Periodico bimestrale numero 1 - anno 6 Gennaio - Febbraio 2014 La rivista del benessere globale Sara Ventura e Paolo Cavallone On Air su RTL 102.5 Salute Benessere Cultura Società Ambiente Fashion Design Sport 22 Sommario IN COPERTINA Sara Ventura e Paolo Cavallone L’INTERVISTA Maria Rosi Adriana Pannitteri 6 8 10 SALUTE, BELLEZZA E BENESSERE Zucchero amaro12 Gli ormoni anabolizzanti nello sport giovanile 14 Il Fieno greco 16 Affrontare le vostre paure 20 Mens Sana in corpore sano 22 Una potente "arma" per vincere 24 La sinusite 26 Lo sapevi che l'amore... 28 La ricetta 32 I benefici del sale 40 CULTURA E SOCIETÀ Donne e musica ai tempi di Carlo Gesualdo Il Punto di Vista Elsa de Giorgi I tre segreti della vendita Marco Gubbiotti, l’uomo delle tre E... Storie di tutti i giorni: volere è potere... Riccardo Agostini Dott.ssa Michela Taddei Saltini Anna Maria Biagini 42 44 46 52 54 56 58 60 62 SPAZIO APERTO DIRITTO E TUTELA DEL CITTADINO Imprese e credito66 TURISMO Che ci faccio qui? 68 SPORT Campionato Italiano Ju-Jitsu fighting system 70 Intervista a Cristina Cruciani 72 Il felice connubio tra sport e teatro 74 EVENTI Fabiola Santarelli Presentazione MPV REDAZIONALI PUBBLICITARI Farmacia le Fornaci pag. 16-18 Ju-Jitsu Massimo Bistocchi pag. 70-71 MPV pagine in cui si trovano logo o siti internet www.iopossosulweb.it www.comunicareconvincere.com 58 6 28 46 62 68 76 78 10 76 Wealth Planet magazine 3 Editoriale Direttore Responsabile Massimo Poggioni Uniti per il benessere Il primo numero del 2014 nasce sulla positività e l'ottimismo, non perché privi di senso di responsabilità o per eccessiva superficialità ma per un sempre più crescente riscontro da parte dei lettori, degli specialisti e delle aziende che ci affiancano nel nostro lavoro per cui la ricerca del benessere psico-fisico assume un ruolo sempre più determinante. Il crollo psicologico e il disagio a causa di pressanti condizioni sociali è sempre in agguato generando talvolta orrori e tragedie. Ed ecco che una importante azienda come la MPV Italia s.r.l. ha aperto a noi le braccia accogliendo questo straordinario messaggio; una partnership a cui noi non potevamo sottrarci visti i nobili intenti che ci accomunano. Crediamo nella famiglia, nello sport, nelle relazioni e nel lavoro come i pilastri su cui si regge una società dai sottili e fragili equilibri. Crediamo nella professionalità di MPV Italia, nella serietà e nei loro valori, e ci piace perché ci assomigliano. Da questo primo passo le nostre volontà si uniscono in un unico prezioso scrigno a cui dedicheremo amore e passione. Buon lavoro...Insieme Periodico bimestrale Iscr. Trib. di Montepulciano n. 321 13/05/2009 Direttore Responsabile Massimo Poggioni Edito da Wealth Planet Perugia Presidente Massimo Patiti Coord. Sez. Cult. Scien. Ed.le Avv. Maria Siniscalco Stampa Tipografia Pontefelcino [email protected] Si ringraziano tutti i collaboratori print and packaging G. Laura Ascione Francesco Patiti Giammarco Paladino www.tipografiapontefelcino.it www.pontefelcino.com Wealth Planet magazine 5 In copertina In copertina Sara Paolo La sua carriera si divide fra la radio e la televisione, se dovesse scegliere quale preferirebbe e perchè? Ormai mi piace definire la radio il centro del mio interesse, del mio lavoro, tutto quello che viene al di fuori del cerchio è qualcosa che faccio con curiosità, un po' per soddisfare me stessa o per mettermi alla prova, ma la radio rimane comunque il mio lavoro e il mio amore... Conduttore televisivo, attore teatrale e speaker radiofonico, un artista a tutto tondo... quale di questi ruoli sente più suo e perché? Decisamente quello di speaker radiofonico, primo perché è quello che mi ha permesso di interpretare gli altri ruoli e poi perché la radio è da sempre il mio vero amore con la A maiuscola. Il teatro mi affascina molto, la magia del pubblico e l’energia che ti raggiunge sul palco non ha eguali… non esiste una sostanza che possa emulare la sensazione che provi su un palco quando ti accorgi di aver divertito per un ora e mezzo tante persone presenti… La Tv ti regala la notorietà, ma oggi è molto difficile realizzare un prodotto televisivo o essere inseriti in un contesto che ti permetta di esprimerti come vorresti. Ha iniziato giovanissima a fare televisione per "Sei Milano", cosa le è rimasta di quella esperienza? Sei Milano è stata un'esperienza bellissima... Eravamo 120 ragazzi alla prima esperienza lavorativa. Non eravamo contaminati da nulla: da nessun fatto quotidiano, da nessun orientamento politico. Insomma eravamo liberi e allo sbaraglio. Quell'esperienza mi è servita molto per riuscire a lavorare senza l'utilizzo degli autori, facevamo tutto noi ed eravamo artefici e autori di ogni nostro servizio, cosa di cui faccio tesoro ancora oggi. Da Gennaio ha iniziato una nuova avventura radiofonica con Paolo Cavallone, Miseria e Nobiltà, in onda sabato e domenica dalle 13 alle 15, com'è nato questo progetto? Il progetto è nato dal fatto che Paolo è arrivato a Radio102,5. Per me è stato un onore il fatto che mi abbiano messo a lavorare con lui, ci siamo trovati e adesso abbiamo un feeling perfetto, ci aimmediatamente cura di Mirina Hoxha capiamo solo con lo sguardo. Una definizione di Miseria e Nobiltà? Quando penso al concetto di "miseria e nobiltà" mi piace pensare allo stato d'animo, alla semplicità e alla purezza dell'anima, in uno stato di miseria e alla nobiltà d'animo nella quotidianità. Per riassumere il tutto, mi piace citare il grande Totò "Signori si nasce, e io lo nacqui modestamente". Ha un sogno nel cassetto? Il mio sogno nel cassetto è il fatto di essere identificata come Sara e non più la sorella di... Lo sono, mi è servito, mi ha influenzato e ha influenzato la mia carriera e di questo ne vado orgogliosa... Simona mi ha insegnato tante cose e una di queste è l'amore per questo lavoro e per me sarebbe un'immensa ricompensa essere riconosciuta nella mia unicità... La nostra rivista si occupa di Bellezza e Benessere, cos'è la bellezza ed il benessere per lei? La bellezza del benessere per me si riassume in una sola parola... Serenità...io con mio marito, mio figlio Enea e il mio lavoro penso di averla raggiunta... Ma anche solo l'idea mi dà la felicità di svolgere al meglio quello che faccio sia come mamma e moglie, che come speaker... 6 Wealth Planet magazine Miseria e Nobiltà è il suo ultimo progetto iniziato insieme a Sara Ventura; nell'omonimo film con Totò, uno dei protagonisti, Felice Sciosciammocca chiude il film dicendo: “Torno nella miseria, però non mi lamento: mi basta sapere che il pubblico è contento.” Quanto e se è difficile lo sdoppiamento fra spettacolo e la vita reale? Essendo io la parte “miseria” del duo lo sdoppiamento è praticamente inesistente… Le faccio vedere l’estratto conto? Scherzi a parte, ovviamente esiste una parte artistica e una privata ma personalmente io cerco di essere al microfono il più “me stesso” possibile… Passami l’espressione… Sara Ventura Paolo Cavallone "Miseria e Nobiltà" ...e tanta allegria a cura di M.P. Quali sono i suoi progetti futuri? Vorrei continuare a divertire in radio come ho sempre fatto. C'è un programma televisivo o radiofonico che sogna di condurre e perché? In tv mi sarebbe piaciuto condurre “Indietro tutta” ma un certo Arbore mi ha preceduto, in radio il prossimo che andrò a fare. Rtl è la radio più ascoltata d'Italia, a cosa attribuisce questo successo? Al fatto che ha tutti i requisiti per esserlo: da sempre trasmette la miglior musica, ha un’informazione precisa super partes ogni ora, è sempre in diretta e ha i migliori conduttori radiofonici… Mancavo io… E ora sono felice di farne parte. Come vede il fatto di comparire in video durante un programma radiofonico? Visto che siamo in clima di Oscar è “La grande bellezza” di RTL 102,5… Noi la chiamiamo radiovisione (canale 36 del digitale terrestre e 750 di SKY) ed è un ulteriore motivo in più per seguirci… L’unica radio italiana che 24 su 24 ti mostra i conduttori e i video delle canzoni. Wealth Planet magazine 7 L’intervista L’intervista Intervista a Maria Rosi "La bellezza ed il benessere visti con gli occhi di una donna" Consigliere Regionale, Presidente del Comitato per il Monitoraggio e la Vigilanza sull'Amministrazione Regionale a cura di Mirina Hoxha È considerata una donna che non si ferma davanti a nulla e che cerca prima di tutto la verità, ciò porta con sé ovviamente dei vantaggi ma anche degli svantaggi. Oggi l'onestà ci paga o si paga? Lei è una donna moderna, riesce ad incastrare gli impegni familiari con quelli lavorativi, allo stesso tempo porta con sé i valori del passato. Quanto è difficile portare avanti questi due mondi? E' molto difficile, perché entrambi gli impegni richiedono una dedizione assoluta. Forse l'essere donna mi consente di conciliare le due cose. Cerco di portare in politica l'etica e la passione che mi consentono di guardare negli “occhi i miei figli”. Per il momento non riesco a dedicare del tempo a me stessa, ma l'amore dei miei tre figli mi ripaga di tutto. Loro nei confronti del mio lavoro sono i giudici più severi e vogliono che lo svolga con il massimo rigore. Cos'è per Maria Rosi essere una mamma, una donna e un politico? Essere una mamma significa anteporre il bene dei propri figli a me stessa. Politico significa dedicarsi con amore ed etica alla “res publica”. Essere donna significa amare e sognare. 8 Wealth Planet magazine Entrambe le cose. Nel breve periodo l'onestà si paga, perché non molte volte ti vedi scavalcata da persone che pur di avere incarichi che non si sono meritati nel “campo” ti calunniano, andando a volte anche sul personale; nella migliore delle ipotesi giocano a fare accordi utili solo all'ottenimento dei loro obiettivi e che non riguardano il bene di chi rappresentano. Sono certa che però l'onesta paga nel lungo periodo, perché i cittadini non sono “sciocchi” e prima o poi si accorgono di chi è stato veramente onesto nei loro confronti e ha portato avanti una politica di etica volta a realizzare i propri programmi. Ormai da più di vent'anni in prima linea a portare avanti le idee del suo partito, con grande onestà intellettuale, prima Forza Italia, ora Nuovo Centro Destra... Qual è stato il momento più difficile e quello dove ha creduto che si era veramente di fronte ad un cambiamento? Il momento più difficile è stato quello della scissione del Pdl, perché ho sempre creduto in un centrodestra unito e vincente. Credevo che si potesse realizzare il “sogno moderato” di Silvio Berlusconi. Purtroppo non sarei potuta confluire in un nuovo partito dove non c'era l'amore della discesa in Campo del Presidente del '94, un partito che non riconosce al cittadino il diritto di scegliere i suoi rappresentanti sia all'interno del partito che delle istituzioni. Ringrazierò sempre Berlusconi per quello che ha fatto per l'Italia, ma è il momento di dare una svolta all'Italia che non possiamo lasciare in mano a estremisti come Grillo. Chi inizia a fare politica sin da giovane, inevitabilmente viene cambiato... Quanto e se è cambiata Maria Rosi e in che cosa? E' vero ti cambia. Sicuramente non nella semplicità. Oggi mi sento una responsabilità in più verso i cittadini che rappresento in consiglio regionale. Ho dovuto imparare a ottimizzare i miei tempi avendone poco a disposizione. Essendo io una persona che ha sempre molta fiducia verso il prossimo ho dovuto imparare in fretta “a guardarmi sempre dietro le spalle”: odio farlo. Molto spesso e volentieri si parla dei giovani in maniera negativa, se potesse come definirebbe i giovani in una parola, e perché? “Cuccioli smarriti”. Oggi i giovani vivono una crisi profonda che li porta verso la droga, l'alcool e la violenza, ma pochi si domandano il “perché”. La società vive una crisi profonda di valori che ha investito tutte le famiglie che sono lasciate sole dalle istituzioni e dalla scuola. E' inevitabile che questa situazione si ripercuota sui giovani che non hanno gli strumenti per affrontare la vita. Anche nei giovani più violenti se li guardi negli occhi vedi che conservano ancora la purezza dei bambini che chiedono aiuto. Un libro che l'ha colpita particolarmente e perché? I discorsi più celebri della storia, perché si ritrovano gli ideali che hanno costruito la storia negli ultimi cinquantanni. Cos'è la bellezza ed il benessere per Maria Rosi? E' star bene con se stessi. Accettare il tempo che passa. Avere sempre l' entusiasmo e la curiosità di un bambino. Un suo consiglio e un suo augurio... Un consiglio : rimanere umili e ascoltare. Un augurio: con sorriso guardare “il bicchiere sempre mezzo pieno”. Oggi si avverte una profonda distanza fra il mondo politico e quello scolastico e universitario; secondo Lei, prima come mamma poi come politico, cosa si può fare per colmare questa distanza? Come dicevo prima la scuola dovrebbe stare vicino alle famiglie, coinvolgendole periodicamente in delle riunioni con degli esperti che li sostengano. Gli insegnanti dovrebbero imparare a instaurare un dialogo “umano “ con gli alunni, cercando di comprendere quali sono i loro “tormenti”. Al tempo stesso andrebbero fatte delle leggi che sostengano la famiglia e la scuola. Nell'ambito scolastico andrebbero promosse delle regole severe come quella delle forti sanzioni per chi fuma. Il volontariato dovrebbe essere parte integrante dei programmi scolastici. Inoltre il Comune e la Regione dovrebbero promuovere dei convegni a tema nelle scuole ai quali devono partecipare alunni e genitori. Qual è il suo sogno nel cassetto come mamma, donna e politico? Che i miei figli abbiano la libertà e la possibilità di esprimere il loro talento. Come donna vorrei realizzare un progetto di sviluppo nella Costa d' Avorio. Come politico vorrei essere tra coloro che realizzano la famosa “rivoluzione culturale”. C'è un film o una canzone che riguarda e riascolta volentieri? Un film che riguardo volentieri è "Mama mia" con una divertentissima Meryl Streep. La canzone che riascolto volentieri “Con te” di Andrea Bocelli. Wealth Planet magazine 9 L’intervista L’intervista Adriana Pannitteri Donna, giornalista e scrittrice a tutto tondo a cura di Giuseppina Ascione Fare la giornalista è sempre stata la tua aspirazione? Se ti dovessi descrive in una parola? Assolutamente sì, anche se non pensavo di poterci riuscire. Il cammino è stato faticoso e, a dire il vero, anche tortuoso. Avevo una visione molto romantica del giornalismo che conservo ancora oggi. Certo, le cose sono cambiate. Il giornalismo d’inchiesta è diventato raro e spesso ci troviamo a svolgere soprattutto un lavoro redazionale. Ma il fascino di questa professione resta. “Complicata”. Per te è possibile far convivere famiglia e carriera senza stress eccessivi, sensi di colpa e troppe rinunce? E’ stato molto difficile soprattutto all’inizio quando mia figlia era piccola. In quel periodo ero una precaria in Rai e non potevo permettermi molti spazi personali. Anche ora, nonostante il cambiamento della società, una madre che è fuori con turni di lavoro estremi è percepita in modo curioso. Sensi di colpa ne ho ancora, purtroppo, anche se razionalmente li ritengo assurdi. 10 Wealth Planet magazine Nei tuoi libri affronti tematiche importanti e di grande impatto sociale, per fare ciò hai dovuto incontrare personaggi direttamente coinvolti nelle storie di vita che ci hai raccontato, cosa hanno lasciato in te queste esperienze? Sono esperienze profondissime, nelle quali mi sono immersa psicologicamente e fisicamente. E’ l’unico modo che conosco per scrivere: toccare fino in fondo la disperazione di chi sta male e poi elaborarla attraverso la scrittura. Dopo averlo fatto ci vuole un periodo di “disintossicazione”, una sorta di svuotamento. Cosa ha significato per te entrare in un ospedale psichiatrico giudiziario? Ha significato conoscere tutte le sfaccettature della malattia mentale ma anche le contraddizioni di una società che si dimentica degli “ultimi” e preferisce relegarli in strutture spesso obsolete, prive di risorse economiche e di personale medico preparato. Cosa accade in queste strutture? E’ vero che a volte rappresentano solo una scappatoia? C’è un gran parlare della violenza sulle donne, il tuo pensiero in merito? Ci sono persone che hanno commesso reati e che vengono destinate all’opg perché dichiarate incapaci di intendere e di volere. Per queste persone sono necessarie cure farmacologiche, ma soprattutto interventi di natura psichiatrica, ma le risorse sono poche e il personale medico è talvolta impreparato. Gli ospedali psichiatrici giudiziari finiscono per trasformarsi in un girone dantesco, nel quale finiscono anche persone che hanno commesso reati lievi e che vengono abbandonate dal “sistema” e dalle famiglie. Sottolineo: gli ospedali psichiatrici giudiziari diventano una scappatoia perché la società non vuole affrontare il problema della malattia mentale. Gridare all’orrore non serve a molto se non ci rendiamo conto di questo. C’è molta ipocrisia su queste tematiche. C’è una incapacità di confrontarsi sul rapporto uomo - donna. Gli uomini rifiutano il dialogo, si chiudono, diventano aggressivi. Non è solo un fatto culturale e non riguarda solo alcuni ceti sociali. Dovremmo guardarci di più dentro. A quale dei tuoi libri sei particolarmente legata? Progetti futuri? Vorrei scrivere un romanzo. Mi piacerebbe davvero potermi definire giornalista e scrittrice. L'ultimo libro di Adriana Pannitteri Al primo sicuramente, a “Madri assassine” nel quale raccontavo le storie delle madri che hanno ucciso i loro figli ma ripercorrevo anche alcune esperienze della mia infanzia in Sicilia. Ma sono anche molto legata al libro che ho scritto con Beppino Englaro sulla vicenda di sua figlia Eluana. L’incontro con Englaro ha cambiato le mie coordinate mentali. Non avevo mai conosciuto una persona in grado di dialogare in modo così civile anche con chi la pensa in modo diverso. Quest’uomo ha sopportato insulti intollerabili. I termini bellezza e benessere a cosa ti fanno pensare? Alla natura, a una bella passeggiata nel bosco, al sole sulla riva del mare. Tengo molto all’attività fisica che ritengo sia necessaria per essere belli dentro e fuori. Wealth Planet magazine 11 Salute, Bellezza e Benessere Salute, Bellezza e Benessere Zucchero amaro: lo zucchero fa davvero così male? non, si tengano sotto il limite ragionevole. Superarlo mette a rischio, soprattutto a lungo termine, la salute, portando scompensi sui grassi nel sangue e sull’insulino-resistenza, con complicanze come diabete, obesità, ipertensione. E sarebbe anche una buona politica educativa, rimuovere le macchinette di bevande zuccherate dalle scuole, di cui fanno tanto uso i ragazzi e che io chiamo “le calorie liquide”. Alleniamo le nuove generazioni ad una corretta alimentazione, poichè questo impiego massiccio di zucchero sta già dando effetti sgradevoli e pericolosi sulla salute delle giovani generazioni. Ahimè, purtroppo ancora molti non hanno capito che il tanto usato tè zuccherato in brick (prodotto da una nota industria alimentare) contiene