Il terzo segreto di Fatima Parte I A - La Madonna è l'Arca della Nuova Alleanza Nel Vecchio Testamento, l'Arca dell'Alleanza o di testimonianza, era la cosa più santa, più solenne e più potente dell'intera Terra, prescindendo da Dio. Tale Arca assieme alla parola scritta di Dio, i 10 Comandamenti, conteneva il pane miracoloso dal Cielo, la Manna. Similmente, l'Arca della Nuova Alleanza, la Santissima Vergine Maria, conteneva il Verbo di Dio, Gesù Cristo nostro Signore, la Manna dal Cielo. L'Arca dell'Alleanza conteneva, inoltre, il bastone di Aronne, nome significante Sommo Sacerdote. Parimenti, l'Arca della Nuova Testimonianza conteneva il Sommo Sacerdote, Gesù Cristo nostro Signore, chiamato così in Ebrei 3:1. Nel Vecchio Testamento, in Esodo 40:34-35, si menziona che l'Arca dell'Alleanza viene ricoperta dalla potenza e dalla presenza di Dio; in ugual modo nel Nuovo, in Luca 1:35, si detta che la Santissima Vergine Maria viene ricoperta dalla potenza e dalla presenza dell'Altissimo. Nel Vecchio Testamento, in 2 Re 6:9, allorché Davide ebbe paura del Signore disse: "… Come entrerà ella in mia casa l'arca del Signore?". Pochi versetti dopo, egli è narrato danzar gaio dinnanzi all'Arca per, poi, tenerla presso di se per 3 fecondi quanto lunghi mesi. Il medesimo evento accadde con riguardo all'Arca del Nuovo Testamento, la Santissima Vergine Maria, in Luca 1:43, esattamente allorché Elisabetta esclamò dinnanzi a sua cugina Maria: "E donde a me questo, che la Madre del Signore mio venga a me?". Analogamente, non solo esultò anche suo figlio ancor nel grembo, Giovanni il Battista, ma Maria rimase presso la casa di sua cugina per 3 precisi mesi. L'Arca dell'Alleanza non fu solamente ricoperta d'oro, ma, secondo Esodo 25:11, essa portò anche una corona d'oro. In Apocalisse 11:19, ed in ciò che segue, si apprende in specular maniera che l'Arca della Nuova Alleanza è una donna indossante una corona. In aggiunta, Dio ordinò espressamente che l'Arca dell’Alleanza fosse realizzata in legno di acacia. Si dà il caso che tal legno è così durevole ed altamente resistente che la Bibbia dei 70, la Septuaginta, ossia, la versione Greca del Vecchio Testamento, traduce il termine in questione come "incorruttibile" e "non deperibile". È proprio per questo che la Santissima Vergine Maria è saggiamente dipinta come incorruttibile, ella non muore. Ella fu preservata da ogni peccato, originale ed attuale, e fu, seguente la sua morte, direttamente assunta in Paradiso, corpo ed anima. L'Arca dell’Alleanza deteneva, inoltre, un solennissimo potere anche contro i nemici di Dio, un potere devastante assai; essa era talmente santa e pura che ognuno che le mancava di rispetto moriva. L'Arca, insomma, era e rappresentava la presenza spirituale di Dio sulla Terra, quando Dio parlava a Mosè, infatti, lo faceva dall'Arca. Nel corso della nostra storia, Dio parlò al mondo attraverso l'Arca della Nuova Alleanza, la Santissima Vergine Maria. La Madonna apparve, infatti, sì, più volte nel tentativo di convertire l'intera umanità; implorando il mondo a fuggire dal peccato ritornando indi verso Dio. Parte I B - Fatima Nel 1917, la Santissima Vergine Maria apparve 6 volte a 3 ragazzi: Francesco e Giacinta Marto e Lucia dos Santos. Durante le apparizioni, la Madonna enfatizzò che sarebbe stato beneficamente tassativo pregare il Santo Rosario d'ivi innanzi tutti i dì, poiché il Signore nostro Cristo Gesù desiderava che il mondo si dedicasse interamente all'Immacolato Cuore di Sua madre per la propria salvezza. I bambini chiesero, dunque, alla Santissima Vergine Maria di operare un miracolo significativo affinché tutti potessero credere che fosse stata davvero ella ad aver parlato. Nostra Signora rispose ai bambini che il 13 Ottobre 1917 sarebbe stato operato da lei un miracolo a cui tutti avrebbero creduto. Alla vigilia del 13 Ottobre 1917 vi fu, però, una grande tempesta, cadde la pioggia durante tutta la notte, infangando tutta la gente sino alle caviglie. Ciononostante, ecco che il 13 Ottobre 1917 a mezzogiorno la Madonna apparve ai bambini come concordato. Fu proprio nel momento in cui Lucia ordinò alla folla di chiudere gli ombrelli, nel mezzo di una palude fangosa causata dalla detta pioggia, che avvenne il miracolo. Il sole iniziò a fare movimenti al di fuori delle leggi naturali, cambiò di colore, danzò nel cielo, girando infine rapidamente come una gigantesca ruota di fuoco. 10 minuti più tardi, esso cominciò a cadere verso la Terra, a tal punto, migliaia di persone, in una folla di 70000 di persone, riunite per assister, sì, al miracolo promesso, piansero cadendo a terra credendo che la fine del mondo fosse ormai giunta. Ma quando il sole stette per colpire la Terra, si voltò e ritornò alla sua posizione originale. Molti malati guarirono all'istante. Il miracolo scosse l'intera folla adunata, convertendo i cuori dei non credenti, inclusi quelli degli atei e dei massoni, confermando infine migliaia di persone nella Fede Cattolica. Il secondo miracolo fece sì che il fango sporcante gli abiti si asciugò subito; la gente al che gridò: "Miracolo! Miracolo!". Più tardi, uno scienziato, esaminato il terreno nel quale accadde il miracolo, asserì che la quantità d'energia necessaria per asciugare ogni traccia di sporco e di bagnato sugli abiti dell'intera folla sarebbe dovuta essere pari a quella sprigionabile da una gigantesca bomba atomica caduta nei paraggi. Naturalmente, fosse nella zona caduta una bomba di quel calibro, sarebbe sopravvissuto nessuno. Fu così che il miracolo della Santissima Vergine Maria venne a compiersi in maniera chiara e lucidissima. Il 15 Ottobre 1917, 2 giorni a seguito dell'evento, la rivista massonica ed anti-Cattolica "O Século" scrisse: "Come il sole ha danzato in pieno giorno a Fatima. Le apparizioni della Vergine. In che cosa consiste il Segno del Cielo. Migliaia di persone gridano al miracolo". Si, or, presti sagace attenzione: il giornale scrisse in prima pagina che l'evento di Fatima fu un segno del Cielo. In quale altra sede è stato letto ciò? Apocalisse 12:1: "E un gran prodigio fu veduto nel cielo: una donna vestita di sole, e la luna sotto i piedi di lei, e sulla testa di lei una corona di dodici stelle:" . Pertanto, la prima pagina del giornale in questione fu una netta e candida conferma, da parte di una fonte pubblica e, sì, anti-Cattolica, che la Madonna di Fatima, assieme al miracolo solare del 13 Ottobre 1917, fu il vaticinato segno del Cielo d'Apocalisse 12:1. Durante le sue apparizioni a Fatima la Madonna rivelò ai bambini 3 segreti. Il primo segreto fu un'orribile ed atroce visione dell'Inferno: "Nostra Signora aprì di nuovo le mani, come fece durante gli ultimi 2 mesi. La riflessione parve penetrare la Terra e vedemmo un grande mare di fuoco il quale sembrava stare proprio sotto terra. Immersi in quel fuoco, vedemmo i demoni e le anime, quest'ultime come se fossero braci trasparenti e nere o bronzee, con forma umana, fluttuanti nell'incendio sorrette dalle fiamme le quali uscivano da loro stesse, il tutto assieme a nuvole di fumo, cadendo da tutte le parti, simili al cadere delle scintille nei grandi incendi, senza peso né equilibrio, tra grida e gemiti di dolore e disperazione che mettevano orrore e facevano tremare dalla paura. I demoni, invece, si riconoscevano dalle forme orribili e ributtanti di animali spaventosi e sconosciuti, ma trasparenti e neri. Questa visione durò solamente un momento grazie alla nostra buona madre del Cielo, la quale ci aveva, prima, prevenuto con la promessa di portarci in Cielo, altrimenti credo che saremmo morti di spavento e di terrore.". Nostra Signora disse ai bambini: "Avete visto l'Inferno dove cadono le anime dei poveri peccatori. Per salvarle, Dio vuole stabilire nel mondo la devozione al mio Cuore Immacolato. Se faranno quel che vi dirò, molte anime si salveranno ed avranno pace. La guerra sta per finire ma se non smetteranno di offendere Dio, durante il Pontificato di Pio XI ne comincerà un'altra ancor peggiore. Quando vedrete una notte illuminata da una luce sconosciuta, sappiate che esso sarà il grande segno che Dio vi starà dando, prima, di castigare il mondo per i suoi crimini, per mezzo della guerra, della fame e delle persecuzioni verso la Chiesa ed il Santo Padre. Per impedirla, verrò a chiedere la consacrazione della Russia al Mio Cuore Immacolato e la Comunione riparatrice nei primi Sabati. Se accetteranno le mie richieste, la Russia si convertirà e vi sarà pace. Sennò, essa spargerà i suoi errori per il mondo, promuovendo guerre e persecuzioni verso la Chiesa: i buoni saranno martirizzati; il Santo Padre avrà molto da soffrire e diverse nazioni saranno distrutte; alla fine il mio Cuore Immacolato, però, trionferà, il Santo Padre mi consacrerà la Russia, che si convertirà, e sarà concesso al mondo un periodo di pace. In Portogallo si conserverà sempre il dogma della Fede, ecc. ... Non ditelo a nessuno.". Così, dunque, fu la prima parte del segreto di Fatima una tremenda visione dell'Inferno, mentre la seconda una previsione della seconda guerra mondiale qualora gli uomini non avessero cessato di offendere Dio. Di modo da evitare la seconda guerra mondiale oltre che le altre pene previste nella seconda parte del segreto, la Vergine Maria apparve a Lucia il 13 Giugno 1929 dandole un messaggio. Lucia era ormai suora in un convento a Tui, in Ispagna. La Vergine disse, quindi, a suor Lucia che giunto era il momento di eseguire la volontà di Dio, che fosse, pertanto, la Russia consacrata al Suo Cuore Immacolato, per opera del Santo Padre in unione con tutti i vescovi del mondo sicché promettendo di salvarla. Tuttavia, Papa Pio XI mai consacrò la Russia, pertanto, il 25 Gennaio 1938, i cieli d'Europa, durante la notte, s'illuminarono della luce sconosciuta predetta 20 anni prima dalla Santissima Madonna. Essi si illuminarono talmente tanto che delle persone in Isvizzera, alle 11 di sera, poterono leggere il loro giornale fuori dalle loro abitazioni. Suor Lucia confermò che quella strana luce fosse davvero il segno di Dio e che Egli sarebbe, sì, stato in procinto di punire il mondo. La seconda guerra mondiale scoppiò di fatti poco dopo la grande luce, adempiendo così anche la seconda parte del segreto. La terza parte del segreto è la continuazione delle parole: "In Portogallo si conserverà sempre il dogma della Fede". Molti fatti riguardanti la cronologia del messaggio di Fatima furono scoperti da un ricercatore del luogo, Fratello Michele. Durante la sua permanenza nel convento di suore Dorotee, nel giugno del 1943, suor Lucia si ammalò gravemente; allorché si accinse a mettere per iscritto le prime 2 parti del Segreto, ella non aveva ancora scritto la terza. Le sue condizioni fisiche erano talmente gravi che il Vescovo da Silva, di Fatima, era molto preoccupato ed interessato. Il 15 Settembre 1943 questi fece un viaggio in Ispagna, cogliendo l'occasione per domandare a suor Lucia di scrivere il terzo segreto "qualora davvero lo avesse desiderato"; suor Lucia al che chiese al vescovo un ordine formale scritto. A metà del mese di Ottobre 1943, il Vescovo da Silva trasmise a suor Lucia tale ordine formale di modo che ella potesse scrivere il terzo segreto. Ella tentò, dunque, di scrivere il terzo segreto durante i 3 mesi successivi. Tuttavia, ogni qual volta che ella cercava di scriverlo veniva assalita da profonda ansia, come se venisse impedita dal farlo. 3 mesi dopo tale crisi, il 2 Giugno 1944, la Santissima Vergine Maria le apparve dicendole che era davvero la volontà di Dio che ella scrivesse il terzo segreto ed il giorno seguente, dopo averlo terminato di scrivere, lo consegnò al Vescovo da Silva. Il Vescovo da Silva avrebbe ben potuto leggere il terzo segreto ma decise di non farlo, questi così scelse a fronte del timore incombente con la responsabilità di avere conoscenza rispetto al suo contenuto. Si rammenti, ad ogni modo, che suor Lucia fece promettere solennemente al Vescovo da Silva che "esso, il terzo segreto, sarebbe stato certamente aperto e letto al mondo od alla sua morte od al massimo nel 1960, in base a ciò che fosse accaduto prima". Nel 1946, suor Lucia rispose alla domanda richiedente il motivo per cui fosse necessario attendere sino al 1960? "Perché la Santissima Vergine così desidera" rispose, oltre a che: "Sarà più chiaro a quel punto". Il Sant’Uffizio del Vaticano chiese di prendere possesso del testo del terzo segreto nel 1957. Il Vescovo Venanzio, ovvero, il vescovo ausiliare di da Silva, al punto, lo pregò di leggergli il terzo segreto ma da Silva rifiutò. Venanzio decise, quindi, di mantenere chiusa la busta contenente il segreto, rivelando solamente la lunghezza del testo da essa contenuto, di 20-25 righe circa. Giunse, dunque, il 16 Aprile 1957, il terzo segreto di Fatima a Roma. Le evidenze suggeriscono che Papa Pio XII volesse attendere sino al 1960 per leggerlo, come dettato dalla Vergine Santissima Maria a suor Lucia, morendo, però, purtroppo precocemente, il 9 Ottobre 1958. Dunque, il mondo avrebbe, sì, dovuto attendere sino al 1960 perché il Vaticano diffondesse il famigerato terzo segreto. L'8 Febbraio 1960, il Vaticano annunciò invece che il terzo segreto di Fatima non sarebbe stato rivelato. L'unica ragione per cui il Vaticano decise di non rivelare il terzo segreto fu perché sarebbe stato per esso imbarazzante da divulgare ed in ogni caso assai compromettente. Si pone, quindi, la domanda: sebbene il Vaticano decise di non rivelare al mondo il terzo segreto di Fatima nel 1960 come promesso, perché non pensò suor Lucia a farlo? Parte II A - La spuria suor Lucia ipotizzata Sono qui le prove indicanti chiaramente che la reale suor Lucia fu uccisa e poi sostituita da una spuria suor Lucia probabilmente a cavallo tra il 1958 ed il 1959. Se suor Lucia fu, sì, sostituita da un impostore, perché allora l'amico di suor Lucia, il vescovo da Silva, non riconobbe l'impostore? Perché pochi mesi dopo che il Vaticano ricevette il terzo segreto, nel 1957, il vescovo da Silva morì, confermando quindi come suor Lucia fu certamente rimpiazzata tra il 1958 ed il 1959 e non prima. Malgrado suor Lucia incontrasse persone molto raramente, ella incontrò Padre Agostino Fuentes il 26 Dicembre 1957. Padre Agostino Fuentes fu l'avvocato principale per le cause di beatificazione di Francesco e Giacinta. Ecco perché suor Lucia lo volle incontrare. Poco tempo dopo il loro incontro, padre Fuentes fece ritorno al suo paese, il Messico. Il 22 Maggio 1958, egli pronunciò un discorso concernente ciò che suor Lucia gli disse. Padre Fuentes disse che allorché incontrò suor Lucia, ella le sembrò "molto triste, molto pallida ed emaciata assai." suor Lucia, in effetti, disse a Padre Fuentes: "Dio punirà il mondo e lo farà in modo terribile. La punizione del Cielo è imminente. Padre, quanto tempo manca all'arrivo del 1960? Sarà molto triste per tutti, nessun individuo potrà provare alcuna gioia se, prima, il mondo non pregherà e non farà penitenza. Non posso fornire altri dettagli, perché è ancora un segreto. Questa è la terza parte del messaggio di nostra Signora, che rimarrà segreta fino al 1960.". suor Lucia continuò: "Padre, la mia missione non è quella di indicare al mondo i castighi materiali, che sarebbero, sì, sicuri se il mondo non iniziasse subito a pregare ed a fare penitenza. No! La mia missione è quella di indicare a tutti l’imminente pericolo in cui ci troviamo, ovvero, perdere le nostre anime per tutta l’eternità, se rimanessimo ostinatamente nel peccato. Il Diavolo è in procinto di ingaggiare una battaglia decisiva contro la Vergine ed una battaglia decisiva è quello scontro finale in cui una parte sarà vittoriosa e l’altra, giocoforza, subirà la sconfitta. Per questo, d’ora in poi, dobbiamo scegliere da che parte stare. O staremo con Dio o staremo col Demonio. Non vi sono altre possibilità. Dio sta dando 2 ultimi rimedi all’umanità, questi non sono altri che il Santo Rosario e la devozione al Cuore Immacolato di Maria. Il fatto che siano gli ultimi 2 rimedi significa che non ve ne saranno altri. La Santa Vergine Maria, in questi ultimi tempi in cui ci troviamo, ha dato una nuova efficacia alla recita del Santo Rosario, a tal punto che non vi è alcun problema, non importa quanto grande sia, sia esso temporale o soprattutto spirituale, nella vita dei popoli e delle nazioni, che non possa essere risolto dal Rosario. Non c’è alcun problema, le dico, non importa quanto difficile esso sia, che non possa essere risolto dalla recita del Santo Rosario. Con il Santo Rosario noi ci salveremo. Ci santificheremo. Consoleremo nostro Signore ed otterremo la salvezza di tante anime. Infine, la devozione al Cuore Immacolato di Maria, la Nostra Santa Madre, consiste nel considerarLa quale sede della misericordia, della bontà e del perdono, e come la porta attraverso la quale entreremo in Paradiso." suor Lucia disse, inoltre, a Padre Fuentes che la Vergine le fece capire che il contemporaneo è ormai il tempo della fine del mondo. Dopo che Padre Fuentes rivelò ciò che suor Lucia gli disse il discorso fu pubblicato in riviste di tutto il mondo. Un anno dopo, il 2 Luglio 1959, la diocesi di Coimbra, quella di suor Lucia, colpì ufficialmente accusando Padre Fuentes di avere mentito su ciò che suor Lucia gli disse durante la loro intervista. Fu per l'appunto pubblicata una lettera su macchina da scrivere, dicendo: "Padre Agostino Fuentes, l'avvocato per le cause di beatificazione dei veggenti di Fatima, visitò suor Lucia nel Carmelo di Coimbra parlando esclusivamente di cose sul processo in questione. Ma dopo il suo ritorno in Messico questi si concesse di emettere dichiarazioni sensazionali, di carattere apocalittico, escatologico e profetico, dichiarando di averle udite dalle labbra di suor Lucia. Tenuto conto della gravità di queste dichiarazioni, la cancelleria di Coimbra ha pensato che fosse suo dovere ordinare un'indagine approfondita sull'autenticità di tali notizie ma anche riguardo alle dichiarazioni segnalate come professate da suor Lucia. La diocesi di Coimbra ha, pertanto, deciso di pubblicare le seguenti parole di suor Lucia, rispondendo alle domande fornite da qualcuno autorizzato farlo. Suor Lucia: Padre Fuentes mi ha parlato nella sua capacità di avvocato per la causa di beatificazione dei servi di Dio, Giacinta e Francesco Marto. Abbiamo solo parlato di fatti e cose relative a questo argomento. Tutto il resto è, quindi, né accurato né vero. Mi dispiace, perché non posso immaginare che ciò che è un bene per l'anima non sia diretto verso Dio, che è verità. Io so niente e quindi posso solo avere detto niente riguardo a tali pene falsamente attribuite a me. La cancelleria di Coimbra è autorizzata, dunque, a dichiarare che, per quanto suor Lucia abbia confermato che sia il suo dovere informare il mondo rispetto a Fatima, ella ha di fatto annunciato nulla di nuovo e, di conseguenza, ha autorizzato nessuna persona, almeno dal Febbraio 1955 in poi, a pubblicare qualcosa attribuibile agli eventi di Fatima.". Fu dopo che questa lettera venne dalla diocesi di Coimbra pubblicata che Padre Fuentes finì per essere ritirato dalla sua funzione d'avvocato per le cause di beatificazione di Giacinta e Francesco Marto. Il 19 Marzo 1961, Padre Luigi Kondor, prete Ungherese, paese comunista all'epoca, sostituì, quindi, Padre Fuentes in tale ruolo. In essenza, il 2 Luglio 1959, la diocesi di Coimbra pubblicò false lettere nel nome di suor Lucia, la quale fu messa a tacere per, poi, a breve