un esempio di collaborazione pro

BARBARA GRASSI
GlaxoSmithKline Europa
GIUSEPPE RECCHIA
GlaxoSmithKline Italia
ANTONIO DEL SANTO
SERGIO SCACCABAROZZI
Roche Italia
ALESSANDRA SPIRITO
ERMELINDA GRAZIANO
Pfizer Italia
LOREDANA BERGAMINI
SARA CAZZANIGA
Janssen-Cilag Italia
CRISTINA LUPINI
GIOVAN BATTISTA LEPROUX
Bristol-Myers Squibb Italia
SILVIA MICHELAGNOLI
MARCO SCATIGNA
Sanofi Italia
FLORE LA TOUR
TAMARA CORROCHER
AstraZeneca Italia
SANDRA SILVESTRI
STEFANIA GERMANI
Eli Lilly Italia
ELENA OTTAVIANELLI
ALESSANDRA ALOE
Merck Serono Italia
CONTACT PERSON:
BARBARA GRASSI
UN ESEMPIO DI COLLABORAZIONE
PRO-COMPETITIVA NEL SETTORE
FARMACEUTICO DELLO SVILUPPO
CLINICO: IL CASO TRANSCELERATE
In un contesto di progressivo avanzamento
delle conoscenze scientifiche, e in un contesto
sociale in cui la richiesta di salute della popolazione deve tener conto della sostenibilità del
sistema, la scoperta e lo sviluppo del farmaco
rappresentano una condizione necessaria per
realizzare i fini della medicina. La sperimentazione clinica del farmaco è la fase probabilmente più critica e sicuramente più costosa
dell’intero processo di ricerca (fig. 1).
L’evoluzione dei processi di R&D in termini globali e la crisi economica e finanziaria che interessa da alcuni anni molti paesi stanno modificando la situazione competitiva dei paesi per
quanto riguarda la sperimentazione clinica; l’attrattività a livello Paese diviene oggi un fattore
critico per la realizzazione di tale attività.
In questo contesto, l’Italia è un Paese più debole
degli altri maggiori paesi europei sia in termini
di competitività infrastrutturale che attrattività.
È necessario pertanto identificare, sviluppare
e implementare nuove soluzioni in grado di
consentire il recupero dell’attrattività e della
competitività del nostro Paese per la sperimentazione clinica del farmaco, opportunità
irrinunciabile di crescita culturale e di accesso
all’innovazione.
GlaxoSmithKline Europa
FIGURA 1
PROCESSO DI RICERCA
Pre-human/Pre-clinical
Il caso TransCelerate
TransCelerate BioPharma Inc�. è una società
no profit che si è costituita nel 2012 con il
concorso di diverse aziende farmaceutiche
e biotech: ad oggi, 19 aziende sono affiliate
a TransCelerate1. La missione della società
consiste nella definizione di soluzioni condivise per accelerare e rendere più efficiente lo
sviluppo clinico dei farmaci in modo che sempre più medicinali innovativi possano essere
resi disponibili ai pazienti.
L’innovazione principale del modello risiede
nel fatto che le aziende affiliate lavorano insieme per lo sviluppo di queste soluzioni con
un dispendio di risorse evidentemente inferiore rispetto a crearsele da sole e con una
qualità in linea di principio superiore visto che
risultano dal concorso di know how ed esperienza allargati, rappresentativi dell’intero
settore e non di una singola azienda. Inoltre, le
soluzioni produrranno significative efficienze
tali da portare ad una loro ampia applicazione
e ciò si tradurrà in ovvi vantaggi in termini di
semplificazione dei processi e dei sistemi per
i centri sperimentali e gli sperimentatori ed in
ultima analisi per i pazienti che partecipano
agli studi clinici.