troppo zucchero! a cura della Dott.ssa Maria Luisa Bacosi Biologo Nutrizionista Quando parlo di zucchero ripenso sempre al mio collega che la mattina al bar prendeva un bombolone alla crema e nel caffè metteva una bustina di dolcificante ipocalorico. Era convinto che eliminare lo zucchero dal caffè fosse salutare. Contraddizioni nutrizionali! Da qualche anno si è tornati insistentemente a parlare del consumo eccessivo di zucchero. Il suo uso nel mondo è più che raddoppiato dal 1961 al 2009 e il trend di crescita è destinato ad aumentare, provocando allarme sull’incremento di malattie come obesità e diabete in molti paesi del mondo. Inoltre il commercio mondiale dello zucchero è un business globale che vale circa 47 miliardi di dollari e che vede tra i maggiori produttori e acquirenti colossi alimentari come la Coca-Cola e la Pepsi-Cola. A preoccupare gli addetti alla salute non sono i cucchiaini o a volte cucchiai che finiscono dentro latte (da ricordare che il latte ha già il suo zucchero, il lattosio), caffè e tè, ma a far aumentare la quota giornaliera, sono soprattutto le quantità indefinite assunte attraverso i soft drink, le merendine, le caramelle, gli snack e quella massa di insospettabili alimenti, come wurstel, conserve di pomodoro, ketchup e prodotti industriali e precotti che purtroppo oggi sono troppo presenti sulla nostra tavola. Gli Stati Uniti, il Brasile, il Messico, l’Argentina e l’Australia sono leader globali nel consumo di zucchero. Noi italiani restiamo di poco superiori alla norma: per adesso. Le abitudini alimentari e il consumo dei junk food (cibi spazzatura) sta creando un preoccupante allarme. Se una volta i genitori o i nonni pensavano che gli eccessi di zucchero erano associati a carie dentale, diabete e obesità, oggi studi recenti, lo associano anche al rischio di insufficienza cardiaca. Sembra che, il responsabile del possibile sviluppo dell’insufficienza cardiaca sia un metabolica del glucosio, la molecola glucosio-6-fosfato (G6P) che arriva a modificare le proteine muscolari cardiache. I risultati di questo studio sono stati pubblicati sul Journal of the American Heart Association. Il dottor Heinrich Taegtmeyer professore di cardiologia e principale autore dell’articolo, afferma che quando il muscolo cardiaco 12 Wealth Planet magazine è già provato da pressione alta o altre malattie e si assume troppo glucosio, il rischio di danno aumenta. Un gruppo di ricercatori della University of California ha pubblicato sulla rivista Nature, un pamphlet provocatorio affermando che il consumo eccessivo di questo alimento crea dipendenza, alla stessa stregua dell’alcol e del tabacco, e per questo motivo la sua vendita dovrebbe essere tassata. Pensate a quanto si arrabbierebbe “la maestrina” Mary Poppins che intonava “con un poco di zucchero la pillola va giù”! Gli zuccheri ingeriti sotto forma di bevande zuccherate, caramelle e altre “trasgressioni compensatorie” creano un rialzo della glicemia più rapido rispetto alla digestione di pane, pasta, legumi che sono zuccheri complessi e che richiedono tempi più lunghi per essere assimilati. La conseguenza è che l' afflusso simultaneo di grandi quantità di glucosio impone di produrre più insulina per togliere dal sangue l' eccesso (iperglicemia) e trasformarlo in glicogeno, trigliceridi e grasso di deposito. Insomma sono tutti d’accordo nel ritenere che lo zucchero sia il nuovo nemico da combattere. Ma senza creare fenomeni terroristici, basterebbe che tutti, persone sane e All’Università ci facevano studiare i gruppi sanguigni in relazione alle trasfusioni di sangue. Povero Karl Landsteiner. Se oggi dovesse sentire che i gruppi sanguigni da lui scoperti (e che gli valsero il Nobel) sono stati utilizzati per inventare la “dieta dei gruppi sanguigni”, si girerebbe nella tomba. Che i gruppi sanguigni siano profetici della personalità, del temperamento e della compatibilità con gli altri è tipico della cultura giapponese. Accettiamo pure quello che troviamo ciclicamente sulle riviste femminili che associano al gruppo sanguigno la compatibilità con il partner potenziale o corrente. Superstizione o pseudoscienza, chiamatela come volete. Questa dieta inventata dal naturopata statunitense dottor D’Adamo nel 1997, afferma che avere il sangue del gruppo A o B fa la differenza su ciò che mangiamo. Così il gruppo 0, il più primitivo, necessita di mangiare un alto contenuto di proteine mettendo al bando pane e pasta; il gruppo A, evolutosi con la scoperta dell’agricoltura, richiede un’alimentazione vegetariana; il gruppo B delle tribù nomadi invece ha il via libera per i latticini; il gruppo AB può seguire una dieta a metà fra le due precedenti. Assumere con la dieta alimenti incompatibili con il gruppo sanguigno di appartenenza, sarebbe come subire una piccola trasfusione da un donatore con gruppo sanguigno differente. Oggi uno studio canadese pubblicato sulla rivista PLOS One ha dimostrato la non scientificità di questa dieta. Nel frattempo il libro del dottore ha fatto proseliti in tutto il mondo guadagnando credito nel passaparola e vendendo sette milioni di copie. Questa non è scienza bensì marketing ! e-mail: [email protected] Wealth Planet magazine 13 Salute, Bellezza e Benessere Salute, Bellezza e Benessere Gli ormoni anabolizzanti nel doping dello sport giovanile a cura del Prof. Adriano Falorni - Pediatra Già nell’antica Grecia, alle Olimpiadi, gli atleti tentavano di incrementare le loro potenzialità con vari mezzi. Sembra che anche nei tornei medioevali non fossero disdegnate pozioni, o intrugli, a base di componenti dell’erbario dell’epoca. In tempi moderni lo sport è ampiamente inquinato dall’uso di sostanze più sofisticate e illegalmente assunte per ottenere risultati difficilmente raggiungibili con mezzi puramente fisiologici. Non c’è dubbio che il “doping” sia una seria minaccia per lo sport inteso nella sua accezione più nobile. Il suo impiego, se inaccettabile nello sport professionistico, lo è ancor più in quello amatoriale, particolarmente quando coinvolge i più giovani. La diffusione fra adolescenti è frutto spesso della sollecitazione da parte degli allenatori e purtroppo talora perfino dei genitori. Largo è oggi l’impiego di prodotti di tipo ormonale. Sia perché suscitano l’idea che meglio e più efficacemente si inseriscano nei processi fisiologici, sia perché creano la convinzione che la loro analogia con i composti endogeni ne impedisca almeno per alcuni l’identificazione nei controlli antidoping. La minore disponibilità dell’adolescente ad attività agonistica per sport di resistenza tende a fare prevalere il ricorso a prodotti ad azione anabolizzante. L’uso degli steroidi anabolizzanti ha da tempo un’ampia applicazione per l’effetto di incremento sulla muscolatura e sulla forza fisica. Il testosterone è il prodotto fisiologico di riferimento, dal quale derivano i composti sintetici. Per tali motivi questi ormoni sono prevalentemente usati da giovani di sesso maschile nei quali l’impiego è riportato fra il 3 e il 12%, mentre è assai minore nelle femmine fra le quali risulta praticamente assente in certi studi, con ampie differenze fra le varie popolazioni. A breve termine la loro somministrazione incrementerebbe la forza dal 5 al 20% e di alcuni chilogrammi la massa corporea, senza interferire sulla componente grassa. Scarse sono le conoscenze sui vantaggi offerti da questi prodotti nello svolgimento dell’attività sportiva in età adolescenziale, anche perché gli studi sono impediti da motivi etici. Infatti i loro effetti negativi sono molteplici. Essi riguardano la sfera psichica con sviluppo di atteggiamenti aggressivi. La loro somministrazione interferisce sui normali processi di regolazione della sintesi degli ormoni sessuali endogeni, compromettendo 14 Wealth Planet magazine la funzione riproduttiva e riducendo il volume dei testicoli. L’aumento della pressione sanguigna e la riduzione del colesterolo HDL (fornito di effetti protettivi) aumenta sensibilmente i rischi cardio-vascolari, con ipertrofia cardiaca. Anche il fegato non sfugge agli effetti negativi. Negli adolescenti gli steroidi anabolizzanti sono suscettibili di penalizzare il raggiungimento dell’altezza definitiva accelerando la saldatura epifisaria. Nella femmina si osservano effetti negativi più evidenti sulle funzioni sessuali. Questi ed altri effetti avversi sono noti in somministrazioni a breve termine di questi steroidi, meno si conosce sul lungo termine. Un ampio spazio ha acquisito anche l’ormone dell’accrescimento o GH. Il suo impiego trova motivazioni che appaiono più frutto di opinioni che di reali indicazioni scientifiche. Le sue proprietà anaboliche esercitano un incremento del volume e del peso del muscolo, riducendo nel contempo la massa grassa, senza tuttavia apportare un corrispondente reale aumento di efficacia atletica. I risultati, senza dubbio evidenti quando il GH è impiegato in clinica nel trattamento dei casi di insufficiente secrezione, non si riproducono nei soggetti sani. L’incertezza sulla sua efficacia a scopo di doping deriva anche dal frequente impiego in associazione con altri ormoni anabolizzanti. Il GH non appare incrementare gli effetti dell’allenamento dell’atleta, e l’aumento di volume muscolare che determina non è dovuto ad aumento della struttura proteica contrattile, bensì del tessuto connettivo e del contenuto in liquidi. Studi più recenti indicherebbero che migliora solo l’esercizio anaerobico. Per l’adolescente potrebbe tuttavia apparire più convincente la possibilità che il GH favorisca un’accelerazione del completamento dello sviluppo fisico, consentendo qualche vantaggio transitorio nei confronti dei coetanei. Anche per questo aspetto mancano studi che indichino che il vantaggio nei giovani atleti sani sia reale. Del resto, notoriamente, l’effetto di un ormone è assai più evidente nell’uso sostitutivo in situazioni di deficit di secrezione, rispetto a quanto si realizza nell’impiego più propriamente farmacologico in soggetti non carenti. A ciò si lega l’entità del rischio dell’impiego di GH con scopo di doping, poiché richiede dosaggi 5-10 volte superiori a quelli impiegati in campo clinico. Ne consegue che mentre nel trattamento sostitutivo del soggetto carente dell’ormone gli effetti avversi sono limitati e controllabili, quelli derivanti dal doping appaiono assi più frequenti e potenzialmente gravi. Fra questi sono da citare rigidità muscolare, sindrome del tunnel carpale, ipertensione, diabete mellito, ginecomastia e segni che ricordano l’acromegalia. Quest’ultima è causata da tumori dell’ipofisi con elevata produzione di GH ed è contraddistinta da gigantismo, ingrandimento delle ossa facciali e delle estremità, nonché da gravi problemi metabolici e cardiovascolari. Analogo è l’impiego più recente dell’IGF-I (“insulin like growth factor”) che è il fattore che agisce direttamente sull’accrescimento ed è prodotto dallo stimolo esercitato dal GH. Gli effetti sulla muscolatura e sulle prestazioni atletiche sono simili a quelli del GH, dal quale si distingue per una minore riduzione della massa grassa. Negli adolescenti si può prevedere anche per esso un’azione di accelerazione dello sviluppo fisico, ma poco si conosce sul suo impiego. Gli effetti avversi sono simili a quelli del GH con l’aggiunta di una tendenza a sviluppare episodi di ipoglicemia. Niente si conosce per i rischi a distanza di tempo specie per quanto riguarda la possibilità di sviluppo di tumori. Il presunto fattore favorevole attribuito alla difficoltà di individuazione nei controlli antidoping, avvalorato dalla assai limitata presenza nelle urine e dalla rapida eliminazione dal circolo sanguigno di GH e di IGF-I, è oggi vanificato da metodi tecnologici altamente sofisticati che sono in grado di individuare nei liquidi biologici la presenza del composto di origine esogena. In conclusione, escluso il loro impiego nella pratica di “body building” e contro una elevata probabilità di effetti negativi, gli ormoni ad effetto anabolizzante offrono, nel tentativo di aumentare in maniera illecita la prestazione atletica negli adolescenti, limitate prospettive di effettiva utilità che dovrebbero anche essere valutate in riferimento al tipo di attività sportiva praticata. Wealth Planet magazine 15 Salute, Bellezza e Benessere Salute, Bellezza e Benessere Il fieno greco a cura del Dott. Giulio Lattanzi Farmacista, nutrizionista Cari lettori, anche in questo numero della prestigiosa rivista Wealth Planet, parlerò del fieno greco prodotto ad alto contenuto proteico coltivato dall’Azienda Fitowell di Alessandro Riganelli. Desidero ricordar a tutti i lettori come il mio concetto di benessere fonda le basi sull’importanza di assunzione di vitamine, proteine, oligominerali e carboidrati in base alle effettive esigenze del nostro organismo; tutto il nostro benessere ed il mantenimento dell’omeostasi deriva dalla formula H= N / c , dove H stà per Health, e proviene dal rapporto tra nutrienti quali vitamine, fibre minerali, fitochimici e divise le calorie ( c ) di qualsiasi origine. Questo importante concetto, mi ha sempre indotto a pensare, che il settanta per cento delle patologie possano essere curate a tavola grazie ad un’adeguata nutrizione abbinando ovviamente l'attività fisica ; pensate che sono sufficienti trenta minuti di attività al giorno per ridurre il 40% di probabilità di contrarre tumori, Alzheimer e malattie cardiovascolari. Il consumo eccessivo di carne è associato alla comparsa di problemi cardiovascolari e di alcune forme di cancro. Diete ricche di grassi saturi, sono correlate allo sviluppo di diabete di tipo 2 e ad alti livelli di colesterolo nel sangue. L’alimentazione attuale tende ad essere povera di grassi omega 3 e ricca di omega 6; questo squilibrio può essere causa di alcuni problemi di salute, tra cui arteriosclerosi, malattie cardiache, artrite, depressione e cancro. Storicamente l’utilizzo dei legumi è stato associato a periodi di carestia o, più in generale, ai ceti sociali più poveri. 16 Wealth Planet magazine Anche per questa ragione, negli ultimi decenni, il loro consumo si è ridotto, a favore di un maggior uso di alimenti di origine animale, ma tutto ciò è quanto di più sbagliato. Tanti prodotti di origine vegetale sono particolarmente ricchi di proteine e soprattutto non hanno o apportano dopo il consumo, tutte le sostanze dannose presenti invece nella carne. Considerate che se debbo apportare cento calorie ad un paziente posso indurlo a mangiare 30 grammi di carne bovina , apportando cosi 6 grammi di proteine e 22 mg di colesterolo, ma se debbo farlo crescere ed appagarlo alimentarmente posso dargli cento calorie con 357 gr di broccoli, che oltre a saziarlo gli danno un apporto di 11 gr di proteine e zero gr di colesterolo. Questi concetti fondamentali debbono farvi o ricordare o comprendere che animali forti e robusti in natura, come gorilla, scimpanzè , rinoceronti ed elefanti hanno costruito le loro fibre muscolari e la loro struttura corporea con frutta e verdura fresca e non mangiando carne. Il fieno greco (Trigonella foenum-graecum) è una pianta erbacea annuale appartenente alla famiglia delle Leguminose. Di probabile origine asiatica, viene coltivata universalmente, in particolar modo nella Francia del sud, in Turchia, nell'Africa del Nord, in India e in Cina. Le parti del fieno greco che vengono utilizzate a scopi fitoterapici sono i semi, raccolti al momento della maturazione e in seguito essiccati, battuti e mondati. E' un'erba altamente rigenerante grazie alle foglie ed ai semi impiegati nella cura della debolezza, per i disturbi digestivi, le allergie e la gotta. I semi del fieno greco contengono saponine steroidali, trigonellina, olio essenziale, flavonoidi, lipidi, proteine, mucillagini, vitamine del gruppo B, ferro, manganese, calcio e fosforo. Per questa sua ricca sinergia di nutrienti, il fieno greco viene impiegato per combattere l’astenia, come ricostituente durante una convalescenza e come rimineralizzante. La trigonellina, un alcaloide presente tra i componenti del seme, sembra in grado di esercitare un’azione stimolante sul pancreas con effetto ipoglicemizzante. La ricchezza in fosforo rende i suoi semi ottimi stimolanti neuromuscolari. Il fieno greco viene impiegato anche per favorire la formazione e il mantenimento del tessuto connettivo, dal quale dipende anche la tonicità del derma. Con l’età, l’azione del freddo e la stanchezza le fibre del connettivo tendono a indebolirsi, con una progressiva perdita di elasticità dei tessuti sottostanti. Il fieno greco, per uso interno o esterno, ripristina la “tenuta” delle varie strutture cutanee. La presenza di saponine e mucillagini fa sì che il fieno greco venga indicato come sostanza utile alla riduzione dei livelli ematici di trigliceridi, colesterolo e glucosio (le saponine e Wealth Planet magazine 17 Salute, Bellezza e Benessere le mucillagini provocano un ispessimento del muco che riveste il tratto gastrointestinale con conseguente riduzione dell'assorbimento delle sostanze nutritive concorrendo a un abbassamento dei lipidi ematici e di glucosio). Sempre per la presenza di mucillagini, il fieno greco viene consigliato in caso di stitichezza e processi infiammatori a carico del tratto intestinale. Un utilizzo tradizionale del fieno greco è quello di stimolante delle ghiandole mammarie alla produzione di latte (proprietà galattogena); questa proprietà del fieno greco era nota fin dall'antichità. L'utilizzo di fieno greco deve essere ben ponderato; come può ridurre i livelli ematici lipidici e glicemici così può interferire con l'assorbimento di medicinali che vengono assunti oralmente: chi utilizza farmaci a effetto ipoglicemizzante dovrebbe utilizzare fieno greco soltanto dietro stretto controllo medico per evitare potenziamenti indesiderati dei farmaci. Un'altra interazione da non sottovalutare è quella con i farmaci ipokaliemici; il fieno greco infatti può ridurre i livelli plasmatici di potassio; la somministrazione concomitante potrebbe essere causa di aritmie anche gravi. Deve essere altresì evitata la somministrazione di fieno greco in soggetti trattati con farmaci ad azione anticoagulante. Il fatto che il fieno greco sia una sostanza naturale non significa che una sua integrazione possa essere fatta a cuor leggero. Alcuni prodotti fitoterapici possono avere effetti blandi o nulli, mentre altri possono essere causa di problematiche più serie di quelle che si intende trattare. Grazie alla sua proprietà estrogeno-simile, il fieno greco può aiutare aumentare la libido e ridurre l’effetto delle vampate di calore e le fluttuazioni d’umore che sono i sintomi più comuni della menopausa e PMS. In India e in Cina è stato anche usato per trattare l’artrite, asma, bronchite, migliorare la digestione, mantenere un metabolismo sano, aumentare la libido e la potenza maschile, curare i problemi della pelle (ferite, eruzioni cutanee e bolle), per il trattamento di mal di gola e curare il reflusso acido. Il fieno greco è un'erba usata per scopi medicinali soprattutto nella medicina ayurvedica e in quella cinese. Anticamente veniva adoperata per indurre il parto. In generale il fieno greco si assume in gocce, 70-100 di estratto fluido 2 volte al giorno prima dei pasti per un mese. Oppure 2-4 capsule al giorno prima dei pasti, tutte le formulazioni risultano reperibili in farmacia. Per la ricchezza di fibre e mucillagini, può ridurre l’assorbimento intestinale dei farmaci somministrati per via orale; l’assunzione del fieno greco dovrebbe quindi avvenire lontano dai farmaci. A causa del loro effetto ipoglicemizzante, i semi di fieno greco non dovrebbero essere utilizzati in pazienti diabetici in trattamento con insulina o ipoglicemizzanti orali. In caso di assunzione concomitante si raccomanda di tenere sotto controllo la glicemia. Non va assunto da pazienti in terapia con farmaci anticoagulanti a causa del suo contenuto di derivati cumarinici che li esporrebbe al rischio di emorragie. 