la casa società cooperativa sociale / carta dei servizi

IN CAMMINO
VERSO
L’IMPRESA
SOCIALE
DI COMUNITÀ
la casa società cooperativa sociale / carta dei servizi
IN CAMMINO
VERSO
L’IMPRESA
SOCIALE
DI COMUNITÀ
la casa società cooperativa sociale / carta dei servizi
LA NOSTRA CARTA
DEI SERVIZI
L’ORIENTAMENTO
ALLA QUALITÀ DEI SERVIZI
ragioni, contenuti, metodi
politiche, priorità e specifiche dimensioni presidiate
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00 6.
1.
1.1.
2.
2.1.
3.
3.1.
4.
4.1.
cos'è la carta dei servizi
natura e scopo del documento
perché è stata fatta
le ragioni della coop rispetto alla carta
struttura e contenuti
le sezioni della carta
come è stata elaborata
metodologia di elaborazione
DALLA MISSION
AI SERVIZI
finalità, principi, elementi distintivi
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5.
5.1.
5.2.
5.3.
5.4.
5.5.
presentazione di ciascun servizio
Assistenza domiciliare
Consegna pasti a domicilio
Trasporto e mobilità assistita
Telesoccorso e telecontrollo
Gestione di strutture per anziani
semiresidenziali - centri diurni
semiresidenziali - centro servizi
residenziali - casa di soggiorno
5.6. Centro servizi per la famiglia
azioni positive per il miglioramento
della performance
00 6.1. politiche della qualità adottate
00 6.2. dimensioni della qualità presidiate,
indicatori e standard di riferimento
DISPOSITIVI DI VERIFICA
E VALUTAZIONE
E TUTELA DEGLI ASSISTITI
stakeholder engagement e valore sociale
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7. processi di valutazione partecipata
7.1. perché valutare assieme
7.2. stakeholder coinvolti per ciascuna
dimensione
7.3. modalità di realizzazione del processo
di valutazione partecipata
8. sistemi di reclamo e loro gestione
8.1. modalità di reclamo
8.2. gestione dei reclami
8.3. valorizzazione dei contributi
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LA NOSTRA
CARTA
DEI SERVIZI
ragioni, contenuti, metodi
1.1. natura e scopo del documento
1.
cos’è la carta dei servizi
Quando sulla Gazzetta Ufficiale n. 43 del 22 febbraio 1994 venne
pubblicata la Direttiva del Presidente del Consiglio dei Ministri (all'epoca Carlo Azeglio Ciampi) denominata Principi sull'erogazione
dei servizi pubblici, sembrava che il nostro Paese fosse di fronte a
una svolta epocale: si introduceva infatti un principio di cultura e civiltà irrinunciabile, ossia il riconoscimento che il cittadino non era
assimilabile a un semplice utente e fruitore passivo dei servizi di
pubblica utilità, ma gli era riconosciuto il diritto di parola, di valutazione, di giudizio di merito. Più precisamente la Direttiva sanciva
questo riconoscimento mediante l'enumerazione di 6 princìpi che
ogni soggetto erogatore di servizi di pubblica utilità avrebbe dovuto
garantire:
1. l'eguaglianza dei diritti di accesso ai servizi per tutti gli utenti;
2. l'imparzialità cioè l'obbligo di ispirare i propri comportamenti,
nei confronti degli utenti, a criteri di obiettività, giustizia ed imparzialità;
3. la continuità, nel senso che l'erogazione dei servizi deve essere
continua, regolare e senza interruzioni;
4. il diritto di scelta, ovvero il riconoscimento all'utente del diritto
di scegliere tra i soggetti che erogano il servizio;
5. la garanzia della partecipazione alla prestazione, sia per tutelare il diritto alla corretta erogazione del servizio, sia per favorire la collaborazione nei confronti dei soggetti erogatori: l'utente può prospettare osservazioni, formulare suggerimenti per il
miglioramento del servizio e i soggetti erogatori devono acquisire periodicamente la valutazione dell'utente circa la qualità
del servizio reso;
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6. l'efficienza ed efficacia come principi a cui i soggetti erogatori
devono riferirsi nell'erogazione dei servizi.
Gli strumenti che la Direttiva segnalava per rendere esecutivi tali
principi sono particolarmente interessanti e del tutto attuali, se
rapportati all'esigenza di predisporre un documento con una valenza non solo formale, ma di sostanza.
In primo luogo la Direttiva faceva obbligo ai soggetti erogatori di
adottare opportuni standard qualitativi, da definirsi “individuando i
fattori da cui dipende la qualità del servizio che deve essere as-sicurata ai cittadini”. Vi si prevedeva addirittura che gli standard fossero accompagnati da una relazione illustrativa nella quale fossero
descritti, tra l'altro, le modalità previste per il loro conseguimento: i
fattori principali esterni al soggetto erogatore ed indipendenti dal
suo controllo che potrebbero incidere significativamente sul conseguimento degli standard; i metodi di valutazione utilizzati per fissare o rivedere gli standard, con una previsione relativa alle valutazioni future. Nella relazione i Soggetti erogatori avrebbero dovuto determinare, altresì, gli indici da utilizzare per la misurazione o la valutazione dei risultati conseguiti; fornire una base di comparazione
per raffrontare i risultati effettivamente ottenuti con gli obiettivi previsti; descrivere gli strumenti da impiegare al fine di verificare e
convalidare i valori misurati. La Direttiva prevedeva, inoltre, che gli
standard fossero sottoposti a verifica con la presenza degli utenti
nel corso di “adunanze pubbliche”, che la loro osservanza non potesse essere soggetta a condizioni e che essi fossero derogabili
solo nel caso di risultati più favorevoli per gli utenti. Era previsto che
gli standard fossero periodicamente aggiornati, per essere adeguati alle esigenze degli utenti, e che da parte dei soggetti erogatori dovessero essere adottate ogni anno piani diretti a migliorarli.
Occorre riconoscere che la Direttiva introduceva una prospettiva di
cambiamento di estremo interesse per i soggetti erogatori di servizi
di pubblica utilità e che, benché “datata”, fornisca a tutt'oggi sufficienti indicazioni per mettere a punto “carte dei servizi” utili e sperimentabili. Al riguardo è doveroso considerare che la Legge 8 novembre 2000, n. 328 “Legge quadro per la realizzazione del sistema integrato di interventi e servizi sociali” non ha segnato un passo
in avanti: non ha mai visto la luce infatti quello schema di riferimento per l'elaborazione della carta dei servizi sociali che il Ministero
del Welfare aveva previsto di emanare entro 6 mesi dalla promulgazione della Legge.
Tra le varie disposizioni contenute nella Direttiva meritano di essere menzionate in particolare alcune prescrizioni:
Ÿ
l'obbligo da parte dei soggetti erogatori di assicurare la piena informazione degli utenti circa le modalità di prestazione dei servizi: le condizioni economiche e tecniche per l'effettuazione dei
servizi; gli esiti delle verifiche compiute; l'informazione tempestiva circa ogni eventuale variazione delle modalità di erogazione
del servizio; la pubblicazione di testi in cui siano inclusi tutti gli
atti che disciplinano l'erogazione dei servizi e regolano i rapporti
con gli utenti.
Ÿ
l'obbligo di trattare gli utenti con rispetto e cortesia e di agevolarli
nell'esercizio dei diritti e nell'adempimento degli obblighi;
Ÿ
l'obbligo di valutare la qualità dei servizi, mediante apposite verifiche sulla qualità e l'efficacia, in conformità ai criteri determinati
nella relazione che accompagna gli standard 1.
Ÿ
l'obbligo di acquisizione periodica della valutazione degli utenti
sulla qualità del servizio reso mediante: la realizzazione di riunioni pubbliche con la partecipazione degli utenti di una determina-
ta zona o di una determinata unità di erogazione del servizio; l'effettuazione, a campione, di interviste con gli utenti, anche immediatamente dopo l'erogazione di un singolo servizio.
Ÿ
la pubblicazione dei risultati delle verifiche effettuate e la loro
considerazione per l'identificazione delle misure idonee ad accrescere l'efficienza dei servizi e il raggiungimento degli obiettivi
di pubblico interesse;
Ÿ
l'assicurazione agli utenti di forme di rimborso nei casi in cui è
possibile dimostrare che il servizio reso è inferiore, per qualità e
tempestività, agli standard pubblicati;
Ÿ
la previsione di procedure di reclamo dell'utente che devono essere: accessibili, di semplice comprensione e facile utilizzazione;
svolgersi in tempi rapidi, predeterminati dai soggetti erogatori;
Ÿ
l'assicurazione di un'indagine completa ed imparziale circa le irregolarità denunciate e la garanzia all'utente di un'informazione
periodica circa lo stato di avanzamento dell'indagine stessa; la
previsione di una risposta completa all'utente e forme di ristoro
adeguate2.
È nello spirito di questa impostazione, rimasta spesso inesplorata
e solo in pochi casi assunta fino in fondo dalle organizzazioni di
terzo settore, che la cooperativa sociale La Casa ha inteso iniziare
un percorso - esteso a gran parte dei responsabili dei settori aziendali - di formalizzazione della propria carta dei servizi. Essa è da
intendersi non già come un punto d'arrivo, ma, al contrario, come
l'inizio di un impegno analitico e riflessivo che, a partire dalla considerazione valutativa dei servizi erogati - diventi progressivamente
luogo di apprendimento per tutta l'organizzazione.
Infine, questo documento può essere anche considerato un patto
che la cooperativa stipula con la propria comunità di riferimento,
nel quale vengono assunti precisi impegni - e codificati - circa il rispetto di standard qualitativi per ciascuno dei servizi offerti.
1
Ogni anno i soggetti erogatori devono predisporre una relazione sui risultati conseguiti dandone adeguata pubblicità. La relazione dovrà, tra l'altro, analizzare i
risultati conseguiti in rapporto agli standard stabiliti per l'esercizio in questione: definire gli standard per l'esercizio in corso in rapporto anche ai risultati conseguiti
nell'esercizio oggetto di relazione; descrivere le ragioni dell'eventuale inosservanza degli standard e i rimedi predisposti; indicare i criteri direttivi cui il soggetto
erogatore si atterrà nella redazione dei piani di miglioramento progressivo degli standard.
2
il reclamo può essere presentato dall'utente in via orale, per iscritto, via fax o telefonicamente. Nella predisposizione del reclamo, l'utente può avvalersi
dell'assistenza degli uffici per le relazioni con il pubblico. Al momento della presentazione del reclamo, l'ufficio comunica all'utente il nominativo del dipendente
responsabile dell'indagine, i tempi previsti per l'espletamento della stessa, i mezzi dei quali dispone nel caso di risposta sfavorevole. L'ufficio riferisce all'utente,
con la massima celerità, e comunque non oltre trenta giorni dalla presentazione del reclamo, circa gli accertamenti compiuti, indicando altresì i termini entro i quali
il soggetto erogatore provvederà alla rimozione rimozione delle irregolarità riscontrate o al ristoro del pregiudizio arrecato. Trascorsi 15 giorni, l'ufficio informa
comunque l'utente circa lo stato di avanzamento dell'indagine. Per i servizi erogati in regime di concessione o mediante convenzione e comunque erogati da
soggetti non pubblici, l'inosservanza dei principi della Direttiva costituisce inadempimento degli obblighi assunti contrattualmente dai soggetti erogatori.
