Sistema acetabolare Trident®

Sistema acetabolare Trident®
Tecnica Operatoria
Cotili acetabolari emisferici e PSL® HA.
Trident® per inserti in polietilene X3™ e in
ceramica allumina
Cotile Acetabolare Trident® PSL® HA
Cotile Acetabolare Emisferico Trident®
Con il nuovo polietilene X3TM
Sistema acetabolare Trident®
(con il nuovo polietilene X3TM)
Tecnica Operatoria
Cotili acetabolari emisferici e PSL® HA Trident® per inserti in
polietilene X3™ e in ceramica allumina.
Cotile Acetabolare ® Trident® PSL HA
Cotile Acetabolare Emisferico Trident®
Ringraziamenti
Stryker® Orthopaedics ringrazia i seguenti sperimentatori principali per le competenze cliniche nello sviluppo del Sistema acetabolare
in ceramica Stryker® Orthopaedics.
Co-presidenti dello studio:
Dott. William N. Capello
Indiana University Medical Center
Indianapolis, IN
Dott. James A. D’Antonio
Greater Pittsburgh Orthopaedics Assoc.
Moon Township, PA
Dott. Benjamin E. Bierbaum
New England Baptist Hospital
Boston, MA
Dott. Clifford W. Colwell
Scripps Clinic
LaJolla, CA
Dott. Joseph H. Dimon, III
Peachtree Orthopaedic Clinic
Atlanta, GA
Dott. William Hozack
Rothman Institute
Philadelphia, PA
Dott. William L. Jaffe
Hospital for Joint Diseases
New York, NY
Dott. Ormonde Mahoney
Athens Orthopedic Clinic, PA
Athens, GA
Dott. Kenneth E. Marks
Cleveland Clinic Foundation
Cleveland, OH
Dott. J. Wesley Mesko
Ingham Medical Center
Lansing, MI
Dott. Peter Bonutti
Bonutti Clinic
Effingham, IL
Un ringraziamento speciale va al
Dott. John Andronaco
per la valutazione della strumentazione
Dott. James R. Roberson
Emory Sports Medicine & Spine Center
Decatur, GA
Dott. PhD Sean P. Scully
Duke University
Durham, NC
Dott. Scott Siverhus
Flower Hospital
Sylvania, OH
Dott. Robert Zann
Orthopaedic Surgery Associates
Boca Raton, FL
Stryker® Orthopaedics ringrazia inoltre
i seguenti tecnici di radiologia che
hanno
collaborato
in
modo
indipendente allo studio:
Dott. Daniel J. Berry
Mayo Clinic
Rochester, MN
La presente pubblicazione illustra nel dettaglio le procedure consigliate per l’utilizzo dei dispositivi e della strumentazione Stryker® Orthopaedics. Pur offrendo le
linee guida da seguire, come qualunque documento tecnico, deve essere integrata dal chirurgo, che deve tenere in considerazione le particolari esigenze di
ciascun paziente e apportare le dovute modifiche laddove necessario.
Sistema acetabolare Trident®
Tecnica operatoria
Introduzione
(TABELLA 1).
Il sistema acetabolare Trident® utilizza lo strumentario
acetabolare per l’artroprotesi totale d’anca CuttingEdgeTM.
Questa tecnica operatoria è una guida alla preparazione
dell’acetabolo per gli impianti del sistema acetabolare Trident®
con un’unica serie di strumenti.
Il sistema acetabolare Trident® utilizza il meccanismo di
bloccaggio brevettato InnerchangeTM. Questo meccanismo
assolutamente unico consente un fissaggio sicuro tra l’inserto
in ceramica o in polietilene ed il cotile.
Trident®
Il sistema acetabolare
è un sistema modulare
composto da due componenti e assemblato durante
l’intervento. Il cotile acetabolare Trident® PSL® HA ha un
press-fit di 1,8 mm sul diametro esterno. L’alesaggio va
eseguito line-to-line, in quanto il press-fit è incluso nelle
dimensioni indicate (es. cotile di 52 mm = diametro esterno di
53,8 mm nella parte inferiore del cotile). Il cotile acetabolare
emisferico Trident®, invece, ha una forma realmente
emisferica, studiata per ottenere un press-fit di 1-2 mm
prevedendo durante l’alesaggio dimensioni inferiori per
l’acetabolo. Le dimensioni indicate sono quelle effettive (es.
cotile di 52 mm = 52 mm).
