il RIC è DOC - Ric

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il RIC è DOC
teatro / musica / danza / letteratura
Rieti dal 21 al 27 luglio
Comune di Rieti
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Per una regione come il Lazio - per la nostra storia, per il patrimonio che possediamo e per le eccezionali energie che sappiamo
esprimere - la cultura deve avere un ruolo strategico primario. La
cultura permea le relazioni tra gli esseri umani, il grado di coesione
del tessuto sociale, la qualità civica, la capacità di una comunità di
accogliere e comprendere le diversità, di incoraggiare l’autodeterminazione e la libertà di scelta, di creare valori condivisi. Il Lazio
è una delle regioni di massima concentrazione nel mondo dei beni
culturali e ospita il 70% delle compagnie italiane di teatro, musica
e danza, riconosciute dal Ministero.
La promozione dello spettacolo dal vivo è un ambito di intervento
prioritario ed è per questo che abbiamo dato al Lazio, dopo un’attesa lunga quasi 40 anni, una legge che sostiene lo spettacolo dal vivo
come un vero e proprio distretto produttivo, offrendo servizi e opportunità per la sua crescita nel Lazio. Vogliamo prestare una speciale attenzione alla dimensione professionale della cultura, troppo
spesso messa da parte in favore di una visione solo ricreativa e ludica. La cultura produce e chiede lavoro che va riconosciuto come tale,
protetto, tutelato, migliorato.
L’attenzione alle nuove professionalità e alla valorizzazione di quello che nasce nei territori è la cifra di “Invasioni Creative”, iniziativa
promossa direttamente dalla Regione con A.T.C.L. Avevamo cominciato con Rieti lo scorso anno, abbiamo allargato come promesso a
Frosinone e Latina quest’anno, raggiungeremo tutte le province con
questo progetto nel prossimo futuro. Perché lo spettacolo, la crea­
tività e la cultura sono un fondamentale motore di sviluppo e un
indispensabile fattore di coesione.
Nicola Zingaretti
Presidente Regione Lazio
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Le cose non vanno bene, nell’affascinante mondo dello spettacolo dal
vivo. Difficoltà di reperire fondi, artisti alla fame, decreti da interpretare, compagnie sepolte dai debiti, andare in scena, no­nostante
passione talento e perfino genio, pare diventato, improvvisamente,
il sogno di una notte di inizio inverno, quando il buio minaccia di
durare. Tuttavia, per fortuna, lo spettacolo continua. Continua la
ricerca, la formazione del pubblico, il lavoro di educazione al “vi­
suale” nelle scuole. E continueranno anche le estive, con le Invasioni Creative.
Rieti Latina Frosinone. Rieti, con il successo del Ric 2013, ha contagiato altri due capoluoghi. Lo schema è semplice. Si tratta di occupare un vuoto, quello delle sere d’estate, quando vuoi stare per
strada, a goderti il rinfrescarsi dell’aria, quando vuoi uscire di casa,
rompere l’isolamento elettronico dei mi piace/non mi piace e uscire,
e stare fra gli altri, e ritrovare il senso di una comunità. Si tratta
di imbandire una città come per una festa, dove tutti sono invitati a guardare a ascoltare ma anche a fare, a mostrare. Si tratta di intrecciare artisti di lunga carriera con artisti principianti,
associa­zioni locali e prime nazionali, sperimentazione e tradizione.
Si tratta di rispondere alla domanda di cultura, del piacere della
cultura, e, dove sembra silente, si tratta di stimolarla con un’offerta
ge­nerosa. E’ un lavoro di fino, di dettaglio, di penetrazione profonda. Fornari e Berdini, con la squadra dell’A.T.C.L., lo fanno da tanti
anni, l’hanno fatto anche in anni più difficili di questo.
Faremo del nostro meglio per aiutarli.
Lidia Ravera
Assessore alla Cultura
e alle Politiche Giovanili della Regione Lazio
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RIC – REGIONE INVASIONI CREATIVE
ll progetto delle Invasioni Creative nasce nel 2013 dalla volontà di
immaginare, nel tempo placido dell’estate, una regione governata dalle espressività artistiche e dal dibattito culturale. La prima
edizione, che ha visto come unica protagonista la città di Rieti, ha
registrato uno straordinario afflusso di pubblico e un significativo
riscontro di presenze tra stampa e operatori, dispiegando il teatro
in città come narrazione, racconto, ricerca e partecipazione, con un
programma variegato di teatro, musica, letteratura, tavole rotonde,
performance e installazioni, a conferma della commi­stione delle arti
con il territorio, le sue piazze e i suoi luoghi pubblici. Per questa capacità estrema del progetto di permeare il territorio valoriz­zandone
le specificità, l’Assessorato alla Cultura e alle Poli­tiche Giovanili della Regione Lazio insieme all’A.T.C.L., ha scelto di moltiplicare l’esperienza nelle città di Frosinone e Latina. Il RIC 2014 porterà in scena
una letterale invasione d’arti e di discipline in grado di parlare alle
migliaia di persone che ogni sera affolleranno le piazze, le strade, i
vicoli e i chiostri delle tre città, per lasciarsi coinvolgere in un’esperienza artistica multiforme. Il tentativo di affrontare e scandagliare
l’attuale crisi economica e le sue ripercussioni nel pa­norama contemporaneo delle arti performative è la sorgente da cui trae origine que­
sta seconda edizione del Festival Regione Invasioni Creative 2014.
Quello che di fatto viene promosso, attraverso l’ope­razione di RIC
2014, è un primo passo verso un possibile “New Deal della cultura”,
un’ipotesi per la creazione di nuove opportunità anche lavorative. A
partire da una riflessione sull’infelicità, o meglio, sulla non-feli­cità
dell’individuo contemporaneo, i tre Festival saranno veri e propri
cantieri di creatività per delle città che cercano di reagire al disagio
attraverso l’arte nelle sue molteplici declinazioni.
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Rieti
21/27 luglio 2014
Il RIC - Rieti 2014, come lo scorso anno sarà dislocato in numerosi
luoghi e ospiterà artisti, critici, ricercatori e studiosi, che animeranno
gli spazi reatini dal tardo pomeriggio fino a notte fonda. Questa se­
conda edizione vuole essere soprattutto una vetrina per gli artisti del
territorio regionale, un’occasione per generare opportunità di la­voro
e di diffusione delle opere che il festival produrrà e ospiterà. L’apertura del festival sarà affidata all’Eneide della compagnia Krypton,
che verrà allestita presso il Teatro Flavio Vespasiano. RIC – Rieti
2014 prevede, come nuovi allestimenti, un focus sulla drammaturgia
di Jon Fosse attraverso la produzione di tre testi - Inverno, Io sono il
Vento e Suzannah - le cui regie saranno affidate a tre giovanissimi
registi italiani, rispettivamente Vincenzo Manna, Alessandro Greco
e Thea Dellavalle. La città di Rieti si trasforma così in un centro culturale di residenza nei mesi precedenti al fe­stival. Altri protagonisti
di questa edizione saranno: Daniele Timpano ed Elvira Frosini con
Zombitudine, un progetto di spettacolo ed incursioni urbane, che, con
molta ironia, indaga i sintomi della diffusa depressione attraverso
la metafora di un’imminente invasione di zombie; Clinica Mammut
con la performance Del sordo rumore delle dita che muove intorno
alle zone liminali di esistenze al margine, soffermando lo sguardo su
un tempo a cui è negata la menzione di tragedia e mantenendo Pasolini sullo sfondo come sostegno poetico. La stessa compagnia presenterà inoltre lo spettacolo Col tempo, opera tesa ad indagare la crisi contemporanea come soglia esistenziale dell’uomo. La compagnia
Nuove Officine di Claudia Crisafio e Marianna Di Mauro debutterà
con Cara Utopia un testo elaborato a partire dalle testimonianze di
donne anziane senza fissa dimora. Le artiste visive María Ángeles
Vila e Alicia Herrero au­trici del progetto Midriasis / Cajas Habita­
das presenteranno un’installazione di scatole abitate come contenitori interattivi nei quali lo spettatore si immergerà in uno scenario
di sensazioni. Una di queste scatole, prodotta in collaborazione con
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RIC Rieti 2014 e alcune cittadine, ha come tema centrale il fenomeno
sociale dell’Isteria. Tamara Bartolini e Michele Baronio presente­
ranno due spettacoli, il RedReading #1 Notturno Pasolini_un concer­
to, un’indagine letteraria e musicale, che prende le mosse dall’ultima
intervista rilasciata da Pier Paolo Pasolini a Furio Colombo, il giorno
prima di morire. Il secondo progetto della compagnia Bartolini/Ba­
ronio TU_TWO due alla fine del mondo è una performance/instal­
lazione, che nella brevità del suo accadere è un privilegio d’intimità a
dispetto del gelo delle relazioni disumane. Due sguardi sulla crisi che
non potevano mancare nel programma del RIC – Rieti sono i lavori
di Deflorian/Tagliarini con Ce ne andiamo per non darvi altre preoc­
cupazioni e Valerio Malorni con L’uomo nel diluvio di recente nominato vincitore del premio In-box, notevole progetto di rete nazionale
a cui l’ A.T.C.L. aderisce dal 2013. Il fe­stival ospiterà inoltre i lavori
di tre giovanissime ed emergenti compagnie operanti nella regione:
Internoenki, Articolo18comma1 e Teatro Alchemico. Ad arricchire
l’edizione 2014 una serie d’iniziative, realizzate in collaborazione
con Raffaele Costantino di Snob Production, avranno l’obiettivo di
coinvolgere il giovane e giovanissimo pubblico, con eventi di musica elettronica e video installazioni, che si svolgeranno lungo l’argine
del fiume Velino. Il RIC offrirà quattro percorsi di formazione che
correranno precedentemente e parallelamente al Festival. Il primo
laboratorio a cura di Alessio Pizzech rivolto ad attori di tutte le età e
provenienza professionale, verterà sul testo di Vjačeslav Durnenkov
Pezzi da museo prevedendo anche un momento di apertura al pubblico il 25 luglio. Il secondo momento laboratoriale, composto da tre percorsi (recita­zione, drammaturgia e messa in scena) sarà interamente
rivolto alla partecipazione della comunità locale ed è realizzato da
Fattore K. per il progetto di spettacolo Pier Paolo!, che debutterà a
Rieti a Settembre 2014. Il progetto di Giorgio Barberio Corsetti de­
dicato alla figura di Pier Paolo Pasolini, si fonde con altri presenti nel
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RIC, attraverso la tavola rotonda del 24 luglio, Ci manchi Pier Paolo!
