Giovo N. 1 / aprile 2014 QUADRIMESTRALE D’INFORMAZIONE EDITO DAL COMUNE DI GIOVO ANNO 19 - NUMERO 1 - APRILE 2014 PAGINA 3 IL NUOVO ASILO DI GIOVO ACCOGLIERÀ CENTO BAMBINI PAGINA 12 BEFANA SUD COREANA PAGINA 5 SULLA STRADA DELLA DIFFERENZIATA PAGINA 16 INSTALLAZIONE CENTRALINA METEREOLOGICA PAGINA 8 RESPONSABILITÀ E TRASPARENZA PAGINA 17 LA STORIA DELL’ORGANO DI VILLE NE/TN0008/2010 PERIODICO DEL COMUNE DI GIOVO ATTUALITÀ • INFORMAZIONE • NOTIZIE • SPORT I N QU ES TO NU M ER O Il nuovo asilo di Giovo 3 Associazioni: ricchezza per la comunità 4 Sulla strada della differenziata 5 Lavori di pavimentazione in porfido del Centro Storico di Verla 6 Il tempo per capire 7 Responsabilità e trasparenza 8 Quattro anni di legislatura, va davvero tutto così bene? 9 Prima Guerra Mondiale 10 Befana Sud Coreana 12 Il Mulino di Portegnach 14 Maestra, ma Palù è in Europa? 15 Installazione centralina metereologica 16 La storia dell’organo di Ville 17 Consiglio comunale e delibere 18 BOLLETTINO DEL COMUNE DI GIOVO Quadrimestrale d’informazione edito dal comune di Giovo. Registrazione Tribunale di Trento n° 918 dal 24.07.96 Questo bollettino è stampato su carta certificata secondo lo standard FSC©: il Forest Stewardship Council (FSC)©, assicura che il legno (o un suo sottoprodotto come la carta) provenga da foreste condotte secondo i principi di buona gestione forestale, dal punto di vista ambientale e sociale. Garantisce, tra gli altri punti normativi, che il legno e derivati non provengano da foreste ad alto valore di conservazione, dal taglio illegale o a raso e da aree dove sono violati i diritti civili e le tradizioni locali. Il sistema FSC© prevede anche la certificazione dell’intera filiera su cui si muove il prodotto a base legno: la “Chain of Custody”. Giovo informa viene recapitato gratuitamente ai cittadini del comune di Giovo e a tutti coloro che ne fanno richiesta, anche all’estero. Questo numero è stato spedito alle famiglie con l’innovativo servizio delle Poste italiane denominato Poste Zone Contact. Si tratta di una spedizione senza indirizzo che costa circa un quarto rispetto alle normali tariffe postali. Qualora si riscontrassero degli inconvenienti in fase di recapito (copie sgualcite o mancata consegna), in municipio a Verla sono disponibili copie del giornale. Chi vuole ricevere Giovo Informa fuori dal comune di Giovo può scrivere all’indirizzo: 38030 Verla (TN) - Via S. Antonio, 4 [email protected] Tel. 0461 684003 - Fax 0461 684707 SEDE DELLA REDAZIONE Municipio di Giovo Via S. Antonio, 4 - Verla Tel. 0461 684003 DIRETTORE RESPONSABILE Viviana Brugnara DIRETTORE TECNICO Giovanni Giovannini COMITATO DI REDAZIONE Presidente: Vittorio Stonfer Rappresentanti maggioranza: Davide Piffer, Oskar Enrici Rappresentanti minoranza: Lucio Stonfer, Angela Sartori COPERTINA: Mosana, foto di Diego Rizzolli RETRO: Farfalla, foto di Bruno Rossi REALIZZAZIONE Artimedia s.a.s., 38122 Trento, Via Madruzzo, 31 Tel. 0461 232400 - www.artimedia.it e-mail: [email protected] GRAFICA E IMPAGINAZIONE Stefano Grimaz, Mayra Torta QUESTO NUMERO DI GIOVOINFORMA È STATO CHIUSO IN REDAZIONE IL 14 MARZO 2014 FESTA DELL’UVA, RIPENSARE RINNOVANDO Il Comitato di redazione e l’amministrazione comunale augura a tutti i lettori di Giovo informa BUONA PASQUA! Che la Festa dell’Uva sia un evento sentito e atteso, ce lo siamo detto e lo abbiamo esplicitato in molte occasioni sulle pagine di questo notiziario. Forte di una tradizione che dura da quasi 60 anni, la Festa, nel corso dei decenni, ha subito notevoli cambiamenti, giungendo ad assumere l’aspetto organizzativo che conosciamo oggi. L’essenza della manifestazione è rimasta comunque sempre fissa nel tempo: la sfilata dei carri allegorici, un corteo di interpretazioni costruite attorno al tema uva-vino. Alla luce dei costi di gestione, che negli ultimi anni hanno visto un rapido aumento, e a fronte dei contributi che sono rimasti invece pressoché invariati, già da novembre stiamo pensando ad alcune azioni concrete per rendere la Festa maggiormente sostenibile dal punto di vista economico. In parallelo a questi interventi vorremmo inoltre rinnovare la Festa, cercando di investire di più in ambiti che possano far conoscere chi siamo e, soprattutto, puntare al ritorno verso quella vera essenza che ha dato vita alla Festa dell’Uva: la sfilata dei carri allegorici. Crediamo che questo sia il distillato di 56 anni di storia, il nostro punto di forza, la nostra identità e la nostra vera tradizione, sulla quale dovremmo saper investire con forza per salvaguardare e far crescere negli anni la Festa dell’Uva. Comitato Organizzatore Festa dell’Uva A MM INIS TR A ZIO NE ACCOGLIERÀ CENTO BAMBINI Riceve: lunedì 14.30 - 16.30 Mercoledì 8.00 - 10.00 Il nuovo asilo di Giovo Scuola unica per una scuola di qualità Massimiliano Brugnara Sindaco, affari istituzionali, bilancio, finanze, personale, tutte quelle competenze non attribuite espressamente ai singoli assessori ([email protected]) F inalmente dopo tanti anni, tante di scussioni, magari anche qualche po lemica, partiranno i lavori del nuovo asilo di Giovo. Questo era il nostro primo obiettivo come amministrazione comuna le quando ci siamo candidati alla guida del comune e possiamo dire di essere riusciti a centrarlo. Francamente non è stata una passeggiata, se da un lato avevamo già a disposizione alcuni pareri, un buon livello di progetta zione, dall’altro mancava la cosa più im portante e assolutamente indispensabile: ovvero 2 milioni di euro per finanziare l’opera. Visti i tempi, i continui cali sulle finanze dell’ente pubblico, la volontà della provin cia di finanziare solamente opere urgenti e indispensabili sembrava che questo sco glio fosse insormontabile, infatti le nostre richieste di finanziamento presentate sul fondo di riserva nel 2010 e successiva mente nel 2011, seguite da sopralluoghi, incontri, riunioni, non hanno sortito alcun effetto. L’opera è stata finanziata solamente a set tembre del 2012, dopo una lunga trattati va portata avanti dal comune di Giovo in conferenza dei sindaci della val di Cembra, dove grazie alla responsabilità e collabora zione di tutti i colleghi sindaci si è destina ta la quasi totalità di 5 anni di risorse per l’edilizia scolastica al comune di Giovo. Fi nanziamento del 90% su 2.093.642,88 pari ad euro 1.884.278,59. In questo ultimo anno infine è stata una continua corsa, prima a recuperare all’in terno del bilancio comunale i fondi man canti per euro 209.364,29 senza ricorrere a prestiti, poi a iniziare e concludere in tempi rapidi la procedura espropriativa dei terreni necessari all’ampliamento del la scuola. Successivamente ad elaborare la versione esecutiva del progetto e di tutte le autorizzazioni, infine la gara d’appalto (conclusa da poco) coinvolgendo anche l’agenzia appalti della provincia. Adesso se tutto procede per il verso giusto nel giro di un paio di mesi si potrà apri re il cantiere, con i lavori che secondo il Ex scuola elementare a Palù, futuro asilo di Giovo. G I O V O cronoprogramma dureranno 17 mesi. Il progetto prevede: la ristrutturazione e adeguamento sismico dell’edificio esi stente attraverso lavori di demolizioni di murature interne, pavimenti, rifacimento servizi igienici, revisione impianto elet trico, idraulico, antincendio, rivestimento esterno delle facciate e adeguamento del cappotto, tinteggiatura esterna, sistema zione degli spazi esterni con la creazione di zone per l’attività didattica e fisica. Inol tre è previsto ampliamento dell’edificio sul lato ovest. Il risultato finale sarà una nuova scuola materna di 4 sezioni che potrà ospitare fino a 100 bambini, con una superficie di mq 767 (esclusi i locali al piano sottotetto). • piano terra: 4 aule per attività program mate spogliatoio – vestibolo, blocco ser vizi, corridoio, 2 aule insegnanti, blocco servizi insegnanti e inservienti, spazi per attività libere. •primo piano mensa, dispensa, locale lavaggio, cucina, spogliatoio cucina, la vanderia, blocco servizi, servizio handi cap, ripostiglio. • sottotetto sala polivalente, aula riposo, sala riunioni, blocco servizi. Gli spazi sono stati concepiti per la mas sima flessibilità dei vari servizi spazi sco lastici e inoltre il progetto prevede che i bambini possano agevolmente usufruire di tutti gli ambienti della scuola nelle loro interazioni e articolazioni, con particolare attenzione alle esigenze di bambini porta tori di