Tesina Siclari - Professione Cosmesi

Corso di formazione professionale
per
Informatore Cosmetico Qualificato (ICQ®)
__________
Termalismo
Salute e Benessere
Elaborato di:
Isabella Siclari
ANNO 2012 – 2013
Indice
Introduzione
Capitolo I - Terme tra storia ed attualità
Capitolo II - L’acqua termale punto d’incontro tra medicina e
benessere.
• Azioni biologiche dell’acqua termale
Capitolo III - Test di efficacia comparativi
• 1-Idratante termale vs crema idratante
• 2-Crema peeling cogico/glicolico termale vs crema
cogico/glicolico senza acqua termale
• 3-Uriage: Un esempio di termalismo scientifico
Conclusioni
INTRODUZIONE
L’uomo ha da sempre avuto un rapporto molto forte con l’acqua. È proprio in questo elemento che si sono cercate risposte per il benessere fisico
in quanto costituente corporeo essenziale.
L’acqua costituisce il 95% del peso totale del feto, dal 75 al 70% di quello
di un bambino e tale percentuale diminuisce nell’adulto man mano che si
arriva all’età più avanzata.
L’acqua è quindi un elemento prezioso ed indispensabile o per meglio dire
essenziale.
Anche in ambito religioso l’acqua è fondamentale come atto di purificazione, ridona salute al corpo e all'anima. Nel Cristianesimo, che fonda la sua
religione sul battesimo, il rito principale è quello della purificazione tramite immersione ed anche i musulmani sottolineano l’importanza del lavag gio
eseguito con acqua, per rag giungere lo stato di tahāra (purità rituale), il che
significa che si è ripuliti dai peccati. L’uomo ha sempre riconosciuto nel l’acqua un quid divinum. Le acque ter mali hanno inoltre il calore della terra
e le caratteristiche minerali delle sue profondità. Probabilmente è anche
per questo che all’acqua si chiede sin dai tempi antichi una risposta alla
tanta richiesta di benessere psico-fisico dell’uomo. Da questa premessa
emerge l'importanza e l'attualità dello studio della storia del ter malismo: il
ripercorrere le tappe del rapporto fisico e spirituale dell'uomo con l'acqua
aiuta a comprendere l'attualità della terapia ter male ed il significato più
profondo dell'idrologia medica come “scienza per l'uomo" che, in questo
momento si riconosce come valore innovativo.
Capitolo I
TERME TRA STORIA ED ATTUALITÀ
Con il ter mine idroterapia intendiamo tutti quei trattamenti che si avvalgo no dell’acqua per curare patologie e problemi che compromettono il benessere del nostro corpo. Le prime notizie su pratiche balneoterapiche risali rebbero all’Imperatore cinese Leng (2000 a.C.), mentre quelle relative alla
presenza di stabilimenti con uso di acque ter mali ai Caldei (600 a.C.). Nel
nord d’Africa già dai tempi di Tolomeo, primo re dell’Egitto ellenistico, si
rag giunse il livello di conoscenze tecniche necessarie per la cura del corpo
grazie al ter malismo ed alla maestria dei sacerdoti, come dimostrano dei re perti archeologici nel delta del Nilo. Nell'antica Grecia il bagno assunse un
carattere sociale. Il ginnasio greco era composto da una palestra, da un ba gno e da un'esedra dove i filosofi dissertavano con i loro discepoli. Dopo
intensi esercizi fisici nella palestra i giovani facevano un'abluzione di acqua
calda, rag giunta una piena distensione dopo la fatica fisica, passavano nell’
esedra per ricevere l'educazione dello spirito. Ai tempi di Ippocrate, si in-
tuì che l’acqua, grazie alle sue differenti proprietà organolettiche, poteva
avere differenti usi in medicina. Lo stesso “padre della medicina” teorizzò
alcune terapie con acque ter mali o come meglio venivano definite all’epoca
“acque più dolci, leg gere e limpide”. La fusione del ginnasio greco con il
bagno a vapore egizio diedero origine alle ter me romane. Già 200 anni prima che Agrippa creasse le prime ter me pubbliche nel 25 a.C., i bagni ( balneum) erano molto frequentati; in seguito gli imperatori romani fecero a
gara per superare i loro predecessori con Ter me sempre più grandiose: in
particolare Nerone nel 65 d.C. , Tito nell'81 d.C. , Domiziano nel 95 d.C.,
Commodo nel 185 d.C., Caracalla nel 217 d.C., Diocleziano nel 302 d.C. e
Costantino nel 315 d.C. Per assicurare la loro popolarità, le tariffe di ingresso alle ter me venivano tenute molto basse, se non gratuite. Le ter me
sorsero ovunque nell'impero, dalle sabbie del deserto alle Alpi, alcune era no tanto grandi da poter contenere 6000 persone. I rituali potevano variare
da provincia a provincia a secondo dei costumi locali, tuttavia il concetto
generale era il medesimo: si trattava di un centro ricreativo polifunzionale.
