Il terzo segreto di Fatima Parte I A - La Madonna è

Il terzo segreto di Fatima
Parte I A - La Madonna è l'Arca della Nuova Alleanza
Nel Vecchio Testamento, l'Arca dell'Alleanza o di testimonianza, era la cosa più
santa, più solenne e più potente dell'intera Terra, prescindendo da Dio. Tale Arca
assieme alla parola scritta di Dio, i 10 Comandamenti, conteneva il pane miracoloso
dal Cielo, la Manna. Similmente, l'Arca della Nuova Alleanza, la Santissima Vergine
Maria, conteneva il Verbo di Dio, Gesù Cristo nostro Signore, la Manna dal Cielo.
L'Arca dell'Alleanza conteneva, inoltre, il bastone di Aronne, nome significante
Sommo Sacerdote. Parimenti, l'Arca della Nuova Testimonianza conteneva il
Sommo Sacerdote, Gesù Cristo nostro Signore, chiamato così in Ebrei 3:1. Nel
Vecchio Testamento, in Esodo 40:34-35, si menziona che l'Arca dell'Alleanza viene
ricoperta dalla potenza e dalla presenza di Dio; in ugual modo nel Nuovo, in Luca
1:35, si detta che la Santissima Vergine Maria viene ricoperta dalla potenza e dalla
presenza dell'Altissimo. Nel Vecchio Testamento, in 2 Re 6:9, allorché Davide ebbe
paura del Signore disse: "… Come entrerà ella in mia casa l'arca del Signore?".
Pochi versetti dopo, egli è narrato danzar gaio dinnanzi all'Arca per, poi, tenerla
presso di se per 3 fecondi quanto lunghi mesi. Il medesimo evento accadde con
riguardo all'Arca del Nuovo Testamento, la Santissima Vergine Maria, in Luca 1:43,
esattamente allorché Elisabetta esclamò dinnanzi a sua cugina Maria: "E donde a
me questo, che la Madre del Signore mio venga a me?". Analogamente, non solo
esultò anche suo figlio ancor nel grembo, Giovanni il Battista, ma Maria rimase
presso la casa di sua cugina per 3 precisi mesi.
L'Arca dell'Alleanza non fu solamente ricoperta d'oro, ma, secondo Esodo 25:11,
essa portò anche una corona d'oro. In Apocalisse 11:19, ed in ciò che segue, si
apprende in specular maniera che l'Arca della Nuova Alleanza è una donna
indossante una corona. In aggiunta, Dio ordinò espressamente che l'Arca
dell’Alleanza fosse realizzata in legno di acacia. Si dà il caso che tal legno è così
durevole ed altamente resistente che la Bibbia dei 70, la Septuaginta, ossia, la
versione Greca del Vecchio Testamento, traduce il termine in questione come
"incorruttibile" e "non deperibile". È proprio per questo che la Santissima Vergine
Maria è saggiamente dipinta come incorruttibile, ella non muore. Ella fu preservata
da ogni peccato, originale ed attuale, e fu, seguente la sua morte, direttamente
assunta in Paradiso, corpo ed anima. L'Arca dell’Alleanza deteneva, inoltre, un
solennissimo potere anche contro i nemici di Dio, un potere devastante assai; essa
era talmente santa e pura che ognuno che le mancava di rispetto moriva. L'Arca,
insomma, era e rappresentava la presenza spirituale di Dio sulla Terra, quando Dio
parlava a Mosè, infatti, lo faceva dall'Arca. Nel corso della nostra storia, Dio parlò al
mondo attraverso l'Arca della Nuova Alleanza, la Santissima Vergine Maria. La
Madonna apparve, infatti, sì, più volte nel tentativo di convertire l'intera umanità;
implorando il mondo a fuggire dal peccato ritornando indi verso Dio.
Parte I B - Fatima
Nel 1917, la Santissima Vergine Maria apparve 6 volte a 3 ragazzi: Francesco e
Giacinta Marto e Lucia dos Santos. Durante le apparizioni, la Madonna enfatizzò che
sarebbe stato beneficamente tassativo pregare il Santo Rosario d'ivi innanzi tutti i dì,
poiché il Signore nostro Cristo Gesù desiderava che il mondo si dedicasse
interamente all'Immacolato Cuore di Sua madre per la propria salvezza. I bambini
chiesero, dunque, alla Santissima Vergine Maria di operare un miracolo significativo
affinché tutti potessero credere che fosse stata davvero ella ad aver parlato. Nostra
Signora rispose ai bambini che il 13 Ottobre 1917 sarebbe stato operato da lei un
miracolo a cui tutti avrebbero creduto. Alla vigilia del 13 Ottobre 1917 vi fu, però, una
grande tempesta, cadde la pioggia durante tutta la notte, infangando tutta la gente
sino alle caviglie. Ciononostante, ecco che il 13 Ottobre 1917 a mezzogiorno la
Madonna apparve ai bambini come concordato. Fu proprio nel momento in cui Lucia
ordinò alla folla di chiudere gli ombrelli, nel mezzo di una palude fangosa causata
dalla detta pioggia, che avvenne il miracolo. Il sole iniziò a fare movimenti al di fuori
delle leggi naturali, cambiò di colore, danzò nel cielo, girando infine rapidamente
come una gigantesca ruota di fuoco. 10 minuti più tardi, esso cominciò a cadere
verso la Terra, a tal punto, migliaia di persone, in una folla di 70000 di persone,
riunite per assister, sì, al miracolo promesso, piansero cadendo a terra credendo che
la fine del mondo fosse ormai giunta. Ma quando il sole stette per colpire la Terra, si
voltò e ritornò alla sua posizione originale.
Molti malati guarirono all'istante. Il miracolo scosse l'intera folla adunata,
convertendo i cuori dei non credenti, inclusi quelli degli atei e dei massoni,
confermando infine migliaia di persone nella Fede Cattolica. Il secondo miracolo fece
sì che il fango sporcante gli abiti si asciugò subito; la gente al che gridò: "Miracolo!
Miracolo!". Più tardi, uno scienziato, esaminato il terreno nel quale accadde il
miracolo, asserì che la quantità d'energia necessaria per asciugare ogni traccia di
sporco e di bagnato sugli abiti dell'intera folla sarebbe dovuta essere pari a quella
sprigionabile da una gigantesca bomba atomica caduta nei paraggi. Naturalmente,
fosse nella zona caduta una bomba di quel calibro, sarebbe sopravvissuto nessuno.
Fu così che il miracolo della Santissima Vergine Maria venne a compiersi in maniera
chiara e lucidissima. Il 15 Ottobre 1917, 2 giorni a seguito dell'evento, la rivista
massonica ed anti-Cattolica "O Século" scrisse: "Come il sole ha danzato in pieno
giorno a Fatima. Le apparizioni della Vergine. In che cosa consiste il Segno del
Cielo. Migliaia di persone gridano al miracolo". Si, or, presti sagace attenzione: il
giornale scrisse in prima pagina che l'evento di Fatima fu un segno del Cielo. In
quale altra sede è stato letto ciò?
Apocalisse 12:1: "E un gran prodigio fu veduto nel cielo: una donna vestita di sole, e
la luna sotto i piedi di lei, e sulla testa di lei una corona di dodici stelle:" .
Pertanto, la prima pagina del giornale in questione fu una netta e candida conferma,
da parte di una fonte pubblica e, sì, anti-Cattolica, che la Madonna di Fatima,
assieme al miracolo solare del 13 Ottobre 1917, fu il vaticinato segno del Cielo
d'Apocalisse 12:1. Durante le sue apparizioni a Fatima la Madonna rivelò ai bambini
3 segreti. Il primo segreto fu un'orribile ed atroce visione dell'Inferno:
"Nostra Signora aprì di nuovo le mani, come fece durante gli ultimi 2 mesi. La
riflessione parve penetrare la Terra e vedemmo un grande mare di fuoco il quale
sembrava stare proprio sotto terra. Immersi in quel fuoco, vedemmo i demoni e le
anime, quest'ultime come se fossero braci trasparenti e nere o bronzee, con forma
umana, fluttuanti nell'incendio sorrette dalle fiamme le quali uscivano da loro stesse,
il tutto assieme a nuvole di fumo, cadendo da tutte le parti, simili al cadere delle
scintille nei grandi incendi, senza peso né equilibrio, tra grida e gemiti di dolore e
disperazione che mettevano orrore e facevano tremare dalla paura. I demoni,
invece, si riconoscevano dalle forme orribili e ributtanti di animali spaventosi e
sconosciuti, ma trasparenti e neri. Questa visione durò solamente un momento
grazie alla nostra buona madre del Cielo, la quale ci aveva, prima, prevenuto con la
promessa di portarci in Cielo, altrimenti credo che saremmo morti di spavento e di
terrore.".
Nostra Signora disse ai bambini:
"Avete visto l'Inferno dove cadono le anime dei poveri peccatori. Per salvarle, Dio
vuole stabilire nel mondo la devozione al mio Cuore Immacolato. Se faranno quel
che vi dirò, molte anime si salveranno ed avranno pace. La guerra sta per finire ma
se non smetteranno di offendere Dio, durante il Pontificato di Pio XI ne comincerà
un'altra ancor peggiore. Quando vedrete una notte illuminata da una luce
sconosciuta, sappiate che esso sarà il grande segno che Dio vi starà dando, prima,
di castigare il mondo per i suoi crimini, per mezzo della guerra, della fame e delle
persecuzioni verso la Chiesa ed il Santo Padre. Per impedirla, verrò a chiedere la
consacrazione della Russia al Mio Cuore Immacolato e la Comunione riparatrice nei
primi Sabati. Se accetteranno le mie richieste, la Russia si convertirà e vi sarà pace.
Sennò, essa spargerà i suoi errori per il mondo, promuovendo guerre e persecuzioni
verso la Chiesa: i buoni saranno martirizzati; il Santo Padre avrà molto da soffrire e
diverse nazioni saranno distrutte; alla fine il mio Cuore Immacolato, però, trionferà, il
Santo Padre mi consacrerà la Russia, che si convertirà, e sarà concesso al mondo
un periodo di pace. In Portogallo si conserverà sempre il dogma della Fede, ecc. ...
Non ditelo a nessuno.".
Così, dunque, fu la prima parte del segreto di Fatima una tremenda visione
dell'Inferno, mentre la seconda una previsione della seconda guerra mondiale
qualora gli uomini non avessero cessato di offendere Dio. Di modo da evitare la
seconda guerra mondiale oltre che le altre pene previste nella seconda parte del
segreto, la Vergine Maria apparve a Lucia il 13 Giugno 1929 dandole un messaggio.
Lucia era ormai suora in un convento a Tui, in Ispagna. La Vergine disse, quindi, a
suor Lucia che giunto era il momento di eseguire la volontà di Dio, che fosse,
pertanto, la Russia consacrata al Suo Cuore Immacolato, per opera del Santo Padre
in unione con tutti i vescovi del mondo sicché promettendo di salvarla. Tuttavia,
Papa Pio XI mai consacrò la Russia, pertanto, il 25 Gennaio 1938, i cieli d'Europa,
durante la notte, s'illuminarono della luce sconosciuta predetta 20 anni prima dalla
Santissima Madonna. Essi si illuminarono talmente tanto che delle persone in
Isvizzera, alle 11 di sera, poterono leggere il loro giornale fuori dalle loro abitazioni.
Suor Lucia confermò che quella strana luce fosse davvero il segno di Dio e che Egli
sarebbe, sì, stato in procinto di punire il mondo. La seconda guerra mondiale
scoppiò di fatti poco dopo la grande luce, adempiendo così anche la seconda parte
del segreto.
La terza parte del segreto è la continuazione delle parole: "In Portogallo si
conserverà sempre il dogma della Fede". Molti fatti riguardanti la cronologia del
messaggio di Fatima furono scoperti da un ricercatore del luogo, Fratello Michele.
Durante la sua permanenza nel convento di suore Dorotee, nel giugno del 1943,
suor Lucia si ammalò gravemente; allorché si accinse a mettere per iscritto le prime
2 parti del Segreto, ella non aveva ancora scritto la terza. Le sue condizioni fisiche
erano talmente gravi che il Vescovo da Silva, di Fatima, era molto preoccupato ed
interessato. Il 15 Settembre 1943 questi fece un viaggio in Ispagna, cogliendo
l'occasione per domandare a suor Lucia di scrivere il terzo segreto "qualora davvero
lo avesse desiderato"; suor Lucia al che chiese al vescovo un ordine formale scritto.
A metà del mese di Ottobre 1943, il Vescovo da Silva trasmise a suor Lucia tale
ordine formale di modo che ella potesse scrivere il terzo segreto. Ella tentò, dunque,
di scrivere il terzo segreto durante i 3 mesi successivi. Tuttavia, ogni qual volta che
ella cercava di scriverlo veniva assalita da profonda ansia, come se venisse impedita
dal farlo. 3 mesi dopo tale crisi, il 2 Giugno 1944, la Santissima Vergine Maria le
apparve dicendole che era davvero la volontà di Dio che ella scrivesse il terzo
segreto ed il giorno seguente, dopo averlo terminato di scrivere, lo consegnò al
Vescovo da Silva. Il Vescovo da Silva avrebbe ben potuto leggere il terzo segreto ma
decise di non farlo, questi così scelse a fronte del timore incombente con la
responsabilità di avere conoscenza rispetto al suo contenuto. Si rammenti, ad ogni
modo, che suor Lucia fece promettere solennemente al Vescovo da Silva che "esso,
il terzo segreto, sarebbe stato certamente aperto e letto al mondo od alla sua morte
od al massimo nel 1960, in base a ciò che fosse accaduto prima". Nel 1946, suor
Lucia rispose alla domanda richiedente il motivo per cui fosse necessario attendere
sino al 1960? "Perché la Santissima Vergine così desidera" rispose, oltre a che:
"Sarà più chiaro a quel punto".
Il Sant’Uffizio del Vaticano chiese di prendere possesso del testo del terzo segreto
nel 1957. Il Vescovo Venanzio, ovvero, il vescovo ausiliare di da Silva, al punto, lo
pregò di leggergli il terzo segreto ma da Silva rifiutò. Venanzio decise, quindi, di
mantenere chiusa la busta contenente il segreto, rivelando solamente la lunghezza
del testo da essa contenuto, di 20-25 righe circa. Giunse, dunque, il 16 Aprile 1957, il
terzo segreto di Fatima a Roma. Le evidenze suggeriscono che Papa Pio XII volesse
attendere sino al 1960 per leggerlo, come dettato dalla Vergine Santissima Maria a
suor Lucia, morendo, però, purtroppo precocemente, il 9 Ottobre 1958. Dunque, il
mondo avrebbe, sì, dovuto attendere sino al 1960 perché il Vaticano diffondesse il
famigerato terzo segreto. L'8 Febbraio 1960, il Vaticano annunciò invece che il terzo
segreto di Fatima non sarebbe stato rivelato. L'unica ragione per cui il Vaticano
decise di non rivelare il terzo segreto fu perché sarebbe stato per esso imbarazzante
da divulgare ed in ogni caso assai compromettente.
Si pone, quindi, la domanda: sebbene il Vaticano decise di non rivelare al mondo il
terzo segreto di Fatima nel 1960 come promesso, perché non pensò suor Lucia a
farlo?
Parte II A - La spuria suor Lucia ipotizzata
Sono qui le prove indicanti chiaramente che la reale suor Lucia fu uccisa e poi
sostituita da una spuria suor Lucia probabilmente a cavallo tra il 1958 ed il 1959. Se
suor Lucia fu, sì, sostituita da un impostore, perché allora l'amico di suor Lucia, il
vescovo da Silva, non riconobbe l'impostore? Perché pochi mesi dopo che il
Vaticano ricevette il terzo segreto, nel 1957, il vescovo da Silva morì, confermando
quindi come suor Lucia fu certamente rimpiazzata tra il 1958 ed il 1959 e non prima.
Malgrado suor Lucia incontrasse persone molto raramente, ella incontrò Padre
Agostino Fuentes il 26 Dicembre 1957. Padre Agostino Fuentes fu l'avvocato
principale per le cause di beatificazione di Francesco e Giacinta. Ecco perché suor
Lucia lo volle incontrare. Poco tempo dopo il loro incontro, padre Fuentes fece
ritorno al suo paese, il Messico. Il 22 Maggio 1958, egli pronunciò un discorso
concernente ciò che suor Lucia gli disse. Padre Fuentes disse che allorché incontrò
suor Lucia, ella le sembrò "molto triste, molto pallida ed emaciata assai." suor Lucia,
in effetti, disse a Padre Fuentes:
"Dio punirà il mondo e lo farà in modo terribile. La punizione del Cielo è imminente.
Padre, quanto tempo manca all'arrivo del 1960? Sarà molto triste per tutti, nessun
individuo potrà provare alcuna gioia se, prima, il mondo non pregherà e non farà
penitenza. Non posso fornire altri dettagli, perché è ancora un segreto. Questa è la
terza parte del messaggio di nostra Signora, che rimarrà segreta fino al 1960.".
suor Lucia continuò:
"Padre, la mia missione non è quella di indicare al mondo i castighi materiali, che
sarebbero, sì, sicuri se il mondo non iniziasse subito a pregare ed a fare penitenza.
No! La mia missione è quella di indicare a tutti l’imminente pericolo in cui ci troviamo,
ovvero, perdere le nostre anime per tutta l’eternità, se rimanessimo ostinatamente
nel peccato. Il Diavolo è in procinto di ingaggiare una battaglia decisiva contro la
Vergine ed una battaglia decisiva è quello scontro finale in cui una parte sarà
vittoriosa e l’altra, giocoforza, subirà la sconfitta. Per questo, d’ora in poi, dobbiamo
scegliere da che parte stare. O staremo con Dio o staremo col Demonio. Non vi
sono altre possibilità. Dio sta dando 2 ultimi rimedi all’umanità, questi non sono altri
che il Santo Rosario e la devozione al Cuore Immacolato di Maria. Il fatto che siano
gli ultimi 2 rimedi significa che non ve ne saranno altri. La Santa Vergine Maria, in
questi ultimi tempi in cui ci troviamo, ha dato una nuova efficacia alla recita del Santo
Rosario, a tal punto che non vi è alcun problema, non importa quanto grande sia, sia
esso temporale o soprattutto spirituale, nella vita dei popoli e delle nazioni, che non
possa essere risolto dal Rosario. Non c’è alcun problema, le dico, non importa
quanto difficile esso sia, che non possa essere risolto dalla recita del Santo Rosario.
Con il Santo Rosario noi ci salveremo. Ci santificheremo. Consoleremo nostro
Signore ed otterremo la salvezza di tante anime. Infine, la devozione al Cuore
Immacolato di Maria, la Nostra Santa Madre, consiste nel considerarLa quale sede
della misericordia, della bontà e del perdono, e come la porta attraverso la quale
entreremo in Paradiso."
suor Lucia disse, inoltre, a Padre Fuentes che la Vergine le fece capire che il
contemporaneo è ormai il tempo della fine del mondo. Dopo che Padre Fuentes
rivelò ciò che suor Lucia gli disse il discorso fu pubblicato in riviste di tutto il mondo.
Un anno dopo, il 2 Luglio 1959, la diocesi di Coimbra, quella di suor Lucia, colpì
ufficialmente accusando Padre Fuentes di avere mentito su ciò che suor Lucia gli
disse durante la loro intervista. Fu per l'appunto pubblicata una lettera su macchina
da scrivere, dicendo:
"Padre Agostino Fuentes, l'avvocato per le cause di beatificazione dei veggenti di
Fatima, visitò suor Lucia nel Carmelo di Coimbra parlando esclusivamente di cose
sul processo in questione. Ma dopo il suo ritorno in Messico questi si concesse di
emettere dichiarazioni sensazionali, di carattere apocalittico, escatologico e
profetico, dichiarando di averle udite dalle labbra di suor Lucia. Tenuto conto della
gravità di queste dichiarazioni, la cancelleria di Coimbra ha pensato che fosse suo
dovere ordinare un'indagine approfondita sull'autenticità di tali notizie ma anche
riguardo alle dichiarazioni segnalate come professate da suor Lucia. La diocesi di
Coimbra ha, pertanto, deciso di pubblicare le seguenti parole di suor Lucia,
rispondendo alle domande fornite da qualcuno autorizzato farlo.
Suor Lucia: Padre Fuentes mi ha parlato nella sua capacità di avvocato per la causa
di beatificazione dei servi di Dio, Giacinta e Francesco Marto. Abbiamo solo parlato
di fatti e cose relative a questo argomento. Tutto il resto è, quindi, né accurato né
vero. Mi dispiace, perché non posso immaginare che ciò che è un bene per l'anima
non sia diretto verso Dio, che è verità. Io so niente e quindi posso solo avere detto
niente riguardo a tali pene falsamente attribuite a me.
La cancelleria di Coimbra è autorizzata, dunque, a dichiarare che, per quanto suor
Lucia abbia confermato che sia il suo dovere informare il mondo rispetto a Fatima,
ella ha di fatto annunciato nulla di nuovo e, di conseguenza, ha autorizzato nessuna
persona, almeno dal Febbraio 1955 in poi, a pubblicare qualcosa attribuibile agli
eventi di Fatima.".