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2.1. le ragioni della cooperativa rispetto alla carta
2.
perché è stata fatta
Predisporsi a mettere a punto la propria carta dei servizi potrebbe
sembrare persino un esercizio improvvido o sconveniente allorquando ci si trovi nel bel mezzo di una stagione che non è improprio
definire severa per l'intero terzo settore, chiamato a fare i conti con
una progressiva contrazione della spesa pubblica che ha interessato anche i sistemi di welfare locali e, più in generale, con il
difficile tentativo di mantenere un equilibrio tra la gestione dei tagli
lineari e il mantenimento di accettabili standard di qualità nei servizi erogati. Ben più urgenti questioni sembrano reclamare spazio
nella già affollata agenda dei manager del non profit, che pur contempla di compiere i passi necessari per acquisire l'accreditamento istituzionale da parte della provincia di Trento, tra i quali
appunto, c'è l'adozione del bilancio sociale e della carta dei servizi.
Eppure, in un contesto che evoca in molti l'opportunità di assumere
strategie difensive o perlomeno conservative, questa cooperativa
ha scelto di trasformare un adempimento formale in un'opportunità, un esercizio potenzialmente solo di natura compilativa in una
risorsa per l'apprendimento, per promuovere uno spazio di riflessività al proprio interno, sottraendo l'attenzione delle persone dal rischio dello sbilanciamento sulla sola operatività: è infatti un fenomeno pressoché universale (e per certi versi inevitabile) l'esposizione del lavoro sociale a una deriva meramente operativa centrata sulle “cose da fare”, con il prevalere spesso dell'agire in costante
emergenza (organizzativa, gestionale, esecutiva).
Invece, entrare nel merito di ciò che si fa ogni giorno è un'operazione al tempo stesso irrituale e necessaria: irrituale perché anche
le aziende non profit - come quelle profit - subiscono processi di
istituzionalizzazione organizzativa, assumono automatismi operativi e di pensiero, indulgono inevitabilmente a preferire e a mantenere un implicito rassicurante, piuttosto che esplorare un esplicito
senza reti di protezione; necessaria perché l'efficacia, la plausibilità, l'adeguatezza della relazione d'aiuto, come focus su cui far convergere l'intero orientamento organizzativo sono fattori da riconquistare ogni giorno, mediante processi di apprendimento sistematici
e intenzionali.
Le origini, la storia e la missione della cooperativa documentano
inequivocabilmente questa caratterizzazione ideale, segnano i
tratti di una realtà che tende – ossia finalizza tutte le proprie risorse
- ad essere presenza operativa e punto surgivo di relazioni significative e solidali “dentro” e “per” la comunità.
Una carta dei servizi potrebbe essere concepita semplicemente
come una vetrina espositiva nella quale trovano ordinata collocazione tutte le informazioni descrittive e di processo dei servizi richieste dall'Ente accreditante; oppure l'occasione per rimettere in
moto - in maniera divergente e generativa - un pensiero rinnovato,
capace di connettere e portare a sintesi i guadagni e le buone prassi maturate, con l'esigenza di innovare, flessibilizzare e personalizzare sempre di più i servizi, usando le tecnologie, ma anche capitalizzando le indicazioni che il quotidiano - ovvero le relazioni d'aiuto
poste in essere ogni giorno - suggeriscono.
Occorreva la pazienza di decostruire i presupposti, gli approcci, i
metodi e le prassi consolidate con cui si erogano i servizi, per rinvenirne le ragioni in relazione alla mission, chiedersi se la performance attuale è ancora coerente e appropriata con quei dettami,
capire dove si può migliorare e dove si fa la differenza.
E ancora, accettare di sottoporre il proprio operato al giudizio valu-
tativo degli stakeholder, creare gli strumenti per renderlo praticabile, dare sostanza metodologica a un processo per renderlo strutturale e non occasionale.
La cooperativa ha intrapreso questa strada, con piena consapevolezza che senza un pensiero che guida l'azione il rischio del tutto
fideistico di affidarsi in via prevalente (se non esclusiva) a meccanismi e automatismi consolidati rimane un'opzione pericolosa e costantemente esposta alle problematiche sollevate dalle contingenze, che, per loro natura sono situate, non sempre convenzionali, sfidanti. Meglio quindi attivare un processo di capitalizzazione della
conoscenza, di condivisione degli assunti, dei metodi, delle strategie: in altri termini, meglio rendere il sapere fluido, diffuso, disponibile per poterlo incrementare, operativizzare, facendolo confluire
in migliori servizi.
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3.1. le sezioni della carta
3.
struttura e contenuti
Questa carta dei servizi è stata redatta adottando un criterio di organizzazione dei contenuti che potesse favorirne la leggibilità, la facilità di consultazione, ma senza rinunciare agli approfondimenti
necessari per dare le ragioni delle scelte, delle priorità, delle questioni considerate particolarmente rilevanti.
Il documento prevede tre grosse sezioni di analisi:
nella prima si presentano i servizi che attualmente sono offerti
Ÿ
alla comunità locale. Ciascuno di essi è rappresentato dapprima
in forma descrittiva, con riferimento alla tipologia di prestazioni,
specificando le modalità di accesso ai servizi;
dopo questo primo livello, sono evidenziati per ciascun servizio i
Ÿ
fattori intervenienti nel processo di erogazione dei servizi e delle
prestazioni che la cooperativa ritiene siano rivelativi della specificità del proprio approccio, espressivi del know how maturato e
predittivi di performance efficaci. Ciascuna dimensione considerata rilevante nel generare elementi di qualità nei servizi è stata
operativizzata - laddove possibile - in indicatori qualitativi, che sono stati individuati per renderne più esplicito il significato predittivo.
la terza parte presenta le azioni che la cooperativa pone in esseŸ
re per realizzare processo di valutazione del proprio operato con
caratteri di sistematicità e coinvolgendo - con appositi modalità e
strumenti - i principali stakeholder appartenenti al suo sistema.
Si tratta di una scelta indubbiamente impegnativa, ma che è
sembrata irrinunciabile perché in qualche modo iscritta nella storia e nella cultura di una cooperativa che non ha mai fatto mistero di voler moltiplicare gli sforzi per essere espressione della comunità, luogo ad un tempo di sintesi e composizione dei suoi bisogni, e delle risposte a queste stesse istanze. Sono quindi stati
scelti gli stakeholder più rilevanti a cui sottoporre a giudizio l'operato della cooperativa, chiamandoli a riflettere sulle dimensioni
di maggiore interesse, in relazione alla natura del rapporto intercorrente: finanziatori istituzionale, partner, utenti, caregiver, ecc.
Fissati gli “oggetti” e individuati i “soggetti” protagonisti della valutazione partecipata, sono stati scelti e messi a punto gli strumenti
per facilitare l'espressione del parere degli stakeholder e stabilita
la periodicità del loro coinvolgimento: e in effetti si tratta proprio di
“rendere facile” il valutare, nel senso di predisporre (in termini di
strumenti e metodi) le modalità più funzionali per raccogliere i giudizi sulle questioni chiave.
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4.1. metodologia di elaborazione
4.
com’è stata elaborata
Il processo che ha portato all'elaborazione di questa carta dei servizi ha coinvolto gran parte dei responsabili delle varie aree operative della cooperativa in un percorso di accompagnamento e supporto metodologico, guidato da un consulente esterno. Questa modalità è stata adottata dal management nell'intento di capitalizzare, anche in chiave formativa, i necessari affondi a cui i partecipanti
sarebbero stati chiamati a contribuire sul piano dell'analisi critica
delle specificità dei servizi, esplorando tanto la dimensione progettuale che quella erogativa dei servizi della cooperativa. Un'ottima
opportunità per dare avvio a un percorso riflessivo esplicitamente
veicolato ad entrare nel merito delle procedure e degli stili concreti
con cui gli operatori, a tutti i livelli dell'organizzazione, sono soliti
dare vita alle relazioni d'aiuto. Un siffatto approccio portava con sé
l'occasione per valorizzare le prassi e le competenze di eccellenza
presenti in azienda, mobilitandone e promuovendone la diffusione
al proprio interno, ma era anche la circostanza favorevole per un
introdurre - se del caso - eventuali correttivi, integrazioni, modifiche
rispetto a pratiche ed automatismi consolidati, ma involontariamente disfunzionali.
Il gruppo di lavoro, di cui ha fatto parte l'amministratore delegato,
ha dapprima condiviso l'impianto metodologico e contenutistico
della carta dei servizi, per poi svilupparne le varie sezioni in sottogruppi di persone appartenenti al medesimo settore o servizio, soprattutto per quanto concerne la compilazione della parte descrittiva dei servizi.
Nella fase di focalizzazione degli aspetti collegati alla specificazione degli approcci e delle peculiarità a riguardo delle modalità di
progettazione, gestione e presidio del processo di erogazione delle
prestazioni, è stato preferibile adottare un supporto in affiancamento one to one per dare maggiore densità metodologica e favorire l'esplicitazione della conoscenza consolidata nell'expertise
dei vari attori organizzativi.
Per dare organicità al processo e mantenere una convergenza di
attenzione sul processo di costruzione della carta dei servizi fra
tutti gli attori del working group, sono state realizzati momenti di restituzione di quanto andava emergendo e formalizzandosi nelle
varie sessioni di lavoro, individuali, di gruppo, guidate.
Questa coralità di processo - peraltro non sempre facilmente compatibile con l'ordinato svolgimento delle attività di servizio quotidiano - ha occupato uno spazio temporale di circa sei mesi ed ha avuto
l'effetto di inaugurare, tra coloro che hanno partecipato, una prospettiva nuova di concepire il legame tra mission della cooperativa
e prestazioni di servizio. Il focus attentivo si è potuto spostare da
una centratura prevalente sulla corretta applicazione di regole e
procedure a un riconcettualizzazione della prestazione che ora appare ben più chiaramente come la punta dell'iceberg di un servizio
che è intenzionato, pensato e implementato a partire da una considerazione - anche antropologica - della persona in stato di bisogno,
dentro il suo contesto relazionale di appartenenza.
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DALLA MISSION
AI SERVIZI
finalità, principi, elementi distintivi
5.
presentazione
di ciascun servizio
Come indicato nel precedente paragrafo 3, di seguito vengono presentati i servizi attualmente offerti dalla cooperativa al territorio. Si
tratta in particolare delle seguenti tipologie:
5.1.
assistenza domiciliare
5.2.
consegna pasti a domicilio
5.3.
trasporto e mobilità assistita
5.4.
telesoccorso e telecontrollo
5.5.
gestione di strutture residenziali
e semiresidenziali per anziani
5.6.
centro servizi per la famiglia
Per ciascun servizio vengono fornite tutte le informazioni necessarie riguardo a: la tipologia del servizio, le finalità e gli obiettivi specifici, i destinatari e le loro caratteristiche, le modalità con cui avvengono la presa di contatto iniziale e l'eventuale presa in carico, le
modalità peculiari di erogazione dell'intervento, gli eventuali costi
di partecipazione alla spesa da parte dell'utente, il personale della
cooperativa coinvolto nel servizio, i giorni e gli orari di apertura, la
sede di svolgimento del servizio e tutti i riferimenti per i contatti con
il personale di accoglienza.
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5.1.
assistenza domiciliare
Servizio socio educativo
Il servizio socio-educativo rientra nel servizio di assistenza domiciliare ed è dedicato alle famiglie in cui sono presenti minori in età
scolare con bisogni educativi speciali (con certificazione ai sensi della legge 104/92 o disturbi specifici dell'apprendimento).