esistevano due classi di ter me, una più povera destinata alla plebe, e una
più fastosa destinata ai patrizi. Lo sviluppo interno tipico era quello di una
successione di stanze, con all'interno una vasca di acqua fredda, la sala del
frigidario, solitamente circolare e con copertura a cupola e acqua a temperatura bassa, seguita all'esterno dal calidario, generalmente rivolto a mezzogiorno, con bacini di acqua calda. Tra il frigidarium e il calidario vi era probabilmente una stanza mantenuta a temperatura moderata, il tiepidarium,
stanza adiacente al calidarium in cui veniva creato un raffreddamento artificiale. Assieme al calidario veniva usata quella che ai nostri giorni viene
chiamata la sauna finlandese, ovvero il passag gio repentino dal caldo al
freddo e viceversa.
Attorno a questi spazi
principali, si sviluppavano gli spazi accessori: l'apodyterium (uno spazio non
riscaldato adibito a spogliatoio), la sauna, la sala di pulizia, la palestra. All'interno delle ter me più sontuose (come le Ter me di Caracalla) si poteva
trovare spazio anche per piccoli teatri, fontane, mosaici, statue e altre opere d'arte, biblioteche, sale di studio e addirittura negozi. Furono i medici
di Roma a riconoscere attività terapeutica a molte acque; Plinio, Galeno e
Celso tentarono le prime classificazioni ed interpretazioni del rapporto tra
le caratteristiche chimico/fisiche ed azioni curative. A Celso si deve la più
esplicita esaltazione della stazione ter male di Baia e la più esaustiva teorizzazione dell’uso delle acque come mezzo di cura e di ristoro del fisico, gra zie ad un’opportuna e specifica regolazione ter mica delle stesse, in base
alle esigenze precipue di ciascun individuo.
Erodoto descrisse le metodiche idrologiche del tempo. Il periodo di trattamento ideale era raccomandato in quattro settimane; la durata del bagno,
inizialmente di 30 minuti, aumentava progressivamente fino a due ore e de cresceva al ter mine del trattamento; bagno e bibita dovevano essere prati cati a digiuno; i periodi mag gior mente indicati erano la primavera e l’au tunno e si raccomandava che le cure fossero eseguite sotto controllo medi -
co. Anche il periodo medievale risentì dell’influenza cristiana che aveva
portato allo sfascio la cultura delle ter me e dei centri benessere salute per
il suo senso pudico riconoscendo le ter me come luoghi promiscui. Nono stante ciò, si approfondirono gli studi riguardo il trattamento terapeutico e
il benessere delle acque ter mali. Quando ci si accorse che erbe e medicine
in alcuni casi non avevano nessun effetto di benessere, di alleviamento di
dolori, ci si affidava alla cura purificatrice delle acque ter mali, le quali diventarono nuovamente importanti ai fini terapeutici. Si cominciò ad indagare sui meccanismi d’ azione delle varie acque attribuendo loro diversi effetti specifici. Ad esempio le acque solfuree vennero consigliate per la cura
di malattie della pelle , quelle salsobromoiodiche per la sterilità femminile ,
confer mato anche ai nostri giorni. Durante il periodo rinascimentale ci furono ulteriori studi riguardo la terapia delle acque ter mali, ma gli sviluppi
