Programma definitivo TERAPIA CON BISFOSFONATI ORALI NELL’OSTEOPOROSI: RAZIONALI D’USO 20 settembre 2014 Direzione Scientifica Giorgio Gandolini 09.00 Registrazione ECM 09.20 Quale razionale per l’uso dei bisfosfonati per la terapia dell’osteoporosi? (G. Gandolini) SESSIONE I Il trattamento farmacologico del paziente osteoporotico Moderazione: M. Bevilacqua – G.Gandolini 09.30 Quali indicazioni sulla gestione del paziente osteoporotico? Specifiche peculiarità dai precedenti questionari (G.Gandolini) 10.20 “ A drinkable formulation of alendronate: potential to increase compliance and decrease upper GI irritation” (M.Bevilacqua) 10.50 Discussione 11.00 – 11.20 coffee break SESSIONE II Pratica clinica: sviluppo e confronto di case studies Sviluppo e confronto di case studies Tutor: M.Longhi - Facilitatori: M.Bevilacqua – G.Gandolini 11.20 Distribuzione del materiale didattico, spiegazione del metodo e razionali alla diagnosi (M.Longhi) 11.30 Analisi del primo caso clinico: lavoro dei partecipanti in gruppi 12.10 Role play: confronto interattivo con i partecipanti 13.20 – 14.00 Colazione di lavoro 14.00 Distribuzione del materiale didattico, spiegazione del metodo e razionali alla terapia (M.Bevilacqua) 14.10 Analisi del secondo caso clinico: lavoro dei partecipanti in gruppi 14.50 Role play confronto interattivo con i partecipanti SESSIONE III Pratica clinica: gestione ambulatoriale del paziente osteoporotico Moderazione: M. Bevilacqua – G.Gandolini 16.00 Follow up dei questionari raccolti: valutazione delle problematiche diagnostiche e terapeutiche (G.Gandolini) 16.40 Tavola Rotonda: quali strumenti a supporto della valutazione del rischio di frattura? FRAX e DeFRA (M.Bevilacqua-G.Gandolini-M.Longhi) 17.20 Condivisione ed analisi delle tematiche sviluppate (Giorgio Gandolini) 17.30 Valutazione formativa ECM 17.50 Chiusura del corso Razionale L comune malattia metabolica del tessuto osseo e colpisce circa 200 milioni di persone in tutto il mondo. t più grave complicanza: la frattura. Le fratture osteoporotiche rappresentan sanitaria di molti paesi del mondo. Per una donna di 50 anni, il rischio di andare incontro ad una frattura di femore nel restante arco dell carcino . Le fratture femorali, vertebrali e del polso rappresentano le fratture osteoporotiche più tipiche e più frequenti. Le fratture di femore vento più drammatico ed invalidante: ad un anno dalla frattura di femore solo il 20% dei pazienti torna alla condizione precedente la frattura, mentre la parte restante presenta un netto incremento degli indici di mortalità. La prevenzione, la diagnosi precoce ed una idonea terapia rappresentano le armi più efficaci a disposizione della classe medica per combattere tale patologia così altamente invalidante. Nella pratica quotidiana, rappresenta una delle più frequenti problematiche cliniche che lo specialista deve affrontare. La crescente richiesta da parte dei pazienti dello sviluppo di strategie preventive, diagnostiche e terapeutiche volte a ridurre il rischio di una frattura si scontra spesso con una evidente difficoltà gestionale. Sulla b progetto prevede la realizzazione di tre sessioni scientifiche; la prima tratterà le ultime novità inerenti g tale patologia, sviluppando le problematiche legate alla sicurezza ed alla aderenza alla terapia; la seconda sessione fornirà indicazioni pratiche ed organizzative ai partecipanti attraverso la valutazione e la discussione di casi clinici appositamente creati con un confronto imterativo fra partecipanti e facilitatori; ta terza sessione sarà interamente dedicata alla discussione delle problematchde diagnostiche, cliniche e terapeutiche evidenziate nela sessione precedente. Seguirà una tavola rotonda che avrà come argomento la presentazione e la revisone critica degli ultimi algortmi comparsi in letteratura con successiva discussione in plenaria sulla reale utilità del loro utilizzo nella pratica clinica quotidiana. Gandolini Dott. Giorgio DATI ANAGRAFICI TITOLI DI STUDIO CORSI DI QUALIFICAZIONE E SPECIALIZZAZIONE POST LAUREA TITOLI ACCADEMICI CURRICULUM PROFESSIONALE Nato il 26 luglio 1958 a Busto Arsizio (VA) Residente a Castellanza (VA) in Via Isonzo, 7; tel. 0331.504.718 1972 - 1977 Liceo Scientifico "A. Tosi – Busto Arsizio" Maturità Scientifica. 