INDICE DEL PIANO DELL'OFFERTA FORMATIVA PREMESSA pag. 3 CAPITOLO I IL TERRITORIO pag. 4 CAPITOLO II PROFILO DELL’ISTITUZIONE SCOLASTICA pag. 7 CAPITOLO III FINALITÁ FORMATIVE E OBIETTIVI CULTURALI pag. 11 CAPITOLO IV LA VALUTAZIONE pag. 17 CAPITOLO V LE ASSENZE pag. 30 CAPITOLO VI INTERVENTI DI RECUPERO E SOSTEGNO pag. 33 CAPITOLO VII PROFILO CULTURALE, EDUCATIVO E PROFESSIONALE DEI LICEI pag. 36 CAPITOLO VIII LA FORMAZIONE pag. 45 CAPITOLO IX SCELTE ORGANIZZATIVO-GESTIONALI pag. 47 CAPITOLO X PROCESSI DECISIONALI pag. 51 CAPITOLO XI ATTIVITÁ’ E PRESTAZIONI PERSONALE DOCENTE pag. 54 CAPITOLO XII RISORSE UMANE E PROFESSIONALI pag. 57 CAPITOLO XIII RICEVIMENTO FAMIGLIE, COMPOSIZIONE CONSIGLI DI CLASSE pag. 60 CAPITOLO XIV I PROGETTI pag. 73 CAPITOLO XV FUNZIONI STRUMENTALI AL P.O.F. pag. 77 CAPITOLO XVI P. A. A. (Piano Annuale delle Attività) pag. 81 DOCUMENTI ALLEGATI AL P.O.F. Regolamento d’Istituto Patto educativo di corresponsabilità Patto educativo di corresponsabilità relativo ai progetti Regolamento visite guidate e viaggi di istruzione Regolamento d’Istituto delle Assemblee Studentesche Regolamento sul funzionamento del Consiglio d’Istituto 1 Regolamento sul funzionamento del Collegio Docenti Regolamento laboratorio di fisica-scienze Regolamento laboratorio d'informatica Statuto delle Studentesse e degli Studenti Carta dei Servizi Glossario dell’autonomia scolastica 2 PREMESSA II processo di cambiamento avviato nella scuola sembra non lasciare più spazio a modelli organizzativi esclusivamente verticistici e ministeriali. Da questa realtà nasce il Piano dell'Offerta Formativa, strumento diretto agli studenti, posti al centro della progettualità scolastica, alle famiglie che sempre più avvertono l’esigenza di essere presenti nella crescita educativa scolastica dei propri figli, a tutti gli operatori educativi che intendono vedere promossa e consolidata l’identità e la personalità dei giovani attraverso la molteplicità dei percorsi didattico - formativi messi in atto, nell’ottica della consapevolezza di sé strettamente legata al rispetto dell’altro. Le pagine di questa guida, elaborate nel rispetto dei principi fondamentali della Costituzione italiana: uguaglianza, progettazione, imparzialità, integrazione, l’organizzazione, libertà di insegnamento, illustreranno, in dettaglio, la i percorsi didattico - formativi di una scuola che mira alla crescita culturale e insieme professionale di quanti ne fanno parte. In particolare il Piano rende esplicita l'identità culturale e progettuale della Scuola, presentando agli utenti le indicazioni essenziali relative alla sua progettazione: A) educativa; B) curricolare; C) extracurricolare; D) organizzativa. I percorsi di studio si intrecciano con una costante cura ed attenzione alla costruzione serena ed equilibrata dell'individuo come persona e come cittadino, anche se resta primario il compito di preparare gli studenti ad accedere agli studi universitari o al mondo delle professioni e del lavoro con solide e precise competenze. La progettazione del P.O.F. rappresenta una delle prerogative su cui si fonda l'autonomia delle istituzioni scolastiche, conferita con le disposizioni contenute nel D.P.R. 8 marzo 1999 n. 275. Esso viene elaborato dal Collegio Docenti sulla base degli indirizzi generali per le attività della scuola e delle scelte generali di gestione ed amministrazione, mentre ne viene deliberata l'approvazione dal Consiglio d'istituto, tenendo conto di proposte e pareri formulati dagli organismi e dalle associazioni dei genitori e degli studenti. È, dunque, all'intera comunità scolastica che si chiede di contribuire, coinvolgendola in ogni sua componente, alla stesura del documento ed al suo aggiornamento, affinché esso rappresenti appieno l'identità culturale dell'istituto "don Gnocchi". 3 CAPITOLO I IL TERRITORIO 4 IL TERRITORIO Le colline tifatine di S. Michele e del Castello erano già abitate nell’età del rame (2500 a. C.) da gruppi di pastori. Essi, scesi in pianura, divennero agricoltori e costruirono Calatia (VIII sec. a. C.) lungo la futura via Appia. Abitata dagli Osci, Calatia fu etrusca (VI a. C.), sannita (474 a. C.) ed infine romana (309 a. C.). Fu distrutta nell’862 d. C. dai Saraceni ed i suoi abitanti si rifugiarono nel vicino borgo di Mataluni (il cui nome appartiene all’onomastica longobarda), arroccato lungo i fianchi della collina di S. Michele e protetto da un Castellum. Maddaloni conobbe la dominazione normanna, sveva, angioina, aragonese e dal 1829 fu prima contea e poi ducato della famiglia Carafa. Carlo III di Borbone le concesse il titolo di città nel 1734. L’odierna Maddaloni si estende per 36,53 kmq e conta circa 39.500 abitanti con un lento, ma continuo, aumento dei residenti per una forte migrazione di ritorno e, soprattutto, dalle zone costiere campane. La superficie urbanizzata occupa circa il 10% del territorio. L’artigianato (del legno, del ferro, della ceramica) e l’agricoltura hanno ricoperto, ed ancor oggi ricoprono, un ruolo di rilievo nell’assetto economico e sociale di Maddaloni, benché abbiano subito un ridimensionamento nel dopoguerra a seguito di un processo di industrializzazione che ha segnato il passaggio ad una nuova fase di sviluppo della città. Oggi la Superficie Agricola Utilizzata è di circa 1.242 ettari con 792 aziende agricole con coltivazioni (uliveti, frutteti, tabacco, pomodori) e 21 aziende di pastorizia con allevamento di suini e bovini da latte. Il settore industriale, rappresentato in primis dall’industria meccanica e dall’industria estrattiva, conosce oggi una profonda crisi e risulta difficile da affrontare il problema della riconversione in attività produttive non inquinanti e della ricomposizione ambientale. Anche il settore dell'edilizia è in sofferenza nonostante l'elevato numero di aziende e di addetti impegnati. Tra le imprese minori sono in espansione quelle della lavorazione del latte e la distilleria – confettificio De Capua. Il peso delle attività commerciali è rilevante. I dati delle autorizzazioni indicano una tendenza all’ampliamento dell’offerta commerciale sia all’ingrosso che al minuto. Consistente anche il numero delle autorizzazioni al commercio ambulante che trova l’apice nella fiera del martedì. In Maddaloni, inoltre, è attivo un mercato agro-alimentare, funzionante tutto l’anno. Non mancano agenzie di viaggio, immobiliari, assicurative e si contano una decina di istituti bancari. La sicurezza del territorio è affidata alla Stazione Comando Compagnia dei Carabinieri e al Commissariato di Pubblica Sicurezza. Per i servizi al cittadino sono presenti quattro Uffici di Poste Italiane ed alcuni uffici di Poste Private, mentre per i servizi sanitari l’Ospedale Civile, che necessiterebbe di un ampliamento di tutte le unità terapeutiche con una maggiore presenza di personale medico, paramedico ed amministrativo, rischia invece la chiusura per il Piano di razionalizzazione regionale. Nonostante diversi settori produttivi soffrano per la crisi economico-finanziaria che attanaglia il Paese, Maddaloni non ha mai perso il suo ruolo centrale in Terra di Lavoro di divulgazione e di promozione della cultura. I luoghi della cultura sono rappresentati soprattutto dalle scuole presenti con ogni ordine e grado: quattordici sono le scuole materne, dieci le scuole primarie, cinque le scuole secondarie di primo grado, tre istituti statali ed un istituto paritario di istruzione secondaria di secondo grado con diversi indirizzi, numerose le associazioni culturali e le librerie. Rivestono, altresì, un ruolo fondamentale la Biblioteca Comunale e, nella conoscenza dei beni ambientali, il Gruppo Archeologico Calatino, e dei beni artistici, la Galleria d'arte "Il Castello". Maddaloni ha pochi eguali in provincia per il numero di musei: il Museo Civico, con sede in via N. Bixio, con numerosi reperti storico-artistici; il Museo di Calatia, con sede in via Caudina, 5 che raccoglie i reperti archeologici dell'antica Calatia; il museo degli antichi mestieri "Pasquale Martone", con sede in via Cucciarella, che raccoglie utensili e testimonianze delle antiche attività agricole ed artigiane di Maddaloni; il Museo delle Cere "don Salvatore d'Angelo" con sede in Piazza della Pace all'interno della Fondazione Villaggio dei Ragazzi. Con il capoluogo provinciale e tutti i centri condensati lungo la via Appia, da Capua a Santa Maria a Vico, Maddaloni afferisce alla Conurbazione casertana, la prima delle otto aree omogenee individuate per la valorizzazione delle risorse endogene nei piani di assetto e sviluppo della provincia di Caserta. Essa, grazie alla rete di collegamenti, sta assumendo un ruolo complementare all’area urbana napoletana, quale centro erogatore di servizi. E’ suscettibile, quindi, per i suoi insediamenti produttivi e per le funzioni terziarie che già accoglie nel suo interno, di un consistente sviluppo nel campo della ricerca avanzata, delle grandi strutture commerciali, espositive e fieristiche, delle attrezzature turistico-ricettive. Per la posizione geografica il territorio maddalonese ha un ruolo di cerniera tra le zone costiere e quelle interne, per il quale si stanno potenziando i collegamenti metropolitani interni e i raccordi con le linee ferroviarie e autostradali. Il nuovo scalo merci delle FF.SS. presso Maddaloni, con l’adiacente interporto, avvantaggerà gli interscambi commerciali della conurbazione, promuoverà numerose attività indotte e, quindi, favorirà nuova occupazione. Il vuoto occupazionale può essere, inoltre, colmato con la creazione di consorzi di piccoli imprenditori nelle Aree di Sviluppo Industriale, con la formazione di una classe di tecnici intermedi, supporto fondamentale alla crescita dell’imprenditoria locale, con la creazione di centri di promozione e di servizio per rendere disponibili tecnologie e assistenza tecnica alle imprese in crescita. Le preesistenze monumentali ed ambientali, benché di notevole valore storico-artistico ed architettonico, sono sottoutilizzate sotto il profilo turistico, anche per l'assenza di strutture ricettive. Lodevoli iniziative sono state di recente intraprese dalle associazioni culturali e di promozione turistica, quali la Pro Loco, per inserire la città di Maddaloni in itinerari artistico-culturali e per promuovere prodotti e tradizioni presenti sul territorio. Sarebbe necessario un programma – progetto, coordinato con gli Enti istituzionali, di valorizzazione di tali beni, con positivi riflessi occupazionali diretti ed indotti. Parte essenziale del progetto sono gli interventi rivolti alla tutela dell’ambiente, al recupero del centro storico, al potenziamento delle strutture ricreative e quelli necessari per la formazione di “percorsi – vita“ rivolti sia alle popolazioni insediate che all’utenza turistica con la valorizzazione del parco del Castello, emblema dell'identità storica della città di Maddaloni. 6 CAPITOLO II PROFILO DELL'ISTITUZIONE SCOLASTICA 7 PROFILO DELL’ISTITUZIONE SCOLASTICA L'I.S.I.S. "don Carlo Gnocchi" ormai da più di vent'anni rappresenta un punto di riferimento importante per la storia culturale di Maddaloni e per la formazione dei giovani; esso abbraccia un bacino di utenza molto ampio che si estende da Maddaloni a S. Maria a Vico, a S. Felice a Cancello, ad Arienzo con presenze anche dai paesi limitrofi del Beneventano (Limatola, S.Agata de' Goti, Dugenta) o del Napoletano (Acerra, Polvica di Nola). Sorto alcuni decenni fa come Parificato l'Istituto Magistrale diventa Statale nell'anno 1977. Il primo preside è il prof. Giovanni Casella, a cui seguono negli anni successivi i preside Giuseppe Cervera, Giuseppe Pascarella, Prisco di Caprio. Dall‘a. s. 1993/94 all’a. s. 2003/04 è preside il prof. Antonio del Vecchio. Sotto la sua presidenza l’Istituto cresce dal punto di vista qualitativo, in quanto vengono introdotte nuove sperimentazioni e strutture più moderne e funzionali che richiamano un gran numero di iscrizioni e che permettono di raggiungere un cospicuo numero di classi. Per l'aumento delle classi urgeva reperire una nuova sede che venne individuata e, poi, consegnata nel mese di novembre del 1997. Il nuovo Istituto si trova in via Cupa Lunga, alla periferia sud-est di Maddaloni; è un edificio nuovo, spazioso e funzionale, circondato da un'ampia area verde. Già agli inizi degli anni novanta un mondo di studi superiore limitato a quattro anni, ancorato a vecchi curricoli ed a superate metodologie didattiche non offriva una preparazione e una formazione adeguata né ai futuri maestri elementari né a chi intendeva, e sono la maggior parte, intraprendere strade diverse, dal momento che sia l'insegnamento elementare sia il mondo del lavoro richiedono nuove figure professionali. Finalmente dopo alcuni anni di discussione e di serie e ponderate riflessioni, il Collegio dei Docenti approvò la proposta di sperimentare il Liceo socio-psico-pedagogico del Progetto Brocca a cui è seguita, dopo due anni, la sperimentazione del liceo linguistico dello stesso progetto. Con l'abolizione dell'Istituto Magistrale da parte del Ministero, oggi appare tempestiva e lungimirante la decisione a suo tempo presa dal Collegio dei Docenti, ancor più pensando al nuovo riassetto della scuola superiore di secondo grado introdotta poi dalla Riforma Gelmini. Dall’a. s. 2004/05 diviene Dirigente Scolastico il Prof. Filippo Mangone, adoperatosi particolarmente per dotare il nostro Istituto di strumenti e strutture moderne, più adatte a raggiungere gli obiettivi e le finalità che si propone, e per ampliare l'offerta formativa con la nascita, nell’a. s. 2007/08, del liceo artistico, il terzo indirizzo del Don Gnocchi. Dall'a. s. 2012/2013 ricopre l'incarico di Dirigente Solastico il Prof. Gaetano Marchesiello il quale, sebbene ricopra da breve tempo l'incarico, si è ben presto speso per dare nuovo impulso all'istituto, riorganizzando, con la collaborazione del D.S.G.A. dott.ssa Patrizia Morena, i servizi amministrativi, favorendo nuove iniziative per promuovere l'immagine dell'istituto, adoperandosi, in continuità con la precedente dirigenza, per l'attivazione di procedure informatizzate a supporto della didattica e della trasparenza degli atti (scrutini on line, registro elettronico) e per l'acquisizione di nuove risorse (tetto fotovoltaico, costruzione di nuove aule e della palestra) che migliorino i servizi offerti agli studenti. 8 L’I.S.I.S. "don Gnocchi" IN NUMERI L'Istituto è attualmente dotato delle seguenti strutture: 1. Un laboratorio di informatica in rete 2. Un laboratorio multimediale linguistico 3. Un laboratorio di fisica e chimica ristrutturato con fondi PON 2.1.F 4. Un laboratorio di discipline plastiche 5. Un laboratorio di discipline pittoriche 6. Un laboratorio di discipline geometriche 7. Due portatili con tecnologia “centrino” (uno di questi è ad uso esclusivo degli alunni diversamente abili) 8. Un video-proiettore 9. Un pannello gigante estraibile per video-proiezione 10. Una web-cam, una video-camera e una macchina fotografica digitale 11. Una sala video provvista di TV color con antenna satellitare 12.Un’aula di musica 13. Una videoteca in formazione 14. Una biblioteca informatizzata con circa 3200 volumi a disposizione degli studenti, ed un'altra più specifica per i docenti, specializzata in scienze pedagogiche 15. Postazioni informatiche con collegamento ad Internet 16. Uno spazio attrezzato per la pratica sportiva in attesa della costruzione, da parte dell'Ente Provincia, di una palestra per cui è stata già individuata l'area 17. Una sala convegni adibita anche a teatro 18. Tutto l'Istituto è inoltre fornito di un impianto interfonico interno che permette di comunicare, in qualunque momento, con gli alunni. 19. La Scuola è cablata con 60 “punti rete” (con una sottorete per il laboratorio linguistico e la segreteria) 9 ANNO SCOLASTICO 2013 – 2014 NUMERO ALLIEVI 696 NUMERO CLASSI 33 NUMERO DOCENTI 77 NUMERO DOCENTI DI SOSTEGNO 8 NUMERO UNITA’ PERSONALE ATA 15 DATI RELATIVI AL LICEO DELLE SCIENZE UMANE ANNO SCOLASTICO 2013 – 2014 NUMERO ALLIEVI 200 NUMERO CLASSI 9 NUMERO DOCENTI 35 DATI RELATIVI AL LICEO DELLE SCIENZE UMANE OPZIONE ECONOMICO SOCIALE ANNO SCOLASTICO 2013 – 2014 NUMERO ALLIEVI 75 NUMERO CLASSI 4 NUMERO DOCENTI 35 DATI RELATIVI AL LICEO LINGUISTICO ANNO SCOLASTICO 2013 – 2014 NUMERO ALLIEVI 213 NUMERO CLASSI 10 NUMERO DOCENTI 31 DATI RELATIVI AL LICEO ARTISTICO ANNO SCOLASTICO 2013 – 2014 NUMERO ALLIEVI 208 NUMERO CLASSI 10 NUMERO DOCENTI 23 10 CAPITOLO III FINALITA’ FORMATIVE ED OBIETTIVI CULTURALI 11 FINALITA’ ED OBIETTIVI FORMATIVI L’ISTITUTO SUPERIORE “ don Gnocchi” DI MADDALONI SI PROPONE COME ORGANISMO CHE SI ATTIVA Per favorire il pieno sviluppo della personalità dello studente, inteso come soggetto capace di prendere coscienza di sé e del mondo e di ricercare il senso della vita. Per educare alla partecipazione responsabile della vita comunitaria, al rispetto delle regole stabilite, alla volontà di porre il bene comune al di sopra degli interessi di parte in un contesto privo di ogni forma di violenza e di intolleranza. Per abituare lo studente ad esercitare i propri diritti e a riconoscere i propri doveri. Per sviluppare nell’alunno competenze e strumenti di apprendimento utilizzabili per la formazione della sua personalità integrale ed interagente, capace di partecipare consapevolmente alle trasformazioni sociali in atto. Per fornire una vasta, ampia e solida dimensione culturale marcata dalla sintesi felice del sapere scientifico e tecnologico con il sapere umanistico onde potenziare e approfondire le capacità di elaborazione razionale, di analisi critica, di raffinare il gusto estetico e di soddisfare l’esigenza di sintesi tra la competenza tecnica e l’impegno socio culturale insita in una moderna concezione dell’attività professionale. Per mettere lo studente in grado di fornire quei valori letterari, scientifici, tecnologici, artistici e filosofici che costituiscono il patrimonio dell’umanità intera, per farli assimilare, vagliare criticamente, rielaborarli personalmente al fine di saper cogliere il valore della ricerca della verità, dell’arte, dell’amore e della giustizia. LA FORMAZIONE Le scelte curricolari che contraddistinguono il processo formativo sono mirate al raggiungimento di abilità e competenze specifiche. L’obiettivo è quello di creare un professionista in grado di comprendere, elaborare ed interpretare testi e dati usando le tecniche opportune, nonché di lavorare e collaborare con gli altri ed in diversi contesti sociali. Il processo formativo è regolato da un piano di programmazione dell’ azione educativa, anche ai fini di adeguare, nell’ ambito degli orientamenti della scuola definiti dallo Stato, i programmi di insegnamento alle specifiche esigenze ambientali, di favorire il coordinamento interdisciplinare e al fine di operare professionalmente in modo collegiale ed omogeneo. In un processo educativo esteso a tutti, diffuso nello spazio e nel tempo, quale si richiede nelle società ad alto sviluppo tecnologico ed elevato ritmo di cambiamento, la strategia dell’ insegnamento/apprendimento deve essere sostenuta dal concetto di un curriculum continuo orizzontale e verticale, in cui attività di formazione e orientamento si integrino costantemente. In tale processo,mentre occorre restituire alla cultura e alle conoscenze il ruolo che loro appartiene, è possibile e necessario adeguare le discipline di insegnamento ai macro obiettivi e agli obiettivi che verranno proposti nei singoli momenti di un processo formativo unitario e continuo. Per macro obiettivi si intendono "le abilità/competenze a livello macro e generale, non generico, che gli alunni devono conseguire al termine di ciascun grado di scuola" così sintetizzati: MACRO OBIETTIVI DELLA FORMAZIONE Con gli obiettivi educativi generali si mira a realizzare : a) Il corretto ed equilibrato comportamento verso il Dirigente scolastico, i docenti, il personale non docente e i compagni; b) Il rispetto delle cose altrui e delle attrezzature della scuola; c) L’acquisizione dei contenuti di ogni disciplina; d) La padronanza dei mezzi espressivi e comunicativi; e) L’utilizzazione e l’applicazione in concreto delle conoscenze acquisite; f) L’utilizzazione in maniera adeguata e consapevole delle tecnologie informatiche; g) Il collegamento e la rielaborazione degli argomenti studiati; h) L’educazione alla salute, alla solidarietà, alla tolleranza ed alla convivenza civile; 12 Le metodologie utilizzate per il miglioramento dell’azione educativa si basano: a) b) c) sull’attivazione di percorsi didattici individualizzati con l’ausilio anche delle nuove tecnologie (aggiornamento mirato per i docenti); sull’organizzazione di curriculi organici e flessibili per rendere più stimolante l’ approccio ai contenuti (studio e ricerca nei dipartimenti); sul miglioramento dell’ informazione all’ interno del corpo docente (ricerca nei dipartimenti e nei consigli di classe). OBIETTIVI EDUCATIVI TRASVERSALI Con gli obiettivi educativi generali si mira a: - - - Sviluppare una personalità capace di esercitare a pieno titolo i propri diritti e doveri di cittadino. Sviluppare la capacità di autopromuovere la propria crescita umana, culturale e professionale, per un consapevole orientamento alle successive scelte di studio e/o attività professionali. Disciplinare