furono mediocri rispetto al medioevo per cui l’impiego dell’acqua a scopo
curativo continuò a sottostare alla teoria degli umori: “un mezzo per allon tanare dall’organismo umori guasti ed alterati e veleni responsabili delle
malattie”. Nel ‘700 nell’ambito dell’arte medica si affer ma il metodo speri mentale e lo sviluppo della conoscenze nel campo chimico per mette le pri me indagini sulla composizione delle acque minerali, con forte impulso allo
studio del benessere connesso all’uso delle acque ter mali. Nel secolo successivo vi è una reale rinascita e svolta delle terapie ter mali grazie al soste gno di studi e teorie analoghi a quelli dell’antica
Roma e la conseguenza fu quella del ritorno delle ter me romane, ossia quel
luogo di svago e di scambio di interessi culturali e sociali. È il XIX secolo,
che ci porta a studi sempre più attendibili sull’idroterapia grazie a Sebastian Kneipp che, malato di tubercolosi, decise di bagnarsi nelle acque gelide del Danubio in inverno, per soli pochi secondi una volta al giorno.
Come per miracolo il prete di campagna guarì del tutto e da quel momento
decise di mettere a disposizione del prossimo le sue tecniche curative. Que st’ultime erano state trovate per puro caso in un vecchio libro scritto da un
medico di campagna della Slesia dove erano descritte le proprietà curative
dell'acqua, che non furono fino ad allora sperimentate. Tuttavia da quel
momento in poi Kneipp divenne famoso in tutta Europa e il suo metodo,
ribattezzato “Percorso Kneipp” prese piede come cura alternativa alla me dicina.
Tra l’800 ed il ‘900, invece assistiamo al fenomeno del ter malismo d’élite:
la classe economica e culturale più abbiente va a “passare le acque” ed a ritemprarsi alle ter me, ma progressivamente il fenomeno si estenderà anche
alle classi medie. Nasce il turismo del benessere, le ter me sono valorizzate
come trattamenti naturali e le parole chiave sono ringiovanimento, life style, new age, wellness, spiritualità. Studi condotti da Federter me (Federazione
Italiana delle Industrie Ter mali e delle Acque Minerali Curative) mettono in
evidenza come ben l’84% degli italiani in età adulta attribuisca alle ter me
una funzione curativa estremamente rilevante, così come il 61% pensa o
prevede di dedicare parte del proprio tempo libero alla cura del corpo
presso un centro ter male.
La realtà ter male , quindi, assume sempre più le caratteristiche di luogo più
adatto per rag giungere il benessere completo dove si può procedere alla
cura delle malattie conciliando la medicina classica con la terapia naturale
il tutto immergendosi in un’oasi di pace e di verde. Federter me e più nello
specifico la FoRST (Fondazione per la Ricerca Scientifica Ter male) in col laborazione con le altre associazioni costituisce una base importante per lo
sviluppo di programmi nell'ambito del Ter malismo e del Benessere in
modo da soddisfare la crescente domanda dei clienti/pazienti del Ter mali smo, da millenni punta di diamante del soddisfacimento del bisogno di
benessere.