Gli altri due laboratori saranno Corpo Morto di Timpano/Frosini e
il laboratorio di visione e scrittura critica a cura di Teatro e Critica,
che si occuperà anche di redigere il giornale del Festival. Gli altri
due importanti momenti di riflessione sono la tavola rotonda Critica
e Prospettive, che vedrà i critici della carta stampata e quelli delle te­
state on-line confrontarsi sotto la guida di Andrea Porcheddu e Anna
Bandettini e la tavola rotanda Per fare il teatro che ho sognato a cura
di Guido Di Palma. Quest’ultimo progetto nasce dalla volontà di offrire uno spazio di visibilità alle nuove realtà artistiche emergenti,
che lavorano in stati di margi­nalità. Ci sarà, presso la Libreria Mo­
derna anche la presentazione dell’ultimo libro di Arturo Mazzarella,
Il male necessario. Etica ed estetica sulla scena contemporanea edito
da Bollati Boringhieri. Non mancherà anche quest’anno la sezione
dedicata al teatro ragazzi e come sempre sarà possibile, ogni giorno,
incontrare tutti gli artisti ospiti di RIC Rieti 2014.
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A Piazza Cavour
B
Argine del Fiume Velino
C
Palazzo Vecchiarelli
D
Biblioteca Paroniana
E
Volte del Palazzo Papale
Via di M
Auditorium
Varrone
a
Vi
Via Roma 57
ia
nt
Ci
Via S. Pietro Martire 28
E Diocesi Navate
Palazzo Vescovile
Via Cintia 83
Piazza San Rufo
G
Teatro Flavio Vespasiano
Via G. Garibaldi 267
H
Libreria Moderna
Via G. Garibaldi 272
I
Auditorium dei Poveri
Via G. Garibaldi 225
L
Auditorium Varrone
M
Teatro dei Condomini
N
Piazza Mazzini
P
Via
D
Via Sant’Anna
F
Via San Pietro
Biblioteca Paroniana
Chiostro S. Lucia
Via Terenzio Varrone 57
Via di Mezzo 184
Chiostro di Sant’Agostino
Piazza Mazzini 7
O
Via T. Varrone
L
Stazione Ferroviaria
P
Stand Info Point RIC Festival - A.T.C.L.
Piazza Vittorio Emanuele II
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Mezzo
P
Stazione Ferroviaria N
Piazza Mazzini
Teatro dei Condomini M
O
Via T. Varrone
Via Garibaldi
Teatro Flavio G
Vespasiano
P
F
omo
I Auditorium dei Poveri
Piazza San Rufo
Via San Rufo
Via Roma
o Martire
H
Libreria Moderna
Piazza Vittorio
Emanuele II
a del Du
i
Chiostro di Sant’Agostino
Via Garibaldi
Via Cerroni
m
Via Tommaso Moron
C PalazzoVecchiarelli
Ponte Romano
B
Argine del
Fiume velino
A
Piazza Cavour
Concerto | Incursione musicale
Presentazione libro
Derive
Tavola rotonda
Installazione | Performance
Teatro
Laboratorio
Teatro ragazzi
Performance urbane
Stand
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21/27 luglio
Il territorio si accende
Anche quest’anno il RIC rinnova la collaborazione con gli artisti, le associazioni culturali e le imprese del territorio. Saranno parte integrante del
programma con concerti, installazioni, performance e sfilate nei luoghi del
festival e per le vie della città: l’associazione ARTeM Gospel Choir, la Banda
di Li­sciano, la Compagnia Teatro Alchemico, Emanuele D’Agapiti, Anna­lisa
e Maria Elena Fusacchia, Paolo Fosso, Giovanni Leu­ratti, Danilo Santilli,
MusaQuartet, Vertigo, Art & Jazz Street Band, Sandro Sacco e Paolo Pa­
niconi e l’Associazione Musikologiamo. Sono nume­rose le imprese di Rieti
che collaborano con il Festival, partecipando alla realizzazione degli eventi
e offrendo servizi per il pubblico e per gli artisti ospiti.
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21 luglio ore 20:45
Banda G. Verdi di Lisciano
Piazza Cavour
Banda Musicale “G. Verdi” di Lisciano
L’Associazione Culturale Banda Musicale “G. Verdi” di Lisciano nasce nel
lontano 1911 ad opera di Don Attilio de Francesco. Dal 1991 ad oggi la direzione è affidata al maestro David Giovannelli che sta portando avanti un
progetto diretto al miglioramento tecnico degli strumentisti ed attraverso
l’ampliamento delle conoscenze musicali mira all’esecuzione di vari generi
musicali, che spaziano da brani di musica classica, alle colonne sonore di
film famosi, a brani pop e rock. Per rispettare i suoi impegni istituzionali
e partecipare ai vari appuntamenti religiosi, folcloristici e culturali, l’Asso­
ciazione permette ai ragazzi del paese e non solo, di apprendere i fondamenti della musica tramite una scuola che organizza corsi musicali, dai quali
ogni anno si formano nuovi allievi.
Al momento il gruppo è composto da oltre 50 elementi, quasi tutti giovani,
che impegnandosi nel portare avanti questa faticosa attività sono allo stesso tempo coinvolti in un sano divertimento qual’ è la banda musicale, il tutto organizzato dall’infaticabile Presidente Mario Rossi che dal 1975 ricopre
questa importante carica.
La Banda, giunta alla veneranda età di 103 anni, ha all’attivo numerose
partecipazioni a varie manifestazioni nazionali ed internazionali: ricordiamo il Raduno Bandistico Nazionale a Venezia nel 1995, le Maratone Internazionali a Praga nel 2005 e a Wolfsberg (Austria) nel 2007 e l’ultima nel
2013 a Cortina D’Ampezzo, un Festival Internazionale di Bande e gruppi
folcloristici provenienti da varie regioni d’Europa.
Concerto
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21 luglio ore 22:00
Krypton
Teatro Flavio Vespasiano
Eneide di Krypton
un nuovo canto
scritto e diretto da Giancarlo Cauteruccio
con musiche di LITFIBA - BEAU GESTE
eseguite dal vivo da Gianni Maroccolo, Antonio Aiazzi, Francesco Magnelli
con Giancarlo Cauteruccio
con la voce off di Ginevra Di Marco
corpi in video Massimo Bevilacqua e Claudia Fossi
progetto scenico e allestimenti Loris Giancola progetto luci Mariano De Tassis elaborazioni
digital - video Alessio Bianciardi e Stefano Fomasi costumi e assistente alla regia Massimo
Bevilacqua operatore laser Michele Barza
Trent’anni fa Eneide di Krypton, con la regia di Giancarlo Cau­teruccio e
con le musiche originali dei Litfiba, fu uno spettacolo cult che generò una
rivoluzione estetica. Gli spettatori assistettero alla rappresentazione multimediale di un poema epico, in cui l’elemento narrativo della luce e il tratto stilizzato dei performer rendevano un’immagine sfolgorante del nuovo
teatro italiano. Con Eneide di Krypton – un nuovo canto, Giancarlo Caute­
ruccio riporta sul palcoscenico un pezzo di storia del teatro italiano.
Bio
Krypton fonda la sua poetica sull’esplorazione delle tecnologie e della loro
applicazione sulla scena e nelle arti. L’uso della modulazione laser e la sua
capacità di creare architetture e modificare lo spazio si delinea di volta in
volta come una possibilità nuova, in divenire, di intervento sul mondo sensibile. A questa ricerca Krypton affianca un profondo lavoro sulla drammaturgia, dai testi di maestri del Novecento, come Beckett, Pinter e Jarry,
alla rivisitazione di testi classici, alla giovane creazione contemporanea.
Teatro | Prima regionale
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21 luglio ore 23:30
Peppe Voltarelli
Piazza San Rufo
Il monumento
Il monumento è il nuovo spettacolo di Peppe Voltarelli: tredici canzoni che
chiudono la Trilogia sull’identità, iniziata con il suo esordio da solista nel
2007 con l’album Distratto ma però, e proseguita con Ultima notte a Mala
Strana.
Linee guida dello spettacolo sono i legami tra le persone, le fughe, le condivisioni, la consapevolezza che l’amore è un fatto comunitario. Il cantato è
sospeso tra italiano e dialetto calabrese, è un canto politico e di protesta, che
racconta di uomini disarmati ma maturi per nuove riflessioni. La “santificazione dell’identità” avviene attraverso un monumento conteso, che dà ori­
gine a polemiche e discussioni che sottolineano la necessità di avere simboli
e riferimenti a cui guar­dare. Il bisogno della comunità cantato da Voltarelli
è laico, critico, e appassionato. Peppe Voltarelli, cantante ed autore, fonda
nel 1990 a Bologna il Parto delle Nuvole Pesanti, gruppo che mescola il rock
con la musica popolare calabrese. Nel 2000 avviene l’incontro con la compagnia teatrale Krypton con la quale mette in scena Roccu u stortu, storia
di un soldato calabrese che si ammutina sul fronte della grande guerra. Nel
2007 inizia la sua carriera solista e pubblica due album di grande successo:
Distratto ma però (2007), Ultima notte a Malà Strana (2010). Nel febbraio
2014 Stampa Alternativa pubblica il suo primo romanzo, Il caciocavallo di
Bronzo, mentre esce per la OTRlive il nuovo album di inediti Lamentarsi
come ipotesi.
Incursione musicale
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22/27 luglio ore 17:00
Volte del Palazzo Papale
Giovanni
Di Giandomenico
Rapsodie sabine
ph. Francesca Cicala
Giovanni Di Giandomenico, compone musica, suona il pianoforte e dirige orchestre. Dopo i brillanti diplomi in composizione e in pianoforte al Conser­
vatorio “V. Bellini” di Palermo, consegue il diploma in direzione d’orchestra
presso lo stesso istituto. Nel 2013 è ammesso al Corso di Perfezionamento
Musicale in Composizione presso l’Accademia Nazionale di S. Cecilia. Le
composizioni proposte in concerto da Giovanni Di Giandomenico, piani­stacompositore, di­sobbediscono clamorosamente alla tendenza attuale che conchiude la musica strumentale d’oggi in forme brevi nel tentativo disperato
di rincorrere successi pop superficiali. In netta controtendenza, e senza perdere un sol grammo di un appeal pop, il giovanissimo musico palermitano
propone articolate rapsodie sabine della durata di oltre mezz’ora ciascuna, ultimo esito della sua ricerca compositiva con e attorno al pia­noforte.