Fu dopo che questa lettera venne dalla diocesi di Coimbra pubblicata che Padre
Fuentes finì per essere ritirato dalla sua funzione d'avvocato per le cause di
beatificazione di Giacinta e Francesco Marto. Il 19 Marzo 1961, Padre Luigi Kondor,
prete Ungherese, paese comunista all'epoca, sostituì, quindi, Padre Fuentes in tale
ruolo. In essenza, il 2 Luglio 1959, la diocesi di Coimbra pubblicò false lettere nel
nome di suor Lucia, la quale fu messa a tacere per, poi, a breve morire od essere
definitivamente uccisa. Ciò che è limpido è che la spuria suor Lucia fu installata
proprio in quel momento. Essa fu scelta cosicché, per quanto impossibile,
assomigliasse, sì, il più possibile alla reale suor Lucia, ella fu probabilmente
un'agente comunista od un'artista corrotta, sicché, ricattabile; abituandosi del tutto
ad uno stile di vita a quel punto pseudo-monastico solamente una volta
pubblicamente raffigurante suor Lucia di Fatima, in un tempo ormai più che tardo per
tornare indietro.
Il nostro monastero, il Monastero della Famiglia Santissima, fu la prima
organizzazione al mondo a parlare pubblicamente del concetto di una spuria suor
Lucia ed a fornire gli elementi corroborando la presente ipotesi, pubblicando
l'articolo: "Tutta la verità circa la Consacrazione della Russia e della spuria suor
Lucia" (collegamento di rete in Inglese al sito vaticancatholic.com).
Occorre richiamare che la reale suor Lucia di Fatima mai previde la sua morte né
seppe remotamente profetizzare quand'essa sarebbe potuta avvenire. Suor Lucia
avrebbe sennò giammai esatto dal Vescovo da Silva che il terzo segreto fosse
aperto e rivelato al mondo od alla sua morte o nel 1960, qualunque fosse giunta
prima. Ella in pratica non sapeva se fosse morta prima o dopo del 1960. Ciò che,
tuttavia, si con certezza sa è che dal 1 Gennaio 1960, suor Lucia avrebbe
indipendentemente incominciato a rivelare, sì, il terzo segreto. Nonostante, come
visionato, nella sua nota del 2 Luglio 1959, la cancelleria di Coimbra dichiarò, nel
pieno della sua autorità, che "suor Lucia aveva più nulla da dire su Fatima". Vederla
divenne sempre più difficile, soprattutto nei seguenti anni; i suoi scritti non furono più
pubblicati e la sua potenziale testimonianza diventò in vari contesti addirittura
seccante. Ma d'ancor più interesse fu il fatto che il confessore di suor Lucia, Padre
Aparàco, una volta ritornato dal Brasile nel 1960, non fu più in grado di vederla. Egli
osservò:
"Non sono stato capace di parlare con suor Lucia poiché l'arcivescovo non poteva
concedermi il permesso di incontrarla. Sono state imposte dalla Santa Sede delle
condizioni di assoluto isolamento. Di conseguenza, è impossibile parlarle assente
una licenza da Roma.".
L'autorizzazione ivi discussa, per incontrare suor Lucia, sarebbe potuta esser
concessa solo che da 2 persone: Giovanni XXIII ed il Cardinale Prefetto del
Sant'Uffizio. Ciò snocciola, dunque, il fatto che se solamente 2 persone di tal calibro
potessero concedere di visitare una mera suora nel remoto Portogallo, la vera suor
Lucia era stata rimpiazzata; suor Lucia di Fatima non era più.
PARTE II B - La spuria suor Lucia smascherata
Come corroborato da molte informazioni, su un'altra pellicola, rispetto ad Angelo
Roncalli, Giovanni XXIII fu un massone.
Giovanni XXIII, Enciclica "Grata Recordatio", 26 Settembre 1959: "Il pensiero va ai
territori della Terra nei quali si vede il desiderio dell'uomo di un futuro migliore, nei
quali si vede il risveglio di una forza misteriosa, e questo ci fa ben sperare che
l'uomo sia guidato da una coscienza retta e da un senso di dovere di promuovere i
veri interessi della società umana.".
La locuzione "forza misteriosa", fatto menzionato anche in un'altra pellicola, fu il
nome originale della Massoneria, fondata da re Erode Agrippa nel 43 D.C. nel
tentativo di contrastare l'apparente forza misteriosa di cui l'Apostolato del Signore
nostro Gesù Cristo era dotato. Giovanni XXIII si espresse in tal maniera di modo da
promuovere pubblicamente il risveglio della Massoneria nel mondo, grazie al suo
finalmente raggiunto trionfo sul suo storico nemico, la Chiesa Cattolica, il cui unico
obbiettivo fu sempre quello di pascere il gregge del Signore, ossia, di salvar le anime
dal Maligno Satana e dalla inimmaginabilmente dolorosa punizione fisica ed eterna
che attende ormai da tempo lui ed i suoi complici. Nell'udienza del 19 Novembre
1959, Giovanni XXIII parlò con suor Lucia, a questo proposito s'affermò: "Abbiamo
parlato a lungo della veggente di Fatima, oggi devota religiosa a Coimbra. Il
Sant'Uffizio si prenderà cura di tutto mantenendo le buone direttive.".
In altre parole, Giovanni XXIII ed i suoi compari agenti congiurati avrebbero
continuato a celare la verità riguardante il terzo segreto di Fatima assieme alla talpa,
la spuria suor Lucia. Quest'ultima fece la sua prima pubblica apparizione il 13
Maggio 1967 insieme a Paolo VI. Coloro i quali videro le riprese di Paolo VI a Fatima
rammenteranno che egli pregò nemmeno un'"Ave Maria". Ecco la foto dell'autentica
suor Lucia nel 1945, allorché aveva 38 anni, la donna in codesta foto non è la stessa
di quell'altra. Ebbene, tale foto risale al 1967, 22 anni dopo, anno in cui suor Lucia
avrebbe dovuto avere 60 anni. Chiaramente codesta donna è ben più giovane anche
di quando suor Lucia stessa aveva 38 anni. Benché una persona mostri segni di
invecchiamento tra i 38 ed i 60 anni, la fisionomia non viaria. Oltre a ciò, si può
anche notare come i denti della spuria suor Lucia siano normali e regolari; quelli
della reale controparte sono, invece, grandi, prominenti ed irregolari assai.
Ulteriormente, la spuria suor Lucia sembra utilizzare un rossetto, cosa che
l'autentica suor Lucia avrebbe difficilmente fatto. Infine, il mento della vera suor
Lucia di Fatima è molto più piccolo di quello della lestofante suor Lucia, invece,
lungo. Allorché la reale suor Lucia sorride, le sue labbra formano una "U"; quando lo
fa l'altra, si forma, invece, una "U" nel senso inverso.
Si potrebbe allora obbiettare: "perché i parenti di suor Lucia non smascherarono la
messa in scena?". In verità, in un convento Carmelitano Cattolico tradizionale,
quando una sorella incontra dei visitatori, lo fa da dietro una recisione, essa stessa
una griglia, una barriera insomma, nascondente perfettamente la persona. Essa,
inoltre, indossa tipicamente una randa ed in base alle dimensioni di quest'ultima
entrano in gioco anche delle altre componenti inibenti la visualizzazione chiara della
prima, come una tenda disegnata in modo tale che essa non possa vedere i visitatori
ma solamente udirli. I riceventi possono, dunque, solamente immaginare le
sembianze precise della sorella, vedendo che una sagoma ed udendo che una voce.
La tenda può essere ritirata solamente a fronte di un incontro con la propria famiglia.
Ciononostante, lo stratagemma consistette nel esigere da parte della madre
superiore in accordo con la spuria suor Lucia di ritirare la tenda nemmeno a fronte di
visite famigliari. Fondamentalmente bastò sol che ciò a far sì che i famigliari di Lucia
dos Santos non riconoscessero l'impostore. Ma anche assente tale tecnica sarebbe
stato, comunque, possibile perpetrare l'inganno. Il superiore del convento
Carmelitano, probabilmente complice, non derogò dalle canoniche visite familiari su
base annuale di un'ora circa. Detto ciò non si sa con certezza se i parenti di suor
Lucia la incontrarono con consuetudine su base annuale durante la fine degli anni
'50, periodo nel quale avvenne la sostituzione. In ultimo, concernente le norme
specifiche del convento in questione, fu sempre vietato ai suoi parenti di vederla da
vicino, sempre imponendo la presenza del superiore durante le visite stesse.
Qualora fossero trascorsi degli anni senza che i parenti l'abbiano visitata, essi
avrebbero potuto mai scoprire l'esistenza effettiva di una spuria suor Lucia. La
maggior parte delle persone rimembra i propri familiari grazie alle loro fotografie ed
alle loro voci tramite il telefono. Probabilmente, nessun parente udì più suor Lucia
durante quel periodo senza che foto di lei fossero ovviamente divulgate. Passati
molti anni senza aver più visto i propri familiari e parenti, né di persona né in
fotografia, si tende ad obliare totalmente le loro sembianze. Si ha conoscenza di sole
10 foto scattate a suor Lucia, immagini le quali furono probabilmente neanche viste
dalla sua famiglia. Detenendo nessuna foto di qualche vostro parente, senza averlo
più da tempo visto, vi ricorderete bene di lui od avrete impresso in mente solamente
il vago ricordo di ciò che sembrava quell'ultima volta? Ebbene, nel caso di suor Lucia
esistevano nemmeno i ricordi. Ella entrò in vita monastica nel 1921, 4 anni dopo
l'apparizione della Madonna a Fatima; nel 1928 si trasferì dalle suore Dorotee a Tui,
in Ispagna, e nel 1946 presso il convento Carmelitano di Coimbra, in Portogallo. Non
si ha nessuna idea rispetto alla frequenza delle visite da parte della sua famiglia
verso di lei, ne consegue che essi potevano conoscerla al più minimamente.
S'è finora provata la sostituzione della vera suor Lucia con una lestofante verso la
fine degli anni '50. Le lettere della spuria suor Lucia, tra il 1960 ed il 2000,
contengono, quindi, presunte lettere attribuibili alla sua vera controparte. Si visionino
le lettere dell'autentica Lucia dos Santos: del 17 Dicembre 1927; del 29 Maggio 1930
e del 17 Novembre 1935. Ci si accorga che la parte inferiore delle sue "g" detiene
una peculiarità che la contraddistingue; quelle della spuria suor Lucia, del 13 Aprile
1980, posseggono, invece, delle forme assai distinte. Ecco la "S" maiuscola di una
lettera del 17 Dicembre 1927, di una lettera del 29 Maggio 1930 e di un'altra del 17
Novembre 1935. Ecco quella della spuria suor Lucia datata sia 13 Aprile 1980 che
13 Luglio 1989. Le "S" maiuscole della spuria suor Lucia degli anni '80 sono
palesemente differenti da quelle della vera controparte.
Nel 1992, suor Lucia fu intervistata da 3 persone con riguardo alla consacrazione del
mondo al Cuore Immacolato della Madonna ad opera di Giovanni Paolo II e qualora
avesse ciò adempiuto le richieste della Santa madre. Convinti che ella fosse suor
Lucia, le domandarono anche di parlarli del terzo segreto di Fatima. L'intervista fu
successivamente pubblicata in un libro dal titolo "2 ore con suor Lucia" (in Inglese),
eccone un estratto:
"Domanda: La consacrazione della Russia è stata adempiuta da Giovanni Paolo II il
25 Marzo 1984?
suor Lucia: Sì, sì, sì (sottovoce ed in tono affermativo mostrando attesa per quella
domanda).
Domanda: Questa consacrazione è stata, dunque, accettata dalla Madonna?
suor Lucia: Sì.
Domanda: La Madonna la ha accettata soddisfatta?
suor Lucia: Sì.
Domanda: Vogliono Dio e la Madonna che la Chiesa riveli il terzo segreto?
suor Lucia: Il terzo segreto non è destinato ad essere rivelato; è solo per il Papa e
per la gerarchia diretta della Chiesa.
Domanda: Ma non rivelò nostra Signora che esso sarebbe dovuto essere rivelato al
pubblico nel 1960 al più tardi?
suor Lucia: La Madonna mai disse questo. La Madonna disse che era destinato
solamente al Papa.
Domanda: Il Papa può rivelare il terzo segreto?
suor Lucia: Il Papa può rivelarlo se vuole ma io non glielo consiglio. Scegliesse di
farlo, gli consiglio molta cautela. Deve essere prudente.".
Il Fratello Michele Dimond, del nostro monastero, ebbe l'opportunità di conversare
con una di queste 3 persone coinvolte nella detta intervista del 1992. Egli espresse
la sua sensazione di un fenomeno falso, spurio e preoccupante riguardante suor
Lucia di Fatima, confermando la verosimile e veridica ipotesi della sostituzione.
Come in principio menzionato, la reale suor Lucia disse che il terzo segreto sarebbe
dovuto essere svelato al mondo entro il 1960 al massimo. La spuria controparte la
contraddisse, affermando che esso non, da rivelare, era destinato sol che al Papa.
L'impostore contraddisse anche il fatto che la reale suor Lucia affermò l'obbligatoria
rivelazione entro il 1960. Si è tentato spesso di screditare tale intervista con la scusa
che la suora, posta sempre al di dietro della griglia, fu per quest'intervista al di fuori.
Ciò è logico, il Vaticano autorizzò un insolito colloquio con un selezionato gruppo di
persone all'esterno proprio per corroborare l'idea che Giovanni Paolo II avesse
consacrato la Russia con successo di modo che l'intero mondo potesse credere a
tale sensazionale gesta. Ciononostante, allorché suor Lucia ebbe da incontrare sua
sorella carnale, la quale avrebbe facilmente smascherato il tranello, fu posta
nuovamente dietro la griglia, circondata da numerose suore.
Parte III - La versione Vaticana del terzo segreto
L'ultima volta che la spuria suor Lucia apparì pubblicamente fu il 13 Maggio 2000.
Quel giorno, Giovanni Paolo II incaricò il cardinal Sodano di rivelare al mondo il terzo
segreto. Questi affermò che il terzo segreto fu di fatto una mera visione, assente
profezie alcune, da interpretare, pertanto, solo che allegoricamente. Sodano
aggiunse che l'interpretazione ivi avanzata fu approvata sia da Giovanni Paolo II che
dalla stessa suor Lucia. L'interpretazione in questione, da Sodano proclamata,
riguardò, dunque, sia una presunta guerra prendente luogo nel ventunesimo secolo
concernente l'ateismo come antagonista della Chiesa di Dio, che il tentato omicidio a
Giovanni Paolo II avvenuto il 13 Maggio 1981. La spuria suor Lucia, lì presente,
allorché Sodano svelò, sì, tale falsa interpretazione, tramite degli innegabili gesti di
approvazione confermò apertamente il tutto.
Orbene, qualunque tradizionalista rifiutante la versione Vaticana del terzo segreto di
Fatima, rinnegante l'esistenza di una lestofante suor Lucia, giace o nell'ignoranza dei
fatti o nella pura malafede. I 2 eventi sono inscindibili. È impossibile respingere la
falsa versione Vaticana del terzo mistero senza simultaneamente denunciare la
spuria suor Lucia. Sodano asserì, inoltre, che Giovanni Paolo II ordinò alla
Congregazione per la Dottrina della Fede, guidata nientemeno che Giuseppe
Ratzinger, già Benedetto XVI, di pubblicare la cosiddetta visione del terzo segreto
assieme ad apposito commento. Il 26 Giugno 2000, tale congregazione divulgò ciò
che affermava essere il celebrato terzo segreto. Il Vaticano, dunque, rettificò che il
segreto in questione fu una visione nella quale in Papa, vestito in bianco, sicché,
presunto dal Vaticano stesso come Giovanni Paolo II, veniva ucciso ed in cui una
moltitudine di martiri uccisi testimoniava l'aspersione del proprio sangue sulle anime
del mondo. Chiaramente, 2 son le incongruenze d'ivi fuoriuscenti, da una parte
Giovanni Paolo II sopravvisse all'attentato e dall'altra, la dottrina Cattolica, reiterata
fra l'altro dalla Chiesa stessa nel corso dei secoli, insegna che la giustificazione
davanti a Dio necessaria per la salvezza del mondo si ottiene esclusivamente con
l'aspersione sulle anime del Sangue del Signore nostro Gesù Cristo.
Papa San Leone Magno, Lettera dogmatica a Flaviano, Concilio di Calcedonia, 451:
"Occorre ascoltare il beato apostolo Pietro, il quale insegna che la santificazione
dello spirito avviene solamente tramite l’aspersione del sangue di Gesù Cristo.".
Parimenti, la Bibbia, 1 Giovanni 1:7, detta: "… il sangue di Gesù Cristo suo Figliuolo
ci purga da ogni peccato.".
Di conseguenza, la giustificazione umana dinnanzi a Dio è sol che fatta tramite
l'aspersione del Sangue di Cristo e non tramite quello dell'uomo. Tali deviazioni dalla
dottrina Universale di Cristo, la Fede Cattolica, dimostrano che il terzo segreto
rivelato dal Vaticano fu un tranello di Satana, fu Anticristo. Logicamente,
considerando che Giovanni Paolo II predicò predominantemente la dottrina
dell'Anticristo, per cui ogni essere umano è il Figlio di Dio, durante tutto il suo antipontificato, ci si accorge che egli fu il maggiore artefice di questa spuria rivelazione.
In un'altra pellicola è offerta l'evidenza per cui Giovanni Paolo II fu Satana incarnato.
L'autentico terzo segreto per di più riguarda la continuazione delle parole della
Madonna:"In Portogallo si conserverà sempre il dogma della Fede…". Nello spurio
terzo segreto non vi sono, invece, parole alcune della Santissima Vergine Maria.
Analogamente, rivelato dal Vescovo Venanzio, il terzo segreto fu scritto in forma di
una lettera dotata di margini di 0,75 cm circa su ciascun lato, su carta; il terzo
segreto del Vaticano del 2000 non apparve, invece, in forma di una lettera, non fu
rivolto ad un destinatario né fu firmato, in aggiunta le pagine della carta non
mostrarono margini alcuni. Vi sono, inoltre, ulteriori problemi, per esempio le lettere
"SMS" sulla spuria versione del segreto sono gabellate come opera di suor Lucia nel
1944; ciononostante, ecco una lettera datata 17 Settembre 1927 dotata di "SMS"
della vera suor Lucia, palese è la differenza. È imposto di dover accettare che tali
lettere siano opera della medesima persona nell'arco di meno di 20 anni, come se la
scrittura possa cambiare così repentinamente. Si consideri, pertanto, il modo in cui
la vera suor Lucia scrisse "Tui", nel 1944 nella versione del terzo segreto; lo si
raffronti, ora, al "Tui" del 29 Maggio 1930, sono pressoché identiche, nonostante
siano trascorsi 14 anni circa tra le stesure di tali 2 lettere. Si è precedentemente
osservata la "S" maiuscola della reale suor Lucia: il 17 Dicembre 1927; il 29 Maggio
1930 ed il 17 Novembre 1935. Nello stesso modo si è visionata la stessa lettera,
però, della spuria suor Lucia, il 13 Aprile 1980 ed il 13 Luglio 1989. Solamente un
cieco può non vedere le ovvie disparità tra esse. Si presti, ora, attenzione alla
versione Vaticana del terzo segreto ed alla "S" maiuscola apparentemente datata
1944, vi sono ancora enormi differenze. Codesta "S" maiuscola, del 17 Novembre
1935, ben solamente 8 anni prima della presunta controparte del 1944, è, di nuovo,
assai distinta, contraddizione. Infine, sebbene la reale suor Lucia avesse esortato la
divulgazione del terzo segreto entro il 1960 od alla sua morte qualora essa fosse
avvenuta prima, nella versione Vaticana di quest'ultimo v'è nulla che richiami gli
eventi di quell'anno, del '60, il tutto conferma la candida frode targata Vaticano. È
visibile, dal sito ufficiale del Vaticano, che si cerchi disperatamente di persuadere il
mondo a credere che suor Lucia abbia confermato la rivelazione del segreto in
questione da esso divulgato.
Il sito afferma: "L'arcivescovo Bertone, presentando le 2 buste fra cui una
contenente la lettera con la terza parte del segreto di Fatima, ode suor Lucia
prontamente esclamare, toccandola con le dita: Questa è la mia carta! Quindi,
durante la lettura: Questa è la mia scrittura!".
Ed alla domanda: "Il personaggio principale della visione è il Papa?" suor Lucia non
esita a rispondere con un affrettato sì.
La ragione per tutto questo teatrino, ossia, per cui ciò sia pubblicato sul sito ufficiale
del Vaticano, giace nella dissuasione al pensare che il terzo segreto rivelato al
mondo nel 2000 sia falso; nello specifico, giace nella persuasione al credere che la
figura primaria del segreto sia veramente stata Giovanni Paolo II. Giuseppe
Ratzinger, già Benedetto XVI, allora capo della Congregazione per la Dottrina della
Fede, scrisse il commento ufficiale del terzo segreto. Egli commentando la visione
dell'Inferno, il primo segreto, ovvero, nel quale la Madonna disse: "Avete visto
l'Inferno dove cadono le anime dei poveri peccatori. Per salvarle Dio vuole stabilire
nel mondo la devozione al mio Cuore Immacolato" dichiarò:
"Il Cuore Immacolato è, secondo Matteo 5:8, un cuore, da parte di Dio, giunto ad
una perfetta unità interiore in presenza di Dio. La devozione al Cuore Immacolato di
Maria è, pertanto, un modo per avvicinarsi al comportamento del cuore.".
