Gli additivi negli alimenti

Federazione delle cooperative Migros
Gli additivi negli alimenti
I codici E e il loro significato
Introduzione
Oggi, le tecniche industriali di produzione delle derrate alimentari e la loro distribuzione su scala
mondiale richiedono spesso l’impiego di additivi. Nemmeno la Migros rappresenta un’eccezione. Essa
segue però il principio: „mai più del necessario, sempre il meno possibile“.
Gli additivi sono indispensabili per garantire una qualità ineccepibile e una lunga conservabilità dei
prodotti industriali nel settore alimentare. Il loro temuto effetto negativo sulla salute non ha nessun
fondamento scientifico. Gli additivi infatti sono fra le sostanze maggiormente analizzate della nostra
alimentazione e non presentano alcun pericolo per la salute!
Poiché è nostro interesse che la nostra clientela sia ben informata, abbiamo redatto le seguenti
informazioni. Speriamo che possano esservi d’aiuto.
Trovate l’Ordinanza ufficiale sugli additivi, che elenca anche i campi d’applicazione e le quantità
massime previste, sul sito: http://www.admin.ch/ch/i/rs/c817_022_31.html
La vostra MIGROS
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FEDERAZIONE DELLE COOPERATIVE MIGROS
M-INFOLINE 0848 84 0848
www.migros.ch
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Informazioni utili sugli additivi
Gli additivi non sono sostanze nuove
Alcuni additivi come l’acido solforoso erano già conosciuti dai Romani e venivano principalmente
utilizzati per allungare la durata degli alimenti. Il salnitro veniva utilizzato per salmistrare la carne e il
pesce già dal quattordicesimo secolo. Il lievito, la saccarina e l’acido benzoico (un conservante) si
conoscono dal 19esimo secolo. Molti additivi sono sostanze naturali che hanno sempre fatto parte della
nostra alimentazione (p. es. la lecitina, l’acido citrico, la gelatina ecc.)
Nel ventesimo secolo la produzione industriale di generi alimentari e con essa anche l’impiego di
additivi conobbe una forte espansione. Nella società moderna ci si serve sempre più di alimenti prodotti
industrialmente. La preparazione industriale non è altro che una preparazione casalinga dislocata.
Tuttavia per alcuni prodotti s’impongono requisiti elevati (lunga conservazione, facilità di trasporto,
gusto adeguato e aspetto appetitoso) che non potrebbero essere soddisfatti senza l’impiego di additivi.
Alcuni alimenti industriali non potrebbero essere prodotti senza l’impiego di additivi (p. es. il formaggio
fuso senza i sali di fusione, la margarina senza emulsionanti). Inoltre determinati additivi vengono
utilizzati anche nella cucina casalinga, come la gelatina, il lievito, l’acido citrico, ecc.
Gli additivi sono utili
Citiamo qui di seguito la definizione degli additivi riportata dall’Ordinanza sulle derrate alimentari: "Gli
additivi, ossia le sostanze aventi o meno un valore nutritivo che vengono aggiunte ad arte,
direttamente o indirettamente, alle derrate alimentari per ragioni di ordine tecnologico o attinenti alle
loro qualità sensoriali e che vi restano interamente o in parte al loro stato primitivo oppure sotto una
forma modificata". Anche gli aromi, ossia „sostanze che sono o dovrebbero essere utilizzate nelle o
sulle derrate alimentari per conferire loro un odore e/o un sapore particolare“, rientrano nella
categoria degli additivi. Gli additivi non devono essere confusi con le sostanze estranee che
giungono negli alimenti indipendentemente dalla nostra volontà (piombo, residui di pesticidi, tossine
di muffe, ecc.)!
Le principali funzioni degli additivi
 Protezione degli alimenti da influssi nocivi (ossigeno dell’aria, batteri, muffe ecc.). In tal modo si
riduce anche il pericolo delle intossicazioni alimentari. Tale funzione spetta soprattutto agli
antiossidanti e ai conservanti.
 Conservazione e miglioramento delle qualità percettibili di un prodotto, ossia l’aspetto, l’odore, il
sapore e la consistenza. A questo scopo si impiegano coloranti, aromi, esaltatori di sapidità,
emulsionanti, gelificanti, ecc.
