PERIODICO DEL COMUNE DI GIOVO

Giovo
N. 1 / aprile 2014
QUADRIMESTRALE D’INFORMAZIONE EDITO DAL COMUNE DI GIOVO
ANNO 19 - NUMERO 1 - APRILE 2014
PAGINA 3
IL NUOVO ASILO DI GIOVO
ACCOGLIERÀ CENTO BAMBINI
PAGINA 12
BEFANA SUD
COREANA
PAGINA 5
SULLA STRADA
DELLA DIFFERENZIATA
PAGINA 16
INSTALLAZIONE CENTRALINA
METEREOLOGICA
PAGINA 8
RESPONSABILITÀ
E TRASPARENZA
PAGINA 17
LA STORIA DELL’ORGANO
DI VILLE
NE/TN0008/2010
PERIODICO DEL COMUNE DI GIOVO
ATTUALITÀ • INFORMAZIONE • NOTIZIE • SPORT
I N QU ES TO NU M ER O
Il nuovo asilo di Giovo
3
Associazioni: ricchezza
per la comunità
4
Sulla strada della differenziata
5
Lavori di pavimentazione in porfido
del Centro Storico di Verla
6
Il tempo per capire
7
Responsabilità e trasparenza
8
Quattro anni di legislatura,
va davvero tutto così bene?
9
Prima Guerra Mondiale
10
Befana Sud Coreana
12
Il Mulino di Portegnach
14
Maestra, ma Palù è in Europa?
15
Installazione centralina
metereologica
16
La storia dell’organo di Ville
17
Consiglio comunale e delibere
18
BOLLETTINO DEL COMUNE DI GIOVO
Quadrimestrale d’informazione
edito dal comune di Giovo.
Registrazione Tribunale di Trento
n° 918 dal 24.07.96
Questo bollettino è stampato su carta certificata
secondo lo standard FSC©: il Forest Stewardship
Council (FSC)©, assicura che il legno (o un suo
sottoprodotto come la carta) provenga da foreste
condotte secondo i principi di buona gestione forestale,
dal punto di vista ambientale e sociale. Garantisce,
tra gli altri punti normativi, che il legno e derivati
non provengano da foreste ad alto valore
di conservazione, dal taglio illegale o a raso e da aree
dove sono violati i diritti civili e le tradizioni locali.
Il sistema FSC© prevede anche la certificazione
dell’intera filiera su cui si muove il prodotto a base
legno: la “Chain of Custody”.
Giovo informa viene recapitato gratuitamente ai cittadini
del comune di Giovo e a tutti coloro che ne fanno richiesta,
anche all’estero. Questo numero è stato spedito alle famiglie con l’innovativo servizio delle Poste italiane denominato
Poste Zone Contact.
Si tratta di una spedizione senza indirizzo che costa circa
un quarto rispetto alle normali tariffe postali. Qualora si riscontrassero degli inconvenienti in fase di recapito (copie
sgualcite o mancata consegna), in municipio a Verla sono
disponibili copie del giornale. Chi vuole ricevere Giovo Informa fuori dal comune di Giovo può scrivere all’indirizzo:
38030 Verla (TN) - Via S. Antonio, 4
[email protected]
Tel. 0461 684003 - Fax 0461 684707
SEDE DELLA REDAZIONE
Municipio di Giovo
Via S. Antonio, 4 - Verla
Tel. 0461 684003
DIRETTORE RESPONSABILE
Viviana Brugnara
DIRETTORE TECNICO
Giovanni Giovannini
COMITATO DI REDAZIONE
Presidente: Vittorio Stonfer
Rappresentanti maggioranza:
Davide Piffer, Oskar Enrici
Rappresentanti minoranza:
Lucio Stonfer, Angela Sartori
COPERTINA: Mosana, foto di Diego Rizzolli
RETRO: Farfalla, foto di Bruno Rossi
REALIZZAZIONE
Artimedia s.a.s.,
38122 Trento, Via Madruzzo, 31
Tel. 0461 232400 - www.artimedia.it
e-mail: [email protected]
GRAFICA E IMPAGINAZIONE
Stefano Grimaz, Mayra Torta
QUESTO NUMERO DI GIOVOINFORMA È STATO CHIUSO IN REDAZIONE IL 14 MARZO 2014
FESTA DELL’UVA, RIPENSARE RINNOVANDO
Il Comitato di redazione
e l’amministrazione comunale
augura a tutti i lettori
di Giovo informa
BUONA PASQUA!
Che la Festa dell’Uva sia un evento sentito e atteso, ce lo siamo
detto e lo abbiamo esplicitato in molte occasioni sulle pagine
di questo notiziario. Forte di una tradizione che dura da quasi 60 anni, la Festa, nel corso dei decenni, ha subito notevoli
cambiamenti, giungendo ad assumere l’aspetto organizzativo
che conosciamo oggi. L’essenza della manifestazione è rimasta
comunque sempre fissa nel tempo: la sfilata dei carri allegorici,
un corteo di interpretazioni costruite attorno al tema uva-vino.
Alla luce dei costi di gestione, che negli ultimi anni hanno visto
un rapido aumento, e a fronte dei contributi che sono rimasti
invece pressoché invariati, già da novembre stiamo pensando
ad alcune azioni concrete per rendere la Festa maggiormente
sostenibile dal punto di vista economico. In parallelo a questi
interventi vorremmo inoltre rinnovare la Festa, cercando di investire di più in ambiti che possano far conoscere chi siamo e,
soprattutto, puntare al ritorno verso quella vera essenza che ha
dato vita alla Festa dell’Uva: la sfilata dei carri allegorici. Crediamo che questo sia il distillato di 56 anni di storia, il nostro
punto di forza, la nostra identità e la nostra vera tradizione, sulla quale dovremmo saper investire con forza per salvaguardare
e far crescere negli anni la Festa dell’Uva.
Comitato Organizzatore Festa dell’Uva
A MM INIS TR A ZIO NE
ACCOGLIERÀ CENTO BAMBINI
Riceve:
lunedì 14.30 - 16.30
Mercoledì 8.00 - 10.00
Il nuovo asilo di Giovo
Scuola unica per una scuola di qualità
Massimiliano Brugnara
Sindaco, affari istituzionali, bilancio, finanze,
personale, tutte quelle competenze non
attribuite espressamente ai singoli assessori
([email protected])
F
inalmente dopo tanti anni, tante di­
scussioni, magari anche qualche po­
lemica, partiranno i lavori del nuovo
asilo di Giovo. Questo era il nostro primo
obiettivo come amministrazione comuna­
le quando ci siamo candidati alla guida del
comune e possiamo dire di essere riusciti
a centrarlo.
Francamente non è stata una passeggiata,
se da un lato avevamo già a disposizione
alcuni pareri, un buon livello di progetta­
zione, dall’altro mancava la cosa più im­
portante e assolutamente indispensabile:
ovvero 2 milioni di euro per finanziare
l’opera.
Visti i tempi, i continui cali sulle finanze
dell’ente pubblico, la volontà della provin­
cia di finanziare solamente opere urgenti
e indispensabili sembrava che questo sco­
glio fosse insormontabile, infatti le nostre
richieste di finanziamento presentate sul
fondo di riserva nel 2010 e successiva­
mente nel 2011, seguite da sopralluoghi,
incontri, riunioni, non hanno sortito alcun
effetto.
L’opera è stata finanziata solamente a set­
tembre del 2012, dopo una lunga trattati­
va portata avanti dal comune di Giovo in
conferenza dei sindaci della val di Cembra,
dove grazie alla responsabilità e collabora­
zione di tutti i colleghi sindaci si è destina­
ta la quasi totalità di 5 anni di risorse per
l’edilizia scolastica al comune di Giovo. Fi­
nanziamento del 90% su 2.093.642,88 pari
ad euro 1.884.278,59.
In questo ultimo anno infine è stata una
continua corsa, prima a recuperare all’in­
terno del bilancio comunale i fondi man­
canti per euro 209.364,29 senza ricorrere
a prestiti, poi a iniziare e concludere in
tempi rapidi la procedura espropriativa
dei terreni necessari all’ampliamento del­
la scuola. Successivamente ad elaborare la
versione esecutiva del progetto e di tutte
le autorizzazioni, infine la gara d’appalto
(conclusa da poco) coinvolgendo anche
l’agenzia appalti della provincia.
Adesso se tutto procede per il verso giusto
nel giro di un paio di mesi si potrà apri­
re il cantiere, con i lavori che secondo il
Ex scuola elementare a Palù, futuro asilo di Giovo.
G I O V O
cronoprogramma dureranno 17 mesi. Il
progetto prevede: la ristrutturazione e
adeguamento sismico dell’edificio esi­
stente attraverso lavori di demolizioni di
murature interne, pavimenti, rifacimento
servizi igienici, revisione impianto elet­
trico, idraulico, antincendio, rivestimento
esterno delle facciate e adeguamento del
cappotto, tinteggiatura esterna, sistema­
zione degli spazi esterni con la creazione
di zone per l’attività didattica e fisica. Inol­
tre è previsto ampliamento dell’edificio sul
lato ovest.
Il risultato finale sarà una nuova scuola
materna di 4 sezioni che potrà ospitare
fino a 100 bambini, con una superficie di
mq 767 (esclusi i locali al piano sottotetto).
• piano terra: 4 aule per attività program­
mate spogliatoio – vestibolo, blocco ser­
vizi, corridoio, 2 aule insegnanti, blocco
servizi insegnanti e inservienti, spazi
per attività libere.