L’inserto in ceramica allumina Trident® si stabilizza all’interno
del cotile attraverso un cono morse per la stabilità assiale
mentre quella rotazionale è garantita dall’incastro dei perni
anti-rotazionali del cotile nelle sedi degli inserti. L’inserto in
ceramica allumina Trident® deve essere utilizzato con la
testa femorale in allumina Stryker® Orthopaedics.
L’inserto in polietilene Trident® si fissa nel cotile per mezzo di
un labbro che si impegna nella scanalatura interna del cotile.
La stabilità di rotazione è garantita dall’incastro dei denti antirotazione del cotile nelle sedi dell’inserto.
TABELLA 1: tabella di compatibilità
Cotile Acetabolare Trident® PSL® HA
Cotile Acetabolare Emisferico Trident®
Codice
alfabetico
Dimens. Cotile
®
®
Trident PSL
HA
A
40
Dimens.
Cotile
®
Trident
emisferico
Inserti X3™0° e 10°
(mm)
42
22
Inserti X3™
0° e 10°
eccentrici
inserti 0° in
ceramica
Diam. int.
(mm)
Trident (mm)
-
-
®
Inserti X3™
con bordo
elevato
(mm)
constrained
Inserti
-
-
(mm)
B
42
44
22
28*
-
-
-
C
44
46
22,26,28
28*
-
28
-
D
46, 48
48, 50
22, 26, 28, 32
28, 32
28
28
-
E
50, 52
52, 54
22, 26, 28, 32, 36
28, 32
32
28, 32, 36
22
F
54, 56
56, 58
22, 26, 28, 32, 36
28, 32
32
28, 32, 36
22
G
58, 60
60, 62
22, 26, 28, 32, 36
28, 32
36
28, 32, 36
28
H
62, 64
64, 66
22, 26, 28, 32, 36
28, 32
36
28, 32, 36
28
I
66, 68
68, 70
22, 26, 28, 32, 36
28, 32
36
28, 32, 36
28
J
70, 72
72, 74
22, 26, 28, 32, 36
28, 32
-
28, 32, 36
28
* Disponibile solo da 0°.
Fare riferimento alla tabella di compatibilità del sistema
acetabolare Trident® per scegliere le dimensioni
L
Cotile Acetabolare Trident® PSL® HA
Fase 1: pianificazione preoperatoria e
valutazione radiografica
La pianificazione preoperatoria e la valutazione radiografica
agevolano la scelta della tecnica di impianto più favorevole e
della dimensione ottimale della protesi per la patologia
dell’anca del paziente. La scelta del potenziale tipo di
impianto e della sua misura può facilitare la preparazione
della sala operatoria e garantire la disponibilità della protesi
adatta. La valutazione radiografica può essere utile anche
per individuare anomalie anatomiche che potrebbero
ostacolare il raggiungimento intraoperatorio degli obiettivi
stabiliti in fase preoperatoria.
Cotile Acetabolare Emisferico Trident®
Fase 2: preparazione dell’acetabolo
L’acetabolo viene preparato con l’isolamento e
l’asportazione dei tessuti molli secondo la tecnica scelta
dal chirurgo, in modo da ricavare uno spazio adeguato
per l’alesaggio. L’escissione del labbro e degli osteofiti
consente una corretta visualizzazione dell’anatomia
ossea, facilitando l’alesaggio.
Per ottenere l’esposizione dell’acetabolo possono
essere utilizzati i divaricatori femorali Stryker®
Orthopaedics (Figura 1).
Una volta esposto l’acetabolo, si possono individuare le
alterazioni ossee. Se necessario, prima dell’alesaggio
si può prendere in considerazione l’opportunità di un
trapianto osseo.
Sistema acetabolare Trident®
Tecnica operatoria
Fase 3: Alesaggio Sferico
Per ottenere una certa congruenza nel processo di
alesaggio, può essere applicata alla maniglia dell’alesatore
CuttingEdge™ una guida di allineamento per
l’abduzione/antiversione rispettivamente di 45° e 20°
(rispettivamente) (Figura 2).