morire od essere definitivamente uccisa. Ciò che è limpido è che la spuria suor Lucia fu installata proprio in quel momento. Essa fu scelta cosicché, per quanto impossibile, assomigliasse, sì, il più possibile alla reale suor Lucia, ella fu probabilmente un'agente comunista od un'artista corrotta, sicché, ricattabile; abituandosi del tutto ad uno stile di vita a quel punto pseudo-monastico solamente una volta pubblicamente raffigurante suor Lucia di Fatima, in un tempo ormai più che tardo per tornare indietro. Il nostro monastero, il Monastero della Famiglia Santissima, fu la prima organizzazione al mondo a parlare pubblicamente del concetto di una spuria suor Lucia ed a fornire gli elementi corroborando la presente ipotesi, pubblicando l'articolo: "Tutta la verità circa la Consacrazione della Russia e della spuria suor Lucia" (collegamento di rete in Inglese al sito vaticancatholic.com). Occorre richiamare che la reale suor Lucia di Fatima mai previde la sua morte né seppe remotamente profetizzare quand'essa sarebbe potuta avvenire. Suor Lucia avrebbe sennò giammai esatto dal Vescovo da Silva che il terzo segreto fosse aperto e rivelato al mondo od alla sua morte o nel 1960, qualunque fosse giunta prima. Ella in pratica non sapeva se fosse morta prima o dopo del 1960. Ciò che, tuttavia, si con certezza sa è che dal 1 Gennaio 1960, suor Lucia avrebbe indipendentemente incominciato a rivelare, sì, il terzo segreto. Nonostante, come visionato, nella sua nota del 2 Luglio 1959, la cancelleria di Coimbra dichiarò, nel pieno della sua autorità, che "suor Lucia aveva più nulla da dire su Fatima". Vederla divenne sempre più difficile, soprattutto nei seguenti anni; i suoi scritti non furono più pubblicati e la sua potenziale testimonianza diventò in vari contesti addirittura seccante. Ma d'ancor più interesse fu il fatto che il confessore di suor Lucia, Padre Aparàco, una volta ritornato dal Brasile nel 1960, non fu più in grado di vederla. Egli osservò: "Non sono stato capace di parlare con suor Lucia poiché l'arcivescovo non poteva concedermi il permesso di incontrarla. Sono state imposte dalla Santa Sede delle condizioni di assoluto isolamento. Di conseguenza, è impossibile parlarle assente una licenza da Roma.". L'autorizzazione ivi discussa, per incontrare suor Lucia, sarebbe potuta esser concessa solo che da 2 persone: Giovanni XXIII ed il Cardinale Prefetto del Sant'Uffizio. Ciò snocciola, dunque, il fatto che se solamente 2 persone di tal calibro potessero concedere di visitare una mera suora nel remoto Portogallo, la vera suor Lucia era stata rimpiazzata; suor Lucia di Fatima non era più. PARTE II B - La spuria suor Lucia smascherata Come corroborato da molte informazioni, su un'altra pellicola, rispetto ad Angelo Roncalli, Giovanni XXIII fu un massone. Giovanni XXIII, Enciclica "Grata Recordatio", 26 Settembre 1959: "Il pensiero va ai territori della Terra nei quali si vede il desiderio dell'uomo di un futuro migliore, nei quali si vede il risveglio di una forza misteriosa, e questo ci fa ben sperare che l'uomo sia guidato da una coscienza retta e da un senso di dovere di promuovere i veri interessi della società umana.". La locuzione "forza misteriosa", fatto menzionato anche in un'altra pellicola, fu il nome originale della Massoneria, fondata da re Erode Agrippa nel 43 D.C. nel tentativo di contrastare l'apparente forza misteriosa di cui l'Apostolato del Signore nostro Gesù Cristo era dotato. Giovanni XXIII si espresse in tal maniera di modo da promuovere pubblicamente il risveglio della Massoneria nel mondo, grazie al suo finalmente raggiunto trionfo sul suo storico nemico, la Chiesa Cattolica, il cui unico obbiettivo fu sempre quello di pascere il gregge del Signore, ossia, di salvar le anime dal Maligno Satana e dalla inimmaginabilmente dolorosa punizione fisica ed eterna che attende ormai da tempo lui ed i suoi complici. Nell'udienza del 19 Novembre 1959, Giovanni XXIII parlò con suor Lucia, a questo proposito s'affermò: "Abbiamo parlato a lungo della veggente di Fatima, oggi devota religiosa a Coimbra. Il Sant'Uffizio si prenderà cura di tutto mantenendo le buone direttive.". In altre parole, Giovanni XXIII ed i suoi compari agenti congiurati avrebbero continuato a celare la verità riguardante il terzo segreto di Fatima assieme alla talpa, la spuria suor Lucia. Quest'ultima fece la sua prima pubblica apparizione il 13 Maggio 1967 insieme a Paolo VI. Coloro i quali videro le riprese di Paolo VI a Fatima rammenteranno che egli pregò nemmeno un'"Ave Maria". Ecco la foto dell'autentica suor Lucia nel 1945, allorché aveva 38 anni, la donna in codesta foto non è la stessa di quell'altra. Ebbene, tale foto risale al 1967, 22 anni dopo, anno in cui suor Lucia avrebbe dovuto avere 60 anni. Chiaramente codesta donna è ben più giovane anche di quando suor Lucia stessa aveva 38 anni. Benché una persona mostri segni di invecchiamento tra i 38 ed i 60 anni, la fisionomia non viaria. Oltre a ciò, si può anche notare come i denti della spuria suor Lucia siano normali e regolari; quelli della reale controparte sono, invece, grandi, prominenti ed irregolari assai. Ulteriormente, la spuria suor Lucia sembra utilizzare un rossetto, cosa che l'autentica suor Lucia avrebbe difficilmente fatto. Infine, il mento della vera suor Lucia di Fatima è molto più piccolo di quello della lestofante suor Lucia, invece, lungo. Allorché la reale suor Lucia sorride, le sue labbra formano una "U"; quando lo fa l'altra, si forma, invece, una "U" nel senso inverso. Si potrebbe allora obbiettare: "perché i parenti di suor Lucia non smascherarono la messa in scena?". In verità, in un convento Carmelitano Cattolico tradizionale, quando una sorella incontra dei visitatori, lo fa da dietro una recisione, essa stessa una griglia, una barriera insomma, nascondente perfettamente la persona. Essa, inoltre, indossa tipicamente una randa ed in base alle dimensioni di quest'ultima entrano in gioco anche delle altre componenti inibenti la visualizzazione chiara della prima, come una tenda disegnata in modo tale che essa non possa vedere i visitatori ma solamente udirli. I riceventi possono, dunque, solamente immaginare le sembianze precise della sorella, vedendo che una sagoma ed udendo che una voce. La tenda può essere ritirata solamente a fronte di un incontro con la propria famiglia. Ciononostante, lo stratagemma consistette nel esigere da parte della madre superiore in accordo con la spuria suor Lucia di ritirare la tenda nemmeno a fronte di visite famigliari. Fondamentalmente bastò sol che ciò a far sì che i famigliari di Lucia dos Santos non riconoscessero l'impostore. Ma anche assente tale tecnica sarebbe stato, comunque, possibile perpetrare l'inganno. Il superiore del convento Carmelitano, probabilmente complice, non derogò dalle canoniche visite familiari su base annuale di un'ora circa. Detto ciò non si sa con certezza se i parenti di suor Lucia la incontrarono con consuetudine su base annuale durante la fine degli anni '50, periodo nel quale avvenne la sostituzione. In ultimo, concernente le norme specifiche del convento in questione, fu sempre vietato ai suoi parenti di vederla da vicino, sempre imponendo la presenza del superiore durante le visite stesse. Qualora fossero trascorsi degli anni senza che i parenti l'abbiano visitata, essi avrebbero potuto mai scoprire l'esistenza effettiva di una spuria suor Lucia. La maggior parte delle persone rimembra i propri familiari grazie alle loro fotografie ed alle loro voci tramite il telefono. Probabilmente, nessun parente udì più suor Lucia durante quel periodo senza che foto di lei fossero ovviamente divulgate. Passati molti anni senza aver più visto i propri familiari e parenti, né di persona né in fotografia, si tende ad obliare totalmente le loro sembianze. Si ha conoscenza di sole 10 foto scattate a suor Lucia, immagini le quali furono probabilmente neanche viste dalla sua famiglia. Detenendo nessuna foto di qualche vostro parente, senza averlo più da tempo visto, vi ricorderete bene di lui od avrete impresso in mente solamente il vago ricordo di ciò che sembrava quell'ultima volta? Ebbene, nel caso di suor Lucia esistevano nemmeno i ricordi. Ella entrò in vita monastica nel 1921, 4 anni dopo l'apparizione della Madonna a Fatima; nel 1928 si trasferì dalle suore Dorotee a Tui, in Ispagna, e nel 1946 presso il convento Carmelitano di Coimbra, in Portogallo. Non si ha nessuna idea rispetto alla frequenza delle visite da parte della sua famiglia verso di lei, ne consegue che essi potevano conoscerla al più minimamente. S'è finora provata la sostituzione della vera suor Lucia con una lestofante verso la fine degli anni '50. Le lettere della spuria suor Lucia, tra il 1960 ed il 2000, contengono, quindi, presunte lettere attribuibili alla sua vera controparte. Si visionino le lettere dell'autentica Lucia dos Santos: del 17 Dicembre 1927; del 29 Maggio 1930 e del 17 Novembre 1935. Ci si accorga che la parte inferiore delle sue "g" detiene una peculiarità che la contraddistingue; quelle della spuria suor Lucia, del 13 Aprile 1980, posseggono, invece, delle forme assai distinte. Ecco la "S" maiuscola di una lettera del 17 Dicembre 1927, di una lettera del 29 Maggio 1930 e di un'altra del 17 Novembre 1935. Ecco quella della spuria suor Lucia datata sia 13 Aprile 1980 che 13 Luglio 1989. Le "S" maiuscole della spuria suor Lucia degli anni '80 sono palesemente differenti da quelle della vera controparte. Nel 1992, suor Lucia fu intervistata da 3 persone con riguardo alla consacrazione del mondo al Cuore Immacolato della Madonna ad opera di Giovanni Paolo II e qualora avesse ciò adempiuto le richieste della Santa madre. Convinti che ella fosse suor Lucia, le domandarono anche di parlarli del terzo segreto di Fatima. L'intervista fu successivamente pubblicata in un libro dal titolo "2 ore con suor Lucia" (in Inglese), eccone un estratto: "Domanda: La consacrazione della Russia è stata adempiuta da Giovanni Paolo II il 25 Marzo 1984? suor Lucia: Sì, sì, sì (sottovoce ed in tono affermativo mostrando attesa per quella domanda). Domanda: Questa consacrazione è stata, dunque, accettata dalla Madonna? suor Lucia: Sì. Domanda: La Madonna la ha accettata soddisfatta? suor Lucia: Sì. Domanda: Vogliono Dio e la Madonna che la Chiesa riveli il terzo segreto? suor Lucia: Il terzo segreto non è destinato ad essere rivelato; è solo per il Papa e per la gerarchia diretta della Chiesa. Domanda: Ma non rivelò nostra Signora che esso sarebbe dovuto essere rivelato al pubblico nel 1960 al più tardi? suor Lucia: La Madonna mai disse questo. La Madonna disse che era destinato solamente al Papa. Domanda: Il Papa può rivelare il terzo segreto? suor Lucia: Il Papa può rivelarlo se vuole ma io non glielo consiglio. Scegliesse di farlo, gli consiglio molta cautela. Deve essere prudente.". Il Fratello Michele Dimond, del nostro monastero, ebbe l'opportunità di conversare con una di queste 3 persone coinvolte nella detta intervista del 1992. Egli espresse la sua sensazione di un fenomeno falso, spurio e preoccupante riguardante suor Lucia di Fatima, confermando la verosimile e veridica ipotesi della sostituzione. Come in principio menzionato, la reale suor Lucia disse che il terzo segreto sarebbe dovuto essere svelato al mondo entro il 1960 al massimo. La spuria controparte la contraddisse, affermando che esso non, da rivelare, era destinato sol che al Papa. L'impostore contraddisse anche il fatto che la reale suor Lucia affermò l'obbligatoria rivelazione entro il 1960. Si è tentato spesso di screditare tale intervista con la scusa che la suora, posta sempre al di dietro della griglia, fu per quest'intervista al di fuori. Ciò è logico, il Vaticano autorizzò un insolito colloquio con un selezionato gruppo di persone all'esterno proprio per corroborare l'idea che Giovanni Paolo II avesse consacrato la Russia con successo di modo che l'intero mondo potesse credere a tale sensazionale gesta. Ciononostante, allorché suor Lucia ebbe da incontrare sua sorella carnale, la quale avrebbe facilmente smascherato il tranello, fu posta nuovamente dietro la griglia, circondata da numerose suore. Parte III - La versione Vaticana del terzo segreto L'ultima volta che la spuria suor Lucia apparì pubblicamente fu il 13 Maggio 2000. Quel giorno, Giovanni Paolo II incaricò il cardinal Sodano di rivelare al mondo il terzo segreto. Questi affermò che il terzo segreto fu di fatto una mera visione, assente profezie alcune, da interpretare, pertanto, solo che allegoricamente. Sodano aggiunse che l'interpretazione ivi avanzata fu approvata sia da Giovanni Paolo II che dalla stessa suor Lucia. L'interpretazione in questione, da Sodano proclamata, riguardò, dunque, sia una presunta guerra prendente luogo nel ventunesimo secolo concernente l'ateismo come antagonista della Chiesa di Dio, che il tentato omicidio a Giovanni Paolo II avvenuto il 13 Maggio 1981. La spuria suor Lucia, lì presente, allorché Sodano svelò, sì, tale falsa interpretazione, tramite degli innegabili gesti di approvazione confermò apertamente il tutto. Orbene, qualunque tradizionalista rifiutante la versione Vaticana del terzo segreto di Fatima, rinnegante l'esistenza di una lestofante suor Lucia, giace o nell'ignoranza dei fatti o nella pura malafede. I 2 eventi sono inscindibili. È impossibile respingere la falsa versione Vaticana del terzo mistero senza simultaneamente denunciare la spuria suor Lucia. Sodano asserì, inoltre, che Giovanni Paolo II ordinò alla Congregazione per la Dottrina della Fede, guidata nientemeno che Giuseppe Ratzinger, già Benedetto XVI, di pubblicare la cosiddetta visione del terzo segreto assieme ad apposito commento. Il 26 Giugno 2000, tale congregazione divulgò ciò che affermava essere il celebrato terzo segreto. Il Vaticano, dunque, rettificò che il segreto in questione fu una visione nella quale in Papa, vestito in bianco, sicché, presunto dal Vaticano stesso come Giovanni Paolo II, veniva ucciso ed in cui una moltitudine di martiri uccisi testimoniava l'aspersione del proprio sangue sulle anime del mondo. Chiaramente, 2 son le incongruenze d'ivi fuoriuscenti, da una parte Giovanni Paolo II sopravvisse all'attentato e dall'altra, la dottrina Cattolica, reiterata fra l'altro dalla Chiesa stessa nel corso dei secoli, insegna che la giustificazione davanti a Dio necessaria per la salvezza del mondo si ottiene esclusivamente con l'aspersione sulle anime del Sangue del Signore nostro Gesù Cristo. Papa San Leone Magno, Lettera dogmatica a Flaviano, Concilio di Calcedonia, 451: "Occorre ascoltare il beato apostolo Pietro, il quale insegna che la santificazione dello spirito avviene solamente tramite l’aspersione del sangue di Gesù Cristo.". Parimenti, la Bibbia, 1 Giovanni 1:7, detta: "… il sangue di Gesù Cristo suo Figliuolo ci purga da ogni peccato.". Di conseguenza, la giustificazione umana dinnanzi a Dio è sol che fatta tramite l'aspersione del Sangue di Cristo e non tramite quello dell'uomo. Tali deviazioni dalla dottrina Universale di Cristo, la Fede Cattolica, dimostrano che il terzo segreto rivelato dal Vaticano fu un tranello di Satana, fu Anticristo. Logicamente, considerando che Giovanni Paolo II predicò predominantemente la dottrina dell'Anticristo, per cui ogni essere umano è il Figlio di Dio, durante tutto il suo antipontificato, ci si accorge che egli fu il maggiore artefice di questa spuria rivelazione. In un'altra pellicola è offerta l'evidenza per cui Giovanni Paolo II fu Satana incarnato. L'autentico terzo segreto per di più riguarda la continuazione delle parole della Madonna:"In Portogallo si conserverà sempre il dogma della Fede…". Nello spurio terzo segreto non vi sono, invece, parole alcune della Santissima Vergine Maria. Analogamente, rivelato dal Vescovo Venanzio, il terzo segreto fu scritto in forma di una lettera dotata di margini di 0,75 cm circa su ciascun lato, su carta; il terzo segreto del Vaticano del 2000 non apparve, invece, in forma di una lettera, non fu rivolto ad un destinatario né fu firmato, in aggiunta le pagine della carta non mostrarono margini alcuni. Vi sono, inoltre, ulteriori problemi, per esempio le lettere "SMS" sulla spuria versione del segreto sono gabellate come opera di suor Lucia nel 1944; ciononostante, ecco una lettera datata 17 Settembre 1927 dotata di "SMS" della vera suor Lucia, palese è la differenza. È imposto di dover accettare che tali lettere siano opera della medesima persona nell'arco di meno di 20 anni, come se la scrittura possa cambiare così repentinamente. Si consideri, pertanto, il modo in cui la vera suor Lucia scrisse "Tui", nel 1944 nella versione del terzo segreto; lo si raffronti, ora, al "Tui" del 29 Maggio 1930, sono pressoché identiche, nonostante siano trascorsi 14 anni circa tra le stesure di tali 2 lettere. Si è precedentemente osservata la "S" maiuscola della reale suor Lucia: il 17 Dicembre 1927; il 29 Maggio 1930 ed il 17 Novembre 1935. Nello stesso modo si è visionata la stessa lettera, però, della spuria suor Lucia, il 13 Aprile 1980 ed il 13 Luglio 1989. Solamente un cieco può non vedere le ovvie disparità tra esse. Si presti, ora, attenzione alla versione Vaticana del terzo segreto ed alla "S" maiuscola apparentemente datata 1944, vi sono ancora enormi differenze. Codesta "S" maiuscola, del 17 Novembre 1935, ben solamente 8 anni prima della presunta controparte del 1944, è, di nuovo, assai distinta, contraddizione. Infine, sebbene la reale suor Lucia avesse esortato la divulgazione del terzo segreto entro il 1960 od alla sua morte qualora essa fosse avvenuta prima, nella versione Vaticana di quest'ultimo v'è nulla che richiami gli eventi di quell'anno, del '60, il tutto conferma la candida frode targata Vaticano. È visibile, dal sito ufficiale del Vaticano, che si cerchi disperatamente di persuadere il mondo a credere che suor Lucia abbia confermato la rivelazione del segreto in questione da esso divulgato. Il sito afferma: "L'arcivescovo Bertone, presentando le 2 buste fra cui una contenente la lettera con la terza parte del segreto di Fatima, ode suor Lucia prontamente esclamare, toccandola con le dita: Questa è la mia carta! Quindi, durante la lettura: Questa è la mia scrittura!". Ed alla domanda: "Il personaggio principale della visione è il Papa?" suor Lucia non esita a rispondere con un affrettato sì. La ragione per tutto questo teatrino, ossia, per cui ciò sia pubblicato sul sito ufficiale del Vaticano, giace nella dissuasione al pensare che il terzo segreto rivelato al mondo nel 2000 sia falso; nello specifico, giace nella persuasione al credere che la figura primaria del segreto sia veramente stata Giovanni Paolo II. Giuseppe Ratzinger, già Benedetto XVI, allora capo della Congregazione per la Dottrina della Fede, scrisse il commento ufficiale del terzo segreto. Egli commentando la visione dell'Inferno, il primo segreto, ovvero, nel quale la Madonna disse: "Avete visto l'Inferno dove cadono le anime dei poveri peccatori. Per salvarle Dio vuole stabilire nel mondo la devozione al mio Cuore Immacolato" dichiarò: "Il Cuore Immacolato è, secondo Matteo 5:8, un cuore, da parte di Dio, giunto ad una perfetta unità interiore in presenza di Dio. La devozione al Cuore Immacolato di Maria è, pertanto, un modo per avvicinarsi al comportamento del cuore.". Ratzinger pronuncia l'atroce eresia per cui la Santissima Vergine Maria non è l'unica a possedere il Cuore Immacolato, il quale si può ben ottenere. Al