Corso di formazione professionale per Informatore Cosmetico Qualificato (ICQ®) __________ Termalismo Salute e Benessere Elaborato di: Isabella Siclari ANNO 2012 – 2013 Indice Introduzione Capitolo I - Terme tra storia ed attualità Capitolo II - L’acqua termale punto d’incontro tra medicina e benessere. • Azioni biologiche dell’acqua termale Capitolo III - Test di efficacia comparativi • 1-Idratante termale vs crema idratante • 2-Crema peeling cogico/glicolico termale vs crema cogico/glicolico senza acqua termale • 3-Uriage: Un esempio di termalismo scientifico Conclusioni INTRODUZIONE L’uomo ha da sempre avuto un rapporto molto forte con l’acqua. È proprio in questo elemento che si sono cercate risposte per il benessere fisico in quanto costituente corporeo essenziale. L’acqua costituisce il 95% del peso totale del feto, dal 75 al 70% di quello di un bambino e tale percentuale diminuisce nell’adulto man mano che si arriva all’età più avanzata. L’acqua è quindi un elemento prezioso ed indispensabile o per meglio dire essenziale. Anche in ambito religioso l’acqua è fondamentale come atto di purificazione, ridona salute al corpo e all'anima. Nel Cristianesimo, che fonda la sua religione sul battesimo, il rito principale è quello della purificazione tramite immersione ed anche i musulmani sottolineano l’importanza del lavag gio eseguito con acqua, per rag giungere lo stato di tahāra (purità rituale), il che significa che si è ripuliti dai peccati. L’uomo ha sempre riconosciuto nel l’acqua un quid divinum. Le acque ter mali hanno inoltre il calore della terra e le caratteristiche minerali delle sue profondità. Probabilmente è anche per questo che all’acqua si chiede sin dai tempi antichi una risposta alla tanta richiesta di benessere psico-fisico dell’uomo. Da questa premessa emerge l'importanza e l'attualità dello studio della storia del ter malismo: il ripercorrere le tappe del rapporto fisico e spirituale dell'uomo con l'acqua aiuta a comprendere l'attualità della terapia ter male ed il significato più profondo dell'idrologia medica come “scienza per l'uomo" che, in questo momento si riconosce come valore innovativo. Capitolo I TERME TRA STORIA ED ATTUALITÀ Con il ter mine idroterapia intendiamo tutti quei trattamenti che si avvalgo no dell’acqua per curare patologie e problemi che compromettono il benessere del nostro corpo. Le prime notizie su pratiche balneoterapiche risali rebbero all’Imperatore cinese Leng (2000 a.C.), mentre quelle relative alla presenza di stabilimenti con uso di acque ter mali ai Caldei (600 a.C.). Nel nord d’Africa già dai tempi di Tolomeo, primo re dell’Egitto ellenistico, si rag giunse il livello di conoscenze tecniche necessarie per la cura del corpo grazie al ter malismo ed alla maestria dei sacerdoti, come dimostrano dei re perti archeologici nel delta del Nilo. Nell'antica Grecia il bagno assunse un carattere sociale. Il ginnasio greco era composto da una palestra, da un ba gno e da un'esedra dove i filosofi dissertavano con i loro discepoli. Dopo intensi esercizi fisici nella palestra i giovani facevano un'abluzione di acqua calda, rag giunta una piena distensione dopo la fatica fisica, passavano nell’ esedra per ricevere l'educazione dello spirito. Ai tempi di Ippocrate, si in- tuì che l’acqua, grazie alle sue differenti proprietà organolettiche, poteva avere differenti usi in medicina. Lo stesso “padre della medicina” teorizzò alcune terapie con acque ter mali o come meglio venivano definite all’epoca “acque più dolci, leg gere e limpide”. La fusione del ginnasio greco con il bagno a vapore egizio diedero origine alle ter me romane. Già 200 anni prima che Agrippa creasse le prime ter me pubbliche nel 25 a.C., i