Gli additivi non sono pericolosi per la salute
Il fatto stesso che gli additivi vengano aggiunti intenzionalmente nei generi alimentari, ci fa dedurre che
essi non pregiudichino la nostra salute. Infatti, possono essere impiegati solo in seguito a severi
controlli tossicologici che ne dimostrino l’innocuità. Per questo motivo si può dire che gli additivi sono
fra le sostanze maggiormente analizzate della nostra alimentazione!
Diverse organizzazioni internazionali si occupano della sicurezza degli additivi: l’Organizzazione
Mondiale della Sanità (WHO/OMS), l’Organizzazione per l’Alimentazione e l’Agricoltura (FAO) o anche
il European Food Safety Authority (EFSA). In Svizzera, il Dipartimento federale dell’interno (DFI)
stabilisce le sostanze permesse (lista positiva), così come le possibilità d’applicazione nell’Ordinanza
sugli additivi. Inoltre la Svizzera coordina le sue decisioni con le autorità internazionali.
In casi rari, determinati additivi possono provocare reazioni allergiche o reazioni di intolleranza simili ad
allergie (reazioni cutanee, raffreddore, asma, ecc.). Le sostanze che sono più spesso all’origine di tali
reazioni sono i coloranti, gli antiossidanti e i conservanti. Quelli che possono risultare dannosi sono
contrassegnati con un asterisco nel nostro opuscolo.
Comunque solo un’infinitesima parte dei consumatori sviluppa questo tipo di reazioni. Allergie agli
alimenti, come p. es. alle uova, al latte, alle noci, al sedano o agli agrumi, si riscontrano molto più
frequentemente.
Gli additivi compaiono nella dichiarazione
Nella lista degli ingredienti di un prodotto vengono indicati gli additivi contenuti. Essi possono essere
designati con il loro codice E (p. es. E322) oppure con la loro denominazione singola (p. es. lecitina).
A seconda del loro effetto vengono ordinati secondo una categoria (p. es. „emulsionante E322“).
Il raggruppamento secondo una determinata categoria (vedi pag. 4/5) avviene in relazione all’effetto
principale che l’additivo esercita in un alimento.
Gli amidi modificati vengono indicati nella dichiarazione solo sotto il nome della categoria (quindi
senza il codice E né la denominazione singola). Qualora l’amido modificato contenga del glutine, la
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denominazione della categoria deve essere completata con l’indicazione dell’origine vegetale specifica
(p.es. „amido di frumento modificato“).
Gli aromi sono indicati nella dichiarazione con la parola “aroma”. Gli aromi non devono (ma possono)
essere dichiarati singolarmente.
Le sostanze di supporto e i solventi veicolanti degli additivi non devono essere dichiarati (all’ in fuori
dei principali ingredienti allergenici secondo articolo 8 nell’ Ordinanza sulla caratterizzazione e la
pubblicità delle derrate alimentari). Si può trattare di sostanze minime di altri additivi o ingredienti (per
esempio gelatina). Esse non hanno alcun effetto, né tecnologico né organolettico, sul prodotto finale.
Neanche gli additivi che sono utilizzati come coadiuvanti tecnologici devono essere dichiarati.
Cosa significano i codici E?
Sono codici stabiliti dall’UE che si compongono della lettera E (per „Europa“) e di una cifra. Ogni codice
E indica un singolo additivo che spesso ha una complessa denominazione chimica .
Essi designano unicamente delle sostanze il cui effetto è stato sottoposto a severe analisi e sono state
giudicate sicure. I codici E possono quindi essere visti come un segno di garanzia.
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Categorie di additivi
Gli «acidificanti» sono sostanze che aumentano lʼacidità di una derrata alimentare e/o le conferiscono
un sapore aspro.
Gli «addensanti» sono sostanze che aumentano la viscosità di una derrata alimentare.
Gli «agenti antischiumogeni» sono sostanze che impediscono o riducono la formazione di schiuma.
Gli «agenti di carica» sono sostanze che contribuiscono ad aumentare il volume di una derrata
alimentare senza contribuire in modo significativo al suo valore energetico disponibile.
Gli «agenti di resistenza» sono sostanze che rendono o mantengono saldi o croccanti i tessuti dei
frutti o degli ortaggi, o che interagiscono con agenti gelificanti per produrre o consolidare un gel.
Gli «agenti di rivestimento» (inclusi gli agenti lubrificanti) sono sostanze che, quando vengono
applicate alla superficie esterna di una derrata alimentare, le conferiscono un aspetto brillante o
forniscono un rivestimento protettivo.