Primo coronamento della ricerca di Di Giandomenico sono le produzioni
discografiche delle sue rapsodie metropolitane, in collaborazione col duo di
produzione Almendra Music composto da Gianluca Cangemi e Luca Rinaudo.
Giovanni Di Giandomenico esegue concerti per la stagione concertistica
dell’Auditorium Rai, per l’Auditorium di Roma, Palermo, Berlino.
Incursione musicale
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22 luglio ore 17:30
ARTeM Gospel Choir
Volte del Palazzo Papale
ARTeM Gospel Choir è una delle formazioni operative dell’Accademia Reatina Teatro e Musica. Il gruppo, di recente formazione ma con radici antiche,
si compone di circa venti elementi, già attivi da tempo nel pa­norama della
coralità spiritual – gospel ed ha già al suo attivo una ricca attività concertistica, riscuotendo sempre ampi apprezzamenti. Segnalata come una delle
realtà in costante evoluzione, è tra le più interessanti della scena corale
operanti nell’ambito musicale territoriale. Il repertorio include brani per
sole voci (a cappella) e brani che prevedono l’accompagnamento strumentale di pianoforte, basso e batteria. Maestro del Coro è il M° Ettore Maria
Del Romano.
Concerto
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22/23 luglio ore 18:30
Laura Landi
Teatro dei Condomini
Fratelli Applausi
di Laura Landi
con Margherita Fantoni, Carlo Gambaro, Laura Landi
disegno luci Corrado Meloni
assistenza tecnica Samuele Barlusconi
foto Virginia Bardoni e Marco Caselli Nirmal
Spettacolo finalista di Premio Scenario Infanzia 2012
Un trio di uccelli per la prima volta s’incontra nella stessa gabbia: il Teatro.
Controllati a vista dalla severa Maschera, assistono ad uno spettacolo: la
travolgente storia di uno sfortunato principe-attore. Il principe, alla ricerca
del vero amore, intraprende un viaggio in una poetica e ironica rivisitazione
del mito e del suo immaginario. Sono usate differenti tecniche di anima­
zione del teatro di figura, dando vita così ai due protagonisti: il Pubblico (Gli
uccelli) e lo Spettacolo (La storia del Principe).
Bio
Il progetto Fratelli Applausi nasce nel 2012 da un’idea di Laura Landi, scenografa di formazione, in collaborazione con Margherita Fantoni, burattinaia e organizzatrice, e con Carlo Gambaro, attore di teatro e performer. I
tre fanno convergere in questo lavoro le loro diverse esperienze e competenze nel campo delle arti della scena, dedicandosi alla continua sperimenta­
zione di materiali e linguaggi del teatro di figura.
Teatro ragazzi
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22 luglio ore 19:00
Arturo Mazzarella
Libreria Moderna
Il male necessario.
Etica ed estetica sulla scena contemporanea
Edizione Bollati Boringhieri 2014
presenta Stefano Gallerani
C’era una volta il male. Quello antico che straziava Giobbe e quello moderno, più multiforme perché scaturito dalla perfidia del cuore, o indotto dalla
voluttà di dannazione, oppure amalgamato con il bene nella chimica dei
sentimenti. Sotto qualsiasi aspetto si manifestasse, conservava un che di
scandaloso, demoniaco, seduttivo. Baudelaire gli riconosceva addirittura «la
grazia dell’orrore». Oggi è ancora così? L’acuta perizia critica condotta da
Arturo Mazzarella produce un’altra risultanza: il male ha perso il proprio
stigma maledetto – la trasgressività morale, contro cui era ancora possibile
il titanismo della ribellione – per risolversi in una tonalità estetica, ossia
percettiva, sensibile, che depotenzia e atrofizza, avvolgendo vittime e carnefici in un’unica spirale di irresponsabilità. È la molecolare insensatezza che
intride magistralmente i romanzi di Michel Houellebecq, Bret Easton Ellis,
Roberto Bolaño ed Emmanuel Carrère, i film di Lars von Trier, Gus Van
Sant e Michael Haneke, i fotodipinti di Gerhard Richter e le installazioni
di Maurizio Cattelan. Fibre di parole e di immagini che rappresentano la
nuova fenomenologia del male.
Bio
Arturo Mazzarella insegna Letterature comparate all’Università di Roma
Tre. Presso Bollati Boringhieri ha pubblicato La grande rete della scrittura.
La letteratura dopo la rivoluzione digitale (2008) e Politiche dell’irrealtà.
Scritture e visioni tra Gomorra e Abu Ghraib (2011).
Presentazione libro
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22 luglio ore 21:00
Clinica Mammut
Chiostro di S. Agostino
Col Tempo
testo Alessandra Di Lernia
regia Salvo Lombardo
con Alessandra Di Lernia
ambiente sonoro Andrea Balsamo
luci e fonica Valerio Modesti
assistente alla regia Gloria Anastasi
foto di scena Simona Caleo
progetto grafico Marta Renzi
riprese video Isabella Gaffè, Massimiliano Di Franca, Gianluca Gualtieri
produzione Clinica Mammut
con il sostegno di Teatro Furio Camillo | L’Archimandrita, Fonderia delle Arti, Festival
dell’Incanto Roddi 2012
Col Tempo vuole essere una perifrasi scenica incisa nel corpo di una donna,
icona di un’inesorabilità del tempo storto che incombe. Dal suo microcosmo
emergono cedimenti, cesure tra memoria e presente di un vissuto ideologico
ed esistenziale ormai usurato. Il quotidiano in cui è ritratta è il riverbero di
un mondo esterno non più decifrabile; l’Occidente in decadenza s’intreccia
con la sua intimità.
Bio
La compagnia nasce dal sodalizio artistico tra Di Lernia e Lombardo, con
la volontà di articolare una sinestesia tra testualità di tradizione drammaturgica e linguaggio performativo. Per IED Factory elabora la performance
site-specific Genius loci – abitare i luoghi della crisi. Cura PPP_melopèa
alessandrina, ciclo di eventi artistici intorno a Pasolini presso Fusolab 2.0,
dove realizza la performance Del sordo rumore delle dita. Lavora al progetto Memento mori – icone della fine, de­clinato in una trilogia di spettacoli e
appendici performative.
Teatro
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22 luglio ore 22:30
Thea Dellavalle
Biblioteca Paroniana - Chiostro di S. Lucia
Suzannah
di Jon Fosse
traduzione di Thea Dellavalle
con Bruna Rossi, Irene Petris, Barbara Mazzi
regia di Thea Dellavalle
luci Paolo Pollo Rodighiero
suono Marco Olivieri
consulenza alla scena Maurizio Agostinetto
progetto di Thea Dellavalle e Irene Petris
produzione Il Mulino di Amleto in collaborazione con RIC Festival 2014
Una donna anziana, una donna matura, una ragazza di appena diciannove
anni. Tre donne che amano lo stesso uomo, che lo aspettano per festeggiare
un compleanno; ma l’uomo non arriva. Non si tratta di un uomo comune
ma di Henrik Ibsen e le donne che lo aspettano e ne parlano per consumare l’attesa sono in realtà una sola donna: Suzannah Thoresen, la moglie
del celeberrimo drammaturgo norvegese. È attraverso i suoi occhi, in tre
differenti prospettive temporali che si tratteggia il ritratto di quest’uomo
famoso e schivo, pieno di contraddizioni e contemporaneamente si delinea il
percorso di un rapporto di coppia. Suzannah rappresenta la donna: violando
il corso univoco del tempo, Fosse ce la presenta in tre differenti età creando
con il suo testo, non ancora edito in Italia e mai rappresentato, una sintesi
efficace e densa dell’esistenza del femminile paragonabile a famose opere
pittoriche come quelle di Munch o Klimt.
Bio
Thea Dellavalle e Irene Petris lavorano in teatro da un decennio.
Hanno partecipato come assistenti alla regia e come interpreti, a spettacoli
di Massimo Castri, Luca Ronconi, Alvis Hermanis, Romeo Castellucci, Marco Plini, Pascal Rambert, Andrea De Rosa.
A novembre del 2013 hanno realizzato il progetto dello spettacolo Un ballo
(adattamento da Irène Némirowsky) che ha debuttato a Modena al Teatro
delle Passioni.
Teatro | Prima assoluta
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23 luglio ore 17:00
Giovanni Di Giandomenico
Volte del Palazzo Papale
Rapsodie sabine
Incursione musicale
23/25 luglio 18:00/19:00
Timpano/Frosini
Vie del centro storico
Walking Zombi
Performance urbane
Una sezione di azioni urbane performative e promozionali create sul territorio con attori selezionati mediante il workshop Corpo Morto (22/23 luglio).
Nei giorni precedenti il debutto e durante le repliche verranno realizzati
una serie di attraversamenti, avvistamenti, apparizioni di Zombi in alcuni
spazi cittadini.
Bio
Elvira Frosini fondatrice di Kataklisma, lavora da sempre sul corpo come
prodotto di cultura, di convenzioni. Tra gli ultimi lavori Sì l’ammore no,
Ciao Bella, Digerseltz, Zombitudine. Parallelamente crea performance urbane e site specific, tra cui Duets in square, I­struzioni per la sopravvivenza,
Time e il ciclo dedicato alla bandiera italiana, Serie B.
Daniele Timpano ha scritto e interpretato diverse opere teatrali, tra cui
Teneramente Tattico, Profondo dispari, Oreste da Euripide, Caccia ‘l drago,
ispirato a J.R.R. Tolkien, Gli uccisori del chiaro di luna da Marinetti e Ma­
jakovskij; Ecce robot!, Sì l’ammore no, Aldo morto, vincitore del Premio Rete
Critica 2012, e Zombitudine. Per il progetto speciale Aldo morto 54 ha vinto
il Premio Nico Garrone 2013.