bagni ( balneum) erano molto frequentati; in seguito gli imperatori romani fecero a gara per superare i loro predecessori con Ter me sempre più grandiose: in particolare Nerone nel 65 d.C. , Tito nell'81 d.C. , Domiziano nel 95 d.C., Commodo nel 185 d.C., Caracalla nel 217 d.C., Diocleziano nel 302 d.C. e Costantino nel 315 d.C. Per assicurare la loro popolarità, le tariffe di ingresso alle ter me venivano tenute molto basse, se non gratuite. Le ter me sorsero ovunque nell'impero, dalle sabbie del deserto alle Alpi, alcune era no tanto grandi da poter contenere 6000 persone. I rituali potevano variare da provincia a provincia a secondo dei costumi locali, tuttavia il concetto generale era il medesimo: si trattava di un centro ricreativo polifunzionale. esistevano due classi di ter me, una più povera destinata alla plebe, e una più fastosa destinata ai patrizi. Lo sviluppo interno tipico era quello di una successione di stanze, con all'interno una vasca di acqua fredda, la sala del frigidario, solitamente circolare e con copertura a cupola e acqua a temperatura bassa, seguita all'esterno dal calidario, generalmente rivolto a mezzogiorno, con bacini di acqua calda. Tra il frigidarium e il calidario vi era probabilmente una stanza mantenuta a temperatura moderata, il tiepidarium, stanza adiacente al calidarium in cui veniva creato un raffreddamento artificiale. Assieme al calidario veniva usata quella che ai nostri giorni viene chiamata la sauna finlandese, ovvero il passag gio repentino dal caldo al freddo e viceversa. Attorno a questi spazi principali, si sviluppavano gli spazi accessori: l'apodyterium (uno spazio non riscaldato adibito a spogliatoio), la sauna, la sala di pulizia, la palestra. All'interno delle ter me più sontuose (come le Ter me di Caracalla) si poteva trovare spazio anche per piccoli teatri, fontane, mosaici, statue e altre opere d'arte, biblioteche, sale di studio e addirittura negozi. Furono i medici di Roma a riconoscere attività terapeutica a molte acque; Plinio, Galeno e Celso tentarono le prime classificazioni ed interpretazioni del rapporto tra le caratteristiche chimico/fisiche ed azioni curative. A Celso si deve la più esplicita esaltazione della stazione ter male di Baia e la più esaustiva teorizzazione dell’uso delle acque come mezzo di cura e di ristoro del fisico, gra zie ad un’opportuna e specifica regolazione ter mica delle stesse, in base alle esigenze precipue di ciascun individuo. Erodoto descrisse le metodiche idrologiche del tempo. Il periodo di trattamento ideale era raccomandato in quattro settimane; la durata del bagno, inizialmente di 30 minuti, aumentava progressivamente fino a due ore e de cresceva al ter mine del trattamento; bagno e bibita dovevano essere prati cati a digiuno; i periodi mag gior mente indicati erano la primavera e l’au tunno e si raccomandava che le cure fossero eseguite sotto controllo medi - co. Anche il periodo medievale risentì dell’influenza cristiana che aveva portato allo sfascio la cultura delle ter me e dei centri benessere salute per il suo senso pudico riconoscendo le ter me come luoghi promiscui. Nono stante ciò, si approfondirono gli studi riguardo il trattamento terapeutico e il benessere delle acque ter mali. Quando ci si accorse che erbe e medicine in alcuni casi non avevano nessun effetto di benessere, di alleviamento di dolori, ci si affidava alla cura purificatrice delle acque ter mali, le quali diventarono nuovamente importanti ai fini terapeutici. Si cominciò ad indagare sui meccanismi d’ azione delle varie acque attribuendo loro diversi effetti specifici. Ad esempio le acque solfuree vennero consigliate per la cura di malattie della pelle , quelle