IL BARBARIGO NUMERO 18 APRILE-MAGGIO 2014 Pubblicazione informativa bimestrale dell’Istituto Barbarigo di Padova PASQUA, UN “PASSAGGIO” PER CAMBIARE Più facile un uovo (di cioccolato) che un sepolcro, pur vuoto; più gradevole una colomba che una croce, anche se gloriosa. La Pasqua, ormai alle porte, è un invito a far festa dando sostanza a simboli e gesti che incontriamo ogni anno e non sempre cogliamo nella loro essenza. E magari ci sarebbero utili per vivere meglio, anche a scuola (o nonostante la scuola, direbbe qualcuno). Pasqua significa passaggio: il passaggio dell’angelo sterminatore che risparmiò gli ebrei e colpì gli egiziani; il passaggio del mar Rosso, cioè la liberazione dall’oppressione; volendo allargare lo sguardo alla natura, anche il passaggio dall’inverno alla primavera. Ma soprattutto, per i cristiani, il passaggio di Gesù “da questo mondo al Padre”, attraverso la morte di croce e la risurrezio- ne; e il passaggio per ciascuno di noi alla vita nuova, grazie al battesimo che ci fa figli di Dio nella Chiesa. Una festa dinamica, dunque, di movimento, di passaggio. Anche per noi a scuola? Sì, certamente, può essere passaggio: - dal “faccio domani” al “mi impegno oggi”, con una responsabilità (= capacità di rispondere alla vita e a quanto la vita chiede a me) che cresce con l’età; - dall’accusa e lamentela (“è colpa di… quello non mi capisce… quella chiacchiera e disturba…”) alla risorsa personale: posso dare di più, posso far meglio, ho le capacità e i talenti per raggiungere il traguardo; - dal “tocca a lui/lei e non a me” al “collaboriamo insieme”, ragazzi genitori e (Continua a pagina 2) In questo numero - Aspettando la Pasqua Il 17 maggio la festa degli Ex Allievi La comunicazione nel 2013 Il 15 aprile grande concerto di Andrea Azzolini Le foto degli scambi internazionali e dello spettacolo delle Medie Le riflessioni dei nostri studenti Le attività didattiche più innovative Interviste Notizie, foto e tanto altro! Passa parola! Questo notiziario viene inviato a circa 2.500 indirizzi; invitiamo tutti a “passar parola” (=inoltrare la mail con il notiziario) a persone che potrebbero essere interessate a conoscere la vita del Barbarigo. Grazie! Pagina 2 ILB AR B A R I G O www.barbarigo.edu PRIMO PIANO APRILE-MAGGIO 2014 SPIRITUALITÀ QUARESIMA: UN TEMPO PER DIRE “SÌ ALLA VITA” Qual è il valore del tempo di Quaresima oggi, in particolare per un giovane? Come rendere attuali le “pratiche penitenziali” dell’elemosina, del digiuno e della preghiera, suggerite da Gesù nel Vangelo (Mt 6), proposto il mercoledì delle Ceneri? Queste e altre domande stanno accompagnando la comunità del Barbarigo in queste settimane di preparazione alla Pasqua. Durante la prima settimana di Quaresima, ho avuto la gioia di incontrare le varie classi e di scoprire insieme ai ragazzi che la Quaresima è un tempo importante per la nostra vita e la nostra fede, durante il quale possiamo ritrovare il senso del nostro Battesimo e, quindi, del nostro essere cristiani, mettendo al centro la Croce di Cristo. Abbiamo così compreso che l’elemosina di cui parla il Vangelo non è l’elargizione di qualche spicciolo per liberarci la coscienza o scrollarci di torno qualche fastidioso richiedente, ma piuttosto il dono di qualcosa di prezioso (ad esempio il nostro tempo) a chi ne ha bisogno, nella gratuità e nella solidarietà fraterna. Che il digiuno non può essere solo astinenza dalla carne il venerdì o diminuzione del cibo, ma rinuncia a ciò che ci sembra necessario per crescere nella virtù della temperanza, nel dare il giusto valore alle cose, nell’imparare la libertà (anche dal telefonino o dai social network!). Infine, che la preghiera è l’atto di affidamento a un Dio che si fa nostro compagno di strada, un dialogo fatto anche di ascolto, premessa per vivere bene ogni momento della nostra giornata. Preghiera, digiuno ed elemosina non sono pratiche tra loro staccate, ma tappe di un percorso che porta a uscire da se stessi, dal proprio egoismo, per aprirci al fratello, nel cui volto scorgiamo il volto di Gesù. In questa nostra scoperta siamo aiutati dalla “testimone” scelta quest’anno come compagna di cammino (dopo Ezechiele Ramin, don Lorenzo Milani, Piergiorgio Frassati, Rosario Livatino negli anni passati): Maria Bonino, medico pediatra del CUAMM, morta nel 2005 a causa di un virus contratto nello svolgimento della sua missione: una voce semplice che non ama il chiasso delle cronache, ma proprio per questo ancor più eloquente. Maria ha scorto nel volto dei tanti bambini africani che ha fatto nascere e di cui si è presa cura lo sguardo di Gesù che la chiamava a donarsi, senza riserve e per questo il suo impegno è stato un continuo “Sì alla Vita”. Anche noi vogliamo dire “Sì alla Vita”, continuando a sostenere il progetto del CUAMM “Prima le mamme e i bambini”: è a questo scopo di solidarietà che destineremo il frutto del “digiuno” quaresimale che ogni classe si è impegnata a raccogliere. Ci piacerebbe che questa proposta venisse accolta non solo dagli studenti ma anche dalle famiglie, dai docenti e dal personale tutto del Barbarigo, tutti uniti nel cammino verso la Pasqua del Risorto. don Lorenzo Celi animatore spirituale SEGUE DALLA PRIMA PASQUA, UN “PASSAGGIO” PER CAMBIARE docenti, per migliorare le situazioni, anche difficili; - dall’obbligo e dal dovere subìto, atteggiamenti che assimilano agli schiavi, al piacere di scegliere, di imparare, di fare cose belle, di vivere una vita buona. La lista potrebbe continuare, ma ci saranno altre occasioni, altre Pasque… L’augurio per tutti è di vivere una bella Pasqua 2014, nel mistero delle celebrazioni liturgiche e nei segni più semplici e consueti: anche facendo festa in famiglia possiamo pensare “oltre”, anche donando un regalo possiamo esprimere un augurio profondo. Buona Pasqua! PS. La colomba simboleggia il messaggero di Dio (la colomba di Noè, lo Spirito, Gesù stesso…) che porta belle notizie all’umanità; l’uovo, con il pulcino che esce dal guscio, fa pensare a Gesù che esce dalla tomba; così pure l’agnello, dai notissimi riferimenti biblici, e il coniglietto/lepre che sin dai primi tempi del cristianesimo era simbolo del Cristo e anche della risurrezione. don Cesare Contarini rettore www.barbarigo.edu NUMERO 18 PRIMO PIANO Pagina 3 ILB AR B A R I G O EVENTI È DI NUOVO “BARBARIGO IN FESTA”! Torna il 17 maggio, dopo il grande successo dell’anno scorso (oltre 500 i partecipanti!), la seconda edizione di Barbarigo in festa: la giornata dedicata agli studenti di oggi e di domani organizzata dall’Istituto e dall’Associazione degli Ex Allievi! Come l’anno scorso il programma prevede musica, cultura e convivialità, con in più qualche novità. Gli ex allievi potranno assistere o