains. Mild Neurocognitive Disorder (MCI) Modest cognitive decline Preservation of independence Major Neurocognitive Disorder (Dementia) Significant cognitive decline Loss of independence Cognitive domains: Complex attention Executive function Learning and memory Language Perceptual motor Social cognition Dementia is a syndrome in which there is deterioration in cognitive functions, behavior and the ability to perform everyday activities. Dementia is caused by a variety of diseases and injuries that primarily or secondarily affect the brain. Dementia is one of the major causes of disability and dependency among older people worldwide. Dementia has physical, psychological, social and economical impact on caregivers, families and society. Criteri clinici Profili sindromici generali Criteri Neuropsicologici Profili sindromici neuropsicologici Criteri Anatomici Localizzazione anatomica dei deficit Criteri biologici, genetici etc Natura eziologica della demenza Sintomatologia Diagnosi Cognitiva sindromica Non-cognitiva o Neuropsichiatrica Diagnosi o Comportamentale eziopatogenetica o Funzionale I sintomi clinici costituiscono ancora oggi i principali indicatori diagnostici di una demenza. L’identificazione del profilo neuropsicologico permette di restringere la diagnosi differenziale alle sole forme che condividono in parte o in tutto questo profilo, e contribuisce alla diagnosi nosografica. Degenerative o primarie o Malattia di Alzheimer o Demenza a corpi di Lewy (corticale e sottocorticale) o Demenza Fronto-temporale o Parkinson demenza (sottocorticale) o Degenerazione cortico-basale Secondarie o Demenza Vascolare (corticale e sottocorticale) o Idrocefalo normoteso JNNP 2005 76 (Supp V):15-24 Characteristic Cortical Subcortical Alertness, speed of cognitive Normal processing Slowed Attention, plannig, problem solving, initiative Preserved in early stages Impaired from onset Memory Severely amnesic Forgetful due to poor encoding, recognition better than recall Language Aphasia Normal except for dysarthria and reduced output Praxis Apraxia Relatively normal Visuospatial and perceptual Impaired Impaired Agnosia/prosopagnosia Often present Not usually seen Personality Intact until late (unless frontal type) Apathetic, inert Mood Depression not common Depression common in early stages Lesioni localizzate nelle regioni fronto-sottocorticali Demenza Vascolare (sottocorticale) Parkinson Demenza Demenza con corpi di Lewy Profilo caratterizzato da disturbi frontali, attentivi e disturbi del movimento. Rallentamento psicomotorio Deficit attentivi Compromissione funzioni esecutive Deficit visuospaziali Il sistema esecutivo è costituito da un insieme di processi e meccanismi che facilitano l’adattamento alle situazioni nuove e inusuali. Luria: il sistema esecutivo ha la funzione di programmare, regolare e modulare il comportamento. Permettono di prendere decisioni, di selezionare quali processi attivare al fine di mettere in atto comportamenti coerenti diretti verso uno scopo specifico. I deficit delle funzioni esecutive riguardano, per la maggior parte, pazienti con danno frontale. Tuttavia si può riscontrare una compromissione delle funzioni esecutive anche secondariamente ad altri danni di strutture cerebrali, ad es. lesioni sottocorticali. • Attenzione • Memoria di lavoro • Apprendimento/utilizzo di strategie • Organizzazione temporale eventi • Pianificazione/problem solving • Flessibilità cognitiva • Pensiero astratto • Categorizzazione • Giudizio critico • Controllo inibitorio Focused Ability and readiness to respond to a specific signal or stimulus Sustained Ability to maintain attention over a prolonged period of time Alternating Ability to move attention from one activity or stimulus to another Selective Divided Ability to focus on specific stimuli ignoring irrelevant or competing ones Ability to respond simultaneously to multiple stimuli Pazienti con lezioni frontali-sottocorticali possono presentare: - Distraibilità (attenzione focalizzata) - Impulsività (controllo inibitorio ed attenzione selettiva) - Difficoltà a mantenere una risposta consistente nel tempo, scarsa concentrazione, faticabilità (attenzione sostenuta) - Difficoltà a prestare attenzione a più compiti/informazioni simultaneamente (attenzione divisa) - Difficoltà ad alternare (ridirezionare in modo flessibile) l’attenzione da un compito a un altro o da una modalità di elaborazione ad un’altra (attenzione alternata) Montreal Cognitive Assessment (MoCA) Frontal Assessment Battery (FAB) Clock drawing test (CDT) • Domini cognitivi: • Attenzione e concentrazione • Funzioni esecutive • Memoria • Linguaggio • Abilità visuocostruttive • Astrazione • Calcolo • Orientamento • Tempo di somministrazione: 10 minuti • Punteggio massimo ottenibile: 30 punti Il MoCA è uno strumento raccomandato dalla Consensus Conference del National Institute of Neurological Disorders and Stroke e Canadian Stroke Network sul Vascular Cognitive Impairment del 2006. The Frontal Assessment Battery (FAB) was devised for the fast screening of frontal functions. Six subtests were chosen based on lesional and functional literature data so that each of them was able to explore a specific cognitive or behavioral domain related to the frontal lobes: conceptualization mental flexibility motor programming sensitivity to interference inhibitory control environmental autonomy Although drawing a clock is apparently a simple task, it requires the simultaneous engagement of several cognitive functions: language comprehension, memory, visuoperceptual abilities, spatial knowledge, visuomotor and visuoconstructive processes, and abstract thinking. Three conditions: • Free-drawn clock condition (FD): participants were provided with a blank sheet, were requested to draw all aspects of a clock (contour, numbers, hands, and center), and to set the time at 6.45. • Predrawn clock condition (PD): a predrawn contour placed on an sheet of paper was provided, and participants were asked to include numbers, hands, and center and to set the time at 6.05. • Examiner drawn-clock condition (ED): participants are given three sheets paper with a circle containing the numbers 1 to 12 and were asked to set the hands at 8.20, 11.10, and 3 o’clock, respectively. Freedman et al., 1994 Freedman et al., 1994 • Matrici attentive • Symbol Digit Modalities Test • Trail making test (A e B) • Test di Stroop • Wisconsin Card Sorting Test (WCST) • Weigl Sorting Test • Fluenza fonemica Abilità valutata Attenzione selettiva (ricerca visiva): abilità di selezionare informazioni rilevanti (target) all’interno di un contesto distraente (distrattori) Materiale Tre matrici composte da una serie di numeri all’interno delle quali devono essere rintracciati uno/due/tre numeri specifici Consegna Si mostra al soggetto la matrice dicendo “ora lei dovrà sbarrare con una matita tutti i numeri corrispondenti a quelli indicati in cima alla matrice, il più velocemente possibile” Somministrazione Prima riga (A) serve come esempio, è possibile intervenire per correggere il soggetto. Seconda riga (B) ha funzione di run-in (pratica) e non va conteggiata nel punteggio finale. A partire dalla riga 1 inizio test vero e proprio. Registrazione Per ogni singola tavola va annotato il punto in cui il soggetto ha superato il tempo limite (45 sec.), lasciando porti a termine la prova. Va registrato il tempo reale impiegato dal soggetto per terminare la prova. Calcolo punteggio Numero di elementi correttamente sbarrati nelle Tavole 2 e 3 entro 45 secondi. Range (0-50) Abilità valutata Attenzione sostenuta e velocità di elaborazione delle informazioni. Tempo: 90 secondi Punteggio: numero di associazioni corrette Punteggio massimo: 110. Prestazione deficitaria: punteggio corretto < 34.2 (cut-off corrispondente al 5° percentile). Non sono disponibili punteggi equivalenti. Il Trail Making Test consiste di due parti: Il TMT parte A richiede ai soggetti di connettere una serie di cerchietti numerati in maniera consecutiva (velocità psicomotoria). Il TMT parte B richiede ai soggetti di connettere una serie di cerchietti contenenti lettere o numeri, seguendo l’ordine alfanumerico ed alternando tra numeri e lettere (shifting attenzionale). Entrambe le parti si basano su una serie di abilità: ricerca visiva attenzione riconoscimento di numeri e lettere velocità coordinazione motoria L’esecuzione del TMT B coinvolge anche funzioni esecutive o di controllo: flessibilità mentale nella elaborazione di più di uno stimolo alla volta e nell’alternare due diverse sequenze di stimoli Istruzioni: Collegare una serie di cerchi numerati seguendo la sequenza numerica e senza mai staccare la punta della matita dal foglio. Svolgere il compito nel minore tempo possibile. Condizioni di fine test: • Esecuzione completa del test • 5 minuti trascorsi dall’inizio della fase test Condizioni di non esecuzione test: • Mancata comprensione istruzioni • Non applicabilità ad es. disturbi motori. Scoring: Punteggio: tempo (in secondi) impiegato per l’esecuzione del compito e numero di errori. Se il soggetto sbaglia durante la prova, si corregge senza interrompere la registrazione del tempo. Attenzione! Al soggetto viene presentato il TMT-B soltanto se è riuscito ad eseguire il TMT-A Istruzioni: Collegare i cerchietti alternando numeri e lettere (indicare il punto d’inizio “1” e di fine “13”). Svolgere il compito nel minore tempo possibile. Condizioni di fine test: • Esecuzione completa del test • 5 minuti trascorsi dall’inizio della fase test Condizioni di non esecuzione test: • Non esecuzione del TMT-A • Mancata comprensione istruzioni • Non applicabilità ad es. non conoscenza dell’alfabeto o disturbi motori. Scoring: Punteggio: tempo (in secondi) impiegato per l’esecuzione del compito e numero di errori. Se il soggetto sbaglia durante la prova, si corregge senza interrompere la registrazione del tempo. Abilità valutata Attenzione selettiva: capacità di focalizzare attenzione su uno stimolo o su una categoria di stimoli relativamente “deboli” in presenza di distrattori “forti”. Capacità di inibire risposte facilitate/automatiche che risultano inappropriate al contesto (controllo inibitorio, resistenza all’interferenza). Materiale Tre tavole in cui sono rappresentati rispettivamente: - Nomi di colori scritti in bianco e nero - Cerchi colorati - Nomi di colori scritti con colori incongruenti Parole Bianco-Nero Lettura parole neutre Istruzioni: Come vede su questo foglio sono scritte delle parole. Il suo compito è leggere le parole in riga (da sinistra a destra), più velocemente possibile. Cerchi colorati Denominazione colori Istruzioni: Su questo foglio ci sono dei cerchi colorati, di diversi colori: blu, rosso, giallo e verde. Il suo compito è dire il colore di ogni cerchio seguendo le righe (da sinistra a destra) e più velocemente possibile. Parole colore Denominazione colori parole-colore Istruzioni: Su questo foglio sono scritte delle parole colorate. Il suo compito è dire il colore con cui le parole sono scritte, procedendo in riga (da sinistra a destra) e più velocemente possibile. Per ogni prova riportare: Tempo impiegato per completare Numero di errori Errori in ognuna delle prove vengono corretti immediatamente, a meno che il paziente non si corregga spontaneamente. Dopodichè il paziente viene di nuovo invitato a procedere il più rapidamente possibile. Correzioni spontanee non vengono considerate tra gli errori. Per lo svolgimento di questo test è fondamentale la competenza visiva: in caso di daltonia non può essere somministrato. Pazienti con deficit nell’identificare la forma delle parole (ipovedenti o analfabeti) sono avvantaggiati poiché l’impossibilità di lettura attenua l’effetto di interferenza. Originariamente sviluppato per valutare la capacità di ragionamento astratto e l’abilità di cambiare strategie cognitive al mutare delle circostanze. Richiede un piano strategico, una ricerca organizzata, attraverso l’utilizzazione di feedback ambientali per cambiare piani cognitivi. Abilità valutata Capacità di sviluppare e modificare in modo flessibile determinate strategie di problem solving al mutare delle circostranze: • astrazione • flessibilità cognitiva E’ considerato il test per eccellenza nella valutazione del comportamento perseverativo: comportamento rigido e non flessibile che induce ad insistere nell’utilizzo di strategie inadeguate alle circostanze. Materiale 4 carte-stimolo e 128 carte-risposta (64+64). Consegna “Questo test è un po’ insolito perchè non posso dirle molto su come farlo. Le verrà chiesto di abbinare ognuna delle carte di questo mazzo ad una di queste quattro carte-chiave. Deve sempre prendere la prima carta del mazzo e metterla sotto la carta-chiave con cui lei pensa si abbini. Io non posso dirle come combinare le carte, ma le dirò ogni volta se ha fatto bene o se ha sbagliato. Se ha sbagliato, semplicemente lasci la carta dove l’ha messa e cerchi di abbinare correttamente la carta successiva. Non c’è limite di tempo in questo test. ? Materiale 4 carte-stimolo e 128 carte-risposta (64+64). Consegna “Questo test è un po’ insolito perchè non posso dirle molto su come farlo. Le verrà chiesto di abbinare ognuna delle carte di questo mazzo ad una di queste quattro carte-chiave. Deve sempre prendere la prima carta del mazzo e metterla sotto la carta-chiave con cui lei pensa si abbini. Io non posso dirle come combinare le carte, ma le dirò ogni volta se ha fatto bene o se ha sbagliato. Se ha sbagliato, semplicemente lasci la carta dove l’ha messa e cerchi di abbinare correttamente la carta successiva. Non c’è limite di tempo in questo test. ? Tre categorie di classificazione: • Colore • Forma • Numero La prima categoria di classificazione è il colore. L’esaminatore risponde “corretto” ogni volta che il soggetto abbina le carte secondo il colore, e “non corretto” ogni volta che l’abbinamento corrisponde ad un parametro diverso. Questo processo continua fino a quando il soggetto non raggiunge 