Federazione delle cooperative Migros Gli additivi negli alimenti I codici E e il loro significato Introduzione Oggi, le tecniche industriali di produzione delle derrate alimentari e la loro distribuzione su scala mondiale richiedono spesso l’impiego di additivi. Nemmeno la Migros rappresenta un’eccezione. Essa segue però il principio: „mai più del necessario, sempre il meno possibile“. Gli additivi sono indispensabili per garantire una qualità ineccepibile e una lunga conservabilità dei prodotti industriali nel settore alimentare. Il loro temuto effetto negativo sulla salute non ha nessun fondamento scientifico. Gli additivi infatti sono fra le sostanze maggiormente analizzate della nostra alimentazione e non presentano alcun pericolo per la salute! Poiché è nostro interesse che la nostra clientela sia ben informata, abbiamo redatto le seguenti informazioni. Speriamo che possano esservi d’aiuto. Trovate l’Ordinanza ufficiale sugli additivi, che elenca anche i campi d’applicazione e le quantità massime previste, sul sito: http://www.admin.ch/ch/i/rs/c817_022_31.html La vostra MIGROS Avete delle domande? Contattateci: FEDERAZIONE DELLE COOPERATIVE MIGROS M-INFOLINE 0848 84 0848 www.migros.ch -1- 2014 Informazioni utili sugli additivi Gli additivi non sono sostanze nuove Alcuni additivi come l’acido solforoso erano già conosciuti dai Romani e venivano principalmente utilizzati per allungare la durata degli alimenti. Il salnitro veniva utilizzato per salmistrare la carne e il pesce già dal quattordicesimo secolo. Il lievito, la saccarina e l’acido benzoico (un conservante) si conoscono dal 19esimo secolo. Molti additivi sono sostanze naturali che hanno sempre fatto parte della nostra alimentazione (p. es. la lecitina, l’acido citrico, la gelatina ecc.) Nel ventesimo secolo la produzione industriale di generi alimentari e con essa anche l’impiego di additivi conobbe una forte espansione. Nella società moderna ci si serve sempre più di alimenti prodotti industrialmente. La preparazione industriale non è altro che una preparazione casalinga dislocata. Tuttavia per alcuni prodotti s’impongono requisiti elevati (lunga conservazione, facilità di trasporto, gusto adeguato e aspetto appetitoso) che non potrebbero essere soddisfatti senza l’impiego di additivi. Alcuni alimenti industriali non potrebbero essere prodotti senza l’impiego di additivi (p. es. il formaggio fuso senza i sali di fusione, la margarina senza emulsionanti). Inoltre determinati additivi vengono utilizzati anche nella cucina casalinga, come la gelatina, il lievito, l’acido citrico, ecc. Gli additivi sono utili Citiamo qui di seguito la definizione degli additivi riportata dall’Ordinanza sulle derrate alimentari: "Gli additivi, ossia le sostanze aventi o meno un valore nutritivo che vengono aggiunte ad arte, direttamente o indirettamente, alle derrate alimentari per ragioni di ordine tecnologico o attinenti alle loro qualità sensoriali e che vi restano interamente o in parte al loro stato primitivo oppure sotto una forma modificata". Anche gli aromi, ossia „sostanze che sono o dovrebbero essere utilizzate nelle o sulle derrate alimentari per conferire loro un odore e/o un sapore particolare“, rientrano nella categoria degli additivi. Gli additivi non devono essere confusi con le sostanze estranee che giungono negli alimenti indipendentemente dalla nostra volontà (piombo, residui di pesticidi, tossine di muffe, ecc.)