Ratzinger pronuncia l'atroce eresia per cui la Santissima Vergine Maria non è l'unica
a possedere il Cuore Immacolato, il quale si può ben ottenere. Al termine del suo
commento, egli, infine, proclama che gli eventi di Fatima sono ormai da obliare:
"Prima di tutto, dobbiamo affermare assieme al cardinal Sodano che le situazioni
concernenti la parte terza del segreto di Fatima appaiono ormai essere parte del
passato, di là. Nella misura in cui singoli eventi vengono rappresentati,
appartengono di fatto al passato. Coloro che avevano atteso eccitanti rivelazioni
apocalittiche sulla fine del mondo ed il corso futuro della storia saranno, dunque,
delusi.".
Queste ultime parole di Ratzinger entrano in netta contraddizione con ciò che egli,
invece, dichiarò in un intervista dell'11 Novembre 1984, per la rivista dal nome
"Gesù", in cui confermò, sì, che il terzo segreto trattasse della fine del mondo. Ossia:
"Pericoli incombenti sulla Fede e la vita Cristiana e di conseguenza la vita del
mondo; sull’importanza degli ultimi tempi.". Si sappia che Ratzinger approvò ogni
singola parola di quell'intervista prima che essa venne pubblicata. Quale è, dunque,
il reale terzo segreto di Fatima?
Parte IV - Il reale terzo segreto
Seguiranno, ora, delle dichiarazioni da parte di persone affermanti di conoscere il
reale terzo segreto. Il cardinale e teologo Ciappi, sotto il pontificato di Papa Pio XII,
disse rispetto al terzo segreto: "Nel terzo segreto, noto tra le altre cose, che la
grande apostasia nella Chiesa Cattolica partirà dalla sua sommità.".
All'Università di Vienna, 10 Settembre 1984, l'ex vescovo di Fatima, il Vescovo
Cosme do Amaràl, rispondendo ad una domanda concernente il terzo segreto
asserì: "Il suo contenuto riguarda solo la nostra Fede.".
Padre Gomero De Pauw, consigliere durante il Concilio Vaticano II, ricevette una
copia del presunto terzo segreto. Disse che la copia del terzo segreto da lui letta
conteneva una profezia della Santissima Vergine Maria riguardo ad un'impensabile
apostasia nella Chiesa Universale di Dio, la Chiesa Cattolica. Egli, per di più,
affermò che al tempo circolasse una copia del terzo segreto fra alcuni giornalisti.
Alcuni di essi lo interrogarono domandandogli se quello fosse davvero il segreto, egli
accettò l'autenticità del loro testo specialmente dopo averlo domandato a persone
chiave nella struttura Vaticana. Nello specifico, il Vaticano, per quanto non proclive
ad esporsi a riguardo, mai negò la veridicità del testo. Padre De Pauw, infine, rivelò
che i funzionari del Vaticano non volevano ammettere che tale orribile evento
potesse accadere alla Chiesa Universale del Signore.
Il cardinale Silvio Oddi affermò parimenti: "Il terzo segreto non comporta una
presunta conversione della Russia, fra l'altro ancora lontana dal diventare una realtà,
concerne, invece, la rivoluzione nella Chiesa Cattolica. La Vergine ci ha messo in
guardia proprio contro l'apostasia nella Chiesa.".
Dal Concilio Vaticano II nacquero molte innovazioni di fatto, sì, simili ad una vera e
propria sedizione nei confronti della Cristina Cattolica Fede. Il 17 Marzo 1990, nella
Italiana rivista "Il Sabato", cardinal Oddi dichiarò a fronte di un'interrogazione sul
terzo segreto ciò che, ora, segue:
"Penso di aver molto ben conosciuto Giovanni XXIII, poiché ho passato diversi anni
al suo fianco. Se il segreto reale fosse stato confortante, o quantomeno non
compromettente, per la Chiesa, dunque riguardante la conversione della Russia o la
rinascita religiosa in Europa Orientale, credo che pressioni su di lui sarebbero state
fatte di modo da divulgarlo al pubblico. Per temperamento, egli non esitava a
comunicare le cose con gioia; fu rivelato che il cardinale Roncalli, in una serie di
lettere ad amici, annunciò praticamente la sua elezione al pontificio. Ma quando io gli
domandai il motivo, nel corso di un'udienza nel 1960, riguardo all'obbligo di tenere
ancora celato il terzo segreto di Fatima, da lui appunto ancora non annunciato, egli,
rispondendomi con un sospiro, mi disse: non me ne parli ancora, per favore.".
Ed ancora, continuò il cardinal Oddi: "Quale eclatante evento accadde nel 1960 da
poterlo collegare col terzo segreto di Fatima? Esso fu indubbiamente la fase
preparatoria del Concilio Vaticano II. Non sarei, dunque, sorpreso se il terzo segreto
trattasse dei venturi tempi oscuri per la Chiesa; della gravissima confusione e della
preoccupante apostasia all'interno del Cattolicesimo. Considerando la vissuta crisi
spirituale da tale concilio in poi, i segni che questa profezia si sia adempiuta non
sembrano mancare.".
Nella stessa intervista, il cardinale Silvio Oddi scambiò le seguenti battute con il
giornalista.
"G: Lei parlò con suor Lucia?
O: Sì, nel 1985. Andai in Portogallo, per celebrare solennemente l'anniversario delle
apparizioni, e non potei resistere alla tentazione di parlare con lei. Ovviamente, non
le chiesi di rivelarmi il segreto ma le domandai se sapesse il motivo per cui la Chiesa
avesse deciso di non renderlo pubblico.
G: E che cosa le rispose suor Lucia?
O: Disse che nel Maggio 1982, parlò con Giovanni Paolo II, il quale aveva fatto un
pellegrinaggio a Fatima per ringraziare la Madonna, un anno dopo l'attentato in
Piazza San Pietro. Decisero insieme che fu idoneo non rivelare il terzo segreto. Mi
spiegò che ciò fu maggiormente dettato dalla paura che il segreto potesse essere
male interpretato.".
Testimoniano, dunque, al fatto che nel mezzo di una pubblica intervista Oddi
confermò indipendentemente, assenti ambiguità alcune, ciò che la spuria suor Lucia
asserì in nel 1992 in un'altrettanta intervista, il terzo segreto non è da rivelare. Come
se non bastasse, il cardinale conferma che il Concilio Vaticano II sia proprio
l'adempimento della profezia contenuta nel terzo segreto di Fatima, il quale durò dal
1962-65, in piene fasi preparatorie già dal 1960. Di fatto, Giovanni XXIII annunciò il
venturo avvento del concilio il 25 Gennaio 1959, la prima fase preparatoria cominciò
il 2 Maggio 1959; il lavoro della commissione si concluse il 1 Maggio 1960; mentre la
seguente fase preparatoria iniziò il 5 Giugno 1960 munita di 10 commissioni. Ne
consegue che l'unico eclatante evento nel mondo Cattolico, e non, prendente luogo
nell'anno 1960, per cui la Madonna chiese a suor Lucia di rivelare il terzo segreto, fu
proprio la finalizzazione della preparazione del venturo enorme concilio, così
appellato da Giovanni XXIII.
Si noti, inoltre, che Giovanni XXIII annunciò l'avvento del venturo concilio il 25
Gennaio 1959, esattamente 20 anni dopo le avvistate grandi luci nei cieli dell'Europa
comunicanti l'adempimento del secondo segreto. In ugual modo, tale fu il presagio
che anche il terzo si sarebbe adempiuto. Non è, in essenza, coincidenza che
Giovanni XXIII abbia chiamato il Concilio Vaticano II proprio lo stesso giorno, a
distanza di 20 anni, in cui si adempiette il secondo segreto di Fatima, le
conseguenze belliche del fallimento della consacrazione Russa, per annunciare
l'adempimento del terzo segreto della vaticinata grande apostasia del mondo.
PARTE V - L'elezione del cardinal Siri
In una pellicola passata si indicava che il cardinale Giuseppe Siri di Genova, Italia, fu
legittimamente eletto Papa durante il Conclave del 26 Ottobre 1958. Quel giorno, del
fumo bianco fuoriuscì dal camino della Cappella Sistina per ben 5 minuti, indicante
l'elezione di un nuovo Papa. L'evento fu riportato nei giornali di tutto il globo; Radio
Vaticana annunciava: "Il fumo è bianco! Non v'è dubbio alcuno: il Papa è stato
eletto!". Essa proclamò, inoltre, che gli altri cardinali si stavano già cimentando per i
diritti di accettazione del nuovo Papa. Tuttavia, 5 minuti dopo, nessun Papa emerse,
il fumo bianco si rivolse, dunque, a fumo nero; tutto questo allorché, nella Cappella
Sistina, il cardinale Siri fu eletto ed accettò la sua elezione. Di fatto, questi fu
minacciato in vari modi di modo da rifiutare, infine, la sua elezione. Malachia Martin
disse che fu a Siri data una nota a seguito della sua elezione, essa conteneva
diverse minacce soggettive e condizionali sull'accettazione del Papato da parte di
Siri. Fu per di più riferito che Siri chiese ai cardinali di votare nuovamente per
confermare se fosse davvero la volontà di Dio che egli fosse eletto Papa. Fu così
che tornati al voto, i cardinali, 2 giorni dopo, elessero Papa l'infiltrato massone ed
apostata Angelo Roncalli, già Giovanni XXIII. Dal momento che Siri fu costretto a
rinunciare a seguito della sua legittima elezione, quella successiva a favore di
Roncalli fu invalida, Giovanni XXIII fu, pertanto, un antipapa. Quest'ultimo tenne una
riunione segreta qualche ora dopo le elezioni, invitando tutti i cardinali del conclave a
parteciparvi. Ciò fu confermato da Aldeno Hatch nel suo libro del 1963 su Giovanni
XXIII: "Un uomo chiamato Giovanni" (in Inglese). A pagina 163 si narra: "Il cardinal
Roncalli chiese ai cardinali di rimanere una notte in più nel conclave invece che
come d'uso lasciarlo immediatamente, esortando loro di nuovo di non rivelare i
segreti rispetto alla sua elezione.".
Il 18 Maggio 1985, Luigi Rémy interrogò Siri a Genova rispetto al conclave del 1958
per, tuttavia, ricevere un ripudio categorico. Ciononostante, Rémy continuò, pochi
istanti dopo, chiedendogli se fosse stato davvero eletto Papa, la sua reazione fu
completamente diversa e dopo un lungo silenzio, pesante assai per tutti, alzando gli
occhi al cielo, disse: "Sono vincolato dal segreto.". Ed ancora: "Sono vincolato dal
segreto. Questo è orribile, dovrei scrivere libri sui vari conclavi. Fatti gravi sono
accaduti ma io posso dire niente.".
A tal punto Rémy e gli altri credettero davvero che Siri venne eletto Papa. Poiché la
pena per la divulgazione degli eventi prendenti luogo durante il conclave è la
scomunica, Siri assumeva che egli detenesse l'obbligo di mantenere segreti quegli
eventi sino alla sua morte. Tuttavia, giacché le regole del conclave erano di fatto
state infrante ed era in gioco la figura del vicario di Cristo Re, capo del gregge ergo
fedeli, la scomunica non sarebbe potuta sussistere. L'Enciclopedia Cattolica del
1907 afferma che la rinunzia ad un elezione papale da parte di un cardinale deve
essere un atto libero e non forzato pertanto condannando all'invalidità le indotte
dimissioni del Cardinal Siri.
Canone 185 del Diritto Canonico 1917: "La rinuncia causata da un timore grave,
ingiustamente causato, o da frodi ed errori sulla sostanza dell'atto è nulla.".
PARTE VI – Giovanni XXIII
Un lontano e vecchio sogno della Massoneria fu sempre quello di posizionare un
proprio membro a capo della Chiesa Cattolica. Allorché Angelo Roncalli emerse dal
secondo conclave del 1958, già Giovanni XXIII, essa credette di aver raggiunto il suo
obbiettivo. Lo stato massonico di questi è assai comprovabile anche dai continui
encomi porti lui da parte di eminentissimi massoni su scala, sì, mondiale. Il gran
maestro della loggia del Grande Oriente d'Italia in un'intervista per rivista "30 Giorni"
dichiarò: "Per quanto riguarda questo tema, sembra che Giovanni XXIII fu iniziato in
una loggia massonica a Parigi e che partecipò anche ai lavori dei laboratori di
Istanbul.".
Maria Ball Martinez, membro accreditato dell'agenzia di stampa Vaticana, scrisse
che la guardia repubblicana Francese poté non desuetamente osservare il nunzio
Roncalli uscire dalla sua residenza, ciascun Giovedì sera, in vesti civili, per recarsi a
partecipare alle riunioni della loggia massonica del Grande Oriente di Francia.
Similmente, Carlo Giacobbe Burckhardt, massone d'alto grado, annottò:
"Conobbi molto bene il cardinale Roncalli. Fu sia un deista che un razionalista, la
sua forza non giacque, infatti, affatto nella presunta capacità di credere nei miracoli e
nella venerazione del sacro. Quando Angelo Roncalli fu elevato alla posizione di
cardinale, insistette molto affinché ricevesse la berretta cardinalizia per mano del
presidente Francese Vincenzo Auriol, un famoso ateo ed anticlericale socialista.
Roncalli lo ammirava descrivendolo un onesto socialista.".
Durante le funzioni sociali Parigine, Roncalli frequentò spesso anche l'ambasciatore
Sovietico, malgrado il governo bolscevico mai regredì dalla sua politica di genocidio
Cattolico operato nel ventennio precedente la guerra mondiale seconda. Angelo
Roncalli era, inoltre, conosciuto come confidente e stretto amico del segretario del
partito socialista radicale anti-Cattolico Francese Edoardo Heriot.
Giovanni XXIII, Pacem in terris, 11 Aprile 1963: "Ogni individuo ha il diritto di adorare
Dio secondo il giusto governare della coscienza e di professare la propria religione
nella vita sia pubblica che privata.".
Eresia! Una sola Fede, un solo Signore, un solo Battesimo, un solo Dio, un solo
Padre. Primo comandamento: adorerai solamente il Signore Dio tuo, non adorerai
falsi dei. Non è diritto umano adorare falsi dei. Sebbene tale sia l'eresia religiosa più
struggente, già condannata da pluri-pontefici, "Pacem in terris" ricevette svariati elogi
da moltissimi massoni, i quali la consideravano una pietra miliare documentaria
massonica. L'organo ufficiale del Consiglio Supremo appartenente al trentatreesimo
grado del Rito Scozzese dei massoni del Messico, dichiarò nel suo bollettino del 19
Maggio 1963: "La luce del grande architetto dell'universo illumina il Vaticano. Nei
paesi democratici e comunisti "Pacem in terris" è universalmente lodata. Essa è una
risonante dichiarazione della dottrina massonica. Non esiteremmo ad esortare la sua
lettura riflessiva.".
In un libro pubblicato dai massoni "Cavalieri Templari", si legge: "La direzione delle
venture azioni nostre: la continuazione del lavoro di Giovanni XXIII per coloro che
hanno seguito il percorso dell'universalità Templare.".
Il massone del trentatreesimo grado, Ivo Marsaudon, proclamò ciò che segue
rispetto a Giovanni XXIII: "Con tutti i nostri cuori noi sosteniamo la rivoluzione di
Giovanni XXIII.".
Poco dopo la sua elezione anti-papale ed il suo insediamento presso le mura
Vaticane, Roncalli Angelo ivi trovò un'antica statua di Ippolito, un antipapa del terzo
secolo D.C.. Orbene, egli la fece restaurare per, poi, imporla all'ingresso della
Biblioteca Vaticana. Giovanni XXIII bestemmiò anche così: "Se fossi nato
musulmano credo che sarei rimasto un bravo musulmano, per sempre fedele alla
mia religione.".
Giovanni XXIII era anche abituato ad esigere l'arresto improvviso della sua vettura di
modo da commendare gli apparenti praticanti della religione Ebraica il Sabato,
uscenti dalla sinagoga. Ad un bambino Ebreo da poco battezzatosi, infatti, disse:
"Benché tu, ora, sia Cattolico non diverrai meno Ebreo.".
Giovanni XXIII fu oltretutto il primo contendente al Papato che ricevette i capi
religiosi Buddisti e Scintoisti, i cosiddetti sommi sacerdoti. Roncalli bramò anche il
clero della spuria chiesa ortodossa come partecipante al Concilio Vaticano II, in gran
parte caratterizzato da agenti segreti del KGB. Quest'ultimo impose la condizione
per cui il concilio non avrebbe potuto condannare la dottrina comunista ed i suoi
genocidi. Angelo Roncalli, ovviamente, accettò il ricatto, facendo partecipare gli
scismatici al concilio d'apostasia. L'accordo prese il nome "Vaticano-Mosca". A
seguito della morte di Giovanni XXIII, svariati encomi di stampo comunista,
massonico ed Ebraico furono inviati al Vaticano, esprimendo ivi anche rimpianti e
sentite condoglianze. Persino individui del malvagio calibro di Castro Fedele e
Kruscev Nichita inviarono messaggi di lode e cordoglio. Carlo Riandey, sovrano e
gran maestro delle società segrete, asserì: "In memoria di Angelo Roncalli, Papa dal
nome Giovanni XXIII, che ci concesse di ricevere la sua benedizione, la sua
comprensione e la sua protezione.".
In ultimo, si oblii giammai che Angelo Roncalli scelse il nome Giovanni XXIII. Ciò non
fu fortuito. Per 500 anni il nome Giovanni fu deliberatamente evitato dai papi in virtù
del fatto che l'ultimo dei pretendenti al Papato che si chiamò così fu proprio
l'antipapa Giovanni XXIII del Grande Scisma d'Occidente. Incredibili sono le
somiglianze tra Giovanni XXIII Angelo Roncalli e l'antipapa Giovanni XXIII del
suddetto grande scisma, ossia, convocarono entrambi un falso concilio ecumenico
nel quarto anno del loro anti-pontificato, il quale durò in entrambi i casi esattamente
5 anni; i 2, infine, morirono poco dopo la fine del loro lestofante concilio. Tali
somiglianze non sono coincidenze. Oltretutto, il primo Giovanni XXIII fu il primo
antipapa a regnare da Roma; Angelo Roncalli, il secondo antipapa dal nome
Giovanni XXIII, scelse deliberatamente tale nome proprio da indicare il proseguito
nella tradizione di usurpazione e dominio degli antipapi dalla città Pietrina, Roma.
PARTE VII – Paolo VI, il Novus Ordo ed il nuovo rito d'ordinamento
Allorché eletto antipapa Paolo VI, Giovanni Montini successe di fatto al suo spurio
predecessore Giovanni XXIII, il 21 Giungo 1963. Il 18 Giungo del 1968, questi istituì
un nuovo rito di ordinamento vescovile e sacerdotale, distruggendo integralmente il
Sacramento dell'Ordine. Nello specifico, furono rimosse tutte le cerimonie e le
preghiere facenti dogmaticamente parte dell'autentico rito d'Ordinamento. In tal
riguardo, le preghiere soppresse da Montini coincisero pienamente con quelle
rimosse dalla anti-Chiesa Anglicana nel secolo decimo-sesto, epoca allorché essa si
scisse dalla Una Santa Romana Chiesa Apostolica e Cattolica. Papa Leone XIII,
nella sua bolla "Apostolicae curae" del 13 Settembre 1896, stigmatizzò che
l'Anglicano rito di ordinamento fu dalla sua genesi illegittimo, sicché, invalido. Si dà il
caso che l'anti-Chiesa Anglicana abolì gli ordini concernenti il sub-diaconato ed i
minori del sacerdozio; essa si ridusse, inoltre, ad un anti-ministero di 3 gradi,
caratterizzato sol da vescovi, sacerdoti e diaconi - Paolo VI implementò il medesimo
cambiamento.
Grazie all'ausilio di 6 anti-ministri Protestanti, il 3 Aprile 1969, diede vita al Novus
Ordo, la nuova anti-messa. Tale fu e tuttora è l'attentato del Maligno Satana predetto
per la fine dei tempi; egli bramò da sempre l'annientamento della Messa Cattolica
tradizionale di rito Latino Romano, affinché la completa cessazione del sacrificio
messale su scala terrena si completasse. Il Novus Ordo di Montini è all'origine di tale
maleficio, la lingua di recitazione della funzione dal Latino diventò volgare, ossia,
popolare; il sacerdote fu costretto a riverire l'uomo a discapito del Signore, ivi
idolatrando; l'Eucaristia fu voluta porta in mano, bestemmiando Dio ed infine il Sacro
Altare fu rimpiazzato da un mero tavolo. Tali cambiamenti furono esattamente quelli
implementati dalla liturgia Anglicana 4 secoli prima. Circa 8 ed oltre su 10 preghiere
tradizionali furono oltretutto soppresse dal Novus Ordo Montino e come se ciò non
bastasse, il tabernacolo fu accantonato od addirittura posto in un'apposita stanza
fuori dall'ormai sconsacratasi chiesa. Gli altari furono spostati e le statue classiche e
tradizionali assieme alle stazioni della Via Crucis sradicate. Tutte le nuove chiese in
costruzione da lì in poi apparvero anche rimembrare le opere dei demoni infernali.
Gli interni di queste nuove anti-chiese, oltre ad alcuni di quelle già esistenti, furono
volutamente progettati come quelli appartenenti alle sale di riunione delle logge
massoniche; nel centro della chiesa, ove normalmente v'è l'altare, giace oggi una
sedia, spesso alludente al presidente dell'assemblea, al di sopra di tutti. Tale è
l'uomo rimpiazzante il Signore, tale è idolatria, è la religione di Satana, dell'Anticristo!