Capitolo II
L’acqua termale: Punto d’incontro tra benessere e
cosmesi
AZIONI BIOLOGICHE DELLE ACQUE TERMALI
Nel Medioevo e nel Rinascimento le terme assunsero un carattere prettamente terapeutico e le acque termali venivano suddivise secondo le proprietà terapeutiche; nel diciottesimo secolo poi assunsero una valenza
scientifica e l’acqua termale iniziò ad essere considerata come un farmaco
complesso. È di nuovo nel ‘900 che le terme riassumono valenza cosmetica
diventando così dei veri presidi di bellezza. L’Italia è uno dei Paesi al mon do con la presenza maggiore di sorgenti termali, se ne sono calcolate all’incirca 378 tra fonti ad acqua calda e fonti ad acqua fredda, ciò nonostante la
cosmesi termale stenta a decollare, a differenza della Francia che ha raggiunto fama mondiale grazie all’utilizzo delle acque termali in cosmesi. Con
il termine cosmesi termale vengono raggruppate una serie di trattamenti
che hanno alla base l’utilizzo di acque, fanghi termali. Si comprende la cre nocosmesi, la fucoidocosmesi, e la peloidocosmesi. La crenocosmesi, conosciuta anche come idrocosmesi, prevede l’utilizzo a fini cosmetici delle acque termali e dei preparati cosmetici da essa costituiti. La fucoidocosmesi
sfrutta l’azione cosmetica dei funghi e delle alghe presenti nella matrice or ganica dei fanghi termali, di cui il “Fucus” è la specie più utilizzata. Mentre
la peloidocosmesi si avvale delle proprietà cosmetiche dei fanghi termali,
anche noti come peloidi. Le acque termali a seconda della loro composizione vengono suddivise in: acque salse o cloruro-sodiche, acque sulfuree, acque arsenicali–ferruginose, acque bicarbonato, acque solfate, acque carboniche, acque radioattive e acque salsobromoiodiche. Ad ogni singola com posizione dell’acqua termale è associato uno specifico trattamento.
Tipologia di ac-
Componenti
Indicazioni Terapeutiche
qua termale
A livello cutaneo, le acque sulfuree
svolgono un’efficace azione cicatrizzante
Le Acque
Sulfuree
Zolfo presente nel-
e detergente in caso di acne, eczemi e
la forma di acido
psoriasi, grazie alla loro proprietà esfo -
solfidrico, idrogeno liante e rigenerante dello stato corneo;
solforato, potreb-
inoltre contrastano l’eccesso di sebo con
bero anche conte-
un’azione antimicotica e antibatterica.
nere bicarbonato,
Per l’apparato respiratorio, specie in
calcio e iodio,
presenza di bronchite cronica ostruttiva,
riniti e faringiti.
Nei disturbi dell’apparato locomotore,
come artrosi ed esiti di traumi.
Efficaci contro cellulite e sovrappeso,
sotto forma di bagni e fanghi.
Per i disturbi digestivi, somministrati
per via orale.
Prevalgono sodio e Sulla zona del fegato vengono utilizzate
Le Acque Salse
cloro, ricche di clo - anche per fanghi e applicazioni esterne e
ruro di sodio e di per inalazioni in presenza di disturbi a
cloro,
naso, orecchie e gola.
Svolgono anche un’importante azione sul
fegato:
decongestionandolo,
agiscono
sulle sue cellule e lo proteggono dagli
agenti tossici.
Solitamente fredde usata anche in campo
dermatologico, che sgorga a 27°C queste
acque sono per lo più utilizzate per via
orale.
Vengono rapidamente assorbite dall’apparato digerente e svolgono una azione
Povere di sodio, re - depurativa delle vie urinarie con l’elimisponsabile della ri - nazione di piccoli calcoli e detriti salini.
Le Acque
tenzione
idrica, In caso di ritenzione idrica e cellulite,
Oligominerali
contengono
nume- favoriscono l’eliminazione dell’acido uri-
rosi elementi mine- co e mobilizzano l’acqua ristagnante nei
rali
preziosi
l’organismo,
siddetti
per tessuti edematosi: giocano un ruolo mol i co- to importante nell’idratazione dell’orga-
oligoele- nismo che si riflette in modo positivo
sullo stato di benessere globale e sull’a-
menti
spetto della pelle.
Le acque oligominerali sono usate in co smetica, talvolta anche in spray, per il
loro effetto idratante ed emolliente.
Per via orale svolgono un'azione benefica
Contenenti in modo sull'apparato digerente e biliare, con un
prevalente
solfati effetto distensivo che favorisce il flusso
combinati con altri della bile.
elementi,
quantità
Le Acque Solfate
grandi Il magnesio in esse contenute ha proprie di
ione tà rilassanti per la muscolatura e svolge
solfato, sali di cal- un efficace azione antidolorifica; il calcio
cio, magnesio e so- ha effetti lassativi in quanto, attraversan dio, ma ne esistono do il canale intestinale senza essere asanche altre ricche sorbito, determina una migliore peristalsi
di ferro
(movimento naturale di contrazione e distensione che favorisce l'espulsione delle
feci).
