Prospetto - Banca Versilia Lunigiana e Garfagnana

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BANCA VERSILIA LUNIGIANA E GARFAGNANA CREDITO COOPERATIVO
SOCIETA’ COOPERATIVA
in qualità di Emittente e di Responsabile del collocamento
Società Cooperativa con sede legale in Pietrasanta (LU) - Via Mazzini n. 80
Iscritta all’Albo delle Banche al n. 4489.10 (Cod. ABI 08726)
all’Albo delle Società Cooperative al n. A166987
Numero di iscrizione nel Registro delle Imprese di Lucca e
Codice Fiscale e Partita IVA 00174600460
Aderente al Fondo di Garanzia dei Depositanti ed
al Fondo di Garanzia degli Obbligazionisti del Credito Cooperativo
PROSPETTO DI BASE
PROGRAMMA DI EMISSIONE
di prestiti obbligazionari denominati:
- Banca Versilia Lunigiana e Garfagnana - Tasso fisso
- Banca Versilia Lunigiana e Garfagnana - Tasso fisso crescente
- Banca Versilia Lunigiana e Garfagnana - Tasso variabile
- Banca Versilia Lunigiana e Garfagnana - Tasso misto
Emittente e Responsabile del Collocamento: Banca Versilia Lunigiana e Garfagnana - Credito Cooperativo, Società Cooperativa.
Il presente documento, unitamente ai suoi eventuali supplementi e ai documenti incorporati mediante riferimento, costituisce il
prospetto di base (il “Prospetto di Base” e/o il “Prospetto”) della Banca Versilia Lunigiana e Garfagnana - Credito
Cooperativo, Società Cooperativa (“Banca Versilia Lunigiana e Garfagnana - Credito Cooperativo ”, “Emittente”
e/o “Banca”) ai fini della Direttiva 2003/71/CE come modificata dalla Direttiva 2010/73/CE e dalla Direttiva 2010/78/CE
(“Direttiva Prospetto”) ed è redatto in conformità al Regolamento 809/2004/CE e alla delibera CONSOB n. 11971 del 14
maggio 1999, così come successivamente modificato dal Regolamento Delegato 2012/486/UE.
In occasione dell’offerta degli strumenti finanziari il Prospetto di Base deve essere letto congiuntamente alle altre
informazioni/documentazioni indicate come incluse mediante riferimento nel Prospetto medesimo, alle condizioni definitive
riferite all’offerta (le “Condizioni Definitive”) e alla relativa Nota di Sintesi (la “Nota di Sintesi”), nonché agli eventuali
supplementi o avvisi integrativi pubblicati.
Il Prospetto di Base ha ad oggetto il programma di emissione (il “Programma”) di prestiti obbligazionari,
denominato “Banca Versilia Lunigiana e Garfagnana - Credito Cooperativo ” (il “Programma”).
Nell’ambito del Programma la Banca Versilia Lunigiana e Garfagnana - Credito Cooperativo, Società Cooperativa
potrà emettere, in una o più serie di emissioni (ciascuna un “Prestito Obbligazionario” o un “Prestito”), titoli di debito di
valore nominale unitario inferiore ad euro 100.000 (le “Obbligazioni” e ciascuna una “Obbligazione”) aventi le
caratteristiche indicate nel Prospetto di Base.
In occasione di ciascun Prestito, l’Emittente predisporrà le Condizioni Definitive e la relativa Nota di Sintesi che riporteranno i
termini e le condizioni degli stessi, pubblicate sul sito internet dell’Emittente all’indirizzo www.bccversilia.it.
Il Prospetto di Base è stato depositato presso la CONSOB in data 9 Luglio 2014, a seguito di approvazione comunicata con nota
del 8 Luglio 2014 Protocollo n. 0057474/14.
L’adempimento di pubblicazione del Prospetto di Base non comporta alcun giudizio della CONSOB
sull’opportunità dell’investimento proposto e sul merito dei dati e delle notizie allo stesso relativi.
Il Prospetto di Base, le Condizioni Definitive di ciascun Prestito e relativa Nota di Sintesi, sono a disposizione del pubblico
gratuitamente presso la sede legale e tutte le dipendenze dell’Emittente, e sono consultabili sul sito Internet dell’Emittente
www.bccversilia.it.
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INDICE
SEZIONE I - DICHIARAZIONE DI RESPONSABILITA’
1 Persone Responsabili
1.1 Indicazione delle persone responsabili
1.2 Dichiarazione di responsabilità
SEZIONE II - DESCRIZIONE DEL PROGRAMMA
SEZIONE III - NOTA DI SINTESI
Sezione A – Introduzione e Avvertenze
Sezione B – Emittente
Sezione C – Strumenti Finanziari
Sezione D – Rischi
Sezione E – Offerta
SEZIONE IV – FATTORI DI RISCHIO
SEZIONE V - DOCUMENTO DI REGISTRAZIONE
1 PERSONE RESPONSABILI
1 Persone Responsabili
2 REVISORI LEGALI DEI CONTI
2.1 Nome e indirizzo dei revisori dell’Emittente
2.2 Informazioni circa dimissioni, revoche dall’incarico o mancato rinnovo dell’incarico alla società di revisione
3 FATTORI DI RISCHIO
3.1 Fattori di rischio relativi all’Emittente
3.2 Principali indicatori patrimoniali e dati economici
4 INFORMAZIONI SULL’EMITTENTE
4.1 Storia ed evoluzione dell’Emittente
4.1.1 Denominazione legale e commerciale dell’Emittente
4.1.2 Luogo di registrazione dell’Emittente e suo numero di registrazione
4.1.3 Data di costituzione e durata dell’Emittente
4.1.4 Domicilio e forma giuridica dell’Emittente, legislazione in base alla quale opera, paese di costituzione, nonché
indirizzo e numero di telefono della sede sociale
4.1.5 Fatti rilevanti per la valutazione della solvibilità dell’Emittente
5 PANORAMICA DELLE ATTIVITA’
5.1 Principali attività
5.1.1 Indicazione dei nuovi prodotti e delle nuove attività
5.2 Principali mercati
5.3 La base di qualsiasi dichiarazione formulata dall’Emittente nel documento di registrazione riguardo alla sua
posizione concorrenziale
6 STRUTTURA ORGANIZZATIVA
6.1 Descrizione del Gruppo di cui l’Emittente fa parte.
6.2 Eventuale soggetto controllante ai sensi dell’art. 93 del Testo Unico della Finanza
7 INFORMAZIONI SULLE TENDENZE PREVISTE
7.1 Cambiamenti negativi
7.2 Prospettive
8 PREVISIONI O STIME DEGLI UTILI
9 ORGANI DI AMMINISTRAZIONE, DI DIREZIONE E DI VIGILANZA
9.1 Informazioni sugli organi dell’Emittente
9.1.1 Composizione dell’Organo di Direzione
9.1.2 Composizione del Collegio Sindacale
9.2 Conflitti di interesse degli organi di Amministrazione, di Direzione e di Vigilanza
10 PRINCIPALI AZIONISTI
10.1 Capitale Sociale e assetto di controllo dell’Emittente
10.2 Eventuali accordi, noti all’Emittente, dalla cui attivazione possa scaturire ad una data successiva una variazione
dell’assetto di controllo dell’Emittente
11 INFORMAZIONI FINANZIARIE
11.1 Informazioni finanziarie relative agli esercizi passati
11.2 Bilanci
11.3 Revisione delle informazioni finanziarie annuali relative all’ultimo esercizio
11.3.1 Dichiarazione attestante che le informazioni finanziarie relative all’ultimo esercizio sono state sottoposte a
revisione
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11.3.2 Indicazioni di altre informazioni contenute nel documento di registrazione controllate dai revisori dei conti
11.3.3 Dati finanziari contenuti nel Documento di Registrazione
11.4 Data delle ultime informazioni finanziarie
11.5 Informazioni finanziarie infrannuali
11.6 Procedimenti giudiziari e arbitrali
11.7 Cambiamenti significativi nella situazione finanziaria dell’Emittente
12 CONTRATTI IMPORTANTI
13 INFORMAZIONI PROVENIENTI DA TERZI, PARERI DI ESPERTI E DICHIARAZIONI DI INTERESSI
14 DOCUMENTI ACCESSIBILI AL PUBBLICO
SEZIONE VI - NOTA INFORMATIVA
A.1 PERSONE RESPONSABILI
A.2 FATTORI DI RISCHIO
2.1 Fattori di rischio relativi agli strumenti finanziari offerti
A.3 INFORMAZIONI ESSENZIALI
3.1 Interessi di persone fisiche e giuridiche partecipanti all’Emissione/Offerta
3.2 Ragioni dell’Offerta e impiego dei proventi
A.4 INFORMAZIONI RIGUARDANTI GLI STRUMENTI FINANZIARI DA OFFRIRE/DA AMMETTERE ALLA
NEGOZIAZIONE
4.1 Descrizione del tipo e della classe degli strumenti finanziari
4.2 Legislazione in base alla quale gli strumenti finanziari sono stati creati
4.3 Forma dei prestiti obbligazionari e soggetto incaricato della tenuta dei registri
4.4 Valuta di emissione degli strumenti finanziari
4.5 Ranking degli strumenti finanziari
4.6 Diritti connessi agli strumenti finanziari e procedura per il loro esercizio
4.7 Interessi
4.8 Data di scadenza e modalità di ammortamento del prestito
4.9 Il rendimento effettivo
4.10 Rappresentanza degli obbligazionisti
4.11 Delibere, autorizzazioni e approvazioni
4.12 Data di emissione degli strumenti finanziari
4.13 Restrizioni alla libera trasferibilità degli strumenti finanziari
4.14 Regime fiscale
A.5 CONDIZIONI DELL’OFFERTA
5.1 Condizioni, statistiche relative all’offerta, calendario previsto e modalità di sottoscrizione dell’offerta
5.1.1 Condizioni alle quali l’offerta è subordinata
5.1.2 Ammontare totale dell’offerta e valuta di emissione
5.1.3 Periodo di offerta e descrizione delle procedure di sottoscrizione
5.1.4 Possibilità di ritiro dell’offerta e/o di riduzione dell’ammontare delle sottoscrizioni
5.1.5 Ammontare minimo e massimo dell’importo sottoscrivibile
5.1.6 Modalità e termini per il pagamento e la consegna degli strumenti finanziari
5.1.7 Diffusione dei risultati dell’offerta
5.1.8 Eventuali diritti di prelazione
5.2 Piano di ripartizione e di assegnazione
5.2.1 Destinatari dell’offerta
5.2.2 Comunicazione ai sottoscrittori dell’ammontare assegnato
5.3 Fissazione del prezzo
5.3.1 Indicazione del prezzo previsto al quale saranno offerti gli strumenti finanziari
5.3.2 Indicazione dell’ammontare delle spese e delle imposte specificamente poste a carico del
sottoscrittore o dell’acquirente
5.4 Collocamento e sottoscrizione
5.4.1 Il Responsabile del Collocamento
5.4.2 Denominazione e indirizzo degli organismi incaricati del servizio finanziario
5.4.3 Accordi di sottoscrizione
A.6 AMMISSIONE ALLA NEGOZIAZIONE E MODALITA’ DI NEGOZIAZIONE
6.1 Mercati presso i quali è stata richiesta l’ammissione alle negoziazioni
6.2 Quotazione su altri mercati regolamentati
6.3 Soggetti intermediari operanti sul mercato secondario
A.7 INFORMAZIONI SUPPLEMENTARI
7.1 Consulenti legati all’Emissione
7.2 Informazioni contenute nella Nota Informativa sottoposte a revisione
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7.3 Pareri o relazioni di esperti, indirizzo e qualifica
7.4 Informazioni provenienti da terzi
7.5 Rating dell’Emittente e dello strumento finanziario
A.8 INFORMAZIONI SUL GARANTE
8.1 Soggetto Garante e finalità della Garanzia
8.2 Natura della Garanzia
8.3 Campo d’applicazione della Garanzia
8.4 Informazioni sul Garante
A.9 MODELLO DELLE CONDIZIONI DEFINITIVE
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SEZIONE I - DICHIARAZIONE DI RESPONSABILITÀ
1. PERSONE RESPONSABILI
1.1 Indicazione delle persone responsabili
La Banca Versilia Lunigiana e Garfagnana - Credito Cooperativo, Società Cooperativa, con sede legale e direzione generale
in Pietrasanta, via Mazzini 80 – legalmente rappresentata – ai sensi dell’art.40 dello Statuto – dal Presidente del Consiglio di
Amministrazione, Dr. Umberto Guidugli, munito dei necessari poteri, si assume la responsabilità di tutte le informazioni
contenute nel presente Prospetto di Base.
1.2 Dichiarazione di responsabilità
La Banca Versilia Lunigiana e Garfagnana - Credito Cooperativo, Società Cooperativa, dichiara che, avendo adottato tutta la
ragionevole diligenza richiesta a tale scopo, le informazioni contenute nel Prospetto di Base sono, per quanto a conoscenza,
conformi ai fatti e non presentano omissioni tali da alterarne il senso.
BANCA VERSILIA LUNIGIANA E GARFAGNANA
CREDITO COOPERATIVO
SOCIETÀ COOPERATIVA
5
SEZIONE II - DESCRIZIONE DEL PROGRAMMA
Nell’ambito del Programma di emissione denominato “Banca Versilia Lunigiana e Garfagnana - Tasso Fisso, Banca Versilia
Lunigiana e Garfagnana - Tasso Fisso crescente, Banca Versilia Lunigiana e Garfagnana - Tasso Variabile, Banca Versilia
Lunigiana e Garfagnana - Tasso Misto” – approvato dal Consiglio di Amministrazione con apposita delibera assunta in data 17
aprile 2014, per un importo complessivo pari ad Euro 140.000.000 milioni, la Banca potrà emettere in una o più serie di
emissioni (ciascuna un Prestito Obbligazionario o Prestito), vale a dire titoli di debito di valore nominale unitario inferiore
ad Euro 100.000 (le Obbligazioni e ciascuna una Obbligazione) aventi le caratteristiche indicate nel presente Prospetto di Base.
Il Prospetto di Base sarà valido per un periodo massimo di 12 mesi dalla data di approvazione dello stesso e si compone di:
Nota di Sintesi del Prospetto di Base, che riassume le caratteristiche dell’Emittente e degli strumenti finanziari;
Documento di Registrazione, che contiene informazioni sull’Emittente;
Nota Informativa, che contiene le caratteristiche principali ed i rischi relativi agli strumenti finanziari.
In occasione di ogni Offerta a valere sul Programma, l’Emittente predisporrà le relative Condizioni Definitive (le “Condizioni
Definitive”) e la Nota di Sintesi della singola emissione, secondo il modello riportato nel presente Prospetto di Base, nelle
quali saranno descritte le caratteristiche delle Obbligazioni.
Le Condizioni Definitive, unitamente alla Nota di Sintesi dell’emissione, saranno messe a disposizione – entro il giorno
antecedente quello di inizio dell’offerta - presso la sede e ogni filiale dell’Emittente, nonché pubblicate sul sito internet
dell’Emittente www.bccversilia.it e contestualmente trasmesse alla CONSOB.
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SEZIONE III - NOTA DI SINTESI
Al fine di fornire una guida alla corretta consultazione si osserva quanto segue.
La nota di sintesi è composta da requisiti di informazione noti come “Elementi”. Detti elementi sono classificati in Sezioni A – E (A.1 – E.7).
La presente Nota di Sintesi contiene tutti gli Elementi richiesti in una nota di sintesi per questo tipo di strumenti finanziari e per questo tipo
di Emittente, così come previsto dall’Allegato XXII del Regolamento Delegato n. 486/2012/UE. Poiché alcuni Elementi non risultano
rilevanti per questa Nota di Sintesi, potrebbero esserci degli spazi vuoti nella sequenza numerica degli Elementi stessi.
Sebbene l’inserimento di un Elemento in una nota di sintesi possa essere richiesto in funzione del tipo di strumenti finanziari e di Emittente,
potrebbe non esservi alcuna informazione rilevante da fornire in relazione a quell’Elemento. In questo caso, una breve descrizione
dell’Elemento è inclusa nella nota di sintesi accanto all’indicazione “Non applicabile”.
La Nota di Sintesi non contiene riferimenti incrociati ad altre parti del Prospetto di Base.
Sezione A- Introduzione e Avvertenze
A.1
Avvertenze
• la presente Nota di Sintesi va letta come un'introduzione al Prospetto di Base;
• qualsiasi decisione di investire nei Titoli dovrebbe basarsi sull'esame da parte dell'investitore del Prospetto di Base completo;
• qualora sia presentato un ricorso dinanzi all'autorità giudiziaria in merito alle informazioni contenute nel Prospetto di Base,
l'investitore ricorrente potrebbe essere tenuto, a norma del diritto nazionale degli Stati membri, a sostenere le spese di
traduzione del Prospetto di Base prima dell'inizio del procedimento,
• la responsabilità civile incombe solo alle persone che hanno presentato la Nota di Sintesi, comprese le sue eventuali traduzioni,
ma soltanto se la Nota di Sintesi risulta fuorviante, imprecisa o incoerente se letta insieme con le altre parti del Prospetto di Base
o non offre, se letta insieme con le altri parti del Prospetto di Base, le informazioni fondamentali per aiutare gli investitori al
momento di valutare l’opportunità di investire in tali Titoli.
A.2
Consenso
accordato
dall’Emittente
all’utilizzo del
Prospetto per
successiva
rivendita o
collocamento
finale di
strumenti
finanziari da
parte di
intermediari
finanziari.
NON APPLICABILE
L'Emittente non ha prestato il consenso all'utilizzo del prospetto per la successiva rivendita o collocamento finale da parte di
intermediari finanziari di strumenti finanziari originariamente offerti al pubblico dall’emittente stesso (c.d. “retail cascade”).
Sezione B- Emittente
B.1
Denominazione
legale e
commerciale
dell'Emittente
La denominazione legale e commerciale dell'Emittente è: Banca Versilia Lunigiana e Garfagnana – Credito Cooperativo, Società
Cooperativa.
B.2
Domicilio e
forma giuridica
dell’Emittente,
legislazione in
base alla quale
opera
l’Emittente e
suo Paese di
costituzione
La Banca Versilia Lunigiana e Garfagnana – Credito Cooperativo è una società cooperativa costituita con atto notarile in
Pietrasanta (LU) il 20.10.1952, ha sede legale nel comune di Pietrasanta (LU) in Via Mazzini 80 (telefono 0584.7371) ove svolge
in via principale la propria attività. La Banca, nel corso degli anni, ha portato a termine tre operazioni di aggregazione: due
operazioni di fusione per incorporazione (Bcc Sarzana e Val di Magra e Bcc della Garfagnana) e una operazione di acquisto di
ramo di azienda attraverso la procedura di liquidazione volontaria della Banca Apuana: la prima, nel 2001, con l’incorporazione
della Bcc di Sarzana e della Val di Magra con 2 filiali; la seconda nel 2009 con l’incorporazione della Bcc della Garfagnana Minucciano che ha portato in dote ulteriori 5 filiali, e la terza nel maggio 2014 con l’acquisizione dei 2 sportelli della Bcc Apuana.
L’Emittente ha la forma della società cooperativa: vige, pertanto, il principio del voto capitario. La Banca Versilia Lunigiana e
Garfagnana Credito Cooperativo - Società Cooperativa - Codice Fiscale e Partita IVA 00174600460 - è iscritta all’Albo delle
Banche al n. 4489 (Cod. ABI 08726), all’Albo delle Cooperative al n. A166987 e al Registro delle Imprese di Lucca al
n.00174600460. L’Emittente aderisce alla Federazione Toscana Banche di Credito Cooperativo e per il tramite di questa alla
Federazione Nazionale di rappresentanza del movimento cooperativo ai sensi dell’art. 4 dello Statuto Sociale.
B.4b
Descrizione
delle tendenze
note
riguardanti
l’Emittente e i
settori in cui
opera
Si dichiara che non si è a conoscenza di tendenze, incertezze, richieste, impegni o fatti noti che possano ragionevolmente avere
ripercussioni significative sulle prospettive dell’Emittente almeno per l’esercizio in corso.
Si segnala tuttavia per completezza di informazione quanto segue:
INFORMAZIONI SULL’ACQUISIZIONE ATTIVITA’ E PASSIVITA’ BANCA APUANA – CREDITO COOPERATIVO
Dal 3.5.2014 è divenuta efficace l’acquisizione da parte dell’Emittente (“Banca Cessionaria”) delle attività e passività della “Banca
Apuana” (“Banca Cedente”) ex art. 58 T.U.B. attraverso la procedura di liquidazione volontaria deliberata dall’assemblea
straordinaria dei soci della stessa in data 15 marzo 2014. A seguito di autorizzazione da parte di Banca d’Italia rilasciata con
provvedimento n. 417154 del 17.4.2014 è stato stipulato l’atto pubblico in data 1.5.2014 con efficacia dal 3.5.2014. La
motivazione sostanziale dell’operazione, preso atto delle difficoltà in cui versava la Banca Cedente, è stata quella di continuare a
sostenere l’economia del territorio e l’esperienza storica dalla stessa accumulate. Il corrispettivo della cessione che l’Emittente ha
corrisposto alla Cedente è pari Euro 3.100.000. Il corrispettivo sarà oggetto di conguaglio con lo sbilancio contabile dello Stato
Patrimoniale che risulterà alla data di efficacia della cessione. La determinazione della suddetta situazione contabile dovrà essere
predisposta dalla “Liquidazione” e concordata con la Cessionaria entro due mesi dalla stipula dell’atto di cessione. Non cambia la
denominazione sociale dell’Emittente che rimane Banca Versilia Lunigiana e Garfagnana – Credito Cooperativo Società Cooperativa
e non verranno cooptati nel Consiglio di amministrazione rappresentanti della Banca Cedente. In relazione alla difficile situazione
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del credito della Banca Cedente l’acquisizione potrebbe avere un impatto significativo sulla situazione economica e patrimoniale
dell’Emittente nonché sul risultato d’esercizio del 2014. Si precisa, tuttavia, che nei mesi antecedenti l’integrazione la Banca
Apuana è stata interessata da un’attività di “due diligence” da parte delle strutture della Banca Cessionaria che ha interessato
rilevanti ambiti di rischio della Banca Cedente, in particolar modo il rischio di credito previa attenta analisi dell’intero portafoglio
crediti deteriorati, e il rischio legale tramite l’analisi delle posizioni in contenzioso. Ciò premesso e considerata l’esiguità dei rapporti
attivi e passivi acquisiti facenti capo ai due sportelli della Banca Cedente rispetto alle masse intermediate dalla Banca Versilia
Lunigiana e Garfagnana l’Emittente ritiene ragionevolmente che l’acquisizione non avrà impatto significativo sulla situazione
economica e patrimoniale dell’Emittente nonché sul risultato d’esercizio 2014. Si precisa inoltre che nell’atto di cessione sono stati
espressamente esclusi i debiti – e i relativi crediti e azioni di regresso - connessi all’eventuale irrogazione di sanzioni da parte delle
autorità di vigilanza e per la violazione della normativa antiriciclaggio. Per quanto sopra illustrato la rete distributiva formata da 2
sportelli della Banca Cedente diventerà a tutti gli effetti parte della rete degli sportelli dell’Emittente con decorrenza 5 maggio
2014 portando così a 21 il numero complessivo delle filiali della Banca Versilia Lunigiana e Garfagnana.
Appartenenza
ad un gruppo
NON APPLICABILE
La Banca Versilia Lunigiana e Garfagnana - Credito Cooperativo, Società Cooperativa non appartiene ad un gruppo ai sensi
dell’art. 60 del D.Lgs.385/93.
B.9
Previsioni o
stima degli utili
NON APPLICABILE
Non vengono formulate previsioni o stime degli utili futuri.
B.10
Descrizione
della natura di
eventuali rilievi
contenuti nella
relazione di
revisione
NON APPLICABILE
Informazioni
finanziarie
fondamentali
selezionate
sull'Emittente
relative agli
esercizi passati
Si riportano di seguito i principali indicatori di solvibilità ed i principali dati patrimoniali ed economici dell’Emittente tratti dai bilanci
sottoposti a revisione per gli esercizi finanziari chiusi al 31.12.2012 ed al 31.12.2013. I dati, sono stati redatti secondo i principi
contabili internazionali IAS/IFRS.
B.12
La revisione contabile dei bilanci d’esercizio dell’Emittente per gli anni 2012 e 2013 è stata effettuata, esprimendo giudizio senza
rilievi, dalla società di revisione Deloitte & Touche Spa.
Tabella 1: Patrimonio di Vigilanza e coefficienti patrimoniali (importi in migliaia di Euro)
31.12.13
31.12.12
Attività ponderate per rischio
577.861
601.335
Attività ponderate per il rischio/Totale Attivo
56,42%
61,83%
Patrimonio di Vigilanza (in migliaia di Euro)
106.643
105.024
98.214
96.034
8.428
8.990
17,00%
15,97%
17,00%
15,97%
Patrimonio di Base (in migliaia di Euro)
Patrimonio Supplementare* (in migliaia di
Euro)
Patrimonio di base / Attività di rischio
ponderate (Tier 1 Capital Ratio)
Core Tier 1 Capital Ratio
Patrimonio di vigilanza / Attività di rischio
18,45%
17,47%
ponderate (Total Capital Ratio)
*Il Patrimonio supplementare è derivante prevalentemente dalla rivalutazione degli immobili ex L. 266/05.
Si segnala che, con riferimento all’indicatore denominato “Core Tier 1 Capital Ratio”, data l’assenza di strumenti ibridi di
patrimonializzazione e passività subordinate assimilabili, i valori ad esso corrispondenti e riferiti agli esercizi 2012 e 2013 risultano
essere coincidenti con i valori di cui all’indicatore “Tier 1 Capital Ratio”.
Alla data del 31.12.2013 si evidenzia un aumento degli indicatori di solvibilità attribuibile prevalentemente alla riduzione delle attività
ponderate per il rischio. Più precisamente il Tier 1 Capital Ratio (il patrimonio di base) si incrementa di euro 2.180 migliaia – in
percentuale pari a +2,27% rispetto al 2012 - prevalentemente per effetto dell’utile di esercizio realizzato nel 2013, mentre le attività di
rischio ponderate scendono a euro 577.861 migliaia del 2013 da euro 601.335 migliaia del 2012 con un decremento di euro 23.475
migliaia, in percentuale pari al 4,54% rispetto al 2012. La riduzione delle attività ponderate per il rischio è attribuibile prevalentemente
ad una maggiore copertura del credito deteriorato.
La Banca presenta un rapporto tra patrimonio di base ed attività di rischio ponderate (Tier 1 capital ratio) pari al 17% (15,97% al
31.12.2012) ed un rapporto tra patrimonio di vigilanza ed attività di rischio ponderate (Total capital ratio) pari al 18,45% (17,47% al
31.12.2012) superiore rispetto al requisito minimo dell’8% vigente alla data del 31.12.2013. L'ampia consistenza patrimoniale copre
adeguatamente l'esposizione complessiva ai rischi di credito, di mercato e operativo (rischi di Primo Pilastro), con un'eccedenza
patrimoniale che, alla data del bilancio 2013, ammonta a 60,4 milioni di euro (56,9 milioni di euro al 31.12.2012).
A partire dal 1.1.2014 è in vigore la regolamentazione di Basilea 3 che, tra le altre disposizioni, disciplina anche la nuova modalità di
determinazione del Patrimonio di Vigilanza (cosiddetto “Fondi Propri”) e stabilisce per i relativi indicatori patrimoniali differenti livelli
minimi. L’attuazione della nuova disciplina prudenziale seguirà un regime di applicazione transitorio (cd. “Phased-in”) che, nella
maggior parte dei casi, è articolato su 4 anni (dal 1.1.2014 al 31.12.2017) seppure con alcune importanti eccezioni per le quali sono
previsti tempi di applicazione più lunghi. Relativamente alle nuove modalità di composizione dei Fondi Propri le principali novità
riguardano innanzitutto la suddivisione del Tier 1 in Common Equity Tier 1 (CET1) e Tier 1 aggiuntivo. Nel primo comparto
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rientreranno gli strumenti di maggiore qualità in termini di capacità di assorbire le perdite e grado di subordinazione in caso di crisi (es.
il capitale, le riserve, i sovrapprezzi di emissione ecc.) mentre nel secondo verranno classificati alcune tipologie di strumenti finanziari
che avranno un grado di subordinazione superiore a quelli del CET1, ma inferiore a quelli del Tier 2 (per la Banca Versilia Lunigiana e
Garfagnana tutte le componenti del Tier 1 verranno incluse nel CET1). Oltre a ciò, il CET1 subirà anche un incremento in termini di
volumi rispetto a quanto dettato da Basilea 2 dal momento che verranno inglobate delle componenti che prima erano classificate nel
Tier 2 (ad esempio le leggi speciali di rivalutazione). Si precisa che l’Emittente non ha mai emesso e non ha in previsione di emettere
prestiti subordinati. Per quanto concerne invece i nuovi livelli minimi riferiti ai coefficienti patrimoniali, il CET 1 Capital Ratio dovrà
essere pari al 4,5% rispetto alle attività di rischio ponderate, mentre con riferimento al Tier One Capital Ratio la normativa prevede per
il 2014 un periodo di transizione nel quale tale indicatore non dovrà essere inferiore al 5,5% per poi passare dal 2015 al 6%; il limite
del Total Capital Ratio è rimasto invariato all’8%. Oltre a stabilire dei livelli minimi di capitalizzazione più elevati, la normativa di Basilea
3 ha anche previsto l’introduzione del cosiddetto “Buffer di Conservazione del Capitale” che rappresenta un ulteriore cuscinetto (pari al
2,5%) a presidio del capitale con l’obiettivo di dotare le banche di mezzi patrimoniali di elevata qualità da utilizzare nei momenti di
tensione del mercato per prevenire disfunzioni del sistema bancario ed evitare interruzioni nel processo di erogazione del credito.
Aggiungendo tale buffer, i coefficienti patrimoniali assumeranno livelli minimi pari al 7% per il CET 1 Capital Ratio, all’8,5% per il Tier 1
Capital Ratio ed al 10,5% per il Total Capital Ratio.
In linea con tale innovazione normativa la Banca sta implementando le procedure per allinearsi alle nuove indicazioni normative che
avranno impatto sulla segnalazione del primo trimestre 2014 che andrà effettuata entro il 30 giugno p.v..
Le attività ponderate per il rischio (“Risk Weighted Assets – RWA”) ammontano al 31.12.2013 a 577,6 milioni, in diminuzione di 23,5
milioni rispetto a quanto rilevato al 31.12.2012. Si precisa che ai fini del calcolo del RWA (calcolo dell’assorbimento patrimoniale a
fronte dei rischio di credito) l'Emittente utilizza il metodo standardizzato. Per quanto riguarda gli altri rischi quantificabili, il metodo
standard viene utilizzato anche per il calcolo dell’assorbimento patrimoniale a fronte dei rischi di mercato.
Si precisa, con riferimento all’Emittente, che non sono stati imposti da Banca d’Italia ulteriori requisiti prudenziali, rispetto a quelli
vigenti.
Tabella 2: Principali indicatori di rischiosità creditizia dell’Emittente e dati Sistema, composizione del Credito
Deteriorato e Incidenza del credito deteriorato per settore di attività economica
Per completezza di informazione si riporta un raffronto tra gli indicatori di rischiosità creditizia dell’Emittente rapportati a quelli del
Sistema Bancario riferiti alla categoria “Banche Minori”
Sistema
Sistema
Emittente
Emittente
Bancario1
Bancario2
31.12.13
31.12.12
31.12.13
31.12.12
Sofferenze lorde/ Impieghi lordi
5,01%
7,7%
3,98%
6,10%
Sofferenze nette/Impieghi netti3
2,47%
4,00%
2,18%
3,50%
Partite anomale lorde/Impieghi lordi*
10,42%
15,90%
9,34%
13,80%
Partite anomale nette/Impieghi netti*
6,90%
n.d.
7,01%
n.d.
Sofferenze nette/Patrimonio netto
13,41%
n.d.
12,72%
n.d.
Rapporto di copertura delle sofferenze
52,55%
48,50%
46,61%
46,10%
Rapporto di copertura delle partite anomale
(credito deteriorato)
36,45%
31,50%
27,00%
27,20%
Costo del credito
1,33%
-
0,78%
-
Numero Grandi Rischi
Esposizione verso Grandi rischi (€/mgl)
2
361.856
-
2
286.380
-
Grandi Rischi su Impieghi Netti
59,50%
-
45,43%
-
*Le partite anomale sono composte da crediti cosiddetti incagliati, crediti scaduti, crediti ristrutturati e sofferenze.
In particolare si rileva che al 31.12.2013 il rapporto Sofferenze lorde/impieghi lordi è pari al 5,01% rispetto al 3,98% del 31.12.2012,
mentre il rapporto Sofferenze nette/impieghi netti si attesta al 2,47% rispetto al 2,18% del 31.12.2012. Nel complesso l’incidenza del
Credito Deteriorato lordo sul totale Impieghi lordi della Banca ammonta, al 31.12.2013, al 10,42% rispetto al 9,34% registrato al
31.12.2012. La percentuale di copertura delle sofferenze si è attestata al 52,55% al 31.12.2013 contro il 46,61% al 31.12.2012 mentre
la percentuale di copertura delle partite anomale (credito deteriorato) si è attestata al 36,45% al 31.12.2013 contro il 27,00% al
31.12.2012.
L'Emittente non è attualmente in grado di effettuare la valutazione delle esposizioni secondo la definizione di “forbearance” (crediti ristrutturati o soggetti a procedura di rinegoziazione) fornita dall'EBA, tuttavia ha avviato le attività finalizzate alla definizione di una propria policy interna di identificazione delle esposizioni “forborne” sulla base di un documento che verrà predisposto da Federcasse.
La seguente tabella illustra la composizione del credito deteriorato lordo per gli esercizi chiusi al 31.12.2013 e al 31.12.2012 e la
relativa variazione percentuale.
Tabella 3: Composizione del credito deteriorato
1
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�����������������������������������������������������������������������1������������������
�
��������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������
�
9
Sofferenza Lorde (€/mgl)
Incagli Lordi (€/mgl)
Emittente
31.12.13
31.177
Emittente
31.12.12
25.834
20.795
16.710
2.752
5.806
-52,6
Ristrutturati Lordi (€/mgl)
Var.ne %
20,68
24,45
Crediti Scaduti Lordi (€/mgl)
10.816
12.163
-11,07
Totale credito deteriorato (€/mgl)
65.540
60.513
8,30
A fine 2013 i crediti deteriorati lordi complessivi risultano pari a Euro 65.5 milioni, con un incremento di Euro 5,02 milioni (+8,3%)
rispetto all’esercizio precedente. Il medesimo comparto, al netto delle svalutazioni, ammonta a 41,4 milioni, in diminuzione di 2,7
milioni rispetto a quanto registrato a dicembre 2012 (-6,3%). Tra i crediti deteriorati rientrano sofferenze lorde per 31,2 milioni, in
aumento di 5,3 milioni rispetto a dicembre 2012. Le partite incagliate lorde, invece, ammontano a 20,8 milioni, in incremento rispetto
all’anno precedente (+4,08 milioni pari al 24,45%).
Si riportano di seguito le tabelle nelle quali si dà conto della distribuzione dei crediti verso clientela per settore economico:
Tabella 4: incidenza dei crediti deteriorati per settore di attività economica a dicembre 2013
Sofferenze
Incagli
Ristrutturati
Scaduti
Crediti deteriorati
Amm. Pubbliche
Società finanziarie
0
5,32%
0
0
0
0
0
0
0
5,32%
Società non finanziarie
6,46%
3,78%
0,70%
1,14%
12,08%
2,96%
2,61%
0,05%
2,56%
8,18%
5,01%
3,28%
0,43%
1,70%
10,42%
Altri soggetti (famiglie
consumatrici/produttrici)
Totale Banca
Tabella 5: incidenza dei crediti deteriorati per settore di attività economica a dicembre 2012
Sofferenze
Incagli
Ristrutturati
Scaduti
Crediti deteriorati
Amm. Pubbliche
0
0
0
0
0
Società finanziarie
2,11%
0
0
0
2,11%
Società non finanziarie
4,99%
2,95%
1,47%
2,03%
11,44%
Altri soggetti (famiglie
2,56%
2,06%
0,05%
1,69%
6,36%
consumatrici/produttrici)
Totale Banca
3,98%
2,58%
0,89%
1,87%
9,33%
Il costo del rischio, inteso come il rapporto tra le rettifiche nette su crediti e i crediti verso clientela, per il 2013 è pari a 1,33% in
aumento rispetto allo 0,78% del 2012 imputabile principalmente all’aumento delle rettifiche e alla contrazione dei crediti verso
clientela.