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INVASIONI
CREATIVE
2 0 1 4
23 luglio 19:00/21:00
Bartolini/Baronio
Piazza Mazzini
TU_TWO due alla fine del mondo
una performance di e con Tamara Bartolini/Michele Baronio
soundscape Renato Ciunfrini
produzione Bartolini/Baronio
in collaborazione con 369gradi e Sycamore T Company
ph. Lauretta Pilozzi
Performance per sei spettatori
Installazione|Performance
E’ un viaggio della mente, buco da cui guardare i Due sospesi alla fine o
all’inizio di un viaggio, risucchiati dal mondo di fuori, chiusi dentro un pae­
saggio sonoro che pesa come un’eredità e vomita la storia. Nella macchina
che diventa palco si creerà uno stato di inti­mità che basterà un gesto per
riconoscersi. I Due un duo, pronti per il concerto, per il gioco del teatro,
per condividere cataste di desideri e tenere vivo il fuoco del nostro stare al
mondo.
23 luglio ore 18:30
Teatro dei Condomini
Fratelli Applausi
Finalista Premio Scenario Infanzia 2012
Teatro ragazzi
Laura Landi
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2 0 1 4
23 luglio ore 19:00
Clinica Mammut
Palazzo Vecchiarelli
Del sordo rumore delle dita
Una performance di Clinica Mammut
da un testo di Alessandra Di Lernia e versi di Pier Paolo Pasolini
regia Salvo Lombardo
con Gloria Anastasi, Alessandra Di Lernia, Salvo Lombardo
assistenza alla regia Gloria Anastasi
tecnica Valerio Modesti ambienti sonori Fabrizio Alviti
musiche Barber, Tchaikosvsky, Vivaldi
una produzione di Clinica Mammut in collaborazione con Fusolab 2.0
Del sordo rumore delle dita muove intorno alle zone liminali di esistenze a
margine. Sofferma lo sguardo su un tempo a cui è negata la menzione di tragedia. Pasolini è un sostegno poetico al nostro incedere. Una struttura che
ogni volta si plasma in relazione allo spazio che l’accoglie. L’a­zione pensata
per Rieti è un tassello del processo di attraversamento urbano che Clinica
Mammut vuole estendere alla città per isolarne alcuni momenti performativi|installativi dando loro una collocazione site specific.
Installazione|Performance
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CREATIVE
2 0 1 4
23 luglio ore 19:30
Emanuele D’Agapiti
Palazzo Vecchiarelli
Segni particolari nessuno.
Profezia è Predire il Presente
di e con Emanuele D’Agapiti
musiche di Matteo Colasanti
Lo spettacolo, scandito da ritmi, suoni, movimenti è una denuncia di
ogni forma di omologazione perché il potere di oggi nella sostanza è
uguale al potere di ieri ma più violento attraverso l’uccisione dell’entusiasmo. La morte non è nel non potere più comunicare ma nel non
potere più essere compresi, come Pasolini stesso affermava. Io, uomo
giovane, vedo la profezia svelare la mia stessa immagine di vittima
e ne vedo l’attuazione dalle sue origini. Soltanto una voce ne ritrae
un’origine sicura, vivente.
Bio
Emanuele D’Agapiti, autore e regista teatrale, ha pubblicato per
Suraci Editore Polvere sull’Orchidea nel 2006. Persegue il Progetto Pier Paolo Pasolini sia nella forma di conferenze spettacolo sia
come lavoro teatrale, sull’opera poetica, all’interno dello spettacolo
teatrale Segni particolari nessuno, profezia è Predire il Presente che
vede la partecipazione del musicista Massimo Zamboni.
Teatro
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INVASIONI
CREATIVE
2 0 1 4
23 luglio ore 21:00
MusaQuartet
Chiostro S. Agostino
Pop chords
Marina Iacuitto Soprano, Elisabetta Scatarzi Contralto, Danilo Santilli
Tenore, Danilo Serraiocco Basso
Il MusaQuartet è un ensemble vocale di recente costituzione. I suoi componenti sono cantanti e musicisti di diversa estrazione, ma accomunati dalla
passione per l’opera, per il jazz, il gospel e la musica contemporanea. Tutti
i componenti svolgono già singolarmente un’attività musicale propria, ma
la passione per la polifonia e le amicizie decennali che li legano, hanno fatto
sì che nascesse il quartetto. MUSA è l’associazione, Accademia Musicale
Sabina, in seno alla quale i quattro vocalist svolgono attività didattica, compositiva, direttoriale e solistica. La serata del 23 luglio sarà un misto di
pop italiano e internazionale con brani di Lucio Battisti, Franco Battiato,
Claudio Baglioni, ma anche Beatles, Manhattan Transfert, Leonard Cohen,
Simon and Garfunkel.
Concerto
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INVASIONI
CREATIVE
2 0 1 4
23 luglio ore 21:30
Paolo Fosso
Chiostro S. Agostino
Come il nero negli scacchi
di e con Paolo Fosso
ph. Alberto Martinangeli
Il Nero, negli scacchi, o perde o pareggia. E’ il pensiero ricorrente nella vita
di Carlo, alle prese con la sua personale Crisi. È il pensiero che domina ogni
emozione quando un evento lo costringe a ripercorrere la sua vita segnata
dalla sua lotta con i disturbi provocati dall’Ansia e dalle crisi di Panico.
Questo viaggio interiore diventa racconto, ora grottesco ora drammatico,
dell’escalation di un disturbo che progressivamente divora spazi di vita,
provocando la lacerazione fra realtà e percezione di essa nella vita quoti­
diana. Il mondo interiore rischia di prendere il sopravvento su quello reale,
fino alle conseguenze più estreme. Lo spettacolo è un monologo - scritto e
interpretato da Paolo Fosso – un estratto presentato in lettura, un work in
progress, per condividere col pubblico un problema, spesso sottovalutato,
che riguarda milioni di persone e che ha avuto una vera e propria esplosione
in questo periodo in cui la Crisi toglie certezze e crea ansia anche a chi non
ne aveva mai sofferto prima.
Teatro
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INVASIONI
CREATIVE
2 0 1 4
23 luglio ore 22:30
Alessandro Greco
Biblioteca Paroniana - Chiostro di S. Lucia
Io sono il vento
di Jon Fosse
traduzione Vanda Monaco Westerståhl
con Giulio Maria Corso e Eugenio Papalia
regia Alessandro Greco
assistente alla regia e disegno luci Pietro Seghetti
musica e sound design Enrico Minaglia
produzione Morel film
in collaborazione con RIC Festival 2014
In Io sono il vento la poesia della lingua e del gesto quotidiano si fondono con
grande armonia. Il dialogo interiore sulla vita e sulla morte parla alle identità di tutti, perché la ricerca di senso dietro le cose è la molla esistenziale,
che dà sostanza ai nostri pensieri. Due uomini su una barca immaginaria.
Uno si è ucciso. Forse.
Bio
Alessandro Greco scrive e dirige diversi cortometraggi, come tra gli altri La
preparazione – Dakino Film Festival; E adesso raccontami di te – Festival
du cinema italien de Annecy. Con Roberto De Paolis scrive Bassa marea e
Alice presentati alla 67esima e 68esima Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia. Dal 2011 collabora con RAI Educational in qualità
di autore e regista.
Teatro
R
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INVASIONI
CREATIVE
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24 luglio ore 17:00
Giovanni Di Giandomenico
Volte del Palazzo Papale
Rapsodie sabine
Incursione musicale
24 luglio 18:00/19:00
Vie del centro storico
Walking Zombi
Performance urbane
Timpano/Frosini
R
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INVASIONI
CREATIVE
2 0 1 4
24 luglio ore 18:00
Palazzo Vecchiarelli
Giorgio Barberio Corsetti
Fattore K.
Ci manchi Pier Paolo!
40 anni senza Pasolini
con Giorgio Barberio Corsetti, Antonio Calbi, Roberto Rustioni, Roberta
Nicolai, Giorgio Ginori, Agostino Raff
modera Marco Spagnoli
ph. Lepera
Dedicato a Pier Paolo Pasolini. Un momento di condivisione con il pubblico,
del percorso di creazione intrapreso attraverso i laboratori ospiti del RIC
e finalizzati alla realizzazione dello spettacolo/evento sportivo finale. Una
produzione Fattore K. in collaborazione con A.T.C.L. Associazione Teatrale
fra i Comuni del Lazio e il Comune di Rieti.
Tavola rotonda
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CREATIVE
2 0 1 4
24/25 luglio ore 18:30
Ombre Bianche Teatro
Teatro dei Condomini
Il libro delle ombre
ispirato a Storia straordinaria di Peter Schlemihl di Adalbert Von Chamisso
di e con Chiara Carlorosi e Marco Vergati
associazione Teatro di Carta
scenografie e oggetti di scena Marco Vergati
realizzazione ombre Chiara Carlosi
tecnico audio e luci Martina Serpa
disegno luci Marco Vergati, Roberto Giannesi
produzione Teatro di Carta e Ombre Bianche Teatro
Al centro della scena il Libro delle ombre da cui prendono vita i personaggi
della storia. La trama è ispirata al romanzo di Adalbert von Chamisso Sto­
ria straordinaria di Peter Schlemihl. Il nostro giovane scambia la propria
ombra con un misterioso editore in cambio di una borsa di denaro. Non passa molto tempo prima che possa comprendere il grave errore commesso. I­nizia così il tortuoso percorso che porterà il protagonista a liberare le ombre
imprigionate e a comprendere quanto sia importante conservare la propria
identità e la propria determinazione per inseguire i propri sogni.
Bio
I fondatori Marco Vergati e Chiara Carlorosi si formano attraverso collaborazioni con vari enti e compagnie teatrali e seminari con maestri del teatro
italiano ed europeo. Fondono nel 2009 l’Associa­zione Teatro di Carta con lo
scopo di promuovere attività artistiche per bambini e ragazzi e nel 2013
la compagnia Ombre Bianche Teatro, che porta avanti una ricerca scenica
sul lavoro fisico dell’attore e sul teatro di figura, in particolare sul teatro
delle ombre.