la tendenza adolescenziale alla conflittualità interpersonale, educando al rispetto dell’altro, all’autocontrollo, al senso di responsabilità, alla disponibilità, alla collaborazione reciproca, alla solidarietà sociale. Sviluppare la capacità di orientarsi nel mondo in cui si vive, al fine di raggiungere un equilibrio attivo e dinamico con esso. OBIETTIVI DIDATTICI GENERALI Con gli obiettivi didattici generali si mira a realizzare: a) b) c) d) il consolidamento del metodo di studio e dei prerequisiti dell’ apprendimento quali la capacità di attenzione, concentrazione, osservazione, memorizzazione e precisione; il potenziamento delle conoscenze nelle singole discipline sviluppando le capacità logico espressive, la padronanza dei linguaggi specifici delle singole discipline e l’approfondimento nei lavori individuali e di gruppo; lo sviluppo, il potenziamento e la rielaborazione delle conoscenze acquisite quali le capacità di analisi, sintesi e rielaborazione; il potenziamento delle capacità critiche. OBIETTIVI DIDATTICI TRASVERSALI Area linguistico-letteraria - Formare un soggetto "colto" con adeguate competenze espressive, capace di riflettere in modo autonomo, di esercitare un maturo senso critico rispetto alle più rilevanti espressioni della cultura storico letteraria ed inoltre di conoscere e saper usare i diversi registri linguistici. Area tecnico–scientifica - Formare un soggetto professionalmente preparato con competenze tecnico- scientifiche adeguate ad affrontare il complesso mondo del lavoro ed a gestire il nuovo e l’ imprevisto che in esso si può presentare. Area storico-sociale - Formare un soggetto capace di percepire gli eventi storici nella loro dimensione locale,nazionale,europea e mondiale. Formare un soggetto responsabile come persona e cittadino consapevole di essere inserito in un sistema di regole fondato sulla tutela e sul riconoscimento dei diritti e dei doveri. Educare alla convivenza e all’esercizio attivo della cittadinanza. Potenziare nei giovani lo spirito di intraprendenza e di imprenditorialità. Area socio-collaborativa - Fornire la capacità di costruire rapporti aperti al confronto e alla collaborazione 13 Area fisico-senso-motoria - Aiutare e utilizzare metodi e mezzi atti a migliorare e sviluppare la salute, le prestazioni motorie, la pratica sportiva cooperativa. CONTENUTI Nel corso del biennio i contenuti dell’ apprendimento fanno riferimento ai saperi essenziali per la formazione di base (area comune) e vengono programmati in seguito alla rilevazione dei livelli di partenza (prerequisiti) e all’ avviamento delle necessarie attività di rinforzo o di recupero. Nel triennio le conoscenze culturali nelle diverse aree vengono ampliate e approfondite, al fine di sviluppare competenze specifiche relative ai diversi indirizzi e di fare acquisire saperi utili e capitalizzabili. I contenuti delle singole discipline sono scelti tenendo conto la loro valenza formativa ed educativa. METODOLOGIE L’approccio metodologico mira a fornire agli alunni una istruzione flessibile, intesa come sapere significativo, stabile e capitalizzabile che lo mette in condizione di operare scelte autonome in correlazione alle continue trasformazioni tecnologiche. Le strategie metodologiche si possono sintetizzare nel modo seguente: - - - coinvolgere l’alunno in modo che diventi protagonista del suo stesso processo di insegnamentoapprendimento; dare spazio alla discussione e al dialogo; stimolare la comprensione e la riflessione; problematizzare gli argomenti di studio; abituare alla collaborazione e alla tolleranza; utilizzare adeguatamente i sussidi didattici disponibili nell’istituto; pianificare il lavoro programmato secondo indicatori relativi alla reale situazione di ogni gruppo – classe e del singolo allievo; definire gli obiettivi educativi e didattici a breve, medio e lungo termine; motivare gli studenti tenendo conto dei diversi ritmi di apprendimento; favorire l’acquisizione di un metodo di studio e di lavoro ai fini del proprio sapere inteso come educazione all’autonomia, alla progettualità, alla capacità dell’approfondimento, all’auto-valutazione e all’auto-orientamento; stimolare la partecipazione alla vita comunitaria attraverso la cura delle informazioni sui comportamenti e sui contenuti culturali anche in ragione dello statuto delle studentesse e degli studenti; individuare le competenze e le conoscenze trasversali e specifiche e valutare, insieme con le altre componenti, il percorso educativo e didattico tramite materiale strutturato che misuri competenze, conoscenze e capacità acquisite. Con l’adozione dei seguenti mezzi didattici: registri e griglie per la osservazione del comportamento e del processo di apprendimento; strumenti per la verifica formativa, quali dialogo, questionari, test, discussioni, esercitazioni; strumenti per la verifica sommativa, finalizzati al controllo degli obiettivi; grafici, schemi, diagrammi, tavole di registrazione, analisi di dati statistici; visite di istruzione guidate ad ambienti interni o esterni alla scuola; partecipazione e spettacoli teatrali e cinematografici. Per il raggiungimento degli obiettivi prefissati e per l’ottimizzazione dei processi di apprendimento vengono utilizzate alcune scelte metodologiche mirate: A) Metodo della ricerca : a) in funzione della riproduzione di procedure prestabilite; b) in funzione di una originale produzione da parte dell’ alunno. B) Metodo della didattica modulare (scansione del percorso in moduli anche pluridisciplinari o interdisciplinari): 14 con aggregazioni La programmazione delle attività di insegnamento verrà articolata in forma di moduli, organizzati dall’ insegnante di ciascuna disciplina su indicazioni concordate nell’ ambito dei dipartimenti e dei consigli di classe. Il modulo è una struttura dotata di un’ organicità interna, di una certa consistenza di concetti e di contenuti, che individua un nodo concettuale della disciplina e che può contenere al suo interno unità di apprendimento non necessariamente afferenti allo stesso capitolo di un libro di testo. Inoltre ogni modulo è caratterizzato dai seguenti indicatori: finalità, obiettivi, prerequisiti, contenuti (articolati in unità di apprendimento), metodologie di lavoro, materiali e strumenti di lavoro, tempi (durata del modulo e tempo di realizzazione), valutazione con verifiche in itinere e finali. La didattica modulare favorisce una maggiore autonomia dell’ alunno nel processo di apprendimento; crea maggiori spazi nel lavoro di gruppo ; trasmette e fa acquisire conoscenze in modo differenziato e con tesi e spazi diversi ; lascia margini significativi per il lavoro libero ed autonomo degli allievi; induce i docenti a riflettere e ad interrogarsi con più sistematicità sull’insegnamento prodotto sia come singolo che come team; offre un contesto di autovalutazione e autoformazione continuo per il docente e per gli allievi CURRICOLO DIFFERENZIATO Questo curricolo riguarda gli alunni diversamente abili. Con la nuova normativa sul diritto allo studio e l’integrazione scolastica, la presenza dei portatori di handicap nella scuola superiore è oggi una realtà. Ogni scuola, pertanto, deve approntare gli strumenti idonei ad una effettiva integrazione di ciascuno alunno H nella realtà scolastica. Il nostro Istituto, in sintonia col dettato normativo, si propone di creare le condizioni adatte perché ogni alunno diversamente abile possa sentirsi “protagonista” di un’esperienza pensata e realizzata in funzione della sua crescita affettiva, cognitiva, relazionale, sociale; si impegna a riconoscere all’ allievo diversamente abile la possibilità di esercitare a tutti i livelli il diritto- dovere di parola, di scelta, l’ autoaffermazione della propria identità unica e irripetibile, contro tutte le discriminazioni. Ciò si realizza attraverso la costruzione di un ”Progetto di vita” e la riorganizzazione complessiva del sistema di insegnamento/apprendimento. Il POF rappresenta, dunque, la risposta organica e intenzionale ai bisogni formativi e alle esigenze di diritto allo studio degli alunni diversamente abili. Un monitoraggio continuo e un controllo puntuale della qualità dell’integrazione scolastica viene realizzata attraverso: La costituzione del Gruppo H d’Istituto con competenze di tipo progettuali, consultive, organizzative e valutative La programmazione coordinata dei servizi scolastici con quelli sanitari, culturali, ricreativi e sportivi Rapporti con le famiglie con le scuole di provenienza degli alunni diversamente abili La dotazione di attrezzature tecniche e sussidi didattici specifici La sperimentazione da realizzare nelle classi frequentate da alunni diversamente abili Rapporti con il comune, Regione, Enti Locali per interventi tecnico-organizzativi necessari Individuazione delle condizioni ostative alla frequenza degli alunni in difficoltà e segnalazione agli organi competenti Orientamento scolastico e lavorativo per gli alunni in questione in collaborazione anche con gli Enti Locali. Gli standard di qualità utilizzati per la valutazione dell’integrazione scolastica riguardano l’obbligo di una diagnosi funzionale precoce, dell’aggiornamento del profilo dinamico funzionale e di un piano educativo personalizzato, di un’intesa fra scuola, enti locali e ASL,di ausili e sussidi anche tecnologici per le diverse tipologie di minorazioni, dell’adozione di criteri valutativi del profitto anche differenziati, secondo quanto stabilito dalla Sentenza n. 215/87 della Corte Costituzionale. In particolare: Il Profilo dinamico funzionale (P.D.F.) è un documento conseguente alla diagnosi funzionale e preliminare alla formulazione del PEI. Con esso viene definita la situazione di partenza e le tappe di sviluppo conseguite o da conseguire. Mette in evidenza difficoltà e potenzialità dell’alunno. – Viene redatto per la prima volta all’inizio del primo anno di frequenza dal c.d. GLH operativo, composto dal Consiglio di classe, dagli operatori della ASL e dai genitori – (art. 4 DPR 22/4/1994). 15 Il Piano educativo individualizzato (P.E.I.) è redatto all’inizio di ogni anno scolastico dal c.d. GLH operativo (consiglio di classe + ASL + genitori) ed è sottoposto a verifiche ed aggiornamenti periodici. Il PEI non coincide con il solo progetto didattico, ma consiste in un vero e proprio progetto di vita in cui vengono definiti gli interventi finalizzati alla piena realizzazione del diritto all’integrazione scolastica (art. 5 DPR 22/4/1994). PIANO DI LAVORO INDIVIDUALE In merito alla programmazione individuale dell’insegnante, ogni docente è tenuto, ai sensi della C.M. n° 360 del 28/01/1985, a predisporla e allegarla al registro personale dove confluiranno gli accordi presi e gli obiettivi stabiliti nelle riunioni per dipartimento o aree disciplinari, evidenziando, il percorso curricolare, il livello di partenza, le metodologie, gli obiettivi (educativi e didattici), le verifiche e la valutazione. Inoltre nella programmazione individuale deve rientrare quanto programmato per l’attività curricolare dei consigli di classe sulla base delle linee-direttive del collegio dei docenti. Per quanto concerne gli alunni portatori di handicap, il P.E.I. (piano educativo individualizzato) dovrà essere sottoscritto da uno dei genitori, se non presenta contenuti uguali e\o equipollenti a quello prescritto per il corso di studio seguito. Alla programmazione va altresì allegata la griglia di valutazione delle prove scritte, pratiche, orali; la stessa va comunicata agli alunni. 16 CAPITOLO IV LA VALUTAZIONE 17 LA VERIFICA La verifica serve a controllare se gli obiettivi sono stati raggiunti e la programmazione è correlata sia alla verifica che alla valutazione. Infatti con la programmazione si ipotizzano e si fissano delle mete ,con la valutazione si cerca di verificare di volta in volta se esse sono state raggiunte. La programmazione trova il suo banco di prova nella valutazione . Essa, specchiandosi nella verifica, si aggiusta, si corregge, si integra e si presenta sempre in edizioni migliori. Non si tratta di effettuare sconti nelle attività culturali, bensì spostare l’attenzione all’interno del processo di insegnamento-apprendimento. In altri termini la valutazione rappresenta il punto più alto della professionalità docente, in quanto riassume in se e giudica tutto il processo educativo. MISURAZIONE DELLE PROVE La necessità di individuare criteri comuni di misurazione delle prove è indotta dall’esigenza di trasparenza e di oggettività, pur non potendo garantirle comunque in assoluto ha lo scopo di promuovere una cultura condivisa della valutazione. INDICATORI In una griglia si elencano gli indicatori da utilizzare nella misurazione delle prove scritte, orali, pratiche. Gli indicatori possono aumentare o diminuire a seconda degli aspetti che si vogliono apprezzare della prestazione data. A ciascun indicatore si assegna un punteggio variabile da un minimo a un massimo. Il punteggio finale, ottenuto per somma, si traduce in voto secondo una scala di corrispondenza LA VALUTAZIONE I docenti, valutando gli allievi in itinere o in sede finale, devono tener conto : a) b) c) d) e) dei livelli di partenza; della terminologia convenzionale che unifica il linguaggio didattico di tutti i docenti; delle norme deliberate dal collegio dei docenti per l’assegnazione dei voti quadrimestrali e finali; delle fasi procedurali dello scrutinio di ogni alunno ; del ruolo del Dirigente scolastico che è quello di garante delle regole e mediatore tra posizioni diverse. Inoltre la valutazione dei processi e del prodotto scolastico deve essere uno strumento per rendere sempre più efficace ed efficiente l’intervento didattico - educativo. La valutazione deve comprendere più fasi: a) fase di controllo in cui vengono raccolte le informazioni; b) fase di verifica in cui si confrontano i risultati conseguiti con quelli attesi; c) fase di valutazione vera e propria in cui si esprime un giudizio e si prefiggono le scelte da operare e le decisioni da prendere. Ai docenti la valutazione degli apprendimenti serve a : 1) conoscere il grado di apprendimento dell’alunno in rapporto agli obiettivi prefissati nonché per individuare le eventuali difficoltà e lacune allo scopo di programmare interventi mirati al superamento delle carenze individuate; 2) verificare l’efficacia del proprio intervento formativo, e , se necessario, modificare le strategie di insegnamento. Agli studenti la valutazione serve per : 1) rendersi conto della propria situazione in rapporto all’impegno e all’efficacia del proprio metodo di studio; 2) individuare eventuali carenze e lacune; 3) avere indicazioni in merito all’orientamento scolastico e/o professionale. 18 Infine nella valutazione è essenziale la trasparenza per evitare che nell’allievo si instauri l’idea di essere trattato e valutato in maniera scorretta o differenziata rispetto al compagno o, viceversa, che il compagno sia stato “agevolato”. Per una valutazione più aderente alle reali capacità di ciascuno allievo bisogna fare almeno tre prove scritte e le stesse devono essere corrette, date in visione agli alunni e consegnate alla dirigenza tramite i propri collaboratori entro e non oltre venti giorni dallo svolgimento e non meno di due verifiche orali per quadrimestre. Inoltre bisogna rispettare i carichi di lavoro settimanali; le prove orali devono tener conto del diritto dello studente. Allo studente, soggetto attivo del processo di apprendimento, vengono esplicitati: obiettivi, contenuti e criteri di valutazione. Oggetto della valutazione sono: la situazione di ingresso, al fine di accertare la presenza dei prerequisiti necessari ad affrontare una nuova unità , sequenza o percorso didattico (prognosi); il processo dello sviluppo mentale e della formazione dell’ alunno, per controllare le conoscenze , le abilità e le competenze acquisite (misurazioni); il raggiungimento degli obiettivi educativi e didattici in termini di RISULTATI ATTESI (comportamenti, conoscenze, competenze), PRODOTTI e PRESTAZIONI , per identificare quali sono i processi mentali in causa , le tecniche e gli strumenti che gli alunni non padroneggiano, per avviare un tempestivo recupero (diagnosi). La valutazione tiene conto della qualità della presenza dell’ alunno in classe e della qualità della partecipazione all’ attività didattica sia individualmente che in gruppo. - ASPETTI NORMATIVI RIFERITI ALLA VALUTAZIONE 1. Il voto deve essere la traduzione numerica di un esteso giudizio che tenga conto della personalità dell’alunno, della sua crescita culturale, dei livelli di partenza e delle mete raggiunte, evidenziando le conoscenze curricolari acquisite, le competenze operative, le capacità di ragionamento, d’elaborazione e sviluppo del pensiero critico, nonché la partecipazione al dialogo educativo e le attitudini rilevate. 2. Il voto di profitto si assegna separatamente per ogni insegnamento disciplinare. Il voto, proposto da ciascun docente, sulla base di tutti gli elementi valutativi raccolti, sarà approvato dal Consiglio di classe. In caso di dissenso la deliberazione sarà adottata a maggioranza e, in caso di parità, prevarrà il voto del Presidente. 3. La valutazione non deve essere né benevola né punitiva, ma obiettiva e trasparente, in quanto la scuola, anche in questa fase, deve svolgere il ruolo di guida per l’alunno nella sua crescita culturale ed umana. 4. L’atto valutativo deve essere svincolato da pregiudizi e deve avere carattere di centralità nel processo d’insegnamento/apprendimento. Bisogna evitare che nell’alunno s’instauri l’idea di essere trattato e valutato in maniera scorretta e differenziata rispetto al compagno. Pertanto l’atto valutativo deve essere oggettivo, puntuale e trasparente. 5. La valutazione degli alunni portatori di handicap, avviene sulla scorta del programma educativo personalizzato ( P. E. P. ) predisposto all’inizio dell’anno scolastico dai relativi consigli di classe. 6. Il voto di condotta deve essere assegnato dal Consiglio di classe su proposta del docente che in quella classe ha il maggior numero d’ore d’insegnamento, tenendo conto del comportamento, della frequenza, della partecipazione al dialogo educativo,della diligenza e della responsabilità dell’alunno. 7. La valutazione, espressa in decimi, concorre alla valutazione complessiva dello studente e nel caso in cui sia inferiore a sei decimi determina la non ammissione alla classe successiva o all’esame di stato. 8. Per ogni alunno il Consiglio di classe deve formulare ed esprimere un attento e meditato giudizio che deve essere motivato e verbalizzato. VALUTAZIONE QUADRIMESTRALE A) B) Si procede al giudizio finale solamente nei confronti degli alunni che hanno riportato una valutazione positiva in tutte le discipline e nei confronti di quelli che presentino insufficienze tali da comportare un giudizio di non ammissione. Nei confronti degli alunni che presentino in una o più discipline valutazioni insufficienti i Consigli di classe, tenendo conto dei criteri del Collegio dei docenti, rinviano la formulazione del giudizio finale. Gli alunni delle classi intermedie ottengono l'ammissione alla classe successiva se riportano una votazione non inferiore ai 6/10 in ciascuna disciplina prevista. 19 C) Il voto di condotta fa media con le altre discipline e incide anche sull’attribuzione del credito scolastico (art. 2 D.M. n.