La guida di allineamento, posta perpendicolarmente all’asse
longitudinale del paziente, orienterà l’alesatore sui 45° di
abduzione, posizionando quindi l’asse dello strumento ad
un’inclinazione di 45° (Figura 3).
La maniglia dell’utensile può essere posizionata
successivamente ad un’angolazione 20° in antiversione
allineando l’asta di antiversione destra/sinistra sulla guida di
allineamento in modo da renderla parallela all’asse
longitudinale del paziente.
Si raccomanda che l’alesaggio iniziale effettuato con
l’alesatore sferico CuttingEdge ™ sia 4mm più piccolo
rispetto alle misure stabilite sui lucidi.
L’alesatore viene applicato alla maniglia premendo verso il
basso e applicando un quarto di giro per fissare il pezzo.
L’alesaggio procede per incrementi di 1mm fino a quando
viene raggiunta la misura finale (1-2mm al di sotto della
misura per la Trident® Emisferica; alesaggio line-to-line per il
Trident® PSL® HA).
L’esperienza dei chirurghi è fondamentale per valutare il
bone stock, il grado di interferenza, e il giusto livello di
alesaggio desiderato.
Quando si procede all’impianto della coppa Trident® PLS®
HA, quando si incontra un osso denso, duro e sclerotico non
è sempre necessario press-fit di 1.8mm. In questo caso si
raccomanda di sovra-alesare di 1mm, andando quindi a
creare una misura di interferenza di poco meno di 1mm.
Questo può ridurre i potenziali problemi che possono
tipicamente presentarsi nelle ossa compatte, come ad
esempio nelle fratture acetabolari, difficoltà al completo
inserimento dell’impianto, o presenza di una leggera
deformazioni della coppa in titanio, evenienze che rendono
l’applicazione dell’inserto più ardua.
Il design a basso profilo dell’alesatore sferico CuttingEdge™
necessita di un alesaggio completo in profondità.
La testa dello strumento dovrebbe essere portata fino al
punto in cui il bordo o le aste a croce della fresa entrano in
contatto con la parete dell’acetabolo sul confine della regione
lunata.
L’estrazione della fresa dalla maniglia si ottiene tirando
indietro il manicotto di blocco e ruotando la testa di un quarto
di giro in senso orario (Figura 4).
Si faccia attenzione a non allargare o deformare l’acetabolo
con un alesaggio eccentrico.
L’alesaggio acetabolare finale idealmente mette in mostra
l’acetabolo emisferico privato della cartilagine, con il piatto
subcondrale preferibilmente intatto, e le pareti anteriori
acetabolari preservate.
Si ritiene che il piatto subcondrale funga da meccanismo di
supporto e da importante ripartitore dei carichi. Il risparmio
della maggiore quantità possibile di piatto subcondrale
potrebbe migliorare le qualità dell’accoppiamento
osso/metallo.
HA PS® Trident® - N.B.: il cotile acetabolare PSL® Trident®
ha un press-fit di 1,8 mm sul diametro esterno incluso nelle
dimensioni indicate (es. 52 mm = 53,8 mm).
Emisferica Trident® - N.B.: le dimensioni del cotile
emisferico Trident® corrispondono a quelle effettivamente
indicate (es. 52 mm = 52 mm).
N.B.: gli alesatori sferici CuttingEdgeTM sono molto aggressivi e forniscono le prestazioni migliori
quando sono affilati. Proteggere l’alesatore da manipolazioni non necessarie, in quanto denti di taglio
danneggiati o non affilati possono provocare un’alesaggio inadeguato. Se i denti non sono affilati non
si riusciranno a tagliare le ossa dure e il taglio verrà deviato verso le ossa più morbide. In questo caso
l’acetabolo risulterà sagomato in modo irregolare o il foro sarà troppo largo.
HA PSL® Trident®
“Quando si incontra un osso duro non è sempre
necessaria un’interferenza di 1,8 mm. Alesando
ulteriormente (di 1 mm) si otterrà un’interferenza
leggermente inferiore a 1 mm, ancora sufficiente
per un corretto fissaggio”.
Dott. James A. D’Antonio
Sistema acetabolare Trident®
Tecnica operatoria
Fase 4 : valutazione del campione
Dopo la procedura di alesaggio, il componente di prova
universale fenestrato Trident® (Tabella 2), dello stesso
diametro dell’ultimo alesatore sferico utilizzato, deve essere
inserito sull’ applicatore/impattatore cotile CuttingEdgeTM e
alloggiato nell’acetabolo per valutare la dimensione e la
correttezza della preparazione (Figura 5).