termine del suo commento, egli, infine, proclama che gli eventi di Fatima sono ormai da obliare: "Prima di tutto, dobbiamo affermare assieme al cardinal Sodano che le situazioni concernenti la parte terza del segreto di Fatima appaiono ormai essere parte del passato, di là. Nella misura in cui singoli eventi vengono rappresentati, appartengono di fatto al passato. Coloro che avevano atteso eccitanti rivelazioni apocalittiche sulla fine del mondo ed il corso futuro della storia saranno, dunque, delusi.". Queste ultime parole di Ratzinger entrano in netta contraddizione con ciò che egli, invece, dichiarò in un intervista dell'11 Novembre 1984, per la rivista dal nome "Gesù", in cui confermò, sì, che il terzo segreto trattasse della fine del mondo. Ossia: "Pericoli incombenti sulla Fede e la vita Cristiana e di conseguenza la vita del mondo; sull’importanza degli ultimi tempi.". Si sappia che Ratzinger approvò ogni singola parola di quell'intervista prima che essa venne pubblicata. Quale è, dunque, il reale terzo segreto di Fatima? Parte IV - Il reale terzo segreto Seguiranno, ora, delle dichiarazioni da parte di persone affermanti di conoscere il reale terzo segreto. Il cardinale e teologo Ciappi, sotto il pontificato di Papa Pio XII, disse rispetto al terzo segreto: "Nel terzo segreto, noto tra le altre cose, che la grande apostasia nella Chiesa Cattolica partirà dalla sua sommità.". All'Università di Vienna, 10 Settembre 1984, l'ex vescovo di Fatima, il Vescovo Cosme do Amaràl, rispondendo ad una domanda concernente il terzo segreto asserì: "Il suo contenuto riguarda solo la nostra Fede.". Padre Gomero De Pauw, consigliere durante il Concilio Vaticano II, ricevette una copia del presunto terzo segreto. Disse che la copia del terzo segreto da lui letta conteneva una profezia della Santissima Vergine Maria riguardo ad un'impensabile apostasia nella Chiesa Universale di Dio, la Chiesa Cattolica. Egli, per di più, affermò che al tempo circolasse una copia del terzo segreto fra alcuni giornalisti. Alcuni di essi lo interrogarono domandandogli se quello fosse davvero il segreto, egli accettò l'autenticità del loro testo specialmente dopo averlo domandato a persone chiave nella struttura Vaticana. Nello specifico, il Vaticano, per quanto non proclive ad esporsi a riguardo, mai negò la veridicità del testo. Padre De Pauw, infine, rivelò che i funzionari del Vaticano non volevano ammettere che tale orribile evento potesse accadere alla Chiesa Universale del Signore. Il cardinale Silvio Oddi affermò parimenti: "Il terzo segreto non comporta una presunta conversione della Russia, fra l'altro ancora lontana dal diventare una realtà, concerne, invece, la rivoluzione nella Chiesa Cattolica. La Vergine ci ha messo in guardia proprio contro l'apostasia nella Chiesa.". Dal Concilio Vaticano II nacquero molte innovazioni di fatto, sì, simili ad una vera e propria sedizione nei confronti della Cristina Cattolica Fede. Il 17 Marzo 1990, nella Italiana rivista "Il Sabato", cardinal Oddi dichiarò a fronte di un'interrogazione sul terzo segreto ciò che, ora, segue: "Penso di aver molto ben conosciuto Giovanni XXIII, poiché ho passato diversi anni al suo fianco. Se il segreto reale fosse stato confortante, o quantomeno non compromettente, per la Chiesa, dunque riguardante la conversione della Russia o la rinascita religiosa in Europa Orientale, credo che pressioni su di lui sarebbero state fatte di modo da divulgarlo al pubblico. Per temperamento, egli non esitava a comunicare le cose con gioia; fu rivelato che il cardinale Roncalli, in una serie di lettere ad amici, annunciò praticamente la sua elezione al pontificio. Ma quando io gli domandai il motivo, nel corso di un'udienza nel 1960, riguardo all'obbligo di tenere ancora celato il terzo segreto di Fatima, da lui appunto ancora non annunciato, egli, rispondendomi con un sospiro, mi disse: non me ne parli ancora, per favore.". Ed ancora, continuò il cardinal Oddi: "Quale eclatante evento accadde nel 1960 da poterlo collegare col terzo segreto di Fatima? Esso fu indubbiamente la fase preparatoria del Concilio Vaticano II. Non sarei, dunque, sorpreso se il terzo segreto trattasse dei venturi tempi oscuri per la Chiesa; della gravissima confusione e della preoccupante apostasia all'interno del Cattolicesimo. Considerando la vissuta crisi spirituale da tale concilio in poi, i segni che questa profezia si sia adempiuta non sembrano mancare.". Nella stessa intervista, il cardinale Silvio Oddi scambiò le seguenti battute con il giornalista. "G: Lei parlò con suor Lucia? O: Sì, nel 1985. Andai in Portogallo, per celebrare solennemente l'anniversario delle apparizioni, e non potei resistere alla tentazione di parlare con lei. Ovviamente, non le chiesi di rivelarmi il segreto ma le domandai se sapesse il motivo per cui la Chiesa avesse deciso di non renderlo pubblico. G: E che cosa le rispose suor Lucia? O: Disse che nel Maggio 1982, parlò con Giovanni Paolo II, il quale aveva fatto un pellegrinaggio a Fatima per ringraziare la Madonna, un anno dopo l'attentato in Piazza San Pietro. Decisero insieme che fu idoneo non rivelare il terzo segreto. Mi spiegò che ciò fu maggiormente dettato dalla paura che il segreto potesse essere male interpretato.". Testimoniano, dunque, al fatto che nel mezzo di una pubblica intervista Oddi confermò indipendentemente, assenti ambiguità alcune, ciò che la spuria suor Lucia asserì in nel 1992 in un'altrettanta intervista, il terzo segreto non è da rivelare. Come se non bastasse, il cardinale conferma che il Concilio Vaticano II sia proprio l'adempimento della profezia contenuta nel terzo segreto di Fatima, il quale durò dal 1962-65, in piene fasi preparatorie già dal 1960. Di fatto, Giovanni XXIII annunciò il venturo avvento del concilio il 25 Gennaio 1959, la prima fase preparatoria cominciò il 2 Maggio 1959; il lavoro della commissione si concluse il 1 Maggio 1960; mentre la seguente fase preparatoria iniziò il 5 Giugno 1960 munita di 10 commissioni. Ne consegue che l'unico eclatante evento nel mondo Cattolico, e non, prendente luogo nell'anno 1960, per cui la Madonna chiese a suor Lucia di rivelare il terzo segreto, fu proprio la finalizzazione della preparazione del venturo enorme concilio, così appellato da Giovanni XXIII. Si noti, inoltre, che Giovanni XXIII annunciò l'avvento del venturo concilio il 25 Gennaio 1959, esattamente 20 anni dopo le avvistate grandi luci nei cieli dell'Europa comunicanti l'adempimento del secondo segreto. In ugual modo, tale fu il presagio che anche il terzo si sarebbe adempiuto. Non è, in essenza, coincidenza che Giovanni XXIII abbia chiamato il Concilio Vaticano II proprio lo stesso giorno, a distanza di 20 anni, in cui si adempiette il secondo segreto di Fatima, le conseguenze belliche del fallimento della consacrazione Russa, per annunciare l'adempimento del terzo segreto della vaticinata grande apostasia del mondo. PARTE V - L'elezione del cardinal Siri In una pellicola passata si indicava che il cardinale Giuseppe Siri di Genova, Italia, fu legittimamente eletto Papa durante il Conclave del 26 Ottobre 1958. Quel giorno, del fumo bianco fuoriuscì dal camino della Cappella Sistina per ben 5 minuti, indicante l'elezione di un nuovo Papa. L'evento fu riportato nei giornali di tutto il globo; Radio Vaticana annunciava: "Il fumo è bianco! Non v'è dubbio alcuno: il Papa è stato eletto!". Essa proclamò, inoltre, che gli altri cardinali si stavano già cimentando per i diritti di accettazione del nuovo Papa. Tuttavia, 5 minuti dopo, nessun Papa emerse, il fumo bianco si rivolse, dunque, a fumo nero; tutto questo allorché, nella Cappella Sistina, il cardinale Siri fu eletto ed accettò la sua elezione. Di fatto, questi fu minacciato in vari modi di modo da rifiutare, infine, la sua elezione. Malachia Martin disse che fu a Siri data una nota a seguito della sua elezione, essa conteneva diverse minacce soggettive e condizionali sull'accettazione del Papato da parte di Siri. Fu per di più riferito che Siri chiese ai cardinali di votare nuovamente per confermare se fosse davvero la volontà di Dio che egli fosse eletto Papa. Fu così che tornati al voto, i cardinali, 2 giorni dopo, elessero Papa l'infiltrato massone ed apostata Angelo Roncalli, già Giovanni XXIII. Dal momento che Siri fu costretto a rinunciare a seguito della sua legittima elezione, quella successiva a favore di Roncalli fu invalida, Giovanni XXIII fu, pertanto, un antipapa. Quest'ultimo tenne una riunione segreta qualche ora dopo le elezioni, invitando tutti i cardinali del conclave a parteciparvi. Ciò fu confermato da Aldeno Hatch nel suo libro del 1963 su Giovanni XXIII: "Un uomo chiamato Giovanni" (in Inglese). A pagina 163 si narra: "Il cardinal Roncalli chiese ai cardinali di rimanere una notte in più nel conclave invece che come d'uso lasciarlo immediatamente, esortando loro di nuovo di non rivelare i segreti rispetto alla sua elezione.". Il 18 Maggio 1985, Luigi Rémy interrogò Siri a Genova rispetto al conclave del 1958 per, tuttavia, ricevere un ripudio categorico. Ciononostante, Rémy continuò, pochi istanti dopo, chiedendogli se fosse stato davvero eletto Papa, la sua reazione fu completamente diversa e dopo un lungo silenzio, pesante assai per tutti, alzando gli occhi al cielo, disse: "Sono vincolato dal segreto.". Ed ancora: "Sono vincolato dal segreto. Questo è orribile, dovrei scrivere libri sui vari conclavi. Fatti gravi sono accaduti ma io posso dire niente.". A tal punto Rémy e gli altri credettero davvero che Siri venne eletto Papa. Poiché la pena per la divulgazione degli eventi prendenti luogo durante il conclave è la scomunica, Siri assumeva che egli detenesse l'obbligo di mantenere segreti quegli eventi sino alla sua morte. Tuttavia, giacché le regole del conclave erano di fatto state infrante ed era in gioco la figura del vicario di Cristo Re, capo del gregge ergo fedeli, la scomunica non sarebbe potuta sussistere. L'Enciclopedia Cattolica del 1907 afferma che la rinunzia ad un elezione papale da parte di un cardinale deve essere un atto libero e non forzato pertanto condannando all'invalidità le indotte dimissioni del Cardinal Siri. Canone 185 del Diritto Canonico 1917: "La rinuncia causata da un timore grave, ingiustamente causato, o da frodi ed errori sulla sostanza dell'atto è nulla.". PARTE VI – Giovanni XXIII Un lontano e vecchio sogno della Massoneria fu sempre quello di posizionare un proprio membro a capo della Chiesa Cattolica. Allorché Angelo Roncalli emerse dal secondo conclave del 1958, già Giovanni XXIII, essa credette di aver raggiunto il suo obbiettivo. Lo stato massonico di questi è assai comprovabile anche dai continui encomi porti lui da parte di eminentissimi massoni su scala, sì, mondiale. Il gran maestro della loggia del Grande Oriente d'Italia in un'intervista per rivista "30 Giorni" dichiarò: "Per quanto riguarda questo tema, sembra che Giovanni XXIII fu iniziato in una loggia massonica a Parigi e che partecipò anche ai lavori dei laboratori di Istanbul.". Maria Ball Martinez, membro accreditato dell'agenzia di stampa Vaticana, scrisse che la guardia repubblicana Francese poté non desuetamente osservare il nunzio Roncalli uscire dalla sua residenza, ciascun Giovedì sera, in vesti civili, per recarsi a partecipare alle riunioni della loggia massonica del Grande Oriente di Francia. Similmente, Carlo Giacobbe Burckhardt, massone d'alto grado, annottò: "Conobbi molto bene il cardinale Roncalli. Fu sia un deista che un razionalista, la sua forza non giacque, infatti, affatto nella presunta capacità di credere nei miracoli e nella venerazione del sacro. Quando Angelo Roncalli fu elevato alla posizione di cardinale, insistette molto affinché ricevesse la berretta cardinalizia per mano del presidente Francese Vincenzo Auriol, un famoso ateo ed anticlericale socialista. Roncalli lo ammirava descrivendolo un onesto socialista.". Durante le funzioni sociali Parigine, Roncalli frequentò spesso anche l'ambasciatore Sovietico, malgrado il governo bolscevico mai regredì dalla sua politica di genocidio Cattolico operato nel ventennio precedente la guerra mondiale seconda. Angelo Roncalli era, inoltre, conosciuto come confidente e stretto amico del segretario del partito socialista radicale anti-Cattolico Francese Edoardo Heriot. Giovanni XXIII, Pacem in terris, 11 Aprile 1963: "Ogni individuo ha il diritto di adorare Dio secondo il giusto governare della coscienza e di professare la propria religione nella vita sia pubblica che privata.". Eresia! Una sola Fede, un solo Signore, un solo Battesimo, un solo Dio, un solo Padre. Primo comandamento: adorerai solamente il Signore Dio tuo, non adorerai falsi dei. Non è diritto umano adorare falsi dei. Sebbene tale sia l'eresia religiosa più struggente, già condannata da pluri-pontefici, "Pacem in terris" ricevette svariati elogi da moltissimi massoni, i quali la consideravano una pietra miliare documentaria massonica. L'organo ufficiale del Consiglio Supremo appartenente al trentatreesimo grado del Rito Scozzese dei massoni del Messico, dichiarò nel suo bollettino del 19 Maggio 1963: "La luce del grande architetto dell'universo illumina il Vaticano. Nei paesi democratici e comunisti "Pacem in terris" è universalmente lodata. Essa è una risonante dichiarazione della dottrina massonica. Non esiteremmo ad esortare la sua lettura riflessiva.". In un libro pubblicato dai massoni "Cavalieri Templari", si legge: "La direzione delle venture azioni nostre: la continuazione del lavoro di Giovanni XXIII per coloro che hanno seguito il percorso dell'universalità Templare.". Il massone del trentatreesimo grado, Ivo Marsaudon, proclamò ciò che segue rispetto a Giovanni XXIII: "Con tutti i nostri cuori noi sosteniamo la rivoluzione di Giovanni XXIII.". Poco dopo la sua elezione anti-papale ed il suo insediamento presso le mura Vaticane, Roncalli Angelo ivi trovò un'antica statua di Ippolito, un antipapa del terzo secolo D.C.. Orbene, egli la fece restaurare per, poi, imporla all'ingresso della Biblioteca Vaticana. Giovanni XXIII bestemmiò anche così: "Se fossi nato musulmano credo che sarei rimasto un bravo musulmano, per sempre fedele alla mia religione.". Giovanni XXIII era anche abituato ad esigere l'arresto improvviso della sua vettura di modo da commendare gli apparenti praticanti della religione Ebraica il Sabato, uscenti dalla sinagoga. Ad un bambino Ebreo da poco battezzatosi, infatti, disse: "Benché tu, ora, sia Cattolico non diverrai meno Ebreo.". Giovanni XXIII fu oltretutto il primo contendente al Papato che ricevette i capi religiosi Buddisti e Scintoisti, i cosiddetti sommi sacerdoti. Roncalli bramò anche il clero della spuria chiesa ortodossa come partecipante al Concilio Vaticano II, in gran parte caratterizzato da agenti segreti del KGB. Quest'ultimo impose la condizione per cui il concilio non avrebbe potuto condannare la dottrina comunista ed i suoi genocidi. Angelo Roncalli, ovviamente, accettò il ricatto, facendo partecipare gli scismatici al concilio d'apostasia. L'accordo prese il nome "Vaticano-Mosca". A seguito della morte di Giovanni XXIII, svariati encomi di stampo comunista, massonico ed Ebraico furono inviati al Vaticano, esprimendo ivi anche rimpianti e sentite condoglianze. Persino individui del malvagio calibro di Castro Fedele e Kruscev Nichita inviarono messaggi di lode e cordoglio. Carlo Riandey, sovrano e gran maestro delle società segrete, asserì: "In memoria di Angelo Roncalli, Papa dal nome Giovanni XXIII, che ci concesse di ricevere la sua benedizione, la sua comprensione e la sua protezione.". In ultimo, si oblii giammai che Angelo Roncalli scelse il nome Giovanni XXIII. Ciò non fu fortuito. Per 500 anni il nome Giovanni fu deliberatamente evitato dai papi in virtù del fatto che l'ultimo dei pretendenti al Papato che si chiamò così fu proprio l'antipapa Giovanni XXIII del Grande Scisma d'Occidente. Incredibili sono le somiglianze tra Giovanni XXIII Angelo Roncalli e l'antipapa Giovanni XXIII del suddetto grande scisma, ossia, convocarono entrambi un falso concilio ecumenico nel quarto anno del loro anti-pontificato, il quale durò in entrambi i casi esattamente 5 anni; i 2, infine, morirono poco dopo la fine del loro lestofante concilio. Tali somiglianze non sono coincidenze. Oltretutto, il primo Giovanni XXIII fu il primo antipapa a regnare da Roma; Angelo Roncalli, il secondo antipapa dal nome Giovanni XXIII, scelse deliberatamente tale nome proprio da indicare il proseguito nella tradizione di usurpazione e dominio degli antipapi dalla città Pietrina, Roma. PARTE VII – Paolo VI, il Novus Ordo ed il nuovo rito d'ordinamento Allorché eletto antipapa Paolo VI, Giovanni Montini successe di fatto al suo spurio predecessore Giovanni XXIII, il 21 Giungo 1963. Il 18 Giungo del 1968, questi istituì un nuovo rito di ordinamento vescovile e sacerdotale, distruggendo integralmente il Sacramento dell'Ordine. Nello specifico, furono rimosse tutte le cerimonie e le preghiere facenti dogmaticamente parte dell'autentico rito d'Ordinamento. In tal riguardo, le preghiere soppresse da Montini coincisero pienamente con quelle rimosse dalla anti-Chiesa Anglicana nel secolo decimo-sesto, epoca allorché essa si scisse dalla Una Santa Romana Chiesa Apostolica e Cattolica. Papa Leone XIII, nella sua bolla "Apostolicae curae" del 13 Settembre 1896, stigmatizzò che l'Anglicano rito di ordinamento fu dalla sua genesi illegittimo, sicché, invalido. Si dà il caso che l'anti-Chiesa Anglicana abolì gli ordini concernenti il sub-diaconato ed i minori del sacerdozio; essa si ridusse, inoltre, ad un anti-ministero di 3 gradi, caratterizzato sol da vescovi, sacerdoti e diaconi - Paolo VI implementò il medesimo cambiamento. Grazie all'ausilio di 6 anti-ministri Protestanti, il 3 Aprile 1969, diede vita al Novus Ordo, la nuova anti-messa. Tale fu e tuttora è l'attentato del Maligno Satana predetto per la fine dei tempi; egli bramò da sempre l'annientamento della Messa Cattolica tradizionale di rito Latino Romano, affinché la completa cessazione del sacrificio messale su scala terrena si completasse. Il Novus Ordo di Montini è all'origine di tale maleficio, la lingua di recitazione della funzione dal Latino diventò volgare, ossia, popolare; il sacerdote fu costretto a riverire l'uomo a discapito del Signore, ivi idolatrando; l'Eucaristia fu voluta porta in mano, bestemmiando Dio ed infine il Sacro Altare fu rimpiazzato da un mero tavolo. Tali cambiamenti furono esattamente quelli implementati dalla liturgia Anglicana 4 secoli prima. Circa 8 ed oltre su 10 preghiere tradizionali furono oltretutto soppresse dal Novus Ordo Montino e come se ciò non bastasse, il tabernacolo fu accantonato od addirittura posto in un'apposita stanza fuori dall'ormai sconsacratasi chiesa. Gli altari furono spostati e le statue classiche e tradizionali assieme alle stazioni della Via Crucis sradicate. Tutte le nuove chiese in costruzione da lì in poi apparvero anche rimembrare le opere dei demoni infernali. Gli interni di queste nuove anti-chiese, oltre ad alcuni di quelle già esistenti, furono volutamente progettati come quelli appartenenti alle sale di riunione delle logge massoniche; nel centro della chiesa, ove normalmente v'è l'altare, giace oggi una sedia, spesso alludente al presidente dell'assemblea, al di sopra di tutti. Tale è l'uomo rimpiazzante il Signore, tale è idolatria, è la religione di Satana, dell'Anticristo! Giovanni Guitton, amico