1977 - 1985 Corso di Laurea in Medicina e Chirurgia presso l'Università degli Studi di Pavia con una tesi sperimentale dal titolo: “I z z intracellulare nei soggetti in terapia digitalica ”. ( 101/110) 1992 Specialità in Reumatologia dall'Università degli Studi di Milano con una tesi sperimentale dal titolo: "Alterazioni del metabolismo calcico e della massa ossea nell'artrite reumatoide infantile". Voto: 70/70 e Lode 2001-2007 Professore a contratto per I g R g C di Laurea di Fisioterapia della Facoltà di Medicina e Chirurgia dell'Università degli Studi di Milano 1981-1985 Ospedale di Busto Arsizio - U.S.S.L. 8: Divisione di Medicina 1^. 1985-1986 II° Deposito Centrale Aeronautica Militare Gallarate, in qualità di Dirigente il Servizio Sanitario con il grado di S.Ten Corpo Sanitario Aeronautico. 1985-1986 Membro della Commissione Medica Provinciale Decentrata di Gallarate (U.S.S.L. n° 6 di Gallarate) Dal 1986 al 1994 Università degli Studi di Milano, Istituto di Scienze Mediche, Direttore Prof. E.E. Polli, Gruppo di ricerca "Malattie del Metabolismo minerale ed osseo" (Pad. Granelli). Dal 1990 al 1994 Medico Titolare di Guardia Medica presso l'U.S.S.L. n° 6 di Gallarate (Varese). Dal 1991 al 1994 Consulente presso Fondazione Don C. Gnocchi, IRCCS, di Milano per il progetto di ricerca CNR: "Osteoporosi e attività fisica". D 1994 D g M I° U O R R z F z IRCCS S M N F z D C. G h M . Dal 2003 Coordinatore territoriala Lombardia per GISMO 1988 Borsa di studio di ricerca sul tema "Fisiopatologia del metabolismo fosfo-calcico ed osseo" svolta I S z M h 'U g S M (D : P . E. Polli) – Ospedale Maggiore di Milano, Pad. Granelli. 1989 R XI° C g N z S I M M – Udine, 27-28 Ottobre 1989 Relatore al IV° Corso Nazionale di Aggiornamento Medico: Mineralometria Ossea Digitale a raggi X – Pozzolatico (FI), 23-24 Novembre 1989 1990 Borsa di studio di ricerca sul tema "Ormoni calciotropi, con particolare riferimento alla calcitonina, alla D " I S z M h 'U sità degli Studi di Milano (Direttore: Prof. E. Polli), Ospedale Maggiore di Milano, Pad. Granelli. Relatore al V° Corso Nazionale di Aggiornamento Medico: Mineralometria Ossea Digitale a raggi X – Capri (NA), 17-19 Maggio 1990 Relatore al XII° Congresso Nazionale della Società Italiana di Metabolismo Minerale – Siena, 23-24 Novembre 1990 1991 Relatore al VI° Corso Nazionale di Aggiornamento Medico: Mineralometria Ossea digitale a raggi X – Punta Ala (GR), 13-15 Giugno 1991 R S “O : g g ” – Università degli Studi di Cagliari, Istituto di Clinica Ortopedica – Cagliari, 24 Giugno 1991 R III° C 24-26 Ottobre 1991 gg “P g T z E ” – Cetraro (RC), Relatore al VII° Corso Nazionale di Aggiornamento Medico: Mineralometria Ossea digitale a raggi X – La Thuile (AO), 20-22 Febbraio 1991 1992 Borsa di studio di ricerca sul tema "Ormoni calciotropi, con particolare riferimento alla calcitonina, alla vitamina D ed ai suoi metaboliti" svolta presso l'Istituto di Scienze Mediche dell'Università degli Studi di Milano (Direttore Prof. E. Polli), Ospedale Maggiore di Milano, Pad. Granelli. 