P.O.F. - ISIS "Don Gnocchi"

INDICE DEL PIANO DELL'OFFERTA FORMATIVA
PREMESSA
pag.
3
CAPITOLO I
IL TERRITORIO
pag.
4
CAPITOLO II
PROFILO DELL’ISTITUZIONE SCOLASTICA
pag.
7
CAPITOLO III
FINALITÁ FORMATIVE E OBIETTIVI CULTURALI
pag.
11
CAPITOLO IV
LA VALUTAZIONE
pag.
17
CAPITOLO V
LE ASSENZE
pag.
30
CAPITOLO VI
INTERVENTI DI RECUPERO E SOSTEGNO
pag.
33
CAPITOLO VII
PROFILO CULTURALE, EDUCATIVO E PROFESSIONALE DEI LICEI
pag.
36
CAPITOLO VIII
LA FORMAZIONE
pag.
45
CAPITOLO IX
SCELTE ORGANIZZATIVO-GESTIONALI
pag.
47
CAPITOLO X
PROCESSI DECISIONALI
pag.
51
CAPITOLO XI
ATTIVITÁ’ E PRESTAZIONI PERSONALE DOCENTE
pag.
54
CAPITOLO XII
RISORSE UMANE E PROFESSIONALI
pag.
57
CAPITOLO XIII
RICEVIMENTO FAMIGLIE, COMPOSIZIONE CONSIGLI DI CLASSE
pag.
60
CAPITOLO XIV
I PROGETTI
pag.
73
CAPITOLO XV
FUNZIONI STRUMENTALI AL P.O.F.
pag.
77
CAPITOLO XVI
P. A. A. (Piano Annuale delle Attività)
pag.
81
DOCUMENTI ALLEGATI AL P.O.F.

Regolamento d’Istituto

Patto educativo di corresponsabilità

Patto educativo di corresponsabilità relativo ai progetti

Regolamento visite guidate e viaggi di istruzione

Regolamento d’Istituto delle Assemblee Studentesche

Regolamento sul funzionamento del Consiglio d’Istituto
1

Regolamento sul funzionamento del Collegio Docenti

Regolamento laboratorio di fisica-scienze

Regolamento laboratorio d'informatica

Statuto delle Studentesse e degli Studenti

Carta dei Servizi

Glossario dell’autonomia scolastica
2
PREMESSA
II processo di cambiamento avviato nella scuola sembra non lasciare più spazio a modelli organizzativi
esclusivamente verticistici e ministeriali. Da questa realtà nasce il Piano dell'Offerta Formativa, strumento
diretto agli studenti, posti al centro della progettualità scolastica, alle famiglie che sempre più avvertono
l’esigenza di essere presenti nella crescita educativa scolastica dei propri figli, a tutti gli operatori
educativi che intendono vedere promossa e consolidata l’identità e la personalità dei giovani attraverso la
molteplicità dei percorsi didattico - formativi messi in atto, nell’ottica della consapevolezza di sé
strettamente legata al rispetto dell’altro.
Le pagine di questa guida, elaborate nel rispetto dei principi fondamentali della Costituzione italiana:
uguaglianza,
progettazione,
imparzialità,
integrazione,
l’organizzazione,
libertà di insegnamento,
illustreranno,
in dettaglio,
la
i percorsi didattico - formativi di una scuola che mira alla crescita
culturale e insieme professionale di quanti ne fanno parte.
In particolare il Piano rende esplicita l'identità culturale e progettuale della Scuola, presentando agli
utenti le indicazioni essenziali relative alla sua progettazione:
A) educativa;
B) curricolare;
C) extracurricolare;
D) organizzativa.
I percorsi di studio si intrecciano con una costante cura ed attenzione alla costruzione serena ed
equilibrata dell'individuo come persona e come cittadino, anche se resta primario il compito di preparare
gli studenti ad accedere agli studi universitari o al mondo delle professioni e del lavoro con solide e
precise competenze.
La progettazione del P.O.F. rappresenta una delle prerogative su cui si fonda l'autonomia delle istituzioni
scolastiche, conferita con le disposizioni contenute nel D.P.R. 8 marzo 1999 n. 275. Esso viene elaborato
dal Collegio Docenti sulla base degli indirizzi generali per le attività della scuola e delle scelte generali di
gestione ed amministrazione, mentre ne viene deliberata l'approvazione dal Consiglio d'istituto, tenendo
conto di proposte e pareri formulati dagli organismi e dalle associazioni dei genitori e degli studenti.
È, dunque, all'intera comunità scolastica che si chiede di contribuire, coinvolgendola in ogni sua
componente, alla stesura del documento ed al suo aggiornamento, affinché esso rappresenti appieno
l'identità culturale dell'istituto "don Gnocchi".
3
CAPITOLO I
IL TERRITORIO
4
IL TERRITORIO
Le colline tifatine di S. Michele e del Castello erano già abitate nell’età del rame (2500 a. C.) da gruppi di
pastori. Essi, scesi in pianura, divennero agricoltori e costruirono Calatia (VIII sec. a. C.) lungo la futura via
Appia. Abitata dagli Osci, Calatia fu etrusca (VI a. C.), sannita (474 a. C.) ed infine romana (309 a. C.). Fu
distrutta nell’862 d. C. dai Saraceni ed i suoi abitanti si rifugiarono nel vicino borgo di Mataluni (il cui nome
appartiene all’onomastica longobarda), arroccato lungo i fianchi della collina di S. Michele e protetto da un
Castellum. Maddaloni conobbe la dominazione normanna, sveva, angioina, aragonese e dal 1829 fu prima
contea e poi ducato della famiglia Carafa. Carlo III di Borbone le concesse il titolo di città nel 1734.
L’odierna Maddaloni si estende per 36,53 kmq e conta circa 39.500 abitanti con un lento, ma continuo,
aumento dei residenti per una forte migrazione di ritorno e, soprattutto, dalle zone costiere campane. La
superficie urbanizzata occupa circa il 10% del territorio.
L’artigianato (del legno, del ferro, della ceramica) e l’agricoltura hanno ricoperto, ed ancor oggi ricoprono,
un ruolo di
rilievo nell’assetto economico e
sociale
di Maddaloni,
benché
abbiano subito un
ridimensionamento nel dopoguerra a seguito di un processo di industrializzazione che ha segnato il
passaggio ad una nuova fase di sviluppo della città. Oggi la Superficie Agricola Utilizzata è di circa 1.242
ettari con 792 aziende agricole con coltivazioni (uliveti, frutteti, tabacco, pomodori) e 21 aziende di
pastorizia con allevamento di suini e bovini da latte. Il settore industriale, rappresentato in primis
dall’industria meccanica e dall’industria estrattiva, conosce oggi una profonda crisi e risulta difficile da
affrontare il problema della riconversione in attività produttive non inquinanti e della ricomposizione
ambientale. Anche il settore dell'edilizia è in sofferenza nonostante l'elevato numero di aziende e di addetti
impegnati. Tra le imprese minori sono in espansione quelle della lavorazione del latte e la distilleria –
confettificio De Capua. Il peso delle attività commerciali è rilevante. I dati delle autorizzazioni indicano una
tendenza all’ampliamento dell’offerta commerciale sia all’ingrosso che al minuto. Consistente anche il
numero delle autorizzazioni al commercio ambulante che trova l’apice nella fiera del martedì. In Maddaloni,
inoltre, è attivo un mercato agro-alimentare, funzionante tutto l’anno. Non mancano agenzie di viaggio,
immobiliari, assicurative e si contano una decina di istituti bancari.
La sicurezza del territorio è affidata alla Stazione Comando Compagnia dei Carabinieri e al Commissariato di
Pubblica Sicurezza. Per i servizi al cittadino sono presenti quattro Uffici di Poste Italiane ed alcuni uffici di
Poste Private, mentre per i servizi sanitari l’Ospedale Civile, che necessiterebbe di un ampliamento di tutte
le unità terapeutiche con una maggiore presenza di personale medico, paramedico ed amministrativo,
rischia invece la chiusura per il Piano di razionalizzazione regionale.
Nonostante diversi settori produttivi soffrano per la crisi economico-finanziaria che attanaglia il Paese,
Maddaloni non ha mai perso il suo ruolo centrale in Terra di Lavoro di divulgazione e di promozione della
cultura. I luoghi della cultura sono rappresentati soprattutto dalle scuole presenti con ogni ordine e grado:
quattordici sono le scuole materne, dieci le scuole primarie, cinque le scuole secondarie di primo grado, tre
istituti statali ed un istituto paritario di istruzione secondaria di secondo grado con diversi indirizzi,
numerose le associazioni culturali e le librerie. Rivestono, altresì, un ruolo fondamentale la Biblioteca
Comunale e, nella conoscenza dei beni ambientali, il Gruppo Archeologico Calatino, e dei beni artistici, la
Galleria d'arte "Il Castello". Maddaloni ha pochi eguali in provincia per il numero di musei: il Museo Civico,
con sede in via N. Bixio, con numerosi reperti storico-artistici; il Museo di Calatia, con sede in via Caudina,
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che raccoglie i reperti archeologici dell'antica Calatia; il museo degli antichi mestieri "Pasquale Martone",
con sede in via Cucciarella, che raccoglie utensili e testimonianze delle antiche attività agricole ed artigiane
di Maddaloni; il Museo delle Cere "don Salvatore d'Angelo" con sede in Piazza della Pace all'interno della
Fondazione Villaggio dei Ragazzi.
Con il capoluogo provinciale e tutti i centri condensati lungo la via Appia, da Capua a Santa Maria a Vico,
Maddaloni afferisce alla Conurbazione casertana, la prima delle otto aree omogenee individuate per la
valorizzazione delle risorse endogene nei piani di assetto e sviluppo della provincia di Caserta. Essa, grazie
alla rete di collegamenti, sta assumendo un ruolo complementare all’area urbana napoletana, quale centro
erogatore di servizi. E’ suscettibile, quindi, per i suoi insediamenti produttivi e per le funzioni terziarie che
già accoglie nel suo interno, di un consistente sviluppo nel campo della ricerca avanzata, delle grandi
strutture commerciali, espositive e fieristiche, delle attrezzature turistico-ricettive.
Per la posizione geografica il territorio maddalonese ha un ruolo di cerniera tra le zone costiere e quelle
interne, per il quale si stanno potenziando i collegamenti metropolitani interni e i raccordi con le linee
ferroviarie e autostradali. Il nuovo scalo merci delle FF.SS. presso Maddaloni, con l’adiacente interporto,
avvantaggerà gli interscambi commerciali della conurbazione, promuoverà numerose attività indotte e,
quindi, favorirà nuova occupazione. Il vuoto occupazionale può essere, inoltre, colmato con la creazione di
consorzi di piccoli imprenditori nelle Aree di Sviluppo Industriale, con la formazione di una classe di tecnici
intermedi, supporto fondamentale alla crescita dell’imprenditoria locale, con la creazione di centri di
promozione e di servizio per rendere disponibili tecnologie e assistenza tecnica alle imprese in crescita.
Le preesistenze monumentali ed ambientali, benché di notevole valore storico-artistico ed architettonico,
sono sottoutilizzate sotto il profilo turistico, anche per l'assenza di strutture ricettive. Lodevoli iniziative sono
state di recente intraprese dalle associazioni culturali e di promozione turistica, quali la Pro Loco, per
inserire la città di Maddaloni in itinerari artistico-culturali e per promuovere prodotti e tradizioni presenti sul
territorio. Sarebbe necessario un programma – progetto, coordinato con gli Enti istituzionali, di
valorizzazione di tali beni, con positivi riflessi occupazionali diretti ed indotti. Parte essenziale del progetto
sono gli interventi rivolti alla tutela dell’ambiente, al recupero del centro storico, al potenziamento delle
strutture ricreative e quelli necessari per la formazione di “percorsi – vita“ rivolti sia alle popolazioni
insediate che all’utenza turistica con la valorizzazione del parco del Castello, emblema dell'identità storica
della città di Maddaloni.
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CAPITOLO II
PROFILO DELL'ISTITUZIONE SCOLASTICA
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PROFILO DELL’ISTITUZIONE SCOLASTICA
L'I.S.I.S. "don Carlo Gnocchi" ormai da più di vent'anni rappresenta un punto di riferimento importante
per la storia culturale di Maddaloni e per la formazione dei giovani; esso abbraccia un bacino di utenza
molto ampio che si estende da Maddaloni a S. Maria a Vico, a S. Felice a Cancello, ad Arienzo con
presenze anche dai paesi limitrofi del Beneventano (Limatola, S.Agata de' Goti, Dugenta) o del
Napoletano (Acerra, Polvica di Nola).
Sorto alcuni decenni fa come Parificato l'Istituto Magistrale diventa Statale nell'anno 1977. Il primo
preside è il prof. Giovanni Casella, a cui seguono negli anni successivi i preside Giuseppe Cervera,
Giuseppe Pascarella, Prisco di Caprio. Dall‘a. s. 1993/94 all’a. s. 2003/04 è preside il prof. Antonio del
Vecchio. Sotto la sua presidenza l’Istituto cresce dal punto di vista qualitativo, in quanto vengono
introdotte nuove sperimentazioni e strutture più moderne e funzionali che richiamano un gran numero di
iscrizioni e che permettono di raggiungere un cospicuo numero di classi.
Per l'aumento delle classi urgeva reperire una nuova sede che venne individuata e, poi, consegnata nel
mese di novembre del 1997. Il nuovo Istituto si trova in via Cupa Lunga, alla periferia sud-est di
Maddaloni; è un edificio nuovo, spazioso e funzionale, circondato da un'ampia area verde.
Già agli inizi degli anni novanta un mondo di studi superiore limitato a quattro anni, ancorato a vecchi
curricoli ed a superate metodologie didattiche non offriva una preparazione e una formazione adeguata
né ai futuri maestri elementari né a chi intendeva, e sono la maggior parte, intraprendere strade diverse,
dal momento che sia l'insegnamento elementare sia il mondo del lavoro richiedono nuove figure
professionali. Finalmente dopo alcuni anni di discussione e di serie e ponderate riflessioni, il Collegio dei
Docenti approvò la proposta di sperimentare il Liceo socio-psico-pedagogico del Progetto Brocca a cui è
seguita, dopo due anni, la sperimentazione del liceo linguistico dello stesso progetto. Con l'abolizione
dell'Istituto Magistrale da parte del Ministero, oggi appare tempestiva e lungimirante la decisione a suo
tempo presa dal Collegio dei Docenti, ancor più pensando al nuovo riassetto della scuola superiore di
secondo grado introdotta poi dalla Riforma Gelmini.
Dall’a. s. 2004/05 diviene Dirigente Scolastico il Prof. Filippo Mangone, adoperatosi particolarmente per
dotare il nostro Istituto di strumenti e strutture moderne, più adatte a raggiungere gli obiettivi e le
finalità che si propone, e per ampliare l'offerta formativa con la nascita, nell’a. s. 2007/08, del liceo
artistico, il terzo indirizzo del Don Gnocchi.
Dall'a. s. 2012/2013 ricopre l'incarico di Dirigente Solastico il Prof. Gaetano Marchesiello il quale, sebbene
ricopra da breve tempo l'incarico, si è ben presto speso per dare nuovo impulso all'istituto,
riorganizzando, con la collaborazione del D.S.G.A. dott.ssa Patrizia Morena, i servizi amministrativi,
favorendo nuove iniziative per promuovere l'immagine dell'istituto, adoperandosi, in continuità con la
precedente dirigenza, per l'attivazione di procedure informatizzate a supporto della didattica e della
trasparenza degli atti (scrutini on line, registro elettronico) e per l'acquisizione di nuove risorse (tetto
fotovoltaico, costruzione di nuove aule e della palestra) che migliorino i servizi offerti agli studenti.
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L’I.S.I.S. "don Gnocchi" IN NUMERI
L'Istituto è attualmente dotato delle seguenti strutture:
1. Un laboratorio di informatica in rete
2. Un laboratorio multimediale linguistico
3. Un laboratorio di fisica e chimica ristrutturato con fondi PON 2.1.F
4. Un laboratorio di discipline plastiche
5. Un laboratorio di discipline pittoriche
6. Un laboratorio di discipline geometriche
7. Due portatili con tecnologia “centrino” (uno di questi è ad uso esclusivo degli alunni diversamente abili)
8. Un video-proiettore
9. Un pannello gigante estraibile per video-proiezione
10. Una web-cam, una video-camera e una macchina fotografica digitale
11. Una sala video provvista di TV color con antenna satellitare
12.Un’aula di musica
13. Una videoteca in formazione
14. Una biblioteca informatizzata con circa 3200 volumi a disposizione degli studenti, ed un'altra più
specifica per i docenti, specializzata in scienze pedagogiche
15. Postazioni informatiche con collegamento ad Internet
16. Uno spazio attrezzato per la pratica sportiva in attesa della costruzione, da parte dell'Ente Provincia,
di una palestra per cui è stata già individuata l'area
17. Una sala convegni adibita anche a teatro
18. Tutto l'Istituto è inoltre fornito di un impianto interfonico interno che permette di comunicare, in
qualunque momento, con gli alunni.
19. La Scuola è cablata con 60 “punti rete” (con una sottorete per il laboratorio linguistico e la segreteria)
9
ANNO SCOLASTICO
2013 – 2014
NUMERO ALLIEVI
696
NUMERO CLASSI
33
NUMERO DOCENTI
77
NUMERO DOCENTI DI SOSTEGNO
8
NUMERO UNITA’ PERSONALE ATA
15