di Paolo VI, scrisse: "L'intenzione del Papa Paolo VI, riguardante ciò che è comunemente chiamata la Nuova Messa, fu di riformare la liturgia Cattolica di modo da renderla coincidente con quella Protestante. V’è con Paolo VI un chiaro intento ecumenico di correggere od almeno ammorbidire una non troppo Cattolica, nel senso tradizionale, Messa, così da avvicinarla, ripeto, a quella della chiesa Calvinista.". Di contro, nostro Signore Gesù Cristo in Matteo 24:15: "Quando adunque vedrete l'abbominazione della desolazione predetta dal profeta Daniele, posta nel luogo santo (chi legge, comprenda):". Il termine desolazione appare anche nei capitoli uno e 2 del primo libro dei Maccabei nel Vecchio Testamento. Dunque, verosimile è il fatto che il Signore Gesù Cristo nostro ci esorti a fare attenzione a ciò descritto in 1 Maccabei. "L'abominio della desolazione": - primo significato: un oggetto od un secondo altare eretto sopra l'altare di Dio nel Tempio Ebraico; un falso, una forma sostituente il reale sacrificio a Dio parte integrante dell'idolatrico culto; - secondo significato: un periodo generale di apostasia dalla Fede ricevuto dagli Ebrei; esso, unica epoca, nella storia intera della liturgia Ebraica, in cui le donne furono tutte presenti intorno all'altare; 2 Maccabei 6-4: "Perocché il tempio era pieno di lascivie, e di crapule de' Gentili, e di gente, che peccava colle meretrici, e le donne entravano sfacciatamente ne' luoghi sacrati, portandovi cose, che non eran permesse.". Si ignora spesso che qualunque cosa che superi l'altare sia parte dell'altare, esso non è, dunque, da considerare come una mera lastra rettangolare di pietra od un semplice tabernacolo, esso è il luogo Santo e solenne della funzione messale. Così, quando Paolo VI introdusse il Novus Ordo, egli riprodusse l'evento narrato dal Vecchio Testamento dell'abominio della desolazione, un secondo altare fu posto al di sopra di quello reale, di quello divino. Pertanto, il Novus Ordo, la spuria Messa odierna, è "abominio della desolazione", previsto avventare il mondo proprio nei suoi giorni. Come Gesù Cristo nostro Signore, l'Agnello di Dio fu massacrato ed ucciso alla vigilia della Pasqua, anche la divina Messa offertagli in sacrificio fu assassinata a Pasqua. Montini volle, dunque, uccidere la Santa Messa, rimpiazzandola con quella nuova, proprio il 3 Aprile 1969. Caifa fu il sacerdote Ebreo che ordinò la condanna a morte del Signore nostro Gesù Cristo per crocifissione; Paolo VI, di fatto un sacerdote Ebreo, indossò ripetutamente e fieramente il distintivo del cosiddetto giudizio razionale conosciuto come "la corazza di Efod", proprio come Caifa. Oltretutto, essa non è una mera corazza di un sommo sacerdote Ebraico ma, secondo il libro di Mackey dal nome "Enciclopedia della Massoneria", il distintivo indossato dal sommo sacerdote del capitolo massonico Americano Royal Arch come parte del suo ornamento ufficiale. L'antipapa Paolo VI volle uccidere il Signore Cristo nella Santa Messa di modo da sostituirla con un'altra, modificata e falsa. Egli volle distruggere la Chiesa Cattolica del Signore, cercando di cambiarla completamente. Ecco una stretta di mano massonica da parte di Giovanni Montini. Ecco, invece, l'universale firma di Paolo VI, rovesciata si legge il numero della bestia, 666. Dio concede queste ovvietà di modo che i giusti possano riconoscere gli infiltrati ed i nemici della Sua Cattolica Chiesa. Daniele, in aggiunta, previde che il Sacrificio nella vera Chiesa sarebbe cessato al contempo dell'instaurazione dell'abominio della desolazione. Orbene, Paolo VI adempiette la profezia di Daniele cessando il Sacramento Eucaristico nella reale Messa in tutta la Terra. Egli sostituì la Messa tradizionale con il Novus Ordo sopprimendo alcune parole che il Concilio di Firenze e San Pio V pronunciarono infallibilmente riguardo alla valida consacrazione Eucaristica. Nella traduzione volgare del Novus Ordo, la nuova anti-messa, la parola "molti", utilizzata dal Signore in Matteo 26:28 per conferire il Sacramento Eucaristico, fu alterata a "tutti". Tutti e molti non coincidono in significato, soprattutto con rispetto alla forma di consacrazione Eucaristica, la nuova anti-messa non è, dunque, valida! Si tratta il tema in un altra pellicola. Un'ulteriore prova dell'esistenza della spuria suor Lucia è che la vera suor Lucia non avrebbe mai accettato il Novus Ordo. Di fatti, l'impostore ricevette la falsa Eucaristia con le altre suore presso il suo convento. Allorché la lestofante suora in questione ricevette la finta Eucaristia da Giovanni Paolo II a Fatima, il 13 Maggio 2000, si comportò in modo assai bizzarro. Ella baciò la mano di Wojtyla subito dopo aver ricevuto da lui il finto sacramento. Nessun vero fedele nella storia del mondo Cristiano può mai aver baciato la mano del sacerdote o del vescovo distribuente l'Eucaristia immediatamente dopo la Comunione col Signore, una cosa del genere è inaudita, non vi sono parole per descrivere tale stranissimo episodio. Ciò dimostra che tale persona non fu suor Lucia di Fatima. Dopo il baciamano, ella chiese alle guardie papali se avesse potuto rimanere presso l'anti-altare con Wojtyla, malgrado egli continuasse a distribuire le ostie. Ancorché il baciamano post-spuria Comunione sia di per se ambiguo il messaggio di Lucifero è trasparente: "Carlo Wojtyla è l'eroe del terzo segreto di Fatima; egli è grande, egli è santo.". L'atroce verità è, però, l'opposto, Giovanni Paolo II fu antipapa, fu eretico, fu scismatico, fu apostata, fu Satana incarnato. In un'altra pellicola si dimostra come Carlo Wojtyla insegnò: che tutti gli uomini verranno salvati; che le religioni acattoliche sono vie di eterna salvezza; che lo Spirito Santo è l'artefice delle false religioni nel mondo e che l'evangelizzazione, o proselitismo, alla Fede Cattolica è il male del mondo. I nostri siti rete forniscono anche queste prove. Paolo VI, infine, credette in numerose eresie, esposte in un'altra pellicola. Egli abolì: il giuramento anti-modernista; l'indice dei libri proibiti, sopprimendo per giunta gli esorcismi durante il solenne rito del Sacro Battesimo. Il malefico Montini Giovanni approvò oltre 32000 rinunzie di sacerdozio da parte di dannati volenti abbandonare i solenni voti per tornare allo stato laicale. Esso fu il più grande esodo sin dai tempi della Rivoluzione Protestante nel secolo sedicesimo. Nel 1964 vendette la tiara papale, il segno di autorità del Papa! Nel '69 ritirò 40 santi dal Calendario Ufficiale Liturgico. Sotto Paolo VI il Sant'Uffizio fu riformato ed ora le sue principali mansioni concernono la mera ricerca piuttosto che la difesa della purezza della Cattolica Fede. Paolo VI, grazie alla sua cosiddetta autorità apostolica, confermò solennemente tutti e 16 documenti del Concilio d'apostasia del Vaticano II; sicché, s'accettasse Paolo VI come vero Papa, si dovrebbero ritenere infallibili tutti i documenti del concilio in questione. Tali documenti sono, tuttavia, dichiarazioni apostatiche ed eresie scalfite, comprovanti l'illegittimità papale di Giovanni Montini. La ragione per ciò sta nel fatto che ogni trattato coinvolgente la Fede e la morale solennemente ratificato da un vero Papa è privo di errore, pertanto, solamente un antipapa come Paolo VI potrebbe aver firmato gli apostatici decreti del secondo concilio Vaticano. PARTE VIII - Le eresie degli antipapi sugli altri cosiddetti Cristiani Le eretiche dichiarazioni sancite dal Concilio Vaticano II furono netti tentativi mirati a giustificare le nuove procedure che l'apparente Chiesa Cattolica avrebbe implementato d'ivi in poi. La pancristiana setta del Vaticano II indottrina l'obbligo di interagire con le assemblee, dette chiese, non od acattoliche e che i loro membri, eretici e scismatici, sono da includere nel lavoro comune dei progetti missionari. Tale setta, inoltre, insegna che sia i Protestanti che gli Ortodossi debbono ricevere l'Eucaristia in quanto in qualche modo uniti alla Cattolica Chiesa. Fu per tale ragione che Wojtyla esigette la presenza vescovile degli Ortodossi allorché volle falsamente consacrare il mondo alla Madonna il 25 Marzo 1984, per confermarli parti cardine della Chiesa del Signore Cristo Gesù nostro. Ciò è comprovabile dalla lettura dell'articolo "Giovanni Paolo II e la consacrazione collegiale del 1984"; a pagina 2 si legge, infatti: "Giovanni Paolo II ha deciso di rinnovare la consacrazione nel Marzo del 1984, con lettere inviate a tutti i vescovi del mondo in buona e debita forma tra cui quelli Ortodossi chiedendo loro di unirsi a lui in questa azione.". A seguito del concilio in questione, cominciò ad essere categoricamente professato che la conversione alla Fede Cattolica per gli Ortodossi ed i Protestanti fosse inopportuna. La presenta eresia, figlia logica del concilio apostatico, è ben riassunta nelle parole del Cardinal Gualtiero Kasper: "Oggi non intendiamo più l'ecumenismo nel senso di un ritorno, ossia, che l'altro sia convertito al Cattolicesimo o che ritorni ad essere Cattolico. Ciò è stato espressamente rinnegato dal Concilio Vaticano II.". Benedetto XVI disse la medesima cosa nel suo discorso durante le giornate mondiali della gioventù ai Protestanti nel 2005 in Germania: "Ed ora ci domandiamo: che cosa significa ristabilire l'unità tra tutti i Cristiani? Questa unità non può rappresentare l'ecumenismo del ritorno, ciò negherebbe e rifiuterebbe la propria storia di fede. Assolutamente no!". Similmente, Giovanni Paolo II e la guida degli scismatici ratificarono assieme l'inutilità di reciproca conversione, annichilendola. A tal proposito si rammentino le infallibili parole dogmatiche di Papa Pio XI nella sua enciclica "Mortalium animos" del 6 Gennaio 1928: "Per l'unione dei Cristiani non può che essere promosso il sostegno per il ritorno alla vera Chiesa di Cristo da parte di coloro che da essa si sono separati.". Parimenti, Papa Leone XIII, "Satis cognitum", 29 Giungo 1896: "Non può e non deve essere considerato come detentore della vera Fede Cattolica colui che non detiene la Fede di Roma la quale deve essere, sì, detenuta.". Giovanni Paolo II asseriva ripetutamente che le cosiddette chiese non-cattoliche detenevano martiri e santi. Wojtyla approvò, inoltre, l'eretico accordo VaticanoLuterano, ovvero, la dichiarazione congiunta sulla dottrina della giustificazione. Tale accordo promulgò diverse eresie, fra cui l'annullamento dei Canoni Tridentini Anticristo! Fu specificata, infine, anche la menzogna per cui l'eresia Luterana riguardante la salvezza tramite la sola fede, priva d'atti in pratica, fu mai condannata dal Concilio di Trento. S'è osservato, per giunta, che gli antipapi della setta V-II distribuirono, e distribuiscono, tutti donazioni ad aggregazioni acattoliche, lodando i loro ministri di appartenere alla Chiesa di Cristo. S'è anche testimoniato al fatto che tali antipapi dichiararono, e dichiarano, i suddetti ministri acattolici come detentori di tribunali ordinari presso la Chiesa Cattolica. Gli spuri papi della setta V-II commendarono, e commendano, inoltre, le guide acattoliche con una costanza incredibile particolarmente gli scismatici Ortodossi. Quest'ultimi, avendo respinto gli ultimi 13 concili della Chiesa Cattolica e dunque anche il Papato, oltre ad altri svariati insegnamenti Cattolici, sono, comunque sia, perennemente appellati come vescovi ed arcivescovi universali, Giuseppe Ratzinger, allorché Papa, non si esimette ovviamente dal farlo. Si ricordi che asserire che qualcuno estraneo alla Chiesa Cattolica per dottrina, quindi, per atti e Fede, sia un arcivescovo di quest'ultima è equivalente a credere che egli lo ritenga parte attiva della stessa - la Chiesa Universale del Signore nostro Gesù Cristo, eresia. Ecco seguire ulteriori esempi nei quali Benedetto XVI apprezzò gli scismatici vescovi e le loro assemblee acattoliche. Messaggio di Benedetto XVI nella lettera del 3 Febbraio 2009: "A sua santità Cirillo, patriarca di Mosca di tutte le Russie. È con gioia che saluto vostra santità quando assume la responsabilità di guidare la alta e venerabile chiesa Ortodossa Russa. Gradirei ribadire la mia stima e la mia vicinanza spirituale. Prego che il nostro Padre vi concederà abbondanti grazie dello Spirito Santo nel vostro ministero consentendovi di guidare la chiesa. Consapevoli delle enormi responsabilità che accompagnano il vostro ministero spirituale e pastorale benedetto dallo Spirito Santo chiedo a Dio onnipotente di benedirvi con il suo amore affinché vi prendiate costosa cura della chiesa Russa.". Benedetto XVI nella lettera del 19 Maggio 2008: "A sua santità Alessio II, patriarca di Mosca e di tutte le Russie. La visita in Russia presso sua eminenza il cardinale Gualtiero Kasper mi offre una buona occasione per salutarvi cordialmente ed esprimere il mio apprezzamento per il vostro ministero nella chiesa Ortodossa Russa.". Benedetto XVI, 12 Settembre 2007, messaggio: "Per sua beatitudine Daniele, arcivescovo di Bucarest, patriarca della chiesa Ortodossa Rumena, nuovo pastore chiamato a guidare la chiesa Ortodossa Rumena. Chiedo allo Spirito Santo di aiutarvi in questo gravoso onere, che Egli possa aiutare la chiesa Ortodossa Rumena nel suo sviluppo.". Benedetto XVI, 28 Gennaio 2008, telegramma: "A Christodoulos, arcivescovo di Atene e di tutta la Grecia, distinto pastore della chiesa Greca.". Benedetto XVI, 21 Gennaio 2009, catechesi: "Un nuovo patriarca della loro veneranda e grande chiesa Ortodossa.". Benedetto XVI, 6 Maggio 2009, messaggio: "Desidero anche inviare un saluto cordiale ed una benedizione al patriarca Ortodosso amato ed a tutti i membri di questa nobile chiesa.". Benedetto XVI, 17 Febbraio 2006, messaggio al patriarca scismatico Ortodosso: "A sua santità Alessio II, patriarca di Mosca e di tutte le Russie. Le abbondanti benedizioni del Signore sulla vostra persona ed il vostro ministero generosamente dedicato alla grande causa del Vangelo. Che voi possiate proseguire in una così feconda missione da Dio affidatavi.". Benedetto XVI, dichiarazione congiunta con lo scismatico patriarca Bartolomeo I, 30 Novembre 2006: "La nostra è una responsabilità di pastori nella Chiesa di Cristo.". Orbene, secondo Benedetto XVI essere scismatici significa essere un pastore della Chiesa di Cristo. Si può da tali pochi esempi osservare come Ratzinger abbia lodato costantemente gli scismatici Ortodossi e le loro guide, essere scismatici si traduce in eccellenza secondo Benedetto XVI. L'antipapa Ratzinger elogiò anche i Protestanti, le loro assemblee ed i loro capi, però. Benedetto XVI, 27 Ottobre 2006, discorso: "La esistenze ricchezza delle diverse tradizioni Cristiane.". Padre Ruggiero Schutz, un non-Cattolico, fu il fondatore del monastero ecumenico Francese di Taizé. Benedetto XVI conferì l'Eucaristia a tale acattolico, affermandolo come testimone della Fede, prendente posto direttamente in Paradiso dopo la sua morte. Per l'appunto, Benedetto XVI, discorso di Sorbo Williams, primate della comunione Anglicana, 23 Novembre 2006: "Qui si è la fervida speranza che la comunione Anglicana rimanga radicata nei Vangeli e nella Tradizione Apostolica. Possa il Signore continuare a benedire voi e la vostra famiglia e che Egli vi rafforzi nel vostro ministero per la comunione Anglicana!". La setta Anglicana non è radicata nella Tradizione Apostolica; essa è radicata nell'adulterio e nella separazione scismatica dalla Chiesa Cattolica del re d'Inghilterra Enrico VIII. Giuseppe Ratzinger incoraggiò integralmente la guida dell'eretica e scismatica setta nel suo lestofante ministero. Questi, quindi, derise e schernì, in maniera assolutamente invereconda, la miriade di martiri e santi vittime della tortura Anglicana a fronte della loro indomita rinuncia rispetto al costretto abbandono del Cattolicesimo a favore del Sassone impudico rito. A pagina 88 del suo libro "Il senso della fraternità Cristiana" (in Inglese) Benedetto XVI conferma spudoratamente che il Protestantesimo non fu e non è un'eresia. Papa Pio XI, 6 Gennaio 1928: "È nelle eresie generate dalla Riforma Protestante che si scoprono gli albori dell'apostasia umana nella Chiesa.". Papa Gregorio XVI, 27 Maggio 1832: "Infine, molte di queste persone errano nel tentare di persuadere loro stesse, e gli altri, che gli uomini non ottengono la loro salvezza solamente nella religione Cattolica ma che anche gli eretici possano raggiungere la vita eterna.". È comprensibile, dunque, il perché Benedetto XVI, ed il rimanente degli antipapi targati Vaticano II, abbia perennemente insegnato che gli eretici e scismatici Protestanti ed Ortodossi non debbano essere convertiti al Cattolicesimo per la loro salvezza, perché muoiano nei loro peccati. Si noti, infatti, infine, la professione delle "conferenze dei vescovi Cattolici degli Stati Uniti d'America"; 18 Settembre 2009, conferenza episcopale degli Stati Uniti d'America, pubblicato articolo di stampa dal nome "10 strumenti per costruire l'unità Cristiana", nona parte: "Il proselitismo od il deliberato tentativo da parte di un Cristiano, od un gruppo di Cristiani, di incitare un altro a respingere la propria chiesa per il solo obbiettivo di unirsi ad un altra non è consentito. Ancorché taluni individui possano sentirsi spinti dalla loro coscienza a cambiare la tradizione di qualcun altro "rubare le pecore è errato.". PARTE IX - Le eresie degli antipapi sulle false religioni Le eresie dimostranti chiaramente l'apostasia del Concilio Vaticano II sono gli insegnamenti circa le false religioni della Terra. Tale concilio e tale setta insegnano che i credi acattolici sono fonti di salvezza eterna. Tale concilio e tale setta dogmatizzano che i Cattolici adorano il medesimo dio dei Maomettani, i Musulmani, Satana. Tale concilio e tale setta indottrinano che si possa essere atei senza colpe alcune; essi, inoltre, lodano la falsa religione dell'Induismo. Esistono, in ogni caso, una montagna d'altre eresie promulgate da tale concilio e da tale setta, esse sono state tutte pubblicate sull' "Osservatore Romano", la rivista settimanale Vaticana. Quest'ultima contiene tutti i singoli discorsi e scritti dei cosiddetti papi. Il Vaticano ha pubblicato nuovamente tutte le edizioni della rivista in questione dal 4 Aprile 1968 ad oggi, il Fratello Michele Dimond, del nostro monastero, li ha letti tutti. Dentro essi, è osservabile sia il pernicioso indifferentismo religioso che l'apostasia promossa da ciascun antipapa della setta del Vaticano II regnante su Roma dal momento del suo insedio. Paolo VI, udienza generale, 5 Settembre 1973: "Il Buddismo è una delle ricchezze dell'Asia.". Paolo VI alla guida spirituale Buddista, 17 Gennaio 1975: "Il Concilio Vaticano II ha espresso sincera ammirazione per il Buddismo nelle sue diverse forme.". Paolo VI al patriarca Buddista, Laos, 8 Giugno 1973: "La Chiesa Cattolica guarda al Buddismo ed alle sue ricchezze spirituali con stima e rispetto, poiché riconoscendo la solidarietà per molti aspetti vuole lavorare con i suoi fedeli, come uomini religiosi, per la realizzazione di una pace vera e per salvezza dell'uomo.". Paolo VI, discorsi, 9 Settembre 1972: "Vogliamo anche che sappiate che la Chiesa riconosce le ricchezze della fede Islamica, una fede la quale ci lega ad un unico Dio.". Nel 1984 Wojtyla visitò un tempio Buddista. Prima di entrare nell'idolatrico tempio, Giovanni Paolo II diede l'impressione d'essere come ansioso di entrare in tal tempio di modo da incontrare "sua santità" il patriarca supremo Buddista. Dopo