! Le principali funzioni degli additivi Protezione degli alimenti da influssi nocivi (ossigeno dell’aria, batteri, muffe ecc.). In tal modo si riduce anche il pericolo delle intossicazioni alimentari. Tale funzione spetta soprattutto agli antiossidanti e ai conservanti. Conservazione e miglioramento delle qualità percettibili di un prodotto, ossia l’aspetto, l’odore, il sapore e la consistenza. A questo scopo si impiegano coloranti, aromi, esaltatori di sapidità, emulsionanti, gelificanti, ecc. Gli additivi non sono pericolosi per la salute Il fatto stesso che gli additivi vengano aggiunti intenzionalmente nei generi alimentari, ci fa dedurre che essi non pregiudichino la nostra salute. Infatti, possono essere impiegati solo in seguito a severi controlli tossicologici che ne dimostrino l’innocuità. Per questo motivo si può dire che gli additivi sono fra le sostanze maggiormente analizzate della nostra alimentazione! Diverse organizzazioni internazionali si occupano della sicurezza degli additivi: l’Organizzazione Mondiale della Sanità (WHO/OMS), l’Organizzazione per l’Alimentazione e l’Agricoltura (FAO) o anche il European Food Safety Authority (EFSA). In Svizzera, il Dipartimento federale dell’interno (DFI) stabilisce le sostanze permesse (lista positiva), così come le possibilità d’applicazione nell’Ordinanza sugli additivi. Inoltre la Svizzera coordina le sue decisioni con le autorità internazionali. In casi rari, determinati additivi possono provocare reazioni allergiche o reazioni di intolleranza simili ad allergie (reazioni cutanee, raffreddore, asma, ecc.). Le sostanze che sono più spesso all’origine di tali reazioni sono i coloranti, gli antiossidanti e i conservanti. Quelli che possono risultare dannosi sono contrassegnati con un asterisco nel nostro opuscolo. Comunque solo un’infinitesima parte dei consumatori sviluppa questo tipo di reazioni. Allergie agli alimenti, come p. es. alle uova, al latte, alle noci, al sedano o agli agrumi, si riscontrano molto più frequentemente. Gli additivi compaiono nella dichiarazione Nella lista degli ingredienti di un prodotto vengono indicati gli additivi contenuti. Essi possono essere designati con il loro codice E (p. es. E322) oppure con la loro denominazione singola (p. es. lecitina). A seconda del loro effetto vengono ordinati secondo una categoria (p. es. „emulsionante E322“). Il raggruppamento secondo una determinata categoria (vedi pag. 4/5) avviene in relazione all’effetto principale che l’additivo esercita in un alimento. Gli amidi modificati vengono indicati nella dichiarazione solo sotto il nome della categoria (quindi senza il codice E né la denominazione singola). Qualora l’amido modificato contenga del glutine, la -2- 2014 denominazione della categoria deve essere completata con l’indicazione dell’origine vegetale specifica (p.es. „amido di frumento modificato“). Gli aromi sono indicati nella dichiarazione con la parola “aroma”. Gli aromi non devono (ma possono) essere dichiarati singolarmente. Le sostanze di supporto e i solventi veicolanti degli additivi non devono essere dichiarati (all’ in fuori dei principali ingredienti allergenici secondo articolo 8 nell’ Ordinanza sulla caratterizzazione e la pubblicità delle derrate alimentari). Si può trattare di sostanze minime di altri additivi o ingredienti (per esempio gelatina). Esse non hanno alcun effetto, né tecnologico né organolettico, sul prodotto finale. Neanche gli additivi che sono utilizzati come coadiuvanti tecnologici devono essere dichiarati. Cosa significano i codici E? Sono codici stabiliti dall’UE che si compongono della lettera E (per „Europa“) e di una cifra. Ogni codice E indica un singolo additivo che spesso ha una complessa denominazione chimica . Essi designano unicamente delle sostanze il cui effetto è stato sottoposto a severe analisi e sono state giudicate sicure. I codici E possono quindi essere visti come un segno di garanzia. -3- 2014 Categorie di additivi Gli «acidificanti» sono sostanze che aumentano lʼacidità di una derrata alimentare e/o le conferiscono un sapore aspro. Gli «addensanti» sono sostanze che aumentano la viscosità di