In base alla normativa c.d. “Grandi rischi”, infine, la Banca al 31.12.2013 non aveva esposizioni nei confronti della clientela ordinaria. I
“Grandi Rischi” riportati in Tabella 2 sono rappresentati da esposizioni verso il Gruppo Bancario Iccrea Holding Spa per un valore di
78,4 milioni e da Titoli dello Stato Italiano (Ministero del Tesoro) per un valore di mercato pari a 283,4 milioni di euro.
Tabella 6: Esposizione Emittente in titoli di debito emessi da Governi Centrali e Locali ed Enti Governativi ed eventuali
prestiti erogati a favore dei medesimi soggetti (importi in migliaia di Euro)
Alla data del 31.12.2013 l’esposizione verso titoli governativi ammonta complessivamente a nominali Euro 277.01 milioni (valore di
bilancio e fair value pari a Euro 283,4 milioni) ed è rappresentata esclusivamente da titoli di Stato emessi dal nostro Paese. Considerato
il valore di mercato, i titoli di stato rappresentano il 96,85% del portafoglio titoli di proprietà della Banca (inteso come titoli di debito), il
92,92% del totale Attività Finanziarie (incluse le Partecipazioni pari Euro 12.285.965) e il 27,67% del Totale Attivo di bilancio. Al
31.12.2013 l'esposizione rappresentata da “prestiti erogati a favore dei Governi Centrali” e l'ammontare dei titoli di debito strutturati
dell'Emittente è pari a zero.
Governi
Rating S&P/Moody's/Fitch Categoria
ITALIA
BBB/Baa2/BBB+
Valore
Nominale
277.001
Valore
Bilancio
283.413
Fair Value
283.413
HFT
-
-
-
FIFV
-
-
-
277.001
283.413
283.413
-
-
-
AFS
(“Available
For Sale”)
HTM
L&R
Con riferimento all'esposizione del portafoglio titoli di proprietà dell'Emittente ai rischi di mercato, vengono utilizzate tecniche e modelli
di “Value at Risk” calcolato su un orizzonte temporale di 10 giorni e con un intervallo di confidenza del 99% (il VaR esprime la massima
perdita potenziale derivante da movimenti sfavorevoli dei parametri di mercato in un determinato orizzonte temporale e con una
definita probabilità). Alla data del 31.12.2013 tutti i titoli presenti nel portafoglio di proprietà dell'Emittente erano denominati in Euro,
pertanto l’Emittente non è esposto al rischio di cambio. Alla stessa data, nell'ipotesi di aumento dei tassi pari a 100 punti base
(“Sensitivity”), il portafoglio bancario complessivo dell'Emittente, evidenziava una potenziale variazione negativa sul valore economico
10
del Patrimonio Netto pari in valore assoluto a Euro 6.038.153 e in percentuale pari al 5,37%.
Tabella 7: Indicatori di liquidità
31.12.13
Impieghi su clientela/Raccolta diretta clientela
73,09%
(Loan to deposit ratio)
31.12.12
80,79%
Liquidity coverage ratio (LCR)
n.d.
n.d.
Net stable funding ratio (NSFR)
n.d.
n.d.
Il rapporto fra impieghi/depositi, pari al 73,09%, è diminuito nel 2013 a causa della perdurante crisi economica che ha visto un
rallentamento della domanda di credito e il contestuale buon incremento della raccolta diretta. I nuovi indicatori di liquidità previsti
dalle regole di Basilea III quali il “Liquidity Coverage Ratio” (LCR) e “Net Stable Funding Ratio” (NSFR) non sono pubblicati in Bilancio.
Il Liquidity Coverage Ratio indica la capacità della Banca di disporre di sufficienti attività liquide di elevata qualità per superare una
situazione di stress acuto della durata di 30 giorni. L’indicatore Net Stable Funding Ratio ha un orizzonte temporale di un anno e indica
se le attività e le passività della banca presentano una struttura per scadenze sostenibile. Tali indicatori entreranno in vigore dal
1/1/2015 per il “Liquidity Coverage Ratio” (LCR) e dal 1/1/2018 per il “Net Stable Funding Ratio” (NSFR).
Si precisa che sono in corso le attività di implementazione di tali indicatori e che la Banca disporrà degli stessi nel rispetto delle
tempistiche previste dalla normativa. Al riguardo si evidenzia che le competenti Autorità di Vigilanza hanno stabilito il differimento al 30
giugno 2014 delle segnalazioni prudenziali riferite al 31/3/2014. Per quanto concerne la capacità di reperire nuovi fondi (funding
liquidity risk) l’Emittente ha da sempre manifestato un elevato grado di indipendenza dal mercato interbancario, essendo la raccolta
della banca derivante principalmente dalla clientela retail.
In tema di capacità di smobilizzo di attività sul mercato (market liquidity risk) per far fronte ad eventuali sbilanci da finanziare,
l’Emittente presenta al 31.12.2013 un ammontare di titoli stanziabili presso la Banca Centrale Europea (BCE), non impegnati, pari a
Euro 182 milioni, in aumento rispetto ai Euro 158 milioni di fine 2012. La componente non impegnata è costituita prevalentemente da
titoli caratterizzati da un elevato grado di liquidabilità, anche in condizioni di stress.
Al 31.12.2013 la posizione interbancaria netta della Banca presentava un saldo positivo pari a 8 milioni di euro a fronte di un
indebitamento netto di 11,1 milioni di euro al 31.12.2012.
Si precisa che è in essere una linea di credito (“Apertura di credito assistita da garanzie finanziarie”) concessa all’Emittente da Iccrea
Banca Spa garantita da titoli eligible (attualmente esclusivamente titoli dello Stato Italiano) per complessivi nominali Euro 130 milioni
(utilizzata per Euro 50,1 milioni al 31.12.2013).
La Banca non ha fatto ricorso ad operazioni di rifinanziamento cd. “LTRO” poste in essere dalla Banca Centrale Europea e non ha
emesso obbligazioni con garanzia dello Stato ai sensi della L. 214/2011.
Tabella 8: Principali indicatori di conto economico (importi in migliaia di Euro)
31.12.13
31.12.12
Var.ne
Margine di interesse
20.703
22.748
-8,99%
Margine
di
33.819
31.196
8,40%
intermediazione
Risultato
netto
della
25.389
26.156
-2,93%
gestione finanziaria
Utile operatività corrente
4.546
4.878
-6,80%
al lordo delle imposte
Utile netto d’esercizio
3.411
3.888
-12,27%
Margine di interesse
E’ la differenza tra interessi attivi riscossi e interessi passivi pagati. Con riferimento al 31.12.2013 si evidenzia una riduzione del
margine di interesse ascrivibile prevalentemente alla riduzione della forbice tra i tassi attivi e passivi. A fronte di un basso livello dei
tassi Euribor, tassi ai quali sono prevalentemente indicizzate le poste dell’attivo (impieghi a clientela) della Banca, si è registrata una
maggior vischiosità del costo della raccolta a causa di un’aumentata concorrenza sul funding.
Margine di intermediazione
E’ la somma algebrica del margine di interesse, delle commissioni attive e passive e di alcune altre componenti attive e passive (tra cui
dividendi e proventi simili, utili (perdite) da cessione riacquisto di crediti, attività finanziarie disponibili per la vendita, passività
finanziarie, etc.). L’aumento del margine di intermediazione è da ascriversi prevalentemente all’attività di negoziazione di attività
finanziarie detenute nel portafoglio titoli di proprietà che hanno beneficiato dell’ulteriore ripresa di valore dei Titoli di stato emessi dal
nostro Paese. Gli utili/perdite da cessione o riacquisto crediti e attività/passività finanziarie (voce 100) risultano pari a Euro 7,2 milioni,
sostanzialmente imputabile all’utile netto derivante dalla vendita di titoli allocati nel portafoglio “strumenti finanziari disponibili per la
vendita”.
Risultato netto della gestione finanziaria
Corrisponde al Margine di intermediazione al netto delle rettifiche e riprese di valore nette per deterioramento di crediti, attività
finanziarie disponibili per la vendita, attività finanziarie detenute sino a scadenza e altre operazioni finanziarie. In contrazione, il
Risultato netto della gestione finanziaria penalizzato dalla voce rettifiche su crediti passate da Euro 5,04 milioni a Euro 8.4 milioni, a
causa di un’accelerazione del deperimento di una parte del credito erogato alla Clientela.
Risultato netto di esercizio.
Sulla base di quanto sopra esposto il risultato di esercizio, al netto del carico fiscale, si è ridotto del 12,27% rispetto all’esercizio
precedente attestandosi a Euro 3,4 milioni.
Tabella 9: Principali dati di Stato Patrimoniale (dati in migliaia di euro)
11
31.12.2013
833.566
199.177
305.494
609.258
Raccolta diretta da clientela4
Raccolta indiretta
Attività finanziarie5
Impieghi verso clientela6
31.12.2012
781.640
210.000
244.755
631.488
Var.ne
6,64%
-5,15%
24,81%
-3,52%
Patrimonio netto (con utile)
112.411
108.405
3,69%
Capitale Sociale
1.832
1.748
4,80%
Totale Attivo di bilancio
1.024.183
972.518
5,31%
Si evidenzia il positivo trend di crescita della raccolta diretta a fronte di un calo del 3,52% nella componente impieghi. Tuttavia
all’interno di una politica prudenziale la Banca non rinuncia alla sua mission che si esplica nel sostenere e finanziarie le componenti
sociali ed economiche del territorio. La crescita del Patrimonio Netto Contabile, oltre all’utile di esercizio, è attribuibile alla variazione
positiva della Riserva da valutazione dei titoli disponibili per la vendita (AFS).
Credit spread
Si riporta di seguito il valore del Credit Spread determinato sulla base del prezzo “bid” di un titolo obbligazionario plain vanilla preso a
riferimento (benckmark) emesso dalla Banca Versilia Lunigiana e Garfagnana:
Obbligazione Banca Versilia Lunigiana e Garfagnana 101^ Em. 16/12/2013-16 Tasso fisso 2,10%;
•
Codice Isin IT0004982150
•
Ammontare emesso: Euro 19.893.000
•
Ammontare in circolazione al 26 maggio 2014: Euro 19.893.000
•
Data di rilevazione dello spread: 26 maggio 2014
•
Prezzo Bid (Denaro): 99,40
•
Rendimento lordo annuo a scadenza: 2,34%
•
Spread su tasso Interest rate swap (IRS) a 2/3 anni : 193 basis points
•
Sede di negoziazione: Hi-MTF (Sistema multilaterale di negoziazione)
•
Metodologia di calcolo: differenza tra il rendimento di una obbligazione plain vanilla di propria emissione e il tasso interpolato
IRS (interest rate swap) di durata corrispondente.
Banca Apuana
Nella tabella che segue si forniscono informazioni in merito al Patrimonio di Vigilanza e ai Coefficienti Patrimoniali desunti dai
bilanci di esercizio al 31.12.2013 e 31.12.2012 della Banca Apuana:
Tabella 1: Patrimonio di Vigilanza e Coefficienti Patrimoniali
31.12.13 31.12.12
Imp. Att. Pond. Per rischio
56.589
63.551
Patrimonio di Vigilanza (in migliaia di Euro)
4.895
8.631
Patrimonio di Base (in migliaia di Euro)
4.907
8.619
Patrimonio Supplementare (in migliaia di Euro)
12
12
Patrimonio di base / Attività di rischio ponderate (Tier 1
Capital Ratio)
6,99%
13,56%
Core Tier 1 Capital Ratio
7,00%
13,56%
Patrimonio di vigilanza / Attività di rischio ponderate
(Totale Capital Ratio)
7,00%
13,58%
Con riferimento ai Coefficienti Patrimoniali relativi all’esercizio chiuso al 31.12.13 si precisa che i coefficienti Tier 1 Capital Ratio,
Core Tier 1 Capital Ratio e Total Capital Ratio sono desunti dalle successive segnalazioni di Vigilanza da parte di Banca Apuana
dove è stato correttamente considerato l’ulteriore requisito prudenziale comunicato alla stessa dalla Banca d’Italia con lettera del
23.07.2013. L’ulteriore requisito prevedeva l’applicazione di requisiti patrimoniali specifici a fronte del rischio di credito, nella
misura del 9%, e dei rischi operativi nella misura del doppio rispetto a quello ordinario.
Nella tabella che segue si forniscono informazioni in merito ai principali indicatori di rischiosità creditizia desunti dai bilanci di
esercizio al 31.12.2013 e 31.12.2012 della Banca Apuana:
Tabella 2: Principali indicatori di rischiosità creditizia
Sistema
Sistema
Banca
Banca
Bancario7
Bancario8
Apuana
Apuana
31.12.13
31.12.12
31.12.13
31.12.12
)
1(
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2
3
5
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*
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*
"
"
12
Sofferenze lorde/ Impieghi lordi
10,94%
7,7%
4,93%
6,10%
Sofferenze nette/Impieghi netti9
6,26%
4,00%
3,23%
3,50%
Sofferenze nette/Patrimonio netto
74,66%
n.d.
26,99%
n.d.
Partite anomale lorde/Impieghi lordi*
27,78%
15,90%
11,97%
13,80%
Partite anomale nette/Impieghi netti*
19,82%
n.d.
9,90%
n.d.
Rapporto di copertura credito deteriorato
35,98%
31,50%
19,71%
27,20%
48,50%
46,10%
Rapporto di copertura delle sofferenze
48,69%
36,48%
*Le partite anomale sono composte da crediti cosiddetti incagliati, crediti scaduti, crediti ristrutturati e sofferenze.
In forte incremento gli indicatori di rischiosità creditizia per l’effetto combinato della difficile congiuntura sperimentata dal nostro
Paese che ha determinato un forte incremento delle rettifiche su crediti e della esiguità del patrimonio sociale della Banca
Apuana. In particolare si rileva che al 31.12.2013 il rapporto Sofferenze lorde/impieghi lordi è pari al 10,94% (rispetto al 4,93%
del 31.12.2012) mentre il rapporto Sofferenze nette/impieghi netti si attesta al 6,26% (rispetto al 3,23% del 31.12.2012). Nel
complesso l’incidenza del Credito Deteriorato lordo sul totale Impieghi lordi della Banca ammonta, al 31.12.2013, al 27,78%
rispetto al 11,97% registrato al 31.12.2012. A seguito degli accantonamenti appostati nel bilancio al 31.12.2013 sono state
incrementate le percentuali di copertura del credito. Nello specifico la percentuale di copertura delle sofferenze si è attestata al
48,69% al 31.12.2013 contro il 36,48% al 31.12.2012 mentre la percentuale di copertura delle partite anomale (credito deteriorato) si
è attestata al 35,98% al 31.12.2013 contro il 19,71% al 31.12.2012.
Nella tabella che segue si forniscono informazioni in merito ai principali indicatori di Conto Economico desunti dai bilanci di esercizio al
31.12.2013 e 31.12.2012 della Banca Apuana:
Tabella 3: Principali indicatori di Conto Economico
31.12.13
31.12.12
Margine di interesse
2.840
3.204
Margine di intermediazione
3.848
4.085
Risultato netto della gestione finanziaria
-1.535
3.100
Utile (Perdita) operatività corrente al lordo
-4.901
334
delle imposte
Utile netto (perdita) d’esercizio
-3.591
199
Il risultato di esercizio sconta il consistente deterioramento della qualità del portafoglio creditizio e la conseguente ingente
rettifica di valore sui crediti deteriorati che aumenta al 31.12.2013 a Euro 5.383.592 da Euro 984.621 del 31.12.2012.
Nella tabella che segue si forniscono informazioni in merito ai principali indicatori di Stato Patrimoniale tratti dai bilanci di
esercizio al 31.12.2013 e 31.12.2012 della Banca Apuana:
Tabella 4: Principali dati di Stato Patrimoniale
31.12.2013
31.12.2012
Raccolta diretta da clientela10
99.378
81.224
Raccolta indiretta
6.456
6.849
Attività finanziarie
39.675
19.817
Impieghi verso clientela11
60.291
69.350
Patrimonio netto (con utile/perdita)
5.051
8.291
Capitale Sociale
7.499
7.643
Totale Attivo di bilancio
113.289
102.379
L’incremento delle attività finanziaria è attribuibile alla crescita della raccolta per Euro 18.1, alla riduzione degli impieghi per Euro
9.059 e all’utilizzo di una linea di credito “pool di collateral” con Iccrea Banca Spa. Sempre con riferimento alle Attività finanziarie
si precisa che euro 35.583.699 sono classificati nel portafoglio “Available for Sale” e Euro 4.091.234 nel portafoglio “Held to
Maturity” e rappresentati prevalentemente da Titoli di Stato Italiani.
Dichiarazione
La Banca Versilia Lunigiana e Garfagnan – Credito Cooperativo, Società Cooperativa attesta che, non si sono verificati
attestante che
cambiamenti negativi sostanziali nelle prospettive dell’Emittente dalla data dell’ultimo bilancio approvato, sottoposto a revisione
non si sono
contabile e pubblicato (31.12.2013).
verificati
cambiamenti
negativi
sostanziali delle
prospettive
dell’Emittente
Descrizione di
La Banca Versilia Lunigiana e Garfagnan – Credito Cooperativo, Società Cooperativa attesta che non si sono verificati
cambiamenti
cambiamenti significativi nella propria situazione finanziaria o commerciale alla data di chiusura dell’ultimo esercizio per il quale sono
significativi
state pubblicate informazioni finanziarie sottoposte a revisione e cioè a partire dal 31/12/ 2013.
della situazione
finanziaria
9
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13
dell’Emittente
B.13
Fatti rilevanti
L’Emittente dichiara che, non si sono verificati ulteriori fatti recenti nella vita dell’Emittente stesso, sostanzialmente rilevanti per
per la
la valutazione della sua solvibilità.
valutazione
della solvibilità
dell’Emittente
B.14
Eventuale
dipendenza
dell’Emittente
da altri
soggetti
NON APPLICABILE
B.15
Descrizione
delle principali
attività
dell’Emittente
La Banca Versilia Lunigiana e Garfagnana - Credito Cooperativo, Società Cooperativa è autorizzata all’esercizio dell’attività
bancaria di cui all’art. 10 del D.Lgs. 1° settembre 1993, n. 385.
L’Emittente ha per oggetto la raccolta del risparmio e l’esercizio del credito nelle sue varie forme. Essa può compiere, con
l’osservanza delle disposizioni vigenti, tutte le operazioni e i servizi bancari e finanziari consentiti, nonché ogni altra operazione
strumentale o comunque connessa al raggiungimento dello scopo sociale, in conformità alle disposizioni emanate dall’Autorità di
Vigilanza. La Banca è autorizzata a prestare al pubblico i seguenti servizi di investimento: esecuzione di ordini per conto dei
clienti, ricezione e trasmissione di ordini, negoziazione per conto proprio, collocamento senza preventiva sottoscrizione o
acquisto a fermo, consulenza in materia di investimenti. Le principali categorie di prodotti venduti sono quelli bancari,
assicurativi e prodotti finanziari nonché i servizi connessi e strumentali.
B.16
Informazioni
NON APPLICABILE
inerenti il
controllo diretto
La Banca dichiara che non esistono partecipazioni di controllo, ovvero azionisti che direttamente o indirettamente detengono
o indiretto
quote superiori al 2% delle azioni emesse.
dell’Emittente
B.17
Rating
dell’Emittente
e dello
strumento
finanziario
NON APPLICABILE
B.18
Descrizione
della natura e
della portata
della garanzia
L’Emittente si riserva la facoltà di richiedere l’ammissione alla garanzia del Fondo Di Garanzia degli Obbligazionisti del Credito
Cooperativo (“FGO”). L’ammissione delle obbligazioni al “FGO” sarà specificata nelle Condizioni Definitive e nella Nota di Sintesi
della singola emissione obbligazionaria. Natura della garanzia: il Fondo di Garanzia degli Obbligazionisti è un consorzio costituito
tra Banche di Credito Cooperativo. Il Fondo e stato costituito il 22 luglio 2004 ed ha iniziato a svolgere la sua attività dal 1°
gennaio 2005. Scopo del Fondo, attraverso l’apprestamento di un meccanismo di garanzia collettiva da parte delle banche
consorziate, è la tutela dei portatori, persone fisiche o giuridiche, di titoli obbligazionari emessi dalle Banche consorziate. La
garanzia è attuabile nell’ipotesi di mancato adempimento alla scadenza dell’obbligo di rimborso dei ratei di interessi o del
capitale, nei limiti e con le modalità previsti dallo Statuto e dal Regolamento del Fondo. Ai fini dell’intervento il regolamento del
prestito obbligazionario deve contenere una clausola che attribuisca ai sottoscrittori dei titoli ed ai loro portatori il diritto al
pagamento da parte del Fondo del controvalore dei titoli posseduti nei limiti e nelle condizioni previsti dallo statuto del Fondo. Il
diritto all’intervento del Fondo può essere esercitato solo nel caso in cui il portatore dimostri l’ininterrotto possesso dei titoli nei
tre mesi antecedenti l’evento di default e per un ammontare massimo complessivo dei titoli posseduti da ciascun portatore non
superiore a € 103.291,38 indipendentemente dallo loro derivazione da una o più emissioni obbligazionarie garantite. Sono
comunque esclusi dalla garanzia i titoli detenuti dalle banche consorziate, e quelli detenuti, direttamente o indirettamente per
interposta persona, dagli amministratori, dai sindaci e dall’alta direzione delle Banche consorziate. Qualora i titoli siano depositati
presso la stessa Banca emittente o presso altra Banca, anche non consorziata, l’intervento del Fondo è comunque subordinato
ad una richiesta diretta in tal senso dei loro portatori ovvero ad un mandato espressamente conferito a questo scopo alla Banca
depositaria.
B.19
Informazioni
sul garante
come se fosse
l’emittente
dello stesso
tipo
di strumento
finanziario
oggetto della
garanzia.
Nell’effettuazione degli interventi il Fondo si avvale dei mezzi che le consorziate si impegnano a tenere a disposizione dello
stesso ai sensi degli artt. 5 e 25 dello statuto del Fondo. La somma di tali mezzi, calcolata con riferimento alle date del 30
giugno e del 31 dicembre antecedenti l’evento di default, al netto degli importi somministrati per l’effettuazione di precedenti
interventi, rappresenta la dotazione collettiva massima del Fondo medesimo a disposizione degli interventi. Alla data di
redazione del presente documento la dotazione massima collettiva del Fondo è pari per il periodo gennaio – giugno 2014 a euro
833.777.558,92. L’eventuale attestazione di garanzia rilasciata dal Fondo è disponibile in forma gratuita sul sito internet
dell’Emittente all’indirizzo web www.bccversilia.it e, in forma stampata e gratuita, richiedendone una copia, presso la sede legale
e le filiali dell’Emittente.
L’Emittente non dipende da altri soggetti e gode di piena autonomia decisionale.
La Banca Versilia Lunigiana e Garfagnana - Credito Cooperativo, Società Cooperativa non è fornita di rating così come le
Obbligazioni emesse nell’ambito del presente Programma.
Sezione C – Strumenti finanziari
C.1
Descrizione del
tipo e della
classe degli
strumenti
finanziari offerti
e/o ammessi
alla
Le Obbligazioni oggetto del presente programma sono titoli di debito che determinano l’obbligo per l’Emittente di rimborsare
all’investitore alla data di scadenza il 100% del valore nominale, unitamente alla corresponsione di interessi determinati secondo
la metodologia di calcolo specifica per ogni tipologia di Obbligazioni.
Il presente programma prevede l’emissione delle seguenti tipologie di Obbligazioni:
- Obbligazioni a Tasso Fisso
- Obbligazioni a Tasso Fisso Crescente
- Obbligazioni a Tasso Variabile
14
negoziazione,
compresi
eventuali codici
di
identificazione
degli strumenti
finanziari
- Obbligazioni a Tasso Misto
Le Obbligazioni saranno emesse al 100% del Valore Nominale, al prezzo in euro che sarà indicato nelle Condizioni Definitive e
nella Nota di Sintesi della singola emissione.
Non è prevista la facoltà di rimborso anticipato da parte dell’Emittente.
Si rinvia per quanto riguarda le modalità di determinazione degli interessi corrisposti dalle Obbligazioni alla successiva sezione
C.9.
Il codice ISIN relativo a ciascuna emissione sarà riportato nelle Condizioni Definitive e nella Nota di Sintesi della singola
emissione.
C.2
Valuta di
emissione degli
strumenti
finanziari.
Le Obbligazioni saranno emesse e denominate in Euro e le cedole corrisposte saranno anch’esse denominate in Euro.
C.5
Descrizione di
eventuali
restrizioni alla
libera
trasferibilità
degli strumenti
finanziari
Non sono presenti clausole limitative al trasferimento e alla circolazione delle obbligazioni, fatta eccezione per quanto disciplinato
ai punti seguenti. Le obbligazioni emesse ai sensi di questo Prospetto di Base non sono state e non saranno registrate ai sensi
dello United States Securities Act del 1933, così come modificato, (di seguito il Securities Act) o ai sensi di alcuna
regolamentazione finanziaria in ciascuno degli stati degli Stati Uniti d'America, e non possono essere offerte o vendute negli Stati
Uniti d'America o a, o per conto o a beneficio di, una persona U.S. (United States e U.S. Person il cui significato è quello attribuito
nel Regulation S del Securities Act). Le espressioni utilizzate nel presente paragrafo hanno il significato ad esse attribuite nel
Regulation S del Securities Act (Regulation S). Le Obbligazioni non possono essere vendute o proposte in Gran Bretagna, se non
conformemente alle disposizioni del “Public Offers of Securities Regulations 1995” ed alle disposizioni applicabili del “FSMA 2000”.
Il prospetto di vendita può essere reso disponibile solo alle persone designate dal “FSMA 2000”.
C.8
Descrizione dei
diritti connessi
agli strumenti
finanziari e
ranking degli
strumenti
finanziari
Diritti connessi alle Obbligazioni
Le Obbligazioni incorporano i diritti previsti dalla vigente normativa per i titoli della stessa categoria e quindi il diritto alla
percezione degli interessi ed al rimborso del capitale. Non vi sono oneri, condizioni o gravami – di qualsiasi natura – che possono
incidere sui diritti dei sottoscrittori delle obbligazioni.
I diritti del titolare delle Obbligazioni si prescrivono, a favore dell’Emittente, per quanto concerne gli interessi, decorsi 5 anni dalla
data di scadenza della cedola e, per quanto concerne il capitale, decorsi 10 anni dalla data in cui le Obbligazioni sono divenute
rimborsabili.
Ranking connessi alle Obbligazioni
Gli obblighi a carico dell’Emittente derivanti dalle Obbligazioni non sono subordinati ad altre passività dello stesso. Ne consegue
che il credito degli Obbligazionisti verso l’Emittente verrà soddisfatto pari passu con gli altri crediti chirografari dell’Emittente
stesso. Per tutta la durata delle Obbligazioni, in caso di liquidazione o di sottoposizione a procedure concorsuali dell'Emittente,
non sarà consentita la compensazione tra il debito derivante dalle Obbligazioni ed i crediti vantati dall'Emittente nei confronti
degli Obbligazionisti. E’ altresì esclusa la possibilità di ottenere o, comunque, far valere garanzie e cause di prelazione in
connessione alle Obbligazioni su beni dell'Emittente, ovvero di terzi aventi diritto di rivalsa nei confronti dell’Emittente.
Verrà indicato di volta in volta nelle Condizioni Definitive se l’obbligazione sarà assistita dal Fondo di Garanzia degli
Obbligazionisti del Credito Cooperativo.
C.9
Disposizioni
Data di godimento e scadenza degli interessi
relative
agli La Data di Godimento dei Titoli e la Data di Pagamento delle Cedole saranno specificate nelle Condizioni Definitive nonché nella
interessi
Nota di Sintesi della singola emissione. Dalla Data di Godimento, le Obbligazioni fruttano, sul valore nominale, interessi pagabili
in via posticipata in cedole trimestrali o semestrali alle Date di Pagamento degli Interessi Fissi e/o Date di Pagamento degli
Interessi Variabili specificate di volta in volta nelle Condizioni Definitive (per tutte le altre tipologie di Obbligazioni) nonché nella
nota di sintesi della singola emissione.
Tasso di interesse nominale e, qualora il tasso non sia fisso, descrizione del sottostante sul quale è basato
Si riportano qui di seguito le modalità di calcolo degli interessi suddivise per tipologia di Obbligazioni.
Obbligazioni a Tasso Fisso
Dalla Data di Godimento, le Obbligazioni a Tasso Fisso fruttano interessi determinati applicando al loro valore nominale un tasso
di interesse fisso costante indicato nelle relative Condizioni Definitive nonché nella nota di sintesi della singola emissione.
Obbligazioni a Tasso Fisso Crescente
Dalla Data di Godimento, le Obbligazioni a Tasso fisso Crescente fruttano interessi determinati applicando al loro valore nominale
un tasso di interesse crescente predeterminato indicato nelle relative Condizioni Definitive nonché nella nota di sintesi della
singola emissione.
Obbligazioni a Tasso Variabile
Le obbligazioni danno diritto al pagamento di una prima cedola predeterminata fissata in misura indipendente dal Parametro di
Indicizzazione ed al pagamento di cedole successive variabili il cui ammontare è determinato applicando al loro valore nominale
un tasso di interesse determinato in funzione dell’andamento del parametro di indicizzazione prescelto (il valore puntuale del
Tasso Euribor 3 mesi o 6 mesi o la Media mensile del tasso Euribor 3 mesi o 6 mesi: per ulteriori informazioni si veda sotto
Descrizione del parametro di indicizzazione), eventualmente maggiorato di uno spread espresso in punti base. La tipologia del
parametro di indicizzazione, le regole di arrotondamento del parametro di indicizzazione e l’eventuale spread, così come il valore
della prima cedola predeterminata saranno indicati nelle Condizioni Definitive di ciascun prestito obbligazionario nonché nella
nota di sintesi della singola emissione. Si precisa che la periodicità delle cedole corrisponde con la periodicità del Parametro di
Indicizzazione prescelto indicato nelle pertinenti Condizioni Definitive.
Obbligazioni a Tasso Misto
Dalla data di godimento, le Obbligazioni a tasso misto fruttano, per un primo periodo, interessi determinati applicando al loro
valore nominale un tasso di interesse prefissato costante o crescente, mentre per il restante periodo della durata del prestito
sono determinate in funzione dell’andamento del parametro di indicizzazione prescelto (il valore puntuale del Tasso Euribor 3
mesi o 6 mesi o la Media mensile del tasso Euribor 3 mesi o 6 mesi: per ulteriori informazioni si veda sotto Descrizione del
parametro di indicizzazione), eventualmente maggiorato di uno spread espresso in punti base, come definito nelle Condizioni
Definitive nonché nella nota di sintesi della singola emissione.
15
Descrizione del Parametro di Indicizzazione:
-TASSO PUNTUALE EURIBOR (European Interbank Offered Rate): è un tasso interbancario, vale a dire il tasso di interesse al
quale le banche prestano denaro ad altre banche. Dopo la nascita dell'euro, undici paesi europei hanno adottato di fatto la stessa
moneta. Per questo motivo è stato deciso di creare un tasso interbancario europeo valido per tutta l'area euro. Questo tasso ha
preso il nome di Euribor. Il pool delle banche di riferimento per la fissazione degli indici Euribor è composto unicamente da istituti
dotati di un rating di prima classe.
Verrà utilizzato il tasso puntuale EURIBOR 3 mesi o EURIBOR 6 mesi rilevato il quinto giorno antecedente l’inizio di godimento
della cedola di riferimento secondo la convenzione act/360 pubblicato sulle pagine del quotidiano “Il Sole 24 Ore”, oppure, in
caso di impossibilità, dal circuito internazionali Bloomberg. Tale parametro sarà definito di volta in volta nelle singole Condizioni
Definitive. Il tasso annuo lordo delle cedole risultanti verrà arrotondato ai 5 centesimi più vicini.
- MEDIA MENSILE EURIBOR è un tasso che rappresenta la media dei tassi EURIBOR (media mensile del tasso Euribor
trimestrale o semestrale) su base 360 rilevati nel secondo mese precedenti la data di godimento delle cedola di riferimento e
pubblicata sulle pagine quotidiano “Il Sole 24 Ore”, oppure, in caso di impossibilità, dal circuito internazionali Bloomberg. Tale
parametro sarà definito di volta in volta nelle singole Condizioni Definitive. Il tasso annuo lordo delle cedole risultanti verrà
arrotondato ai 5 centesimi più vicini.
Data di scadenza e modalità di ammortamento del prestito
La data di scadenza di ciascun prestito sarà riportata nelle Condizioni Definitive nonché nella Nota di Sintesi della singola
emissione. I prestiti oggetto del presente programma di emissione prevedono il rimborso a scadenza in un’unica soluzione.
Tasso di rendimento
Il tasso di rendimento effettivo su base annua al lordo e al netto delle ritenute fiscali sarà riportato nelle Condizioni Definitive
nonché nella Nota di Sintesi della singola emissione. Nel caso di obbligazioni a Tasso Variabile e a Tasso Misto il tasso di
rendimento effettivo su base annua sarà determinato ipotizzando la costanza del valore del parametro di indicizzazione.
Nome del rappresentante dei detentori dei titoli di debito
Non applicabile. Non è prevista la costituzione di una o più organizzazioni (né il mero coinvolgimento di organizzazioni già
esistenti) per rappresentare gli interessi degli Obbligazionisti, ai sensi dell’art. 12 del D.Lgs n. 385 del 1 Settembre 1993 e
successive modifiche ed integrazioni.
C.10
Presenza
di NON APPLICABILE
componenti
Tutte le obbligazioni oggetto del presente programma di emissione non presentano nessuna componente derivata.
derivate
nel
pagamento
degli interessi.
C.11
Ammissione alle Le Obbligazioni di cui al presente programma non saranno oggetto di domanda per l’ammissione alla quotazione su mercati
negoziazioni
regolamentati, né l’Emittente agirà in qualità di internalizzatore sistematico. La Banca tuttavia si impegna, per il tramite di Iccrea
Banca, a richiedere l’ammissione a quotazione delle Obbligazioni sul Sistema Multilaterale di Negoziazione Hi-MTF segmento
“order driven”. Tale mercato è organizzato e gestito da Hi-MTF SIM S.p.A., società partecipata da ICCREA Banca (Istituto Centrale
delle Banche di Credito Cooperativo) che svolge anche il ruolo di Aderente Diretto nel suddetto mercato. Nel caso in cui le
obbligazioni siano ammesse alla negoziazione su tale mercato e al fine di sostenere la significatività delle transazioni sul sistema
multilaterale HI-MTF la Banca può intervenire sullo stesso in qualità di liquidity provider allo scopo di dare esecuzione agli ordini
della clientela che non dovessero trovare naturale contropartita sul mercato entro tre giorni lavorativi dalla data di inserimento
dell’ordine medesimo da parte del cliente. La banca per la determinazione del fair value si avvale del servizio di pricing di Iccrea
Banca la quale, con l’ausilio di idonee procedure informatiche, trasmette giornalmente all’Emittente il file con i prezzi così
calcolati con la metodologia cd. “Frozen Spread”. Tale metodologia di valutazione prevede che il fair value dei titoli
obbligazionari di propria emissione sia determinato mediante la curva risk-free a cui viene applicato uno spread di emissione che
tiene conto del merito di credito dell’emittente; tale componente, calcolata come differenza tra il tasso di rendimento del titolo e
il tasso risk-free alla data di valutazione iniziale, viene mantenuta costante per tutta la vita dell’obbligazione. Le valutazioni
successive rispetto a quella iniziale riflettono, quindi, esclusivamente variazioni della curva risk-free di mercato. Il prezzo del titolo
potrebbe quindi discostarsi anche sensibilmente da una valutazione che tenga conto della variazione del merito creditizio
dell’emittente durante la vita del titolo. In caso di disinvestimento dei titoli prima della scadenza, il sottoscrittore potrebbe subire
delle perdite in conto capitale, in quanto l’eventuale vendita potrebbe avvenire a un prezzo inferiore a quello di emissione. In
“condizioni normali” di mercato, l’Emittente applicherà al prezzo determinato secondo la metodologia sopra descritta uno spread
denaro/lettera nella misura massima di ±75 basis points. Lo spread denaro/lettera potrà eventualmente essere inasprito in
“condizioni di stress” di ulteriori ±50 basis points conseguenti alle variazioni di indicatori finanziari e di mercato selezionati in
ottemperanza a quanto previsto nella “Policy di Pricing” dell’Emittente. L’Emittente, qualora le obbligazioni non siano ammesse
alla negoziazione non assume l’onere di controparte, non impegnandosi incondizionatamente al riacquisto di qualunque
quantitativo di Obbligazioni su iniziativa dell’investitore. La Banca tuttavia si riserva la facoltà di effettuare, esclusivamente per la
propria clientela, operazioni di riacquisto delle Obbligazioni nel corso della vita delle medesime in conto proprio al di fuori di
qualunque struttura di negoziazione alle stesse condizioni, in termini di prezzo e spread denaro-lettera, applicate alle obbligazioni
quotate su Hi-MTF. Si precisa che L’Emittente effettua la negoziazione delle obbligazioni conformemente alla propria “Strategia di
esecuzione e trasmissione degli ordini” e alla propria “Policy di Pricing”. Le sintesi di entrambi i documenti sono disponibili sul sito
internet www.bccversilia.it e, a richiesta, in forma stampata e gratuita, presso la Sede e/o le Filiali della Banca. La Banca ha
inoltre la facoltà di sospendere per un periodo indeterminato l’intervento in qualità di liquidity ovvero la negoziazione in conto
proprio delle obbligazioni di propria emissione in veste di acquirente e/o venditore qualora le condizioni di mercato, l’ammontare
delle proposte di negoziazione o l’ammontare dei titoli già riacquistati possano arrecare grave pregiudizio alla Banca o agli
stessi obbligazionisti. In relazione a quanto precede l’investitore si potrebbe trovare nell’impossibilità di rivendere il titolo prima
della scadenza naturale.