essere entrato nel tempio, Wojtyla si inchinò verso quegli, il quale sedeva di fronte ad una gigantesca statua di Budda, apostasia! Il Concilio di Elvira nell'anno 305 DC proclamò: "È qui stato decretato che ciascun adulto che si rechi, dopo aver ricevuto il Battesimo, presso un qualunque tempio pagano, ad adorare idoli, commette un crimine mortale raggiungendo l'apice dell'iniquità condannandosi volutamente all'esclusione dalla comunione col Signore Cristo anche alla morte.". L'8 Agosto 1985, Giovanni Paolo II pregò assieme a 2 animisti africani, 2 stregoni. Il 14 Aprile 1986, egli andò alla sinagoga di Roma, nella quale partecipò ad un servizio religioso Ebraico. Carlo Wojtyla chinò persino la testa assieme agli altri Ebrei ed al gran Rabbino durante la preghiera per la falsa venuta del Messia, ciò dimostra incontestabilmente come questi rifiutasse Gesù Cristo nostro Signore come Messia. Tale incredibile atto d'apostasia da parte di Giovanni Paolo II è direttamente causato dalla sua eretica dottrina per cui la religione della Vecchia Alleanza sia ancora valida. La Chiesa Cattolica insegna che con l'incarnazione del Figlio di Dio, Gesù Cristo nostro Signore il Messia, e l'annuncio del Vangelo, la Vecchia Alleanza, ossia, l'accordo tra Dio e gli Ebrei tramite la mediazione di Mosè, è irrevocabilmente cessata. Questo è in virtù dello stabilimento della Nuova Alleanza tra tutti gli esseri umani fedeli all'unico vero Dio vivente ed Egli stesso - Padre, Figlio e Spirito Santo operata da parte di Gesù Cristo nostro Signore. Ciononostante, alcuni precetti del Vecchio Testamento non sono stati revocati dal Signore, bensì essi sono stati enfatizzati, vedi i 10 Comandamenti. Ad ogni modo, il Vecchio Testamento tra Dio ed il popolo Ebraico cessò d'essere grazie all'adempimento delle profezie rispetto alla venuta del Messia, il Cristo, il Verbo divino incarnato, il Figlio del Dio vivente. Pertanto, asserire con pertinacia, diventando contumaci dinnanzi non a gli uomini ma a Cristo Re, che l'Ebraismo sia una legittima religione è equivalente all'affermare che la Vecchia Alleanza sia ancora in essere ivi rinnegando Gesù Cristo nostro Signore come Messia, Salvatore e Redentore del dannato essere umano incapace di arrestare i suoi vizi ed i suoi peccati anche se lo volesse, e Dio dell'universo e del creato. Oltretutto, tale sfrontatezza malefica costringe un individuo a negare tutti i dogmi Cattolici ribaditi a gran ed autorevole voce dal Concilio di Firenze, il quale definì infallibilmente che la vecchia legge Mosaica è ormai morta e che coloro che la praticano sono destinati alla condanna eterna, rinunciando dunque alla salvezza. Papa Benedetto XIV, "Ex quo primum", 1 Marzo 1756: "La prima considerazione è che le cerimonie della legge Mosaica sono state abrogate con la venuta di Cristo, non essendo più, dunque, osservabili assente il peccato dopo la promulgazione del Vangelo.". Papa Pio XII, "Mystici corporis", 29 Giugno 1943: "Il Nuovo Testamento ha sostituito la vecchia legge da esso abolita, sulla croce questa morì.". Papa Benedetto XIV, "Ex quo primum", 1 Marzo 1756: "Non si tenti, tuttavia, di osservare i precetti della legge antica, i quali, come tutti sanno, furono licenziati con la venuta di Cristo.". In un discorso alla comunità Ebraica della Germania Ovest il 17 Novembre 1980, Giovanni Paolo II disse che: "il Vecchio Testamento fu giammai revocato da Dio.". Questi, sparse la medesima dottrina tramite il suo autoproclamatosi nuovo catechismo, al numero 121 si legge che: "la Vecchia Alleanza fu giammai revocata.". Carlo Wojtyla domandò al suo compare Ebreo Gilberto Levine se questi avesse gradito dirigere un funzione religiosa di rito Ebraico dentro al Vaticano, in cui egli stesso ed i rabbini Romani sarebbero stati presenti. Levine accettò e durante il servizio l'intera platea a squarcia gola cantò "Col Nidré", il più solenne canto Ebraico; vennero accese anche le candele. Levine osservò: "Ebbene, è stato come se avessi partecipato ad un servizio liturgico Ebraico dentro al Vaticano, è stata una notte di preghiere, di preghiere Ebraiche!". Al termine della cerimonia, allorché Wojtyla invitò l'intimo amico a ricevere il prestigiosissimo titolo di "Cavaliere del Vaticano", Levine diventò di fatto un "Cavaliere dell'Ordine Equestre di Gregorio Magno" - già Papa, santo e padre della Chiesa Cattolica d'Occidente. Fu il cardinale Lustiger, della setta del Vaticano II ad onorarlo in tal modo. Si rimembrino a tal proposito le parole di Lustiger in un'intervista del 1981: "Io sono un Ebreo, per me le 2 religioni sono una sola.". Durante la trasmissione televisiva per l'emittente Statunitense "Larry King Live", il 4 Aprile 2005, Gilberto Levine rivelò al pubblico che Giovanni Paolo II diede lui e la sua famiglia ciò che in Ebraico si chiama "menorah", felicitandoli per il loro "barmitzvah". Levine aggiunse di avere, inoltre, ricevuto una lettera da parte del cardinale Gualtiero Kasper, appartenente alla setta del Vaticano II, nella quale egli commendava lui e la sua famiglia per la loro eredità Ebraica, esortandoli ad esserne fieri, orgogliosi ed a viverla pienamente. Concluse, infine, affermando che Wojtyla mai mostrò la minima intenzione di convertirlo al Cattolicesimo. Il miglior amico di tutta la vita di Carlo Wojtyla fu Gerzi Kluger, un Ebreo. Da giovani, nel quartiere, i 2 giocavano a calcio nella stessa quadra, in quella Ebraica, contro quella Cattolica. Dopo la spuria elezione di Giovanni Paolo II come antipapa il 16 Ottobre 1978, egli privilegiò, con la sua prima apparente udienza papale, proprio la famiglia Kluger. Kluger reiterò le rivelazioni di Levine: Wojtyla non tentò mai di convertirlo. Questi, in aggiunta, dando credito al loro lungo ed amichevolissimo rapporto, considerò Giovanni Paolo II ancor più Ebreo di quello che già era. Wojtyla era anche proclive a riferirsi spesso agli Ebrei ad ai Maomettani come "figli d'Abramo". Tale è una bestemmia contro il Signore nostro Gesù Cristo. In Galati 3:29, San Paolo scandisce chiaramente che solo: "se siete di Cristo siete discendenza di Abramo". I reali Israeliti, gli autentici Giudei, i nuovi e veri Ebrei, i figli d'Abramo sono i Cristiani universali, i Cattolici e nessun altro! Il 27 Ottobre 1986, con 200 spurie guide religiose, Giovanni Paolo II pregò ad Assisi. L'intero evento fu suo frutto, di Giovanni Paolo II. Nel corso della riunione, egli concesse persino che il Dalai Lama posizionasse una statua Buddista sul tabernacolo della chiesa di San Francesco, Anticristo! Tra le diverse guide delle false religioni ivi presenti v'erano: rabbini; mullah ed imam Maomettani; monaci Buddisti e Scintoisti; ministri Protestanti; guide scismatiche Orientali; Giainisti ed altri nonCattolici. Tale tipologia di attività è stata sempre condannata dalla Chiesa Cattolica, denunciata come peccato mortale ed apostasia radicale dalla vera Fede. Papa Pio XI, "Mortalium animos", 6 Gennaio 1928: "La Sede Apostolica ha mai permesso ai suoi sudditi di partecipare alle assemblee dei non-Cattolici.". Il 14 Maggio 1999, Giovanni Paolo II s'inchinò dinnanzi al Corano per, poi, baciarlo. Il Corano è il libro sacro dei Maomettani, il quale, come prima ragione, bestemmia la Santissima Trinità ivi negando la divinità di nostro Signore Gesù Cristo. Si tratta di una atroce apostasia! 21 Marzo 2000, Carlo Wojtyla: "Che Giovanni Battista protegga l'Islam e tutto il popolo della Giordania.". Il 24 Gennaio 2002, Wojtyla organizzò un secondo incontro di preghiere ad Assisi. Nel corso dell'abominevole riunione, il rappresentante di ogni falsa religione montava sul palco di modo da imporre il suo malvagio sermone riguardo alla pace nel mondo. A tal proposito, davanti a Giovanni Paolo II, un sommo sacerdote Vudù si presentò al pubblico e diede la propria prescrizione per la pace terrestre. Si rimanenti che i praticanti dei riti Vudù sono nientemeno che stregoni. Parimenti, il capo Induista, preso il microfono in mano, spacciò tutti per Dio. Al termine delle loro paternali, tali capi si ritirarono in ambienti separati così da pregare le loro Sataniche divinità. Carlo Wojtyla programmò il tutto ben in anticipo ovviamente, egli fece sì che ogni falsa religione potesse adulare indisturbatamente Satana. Tant'è che ciascun crocifisso presente in ognuna di tali stanze fu ove possibile rimosso o sennò oscurato. Tale atto manifesta il regno del Maligno sulla Terra negli ultimi giorni, è abominio agli occhi del Signore nel suo stato più puro; è bestemmia solenne; è male. Il 23 Maggio 2004, Giovanni Paolo II inviò un messaggio al rabbino capo di Roma di modo da commemorare insieme la sinagoga Ebraica. Carlo Wojtyla, 23 Maggio 2004: "Al distintissimo rabbino capo di Roma, Scialom! Per più di duemila anni, la vostra comunità è stata parte integrante della vita dell'Urbe. Essa può vantarsi di essere la più antica comunità Ebraica dell'Europa Occidentale avendo anche avuto una funzione importante nella diffusione dell'Ebraismo in questo continente. Nell'odierna festa ci uniamo tutti con gioia ricordando assieme il primo secolo di questo maestoso ed importante tempio. La comunità Cristiana di Roma partecipa con voi e con il successore di Pietro alla resa di grazie al Signore per questo anniversario felice.". Tramite tale messaggio Giovanni Paolo II promosse a gran voce la diffusione del morto Ebraismo nel mondo, ivi gioendo per l'anniversario della sinagoga. Egli incoraggiò, dunque, l'integrale negazione del Signore nostro Gesù Cristo. A fronte di tali realtà, chiunque possa pensare od affermare che Carol Wojtyla non fu un apostata è egli stesso un bugiardo, rognoso e sporco traditore; peggio, egli è un apostata! Poiché anche la mera considerazione dell'individuo in questione come fedele Cattolico, assenti personali dichiarazioni o pensieri propri simili, è in per se un'atroce apostasia; salvo, poi, sottolineare la contumace comunione con lui. L'antipapa Benedetto XVI, il successore di Giovanni Paolo II, promosse la stessa eresia di tale malefico apostata rispetto alle religioni acattoliche. Il 19 Agosto 2005, un Venerdì, a mezzogiorno (il medesimo giorno alla medesima ora nei quali il Signore nostro Cristo Gesù fu crocifisso) Benedetto XVI, nella sinagoga Ebraica di Colonia, in Germania, partecipò attivamente alla funzione di quel rito. Partecipandovi, Ratzinger manifestò pubblicamente la sua apostasia. Dentro la sinagoga, Benedetto XVI sedette in modo chiaro e visibile, affinché tutti gli Ebrei colà lo potessero vedere. Non solamente fu tale antipapa una parte integrante ed attiva dell'Ebraico servizio bensì la sua principale caratteristica. Fu fuor dubbio un'attiva partecipazione alla falsa religione Ebraica. Di fianco a Giuseppe Ratzinger, nella sinagoga, sedeva, pregava e cantava, a pieni polmoni cantici Ebraici, persino il cantore del lestofante tempio religioso. Benedetto XVI, nel mentre, chinava la testa ed applaudiva convinto, mostrando approvazione e netta partecipazione alla funzione Ebraica. Si unì, infatti, anche all'Ebraica preghiera Caddis, musica Jiddis suonante nel sottofondo. Giuseppe Ratzinger, non ebbe e non ha, in essenza, problemi alcuni con gli Ebrei rispetto al loro rifiuto di Gesù Cristo nostro Signore, secondo lui, essi non detengono obbligo alcuno d'accettarLo per essere salvati dalle fiamme eterne. Papa Eugenio IV, Concilio di Firenze, "Cantate Domino", 1441, ex cathedra: "La Santa Romana Chiesa crede fermamente, confessa e predica che tutti coloro i quali si trovano e trovino al di fuori della Chiesa Cattolica, non solo i pagani, ma anche gli Ebrei, gli eretici e gli scismatici, non possono e potranno giammai partecipare alla vita eterna; essi sono, bensì, destinati all'eterno fuoco preparato per il Demonio ed i suoi angeli a meno che, prima della fine della loro vita, si ricongiungano definitivamente a Cristo.". Benedetto XVI, discorso al rabbino capo di Roma, 16 Gennaio 2006: "Eminente gran rabbino, v'è stata sin da piccolo affidata la guida spirituale della comunità Ebraica di Roma. Con tutto il cuore, vi porgo, dunque, i miei fervidi desideri per la vostra missione e vi assicuro la mia stima e la mia amicizia cordiale così come quella dei miei colleghi.". Benedetto XVI commendò, quindi, la guida di una falsa religione affermante in maniera esplicita che il Signore nostro Gesù Cristo non fu ed è il Messia. Benedetto XVI, discorso alla comunità Ebraica, 12 Settembre 2008: "Non posso tralasciare, in un'occasione come questa, il ruolo svolto in primo piano dagli Ebrei in Francia per l'edificazione di tutta la nazione ed il loro prestigioso apporto al suo patrimonio spirituale.". Il 30 Novembre 2006, Benedetto XVI visitò la Moschea Blu di Istanbul, in Turchia. Questi pregò verso la Mecca a fianco del gran Mullah, il tutto a braccia conserte, la canonica posizione di preghiera Maomettana dal nome "gesto di pace.". Benedetto XVI, discorso, 19 Gennaio 2007: "Ho più volte espresso il rispetto della Chiesa Cattolica verso l'Islam, detenuto sia dal Papa che dai fedeli credenti Musulmani, soprattutto durante la mia visita alla Moschea Blu di Istanbul.". Benedetto XVI, 16 Dicembre 2007, discorso: "La mia visita in Turchia mi ha dato l'occasione di illustrare anche pubblicamente il mio rispetto per la religione Islamica.". Benedetto XVI, discorso, 28 Novembre 2006: "Saluto tutti i Musulmani della Turchia con particolare stima. Questa nobile terra ha visto anche un notevole fioritura della civiltà Islamica nei più svariati campi.". Benedetto XVI, catechesi, 6 Dicembre 2006: "Ho così avuto l'occasione per rinnovare i miei sentimenti di stima per i Musulmani e per la civiltà Islamica.". Benedetto XVI, discorso, 25 Settembre 2006: "Vorrei ribadire oggi tutta la stima ed il profondo rispetto che ho per i credenti Musulmani.". Benedetto XVI, 9 Maggio 2009, discorso alle guide Musulmane fuori da una moschea: "I luoghi di culto, come questa stupenda Al-Hussein Bin Talal, nome del venerato re defunto, si innalzano come gioielli sulla superficie della Terra. Antichi e moderni, il più splendido come il più umile, tutti questi edifici ci orientano verso il Divino.". Benedetto XVI, 12 Settembre 2008, intervento: "Ringrazio i delegati della comunità Musulmana Francese di avere accettato di partecipare a questo incontro, li rivolgo i miei migliori auguri in questo periodo di Ramadan.". Pertanto, le distinte stagioni delle false religioni sono stagioni sante secondo l'apostata Giuseppe Ratzinger, già Benedetto XVI. Benedetto XVI, udienza generale, 24 Agosto 2005: "Rispetto per le altre tradizioni religiose, fra le quali, un posto speciale è occupato dall'Islam i cui seguaci adorano l'unico Dio.". Benedetto XVI, 16 Maggio 2008, discorso ad un vescovo della Tailandia: "Trasmesso mi è stato il vostro grande rispetto per i monasteri Buddisti e per la stima che avete per il loro contributo alla vita sociale e culturale del popolo Tailandese.". Benedetto XVI, discorso, 24 Maggio 2007: "Stima e rispetto per le altre religioni.". Giuseppe Ratzinger, già Benedetto XVI, ritiene, dunque, che tutte le false religioni, ossia, tutti gli acattolici rifiutanti il Signore nostro Cristo Gesù integralmente, possano salvarsi. Giuseppe Ratzinger è un apostata terribile. PARTE X - Un eretico non può essere Papa La Chiesa Cattolica, nel corso della sua bi-millenaria storia, ha avuto esattamente 40 antipapi. Un antipapa è un cosiddetto Papa non canonicamente, ergo validamente, eletto, nel dettaglio, egli è una persona proclamatasi Papa assente una legittima elezione. In aggiunta, la Chiesa Cattolica ha da sempre insegnato che un eretico non può essere un autentico Papa, bensì antipapa. Giacché il Papa è membro e guida della Chiesa Cattolica del Signore nostro Gesù Cristo, ergo visibile capo di essa, mentre un eretico giace al di fuori della stessa cessando d'esserne ivi membro, un apparente Papa che sia, diventi o si manifesti come un eretico, uscendo ipso facto della Chiesa, non può essere Papa. È per tale ragione che, fra tutti, le parole di nostro Signore in Matteo 16:18, il Codice di Diritto Canonico, Papa Paolo IV, San Francesco di Sales, Sant'Alfonso de Liguori e San Roberto Bellarmino insegnano tutti all'unisono che un eretico giammai è Papa - e che se un vero Papa divenisse manifestamente eretico, ivi sicché perdendo l'infallibilità papale riguardante la Cattolica dottrina, cesserebbe d'essere tale. D'altronde, la detta asserzione è ineluttabilmente ancorata all'infallibile dogma per cui un eretico è giammai Cattolico e pertanto membro dell'universalmente Cristiana Chiesa, Cattolica. San Francesco di Sales: "Orbene, allorché il Papa fosse esplicitamente eretico, si ritroverebbe, ipso facto, spogliato della sua dignità, sicché, fuori della Chiesa.". Sant'Antonino: "Se il Papa divenisse un eretico, si separerebbe dalla Chiesa. Per tal sol fatto ed assente alcun altro giudizio non potrebbe, dunque, simultaneamente essere un eretico e rimanere Papa.". Papa Paolo IV, nella sua bolla "Cum ex apostolatus officio", insegnò la medesima cosa, ovvero, nessun Cattolico può accettare una persona come Papa allorché essa sia manifestamente eretica. Con cospicua verosimiglianza, si presume, dunque, che l'apparizione della Santissima Vergine Maria del 13 Maggio 1917 accadde proprio in tale giorno in luce dell'anniversario di San Roberto Bellarmino, il santo che fece la dichiarazione più eclatante nella storia della Chiesa, ossia, diventasse il Papa un eretico, egli cesserebbe d'essere Papa. San Roberto Bellarmino: "Un Papa chiaramente eretico cesserebbe d'essere sia Papa che testa della Chiesa, proprio come egli cesserebbe d'essere Cristiano e membro della Chiesa, egli potrebbe, quindi, essere processato e, sì, punito dalla Chiesa. Questo è l'insegnamento di tutti gli antichi Padri, i quali istruiscono che gli eretici manifesti perdono immediatamente ogni giurisdizione.". San Roberto Bellarmino: "Chi non è Cristiano non è membro della Chiesa - ed un eretico manifesto non è un Cristiano, come insegnano chiaramente San Cipriano, Sant'Atanasio, Sant'Agostino, San Girolamo e molti altri, l'eretico manifesto non può, perciò, essere Papa.". Papa Pio XII, "Mystici corporis", 29 Giugno 1943: "Poiché non ogni delitto commesso, per quanto grave, come, invece, lo scisma, l’eresia o l’apostasia, è tale che di sua natura separi l’uomo dal Corpo della Chiesa.". Papa Innocenzo III, "Eius esempio", 18 Dicembre 1208: "Crediamo nei nostri cuori e confessiamo con le nostre bocche una sola Chiesa, non quella degli eretici, ma la Santa Romana Chiesa, Cattolica ed Apostolica, fuori della quale noi crediamo che nessuno sia salvato.". Come si fa, dunque, a discernere la persona eretica? San Roberto Bellarmino: "Per quanto gli uomini non siano in grado o capaci di leggere i cuori, allorché testimonino che qualcuno sia eretico per virtù delle sue opere esterne essi allora lo giudicherebbero eretico puro e semplice, condannandolo come tale.". PARTE XI - L'apostasia della gerarchia del Vaticano II, dei suoi collegi e dei suoi licei L'apostasia generate dal Concilio Vaticano II, imposta in primis dai suoi antipapi e propagata dalla sua setta, fu diffusa in tutti i piani dell'ivi fuoriuscita anti-Chiesa. Ciò avvenne in pluri-modi: tramite il perenne indifferentismo religioso; attraverso le costanti lodi rivolte alle guide delle false religioni; via la continua partecipazione dei sacerdoti e vescovi della setta del Vaticano II ai servizi di tali spurie fedi; per mezzo dell'incessante approvazione di