•primo piano mensa, dispensa, locale
lavaggio, cucina, spogliatoio cucina, la­
vanderia, blocco servizi, servizio handi­
cap, ripostiglio.
• sottotetto sala polivalente, aula riposo,
sala riunioni, blocco servizi.
Gli spazi sono stati concepiti per la mas­
sima flessibilità dei vari servizi spazi sco­
lastici e inoltre il progetto prevede che i
bambini possano agevolmente usufruire
di tutti gli ambienti della scuola nelle loro
interazioni e articolazioni, con particolare
attenzione alle esigenze di bambini porta­
tori di handicap.
Per l’amministrazione comunale questo è
il passo finale nella sistemazione e razio­
nalizzazione degli edifici scolastici, che
ha come obiettivo una scuola unica, una
scuola di qualità. Per la comunità di Giovo
credo sia un ulteriore balzo in avanti per
raggiungere una completa coesione socia­
le.
Il Sindaco
Massimiliano Brugnara
I N F O R M A
3
A MM INIS TR A ZIO NE
DETERMINANTE IL CONTRIBUTO DEI VOLONTARI
Riceve:
Martedì 19.00 - 20.00
Giovedì 9.00 - 10.00
Associazioni: ricchezza
per la comunità
Sono sostenute con convinzione
Marisa Biadene
Vicesindaco, Assessore istruzione, sanità,
attività culturali, politiche sociali, solidarietà,
pari opportunità
([email protected])
N
el nostro Comune ci sono circa
quaranta associazioni che svolgo­
no attività di volontariato, cultura­
le e sportiva: queste associazioni sono una
vera ricchezza per tutta la comunità.
Le amministrazioni comunali che perio­
dicamente si susseguono, contribuiscono
al loro sostegno assegnandogli una sede,
quando è possibile e un contributo finan­
ziario.
Questo non è così scontato, bisogna infat­
ti fare i conti con il bilancio e i contributi
andranno sempre più mirati alla attività
svolta.
I gruppi infatti devono presentare una
domanda all’ente ogni anno entro mar­
zo, nella quale viene fatto un resoconto
sul programma economico, sulle attività
svolte e su quelle previste.
Le nostre associazioni svolgono tutte at­
tività significative e sono importanti so­
prattutto dal punto di vista sociale perché
danno l’opportunità alle persone che ne
fanno parte di incontrarsi, confrontarsi,
svolgere volontariato, organizzare eventi
e di collaborare tra loro pur nelle loro di­
verse funzioni.
La collaborazione tra le varie associazioni
può condurre a realizzare piccoli inter­
venti utili alla comunità e a tante altre
sensibilità in relazione alla popolazione
locale e non solo.
Questa per me è la ricchezza sociale di un
territorio, elaborare insieme idee, sogni
e progetti per e con la gente; tutte queste
considerazioni mi fanno pensare ai grup­
pi Alpini, alla loro attività rivolta alle per­
sone al fermento di idee, alla loro disponi­
bilità e generosità ai bisogni di chiunque.
Apprezzo la loro determinazione e la vo­
lontà di realizzare e concretizzare progetti
avendo la capacità di coinvolgere gli altri,
4
G I O V O
chi magari simpatizza per loro, la capa­
cità di spaziare con dimestichezza anche
nel settore culturale: il loro è un impegno
che diventa servizio alla comunità.
Per esempio la rappresentazione storica:
“Dai campi alle trincee” di recente attua­
zione e che ha avuto un riscontro di pub­
blico veramente notevole.
La volontà di rappresentare una storia
vera a teatro ha coinvolto non solo il grup­
po Alpini di Verla, promotori della stessa,
ma li ha visti anche nell’inconsueta veste
di attori, scenografi, musicisti ecc.
Questa opera ha coinvolto anche altre rea­
ltà tra i nostri cittadini di altra formazio­
ne, capaci di elaborare da testimonianze
scritte, pensieri, ricordi, stralci impor­
tanti di vita vissuta per non dimenticare
quella che è stata la nostra storia.
Vorrei ora ricordare la mostra di pittura e
fotografia “Sempre in mostra” che ormai
è in esposizione da diversi mesi in Cassa
Rurale di Giovo e al bar Al Portec.
Questo susseguirsi periodico di artisti lo­
cali è molto interessante perché ci porta a
conoscere il talento di tante persone che
magari era sconosciuto ai più.
La proposta di realizzare questa mostra è
nata all’interno del Gruppo Giovani Gio­
vo.
La nuova sala musica in fase di realizzazione.
I N F O R MA
Grazie alla disponibilità dei gestori delle
locazioni, non propriamente sale espo­
sitive, ha permesso di dare il via ad una
iniziativa riuscita e gradevole, dando l’op­
portunità alle persone che svolgono le loro
attività giornaliere di ritagliare un po’ di
tempo per godere di qualche momento di
arte e cultura.
Un plauso ai ragazzi del gruppo giovani
di Giovo: Nicola, Claudio, Elena e in parti­
colare Stefania che segue con entusiasmo
e impegno l’evolversi (susseguirsi) delle
varie esposizioni e cura il contatto con i
giovani artisti.
Nello stesso gruppo era nata l’esigenza di
realizzare una sala musica per i gruppi
rock/pop ecc., per dare voce alla creativi­
tà di tutti i giovani appassionati di questo
tipo di musica.
Giovani che fanno già parte di un gruppo
o che ne vorrebbero formare uno e che nel
nostro comune sono diversi, ragazzi che
per motivi di età hanno difficoltà a spo­
starsi in modo autonomo a Trento o in
altre realtà che abbiano in dotazione una
sala con determinati requisiti.
Non tutti hanno l’opportunità di avere
un “luogo” disponibile per effettuare le
prove, perché magari viene utilizzato per
altri usi, come garage per esempio, ma
anche e soprattutto perché questo tipo di
musica può disturbare i vicini di casa; i
tempi sono cambiati e forse c’è un po’
meno tolleranza.
Bene, questa sala è in via di realizzazione,
ci è voluto un po’ di tempo per individuar­
la, liberarla del contenuto e individuare il
materiale per insonorizzarla.
L’importante è che ora c’è e spero entro
aprile si possa procedere all’organizzazio­
ne dei gruppi che vorranno partecipare,
per far vivere alcuni momenti di tempo
libero a questi ragazzi/e e, non solo, in
modo sano e creativo grazie alla musica.
Marisa Biadene
A MM INIS TR A ZIO NE
Riceve:
Martedì 19.00 - 20.00
Sulla strada
della differenziata
La tariffa “puntuale” come strumento
da perseguire
Matteo Moser
Assessore agricoltura, foreste, ambiente,
promozione turistica, energia alternativa,
attività sportive
([email protected])
E
ntro fine marzo il consiglio comu­
nale sarà tenuto a scegliere quale
sistema tariffario adottare in mate­
ria di rifiuti per l’anno 2014. A differenza
però degli anni passati dove la modalità
tariffaria scelta da tutti i 32 comuni con­
sorziati in A.S.I.A era ed è sempre stata
unica, per il 2014 a livello di assemblea di
A.S.I.A i comuni consorziati per differenti
posizioni e vedute appunto sull’organiz­
zazione della raccolta e sulla
modalità di calcolo della tarif­
fa non sono riusciti a trovare
un punto di accordo comune.
Nello specifico le due modali­
tà possibili erano due, o conti­
nuare ad applicare anche per
il 2014 l’attuale sistema di
tariffazione, ossia un sistema
di natura corrispettiva, dove
la parte variabile della tarif­
fa è rapportata alla quantità
di rifiuto secco prodotto da
ciascuna utenza andando
a misurarlo con le calotte
o i bidoncini, o un sistema
a tributo come quello pre­
sente per il nostro comune
fino al 2011 dove la tariffa
o meglio il tributo veniva
calcolato unicamente sul­
la superficie dell’abitazio­
ne non considerando la
quantità reale di rifiuto.
La scelta probabile che il
nostro consiglio comu­
nale andrà a sostenere
per il 2014 è quella di
rimanere con l’attuale
sistema di misurazio­
ne, ossia continuare
ad applicare la tariffa
puntuale. Le motiva­
zioni principali di tale possibile e probabi­
le scelta sono da ricercare in alcuni punti
fondamentali: il primo sicuramente che
dopo vent’anni di continua ricerca per una
migliore raccolta differenziata dei rifiuti,
che ha portato ad applicare nel 2012 con la
tariffa puntuale il concetto base che chi più
inquina producendo rifiuti indifferenziati
deve pagare di più di chi ne produce meno
ed applica una rigorosa ed attenta diffe­
renziata, e che non sono i metri quadrati
delle abitazioni a produrre il rifiuto. La
seconda motivazione è quella di voler con­
tinuare a seguire le indicazioni del piano
provinciale rifiuti, il quale invita tutti i co­
muni trentini ad attivarsi in tempi ristretti
all’applicazione di sistemi corrispettivi
“puntuali” di misurazione del rifiuto, e
che da come tempo limite ai 215 comuni
trentini il 31.12.2014 quale data ultima
per arrivare a tale sitema di raccolta, per
poter cosi partire dal 1 gennaio 2015 con
un sistema di tariffazione puntuale su tut­
to il territorio trentino. Terzo motivo forte
di scelta della tariffa puntuale con misura­
zione della frazione secca è quella di non
voler rendere vani gli sforzi sia economi­
ci che divulgativi intrapresi negli anni da
questa amministrazione e dalle preceden­
ti amministrazioni, che hanno
portato il comune di
Giovo ad avere una quo­
ta di frazione differen­
ziata stabilmente sopra
l’80% del totale rifiuto
prodotto, quota che negli
anni 80 era prossima allo
0% o poco più.