Gli «agenti di trattamento delle farine», esclusi gli emulsionanti, sono sostanze che vengono
aggiunte alla farina o ad un impasto per migliorarne le qualità di cottura.
Gli «agenti gelificanti» sono sostanze che danno consistenza ad una derrata alimentare tramite la
formazione di un gel.
Osservazione: la gelatina non è designata da alcun codice E e viene sempre dichiarata come
“gelatina” o “gelatina alimentare”. La gelatina non è considerata un agente gelificante risp. un additivo,
ma un ingrediente.
Gli «agenti lievitanti» sono sostanze, o combinazioni di sostanze, che liberano gas e in questo modo
aumentano il volume di un impasto o di una pastella.
Gli «agenti schiumogeni» sono sostanze che rendono possibile lʼottenimento di una dispersione
omogenea di una fase gassosa in una derrata alimentare liquida o solida.
Gli «agenti sequestranti» sono sostanze che formano complessi chimici con ioni metallici.
Gli «agenti umidificanti» sono sostanze che impediscono lʼessiccazione delle derrate alimentari
contrastando lʼeffetto di una umidità atmosferica scarsa, o che promuovono la dissoluzione di una
polvere in un ambiente acquoso.
Gli «amidi modificati» sono sostanze ottenute mediante uno o più trattamenti chimici di amidi
alimentari, che possono aver subito un trattamento fisico o enzimatico e essere acidi o alcalini, diluiti o
bianchiti.
Gli «antiagglomeranti» sono sostanze che riducono la tendenza di particelle individuali di una derrata
alimentare ad aderire lʼuna allʼaltra.
Gli «antiossidanti» sono sostanze che prolungano la durata di conservazione delle derrate alimentari
proteggendole dal deterioramento provocato dallʼossidazione, come lʼirrancidimento dei grassi e le
variazioni di colore.
Gli «aromi» sono sostanze non destinate ad essere consumate nella loro forma originale, aggiunte agli
alimenti al fine di conferire o modificare un aroma e/o sapore. Sostanze aromatizzanti naturali sono
ottenute mediante appropriati procedimenti fisici, enzimatici o microbiologici da un materiale di origine
vegetale, animale o microbiologica.
I «coloranti» sono sostanze che conferiscono un colore a una derrata alimentare o ne ripristinano il
colore originario. Includono componenti naturali delle derrate alimentari e altri elementi di origine
naturale, normalmente non consumati come alimenti né usati come ingredienti tipici degli alimenti.
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Sono coloranti ai sensi della presente ordinanza le preparazioni ottenute da alimenti e altri materiali
commestibili di base di origine naturale ricavati mediante procedimento fisico o chimico che comporti
lʼestrazione selettiva dei pigmenti in relazione ai loro componenti nutritivi o aromatizzanti.
I «conservanti» sono sostanze che prolungano la durata di conservazione delle derrate alimentari
proteggendole dal deterioramento provocato da microrganismi e/o dalla proliferazione di microrganismi
patogeni.
Gli «edulcoranti» sono sostanze utilizzate per conferire un sapore dolce alle derrate alimentari o come
edulcoranti da tavola.
Gli «emulsionanti» sono sostanze che rendono possibile la formazione o il mantenimento di una
miscela omogenea di due o più fasi immiscibili, come olio e acqua, in una derrata alimentare.
Gli «esaltatori di sapidità» sono sostanze che esaltano il sapore e/o la fragranza esistente di una
derrata alimentare.
I «gas dʼimballaggio» sono gas differenti dallʼaria introdotti in un contenitore prima, durante o dopo
aver introdotto in tale contenitore una derrata alimentare.
I «propellenti» sono gas differenti dallʼaria che espellono una derrata alimentare da un contenitore.
I «regolatori dellʼacidità» sono sostanze che modificano o controllano lʼacidità o lʼalcalinità di una
derrata alimentare.
I «sali di fusione» sono sostanze che disperdono le proteine contenute nel formaggio realizzando in tal
modo una distribuzione omogenea dei grassi e altri componenti.
Gli «stabilizzanti» sono sostanze che rendono possibile il mantenimento dello stato fisico-chimico di
una derrata alimentare; gli stabilizzanti comprendono le sostanze che:
a. rendono possibile il mantenimento di una dispersione omogenea di due o più sostanze immiscibili
in una derrata alimentare;
b. stabilizzano, trattengono o intensificano la colorazione esistente di una derrata alimentare; e
c. aumentano la capacità degli alimenti di formare legami, compresa la formazione di legami incrociati
tra le proteine tale da consentire il legame delle particelle per la formazione dellʼalimento
ricostituito.