handicap. Per l’amministrazione comunale questo è il passo finale nella sistemazione e razio nalizzazione degli edifici scolastici, che ha come obiettivo una scuola unica, una scuola di qualità. Per la comunità di Giovo credo sia un ulteriore balzo in avanti per raggiungere una completa coesione socia le. Il Sindaco Massimiliano Brugnara I N F O R M A 3 A MM INIS TR A ZIO NE DETERMINANTE IL CONTRIBUTO DEI VOLONTARI Riceve: Martedì 19.00 - 20.00 Giovedì 9.00 - 10.00 Associazioni: ricchezza per la comunità Sono sostenute con convinzione Marisa Biadene Vicesindaco, Assessore istruzione, sanità, attività culturali, politiche sociali, solidarietà, pari opportunità ([email protected]) N el nostro Comune ci sono circa quaranta associazioni che svolgo no attività di volontariato, cultura le e sportiva: queste associazioni sono una vera ricchezza per tutta la comunità. Le amministrazioni comunali che perio dicamente si susseguono, contribuiscono al loro sostegno assegnandogli una sede, quando è possibile e un contributo finan ziario. Questo non è così scontato, bisogna infat ti fare i conti con il bilancio e i contributi andranno sempre più mirati alla attività svolta. I gruppi infatti devono presentare una domanda all’ente ogni anno entro mar zo, nella quale viene fatto un resoconto sul programma economico, sulle attività svolte e su quelle previste. Le nostre associazioni svolgono tutte at tività significative e sono importanti so prattutto dal punto di vista sociale perché danno l’opportunità alle persone che ne fanno parte di incontrarsi, confrontarsi, svolgere volontariato, organizzare eventi e di collaborare tra loro pur nelle loro di verse funzioni. La collaborazione tra le varie associazioni può condurre a realizzare piccoli inter venti utili alla comunità e a tante altre sensibilità in relazione alla popolazione locale e non solo. Questa per me è la ricchezza sociale di un territorio, elaborare insieme idee, sogni e progetti per e con la gente; tutte queste considerazioni mi fanno pensare ai grup pi Alpini, alla loro attività rivolta alle per sone al fermento di idee, alla loro disponi bilità e generosità ai bisogni di chiunque. Apprezzo la loro determinazione e la vo lontà di realizzare e concretizzare progetti avendo la capacità di coinvolgere gli altri, 4 G I O V O chi magari simpatizza per loro, la capa cità di spaziare con dimestichezza anche nel settore culturale: il loro è un impegno che diventa servizio alla comunità. Per esempio la rappresentazione storica: “Dai campi alle trincee” di recente attua zione e che ha avuto un riscontro di pub blico veramente notevole. La volontà di rappresentare una storia vera a teatro ha coinvolto non solo il grup po Alpini di Verla, promotori della stessa, ma li ha visti anche nell’inconsueta veste di attori, scenografi, musicisti ecc. Questa opera ha coinvolto anche altre rea ltà tra i nostri cittadini di altra formazio ne, capaci di elaborare da testimonianze scritte, pensieri, ricordi, stralci impor tanti di vita vissuta per non dimenticare quella che è stata la nostra storia. Vorrei ora ricordare la mostra di pittura e fotografia “Sempre in mostra” che ormai è in esposizione da diversi mesi in Cassa Rurale di Giovo e al bar Al Portec. Questo susseguirsi periodico di artisti lo cali è molto interessante perché ci porta a conoscere il talento di tante persone che magari era sconosciuto ai più. La proposta di realizzare questa mostra è nata all’interno del Gruppo Giovani Gio vo. La nuova sala musica in fase di realizzazione. I N F O R MA Grazie alla disponibilità dei gestori delle locazioni, non propriamente sale espo sitive, ha permesso di dare il via ad una iniziativa riuscita e gradevole, dando l’op portunità alle persone che svolgono le loro attività giornaliere di ritagliare un po’ di tempo per godere di qualche momento di arte e cultura. Un plauso ai ragazzi del gruppo giovani di Giovo: Nicola, Claudio, Elena e in parti colare Stefania che segue con entusiasmo e impegno l’evolversi (susseguirsi) delle varie esposizioni e cura il contatto con i giovani artisti. Nello stesso gruppo era nata l’esigenza di realizzare una sala musica per i gruppi rock/pop ecc., per dare voce alla creativi tà di tutti i giovani appassionati di questo tipo di musica. Giovani che fanno già parte di un gruppo o che ne vorrebbero formare uno e che nel nostro comune sono diversi, ragazzi che per motivi di età hanno difficoltà a spo starsi in modo autonomo a Trento o in altre realtà che abbiano in dotazione una sala con determinati requisiti. Non tutti hanno l’opportunità di avere un “luogo” disponibile per effettuare le prove, perché magari viene utilizzato per altri usi, come garage per esempio, ma anche e soprattutto perché questo tipo di musica può disturbare i vicini di casa; i tempi sono cambiati e forse c’è un po’ meno tolleranza. Bene, questa sala è in via di realizzazione, ci è voluto un po’ di tempo per individuar la, liberarla del contenuto e individuare il materiale per insonorizzarla. L’importante è che ora c’è e spero entro aprile si possa procedere all’organizzazio ne dei gruppi che vorranno partecipare, per far vivere alcuni momenti di tempo libero a questi ragazzi/e e, non solo, in modo sano e creativo grazie alla musica. Marisa Biadene A MM INIS TR A ZIO NE Riceve: Martedì 19.00 - 20.00 Sulla strada della differenziata La tariffa “puntuale” come strumento da perseguire Matteo Moser Assessore agricoltura, foreste, ambiente, promozione turistica, energia alternativa, attività sportive ([email protected]) E ntro fine marzo il consiglio comu nale sarà tenuto a scegliere quale sistema tariffario adottare in mate ria di rifiuti per l’anno 2014. A differenza però degli anni passati dove la modalità tariffaria scelta da tutti i 32 comuni con sorziati in A.S.I.A era ed è sempre stata unica, per il 2014 a livello di assemblea di A.S.I.A i comuni consorziati per differenti posizioni e vedute appunto sull’organiz zazione della raccolta e sulla modalità di calcolo della tarif fa non sono riusciti a trovare un punto di accordo comune. Nello specifico le due modali tà possibili erano due, o conti nuare ad applicare anche per il 2014 l’attuale sistema di tariffazione, ossia un sistema di natura corrispettiva, dove la parte variabile della tarif fa è rapportata alla quantità di rifiuto secco prodotto da ciascuna utenza andando a misurarlo con le calotte o i bidoncini, o un sistema a tributo come quello pre sente per il nostro comune fino al 2011 dove la tariffa o meglio il tributo veniva calcolato unicamente sul la superficie dell’abitazio ne non considerando la quantità reale di rifiuto. La scelta probabile che il nostro consiglio comu nale andrà a sostenere per il 2014 è quella di rimanere con l’attuale sistema di misurazio ne, ossia continuare ad applicare la tariffa puntuale. Le motiva zioni principali di tale possibile e probabi le scelta sono da ricercare in alcuni punti fondamentali: il primo sicuramente che dopo vent’anni di continua ricerca per una migliore raccolta differenziata dei rifiuti, che ha portato ad applicare nel 2012 con la tariffa puntuale il concetto base che chi più inquina producendo rifiuti indifferenziati deve pagare di più di chi ne produce meno ed applica una rigorosa ed attenta diffe renziata, e che non sono i metri quadrati delle abitazioni a produrre il rifiuto. La seconda motivazione è quella di voler con tinuare a seguire le indicazioni del piano provinciale rifiuti, il quale invita tutti i co muni trentini ad attivarsi in tempi ristretti all’applicazione di sistemi corrispettivi “puntuali” di misurazione del rifiuto, e che da come tempo limite ai 215 comuni trentini il 31.12.2014 quale data ultima per arrivare a tale sitema di raccolta, per poter cosi partire dal 1 gennaio 2015 con un sistema di tariffazione puntuale su tut to il territorio trentino. Terzo motivo forte di scelta della tariffa puntuale con misura zione della frazione secca è quella di non voler rendere vani gli sforzi sia economi ci che divulgativi intrapresi negli anni da questa amministrazione e dalle preceden ti amministrazioni, che hanno portato il comune di Giovo ad avere una quo ta di frazione differen ziata stabilmente sopra l’80% del totale rifiuto prodotto, quota che negli anni 80 era prossima allo 0% o poco più. Concludo ringraziando e complimentandomi con tutti cittadini per l’ottimo lavoro di differenziazione dei rifiuti che