TABELLA 2: componente di prova universale fenestrato
Trident®/Dimensioni dell’inserto di prova
Classe di
compatibilità
inserto di prova
Dimensioni
alesatore
(mm)
A
40
42
44
46
48
50
52
54
56
58
60
62
64
66
68
70
72
B
C
D
D
Utilizzare un componente di prova con lo stesso diametro di
quello dell’ultimo alesatore sferico utilizzato. Il componente di
prova è “fenestrato” e consente di vedere e valutare
l’inserimento, il contatto e la correttezza dello stesso
all’interno dell’acetabolo. Inserendo l’inserto di prova Trident®
nel componente di prova universale fenestrato (Figure 6 e
7), è possibile valutare la meccanica dell’articolazione.
E
E
F
F
G
G
Per controllare il corretto fissaggio dell’inserto di prova al
componente di prova universale fenestrato durante la fase di
valutazione si può utilizzare una vite di fissaggio dell’inserto
acetabolare di prova. Il kit della vite di fissaggio (2230-0010)
è disponibile su richiesta (Figura 6).
H
H
I
I
J
Per facilitare l’inserimento/la rimozione dell’inserto di prova si
possono posizionare delle pinze nei due fori sulla superficie
di plastica.
J
Componente di
prova universale
fenestrato
Trident® (mm)
40
42
44
46
48
50
52
54
56
58
60
62
64
66
68
70
72
Cotile Acetabolare Trident® PSL® HA
Cotile Acetabolare Emisferico Trident®
5: impianto del cotile emisferico e acetabolare
PSL® Trident® HA.
Il cotile metallico deve essere inserito sull’impattatore
all’altezza del foro filettato nella calotta della stessa. È
importante inserirlo a fondo e alloggiare l’impattatore contro il
cotile. In caso contrario, si possono danneggiare i filetti sul
cotile, determinando una possibile difficoltà di rimozione
dell’impattatore dal cotile.
Al termine della valutazione del campione, scegliere il
componente da impiantare della dimensione giusta.
Volendo, è possibile fissare la guida di allineamento
abduzione/antiversione CuttingEdgeTM all’impattatore del
cotile della stessa marca per agevolare la determinazione dei
45° consigliati per l’angolazione dell’abduzione e i 20° per
l’antiversione (Figure 8 e 9).
Attenzione: un orientamento pelvico adeguato è
fondamentale se ci si affida alla guida di
allineamento CuttingEdgeTM per determinare gli
angoli di abduzione/antiversione desiderati per il
posizionamento del cotile.
Se si utilizza un cotile forato, i fori devono essere orientati
verso l’alto (Figura 10).
N.B.: il posizionamento del cotile deve essere preso
in considerazione attentamente quando si sceglie
un inserto in ceramica poiché non esiste alcuna
possibilità di regolazione della stabilità articolare. Il
corretto posizionamento del cotile acetabolare
Trident® ridurrà al minimo l’urto potenziale e fornirà
stabilità e articolazione ottimali tra l’inserto in
allumina e la testa. Evitare un orientamento
verticale eccessivo del cotile che può determinare
un’usura precoce del materiale ceramico.
Sistema acetabolare Trident®
Tecnica operatoria
Fase 5: impianto del cotile emisferico e
acetabolare PSL® Trident® HA (continua)
Determinare l’angolo di abduzione di 45° consigliato per il
cotile metallico posizionando la guida di allineamento
perpendicolarmente rispetto all’asse longitudinale del
paziente (Figura 11).
Fissare l’antiversione del cotile metallico a circa 20°
muovendo l’impattatore in modo che l’asta di antiversione
destra/sinistra sia parallela all’asse longitudinale del paziente
(Figura 12).
Incuneare il cotile metallico nell’acetabolo utilizzando un
martello fino a raggiungere un press-fit stabile e saldo.
Allentare quindi la vite alettata sulla guida di allineamento per
togliere la guida, dopodiché sfilare con attenzione la maniglia
dell’impattatore dal cotile.