Concludo ringraziando e
complimentandomi con
tutti cittadini per l’ottimo
lavoro di differenziazione
dei rifiuti che tutti i gior­
ni applicano, ricordando
che le scelte comunali in
materia di rifiuto sono si­
curamente importanti, ma
quel dato dell’80% di dif­
ferenziata è per la maggior
parte merito dei cittadini che
hanno capito l’importanza
di una accorta differenziata,
necessaria a mantenere puli­
to l’ambiente che tutti i giorni
viviamo.
Matteo Moser
5
A MM INIS TR A ZIO NE
NUOVO VOLTO AL CAPOLUOGO
Riceve:
Mercoledì 19.00 - 20.00
Lavori di pavimentazione
in porfido del Centro
Storico di Verla
Marco Sebastiani
Assessore ai lavori pubblici, infrastrutture,
attività estrattive
([email protected])
Ripristino della tradizionale
pavimentazione in porfido
I
n questi anni passati si è già fatto mol­
to per risolvere al meglio, almeno nei
centri abitati, il deflusso delle acquee
meteoriche e scoli; il più recente di questi
interventi è stato quello del rifacimento
della rete acquedottistica e fognaria di Verla
di Giovo, progetto che ha impegnato il no­
stro Comune con un’opera di 1.700.000,00
€; una parte di questa somma servirà per
l’importante intervento di conclusione dei
lavori di pavimentazione in porfido del cen­
tro storico di Verla.
Questa amministrazione ha voluto, inol­
tre, ultimare dei piccoli interventi dovuti
all’interraggio delle linee elettriche volanti,
tutta una serie di altri piccoli, ma impor­
tanti, lavori riguardanti le telecomunica­
zioni e in ultimo, visto anche la richiesta da
parte di alcuni privati per una significativa
ristrutturazione di alcuni stabili nel centro
storico, ha volutamente posticipato l’inizio
di questa importante opera evitando così di
dover, in un domani a lavori ultimati, rovi­
nare la pavimentazione appena posata.
Il quadro economico del cottimo dei lavori
si quantifica in una spesa complessiva di €
173.870,78; che servirà al ripristino delle
pavimentazioni in cubetti porfido della Via
S. Antonio, Via del Rizzol e Via dell’Asilo.
Già alcuni tratti di strada sono stati posa­
ti nelle economie di altre opere, come per
esempio, il piazzale antistante il municipio
6
G I O V O
e la rimozione di tutte le lastre d’asfalto di
riporto dei lavori di posa fibre ect… ese­
guiti in precedenza.
Il progetto prevede la realizzazione dei se­
guenti interventi:
• demolizione scarifica del fondo stradale
costruito in parte da cubetti di porfido
I N F O R MA
con sottofondo in sabbia ed in parte da
pavimentazione stradale in asfalto uti­
lizzato per l’interramento di tutti i sotto­
servizi
• smaltimento a norma di legge di tutti i
materiali di scarto prodotti dallo scavo
di tutta la carreggiata
• ripristino in quota delle caditoie e dei
chiusini, ove necessario
• fornitua e posa in opera di cubetti del
Trentino completa di tutti i materiali di
consumo
• fornitua e posa di binderi di porfido e di
parte della pavimentazione (zona Pozz)
in smoleri di porfido.
L’opera prevede anche la rimozione della
fatiscente fontana sita in Piazza S. Antonio
organizzando così e un’area dove sarà pos­
sibile allestire un nuovo arredo urbano più
decoroso al Centro Storico di Verla.
Si prevede di dare l’avvio ai lavori verso
aprile/maggio 2014 e saranno conclusi ap­
prossimativamente entro 120 giorni dall’i­
nizio lavori. La gara d’appalto è già stata
inoltrata alle Ditte partecipanti, si è ancora
in attesa dell’affidamento.
In conclusione colgo l’opportunità di au­
gurare a tutta la popolazione una felice
Pasqua.
Marco Sebastiani
A MM INIS TR A ZIO NE
AMMINISTRARE NON SIGNIFICA SOLO BUROCRAZIA
Il tempo per capire
Cambiare punti di vista
Vittorio Stonfer
Assessore urbanistica, edilizia,
artigianato e commercio.
([email protected])
A
spettative e possibilità reali, teoria
e pratica, sogni e realtà… Potrei
continuare, penso però siano suf­
ficienti questi raffronti per l’introduzione
del tema che questa volta affronto.
Un vocabolo che prevale su tanti altri du­
rante il relazionarsi tra pubblico e privato
è la parola “burocrazia”. Si potrebbe de­
finirlo come un lungo percorso pieno di
insidie, balzelli e pericoli da attraversare.
Non mi vergogno a dirlo che ci vuole del
tempo per capire il funzionamento della
“macchina pubblica”. All’inizio, prima
di farsi un minimo di esperienza sembra
tutto fattibile con estrema facilità; mano
a mano che si va avanti ci si rende conto
RIQUALIFICAZIONE
ARCHITETTONICA
Per opportuna conoscenza
riporto quanto pubblicato
sul sito dell’urbanistica della
Provincia di Trento.
Termine domande prorogato al
31-12-2014 con la deliberazione
della Giunta provinciale n° 2712
del 20-12-2013, il termine ultimo
per la presentazione delle domande per ottenere le agevolazioni
per la riqualificazione architettonica degli edifici di cui alla L.P.
3 marzo 2010 n°4 e successive,
modifiche è stato ulteriormente
prorogato fino al 31 dicembre
2014.
sempre più della realtà dei fatti, della dif­
ferenza tra il dire e il fare.
Il settore del quale mi sto occupando, ur­
banistica ed edilizia privata, è regolamen­
tato da una miriade di normative statali,
provinciali e comunali in continua evolu­
zione che assolutamente non si devono e
non si possono scordare.
Per quale motivo scrivere tante parole su
una tematica che all’apparenza sembra a
senso unico? Semplicemente per cercare
di far capire ai nostri lettori qualche pro­
blematica vista dall’altra parte. Ente pub­
blico uguale a “burocrazia”, oggi questo è
uno slogan usato da tanti, addetti ai lavori
e non. Ma quanti hanno investito del loro
tempo e provato a capire qualche perché,
come mai tutti questi passaggi, a volte di­
rei, quasi incomprensibili?
La mia modesta considerazione porta
a pensare che gran parte della causa di
tutto questo siamo noi, la cosiddetta “so­
cietà civile”, pronti e capaci a criticare,
ma molto meno a convivere e rispettarsi.
Qualsiasi provvedimento eseguito da una
G I O V O
Amministrazione Pubblica deve rispet­
tare tutte le normative per poter essere
trattati e tutelati tutti in egual modo, al­
trimenti basta una virgola fuori posto per
dare il via a problematiche lunghe e di­
spendiose di natura tecnica o civilistica.
Tutte queste scomode regole, a volte, sono
fastidiose da rispettare, ma nello stesso
tempo efficaci per farsi rispettare. La me­
daglia ha sempre due facce.
Noi amministratori dobbiamo cercare di
semplificare l’iter burocratico per il cit­
tadino facendo molta attenzione a ciò che
si va a modificare tenendo ben presente le
finalità e il lavoro di chi ci ha preceduto.
Concludo ricordando a tutti i lettori di
Giovo Informa che a volte un piccolo
dubbio non ci lascia sereni, quindi il sot­
toscritto assieme agli uffici preposti è a
disposizione per cercare di fare chiarezza
nel minore tempo possibile.
Colgo l’occasione di augurare a tutti voi
una Buona Pasqua.
Vittorio Stonfer
I N F O R M A
7
G R U P P I C O NS ILIA R I
GESTIONE DI SERVIZI
Responsabilità
e trasparenza
Per ottimizzare usi e servizi
I
n questo articolo vorrei porre l’ac­
cento su alcuni servizi che il comune
fornisce ai propri cittadini.
Nelle varie frazioni esistono edifici, sale,
magazzini che sono dati in uso gratuito
come sedi, ad associazioni e gruppi co­
stituiti, che operano sul nostro territorio.
Abbiamo il polo sportivo di Masen con
campi e spogliatoi, il palazzetto di Palù,
auditorium e palestre che dopo l’orario
scolastico sono a disposizione delle asso­
ciazioni sportive che possono usufruirne
per corsi ed allenamenti a favore dei no­
stri ragazzi.
A Verla, Mosana, Ville e Valternigo, dei
centri civici, che sono il fiore all’oc­
chiello delle frazioni, luogo di ritro­
vo, orgoglio e fulcro delle attività
culturali.
Tutti questi servizi, alcuni gra­
tuiti altri regolati da tariffe, sono
comunque un costo per le am­
ministrazioni. Corrente elettrica,
riscaldamento, adeguamenti alle
sempre nuove norme relative alla
sicurezza e interventi manutentivi che
servono per preservare gli edifici, porta­
no uno sforzo non indifferente al bilancio
del comune. Ricordo inoltre i contributi
che ogni anno vengono elargiti per con­
tribuire al bilancio di associazioni che
svolgono importanti iniziative sul nostro
territorio.
È proprio per queste attività, che rendono
più viva e ricca la nostra comunità e che
migliorano la qualità della nostra vita,
che anche la nostra amministrazione no­
nostante i sempre minori finanziamenti
da parte della Provincia sta tenendo in­
variato l’impegno sul capitolo del sociale.