tutti i gior ni applicano, ricordando che le scelte comunali in materia di rifiuto sono si curamente importanti, ma quel dato dell’80% di dif ferenziata è per la maggior parte merito dei cittadini che hanno capito l’importanza di una accorta differenziata, necessaria a mantenere puli to l’ambiente che tutti i giorni viviamo. Matteo Moser 5 A MM INIS TR A ZIO NE NUOVO VOLTO AL CAPOLUOGO Riceve: Mercoledì 19.00 - 20.00 Lavori di pavimentazione in porfido del Centro Storico di Verla Marco Sebastiani Assessore ai lavori pubblici, infrastrutture, attività estrattive ([email protected]) Ripristino della tradizionale pavimentazione in porfido I n questi anni passati si è già fatto mol to per risolvere al meglio, almeno nei centri abitati, il deflusso delle acquee meteoriche e scoli; il più recente di questi interventi è stato quello del rifacimento della rete acquedottistica e fognaria di Verla di Giovo, progetto che ha impegnato il no stro Comune con un’opera di 1.700.000,00 €; una parte di questa somma servirà per l’importante intervento di conclusione dei lavori di pavimentazione in porfido del cen tro storico di Verla. Questa amministrazione ha voluto, inol tre, ultimare dei piccoli interventi dovuti all’interraggio delle linee elettriche volanti, tutta una serie di altri piccoli, ma impor tanti, lavori riguardanti le telecomunica zioni e in ultimo, visto anche la richiesta da parte di alcuni privati per una significativa ristrutturazione di alcuni stabili nel centro storico, ha volutamente posticipato l’inizio di questa importante opera evitando così di dover, in un domani a lavori ultimati, rovi nare la pavimentazione appena posata. Il quadro economico del cottimo dei lavori si quantifica in una spesa complessiva di € 173.870,78; che servirà al ripristino delle pavimentazioni in cubetti porfido della Via S. Antonio, Via del Rizzol e Via dell’Asilo. Già alcuni tratti di strada sono stati posa ti nelle economie di altre opere, come per esempio, il piazzale antistante il municipio 6 G I O V O e la rimozione di tutte le lastre d’asfalto di riporto dei lavori di posa fibre ect… ese guiti in precedenza. Il progetto prevede la realizzazione dei se guenti interventi: • demolizione scarifica del fondo stradale costruito in parte da cubetti di porfido I N F O R MA con sottofondo in sabbia ed in parte da pavimentazione stradale in asfalto uti lizzato per l’interramento di tutti i sotto servizi • smaltimento a norma di legge di tutti i materiali di scarto prodotti dallo scavo di tutta la carreggiata • ripristino in quota delle caditoie e dei chiusini, ove necessario • fornitua e posa in opera di cubetti del Trentino completa di tutti i materiali di consumo • fornitua e posa di binderi di porfido e di parte della pavimentazione (zona Pozz) in smoleri di porfido. L’opera prevede anche la rimozione della fatiscente fontana sita in Piazza S. Antonio organizzando così e un’area dove sarà pos sibile allestire un nuovo arredo urbano più decoroso al Centro Storico di Verla. Si prevede di dare l’avvio ai lavori verso aprile/maggio 2014 e saranno conclusi ap prossimativamente entro 120 giorni dall’i nizio lavori. La gara d’appalto è già stata inoltrata alle Ditte partecipanti, si è ancora in attesa dell’affidamento. In conclusione colgo l’opportunità di au gurare a tutta la popolazione una felice Pasqua. Marco Sebastiani A MM INIS TR A ZIO NE AMMINISTRARE NON SIGNIFICA SOLO BUROCRAZIA Il tempo per capire Cambiare punti di vista Vittorio Stonfer Assessore urbanistica, edilizia, artigianato e commercio. ([email protected]) A spettative e possibilità reali, teoria e pratica, sogni e realtà… Potrei continuare, penso però siano suf ficienti questi raffronti per l’introduzione del tema che questa volta affronto. Un vocabolo che prevale su tanti altri du rante il relazionarsi tra pubblico e privato è la parola “burocrazia”. Si potrebbe de finirlo come un lungo percorso pieno di insidie, balzelli e pericoli da attraversare. Non mi vergogno a dirlo che ci vuole del tempo per capire il funzionamento della “macchina pubblica”. All’inizio, prima di farsi un minimo di esperienza sembra tutto fattibile con estrema facilità; mano a mano che si va avanti ci si rende conto RIQUALIFICAZIONE ARCHITETTONICA Per opportuna conoscenza riporto quanto pubblicato sul sito dell’urbanistica della Provincia di Trento. Termine domande prorogato al 31-12-2014 con la deliberazione della Giunta provinciale n° 2712 del 20-12-2013, il termine ultimo per la presentazione delle domande per ottenere le agevolazioni per la riqualificazione architettonica degli edifici di cui alla L.P. 3 marzo 2010 n°4 e successive, modifiche è stato ulteriormente prorogato fino al 31 dicembre 2014. sempre più della realtà dei fatti, della dif ferenza tra il dire e il fare. Il settore del quale mi sto occupando, ur banistica ed edilizia privata, è regolamen tato da una miriade di normative statali, provinciali e comunali in continua evolu zione che assolutamente non si devono e non si possono scordare. Per quale motivo scrivere tante parole su una tematica che all’apparenza sembra a senso unico? Semplicemente per cercare di far capire ai nostri lettori qualche pro blematica vista dall’altra parte. Ente pub blico uguale a “burocrazia”, oggi questo è uno slogan usato da tanti, addetti ai lavori e non. Ma quanti hanno investito del loro tempo e provato a capire qualche perché, come mai tutti questi passaggi, a volte di rei, quasi incomprensibili? La mia modesta considerazione porta a pensare che gran parte della causa di tutto questo siamo noi, la cosiddetta “so cietà civile”, pronti e capaci a criticare, ma molto meno a convivere e rispettarsi. Qualsiasi provvedimento eseguito da una G I O V O Amministrazione Pubblica deve rispet tare tutte le normative per poter essere trattati e tutelati tutti in egual modo, al trimenti basta una virgola fuori posto per dare il via a problematiche lunghe e di spendiose di natura tecnica o civilistica. Tutte queste scomode regole, a volte, sono fastidiose da rispettare, ma nello stesso tempo efficaci per farsi rispettare. La me daglia ha sempre due facce. Noi amministratori dobbiamo cercare di semplificare l’iter burocratico per il cit tadino facendo molta attenzione a ciò che si va a modificare tenendo ben presente le finalità e il lavoro di chi ci ha preceduto. Concludo ricordando a tutti i lettori di Giovo Informa che a volte un piccolo dubbio non ci lascia sereni, quindi il sot toscritto assieme agli uffici preposti è a disposizione per cercare di fare chiarezza nel minore tempo possibile. Colgo l’occasione di augurare a tutti voi una Buona Pasqua. Vittorio Stonfer I N F O R M A 7 G R U P P I C O NS ILIA R I GESTIONE DI SERVIZI Responsabilità e trasparenza Per ottimizzare usi e servizi I n questo articolo vorrei porre l’ac cento su alcuni servizi che il comune fornisce ai propri cittadini. Nelle varie frazioni esistono edifici, sale, magazzini che sono dati in uso gratuito come sedi, ad associazioni e gruppi co stituiti, che operano sul nostro territorio. Abbiamo il polo sportivo di Masen con campi e spogliatoi, il palazzetto di Palù, auditorium e palestre che dopo l’orario scolastico sono a disposizione delle asso ciazioni sportive che possono usufruirne per corsi ed allenamenti a favore dei no stri ragazzi. A Verla, Mosana, Ville e Valternigo, dei centri civici, che sono il fiore all’oc chiello delle frazioni, luogo di ritro vo, orgoglio e fulcro delle attività culturali. Tutti questi servizi, alcuni gra tuiti altri regolati da tariffe, sono comunque un costo per le am ministrazioni. Corrente elettrica, riscaldamento, adeguamenti alle sempre nuove norme relative alla sicurezza e interventi manutentivi che servono per preservare gli edifici, porta no uno sforzo non indifferente al bilancio del comune. Ricordo inoltre i contributi che ogni anno vengono elargiti per con tribuire al bilancio di associazioni che svolgono importanti iniziative sul nostro territorio. È proprio per queste attività, che rendono più viva e ricca la nostra comunità e che migliorano la qualità della nostra vita, che anche la nostra amministrazione no nostante i sempre minori finanziamenti da parte della Provincia sta tenendo in variato l’impegno sul capitolo del sociale. Nell’ottica però di una riduzione dei costi, i nostri sforzi si sono concentrati sull’ottimizzazione degli usi e dei servizi. Ormai da più di 2 anni molti locali sono riscaldati con regolazione telematica, solo quando realmente le associazioni ne hanno bisogno, e il passo successivo ora Centro Civico di Valternigo. Centro Civico di Ville. 