Teatro ragazzi
R
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INVASIONI
CREATIVE
2 0 1 4
24/26 luglio 19:00/20:00
Las Mitocondria
Volte del Palazzo Papale
Midriasis/Cajas Habitadas
di María Ángeles Vila e Alicia Herrero
con Ilaria Bianchi, Dalma Chiaretti, MariaConcetta Mancuso, Daniela Scarella
con il contributo di Ambasciata di Spagna e Istituto Cervantes.
in collaborazione con RIC Festival 2014
Las Midriasis/Cajas Habitadas è un progetto di arte relazionale che indaga sull’isteria attraverso un percorso creativo collettivo e condiviso con
le cittadine di Rieti. Il pubblico potrà osservare la performance dalle fessure presenti sui 4 lati della scatola confe­zionata da María Ángeles. Le artiste vogliono indagare sul concetto d’isteria oggi, inteso come fenomeno
colle­ttivo, analizzandolo come nuovo paradigma sociale che si contrappone
alla crisi di valori at­tuale. Lavorando con i concetti di scatola cerebrale,
emo­zionale e vi­scerale cercano uno sviluppo personale e artistico che possa
resti­tuire la serenità individuale e collettiva.
Bio
Las Mitocondria è un gruppo formato da due artiste spagnole che sviluppano la propria ricerca attraverso discipline diverse: le arti visive e la danza.
Queste due cellule si sono incontrate in Spagna dopo anni di lontananza,
quando ognuna aveva fatto le proprie esperienze all’estero.
Alicia si forma come ballerina e coreografa a Londra mentre María Ángeles
finisce gli studi di Belle Arti e realizza le prime mostre in Italia. Quando,
dopo molto tempo si ritrovano per prendere il tè, non si separano più. Dal
2008 iniziano a collaborare in spettacoli di danza, performance, mostre ed
eventi. Nel 2009 realizzano il progetto Midriasis/Cajas Habitadas basato su
uno studio della memoria e le emozioni.
Installazione|Performance
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INVASIONI
CREATIVE
2 0 1 4
24 luglio ore 19:30
Bartolini/Baronio
Palazzo Vecchiarelli
RedReading #1 Notturno Pasolini_un concerto
di e con Tamara Bartolini e Michele Baronio
dialoghi con Giorgio Barberio Corsetti, Simone Nebbia (Teatro e Critica), Roberta
Nicolai, Roberto Rustioni
produzione BARTOLINI/BARONIO con 369gradi
in collaborazione con Sycamore T Company
Notturno Pasolini è un reading-concerto che nasce dalle canzoni scritte da
Pier Paolo Pasolini. Un’indagine letteraria, che prende le mosse dall’ultima intervista rilasciata dallo scrittore a Furio Colombo. E’ un incontro di
­le­tteratura, musica, critica e teatro. Ad “andare in scena” sono i libri e i loro
autori attraverso reading, performance e musica dal vivo, che consentono al
pubblico di creare un rapporto intimo con i testi presentati.
Bio
La formazione artistica Bartolini/Baronio nasce nel 2009 con il progetto
modulare La Caduta_incontro tra artisti e territori. Successive produzioni:
la performance Tu_Two due alla fine del mondo (2011), il progetto Pas­
si, vincitore del premio di produzione Dominio Pubblico OFFicine 2014, lo
spettacolo Carmen che non vede l’ora (2013) e il progetto RedReading (del
2012) ciclo di spettacoli, happening, incontri tra il teatro e la letteratura che
ha ospitato diversi autori tra cui Erri De Luca, Wu Ming2, Emanuele Trevi,
Elsa Osorio, Tano D’Amico, il collettivo Terranullius Narrazioni Popolari e
tanti altri.
Teatro
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INVASIONI
CREATIVE
2 0 1 4
24 luglio ore 21:00
Nuove Officine
Chiostro di S. Agostino
Cara Utopia
traduzione, adattamento e regia di Marianna Di Mauro
con Claudia Crisafio
aiuto regia Dimitri D’Urbano
scene e costumi Giulia Olivieri
ph. Ciro Meggialoro
produzione Nuove Officine in collaborazione con RIC Festival 2014
Cara Utopia è un viaggio e a compierlo è chi guarda. Viaggiamo per la
strada, una qualunque, dove Pasqualina aspetta che passi qualcuno, per
ascoltarla o darle una buona notizia, magari quella che ­a­­spetta da tempo.
Gobba, sulle spalle la vita, quella degli altri, che ha visto passare e ripassare come cani disperati in cerca di cibo o di una carezza. Ma oggi è un
giorno importante e non può aspettare nessuno, è pronta e può andare.
Ora, per la prima volta, ha un indirizzo e un percorso da seguire, e qualcuno che l’aspetta. Pasqualina è come un colpo di vento caldo a settembre,
quando ormai speri che il fresco stia per arrivare, e invece niente. Lei che
si è sempre vergognata di puzzare, nella strada che odora di chiuso, oggi
emana un profumo di primavera.
Bio
Nuove Officine è una compagnia di recente formazione con base a Roma.
Fin dall’inizio della sua attività cerca una propria originalità di visione e
nella continua ricerca di rinnovamento non smette di interrogare il presente. Fondata da Marianna Di Mauro e Roberto So­nica, si avvale fin da
subito di collaboratori che resteranno con continuità all’interno del gruppo. Tra questi Claudia Crisafio, insieme alla quale prende vita Cara Uto­
pia l’ultimo lavoro della compagnia.
Teatro | Prima assoluta
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INVASIONI
CREATIVE
2 0 1 4
24 luglio ore 22:30
Vincenzo Manna
Biblioteca Paroniana - Chiostro di S. Lucia
Inverno
di Jon Fosse
traduzione di Graziella Perin
con Anna Paola Vellaccio e Flamina Cuzzoli
adattamento e regia Vincenzo Manna
assistente alla regia Andrea Vellotti
costumi e oggetti di scena Cassepipe Compagnia
disegno luci SSCN
produzione e distribuzione Florian Teatro Stabile di Innovazione di Pescara
in collaborazione con RIC Festival 2014
Inverno è un allestimento in bilico tra teatro di regia e teatro d’attore, ri­
tradotto e riadattato per due interpreti femminili e riportato sulla scena
dopo dieci anni dalla sua prima rappresentazione. Un parco, una ragazza
seduta su una panchina e una donna in cappotto e tailleur. Da questo incontro casuale l’inizio di una tenera e dolorosa storia d’amore che si snoda
fra zone d’ombra metropolitane, dove la donna e la ragazza riescono a essere
loro stesse, tragiche fi­gure femminili in fuga disperata da una vita alie­nante
e inautentica.
Bio
Vincenzo Manna è regista e drammaturgo. Tra i suoi lavori ricono­sciuti
ricordiamo Fari nella nebbia finalista al 50° Premio Riccione men­zione
speciale della giuria, Hansel e Gretel Premio Scenario
Infanzia, La fami­
glia finalista al Premio Hystrio 2011 e Giulio Cesare che rappresenta
l’Italia durante le manifestazioni culturali delle Olimpiadi di Londra
2012. Vincenzo Manna riceve durante il 53° Festival dei Due Mondi il
Premio SIAE come miglior nuovo autore italiano. Nel 2014 riceve il Premio Cassino OFF per l’impegno civile nelle arti sceniche con il testo Cani.
Teatro | Prima assoluta
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INVASIONI
CREATIVE
2 0 1 4
24 luglio ore 23:30
VERTIGO
Piazza San Rufo
Radio on the street
a cura di VERTIGO Creative Performance Lab Live Music
direzione artistica Jean luc hanel
La finalità della performance è divulgare tutte le forme d’arte che si sviluppano nel mondo della musica, renderle visibili e trasmetterle al pubblico
attraverso una lente diversa. Uno spettacolo che segue un percorso antico,
ripercorrendo il mondo della musica, dal jazz al country, al blues. La performance è allo stesso tempo retrospettiva, jam session, reading di poesia e
contest fotografico sul jazz.
Installazione|Performance
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CREATIVE
2 0 1 4
25 luglio ore 17:00
Giovanni Di Giandomenico
Volte del Palazzo Papale
Rapsodie sabine
Incursione musicale
25 luglio ore 18:30
Ombre Bianche Teatro
Teatro dei Condomini
Il libro delle ombre
di e con Chiara Carlorosi e Marco Vergati
associazione Teatro di Carta
Teatro
25 luglio 18:00/19:00
Vie del centro storico
Walking Zombi
Performance urbane
Timpano/Frosini
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INVASIONI
CREATIVE
2 0 1 4
Las Mitocondria
25 luglio 19:00/20:00
Volte del Palazzo Papale
Midriasis/Cajas Habitadas
di María Ángeles Vila e Alicia Herrero
Performance
25 luglio ore 19:30
Alessio Pizzech
Auditorium Varrone
ЭКСПОНАТЫ – Pezzi da museo
di Vjačeslav Durnenkov
nella traduzione di Gian Maria Cervo
a cura di Alessio Pizzech
prova aperta al pubblico
in collaborazione con il Festival Quartieri dell’Arte di Viterbo
Laboratorio
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INVASIONI
CREATIVE
2 0 1 4
25 luglio ore 21:00
Chiostro di S. Agostino
Simone Amendola
Valerio Malorni
L’uomo nel diluvio
di Simone Amendola e Valerio Malorni
drammaturgia e regia Simone Amendola e Valerio Malorni
con Valerio Malorni
una produzione Blue Desk
con il sostegno di Carrozzerie n.o.t.
con il patrocinio di Roma Capitale
Finalista Premio Scenario 2013
Vincitore Premio Giuria In-Box
Chi è l’uomo nel diluvio? In principio era Noè. Oggi siamo Noi.
Perché la parola emigrazione non è mai stata così in voga come ora. Sotto
questo diluvio. Il progetto nasce dall’incontro con un’immagine di un libro
per bambini, molto amato da mia figlia, la storia dell’arca di Noè. Di fronte
al diluvio quotidiano che siamo chiamati a vi­vere, cerchiamo di costruire
un’arca, in cui custodire ciò che ancora rimane, ciò che ancora sta.
Bio
Simone Amendola per il teatro ha scritto e diretto Nessuno può tenere Baby
in un angolo e Porta Furba premiato con la pubblicazione al Premio O
­ reste
Calabresi. Tra i suoi film il pluripremiato Alisya nel Paese delle Mera­
viglie - Premio Ilaria Alpi 2010 - Programmato da Doc Tre. Ha partecipato
alla Biennale d’Arte di Venezia 54 con il video Narciso. Nel 2014 con una
­sce­­­ne­ggiatura ha ricevuto la Men­zione Speciale della Giuria al Premio Solinas. Valerio Malorni recita in spettacoli e performance in Italia e
­all’e­stero, tra cui Metafisico Cabaret e Paradiso di Giorgio Barberio Corsetti. È parte del Teatro delle Apparizioni, collabora con Amnesia Vivace,
Areté Ensemble, Terre Vivaci, La Bottega del Pane. Tra i suoi lavori, come
autore, Con Chi e Lo Stato di Saluto. È parte del gruppo di ricerca Mimesi­
silab dell’Università di Roma Tre.