una derrata alimentare. Gli «agenti antischiumogeni» sono sostanze che impediscono o riducono la formazione di schiuma. Gli «agenti di carica» sono sostanze che contribuiscono ad aumentare il volume di una derrata alimentare senza contribuire in modo significativo al suo valore energetico disponibile. Gli «agenti di resistenza» sono sostanze che rendono o mantengono saldi o croccanti i tessuti dei frutti o degli ortaggi, o che interagiscono con agenti gelificanti per produrre o consolidare un gel. Gli «agenti di rivestimento» (inclusi gli agenti lubrificanti) sono sostanze che, quando vengono applicate alla superficie esterna di una derrata alimentare, le conferiscono un aspetto brillante o forniscono un rivestimento protettivo. Gli «agenti di trattamento delle farine», esclusi gli emulsionanti, sono sostanze che vengono aggiunte alla farina o ad un impasto per migliorarne le qualità di cottura. Gli «agenti gelificanti» sono sostanze che danno consistenza ad una derrata alimentare tramite la formazione di un gel. Osservazione: la gelatina non è designata da alcun codice E e viene sempre dichiarata come “gelatina” o “gelatina alimentare”. La gelatina non è considerata un agente gelificante risp. un additivo, ma un ingrediente. Gli «agenti lievitanti» sono sostanze, o combinazioni di sostanze, che liberano gas e in questo modo aumentano il volume di un impasto o di una pastella. Gli «agenti schiumogeni» sono sostanze che rendono possibile lʼottenimento di una dispersione omogenea di una fase gassosa in una derrata alimentare liquida o solida. Gli «agenti sequestranti» sono sostanze che formano complessi chimici con ioni metallici. Gli «agenti umidificanti» sono sostanze che impediscono lʼessiccazione delle derrate alimentari contrastando lʼeffetto di una umidità atmosferica scarsa, o che promuovono la dissoluzione di una polvere in un ambiente acquoso. Gli «amidi modificati» sono sostanze ottenute mediante uno o più trattamenti chimici di amidi alimentari, che possono aver subito un trattamento fisico o enzimatico e essere acidi o alcalini, diluiti o bianchiti. Gli «antiagglomeranti» sono sostanze che riducono la tendenza di particelle individuali di una derrata alimentare ad aderire lʼuna allʼaltra. Gli «antiossidanti» sono sostanze che prolungano la durata di conservazione delle derrate alimentari proteggendole dal deterioramento provocato dallʼossidazione, come lʼirrancidimento dei grassi e le variazioni di colore. Gli «aromi» sono sostanze non destinate ad essere consumate nella loro forma originale, aggiunte agli alimenti al fine di conferire o modificare un aroma e/o sapore. Sostanze aromatizzanti naturali sono ottenute mediante appropriati procedimenti fisici, enzimatici o microbiologici da un materiale di origine vegetale, animale o microbiologica. I «coloranti» sono sostanze che conferiscono un colore a una derrata alimentare o ne ripristinano il colore originario. Includono componenti naturali delle derrate alimentari e altri elementi di origine naturale, normalmente non consumati come alimenti né usati come ingredienti tipici degli alimenti. -4- 2014 Sono coloranti ai sensi della presente ordinanza le preparazioni ottenute da alimenti e altri materiali commestibili di base di origine naturale ricavati mediante procedimento fisico o chimico che comporti lʼestrazione selettiva dei pigmenti in relazione ai loro componenti nutritivi o aromatizzanti. I «conservanti» sono sostanze che prolungano la durata di conservazione delle derrate alimentari proteggendole dal deterioramento provocato da microrganismi e/o dalla proliferazione di microrganismi patogeni. Gli «edulcoranti» sono sostanze utilizzate per conferire un sapore dolce alle derrate alimentari o come edulcoranti da tavola. Gli «emulsionanti» sono sostanze che