8 G I O V O I N F O R MA lo facciamo con la presentazione del nuo vo regolamento per l’uso delle sale. Non ci sono grandi cambiamenti ma i due principali obiettivi che si vogliono raggiungere sono l’omogeneizzazione delle tariffe in maniera che sale di stesso tipo abbiano lo stesso costo e l’incentiva zione dell’uso anche privato, di alcune di esse. Si vuole arrivare a questo cercando di responsabilizzare alcune associazio ni in modo tale che oltre all’uso proprio interno, controllino e regolino l’utilizzo delle sale anche ai privati consentendone la massima fruibilità con la necessaria trasparenza. Non mi resta che ringraziarvi, e farvi gli auguri di una Pasqua felice e serena. Giuliano Arman A nome mio e del gruppo “Con la gente Giovo” voglio ringraziare Ivo Erler per la dedizione, l’impegno e per tutto quello che ha rappresentato nel passato e in questo consiglio comunale. La decisione di lasciare la carica di consigliere, presa dallo stesso, discussa e condivisa, non toglie il dispiacere di perdere una figura importante del nostro gruppo, già consigliere di maggioranza, minoranza, assessore e capogruppo. Ci resta comunque molto vicino oltre che rappresentante del comune in Comunità. Voglio poi fare un sincero augurio al nuovo consigliere Nicola Marchi per una proficua collaborazione con tutto il consiglio comunale in questo scorcio di legislatura. Importante il suo contributo per la crescita della nostra comunità, soprattutto sul lato del rapporto con associazioni e gruppo giovani, per i quali già da anni è il nostro più grande collaboratore e referente. G R UP P I C O NS ILIA R I AD UN ANNO DALLE ELEZIONI Quattro anni di legislatura, va davvero tutto così bene? L’amministrazione non recita alcuna parte nella crisi economica B en ritrovati a tutti i lettori di Gio vo Informa. Ci ritroviamo in que sto spazio dopo una assenza di qualche numero. È sempre più difficile, infatti, commentare dal punto di vista della minoranza consiliare il lavoro di un amministrazione comunale, poiché la situazione economica di tutto il paese non agevola il lavoro nemmeno nei co muni. Adesso però, a quattro anni dalle elezioni è tempo di iniziare ad analizzare quanto è stato fatto e quanto è stato di menticato. Leitmotiv della campagna elettorale era stata sicuramente l’addizionale comunale all’Irpef, la cui elimina zione era divenuto il cavallo di battaglia della lista risultata poi vincitrice. A mio parere l’azione politica della nuova amministrazione comunale è stata condizionata da questa volontà, legittima, di riuscire a rispettare (solo?) que sto patto con i cittadini. Resasi im mediatamente conto di come non si potesse tagliare un euro ad un bilancio comunale già tiratissimo la scelta è stata quella azzerare tutti i mutui che il comu ne contrae con gli istituti di credito. L’attività amministrativa come tutte le attività economiche ed anche familiari, è infatti sostenuta di norma da mutui che le amministrazioni programmano e as sumono in carico, dilazionando i paga menti in molti anni; operazione che evi dentemente ha un costo ma che è l’unico modo possibile di lavorare. Il progressivo azzeramento dei mutui contratti ha portato in questi anni al congelamento dell’operatività dell’atti vità del Comune, nessun lavoro pubblico nuovo in nome della riduzione fiscale. Una scelta, tutta politica, con conseguen ze economiche ma anche sociali. Non va dimenticato infatti che le opere pubbli che consentono, oltre a raggiungere l’o G I O V O biettivo per cui vengono progettualizza te, di dare lavoro ad imprese, aziende, le quali a loro volta dispongono dei fondi per investire sul territorio o assumere personale. È chiaro che fermare del tut to questa ruota può portare ad un van taggio economico nell’immediato ma nel medio termine il danno economico risulterà ben superiore a quanto inizial mente ottenuto. Si consideri inoltre che in questi anni i comuni sono tra i pochi soggetti che riescono a contrarre mutui, che sempre più difficilmente vengono concessi alle aziende private. Ne conse gue che in un periodo dove il Comune avrebbe potuto essere il volano di un economia che fatica a riprendersi a Gio vo il Comune si è messo in disparte non recitando alcun ruolo in questa delicata situazione. Come detto sopra le scelte sono tutte legittime e l’azione ha consen tito all’Amministrazione di tagliare una parte dell’addizionale comunale; ai cit tadini starà giudicare se il gioco è valso la candela. Rinnovo il saluto mio e del gruppo Insie me per Giovo a tutti i cittadini. Stefano Brugnara - Insieme per Giovo [email protected] I N F O R M A 9 NO TIZIE IL RACCONTO DI UNA STORIA VERA Prima Guerra Mondiale La testimonianza di Adeodata Ress-Callegari di Verla L a signora Adeodata, nata nel novem bre 1926, racconta con tanto deside rio di far conoscere la storia, seppur lontana nel tempo, di suo zio Luigi, morto a Linz, soldato austroungarico. Lei è legata a questo giovane zio da un vin colo d’affetto imperituro, come pure per la sua nonna materna, Luigia, tanto provata, ma sostenuta da una Fede incrollabile. Luigi è figlio di Carlo Clementi di Verla e di Luigia Moser di Palù, è il primo dei sei figli della coppia. È sposato con Carlotta Moser, ha una bambina, Lina, nata nel 1913 e nel 1916 nasce Pierina, che però il papà non vedrà mai. Infatti Luigi viene chiamato alle armi, prima della nascita della sua secon dogenita. Lui è del 1887, perché dovrebbe essere tre anni più vecchio della sorella Maria, nata nel 1890, mamma di Adeodata. Ecco Luigi è in guerra, forse in Galizia, immaginiamo la grave preoccupazione dei genitori e della moglie incinta, sapendolo in perenne peri colo. I genitori di Luigi, Carlo Clementi e Luigia Moser. 10 G I O V O Giunge a casa un gendarme (la gendarme ria era di stanza a Lavis), con un avviso: “È arrivata la comunicazione telefonica che vostro figlio Luigi si trova ricoverato in ospedale a Linz. È grave. Se volete andarlo a trovare vi viene rilasciato un permesso, un lasciapassare”. I genitori si consultano velocemente, decidono di partire all’istan te. Racimolano quei pochi soldi che hanno, vanno alla gendarmeria a ritirare il per messo, che è di 8 giorni, proseguono per Trento e lì prendono il treno fino a Linz. Trovano il figlio malatissimo, con febbre al tissima. Luigi riconosce i genitori e questa è una grande consolazione, sia per loro che per lui: almeno sa di aver mamma e papà vicini. Ma la febbre sale, sale e lui vaneggia: “Mamma varda lì quei pini de Masen, oh! Vegnì che nen dent a le acque a bever!”. Luigi Clementi morto e sepolto a Linz, La febbre assale sempre più il povero Luigi, Austria - 1917. assetato e accaldato fino allo sfinimento. E i giorni passano. Scade il tempo del per non vuol saperne. “Vai tu, io no, io resto messo. “Dobbiamo partire” dice il marito con Luigi, non posso lasciarlo”. Papà, con alla moglie. Ma la mamma assolutamente infinita tristezza, deve separarsi dal figlio e dalla moglie perché sa quanto sono tre mendi i gendarmi. Chiede il rinnovo del permesso ma non gli viene rilasciato. La mamma è sempre lì accanto al suo “bambino” lo rassicura, gli parla. È costan temente là appresso al figlio, solo lì, notte e dì. Il giorno dopo la forzata partenza del papà Luigi muore, lasciando la mamma attonita, angosciata, sola. Viene fatta usci re dall’ospedale. E deve lasciar seppellire il suo primogenito in terra straniera. Che avvilimento, che strazio, che solitudine per questa donna, che è senza soldi, senza le carte di permesso e non conosce la lingua. Che cosa può fare? Lei è persona creden te, con una Fede granitica: prega, prega, prega. È sfinita, anche perché è digiuna da due giorni, si siede là sul gradino della sca la di una casa, raggomitolata a piangere e pregare. “Luigi, ti prego aiutami, chiedi al Signore che venga in mio soccorso, perché io non so assolutamente che fare! “Sulla strada arriva un giovane signore bello d’a spetto e con accento affabile rivolge a lei I N F O R MA NO TIZIE un saluto in lingua italiana e la rassicura: “Signora, venga che l’aiuto io” e la porta in una trattoria e ordina per lei un gran piatto di minestra e pane. Questo giovane distinto, pieno di belle ma niere, gentilissimo le dice: “La accompagno io alla