1996 Relatore al 1th Mediterranean Congress of Physical medicine and Rehabilitation – Herzliya, Israel, 1216 maggio 1996 1999 R g I h Agg P h ” – 25 Marzo 1999 Milano S.N.A.M.I.D. “O : g Relatore al III° Congresso Nazionale del Collegio dei Reumatologi Ospedalieri Italiani – 9-11 Dicembre 1999, Telese (BN) 2000 Relatore al 1th International Media Seminar on Osteoporosis - October 12th – 13th Madrid, Spain 2001 Relatore alla Teleconferenza Nazionale sui problemi diagnostici in Reumatologia. Milano, 27 Gennaio 2001 2002 Relatore al Congresso F.A.D.O.I Lombardia – Milano, 27 settembre 2002 R C ECM SNAMID O M 14 2002 Relatore al convegno "Diagnosi e cura dell'osteoporosi" - incontro patrocinato dall'Ordine dei Medici Chirurghi e Odontoiatri della Provincia di Pavia - 16 marzo 2002 Terme di Salice 2003 Relatore al Bone Quality Workshop tenutosi a Stresa il 14-16 febbraio 2003 Relatore al I° Congresso Gruppo Italiano di Studio sulla diagnosi delle Malattie Metabolismo Osseo GISMO Assisi, 9 -11 Ottobre 2003. Relatore al XL Congresso Nazionale della Società Italiana di Reumatologia: Simposio: Come migliorare la resistenza meccanica dello scheletro: nuovi percorsi diagnostico terapeutici; Effetti del z 2004 R C g “O : Brescia tenutosi a Brescia il 24 gennaio 2004 g – Udine, 20-23 Novembre 2003. ” Fondazione Don C. Gnocchi di R C g “O : g ” C 31 g 2004 R C Agg “P z ,T e Riabilitazione in tema di O ” M 7 2004 R C g “L G P z O ” – Università degli Studi di Milano, Istituto di Scienze Endocrine tenutosi a Milano il 14 febbraio 2004 Relatore a C Agg “D , g ” M 18 2004 3 z 2004. R C g “O D g D z F V ” M C/ A M g O L g S 23 2004. R C “B Q y TIME T -O ” S (VB) 25 al 27 novembre 2004. R C g “O ” M C/ F z C S h il 20 novembre 2004 Membro del Consiglio Direttivo del BONE QUALITY TEAM 2005 Responsabile e coordinatore del progetto di ricerca della Fondazione Don C. Gnocchi IRCCS Santa Maria Nascente: Osteonetwork Coordinatore del progetto di ricerca sulla riabilitazione nel paziente sclerodermico per conto della Fondazione Don C. Gnocchi IRCCS Santa Maria Nascente in collaborazione con la Cattedra di g C R F M “I^ C M C/ Ch z F g U g S M g O : nt del z ” z D C. G h IRCCS S M N 5 novembre 2005 Collaboratore del progetto di ricerca europeo MHADIE 2006 Moderatore della Tavola rotonda: GISMO: attività, progetti regionali e discussione al II Congresso Nazionale GISMO tentosi a Napoli 9-11 febbraio 2006 M Ex C R 15-16 febbraio 2006 sul tema: Prospettive nella gestione O Relatore al Corso di Aggiorname “O : z z ” C/ F z D C. G h IRCCS S M N M 18 febbraio 2006 R C g “L : g ” nutosi al Centro Congressi di Pieve Emanuele il 4 marzo 2006 R C g “U z P z ” F gg , Grand hotel della Fonte dal 5 al 7 aprile 2006-04-06 M W k h “S g w ” C g “U z P z ” F gg , G h F 5 7 2006-04-06 M “O Ex M g” S M gh L gure il 7-8 aprile 2006 2007 Chairman al convegno: Osteoporosi: conferme, aggiornamenti e nuove sfide sulla qualità e densità ” C 5-6 ottobre 2007 R “ g : Osteoporosi: conferme, aggiornamenti e nuove sfide , z ” ” C 5-6 ottobre 2007 R S z “L z S S Casa sollievo della Sofferenza – san Giovanni rotondo (FG) il 12-13 ottobre 2007 2008 Relatore a: Novartis Export Meeting Aclasta Ambassador Board ” ” R 26-27 febbraio 2008 g ” : IRCCS R g I z “S M 2008: ” ed osteoporosi severa tenutosi a Brescia il 6-9 marzo 2008 Chairman al corso teorico: “L zz z ” Milano il 15 marzo 2008 R g “O : g z z ” : e ” R 5 2008 E. S z F z Don C. Gnocchi R “6 h S Sy Ly S g D ” A 16-18 maggio 2008 Correlatore alla sessione di Tesi di Laurea del 30 ottobre 2008 del Corso di Laurea di Medicina e Chirurgia U g S M L : - FATTORI DI RISCHIO PER FRATTURA DA OSTEOPOROSI: VERIFICA IN UN DATA BASE 'REAL LIFE' CON FOLLOW-UP DI 10 ANNI - ADERENZA ALLA TERAPIA DELL'OSTEOPOROSI CON FARMACI ANTIRIASSORBITIVI: VERIFICA IN UN DATA BASE 'REAL LIFE' CON FOLLOW-UP DI 10 ANNI. 2009 R C g : “P Milano 30-31 gennaio 