10 risposte consecutive corrette in base al colore. Dopo di che, senza avvertire il soggetto, si cambia il criterio (soggetto deve capire il cambiamento di criterio attraverso il feedback dell’esaminatore). Tale procedimento si ripete per i criteri secondo un ordine pre-fissato: C-F-N-C-F-N. Il test termina quando il soggetto ha completato con successo le sei categorie o quando sono esaurite le carte-risposta. Tempo medio di somministrazione: 20-30 minuti Ogni risposta va classificata in base a tre parametri: • Corretta- non corretta • Ambigua-non ambigua • Perseverative-non perseverative Punteggi Punteggio Globale: rappresenta un indice complessivo ed è dato dal numero di carte che il soggetto utilizza in eccesso rispetto al minimo necessario a completare le sei categorie. [n° of trials – (n° of achieved categories x 10)] Errori Perseverativi (range 0-128). Errori non Perseverativi Fallimenti nel mantenere la serie: numero di volte in cui a 4 risposte consecutive corrette segue un abbinamento errato. Categorie Completate Punteggio Globale Errori Perseverativi Errori non Perseverativi Fallimenti nel mantenere la serie Categorie completate (no correzione) Abilità valutata Pensiero categoriale: abilità di cogliere somiglianze sopraordinate tra stimoli diversi. Materiale 12 stimoli in legno classificabili in base a 5 criteri: • Forma (cerchi/quadrati/triangoli) • Colore (verdi/gialli/blu/rossi) • Seme (quadri/picche/cuori) • Spessore (3 gruppi di spessore crescente) • Dimensione (4 gruppi di dimensione crescente) Il test prevede due modalità di somministrazione: • Modalità attiva: l’esaminatore dispone in modo casuale i 12 pezzi di legno di fronte al soggetto e lo invita a raggrupparli in modo che i componenti di ogni gruppo abbiano una caratteristica in comune. • Tempo max per ogni raggruppamento: 3 min. Se il soggetto raggruppa correttamente i pezzetti di legno secondo un criterio, l’esaminatore lo invita a compiere un altro raggruppamento, fino al raggiungimento delle 5 soluzioni possibili. Se il soggetto non intuisce alcun raggruppamento o non riesce a trovarne altri rispetto a quelli già colti, si passa alla seconda modalità. • Modalità passiva: l’esaminatore crea, uno per volta, tutti i raggruppamenti mancanti, ed invita il paziente ad indicare il criterio seguito. • Tempo max per ogni raggruppamento: 1 min. Punteggio: 3 punti per le classificazioni corrette in modalità attiva 1 punto per le classificazioni correttamente riconosciute in modalità passiva Abilità valutata Capacità di utilizzare strategie di ricerca nel lessico e flessibilità spontanea. Chiedere al soggetto di dire tutte le parole che gli vengono in mente e che cominciano con una determinata lettera. Sono validi nomi di cose, verbi, aggettivi, avverbi. Non sono validi nomi propri di persona, di città e parole derivate. Le lettere esaminate sono F-P-L oppure F-A-S. Il soggetto ha a disposizione 1 minuto di tempo per ogni lettera. Punteggio Somma delle parole correttamente prodotte per le tre lettere. Versione F-P-L Demenza secondaria ad un danno vascolare cerebrale su base ischemica, emorragica, o ipossica. Demenza da patologia dei grandi vasi Multi-infartuale (MID) o Da infarti strategici o Demenza da patologia dei piccoli vasi o Vascolare ischemica sottocorticale (SIVD) Demenza da ipoperfusione Demenza emorragica Roman et al., The Lancet Neurology, 2002 The clinical presentation of VaD varies depending on the type and location of cerebrovascular lesions. Roman, Acta Neurol Scand, 2002 Età avanzata Sesso maschile Familiarità Ipertensione arteriosa Patologia cardiaca (es. FA) Diabete mellito Dislipidemia Fumo di sigaretta Abuso di alcolici Criteria for the diagnosis of VaD define 3 critical elements: o Dementia o Cerebrovascular disease o A relationship between the two Deficit di memoria sovraordinato rispetto agli altri domini cognitivi! Clinical features consistent with the diagnosis of probable vascular dementia: Early presence of gait disturbance (small-step gait or marche a petits pas, or magnetic, apraxic-ataxic or parkinsonian gait) History of unsteadiness and frequent, unprovoked falls Early urinary frequency, urgency, and other urinary symptoms not explained by urologic disease Pseudobulbar palsy Personality and mood changes, abulia, depression, emotional incontinence, or other subcortical deficits including psychomotor retardation and abnormal executive function. Pantoni, Cerebrovasc Dis 2009 Vascular mild cognitive impairment Bowler, J Neurol Neurosurg Psychiatry 2005 In the Canadian Health and Aging Study 46% of patients with VMCI developed dementia after 5 years. Progression relates mostly to the subcortical VaD type. Wentzel et al., Neurology 2001 Roh JH, J Stroke. 