Sezione D – Rischi
D.2
Informazioni
FATTORI DI RISCHIO RELATIVI ALL’EMITTENTE
fondamentali sui Avvertenza
16
principali rischi
che sono
specifici per
l’emittente
Si richiama l’attenzione dell’investitore sulla circostanza che il valore di Credit Spread (inteso come differenza tra il
rendimento di una obbligazione plain vanilla di propria emissione e il tasso INTEREST RATE SWAP su durata
corrispondente) è pari a 193 basis points. Si invitano dunque, gli investitori a considerare tale indicatore al fine di un
ulteriore apprezzamento della rischiosità dell’Emittente, sebbene la significatività degli scambi del titolo preso a riferimento
risulti piuttosto ridotta. Si segnala che valori più elevati del Credit Spread, sono generalmente associati ad una percezione
di maggiore rischiosità emittente da parte del mercato.
RISCHI CONNESSI CON LA CRISI ECONOMICA-FINANZIARIA GENERALE
La capacità reddituale e la stabilità dell’Emittente sono influenzati dalla situazione economica generale e dalla dinamica dei mercati
finanziari ed, in particolare, dalla solidità e dalle prospettive di crescita delle economie dei Paesi in cui la Banca opera (inclusa la
loro affidabilità creditizia), nonché dell’Area euro nel suo complesso. Al riguardo, assumono rilevanza significativa l’andamento di
fattori quali, le aspettative e la fiducia degli investitori, il livello e la volatilità dei tassi di interesse a breve e lungo termine, i tassi di
cambio, la liquidità dei mercati finanziari, la disponibilità e il costo del capitale, la sostenibilità del debito sovrano, i redditi delle
famiglie e la spesa dei consumatori, i livelli di disoccupazione, l’inflazione e i prezzi delle abitazioni. Assume altresì rilievo,
nell’attuale contesto economico generale, la possibilità che uno o più Paesi fuoriescano dall’Unione Monetaria o, in uno scenario
estremo, che si pervenga a uno scioglimento dell’Unione Monetaria medesima, con conseguenze in entrambi i casi allo stato
imprevedibili. Tutti i suddetti fattori, in particolar modo in periodi di crisi economico–finanziaria, potrebbero condurre l’Emittente a
subire perdite, incrementi dei costi di finanziamento, riduzioni del valore delle attività detenute, con un potenziale impatto
negativo sulla liquidità della Banca e sulla sua stessa solidità patrimoniale.
RISCHIO DI CREDITO
L’Emittente è esposto ai tradizionali rischi relativi all'attività creditizia. Pertanto, l'inadempimento da parte dei clienti ai
contratti stipulati ed alle proprie obbligazioni, ovvero l'eventuale mancata o non corretta informazione da parte degli stessi in
merito alla rispettiva posizione finanziaria e creditizia, potrebbero avere effetti negativi sulla situazione economica,
patrimoniale e/o finanziaria dell’Emittente. Inoltre, una diminuzione del merito di credito dei terzi, ivi inclusi gli Stati Sovrani,
di cui l’Emittente detiene titoli od obbligazioni, potrebbe comportare perdite e/o influenzare negativamente la capacità
dell‘Emittente di vincolare nuovamente o utilizzare in modo diverso tali titoli od obbligazioni a fini di liquidità. A fine 2013 la
Banca Versilia Lunigiana e Garfagnana - Credito Cooperativo, Società Cooperativa ha esposizioni verso debitori sovrani, per un
controvalore di mercato di euro 283.4 milioni; l’esposizione è al 100% concentrata verso lo Stato Italiano. Per ulteriori informazioni
sull’esposizione relativa ai titoli emessi da Stati Sovrani si rimanda allo specifico fattore di rischio “Rischi connessi all’esposizione
della Banca al debito sovrano”.
RISCHIO DI MERCATO
Si definisce rischio di mercato il rischio di perdite di valore degli strumenti finanziari detenuti dall’Emittente, per effetto dei
movimenti delle variabili di mercato (a titolo esemplificativo ma non esaustivo, tassi di interesse, prezzi dei titoli, tassi di cambio)
che potrebbero generare un deterioramento della solidità patrimoniale dell’Emittente. L’Emittente è quindi esposto a potenziali
cambiamenti nel valore degli strumenti finanziari, ivi inclusi i titoli emessi da Stati Sovrani.
RISCHI CONNESSI ALL’ESPOSIZIONE DELLA BANCA AL DEBITO SOVRANO
L'Emittente risulta esposto nei confronti di titoli di Stato emessi dal governo italiano. Al 31.12.2013, il valore di bilancio delle
esposizioni sovrane (classe di appartenenza 3 e rating attribuito Moody's-Baa2, S&P BBB) rappresentate da titoli di debito
ammonta a Euro 283.4 milioni (valore nominale Euro 277.1 milioni, fair value Euro 283.4 milioni) di cui il 100% nei confronti
dell’Italia. L’incidenza dei titoli di debito emessi dai Governi sul totale attivo era pari al 27,67% al 31.12.2013. L’aggravarsi della
situazione del debito sovrano dell’Italia potrebbe avere effetti negativi sui risultati operativi e sulla situazione economica,
patrimoniale e/o finanziaria dell’Emittente.
RISCHIO DI DETERIORAMENTO DELLA QUALITÀ DEL CREDITO
Nel corso del 2013 la gestione del comparto crediti ha evidenziato un aumento del Credito Anomalo, con riferimento sia
all’aggregato delle Sofferenze che delle Partite Incagliate, a causa del perdurare delle condizioni di deterioramento della situazione
economico finanziaria che ha interessato anche il territorio dove la Banca opera. A fine 2013 i crediti deteriorati lordi complessivi
risultano pari a Euro 65.5 milioni, con un incremento di Euro 5,02 milioni (+8,3%) rispetto all’esercizio precedente. Il medesimo
comparto, al netto delle svalutazioni, ammonta a 41,4 milioni, in diminuzione di 2,7 milioni rispetto a quanto registrato a
dicembre 2012 (-6,3%). Tra i crediti deteriorati rientrano sofferenze lorde per 31,2 milioni, in aumento di 5,3 milioni rispetto a
dicembre 2012. Le partite incagliate lorde, invece, ammontano a 20,8 milioni, in incremento rispetto all’anno precedente (+4,08
milioni pari al 24,45%). In particolare si rileva che al 31.12.2013 il rapporto Sofferenze lorde/impieghi lordi è pari al 5,01%
rispetto al 3,98% del 31.12.2012 mentre il rapporto Sofferenze nette/impieghi netti si attesta al 2,47% rispetto al 2,18% del 31
dicembre 2012. Nel complesso l’incidenza del Credito Deteriorato lordo sul totale Impieghi lordi della Banca ammonta, al 31/12/
2013, al 10,42% rispetto al 9,34% registrato al 31.12.2012. La percentuale di copertura delle sofferenze si è attestata al 52,55%
al 31.12.2013 contro il 46,61% al 31.12.2012 mentre la copertura delle partite anomale (credito deteriorato) si è attestata al
31,5% contro il 27,2% al 31.12.2012. Si precisa che in seguito all’acquisizione del complesso aziendale facente parte della
Banca Apuana si potrebbe determinare in capo all’Emittente un peggioramento degli indicatori di rischiosità creditizia, come
conseguenza dell’aumento dei crediti non performing.
Con riferimento alle esposizioni secondo la definizione di “forbearance” (crediti ristrutturati o soggetti a procedura di
rinegoziazione) fornita dall'EBA, l’Emittente ha avviato le attività finalizzate alla definizione di una propria policy interna di
identificazione delle esposizioni “forborne” sulla base di un documento che verrà predisposto da Federcasse. All’esito di tale
attività di definizione degli indicatori di riferimento, potrebbero essere classificati come esposizioni forborne crediti che alla Data
della presente Nota di Sintesi non sono classificati come tali e, quindi, sussiste il rischio che in connessione alla diversa
classificazione possano rendersi necessarie ulteriori rettifiche di valore dei suddetti crediti.
RISCHIO DI LIQUIDITA’ DELL’EMITTENTE
Si definisce rischio di liquidità il rischio che la Banca non riesca a far fronte ai propri impegni di pagamento quando essi
giungono a scadenza. La liquidità dell’Emittente potrebbe essere danneggiata dall’incapacità di reperire nuovi fondi sul
mercato (funding liquidity risk), e/o dall’incapacità di vendere determinate attività sul mercato (market liquidity risk). I
principali fattori di mitigazione del rischio liquidità per l’Emittente derivano dalla considerazione del proprio profilo di
liquidità e dell'elevato grado di indipendenza dal mercato interbancario, essendo la raccolta della Banca derivante
principalmente dalla clientela retail. Il profilo di liquidità dell’Emittente al 31.12.2013 si caratterizza per la disponibilità di
attivi stanziabili presso la BCE pari ad Euro 182 milioni e dal contenuto rapporto “loan to deposit ratio” pari a 73,09%.
17
RISCHIO OPERATIVO
Il rischio operativo è il rischio riveniente da perdite dovute ad errori, violazioni, interruzioni, danni causati da processi interni,
personale, sistemi ovvero causati da eventi esterni.
RISCHIO LEGALE
Il rischio legale è rappresentato principalmente dal possibile esito sfavorevole delle vertenze giudiziali cui l'Emittente è convenuto
in ragione dell'esercizio della propria attività bancaria. Le più consuete controversie giudiziali sono relative a revocatorie
fallimentari ovvero azioni di nullità, annullamento o risarcimento danni, conseguenti ad operazioni d'investimento in strumenti
finanziari emessi da soggetti successivamente incorsi in "default".
RISCHIO CONNESSO ALL’ACQUISIZIONE DELLE ATTIVITA’ E PASSIVITA’ DELLA BANCA APUANA- CREDITO
COOPERATIVO
Dal 3/5/2014 è divenuta efficace l’acquisizione da parte dell’Emittente delle attività e passività della “Banca Apuana” ex art. 58
T.U.B. attraverso la procedura di liquidazione volontaria deliberata dall’assemblea straordinaria dei soci della stessa in data 15
marzo 2014. L’esborso finanziario, pari a Euro 3.100.000 è stato concordato tra le parti tenuto conto anche dell’avviamento
dell’azienda bancaria oggetto di cessione. L’operazione ha portato in dote all’Emittente circa Euro 90 milioni di raccolta con
clientela e circa 56 milioni di impieghi netti con clientela oltre naturalmente alla rete di sportelli (due sportelli) e alla
conseguente possibilità per l’Emittente di ampliare la propria presenza territoriale. Esistono tuttavia elementi di rischio quali la
perdita di clienti, rischi legali e di credito ed altri rischi tipici delle operazioni di integrazione. Tali circostanze potrebbero
pregiudicare il raggiungimento di efficienza operativa con conseguenti effetti negativi sulla situazione finanziaria, economica e
patrimoniale dell’Emittente. Si precisa, tuttavia, che nei mesi antecedenti l’acquisizione di cui sopra la Banca Apuana è stata
interessata da un’attività di “due diligence” da parte delle strutture dell’Emittente che ha interessato rilevanti ambiti di rischio, in
particolar modo il rischio di credito previa analisi dell’intero portafoglio crediti deteriorati, e il rischio legale tramite l’analisi delle
posizioni in contenzioso. Con specifico riferimento al rischio legale, si precisa che nel bilancio chiuso al 31.12.2013 della BCC
Apuana è stato contabilizzato alla voce 160 del Conto Economico “Accantonamenti netti ai fondi per rischi ed oneri” un
consistente accantonamento per complessivi Euro 750.000 che tutela l’Emittente da probabili esiti negativi derivanti dalle cause
passive e dai reclami in corso. Si precisa inoltre che nell’atto di cessione sono stati espressamente esclusi i debiti – e i relativi
crediti e azioni di regresso - connessi all’eventuale irrogazione di sanzioni da parte delle autorità di vigilanza e per la violazione
della normativa antiriciclaggio. Tutto ciò premesso, l’Emittente ritiene ragionevolmente che, in base agli accordi intercorsi, la
Banca Apuana abbia proceduto ad effettuare adeguati accantonamenti nel bilancio al 31 dicembre 2013 sia con riferimento al
rischio di credito che al rischio legale e che, considerata l’esiguità delle attività e passività della Banca Apuana rispetto alle
masse intermediate dalla Banca Versilia Lunigiana e Garfagnana, ritiene ragionevolmente che l’acquisizione non avrà significativi
impatti sulla situazione patrimoniale, economica e finanziaria, dell’Emittente.
Si precisa inoltre che l'operazione di acquisto della Banca Apuana produrrà i suoi effetti contabili soltanto sulla prossima
rendicontazione di Bilancio 2014.
RISCHIO DI ASSENZA DI RATING
E’ il rischio a cui è soggetto l’investitore nel sottoscrivere un titolo di debito di un emittente non preventivamente analizzato e
classificato dalle agenzie di rating.
RISCHI CONNESSI ALL’EVOLUZIONE DELLA REGOLAMENTAZIONE DEL SETTORE BANCARIO E FINANZIARIO
L’Emittente è soggetto ad un’articolata regolamentazione ed alla vigilanza, tra gli altri, da parte della Banca d’Italia e della Consob.
Alla data della presente Nota di Sintesi alcune leggi e normative che interessano i settori in cui l’emittente opera sono di recente
approvazione ed è tuttora in corso il processo di recepimento dell’impianto normativo di Basilea III; pertanto sussistono incertezze
circa gli impatti rivenienti dall’adeguamento alle nuove regole sulla situazione economico-patrimoniale e finanziaria dell’emittente.
In particolare, anche a seguito della crisi che ha investito i mercati finanziari a partire dal 2008, il Comitato di Basilea ha approvato
rilevanti modifiche alla regolamentazione in materia di liquidità degli istituti bancari, che comportano il sostanziale rafforzamento
dei requisiti patrimoniali minimi, prevedendo la graduale entrata in vigore dei nuovi requisiti prudenziali (dal 1/1/2014 al
31/12/2017), che ha avuto inizio il 1° gennaio 2014, oltre all’implementazione di nuove policy in tema di gestione del rischio di
liquidità degli istituti bancari. Più in dettaglio, per quanto concerne l’innalzamento dei requisiti patrimoniali, gli accordi di Basilea III
prevedono per il 2014 un periodo di transizione con livelli minimi di patrimonializzazione via via crescenti. A regime tali livelli
contemplano per le banche un CET 1 ratio pari almeno al 7% delle Attività di rischio ponderate, un Tier 1 Capital pari almeno
all’8,5% delle Attività di Rischio Ponderate e un Total Capital ratio pari almeno al 10,5% delle Attività Ponderate per il Rischio. Tali
livelli minimi includono il Capital Conservation Buffer, ovvero un «cuscinetto» di ulteriore capitalizzazione obbligatoria. Per quanto
concerne la liquidità, gli accordi di Basilea III prevedono, tra l’altro, l’introduzione di un indicatore di breve termine (Liquidity
Coverage Ratio, o LCR), avente come obiettivo la costituzione e il mantenimento di un buffer di liquidità che consenta la
sopravvivenza della banca per un periodo temporale di trenta giorni in caso di grave stress, e di un indicatore di liquidità
strutturale (Net Stable Funding Ratio, o NSFR) con orizzonte temporale superiore all’anno, introdotto per garantire che attività e
passività presentino una struttura per scadenze sostenibile. Tra le novità regolamentari in fase di definizione, si segnala la
proposta di direttiva del Parlamento europeo e del Consiglio in ordine alla istituzione di un quadro di risanamento e risoluzione
delle crisi degli enti creditizi e delle imprese di investimento (Direttiva Bank Recovery and Resolution Directive o BRRD), che
s’inserisce nel contesto di una più ampia proposta di fissazione di un meccanismo unico di risoluzione delle crisi e del Fondo unico
di risoluzione delle crisi bancarie. Tra gli aspetti innovativi della BRDD si evidenzia l’introduzione, in caso di insolvenza delle
banche, di un meccanismo di “autosalvataggio” da parte delle stesse banche (c.d. bail-in). In particolare, in base a tale Direttiva,
in caso di apertura di una procedura concorsuale nei confronti di un istituto di credito, si registra il passaggio da un sistema di
superamento della crisi basato su risorse pubbliche (c.d. bail-out) a un sistema in cui le perdite vengono trasferite agli azionisti, ai
detentori di debito junior (strumenti ibridi), ai detentori di titoli di debito senior non garantiti e infine ai depositanti per la parte
eccedente la quota garantita, ovvero per la parte eccedente Euro 100.000,00 (c.d. bail-in). In caso di necessità ulteriormente
eccedenti alle perdite trasferite come sopra indicato, dovrà intervenire un fondo unico di risoluzione, che dovrà essere creato dagli
Stati Membri. La Direttiva BRRD dovrà essere recepita negli ordinamenti dei singoli Stati entro il 31/12/2014 e sarà applicabile per
le parti che concernono il bail-in, al più tardi a far data dal 1/1/2016. Alla luce di quanto sopra esposto, il rispetto continuativo
delle molteplici regolamentazioni e la necessità di incrementare la dotazione patrimoniale ed il rispetto dei parametri di liquidità,
richiedono un impegno di risorse significativo, nonché l’adozione di norme e policy interne altrettanto complesse che potrebbero
determinare maggiori costi e/o minori ricavi in capo all’Emittente. Nonostante la Banca, attraverso il supporto di Federcasse e di
Iccrea Banca, impieghi costantemente risorse significative e politiche interne adeguate per rispettare le molteplici disposizioni
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legislative e regolamentari applicabili, occorre segnalare che il mancato rispetto delle stesse, ovvero eventuali mutamenti
legislativi/regolamentari o cambiamenti relativi alle modalità di interpretazione e/o applicazione della normativa da parte delle
competenti autorità potrebbero comportare possibili effetti negativi rilevanti sui risultati operativi e sulla situazione economica,
patrimoniale e/o finanziaria dell’Emittente.
D.3
Informazioni
fondamentali
sui principali
rischi che sono
specifici per gli
strumenti
finanziari
FATTORI DI RISCHIO GENERICI
RISCHIO DI CREDITO PER IL SOTTOSCRITTORE
Sottoscrivendo o acquistando le Obbligazioni, l’investitore diviene finanziatore dell’Emittente e titolare di un credito nei confronti
dello stesso per il pagamento degli interessi e per il rimborso del capitale a scadenza. L’investitore è dunque esposto al rischio
che l’Emittente divenga insolvente o comunque non sia in grado di adempiere ai propri obblighi di pagamento.
RISCHIO CONNESSO AI LIMITI DELLE GARANZIE
Il rimborso del capitale ed il pagamento degli interessi sono garantiti unicamente dal patrimonio dell’Emittente. Le Obbligazioni
non beneficiano di alcuna garanzia reale, di garanzie personali da parte di soggetti terzi e non sono assistiti dalla garanzia del
Fondo Interbancario di Tutela dei Depositi. Le Obbligazioni, se previsto nelle Condizioni Definitive riferite alla singola offerta,
sono garantite dal Fondo di Garanzia degli Obbligazionisti del Credito Cooperativo. La garanzia tutela il portatore
dell’Obbligazione che dimostri l’ininterrotto possesso delle stesse nei tre mesi antecedenti l’inadempimento dell’Emittente e
per un ammontare massimo per ciascun investitore non superiore a Euro 103.291,38 euro (tenendo conto di tutti i titoli
dell’Emittente, anche appartenenti a diverse emissioni).
RISCHIO RELATIVO ALLA VENDITA DELLE OBBLIGAZIONI PRIMA DELLA SCADENZA
Nel caso in cui l’investitore volesse vendere le Obbligazioni prima della loro scadenza naturale, il prezzo di vendita sarà
influenzato da diversi elementi, tra cui:
- variazione dei tassi di interesse di mercato (Rischio di Tasso di Mercato);
- caratteristiche/assenza del mercato in cui i titoli verranno negoziati (Rischio di Liquidità);
- merito di credito dell’Emittente (Rischio di deterioramento del merito di credito dell’Emittente);
- commissioni e/o costi (Rischio connesso alla presenza di commissioni e/o costi).
Tali elementi potranno determinare una riduzione del prezzo di mercato delle Obbligazioni, anche al di sotto del valore nominale.
Questo significa che, nel caso in cui l’investitore vendesse le Obbligazioni prima della scadenza, potrebbe anche subire una
rilevante perdita in conto capitale. Per contro, tali elementi non influenzano il valore di rimborso a scadenza, che rimane pari al
100% del valore nominale.
RISCHIO DI LIQUIDITÀ
È il rischio rappresentato dalla difficoltà o impossibilità per un investitore di vendere prontamente le Obbligazioni prima della loro
scadenza naturale ad un prezzo in linea con il mercato, che potrebbe anche essere inferiore al prezzo di emissione del titolo. Le
Obbligazioni di cui al presente programma non saranno oggetto di domanda per l’ammissione alla quotazione su mercati
regolamentati, né l’Emittente agirà in qualità di internalizzatore sistematico. La Banca si impegna tuttavia a richiedere
l’ammissione a quotazione delle obbligazioni sul Sistema Multilaterale di Negoziazione Hi-MTF segmento “order driven”. Al fine di
sostenere la significatività delle transazioni su tale sistema di negoziazione, la Banca potrà intervenire sullo stesso in qualità di
liquidity provider allo scopo di dare esecuzione agli ordini della clientela che non dovessero trovare naturale contropartita sul
mercato entro tre giorni lavorativi dalla data di inserimento dell’ordine medesimo da parte del cliente. L’Emittente, qualora le
obbligazioni non siano ammesse alla negoziazione sul mercato Hi-MTF non assume l’onere di controparte, non impegnandosi
incondizionatamente al riacquisto di qualunque quantitativo di Obbligazioni su iniziativa dell’investitore. La Banca tuttavia si
riserva la facoltà di effettuare, esclusivamente per la propria clientela, operazioni di riacquisto delle Obbligazioni nel corso della
vita delle medesime in conto proprio al di fuori di qualunque struttura di negoziazione alle stesse condizioni, in termini di prezzo e
spread denaro-lettera, applicate alle obbligazioni quotate su Hi-MTF. La Banca ha inoltre la facoltà di sospendere per un periodo
indeterminato l’intervento in qualità di liquidity ovvero la negoziazione in conto proprio delle obbligazioni di propria emissione in
veste di acquirente e/o venditore qualora le condizioni di mercato, l’ammontare delle proposte di negoziazione o l’ammontare dei
titoli già riacquistati possano arrecare grave pregiudizio alla Banca o agli stessi obbligazionisti. In relazione a quanto precede
l’investitore si potrebbe trovare nell’impossibilità di rivendere il titolo prima della scadenza.
RISCHIO DI DETERIORAMENTO DEL MERITO DI CREDITO DELL’EMITTENTE
La metodologia di valutazione delle Obbligazioni utilizzata dall’Emittente sul mercato secondario, prevede che il calcolo del
prezzo delle Obbligazioni non sia influenzato dalle eventuali variazioni del merito di credito dell’Emittente, per tutta la durata delle
stesse. Non può comunque essere escluso che, in caso di eventuale valutazione delle Obbligazioni effettuata da soggetti diversi
dall’Emittente, il prezzo delle stesse possa subire variazioni negative in caso di peggioramento della situazione finanziaria
dell’Emittente ovvero in caso di deterioramento del suo merito creditizio. Non si può quindi escludere che i prezzi delle
Obbligazioni sul mercato secondario possano essere influenzati, tra l’altro, da un diverso apprezzamento del Rischio Emittente.
RISCHIO CONNESSO ALLA PRESENZA DI COSTI/COMMISSIONI
In caso di rivendita delle Obbligazioni prima della scadenza, la presenza di costi/commissioni potrebbe comportare un prezzo sul
mercato secondario inferiore al prezzo di offerta.
RISCHIO DI SCOSTAMENTO DEL RENDIMENTO DELLE OBBLIGAZIONI RISPETTO AL RENDIMENTO DI UN TITOLO
DI STATO
Il rendimento effettivo su base annua potrebbe essere inferiore al rendimento effettivo netto su base annua di un titolo di Stato
di durata residua similare.
RISCHIO RELATIVO ALLA REVOCA E/O AL RITIRO DELL’OFFERTA
E’ il rischio derivante dalla facoltà dell’Emittente di non dare inizio alla singola Offerta ovvero di ritirarla qualora prima della Data
di Emissione e/o di Regolamento dovessero verificarsi circostanze straordinarie, così come previste nella prassi internazionale,
ovvero eventi negativi riguardanti la situazione finanziaria, patrimoniale, reddituale dell’Emittente nonché per motivi di
opportunità che siano tali, secondo il ragionevole giudizio dell’Emittente da pregiudicare in maniera sostanziale la fattibilità e/o la
convenienza della singola Offerta. In caso di ritiro dell’Offerta la stessa dovrà ritenersi annullata e le adesioni eventualmente
ricevute saranno considerate nulle ed inefficaci.
RISCHIO RELATIVO AI CONFLITTI DI INTERESSE
Conflitto di interesse relativo alla coincidenza dell’emittente con il collocatore.
Essendo la Banca Versilia Lunigiana e Garfagnana Credito Cooperativo – Società Cooperativa sia Emittente sia collocatore, tale
coincidenza di ruoli potrebbe configurare un conflitto di interessi per l’investitore.
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Conflitto di interesse relativo alla coincidenza dell’emittente con l’agente di calcolo.
Poiché l’Emittente opererà anche quale responsabile per il calcolo (“l’Agente di Calcolo”), cioè soggetto incaricato della
determinazione degli interessi e delle attività connesse, tale coincidenza di ruoli potrebbe determinare una situazione di conflitto
di interessi nei confronti dell’investitore.
Conflitto di interesse relativo al ruolo assunto dall’Emittente in qualità di liquidity provider sul mercato Hi-MTF segmento order
driven ;
Poiché l’Emittente, al fine di sostenere la liquidità delle transazioni sul sistema multilaterale HI-MTF può intervenire sullo stesso in
qualità di liquidity provider allo scopo di dare esecuzione agli ordini della clientela che non dovessero trovare naturale
contropartita sul mercato entro tre giorni lavorativi dalla data di inserimento dell’ordine medesimo da parte del cliente, tale
intervento potrebbe determinare una situazione di conflitto di interessi nei confronti dell’investitore.
Resta fermo che eventuali ulteriori conflitti di interessi diversi da quelli descritti nel presente Prospetto di Base, che dovessero
sussistere in prossimità dell’inizio del periodo di offerta delle Obbligazioni, saranno indicati nelle Condizioni Definitive.
RISCHIO DI ASSENZA DI RATING DELL’EMITTENTE E DEGLI STRUMENTI FINANZIARI
L’Emittente non ha richiesto alcun giudizio di rating per se né per le Obbligazioni. Ciò costituisce un fattore di rischio in quanto
non vi è disponibilità immediata di un indicatore sintetico rappresentativo della solvibilità dell’Emittente e della rischiosità degli
strumenti finanziari.
RISCHIO DI CAMBIAMENTO DEL REGIME FISCALE APPLICABILE ALLE OBBLIGAZIONI
I redditi derivanti dalle Obbligazioni sono soggetti al regime fiscale vigente di volta in volta. Tutti gli oneri fiscali, presenti e futuri,
che si applicano ai pagamenti effettuati ai sensi delle obbligazioni, sono ad esclusivo carico dell’investitore. Non vi è certezza che
il regime fiscale applicabile alla data di approvazione del presente Prospetto di Base rimanga invariato durante la vita delle
obbligazioni, con possibile effetto pregiudizievole sul rendimento netto atteso dall’investitore. L’Investitore potrebbe subire un
danno da un eventuale inasprimento del regime fiscale causato da un aumento delle imposte attualmente in essere o
dall’introduzione di nuove imposte, che andrebbero a diminuire il rendimento effettivo netto delle Obbligazioni.
FATTORI DI RISCHIO SPECIFICI
OBBLIGAZIONI A TASSO FISSO
RISCHIO DI TASSO DI MERCATO
In caso di vendita delle Obbligazioni prima della scadenza, l’Investitore è esposto al cosiddetto “rischio di tasso” in quanto, in
caso di aumento dei tassi di mercato, si verificherà una riduzione del prezzo del titolo, mentre in caso contrario il titolo subirà un
apprezzamento. L’impatto delle variazioni dei tassi di interesse di mercato sul prezzo delle Obbligazioni a Tasso Fisso è tanto più
accentuato, a parità di condizioni, quanto più lunga è la vita residua del titolo, intendendosi con ciò il periodo di tempo che deve
trascorrere prima del suo naturale rimborso.
OBBLIGAZIONI A TASSO FISSO CRESCENTE
RISCHIO DI TASSO DI MERCATO
In caso di vendita delle Obbligazioni prima della scadenza, l’Investitore è esposto al cosiddetto “rischio di tasso” in quanto, in
caso di aumento dei tassi di mercato, si verificherà una riduzione del prezzo del titolo, mentre in caso contrario il titolo subirà un
apprezzamento. L’impatto delle variazioni dei tassi di interesse di mercato sul prezzo delle Obbligazioni Tasso Fisso crescente è
tanto più accentuato, a parità di condizioni, quanto più lunga è la vita residua del titolo, intendendosi con ciò il periodo di tempo
che deve trascorrere prima del suo naturale rimborso. Per un titolo a Tasso Fisso Crescente la sensibilità alla variazione dei tassi
di mercato risulta più elevata rispetto ad un titolo a tasso fisso di pari durata e pari rendimento effettivo, in quanto è più elevata
la durata finanziaria.
OBBLIGAZIONI A TASSO VARIABILE
RISCHIO DI TASSO DI MERCATO
Con riferimento alle Obbligazioni a Tasso Variabile l’investitore deve tener presente che la fluttuazione dei tassi di interesse sui
mercati finanziari ed in particolare quella relativa all’andamento del Parametro di Indicizzazione, potrebbe determinare
temporanei disallineamenti del valore della cedola in corso di godimento e conseguentemente, in caso di vendita prima della
scadenza, determinare variazioni sul prezzo del titolo.
RISCHIO DI INDICIZZAZIONE
Con riferimento alle Obbligazioni a Tasso Variabile l’investitore deve tener presente che il rendimento delle Obbligazioni dipende
dall’andamento del Parametro di Riferimento, per cui, ad un eventuale andamento decrescente del Parametro di Riferimento,
corrisponde un rendimento decrescente. E’ possibile che il Parametro di Riferimento raggiunga livelli prossimi allo zero, tale
rischio è mitigato qualora sia previsto uno Spread positivo.
RISCHIO DI ASSENZA DI INFORMAZIONI SUCCESSIVE ALL’EMISSIONE
L’Emittente non fornirà, successivamente all’emissione, alcuna informazione relativamente all’andamento del Parametro di
Indicizzazione o, comunque, al valore di mercato corrente delle Obbligazioni.
OBBLIGAZIONI A TASSO MISTO: FISSO E VARIABILE
In aggiunta ai rischi sotto elencati, si rinvia ai fattori di rischio precedentemente illustrati avuto riguardo alle Obbligazioni a Tasso
Variabile”.
RISCHIO DI TASSO DI MERCATO
Con riferimento alle Obbligazioni a Tasso Misto fisso e variabile e, specificatamente, al periodo con interessi a tasso fisso,
l’investitore deve tener presente che, in ipotesi di vendita prima della scadenza, è esposto al cosiddetto “rischio di tasso”, in
quanto nell’ipotesi di aumento dei tassi di mercato, si verificherà una riduzione del prezzo del titolo, mentre in caso contrario il
titolo subirà un apprezzamento. Inoltre, con riferimento alle Obbligazioni a Tasso Misto fisso e variabile, avuto riguardo al periodo
con interessi a tasso variabile, l’investitore deve tener presente che la fluttuazione dei tassi di interesse sui mercati finanziari ed
in particolare quella relativa all’andamento del Parametro di Indicizzazione, potrebbe determinare temporanei disallineamenti del
valore della cedola in corso di godimento e conseguentemente, in caso di vendita prima della scadenza, determinare variazioni
sul prezzo del titolo.
Sezione E - Offerta
E.2b
Ragioni offerta
e impiego dei
proventi
I proventi derivanti dalla vendita delle Obbligazioni saranno utilizzati dall’Emittente nell’attività di esercizio del credito nelle sue varie
forme e con lo scopo specifico di erogare credito a favore dei soci e della clientela di riferimento della banca, con l’obiettivo ultimo di
contribuire allo sviluppo della zona di competenza.
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E.3
Descrizione dei
termini e delle
condizioni
dell’offerta
Ammontare totale dell’Offerta
Le Condizioni Definitive del singolo Prestito conterranno l'ammontare massimo dell'emissione espresso in euro
(l'"Ammontare Totale") nonché il numero massimo di Obbligazioni calcolato sulla base del Valore Nominale. L'Emittente,
inoltre, si riserva la facoltà di aumentare l'Ammontare Totale dell'emissione durante il Periodo di Offerta, dandone
comunicazione tramite apposito avviso trasmesso alla CONSOB, pubblicato sul sito internet dell'Emittente
www.bccversilia.it e reso disponibile in forma stampata gratuitamente presso le sedi e le filiali dello stesso.
Periodo di Offerta e descrizione delle procedure di sottoscrizione
i) periodo di validità dell’Offerta, comprese possibili modifiche
L’adesione a ciascun Prestito potrà essere effettuata nel corso del periodo di offerta (il “Periodo di Offerta”). Le Condizioni
Definitive del singolo Prestito conterranno l’indicazione dell’inizio e della fine del Periodo di Offerta. L’Emittente si riserva inoltre la
facoltà di procedere alla chiusura anticipata dell’offerta senza preavviso, sospendendo immediatamente l’accettazione di ulteriori
richieste da parte degli investitori, nel caso di:
• mutate esigenze dell’Emittente;
• mutate condizioni di mercato;
• raggiungimento dell’ammontare totale di ciascuna offerta;
L’Emittente darà comunicazione al pubblico della chiusura anticipata dell’offerta tramite apposito avviso pubblicato sul sito
internet dell’Emittente e reso disponibile in forma stampata e gratuitamente presso la sede legale e le filiali. Tale avviso sarà
contestualmente trasmesso alla Consob. L’Emittente si riserva altresì la facoltà di prorogare il Periodo di Offerta. Tale decisione
sarà comunicata al pubblico entro l’ultimo giorno del Periodo di Offerta secondo le medesime forme e modalità previste nel caso
di chiusura anticipata dell’offerta di cui sopra.
ii) descrizione della procedura di sottoscrizione
La sottoscrizione delle obbligazioni sarà effettuata a mezzo di apposita domanda di adesione che dovrà essere presentata
mediante la consegna dell’apposito Modulo di Adesione, debitamente compilata e sottoscritta dal richiedente.
Non è ammesso il collocamento fuori sede ovvero tramite tecniche di comunicazione a distanza con raccolta dei Moduli di Adesione tramite
internet. Al sottoscrittore viene inoltre consegnato, su richiesta, il Prospetto Base, il Documento di registrazione e, se previsto, il Certificato
di avvenuta concessione della garanzia del Fondo di Garanzia dei portatori di titoli obbligazionari emessi da banche appartenenti al Credito
Cooperativo. Il Prospetto di Base è altresì disponibile e consultabile gratuitamente presso la sede e in ogni filiale dell’Emittente, nonché sul
sito internet dello stesso all’indirizzo www.bccversilia.it.
Possibilità di ridurre la sottoscrizione dell’offerta
Qualora tra la data di pubblicazione delle Condizioni Definitive del relativo Prestito e il giorno antecedente l'inizio del
Periodo di Offerta dovessero verificarsi circostanze straordinarie, così come previste nella prassi internazionale ovvero
eventi negativi riguardanti la situazione finanziaria, patrimoniale, reddituale dell'Emittente, l'Emittente potrà decidere di
revocare e non dare inizio all'offerta e la stessa dovrà ritenersi annullata.