° 5/2009).Esso tende ad accertare: I livelli di apprendimento e di consapevolezza raggiunti, con specifico riferimento alla cultura e ai valori della cittadinanza e della convivenza civile. La capacità di rispettare il complesso delle disposizioni che disciplinano la vita di ciascuna istituzione scolastica. La consapevolezza dei diritti e dei doveri degli studenti all’interno della comunità scolastica, promuovendo comportamenti coerenti con il corretto esercizio dei propri diritti e al tempo stesso con il rispetto dei propri doveri. D) Per le classi terminali, ai sensi dell'art. 2 della legge n. 1 dell’11-01-2007 e dell’Art. 9 dell’O.M. n. 92 del 05-11-2007 riguardante le nuove disposizioni in materia degli esami di stato conclusivi dei corsi di studi di istruzione secondaria superiore, sono ammessi gli alunni che hanno frequentato l'ultimo anno di corso e che conseguiranno la sufficienza in tutte le materie e in condotta. E) Anche per le classi terminali il voto di condotta fa media con le altre discipline e incide sul credito scolastico. F) Il Consiglio di classe, stabilita la media della valutazione del comportamento e dell’apprendimento procede ad attribuire sia per gli alunni delle classi terminali che per quelli delle classi terze e quarte ammessi alla classe successiva il"CREDITO SCOLASTICO". G) I crediti formativi concorrono all’attribuzione del credito scolastico per la cui attribuzione i DD. MM. 12/1998 e 49/2000 individuano le modalità operative. H) I docenti di religione, anche se la votazione di detta disciplina non concorre alla media per l'attribuzione del credito scolastico, partecipano a pieno titolo alle deliberazioni del consiglio di classe quando si procede all'attribuzione del credito agli alunni che si avvalgono di tale insegnamento. I) I voti di profitto, oltre quello di condotta , incidono notevolmente sul credito per cui i docenti, come prescrive l’ O.M. n. 90\2001 comma 1 - art. 14, sono tenuti ad utilizzare l'intera scala di valutazione fissata nel P.O.F. e prescritta dalle norme sulla valutazione docimologica . J) I voti derivano dai giudizi che, come recita la C.M. n. 280 del 3\10\1972, devono evidenziare la personalità dell'alunno, la sua crescita culturale e umana,il livello di partenza, la partecipazione, l’interesse l’impegno e le mete raggiunte. K) Gli allievi che non possono essere valutati per malattia o trasferimento della famiglia, sono ammessi a sostenere, prima dell'inizio delle lezioni dell'anno scolastico successivo , prove suppletive con giudizio di ammissione o non ammissione alla classe successiva. L) Gli alunni diversamente abili, se il consiglio di classe rileva che la preparazione è conforme agli obiettivi didattici previsti dal curricolo della scuola, l’ ammissione alla classe successiva viene deliberata in conformità all’ art.13 dell'O.M. 90\2001. Se l'alunno con handicap psichico raggiunge gli obiettivi conformi al P.E.P. può essere ammesso alla classe successiva, ma in calce alla pagella bisogna apporre l'annotazione "la valutazione è riferita al P.E.P. ed è adottata ai sensi dell'art.15 dell'O.M. 90\2001”. M) Le attività di recupero saranno programmate e deliberate come prescritto dall’O.M. n. 92/2007. N) Per gli alunni ripetenti dichiarati non ammessi alla classe successiva nello scrutinio finale, i consigli di classe, devono formulare un articolato e analitico parere ai fini dell'eventuale iscrizione per la terza volta. Detto parere,positivo o negativo,sarà tenuto in debita considerazione dal collegio dei docenti che, ai sensi dell'art. 57 legge 889 del 1931, è l'organo deliberante per l’eventuale iscrizione di un alunno per la terza volta nella stessa classe. O) Non saranno deliberate ammissioni alla classe successiva con oltre tre debiti formativi. CRITERI E INDICATORI DA ADOTTARE NELLO SVOLGIMENTO DEGLI SCRUTINI FINALI In sede di scrutinio il consiglio di classe, nell’attribuire il voto quadrimestrale, terrà conto dei seguenti elementi: 1. Comportamento disciplinare inteso come crescita civile e culturale dello studente con le seguenti prioritarie finalità: a) capacità di rispettare il complesso delle disposizioni che disciplinano la vita dell’istituzione scolastica. b) consapevolezza dei diritti e dei doveri all’interno della comunità scolastica. 2. Assiduità nella frequenza, impegno, interesse e partecipazione dimostrati nell’intero percorso formativo. 3. Adeguata assimilazione ed organizzazione dei contenuti culturali. 4. Valutazione riferita alla programmazione del P.O.F. ed effettuata sul grado di preparazione conseguito nelle singole discipline. 5. Possibilità degli alunni con carenza in qualche disciplina, non più di tre , di raggiungere gli obiettivi formativi e di contenuto nelle discipline interessate entro il termine dell’anno scolastico mediante lo studio personale svolto autonomamente oppure attraverso la frequenza di appositi 20 interventi di recupero organizzati dalla scuola(al massimo in due discipline per ogni alunno). 6. Del raggiungimento degli obiettivi minimi individuati nelle singole discipline nelle riunioni per materie. Ogni consiglio di classe, sulla scorta dei criteri fissati, valuterà eventuali casi particolari valutazione del comportamento che dell’apprendimento. sia nella Per il giudizio di ammissione o di non ammissione degli alunni delle classi quinte si seguirà la seguente griglia di valutazione con i relativi indicatori: personalità; livello di partenza; comportamento; interesse per la/le discipline: impegno; partecipazione al dialogo educativo; crescita umana e culturale; conoscenza- competenze – capacità; mete raggiunte. Ai fini della non promozione si ritiene elemento determinante la presenza di gravi carenze nel profitto e l’impossibilità dell’alunno di frequentare con profitto l’anno successivo e di raggiungere gli obiettivi formativi e di contenuto della/e disciplina/e. I criteri sopramenzionati hanno carattere orientativo per il consiglio di classe, che deve quindi esprimere una valutazione complessiva ed articolata, la quale non può prescindere dalle diverse situazioni personali dei singoli studenti. GRIGLIA DI VALUTAZIONE VOTO VALUTAZIONE GIUDIZIO Scadente – 1 - 3 Molto scadente Non conosce gli argomenti e commette gravi errori. 4 Scarso Dimostra scarsa partecipazione, ha conoscenze frammentarie e superficiali, manca di autonomia di giudizio. 5 Mediocre Partecipa,conosce ed espone in modo disorganico o con errori non gravi;manca di autonomia nella rielaborazione. 6 Sufficiente 7 Discreto Partecipa e conosce le basi della disciplina ; comprende i contenuti,sa risolvere situazioni problematiche semplici ed effettuare analisi parziali. Si impegna,comprende ed espone in modo ordinato;sa applicare ed è autonomo nella sintesi anche se con qualche imprecisione. 8 Buono Mostra iniziativa personale; possiede conoscenze approfondite, comprende e sintetizza correttamente valutando autonomamente ; applica le regole senza errori 9 Ottimo Mostra impegno assiduo; conosce in modo ampio e completo, comprende e rielabora con correttezza formale logica e coerenza. 10 Eccellente Si impegna in modo propositivo, attua collegamenti applicando quanto appreso - in modo personale originale. 21 Se l'alunno è impreparato e si giustifica all'inizio dell'ora adducendo valide motivazioni, il docente segnerà sul registro il simbolo "g" (in legenda = giustificazione); per ciascun quadrimestre non possono essere consentite, di norma, più di due giustificazioni. Se l'alunno viene colto impreparato e si rifiuta di sottoporsi a verifica, il docente segnerà sul registro il simbolo "i" (in legenda = impreparato); ciò comporterà il giudizio di “non classificato”. Il giudizio di “non classificato” comporta la non ammissione alla classe successiva (l’assegnazione di NC anche in una sola disciplina allo scrutinio finale implica la esclusione dal medesimo e l’automatica non ammissione). INDICATORI TASSONOMICI PER LA VALUTAZIONE FINALE Per la valutazione finale vengono adottati indicatori tassonomici, che oltre a definire il successo scolastico rendono il più possibile uniforme il trattamento degli allievi allo scrutinio finale .Essi sono di seguito riportati: PARTECIPAZIONEAL DIALOGO EDUCATIVO IMPEGNO METODO DI STUDIO PROFITTO Passiva Scarso Non adeguato Insufficiente Saltuaria Discontinuo Confuso Mediocre Attiva Sufficiente Non sempre adeguato Sufficiente Assidua Assiduo Adeguato ed autonomo Discreto Responsabile Costruttivo Autonomo e preciso Ottimo Scrupolosa Propositivo Personale e Originale Eccellente GRIGLIA DI VALUTAZIONE DELLE PROVE SCRITTE/ORALI/PRATICHE Si fa riferimento alle griglie deliberate nelle riunioni dei dipartimenti per materie. CREDITO SCOLASTICO In conformità della normativa vigente, i Consigli di Classe, nell'attribuzione del credito terranno in considerazione i seguenti elementi: scolastico Profitto: inteso come media dei voti conseguiti in sede di scrutinio finale di ciascun anno scolastico alla cui determinazione concorre anche il voto di condotta. Ed inoltre: A) Assiduità di frequenza (assenze non superiori al 10%); B) Interesse e impegno nella partecipazione attiva al dialogo educativo anche per quanto riguarda la religione cattolica ovvero l’attività alternativa, ivi compreso lo studio individuale che si sia tradotto in un arricchimento culturale o disciplinare specifico; C1)Attività integrative e complementari organizzate dalla scuola; C2)Crediti formativi. N.B. Devono valere due dei tre indicatori(A-B-C1/C2) e indispensabile è l’indicatore B per l’attribuzione del punteggio massimo previsto nella banda di oscillazione 22 CREDITO FORMATIVO FONTI NORMATIVE: Legge N°425 del 10/12/1997 D.P.R. N°323 del 23/07/1998 - art.12 (Regolamento) D.M. N°452 del 12/09/1998 D.M. N° 49 del 22/02/2000 L'art. 12 del Regolamento, ripreso e ribadito del D.M.P.I. N°452, recita così: "il credito formativo consiste in ogni qualificata esperienza, debitamente documentata, dalla quale derivino competenze coerenti con il tipo di corso cui si riferisce l'esame di stato; la coerenza, che può essere individuata nell'omogeneità con i contenuti tematici del corso, nel loro approfondimento, nel loro ampliamento, nella loro concreta attuazione, è accertata per i candidati interni dai consigli di classe" (comma 1). "Le certificazioni dei crediti formativi acquisiti all'estero sono convalidate dall'autorità diplomatica o consolare" (comma 3). Il D.M. N°452 esplicita, poi, che l'esperienza che dà adito al credito formativo deve essere realizzata al di fuori della scuola presso soggetti diversi dalla scuola medesima (art.1). Dalla lettura attenta del citato articolo 12 appaiono in estrema evidenza i seguenti elementi: ● Qualificata esperienza (l'art. 2 del DM 452/98 parla di "rilevanza qualitativa") rilevante qualitativamente e quantitativamente in relazione al tempo ad esse dedicato e all'impegno profuso. ● Competenze coerenti con il tipo di corso(la coerenza, può essere individuata nell’omogeneità con i contenuti tematici del corso, nel loro approfondimento, nel loro ampliamento, nella loro concreta attuazione; coerenza che significa omogeneità con i contenuti tematici del corso e con gli obiettivi formativi e didattici del C.d.C. e con il profilo formativo contenuto nel piano dell'offerta formativa (POF). ● Accertamento da parte dei consigli di classe(è accertata per i candidati interni e per i candidati esterni,rispettivamente,dai C.d.C. e dalle commissioni di esame” (art. 12 del DPR 23.07.98, n. 323). Pertanto, partendo dai predetti elementi, per l'attribuzione del credito formativo si deve tener conto : a) della durata dell’esperienza vantata; b) della serietà e credibilità degli operatori presso i quali viene effettuata; a tal fine, hanno rilevanza gli enti pubblici o parapubblici, i soggetti destinatari di fondi statali o europei, i soggetti riconosciuti nazionalmente. In caso di dubbi o perplessità da parte del Consiglio di classe, si potrebbe richiedere agli operatori suddetti un resoconto delle attività realizzate negli ultimi 5 anni; c) della dimostrazione dell’avvenuto accrescimento e/o approfondimento dei contenuti relativi agli obiettivi didattici disciplinari curricolari, attraverso una documentata relazione o altro strumento simile di valutazione, unitamente alla certificazione di rito che deve giungere entro il 15 maggio; d) delle competenze aggiuntive e/o complementari conseguite rispetto agli obiettivi formativi inseriti nella Programmazione annuale del Consiglio di classe; e) della gratuità dell’esperienza realizzata. NON DA’ LUOGO ALL’ACQUISIZIONE DEI CREDITI FORMATIVI La partecipazione ad iniziative complementari ed integrative non dà luogo all’acquisizione dei crediti formativi, ma rientra tra le esperienze acquisite all’interno della scuola di appartenenza; pertanto concorrono alla definizione del credito scolastico” (art. 1 del D.M. 24.02.00, n. 49). 23 CONTRIBUISCONO A FORMARE IL CREDITO SCOLASTICO IN SENSO STRETTO Tutte le attività complementari e integrative previste dal POF (vedi sopra C1), che non siano curricolari con attestato finale da cui risulti la frequenza ad almeno l’ 80% degli incontri (es. gruppo sportivo, corsi di lingua straniera, PON, tutoraggio e ogni attività particolarmente qualificante -documentata dalla scuola- svolta all’interno dell’istituto). La media dei voti conseguita in sede di scrutinio finale; La frequenza,l'interesse e l'impegno nella partecipazione attiva al dialogo educativo, all'insegnamento della religione(vedi sopra B). DOCUMENTAZIONE DEL CREDITO FORMATIVO Data la necessità di stabilire quali esperienze formative, coerenti con il corso di studi e opportunamente documentate, potranno contribuire ad elevare il punteggio del credito scolastico di ciascuno studente, il C.D. ritiene di considerare utili: Volontariato e attività culturali e sociali: la documentazione dei crediti deve consistere in una attestazione proveniente da Enti, Associazioni, Istituzioni riconosciute istituzionalmente, presso le quali l'alunno/a ha realizzato le esperienze. Le attestazioni di queste esperienze devono contenere una sintetica descrizione delle attività esercitate per definire la qualità e la quantità dell'impegno prestato che dovrà comunque risultare di almeno 30 giorni anche non continuativi; Lavoro: le certificazioni comprovanti attività lavorative coerenti o non coerenti con l'indirizzo di studio, devono indicare l'ente a cui sono stati versati i contributi di assistenza e previdenza ovvero le disposizioni normative che escludono l'obbligo dell'adempimento contributivo. Anche in questo caso le esperienze devono aver avuto una durata di almeno 30 giorni lavorativi, anche non continuativi; Lingue straniere: le certificazioni relative ai crediti formativi acquisiti all'estero devono essere convalidate dall'autorità diplomatica o consolare o essere state rilasciate da istituzioni accreditate. Gli esami superati presso gli enti certificatori esterni ( British Institute, Maison Française, Enti accreditati) devono essere presentati attraverso l’apposita certificazione. Attività sportive: Le certificazioni devono attestare l'iscrizione ad una società sportiva e l'attività deve essere svolta a livello agonistico, almeno provinciale. Per ottenere il credito formativo sportivo, gli allievi dovranno: a) Presentare l’attestato di partecipazione a gare sportive regionali, nazionali, o internazionali, tenendo presente che verranno tenuti validi soltanto gli attestati rilasciati da associazioni sportive esclusivamente riconosciute dal CONI specificando categorie, candidato, e anche il numero di ore di impegno settimanale. b) NON verranno riconosciuti validi come crediti formativi le iscrizioni ai corsi delle varie associazioni sportive esistenti sul territorio, e tanto meno i vari “SAGGI“di fine corso anche se patrocinati dal CONI o da enti di promozione sportiva. c) Verranno ritenuti validi i BREVETTI, se accertati con esami finali ufficiali riconosciuti dal CONI conseguiti nell’anno in corso. d) Partecipazione a gare a livello agonistico secondo i vincoli stabiliti per le diverse discipline sportive dai docenti di educazione fisica come gruppo di materia. Attività artistica: per la musica deve essere certificata l'iscrizione al Conservatorio Filarmonica o comunque lo studio di uno strumento, se certificato da Enti riconosciuti. -- Superamento di esami sostenuti presso il Conservatorio o la Civica scuola di musica. -- Frequenza di scuola filodrammatica o simili legate a teatri di prosa. 24 -- Esperienze condotte per anni in bande musicali. -- Concorsi di poesia o narrativa a livello nazionale o internazionale in cui si sia raggiunta una buona classificazione. -- Licenza di teoria e solfeggio presso i Conservatori di musica e diplomi di esami intermedi. Soggiorni in scuole o campus all’estero. Corsi di informatica frequentati con profitto al di fuori della scuola(E.C.D.L. etc etc.) Attività di stage presso aziende o studi professionali,coerenti con i contenuti tematici del corso di studi; I corsi professionali privati e pubblici che non abbiano attinenza con il corso di studi non saranno riconosciuti. Ogni altra attività svolta in ambiti e settori della società civile legati alla formazione della persona e alla crescita umana, civile, culturale, sulla base della loro rilevanza qualitativa, coerentemente al corso di studi seguito, di almeno 30 giorni anche non continuativi. Riconoscimenti, premi e qualificazioni in concorsi e certamina. PRESENTAZIONE DELLA DOCUMENTAZIONE La documentazione deve giungere alla segreteria della scuola, per il successivo inoltro al competente consiglio di classe, entro il 15 maggio. Spetta al consiglio di classe stabilire i criteri in base ai quali assegnare i punti relativi alle varie voci che compongono il credito scolastico, inclusi i crediti formativi relativi alle esperienze svolte negli ultimi due anni. I crediti formativi conseguiti nell’anno scolastico in corso dopo il 15 maggio, possono essere consegnati nell’anno scolastico successivo a valere sull’anno medesimo. ALUNNI PROMOSSI CON AIUTI O CON SOSPENSIONE DEL GIUDIZIO Non si attribuisce ulteriore punteggio rispetto alla media (anche in presenza di attività di cui sopra ai punti B-C1-C2) nel caso di alunni promossi dopo aver avuto sospensione del giudizio o quando la promozione è avvenuta “per voto di consiglio” (aiuti,difformità tra il voto proposto dal docente della materia e il voto ottenuto). In ogni caso mai si potrà superare il punteggio massimo previsto dalla banda di oscillazione determinata dalla media dei voti conseguita dall'allievo in sede di scrutinio finale. La banda di appartenenza è determinata dal credito scolastico: la frequenza assidua, l’interesse e l’impegno nella partecipazione attiva al dialogo educativo anche per quanto riguarda la religione cattolica ovvero l’attività alternativa, ivi compreso lo studio individuale che si sia tradotto in un arricchimento culturale o disciplinare specifico;la partecipazione alle attività integrative e complementari organizzate dalla scuola e i crediti formativi sono un punteggio aggiuntivo che permettono eventualmente di collocarsi al limite superiore della banda in cui l’alunno si è collocato escludendo la possibilità di andare oltre la banda. CLASSE TERZA E QUARTA Modalità di attribuzione del Credito Scolastico in base alla media aritmetica dei voti riportati nello scrutinio finale. Tale punteggio, qualora i crediti scolastici e quelli formativi documentati lo consentano (vedi sopra punti B-C1-C2), potrà essere aumentato fino al limite massimo previsto dalla banda di oscillazione della seguente tabella: 25 MEDIA DEI VOTI CREDITO SCOLASTICO M=6 3-4 6<M 7 4–5 7<M 8 5-6 8<M 9 6-7 9<M 10 7-8 PUNTEGGIO DA ATTRIBUIRE MEDIA DEI VOTI PUNTI CREDITI SCOLASTICI E FORMATIVI Uguale a 6,00 3 Uguale a 6,00 4 Vedi sopra punti A-B-C Da 6.01 a 6.49 5 Vedi sopra punti A-B-C Da 6.50 a 7.00 5 Indipendentemente dai punti A-B-C Da 7.01 a 7.49 6 Vedi sopra punti A-B-C Da 7, 50 a 8,00 6 Indipendentemente dai punti A-B-C Da 8.01 a 8,49 7 Vedi sopra punti A-B-C Da 8.50 a 9,00 7 Indipendentemente dai punti A-B-C Da 9.01 a 9.49 8 Vedi sopra punti A-B-C Da 9.50 a 10.00 8 Indipendentemente dai punti A-B-C CLASSE QUINTA MEDIA DEI VOTI CREDITO SCOLASTICO M=6 4- 5 6<M 7 5– 6 7<M 8 6-7 8<M 9 7-8 9<M 10 8-9 26 PUNTEGGIO DA ATTRIBUIRE MEDIA DEI VOTI PUNTI CREDITI SCOLASTICI E FORMATIVI Uguale a 6,00 4 Uguale a 6,00 5 Vedi sopra punti A-B-C Da 6.01 a 6.49 6 Vedi sopra punti A-B-C Da 6.50 a 7.00 6 Indipendentemente dai punti A-B-C Da 7.01 a 7.49 7 Vedi sopra punti A-B-C Da 7, 50 a 8,00 7 Indipendentemente dai punti A-B-C Da 8.01 a 8,49 8 Vedi sopra punti A-B-C Da 8.50 a 9,00 8 Indipendentemente dai punti A-B-C Da 9.01 a 9.49 9 Vedi sopra punti A-B-C Da 9.50 a 10.00 9 Indipendentemente dai punti A-B-C CONDOTTA VOTO DI CONDOTTA INSUFFICIENTE La valutazione insufficiente del comportamento deve scaturire da un attento e meditato giudizio del consiglio di classe,soprattutto in sede di scrutinio finale,esclusivamente in presenza di comportamenti di particolare gravità. Il Consiglio di classe valuterà in sede di scrutinio intermedio e finale il voto di condotta insufficiente caso per caso. IL 5 IN CONDOTTA Il 5 in condotta comporterà la non ammissione all’anno successivo o agli esami di Stato. L’insufficienza sarà attribuita dal consiglio di classe per gravi violazioni dei doveri degli studenti definiti dallo Statuto delle studentesse e degli studenti e cioè nei seguenti casi: • allo studente che non frequenta regolarmente i corsi e non assolve assiduamente agli impegni di studio; • a chi non ha nei confronti del capo d'istituto, dei docenti, del personale della scuola e dei compagni il dovuto rispetto; • a chi non osserva le disposizioni organizzative e di sicurezza dettate dai regolamenti dei singoli istituti; • agli alunni che non utilizzano correttamente le strutture, i macchinari e i sussidi didattici; • a chi arreca danno al patrimonio della scuola. Per prendere un’insufficienza in condotta, comunque, si deve aver già preso una sanzione disciplinare. Se il comportamento indisciplinato si ripete l’insegnante con il consiglio di classe può decidere per 27 VOTO DI CONDOTTA SUFFICIENTE Il Consiglio di classe valuterà in sede di scrutinio intermedio e finale di graduare il voto di condotta da 6 a 10 a seconda della correttezza del comportamento dell’allievo. Non sarà comunque attribuito un voto superiore a sei in presenza di non regolare osservazione delle norme comportamentali previste dal regolamento d’Istituto, note nel registro di classe anche senza successivi provvedimenti disciplinari, disturbo del normale svolgimento delle lezioni in classe e fuori classe, disfrequenza, scarsa puntualità. I voti da 7 a 9 saranno graduati in relazione alla positività del comportamento dell’allievo. Il 10 sarà attribuito agli allievi che non hanno mai ricevuto sanzioni e che abbiano riportato una percentuale di assenze non superiore al 10% e che non abbiano conseguito voti insufficienti in sede di scrutinio finale. CRITERI PER L’ATTRIBUZIONE DEL VOTO DI CONDOTTA Il Decreto Legge n.137 del 1/09/08,convertito in legge n.169 del 30/10/08, recante “Disposizioni urgenti in materia di istruzione e di università”, stabilisce che: il comportamento che deve essere valutato in sede di scrutinio intermedio e finale è quello tenuto dallo studente “durante tutto il periodo di permanenza nella sede scolastica anche in relazione alla partecipazione delle attività e agli interventi educativi realizzati dalla istituzioni scolastiche anche fuori dalla loro sede”; la valutazione di tale comportamento deve essere espressa in decimi; il voto di condotta attribuito dal Consiglio di Classe concorre alla valutazione formativa e intende valorizzare gli studenti che con il loro comportamento complessivo hanno dimostrato di partecipare in maniera consapevole alla vita scolastica; il voto di condotta insufficiente (inferiore a sei decimi) determina la non ammissione alla classe successiva o all’esame conclusivo del ciclo di studi. Ogni Consiglio di Classe dovrà prendere in considerazione i seguenti elementi: partecipazione attenta e costruttiva al lavoro didattico quotidiano e alle attività ed iniziative proposte dalla scuola ed attuate anche fuori dai locali dell’Istituto (viaggi d’istruzione, progetti, interventi di personale esterno e specialisti, ecc.); partecipazione che si rivela anche nella consapevolezza di appartenere ad una comunità, conformata al rispetto delle norme che ne regolano la vita e l’attività; frequenza costante e regolare ,puntualità alle lezioni; diligenza nello svolgimento dei compiti, rispetto agli impegni di studio. TABELLA DI VALUTAZIONE VOTO 1, 2, 3 : Essersi resi protagonisti di atti di estrema gravità, tali da essere segnalati agli organi competenti del territorio. VOTO 4 : Aver avuto uno o più rapporti, da dove si evinca un comportamento scorretto e recidivo, tali da aver impedito il normale svolgimento delle attività didattiche e da aver turbato gravemente la vita scolastica. VOTO 5 : Aver avuto uno o più rapporti, da dove si evinca un comportamento scorretto e recidivo, tali da aver impedito, talvolta, il normale svolgimento delle attività scolastiche. VOTO 6 : Attenzione limitata e partecipazione discontinua alle attività scolastiche; svolgimento non regolare dei compiti assegnati; osservazione non regolare delle norme comportamentali previste dal regolamento d’Istituto; partecipazione poco costruttiva alle attività scolastiche;frequenza e/puntualità alle lezioni irregolare (uguale o superiore al 10% dei giorni di lezione).N.B.:Bastano due indicatori per determinare l’attribuzione del 6 in condotta. 