L'obiettivo del servizio è sostenere lo sviluppo dell'autonomia del minore, attraverso l'affiancamento nell'esecuzione dei compiti
scolastici, lo svolgimento di attività al di fuori del contesto familiare (biblioteca, piscina, ludoteca, ecc...) e l'accompagnamento ad
attività di gruppo. Ogni intervento è attivato sulla base di uno specifico progetto educativo che definisce obiettivi, tempi, modalità e
procedure, stilato dall'assistente sociale di riferimento, concordato con il referente tecnico della cooperativa e condiviso con la famiglia, con gli insegnanti e con eventuali altre figure significative. Tale servizio è garantito tutto l'anno, ma è attivabile anche solo per il
periodo estivo quando le famiglie hanno ridotte possibilità di fruire di altri interventi di sostegno.
assistenza domiciliare
Per assistenza domiciliare si intende l'insieme di servizi che vengono erogati direttamente a casa dell'utente. L'assistenza domiciliare è
destinata a persone non autosufficienti o parzialmente autosufficienti, a rischio di emarginazione, che richiedono interventi di cura e di
sostegno riabilitativo, anche ad integrazione di altri servizi.
L'obiettivo principale è quello di sostenere le persone nella permanenza presso la propria abitazione e nel proprio ambiente di vita,
evitando, o comunque ritardando il più possibile, il ricovero in strutture, assicurando le prestazioni socio-assistenziali a domicilio.
5.1.
TIPOLOGIA DEL SERVIZIO / FINALITÀ E OBIETTIVI SPECIFICI
A CHI È RIVOLTO / CARATTERISTICHE DEGLI UTENTI
L'utenza del servizio è costituita da persone non autosufficienti o parzialmente non autosufficienti che hanno difficoltà a svolgere atti
quotidiani della vita: persone sole che hanno difficoltà a mantenere rapporti con il mondo esterno; persone disabili; persone con
problematiche psichiatriche.
MODALITÀ DI CONTATTO E DI PRESA IN CARICO
Per attivare il servizio è necessario che l'interessato (o un suo familiare, il medico, l'ospedale o altre figure anche non professionali)
segnali il bisogno all'Assistente sociale o al Distretto sanitario territoriale, il quale, valutata l'effettiva necessità, attiva il servizio in
00
5.1.
assistenza domiciliare
00
collaborazione con la Cooperativa. Il servizio viene attivato sulla base delle indicazioni di uno specifico PAI (Piano Assistenziale Individualizzato) che viene predisposto dall'Assistente sociale o APSS territoriale e che definisce gli obiettivi generali e specifici
dell'intervento. Il Piano viene condiviso con il Referente Tecnico.
Il PAI è lo strumento di lavoro che orienta l'assistente domiciliare nello svolgimento delle attività a favore del singolo utente ammesso al
servizio. Infatti, l'operatore della Cooperativa è tenuto a svolgere in ciascun servizio solo le attività specificate all'interno del Piano
Assistenziale Individualizzato.
MODALITÀ DI EROGAZIONE DELL'INTERVENTO
Il servizio si svolge - di norma - direttamente a casa della persona che ne ha bisogno e può avvenire anche in collaborazione con
l'infermiera territoriale e con il medico a domicilio (assistenza domiciliare integrata e cure palliative).
Nel concreto, il lavoro dell'assistente domiciliare è volto a favorire l'autosufficienza dell'utente e la sua tutela, aiutandolo nell'igiene e
nella cura della persona, - avendo cura di collaborare in maniera stretta con i familiari o gli altri caregiver informali, laddove presenti;
nella corretta deambulazione; nella preparazione dei pasti; nell'aiuto domestico; nel fare la spesa; nello svolgere semplici pratiche
burocratiche e piccole commissioni; nel favorire la socializzazione ed il sostegno psicologico; negli spostamenti sul territorio per
facilitare il disbrigo di pratiche amministrative o per sostenere un normale sistema di relazioni sociali o per facilitare l'accesso ad eventi
culturali o di altra natura (culto religioso, incontri del Consiglio comunale, ecc.).
I coordinatori, impegnati quotidianamente nella programmazione degli accessi per la gestione dei servizi, rimangono a disposizione
degli utenti per accogliere eventuali richieste di sospensione o di diversa collocazione del servizio.
EVENTUALI COSTI O PARTECIPAZIONE ALLA SPESA
La spesa è compartecipata direttamente all'ente pubblico di riferimento dalla singola persona beneficiaria del servizio, sulla base dei
parametri ICEF.
RISORSE UMANE COINVOLTE
assistenza domiciliare
Il servizio viene assicurato dalla seguenti figure:
Ÿ
assistente sociale per la formazione
Ÿ
3 coordinatori
Ÿ
1 responsabile qualità
Ÿ
4 referenti tecnici (di cui 3 infermieri professionali)
Ÿ
28 O.RI. (Operatore di riferimento)
Ÿ
40 OSS (operatore socio sanitario)
Ÿ
90 operatori di assistenza domiciliare
LA CASA SOCIETÀ COOPERATIVA SOCIALE
Viale Trento 49 / B
38068 Rovereto, Trento
T. 0464 49 01 25 / F. 0464 49 01 30
www.cooplacasa.it
[email protected]
numero verde 800.553.002
Orario centralino
07.00 / 12.30 - 14.00 / 19.00
Al di fuori delle ore di centralino,
nei fine settimana e nei giorni festivi
è sempre attiva una segreteria telefonica.
Il servizio funziona
tutti i giorni dell'anno,
sulle intere 24 ore.
00
5.2.
consegna pasti a domicilio
A CHI È RIVOLTO / CARATTERISTICHE DEGLI UTENTI
Il servizio di trasporto e consegna pasti a domicilio è attualmente rivolto ai residenti nel Comune di Rovereto e, per la Comunità Vallagarina, nei Comuni di Isera, Mori, Ronzo, Ala, Avio, Terragnolo e Vallarsa. È dedicato a persone che hanno perso la capacità di prepararsi il
pasto in maniera autonoma e senza aiuto parentale o a cui le tradizionali forme di aiuto parentale, non riescono a fornire risposte
continuative alla preparazione del pasto.
MODALITÀ DI CONTATTO E DI PRESA IN CARICO
consegna pasti a domicilio
La consegna a domicilio del pasto è da considerarsi un potenziamento dell'offerta già in essere attraverso il servizio di assistenza
domiciliare. Obiettivi di questo servizio sono, oltre a mantenere l'anziano nel suo contesto di vita, fornire un pasto, in linea con la dieta
adatta alle caratteristiche e ai fabbisogni specifici, prevenire, per quanto possibile, incidenti domestici ed eventi invalidanti e monitorare costantemente la condizione sociale degli anziani fragili in carico al servizio, al fine di attivare, se necessario, servizi di livello
superiore.
5.2.
TIPOLOGIA DEL SERVIZIO / FINALITÀ E OBIETTIVI SPECIFICI
Le modalità di attivazione del servizio sono le stesse dell'attivazione del SAD, ossia tramite segnalazione all'assistente sociale di
riferimento.
Il servizio è attivabile anche su semplice richiesta privata; in questo caso lo stesso sarà strutturato sulla base di uno specifico contratto
tra cooperativa e cliente.
MODALITÀ DI EROGAZIONE DELL'INTERVENTO
L'operatore del servizio consegna direttamente all'utente, o a persona designata dall'Utente, il pasto richiesto e contestualmente ritira
il contenitore vuoto del pasto del giorno prima. Su specifica richiesta l'operatore può aiutare l'Utente ad aprire il contenitore ma non è
abilitato a supportarlo nell'assunzione del cibo. L'Utente sceglie il proprio menù a seconda della stagione (primavera-estate/autunnoinverno).
L'utente può sospendere il servizio per brevi periodi telefonando alla Cooperativa (se residente nel Comune di Rovereto) o agli uffici pre-
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consegna pasti
a domicilio
LA CASA SOCIETÀ COOPERATIVA SOCIALE
Viale Trento 49 / B
38068 Rovereto, Trento
T. 0464 49 01 25 / F. 0464 49 01 30
www.cooplacasa.it
[email protected]
numero verde 800.553.002
Orario operatore di riferimento
08.00 / 12.30
posti della Comunità di Valle. La sospensione per il giorno in corso
deve avvenire entro le 9.30.
EVENTUALI COSTI O PARTECIPAZIONE ALLA SPESA
Il costo del pasto dipende dai parametri ICEF.
Il servizio di consegna pasto
è in funzione 365 giorni l'anno.
Il servizio viene erogato
nella fascia oraria
compatibile con il pranzo.
RISORSE UMANE COINVOLTE
Il coordinatore del servizio e un operatore dedicato ad ogni itinerario
(in genere 10 percorsi di consegna).
trasporto e mobilità assistita
5.3.
trasporto e mobilità assistita
5.3.
TIPOLOGIA DEL SERVIZIO / FINALITÀ E OBIETTIVI SPECIFICI
00
Il servizio di trasporto e accompagnamento è dedicato a persone incapaci di deambulare in maniera autonoma e ad anziani over 65
anni ed è realizzato mediante l'utilizzo di automezzi privi di barriere che garantiscono il servizio anche a persone deambulanti con sedie
a rotelle.
Laddove è richiesto, è presente a fianco dell'autista anche una figura ausiliaria di accompagnamento e supporto.
Le varie tipologie di servizio attualmente disponibili sono:
Ÿ
trasporto dedicato ad utenti in carico al servizio di assistenza domiciliare;
Ÿ
trasporto utenti verso centro diurno anziani o il centro servizi anziani;
Ÿ
trasporto utenti privati (persone e /o enti): su specifica richiesta, anche fornendo il supporto per superare eventuali barriere architettoniche presenti presso l'abitazione o il luogo di destinazione.;
Ÿ
trasporto per soggiorni estivi: per anziani e/o disabili;
Ÿ
trasporto alunni per gite scolastiche (max 24 alunni).
SERVIZI IN CONVENZIONE
Il servizio “Muoversi”
La Cooperativa La Casa è uno dei vettori accreditati dalla Provincia Autonoma di Trento per la realizzazione del servizio “Muoversi”: il
servizio garantisce a particolari categorie di utenti disabili un trasporto individualizzato nella Provincia Autonoma di Trento, senza
vincoli di destinazione. Viene effettuato con mezzi adatti per il trasporto di portatori di minorazione in carrozzina. All'interno del territorio provinciale si viaggia senza alcuna limitazione, mentre il servizio di trasporto fuori provincia è erogato solo per rispondere a necessità di natura sanitaria e riabilitativa, previa apposita autorizzazione provinciale.
Trasporto Scolastico
Il servizio di Trasporto scolastico è previsto per gli alunni frequentanti le scuole dell'infanzia e le scuole dell'obbligo fino alla scuola
secondaria di primo grado e degli alunni portatori di handicap frequentanti asili nido, scuole dell'infanzia o istituti scolastici di ogni
ordine e grado e centri educativi della provincia di Trento. Il servizio prevede la presenza di un accompagnatore a bordo.
Servizio “Muoversi”
Possono accedere al servizio Muoversi le persone residenti entro il territorio della Provincia Autonoma di Trento che, tramite certificato
di invalidità dimostrino l'impossibilità a deambulare in modo autonomo senza l'aiuto di un accompagnatore, o a compiere atti della vita,
o cecità assoluta o parziale, o ipovedenza grave.