prendere parte agli eventi sportivi o musicali, oppure semplicemente ritrovarsi per trascorrere delle ore nel chiostro dove hanno vissuto alcuni dei loro ricordi più belli. Anche quest’anno nell’apposita sala vintage sarà possibile vedere e toccare i cimeli della nostra storia; saranno inoltre premiati i diplomati d'argento e d'oro. Attraverso gli stand nel cortile sarà possibile conoscere le attività delle associazioni che oggi sono legate all’Istituto e, inoltre, contattando l’organizzazione, gli ex allievi potranno illustrare eventuali attività e iniziative benefiche. In una sala sarà allestito un apposito set di posa, dove sarà possibile fare insieme ai propri compagni di un tempo una “foto di classe”. Non potrà mancare un breve momento per la riflessione e la preghiera comune, poi si festeggerà con il catering e cocktail finale. Queste sono solo alcune delle idee per una giornata indimenticabile di allegria e di condivisione: chiunque vuole suggerirne altre, o partecipare all’organizzazione, può contattare l’Associazione Ex Allievi! 1° Gianmarco Fasolo ORGANIZZAZIONE Associazione ex Allievi Barbarigo via Rogati 17, Padova Cell. 333.7899783 Web www.barbarigo.edu/exallievi E-mail [email protected] Contattaci per idee e proposte! Pagina 4 ILB AR B A R I G O www.barbarigo.edu PRIMO PIANO APRILE-MAGGIO 2014 RAPPORTO 2013 UN ANNO DI (BUONA, SI SPERA) COMUNICAZIONE In particolare a partire dal 2010 il Barbarigo ha deciso di investire sulla comunicazione, sia interna che esterna. Gli obiettivi sono quelli di informare, di condividere i momenti di vita comune e i valori dell’istituto e di raccogliere proposte, idee e impressioni, sia all’esterno che all’interno della comunità del Barbarigo (formata da studenti, famiglie, docenti e personale), Di seguito riportiamo le principali attività di comunicazione compiute dall’istituto l’anno scorso, così come riportate al Consiglio di amministrazione dell’Istituto nel corso dell’ultima riunione. Tutti i dati sono aggiornati, ove non riportato espressamente, al 31 dicembre 2013. Sito internet Consolidamento attività di comunicazione www.barbarigo.edu, dopo il totale rinnovo della veste grafica nel 2012. 99 news pubblicate nel 2013; cura, manutenzione e arricchimento pagine statiche del sito. Visualizzazioni di pagina: +75% rispetto al 2012. Attualmente: +8% tendenziale nel 2014 rispetto ai primi mesi del 2013. Notiziario on line 5 bimestrali e un magazine annuale diffusi tramite newsletter con news, foto, interviste e contributi di insegnanti e studenti. Tra gli intervistati, Caterina Simonsen, ex allieva poi finita al centro della stampa nazionale e internazionale, di cui siamo stati i primi a parlare. Aumento considerevole della paginazione, arrivata a 15 facciate. Ufficio stampa e rassegna stampa 18 comunicati stampa diffusi nel 2013 presso oltre 200 contatti, ripresi da stampa locale e nazionale, con apparizioni tv e radio. Raccolta dei ritagli, cura e aggiornamento della rassegna stampa on line. Gestione eventi Ogni evento principale (rappresen-tazioni teatrali, saggi musicali, scambi internazionali e attività didattiche) è coperto da un “pacchetto” che comprende comunicato stampa, news su sito, foto e video da pubblicare sui social network. Supporto all’Associazione Ex Allievi per l’organizzazione dell’evento “Barbarigo in festa”. Raccolta e organizzazione di un indirizzario di circa 800 nominativi, diviso per indirizzo scolastico e anno di diploma. Invio di tre mail di invito e recall di circa 150 nominativi specifici, in collaborazione con altri volontari. Comunicato stampa ripreso dalle testate locali e dalla tv. Oltre 500 partecipanti. Newsletter Circa 20 mail, tutte con grafica appropriata e contenuti multimediali, per la diffusione del notiziario segnalazioni e invito eventi. Diffusione mirata presso Ex Allievi, docenti, istituzioni, amici, contatti e giornalisti, con elevati tassi di apertura e di visualizzazione delle mail. Social Network Il Barbarigo è presente su tutti i principali Social Network con circa 1.000 aggiornamenti all’anno, ognuno specificamente pensato e calibrato sull’immagine e i valori dell’Istituto: Facebook, Twitter, Scribd, Instagram, Pinterest, Tumblr, Soundcloud, Linkedin... Nell’ottica di una comunicazione anche emozionale valoriale, quini più che informativa, oltre alle news relative alle attività dell’Istituto sono stati diffusi anche video, foto, articoli di approfondimento, massime e citazioni (il “Pepe e sale della settimana” di don Alberto Gonzato). Archivio fotografico e video In tre anni di attività sono state raccolte centinaia di immagini, solo in parte utilizzati nell’attività di comunicazione, che possono essere messe a disposizione della comunità dei docenti, degli studenti e delle famiglie del Barbarigo, eventualmente riorganizzate in forma di archivio. Canale Youtube Implementazione di una vera e propria web tv aggiornata settimanalmente. 100 video caricati nel 2013: +3.000% visualizzazioni mensili in un anno, +100% negli ultimi 4 mesi. Del 2013. www.barbarigo.edu NUMERO 18 PRIMO PIANO MUSICA/EVENTI ANDREA AZZOLINI IN CONCERTO PER IL CUAMM Martedì 15 aprile alle 20. 45 al Barbarigo grande concerto di Andrea Azzolini, per l'occasione proveniente direttamente da Mosca: ex allievo del Barbarigo e soprattutto pianista giovane ma già affermato sulla scena internazionale. Un grande evento, organizzato dalla Associazione Ex Allievi, di musica e di solidarietà, con esecuzioni da opere di Beethoven, Schumann, Bach, Chopin e Brahms. L'ingresso è gratuito e aperto a tutti, con la possibilità di dare un contributo che verrà interamente versato al Medici con l'Africa Cuamm, la ONG padovana diretta da un altro ex allievo, don Dante Carraro - che si spende per il rispetto del diritto umano fondamentale alla salute nei luoghi più poveri del mondo. Per motivi organizzativi è gradita una mail di conferma all'indirizzo [email protected]. Pagina 5 ILB AR B A R I G O Pagina 6 www.barbarigo.edu ILB AR B A R I G O GALLERIE CRESCERE INTERNAZIONALI SCAMBIO CON L’UNGHERIA, TUTTO OK! Come ogni anno, scambi internazionali al Barbarigo, Sabato 29 marzo sono venuti a trovare gli amici della 3° e 4° Liceo Musicale Barbarigo gli allievi della scuola diocesana di Piliscsaba, in Ungheria (nelle foto: gli studenti durante il picnic in Prato della Valle, il 30 aprile). Il 1° febbraio erano stati gli allievi del Barbarigo a recarsi in visita in Ungheria. La scuola di Piliscsaba, nel nord dell’Ungheria, due anni fa è stata intitolata a Sant’Antonio di Padova: di qui lo spunto per trovare contatti proprio nella città del Santo, al fine di stringere un gemellaggio. La scuola cattolica è molto apprezzata e valorizzata in Ungheria, anche dal punto