Modalità e termini per il pagamento e la consegna degli strumenti finanziari
Il pagamento delle Obbligazioni sarà effettuato alla Data di Regolamento mediante addebito, sui conti dei sottoscrittori, a cura
del Responsabile del Collocamento, di un importo pari al prezzo di Sottoscrizione, eventualmente maggiorato dei ratei di interessi
maturati tra la Data di Godimento e la Data di Regolamento come indicato nelle Condizioni Definitive relative a ciascun Prestito.
Categorie di potenziali investitori
Secondo quanto di volta in volta indicato nella Condizioni Definitive relative ad ogni singolo Prestito, l’adesione alle
Obbligazioni potrà essere effettuata nel corso del periodo di offerta (il “Periodo d’Offerta”) e le Obbligazioni potranno
essere offerte senza essere subordinate ad alcuna condizione oppure rispettando una o più delle condizioni,
specificatamente indicate nelle relative Condizioni Definitive di ciascun prestito.
Al fine di poter partecipare all’Offerta, il sottoscrittore dovrà procedere all’apertura di un conto corrente e di un deposito di
custodia titoli presso l’Emittente.
Comunicazione ai sottoscrittori dell’ammontare assegnato
Non sono previsti criteri di riparto, pertanto saranno assegnate tutte le Obbligazioni richieste dai sottoscrittori durante il
Periodo di Offerta fino al raggiungimento dell'importo massimo dell'Offerta. Le richieste di sottoscrizione saranno
soddisfatte secondo l’ordine cronologico di ricezione.
Prezzo di emissione
Il prezzo di emissione viene fissato al 100% del valore nominale e sarà indicato nelle Condizioni Definitive di ciascun prestito.
E.4
Descrizione di
eventuali
interessi che
sono
significativi per
l’emissione/l’off
erta compresi
interessi
confliggenti
Le Obbligazioni di cui al presente Programma sono soggette ai seguenti conflitti di interesse:
Conflitto di interesse relativo alla coincidenza dell’emittente con il collocatore.
Essendo la Banca Versilia Lunigiana e Garfagnana Credito Cooperativo – Società Cooperativa sia Emittente sia collocatore, tale
coincidenza di ruoli potrebbe configurare un conflitto di interessi per l’investitore.
Conflitto di interesse relativo alla coincidenza dell’emittente con l’agente di calcolo.
Poiché l’Emittente opererà anche quale responsabile per il calcolo (“l’Agente di Calcolo”), cioè soggetto incaricato della
determinazione degli interessi e delle attività connesse, tale coincidenza di ruoli potrebbe determinare una situazione di conflitto
di interessi nei confronti dell’investitore.
Conflitto di interesse relativo al ruolo assunto dall’Emittente in qualità di liquidity provider sul mercato Hi-MTF
segmento order driven;
Poiché l’Emittente, al fine di sostenere la liquidità delle transazioni sul sistema multilaterale HI-MTF può intervenire sullo stesso in
qualità di liquidity provider allo scopo di dare esecuzione agli ordini della clientela che non dovessero trovare naturale
contropartita sul mercato entro tre giorni lavorativi dalla data di inserimento dell’ordine medesimo da parte del cliente, tale
intervento potrebbe determinare una situazione di conflitto di interessi nei confronti dell’investitore. Eventuali ulteriori conflitti di
interesse relativi alle singole emissioni saranno indicato nelle Condizioni definitive dei singoli prestiti e nella Nota di Sintesi della
singola Emissione.
E.7
Spese stimate All’atto dell’emissione non è prevista l’applicazione di commissioni di sottoscrizione, spese, altri oneri
addebitate
specificamente poste a carico dei sottoscrittori.
all’investitore
dall’emittente
e/o di imposte
21
SEZIONE IV – FATTORI DI RISCHIO
1. FATTORI DI RISCHIO RELATIVI ALL'EMITTENTE
In riferimento ai fattori di rischio relativi all'Emittente, si rinvia al Documento di Registrazione (Sezione V Paragrafo 3) incluso
nel presente Prospetto di Base.
2. FATTORI DI RISCHIO RELATIVI AI SINGOLI STRUMENTI FINANZIARI OFFERTI
In riferimento ai singoli strumenti finanziari offerti, si rinvia alla Nota Informativa Sezione VI Parte A.2.
In particolare si invitano i sottoscrittori a leggere attentamente la citata parte della Nota Informativa al fine di comprendere
fattori di rischio generali e specifici collegati all'acquisto delle obbligazioni:
•
•
•
•
Banca
Banca
Banca
Banca
Versilia
Versilia
Versilia
Versilia
Lunigiana
Lunigiana
Lunigiana
Lunigiana
e
e
e
e
Garfagnana
Garfagnana
Garfagnana
Garfagnana
-
Tasso
Tasso
Tasso
Tasso
Fisso
Fisso Crescente
Variabile
Misto
22
SEZIONE V - DOCUMENTO DI REGISTRAZIONE
1.
PERSONE RESPONSABILI
Si fa rinvio alla sezione 1 del presente Prospetto di Base, ove si può rilevare la Dichiarazione di Responsabilità rilasciata dal
Legale Rappresentante della Banca Versilia Lunigiana e Garfagnana, Credito Cooperativo – Società Cooperativa.
23
2. REVISORI LEGALI DEI CONTI
2.1 Nome e indirizzo dei revisori dell’Emittente
La Banca della Versilia Lunigiana e Garfagnana Credito Cooperativo – Società Cooperativa ha conferito, per il periodo 20122020, l’incarico per la revisione contabile del bilancio di esercizio alla società Deloitte & Touche S.p.A. (avente sede legale a
Milano in via Tortona, 25).
Deloitte & Touche S.p.A. è iscritta al Registro dei Revisori Legali presso il Ministero dell’Economia e delle Finanze – di cui all’art.
1 c. 1 lett. g) del D. Lgs. N. 39/2010 e all’art. 1 del D.M: 20 giugno 2012 n. 144 – al numero progressivo 132587.
La Società di Revisione ha emesso la propria relazione di revisione contabile senza rilievi sui bilanci di esercizio chiusi al 31
dicembre 2013 e al 31 dicembre 2012
I bilanci della Banca Apuana non sono stati sottoposti a revisione contabile ma soggetti all’attività di controllo e di
revisione legale da parte del Collegio Sindacale ai sensi dell’art. 14 del D.L. 27/10/2010 n. 39 e dell’art. 2429 del codice
civile.
2.2 Informazioni circa dimissioni, revoche dall'incarico o mancato rinnovo dell’incarico alla società di
revisione.
Non si sono verificate dimissioni, revoche o mancati rinnovi dell’incarico della società di revisione nel corso degli esercizi 2012
e 2013.
24
FATTORI DI RISCHIO
3. FATTORI DI RISCHIO
Si invitano gli investitori a leggere attentamente il presente Capitolo, che descrive i fattori di rischio, al fine di
comprendere i rischi collegati all'Emittente e ottenere un migliore apprezzamento delle capacità dell’Emittente
di adempiere alle obbligazioni relative ai titoli di debito che potranno essere emessi dall’Emittente e descritti
nella Nota Informativa ad essi relativa. La Banca Versilia Lunigiana e Garfagnana - Credito Cooperativo,
Società Cooperativa ritiene che i seguenti fattori potrebbero influire sulla capacità dell’Emittente di adempiere
ai propri obblighi derivanti dagli strumenti finanziari emessi nei confronti degli investitori. Gli investitori sono,
altresì, invitati a valutare gli specifici fattori di rischio connessi agli strumenti finanziari stessi. Di conseguenza,
i presenti fattori di rischio devono essere letti congiuntamente, oltre che alle altre informazioni contenute nel
Documento di Registrazione, anche ai fattori di rischio relativi ai titoli offerti ed indicati nella Nota Informativa.
Avvertenza
Si richiama l’attenzione dell’investitore sulla circostanza che il valore di Credit Spread (inteso come differenza tra il rendimento
di una obbligazione plain vanilla di propria emissione e il tasso INTEREST RATE SWAP su durata corrispondente) è pari a 193
basis points (cfr. Paragrafo 3.1). Si invitano dunque, gli investitori a considerare tale indicatore al fine di un ulteriore
apprezzamento della rischiosità dell’Emittente, sebbene la significatività degli scambi del titolo preso a riferimento risulti
piuttosto ridotta. Si segnala che valori più elevati del Credit Spread, sono generalmente associati ad una percezione di
maggiore rischiosità emittente da parte del mercato.
3.1 FATTORI DI RISCHIO RELATIVI ALL’EMITTENTE
RISCHI CONNESSI CON CRISI ECONOMICO-FINANZIARIA GENERALE
La capacità reddituale e la stabilità dell’Emittente sono influenzati dalla situazione economica generale e dalla dinamica dei
mercati finanziari ed, in particolare, dalla solidità e dalle prospettive di crescita delle economie dei Paesi in cui la Banca opera
(inclusa la loro affidabilità creditizia), nonché dell’Area euro” nel suo complesso.
Al riguardo, assumono rilevanza significativa l’andamento di fattori quali, le aspettative e la fiducia degli investitori, il livello e la
volatilità dei tassi di interesse a breve e lungo termine, i tassi di cambio, la liquidità dei mercati finanziari, la disponibilità e il
costo del capitale, la sostenibilità del debito sovrano, i redditi delle famiglie e la spesa dei consumatori, i livelli di
disoccupazione, l’inflazione e i prezzi delle abitazioni. Assume altresì rilievo, nell’attuale contesto economico generale, la
possibilità che uno o più Paesi fuoriescano dall’Unione Monetaria o, in uno scenario estremo, che si pervenga a uno
scioglimento dell’Unione Monetaria medesima, con conseguenze in entrambi i casi allo stato imprevedibili. Tutti i suddetti
fattori, in particolar modo in periodi di crisi economico–finanziaria, potrebbero condurre l’Emittente a subire perdite, incrementi
dei costi di finanziamento, riduzioni del valore delle attività detenute, con un potenziale impatto negativo sulla liquidità della
Banca e sulla sua stessa solidità patrimoniale.
RISCHIO DI CREDITO
L’Emittente è esposto ai tradizionali rischi relativi all'attività creditizia. Pertanto, l'inadempimento da parte dei clienti ai
contratti stipulati ed alle proprie obbligazioni, ovvero l'eventuale mancata o non corretta informazione da parte degli stessi
in merito alla rispettiva posizione finanziaria e creditizia, potrebbero avere effetti negativi sulla situazione economica,
patrimoniale e/o finanziaria dell’Emittente. Inoltre, una diminuzione del merito di credito dei terzi, ivi inclusi gli Stati
Sovrani, di cui l’Emittente detiene titoli od obbligazioni, potrebbe comportare perdite e/o influenzare negativamente la
capacità dell‘Emittente di vincolare nuovamente o utilizzare in modo diverso tali titoli od obbligazioni a fini di liquidità.
A fine 2013 la Banca Versilia Lunigiana e Garfagnana - Credito Cooperativo, Società Cooperativa ha esposizioni verso
debitori sovrani, per un controvalore di mercato di euro 283.4 milioni; l’esposizione è al 100% concentrata verso lo Stato
Italiano. Per ulteriori informazioni sull’esposizione relativa ai titoli emessi da Stati Sovrani si rimanda allo specifico fattore di
rischio “Rischi connessi all’esposizione della Banca al debito sovrano”. Per maggiori informazioni sui coefficienti patrimoniali
e gli indicatori di rischiosità creditizia si rinvia alle tabelle di cui al paragrafo 3.2 “Dati Patrimoniali, Finanziari ed Economici
Selezionati riferiti all’Emittente” del presente Documento di Registrazione.
RISCHIO DI MERCATO
Si definisce rischio di mercato il rischio di perdite di valore degli strumenti finanziari detenuti dall’Emittente per effetto dei
movimenti delle variabili di mercato (a titolo esemplificativo ma non esaustivo, tassi di interesse, prezzi dei titoli, tassi di
cambio) che potrebbero generare un deterioramento della solidità patrimoniale dell’Emittente. L’Emittente è quindi esposto a
potenziali cambiamenti nel valore degli strumenti finanziari, ivi inclusi i titoli emessi da Stati Sovrani, dovuti a fluttuazioni di
tassi di interesse, di tassi di cambio e di valute, nei prezzi dei mercati azionari e delle materie prime e degli spread di credito
e/o altri rischi (al riguardo, anche un rilevante investimento in titoli emessi da Stati Sovrani può esporre la Banca a significative
perdite di valore dell'attivo patrimoniale).
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FATTORI DI RISCHIO
Tali fluttuazioni potrebbero essere generate da cambiamenti nel generale andamento dell’economia, dalla propensione
all’investimento degli investitori, da politiche monetarie e fiscali, dalla liquidità dei mercati su scala globale, dalla disponibilità e
costo dei capitali, da interventi delle agenzie di rating, da eventi politici a livello sia locale sia internazionale e da conflitti bellici
e atti di terrorismo.
RISCHI CONNESSI ALL’ESPOSIZIONE DELLA BANCA AL DEBITO SOVRANO
L'Emittente risulta esposto nei confronti di titoli di Stato emessi dal governo italiano. Al 31.12.2013, il valore di bilancio
delle esposizioni sovrane (classe di appartenenza 3 e rating attribuito Moody's-Baa2, S&P BBB) rappresentate da titoli di
debito ammonta a Euro 283.4 milioni (valore nominale Euro 277.1 milioni, fair value Euro 283.4 milioni) di cui il 100% nei
confronti dell’Italia. L’incidenza dei titoli di debito emessi dai Governi sul totale attivo era pari al 27,67% al 31.12.2013.
L’aggravarsi della situazione del debito sovrano dell’Italia potrebbe avere effetti negativi sui risultati operativi e sulla
situazione economica, patrimoniale e/o finanziaria dell’Emittente. Per ulteriori informazioni sull'esposizione relativa ai titoli
emessi da Stati Sovrani si rimanda alla Nota Integrativa di Bilancio al 31.12.2013 Parte “E” –Informazioni sullo Stato
Patrimoniale “- Attivo - Sezione “4” pag. 117 e a quanto esposto nel paragrafo 3.2 ed in particolare alla Tabella 6
denominata “Esposizione Emittente in titoli di debito emessi da Governi Centrali, Locali ed Enti Governativi ed eventuali
prestiti erogati a favore dei medesimi soggetti”.
RISCHIO DI DETERIORAMENTO DELLA QUALITÀ DEL CREDITO
Nel corso del 2013 la gestione del comparto crediti ha evidenziato un aumento del Credito Anomalo, con riferimento sia
all’aggregato delle Sofferenze che delle Partite Incagliate, a causa del perdurare delle condizioni di deterioramento della
situazione economico finanziaria che ha interessato anche il territorio dove la Banca opera. A fine 2013 i crediti deteriorati
lordi complessivi risultano pari a Euro 65.5 milioni, con un incremento di Euro 5,02 milioni (+8,3%) rispetto all’esercizio
precedente. Il medesimo comparto, al netto delle svalutazioni, ammonta a Euro 41,4 milioni, in diminuzione di Euro 2,7
milioni rispetto a quanto registrato a dicembre 2012 (-6,3%). Tra i crediti deteriorati rientrano sofferenze lorde per Euro 31,2
milioni, in aumento di Euro 5,3 milioni rispetto a dicembre 2012. Le partite incagliate lorde, invece, ammontano a Euro 20,8
milioni, in incremento rispetto all’anno precedente (+4,08 milioni pari al 24,45%). Per ulteriori informazioni si rimanda al
dettaglio trattato nella parte E - Sezione 1 - Parte A della Nota integrativa. In particolare si rileva che al 31.12.2013 il
rapporto Sofferenze lorde/impieghi lordi è pari al 5,01% (rispetto al 3,98% del 31.12.2012) mentre il rapporto Sofferenze
nette/impieghi netti si attesta al 2,47% (rispetto al 2,18% del 31.12.2012). Nel complesso l’incidenza del Credito
Deteriorato lordo sul totale Impieghi lordi della Banca ammonta, al 31.12.2013, al 10,42% rispetto al 9,34% registrato al
31.12.2012. La percentuale di copertura delle sofferenze si è attestata al 52,55% al 31.12.2013 contro il 46,61% al
31.12.2012 mentre la copertura del credito deteriorato si è attestata al 36,45% contro il 27% al 31.12.2012. Si precisa che in
seguito all’acquisizione del complesso aziendale facente parte della Banca Apuana si potrebbe determinare in capo
all’Emittente un peggioramento degli indicatori di rischiosità creditizia, come conseguenza dell’aumento dei crediti non
perfoming. Relativamente al peggioramento degli indicatori relativi alla rischiosità del credito si rinvia a quanto esposto
nel paragrafo 3.2 che segue e in particolare alla Tabella 2 riportante i “Principali indicatori di rischiosità creditizia
dell’Emittente e del Sistema Bancario riferiti alla categoria “Banche minori”.
Con riferimento alle esposizioni secondo la definizione di “forbearance” (crediti ristrutturati o soggetti a procedura di
rinegoziazione) fornita dall'EBA, l’Emittente ha avviato le attività finalizzate alla definizione di una propria policy interna di
identificazione delle esposizioni “forborne” sulla base di un documento che verrà predisposto da Federcasse. All’esito di tale
attività di definizione degli indicatori di riferimento, potrebbero essere classificati come esposizioni forborne crediti che alla data
del presente Documento di Registrazione non sono classificati come tali e, quindi, sussiste il rischio che in connessione alla
diversa classificazione possano rendersi necessarie ulteriori rettifiche di valore dei suddetti crediti.
RISCHIO DI LIQUIDITA’ DELL’EMITTENTE
Si definisce rischio di liquidità il rischio che la Banca non riesca a far fronte ai propri impegni di pagamento quando essi
giungono a scadenza. La liquidità dell’Emittente potrebbe essere danneggiata dall’incapacità di reperire nuovi fondi sul
mercato (funding liquidity risk), e/o dall’incapacità di vendere determinate attività sul mercato (market liquidity risk). I
principali fattori di mitigazione del rischio liquidità per l’Emittente derivano dalla considerazione del proprio profilo di
liquidità e dall'elevato grado di indipendenza dal mercato interbancario, essendo la raccolta della Banca derivante
principalmente dalla clientela retail. Il profilo di liquidità dell’Emittente al 31.12.2013 si caratterizza per la disponibilità di
attivi stanziabili presso la BCE pari ad Euro 182 milioni e dal contenuto rapporto “loan to deposit ratio” pari a 73,09%.
Per ulteriori informazioni in merito al rischio di liquidità si rimanda al bilancio dell’Emittente al 31 dicembre 2013 (Nota
Integrativa Parte E - Informazioni sui rischi e sulle relative politiche di copertura – Rischio di liquidità - Sezione 3 – pag.
222) e a quanto esposto nel paragrafo 3.2 ed in particolare alla Tabella 7 “Indicatori di Liquidità”.
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FATTORI DI RISCHIO
RISCHIO OPERATIVO
Si definisce rischio operativo il rischio di perdite dovute ad errori, violazioni, interruzioni, danni causati da processi interni,
personale, sistemi ovvero causati da eventi esterni. L’Emittente è pertanto esposto a molteplici tipi di rischio operativo,
compreso il rischio di frode da parte di dipendenti e soggetti esterni, il rischio di operazioni non autorizzate eseguite da
dipendenti oppure il rischio di errori operativi, compresi quelli risultanti da vizi o malfunzionamenti dei sistemi informatici o di
telecomunicazione.
I sistemi e le metodologie di gestione del rischio operativo sono progettati per garantire che tali rischi connessi alle proprie
attività siano tenuti adeguatamente sotto controllo. Qualunque inconveniente o difetto di tali sistemi potrebbe incidere
negativamente sulla posizione finanziaria e sui risultati operativi dell’Emittente.
RISCHIO LEGALE
Il rischio legale è rappresentato principalmente dal possibile esito sfavorevole delle vertenze giudiziali cui l'Emittente è
convenuto in ragione dell'esercizio della propria attività bancaria. Le più consuete controversie giudiziali sono relative a
revocatorie fallimentari ovvero azioni di nullità, annullamento o risarcimento danni, conseguenti ad operazioni d'investimento in
strumenti finanziari emessi da soggetti successivamente incorsi in "default". Posto che l'esito di tali procedimenti risulta di
difficile previsione, l'Emittente ritiene che i volumi stimati delle potenziali vertenze future non siano in grado di compromettere
la solvibilità dell'Emittente. Per quanto concerne gli accantonamenti effettuati nel bilancio chiuso al 31.12.2013 della Banca
Apuana con specifico riferimento al rischio legale si rinvia a quanto specificato al paragrafo 11.6 del presente Documento di
Registrazione.
RISCHIO CONNESSO ALL’ACQUISIZIONE DELLE ATTIVITA’ E PASSIVITA’ DELLA BANCA APUANA –
CREDITO COOPERATIVO
Dal 3/5/2014 è divenuta efficace l’acquisizione da parte dell’Emittente delle attività e delle passività della Banca Apuana, ex
art. 58 T.U.B. attraverso la procedura di liquidazione volontaria deliberata dall’assemblea straordinaria dei soci della stessa in
data 15 marzo 2014. L’esborso finanziario, pari a Euro 3.100.000 è stato concordato tra le parti tenuto conto anche
dell’avviamento dell’azienda bancaria oggetto di cessione. L’operazione ha portato in dote all’Emittente circa Euro 90 milioni di
raccolta con clientela e circa 56 milioni di impieghi netti con clientela oltre naturalmente alla rete di sportelli (due sportelli) e
alla conseguente possibilità per l’Emittente di ampliare la propria presenza territoriale. Esistono tuttavia elementi di rischio quali
la perdita di clienti, rischi legali e di credito ed altri rischi tipici delle operazioni di integrazione. Tali circostanze potrebbero
pregiudicare il raggiungimento di efficienza operativa con conseguenti effetti negativi sulla situazione finanziaria, economica e
patrimoniale dell’Emittente. Si precisa, tuttavia, che nei mesi antecedenti l’acquisizione di cui sopra la Banca Apuana è stata
interessata da un’attività di “due diligence” da parte delle strutture dell’Emittente che ha interessato rilevanti ambiti di rischio, in
particolar modo il rischio di credito previa analisi dell’intero portafoglio crediti deteriorati, e il rischio legale tramite l’analisi delle
posizioni in contenzioso. Con specifico riferimento al rischio legale, si precisa che nel bilancio chiuso al 31.12.2013 della BCC
Apuana è stato contabilizzato alla voce 160 del Conto Economico “Accantonamenti netti ai fondi per rischi ed oneri” un
consistente accantonamento per complessivi Euro 750.000 che tutela l’Emittente da probabili esiti negativi derivanti dalle cause
passive e dai reclami in corso. Si precisa inoltre che nell’atto di cessione sono stati espressamente esclusi i debiti – e i relativi
crediti e azioni di regresso - connessi all’eventuale irrogazione di sanzioni da parte delle autorità di vigilanza e per la violazione
della normativa antiriciclaggio. Tutto ciò premesso, l’Emittente ritiene ragionevolmente che, in base agli accordi intercorsi, la
Banca Apuana abbia proceduto ad effettuare adeguati accantonamenti nel bilancio al 31 dicembre 2013 sia con riferimento al
rischio di credito che al rischio legale e che, considerata l’esiguità delle attività e passività della Banca Apuana rispetto alle
masse intermediate dalla Banca Versilia Lunigiana e Garfagnana, ritiene ragionevolmente che l’acquisizione non avrà
significativi impatti sulla situazione patrimoniale, economica e finanziaria, dell’Emittente. Si precisa inoltre che l'operazione di
acquisto della Banca Apuana produrrà i suoi effetti contabili soltanto sulla prossima rendicontazione di Bilancio al 31/12/2014.
RISCHIO DI ASSENZA DI RATING
E’ il rischio a cui è soggetto l’investitore nel sottoscrivere un titolo di debito di un emittente non preventivamente analizzato e
classificato dalle agenzie di rating. All’emittente infatti non è attribuito alcun livello di rating.
RISCHI CONNESSI ALL’EVOLUZIONE DELLA REGOLAMENTAZIONE DEL SETTORE BANCARIO E FINANZIARIO
La Banca Versilia Lunigiana e Garfagnana è soggetta ad un’articolata regolamentazione ed alla vigilanza, tra gli altri, da parte
della Banca d’Italia e della Consob. Alla data del presente Documento di Registrazione alcune leggi e normative che interessano
i settori in cui l’emittente opera sono di recente approvazione ed è tuttora in corso il processo di recepimento dell’impianto
normativo di Basilea III; pertanto sussistono incertezze circa gli impatti rivenienti dall’adeguamento alle nuove regole sulla
situazione economico-patrimoniale e finanziaria dell’emittente.
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FATTORI DI RISCHIO
In particolare, anche a seguito della crisi che ha investito i mercati finanziari a partire dal 2008, nell’ultimo quadrimestre del
2010 il Comitato di Basilea ha approvato rilevanti modifiche alla regolamentazione in materia di liquidità degli istituti bancari,
che comportano il sostanziale rafforzamento dei requisiti patrimoniali minimi (c.d. Basilea III), prevedendo la graduale entrata
in vigore dei nuovi requisiti prudenziali (dal 1/1/2014 al 31/12/2017), che ha avuto inizio il 1° gennaio 2014, oltre all’
implementazione di nuove policy in tema di gestione del rischio di liquidità degli istituti bancari.
Più in dettaglio, per quanto concerne l’innalzamento dei requisiti patrimoniali, gli accordi di Basilea III prevedono una fase
transitoria con livelli minimi di patrimonializzazione via via crescenti. A regime tali livelli contemplano per le banche un Common
Equity Tier 1 ratio pari almeno al 7% delle attività ponderate per il rischio, un Tier 1 Capital pari almeno all’8,5% delle Attività
di Rischio Ponderate e un Total Capital ratio pari almeno al 10,5% delle Attività Ponderate per il Rischio. Tali livelli minimi
includono il Capital Conservation Buffer, ovvero un «cuscinetto» di ulteriore capitalizzazione obbligatoria.
Per quanto concerne la liquidità, gli accordi di Basilea III prevedono, tra l’altro, l’introduzione di un indicatore di breve termine
(Liquidity Coverage Ratio, o LCR), avente come obiettivo la costituzione e il mantenimento di un buffer di liquidità che consenta
la sopravvivenza della banca per un periodo temporale di trenta giorni in caso di grave stress, e di un indicatore di liquidità
strutturale (Net Stable Funding Ratio, o NSFR) con orizzonte temporale superiore all’anno, introdotto per garantire che attività
e passività presentino una struttura per scadenze sostenibile. Tale evoluzione regolamentare, che ha sempre come finalità la
maggiore stabilità del sistema, nonostante ne sia prevista un’entrata in vigore graduale, potrà comunque avere impatti
significativi sulle dinamiche gestionali dell’Emittente.
Tale fattore di rischio evidenzia i rischi connessi all’emanazione di nuove disposizioni normative o regolamentari, nonché a
eventuali modifiche della normativa che potrebbero comportare un incremento dei costi operativi e/o avere effetti negativi
sull’attività, i risultati e le prospettive della Banca.
Tra le novità regolamentari in fase di definizione, si segnala la proposta di direttiva del Parlamento europeo e del Consiglio in
ordine alla istituzione di un quadro di risanamento e risoluzione delle crisi degli enti creditizi e delle imprese di investimento
(Direttiva Bank Recovery and Resolution Directive o BRRD), che s’inserisce nel contesto di una più ampia proposta di fissazione
di un meccanismo unico di risoluzione delle crisi e del Fondo unico di risoluzione delle crisi bancarie. Tra gli aspetti innovativi
della BRDD si evidenzia l’introduzione, in caso di insolvenza delle banche, di un meccanismo di “autosalvataggio” da parte delle
stesse banche (c.d. bail-in).
In particolare, in base a tale Direttiva, in caso di apertura di una procedura concorsuale nei confronti di un istituto di credito, si
registra il passaggio da un sistema di superamento della crisi basato su risorse pubbliche (c.d. bail-out) a un sistema in cui le
perdite vengono trasferite agli azionisti, ai detentori di debito junior (strumenti ibridi), ai detentori di titoli di debito senior
unsecured (non garantiti), e ai depositanti per la parte eccedente la quota garantita, ovvero per la parte eccedente Euro
100.000,00 (c.d. bail-in). In caso di necessità ulteriormente eccedenti alle perdite trasferite come sopra indicato, dovrà
intervenire un fondo unico di risoluzione, che dovrà essere creato dagli Stati Membri. La Bank Recovery and Resolution
Directive dovrà essere recepita negli ordinamenti dei singoli Stati entro il 31/12/2014 e sarà applicabile per le parti che
concernono il bail-in, al più tardi a far tempo dal 01/01/2016. Alla luce di quanto sopra esposto, il rispetto continuativo delle
molteplici regolamentazioni, e segnatamente (tenuto conto dei canoni introdotti da Basilea 3) la necessità di incrementare la
dotazione patrimoniale – a parità di dimensione – ed il rispetto dei parametri di liquidità, richiedono un impegno di risorse
significativo, nonché l’adozione di norme e policy interne altrettanto complesse che potrebbero determinare maggiori costi e/o
minori ricavi in capo all’Emittente. Nonostante la Banca, attraverso il supporto di Federcasse e di Iccrea Banca, impieghi
costantemente risorse significative e politiche interne adeguate per rispettare le molteplici disposizioni legislative e
regolamentari applicabili, occorre segnalare che il mancato rispetto delle stesse, ovvero eventuali mutamenti
legislativi/regolamentari o cambiamenti relativi alle modalità di interpretazione e/o applicazione della normativa da parte delle
competenti autorità potrebbero comportare possibili effetti negativi rilevanti sui risultati operativi e sulla situazione economica,
patrimoniale e/o finanziaria dell’Emittente.
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3.2 Principali indicatori patrimoniali e dati economici
Si riportano di seguito i principali indicatori di solvibilità ed i principali dati patrimoniali ed economici dell’Emittente tratti dai bilanci
sottoposti a revisione per gli esercizi finanziari chiusi al 31.12.2012 ed al 31.12.2013. I dati, espressi in migliaia di euro, sono stati
redatti secondo i principi contabili internazionali IAS/IFRS.
Tabella 1: Patrimonio di Vigilanza e coefficienti patrimoniali (importi in migliaia di Euro)
Attività ponderate per rischio
Attività ponderate per il
rischio/Totale Attivo
Patrimonio di Vigilanza (in migliaia
di Euro)
Patrimonio di Base (in migliaia di
Euro)
Patrimonio Supplementare* (in
migliaia di Euro)
Patrimonio di base / Attività di
rischio ponderate (Tier 1 Capital
Ratio)
Core Tier 1 Capital Ratio
Patrimonio di vigilanza / Attività di
rischio ponderate
(Total Capital Ratio)
31.12.13
31.12.12
577.861
601.335
56,42%
61,83%
106.643
105.024
98.214
96.034
8.428
8.990
17,00%
15,97%
17,00%
15,97%
18,45%
17,47%
*Il Patrimonio supplementare è derivante prevalentemente dalla rivalutazione degli immobili ex L. 266/05.
Si segnala che, con riferimento all’indicatore denominato “Core Tier 1 Capital Ratio”, data l’assenza di strumenti ibridi di
patrimonializzazione e passività subordinate assimilabili, i valori ad esso corrispondenti e riferiti agli esercizi 2012 e 2013
risultano essere coincidenti con i valori di cui all’indicatore “Tier 1 Capital Ratio”.
Alla data del 31.12.2013 si evidenzia un aumento degli indicatori di solvibilità attribuibile prevalentemente alla riduzione delle
attività ponderate per il rischio. Più precisamente il Tier 1 Capital (il patrimonio di base) si incrementa di euro 2.180 migliaia –
in percentuale pari a +2,27% rispetto al 2012 - prevalentemente per effetto dell’utile di esercizio realizzato nel 2013, mentre le
attività di rischio ponderate scendono a euro 577.861 migliaia del 2013 da euro 601.335 migliaia del 2012 con un decremento
di euro 23.475 migliaia, in percentuale pari a 4,54% rispetto al 2012. La riduzione delle attività ponderate per il rischio è
attribuibile prevalentemente ad una maggiore copertura del credito deteriorato.
La Banca presenta un rapporto tra patrimonio di base ed attività di rischio ponderate (Tier 1 capital ratio) pari al 17% (15,97% al
31.12.2012) ed un rapporto tra patrimonio di vigilanza ed attività di rischio ponderate (Total capital ratio) pari al 18,45% (17,47% al
31.12.2012) superiore rispetto al requisito minimo dell’8% vigente alla data del 31.12.2013.
L'ampia consistenza patrimoniale copre adeguatamente l'esposizione complessiva ai rischi di credito, di mercato e operativo (rischi di
Primo Pilastro), con un'eccedenza patrimoniale che, alla data del bilancio 2013, ammonta a 60,4 milioni di euro (56,9 milioni di euro
al 31.12.2012).
A partire dal 1° gennaio 2014 è in vigore la regolamentazione di Basilea 3 che, tra le altre disposizioni, disciplina anche la
nuova modalità di determinazione del Patrimonio di Vigilanza (cosiddetto “Fondi Propri”) e stabilisce per i relativi indicatori
patrimoniali differenti livelli minimi. L’attuazione della nuova disciplina prudenziale seguirà un regime di applicazione transitorio
(cosiddetto “Phased-in”) che, nella maggior parte dei casi, è articolato su 4 anni (dal 1° gennaio 2014 al 31 dicembre 2017)
seppure con alcune importanti eccezioni per le quali sono previsti tempi di applicazione più lunghi (es. norme transitorie su
partecipazioni in assicurazioni, filtro prudenziale su titoli di stato, grandfathering degli strumenti di capitale non più
computabili). Relativamente alle nuove modalità di composizione dei Fondi Propri le principali novità riguardano innanzitutto la
suddivisione del Tier 1 in Common Equity Tier 1 (CET1) e Tier 1 aggiuntivo. Nel primo comparto rientreranno gli strumenti di
maggiore qualità in termini di capacità di assorbire le perdite e grado di subordinazione in caso di crisi (come ad esempio il
capitale, le riserve, i sovrapprezzi di emissione ecc.) mentre nel secondo verranno classificati alcune tipologie di strumenti
finanziari che avranno un grado di subordinazione superiore a quelli del CET1, ma inferiore a quelli del Tier 2 (per la Banca
Versilia Lunigiana e Garfagnana tutte le componenti del Tier 1 verranno incluse nel CET1). Oltre a ciò il CET1 subirà anche un
incremento in termini di volumi rispetto a quanto dettato da Basilea 2 dal momento che verranno inglobate delle componenti
che prima erano classificate nel Tier 2 (ad esempio le leggi speciali di rivalutazione). Si precisa che l’Emittente non ha mai
29
emesso e non ha in previsione di emettere prestiti subordinati.
Per quanto concerne invece i nuovi livelli minimi riferiti ai coefficienti patrimoniali, il Common Equity Tier 1 Capital Ratio dovrà
essere pari al 4,5% rispetto alle attività di rischio ponderate, mentre con riferimento al Tier One Capital Ratio la normativa
prevede per il 2014 un periodo di transizione nel quale tale indicatore non dovrà essere inferiore al 5,5% per poi passare dal
2015 al 6%; il limite del Total Capital Ratio è rimasto invariato all’8%. Oltre a stabilire dei livelli minimi di capitalizzazione più
elevati, la normativa di Basilea 3 ha anche previsto l’introduzione del “Buffer di Conservazione del Capitale” che rappresenta un
ulteriore cuscinetto (pari al 2,5%) a presidio del capitale con l’obiettivo di dotare le banche di mezzi patrimoniali di elevata
qualità da utilizzare nei momenti di tensione del mercato per prevenire disfunzioni del sistema bancario ed evitare interruzioni
nel processo di erogazione del credito. Aggiungendo tale buffer i coefficienti patrimoniali assumeranno livelli minimi pari al 7%
per il Common Equity Tier 1 Capital Ratio, all’8,5% per il Tier 1 Capital Ratio ed al 10,5% per il Total Capital Ratio. In linea con
tale innovazione normativa la Banca sta implementando le procedure per allinearsi alle nuove indicazioni normative che avranno
impatto sulla segnalazione del primo trimestre 2014 che andrà effettuata entro il 30 giugno p.v..
Le attività ponderate per il rischio (“Risk Weighted Assets – RWA”) ammontano al 31.12.2013 a 577,6 milioni, in diminuzione di 23,5
milioni rispetto a quanto rilevato al 31.12.2012. Si precisa che ai fini del calcolo del RWA (calcolo dell’assorbimento patrimoniale a
fronte dei rischio di credito) l'Emittente utilizza il metodo standardizzato. Per quanto riguarda gli altri rischi quantificabili, il metodo
standard viene utilizzato anche per il calcolo dell’assorbimento patrimoniale a fronte dei rischi di mercato.
Si precisa inoltre che non sono stati imposti da Banca d’Italia ulteriori requisiti prudenziali, rispetto a quelli vigenti.