Determinare a questo punto la profondità della sede del
cotile guardando attraverso il foro nella calotta. Se il cotile
non è completamente in sede, può essere necessario
l’impattatore cotile finale CuttingEdgeTM per agevolare
l’inserimento fino al completo alloggiamento nell’acetabolo
precedentemente preparato.
“Anche se le guide di allineamento possono aiutare, è
importante valutare in maniera critica i punti di riferimento
anatomici prima del posizionamento del componente
acetabolare. Tra i punti di riferimento anatomici vi sono le
pareti anteriore e posteriore dell’acetabolo, l’incisura
ischiatica e il fondo e/o la cavità acetabolare”.
Dott. James A. D’Antonio
Cotile Acetabolare Trident® PSL® HA
Fase 5A: utilizzo facoltativo della vite
Se si sceglie di utilizzare le viti, si possono usare solo viti
ossee Orthopaedics Torx® Stryker®.
Stryker® Orthopaedics offre viti per ossa spongiose con un
diametro di 6,5 mm da utilizzare nella calotta del cotile,
disponibili in varie lunghezze (Tabella 3). Tali viti sono
studiate per essere inserite o rimosse solo con l’impiego di
appositi strumenti Stryker® Orthopaedics.
Dopo aver stabilito il punto adatto in cui inserire la vite, far
passare una punta da trapano di 3,3 mm di diametro
attraverso una guida fino alla profondità desiderata (Figura
13). Sondare quindi il foro per stabilirne la profondità.
Scegliere la vite dalle dimensioni giuste e inserirla nell’osso
utilizzando i cacciaviti Stryker® Orthopaedics con punta Torx
(Figura 14).
Cotile Acetabolare Emisferico Trident®
TABELLA 3: viti con diametro 6,5 mm per ossa
spongiose Stryker® Orthopaedics
Lunghezza delle
viti (mm)
Codice)
16
2030-6516-1
2030-6520-1
2030-6525-1
2030-6530-1
2030-6535-1
2030-6540-1
2030-6545-1
2030-6550-1
2030-6555-1
2030-6560-1
20
25
30
35
40
45
50
55
N.B.: per le ossa particolarmente dure, l’utilizzo
delle viti da 6,5 mm per la calotta preparate nella
maniera tradizionale può risultare difficile. L’utilizzo
di una punta da trapano da 4,0 mm può facilitare
l’operazione, senza compromettere in maniera
sostanziale la presa delle viti.
60
Attenzione: non far passare il trapano, la vite o
qualsiasi altro strumento oltre la parete interna della
pelvi. L’orientamento o la preparazione inadeguata del
foro della vite del cotile o l’uso improprio delle viti
stesse possono contribuire a determinare conseguenze
cliniche lesive.
Fase 6: Riduzione dell’inserto di prova
Dopo l’impianto del cotile metallico, l’inserto di prova Trident®
fornirà una verifica finale della meccanica dell’anca.
Vista dall’alto della punta di un cacciavite Torx
Sistema acetabolare Trident®
Tecnica operatoria
Fase 7: impianto dell’inserto
1. Scegliere la dimensione adatta della punta dell’ applicatore
dell’inserto in silicone.
2. Inserire la suddetta punta nella maniglia dell’
applicatore/impattatore dell’inserto (Figura 15).
3. Inserire l’inserto in ceramica o in polietilene nella punta
dell’applicatore. Premere con forza in modo da inserire bene
l’inserto (Figura 16).
N.B.: Prestare attenzione durante la manipolazione
dei componenti in ceramica in fase di montaggio
data la fragilità del materiale. I componenti in
ceramica sono già sterilizzati e non possono essere
risterilizzati dopo l’apertura della confezione.
4. Verificare la pulizia e l’assenza di tessuti molli o di eventuali
residui che potrebbero ostacolare il corretto alloggiamento
dell’inserto all’interno del cotile.
Cotile Acetabolare Trident® PSL® HA
Cotile Acetabolare Emisferico Trident®
Fase 7: impianto dell’inserto (continua)
5. Introdurre delicatamente l’inserto in ceramica o in
polietilene assicurandosi che le sedi della flangia dell’inserto
siano allineate con la scanalatura sul bordo del cotile (ciò
consente di alloggiare l’inserto nella posizione iniziale
sostenuta da quattro denti di riferimento). Una volta che
l’inserto è alloggiato nella posizione iniziale, ruotarlo e inserirlo
lentamente nella posizione finale di pre-fissaggio (Figura 17).