18 Wealth Planet magazine Non va assunto in concomitanza con l’uso di diuretici, lassativi e farmaci che inducono una riduzione dei livelli di potassio nel sangue per il rischio che insorgano aritmie. Quest'erba è efficace anche per dimagrire come supporto ad una dieta ipocalorica perchè contiene grosse quantità di fibra solubile che nello stomaco si gonfia dando un notevole senso di sazietà. Pertanto aiuta a mangiare meno, ad eliminare il gonfiore e a depurare il corpo dalle tossine oltre a migliorare la digestione. Come spezia, dal sapore forte e piccante, è un ingrediente fondamentale nelle polveri di curry. I semi di fieno greco germogliati hanno un successo crescente in Occidente soprattutto nei ristoranti vegetariani: aggiunti alle insalate sono rinfrescanti e nutrienti. I semi vengono impiegati principalmente nelle polveri di curry, soprattutto in India e nello Sri Lanka, in salamoie ed in chutney, in piatti a base di verdura e dhal (purè di lenticchie), in alcune zone dell'Africa si mangiano cotti in acqua come i fagioli. Infine il fieno greco migliora le performance sportive in quanto produce effetti anabolizzanti e quindi aiuta ad aumentare la forza e la massa muscolare. © Farmacia C. “Le Fornaci“ Via F.lli Briziarelli n°17 - 06055 Marsciano - Tel. 075 8749453 [email protected] farmacia le fornaci farmacia fornaci Facebook “f” Logo C MYK / .ai Facebook “f” Logo C MYK / .ai www.farmacialefornaci.it PP 01.indd 6 03/03/2014 0.18.59 Salute, Bellezza e Benessere AFFRONTARE LE VOSTRE PAURE e credere in VOI stessi a cura di Riccardo Giangreco – Formatore/Docente marketing e comunicazione, logistica, tecniche di vendita, Pnl Partiamo da un presupposto basilare, ognuno di voi porta dentro di se delle potenzialità straordinarie che non riesce nè a vedere nè ad esprimere, e sapete perché? Per il semplice motivo che vi fate sconfiggere dalle vostre paure. Paure con cui convivete ogni giorno che fanno parte del vostro passato, paure che sono riconducibili alle vostre esperienze, paure che spesso sono autoalimentate con altre paure… Il bello è che alcune ve le portate dietro da anni, da cosi tanto tempo che si sono talmente tanto stratificate e calcificate, che quasi fanno parte integrante di voi. Queste sono le paure derivanti da traumi del passato; a volte anche inconsce e delle quali non avvertite la presenza, ma che escono fuori prepotentemente, quando si ricrea una situazione similare all’evento traumatico che le ha generate. Paure cosi tenaci - che portate dentro di voi - delle quali non vi rendete neanche conto. Io non voglio dirvi che le sconfiggerò, non posso combattere io le vostre paure con un semplice articolo, potete farlo solo voi. Interventi esterni invece, possono solo fornirvi elementi di riflessione e tecniche per lavorare su di voi. Ci sono professionisti seri e preparati che possono aiutare in molti casi; non è assolutamente un male rivolgersi a loro, anzi ve lo consiglio caldamente, perché possono aiutarvi a vivere meglio. Non è da persone con problemi rivolgersi ad uno psicologo o ad un coach ad esempio ma da persone sagge che vogliono vivere meglio la loro vita. Io vorrei solo darvi dei consigli, provati su di me, dovuti ad anni di esperienza, frutto di: letture, studi, coaching, intuizioni e conoscenze attinte da vari pensieri-dottrine-idee. Essere positivi è importante, amare se stessi è importante; senza questi presupposti ogni consiglio vi sarà inutile. La paura si divide in due tipologie: la positiva e la negativa. La prima è utile, è la paura del fuoco ad esempio. Sappiamo attraverso esso ci si scalda e ci si cucinano i cibi; ma se usato male brucia. Perciò avete timore ad usarlo e state attenti. Questo è positivo. Questa paura vi avverte del pericolo preventivamente e vi suggerisce come reagire per evitarlo. L’altro fattore positivo è che finito il “pericolo”, questa paura svanisce, perciò ha un termine preciso. Finito il tempo in cui il pericolo si presenta ed agisce, la paura si esaurisce. La seconda invece, parte proprio da dove finisce la prima; 20 Wealth Planet magazine ovvero non va scemando finito il pericolo, ma permane più a lungo. Così facendo distorce la realtà, perché il pericolo reale non esiste più, ma la paura che genera, si! Fino a diventare non più corrispondente alla minaccia reale, ma alla sua reale entità. Divenendo sproporzionata, ingigantita, paralizzante e difficile da dire agli altri. Possiamo definire questa paura “negativa”, una paura così forte che non solo disturba la vostra esistenza ma bensì rovina il rapporto con gli altri ed avvelena letteralmente la vostra vita. Questo è lo scoglio che dovete superare. Non permettete a questo sentimento di paralizzarvi, di imbrigliarvi, di rendervi impotenti e incapaci di reagire; addirittura rendendovi impossibile l’esprimervi, sconfinando nel terrore. Come potete permettere a questo sentimento di convivere con voi e dentro di voi, dato che può bloccarvi in tante situazioni: rendendovi la vita un inferno, il quotidiano difficile da vivere, annullando la vostra personalità in certi casi, impedendovi le giuste reazioni, immobilizzandovi e permettendo ai prepotenti di avere la meglio? Se si parte dalla compressione delle origini DELLA VOSTRA PAURA e dalle debolezze del carattere - che la nutrono - potete riuscire a sconfiggerla o almeno a tenerla sotto controllo. Giorno dopo giorno, potete costruire il vostro percorso di liberazione, basta decidervi ad aprire la cassaforte che avete posto dentro di voi, comporre i numeri della combinazione; una volta fatto ciò e la porta sarà aperta, potrete guardare al suo interno. A questo punto solo voi potrete decidere di portare alla luce e di utilizzare tutte quelle risorse che sino ad ora avete tenuto celate nella cassaforte stessa. Ora che avete aperto questa cassaforte, ora che avete scoperto tutti i tesori che sono in essa contenuti e che sono unicamente vostri (perché è ciò che avete sempre avuto dentro di voi). Ora potete scegliere di utilizzare queste risorse che sono li, a portata di mano. Utilizzarle per migliorare la vostra ESISTENZA!!! Non sprecate questa immensa opportunità che vi offrite da soli - non sarà un percorso facile certamente - per alcuni lo sarà di più per altri un po’ meno; ma tutti potete arrivare ad aprire questa cassaforte dentro di voi, trovando la combinazione giusta. Giorno per giorno, un passo alla volta, un numero alla volta, vi avvicinerete a questo tesoro nascosto. Quando lo avrete nella mano, ne sarete in possesso e sarete consapevoli della grandezza di questo tesoro - una volta che lo avrete riconosciuto – dopo averlo contemplato, Salute, Bellezza e Benessere sarete in grado di capirlo ed imparerete anche ad utilizzarlo. La domanda più ovvia che potreste fare è “quale è questa combinazione”. Ahimè, purtroppo non ne esiste una universale, ognuno ha la sua e se ne può scoprire ogni giorno un numero, semplicemente ascoltando se stessi. Trovando negli scritti e nelle parole - di chi ha passato prima di noi questa esperienza - i numeri mancanti, sempre se lo si desidera e c’è la volontà di crederci veramente. Nelle frasi/chiavi che troverete subito dopo, già potrete individuare qualche numero se realmente desiderate cercarlo! Ora iniziate il vostro percorso e continuate a ricercare, il premio che riceverete alla fine, sarà immensamente più grande del vostro sforzo di adesso. Cercherò di fornirvi alcune chiavi di lettura per permettervi ciò, senza pretendere di aiutarvi a sconfiggerla definitivamente. Vi fornirò idee su come lavorare con voi stessi e facendo riflessioni utili, potrò esservi d’aiuto. Queste frasi vi aiuteranno a vedere le vostre paure, portarle alla luce, ed affrontarle con più serenità e forza. Iniziamo a dare qualche chiave: · ACCETTO LA PAURA ED INVECE DI EVITARLA, LA GUARDO IN FACCIA: La paura è una delle sei emozioni fondamentali. Può rivelarsi utile se è adeguata alla situazione: in questo caso vi avverte di un pericolo. La prima tappa di tutto il processo che mira a liberarvi dalla paura, consiste dunque nell’accettarla. · HO IL CORAGGIO DI AMMETTERE E DI PARLARE DELLE MIE PAURE: Le paure nascoste sono le più inquietanti e pericolose. Non serve a nulla nasconderle dietro un muro di silenzio; anzi è negativo e le rafforza. · VIVISEZIONO LA PAURA PER MEGLIO COMPRENDERE IL MECCANISMO CHE LA REGOLA E L'ATTIVA: E’ un’ ottima abitudine per mettere una certa distanza tra la situazione reale e la paura che ne consegue. Non appena l’analizzerete per quello che è, separatamente dalla cause che l’hanno provocata, si rivela in tutta la sua componente irrazionale. IGNORO VOLONTARIAMENTE TUTTO QUELLO CHE NON DIPENDE DA ME: sugli elementi che non sono di vostra competenza, non avete alcun potere, non potete condizionarne lo sviluppo, dunque è del tutto inutile pensarci, soffrirci, o pensare in negativo continuando a rimuginare sulla vostra impotenza. Anche questa è una paura. Se nevica non è colpa vostra, se non avete catene da neve o gomme termiche e siete a Cortina a gennaio; beh forse c’è da riflettere un attimo…. · RINGRAZIO TUTTI COLORO CHE MI CIRCONDANO, I BUONI COME I CATTIVI; E' GRAZIE A LORO, INFATTI CHE SENTO DI ESISTERE: la vostra vita si fonda sulle relazioni, è inutile negarlo! Misurate la vostra esistenza e la vostra dimensione attraverso l'immagine che gli altri - facendo da specchio - rimandano a voi. Anche quelli che ci fanno paura... · SO CHE TUTTO QUELLO CHE MI SUCCEDE DIPENDE DA ME; IL BENE COME IL MALE: questa è dura da assorbire. Non siete di certo onnipotenti e nulla dipende interamente da voi, però, nulla dipende totalmente dagli altri! Meglio riflettere, dunque, su quello che potete fare per influenzare gli eventi. Sempre pensiero positivo e anche se ci sono pensieri negativi, dategli poca importanza. · L'AMORE MI FA PAURA? TIRO SU LE SPALLE, GUARDO LONTANO DAVANTI A ME E MI’ PREPARO A FARMI AMARE PRIMA DI TUTTO DA ME STESSO: impossibile amare e lasciarsi amare, se prima di tutto non si ama se stessi. Tutto quello che ha per obiettivo di migliorare l'opinione e l'amore che avete per voi stessi, vi aiuterà ad accettare serenamente l'amore dimostratomi dagli altri! · QUANDO SONO SOLO CERCO DI REALIZZARMI PIENAMENTE NELLA SOLITUDINE: per stare bene con gli altri dovete prima di tutto stare bene con voi stessi. Questa riconciliazione è la miglior difesa contro la paura. · SMETTO DI ATTRIBUIRMI UN' IMPORTANZA ESTREMA: la paura di non piacere, non è forse il volto nascosto e travestito di un estremo narcisismo? Avere una pessima opinione di sé equivale ad avere un'eccessiva stima di sé; ci si sbaglia sempre per eccesso. · TENGO PRESENTE LE MIE QUALITA' ED I MIEI DIFETTI , CERCANDO DI ESSERE OBIETTIVO: amarsi con misura e lucidità; ecco un eccellente difesa contro le paure che gli altri ci ispirano. · SE LA SITUAZIONE MI SPAVENTA, MI IMPEGNO ESCLUSIVAMENTE SULLA PARTE DI MIA COMPETENZA: in ogni situazione ci sono elementi che dipendono da voi e altri sui quali non avete alcuna influenza. Meglio concentrasi sui primi, perché solo su quelli potete incidere o intervenire per modificarne l'evoluzione. www.riccardogiangreco.it Se vuoi saperne di più visita il sito www.iopossosulweb.it Wealth Planet magazine 21 Salute, Bellezza e Benessere Microclisma al miele : un nuovo modo di liberare l’intestino. Doppia azione evacuante e protettiva Libera l’intestino proteggendo la mucosa rettale MENS SANA IN CORPORE SANO senza glutine gluten free Con PROMELAXIN® Complesso di Mieli e Polisaccaridi da Aloe e Malva a cura di Ingrid Bondi Esperta in Tecniche e Scienze della Comunicazione Multimediale Pare che l’antico detto di Giovenale trovi riscontro anche nella ricerca attuale. . Nella sua decima satira, l’autore latino dichiara l’inutilità di valori come la ricchezza, la fama e l’onore e sottolinea che il vero Sapiente, con la “S” maiuscola, sia attento a due beni soltanto: la salute dell’anima e quella del corpo. In una ricerca condotta dalla University of Illinois a Urbana Champaign, negli Stati Uniti è stato rilevato che l’attività fisica ha una diretta conseguenza sulle abilità di memorizzazione. L’inattività fisica dei bambini aumenta sempre più e ciò può non solo essere causa di una riduzione della salute fisica ma anche, purtroppo, di un calo delle funzioni cognitive quali la memoria, l’attenzione, la percezione. Effetto che si manifesta attraverso risultati scolastici peggiori. L’equipe di ricercatori dell’Università dell’Illinois ha quindi 22 Wealth Planet magazine studiato le relazioni tra l’allenamento aerobico (la corsa è un tipo di allenamento aerobico) e l’apprendimento e la memoria.. Per far ciò sono state utilizzate diverse strategie di memorizzazione e richiamo alla mente di materiale narrativo i compiti assegnati erano di memorizzazione di nomi e luoghi su cartine immaginarie. Sono stati coinvolti 48 bambini di 9-10 anni i quali dovevano imparare i nomi di regioni specifiche su una cartina. Metà dei bambini praticava sport regolarmente, l’altra metà non pratica sport in maniera regolare. Dai risultati è emerso che la ginnastica potenzia la capacità di memoria e apprendimento nei bambini. Quelli che praticano sport sono risultati più “in forma” anche nel memorizzare i nomi. Se vuoi saperne di più visita il sito www.iopossosulweb.it PER ADULTI E RAGAZZI MeliLax è un microclisma innovativo a base di miele che, grazie al suo complesso Promelaxin, unisce un’equilibrata azione evacuante ad un’azione protettiva e lenitiva della mucosa rettale, utile per contrastare i fastidi, l’irritazione e l’infiammazione, presenti in caso di stipsi. SONO DISPOSITIVI MEDICI 0373 Leggere attentamente le avvertenze e le istruzioni per l’uso. In farmacia, parafarmacia ed erboristeria. Aut. Min. del 21/03/2013 PER LATTANTI E BAMBINI INNOVAZIONE PER LA SALUTE www.aboca.com Salute, Bellezza e Benessere Salute, Bellezza e Benessere Una potente “arma” per vincere Quando lo sport dialoga con la psicologia Gestione delle emozioni e delle dinamiche correlate sia alla competizione (pre-gara, gara, post-gara) che all’allenamento; Allenamento e potenziamento delle abilità mentali degli atleti; a cura della Dott.ssa Barbara Bertocci Psicologa, Psicoterapeuta, Vice Presidente Associazione per i Diritti degli Anziani (A.D.A.) · Controllo dell’ansia, dello stress agonistico e dell’attività psicofisica (arousal); · Ottimizzazione delle capacità attentive, di concentrazione e di problem solving dell’atleta; · Lavoro sul self talk (dialogo interno) positivo e negativo; La psicologia dello sport è una disciplina molto variegata che studia gli aspetti psicologici, sociali, pedagogici e psico-fisiologici dello sport. Questa si pone l'obiettivo di informare, formare e proporsi come supporto al mondo sportivo. Può riguardare interventi non solo nello sport di prestazione, ma anche nello sport per tutti: avendo un ruolo nella promozione del movimento come forma di benessere. Tale materia riguarda tutte le fasce di età dai bambini sino agli anziani. . Sebbene, fin dai primi giochi olimpici ateniesi, ci si fosse resi conto che per vincere una gara non bastasse la sola prestanza fisica, solo nel 1890 alcuni educatori hanno espresso le loro opinioni sugli aspetti psicologici che stanno dietro alle prestazioni. La presenza dello psicologo dello sport all’interno della società è una grande opportunità per affrontare e risolvere problematiche inerenti la crescita e la gestione dell’atleta, sia allo scopo di potenziarne le possibilità psico-fisiche, rimuovendo quegli ostacoli d’origine psichica che interferiscono con l’espressione completa del potenziale atletico, sia indirizzando l’intervento formativo o terapeutico sulla personalità dell’atleta, sugli aspetti conflittuali presenti nei suoi processi motivazionali, affettivi, cognitivi e relazionali. Lo psicologo dello sport, dunque, è a disposizione dell’atleta, degli allenatori, dei dirigenti, dei genitori, che desiderino un confronto con un esperto, nel raggiungimento dei seguenti obiettivi generali: : 24 Wealth Planet magazine _Individuazione, accrescimento motivazioni e dell’autostima e sostegno delle · Prevenzione dell’abbandono della pratica sportiva (drop-out); · Gestione delle problematiche inerenti l’attività giovanile e delle dinamiche legate all’infortunio; · Coordinazione del gruppo; · Prevenzione, gestione ed intervento di psicopatologie specifiche o aspecifiche da sport (ansia generalizzata, depressione, attacchi da panico, burn-out, ecc.); · Promozione della comunicazione e relazione tra atleti, allenatori, dirigenti, genitori; · Sostegno alle attività dell’allenatore e del gruppo dirigente; · Supporto ai genitori; · Consulenza sulla gestione della grinta e dell'aggressività in relazione allo sport; · Formazione, tramite interventi individuali o di gruppo, dello staff dirigenziale, degli arbitri, degli allenatori, istruttori, degli atleti di sport individuali o di squadra. Oltre a tutto ciò lo psicologo dello sport può porsi l’obiettivo di seguire i passaggi di categoria e i cambiamenti nella vita dello sportivo: favorire il team spirit, aiutare la gestione della coesione di squadra, analizzare e sviluppare la leadership di atleti ed allenatori, sviluppare le competenze relazionali dell'allenatore e infine sviluppare la sportività (fair play) negli atleti. In questo discorso è da tener presente che in tutti gli sport, la fiducia nella propria forza, la capacità di non arrendersi, la volontà di vincere, la grinta, il sapiente utilizzo della respirazione, la sicurezza in se stessi, la continuità nel mantenere calma e concentrazione nei momenti importanti, sono elementi invisibili che tuttavia fanno spesso pendere l'ago della bilancia della prestazione in una direzione positiva in presenza di una buona preparazione psicologica e quasi sempre negativa in caso contrario. E' su suddetta preparazione mentale che lavora lo psicologo, come un allenatore sulle competenze tecniche, un preparatore atletico su quelle atletiche, un medico sulla salute ed un fisioterapista sullo stato di salute, un dirigente sugli aspetti organizzativi. Dovrebbe essere inutile aggiungere