Teatro
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2 0 1 4
25 luglio ore 22:30
Deflorian/Tagliarini
Biblioteca Paroniana - Chiostro di S. Lucia
Ce ne andiamo per non darvi altre preoccupazioni
ispirato a un’immagine del romanzo di Petros Markaris “L’esattore”
un progetto di Daria Deflorian e Antonio Tagliarini
collaborazione al progetto Monica Piseddu e Valentino Villa
luci di Gianni Staropoli consulenza per le scene Marina Haas
una produzione Planet3 & dreamachine in coproduzione con Teatro di Roma / Romaeuropa
Festival 2013 / 369 gradi
in collaborazione con Festival Castel dei Mondi organizzazione
e promozione Filipe Viegas e Francesca Corona per PAV | Diagonale Artistica Comunicazione residenze artistiche Centrale Fies / Olinda / Angelo Mai Altrove Occupato / Percorsi
Rialto / Romaeuropa.Teatro Palladium / Teatro Furio Camillo / Carrozzerie n.o.t un ringraziamento ad Attilio Scarpellini e a Francesco La Mantia, Francesca Cuttica, Valerio Sirna,
Ilaria Carlucci, Alessandra Ventrella.
Punto di partenza e sfondo del lavoro è una immagine tratta dalle pagine
iniziali del romanzo L’esattore dello scrittore greco Petros Markaris. Siamo
nel pieno della crisi economica greca quando vengono trovate le salme di
quattro donne, pensionate, che si sono tolte volontariamente la vita.
«… Abbiamo capito che siamo di peso allo Stato, ai medici, ai farmacisti e
a tutta la società – spiegano in un biglietto. Quindi ce ne andiamo per non
darvi altre preoccupazioni. Risparmierete sulle nostre pensioni e vivrete
meglio». La decisione di andarsene delle quattro pensionate, in bilico tra
la rinuncia esi­stenziale e l’atto politico, diventa un rifiuto della nostra “so­
cietà della stanchezza”, come l’ha definita il filosofo Byung–Chul Han. Una
società sempre più assertiva e ottimista perché incapace di altro, e oramai
dolcemente declinante verso l’impossibilità della dignità della vita.
Bio
Daria Deflorian e Antonio Tagliarini sono due artisti che oltre alle proprie
autonome creazioni dal 2008 hanno cominciato un’intensa e assidua colla­
borazione dando vita ad una serie di importanti progetti teatrali di cui sono
sia autori che performer. Ce ne andiamo per non darvi altre preoccupazioni,
ha debuttato al Festival Romaeuropa nel 2013; in scena con loro Monica
Piseddu e Valentino Villa.
Teatro
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CREATIVE
2 0 1 4
25 luglio ore 23:30
Youarehere
Argine del fiume Velino
Youarehere Audio Video Show
a cura di Raffaele Costantino
Youarehere è una band elettronica nata a Roma nel 2011, formata da Andrea Di Carlo, Claudio Del Proposto e Patrizio Piastra. Il suono del gruppo
è caratterizzato da ossessive ritmiche glitch, avvolgenti atmosfere elettro­
niche e coinvolgenti crescendo melodici. Debuttano nel dicembre del 2011
con As When The Fall Leaves Trees (51beats) un album di 9 tracce dove
propongono brani dai ritmi frenetici, loop ossessivi, voci in reverb e sognanti
melodie di piano.
Derive
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2 0 1 4
26 luglio ore 16:00
Auditorium dei poveri
Critica e prospettive
Dalla carta stampata ai nuovi media: i percorsi della critica teatrale
a cura di Franco Cordelli
introducono Anna Bandettini e Andrea Porcheddu
intervengono:
Anna Bandettini - La Repubblica
Rossella Battisti - L’Unità
Tommaso Chimenti - www.rumorscena.com
Franco Cordelli - Corriere della Sera
Roberta Ferraresi - www.iltamburodikattrin.com
Oliviero Ponte di Pino - www.ateatro.it
Andrea Porcheddu - www.linkiesta.it
Camilla Tagliabue - Il Fatto Quotidiano
La critica non è, né dovrebbe essere, il “consigliare la visione”; non è una
guida turistica, né un expertise che si esaurisce in stelline o palline: il cri­
tico non è un sommelier che suggerisce il vino, non detta più mode o tendenze. Si tratta, semmai, di riflettere sulle estetiche, di fare domande, di usare
gli attrezzi del mestiere per decrittare i segni complessi della società e del
teatro. Il pensiero critico è attitudine a svelare i meccanismi d’informazione
e seduzione. Ma è anche pratica di analisi, valutazione e giudizio dell’evento
scenico. In questa prospettiva è possibile un dialogo o un confronto tra cri­
tica on line e critica su carta stampata? Quali sono le differenze e i punti di
contatto? È opportuno ravvivare il dibattito, in un dialogo aperto e disteso
non solo con chi il teatro lo fa, ma anche e soprattutto con il lettore ossia
lo spettatore. Se le maggiori testate nazionali relegano sempre più spesso
la critica teatrale a poche righe, il rischio del web è quello dell’inflazione o
del dilettante allo sbaraglio: quello dell’autorevolezza è un problema che
tocca tutto il giornalismo on line. Al tempo stesso, il tema delle economie
di settore deve essere centrale, poiché rischia di penalizzare il futuro della
pratica critica. Di questo e di molto altro intendiamo parlare, in un incontro
tra diverse modalità, stili, storie, visioni, prospettive della critica teatrale
italiana.
Tavola rotonda
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CREATIVE
2 0 1 4
Giovanni Leuratti
26 luglio ore 17:30
Volte del Palazzo Papale
Archi Poetici
di Giovanni Leuratti
Associazione Culturale LETREFFE
Performance
L’attore e regista Giovanni Leuratti declamerà poesie d’amore tratte
dal Cantico dei Cantici, da John Keats, Pablo Neruda, Alda Merini, Rabindranath Tagore, dedicandole personalmente ai singoli spettatori che ne
faranno richiesta e che, per l’occasione, diventeranno anch’essi assoluti protagonisti.
Bio
Giovanni Leuratti, attore e regista teatrale, ha frequentato l’M.T.M. di
Roma e ha lavorato con artisti come Alberto Lionello, Luigi Squarzina,
­Giuliano Vasilico’, Pippo Di Marca e Pupi Avati. Da piu’di 20 anni conduce
laboratori teatrali presso scuole primarie e secondarie e da 7 anni conduce
il laboratorio teatrale presso il Centro Diurno del DSM di Rieti. Nel 2007
fonda la scuola di teatro LETREFFE, di cui è direttore.
26 luglio ore 17:00
Giovanni Di Giandomenico
Volte del Palazzo Papale
Rapsodie sabine
Incursione musicale
26 luglio 19:00/20:00
Volte del Palazzo Papale
Midriasis/Cajas Habitadas
di María Ángeles Vila e Alicia Herrero
Installazione|Performance
Las Mitocondria
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CREATIVE
2 0 1 4
26/27 luglio ore 18:30
I Sacchi di Sabbia
Argine del fiume Velino
Sandokan o la fine dell’Avventura
da “Le Tigri di Mompracem”
di Emilio Salgari
scrittura scenica Giovanni Guerrieri
con la collaborazione di Giulia Gallo e Giulia Solano
con Gabriele Carli, Giulia Gallo, Giovanni Guerrieri, Enzo Illiano, Giulia Solano
tecnica Federico Polacci
costumi Luisa Pucci
produzione I Sacchi di Sabbia/Compagnia Lombardi-Tiezzi in collaborazione con Teatro
Sant’Andrea di Pisa, La Città del Teatro, Armunia Festival Costa degli Etruschi
Il luogo in cui si svolge l’azione è una cucina: attorno ad un tavolo si raccolgono i quattro personaggi che indossato il grembiule iniziano a vivere le
intricate gesta del pirata malese. La cucina è casa di Sandokan, nave dei
pirati, villa di Lord Guillonk, foresta malese. Lo spettacolo – attraverso la
rifunzionalizzazione di semplici oggetti d’uso – è un elogio all’immaginazione, che rischia di naufragare nel blob superficiale dei nostri tempi e al
tempo stesso una satira di co­stume.
Bio
I Sacchi di Sabbia nel panorama della scena teatrale italiana si di­stinguono
per la capacità di far incontrare tradizione popolare e ricerca culturale,
spingendosi di volta in volta nell’esplorazione creativa di terreni diversi,
dalla letteratura al cinema, dal fumetto all’opera. La Compagnia ha ricevuto il Premio UBU Speciale nel 2008 e il Premio Nazionale della Critica nel
2011. Debutta nel maggio 2014 con Piccoli suicidi in ottava rima - vol.1 e
vol.2 al Festival Primavera dei Teatri.
Teatro ragazzi
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CREATIVE
2 0 1 4
26 luglio ore 21:00
Internoenki
Chiostro di S. Agostino
M.E.D.E.A Big Oil
testo e regia di Terry Paternoster
con Maria Vittoria Argenti, Teresa Campus, Ramona Fiorini, Chiara Lombardo, Terry Paternoster, Gianni D’Addario, Raffaele Navarra, Donato Paternoster, Alessandro Vichi
disegno luci Giuseppe Pesce organizzazione Anca Enache
grafica Luca Longu
residenze artistiche Teatro Bi.pop c/o Zona Rischio Casal Bertone (Roma) - Teatro Sala
Umberto (Roma) ufficio stampa Marzia Spanu produzione Internoenki
Lo spettacolo è una rielaborazione contemporanea del mito di Medea,
proposta secondo una linea di trasposizione anti-canonica ben marcata, che
colloca la vicenda nella Basilicata petrolizzata. La no­stra tragedia diviene
lo strumento prescelto per raccontare una situazione che, impiantandosi
negli archetipi della storia lucana, trova ragion d’essere nel suo presente.
Bio
Terry Paternoster come attrice-autrice-regista riceve numerosi riconoscimenti, fra gli ultimi: Napoli Fringe Festival 2013; Premio Radio RAI Microfono di Cristallo; Chiave d’Argento Imola per il T­eatro; Premio In Breve
Teatro Puccini di Firenze. E’ fondatrice e direttore artistico del Collettivo
Internoenki, Associazione di Promozione Sociale per la Ricerca in residenza
presso il Centro Sociale Zona Rischio di Roma.
