Francisco Martins Compositore portoghese (Evora, ca.1620-Elvas 19 Marzo 1680), sacerdote, studiò sotto la guida di B.N. Pegado ed esercitò l’attività musicale ad Elvas, dove visse a lungo, occupando il posto di Maestro di Cappella dal Natale del 1650. Di lui restano Messe, molti “Ditos de Christo” a tre voci ed un “Livro da Quaresima” (1655), dal quale sono tratti i “Responsorios da Semana Santa” presentati nel presente Concerto e destinati alle Cerimonie liturgiche della Settimana Santa nel Duomo di Elvas. La sua musica , come quella dei suoi più illustri conterranei ( Estevao Lopes Morago, Pedro de Cristo, Dias Melgaz, Duarte Lobo, Manuel Cardoso, Filipe de Magalhaes e lo stesso re Joao IV), mostra un dominio sapientissimo della tecnica, ed evidenzia l’elemento espressivo con forti accenti drammatici. Complesso vocale Parrocchia di Santa Cristina Parrocchia di Santa Maria Maddalena Parrocchia di San Quintino di Noceto-Parma “Coro Polifonico Polironiano della Basilica” di San Benedetto Po- Mantova Contralti: Paola Benfatti Carla De Lucio Elena Guarnieri Vanna Pavesi Antonella Scarabelli Manuela Verdelli Claudia Zuccheri Tenori: Alessandro Dal Brun Pino Ferrara Artemio Garlini Fausto Negro Martin Neville Tangwa Stefano Tosi Livio Varoli Bassi: Giovanni Campanini Ninetto Campanini Antonio Mora Matteo Vanini Stefano Zanini 8 Responsori della Settimana Santa Francisco Martins (cr.1620-1680) Organo: Direttore: Pier Paolo Buti Davide Nigrelli “Riprende, con questo Concerto, la collaborazione tra i “Cantori del Mattino” ed il Coro Polironiano. Concreti e fondamentali risultano gli elementi che accomunano le loro “vite”: oltre all’amore per la polifonia e le numerose esperienze che li hanno visti insieme in Italia e nel Mondo, il comune riferimento alla lezione musicale, culturale ed umana impartita dal Maestro Adolfo Tanzi. Da quest’anno Davide Nigrelli, allievo e “discepolo” del grande ed amato musicista parmense, ha assunto la direzione del Coro di Noceto. Dalla sua fondazione (1978) dirige il Coro Polifonico Polironiano della Basilica di San Benedetto Po.” Si ringrazia per la gentile collaborazione il Bar Trattoria "Sagittario" di Casaltone (Sorbolo). San Vitale Pater, in manus tuas “Cantori del Mattino” Soprani: Jessica Allari Isabella D’Addeo Ornella De Vincenzi Silvana Catellani Monica Montanari Elisabetta Pavarani Silvia Stocchi Silvana Tagliatori Cecilia Tinti Parrocchia di Preludi organistici di Pier Paolo Buti Complesso vocale “Cantori del Mattino” di Noceto-Parma “Coro Polifonico Polironiano della Basilica” di San Benedetto Po - Mantova Pier Paolo Buti Direttore: Davide Nigrelli Organo: Venerdì 18 aprile 2014 - ore 21,30 (dopo la Liturgia del Venerdì Santo - ore 20,30) Chiesa di San Vitale, Str. della Rebubblica 3/A - Parma In monte Oliveti Tenebrae factae sunt Feria VI – In Parasceve – Ad mat. – Resp. V Feria V – In caena Domini – Ad matutinum – Responsorium I Tenebrae factae sunt dum crucifixissent Jesum judaei. In monte Oliveti oravit ad Patrem: Et circa hora nona exclamavit Jesus voce magna: Spiritus quidem promptus est, Et inclinato capite emisit spiritum. Deus meus ut quid me dereliquisti? Pater, si fieri potest transeat a me calix iste. Exclamans Jesus voce magna ait: caro autem infirma: fiat voluntas tua. Pater, in manus tuas commendo spiritum meum. Vigilate et orate, ut non intretis in tentationem. Scesero le tenebre quando i Giudei crocifissero Gesù Sul monte degli ulivi pregava il Padre: E verso l’ora nona Gesù esclamò a gran voce: Padre, se possibile allontana da me questo calice. Dio mio, perché mi hai abbandonato? Lo spirito è pronto, E chinato il capo, spirò. ma