che il consultare uno psicologo dello sport non deve essere visto da un atleta, da un allenatore, da una società sportiva come un segno di debolezza, ma come l’atto di consapevolezza ed un voler essere all'avanguardia in un mondo dello sport sempre più rivolto alla specializzazione delle sue figure professionali e che non può fare a meno di considerare l'importanza delle qualità mentali dei propri atleti. Se vuoi saperne di più visita il sito www.iopossosulweb.it BIBLIOGRAFIA Bettelhein B. (1977), Il mondo incantato: uso, importanza e significati psicoanalitici delle fiabe, Feltrinelli, Milano Demetrio D. (1996), Raccontarsi. L'autobiografia come cura di sé, Milano, Raffaello Cortina, 1996 Hillmann J., (1984), Le storie che curano, Raffaello Cortina, Milan Wealth Planet magazine 25 Salute, Bellezza e Benessere SINUSITE CAUSE, SINTOMI E RIMEDI a cura della Dott.ssa Elena Chini - Medico Chirurgo e Specialista Neurologo in Formazione presso la facoltà di Medicina e Chirurgia di Siena La sinusite è un processo infiammatorio della mucosa che riveste internamente i seni paranasali, quattro piccole paia di cavità scavate nelle ossa del volto in corrispondenza degli zigomi, della fronte, della mascella e ai lati del naso. L’infiammazione viene causata da un aumento nella produzione di muco con ristagno all’interno delle cavità che diventano pertanto sito ideale per la crescita di microrganismi batterici giunti dalle cavità nasali o dalla via orofaringea. Esistono due forme di sinusite, acuta e cronica. Si parla si sinusite acuta quando i disturbi durano non più di 2-3 settimane, mentre la forma cronica può persistere per mesi e ricomparire periodicamente. Inoltre, nei casi in cui si ripetano tre o più episodi in un anno si è di fronte ad una sinusite ricorrente. In genere la sinusite compare in seguito a un forte raffreddore, che può avere origine virale, batterica, allergica, o può essere causato da funghi che colonizzano le prime vie respiratorie. Talvolta può essere riconducibile alla presenza di infezioni dentarie ( granulomi, ascessi) non adeguatamente curate, oppure può venire favorita da eventi traumatici (frattura delle ossa che delimitano i seni paranasali) o dalla presenza di difetti anatomici (deviazione del setto nasale, dalla ipertrofia dei turbinati oppure dalla presenza di polipi nasali). Inoltre anche fumo, inquinamento, immersioni subacquee e viaggi in alta quota sono dei fattori di rischio da tenere in considerazione. Il sintomo caratteristico della sinusite acuta è un dolore accentuato e localizzato alla zona dove ristagna il muco in corrispondenza più spesso alla radice del naso, agli zigomi, alla mascella, alle tempie, dietro e tra gli occhi; talvolta compare anche febbre, mal di testa, ostruzione nasale, abbondante secrezione di muco giallo-verdastro, gonfiore del volto, mal di gola ed otite, alterazione del gusto e dell’olfatto e alito cattivo. In particolare il dolore al viso caratterizza e distingue la sinusite da un normale raffreddore. La sinusite cronica dà 26 Wealth Planet magazine invece disturbi più sfumati ma costanti nel tempo, come sensazione di pesantezza della testa e difficoltà a respirare col naso. In presenza di febbre, difficoltà di respirazione, sangue nel muco e gonfiore al volto è indispensabile rivolgersi al medico, in modo da prevenire le complicanze più gravi che potrebbero insorgere, legate alla diffusione dell’infezione agli occhi, all’orecchio o, in casi estremamente rari, al cervello. Nelle persone asmatiche, la sinusite può determinare un aggravamento dei sintomi respiratori. Molto utili per combattere la sinusite sono le inalazioni di vapore caldo (aerosol), le irrigazioni con acque termali solforate, i suffumigi con oli essenziali di eucalipto e i lavaggi nasali con soluzione fisiologica; quest’ultima, in particolare, aiuta a detergere e disinfettare le mucose nasali. Tra i rimedi naturali può anche essere utile l’applicazione per 3 o 4 volte al giorno, per qualche minuto, di un asciugamano precedentemente immerso in acqua calda e strizzato, sopra naso, fronte e guance in modo da attivare la circolazione e il drenaggio del muco col calore. Per fluidificare il muco è anche utile bere molto durante il giorno; le tisane a base di liquirizia, finocchio, anice o salvia sono le più indicate per le loro forti qualità espettoranti, soprattutto con l’aggiunta abbondante di miele. Nel caso di sinusiti di natura allergica può essere opportuna l’assunzione di farmaci antistaminici sia per via topica (spray) sia orale, ovviamente su consiglio del medico. Per tenere a bada il dolore è inoltre possibile ricorrere ad antinfiammatori e analgesici. Le forme virali possono avere un’evoluzione spontaneamente favorevole; in questi casi la terapia si basa su farmaci sintomatici, quali antinfiammatori e mucolitici e decongestionanti nasali. Nelle forme batteriche potrebbe essere indicato l’utilizzo di antibiotici su indicazione rigorosamente medica, eventualmente associati a cortisonici e mucolitici anche per aerosol; la terapia deve essere assunta per periodi sufficienti ad eliminare totalmente l’infezione dai seni paranasali. Magazzino dinamico verticale per consegna immediata MABRO s.r.l. UTENSILERIA - ARTICOLI TECNICI NORMALIZZATI PER STAMPI RAPPRESENTANZE MACCHINE UTENSILI Strada delle Fratte, 3/M - int.4 06132 S.SISTO PERUGIA Tel. 075 5288648 - 075 5289396 Fax 075 5286721 [email protected] www.mabrosrl.it Salute, Bellezza e Benessere Salute, Bellezza e Benessere Lo sapevi che l’amore Fabiola Sacramati è il più potente allucinogeno al mondo? Psicologa, psicoterapeuta - Psicoterapia della Gestalt di gruppo, di coppia, individuale Quando ho iniziato ad interessarmi di psicologia stavo per terminare il corso di laurea in Scienze Economiche e Bancarie. Come mai, da una formazione così tecnica e specialistica, sono passata alla psicologia? Probabilmente per lo stesso motivo per cui molti si avvicinano agli studi di psicologia: per capire di più me stessa e per risolvere qualche conflitto interiore (tipico in una giovane donna con tante ambizioni e poca esperienza di vita)! Ero da sempre abituata ad avere a che fare con i numeri, con i conti, con i bilanci d’esercizio, con i budget finanziari… e con la psicologia mi si è aperto un mondo nuovo, ho intravisto nuovi orizzonti, nuove possibilità di vita e di soddisfazione. Questa cultura umanistica ed esistenziale è stata ossigeno puro per la mia mente! Avevo 24 anni, non avrei mai pensato che la psicologia e la psicoterapia potessero un giorno diventare, oltre ad una grande passione intellettuale, anche il mio “mestiere”. Mi sono specializzata in psicoterapia breve a Roma e dal 1989 sono iscritta all’Albo Professionale degli Psicologi e Psicoterapeuti. Nel 2001 ho preso un’altra specializzazione presso la Facoltà di Psicologia dell’Università Internazionale di San Pietroburgo. Ora, che sono una pluriventicinquenne penso di essere una donna professionalmente fortunata almeno per due motivi. 28 Wealth Planet magazine Il primo motivo è che faccio un lavoro che mi piace, che mi sono scelta tra i tanti possibili e per il quale mi sono preparata con dedizione e serietà. Non smetto mai di studiare, di aggiornarmi e di sperimentarmi su nuove applicazioni scientifiche. Il secondo motivo per cui mi sento fortunata è la “duplice” formazione, sia di carattere psico-clinico che di carattere organizzativo-aziendale: aver studiato economia e psicologia quasi contemporaneamente mi ha dato una marcia in più. Quando sono in azienda per una consulenza mi rendo conto di non avere alcuna difficoltà ad interpretare ogni situazione sia dal punto di vista economico-gestionale che dal punto di vista umano-relazionale. Insomma, sono una psicologa che sa leggere un bilancio. Un po’ strana come psicologa, vero? Anche la mia esperienza professionale ha seguito in qualche modo questo doppio filone. Prima di dedicarmi esclusivamente alla libera professione, ho maturato un’esperienza di lavoro alle dipendenze per oltre sette anni. Inizialmente ho lavorato per la società finanziaria del San Paolo (grande istituto bancario torinese), poi sono passata alla Confcommercio, dove ho rivestito ruoli di notevole responsabilità. In entrambi i casi, ho lavorato nella direzione risorse umane e nella formazione professionale, settori aziendali che mi hanno permesso di applicare nella pratica questa mia doppia formazione. In questi sette anni, tra l’altro, ho spesso cambiato sede di lavoro, ho vissuto a Firenze, Mestre, Milano, Torino e Roma. Onestamente devo confessare che non sono stati anni facili: a 30 anni ero una donna in carriera, arrivista e spietata, ma anche quell’esperienza mi è servita e mi ha insegnato molto. Oggi riconosco il grande valore del rispetto professionale, del confronto costruttivo, della meritocrazia e, soprattutto, del fare squadra. Secondo me, un’esperienza di lavoro alle dipendenze (e soprattutto in certi ambienti professionali) dovrebbero farla tutti coloro che vogliono occuparsi professionalmente di consulenza d’organizzazione: alcune particolari dinamiche psicologiche insite nei gruppi cosiddetti organizzati si possono capire fino in fondo solo se le hai vissute sulla tua pelle e ci hai versato il tuo sangue! Nel ’97 ho detto “basta!”. Ho dato le dimissioni e mi sono dedicata esclusivamente alla libera professione di psicoterapeuta e di formatoreconsulente d’organizzazione, lavorando – tra gli altri – anche per Gruppo Pragma, Inarcassa, Snam Petroli, Italgas, Telecom, OMA spa, APM spa. Molti imprenditori mi hanno scelta come consulente personale per lo sviluppo delle proprie capacità manageriali. Cervello umano sotto l’effetto di cocaina Cervello umano sotto l’effetto dell’innamoramento www.comunicareconvincere.com L’Umbria è la mia terra nativa ed è talmente bella e solare che non voglio rinunciarci. Ho una piccola casa in pietra nei pressi di un borgo del 1200 con una posizione panoramica stupenda, in collina tra gli ulivi. Ho 100 piante di olivo e produco un ottimo olio che puntualmente regalo agli amici. Sono molto contenta di fare un po’ di vita bucolica e anche al mio piccolo cane, Skipper, sembra piacere molto. Ho conosciuto Paolo circa 10 anni fa per una scommessa molto interessante per APM spa, una grande azienda di trasporti pubblici perugina. Fu un lavoro che ci impegnò per un anno intero. Mi ricordo che quando lo incontrai per la prima volta, pensai che sarebbe stato difficile lavorare bene insieme tanto eravamo diversi. Lui così informale con le sue cravatte dai colori improbabili, i capelli pettinati come Einstein e con i suoi modi così confidenziali. Io, al contrario, così impettita nei miei tallieur scuri indossati sempre con un filo di perle. Invece ci trovammo talmente bene che da quell’esperienza non ci siamo più separati. Abbiamo lavorato insieme per Caprai-Cruciani, Università dei Sapori, Umana Forma, Confartigianato, Confesercenti e Confapi. Abbiamo condiviso scommesse di particolare difficoltà, uscendone sempre alla grande, con piena soddisfazione nostra e dei nostri clienti. Dai nostri dialoghi animati di passione per il nostro lavoro è nata l’idea di mettere la nostra esperienza a disposizione di chiunque sia interessato. Non vogliamo essere i “maestri” di nessuno, per carità! Ma forse dopo 25 anni di professione e di confronto continuo con il mercato qualcosina l’abbiamo imparata. E visto che sul web molti si autoproclamano esperti di quello o quell’altro, abbiamo pensato. “Ma noi, che insieme facciamo mezzo secolo di esperienza professionale,perché non ci organizziamo per condividerla con altri?” Ed eccoci qua! Wealth Planet magazine 29 Salute, Bellezza e Benessere "Il più potente allucinogeno su questo pianeta si chiama amore. E' come una droga.Vedrai e ascolterai cose che non esistono.”. Scrive Paulo Coelho. “Ah, l’amore! Questo pazzo sentimento che…” Cantava Battisti qualche anno fa. E te? Hai mai preso una “sbandata” per un’altra persona? Hai mai pronunciato la fatidica frase “Sono pazza/o di te!”? Ebbene, se lo hai fatto, sappi che hai usato proprio le parole giuste! Amore: argomento complicato. Di amore ne parlano tutti, in qualunque cultura e in ogni angolo del pianeta. Dalle canzoncine melodiche ai trattati di filosofia. L’amore è qualcosa di molto potente ed è radicato profondamente nell’essere umano. Ma se le cose stanno così, come mai un sentimento così nobile come l’amore è spesso fonte di depressioni, di patologie maniacali? Come mai gran parte dei suicidi che avvengono in tutto il mondo sono dovuti a pene d’amore? Forse è giusto fare una distinzione tra il vero sentimento di amore e quello dell’innamoramento. Il primo è universale, è incondizionato, è una grande energia. Il secondo… E' un mezzo guaio! ! E’ importante sapere che quando un essere umano, maschio o femmine che sia, è nella fase dell’innamoramento, il suo comportamento assomiglia molto a quello di un soggetto psicotico. Da un punto di vista biochimico l’innamoramneto si avvicina molto all’abuso di sostanze stupefacenti. L’innamoramento dà una forma di dipendenza e di ossessione simile alla cocaina: la stessa euforia, lo stesso imbarazzo, l’esaltazione, le farfalle nello stomaco, le vertigini, le palpitazioni, il sudore, il balbettio. Gli studi sull'argomento hanno dimostrato che alcuni comportamenti durante le fasi iniziale dell'amore sono ripetitivi, compulsivi. Per esempio, cercare la persona amata decine di volte al giorno. Questi comportamenti sono collegati alla combinazione di bassi livelli di serotonina e alti livelli di ossitocina. Non è un caso che anche la depressione e i disordini alimentari abbiano lo stesso tipo di scompenso ormonale. Purtroppo non sto esagerando: le scansioni cerebrali di una persona sotto l’effetto di cocaina sono tremendamente simili a quelle di una persona in fase di innamoramento. Inoltre, come se non bastasse, nelle prime fasi dell'innamoramento, negli uomini sale il livello di ossitocina (l’ormone delle coccole e della tenerezza) e questo li rende molto più dolci e amorosi. Nelle donne, invece, aumenta il livello di testosterone (l’ormone dell’istinto sessuale) e questo le 30 Wealth Planet magazine rende molto più inclini al sesso. Quindi, nelle prime fasi dell'innamoramento si ha l'idea che l'uomo e la donna siano uguali e che si comportino nello stesso modo nei confronti della passionalità e del desiderio sessuale. Però… non dura molto! I livelli di testosterone e di ossitocina tornano alla posizione originale tra i 3 e i 9 mesi dopo l'inizio di una relazione. Questa cosa che fa pensare agli uomini che la sua amata si sia stancata del sesso e alle donne che il proprio uomo sia fissato con il sesso: molte relazioni finiscono proprio in questo punto. Ecco. Sapere queste cose ci aiuta a riprendere in mano il timone della situazione quando siamo in difficoltà per questioni di cuore. Sapere che il nostro sistema ormonale e cerebrale ci sta tenendo un tranello utile alla riproduzione della specie, ma non certo alla nostra serenità, ci aiuta a ridimensionare il fenomeno e a ridargli il suo giusto valore. Vuoi saperne di piu? www.iopossosulweb.it La Ricetta Ingredienti: Porzioni: 2 1/2 cavolfiore 1/2 tazza di panna 150g di groviera Sale e pepe q.b. Preparazione: Riscaldare il forno a 200°C. Separare le cimette del cavolfiore. Lessare in acqua salata per circa 10 minuti. Scolare bene. In una ciotola, mescolare la panna con il formaggio, sale e pepe. Disporre il cavolfiore in una pirofila da forno, in un singolo strato. Irrorare con la salsa. Cuocere in forno 25 minuti. Gratinare gli ultimi 5 minuti. 32 Wealth Planet magazine Prestige The Beauty Company Prestige The Beauty Company Prestige The Beauty Company Oggi una grande ed unica realtà per il successo in istituto e in barba alla crisi.... Con B.Shape l’Ultrashape Perfect Body Addio Grasso e Cellulite !! Grazie alla Radio-Frequenza Multipolare T.C.R. Capacitiva/Resistiva Total Body-Action e al Pressodrenatore Fisiologico Endodermico PRESTIGE ® BEAUTY - SUN - SPA & RESORT B.SHAPE PER UN CORPO PERFETTO Non è invasivo... Combatte solo le cellule di grasso... Non lascia segni o cicatrici... I risultati sono duraturi e stabili... Il trattamento è veloce.... Il trattamento non è doloroso... Tonifica & rassoda .... Drena & Modella le Gambe le Braccia e l’Addome ... 