MODALITÀ DI CONTATTO E DI PRESA IN CARICO
Servizio per privati (privati, associazioni, scuole)
Il servizio è attivabile mediante prenotazione telefonica da parte dell'utente.
trasporto e mobilità assistita
Associazioni, Aziende Pubbliche di Servizi alla Persona, singoli cittadini, enti non profit, persone anziane e/o adulti in difficoltà, istituiti
scolastici.
Nel caso del trasporto scolastico per alunni e/o persone disabili è autorizzata solo una tratta specifica.
5.3.
A CHI È RIVOLTO / CARATTERISTICHE DEGLI UTENTI
Servizio “Muoversi”
Per accedere al servizio è necessario rivolgersi al Servizio politiche sociali e abitative della PAT. Ad ogni utente viene rilasciata una
tessera personale che lo identifica e che ha validità illimitata. Ad ogni tessera è associato un quantitativo di buoni di servizio chilometrici, corrispondente alle richieste dell'utente effettuata al momento dell'iscrizione al servizio. Ogni utente ha a disposizione un limite
massimo di assegnazione di 13.000 buoni chilometrici. I buoni chilometrici vengono scalati all'effettuazione di ogni viaggio in modo.
Servizio scolastico
Nel caso del servizio scolastico è necessario rivolgersi al servizio trasporti della PAT.
MODALITÀ DI EROGAZIONE DELL'INTERVENTO
Servizio “Muoversi”
Il servizio utilizza un software che gestisce tutti gli aspetti di erogazione (prenotazione, variazioni del servizio...) e di rendicontazione.
00
00
trasporto e mobilità
assistita
L'utente può rivolgersi al Servizio Trasporti e prenotare il suo viaggio fino
a 2 ore prima dell'inizio del servizio tra le ore 7.00 e le 23.00 dal lunedì
alla domenica.
LA CASA SOCIETÀ COOPERATIVA SOCIALE
Viale Trento 49 / B
38068 Rovereto, Trento
T. 0464 49 01 25 / F. 0464 49 01 30
Servizio per privati
È attivabile dopo accordo su preventivo specifico.
www.cooplacasa.it
[email protected]
numero verde 800.553.002
Servizio scolastico
Le tariffe sono fissate dalla Giunta provinciale di anno in anno.
Orario di ufficio
dal lunedì al venerdì
07.00 / 12.30 - 14.00 / 19.00
Ad Ufficio chiuso, fino alle ore 23.00,
è comunque possibile contattare
l'organizzazione per la richiesta
di un servizio anche notturno, telefonando
al numero 329 0503254
EVENTUALI COSTI O PARTECIPAZIONE ALLA SPESA
Servizi privati
Su preventivo, a totale carico dell'utente.
Servizio “Muoversi”
Il costo del servizio è per il 90% a carico dell'Ente Pubblico e per la quota
restante è richiesta la compartecipazione alla spesa dell'utente.
RISORSE UMANE COINVOLTE
Ÿ
15 autisti con patenti specifiche per trasporto persone
Il servizio di trasporto privati è in funzione
365 giorni l'anno, su specifica richiesta.
Il servizio “Muoversi” è attivo tutti i giorni
dell'anno, festivi inclusi, con il seguente
orario di servizio: dalle ore 7.00 (partenza
dalla residenza dell'utente) alle ore 23.00
(arrivo alla residenza dell'utente).
Ÿ
5 accompagnatori
telesoccorso e telecontrollo
5.4.
telesoccorso e telecontrollo
5.4.
TIPOLOGIA DEL SERVIZIO / FINALITÀ E OBIETTIVI SPECIFICI
00
Il servizio di telesoccorso e telecontrollo è finalizzato a garantire sicurezza e serenità alle persone che vivono sole e che, per età o per
difficoltà di salute, necessitano di una garanzia di pronta assistenza.
Il servizio di telesoccorso consente alla persona di chiedere soccorso e/o aiuto – in caso di bisogno - direttamente dal proprio domicilio
utilizzando un dispositivo collegato 24 ore su 24 con la Centrale operativa. In tal modo è possibile assicurare alla persona che ne fa
richiesta interventi mirati per risolvere situazioni di difficoltà (cadute, incidenti domestici, malori, ecc.) e per la gestione di momenti di
sconforto, ansia, depressione mediante supporto psicologico.
Il servizio di telecontrollo è finalizzato a verificare le condizioni di benessere dell'utente, stabilire e consolidare un rapporto di fiducia,
accertare l'uso corretto del dispositivo e verificarne il funzionamento.
Il servizio è garantito su tutto il territorio provinciale.
A CHI È RIVOLTO / CARATTERISTICHE DEGLI UTENTI
Persone che vivono sole e/o che necessitano di assistenza in caso di emergenza.
MODALITÀ DI CONTATTO E DI PRESA IN CARICO
Gli interessati devono preliminarmente rivolgersi all'Assistente sociale competente per territorio che provvede ad espletare la procedura di approvazione. L'attivazione del servizio avviene con l'installazione dell'apparato di telesoccorso presso il domicilio dell'utente.
Il servizio è altresì acquistabile sulla base di un contratto diretto tra cooperativa e cliente.
MODALITÀ DI EROGAZIONE DELL'INTERVENTO
Servizio di telesoccorso
L'anziano è dotato di radiocomando, attraverso il quale può richiedere, in qualsiasi istante, assistenza immediata. In caso di necessità,
deve premere il pulsante del radiocomando in dotazione per lanciare il segnale di chiamata. Questo perviene alla Centrale operativa
che imme-diatamente è in grado di identificare l'utente e le sue caratteristiche in modo da attivare un intervento rapido, mirato e il più
possibile efficace.
La procedura di telesoccorso si articola come segue:
Ÿ
l'utente è tempestivamente contattato in viva voce, per un primo
accertamento delle sue condizioni;
Ÿ
attivazione dell'aiuto/supporto appropriato, che può essere gestito
mediante il coinvolgimento di parenti, amici, vicini oppure, se necessario, ricorrendo all'intervento di ambulanze, personale medico, vigili del
fuoco, ecc.;
Ÿ
monitoraggio dell'evoluzione degli interventi attivati.
Servizio di telecontrollo
Il servizio di telecontrollo assicura almeno una telefonata settimanale a
ciascun utente per verificarne lo stato di salute e le condizioni psicologiche: in tal modo è possibile aggiornare costantemente la scheda informativa personale.
telesoccorso
e telecontrollo
Via Pasqui 10 Rovereto
c/o la sede della
Comunità della Vallagarina
T. 0464 41 41 02
[email protected]
EVENTUALI COSTI O PARTECIPAZIONE ALLA SPESA
Il costo è calcolato in base al reddito dal servizio sociale competente per
territorio.
RISORSE UMANE COINVOLTE
Nel servizio sono coinvolti 6 operatori della cooperativa.
Il servizio di telesoccorso è attivo
24 ore al giorno tutti i giorni dell'anno.
La centrale operativa diurna è attiva
dal lunedì al venerdì con orario continuato
dalle ore 08..00 alle ore 20.00
e il sabato
dalle ore 08.00 alle ore 13.00
ed ha sede a Rovereto.
Nella fascia notturna
dalle ore 20.00 alle ore 08.00,
è attivo solo servizio di telesoccorso,
che viene garantita dalla centrale operativa
di Vicenza da parte di Tesan.
00
5.5.
gestione di strutture semiresidenziali per anziani
centro diurno
centro servizi
gestione di strutture residenziali per anziani
casa di soggiorno
A CHI È RIVOLTO / CARATTERISTICHE DEGLI UTENTI
Le strutture si rivolgono in modo particolare agli anziani che spesso vivono una condizione di solitudine e di disagio.
Il Centro di Cinte Tesino oltre ad ospitare la tipologia di utenza sopradescritta si rivolgono, come Centri di Servizio, anche ad anziani
autosufficienti o con un parziale grado di compromissione delle capacità funzionali.
MODALITÀ DI CONTATTO E DI PRESA IN CARICO
La presa in carico viene determinata dall'UVM Unità valutativa multidisciplinare del Distretto sanitario di competenza, sulla base della
segnalazione dei familiari, del medico di base o dell'assistente sociale territoriale.
gestione di strutture semiresidenziali per anziani centro diurno
I Centri semiresidenziali sono strutture destinate a fornire accoglienza a persone anziane ultrasessantacinquenni in condizioni di non
autosufficienza o con un livello di autonomia ridotto a causa di problematiche di natura fisica e/o psichica, che per questo necessitano
di supervisione, tutela, sostegno e aiuto nello svolgimento di alcune delle attività di vita quotidiana.
I Centri Diurni sono strutture semiresidenziali a carattere diurno nelle quali vengono erogati servizi socio-assistenziali e socio-sanitari a
favore di anziani ultrasessantacinquenni e persone parzialmente autosufficienti, non autosufficienti o con gravi disabilità, al fine di
favorire il più possibile la loro permanenza nel proprio ambiente di vita e di sostenere le famiglie di appartenenza. I servizi sono volti alla
risocializzazione, alla riattivazione ed al mantenimento delle capacità residue della persona. Il Centro Diurno si propone come luogo di
incontro sociale, culturale, ricreativo e di ristoro. Il Centro Diurno fornisce servizi personalizzati sulle esigenze e le condizioni di salute
degli ospiti. Ad ogni anziano è garantita una assistenza multidimensionale programmata in percorsi individuali volti a favorirne la
socializzazione ed un invecchiamento attivo.
I Centri Diurni svolgono attività finalizzate alla socializzazione e al mantenimento delle risorse e delle abilità residue al fine di:
Ÿ
ritardare al massimo l'istituzionalizzazione favorendo la permanenza nel domicilio
Ÿ
sostenere le famiglie
favorire la socializzazione e il mantenimento delle capacità residue (motorie, intellettive, di autonomia delle persone)
5.5.
TIPOLOGIA DEL SERVIZIO / FINALITÀ E OBIETTIVI SPECIFICI
00
gestione di strutture semiresidenziali per anziani centro diurno
5.5.
MODALITÀ DI EROGAZIONE DELL'INTERVENTO
00
La presa in carico e la cura di ciascun ospite prevede la predisposizione di
uno specifico piano personalizzato che viene monitorato in relazione agli
obiettivi. I Centri semiresidenziali sono collegati con i servizi di assistenza
domiciliare di cui rappresentano sostegno e supporto. Sono aperti al
coinvolgimento del volontariato e dell'associazionismo, valendosi del loro
contributo insostituibile per l'organizzazione di momenti di socializzazione e svago. Nei Centri semiresidenziali vengono erogati i seguenti servizi:
Ÿ
Cura e igiene della persona
Ÿ
Consumazione del pasto
Ÿ
Mobilizzazione
Ÿ
Attività di eduzione motoria
Ÿ
Attività culturali, ludico/espressive, di animazione e di socializzazione
Ÿ
Riposo e sonno
Ÿ
Trasporto da e per la casa
Ÿ
Manicure/pedicure (solo per Cinte Tesino)
Ÿ
Parrucchiera/barbiere (solo per Cinte Tesino)
Ÿ
Assistenza infermieristica e medico-sanitaria (solo per Cinte Tesino)
EVENTUALI COSTI O PARTECIPAZIONE ALLA SPESA
La compartecipazione al costo è calcolata su base dei parametri ICEF.
gestione di strutture
semiresidenziali
per anziani
centro diurno
Centro di Rovereto Telefono
T. 0464 42 48 47
Centro di Cinte Tesino Telefono
T. 0461 59 45 71
Orario di chiamata
dalle 9.00 alle 12.00
RISORSE UMANE COINVOLTE
[email protected]
Nel servizio sono coinvolti 6 operatori della cooperativa.