di vista del sostegno dello Stato. APRILE-MAGGIO 2014 NUMERO 18 www.barbarigo.edu Pagina 7 GALLERIE ILB AR B A R I G O SCAMBI ELOS NORVEGESI E OLANDESI A PADOVA! Dal 6 al 12 aprile sono stati nostri ospiti anche gli studenti e i docenti norvegesi e olandesi nell’ambito del programma europeo Comenius. Circa due mesi fa i ragazzi del quarto anno del Liceo Scientifico, del Liceo Classico e dell’ITE erano stati a loro volta ospitati dai loro coetanei di Steenwijk in Olanda e Askim in Norvegia. Le attività hanno compreso laboratori didattici e lezioni, interamente in lingua inglese: proprio nello studio e nella pratica della lingua infatti, oltre che nell’apertura a culture diverse, questi scambi internazionali trovano uno dei maggiori punti di forza. Gli studenti stranieri, così come i padovani in febbraio, sono tutti ospiti presso le famiglie degli allievi dell’Istituto Pagina 8 www.barbarigo.edu ILB AR B A R I G O GALLERIE MUSICA CHITARRE IN CONCERTO E LIUTERIA IN MOSTRA Il poeriggio di mercoledì 2 aprile il teatro dell’Istituto ha ospitato una giornata dedicata la mondo della chitarra classica. Per l'occasione è stata allestita un'esposizione della collezione di strumenti dei maestri liutai Andrea Marcellan, Manuel Massarotto e Donatella Salvato, che hanno illustrato ai visitatori le caratteristiche della produzione artigianale di strumenti. A seguito ha avuto luogo un concerto degli allievi chitarristi e degli insegnanti di chitarra Carlo Di Turi e Rosamaria Reato. SPORT LE MEDIE ALLO SPORTS DAY! Venerdì 4 aprile 2014 la Scuola Media Barbarigo ha partecipato, unica invitata, allo Sports Day organizzato dalle scuole inglesi di tutto il Veneto. I nostri portabandiera hanno partecipato ai tornei di calcio a 5 e calcio a 7 maschile, assieme a quello di pallavolo femminile, cogliendo ottimi risultati. Sia la squadra di volley che quella di calcio a 7 hanno infatti raggiunto la finale, classificandosi seconde. Arrivederci all’anno prossimo per la vittoria, intanto sempre Forza i bocia del Barba! APRILE-MAGGIO 2014 NUMERO 18 www.barbarigo.edu Pagina 9 GALLERIE ILB AR B A R I G O TEATRO SCOLASTICO STORIA DI UN PARCO, UN SUCCESSO! È tornato il teatro delle scuole medie. Sabato 5 aprile, alle 20.45 nel teatro dell'Istituto, è andato per la prima volta in scena Storia di un parco, ideato e diretto da Mariantonioa Colonna Preti e realizzato dai ragazzi delle medie. Il pomeriggio di venerdì 4 hanno invece avuto luogo le prove generali. Lo spettacolo era composto cinque scene ambientate in un parco pubblico (tra cui l'arena romana di Padova) e vede coinvolti quasi 40 ragazzi di SS1G, con la preziosa collaborazione delle professoresse Carla Zotti e Sasha Zabinski. Scene, alcune anche in dialetto veneto. tutte recitate secondo copione, tranne una d'improvvisazione. Un modo per imparare, lavorare e divertirsi insieme. Servizio di Federica Martelli Pagina 10 www.barbarigo.edu ILB AR B A R I G O SCUOLA APRILE-MAGGIO 2014 PROGETTO LINGUE/MEDIE LETTORATO IN SPAGNOLO PER LE MEDIE Anche quest’anno, con entusiasmo e divertimento, gli studenti della scuola secondaria di primo grado partecipano alle lezioni di spagnolo con la lettrice madrelingua Cristina Pérez coordinate dalla prof.ssa Silvia Peron. I ragazzi sono coinvolti in attività didattiche e ricreative atte a sviluppare le competenze linguistiche e, in alcuni casi… artistiche! Gli studenti della prima classe, infatti, si sono cimentati nella creazione di simpatiche marionette di carta e hanno messo in scena delle divertenti rappresentazioni. Le altre classi hanno prodotto video spiritosi e cartelloni colorati. Il progetto mira a sviluppare tra gli studenti entusiasmo e interesse per la lingua straniera in modo ludico e informale, rendendoli i veri protagonisti dell’apprendimento. Ginevra, Michele e Fausto della classe prima. PROGETTO LINGUE/SUPERIORI LEONARDO 2014, ARRIVIAMO! I ragazzi che hanno partecipato alla precedente esperienza con la prof.ssa Peron a Londra PROGETTO LINGUE/ESTATE CENTRO ESTIVO IN SPAGNOLO Il Centro oficial de examen DELE-Cervantes (Diploma oficial Español como Lengua Extranjera) propone per quest’estate, in collaborazione con il Barbarigo, l’Acampada de verano en la ciudad. Un centro estivo in lingua spagnola per giocare, imparare e socializzare con la seconda lingua più parlata al mondo (dopo il cinese). L’iniziativa, diretta ai ragazzi che hanno frequentato una classe delle medie, si svolgerà interamente presso il Barbarigo dal 7 al 18 luglio 2014, ogni giorno dalle 8.30 alle 16. Le attività consistono in giochi e laboratori in lingua per imparare divertendosi, e prevedono la partecipazione di insegnanti madrelingua per la docenza e di monitores perfettamente bilingue per l’animazione. Al termine verrà rilasciato un attestato di partecipazione, valido come credito scolastico e formativo e certificazione del livello di competenza linguistica raggiunto. Previsti sconti e facilitazioni per gli studenti del Barbarigo. Anche quest’anno alcuni studenti delle classi quarte del Barbarigo sono stati selezionati per la partecipazione al Progetto Leonardo. Alice La Creta, Emanuele Magrini, Anna Barzon, Giovanna Ghinello e Giovanni Tessaro partiranno a fine maggio per uno stage di formazione e lavoro della durata di cinque settimane a Portsmouth (Gran Bretagna), grazie a delle borse di studio europee nell’ambito del Programma di Apprendimento Permanente. Per prepararsi all’esperienza, gli studenti stanno seguendo un corso di inglese di circa 20 ore con la prof.ssa O’ Reilly e parallelamente partecipano a incontri di formazione al Progetto tenuti dalla prof.ssa Peron. E’ il terzo anno che il preside e i docenti vedono con orgoglio la partecipazione dei loro studenti a questo programma, che include una ventina di ragazzi provenienti da istituti superiori padovani statali e paritari. www.barbarigo.edu NUMERO 18 Pagina 11 SCUOLA ILB AR B A R I G O VISITE D’ISTRUZIONE A ROMA A TROVARE AUGUSTO, DOPO DUEMILA ANNI Il 3 febbraio 2014 la classe seconda del Liceo Scientifico dell’Istituto Barbarigo, accompagnata dai professori Pillepich e don Zaramella, si è ritrovata alle ore 6:20 presso la stazione ferroviaria di Padova per recarsi a Roma per visitare la mostra di Augusto, alle Scuderie del Quirinale, e le molteplici bellezze che la capitale ha da offrire. In seguito a tre ore di treno siamo giunti a destinazione, desiderosi di visitare e conoscere ciò che ci circondava. Usciti dalla stazione siamo giunti alle terme di Diocleziano, dove don Paolo ha benedetto il nostro viaggio con una preghiera. Tappa numero1: il Quirinale. Ci è stato dato il permesso di accedere unicamente a determinate stanze ed aree dell’edificio, aperte al pubblico. In alcuni di questi