salsobromoiodiche per la sterilità femminile , confer mato anche ai nostri giorni. Durante il periodo rinascimentale ci furono ulteriori studi riguardo la terapia delle acque ter mali, ma gli sviluppi furono mediocri rispetto al medioevo per cui l’impiego dell’acqua a scopo curativo continuò a sottostare alla teoria degli umori: “un mezzo per allon tanare dall’organismo umori guasti ed alterati e veleni responsabili delle malattie”. Nel ‘700 nell’ambito dell’arte medica si affer ma il metodo speri mentale e lo sviluppo della conoscenze nel campo chimico per mette le pri me indagini sulla composizione delle acque minerali, con forte impulso allo studio del benessere connesso all’uso delle acque ter mali. Nel secolo successivo vi è una reale rinascita e svolta delle terapie ter mali grazie al soste gno di studi e teorie analoghi a quelli dell’antica Roma e la conseguenza fu quella del ritorno delle ter me romane, ossia quel luogo di svago e di scambio di interessi culturali e sociali. È il XIX secolo, che ci porta a studi sempre più attendibili sull’idroterapia grazie a Sebastian Kneipp che, malato di tubercolosi, decise di bagnarsi nelle acque gelide del Danubio in inverno, per soli pochi secondi una volta al giorno. Come per miracolo il prete di campagna guarì del tutto e da quel momento decise di mettere a disposizione del prossimo le sue tecniche curative. Que st’ultime erano state trovate per puro caso in un vecchio libro scritto da un medico di campagna della Slesia dove erano descritte le proprietà curative dell'acqua, che non furono fino ad allora sperimentate. Tuttavia da quel momento in poi Kneipp divenne famoso in tutta Europa e il suo metodo, ribattezzato “Percorso Kneipp” prese piede come cura alternativa alla me dicina. Tra l’800 ed il ‘900, invece assistiamo al fenomeno del ter malismo d’élite: la classe economica e culturale più abbiente va a “passare le acque” ed a ritemprarsi alle ter me, ma progressivamente il fenomeno si estenderà anche alle classi medie. Nasce il turismo del benessere, le ter me sono valorizzate come trattamenti naturali e le parole chiave sono ringiovanimento, life style, new age, wellness, spiritualità. Studi condotti da Federter me (Federazione Italiana delle Industrie Ter mali e delle Acque Minerali Curative) mettono in evidenza come ben l’84% degli italiani in età adulta attribuisca alle ter me una funzione curativa estremamente rilevante, così come il 61% pensa o prevede di dedicare parte del proprio tempo libero alla cura del corpo presso un centro ter male. La realtà ter male , quindi, assume sempre più le caratteristiche di luogo più adatto per rag giungere il benessere completo dove si può procedere alla cura delle malattie conciliando la medicina classica con la terapia naturale il tutto immergendosi in un’oasi di pace e di verde. Federter me e più nello specifico la FoRST (Fondazione per la Ricerca Scientifica Ter male) in col laborazione con le altre associazioni costituisce una base importante per lo sviluppo di programmi nell'ambito del Ter malismo e del Benessere in modo da soddisfare la crescente domanda dei clienti/pazienti del Ter mali smo, da millenni punta di diamante del soddisfacimento del bisogno di benessere. Capitolo II L’acqua termale: Punto d’incontro tra benessere e cosmesi AZIONI BIOLOGICHE DELLE ACQUE TERMALI Nel Medioevo e nel Rinascimento le terme assunsero un carattere prettamente terapeutico e le acque termali venivano suddivise secondo le proprietà terapeutiche; nel diciottesimo secolo poi assunsero una valenza scientifica e l’acqua termale iniziò ad essere considerata come un farmaco complesso. È di nuovo nel ‘900 che le terme riassumono valenza cosmetica diventando così dei