Dal lunedì al venerdì
dalle 09.00 alle 17.00
A CHI È RIVOLTO / CARATTERISTICHE DEGLI UTENTI
Persone anziane e/o adulte in difficoltà, parzialmente non autosufficienti.
MODALITÀ DI CONTATTO E DI PRESA IN CARICO
Le persone sono ammesse al Servizio mediante determina da parte del Dirigente del servizio sociale della Comunità di Valle competente per territorio.
MODALITÀ DI EROGAZIONE DELL'INTERVENTO
Nel Centro vengono offerti i seguenti servizi:
Ÿ
assistenza tutelare diurna;
Ÿ
assistenza sociale;
Ÿ
servizio mensa (colazione, merenda e pranzo) ed aiuto nell'alimentazione;
Ÿ
igiene della persona (bagni assistiti, interventi di pedicure e manicure, lavaggio dei capelli);
Ÿ
attività ludico-ricreative (sala TV, tornei di carte, sala lettura e laboratori, gite)
Ÿ
attività motoria personalizzata;
Ÿ
servizio di trasporto dell'anziano dal Centro a casa e ritorno;
Ÿ
possibilità di adeguato riposo nel corso della giornata.
gestione di strutture semiresidenziali per anziani centro servizi
Il Centro di Servizi è una struttura semiresidenziale a carattere diurno le cui attività scoio-ricreative, culturali, motorie e occupazionali
sono proposte con lo scopo di favorire la socializzazione e lo sviluppo delle relazioni interpersonali facilitando la permanenza dell'anziano nel proprio ambiente di vita. Si rivolge primariamente a persone anziane autosufficienti o con un parziale gradi di compromissione delle abilità necessarie a fra fronte alla vita quotidiana, che vivono nella propria abitazione o in alloggi protetti.
5.5.
TIPOLOGIA DEL SERVIZIO / FINALITÀ E OBIETTIVI SPECIFICI
00
00
gestione di strutture
semiresidenziali
per anziani
centro servizi
Centro di servizi per anziani
“Villa Prati” - Villa Agnedo
EVENTUALI COSTI O PARTECIPAZIONE ALLA SPESA
Il costo è calcolato in base ai parametri ICEF da parte del servizio sociale.
Telefono Uffici cooperativa
0464 49 01 25
dalle 08.00 / 12.00 - 14.00 / 19.00
Telefono Centro
0461 76 26 37
dalle 9.00 alle 12.00
RISORSE UMANE COINVOLTE
[email protected]
La cooperativa garantisce la gestione.
Nel centro opera esclusivamente personale della Comunità di Valle, mediante l'istituto del comando.
Dal lunedì al venerdì
dalle 09.00 alle 17.00
A CHI È RIVOLTO / CARATTERISTICHE DEGLI UTENTI
Persone autosufficienti o con leggera non autosufficienza, sole o che vivono domicili non adeguati
MODALITÀ DI CONTATTO E DI PRESA IN CARICO
L'ammissione ala servizio avviene mediante valutazione da parte di un'apposita commissione multidisciplinare presieduta dal
presidente dell'APSP.
MODALITÀ DI EROGAZIONE DELL'INTERVENTO
Nel Centro vengono offerti i seguenti servizi:
Ÿ
assistenza tutelare diurna;
Ÿ
assistenza sociale;
Ÿ
servizio mensa (colazione, merenda e pranzo) ed aiuto nell'alimentazione;
Ÿ
igiene della persona (bagni assistiti, interventi di pedicure e manicure, lavaggio dei capelli);
Ÿ
attività ludico-ricreative (sala TV, tornei di carte, sala lettura e laboratori, gite)
Ÿ
attività motoria personalizzata;
Ÿ
servizio di trasporto dell'anziano dal Centro a casa e ritorno;
Ÿ
possibilità di adeguato riposo nel corso della giornata.
gestione di strutture residenziali per anziani casa di soggiorno
La Casa di Soggiorno è una struttura residenziale appositamente pensata per offrire a persone anziane autosufficienti la possibilità di
vivere in un contesto che garantisce loro ospitalità e occasioni di vita comunitaria. Gli ospiti soggiornano in stanze confortevoli singole o
doppie. La struttura è stata concepita con ambientazioni che richiamano il confort della casa in un contesto comunitario che facilita le
relazioni salvaguardando gli spazi di autonomia. La Casa di soggiorno garantisce altresì i servizi di assistenza infermieristica e attività di
animazione.
5.5.
TIPOLOGIA DEL SERVIZIO / FINALITÀ E OBIETTIVI SPECIFICI
00
00
gestione di strutture
semiresidenziali
per anziani
centro servizi
EVENTUALI COSTI O PARTECIPAZIONE ALLA SPESA
La retta per l'anno 2012 è fissata in Euro 50,00 al giorno.
RISORSE UMANE COINVOLTE
3 operatori della cooperativa
Ÿ
1 infermiera professionale
Ÿ
Casa di Soggiorno Arcobaleno
c/o RSA San Lorenzo
e Santa Maria della Misericordia
di Borgo Valsugana
Via per Telve n. 7
38051 Borgo Valsugana
Telefono Uffici cooperativa
0464 49 01 25
dalle 08.00 / 12.00 - 14.00 / 19.00
Telefono APSP San Lorenzo
e Santa Maria della Misericordia
0461 75 41 23
dalle 8.30 alle 11.30
[email protected]
Aperta tutto l’anno
centro servizi per la famiglia
5.6.
centro servizi per la famiglia
5.6.
TIPOLOGIA DEL SERVIZIO / FINALITÀ E OBIETTIVI SPECIFICI
00
Sportello famiglie
È un servizio aperto alla comunità locale finalizzato ad accompagnare le famiglie e le persone nell'individuazione delle prestazioni di
servizio socio assistenziale e socio sanitario più appropriate alla specifica situazione di bisogno segnalata.
Il servizio fornisce anche supporto operativo, formativo e monitoraggio rispetto alle persone (badanti o familiari) di cui la famiglia si
avvale per l'assistenza del proprio congiunto.
Trasporto Prelievi
Il servizio di trasporto prelievi garantisce il ritiro e la consegna presso i laboratori di analisi delle provette prelevate dal domicilio
dell'utente. Si tratta di un servizio importante a favore soprattutto dell'utenza anziana che ha difficoltà di movimento sul territorio.
L'attività viene svolta a supporto del servizio infermieristico territoriale nei comuni di Rovereto, Mori, Volano, Calliano e Terragnolo.
Trasporto spese a domicilio
È un servizio di trasporto e consegna a domicilio della spesa realizzata dalla persona anziana, svolto in convezione con il Sait e con la
cooperativa sociale Alisei.
Questo servizio è assicurato nel comune di Rovereto e prevede il pagamento di un costo aggiuntivo di 5 euro se non soci e di 3,50 Euro
se soci coop.
La cooperativa realizza anche il servizio “Coopacasa” domiciliazione spesa nel comune di Trento.
La cooperativa è in grado di assicurare alle persone impossibilitate, anche provvisoriamente, a deambulare autonomamente e che
vivono in condizioni di solitudine, il servizio di effettuazione e recapito a domicilio della spesa senza alcun costo aggiuntivo, previa
comunicazione telefonica dell'ordine al centralino della cooperativa.
Turismo sociale
È un servizio di organizzazione di occasioni di vacanza dedicato sia a persone anziane e/o diversamente abili, sia a gruppi di famiglie,
per rendere accessibile la fruizione di momenti di riposo e ricreazione altrimenti difficoltosi.
MODALITÀ DI CONTATTO E PRESA IN CARICO
Si accede al servizio solo telefonicamente mediante appuntamento.
MODALITÀ DI EROGAZIONE DELL'INTERVENTO
Sportello famiglie
Recandosi allo sportello è possibile rappresentare a personale specializzato la situazione di bisogno assistenziale vissuta dalla
famiglia. Gli operatori della cooperativa svolgono un servizio che si basa su un affiancamento preliminare della persona nella corretta
analisi del bisogno per il quale si è rivolta allo sportello: possono essere fornite semplici informazioni piuttosto che vere e proprie
proposte di intervento mirate ed integrate. Scopo precipuo della consulenza è l'attivazione di un sistema di interventi che aumenti il
livello di comfort del caregiver e la qualità della vita della persona assistita, e che abbia i caratteri della pertinenza alla situazione reale
e della sostenibilità da parte del nucleo familiare richiedente.
centro servizi per la famiglia
A tutta la popolazione residente nel territorio della Comunità di Valle della Vallagarina
Il servizio di turismo sociale è rivolto a tutti coloro che ne fanno richiesta, senza alcun limite territoriale.
5.6.
A CHI È RIVOLTO / CARATTERISTICHE DEGLI UTENTI
Servizio Trasporto prelievi
Il servizio è richiesto direttamente dall'azienda ospedaliera.
Trasporto spese a domicilio
Il servizio può essere attivato telefonicamente contattando il centralino.
EVENTUALI COSTI O PARTECIPAZIONE ALLA SPESA
Servizio Trasporto prelievi
Nel comune di Rovereto prevede una compartecipazione su base ICEF, mentre negli altri comuni è gratuito.
00
00
centro servizi
per la famiglia
Lo sportello del
centro Servizi Famiglie
è aperto nei giorni di
martedì e giovedì pomeriggio,
dalle 14.00 alle 17.00
il sabato
dalle 09.00 alle 12.00
Il servizio
spese a domicilio
Trasporto spese a domicilio o “Coopacasa”
Il costo del servizio è fissato annualmente dal SAIT.
RISORSE UMANE COINVOLTE
è garantito
dal lunedì al sabato
dalle 08.00 alle 10.00
dalle 13.00 alle 15.00
dalle 17.00 alle 19.00
Presso la sede cooperativa
Viale Trento 49 / B
38068 Rovereto, Trento
Ÿ
Servizio di Sportello: referente tecnico della cooperativa;
Ÿ
Servizio Spesa a domicilio: operatori e volontari;
Ÿ
Servizio trasporto provette: operatori
Turismo sociale: operatore addetto.
Ÿ
Telefono Uffici cooperativa
0464 49 01 25
dalle 08.00 / 12.30 - 14.00 / 19.00
00
L’ORIENTAMENTO
ALLA QUALITÀ
DEI SERVIZI
politiche, priorità e specifiche dimensioni presidiate
6.1. politiche della qualità adottate
6.
azioni positive
per il miglioramento
della performance
Attualmente la cooperativa sociale La Casa ha esperito il procedimento di certificazione del servizio di assistenza domiciliare che
viene realizzato secondo specifiche procedure che rientrano all'interno di un sistema di gestione per la qualità certificato secondo lo
standard UNI EN ISO 9001:2008. Tutto il processo di gestione del
servizio è descritto e monitorato e i risultati sono annualmente verificati dall'ente di certificazione. L'adozione di prassi e regole consolidate consente di tenere sotto controllo la qualità del servizio erogato attraverso opportuni parametri.
6.2. dimensioni della qualità presidiate,
indicatori e standard di riferimento
Nel percorso di analisi per l'elaborazione della carta dei servizi, al
fine di dare adeguata rappresentazione del presidio operativo che
la cooperativa ha adottato per monitorare costantemente la propria performance, ciascun servizio è stato analizzato nelle sue
componenti processuali di erogazione, nonché nei fattori e nelle
variabili che intervengono a qualificarne lo svolgimento. Lo scopo
di questa procedura di indagine è la rilevazione delle componenti
(fisiche, organizzative, competenziali) che sono considerate predittive di performance di servizio efficaci e, come tali, sistematicamente controllate e verificate dalla cooperativa.