Si definiscono bi- Bevute durante i pasti, favoriscono la di-
carbonato-alcaline
gestione: assunte al mattino curano ga-
le acque nelle quali striti e stipsi e hanno un effetto disintos-
Le Acque
Bicarbonate
prevalgono, accanto sicante sul fegato indicate anche nello
al bicarbonato, so - svezzamento, per garantire al bambino il
dio e potassio; bi - corretto apporto di calcio.
carbonato-alcalinoterrose se sono più
ricche di calcio e
magnesio.
Ad esempio le acque sulfuree, donano alla pelle un notevole beneficio, lo
zolfo infatti, svolge un’azione esfoliante a livello cutaneo ed un’azione antiseborroica (inibiscono l'azione secretrice delle ghiandole sebacee situate
su cuoio capelluto, viso, tronco), inoltre ha proprietà antibatteriche che
rende l’utilizzo di queste acque un ottimo rimedio per le pelli acneiche, di
contro l’eventuale formazione di comedoni. Le acque salsobromoiodiche,
ovvero l’acqua di mare, spesso usate nei trattamenti termali, grazie ad un
processo osmotico sono un toccasana per quanto riguarda la ritenzione dei
liquidi a livello cutaneo, sono quindi un ottimo supporto nei trattamenti
contro gli inestetismi cutanei causati dalla tanto odiata cellulite. Inoltre le
acque bicarbonato, ricche di carbonati, sono particolarmente adatte alle
pelli grasse e per ristabilire il pH cutaneo, ma anche le acque arsenicali–
ferruginose e quelle solfate sono ottimi cosmetici per la pelle. Un’altra importante azione svolta a livello cutaneo dalle acque termali è l’azione antiradicalica, e quindi antiaging, dovuta ai numerosi microelementi di cui sono
composte. Inoltre esse svolgono un effetto stimolante sulla microcircola zione cutanea e determinano un miglioramento del tono capillare, questi
due effetti sono dovuti prevalentemente alla temperatura naturale delle acque termali, che oscilla intorno ai 37°C, temperatura molto vicina alla tem peratura corporea. Anche l’azione detossificante svolta dalle acque e dai
fanghi termali è dovuta alla loro temperatura, questa infatti causando una
proficua sudorazione consente all’organismo di espellere le sostanze noci -
ve. Per quanto riguarda poi le patologie cutanee, quelle che ottengono i mi gliori risultati sono sicuramente quelle a carattere seborroico, come l’acne,
e quelle a carattere squamoso, come la psoriasi. A loro volta le proprietà
dei fanghi termali derivano dalle acque termali nelle quali vengono fatti
maturare; essi in generale tonificano e rivitalizzano la pelle e riducono gli
inestetismi della cellulite. Grazie alla loro azione esfoliante vengono spesso
utilizzati come scrub in quanto rimuovono le cellule morte dello strato corneo dell’epidermide. Si comprende quindi come la scelta delle acque terma li da includere in una formulazione cosmetica non sia basata sull’improvvisazione ma sulla specifica azione dei componenti presenti nelle acque, ciò
consente anche di poter orientare la scelta di un prodotto cosmetico a base
di derivati termali a seconda di ogni esigenza.
In definitiva le azioni espletate a livello cutaneo dalle acque e dai fanghi
termali sono:
• Riattivazione del microcircolo dovuta alla temperatura, ciò favorisce
il trofismo cutaneo e migliora il tono capillare;
•
Effetto detossificante dovuto alla sudorazione determinata dalla temperatura delle acque;
• Proprietà seboregolatrice ed antibatterica, le rendono indicate per
pelli acneiche;
•
Effetto esfoliante, favorisce il rinnovamento cellulare donando luminosità alla pelle;
•
Riduzione del ristagno dei liquidi a livello cutaneo, grazie ad un processo osmotico;
• L’azione antiaging dovuta alla presenza di ioni antiradicalici.