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Con il passare dei secoli, nel Medioevo al sale venivano attribuite proprietà magiche come per esempio la protezione dal male. Quest'ultima considerazione è giunta fino ai giorni nostri dove infatti sono rimasti alcuni detti e proverbi anche nel linguaggio moderno, come anche alcuni atteggiamenti scaramantici, come per esempio, buttarne un pugnetto dietro le spalle per scacciare le negatività, gettare il sale negli angoli delle stanze della casa o spargerlo davanti all’uscio domestico. Bisognerà aspettare il 1843 e gli studi del dottor Feliks Boczkowski, luminare polacco, che dopo diversi anni di studi mise per iscritto le proprietà del sale ed i dati che riguardavano l'assenza di malattie polmonari dei minatori delle cave di salgemma. Il dottor Boczkowski attribuì gli effetti curativi delle miniere di sale grazie alla presenza nelle stesse miniere di microelementi presenti nell’ambiente, la temperatura e l’umidità. In seguito il dott. Boczkowski iniziò ad effettuare l’ haloterapia facendo respirare ai suoi 40 Wealth Planet magazine pazienti i microelementi del sale. Si trattava però di sale contenente più del novanta percento di salgemma, elemento molto diverso dal sale che viene usato nelle nostre cucine. Il sale ha degli effetti benefici sulle vie respiratorie grazie alle sue proprietà antibatteriche, antinfiammatorie e mucolitiche. Secondo la Medicina Tradizionale Cinese il sale ha effetti benefici sul sistema energetico renale, quindi il sale si può utilizzare in caso di freddo, lombi che dolgono, arti ghiacciati anche in piena estate, gonfiore alle gambe e molto altro. Se abbiamo delle gambe gonfie e stanche possiamo fare un bel bagno con del sale marino integrale grosso, due o tre cucchiai. È necessario rimanere immersi per circa venti o trenta minuti e se decidiamo di fare il bagno con il sale almeno per due volte alla settimana, questo aiuterà con il tempo il drenaggio delle nostre gambe e ridarà tono e vigore ai nostri muscoli. Nel caso in cui ci sentiamo molto stanchi o abbiamo preso del freddo e dell’umido,si può fare un bell’impacco di sale grosso nella zona renale. Per tutte quelle persone che hanno difficoltà ad addormentarsi o che hanno gli arti sempre freddi o si sentono incredibilmente stanchi gli impacchi di sale caldo sono semplici, veloci, efficaci e danno molto sollievo. CORPO Aromaterapia Massaggi Trattamenti Sauna Tailandese Lettini Hammam su Letto a Vapore ESTETICA Cera Epilatoria Luce Pulsata Manicure e Pedicure Smalto Semipermanente Via Fosse Ardeatine, 8 - Ellera di Corciano - Perugia - Tel. 075 5170398 - cell. 338 9739824 - [email protected] www.eutonia.it Cultura e Società Donne e musica ai tempi di Carlo Gesualdo di Venosa a cura di Piera Mattei Diversamente da quanto afferma il vecchio adagio, certo non solo l'abito, ma anche l'abito fa il monaco, e quando si tratta di libri proprio l'abito, la copertina, dovrebbe condensarne l'identità. Pertanto sulla copertina di questo libro mi sarebbe piaciuto vedere invertite le dimensioni dei carattere del nome dell'autrice e del titolo. Ma soprattutto nel titolo vedrei volentieri uniformati i nomi di Carlo Gesualdo e quello delle “dame di Ferrara”. La figura di Carlo Gesualdo è diventata negli ultimi decenni molto popolare tra i cultori della musica del Cinque-Seicento. Ha contribuito a questa fama il carattere avventuroso della vita del Principe di Venosa, l'uccisione per vendicare l'adulterio, della moglie e dell'amante di lei, entrambi esponenti di nobilissime famiglie. Quindi la fuga, il secondo matrimonio, il ritorno nel castello di famiglia, a Gesualdo, il perdono del figlio. Ma più conta certamente l'eccezionalità di una passione per la musica che va ben oltre l'attività gentile e galante, complemento necessario al perfetto principe e uomo di corte e deriva dalla necessaria espressione di una sensibilità originalissima, tormentata, precorritrice moderne, per quanto ancora lontanissime, dissonanze. La tesi originale di Lina è che il breve soggiorno di Carlo Gesualdo a Ferrara per il suo secondo matrimonio con la principessa Eleonora d'Este e la familiarità con “ il Concerto delle dame” di quella corte abbia potentemente influenzato la seconda parte della produzione gesualdiana. Lina lo Giudice ha fatto un notevole lavoro di ricerca che ha reso poi fruibile mediante uno stile assai godibile, dove traspare il piacere e vorrei dire il divertimento di quella ricerca. Ha coniugato in questo libro due temi centrali al suo impegno intellettuale: la passione per la musica e l'indagine sul ruolo delle donne intellettuali, artisti e politiche, in tempi storici e al presente. Man mano che si procede nella lettura appare sempre più evidente che la storia di un singolo personaggio, anche se grande e avventurosa personalità e grandissimo e originale musicista, non basta al temperamento dell'autrice. Veniamo a scoprire sempre più una mente che tende all'enciclopedico, che mentre formula un'ipotesi ne ha presenti i rimandi e i contorni, gli antecedenti e vuole rendercene partecipi. Ne esce un affresco che, dai confini non molto estesi della vita di Carlo Gesualdo di Venosa (1566-1613), si allarga a comporre un vasto quadro storico che va risalendo agli inizi dell'età moderna e alla Riforma Protestante. A conferma dell'impulso e dell'intelligenza 42 Wealth Planet magazine enciclopedica dell'autrice, la seconda parte del libro si compone di quattro appendici che corrispondono a quattro dizionari. I primi due sono dei Musicisti contemporanei di Carlo Gesualdo e -parallelamente- delle Musiciste contemporanee al Principe. La terza e la quarta appendice contengono rispettivamente una piccola biografia delle Dame del Concerto di Ferrara e le biografie di alcune donne di potere in Italia tra il '500 e il '600. Completa l'apparato un glossario dei termini musicali. Questa visione in cui un'ipotesi sintetica si correda di strumenti analitici, questa intelligenza enciclopedica, che riassume e indica, rende il libro di Lina Lo Giudice uno strumento interessante per comprendere meglio, non tanto e non solo la musica di Carlo Gesualdo, quanto il complesso sviluppo di quella verso una sensibilità considerata moderna, dissonante anziché armoniosa. Più di tutto all'autrice interessa mettere nella giusta luce il generoso ma pressoché ignorato apporto della sensibilità delle donne alla grandezza dell'Arte. Cultura e Società a cura dell' Avv. Oreste Bisazza Terracini E’ stato ucciso un ladro colto sul fatto Ebbi occasione, molti anni fa di difendere l’uccisore di un rapinatore abbattuto in un conflitto a fuoco e l’imputato, un anziano commerciante, fu assolto. Entrambi fummo tristi e felici nello stesso tempo, il mio cliente ed io; per l’assoluzione in quanto capimmo che fosse stata pronunciata una sentenza legittima dignitosa per la libertà umana ed il diritto alla difesa di quanto il consorzio civile deve fare rispettare dall’altro lato, cliente ed avvocato avvertirono che la sacralità del diritto e del supremo bene della giustizio, aveva dovuto legalizzare lo spegnimento di una vita umana: ed ogni vita umana che muore è un mondo intero che muore con essa. Non conosco i particolari, i dettagli dell’episodio che il lettore mi espone per il commento, quindi esulo dalla fattispecie concreta ed esamino la fattispecie astratta per esprimere un’opinione altrettanto astratta: è moralmente lecito uccidere per difendere la proprietà? Proprietà protetta dalla costituzione italiana e da essa garantita? Non posso rispondere, perché ogni caso deve essere 44 Wealth Planet magazine considerato come a se stante. Negli Stati Uniti D’America, a certe condizioni certamente sarebbe stato lecito sparare ad un ladro trovato in casa a rubare e l’uccisore non sarebbe neppure stato portato a giudizio. Il quesito è di difficile soluzione ed implica delle riflessioni giuridiche e morali le quali imporrebbero una lunga disamina del tema. Certamente io non avrei ucciso e mi sarei limitato a cercare di consegnare il ladro ai carabinieri. Deve essere però considerata l’eventuale reazione del ladro che, se si fosse dato alla fuga, io avrei certamente lasciato fuggire senza sparargli addosso. Il gesto va in ogni caso esaminato nel contesto soggettivo, ambientale, sociale, emotivo nel quale si è verificato e, in ogni caso, va correlato con la proporzionalità della difesa del bene rapportato con l’entità dell’offesa. Alla fine del ragionamento concludo: pollice verso per l’omicida con ampio riconoscimento di tutte le eventuali attenuanti. à ELSA DE GIORGI Elsa de' Giorgi con Italo Calvino a Parigi durante il Capodanno del 1956 a cura del Dott. Anton Carlo Ponti Originaria di Bevagna, attrice famosa fra le due guerre, anche eccellente regista, scrittrice, poetessa e memorialista. Una donna eccezionale. La vicenda biografica di Elsa de’ Giorgi non ha nulla della normalità che si legge nelle vite della gente comune. Possiede tutti i segni della casualità, del valore, dell’avventura sia dello spirito sia del corpo. Una donna bellissima, affascinante e intelligente fuor di norma, se non fosse politicamente scorretto starei per dire di un’intelligenza maschile, come si ostinano numerosi commentatori. Per Enzo Biagi, raccogliendo una confidenza dell’amico e coraggioso partigiano Sandrino Contini Bonacossi (il marito di Elsa) la moglie, che lui continuava ad amare di amore vero, era una donna cattiva e fedifraga, se è attendibile, ma non è provato in modo definitivo, che se Sandrino fuggì a New York, all’improvviso, con il classico “esco a comprare le sigarette”, fu a causa del tradimento di lei con Italo Calvino. Ma procediamo con ordine, perché la vita di Elsa è davvero romanzesca, sembra scritta da un narratore dalla fantasia fervida. Invece non è che il prodotto del caso, dell’amore, della passione, dell’infedeltà, perfino della ragione.Elsa nasce a Pesaro il 26 gennaio nel 1914, (ma tenderà a calarsi l’età) dove il padre Celso è professore di liceo. Di cognome fa Giorgi Alberti, cognomi che appartengono a una famiglia di nobili di Bevagna e Camerino e patrizi di Spoleto e si dice discendente dal Beato Giacomo Bianconi, domenicano del Duecento, la cui madre Vanna era un’Alberti. Nasce e cresce bellissima e ad appena diciassette anni viene notata dal regista Mario Camerini (la dirige in T’amerò sempre, 1933) come possibile attrice e diva di quel cinema degli anni Trenta, spumeggiante e ottimista, 46 Wealth Planet magazine che passa sotto la sigla “dei telefoni bianchi”. Le fa compagnia in questa tendenza – per Mussolini il cinema era un’arma di propaganda formidabile – un’agguerrita schiera di attrici: Assia Noris, Luisa Ferida, Maria Mercader (la seconda moglie di Vittorio De Sica), Carla del Poggio (moglie di Alberto Lattuada), Maria Denis, Alida Valli, Doris Duranti (l’amante di Alessandro Pavolini, ministro della cultura popolare, appeso a piazzale Loreto, con il quale Elsa avrà uno scontro ideologico terribile che racconterà nel suo gran libro I coetanei). E Anna Magnani che le sarà amica sincera per tutta vita. In una lettera dalla California Annarella le scrive che “mi fa veramente tanta pena e tanto male sentirti ancora in pieno turbamento, devi farti ragione di aver perso Sandrino; quello che è successo è troppo brutto e non potresti più averlo accanto a te; vivresti come una condanna, perché è tutto cambiato, sporcato, ammuffito”. Ma chi è questo Sandrino? È il rampollo, nipote e affiliato di Vittoria e Alessandro Contini Bonacossi, ricchissimi mercanti d’arte e proprietari a Villa Vittoria di Roma sulla Nomentana di una strepitosa Collezione di dipinti antichi, fra cui: Cimabue, Velásquez, Goya, Tintoretto, Tiziano, Zurbáran (uno dei più bei quadri mai dipinti: Natura morta con arance e cedri, ne parla anche Janet Abramowicz, che l’ammirò a un pranzo cui era stata invitata con Giorgio Morandi), Piero della Francesca, Raffaello, Paolo Uccello, Duccio di Boninsegna, El Greco. La fortuna della coppia, lei (un metro e cinquantacinque di statura), popolana d’origini e lui (due metri) della piccola borghesia ebraica di Ancona, è tuttora un mistero. Si dice che avessero traffici innominabili, specie a Barcellona e in Argentina, ma non si dice pure che ogni grande ricchezza nasconde almeno un omicidio? Alessandro fu tuttavia nominato conte da Vittorio Emanuele III. Ma che Vittoria avesse un fiuto formidabile per intuire il capolavoro nelle botteghe antiquarie e dei robivecchi è indiscutibile e così che sapesse mercanteggiare da maga, come quando, alla presenza dello storico dell’arte Roberto Longhi (gli altri consulenti o corrispondenti erano Bernard Berenson, Cesare Gnudi, Federico Zeri), donna Vittoria pagò una altissima cifra a un mercante di Soho per due nature morte mediocri pur di accaparrarsi come omaggio una crosta che si rivelerà un Cimabue, scatenando quasi una guerra diplomatica fra Londra e Roma. Nel 1948 Elsa, famosa attrice, e il conte Sandrino Contini Bonacossi si sposano, non avranno figli, e la loro vita coniugale sarà piuttosto tranquilla. Elsa nel 1955 scrive e pubblica da Einaudi il suo bel diario-romanzo sulla dolce vita romana degli anni Trenta e Quaranta (I coetanei), in pieno trionfo fascista, vissuto fra Cinecittà e i gerarchi della corte di Edda e Galeazzo Ciano e fra i cinefili amici di Vittorio Mussolini. Il libro, prefato da Gaetano Salvemini, di cui Piero Chiara scriverà che è “da annoverarsi fra quelle poche opere di serio impegno che la letteratura del dopoguerra ha saputo costruire sulla confusa vicenda del ventennio e della Resistenza”, diviene un caso, motivo anche di scandalo, perché è sincero, impietoso, anche se colpisce perfino l’autrice che riconosce la fatuità di quel mondo leggero e disinvolto con la guerra alle porte, coi piedi sul ciglio del burrone e che assisté distratta alle leggi razziali del 1938. Non a caso riceve il Premio Viareggio. Galeotto fu il libro e chi lo scrisse. Italo Calvino, in futuro uno dei massimi scrittori italiani del Novecento, in quegli anni è redattore, o editor come si dice oggi, della casa editrice Einaudi. A lui tocca rivedere, mettere a punto il dattiloscritto. Si conoscono, si amano, intrecciano una relazione folgorante, lui a Torino e lei tra Firenze e Roma. Elsa ha 41 anni, Italo 32; Elsa ha amato molto e sa amare, Italo è ingenuo e inesperto, si butta nel fuoco della passione dove se non si brucerà le ali è perché la passione è breve, è l’amore a essere, talvolta, lungo. C’è una fotografia che ritrae i due amanti durante un capodanno a Parigi, sono colti di profilo, brindano con champagne (sicuramente Veuve Cliquot con cui li pasteggia) e l’immagine trasuda gioia di vivere e oblio dei fastidi del mondo, essi sono come in una bolla di sogno. La felicità è altrettanto breve, mentre la serenità può essere lunga. Sandrino una mattina del 1955 scompare e non dà notizie. Si è come smaterializzato. Elsa è distrutta per la perdita, sentimento, e per lo smacco, orgoglio ferito. Si saprà che Sandrino lavora per la Fondazione Kress a Washington, il cui fondatore, il magnate Samuel Kress è stato per decenni quasi l’unico cliente dei mitici nonni-genitori di Sandrino. E qui s’inserisce l’intricata vicenda, tutta italianissima, della Collezione, forte di quasi 200 opere del massimo pregio, che Vittoria e Alessandro avevano destinato allo Stato italiano, che i cugini negarono, mentre Sandrino era favorevole a rispettare la volontà dei testatori; ne nacque un contenzioso che vide, al solito, la gran parte dei capolavori prendere il volo dei mercati mondiali, l’Italia avere una modesta porzione. Gli Uffizi comprarono in seguito opere che avrebbero potuto avere in donazione. Poi, nel 1975, Sandrino fu trovato impiccato al filo del telefono nel residence di Washington dove viveva da solo, monacalmente. Fu decretato il suicidio, in tutta fretta, ma molti sospettano che si trattò di aver messo a tacere uno infornato sul traffico internazionale di opere d’arte. Elsa ci scriverà su un grosso tomo: l’eredità Contini Bonacossi. L’ambiguo rigore del vero (curato da Maria Grazia Rombaldi, la segretaria, nata a Bevagna), Mondadori, 1988, confutando teorie e documenti e denunciando troppi punti oscuri. . Elsa de' Giorgi con Amedeo Nazzari in “La grande luce. Montevergine” (Carlo Campogalliani, 1939) Tornando all’amore-passione stendhaliano fra Italo e Elsa, se è finito come tante cose umane, ha lasciato una scia di centinaia di lettere, specie dello scrittore, che forse non vedranno mai la luce, secretate dalla moglie e dalla figlia di Calvino. Le ha comprate da Elsa in difficoltà economica il Fondo Manoscritti fondato da Maria Corti all’Università di Pavia e non so se si possano neppure consultare, fino a settant’anni dalla morte del grande narratore. Nato a Santiago de Las Vegas, Cuba – dove i genitori, liguri, entrambi, botanici di professione, vivevano – il 15 ottobre 1923 e morto a Siena il 19 settembre 1985 per un ictus, Italo Calvino aveva trovato in Elsa una novità e sicurezze erotiche mai provate prima di allora, e questo lo esprime nel suo epistolario (400 lettere), come trapela nelle poche pubblicate, piene di passione, di amore riconoscente, di fedeltà. Ed Elsa? Tramontato il rapporto con Calvino, si dedica corpo e anima a decrittare la morte misteriosa di Sandrino, detta a Maria Grazia Rombaldi, la fida segretaria. Le pagine sull’eredità Contini Bonacossi turgida di capolavori evaporati, ripristina la villa al Circeo, e non l’aveva denominata così qualche nemico, una Circe? Forse Italo Calvino non confidò a Guido Piovene che “stare accanto a una donna occupando provvisoriamente il posto d’un altro, è vivere su un trapezio senza rete”? Il posto di Sandrino. Così anche Italo scomparve. Finché nel 1992, a quasi ottanta anni, dopo aver fondato a Bevagna negli anni Settanta una scuola di recitazione e di regia, concepisce l’idea di raccontare la storia dell’amore per Italo Calvino, e lo fa senza polemizzare con le censure e le malignità, e ne vien fuori un quadro sereno, senza rimpianti e rimorsi. Il libro si chiama Ho visto partire il tuo treno (Leonardo Editore, 1992), e prende il titolo da una frase di Calvino in una lettera, quando si vedevano a metà percorso fra Torino e Roma, viaggiando in treni che s’incrociavano fatalmente. Elsa muore a Roma il 12 settembre 1997, all’età di 83 anni ed è sepolta a Bevagna. Che cosa ha lasciato di sé questa donna d’eccezione? Che mai si accontentò della sola bellezza? Beh, ventiquattro film diretti da Soldati, Alberto Sordi, Alessandro Blasetti, Mario Camerini, Luigi Zampa e altri molti, decine di spettacoli teatrali con i maggiori attori (Renzo Ricci, Ruggero Ruggeri, Angelo Musco, Andreina Pagnani, Vittorio De Sica), la regia di un film molto bello: Sangue più Fango uguale Logos Passione, 1974, quattordici libri fra romanzi, poesia, saggistica. Aver partecipato nel 1975 a Salò o le 120 giornate di Sodoma, di Pier Paolo Pasolini, suo grande amico, com’erano suoi grandi sodali il grande poeta perugino Sandro Penna, Tullio Kezich, Massimo Bontempelli, Paola Masino, Rita Levi Montalcini, Alberto Moravia, Carlo Lizzani e centinaia di altri personaggi di primo piano. Si fa prima a dire quelli che non conosceva, questa donna eccezionale che fa onore all’Umbria e all’Italia. à Elsa de' Giorgi con il marito Sandrino Contini Bonacossi, primi anni Cinquanta Il tuo referente di fiducia per la fornitura di arredamento e macchine per ufficio. Arredamento Ufficio Fotocopiatori Multifunzioni Stampanti Computer Scanner Plotter L.I.M. www.multicopia.it Cultura e Società Cultura e Società I TRE SEGRETI DELLA VENDITA Dott. Paolo Sciamanna, Sale trainer MPV Italia SrL www.comunicareconvincere.com Nel ’87 il mio primo lavoro è stato in Barilla, un’icona mondiale nel settore dell’alimentazione. Sono rimasto in Barilla per cinque anni, ero responsabile vendite: gestivo venditori e curavo i contratti con la grande distribuzione. Prima nel nord est d’Italia, poi Umbria, Lazio e Toscana (fatturato: 25 miliardi di lire). Dopo la Barilla sono passato alla multinazionale francese Bongrain (quella del Camoscio d’Oro, per intenderci) dove ho collaborato a creare dal nulla la rete vendita del centro e del sud Italia, ho trovato i concessionari di zona e ho stipulato i contratti con la grande distribuzione. Successivamente ho maturato il desiderio di non lavorare più alle dipendenze di grandi aziende, ma di avviare una mia attività autonoma. Così ho iniziato ad occuparmi di consulenza e di formazione su quel vastissimo tema che è la tecnica di vendita e di persuasione. In sostanza, ho iniziato ad insegnare ad altri ciò che avevo sempre fatto piuttosto bene: vendere. La mia attività di consulente e formatore mi entusiasma moltissimo. Inoltre, mi permette di passare più tempo vicino ai figli che crescono. Ho ricevuto anche proposte di lavoro da altre grandi aziende. Proposte talmente allettanti che dire di no non è stato sempre facile. Però oggi, ripercorrendo la mia vita professionale, serenamente penso che, se tornassi indietro, rifarei tutto! Avendo tenuto traccia di quello che ho fatto, ormai sto a oltre 12.000 ore di formazione aziendale su 450 progetti diversi per circa 7.000 partecipanti. Niente male come esperienza, vero? Ancora oggi vivo in Umbria, a Perugia, nei pressi di un parco naturale stupendo sulle sponde del Tevere. Sicuramente l’Umbria non è un territorio particolarmente stimolante sotto il profilo professionale, non è un territorio dove si brilla per capacità imprenditoriale (comunque devo viaggiare spesso per lavoro), ma la qualità della 52 Wealth Planet magazine vita è ottima ed è molto tranquillizzante farci crescere i propri figli. In questi ultimi anni il mio interesse si è rivolto spesso all’Internet Marketing, l’ultima