la carne è debole. Sia fatta la tua volontà. Gesù esclamò a gran voce e disse: Vegliate e pregate per non cadere in tentazione. Padre, nelle tue mani affido il mio spirito. Jesum tradidit impius Ecce vidimus eum Feria V – In caena Domini – Ad. Mat. – Resp. III Ecce vidimus eum non habentem speciem, neque decorem adspectus ejus in eo non est: hic peccata nostra portavit, et pro nobis dolet: ipse autem vulneratus est propter iniquitates nostras. Cuius livore sanati sumus. Vere languores nostros ipse tulit Et dolores nostros ipse portavit. Tamquam ad latronem Feria VI – In parasceve – Ad mat. – Resp. IV Tamquam ad latronem existis cum gladiis et fustibus Comprehendere me: quotidie apud vos eram in templo docens et non me tenuistis: et ecce flagellatum ducitis ad crucifigendum. Cumque injecissent manus in Jesum, et tenuissent eum, Dixit ad eos: quotidie… Ecco lo abbiamo visto, non avente simile, Come contro un brigante siete usciti con spade e né il suo aspetto ha il minimo decoro: bastoni a catturarmi: tutti i giorni ero vicino a voi egli si è caricato i nostri peccati e per noi soffre: a insegnare nel tempio, e non mi avete arrestato. egli è stato ferito a causa delle nostre iniquità, Ed ecco, dopo avermi flagellato, grazie alle sue piaghe siamo stati guariti. mi portate ad essere crocifisso. Si è caricato davvero delle nostre sofferenze, Una volta messe le mani su Gesù e arrestatolo, ha portato egli stesso i nostri dolori. disse loro: tutti i giorni… Feria VI – In Parasceve – Ad mat. – Resp. VIII Jesum tradidit impius summis principibus sacerdotum, et senioribus populi: Petrus autem sequebatur eum a longe, ut videret finem. Adduxerunt autem eum ad Caipham, principem sacerdotum, ubi scribae et pharisaei convenerant. L’empio consegnò Gesù ai capi dei sacerdoti e agli anziani del popolo: Pietro intanto lo seguiva da lontano per vedere la fine. Lo condussero poi da Caifa, capo dei sacerdoti, dove si erano radunati gli scribi ed i farisei. Sicut ovis ad occisionem Sabbato sancto – Ad mat. – Resp. I Sicut ovis ad occisionem ductus est, et dum male tractaretur, non aperuit os suum: traditus est ad mortem ut vivificaret populum suum. Tradidit in mortem animam suam, et inter sceleratos reputatus est. E’ stato condotto a morire come una pecora, e , maltrattato, non aprì bocca. È stato consegnato alla morte per donare la vita al suo popolo. Ha consegnato la propria anima alla morte Ed è stato annoverato tra i malfattori. Ecce quomodo moritur justus Sabbato sancto – Ad mat. – Resp.II Ecce quomodo moritur justus, et nemo percipit corde: et viri justi tolluntur et nemo considerat; a facie iniquitatis sublatus est justus. Et erit in pace memoria eius. Tanquam agnus coram tondente se obmutuit et non aperuit os suum: de angustia et de judicio sublatus est. Ecco in quale modo è morto un giusto, e nessuno è toccato nel cuore. Gli uomini giusti ci sono tolti e nessuno ci fa caso. Il giusto è stato sottratto al confronto con l’iniquità Ed il suo ricordo sarà nella pace. Come l’agnello di fronte al tosatore Ha taciuto e non ha aperto bocca. E’ stato sottratto dall‘angoscia e dal giudizio. Sepulto Domino Sabbato sancto – Ad mat – Resp. IX Sepulto Domino signatum est monumentum, volventes lapidem ad hostium monumenti. Ponentes milites, qui custodirent illum. Accedentes principes sacerdotum ad Pilatum, petierunt illum: ponentes … Sepolto il Signore, la tomba è stata chiusa, rotolando una pietra all’ingresso del sepolcro. Hanno collocato militi per custodirlo. I capi dei sacerdoti andarono da Pilato e gli chiesero di collocare militi per custodirlo ...
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