stazione, non si preoccupi”, vanno insieme e giunti colà le compra il biglietto e mentre glielo porge dice: “Signora ecco il biglietto, lei scenda dal treno a San Mi chele all’Adige, non a Trento, perché lì c’è il pericolo che i gendarmi la controllino e la possano credere una spia (anche il marito, qualche giorno prima è sceso a San Mi chele, non a Trento, per lo stesso motivo) e la potrebbero far internare. Salgono sul treno ambedue. Il signore speciale le cerca un posto a sedere, in mezzo a militari, e di nuovo le dice; “Signora, non scenda mai da questo treno, solo a San Michele”. Luigia si siede e poi fa per volgersi a questo signo re particolarmente affabile e generoso, per ringraziarlo ancora una volta, ma non lo scorge più. Allora si alza, lo cerca nell’altro vagone, guarda dal finestrino se lo vede, perché la sua grandezza d’animo è eccezio nale, davvero fuori del comune. Ma non lo rivede, non c’è più. Il treno parte e lei, du rante l’intero viaggio, non ha nessun con trollo di alcuna autorità. Per tutto il viaggio prega, prega il Signore, prega Luigi, prega, prega e ringrazia Dio per l’aiuto conces sole. Inaspettato. Incomprensibile. Luigia racconta per tutta la vita ai figli e ai nipoti questa storia, che ha dell’incredibile, ma è vera, sacrosanta vera. “Dio mi ha manda to un angelo, forse l’anima del mio Luigi, a soccorrermi, altrimenti io soccombevo”. Qualcuno potrà sorridere per tale asserzio ne. Fino a qualche anno fa io stessa sarei rimasta scettica davanti a tale affermazio ne, ma dopo certe prove ci si ridimensiona, perché la nostra Fede non è vana. P.S. Sull’esistenza degli angeli abbiamo di verse testimonianze, nella nostra religione. Nell’antico testamento si parla di appari zioni degli angeli, mandati da Dio agli uo mini. La nascita di Gesù è stata annunciata ai pastori dagli angeli. Più recentemente: le apparizioni della Madonna, a Fatima nel 1917, sono state precedute dalla triplice apparizione di un angelo, come testimo niarono tre pastorelli: un giovane, quindi in forma umana, meglio sovrumana, di bellissimo aspetto, che dona aiuto, pace e sicurezza. PENSIAMOCI. Soldati italiani in trincea. Foto tratta dal libro: “Grande Guerra, alla scoperta del luoghi” di Marco Ischia e Arianna Tamburini - Valentina Trentini, editore. IL TOMBOLO Mi presento, mi chiamo Carmen, abito a Giovo e ho 11 anni. Da qualche anno mi sono appassionata ad un passatempo un po’ antico, che ho avuto modo di vedere e provare alla festa di carnevale a Palù: il Tombolo. Per chi non lo sapesse, è una specie di pizzo che si lavora utilizzando una struttura di legno cilindrica e imbottita (Tombolo) in cui si infilano spillini, secondo il modello, intrecciando fili di diversa natura, per ricreare il disegno. Il filo è arrotolato su appositi supporti di legno chiamati “Fuselli”. Spesso mi reco a Cembra, al circolo del Tombolo con la nostra maestra “Iole” che viene da Cles per insegnarci le basi, ma anche i segreti, di questa magnifica arte. Insieme a me ci sono una decina di signore che vengono da tutta la Val di Cembra. Io qui sono l’unica bambina che partecipa a questo corso, e sono anche l’orgoglio della maestra perché sono la più giovane “Tombolista” di tutto il Trentino. Ida Iachemet G I O V O I N F O R M A 11 NO TIZIE LA SIMPATICA E RIUSCITA INIZIATIVA SI È SVOLTA A VALTERNIGO Befana Sud Coreana Una storia di legami lontani ma forti D a sempre il 6 gennaio è per tutti i bambini, fonte di gioia e trepidazio ne ma anche di leggera ansia: se da una parte l’arrivo della vecchina con il suo carico di dolciumi o carbone a seconda del comportamento tenuto nel corso dell’an no sembra non conoscere crisi di sorta, dall’altra è visto da molti come la fine delle tanto godute festività natalizie: basta pol trire nel confortante tepore del proprio let to fino a tardi, stop alla spensieratezza del non dover rendere conto di compiti, conse gne, verifiche, svanita la magia del Natale e l’euforia del Capodanno, la Befana costitui sce per molti l’ultimo baluardo per vivere l’illusione di essere ancora in vacanza… A me, Nam Soon, meglio conosciuta come Kim, la Befana quest’anno ha portato una calza piena di… coreani! Per chi non co noscesse la mia storia, c’è una piccola ma doverosa premessa da fare: sono nata in Corea quasi 42 anni fa (a modo mio sono anch’io una befana), ma parlo il dialetto trentino quasi meglio di un autoctono, e il mio accento è da manuale. Scherzi a par te, sono arrivata in Italia all’età di quasi 4 anni, grazie all’adozione internaziona le. Sinceramente non è molto tempo che parlo “serenamente” della mia esperienza di figlia adottiva, non da molti mesi sono riuscita ad abbattere quel famoso muro che mi faceva sentire il bisogno di fornire più spiegazioni del necessario quasi a voler giustificarmi di fronte agli sguardi com passionevoli (o almeno a me sembravano tali) dei miei interlocutori: “Ah, sei adotta ta, scusa” oppure “Oh, quanto mi dispiace, non deve essere facile, come farai quando avrai figli tuoi?” Alla mia metamorfosi, ha contribuito in maniera determinante l’aver preso final mente coscienza che la mia doppia iden tità non deve essere vista per forza come un limite, bensì come un ulteriore fattore arricchente della mia vita. Si dice che in ogni importante processo di cambiamen to interiore, gioca un ruolo fondamentale l’accettazione, io penso di esserci arrivata compiendo quel famoso saltino nel buio dopo il quale tutto è apparso, se non ri solto, almeno liberato da quelle catene di rabbia e malinconia. Forte di questa mia nuova consapevolezza, ho cominciato a contattare quanti più coreani adottati pos sibile, e in questo senso la tecnologia con l’immediatezza dei suoi social network, ha Amici Sud Coreani con il Sindaco Massimiliano Brugnara al Centro Civico di Valternigo. 12 G I O V O I N F O R MA contribuito a veder realizzato il mio desi derio in tempi sorprendentemente brevi: ho contattato, ho conosciuto, ho organizza to incontri “in carne ed ossa” perché dietro allo schermo di un pc siamo tutti bravi a mostrarci sotto la nostra luce migliore. Ho realizzato che le mie paranoie e i disagi di tutta una vita non sono state solo una mia esclusiva, e sapere che anche altri, come me, nel corso della loro infanzia prima, e della loro età adulta poi, fossero stati pe santemente condizionati dal nostro essere “diversi nell’aspetto e nel percepirsi diversi negli sguardi degli altri, oltre che dal trau ma dell’abbandono”, ci ha fatto sentire tut ti un po’ più uniti, un po’ veri amici nel giro di qualche ora, in nome di una solidarietà nata da molto lontano, dove abbiamo con diviso la medesima condizione di parten za: un po’ come deve essere successo agli Italiani emigranti all’estero nell’immedia to dopoguerra, oltreoceano… legami che con alcuni si sono ulteriormente rafforzati nel corso del viaggio in Corea che ci sia mo regalati io e mio figlio Alberto l’estate scorsa: un’esperienza bellissima, che mi porterò sempre nel cuore e da cui la mia anima è uscita rinnovata. Una volta tornati a casa, dopo un breve quanto scontato pe riodo di “sbandamento emotivo”, la voglia di mantenere vivi i rapporti non è mai an data scemando, nonostante la frenesia che la nostra cosiddetta società evoluta ci im pone, a dispetto dei mille e più impegni che costellano la vita di ognuno di noi. Così verso la fine di novembre è cominciata a germogliare nella mia testa un’idea un po’ folle e forse anche un tantino ambiziosa, vi sto il poco tempo a disposizione, il periodo tra i più “difficili” dell’anno e permeato da un velo di scetticismo da parte mia in pri mis: organizzare qui a Giovo un incontro tra “noi coreani”, un modo per incontrarsi in modo molto informale ed amichevole, condividere una giornata all’insegna della goliardia e dell’amicizia e chi più ne ha più ne metta. Ero stufa di perdermi gli incon tri organizzati dall’associazione KOR.I.A NO TIZIE (di cui faccio parte) a Milano, un po’ per motivi legati alla mia professione che mi vincola spesso le domeniche, un po’ perché Milano non è dietro l’angolo, insomma, un po’ per scherzo, un po’ per scommessa, ho lanciato l’idea… “Tanto figurati, non verrà nessuno, con un preavviso così breve, il 6 gennaio, e poi, dov’è ‘sto Giovo? Mai senti to…”. E invece… Non solo ci hanno raggiunto amici coreani da Brescia, Milano, Aosta, Roma, Trento, i cosiddetti coreani di “prima generazione”, arrivati in Italia tutti negli anni ‘70, ma