luoghi erano racchiusi oggetti particolare, ad esempio sequestrati dalla Polizia alla mafia, mentre altri mostravano i segni dei più importanti passaggi socio-politici che l’Italia ha attraversato dal Rinascimento ad oggi. Tappa numero 2: nel tempo libero uno dei luoghi che ha attratto la nostra curiosità è stata la Fontana di Trevi, luogo frequentato e conosciuto da milioni persone. Tappa numero 3: Quando si decide di andare a Roma, non occorre necessariamente visitare un museo per osservare e conoscere la storia, in quanto basta una sola camminata, un solo sguardo in grado di catturare la nostra curiosità e di portarci a visitare ciò che ci attira maggiormente. Insomma Roma è come un museo a cielo aperto, e proprio per questo ci ha portato ad esempio ad ammirare anche l’Altare della Patria, luogo che attrae quotidianamente migliaia di turisti. Come quarta ed ultima tappa, finalmente abbiamo avuto accesso alla mostra di Augusto presso le Scuderie del Quirinale, organizzata in occasione del bimillenario della morte dell’imperatore (19 agosto 14 d.C.). Il percorso museale ha voluto mostrare come la vita e la carriera del princeps si intrecciassero con la formazione di una nuova cultura e di un linguaggio artistico che ancora oggi sono alla base della nostra civiltà. La nostra attenzione si è in particolare soffermata sulle numerose statue di Augusto che hanno saputo mettere in luce i diversi aspetti dell’imperatore: dalle immagini spigolose della gioventù combattiva ai volti placidi della maturità. Interessanti sono stati anche i cosiddetti “rilievi Grimani”, che raffiguravano animali selvatici (come ad esempio una leonessa) che allattavano i propri cuccioli, ma anche i preziosissimi cammei, utilizzati come dono personale da parte dei membri della famiglia imperiale. Il professore Pillepich ci ha fornito le nozioni principali su ciascuno dei reperti archeologici che vedevamo al museo, informandoci sulle caratteristiche dell’opera e sul loro significato. Giunti al piano superiore, abbiamo avuto l’opportunità di osservare innumerevoli quantità di utensili molto antichi, il cui utilizzo era di ambito domestico e quotidiano (come ad esempio spille e vasi). Successivamente, verso le 17:40, siamo ritornati in stazione per attendere il treno che ci ha riportati a Padova, orgogliosi ed entusiasti della giornata, Francesco Aligo, II Scientifico PROPOSTE IL TEATRO CHE FA RIFLETTERE SULLA VITA Il giorno 6 marzo 2014, presso il teatro del Barbarigo, il biennio e le terze superiori hanno assistito allo spettacolo teatrale Una danza nel cuore - Giulia Gabrieli, per la regia di Filippo Crispo. Questo spettacolo ha messo in scena una storia reale che vede come protagonista Giulia, una ragazza di quattordici anni malata di tumore. Ciò che ha particolarmente colpito noi ragazzi è stata la gioia di vivere e la fede di questa ragazza, che è stata trasmessa anche ai famigliari e alle sue care amiche. Intervistando una delle amiche della protagonista, nostra compagna di 4° Ginnasio, abbiamo potuto approfondire i sentimenti provati dagli attori. Daniela ci ha fatto partecipi di forti emozioni e di quanto per lei ha significato prendere parte a questo spettacolo, e la crescita che questo gruppo sta facendo assieme. Il momento più commovente e coinvolgente inoltre è stato quando la ragazzina trova un barbone, lo porta a casa e lo soprannomina "Nonno Virginio". È stato molto interessante anche scoprire quanto sia bello il teatro e le emozioni che trasmette, emozioni reali, prive di schermo davanti agli occhi. Questo spettacolo ci ha fatto riflettere sugli aspetti davvero importanti della vita. I ragazzi della 4° Ginnasio Giulia Gabrielli Pagina 12 ILB AR B A R I G O www.barbarigo.edu SCUOLA APRILE-MAGGIO 2014 DIDATTIVA E IMPRESA IMPRESA DI CLASSE Si è tenuto il 18 marzo presso l’Istituto Tecnico Economico Barbarigo il corso Da una buona idea a una buona impresa!, organizzato da UniCredit con l’obiettivo di promuovere la cultura d’impresa e favorire lo sviluppo di un pensiero imprenditoriale presso i giovani. Durante l'incontro Giorgio Mattaliano Belforti, ex allievo dell'Istituto, ha illustrato ai ragazzi dell'Istituto Tecnico Economico la sua esperienza di imprenditore di successo nel ramo delle energie rinnovabili (Smile Energy Srl), focalizzando in particolare sull’esigenza di pensare in maniera creativa e giocare di squadra. Sono intervenuti nel corso della lezione anche Daniele Businaro e Nicoletta Forzan, manager Unicredit. SOCIALE IMPARARE L’INGLESE E LA CITTADINANZA Il Barbarigo ha partecipato anche per il 2014 al progetto educativo e formativo "Partecipazione e Territori", organizzato dalla Fondazione Fontana e dal St. Martin CSA, attive in Italia e in Kenya. Il percorso si è articolato in tre incontri di due ore ciascuno, preceduti da un incontro di progettazione con gli insegnanti, e seguito da un incontro di valutazione dei risultati, in cui sono stati coinvolti sia i docenti che gli studenti. Gli obiettivi sono l'esercizio dell’inglese, usato come lingua di lavoro duranti gli incontri con i rappresentanti della ONG kenyana, e la sensibilizzazione degli studenti sulla cooperazione e gli altri temi sociali. GIORNATA DELLA MEMORIA/3 GIORNATA DEL RICORDO Durante la seconda guerra mondiale, più precisamente negli anni tra il 1943 e il 1945, le foibe rappresentarono il simbolo di una tragedia. Alcune migliaia di persone della popolazione giulianodalmata vennero uccise nei modi più atroci: chi trovò la morte nei campi di prigionia, chi venne gettato nell'Adriatico e chi nelle fosse comuni. Tra tutte questi orrori spicca la terribile realtà delle foibe (dal latino fovea-fossa), cavità naturali o voragini che sprofondano verticalmente nel territorio carsico per decine di metri, dove vennero gettate persone ancora vive. L'elemento principale di questo eccidio è la totale man- canza di notizie delle persone deportate. L'assenza di informazioni è ancora attuale: molti ignorano ancora questa parte della storia perché fu subito tenuta nascosta dal governo di allora. L’11 Ffbbraio il triennio del Barbarigo ha partecipato a un incontro, tenutosi nel teatro della scuola, con la professoressa Ivanov, riguardante il "Giorno del Ricordo" che non è noto come la "Giornata della Memoria" ma che per questa popolazione ha un valore importantissimo. La professoressa, che ha vissuto in prima persona questa parte di storia, con commozione ha voluto sottolineare l'importanza di questo giorno, raccon- tando le esperienze della sua famiglia (lei infatti era ancora troppo piccola per ricordare), e quelle anche più tragiche di cui è venuta direttamente a conoscenza. Con la sua voglia di raccontare per far emergere un passato che si è