Teatro | Prima assoluta
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26 luglio ore 22:30
Timpano/Frosini
Biblioteca Paroniana - Chiostro di S. Lucia
Zombitudine
testo, regia, interpretazione Elvira Frosini e Daniele Timpano
scene e costumi Alessandra Muschella
ideazione e realizzazione tecnica luci Marco Fumarola e Daniele Passeri
aiuto regia Francesca Blancato, Luci Matteo Selis, Omar Scala
assistenza scene e costumi Daniela De Blasio
organizzazione e promozione Daniela Ferrante
ideazione e regia teaser video Emiliano Martina
progetto grafico Antonello Santarelli
disegni Valentina Pastorino
produzione amnesiA vivacE, Kataklisma
coproduzione Teatro della Tosse di Genova, Fuori Luogo - La Spezia, Teatro dell’Orologio Roma
Zombitudine è nato in collaborazione con Teatro di Roma nell’ambito del progetto “Perdutamente”
foto Andrea Luporini
Lo Zombi è il vecchio che non muore e il nuovo che non c’è. Lo Zombi è
l’impossibilità della morte e dunque della resurrezione. Lo Zombi è un morto che cammina e non sa dove va. Come noi. Daniele Timpano ed Elvira
Frosini, un uomo e una donna rifugiati in un teatro insieme al pubblico. In
questo spazio d’illusoria resistenza attendono l’arrivo di qualcosa: un nuovo
inizio? La morte? Una rivoluzione? Zombitudine è uno spettacolo sull’orrore
di questo nostro tempo, su questa condizione di semi-vita che ci sentiamo
addosso.
Teatro | Prima regionale
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26 luglio ore 23:30
Argine del fiume Velino
Khalab vs Baba Sissoko
e Studio Aira
Khalab vs Baba Sissoko e Studio Aira
a cura di Raffaele Costantino
Da un lato un autentico pilastro della musica maliana contemporanea, il pluripremiato Baba Sissoko, maestro della parola depositario della secolare tradizione mandingo. Dall’altro dj Khalab, i cui beat seguono
un sentiero immaginario che porta all’Africa del futuro: produzioni che
e­splorano la tradizione della musica panafricanista e al tempo stesso la
sperimentazione elettronica più contemporanea. Tradizione afro e linguaggi contemporanei che dialogano in un contesto audio/video dal
carattere suggestivo, uno scambio centrato su beat astratti, antichi
cordofoni e voce, che proietta la più esoterica essenza tribale in una
dimensione afro-futurista. Un unico flusso ipnotico dove convivono in
armonia visioni mi­stiche e primitivismo digitale.­
Derive
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27 luglio ore 16:00
Guido Di Palma
Auditorium dei poveri
Per fare il teatro che ho sognato
con Collettivo Internoenki, Compagnia Demix, Murè Teatro, Teatro Alchemico, Compagnia
Albali, Ass. Cult. Articolo18comma1
a cura di Guido Di Palma
promosso da Roma Capitale - Assessorato alla Cultura, Creatività e Promozione Artistica,
Biblioteche di Roma, Casa dei Teatri, Dipartimento di Storia dell’Arte e Spettacolo, Università La Sapienza di Roma.
in collaborazione con Teatro e Critica, A.T.C.L., Casa dello Spettatore
Nonostante le draconiane ristrettezze dei bilanci dello stato e una legi­
slazione che in tutti i modi cerca di ridurre la cultura alla condizione di una
merce, oggi esiste ancora un ricco, variegato e vivace panorama di giovani
per cui fare teatro è una necessità per sopravvivere in una società che ha
seriamente compromesso il loro futuro.
Molti di loro hanno frequentato una scuola di teatro tuttavia quando si sono
affacciati nel mondo del lavoro teatrale sono stati respinti in situazioni forzatamente marginali. Il professionismo teatrale è stato messo fuori dalla
portata di chi vorrebbe fare del teatro il mestiere della sua vita. Oggi vivere
di teatro è reso un miraggio non tanto dalla mancanza di competenze ma
da una serie di ostacoli di ordine economico, logistico e legislativo. Perché?
Intorno a questo problema un gruppo di ricercatori coordinato da Guido Di
Palma e composto da Annarita Colucci, Sergio Lo Gatto, Nicoletta Maiocco e Irene Scaturro ha cominciato a dialogare con dei giovani teatranti di
diverse estrazioni prima all’interno dei corsi di Istituzioni di Regia del Dipartimento di Storia dell’ Arte e Spettacolo dell’Università di Roma “La
Sapienza” e poi in una serie d’incontri nella Casa dei Teatri del Comune di
Roma in collaborazione con la Casa dello Spettatore e Teatro e Critica. La
tavola rotonda di Rieti è un’ulteriore tappa di questo dialogo.
Tavola rotonda
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27 luglio 17:00/19:00
Volte del Palazzo Papale
Annalisa e
Maria Elena Fusacchia
Key#1 Know everything of you
prodotto dal collettivo .dot
Vi chiediamo una chiave! La chiave simbolo d’apertura e di cambiamento,
di possibilità d’ingresso in nuove realtà. Le chiavi andranno a comporre
un’installazione artistica e verranno raccolte durante tutta la settimana
del festival.
Installazione
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27 luglio ore 17:30
Volte del Palazzo Papale
Sandro Sacco e
Paolo Paniconi
ContemporaneaMente. Un viaggio musicale in duo
Sandro Sacco (Flauto)
Paolo Paniconi (Pianoforte)
Viaggio ideale nel repertorio per flauto traverso e pianoforte, attraversando la musica colta, passando per il tango, il jazz e arrivando alla magia
delle musiche per film. Una proposta musicale dell’Associazione Culturale
di Promozione Sociale Musikologiamo. Sandro Sacco, flautista, ha studiato prassi esecutiva presso i Conservatori di Musica de L’Aquila e Terni,
partecipa al Perdonanza Fe­stival, Antiche Famiglie d’Europa, Majellarte,
Exclamate Jubilum, Premio Roma, Reate Festival, Eqofestival. Paolo Pa­
niconi, pianista e compositore, studia prassi esecutiva presso il Conservatorio di Musica de L’Aquila, partecipa a programmi televisivi Rai come “Nel
nome del cuore”, “Uno Mattina”.
Concerto
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27 luglio ore 17:00
Giovanni Di Giandomenico
Volte del Palazzo Papale
Rapsodie sabine
Incursione musicale
27 luglio ore 18:30
I Sacchi di Sabbia
Argine del fiume Velino
Sandokan o la fine dell’Avventura
da “Le Tigri di Mompracem”
di Emilio Salgari compagnia I Sacchi di Sabbia/Compagnia Lombardi-Tiezzi
scrittura scenica Giovanni Guerrieri
con la collaborazione di Giulia Gallo e Giulia Solano
con Gabriele Carli, Giulia Gallo, Giovanni Guerrieri, Enzo Illiano, Giulia Solano
Teatro ragazzi
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27 luglio ore 20:00
Art & Jazz Street Band
Chiostro di S. Agostino
La Art & Jazz Street Band è nata nel 2002 per iniziativa di alcuni musicisti
civitesi con lo scopo di fare musica insieme per diffondere una ampia gamma di generi musicali. Sua principale caratteristica è dunque la versatilità
e la capacità di disporre di un ampio repertorio che spazia dal dixieland al
rag, alla musica tradizionale e da camera. La band è composta 25 elementi,
e si avvale della collaborazione di stimati professionisti della provincia di
Rieti. La “A. & J. Street band” annovera molteplici partecipazioni a importanti manifestazioni provinciali e regionali, quali ad esempio il “Premio
Letterario poesia in vernacolo a tema sportivo” e il festival “Avezzano in
blues”. La band è diretta dal Maestro Felice Porazzini, il quale si è brillantemente diplomato con il massimo dei voti presso il Conservatorio di musica
“A. Casella” dell’Aquila. Ha partecipato a diverse manifestazioni collaborando con formazioni e gruppi a livello nazionale. Rieti è un’ulteriore tappa
di questo dialogo.
Concerto
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27 luglio ore 21:00
Teatro Alchemico
Stazione ferroviaria
E quindi uscimmo a riveder le stelle
con Umberto Caraccia e Federica Scappa
regia Pedro Tochio
produzione Teatro Alchemico
Lo spettacolo nasce dalla ricerca di nuove forme di comunicazione scenica
attraverso metafore visive e sonore, il cui obiettivo è quello di denunciare
frammenti di situazioni in cui l’uomo si trova per costrizione a vivere un
destino non suo: la Guerra.
È l’ipotetico incontro tra un bambino soldato odierno e un malato di mente
della Germania nazista, un incontro tra vittime. Gli spettatori distribuiti
sui quattro lati disegnano la scenografia dello spettacolo, simboleggiando
sguardi sulla storia finalmente privi di paraocchi.
Bio
Compagnia di ricerca, nata a L’Aquila a seguito del drammatico terremoto. Ospitata stabilmente dal reatino, lavora su tutto il territorio nazionale.
­Realizza spettacoli nei teatri, ma scende dai palchi per raggiungere quanta
più gente possibile, attraverso performance e installazioni oniriche in strada, nelle piazze, nelle periferie, nelle scuole. Il lavoro fatto è in continuo rapporto con tutte quelle realtà che sono al margine, concependo il teatro come
non necessario ma fondamentale per superare le frontiere tra gli individui
per arri­vare ad incontrarsi e a non perdersi più tra la folla.
Teatro
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27 luglio ore 22:30
Articolo18comma1
Biblioteca Paroniana - Chiostro di S. Lucia
Cùnt-ami
con Dario Carbone, Adriano Umberto Luigi Dossi, Agnese Fallongo, Anna Rita Gullaci,
Tiziano Scrocca, Pamela Vicari
collaborazione ai testi Cristiano Scrocca
costumi Giorgia Marras
trucchi Ilaria Mantini
regia Annarita Colucci
produzione Articolo18comma1
Cùnt-ami è la storia di un viaggio all’interno dell’inconscio di un uomo, uno
scrittore di fiabe che proietta nei suoi personaggi le proprie ansie, insicurezze, e difficoltà. Il viaggio del nostro protagonista, all’interno di un mondo
parallelo, quello dei sogni e dell’inconscio, ci mostra le storie dei libri che
abbiamo letto da bambini immerse in una sorta di “terra di mezzo”, consumata dal tempo e dall’uomo. Accanto all’uomo attore compariranno anche
“attori non umani”: marionette a grandezza umana mosse a vista dagli attori stessi che appaiono come poetici manipolatori.