veri presidi di bellezza. L’Italia è uno dei Paesi al mon do con la presenza maggiore di sorgenti termali, se ne sono calcolate all’incirca 378 tra fonti ad acqua calda e fonti ad acqua fredda, ciò nonostante la cosmesi termale stenta a decollare, a differenza della Francia che ha raggiunto fama mondiale grazie all’utilizzo delle acque termali in cosmesi. Con il termine cosmesi termale vengono raggruppate una serie di trattamenti che hanno alla base l’utilizzo di acque, fanghi termali. Si comprende la cre nocosmesi, la fucoidocosmesi, e la peloidocosmesi. La crenocosmesi, conosciuta anche come idrocosmesi, prevede l’utilizzo a fini cosmetici delle acque termali e dei preparati cosmetici da essa costituiti. La fucoidocosmesi sfrutta l’azione cosmetica dei funghi e delle alghe presenti nella matrice or ganica dei fanghi termali, di cui il “Fucus” è la specie più utilizzata. Mentre la peloidocosmesi si avvale delle proprietà cosmetiche dei fanghi termali, anche noti come peloidi. Le acque termali a seconda della loro composizione vengono suddivise in: acque salse o cloruro-sodiche, acque sulfuree, acque arsenicali–ferruginose, acque bicarbonato, acque solfate, acque carboniche, acque radioattive e acque salsobromoiodiche. Ad ogni singola com posizione dell’acqua termale è associato uno specifico trattamento. Tipologia di ac- Componenti Indicazioni Terapeutiche qua termale A livello cutaneo, le acque sulfuree svolgono un’efficace azione cicatrizzante Le Acque Sulfuree Zolfo presente nel- e detergente in caso di acne, eczemi e la forma di acido psoriasi, grazie alla loro proprietà esfo - solfidrico, idrogeno liante e rigenerante dello stato corneo; solforato, potreb- inoltre contrastano l’eccesso di sebo con bero anche conte- un’azione antimicotica e antibatterica. nere bicarbonato, Per l’apparato respiratorio, specie in calcio e iodio, presenza di bronchite cronica ostruttiva, riniti e faringiti. Nei disturbi dell’apparato locomotore, come artrosi ed esiti di traumi. Efficaci contro cellulite e sovrappeso, sotto forma di bagni e fanghi. Per i disturbi digestivi, somministrati per via orale. Prevalgono sodio e Sulla zona del fegato vengono utilizzate Le Acque Salse cloro, ricche di clo - anche per fanghi e applicazioni esterne e ruro di sodio e di per inalazioni in presenza di disturbi a cloro, naso, orecchie e gola. Svolgono anche un’importante azione sul fegato: decongestionandolo, agiscono sulle sue cellule e lo proteggono dagli agenti tossici. Solitamente fredde usata anche in campo dermatologico, che sgorga a 27°C queste acque sono per lo più utilizzate per via orale. Vengono rapidamente assorbite dall’apparato digerente e svolgono una azione Povere di sodio, re - depurativa delle vie urinarie con l’elimisponsabile della ri - nazione di piccoli calcoli e detriti salini. Le Acque tenzione idrica, In caso di ritenzione idrica e cellulite, Oligominerali contengono nume- favoriscono l’eliminazione dell’acido uri- rosi elementi mine- co e mobilizzano l’acqua ristagnante nei rali preziosi l’organismo, siddetti per tessuti edematosi: giocano un ruolo mol i co- to importante nell’idratazione dell’orga- oligoele- nismo che si riflette in modo positivo sullo stato di benessere globale e sull’a- menti spetto della pelle. Le acque oligominerali sono usate in co smetica, talvolta anche in spray, per il loro effetto idratante ed emolliente. Per via orale svolgono un'azione benefica Contenenti in modo sull'apparato digerente e biliare, con un prevalente solfati effetto distensivo che favorisce il flusso combinati con altri della bile. elementi, quantità Le Acque Solfate grandi Il magnesio in esse contenute ha proprie di ione tà rilassanti per la muscolatura