Con tutto ciò l'azienda rende espliciti e trasparenti i fattori di riferimento per il proprio orientamento alla qualità, riconducendoli ad
un ambito di intelligibilità che pone ciascun stakeholder nelle con-
00
00
dizioni migliori per poter esprimere una valutazione di merito, tanto
a riguardo della conformità dei servizi alle specifiche garantite,
quanto alla pertinenza ed efficacia degli interventi.
Per rendere più efficacemente comprensibili tali fattori, assunti come positivamente correlati alla qualità dei servizi, per ciascun concetto è proposta un'operazionalizzazione (scomposizione) nelle
sue dimensioni costitutive (indicatori), vale a dire in concetti aventi
un più basso livello nella scala di generalizzazione ma legati da un
rapporto di “indicazione” ovvero di copertura semantica del significato del termine più generale. Tecnicamente l'indicatore è considerato il ponte tra il piano concettuale e quello dell'esperienza: esso ci
consente di collegarlo con una variabile effettivamente rilevabile.
Per una carta dei servizi che possa essere considerata uno strumento in grado di stabilire un rapporto di reale reciprocità tra soggetto erogatore, utenti e stakeholder, questo legame è decisivo,
perché dà modo di fissare in maniera inequivocabile un risultato at-
teso a un valore di riferimento. Detto in altri termini, per assolvere
alla funzione pattizia di definire un sistema di garanzie per gli utenti
dei servizi o, che è lo stesso, per assumersi la responsabilità di garantire determinati standard di qualità, occorre uscire allo scoperto
e formalizzare i propri impegni.
Nelle tabelle seguenti è riportato questo percorso logico per tutte le
tipologie di servizio erogate dalla cooperativa. Nella colonna denominata “fattori intervenienti sulla qualità del servizio” sono stati
collocati gli agenti della qualità, gli aspetti implicati nella generazione di performance di qualità; in quella successiva - “indicatori” sono riportate le sottodimensioni, le più significative componenti
costitutive i fattori di qualità; infine nella colonna degli standard
sono stati fissati, per ciascun indicatore, i valori assicurati (attesi)
dalla cooperativa mediante la propria operatività, i livelli di qualità
garantiti.
servizio di assistenza domiciliare (sad)
fattori intervenienti sulla qualità del servizio
PROFESSIONALITÀ
DEL PERSONALE
indicatori
standard
ore di SAD mensili effettuati con almeno
il 63% di operatori qualificati (OSS, OSA
e esperienza nel servizio di assistenza
domiciliare o APSSP di almeno 24 mesi)
Ÿ
prestazioni dei Servizi di Assistenza
Domiciliare Integrata, Cure Palliative e
“Progetto Alzheimer” svolti con almeno
il 50% di personale titolato e il restante
qualificato.
possesso dei requisiti richiesti dalle
convenzioni in essere
Ÿ
partecipazione ad attività formative e di
aggiornamento specifiche relative a:
Ÿ
sicurezza sul lavoro
Ÿ
organizzazione aziendale
Ÿ
assistenza alla persona
Ÿ
relazione d'aiuto
almeno 15 ore all'anno di formazione e
supervisione per ciascun operatore
svolgimento di interventi formativi in
situazione
al verificarsi di patologie particolari o
tipologie di servizio complesse
CONSULENZA PSICOLOGICA
AGLI OPERATORI
è assicurato il servizi di supervisione
al bisogno
PRESA IN CARICO
DEL CAREGIVER FAMILIARE
offerta di servizio di supporto: ascolto,
counseling, assistenza psicologica, sia
telefonica, sia presso il domicilio, sia
presso la cooperativa
00
00
servizio di assistenza domiciliare (sad)
fattori intervenienti sulla qualità del servizio
PRESA IN CARICO
DEL CAREGIVER FAMILIARE
indicatori
adozione di strategie di operative di case
management
standard
attivazione della figura del “referente del
caso”
conferimento di conoscenze e competenze operative
PRESIDIO
DEL PROCESSO
DI EROGAZIONE,
CONTROLLO
E VALUTAZIONE
DEL SERVIZIO
definizione congiunta del PAI da parte
del referente tecnico della coop e
dell'assistente sociale [previo colloquio
con l'utente]
sempre al momento della presa in carico
iniziale
verifica di conformità e adeguatezza del
PAI alla situazione reale del nucleo
familiare
svolgimento da parte dell'O.RI. delle
prime prestazioni di attivazione servizio
prescritte dal PAI almeno nel 95% dei
casi*
attribuzione dello staff di personale più
adatto al caso
monitoraggio e valutazione tecnica del
PAI
attività di supervisione mensile con tutti
gli operatori
almeno una riunione mensile per
ciascuna equipe
* In tutti i servizi eccetto quelli con attivazione urgente (72 ore) per i quali si provvede entro la prima settimana di servizio.
servizio di assistenza domiciliare (sad)
fattori intervenienti sulla qualità del servizio
PRESIDIO DEL PROCESSO
DI EROGAZIONE, CONTROLLO
E VALUTAZIONE DEL SERVIZIO
indicatori
standard
valutazione partecipata dell'andamento
del servizio
almeno una visita domiciliare all'anno
per utente da parte del referente tecnico
con raccolta del grado di soddisfazione
dell'utente o del famigliare
proposte di adeguamento del progetto
alle nuove condizioni di vita all'assistente
sociale di riferimento
almeno una volta all'anno
istituzione di un referente del caso per le
situazioni più complesse
secondo necessità
continuità relazionale con il personale di
assistenza
organizzazione del personale operativo
per équipe territorialmente competenti
stabilizzazione rapporto tra operatore e
Utente. Per i servizi con:
1 accesso giornaliero: 50% con lo stesso
operatore e non più di 7 operatori.
con più di 1 accesso giornaliero: 50%
con due operatori, 70% con tre operatori
e non più di 12 operatori.
Per i servizi in compresenza si concorda
che valgono le medesime regole, poiché
il secondo operatore è da considerarsi
ausiliario, da valorizzare solo in emergenza, come persona che conosce l'utente.
00
00
servizio di assistenza domiciliare (sad)
fattori intervenienti sulla qualità del servizio
ADOZIONE DI SISTEMI EVOLUTI
PER LA COMUNICAZIONE
TRA OPERATORI, COOPERATIVA
E CAREGIVER
E PER L'ACCESSO
ALLE INFORMAZIONI
indicatori
possibilità di comunicazione costante
con la cooperativa
standard
Raddoppio del centralino interno (due
postazioni, di cui uno dedicato al Sad)
con orari 8.00-12.30 e 14.00-19.00
integrato da segreteria telefonica udibile
a distanza.
Apertura uffici 7 giorni su 7
Possibilità di comunicazione tra operatori
disponibilità di cellulare aziendale per
ciascun operatore d'assistenza
TEMPESTIVITÀ DEL SERVIZIO
CON CRITERI DI URGENZA
Avvio servizio entro le 72 ore dalla
segnalazione del caso
TRASPARENZA
E TUTELE
DELL'UTENTE
Timbratura di tutti gli accessi effettuati
Registrazione mancati servizi e verifica
tempo reale di servizio.
Gestione Reclami e non conformità come
prescritto dal Sistema Gestione Qualità
Mantenimento Sistema gestione Qualità
servizio trasporti e mobilità
fattori intervenienti sulla qualità del servizio
indicatori
standard
PREPARAZIONE
PROFESSIONALE
DEL PERSONALE
CONDUCENTE
partecipazione ad attività formative e di
aggiornamento specifiche relative a:
Ÿ
primo soccorso
Ÿ
guida sicura
Ÿ
movimentazione carichi
almeno 10 ore di formazione all'anno per
ciascun conducente
QUALITÀ DEL PARCO AUTOMEZZI
età media dei veicoli
max 5 anni
kilometraggio massimo ammesso
350.000 km
sistematicità dei controlli e dei tagliandi
ogni due mesi
sbarrieramento dei veicoli
90% dei veicoli
comfort dei veicoli
almeno 2 autovetture con cc. > 2000
monitoraggio sistemi di sicurezza dei
veicoli
controllo annuale e revisione obbligatoria
partecipazione ad attività formative e di
aggiornamento specifiche relative a:
Ÿ
primo soccorso
Ÿ
sicurezza
Ÿ
guida sicura
almeno 6 ore all'anno
PREPARAZIONE
E SPECIALIZZAZIONE
DEL PERSONALE
ACCOMPAGNATORE
60% del personale munito di patenti
superiori
00
00
servizio trasporti e mobilità
fattori intervenienti sulla qualità del servizio
indicatori
standard
PREPARAZIONE
E SPECIALIZZAZIONE
DEL PERSONALE
ACCOMPAGNATORE
utilizzo del personale in possesso di
adeguate qualifiche professionali rispetto
alle problematiche e alle condizioni delle
persone trasportate.