28 VOTO 7 : Discreta partecipazione alle lezioni; regolare adempimento dei doveri scolastici;equilibrio nei rapporti interpersonali; rispetto delle norme disciplinari previste dal regolamento d’Istituto;frequenza e/o puntualità alle lezioni regolare. VOTO 8 : Interesse e partecipazione attiva alle lezioni; regolare e puntuale svolgimento delle consegne scolastiche; rispetto degli altri e dell’Istituzione scolastica; ruolo propositivo all’interno della classe; frequenza e/o puntualità alle lezioni regolare e costante. VOTO 9 : Interesse e partecipazione attiva alle attività scolastiche; capacità di assumere un ruolo catalizzatore delle dinamiche positive all’interno della classe; risultati ottimi nel profitto scolastico; frequenza costante e regolare ,puntualità alle lezioni. VOTO 10 : Interesse e partecipazione costruttiva e originale alle attività scolastiche; eccellenti capacità di svolgere un ruolo catalizzatore delle energie positive all’interno della classe; risultati eccellenti nel profitto scolastico;frequenza costante e regolare(inferiore al 10% dei giorni di lezione),puntualità alle lezioni. Il voto di condotta è unico deve essere la traduzione numerica di un esteso giudizio ed è assegnato dal Consiglio di classe, su proposta del docente che nella classe ha il maggior numero di ore di insegnamento,in base ad un giudizio complessivo di maturazione e di crescita civile e culturale dello studente, con le seguenti prioritarie finalità:-capacità di rispettare il complesso delle disposizioni che disciplinano la vita dell’ istituzione scolastica; -consapevolezza dei diritti e dei doveri all’interno della comunità scolastica con specifico riferimento alla cultura ed ai valori della cittadinanza e della convivenza civile. 29 CAPITOLO V LE ASSENZE 30 REGOLAMENTO APPLICATIVO DEL LIMITE DELLE ASSENZE ai sensi del DPR n.122/2009 art. 14 comma7 IL COLLEGIO DEI DOCENTI Visto il D.P.R. 122/2009 (regolamento della valutazione) che all’art. 14 comma 7 dispone che: “A decorrere dall’anno scolastico di entrata in vigore della riforma della scuola secondaria di secondo grado, ai fini della validità dell’anno scolastico, compreso quello relativo all’ultimo anno di corso, per procedere alla valutazione finale di ciascuno studente, è richiesta la frequenza di almeno tre quarti dell’orario annuale personalizzato. Le istituzioni scolastiche possono stabilire, per casi eccezionali, analogamente a quanto previsto per il primo ciclo, motivate e straordinarie deroghe al suddetto limite. Tale deroga è prevista per assenze documentate e continuative, a condizione, comunque, che tali assenze non pregiudichino, a giudizio del consiglio di classe, la possibilità di procedere alla valutazione degli alunni interessati. Il mancato conseguimento del limite minimo di frequenza, comprensivo delle deroghe riconosciute, comporta l’esclusione dallo scrutinio finale e la non ammissione alla classe successiva o all’esame finale del ciclo.” RITENUTO necessario stabilire criteri generali per dare trasparenza all’operato dei Consigli di Classe nella valutazione degli studenti in sede di scrutini finali, SENTITE le proposte avanzate dal Dirigente Scolastico, Dopo ampio dibattito, il Collegio docenti, all’unanimità, con voto palese mediante alzata dì mano DELIBERA di adottare il seguente REGOLAMENTO SULLE DEROGHE DEL LIMITE DELLE ASSENZE: art.1- Calcolo della percentuale di assenze – Tutte le assenze, incluse le entrate e le uscite fuori orario, vengono annotate dai docenti sul Registro di Classe e sul Registro personale e sono sommate a fine anno. Il numero di ore totale di assenza effettuate dallo studente nell’anno scolastico per ogni disciplina sarà quindi raffrontato all’orario complessivo annuale delle lezioni svolte nella la disciplina interessata. L’esito del raffronto deve collocarsi nel limite del 25%. Il mancato conseguimento del limite minimo di frequenza, comprensivo delle deroghe riconosciute ai sensi del succ. art.5, comporta l'esclusione dallo scrutinio finale e la non ammissione alla classe successiva o all'esame finale di ciclo. art.2 – Le ore di attività didattica extrascolastica cadenti in orario curriculare (uscite didattiche, viaggi e visite di istruzione, alternanza scuola lavoro - stage) vanno regolarmente riportate nel registro di Classe, con relativa annotazione degli assenti, a cura del docente di riferimento. art.3 – Programmi di apprendimento personalizzati Per gli alunni che, in ospedale, luoghi di cura, o che raggiungono la famiglia residente all’estero seguono momenti formativi sulla base di appositi programmi di apprendimento personalizzati 31 predisposti dalla scuola di appartenenza, tali periodi rientrano a pieno titolo nel tempo scuola (art. 11 DPR 22.06.2009). art. 4 - Tipologie di assenza ammesse alla deroga La deroga è prevista per assenze debitamente documentate, a condizione, comunque, che tali assenze non pregiudichino, a giudizio del consiglio di classe, la possibilità di procedere alla valutazione degli alunni interessati. Le tipologie di assenza ammesse alla deroga riguardano: a) motivi di salute pari o superiori a 5 giorni (ricovero ospedaliero o cure domiciliari, in forma continuativa o ricorrente) , visite specialistiche ospedaliere e day hospital (anche riferite ad un giorno); b) motivi personali e/o di famiglia (provvedimenti dell’autorità giudiziaria, gravi patologie e lutti dei componenti del nucleo familiare entro il II grado, rientro nel paese d’origine per motivi legali/personali, trasferimento della famiglia, partecipazione a concorsi o esami); c) uscite anticipate per attività sportiva, stage, corsi universitari, corsi presso le accademie, corsi presso i conservatori debitamente richieste e certificate; d) partecipazione ad attività deliberate dalla scuola; e) sospensione delle attività didattiche su disposizione del Dirigente Scolastico per cause impreviste e/o imprevedibili; f ) mancata frequenza dovuta all’handicap degli alunni diversamente abili; f ) mancata frequenza, debitamente documentata, dovuta ai mezzi di trasporto; Tutte le motivazioni devono essere preventivamente, o comunque tempestivamente, documentate. Al di fuori delle suddette deroghe qualsiasi altra assenza (sia essa ingiustificata o giustificata) effettuata durante l’anno scolastico verrà conteggiata ai fini della esclusione o inclusione nello scrutinio finale. 32 CAPITOLO VI INTERVENTI DI RECUPERO E SOSTEGNO 33 INTERVENTI DI RECUPERO E SOSTEGNO D.M. del 22 maggio 2007,n°42-D.M.del/10/2007, n°80-O.M. del 5.11.2007, n°92 Le attività di recupero costituiscono parte ordinaria e permanente del piano dell’offerta formativa che la scuola predispone annualmente. Esse sono programmate ed attuate dai consigli di classe sulla base di criteri didattico - metodologici definiti dal collegio docenti in sede di deliberazione dei criteri di valutazione del 1° quadrimestre e delle indicazioni organizzative approvate dal Consiglio di Istituto. La scuola promuove e favorisce la partecipazione attiva degli studenti alle iniziative di recupero programmate, dandone altresì periodicamente notizia alle famiglie. Le attività di recupero, realizzate per gli studenti che riportano voti di insufficienza negli scrutini intermedi e per coloro per i quali i consigli di classe deliberino di sospendere il giudizio di ammissione alla classe successiva negli scrutini finali, sono finalizzate al tempestivo recupero delle carenze rilevate per tali studenti negli scrutini quadrimestrali . Per gli studenti che, in sede di scrutinio intermedio, presentano insufficienze gravi in una o più discipline, il consiglio di classe predispone interventi di recupero delle carenze rilevate. Sarà cura del consiglio di classe procedere ad un’analisi attenta dei bisogni formativi di ciascuno studente e della natura delle difficoltà rilevate nell’apprendimento delle varie discipline. Il consiglio di classe terrà conto anche della possibilità degli studenti di raggiungere autonomamente gli obiettivi formativi stabiliti dai docenti. L’organizzazione delle iniziative di recupero programmate dal consiglio di classe è portata a conoscenza delle famiglie degli studenti interessati. Ove le medesime non intendano avvalersi di tali iniziative devono darne alla scuola comunicazione formale. Sia che ci si avvalga o che non ci si avvalga delle iniziative di recupero, gli studenti hanno l’obbligo di sottoporsi alle verifiche programmate dal consiglio di classe che ne comunica l’esito alle famiglie. Al termine di ciascun intervento di recupero realizzato nel corso dell’anno scolastico, i docenti delle discipline interessate svolgono verifiche documentabili, volte ad accertare l’avvenuto superamento delle carenze riscontrate. Per gli studenti che, in sede di scrutinio finale, presentino in una o più discipline valutazioni insufficienti, il consiglio di classe procede ad una valutazione della possibilità dell'alunno di raggiungere gli obiettivi formativi e di contenuto propri delle discipline interessate entro il termine dell’anno scolastico, mediante lo studio personale svolto autonomamente o attraverso la frequenza di appositi interventi di recupero. In tale caso il consiglio di classe rinvia la formulazione del giudizio finale e provvede, sulla base degli specifici bisogni formativi, a predisporre le attività di recupero. Si procede invece al giudizio finale nei confronti degli studenti per i quali il consiglio di classe abbia espresso una valutazione positiva, anche a seguito degli interventi di recupero seguiti, nonché nei confronti degli studenti che presentino insufficienze tali da comportare un immediato giudizio di non promozione. In caso di sospensione del giudizio finale, all’albo dell’istituto viene riportata solo l’ indicazione della “sospensione del giudizio”. La scuola, subito dopo le operazioni di scrutinio finale, comunica alle famiglie, per iscritto, le decisioni assunte dal consiglio di classe, indicando le specifiche carenze rilevate per ciascuno studente dai docenti delle singole discipline e i voti proposti in sede di scrutinio nella disciplina o nelle discipline nelle quali lo studente non abbia raggiunto la sufficienza. Contestualmente vengono comunicati gli interventi didattici finalizzati al recupero dei debiti formativi, le modalità e i tempi delle relative verifiche che la scuola è tenuta a portare a termine entro la fine dell’anno scolastico. Ove i genitori o coloro che ne esercitano la relativa potestà non ritengano di avvalersi delle iniziative di recupero organizzate dalla scuola, debbono comunicarlo alla scuola stessa, fermo restando l’obbligo per lo studente di sottoporsi alle verifiche finali . Le iniziative di recupero, le relative verifiche e le valutazioni integrative finali hanno luogo entro la fine dell’anno scolastico di riferimento e devono concludersi, improrogabilmente, entro la data di inizio delle lezioni dell’anno scolastico successivo. Nei confronti degli studenti per i quali sia stata espressa una valutazione positiva in sede di integrazione dello scrutinio finale al termine del terz’ultimo e penultimo anno di corso, il consiglio di classe procede altresì all’attribuzione del punteggio di credito scolastico nella misura prevista. 34 In ottemperanza alla normativa, con particolare riferimento: D.M. del 22 maggio 2007, n°42 D.M. del 3 ottobre 2007, n°80 O.M. del 5.11.2007, n°92 D.P.R. 122/2009 Il Collegio Docenti e il Consiglio d’Istituto, nell’esercizio dell’autonomia e al fine di assicurare il diritto di studio a tutti gli alunni, hanno deliberato lo svolgimento di interventi didattici ed educativi integrativi con articolazioni anche diverse da quelle per classe e con l’eventuale collaborazione di soggetti esterni, in considerazione degli obiettivi formativi da raggiungere e nei limiti delle disponibilità di bilancio, da destinare agli allievi che accusino modesti rendimenti e/o insuccesso nell’apprendimento e/o evidenzino lacune nella preparazione e/o incontrino difficoltà in una o più discipline e/o abbiano debiti formativi. PROGRAMMAZIONE DELLE ATTIVITÀ -Il Collegio Docenti definisce i criteri didattico-metodologici degli interventi e delibera la programmazione delle attività, definisce inoltre i criteri per la composizione dei gruppi di studenti destinatari dei corsi e i criteri per l’assegnazione dei rispettivi docenti. Si impegna ad effettuare periodiche verifiche sull’efficacia degli interventi stessi, così come previsto nel POF. -I Consigli di Classe,su indicazione degli insegnanti disciplinari, mantengono la responsabilità didattica nell’individuare la natura delle carenze degli alunni che necessitano di interventi di recupero, nel programmare e deliberare le modalità delle attività di recupero, nell’ indicare gli obiettivi da raggiungere , nel certificare gli esiti delle valutazioni, nell’individuare le modalità di verifica del superamento del debito scolastico sentite le proposte del collegio dei docenti. - Il Consiglio di Istituto delibera le indicazioni di massima sull’organizzazione delle attività e apporta in corso d’anno le eventuali variazioni richieste dal C.D., qualora se ne ravvisasse la necessità, tenendo conto delle risorse umane e finanziarie a disposizione. -Il Dirigente Scolastico, nel rispetto delle prerogative degli organi collegiali della scuola, è tenuto a promuovere e sostenere gli adempimenti necessari per assicurare lo svolgimento delle attività programmate. - All’interno della programmazione delle attività didattico-educative dei consigli di classe, dei gruppi di lavoro disciplinari e degli indirizzi vengono organizzati gli interventi che, di volta in volta, si ritengono più adeguati al singolo caso. - La scuola dell’autonomia ha il dovere di promuovere la flessibilità e l’erogazione di insegnamenti personalizzati attraverso contratti formativi che esplicitino obiettivi, percorsi, criteri di valutazione e verifiche. 35 CAPITOLO VII PROFILO CULTURALE, EDUCATIVO E PROFESSIONALE DEI LICEI 36 PROFILO CULTURALE, EDUCATIVO E PROFESSIONALE DEI LICEI “I percorsi liceali forniscono allo studente gli strumenti culturali e metodologici per una comprensione approfondita della realtà, affinché egli si ponga, con atteggiamento razionale, creativo, progettuale e critico, di fronte alle situazioni, ai fenomeni e ai problemi, ed acquisisca conoscenze, abilità e competenze sia adeguate al proseguimento degli studi di ordine superiore, all’inserimento nella vita sociale e nel mondo del lavoro, sia coerenti con le capacità e le scelte personali”. Per raggiungere questi risultati occorre il concorso e la piena valorizzazione di tutti gli aspetti del lavoro scolastico: *lo studio delle discipline in una prospettiva sistematica, storica e critica; *la pratica dei metodi di indagine propri dei diversi ambiti disciplinari; *l’esercizio di lettura, analisi, traduzione di testi letterari, filosofici, storici, scientifici, saggistici e di interpretazione di opere d’arte; *l’uso costante del laboratorio per l’insegnamento delle discipline scientifiche; *la pratica dell’argomentazione e del confronto; *la cura di una modalità espositiva scritta ed orale corretta, pertinente, efficace e personale; *l‘uso degli strumenti multimediali a supporto dello studio e della ricerca. Si tratta di un elenco orientativo, volto a fissare alcuni punti fondamentali e imprescindibili che solo la pratica didattica è in grado di integrare e sviluppare. La progettazione delle istituzioni scolastiche, attraverso il confronto tra le componenti della comunità educante, il territorio, le reti formali e informali, che trova il suo naturale sbocco nel Piano dell’offerta formativa; la libertà dell’insegnante e la sua capacità di adottare metodologie adeguate alle classi e ai singoli studenti sono decisive ai fini del successo formativo. Il sistema dei licei consente allo studente di raggiungere risultati di apprendimento in parte comuni, in parte specifici dei distinti percorsi. La cultura liceale consente di approfondire e sviluppare conoscenze e abilità, maturare competenze e acquisire strumenti nelle aree metodologica; logico argomentativa; linguistica e comunicativa; storico-umanistica; scientifica, matematica e tecnologica. Risultati di apprendimento: 1. Area metodologica * Aver acquisito un metodo di studio autonomo e flessibile, che consenta di condurre ricerche e approfondimenti personali e di continuare in modo efficace i successivi studi superiori, naturale prosecuzione dei percorsi liceali, e di potersi aggiornare lungo l’intero arco della propria vita. * Essere consapevoli della diversità dei metodi utilizzati dai vari ambiti disciplinari ed essere in grado valutare i criteri di affidabilità dei risultati in essi raggiunti. * Saper compiere le necessarie interconnessioni tra i metodi e i contenuti delle singole discipline. 2. Area logico-argomentativa * Saper sostenere una propria tesi e saper ascoltare e valutare criticamente le argomentazioni altrui. * Acquisire l’abitudine a ragionare con rigore logico, ad identificare i problemi e a individuare possibili soluzioni. * Essere in grado di leggere e interpretare criticamente i contenuti delle diverse forme di comunicazione. 3. Area linguistica e comunicativa * Padroneggiare pienamente la lingua italiana e in particolare: * Dominare la scrittura in tutti i suoi aspetti, da quelli elementari (ortografia e morfologia) a quelli più avanzati (sintassi complessa, precisione e ricchezza del lessico, anche letterario e specialistico), modulando tali competenze a seconda dei diversi contesti e scopi comunicativi; * Saper leggere e comprendere testi complessi di diversa natura, cogliendo le implicazioni e le sfumature di significato proprie di ciascuno di essi, in rapporto con la tipologia e il relativo contesto storico e culturale; * Curare l’esposizione orale e saperla adeguare ai diversi contesti. * Aver acquisito, in una lingua straniera moderna, strutture, modalità e competenze comunicative corrispondenti almeno al Livello B2 del Quadro Comune Europeo di Riferimento. * Saper riconoscere i molteplici rapporti e stabilire raffronti tra la lingua italiana e altre lingue moderne e antiche. * Saper utilizzare le tecnologie dell’informazione e della comunicazione per studiare, fare ricerca, comunicare. 