frontiera del marketing contemporaneo. A dir la verità, ho cominciato ad interessarmene da una quindicina di anni, quando ancora neanche si sapeva bene cosa fosse. Del resto usavo la posta elettronica già nel ’87, quando quasi nessuno ancora aveva il fax! Poi sono arrivati i blog, i social network, YouTube… E tutte le opportunità offerte dal web 2.0. Ho curato molte consulenze ad aziende che hanno voluto avviare attività di marketing in questo particolare ambito e ho tenuto anche diversi corsi di formazione sull’argomento, diventando per molti un punto di riferimento nel settore. Le tecniche di vendita non sono degli artifici per maghi e stregoni, partono dall’osservazione del comportamento umano. La psicologia, la comunicazione interpersonale, l’analisi dei bisogni, permettono di elaborare tecniche che aiutano le persone serie e motivate ad ottenere dei risultati nel lavoro di vendita. Cominciamo anche a sfatare un mito: VENDITORI SI NASCE! Non è vero! Le tecniche di vendita essendo delle tecniche si imparano, come guidare l’auto o suonare il pianoforte. È logico che ci siano persone più predisposte e che quindi arriveranno più naturalmente ad ottenere certi risultati, ma se si segue un metodo, ci si esercita, si mettono in pratica le tecniche apprese, con impegno e passione tutti posso migliorare in modo sorprendente ed ottenere risultati inaspettati nelle trattative di vendita. Quindi le tecniche di vendita sono un insieme di tecniche che partono dallo studio della natura umana: ma come si arriva a stabilire quali riescono ad essere più efficaci? Grazie proprio all’ osservazione, non solo della trattativa di vendita, ma del comportamento umano in generale. A questo punto sveliamo tre segreti della vendita: Primo segreto: non c’è mai la seconda occasione per fare la prima buona impressione! Quanto ci vuole a giudicare gli altri? E’ vero che il linguaggio del corpo forma la prima impressione? Bastano 7 secondi… I primi 7 secondi… Un attimo… Un battito di ciglia. Beh, è un po’ come il cibo! Basta un boccone. Quindi nel primissimo contatto con il potenziale cliente non si deve trascurare niente, il tono di voce, l’abbigliamento, il sorriso, le parole (e tanti altri piccoli dettagli) lasceranno un segno profondo nella mente di quella persona. Per cancellare una prima impressione negativa ne servono 8 positive, perciò meglio non perdere un’occasione così! Secondo segreto: coinvolgere più organi di senso. È scientificamente provato che qualsiasi persona, alla quale vengono date delle informazioni, ha la possibilità di apprendere di più, di capire di più e di memorizzare più rapidamente se vengono coinvolti altri organi di senso che non siano solo l’udito. Se il venditore oltre a parlare di un prodotto lo fa vedere, toccare, e a seconda del tipo di prodotto, anche annusare e assaggiare l’esperienza è più completa e permette di arrivare più rapidamente alla persuasione. Anche un semplice numero se viene solo detto… Svanisce nell’aria, ma se viene scritto bello grande su un foglio con un pennarello… Rimane in testa a lungo e colpisce di più. Terzo segreto: parlare bene dei concorrenti. Qualcuno penserà: “come darsi la zappa sui piedi!” In realtà una delle cose che colpiscono molto negativamente i clienti è sentire un venditore che si prodiga in critiche e illazioni sui concorrenti. Ma come si fa a parlare bene dei concorrenti e… Vincere? Basta lavorare sulle differenze! Facciamo un esempio: Invece di dire “Il pannello solare della ditta ALFA è un disastro; il nostro è straordinario!” E' meglio dire “Il nostro concorrente fa ottimi pannelli solari, per noi è stato veramente difficile superare i suoi risultati. Adesso le dimostro come ci siamo riusciti…” Con 3 segreti si diventa venditori? Certo che no, ce ne sono altri… 300.000! Ma era solo per dare un’idea di come le tecniche vendita siano un insieme di tanti piccoli mattoncini: linguaggio del corpo, competenze tecniche, organizzazione del à lavoro, etc… Vuoi saperne di piu? www.iopossosulweb.it Wealth Planet magazine 53 Marco Gubbiotti, l’uomo delle tre E: estro, energia, efficienza Da ragazzo di bottega, a Stilista Wella. a cura di Ingrid Bondi esperta in tecniche e scienze della comunicazione multimediale Poniamo a Marco Giubbiotti alcune domande: Come ha cominciato? Ho iniziato 30 anni fa facendo il barbiere in un piccola bottega della mia città, successivamente mi sono iscritto all’ Accademia Nazionale Acconciatori Modena (A.N.A.M.) e mi sono specializzato nella cura dell’immagine maschile. In seguito ho ampliato i miei studi e ho aperto nel 2005 il gruppo “Stile MaMi” a Perugia. Oggi, insieme ai miei collaboratori mi occupo di immagine e bellezza a 360 gradi e sono entrato a far parte del gruppo Wella per il quale svolgo l’attività di stilista e consulente. Quali, secondo Lei, sono state le caratteristiche che l’hanno portata a raggiungere il successo? “Nonostante faccia questo lavoro da 30 anni vivo ogni giorno come se fossi ancora un apprendista,. La forza che mi spinge ad andare avanti e a migliorarmi è la volontà di raggiungere grandi risultati mantenendo sempre il mio animo di ”bambino curioso”. 54 Wealth Planet magazine La ricetta del successo secondo la sua esperienza? La passione per il proprio lavoro e per la vita sono i sentimenti che stanno alla base di tutto. Se si vuole migliorare e raggiungere grandi risultati è necessario vivere la realtà e non perdere mai la concentrazione. Come ho già detto, mi sento ancora un apprendista, nonostante le 14 ore di lavoro al giorno nel tempo libero mi dedico allo studio di tecniche di comunicazione e manageriali. Essere imprenditori di se stessi è fondamentale, non basta avere una specializzazione, si deve essere sempre aggiornati e preparati. Grazie al gruppo Wella ho ampliato le mie conoscenze nel campo della comunicazione e del marketing, elementi essenziali per il buon andamento di un’attività commerciale di successo. Come si prepara ad un evento importante come le sfilate? Utilizza delle strategie particolari? Seguo sempre degli schemi ben precisi, i corsi di formazione che ho seguito mi hanno aiutato a creare una scaletta dettagliata. Il mio modo di agire cambia a seconda dell’evento di cui mi occupo, ma tutto è volto a dare sempre il meglio. Come si immagina nel futuro? Non vivo pensando al giorno dopo, ma penso sempre a quello che sarò l’ora dopo. Cerco sempre di conservare il bambino desideroso di apprendere che è in me e che mi ha dato la forza di arrivare dove sono ora. Sono un grande sognatore. à Vuoi saperne di piu? www.iopossosulweb.it ARCHI’S COMUNICAZIONE L’estro e’ una delle sue grandi qualita’ Marco infatti e’ un innovatore e un creativo, non ha paura di studiare e proporre nuovi tagli e nuovi look, lo fa con estrema naturalezza e passione. Lo accompagna una grande energia e vitalità’’, e’ un uomo instancabile sia sotto l’aspetto fisico che mentale, energia che diventa entusiasmo in ogni cosa che fa, sia grande che piccola, atteggiamento che cerca di trasmettere ai suoi collaboratori ed anche ai suoi allievi ed allieve. E’ un imprenditore efficiente, sa quello che vuole e sa come raggiungerlo, e’ un sognatore che una volta raggiunto un obiettivo, ne ha subito un altro pronto a cui arrivare. Cesap Vendita Gas S.R.L. Str. Rivolta Val Vitiano, uff. 13 06134, Ponte Felcino (Pg) 075/5005085 www.cesapgas.it Cultura e Società Storie di tutti i giorni, “volere e’ potere” nell’inventarsi un lavoro a cura di Teodolinda Gasparrini Il successo e’ una parola “indefinita” che non definisce cosa e neanche come. Il successo è soggettivo, in pochi si aspettano di diventare Presidente della Repubblica o Presidente del Senato, in molti si aspettano di poter realizzare i propri sogni. Ma come si fa a realizzare i sogni e arrivare al successo? Partiamo da alcuni esempi: da storie semplici, non sono leggende metropolitane ma fatti realmente accaduti dove la parola d'ordine per realizzare quello che vuoi è: impegnati! E' sulla bocca di tutti in questi giorni la storia di Giovanni Cafaro, un milanese di 42 anni, che si definisce “disoccupato-tuttofare”, lo so viene spontaneo un sorriso e qualcuno si domanderà: cosa significa disoccupato tutto fare? Il signore in questione, disoccupato a Milano, ha ideato un modo tutto suo per sopravvivere alla crisi: lui non si rassegna come molti e gli è balenata l'idea di “fare la fila per gli altri” in posta, in banca, e persino al supermercato. Un’ idea semplice e geniale ma in tanti sorrideranno e penseranno: che idea è? Facciamo un po’ di conti: la prestazione del signor Giovanni costa 10 euro. Se lui si prende l'impegno di fare la fila per 5 persone alla posta, appena arriva prende 5 numeri per un totale di 50 euro, anche se dovesse fare una fila di 3 ore, verrà sempre pagato meglio di un normale impiegato. Vi meravigliate? La fareste voi la fila di tre ore per 50 euro? Ora provate a ragionare in questo modo (ovvero secondo la logica del signor Giovanni): “Ho 42 anni, una famiglia sulle spalle, ho perso il lavoro, apro i giornali e comincio a sfogliare una per una le pagine di annunci di lavoro, io vorrei fare l'impiegato, non c'è una inserzione che corrisponda alla mia esperienza. Noto con apprensione che gli unici posti di lavoro sono per colf, badanti, o lavori che non so fare, non sono un tecnico specializzato e non ho la preparazione adatta. Cerco ancora, e trovo quello che cercavo, ma la richiesta del personale è rivolta a giovani in età di apprendistato, ecco che subentra una forma di depressione, ti senti inutile, ti senti frustrato, cosa darò domani ai miei figli da mangiare, invio curriculum a destra e a manca ma nessuno ti risponde”! Ti viene ancora da sorridere pensando all'idea di Giovanni Cafaro? Che differenze ci sono tra te e lui? Non molte, ma ne basta una sola: lui ha messo in pratica un'idea, ci ha creduto ed ha cominciato. Tu stai ancora pensando in maniera ormai obsoleta, da anni 80, dove il posto fisso era facile da trovare! I tempi sono cambiati, bisogna sapersi adattare alle circostanze e all’evoluzione 56 Wealth Planet magazine si acquista con un click! Il più grande web store d’Italia! delle tecnologie, alla globalizzazione e alla moltitudine di idee, razze e modi di vivere. Leggo ancora in internet, la storia di Joanna, ha perso anche lei il lavoro, una persona alla quale piace correre ed ama gli animali, è arrivata da RiccardoaAgostini cura di che Giuseppina non sapeva Ascione cosa fare, lui le ha dato il suggerimento di provare a chiedere ai suoi amici se avrebbero pagato per far correre i loro cani nel parco, lei ha colto il suggerimento ed ha trasformato le sue passioni in un lavoro: ora fa correre i cani dei suoi amici che sono diventati “clienti”, si guadagna da vivere divertendosi. Un'altra storia, appartiene ad un fotografo, Franco, che vista la crisi della fotografia a causa dell’avvento dei telefoni con fotocamera e della era digitale, aveva visto crollare il suo fatturato, si è reinventato, divenendo il fotografo ufficiale di tutte quelle donne straniere, che pur non belle, ambiscono a sposare un italiano, in poche parole, con dei fotoritocchi riesce a trasformare delle donne dal viso anonimo e scontato in delle vere e proprie “principesse”, è diventato cosi’ famoso fra questo tipo di persone che tutte lo cercano per ottenere questa “trasformazione”, inoltre quando esse si sposano, diventa il loro fotografo ufficiale. Sono casi fortuiti o fortunati? La fortuna qui non c'entra, quello che invece è importante per queste due persone, prese a caso dalle migliaia di storie di realizzazione, è la fiducia in se stessi e nelle proprie capacità. Per chi ha perso la fiducia in se stesso ma vuole recuperarla, non esistono miracoli, esiste il primo piccolo passo di volontà ed il volersi rialzare dopo una caduta, piu’ forte di prima! Vuoi saperne di piu? www.iopossosulweb.it La migliore qualità al miglior prezzo! Assistenza e consulenza gratuita Cultura e Società Cultura e Società Riccardo Agostini posta elettronica o per telefono piuttosto che di persona. È possibile che parlare davanti ad un pubblico, piccolo o grande che sia, vi incuta timore. È bene che sappiate che buone abilità di comunicazione sono un elemento imprescindibile per il successo. Un italiano, campione in Spagna di public-speaking “Non predico ma pratico” - Cambiare vita Il 60% delle persone che partecipa ai miei incontri vuole cambiare vita, per questo motivo la prima domanda che rivolgo è “siete bravi a disegnare?” Mi guardano sorpresi ma, prima che proferiscano parola, li invito a prendere un foglio e disegnare un cerchio; poi gli chiedo di dividere il cerchio in 10 spicchi ed assegnare ad ogni spicchio un area della loro vita. (Fa parte del team di MPV Italia srl.) - L'Amore ai due Poli "Stai vivendo la vita desiderata? Ci stai provando"? Vincere la timidezza e riuscire a parlare in pubblico, una cosa che vorrebbero tutti fare, ma in cui pochi riescono. Capita nella vita di dover intervenire, in un dibattito, in una cena, anche fra amici che avete voglia di dire qualcosa, una vostra idea, una vostra opinione, o anche perchè no una barzelletta, ma non ci riuscite, qualcosa vi blocca, quel qualcosa si chiama paura di sbagliare, paura di fare brutta figura, paura di non riuscire, paura della derisione. Non vi escono le parole e tutto finisce li, per gli altri, ma per voi, nella vostra mente, si aggiunge un altro fallimento. Fallimento dopo fallimento, ecco che la convinzione di non essere nessuno, di essere un incapace, si trasforma in cosa reale e non superabile. Nulla di più errato, riuscire a superare tutto ciò è possibile. Non sono uno psicologo ma un Life Aiuto le persone a vivere il presente guardando al futuro. Lo psicologo si occupa di risolvere i problemi del passato che non ti permettono di vivere bene il presente. Io mi occupo dei problemi del presente che ti impediscono di fare piani per il futuro. La mia strategia permette di operare un cambiamento personale e consente di migliorare le proprie potenzialità e raggiungere i propri obiettivi. È mio compito scoprire ed insegnare quali sono le potenzialità che risiedono in ognuno di noi e come utilizzare. So che quanto affermo può risultare strano e per questo ti invito a scoprire cosa posso fare per te. Potrebbe essere l'occasione per risolvere i tuoi problemi. Ecco le affermazioni di Riccardo: Tutti possono Parlare in Pubblico. Ti assicuro che hai tutte le abilità per parlare in modo rilassato e convincente di fronte ad una platea. Dentro di te risiede un grande oratore, io posso aiutarti a trovarlo. Perche' credo che tu possa diventare un buon oratore? Perché la mia esperienza come formatore mi ha permesso di scoprire che ogni persona è dotata di grandi abilità comunicative. Perché non hai scoperto le tue abilità? Il motivo principale è dovuto alla mancanza di fiducia. Come puoi ottenere la fiducia in te stesso e parlare davanti al pubblico? Ti serve una tecnica di oratoria e molta pratica. Riccardo Agostini è un life coach, di se stesso dice: 58 Wealth Planet magazine - Trasformazione dei Comportamenti - Trasformazioni delle Emozioni - Trasformazione delle Convinzioni Una storia d'amore e di amicizia che ricarica il lettore di energia positiva, con affermazioni, riflessioni ed interrogativi che potranno cambiare la sua vita. L'amore ai due poli ottiene il Diploma d'onore al Premio San Valentino 2012 (Terni) Come posso aiutarti: - Team Building - Creare un Team Scoprirai quali sono gli ostacoli che ti limitano e apprenderai una tecnica per superarli e migliorare ogni ambito della tua vita: L’obiettivo di questa dispensa è introdurre i processi chiave che guidano un Leader nella selezione e formazione del Team. Coach. Il Life Coach non crea di pendenza: Riesco ad aiutare le persone a raggiungere i risultati desiderati nell'arco di 8 incontri (valore medio). Gli incontri avvengono una volta ogni 30 giorni e nel tempo che separa un incontro dall'altro, il cliente passerà all'azione e compirà i passi da lui stabiliti per il raggiungimento del suo obiettivo. Io non ti lascio solo; contatto i clienti via email o sms ogni settimana per sapere come procede il nostro progetto Perche' posso aiutarti: Ho ottenuto il certificato di Esperto in Coaching presso Istituto Europeo di Coaching accreditato da ASESCO (Asociaciòn Española de Coaching) ed ECA (Advanced Training and Education). I corsi di formazione che ho seguito rispettano gli standard formativi stabiliti da ICF (International Coaching Federation). Le mie aree di specializzazione sono: - Sconfiggere l'ansia Migliorare l'autostima Vincere l'insicurezza Combattere la timidezza Superare la paura Ogni persona, nel 93% dei casi riesce a superarsi e raggiungere i propri obiettivi. Con chi ho collaborato: m Un Team è formato da un gruppo di persone che lavorano insieme per raggiungere degli obiettivi. I membri di un Team condividono la responsabilità delle proprie mansioni e dipendono gli uni dagli altri per il raggiungimento degli obiettivi stabiliti. Lavorare in Team è il modo più efficace per un’azienda per perseguire la sua missione e raggiungere gli obiettivi prefissati. à Vuoi saperne di piu? www.iopossosulweb.it Le mie abilità come Life Coach sono apprezzate a livello nazionale ed internazionale: - Ericsson - www.ericsson.com BNL (Banca Nazionale de Lavoro) - www.bnl.it RedThred - www.redthread.it IEC - www.institutoeuropeodecoaching.com Alphega - www.alphega.com Riccardo ha scritto anche quattro libri: - Parlare in Pubblico o - Primi passi di public speaking g È possibile che vi sentiate a vostro agio comunicando per Wealth Planet magazine 59 Cultura e Società a cura di Roberto Formica Vuoi saperne di piu? xxx/jpqpttptvmxfc/ju 60 Wealth Planet magazine Wealth Planet magazine 61 Cultura e Società Cultura e Società Anna Maria Biagini Con Con ilil libro libro di di favole favole “Il “Il mondo mondo di di Babudrus” Babudrus” edito edito da da Florence Art Edizioni, è iniziata questa nuova avventura Florence Art Edizioni, è iniziata questa nuova avventura sulla sulla carta carta stampata stampata di di Annamaria Annamaria Biagini Biagini (scenografa (scenografa costumista pittrice), autrice ed illustratrice costumista pittrice), autrice ed illustratrice del del variopinto variopinto libretto. libretto. a cura di Silvia Tozzi Come Come nasce nasce questo questo progetto? progetto? Scenografa Costumista, pittrice, lavora nel teatro dal 1985 Tra le sue più importanti collaborazioni si annoverano quelle con la costumista Vera Marzot e il maestro Lindsay Kemp in varie produzioni, anche all’interno del Maggio Musicale Fiorentino. Ha lavorato per i principali teatri italiani di Milano, Genova, Bari, Roma, Firenze e in progetti quali “Città lirica” Pisa, Lucca, Livorno con il maestro Alberto Paloscia e Festival Pucciniano in varie stagioni liriche, rivestendo incarichi da costumista ad assistente ai costumi fino a responsabile del reparto costumi sotto la direzione di alcuni tra i più grandi maestri del panorama teatrale internazionale. Per lungo tempo ha