Giovanni Guitton, amico di Paolo VI, scrisse: "L'intenzione del Papa Paolo VI,
riguardante ciò che è comunemente chiamata la Nuova Messa, fu di riformare la
liturgia Cattolica di modo da renderla coincidente con quella Protestante. V’è con
Paolo VI un chiaro intento ecumenico di correggere od almeno ammorbidire una non
troppo Cattolica, nel senso tradizionale, Messa, così da avvicinarla, ripeto, a quella
della chiesa Calvinista.".
Di contro, nostro Signore Gesù Cristo in Matteo 24:15: "Quando adunque vedrete
l'abbominazione della desolazione predetta dal profeta Daniele, posta nel luogo
santo (chi legge, comprenda):".
Il termine desolazione appare anche nei capitoli uno e 2 del primo libro dei Maccabei
nel Vecchio Testamento. Dunque, verosimile è il fatto che il Signore Gesù Cristo
nostro ci esorti a fare attenzione a ciò descritto in 1 Maccabei. "L'abominio della
desolazione":
- primo significato: un oggetto od un secondo altare eretto sopra l'altare di Dio nel
Tempio Ebraico; un falso, una forma sostituente il reale sacrificio a Dio parte
integrante dell'idolatrico culto;
- secondo significato: un periodo generale di apostasia dalla Fede ricevuto dagli
Ebrei; esso, unica epoca, nella storia intera della liturgia Ebraica, in cui le donne
furono tutte presenti intorno all'altare;
2 Maccabei 6-4: "Perocché il tempio era pieno di lascivie, e di crapule de' Gentili, e
di gente, che peccava colle meretrici, e le donne entravano sfacciatamente ne'
luoghi sacrati, portandovi cose, che non eran permesse.".
Si ignora spesso che qualunque cosa che superi l'altare sia parte dell'altare, esso
non è, dunque, da considerare come una mera lastra rettangolare di pietra od un
semplice tabernacolo, esso è il luogo Santo e solenne della funzione messale. Così,
quando Paolo VI introdusse il Novus Ordo, egli riprodusse l'evento narrato dal
Vecchio Testamento dell'abominio della desolazione, un secondo altare fu posto al di
sopra di quello reale, di quello divino. Pertanto, il Novus Ordo, la spuria Messa
odierna, è "abominio della desolazione", previsto avventare il mondo proprio nei suoi
giorni. Come Gesù Cristo nostro Signore, l'Agnello di Dio fu massacrato ed ucciso
alla vigilia della Pasqua, anche la divina Messa offertagli in sacrificio fu assassinata
a Pasqua. Montini volle, dunque, uccidere la Santa Messa, rimpiazzandola con
quella nuova, proprio il 3 Aprile 1969. Caifa fu il sacerdote Ebreo che ordinò la
condanna a morte del Signore nostro Gesù Cristo per crocifissione; Paolo VI, di fatto
un sacerdote Ebreo, indossò ripetutamente e fieramente il distintivo del cosiddetto
giudizio razionale conosciuto come "la corazza di Efod", proprio come Caifa.
Oltretutto, essa non è una mera corazza di un sommo sacerdote Ebraico ma,
secondo il libro di Mackey dal nome "Enciclopedia della Massoneria", il distintivo
indossato dal sommo sacerdote del capitolo massonico Americano Royal Arch come
parte del suo ornamento ufficiale. L'antipapa Paolo VI volle uccidere il Signore Cristo
nella Santa Messa di modo da sostituirla con un'altra, modificata e falsa. Egli volle
distruggere la Chiesa Cattolica del Signore, cercando di cambiarla completamente.
Ecco una stretta di mano massonica da parte di Giovanni Montini. Ecco, invece,
l'universale firma di Paolo VI, rovesciata si legge il numero della bestia, 666. Dio
concede queste ovvietà di modo che i giusti possano riconoscere gli infiltrati ed i
nemici della Sua Cattolica Chiesa. Daniele, in aggiunta, previde che il Sacrificio nella
vera Chiesa sarebbe cessato al contempo dell'instaurazione dell'abominio della
desolazione. Orbene, Paolo VI adempiette la profezia di Daniele cessando il
Sacramento Eucaristico nella reale Messa in tutta la Terra. Egli sostituì la Messa
tradizionale con il Novus Ordo sopprimendo alcune parole che il Concilio di Firenze
e San Pio V pronunciarono infallibilmente riguardo alla valida consacrazione
Eucaristica. Nella traduzione volgare del Novus Ordo, la nuova anti-messa, la parola
"molti", utilizzata dal Signore in Matteo 26:28 per conferire il Sacramento Eucaristico,
fu alterata a "tutti". Tutti e molti non coincidono in significato, soprattutto con rispetto
alla forma di consacrazione Eucaristica, la nuova anti-messa non è, dunque, valida!
Si tratta il tema in un altra pellicola.
Un'ulteriore prova dell'esistenza della spuria suor Lucia è che la vera suor Lucia non
avrebbe mai accettato il Novus Ordo. Di fatti, l'impostore ricevette la falsa Eucaristia
con le altre suore presso il suo convento. Allorché la lestofante suora in questione
ricevette la finta Eucaristia da Giovanni Paolo II a Fatima, il 13 Maggio 2000, si
comportò in modo assai bizzarro. Ella baciò la mano di Wojtyla subito dopo aver
ricevuto da lui il finto sacramento. Nessun vero fedele nella storia del mondo
Cristiano può mai aver baciato la mano del sacerdote o del vescovo distribuente
l'Eucaristia immediatamente dopo la Comunione col Signore, una cosa del genere è
inaudita, non vi sono parole per descrivere tale stranissimo episodio. Ciò dimostra
che tale persona non fu suor Lucia di Fatima. Dopo il baciamano, ella chiese alle
guardie papali se avesse potuto rimanere presso l'anti-altare con Wojtyla, malgrado
egli continuasse a distribuire le ostie. Ancorché il baciamano post-spuria Comunione
sia di per se ambiguo il messaggio di Lucifero è trasparente: "Carlo Wojtyla è l'eroe
del terzo segreto di Fatima; egli è grande, egli è santo.". L'atroce verità è, però,
l'opposto, Giovanni Paolo II fu antipapa, fu eretico, fu scismatico, fu apostata, fu
Satana incarnato. In un'altra pellicola si dimostra come Carlo Wojtyla insegnò: che
tutti gli uomini verranno salvati; che le religioni acattoliche sono vie di eterna
salvezza; che lo Spirito Santo è l'artefice delle false religioni nel mondo e che
l'evangelizzazione, o proselitismo, alla Fede Cattolica è il male del mondo. I nostri
siti rete forniscono anche queste prove.
Paolo VI, infine, credette in numerose eresie, esposte in un'altra pellicola. Egli abolì:
il giuramento anti-modernista; l'indice dei libri proibiti, sopprimendo per giunta gli
esorcismi durante il solenne rito del Sacro Battesimo. Il malefico Montini Giovanni
approvò oltre 32000 rinunzie di sacerdozio da parte di dannati volenti abbandonare i
solenni voti per tornare allo stato laicale. Esso fu il più grande esodo sin dai tempi
della Rivoluzione Protestante nel secolo sedicesimo. Nel 1964 vendette la tiara
papale, il segno di autorità del Papa! Nel '69 ritirò 40 santi dal Calendario Ufficiale
Liturgico. Sotto Paolo VI il Sant'Uffizio fu riformato ed ora le sue principali mansioni
concernono la mera ricerca piuttosto che la difesa della purezza della Cattolica
Fede. Paolo VI, grazie alla sua cosiddetta autorità apostolica, confermò
solennemente tutti e 16 documenti del Concilio d'apostasia del Vaticano II; sicché,
s'accettasse Paolo VI come vero Papa, si dovrebbero ritenere infallibili tutti i
documenti del concilio in questione. Tali documenti sono, tuttavia, dichiarazioni
apostatiche ed eresie scalfite, comprovanti l'illegittimità papale di Giovanni Montini.
La ragione per ciò sta nel fatto che ogni trattato coinvolgente la Fede e la morale
solennemente ratificato da un vero Papa è privo di errore, pertanto, solamente un
antipapa come Paolo VI potrebbe aver firmato gli apostatici decreti del secondo
concilio Vaticano.
PARTE VIII - Le eresie degli antipapi sugli altri cosiddetti Cristiani
Le eretiche dichiarazioni sancite dal Concilio Vaticano II furono netti tentativi mirati a
giustificare le nuove procedure che l'apparente Chiesa Cattolica avrebbe
implementato d'ivi in poi. La pancristiana setta del Vaticano II indottrina l'obbligo di
interagire con le assemblee, dette chiese, non od acattoliche e che i loro membri,
eretici e scismatici, sono da includere nel lavoro comune dei progetti missionari. Tale
setta, inoltre, insegna che sia i Protestanti che gli Ortodossi debbono ricevere
l'Eucaristia in quanto in qualche modo uniti alla Cattolica Chiesa. Fu per tale ragione
che Wojtyla esigette la presenza vescovile degli Ortodossi allorché volle falsamente
consacrare il mondo alla Madonna il 25 Marzo 1984, per confermarli parti cardine
della Chiesa del Signore Cristo Gesù nostro. Ciò è comprovabile dalla lettura
dell'articolo "Giovanni Paolo II e la consacrazione collegiale del 1984"; a pagina 2 si
legge, infatti: "Giovanni Paolo II ha deciso di rinnovare la consacrazione nel Marzo
del 1984, con lettere inviate a tutti i vescovi del mondo in buona e debita forma tra
cui quelli Ortodossi chiedendo loro di unirsi a lui in questa azione.".
A seguito del concilio in questione, cominciò ad essere categoricamente professato
che la conversione alla Fede Cattolica per gli Ortodossi ed i Protestanti fosse
inopportuna. La presenta eresia, figlia logica del concilio apostatico, è ben riassunta
nelle parole del Cardinal Gualtiero Kasper: "Oggi non intendiamo più l'ecumenismo
nel senso di un ritorno, ossia, che l'altro sia convertito al Cattolicesimo o che ritorni
ad essere Cattolico. Ciò è stato espressamente rinnegato dal Concilio Vaticano II.".
Benedetto XVI disse la medesima cosa nel suo discorso durante le giornate mondiali
della gioventù ai Protestanti nel 2005 in Germania: "Ed ora ci domandiamo: che
cosa significa ristabilire l'unità tra tutti i Cristiani? Questa unità non può
rappresentare l'ecumenismo del ritorno, ciò negherebbe e rifiuterebbe la propria
storia di fede. Assolutamente no!".
Similmente, Giovanni Paolo II e la guida degli scismatici ratificarono assieme
l'inutilità di reciproca conversione, annichilendola. A tal proposito si rammentino le
infallibili parole dogmatiche di Papa Pio XI nella sua enciclica "Mortalium animos" del
6 Gennaio 1928: "Per l'unione dei Cristiani non può che essere promosso il sostegno
per il ritorno alla vera Chiesa di Cristo da parte di coloro che da essa si sono
separati.".
Parimenti, Papa Leone XIII, "Satis cognitum", 29 Giungo 1896: "Non può e non deve
essere considerato come detentore della vera Fede Cattolica colui che non detiene
la Fede di Roma la quale deve essere, sì, detenuta.".
Giovanni Paolo II asseriva ripetutamente che le cosiddette chiese non-cattoliche
detenevano martiri e santi. Wojtyla approvò, inoltre, l'eretico accordo VaticanoLuterano, ovvero, la dichiarazione congiunta sulla dottrina della giustificazione. Tale
accordo promulgò diverse eresie, fra cui l'annullamento dei Canoni Tridentini Anticristo! Fu specificata, infine, anche la menzogna per cui l'eresia Luterana
riguardante la salvezza tramite la sola fede, priva d'atti in pratica, fu mai condannata
dal Concilio di Trento.
S'è osservato, per giunta, che gli antipapi della setta V-II distribuirono, e
distribuiscono, tutti donazioni ad aggregazioni acattoliche, lodando i loro ministri di
appartenere alla Chiesa di Cristo. S'è anche testimoniato al fatto che tali antipapi
dichiararono, e dichiarano, i suddetti ministri acattolici come detentori di tribunali
ordinari presso la Chiesa Cattolica. Gli spuri papi della setta V-II commendarono, e
commendano, inoltre, le guide acattoliche con una costanza incredibile particolarmente gli scismatici Ortodossi. Quest'ultimi, avendo respinto gli ultimi 13
concili della Chiesa Cattolica e dunque anche il Papato, oltre ad altri svariati
insegnamenti Cattolici, sono, comunque sia, perennemente appellati come vescovi
ed arcivescovi universali, Giuseppe Ratzinger, allorché Papa, non si esimette
ovviamente dal farlo. Si ricordi che asserire che qualcuno estraneo alla Chiesa
Cattolica per dottrina, quindi, per atti e Fede, sia un arcivescovo di quest'ultima è
equivalente a credere che egli lo ritenga parte attiva della stessa - la Chiesa
Universale del Signore nostro Gesù Cristo, eresia.
Ecco seguire ulteriori esempi nei quali Benedetto XVI apprezzò gli scismatici vescovi
e le loro assemblee acattoliche.
Messaggio di Benedetto XVI nella lettera del 3 Febbraio 2009: "A sua santità Cirillo,
patriarca di Mosca di tutte le Russie. È con gioia che saluto vostra santità quando
assume la responsabilità di guidare la alta e venerabile chiesa Ortodossa Russa.
Gradirei ribadire la mia stima e la mia vicinanza spirituale. Prego che il nostro Padre
vi concederà abbondanti grazie dello Spirito Santo nel vostro ministero
consentendovi di guidare la chiesa. Consapevoli delle enormi responsabilità che
accompagnano il vostro ministero spirituale e pastorale benedetto dallo Spirito Santo
chiedo a Dio onnipotente di benedirvi con il suo amore affinché vi prendiate costosa
cura della chiesa Russa.".
Benedetto XVI nella lettera del 19 Maggio 2008: "A sua santità Alessio II, patriarca di
Mosca e di tutte le Russie. La visita in Russia presso sua eminenza il cardinale
Gualtiero Kasper mi offre una buona occasione per salutarvi cordialmente ed
esprimere il mio apprezzamento per il vostro ministero nella chiesa Ortodossa
Russa.".
Benedetto XVI, 12 Settembre 2007, messaggio: "Per sua beatitudine Daniele,
arcivescovo di Bucarest, patriarca della chiesa Ortodossa Rumena, nuovo pastore
chiamato a guidare la chiesa Ortodossa Rumena. Chiedo allo Spirito Santo di
aiutarvi in questo gravoso onere, che Egli possa aiutare la chiesa Ortodossa
Rumena nel suo sviluppo.".
Benedetto XVI, 28 Gennaio 2008, telegramma: "A Christodoulos, arcivescovo di
Atene e di tutta la Grecia, distinto pastore della chiesa Greca.".
Benedetto XVI, 21 Gennaio 2009, catechesi: "Un nuovo patriarca della loro
veneranda e grande chiesa Ortodossa.".
Benedetto XVI, 6 Maggio 2009, messaggio: "Desidero anche inviare un saluto
cordiale ed una benedizione al patriarca Ortodosso amato ed a tutti i membri di
questa nobile chiesa.".
Benedetto XVI, 17 Febbraio 2006, messaggio al patriarca scismatico Ortodosso: "A
sua santità Alessio II, patriarca di Mosca e di tutte le Russie. Le abbondanti
benedizioni del Signore sulla vostra persona ed il vostro ministero generosamente
dedicato alla grande causa del Vangelo. Che voi possiate proseguire in una così
feconda missione da Dio affidatavi.".
Benedetto XVI, dichiarazione congiunta con lo scismatico patriarca Bartolomeo I, 30
Novembre 2006: "La nostra è una responsabilità di pastori nella Chiesa di Cristo.".
Orbene, secondo Benedetto XVI essere scismatici significa essere un pastore della
Chiesa di Cristo. Si può da tali pochi esempi osservare come Ratzinger abbia lodato
costantemente gli scismatici Ortodossi e le loro guide, essere scismatici si traduce in
eccellenza secondo Benedetto XVI. L'antipapa Ratzinger elogiò anche i Protestanti,
le loro assemblee ed i loro capi, però.
Benedetto XVI, 27 Ottobre 2006, discorso: "La esistenze ricchezza delle diverse
tradizioni Cristiane.".
Padre Ruggiero Schutz, un non-Cattolico, fu il fondatore del monastero ecumenico
Francese di Taizé. Benedetto XVI conferì l'Eucaristia a tale acattolico, affermandolo
come testimone della Fede, prendente posto direttamente in Paradiso dopo la sua
morte. Per l'appunto, Benedetto XVI, discorso di Sorbo Williams, primate della
comunione Anglicana, 23 Novembre 2006:
"Qui si è la fervida speranza che la comunione Anglicana rimanga radicata nei
Vangeli e nella Tradizione Apostolica. Possa il Signore continuare a benedire voi e la
vostra famiglia e che Egli vi rafforzi nel vostro ministero per la comunione
Anglicana!".
La setta Anglicana non è radicata nella Tradizione Apostolica; essa è radicata
nell'adulterio e nella separazione scismatica dalla Chiesa Cattolica del re
d'Inghilterra Enrico VIII. Giuseppe Ratzinger incoraggiò integralmente la guida
dell'eretica e scismatica setta nel suo lestofante ministero. Questi, quindi, derise e
schernì, in maniera assolutamente invereconda, la miriade di martiri e santi vittime
della tortura Anglicana a fronte della loro indomita rinuncia rispetto al costretto
abbandono del Cattolicesimo a favore del Sassone impudico rito. A pagina 88 del
suo libro "Il senso della fraternità Cristiana" (in Inglese) Benedetto XVI conferma
spudoratamente che il Protestantesimo non fu e non è un'eresia.
Papa Pio XI, 6 Gennaio 1928: "È nelle eresie generate dalla Riforma Protestante
che si scoprono gli albori dell'apostasia umana nella Chiesa.".
Papa Gregorio XVI, 27 Maggio 1832: "Infine, molte di queste persone errano nel
tentare di persuadere loro stesse, e gli altri, che gli uomini non ottengono la loro
salvezza solamente nella religione Cattolica ma che anche gli eretici possano
raggiungere la vita eterna.".
È comprensibile, dunque, il perché Benedetto XVI, ed il rimanente degli antipapi
targati Vaticano II, abbia perennemente insegnato che gli eretici e scismatici
Protestanti ed Ortodossi non debbano essere convertiti al Cattolicesimo per la loro
salvezza, perché muoiano nei loro peccati. Si noti, infatti, infine, la professione delle
"conferenze dei vescovi Cattolici degli Stati Uniti d'America"; 18 Settembre 2009,
conferenza episcopale degli Stati Uniti d'America, pubblicato articolo di stampa dal
nome "10 strumenti per costruire l'unità Cristiana", nona parte: "Il proselitismo od il
deliberato tentativo da parte di un Cristiano, od un gruppo di Cristiani, di incitare un
altro a respingere la propria chiesa per il solo obbiettivo di unirsi ad un altra non è
consentito. Ancorché taluni individui possano sentirsi spinti dalla loro coscienza a
cambiare la tradizione di qualcun altro "rubare le pecore è errato.".
PARTE IX - Le eresie degli antipapi sulle false religioni
Le eresie dimostranti chiaramente l'apostasia del Concilio Vaticano II sono gli
insegnamenti circa le false religioni della Terra. Tale concilio e tale setta insegnano
che i credi acattolici sono fonti di salvezza eterna. Tale concilio e tale setta
dogmatizzano che i Cattolici adorano il medesimo dio dei Maomettani, i Musulmani,
Satana. Tale concilio e tale setta indottrinano che si possa essere atei senza colpe
alcune; essi, inoltre, lodano la falsa religione dell'Induismo. Esistono, in ogni caso,
una montagna d'altre eresie promulgate da tale concilio e da tale setta, esse sono
state tutte pubblicate sull' "Osservatore Romano", la rivista settimanale Vaticana.
Quest'ultima contiene tutti i singoli discorsi e scritti dei cosiddetti papi. Il Vaticano ha
pubblicato nuovamente tutte le edizioni della rivista in questione dal 4 Aprile 1968 ad
oggi, il Fratello Michele Dimond, del nostro monastero, li ha letti tutti. Dentro essi, è
osservabile sia il pernicioso indifferentismo religioso che l'apostasia promossa da
ciascun antipapa della setta del Vaticano II regnante su Roma dal momento del suo
insedio.
Paolo VI, udienza generale, 5 Settembre 1973: "Il Buddismo è una delle ricchezze
dell'Asia.".
Paolo VI alla guida spirituale Buddista, 17 Gennaio 1975: "Il Concilio Vaticano II ha
espresso sincera ammirazione per il Buddismo nelle sue diverse forme.".
Paolo VI al patriarca Buddista, Laos, 8 Giugno 1973: "La Chiesa Cattolica guarda al
Buddismo ed alle sue ricchezze spirituali con stima e rispetto, poiché riconoscendo
la solidarietà per molti aspetti vuole lavorare con i suoi fedeli, come uomini religiosi,
per la realizzazione di una pace vera e per salvezza dell'uomo.".
Paolo VI, discorsi, 9 Settembre 1972: "Vogliamo anche che sappiate che la Chiesa
riconosce le ricchezze della fede Islamica, una fede la quale ci lega ad un unico
Dio.".
Nel 1984 Wojtyla visitò un tempio Buddista. Prima di entrare nell'idolatrico tempio,
Giovanni Paolo II diede l'impressione d'essere come ansioso di entrare in tal tempio
di modo da incontrare "sua santità" il patriarca supremo Buddista. Dopo essere
entrato nel tempio, Wojtyla si inchinò verso quegli, il quale sedeva di fronte ad una
gigantesca statua di Budda, apostasia!