DATI RELATIVI AL LICEO DELLE SCIENZE UMANE
ANNO SCOLASTICO
2013 – 2014
NUMERO ALLIEVI
200
NUMERO CLASSI
9
NUMERO DOCENTI
35

DATI RELATIVI AL LICEO DELLE SCIENZE UMANE OPZIONE ECONOMICO SOCIALE
ANNO SCOLASTICO
2013 – 2014
NUMERO ALLIEVI
75
NUMERO CLASSI
4
NUMERO DOCENTI
35

DATI RELATIVI AL LICEO LINGUISTICO
ANNO SCOLASTICO
2013 – 2014
NUMERO ALLIEVI
213
NUMERO CLASSI
10
NUMERO DOCENTI
31

DATI RELATIVI AL LICEO ARTISTICO
ANNO SCOLASTICO
2013 – 2014
NUMERO ALLIEVI
208
NUMERO CLASSI
10
NUMERO DOCENTI
23
10
CAPITOLO III
FINALITA’ FORMATIVE ED OBIETTIVI CULTURALI
11
FINALITA’ ED OBIETTIVI FORMATIVI
L’ISTITUTO SUPERIORE “ don Gnocchi” DI MADDALONI SI PROPONE
COME ORGANISMO CHE SI ATTIVA






Per favorire il pieno sviluppo della personalità dello studente, inteso come soggetto capace di prendere
coscienza di sé e del mondo e di ricercare il senso della vita.
Per educare alla partecipazione responsabile della vita comunitaria, al rispetto delle regole stabilite,
alla volontà di porre il bene comune al di sopra degli interessi di parte in un contesto privo di ogni
forma di violenza e di intolleranza.
Per abituare lo studente ad esercitare i propri diritti e a riconoscere i propri doveri.
Per sviluppare nell’alunno competenze e strumenti di apprendimento utilizzabili per la formazione della
sua personalità integrale ed interagente, capace di partecipare consapevolmente alle trasformazioni
sociali in atto.
Per fornire una vasta, ampia e solida dimensione culturale marcata dalla sintesi felice del sapere
scientifico e tecnologico con il sapere umanistico onde potenziare e approfondire le capacità di
elaborazione razionale, di analisi critica, di raffinare il gusto estetico e di soddisfare l’esigenza di
sintesi tra la competenza tecnica e l’impegno socio culturale insita in una moderna concezione
dell’attività professionale.
Per mettere lo studente in grado di fornire quei valori letterari, scientifici, tecnologici, artistici e
filosofici che costituiscono il patrimonio dell’umanità intera, per farli assimilare, vagliare criticamente,
rielaborarli personalmente al fine di saper cogliere il valore della ricerca della verità, dell’arte,
dell’amore e della giustizia.
LA FORMAZIONE
Le scelte curricolari che contraddistinguono il processo formativo sono mirate al raggiungimento di abilità e
competenze specifiche. L’obiettivo è quello di creare un professionista in grado di comprendere, elaborare
ed interpretare testi e dati usando le tecniche opportune, nonché di lavorare e collaborare con gli altri ed in
diversi contesti sociali.
Il processo formativo è regolato da un piano di programmazione dell’ azione educativa, anche ai fini di
adeguare, nell’ ambito degli orientamenti della scuola definiti dallo Stato, i programmi di insegnamento alle
specifiche esigenze ambientali, di favorire il coordinamento interdisciplinare e al
fine di operare
professionalmente in modo collegiale ed omogeneo.
In un processo educativo esteso a tutti, diffuso nello spazio e nel tempo, quale si richiede nelle società ad
alto sviluppo tecnologico ed elevato ritmo di cambiamento, la strategia dell’ insegnamento/apprendimento
deve essere sostenuta dal concetto di un curriculum continuo orizzontale e verticale, in cui attività di
formazione e orientamento si integrino costantemente. In tale processo,mentre occorre restituire alla
cultura e alle conoscenze il ruolo che loro appartiene, è possibile e necessario adeguare le discipline di
insegnamento ai macro obiettivi e agli obiettivi che verranno proposti nei singoli momenti di un
processo formativo unitario e continuo.
Per macro obiettivi si intendono "le abilità/competenze a livello macro e generale, non generico, che gli
alunni devono conseguire al termine di ciascun grado di scuola" così sintetizzati:
MACRO OBIETTIVI DELLA FORMAZIONE
Con gli obiettivi educativi generali si mira a realizzare :
a) Il corretto ed equilibrato comportamento verso il Dirigente scolastico, i docenti, il personale non
docente e i compagni;
b) Il rispetto delle cose altrui e delle attrezzature della scuola;
c) L’acquisizione dei contenuti di ogni disciplina;
d) La padronanza dei mezzi espressivi e comunicativi;
e) L’utilizzazione e l’applicazione in concreto delle conoscenze acquisite;
f) L’utilizzazione in maniera adeguata e consapevole delle tecnologie informatiche;
g) Il collegamento e la rielaborazione degli argomenti studiati;
h) L’educazione alla salute, alla solidarietà, alla tolleranza ed alla convivenza civile;
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Le metodologie utilizzate per il miglioramento dell’azione educativa si basano:
a)
b)
c)
sull’attivazione di percorsi didattici individualizzati con l’ausilio anche delle nuove tecnologie
(aggiornamento mirato per i docenti);
sull’organizzazione di curriculi organici e flessibili per rendere più stimolante l’ approccio ai contenuti
(studio e ricerca nei dipartimenti);
sul miglioramento dell’ informazione all’ interno del corpo docente (ricerca nei dipartimenti e nei
consigli di classe).
OBIETTIVI EDUCATIVI TRASVERSALI
Con gli obiettivi educativi generali si mira a:
-
-
-
Sviluppare una personalità capace di esercitare a pieno titolo i propri diritti e doveri di
cittadino.
Sviluppare la capacità di autopromuovere la propria crescita umana, culturale e
professionale, per un consapevole orientamento alle successive scelte di studio e/o attività
professionali.
Disciplinare la tendenza adolescenziale alla conflittualità interpersonale, educando al
rispetto dell’altro, all’autocontrollo, al senso di responsabilità, alla disponibilità, alla
collaborazione reciproca, alla solidarietà sociale.
Sviluppare la capacità di orientarsi nel mondo in cui si vive, al fine di raggiungere un equilibrio
attivo e dinamico con esso.
OBIETTIVI DIDATTICI GENERALI
Con gli obiettivi didattici generali si mira a realizzare:
a)
b)
c)
d)
il consolidamento del metodo di studio e dei prerequisiti dell’ apprendimento quali la capacità di
attenzione, concentrazione, osservazione, memorizzazione e precisione;
il potenziamento delle conoscenze nelle singole discipline sviluppando le capacità logico espressive, la padronanza dei linguaggi specifici delle singole discipline e l’approfondimento nei
lavori individuali e di gruppo;
lo sviluppo, il potenziamento e la rielaborazione delle conoscenze acquisite quali le capacità di
analisi, sintesi e rielaborazione;
il potenziamento delle capacità critiche.
OBIETTIVI DIDATTICI TRASVERSALI
Area linguistico-letteraria
-
Formare un soggetto "colto" con adeguate competenze espressive, capace di riflettere in modo autonomo, di
esercitare un maturo senso critico rispetto alle più rilevanti espressioni della cultura storico letteraria ed inoltre
di conoscere e saper usare i diversi registri linguistici.
Area tecnico–scientifica
-
Formare un soggetto professionalmente preparato con competenze tecnico- scientifiche adeguate ad affrontare
il complesso mondo del lavoro ed a gestire il nuovo e l’ imprevisto che in esso si può presentare.
Area storico-sociale
-
Formare un soggetto capace di percepire gli eventi storici nella loro dimensione locale,nazionale,europea e
mondiale. Formare un soggetto responsabile come persona e cittadino consapevole di essere inserito in un
sistema di regole fondato sulla tutela e sul riconoscimento dei diritti e dei doveri. Educare alla convivenza e
all’esercizio attivo della cittadinanza. Potenziare nei giovani lo spirito di intraprendenza e di imprenditorialità.
Area socio-collaborativa
-
Fornire la capacità di costruire rapporti aperti al confronto e alla collaborazione
13
Area fisico-senso-motoria
-
Aiutare e utilizzare metodi e mezzi atti a migliorare e sviluppare la salute, le prestazioni motorie, la pratica
sportiva cooperativa.
CONTENUTI
Nel corso del biennio i contenuti dell’ apprendimento fanno riferimento ai saperi essenziali per la
formazione di base (area comune) e vengono programmati in seguito alla rilevazione dei livelli di
partenza (prerequisiti) e all’ avviamento delle necessarie attività di rinforzo o di recupero.
Nel triennio le conoscenze culturali nelle diverse aree vengono ampliate e approfondite, al fine di
sviluppare competenze specifiche relative ai diversi indirizzi e di fare acquisire saperi utili e capitalizzabili.
I contenuti delle singole discipline sono scelti tenendo conto la loro valenza formativa ed educativa.
METODOLOGIE
L’approccio metodologico mira a fornire agli alunni una istruzione flessibile, intesa come sapere
significativo, stabile e capitalizzabile che lo mette in condizione di operare scelte autonome in
correlazione alle continue trasformazioni tecnologiche. Le strategie metodologiche si possono sintetizzare
nel modo seguente:
-
-
-
coinvolgere l’alunno in modo che diventi protagonista del suo stesso processo di insegnamentoapprendimento;
dare spazio alla discussione e al dialogo;
stimolare la comprensione e la riflessione;
problematizzare gli argomenti di studio;
abituare alla collaborazione e alla tolleranza;
utilizzare adeguatamente i sussidi didattici disponibili nell’istituto;
pianificare il lavoro programmato secondo indicatori relativi alla reale situazione di ogni gruppo –
classe e del singolo allievo;
definire gli obiettivi educativi e didattici a breve, medio e lungo termine;
motivare gli studenti tenendo conto dei diversi ritmi di apprendimento;
favorire l’acquisizione di un metodo di studio e di lavoro ai fini del proprio sapere inteso come
educazione all’autonomia, alla progettualità, alla capacità dell’approfondimento, all’auto-valutazione e
all’auto-orientamento;
stimolare la partecipazione alla vita comunitaria attraverso la cura delle informazioni sui
comportamenti e sui contenuti culturali anche in ragione dello statuto delle studentesse e degli
studenti;
individuare le competenze e le conoscenze trasversali e specifiche e valutare, insieme con le altre
componenti, il percorso educativo e didattico tramite materiale strutturato che misuri competenze,
conoscenze e capacità acquisite.
Con l’adozione dei seguenti mezzi didattici:
registri e griglie per la osservazione del comportamento e del processo di apprendimento;
strumenti per la verifica formativa, quali dialogo, questionari, test, discussioni, esercitazioni;
strumenti per la verifica sommativa, finalizzati al controllo degli obiettivi;
grafici, schemi, diagrammi, tavole di registrazione, analisi di dati statistici;
visite di istruzione guidate ad ambienti interni o esterni alla scuola;
partecipazione e spettacoli teatrali e cinematografici.
Per il raggiungimento degli obiettivi prefissati e per l’ottimizzazione dei processi di apprendimento
vengono utilizzate alcune scelte metodologiche mirate:
A) Metodo della ricerca :
a) in funzione della riproduzione di procedure prestabilite;
b) in funzione di una originale produzione da parte dell’ alunno.
B) Metodo della didattica modulare (scansione del percorso in moduli anche
pluridisciplinari o interdisciplinari):
14
con aggregazioni
La programmazione delle attività di insegnamento verrà articolata in forma di moduli, organizzati dall’
insegnante di ciascuna disciplina su indicazioni concordate nell’ ambito dei dipartimenti e dei consigli di
classe. Il modulo è una struttura dotata di un’ organicità interna, di una certa consistenza di concetti e di
contenuti, che individua un nodo concettuale della disciplina e che può contenere al suo interno unità di
apprendimento non necessariamente afferenti allo stesso capitolo di un libro di testo. Inoltre ogni
modulo è caratterizzato dai seguenti indicatori: finalità, obiettivi, prerequisiti, contenuti (articolati in unità
di apprendimento), metodologie di lavoro, materiali e strumenti di lavoro, tempi (durata del modulo e
tempo di realizzazione), valutazione con verifiche in itinere e finali. La didattica modulare favorisce una
maggiore autonomia dell’ alunno nel processo di apprendimento; crea maggiori spazi nel lavoro di gruppo
; trasmette e fa acquisire conoscenze in modo differenziato e con tesi e spazi diversi ; lascia margini
significativi per il lavoro libero ed autonomo degli allievi; induce i docenti a riflettere e ad interrogarsi con
più sistematicità sull’insegnamento prodotto sia come singolo che come team; offre un contesto di
autovalutazione e autoformazione continuo per il docente e per gli allievi
CURRICOLO DIFFERENZIATO
Questo curricolo riguarda gli alunni diversamente abili. Con la nuova normativa sul diritto allo studio e
l’integrazione scolastica, la presenza dei portatori di handicap nella scuola superiore è oggi una realtà.
Ogni scuola, pertanto, deve approntare gli strumenti idonei ad una effettiva integrazione di ciascuno
alunno H nella realtà scolastica.
Il nostro Istituto, in sintonia col dettato normativo, si propone di creare le condizioni adatte perché ogni
alunno diversamente abile possa sentirsi “protagonista” di un’esperienza pensata e realizzata in funzione
della sua crescita affettiva, cognitiva, relazionale, sociale; si impegna a riconoscere all’ allievo
diversamente abile la possibilità di esercitare a tutti i livelli il diritto- dovere di parola, di scelta, l’
autoaffermazione della propria identità unica e irripetibile, contro tutte le discriminazioni. Ciò si realizza
attraverso la costruzione di un ”Progetto di vita” e la riorganizzazione complessiva del sistema di
insegnamento/apprendimento. Il POF rappresenta, dunque, la risposta organica e intenzionale ai bisogni
formativi e alle esigenze di diritto allo studio degli alunni diversamente abili. Un monitoraggio continuo e
un controllo puntuale della qualità dell’integrazione scolastica viene realizzata attraverso:








La costituzione del Gruppo H d’Istituto con competenze di tipo progettuali, consultive,
organizzative e valutative
La programmazione coordinata dei servizi scolastici con quelli sanitari, culturali, ricreativi e
sportivi
Rapporti con le famiglie con le scuole di provenienza degli alunni diversamente abili
La dotazione di attrezzature tecniche e sussidi didattici specifici
La sperimentazione da realizzare nelle classi frequentate da alunni diversamente abili
Rapporti con il comune, Regione, Enti Locali per interventi tecnico-organizzativi necessari
Individuazione delle condizioni ostative alla frequenza degli alunni in difficoltà e segnalazione agli
organi competenti
Orientamento scolastico e lavorativo per gli alunni in questione in collaborazione anche con gli
Enti Locali.
Gli standard di qualità utilizzati per la valutazione dell’integrazione scolastica riguardano l’obbligo di una
diagnosi funzionale precoce, dell’aggiornamento del profilo dinamico funzionale e di un piano educativo
personalizzato, di un’intesa fra scuola, enti locali e ASL,di ausili e sussidi anche tecnologici per le diverse
tipologie di minorazioni, dell’adozione di criteri valutativi del profitto anche differenziati, secondo quanto
stabilito dalla Sentenza n. 215/87 della Corte Costituzionale. In particolare:
Il Profilo dinamico funzionale (P.D.F.) è un documento conseguente alla diagnosi funzionale e
preliminare alla formulazione del PEI. Con esso viene definita la situazione di partenza e le tappe di
sviluppo conseguite o da conseguire. Mette in evidenza difficoltà e potenzialità dell’alunno. – Viene
redatto per la prima volta all’inizio del primo anno di frequenza dal c.d. GLH operativo, composto dal
Consiglio di classe, dagli operatori della ASL e dai genitori – (art. 4 DPR 22/4/1994).
15
Il Piano educativo individualizzato (P.E.I.) è redatto all’inizio di ogni anno scolastico dal c.d. GLH
operativo (consiglio di classe + ASL + genitori) ed è sottoposto a verifiche ed aggiornamenti periodici.
Il PEI non coincide con il solo progetto didattico, ma consiste in un vero e proprio progetto di vita in cui
vengono definiti gli interventi finalizzati alla piena realizzazione del diritto all’integrazione scolastica (art.
5 DPR 22/4/1994).
PIANO DI LAVORO INDIVIDUALE
In merito alla programmazione individuale dell’insegnante, ogni docente è tenuto, ai sensi della C.M. n°
360 del 28/01/1985, a predisporla e allegarla al registro personale dove confluiranno gli accordi presi e
gli obiettivi stabiliti nelle riunioni per dipartimento o aree disciplinari, evidenziando, il percorso
curricolare, il livello di partenza, le metodologie, gli obiettivi (educativi e didattici), le verifiche e la
valutazione. Inoltre nella programmazione individuale deve rientrare quanto programmato per l’attività
curricolare dei consigli di classe sulla base delle linee-direttive del collegio dei docenti.
Per quanto concerne gli alunni portatori di handicap, il P.E.I. (piano educativo individualizzato) dovrà
essere sottoscritto da uno dei genitori, se non presenta contenuti uguali e\o equipollenti a quello
prescritto per il corso di studio seguito. Alla programmazione va altresì allegata la griglia di valutazione
delle prove scritte, pratiche, orali; la stessa va comunicata agli alunni.
16
CAPITOLO IV
LA VALUTAZIONE
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LA VERIFICA
La verifica serve a controllare se gli obiettivi sono stati raggiunti e la programmazione è correlata sia alla
verifica che alla valutazione. Infatti con la programmazione si ipotizzano e si fissano delle mete ,con la
valutazione si cerca di verificare di volta in volta se esse sono state raggiunte. La programmazione trova
il suo banco di prova nella valutazione . Essa, specchiandosi nella verifica, si aggiusta, si corregge, si
integra e si presenta sempre in edizioni migliori. Non si tratta di effettuare sconti nelle attività culturali,
bensì spostare l’attenzione all’interno del processo di insegnamento-apprendimento. In altri termini la
valutazione rappresenta il punto più alto della professionalità docente, in quanto riassume in se e giudica
tutto il processo educativo.
MISURAZIONE DELLE PROVE
La necessità di individuare criteri comuni di misurazione delle prove è indotta dall’esigenza di trasparenza
e di oggettività, pur non potendo garantirle comunque in assoluto ha lo scopo di promuovere una cultura
condivisa della valutazione.
INDICATORI
In una griglia si elencano gli indicatori da utilizzare nella misurazione delle prove scritte, orali, pratiche.
Gli indicatori possono aumentare o diminuire a seconda degli aspetti che si vogliono apprezzare della
prestazione data. A ciascun indicatore si assegna un punteggio variabile da un minimo a un massimo. Il
punteggio finale, ottenuto per somma, si traduce in voto secondo una scala di corrispondenza
LA VALUTAZIONE
I docenti, valutando gli allievi in itinere o in sede finale, devono tener conto :
a)
b)
c)
d)
e)
dei livelli di partenza;
della terminologia convenzionale che unifica il linguaggio didattico di tutti i docenti;
delle norme deliberate dal collegio dei docenti per l’assegnazione dei voti quadrimestrali e finali;
delle fasi procedurali dello scrutinio di ogni alunno ;
del ruolo del Dirigente scolastico che è quello di garante delle regole e mediatore tra posizioni
diverse.
Inoltre la valutazione dei processi e del prodotto scolastico deve essere uno strumento per rendere
sempre più efficace ed efficiente l’intervento didattico - educativo.
La valutazione deve comprendere più fasi:
a) fase di controllo in cui vengono raccolte le informazioni;
b) fase di verifica in cui si confrontano i risultati conseguiti con quelli attesi;
c) fase di valutazione vera e propria in cui si esprime un giudizio e si prefiggono le scelte da operare e le
decisioni da prendere.
Ai docenti la valutazione degli apprendimenti serve a :
1) conoscere il grado di apprendimento dell’alunno in rapporto agli obiettivi prefissati nonché per
individuare le eventuali difficoltà e lacune allo scopo di programmare interventi mirati al superamento
delle carenze individuate;
2) verificare l’efficacia del proprio intervento formativo, e , se necessario, modificare le strategie di
insegnamento.
Agli studenti la valutazione serve per :
1) rendersi conto della propria situazione in rapporto all’impegno e all’efficacia del proprio metodo di
studio;
2) individuare eventuali carenze e lacune;
3) avere indicazioni in merito all’orientamento scolastico e/o professionale.
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Infine nella valutazione è essenziale la trasparenza per evitare che nell’allievo si instauri l’idea di essere
trattato e valutato in maniera scorretta o differenziata rispetto al compagno o, viceversa, che il
compagno sia stato “agevolato”. Per una valutazione più aderente alle reali capacità di ciascuno allievo
bisogna fare almeno tre prove scritte e le stesse devono essere corrette, date in visione agli alunni e
consegnate alla dirigenza tramite i propri collaboratori entro e non oltre venti giorni dallo svolgimento e
non meno di due verifiche orali per quadrimestre. Inoltre bisogna rispettare i carichi di lavoro settimanali;
le prove orali devono tener conto del diritto dello studente.
Allo studente, soggetto attivo del processo di apprendimento, vengono esplicitati: obiettivi, contenuti e
criteri di valutazione.
Oggetto della valutazione sono:
la situazione di ingresso, al fine di accertare la presenza dei prerequisiti necessari ad affrontare
una nuova unità , sequenza o percorso didattico (prognosi);
il processo dello sviluppo mentale e della formazione dell’ alunno, per controllare le conoscenze , le
abilità e le competenze acquisite (misurazioni);
il raggiungimento degli obiettivi educativi e didattici in termini di RISULTATI ATTESI
(comportamenti, conoscenze, competenze), PRODOTTI e PRESTAZIONI , per identificare quali sono
i processi mentali in causa , le tecniche e gli strumenti che gli alunni non padroneggiano, per
avviare un tempestivo recupero (diagnosi).
La valutazione tiene conto della qualità della presenza dell’ alunno in classe e della qualità della
partecipazione all’ attività didattica sia individualmente che in gruppo.
-
ASPETTI NORMATIVI RIFERITI ALLA VALUTAZIONE
1. Il voto deve essere la traduzione numerica di un esteso giudizio che tenga conto della personalità
dell’alunno, della sua crescita culturale, dei livelli di partenza e delle mete raggiunte, evidenziando le
conoscenze curricolari acquisite, le competenze operative, le capacità di ragionamento, d’elaborazione e
sviluppo del pensiero critico, nonché la partecipazione al dialogo educativo e le attitudini rilevate.
2. Il voto di profitto si assegna separatamente per ogni insegnamento disciplinare. Il voto, proposto da
ciascun docente, sulla base di tutti gli elementi valutativi raccolti, sarà approvato dal Consiglio di classe.
In caso di dissenso la deliberazione sarà adottata a maggioranza e, in caso di parità, prevarrà il voto del
Presidente.
3. La valutazione non deve essere né benevola né punitiva, ma obiettiva e trasparente, in quanto la
scuola, anche in questa fase, deve svolgere il ruolo di guida per l’alunno nella sua crescita culturale ed
umana.
4. L’atto valutativo deve essere svincolato da pregiudizi e deve avere carattere di centralità nel processo
d’insegnamento/apprendimento. Bisogna evitare che nell’alunno s’instauri l’idea di essere trattato e
valutato in maniera scorretta e differenziata rispetto al compagno. Pertanto l’atto valutativo deve essere
oggettivo, puntuale e trasparente.
5. La valutazione degli alunni portatori di handicap, avviene sulla scorta del programma educativo
personalizzato ( P. E. P. ) predisposto all’inizio dell’anno scolastico dai relativi consigli di classe.
6. Il voto di condotta deve essere assegnato dal Consiglio di classe su proposta del docente che in quella
classe ha il maggior numero d’ore d’insegnamento, tenendo conto del comportamento, della frequenza,
della partecipazione al dialogo educativo,della diligenza e della responsabilità dell’alunno.
7. La valutazione, espressa in decimi, concorre alla valutazione complessiva dello studente e nel caso in
cui sia inferiore a sei decimi determina la non ammissione alla classe successiva o all’esame di stato.
8. Per ogni alunno il Consiglio di classe deve formulare ed esprimere un attento e meditato giudizio che
deve essere motivato e verbalizzato.
VALUTAZIONE QUADRIMESTRALE
A)
B)
Si procede al giudizio finale solamente nei confronti degli alunni che hanno riportato una valutazione
positiva in tutte le discipline e nei confronti di quelli che presentino insufficienze tali da comportare un
giudizio di non ammissione. Nei confronti degli alunni che presentino in una o più discipline valutazioni
insufficienti i Consigli di classe, tenendo conto dei criteri del Collegio dei docenti, rinviano la
formulazione del giudizio finale.
Gli alunni delle classi intermedie ottengono l'ammissione alla classe successiva se riportano una
votazione non inferiore ai 6/10 in ciascuna disciplina prevista.
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C)
Il voto di condotta fa media con le altre discipline e incide anche sull’attribuzione del credito scolastico
(art. 2 D.M. n.° 5/2009).Esso tende ad accertare:
I livelli di apprendimento e di consapevolezza raggiunti, con specifico riferimento alla cultura e ai valori
della cittadinanza e della convivenza civile.
La capacità di rispettare il complesso delle disposizioni che disciplinano la vita di ciascuna istituzione
scolastica.
La consapevolezza dei diritti e dei doveri degli studenti all’interno della comunità scolastica, promuovendo
comportamenti coerenti con il corretto esercizio dei propri diritti e al tempo stesso con il rispetto dei
propri doveri.
D) Per le classi terminali, ai sensi dell'art. 2 della legge n. 1 dell’11-01-2007 e dell’Art. 9 dell’O.M. n. 92
del 05-11-2007 riguardante le nuove disposizioni in materia degli esami di stato conclusivi dei corsi di
studi di istruzione secondaria superiore, sono ammessi gli alunni che hanno frequentato l'ultimo anno
di corso e che conseguiranno la sufficienza in tutte le materie e in condotta.
E) Anche per le classi terminali il voto di condotta fa media con le altre discipline e incide sul credito
scolastico.
F) Il Consiglio di classe, stabilita la media della valutazione del comportamento e dell’apprendimento
procede ad attribuire sia per gli alunni delle classi terminali che per quelli delle classi terze e quarte
ammessi alla classe successiva il"CREDITO SCOLASTICO".
G) I crediti formativi concorrono all’attribuzione del credito scolastico per la cui attribuzione i DD. MM.
12/1998 e 49/2000 individuano le modalità operative.
H) I docenti di religione, anche se la votazione di detta disciplina non concorre alla media per
l'attribuzione del credito scolastico, partecipano a pieno titolo alle deliberazioni del consiglio di classe
quando si procede all'attribuzione del credito agli alunni che si avvalgono di tale insegnamento.
I) I voti di profitto, oltre quello di condotta , incidono notevolmente sul credito per cui i docenti, come
prescrive l’ O.M. n. 90\2001 comma 1 - art. 14, sono tenuti ad utilizzare l'intera scala di valutazione
fissata nel P.O.F. e prescritta dalle norme sulla valutazione docimologica .
J) I voti derivano dai giudizi che, come recita la C.M. n. 280 del 3\10\1972, devono evidenziare la
personalità dell'alunno, la sua crescita culturale e umana,il livello di partenza, la partecipazione,
l’interesse l’impegno e le mete raggiunte.
K) Gli allievi che non possono essere valutati per malattia o trasferimento della famiglia, sono ammessi a
sostenere, prima dell'inizio delle lezioni dell'anno scolastico successivo , prove suppletive con giudizio
di ammissione o non ammissione alla classe successiva.
L) Gli alunni diversamente abili, se il consiglio di classe rileva che la preparazione è conforme agli
obiettivi didattici previsti dal curricolo della scuola, l’ ammissione alla classe successiva viene
deliberata in conformità all’ art.13 dell'O.M. 90\2001. Se l'alunno con handicap psichico raggiunge gli
obiettivi conformi al P.E.P. può essere ammesso alla classe successiva, ma in calce alla pagella
bisogna apporre l'annotazione "la valutazione è riferita al P.E.P. ed è adottata ai sensi dell'art.15
dell'O.M. 90\2001”.
M) Le attività di recupero saranno programmate e deliberate come prescritto dall’O.M. n. 92/2007.
N) Per gli alunni ripetenti dichiarati non ammessi alla classe successiva nello scrutinio finale, i consigli di
classe, devono formulare un articolato e analitico parere ai fini dell'eventuale iscrizione per la terza
volta. Detto parere,positivo o negativo,sarà tenuto in debita considerazione dal collegio dei docenti
che, ai sensi dell'art. 57 legge 889 del 1931, è l'organo deliberante per l’eventuale iscrizione di un
alunno per la terza volta nella stessa classe.
O) Non saranno deliberate ammissioni alla classe successiva con oltre tre debiti formativi.
CRITERI E INDICATORI DA ADOTTARE NELLO SVOLGIMENTO DEGLI SCRUTINI FINALI
In sede di scrutinio il consiglio di classe, nell’attribuire il voto quadrimestrale, terrà conto dei seguenti
elementi:
1. Comportamento disciplinare inteso come crescita civile e culturale dello studente con le seguenti
prioritarie finalità:
a) capacità di rispettare il complesso delle disposizioni che disciplinano
la vita
dell’istituzione scolastica.
b) consapevolezza dei diritti e dei doveri all’interno della comunità scolastica.
2. Assiduità nella frequenza, impegno, interesse e partecipazione dimostrati nell’intero percorso
formativo.
3. Adeguata assimilazione ed organizzazione dei contenuti culturali.
4. Valutazione riferita alla programmazione del P.O.F. ed effettuata sul grado di preparazione
conseguito nelle singole discipline.
5. Possibilità degli alunni con carenza in qualche disciplina, non più di tre , di raggiungere gli
obiettivi formativi e di contenuto nelle discipline interessate entro il termine dell’anno scolastico
mediante lo studio personale svolto autonomamente oppure attraverso la frequenza di appositi
20
interventi di recupero organizzati dalla scuola(al massimo in due discipline per ogni alunno).
6. Del raggiungimento degli obiettivi minimi individuati nelle singole discipline nelle riunioni per
materie.
Ogni consiglio di classe, sulla scorta dei criteri fissati, valuterà eventuali casi particolari
valutazione del comportamento che dell’apprendimento.
sia
nella
Per il giudizio di ammissione o di non ammissione degli alunni delle classi quinte si seguirà la seguente
griglia di valutazione con i relativi indicatori:









personalità;
livello di partenza;
comportamento;
interesse per la/le discipline:
impegno;
partecipazione al dialogo educativo;
crescita umana e culturale;
conoscenza- competenze – capacità;
mete raggiunte.
Ai fini della non promozione si ritiene elemento determinante la presenza di gravi carenze nel profitto e
l’impossibilità dell’alunno di frequentare con profitto l’anno successivo e di raggiungere gli obiettivi
formativi e di contenuto della/e disciplina/e.
I criteri sopramenzionati hanno carattere orientativo per il consiglio di classe, che deve quindi esprimere
una valutazione complessiva ed articolata, la quale non può prescindere dalle diverse situazioni personali
dei singoli studenti.
GRIGLIA DI VALUTAZIONE
VOTO
VALUTAZIONE
GIUDIZIO
Scadente –
1 - 3
Molto scadente
Non conosce gli argomenti e commette gravi errori.
4
Scarso
Dimostra scarsa partecipazione, ha conoscenze frammentarie e
superficiali, manca di autonomia di giudizio.
5
Mediocre
Partecipa,conosce ed espone in modo disorganico o con errori non
gravi;manca di autonomia nella rielaborazione.
6
Sufficiente
7
Discreto
Partecipa e conosce le basi della disciplina ; comprende i contenuti,sa
risolvere situazioni problematiche semplici ed effettuare analisi parziali.
Si impegna,comprende ed espone in modo ordinato;sa applicare ed
è autonomo nella sintesi anche se con qualche imprecisione.
8
Buono
Mostra iniziativa personale; possiede conoscenze approfondite,
comprende e sintetizza correttamente valutando autonomamente ;
applica le regole senza errori
9
Ottimo
Mostra impegno assiduo; conosce in modo ampio e completo,
comprende e rielabora con correttezza formale logica e coerenza.
10
Eccellente
Si impegna in modo propositivo, attua collegamenti applicando
quanto appreso - in modo personale originale.
21
Se l'alunno è impreparato e si giustifica all'inizio dell'ora adducendo valide motivazioni, il docente
segnerà sul registro il simbolo "g" (in legenda = giustificazione); per ciascun quadrimestre non possono
essere consentite, di norma, più di due giustificazioni.
Se l'alunno viene colto impreparato e si rifiuta di sottoporsi a verifica, il docente segnerà sul registro il
simbolo "i" (in legenda = impreparato); ciò comporterà il giudizio di “non classificato”. Il giudizio di “non
classificato” comporta la non ammissione alla classe successiva (l’assegnazione di NC anche in una sola
disciplina allo scrutinio finale implica la esclusione dal medesimo e l’automatica non ammissione).
INDICATORI TASSONOMICI PER LA VALUTAZIONE FINALE
Per la valutazione finale vengono adottati indicatori tassonomici, che oltre a definire il successo scolastico
rendono il più possibile uniforme il trattamento degli allievi allo scrutinio finale .Essi sono di seguito
riportati:
PARTECIPAZIONEAL
DIALOGO EDUCATIVO
IMPEGNO
METODO DI STUDIO
PROFITTO
Passiva
Scarso
Non adeguato
Insufficiente
Saltuaria
Discontinuo
Confuso
Mediocre
Attiva
Sufficiente
Non sempre adeguato
Sufficiente
Assidua
Assiduo
Adeguato ed autonomo
Discreto
Responsabile
Costruttivo
Autonomo e preciso
Ottimo
Scrupolosa
Propositivo
Personale e Originale
Eccellente
GRIGLIA DI VALUTAZIONE DELLE PROVE SCRITTE/ORALI/PRATICHE
Si fa riferimento alle griglie deliberate nelle riunioni dei dipartimenti per materie.
CREDITO SCOLASTICO
In conformità della normativa vigente, i Consigli di Classe, nell'attribuzione del credito
terranno in considerazione i seguenti elementi:
scolastico
Profitto: inteso come media dei voti conseguiti in sede di scrutinio finale di ciascun anno scolastico alla
cui determinazione concorre anche il voto di condotta. Ed inoltre:
A) Assiduità di frequenza (assenze non superiori al 10%);
B) Interesse e impegno nella partecipazione attiva al dialogo educativo anche per quanto riguarda la
religione cattolica ovvero l’attività alternativa, ivi compreso lo studio individuale che si sia tradotto
in un arricchimento culturale o disciplinare specifico;
C1)Attività integrative e complementari organizzate dalla scuola;
C2)Crediti formativi.
N.B. Devono valere due dei tre indicatori(A-B-C1/C2) e indispensabile è l’indicatore B per l’attribuzione
del punteggio massimo previsto nella banda di oscillazione
22
CREDITO FORMATIVO
FONTI NORMATIVE: Legge N°425 del 10/12/1997
D.P.R. N°323 del 23/07/1998 - art.12 (Regolamento)
D.M.
N°452 del 12/09/1998
D.M.
N° 49 del 22/02/2000
L'art. 12 del Regolamento, ripreso e ribadito del D.M.P.I. N°452, recita così:
"il credito formativo consiste in ogni qualificata esperienza, debitamente documentata, dalla quale
derivino competenze coerenti con il tipo di corso cui si riferisce l'esame di stato; la coerenza, che può
essere individuata nell'omogeneità con i contenuti tematici del corso, nel loro approfondimento, nel loro
ampliamento, nella loro concreta attuazione, è accertata per i candidati interni dai consigli di classe"
(comma 1).
"Le certificazioni dei crediti formativi acquisiti all'estero sono convalidate dall'autorità diplomatica o
consolare" (comma 3).
Il D.M. N°452 esplicita, poi, che l'esperienza che dà adito al credito formativo deve essere realizzata al
di fuori della scuola presso soggetti diversi dalla scuola medesima (art.1).
Dalla lettura attenta del citato articolo 12 appaiono in estrema evidenza i seguenti elementi:
●
Qualificata esperienza (l'art. 2 del DM 452/98 parla di "rilevanza qualitativa") rilevante
qualitativamente e quantitativamente in relazione al tempo ad esse dedicato e all'impegno
profuso.
●
Competenze coerenti con il tipo di corso(la coerenza, può essere individuata nell’omogeneità con i
contenuti tematici del corso, nel loro approfondimento, nel loro ampliamento, nella loro concreta
attuazione; coerenza che significa omogeneità con i contenuti tematici del corso e con gli obiettivi
formativi e didattici del C.d.C. e con il profilo formativo contenuto nel piano dell'offerta formativa
(POF).
●
Accertamento da parte dei consigli di classe(è accertata per i candidati interni e per i candidati
esterni,rispettivamente,dai C.d.C. e dalle commissioni di esame” (art. 12 del DPR 23.07.98, n. 323).
Pertanto, partendo dai predetti elementi, per l'attribuzione del credito formativo si deve tener conto :
a) della durata dell’esperienza vantata;
b) della serietà e credibilità degli operatori presso i quali viene effettuata; a tal fine, hanno
rilevanza gli enti pubblici o parapubblici, i soggetti destinatari di fondi statali o europei, i
soggetti riconosciuti nazionalmente. In caso di dubbi o perplessità da parte del Consiglio di
classe, si potrebbe richiedere agli operatori suddetti un resoconto delle attività realizzate negli
ultimi 5 anni;
c) della dimostrazione dell’avvenuto accrescimento e/o approfondimento dei contenuti relativi agli
obiettivi didattici disciplinari curricolari, attraverso una documentata relazione o altro strumento
simile di valutazione, unitamente alla certificazione di rito che deve giungere entro il 15
maggio;
d) delle competenze aggiuntive e/o complementari conseguite rispetto agli obiettivi formativi
inseriti nella Programmazione annuale del Consiglio di classe;
e) della gratuità dell’esperienza realizzata.
NON DA’ LUOGO ALL’ACQUISIZIONE DEI CREDITI FORMATIVI
La partecipazione ad iniziative complementari ed integrative non dà luogo all’acquisizione dei crediti
formativi, ma rientra tra le esperienze acquisite all’interno della scuola di appartenenza; pertanto
concorrono alla definizione del credito scolastico” (art. 1 del D.M. 24.02.00, n. 49).
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CONTRIBUISCONO A FORMARE IL CREDITO SCOLASTICO IN SENSO STRETTO
Tutte le attività complementari e integrative previste dal POF (vedi sopra C1), che non siano curricolari
con attestato finale da cui risulti la frequenza ad almeno l’ 80% degli incontri (es. gruppo sportivo,
corsi di lingua straniera, PON, tutoraggio e ogni attività particolarmente qualificante -documentata
dalla scuola- svolta all’interno dell’istituto).
La media dei voti conseguita in sede di scrutinio finale;
La frequenza,l'interesse e l'impegno nella partecipazione attiva al dialogo educativo, all'insegnamento
della religione(vedi sopra B).
DOCUMENTAZIONE DEL CREDITO FORMATIVO
Data la necessità di stabilire quali esperienze formative, coerenti con il corso di studi e opportunamente
documentate, potranno contribuire ad elevare il punteggio del credito scolastico di ciascuno studente,
il C.D. ritiene di considerare utili:
Volontariato e attività culturali e sociali: la documentazione dei crediti deve consistere in una
attestazione proveniente da Enti, Associazioni, Istituzioni riconosciute istituzionalmente, presso le quali
l'alunno/a ha realizzato le esperienze. Le attestazioni di queste esperienze devono contenere una
sintetica descrizione delle attività esercitate per definire la qualità e la quantità dell'impegno prestato
che dovrà comunque risultare di almeno 30 giorni anche non continuativi;
Lavoro: le certificazioni comprovanti attività lavorative coerenti o non coerenti con l'indirizzo di studio,
devono indicare l'ente a cui sono stati versati i contributi di assistenza e previdenza ovvero le
disposizioni normative che escludono l'obbligo dell'adempimento contributivo. Anche in questo caso le
esperienze devono aver avuto una durata di almeno 30 giorni lavorativi, anche non continuativi;
Lingue straniere: le certificazioni relative ai crediti formativi acquisiti all'estero devono essere
convalidate dall'autorità diplomatica o consolare o essere state rilasciate da istituzioni accreditate.
Gli esami superati presso gli enti certificatori esterni ( British Institute, Maison Française, Enti
accreditati) devono essere presentati attraverso l’apposita certificazione.
Attività sportive: Le certificazioni devono attestare l'iscrizione ad una società sportiva e l'attività deve
essere svolta a livello agonistico, almeno provinciale.
Per ottenere il credito formativo sportivo, gli allievi dovranno:
a) Presentare l’attestato di partecipazione a gare sportive regionali, nazionali, o internazionali, tenendo
presente che verranno tenuti validi soltanto gli attestati rilasciati da associazioni sportive
esclusivamente riconosciute dal CONI specificando categorie, candidato, e anche il numero di ore di
impegno settimanale.
b) NON verranno riconosciuti validi come crediti formativi le iscrizioni ai corsi delle varie associazioni
sportive esistenti sul territorio, e tanto meno i vari “SAGGI“di fine corso anche se patrocinati dal CONI
o da enti di promozione sportiva.
c) Verranno ritenuti validi i BREVETTI, se accertati con esami finali ufficiali riconosciuti dal CONI
conseguiti nell’anno in corso.
d) Partecipazione a gare a livello agonistico secondo i vincoli stabiliti per le diverse discipline sportive dai
docenti di educazione fisica come gruppo di materia.
Attività artistica: per la musica deve essere certificata l'iscrizione al Conservatorio Filarmonica o
comunque lo studio di uno strumento, se certificato da Enti riconosciuti.
-- Superamento di esami sostenuti presso il Conservatorio o la Civica scuola di musica.
-- Frequenza di scuola filodrammatica o simili legate a teatri di prosa.
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-- Esperienze condotte per anni in bande musicali.
-- Concorsi di poesia o narrativa a livello nazionale o internazionale in cui si sia raggiunta una buona
classificazione.
-- Licenza di teoria e solfeggio presso i Conservatori di musica e diplomi di esami intermedi.
Soggiorni in scuole o campus all’estero.
Corsi di informatica frequentati con profitto al di fuori della scuola(E.C.D.L. etc etc.)
Attività di stage presso aziende o studi professionali,coerenti con i contenuti tematici del corso di studi;
I corsi professionali privati e pubblici che non abbiano attinenza con il corso di studi non saranno
riconosciuti.
Ogni altra attività svolta in ambiti e settori della società civile legati alla formazione della persona e alla
crescita umana, civile, culturale, sulla base della loro rilevanza qualitativa, coerentemente al corso di
studi seguito, di almeno 30 giorni anche non continuativi.
Riconoscimenti, premi e qualificazioni in concorsi e certamina.
PRESENTAZIONE DELLA DOCUMENTAZIONE
La documentazione deve giungere alla segreteria della scuola, per il successivo inoltro al competente
consiglio di classe, entro il 15 maggio. Spetta al consiglio di classe stabilire i criteri in base ai quali
assegnare i punti relativi alle varie voci che compongono il credito scolastico, inclusi i crediti formativi
relativi alle esperienze svolte negli ultimi due anni.
I crediti formativi conseguiti nell’anno scolastico in corso dopo il 15 maggio, possono essere consegnati
nell’anno scolastico successivo a valere sull’anno medesimo.
ALUNNI PROMOSSI CON AIUTI O CON SOSPENSIONE DEL GIUDIZIO
Non si attribuisce ulteriore punteggio rispetto alla media (anche in presenza di attività di cui sopra ai
punti B-C1-C2) nel caso di alunni promossi dopo aver avuto sospensione del giudizio o quando la
promozione è avvenuta “per voto di consiglio” (aiuti,difformità tra il voto proposto dal docente della
materia e il voto ottenuto).
In ogni caso mai si potrà superare il punteggio massimo previsto dalla banda di oscillazione determinata
dalla media dei voti conseguita dall'allievo in sede di scrutinio finale.
La banda di appartenenza è determinata dal credito scolastico: la frequenza assidua, l’interesse e
l’impegno nella partecipazione attiva al dialogo educativo anche per quanto riguarda la religione cattolica
ovvero l’attività alternativa, ivi compreso lo studio individuale che si sia tradotto in un arricchimento
culturale o disciplinare specifico;la partecipazione alle attività integrative e complementari organizzate
dalla scuola e i crediti formativi sono un punteggio aggiuntivo che permettono eventualmente di collocarsi
al limite superiore della banda in cui l’alunno si è collocato escludendo la possibilità di andare oltre la
banda.
CLASSE TERZA E QUARTA
Modalità di attribuzione del Credito Scolastico in base alla media aritmetica dei voti riportati nello
scrutinio finale.
Tale punteggio, qualora i crediti scolastici e quelli formativi documentati lo consentano (vedi sopra punti
B-C1-C2), potrà essere aumentato fino al limite massimo previsto dalla banda di oscillazione della
seguente tabella:
25
MEDIA DEI VOTI
CREDITO SCOLASTICO
M=6
3-4
6<M 7
4–5
7<M  8
5-6
8<M  9
6-7
9<M 10
7-8
PUNTEGGIO DA ATTRIBUIRE
MEDIA DEI VOTI
PUNTI
CREDITI SCOLASTICI E FORMATIVI
Uguale a 6,00
3
Uguale a 6,00
4
Vedi sopra punti A-B-C
Da 6.01 a 6.49
5
Vedi sopra punti A-B-C
Da 6.50 a 7.00
5
Indipendentemente dai punti A-B-C
Da 7.01 a 7.49
6
Vedi sopra punti A-B-C
Da 7, 50 a 8,00
6
Indipendentemente dai punti A-B-C
Da 8.01 a 8,49
7
Vedi sopra punti A-B-C
Da 8.50 a 9,00
7
Indipendentemente dai punti A-B-C
Da 9.01 a 9.49
8
Vedi sopra punti A-B-C
Da 9.50 a 10.00
8
Indipendentemente dai punti A-B-C
CLASSE QUINTA
MEDIA DEI VOTI
CREDITO SCOLASTICO
M=6
4- 5
6<M 7
5– 6
7<M 8
6-7
8<M 9
7-8
9<M 10
8-9
26
PUNTEGGIO DA ATTRIBUIRE
MEDIA DEI VOTI
PUNTI
CREDITI SCOLASTICI E FORMATIVI
Uguale a 6,00
4
Uguale a 6,00
5
Vedi sopra punti A-B-C
Da 6.01 a 6.49
6
Vedi sopra punti A-B-C
Da 6.50 a 7.00
6
Indipendentemente dai punti A-B-C
Da 7.01 a 7.49
7
Vedi sopra punti A-B-C
Da 7, 50 a 8,00
7
Indipendentemente dai punti A-B-C
Da 8.01 a 8,49
8
Vedi sopra punti A-B-C
Da 8.50 a 9,00
8
Indipendentemente dai punti A-B-C
Da 9.01 a 9.49
9
Vedi sopra punti A-B-C
Da 9.50 a 10.00
9
Indipendentemente dai punti A-B-C
CONDOTTA
VOTO DI CONDOTTA INSUFFICIENTE
La valutazione insufficiente del comportamento deve scaturire da un attento e meditato giudizio del
consiglio di classe,soprattutto in sede di scrutinio finale,esclusivamente in presenza di comportamenti di
particolare gravità. Il Consiglio di classe valuterà in sede di scrutinio intermedio e finale il voto di
condotta insufficiente caso per caso.
IL 5 IN CONDOTTA
Il 5 in condotta comporterà la non ammissione all’anno successivo o agli esami di Stato. L’insufficienza
sarà attribuita dal consiglio di classe per gravi violazioni dei doveri degli studenti definiti dallo Statuto
delle studentesse e degli studenti e cioè nei seguenti casi:
• allo studente che non frequenta regolarmente i corsi e non assolve assiduamente agli impegni di studio;
• a chi non ha nei confronti del capo d'istituto, dei docenti, del personale della scuola e dei compagni il
dovuto rispetto;
• a chi non osserva le disposizioni organizzative e di sicurezza dettate dai regolamenti dei singoli istituti;
• agli alunni che non utilizzano correttamente le strutture, i macchinari e i sussidi didattici;
• a chi arreca danno al patrimonio della scuola.
Per prendere un’insufficienza in condotta, comunque, si deve aver già preso una sanzione disciplinare. Se
il comportamento indisciplinato si ripete l’insegnante con il consiglio di classe può decidere per
27
VOTO DI CONDOTTA SUFFICIENTE
Il Consiglio di classe valuterà in sede di scrutinio intermedio e finale di graduare il voto di condotta da 6 a
10 a seconda della correttezza del comportamento dell’allievo.
Non sarà comunque attribuito un voto superiore a sei in presenza di non regolare osservazione delle
norme comportamentali previste dal regolamento d’Istituto, note nel registro di classe anche senza
successivi provvedimenti disciplinari, disturbo del normale svolgimento delle lezioni in classe e fuori
classe, disfrequenza, scarsa puntualità.
I voti da 7 a 9 saranno graduati in relazione alla positività del comportamento dell’allievo.
Il 10 sarà attribuito agli allievi che non hanno mai ricevuto sanzioni e che abbiano riportato una
percentuale di assenze non superiore al 10% e che non abbiano conseguito voti insufficienti in sede di
scrutinio finale.
CRITERI PER L’ATTRIBUZIONE DEL VOTO DI CONDOTTA
Il Decreto Legge n.137 del 1/09/08,convertito in legge n.169 del 30/10/08, recante “Disposizioni urgenti
in materia di istruzione e di università”, stabilisce che:

il comportamento che deve essere valutato in sede di scrutinio intermedio e finale è quello tenuto
dallo studente “durante tutto il periodo di permanenza nella sede scolastica anche in relazione
alla partecipazione delle attività e agli interventi educativi realizzati dalla istituzioni scolastiche
anche fuori dalla loro sede”;
 la valutazione di tale comportamento deve essere espressa in decimi;
 il voto di condotta attribuito dal Consiglio di Classe concorre alla valutazione formativa e intende
valorizzare gli studenti che con il loro comportamento complessivo hanno dimostrato di
partecipare in maniera consapevole alla vita scolastica;
 il voto di condotta insufficiente (inferiore a sei decimi) determina la non ammissione alla classe
successiva o all’esame conclusivo del ciclo di studi.
Ogni Consiglio di Classe dovrà prendere in considerazione i seguenti elementi:



partecipazione attenta e costruttiva al lavoro didattico quotidiano e alle attività ed iniziative
proposte dalla scuola ed attuate anche fuori dai locali dell’Istituto (viaggi d’istruzione, progetti,
interventi di personale esterno e specialisti, ecc.); partecipazione che si rivela anche nella
consapevolezza di appartenere ad una comunità, conformata al rispetto delle norme che ne
regolano la vita e l’attività;
frequenza costante e regolare ,puntualità alle lezioni;
diligenza nello svolgimento dei compiti, rispetto agli impegni di studio.
TABELLA DI VALUTAZIONE
VOTO 1, 2, 3 : Essersi resi protagonisti di atti di estrema gravità, tali da essere segnalati agli organi
competenti del territorio.
VOTO 4 : Aver avuto uno o più rapporti, da dove si evinca un comportamento scorretto e recidivo, tali da
aver impedito il normale svolgimento delle attività didattiche e da aver turbato gravemente la vita
scolastica.
VOTO 5 : Aver avuto uno o più rapporti, da dove si evinca un comportamento scorretto e recidivo, tali da
aver impedito, talvolta, il normale svolgimento delle attività scolastiche.
VOTO 6 : Attenzione limitata e partecipazione discontinua alle attività scolastiche; svolgimento non
regolare dei compiti assegnati; osservazione non regolare delle norme comportamentali previste dal
regolamento d’Istituto; partecipazione poco costruttiva alle attività scolastiche;frequenza e/puntualità alle
lezioni irregolare (uguale o superiore al 10% dei giorni di lezione).N.B.:Bastano due indicatori per
determinare l’attribuzione del 6 in condotta.
28
VOTO 7 : Discreta partecipazione alle lezioni; regolare adempimento dei doveri scolastici;equilibrio nei
rapporti interpersonali; rispetto delle norme disciplinari previste dal regolamento d’Istituto;frequenza e/o
puntualità alle lezioni regolare.
VOTO 8 : Interesse e partecipazione attiva alle lezioni; regolare e puntuale svolgimento delle consegne
scolastiche; rispetto degli altri e dell’Istituzione scolastica; ruolo propositivo all’interno della classe;
frequenza e/o puntualità alle lezioni regolare e costante.
VOTO 9 : Interesse e partecipazione attiva alle attività scolastiche; capacità di assumere un ruolo
catalizzatore delle dinamiche positive all’interno della classe; risultati ottimi nel profitto scolastico;
frequenza costante e regolare ,puntualità alle lezioni.
VOTO 10 : Interesse e partecipazione costruttiva e originale alle attività scolastiche; eccellenti capacità
di svolgere un ruolo catalizzatore delle energie positive all’interno della classe; risultati eccellenti nel
profitto scolastico;frequenza costante e regolare(inferiore al 10% dei giorni di lezione),puntualità alle
lezioni.
Il voto di condotta è unico deve essere la traduzione numerica di un esteso giudizio ed è assegnato dal
Consiglio di classe, su proposta del docente che nella classe ha il maggior numero di ore di
insegnamento,in base ad un giudizio complessivo di maturazione e di crescita civile e culturale dello
studente, con le seguenti prioritarie finalità:-capacità di rispettare il complesso delle disposizioni che
disciplinano la vita dell’ istituzione scolastica; -consapevolezza dei diritti e dei doveri all’interno della
comunità scolastica con specifico riferimento alla cultura ed ai valori della cittadinanza e della
convivenza civile.
29
CAPITOLO V
LE ASSENZE
30
REGOLAMENTO APPLICATIVO DEL LIMITE DELLE ASSENZE
ai sensi del DPR n.122/2009 art. 14 comma7
IL COLLEGIO DEI DOCENTI
Visto il D.P.R. 122/2009 (regolamento della valutazione) che all’art. 14 comma 7 dispone che:
“A decorrere dall’anno scolastico di entrata in vigore della riforma della scuola secondaria di secondo
grado, ai fini della validità dell’anno scolastico, compreso quello relativo all’ultimo anno di corso, per
procedere alla valutazione finale di ciascuno studente, è richiesta la frequenza di almeno tre quarti
dell’orario annuale personalizzato. Le istituzioni scolastiche possono stabilire, per casi eccezionali,
analogamente a quanto previsto per il primo ciclo, motivate e straordinarie deroghe al suddetto limite.
Tale deroga è prevista per assenze documentate e continuative, a condizione, comunque, che tali
assenze non pregiudichino, a giudizio del consiglio di classe, la possibilità di procedere alla valutazione
degli alunni interessati. Il mancato conseguimento del limite minimo di frequenza, comprensivo delle
deroghe riconosciute, comporta l’esclusione dallo scrutinio finale e la non ammissione alla classe
successiva o all’esame finale del ciclo.”
RITENUTO necessario stabilire criteri generali per dare trasparenza all’operato dei Consigli di Classe
nella valutazione degli studenti in sede di scrutini finali,
SENTITE le proposte avanzate dal Dirigente Scolastico,
Dopo ampio dibattito, il Collegio docenti, all’unanimità, con voto palese mediante alzata dì mano
DELIBERA di adottare il seguente
REGOLAMENTO SULLE DEROGHE DEL LIMITE DELLE ASSENZE:
art.1- Calcolo della percentuale di assenze – Tutte le assenze, incluse le entrate e le uscite fuori
orario, vengono annotate dai docenti sul Registro di Classe e sul Registro personale e sono sommate a
fine anno. Il numero di ore totale di assenza effettuate dallo studente nell’anno scolastico per ogni
disciplina sarà quindi raffrontato all’orario complessivo annuale delle lezioni svolte nella la disciplina
interessata. L’esito del raffronto deve collocarsi nel limite del 25%. Il mancato conseguimento del
limite minimo di frequenza, comprensivo delle deroghe riconosciute ai sensi del succ. art.5, comporta
l'esclusione dallo scrutinio finale e la non ammissione alla classe successiva o all'esame finale di ciclo.
art.2 – Le ore di attività didattica extrascolastica cadenti in orario curriculare (uscite didattiche,
viaggi e visite di istruzione, alternanza scuola lavoro - stage) vanno regolarmente riportate nel
registro di Classe, con relativa annotazione degli assenti, a cura del docente di riferimento.
art.3 – Programmi di apprendimento personalizzati
Per gli alunni che, in ospedale, luoghi di cura, o che raggiungono la famiglia residente all’estero
seguono momenti formativi sulla base di appositi programmi di apprendimento personalizzati
31
predisposti dalla scuola di appartenenza, tali periodi rientrano a pieno titolo nel tempo scuola (art. 11
DPR 22.06.2009).
art. 4 - Tipologie di assenza ammesse alla deroga
La deroga è prevista per assenze debitamente documentate, a condizione, comunque, che tali assenze
non pregiudichino, a giudizio del consiglio di classe, la possibilità di procedere alla valutazione degli
alunni interessati.
Le tipologie di assenza ammesse alla deroga riguardano:
a) motivi di salute pari o superiori a 5 giorni (ricovero ospedaliero o cure domiciliari, in forma
continuativa o ricorrente) , visite specialistiche ospedaliere e day hospital (anche riferite ad un giorno);
b) motivi personali e/o di famiglia (provvedimenti dell’autorità giudiziaria, gravi patologie e lutti dei
componenti del nucleo familiare entro il II grado, rientro nel paese d’origine per motivi legali/personali,
trasferimento della famiglia, partecipazione a concorsi o esami);
c) uscite anticipate per attività sportiva, stage, corsi universitari, corsi presso le accademie, corsi presso i
conservatori debitamente richieste e certificate;
d) partecipazione ad attività deliberate dalla scuola;
e) sospensione delle attività didattiche su disposizione del Dirigente Scolastico per cause impreviste e/o
imprevedibili;
f ) mancata frequenza dovuta all’handicap degli alunni diversamente abili;
f ) mancata frequenza, debitamente documentata, dovuta ai mezzi di trasporto;
Tutte le motivazioni devono essere preventivamente, o comunque tempestivamente, documentate.
Al di fuori delle suddette deroghe qualsiasi altra assenza (sia essa ingiustificata o giustificata) effettuata
durante l’anno scolastico verrà conteggiata ai fini della esclusione o inclusione nello scrutinio finale.
32
CAPITOLO VI
INTERVENTI DI RECUPERO E SOSTEGNO
33
INTERVENTI DI RECUPERO E SOSTEGNO
D.M. del 22 maggio 2007,n°42-D.M.del/10/2007, n°80-O.M. del 5.11.2007, n°92
Le attività di recupero costituiscono parte ordinaria e permanente del piano dell’offerta formativa che la
scuola predispone annualmente. Esse sono programmate ed attuate dai consigli di classe sulla base di
criteri didattico - metodologici definiti dal collegio docenti in sede di deliberazione dei criteri di valutazione
del 1° quadrimestre e delle indicazioni organizzative approvate dal Consiglio di Istituto.
La scuola promuove e favorisce la partecipazione attiva degli studenti alle iniziative di recupero
programmate, dandone altresì periodicamente notizia alle famiglie. Le attività di recupero, realizzate per
gli studenti che riportano voti di insufficienza negli scrutini intermedi e per coloro per i quali i consigli di
classe deliberino di sospendere il giudizio di ammissione alla classe successiva negli scrutini finali, sono
finalizzate al tempestivo recupero delle carenze rilevate per tali studenti negli scrutini quadrimestrali .
Per gli studenti che, in sede di scrutinio intermedio, presentano insufficienze gravi in una o più discipline,
il consiglio di classe predispone interventi di recupero delle carenze rilevate. Sarà cura del consiglio di
classe procedere ad un’analisi attenta dei bisogni formativi di ciascuno studente e della natura delle
difficoltà rilevate nell’apprendimento delle varie discipline. Il consiglio di classe terrà conto anche della
possibilità degli studenti di raggiungere autonomamente gli obiettivi formativi stabiliti dai docenti.
L’organizzazione delle iniziative di recupero programmate dal consiglio di classe è portata a conoscenza
delle famiglie degli studenti interessati. Ove le medesime non intendano avvalersi di tali iniziative devono
darne alla scuola comunicazione formale. Sia che ci si avvalga o che non ci si avvalga delle iniziative di
recupero, gli studenti hanno l’obbligo di sottoporsi alle verifiche programmate dal consiglio di classe che
ne comunica l’esito alle famiglie.
Al termine di ciascun intervento di recupero realizzato nel corso dell’anno scolastico, i docenti delle
discipline interessate svolgono verifiche documentabili, volte ad accertare l’avvenuto superamento delle
carenze riscontrate.
Per gli studenti che, in sede di scrutinio finale, presentino in una o più discipline valutazioni insufficienti, il
consiglio di classe procede ad una valutazione della possibilità dell'alunno di raggiungere gli obiettivi
formativi e di contenuto propri delle discipline interessate entro il termine dell’anno scolastico, mediante
lo studio personale svolto autonomamente o attraverso la frequenza di appositi interventi di recupero. In
tale caso il consiglio di classe rinvia la formulazione del giudizio finale e provvede, sulla base degli
specifici bisogni formativi, a predisporre le attività di recupero. Si procede invece al giudizio finale nei
confronti degli studenti per i quali il consiglio di classe abbia espresso una valutazione positiva, anche a
seguito degli interventi di recupero seguiti, nonché nei confronti degli studenti che presentino
insufficienze tali da comportare un immediato giudizio di non promozione. In caso di sospensione del
giudizio finale, all’albo dell’istituto viene riportata solo l’ indicazione della “sospensione del giudizio”.