e svolge solfato, sali di cal- un efficace azione antidolorifica; il calcio cio, magnesio e so- ha effetti lassativi in quanto, attraversan dio, ma ne esistono do il canale intestinale senza essere asanche altre ricche sorbito, determina una migliore peristalsi di ferro (movimento naturale di contrazione e distensione che favorisce l'espulsione delle feci). Si definiscono bi- Bevute durante i pasti, favoriscono la di- carbonato-alcaline gestione: assunte al mattino curano ga- le acque nelle quali striti e stipsi e hanno un effetto disintos- Le Acque Bicarbonate prevalgono, accanto sicante sul fegato indicate anche nello al bicarbonato, so - svezzamento, per garantire al bambino il dio e potassio; bi - corretto apporto di calcio. carbonato-alcalinoterrose se sono più ricche di calcio e magnesio. Ad esempio le acque sulfuree, donano alla pelle un notevole beneficio, lo zolfo infatti, svolge un’azione esfoliante a livello cutaneo ed un’azione antiseborroica (inibiscono l'azione secretrice delle ghiandole sebacee situate su cuoio capelluto, viso, tronco), inoltre ha proprietà antibatteriche che rende l’utilizzo di queste acque un ottimo rimedio per le pelli acneiche, di contro l’eventuale formazione di comedoni. Le acque salsobromoiodiche, ovvero l’acqua di mare, spesso usate nei trattamenti termali, grazie ad un processo osmotico sono un toccasana per quanto riguarda la ritenzione dei liquidi a livello cutaneo, sono quindi un ottimo supporto nei trattamenti contro gli inestetismi cutanei causati dalla tanto odiata cellulite. Inoltre le acque bicarbonato, ricche di carbonati, sono particolarmente adatte alle pelli grasse e per ristabilire il pH cutaneo, ma anche le acque arsenicali– ferruginose e quelle solfate sono ottimi cosmetici per la pelle. Un’altra importante azione svolta a livello cutaneo dalle acque termali è l’azione antiradicalica, e quindi antiaging, dovuta ai numerosi microelementi di cui sono composte. Inoltre esse svolgono un effetto stimolante sulla microcircola zione cutanea e determinano un miglioramento del tono capillare, questi due effetti sono dovuti prevalentemente alla temperatura naturale delle acque termali, che oscilla intorno ai 37°C, temperatura molto vicina alla tem peratura corporea. Anche l’azione detossificante svolta dalle acque e dai fanghi termali è dovuta alla loro temperatura, questa infatti causando una proficua sudorazione consente all’organismo di espellere le sostanze noci - ve. Per quanto riguarda poi le patologie cutanee, quelle che ottengono i mi gliori risultati sono sicuramente quelle a carattere seborroico, come l’acne, e quelle a carattere squamoso, come la psoriasi. A loro volta le proprietà dei fanghi termali derivano dalle acque termali nelle quali vengono fatti maturare; essi in generale tonificano e rivitalizzano la pelle e riducono gli inestetismi della cellulite. Grazie alla loro azione esfoliante vengono spesso utilizzati come scrub in quanto rimuovono le cellule morte dello strato corneo dell’epidermide. Si comprende quindi come la scelta delle acque terma li da includere in una formulazione cosmetica non sia basata sull’improvvisazione ma sulla specifica azione dei componenti presenti nelle acque, ciò consente anche di poter orientare la scelta di un prodotto cosmetico a base di derivati termali a seconda di ogni esigenza. In definitiva le azioni espletate a livello cutaneo dalle acque e dai fanghi termali sono: • Riattivazione del microcircolo dovuta alla temperatura, ciò favorisce il trofismo cutaneo e migliora il tono capillare; • Effetto detossificante dovuto alla sudorazione determinata dalla temperatura delle acque; • Proprietà seboregolatrice ed antibatterica, le rendono indicate