Il Concilio di Elvira nell'anno 305 DC proclamò: "È qui stato decretato che ciascun
adulto che si rechi, dopo aver ricevuto il Battesimo, presso un qualunque tempio
pagano, ad adorare idoli, commette un crimine mortale raggiungendo l'apice
dell'iniquità condannandosi volutamente all'esclusione dalla comunione col Signore
Cristo anche alla morte.".
L'8 Agosto 1985, Giovanni Paolo II pregò assieme a 2 animisti africani, 2 stregoni. Il
14 Aprile 1986, egli andò alla sinagoga di Roma, nella quale partecipò ad un servizio
religioso Ebraico. Carlo Wojtyla chinò persino la testa assieme agli altri Ebrei ed al
gran Rabbino durante la preghiera per la falsa venuta del Messia, ciò dimostra
incontestabilmente come questi rifiutasse Gesù Cristo nostro Signore come Messia.
Tale incredibile atto d'apostasia da parte di Giovanni Paolo II è direttamente causato
dalla sua eretica dottrina per cui la religione della Vecchia Alleanza sia ancora valida.
La Chiesa Cattolica insegna che con l'incarnazione del Figlio di Dio, Gesù Cristo
nostro Signore il Messia, e l'annuncio del Vangelo, la Vecchia Alleanza, ossia,
l'accordo tra Dio e gli Ebrei tramite la mediazione di Mosè, è irrevocabilmente
cessata. Questo è in virtù dello stabilimento della Nuova Alleanza tra tutti gli esseri
umani fedeli all'unico vero Dio vivente ed Egli stesso - Padre, Figlio e Spirito Santo operata da parte di Gesù Cristo nostro Signore. Ciononostante, alcuni precetti del
Vecchio Testamento non sono stati revocati dal Signore, bensì essi sono stati
enfatizzati, vedi i 10 Comandamenti. Ad ogni modo, il Vecchio Testamento tra Dio ed
il popolo Ebraico cessò d'essere grazie all'adempimento delle profezie rispetto alla
venuta del Messia, il Cristo, il Verbo divino incarnato, il Figlio del Dio vivente.
Pertanto, asserire con pertinacia, diventando contumaci dinnanzi non a gli uomini
ma a Cristo Re, che l'Ebraismo sia una legittima religione è equivalente all'affermare
che la Vecchia Alleanza sia ancora in essere ivi rinnegando Gesù Cristo nostro
Signore come Messia, Salvatore e Redentore del dannato essere umano incapace
di arrestare i suoi vizi ed i suoi peccati anche se lo volesse, e Dio dell'universo e del
creato. Oltretutto, tale sfrontatezza malefica costringe un individuo a negare tutti i
dogmi Cattolici ribaditi a gran ed autorevole voce dal Concilio di Firenze, il quale
definì infallibilmente che la vecchia legge Mosaica è ormai morta e che coloro che la
praticano sono destinati alla condanna eterna, rinunciando dunque alla salvezza.
Papa Benedetto XIV, "Ex quo primum", 1 Marzo 1756: "La prima considerazione è
che le cerimonie della legge Mosaica sono state abrogate con la venuta di Cristo,
non essendo più, dunque, osservabili assente il peccato dopo la promulgazione del
Vangelo.".
Papa Pio XII, "Mystici corporis", 29 Giugno 1943: "Il Nuovo Testamento ha sostituito
la vecchia legge da esso abolita, sulla croce questa morì.".
Papa Benedetto XIV, "Ex quo primum", 1 Marzo 1756: "Non si tenti, tuttavia, di
osservare i precetti della legge antica, i quali, come tutti sanno, furono licenziati con
la venuta di Cristo.".
In un discorso alla comunità Ebraica della Germania Ovest il 17 Novembre 1980,
Giovanni Paolo II disse che: "il Vecchio Testamento fu giammai revocato da Dio.".
Questi, sparse la medesima dottrina tramite il suo autoproclamatosi nuovo
catechismo, al numero 121 si legge che: "la Vecchia Alleanza fu giammai revocata.".
Carlo Wojtyla domandò al suo compare Ebreo Gilberto Levine se questi avesse
gradito dirigere un funzione religiosa di rito Ebraico dentro al Vaticano, in cui egli
stesso ed i rabbini Romani sarebbero stati presenti. Levine accettò e durante il
servizio l'intera platea a squarcia gola cantò "Col Nidré", il più solenne canto
Ebraico; vennero accese anche le candele. Levine osservò: "Ebbene, è stato come
se avessi partecipato ad un servizio liturgico Ebraico dentro al Vaticano, è stata una
notte di preghiere, di preghiere Ebraiche!".
Al termine della cerimonia, allorché Wojtyla invitò l'intimo amico a ricevere il
prestigiosissimo titolo di "Cavaliere del Vaticano", Levine diventò di fatto un
"Cavaliere dell'Ordine Equestre di Gregorio Magno" - già Papa, santo e padre della
Chiesa Cattolica d'Occidente. Fu il cardinale Lustiger, della setta del Vaticano II ad
onorarlo in tal modo. Si rimembrino a tal proposito le parole di Lustiger in
un'intervista del 1981: "Io sono un Ebreo, per me le 2 religioni sono una sola.".
Durante la trasmissione televisiva per l'emittente Statunitense "Larry King Live", il 4
Aprile 2005, Gilberto Levine rivelò al pubblico che Giovanni Paolo II diede lui e la
sua famiglia ciò che in Ebraico si chiama "menorah", felicitandoli per il loro "barmitzvah". Levine aggiunse di avere, inoltre, ricevuto una lettera da parte del
cardinale Gualtiero Kasper, appartenente alla setta del Vaticano II, nella quale egli
commendava lui e la sua famiglia per la loro eredità Ebraica, esortandoli ad esserne
fieri, orgogliosi ed a viverla pienamente. Concluse, infine, affermando che Wojtyla
mai mostrò la minima intenzione di convertirlo al Cattolicesimo.
Il miglior amico di tutta la vita di Carlo Wojtyla fu Gerzi Kluger, un Ebreo. Da giovani,
nel quartiere, i 2 giocavano a calcio nella stessa quadra, in quella Ebraica, contro
quella Cattolica. Dopo la spuria elezione di Giovanni Paolo II come antipapa il 16
Ottobre 1978, egli privilegiò, con la sua prima apparente udienza papale, proprio la
famiglia Kluger. Kluger reiterò le rivelazioni di Levine: Wojtyla non tentò mai di
convertirlo. Questi, in aggiunta, dando credito al loro lungo ed amichevolissimo
rapporto, considerò Giovanni Paolo II ancor più Ebreo di quello che già era. Wojtyla
era anche proclive a riferirsi spesso agli Ebrei ad ai Maomettani come "figli
d'Abramo". Tale è una bestemmia contro il Signore nostro Gesù Cristo. In Galati
3:29, San Paolo scandisce chiaramente che solo: "se siete di Cristo siete
discendenza di Abramo". I reali Israeliti, gli autentici Giudei, i nuovi e veri Ebrei, i figli
d'Abramo sono i Cristiani universali, i Cattolici e nessun altro!
Il 27 Ottobre 1986, con 200 spurie guide religiose, Giovanni Paolo II pregò ad Assisi.
L'intero evento fu suo frutto, di Giovanni Paolo II. Nel corso della riunione, egli
concesse persino che il Dalai Lama posizionasse una statua Buddista sul
tabernacolo della chiesa di San Francesco, Anticristo! Tra le diverse guide delle false
religioni ivi presenti v'erano: rabbini; mullah ed imam Maomettani; monaci Buddisti e
Scintoisti; ministri Protestanti; guide scismatiche Orientali; Giainisti ed altri nonCattolici. Tale tipologia di attività è stata sempre condannata dalla Chiesa Cattolica,
denunciata come peccato mortale ed apostasia radicale dalla vera Fede.
Papa Pio XI, "Mortalium animos", 6 Gennaio 1928: "La Sede Apostolica ha mai
permesso ai suoi sudditi di partecipare alle assemblee dei non-Cattolici.".
Il 14 Maggio 1999, Giovanni Paolo II s'inchinò dinnanzi al Corano per, poi, baciarlo. Il
Corano è il libro sacro dei Maomettani, il quale, come prima ragione, bestemmia la
Santissima Trinità ivi negando la divinità di nostro Signore Gesù Cristo. Si tratta di
una atroce apostasia!
21 Marzo 2000, Carlo Wojtyla: "Che Giovanni Battista protegga l'Islam e tutto il
popolo della Giordania.".
Il 24 Gennaio 2002, Wojtyla organizzò un secondo incontro di preghiere ad Assisi.
Nel corso dell'abominevole riunione, il rappresentante di ogni falsa religione montava
sul palco di modo da imporre il suo malvagio sermone riguardo alla pace nel mondo.
A tal proposito, davanti a Giovanni Paolo II, un sommo sacerdote Vudù si presentò al
pubblico e diede la propria prescrizione per la pace terrestre. Si rimanenti che i
praticanti dei riti Vudù sono nientemeno che stregoni. Parimenti, il capo Induista,
preso il microfono in mano, spacciò tutti per Dio. Al termine delle loro paternali, tali
capi si ritirarono in ambienti separati così da pregare le loro Sataniche divinità. Carlo
Wojtyla programmò il tutto ben in anticipo ovviamente, egli fece sì che ogni falsa
religione potesse adulare indisturbatamente Satana. Tant'è che ciascun crocifisso
presente in ognuna di tali stanze fu ove possibile rimosso o sennò oscurato. Tale
atto manifesta il regno del Maligno sulla Terra negli ultimi giorni, è abominio agli
occhi del Signore nel suo stato più puro; è bestemmia solenne; è male.
Il 23 Maggio 2004, Giovanni Paolo II inviò un messaggio al rabbino capo di Roma di
modo da commemorare insieme la sinagoga Ebraica.
Carlo Wojtyla, 23 Maggio 2004: "Al distintissimo rabbino capo di Roma, Scialom! Per
più di duemila anni, la vostra comunità è stata parte integrante della vita dell'Urbe.
Essa può vantarsi di essere la più antica comunità Ebraica dell'Europa Occidentale
avendo anche avuto una funzione importante nella diffusione dell'Ebraismo in questo
continente. Nell'odierna festa ci uniamo tutti con gioia ricordando assieme il primo
secolo di questo maestoso ed importante tempio. La comunità Cristiana di Roma
partecipa con voi e con il successore di Pietro alla resa di grazie al Signore per
questo anniversario felice.".
Tramite tale messaggio Giovanni Paolo II promosse a gran voce la diffusione del
morto Ebraismo nel mondo, ivi gioendo per l'anniversario della sinagoga. Egli
incoraggiò, dunque, l'integrale negazione del Signore nostro Gesù Cristo. A fronte di
tali realtà, chiunque possa pensare od affermare che Carol Wojtyla non fu un
apostata è egli stesso un bugiardo, rognoso e sporco traditore; peggio, egli è un
apostata! Poiché anche la mera considerazione dell'individuo in questione come
fedele Cattolico, assenti personali dichiarazioni o pensieri propri simili, è in per se
un'atroce apostasia; salvo, poi, sottolineare la contumace comunione con lui.
L'antipapa Benedetto XVI, il successore di Giovanni Paolo II, promosse la stessa
eresia di tale malefico apostata rispetto alle religioni acattoliche. Il 19 Agosto 2005,
un Venerdì, a mezzogiorno (il medesimo giorno alla medesima ora nei quali il
Signore nostro Cristo Gesù fu crocifisso) Benedetto XVI, nella sinagoga Ebraica di
Colonia, in Germania, partecipò attivamente alla funzione di quel rito.
Partecipandovi, Ratzinger manifestò pubblicamente la sua apostasia. Dentro la
sinagoga, Benedetto XVI sedette in modo chiaro e visibile, affinché tutti gli Ebrei colà
lo potessero vedere. Non solamente fu tale antipapa una parte integrante ed attiva
dell'Ebraico servizio bensì la sua principale caratteristica. Fu fuor dubbio un'attiva
partecipazione alla falsa religione Ebraica. Di fianco a Giuseppe Ratzinger, nella
sinagoga, sedeva, pregava e cantava, a pieni polmoni cantici Ebraici, persino il
cantore del lestofante tempio religioso. Benedetto XVI, nel mentre, chinava la testa
ed applaudiva convinto, mostrando approvazione e netta partecipazione alla
funzione Ebraica. Si unì, infatti, anche all'Ebraica preghiera Caddis, musica Jiddis
suonante nel sottofondo. Giuseppe Ratzinger, non ebbe e non ha, in essenza,
problemi alcuni con gli Ebrei rispetto al loro rifiuto di Gesù Cristo nostro Signore,
secondo lui, essi non detengono obbligo alcuno d'accettarLo per essere salvati dalle
fiamme eterne.
Papa Eugenio IV, Concilio di Firenze, "Cantate Domino", 1441, ex cathedra: "La
Santa Romana Chiesa crede fermamente, confessa e predica che tutti coloro i quali
si trovano e trovino al di fuori della Chiesa Cattolica, non solo i pagani, ma anche gli
Ebrei, gli eretici e gli scismatici, non possono e potranno giammai partecipare alla
vita eterna; essi sono, bensì, destinati all'eterno fuoco preparato per il Demonio ed i
suoi angeli a meno che, prima della fine della loro vita, si ricongiungano
definitivamente a Cristo.".
Benedetto XVI, discorso al rabbino capo di Roma, 16 Gennaio 2006: "Eminente gran
rabbino, v'è stata sin da piccolo affidata la guida spirituale della comunità Ebraica di
Roma. Con tutto il cuore, vi porgo, dunque, i miei fervidi desideri per la vostra
missione e vi assicuro la mia stima e la mia amicizia cordiale così come quella dei
miei colleghi.".
Benedetto XVI commendò, quindi, la guida di una falsa religione affermante in
maniera esplicita che il Signore nostro Gesù Cristo non fu ed è il Messia.
Benedetto XVI, discorso alla comunità Ebraica, 12 Settembre 2008: "Non posso
tralasciare, in un'occasione come questa, il ruolo svolto in primo piano dagli Ebrei in
Francia per l'edificazione di tutta la nazione ed il loro prestigioso apporto al suo
patrimonio spirituale.".
Il 30 Novembre 2006, Benedetto XVI visitò la Moschea Blu di Istanbul, in Turchia.
Questi pregò verso la Mecca a fianco del gran Mullah, il tutto a braccia conserte, la
canonica posizione di preghiera Maomettana dal nome "gesto di pace.".
Benedetto XVI, discorso, 19 Gennaio 2007: "Ho più volte espresso il rispetto della
Chiesa Cattolica verso l'Islam, detenuto sia dal Papa che dai fedeli credenti
Musulmani, soprattutto durante la mia visita alla Moschea Blu di Istanbul.".
Benedetto XVI, 16 Dicembre 2007, discorso: "La mia visita in Turchia mi ha dato
l'occasione di illustrare anche pubblicamente il mio rispetto per la religione
Islamica.".
Benedetto XVI, discorso, 28 Novembre 2006: "Saluto tutti i Musulmani della Turchia
con particolare stima. Questa nobile terra ha visto anche un notevole fioritura della
civiltà Islamica nei più svariati campi.".
Benedetto XVI, catechesi, 6 Dicembre 2006: "Ho così avuto l'occasione per
rinnovare i miei sentimenti di stima per i Musulmani e per la civiltà Islamica.".
Benedetto XVI, discorso, 25 Settembre 2006: "Vorrei ribadire oggi tutta la stima ed il
profondo rispetto che ho per i credenti Musulmani.".
Benedetto XVI, 9 Maggio 2009, discorso alle guide Musulmane fuori da una
moschea: "I luoghi di culto, come questa stupenda Al-Hussein Bin Talal, nome del
venerato re defunto, si innalzano come gioielli sulla superficie della Terra. Antichi e
moderni, il più splendido come il più umile, tutti questi edifici ci orientano verso il
Divino.".
Benedetto XVI, 12 Settembre 2008, intervento: "Ringrazio i delegati della comunità
Musulmana Francese di avere accettato di partecipare a questo incontro, li rivolgo i
miei migliori auguri in questo periodo di Ramadan.".
Pertanto, le distinte stagioni delle false religioni sono stagioni sante secondo
l'apostata Giuseppe Ratzinger, già Benedetto XVI.
Benedetto XVI, udienza generale, 24 Agosto 2005: "Rispetto per le altre tradizioni
religiose, fra le quali, un posto speciale è occupato dall'Islam i cui seguaci adorano
l'unico Dio.".
Benedetto XVI, 16 Maggio 2008, discorso ad un vescovo della Tailandia:
"Trasmesso mi è stato il vostro grande rispetto per i monasteri Buddisti e per la stima
che avete per il loro contributo alla vita sociale e culturale del popolo Tailandese.".
Benedetto XVI, discorso, 24 Maggio 2007: "Stima e rispetto per le altre religioni.".
Giuseppe Ratzinger, già Benedetto XVI, ritiene, dunque, che tutte le false religioni,
ossia, tutti gli acattolici rifiutanti il Signore nostro Cristo Gesù integralmente, possano
salvarsi. Giuseppe Ratzinger è un apostata terribile.
PARTE X - Un eretico non può essere Papa
La Chiesa Cattolica, nel corso della sua bi-millenaria storia, ha avuto esattamente 40
antipapi. Un antipapa è un cosiddetto Papa non canonicamente, ergo validamente,
eletto, nel dettaglio, egli è una persona proclamatasi Papa assente una legittima
elezione. In aggiunta, la Chiesa Cattolica ha da sempre insegnato che un eretico
non può essere un autentico Papa, bensì antipapa. Giacché il Papa è membro e
guida della Chiesa Cattolica del Signore nostro Gesù Cristo, ergo visibile capo di
essa, mentre un eretico giace al di fuori della stessa cessando d'esserne ivi
membro, un apparente Papa che sia, diventi o si manifesti come un eretico, uscendo
ipso facto della Chiesa, non può essere Papa. È per tale ragione che, fra tutti, le
parole di nostro Signore in Matteo 16:18, il Codice di Diritto Canonico, Papa Paolo
IV, San Francesco di Sales, Sant'Alfonso de Liguori e San Roberto Bellarmino
insegnano tutti all'unisono che un eretico giammai è Papa - e che se un vero Papa
divenisse manifestamente eretico, ivi sicché perdendo l'infallibilità papale
riguardante la Cattolica dottrina, cesserebbe d'essere tale. D'altronde, la detta
asserzione è ineluttabilmente ancorata all'infallibile dogma per cui un eretico è
giammai Cattolico e pertanto membro dell'universalmente Cristiana Chiesa,
Cattolica.
San Francesco di Sales: "Orbene, allorché il Papa fosse esplicitamente eretico, si
ritroverebbe, ipso facto, spogliato della sua dignità, sicché, fuori della Chiesa.".
Sant'Antonino: "Se il Papa divenisse un eretico, si separerebbe dalla Chiesa. Per tal
sol fatto ed assente alcun altro giudizio non potrebbe, dunque, simultaneamente
essere un eretico e rimanere Papa.".
Papa Paolo IV, nella sua bolla "Cum ex apostolatus officio", insegnò la medesima
cosa, ovvero, nessun Cattolico può accettare una persona come Papa allorché essa
sia manifestamente eretica. Con cospicua verosimiglianza, si presume, dunque, che
l'apparizione della Santissima Vergine Maria del 13 Maggio 1917 accadde proprio in
tale giorno in luce dell'anniversario di San Roberto Bellarmino, il santo che fece la
dichiarazione più eclatante nella storia della Chiesa, ossia, diventasse il Papa un
eretico, egli cesserebbe d'essere Papa.
San Roberto Bellarmino: "Un Papa chiaramente eretico cesserebbe d'essere sia
Papa che testa della Chiesa, proprio come egli cesserebbe d'essere Cristiano e
membro della Chiesa, egli potrebbe, quindi, essere processato e, sì, punito dalla
Chiesa. Questo è l'insegnamento di tutti gli antichi Padri, i quali istruiscono che gli
eretici manifesti perdono immediatamente ogni giurisdizione.".
San Roberto Bellarmino: "Chi non è Cristiano non è membro della Chiesa - ed un
eretico manifesto non è un Cristiano, come insegnano chiaramente San Cipriano,
Sant'Atanasio, Sant'Agostino, San Girolamo e molti altri, l'eretico manifesto non può,
perciò, essere Papa.".
Papa Pio XII, "Mystici corporis", 29 Giugno 1943: "Poiché non ogni delitto
commesso, per quanto grave, come, invece, lo scisma, l’eresia o l’apostasia, è tale
che di sua natura separi l’uomo dal Corpo della Chiesa.".
Papa Innocenzo III, "Eius esempio", 18 Dicembre 1208: "Crediamo nei nostri cuori e
confessiamo con le nostre bocche una sola Chiesa, non quella degli eretici, ma la
Santa Romana Chiesa, Cattolica ed Apostolica, fuori della quale noi crediamo che
nessuno sia salvato.".
Come si fa, dunque, a discernere la persona eretica?
San Roberto Bellarmino: "Per quanto gli uomini non siano in grado o capaci di
leggere i cuori, allorché testimonino che qualcuno sia eretico per virtù delle sue
opere esterne essi allora lo giudicherebbero eretico puro e semplice, condannandolo
come tale.".