37 4. Area storico-umanistica * Conoscere i presupposti culturali e la natura delle istituzioni politiche, giuridiche, sociali ed economiche, con riferimento particolare all’Italia e all’Europa, e comprendere i diritti e i doveri che caratterizzano l’essere cittadini. * Conoscere, con riferimento agli avvenimenti, ai contesti geografici e ai personaggi più importanti, la storia d’Italia inserita nel contesto europeo e internazionale, dall’antichità sino ai giorni nostri. * Utilizzare metodi (prospettiva spaziale, relazioni uomo-ambiente, sintesi regionale), concetti (territorio, regione, localizzazione, scala, diffusione spaziale, mobilità, relazione, senso del luogo...) e strumenti (carte geografiche, sistemi informativi geografici, immagini, dati statistici, fonti soggettive) della geografia per la lettura dei processi storici e per l’analisi della società contemporanea. * Conoscere gli aspetti fondamentali della cultura e della tradizione letteraria, artistica, filosofica, religiosa italiana ed europea attraverso lo studio delle opere, degli autori e delle correnti di pensiero più significativi e acquisire gli strumenti necessari per confrontarli con altre tradizioni e culture. * Essere consapevoli del significato culturale del patrimonio archeologico, architettonico e artistico italiano, della sua importanza come fondamentale risorsa economica, della necessità di preservarlo attraverso gli strumenti della tutela e della conservazione. * Collocare il pensiero scientifico, la storia delle sue scoperte e lo sviluppo delle invenzioni tecnologiche nell’ambito più vasto della storia delle idee. * Saper fruire delle espressioni creative delle arti e dei mezzi espressivi, compresi lo spettacolo, la musica, le arti visive. * Conoscere gli elementi essenziali e distintivi della cultura e della civiltà dei paesi di cui si studiano le lingue. 5. Area scientifica, matematica e tecnologica * Comprendere il linguaggio formale specifico della matematica, saper utilizzare le procedure tipiche del pensiero matematico, conoscere i contenuti fondamentali delle teorie che sono alla base della descrizione matematica della realtà. * Possedere i contenuti fondamentali delle scienze fisiche e delle scienze naturali (chimica, biologia, scienze della terra, astronomia), padroneggiandone le procedure e i metodi di indagine propri, anche per potersi orientare nel campo delle scienze applicate. * Essere in grado di utilizzare criticamente strumenti informatici e telematici nelle attività di studio e di approfondimento; comprendere la valenza metodologica dell’informatica nella formalizzazione e modellizzazione dei processi complessi e nell’individuazione di procedimenti risolutivi. QUOTA DEL 20% RISERVATA ALL’AUTONOMIA La scuola potrà utilizzare la quota del 20% dei curricoli, in coerenza con il profilo educativo, culturale e professionale, sia per potenziare gli insegnamenti obbligatori per tutti gli studenti, con particolare riferimento alle attività di laboratorio, sia per attivare ulteriori insegnamenti, finalizzati al raggiungimento degli obiettivi previsti dal piano dell’offerta formativa. Il D.M. 28/12/2005 e il D.M. n. 47 del 13/06/2006, definiscono le quote orario riservate alle istituzioni scolastiche in coerenza con il profilo educativo, professionale e culturale dello studente in uscita dai percorsi. Ogni anno scolastico, quindi, il Consiglio dei professori di ciascuna classe di tutti gli indirizzi del può decidere come impegnare fino al 20% del monte-ore annuale del piano di studi scegliendo tra le seguenti iniziative che possono essere realizzate anche a “classe aperta” e nell’orario del mattino: a. azioni di recupero e sostegno nei confronti di studenti che presentano difficoltà nel processo di apprendimento; b. azioni di potenziamento e approfondimento nei confronti di studenti particolarmente interessati e motivati; c. azioni di orientamento formativo; d. realizzazione di percorsi pluridisciplinari, di aree di progetto, di tirocini e stage. 38 LICEO DELLE SCIENZE UMANE “Il percorso del liceo delle scienze umane è indirizzato allo studio delle teorie esplicative dei fenomeni collegati alla costruzione dell’identità personale e delle relazioni umane e sociali. Guida lo studente ad approfondire e a sviluppare le conoscenze e le abilità e a maturare le competenze necessarie per cogliere la complessità e la specificità dei processi formativi. Assicura la padronanza dei linguaggi, delle metodologie e delle tecniche di indagine nel campo delle scienze umane”. Gli studenti, a conclusione del percorso di studio, oltre a raggiungere i risultati di apprendimento comuni, dovranno: *aver acquisito le conoscenze dei principali campi d’indagine delle scienze umane mediante gli apporti specifici e interdisciplinari della cultura pedagogica, psicologica e socio-antropologica; *aver raggiunto, attraverso la lettura e lo studio diretto di opere e di autori significativi del passato e contemporanei, la conoscenza delle principali tipologie educative, relazionali e sociali proprie della cultura occidentale e il ruolo da esse svolto nella costruzione della civiltà europea; *saper identificare i modelli teorici e politici di convivenza, le loro ragioni storiche, filosofiche e sociali, e i rapporti che ne scaturiscono sul piano etico-civile e pedagogico-educativo; *saper confrontare teorie e strumenti necessari per comprendere la varietà della realtà sociale, con particolare attenzione ai fenomeni educativi e ai processi formativi, ai luoghi e alle pratiche dell’educazione formale e non formale, ai servizi alla persona, al mondo del lavoro, ai fenomeni interculturali; *possedere gli strumenti necessari per utilizzare, in maniera consapevole e critica, le principali metodologie relazionali e comunicative, comprese quelle relative alla media education. Oltre a garantire una completa formazione culturale, questo indirizzo si propone di aiutare gli studenti a conoscere meglio se stessi, gli altri e le relazioni sociali, fornendo importanti strumenti per orientarsi nella dimensione interiore della mente e delle emozioni e nel contesto sociale ed economico. Le discipline che consentono di sviluppare queste fondamentali competenze sono appunto le Scienze Umane, che caratterizzano questo Liceo. Quali sono le scienze umane? La psicologia, la sociologia, la pedagogia e le scienze dell’educazione. Il Liceo delle scienze umane garantisce una formazione equilibrata e completa, permettendo l’iscrizione a tutti i corsi di laurea. Oltre alle discipline d’indirizzo, infatti, propone tutte le materie fondamentali della cultura umanistica (italiano, Storia, Geografia, Filosofia e Storia dell’arte), scientifica(Matematica, Fisica e Scienze naturali, per facilitare l’accesso anche ai corsi universitari dell’area medico-sanitaria) e linguistica (Latino e Lingue straniere) Gli sbocchi universitari più diretti sono quindi: le facoltà umanistiche (lettere, storia, filosofia, ecc …), quelle legate alle scienze umane ( psicologia, sociologia, scienze dell’educazione giurisprudenza, ecc …), quelle dell’area medica e sanitaria ( medicina e chirurgia, scienze infermieristiche, logopedia, fisioterapia, ecc …) Oltre al liceo delle scienze umane, che focalizza la sua attenzione sulla mente sulle relazioni interpersonali e sullo sviluppo dell’individuo è stata attivata anche l’opzione EC ONOMI C O -S OC IA LE che si concentra, invece, sul sistema sociale nel suo complesso. Permette di studiare in modo più approfondito la sociologia, l’economia e il diritto, offrendo al contempo alcuni elementi di antropologia e psicologia. A questo aggiunge un rafforzamento della matematica negli ultimi tre anni e lo studio di una seconda lingua straniera. Gli sbocchi universitari più diretti sono quindi le facoltà legate alle scienze sociali (sociologia, antropologia, giurisprudenza, servizi sociali, economia, ecc.) e quelle linguistiche. 39 PIANO DEGLI STUDI del LICEO DELLE SCIENZE UMANE 1° anno 1° biennio 2° anno 3° anno 2° biennio 4° anno 5° anno Attività e insegnamenti obbligatori per tutti gli studenti – Orario settimanale Lingua e letteratura italiana 4 4 4 4 4 Lingua e cultura latina 3 3 2 2 2 Storia e Geografia 3 3 Storia 2 2 2 Filosofia 3 3 3 Scienze umane * 4 4 5 5 5 Diritto ed Economia 2 2 Lingua e cultura straniera 3 3 3 3 3 Matematica ** 3 3 2 2 2 Fisica 2 2 2 Scienze Naturali *** 2 2 2 2 2 Storia dell’arte 2 2 2 Scienze motorie e sportive 2 2 2 2 2 Religione cattolica o attività 1 1 1 1 1 alternative Totale 27 27 30 30 30 ore * ** *** Antropologia, Pedagogia, Psicologia e Sociologia con Informatica al primo biennio Biologia, Chimica, Scienze della Terra N.B. E’ previsto l’insegnamento, in lingua straniera, di una disciplina non linguistica (CLIL), compresa nell’area delle attività e degli insegnamenti obbligatori per tutti gli studenti o nell’area degli insegnamenti attivabili dalle istituzioni scolastiche nei limiti del contingente di organico ad esse assegnato. PIANO DEGLI STUDI del LICEO DELLE SCIENZE UMANE (Opzione economico-sociale) 1° anno 1° biennio 2° anno 3° anno 2° biennio 4° anno 5° anno Attività e insegnamenti obbligatori per tutti gli studenti – Orario settimanale Lingua e letteratura italiana 4 4 4 4 4 Storia e Geografia 3 3 Storia 2 2 2 Filosofia 3 3 3 Scienze umane * 4 4 5 5 5 Diritto ed Economia politica 3 3 3 3 3 Lingua e cultura straniera 1 3 3 3 3 3 Lingua e cultura straniera 2 3 3 3 3 3 Matematica ** 3 3 3 3 3 Fisica 2 2 2 Scienze Naturali *** 2 2 Storia dell’arte 2 2 2 Scienze motorie e sportive 2 2 2 2 2 Religione cattolica o attività 1 1 1 1 1 alternative Totale 27 27 30 30 30 ore * ** *** Antropologia, Pedagogia, Psicologia e Sociologia con Informatica al primo biennio Biologia, Chimica, Scienze della Terra N.B. E’ previsto l’insegnamento, in lingua straniera, di una disciplina non linguistica (CLIL), compresa nell’area delle attività e degli insegnamenti obbligatori per tutti gli studenti o nell’area degli insegnamenti attivabili dalle istituzioni scolastiche nei limiti del contingente di organico ad esse assegnato. 40 LICEO ARTISTICO INDIRIZZO: ARTI FIGURATIVE D UR AT A : 5 ANNI T I T OLO RI LAS CI AT O: D I P LOM A D I I S TR U ZI ONE S EC OND AR IA SU P E RI ORE AD I NDI R I ZZO A RT I ST IC O COSA SI STUDIA Gli studenti, a conclusione del percorso di studio, dovranno:• aver approfondito la conoscenza degli elementi costitutivi della forma grafica, pittorica e/o scultorea nei suoi aspetti espressivi e comunicativi e acquisito la consapevolezza dei relativi fondamenti storici e concettuali; conoscere e saper applicare i principi della percezione visiva;• saper individuare le interazioni delle forme pittoriche e/o scultoree con il contesto architettonico, urbano e paesaggistico;• conoscere e applicare i processi progettuali e operativi e utilizzare in modo appropriato le diverse tecniche della figurazione bidimensionale e/o tridimensionale, anche in funzione della necessaria contaminazione tra le tradizionali specificazioni disciplinari (comprese le nuove tecnologie);• conoscere le principali linee di sviluppo tecniche e concettuali dell’arte moderna e contemporanea e le intersezioni con le altre forme di espressione e comunicazione artistica;• conoscere e saper applicare i principi della percezione visiva e della composizione della forma grafica, pittorica e scultorea. INDIRIZZO: AUDIOVISIVO E MULTIMEDIALE -IMMAGINE FOTOGRAFICA, FILMICA E TELEVISIVA- D UR AT A : 5 ANNI T I T OLO RI LAS CI A T O: D I P LOM A D I I S TR U ZI ONE S EC OND AR IA SU P E RI ORE AD I NDI R I ZZO A RT I ST IC O cosa si studia Gli studenti, a conclusione del percorso di studio, dovranno:• avere approfondito la conoscenza degli elementi costitutivi dei linguaggi audiovisivi e multimediali negli aspetti espressivi e comunicativi, avere consapevolezza dei fondamenti storici e concettuali;• conoscere le principali linee di sviluppo tecniche e concettuali delle opere audiovisive contemporanee e le intersezioni con le altre forme di espressione e comunicazione artistica;• conoscere e applicare le tecniche adeguate nei processi operativi, avere capacità procedurali in funzione della contaminazione tra le tradizionali specificazioni disciplinari;• conoscere e saper applicare i principi della percezione visiva e della composizione dell’immagine. INDIRIZZO DESIGN -MODA E COSTUME D UR AT A : 5 ANNI T I T OLO RI LAS CI AT O: D I P LOM A D I I S TR U ZI ONE S EC OND AR IA SU P E RI ORE AD I NDI R I ZZO A RT I ST IC O COSA SI STUDIA Gli studenti, a conclusione del percorso di studio, dovranno:• conoscere gli elementi costitutivi dei codici dei linguaggi grafici, progettuali e della forma;• avere consapevolezza delle radici storiche, delle linee di sviluppo e delle diverse strategie espressive proprie dei vari ambiti del design e delle arti applicate tradizionali;• saper individuare le corrette procedure di approccio nel rapporto progetto - funzionalità contesto,nelle diverse finalità relative a beni, servizi e produzione;• saper identificare e usare tecniche e tecnologie adeguate alla definizione del progetto grafico, del prototipo e del modello tridimensionale;• conoscere il patrimonio culturale e tecnico delle arti applicate;• conoscere e saper applicare i principi della percezione visiva e della composizione della forma. ** Biologia, Chimica, Scienze della Terra. *** Chimica dei materiali. **** Il laboratorio ha prevalentemente una funzione orientativa verso gli indirizzi attivi dal terzo anno e consiste nella pratica delle tecniche operative specifiche, svolte con criterio modulare quadrimestrale o annuale nell’arco del biennio, fra cui le tecniche audiovisive e multimediali. 41 QUADRI ORARIO (Testo approvato dal Consiglio dei Ministri il 04 febbraio 2010) BIENNIO (uguale per tutti) Attività e insegnamenti obbligatori per tutti gli studenti – Orario settimanale Materie di base 1° anno 2° anno Lingua e letteratura italiana 4 4 Lingua e cultura straniera (Inglese) 3 3 Storia e geografia 3 3 Matematica e informatica 3 3 Scienze naturali* 2 2 Storia dell'arte 3 3 Scienze motorie e sportive 2 2 Religione cattolica o Attività alternative 1 1 totale materie di base 21 21 Materie di indirizzo Discipline grafiche e pittoriche 4 4 Discipline geometriche 3 3 Discipline plastiche e scultoree 3 3 Laboratorio artistico** 3 3 totale materie di indirizzo 13 13 TOTALE (monte ore settimanale) 34 34 (*) – Biologia e Scienze della Terra (**) – Il laboratorio ha prevalentemente una funzione orientativa verso gli indirizzi attivi dal terzo anno e consiste nella pratica delle tecniche operative specifiche, svolte con criterio modulare quadrimestrale o annuale nell'arco del biennio, fra cui le tecniche audiovisive e multimediali. (***) – Chimica negli indirizzi: ARTI FIGURATIVE, ARCHITETTURA E AMBIENTE, DESIGN, SCENOGRAFIA; a scelta tra Biologia, Chimica e Scienze della Terra negli indirizzi: AUDIOVISIVO E MULTIMEDIALE, GRAFICA. N.B. È previsto l'insegnamento, in lingua straniera, di una disciplina non linguistica (CLIL) compresa nell'area delle attività e degli insegnamenti obbligatori per tutti gli studenti o nell'area degli insegnamenti attivabili dalle istituzioni scolastiche nei limiti del contingente di organico ad esse annualmente assegnato. TRIENNIO (suddiviso in 5 indirizzi) Materie di base Lingua e letteratura italiana Lingua e cultura straniera (Inglese) Storia Filosofia Matematica Fisica Scienze naturali o Chimica*** Storia dell'arte Scienze motorie e sportive Religione cattolica o Attività alternative Totale materie di base INDIRIZZI e materie di indirizzo 1. ARTI FIGURATIVE Laboratorio della figurazione Discipline pittoriche e/o Discipline plast. 2. DESIGN - Moda e costume Laboratorio della progettazione Discipline progettuali, Design 4. AUDIOVISIVO E MULTIMEDIALE Laboratorio audiovisivo e multimediale Discipline audiovisive e multimediali TOTALE (monte ore settimanale) 3°anno 4 3 2 2 2 2 2 3 2 4°anno 4 3 2 2 2 2 2 3 2 5°anno 4 3 2 2 2 2 3 2 1 23 1 23 1 21 6 6 6 6 8 6 6 6 6 6 8 6 6 6 35 6 6 35 8 6 35 per il triennio di arti figurative le ore di laboratorio e progettuali sono equamente suddivise tra le discipline di indirizzo (discipline pittoriche e discipline plastiche). 42 LICEO LINGUISTICO Descrizione del corso: Il Liceo Linguistico è stato attivato nel nostro Istituto nell'anno scolastico 1996/1997 e dal 2010/2011 segue il piano di studi della riforma. E’ un indirizzo che privilegia un approccio di vasto respiro culturale attraverso il quale si sviluppa l'apprendimento comunicativo e letterario di tre lingue straniere anche con la co-presenza di un'insegnante di madrelingua per un'ora settimanale. La didattica si avvale di laboratori linguistici e lavagne interattive e di esperienze formative quali soggiorni-studio all'estero e scambi con altre scuole europee. Possibilità di frequenza di corsi extracurricolari, per migliorare i livelli di conoscenza e competenza comunicativa dei giovani. Gli studenti, a conclusione del percorso di studio, acquisiranno le strutture, le modalità e le competenze comunicative nelle prime due lingue, corrispondenti al Livello B2 del Quadro Comune Europeo di Riferimento; le strutture, le modalità e le competenze comunicative in una terza lingua, corrispondenti almeno al Livello B1del Quadro Comune Europeo di Riferimento; l’abilità di saper comunicare nelle tre lingue moderne in vari contesti sociali e in situazioni professionali, utilizzando diverse forme testuali. Il Liceo Linguistico offre una formazione moderna e completa, in cui non mancano Latino, Filosofia, Storia dell’arte e le discipline scientifiche allo scopo di fornire conoscenze organiche e coerenti nei diversi ambiti (umanistici, scientifici, artistici). Esperienze didattiche: P.O.N.: progetti di lingua per migliorare i livelli linguistici degli alunni e orientarli al mondo del lavoro e a quello degli studi universitari. L’indirizzo linguistico consente di ottenere la certificazione esterna, al termine di un esame sulla competenza comunicativa nelle lingue straniere, rilasciata da Enti accreditati a livello internazionale e che rappresenta un valore aggiunto rispetto al giudizio e ai voti dati dai docenti interni alla scuola, e come tale è valida come credito formativo, anche ai fini del punteggio per l’esame di stato. DIPLOMA TRINITY COLLEGE LONDON (Ente Certificatore Britannico) per certificazioni di lingua inglese per studenti. fondato nel 1870 e patrocinato da Sua Altezza Reale il Duca di Kent; opera in oltre 60 paesi al mondo e, oltre a certificazioni di lingua inglese per studenti, rilascia qualifiche iniziali e avanzate anche per docenti. http://www.trinitycollege.it DIPLOMA DI SPAGNOLO D.I.E.. http://www.fidescu.org/it/pgRec.htm Il DIE - Diploma Internacional de Español- è un diploma che attesta la conoscenza della lingua spagnola suddiviso in 10 livelli di competenza linguistica dal livello base all'avanzato. È riconosciuto a livello internazionale e viene rilasciato dalla Fidescu e dalla Universidad Pontificia di Salamanca. L'esame DIE viene realizzato sia in Spagna che in altri paesi. In Italia il nostro Istituto è sede d'esame. PROGETTO COMENIUS Il programma Comenius incoraggia l’apprendimento delle lingue straniere moderne e aiuta i giovani ad acquisire le competenze di base necessarie per la vita e ai fini dello sviluppo personale, dell'occupazione e della cittadinanza europea attiva attraverso gli scambi di alunni e personale della scuola. Da oltre un decennio il nostro Istituto partecipa, nell’ambito del Comenius, alle attività sostenute dall’ Unione Europea con scambi interculturali con i Paesi dell’Unione stessa Possibili percorsi formativi: Al termine degli studi gli allievi potranno accedere non solo a corsi di laurea in facoltà linguisticoumanistiche, ma a tutti i corsi universitari. Potranno, inoltre, inserirsi in vari ambiti lavorativi perché le lingue straniere sono anche un veicolo di specializzazione in campo professionale. Come sbocchi professionali specifici, possono essere individuati il turismo, le pubbliche relazioni, l’interpretariato, l’editoria, il terziario in genere. 43 PIANO DEGLI STUDI del LICEO LINGUISTICO 1° biennio 1° anno 2° anno 2° biennio 3° anno 4° anno 5° anno Attività e insegnamenti obbligatori per tutti gli studenti – Orario settimanale Lingua e letteratura italiana 4 4 4 4 4 Lingua latina 2 2 Lingua e cultura straniera 1* 4 4 3 3 3 Lingua e cultura straniera 2* 3 3 4 4 4 Lingua e cultura straniera 3* 3 3 4 4 4 Storia e geografia 3 3 Storia 2 2 2 Filosofia 2 2 2 Matematica ** 3 3 2 2 2 Fisica 2 2 2 Scienze Naturali *** 2 2 2 2 2 Storia dell’arte 2 2 2 Scienze motorie e sportive 2 2 2 2 2 Religione cattolica o attività 1 1 1 1 1 alternative Totale 27 27 30 30 30 ore * sono comprese 33 ore annuali (1 ora settimanale) di conversazione col docente di madrelingua ** con Informatica al primo biennio *** Biologia, Chimica, Scienze della Terra N.B. Dal primo anno del secondo biennio è previsto l’insegnamento in lingua straniera di una disciplina non linguistica (CLIL), compresa nell’area delle attività e degli insegnamenti obbligatori per tutti gli studenti o nell’area degli insegnamenti attivabili dalle istituzioni scolastiche nei limiti del contingente di organico ad esse assegnato, tenuto conto delle richieste degli studenti e delle loro famiglie. Dal secondo anno del secondo biennio è previsto inoltre l’insegnamento, in una diversa lingua straniera, di una disciplina non linguistica (CLIL), compresa nell’area delle attività e degli insegnamenti obbligatori per tutti gli studenti o nell’area degli insegnamenti attivabili dalle istituzioni scolastiche nei limiti del contingente di organico ad esse assegnato, tenuto conto delle richieste degli studenti e delle loro famiglie. 