2009 g g : 2009” R C g g “P g zz z “PALOS P P g ICP” ” z A N z M :A zz : 18-19 settembre 2009 Relatore al O ” M 24 2009. R PALOS P z A O D 1990 g A S y B M R h ASBMR, g A C g Rh gy ACR, g E L g g Arthrits and Rheumatism EULAR, al congresso della International Osteoporosis Foundation (IOF) Dal 1999 Headsearcher presso “Th C h M k G ” Maurizio Bevilacqua Vitae Maurizio Bevilacqua nasce a Milano il 5 giugno 1951. Si laurea in Medicina e Chirurgia presso l’Università degli Studi di Milano nel 1976 con la tesi “Ruolo delle prostaglandine nella regolazione dell’aldosterone”, tesi che poi pubblica su Acta Endocrinologica. Si specializza in Endocrinologia e Malattie Metaboliche presso l’Università di Pavia e successivamente in Medicina Interna presso l’Università di Genova. E’ assunto nel 1979 dall’Ospedale Luigi Sacco ove percorre la carriera ospedaliera fino ad approdare a Dirigente Medico di II livello presso il Servizio di Endocrinologia e Diabetologia del medesimo ospedale dal 1/7/2002. Nel campo della regolazione idrosalina ha scoperto la regolazione dopaminergica dell’aldosterone e della vasopressina. Ha identificato un sistema di regolazione a livello del sistema nervoso centrale dell’ormone natriuretico atriale (ANP) eseguendo valutazioni ormonali ed emodinamiche su pazienti portatori di Atrofia Multisistemica e di PAF (Pure Autonomic Failure). Ha identificato uno specifico disturbo della regolazione della sensazione dipsogena (sete) e della vasopressina negli stessi pazienti e in altri pazienti con ectopia ipofisaria e con malattia di Gitelman. Collabora strettamente col gruppo di ricerca sulle malattie cardiovascolari dell’Istituto Farmacologico M. Negri, e in tale contesto ha recentemente pubblicato su Circulation i dati relativi ai livelli dell’ormone natriuretico B-type (BNP) negli oltre 4000 pazienti con scompenso cardiaco congestizio dello studio ValHeft identificando i principali determinanti clinici di questa alterazione. Nel campo del sistema nervoso autonomo simpatico ha identificato per primo la presenza di recettori beta 2 adrenergici nel tessuto perianeurismatico del ventricolo sinistro umano, ha identificato per la prima volta i recettori alfa 1 adrenergici nel miocardio umano dimostrando la “fetalizzazione” del cuore portatore di cardiomiopatia dilatativa (diminuzione di recettori beta adrenergici ed aumento dei recettori alfa 1 adrenergici) pubblicando tali dati su Circulation Research. Ha dimostrato per la prima volta che lo stesso meccanismo di regolazione reciproca dei recettori adrenergici è presente nel carcinoma epatocellulare umano (altro esempio di “fetalizzazione”) e ha pubblicato tali dati su Cancer. Nel campo dell’ipertensione arteriosa umana ha sottoclassificato in imidazolinici e alfa2 adrenergici i recettori sulle piastrine umane, dimostrandone l’utilità come modello per lo studio dei farmaci anti-ipertensivi ad azione centrale. Ha inoltre caratterizzato per primo sul miocardio umano sano e patologico le caratteristiche recettoriali del carvedilolo. Ha studiato l’attività dei recettori alfa1 adrenergici sulle arterie mammarie umane in collaborazione col Dr C. Antona. Nel campo della lotta contro l’AIDS, in collaborazione col Prof. M. Moroni e col Dr.Galli, ha identificato per la prima volta la presenza, in alcuni pazienti portatori di AIDS, di una sindrome da resistenza acquisita ai glucocorticoidi, caratterizzata da insolite e specifiche alterazioni immunologiche. Su queste basi, in collaborazione col Prof. M. Clerici, ha proposto una nuova strategia terapeutica di questa disfunzione immunitaria (pubblicando i dati su Lancet) e ha delineato l’importanza della resistenza acquisita ai glucocorticoidi in altre patologie di interesse