anche tre famiglie da Torino che hanno adottato Jee Un, Jee Soo e Achin dopo il 2008, quando la Korea ha “riaper to i cancelli” e il dialogo con l’Italia dopo anni di chiusura dovuta principalmente a motivi di natura politica. Vedere i piccoli “koreanini” è stato emozionante, ho vissu to una sorta di viaggio a ritroso, mi sono ri vista nei loro visetti adorabili, e allo stesso tempo ho realizzato quanto per fortuna per loro sia più facile rispetto a noi: in questo senso la multietnicità che ci circonda è un grosso vantaggio affinché non si sentano “mosche bianche”, additati come “cinesini samurai cin cin”, o per lo meno in misura molto inferiore rispetto a come potevamo essere noi nei nostri anni difficili… Par lando con queste famiglie con una marcia in più, confrontandoci, paragonandoci noi e i loro figli, avevo il timore che il raccon to delle nostre storie non sempre facili e felici, gettassero un’ombra scura sul loro entusiasmo e sulla loro nuova dimensione di genitori. Preoccupazione infondata: la loro umiltà, unita ad un’apertura mentale non indifferente e ad una sana curiosità nei confronti di un mondo per molti versi ancora da scoprire, hanno dissipato ogni mio dubbio riguardo al timore di influen zare negativamente la loro esperienza con la nostra schiettezza: infatti ho ritenuto inutile, per non dire dannoso, cercare di indorare la pillola, riguardo alla mia storia, spesso dolorosa a livelli insopportabili; l’a dozione è un percorso complesso, difficile, a volte crudele, per entrambe le parti, ma nella mia scelta di essere sincera in ogni mia affermazione sono stata sostenuta da una convinzione profonda: innanzi tutto è impensabile paragonare il contesto so ciale odierno con quello di 40 anni fa; in secondo luogo al giorno d’oggi le coppie vengono “passate al setaccio” e devono possedere determinati requisiti atti a tute lare il bambino in ogni suo aspetto, oggi in misura molto superiore rispetto ai “nostri tempi”; inoltre al giorno d’oggi sono cam biate di molto anche le dinamiche all’inter no delle famiglie nell’educazione dei figli: nella maggior parte dei casi non è più solo la madre ad occuparsi in tutto e per tutto del bambino, ma anche il padre gioca un ruolo importante, essendo presente in mi sura importante se non paritetica rispetto alla madre. Quindi queste famiglie si sono dimostra te “a prova di bomba”, per questi motivi e per “quell’essere così speciali” che tutti noi abbiamo percepito a pelle appena ci siamo presentati. Sono stati due giorni stupendi, pieni di intesa percepita a suon di sguardi e battute, pieni di tanti momenti goliardici ma anche di riflessioni profonde; con al cuni di loro, essendo ospiti a casa nostra per il pernottamento, abbiamo fatto le ore piccolissime parlando di tutto e di niente, perfettamente a nostro agio pur non fre quentandoci così tanto e da così tanto, an che senza riempire di parole i momenti di silenzio; credo che ognuno di noi, i coreani adulti, i koreanini e i loro fantastici genitori siamo tornati a casa un po’ più ricchi e un po’ più felici… i bimbi più felici di sicuro, per loro è arrivata anche la tanto attesa Be fana che ha distribuito bonbon, dolcetti e niente carbone, nella figura del vulcanico Maurizio Menestrina… Tutto ciò è avve nuto nello splendido contesto offerto dalla Sala Civica di Valternigo di Giovo, location rivelatasi azzeccatissima per ospitare tale evento: reso possibile, preme sottolinear lo, grazie alla preziosa collaborazione con l’Associazione “Il Girasole”, nella figura della sua presidente Michaela Grazia Bia G I O V O sion e delle sue validissime collaboratrici, Barbara Michelon ed Anika Franceschini, che con i loro suggerimenti e la loro dispo nibilità hanno reso il Befana Day ancora più speciale: infatti nel primo pomeriggio ci ha raggiunto anche qualche amico e fa miglia locale, proprio perché si è percepita la volontà da parte di ognuno di sdogana re un po’ ‘sta cosa della persona adottata destinata ad essere “ghettizzata a vita con i suoi simili”: condividere la medesima condizione, non significa per forza isolarsi a vita dal resto del mondo… E comunque i bambini sono stupendi perché sono senza filtri, spesso sono gli adulti che vogliono vedere il problema dove non c’è: tutti, dal primo all’ultimo, in trepidante attesa del sacchettino befanesco, e non c’erano ko reanini, italiani o cembrani: tutti uguali di fronte alla befana distributrice di doni! Ulteriore lustro all’evento lo ha dato anche l’istituzione locale, nella figura rappresen tativa più alta del nostro sindaco Massi miliano Brugnara: è stato un onore averlo come ospite con la sua famiglia a condivi dere alcuni bei momenti, essere testimone di questo “gemellaggio virtuale” fra il co mune di Giovo e i coreani d’Italia: “quan do la volontà di incontrarsi è tanta, le di stanze si annullano”. Questo era lo slogan volutamente provocatorio coniato per la creazione dell’evento su un famoso social network… Beh. Direi che per una volta, la realtà ha superato la fantasia… Grazie a tutti, di cuore. Nam Soon Kim D’Amato, coreana di Ville di Giovo I N F O R M A 13 NO TIZIE UN LUOGO COME SPAZIO DI INCONTRO E SCAMBIO CULTURALE Il Mulino di Portegnach Gli spazi del Centro sono usufruibili pagando una piccola quota S orgente ’90, formata da volontari, oggi è un associazione culturale della Valle di Cembra. Nata come radar del “mon do” giovanile e di pensiero della Val di Cembra, presso la casa dei Frati a Piazzo di Segonzano, negli anni ‘90 avviava in Valle i primi progetti di “obiezione di coscienza” ed aderiva coerentemente e consapevolmente alla Marcia della Pace Peru gia – Assisi. In quegli anni ha inizio anche l’organizzazione del Raduno Rock che vede coinvolti attivamente i giovani musicisti che possono così manifestare le loro attitudini. Tali iniziative non sono state mai abbandonate dall’associazione nonostante i grandi cambiamenti che ha subito negli anni. In particolar modo il più grande è stato quello del cambio di sede. Dopo che l’eremo dei frati di Piazzo è stato trasformato in un locale, l’associazione ha cominciato a cercare in valle un altro luogo dove creare uno spazio di incontro e di scambio culturale. La scelta è caduta su un vecchio mulino situato in una frazione di Faver: Portegnach. Dopo anni di lavori e tanto volontariato oggi il “Molin de Portegnach” è un luogo dove l’associazione propone diverse attività. Vengono calanderizzati moltissimi eventi divisi sulla stagione invernale (con la programmazione di film, serate letterarie, pre sentazione di viaggi, concerti musicali, teatro, ecc.) e sull’estate. Nel periodo estivo l’associazione organizza la camminata sull’A visio lungo il torrente che collega il nostro territorio più di qual siasi strada ed il Raduno Rock alla baita “Penna Nera” di Gru mes (che quest’anno si terrà nei primi giorni di agosto 1 e 2 ). Le manifestazioni invernali vengono pubblicizzate attraverso brochures, reperibili presso la sede e nei negozi della Valle e con i vecchi e cari manifesti sugli albi comunali. Si possono inoltre visualizzare sul nostro sito www.sorgente90.org o sulla pagine facebook. Oltre alle attività culturali tentiamo di aprire il mulino a tutte quelle realtà associative o di gruppo che, nella ricerca di spazi, chiedono l’utilizzo delle sale. Le potenzialità di utilizzo dell’im mobile da parte dei soci e di altri soggetti sono varie. Vista la notevole presenza di gruppi e band musicali nella realtà del luogo ed il forte valore aggregante e culturale che la musica rappresenta per i giovani della Valle, si è realizzato uno spazio strettamente dedicato alla musica per creare comunicazione e scambio di esperienze tra i musicisti anche con la realizzazione di seminari a tema. La sala realizzata, adatta allo scopo, è fornita di impianto voci, microfoni, batteria, amplificatori, e la possibi lità di registrare i pezzi autoprodotti. Tutti gli spazi del Centro sono usufruibili rimborsando una quo ta fissata con deliberazione dal Direttivo. Sorgente ‘90 14 G I O V O I N F O R MA PIANTA PIANO TERRA PIANTA PRIMO PIANO PIANTA SECONDO PIANO PIANTA PIANO SEMINTERRATO NO TIZIE Maestra, ma Palù è in Europa? Un progetto per aiutare i bambini e le bambine di oggi a diventare i cittadini dell’Europa di domani È stata questa una delle domande che i bambini della scuola d’infanzia di Palù di Giovo hanno frequen temente posto alle loro inse gnanti durante lo scorso mese di