44 CAPITOLO VIII LA FORMAZIONE 45 FORMAZIONE E AGGIORNAMENTO La complessità del sistema scuola, così come oggi si configura in regime di autonomia, richiede ai docenti una sempre più qualificata professionalità. Essa può essere conseguita solo attraverso una più densa e consapevole attività di formazione/aggiornamento in rapporto agli obiettivi che la scuola intende perseguire e mediante attività di ricerca e sperimentazione che aprono il docente al confronto con se stesso e con altri anche attraverso azioni in rete con realtà scolastiche diverse al fine di attuare forme di intervento didattico sempre più efficaci. La formazione e l’ aggiornamento sono fondamentali e indispensabili sia per il personale doce nte sia per il personale A.T.A. per dare risposte chiare e tangibili alle richieste dell’utenza e di tutto il contesto territoriale. La formazione di tutto il personale rappresenta una molla strategica nel processo insegnamento / apprendimento e nell’attività gestionale e amministrativa. Pertanto il Collegio dei docenti individuerà, nel corso dell’anno scolastico, un piano di formazione/ aggiornamento e/o autoaggiornamento in base alle esigenze formative. Obbligatoria l’informazione su rischi e sicurezza dei lavoratori, degli allievi e degli utenti della scuola. Obiettivi formativi Per la formulazione degli obiettivi formativi si individuano le seguenti aree tematiche: Aree disciplinari Area dell’autonomia e del nuovo obbligo scolastico Area delle nuove tecnologie Area psico-pedagogica in relazione soprattutto al disagio giovanile Area delle tematiche europee Area della sicurezza Area della valutazione Le attività di formazione/aggiornamento saranno scelte seguendo un principio ben preciso, ovvero quello di potenziare e migliorare l’offerta formativa dell’ISISS; per questo motivo all’interno della scuola saranno sviluppate soprattutto attività dedicate a questo scopo; i docenti potranno comunque partecipare ad attività proposte da enti esterni alla scuola per approfondire tematiche specifiche (art. 62, comma 5, del ccnl del 24.07.2003). Formazione aggiornamento a.s. 2013/2014 Per quanto riguarda il piano di formazione /aggiornamento del corrente anno scolastico il Collegio docenti in data 12.09.2013 ha preso atto dell'approvazione dei moduli del progetto PON D-1-FSE-2013-449: - Lim in classe; - L'Informatica per i docenti. deliberandone (n° 67/2013) l'inserimento nel Piano dell'Offerta Formativa. 46 CAPITOLO IX SCELTE ORGANIZZATIVO-GESTIONALI 47 SCELTE ORGANIZZATIVO-GESTIONALI L’assetto organizzativo complessivo è funzionale alla progettazione e alla gestione del P.O.F. ed ha come principi ispiratori la collegialità, la responsabilità e la valorizzazione della professionalità. CRITERI DI CARATTERE DIDATTICO centralità dell’autonomia didattica e di ricerca, impegnata nel ripensamento delle discipline alla luce della loro valenza formativa e orientativa (Regolamento autonomia, artt. 5 e 13); attuazione dell’autonomia in direzione di un organico piano dell’offerta formativa, che superi la logica del singolo progetto e si muova verso una riorganizzazione del curricolo nei suoi aspetti essenziali (obiettivi formativi, competenze degli allievi, analisi dei saperi disciplinari, flessibilità didattica e organizzativa) (DM 179/99, art. 1 e 1bis); scelta della scansione quadrimestrale; flessibilità del calendario scolastico. CRITERI PER LA FORMAZIONE DELLE CLASSI Criteri generali per la formazione di tutte le classi: 1. E’ esclusa la possibilità che uno studente frequenti la classe in cui insegni un docente suo parente di primo, secondo o terzo grado, ad eccezione dei casi di non applicabilità. 2. Gli studenti che hanno fratelli che frequentano il nostro istituto, per permettere l’uso degli stessi libri di testo, previa verifica della continuità d’uso degli stessi, possono richiedere di frequentare la stessa sezione. 3. I nuovi iscritti provenienti da altri istituti per cambio scuola saranno inseriti nelle classi meno numerose. 4. L’inserimento di studenti di origine straniera seguirà le indicazioni del protocollo d’istituto per l’accoglienza degli alunni di origine straniera. 5. I genitori potranno chiedere lo spostamento del figlio da una classe all’altra solo: a) su richiesta scritta e seriamente motivata al Dirigente scolastico che deciderà in merito; b) sottoponendo al Dirigente Scolastico uno scambio condiviso fra studenti, salvo parere contrario del Consiglio di classe. Formazione classi Prime: 1. Distribuzione, fra le classi, degli alunni provenienti dalle scuole medie sulla base dei risultati conseguiti nell'esame di stato( licenza media), in modo da costituire classi fra loro omogenee sotto l'aspetto della preparazione di partenza (equa distribuzione degli alunni in base alla valutazione dell’esame di stato). 2. Distribuzione equilibrata degli alunni fra le diverse classi, anche per quanto riguarda il sesso. 3. Distribuzione degli alunni pendolari in parti uguali tra le classi, con raggruppamento nella stessa classe di quelli provenienti dalla stessa sede fino ad un massimo, di norma, di 5 alunni. 4. Gli alunni ripetenti d’Istituto saranno inseriti nella stessa sezione di provenienza; essi hanno la possibilità di cambiare sezione, con richiesta scritta e motivata al Dirigente scolastico che deciderà in merito, con l’avvertenza di ripartire in modo equilibrato i vari ripetenti nelle varie sezioni. 5. Compatibilmente con i criteri sopra indicati, sono prese in considerazione le preferenze dei genitori dei nuovi iscritti; nell’impossibilità di soddisfare le richieste si procederà per sorteggio. 6. Numericamente la differenza fra una classe e un’altra non deve essere superiore a tre unità. Faranno eccezione le classi dove saranno inseriti alunni diversamente abili. Formazione Classi successive: 1. Nel passaggio da una classe a quella successiva, l’alunno è iscritto allo stesso indirizzo e alla stessa sezione. 2. Gli alunni ripetenti sono iscritti, di norma, alla classe dello stesso indirizzo e della stessa sezione di provenienza. Essi hanno la possibilità di cambiare sezione, con richiesta scritta e motivata al Dirigente scolastico che deciderà in merito, con l’avvertenza di ripartire in modo equilibrato i vari ripetenti nelle varie sezioni. 3. Qualora, nel passaggio alla classe successiva, venga meno una classe per accorpamento, è soppressa la classe meno numerosa dell’indirizzo. 4. Sono accolte, nel limite del possibile, le richieste di studenti delle classi smembrate per la scelta della sezione, garantendo comunque prioritariamente una ripartizione equilibrata; nella impossibilità di soddisfare le richieste si procederà per sorteggio. Eventuali deroghe ai punti precedenti sono ammessi solo in casi particolari. Questi casi si demandano al Dirigente Scolastico che a norma di legge è il responsabile della formazione delle classi. 48 CRITERI PER L’ASSEGNAZIONE DEI DOCENTI ALLE CLASSI Premesso che è il Dirigente Scolastico ad assegnare i docenti alle classi, “avendo cura di garantire le condizioni per la continuità didattica, nonché la migliore utilizzazione delle competenze e delle esperienze professionali, assicurando, ove possibile, una opportuna rotazione nel tempo.” (Art 396 TU 297/94), il Consiglio di Istituto formula i seguenti criteri generali: Preliminarmente all’assegnazione dei docenti alle classi il Dirigente verificherà che non sussistano legami di parentela sino al terzo grado (figli e nipoti) tra i docenti e tra i docenti e gli alunni della classe affidata, fatto salvo per i casi di oggettiva impossibilità. 1. Continuità didattico – educativa (compatibilmente con la strutturazione delle cattedre così come disposte dall’USP di Caserta) : nell’assegnare i docenti alle classi, il Dirigente Scolastico terrà conto di tutto quanto consente di coniugare la continuità didattica con la necessità di formare una “equipe” didattica armoniosa ed equilibrata per affinità culturali, metodologiche e pedagogiche fra i docenti. In particolare il Dirigente Scolastico ha il compito di rispondere alle aspettative dei genitori e degli studenti delle classi iniziali del corso di studi evitando che siano posti in essere casi di palese incompatibilità tra docente e studenti. 2. Equa distribuzione dei docenti di ruolo e a tempo determinato sulle diverse classi. 3. Mobilità a fronte di una contestuale organizzazione dei curricoli in un’ottica interdisciplinare. 4. Assegnazione, possibilmente, di non più di una classe quinta a docente. 5. Specifiche situazioni delle classi. E’ possibile il passaggio su cattedre completamente libere su specifiche richieste degli interessati; in caso di più richieste rispetto alle disponibilità si prenderà in considerazione: 1. La posizione occupata nella graduatoria di Istituto. 2. A parità di posizione nella graduatoria di Istituto si terrà conto dell’anzianità nella classe di concorso. 3. A parità di cui ai punti A e B si terrà conto dell’anzianità di servizio nell’Istituto senza prendere in considerazione il punteggio previsto per esigenze di famiglia. Il Dirigente Scolastico, quale responsabile per legge dell’assegnazione dei Docenti alle classi, opererà nel rispetto della normativa generale e di settore distribuendo equamente le competenze professionali nella scuola per una migliore offerta formativa. Pertanto il Dirigente Scolastico avrà cura di individuare all’interno dell’organico di fatto quei docenti la cui esperienza, le cui attitudini, la cui professionalità siano garanzia della migliore risposta possibile alla domanda formativa degli studenti. Nel caso in cui il Dirigente dovesse discostarsi dai predetti criteri ne darà adeguata motivazione agli interessati. In tale ottica è assolutamente prioritario l’interesse pedagogico-didattico degli studenti rispetto a qualsiasi esigenza o aspirazione dei singoli docenti. CRITERI PER LA FORMULAZIONE DELL'ORARIO Considerati gli orari di apertura e chiusura dell’istituto, di inizio e di fine delle lezioni, della durata dell’ora di lezione e di vincoli strutturali e didattici propri dei diversi indirizzi di studio, l’orario terrà conto dei criteri di seguito elencati: 1. Vincoli strutturali: insegnanti in servizio su più scuole o più corsi interni. 2. Equa distribuzione giornaliera delle ore di insegnamento, di norma non oltre le quattro. 3. Scelta di un giorno libero per cattedre a 18 ore; nel caso di impossibilità a soddisfare tutte le richieste si terrà conto innanzitutto delle esigenze familiari documentate; successivamente si procederà per rotazione o sorteggio. 4. Non più di due ore di spacco per ogni docente con esclusione degli spacchi tecnici per gli spostamenti nella stessa giornata tra una scuola e l’altra. 5. Vincoli didattici costituiti da scelte metodologiche legate più propriamente all’attività didattica: 6. Blocco settimanale di 2h consecutive per i docenti di arte e immagine, matematica, italiano. 7. Assegnazione delle ore di lingua francese, spagnolo e inglese in ore non consecutive, quando possibile. 8. Assegnazione delle ore di lingua francese, spagnolo e inglese in giorni non consecutivi, quando possibile. 9. Disposizione delle ore di lingua straniera in modo tale da consentire il pieno utilizzo del laboratorio di lingue, quando possibile. 10. Utilizzazione delle aule speciali e della palestra da parte di tutte le classi. 11. Distribuzione delle discipline per ogni classe nella giornata tenendo conto del tasso di faticabilita' e dei tempi di attenzione degli alunni. 12. Distribuzione delle ore curricolari delle discipline nei giorni della settimana evitando la concentrazione. 49 1. 2. 3. 4. CRITERI DI CARATTERE FUNZIONALE Figure di staff: collaboratori del Dirigente Scolastico e funzioni-strumentali Docenti referenti di commissioni e di specifiche attività Coordinatori di classe Referenti di aree disciplinari e di laboratorio. CRITERI PER LA SOSTITUZIONE DEI DOCENTI ASSENTI PER BREVI PERIODI La sostituzione dei colleghi assenti sarà effettuata secondo i seguenti criteri: a) docenti della classe; b) docenti della stessa disciplina del collega assente; c) docenti dello stesso ambito disciplinare del collega assente; d) altri docenti Con le seguenti modalità in ordine di priorità: docenti a disposizione per completamento ; docenti che devono recuperare ore di permesso breve; docenti a disposizione per assenze delle loro classi per motivi vari; docenti di sostegno di classe (classe di appartenenza), docenti di sostegno i cui alunni sono assenti; docenti che hanno dato disponibilità per sostituzioni a pagamento (vedi sopra a-b-c-d-) richiesta individuale ai docenti in caso di mancata disponibilità di altri per ore di sostituzione a pagamento. Qualora non si possa procedere alla sostituzione di docenti assenti con altri docenti , si privilegerà la posticipazione dell’ingresso/anticipazione dell’uscita degli studenti o modifiche temporanee dell’orario, acquisito anche per via breve il consenso dei docenti interessati. La comunicazione delle sostituzioni è effettuata il giorno precedente per le assenze di cui si è a conoscenza; nella stessa mattinata per quelle pervenute entro le ore 8,05. I docenti a disposizione per completamento orario o per assenze delle loro classi, durante il loro orario di servizio devono essere reperibili in sala docenti e , in particolare, all’inizio e alla fine del servizio, dovranno prendere visione, in sala docenti, di eventuali incarichi di supplenza predisposte dall’Ufficio di presidenza. Per supplenze giornaliere improvvise la comunicazione verrà consegnata dai collaboratori scolastici. I docenti in attività di sostituzione momentanea, potranno utilizzare efficacemente il tempo a disposizione nelle seguenti attività: 1. approfondimento argomenti curricolari di propria specifica competenza disciplinare eventualmente richiesti dagli studenti; 2. assistenza allo studio individuale; 3. lettura e commento di articoli di quotidiano; 4. visione e commento di filmati (verificata la fattibilità). Il docente potrà segnalare al coordinatore di classe i nominativi degli studenti particolarmente distintisi per la partecipazione al dialogo educativo o, viceversa, segnalare comportamenti di scarso impegno. 50 CAPITOLO X PROCESSI DECISIONALI- COMPONENTI COINVOLTE 51 PROCESSI DECISIONALI-GESTIONALI-ORGANIZZATIVI COMPONENTI COINVOLTE Tutto il personale scolastico concorre alla realizzazione del Piano dell’Offerta Formativa, secondo i criteri di flessibilità correlati alle innovazioni organizzative. DIRIGENTE SCOLASTICO – Prof. Gaetano MARCHESIELLO Il Dirigente Scolastico assicura la gestione unitaria dell’istituzione, ne ha la legale rappresentanza, è responsabile della gestione delle risorse finanziarie e strumentali e dei risultati del servizio. Nel rispetto delle competenze degli organi collegiali scolastici, spettano al dirigente scolastico autonomi poteri di direzione, di coordinamento e di valorizzazione delle risorse umane. In particolare il dirigente scolastico organizza l’attività scolastica secondo criteri di efficienza e di efficacia formative ed è titolare delle relazioni sindacali. DOCENTI COLLABORATORI DEL DIRIGENTE SCOLASTICO Il D. S. si avvale della collaborazione di docenti da lui individuati in un rapporto fiduciario, attribuendo loro compiti organizzativi e gestionali (art. 19 CCNL e D. L. 29/1993). Collaboratore vicario – Prof. Antonio DI SILVESTRO Secondo collaboratore - Prof. Mario PODANO DIRETTORE DEI SERVIZI GENERALI ED AMMINISTRATIVI F.F. - Dott.ssa Patrizia MORENA Tra gli altri compiti specifici, organizza i servizi amministrativi dell’unità scolastica o educativa ed è responsabile del funzionamento degli stessi. Sovrintende, nell’ambito delle direttive di massima impartite e degli obiettivi assegnati, ai servizi amministrativi e ai servizi generali dell’istituzione scolastica ed educativa e coordina il relativo personale. CONSIGLIO DI ISTITUTO Composto dal Dirigente Scolastico e da rappresentanze delle componenti Docenti, Genitori, Alunni ed A.T.A., fatte salve le competenze del Collegio dei Docenti e dei consigli di classe, ha potere deliberante, su proposta della giunta, per quanto concerne l’organizzazione e la programmazione della vita e dell’attività della scuola; elegge la Giunta Esecutiva presieduta dal Dirigente Scolastico. COLLEGIO DEI DOCENTI E’ composto dal personale docente di ruolo e non di ruolo in servizio nel circolo o nell’istituto ed è presieduto dal Dirigente Scolastico. Tra le funzioni, ha potere deliberante in materia di funzionamento didattico del circolo o dell’istituto. In particolare cura la programmazione dell’azione educativa anche al fine di adeguare, nell’ambito degli ordinamenti della scuola stabiliti dallo stato, i programmi d’insegnamento alle specifiche esigenze ambientali e di favorire il coordinamento interdisciplinare. Esso esercita tale potere nel rispetto della libertà di insegnamento garantita a ciascun docente. CONSIGLI DI CLASSE Sono composti dal Dirigente Scolastico, dai docenti di classe, da due rappresentanti eletti tra i genitori degli alunni della classe stessa, due studenti eletti tra gli alunni della classe e dal personale che partecipa a progetti ed attività programmate. Tra le altre funzioni, programmano e valutano il percorso educativo e didattico, agevolano ed estendono i rapporti reciproci tra docenti, genitori, alunni e altre componenti territoriali per la realizzazione del Piano dell’Offerta Formativa e formulano al Collegio dei Docenti proposte in ordine all’azione educativa e didattica e ad iniziative di sperimentazione. 52 CONSIGLIO D'ISTITUTO PRESIDENTE - DEL MONACO AGOSTINO VICE PRESIDENTE - DE LUCIA CATERINA DIRIGENTE SCOLASTICO: MARCHESIELLO GAETANO COMPONENTE DOCENTE: ALBINI ARMANDO DI CERBO CONCETTA DI SILVESTRO ANTONIO ESPOSITO MARIA GIOVANNA SALERNO ANNA SCHIAVONE ANGELO SERVODIO CIRO CARMINE SOLLITTO VINCENZO COMPONENTE A. T. A.: INVERNO MICHELE VINCIGUERRA MICHELE COMPONENTE GENITORI: DE LUCIA CATERINA DEL MONACO AGOSTINO ESORDIO DOMENICO PISCITELLI GIOVANNI LEONE COMPONENTE ALUNNI: GOGLIA GIADA MINERVINO FORTUNA PIRONE DAVIDE SAGNELLI ROSALIA GIUNTA ESECUTIVA Dirigente Scolastico Prof. GAETANO MARCHESIELLO D. S. G. A. Dott.ssa PATRIZIA MORENA Componente Docenti Prof. ARMANDO ALBINI Componente Genitori Sig. AGOSTINO DEL MONACO Componente A.T.A Sig. MICHELE INVERNO Componente Alunni Sig.na GIADA GOGLIA 53 CAPITOLO XI ATTIVITA’ E PRESTAZIONI PERSONALE DOCENTE 54 ATTIVITA’ E PRESTAZIONI CORRELATE AL POF PERSONALE DOCENTE N° CLASSE COORDINATORE SEGRETARIO 14 15 16 17 18 19 20 21 22 23 1AL 2Al 3Al 4AL 5AL 1BL 2BL 3BL 4BL 5BL Salerno Anna D’Addio Vincenza Di Nuzzo Sofia Lampitelli Maria Teresa Piscitelli Carmela Gagliardi Alessandra Raimondo Giuseppina Esposito Maria Paola Di Silvestro Antonio De Fazi Sandro Lunato Rosa (provvisorio) Lunato Rosa Santo Giuseppina Mercorio Caterina Capezzuto Angela Di Vico Giovanni Mosca Anna Maria Goudier Rim Di Cerbo Concetta Flores Silva Norma Irene 24 25 26 27 28 29 30 31 32 33 1Aart 2Aart 3Aart 4Aart 5Aart 1Bart 2Bart 4Bart 5Bart 1Car Pannone Rita Maria Amoroso Giuseppina Pistilli Francesco Russo Rosa Ruggiero Rosalia Merola Maria Rosaria Scognamiglio Rosa Monaco Ermelinda Valentino Aniello Albini Armando Corvino Carolina De Lucia Angela Castiello Francesco Popolizio Margherita Reca Luigia Zampella Francesca Mazzarella Maria Pepe Erminia Rossi Teresa D’ Alterio Michele 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 1Asu 2Asu 3Asu 4Asu 5AP 1Ces 2Ces 3Ces 3Bsu 1Des 4Csu 5Cp 4Bsu Tammaro Lucia Damiano Antonietta Verlezza Albamarina Rispoli Antonella Podano Mario Pompeo Esposito Maria Giovanna Massa Anna Bodmer Beatrice Scaravilli Giovanni Sollitto Vincenzo Piscitelli Vincenza De Angelis Amalia Merino Filomena COMPETENZE Bove Raffaella Rispoli Antonella (provvisorio) Cariello Maddalena Pascarella Angelina Piscitelli Rosa Maria Cerreto Maria Luisa Pascarella Angelina (Provvisorio) Rasulo Elpidio D’Andrea Matilde Bove Carmela Puzone Vincenzo Schiavone Angelo Cozzella Adele Di carattere didattico-relazionale: 1. Presiedere il Consiglio di classe in assenza del Dirigente scolastico. 2. Curare i rapporti con le famiglie per problemi di carattere generale della classe ed informarne i colleghi. 3. Comunicare con le famiglie degli alunni in caso di situazioni problematiche riferite al profitto e/o al comportamento. 4. Curare i rapporti con la Dirigenza per problemi inerenti la classe. 5. Collaborare con i docenti Funzioni strumentali. 6. Preparare la bozza della programmazione del Consiglio di Classe e curarne la stesura. 7. Per le classi quinte, coordinare la redazione del documento del 15 maggio. 8. Valutare con il C. d. C. le certificazioni raccolte dalla segreteria utili all’attribuzione del credito formativo in sede di scrutinio finale. Di carattere amministrativo: 1. Compilare la lettera informativa sul profitto, sulla frequenza e la lettera di convocazione dei genitori durante i Consigli di Classe e consegnarle in segreteria. 2. Raccogliere le pagelle, le ricevute con firma dei genitori delle circolari e consegnarle in segreteria. 3. Controllare che siano compilati i moduli per l’adozione dei libri di testo prima del Consiglio di Classe. 4. Raccogliere programmi e relazioni finali prima dello scrutinio finale. 5. Monitorare a scadenza quindicinale le assenze degli alunni dalle lezioni,ingressi in ritardo ed uscite anticipate e darne comunicazione scritta al D.S. 6. Telefonare le famiglie degli alunni ogniqualvolta si verificano assenze in massa. 7. Coordinare le attività deliberate dal Consiglio di Classe. 