2014 Both vascular and neurodegenerative processes culminate into the development of vascular cognitive impairment. VCI include deficit cognitivi eteronenei per gravità e tipizzazione del profilo. Protocolli NPS nel VCI: - Sensibili per molti domini cognitivi - Specifici sulle funzioni attentive ed esecutive Memory impairment is not a prerequisite for the diagnosis. The distinction between Mild and Major levels is based on the severity of cognitive deficits. Main points: 1. The establishment of the presence of a cognitive disorder. 2. The determination that vascular disease is the dominant if not exclusive pathology that accounts for the cognitive deficits. Deficit attentivo e di funzioni esecutive! Rientra nell’ambito della patologia dei piccoli vasi cerebrali. Il quadro clinico è secondario all’interruzione dei circuiti subcorticoprefrontali per lesioni ischemiche situate a livello di striato, globus pallidus, talamo o per lesioni della sostanza bianca. Questi circuiti regolano le capacità di controllo, pianificazione, organizzazione, regolazione dell’attenzione, motivazione, umore e regolazione del comportamento sociale. Disartria e disfagia Segni motori extrapiramidali Parkinsonismo Andatura a piccoli passi Instabilità posturale Incontinenza urinaria Rallentamento psicomotorio Deficit a carico di capacità attentive e funzioni esecutive Conservazione memoria o minimo impatto sulla o Alterazioni della memoria di lavoro o Deficit di rievocazione libera con beneficio da facilitazione semantica (cueing) o Preservato il riconoscimento o Deficit di accesso alle informazioni, ma non nel processo di immagazzinamento: ridotta capacità di creare strategie interne di codificazione e rievocazione (funzione esecutiva) I deficit nelle funzioni esecutive sono la caratteristica più evidente nella SIVD. Model for AD Model for MD/VaD I profili cognitivi di AD e MD/VaD incipienti risultano piuttosto distinti: - AD: deficit di memoria, abilità visuospaziali e linguaggio. - MD/VaD: deficit delle funzioni esecutive, attentive e da rallentamento. Modificazioni Labilità del tono dell’umore: depressione emotiva Disinibizione Perdita di volizione (apatia) Cerebral Autosomal Dominant Arteriopathy with Subcortical Infarcts and Leukoencephalopathy Genetic • Autosomal dominant inheritance • Notch3-gene point mutations Mutazioni su esoni 2-24 del gene NOTCH3 (crom. 19) Cerebral Autosomal Dominant Arteriopathy with Subcortical Infarcts and Leukoencephalopathy Neuroimaging • Severe leukoencephalopathy (temporal poles and external capsule) • Subcortical infarcts Cerebral Autosomal Dominant Arteriopathy with Subcortical Infarcts and Leukoencephalopathy Clinical features • TIA/stroke • Migraine • Cognitive decline (executive disfunction) • Psychiatric disturbances • Epileptic seizures • Mid-adult onset Chabriat et al., Lancet Neurol 2009 PSD include qualsiasi tipo di demenza (vascolare, degenerativa o mista) insorta a seguito di un ictus. Nella popolazione ˃ 65 anni una storia di ictus raddoppia il rischio di sviluppare una demenza (Savva et al. 2010). Stroke increases a subject’s risk of dementia as compared with age- and sex-matched controls. During the 10-year follow-up period, dementia developed in 19.3% of the stroke cases compared with 11.0% of matched controls. Ivan, Stroke. 2004 La prevalenza dei deficit cognitivi legati all’ictus è sottostimata se limitata al solo concetto di demenza. Molti pazienti funzionalmente indipendenti dopo un ictus hanno deficit cognitivi ed alterazioni del tono dell’umore con conseguenze in ambito familiare e lavorativo (Vascular MCI). VaD Vascular MCI Perisymptomatic stage Brain-at-risk (vascular risk factors) Il Vascular MCI è tre volte più frequente nei soggetti con ictus rispetto ai controlli. In fase acuta dell’ictus, circa 3/4 dei pazienti presentano una alterazione di uno o più domini cognitivi. 198 patients with either recent stroke (n=164) or TIA (n=34) Diagnosis by consensus at 3–6 months after stroke or TIA: 36 (18.2%) VaD 81 (40.9%) Vascular MCI 81 (40.9%) No cognitive impairment Stato cognitivo in fase acuta dell’ictus? Valutazione cognitiva di screening consigliato dalle linee guida Valutazione cognitiva completa gold standard risorse, tempo, logistica… La valutazione cognitiva non è sempre parte integrante della valutazione del paziente affetto da stroke in fase acuta/subacuta The ideal would be expert, multidisciplinary assessment informed by comprehensive investigations. This approach is not feasible at a population level. In practice, a 2-step system is adopted, with baseline cognitive