dicembre. E non è stato certo casuale questo interessamento im provviso dei piccoli riguardo una materia così apparente mente lontana da loro, e pro babilmente anche distante dal loro microcosmo geografico e mentale fatto di giochi e spen sieratezza. Tutto nasce nel mese di ottobre quando si è creata l’opportuni tà di aderire ad un progetto di portata europea denominato Christmas tree decoration. In breve, la proposta era quella di iscrivere la scuola ad un’inizia tiva che avrebbe visto coinvol te moltissime scuole primarie e dell’infanzia di tutta Europa. Il collegio delle insegnanti ha accolto la proposta con inte resse ed entusiasmo unita mente ad una certa curiosità, intuendo però sin da principio che coinvolgere i piccoli allievi in un lavoro dal respiro euro peo sarebbe stata una mossa vincente. Il progetto consisteva nell’ide azione e quindi realizzazione di un addobbo per l’albero di Natale che contenesse in sé elementi di tipicità del luogo geografico d’origine. La scuola Arcobaleno di Palù è stata in serita in un gruppo di trenta scuole situate in Italia, Roma nia, Bulgaria, Spagna, Francia, Germania, Belgio, Polonia, Lussemburgo, Regno Unito, Repubblica Ceca, Polonia, Let tonia, Malta. Ogni scuola aveva il compito di spedire l’addobbo prepa rato dai bambini alle altre ventinove scuole entro la fine di novembre per dar modo ai numerosi pacchetti di giun gere nelle varie destinazioni in tempo per l’allestimento dell’albero di Natale di ogni scuola. I piccoli artigiani di Palù hanno lavorato alacre mente per creare un quadretto di juta decorato con un piccolo abete dalle bocce rosse e cor redato di bastoncini ricavati da tralci di vite della zona e di una bandierina italiana colo rata a dovere dai più grandi celli. L’esperienza che fino qui era ancora un po’ astratta, ha coinvolto molto i bimbi che in L’albero con le decorazioni europee. questa fase hanno posto varie domande rispetto agli altri “bambini europei” destinatari dei loro regalini. Per valorizzare l’esperienza, le insegnanti hanno pensato di trasformare il momento dell’apertura dei pacchetti in una sorta di calendario d’Av vento che in ogni giorno di dicembre si componeva da un lato, arricchendo l’abete ini zialmente spoglio di addobbi internazionali, originali e colo rati, dall’altro sovrapponendo alle finestrelle di un calenda rio vuoto le bandiere dei vari paesi d’Europa che andavamo via via scoprendo, opportuna mente colorate dai bambini. Questo piacevole e quotidiano momento europeo ha scandito G I O V O ogni mattina di dicembre ed ha permesso a tutti di conoscere anche tradizioni natalizie mol to diverse fra paese e paese, i piatti più tipici dei vari menù natalizi, il significato storico e culturale di alcuni particolari addobbi ed ha aiutato i bimbi in modo chiaro e tangibile ad avvicinarsi all’idea dell’esi stenza di un mondo più gran de di quello misurabile dai loro piccoli e vispi occhietti. Il bilancio è dunque più che positivo per questa esperienza che ha coinvolto grandi e pic coli e che ha sicuramente aiu tato tutti ad ampliare i propri orizzonti fisici e mentali. I N F O R M A Roberta Casagrande 15 NO TIZIE Installazione centralina metereologica I l Consorzio di miglioramento fondia rio di Verla e Mosana con sede a Verla di Giovo e presieduto dal Signor Piffer Fausto, è nato nel 2000 con lo scopo di ge stire al meglio il territorio agricolo nella zona del comune di Giovo compresa tra Verla e Mosana. In questi 14 anni di attivi tà con il prezioso aiuto del Comune di Gio vo e della Provincia autonoma di Trento, è stato realizzato un impianto a goccia auto matizzato che copre circa 70 ettari del ter ritorio del Consorzio, strumento utile non solo per l’irrigazione delle campagne ma anche per un ottimizzazione dell’utilizzo dell’acqua; sono state poi realizzate nuove strade interpoderali e migliorato quelle già esistenti dando così la possibilità ai vari proprietari di raggiungere le proprie campagne con i mezzi agricoli. Quest’anno per dare un servizio in più ai propri consorziati, in collaborazione con la Fondazione Edmund Mach, è stata in stallata nella zona delle “Cioche” una cen tralina metereologica che permette a tutti, consultando il sito www.iasma.it oppure impegnarsi per svolgere la propria attività scaricando l’applicazione “meteofem” di al meglio e per offrire sempre maggiori ottenere informazioni circa le precipita servizi ai propri consorziati. zioni, l’umidità, la situazione del vento e la bagnatura fogliare. Questi dati sono utili e importanti per capire quando effettuare i trattamenti fi tosanitari, quando e quanto irrigare e per individuare il momento migliore per ini Consorzio di Miglioramento Fondiario ziare il raccolto. Il Consorzio continuerà ad di Verla e Mosana INTERVENTI DEI VIGILI DEL FUOCO Il Corpo dei Vigili Volontari del Fuoco di Giovo nel corso dell’anno 2013 ha effettuato sul territorio 71 interventi, per un totale di 1580 ore. Bastano questi dati per capire l’importanza del servizio che questo gruppo di giovani volontari offre alla comunità. Durante l’anno sono stati effettuati: • 2 interventi per allagamento per 20 ore; • 21 per la formazione pratica-teorica per 650 ore; • 4 per supporto elicottero per 30 ore; • 2 per soccorso persona per 74 ore; • 17 per servizio manifestazioni per 487 ore; • 3 per incendio camino per 24 ore; • 1 per incendio abitazione per 9 ore; • 6 per incidenti stradali, di cui uno il giorno di Natale, per 70 ore, ecc. 16 G I O V O I N F O R MA Voglio ringraziare inoltre i vigili per l’impegno dimostrato poiché hanno sacrificato tempo al lavoro, alle famiglie, rinunciando anche al loro tempo libero. Con mia grande soddisfazione si sono aggiunti al nostro Corpo Daniel Pellegrini e Alex Sartori, due giovani che facevano parte del Gruppo Allievi. Colgo infine l’occasione per ringraziare tutta la popolazione del comune di Giovo che, anche quest’anno, ha voluto dare il proprio contributo durante la distribuzione dei nostri calendari con offerte libere, ricordando che il ricavato serve per l’acquisto di nuove attrezzature e quindi per migliorare il servizio su tutto il territorio. Il comandante Ferruccio Piffer NO TIZIE DINO IACHEMET MEMORIA STORICA DELL’ORGANO DI VILLE La storia dell’organo di Ville Installato nel 1932, proviene dalla chiesa di San Marco a Trento “I n data 13 novembre 1931 il par roco di Ville riceve l’approvazione dalla Curia per l’acquisto di un or gano vecchio dalla chiesa di Faver. La spesa finale sarebbe stata sulle 12-14 mila Lire: in cassa vi erano già Lire 11.000. In data 6 gennaio 1932 il Comitato pro or gano nuovo della chiesa di Faver delibera quanto segue: 1. La chiesa di Ville è disposta all’acquisto del nostro vecchio organo al prezzo di Lire 3.000. 2. Si constata che il prezzo è inferiore all’attesa. 3. Tuttavia constatate le amichevoli rela zioni tra i due paesi e dato che molti abitanti di Faver fanno parte dell’Arci confraternita dell’Addolorata di Ville, il comitato è disposto a cedere l’organo al prezzo di favore di Lire 3.500. Chie de però la celebrazione di una s. Messa all’altare dell’Addolorata di Ville per il bene degli offerenti dell’organo di Fa ver: il comitato si rammarica che l’or gano è smontato e che non si può pro vare; ne garantisce però la bontà.” Nel libro di Padre Remo Stenico “Momen ti di vita” si può rivivere parte della storia dell’organo di Ville. Chi conosce la storia recente dello strumento è Dino Iachemet, che lo suona dal 1956: ci accoglie nella sua abitazione in un soleggiato pomeriggio di gennaio. In sala assieme alla moglie ci da il benvenuto anche la piccola Lisa, nipotina di 11 mesi. La copertina del libro di padre Remo Stenico. In alto: l’organo all’interno della chiesa di Ville. A fianco: Dino Iachemet. Sorseggiando un buon caffè Dino Iachemet ci racconta storia e vicende dell’organo: “Pare essere stato costruito dal padovano Angelo Agostini nella metà dell’Ottocen to e collocato nella chiesa di San Marco a Trento; successivamente venne portato a Faver e nel 1932 Domenico Farinati di Verona lo installò a Ville con una radicale revisione, secondo le regole della scuola ceciliana”. “L’organo ha avuto due soli organisti: Li vio Iachemet, fino al 1953 e il sottoscritto. Per oltre cento anni per farlo suonare biso gnava pompare l’aria al suo interno anche con l’ausilio dei ragazzi di Ville. Il servizio durava il tempo della s. Messa. Sul mantice erano collocate