Nell’ottica però di una riduzione dei
costi, i nostri sforzi si sono concentrati
sull’ottimizzazione degli usi e dei servizi.
Ormai da più di 2 anni molti locali sono
riscaldati con regolazione telematica,
solo quando realmente le associazioni ne
hanno bisogno, e il passo successivo ora
Centro Civico di Valternigo.
Centro Civico di Ville.
8
G I O V O
I N F O R MA
lo facciamo con la presentazione del nuo­
vo regolamento per l’uso delle sale.
Non ci sono grandi cambiamenti ma i
due principali obiettivi che si vogliono
raggiungere sono l’omogeneizzazione
delle tariffe in maniera che sale di stesso
tipo abbiano lo stesso costo e l’incentiva­
zione dell’uso anche privato, di alcune di
esse. Si vuole arrivare a questo cercando
di responsabilizzare alcune associazio­
ni in modo tale che oltre all’uso proprio
interno, controllino e regolino l’utilizzo
delle sale anche ai privati consentendone
la massima fruibilità con la necessaria
trasparenza.
Non mi resta che ringraziarvi, e farvi gli
auguri di una Pasqua felice e serena.
Giuliano Arman
A nome mio e del gruppo “Con la
gente Giovo” voglio ringraziare Ivo
Erler per la dedizione, l’impegno
e per tutto quello che ha rappresentato nel passato e in questo
consiglio comunale. La decisione
di lasciare la carica di consigliere, presa dallo stesso, discussa e
condivisa, non toglie il dispiacere
di perdere una figura importante
del nostro gruppo, già consigliere
di maggioranza, minoranza, assessore e capogruppo. Ci resta
comunque molto vicino oltre che
rappresentante del comune in Comunità.
Voglio poi fare un sincero augurio
al nuovo consigliere Nicola Marchi per una proficua collaborazione con tutto il consiglio comunale
in questo scorcio di legislatura.
Importante il suo contributo per la
crescita della nostra comunità, soprattutto sul lato del rapporto con
associazioni e gruppo giovani, per
i quali già da anni è il nostro più
grande collaboratore e referente.
G R UP P I C O NS ILIA R I
AD UN ANNO DALLE ELEZIONI
Quattro anni di legislatura,
va davvero tutto così bene?
L’amministrazione non recita alcuna parte nella crisi
economica
B
en ritrovati a tutti i lettori di Gio­
vo Informa. Ci ritroviamo in que­
sto spazio dopo una assenza di
qualche numero. È sempre più difficile,
infatti, commentare dal punto di vista
della minoranza consiliare il lavoro di
un amministrazione comunale, poiché
la situazione economica di tutto il paese
non agevola il lavoro nemmeno nei co­
muni. Adesso però, a quattro anni dalle
elezioni è tempo di iniziare ad analizzare
quanto è stato fatto e quanto è stato di­
menticato.
Leitmotiv della campagna elettorale
era stata sicuramente l’addizionale
comunale all’Irpef, la cui elimina­
zione era divenuto il cavallo di
battaglia della lista risultata poi
vincitrice.
A mio parere l’azione politica
della nuova amministrazione
comunale è stata condizionata
da questa volontà, legittima, di
riuscire a rispettare (solo?) que­
sto patto con i cittadini. Resasi im­
mediatamente conto di come non si
potesse tagliare un euro ad un bilancio
comunale già tiratissimo la scelta è stata
quella azzerare tutti i mutui che il comu­
ne contrae con gli istituti di credito.
L’attività amministrativa come tutte le
attività economiche ed anche familiari, è
infatti sostenuta di norma da mutui che
le amministrazioni programmano e as­
sumono in carico, dilazionando i paga­
menti in molti anni; operazione che evi­
dentemente ha un costo ma che è l’unico
modo possibile di lavorare.
Il progressivo azzeramento dei mutui
contratti ha portato in questi anni al
congelamento dell’operatività dell’atti­
vità del Comune, nessun lavoro pubblico
nuovo in nome della riduzione fiscale.
Una scelta, tutta politica, con conseguen­
ze economiche ma anche sociali. Non va
dimenticato infatti che le opere pubbli­
che consentono, oltre a raggiungere l’o­
G I O V O
biettivo per cui vengono progettualizza­
te, di dare lavoro ad imprese, aziende, le
quali a loro volta dispongono dei fondi
per investire sul territorio o assumere
personale. È chiaro che fermare del tut­
to questa ruota può portare ad un van­
taggio economico nell’immediato ma
nel medio termine il danno economico
risulterà ben superiore a quanto inizial­
mente ottenuto. Si consideri inoltre che
in questi anni i comuni sono tra i pochi
soggetti che riescono a contrarre mutui,
che sempre più difficilmente vengono
concessi alle aziende private. Ne conse­
gue che in un periodo dove il Comune
avrebbe potuto essere il volano di un
economia che fatica a riprendersi a Gio­
vo il Comune si è messo in disparte non
recitando alcun ruolo in questa delicata
situazione. Come detto sopra le scelte
sono tutte legittime e l’azione ha consen­
tito all’Amministrazione di tagliare una
parte dell’addizionale comunale; ai cit­
tadini starà giudicare se il gioco è valso
la candela.
Rinnovo il saluto mio e del gruppo Insie­
me per Giovo a tutti i cittadini.
Stefano Brugnara - Insieme per Giovo
[email protected]
I N F O R M A
9
NO TIZIE
IL RACCONTO DI UNA STORIA VERA
Prima Guerra Mondiale
La testimonianza di Adeodata Ress-Callegari di Verla
L
a signora Adeodata, nata nel novem­
bre 1926, racconta con tanto deside­
rio di far conoscere la storia, seppur
lontana nel tempo, di suo zio Luigi, morto
a Linz, soldato austroungarico.
Lei è legata a questo giovane zio da un vin­
colo d’affetto imperituro, come pure per la
sua nonna materna, Luigia, tanto provata,
ma sostenuta da una Fede incrollabile.
Luigi è figlio di Carlo Clementi di Verla e di
Luigia Moser di Palù, è il primo dei sei figli
della coppia. È sposato con Carlotta Moser,
ha una bambina, Lina, nata nel 1913 e nel
1916 nasce Pierina, che però il papà non
vedrà mai. Infatti Luigi viene chiamato alle
armi, prima della nascita della sua secon­
dogenita.
Lui è del 1887, perché dovrebbe essere tre
anni più vecchio della sorella Maria, nata
nel 1890, mamma di Adeodata. Ecco Luigi
è in guerra, forse in Galizia, immaginiamo
la grave preoccupazione dei genitori e della
moglie incinta, sapendolo in perenne peri­
colo.
I genitori di Luigi, Carlo Clementi e Luigia Moser.
10
G I O V O
Giunge a casa un gendarme (la gendarme­
ria era di stanza a Lavis), con un avviso:
“È arrivata la comunicazione telefonica
che vostro figlio Luigi si trova ricoverato in
ospedale a Linz. È grave. Se volete andarlo
a trovare vi viene rilasciato un permesso,
un lasciapassare”. I genitori si consultano
velocemente, decidono di partire all’istan­
te. Racimolano quei pochi soldi che hanno,
vanno alla gendarmeria a ritirare il per­
messo, che è di 8 giorni, proseguono per
Trento e lì prendono il treno fino a Linz.
Trovano il figlio malatissimo, con febbre al­
tissima. Luigi riconosce i genitori e questa
è una grande consolazione, sia per loro che
per lui: almeno sa di aver mamma e papà
vicini. Ma la febbre sale, sale e lui vaneggia:
“Mamma varda lì quei pini de Masen, oh!
Vegnì che nen dent a le acque a bever!”.
Luigi Clementi morto e sepolto a Linz,
La febbre assale sempre più il povero Luigi, Austria - 1917.
assetato e accaldato fino allo sfinimento.
E i giorni passano. Scade il tempo del per­ non vuol saperne. “Vai tu, io no, io resto
messo. “Dobbiamo partire” dice il marito con Luigi, non posso lasciarlo”. Papà, con
alla moglie. Ma la mamma assolutamente infinita tristezza, deve separarsi dal figlio
e dalla moglie perché sa quanto sono tre­
mendi i gendarmi. Chiede il rinnovo del
permesso ma non gli viene rilasciato.
La mamma è sempre lì accanto al suo
“bambino” lo rassicura, gli parla. È costan­
temente là appresso al figlio, solo lì, notte
e dì. Il giorno dopo la forzata partenza del
papà Luigi muore, lasciando la mamma
attonita, angosciata, sola. Viene fatta usci­
re dall’ospedale. E deve lasciar seppellire
il suo primogenito in terra straniera. Che
avvilimento, che strazio, che solitudine per
questa donna, che è senza soldi, senza le
carte di permesso e non conosce la lingua.
Che cosa può fare? Lei è persona creden­
te, con una Fede granitica: prega, prega,
prega. È sfinita, anche perché è digiuna da
due giorni, si siede là sul gradino della sca­
la di una casa, raggomitolata a piangere e
pregare. “Luigi, ti prego aiutami, chiedi al
Signore che venga in mio soccorso, perché
io non so assolutamente che fare! “Sulla
strada arriva un giovane signore bello d’a­
spetto e con accento affabile rivolge a lei
I N F O R MA
NO TIZIE
un saluto in lingua italiana e la rassicura:
“Signora, venga che l’aiuto io” e la porta in
una trattoria e ordina per lei un gran piatto
di minestra e pane.