testing used for screening or triage and specialist assessment to define the cognitive problem offered depending on the results. Although there is general agreement on the merits of post-stroke cognitive assessment, there is no consensus on a preferred testing strategy. Various cognitive screening tools are available with substantial variation in test used. MMSE 11 studi MoCA 5 studi Stolwyk et al. Stroke 2014;45:3129-3134 Mini-Mental Status Examination (MMSE) Montreal Cognitive Assessment (MoCA) o orientation o orientation o word recall o word recall o attention o attention o language o language o visuo-spatial o visuo-spatial o abstraction o executive function Stroke 2014;45:3135-3140 The aims of the study were: to evaluate the feasibility and applicability of the MoCA test in the acute phase of stroke to investigate the clinical, functional and neuroimaging factors that can influence MoCA applicability in the acute phase of stroke to report MoCA cognitive performances in acute stroke patients providing data about the predictors of these performances Valutazione neuropsicologica Montreal Cognitive Assessment (MoCA) paziente 5a-9a giornata dall’esordio dell’ictus Stato funzionale e cognitivo pre-ictus ADL e IADL, IQ code familiare o caregiver Raccolta dati clinici (cartella clinica e immagini) Gravità dell’ictus (NIHSS, GCS) Tipo: ischemico (ASCO) o emorragico TC o RM (lesione congrua e pre-esistenti) No statistically significant differences in demographic characteristics, severity and characteristics of index stroke, and thrombolysis across enrolled, out of the time window, and not enrolled patients. Pasi et al. J Neurol 2013;260:1518-26 Pasi et al. J Neurol 2013;260:1518-26 Pasi et al. J Neurol 2013;260:1518-26 Pasi et al. J Neurol 2013;260:1518-26 The main aims of the study were: o to evaluate the predictive value of MoCA in the acute phase of stroke on the diagnosis of mid-term PSCI (6-9 months after stroke), taking into consideration other clinical, cognitive, functional, and neuroimaging predictors o to evaluate the sensitivity, specificity, and predictive values of MoCA administered during the acute phase of stroke in detecting patients at higher risk of developing PSCI Valutazione neuropsicologica estesa Stato funzionale Follow-up a 6-9 mesi ADL e IADL, mRS Test di autovalutazione (capacità cognitive e tono dell’umore) Valutazione clinica Esame obiettivo neurologico e NIHSS Diagnosi di Post Stroke Cognitive Impairment (PSD o PS-MCI) Pre-morbid cognitive status, stroke severity (NIHSS score), and MoCA applicability at baseline were significantly different between patients with or without follow-up Salvadori et al. J Neurol 2013;260:2220-7 Area under the curve = 0.902, p<0.001 A cut-off of 21 predicted the diagnosis of PSCI with 91.4 % sensitivity, 75.8 % specificity Demenza multi-infartuale (MID) Demenza da infarti strategici La demenza è determinata dall’accumulo di danno cerebrale dovuto a ripetuti infarti cerebrali a sede cortico-sottocorticale. Infarti isolati in aree cerebrali strategiche e critiche dal punto di vista funzionale. Quadro clinico strettamente dipendente dalla sede lesionale, caratterizzato da un andamento ‘a scalini’ del deterioramento cognitivo. Afasia motoria o di Broca: deficit nella produzione del linguaggio. Lesione: lobo frontale sinistro • Linguaggio non fluente, diminuzione notevole dell’eloquio spontaneo, circonlocuzioni • Parafrasie fonemiche e fonetiche, anomie, conduite d’approche • Agrammatismo (linguaggio telegrafico) • Compromessa la ripetizione di frasi • Disturbo di lettura • La comprensione delle parole è spesso ben conservata. Afasia sensoriale o di Wernicke: disturbo della comprensione verbale. Lesione: parte posteriore lobo temporale sinistro • Eloquio fluente, ma incomprensibile • Gravi problemi di comprensione • Parafasie e problemi di denominazione/ripetizione • Scrittura e lettura compromesse Prove di transcodificazione o Ripetizione o Lettura o Scrittura su dettato Parole Non-parole Frasi Prove di denominazione o Nomi o Verbi o Colori Orale Scritta Prove di comprensione o Parole o Frasi Uditiva Visiva Descrizione orale figura complessa Generazione liste di parole Categorie fonemiche Categorie grammaticali Categorie semantiche Prove di numeri e calcolo o Ripetizione o Lettura o Dettato o Trasformazione parole-numero in numeri arabi o Calcolo scritto Addizioni Sottrazioni Moltiplicazioni Disturbo della cognizione spaziale: il paziente ha difficoltà ad esplorare lo spazio controlaterale alla lesione e non è consapevole degli stimoli presenti in quella porzione di spazio esterno o corporeo e dei relativi disordini funzionali. Lesione