PARTE XI - L'apostasia della gerarchia del Vaticano II, dei suoi collegi e dei
suoi licei
L'apostasia generate dal Concilio Vaticano II, imposta in primis dai suoi antipapi e
propagata dalla sua setta, fu diffusa in tutti i piani dell'ivi fuoriuscita anti-Chiesa. Ciò
avvenne in pluri-modi: tramite il perenne indifferentismo religioso; attraverso le
costanti lodi rivolte alle guide delle false religioni; via la continua partecipazione dei
sacerdoti e vescovi della setta del Vaticano II ai servizi di tali spurie fedi; per mezzo
dell'incessante approvazione di dottrine anticattoliche avanzate da esponenti politici
cosiddetti Cattolici ed anche, infine, grazie alla provvisione della lestofante Eucaristia
a chiunque di costoro la richiedesse. Ecco Giovanni Kerry, segretario di stato degli
SUA sotto il secondo governo di Benedetto Obama, ricevere la spuria Eucaristia; si
ponga attenzione all'ostia, v'è una miracolosamente netta raffigurazione di un
neonato in procinto d'esser divorato da Kerry, non a caso politico pro-aborto.
Più o meno di recente, s'è organizzato anche un funerale per il cosiddetto Cattolico
Edoardo Kennedy. La funzione in questione fu celebrata dal cardinale O'Malley
appartenente alla setta del Vaticano II, durante essa, questi commendò
copiosamente sia la vita che le opere del defunto Kennedy affermando per lui il
Paradiso come meta finale. Edoardo Kennedy fu uno dei più ardenti difensori
dell'aborto legalizzato, sostenendo progressivamente le unioni impropriamente dette
matrimoniali tra sodomiti e tra lesbiche. Votò, inoltre, contro una proposta di legge
che intendeva definire il matrimonio solamente come ministero d'unione tra uomo e
donna in virtù del teorico regime di maternità. Si espresse, infine, contrariamente ad
una legge che vietò l'aborto sotto nascita parziale. Edoardo Kennedy ricevette
sempre la spuria Eucaristia dalla setta del Vaticano II, la quale finì per definirlo
servitore del Signore nostro Gesù Cristo.
Il 12 Agosto 2002, la cosiddetta conferenza episcopale degli Stati Uniti d'America
scrisse un articolo concernente gli Ebrei. Tale documento proclamò pubblicamente
che "le campagne di conversione al Cristianesimo nei confronti degli Ebrei non
sarebbero più state teologicamente accettabili dentro la Chiesa Cattolica." Il 2
Ottobre 2009, tale stesso gruppo stilò la cosiddetta dichiarazione di principi per un
dialogo Ebraico-Cattolico. Fu ivi dichiarato: "Il dialogo Ebraico-Cattolico, uno dei frutti
benedetti del Concilio Vaticano II, è mai stato e sarà mai utilizzato dalla Chiesa
Cattolica come un mezzo di proselitismo; né deve essere visto come un dissimulato
invito al Battesimo.".
A tal proposito, diversi acattolici desiderarono convertirsi al Cattolicesimo, la setta
del Vaticano II, tuttavia, glielo impedì gabellando il gesto come futile e non
necessario. L'anti-Chiesa del Vaticano II ha, in aggiunta, ripudiato pure il dogma
dell'indissolubilità del Sacramento matrimoniale. Si volesse malvagiamente scindere
l'unione, secondo tale lestofante chiesa, basterebbe allora il mero pagamento di una
modica cifra congiunta ad una, per quanto non-triviale, raggiungibile compilazione di
documenti presso la stessa nuova diocesi. Parimenti, i collegi del Vaticano II sono
una totale vergogna! Essi ammettono la promozione dell'omosessualità, del
lesbismo, della sodomia e dell'aborto. Le loro guide di settore approvano ed
autorizzano completamente tali abominazioni. Tali collegi attaccano sovente i divini
dogmi universali, l'inerenza della Sacra Bibbia, i miracoli del Figlio del Dio vivente
oltre alla stessa divinità del Signore nostro Gesù Cristo. Un esempio lampante della
rampante apostasia nei collegi della detta setta è quello dell'università di Setton Hall,
SUA. Sul sito di rete ufficiale si legge: "Il dipartimento del campus guiderà ogni
membro della comunità universitaria verso congregazioni locali promuoventi lo
sviluppo spirituale dell'individuo. La direzione inter-religiosa è soprattutto una risorsa
per gli studenti di altre religioni affinché essi trovino una chiesa del loro nome.".
Detta università fornisce, infatti, un intero elenco contenente contatti locali per:
sinagoghe; centri Maomettani; cosiddette chiese ortodosse; centri di religione
Protestanti e Buddisti e molto altro. Ciò è totale apostasia.
Per finire, le scuole elementari e superiori targate Vaticano II stanno tutte
promuovendo il disgraziato indifferentismo religioso, un'eresia atroce. Detti istituti
non incoraggiano bensì impongono anche l'educazione sessuale sin dalla scuola
materna. Tale sporca, demoniaca e Satanica dottrina esorta i fanciulli a commettere
peccati mortali come la masturbazione, celandone ivi l'abominio della loro
inverecondia e totale distruzione, spedendoli direttamente all'Inferno per la
condanna eterna. Naturalmente, l'apostata e nemmeno prete, sicché, laicissimo
Giorgio Bergoglio, ben cosciente delle animali riverberazioni di tutto ciò, tace
maleficamente.
Ma, Matteo 18:6: "Chi poi scandalizzerà alcuno di questi piccolini, che credono in
me, meglio per lui sarebbe, che gli fosse appesa al collo una macina da asino, e che
fosse sommerso nel profondo del mare.".
Allorché antipapa, la rivista ufficiale di Benedetto XVI inviava ogni anno messaggi di
congratulazioni e felicitazioni a: Buddisti per la loro festa detta "Visac"; Maomettani
per la fine del "Ramadan" ed Induisti per il "Diwali". Ciascun monastero targato
Vaticano II accolse in pieno tale apostasia. Per esempio, un cosiddetto monaco
Trappista si recò presso lo spurio maestro di Buddismo Zen per commendarlo.
Similmente, il 5 Maggio 2004, un autoproclamatosi sacerdote Induista, ricevette il
permesso di pregare, venerare ed adorare uno dei suoi molti falsi dei proprio nella
cappella dell'apparizione della Madonna di Fatima; a seguito di ciò, fu anche accolto
dagli episcopali di Fatima, i quali a tal disgustoso atto di pubblica apostasia
conferirono la loro piena approvazione.
PARTE XII - Le eresie della spuria suor Lucia
È affermabile che la spuria suor Lucia, per sue stesse eretiche asserzioni, abbia
pienamente condiviso la, ed aderito alla, terribile apostasia generata e propagata dal
Concilio Vaticano II. Ad esempio, nel 1992, fu riferito che ella disse che Dio
condanna nessuno all'Inferno. Il 25 Marzo 1997, la lestofante suora proclamò di aver
terminato il suo libro riguardante i segreti di Fatima dal nome "Chiamate".
Quantunque abbia la Congregazione per la Dottrina della Fede autorizzato all'epoca
la sua pubblicazione, a pagine 195-196 della versione Inglese di tale libro si legge la
seguente eresia: "Ciascuno è tenuto ad essere santo, anche colui privo di fede. A
quanto pare, nel caso di coloro che non hanno fede, la santità sarà dettata dalla loro
coscienza. Come menzionato, coloro che non hanno la gioia del dono della fede
diventeranno necessariamente santi tramite ciò che sarà loro dettato dalla coscienza
umana.".
La falsa suor Lucia, dunque, ereticamente affermò che coloro i quali non hanno od
abbiano la Fede possono o potrebbero certamente diventare santi. Ove possibile, si
è santi solamente previo Sacro Battesimo e detenzione integra della Fede Cattolica.
In Ebrei 11:6 San Paolo insegna che assente la Fede piacere a Dio è impossibile. In
altre parole, senza la Fede la salvezza o la santità sono per un uomo irrealizzabili.
San Polo insegna l'esatto contrario della falsa suor Lucia. Ella negò il definito dogma
per cui al di fuori della Chiesa Cattolica non v'è salvezza.
Papa Gregorio XVI, "Mirari vos", 15 Agosto 1832: "Poiché è affermato dall’Apostolo
che esiste un solo Iddio, una sola Fede ed un solo Battesimo, temano coloro i quali
sognano che veleggiando sotto bandiera di qualunque religione possa egualmente
approdarsi al porto dell’eterna felicità e considerino che per testimonianza dello
stesso Salvatore essi sono contro Cristo, perché non sono con Cristo e che
sventuratamente disperdono solo perché con Lui non raccolgono; quindi, senza
dubbio periranno in eterno se non dovessero tenere la Fede Cattolica e questa
dovessero non conservare intera ed inviolata.".
La spuria suor Lucia morì il 13 Febbraio 2005. Si credesse che tale sia di fatto stata
la reale suor Lucia si dovrebbe allora assumere che essa abbia vissuto sino alla
veneranda età di 97 anni - poiché la vera suor Lucia nacque nel 1907. Detto ciò, una
sottilissima minoranza di persone supera la soglia dei 90 anni, senza considerare il
raggiungimento della stessa. Nel paese più prospero del mondo, gli SUA, ad
esempio, solamente il 2% dei cittadini arrivano sino a quell'età. S'è stimato che le
persone arrivanti a 100 anni, nel 1950, furono solamente qualche migliaia. Si
dovesse credere al fatto che suor Lucia sia morta nel 2005 si dovrebbe allora
presumere che essa abbia fatto parte di quella minima percentuale di persone
arrivanti alle soglia dei 100 anni. Qualche anno dopo il presunto decesso di suor
Lucia, il Vaticano annunciò la pubblicazione di un suo inedito documento dalle 64
pagine, dal nome "Il messaggio di Fatima". In tali scritti, la spuria suora discuteva la
seconda guerra mondiale, ovvero: "Lo scoppio della guerra atea, contro la fede,
contro Dio, contro il popolo di Dio. Una guerra che potrebbe, quindi, sterminare
l'Ebraismo.".
Nel Vecchio Testamento il profeta Daniele vaticinò l'incarnazione del Signore nostro
Gesù Cristo, il Messia. Nello specifico, in Daniele 9:26, affermò: "E dopo
sessantadue settimane il Cristo sarà ucciso, e non sarà più suo il popolo, che lo
rinnegherà. E la città, e il santuario sarà distrutto da un popolo con un condottiero,
che verrà, e la sua fine sarà la devastazione, e dopo che la guerra avrà fine, sarà la
desolazione stabilita.".
Daniele rivela in maniera candida che chiunque rinneghi il Signore nostro Gesù
Cristo non è suo popolo. La Sacra Bibbia, dunque, contraddice direttamente sia la
spuria suor Lucia, figlia della setta del Vaticano II, che la setta stessa la quale ha
sempre preso la posizione per cui gli Ebrei sono ancora il popolo del Signore.
Ovviamente, si deduce che la reale suor Lucia sia stata messa a tacere e che tali
scritti, quantunque attribuiti ad essa, non furono i suoi.
In sintesi, coloro i quali si ritengono Cristiani universali, ergo Cattolici, sono
inesorabilmente costretti ad ammettere che i libri "Chiamate" e "Il Messagio di
Fatima", contenente incredibili eresie, possono neanche remotamente essere ascritti
a suor Lucia di Fatima. Qualora fosse il Vaticano stato capace di falsamente
attribuire detti eretici scritti a suor Lucia di Fatima, esso potrebbe parimenti ben aver
deciso di utilizzare una spuria suor Lucia per i suoi malvagi scopi ed aver, dunque,
mentito rispetto al terzo segreto di Fatima, particolarmente ove dinnanzi a tali
oggettività. Ebbene, esistono individui diffidenti rispetto all'autenticità del presunto
terzo segreto rivelato dal Vaticano ma simultaneamente neganti l'esistenza di una
spuria suor Lucia. Tuttavia, non è logico reputare la falsa suor Lucia come autentica
ed il terzo segreto come spurio, i 2 fattori viaggiano assieme. Non è possibile
rifiutare la versione Vaticana del terzo segreto di Fatima senza denunciare la
lestofante suor Lucia, anzi affermandola autentica allorché confermante il falso
segreto nel 2000. Tutto ciò è incongruente.
In ogni caso, per coloro i quali abbiano difficoltà ad accettare il tutto, si rammentino
le parole del Signore nostro Gesù Cristo, in Matteo 24, allorché Egli annunciò che
alla fine dei tempi sarebbe sorto un sotterfugio così profondo che anche gli eletti,
fosse possibile, sarebbero stati sedotti. Si rimembri, infine, anche che la spuria suor
Lucia giocò un ruolo più che fondamentale nell'ingannante tranello di Lucifero
rispetto alla distruzione del terzo segreto di Fatima, che se fosse stato divulgato
l'avrebbe totalmente smascherato, poiché il vero terzo segreto di Fatima riguardò
l'allerta dal pericolo d'apostasia totale che è ormai sul mondo incombuta; poiché
esso riguardò la salvezza delle anime di molti degli ultimi uomini prima della fine.
Chiunque si rifiuti di credere che il Vaticano sia coinvolto in tale cospirazione o che,
comunque, si rifiuti di credere ai complotti poiché superbamente ben al di sopra di
tutto ciò, oltre a pregare il Signore e la Madonna tramite il Santo Rosario sino alla
sua morte per l'amore della verità, oltre a rammentare la moltitudine d'inganni che
sono piovuti sull'Europa Occidentale dal secolo decimo-quinto ad oggi, dovrebbe
fisicamente considerare l'improvviso decesso di Giovanni Paolo I nel 1978.
PARTE XIII - L'omicidio di Giovanni Paolo I
V'è prova che Albino Luciani, già Giovanni Paolo I, fu assassinato, non perché fu
conservatore né in virtù di una qualche remota volontà di rivedere le apostatiche
rivoluzioni del Concilio Vaticano II bensì poiché egli iniziò a studiare
meticolosamente la Banca Vaticana e gli eventi ivi accadenti. Nello specifico, egli
decise di modificare il controllo che alcuni ufficiali, dall'esterno appositamente
immessi nella banca del Vaticano, detenevano. Quando Luciani informò
preventivamente gli alti funzionari Vaticani rispetto alla sua intenzione di agire contro
coloro che di fatto controllavano la banca essi decisero di eliminarlo prima che gli
ultimi venissero rimossi dal loro controllo. Pertanto, ci si sia convinti rispetto
all'omicidio Giovanni Paolo I, fomentato dagli alti funzionari e cardinali Vaticani, si
afferri anche che i medesimi soggetti furono responsabili per l'omicidio di suor Lucia
dos Santos di Fatima, sostituendola, poi, con un'agente od al massimo una
perseverante attrice.
PARTE XIV - La conversione e la consacrazione della Russia
Molti individui sono convinti che gli antipapi fuoriusciti dal Concilio Vaticano II
debbano essere autentici papi solamente in virtù della, a loro avviso, ancora
mancante consacrazione della Russia al Cuore Immacolato della Santissima Vergine
Maria come da lei richiesto proprio nel 1917 a Fatima. Ciò che essi non sanno,
obliano o deliberatamente ignorano è che Eugenio Pacelli, già Papa Pio XII,
consacrò, invece, la Russia al Cuore Immacolato della Madonna il 7 Luglio 1952. Pio
XII, formalmente assai, consacrò la Russia scrivendo: "Noi, pertanto, affinché più
facilmente le nostre e le vostre preghiere siano esaudite, e per darvi un singolare
attestato della Nostra particolare benevolenza, come pochi anni fa abbiamo
consacrato tutto il mondo al Cuore Immacolato della Vergine madre di Dio, così, ora,
in modo specialissimo, consacriamo tutti i popoli della Russia al medesimo Cuore
Immacolato.".
L'aspetto affascinante di tutto ciò è che Eugenio Pacelli fu consacrato vescovo
proprio durante le giornate del 12 e 13 Maggio 1917, lo stesso giorno allorché
apparve la Madonna a Fatima. È, dunque, credibile che il Signore volle mostrare al
mondo che sarebbe stato proprio il Vescovo di Roma, il Papa, a finalmente
consacrare la Russia al Cuore Immacolato della Madonna. Oltretutto, si ricordi
anche che benché ella domandò la detta consacrazione al suo Cuore Immacolato
all'unisono con tutti i vescovi del mondo, il 13 Luglio 1917, vaticinò anche: "Alla fine il
mio Cuore Immacolato trionferà, il Santo Padre mi consacrerà la Russia, la quale
sarà, poi, convertita ed al mondo sarà dato un certo periodo di pace.".
È afferrabile come la Madonna invece che prevedere la in teoria consacrazione della
Russia al suo Immacolato Cuore da parte sia del Papa che di tutti i vescovi mondiali,
dichiarò che sarebbe stato il Santo Padre a farlo, menzionando nessun altro. Ciò è
perché la consacrazione fu di fatto ritardata ed effettuata solamente dal Papa. Per
altro, il Signore nostro Gesù Cristo, durante l'estate del 1931, comunicò a suor Lucia
che sarebbe stato il Papa ad eseguire la detta consacrazione, tuttavia, con del
considerevole ritardo causando dunque che la Russia diffondesse i suoi errori nel
mondo, promuovendo guerre e persecuzioni contro la Chiesa, proprio come previsto.
Logicamente, dunque, Papa Pio XII compianse la Russia. Oltretutto, nel segreto del
13 Luglio 1917, la Madonna espresse una precisa promessa condizionale: "Se
accetteranno le mie richieste, la Russia si convertirà e regnerà la pace.".
La pace fu, quindi, promessa solamente a fronte di ascolto e soddisfazione delle sue
richieste. Tuttavia, parlando di ciò che sarebbe purtroppo accaduto, descrisse un
certo periodo di pace. Perché la Madonna uso il determinativo aggettivo breve
durante la descrizione degli ultimi tempi, senza descrivere ciò che sarebbe accaduto
qualora le sue richieste fossero state esaudite? Proprio perché ciò che accadde
rispetto alla consacrazione della Russia sarebbe giammai stato in piena conformità
con esse stesse, con le richieste originali. La consacrazione ebbe, infatti, luogo
assente tutti i vescovi del mondo.
Come testimoniato dalle parole della Madonna, la tregua da lei descritta non è, come
da tanti suggerito e promosso, un trionfo, né un universale regno di pace, bensì un
certo periodo di pace. Uno maggiore vi sarebbe potuto essere qualora fossero state
adempiute le sue richieste, con diligenza e precisione. Ciò, in effetti, è assai simile
all'episodio del miracolo di Fatima del 1917, allorché la Santissima Vergine Maria
disse ai pastorelli: "Se non foste stati intrappolati in città dall'amministratore del
borgo, il 13 di Agosto, il miracolo del 13 Ottobre sarebbe stato maggiore.". Così
come vi fu un'inflitta punizione, rendendo il miracolo meno portentoso, a fronte
dell'impertinenza dell'amministratore del borgo il quale arrestò i 3 bambini, il periodo
promesso di pace a seguito della consacrazione della Russia al suo Immacolato
Cuore durò molto meno del previsto. Inoltre, il Papa ritardò la consacrazione ed essa
avvenne assente la partecipazione di tutti i vescovi della Terra rendendola, infine,
molto meno efficace del dovuto, confermando il detto certo periodo di pace.
Ad avviso di molti, la conversione della Russia, a fronte della a loro dire non
avvenuta consacrazione al Cuore Immacolato della Vergine Santissima Maria, può
solamente significare l'integrale conversione della nazione alla Fede Cattolica.
Secondo altri, invece, qualora dovesse la Russia convertirsi alla Fede Universale,
previo stessa ragione, anche gli altri mondiali stati farebbero lo stesso. È limpido che
la totale conversione alla Fede Cattolica da parte del mondo non può avere senso
giacché si sta vivendo esattamente la fine dei tempi dinnanzi alla grande apostasia.
Si convertissero tutte le nazioni al Cattolicesimo, si dovrebbe allora attendere
un'altra apostasia dalla Fede ancor più eclatante della presente nel breve futuro
prima che arrivi la fine del mondo. Infine, dalle parole della Madonna alla vera suor
Lucia di Fatima, non v'è menzione della conversione della Russia alla Fede
Universale.
Di fatti, non si sta argomentando se il Cielo avesse desiderato la conversione della
Russia al Cattolicesimo, cosa ovviamente voluta; si sta trattando di ciò che la
Madonna intese nel contesto allorché promettendo la conversione della Russia.
Guardando alle sue parole del 13 Luglio 1917, è notabile che la consacrazione
Russa fu espressamente richiesta affinché fossero evitate guerre, carestie e
persecuzioni contro la Chiesa, ossia: "Dio vi dice che sta per castigare il mondo per i
suoi crimini, per mezzo della guerra, della fame e delle persecuzioni alla Chiesa ed
al Santo Padre. Per impedirlo, verrò a chiedere la consacrazione della Russia.".
Pertanto, la conversione, nel contesto del messaggio del 13 Luglio 1917, si riferì sol
che alla conversione Russa cosicché persecuzioni, guerre e fami fossero evitate. In
tal riguardo è bene rimembrare che nella Sacra Bibbia, Proverbi 16:7, l'Onnipotente
Dio sfrutta il termine conversione, non già per intendere una conversione alla vera
Fede bensì per alludere ad una conversione verso la pace da parte di persecutori e
nemici affinché essi cessino i loro modi malvagi.
Proverbi 16:7: "Quando le vie dell'uomo piaceranno al Signore, egli farà, che i nemici
di lui alla pace rivolgansi".