delle pesanti lastre di por fido per mantenere la pressione dell’aria. Poi, finalmente, nel 1980, venne sostituito il mantice a mano con un sistema elettri co, messo a punto da Adriano Brugnara e Ermete Rossi che provvederono anche alla completa pulizia di molte sue parti”. Naturalmente un organo ha bisogno di continui piccoli interventi e, periodica mente, ha bisogno di una revisione pro fonda e accurata. Per questo nel 2001, dopo una serie di interventi di ristrutturazione effettuati all’interno della chiesa, l’organo doveva essere pulito dalla polvere: “Ricor do che si colse l’occasione per rimetterne a nuovo le canne e molte parti, ad esclusione della pedaliera. L’intervento venne affidato a Aldo Deflorian”. “Poi, nel 2012/2013 si è proceduto ad una revisione generale a cura di Giorgio e Christian Carrara di Rumo, organisti abilitati che hanno provveduto ad una nuova zincatura delle canne e, soprattutto, ad un paio di interventi di bonifica dai tarli del legno con l’au silio di gas. Durate i trattamenti non si è potuto accedere alla chiesa per alcuni giorni”. “L’organo adesso è un gioiello, funzio na benissimo, è stato rimesso a nuovo nel corso degli anni e con orgoglio posso dire che è veramente un gran bel pezzo di storia. Il legno di noce è molto resistente G I O V O e il motore elettrico è stato collocato all’in terno di una cassa insonorizzata e questo è un gran vantaggio”. Grazie a Dino abbiamo il piacere di cono scere e capire l’importanza di conservare la memoria anche attraverso strumenti im portanti come l’organo della chiesa. La nipotina Lisa ora necessita di attenzio ni, vuole dormire. Chissà quante volte an cora ascolterà il nonno suonare e racconta re storie meravigliose. Giovanni Giovannini I N F O R M A 17 CONSIGLIO COMUNALE Gli argomenti all’ordine del giorno F =Favorevoli C=Contrari A=Astenuti U=Unanimità 18 dicembre 2013 1. Surroga del Consigliere comunale dimissionario Ivo Erler e convalida del subentrante. (U) 2. Approvazione ai sensi dell’art. 44 della L.P. 1/2008 del piano di lottizzazione di iniziativa privata denominato “Morari” su pp.ff pp.ff 1534/2, 1537/2, 1546/1, 1546/2, 1546/3, 1546/4, 1554/2, 1555/1, 1555/2, in C.C. Giovo. (U) 3. Autorizzazione ai sensi dell’art. 121 della L.P. 1/2008 e s.m. per il rilascio di concessione edilizio in deroga al P.R.G. per l’esecuzione di interventi di urgenza e di carattere straordinario riguardanti immobili ricadenti negli insediamenti storici: “Variante ai lavori di recupero abitativo con demolizione e ricostruzione della p.ed. 290, pp.mm. 2, 11, 12, in C.C. Giovo Frazione Verla”. (U) 28 novembre 2013 1. Approvazione verbale della seduta del 16 ottobre 2013. (12F/1A) 2. Relazione della Giunta Comunale sullo stato di attuazione dei programmi e verifica linee programmatiche di mandato. (8F/5A) 3. Esame e approvazione III variazione (di assestamento) al bilancio di previsione per l’esercizio 2013, al bilancio pluriennale 2013-2015 e alla relazione previsionale programmatica. (8F/5A) 4. Esame e approvazione nuovo regolamento comunale per l’attività di acconciatore ed estetista. (U) 5. Regolamentazione modalità di riscossione del tributo comunale sui servizi invisibili di cui all’art. 14 del D.L. 6 dicembre 2011, n. 201 e s.m. (8F/5A) 6. Aggiornamento su esiti Assemblee A.S.I.A. (punto non deliberativo) Il prossimo numero di Giovo informa andrà in stampa nel mese di LUGLIO 2014 pertanto articoli o interventi dovranno pervenire, in forma cartacea o via e-mail, alla segreteria del Comune ([email protected]) con eventuali foto e autorizzazioni ENTRO LE ORE 12.00 DEL GIORNO LUNEDÌ 23 GIUGNO 2014 Ricordiamo che, per dare spazio a tutti, gli articoli dovranno avere una lunghezza di circa 2.500 battute, spazi compresi. 18 G I O V O I N F O R MA DELIBERE Alcune delibere della Giunta comunale Tutte le delibere e il testo integrale delle stesse è a disposizione dei cittadini sul sito del Comune di Giovo (www.comunegiovo.it) nella sezione “albo pretorio”. N. 86 del 21/10/2013 - Atto di indirizzo per la revisione del progetto preliminare per la costruzione della caserma dei vigile del fuoco volontari di giovo su p.Ed. 1147 E pp.Ff. 1572/2 E 1569 in c.C. Giovo frazione Palù. N. 91 del 28/10/2013 - Atto di indirizzo per assunzione spesa per una riunione gruppo di lettura 2013/2014. N. 92 del 04/11/2013 - Erogazione contributo straordinario all’arma dei carabinieri per la realizzazione del monumento in occasione del “bicentenario della fondazione dell’arma dei carabinieri”. N. 93 del 18/11/2013 - Atto di indirizzo per svolgimento incontro di lettura interpretata a tema natalizio. N. 95 del 25/11/2013 - Approvazione in linea tecnica del progetto definitivo degli “interventi idraulici di regolazione e telecontrollo e opere accessorie dell’acquedotto potabile comunale di Giovo”. N. 96 del 25/11/2013 - Atto di indirizzo per l’affidamento dell’incarico per la predisposizione delle perizia geologica/geotecnica del progetto dei lavori di “sistemazione della strada delle gesie p.F. 5752/1 In c.C. Giovo”. N. 97 del 25/11/2013 - Atto di indirizzo per organizzazione recita in occasione della giornata della memoria 2014. N. 98 del 02/12/2013 - Convenzione fra la Comunità della Valle di Cembra e i comuni di Albiano, Cembra, Faver, Giovo, Grumes, Segonzano e Sover per la gestione degli interventi di manutenzione dei sentieri e aree verdi per l’anno 2012. Approvazione del riparto della spesa. N. 99 del 02/12/2013 - Atto di indirizzo per l’erogazione di interventi finanziari a favore dei consorzi di miglioramento fondiario per la manutenzione ordinaria delle strade di campagna, anno 2013. N. 100 del 02/12/2013 - Opere di regimazione della acque meteoriche in località Predal di Palù. Approvazione della contabilità finale dei lavori e del quadro riepilogativo della spesa sostenuta per la realizzazione delle opere, impegno di spesa e liquidazione del contributo. N. 101 del 02/12/2013 - Sistemazione della strada rurale dei Masi Belvedere, Paierla e Todin, dalla località Castegnari al Maso Toldin nei C.C. di Lavis e Giovo. Approvazione rendicontazione finale e atto di indirizzo per la liquidazione al comune di Lavis. N. 102 del 09/12/2013 - Progetto dei lavori di “sistemazione delle strade rurali denominate del Mas, Mosana, Piazzola Alta e Piazzola Bassa, su pp.Ff. 5753, 5030, 5757, 5533 E 5446 in c.C. Giovo”. N. 103 del 09/12/2013 - Corso di educazione stradale nelle terze classi della scuola primaria di Giovo. Impegno di spesa per la compartecipazione. N. 107 del 16/12/2013 - Bilancio di previsione 2013 e pluriennale 2013-2014-2015. Storno di fondi da intervento a intervento nell’ambito del medesimo servizio riguardante la parte corrente del bilancio ai sensi dell’art. 6 C.3 del d.P.G.R. 27.10.1999, N. 8/L. N. 110 del 23/12/2013 - Atto di indirizzo per concorso al finanziamento delle attività integrative svolte dall’istituto comprensivo di Cembra presso la scuola primaria e secondaria di primo grado di giovo e delle iniziative educative delle scuole dell’infanzia di Verla e Palù. N. 111 del 30/12/2013 - Approvazione in linea tecnica del progetto esecutivo dei lavori relativi a interventi idraulici di regolazione, telecontrollo e opere accessorie del acquedotto comunale di Giovo. N. 112 del 30/12/2013 - Atto di indirizzo per l’utilizzo straordinario temporaneo del cimitero di Verla. N. 01 del 20/01/2014 - Autorizzazione all’esecuzione di interventi di manutenzione del patrimonio silvo-pastorale da parte dell’ufficio distrettuale forestale di Trento. N. 02 del 27/01/2014 - Verifica tenuta schedario elettorale - gennaio 2014. N. 03 del 27/01/2014 - Nomina funzionario responsabile per la gestione del tributo comunale sui servizi comunali indivisibili (maggiorazione tares). N. 05 del 30/01/2014 - Approvazione piano triennale di prevenzione della corruzione 2014-2016. N. 06 del 03/02/2014 - Adeguamento codice di comportamento ai principi del D.P.R. 62/2013. N. 07 del 10/02/2014 - Atto di indirizzo per la compartecipazione finanziaria alla realizzazione dello spettacolo teatrale “Come un fiume”. N. 08 del 17/02/2014 - Autorizzazione alla vendita a trattativa privata del lotto di legname “diradamento calcara valsolana” destinato alla cippatura. G I O V O I N F O R M A 19 www.comunegiovo.it 38030 Verla (TN) - Via S. Antonio, 4 Tel. 0461 684003 - Fax 0461 684707 [email protected]
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