SISTEMI DI COMUNICAZIONE
TRA OPERATORE DI GUIDA,
COOPERATIVA E CAREGIVER
disponibilità di palmare e di cellulare
aziendale per ciascun operatore
tutti gli autisti
TEMPESTIVITÀ DEL SERVIZIO
velocità nella procedura di accettazione
max 30 minuti
velocità nella procedura di attivazione
del servizio
max entro 90 minuti dall'accettazione
puntualità
informativa / segnalazione per ritardi
superiori ai 15 minuti
mantenimento dell'abbinamento tra
accompagnatore e persona trasportata
almeno nel 50% dei viaggi
GARANZIA DI CONTINUITÀ
RELAZIONALE
CON IL PERSONALE
DI ACCOMPAGNAMENTO
Su trasporti SAD:
qualifica di OSA
Ÿ
qualifica di OSS
Ÿ
personale qualificato [24 mesi di
esperienza nel servizio di Assistenza
domiciliare o APSSP]
Ÿ
almeno nel 70% dei viaggi per persone
con patologie e/o problematiche
particolari
servizio trasporti e mobilità
fattori intervenienti sulla qualità del servizio
LIBERTÀ DI DESTINAZIONE
E SCOPO DELLA FRUIZIONE
DEL SERVIZIO DI MOBILITÀ
indicatori
standard
garanzia della privacy
00
00
centro servizi per la famiglia
fattori intervenienti sulla qualità del servizio
indicatori
prossimità territoriale del soggetto erogatore rispetto al
domicilio dell'utenza
Ÿ
capacità di attivare risorse comunitarie
PRESIDIO CAPILLARE
DEL TERRITORIO
Ÿ
CAPACITÀ DI TRASFERIRE
COMPETENZE
E KNOW HOW AI CAREGIVER
Ÿ
AMPIEZZA DELLA CASISTICA TRATTABILE
possibilità di attivare le risorse e le competenze tecnico
professionali più adatte alla natura degli interventi e dei servizi
richiesti
CONOSCENZA E PADRONANZA
DELLE PROCEDURE DI ATTIVAZIONE
DEGLI STRUMENTI E DEI SERVIZI
A COMPARTECIPAZIONE PUBBLICA
formulazione di consulenze e proposte di soluzione ai problemi
assistenziali concretamente praticabili e sostenibili (economicamente) dalla persona in stato di bisogno
OFFERTA
DI UN APPROCCIO
INTEGRATO
Ÿ
attivazione di mini corsi di movimentazione
fornitura di consulenza tecniche personalizzate
Ÿ
disponibilità di operatori in grado di gestire al meglio il caso
trovando soluzioni ottimali (case management)
Ÿ
offerta di soluzioni innovative o non reperibili sul mercato o
presso le strutture pubbliche
standard
servizio di telesoccorso
fattori intervenienti sulla qualità del servizio
TEMPESTIVITÀ NEL GESTIRE
LE SITUAZIONI D'EMERGENZA
indicatori
standard
velocità nella diagnostica della
situazione
di norma max. 3 minuti
velocità di attivazione della misura di
intervento appropriata al caso
di norma entro max. 5 minuti
basso numero di reclami
max. tre all'anno
adeguato numero di linee predisposte
per la ricezione degli allarmi
un canale di entrata è sempre di libero
accesso
informazione di un parente nel caso
di intervento del 118
entro max. 10 minuti
MONITORAGGIO DEL CASO
FINO A SUA COMPLETA
SOLUZIONE
Ÿ
mantenimento da parte dell'operatore
del contatto con l'utente fino all'arrivo
del soccorso (se necessario)
Ÿ
verifica dell'esito dell'intervento richiesto
e della soddisfazione del richiedente
Per tutti gli allarmi
SUPPORTO AD UTENTE NEL GESTIRE
MOMENTI DI ANSIA E SCONFORTO
impiego di personale preparato
all'ascolto ed a cogliere esigenze
particolari
Per tutti gli allarmi
00
00
servizio di telecontrollo
fattori intervenienti sulla qualità del servizio
indicatori
standard
CREAZIONE E MANTENIMENTO
DI UN RAPPORTO DI FIDUCIA
CON L'UTENTE
Puntualità e sistematicità nel contatto
telefonico
Almeno una volta alla settimana)
PERSONALIZZAZIONE
DEL RAPPORTO
Ÿ
PROFILAZIONE
DELLA SITUAZIONE DELL'UTENTE
costante aggiornamento delle condizioni
dell'utente e degli eventi significativi che
lo coinvolgono mediante compilazione
dell'apposita scheda personale on line
sempre, al verificarsi di novità significative
PRESIDIO DEL CORRETTO
UTILIZZO DEI DISPOSITIVI
DI COLLEGAMENTO
(RADIOCOMANDO)
verifica del corretto utilizzo del
radiocomando da parte dell'utente per
allertare la centrale al bisogno
almeno mensilmente
Utilizzo di una modalità comunicativa
adeguata: uso del dialetto,
adeguamento del tono della voce
Ÿ
modulazione della durata della
telefonata sulle condizioni e sullo stato
psico-emotivo manifestato dall'utente
nel corso della conversazione (lutto,
solitudine, malessere, ecc.)
Ÿ
personale preparato professionalmente
all'ascolto e al dialogo empatico con
l'utente
servizio di telecontrollo
fattori intervenienti sulla qualità del servizio
indicatori
standard
VERIFICA FUNZIONAMENTO APPARATO
svolgimento test di funzionamento del
radiocomando e dell'apparato ed
eventuale attivazione del servizio tecnico
di manutenzione
al termine di ogni telefonata di
telecontrollo
PREVENZIONE
DELLE SITUAZIONI
CRITICHE
capacità da parte dell'operatore di
riconoscere indizi di potenziali
sopravvenienti criticità a carico
dell'utente e adozione delle misure
preventive necessarie
quando valutato necessario
00
00
gestione delle strutture residenziali e semiresidenziali per anziani
fattori intervenienti sulla qualità del servizio
indicatori
standard
SVILUPPO DELLE COMPETENZE
DEGLI OPERATORI
formazione sul decadimento cognitivo e
sulla gestione dei sintomi della malattia
dementigena in occasione delle riunioni
di equipe
di norma con cadenza quindicinale
SVILUPPO
DELLE COMPETENZE
DEI CAREGIVER FAMILIARI
formazione sul decadimento cognitivo e
sulla gestione dei sintomi della malattia
dementigena
su richiesta
VALUTAZIONE INTEGRATA
DELLE AUTONOMIE
E DELLE FUNZIONALITÀ
COGNITIVE DELL'ANZIANO
adozione di strumenti di valutazione
integrata
periodicità semestrale
QUALITÀ DEL MENU
esistenza di più menu
almeno 4 all'anno
ATTENZIONE
ALLE ESIGENZE DIETETICHE
DEL SINGOLO
possibilità di modificare il menu
quotidiano
max 1 portata
ALLESTIMENTO
EVENTI PARTICOLARI
(FESTE, RICORRENZE)
stabilità del personale di riferimento
personalizzazione del pasto secondo
necessità
preparazione dolci
all'occorrenza
gestione delle strutture residenziali e semiresidenziali per anziani
fattori intervenienti sulla qualità del servizio
CURA DELLA PERSONA
SERVIZIO PULIZIA DELLE STRUTTURE
SERVIZIO DI ANIMAZIONE
LABORATORIO DI MANIPOLAZIONE
Ÿ
INCONTRI TEMATICI
Ÿ
LABORATORI TEATRALI
Ÿ
LABORATORI DI ATTIVITÀ ESPRESSIVE
Ÿ
indicatori
standard
impiego di personale qualificato
possesso del diploma di estetista o
acconciatore
frequenza delle prestazioni
mensile (max 12 ore mensili per
l'acconciatore e max 8 ore per l'estetista)
frequenza servizio
quotidiana
controllo qualità visivo e con
bioluminometro
controllo quadrimestrale
utilizzo di prodotti ecolabel
tutti quelli presenti sul mercato
progettazione delle attività sulla base dei
bisogni e delle caratteristiche degli
utenti.
Periodicità semestrale della
progettazione
Gli standard fissati per ciascuna dimensione individuata come rilevante hanno lo scopo di segnalare all'utente e a tutti gli stakeholder interessati di volta in volta il livello di qualità assicurata per la dimensione o per la componente di servizio a cui si riferisce. La cooperativa si impegna non solo al rispetto di tale standard ma a creare i presupposti perché tale livello garantito possa essere migliorato progressivamente.
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00
DISPOSITIVI
DI VERIFICA
E VALUTAZIONE
E TUTELA
DEGLI ASSISTITI
stakeholder engagement e valore sociale
7.1. perché valutare assieme
7.
processi
di valutazione
partecipata
La Direttiva richiamata al paragrafo 1.1 – che rimane ad oggi il riferimento più autorevole per la definizione della carte dei servizi - disponeva che gli enti gestori di servizi di pubblica utilità dovessero
stabilire con i beneficiari (diretti, intermedi, indiretti) un rapporto sistematico di consultazione al fine di acquisire periodicamente la
loro valutazione sulla qualità del servizio ricevuto. Si tratta di qualcosa di diverso da una semplice indagine di customer satisfaction:
gli utenti dei servizi devono essere messi nella condizione di esprimere non una valutazione di generica o complessiva “soddisfazione”, ma entrare nel merito degli aspetti peculiari della prestazione
fruita. Questo orientamento a sottoporre al giudizio valutativo dei
beneficiari - e dei principali stakeholder - le proprie prestazioni, costituisce il cuore della carta dei servizi: attivando un processo sistematico di valutazione condivisa si possono ottenere più obiettivi, che la cooperativa “La Casa” ha fatto propri:
si rende trasparente l'operato dell'organizzazione erogante, gli
Ÿ
obiettivi, le metodologie, la cultura aziendale di riferimento;
si stabilisce un rapporto fiduciario con gli utenti, che diventano
Ÿ
parte attiva del processo di erogazione e non destinatari passivi
di azioni preconfezionate dagli operatori;
si creano le condizioni per un processo di apprendimento reciŸ
proco che non può che generare un innalzamento della qualità
delle prestazioni;
si introduce progressivamente una concezione della valutazione
Ÿ
positiva, come occasione di conoscenza, anziché come strumento di sanzione.
00
00
7.2. gli stakeholder coinvolti per ciascuna dimensione
Alla luce di queste considerazioni, la cooperativa si è predisposta
per adottare orientamento il più possibile inclusivo, volto a coinvolgere nei processi di valutazione periodici non solo gli utenti e i loro
caregiver, ma anche gli stakeholder più significativi, rispetto a dimensioni e aspetti dell'operato della cooperativa che li vedono cointeressati. Nello schema accanto, sono elencati gli stakeholder
mappati in quanto facenti parte, a vario titolo, del network di riferimento della cooperativa. Sono state scelte tre categorie di stakeholder : beneficiari, interni, istituzionali.
Dopo aver completato la mappatura e la classificazione dei principali stakeholder appartenenti al sistema di relazioni della cooperativa, l'analisi è proseguita con:
la selezione degli stakeholder più significativi da coinvolgere nei
Ÿ
processi di valutazione;
l'abbinamento dell'oggetto (dimensione, processo, servizio) sul
Ÿ
quale coinvolgere ciascun stakeholder - rappresentato dalla persona referente per la cooperativa - nella valutazione;
la scelta degli strumenti più opportuni e più gestibili dalla coopeŸ
rativa per realizzare con sistematicità la consultazione degli stakeholder, avendo cura di individuare soluzioni operative compatibili con le attività ordinarie.
Ÿ
Comune di Rovereto
stakeholder
istituzionali
INTERNI
stakeholder
interni
servizi sociali
Ÿ
Comunità Vallagarina
servizio socio assistenziale
Ÿ
Comunità Valsugana e Tesino
servizio socio assistenziale
Ÿ
Consorzio della cooperazione
sociale Consolida
Ÿ
APSP Borgo
RSA S.Lorenzo e S.Maria
Ÿ
Sindacati
Ÿ
Altre organizzazioni profit e
non profit
Ÿ
CFP Opera Armida Barelli
Ÿ
Coop. Sociale Alisei
Ÿ
Istituti di credito
Ÿ
Supermercati
Ÿ
Sait
stakeholder
beneficiari
Soci
Ÿ
Ÿ
Organi sociali
Ÿ
Dipendenti
Ÿ
Utenti
Ÿ
Collaboratori
Ÿ
Famigliari degli utenti
Ÿ
Volontari
Ÿ
Caregiver
00
00
Nelle tabelle nella pagine seguenti sono sintetizzati i soggetti/gli
enti da consultare, i servizi/le prestazioni da sottoporre a valutazione, le dimensioni o le variabili specifiche di analisi, le persone di riferimento da coinvolgere, gli strumenti e la periodicità.
In questa prima edizione della carta dei servizi sono stati scelti i
seguenti stakeholder :
Ÿ
enti pubblici: Provincia Autonoma di Trento - Servizio Politiche So-
ciali e Abitative, Servizio Trasporti Pubblici, Azienda Provinciale
Servizi Sanitari Distretto Sud - Ovest; Comune di Rovereto - Servizi Sociali; Comunità della Vallagarina - Servizio socio assistenziale; Comunità della Valsugana e Tesino - Servizio socio assistenziale; APSP Borgo Valsugana - Casa di Riposo S. Lorenzo e S. Maria della Misericordia
Ÿ
enti privati: Centro di Formazione Professionale Opera Armida
Barelli; Cooperativa Sociale B Alisei; Supermercati SAIT
Ÿ
caregiver familiari e utenti: servizio domiciliare, servizio traspor-
to e mobilità, centri diurni anziani, sportello sociale, telesoccorso
telecontrollo.