dottrine anticattoliche avanzate da esponenti politici cosiddetti Cattolici ed anche, infine, grazie alla provvisione della lestofante Eucaristia a chiunque di costoro la richiedesse. Ecco Giovanni Kerry, segretario di stato degli SUA sotto il secondo governo di Benedetto Obama, ricevere la spuria Eucaristia; si ponga attenzione all'ostia, v'è una miracolosamente netta raffigurazione di un neonato in procinto d'esser divorato da Kerry, non a caso politico pro-aborto. Più o meno di recente, s'è organizzato anche un funerale per il cosiddetto Cattolico Edoardo Kennedy. La funzione in questione fu celebrata dal cardinale O'Malley appartenente alla setta del Vaticano II, durante essa, questi commendò copiosamente sia la vita che le opere del defunto Kennedy affermando per lui il Paradiso come meta finale. Edoardo Kennedy fu uno dei più ardenti difensori dell'aborto legalizzato, sostenendo progressivamente le unioni impropriamente dette matrimoniali tra sodomiti e tra lesbiche. Votò, inoltre, contro una proposta di legge che intendeva definire il matrimonio solamente come ministero d'unione tra uomo e donna in virtù del teorico regime di maternità. Si espresse, infine, contrariamente ad una legge che vietò l'aborto sotto nascita parziale. Edoardo Kennedy ricevette sempre la spuria Eucaristia dalla setta del Vaticano II, la quale finì per definirlo servitore del Signore nostro Gesù Cristo. Il 12 Agosto 2002, la cosiddetta conferenza episcopale degli Stati Uniti d'America scrisse un articolo concernente gli Ebrei. Tale documento proclamò pubblicamente che "le campagne di conversione al Cristianesimo nei confronti degli Ebrei non sarebbero più state teologicamente accettabili dentro la Chiesa Cattolica." Il 2 Ottobre 2009, tale stesso gruppo stilò la cosiddetta dichiarazione di principi per un dialogo Ebraico-Cattolico. Fu ivi dichiarato: "Il dialogo Ebraico-Cattolico, uno dei frutti benedetti del Concilio Vaticano II, è mai stato e sarà mai utilizzato dalla Chiesa Cattolica come un mezzo di proselitismo; né deve essere visto come un dissimulato invito al Battesimo.". A tal proposito, diversi acattolici desiderarono convertirsi al Cattolicesimo, la setta del Vaticano II, tuttavia, glielo impedì gabellando il gesto come futile e non necessario. L'anti-Chiesa del Vaticano II ha, in aggiunta, ripudiato pure il dogma dell'indissolubilità del Sacramento matrimoniale. Si volesse malvagiamente scindere l'unione, secondo tale lestofante chiesa, basterebbe allora il mero pagamento di una modica cifra congiunta ad una, per quanto non-triviale, raggiungibile compilazione di documenti presso la stessa nuova diocesi. Parimenti, i collegi del Vaticano II sono una totale vergogna! Essi ammettono la promozione dell'omosessualità, del lesbismo, della sodomia e dell'aborto. Le loro guide di settore approvano ed autorizzano completamente tali abominazioni. Tali collegi attaccano sovente i divini dogmi universali, l'inerenza della Sacra Bibbia, i miracoli del Figlio del Dio vivente oltre alla stessa divinità del Signore nostro Gesù Cristo. Un esempio lampante della rampante apostasia nei collegi della detta setta è quello dell'università di Setton Hall, SUA. Sul sito di rete ufficiale si legge: "Il dipartimento del campus guiderà ogni membro della comunità universitaria verso congregazioni locali promuoventi lo sviluppo spirituale dell'individuo. La direzione inter-religiosa è soprattutto una risorsa per gli studenti di altre religioni affinché essi trovino una chiesa del loro nome.". Detta università fornisce, infatti, un intero elenco contenente contatti locali per: sinagoghe; centri Maomettani; cosiddette chiese ortodosse; centri di religione Protestanti e Buddisti e molto altro. Ciò è totale apostasia. Per finire, le scuole elementari e superiori targate Vaticano II stanno tutte promuovendo il disgraziato indifferentismo religioso, un'eresia atroce. Detti istituti non incoraggiano bensì impongono anche l'educazione sessuale sin dalla scuola materna. Tale sporca, demoniaca e Satanica dottrina esorta i fanciulli a commettere peccati mortali come la masturbazione, celandone ivi l'abominio della loro inverecondia e totale distruzione, spedendoli direttamente all'Inferno per la condanna eterna. Naturalmente, l'apostata e nemmeno prete, sicché, laicissimo Giorgio Bergoglio, ben cosciente delle animali riverberazioni di tutto ciò, tace maleficamente. Ma, Matteo 18:6: "Chi poi scandalizzerà alcuno di questi piccolini, che credono in me, meglio per lui sarebbe, che gli fosse appesa al collo una macina da asino, e che fosse sommerso nel profondo del mare.". Allorché antipapa, la rivista ufficiale di Benedetto XVI inviava ogni anno messaggi di congratulazioni e felicitazioni a: Buddisti per la loro festa detta "Visac"; Maomettani per la fine del "Ramadan" ed Induisti per il "Diwali". Ciascun monastero targato Vaticano II accolse in pieno tale apostasia. Per esempio, un cosiddetto monaco Trappista si recò presso lo spurio maestro di Buddismo Zen per commendarlo. Similmente, il 5 Maggio 2004, un autoproclamatosi sacerdote Induista, ricevette il permesso di pregare, venerare ed adorare uno dei suoi molti falsi dei proprio nella cappella dell'apparizione della Madonna di Fatima; a seguito di ciò, fu anche accolto dagli episcopali di Fatima, i quali a tal disgustoso atto di pubblica apostasia conferirono la loro piena approvazione. PARTE XII - Le eresie della spuria suor Lucia È affermabile che la spuria suor Lucia, per sue stesse eretiche asserzioni, abbia pienamente condiviso la, ed aderito alla, terribile apostasia generata e propagata dal Concilio Vaticano II. Ad esempio, nel 1992, fu riferito che ella disse che Dio condanna nessuno all'Inferno. Il 25 Marzo 1997, la lestofante suora proclamò di aver terminato il suo libro riguardante i segreti di Fatima dal nome "Chiamate". Quantunque abbia la Congregazione per la Dottrina della Fede autorizzato all'epoca la sua pubblicazione, a pagine 195-196 della versione Inglese di tale libro si legge la seguente eresia: "Ciascuno è tenuto ad essere santo, anche colui privo di fede. A quanto pare, nel caso di coloro che non hanno fede, la santità sarà dettata dalla loro coscienza. Come menzionato, coloro che non hanno la gioia del dono della fede diventeranno necessariamente santi tramite ciò che sarà loro dettato dalla coscienza umana.". La falsa suor Lucia, dunque, ereticamente affermò che coloro i quali non hanno od abbiano la Fede possono o potrebbero certamente diventare santi. Ove possibile, si è santi solamente previo Sacro Battesimo e detenzione integra della Fede Cattolica. In Ebrei 11:6 San Paolo insegna che assente la Fede piacere a Dio è impossibile. In altre parole, senza la Fede la salvezza o la santità sono per un uomo irrealizzabili. San Polo insegna l'esatto contrario della falsa suor Lucia. Ella negò il definito dogma per cui al di fuori della Chiesa Cattolica non v'è salvezza. Papa Gregorio XVI, "Mirari vos", 15 Agosto 1832: "Poiché è affermato dall’Apostolo che esiste un solo Iddio, una sola Fede ed un solo Battesimo, temano coloro i quali sognano che veleggiando sotto bandiera di qualunque religione possa egualmente approdarsi al porto dell’eterna felicità e considerino che per testimonianza dello stesso Salvatore essi sono contro Cristo, perché non sono con Cristo e che sventuratamente disperdono solo perché con Lui non raccolgono; quindi, senza dubbio periranno in eterno se non dovessero tenere la Fede Cattolica e questa dovessero non conservare intera ed inviolata.". La spuria suor Lucia morì il 13 Febbraio 2005. Si credesse che tale sia di fatto stata la reale suor Lucia si dovrebbe allora assumere che essa abbia vissuto sino alla veneranda età di 97 anni - poiché la vera suor Lucia nacque nel 1907. Detto ciò, una sottilissima minoranza di persone supera la soglia dei 90 anni, senza considerare il raggiungimento della stessa. Nel paese più prospero del mondo, gli SUA, ad esempio, solamente il 2% dei cittadini arrivano sino a quell'età. S'è stimato che le persone arrivanti a 100 anni, nel 1950, furono solamente qualche migliaia. Si dovesse credere al fatto che suor Lucia sia morta nel 2005 si dovrebbe allora presumere che essa abbia fatto parte di quella minima percentuale di persone arrivanti alle soglia dei 100 anni. Qualche anno dopo il presunto decesso di suor Lucia, il Vaticano annunciò la pubblicazione di un suo inedito documento dalle 64 pagine, dal nome "Il messaggio di Fatima". In tali scritti, la spuria suora discuteva la seconda guerra mondiale, ovvero: "Lo scoppio della guerra atea, contro la fede, contro Dio, contro il popolo di Dio. Una guerra che potrebbe, quindi, sterminare l'Ebraismo.". Nel Vecchio Testamento il profeta Daniele vaticinò l'incarnazione del Signore nostro Gesù Cristo, il Messia. Nello specifico, in Daniele 9:26, affermò: "E dopo sessantadue settimane il Cristo sarà ucciso, e non sarà più suo il popolo, che lo rinnegherà. E la città, e il santuario sarà distrutto da un popolo con un condottiero, che verrà, e la sua fine sarà la devastazione, e dopo che la guerra avrà fine, sarà la desolazione stabilita.". Daniele rivela in maniera candida che chiunque rinneghi il Signore nostro Gesù Cristo non è suo popolo. La Sacra Bibbia, dunque, contraddice direttamente sia la spuria suor Lucia, figlia della setta del Vaticano II, che la setta stessa la quale ha sempre preso la posizione per cui gli Ebrei sono ancora il popolo del Signore. Ovviamente, si deduce che la reale suor Lucia sia stata messa a tacere e che tali scritti, quantunque attribuiti ad essa, non furono i suoi. In sintesi, coloro i quali si ritengono Cristiani universali, ergo Cattolici, sono inesorabilmente costretti ad ammettere che i libri "Chiamate" e "Il Messagio di Fatima", contenente incredibili eresie, possono neanche remotamente essere ascritti a suor Lucia di Fatima. Qualora fosse il Vaticano stato capace di falsamente attribuire detti eretici scritti a suor Lucia di Fatima, esso potrebbe parimenti ben aver deciso di utilizzare una spuria suor Lucia per i suoi malvagi scopi ed aver, dunque, mentito rispetto al terzo segreto di Fatima, particolarmente ove dinnanzi a tali oggettività. Ebbene, esistono individui diffidenti rispetto all'autenticità del presunto terzo segreto rivelato dal Vaticano ma simultaneamente neganti l'esistenza di una spuria suor Lucia. Tuttavia, non è logico reputare la falsa suor Lucia come autentica ed il terzo segreto come spurio, i 2 fattori viaggiano assieme. Non è possibile rifiutare la versione Vaticana del terzo segreto di Fatima senza denunciare la lestofante suor Lucia, anzi affermandola autentica allorché confermante il falso segreto nel 2000. Tutto ciò è incongruente. In ogni caso, per coloro i quali abbiano difficoltà ad accettare il tutto, si rammentino le parole del Signore nostro Gesù Cristo, in Matteo 24, allorché Egli annunciò che alla fine dei tempi sarebbe sorto un sotterfugio così profondo che anche gli eletti, fosse possibile, sarebbero stati sedotti. Si rimembri, infine, anche che la spuria suor Lucia giocò un ruolo più che fondamentale nell'ingannante tranello di Lucifero rispetto alla distruzione del terzo segreto di Fatima, che se fosse stato divulgato l'avrebbe totalmente smascherato, poiché il vero terzo segreto di Fatima riguardò l'allerta dal pericolo d'apostasia totale che è ormai sul mondo incombuta; poiché esso riguardò la salvezza delle anime di molti degli ultimi uomini prima della fine. Chiunque si rifiuti di credere che il Vaticano sia coinvolto in tale cospirazione o che, comunque, si rifiuti di credere ai complotti poiché superbamente ben al di sopra di tutto ciò, oltre a pregare il Signore e la Madonna tramite il Santo Rosario sino alla sua morte per l'amore della verità, oltre a rammentare la moltitudine d'inganni che sono piovuti sull'Europa Occidentale dal secolo decimo-quinto ad oggi, dovrebbe fisicamente considerare l'improvviso decesso di Giovanni Paolo I nel 1978. PARTE XIII - L'omicidio di Giovanni Paolo I V'è prova che Albino Luciani, già Giovanni Paolo I, fu assassinato, non perché fu conservatore né in virtù di una qualche remota volontà di rivedere le apostatiche rivoluzioni del Concilio Vaticano II bensì poiché egli iniziò a studiare meticolosamente la Banca Vaticana e gli eventi ivi accadenti. Nello specifico, egli decise di modificare il controllo che alcuni ufficiali, dall'esterno appositamente immessi nella banca del Vaticano, detenevano. Quando Luciani informò preventivamente gli alti funzionari Vaticani rispetto alla sua intenzione di agire contro coloro che di fatto controllavano la banca essi decisero di eliminarlo prima che gli ultimi venissero rimossi dal loro controllo. Pertanto, ci si sia convinti rispetto all'omicidio Giovanni Paolo I, fomentato dagli alti funzionari e cardinali Vaticani, si afferri anche che i medesimi soggetti furono responsabili per l'omicidio di suor Lucia dos Santos di Fatima, sostituendola, poi, con un'agente od al massimo una perseverante attrice. PARTE XIV - La conversione e la consacrazione della Russia Molti individui sono convinti che gli antipapi fuoriusciti dal Concilio Vaticano II debbano essere autentici papi solamente in virtù della, a loro avviso, ancora mancante consacrazione della Russia al Cuore Immacolato della Santissima Vergine Maria come da lei richiesto proprio nel 1917 a Fatima. Ciò che essi non sanno, obliano o deliberatamente ignorano è che Eugenio Pacelli, già Papa Pio XII, consacrò, invece, la Russia al Cuore Immacolato della Madonna il 7 Luglio 1952. Pio XII, formalmente assai, consacrò la Russia scrivendo: "Noi, pertanto, affinché più facilmente le nostre e le vostre preghiere siano esaudite, e per darvi un singolare attestato della Nostra particolare benevolenza, come pochi anni fa abbiamo consacrato tutto il mondo al Cuore Immacolato della Vergine madre di Dio, così, ora, in modo specialissimo, consacriamo tutti i popoli della Russia al medesimo Cuore Immacolato.". L'aspetto affascinante di tutto ciò è che Eugenio Pacelli fu consacrato vescovo proprio durante le giornate del 12 e 13 Maggio 1917, lo stesso giorno allorché apparve la Madonna a Fatima. È, dunque, credibile che il Signore volle mostrare al mondo che sarebbe stato proprio il Vescovo di Roma, il Papa, a finalmente consacrare la Russia al Cuore Immacolato della Madonna. Oltretutto, si ricordi anche che benché ella domandò la detta consacrazione al suo Cuore Immacolato all'unisono con tutti i vescovi del mondo, il 13 Luglio 1917, vaticinò anche: "Alla fine il mio Cuore Immacolato trionferà, il Santo Padre mi consacrerà la Russia, la quale sarà, poi, convertita ed al mondo sarà dato un certo periodo di pace.". È afferrabile come la Madonna invece che prevedere la in teoria consacrazione della Russia al suo Immacolato Cuore da parte sia del Papa che di tutti i vescovi mondiali, dichiarò che sarebbe stato il Santo Padre a farlo, menzionando nessun altro. Ciò è perché la consacrazione fu di fatto ritardata ed effettuata solamente dal Papa. Per altro, il Signore nostro Gesù Cristo, durante l'estate del 1931, comunicò a suor Lucia che sarebbe stato il Papa ad eseguire la detta consacrazione, tuttavia, con del considerevole ritardo causando dunque che la Russia diffondesse i suoi errori nel mondo, promuovendo guerre e persecuzioni contro la Chiesa, proprio come previsto. Logicamente, dunque, Papa Pio XII compianse la Russia. Oltretutto, nel segreto del 13 Luglio 1917, la Madonna espresse una precisa promessa condizionale: "Se accetteranno le mie richieste, la Russia si convertirà e regnerà la pace.". La pace fu, quindi, promessa solamente a fronte di ascolto e soddisfazione delle sue richieste. Tuttavia, parlando di ciò che sarebbe purtroppo accaduto, descrisse un certo periodo di pace. Perché la Madonna uso il determinativo aggettivo breve durante la descrizione degli ultimi tempi, senza descrivere ciò che sarebbe accaduto qualora le sue richieste fossero state esaudite? Proprio perché ciò che accadde rispetto alla consacrazione della Russia sarebbe giammai stato in piena conformità con esse stesse, con le richieste originali. La consacrazione ebbe, infatti, luogo assente tutti i vescovi del mondo. Come testimoniato dalle parole della Madonna, la tregua da lei descritta non è, come da tanti suggerito e promosso, un trionfo, né un universale regno di pace, bensì un certo periodo di pace. Uno maggiore vi sarebbe potuto essere qualora fossero state adempiute le sue richieste, con diligenza e precisione. Ciò, in effetti, è assai simile all'episodio del miracolo di Fatima del 1917, allorché la Santissima Vergine Maria disse ai pastorelli: "Se non foste stati intrappolati in città dall'amministratore del borgo, il 13 di Agosto, il miracolo del 13 Ottobre sarebbe stato maggiore.". Così come vi fu un'inflitta punizione, rendendo il miracolo meno portentoso, a fronte dell'impertinenza dell'amministratore del borgo il quale arrestò i 3 bambini, il periodo promesso di pace a seguito della consacrazione della Russia al suo Immacolato Cuore durò molto meno del previsto. Inoltre, il Papa ritardò la consacrazione ed essa avvenne assente la partecipazione di tutti i vescovi della Terra rendendola, infine, molto meno efficace del dovuto, confermando il detto certo periodo di pace. Ad avviso di molti, la conversione della Russia, a fronte della a loro dire non avvenuta consacrazione al Cuore Immacolato della Vergine Santissima Maria, può solamente significare l'integrale conversione della nazione alla Fede Cattolica. Secondo altri, invece, qualora dovesse la Russia convertirsi alla Fede Universale, previo stessa ragione, anche gli altri mondiali stati farebbero lo stesso. È limpido che la totale conversione alla Fede Cattolica da parte del mondo non può avere senso giacché si sta vivendo esattamente la fine dei tempi dinnanzi alla grande apostasia. Si convertissero tutte le nazioni al Cattolicesimo, si dovrebbe allora attendere un'altra apostasia dalla Fede ancor più eclatante della presente nel breve futuro prima che arrivi la fine del mondo. Infine, dalle parole della Madonna alla vera suor Lucia di Fatima, non v'è menzione della conversione della Russia alla Fede Universale. Di fatti, non si sta argomentando se il Cielo avesse desiderato la conversione della Russia al Cattolicesimo, cosa ovviamente voluta; si sta trattando di ciò che la Madonna intese nel contesto allorché promettendo la conversione della Russia. Guardando alle sue parole del 13 Luglio 1917, è notabile che la consacrazione Russa fu espressamente richiesta affinché fossero evitate guerre, carestie e persecuzioni contro la Chiesa, ossia: "Dio vi dice che sta per castigare il mondo per i suoi crimini, per mezzo della guerra, della fame e delle persecuzioni alla Chiesa ed al Santo Padre. Per impedirlo, verrò a chiedere la consacrazione della Russia.". Pertanto, la conversione, nel contesto del messaggio del 13 Luglio 1917, si riferì sol che alla conversione Russa cosicché persecuzioni, guerre e fami fossero evitate. In tal riguardo è bene rimembrare che nella Sacra Bibbia, Proverbi 16:7, l'Onnipotente Dio sfrutta il termine conversione, non già per intendere una conversione alla vera Fede bensì per alludere ad una conversione verso la pace da parte di persecutori e nemici affinché essi cessino i loro modi malvagi. Proverbi 16:7: "Quando le vie dell'uomo piaceranno al Signore, egli farà, che i nemici di lui alla pace rivolgansi". La Madonna apparve e domandò la consacrazione Russa nel 1929; decenni dopo tale evento, la Chiesa Cattolica iniziò ad attraversare uno dei più grandi periodi di persecuzione della sua intera storia. Già dagli anni 30', infatti, decine di migliaia di persone furono sterminate. Basta il genocidio d'Ucraina del 1933 per rendere l'idea, Giuseppe Stalin creò una carestia talmente massiccia che essa finì per affamare 5 milioni di Ucraini. Il martirio di queste persone e di migliaia di altri Cattolici durante l'epoca fu l'adempimento preciso delle vaticinazioni Mariane di Fatima per cui i buoni sarebbero stati martirizzati e la Chiesa sarebbe stata ivi torturata. Di fatti, la tortura ed il martirio dei sacerdoti e dei fedeli, oltre alle soppressioni ecclesiastiche nell'Unione Sovietica in quel periodo, pesarono come immensurabili fardelli al Papa, finendo per tormentarlo. Egli si sentì simultaneamente sia impotente che responsabile dinnanzi a tale tragedia. Fu la sofferenza di Papa Pio XII ad indurre la Madonna a dire che il Santo Padre avrebbe avuto molto da soffrire. La Santissima Maria Vergine aggiunse anche che molte nazioni sarebbero state distrutte. Suor Lucia a Padre Fuentes, 1927: "Più volte, sia ad entrambi i miei cugini Francesco e Giacinta che a me stessa, la Madonna ha detto che molte nazioni scompariranno dalla faccia della Terra e che la la Russia sarà lo strumento del castigo di Dio per tutte le nazioni, se non si dovesse ottenere la conversione di quella povera patria.". Qualora una nazione subisse un disastro nucleare non sparirebbe, essa sarebbe, comunque, visibile ancorché vuota e devastata. L'unico modo per cui un paese svanisca letteralmente dal mondo sarebbe ove cancellato dalla carta geo o topografica, di fatto inglobato da un altro stato. Tale fu il caso per le nazioni Baltiche ad opera dell'Unione Sovietica. La conferma del presente straordinario evento venne per mezzo della comunicazione dell'allora ministro degli affari esteri Sovietico Molotov al suo omologo Lituano: "È necessario prendere in considerazione la realtà e capire che nel futuro le piccole nazioni scompariranno, come ad esempio il suo, la Lituania, in aggiunta ad altre nazioni Baltiche.". La presenti mappe indicano le Baltiche nazioni: Estonia; Lettonia e Lituania facente parti dell'Europa Orientale prima della seconda guerra mondiale, durante gli anni 30', quindi, assieme alla loro totale sparizione, sicché, assorbimento nel Satanico impero Sovietico a seguito del belligerante evento mondiale. La Santissima Vergine Maria di Fatima, vestita di sole, è, infatti, la donna di cui si parla in Apocalisse 12:1. 