La scuola, subito dopo le operazioni di scrutinio finale, comunica alle famiglie, per iscritto, le decisioni
assunte dal consiglio di classe, indicando le specifiche carenze rilevate per ciascuno studente dai docenti
delle singole discipline e i voti proposti in sede di scrutinio nella disciplina o nelle discipline nelle quali lo
studente non abbia raggiunto la sufficienza. Contestualmente vengono comunicati gli interventi didattici
finalizzati al recupero dei debiti formativi, le modalità e i tempi delle relative verifiche che la scuola è
tenuta a portare a termine entro la fine dell’anno scolastico. Ove i genitori o coloro che ne esercitano la
relativa potestà non ritengano di avvalersi delle iniziative di recupero organizzate dalla scuola, debbono
comunicarlo alla scuola stessa, fermo restando l’obbligo per lo studente di sottoporsi alle verifiche finali .
Le iniziative di recupero, le relative verifiche e le valutazioni integrative finali hanno luogo entro la fine
dell’anno scolastico di riferimento e devono concludersi, improrogabilmente, entro la data di inizio delle
lezioni dell’anno scolastico successivo.
Nei confronti degli studenti per i quali sia stata espressa una valutazione positiva in sede di integrazione
dello scrutinio finale al termine del terz’ultimo e penultimo anno di corso, il consiglio di classe procede
altresì all’attribuzione del punteggio di credito scolastico nella misura prevista.
34
In ottemperanza alla normativa, con particolare riferimento:
 D.M. del 22 maggio 2007, n°42
 D.M. del 3 ottobre 2007, n°80
 O.M. del 5.11.2007, n°92
 D.P.R. 122/2009
Il Collegio Docenti e il Consiglio d’Istituto, nell’esercizio dell’autonomia e al fine di assicurare il diritto di
studio a tutti gli alunni, hanno deliberato lo svolgimento di interventi didattici ed educativi integrativi con
articolazioni anche diverse da quelle per classe e con l’eventuale collaborazione di soggetti esterni, in
considerazione degli obiettivi formativi da raggiungere e nei limiti delle disponibilità di bilancio, da
destinare agli allievi che accusino modesti rendimenti e/o insuccesso nell’apprendimento e/o evidenzino
lacune nella preparazione e/o incontrino difficoltà in una o più discipline e/o abbiano debiti formativi.
PROGRAMMAZIONE DELLE ATTIVITÀ
-Il Collegio Docenti
definisce i criteri didattico-metodologici degli interventi e delibera la
programmazione delle attività, definisce inoltre i criteri per la composizione dei gruppi di studenti
destinatari dei corsi e i criteri per l’assegnazione dei rispettivi docenti. Si impegna ad effettuare
periodiche verifiche sull’efficacia degli interventi stessi, così come previsto nel POF.
-I Consigli di Classe,su indicazione degli insegnanti disciplinari, mantengono la responsabilità didattica
nell’individuare la natura delle carenze degli alunni che necessitano di interventi di recupero, nel
programmare e deliberare le modalità delle attività di recupero, nell’ indicare gli obiettivi da raggiungere ,
nel certificare gli esiti delle valutazioni, nell’individuare le modalità di verifica del superamento del debito
scolastico sentite le proposte del collegio dei docenti.
- Il Consiglio di Istituto delibera le indicazioni di massima sull’organizzazione delle attività e apporta in
corso d’anno le eventuali variazioni richieste dal C.D., qualora se ne ravvisasse la necessità, tenendo
conto delle risorse umane e finanziarie a disposizione.
-Il Dirigente Scolastico, nel rispetto delle prerogative degli organi collegiali della scuola, è tenuto a
promuovere e sostenere gli adempimenti necessari per assicurare lo svolgimento delle attività
programmate.
- All’interno della programmazione delle attività didattico-educative dei consigli di classe, dei gruppi
di lavoro disciplinari e degli indirizzi vengono organizzati gli interventi che, di volta in volta, si ritengono
più adeguati al singolo caso.
- La scuola dell’autonomia ha il dovere di promuovere la flessibilità e l’erogazione di insegnamenti
personalizzati attraverso contratti formativi che esplicitino obiettivi, percorsi, criteri di valutazione e
verifiche.
35
CAPITOLO VII
PROFILO CULTURALE, EDUCATIVO E PROFESSIONALE DEI LICEI
36
PROFILO CULTURALE, EDUCATIVO E PROFESSIONALE DEI LICEI
“I percorsi liceali forniscono allo studente gli strumenti culturali e metodologici per una comprensione
approfondita della realtà, affinché egli si ponga, con atteggiamento razionale, creativo, progettuale e
critico, di fronte alle situazioni, ai fenomeni e ai problemi, ed acquisisca conoscenze, abilità e competenze
sia adeguate al proseguimento degli studi di ordine superiore, all’inserimento nella vita sociale e nel
mondo del lavoro, sia coerenti con le capacità e le scelte personali”.
Per raggiungere questi risultati occorre il concorso e la piena valorizzazione di tutti gli aspetti del lavoro
scolastico:
*lo studio delle discipline in una prospettiva sistematica, storica e critica;
*la pratica dei metodi di indagine propri dei diversi ambiti disciplinari;
*l’esercizio di lettura, analisi, traduzione di testi letterari, filosofici, storici, scientifici, saggistici e di
interpretazione di opere d’arte;
*l’uso costante del laboratorio per l’insegnamento delle discipline scientifiche;
*la pratica dell’argomentazione e del confronto;
*la cura di una modalità espositiva scritta ed orale corretta, pertinente, efficace e personale;
*l‘uso degli strumenti multimediali a supporto dello studio e della ricerca.
Si tratta di un elenco orientativo, volto a fissare alcuni punti fondamentali e imprescindibili che solo la
pratica didattica è in grado di integrare e sviluppare.
La progettazione delle istituzioni scolastiche, attraverso il confronto tra le componenti della comunità
educante, il territorio, le reti formali e informali, che trova il suo naturale sbocco nel Piano dell’offerta
formativa; la libertà dell’insegnante e la sua capacità di adottare metodologie adeguate alle classi e ai
singoli studenti sono decisive ai fini del successo formativo.
Il sistema dei licei consente allo studente di raggiungere risultati di apprendimento in parte comuni, in
parte specifici dei distinti percorsi. La cultura liceale consente di approfondire e sviluppare conoscenze e
abilità, maturare competenze e acquisire strumenti nelle aree metodologica; logico argomentativa;
linguistica e comunicativa; storico-umanistica; scientifica, matematica e tecnologica.
Risultati di apprendimento:
1. Area metodologica
* Aver acquisito un metodo di studio autonomo e flessibile, che consenta di condurre ricerche e
approfondimenti personali e di continuare in modo efficace i successivi studi superiori, naturale
prosecuzione dei percorsi liceali, e di potersi aggiornare lungo l’intero arco della propria vita.
* Essere consapevoli della diversità dei metodi utilizzati dai vari ambiti disciplinari ed essere in grado
valutare i criteri di affidabilità dei risultati in essi raggiunti.
* Saper compiere le necessarie interconnessioni tra i metodi e i contenuti delle singole discipline.
2. Area logico-argomentativa
* Saper sostenere una propria tesi e saper ascoltare e valutare criticamente le argomentazioni altrui.
* Acquisire l’abitudine a ragionare con rigore logico, ad identificare i problemi e a individuare possibili
soluzioni.
* Essere in grado di leggere e interpretare criticamente i contenuti delle diverse forme di
comunicazione.
3. Area linguistica e comunicativa
* Padroneggiare pienamente la lingua italiana e in particolare:
* Dominare la scrittura in tutti i suoi aspetti, da quelli elementari (ortografia e morfologia) a quelli più
avanzati (sintassi complessa, precisione e ricchezza del lessico, anche letterario e specialistico),
modulando tali competenze a seconda dei diversi contesti e scopi comunicativi;
* Saper leggere e comprendere testi complessi di diversa natura, cogliendo le implicazioni e le
sfumature di significato proprie di ciascuno di essi, in rapporto con la tipologia e il relativo contesto
storico e culturale;
* Curare l’esposizione orale e saperla adeguare ai diversi contesti.
* Aver acquisito, in una lingua straniera moderna, strutture, modalità e competenze comunicative
corrispondenti almeno al Livello B2 del Quadro Comune Europeo di Riferimento.
* Saper riconoscere i molteplici rapporti e stabilire raffronti tra la lingua italiana e altre lingue moderne
e antiche.
* Saper utilizzare le tecnologie dell’informazione e della comunicazione per studiare, fare ricerca,
comunicare.
37
4. Area storico-umanistica
* Conoscere i presupposti culturali e la natura delle istituzioni politiche, giuridiche, sociali ed
economiche, con riferimento particolare all’Italia e all’Europa, e comprendere i diritti e i doveri che
caratterizzano l’essere cittadini.
* Conoscere, con riferimento agli avvenimenti, ai contesti geografici e ai personaggi più importanti, la
storia d’Italia inserita nel contesto europeo e internazionale, dall’antichità sino ai giorni nostri.
* Utilizzare metodi (prospettiva spaziale, relazioni uomo-ambiente, sintesi regionale), concetti
(territorio, regione, localizzazione, scala, diffusione spaziale, mobilità, relazione, senso del luogo...) e
strumenti (carte geografiche, sistemi informativi geografici, immagini, dati statistici, fonti soggettive)
della geografia per la lettura dei processi storici e per l’analisi della società contemporanea.
* Conoscere gli aspetti fondamentali della cultura e della tradizione letteraria, artistica, filosofica,
religiosa italiana ed europea attraverso lo studio delle opere, degli autori e delle correnti di pensiero più
significativi e acquisire gli strumenti necessari per confrontarli con altre tradizioni e culture.
* Essere consapevoli del significato culturale del patrimonio archeologico, architettonico e artistico
italiano, della sua importanza come fondamentale risorsa economica, della necessità di preservarlo
attraverso gli strumenti della tutela e della conservazione.
* Collocare il pensiero scientifico, la storia delle sue scoperte e lo sviluppo delle invenzioni tecnologiche
nell’ambito più vasto della storia delle idee.
* Saper fruire delle espressioni creative delle arti e dei mezzi espressivi, compresi lo spettacolo, la
musica, le arti visive.
* Conoscere gli elementi essenziali e distintivi della cultura e della civiltà dei paesi di cui si studiano le
lingue.
5. Area scientifica, matematica e tecnologica
* Comprendere il linguaggio formale specifico della matematica, saper utilizzare le procedure tipiche
del pensiero matematico, conoscere i contenuti fondamentali delle teorie che sono alla base della
descrizione matematica della realtà.
* Possedere i contenuti fondamentali delle scienze fisiche e delle scienze naturali (chimica, biologia,
scienze della terra, astronomia), padroneggiandone le procedure e i metodi di indagine propri, anche per
potersi orientare nel campo delle scienze applicate.
* Essere in grado di utilizzare criticamente strumenti informatici e telematici nelle attività di studio e
di approfondimento; comprendere la valenza metodologica dell’informatica nella formalizzazione e
modellizzazione dei processi complessi e nell’individuazione di procedimenti risolutivi.
QUOTA DEL 20% RISERVATA ALL’AUTONOMIA
La scuola potrà utilizzare la quota del 20% dei curricoli, in coerenza con il profilo educativo, culturale e
professionale, sia per potenziare gli insegnamenti obbligatori per tutti gli studenti, con particolare
riferimento alle attività di laboratorio, sia per attivare ulteriori insegnamenti, finalizzati al raggiungimento
degli obiettivi previsti dal piano dell’offerta formativa.
Il D.M. 28/12/2005 e il D.M. n. 47 del 13/06/2006, definiscono le quote orario riservate alle istituzioni
scolastiche in coerenza con il profilo educativo, professionale e culturale dello studente in uscita dai
percorsi. Ogni anno scolastico, quindi, il Consiglio dei professori di ciascuna classe di tutti gli indirizzi del
può decidere come impegnare fino al 20% del monte-ore annuale del piano di studi scegliendo tra le
seguenti iniziative che possono essere realizzate anche a “classe aperta” e nell’orario del mattino:
a. azioni di recupero e sostegno nei confronti di studenti che presentano difficoltà nel processo di
apprendimento;
b. azioni di potenziamento e approfondimento nei confronti di studenti particolarmente interessati e
motivati;
c. azioni di orientamento formativo;
d. realizzazione di percorsi pluridisciplinari, di aree di progetto, di tirocini e stage.
38
LICEO DELLE SCIENZE UMANE
“Il percorso del liceo delle scienze umane è indirizzato allo studio delle teorie esplicative dei fenomeni
collegati alla costruzione dell’identità personale e delle relazioni umane e sociali. Guida lo studente ad
approfondire e a sviluppare le conoscenze e le abilità e a maturare le competenze necessarie per cogliere
la complessità e la specificità dei processi formativi. Assicura la padronanza dei linguaggi, delle
metodologie e delle tecniche di indagine nel campo delle scienze umane”.
Gli studenti, a conclusione del percorso di studio, oltre a raggiungere i risultati di apprendimento comuni,
dovranno:
*aver acquisito le conoscenze dei principali campi d’indagine delle scienze umane mediante gli
apporti specifici e interdisciplinari della cultura pedagogica, psicologica e socio-antropologica;
*aver raggiunto, attraverso la lettura e lo studio diretto di opere e di autori significativi del
passato e contemporanei, la conoscenza delle principali tipologie educative, relazionali e sociali proprie
della cultura occidentale e il ruolo da esse svolto nella costruzione della civiltà europea;
*saper identificare i modelli teorici e politici di convivenza, le loro ragioni storiche, filosofiche e
sociali, e i rapporti che ne scaturiscono sul piano etico-civile e pedagogico-educativo;
*saper confrontare teorie e strumenti necessari per comprendere la varietà della realtà sociale,
con particolare attenzione ai fenomeni educativi e ai processi formativi, ai luoghi e alle pratiche
dell’educazione formale e non formale, ai servizi alla persona, al mondo del lavoro, ai fenomeni
interculturali;
*possedere gli strumenti necessari per utilizzare, in maniera consapevole e critica, le principali
metodologie relazionali e comunicative, comprese quelle relative alla media education.
Oltre a garantire una completa formazione culturale, questo indirizzo si propone di aiutare gli studenti a
conoscere meglio se stessi, gli altri e le relazioni sociali, fornendo importanti strumenti per orientarsi nella
dimensione interiore della mente e delle emozioni e nel contesto sociale ed economico. Le discipline che
consentono di sviluppare queste fondamentali competenze sono appunto le Scienze Umane, che
caratterizzano questo Liceo.
Quali sono le scienze umane?
La psicologia, la sociologia, la pedagogia e le scienze dell’educazione.
Il Liceo delle scienze umane garantisce una formazione equilibrata e completa, permettendo l’iscrizione a
tutti i corsi di laurea. Oltre alle discipline d’indirizzo, infatti, propone tutte le materie fondamentali della
cultura umanistica (italiano, Storia, Geografia, Filosofia e Storia dell’arte), scientifica(Matematica, Fisica e
Scienze naturali, per facilitare l’accesso anche ai corsi universitari dell’area medico-sanitaria) e linguistica
(Latino e Lingue straniere)
Gli sbocchi universitari più diretti sono quindi: le facoltà umanistiche (lettere, storia, filosofia, ecc …),
quelle legate alle scienze umane ( psicologia, sociologia, scienze dell’educazione giurisprudenza, ecc …),
quelle dell’area medica e sanitaria ( medicina e chirurgia, scienze infermieristiche, logopedia, fisioterapia,
ecc …)
Oltre al liceo delle scienze umane, che focalizza la sua attenzione sulla mente sulle relazioni interpersonali
e sullo sviluppo dell’individuo è stata attivata anche l’opzione EC ONOMI C O -S OC IA LE che si
concentra, invece, sul sistema sociale nel suo complesso. Permette di studiare in modo più approfondito
la sociologia, l’economia e il diritto, offrendo al contempo alcuni elementi di antropologia e psicologia.
A questo aggiunge un rafforzamento della matematica negli ultimi tre anni e lo studio di una seconda
lingua straniera.
Gli sbocchi universitari più diretti sono quindi le facoltà legate alle scienze sociali (sociologia,
antropologia, giurisprudenza, servizi sociali, economia, ecc.) e quelle linguistiche.
39
PIANO DEGLI STUDI
del
LICEO DELLE SCIENZE UMANE
1° anno
1° biennio
2° anno
3° anno
2° biennio
4° anno
5° anno
Attività e insegnamenti obbligatori per tutti gli studenti – Orario settimanale
Lingua e letteratura italiana
4
4
4
4
4
Lingua e cultura latina
3
3
2
2
2
Storia e Geografia
3
3
Storia
2
2
2
Filosofia
3
3
3
Scienze umane *
4
4
5
5
5
Diritto ed Economia
2
2
Lingua e cultura straniera
3
3
3
3
3
Matematica **
3
3
2
2
2
Fisica
2
2
2
Scienze Naturali ***
2
2
2
2
2
Storia dell’arte
2
2
2
Scienze motorie e sportive
2
2
2
2
2
Religione cattolica o attività
1
1
1
1
1
alternative
Totale
27
27
30
30
30
ore
*
**
***
Antropologia, Pedagogia, Psicologia e Sociologia
con Informatica al primo biennio
Biologia, Chimica, Scienze della Terra
N.B. E’ previsto l’insegnamento, in lingua straniera, di una disciplina non linguistica (CLIL), compresa
nell’area delle attività e degli insegnamenti obbligatori per tutti gli studenti o nell’area degli
insegnamenti attivabili dalle istituzioni scolastiche nei limiti del contingente di organico ad esse
assegnato.
PIANO DEGLI STUDI
del
LICEO DELLE SCIENZE UMANE
(Opzione economico-sociale)
1° anno
1° biennio
2° anno
3° anno
2° biennio
4° anno
5° anno
Attività e insegnamenti obbligatori per tutti gli studenti – Orario settimanale
Lingua e letteratura italiana
4
4
4
4
4
Storia e Geografia
3
3
Storia
2
2
2
Filosofia
3
3
3
Scienze umane *
4
4
5
5
5
Diritto ed Economia politica
3
3
3
3
3
Lingua e cultura straniera 1
3
3
3
3
3
Lingua e cultura straniera 2
3
3
3
3
3
Matematica **
3
3
3
3
3
Fisica
2
2
2
Scienze Naturali ***
2
2
Storia dell’arte
2
2
2
Scienze motorie e sportive
2
2
2
2
2
Religione cattolica o attività
1
1
1
1
1
alternative
Totale
27
27
30
30
30
ore
*
**
***
Antropologia, Pedagogia, Psicologia e Sociologia
con Informatica al primo biennio
Biologia, Chimica, Scienze della Terra
N.B. E’ previsto l’insegnamento, in lingua straniera, di una disciplina non linguistica (CLIL), compresa
nell’area delle attività e degli insegnamenti obbligatori per tutti gli studenti o nell’area degli
insegnamenti attivabili dalle istituzioni scolastiche nei limiti del contingente di organico ad esse
assegnato.
40
LICEO ARTISTICO
INDIRIZZO: ARTI FIGURATIVE
D UR AT A : 5 ANNI
T I T OLO RI LAS CI AT O:
D I P LOM A D I I S TR U ZI ONE S EC OND AR IA SU P E RI ORE AD I NDI R I ZZO A RT I ST IC O
COSA SI STUDIA
Gli studenti, a conclusione del percorso di studio, dovranno:• aver approfondito la conoscenza degli
elementi costitutivi della forma grafica, pittorica e/o scultorea nei suoi aspetti espressivi e comunicativi e
acquisito la consapevolezza dei relativi fondamenti storici e concettuali; conoscere e saper applicare i
principi della percezione visiva;• saper individuare le interazioni delle forme pittoriche e/o scultoree con il
contesto architettonico, urbano e paesaggistico;• conoscere e applicare i processi progettuali e operativi e
utilizzare in modo appropriato le diverse tecniche della figurazione bidimensionale e/o tridimensionale,
anche in funzione della necessaria contaminazione tra le tradizionali specificazioni disciplinari (comprese
le nuove tecnologie);• conoscere le principali linee di sviluppo tecniche e concettuali dell’arte moderna e
contemporanea e le intersezioni con le altre forme di espressione e comunicazione artistica;• conoscere e
saper applicare i principi della percezione visiva e della composizione della forma grafica, pittorica e
scultorea.
INDIRIZZO:
AUDIOVISIVO E MULTIMEDIALE
-IMMAGINE FOTOGRAFICA, FILMICA E TELEVISIVA-
D UR AT A : 5 ANNI
T I T OLO RI LAS CI A T O:
D I P LOM A D I I S TR U ZI ONE S EC OND AR IA SU P E RI ORE AD I NDI R I ZZO A RT I ST IC O
cosa si studia
Gli studenti, a conclusione del percorso di studio, dovranno:• avere approfondito la conoscenza degli
elementi costitutivi dei linguaggi audiovisivi e multimediali negli aspetti espressivi e comunicativi, avere
consapevolezza dei fondamenti storici e concettuali;• conoscere le principali linee di sviluppo tecniche e
concettuali delle opere audiovisive contemporanee e le intersezioni con le altre forme di espressione e
comunicazione artistica;• conoscere e applicare le tecniche adeguate nei processi operativi, avere
capacità procedurali in funzione della contaminazione tra le tradizionali specificazioni disciplinari;•
conoscere e saper applicare i principi della percezione visiva e della composizione dell’immagine.
INDIRIZZO DESIGN
-MODA E COSTUME D UR AT A : 5 ANNI
T I T OLO RI LAS CI AT O:
D I P LOM A D I I S TR U ZI ONE S EC OND AR IA SU P E RI ORE AD I NDI R I ZZO A RT I ST IC O
COSA SI STUDIA
Gli studenti, a conclusione del percorso di studio, dovranno:• conoscere gli elementi costitutivi dei codici
dei linguaggi grafici, progettuali e della forma;• avere consapevolezza delle radici storiche, delle linee di
sviluppo e delle diverse strategie espressive proprie dei vari ambiti del design e delle arti applicate
tradizionali;• saper individuare le corrette procedure di approccio nel rapporto progetto - funzionalità
contesto,nelle diverse finalità relative a beni, servizi e produzione;• saper identificare e usare tecniche e
tecnologie adeguate alla definizione del progetto grafico, del prototipo e del modello tridimensionale;•
conoscere il patrimonio culturale e tecnico delle arti applicate;• conoscere e saper applicare i principi
della percezione visiva e della composizione della forma.
** Biologia, Chimica, Scienze della Terra.
*** Chimica dei materiali.
**** Il laboratorio ha prevalentemente una funzione orientativa verso gli indirizzi attivi dal terzo anno e
consiste nella pratica delle tecniche operative specifiche, svolte con criterio modulare quadrimestrale
o annuale nell’arco del biennio, fra cui le tecniche audiovisive e multimediali.
41
QUADRI ORARIO
(Testo approvato dal Consiglio dei Ministri il 04 febbraio 2010)
BIENNIO (uguale per tutti)
Attività e insegnamenti obbligatori per tutti gli studenti – Orario settimanale
Materie di base
1° anno
2° anno
Lingua e letteratura italiana
4
4
Lingua e cultura straniera (Inglese)
3
3
Storia e geografia
3
3
Matematica e informatica
3
3
Scienze naturali*
2
2
Storia dell'arte
3
3
Scienze motorie e sportive
2
2
Religione cattolica o Attività alternative
1
1
totale materie di base
21
21
Materie di indirizzo
Discipline grafiche e pittoriche
4
4
Discipline geometriche
3
3
Discipline plastiche e scultoree
3
3
Laboratorio artistico**
3
3
totale materie di indirizzo
13
13
TOTALE (monte ore settimanale)
34
34
(*) – Biologia e Scienze della Terra
(**) – Il laboratorio ha prevalentemente una funzione orientativa verso gli indirizzi attivi dal terzo anno e
consiste nella pratica delle tecniche operative specifiche, svolte con criterio modulare quadrimestrale o
annuale nell'arco del biennio, fra cui le tecniche audiovisive e multimediali.
(***) – Chimica negli indirizzi: ARTI FIGURATIVE, ARCHITETTURA E AMBIENTE, DESIGN, SCENOGRAFIA;
a scelta tra Biologia, Chimica e Scienze della Terra negli indirizzi: AUDIOVISIVO E MULTIMEDIALE,
GRAFICA.
N.B. È previsto l'insegnamento, in lingua straniera, di una disciplina non linguistica (CLIL)
compresa nell'area delle attività e degli insegnamenti obbligatori per tutti gli studenti o
nell'area degli insegnamenti attivabili dalle istituzioni scolastiche nei limiti del contingente di
organico ad esse annualmente assegnato.
TRIENNIO (suddiviso in 5 indirizzi)
Materie di base
Lingua e letteratura italiana
Lingua e cultura straniera (Inglese)
Storia
Filosofia
Matematica
Fisica
Scienze naturali o Chimica***
Storia dell'arte
Scienze motorie e sportive
Religione cattolica o Attività alternative
Totale materie di base
INDIRIZZI e materie di indirizzo
1. ARTI FIGURATIVE
Laboratorio della figurazione
Discipline pittoriche e/o Discipline plast.
2. DESIGN - Moda e costume
Laboratorio della progettazione
Discipline progettuali, Design
4. AUDIOVISIVO E MULTIMEDIALE
Laboratorio audiovisivo e multimediale
Discipline audiovisive e multimediali
TOTALE (monte ore settimanale)