TransCelerate e di conseguenza le aziende
affiliate non operano in maniera isolata, ma
sono fortemente connesse agli stakeholders
del settore quali agenzie regolatorie (FDA,
EMA), accademia, CRO, patient advocacy
groups ed ad altre iniziative quali Innovative
Medicine (IMI), Clinical Trials Transformation
Initiative (CTTI) etc.
24,8%
8,1%
Phase I
12,8%
Phase II
36,7%
Phase III
Clinical
trials (5,6)
1 Abbvie, Allergan, Inc., Astellas Pharma Inc.,
Approval
6,1%
Pharmacovigilance
9,5%
Uncatagorised (1,9%)
16
Phase IV
AstraZeneca, Biogen Idec, Boehringer Ingelheim,
Bristol-Myers Squibb, Cubist Pharmaceuticals,
Eli Lilly and Company, EMD Serono, Inc. (a subsidiary
of Merck KGaA, Darmstadt, Germany),
Forest Research Institute (a subsidiary of Forest
Laboratories, Inc.), GlaxoSmithKline, Johnson
& Johnson, Medgenics, Inc., Pfizer, the Roche Group,
Sanofi, Shionogi & Co., Ltd. and UCB
5 sono ad oggi le iniziative TransCelerate in corso:
1.
RISK BASED MONITORING (RBM): l’obiettivo è lo sviluppo di una metodologia per il monitoraggio degli studi clinici basata
sull’identificazione, analisi, quantificazione e gestione dei rischi. In estrema sintesi, questa metodologia costituisce un’alternativa più efficiente rispetto al tradizionale modello di monitoraggio “fisso” (ossia identica frequenza di monitoraggio per tutti
gli studi, per l’intera durata dello studio, per tutti i centri sperimentali, 100% di source data verification (SDV) e focalizzazione
delle attività di monitoraggio principalmente on site) e rappresenta un modello “variabile e dinamico” laddove la frequenza di
monitoraggio, le attività di monitoraggio e il livello di SDV differiranno per centro sperimentale e nel corso dello studio (come
risultante dal piano di identificazione, analisi, quantificazione e gestione dei rischi definito prima della partenza dello studio)
e le attività di monitoraggio saranno una combinazione di attività on site ed off site (= da remoto) (fig. 2). Questo diverso
approccio al monitoraggio è stato originariamente suggerito da FDA ed EMAb sulla base dell’evidenza che il tradizionale approccio “fisso” non è stato negli anni di per sé evidenza di garanzia di qualità degli studi clinici ed è poco efficiente: viceversa,
incrementare le attività di monitoraggio o ridurle sulla base di indicatori di rischio e valori soglia attraverso sistemi e processi che consentano di comparare l’andamento di tutti i centri che partecipano ad uno studio a livello globale ed identificare
così gli outliers consentirebbe di identificare/gestire in maniera più efficace ed efficiente i rischi e le criticità ed assicurare
in ultima analisi un livello superiore di qualità degli studi clinici, nell’ottica della salvaguardia della sicurezza dei pazienti.
Un assunto operativo di RBM è la capacità di lavorare in-stream da parte di tutti gli attori della filiera, a cominciare dal centro
sperimentale che deve inserire i dati nei sistemi subito dopo aver effettuato la visita del paziente, per arrivare al Promotore
che deve osservare e analizzare i dati in tempo reale allo scopo di indirizzare le attività di monitoraggio là dove ce n’è bisogno.