internistico, contribuendo a chiarire il ruolo dei glucocorticoidi nello switch da sistema T-helper 1 a T-helper 2. Nel campo delle malattie metaboliche dell’osso ha effettuato uno screening sulla popolazione femminile di Milano, precisando l’entità del deficit di calcidiolo e dell’iperparatiroidsimo secondario (dati pubblicati su Osteoporosis International), ha confrontato l’effetto di tre tipi di terapia antiriassorbitiva ossea sui markers di attività osteoblastica ed osteoclastica e ha partecipato al primo trial dose-finding di una bisfosfonato nella malattia di Paget. Ha documentato in collaborazione con il Prof. L. Sinigaglia la possibilità di curare l’algodistrofia riflessa con un bisfosfonato e ha studiato col Prof. G. BianchiPorro la specificità del coinvolgimento osseo nella malattie croniche infiammatorie intestinali . Sempre in collaborazione col Prof.G.Bianchi-Porro ha pubblicato il primo studio mondiale sui rapporti tra gastrina e ipercalciuria. Nel campo delle problematiche infiammatorie ha scoperto per primo la specificità per la cicloossigenasi di tipo 2 (COX-2) di nimesulide e ha completamente elucidato il meccanismo che conduce alla inibizione della produzione di anioni superossido da parte di tale farmaco, effetto che contraddistingue nimesulide da tutti gli altri farmaci antiinfiammatori non steroidei. In campo diabetologico dimostrava già nel 1978 (pubblicando su Diabetes) l’effetto positivo dell’aspirina sulla secrezione di insulina e glucagone, effetto che è stato recentemente ridimostrato e rivalutato da importanti ricercatori. Sempre in campo diabetologico, in collaborazione col Prof. MR Caccia, ha dimostrato la possibilità di ottenere in vivo nell’uomo in maniera non invasiva una mappatura delle varie fibre nervose sia di tipo sensitivo che motorio individuando la selettività della perdita di alcuni tipi di fibre nervose nella neuropatia diabetica. Collabora attivamente con numerose industrie farmaceutiche ai fini di sviluppo e registrazione di farmaci: in particolare ha condotto vari trials clinici relativi alla registrazione di alendronato (Merck,Sharp & Dohme, files registrativi ai fini FDA, U.S.A.). di risedronato (Procter & Gamble), di ipoglicemizzanti orali (Abiogen), sibutramine (Abbott, ex Knoll), nateglinide (Novartis), Growth Hormone (Novo Nordisk), irbesartan (Bristol Meyers Squibb), valsartan (Novartis). Tale attività di Clinical Research consente il mantenimento di 2 medici e l’acquisizione di nuove attrezzature diagnostiche. Attualmente dirige la Struttura semplice dipartimentale di Endocrinologia dell’Ospedale L.Sacco-Polo Universitario, U.O. che è inserita nel Dipartimento di Medicina Specialistica (diretto dal Prof. G. Bianchi-Porro). Nel contesto di tale U.O. , Maurizio Bevilacqua coordina una intensa attività ambulatoriale in campo endocrinologico, diabetologico e di malattie metaboliche dell’osso. Le attrezzature a disposizione comprendono tre letti di Day-Hospital per la diagnostica endocrinologica-diabetologica, un Densitometro Delphi e un ecografo Achilles in ambito di patologia ossea, tre apparecchi per Holter pressorio e un analizzatore Doppler pulsato per l’analisi dell’onda pressoria radiale (per lo studio della patologia cardiovascolare in ambito diabetologico). E’ responsabile di un reparto di 12 letti, nello studio sperimentale nell’uomo di innovative tecniche di stimolazione nervosa transcutanea, a frequenza e ad intensità variabili, per la cura di alcuni tipi di neuropatia (inclusa la neuropatia diabetica), del piede diabetico e di varie affezioni dolorose di tipo neuropatico. Da questa attività si è già evidenziato come la terapia di neuromodulazione provochi il rilascio a livello sistemico di Vascular Endothelial Growth