collaborato con l’Università degli Studi di Firenze all’interno prima della facoltà di LETTERE, poi della facoltà di ARCHITETTURA nel corso di laurea di Progettazione della moda per il curriculum prodotti dello SPETTACOLO, svolgendo docenze sulla progettazione del costume teatrale. Data la molteplicità della sua formazione: nella pittura alla scuola del prestigioso maestro Giancarlo Cocchia, con Sebastiano Trovato allieva di scultura e infine scenografa sotto la direzione di Ferdinando Ghelli, alterna la sua attività di costumista a quella di pittrice già annoverando nel suo curriculum varie mostre. Si sono occupati di lei alcuni critici fra cui il prof.re Pierfrancesco Listri. L’idea L’idea di di scrivere scrivere delle delle storie storie mi mi ha ha sempre sempre affascinato affascinato sin sin da bambina. Ho sempre avuto un diario che da bambina. Ho sempre avuto un diario che regolarmente regolarmente riempivo riempivo di di scritte scritte ee disegni. disegni. Raccontare Raccontare storie storie èè sempre sempre stato per me molto interessante per comunicare stato per me molto interessante per comunicare le le mie mie emozioni ed esperienze fatte. La metafora, la parabola emozioni ed esperienze fatte. La metafora, la parabola ee l’esempio l’esempio mi mi hanno hanno sempre sempre interessato interessato proprio proprio come come mezzi mezzi educativi e comunicativi. Con il tempo sono poi educativi e comunicativi. Con il tempo sono poi approdata approdata alla alla favola favola come come mezzo mezzo più più idoneo idoneo a a rappresentare rappresentare meglio meglio ilil mio mondo artistico. Dopo aver scritto mio mondo artistico. Dopo aver scritto tantissime tantissime fiabe fiabe grazie grazie alla alla Florence Florence Art Art Edizioni, Edizioni, ho ho deciso deciso di di pubblicarne pubblicarne almeno almeno tre tre tutte tutte da da me me riccamente riccamente illustrate. illustrate. II racconti racconti sono sono rivolti ai bambini ma anche con una particolare rivolti ai bambini ma anche con una particolare attenzione attenzione agli agli adulti adulti che che di di solito solito si si trovano trovano poi poi a a doverli doverli leggere leggere ai propri figli. Fiabe quindi, ma con sviluppi ai propri figli. Fiabe quindi, ma con sviluppi che che non non disdegnano disdegnano una una lettura lettura più più adulta. adulta. Siamo Siamo curiosi… curiosi… Ci Ci può può anticipare anticipare qualcosa qualcosa di di queste queste fiabe? fiabe? IlIl libro, libro, quindi, quindi, èè una una conseguenza conseguenza logica logica della della sua sua opera opera artistica. artistica. Certamente, Certamente, difatti difatti le le ambientazioni ambientazioni surreali surreali fanno fanno parte parte del del mio lavoro artistico. Un lavoro che si svolge su vari mio lavoro artistico. Un lavoro che si svolge su vari fronti: fronti: nel nel teatro, teatro, nella nella scuola, scuola, nell’arte nell’arte ee ora ora anche anche nella nella fiaba. fiaba. Ogni cosa è collegata e consequenziale. Non Ogni cosa è collegata e consequenziale. Non potrebbe potrebbe esistere esistere la la mia mia pittura pittura senza senza aver aver studiato studiato ee lavorato lavorato nel nel mondo immaginifico dello spettacolo. La scuola mondo immaginifico dello spettacolo. La scuola poi poi mi mi ha ha portato portato sicuramente sicuramente ad ad avere avere un’attenzione un’attenzione verso verso ii bambini bambini ee ii giovani giovani ee ilil loro loro mondo mondo a a volte volte da da noi noi adulti adulti dimenticato. Perciò la Fiaba che fa parte pienamente dimenticato. Perciò la Fiaba che fa parte pienamente del del mio mio lavoro lavoro artistico artistico trova trova una una sua sua giusta giusta collocazione. collocazione. Con Con essa essa esprimo esprimo la la mia mia arte arte attraverso attraverso la la scrittura scrittura ee le le illustrazioni aiutandomi a comunicare questo illustrazioni aiutandomi a comunicare questo mondo mondo surreale surreale che che èè Babudrus. Babudrus. Possiamo si alterna Possiamo dire dire quindi quindi che che la la sua sua attività attività artistica artistica si alterna su più fronti. Quale però preferisce? su più fronti. Quale però preferisce? Io Io sono sono un’artista un’artista eclettica eclettica ee questa questa poliedricità poliedricità èè la la caratteristica forse più spiccata del mio carattere caratteristica forse più spiccata del mio carattere artistico. artistico. Non Non si si possono possono quindi quindi scindere scindere le le varie varie esperienze esperienze nei nei diversi settori artistici. Tutto fa parte della mia diversi settori artistici. Tutto fa parte della mia arte arte ee tutto tutto èè consequenziale. consequenziale. Tutto Tutto serve serve ed ed èè servito servito a a creare creare questo questo mondo in cui io lavoro. mondo in cui io lavoro. Ogni Ogni racconto racconto affronta affronta un un tema tema vicino vicino al al mondo mondo dell’infanzia: la diversità, la comunicazione, l’amore. dell’infanzia: la diversità, la comunicazione, l’amore. Tutti Tutti temi temi che che già già dai dai bambini bambini sono sono affrontati affrontati ee vissuti. vissuti. Questi Questi temi temi vengono vengono inseriti inseriti in in un un mondo mondo di di favola, favola, un un mondo mondo surreale, un mondo fantastico, Babudrus appunto. surreale, un mondo fantastico, Babudrus appunto. Alcune opere sono visibili su: www.myspace.com/annamariabiagini Da qualche tempo si dedica anche alla scrittura di racconti per bambini, alle illustrazioni e sovente presta la sua collaborazione presso il centro di Formazione del Maggio Musicale Fiorentino svolgendo docenze su argomenti riguardanti il costume nello spettacolo. Tra le gallerie di riferimento indichiamo: Via Raffaele Cadorna, 28 - 00187 Roma Tel. +39 06 60658125 Apertura no-stop da lunedì a venerdì 11:00-19:30 62 Wealth Planet magazine Arriviamo Arriviamo quindi quindi a a questa questa parola: parola: che che cosa cosa è èo o cosa cosa vuol vuol dire Babudrus? dire Babudrus? Babudrus Babudrus èè ilil mio mio mondo mondo artistico. artistico. E’ E’ un un termine termine da da me coniato per rappresentare un mondo impossibile, me coniato per rappresentare un mondo impossibile, un’architettura un’architettura irreale, irreale, fantastica fantastica che che incanta incanta ee sconcerta sconcerta l’uomo affascinato dal surreale e, al l’uomo affascinato dal surreale e, al tempo tempo stesso, stesso, ne ne soddisfa soddisfa ilil suo suo bisogno bisogno di di ordine ordine ee di di equilibrio. equilibrio. Babudrus Babudrus èè tutto tutto ciò ciò che che di di bambino bambino risiede risiede in in noi. noi. E’ E’ la la nostra nostra infanzia, infanzia, la nostra leggerezza, la nostra stupenda la nostra leggerezza, la nostra stupenda fragilità fragilità che che ci ci permette di esternare i più bei sentimenti umani. permette di esternare i più bei sentimenti umani. Tutto Tutto questo questo può può essere essere visto visto nelle nelle mie mie opere opere artistiche artistiche che che appartengono all’immaginario e fanno riemergere appartengono all’immaginario e fanno riemergere ricordi ricordi lontani, lontani, sensazioni, sensazioni, sogni, sogni, fiabe, fiabe, racconti racconti ambientati ambientati in in un un mondo quasi metafisico che vive però di realtà quotidiana. mondo quasi metafisico che vive però di realtà quotidiana. In In Babudrus Babudrus c’è c’è tutto tutto ilil creato, creato, tutta tutta la la natura natura terrena terrena ee celeste: alberi, fiori, foreste, stelle. L’incanto nasce celeste: alberi, fiori, foreste, stelle. L’incanto nasce proprio proprio da da questa questa atmosfera atmosfera immaginifica, immaginifica, fiabesca fiabesca ee metafisica metafisica ottenuta ottenuta attraverso attraverso l’uso l’uso di di elementi elementi del del reale reale noti noti aa noi noi tutti. tutti. Wealth Planet magazine 63 Garanzia e Qualità del Costruire SETTORI OPERATIVI Via Tiburtina 1166 - 00156 - Roma - Tel. 06/83778239 - Fax. 06/83778241 www.pmbcostruzioni.com - [email protected] √ Ristrutturazioni appartamenti ed edifici √ Nuove costruzioni residenziali e commerciali √ Opere di urbanizzazione √ Impianti elettrici e meccanici √ Valutazioni immobiliari ed energetiche √ Direzione Lavori e progettazione architettonica Spazio aperto - Diritto e Tutela del Cittadino IL FUNDING INTERNAZIONALE a cura dell’Avvocato Pier Paolo Poggioni Esperto in Diritto di Impresa, Docente Universitario Una delle opportunità di reperimento di liquidità delle imprese (funding) è rappresentata dalla emissione di obbligazioni da parte delle imprese sia sul mercato interno che su quello internazionale. Quet’ultimo ha raggiunto una sempre maggiore diffusione e si esprime attraverso la emissione di bonds sul mercato internazionale; in questo caso, la normativa di regolamentazione di riferimento è estera, con una prevalenza per quella inglese. Come ogni obbligazione, normalmente il bond internazionale, sottoscritto dagli investitori, garantisce a questi ultimi la percezione degli interessi e il rimborso del capitale alla scadenza (maturity date). In alcuni casi, tuttavia, la società emittente ritira le obbligazioni dal mercato prima della scadenza, acquistandole o sostituendole con obbligazioni di nuova emissione. Uno degli strumenti adottati per la attuazione della citata sostituzione, è la offerta pubblica di scambio. In tale ottica, vanno prese in considerazione due direttive comunitarie e cioè la Direttiva 2003/71, disciplinante il prospetto da pubblicare per l’offerta pubblica o l’ammissione alla negoziazione di strumenti finanziari (“Direttiva Prospetto”) nonché la Direttiva 2004/25 (“Direttiva OPA”). La Direttiva Prospetto disciplina l’armonizzazione dei requisiti relativi alla redazione, approvazione e diffusione del documento pubblicitario teso a sollecitare l’investimento. Parallelamente, le legislazioni nazionali prevedono la disciplina anche delle sollecitazioni al disinvestimento. La Direttiva Prospetto è applicabile agli strumenti finanziari emessi sia dalle società aventi sede negli stati facenti parte dell’Unione Europea, sia da società aventi sede in stati terzi qualora l’offerta sia rivolta ad un pubblico residente o domiciliato in uno stato dell’Unione oppure siano ammessi alla negoziazione in un mercato regolamentato che ha sede od opera in uno stato membro. Il mercato italiano – analogamente ad altri settori – è ritenuto eccessivamente complicato dal punto di visto normativo e ciò ha determinato l’emarginazione del nostro paese da alcune offerte di scambio. In tali situazioni, gli offerenti, omettendo di informare gli organi di controllo (CONSOB), hanno escluso gli investitori italiani dalla offerta di scambio, assumendo, quale giustificazione, la eccessiva onerosità delle procedure imposte. Ciò è accaduto, per esempio, nel caso dei bond emessi dalla British Airport Authority. In tale caso, gli investitori italiani avrebbero dovuto accontentarsi del risultato della vendita di titoli “in transito” (escrow right) nei quali le vecchie obbligazioni erano state nel frattempo concambiate. Tale scenario, conferma, ancora una volta, come l’eccessiva complessità e, spesso, la difficile intelligibilità delle norme, spaventano e allontanano gli operatori internazionali. Se a ciò si aggiunge la tristemente nota condizione in cui versa la giustizia, caratterizzata da lentezza e incertezza, ben si comprende come il nostro paese vedrà accentuato il suo sostanziale isolamento internazionale. Info: [email protected] Generali Italia S.p.A. - Ag. Principale di Perugia Rapp.Procuratori: Chiavatti G.F. - Barbero S. - Polpetti o Polpettini S. Via Sicilia 7 - 06128 Perugia - Tel. 075/5056235 - Fax 075/5053820 [email protected] 66 Wealth Planet magazine 1 2 3 4 5 6 7 8 9 * 0# Spazio aperto - Turismo PORTOGALLO CHE CI FACCIO QUI? a cura di Giorgio Pippi Nasce una rubrica di viaggi che si propone di suggerire o suscitare curiosità e voglia d’imitazione nel lettore, che dovrà fidarsi dell’estensore delle righe che seguono. Perfino nel titolo questo appuntamento con la memoria prende spunto dal grande viaggiatore e scrittore Bruce Chatwin (1940-1989), maestro inarrivabile nei suoi libri, compreso il capolavoro Che ci faccio qui? Un'esperienza antropologica: così potremmo azzardare una definizione del viaggio. Partire: gli atti che precedono e completano la partenza. La consapevolezza della sfida, la sensazione che sperimenteremo durante il viaggio stesso cose che in qualche modo ci modificheranno. Avviarsi: presa d'atto di ciò che abitualmente ci circonda tutti i giorni e che, magari, talvolta viviamo come un'oppressione. Fermarsi: godimento responsabile e verifica delle premesse iniziali. Tornare: consapevolezza delle "libertà" scoperte e vissute nella fase itinerante. Interiorizzazione. Con questi riflessioni in mente stavo sistemando alcuni giorni or sono carte, guide, appunti di viaggi intrapresi negli anni. In particolare mi piacerebbe condividere alcune riflessioni su alcuni luoghi che hanno assunto, nel tempo, per me un rilievo particolare. 68 Wealth Planet magazine Tra gli appunti di un altro viaggio che mi ha dato tanto ho ritrovato un Certificato scritto in bella, rilasciatomi al faro di Cabo da Roca alcuni anni or sono. Sì, un bel Certificato della Camara Municipal di Sintra (Municipio di cui Cabo da Roca è frazione, Sintra era un tempo sede estiva della Casa reale portoghese e dal 1995 è stata dichiarata patrimonio culturale dell’Umanità) e che attesta che ho raggiunto il punto più occidentale d’Europa, 38° 47 di latitudine Nord, 9° 30 di longitudine Ovest, a 140 m sul livello del mare, in Portogallo. E sul certificato ho riletto le famose parole del grande Poeta lusitano Luis Vaz de Camöes (l‘autore de i Lusiadi, che è stato definito l’Eneide dei Portoghesi): “onde a terra se acaba e o mar começa e onde palpita o Espìrito da Fé e da Aventura que levou as Caravelas de Portugal em busca de novos mundos para o mundo“. Con il prezioso aiuto di Piero Ceccucci, docente di Lingua e Letteratura Portoghese e Brasiliana all’Università di Firenze nonché traduttore di Fernando Pessoa, assieme agli amici di sempre abbiamo veramente vissuto un momento di grande intensità. Mi aveva già ben predisposto nei confronti dei Portoghesi il modo come erano soliti descriversi: Descubridores. Anche se potrebbe essere oggetto di ampie disquisizioni, anzi diciamo pure di polemiche, ho sempre trovato questo termine più appropriato rispetto a quello di Conquistadores. Questo piccolo e allo stesso tempo grande popolo, ai margini d’Europa da ogni punto di vista, che a un dato “tornante” della propria Storia, si avventura per mare e fa grandi scoperte. Nella zona di Belém, vicino allo sbocco del fiume Tago nell’Oceano Atlantico, più o meno nel luogo da dove partivano le spedizioni dei grandi navigatori portoghesi c’è un luogo magico: il Mosteiro dos Jeronimos (il Monastero dei Girolamini). Un po’ Monastero, un po’ Pantheon della Nazione, questa enorme struttura (dal 1983 dichiarata dall’Unesco Patrimonio dell’Umanità), formatasi nel corso dei secoli colpisce il visitatore per la straordinaria ricchezza della Igreja de Santa Maria (la Chiesa di Santa Maria) e del doppio ordine sovrapposto del cortile (considerato uno dei più belli al mondo) in puro stile gotico manuelino (da Manuel I, il re che ne avviò la costruzione sulla base di una vecchia cappella che sorgeva sulle rive del Tago e che era da sempre il luogo di raccoglimento e preghiera dei naviganti che si accingevano ad affrontare il mare). Entrando in Chiesa, ai lati del portale occidentale, si trovano le tombe nientemeno che di Vasco de Gama, il grande navigatore e, dall’altro lato, simmetrica, quella del Cantore delle sue gesta, il già citato Luis Vaz de Camöes . Più oltre le tombe di vari membri della Casa reale, tra cui Manuel I. E che dire dell ‘ emozione di fermarsi, aggirandosi per il livello inferiore del chiostro, sotto un arco di ghirlande di foglie di quercia e di ghiande , e realizzare che sei di fronte al sacello che racchiude dal 1985 (cinquantenario della morte), i resti del grande scrittore Fernando Pessoa. Rientrando poi in Chiesa dal livello superiore del chiostro, nel matroneo per la precisione, si gode di una visione spettacolare dell’intero ambiente. La verticalità del colonnato, tipica dello stile gotico, ci ha subito fatto pensare alla possibile origine dell’ardita e complessa tettoia disegnata dall’Architetto Santiago Calatrava per la copertura della nuova, grande Estação de Oriente (stazione orientale) realizzata nell’ambito dei lavori per l’Esposizione Universale del 1998 sempre sulle rive del Tago, qualche chilometro più a nord est in un luogo precedentemente occupato da vecchi insediamenti industriali e impianti portuali dismessi. La Stazione orientale non è di certo l’unica infrastruttura che l’Esposizione Universale del 1998 lasciò in dote alla Capitale lusitana. Una rete di linee metropolitane articolata e capillare : un’operazione di prim’ordine che ha rivisitato e completato l’originario impianto. Il lungo ponte dedicato, ancora una volta a Vasco de Gama, che si staglia al di là del Tago va a completare il sistema autostradale tangenziale alla città. Va detto che tutta la Città di Lisbona può ora godere di una vasta zona residenziale, commerciale, ricreativa (basti pensare solo all’imponente e spettacolare Oceanario) di assoluto rilievo. Tornando verso la Città storica non ci si può non fermare , sempre in riva all’onnipresente Tago, ad ammirare la grande Praça do Comercio, cuore della Baixa e fulcro della ricostruzione cittadina voluta dal Marchese de Pombal, primo ministro del re Josè I, dopo il disastroso terremoto del 1755. Piazza che si apre, per l’appunto, sull’acqua. Luogo di grande respiro e bellezza, accomuna Lisbona ad almeno altre due città europee: l’apertura della piazza sull’acqua rimanda immediatamente alle suggestioni di Trieste e di San Pietroburgo. Mi accorgo, però, che mi sto facendo prendere un po’ la mano. Potremo riprendere, se alle nostre lettrici e ai nostri lettori sembrerà di qualche interesse, e approfondire alcuni dei filoni qui appena accennati, sui prossimi numeri. A presto. Wealth Planet magazine 69 Spazio aperto - Sport Sabato 1 e domenica 2 marzo a Pieve di Cento (BO), sotto l’egida dell’Associazione Italiana Ju-Jitsu & A.D., si è disputato il 26° Campionato Italiano, specialità “Fighting” e “Ne-Waza. 430 i partecipanti, appartenenti a 29 società convenute da tutta Italia, suddivisi per sesso, fasce di età e di peso. La squadra del G.S. Ju-Jitsu Perugia, accompagnata dagli allenatori Paolo Palma, Marco Facincani e Raffaele Calzoni ha così arricchito il proprio palmarés: 6 medaglie d’oro, 2 d’argento, 3 di bronzo. Da sinistra verso destra: Accasciati: Istr. Raffaele Calzoni, Alessandro Saioni, Andrea Calzoni, Jessica Scricciolo, Nicholas Dottori e Alessandra Cerbini; In piedi: Mº Paolo Palma, Mº Marco Facincani, Marinella Chiocci, Gian Luca Ballabio, Alessio Scricciolo, Danilo Baldelli, Edoardo Centamori, Benedetta Zenzero, M° Piero Rovigatti e Mº Massimo Bistocchi. Fighting System (tecniche di percussione-calci e pugni, lotta in piedi, tecniche di lancio e atterramento dell’avversario, immobilizzazioni al suolo): Medaglia d’oro: Jessica Scricciolo, (20 anni-Junior 55kg), Andrea Calzoni, (17-Aspirant 55kg) e Alessio Scricciolo (17-Aspirant 66kg); Medaglia d’argento: Alessandra Cerbini (21-Senior 62kg); Medaglia di Bronzo: Danilo Baldelli (17-Aspirant 60kg) e Benedetta Zenzero (15-Aspirant 63kg). Sfortunate, ma degne di menzione, le prove di Edoardo Centamori (17-Aspirant 60kg) e di Nicholas Dottori (13-Esordienti 50kg) e Alessandro Saioni (17-Aspirant 66 kg – all’ esordio in campo agonistico) che vedevano sfumare di un soffio la possibilità di salire sul podio. Ne-Waza (lotta a terra alla ricerca dell’immobilizzazione e dell’eventuale resa dell’ avversario): Medaglia d’oro: Jessica Scricciolo, (Senior 55kg), Andrea Calzoni, (Junior 62kg) e Alessandra Cerbini (Senior 62kg); Medaglia d’argento: Alessio Scricciolo (Junior 69kg); Medaglia di Bronzo: Danilo Baldelli (Junior 62kg). La Società consolidava la brillante prestazione vincendo la coppa per il secondo posto nella specialità Ne-Waza. Il presidente del Gruppo Sportivo, nonché D.G. della Nazionale Italiana, M° Massimo Bistocchi, si è congratulato con tutti gli atleti e lo staff per l’eccellente risultato, a conferma del lodevole impegno messo in mostra nell’arco della stagione sportiva. Palasport Evangelisti Pian di Massiano Perugia Tel. 335.6069678 e-mail: [email protected] www.ju-jitsu.it CAMPIONATO ITALIANO DI JU-JITSU FIGHTING SYSTEM E NE-WAZA a cura del M. Paolo Palma Il G.S. JU-JITSU PERUGIA ha laureato ben tre campioni italiani: Andrea CALZONI, Jessica e Alessio SCRICCIOLO, nel Fighting System e ancora Andrea CALZONI, Alessandra CERBINI e Jessica SCRICCIOLO nel Ne-Waza, aggiungendo al proprio palmares ben 11 medaglie (9 gli atleti in gara del Gruppo perugino) ovvero 6 d'oro, 2 d'argento e 3 di bronzo. 