La metodologia TransCelerate si struttura in diverse fasi a cominciare dalla identificazione dei rischi associati al programma
di sviluppo clinico ed al protocollo di studio così come dall’identificazione dei dati e dei processi critici. Questa attività viene
effettuata da un team di lavoro multidisciplinare. La documentazione di come i rischi vengono gestiti durante lo studio si ottiene attraverso l’utilizzo di un piano integrato di Quality and Risk Management. Vengono quindi definiti degli indicatori di rischio
(risk indicators), che possono essere sia comuni sia specifici per protocollo o programma di sviluppo clinico, i quali vengono
utilizzati per identificare le aree dove occorre concentrare l’attenzione. L’attività di monitoraggio risulta in una combinazione
di attività on site, off site e monitoraggio centrale, variabili a seconda dei rischi dello studio. Le attività di TransCelerate per
RBM hanno condotto ad un importante risultato con la pubblicazione del position paper di TransCelerate e degli strumenti applicativi (vedi sito web TransCelerate): prima della loro pubblicazione, questi documenti sono stati condivisi con FDA ed EMA,
la qual cosa ha consentito di includere il feedback delle agenzie. I primi studi clinici con RBM hanno avuto inizio nel secondo
trimestre 2013. È importante sottolineare che il piano di implementazione di RBM sarà graduale e prevede una fase pilota da
parte delle aziende per testare il nuovo modello, prima della sua applicazione su larga scala a tutti gli studi clinici.
2. SITE QUALIFICATION TRAINING (SQT): l’obiettivo è di sviluppare e stabilire un modello per semplificare i processi di training
GCP (Good Clinical Practices) per i centri sperimentali per mezzo del quale le aziende affiliate possano riconoscere e fare affidamento sul training effettuato da una di loro. Il rilascio di un certificato “GCP training TransCelerate” consentirà il mutuo riconoscimento con notevole semplificazione e rilascio di efficienza sia per i centri sperimentali che per le aziende affiliate. Inoltre,
sempre nell’ottica delle semplificazione e dell’efficienza, le aziende affiliate potranno optare per utilizzare templates standard
per la raccolta del curriculum vitae dello sperimentatore. Altre iniziative pianificate in quest’area hanno la finalità di catturare
simili efficienze attraverso lo sviluppo di processi per determinare più facilmente i requisiti comuni del centro sperimentale
(Site Profile form) ai fini della fattibilità dello studio. Molte aziende affiliate hanno già cominciato ad utilizzare le soluzioni sviluppare dall’iniziativa SQT e ci si attende un incremento dell’utilizzo e dell’adozione di questi strumenti nel 2014 parallelamente
all’ingresso di nuove aziende in TransCelerate. L’iniziativa SQT varerà nuovi progetti di site qualification e training nel 2014.
3. SHARED INVESTIGATOR PORTAL: si tratta di un portale che fungerà da interfaccia tra il centro sperimentale ed il Promotore
per un determinato studio clinico contenente/abilitante comunicazioni di studio, gestione documentale, accesso ai sistemi di
studio collegati etc. Questa interfaccia web consentirà alle aziende affiliate di utilizzare un’unica tipologia di portale, con notevole semplificazione per i centri sperimentali che non dovranno più quindi imparare ad utilizzare e gestire i numerosi portali
delle aziende. La soluzione è ancora in via di sviluppo e non operativa allo stato attuale.
4. DATA STANDARDS: l’iniziativa è svolta in partnership con CDISCc e l’obiettivo è quello di sviluppare data standards applicabili
all’industria che possano supportare lo scambio e la sottomissione di dati e meta-dati di ricerca clinica. Standard data per
l’asma e la malattia di Alzheimer sono stati pubblicati recentemente e sono disponibili sul sito CDISC. Numerosi altri progetti
per il diabete, endpoint cardiovascolari, epatite C e sclerosi multipla sono in corso.
5. COMPARATOR DRUGS: l’obiettivo è di allestire un network rapido ed affidabile di approvvigionamento dei farmaci di confronto
per gli studi clinici tra le aziende affiliate che si impegnano a metterli a disposizione reciprocamente. Il network si è costituito
ed è operativo dall’ottobre 2013. Dall’ottobre 2013 ci sono state 7 transazioni di prodotto attraverso il network per un valore
totale di 4 milioni di sterline.