Bio
Nasce nel 2009 a Roma da un gruppo di giovani artisti provenienti da diverse regioni d’Italia, tutti studenti presso l’Accademia Internazionale di
Recitazione. Ha l’obbiettivo di raggruppare giovani artisti e creare per loro
una vetrina nel territorio in cui vivono. Comincia la sua attività nel Giugno
2011 con la realizzazione del progetto 5 ragazzi in cerca di storia, progetto
patrocinato dalla Presidenza della Repubblica Italiana. Realizzano in seguito nuovi spettacoli La versione di shlomo, Fantasia Portami via, Arlec­
chino dov’è e Cùnt-ami.
Teatro
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27 luglio ore 23:30
Ninos du Brasil
Argine del fiume Velino
Ninos du Brasil
a cura di Raffaele Costantino
un progetto di Nico Vascellari e Nicolò Fortuni
Dediti a un’ardita quanto improbabile commistione di batucada e noise,
samba ed elettronica, le loro sporadiche apparizioni live sono immediatamente divenute leggendarie e mitologiche. Le tracce dell’album sono armi
fatte di percussioni esistenti (cuica, congas, campane, jambè, rulli, piatti,
claves, maracas, fischietti, campanelli e richiami per animali) inventate
(bottiglie, lattine, pezzi di legno e ciarpame indefinito) al fine di coinvolgere il pubblico ad un approccio viscerale e sensuale al ritmo e all’esistenza. Nico Vascellari, considerato internazionalmente uno degli artisti visivi
più importanti della sua generazione, è conosciuto in ambito musicale non
solo per With Love ma anche per Lago Morto, dei quali è creatore oltre che
cantante, ma anche per le collaborazioni eterogenee ed eccellenti con musicisti come Prurient, Stephen O’Malley, Ghedalia Tazartes, Z’EV e Aaron
Dilloway per non citarne che alcuni. Nicolò Fortuni (già batterista in bands
come i sopracitati With Love, la punk band Ohuzaru ed i Man on Wire) è
attualmente voce degli Smart Cops, il gruppo che e’ riuscito a trasformare le
barzellette e i luoghi comuni sulle forze dell’ordine nelle migliori hit punk/
hardcore degli ultimi anni.
Derive
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15/27 luglio
Teatro Flavio Vespasiano
Giorgio Barberio Corsetti
Fattore K.
PIER PAOLO!
un progetto di Giorgio Barberio Corsetti, Tiziano Scrocca, Pamela Vicari
realizzato insieme a Roberto Rustioni, Fabio Cherstich e Roberto Aldorasi
dedicato a Pier Paolo Pasolini
una produzione Fattore K.
in collaborazione con A.T.C.L.- Associazione Teatrale fra i Comuni del Lazio e il Comune di
Rieti
Il progetto Pier Paolo! nasce dalla volontà di operare sul territorio regionale
con l’intento di coinvolgere e sensibilizzare il maggior numero di persone tra
professionisti e non professionisti, uomini e donne. L’idea di base prevede
la realizzazione di una serie d’ interventi sull’area eletta ad accogliere la
manifestazione - in questo caso Rieti - che si sviluppano nell’arco di circa
due mesi, in laboratori di recitazione e di drammaturgia e incontri aperti
al pubblico. Tutto questo è finalizzato alla produzione di uno spettacolo in
forma di partita di calcio, alla quale prenderanno parte tutti i partecipanti
al progetto.
L’evento, promosso in collaborazione con il Progetto ABC Arte Bellezza
Cultura e la Regione Lazio, sarà una partita di calcio, tra due squadre di
giovani calciatori composte da uomini e donne del territorio. Sarà al tempo
stesso una partita di calcio e un grande spettacolo corale dedicato a Pier
Paolo Pasolini. Traendo ispirazione dalle sua modalità di lavoro, e facendo
quindi agire attrici e attori non professionisti, si tenterà di raccontare un
personaggio straordinario, precursore del nostro tempo, poeta infinito, visionario e acuto osservatore del presente.
Il debutto dello spettacolo è previsto per il giorno sabato 13 settembre 2014.
Programma
Non professionisti 15/27 luglio
Allievi attori 15/27 luglio
Drammaturgia 15/27 luglio
Messinscena 24/27 luglio
Laboratorio
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15/25 luglio
Alessio Pizzech
Auditorium Varrone
ЭКСПОНАТЫ Pezzi da museo [Oggetti da esposizione]
di Vjačeslav Durnenkov
nella traduzione di Gian Maria Cervo
in collaborazione con il Festival Quartieri dell’Arte di Viterbo e RIC Festival 2014
Il laboratorio è aperto ad attrici e attori di tutte le età e provenienti da culture teatrali differenti. Esso ha lo scopo di creare un tempo e uno spazio di
riflessione e di lavoro intorno al tema della Relazione, vista sia come oggetto
di una drammaturgia, sia come strada di lavoro e di ricerca teatrale.
Sarà un tempo per uscire dal rumoreggiare della vita teatrale caotica e per
fornire l’occasione di creare un nucleo artistico dove storie e generazioni
differenti possano incontrarsi in nome di un testo di drammaturgia contemporanea che pone il tema della famiglia e dei legami al centro del suo
dispiegarsi.
Creare in dieci giorni quel clima e quella disponibilità all’incontro teatrale
che ci dia la forza di comprendere che la relazione è possibile! Un laboratorio che ponendo al centro l’intelligenza creativa e il potenziamento di tutte
le forze migliori e positive dell’attore, sia capace di risollecitare il senso ed
il significato del lavoro artistico.
Un laboratorio aperto a giovani attrici e attori, che già in carriera abbiano
voglia di lavorare assieme e di rimettersi in gioco per “studiare”, per “scambiare”, per “condividere” in una pratica registica, quella di Alessio Pizzech,
che vuole uscire da schemi metodologici e che pone invece il “senso” come
chiave di volta, la capacità di leggere e leggersi come persone al centro della
ricerca teatrale e del lavoro sul personaggio e sul testo.
Programma
15/25 luglio 11:00 - 13:00 / 15:00 - 21:00
Prova aperta 25 luglio ore 19:30
Laboratorio
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22/23 luglio
Timpano/Frosini
Chiostro di S. Agostino - Palestra
CORPO MORTO
di Timpano/Frosini
Corpo morto fa parte degli eventi urbani che Elvira Frosini e Daniele Timpano realizzano collateralmente allo spettacolo ZOMBITUDINE. Il workshop Corpo morto è un laboratorio teatrale intensivo sull’immaginario
legato agli Zombi, sul paradosso dello Zombi. Lo Zombi non lo conosci né
riconosci. Noi siamo loro e loro sono noi, il nostro passato, il nostro presente
e l’unico futuro.
Gli Zombi siamo noi: la nostra condizione di cittadini nell’Italia di oggi e di
domani. Il morto che cammina. Che cammina e divora. Il consumatore definitivo. Lo Zombi è il vecchio che non muore e il nuovo che non c’è.
Nel workshop si affronterà un lavoro collettivo e individuale di esplorazione
e creazione partendo dal corpo come segno politico; si costruiranno azioni
performative che possano sovvertire il sistema di convenzioni residente nel
corpo, in particolare affrontando il tema del contesto e delle domande alla
base del lavoro dell’attore/performer.
Il lavoro sarà diviso in una parte di training fisico sugli elementi fondamentali della dinamica, peso e respirazione, ed in una parte di improvvisazione
e creazione di azioni performative legate al corpo dell’attore e finalizzate
alla realizzazione di performance.
Programma
22 e 23 luglio ore 15:00 - 20:00
Laboratorio
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21/27 luglio
Teatro e Critica
Sala Mostre del Comune di Rieti
LABORATORIO DI VISIONE E SCRITTURA CRITICA
a cura di Teatro e Critica
L’urgenza della critica è divenuta quella di riformare l’utilità di un dibattito
intorno alle arti sceniche, di ravvivare la complessità dell’esperienza teatrale andando oltre la semplice recensione e muovendo verso un approfondimento attivo, una presenza, un attraversamento costante che abbia come
centro la realtà contemporanea. Proprio per questo riteniamo che, la formazione di un gruppo di visione territoriale sia il primo passo per riscoprire
l’importanza dell’evento artistico come espressione di una comunità viva.
Il laboratorio critico avrà come fine non soltanto quello di ravvivare lo
sguardo tramite il confronto diretto, ma anche di approfondire la conoscenza dei supporti di comunicazione tramite i quali la nuova critica ha saputo
affermarsi in questi ultimi anni. La finalità del progetto è la progettazione
di una pubblicazione cartacea che racconterà quotidianamente il Festival
RIC-Rieti 2014. La pubblicazione conterrà gli articoli degli iscritti al la­
boratorio e fornirà agli spettatori le coordinate informative necessarie. La
redazione di Teatro e Critica si occuperà del lavoro di editing e impaginazione.
Programma
21/27 luglio, ore 10:00 - 14:00
Laboratorio
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A.T.C.L. Associazione Teatrale fra i Comuni del Lazio
Progetti per il teatro
Alessandro Berdini, Luca Fornari
Direzione Organizzativa
Isabella Di Cola
Organizzazione
Katia Caselli, Carmine Labattaglia,
Segreteria organizzativa
Erminia Lapillo
Comunicazione
Isabella Gaffè, Clara Tortellini
Amministrazione
Antonietta Starnati
Ufficio stampa
Amelia Realino
Tavole rotonde in collaborazione con Franco Cordelli, Guido Di Palma, Fattore K.,
Debora Pietrobono, Andrea Porcheddu.
Info:
www.atcllazio.it
www.ric-festival.it
[email protected]
t. +39 06 | 45426982
t. +39 331| 3863488
ATCL Lazio, RIC - Regione Invasioni Creative
Si ringrazia per la preziosa collaborazione
Zentana Sas di Carlo Paini
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si ringrazia:
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con il contributo di:
in collaborazione con:
www.atcllazio.it
www.ric-festival.it
www.visitlazio.com