Tabella 2: Principali indicatori di rischiosità creditizia dell’Emittente e dati Sistema, composizione del Credito
Deteriorato e Incidenza del credito deteriorato per settore di attività economica
Per completezza di informazione si riporta un raffronto tra gli indicatori di rischiosità creditizia dell’Emittente rapportati a quelli del
Sistema Bancario riferiti alla categoria “Banche Minori”
Emittente
31.12.13
Sistema
Bancario12
31.12.13
Emittente
31.12.12
Sistema
Bancario13
31.12.12
Sofferenze lorde/ Impieghi
lordi
5,01%
7,7%
3,98%
6,10%
Sofferenze nette/Impieghi
netti14
2,47%
4,00%
2,18%
3,50%
10,42%
15,90%
9,34%
13,80%
6,90%
n.d.
7,01%
n.d.
13,41%
n.d.
12,72%
n.d.
Rapporto di copertura delle
sofferenze
52,55%
48,50%
46,61%
46,10%
Rapporto di copertura delle
partite anomale (credito
deteriorato)
36,45%
31,50%
27,00%
27,2%
1,33%
-
0,78%
-
2
-
2
-
361.856
-
286.380
-
59,50%
-
45,43%
-
Partite anomale
lorde/Impieghi lordi*
Partite anomale
nette/Impieghi netti*
Sofferenze nette/Patrimonio
netto
Costo del credito
Numero Grandi Rischi
Esposizione verso Grandi
rischi
Grandi Rischi su Impieghi
Netti
*Le partite anomale sono composte da crediti cosiddetti incagliati, crediti scaduti, crediti ristrutturati e sofferenze.
In particolare si rileva che al 31.12.2013 il rapporto Sofferenze lorde/impieghi lordi è pari al 5,01% (rispetto al 3,98% del
31.12.2012) mentre il rapporto Sofferenze nette/impieghi netti si attesta al 2,47% (rispetto al 2,18% del 31.12.2012). Nel
complesso l’incidenza del Credito Deteriorato lordo sul totale Impieghi lordi della Banca ammonta, al 31.12.2013, al 10,42%
12
13
14
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30
rispetto al 9,34% registrato al 31.12.2012. La percentuale di copertura delle sofferenze si è attestata al 52,55% al 31.12.2013
contro il 46,61% al 31.12.2012 mentre la percentuale di copertura delle partite anomale (credito deteriorato) si è attestata al 36,45%
al 31.12.2013 contro il 27,00% al 31.12.2012.
L'Emittente non è attualmente in grado di effettuare la valutazione delle esposizioni secondo la definizione di “forbearance”
(crediti ristrutturati o soggetti a procedura di rinegoziazione) fornita dall'EBA, tuttavia ha avviato le attività finalizzate alla
definizione di una propria policy interna di identificazione delle esposizioni “forborne” sulla base di un documento che verrà
predisposto da Federcasse.
La seguente tabella illustra la composizione del credito deteriorato lordo per gli esercizi chiusi al 31.12.2013 e al 31.12.2012 e
la relativa variazione percentuale.
Tabella 3: Composizione del credito deteriorato
Emittente
31.12.13
Emittente
31.12.12
Var.ne %
Sofferenza Lorde (€/mgl)
Incagli Lordi (€/mgl)
31.177
20.795
25.834
16.710
20,68
24,45
Ristrutturati Lordi (€/mgl)
2.752
5.806
-52,6
Crediti Scaduti Lordi (€/mgl)
10.816
12.163
-11,07
Totale credito deteriorato
65.540
60.513
8,30
A fine 2013 i crediti deteriorati lordi complessivi risultano pari a Euro 65.5 milioni, con un incremento di Euro 5,02 milioni (+8,3%)
rispetto all’esercizio precedente. Il medesimo comparto, al netto delle svalutazioni, ammonta a 41,4 milioni, in diminuzione di 2,7
milioni rispetto a quanto registrato a dicembre 2012 (-6,3%). Tra i crediti deteriorati rientrano sofferenze lorde per 31,2 milioni, in
aumento di 5,3 milioni rispetto a dicembre 2012. Le partite incagliate lorde, invece, ammontano a 20,8 milioni, in incremento
rispetto all’anno precedente (+4,08 milioni pari al 24,45%). Per ulteriori informazioni si rimanda al dettaglio trattato nella parte E Sezione 1 – Informazioni sui rischi e sulle relative politiche di copertura – Rischio di credito - Parte A della Nota integrativa del
bilancio di esercizio al 31.12.2013 pag. 189.
Si riportano di seguito le tabelle nelle quali si dà conto della distribuzione dei crediti verso clientela per settore economico:
Tabella 4: incidenza dei crediti deteriorati per settore di attività economica a dicembre 2013
Sofferenze
Incagli
Ristrutturati
Amm. Pubbliche
Società finanziarie
Società non finanziarie
Altri soggetti (famiglie
consumatrici/produttrici)
0
5,32%
6,46%
0
0
3,78%
0
0
0,70%
0
0
1,14%
Crediti
deteriorati
0
5,32%
12,08%
2,96%
2,61%
0,05%
2,56%
8,18%
Totale Banca
5,01%
3,28%
0,43%
1,70%
10,42%
Scaduti
Tabella 5: incidenza dei crediti deteriorati per settore di attività economica a dicembre 2012
Sofferenze
Incagli
Ristrutturati
Scaduti
Amm. Pubbliche
Società finanziarie
0
2,11%
0
0
0
0
0
0
Crediti
deteriorati
0
2,11%
Società non finanziarie
Altri soggetti (famiglie
consumatrici/produttrici)
Totale Banca
4,99%
2,95%
1,47%
2,03%
11,44%
2,56%
2,06%
0,05%
1,69%
6,36%
3,98%
2,58%
0,89%
1,87%
9,33%
Il costo del rischio, inteso come il rapporto tra le rettifiche nette su crediti e i crediti verso clientela, per il 2013 è pari al 1,33%
in aumento rispetto allo 0,78% del 2012 imputabile principalmente all’aumento delle rettifiche e alla contrazione dei crediti
verso clientela.
31
In base alla normativa c.d. “Grandi rischi”, infine, la Banca al 31.12.2013 non aveva esposizioni nei confronti della clientela
ordinaria. I “Grandi Rischi” riportati in Tabella 2 sono rappresentati da esposizioni verso il Gruppo Bancario Iccrea Holding Spa
per un valore di 78,4 milioni e da Titoli dello Stato Italiano (Ministero del Tesoro) per un valore di mercato pari a 283,4 milioni
di euro. Per ulteriori informazioni si rimanda al dettaglio trattato nella parte E - Sezione 1 – Informazioni sui rischi e sulle
relative politiche di copertura – Rischio di credito - Parte B.4 della Nota integrativa del bilancio di esercizio al 31.12.2013 pag.
199.
Tabella 6: Esposizione Emittente in titoli di debito emessi da Governi Centrali e Locali ed Enti Governativi ed
eventuali prestiti erogati a favore dei medesimi soggetti (importi in migliaia di Euro)
Al 31.12.2013 l’’esposizione verso titoli governativi ammonta complessivamente a nominali Euro 277.01 milioni (valore di
bilancio e fair value pari a Euro 283,4 milioni ) ed è rappresentata esclusivamente da titoli di Stato emessi dal nostro Paese.
Considerato il valore di mercato, i titoli di stato rappresentano il 96,85% del portafoglio titoli di proprietà della Banca (inteso
come titoli di debito), il 92,92% del totale Attività Finanziarie (incluse le Partecipazioni pari Euro 12.285.965) e il 27,67% del
Totale Attivo di bilancio. Al 31.12.2013 l'esposizione rappresentata da “prestiti erogati a favore dei Governi Centrali” e
l'ammontare dei titoli di debito strutturati dell'Emittente è pari a zero.
Governi
Rating
S&P/Moody's/Fitch
ITALIA
BBB/Baa2/BBB+
Categoria
Valore
Nominale
Valore
Bilancio
Fair
Value
277.001
283.413
283.413
HFT
-
-
-
FIFV
-
-
-
283.413
283.413
AFS (“Available For Sale”) 277.001
HTM
-
-
-
L&R
-
-
-
Con riferimento all'esposizione del portafoglio titoli di proprietà dell'Emittente ai rischi di mercato, vengono utilizzate tecniche e
modelli di “Value at Risk” calcolato su un orizzonte temporale di 10 giorni e con un intervallo di confidenza del 99%, (il VaR esprime
la massima perdita potenziale derivante da movimenti sfavorevoli dei parametri di mercato in un determinato orizzonte temporale e
con una definita probabilità). Alla data del 31.12.2013 tutti i titoli presenti nel portafoglio di proprietà dell'Emittente erano
denominati in Euro, pertanto l’Emittente non è esposto al rischio di cambio. Alla stessa data, nell'ipotesi di aumento dei tassi pari a
100 punti base (“Sensitivity”), il portafoglio bancario complessivo dell'Emittente, evidenziava una potenziale variazione negativa sul
valore economico del Patrimonio netto pari in valore assoluto a Euro 6.038.153 e in percentuale pari al 5,37%. Per ulteriori
informazioni si rimanda al dettaglio trattato nella parte E - Sezione 2 – Informazioni sui rischi e sulle relative politiche di copertura –
Rischio di Mercato - della Nota integrativa del bilancio di esercizio al 31.12.2013 pag. 213.
Tabella 7: Indicatori di liquidità
Impieghi su clientela/Raccolta
diretta clientela (Loan to deposit
ratio)
Liquidity coverage ratio (LCR)
Net stable funding ratio (NSFR)
31.12.13
31.12.12
73,09%
80,79%
n.d.
n.d.
n.d.
n.d.
Il rapporto fra impieghi/depositi (loan to deposit ratio), pari al 73,09%, è diminuito nel 2013 a causa della perdurante crisi
economica che ha visto un rallentamento della domanda di credito e il contestuale buon incremento della raccolta diretta. I
nuovi indicatori di liquidità previsti dalle regole di Basilea III quali il “Liquidity Coverage Ratio” (LCR) e “Net Stable Funding
Ratio” (NSFR) non sono pubblicati in Bilancio.
Il Liquidity Coverage Ratio indica la capacità della Banca di disporre di sufficienti attività liquide di elevata qualità per superare
una situazione di stress acuto della durata di 30 giorni. L’indicatore Net Stable Funding Ratio ha un orizzonte temporale di un
anno e indica se le attività e le passività della banca presentano una struttura per scadenze sostenibile. Si precisa che tali
indicatori entreranno in vigore dal 1/1/2015 per il “Liquidity Coverage Ratio” (LCR) e dal 1/1/2018 per il “Net Stable Funding
Ratio” (NSFR).
Si precisa che sono in corso le attività di implementazione di tali indicatori e che la Banca disporrà degli stessi nel rispetto delle
tempistiche previste dalla normativa. Al riguardo si evidenzia che le competenti Autorità di Vigilanza hanno stabilito il
32
differimento al 30/6/2014 delle segnalazioni prudenziali riferite al 31/3/2014. Per quanto concerne la capacità di reperire nuovi
fondi (funding liquidity risk) l’Emittente ha da sempre manifestato un elevato grado di indipendenza dal mercato interbancario,
essendo la raccolta della banca derivante principalmente dalla clientela retail.
In tema di capacità di smobilizzo di attività sul mercato (market liquidity risk) per far fronte ad eventuali sbilanci da finanziare,
l’Emittente presenta al 31.12.2013 un ammontare di titoli stanziabili presso la Banca Centrale Europea (BCE), non impegnati,
pari a Euro 182 milioni, in aumento rispetto ai Euro 158 milioni di fine 2012. La componente non impegnata è costituita
prevalentemente da titoli caratterizzati da un elevato grado di liquidabilità, anche in condizioni di stress.
Al 31.12.2013 la posizione interbancaria netta della Banca presentava un saldo positivo pari a 8 milioni di euro a fronte di un
indebitamento netto di 11,1 milioni di euro al 31.12.2012.
Si precisa che è in essere una linea di credito (“Apertura di credito assistita da garanzie finanziarie”) concessa all’Emittente da
Iccrea Banca Spa garantita da titoli eligible (attualmente esclusivamente titoli dello Stato Italiano) per complessivi nominali
Euro 130 milioni (utilizzata per Euro 50,1 milioni al 31.12.2013).
Per maggiori informazioni in merito alla posizione interbancaria netta si rimanda alla “Relazione del Consiglio di
Amministrazione sulla gestione” del bilancio di esercizio al 31.12.2013 a pag. 49.
La Banca non ha fatto ricorso ad operazioni di rifinanziamento cd. “LTRO” poste in essere dalla Banca Centrale Europea e non
ha emesso obbligazioni con garanzia dello Stato ai sensi della L. 214/2011.
Tabella 8: Principali indicatori di conto economico (importi in migliaia di Euro)
Margine di interesse
Margine di
intermediazione
Risultato netto della
gestione finanziaria
Utile operatività
corrente al lordo delle
imposte
Utile netto d’esercizio
31.12.13
20.703
31.12.12
22.748
Var.ne
-8,99%
33.819
31.196
8,40%
25.389
26.156
-2,93%
4.546
4.878
-6,80%
3.411
3.888
-12,27%
Margine di interesse
E’ la differenza tra interessi attivi riscossi e interessi passivi pagati. Con riferimento al 31.12.2013 si evidenzia una riduzione del
margine di interesse ascrivibile prevalentemente alla riduzione della forbice tra i tassi attivi e passivi. A fronte di un basso
livello dei tassi Euribor, tassi ai quali sono prevalentemente indicizzate le poste dell’attivo (impieghi a clientela) della Banca, si è
registrata una maggior vischiosità del costo della raccolta a causa di un’aumentata concorrenza sul funding.
Margine di intermediazione
E’ la somma algebrica del margine di interesse, delle commissioni attive e passive e di alcune altre componenti attive e passive
(tra cui dividendi e proventi simili, utili (perdite) da cessione riacquisto di crediti, attività finanziarie disponibili per la vendita,
passività finanziarie, etc.). L’aumento del margine di intermediazione è da ascriversi prevalentemente all’attività di negoziazione
di attività finanziarie detenute nel portafoglio titoli di proprietà che hanno beneficiato dell’ulteriore ripresa di valore dei Titoli di
stato emessi dal nostro Paese. Gli utili/perdite da cessione o riacquisto crediti e attività/passività finanziarie (voce 100)
risultano pari a Euro 7,2 milioni, sostanzialmente imputabile all’utile netto derivante dalla vendita di titoli allocati nel portafoglio
“strumenti finanziari disponibili per la vendita”.
Risultato netto della gestione finanziaria
Corrisponde al Margine di intermediazione al netto delle rettifiche e riprese di valore nette per deterioramento di crediti, attività
finanziarie disponibili per la vendita, attività finanziarie detenute sino a scadenza e altre operazioni finanziarie. In contrazione, il
Risultato netto della gestione finanziaria penalizzato dalla voce rettifiche su crediti passate da Euro 5.040.587 a Euro
8.430.388, a causa di un’accelerazione del deperimento di una parte del credito erogato alla Clientela.
Risultato netto di esercizio.
Sulla base di quanto sopra esposto il risultato di esercizio, al netto del carico fiscale, si è ridotto del 12,27% rispetto
all’esercizio precedente attestandosi a Euro 3.411.000.
33
Tabella 9: Principali dati di Stato Patrimoniale (dati in migliaia di euro)
31.12.2013
31.12.2012
Var.ne
Raccolta diretta da clientela15
833.566
781.640
6,64%
Raccolta indiretta
199.177
210.000
-5,15%
305.494
244.755
24,81%
Impieghi verso clientela
609.258
631.488
-3,52%
Patrimonio netto (con utile)
112.411
108.405
1.748
3,69%
4,80%
972.518
5,31%
16
Attività finanziarie
17
Capitale Sociale
Totale Attivo di bilancio
1.832
1.024.183
Si evidenzia il positivo trend di crescita della raccolta diretta a fronte di un calo del 3,52% nella componente impieghi. Tuttavia
all’interno di una politica prudenziale la Banca non rinuncia alla sua mission che si esplica nel sostenere e finanziarie le
componenti sociali ed economiche del territorio.
La crescita del Patrimonio Netto Contabile, oltre all’utile di esercizio, è attribuibile alla variazione positiva della Riserva da
valutazione dei titoli disponibili per la vendita (AFS).
Credit spread
Si riporta di seguito il valore del Credit Spread determinato sulla base del prezzo “bid” di un titolo obbligazionario plain vanilla
preso a riferimento (benckmark) emesso dalla Banca Versilia Lunigiana e Garfagnana:
Obbligazione Banca Versilia Lunigiana e Garfagnana 101^ Em. 16/12/2013-16 Tasso fisso 2,10%;
•
Codice Isin IT0004982150
•
Ammontare emesso: Euro 19.893.000
•
Ammontare in circolazione al 26 maggio 2014: Euro 19.893.000
•
Data di rilevazione dello spread: 26 maggio 2014
•
Prezzo Bid (Denaro): 99,40
•
Rendimento lordo annuo a scadenza: 2,34%
•
Spread su tasso Interest rate swap (IRS) a 2/3 anni : 193 basis points
•
Sede di negoziazione: Hi-MTF (Sistema multilaterale di negoziazione)
•
Metodologia di calcolo: differenza tra il rendimento di una obbligazione plain vanilla di propria emissione e il tasso
interpolato IRS (interest rate swap) di durata corrispondente.
Nella tabella che segue si forniscono informazioni in merito al Patrimonio di Vigilanza e ai Coefficienti Patrimoniali desunti dai
bilanci di esercizio al 31.12.2013 e 31.12.2012 della Banca Apuana:
Tabella 1: Patrimonio di Vigilanza e Coefficienti Patrimoniali
Imp. Att. Pond. Per rischio
31.12.13
31.12.12
56.589
63.551
Patrimonio di Vigilanza (in migliaia di Euro)
4.895
8.631
Patrimonio di Base (in migliaia di Euro)
4.907
8.619
12
12
6,99%
13,56%
Patrimonio Supplementare (in migliaia di Euro)
Patrimonio di base / Attività di rischio
ponderate (Tier 1 Capital Ratio)
15
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����������������������������������������������������������
17
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�
16
34
Core Tier 1 Capital Ratio
Patrimonio di vigilanza / Attività di rischio
ponderate (Totale Capital Ratio)
6,99%
13,56%
7,00%
13,58%
Con riferimento ai Coefficienti Patrimoniali relativi all’esercizio chiuso al 31.12.13 si precisa che i coefficienti Tier 1 Capital Ratio,
Core Tier 1 Capital Ratio e Total Capital Ratio sono desunti dalle successive segnalazioni di Vigilanza da parte di Banca Apuana
dove è stato correttamente considerato l’ulteriore requisito prudenziale comunicato alla stessa dalla Banca d’Italia con lettera
del 23.07.2013. L’ulteriore requisito prevedeva l’applicazione di requisiti patrimoniali specifici a fronte del rischio di credito,
nella misura del 9%, e dei rischi operativi nella misura del doppio rispetto a quello ordinario così come indicato nella Nota
Integrativa di bilancio al 31.12.2013, Sezione 2, Adeguatezza Patrimoniale, Informazioni di natura qualitativa pag. 185.
Il decremento dei coefficienti patrimoniali è quindi attribuibile al consistente accantonamento su crediti che ha determinato una
perdita di esercizio che ha ridotto consistentemente il patrimonio netto.
Nella tabella sottoindicata sono riportati i principali indicatori di rischiosità creditizia desunti dai bilanci di esercizio al
31.12.2013 e 31.12.2012 della Banca Apuana.
Tabella 2: Principali indicatori di rischiosità creditizia
Sofferenze lorde/ Impieghi lordi
20
Sofferenze nette/Impieghi netti
Sofferenze nette/Patrimonio netto
Partite anomale lorde/Impieghi
lordi*
Partite anomale nette/Impieghi
netti*
Rapporto di copertura credito
deteriorato
Rapporto di copertura delle
sofferenze
Banca
Apuana
31.12.13
Sistema
Bancario18
31.12.13
Banca
Apuana
31.12.12
Sistema
Bancario19
31.12.12
10,94%
7,7%
4,93%
6,10%
6,26%
4,00%
3,23%
3,50%
74,66%
n.d.
26,99%
n.d.
27,78%
15,90%
11,97%
13,80%
19,82%
n.d.
9,90%
n.d.
35,98%
31,50%
19,71%
27,20%
48,69%
48,50%
36,48%
46,10%
*Le partite anomale sono composte da crediti cosiddetti incagliati, crediti scaduti, crediti ristrutturati e sofferenze.
In forte incremento gli indicatori di rischiosità creditizia per l’effetto combinato della difficile congiuntura sperimentata dal
nostro Paese che ha determinato un forte incremento delle rettifiche su crediti e della esiguità del patrimonio sociale della
Banca Apuana. In particolare si rileva che al 31.12.2013 il rapporto Sofferenze lorde/impieghi lordi è pari al 10,94% (rispetto al
4,93% del 31.12.2012) mentre il rapporto Sofferenze nette/impieghi netti si attesta al 6,26% (rispetto al 3,23% del
31.12.2012).
Nel complesso l’incidenza del Credito Deteriorato lordo sul totale Impieghi lordi della Banca ammonta, al 31.12.2013, al 27,78%
rispetto al 11,97% registrato al 31.12.2012. A seguito degli accantonamenti appostati nel bilancio al 31.12.2013 sono state
incrementate le percentuali di copertura del credito. Nello specifico la percentuale di copertura delle sofferenze si è attestata al
48,69% al 31.12.2013 contro il 36,48% al 31.12.2012 mentre la percentuale di copertura delle partite anomale (credito deteriorato)
si è attestata al 35,98% al 31.12.2013 contro il 19,71% al 31.12.2012.
Nella tabella che segue sono riportati i principali indicatori di Conto Economico desunti dai bilanci di esercizio al
31.12.2013 e 31.12.2012 della Banca Apuana.
18
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19
35
Tabella 3: Principali indicatori di Conto Economico
Margine di interesse
Margine di intermediazione
Risultato netto della gestione
finanziaria
Utile (Perdita) operatività
corrente al lordo delle imposte
Utile netto (perdita) d’esercizio
31.12.13
2.840
3.848
31.12.12
3.204
4.085
-1.535
3.100
-4.901
334
-3.591
199
Il risultato di esercizio sconta il consistente deterioramento della qualità del portafoglio creditizio e la conseguente ingente
rettifica di valore sui crediti deteriorati che aumenta al 31.12.2013 a Euro 5.383.592 da Euro 984.621 del 31.12.2012.
La tabella riepiloga i principali dati dello Stato Patrimoniale tratti dai bilanci di esercizio al 31.12.2013 e 31.12.2012 della Banca
Apuana.
Tabella 4: Principali dati di Stato Patrimoniale
Raccolta diretta da clientela21
Raccolta indiretta
Attività finanziarie
22
Impieghi verso clientela
Patrimonio
utile/perdita)
netto
(con
Capitale Sociale
Totale Attivo di bilancio
31.12.2013
31.12.2012
99.378
81.224
6.456
6.849
39.675
19.817
60.291
69.350
5.051
8.291
7.499
7.643
113.289
102.379
L’incremento delle attività finanziaria è attribuibile alla crescita della raccolta per Euro 18.1, alla riduzione degli impieghi per
Euro 9.059 e all’utilizzo di una linea di credito “pool di collateral” con Iccrea Banca Spa. Sempre con riferimento alle Attività
finanziarie si precisa che euro 35.583.699 sono classificati nel portafoglio “Available for Sale” e Euro 4.091.234 nel portafoglio
“Held to Maturity” e rappresentati prevalentemente da Titoli di Stato Italiani.
I bilanci della Banca Apuana non sono stati sottoposti a revisione contabile ma soggetti all’attività di controllo e di revisione
legale da parte del Collegio Sindacale ai sensi dell’art. 14 del D.L. 27/10/2010 n. 39 e dell’art. 2429 del codice civile.
4. INFORMAZIONI SULL'EMITTENTE
4.1. Storia ed evoluzione dell’Emittente
La Banca ha portato a termine tre operazioni di aggregazione nel corso degli anni: due operazioni di fusione per incorporazione
(Bcc Sarzana e Val di Magra e Bcc della Garfagnana) e un’operazione di acquisizione di sportelli dalla ex Banca Apuana tramite
la procedura di liquidazione volontaria della stessa: la prima, nel 2001, con l’incorporazione della Bcc di Sarzana e della Val di
Magra con 2 filiali; la seconda nel 2009 con l’incorporazione della Bcc della Garfagnana - Minucciano che ha portato in dote
ulteriori 4 filiali, la terza con l’operazione di acquisizione dei 2 sportelli della Banca Apuana nel 2014 (in liquidazione volontaria)
e 19 dipendenti. Con queste operazioni il numero delle filiali sale a 21.
4.1.1. Denominazione legale e commerciale dell’Emittente
La denominazione legale dell'emittente è Banca Versilia Lunigiana e Garfagnana - Credito Cooperativo, Società Cooperativa.
La denominazione commerciale dell’Emittente coincide con la sua denominazione legale.
4.1.2. Luogo di registrazione dell'Emittente e suo numero di registrazione
La Banca Versilia Lunigiana e Garfagnana - Credito Cooperativo, Società Cooperativa è iscritta al Registro delle Imprese di
Lucca n. 00174600460 ed è iscritta all’albo delle banche tenuto dalla Banca d'Italia al n. 4489.10; codice Abi 08726.
L’Emittente è altresì iscritta all’Albo delle Società Cooperative ex. art. 2512 cod. civ. e D.M. 23 giugno 2004 al n. A166987.
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4.1.3. Data di costituzione e durata dell'Emittente
Banca Versilia Lunigiana e Garfagnana Credito Cooperativo - Società Cooperativa è una società cooperativa costituita con atto
notarile in Pietrasanta (LU) il 20/10/1952. La Società ha durata fino al 31 dicembre 2050, con possibilità di uno o più proroghe
da deliberarsi a cura dell’Assemblea Straordinaria ai sensi dell’art. 5 dello Statuto.
4.1.4. Domicilio e forma giuridica dell'Emittente, legislazione in base alla quale opera, Paese di
costituzione, indirizzo e numero di telefono della sede sociale
La Banca Versilia Lunigiana e Garfagnana Credito Cooperativo - Società Cooperativa è una società cooperativa, costituita in
Italia, regolata ed operante in base al diritto italiano. Essa ha sede legale in Pietrasanta (LU), Via Mazzini n. 80; è regolata
dalla Legge Italiana ed opera e svolge la sua attività nel territorio di competenza secondo quanto espressamente previsto nello
statuto all’art. 3. Recapito telefonico: 0584/7371.
4.1.5 Fatti rilevanti per la valutazione della solvibilità dell’Emittente
L’Emittente dichiara che, non si sono verificati ulteriori fatti recenti nella vita dell’Emittente stesso, sostanzialmente rilevanti
per la valutazione della sua solvibilità.
5. PANORAMICA DELLE ATTIVITÀ
5.1 Principali attività
La Banca Versilia Lunigiana e Garfagnana - Credito Cooperativo, Società Cooperativa ha per oggetto la raccolta del risparmio e
l’esercizio del credito nelle sue varie forme. Essa può compiere, con l’osservanza delle disposizioni vigenti, tutte le operazioni e
i servizi bancari e finanziari consentiti, nonché ogni altra operazione strumentale o comunque connessa al raggiungimento dello
scopo sociale, in conformità alle disposizioni emanate dall’Autorità di Vigilanza. La Banca è autorizzata a prestare al pubblico i
seguenti servizi di investimento: esecuzione di ordini per conto dei clienti, ricezione e trasmissione di ordini, negoziazione per
conto proprio, collocamento senza preventiva sottoscrizione o acquisto a fermo, consulenza in materia di investimenti. Le
attività sono condotte esclusivamente attraverso la rete degli sportelli della Banca.
Le principali categorie di prodotti venduti sono quelli bancari, assicurativi e prodotti finanziari nonché i servizi connessi e
strumentali. Per informazioni aggiuntive sulle attività e i servizi prestati si rimanda alla relazione allegata al bilancio.
Attività di Raccolta
Al 31.12.2013 la raccolta complessivamente amministrata per conto della clientela ha raggiunto i 1.032,7 milioni di euro,
registrando una positiva crescita pari al 6,64%.
Composizione
della
raccolta
complessiva (in migliaia di Euro)
31.12.2013
833.566
Raccolta Diretta
Raccolta Indiretta
TOTALE RACCOLTA
199.177
1.032.743
31.12.2012
Var.%
781.640
+6,64%
210.000
991.640
-5,15%
+4,14%
Raccolta Diretta
Nel corso dell’esercizio 2013, la Banca ha accresciuto i livelli di raccolta diretta rispetto all’anno precedente (+6,64%). L’anno
2013 è stato caratterizzato da una buona crescita della raccolta diretta nonostante la cd. crisi del debito sovrano e
l’aumentata concorrenza da parte del sistema bancario. Nel corso dell’anno si è registrato uno spostamento di masse di
raccolta dalla tipologia più volatile verso la raccolta più stabile rappresentata dalla forma tecnica del conto deposito. Positiva
la tenuta del comparto conti correnti e depositi liberi. Il calo dei collocamenti di nostri prestiti obbligazionari è da ascriversi
alla preferenza da parte della clientela di operazioni di liquidità.
Composizione Raccolta Diretta (in
migliaia di euro)
31.12.13 31.12.12
Conti correnti e depositi liberi
(depositi a risparmio e certificati di
deposito)
436.934 416.145
103.765
Depositi vincolati
65.374
18.202
Pronti Contro Termine
14.172
274.536
Prestiti obbligazionari
285.399
Altri
129
550
833.566 781.640
TOTALE RACCOLTA DIRETTA
Var.%
+4,99%
+58,72%
+28,43%
-3,80%
-76,54%
+6,64%
37
Raccolta indiretta
L’ammontare complessivo della raccolta indiretta registra nel 2013 un decremento dello 5,15% per cento rispetto all’esercizio
precedente.
Nell’anno 2013 si è registrato un aumento nella componente del risparmio gestito del 4,41% in parte dovuta ad un ritorno di
fiducia verso il comparto da parte degli investitori. Per converso, è stato registrato un decremento nella componente
amministrata del 6,75% in parte attribuibile all’aumento nelle quotazioni dei titoli di stato Italiani e alla conseguente presa di
beneficio delle plusvalenze maturate da parte della clientela.
Composizione Raccolta
Indiretta (in migliaia di Euro)
31.12.13
Raccolta amministrata
167.854
Fondi Comuni/Gestioni
Patrimoniali Mobiliari – altre
forme risparmio gestito
31.323
TOTALE RACCOLTA INDIRETTA 199.177
31.12.12
Var.%
180.000
-6,75%
30.000
210.000
+4,41%
-5,15%
Composizione impieghi (al netto sofferenze)
Gli impieghi della Banca sono passati da 631,4 milioni di euro di fine 2012 a 606,5 milioni di euro a fine dicembre 2013,
registrando un calo del 3,99%. Il calo è attribuibile alla difficile congiuntura attraversata dal nostro Paese che ha visto un
progressivo deterioramento del merito di credito dei prenditori insieme con la debolezza della domanda di credito. Nel
perdurare della crisi economica e nel delicato ed incerto contesto economico internazionale, nazionale e locale, durante tutto
l’esercizio la nostra Banca ha fortemente perseguito una sana e prudente gestione del comparto impieghi, continuando a
garantire il supporto ai propri soci e clienti, valutando oculatamente nel contempo ogni nuova richiesta di finanziamento e
assicurandosi, tramite il costante monitoraggio delle poste dell’attivo e del passivo, un adeguato livello di liquidità. Il calo
degli impieghi è inoltre attribuibile all’ammortamento dei crediti in essere (rimborso rate mutui) non rimpiazzati da nuove
operazioni.
Composizione Impieghi (in
migliaia di €uro)
Conti correnti*
Prestiti Personali
Mutui
Altri finanziamenti**
TOTALE IMPIEGHI NETTI
31.12.13
143.633
9.557
409.852
43.216
606.528
31.12.12
151.540
9.060.
415.096
55.792
631.488
Var.%
-5,21
5,48
-1,26
-22,54
-3,99
*La voce conti correnti è comprensivi dei conti correnti ipotecari
**La voce Altri finanziamenti è rappresentata principalmente da Anticipi SBF – Anticipi Fatture /Anticipi Import-Export
5.1.1 Indicazione dei nuovi prodotti e delle nuove attività
Salvo quanto indicato nel paragrafo precedente, alla data del presente Documento di Registrazione l’Emittente non ha nuovi
prodotti e/o nuove attività significative da indicare.
5.2 Principali mercati
La Banca Versilia Lunigiana e Garfagnana - Credito Cooperativo, Società Cooperativa, alla data di redazione del presente
Documento di Registrazione, rivolge la sua attività prevalentemente ai soci e/o ai residenti nella zona di competenza territoriale
in ragione di quanto previsto nelle disposizioni di Vigilanza e nello Statuto Sociale. L’emittente ha 21 Filiali ed opera
principalmente nella provincia di Lucca (17 filiali), Massa – Carrara (2 filiali) e marginalmente in quella di La Spezia (2 filiali). Di
seguito si rappresenta un quadro di sintesi della presenza territoriale della Banca Versilia Lunigiana e Garfagnana - Credito
Cooperativo, Società Cooperativa attraverso la rappresentazione della sua rete di vendita e dei comuni nei quali si trovano
sportelli.
Elenco sportelli della Banca Versilia Lunigiana e Garfagnana:
PROVINCIA DI LUCCA
17
Comune di Pietrasanta
3
Comune di Camaiore
3
38
Comune di Seravezza
2
Comune di Stazzema
1
Come di Forte dei Marmi
1
Comune di Viareggio
1
Comune di Massarosa
1
Comune di Piazza al Serchio
1
Comune di Gramolazzo
1
Comune di Gallicano
1
Comune di Castelnuovo Garfagnana
1
Comune di Camporgiano
1
PROVINCIA DI MASSA CARRARA
2
Comune di Massa
1
Comune di Carrara
1
PROVINCIA DI LA SPEZIA
2
Comune di Borghetto Vara
1
Comune di Sarzana
1
TOTALE
21
Al 31 dicembre 2013 l’organico complessivo della Banca Versilia Lunigiana e Garfagnana era di 152 unità. Con l’acquisizione degli
sportelli dalla Banca Apuana l’organico è salito a 171.
5.3 La base di qualsiasi dichiarazione formulata dall’Emittente nel documento di registrazione riguardo
alla sua posizione concorrenziale
Il presente documento non contiene dichiarazioni dell’Emittente in merito alla propria posizione concorrenziale.
6. STRUTTURA ORGANIZZATIVA
6.1 Descrizione del gruppo di cui l’Emittente fa parte
L’Emittente non fa parte di alcun gruppo societario ai sensi dell’art. 60 del D.Lgs. 385/93. In considerazione di quanto sopra
riportato l’Emittente gode di piena autonomia gestionale.
6.2 Eventuale soggetto controllante ai sensi dell’art. 93 del Testo Unico della Finanza
Nessun soggetto controlla la Banca Versilia Lunigiana e Garfagnana - Credito Cooperativo Società Cooperativa ai sensi dell’art.
93 del Testo Unico, che quindi gode di autonomia gestionale. Alla data del 31 dicembre 2013 il capitale sociale dell'Emittente,
interamente sottoscritto e versato, era pari ad Euro 1.832.460 suddiviso in 355.128 azioni possedute da 4.185 soci che per
statuto sociale devono risiedere o svolgere la loro attività nella zona di competenza della Banca. La particolare natura di Banca
di Credito Cooperativo impone che non possano esistere partecipazioni di controllo. La massima quota sottoscrivibile da ciascun
socio è pari a nominali Euro 50.000.
7. INFORMAZIONI SULLE TENDENZE PREVISTE
7.1 Cambiamenti negativi
La Banca Versilia Lunigiana e Garfagnana, Credito Cooperativo, Società Cooperativa dichiara che non si sono verificati
cambiamenti negativi sostanziali nelle prospettive dell’Emittente dalla data dell’ultimo bilancio al 31.12.2013 approvato, pubblicato e
sottoposto a revisione.
7.2 Prospettive
La Banca Versilia Lunigiana e Garfagnana, Credito Cooperativo, Società Cooperativa dichiara che non si è a conoscenza di
tendenze, incertezze, richieste, impegni o fatti noti che possano ragionevolmente avere ripercussioni significative sulle prospettive
dell’Emittente almeno per l’esercizio in corso.
Si segnala tuttavia per completezza di informazione quanto segue:
39
INFORMAZIONI SULL’ACQUISIZIONE DEL COMPLESSO AZIENDALE DELLA BANCA APUANA
In data 7 Marzo 2014 dopo aver svolto un’analisi di fattibilità del progetto e una diffusa attività di due diligence, il Consiglio di
Amministrazione dell’Emittente ha approvato l’acquisizione del complesso aziendale della “Banca Apuana”, comprensivo delle
relative attività e passività ex art. 58 Testo Unico Bancario (“TUB”) attraverso la procedura di liquidazione volontaria deliberata
dall’assemblea straordinaria dei soci della stessa in data 15 marzo 2014. Le motivazioni sostanziali dell’operazione, preso atto
della difficoltà in cui versava la Banca Apuana sono state quelle di continuare a sostenere l’economia del territorio e
salvaguardare la realtà e l’esperienza storica accumulate.