17
RISK
ASSESSMENTS
CRITICAL DATA
AND PROCESSES
ƒƒ Complet Risk
QUALITY
AND RISK PLAN
ƒƒ Define at
Assessment
Categorization
Toll (RACT)
MONITORING
PLAN (MP)
ƒƒ Develop Integrated
the Program Level
Quality and Risk
Management Plan
(IQRMP)
ƒƒ Reassess at
the Protocol Level
RACT
Indicators
Quality by Design (QbD)
Template standard per i protocolli clinici
 Network di sperimentatori per popolazioni
di studio speciali
Registro degli sperimentatori
244
Roche
129
Pfizer
125
GlaxoSmithKline
111
Activities
Off-site,
and Central
Monitoring
Activities
A novembre dello scorso anno (2013)
TransCelerate ha annunciato 3 nuove iniziative
tese alla soluzione di alcune problematiche
relative all’esecuzione degli studi clinici. Queste
nuove iniziative rappresentano una continuazione dello scopo e degli obiettivi dei progetti
iniziali di TransCelerate, i quali hanno già prodotto importanti benefici non solo per le aziende
affiliate, ma anche per gli sperimentatori ed i
pazienti che partecipano agli studi clinici.
Novartis
ƒƒ Execute Monitoring
ƒƒ Define On-Site,
IQRMP
FIGURA 2
TRANSCELERATE METHODOLOGY
FOR RISK-BASED MONITORING
RISK INDICATORS
ON-SITE
MONITORING
ACTIVITIES
COMPANION GUIDE
BUBBLE = TOOLS
Inoltre, a complemento delle nuove iniziative,
TransCelerate ha annunciato una serie di estensioni dei primi progetti con l’obiettivo di capitalizzare su ulteriori aree di miglioramento per
l’efficienza degli studi clinici.
TransCelerate svilupperà un modello per
semplificare i processi di Site Qualification and
Training.
 Per aumentare il valore del Comparator
Network, TransCelerate allargherà lo scopo
per includere prodotti per il cieco degli studi: prodotti attivi e placebo, devices e prodotti
commerciali bulk.
Le aziende italiane affiliate a TransCelerate si
sono riunite per la prima volta l’11 luglio 2013
nella sede di GSK a Verona. Delle 16 aziende affiliate in quel momento (luglio 2013), 13 sono
rappresentate in Italia e 9 di queste hanno partecipato alla riunione. Analizzando i dati dell’Osservatorio Nazionale delle Sperimentazioni
Cliniche (11° Rapporto Nazionale) si può concludere che le aziende italiane affiliate a TransCelerate rappresentino il gruppo di aziende che
svolge la maggior parte delle sperimentazioni
cliniche nel nostro Paese (fig.3).
BIBLIOGRAFIA ESSENZIALE
Bristol Myers Squibb
76
1. http://transceleratebiopharmainc.com/
Sanofi-Aventis
76
2. Guidance for Industry-Oversight of Clinical
Investigations - A Risk-Based Approach to
Monitoring, FDA, August2013 http://www.fda.gov/Drugs/Guidance
ComplianceRegulatoryInformation/Guidances/
default.htm;
Reflection paper on risk based quality management
in clinical trials, EMA, 2011
http://www.ema.europa.eu/docs/en_
GB/document_library/Scientific_guideline/2
011/08/WC500110059.pdf
Boehringer Ingelheim
71
Lilly
67
MSD Italia
61
Bayer
60
AstraZeneca
48
Janssen-Cilag
41
Amgen
Gruppo Merck
18
ƒƒ Define Risk
MONITORING
EXECUTION
3. http://www.cdisc.org/
40
35
Gruppo Abbott
31
Gruppo UCB
28
Novo Nordisk
28
Astellas
27
Celgene
27
FIGURA 3
SPERIMENTAZIONI
PER PROMOTORE PROFIT
SC:2.333
AIFA -11° Rapporto Nazionale
sulla Sperimentazione Clinica
dei medicinali in Italia - 2012
I primi 20 su 354 Promotori
profit (5,6%) rappresentano
il 57,9% delle sperimentazioni