cercato di dimenticare, la professoressa è riuscita a coinvolgerci e farci capire che le storie più tristi e macabre sono molto più vicine a noi di quanto immaginiamo. Alcune classi sono poi andate a Trieste a visitare i luoghi dei massacri e grazie a questo hanno potuto constatare quanto la prof.ssa Ivanov aveva testimoniato. Laura Tonietto 1 Classico www.barbarigo.edu NUMERO 18 SCUOLA Pagina 13 ILB AR B A R I G O “SALOTTO” CINE-LETTERARIO IMPARARE, TRA BATMAN E OMERO Ci siamo! Dopo un po’ di anni di silenzio, torna a far capolino nel menù didattico del Barbarigo un progetto che mira ad unire buona lettura e bel cinema. In questa veste totalmente rinnovata del “Salotto letterario”, gli studenti potranno tornare ad assaporare l’inebriante sapidità delle pagine di Calvino, Omero e Bradbury, sapientemente mescolate alla straordinaria vitalità di pellicole altrettanto memorabili. A loro il compito di cogliere i collegamenti più o meno evidenti tra le due arti; il tutto - è bene sottolinearlo - arricchito, oltre che dalla presenza di un moderatore, anche dalle analisi e dai preziosi contributi della giovane e preparata dottoressa Margherita Grotto, laureatasi in Scienze dello Spettacolo, in modo tale che l’esperienza cine-letteraria risulti in questo modo completa e indimenticabile. Siamo già partiti con due incontri, rispettivamente uno per il biennio e il triennio, e questi hanno riscontrato un, notevole successo. Ecco i prossimi appuntamenti: BIENNIO giovedì, 24/04/2014 (ore 15:45-19:00): Riconoscere l’eroe: la trama di agnizione tra Odisseo e Batman. Lettura di passi scelti dall’Odissea omerica (possibilmente nell’edizione in prosa curata da M. G. Ciani, Omero, Odissea, Tascabili Marsilio, Venezia 2000, pag. 197-378); in alternativa, edizione a scelta, sezione specifica dal XIII-XXIV libro. Film: Batman begins. Relatore prof. Gasparoni TRIENNIO mercoledì, 30/04/2014 (ore 15:45-19:00): Blade Runner, tra pagina e pellicola Lettura: Alan E. Nourse, The Bladerunner (1974). Film: Blade Runner (1982) Relatore prof. Gasparoni Ebbene, che aspetti? Manchi solo tu! Gli organizzatori Prof. Dino Gasparoni Prof.ssa Catia Giordan RASSEGNA “RACCONTAMI UN’IMMAGINE” FAHRENHEIT 451: LEGGERE È LIBERTÀ FAHRENHEIT 451 è un film realizzato nel 1966. Tratto dal celebre e omonimo romanzo di Ray Bradbury, diretto dal regista Francois Truffaut, è ambientato in un futuro imprecisato: la società è dominata dal potere assunto del mezzo televisivo, che costringe la popolazione a sottomettersi alle volontà di un governo totalitario. Si tratta di un regime che ha bandito il diritto di leggere e che cerca di ridurre tutti gli individui a uno stato di omologazione e ignoranza. Trama Il protagonista Guy Montag svolge con grande impegno ed estrema diligenza il suo lavoro di pompiere, ma in questa strana società il pompiere non spegne gli incendi, bensì li genera bruciando e distruggendo i libri. La vicenda è infatti ambientata in un periodo in cui il potente Governo totalitario ha bandito il diritto di leggere, poiché la lettura è considerata un reato e chi viene sorpreso in possesso di libri è punito severamente. Montag si limita ad eseguire gli ordini del suo superiore, senza mai chiedersi se quello che fa sia giusto o sbagliato. Un giorno, però, tornando dal lavoro, il protagonista conosce una simpatica e seducente ragazza, Clarisse, che lo fa riflettere sullo scopo del suo lavoro e lo convince addirittura a cimentarsi nel leggere alcuni dei libri ai quali, fino a quel momento, non aveva dato minimamente importanza. Dopo aver deciso di cedere alla tenta- zione di scoprire cosa celano le numerose pagine di quei libri, Montag riuscirà a continuare a svolgere il suo lavoro, rimanendo convinto delle sue idee iniziali o cambierà radicalmente il suo modo di pensare, esigendo maggiore libertà e capendo l'importanza della conoscenza e della cultura? ...Buona visione!! Commento Mi ha fatto molto piacere vedere questo film, perché riesce a mostrare verosimilmente alcuni aspetti tipici dei totalitarismi e ci permette di fare un confronto con il modo in cui viviamo attualmente. Nella società in cui è ambientato il film, i pensieri degli uomini e ogni singola azione vengono monopolizzati e controllati dal governo, che detiene nelle proprie mani tutto il potere. In questo modo il regime fa sì che le per- sone non possano avere del tempo libero per riflettere, non rendendosi conto che, in realtà, sono “schiave” del potere e che non hanno alcuna possibilità di farsi una cultura e di realizzare i propri sogni. Il film, infatti, dimostra che un solo organo politico può influenzare e modificare a suo piacimento un'intera comunità, portando le persone a pensare tutte allo stesso modo e nascondendo loro la verità riguardo molte circostanze che, se conosciute nella loro reale essenza, potrebbero rivelarsi pericolose. Consiglio vivamente la visione di Fahrenheit 451, soprattutto ai ragazzi e alle ragazze della mia età, in quanto affronta alcuni argomenti centrali del programma scolastico, ma soprattutto perché ci aiuta a vivere con maggiore “vigilanza”. Jessica Trevisan, V Scientifico Pagina 14 ILB AR B A R I G O www.barbarigo.edu PAROLA AGLI STUDENTI APRILE-MAGGIO 2014 EDUCAZIONE CIVICA E DIRITTI QUEL FONDAMENTALE DIRITTO UNIFICANTE: LA CITTADINANZA La maggior parte delle persone oggi può vantare la fortunata sicurezza della propria ufficiale appartenenza ad uno stato, un paese, una comunità, senza rendersi pienamente conto di quanto sia proprio questa condizione di cittadinanza a tutelare lo stile di vita che conduce. Questa situazione, per noi scontata, cela nella sua definizione una serie di diritti e privilegi di cui non sappiamo immaginare la mancanza, ma che spesso, invece, nella storia sono stati negati, con drammatiche conseguenze. La cittadinanza ci designa come parte di una società regolata da leggi volte a tutelare gli individui, ci pone sotto la rassicurante ala protettiva della democrazia, con tutti i benefici che ne conseguono. Come afferma Hannah Arendt ne Le origini del totalitarismo del 1951, senza questa difesa l’uomo incorrerebbe nella disgrazia della privazione del diritto alla vita, alla libertà individuale e di opinione, al perseguimento della felicità e alla tutela giuridica. E a questo punto che ne sarebbe di lui? Non gli resterebbe che la sua condizione naturale, confinato oltre i limiti della comunità; diverrebbe null’altro che mero appartenente alla specie umana: non più uomo, bensì umano, in quanto la sua identità, invece, è data non solo dall’appartenenza biologica al genere, ma anche e soprattutto dalla relazione con i suoi simili, esplicata nelle forme delle istituzioni e dei diritti. A nulla serve inorridire di fronte