A seguito di autorizzazione da parte di Banca d’Italia rilasciata con provvedimento n. 417154 del 17 aprile 2014 è stato
stipulato l’atto pubblico in data 1 maggio 2014 con efficacia dal 3 maggio 2014. Il corrispettivo della cessione che la
Cessionaria (“Banca Versilia Lunigiana e Garfagnana”) ha corrisposto alla Cedente (“Banca Apuana”) è pari Euro 3.100.000. Il
corrispettivo sarà oggetto di conguaglio con lo sbilancio contabile dello Stato Patrimoniale che risulterà alla data di efficacia
della cessione. L’operazione ha portato in dote all’Emittente circa Euro 90 milioni di raccolta con clientela e circa 56 milioni di
impieghi netti con clientela oltre naturalmente alla rete di sportelli (due sportelli). Nei mesi antecedenti l’integrazione la Banca
Apuana è stata interessata da un’attività di “due diligence” da parte delle strutture della Banca Cessionaria che ha interessato
rilevanti ambiti di rischio della Banca Cedente, in particolar modo il rischio di credito previa attenta analisi dell’intero portafoglio
crediti deteriorati, e il rischio legale tramite l’analisi delle posizioni in contenzioso.
Non cambia la denominazione sociale dell’Emittente che rimane Banca Versilia Lunigiana e Garfagnana – Credito Cooperativo
Società Cooperativa e non verranno cooptati nuovi amministratori nel Consiglio di amministrazione dell’Emittente.
La due filiali acquisite sono a Massa e ad Avenza (Carrara) portando così a 21 il numero complessivo delle filiali della Banca
Versilia Lunigiana e Garfagnana. Il numero dei dipendenti assunti a tempo indeterminato è di 19 unità, mentre il Dirigente ha
rassegnato le proprie dimissioni volontarie in data 30 aprile 2014.
L’operazione ha consentito all’Emittente di incrementare la massa critica intermediata assumendo la possibiltà di realizzare una
progressiva integrazione delle due realtà bancarie prendendo come riferimento le best practices dell’Emittente, acquisite in
particolare nei settori del proprio core business.
Si precisa che nell’atto di cessione sono stati espressamente esclusi i debiti – e i relativi crediti e azioni di regresso - connessi
all’eventuale irrogazione di sanzioni da parte delle autorità di vigilanza e per la violazione della normativa antiriciclaggio.
Si precisa inoltre che l'operazione di acquisto della Banca Apuana produrrà i suoi effetti contabili soltanto sulla prossima
rendicontazione di Bilancio 2014.
8. PREVISIONI O STIME DEGLI UTILI
L’Emittente non fornisce previsioni o stime degli utili.
9. ORGANI DI AMMINISTRAZIONE, DI DIREZIONE E DI VIGILANZA
9.1 Informazioni sugli organi dell’Emittente
Di seguito sono indicati i membri del Consiglio di Amministrazione della Banca Versilia Lunigiana e Garfagnana - Credito
Cooperativo, Società Cooperativa e i membri dell’Organo di Direzione e del Collegio Sindacale alla data del presente
Documento di Registrazione e i loro eventuali incarichi compresi quelli all’interno del mondo del Credito Cooperativo.
Composizione del Consiglio di Amministrazione
L’assemblea ordinaria della Banca Versilia Lunigiana e Garfagnana - Credito Cooperativo, Società Cooperativa tenutasi in data
12/05/2012, ha nominato i membri del Consiglio di Amministrazione.
Cognome Nome
Carica ricoperta
nell’Emittente
Guidugli Umberto
Presidente
Stamati Enzo
Vice Presidente (Vicario)
Bertolini Luciano
Vice Presidente
Carica ricoperta presso altre società
Federazione Toscana delle Banche di Credito Cooperativo
(Presidente Cda);
Federazione Italiana della Banche di Credito Cooperativo
(Componente Comitato Esecutivo);
Componente Cda Ecra Spa
Componente Consiglio di Gestione Fondazione La
Versiliana
Componente Collegio Sindacale e/o revisore legale:
Fontanini Spa;
Se.Ma.P. Spa;
Terra Uomini Ambiente soc. agricola coop.;
40
Levanto Waterfront Srl;
C.A.C Consorzio;
Centro Ass.za Confartigianato;
Confartigianato La Spezia;
Consorzio Produttori Spezzini;
Consorzio Pescatori:
Menchelli Giuseppe
Vice Presidente
Componente Collegio Sindacale e/o revisore legale:
C.I.R. in liquidazione;
Consorzio Artigiani Riuniti;
Navigazione Golfo Poeti Scrl;
Tele Liguria Sud;
A.SP. Srl
Landi Marco Alberto
Consigliere
Marsili Titano Trento
Consigliere
Mencaraglia Ivo
Consigliere
Tre Emme Import Export srl;
Re.GI.N. Immobiliare srl;
Emme Immobiliare srl;
Landi Group srl import –export;
Landi Group service srl;
L.C. Marmi srl import-export in liquidazione
Duomo Srl;
Tommy Srl;
Apuana Srl;
Immobiliare Apuana srl;
G.E. Costruzioni srl (ass. in partecipazione)
Comitato amici del Loggiato Sarzana
Ruggieri Antonio
Consigliere
Lazzotti Corrado Solano
Consigliere
Componente Collegio Sindacale e/o revisore legale:
A&P s.r.l. pubblicita’ esterna in liquidazione;
Centro Agroalimentare Levante Ligure e Lunigiana s.r.l.;
I.C.A. Imposte Comunali Affini s.r.l;
M. & F. spa;
Scuola naz. trasporti e logistica cons.;
Tirreno- Brennero s.r.l.;
Officine Fonderie Patrone s.p.a.;
Gemmi s.r.l.;
Ass. Confartigianato Imprese La Spezia;
Spezia Risorse spa;
Confart Liguria – cons. garanzia fidi;
Mistral Air s.r.l.;
Az. Manifestaz. Fieristiche e Formazione Imprenditoriale;
Associazione Confindustria La Spezia
Co.Gi. snc di Corrado Lazzotti & c snc
Bartolomei Antonio
Consigliere
-
Prosperi Stefania
Consigliere
Angeli Giovanni Legnami Srl (Socia)
9.1.1 Composizione dell’Organo di Direzione
NOME
Pelliccioni Paolo
Carica ricoperta all’interno
della Banca
Direttore Generale
Filiè Stefano
Davini Roberto
Vicedirettore Generale Vicario
Vice Direttore
PRINCIPALI CARICHE ESTERNE
Assicoper Toscana (Componente Cda)
Bertolucci & Coluccini Spa (Componente Cda)
Filiè Stefano & C. Sas (socio acc.rio)
-
9.1.2 Composizione del Collegio Sindacale
L’assemblea ordinaria della Banca Versilia Lunigiana e Garfagnana - Credito Cooperativo, Società Cooperativa tenutasi in data
12/05/2012, ha nominato i membri del Collegio Sindacale per gli esercizi 2012-2014, che resteranno in carica fino alla data
41
dell’assemblea convocata per approvare il bilancio dell’esercizio 2014.
NOME
Carica ricoperta all’interno
della Banca
Alberti Leonardo
Sindaco Effettivo (Presidente)
PRINCIPALI CARICHE ESTERNE
Componente Collegio Sindacale e/o revisore legale:
All.Co. Spa;
H.T.A. Higt Tech Aluminium Spa;
Bertolucci & Coluccini Srl
Irinoko Limited (Procuratore);
Toscana sas (Socio Accomandante)
Scardigli Stefano
Sindaco effettivo
Balduini Luciano
Sindaco effettivo
Componente Collegio Sindacale e/o revisore legale:
Nuova Cosmave SpA;
Manifatture Norberto Pardini Spa;
Bertolucci & Coluccini Srl;
S.V.A.C. Srl;
Croce Verde Pietrasanta;
Fondazione Terre Medicee
Componente Collegio Sindacale e/o revisore legale :
Manifatture Norberto Pardini & Figli Spa;
Cemenbit srl;
Sinergia Real Estate Spa
I Membri del Consiglio di Amministrazione, del Collegio Sindacale e della Direzione Generale sono tutti domiciliati per la carica
presso la Sede Sociale dell’Emittente in Via Mazzini, 80 55045 Pietrasanta.
9.2 Conflitti di interessi degli organi di amministrazione, di direzione e di vigilanza
La Banca Versilia Lunigiana e Garfagnana - Credito Cooperativo, Società Cooperativa, quale soggetto responsabile del presente
Prospetto di Base, in persona del suo legale rappresentante presidente del consiglio di amministrazione Dr. Umberto Guidugli,
attesta che alcuni membri del consiglio di amministrazione e del collegio sindacale ricoprono delle cariche analoghe in altre
società e tale situazione potrebbe configurare dei conflitti di interesse. Nondimeno si riscontrano rapporti di affidamento diretto
di alcuni membri degli Organi di Amministrazione, di Direzione e di Vigilanza deliberati e concessi dalla banca in conformità al
disposto dell’art. 136 del D. Lgs. n.385/93, delle connesse istruzioni di vigilanza della Banca d’Italia e degli artt. 2390/2391 del
Codice Civile.
Transazioni con parte correlate23 (dati in migliaia di euro):
Controllate e Collegate
Amministratori, Sindaci e Dirigenti
Altri parti correlate
Totale
Attivo
Passivo
Garanzie
rilasciate
Garanzie
ricevute
-
-
-
-
499
1.136
-
287
4.567
3.780
-
6576
5.066
4.915
-
6.863
Per “Attivo” si intendono le operazioni di finanziamento erogate dalla Banca mentre per “Passivo” si intendono i rapporti di
deposito detenuti presso la Banca stessa dai soggetti qualificati come parti correlate.
Le altri parti correlate sono rappresentate da entità soggette al controllo o all’influenza notevole di Amministratori o Dirigenti
con responsabilità strategiche, ovvero dai soggetti che possono avere influenza notevole sui medesimi. I rapporti e le
operazioni intercorse con le parti correlate non presentano elementi di criticità e sono riconducibili all’ordinaria attività di
credito e di servizio. Le operazioni con parti correlate sono regolarmente poste in essere a condizioni di mercato e comunque
sulla base di valutazioni di convenienza economica e sempre nel rispetto della normativa vigente, dando adeguata motivazione
delle ragioni e della convenienza per la conclusione delle stesse.
Per quanto riguarda le operazioni con i soggetti che esercitano funzioni di amministrazione, direzione e controllo della Banca
trova applicazione l'art. 136 del D.Lgs. 385/1993 e l'art. 2391 del codice civile. In proposito la Banca, con delibera del
Consiglio di Amministrazione del 14 febbraio 2014 si è dotata di un apposito "Regolamento in materia di interessi degli
esponenti aziendali, attività di rischio e conflitti di interesse nei confronti di soggetti collegati alla Banca” disciplinante le
operazioni che ricadono nell’ambito di applicazione dell’art. 2391 cod.civ., art. 136 TUB e art. 44 Statuto Sociale dell’Emittente.
&
,
7
&8
42
Al regolamento sono allegati i seguenti documenti: 1) procedure deliberative in tema di attività di rischio e conflitti di interesse
nei confronti di soggetti collegati alla Banca, 2) policy propensione al rischio complessivo nei confronti dei soggetti collegati e
soglia di attenzione rispetto al limite di esposizione complessiva (la soglia è stata determinata nella misura massima del 13%
del Patrimonio di Vigilanza con soglia di alert al 10%).
10. PRINCIPALI AZIONISTI
10.1 Capitale Sociale e assetto di controllo dell’Emittente
Alla data del 31 dicembre 2013 il capitale sociale dell'Emittente, interamente sottoscritto e versato, era pari ad Euro 1.832.460
suddiviso in 355.128 azioni possedute da 4.185 soci che per statuto sociale devono risiedere o svolgere la loro attività nella
zona di competenza della Banca. La particolare natura di Banca di Credito Cooperativo impone che non possano esistere
partecipazioni di controllo. La massima quota sottoscrivibile da ciascun socio è pari a nominali Euro 50.000.
10.2 Eventuali accordi, noti all'Emittente, dalla cui attuazione possa scaturire ad una data successiva una
variazione dell'assetto di controllo dell'Emittente.
Non si è a conoscenza di accordi della cui attestazione possa scaturire, ad una data successiva, una variazione dell’assetto di
controllo dell’Emittente. La Banca dichiara che non esistono partecipazioni di controllo, ovvero azionisti che direttamente o
indirettamente detengono quote superiori al 2% delle azioni emesse.
11. INFORMAZIONI FINANZIARIE RIGUARDANTI LE ATTIVITA’ E LE PASSIVITA’, LA
FINANZIARIA E I PROFITTI E LE PERDITE DELL’EMITTENTE
SITUAZIONE
11.1 Informazioni finanziarie relative agli esercizi passati
Ai sensi del combinato disposto dall’Art.11 della Direttiva Prospetto e dell’art. 28 del Regolamento CE 809, così come modificato
dal regolamento CE 2012/486 i seguenti documenti, precedentemente pubblicati ed inviati a CONSOB, devono ritenersi inclusi
mediante riferimento nel presente Documento di Registrazione, di cui fanno parte integrante:
•
Fascicolo di Bilancio d’esercizio 2012 e relativi allegati, approvato dall’Assemblea dei Soci di Banca Versilia Lunigiana e
Garfagnana – Credito Cooperativo in data 11/05/2013, comprensivo della relazione della società di revisione che ha espresso
un giudizio senza rilievi;
•
Fascicolo di Bilancio d’esercizio 2013 e relativi allegati, approvato dall’ Assemblea dei Soci di Banca Versilia Lunigiana e
Garfagnana – Credito Cooperativo in data 10/05/2014, comprensivo della relazione della società di revisione che ha espresso
un giudizio senza rilievi;
•
Fascicolo di Bilancio d’esercizio 2012 e relativi allegati, approvato dall’Assemblea dei Soci di Banca Apuana – Credito
Cooperativo in data 18/05/2013, comprensivo della relazione del Collegio Sindacale ai sensi dell’art. 14 del D.L. 27/10/2010 n.
39 e dell’art. 2429 del codice civile
•
Fascicolo di Bilancio d’esercizio 2013 e relativi allegati, approvato dall’ Assemblea dei Soci di Banca Apuana - Credito
Cooperativo in data 03/05/2014, comprensivo della relazione del Collegio Sindacale ai sensi dell’art. 14 del D.L. 27/10/2010 n.
39 e dell’art. 2429 del codice civile
I documenti indicati sono messi a disposizione del pubblico per la consultazione sul sito internet dell’Emittente all’indirizzo web
www.bccversilia.it e, a richiesta, in forma stampata e gratuita, richiedendone una copia presso la sede legale dell’Emittente in
Via Mazzini 80 – 55045, Pietrasanta (LU) e, presso le filiali dello stesso.
Informazioni finanziarie
Relazione del Consiglio di Amministrazione
Relazione del Collegio Sindacale
Relazione società di revisione
Stato Patrimoniale
Banca
Versilia
Lunigiana e
Garfagnana
31.12.2012
Pagine
7-42
Banca
Versilia
Lunigiana e
Garfagnana
31.12.2013
Pagine
9-55
Banca
Apuana
31.12.2012
Pagine
Banca
Apuana
31.12.2013
Pagine
3-38
3-36
43-47
57-62
39-43
37-42
226-227
249-251
-
-
49-50
65-66
44-45
44
Conto Economico
51
67
46
45
Nota integrativa
57-223
73-248
51-151
50-189
Le pagine elencate si riferiscono ai bilanci pubblicati sul sito internet dell’Emittente www.bccversilia.it.
11.2 Bilanci
L’Emittente non redige il bilancio consolidato. L’Emittente redige unicamente il bilancio di esercizio su base individuale.
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11.3 Revisione delle informazioni finanziarie annuali relative all’ultimo esercizio
11.3.1 Dichiarazione attestante che le informazioni finanziarie relative all’ultimo esercizio sono state sottoposte
a revisione
Le informazioni finanziarie relative all’esercizio 2012 e 2013 sono state sottoposte a revisione contabile volontaria in conformità
ai principi contabili internazionali IAS/IFRS nonché ai provvedimenti di attuazione dell’art. 9 del D.Lgs n.38/2005. Tale attività
è stata svolta dalla società Deloitte & Touche Spa. La relazione della società di revisione relativa agli esercizi 2012 e 2013 sono
incorporate mediante riferimento al presente Documento di Registrazione e sono messe a disposizione del pubblico come
indicato al successivo punto 14.
Le informazioni finanziarie relative all’esercizio 2012 e 2013 della Banca Apuana non sono state sottoposte a revisione contabile
da parte di una società di revisione ma sono state sottoposte al controllo contabile da parte del Collegio Sindacale ai sensi
dell’art. 14 del D.L. 27/10/2010 n. 39 e dell’art. 2429 del codice civile.
11.3.2 Indicazione di altre informazioni contenute nel Documento di Registrazione controllate dai revisori
dei conti
Nel Documento di Registrazione non vi sono altre informazioni controllate, oltre quelle indicate nel par. 11.3.1, dai revisori dei conti.
11.3.3 Dati finanziari contenuti nel Documento di Registrazione
Tutti i dati finanziari contenuti nel Documento di Registrazione sono estratti dai bilanci d’esercizio 2012 e 2013.
11.4 Data delle ultime informazioni finanziarie
Le informazioni finanziarie pubblicate alla data di redazione del presente Documento di Registrazione sono datate 31 dicembre
2013 e relative all’ultimo esercizio approvato dall’Assemblea Ordinaria dei Soci in data 10 maggio 2014 con riferimento
all’Emittente e in data 3 maggio 2014 con riferimento alla Banca Apuana.
11.5 Informazioni finanziarie infrannuali
Alla data del presente Documento di Registrazione, l'Emittente non ha pubblicato informazioni finanziarie infrannuali successive
al 31 dicembre 2013.
11.6 Procedimenti giudiziari e arbitrali
Banca Versilia Lunigiana e Garfagnana (Emittente)
Alla data di redazione del presente Documento di Registrazione sono pendenti otto procedimenti giudiziari di cui cinque
connessi allo svolgimento dell’attività bancaria, due relativi a controversie di lavoro con il medesimo ex dipendente ed uno (in
appello: prossima udienza 17 settembre 2019) in opposizione a sanzione amministrativa.
Si evidenzia che:
delle prime cinque cause, e in attesa di definizione a breve, tre sono di recente incardinamento, una in corso di
chiusura per intervenuto accordo transattivo fra le parti;
delle due cause di lavoro (sempre con il medesimo ex dipendente), una ha avuto esito favorevole alla Banca tanto in
primo quanto in secondo grado (pende termine per ricorso per Cassazione), mentre la seconda è tutt’ora in corso il primo
grado.
Complessivamente il petitum del contenzioso suddetto è pari a circa Euro 860.000 a fronte del quale la Banca ha provveduto
ad effettuare accantonamenti per Euro 174.000.
Di conseguenza, tenuto conto che la circa la metà del petitum si riferisce alla causa di lavoro decisa in modo favorevole alla
Banca nei primi due gradi di giudizio, si ritiene non emergano rischi tali da compromettere la solvibilità dell'Emittente.
Alla data di redazione del presente Documento di Registrazione non si registrano altri rischi specifici rilevanti e non vi sono
ulteriori procedimenti amministrativi, giudiziari o arbitrali che possano avere rilevanti ripercussioni sulla situazione finanziaria o
sulla redditività dell’Emittente.
Banca Apuana
Con riferimento alla Banca Apuana si precisa che nell’atto di cessione sono stati espressamente esclusi i debiti – e i relativi
crediti e azioni di regresso - connessi all’eventuale irrogazione di sanzioni da parte delle autorità di vigilanza e per la violazione
della normativa antiriciclaggio.
Con specifico riferimento al rischio legale, si precisa che nel bilancio chiuso al 31.12.2013 della BCC Apuana è stato
contabilizzato alla voce 160 del Conto Economico “Accantonamenti netti ai fondi per rischi ed oneri” un consistente
accantonamento per complessivi Euro 750.000 che tutela l’Emittente da probabili esiti negativi derivanti dalle cause passive e
dai reclami in corso.
44
11.7 Cambiamenti significativi nella situazione finanziaria dell'Emittente
La Banca Versilia Lunigiana e Garfagnana - Credito Cooperativo, Società Cooperativa attesta che non si sono verificati
cambiamenti significativi nella propria situazione finanziaria o commerciale, a partire dal 31.12.2013, data di chiusura
dell’ultimo esercizio per il quale sono state pubblicate informazioni finanziarie sottoposte a revisione.
12. CONTRATTI IMPORTANTI
Non si rilevano contratti importanti non conclusi nel normale svolgimento dell’attività che potrebbero comportare un’obbligazione
o un diritto tale da influire in misura rilevante sulla capacità dell’Emittente di adempiere alle sue obbligazioni nei confronti dei
portatori degli Strumenti Finanziari che intende emettere.
13. INFORMAZIONI PROVENIENTI DA TERZI, PARERI DI ESPERTI E DICHIARAZIONI DI INTERESSI
Nella redazione del presente Documento di Registrazione la Banca Versilia Lunigiana e Garfagnana - Credito Cooperativo,
Società Cooperativa non ha fatto riferimento ad alcun parere o relazione posta in essere da esperti di qualunque specie.
14. DOCUMENTI ACCESSIBILI AL PUBBLICO
Si dichiara che per l’intera durata di validità del Prospetto di Base, presso la Sede Legale e Amministrativa dell’Emittente, in
Pietrasanta (LU) - Via Mazzini n. 80 e, a richiesta, in forma stampata e gratuita, presso tutte le Filiali, possono essere consultati,
in formato cartaceo, i seguenti documenti::
1.
Statuto vigente;
2.
Fascicolo di Bilancio d’esercizio 2012 e relativi allegati, approvato dall’Assemblea dei Soci di Banca Versilia Lunigiana e
Garfagnana – Credito Cooperativo in data 11/05/2013, comprensivo della relazione della società di revisione con esto positivo
(non emergono rilievi o clausole di esclusione di responsabilità),
3.
Fascicolo di Bilancio d’esercizio 2013 e relativi allegati, approvato dall’Assemblea dei Soci di Banca Versilia Lunigiana e
Garfagnana – Credito Cooperativo in data 10/05/2014, comprensivo della relazione della società di revisione con esto positivo
(non emergono rilievi o clausole di esclusione di responsabilità),
4.
Fascicolo di Bilancio d’esercizio 2012 e relativi allegati, approvato dall’Assemblea dei Soci di Banca Apuana – Credito
Cooperativo in data 18/05/2013, comprensivo della relazione del Collegio Sindacale ai sensi dell’art. 14 del D.L. 27/10/2010 n.
39 e dell’art. 2429 del codice civile
5.
Fascicolo di Bilancio d’esercizio 2013 e relativi allegati, approvato dall’Assemblea dei Soci di Banca Apuana – Credito
Cooperativo in data 03/05/2014, comprensivo della relazione del Collegio Sindacale ai sensi dell’art. 14 del D.L. 27/10/2010 n.
39 e dell’art. 2429 del codice civile
6.
Copia del presente Prospetto di Base.
I documenti di cui sopra, possono essere, inoltre, consultati anche sul sito internet dell’Emittente: www.bccversilia.it
Eventuali informazioni relative ad eventi societari, ivi comprese tutte le informazioni relative al processo di integrazione della
Banca Apuana, ed i dati infrannuali, redatti successivamente alla pubblicazione del presente Documento di Registrazione
incluso nel Prospetto di Base, verranno messi a disposizione del pubblico con le stesse modalità di cui sopra.
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SEZIONE VI - NOTA INFORMATIVA
A.1 PERSONE RESPONSABILI
Si fa rinvio alla sezione 1 del presente Prospetto di Base, ove si può rilevare la Dichiarazione di Responsabilità rilasciata dal
Legale Rappresentante della Banca Versilia Lunigiana e Garfagnana Credito Cooperativo – Società Cooperativa.
46
FATTORI DI RISCHIO
A.2 FATTORI DI RISCHIO
Si invitano gli investitori a leggere le informazioni dettagliate e fornite nelle altre sezioni del presente Prospetto
di Base, con particolare riferimento al capitolo “Fattori di Rischio” del Documento di Registrazione nonché nelle
Condizioni Definitive di ciascun Prestito al fine di consentire la creazione di una opinione consapevole prima di
assumere qualsiasi scelta di investimento.
Si invitano gli investitori a prendere visione del punto 4.1 della Nota Informativa contenente una descrizione
degli strumenti finanziari.
2.1 Fattori di rischio relativi agli strumenti finanziari offerti
La sottoscrizione delle Obbligazioni di cui al presente Programma presenta gli elementi di rischio propri di un investimento in
titoli obbligazionari a tasso fisso, a tasso variabile e a tasso misto.
Le Obbligazioni sono strumenti finanziari che presentano i profili di rischio rendimento la cui valutazione richiede particolare
competenza; pertanto è opportuno che l’investitore valuti accuratamente se le obbligazioni costituiscono un investimento
idoneo per la propria situazione patrimoniale, economica e finanziaria.
In particolare, il potenziale investitore dovrebbe considerare che la sottoscrizione delle Obbligazioni comporta i rischi di seguito
elencati.
FATTORI DI RISCHIO COMUNI ALLE DIVERSE TIPOLOGIE DI PRESTITI OBBLIGAZIONARI
RISCHIO DI CREDITO PER IL SOTTOSCRITTORE
Sottoscrivendo o acquistando le Obbligazioni, l’investitore diviene finanziatore dell’Emittente e titolare di un credito nei
confronti dello stesso per il pagamento degli interessi e per il rimborso del capitale a scadenza.
L’investitore è dunque esposto al rischio che l’Emittente divenga insolvente o comunque non sia in grado di adempiere ai propri
obblighi di pagamento.
RISCHIO CONNESSO AI LIMITI DELLE GARANZIE
Qualora le Obbligazioni non siano garantite dal Fondo di Garanzia degli Obbligazionisti, il rimborso del capitale ed il pagamento
degli interessi sono garantiti unicamente dal patrimonio dell’Emittente. Le Obbligazioni non beneficiano di alcuna garanzia
reale, di garanzie personali da parte di soggetti terzi e non sono assistiti dalla garanzia del Fondo Interbancario di Tutela dei
Depositi.
Qualora le Obbligazioni siano garantite dal Fondo di Garanzia degli Obbligazionisti, nel caso di mancato rimborso del capitale
alla scadenza da parte dell’Emittente, i sottoscrittori ed i portatori delle Obbligazioni hanno diritto di cedere al Fondo le
Obbligazioni da essi detenute a fronte del controvalore dei titoli medesimi, come meglio specificato nel successivo paragrafo 8
(Garanzie).
Per esercitare tale diritto, il portatore dovrà dimostrare il possesso ininterrotto del titolo per i tre mesi precedenti l’evento di
“default” dell’Emittente. In nessun caso il pagamento da parte del Fondo potrà avvenire per un ammontare massimo
complessivo,
delle
emissioni
possedute
da
ciascun
portatore,
superiore
ad
euro
103.291,38
(centotremiladuecentonovantuno/38). Sono comunque esclusi dalla garanzia i titoli detenuti, anche per interposta persona,
dagli Amministratori, dai Sindaci e dall’alta Direzione dell’Emittente. L’intervento del Fondo è comunque subordinato ad una
richiesta del portatore del titolo se i titoli sono depositati presso l’Emittente, ovvero se i titoli sono depositati presso altra
Banca, ad un mandato espresso a questa conferito.
La dotazione massima collettiva del fondo per il periodo gennaio – giugno 2014 è pari a euro 879.805.220,97.
RISCHIO RELATIVO ALLA VENDITA DELLE OBBLIGAZIONI PRIMA DELLA SCADENZA
Nel caso in cui l’investitore volesse vendere le Obbligazioni prima della loro scadenza naturale, il prezzo di vendita sarà
influenzato da diversi elementi, tra cui:
- variazione dei tassi di interesse di mercato (Rischio di Tasso di Mercato);
- caratteristiche/assenza del mercato in cui i titoli verranno negoziati (Rischio di Liquidità);
- merito di credito dell’Emittente (Rischio di deterioramento del merito di credito dell’Emittente);
- commissioni e/o costi (Rischio connesso alla presenza di commissioni e/o costi).
Tali elementi potranno determinare una riduzione del prezzo di mercato delle Obbligazioni, anche al di sotto del valore
nominale. Questo significa che, nel caso in cui l’investitore vendesse le Obbligazioni prima della scadenza, potrebbe anche
subire una rilevante perdita in conto capitale. Per contro, tali elementi non influenzano il valore di rimborso a scadenza, che
rimane pari al 100% del valore nominale.
RISCHIO DI LIQUIDITA’
È il rischio rappresentato dalla difficoltà o impossibilità per un investitore di vendere prontamente le Obbligazioni prima della
loro scadenza naturale ad un prezzo in linea con il mercato, che potrebbe anche essere inferiore al prezzo di emissione del
titolo.
Le obbligazioni possono presentare problemi di liquidità tali da rendere non conveniente per l’obbligazionista la vendita del
titolo e l'investitore potrebbe trovarsi nella difficoltà di liquidarlo a meno di dover accettare un prezzo inferiore al Prezzo di
offerta, subendo quindi delle perdite in conto capitale.
Le Obbligazioni di cui al presente programma non saranno oggetto di domanda per l’ammissione alla quotazione su mercati
regolamentati, né l’Emittente agirà in qualità di internalizzatore sistematico.
47
FATTORI DI RISCHIO
La Banca si impegna tuttavia a richiedere l’ammissione a quotazione delle obbligazioni sul Sistema Multilaterale di
Negoziazione Hi-MTF segmento “order driven”. Al fine di sostenere la significatività delle transazioni su tale sistema di
negoziazione, la Banca potrà intervenire sullo stesso in qualità di liquidity provider allo scopo di dare esecuzione agli ordini
della clientela che non dovessero trovare naturale contropartita sul mercato entro tre giorni lavorativi dalla data di inserimento
dell’ordine medesimo da parte del cliente. L’Emittente effettua la negoziazione delle obbligazioni conformemente alla propria
“Strategia di esecuzione e trasmissione degli ordini” e alla propria “Policy di Pricing”. Le sintesi di entrambi i documenti sono
disponibili sul sito internet dell’Emittente www.bccversilia.it e sono a disposizione del pubblico presso la Sede e presso tutte le
filiali dell’Emittente. L’Emittente, qualora le obbligazioni non siano ammesse alla negoziazione non assume l’onere di
controparte, non impegnandosi incondizionatamente al riacquisto di qualunque quantitativo di Obbligazioni su iniziativa
dell’investitore. La Banca tuttavia si riserva la facoltà di effettuare, esclusivamente per la propria clientela, operazioni di
riacquisto delle Obbligazioni nel corso della vita delle medesime in conto proprio al di fuori di qualunque struttura di
negoziazione alle stesse condizioni, in termini di prezzo e spread denaro-lettera, applicate alle obbligazioni quotate su Hi-MTF.
La Banca ha inoltre la facoltà di sospendere per un periodo indeterminato l’intervento in qualità di liquidity ovvero la
negoziazione in conto proprio delle obbligazioni di propria emissione in veste di acquirente e/o venditore qualora le condizioni
di mercato, l’ammontare delle proposte di negoziazione o l’ammontare dei titoli già riacquistati possano arrecare grave
pregiudizio alla Banca o agli stessi obbligazionisti. In relazione a quanto precede l’investitore si potrebbe trovare
nell’impossibilità di rivendere il titolo prima della scadenza naturale.
RISCHIO DI DETERIORAMENTO DEL MERITO DI CREDITO DELL’EMITTENTE
La metodologia di valutazione delle Obbligazioni utilizzata dall’Emittente sul mercato secondario, dettagliata al paragrafo 6.3
della presente Nota Informativa, prevede che il prezzo delle Obbligazioni non sia influenzato dalle eventuali variazioni del
merito di credito dell’Emittente, per tutta la durata delle stesse.
Non può comunque essere escluso che, in caso di eventuale valutazione delle Obbligazioni effettuata da soggetti diversi
dall’Emittente, il prezzo delle stesse possa subire variazioni negative in caso di peggioramento della situazione finanziaria
dell’Emittente ovvero in caso di deterioramento del suo merito creditizio.
Non si può quindi escludere che i prezzi delle Obbligazioni sul mercato secondario possano essere influenzati, tra l’altro, da un
diverso apprezzamento del Rischio Emittente.
RISCHIO CONNESSO ALLA PRESENZA DI COSTI/COMMISSIONI
In caso di rivendita delle Obbligazioni prima della scadenza, la presenza di costi/commissioni potrebbe comportare un prezzo
sul mercato secondario inferiore al prezzo di offerta.
RISCHIO DI SCOSTAMENTO DEL RENDIMENTO DELLE OBBLIGAZIONI RISPETTO AL RENDIMENTO DI UN
TITOLO DI STATO
Il rendimento effettivo su base annua potrebbe essere inferiore al rendimento effettivo netto su base annua di un titolo di
Stato di durata residua similare.
RISCHIO RELATIVO ALLA REVOCA/RITIRO DELL’OFFERTA
E’ il rischio derivante dalla facoltà dell’Emittente di non dare inizio alla singola Offerta ovvero di ritirarla qualora prima della
Data di Emissione e/o di Regolamento dovessero verificarsi circostanze straordinarie, così come previste nella prassi
internazionale, ovvero eventi negativi riguardanti la situazione finanziaria, patrimoniale, reddituale dell’Emittente nonché per
motivi di opportunità che siano tali, secondo il ragionevole giudizio dell’Emittente da pregiudicare in maniera sostanziale la
fattibilità e/o la convenienza della singola Offerta.
In caso di ritiro dell’Offerta la stessa dovrà ritenersi annullata e le adesioni eventualmente ricevute saranno considerate nulle
ed inefficaci.
RISCHIO RELATIVO AI CONFLITTI DI INTERESSE
Le Obbligazioni di cui alla presente Nota Informativa sono soggette ai seguenti conflitti di interesse:
Conflitto di interesse relativo alla coincidenza dell’Emittente con il Collocatore
Essendo la Banca Versilia Lunigiana e Garfagnana Credito Cooperativo – Società Cooperativa sia Emittente sia collocatore, tale
coincidenza di ruoli potrebbe configurare un conflitto di interessi per l’investitore.
Conflitto di interesse relativo alla coincidenza dell’emittente con l’agente di calcolo.
Poiché l’Emittente opererà anche quale responsabile per il calcolo (“l’Agente di Calcolo”), cioè soggetto incaricato della
determinazione degli interessi e delle attività connesse, tale coincidenza di ruoli potrebbe determinare una situazione di
conflitto di interessi nei confronti dell’investitore.
Conflitto di interesse relativo al ruolo assunto dall’Emittente in qualità di liquidity provider sul mercato Hi-MTF segmento order
driven;
48
FATTORI DI RISCHIO
Poiché l’Emittente, al fine di sostenere la liquidità delle transazioni sul sistema multilaterale HI-MTF può intervenire sullo stesso
in qualità di liquidity provider allo scopo di dare esecuzione agli ordini della clientela che non dovessero trovare naturale
contropartita sul mercato entro tre giorni lavorativi dalla data di inserimento dell’ordine medesimo da parte del cliente, tale
intervento potrebbe determinare una situazione di conflitto di interessi nei confronti dell’investitore.
RISCHIO DI ASSENZA DI RATING DELL’EMITTENTE E DEGLI STRUMENTI FINANZIARI
L’Emittente non ha richiesto alcun giudizio di rating per se né per le Obbligazioni. Ciò costituisce un fattore di rischio in quanto
non vi è disponibilità immediata di un indicatore sintetico rappresentativo della solvibilità dell’Emittente e della rischiosità degli
strumenti finanziari.
RISCHIO DI CAMBIAMENTO DEL REGIME FISCALE APPLICABILE ALLE OBBLIGAZIONI
I redditi derivanti dalle Obbligazioni sono soggetti al regime fiscale vigente di volta in volta. Non vi è certezza che il regime
fiscale applicabile alla data di approvazione del presente Prospetto di Base rimanga invariato durante la vita delle obbligazioni.
Tutti gli oneri fiscali, presenti e futuri, che si applicano ai pagamenti effettuati ai sensi delle obbligazioni, sono ad esclusivo
carico dell’investitore. L’Investitore potrebbe subire un danno da un eventuale inasprimento del regime fiscale causato da un
aumento delle imposte attualmente in essere o dall’introduzione di nuove imposte, che andrebbero a diminuire il rendimento
effettivo netto delle Obbligazioni.