Questo giovane distinto, pieno di belle ma­
niere, gentilissimo le dice: “La accompagno
io alla stazione, non si preoccupi”, vanno
insieme e giunti colà le compra il biglietto
e mentre glielo porge dice: “Signora ecco
il biglietto, lei scenda dal treno a San Mi­
chele all’Adige, non a Trento, perché lì c’è il
pericolo che i gendarmi la controllino e la
possano credere una spia (anche il marito,
qualche giorno prima è sceso a San Mi­
chele, non a Trento, per lo stesso motivo)
e la potrebbero far internare. Salgono sul
treno ambedue. Il signore speciale le cerca
un posto a sedere, in mezzo a militari, e di
nuovo le dice; “Signora, non scenda mai da
questo treno, solo a San Michele”. Luigia si
siede e poi fa per volgersi a questo signo­
re particolarmente affabile e generoso, per
ringraziarlo ancora una volta, ma non lo
scorge più. Allora si alza, lo cerca nell’altro
vagone, guarda dal finestrino se lo vede,
perché la sua grandezza d’animo è eccezio­
nale, davvero fuori del comune. Ma non lo
rivede, non c’è più. Il treno parte e lei, du­
rante l’intero viaggio, non ha nessun con­
trollo di alcuna autorità. Per tutto il viaggio
prega, prega il Signore, prega Luigi, prega,
prega e ringrazia Dio per l’aiuto conces­
sole. Inaspettato. Incomprensibile. Luigia
racconta per tutta la vita ai figli e ai nipoti
questa storia, che ha dell’incredibile, ma è
vera, sacrosanta vera. “Dio mi ha manda­
to un angelo, forse l’anima del mio Luigi,
a soccorrermi, altrimenti io soccombevo”.
Qualcuno potrà sorridere per tale asserzio­
ne. Fino a qualche anno fa io stessa sarei
rimasta scettica davanti a tale affermazio­
ne, ma dopo certe prove ci si ridimensiona,
perché la nostra Fede non è vana.
P.S. Sull’esistenza degli angeli abbiamo di­
verse testimonianze, nella nostra religione.
Nell’antico testamento si parla di appari­
zioni degli angeli, mandati da Dio agli uo­
mini. La nascita di Gesù è stata annunciata
ai pastori dagli angeli. Più recentemente: le
apparizioni della Madonna, a Fatima nel
1917, sono state precedute dalla triplice
apparizione di un angelo, come testimo­
niarono tre pastorelli: un giovane, quindi
in forma umana, meglio sovrumana, di
bellissimo aspetto, che dona aiuto, pace e
sicurezza. PENSIAMOCI.
Soldati italiani in trincea. Foto tratta dal libro: “Grande Guerra, alla scoperta del luoghi”
di Marco Ischia e Arianna Tamburini - Valentina Trentini, editore.
IL TOMBOLO
Mi presento, mi chiamo Carmen,
abito a Giovo e ho 11 anni.
Da qualche anno mi sono appassionata ad un passatempo un po’
antico, che ho avuto modo di vedere
e provare alla festa di carnevale a
Palù: il Tombolo.
Per chi non lo sapesse, è una specie
di pizzo che si lavora utilizzando una
struttura di legno cilindrica e imbottita (Tombolo) in cui si infilano spillini,
secondo il modello, intrecciando
fili di diversa natura, per ricreare il
disegno.
Il filo è arrotolato su appositi supporti di legno chiamati “Fuselli”.
Spesso mi reco a Cembra, al circolo
del Tombolo con la nostra maestra
“Iole” che viene da Cles per insegnarci le basi, ma anche i segreti, di
questa magnifica arte.
Insieme a me ci sono una decina di
signore che vengono da tutta la Val
di Cembra.
Io qui sono l’unica bambina che partecipa a questo corso, e sono anche
l’orgoglio della maestra perché sono
la più giovane “Tombolista” di tutto
il Trentino.
Ida Iachemet
G I O V O
I N F O R M A
11
NO TIZIE
LA SIMPATICA E RIUSCITA INIZIATIVA SI È SVOLTA A VALTERNIGO
Befana Sud Coreana
Una storia di legami lontani ma forti
D
a sempre il 6 gennaio è per tutti i
bambini, fonte di gioia e trepidazio­
ne ma anche di leggera ansia: se da
una parte l’arrivo della vecchina con il suo
carico di dolciumi o carbone a seconda del
comportamento tenuto nel corso dell’an­
no sembra non conoscere crisi di sorta,
dall’altra è visto da molti come la fine delle
tanto godute festività natalizie: basta pol­
trire nel confortante tepore del proprio let­
to fino a tardi, stop alla spensieratezza del
non dover rendere conto di compiti, conse­
gne, verifiche, svanita la magia del Natale e
l’euforia del Capodanno, la Befana costitui­
sce per molti l’ultimo baluardo per vivere
l’illusione di essere ancora in vacanza…
A me, Nam Soon, meglio conosciuta come
Kim, la Befana quest’anno ha portato una
calza piena di… coreani! Per chi non co­
noscesse la mia storia, c’è una piccola ma
doverosa premessa da fare: sono nata in
Corea quasi 42 anni fa (a modo mio sono
anch’io una befana), ma parlo il dialetto
trentino quasi meglio di un autoctono, e il
mio accento è da manuale. Scherzi a par­
te, sono arrivata in Italia all’età di quasi
4 anni, grazie all’adozione internaziona­
le. Sinceramente non è molto tempo che
parlo “serenamente” della mia esperienza
di figlia adottiva, non da molti mesi sono
riuscita ad abbattere quel famoso muro
che mi faceva sentire il bisogno di fornire
più spiegazioni del necessario quasi a voler
giustificarmi di fronte agli sguardi com­
passionevoli (o almeno a me sembravano
tali) dei miei interlocutori: “Ah, sei adotta­
ta, scusa” oppure “Oh, quanto mi dispiace,
non deve essere facile, come farai quando
avrai figli tuoi?”
Alla mia metamorfosi, ha contribuito in
maniera determinante l’aver preso final­
mente coscienza che la mia doppia iden­
tità non deve essere vista per forza come
un limite, bensì come un ulteriore fattore
arricchente della mia vita. Si dice che in
ogni importante processo di cambiamen­
to interiore, gioca un ruolo fondamentale
l’accettazione, io penso di esserci arrivata
compiendo quel famoso saltino nel buio
dopo il quale tutto è apparso, se non ri­
solto, almeno liberato da quelle catene di
rabbia e malinconia. Forte di questa mia
nuova consapevolezza, ho cominciato a
contattare quanti più coreani adottati pos­
sibile, e in questo senso la tecnologia con
l’immediatezza dei suoi social network, ha
Amici Sud Coreani con il Sindaco Massimiliano Brugnara al Centro Civico di Valternigo.
12
G I O V O
I N F O R MA
contribuito a veder realizzato il mio desi­
derio in tempi sorprendentemente brevi:
ho contattato, ho conosciuto, ho organizza­
to incontri “in carne ed ossa” perché dietro
allo schermo di un pc siamo tutti bravi a
mostrarci sotto la nostra luce migliore. Ho
realizzato che le mie paranoie e i disagi di
tutta una vita non sono state solo una mia
esclusiva, e sapere che anche altri, come
me, nel corso della loro infanzia prima, e
della loro età adulta poi, fossero stati pe­
santemente condizionati dal nostro essere
“diversi nell’aspetto e nel percepirsi diversi
negli sguardi degli altri, oltre che dal trau­
ma dell’abbandono”, ci ha fatto sentire tut­
ti un po’ più uniti, un po’ veri amici nel giro
di qualche ora, in nome di una solidarietà
nata da molto lontano, dove abbiamo con­
diviso la medesima condizione di parten­
za: un po’ come deve essere successo agli
Italiani emigranti all’estero nell’immedia­
to dopoguerra, oltreoceano… legami che
con alcuni si sono ulteriormente rafforzati
nel corso del viaggio in Corea che ci sia­
mo regalati io e mio figlio Alberto l’estate
scorsa: un’esperienza bellissima, che mi
porterò sempre nel cuore e da cui la mia
anima è uscita rinnovata. Una volta tornati
a casa, dopo un breve quanto scontato pe­
riodo di “sbandamento emotivo”, la voglia
di mantenere vivi i rapporti non è mai an­
data scemando, nonostante la frenesia che
la nostra cosiddetta società evoluta ci im­
pone, a dispetto dei mille e più impegni che
costellano la vita di ognuno di noi.
Così verso la fine di novembre è cominciata
a germogliare nella mia testa un’idea un po’
folle e forse anche un tantino ambiziosa, vi­
sto il poco tempo a disposizione, il periodo
tra i più “difficili” dell’anno e permeato da
un velo di scetticismo da parte mia in pri­
mis: organizzare qui a Giovo un incontro
tra “noi coreani”, un modo per incontrarsi
in modo molto informale ed amichevole,
condividere una giornata all’insegna della
goliardia e dell’amicizia e chi più ne ha più
ne metta. Ero stufa di perdermi gli incon­
tri organizzati dall’associazione KOR.I.A
NO TIZIE
(di cui faccio parte) a Milano, un po’ per
motivi legati alla mia professione che mi
vincola spesso le domeniche, un po’ perché
Milano non è dietro l’angolo, insomma, un
po’ per scherzo, un po’ per scommessa, ho
lanciato l’idea… “Tanto figurati, non verrà
nessuno, con un preavviso così breve, il 6
gennaio, e poi, dov’è ‘sto Giovo? Mai senti­
to…”.