8. Consegnare alla F.S., con scadenza mensile, la rilevazione delle assenze e dei ritardi degli alunni. 55 COORDINATORI DIPARTIMENTI DISCIPLINARI N° 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 CLASSI CONCORSO Religione A019 Disc. Giur. e Econom. A018-A021-A022-A03-A04-A07 A025-A061 Storia dell’arte A029 Ed. Fisica A036-A037 Ped.-Psic-.Met.-Storia-Filosofia A049 Matem. e Fisica A050-A051 Materie letterarie e latino A246-A346-A446 – C3 Lingue straniere A013 Chimica A060 Scienze Sostegno - DOCENTE RESPONSABILE Lunato Rosa Cerreto Maria Luisa Ruggiero Rosalia Rasulo Elpidio Di Nuzzo Sofia Piscitelli Vincenza Pascarella Angelina D’Addio Vincenza Mosca Anna Maria Scaravilli Giovanni Di Cerbo Concetta COMPETENZE Il coordinatore di dipartimento ha le seguenti funzioni: 1. Ha il compito di coordinare l'attività programmata dei dipartimenti con particolare riguardo all'identificazione degli obiettivi educativi e cognitivi della materia. 2. ha il compito di promuovere progetti e iniziative. 3. Può convocare, previa segnalazione al Dirigente, i docenti dell'area. 4. In base a delega ricevuta, coordina la discussione del dipartimento sull'adozione dei libri di testo e sui punti posti all’o.d.g. 5. Si occupa della revisione del POF (con particolare riferimento al curricolo) e della Carta dei servizi. 6. Riferisce sui lavori del dipartimento al Dirigente e coordina con lui interventi e proposte. RESPONSABILI DI LABORATORIO 1. 2. 3. 4. 5. 6. Laboratorio informatico: prof. Podano Mario Pompeo. Laboratorio di scienze: prof. Scaravilli Giovanni Laboratorio discipline pittoriche: prof.ssa Scognamiglio Rosa Laboratorio discipline scultoree: prof.ssa Corvino Carolina Laboratorio moda e costume: il docente che sarà nominato dell’U.S.P. Materiale Sportivo: prof.ssa Di Nuzzo Sofia COMPETENZE Il responsabile di laboratorio ha le seguenti funzioni: 1. Controllano lo stato di manutenzione del materiale presente nei laboratori; 2. Provvedono a presentare, sentito il dipartimento, le proposte di acquisto di nuove attrezzature o materiale utile; 3. Coordinano l'accesso delle classi dell'Istituto ai laboratori stessi predisponendo un orario settimanale di utilizzo; 4. Riferiscono periodicamente al Dirigente e al Direttore SGA sullo stato dei laboratori; 5. Segnalano al Dirigente e al Direttore SGA il materiale ritenuto obsoleto. REFERENTI DI AREE 1. D.S.A. Prof. Albini Armando 2. COMENIUS Prof.ssa Mosca Anna Maria COMMISSIONE ELETTORALE 1. Prof. Valentino Aniello 2. Prof. Rossi Teresa Daniela TUTOR DOCENTI IN ANNO DI PROVA E FORMAZIONE 1. Prof. NITTI Vincenzo (prof.ssa Zampella Francesca) 56 CAPITOLO XII RISORSE UMANE E PROFESSIONALI 57 DIRIGENTE SCOLASTICO: Prof. Gaetano MARCHESIELLO D.S.G.A.: Dott.ssa Patrizia Morena DOCENTI DELL’ISTITUTO - N° 76 Nelle attività collegiali si assumono le responsabilità di: Progettazione – Gestione – Realizzazione – Monitoraggio – Controllo – Valutazione dei processi di apprendimento anche tramite: Formazione in servizio Figure di coordinamento, nel rispetto degli indirizzi delineati dal Piano dell’Offerta Formativa ELENCO DOCENTI DELL’ I.S.I.S. Cognome 1. 2. 3. 4. 5. 6. 7. 8. 9. 10. 11. 12. 13. 14. 15. 16. 17. 18. 19. 20. 21. 22. 23. 24. 25. 26. 27. 28. Nome Armando Albini Giuseppina Amoroso Carla Bassarello Beatrice Bodmer Carmela Bove Raffaela Bove Capezzuto Angela Lucia Maddalena Cariello Francesco Castiello Maria Luisa Cerreto Domenico Cioffi Carolina Corvino Adele Cozzella Carmelina Crisci Vincenza D’Addio Michele D’Alterio Matilde D’Andrea Antonietta Damiano De Angelis Amalia Sandro De Fazi Angela De Lucia Concetta Di Cerbo Sofia di Nuzzo Antonio Di Silvestro Giovanni Di Vico Maria Giovanna Esposito Maria Paola Esposito Flores Silva Norma Irene Cognome 29. 30. 31. 32. 33. 34. 35. 36. 37. 38. 39. 40. 41. 42. 43. 44. 45. 46. 47. 48. 49. 50. 51. 52. 53. 54. 55. 56. Nome Alessandra Gagliardi Rim Gouider Maria Teresa Lampitelli Adele Limone Rosa Lunato Daniela Masi Anna Massa Mazzarella Maria Caterina Mercorio Filomena Merino M.Maddalena Merola Maria Rosaria Merola Ermelinda Monaco Anna Maria Mosca Vincenzo Nitti Domenico Palazzolo Rita Maria Pannone Pascarella Angelina Erminia Pepe Alessandra Perrino Carmela Piscitelli Rosa Maria Piscitelli Vincenza Piscitelli Francesco Pistilli Mario Pompeo Podano Margherita Popolizio Vincenzo Puzone Luigia Reca Cognome 57. 58. 59. 60. 61. 62. 63. 64. 65. 66. 67. 68. 69. 70. 71. 72. 73. 74. 75. 76. Rispoli Raimondo Rasulo Rosiello Rossi Ruggiero Russo Russo Salerno Santo Scaravilli Schiavone Scognamiglio Servodio Servodio Sollitto Tammaro Valentino Verlezza Zampella Nome Antonella Giuseppina Elpidio Rita Teresa D. Rosalia Maria Rosa Anna Giuseppina Giovanni Angelo Rosa Armando Ciro Carmine Vincenzo Lucia Aniello Alba Marina Francesca PERSONALE A. T. A. Assume, oltre alle mansioni espressamente previste dal profilo professionale di appartenenza, FUNZIONI AGGIUNTIVE che comportano l’assunzione di responsabilità ulteriori con particolare impegno verso: la gestione amministrativa, contabile e dei servizi tecnici ausiliari assistenza ad alunni portatori di handicap supporto all’attività didattica manutenzione dei beni mobili ed immobili attività di pronto soccorso e primo intervento in caso di necessità 58 ORGANICO PERSONALE A.T.A. - N° 15 L’organico assegnato all’Istituto per l’anno scolastico 2013/14, in rapporto al numero delle classi e degli alunni, è costituito come segue: - ASSISTENTI AMMINISTRATlVI: Unità in organico n. 5 con contratto a T.I. - ASSISTENTI TECNICI: Unità in organico n. 3 di cui: N° 1 - I.T.I. Area Laboratorio di Informatica - AR02 N° 1 - I.T.I. Area Laboratorio di Chimica e Fisica - AR08; N° 1 - I.T.I. Area Laboratorio di Moda e Costume - AR22 - COLLABORATORI SCOLASTICI: Unità in organico n. 7 ART. 1 - Assistenti amministrativi Il personale viene assegnato come segue: Segreteria Didattica Sig. Miniero Giacomo Segreteria Personale Sig. Parricelli Giuseppe – Desiderio Maria Antonietta Segreteria Contabilità e Acquisto Materiale Sig. De Rosa Gennaro Segreteria Archivio e protocollo-Affari generali Sig. Stanga Andrea ART. 2 - Assistenti tecnici Area AR02 (Informatica): Sig. Maggiobello Enrico Area AR08 (Chimica e Fisica): Sig.a Catizzone Isabella AR22 (Moda e Costume): Sig.a Massaro Adelaide Articolazione dell’orario Dalle ore 8.00 alle ore 14.00 ART. 3 - Collaboratori scolastici 1. Corbo Michele 2. D’Apice Anna Maria 3. Di Stasio Federico 4. Inverno Michele 5. Izzo Vincenzo 6. Mattioli Nunzio 7. Vinciguerra Michele 59 CAPITOLO XIII COMPOSIZIONE DEI CONSIGLI DI CLASSE ORA A DISPOSIZIONE PER RICEVIMENTO FAMIGLIE 60 ORA A DISPOSIZIONE PER RICEVIMENTO FAMIGLIE (*) 1. Albini Armando LETT. ITALIANA E STORIA MER 11.20 - 12.20 2. Amoroso Giuseppina LETT. ITALIANA E STORIA MER 12.20 - 13.20 3. Bassarello Carla CHIMICA MER 12.20 - 13.20 4. Bodmer Beatrice FRANCESE VEN 12.20 - 13.20 5. Bove Carmela FRANCESE MAR 09.20 - 10.20 6. Bove Raffaela SOSTEGNO VEN 11.20 - 12.20 7. Capezzuto Angela Lucia CONV. LINGUA INGLESE MAR 08.20 - 09.20 8. Cariello Maddalena MATEMATICA E FISICA LUN 09.20 - 10.20 9. Castiello Francesco FILOSOFIA E STORIA GIO 10.20 - 11.20 10. Cerreto Maria Luisa DISC. GIUR. ED ECONOMICHE MER 09.20 - 10.20 11. Cioffi Domenico SOSTEGNO GIO 11.20 - 12.20 12. Corvino Carolina DISCIPLINE PLASTICHE MAR 10.20 - 11.20 13. Cozzella Adele FILOSOFIA E STORIA LUN 09.20 - 10.20 14. Crisci Carmelina SCIENZE NATURALI VEN 11.20 - 12.20 15. D’Addio Vincenza LETT. ITALIANA E LATINO VEN 12.20 - 13.20 16. D’Alterio Michele DISC. GRAF. E PITTORICHE MAR 10.20 - 11.20 17. D’Andrea Matilde RELIGIONE MAR 12.20 - 13.20 18. Damiano Antonietta LETT. ITALIANA E LATINO MAR 09.20 - 10.20 19. De Angelis Amalia FILOSOFIA E STORIA MER 10.20 - 11.20 20. De Fazi Sandro LETT. ITALIANA E LATINO LUN 10.20 - 11.20 21. De Lucia Angela SOSTEGNO GIO 10.20 - 11.20 22. Di Cerbo Concetta SOSTEGNO LUN 08.20 - 09.20 23. di Nuzzo Sofia SCIENZE MOTORIE GIO 09.20 - 10.20 24. Di Silvestro Antonio MATEMATICA E FISICA MER 10.20 - 11.20 25. Di Vico Giovanni SCIENZE MOTORIE MER 09.20 - 10.20 26. Esposito 27. Esposito 28. Maria Giovanna LETT. ITALIANA E LATINO MAR 11.20 - 12.20 Maria Paola LETT. ITALIANA E LATINO MAR 10.20 - 11.20 Flores Silva Norma Irene CONV. LINGUA SPAGNOLA GIO 11.20 - 12.20 29. Gagliardi Alessandra SPAGNOLO MAR 10.20 - 11.20 30. Gouider Rim CONV. LINGUA FRANCESE MER 12.20 - 13.20 31. Lampitelli Maria Teresa MATEMATICA E FISICA MAR 11.20 - 12.20 32. Limone Adele SCIENZE UMANE GIO 10.20 - 11.20 33. Lunato Rosa RELIGIONE GIO 10.20 - 11.20 34. Masi Daniela DISC. GIUR. ED ECONOMICHE SAB 09.20 - 10.20 35. Massa Anna INGLESE MER 09.20 - 10.20 36. Mazzarella Maria RELIGIONE LUN 12.20 - 13.20 61 37. Mercorio Caterina FRANCESE MER 10.20 - 11.20 38. Merino Filomena SCIENZE NATURALI MER 09.20 - 10.20 39. Merola Maria Maddalena TESSUTO, MODA, COSTUME GIO 10.20 - 11.20 40. Merola Maria Rosaria INGLESE SAB 10.20 - 11.20 41. Monaco Ermelinda MATEMATICA E FISICA VEN 10.20 - 11.20 42. Mosca Anna Maria INGLESE SAB 09.20 - 10.20 43. Nitti Vincenzo IMMAGINE FILMICA E FOTOG. VEN 11.20 - 12.20 44. Palazzolo Domenico SOSTEGNO MER 12.20 - 13.20 45. Pannone Rita Maria LETT. ITALIANA E STORIA MER 11.20 - 12.20 46. Pascarella Angelina MATEMATICA E FISICA VEN 11.20 - 12.20 47. Pepe Erminia DISEGNO E STORIA DELL'ARTE LUN 13.20 - 14.20 48. Perrino Alessandra SOSTEGNO GIO 10.20 - 11.20 49. Piscitelli Carmela LETT. ITALIANA E LATINO MAR 10.20 - 11.20 50. Piscitelli Rosa Maria LETT. ITALIANA E LATINO GIO 09.20 - 10.20 51. Piscitelli Vincenza SCIENZE UMANE SAB 09.20 - 10.20 52. Pistilli Francesco STORIA DELL'ARTE MAR 10.20 - 11.20 53. Podano Mario Pompeo INGLESE MAR 11.20 - 12.20 54. Popolizio Margherita MATEMATICA E FISICA MAR 11.20 - 12.20 55. Puzone Vincenzo MATEMATICA E FSICA SAB 11.20 - 12.20 56. Raimondo Giuseppina LETT. ITALIANA E LATINO MAR 11.20 - 12.20 57. Rasulo Elpidio DISEGNO E STORIA DELL'ARTE LUN 12.20 - 13.20 58. Reca Luigia ARTE DEL DISEGNO ANIMATO MER 12.20 - 13.20 59. Rispoli Antonella SCIENZE UMANE MAR 12.20 - 13.20 60. Rosiello Rita SOSTEGNO 61. Rossi Teresa Daniela SOSTEGNO GIO 10.20 - 11.20 62. Ruggiero Rosalia DISC. GEOMETRICHE GIO 11.20 - 12.20 63. Russo Maria LABORATORIO ARTISTICO VEN 11.20 - 12.20 64. Russo Rosa SCIENZE MOTORIE MER 12.20 - 13.20 65. Salerno Anna SPAGNOLO VEN 09.20 - 10.20 66. Santo Giuseppina INGLESE MER 12.20 - 13.20 67. Scaravilli Giovanni SCIENZE NATURALI GIO 09.20 - 10.20 68. Schiavone Angelo SCIENZE MOTORIE MER 10.20 - 11.20 69. Scognamiglio Rosa DISC. PITTORICHE MER 10.20 - 11.20 70. Servodio Armando SOSTEGNO MER 12.20 - 13.20 71. Servodio Ciro Carmine SOSTEGNO MER 12.20 - 13.20 72. Sollitto Vincenzo SCIENZE NATURALI VEN 10.20 - 11.20 73. Tammaro Lucia LETT. ITALIANA E STORIA GIO 09.20 - 10.20 74. Valentino Aniello INGLESE MAR 10.20 - 11.20 62 75. Verlezza Alba Marina SCIENZE UMANE SAB 11.20 - 12.20 76. Zampella Francesca LABORATORIO ARTISTICO MAR 10.20 - 11.20 (*)Si ricorda che il Collegio dei Docenti ha deliberato che l’adempimento dei rapporti individuali con le famiglie in orario curriculare avvenisse in due incontri al mese di un’ora ciascuno, precisamente nella prima e nella terza settimana di ogni mese e per appuntamento (si precisa che l’appuntamento, a cura degli alunni, può essere fissato anche nel giorno programmato per il ricevimento). COMPOSIZIONE CONSIGLI DI CLASSE 1 A su Insegnante Cariello D'Andrea M. Damiano Masi D. Piscitelli R.M. Podano M. Rispoli A. Schiavone A. Sollitto V. Tammaro L. 1 Al Insegnante Bodmer B. Capezzuto D' Addio Di Nuzzo S. Flores N. I. Gaudier Lampitelli Lunato R. Merino F. Piscitelli C. Salerno A. Santo G. 1 Bl Insegnante Bodmer B. Bove C. Capezzuto Crisci C. Di Silvestro A. Di Vico G Esposito M.P. Flores N. I. Gagliardi A. Ore 3h 1h 3h 2h 4h 3h 4h 2h 2h 3h Materia MAT. REL LAT DIR. ITA INGLESE Scienze Umane ED.FIS. SCIENZE ST/GE Ore 1h 2h 1h 5h 2h 1h 1h 3h 1h 2h 4h 2h 1h 3h 1h Materia Conv. Fra FRAN. Conv. Ing LAT/ST/GE ED.FIS. Conv. Spag. Conv. Fra MAT. REL SCIENZE ITA SPAGN Conv. Spag. INGLESE Conv. Ing Ore 2h 1h 3h 1h 1h 2h 3h 2h 9h 1h 1h Materia FRAN. Conv. Fra INGLESE Conv. Ing Conv. Ing SCIENZE MAT. ED.FIS. ITA-LAT-STO-GEO Conv. Spag. Conv. Spag. 63 Gaudier Lunato R. 2h 1h 1h SPAGN Conv. Fra REL 1 Ces Insegnante Bove C. Cerreto ML Di Nuzzo S. Esposito M.G. Lunato R. Massa A. Pascarella A. Piscitelli V. Raimondo G. Scaravilli G. Ore 3h 3h 2h 4h 1h 3h 3h 3h 3h 2h Materia FRAN. DIR. ED.FIS. ITA REL INGLESE MAT. Scienze Umane ST/GE SCIENZE 1 Des Insegnante Bove C. Cerreto ML Di Vico G Lampitelli Limone Lunato R. Merola M.R. Sollitto V. Tammaro L. Ore 3h 3h 2h 3h 3h 1h 3h 2h 7h Materia FRAN. DIR. ED.FIS. MAT. Scienze Umane REL INGLESE SCIENZE ITA/ST/GE Ore 1h 9h 2h 1h 1h 3h 1h 2h 1h 2h 3h 1h 2h 1h Materia Conv. Ing ITA-LAT-STO-GEO ED.FIS. Conv. Spag. Conv. Fra MAT. REL FRAN. Conv. Fra SCIENZE INGLESE Conv. Ing SPAGN Conv. Spag. Ore 2h 1h 1h 3h Materia FRAN. Conv. Fra Conv. Ing MAT. 2 Al Insegnante Capezzuto D' Addio Di Nuzzo S. Flores N. I. Gaudier Lampitelli Lunato R. Mercorio Merino F. Mosca A.M. Salerno A. 2 BL Insegnante Bodmer B. Capezzuto Di Silvestro A. 64 Di Vico G Esposito M.P. Flores N. I. Gagliardi A. Raimondo G. Tammaro L. 2h 3h 1h 2h 1h 1h 1h 2h 3h 1h 4h 2h ED.FIS. ST/GE Conv. Spag. SPAGN Conv. Spag. Conv. Fra REL Biologia INGLESE Conv. Ing ITA LAT 2 Ces Insegnante Bodmer B. Cerreto ML Di Nuzzo S. Lunato R. Massa A. Pascarella A. Raimondo G. Scaravilli G. Tammaro L. Verlezza A.M. Ore 3h 3h 2h 1h 3h 3h 3h 2h 4h 3h Materia FRAN. DIR. ED.FIS. REL INGLESE MAT. ST/GE SCIENZE ITA Scienze Umane 2Asu Insegnante Cariello D'Andrea M. Damiano De Fazi S. Masi D. Podano M. Rispoli A. Scaravilli G. Schiavone A. Ore 3h 1h 7h 3h 2h 3h 4h 2h 2h Materia MAT. REL ITA/LAT ST/GE DIR. INGLESE Scienze Umane SCIENZE ED.FIS. Ore 1h 2h 1h 1h 2h 2h 1h 2h 1h 2h 4h 2h 2h 1h Materia Conv. Ing ED.FIS. Conv. Spag. Conv. Fra MAT. FIL REL FRAN. Conv. Fra SCIENZE ITA FISICA ARTE Conv. Spag. Gaudier Lunato R. Merino F. Mosca A.M. 3 AL Insegnante Capezzuto Di Nuzzo S. Flores N. I. Gaudier Lampitelli Limone Lunato R. Mercorio Merino F. Piscitelli C. Puzone V. Rasulo E. Salerno A. 65 Tammaro L. 3h 3h 1h 2h SPAGN INGLESE Conv. Ing STORIA 3 ASU Insegnante Cariello Cozzella D'Andrea M. Damiano De Fazi S. Limone Podano M. Rasulo E. Scaravilli G. Schiavone A. Verlezza A.M. Ore 4h 2h 1h 4h 2h 3h 3h 2h 2h 2h 5h Materia MAT/FIS STORIA REL ITA LAT FIL INGLESE ARTE SCIENZE ED.FIS. Scienze Umane 3 B Su Insegnante Cariello Cozzella D'Andrea M. De Angelis A. Di Vico G Massa A. Piscitelli R.M. Pistilli F Raimondo G. Scaravilli G. Verlezza A.M. Ore 4h 2h 1h 3h 2h 3h 2h 2h 4h 2h 5h Materia MAT/FIS STORIA REL FIL ED.FIS. INGLESE LAT ARTE ITA SCIENZE Scienze Umane Ore 1h 2h 2h 2h 2h 4h 1h 3h 1h 1h 1h 2h 1h 2h 2h 2h 3h 1h Materia Conv. Ing FIL STORIA MAT. ED.FIS. ITA Conv. Spag. SPAGN Conv. Spag. Conv. Fra REL FRAN. Conv. Fra SCIENZE ARTE FISICA INGLESE Conv. Ing Santo G. 3 BL Insegnante Capezzuto Castiello F De Fazi S. Di Silvestro A. Di Vico G Esposito M.P. Flores N. I. Gagliardi A. Gaudier Lunato R. Mercorio Merino F. Pistilli F Puzone V. Santo G. 66 3Ces Insegnante Bodmer B. Cerreto ML De Angelis A. Di Nuzzo S. Lunato R. Pascarella A. Piscitelli R.M. Piscitelli V. Ore 3h 3h 2h 2h 1h 5h 4h 3h 2h 3h 2h Materia FRAN. DIR. STORIA ED.FIS. REL MAT/FIS ITA Scienze Umane FIL INGLESE ARTE Ore 1h 4h 2h 2h 1h 1h 4h 2h 1h 2h 1h 2h 3h 1h 2h 1h 3h Materia Conv. Ing ITA ED.FIS. STORIA Conv. Spag. Conv. Fra MAT/FIS FIL REL FRAN. Conv. Fra SCIENZE INGLESE Conv. Ing ARTE Conv. Spag. SPAGN 4 Asu Insegnante Cozzella Damiano Lunato R. Pascarella A. Piscitelli R.M. Podano M. Rasulo E. Rispoli A. Scaravilli G. Schiavone A. Ore 5h 4h 1h 4h 2h 3h 2h 5h 2h 2h Materia FIL/ST ITA REL MAT/FIS LAT INGLESE ARTE Scienze Umane SCIENZE ED.FIS. 4 BL Insegnante Capezzuto Cariello De Fazi S. Di Silvestro A. Flores N. I. Ore 1h 2h 6h 2h 1h Materia Conv. Ing FISICA ITA/ST MAT. Conv. Spag. Podano M. Rasulo E. 4 Al Insegnante Capezzuto D' Addio Di Nuzzo S. Esposito M.P. Flores N. I. Gaudier Lampitelli Limone Lunato R. Mercorio Merino F. Mosca A.M. Rasulo E. Salerno A. 67 Gagliardi A. Pistilli F Schiavone A. 3h 1h 1h 2h 1h 2h 1h 2h 3h 1h 2h 2h SPAGN Conv. Spag. Conv. Fra FIL REL FRAN. Conv. Fra SCIENZE INGLESE Conv. Ing ARTE ED.FIS. 4 Bsu Insegnante Cozzella D'Andrea M. De Angelis A. Esposito M.G. Massa A. Merino F. Puzone V. Raimondo G. Rasulo E. Schiavone A. Verlezza A.M. Ore 3h 1h 2h 2h 3h 2h 4h 4h 2h 2h 5h Materia FIL REL STORIA LAT INGLESE SCIENZE MAT/FIS ITA ARTE ED.FIS. Scienze Umane 4 Csu Insegnante Cariello De Angelis A. Esposito M.G. Lunato R. Massa A. Piscitelli V. Puzone V. Rasulo E. Scaravilli G. Schiavone A. Ore 2h 5h 6h 1h 3h 5h 2h 2h 2h 2h Materia FISICA STO/FIL ITA/LAT REL INGLESE Scienze Umane MAT. ARTE SCIENZE ED.FIS. Ore 1h 2h 2h 1h 1h 3h 1h 3h 3h 1h 2h 1h Materia Conv. Ing ED.FIS. FISICA Conv. Spag. Conv. Spag. SPAGN Conv. Fra MAT. FIL REL FRAN. Conv. Fra Gaudier Limone Lunato R. Mercorio Merino F. Mosca A.M. 5 Al Insegnante Capezzuto Di Nuzzo S. Di Silvestro A. Flores N. I. Gagliardi A. Gaudier Lampitelli Limone Lunato R. Mercorio 68 Merino F. Merola M.R. Piscitelli C. Rasulo E. 2h 2h 1h 10h 2h Biologia Conv. Ing Conv. Ing Ita-lat-sto ARTE 5 Ap Insegnante Cerreto ML Cozzella Lunato R. Pascarella A. Piscitelli R.M. Podano M. Rasulo E. Rispoli A. Scaravilli G. Schiavone A. Ore 3h 6h 1h 3h 6h 3h 2h 5h 3h 2h Materia DIR. FIL/ST REL MAT. ITA/LAT INGLESE ARTE PED/MET Biologia ED.FIS. Ore 2h 1h 1h 10h 2h 3h 1h 1h 3h 1h 2h 2h 1h 2h 2h 1h 3h Materia FRAN. Conv. Fra Conv. Ing Ita-lat-sto ED.FIS. MAT. Conv. Spag. Conv. Fra FIL REL Biologia INGLESE Conv. Ing ARTE FISICA Conv. Spag. SPAGN Ore 3h 6h 3h 6h 1h 3h 5h 2h 3h 2h Materia DIR. STO/FIL MAT. ITA/LAT REL INGLESE PED/MET ARTE Biologia ED.FIS. 5 BL Insegnante Bodmer B. Capezzuto De Fazi S. Di Nuzzo S. Di Silvestro A. Flores N. I. Gaudier Limone Lunato R. Merino F. Mosca A.M. Pistilli F Puzone V. Salerno A. 5 Cp Insegnante Cerreto ML De Angelis A. Di Silvestro A. Esposito M.G. Lunato R. Massa A. Piscitelli V. Rasulo E. Scaravilli G. Schiavone A. 1 A art. - Prospetto delle lezioni per insegnante 69 Insegnante Albini A. Corvino C. Mazzarella M Merola M.M. Pannone RM Pepe E. Popolizio M. Ruggiero R. Russo R. Scognamiglio R. Sollitto V. Valentino A. Ore 4h 3h 1h 3h 3h 3h 3h 3h 2h 4h 2h 3h Materia ITA Discip. Plastiche REL Laboratorio ST/GE ARTE MAT. Discip. Geometr. ED.FIS. Discip. Pittoriche SCIENZE INGLESE 1 Bart - Prospetto delle lezioni per insegnante Insegnante Ore Albini A. 4h Corvino C. 3h D'Alterio M 4h Mazzarella M 1h Merola MR 3h Monaco 3h Pannone RM 3h Pepe E. 3h Ruggiero R. 3h Russo R. 2h Sollitto V. 2h Zampella Francesca 3h Materia ITA Discip. Plastiche Laboratorio REL INGLESE MAT. ST/GE ARTE Laboratorio ED.FIS. SCIENZE Laboratorio artistico 1 C art - Prospetto delle lezioni per insegnante Insegnante Ore Albini A. 3h Amoroso G. 4h Corvino C. 3h D'Alterio M 4h Mazzarella M 1h Merola MR 3h Monaco 3h Nitti V. 3h Pepe E. 3h Ruggiero R. 3h Russo R. 2h Sollitto V. 2h Materia ST/GE ITA Discip. Plastiche Laboratorio REL INGLESE MAT. Lab audiovisivo ARTE Discip. Geometr. ED.FIS. SCIENZE 2 Aart - Prospetto delle lezioni per insegnante Insegnante Ore Amoroso G. 7h Corvino C. 3h Mazzarella M 1h Nitti V. 3h Pistilli F. 3h Popolizio M. 3h Ruggiero R. 3h Russo R. 2h Materia ITA/ST/GE Discip. Plastiche REL Laboratorio artistico ARTE MAT. Discip. Geometr. ED.FIS. 70 Scognamiglio R. Sollitto V. Valentino A. 4h 2h 3h Discip. Pittoriche SCIENZE INGLESE 2 Bart - Prospetto delle lezioni per insegnante Insegnante Ore Amoroso G. 7h Corvino C. 3h Mazzarella M 1h Merola MR 3h Monaco 3h Pepe E. 3h Ruggiero R. 3h Russo R. 2h Scognamiglio R. 4h Sollitto V. 2h Zampella Francesca 3h Materia ITA/ST/GE Discip. Plastiche REL INGLESE MAT. ARTE Discip. Geometr. ED.FIS. Discip. Pittoriche SCIENZE Laboratorio artistico 3 A_a_m - Prospetto delle lezioni per insegnante Insegnante Ore Castiello F 4h Mazzarella M 1h Nitti V. 6h Pannone RM 4h Pistilli F. 3h Popolizio M. 4h Russo R. 2h Sollitto V. 2h Valentino A. 3h Zampella Francesca 6h Materia STO/FIL REL Discpli Audiovisive ITA ARTE MAT/FIS ED.FIS. SCIENZE INGLESE Discpli Audiovisive 4 A_ar_im - Prospetto delle lezioni per insegnante Insegnante Ore Bassarello Carla 2h Castiello F 4h Mazzarella M 1h Nitti V. 6h Pannone RM 4h Pistilli F. 3h Popolizio M. 4h Russo Maria 6h 6h Russo R. 2h Sollitto V. 2h Valentino A. 3h Zampella Francesca 6h Materia CHIMICA STO/FIL REL Laboratorio ITA ARTE MAT/FIS Discpli Audiovisive Laboratorio ED.FIS. CHIMICA INGLESE Discpli Audiovisive 4Bart des - Prospetto delle lezioni per insegnante Insegnante Ore Bassarello Carla 2h Castiello F 4h Corvino C. 6h Materia CHIMICA STO/FIL Laboratorio artistico 71 Mazzarella M Merola MR Monaco Pannone RM Pepe E. Russo R. Scognamiglio R. 1h 3h 4h 4h 3h 2h 6h REL INGLESE MAT/FIS ITA ARTE ED.FIS. Discip. Pittoriche 5 Aart_ar_aud - Prospetto delle lezioni per insegnante Insegnante Ore Albini A. 5h Castiello F 2h Mazzarella M 1h Pistilli F. 3h Popolizio M. 5h Reca L. 17h Ruggiero R. 2h Russo R. 2h Valentino A. 3h Materia ITA/ST FIL REL ARTE MAT/FIS Artdisanim Discip. Geometr. ED.FIS. INGLESE 5 Bart des - Prospetto delle lezioni per insegnante Insegnante Ore Albini A. 5h Castiello F 2h Mazzarella M 1h Merola M.M. 17h Monaco 5h Pepe E. 3h Ruggiero R. 2h Russo R. 2h Valentino A. 