a questi pensieri, poiché l’uomo nel corso della storia ha già dato prova di esperienze nelle quali l’aspetto umano è stato offeso. Quale esempio migliore di Adolf Hitler, che nel ’33 sospese la costituzione tedesca? Le persone si videro negare all’improvviso quei diritti di cui avevano sempre inconsapevolmente goduto: chiunque, se sospettato di dissidenza o troppo vicino a una persona considerata tale, poteva vedersi irrompere in casa la Gestapo o le SS, senza speranza di tutela da parte della legge. Le persone semplicemente svanivano e nessuno poteva opporsi. Questa era la situazione che vigeva anche nella Russia stalinista e in ogni altro regime totalitario, dove si assiste a una regressione per cui il sistema torna a fondarsi sulla legge della forza e della violenza, come nello stato naturale. Sulla base di quanto afferma G. Zagrebelsky in Imparare democrazia (Einaudi, 2007), non bastano buone regole senza uomini buoni che agiscono in conformità al loro spirito: i cittadini onesti rendono accettabili anche le costituzioni mediocri, ma costituzioni buone possono essere vanificate da persone disoneste, che mantengono una facciata di legalità e democrazia, per coprire il loro indiscriminato interesse per il potere fine a se stesso. Oltretutto, secondo le teorie classiche della degenerazione dei governi (Platone, Polibio e Cicerone), la democrazia sarebbe destinata alla degradazione: ecco dunque il motivo per cui il nostro vero compito sarebbe proprio quello di farla resistere, rimandando sempre più il giorno fatidico in nome della giustizia, della libertà e dell’uguaglianza. Se però un tempo il concetto di cittadinanza era statico, legato all’appartenenza a una società per lo ius sanguinis e lo ius soli, oggi I ragazzi di V Scientifico, sez. A, e III Classico, a Berlino in visita al museo della memoria la sua concezione è divenuta più dinamica. Sono messe in discussione quelle due condizioni necessarie per il godimento dei diritti e la cittadinanza si riveste di un elemento unificatore e non di distinzione, che individua un patrimonio comune. Ciò che sta alla base è l’idea di fratellanza, tanto cara ai rivoluzionari francesi, che concede una definizione meno elitaria all’accezione sempre più comune del termine “cittadino del mondo”. Quindi, sulla scia delle parole di P. Levi in Se questo è un uomo, meditiamo che questo è stato. Non percepiamo tutto ciò come lontano dalla realtà, improbabile, poiché si è davvero verificato nel corso della storia. E sempre troppe volte. Alessandra Lovison, V Scientifico ATTUALITÀ SUPERIORI IN QUATTRO ANNI: ATTENTI CON GLI ESPERIMENTI! Negli ultimi tempi la scuola ha subito moltissime riforme che hanno mirato ad ottimizzare i metodi di insegnamento e apprendimento. Non sempre però le decisioni prese sono state ben viste da tutti, specialmente da noi studenti. Da un punto di vista lavorativo, prima si terminano le superiori, prima ci si iscrive all’università e prima si entra nel mondo del lavoro, ma finire la scuola un anno prima vorrebbe anche dire togliere una parte del programma o fare tutto in modo superficiale e veloce. Io stessa mi sono trovata in difficoltà con una riforma avviata nel 2011-12 che prevede che al liceo scientifico si inizi lo studio della fisica non più al terzo anno, ma già dal primo. All’inizio noi studenti eravamo più che contenti di questa iniziativa, ma poi già dai primi mesi ci siamo ritrovati a dover affrontare problemi ed esercizi senza le basi matematiche adeguate. Di conseguenza il nostro insegnante ha dovuto riadattare il programma di matematica anticipando molti argomenti: il risultato è stato ritrovarsi a giugno con 3/4 della classe con il debito. Mi pare quindi palese che se riadattare il programma di una sola materia possa essere così dannoso, sarebbe impensabile fare lo stesso con tutte le altre. Questo metodo andrebbe prima adeguatamente sperimentato, per poi essere messo in pratica, ma anche in questo caso si potrebbero aprire delle discussioni: è giusto che alcune classi prese a campione vengano utilizzate come “esperimento”? Io non credo, perché una eventuale bocciatura, per colpa di argomenti affrontati troppo velocemente, potrebbe infierire molto sulla vita di uno studente. Come soluzione al problema si potrebbe proporre di anticipare la scuola dell’obbligo di un anno in modo da mantenere ugualmente le superiori di 5 anni, e arrivare a diplomarci a 18 anni. Linda Marcellan, II Scientifico) www.barbarigo.edu NUMERO 18 PAROLA AGLI STUDENTI Pagina 15 ILB AR B A R I G O SCIENZA E FILOSOFIA PARTIRE DALL’IGNOTO Nasce la vita. Non sappiamo come, né il perché, ma la vita nasce ogni giorno senza sosta da quando in quei fatidici momenti della creazione si generarono spazio, tempo, mondi e stelle che ci affascino tuttora. Da qui, con una motivazione a noi sconosciuta, si è creato il tutto, quel tutto che dagli albori della nostra civiltà cerchiamo di comprendere e manovrare a nostro piacimento, pur sapendo di non avere la conoscenza per farlo. La ricerca di questa conoscenza ha interessato vari ragionamenti ed implicato pensieri filosofici, matematici e fisici, ma non ha ancora prodotto la risposta risolutiva al dubbio sulla vita, che ognuno di noi si è posto almeno una volta. Si dice però che il mondo continui a girare, il tempo passi, le persone cambino e inizino a conoscere e conoscersi appropriandosi di una sapere sempre più ampio. Nonostante ciò, dopo un lungo cammino costellato di scoperte scientifiche, possiamo affermare con certezza di aver appreso nozioni e leggi inutili a scoprire la finalità della nostra esistenza. E. Husserl scrive infatti ne La crisi delle scienze europee nel 1959 che la scienza “esclude di principio proprio quei problemi che sono i più scottanti per l’uomo, il quale, nei nostri tempi tormentati, si sente in balia del destino”. Sembriamo in effetti esserci arresi ad osservare solo ciò che l’uomo ha creato, cercando di ignorare il fatto che il nostro progresso poggia su una base per cui noi capiamo solo il funzionamento meccanicistico, poiché “ci si è limitati strettamente e del tutto consapevolmente a ricercare soltanto ciò che poteva essere misurato e contato”, dice il cardinale e teologo austriaco Christoph Schönborn in un intervista su La Repubblica (6/11/2005). Siamo giunti fino a qui senza conoscere il nostro punto di partenza, affidandoci ad istinti e speranze per riconoscere le possibili risposte a domande, come: “Qual è la natura dell’universo? Qual è il nostro posto in esso? Da che cosa ha avuto origine l’universo e da dove veniamo noi?”