E invece… Non solo ci hanno raggiunto
amici coreani da Brescia, Milano, Aosta,
Roma, Trento, i cosiddetti coreani di “prima
generazione”, arrivati in Italia tutti negli
anni ‘70, ma anche tre famiglie da Torino
che hanno adottato Jee Un, Jee Soo e Achin
dopo il 2008, quando la Korea ha “riaper­
to i cancelli” e il dialogo con l’Italia dopo
anni di chiusura dovuta principalmente a
motivi di natura politica. Vedere i piccoli
“koreanini” è stato emozionante, ho vissu­
to una sorta di viaggio a ritroso, mi sono ri­
vista nei loro visetti adorabili, e allo stesso
tempo ho realizzato quanto per fortuna per
loro sia più facile rispetto a noi: in questo
senso la multietnicità che ci circonda è un
grosso vantaggio affinché non si sentano
“mosche bianche”, additati come “cinesini
samurai cin cin”, o per lo meno in misura
molto inferiore rispetto a come potevamo
essere noi nei nostri anni difficili… Par­
lando con queste famiglie con una marcia
in più, confrontandoci, paragonandoci noi
e i loro figli, avevo il timore che il raccon­
to delle nostre storie non sempre facili e
felici, gettassero un’ombra scura sul loro
entusiasmo e sulla loro nuova dimensione
di genitori. Preoccupazione infondata: la
loro umiltà, unita ad un’apertura mentale
non indifferente e ad una sana curiosità
nei confronti di un mondo per molti versi
ancora da scoprire, hanno dissipato ogni
mio dubbio riguardo al timore di influen­
zare negativamente la loro esperienza con
la nostra schiettezza: infatti ho ritenuto
inutile, per non dire dannoso, cercare di
indorare la pillola, riguardo alla mia storia,
spesso dolorosa a livelli insopportabili; l’a­
dozione è un percorso complesso, difficile,
a volte crudele, per entrambe le parti, ma
nella mia scelta di essere sincera in ogni
mia affermazione sono stata sostenuta da
una convinzione profonda: innanzi tutto
è impensabile paragonare il contesto so­
ciale odierno con quello di 40 anni fa; in
secondo luogo al giorno d’oggi le coppie
vengono “passate al setaccio” e devono
possedere determinati requisiti atti a tute­
lare il bambino in ogni suo aspetto, oggi in
misura molto superiore rispetto ai “nostri
tempi”; inoltre al giorno d’oggi sono cam­
biate di molto anche le dinamiche all’inter­
no delle famiglie nell’educazione dei figli:
nella maggior parte dei casi non è più solo
la madre ad occuparsi in tutto e per tutto
del bambino, ma anche il padre gioca un
ruolo importante, essendo presente in mi­
sura importante se non paritetica rispetto
alla madre.
Quindi queste famiglie si sono dimostra­
te “a prova di bomba”, per questi motivi e
per “quell’essere così speciali” che tutti noi
abbiamo percepito a pelle appena ci siamo
presentati. Sono stati due giorni stupendi,
pieni di intesa percepita a suon di sguardi
e battute, pieni di tanti momenti goliardici
ma anche di riflessioni profonde; con al­
cuni di loro, essendo ospiti a casa nostra
per il pernottamento, abbiamo fatto le ore
piccolissime parlando di tutto e di niente,
perfettamente a nostro agio pur non fre­
quentandoci così tanto e da così tanto, an­
che senza riempire di parole i momenti di
silenzio; credo che ognuno di noi, i coreani
adulti, i koreanini e i loro fantastici genitori
siamo tornati a casa un po’ più ricchi e un
po’ più felici… i bimbi più felici di sicuro,
per loro è arrivata anche la tanto attesa Be­
fana che ha distribuito bonbon, dolcetti e
niente carbone, nella figura del vulcanico
Maurizio Menestrina… Tutto ciò è avve­
nuto nello splendido contesto offerto dalla
Sala Civica di Valternigo di Giovo, location
rivelatasi azzeccatissima per ospitare tale
evento: reso possibile, preme sottolinear­
lo, grazie alla preziosa collaborazione con
l’Associazione “Il Girasole”, nella figura
della sua presidente Michaela Grazia Bia­
G I O V O
sion e delle sue validissime collaboratrici,
Barbara Michelon ed Anika Franceschini,
che con i loro suggerimenti e la loro dispo­
nibilità hanno reso il Befana Day ancora
più speciale: infatti nel primo pomeriggio
ci ha raggiunto anche qualche amico e fa­
miglia locale, proprio perché si è percepita
la volontà da parte di ognuno di sdogana­
re un po’ ‘sta cosa della persona adottata
destinata ad essere “ghettizzata a vita con
i suoi simili”: condividere la medesima
condizione, non significa per forza isolarsi
a vita dal resto del mondo… E comunque i
bambini sono stupendi perché sono senza
filtri, spesso sono gli adulti che vogliono
vedere il problema dove non c’è: tutti, dal
primo all’ultimo, in trepidante attesa del
sacchettino befanesco, e non c’erano ko­
reanini, italiani o cembrani: tutti uguali di
fronte alla befana distributrice di doni!
Ulteriore lustro all’evento lo ha dato anche
l’istituzione locale, nella figura rappresen­
tativa più alta del nostro sindaco Massi­
miliano Brugnara: è stato un onore averlo
come ospite con la sua famiglia a condivi­
dere alcuni bei momenti, essere testimone
di questo “gemellaggio virtuale” fra il co­
mune di Giovo e i coreani d’Italia: “quan­
do la volontà di incontrarsi è tanta, le di­
stanze si annullano”. Questo era lo slogan
volutamente provocatorio coniato per la
creazione dell’evento su un famoso social
network… Beh. Direi che per una volta, la
realtà ha superato la fantasia… Grazie a
tutti, di cuore.
Nam Soon Kim D’Amato,
coreana di Ville di Giovo
I N F O R M A
13
NO TIZIE
UN LUOGO COME SPAZIO DI INCONTRO E SCAMBIO CULTURALE
Il Mulino di Portegnach
Gli spazi del Centro sono usufruibili
pagando una piccola quota
S
orgente ’90, formata da volontari, oggi è un associazione
culturale della Valle di Cembra. Nata come radar del “mon­
do” giovanile e di pensiero della Val di Cembra, presso
la casa dei Frati a Piazzo di Segonzano, negli anni ‘90 avviava
in Valle i primi progetti di “obiezione di coscienza” ed aderiva
coerentemente e consapevolmente alla Marcia della Pace Peru­
gia – Assisi. In quegli anni ha inizio anche l’organizzazione del
Raduno Rock che vede coinvolti attivamente i giovani musicisti
che possono così manifestare le loro attitudini.
Tali iniziative non sono state mai abbandonate dall’associazione
nonostante i grandi cambiamenti che ha subito negli anni. In
particolar modo il più grande è stato quello del cambio di sede.
Dopo che l’eremo dei frati di Piazzo è stato trasformato in un
locale, l’associazione ha cominciato a cercare in valle un altro
luogo dove creare uno spazio di incontro e di scambio culturale.
La scelta è caduta su un vecchio mulino situato in una frazione
di Faver: Portegnach. Dopo anni di lavori e tanto volontariato
oggi il “Molin de Portegnach” è un luogo dove l’associazione
propone diverse attività.
Vengono calanderizzati moltissimi eventi divisi sulla stagione
invernale (con la programmazione di film, serate letterarie, pre­
sentazione di viaggi, concerti musicali, teatro, ecc.) e sull’estate.
Nel periodo estivo l’associazione organizza la camminata sull’A­
visio lungo il torrente che collega il nostro territorio più di qual­
siasi strada ed il Raduno Rock alla baita “Penna Nera” di Gru­
mes (che quest’anno si terrà nei primi giorni di agosto 1 e 2 ).
Le manifestazioni invernali vengono pubblicizzate attraverso
brochures, reperibili presso la sede e nei negozi della Valle e con
i vecchi e cari manifesti sugli albi comunali. Si possono inoltre
visualizzare sul nostro sito www.sorgente90.org o sulla pagine
facebook.
Oltre alle attività culturali tentiamo di aprire il mulino a tutte
quelle realtà associative o di gruppo che, nella ricerca di spazi,
chiedono l’utilizzo delle sale. Le potenzialità di utilizzo dell’im­
mobile da parte dei soci e di altri soggetti sono varie.
Vista la notevole presenza di gruppi e band musicali nella realtà
del luogo ed il forte valore aggregante e culturale che la musica
rappresenta per i giovani della Valle, si è realizzato uno spazio
strettamente dedicato alla musica per creare comunicazione e
scambio di esperienze tra i musicisti anche con la realizzazione
di seminari a tema. La sala realizzata, adatta allo scopo, è fornita
di impianto voci, microfoni, batteria, amplificatori, e la possibi­
lità di registrare i pezzi autoprodotti.
Tutti gli spazi del Centro sono usufruibili rimborsando una quo­
ta fissata con deliberazione dal Direttivo.
Sorgente ‘90
14
G I O V O
I N F O R MA
PIANTA PIANO TERRA
PIANTA PRIMO PIANO
PIANTA SECONDO PIANO
PIANTA PIANO SEMINTERRATO
NO TIZIE
Maestra, ma Palù è in Europa?
Un progetto per aiutare i bambini e le bambine di oggi
a diventare i cittadini dell’Europa di domani
È
stata questa una delle
domande che i bambini
della scuola d’infanzia di
Palù di Giovo hanno frequen­
temente posto alle loro inse­
gnanti durante lo scorso mese
di dicembre.