2 versi dopo, in Apocalisse 12:3, si narra, invece, dell'enorme drago rosso. Poche settimane dopo l'ultima apparizione della Madonna a Fatima, il 13 Ottobre 1917, s'impose il rosso impero comunista in Russia, sterminando ivi i cesari e portando il paese in tumulto. In Apocalisse 12:4, è narrato che la coda di tal drago rosso avrebbe trascinato la terza parte delle stelle del cielo per, poi, scagliarle sulla Terra. Lo storico Guerino Carrol, nel suo libro "Ascesa e caduta della rivoluzione comunista", scrisse: "Lo svolgimento dell’internazionale comunista manteneva un terzo del mondo nelle sue mani.". È assai verosimile che l'apocalittico grande drago rosso controllante un terzo delle stelle potrebbe aver raffigurato il rosso impero comunista Sovietico, al suo apice ascendente su un terzo delle nazioni mondiali. Suor Lucia, lettera, 1930: "Dio promette di porre fine alla persecuzione in Russia qualora il Santo Padre si degnasse di fare, ed ordinare ai vescovi del mondo Cattolico di fare, un atto solenne e pubblico di riparazione e di consacrazione della Russia ai Cuori Santissimi di Gesù e Maria.". Dunque, secondo suor Lucia, nostro Signore Gesù Cristo avrebbe salvato la Russia ponendo fine alle persecuzioni che la affliggevano confermando quindi il fatto che nessuna prova fu mai per cui il Cielo promise di convertire la Russia alla Fede Cattolica. Parimenti, nostro Signore Cristo Gesù a suor Lucia, 2 Ottobre 1940: "Punirò le nazioni per i loro crimini di guerra, carestie e persecuzioni contro la Chiesa facendo sì che il tale fardello ricada particolarmente sul mio vicario terreno. Se Sua Santità obbedirà al mio augurio per l'atto di consacrazione al Cuore Immacolato di Maria nel mondo con una speciale menzione per la Russia, otterrà allora una riduzione alle sue tribolazioni.". È un dato di fatto che la Russia sia stata convertita dal suo passato regime di continua persecuzione ed incessante genocidio. L'era dei campi di concentramento e tortura chiamati "gulag", delle carestie, dei sacerdoti e fedeli martirizzati e della disumana persecuzione contro la Chiesa è ormai cessata d'essere di fatto con la dissoluzione dell'Unione Sovietica. La fine dell'URSS ebbe luogo il giorno dell'Immacolata Concezione, l'8 Dicembre 1991. Essa fu sciolta ed ivi sostituita dalla Comunità degli Stati Indipendenti (CSI). Il giorno di Natale, invece, il 25 Dicembre 1991, il presidente Sovietico si dimise dichiarando la sua funzione ormai obsoleta, ammainando dunque la fluttuante Sovietica bandiera una volta ampiamente sventolante sul Cremlino. Uno svariato numero di fonti confermano oltretutto che la rimozione della bandiera Sovietica avvenne ufficialmente il giorno di Natale. Si può oggi in Russia viaggiare liberamente; recentemente, una grande chiesa Bizantina fu ricostruita nel medesimo luogo in cui fu bruciata dai comunisti Sovietici. Tutto ciò dimostra che la consacrazione della Russia da parte di Papa Pio XII fu l'effettivo adempimento delle profetiche parole della Madonna pronunciate il 13 Luglio 1917: "Alla fine il mio Cuore Immacolato trionferà, il Santo Padre mi consacrerà la Russia, la quale sarà, poi, convertita ed al mondo sarà dato un certo periodo di pace.". Tutto ciò che fu detto dalla Santissima Vergine Maria Signora nostra nel secondo segreto di Fatima s'è adempiuta. Conseguentemente, si vive oggi nella punizione menzionata nella parte del terzo segreto, mai al mondo pienamente rivelato, benché cominciante in tal maniera: "In Portogallo si conserverà sempre il dogma della Fede…". Probabilmente, le parole del terzo segreto susseguenti avrebbero in qualche modo dettato: "In Portogallo si conserverà sempre il dogma della Fede solamente nei fedeli - oppure - solamente in coloro che a me saranno devoti, comunque sia, sino alla grande apostasia.". PARTE XV - La grande apostasia e l'Anticristo Il 19 Settembre 1846, alla Salette in Francia, la Madonna apparve a 2 bambini annunciandoli: "Roma perderà la Fede e diventerà la sedia dell'Anticristo. La Chiesa sarà eclissata.". Padre Ermanno Kramer, sacerdote Cattolico che passò 30 anni a studiare, ricercare e scrivere sull'Apocalisse suggellando lo sforzo con un libro, annotò in esso le seguenti parole rispetto alla profezia Paolina riguardante l'Anticristo sedente nel tempio di Dio: "San Paolo annunciò che l'Anticristo si sarebbe seduto nel tempio di Dio. Esso non è l'antico tempio Giudaico di Gerusalemme né uno simile costruito dall'Anticristo come alcuni hanno pensato, poiché se fosse uno di questi sarebbe non di Dio ma il suo, di tempio. Pertanto, il detto tempio appare necessariamente essere una chiesa Cattolica o una delle tante chiese di Gerusalemme o quella di San Pietro a Roma, la quale essendo di fatto la più grande chiesa al mondo potrebbe ben essere come d'altronde è, in ogni senso della parola, il tempio di Dio.". Padre Kramer, in essenza, ipotizzò la basilica Pietrina come il tempio di Dio menzionato da San Paolo con relazione a Satana nella seconda lettera ai Tessalonicesi. Per l'appunto, Papa Pio XI, 23 Dicembre 1921: "San Pietro: questo grande tempio.". Similmente, San Bernardo credette che l'Anticristo sarebbe stato un antipapa. Il venerabile Gioacchino, morto nel 1202, dichiarò: "Verso la fine del mondo l'Anticristo rovescerà il Papa ed usurperà il suo posto.". Comunque sia, la certezza è che oggidì la Pietrina sedia è stata, sì, usurpata dalle maligne forze anticristiane. Uno dei più canonici simboli dell'Anticristo è la croce inversa o capovolta. Ebbene, il 24 Marzo 2000 Giovanni Paolo II, dinnanzi a 100,000 cittadini in Israele, sedette su un enorme trono possedente, sulla sua sommità, una gigantesca croce rovesciata. Ecco, invece, un'altra fotografia di Carlo Wojtyla allorché cardinale della setta del Vaticano II; si noti, nuovamente, la croce inversa, questa volta sul vestito. È cruciale rimembrare che, nell'intera Sacra Bibbia, nello specifico nel Nuovo Testamento, l'appellativo "Anticristo" è utilizzato solamente 4 volte; paradossalmente, giammai nell'Apocalisse. Nelle epistole Giovannee esso è, invece, menzionato 2 volte. 1 Giovanni 4:2-3: "Da questo si conosce lo spirito di Dio: qualunque spirito, che confessi, che Gesù Cristo è venuto nella carne, egli è da Dio: Ma qualunque spirito, che divida Gesù, non è da Dio: e questi è un Anticristo, il quale avete udito, che viene, e già fin d'adesso è nel mondo.". 1 Giovanni 2:22: "Chi è bugiardo se non colui, che nega, che Gesù sia il Cristo? Costui è un Anticristo, che nega il Padre, e il Figliuolo.". L'Anticristo è, sicché, definito non solo come colui che nega che il Signore nostro Gesù Cristo sia stato il Messia, ma come il tale che dissolve, divide o distrugge il Figlio di Dio vissuto nel mondo. Il nostro Signore Gesù Cristo fu una sola persona divina con 2 distinte nature, vero uomo e vero Dio. Il Figlio di Dio, il Cristo, il Verbo non creato bensì generato dal Padre, Egli, invece, né creato né generato, coesistente e consustanziale con Lui da sempre, è, per sempre e da sempre, Gesù Cristo nostro Signore. Il Verbo di Dio prese forma umana incarnandosi nel seno della Santissima Vergine Maria, per mezzo dello Spirito Santo procedente dal Padre e dal Figlio, essendo quindi un'unica santa persona veramente umana e veramente divina. Insinuare che il nostro Signore Gesù Cristo in Terra non sia stato il Verbo divino incarnato o che il Cristo abbia semplicemente preso dimora in un essere umano, dal nome Gesù, è Anticristo. Insinuare che il nostro Signore Cristo Gesù non sia stato il Cristo, alludendo al suo prossimo arrivo o negandone addirittura la totale esistenza è parimenti Anticristo. La dottrina principale di Carlo Wojtyla, durante il suo lunghissimo anti-pontificato, fu proprio quella per cui il nostro Signore Gesù Cristo non fu il Cristo bensì che il Cristo, il Figlio di Dio, il Verbo divino, si sia incarnato in ogni essere umano, in Gesù ed in ciascuno di noi. Imperocché il sesto re nella città dai 7 colli dai 7 re, che fu il drago rosso, che fu la bestia ferita mortalmente, che fu il serpente e che fu l'angelo caduto a San Michele e cacciato dal Signore dal Paradiso divino prima della Creazione, tutto trattato dall'Apocalisse Giovannea, altresì Carlo Wojtyla, già Giovanni Paolo II, insegnò che ogni essere umano è il Cristo, egli fu, invero, Satana incarnato. Similmente, il falso profeta ivi discusso, Giuseppe Ratzinger, già Benedetto XVI, professò puntigliosamente la necessità di non guardare al nostro Signore Gesù Cristo come il predetto Messia. Anch'egli, operante sotto il regno della bestia e glorificante la bestia, fu spirito Satanico. Benedetto XVI, "Dio ed il mondo" (in Inglese), pagine 147-148: "Leggendo il Vecchio Testamento si scorge che la figura di Cristo non è indicata in modo inequivocabile. Se, dunque, gli Ebrei possano scegliere di non stimar l'adempimento dalla venuta Messianica in Lui non è solamente attribuibile a della cattiva volontà dalla loro. Invero, infatti, è dovuto all'oscurità dei testi. Si può pertanto, essendoci delle buone ragioni per farlo, ben rifiutare il Cristo nel Vecchio Testamento ed affermare: no, questo non è ciò che fu detto. Similmente, tramite analoghe buone ragioni, si può, invece, accettarlo. Questo è il dibattito tra gli Ebrei ed i Cristiani.". Benedetto XVI affermò, quindi, che credere al fatto che nel Vecchio Testamento Cristo non fu profetizzato come Messia sia legittimo. Egli, in altre parole, proclama che il Vecchio Testamento si possa non riferire necessariamente a Cristo come Messia. Tale è una totale negazione della religione Cristiana. Per di più, ciò che rende tale manifestazione apostatica ancor più scandalosa è che il Nuovo Testamento è pieno di passaggi confermanti che il Signore nostro Gesù Cristo adempiette, sì, le profezie del Vecchio concernenti la venuta del Messia. Per citarne uno solo, in Giovanni 5:39, 45-47, nostro Signore Gesù Cristo comunica agli Ebrei che è proprio il Vecchio Testamento a condannarli all'Inferno, ossia: "Voi andate investigando le Scritture perché credete di avere in esse la vita eterna: e queste sono quelle che parlano a favor mio… Non vi pensate che sia per accusarvi io presso del Padre: avvii già chi accusa, quel Mosè, in cui vi confidate… Che se non credete a quel che egli ha scritto, come crederete voi alle mie parole?". Quantunque ciò sia, secondo l'apostata Giuseppe Ratzinger le divine parole di nostro Signore Gesù Cristo, concernenti l'adempimento delle profezie del Vecchio Testamento riguardo a Cristo il Messia, potrebbero benissimo essere errate. A suo avviso, la legge Ebraica per cui il Signore nostro Gesù Cristo non sia il Messia, né il Verbo divino né il Figlio di Dio vaticinato nel Vecchio Testamento, può esser sia possibile che valida. Questi, dunque, non è un mero eretico, e nemmeno un qualunque apostata, costui è dell'Anticristo. Infatti, nel suo libro "Pietre miliari" (in Inglese) egli nega proprio Gesù Cristo nostro Signore. Benedetto XVI, "Pietre miliari" (in Inglese), 1998, pagine 53-54: "Mai venni, prima d'ora, alla realizzazione che l'Ebraismo ed il Cristianesimo, descritti entrambi nel Nuovo Testamento, sono 2 modi di appropriarsi delle Scritture d'Israele; 2 modi i quali, infine, sono unicamente determinati dalla posizione assunta rispetto alla figura di Gesù di Nazareth. La scrittura oggi appellata Vecchio Testamento è per altro parimenti aperta alle 2 tesi.". Limpidamente, oltre alla chiara negazione di Cristo Gesù nostro Signore Messia, Ratzinger affermò anche che l'Ebraica visione rispetto a Lui sia tollerabile, cioè, che Gesù Cristo nostro Signore non sia stato il Messia, non sia stato il Cristo, non sia stato il Verbo divino incarnato né il Figlio di Dio. Infatti, Benedetto XVI professò pedantescamente l'eresia per cui gli Ebrei non debbano credere nel nostro Signore Gesù Cristo per la loro salvezza. Nella prefazione del blasfemo libro dal titolo "Il popolo Ebraico e le sue Sacre Scritture nella Bibbia Cristiana", per cui la venuta del Messia è ivi affermata ancora inadempiuta e la Vecchia Alleanza, dunque, valida, nel 2001, Ratzinger non a caso reiterò tali eresie. È affascinante che Giovanni Paolo II denominò proprio Ratzinger capo della Congregazione per la Dottrina della Fede, nel 1981. Ciò fu fatto cosicché egli esercitasse il potere di Wojtyla, proprio come narrato da San Giovanni nel libro delle rivelazioni apocalittiche. A seguito del decesso di Carlo Wojtyla, esattamente 2 anni dopo, fu scattata una fotografia presso il luogo di nascita di quest'ultimo, in Polonia. Per mezzo di un effetto indubbiamente paranormale, Giovanni Paolo II in sagoma apparve tra le fiamme. Tale foto, destando notevole scalpore su scala mondiale, rimase a lungo oggetto d'interesse sulla rete. Orbene, è tutto ciò un adempimento di ciò che fu annunciato, particolarmente rispetto alla bestia, in Apocalisse 13? Le teste della detta bestia, potrebbero ben essere il numero dei contendenti al Papato governante Roma alla fine del mondo, sostenendosi ivi, benché in parte lestofanti, capi della Chiesa Cattolica. In Apocalisse 13 è dettato che la bestia dopo aver ricevuto una ferita mortale, a seguito, però, guarita, sarebbe stata adorata dal mondo pressoché intero. Tale bestia è anche narrata di bestemmiare gravemente contro Dio, in particolare modo, e che un'altra sarebbe entrata dopo in gioco fingendosi una guida Cristiana. Quest'ultima è descritta esercitare ed eseguire tutto il potere della prima bestia vicino, accanto e proprio sotto di essa, ossia, la vecchia bestia per cui crollarono fiamme dinnanzi a persone (la vista fotografia); la vecchia bestia ferita mortalmente ma sopravvissuta; la vecchia bestia adulata dalle moltitudini. Benedetto XVI beatificò Carlo Wojtyla; Giorgio Bergoglio, alias antipapa Francesco, invero, nemmeno prete, lo avrà, invece, o già canonizzato o lo canonizzerà allorché ciò sarà udito. Carlo Wojtyla, per l'appunto, ricevette una ferita mortale che fu, poi, guarita; Carlo Wojtyla fu, è e sarà (ancor per poco) adulato dal mondo; proprio Carlo Wojtyla bestemmiò contro il Signore nostro Gesù Cristo affermando che ogni essere umano sia Lui. Tale serpente è l'adorazione del mondo. D'altronde, come visionabile in un'altra pellicola, durante il suo anti-pontificato, Giovanni Paolo II fece numerose affermazioni dichiarando come ciascun essere umano fosse Dio. Eccone intanto alcune. Nel mezzo della sua prima omelia, Giovanni Paolo II dichiarò che l'uomo è Cristo, il Figlio del Dio vivente, narrato da Matteo 16:16. Giovanni Paolo II, prima omelia segnante l'inizio del suo ministero pastorale, 22 Ottobre 1978: "Tu sei il Cristo, il Figlio del Dio vivente. Diamo il benvenuto ancora una volta, oggi, in questo luogo sacro, alle parole di Simon Pietro. Queste parole contengono la Fede della Chiesa. Esse, invero, contengono una nuova verità, l'ultima e definitiva verità sull'uomo: il figlio del Dio vivente. Tu sei il Cristo, il Figlio del Dio vivente!". Durante il suo primo discorso di Natale egli proclamò tale solenne festività, rimembrante la nascita di nostro Signore Gesù Cristo, come la festa dell'uomo. Giovanni Paolo II, 25 Dicembre 1978: "Questo messaggio è per ogni uomo, per l'uomo nella sua umanità. Il Natale è la festa dell'uomo. Questa è la nascita dell'uomo.". Nella sua prima enciclica, Giovanni Paolo II professò che la Buona Novella - il Vangelo del Signore nostro Cristo Gesù - ed il Cristianesimo furono meraviglie procedenti dall'uomo. Infatti, Giovanni Paolo II, discorso ai missionari del Preziosissimo Sangue, 14 Settembre 2001: "Il volto del Signore risorto, questa è la verità di chi siete, cari fratelli.". Papa San Pio X, 4 Ottobre 1903: "Il carattere dell'Anticristo: l'uomo senza nome che ha con incoscienza usurpato il posto del Creatore.". Ecco una moneta commemorativa con l'immagine di Giovanni Paolo II, prodotta dal Vaticano. Si realizzano le 3 stelle dalle 6 punte ciascuna? - Fanno 6 6 6. Ecco, invece, un libro occulto dal nome "I sacri tarocchi"; sulla copertina è visibile l'utilizzazione di 3 6 regolari e di 3 6 capovolti, il medesimo concetto fu sfruttato da Giovanni Paolo II. Questa è una veduta aerea degli appartamenti Vaticani sul retro della basilica Pietrina a Roma all'epoca del anti-pontificato di Carlo Wojtyla, il suo emblema, nuovamente, raffigurò 3 6 regolari e 3 6 capovolti. Adamo Weishaupt, fondatore della società segreta anticattolica degli Illuminati, asserì: "Ci infiltreremo in Vaticano ed una volta dentro non ne usciremo più; o meglio, resteremo sino a quando esso non sarà che una conchiglia vuota.". Sia Giovanni Paolo II che Benedetto XVI vestirono più volte abiti personificanti una conchiglia. Precisamente, in effetti, Benedetto XVI portava la conchiglia proprio sulla cresta. Saranno stati, dunque, gli anti-pontificati della setta del Vaticano II, con particolari enfasi su quelli di Wojtyla e Ratzinger, il compimento Satanico del