parietale destra. L'elaborazione sensoriale non è danneggiata. (≠ emianopsia, deficit del campo visivo) Altri deficit: riduzione delle capacità attentive, tendenza a focalizzarsi sui dettagli, basse capacità di memoria visuospaziale e deficit nella pianificazione ed esecuzione di attività nell'emispazio controlesionale. Prove: • Line bisection task • Cancellation task • Copying task Foglio paziente Tempo massimo: 5 minuti Target: 35 campanelle Foglio esaminatore 1 4 3 2 Il lobo occipitale è situato nella parte posteriore del cervello e la sua attività principale è quella di elaborare la visione ed integrare tutte le informazioni visive. Vi risiedono neuroni specializzati nel riconoscimento e nell’elaborazione delle informazioni visive in entrata (colore, movimento, orientamento, consistenza, luminosità). Lesioni in questa zona possono causare: Agnosia visiva (appercettiva o associativa) Prosopoagnosia Acromatopsia Agnosia topografica Deficit di elaborazione dei dati percettivi: alterata rappresentazione strutturale, pre-semantica dello stimolo • Deficit per la forma e la discriminazione visiva (matching di oggetti, giudizi di identità-differenza) Deficit di elaborazione dei dati percettivi: alterata rappresentazione strutturale, pre-semantica dello stimolo • Deficit per la forma e la discriminazione visiva (giudizi di identità-differenza) • Deficit nella discriminazione figura-sfondo Deficit di elaborazione dei dati percettivi: alterata rappresentazione strutturale, pre-semantica dello stimolo • Deficit per la forma e la discriminazione visiva (giudizi di identità-differenza) • Deficit nella discriminazione figura-sfondo • Deficit di integrazione Deficit di elaborazione dei dati percettivi: alterata rappresentazione strutturale, pre-semantica dello stimolo • Deficit per la forma e la discriminazione visiva (giudizi di identità-differenza) • Deficit nella discriminazione figura-sfondo • Deficit di integrazione • Deficit trasformazionale: incapacità nel riconoscere la stessa forma al variare della prospettiva, distanza ed illuminazione Deficit di elaborazione dei dati percettivi: alterata rappresentazione strutturale, pre-semantica dello stimolo • Deficit per la forma e la discriminazione visiva (giudizi di identità-differenza) • Deficit nella discriminazione figura-sfondo • Deficit di integrazione • Deficit trasformazionale: incapacità nel riconoscere la stessa forma al variare della prospettiva, distanza ed illuminazione • Deficit da compromissione della rappresentazione interna: difficoltà nel disegnare a memoria una figura, riconoscere figure irreali, identificare elementi mancanti in una figura. Funzioni elementari intatte (colore, movimento, brillanza) Alterata interpretazione dello stimolo Difficoltà a riconoscere gli oggetti Errori di denominazione (per lo più errori semantici) Conservata la capacità di raggiungere la rappresentazione strutturale. Prove: Denominazione visiva (figure, oggetti) Copia di disegni con significato (copia il disegno ma non lo riconosce) Categorizzazione semantica di oggetti Riconoscimenti di gesti o pantomime Difficoltà a riconoscere persone note attraverso il volto Giudizio di familiarità Identificazione di facce Disturbo inerente la percezione del colore. Il pz dichiara di non “vedere” i colori e di percepire il mondo in bianco e nero. Prove: o Denominazione di colori o Indicazione dei colori su denominazione o Ordinare in un continuum i colori dello spettro o Categorizzare i colori (riunire le tonalità di uno stesso colore) o Memoria verbale di colore di oggetti o Colorare in maniera appropriata figure di oggetti disegnati in bianco e nero È l’incapacità di riconoscere le strutture che costituiscono un luogo che dovrebbe essere noto. L’orientamento spaziale e la capacità ad apprendere nuovi percorsi sono integri. Al paziente vengono presentate fotografie che riproducono edifici o contesti geografici famosi (es. Piazza San Pietro a Roma) chiedendone poi il riconoscimento. Malattia di Parkinson (PD) Demenza La diagnosi di Malattia di Parkinson deve precedere di almeno un anno la diagnosi di demenza La prevalenza di demenza fra i PD varia dal 24% al 40% Il rischio di sviluppare demenza è 4-6 volte maggiore nei PD rispetto ai controlli • Deficit di memoria non è più sovraordinato per diagnosi di demenza • Criterio sul numero di domini cognitivi alterati Profilo cognitivo tipico vs atipico Level I Test di screening Level II Batteria neuropsicologica estesa Relazione temporale! In vivo imaging of dopaminergic activity in the Parkinsonian basal ganglia shown by [18F]fluorodopa PET Cardinal signs: Bradykinesia (slow movement) Rigidity (cogwheel) Tremor (pill rolling) Shuffling gait Mask-like expression Postural instability (balance impairment) Gait and posture disturbances (festination) Speech and swallowing disturbances (voice disorders) Deficit ad esordio precoce o Bradifrenia (rallentamento psicomotorio e dei processi di elaborazione delle informazioni) o Attenzione (con fluttuazioni) o Funzioni esecutive o Capacità visuo-percettive e visuo-spaziali o Fluenza verbale (spesso accompagnate di ipofonia, disartria e micrografia) o Memoria: deficit di rievocazione libera con beneficio da facilitazione (cueing) e riconoscimento preservato Apatia Depressione Ansia Allucinazioni visive: 15-40% nei soggetti con PD trattati (rara nei soggetti non trattati). Deliri, spesso di tipo paranoideo Disturbi del sonno REM (precedono il PD nel 65% dei casi) 1 An average of 26.7% (range 18.9–38.2%) of non-demented PD patients have PD-MCI Cognitive deficits can be detected even at the time of diagnosis Frequency of MCI increases with age, duration and severity of PD Single domain impairment is more common than multiple domain impairment & non-amnestic single domain MCI is more common than amnestic single domain MCI Executive/attention seems most common deficit of MCI in PD PD-MCI appears to be a risk factor for the development of PDD 1 1 1 Possible PD-MCI 1 1. 2. 3. 4. 5. Attention and working memory Executive functions Language Memory Visuospatial functions 1 1 1 1 N=76 non-demented PD patients Gold standard: PD-MCI by consensus diagnosis 1 1 Seconda causa più comune di demenza degenerativa dopo la malattia di Alzheimer Prevalenza del 5% nella popolazione anziana, e del 30% nella popolazione di pazienti affetti da demenza Età esordio: 60-90 anni Progressione: in 5 anni si evolve verso una demenza grave Weisman & Keith, Semin Neurol, 2007 Demographics factors o Advanced age o Male sex Family Prior history of dementia diagnoses of anxiety and depression History (ADHD) of attention-deficit/hyperactivity disorder Caratterizzazione del profilo cognitivo nei central feature Probabile DLB central feature + 2 core features Possibile DLB central feature + 1 core feature Relazione temporale tra deficit cognitivo e parkinsonismo Quadro cognitivo Demenza fluttuante Deficit attentivo/esecutivo (50-75% dei pz) Parkinsonismo Quadro motorio (50% dei pz all’esordio) Quadro psichiatrico e comportamentale Allucinazioni visive (80% dei pz) La SPECT con 123I-FP-CIT è l’unica metodica strumentale a ricoprire un ruolo centrale nell’iter diagnostico della DLB Perdita di terminali pre-sinaptici dopaminergici nello striato Ipoperfusione a carico delle regioni occipitali L’insorgenza del disturbo cognitivo e del parkinsonismo devono avvenire nel corso di 12 mesi (1-year rule) Segni extrapiramidali: staticità, bradicinesia, rigidità, andatura a passi strascicati, postura curva, instabilità posturale, amimia. Disturbi del sonno: parasonnie, sogni vividi e terrifici, alterazioni durante sonno REM (in assenza di rilassamento muscolare) con vocalizzazioni e comportamento motorio. Disfunzioni autonomiche: ipotensione ortostatica, incontinenza urinaria e sincopi. Precoce e grave deficit attentivo e delle funzioni esecutive Bradifrenia Deficit visuo-percettivi (dispercezioni) e visuo-costruttivi Disorientamento spaziale Memoria e riconoscimento relativamente conservati nelle fasi iniziali (memoria di lavoro può essere deficitaria a causa del deficit attentivo) Riproduzione della figura di Rey Fluttuazioni dello stato mentale, con instabilità cognitiva e comportamentale, potenzialmente associate a variazioni dello stato di coscienza (sonnolenza, stato letargico) e di durata estremamente variabile (minuti, ore). Allucinazioni visive strutturate e ricorrenti (vivide, a colori, tridimensionali) Mispercezioni (sindrome di Capgras) Deliri e paranoie Apatia Depressione Disturbi d’ansia NB: ipersensibilità ai neurolettici mean±SD follow-up of 4.66±2.7 years Patients with non-amnestic MCI were more likely to develop DLB, those with amnestic MCI were more likely to develop AD. Probable AD Probable LBD The well-established pattern of attention and visuospatial deficits in mild to moderate DLB are also present in the MCI stage of DLB. Retrospective comparison of neuropathologically confirmed MCI-AD (n=12) and MCI-DLB (n=9) Letter fluency was significantly lower in MCI-DLB Wechsler Logical Memory I was significantly lower in MCI-AD Diagnosi sindromica Criteri clinici Criteri Neuropsicologici Criteri Anatomici Criteri biologici, genetici etc Diagnosi eziopatogenetica Vascular dementia Parkinson’s dementia Dementia with Lewy bodies
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