EFFETTI IMMUNOLOGICI DELLE ACQUE
TERMALI
L'uso di acque termali nel trattamento di malattie infiammatorie croniche
della pelle è ormai ampiamente diffuso e sono riportati benefici clinici
dopo fangoterapia o crenoterapia eseguite in diverse stazioni termali.
Le sindromi cutanee che maggiormente risentono della terapia termale
sono quelle a patogenesi immunologica, quali eczema allergico da contatto
e irritativo diretto, psoriasi, dermatite atopica. Tale dato ha fatto ipotizzare
un ruolo delle acque termali sul sistema immunitario e numerose ricerche
sono state condotte in questo campo. I dati più interessanti sono emersi da
studi in vitro, che hanno evidenziato un effetto inibitorio dose-dipendente
delle acque termali di tipo "solforoso" sulla blastizzazione e proliferazione
di linfociti T ottenuti dal sangue periferico sia di soggetti normali che di
soggetti affetti da sindromi infiammatorie croniche delle alte vie respirato rie o da sindromi infiammatorie articolari e periarticolari. Dati della lette ratura mettono in evidenza come il semplice utilizzo di specifiche acque
termali (acqua termale di Avéne) sotto forma di areosol possano determinare sensibili modificazioni del grado di eritema, desquamazione, prurito e
bruciore in soggetti affetti da "pelle sensibile" . Secondo altri autori questa
stessa acqua termale è in grado di determinare una riduzione dell'anomala
degranulazione dei basofili cutanei in soggetti atopici.
Alcuni autori hanno dimostrato che l'acqua termale di La Roche-Posay ha
un effetto soppressivo sulla produzione di citochine da parte delle cellule
di Langerhans in vitro e quindi un effetto immunomodulante. Questi dati,
che necessitano ulteriori conferme in vivo, rafforzano l'ipotesi che il beneficio delle terapie termali possa essere mediato da meccanismi immunologici locali, soprattutto dovuti a modificazioni dei subsets funzionali dei T
linfociti e al rilascio di citochine nella cute.
EFFETTI DI ALCUNE ACQUE MINERALI RICCHE
IN SELENIO SUL SISTEMA DEI RADICALI LIBERI
Sono stati recentemente effettuati studi che hanno dimostrato l'effetto di
acque termali sul danno da radicali liberi.
Uno studio effettuato "in vitro" su colture cellulari di fibroblasti, ha comparato gli effetti dell'acqua termale ricca in selenio, di acqua demineralizzata e di acqua demineralizzata con aggiunta di selenio. È stato dimostrato
che la mortalità dei fibroblasti sottoposti ad uno stress ossidativo da radiazione UVB era significativamente ridotta quando l'acqua termale era aggiunta al mezzo di cultura in confronto alle altre due situazioni di control lo.
Un'altro studio ha invece valutato la capacità protettiva dell'acqua termale
ricca in selenio sulla perossidazione dei lipidi e la carcinogenesi cutanea in dotta da radiazione UVB. Questo studio, effettuato in vivo su topi nudi
soggetti ad irradiazione protratta di UBV per 25 settimane, ha valutato lo
sviluppo di tumori cutanei e analizzato campioni cutanei prelevati da tre
gruppi di topi: uno trattato con una crema a base di acqua termale, uno con
una crema contenente acqua demineralizzata ed un terzo gruppo senza trattamento. È stata dimostrata una significativa riduzione sulla comparsa di
tumori cutanei UVB indotti, una riduzione della perossidazione dei lipidi di
membrana e un aumento dell'attività dell'enzima glutatione perossidasi selenio dipendente nel gruppo trattato con la crema ad alto contenuto di acqua termale.
Questi due studi dimostrerebbero pertanto che gli oligo-elementi selenio e
zinco, contenuti in alta concentrazione in questa acqua minerale, sono effi caci nel rinforzare il sistema difensivo cutaneo contro il danno da radicali
liberi, sia in vitro su fibroblasti umani, che in vivo, su cute di topo.