N.B.: vedendo chiaramente il bordo dell’acetabolo si
vede più facilmente la scanalatura del cotile e dei
denti di riferimento per un corretto posizionamento
dell’inserto.
6. Togliere la punta dell’ applicatore dell’inserto in silicone
dalla maniglia dell’ applicatore/impattatore.
7. Scegliere una punta dalle dimensioni giuste per
l’impattatore dell’inserto in plastica.
8. Inserire la punta dell’impattatore nella maniglia del
applicatore/impattatore.
9. Posizionare la maniglia del applicatore/impattatore
dell’inserto nel diametro interno di quest’ultima. Prestare
attenzione ad allineare la maniglia all’asse del cotile. Colpire
la maniglia con circa quattro energici colpi di martello per
alloggiare completamente l’inserto.
N.B.: per un fissaggio sicuro, si consiglia di
utilizzare unicamente le punte rigide dell’impattatore
dell’inserto in plastica per inserire gli inserti in
ceramica e polietilene.
10. Verificare il corretto alloggiamento e allineamento
dell’inserto nel cotile acetabolare. Verificare il fissaggio
passando un piccolo osteotomo intorno al margine della
superficie di contatto cotile/inserto.
Come per qualsiasi superficie di contatto modulare
sotto carico, possono verificarsi potenziali micromovimenti e relativa usura e/o corrosione. Trident®,
tuttavia, ha ridotto al minimo i movimenti a livello
della superficie di contatto, riducendo la potenziale
corrosione.
Sistema acetabolare Trident®
Tecnica operatoria
Rimozione dell’inserto acetabolare e del cotile
Rimozione dell’inserto in ceramica
Lo strumento per rimuovere l’inserto in allumina Trident® è
stato studiato per fornire al chirurgo due possibilità di
estrazione dell’inserto in ceramica dal cotile Trident®.
Soluzione 1: “Testa piatta”
Collegare la maniglia a “T” all’estremità a L dello strumento di
rimozione dell’inserto. Inserire l’estremità piatta dello
strumento tra il cotile e l’inserto in ceramica in uno dei quattro
incavi sul bordo del cotile. Applicando una forza continua
verso il centro del cotile, girare la maniglia a “T” (come un
cacciavite) per togliere l’inserto in ceramica (Figura 18). Per
uno sgancio corretto, può essere necessario ripetere
l’operazione a livello degli altri incavi.
Soluzione 2: “Estremità a L”
Inserire l’estremità a L dello strumento di rimozione dell’inserto
tra il cotile e l’inserto in ceramica in uno dei quattro incavi sul
bordo del cotile. Applicare una forza continua verso il centro
del cotile e sollevare lo strumento facendo leva su un piano
tangente al margine esterno del cotile per togliere l’inserto in
ceramica (Figura 19). Per uno sgancio corretto, può essere
necessario ripetere l’operazione a livello degli altri incavi.
Lo strumento di rimozione può essere fissato alla maniglia
dell’ applicatore/impattatore dell’inserto per aumentare
l’azione della leva e la lunghezza per pazienti più grossi.
Cotile Acetabolare Trident® PSL® HA
Rimozione dell’inserto acetabolare e del cotile
(continua)
Rimozione dell’inserto in polietilene
Utilizzare una punta da trapano da 5 mm per praticare un foro
fuori centro nell’inserto in polietilene. Usare la maniglia a “T”
per inserire lo strumento di rimozione dell’inserto in polietilene
nell’inserto e farlo avanzare fino alla parete mediana del cotile
per rimuovere l’inserto (Figure 20 e 21).
Revisione del cotile acetabolare Trident® con inserto in
polietilene Trident®
Se si rendesse necessario togliere l’inserto in ceramica, può
essere inserito un inserto in polietilene Trident® nel cotile
acetabolare Trident®.
1.
2.
3.
Rimuovere con attenzione l’inserto in allumina Trident®.
Utilizzare gli inserti di prova Trident® per valutare la
posizione della superficie del cotile e per un controllo
finale della biomeccanica dell’anca. Gli inserti in
polietilene forniscono 12 diversi orientamenti dell’inserto
all’interno del cotile per una stabilità articolare ottimale.