. In questo modo ci siamo resi conto che “quand’anche ci fosse una sola teoria unificata possibile, essa sarebbe solo un insieme di regole e di equazione” ci fa notare S. Hawking in Dal big Bang ai buchi neri, 1988. È probabile dunque che qualora si trovasse una finalità oggettivamente provata essa risulterebbe comunque mancante della motivazione per cui essa è in atto e con suddetta motivazione non ci si potrebbe approcciare in modo scientifico, poiché, anche secondo S. Hawking nella fonte sopra citata “l’approccio consueto della scienza, […] non può rispondere alle domande del perché dovrebbe esserci un universo reale descrivibile da un modello stabilito da noi”. Stiamo quindi cercando la verità con i metodi sbagliati? Riesce difficile pensare che qualcosa del nostro essere ci rimarrà sempre e fatalmente nascosto e che i mezzi a nostra disposizione non bastino a rincuorare il nostro animo spaventato dall’ignoto. L’unica soluzione sembra essere quella di avere fede negli avvenimenti che non comprendiamo. Sembra però vacillare anch’essa, mentre leggiamo Husserl scrivere che “la storia non ha altro da insegnare se non che tutte le forme del mondo spirituale, tutti i legami di vita, gli ideali, le norme che volta per volta hanno fornito una direzione agli uomini, si formano e poi si dissolvono in onde fuggenti”. Il destino umano, ammesso che ci sia, forse è proprio quello di vedere la vita trascorrere e finire senza capire il perché e il come essa sia potuta iniziare e perdersi così velocemente. Anna Supino, V scientifico ATTUALITÀ SUPERIORI IN QUATTRO ANNI: UNA SFIDA POSSIBILE In Italia le scuole superiori sono di cinque anni. Ma nel resto del mondo? La maggior parte dei Paesi, fra i quali anche i più sviluppati, hanno il sistema scolastico superiore che termina al quarto anno. Facendo dunque il punto della situazione, i ragazzi italiani si inseriscono nel mondo del lavoro un anno dopo la maggior parte del mondo. Cosa ci impedisce quindi di metterci alla pari? Cinque anni potrebbero essere necessari per i licei, classico in particolare, avendo questi indirizzi di studio materie come greco e latino da affrontare in modo disteso e quattro anni non potrebbero bastare. Ma per gli altri ordini scolastici si potrebbe applicare questa riforma. Può sembrare una banalità, anno in più, anno in meno, ma se vogliamo essere al passo degli altri stati, l’Italia farebbe bene a mettersi in linea. Si tratta anche di una questione di mentalità: come ci vede il resto del mondo? Come dei giovani che a 19 anni abbiamo appena finito le superiori. E come vediamo noi loro? Come persone che a 19 anni sono già inseriti nel mondo dell’università e del lavoro. Tuttavia per noi studenti una riforma di tal genere potrebbe far nascere il problema di non avere il tempo di studiare bene e potrebbero venire tralasciate nozioni importanti. L’istruzione italiana ha molti aspetti positivi: la nostra maturità è riconosciuta in molti Paesi e anche se con un anno in più siamo rispettati per le nostre conoscenze. Ci sono, perciò, vari pro e vari contro da valutare prima di prendere una decisione: bisognerebbe però abbandonare la paura del cambiamento e fare qualche passo avanti, ascoltando le richieste della maggior parte delle famiglie. L’aspetto più importante è comunque l’istruzione e la cultura, che dovrebbe essere considerata guardando al futuro dei nostri ragazzi. Maddalena Macola, II Scientifico Pagina 16 ILB AR B A R I G O www.barbarigo.edu GENITORI APRILE-MAGGIO 2014 INTERVISTA: ALESSANDRA DE STEFANI ZAGARESE “NELLA SCUOLA ANCHE I GENITORI PROTAGONISTI” «Nella scuola i genitori sono chiamati ad avere un ruolo sempre più attivo, anche cercando in prima persona la collaborazione da parte dei docenti e del personale». Proprio quello di stimolare la partecipazione delle famiglie è tra gli obiettivi di Alessandra De Stefani Zagarese, dopo le elezioni dello scorso ottobre al suo primo incarico come presidente del consiglio d’Istituto del Barbarigo. «I momenti di incontro e di aggregazione in realtà non mancano continua De Stefani - ci sono molte iniziative, a cominciare da quelle proposte dall’Associazione dei Genitori (Agib)». Allora cosa si può fare di più per stimolare la partecipazione? «Una possibile iniziativa potrebbe essere quella di organizzare delle assemblee prima di quelle di Istituto, aperte a tutti i genitori e non solo ai rappresentanti di classe, per raccogliere osservazioni e proposte. Alcuni hanno espresso questo desiderio, e non credo ci siano problemi a organizzarsi in tal senso». La nuova rappresentante ha tre figli, di cui due in questo momento frequentano l’Istituto (Liceo Scientifico): «Un’esperienza molto positiva per la nostra famiglia. Dopo il figlio più grande, che ha frequentato una scuola statale, abbiamo deciso di provare con il Barbarigo. Filippo si è trovato molto bene, quindi due anni dopo è stato seguito da Federica». Che cosa ha apprezzato del Barbarigo? «Ho trovato più attenzione ai ragazzi e alla loro individualità, sia da parte dei docenti che dello staff. Un aspetto determinante durante la fase della crescita, che comporta anche tante difficoltà. Poi molta collaborazione e fiducia reciproca, proprio come si usava una volta». AGIB TRE INCONTRI PER RISCOPRIRE LA PATERNITÀ Le sere del 20 febbraio e del 13 e del 27 marzo 2014 l’Associazione Genitori dell’Istituto Barbarigo (Agib) ha organizzato tre incontri dedicati alla figura del padre aperte a tutti e condotti da don Roberto Ravazzolo, docente al Barbarigo e alla Facoltà Teologica. Il primo appuntamento ha avuto come titolo Cosa resta del padre? Riflessioni in margine alla lettura del libro di Massimo Recalcati; il secondo e il terzo seminario invece rispettivamente Abramo, Ettore, Giuseppe: figure paterne a confronto e Onora il padre e la madre. Parole disattese: ma da chi?. Nel periodo attuale si tende a minimizzare le differenze tra i ruoli educativi; la società moderna inoltre, ponendo la libertà individuale come unico valore supremo, non ha tardato a mettere sul banco degli accusati proprio la figura del padre, assieme a quella Dio (come han- no evidenziato nella loro opera Freud e Nietzsche, solo per citare due tra i più importanti pensatori moderni). Che senso ha dunque oggi tornare a parlare della paternità? «Quella del padre è la figura che, all’interno della famiglia, è stata maggiormente ridefinita nell’epoca moderna – spiega don Ravazzolo –. Durante gli incontri ho tentato di affrontare la questione delle ragioni storiche, sociali e psicologiche di questa crisi e di dare alcuni spunti per il futuro». Un confronto aperto non solo ai credenti: «la questione riguarda tutti, al di là delle fedi e della appartenenze – continua Ravazzolo –. Non c’è solo il problema linguistico di passare da ‘padre’ e ‘madre’ a ‘genitore 1’ e ‘genitore 2’, come ultimamente viene proposto. La vera questione