I «supporti» sono sostanze utilizzate per sciogliere, diluire, disperdere o altrimenti modificare
fisicamente un additivo alimentare, un aroma, un enzima alimentare, un nutriente e/o altre sostanze
aggiunte alle derrate alimentari a scopo nutrizionale o fisiologico senza alterarne la funzione (e senza
esercitare essi stessi alcun effetto tecnologico) allo scopo di facilitarne la manipolazione, lʼapplicazione
o lʼimpiego.
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Elenco degli additivi
La seguente lista contiene tutte le sostanze ammesse dall’ordinazione sugli additivi con il loro codice E
e le denominazioni singole (su riserva di modifiche).
Osservazioni
-
Per la loro struttura chimica, numerosi additivi sono degli acidi. I loro sali ammessi dall’Ordinanza
(soprattutto sali di sodio, potassio, calcio, magnesio e ammonio) non vengono specificati nel nostro
elenco.
-
È riconosciuto che gli additivi contrassegnati con un asterisco (*) , in rari casi, possano provocare
reazioni di intolleranza (vedi anche pag. 2)
Coloranti:
Codice E
E 100
E 101
E 102*
E 104*
E 110*
E 120*
E 122*
E 123*
E 124*
E 127
E 129*
E 131*
E 132*
E 133*
E 140
E 141
Denominazione
Curcumina
Riboflavina, estere fosforico di riboflavina
Tartrazina
Giallo di chinolina
Giallo Sunset FCF, Giallo arancio S
Cocciniglia, acido carminico, carminio
Azorubina, carmoisina
Amaranto
Ponceau 4R, Rosso cocciniglia A
Eritrosina
Rosso allura AC
Blu patentato V
Indigotina, carminio d’indaco
Blu brillante FCF
Clorofille, clorofilline
Complessi cuprici delle clorofille e delle clorofilline
E 142*
E 150a-d
E 151*
E 153
E 155*
E 160a-f
E 161b
E 162
E 163
E 170
E 171
E 172
E 173
E 174
E 175
E 180
Verde S
Caramello
Nero brillante BN, Nero PN
Carbone vegetale
Bruno HT
Carotinoidi
Luteina
Rosso di barbabietola, betanina
Antociani
Carbonato di calcio
Biossido di titanio
Ossidi e idrossidi di ferro
Alluminio
Argento
Oro
Litolrubina BK
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Edulcoranti:
Codice E
E 420**
E 421**
E 950
E 951
E 952
E 953**
E 954
E 955
E 957
E 959
E 960
E 961
E 962
E 965**
E 966**
E 967**
E 968**
Denominazione
Sorbitolo e sciroppo di sorbitolo
Mannitolo
Acesulfame K
Aspartame
Ciclamato
Isomalto
Saccarina
Sucralosio
Taumatina
Neoesperidina DC
Glicosidi steviolici
Neotame
Sale d’aspartame-acesulfame
Maltitolo e sciroppo di maltitolo
Lattitolo
Xilitolo
Eritritolo
** = le derrate alimentari che contengono succedanei dello zucchero in misura superiore ai 100 g per
chilogrammo o per litro devono recare l’indicazione “un consumo eccessivo può provocare effetti
lassativi”.
Osservazione: gli alimenti che contengono aspartame (E 951) devono portare l’indicazione „contiene
una fonte di fenilalanina“. Questa indicazione è importante per le persone che soffrono della malattia
denominata fenilchetonuria; per tutti gli altri non ha alcuna importanza! La fenilchetonuria è un disturbo
del metabolismo ereditario e congenito che colpisce quattro o cinque fra i circa 75000 neonati in
Svizzera ogni anno. Esso viene diagnosticato poco dopo la nascita. A causa di una carenza di enzimi
l’organismo non è in grado di trasformare il naturale aminoacido fenilalanina. Questo comporta elevate
concentrazioni di fenilalanina e dei suoi derivati nell’organismo che possono danneggiare il
funzionamento cerebrale. La malattia, tuttavia, può essere curata con una dieta povera di fenilalanina,
durante la quale l’assunzione dell’edulcorante aspartame è severamente proibito in quanto contiene
della fenilalanina.