3h Materia ITA/ST FIL REL Moda MAT/FIS ARTE Discip. Geometr. ED.FIS. INGLESE 72 CAPITOLO XIV I PROGETTI 73 PROGETTI L’AMPLIAMENTO DELL’ OFFERTA FORMATIVA Nell’ambito di quanto previsto dal regolamento dell’autonomia e coerentemente con quella che costituisce la propria mission in termini di educazione e formazione, l’ISIS “don Gnocchi” si impegna a realizzare un complesso programma di ampliamento ed integrazione dell’offerta curricolare propriamente detta. Il suddetto articolato programma - orientato dalle linee strategiche individuate dal Collegio e fondato sulla progettualità individuale e di gruppo dei docenti - individua i seguenti ambiti fondamentali per l’esercizio dell’azione educativa e formativa dell’ Istituto: orientamento degli studenti in ingresso ed in uscita dall’ Istituto; informazione alle famiglie; prevenzione e lotta alla dispersione ed all’ insuccesso scolastico; obbligo scolastico e formativo; integrazione dei diversamente abili; recupero del debito scolastico; diffusione e promozione della cultura della legalità, della salute, della sicurezza, del rispetto per l’ambiente; orientamento alle pari opportunità di genere; promozione di competenze in ambito linguistico,matematico ed informatico e sostegno al conseguimento di certificazioni esterne; alternanza scuola-lavoro; educazione degli adulti e life-long learning; aggiornamento in servizio dei docenti. Gli indirizzi di intervento appena presentati rendono evidente come sia stata pressante l’attenzione dedicata - e non poteva essere altrimenti - perché agli studenti dell’Istituto sia assicurato il massimo sostegno nei momenti di difficoltà ed ogni opportunità per valorizzarne attitudini, stili cognitivi, progetti di vita. Il programma non poteva però prescindere da due altre finalità che concorrono a definire compiutamente l’ identità dell’ Istituto. Ci riferiamo anzitutto al nostro senso di appartenenza al territorio che ci impone di guardare con particolare attenzione alle istanze di formazione e/o riqualificazione professionale provenienti soprattutto dalle fasce sociali più svantaggiate. Ma non meno importante è l’esercizio di una funzione costante di stimolo ed offerta di risorse per la diffusione - interna ed esterna - delle conoscenze, delle competenze e dei valori critici per lo sviluppo della società dell’ informazione. Per quanto, in particolare, inerisce agli studenti dell’ Istituto i consigli di classe saranno tenuti a definire in anticipo quali attività fra quelle progettate daranno diritto al credito scolastico e/o con quali modalità incideranno sulla valutazione nelle singole discipline. In tutti i casi in cui sono coinvolti studenti dell’Istituto e non sussistono ragioni legate ad autorizzazioni e finanziamenti da parte di organismi esterni, il Collegio impegna i responsabili dei singoli progetti a programmare la conclusione delle attività entro la prima decade di maggio così da non creare situazioni di sovrapposizione con le ordinarie procedure di fine anno scolastico. E’ quasi superfluo aggiungere che il Collegio ha facoltà in ogni momento dell’ anno scolastico di integrare il suddetto elenco con ulteriori attività - motivandone la valenza didattica/formativa, esplicitandone la coerenza con gli orientamenti strategici del piano, indicando dove e come reperire le risorse finanziarie, strutturali ed umane necessarie. PUBBLICIZZAZIONE L’istituto diffonderà e valorizzerà, attraverso il proprio sito Internet, i progetti per una interazione efficace ed allargata con: l’ utenza gli enti locali altri istituti altre agenzie formative parti sociali università associazioni. La rilevazione di tali scambi scaturisce dai bisogni formativi interattivi con il territori o e l’extra – scuola. 74 PROGETTI INTERNI Il Collegio dei Docenti ha approvato l'inserimento nel POF per l’a.s. 2013/2014 dei seguenti progetti a carico del Fondo dell'Istituzione Scolastica: Scienze motorie AD029 - Centro Sportivo Scolastico “Educarsi con lo sport” - Coca Cola Servizio biblioteca INFOCERT-ECDL in orario extracurriculare. Progetto autofinanziato. Scienze della terra-Chimica-Biologia: - Ricicliamo insieme - Mangia sano, vivi meglio - Tornare ad arrampicare Scienze Umane-Filosofia-Storia-Diritto: - Lezioni sul campo nella scuola dell’Infanzia e nella Scuola Primaria - Indagini statistiche pluridisciplinari su tematiche socio-economiche (da definire in sede di riunione dei C.d.C nella prima decade di settembre.) Lingue straniere: - Progetti F.S.E misura C1 e Progetti POR C1/C5 - Certificazione accertamento linguistico - Teatro in lingua e spettacoli musicali - Scambi culturali - Alternanza scuola/lavoro Storia dell’Arte: - Olimpiadi del patrimonio - Competizione nazionale per la valutazione delle eccellenze Religione: Udienza Pontificia per le scuole superiori Diocesi di Caserta Classi di concorso A003-A004-A007-A018-A021-A018: - Portoni aperti - Partecipazione a mostre e concorsi nazionali e internazionali - Progetto interdisciplinare a tema (da definire in sede di riunione dei C.d.C nella prima decade del mese di settembre) - Partecipazione alla settimana della cultura - Storia di Maddaloni a fumetti (da definire in sede di riunione dei C.d.C nella prima decade del mese di settembre) - Mostra evento a chiusura dell’anno scolastico - L’arte dell’immagine in movimento televisivo Sostegno: Progetto accoglienza e integrazione degli alunni H. In caso di caso di incapienza del fondo disponibile saranno realizzati i progetti attinenti al corso di studi e i progetti autofinanziati e/o che abbiano raggiunto un discreto numero di adesioni fra gli studenti. PROGETTI ESTERNI I progetti PON approvati per il piano integrato 2013/2014 sono i seguenti: 1) C-1-FSE-2013-1132 L'Inform@tica Cittadinanza e Costituzione fonte di legalità Progettare la moda In italiano leggo scrivo dunque sono English at work Le francais langue de culture Español para todos Matematicando al don Gnocchi 2) D-1-FSE-2013-449 Lim in classe L'Informatica per i docenti. I progetti PON-FESR approvati per l’anno scolastico 2013/20142013 sono i seguenti progetti: 1) A-2-FESR06_POR_CAMPANIA-2012-42 Agend@ digitale Lim in classe 2) B-4.C-FESR06_POR_CAMPANIA-2012-6 L@boratorio moda e design 75 PARTENARIATO SCOLASTICO MULTILATERALE COMENIUS L'istituto partecipa, ormai da diversi anni, al progetto Comenius, e sta portando avanti i contatti con i colleghi europei per la preparazione di un nuovo Partenariato Multilaterale Comenius per i prossimi due anni. Saranno presi accordi con scuole di diversi paesi europei e nei prossimi mesi si definiranno le linee progettuali per arrivare alla presentazione della richiesta di approvazione del progetto e relativa sovvenzione che sarà comunicata presumibilmente nel mese di febbraio 2014. 76 CAPITOLO XV FUNZIONI STRUMENTALI AL POF 77 AREE FUNZIONALI AL POF La realizzazione del POF richiede una suddivisione organica del lavoro fra le diverse risorse professionali del Collegio dei Docenti e una gestione funzionale del Piano tale da ottimizzare le risorse e i risultati. A tal fine sono state individuate le aree funzionali al Piano; all’interno di queste operano un numero di Commissioni adeguato alle attività previste dall’ Area stessa. Ogni Area, con le relative Commissioni, è coordinata da una funzione strumentale. Le Commissione di ciascuna area, pur avendo un ambito peculiare, può lavorare, quando la funzione strumentale ne ravvisa la necessità, in sinergia con le altre commissioni. Le Commissioni programmano, organizzano, attrezzano i percorsi formativi finalizzati alla realizzazione di progetti specifici e lavorano nell’ambito dell’area funzionale al POF di loro competenza; sono di supporto alla F.S. per la realizzazione delle attività previste nell’Area. Il monte ore assegnato a ogni commissione sarà proposto in una apposita riunione del Collegio dei Docenti sulla programmazione delle attività didattiche correlate al POF. I DOCENTI RESPONSABILI Attività A) Gestione del POF e supporto alla didattica B) Attività a favore degli studenti C) Attività di accoglienza e orientamento in ingresso e in uscita D) Viaggi di istruzione, visite guidate, attività teatrali e cinematografiche E) Rapporti con Enti esterni F) Coordinamento del gruppo H G) Centro di Informazione e Consulenza H) Biblioteca Docente Funzione Strumentale Sollitto Vincenzo Gagliardi Alessandra Salerno Anna Pistilli Francesco Schiavone Angelo Di Cerbo Concetta Rispoli Antonella D'Addio Vicenza MANSIONI AREE FUNZIONALI E COMMISSIONI A) Gestione del POF e supporto alla didattica 1. Coordina e sostiene le attività didattiche curricolari ed extracurricolari previste dal POF con relativo monitoraggio delle stesse (autovalutazione d’Istituto). 2. Aggiorna e/o integra il POF, il Regolamento d’istituto o la Carta dei Servizi in base alle proposte e ai bisogni dell’utenza rilevati durante l’anno scolastico attraverso questionari e curandone l’aspetto documentale e organizzativo. 3. Predispone il piano annuale di formazione e aggiornamento in base alle proposte e alle esigenze formative dei docenti curandone l’aspetto documentale e organizzativo. 4. Raccoglie le proposte progettuali per l’anno scolastico 2013/2014 curandone l’aspetto documentale. 5. Supporta e monitora le attività dei coordinatori di classe e cura la documentazione dei consigli di classe e dei dipartimenti. 6. Predispone il materiale funzionale alla didattica, ai lavori dei consigli di classe, dei dipartimenti. 7. Coordina il gruppo di lavoro di supporto alla funzione monitorandone le attività. 8. Partecipa, su richiesta del D.S., alle riunioni con le altre Funzioni Strumentali e lo staff del Dirigente. 9. Relaziona mensilmente, entro l’ultimo giorno di ogni mese, sulle attività svolte inerenti la funzione. Gruppo di lavoro: Prof. Sollitto Vincenzo (F.S.) - Prof.ssa Bove Raffaella. B) Attività a favore degli studenti 1. Programma attività per prevenire, contrastare e recuperare la dispersione e cura il monitoraggio del fenomeno. 2. Pianifica e coordina le attività delle rappresentanze studentesche monitorandole e rendicontando al Dirigente Scolastico. 3. Pianifica e coordina attività di sostegno e recupero: composizione dei gruppi classe, individuazione dei docenti, predisposizione dell’orario, monitoraggio dei risultati degli interventi, predisposizione e consegna dei registri ai docenti etc. 4. Coordina gli incontri collegiali scuola-famiglie. 5. Comunica puntualmente agli alunni e ai docenti le attività in corso di realizzazione e raccoglie le richieste di adesione alle stesse. 78 6. Cura la comunicazione Dirigente-Docenti-Studenti. 7. Coordina il gruppo di lavoro di supporto alla funzione monitorandone le attività. 8. Cura, con il supporto dei coordinatori di classe, il monitoraggio delle assenze e dei ritardi degli alunni con cadenza quindicinale informandone il Dirigente Scolastico e le famiglie degli alunni. 9. Relaziona mensilmente, entro l’ultimo giorno di ogni mese, sulle attività svolte inerenti la funzione. 10. Partecipa, su richiesta del D.S., alle riunioni con le altre Funzioni Strumentali e lo staff del Dirigente. Gruppo di lavoro: Prof.ssa Gagliardi Alessandra (F.S.). C) Attività di Accoglienza-Orientamento 1. Coordina le attività di orientamento, continuità e accoglienza degli alunni in ingresso e di orientamento professionale e universitario relazionando al Dirigente Scolastico. 2. Coordina i rapporti con le Università con relativa documentazione. 3. Coordina il gruppo di lavoro di supporto alla funzione monitorandone le attività. 4. Relaziona mensilmente, entro l’ultimo giorno di ogni mese, sulle attività svolte inerenti alla funzione. 5. Progetta le brochure per le attività di promozione ed orientamento e per gli eventi che verranno organizzati dall’Istituto. 6. Progetta i manifesti per la pubblicizzare l’Istituto. 7. Predispone il materiale per l’orientamento (bozza manifesti, video, brochure, ecc). 8. Organizza le visite alle scuole medie per illustrare la proposta formativa. 9. Organizza manifestazioni per la presentazione dell’offerta formativa dei licei. 10. Partecipa, su richiesta del D.S., alle riunioni con le altre Funzioni Strumentali e lo staff del Dirigente. Gruppo di lavoro: Prof.ssa Salerno Anna (F.S.) - Prof. Di Sivestro Antonio - Prof.ssa Ruggiero Rosalia. D) Viaggi di Istruzione e Visite Guidate 1. Coordina e progetta le attività culturali integrative: visite guidate, viaggi di istruzione, attività teatrali e cinematografiche, uscite didattiche curandone l’aspetto didattico e organizzativo con il supporto del docente coordinatore e dei docenti dei consigli delle classi coinvolte. 2. Coordina il gruppo di lavoro di supporto alla funzione monitorandone le attività. 3. Redige il piano comparativo e coordina le gare d’appalto viaggi. 4. Partecipa, su richiesta del D.S., alle riunioni con le altre Funzioni Strumentali e lo staff del Dirigente. 5. Relaziona mensilmente, entro l’ultimo giorno di ogni mese, sulle attività svolte inerenti alla funzione. Gruppo di lavoro: Prof. Pistilli Francesco (F.S.) - Prof.ssa Rossi Teresa - Prof. Palazzolo Domenico. E) Rapporti con Enti esterni 1. Coordina i rapporti con enti esterni pubblici e privati, aziende e università con relativa documentazione. 2. Promuove esperienze scuola-lavoro e stage formativi. 3. Promuove, pianifica e coordina progetti formativi d’intesa con Enti esterni con relativa documentazione curandone l’archivio. 4. Svolge azioni di supporto al D.S. nei rapporti con Enti Esterni. 5. Coordina il gruppo di lavoro di supporto alla funzione monitorandone le attività. 6. Coordina il Progetto Comenius e il Piano Integrato d’Istituto. 7. Partecipa, su richiesta del D.S., alle riunioni con le altre Funzioni Strumentali e lo staff del Dirigente. 8. Relaziona mensilmente, entro l’ultimo giorno di ogni mese, sulle attività svolte inerenti alla funzione Gruppo di lavoro: Prof. Schiavone Angelo (F.S.). F) Integrazione dei disabili e sostegno al disagio scolastico 1. Coordina il lavoro degli insegnanti di sostegno. 2. Coordina te le attività specificatamente rivolte agli alunni H. 79 3. 4. 5. 6. 7. 8. 9. Raccoglie e conserva la documentazione relativa, nel rispetto della privacy. Segue la stesura dei piani educativi individualizzati. Coordina i rapporti con le famiglie degli alunni. Ha rapporti con l’ASL, con Enti ed Associazioni di settore operanti a livello locale e regionale. Ha contatti con l’U.S.P. di Caserta. Coordina le attività extra scolastiche in cui sono coinvolti i diversamente abili. Interviene per fronteggiare situazioni di svantaggio e disagio scolastico, legate a difficoltà familiari e a quelle di apprendimento. 10. Partecipa, su richiesta del D.S., alle riunioni con le altre Funzioni Strumentali e lo staff del Dirigente. 11. Relaziona mensilmente, entro l’ultimo giorno di ogni mese, sulle attività svolte inerenti alla funzione. Gruppo di lavoro: Prof.ssa Di Cerbo Concetta (F.S.). 1. 2. 3. 4. 5. 6. G) C.I.C. Ascolta chi ha problemi relazionali. Aiuta chi vive momenti di crisi personale. Favorisce il dialogo fra giovani e adulti. Sostiene chi ha difficoltà Scolastiche dovute a problematiche specifiche. Fornisce indicazioni sui servizi sanitari territoriali. Promuove e coordina attività di educazione alla salute. Gruppo di lavoro: Prof.ssa Rispoli Antonella (F.S.). H) Servizio di biblioteca 1. Adatta la biblioteca alle esigenze degli alunni. 2. Crea raccordi tra ciò che realizzava la scuola e la biblioteca. 3. Allestisce e predispone un ambiente al servizio dell’intera comunità scolastica (alunni, insegnanti). 4. Promuove, negli allievi, la lettura autonoma. 5. Dispone di un elenco aggiornato dei testi della biblioteca. 6. Coinvolge i possibili interlocutori sul territorio (Comune, enti locali). 7. Seleziona e colloca i libri (es: libri di narrativa, poesie, enciclopedie, ecc…). 8. Offre possibili servizi per i docenti (riviste, materiale didattico). 9. Garantisce l’apertura della Biblioteca per i servizi di consultazione, lettura e prestito libri per tutto l’anno (escluso il periodo di festività natalizie e pasquali e di ferie estive) e per almeno tre ore settimanali. Gruppo di lavoro: Prof.ssa D'Addio Vincenza (F.S.) - Prof.ssa Cozzella Adele. 80 CAPITOLO XVI PIANO ANNUALE DELLE ATTIVITÀ FUNZIONALI ALL’INSEGNAMENTO 81 PIANO ANNUALE DELLE ATTIVITÀ Il Piano Annuale delle Attività contiene l’elenco delle attività programmate e definisce gli impegni annuali del personale docente relativamente alle riunioni degli organi collegiali in sintonia con quanto previsto dal POF. Può essere modificato in relazione al sopravvenire di nuove esigenze. Ogni attività sarà confermata da apposita circolare del Dirigente Scolastico. Le lezioni inizieranno il 16/09/2013 e termineranno il 07/06/2014 per un totale previsto di n. 204 giorni di lezione. L’anno scolastico avrà una ripartizione su base quadrimestrale, con ciascun quadrimestre che avrà inizio e termine, rispettivamente: I quadrimestre: 16/09/2013 - 31/01/2014 II quadrimestre: 01/02/2014 - 07/06/2014 Le attività didattiche saranno interrotte nei seguenti giorni, secondo quanto previsto dal calendario scolastico nazionale, da quello regionale e dal C.d.I.: dal 1 novembre 2013 al 3 novembre 2013 (ponte di Ognissanti) dal 23 dicembre 2013 al 6 gennaio 2014 (festività natalizie) 4 marzo 2014 (ultimo giorno di Carnevale) dal 17 aprile 2014 al 22 aprile 2014 (festiità pasquali) Il calendario delle festività, in conformità delle disposizioni vigenti è il seguente: tutte le domeniche festa del Patrono; il primo novembre, festa di tutti i Santi; l’8 dicembre, Immacolata Concezione; il 25 dicembre Natale; il 26 dicembre; il primo gennaio, Capodanno; il 6 gennaio, Epifania; il lunedì dopo Pasqua (Pasquetta); il 25 aprile, anniversario della liberazione; il primo maggio, festa del Lavoro; il 2 giugno, festa nazionale della Repubblica. Il calendario delle vacanze è il seguente: dal termine delle lezioni o delle prove d'esame CALENDARIO DELLE RIUNIONI (Piano annuale delle attività dei Docenti per l'anno scolastico 2013/2014) Collegi dei Docenti 02 settembre 2013 12 settembre 2013 19 novembre 2013 21 febbraio 2014 15 aprile 2014 06 maggio 2014 13 giugno 2014 Riunioni per materie 09 settembre 2013 22 gennaio 2014 24 aprile 2014 Consigli di classe 8-9-10 ottobre 2013 26-27-28 febbraio 2014 2-3-4 aprile 2014 28-29-30 aprile 2014 Esami preliminari agli Esami di Stato Dal 19 al 31 maggio 2014 Colloqui generali con i genitori degli alunni 18-19-20 dicembre 2013 13-14-17 febbraio 2014 7-8-9 maggio 2014 14 giugno 2014 ( per consigli di classe) Scrutini 1° Quadrimestre: 3-4-5-6-7-10-11 febbraio 2014 2° Quadrimestre: 9-10-11-12 giugno 2014 82 Il suddetto calendario è orientativo e sono escluse le riunioni che potrebbero rivestire carattere di straordinarietà ed urgenza. Convocazione Consiglio di classe: il consiglio di classe è convocato secondo le modalità stabilite dall’art. 3 del D.P.R. n. 416 del 31/05/1974 e dall’ art. 5 del D.lg. n. 297 del 16/04/1994. Il consiglio di classe è convocato dal Dirigente scolastico di propria iniziativa o su richiesta scritta e motivata dalla maggioranza dei suoi membri escluso dal computo il Dirigente scolastico. I consigli di classe si riuniscono come da programmazione predisposta ed ogni qualvolta se ne ravvede la necessità. Convocazione Collegio dei docenti: il collegio dei docenti è convocato secondo le modalità stabilite dall’art. 4 del D.P.R. 31/05/1974 n. 416 e art. 7 del D. Leg. n. 297 del 16/04/1994. Il Collegio dei docenti ha una durata massima di ore 2:30’ dall’inizio dei lavori. Nel caso in cui si supera il tempo massimo il collegio è automaticamente aggiornato entro i successivi 5 giorni dalla data di prima convocazione. I docenti che prestano servizio in più di una scuola vi sono tenuti proporzionalmente previa documentazione impegni aggiuntivi in dette scuole. COMUNICAZIONE CON LE FAMIGLIE DEGLI STUDENTI La scuola garantisce le seguenti occasioni minimali di comunicazione con le famiglie: INDIVIDUALI Settimanalmente, di mattina, a partire dall’adozione dell’orario individuale delle lezioni e fino al trentesimo giorno antecedente gli Scrutini finali compreso, secondo le modalità specificate nel Cap. XIII. - COLLEGIALI Tre volte all’anno di pomeriggio con tutti i docenti del consiglio di classe. Informazione alle famiglie sui risultati degli scrutini finali con tutti i docenti del consiglio di classe dopo la ratifica dei risultati da parte del C.d.D. e ad avvenuta pubblicazione dei risultati. I docenti che prestano servizio in più di una scuola sono tenuti a parteciparvi proporzionalmente. Al bisogno i familiari degli studenti sono convocati al colloquio con uno e/o tutti gli insegnanti a cura del Dirigente scolastico previa richiesta scritta del Docente Coordinatore del Consiglio di classe. La convocazione avviene tramite gli studenti e, comunque, per le vie più brevi; nei casi più gravi a mezzo lettera raccomandata. A cura dell'Ufficio di segreteria, e su segnalazione del docente Coordinatore del Consiglio di classe, sono comunicate a casa le assenze degli studenti se, nel mese, esse risultano in numero rilevante. Allo stesso modo si procederà per i ritardi. La convocazione dei genitori eletti nei Consigli di classe avviene tramite gli studenti. 83
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