Factor, potente fattore di rigenerazione vascolare. Dal dicembre 2002 svolge il ruolo ufficiale di ricercatore principale del neocostituito (con delibera dell’Ente) Centro di Studi Lorenz, centro che prosegue le ricerche in materia biomedica attorno a queste metodiche di neuromodulazione e che vede nel “board” illustri ricercatori come il Prof. Emanuele Bosi (Ospedale S. Raffaele). Matteo Longhi Studi Laurea in Medicina e Chirurgia Università di Pavia 1985 votazione 110/110 e lode Specializzazioni Reumatologia (Università di Ferrara 70/70 e lode - 1989) Medicina interna (Università di Pavia 50/50 e lode - 1995) Pubblicazioni Arthritis Rheum 29:1532-3,1986 Haematologica 73:375-8,1988 Clin. Exp. Rheumatol. 7:5-11,1989 Haematologica 74:195-204,1989 Varie Responsabile U.F. di Reumatologia presso l'Istituto Ortopedico Galeazzi. Già responsabile di U.O. di Reumatologia Istituto Clinico S. Siro di Milano (1999-2000) Stages: Corso di management in Reumatologia - Gardone 1997; Corso su terapia medica e chirurgica dell'artrite reumatoide - S. Miniato (PI) 1987 Corso residenziale di capillaroscopia - S. Margherita Ligure (GE) 1994 International advanced course in rheumatology - New York 1999 Tecniche medico-chirurgiche di interesse rilevante: terapie biologiche; principali tecniche bioptiche di interesse reumatologico (biopsia ghiandole salivari minori biopsia arteria temporale, etc.) Ricerche a carattere scientifico in atto di interesse rilevante: studio osservazionale ANTARES sulla terapia dell'artrite reumatoide con anticorpi monoclonali anti-TNF alfa CASI CLINICI CASO CLINICO 1 SESSO: femmina ETA’: 67 anni STORIA CLICNICA: 66 ANEURISMA CEREBRALE madre fratt femore a 60aa iperPTH primario AR non trattata da 10 aa Fuma oltre 20 sigarett/die. Anamnesi Fratture: 45aa fratt diafisi femore (chiodo) dai 47 ai 55 aa 4 fratt costali sine trauma. Strategia terapeutica: intake calcio 600-800 mg/die, clodronato; Densitometria lombare non valutabile per artrosi - TH > -3 STRATEGIA TERAPEUTICA CONSIGLIATA: aggiungere alendronato o risedronato CASO CLINICO 2 SESSO: donna - ETA : 61 anni STORIA CLINICA: casalinga 1981 Diagnosi di AR sieropositiva In terapia HCQ FANS PND, 1988 AU PND FANS, 1995 MTX (10 mg) PND FANS, 2000 MTX (10 mg) CsA (3 mg) , 2004 MTX (10 mg) LEF 20 mg PND 2004 agosto Ar attiva sieropositiva (DAS 28 5.68) non responsiva ai precedenti trattamenti per lento e progressivo peggioramento (Esordio 1981), MTX (15 mg) LEF 20 mg PND (10 mg), Inizia terapia con Etanercept 25 mg/2 sett., a 2004 novembre a 2007 aprile, MTX (15 mg) LEF 20 mg PND (5 mg) Etanercept (DAS 3.40) 2007 aprile:Tumefazione parotide destra,Biopsia ecoguidata (ago sottile) Diagnosi: Negatività per cellule maligne, iperplasia reattiva non specifica( Linfadenite cronica). 2007 maggio: Escissione chirurgica della tumefazione parotidea, Esame istologico: il quadro morfologico mostra una lesione “ ” gh M k z. S g : Rx ,E inf. E sup., Parametri ematochimici, Parametri autoimmunitari, Consulenze di Oculistica,Ematologica e di Medicina orale . 2007 ottobre Dolore lombare Modesta accentuazione della fisiologica curvatura di cifosi dorsale, con conservazione della lordosi lombare. Rx: Deformazione a cuneo anteriore di D6, D7, D8, D10 e D12 con differenza fra muro posteriore ed anteriore, rispettivamente, di 6 mm, 5 mm, 6 mm, 5 mm, 7 mm. Segni di spondiloartrosi marginale diffusa a carattere osteofitario. Tono calcico ridotto. Diagnosi :Osteoporosi conclamata secondaria a MGUS STRATEGIA TERAPEUTICA: Alendronato: 70 mg/settimana, Calcio-carbonato: 500 mg/die , Colecalciferolo: 7500 UI/ .D 20 : zz (178 cm) BMD significativamente aumentata Markers di turnover osseo nella norma.
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