Altri additivi
A seconda dell’effetto principale, che i seguenti “altri additivi” esercitano in un alimento, possono essere
raggruppati in determinate categorie. Nella seguente lista le denominazioni delle categorie vengono
indicate con le cifre per motivi di spazio (vedi legenda).
Legende
1 antiossidanti
2 aromi
3 agenti lievitanti
4 emulgatori (emulsionanti)
5 coloranti
6 agenti rassodanti (agenti di resistenza)
7 agenti umidificanti
8 eccipienti (agenti di carica)
9 agenti gelificanti
10 esaltatori di sapidità
11 agenti sequestranti
12 conservanti
13 agenti di trattamento della farina
14 amidi modificati
15
16
17
18
19
20
21
22
23
24
25
26
27
gas di imballaggio
acidi
regolatori dell’acidità
agenti schiumogeni
agenti antischiumogeni
sali di fusione
stabilizzanti
edulcoranti
supporti
gas propulsori (propellenti)
antiagglomeranti
agenti di rivestimento
addensanti
*= può provocare reazioni di intolleranza.
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Codice E
Denominazione
E 170
E 200*/202*/203*
E 210*/211*/212*/213*
E 214*/215*/218*/219*
E 220*/221*/222*/223*/224*/226*/
227*/228*
E 234
E 235
E 239
E 242
E 249/250
E 251/252
E 260/261/262/263
E 270
E 280/281/282/283
E 284/285
E 290
E 296
E 297
E 300/301/302
E 304
Carbonato di calcio
Acido sorbico e i suoi sali (sorbati)
Acido benzoico e i suoi sali (benzoati)
Esteri dell’acido paraidrossibenzoico
anidride solforosa e solfiti
E 306/307/308/309
E 310*/311*/312*
E 315/316
E 319
E 320*
E 321*
E 322
E 325/326/327
E 330/331/332/333
E 334/335/336/337
E 338/339/340/341/343
E 350/351/352
E 353
E 354
E 355/356/357
E 363
E 380
E 385
E 392
E 400/401/402/403/404/405
E 406
E 407*
E 407a*
E 410*
E 412*
E 413*
E 414*
E 415
E 416*
E 417*
Nisina
Natamicina
Esametilentetrammina
Dimetildicarbonato
Nitriti
Nitrati
Acido acetico e i suoi sali (Acetati)
Acido lattico
Acido propionico e i suoi sali (propionati)
Acido borico e il suo sale sodico (borace)
Anidride carbonica
Acido malico
Acido fumarico
Acido ascorbico (vitamina C) e i suoi sali
Acido ascorbico (vitamina C), esterificati con
acidi grassi alimentari
tocoferoli (vitamina E)
Gallati
Acido eritorbico (Isovitamina C) e il suo sale
sodico
Butilidrochinone terziario (TBHQ)
Butilidrossianisolo (BHA)
Butilidrossitoluolo (BHT)
Lecitina
Sali dell‘acido lattico (lattati)
Acido citrico e i suoi sali (citrati)
Acido tartarico e i suoi sali (tartrati)
Acido fosforico e i suoi sali (fosfati)
Sali dell‘acido malico (malati)
Acido metatartarico
Tartrato di calcio (sale di calcio dell’acido
tartarico)
Acido adipico e adipati
Acido succinico
Citrato triammonico
EDTA di calcio disodico
Estratti di rosmarino
Acido alginico e i suoi sali (alginati)
Agar-agar
Carragenina
Alghe di Euchema lavorate
Farina di semi di carrube
Farina di semi di guar
Gomma adragante
Gomma arabica
Gomma di xanthan
Gomma di karaya
Gomma di tara
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Funzione
principale
5,17
12
12
12
1,12
12
12
12
12
12
12
16,17
16
12
12
14,24
16
16
1,13
1
1
1
1
1
1
1
4
17
16,17,11
16,17,11
16,17,20
17
16,21
3,16,17,11
16,17
16
16,17,11
1,21,11
1
9,27
9,27
9,27
9,27
9,27
9,27
9,27
9,27
9,27
9,27
9,27
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Codice E
Denominazione
E 418
E 422
E 425
E 426*
E 427
E 431
E 432/433/434/435/436
E 440
E 442
E 444
E 445
E 450/451/452
E 459
E 460
E 461/462/463/464/465/466/469