rendono possibile la formazione o il mantenimento di una miscela omogenea di due o più fasi immiscibili, come olio e acqua, in una derrata alimentare. Gli «esaltatori di sapidità» sono sostanze che esaltano il sapore e/o la fragranza esistente di una derrata alimentare. I «gas dʼimballaggio» sono gas differenti dallʼaria introdotti in un contenitore prima, durante o dopo aver introdotto in tale contenitore una derrata alimentare. I «propellenti» sono gas differenti dallʼaria che espellono una derrata alimentare da un contenitore. I «regolatori dellʼacidità» sono sostanze che modificano o controllano lʼacidità o lʼalcalinità di una derrata alimentare. I «sali di fusione» sono sostanze che disperdono le proteine contenute nel formaggio realizzando in tal modo una distribuzione omogenea dei grassi e altri componenti. Gli «stabilizzanti» sono sostanze che rendono possibile il mantenimento dello stato fisico-chimico di una derrata alimentare; gli stabilizzanti comprendono le sostanze che: a. rendono possibile il mantenimento di una dispersione omogenea di due o più sostanze immiscibili in una derrata alimentare; b. stabilizzano, trattengono o intensificano la colorazione esistente di una derrata alimentare; e c. aumentano la capacità degli alimenti di formare legami, compresa la formazione di legami incrociati tra le proteine tale da consentire il legame delle particelle per la formazione dellʼalimento ricostituito. I «supporti» sono sostanze utilizzate per sciogliere, diluire, disperdere o altrimenti modificare fisicamente un additivo alimentare, un aroma, un enzima alimentare, un nutriente e/o altre sostanze aggiunte alle derrate alimentari a scopo nutrizionale o fisiologico senza alterarne la funzione (e senza esercitare essi stessi alcun effetto tecnologico) allo scopo di facilitarne la manipolazione, lʼapplicazione o lʼimpiego. -5- 2014 Elenco degli additivi La seguente lista contiene tutte le sostanze ammesse dall’ordinazione sugli additivi con il loro codice E e le denominazioni singole (su riserva di modifiche). Osservazioni - Per la loro struttura chimica, numerosi additivi sono degli acidi. I loro sali ammessi dall’Ordinanza (soprattutto sali di sodio, potassio, calcio, magnesio e ammonio) non vengono specificati nel nostro elenco. - È riconosciuto che gli additivi contrassegnati con un asterisco (*) , in rari casi, possano provocare reazioni di intolleranza (vedi anche pag. 2) Coloranti: Codice E E 100 E 101 E 102* E 104* E 110* E 120* E 122* E 123* E 124* E 127 E 129* E 131* E 132* E 133* E 140 E 141 Denominazione Curcumina Riboflavina, estere fosforico di riboflavina Tartrazina Giallo di chinolina Giallo Sunset FCF, Giallo arancio S Cocciniglia, acido carminico, carminio Azorubina, carmoisina Amaranto Ponceau 4R, Rosso cocciniglia A Eritrosina Rosso allura AC Blu patentato V Indigotina, carminio d’indaco Blu brillante FCF Clorofille, clorofilline Complessi cuprici delle clorofille e delle clorofilline E 142* E 150a-d E 151* E 153 E 155* E 160a-f E 161b E 162 E 163 E 170 E 171 E 172 E 173 E 174 E 175 E 180 Verde S Caramello Nero brillante BN, Nero PN Carbone vegetale Bruno HT Carotinoidi Luteina Rosso di barbabietola, betanina Antociani Carbonato di calcio Biossido di titanio Ossidi e idrossidi di ferro Alluminio Argento Oro Litolrubina BK -6- 2014 Edulcoranti: Codice E E 420** E 421** E 950 E 951 E 952 E 953** E 954 E 955 E 957 E 959 E 960 E 961 E 962 E 965** E 966** E 967** E 968** Denominazione Sorbitolo e sciroppo di sorbitolo Mannitolo Acesulfame K Aspartame Ciclamato Isomalto Saccarina Sucralosio Taumatina Neoesperidina DC Glicosidi steviolici Neotame Sale d’aspartame-acesulfame Maltitolo e sciroppo di maltitolo Lattitolo Xilitolo Eritritolo ** = le derrate alimentari che contengono succedanei dello zucchero in