CAPITOLO III
STUDI CLINICI : TEST EFFICACIA COMPARATIVI
1 – CREMA IDRATANTE TERMALE vs CREMA IDRATANTE
Studio
su
35
volontari.
Obiettivi
e
metodi:
analisi
del
potere
idratante/emolliente mediante studio con apparecchi che controllano la
funzione Barriera Epidermica (FBE). Risultati: Potere idratante/rigenerante dello strato corneo raggiunto 1 settimana prima con crema idratante ter male vs comparativo senza acqua termale.
2 – CREMA PEELING COGICO/GLICOLICO TERMALE vs CREMA
COGICO/GLICOLICO senza ACQUA TERMALE
Studio su 35 volontari con problemi di macchie solari su mani e viso leggermente estese. Metodi: trattamento bi-giornaliero controllo a 3 / 6 mesi.
Risultati: Azione target raggiunta con 2 mesi in anticipo per prodotto contenete acqua termale.
3 - URIAGE: UN ESEMPIO DI TERMALISMO SCIENTIFICO
L’acqua termale d’Uriage attraversa per anni le profondità (minerali) del
massiccio alpino di Belledone arricchendosi di oligo-elementi e di sali mi nerali. Sgorga a 80 metri di profondità al riparo dall’aria e da qualsiasi tipo
d’inquinamento. La sua temperatura (27°C), il PH neutro e la composizione
rimangono costanti. L’Eau Thermale d’Uriage possiede sali minerali ed oligo-elementi tali da svolgere un ruolo biologico importante conferendo precise e riconosciute proprietà nei riguardi della cute. Studi accertati provano
che l’acqua termale d’Uriage è in perfetta osmosi con la pelle, rispetta l’in tegrità delle sue cellule. Tollerata come una soluzione fisiologica non altera
ne la dimensione ne il volume delle cellule.
Le proprietà dell’eau Thermale d’Uriage sono state oggetto di numerosi
studi clinici e preclinici. Fig A,B,C,D.
Fig.A Proprietà dell’Eau Thermale d’Uriage dimostrate scientificamente
Fig.B Effetto dell’Eau Termale d’Uriage (in vitro) sull’apoptosi degli eosinofili umani. Misura
della percentuale d’idratazione mediante Risonanza Magnetica Nucleare.
Fig.C Studio dell’eau Thermale d’uriage su soggetti con arrossamenti del viso
CONCLUSIONI
In conclusione, i trattamenti termali possono costituire un valido contribu to terapeutico in numerose affezioni dermatologiche, tanto da rendere au spicabile un approfondimento della ricerca in tale specifico settore. A tale
proposito è stata recentemente fondata nell’ambito della Società Italiana di
Dermatologia e Venereologia una sezione specifica denominata GIDET
(Gruppo Italiano di Dermatologia Termale) che si propone di promuovere
e controllare la ricerca dermatologica nelle diverse stazioni termali italiane
e di sviluppare riunioni scientifiche e congressi specifici nel settore. Mi
piacerebbe concludere con una frase che accompagnò agli inizi del Novecento l'alba del termalismo: “In aqua et in montibus vita. Nell'acqua e nei
monti la vita.”
BIBLIOGRAFIA
1. Touring Editore - L’Italia delle terme cure, benessere e tempo libero - Touring Club Italiano - 2003
2. Becheri E. Quirino N. - Rapporto sul sistema termale in Italia 2012 – Federterme - 2012
3. Poggi E. Trevisani C. – Curarsi con l'acqua. Il metodo Kneipp e l'idrotermofangoterapia: la natura al servi-
zio della salute – Apogeo – Maggio 2009
4. Ghersetich I. Comacchi C. - Il termalismo nella storia - Termalismo: meccanismi biologici - 14 Aprile
2012
5. Ascioti M. - Terme tra storia e attualità - Rivista Beauty Line - Tecniche Nuove 2009
6. Barbini N. - Le terme e la pelle – Lezione corso ICQ 2012 - 2013