per pelli acneiche; • Effetto esfoliante, favorisce il rinnovamento cellulare donando luminosità alla pelle; • Riduzione del ristagno dei liquidi a livello cutaneo, grazie ad un processo osmotico; • L’azione antiaging dovuta alla presenza di ioni antiradicalici. EFFETTI IMMUNOLOGICI DELLE ACQUE TERMALI L'uso di acque termali nel trattamento di malattie infiammatorie croniche della pelle è ormai ampiamente diffuso e sono riportati benefici clinici dopo fangoterapia o crenoterapia eseguite in diverse stazioni termali. Le sindromi cutanee che maggiormente risentono della terapia termale sono quelle a patogenesi immunologica, quali eczema allergico da contatto e irritativo diretto, psoriasi, dermatite atopica. Tale dato ha fatto ipotizzare un ruolo delle acque termali sul sistema immunitario e numerose ricerche sono state condotte in questo campo. I dati più interessanti sono emersi da studi in vitro, che hanno evidenziato un effetto inibitorio dose-dipendente delle acque termali di tipo "solforoso" sulla blastizzazione e proliferazione di linfociti T ottenuti dal sangue periferico sia di soggetti normali che di soggetti affetti da sindromi infiammatorie croniche delle alte vie respirato rie o da sindromi infiammatorie articolari e periarticolari. Dati della lette ratura mettono in evidenza come il semplice utilizzo di specifiche acque termali (acqua termale di Avéne) sotto forma di areosol possano determinare sensibili modificazioni del grado di eritema, desquamazione, prurito e bruciore in soggetti affetti da "pelle sensibile" . Secondo altri autori questa stessa acqua termale è in grado di determinare una riduzione dell'anomala degranulazione dei basofili cutanei in soggetti atopici. Alcuni autori hanno dimostrato che l'acqua termale di La Roche-Posay ha un effetto soppressivo sulla produzione di citochine da parte delle cellule di Langerhans in vitro e quindi un effetto immunomodulante. Questi dati, che necessitano ulteriori conferme in vivo, rafforzano l'ipotesi che il beneficio delle terapie termali possa essere mediato da meccanismi immunologici locali, soprattutto dovuti a modificazioni dei subsets funzionali dei T linfociti e al rilascio di citochine nella cute. EFFETTI DI ALCUNE ACQUE MINERALI RICCHE IN SELENIO SUL SISTEMA DEI RADICALI LIBERI Sono stati recentemente effettuati studi che hanno dimostrato l'effetto di acque termali sul danno da radicali liberi. Uno studio effettuato "in vitro" su colture cellulari di fibroblasti, ha comparato gli effetti dell'acqua termale ricca in selenio, di acqua demineralizzata e di acqua demineralizzata con aggiunta di selenio. È stato dimostrato che la mortalità dei fibroblasti sottoposti ad uno stress ossidativo da radiazione UVB era significativamente ridotta quando l'acqua termale era aggiunta al mezzo di cultura in confronto alle altre due situazioni di control lo. Un'altro studio ha invece valutato la capacità protettiva dell'acqua termale ricca in selenio sulla perossidazione dei lipidi e la carcinogenesi cutanea in dotta da radiazione UVB. Questo studio, effettuato in vivo su topi nudi soggetti ad irradiazione protratta di UBV per 25 settimane, ha valutato lo sviluppo di tumori cutanei e analizzato campioni cutanei prelevati da tre gruppi di topi: uno trattato con una crema a base di acqua termale, uno con una crema contenente acqua demineralizzata ed un terzo gruppo senza trattamento. È stata dimostrata una significativa riduzione sulla comparsa di tumori cutanei UVB indotti, una riduzione della perossidazione dei lipidi di membrana e un aumento dell'attività dell'enzima glutatione perossidasi selenio dipendente nel gruppo trattato con la crema ad alto contenuto di acqua termale. Questi