sogno degli Illuminati di distruggere la Chiesa Cattolica? I loro regni, d'altronde, furono null'altro che decenni interi di totale apostasia dalla Fede Cattolica. La spuria Chiesa Cattolica, ossia, la setta del Vaticano II, non è altro che un guscio vuoto! Essa ha lavorato con l'unico obbiettivo di annichilire il Cattolicesimo, pressoché riuscendoci. Non esiste più al mondo, dunque, il Cristianesimo Universale, il Cattolicesimo, la Chiesa Cattolica in pratica, se non nella rimanente manciata di Cattolici tradizionali un vero e proprio residuo. Pertanto, con il guscio, con lo scudo di conchiglia, Benedetto XVI marcò l'apparente fine della Chiesa di Cristo sulla Terra, tuttavia, indistruttibile su promessa di nostro Signore Cristo Gesù. Ciò che è finito, invece, è il regno dei setti re apocalittici, compresi gli anti-regni della setta, evento globalmente suggellato dal fulmine inviato dal Signore nostro Gesù Cristo in Febbraio 2013 sul duomo Pietrino. In ultimo, gli antipapi della setta del Vaticano II si spostarono sempre con un crocifisso che in pochissimi capirono. Ebbene, tale croce fu la croce Satanica, detta croce rotta o storta, dagli stregoni, dai seguaci di magia nera e dagli adoratori di Lucifero stessi, utilizzata nel 5o e 6o secolo durante i loro anti-Cristiani riti. La setta e gli antipapi in questione scelsero, quindi, tale croce per irriverentemente manifestare ai veri Cattolici il loro odio sfrenato verso Gesù Cristo nostro Signore ed il Cattolicesimo. Per concludere, nel "Museo della Stregoneria", ubicato a Baiona in Francia, sono disponibili al pubblico svariati simboli ed emblemi utilizzati, durante il Medioevo, dai frequentatori delle messe nere e dai festeggianti dei sabati stregati, ebbene, la croce rotta fu candidamente lo strumento ivi rappresentante l'Anticristo. PARTE XVI - La Prostituta di Babilonia Nei capitoli 17 e 18 del libro della rivelazione di Gesù Cristo nostro Signore a San Giovanni Apostolo dell'Apocalisse vi sono profezie riguardanti una grande prostituta, nello specifico, la prostituta Babilonese, sorgente alla fine dei tempi proprio nella città dai 7 colli. Poiché Roma, nella storica regione Laziale (Latium), fu costruita proprio sopra i famosi 7 colli, essa nel corso della storia delle civiltà fu sempre identificata, sino ad oggi, come la città dei 7 colli. Babilonia è, inoltre, il nome apostolico, utilizzato ivi da Giovanni ed anche, sì, da Pietro nelle sue epistole, per la città imperiale, Roma. Ebbene, esili temporanei, sicché, effimere cacciate, ad Avignone durante il Medioevo a parte, la storica sede Vaticana fu volutamente sempre ubicata a Caput Mundi, nella città di Roma, da dove l'universale voce Cristiana avrebbe potuto propagarsi ed amplificarsi in tutto il mondo, sull'omonimo colle, il colle Vaticano, donde, poi, si espansero gli Stati Papali. Comunque sia, l'ufficiale stato monarchico della Città del Vaticano nacque proprio a Roma l'11 Febbraio del 1929. Ciononostante, per scagionare il Vaticano dal coinvolgimento delle profezie Giovannee concernenti la prostituta Babilonese sedente sulla città dai 7 colli alla fine del mondo, s'è tentato proprio di sottolineare il fatto che il monarchico attuale stato Vaticano non faccia legalmente parte della città di Roma, essa, invece, Italiana. In particolare, s'è asserito che la presunta attuale Santa Sede non si trovi sui famosi 7 colli bensì su un colle indipendente localizzabile dentro il più piccolo stato del mondo, dai 110 ettari di terreno, la Città del Vaticano. Tale ragionamento è ovviamente contumace ed assurdo, il Vaticano è un colle dentro la città di Roma e l'esteriore Santa Sede, oltre ad aver sempre colà risieduto, eresse il suo monarchico stato proprio ivi, dentro Roma, l'11 Febbraio 1929. Inoltre, tale deliberatamente distorta logica significherebbe che tutti i papi, dal momento che Roma sia scindibile dal suo, sì, invero, colle Vaticano, abbaiano giammai guidato il gregge dalla capitale del mondo, poiché del vecchio continente, da dove la parola del Vicario di Cristo avrebbe potuto risuonare come da nessun'altra sede, antistorico. Ciò è, infatti, corroborato da Papa Benedetto XIV, il quale, parlando di Babilonia, la città dai 7 colli nota come Roma, disse: "I più grandi del mondo inginocchiavano tutti i loro terreni poteri di fronte alla religione della paura, Roma Imperiale ma pagana. Ma ciò che un tempo fu Babilonia, grazie alla sua trasformazione nell'epicentro Cristiano, ora, non è che una nuova città, una città paradiso.". Benedetto XIV fu chiaro rispetto all'ubicazione centrale del Cristianesimo, ossia, della Chiesa di Cristo, sulla Terra: a Roma; città una volta dominante tramite le tenebre ma dopo la venuta del Cristo presso la luce. In conclusione, il Vaticano è sol che sinonimo della città di Roma, Babilonia, la città dai 7 colli. Benedetto XVI confermò tutto ciò in un'omelia del 19 Giugno 2009 allorché disse: "Vi sono anche 2 lettere sotto il nome di San Pietro. La prima di esse si conclude esplicitamente con una salvezza proveniente da Roma, che, però, appare sotto il nome di copertura apocalittica, ovvero, Babilonia. Vi saluta la Chiesa, che è in Babilonia, con voi eletta, e Marco mio figlio. - 1 Pietro 5:13.". In virtù di tutto ciò, durante i secoli passati, gli eretici di filo Protestante, accusarono proprio la Cattolica Chiesa d'essere la prostituta Babilonese. Attenzione a tale malefica eresia, la Chiesa Cattolica, Corpo Mistico del Signore nostro Gesù Cristo, invero, i suoi fedeli universali raccolti assieme in una sola vera Fede, è la Sua Sposa Immacolata, da Lui stesso su Sé, Fede e Pietro fondata. La prostituta Babilonese, invece, è la falsa sposa, la falsa Chiesa Cattolica, sorgente negli ultimi giorni del mondo, sotto guida di Lucifero in persona, per sedurre definitivamente anche i fedeli universali di Cristo, i veri credenti, uccidendo la Fede e commettendo innumerevole gesta di fornicazione spirituale. Apocalisse 17:4, di fatti, annuncia che la prostituta Babilonese avrebbe vestito il rosso scarlatto ed il viola mentre reggente una coppa dorata nella mano. La presente è una delle indicazioni più rivelatrici dell'intera Apocalisse Giovannea, tant'è che nel costume della Chiesa Cattolica, nella sua esteriorità, in altre parole, i cardinali ed i vescovi vestirono sempre di viola e di rosso. Scegliendo di descrivere la prostituta Babilonese in tal maniera, alludendo agli abiti cardinaleschi e vescovili, il Signore nostro Cristo Gesù volle indicare ai veri fedeli, ossia, coloro credenti prima di diventar per grazia Sua comprendenti, la chiara lestofante chiesa che si sarebbe formata alla fine del mondo. L'indicazione divina rispetto a tali colori concernenti la prostituta in questione funge proprio a sottolineare la sua usurpazione nella storica terrena struttura della reale Chiesa di Cristo. Essa, infatti, materialmente, detiene tutto ciò che ebbe la vera Chiesa Cristiana: diocesi; gerarchia; abbigliamento; cerimonie; sacramenti e Papa. Una cosa non possiede, però, la più importante, quella spirituale che ove detenuta salva l'anima dell'uomo, la Fede Universale. Essa è, dunque, una frode, è una spuria chiesa, è un'impostura. La descrizione divina per mezzo dell'Apostolo è perfetta in relazione alla setta del Vaticano II, la contro chiesa della fine dei tempi. Nello specifico, nonostante vi siano i classici colori e le classiche abitudini del Cattolicesimo si tratta, in realtà, d'una centrale propagatrice d'apostasia e di falsa religione. Inoltre, i suoi sacerdoti offrenti lo spurio santo sacrificio messale utilizzano, in larga scala, parimenti il calice d'oro. Non è coincidenza che anche la prostituta sia descritta come reggente un calice dorato. Imperciocché la prostituta si finge Cattolica Chiesa, con medesime gesta, a volte anche drammatizzando similmente, i suoi sacerdoti, invece che offrire durante quello che dovrebbe essere la Santa Messa il preziosissimo Sangue del Signore nostro Gesù Cristo, riempiono i loro calici del Novus Ordo di sporco vino raffigurante la loro continua abominazione e perenne impurità - materiale ma soprattutto spirituale. Il vino del Novus Ordo non è validamente consacrato e non è valido. Nell'Apocalisse, infatti, è diverse volte menzionato che le nazioni mondiali avrebbero bevuto l'impuro vino della prostituta Babilonese: si parla colà niente meno che della spuria nuova messa, targata Vaticano II; si parla colà delle sue vergognose modifiche apportate a quella Tridentina; si parla colà dell'abominio della desolazione Danielino rimarcato da Gesù Cristo nostro Signore in persona in Matteo 24. La prostituta Babilonese è per altro detta caratterizzarsi da impurità e fornicazione, le quali, oltre che negli scandali ricorrenti di sodomia e pederastia, sono principalmente personificate dall'incessante idolatria ed infedeltà spirituale da essa propagate. Nelle Sacre Scritture il termine fornicazione descrive proprio tali spirituali abominazioni. Esodo 34:16: "Né le loro figlie farai sposare a' tuoi figliuoli; perché non avvenga, che dopo aver esse fornicato co' loro dii, a fornicazione inducano anche i tuoi figliuoli." Giudici 2:17: "Ma peccavano cogli dei stranieri; e gli adoravano. E ben presto abbandonarono la strada battuta da' padri loro: e uditi avendo gli ordini del Signore fecer tutto all'opposto." Chiaramente, esistono molti altri esempi rispetto al modo in cui le Sacre Scritture appellano l'infedeltà spirituale e le pratiche d'idolatria, immoralità e prostituzione. Pertanto, ove sia introdotta in questo contesto la grande prostituta Babilonese, commettente fornicazione mondiale, è oltre l'afferrabile l'apostasia del mondo odierno dalla Fede Universale. Come già discusso, l'apostasia dal Cattolicesimo e l'accettazione delle false religioni contraddistinguono la setta del Vaticano II e la sua falsa chiesa, il cui concilio è rammentato principalmente come il concilio dell'ecumenismo giammai del ritorno bensì pan-religioso. La sua apostasia ambì da sempre, infatti, a sostituire definitivamente il reale Dio della Chiesa Cattolica con Satana ed i suoi demoni nel panteon delle false religioni, v'è oggi riuscita. Tale prostituzione, cominciata a Roma proprio con Angelo Roncalli e terminata dal rimanente degli antipapi fra cui Satana in persona, ossia, Carlo Wojtyla, fu seminata, sparsa ed infiltrata in ogni singolo angolo del globo adempiendo così la fornicazione Babilonese mondiale rassegnata dal benamato Apostolo. Nel passaggio Apocalisse 18:23 è narrato che luce non sarebbe più splenduta in tale prostituta. Per chi vuol aver occhio per guardare e non solo vedere, la detta luce non è altro che la lampada dei santuari tipica delle tradizionali chiese Cattoliche. Essa, manifestante la reale presenza del Signore nostro Gesù Cristo durante l'Eucaristia, è oggi pressoché sparita dalle chiese aderenti al Concilio Vaticano II. Fu, infatti, rimossa o, nei migliori casi, posta nella parte posteriore della chiesa. Ad ogni modo, il fatto peggiore, rinforzato da Apocalisse 6:23, è che la luce perenne, ovvero, la reale presenza del Signore Cristo nostro Gesù dentro l'Eucaristia, la biblica transustanziazione, non è più dentro le chiese della setta del Vaticano II. Il citato passaggio precisa per giunta che le voci dello sposo e della sposa non sarebbero più state udibili presso la prostituta Babilonese. In altre parole, la dottrina del Signore nostro Cristo Gesù, lo sposo, da sempre insegnata dalla Sua Chiesa, la Sua sposa, non è più annunciata dalla lestofante odierna chiesa. Nuovamente nei capitoli 17 e 18 dello stesso libro biblico il sangue dei santi e dei martiri è detto bevuto dalla prostituta. Invero, da diverse prospettive è, sì, asseribile che essa sia ubriaca ed ebbra del sangue di costoro. La prima che viene a mente è proprio l'ecumenismo pan-religioso propagato dalla detta setta e da tutti i suoi antipapi. Ante il Concilio Vaticano II, la pratica dell'ecumenismo rappresentava il laborioso tentativo da parte dei Cattolici guidati dalla Chiesa di convertire il mondo alla Fede Cattolica. Oggi, tuttavia, questo sforzo è tramutato in un malefico obbiettivo d'indifferentismo religioso, mistificato sotto l'appellativo di unificazione od accettazione religiosa, assente tentativo alcuno di conversione verso la vera Fede, quella Cattolica. La Satanica base di ciò è la reputazione di tutte quante le religioni come vere, uguali e legittime, andando sicché direttamente a trasgredire la divina rivelazione per cui tutte le divinità dei non-Cattolici sono non altro che dei seguaci del Demonio come comprovato dall'Apostolo delle genti Paolo in 1 Corinzi 10:20. Conseguentemente, difendere l'ecumenismo pan-religioso è porre sullo stesso piano il Signore nostro Gesù Cristo ed il Maligno Satana; poiché siccome qualunque divinità sia legittima, lo sarebbe, secondo tali figli del Demonio, anche il loro padre, Lucifero. In tale maniera è, dunque, comprensibile come la memoria dei santi e dei martiri sia stata bestemmiata, essi, infatti, morirono sotto tortura; la loro carne fu tormentata da leoni, da decapitazioni, da ghigliottine e da molte altre atrocità, tutto per giammai minimamente compromettere, e tantomeno rinnegare, la Fede Cattolica. L'ecumenismo pan-religioso se ne infischia altamente dei loro sacri sforzi e dei loro divini sacrifici, se ne frega dei santi uomini e delle sante donne che diedero la loro vita al sacerdozio ed alla castità religiosa per una vita missionaria e spiritualmente caritatevole, per una vita nel nome della vera religione; tutto ciò, concernente la salvezza degli uomini, secondo la setta Vaticano II fu futile, superfluo, non necessario od addirittura arretrato, errato e tirannico. Imperocché Margherita Clitherow rifiutò l'accettazione della setta Anglicana e la sua spuria messa invitando un sacerdote Cattolico presso la sua dimora, andando quindi contro le leggi penali, fu martirizzata per via di una massiccia porta di ferro compressale addosso. Ella soffrì tutto ciò poiché scelse di non accettare l'Anglicanesimo. Di contro, la setta del Vaticano II professa che gli Anglicani sono fratelli dei presunti Cattolici, sicché, ugualmente Cristiani, privi in pratica del bisogno di ricevere proselitismo od evangelizzazione alla Fede Universale. La diabolica setta afferma anche che i loro finti vescovi sono null'altro che vescovi della Chiesa del Signore. Tale combriccola di dannati indottrina, dunque, che i martiri Cattolici morirono totalmente in vano, privi di necessità o significato. Quanti martiri patirono la morte per compromettere nemmeno un articolo della Fede Cattolica? L'ecumenismo pan-religioso schernisce e deride l'aspersione di tale sangue poiché la banalizza. È per tale ragione che la setta del Vaticano II è detta ebbra ed ubriacata di sangue santo e martire, essa beve in sintesi il sangue dei santi e dei martiri del nostro Signore Gesù Cristo. Si afferri, quindi, che chiunque non condanni tale attività Satanica (guidata, ora, nemmeno più da un validamente ordinato prete ma, in realtà, eretico od apostata bensì da un uomo totalmente laico come Giorgio Bergoglio, sicché, non sovrano del monarchico stato Vaticano esso cessato d'essere con le dimissioni di Benedetto XVI come suggellò il fulmine sulla cupola quello stesso giorno) sarebbe altrettanto ubriaco o volutamente demoniaco. Il passaggio affascinante in tale riguardo è Apocalisse 6:9-10, nel quale i martiri sono uditi strillare da sotto l'altare: "E avendo aperto il quinto sigillo, vidi sotto l'altare le anime di quegli ch'erano stati uccisi per la parola di Dio, e per la testimonianza che avevano. E gridavano ad alta voce, dicendo: sino a quando, Signore santo e verace, non fai giudizio, e non vendichi il sangue nostro sopra coloro, che abitano la terra.". È volontà e prescrizione Cattolica che le funzioni messali avvengano sopra altari contenenti le reliquie dei martiri, è logico, dunque, che oggi, per quanto sol simbolicamente accadente, essi siano uditi gemere. Le loro vite sono derise dalla setta del Vaticano II, sono ridicolizzate dall'ecumenismo pan-religioso, sono bestemmiate dall'accettazione delle false religioni; in aggiunta a ciò, i martiri piangono anche contro l'abominio liturgico prendente luogo dinnanzi alle loro simboliche reliquie nel mezzo della nuova messa, il Novus Ordo. Il presente suggestivo tema dovrebbe fare ben riflettere i Protestanti rispetto alla veridicità della Chiesa Cattolica in relazione all'unica e vera Chiesa di nostro Signore Gesù Cristo. Dovrebbe farli rivedere rispetto alle loro innumerevoli eresie, poiché la setta del Vaticano II è la prostituta Babilonese vaticinata dalle Sacre Scritture e contrariamente a ciò che essi affermano, che la Chiesa Cattolica sia tale prostituta, essa è sorta, dissociandosi ufficialmente da 20 secoli di storia Cattolica ecclesiastica, nei soli ultimi 60 anni dimostrando in sintesi, e non demolendo, l'autenticità della Chiesa Cattolica. Le tribolazioni degli ultimi giorni, d'altronde, furono mirate da Satana ai veri credenti, andando ad attaccare la loro roccaforte ed il loro pastore così da ingannarli e finalmente minare la loro universale Fede per, poi, condurli definitivamente all'Inferno. In conclusione, di modo da salvare la propria anima è fondamentale persistere nella Fede Cattolica in maniera, appunto, universale, in maniera tradizionale. Occorre peraltro essere sinceramente devoti alla Santissima Vergine Maria ed al suo Santo Rosario. Perché? Perché La Madonna è la donna di cui discute Genesi 3:15, colei che alla fine avrebbe ed avrà schiacciato la testa al serpente Demonio. Per questo il nostro Signore Gesù Cristo appellò sua madre "Donna" in tutto il Nuovo Testamento, perché i veri fedeli capissero che chi realmente fosse. Il rapporto che ella ha con suo Figlio è talmente unico, caldo ed incorruttibile che qualunque cosa ella Gli domandi o richieda Egli non la rifiuterebbe. Di fatti, alle nozze di Cana, su implicita richiesta di Sua madre, il Signore Gesù Cristo nostro operò il miracolo dell'acqua tramuta in vino, nonostante la Sua stessa affermazione che non fosse giunto il Suo tempo di fare miracoli. Come insegna San Giacomo nella sua Cattolica epistola, 5:16: "… imperocché molto può l'assidua preghiera del giusto.". Ma quanto ancor maggiore potranno essere le preghiere della Santissima Vergine Maria nostra Signora, la Madonna, la madre di Dio? Pregare significa chiedere ausilio, aiuto. Allorché in preghiera verso la Vergine Maria, le si chiede semplicemente di domandare a suo Figlio le grazie e le benedizioni di cui abbiamo bisogno - ed ove tali nostre preghiere fossero presentate al Signore nostro Dio onnipotente per mezzo di lei, piuttosto che noi, Egli sarebbe più incline a rispondere. Dopo la venuta del Salvatore, è questa una delle più gradi misericordie di Dio Signore nostro: avere donato all'umanità la Santissima Vergine Maria. La Madonna non è solo colei che schiaccerà il Demonio ma è anche la madre di Dio, l'Arca della Nuova Alleanza tra il Signore ed il Suo popolo, il redento genere umano. Pertanto, rifiutare d'essere devoti alla Madonna è equivalente all'uomo del Vecchio Testamento rigettante l'adorazione della, o la processione prima di una battaglia dall'Arca dell'Alleanza. Tal uomo, infatti, cadeva dinnanzi ai nemici di Dio, perendo e finendo definitivamente separato dal campo dei fedeli di Dio. Giacché quel momento è vicino, fate che per voi non sia, infine, così.
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