misura superiore ai 100 g per chilogrammo o per litro devono recare l’indicazione “un consumo eccessivo può provocare effetti lassativi”. Osservazione: gli alimenti che contengono aspartame (E 951) devono portare l’indicazione „contiene una fonte di fenilalanina“. Questa indicazione è importante per le persone che soffrono della malattia denominata fenilchetonuria; per tutti gli altri non ha alcuna importanza! La fenilchetonuria è un disturbo del metabolismo ereditario e congenito che colpisce quattro o cinque fra i circa 75000 neonati in Svizzera ogni anno. Esso viene diagnosticato poco dopo la nascita. A causa di una carenza di enzimi l’organismo non è in grado di trasformare il naturale aminoacido fenilalanina. Questo comporta elevate concentrazioni di fenilalanina e dei suoi derivati nell’organismo che possono danneggiare il funzionamento cerebrale. La malattia, tuttavia, può essere curata con una dieta povera di fenilalanina, durante la quale l’assunzione dell’edulcorante aspartame è severamente proibito in quanto contiene della fenilalanina. Altri additivi A seconda dell’effetto principale, che i seguenti “altri additivi” esercitano in un alimento, possono essere raggruppati in determinate categorie. Nella seguente lista le denominazioni delle categorie vengono indicate con le cifre per motivi di spazio (vedi legenda). Legende 1 antiossidanti 2 aromi 3 agenti lievitanti 4 emulgatori (emulsionanti) 5 coloranti 6 agenti rassodanti (agenti di resistenza) 7 agenti umidificanti 8 eccipienti (agenti di carica) 9 agenti gelificanti 10 esaltatori di sapidità 11 agenti sequestranti 12 conservanti 13 agenti di trattamento della farina 14 amidi modificati 15 16 17 18 19 20 21 22 23 24 25 26 27 gas di imballaggio acidi regolatori dell’acidità agenti schiumogeni agenti antischiumogeni sali di fusione stabilizzanti edulcoranti supporti gas propulsori (propellenti) antiagglomeranti agenti di rivestimento addensanti *= può provocare reazioni di intolleranza. -7- 2014 Codice E Denominazione E 170 E 200*/202*/203* E 210*/211*/212*/213* E 214*/215*/218*/219* E 220*/221*/222*/223*/224*/226*/ 227*/228* E 234 E 235 E 239 E 242 E 249/250 E 251/252 E 260/261/262/263 E 270 E 280/281/282/283 E 284/285 E 290 E 296 E 297 E 300/301/302 E 304 Carbonato di calcio Acido sorbico e i suoi sali (sorbati) Acido benzoico e i suoi sali (benzoati) Esteri dell’acido paraidrossibenzoico anidride solforosa e solfiti E 306/307/308/309 E 310*/311*/312* E 315/316 E 319 E 320* E 321* E 322 E 325/326/327 E 330/331/332/333 E 334/335/336/337 E 338/339/340/341/343 E 350/351/352 E 353 E 354 E 355/356/357 E 363 E 380 E 385 E 392 E 400/401/402/403/404/405 E 406 E 407* E 407a* E 410* E 412* E 413* E 414* E 415 E 416* E 417* Nisina Natamicina Esametilentetrammina Dimetildicarbonato Nitriti Nitrati Acido acetico e i suoi sali (Acetati) Acido lattico Acido propionico e i suoi sali (propionati) Acido borico e il suo sale sodico (borace) Anidride carbonica Acido malico Acido fumarico Acido ascorbico (vitamina C) e i suoi sali Acido ascorbico (vitamina C), esterificati con acidi grassi alimentari tocoferoli (vitamina E) Gallati Acido eritorbico (Isovitamina C) e il suo sale sodico Butilidrochinone terziario (TBHQ) Butilidrossianisolo (BHA) Butilidrossitoluolo (BHT) Lecitina Sali dell‘acido lattico (lattati) Acido citrico e i suoi sali (citrati) Acido tartarico e i suoi sali (tartrati) Acido fosforico e i suoi sali (fosfati) Sali dell‘acido malico (malati) Acido metatartarico Tartrato di calcio (sale di calcio dell’acido tartarico) Acido adipico e adipati Acido succinico Citrato triammonico EDTA di calcio disodico Estratti di rosmarino Acido alginico e i suoi sali (alginati) Agar-agar Carragenina Alghe di Euchema lavorate Farina di semi di carrube Farina di semi di guar Gomma