due studi dimostrerebbero pertanto che gli oligo-elementi selenio e zinco, contenuti in alta concentrazione in questa acqua minerale, sono effi caci nel rinforzare il sistema difensivo cutaneo contro il danno da radicali liberi, sia in vitro su fibroblasti umani, che in vivo, su cute di topo. CAPITOLO III STUDI CLINICI : TEST EFFICACIA COMPARATIVI 1 – CREMA IDRATANTE TERMALE vs CREMA IDRATANTE Studio su 35 volontari. Obiettivi e metodi: analisi del potere idratante/emolliente mediante studio con apparecchi che controllano la funzione Barriera Epidermica (FBE). Risultati: Potere idratante/rigenerante dello strato corneo raggiunto 1 settimana prima con crema idratante ter male vs comparativo senza acqua termale. 2 – CREMA PEELING COGICO/GLICOLICO TERMALE vs CREMA COGICO/GLICOLICO senza ACQUA TERMALE Studio su 35 volontari con problemi di macchie solari su mani e viso leggermente estese. Metodi: trattamento bi-giornaliero controllo a 3 / 6 mesi. Risultati: Azione target raggiunta con 2 mesi in anticipo per prodotto contenete acqua termale. 3 - URIAGE: UN ESEMPIO DI TERMALISMO SCIENTIFICO L’acqua termale d’Uriage attraversa per anni le profondità (minerali) del massiccio alpino di Belledone arricchendosi di oligo-elementi e di sali mi nerali. Sgorga a 80 metri di profondità al riparo dall’aria e da qualsiasi tipo d’inquinamento. La sua temperatura (27°C), il PH neutro e la composizione rimangono costanti. L’Eau Thermale d’Uriage possiede sali minerali ed oligo-elementi tali da svolgere un ruolo biologico importante conferendo precise e riconosciute proprietà nei riguardi della cute. Studi accertati provano che l’acqua termale d’Uriage è in perfetta osmosi con la pelle, rispetta l’in tegrità delle sue cellule. Tollerata come una soluzione fisiologica non altera ne la dimensione ne il volume delle cellule. Le proprietà dell’eau Thermale d’Uriage sono state oggetto di numerosi studi clinici e preclinici. Fig A,B,C,D. Fig.A Proprietà dell’Eau Thermale d’Uriage dimostrate scientificamente Fig.B Effetto dell’Eau Termale d’Uriage (in vitro) sull’apoptosi degli eosinofili umani. Misura della percentuale d’idratazione mediante Risonanza Magnetica Nucleare. Fig.C Studio dell’eau Thermale d’uriage su soggetti con arrossamenti del viso CONCLUSIONI In conclusione, i trattamenti termali possono costituire un valido contribu to terapeutico in numerose affezioni dermatologiche, tanto da rendere au spicabile un approfondimento della ricerca in tale specifico settore. A tale proposito è stata recentemente fondata nell’ambito della Società Italiana di Dermatologia e Venereologia una sezione specifica denominata GIDET (Gruppo Italiano di Dermatologia Termale) che si propone di promuovere e controllare la ricerca dermatologica nelle diverse stazioni termali italiane e di sviluppare riunioni scientifiche e congressi specifici nel settore. Mi piacerebbe concludere con una frase che accompagnò agli inizi del Novecento l'alba del termalismo: “In aqua et in montibus vita. Nell'acqua e nei monti la vita.” BIBLIOGRAFIA 1. Touring Editore - L’Italia delle terme cure, benessere e tempo libero - Touring Club Italiano - 2003 2. Becheri E. Quirino N. - Rapporto sul sistema termale in Italia 2012 – Federterme - 2012 3. Poggi E. Trevisani C. – Curarsi con l'acqua. Il metodo Kneipp e l'idrotermofangoterapia: la natura al servi- zio della salute – Apogeo – Maggio 2009 4. Ghersetich I. Comacchi C. - Il termalismo nella storia - Termalismo: meccanismi biologici - 14 Aprile 2012 5. Ascioti M. - Terme tra storia e attualità - Rivista Beauty Line - Tecniche Nuove 2009 6. Barbini N. - Le terme e la pelle – Lezione corso ICQ 2012 - 2013
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