Per inserire l’inserto in polietilene, seguire le istruzioni
riportate nella Fase 7: tecnica di impianto.
Cotile
Se si dovesse rendere necessaria la rimozione del cotile
metallico, passare un osteotomo o una piccola fresa intorno al
margine della coppa per allentare la superficie di contatto del
fissaggio. L’applicatore per cotile universale CuttingEdgeTM
può essere inserito nel foro della calotta della coppa. Far
scorrere un martello scanalato sull’ asta dell’ applicatore per
agevolare la rimozione del cotile.
Cotile Acetabolare Emisferico Trident®
Sistema acetabolare Trident®
Tecnica operatoria
Smontaggio della testa
Lo strumento per lo smontaggio della testa è utilizzato per
rimuovere una testa già inserita. Prima di inserire una testa di
ricambio, controllare il collo dello stelo per verificare che non
si siano verificati danni. Fissare quindi la testa di ricambio al
collo dello stelo e bloccarla mediante l’impattatore.
N.B.: Revisione dei Componenti in Ceramica.
Se la testa in ceramica deve essere sottoposta a
revisione per qualsivoglia ragione, non fissare una
nuova testa di ceramica allo stelo conico esistente,
in quanto quest’ultimo sarà stato deformato dal
montaggio della prima testa.
Se il chirurgo vuole effettuare la revisione con una
testa in ceramica, sostituire anche l’intero stelo. Se il
chirurgo vuole effettuare la revisione con una testa
metallica, sostituire l’inserto in ceramica con uno in
polietilene Trident® Stryker® Orthopaedics oppure
sostituire l’intero componente acetabolare con uno
metallico/in polietilene.
Nel caso di una revisione di una testa metallica,
però, se lo stelo originale e il relativo perno di
articolazione sembrano intatti, lo stelo originale può
non essere sostituito.
Smontaggio della testa
N.B.: lo strumento per lo smontaggio della testa non può
essere utilizzato con teste da 36 mm.
Strumentario
Teste femorali di prova V40TM
Inserti di prova Trident®
Q = 0° (2200-XXX) e 10° (2210-XXX)
O = Bordo alto (2260-XXX)
2101-0200
Introduttore cotile CuttingEdgeTM
2101-0210
Guida allineamento
abduzione/antiversione CuttingEdgeTM
2111-0000B
Manico porta inseritore
Inserti di posizionamento in
silicone
Inserti di prova eccentrici Trident®
0° (2240-XXX)
10° (2250-XXX)
*N.B.: Inserto di prova a 10° Non Disponibile
Teste femorali di prova C-Taper
Componenti universali di prova
fenestrate Trident®
Inserti di posizionamento in
plastica
1118-6000
Disassemblatore della testa
1118-1005
Dispositivo di smontaggio Sleeve
1101-2100
Manico a T Accolade
2102-0003
Hudson per adattatore Stryker®
2102-0410
Manico Frese acetabolare
2112-0000
Estrattore inserto in ceramica
2112-0010
Estrattore inserto in polietilene
Sistema acetabolare Trident®
Tecnica operatoria
2402-0020
Contenitore (esclusi coperchio e
vassoi)
2402-0090
Coperchio
2402-0040
Vassoio superiore: Prove inserti (0° e
10°)
2402-0060
Vassoio centrale: componenti di prova
universali fenestrati
2402-0080
Vassoio inferiore: vassoio per
preparazione
Kit strumentario viti ossee Stryker®
Orthopaedics
Vite osso dell’anca
Lucidi:
LTEM59B 1-2 Trident® PSL®
LTEM60B 1-2 emisferica Trident®
2230-0010
Kit di viti di contenimento inserto di
prova acetabolare contiene 5 viti e
anelli di fissaggio (il kit è disponibile
su richiesta.
Le viti sono preassemblate con gli
inserti di prova eccentrici e
constrained.
Contenitori e vassoi
eccentrici/constrained
(solo per componenti di prova)
Il sistema offre la possibilità di un
contenitore a uno o due piani. Il
contenitore a due piani alloggia sia il
vassoio dell’inserto di prova
constrained
sia
quello
del
componente di prova eccentrico.
8000-0200
Contenitore a due piani
8000-0100
Contenitore a un piano
2402-1100
Vassoio inserti di prova constrained
Trident®
Alesatori acetabolari
CuttingEdgeTM