E non è stato certo casuale
questo interessamento im­
provviso dei piccoli riguardo
una materia così apparente­
mente lontana da loro, e pro­
babilmente anche distante dal
loro microcosmo geografico e
mentale fatto di giochi e spen­
sieratezza.
Tutto nasce nel mese di ottobre
quando si è creata l’opportuni­
tà di aderire ad un progetto di
portata europea denominato
Christmas tree decoration. In
breve, la proposta era quella di
iscrivere la scuola ad un’inizia­
tiva che avrebbe visto coinvol­
te moltissime scuole primarie
e dell’infanzia di tutta Europa.
Il collegio delle insegnanti ha
accolto la proposta con inte­
resse ed entusiasmo unita­
mente ad una certa curiosità,
intuendo però sin da principio
che coinvolgere i piccoli allievi
in un lavoro dal respiro euro­
peo sarebbe stata una mossa
vincente.
Il progetto consisteva nell’ide­
azione e quindi realizzazione
di un addobbo per l’albero di
Natale che contenesse in sé
elementi di tipicità del luogo
geografico d’origine. La scuola
Arcobaleno di Palù è stata in­
serita in un gruppo di trenta
scuole situate in Italia, Roma­
nia, Bulgaria, Spagna, Francia,
Germania, Belgio, Polonia,
Lussemburgo, Regno Unito,
Repubblica Ceca, Polonia, Let­
tonia, Malta.
Ogni scuola aveva il compito
di spedire l’addobbo prepa­
rato dai bambini alle altre
ventinove scuole entro la fine
di novembre per dar modo ai
numerosi pacchetti di giun­
gere nelle varie destinazioni
in tempo per l’allestimento
dell’albero di Natale di ogni
scuola. I piccoli artigiani di
Palù hanno lavorato alacre­
mente per creare un quadretto
di juta decorato con un piccolo
abete dalle bocce rosse e cor­
redato di bastoncini ricavati
da tralci di vite della zona e di
una bandierina italiana colo­
rata a dovere dai più grandi­
celli. L’esperienza che fino qui
era ancora un po’ astratta, ha
coinvolto molto i bimbi che in
L’albero con le decorazioni europee.
questa fase hanno posto varie
domande rispetto agli altri
“bambini europei” destinatari
dei loro regalini.
Per valorizzare l’esperienza,
le insegnanti hanno pensato
di trasformare il momento
dell’apertura dei pacchetti in
una sorta di calendario d’Av­
vento che in ogni giorno di
dicembre si componeva da un
lato, arricchendo l’abete ini­
zialmente spoglio di addobbi
internazionali, originali e colo­
rati, dall’altro sovrapponendo
alle finestrelle di un calenda­
rio vuoto le bandiere dei vari
paesi d’Europa che andavamo
via via scoprendo, opportuna­
mente colorate dai bambini.
Questo piacevole e quotidiano
momento europeo ha scandito
G I O V O
ogni mattina di dicembre ed ha
permesso a tutti di conoscere
anche tradizioni natalizie mol­
to diverse fra paese e paese, i
piatti più tipici dei vari menù
natalizi, il significato storico e
culturale di alcuni particolari
addobbi ed ha aiutato i bimbi
in modo chiaro e tangibile ad
avvicinarsi all’idea dell’esi­
stenza di un mondo più gran­
de di quello misurabile dai
loro piccoli e vispi occhietti.
Il bilancio è dunque più che
positivo per questa esperienza
che ha coinvolto grandi e pic­
coli e che ha sicuramente aiu­
tato tutti ad ampliare i propri
orizzonti fisici e mentali.
I N F O R M A
Roberta Casagrande
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NO TIZIE
Installazione centralina
metereologica
I
l Consorzio di miglioramento fondia­
rio di Verla e Mosana con sede a Verla
di Giovo e presieduto dal Signor Piffer
Fausto, è nato nel 2000 con lo scopo di ge­
stire al meglio il territorio agricolo nella
zona del comune di Giovo compresa tra
Verla e Mosana. In questi 14 anni di attivi­
tà con il prezioso aiuto del Comune di Gio­
vo e della Provincia autonoma di Trento, è
stato realizzato un impianto a goccia auto­
matizzato che copre circa 70 ettari del ter­
ritorio del Consorzio, strumento utile non
solo per l’irrigazione delle campagne ma
anche per un ottimizzazione dell’utilizzo
dell’acqua; sono state poi realizzate nuove
strade interpoderali e migliorato quelle
già esistenti dando così la possibilità ai
vari proprietari di raggiungere le proprie
campagne con i mezzi agricoli.
Quest’anno per dare un servizio in più ai
propri consorziati, in collaborazione con
la Fondazione Edmund Mach, è stata in­
stallata nella zona delle “Cioche” una cen­
tralina metereologica che permette a tutti,
consultando il sito www.iasma.it oppure impegnarsi per svolgere la propria attività
scaricando l’applicazione “meteofem” di al meglio e per offrire sempre maggiori
ottenere informazioni circa le precipita­ servizi ai propri consorziati.
zioni, l’umidità, la situazione del vento e la
bagnatura fogliare.
Questi dati sono utili e importanti per
capire quando effettuare i trattamenti fi­
tosanitari, quando e quanto irrigare e per
individuare il momento migliore per ini­
Consorzio di Miglioramento Fondiario
ziare il raccolto. Il Consorzio continuerà ad
di Verla e Mosana
INTERVENTI DEI VIGILI DEL FUOCO
Il Corpo dei Vigili Volontari del Fuoco di Giovo nel corso dell’anno 2013 ha effettuato sul territorio 71 interventi, per un totale
di 1580 ore. Bastano questi dati per capire l’importanza del servizio che questo gruppo di giovani volontari offre alla comunità.
Durante l’anno sono stati effettuati:
• 2 interventi per allagamento per 20 ore;
• 21 per la formazione pratica-teorica per 650 ore;
• 4 per supporto elicottero per 30 ore;
• 2 per soccorso persona per 74 ore;
• 17 per servizio manifestazioni per 487 ore;
• 3 per incendio camino per 24 ore;
• 1 per incendio abitazione per 9 ore;
• 6 per incidenti stradali, di cui uno il giorno di Natale, per 70
ore, ecc.
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Voglio ringraziare inoltre i vigili per l’impegno dimostrato poiché hanno sacrificato tempo al lavoro, alle famiglie, rinunciando anche al loro tempo libero. Con mia grande soddisfazione si
sono aggiunti al nostro Corpo Daniel Pellegrini e Alex Sartori,
due giovani che facevano parte del Gruppo Allievi.
Colgo infine l’occasione per ringraziare tutta la popolazione del
comune di Giovo che, anche quest’anno, ha voluto dare il proprio contributo durante la distribuzione dei nostri calendari con
offerte libere, ricordando che il ricavato serve per l’acquisto di
nuove attrezzature e quindi per migliorare il servizio su tutto il
territorio.
Il comandante Ferruccio Piffer
NO TIZIE
DINO IACHEMET MEMORIA STORICA DELL’ORGANO DI VILLE
La storia dell’organo di Ville
Installato nel 1932, proviene dalla chiesa di San Marco a Trento
“I
n data 13 novembre 1931 il par­
roco di Ville riceve l’approvazione
dalla Curia per l’acquisto di un or­
gano vecchio dalla chiesa di Faver. La spesa
finale sarebbe stata sulle 12-14 mila Lire:
in cassa vi erano già Lire 11.000.
In data 6 gennaio 1932 il Comitato pro or­
gano nuovo della chiesa di Faver delibera
quanto segue:
1. La chiesa di Ville è disposta all’acquisto
del nostro vecchio organo al prezzo di
Lire 3.000.
2. Si constata che il prezzo è inferiore
all’attesa.
3. Tuttavia constatate le amichevoli rela­
zioni tra i due paesi e dato che molti
abitanti di Faver fanno parte dell’Arci­
confraternita dell’Addolorata di Ville, il
comitato è disposto a cedere l’organo
al prezzo di favore di Lire 3.500. Chie­
de però la celebrazione di una s. Messa
all’altare dell’Addolorata di Ville per il
bene degli offerenti dell’organo di Fa­
ver: il comitato si rammarica che l’or­
gano è smontato e che non si può pro­
vare; ne garantisce però la bontà.”
Nel libro di Padre Remo Stenico “Momen­
ti di vita” si può rivivere parte della storia
dell’organo di Ville. Chi conosce la storia
recente dello strumento è Dino Iachemet,
che lo suona dal 1956: ci accoglie nella sua
abitazione in un soleggiato pomeriggio di
gennaio. In sala assieme alla moglie ci da
il benvenuto anche la piccola Lisa, nipotina
di 11 mesi.
La copertina
del libro di padre
Remo Stenico.
In alto: l’organo
all’interno della
chiesa di Ville.
A fianco:
Dino Iachemet.
Sorseggiando un buon caffè Dino Iachemet
ci racconta storia e vicende dell’organo:
“Pare essere stato costruito dal padovano
Angelo Agostini nella metà dell’Ottocen­
to e collocato nella chiesa di San Marco
a Trento; successivamente venne portato
a Faver e nel 1932 Domenico Farinati di
Verona lo installò a Ville con una radicale
revisione, secondo le regole della scuola
ceciliana”.
“L’organo ha avuto due soli organisti: Li­
vio Iachemet, fino al 1953 e il sottoscritto.
Per oltre cento anni per farlo suonare biso­
gnava pompare l’aria al suo interno anche
con l’ausilio dei ragazzi di Ville. Il servizio
durava il tempo della s. Messa. Sul mantice
erano collocate delle pesanti lastre di por­
fido per mantenere la pressione dell’aria.