adragante Gomma arabica Gomma di xanthan Gomma di karaya Gomma di tara -8- Funzione principale 5,17 12 12 12 1,12 12 12 12 12 12 12 16,17 16 12 12 14,24 16 16 1,13 1 1 1 1 1 1 1 4 17 16,17,11 16,17,11 16,17,20 17 16,21 3,16,17,11 16,17 16 16,17,11 1,21,11 1 9,27 9,27 9,27 9,27 9,27 9,27 9,27 9,27 9,27 9,27 9,27 2014 Codice E Denominazione E 418 E 422 E 425 E 426* E 427 E 431 E 432/433/434/435/436 E 440 E 442 E 444 E 445 E 450/451/452 E 459 E 460 E 461/462/463/464/465/466/469 E 470a, E470b E 471 E 472a -f E 473 E 474 E 475 Gomma di gellano Glicerolo Konjak Emicellulosa di soia Gomma cassia Stearato di poliossietilene(40) Polisorbati Pectina, pectina amidata Fosfatidi d'ammonio Estere acetico ed isobuttirico del saccarosio Esteri glicerici della resina del legno Di-, tri-, e polifosfati Beta-ciclodestrina Cellulosa microcristallina o in polvere Cellulose modificate Acidi grassi alimentari e i loro sali Mono- e digliceridi di acidi grassi alimentari E471 esterificati con acido acetico, lattico, citrico, tartarico e diacetiltartarico Sucresteri Tartrato di stearile Sucrogliceridi Esteri poliglicerici degli acidi grassi alimentari E 476 E 477 Poliricinoleato di poliglicerolo Esteri propitenglicolici di acidi grassi alimentari 4 4 E 479b olio di soia ossidato termicamente con mono- e digliceridi degli acidi grassi alimentari Stearoillattilati Tartrato di stearile Esteri di sorbitano con acidi grassi alimentari Sali di acido carbonico (carbonati/idrogencarbonati) Acido cloridrico (cloruri) Cloruro di stagno (II) Acido solforico e i suoi sali (sulfati) 4,25 E 481/482 E 483 E 491/492/493/494/495 E 500/501/503/504 E 507/508/509/511 E 512 E 513/514/515/516/517/520/521/522/523 E 524/525/526/527/528 E 529/530 E 535/536/538 E 541 E 551 E 552/553a/553b E 554/555/556/558/559 E 570 E 574/575/576/577/578/579 E 585 E 586 E 620*/621*/622*/623*/624*/625* E 626/627/628/629 E 630/631/632/633 E 634/635 E 640 E 650 Idrossidi Ossidi Ferrocianuri Fosfato acido di sodio e alluminio Biossido di silicio Acido silicilico e i suoi sali (silicati) Silicato d’alluminio (caolino) e i suoi composti Acidi grassi Acido gluconico e i suoi sali (gluconati) lattato ferroso 4-Esilresorcinolo Acido glutammico e i suoi sali (glutamati) Acido guanilico e i suoi sali (guanilati) Acido inosinico e i suoi sali (inosinati) Ribonucleotidi Glicina e suo sale di sodio Acetato di zinco -9- Funzione principale 9,27 7 27 4,21,25,27,23 9,27 4 4 9,27 4 21 21 3,21,11 8,11,23 8,27 8,27 4,25 4 4 4 4 4 4 4 4 3,17 10,16 1,21 6,16,17 17 17 21,25 3 25,23 25,23 25 25,23 17,21 21 1 10 10 10 10 10 10 2014 Codice E Denominazione E 900 E 901 E 902 E 903 E 904 E 905 E 907 E 912 E 914 E 920 E 927b E 938 E 939 E 941 E 942 E 943a, b E 944 E 948 E 949 E 999 E 1103 E 1105* E 1200 E 1201/1202 E 1203 E 1204 E 1205 E 1404/1410/1412/1413/1414/1420/ 1422/1440/1442/1450/1451/1452 E 1505 E 1517 E 1518 E 1519 E 1520 Dimetilpolisilossano Cera d’api, bianca e gialla Cera di candelilla Cera di carnauba Gommalacca Cera microcristallina Poli-1-decene idrogenato Esteri dell’acido montanico Cera polietilenica ossidata L-Cisteina Carbammide Argon Elio Azoto Protossido di azoto (gas esilarante) Butano, Isobutano Propano Ossigeno Idrogeno Estratto di quillaia Invertasi Lisozima Polidestrosio Polivinilpirrolidone e Polivinilpolipirrolidone Alcole polivinilico PVA Pullulan Copolimero di metacrilato basico Amidi modificati Funzione principale 19 25,26,23 25,26 25,26 25,26 25,26 26 25,26 25,26 13 21 15,24 15,24 15,24 24 24 24 15,24 15,24 21,18 7 12 7,8 21,23 26 26 26 14,27 Citrato di trietile Diacetato di glicerile Triacetato di glicerile (triacetina) Alcol benzilioco 1,2-Propandiolo (propilenglicol) 21,23 7,23 25,23 23 23 E 1521 Polietilenglicole 26 - 10 - 2014
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