E 470a, E470b
E 471
E 472a -f
E 473
E 474
E 475
Gomma di gellano
Glicerolo
Konjak
Emicellulosa di soia
Gomma cassia
Stearato di poliossietilene(40)
Polisorbati
Pectina, pectina amidata
Fosfatidi d'ammonio
Estere acetico ed isobuttirico del saccarosio
Esteri glicerici della resina del legno
Di-, tri-, e polifosfati
Beta-ciclodestrina
Cellulosa microcristallina o in polvere
Cellulose modificate
Acidi grassi alimentari e i loro sali
Mono- e digliceridi di acidi grassi alimentari
E471 esterificati con acido acetico, lattico,
citrico, tartarico e diacetiltartarico
Sucresteri Tartrato di stearile
Sucrogliceridi
Esteri poliglicerici degli acidi grassi alimentari
E 476
E 477
Poliricinoleato di poliglicerolo
Esteri propitenglicolici di acidi grassi alimentari
4
4
E 479b
olio di soia ossidato termicamente con mono- e
digliceridi degli acidi grassi alimentari
Stearoillattilati
Tartrato di stearile
Esteri di sorbitano con acidi grassi alimentari
Sali di acido carbonico
(carbonati/idrogencarbonati)
Acido cloridrico (cloruri)
Cloruro di stagno (II)
Acido solforico e i suoi sali (sulfati)
4,25
E 481/482
E 483
E 491/492/493/494/495
E 500/501/503/504
E 507/508/509/511
E 512
E
513/514/515/516/517/520/521/522/523
E 524/525/526/527/528
E 529/530
E 535/536/538
E 541
E 551
E 552/553a/553b
E 554/555/556/558/559
E 570
E 574/575/576/577/578/579
E 585
E 586
E 620*/621*/622*/623*/624*/625*
E 626/627/628/629
E 630/631/632/633
E 634/635
E 640
E 650
Idrossidi
Ossidi
Ferrocianuri
Fosfato acido di sodio e alluminio
Biossido di silicio
Acido silicilico e i suoi sali (silicati)
Silicato d’alluminio (caolino) e i suoi composti
Acidi grassi
Acido gluconico e i suoi sali (gluconati)
lattato ferroso
4-Esilresorcinolo
Acido glutammico e i suoi sali (glutamati)
Acido guanilico e i suoi sali (guanilati)
Acido inosinico e i suoi sali (inosinati)
Ribonucleotidi
Glicina e suo sale di sodio
Acetato di zinco
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Funzione
principale
9,27
7
27
4,21,25,27,23
9,27
4
4
9,27
4
21
21
3,21,11
8,11,23
8,27
8,27
4,25
4
4
4
4
4
4
4
4
3,17
10,16
1,21
6,16,17
17
17
21,25
3
25,23
25,23
25
25,23
17,21
21
1
10
10
10
10
10
10
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Codice E
Denominazione
E 900
E 901
E 902
E 903
E 904
E 905
E 907
E 912
E 914
E 920
E 927b
E 938
E 939
E 941
E 942
E 943a, b
E 944
E 948
E 949
E 999
E 1103
E 1105*
E 1200
E 1201/1202
E 1203
E 1204
E 1205
E 1404/1410/1412/1413/1414/1420/
1422/1440/1442/1450/1451/1452
E 1505
E 1517
E 1518
E 1519
E 1520
Dimetilpolisilossano
Cera d’api, bianca e gialla
Cera di candelilla
Cera di carnauba
Gommalacca
Cera microcristallina
Poli-1-decene idrogenato
Esteri dell’acido montanico
Cera polietilenica ossidata
L-Cisteina
Carbammide
Argon
Elio
Azoto
Protossido di azoto (gas esilarante)
Butano, Isobutano
Propano
Ossigeno
Idrogeno
Estratto di quillaia
Invertasi
Lisozima
Polidestrosio
Polivinilpirrolidone e Polivinilpolipirrolidone
Alcole polivinilico PVA
Pullulan
Copolimero di metacrilato basico
Amidi modificati
Funzione
principale
19
25,26,23
25,26
25,26
25,26
25,26
26
25,26
25,26
13
21
15,24
15,24
15,24
24
24
24
15,24
15,24
21,18
7
12
7,8
21,23
26
26
26
14,27
Citrato di trietile
Diacetato di glicerile
Triacetato di glicerile (triacetina)
Alcol benzilioco
1,2-Propandiolo (propilenglicol)
21,23
7,23
25,23
23
23
E 1521
Polietilenglicole
26
- 10 -
2014