Poi, finalmente, nel 1980, venne sostituito
il mantice a mano con un sistema elettri­
co, messo a punto da Adriano Brugnara e
Ermete Rossi che provvederono anche alla
completa pulizia di molte sue parti”.
Naturalmente un organo ha bisogno di
continui piccoli interventi e, periodica­
mente, ha bisogno di una revisione pro­
fonda e accurata. Per questo nel 2001, dopo
una serie di interventi di ristrutturazione
effettuati all’interno della chiesa, l’organo
doveva essere pulito dalla polvere: “Ricor­
do che si colse l’occasione per rimetterne a
nuovo le canne e molte parti, ad esclusione
della pedaliera. L’intervento venne affidato
a Aldo Deflorian”.
“Poi, nel 2012/2013 si è proceduto ad una
revisione generale a cura di Giorgio e
Christian Carrara di Rumo, organisti
abilitati che hanno provveduto ad
una nuova zincatura delle canne e,
soprattutto, ad un paio di interventi
di bonifica dai tarli del legno con l’au­
silio di gas. Durate i trattamenti non si
è potuto accedere alla chiesa per alcuni
giorni”.
“L’organo adesso è un gioiello, funzio­
na benissimo, è stato rimesso a nuovo
nel corso degli anni e con orgoglio posso
dire che è veramente un gran bel pezzo di
storia. Il legno di noce è molto resistente
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e il motore elettrico è stato collocato all’in­
terno di una cassa insonorizzata e questo è
un gran vantaggio”.
Grazie a Dino abbiamo il piacere di cono­
scere e capire l’importanza di conservare la
memoria anche attraverso strumenti im­
portanti come l’organo della chiesa.
La nipotina Lisa ora necessita di attenzio­
ni, vuole dormire. Chissà quante volte an­
cora ascolterà il nonno suonare e racconta­
re storie meravigliose.
Giovanni Giovannini
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CONSIGLIO COMUNALE
Gli argomenti all’ordine del giorno
F =Favorevoli
C=Contrari
A=Astenuti
U=Unanimità
18 dicembre 2013
1. Surroga del Consigliere comunale dimissionario Ivo Erler e convalida del subentrante. (U)
2. Approvazione ai sensi dell’art. 44 della L.P. 1/2008 del piano di lottizzazione di iniziativa privata denominato “Morari” su pp.ff pp.ff 1534/2, 1537/2, 1546/1, 1546/2, 1546/3,
1546/4, 1554/2, 1555/1, 1555/2, in C.C. Giovo. (U)
3. Autorizzazione ai sensi dell’art. 121 della L.P. 1/2008 e s.m. per il rilascio di concessione
edilizio in deroga al P.R.G. per l’esecuzione di interventi di urgenza e di carattere straordinario riguardanti immobili ricadenti negli insediamenti storici: “Variante ai lavori di
recupero abitativo con demolizione e ricostruzione della p.ed. 290, pp.mm. 2, 11, 12, in C.C.
Giovo Frazione Verla”. (U)
28 novembre 2013
1. Approvazione verbale della seduta del 16 ottobre 2013. (12F/1A)
2. Relazione della Giunta Comunale sullo stato di attuazione dei programmi e verifica linee
programmatiche di mandato. (8F/5A)
3. Esame e approvazione III variazione (di assestamento) al bilancio di previsione per l’esercizio 2013, al bilancio pluriennale 2013-2015 e alla relazione previsionale programmatica.
(8F/5A)
4. Esame e approvazione nuovo regolamento comunale per l’attività di acconciatore ed estetista. (U)
5. Regolamentazione modalità di riscossione del tributo comunale sui servizi invisibili di cui
all’art. 14 del D.L. 6 dicembre 2011, n. 201 e s.m. (8F/5A)
6. Aggiornamento su esiti Assemblee A.S.I.A. (punto non deliberativo)
Il prossimo numero di Giovo informa andrà in stampa nel mese di LUGLIO 2014
pertanto articoli o interventi dovranno pervenire,
in forma cartacea o via e-mail, alla segreteria del Comune ([email protected])
con eventuali foto e autorizzazioni
ENTRO LE ORE 12.00 DEL GIORNO LUNEDÌ 23 GIUGNO 2014
Ricordiamo che, per dare spazio a tutti, gli articoli dovranno avere una lunghezza
di circa 2.500 battute, spazi compresi.
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DELIBERE
Alcune delibere della Giunta comunale
Tutte le delibere e il testo integrale delle stesse è a disposizione dei cittadini sul sito del Comune di Giovo
(www.comunegiovo.it) nella sezione “albo pretorio”.
N. 86 del 21/10/2013 - Atto di indirizzo per la revisione del progetto preliminare per la costruzione della caserma dei vigile del fuoco volontari di giovo su p.Ed.
1147 E pp.Ff. 1572/2 E 1569 in c.C. Giovo frazione Palù.
N. 91 del 28/10/2013 - Atto di indirizzo per assunzione spesa per una riunione gruppo di lettura 2013/2014.
N. 92 del 04/11/2013 - Erogazione contributo straordinario all’arma dei carabinieri per la realizzazione del monumento in occasione del “bicentenario della
fondazione dell’arma dei carabinieri”.
N. 93 del 18/11/2013 - Atto di indirizzo per svolgimento incontro di lettura interpretata a tema natalizio.
N. 95 del 25/11/2013 - Approvazione in linea tecnica del progetto definitivo degli “interventi idraulici di regolazione e telecontrollo e opere accessorie dell’acquedotto potabile comunale di Giovo”.
N. 96 del 25/11/2013 - Atto di indirizzo per l’affidamento dell’incarico per la predisposizione delle perizia geologica/geotecnica del progetto dei lavori di “sistemazione della strada delle gesie p.F. 5752/1 In c.C. Giovo”.
N. 97 del 25/11/2013 - Atto di indirizzo per organizzazione recita in occasione della giornata della memoria 2014.
N. 98 del 02/12/2013 - Convenzione fra la Comunità della Valle di Cembra e i comuni di Albiano, Cembra, Faver, Giovo, Grumes, Segonzano e Sover per la
gestione degli interventi di manutenzione dei sentieri e aree verdi per l’anno 2012. Approvazione del riparto della spesa.
N. 99 del 02/12/2013 - Atto di indirizzo per l’erogazione di interventi finanziari a favore dei consorzi di miglioramento fondiario per la manutenzione ordinaria
delle strade di campagna, anno 2013.
N. 100 del 02/12/2013 - Opere di regimazione della acque meteoriche in località Predal di Palù. Approvazione della contabilità finale dei lavori e del quadro
riepilogativo della spesa sostenuta per la realizzazione delle opere, impegno di spesa e liquidazione del contributo.
N. 101 del 02/12/2013 - Sistemazione della strada rurale dei Masi Belvedere, Paierla e Todin, dalla località Castegnari al Maso Toldin nei C.C. di Lavis e Giovo.
Approvazione rendicontazione finale e atto di indirizzo per la liquidazione al comune di Lavis.
N. 102 del 09/12/2013 - Progetto dei lavori di “sistemazione delle strade rurali denominate del Mas, Mosana, Piazzola Alta e Piazzola Bassa, su pp.Ff. 5753,
5030, 5757, 5533 E 5446 in c.C. Giovo”.
N. 103 del 09/12/2013 - Corso di educazione stradale nelle terze classi della scuola primaria di Giovo. Impegno di spesa per la compartecipazione.
N. 107 del 16/12/2013 - Bilancio di previsione 2013 e pluriennale 2013-2014-2015. Storno di fondi da intervento a intervento nell’ambito del medesimo servizio
riguardante la parte corrente del bilancio ai sensi dell’art. 6 C.3 del d.P.G.R. 27.10.1999, N. 8/L.
N. 110 del 23/12/2013 - Atto di indirizzo per concorso al finanziamento delle attività integrative svolte dall’istituto comprensivo di Cembra presso la scuola
primaria e secondaria di primo grado di giovo e delle iniziative educative delle scuole dell’infanzia di Verla e Palù.
N. 111 del 30/12/2013 - Approvazione in linea tecnica del progetto esecutivo dei lavori relativi a interventi idraulici di regolazione, telecontrollo e opere accessorie del acquedotto comunale di Giovo.
N. 112 del 30/12/2013 - Atto di indirizzo per l’utilizzo straordinario temporaneo del cimitero di Verla.
N. 01 del 20/01/2014 - Autorizzazione all’esecuzione di interventi di manutenzione del patrimonio silvo-pastorale da parte dell’ufficio distrettuale forestale di
Trento.
N. 02 del 27/01/2014 - Verifica tenuta schedario elettorale - gennaio 2014.
N. 03 del 27/01/2014 - Nomina funzionario responsabile per la gestione del tributo comunale sui servizi comunali indivisibili (maggiorazione tares).
N. 05 del 30/01/2014 - Approvazione piano triennale di prevenzione della corruzione 2014-2016.
N. 06 del 03/02/2014 - Adeguamento codice di comportamento ai principi del D.P.R. 62/2013.
N. 07 del 10/02/2014 - Atto di indirizzo per la compartecipazione finanziaria alla realizzazione dello spettacolo teatrale “Come un fiume”.
N. 08 del 17/02/2014 - Autorizzazione alla vendita a trattativa privata del lotto di legname “diradamento calcara valsolana” destinato alla cippatura.
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I N F O R M A
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www.comunegiovo.it
38030 Verla (TN) - Via S. Antonio, 4
Tel. 0461 684003 - Fax 0461 684707
[email protected]