si apre quando le due figure si confondono e non hanno più una loro identità, rischiando di privare i ragazzi degli elementi decisivi per la loro crescita». «La nostra associazione organizza questi incontri per offrire un appoggio e un momento di formazione ai genitori» spiega la presidente dell’Agib Marina Montecchio. «I padri di oggi hanno un compito particolarmente difficile, essendo spesso costretti tra una concezione autoritaria del loro ruolo – caratteristica del periodo in cui sono cresciuti – a una invece basata sull’autorevolezza. Spesso poi mancano i modelli e i momenti per la riflessione e il confronto». I video dei due primi incontri sono stati pubblicati integralmente sul sito e sul canale Youtube del Barbarigo: www.youtube.com/IstitutoBarbarigo www.barbarigo.edu NUMERO 18 Pagina 17 EX ALLIEVI ILB AR B A R I G O INTERVISTA: LUIGI OMETTO, EX ALLIEVO E IMPRENDITORE LA PROFESSIONALITÀ AL SERVIZIO DEGLI ALTRI La situazione è molto difficile, ma non si può smettere di pensare al futuro. Così almeno la pensa Luigi Ometto, ex allievo del Barbarigo, una laurea in architettura in tasca e rappresentate di una quinta generazione di costruttori, oltre che presidente dell’Ance di Padova, l’associazione degli imprenditori edili. Qual è il suo ricordo del Barbarigo? Quali sono le figure che l’hanno colpita maggiormente? Ho ricordi meravigliosi di quel periodo, sia per le capacità dei professori che per il rapporto con i compagni. Tra i docenti ricordo il preside, mons. Mortin: con lui avevo un rapporto particolare, visto che sono stato rappresentate di istituto per 4 anni. Un impegno molto formativo e anche una bellissima esperienza personale. Sempre trai i professori ricordo soprattutto Giovanni Ponchio, Talami per italiano, Marchesi per matematica, Pozzo a filosofia, la Baessato, padre Girardi che ci faceva latino e poi, non ultimo, don Alberto Gonzato. Per quanto riguarda invece i compagni siamo ancora in contatto. Eravamo una classe molto fortunata, siamo rimasti tutti molto legati. Qualche altro ricordo della sua esperienza nell’Istituto? Il Barbarigo ha formato il mio carattere in maniera importante, lasciandomi un vero e proprio imprinting nel rapportarmi con le persone. Poi è stato importante anche per quanto riguarda il mio cammino di fede. Lo rifarei subito, ho EX ALLIEVI CHE FANNO STRADA DOCENTE IN SVIZZERA! Grande soddisfazione nella comunità del Barbarigo per una notizia giunta da poco dalla Svizzera: la nostra ex allieva Luisa Bonafé, maturità scientifica al Barbarigo nel 1988 e laurea in Medicina a Padova, è stata da poco nominata professore associato presso l'università di Losanna in Svizzera, dove esercita anche la professione di medico e di ricercatrice presso il Centre des Maladies Moléculaires. A proposito di quelli che: "Tanto nelle scuole non statali il diploma lo regalano!". Un ringraziamento per la segnalazione e un caro auguro alla professoressa Bonafé, assieme a coloro che, anche all’estero, tengono alto il nome della nostra scuola! avuto cinque anni davvero attivi e proficui. La mattina non vedevo l’ora di svegliarmi per andare a scuola, e non so quanto questo sia normale per un ragazzo di quell’età. La nostra poi era una classe memorabile: eravamo abbastanza agitati, ma anche piuttosto svegli. La nostra era la sezione C dello Scientifico, che di solito il terzo anno veniva smembrata per confluire nella A e nella B. Per noi però non fu così: decidemmo che nessuno sarebbe stato bocciato e ci muovemmo di conseguenza, ogni volta aiutandoci e dando una mano a chi restava indietro. E infatti riuscimmo ad arrivare tutti fino in quinta! Lei ha anche collaborato con i frati della Basilica di Sant’Antonio: come è nato questo rapporto? Sono arcellano, nato praticamente sotto il campanile di Sant’Antonino, e da sempre con la mia famiglia sono molto devoto al Santo. In seguito sono stato avvicinato dalla Veneranda Arca, e ho messo a disposizione la mia professionalità, anche tramite l’azienda di famiglia. Quindi, quando c’è stato il restauro, ci hanno chiesto di fare un’arca so- stitutiva per il corpo del Santo. Una sfida, sia dal punto di vista tecnico che del contenimento dei costi, alla quale abbiamo risposto, assieme a una ditta di Vicenza che si è occupata del marmo, approntando gratuitamente la nuova soluzione nella cappella della Crocifissione. Una grande emozione. Sicuramente: ricordo ancora quando l’arca è stata aperta, per la traslazione e l’ostensione del Santo. In seguito, quando il restauro è terminato, mi hanno incaricato di portare quello che era il sarcofago sostitutivo a San Pietroburgo, dove è stato regalato a una chiesa perché facesse da altare. La consacrazione dell’altare è stato un altro momento bellissimo, forse pari addirittura al primo, per la fede e nella gratitudine per il dono che ho visto nei russi presenti. Pagina 18 www.barbarigo.edu ILB AR B A R I G O CALENDARIO APRILE-MAGGIO 2014 FOTONEWS APRILE 6-12 Scambio con Norvegia e Olanda 10-12 Visite di istruzione 15 Pollini Day 17-22 Vacanze di Pasqua 29 Giornata culturale autogestita MAGGIO 3 Conversazioni su Dante (ore 16) 9 Europe Day 10 Fine ricevimento genitori 17 Festa Ex Allievi (dalle 16) 21 Consiglio di Istituto GIUGNO 6 Festa del Libro 7 Fine delle lezioni Il Vescovo Antonio durante la riunione del consulta delle aggregazioni laicali, che si è tenuta in sala Ramin lo scorso 13 marzo. Grande successo e sala sempre gremita quest’anno per le Conversazioni su Dante. Il 3 maggio ultimo appuntamento per ascoltare il prof. Talami. FOTO E RICORDI L’ARCHIVIO DI DON FLORIANO Due immagini provenienti dall’ex allievo Frank Culemann, tra la fine degli anni ‘70 e l’inizio degli ‘80. Si riconoscono Gigi Gasparoni, Luca Malvezzi, Fabio Baratto, Andrea Merlo, Gianni Celentano, Luca Bassan, Luigi Ometto, Antonio Zanon, Gabriele Giol, Francesco Reccanello, Roberto Boscolo, Giuseppe Resch, Lilli Carraro, Manu Spada, Vittorio Zatti, Vanna Bessega, Luciana Pavan, Stefano Breda, Chiara Pescarin, Roberto Sartore e Mons. Mortin. ILB A R B A R I G O pubblicazione informativa bimestrale dell’Istituto Barbarigo, scuola paritaria (Scuola Media, Ginnasio Liceo Classico, Liceo Scientifico, Liceo Musicale, Istituto Tecnico Economico). Direttore: Don Cesare Contarini Coordinamento di redazione: Daniele Mont D’Arpizio Via dei Rogati 17, 35122 Padova Tel. 049-8246911 - Fax 049-8246950 Hanno collaborato a questo numero: Francesco Aligo, Lorenzo Celi, Margherita Coeli, Dino Gasparoni, Catia Giordan, Alessandra De Stefani Zagarese, Alessandra Lovison, Maddalena Macola, Linda Marcellan, Chiara Pegge, Silvia Peron, Federica Rigobello, Anna Supino, Laura Tonietto, Jessica Trevisan. 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