00
00
soggetti
servizio
Provincia Autonoma di Trento
Servizio Politiche Sociali e Abitative
Progetto “Muoversi” Servizio di trasporto e accompagnamento
ISTITUZIONALI
Provincia Autonoma di Trento
Servizio Trasporti Pubblici
Provincia Autonoma di Trento
Azienda Provinciale Servizi Sanitari
Distretto Sud - Ovest
Trasporto scolastico degli alunni
Ÿ
Assistenza Domiciliare Integrata
Ÿ
Assistenza Domiciliare Integrata Cure Palliative
Ÿ
Centri Diurni Anziani
Ÿ
Progetto Alzheimer
Comune di Rovereto
Servizi Sociali
Assistenza domiciliare
oggetti
referenti
strumenti
periodicità
qualità della prestazione in relazione alle specifiche
definite contrattualmente
chiarezza, puntualità e precisione nella rendicontazione
Dirigente del Servizio
Politiche sociali e
Abitative
Capo Ufficio Servizio
Muoversi
Questionario
Annuale
qualità della prestazione in relazione alle specifiche
definite contrattualmente
chiarezza, puntualità e precisione nella rendicontazione
Dirigente del Servizio
Trasporti
Questionario
Annuale
rendicontazione: analisi quantitative e qualitative
Direttore di Distretto
Responsabile UVM
Questionario
Seminario di
presentazione
e analisi dei dati
Annuale
rendicontazione e dati statistici
condivisione dell'analisi delle situazioni individuali per
l'attivazione del servizio più adeguato
andamento nuove sperimentazioni (es. assistente domiciliare di quartiere)
gestione coordinata del singolo caso: modifiche ed
eventuali adeguamenti del PAI
messa a disposizione dati coop relativi ai servizi gestiti non
in convenzione, ma in forma diretta alle famiglie
Assessore comunale
Dirigente servizio
politiche sociali
Assistenti sociali di
riferimento
Questionario
Seminario di
presentazione e analisi
dei dati
Annuale
00
00
soggetti
ISTITUZIONALI
Comunità della Vallagarina
Servizio socio assistenziale
servizio
Assistenza domiciliare
Comunità della Valsugana e Tesino
Servizio socio assistenziale
Centro di servizi
Centro di Formazione Professionale
Opera Armida Barelli
servizio socio – educativo a favore di allievi con BES
Cooperativa Sociale B
Alisei
Offerta di disponibilità di posti di lavoro per persone in
inserimento lavorativo
oggetti
referenti
strumenti
periodicità
rendicontazione e dati statistici
condivisione dell'analisi delle situazioni individuali per
l'attivazione del servizio più adeguato
andamento nuove sperimentazioni (es. assistente
domiciliare di quartiere)
gestione coordinata del singolo caso: modifiche ed
eventuali adeguamenti del PAI
messa a disposizione dati coop relativi ai servizi gestiti non
in convenzione, ma in forma diretta alle famiglie
Assessore comunità
Dirigente servizio
politiche sociali
Assistenti sociali di
riferimento
Questionario
Seminario di
presentazione e analisi
dei dati
Annuale
rendicontazione e dati statistici
gestione coordinata del singolo caso: modifiche ed
eventuali adeguamenti del PAI
Assessore comunità
Dirigente servizio
politiche sociali
Assistenti sociali di
riferimento
Questionario
Annuale
impatto sul PEI delle attività affidate alla coop
Referente BES del CFP
Questionario e incontri
trimestrali di
programmazione,
monitoraggio e verifica
durante l'anno scolastico
Annuale
Adeguatezza, attuabilità, controllo e tutoraggio
Responsabile area
risorse umane
Questionario e incontri
trimestrali di verifica
Annuale
00
00
ISTITUZIONALI
soggetti
Supermercati
SAIT
APSP Borgo Valsugana
Casa di Riposo s. Lorenzo e S. Maria della Misericordia
UTENTI, FAMIGLIARI, CAREGIVER
Caregiver familiari e utenti
Servizio domiciliare
Caregiver familiari e utenti
Servizio trasporto e mobilità
Familiari e utenti
Centri diurni anziani
Utenti
Centro servizi per la famiglia
Familiari e utenti
Telesoccorso telecontrollo
servizio
servizio di consegna della spesa a domicilio
gestione RSA (posti non accreditati)
servizio domiciliare
servizio trasporto e mobilità
centri diurni anziani
Centro servizi per la famiglia
telesoccorso telecontrollo
oggetti
referenti
rendicontazione e dati statistici
adeguatezza del servizio e rispetto delle specifiche definite
contrattualmente
Responsabile area
vendite SAIT
rendicontazione e dati statistici
gestione coordinata del singolo caso: modifiche ed
eventuali adeguamenti del PAI
Presidente e direttore
APSP
aspetti caratterizzanti il processo di erogazione del servizio
a campione
strumenti
periodicità
Questionario e incontri
trimestrali di verifica
Annuale
Questionario e incontri
trimestrali presentazione
e analisi dei dati
Annuale
Questionario
Annuale
Questionario
Annuale
Questionario
Annuale
Questionario
Annuale
Questionario
Annuale
00
00
7.3. modalità di realizzazione del processo
di valutazione partecipata
Come riscontrabile nella tabella, le modalità di attuazione della valutazione partecipata sono differenziate tanto in ragione della tipologia di stakeholder, quanto in relazione alla pertinenza del punto
di vista peculiare rispetto all'oggetto (dimensione, ecc.) sul quale
chiedere l'intervento valutativo.
Lo strumento di raccolta dati prevalentemente utilizzato è il questionario, che potrà essere somministrato nella forma cartacea nel
caso la compilazione riguardi gruppi di persone di numerosità limitata. Qualora il campione di persone coinvolte sia di dimensioni
consistenti i questionari potranno essere compilati direttamente
on line sul sito della cooperativa nell'apposita sezione.
L'analisi dei dati e la loro rappresentazione sintetica costituisce un
primo livello di approfondimento adottato dalla cooperativa nell'ambito del processo di valutazione ed è correlato alle strategie
operative per migliorare i propri servizi.
Con riguardo alla significatività di talune categorie di stakeholder,
oltre alla somministrazione dei questionari, in parte consolidando
una prassi già sperimentata, in parte introducendo nuove modalità
di consultazione, sono previste altre azioni di approfondimento.
In particolare si svolgeranno un appositi seminari annuali di presentazione e analisi dei dati con:
i Servizi
Ÿ
Sociali del Comune di Rovereto, per quanto riguarda il
servizio di assistenza domiciliare [rendicontazione e dati statistici, condivisione dell'analisi delle situazioni individuali per l'attivazione del servizio più adeguato, andamento nuove sperimen-
tazioni (es. assistente domiciliare di quartiere), gestione coordinata del singolo caso: modifiche ed eventuali adeguamenti del PAI,
messa a di-sposizione dati coop relativi ai servizi gestiti non in
convenzione, ma in forma diretta alle famiglie]
Ÿ
il Servizio
socio assistenziale della Comunità della Vallagarina
per quanto riguarda il servizio di assistenza domiciliare [rendicontazione e dati statistici, condivisione dell'analisi delle situazioni individuali per l'attivazione del servizio più adeguato, andamento nuove sperimentazioni, gestione coordinata del singolo
caso: modifiche ed eventuali adeguamenti del PAI, messa a disposizione dati coop relativi ai servizi gestiti non in convenzione,
ma in forma diretta alle famiglie];
Ÿ
il Servizio socio assistenziale della Comunità Valsugana e Tesino
per quanto riguarda il centro di servizi [rendicontazione e dati
statistici, gestione coordinata del singolo caso: modifiche ed
eventuali adeguamenti del PAI];
Ÿ
APSS centro sud e ovest: rendicontazione e dati statistici, condi-
visione dell'analisi delle situazioni individuali per l'attivazione del
servizio più adeguato, andamento nuove sperimentazioni,
Nel caso della Cooperativa Sociale B Alisei - circa l'offerta di disponibilità di posti di lavoro per persone in inserimento lavorativo sono previsti oltre al Questionario incontri trimestrali di verifica per
una valutazione congiunta in ordine l'adeguatezza, all'attuabilità, e
al controllo e tutoraggio; analogamente con Supermercati SAIT,
partner nel servizio di consegna della spesa a domicilio, l'adeguatezza del servizio e rispetto delle specifiche definite contrattualmente sono monitorate e valutate annualmente mediante questionario e trimestralmente con appositi incontri di verifica.
L'APSP Borgo Valsugana, in relazione alla gestione RSA (posti non
accreditati) in Casa di Riposo s. Lorenzo e S. Maria della Misericordia, è coinvolta sul piano della rendicontazione dei dati statistici e
sulla gestione coordinata del singolo caso [modifiche ed eventuali
adeguamenti del PAI] nello svolgimento di incontri trimestrali di valutazione.
Infine i familiari e i caregiver degli utenti dei vari servizi saranno
coinvolti in periodiche assemblee di confronto e valutazione, assecondando un percorso che possa portare ad una loro rappresentanza formale mediante la costituzione di un'associazione degli
utenti, con la duplice funzione di essere espressione sintetica e autorevole delle istanze delle famiglie e partner della cooperativa nell'individuazione di soluzioni migliorative dei servizi.
Con il Centro di Formazione Professionale Opera Armida Barelli,
per quanto concerne il servizio socio - educativo a favore di allievi
con BES, oltre al questionario, si assicurano incontri trimestrali di
programmazione, monitoraggio e verifica durante l'anno scolastico aventi per oggetto la verifica dell'impatto sul PEI delle attività affidate alla cooperativa.
00
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8.1. modalità di reclamo
8.
sistemi di reclamo
e loro gestione
La procedura per la segnalazione di un disservizio può avvenire telefonando direttamente al centralino della cooperativa: l'operatore
è abilitato a raccogliere la segnalazione e indirizzarla al responsabile della qualità per l'attivazione delle misure di verifica previste.
Qualora l'interessato faccia richiesta di poter parlare direttamente
con il responsabile del servizio, dovrà comunicare i propri riferimenti telefonici o digitali per essere ricontattato dal referente tecnico competente.
In alternativa la segnalazione di reclamo o di disservizio può avvenire per iscritto utilizzando la casella di posta elettronica
[email protected]
o mediante lettera postale indirizzata la responsabile per la qualità.
8.2. gestione dei reclami
La cooperativa si impegna a dare un riscontro a ciascun reclamo
entro e non oltre 5 giorni dalla data di ricevimento della segnalazione mediante comunicazione scritta o incontro con gli interessati.
8.3. valorizzazione dei contributi
Nell'ambito delle procedure adottate dalla cooperativa nel proprio
sistema qualità, sono previste l'analisi sistematica e l'eventuale
adozione di misure correttive finalizzate a rimuovere i fattori all'origine del disservizio e a minimizzare il rischio del loro ripetersi.
In tal modo il dialogo con la comunità diventa un momento privilegiato per l'apprendimento organizzativo e per il miglioramento
continuo della qualità dei servizi offerti. Questo approccio alla gestione della cooperativa intende infatti consolidare e rendere stabile un rapporto di reciprocità e di ripensamento delle modalità
stesse in cui i servizi sono erogati, rendendoli sempre più appropriati alla natura dei bisogni e della loro evoluzione.
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GLOSSARIO
referente tecnico
8.
referente tecnico
sad
referente del caso
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equipe
apsp
osa
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o.ri.
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referente tecnico
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equipe
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apsp
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osa
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oss
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LA
CASA
società cooperativa sociale / 38068 rovereto (tn) / viale trento 49b / t. 0464 49 01 25 / f. 0464 49 01 30 / [email protected] / www.cooplacasa.it