FATTORI DI RISCHIO SPECIFICI
Di seguito si riportano i fattori di rischio specifici per ciascuna tipologia di Obbligazioni emesse a valere del presente Prospetto
di Base, da leggersi congiuntamente con i Fattori di Rischio Comuni alle diverse tipologie di prestiti obbligazionari.
Obbligazioni a Tasso Fisso
a) Rischio di tasso di mercato
In caso di vendita delle Obbligazioni prima della scadenza, l’Investitore è esposto al cosiddetto “rischio di tasso” in quanto, in
caso di aumento dei tassi di mercato, si verificherà una riduzione del prezzo del titolo, mentre in caso contrario il titolo subirà
un apprezzamento.
L’impatto delle variazioni dei tassi di interesse di mercato sul prezzo delle Obbligazioni a Tasso Fisso è tanto più accentuato, a
parità di condizioni, quanto più lunga è la vita residua del titolo, intendendosi con ciò il periodo di tempo che deve trascorrere
prima del suo naturale rimborso.
Obbligazioni a Tasso Fisso Crescente
a) Rischio di tasso di mercato
In caso di vendita delle Obbligazioni prima della scadenza, l’Investitore è esposto al cosiddetto “rischio di tasso” in quanto, in
caso di aumento dei tassi di mercato, si verificherà una riduzione del prezzo del titolo, mentre in caso contrario il titolo subirà
un apprezzamento.
L’impatto delle variazioni dei tassi di interesse di mercato sul prezzo delle Obbligazioni a Tasso Fisso Crescente è tanto più
accentuato, a parità di condizioni, quanto più lunga è la vita residua del titolo, intendendosi con ciò il periodo di tempo che
deve trascorrere prima del suo naturale rimborso. Per un titolo a tasso fisso crescente la sensibilità alla variazione dei tassi di
mercato risulta più elevata rispetto ad un titolo a tasso fisso di pari durata e pari rendimento effettivo, in quanto è più elevata
la durata finanziaria.
Obbligazioni a Tasso Variabile
a) Rischio di tasso di mercato
Con riferimento alle Obbligazioni a Tasso Variabile l’investitore deve tener presente che la fluttuazione dei tassi di interesse sui
mercati finanziari ed in particolare quella relativa all’andamento del Parametro di Indicizzazione, potrebbe determinare
temporanei disallineamenti del valore della cedola in corso di godimento e conseguentemente, in caso di vendita prima della
scadenza, determinare variazioni sul prezzo del titolo.
b) Rischio di indicizzazione
Con riferimento alle Obbligazioni a Tasso Variabile l’investitore deve tener presente che il rendimento delle Obbligazioni
dipende dall’andamento del Parametro di Riferimento, per cui, ad un eventuale andamento decrescente del Parametro di
Riferimento, corrisponde un rendimento decrescente.
È possibile che il Parametro di Riferimento raggiunga livelli prossimi allo zero; tale rischio è mitigato qualora sia previsto uno
Spread positivo.
c) Rischio di assenza di informazioni successive all’emissione
L’Emittente non fornirà, successivamente all’emissione, alcuna informazione relativamente all’andamento del Parametro di
Indicizzazione o, comunque, al valore di mercato corrente delle Obbligazioni.
Obbligazioni a Tasso Misto: fisso e variabile
In aggiunta ai rischi sotto elencati, si rinvia ai fattori di rischio precedentemente illustrati avuto riguardo alle Obbligazioni a
Tasso Variabile”.
49
FATTORI DI RISCHIO
L’Emittente non fornirà, successivamente all’emissione, alcuna informazione relativamente all’andamento del Parametro di
Indicizzazione o, comunque, al valore di mercato corrente delle Obbligazioni.
Obbligazioni a Tasso Misto: fisso e variabile
In aggiunta ai rischi sotto elencati, si rinvia ai fattori di rischio precedentemente illustrati avuto riguardo alle Obbligazioni a
Tasso Variabile”.
a) Rischio di tasso di mercato
Con riferimento alle Obbligazioni a Tasso Misto fisso e variabile e, specificatamente, al periodo con interessi a tasso fisso,
l’investitore deve tener presente che, in ipotesi di vendita prima della scadenza, è esposto al cosiddetto “rischio di tasso”, in
quanto nell’ipotesi di aumento dei tassi di mercato, si verificherà una riduzione del prezzo del titolo, mentre in caso contrario il
titolo subirà un apprezzamento.
Per le Obbligazioni a tasso misto il rischio di tasso di mercato dipende dalla struttura dei pagamenti cedolari ed è tanto più
accentuato quanto più numerose sono le cedole a tasso fisso.
Inoltre, con riferimento alle Obbligazioni a Tasso Misto fisso e variabile, avuto riguardo al periodo con interessi a tasso
variabile, l’investitore deve tener presente che la fluttuazione dei tassi di interesse sui mercati finanziari ed in particolare quella
relativa all’andamento del Parametro di Indicizzazione, potrebbe determinare temporanei disallineamenti del valore della cedola
in corso di godimento e conseguentemente, in caso di vendita prima della scadenza, determinare variazioni sul prezzo del
titolo.
50
A.3 INFORMAZIONI ESSENZIALI
3.1 Interessi di persone fisiche e giuridiche partecipanti all’Emissione/Offerta
I soggetti a vario titolo coinvolti nell’emissione e nel collocamento dell’obbligazione possono avere, rispetto all’operazione, un
interesse autonomo potenzialmente in conflitto con quello dell’investitore.
Di seguito vengono descritti i conflitti di interessi connessi con le obbligazioni di cui al Prospetto di Base.
a) Conflitto di interesse relativo alla coincidenza dell’emittente con il collocatore.
Essendo la Banca Versilia Lunigiana e Garfagnana Credito Cooperativo – Società Cooperativa sia Emittente sia collocatore, tale
coincidenza di ruoli potrebbe configurare un conflitto di interessi per l’investitore.
b) Conflitto di interesse relativo alla coincidenza dell’emittente con l’agente di calcolo.
Poiché l’Emittente opererà anche quale responsabile per il calcolo (“l’Agente di Calcolo”), cioè soggetto incaricato della
determinazione degli interessi e delle attività connesse, tale coincidenza di ruoli potrebbe determinare una situazione di
conflitto di interessi nei confronti dell’investitore.
c) Conflitto di interesse relativo al ruolo assunto dall’Emittente in qualità di liquidity provider sul mercato Hi-MTF segmento
order driven.
Poiché l’Emittente, al fine di sostenere la liquidità delle transazioni sul sistema multilaterale HI-MTF può intervenire sullo stesso
in qualità di liquidity provider allo scopo di dare esecuzione agli ordini della clientela che non dovessero trovare naturale
contropartita sul mercato entro tre giorni lavorativi dalla data di inserimento dell’ordine medesimo da parte del cliente, tale
intervento potrebbe determinare una situazione di conflitto di interessi nei confronti dell’investitore.
Nelle Condizioni Definitive potranno essere indicate ulteriori situazioni di conflitto d’interesse rispetto a quello sopra descritte.
3.2 Ragioni dell’Offerta e impiego dei proventi
I proventi derivanti dalla vendita delle Obbligazioni saranno utilizzati dall’Emittente nell’attività di esercizio del credito nelle sue varie
forme e con lo scopo specifico di erogare credito a favore dei soci e della clientela di riferimento della banca, con l’obiettivo ultimo di
contribuire allo sviluppo della zona di competenza.
A.4
INFORMAZIONI RIGUARDANTI GLI STRUMENTI FINANZIARI DA OFFRIRE/DA AMMETTERE ALLA
NEGOZIAZIONE
4.1 Descrizione del tipo e della classe degli strumenti finanziari
i) Descrizione del tipo e della classe degli strumenti finanziari offerti al pubblico e/o ammessi alla negoziazione
Obbligazioni a Tasso Fisso
Tali obbligazioni sono titoli di debito che determinano l’obbligo in capo all’Emittente di rimborsare all’investitore il 100% del loro
Valore Nominale a scadenza.
Durante la vita delle Obbligazioni a Tasso Fisso, l’Emittente corrisponderà posticipatamente agli investitori cedole periodiche (le
“Cedole Fisse”), in corrispondenza delle Date di Pagamento (le “Date di Pagamento”), il cui importo verrà determinato
sulla base di un tasso di interesse predeterminato e costante per tutta la durata del Prestito, che sarà indicato nelle Condizioni
Definitive. Le cedole saranno corrisposte con periodicità trimestrale o semestrale come indicato nelle pertinenti Condizioni
Definitive. Le Obbligazioni saranno emesse e denominate in euro.
Obbligazioni Tasso Fisso Crescente
Tali obbligazioni sono titoli di debito che determinano l’obbligo in capo all’Emittente di rimborsare all’investitore il 100% del
loro Valore Nominale a scadenza. Durante la vita delle Obbligazioni Tasso Fisso Crescente , l’Emittente corrisponderà
posticipatamente agli investitori cedole periodiche predeterminate e crescenti (le “Cedole Fisse crescenti”), in
corrispondenza delle Date di Pagamento (le “Date di Pagamento”), il cui importo verrà determinato sulla base di un tasso di
interesse predeterminato e crescente per tutta la durata del Prestito, che sarà indicato nelle Condizioni Definitive.
Le cedole saranno corrisposte con periodicità trimestrale o semestrale come indicato nelle pertinenti Condizioni Definitive. Le
Obbligazioni saranno emesse e denominate in euro.
Obbligazioni a Tasso Variabile
Le Obbligazioni sono titoli di debito che determinano l’obbligo in capo all’Emittente di rimborsare all’investitore il 100% del loro
Valore Nominale a scadenza.
Le obbligazioni danno diritto al pagamento di una prima cedola predeterminata fissata in misura indipendente dal Parametro di
Indicizzazione ed al pagamento di cedole successive variabili il cui ammontare è determinato applicando al loro valore
nominale un tasso di interesse determinato in funzione dell’andamento del parametro di indicizzazione prescelto (il valore
puntuale del Tasso Euribor 3 mesi o 6 mesi o la Media mensile del tasso Euribor 3 mesi o 6 mesi), eventualmente maggiorato
51
di uno spread espresso in punti base. La tipologia del parametro di indicizzazione, le regole di arrotondamento del parametro e
l’eventuale spread, così come il valore della prima cedola predeterminata saranno indicati nelle Condizioni Definitive di ciascun
prestito obbligazionario nonché nella nota di sintesi della singola emissione.
Non è previsto un limite massimo di Spread. Il tasso annuo lordo delle cedole risultanti verrà arrotondato ai 5 centesimi più
vicini. In ogni caso l’ammontare della cedola non potrà essere inferiore a zero.
Si precisa che la periodicità delle cedole corrisponde con la periodicità del Parametro di Indicizzazione prescelto indicato nelle
pertinenti Condizioni Definitive.
Le cedole saranno corrisposte con periodicità trimestrale o semestrale come indicato nelle pertinenti Condizioni Definitive. Le
Obbligazioni saranno emesse e denominate in euro.
Obbligazioni a Tasso Misto
Le Obbligazioni sono titoli di debito che determinano l’obbligo in capo all’Emittente di rimborsare all’investitore il 100% del loro
Valore Nominale a scadenza. Durante la vita delle Obbligazioni a Tasso Misto l’Emittente corrisponderà posticipatamente agli
investitori cedole periodiche in corrispondenza della Date di Pagamento (le “Date di Pagamento”) così determinate: in un
primo periodo sulla base di un tasso di interesse prefissato costante o prefissato crescente mentre per il restante periodo della
durata del prestito in funzione dell’andamento del Parametro di Indicizzazione prescelto (valore puntuale del tasso Euribor
trimestrale o semestrale o media mensile del tasso Euribor trimestrale o semestrale), eventualmente maggiorato di uno spread
espresso in punti base, come definito nelle Condizioni Definitive relative a ciascun Prestito.
Non è previsto un limite massimo di Spread. Il tasso annuo lordo delle cedole risultanti verrà arrotondato ai 5 centesimi più
vicini. In ogni caso l’ammontare della cedola non potrà essere inferiore a zero.
Si precisa che la periodicità delle cedole corrisponde con la periodicità del Parametro di Indicizzazione prescelto indicato nelle
pertinenti Condizioni Definitive (la “Periodicità pagamento cedole”).
Le cedole saranno corrisposte con periodicità trimestrale o semestrale come indicato nelle pertinenti Condizioni Definitive. Le
Obbligazioni saranno emesse e denominate in euro.
Le Obbligazioni sopra descritte saranno rimborsate in un’unica soluzione alla data di scadenza indicata nelle Condizioni
Definitive relative a ciascun prestito.
ii) il codice ISIN (International Security Identification Number) o altri analoghi codici di identificazione degli
strumenti finanziari.
Il codice ISIN relativo a ciascuna emissione (il “Codice ISIN”) sarà riportato nelle Condizioni Definitive relative a ciascun
prestito.
4.2
Legislazione in base alla quale gli strumenti finanziari sono stati creati
Le Obbligazioni oggetto della presente Nota Informativa sono regolate dalla legge italiana.
Per qualsiasi contestazione tra gli obbligazionisti e l’Emittente sarà competente il Foro di Lucca, ovvero, ove l’obbligazionista sia
un consumatore ai sensi e per gli effetti dell’art. 1469 bis del Codice Civile e dell’art. 3 del D. Lgs. 206/2005 (c.d. “Codice del
Consumo”), il foro in cui questi ha la residenza o il domicilio elettivo (ex art. 63 del codice del Consumo).
4.3
i)
Forma dei Prestiti Obbligazionari e soggetto incaricato della tenuta dei registri
indicare se gli strumenti finanziari sono nominativi o al portatore e se sono in forma cartolare o de
materializzata
Le Obbligazioni offerte nell’ambito del presente programma sono titoli al portatore.
ii) denominazione e indirizzo del soggetto incaricato della tenuta dei registri
Gli strumenti finanziari oggetto della presente offerta saranno accentrati presso la Monte Titoli (via Mantegna, 6 – 20154
Milano) ed assoggettati al regime di dematerializzazione di cui al D. Lgs 24 giugno 1998, n. 213 ed al Regolamento Congiunto
della Banca d’Italia e della CONSOB recante la disciplina dei servizi di gestione accentrata, di liquidazione, dei sistemi di
garanzia e della relativa società di gestione, adottato con provvedimento del 22 febbraio 2008 come di volta in volta modificato
(o alla normativa di volta in volta vigente in materia).
Gli Obbligazionisti non potranno chiedere la consegna materiale dei titoli rappresentativi delle Obbligazioni.
E’ fatto salvo il diritto di chiedere il rilascio della certificazione di cui all’art. 85 del D.Lgs. 24 febbraio 1998, n. 58, così come
successivamente modificato ed integrato (il “Testo Unico della Finanza” o, brevemente, “TUF”) e all’art. 31, comma 1,
lettera b), del D.Lgs. 24 giugno 1998, n. 213.
4.4
Valuta di emissione degli strumenti finanziari
Le Obbligazioni saranno emesse e denominate in Euro e le cedole corrisposte saranno anch’esse denominate in Euro.
4.5
Ranking degli strumenti finanziari
Gli obblighi a carico dell’Emittente derivanti dalle Obbligazioni di cui alla presente Nota Informativa non sono subordinati ad
52
altre passività dello stesso.
Ne consegue che il credito degli Obbligazionisti verso l’Emittente verrà soddisfatto pari passo con gli altri crediti chirografari
dell’Emittente stesso.
Per tutta la durata delle Obbligazioni, in caso di liquidazione o di sottoposizione a procedure concorsuali dell'Emittente, non
sarà consentita la compensazione tra il debito derivante dalle Obbligazioni ed i crediti vantati dall'Emittente nei confronti degli
Obbligazionisti.
E’ altresì esclusa la possibilità di ottenere o, comunque, far valere garanzie e cause di prelazione in connessione alle
Obbligazioni su beni dell'Emittente, ovvero di terzi aventi diritto di rivalsa nei confronti dell’Emittente.
4.6
Diritti connessi agli strumenti finanziari e procedura per il loro esercizio
Le Obbligazioni incorporano i diritti previsti dalla vigente normativa per i titoli della stessa categoria e quindi il diritto alla
percezione degli interessi alle Date di Pagamento indicate nelle Condizioni Definitive di ciascun Prestito e il diritto al rimborso
del capitale alla data di scadenza.
Non vi sono oneri, condizioni o gravami – di qualsiasi natura – che possono incidere sui diritti dei sottoscrittori delle
obbligazioni.
Si rimanda al precedente punto 4.3 per la gestione accentrata degli strumenti .
4.7
Interessi
i)
Tasso di interesse nominale
Il tasso di interesse nominale sarà di volta in volta indicato nelle Condizioni definitive del singolo prestito obbligazionario.
ii) Disposizioni relative agli interessi da pagare
Le Obbligazioni oggetto della presente Nota Informativa corrisponderanno posticipatamente agli investitori, per tutta la durata
del Prestito, cedole periodiche pagabili con frequenza trimestrale o semestrale, a ciascuna Data di Pagamento applicando il
calendario Target24, la convenzione25 (la “Convenzione”) e la base di calcolo26 (la “Base di Calcolo”) di volta in volta indicate
nelle Condizioni Definitive. Il pagamento degli interessi maturati sarà effettuato dalla Banca sui titoli oggetto del presente
programma accentrati presso la Monte Titoli S.p.A.
A) Obbligazioni a Tasso Fisso
Le Obbligazioni a Tasso Fisso emesse in ragione della presente Nota Informativa corrisponderanno agli investitori Cedole Fisse
il cui importo verrà calcolato applicando un tasso di interesse predeterminato e costante, calcolato come percentuale del valore
nominale, secondo la formula di seguito riportata:
VN * I
Dove:
VN = Valore Nominale dell’Obbligazione;
I = Tasso di interesse nominale annuo predeterminato e costante per tutta la durata del prestito e indicato
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53
nelle Condizioni Definitive.
Il tasso di interesse nominale annuo è commisurato al periodo cedolare.
Il tasso di interesse, la frequenza e le Date di Pagamento delle cedole fisse saranno indicati nelle pertinenti Condizioni
Definitive.
B) Obbligazioni Tasso Fisso Crescente
Le Obbligazioni Tasso Fisso Crescente emesse in ragione della presente Nota Informativa corrisponderanno agli investitori
Cedole Fisse crescenti il cui importo verrà calcolato applicando un tasso di interesse predeterminato e crescente, calcolato
come percentuale del valore nominale, secondo la formula di seguito riportata:
VN * I
Dove:
VN = Valore Nominale dell’Obbligazione;
I = Tasso di interesse nominale annuo predeterminato e crescente per tutta la durata del prestito e indicato
nelle Condizioni Definitive.
Il tasso di interesse nominale annuo è commisurato al periodo cedolare.
Il tasso di interesse, la frequenza e le Date di Pagamento delle cedole fisse crescenti saranno indicati nelle pertinenti Condizioni
Definitive.
C) Obbligazioni a Tasso Variabile
Le obbligazioni emesse in ragione della presente Nota Informativa danno diritto al pagamento di una prima cedola
predeterminata indicata nelle Condizioni Definitive ed al pagamento di cedole successive variabili il cui ammontare è
determinato applicando al valore nominale il valore di riferimento del Parametro di Indicizzazione alla Data di Rilevazione (il
valore puntuale del Tasso Euribor 3 mesi o 6 mesi o la Media mensile del tasso Euribor 3 mesi o 6 mesi), eventualmente
maggiorato di uno Spread (nelle Condizioni Definitive verrà specificato l’eventuale arrotondamento dell’importo delle cedole),
secondo la formula di seguito riportata:
VN * Parametro I
Dove
VN = Valore Nominale dell’Obbligazione;
Parametro I = Valore di Riferimento del Parametro di Indicizzazione alla Data di Rilevazione, eventualmente
maggiorato di uno Spread cosi come indicato nelle Condizioni Definitive;
Parametro di Indicizzazione = indicato nelle Condizioni Definitive;
Valore di Riferimento = valore rilevato secondo le modalità individuate nelle Condizioni Definitive;
Data di Rilevazione = data indicata nelle Condizioni Definitive.
D) Obbligazioni a Tasso Misto: fisso e variabile
Le Obbligazioni emesse in ragione della presente Nota Informativa corrisponderanno agli investitori, per una parte della durata
del Prestito indicata nelle Condizioni Definitive, Cedole Fisse, il cui importo verrà calcolato applicando un tasso di interesse
predeterminato costante o crescente, calcolato come percentuale del Valore Nominale secondo la formula di seguito riportata:
VN * I
Dove:
VN = Valore Nominale dell’Obbligazione;
I = Tasso di interesse nominale annuo predeterminato costante o crescente per tutta la durata del prestito
corrisposto per il periodo indicato nelle Condizioni Definitive
Il tasso di interesse nominale annuo è commisurato al periodo cedolare.
Nondimeno, le Obbligazioni corrisponderanno agli Investitori, per una parte della durata del Prestito indicata nelle Condizioni
Definitive, Cedole Variabili periodiche, il cui importo verrà calcolato applicando al Valore Nominale il valore di riferimento
(“Valore di Riferimento”) del Parametro di Indicizzazione alla Data di Rilevazione eventualmente maggiorato di uno Spread
(nelle Condizioni Definitive verrà specificato l’eventuale arrotondamento dell’importo delle cedole), secondo la formula di
seguito riportata:
VN * Parametro I
54
Dove
VN = Valore Nominale dell'Obbligazione;
Parametro I = Valore di Riferimento del Parametro di Indicizzazione alla Data di Rilevazione, eventualmente
maggiorato di uno Spread cosi come indicato nelle Condizioni Definitive;
Parametro di Indicizzazione = indicato nelle Condizioni Definitive;
Valore di Riferimento = valore rilevato secondo le modalità individuate nelle Condizioni Definitive;
Data di Rilevazione = data indicata nelle Condizioni Definitive.
iii) Data di godimento degli interessi
Nelle Condizione Definitive di ciascun Prestito Obbligazionario verrà indicata la data di godimento (“Data di Godimento”),
intesa come la data a far corso dalla quale le Obbligazioni cominciano a produrre interessi, e la data di pagamento delle cedole
(“Data di Pagamento ”), intesa come la data al ricorrere della quale le Obbligazioni pagheranno gli interessi .
Al riguardo si precisa che la Data di Godimento coincide sempre con la Data di Emissione di ciascun Prestito Obbligazionario.
iv) Data di scadenza degli interessi
Le date di scadenza degli interessi (la “Data di pagamento delle cedole”) saranno indicate di volta in volta nelle Condizioni
Definitive di ciascun prestito.
Qualora la data prevista per il pagamento degli interessi non sia un Giorno Lavorativo, il relativo pagamento sarà effettuato il
primo Giorno Lavorativo successivo senza il riconoscimento di ulteriori interessi. Si farà riferimento al calendario, alla
convenzione di calcolo, e alla base di calcolo indicati nelle Condizioni Definitive del singolo prestito.
v) Termine di prescrizione degli interessi e del capitale
I diritti del titolare delle Obbligazioni si prescrivono, a favore dell’Emittente, per quanto concerne gli interessi, decorsi 5 anni
dalla data di scadenza della cedola e, per quanto concerne il capitale, decorsi 10 anni dalla data in cui le Obbligazioni sono
divenute rimborsabili.
Per le Obbligazioni a Tasso Variabile e per le Obbligazioni a Tasso Misto per il periodo in cui corrispondono cedole a tasso
variabile si applicano i seguenti elementi informativi da VI a XII:
vi) Dichiarazione indicante il tipo di sottostante
Le Obbligazioni a Tasso Variabile e a Tasso Misto (con riferimento alle Cedole Variabili) corrisponderanno ai portatori, delle
cedole periodiche posticipate il cui importo verrà calcolato applicando al Valore Nominale il Parametro di Indicizzazione che
sarà scelto alternativamente tra il valore puntuale del tasso Euribor trimestrale o semestrale e la media mensile del tasso
Euribor trimestrale o semestrale entrambi eventualmente maggiorati di uno Spread.
vii) Descrizione del sottostante sul quale è basato
Le Obbligazioni a Tasso Variabile e le Obbligazioni a Tasso Misto (con riferimento alle Cedole Variabili) emesse nell’ambito della
presente Nota Informativa presentano come Parametro di Indicizzazione un tasso di interesse variabile a breve termine (il
“Tasso di Interesse”), che verrà di volta in volta indicato nelle Condizioni Definitive.
Ai fini della determinazione di ogni cedola, nel caso di Tasso Variabile e Tasso Misto (con riferimento alle Cedole Variabili), il
parametro di indicizzazione sarà:
-TASSO PUNTUALE EURIBOR (European Interbank Offered Rate) è un tasso interbancario, vale a dire il tasso di interesse al
quale le banche prestano denaro ad altre banche. Dopo la nascita dell'euro, undici paesi europei hanno adottato di fatto la
stessa moneta. Per questo motivo è stato deciso di creare un tasso interbancario europeo valido per tutta l'area euro.
Questo tasso ha preso il nome di Euribor. Il pool delle banche di riferimento per la fissazione degli indici Euribor è composto
unicamente da istituti dotati di un rating di prima classe. La selezione delle banche a cui viene richiesta l'emissione delle
proprie quotazioni per la determinazione degli indici Euribor è demandata a un comitato di direzione istituito dalla
Federazione Bancaria Europea. Verrà utilizzato il tasso puntuale EURIBOR3m o EURIBOR6m rilevato il quinto giorno
antecedente l’inizio di godimento della cedola di riferimento secondo la convenzione act/360 pubblicato sulle pagine del
quotidiano “Il Sole 24 Ore”, oppure, in caso di impossibilità, dal circuito internazionali Bloomberg. Tale parametro sarà
definito di volta in volta nelle singole Condizioni Definitive. Il tasso annuo lordo delle cedole risultanti verrà arrotondato ai 5
centesimi più vicini.
- MEDIA MENSILE EURIBOR è un tasso che rappresenta la media dei tassi EURIBOR 3 o 6 mesi su base 360 rilevati nel
secondo mese precedenti la data di godimento delle cedola di riferimento e pubblicata sulle pagine quotidiano “Il Sole 24 Ore”,
oppure, in caso di impossibilità, dal circuito internazionali Bloomberg. Tale parametro sarà definito di volta in volta nelle singole
Condizioni Definitive. Il tasso annuo lordo delle cedole risultanti verrà arrotondato ai 5 centesimi più vicini. Con tale modalità il
calcolo della cedola sarà determinato cinque mesi (per cedola pagata trimestralmente) o otto mesi (per cedola pagata
semestralmente) prima dell’effettivo pagamento delle cedole. Anche in tal caso, in fase di aumento generalizzato dei tassi di
interesse, si potrebbero determinare cedole minori rispetto ai tassi di mercato in essere al momento della data di godimento
55
della cedola.
viii) Metodo utilizzato per mettere in relazione i due valori
Il tasso di interesse utilizzato per il calcolo del valore della cedola è pari al Parametro di Indicizzazione prescelto eventualmente
maggiorato di uno Spread.
Il Parametro di Indicizzazione, gli arrotondamenti su tale parametro (gli “Arrotondamenti”), la data di rilevazione (la “Data
di Rilevazione del Parametro di Indicizzazione”), l'eventuale Spread saranno indicati nelle Condizioni Definitive del
Prestito. L’Emittente potrà prefissare il valore della prima cedola in misura indipendente dal Parametro di Indicizzazione, la cui
entità sarà indicata su base nominale annua lorda nelle Condizioni Definitive della singola emissione.
ix) Indicazione della fonte da cui poter ottenere le informazioni sulla performance passata e futura del
sottostante e sulla sua volatilità
L’Emittente specificherà nelle Condizioni Definitive quale fonte informativa verrà utilizzata per ottenere le informazioni sulla
performance passata e futura del sottostante e sulla sua volatilità (la “Fonte Informativa”).
x) Descrizione di eventuali fatti perturbativi del mercato o della liquidazione aventi un’incidenza sul
sottostante
Qualora nel corso della vita dell'Obbligazione a Tasso Variabile e dell’Obbligazione Tasso Misto (con riferimento alle Cedole
Variabili), si verifichino, relativamente al Parametro di Indicizzazione cui è legato il Prestito Obbligazionario, un evento di natura
straordinaria o di turbativa che ne modifichino la struttura o ne comprometta l'esistenza, l'Agente per il Calcolo, in buona fede,
effettuerà, ove necessario, gli opportuni correttivi, sostituzione del Parametro di Indicizzazione, aggiustamenti o modifiche per
mantenere nella massima misura possibile inalterate le caratteristiche finanziarie originarie delle Obbligazioni secondo gli usi e
la migliore prassi adottati dai mercati (tra cui le regole ISDA 27 ) che saranno comunicate mediante pubblicazione sul sito
internet dell’Emittente.
xi) Regole di adeguamento applicabili in caso di fatti aventi un’incidenza sul sottostante
Non applicabili al presente programma di emissione.
xii) Responsabile del calcolo
L’Emittente assolve al ruolo di Agente per il Calcolo nella determinazione delle cedole e rimborso del capitale.
xiii) Presenza di una componente derivata per quanto riguarda il pagamento degli interessi
Non applicabile
4.8
Data di scadenza e modalità di ammortamento del prestito
i) Data di scadenza
Le Obbligazioni saranno rimborsate alla pari ed in un’unica soluzione alla Data di Scadenza indicata per ciascun Prestito per il
tramite degli Intermediari autorizzati aderenti al sistema di gestione accentrata della Monte Titoli, senza deduzione di spese.
Qualora la data prevista per il rimborso del capitale non sia un Giorno Lavorativo, il relativo pagamento sarà effettuato secondo
il calendario target, la convenzione di calcolo ed la base di calcolo indicati nelle Condizioni Definitive di ciascun Prestito.
ii) Modalità di ammortamento del prestito
Le Obbligazioni saranno rimborsate alla pari in un’unica soluzione alla Data di Scadenza.
4.9
Il rendimento effettivo
i) Indicazione del tasso di rendimento
Le Condizioni Definitive di ciascun Prestito riporteranno l’illustrazione dello specifico rendimento effettivo annuo, al lordo e al
netto dell’effetto fiscale (rispettivamente “Tasso di rendimento effettivo lordo su base annua” e “Tasso di rendimento
effettivo lordo su base annua”).
i)
Illustrazione in forma sintetica del metodo di calcolo del rendimento
Il rendimento effettivo, al lordo ed al netto dell’effetto fiscale, sarà calcolato con il metodo del tasso interno di rendimento in
regime di capitalizzazione composta sulla base dell’importo versato nonché dei flussi cedolari di cassa (interessi e capitale).
Il tasso interno di rendimento rappresenta quel tasso di attualizzazione che rende equivalente la somma dei futuri flussi di
cassa al valore iniziale dell’investimento assumendo che tale titolo sia detenuto fino a scadenza, che non si verifichino eventi di
credito dell’Emittente e che i flussi cedolari siano reinvestiti al medesimo tasso.
Per le Obbligazioni a Tasso Variabile e le Obbligazioni a Tasso Misto (con riferimento alle Cedole Variabili) emesse nell’ambito
della presente Nota Informativa il Tasso di rendimento effettivo su base annua sarà calcolato ipotizzando la costanza del valore
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56
del parametro di indicizzazione rilevato alla data riportata nelle Condizioni Definitive.
4.10 Rappresentanza degli azionisti
Non è prevista la costituzione di una o più organizzazioni (né il mero coinvolgimento di organizzazioni già esistenti) per
rappresentare gli interessi degli Obbligazionisti, ai sensi dell’art. 12 del Testo Unico Bancario.
4.11 Delibere, autorizzazioni e approvazioni
ll piano di emissione descritto nella presente Nota Informativa è incluso nella delibera del Consiglio di Amministrazione del 17
aprile 2014; le Obbligazioni emesse nell’ambito di tale Programma saranno deliberate dal Consiglio di Amministrazione
dell’Emittente e la pertinente delibera sarà indicata nelle Condizioni Definitive del relativo Prestito.
4.12
Data di emissione degli strumenti finanziari
Le Condizioni Definitive di ciascun Prestito riporteranno la Data di Emissione del relativo Prestito.
4.13
Restrizioni alla libera trasferibilità degli strumenti finanziari
Non sono presenti clausole limitative al trasferimento e alla circolazione delle obbligazioni, fatta eccezione per quanto
disciplinato ai punti seguenti.
Le obbligazioni emesse ai sensi di questo Prospetto di Base non sono state e non saranno registrate ai sensi dello United States
Securities Act del 1933, così come modificato, (di seguito il Securities Act) o ai sensi di alcuna regolamentazione finanziaria
in ciascuno degli stati degli Stati Uniti d'America, e non possono essere offerte o vendute negli Stati Uniti d'America o a, o per
conto o a beneficio di, una persona U.S. (United States e U.S. Person il cui significato è quello attribuito nel Regulation S
del Securities Act). Le espressioni utilizzate nel presente paragrafo hanno il significato ad esse attribuite nel Regulation S del
Securities Act (Regulation S).
Le Obbligazioni non possono essere vendute o proposte in Gran Bretagna, se non conformemente alle disposizioni del “Public
Offers of Securities Regulations 1995” ed alle disposizioni applicabili del “FSMA 2000”. Il prospetto di vendita può essere reso
disponibile solo alle persone designate dal “FSMA 2000”.
4.14
Regime fiscale
Quanto segue è una sintesi del regime fiscale proprio delle Obbligazioni vigente alla data di pubblicazione del presente
Prospetto di Base e applicabile a talune categorie di investitori fiscalmente residenti in Italia che detengono le Obbligazioni non
in relazione ad una impresa commerciale nonché agli investitori fiscalmente non residenti in Italia.
Si segnala che, con il Decreto Legge n. 66 del 24 aprile 2014 (“D.L. 66/2014”), recante ulteriori misure urgenti per la
competitività e la giustizia sociale pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale, Serie Generale, n. 95 del 24 aprile 2014, sono state
apportate rilevanti modifiche al regime impositivo delle rendite finanziarie. Le nuove aliquote sono stabilite nella misura del
26%, con alcune eccezioni che prevedono il mantenimento delle precedenti aliquote nette di imposizione.
Nelle Condizioni Definitive di ciascun Prestito sarà indicato il regime fiscale vigente alla data di pubblicazione delle stesse ed
applicabile alle Obbligazioni. Gli investitori sono tenuti a consultare i loro consulenti in merito al regime fiscale proprio
dell’acquisto, della detenzione e della vendita delle Obbligazioni.
Sono a carico degli obbligazionisti ogni altra imposta e tassa presente e futura che per legge colpiscono o dovessero colpire le
presenti Obbligazioni, i relativi interessi ed ogni altro provento ad esse collegato.
Redditi di capitale: agli interessi, premi ed altri frutti delle Obbligazioni è applicabile l'imposta sostitutiva dell'imposta sui
redditi nella misura attualmente in vigore del 26%, ai sensi delle disposizioni di legge vigenti.
Tassazione delle plusvalenze: le plusvalenze, che non costituiscono redditi di capitale, diverse da quelle conseguite
nell'esercizio di imprese commerciali, realizzate mediante cessioni a titolo oneroso, ovvero rimborso delle Obbligazioni, sono
soggette ad imposta sostitutiva nella misura del 26%. Le plusvalenze e le minusvalenze sono determinate secondo i criteri
stabiliti dall'art. 82 del TUIR e successive modifiche e saranno tassate in conformità alle disposizioni di cui all'art. 5 o dei regimi
opzionali di cui agli artt. 6 (risparmio amministrato) o 7 (risparmio gestito) del D.Lgs. 461/97.
Non sono soggette ad imposizione le plusvalenze previste dall’art. 23, comma 1, lett. f/2 del TUIR, realizzate da soggetti non
residenti qualora le Obbligazioni siano negoziate in mercati regolamentati.
L’eventuale imposta sostitutiva sarà applicata dall’Emittente in qualità di “sostituto di imposta”.
57
A.5
CONDIZIONI DELL’OFFERTA
5.1
Condizioni, statistiche relative all’offerta, calendario previsto e modalità di sottoscrizione dell’offerta
5.1.1 Condizioni alle quali l’offerta è subordinata
L'adesione a ciascun Prestito potrà essere effettuata nel corso del periodo di offerta (il "Periodo di Offerta"). Le Obbligazioni
oggetto del presente Programma di Emissione possono essere sottoscritte dalla clientela in possesso di un dossier titoli e di un
conto corrente aperto presso la Banca.