La Madonna apparve e domandò la consacrazione Russa nel 1929; decenni dopo
tale evento, la Chiesa Cattolica iniziò ad attraversare uno dei più grandi periodi di
persecuzione della sua intera storia. Già dagli anni 30', infatti, decine di migliaia di
persone furono sterminate. Basta il genocidio d'Ucraina del 1933 per rendere l'idea,
Giuseppe Stalin creò una carestia talmente massiccia che essa finì per affamare 5
milioni di Ucraini. Il martirio di queste persone e di migliaia di altri Cattolici durante
l'epoca fu l'adempimento preciso delle vaticinazioni Mariane di Fatima per cui i buoni
sarebbero stati martirizzati e la Chiesa sarebbe stata ivi torturata. Di fatti, la tortura
ed il martirio dei sacerdoti e dei fedeli, oltre alle soppressioni ecclesiastiche
nell'Unione Sovietica in quel periodo, pesarono come immensurabili fardelli al Papa,
finendo per tormentarlo. Egli si sentì simultaneamente sia impotente che
responsabile dinnanzi a tale tragedia. Fu la sofferenza di Papa Pio XII ad indurre la
Madonna a dire che il Santo Padre avrebbe avuto molto da soffrire. La Santissima
Maria Vergine aggiunse anche che molte nazioni sarebbero state distrutte.
Suor Lucia a Padre Fuentes, 1927: "Più volte, sia ad entrambi i miei cugini
Francesco e Giacinta che a me stessa, la Madonna ha detto che molte nazioni
scompariranno dalla faccia della Terra e che la la Russia sarà lo strumento del
castigo di Dio per tutte le nazioni, se non si dovesse ottenere la conversione di
quella povera patria.". Qualora una nazione subisse un disastro nucleare non
sparirebbe, essa sarebbe, comunque, visibile ancorché vuota e devastata. L'unico
modo per cui un paese svanisca letteralmente dal mondo sarebbe ove cancellato
dalla carta geo o topografica, di fatto inglobato da un altro stato. Tale fu il caso per le
nazioni Baltiche ad opera dell'Unione Sovietica. La conferma del presente
straordinario evento venne per mezzo della comunicazione dell'allora ministro degli
affari esteri Sovietico Molotov al suo omologo Lituano: "È necessario prendere in
considerazione la realtà e capire che nel futuro le piccole nazioni scompariranno,
come ad esempio il suo, la Lituania, in aggiunta ad altre nazioni Baltiche.".
La presenti mappe indicano le Baltiche nazioni: Estonia; Lettonia e Lituania facente
parti dell'Europa Orientale prima della seconda guerra mondiale, durante gli anni 30',
quindi, assieme alla loro totale sparizione, sicché, assorbimento nel Satanico impero
Sovietico a seguito del belligerante evento mondiale. La Santissima Vergine Maria di
Fatima, vestita di sole, è, infatti, la donna di cui si parla in Apocalisse 12:1. 2 versi
dopo, in Apocalisse 12:3, si narra, invece, dell'enorme drago rosso. Poche settimane
dopo l'ultima apparizione della Madonna a Fatima, il 13 Ottobre 1917, s'impose il
rosso impero comunista in Russia, sterminando ivi i cesari e portando il paese in
tumulto. In Apocalisse 12:4, è narrato che la coda di tal drago rosso avrebbe
trascinato la terza parte delle stelle del cielo per, poi, scagliarle sulla Terra. Lo storico
Guerino Carrol, nel suo libro "Ascesa e caduta della rivoluzione comunista", scrisse:
"Lo svolgimento dell’internazionale comunista manteneva un terzo del mondo nelle
sue mani.". È assai verosimile che l'apocalittico grande drago rosso controllante un
terzo delle stelle potrebbe aver raffigurato il rosso impero comunista Sovietico, al
suo apice ascendente su un terzo delle nazioni mondiali.
Suor Lucia, lettera, 1930: "Dio promette di porre fine alla persecuzione in Russia
qualora il Santo Padre si degnasse di fare, ed ordinare ai vescovi del mondo
Cattolico di fare, un atto solenne e pubblico di riparazione e di consacrazione della
Russia ai Cuori Santissimi di Gesù e Maria.". Dunque, secondo suor Lucia, nostro
Signore Gesù Cristo avrebbe salvato la Russia ponendo fine alle persecuzioni che la
affliggevano confermando quindi il fatto che nessuna prova fu mai per cui il Cielo
promise di convertire la Russia alla Fede Cattolica. Parimenti, nostro Signore Cristo
Gesù a suor Lucia, 2 Ottobre 1940: "Punirò le nazioni per i loro crimini di guerra,
carestie e persecuzioni contro la Chiesa facendo sì che il tale fardello ricada
particolarmente sul mio vicario terreno. Se Sua Santità obbedirà al mio augurio per
l'atto di consacrazione al Cuore Immacolato di Maria nel mondo con una speciale
menzione per la Russia, otterrà allora una riduzione alle sue tribolazioni.".
È un dato di fatto che la Russia sia stata convertita dal suo passato regime di
continua persecuzione ed incessante genocidio. L'era dei campi di concentramento
e tortura chiamati "gulag", delle carestie, dei sacerdoti e fedeli martirizzati e della
disumana persecuzione contro la Chiesa è ormai cessata d'essere di fatto con la
dissoluzione dell'Unione Sovietica. La fine dell'URSS ebbe luogo il giorno
dell'Immacolata Concezione, l'8 Dicembre 1991. Essa fu sciolta ed ivi sostituita dalla
Comunità degli Stati Indipendenti (CSI). Il giorno di Natale, invece, il 25 Dicembre
1991, il presidente Sovietico si dimise dichiarando la sua funzione ormai obsoleta,
ammainando dunque la fluttuante Sovietica bandiera una volta ampiamente
sventolante sul Cremlino. Uno svariato numero di fonti confermano oltretutto che la
rimozione della bandiera Sovietica avvenne ufficialmente il giorno di Natale. Si può
oggi in Russia viaggiare liberamente; recentemente, una grande chiesa Bizantina fu
ricostruita nel medesimo luogo in cui fu bruciata dai comunisti Sovietici. Tutto ciò
dimostra che la consacrazione della Russia da parte di Papa Pio XII fu l'effettivo
adempimento delle profetiche parole della Madonna pronunciate il 13 Luglio 1917:
"Alla fine il mio Cuore Immacolato trionferà, il Santo Padre mi consacrerà la Russia,
la quale sarà, poi, convertita ed al mondo sarà dato un certo periodo di pace.".
Tutto ciò che fu detto dalla Santissima Vergine Maria Signora nostra nel secondo
segreto di Fatima s'è adempiuta. Conseguentemente, si vive oggi nella punizione
menzionata nella parte del terzo segreto, mai al mondo pienamente rivelato, benché
cominciante in tal maniera: "In Portogallo si conserverà sempre il dogma della
Fede…". Probabilmente, le parole del terzo segreto susseguenti avrebbero in
qualche modo dettato: "In Portogallo si conserverà sempre il dogma della Fede
solamente nei fedeli - oppure - solamente in coloro che a me saranno devoti,
comunque sia, sino alla grande apostasia.".
PARTE XV - La grande apostasia e l'Anticristo
Il 19 Settembre 1846, alla Salette in Francia, la Madonna apparve a 2 bambini
annunciandoli: "Roma perderà la Fede e diventerà la sedia dell'Anticristo. La Chiesa
sarà eclissata.".
Padre Ermanno Kramer, sacerdote Cattolico che passò 30 anni a studiare, ricercare
e scrivere sull'Apocalisse suggellando lo sforzo con un libro, annotò in esso le
seguenti parole rispetto alla profezia Paolina riguardante l'Anticristo sedente nel
tempio di Dio: "San Paolo annunciò che l'Anticristo si sarebbe seduto nel tempio di
Dio. Esso non è l'antico tempio Giudaico di Gerusalemme né uno simile costruito
dall'Anticristo come alcuni hanno pensato, poiché se fosse uno di questi sarebbe
non di Dio ma il suo, di tempio. Pertanto, il detto tempio appare necessariamente
essere una chiesa Cattolica o una delle tante chiese di Gerusalemme o quella di
San Pietro a Roma, la quale essendo di fatto la più grande chiesa al mondo
potrebbe ben essere come d'altronde è, in ogni senso della parola, il tempio di Dio.".
Padre Kramer, in essenza, ipotizzò la basilica Pietrina come il tempio di Dio
menzionato da San Paolo con relazione a Satana nella seconda lettera ai
Tessalonicesi. Per l'appunto, Papa Pio XI, 23 Dicembre 1921: "San Pietro: questo
grande tempio.". Similmente, San Bernardo credette che l'Anticristo sarebbe stato un
antipapa. Il venerabile Gioacchino, morto nel 1202, dichiarò: "Verso la fine del
mondo l'Anticristo rovescerà il Papa ed usurperà il suo posto.". Comunque sia, la
certezza è che oggidì la Pietrina sedia è stata, sì, usurpata dalle maligne forze anticristiane. Uno dei più canonici simboli dell'Anticristo è la croce inversa o capovolta.
Ebbene, il 24 Marzo 2000 Giovanni Paolo II, dinnanzi a 100,000 cittadini in Israele,
sedette su un enorme trono possedente, sulla sua sommità, una gigantesca croce
rovesciata. Ecco, invece, un'altra fotografia di Carlo Wojtyla allorché cardinale della
setta del Vaticano II; si noti, nuovamente, la croce inversa, questa volta sul vestito. È
cruciale rimembrare che, nell'intera Sacra Bibbia, nello specifico nel Nuovo
Testamento, l'appellativo "Anticristo" è utilizzato solamente 4 volte;
paradossalmente, giammai nell'Apocalisse. Nelle epistole Giovannee esso è, invece,
menzionato 2 volte.
1 Giovanni 4:2-3: "Da questo si conosce lo spirito di Dio: qualunque spirito, che
confessi, che Gesù Cristo è venuto nella carne, egli è da Dio: Ma qualunque spirito,
che divida Gesù, non è da Dio: e questi è un Anticristo, il quale avete udito, che
viene, e già fin d'adesso è nel mondo.".
1 Giovanni 2:22: "Chi è bugiardo se non colui, che nega, che Gesù sia il Cristo?
Costui è un Anticristo, che nega il Padre, e il Figliuolo.".
L'Anticristo è, sicché, definito non solo come colui che nega che il Signore nostro
Gesù Cristo sia stato il Messia, ma come il tale che dissolve, divide o distrugge il
Figlio di Dio vissuto nel mondo. Il nostro Signore Gesù Cristo fu una sola persona
divina con 2 distinte nature, vero uomo e vero Dio. Il Figlio di Dio, il Cristo, il Verbo
non creato bensì generato dal Padre, Egli, invece, né creato né generato,
coesistente e consustanziale con Lui da sempre, è, per sempre e da sempre, Gesù
Cristo nostro Signore. Il Verbo di Dio prese forma umana incarnandosi nel seno della
Santissima Vergine Maria, per mezzo dello Spirito Santo procedente dal Padre e dal
Figlio, essendo quindi un'unica santa persona veramente umana e veramente
divina.
Insinuare che il nostro Signore Gesù Cristo in Terra non sia stato il Verbo divino
incarnato o che il Cristo abbia semplicemente preso dimora in un essere umano, dal
nome Gesù, è Anticristo. Insinuare che il nostro Signore Cristo Gesù non sia stato il
Cristo, alludendo al suo prossimo arrivo o negandone addirittura la totale esistenza è
parimenti Anticristo. La dottrina principale di Carlo Wojtyla, durante il suo
lunghissimo anti-pontificato, fu proprio quella per cui il nostro Signore Gesù Cristo
non fu il Cristo bensì che il Cristo, il Figlio di Dio, il Verbo divino, si sia incarnato in
ogni essere umano, in Gesù ed in ciascuno di noi. Imperocché il sesto re nella città
dai 7 colli dai 7 re, che fu il drago rosso, che fu la bestia ferita mortalmente, che fu il
serpente e che fu l'angelo caduto a San Michele e cacciato dal Signore dal Paradiso
divino prima della Creazione, tutto trattato dall'Apocalisse Giovannea, altresì Carlo
Wojtyla, già Giovanni Paolo II, insegnò che ogni essere umano è il Cristo, egli fu,
invero, Satana incarnato. Similmente, il falso profeta ivi discusso, Giuseppe
Ratzinger, già Benedetto XVI, professò puntigliosamente la necessità di non
guardare al nostro Signore Gesù Cristo come il predetto Messia. Anch'egli, operante
sotto il regno della bestia e glorificante la bestia, fu spirito Satanico.
Benedetto XVI, "Dio ed il mondo" (in Inglese), pagine 147-148: "Leggendo il Vecchio
Testamento si scorge che la figura di Cristo non è indicata in modo inequivocabile.
Se, dunque, gli Ebrei possano scegliere di non stimar l'adempimento dalla venuta
Messianica in Lui non è solamente attribuibile a della cattiva volontà dalla loro.
Invero, infatti, è dovuto all'oscurità dei testi. Si può pertanto, essendoci delle buone
ragioni per farlo, ben rifiutare il Cristo nel Vecchio Testamento ed affermare: no,
questo non è ciò che fu detto. Similmente, tramite analoghe buone ragioni, si può,
invece, accettarlo. Questo è il dibattito tra gli Ebrei ed i Cristiani.".
Benedetto XVI affermò, quindi, che credere al fatto che nel Vecchio Testamento
Cristo non fu profetizzato come Messia sia legittimo. Egli, in altre parole, proclama
che il Vecchio Testamento si possa non riferire necessariamente a Cristo come
Messia. Tale è una totale negazione della religione Cristiana. Per di più, ciò che
rende tale manifestazione apostatica ancor più scandalosa è che il Nuovo
Testamento è pieno di passaggi confermanti che il Signore nostro Gesù Cristo
adempiette, sì, le profezie del Vecchio concernenti la venuta del Messia. Per citarne
uno solo, in Giovanni 5:39, 45-47, nostro Signore Gesù Cristo comunica agli Ebrei
che è proprio il Vecchio Testamento a condannarli all'Inferno, ossia: "Voi andate
investigando le Scritture perché credete di avere in esse la vita eterna: e queste
sono quelle che parlano a favor mio… Non vi pensate che sia per accusarvi io
presso del Padre: avvii già chi accusa, quel Mosè, in cui vi confidate… Che se non
credete a quel che egli ha scritto, come crederete voi alle mie parole?".
Quantunque ciò sia, secondo l'apostata Giuseppe Ratzinger le divine parole di
nostro Signore Gesù Cristo, concernenti l'adempimento delle profezie del Vecchio
Testamento riguardo a Cristo il Messia, potrebbero benissimo essere errate. A suo
avviso, la legge Ebraica per cui il Signore nostro Gesù Cristo non sia il Messia, né il
Verbo divino né il Figlio di Dio vaticinato nel Vecchio Testamento, può esser sia
possibile che valida. Questi, dunque, non è un mero eretico, e nemmeno un
qualunque apostata, costui è dell'Anticristo. Infatti, nel suo libro "Pietre miliari" (in
Inglese) egli nega proprio Gesù Cristo nostro Signore.
Benedetto XVI, "Pietre miliari" (in Inglese), 1998, pagine 53-54: "Mai venni, prima
d'ora, alla realizzazione che l'Ebraismo ed il Cristianesimo, descritti entrambi nel
Nuovo Testamento, sono 2 modi di appropriarsi delle Scritture d'Israele; 2 modi i
quali, infine, sono unicamente determinati dalla posizione assunta rispetto alla figura
di Gesù di Nazareth. La scrittura oggi appellata Vecchio Testamento è per altro
parimenti aperta alle 2 tesi.".
Limpidamente, oltre alla chiara negazione di Cristo Gesù nostro Signore Messia,
Ratzinger affermò anche che l'Ebraica visione rispetto a Lui sia tollerabile, cioè, che
Gesù Cristo nostro Signore non sia stato il Messia, non sia stato il Cristo, non sia
stato il Verbo divino incarnato né il Figlio di Dio. Infatti, Benedetto XVI professò
pedantescamente l'eresia per cui gli Ebrei non debbano credere nel nostro Signore
Gesù Cristo per la loro salvezza. Nella prefazione del blasfemo libro dal titolo "Il
popolo Ebraico e le sue Sacre Scritture nella Bibbia Cristiana", per cui la venuta del
Messia è ivi affermata ancora inadempiuta e la Vecchia Alleanza, dunque, valida, nel
2001, Ratzinger non a caso reiterò tali eresie. È affascinante che Giovanni Paolo II
denominò proprio Ratzinger capo della Congregazione per la Dottrina della Fede,
nel 1981. Ciò fu fatto cosicché egli esercitasse il potere di Wojtyla, proprio come
narrato da San Giovanni nel libro delle rivelazioni apocalittiche. A seguito del
decesso di Carlo Wojtyla, esattamente 2 anni dopo, fu scattata una fotografia presso
il luogo di nascita di quest'ultimo, in Polonia. Per mezzo di un effetto indubbiamente
paranormale, Giovanni Paolo II in sagoma apparve tra le fiamme. Tale foto,
destando notevole scalpore su scala mondiale, rimase a lungo oggetto d'interesse
sulla rete.
Orbene, è tutto ciò un adempimento di ciò che fu annunciato, particolarmente
rispetto alla bestia, in Apocalisse 13? Le teste della detta bestia, potrebbero ben
essere il numero dei contendenti al Papato governante Roma alla fine del mondo,
sostenendosi ivi, benché in parte lestofanti, capi della Chiesa Cattolica. In
Apocalisse 13 è dettato che la bestia dopo aver ricevuto una ferita mortale, a
seguito, però, guarita, sarebbe stata adorata dal mondo pressoché intero. Tale
bestia è anche narrata di bestemmiare gravemente contro Dio, in particolare modo,
e che un'altra sarebbe entrata dopo in gioco fingendosi una guida Cristiana.
Quest'ultima è descritta esercitare ed eseguire tutto il potere della prima bestia
vicino, accanto e proprio sotto di essa, ossia, la vecchia bestia per cui crollarono
fiamme dinnanzi a persone (la vista fotografia); la vecchia bestia ferita mortalmente
ma sopravvissuta; la vecchia bestia adulata dalle moltitudini. Benedetto XVI beatificò
Carlo Wojtyla; Giorgio Bergoglio, alias antipapa Francesco, invero, nemmeno prete,
lo avrà, invece, o già canonizzato o lo canonizzerà allorché ciò sarà udito. Carlo
Wojtyla, per l'appunto, ricevette una ferita mortale che fu, poi, guarita; Carlo Wojtyla
fu, è e sarà (ancor per poco) adulato dal mondo; proprio Carlo Wojtyla bestemmiò
contro il Signore nostro Gesù Cristo affermando che ogni essere umano sia Lui. Tale
serpente è l'adorazione del mondo. D'altronde, come visionabile in un'altra pellicola,
durante il suo anti-pontificato, Giovanni Paolo II fece numerose affermazioni
dichiarando come ciascun essere umano fosse Dio. Eccone intanto alcune. Nel
mezzo della sua prima omelia, Giovanni Paolo II dichiarò che l'uomo è Cristo, il
Figlio del Dio vivente, narrato da Matteo 16:16.
Giovanni Paolo II, prima omelia segnante l'inizio del suo ministero pastorale, 22
Ottobre 1978: "Tu sei il Cristo, il Figlio del Dio vivente. Diamo il benvenuto ancora
una volta, oggi, in questo luogo sacro, alle parole di Simon Pietro. Queste parole
contengono la Fede della Chiesa. Esse, invero, contengono una nuova verità,
l'ultima e definitiva verità sull'uomo: il figlio del Dio vivente. Tu sei il Cristo, il Figlio
del Dio vivente!".
Durante il suo primo discorso di Natale egli proclamò tale solenne festività,
rimembrante la nascita di nostro Signore Gesù Cristo, come la festa dell'uomo.
Giovanni Paolo II, 25 Dicembre 1978: "Questo messaggio è per ogni uomo, per
l'uomo nella sua umanità. Il Natale è la festa dell'uomo. Questa è la nascita
dell'uomo.".
Nella sua prima enciclica, Giovanni Paolo II professò che la Buona Novella - il
Vangelo del Signore nostro Cristo Gesù - ed il Cristianesimo furono meraviglie
procedenti dall'uomo. Infatti, Giovanni Paolo II, discorso ai missionari del
Preziosissimo Sangue, 14 Settembre 2001: "Il volto del Signore risorto, questa è la
verità di chi siete, cari fratelli.".
Papa San Pio X, 4 Ottobre 1903: "Il carattere dell'Anticristo: l'uomo senza nome che
ha con incoscienza usurpato il posto del Creatore.".
Ecco una moneta commemorativa con l'immagine di Giovanni Paolo II, prodotta dal
Vaticano. Si realizzano le 3 stelle dalle 6 punte ciascuna? - Fanno 6 6 6. Ecco,
invece, un libro occulto dal nome "I sacri tarocchi"; sulla copertina è visibile
l'utilizzazione di 3 6 regolari e di 3 6 capovolti, il medesimo concetto fu sfruttato da
Giovanni Paolo II. Questa è una veduta aerea degli appartamenti Vaticani sul retro
della basilica Pietrina a Roma all'epoca del anti-pontificato di Carlo Wojtyla, il suo
emblema, nuovamente, raffigurò 3 6 regolari e 3 6 capovolti. Adamo Weishaupt,
fondatore della società segreta anticattolica degli Illuminati, asserì: "Ci infiltreremo in
Vaticano ed una volta dentro non ne usciremo più; o meglio, resteremo sino a
quando esso non sarà che una conchiglia vuota.".