70 Wealth Planet magazine Corsi di Ju-Jitsu Fighting System e Difesa Personale PALASPORT EVANGELISTI Lunedì - Mercoledì - Venerdì Corso bambini e ragazzi 6 - 12 anni: ore 18:30 - 19:30 Corso esordienti e adulti 12-99 anni: ore 19:45 21:15 Wealth Planet magazine 71 Spazio aperto - Sport Cristina Cruciani Si racconta nella mia vita. Il mio rimpianto più grosso è proprio quello di aver rinunciato troppo presto e di non aver lottato per il mio sogno accontentandomi di quello che avevo raggiunto. Ora il mio sogno è quello di poter avere una seconda occasione, proprio qui con questa società, che crede ancora nelle persone e che può determinare una bellissima realtà e nello stesso tempo di avere una vita felice e serena insieme alla mia famiglia e a mio marito…(voglio troppo? Mi avete chiesto qual’era il mio sogno…E' lecito!) Hai iniziato a giocare a pallavolo sin da piccola, quando hai capito che questo sport ti avrebbe sempre accompagnata? Ho capito che questo sport era la cosa che volevo fare di più al mondo quando mi è stato proposto di trasferirmi a Reggio Calabria per militare nelle giovanili della Medinex all’età di 15 anni e non ho esitato nemmeno per un attimo dicendo subito di si… Quella è una scelta che ripeterei altre mille volte e devo ringraziare i miei genitori perché non so in quanti avrebbero permesso ai loro figli di fare questa esperienza... Per una giocatrice come te, con una lunga e bella carriera alle spalle... E ci auguriamo ancora tanta davanti, qual è stato il momento più difficile e quello più bello? Il momento più difficile l’ho affrontato nel mio terzo anno nella Cariparma. Il secondo anno di A2, doveva essere per me l’anno del boom pallavolistico ma dopo tre gare ho iniziato ad avere degli infortuni seri, coadiuvati da una consulenza medica che non mi ha giovato nel recupero per cui ho passato un momento davvero nero. Finchè non ho deciso di rimboccarmi le maniche e di rialzarmi. Verso fine Febbraio inizio Marzo sono rientrata a pieno regime proprio per le finali di Coppa Italia dove ho guadagnato la mia rivincita proprio contro coloro che non avevano creduto in me. Un tuo rimpianto e un tuo sogno... Subito dopo gli infortuni in A2 con la Cariparma, ho scelto di non credere più cosi tanto come prima nella pallavolo e di declassarla nella scala dei valori proprio perché vedevo che tutto il mondo pallavolistico intorno a me diventava un po’ corrotto e non guardava più soltato alla mera passione per questo sport. Cosi ho rinunciato alle mie ambizioni e ho scelto di giocare in B1 vicino a casa per avere altro 72 Wealth Planet magazine Questo è il terzo anno con la Gecom Security, se dovesse fare un bilancio di questo triennio? Sicuramente un bilancio positivo..una crescita esponenziale nel vero senso della parola per questa società e per tutti coloro che ci lavorano che si danno veramente un gran da fare… Se dovesse definire la squadra in una parola, quale sarebbe? Un gruppo unito…la nostra squadra è questo. Ogni anno c'è la volontà di amalgamare “le ultime arrivate” con il gruppo degli anni precedenti e di farle sentire a casa. Sentirsi a proprio agio e sapere che dall'altra parte si hanno persone che non puntano il dito ma sono in grado di comprendere. L'armonia è quindi per tutte noi fondamentale, è quel quid che magari ci aiuta quando non tutto va come vorremmo. Sicuramente andare d'accodo con tutti i componenti di una squadra, com'è anche nella vita privata, è complicato e a volte bisogna sapere fare un passo indietro in modo che ciò che si costruisce con tanta fatica da tutto lo staff non venga rovinato. Cos'è la bellezza ed il benessere per una sportiva? Il benessere è curare il proprio corpo e la propria salute sportiva con un regime alimentare equilibrato che contenga proteine, carboidrati e grassi in quantità giuste per il proprio corpo e per quello che si ha bisogno, riposo quanto basta ma soprattutto serenità mentale. La bellezza è solo un derivato di tutti questi accorgimenti, se uno sta bene con se stesso vive bene anche con gli altri. Un augurio e un invito ai lettori di Wealth Planet... L’invito a tutti i lettori di Wealth Planet è quello di curare sempre il proprio benessere e comunque vada di non smettere mai di credere in se stessi o se succede (come spesso capita) di rialzarsi e di fare un bel respiro in una giornata di sole e ringraziare per quello che si ha… Poi tutto verrà da sé… GECOM S.p.A. Via Avv. Fulvio Croce,14 - 52100 Arezzo - Tel. 0575 411166 - www.gecom.biz Wealth Planet magazine 73 Spazio aperto - Sport IL FELICE CONNUBIO DI SPORT E TEATRO a cura di Alessandro Lupi Ciodue Italia SpA azienda leader commercio di nella produzione materiale ed il Antincendio e Antinfortunistico che da OLTRE 70 ANNI guida il mercato consulenziale della Sicurezza nei Luoghi di Lavoro e della Teatro-Sport Lo sport si esprime attraverso azioni giocose, ma il gioco, quando è sperimentazione di vita, diventa evento drammatico, con i suoi riti e un suo proprio linguaggio, che si manifesta con finte, attacchi, colpi inferti e parati. Il dramma è sempre recitato a soggetto. Nell’agone sportivo ci sono regole da rispettare e ogni atteggiamento trasgressivo viene stigmatizzato dall’immediata condanna del pubblico, che vuole riaffermare con forza quei principi che fanno concepire lo sport come simbolo di lealtà e giustizia. Ed è nell’ambito delle regole, che delimitano il tempo e lo spazio di ogni azione, che i protagonisti devono recitare con originalità rinnovata. Lo stupore dello spettatore è quello di scoprire ogni volta l’inimmaginabile “miracolo”, che l’inventiva del fuoriclasse realizza nei limiti angusti concessi dal regolamento. Ma in realtà chi è che scrive il copione del gioco? Non certo l’arbitro, né tanto meno l’allenatore. Molto spesso l’opera segue un canovaccio del tutto imprevisto, burlandosi di tutti e si sviluppa su sentieri nuovi e sconosciuti. Il dramma prosegue in una serie indefinita di cause ed effetti mossi dall’abilità dei protagonisti, dal loro stato d’animo, dalle circostanze ambientali, dalla fortuna, che gioca sempre un ruolo determinante sull’esito finale. E’ questo mistero che avvolge la fine del dramma il vero protagonista dello spettacolo. L’interpretazione è valorizzata dalla recitazione spontanea, dall’espressività gestuale dei protagonisti, quando esultano per la vittoria, quando cadono in preda allo sconforto per la sconfitta. E lì, sul tappeto o sul ring, in pista o sui campi non c’è fiction. Lo spettacolo è vero, le emozioni sono vere, sanguigne, autenticamente manifestate da un impegno e da una lotta che coinvolge tutti. Nell’agone il dolore è dolore, la fatica è fatica, il sangue è sangue vero, che scaturisce dalla pelle e dall’animo umano. Per questo motivo ogni gara è guidata da un’etica che esige lealtà e rettitudine e il dominio delle emozioni. Una vita equilibrata è guidata da emozioni controllate. Colui che vive senza slanci emotivi abita in un deserto affettivo. Chi, invece, è preda di continui turbamenti diventa vittima del caos. I moti dell’animo indotti dall’agone sportivo sono vissuti per libera scelta e, quindi, una volta suscitati, riconosciuti e accettati devono poi essere valorizzati e indirizzati entro gli argini in cui scorre la vita di relazione, al fine di ottenere un’esistenza ricca di contenuti. 74 Wealth Planet magazine Minos La notizia che la lotta sarebbe stata esclusa dai prossimi Giochi olimpici ha scosso il mondo, non solo quello sportivo. Da oriente ad occidente tante ed autorevoli sono state le voci che si sono levate a difesa di questo sport tradizionale, che rappresenta la continuità di un ideale olimpico, che trova la sua piena realizzazione in una buona parte del mondo moderno. Alla luce di queste considerazioni assume un aspetto significativo l’azione svolta dall’asd Porta Sole di Perugia, che ha voluto porre l’accento sui valori culturali che la lotta ha assunto nelle società antiche, come quella greca, etrusca e romana. Ben attenta a non rompere il filo ideale che lega l’attività agonistica d’oggi alla cultura degli antichi Ludi, l’Associazione ha messo in scena alcuni saggi di teatro-sport, che descrivono il contesto religioso, storico, politico ed etico in cui si è sviluppata la primeva civiltà occidentale sorta fra i popoli del bacino del Mediterraneo, presso i quali ebbe grande importanza il culto dei Giochi. Il prossimo lavoro teatrale, Minos, verrà rappresentato nelle scuole di Perugia nel mese di marzo. E’ interpretato da atletiattori giovanissimi e descrive il cammino interiore vissuto dagli eroi del passato che affrontavano l’ira dei mostri e la furia degli elementi. Cultura e sport, adesione ad un ideale di perfezione, scelte etiche e lotta al bullismo: questi sono i contenuti del saggio preparato dall’asd Porta Sole, che l’Istat in collaborazione con Ufficio Scolastico Regionale ha inserito nel progetto “Promozione e diffusione della cultura statistica”. La trasposizione sulla scena teatrale di una potenzialità tanto prorompente, quanta ne offre la lotta, ha dato la possibilità ai giovanissimi interpreti, italiani e stranieri, di partecipare ad un’ azione che si traduce in pensiero, immagine, parola e gesto atletico; al tempo stesso il teatro ha offerto loro l’occasione di studiare figure simboliche quali il labirinto, Teseo e il suo alter ego, il Minotauro. La gioventù moderna soffre di insicurezza e di paure: tali incubi portano troppo spesso i ragazzi a scegliere una vita priva di slanci e senza sogni o, peggio, rischiano di farli precipitare nei sentieri bui del vizio e della violenza. In Minos la fantasia si inoltra in campi inesplorati di un passato sconosciuto ma affascinante e apre uno squarcio, che svela come dietro le quinte della storia agisca una guida illuminata, capace di imprimere nelle vicende umane fiducia e, sicurezza e speranza per una vita migliore. Formazione come CFA - Centro di Formazione Accreditato a livello nazionale Per consulenze ed opportunità di lavoro contattare la filiale di Perugia CIODUE ITALIA SpA FILIALE DI PERUGIA Via Michelangelo Iorio, 8 06128 Perugia Tel. 075 5007461 Fax 075 5058959 [email protected] www.antincendio-sicurezza.it Spazio aperto - Eventi e così via in ogni parte del quadro tutto ciò che è principio è al tempo stesso fine. La storia non è fatta di compartimenti stagni, dentro ogni fine c'è un inizio all'infinito in un ciclo continuo. "Giardino lunare" è chiaro che prende il nome dalla forma tonda sia della tela sia della semisfera in basso su cui poggia la pianta fiorita. La caratteristica del dipinto è la realizzazione del rilievo. L'ho ottenuto mescolando colla di coniglio con gesso di Bologna setacciato, creando una sostanza densa e “intensa” che ho applicato con il pennello. “Se nulla si crea e nulla si distrugge, è anche vero che tutto si trasforma” (Lavoisier) e questo è il lavoro/missione di questa artista che anche con i ritratti e gli altri quadri usa materiali riciclati, inventandone addirittura di nuovi, scomponendo la materia nel rispetto del mondo che la circonda, creando opere sensibili che sentiamo vicine e vibranti di vita. Se c’è messaggio nell’arte, questo è senz’altro quello di trasmettere emozioni che in qualche modo raggiungano la nostra interiorità, anche turbandola, come i suoi bambini che ci guardano innocenti e simboleggiano la vita, la nostra storia, luogo in cui ogni cosa inizia e finisce in un ciclo infinito.” Così Maria Grazia Sampieri parlando dell’arte di Fabiola Santarelli, ci riporta al senso più profondo della cultura, in un’epoca nella quale tutto sembra avvolto da una nebbia che impedisce visioni definite. Alfa e Omega Fabiola Santarelli “...ero praticamente terrorizzata dal colore...” Fabiola Santarelli e "Bimba Cambogiana" a cura di Francesco Patiti Spesso ci siamo occupati di bellezza. In questo contesto viene spontaneo pensare ad una artista che testimonia questo concetto essa stessa, fisicamente e attraverso la sua straordinaria attività artistica. Romana, “fuori dal giro” e questo ce la rende ancor più interessante ed appetibile, la incontriamo all’ombra del Pantheon in una bella giornata si sole tra i caleidoscopici suoni di una Roma madre di una acerba primavera, aperta a tutte le lingue e le culture del mondo. Parla da sola, poche parole, concrete, profonde, vere, non didascaliche, sinceramente appassionate. Quasi una innocente confessione. “Mi chiamo Fabiola Santarelli, vivo a Roma, ho 47 anni. Sin da piccola sono stata interessata all'arte. I miei primi lavori sono disegni a matita su carta, soprattutto ritratti. La forma dei volti e, soprattutto, lo sguardo delle persone, la luce che gli occhi emanano sono stati sin dal principio oggetto della mia attenzione. Eseguivo ritratti a matita poiché mi dava sicurezza, ero praticamente terrorizzata dal colore. Tuttavia, essendone al tempo stesso affascinata, ho intrapreso la strada della pittura.” Amante della storia dell'arte, leggendo intorno alle opere dei vari artisti e pittori rimane interiormente colpita dall’arte in movimento di Gustav Klimt per il suo stile decorativo ricco e intenso, quasi riempitivo, da cui prende spunto per 76 Wealth Planet magazine forgiare il suo carattere decorativo, re – interpretandolo, inserendo materiali concreti che avrebbero dato consistenza e concretezza alle sue opere, pietre, sabbia, vetro, strass, ecc. “Contemporaneamente studiavo trompe l'oleil (l’inganno dell’occhio) e dipingevo con gli acrilici copie di dipinti di artisti come Mucha e lo stesso Klimt. Un bellissimo libro di foto di bambini appartenenti di ogni nazionalità mi fece tornare il desiderio di riprendere i la strada dei ritratti realizzandoli in acrilico e secondo uno stile originale, mio, che stavo cercando, che ha trovato fisionomia precisa e delinea nell'unione del colore acrilico con i materiali applicati su tela. Quel desiderio, quella ricerca mi ha suggerito un progetto, che si lega alle espressioni di volti di bambini che vivono molto lontano dalla nostra realtà e di cui la bimba cambogiana (acrilico, sabbia e perle di vetro su tela - foto 1) e il bimbo venezuelano (acrilico, sabbia e vetro su tela - foto 2) ne rappresentano il punto di partenza.” Ci piacciono molto questi bambini, sono bambini che appartengono e non, a popoli tribali, che conducono una vita vicinissima alla natura e alle tradizioni dei loro popoli, in una armonia ancestrale che indubbiamente, noi del mondo occidentale, nel nostro intimo, invidiamo. Infatti Fabiola precisa: : “Il senso, il messaggio, è legato al significato stesso del bambino che è il simbolo dell'essere puro, innocente, che non ha subito la contaminazione della società consumistica, che mercifica ogni cosa, che vive una vita semplice, più vera, in armonia con il mondo che ti circonda e che esalta il "primitivo" come ricerca e ritorno al valore antropologico dell'uomo in quanto persona, individuo, essere vivente, umano.” Giardino Lunare Dalla sua passione per l’Astronomia declina i titoli delle sue opere, le scatole riprendono i nomi delle comete, mentre le tele quelli delle nebulose. In questo suo correre tra il cosmo e l’interiore il linguaggio acquista sempre più un significato che da risposte ad una ricerca filosofica sulle origini dell’uomo e del suo cammino. "Alpha & Omega" (acrilico e pietre su tela) e "Giardino lunare" (acrilico, foglia argento, gesso di bologna e colla di coniglio su tela) due delle sue opere più significative meritano un’attenzione particolare. “Significa "Principio e Fine". Ma la "e" è una "&". Ecco il significato: è rappresentato un albero fiorito che affonda le sue radici nella terra ricca di fiori e nutrimento. Può sembrare il PRINCIPIO di tutto il fatto che le sue radici raccolgano il nutrimento dalla terra per far nascere alla FINE i fiori. Ma il fiore fa il frutto che cade a terra e il seme genera nuova vita. Quindi il seme che era la "fine" è in realtà l"origine" della vita, Wealth Planet magazine 77 Perchè MPV? Viviamo un periodo storico di grandi incertezze e pessimismo che sono all’origine dei principali problemi di insicurezza e mancanza di iniziativa nella nostra vita quotidiana. La MPV Italia srl nasce per cercare di migliorare e rendere più ottimista la visione del futuro, rafforzando le capacità e le potenzialita’ delle persone per meglio porsi in ambito dei 4 aspetti principali della vita: Famiglia, Lavoro, Sport e Relazioni. Corsi di Formazione Corsi Basic e avanzati Corsi life - coaching Lezioni formato video Visibile su telefono cellulare (smartphone) , o da pc, lettore video dvd (per tv di casa) Lezioni formato audio Ascoltabili da dispositivo mp3, telefono cellulare (smartphone), audio dei suddetti video, per favorire un maggior apprendimento. Comunicare in modo efficace Come raggiungere gli obiettivi Come gestire i momenti di stress Essere leader di se stessi e di un gruppo Una interessante opportunità di crescita personale e di guadagno Visione naturale di benessere. 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