Secondo quanto di volta in volta indicato nelle Condizioni Definitive relative a ciascun Prestito, l'Offerta delle Obbligazioni potrebbe essere subordinata alle condizioni di seguito indicate:
a) "TUTTI I CLIENTI": il prestito sarà sottoscrivibile da tutti i potenziali investitori senza requisiti particolari;
b) "APPORTO DI DENARO FRESCO": il prestito sarà sottoscrivibile da tutti i potenziali investitori che abbiano apportato o
siano interessati ad apportare nuova liquidità, realizzata anche attraverso lo smobilizzo di strumenti finanziari non in giacenza
presso la Banca Emittente, entro un certo periodo di tempo prestabilito che verrà di volta in volta precisato nelle Condizioni Definitive di Offerta, sempre e comunque nei limiti massimi dell’importo di nuova liquidità apportata;
c) "NUOVA CLIENTELA": il prestito sarà sottoscrivibile da tutti i potenziali investitori che, entro un periodo di tempo prestabilito, siano diventati o intendano diventare nuovi clienti dell'Emittente, secondo quanto indicato nelle Condizioni Definitive del
singolo Prestito;
d) "CONVERSIONE DA OPERAZIONI DI PRONTI CONTRO TERMINE": il prestito sarà sottoscrivibile da tutti i potenziali
investitori che, ad una determinata data, risultino intestatari di operazioni di "Pronti contro termine" in cui l'Emittente sia controparte passiva, secondo quanto indicato nelle Condizioni Definitive del singolo Prestito;
f) “CLIENTI APPARTENENTI A SPECIFICA FILIALE/DIPENDENZA O ZONA TERRITORIALE DI COMPETENZA
DELLA BANCA”: il prestito sarà sottoscrivibile da tutti i potenziali investitori, che ha una determinata data siano clienti di una
specifica filiale/dipendenza o zona territoriale, secondo quanto indicato nelle Condizioni Definitive del singolo prestito.
5.1.2 Ammontare totale dell’offerta e valuta di emissione
Le Condizioni Definitive del singolo Prestito conterranno l’ammontare massimo dell’emissione espresso in euro (l’“Ammontare
Totale”) nonché il numero massimo di Obbligazioni calcolato sulla base del Valore Nominale pari a euro 1.000,00. Le
obbligazioni saranno emesse in valuta Euro.
L’Emittente avrà la facoltà di aumentare ovvero diminuire l’Ammontare Totale dell’emissione durante il Periodo di Offerta,
dandone comunicazione tramite apposito avviso trasmesso alla CONSOB e pubblicato sul sito internet dell’Emittente
www.bccversilia.it.
5.1.3 Periodo di Offerta e descrizione delle procedure di sottoscrizione
Le Condizioni Definitive del singolo Prestito conterranno l’indicazione dell’inizio e della fine del periodo di offerta (“Periodo di
Offerta”). L’adesione a ciascun Prestito potrà essere effettuata nel corso del Periodo di Offerta.
L’Emittente si riserva inoltre la facoltà di procedere alla chiusura anticipata dell’offerta senza preavviso, anche se non è stato
raggiunto l’importo massimo della Singola Offerta indicato nelle Condizioni Definitive, sospendendo immediatamente,
l’accettazione di ulteriori richieste e dandone immediatamente comunicazione al pubblico ovvero prima della chiusura del
Periodo di Offerta, tramite apposito avviso trasmesso alla CONSOB e pubblicato sul sito internet dell’Emittente
www.bccversilia.it.
Si potrà procedere alla chiusura anticipata dell’offerta nel caso di:
- mutate esigenze dell’Emittente;
- mutate condizioni di mercato;
- raggiungimento dell’Ammontare Totale di ciascuna Offerta.
L’Emittente si riserva altresì la facoltà di prorogare il Periodo di Offerta secondo le medesime forme e modalità previste nel
caso di chiusura anticipata dell’offerta di cui sopra.
Le domande di adesione dovranno essere presentate mediante la consegna dell’apposito Modulo di Adesione, disponibile
presso le sedi e le filiali dell’Emittente, debitamente compilato e sottoscritto dal richiedente. Non saranno ricevibili né
considerate valide le domande di adesione pervenute prima dell’inizio del Periodo di Offerta e dopo il termine del Periodo di
Offerta.
Infine, ai sensi dell’articolo 16 della Direttiva Prospetto, nel caso in cui l'Emittente proceda alla pubblicazione di supplementi al
Prospetto di Base, secondo le modalità di cui alla Direttiva Prospetto e dell'articolo 94, comma 7 del Testo Unico della Finanza,
gli investitori, che abbiano già aderito all'Offerta prima della pubblicazione del supplemento, potranno, ai sensi dell’art. 95-bis
comma 2 del Testo Unico della Finanza, revocare la propria accettazione entro il secondo Giorno Lavorativo successivo alla
pubblicazione del supplemento medesimo, mediante una comunicazione scritta all'Emittente o secondo le modalità indicate nel
contesto del supplemento medesimo.
58
Il supplemento è pubblicato sul sito internet dell’Emittente www.bccversilia.it. Della pubblicazione del supplemento verrà data
notizia con apposito avviso.
5.1.4 Possibilità di ritiro dell’Offerta e/o riduzione dell’ammontare delle sottoscrizioni
Qualora tra la data di pubblicazione delle Condizioni Definitive del relativo Prestito e comunque prima della Data di Emissione
e/o di Regolamento, dovessero verificarsi circostanze straordinarie, così come previste nella prassi internazionale ovvero eventi
negativi riguardanti la situazione finanziaria, patrimoniale, reddituale dell’Emittente nonché, per motivi di opportunità (quali a
titolo esemplificativo ma non esaustivo, condizioni sfavorevoli di mercato o il venir meno della convenienza dell’Offerta) che
siano tali, secondo il ragionevole giudizio dell’Emittente da pregiudicare in maniera sostanziale la fattibilità e/o la convenienza
dell’Offerta, l’Emittente avrà facoltà di non dare inizio alla singola Offerta ovvero di ritirarla e la stessa dovrà ritenersi annullata.
Tale decisione verrà comunicata tempestivamente al pubblico mediante apposito avviso da pubblicarsi sul sito internet
dell’Emittente e, contestualmente, trasmesso alla CONSOB entro la data di inizio dell’offerta delle relative Obbligazioni.
Ove l’Emittente si sia avvalso della facoltà di ritirare integralmente l’offerta di un Prestito ai sensi delle disposizioni che
precedono, tutte le domande di adesione all’offerta saranno perciò da ritenersi nulle ed inefficaci e le parti saranno libere da
ogni obbligo reciproco, senza necessità di alcuna ulteriore comunicazione da parte dell’Emittente, fatto salvo l’obbligo per
l’Emittente di restituzione del capitale ricevuto in caso questo fosse stato già pagato da alcuno dei sottoscrittori senza
corresponsione di interessi.
L’Emittente darà corso all’emissione delle Obbligazioni in base alle adesioni pervenute anche qualora tali adesioni non
dovessero raggiungere la totalità delle Obbligazioni oggetto di offerta.
5.1.5 Ammontare minimo e/o massimo dell’importo sottoscrivibile
Il taglio minimo sottoscrivibile per ogni obbligazioni è pari a euro 1.000,00 e suoi multipli.
5.1.6 Modalità e termini per il pagamento e la consegna degli strumenti finanziari
Il pagamento delle Obbligazioni sarà effettuato alla/e data/e di regolamento (la/e “Data/e di Regolamento”) mediante
addebito, a cura dell’Emittente, di un importo pari al prezzo di emissione, eventualmente maggiorato dei ratei di interessi
maturati tra la Data di Godimento e la Data di Regolamento come indicato nelle Condizioni Definitive relative a ciascun Prestito,
sui conti dei sottoscrittori.
Le sottoscrizioni effettuate alla Data di Godimento saranno regolate, salvo ove diversamente previsto nelle Condizioni Definitive
del singolo Prestito Obbligazionario, alla Data di Godimento stessa. Le sottoscrizioni effettuate successivamente alla Data di
Godimento saranno regolate alla prima Data di Regolamento utile che potrà essere anche successiva alla chiusura del Periodo
di Offerta. In tal caso, il Prezzo di Emissione da corrispondere per la sottoscrizione delle Obbligazioni dovrà essere maggiorato
del rateo di interessi giornalieri maturati tra la Data di Godimento e la relativa Data di Regolamento.
Si rappresenta che nel caso di estensione del periodo di validità dell'offerta ai sensi del precedente paragrafo 5.1.3, le eventuali
nuove Date di Regolamento saranno indicate nel comunicato pubblicato sul sito internet dell'Emittente e del Responsabile del
Collocamento se diverso dall’Emittente.
Le Condizioni Definitive di ciascun Prestito potranno prevedere più date di regolamento nel Periodo di Offerta.
Nell’ipotesi in cui durante il Periodo di Offerta vi sia un’unica Data di Regolamento questa coinciderà con la Data di Godimento.
Le sottoscrizioni effettuate successivamente alla Data di Godimento saranno regolate alla prima Data di Regolamento utile
compresa nel Periodo di Offerta. In tal caso il prezzo di sottoscrizione sarà maggiorato del rateo interessi maturato e calcolato
dalla Data di Godimento alla Data di Regolamento.
Qualora l’Emittente si riservi la facoltà di estendere la durata del Periodo di Offerta potrà stabilire date di regolamento
aggiuntive nelle quali dovrà essere effettuato il pagamento del Prezzo di Emissione, dandone comunicazione tramite avviso
trasmesso alla CONSOB e pubblicato sul sito internet dell’Emittente all’indirizzo www.bccversilia.it.
I titoli saranno messi a disposizione degli aventi diritto in pari data mediante deposito presso la Monte Titoli S.p.A..
5.1.7 Diffusione dei risultati dell’offerta
L’Emittente comunicherà, entro 5 giorni successivi alla conclusione del Periodo di Offerta, i risultati
dell’art. 13 comma 2 del Regolamento Emittenti approvato dalla CONSOB con delibera 11971/99 e
integrazioni. La diffusione dei risultati dell’offerta avverrà mediante un annuncio pubblicato sul
all’indirizzo www.bccversilia.it. e reso disponibile in forma stampata e gratuitamente presso la
dell’Emittente.
della medesima ai sensi
successive modifiche ed
sito web dell’Emittente
sede legale e le filiali
5.1.8 Eventuali diritti di prelazione
Eventuali diritti di prelazione saranno indicati nelle pertinenti Condizioni Definitive.
59
5.2
Piano di ripartizione e di assegnazione
5.2.1
Destinatari dell’offerta
Le Obbligazioni saranno emesse e collocate interamente ed esclusivamente sul mercato italiano ed in particolare sul territorio
in cui opera la Banca.
Così come previsto nel paragrafo 5.1.1 l'Offerta delle Obbligazioni potrà essere riservata in sottoscrizione a particolari categorie
di investitori secondo quanto indicato nella Condizioni Definite relative a ciascun Prestito.
5.2.2. Comunicazione ai sottoscrittori dell’ammontare assegnato
Salvo ove diversamente indicato nelle Condizioni Definitive, non sono previsti criteri di riparto. Saranno pertanto assegnate
tutte le Obbligazioni richieste dai sottoscrittori durante il Periodo di Offerta fino al raggiungimento dell’importo massimo
dell’Offerta. Infatti, qualora durante il Periodo di Offerta le richieste raggiungessero l’importo massimo indicato nelle Condizioni
Definitive, si procederà alla chiusura anticipata dell’Offerta, che sarà comunicata al pubblico mediante avviso trasmesso alla
CONSOB e reso disponibile sul sito internet dell’Emittente.
Le richieste di sottoscrizione saranno soddisfatte secondo l’ordine cronologico di prenotazione.
Di conseguenza, non è prevista una procedura per la comunicazione dell’assegnazione e le Obbligazioni saranno negoziabili
dopo l’avvenuto regolamento contabile della sottoscrizione.
5.3
Fissazione del prezzo di emissione
5.3.1. Indicazione del prezzo previsto al quale saranno offerti gli strumenti finanziari o del metodo utilizzato
per determinarlo e della procedura di comunicazione del prezzo. Ammontare delle spese specificamente poste a
carico del sottoscrittore o dell’acquirente.
i)
Prezzo previsto al quale saranno offerti gli strumenti finanziari
Il prezzo di emissione sarà indicato in euro nelle pertinenti Condizioni Definitive e sarà fissato al 100% del valore nominale. Per
eventuali sottoscrizioni con Date di Regolamento successive alla Data di Godimento, al prezzo di sottoscrizione saranno
aggiunti gli eventuali interessi maturati calcolati dalla Data di Godimento alla Data di Regolamento.
ii)
Metodo utilizzato per determinare il prezzo e procedura per comunicarlo
Il Prezzo di Emissione delle Obbligazioni sarà di volta in volta determinato sulla base della curva dei tassi IRS e del merito di
credito dell’Emittente, misurato da un premio aggiuntivo, o spread, rispetto alla citata curva secondo le modalità previste dalla
Policy di Pricing dell’Emittente. La tecnica di calcolo utilizzata è quella dello sconto finanziario, vale a dire considerando il valore
attuale dei futuri flussi di cassa dell’Obbligazione.
iii) Ammontare delle spese e delle imposte specificamente poste a carico del sottoscrittore dell’acquirente
L’Emittente non applica commissioni di sottoscrizione, collocamento o altri oneri in sede di sottoscrizione delle Obbligazioni.
Relativamente agli aspetti fiscali si rinvia al paragrafo 4.14.
5.4
Collocamento e sottoscrizione
5.4.1 Il Responsabile del Collocamento
Il ruolo di Responsabile del Collocamento sarà svolto dall’Emittente e le Obbligazioni saranno offerte esclusivamente presso la
Sede e le Filiali dell’Emittente. Le Obbligazioni non verranno collocate tramite Offerta "fuori Sede".
5.4.2 Denominazione e indirizzo degli organismi incaricati del servizio finanziario
Salvo ove diversamente indicato nelle Condizioni Definitive, il pagamento degli interessi e il rimborso del capitale avverranno a
cura dell’Emittente aderente al sistema di gestione accentrata di Monte Titoli S.p.A.
5.4.3 Accordi di sottoscrizione
Non sussistono accordi di sottoscrizione.
A.6
AMMISSIONE ALLA NEGOZIAZIONE E MODALITÀ DI NEGOZIAZIONE
6.1
Mercati presso i quali è stata richiesta l’ammissione alle negoziazioni
Le Obbligazioni oggetto del seguente programma non saranno oggetto di domanda per l’ammissione a quotazione su mercati
regolamentati né l’Emittente agirà in qualità di internalizzatore sistematico. L’emittente tuttavia si impegna a richiedere la
quotazione per l’ammissione alla quotazione sul sistema multilaterale di negoziazione Hi-MTF segmento order driven
autorizzato dalla CONSOB con delibera n. 16320 del 29 gennaio 2008. Tale mercato è organizzato e gestito da Hi-MTF SIM
60
S.p.A., società partecipata da ICCREA Banca (Istituto Centrale delle Banche di Credito Cooperativo) che svolge anche il ruolo di
Aderente Diretto nel suddetto mercato. Si rinvia al “Regolamento Hi-MTF - segmento order driven”, a disposizione sul sito
internet www.hi-mtf.com per informazioni relative alle modalità di negoziazione dei titoli su tale mercato.
Non vi è alcuna garanzia che l’ammissione a negoziazione sia accolta nè che le obbligazioni siano effettivamente ammesse a
negoziazione. Nel caso in cui la domanda di ammissione alla negoziazione non dovesse essere accolta, la Banca ne darà
apposita comunicazione agli investitori con un avviso che sarà pubblicato sul proprio sito internet all’indirizzo
www.bccversilia.it e reso disponibile in forma stampata e gratuitamente presso la sede legale e le filiali dell’Emittente.
6.2
Quotazione su altri mercati regolamentati
La Banca ha già Obbligazioni di propria emissione quotate sul sistema multilaterale di negoziazione Hi-MTF segmento order
driven.
6.3
Soggetti intermediari operanti sul mercato secondario
Nel caso in cui le obbligazioni siano ammesse a negoziazione sul sistema multilaterale di negoziazione Hi-MTF segmento order
driven e al fine di sostenere la significatività delle transazioni su tale sistema di negoziazione, la Banca potrà intervenire sullo
stesso in qualità di liquidity provider allo scopo di dare esecuzione agli ordini della clientela che non dovessero trovare naturale
contropartita sul mercato entro tre giorni lavorativi dalla data di inserimento dell’ordine medesimo da parte del cliente. Tale
mercato è organizzato e gestito da Hi-MTF SIM S.p.A., società partecipata da ICCREA Banca (Istituto Centrale delle Banche di
Credito Cooperativo) che svolge anche il ruolo di Aderente Diretto nel suddetto mercato. La banca per la determinazione del
fair value si avvale del servizio di pricing di Iccrea Banca la quale, con l’ausilio di idonee procedure informatiche, trasmette
giornalmente all’Emittente il file con i prezzi così calcolati con la metodologia cd. “Frozen Spread”.
Tale metodologia di valutazione prevede che il fair value dei titoli obbligazionari di propria emissione sia determinato mediante
la curva risk-free a cui viene applicato uno spread di emissione che tiene conto del merito di credito dell’emittente; tale
componente, calcolata come differenza tra il tasso di rendimento del titolo e il tasso risk-free alla data di valutazione iniziale,
viene mantenuta costante per tutta la vita dell’obbligazione. Le valutazioni successive rispetto a quella iniziale riflettono, quindi,
esclusivamente variazioni della curva risk-free di mercato.
Non può comunque essere escluso che, in caso di eventuale valutazione delle Obbligazioni effettuata da soggetti diversi
dall’Emittente, il prezzo delle stesse possa subire variazioni negative in caso di peggioramento della situazione finanziaria
dell’Emittente ovvero in caso di deterioramento del suo merito creditizio. Non si può quindi escludere che i prezzi delle
Obbligazioni sul mercato secondario possano essere influenzati, tra l’altro, da un diverso apprezzamento del Rischio Emittente.
In caso di disinvestimento dei titoli prima della scadenza, il sottoscrittore potrebbe subire delle perdite in conto capitale, in
quanto l’eventuale vendita potrebbe avvenire a un prezzo inferiore a quello di emissione.
In “condizioni normali” di mercato, l’Emittente applicherà al prezzo determinato secondo la metodologia sopra descritta uno
spread denaro/lettera nella misura massima di ±75 basis points. Lo spread denaro/lettera potrà eventualmente essere inasprito
in “condizioni di stress” di ulteriori ±50 basis points conseguenti alle variazioni di indicatori finanziari e di mercato selezionati i
ottemperanza a quanto previsto nella “Policy di Pricing” dell’Emittente.
L’Emittente, qualora le obbligazioni non siano ammesse alla negoziazione sul sistema multilaterale di negoziazione denominato
Hi-Mtf e gestito dalla Società Hi-Mtf Sim S.p.A.. non assume l’onere di controparte, non impegnandosi incondizionatamente al
riacquisto di qualunque quantitativo di Obbligazioni su iniziativa dell’investitore. La Banca tuttavia si riserva la facoltà di
effettuare, esclusivamente per la propria clientela, operazioni di riacquisto delle Obbligazioni nel corso della vita delle
medesime in conto proprio al di fuori di qualunque struttura di negoziazione alle stesse condizioni, in termini di prezzo e spread
denaro-lettera, applicate alle obbligazioni quotate su Hi-MTF.
Le condizioni principali di negoziazione saranno indicate nelle Condizioni Definitive di ciascun prestito (“Limiti
Quantitativi”, ”Commissioni di negoziazione”). Per ulteriori informazioni si rimanda al documento di Sintesi della Policy di Pricing,
e come anche specificato nel documento di sintesi “Strategia per l’esecuzione e la trasmissione degli ordini”. I documenti
sopraccitati sono disponibili sul sito internet www.bccversilia.it e, a richiesta, in forma stampata e gratuita, presso la Sede e/o
le Filiali della Banca.
La Banca ha inoltre la facoltà di sospendere per un periodo indeterminato l’intervento in qualità di liquidity ovvero la
negoziazione in conto proprio delle obbligazioni di propria emissione in veste di acquirente e/o venditore qualora le condizioni
di mercato, l’ammontare delle proposte di negoziazione o l’ammontare dei titoli già riacquistati possano arrecare grave
pregiudizio alla Banca o agli stessi obbligazionisti. In relazione a quanto precede l’investitore si potrebbe trovare
nell’impossibilità di rivendere il titolo prima della scadenza naturale.
A.7
INFORMAZIONI SUPPLEMENTARI
7.1 Consulenti legati all’Emissione
Non vi sono consulenti legati all’Emissione
7.2 Informazioni contenute nella Nota Informativa sottoposte a revisione
La presente Nota Informativa non contiene informazioni sottoposte a revisione contabile o a revisione contabile limitata da
61
parte dei revisori legali dei conti.
7.3 Pareri o relazioni di esperti, indirizzo e qualifica
La presente Nota Informativa non contiene pareri o relazioni di terzi in qualità di esperti.
7.4 Informazioni provenienti da terzi
La presente Nota Informativa non contiene informazioni provenienti da terzi.
7.5 Rating dell’Emittente e dello strumento finanziario
Alla data della presente Nota Informativa l’Emittente e le obbligazioni emesse nel presente programma di emissione non è
dotato di rating.
A.8
INFORMAZIONI SUL GARANTE
8.1
Soggetto garante e finalità della garanzia
La Banca Versilia Lunigiana e Garfagnana - Credito Cooperativo, società Cooperativa aderisce al Fondo di Garanzia degli
Obbligazionisti del Credito Cooperativo. L’ammissione delle obbligazioni al Fondo di Garanzia degli Obbligazionisti del Credito
Cooperativo sarà specificata nelle Condizioni Definitive della singola emissione obbligazionaria.
8.2
Natura della Garanzia
Il Fondo di Garanzia degli Obbligazionisti è un consorzio costituito tra Banche di Credito Cooperativo. Il Fondo è stato costituito
il 22 luglio 2004 ed ha iniziato a svolgere la sua attività dal 1° gennaio 2005.
Scopo del Fondo, attraverso l’apprestamento di un meccanismo di garanzia collettiva da parte delle banche consorziate, è la
tutela dei portatori, persone fisiche o giuridiche, di titoli obbligazionari emessi dalle Banche consorziate. La garanzia è attuabile
nell’ipotesi di mancato adempimento alla scadenza dell’obbligo di rimborso dei ratei di interessi o del capitale, nei limiti e con le
modalità previsti dallo Statuto e dal Regolamento del Fondo.
Il Fondo interviene, nel caso di inadempimento degli obblighi facenti capo alle Banche consorziate:
a) attraverso la fornitura di mezzi alla Banca che non abbia onorato alla scadenza il debito di pagamento del rateo di interessi
dei titoli obbligazionari da essa emessi, anche nel caso in cui la Banca sia stata sottoposta alla procedura di Amministrazione
Straordinaria, su richiesta, rispettivamente, del Consiglio di Amministrazione o del Commissario Straordinario;
b) attraverso il pagamento del controvalore dei titoli, su richiesta dei loro portatori, nel caso di inadempimento dell’obbligo di
rimborso del capitale alla scadenza, anche nel caso in cui la Banca sia stata sottoposta alla procedura di liquidazione coatta
amministrativa. L’intervento del Fondo non ha tuttavia luogo nel caso di sospensione dei pagamenti ai sensi dell’art. 74 del
D.Lgs. 1° settembre 1993, n. 385 ed in quello di continuazione dell’esercizio dell’impresa disposta all’atto dell’insediamento
degli organi liquidatori ai sensi dell’art. 90 del citato D.Lgs..
8.3
Campo d’applicazione della Garanzia
Ai fini dell’intervento il regolamento del prestito obbligazionario deve contenere una clausola che attribuisca ai sottoscrittori dei
titoli ed ai loro portatori il diritto al pagamento da parte del Fondo del controvalore dei titoli posseduti nei limiti e nelle
condizioni previsti dallo statuto del Fondo.
Il diritto all’intervento del Fondo può essere esercitato solo nel caso in cui il portatore dimostri l’ininterrotto possesso dei titoli
nei tre mesi antecedenti l’evento di default e per un ammontare massimo complessivo dei titoli posseduti da ciascun portatore
non superiore a € 103.291,38 (Euro centotremiladuecentonovantuno/trentotto) indipendentemente dallo loro derivazione da
una o più emissioni obbligazionarie garantite.
Sono comunque esclusi dalla garanzia i titoli detenuti dalle banche consorziate, e quelli detenuti, direttamente o indirettamente
per interposta persona, dagli amministratori, dai sindaci e dall’alta direzione delle Banche consorziate. Qualora i titoli siano
depositati presso la stessa Banca emittente o presso altra Banca, anche non consorziata, l’intervento del Fondo è comunque
subordinato ad una richiesta diretta in tal senso dei loro portatori ovvero ad un mandato espressamente conferito a questo
scopo alla Banca depositaria.
8.4
Informazioni sul garante
Nell’effettuazione degli interventi il Fondo si avvale dei mezzi che le consorziate si impegnano a tenere a disposizione dello
62
stesso ai sensi degli artt. 5 e 25 dello statuto del Fondo. La somma di tali mezzi, calcolata con riferimento alle date del 30
giugno e del 31 dicembre antecedenti l’evento di default, al netto degli importi somministrati per l’effettuazione di precedenti
interventi, rappresenta la dotazione collettiva massima del Fondo medesimo a disposizione degli interventi. Alla data di
redazione del presente documento la dotazione massima collettiva del Fondo è pari per il periodo gennaio – giugno 2014 è pari
a euro € 833.777.558,92.
63
–
A.9 Modello delle Condizioni Definitive
Società Cooperativa con sede legale in Pietrasanta (LU) - Via Mazzini n. 80
Iscritta all’Albo delle Banche al n. 4489.10 (Cod. ABI 08726)
all’Albo delle Società Cooperative al n. A166987
Numero di iscrizione nel Registro delle Imprese di Lucca e
Codice Fiscale e Partita IVA 00174600460
Aderente al Fondo di Garanzia dei Depositanti ed
al Fondo di Garanzia degli Obbligazionisti del Credito Cooperativo
CONDIZIONI DEFINITIVE
di Offerta di prestiti obbligazionari denominati
(Banca Versilia Lunigiana e Garfagnana - Tasso fisso)
(Banca Versilia Lunigiana e Garfagnana - Tasso fisso crescente)
(Banca Versilia Lunigiana e Garfagnana - Tasso variabile)
(Banca Versilia Lunigiana e Garfagnana - Tasso misto)
[ISIN DEL PRESTITO]
Le presenti Condizioni Definitive sono state trasmesse a CONSOB in data [•] e si riferiscono al Prospetto di Base depositato
presso la CONSOB in data [•] a seguito dell’approvazione comunicata con nota n. [•] procedimento [•] del [•].
Le presenti Condizioni Definitive sono state elaborate ai fini dell’art. 5, paragrafo 4, della direttiva 2003/71/CE, e devono essere
lette congiuntamente al Prospetto di Base e ad eventuali Supplementi.
Il Prospetto di Base ed eventuali Supplementi saranno pubblicati sul sito internet dell’Emittente www.bccversilia.it e, in forma
stampata e gratuita, richiedendone una copia presso la sede legale dell’Emittente in Via Mazzini, 80 - 55045 Pietrasanta (LU)
e/o presso le filiali dello stesso.
Si invita l'investitore a leggere le presenti Condizioni Definitive congiuntamente al Prospetto di Base al fine di ottenere
informazioni complete sull'Emittente e sulle Obbligazioni.
La Nota di Sintesi relativa alla singola emissione è allegata alle presenti Condizioni Definitive.
L’adempimento di pubblicazione delle presenti Condizioni Definitive non comporta alcun giudizio della CONSOB
sull’opportunità dell’investimento e sul merito dei dati e delle notizie allo stesso relativi.
64
INFORMAZIONI ESSENZIALI
Conflitti di interesse
[•] Ulteriori conflitti di interesse
INFORMAZIONI RIGUARDANTI GLI STRUMENTI FINANZIARI DA OFFRIRE
Tipologia di Obbligazioni
Obbligazioni a Tasso [•]
Denominazione dell’Obbligazione
[•]
Valore nominale
[•]
Codice ISIN
[•]
Data di emissione
[•]
Data di godimento
[•]
Data di scadenza
[•]
Durata
[•]
Periodicità pagamento cedole
Le Cedole saranno pagate con frequenza [trimestrale / semestrale]:
Date di Pagamento delle cedole
Tasso Interesse
Annuo
Nominale
Lordo
Le cedole saranno pagate in occasione delle seguenti date:
([•] inserire tutte le date di pagamento cedole del singolo Prestito Obbl.rio)
(Obbligazioni a Tasso Fisso e Tasso Fisso Crescente):
Il Tasso di interesse lordo annuo è il seguente: [•]%
(Obbligazioni a Tasso Variabile):
Tasso di Interesse lordo annuo della prima cedola predeterminata [•]%
(Obbligazioni a Tasso Misto):
Tasso di Interesse lordo annuo delle Cedole predeterminate [fisse/crescenti] è
il seguente: [•]%
Tasso Interesse Netto Annuo
(Obbligazioni a Tasso Fisso e Tasso Fisso Crescente):
Tasso di interesse netto annuo in base alla normativa fiscale vigente alla data
delle presenti Condizioni Definitive [•]%
(Obbligazioni a Tasso Variabile):
Tasso di Interesse netto annuo della prima cedola predeterminata in base alla
normativa fiscale vigente alla data delle presenti Condizioni Definitive [•]%
(Obbligazioni a Tasso Misto):
Tasso di Interesse netto annuo delle Cedole predeterminate [fisse/crescenti] in
base alla normativa fiscale vigente alla data delle presenti Condizioni Definitive
[•]%
Parametro di indicizzazione
(Non Applicabile)
Spread
(Il Parametro di indicizzazione delle obbligazioni è [•] [(il tasso puntuale
Euribor 3 mesi o 6 mesi rilevato secondo la convenzione act/360), ovvero (la
media mensile dell’Euribor 3 mesi o dell’Euribor 6 mesi rilevato secondo la
convenzione act/360 il secondo mese precedente la data di godimento della
cedola)] pubblicato sulle pagine del quotidiano “Il Sole 24 Ore”, nonché sui
principali quotidiani economici finanziari a diffusione nazionale ed europea).
( Non Applicabile)
Tasso di Rendimento Effettivo lordo
annuo
(Il Parametro di Indicizzazione sarà maggiorato di uno spread pari a [•] pb)
(Obbligazioni a Tasso Fisso e Tasso Fisso Crescente):
Il Tasso di rendimento effettivo lordo annuo è il seguente: [•]%
(Obbligazioni a Tasso Variabile):
Il tasso di rendimento effettivo lordo annuo è il seguente [•]% (calcolato,
ipotizzando la costanza del parametro di riferimento rilevato alla data della
presenti Condizioni Definitive per tutta la durata del prestito).
(Obbligazioni a Tasso Misto):
65
Il tasso di rendimento effettivo annuo lordo è il seguente [•]% (calcolato,
ipotizzando la costanza del parametro di riferimento rilevato alla data della
presenti Condizioni Definitive per tutta la durata del prestito).
Tasso di Rendimento Effettivo netto
annuo
(Obbligazioni a Tasso Fisso e Tasso Fisso Crescente):
Il Tasso di rendimento effettivo netto annuo in base alla normativa fiscale
vigente alla data delle presenti Condizioni Definitive, è il seguente: [•]
(Obbligazioni a Tasso Variabile):
il Tasso di rendimento effettivo netto annuo in base alla normativa fiscale
vigente alla data delle presenti Condizioni Definitive, è il seguente:
[•]%(calcolato, ipotizzando la costanza del parametro di riferimento rilevato
alla data della presenti Condizioni Definitive per tutta la durata del prestito).
(Obbligazioni a Tasso Misto):
il Tasso di rendimento effettivo netto annuo in base alla normativa fiscale
vigente alla data delle presenti Condizioni Definitive, è il seguente:
[•]%(calcolato, ipotizzando la costanza del parametro di riferimento rilevato
alla data della presenti Condizioni Definitive per tutta la durata del prestito).
Data di rilevazione del Parametro di
Indicizzazione
Arrotondamento
Calendario
Convenzione di calcolo
Base per il calcolo
Prezzo di rimborso e modalità di
rimborso
Data
di
delibera
del
prestito
obbligazionario da parte del CdA
Condizioni dell’offerta
Ammontare totale dell’offerta
Periodo di offerta
(Non Applicabile)
[•]
(Non Applicabile)
(Il tasso annuo lordo delle cedole risultanti verrà arrotondato ai 5 centesimi più
vicini)
[•]
(Following Business Day Convention), o (Modified Following Business Day
Convention)
(Actual/Actual ICMA) o (Actual/360)
Alla scadenza verrà rimborsato il 100% del valore nominale in unica soluzione
senza deduzione di spese presso l’Emittente o per il tramite di intermediari
aderenti a Monte Titoli.
[•]
CONDIZIONI DELL’OFFERTA
[L’Offerta è indirizzata al pubblico indistinto]
Ovvero
[Il prestito sarà sottoscrivibile da tutti i potenziali investitori che abbiano
apportato o siano interessati ad apportare nuova liquidità (“Apporto di Denaro
fresco”) realizzata anche attraverso lo smobilizzo [entro un periodo di tempo
prestabilito] di strumenti finanziari non in giacenza presso la Banca Emittente,
sempre e comunque nei limiti massimi dell’importo di nuova liquidità apportata;]
[Il prestito sarà sottoscrivibile da tutti i potenziali investitori che, [ad una
determinata data], siano diventati o intendano diventare nuovi clienti
dell'Emittente (Nuova Clientela)];
[Il prestito sarà sottoscrivibile da tutti i potenziali investitori che, [ad una
determinata data], risultino intestatari di operazioni di "Pronti contro termine"
(conversione da operazioni di PCT) in cui l'Emittente sia controparte passiva];
[Il prestito sarà sottoscrivibile da tutti i potenziali investitori che, [ad una
determinata data], siano clienti della filiale/dipendenza [specificare
filiale/dipendenza] o zona territoriale di competenza [specificare zona
territoriale] dell’Emittente]
L’Ammontare Totale dell’emissione è pari a [•] Euro, per un totale di n. [•]
Obbligazioni, ciascuna del Valore Nominale di 1.000 Euro. L’Emittente nel
periodo di offerta ha facoltà di aumentare/diminuire l’Ammontare Totale tramite
comunicazione sul proprio sito internet www.bccversilia.it e alla Consob.
Le Obbligazioni saranno offerte dal [•] al [•]. L'Emittente potrà procedere, in
qualsiasi momento durante il Periodo di Offerta, alla chiusura anticipata
dell'offerta qualora le richieste eccedessero l’Ammontare Totale, ovvero per
variazione delle condizioni di mercato o per mutate esigenze dell’Emittente,
66
sospendendo immediatamente l'accettazione di ulteriori richieste. In tal caso
l'Emittente ne darà comunicazione mediante apposito avviso da pubblicarsi sul
sito internet dell'Emittente stesso e, contestualmente, trasmesso alla CONSOB.
Tale comunicazione sarà disponibile presso la sede e le filiali dell’Emittente.
Circostanze straordinarie per revoca
dell’offerta
Motivi di Opportunità per ritiro
dell’offerta
Lotto minimo
Data Regolamento
Prezzo di emissione / sottoscrizione
Commissioni
di
sottoscrizione/
collocamento / altri oneri
[•]
[•]
Le domande di adesione all’offerta dovranno essere presentate per quantitativi
non inferiori a n. [•] Obbligazioni.
[•]
Il Prezzo di Emissione delle Obbligazioni è pari al 100% del Valore Nominale, e
cioè Euro 1.000 per Obbligazione.
Il Prezzo di Sottoscrizione delle Obbligazioni è pari al Prezzo di Emissione, e cioè
Euro 1.000 per Obbligazione, oltre al rateo di interessi eventualmente maturato
dalla data di Godimento del prestito a quella di sottoscrizione.
Non vi sarà alcun aggravio di commissioni di sottoscrizione /collocamento/altre
a carico del sottoscrittore.
AMMISSIONE ALLA NEGOZIAZIONE E MODALITA’ DI NEGOZIAZIONE
Ammissione alla quotazione
L’Emittente ha richiesto l’ammissione delle Obbligazioni alla negoziazione sul
sistema multilaterale di negoziazione (“MTF”) denominato “Hi-Mtf” e gestito dalla
Società Hi-Mtf Sim S.p.A.. [La Banca si impegna ad intervenire sullo stesso in
qualità di liquidity provider allo scopo di dare esecuzione agli ordini della clientela
che non dovessero trovare naturale contropartita sul mercato entro tre giorni
lavorativi dalla data di inserimento dell’ordine medesimo da parte del cliente.]
Commissioni di negoziazione
[•]
Limiti quantitativi
[•]
INFORMAZIONI SUPPLEMENTARI
Rating degli strumenti finanziari oggetto dell’offerta
[•]
Garanzie
GARANZIE
[Il presente Prestito Obbligazionario non è ammesso alla garanzia specifica del
Fondo di Garanzia degli Obbligazionisti.]
ovvero
[Il presente Prestito Obbligazionario è ammesso alla garanzia specifica del
Fondo di Garanzia degli Obbligazionisti. Per maggiori informazioni si rinvia al
sito www.fgo.bcc.it.
[luogo], [data]
BANCA VERSILIA LUNIGIANA E GARFAGNANA
CREDITO COOPERATIVO
SOCIETÀ COOPERATIVA
Il Presidente
Guidugli Dr. Umberto
______________________________
67