Sia Giovanni Paolo II che Benedetto XVI vestirono più volte abiti personificanti una
conchiglia. Precisamente, in effetti, Benedetto XVI portava la conchiglia proprio sulla
cresta. Saranno stati, dunque, gli anti-pontificati della setta del Vaticano II, con
particolari enfasi su quelli di Wojtyla e Ratzinger, il compimento Satanico del sogno
degli Illuminati di distruggere la Chiesa Cattolica? I loro regni, d'altronde, furono
null'altro che decenni interi di totale apostasia dalla Fede Cattolica. La spuria Chiesa
Cattolica, ossia, la setta del Vaticano II, non è altro che un guscio vuoto! Essa ha
lavorato con l'unico obbiettivo di annichilire il Cattolicesimo, pressoché riuscendoci.
Non esiste più al mondo, dunque, il Cristianesimo Universale, il Cattolicesimo, la
Chiesa Cattolica in pratica, se non nella rimanente manciata di Cattolici tradizionali un vero e proprio residuo. Pertanto, con il guscio, con lo scudo di conchiglia,
Benedetto XVI marcò l'apparente fine della Chiesa di Cristo sulla Terra, tuttavia,
indistruttibile su promessa di nostro Signore Cristo Gesù. Ciò che è finito, invece, è il
regno dei setti re apocalittici, compresi gli anti-regni della setta, evento globalmente
suggellato dal fulmine inviato dal Signore nostro Gesù Cristo in Febbraio 2013 sul
duomo Pietrino.
In ultimo, gli antipapi della setta del Vaticano II si spostarono sempre con un
crocifisso che in pochissimi capirono. Ebbene, tale croce fu la croce Satanica, detta
croce rotta o storta, dagli stregoni, dai seguaci di magia nera e dagli adoratori di
Lucifero stessi, utilizzata nel 5o e 6o secolo durante i loro anti-Cristiani riti. La setta e
gli antipapi in questione scelsero, quindi, tale croce per irriverentemente manifestare
ai veri Cattolici il loro odio sfrenato verso Gesù Cristo nostro Signore ed il
Cattolicesimo. Per concludere, nel "Museo della Stregoneria", ubicato a Baiona in
Francia, sono disponibili al pubblico svariati simboli ed emblemi utilizzati, durante il
Medioevo, dai frequentatori delle messe nere e dai festeggianti dei sabati stregati,
ebbene, la croce rotta fu candidamente lo strumento ivi rappresentante l'Anticristo.
PARTE XVI - La Prostituta di Babilonia
Nei capitoli 17 e 18 del libro della rivelazione di Gesù Cristo nostro Signore a San
Giovanni Apostolo dell'Apocalisse vi sono profezie riguardanti una grande prostituta,
nello specifico, la prostituta Babilonese, sorgente alla fine dei tempi proprio nella
città dai 7 colli. Poiché Roma, nella storica regione Laziale (Latium), fu costruita
proprio sopra i famosi 7 colli, essa nel corso della storia delle civiltà fu sempre
identificata, sino ad oggi, come la città dei 7 colli. Babilonia è, inoltre, il nome
apostolico, utilizzato ivi da Giovanni ed anche, sì, da Pietro nelle sue epistole, per la
città imperiale, Roma. Ebbene, esili temporanei, sicché, effimere cacciate, ad
Avignone durante il Medioevo a parte, la storica sede Vaticana fu volutamente
sempre ubicata a Caput Mundi, nella città di Roma, da dove l'universale voce
Cristiana avrebbe potuto propagarsi ed amplificarsi in tutto il mondo, sull'omonimo
colle, il colle Vaticano, donde, poi, si espansero gli Stati Papali. Comunque sia,
l'ufficiale stato monarchico della Città del Vaticano nacque proprio a Roma l'11
Febbraio del 1929.
Ciononostante, per scagionare il Vaticano dal coinvolgimento delle profezie
Giovannee concernenti la prostituta Babilonese sedente sulla città dai 7 colli alla fine
del mondo, s'è tentato proprio di sottolineare il fatto che il monarchico attuale stato
Vaticano non faccia legalmente parte della città di Roma, essa, invece, Italiana. In
particolare, s'è asserito che la presunta attuale Santa Sede non si trovi sui famosi 7
colli bensì su un colle indipendente localizzabile dentro il più piccolo stato del
mondo, dai 110 ettari di terreno, la Città del Vaticano. Tale ragionamento è
ovviamente contumace ed assurdo, il Vaticano è un colle dentro la città di Roma e
l'esteriore Santa Sede, oltre ad aver sempre colà risieduto, eresse il suo monarchico
stato proprio ivi, dentro Roma, l'11 Febbraio 1929. Inoltre, tale deliberatamente
distorta logica significherebbe che tutti i papi, dal momento che Roma sia scindibile
dal suo, sì, invero, colle Vaticano, abbaiano giammai guidato il gregge dalla capitale
del mondo, poiché del vecchio continente, da dove la parola del Vicario di Cristo
avrebbe potuto risuonare come da nessun'altra sede, antistorico. Ciò è, infatti,
corroborato da Papa Benedetto XIV, il quale, parlando di Babilonia, la città dai 7 colli
nota come Roma, disse: "I più grandi del mondo inginocchiavano tutti i loro terreni
poteri di fronte alla religione della paura, Roma Imperiale ma pagana. Ma ciò che un
tempo fu Babilonia, grazie alla sua trasformazione nell'epicentro Cristiano, ora, non
è che una nuova città, una città paradiso.".
Benedetto XIV fu chiaro rispetto all'ubicazione centrale del Cristianesimo, ossia,
della Chiesa di Cristo, sulla Terra: a Roma; città una volta dominante tramite le
tenebre ma dopo la venuta del Cristo presso la luce. In conclusione, il Vaticano è sol
che sinonimo della città di Roma, Babilonia, la città dai 7 colli. Benedetto XVI
confermò tutto ciò in un'omelia del 19 Giugno 2009 allorché disse: "Vi sono anche 2
lettere sotto il nome di San Pietro. La prima di esse si conclude esplicitamente con
una salvezza proveniente da Roma, che, però, appare sotto il nome di copertura
apocalittica, ovvero, Babilonia. Vi saluta la Chiesa, che è in Babilonia, con voi eletta,
e Marco mio figlio. - 1 Pietro 5:13.".
In virtù di tutto ciò, durante i secoli passati, gli eretici di filo Protestante, accusarono
proprio la Cattolica Chiesa d'essere la prostituta Babilonese. Attenzione a tale
malefica eresia, la Chiesa Cattolica, Corpo Mistico del Signore nostro Gesù Cristo,
invero, i suoi fedeli universali raccolti assieme in una sola vera Fede, è la Sua Sposa
Immacolata, da Lui stesso su Sé, Fede e Pietro fondata. La prostituta Babilonese,
invece, è la falsa sposa, la falsa Chiesa Cattolica, sorgente negli ultimi giorni del
mondo, sotto guida di Lucifero in persona, per sedurre definitivamente anche i fedeli
universali di Cristo, i veri credenti, uccidendo la Fede e commettendo innumerevole
gesta di fornicazione spirituale. Apocalisse 17:4, di fatti, annuncia che la prostituta
Babilonese avrebbe vestito il rosso scarlatto ed il viola mentre reggente una coppa
dorata nella mano. La presente è una delle indicazioni più rivelatrici dell'intera
Apocalisse Giovannea, tant'è che nel costume della Chiesa Cattolica, nella sua
esteriorità, in altre parole, i cardinali ed i vescovi vestirono sempre di viola e di rosso.
Scegliendo di descrivere la prostituta Babilonese in tal maniera, alludendo agli abiti
cardinaleschi e vescovili, il Signore nostro Cristo Gesù volle indicare ai veri fedeli,
ossia, coloro credenti prima di diventar per grazia Sua comprendenti, la chiara
lestofante chiesa che si sarebbe formata alla fine del mondo. L'indicazione divina
rispetto a tali colori concernenti la prostituta in questione funge proprio a sottolineare
la sua usurpazione nella storica terrena struttura della reale Chiesa di Cristo. Essa,
infatti, materialmente, detiene tutto ciò che ebbe la vera Chiesa Cristiana: diocesi;
gerarchia; abbigliamento; cerimonie; sacramenti e Papa. Una cosa non possiede,
però, la più importante, quella spirituale che ove detenuta salva l'anima dell'uomo, la
Fede Universale. Essa è, dunque, una frode, è una spuria chiesa, è un'impostura.
La descrizione divina per mezzo dell'Apostolo è perfetta in relazione alla setta del
Vaticano II, la contro chiesa della fine dei tempi. Nello specifico, nonostante vi siano i
classici colori e le classiche abitudini del Cattolicesimo si tratta, in realtà, d'una
centrale propagatrice d'apostasia e di falsa religione. Inoltre, i suoi sacerdoti offrenti
lo spurio santo sacrificio messale utilizzano, in larga scala, parimenti il calice d'oro.
Non è coincidenza che anche la prostituta sia descritta come reggente un calice
dorato. Imperciocché la prostituta si finge Cattolica Chiesa, con medesime gesta, a
volte anche drammatizzando similmente, i suoi sacerdoti, invece che offrire durante
quello che dovrebbe essere la Santa Messa il preziosissimo Sangue del Signore
nostro Gesù Cristo, riempiono i loro calici del Novus Ordo di sporco vino raffigurante
la loro continua abominazione e perenne impurità - materiale ma soprattutto
spirituale. Il vino del Novus Ordo non è validamente consacrato e non è valido.
Nell'Apocalisse, infatti, è diverse volte menzionato che le nazioni mondiali avrebbero
bevuto l'impuro vino della prostituta Babilonese: si parla colà niente meno che della
spuria nuova messa, targata Vaticano II; si parla colà delle sue vergognose
modifiche apportate a quella Tridentina; si parla colà dell'abominio della desolazione
Danielino rimarcato da Gesù Cristo nostro Signore in persona in Matteo 24. La
prostituta Babilonese è per altro detta caratterizzarsi da impurità e fornicazione, le
quali, oltre che negli scandali ricorrenti di sodomia e pederastia, sono principalmente
personificate dall'incessante idolatria ed infedeltà spirituale da essa propagate. Nelle
Sacre Scritture il termine fornicazione descrive proprio tali spirituali abominazioni.
Esodo 34:16: "Né le loro figlie farai sposare a' tuoi figliuoli; perché non avvenga, che
dopo aver esse fornicato co' loro dii, a fornicazione inducano anche i tuoi figliuoli."
Giudici 2:17: "Ma peccavano cogli dei stranieri; e gli adoravano. E ben presto
abbandonarono la strada battuta da' padri loro: e uditi avendo gli ordini del Signore
fecer tutto all'opposto."
Chiaramente, esistono molti altri esempi rispetto al modo in cui le Sacre Scritture
appellano l'infedeltà spirituale e le pratiche d'idolatria, immoralità e prostituzione.
Pertanto, ove sia introdotta in questo contesto la grande prostituta Babilonese,
commettente fornicazione mondiale, è oltre l'afferrabile l'apostasia del mondo
odierno dalla Fede Universale. Come già discusso, l'apostasia dal Cattolicesimo e
l'accettazione delle false religioni contraddistinguono la setta del Vaticano II e la sua
falsa chiesa, il cui concilio è rammentato principalmente come il concilio
dell'ecumenismo giammai del ritorno bensì pan-religioso. La sua apostasia ambì da
sempre, infatti, a sostituire definitivamente il reale Dio della Chiesa Cattolica con
Satana ed i suoi demoni nel panteon delle false religioni, v'è oggi riuscita. Tale
prostituzione, cominciata a Roma proprio con Angelo Roncalli e terminata dal
rimanente degli antipapi fra cui Satana in persona, ossia, Carlo Wojtyla, fu seminata,
sparsa ed infiltrata in ogni singolo angolo del globo adempiendo così la fornicazione
Babilonese mondiale rassegnata dal benamato Apostolo.
Nel passaggio Apocalisse 18:23 è narrato che luce non sarebbe più splenduta in tale
prostituta. Per chi vuol aver occhio per guardare e non solo vedere, la detta luce non
è altro che la lampada dei santuari tipica delle tradizionali chiese Cattoliche. Essa,
manifestante la reale presenza del Signore nostro Gesù Cristo durante l'Eucaristia, è
oggi pressoché sparita dalle chiese aderenti al Concilio Vaticano II. Fu, infatti,
rimossa o, nei migliori casi, posta nella parte posteriore della chiesa. Ad ogni modo,
il fatto peggiore, rinforzato da Apocalisse 6:23, è che la luce perenne, ovvero, la
reale presenza del Signore Cristo nostro Gesù dentro l'Eucaristia, la biblica
transustanziazione, non è più dentro le chiese della setta del Vaticano II. Il citato
passaggio precisa per giunta che le voci dello sposo e della sposa non sarebbero
più state udibili presso la prostituta Babilonese. In altre parole, la dottrina del Signore
nostro Cristo Gesù, lo sposo, da sempre insegnata dalla Sua Chiesa, la Sua sposa,
non è più annunciata dalla lestofante odierna chiesa.
Nuovamente nei capitoli 17 e 18 dello stesso libro biblico il sangue dei santi e dei
martiri è detto bevuto dalla prostituta. Invero, da diverse prospettive è, sì, asseribile
che essa sia ubriaca ed ebbra del sangue di costoro. La prima che viene a mente è
proprio l'ecumenismo pan-religioso propagato dalla detta setta e da tutti i suoi
antipapi. Ante il Concilio Vaticano II, la pratica dell'ecumenismo rappresentava il
laborioso tentativo da parte dei Cattolici guidati dalla Chiesa di convertire il mondo
alla Fede Cattolica. Oggi, tuttavia, questo sforzo è tramutato in un malefico
obbiettivo d'indifferentismo religioso, mistificato sotto l'appellativo di unificazione od
accettazione religiosa, assente tentativo alcuno di conversione verso la vera Fede,
quella Cattolica. La Satanica base di ciò è la reputazione di tutte quante le religioni
come vere, uguali e legittime, andando sicché direttamente a trasgredire la divina
rivelazione per cui tutte le divinità dei non-Cattolici sono non altro che dei seguaci
del Demonio come comprovato dall'Apostolo delle genti Paolo in 1 Corinzi 10:20.
Conseguentemente, difendere l'ecumenismo pan-religioso è porre sullo stesso piano
il Signore nostro Gesù Cristo ed il Maligno Satana; poiché siccome qualunque
divinità sia legittima, lo sarebbe, secondo tali figli del Demonio, anche il loro padre,
Lucifero. In tale maniera è, dunque, comprensibile come la memoria dei santi e dei
martiri sia stata bestemmiata, essi, infatti, morirono sotto tortura; la loro carne fu
tormentata da leoni, da decapitazioni, da ghigliottine e da molte altre atrocità, tutto
per giammai minimamente compromettere, e tantomeno rinnegare, la Fede
Cattolica. L'ecumenismo pan-religioso se ne infischia altamente dei loro sacri sforzi
e dei loro divini sacrifici, se ne frega dei santi uomini e delle sante donne che diedero
la loro vita al sacerdozio ed alla castità religiosa per una vita missionaria e
spiritualmente caritatevole, per una vita nel nome della vera religione; tutto ciò,
concernente la salvezza degli uomini, secondo la setta Vaticano II fu futile, superfluo,
non necessario od addirittura arretrato, errato e tirannico.
Imperocché Margherita Clitherow rifiutò l'accettazione della setta Anglicana e la sua
spuria messa invitando un sacerdote Cattolico presso la sua dimora, andando quindi
contro le leggi penali, fu martirizzata per via di una massiccia porta di ferro
compressale addosso. Ella soffrì tutto ciò poiché scelse di non accettare
l'Anglicanesimo. Di contro, la setta del Vaticano II professa che gli Anglicani sono
fratelli dei presunti Cattolici, sicché, ugualmente Cristiani, privi in pratica del bisogno
di ricevere proselitismo od evangelizzazione alla Fede Universale. La diabolica setta
afferma anche che i loro finti vescovi sono null'altro che vescovi della Chiesa del
Signore. Tale combriccola di dannati indottrina, dunque, che i martiri Cattolici
morirono totalmente in vano, privi di necessità o significato. Quanti martiri patirono la
morte per compromettere nemmeno un articolo della Fede Cattolica? L'ecumenismo
pan-religioso schernisce e deride l'aspersione di tale sangue poiché la banalizza. È
per tale ragione che la setta del Vaticano II è detta ebbra ed ubriacata di sangue
santo e martire, essa beve in sintesi il sangue dei santi e dei martiri del nostro
Signore Gesù Cristo. Si afferri, quindi, che chiunque non condanni tale attività
Satanica (guidata, ora, nemmeno più da un validamente ordinato prete ma, in realtà,
eretico od apostata bensì da un uomo totalmente laico come Giorgio Bergoglio,
sicché, non sovrano del monarchico stato Vaticano esso cessato d'essere con le
dimissioni di Benedetto XVI come suggellò il fulmine sulla cupola quello stesso
giorno) sarebbe altrettanto ubriaco o volutamente demoniaco. Il passaggio
affascinante in tale riguardo è Apocalisse 6:9-10, nel quale i martiri sono uditi strillare
da sotto l'altare: "E avendo aperto il quinto sigillo, vidi sotto l'altare le anime di quegli
ch'erano stati uccisi per la parola di Dio, e per la testimonianza che avevano. E
gridavano ad alta voce, dicendo: sino a quando, Signore santo e verace, non fai
giudizio, e non vendichi il sangue nostro sopra coloro, che abitano la terra.".
È volontà e prescrizione Cattolica che le funzioni messali avvengano sopra altari
contenenti le reliquie dei martiri, è logico, dunque, che oggi, per quanto sol
simbolicamente accadente, essi siano uditi gemere. Le loro vite sono derise dalla
setta del Vaticano II, sono ridicolizzate dall'ecumenismo pan-religioso, sono
bestemmiate dall'accettazione delle false religioni; in aggiunta a ciò, i martiri
piangono anche contro l'abominio liturgico prendente luogo dinnanzi alle loro
simboliche reliquie nel mezzo della nuova messa, il Novus Ordo. Il presente
suggestivo tema dovrebbe fare ben riflettere i Protestanti rispetto alla veridicità della
Chiesa Cattolica in relazione all'unica e vera Chiesa di nostro Signore Gesù Cristo.
Dovrebbe farli rivedere rispetto alle loro innumerevoli eresie, poiché la setta del
Vaticano II è la prostituta Babilonese vaticinata dalle Sacre Scritture e
contrariamente a ciò che essi affermano, che la Chiesa Cattolica sia tale prostituta,
essa è sorta, dissociandosi ufficialmente da 20 secoli di storia Cattolica
ecclesiastica, nei soli ultimi 60 anni dimostrando in sintesi, e non demolendo,
l'autenticità della Chiesa Cattolica. Le tribolazioni degli ultimi giorni, d'altronde,
furono mirate da Satana ai veri credenti, andando ad attaccare la loro roccaforte ed il
loro pastore così da ingannarli e finalmente minare la loro universale Fede per, poi,
condurli definitivamente all'Inferno.
In conclusione, di modo da salvare la propria anima è fondamentale persistere nella
Fede Cattolica in maniera, appunto, universale, in maniera tradizionale. Occorre
peraltro essere sinceramente devoti alla Santissima Vergine Maria ed al suo Santo
Rosario. Perché? Perché La Madonna è la donna di cui discute Genesi 3:15, colei
che alla fine avrebbe ed avrà schiacciato la testa al serpente Demonio. Per questo il
nostro Signore Gesù Cristo appellò sua madre "Donna" in tutto il Nuovo Testamento,
perché i veri fedeli capissero che chi realmente fosse. Il rapporto che ella ha con suo
Figlio è talmente unico, caldo ed incorruttibile che qualunque cosa ella Gli domandi o
richieda Egli non la rifiuterebbe. Di fatti, alle nozze di Cana, su implicita richiesta di
Sua madre, il Signore Gesù Cristo nostro operò il miracolo dell'acqua tramuta in
vino, nonostante la Sua stessa affermazione che non fosse giunto il Suo tempo di
fare miracoli.
Come insegna San Giacomo nella sua Cattolica epistola, 5:16: "… imperocché molto
può l'assidua preghiera del giusto.". Ma quanto ancor maggiore potranno essere le
preghiere della Santissima Vergine Maria nostra Signora, la Madonna, la madre di
Dio? Pregare significa chiedere ausilio, aiuto. Allorché in preghiera verso la Vergine
Maria, le si chiede semplicemente di domandare a suo Figlio le grazie e le
benedizioni di cui abbiamo bisogno - ed ove tali nostre preghiere fossero presentate
al Signore nostro Dio onnipotente per mezzo di lei, piuttosto che noi, Egli sarebbe
più incline a rispondere. Dopo la venuta del Salvatore, è questa una delle più gradi
misericordie di Dio Signore nostro: avere donato all'umanità la Santissima Vergine
Maria. La Madonna non è solo colei che schiaccerà il Demonio ma è anche la madre
di Dio, l'Arca della Nuova Alleanza tra il Signore ed il Suo popolo, il redento genere
umano. Pertanto, rifiutare d'essere devoti alla Madonna è equivalente all'uomo del
Vecchio Testamento rigettante l'adorazione della, o la processione prima di una
battaglia dall'Arca dell'Alleanza. Tal uomo, infatti, cadeva dinnanzi ai nemici di Dio,
perendo e finendo definitivamente separato dal campo dei fedeli di Dio. Giacché
quel momento è vicino, fate che per voi non sia, infine, così.