3°anno
4
3
2
2
2
2
2
3
2
4°anno
4
3
2
2
2
2
2
3
2
5°anno
4
3
2
2
2
2
3
2
1
23
1
23
1
21
6
6
6
6
8
6
6
6
6
6
8
6
6
6
35
6
6
35
8
6
35
per il triennio di arti figurative le ore di laboratorio e progettuali sono equamente
suddivise tra le discipline di indirizzo (discipline pittoriche e discipline plastiche).
42
LICEO LINGUISTICO
Descrizione del corso:
Il Liceo Linguistico è stato attivato nel nostro Istituto nell'anno scolastico 1996/1997 e dal 2010/2011
segue il piano di studi della riforma.
E’ un indirizzo che privilegia un approccio di vasto respiro culturale attraverso il quale si sviluppa
l'apprendimento comunicativo e letterario di tre lingue straniere anche con la co-presenza di
un'insegnante di madrelingua per un'ora settimanale. La didattica si avvale di laboratori linguistici e
lavagne interattive e di esperienze formative quali soggiorni-studio all'estero e scambi con altre scuole
europee. Possibilità di frequenza di corsi extracurricolari, per migliorare i livelli di conoscenza e
competenza comunicativa dei giovani.
Gli studenti, a conclusione del percorso di studio, acquisiranno
 le strutture, le modalità e le competenze comunicative nelle prime due lingue, corrispondenti
al Livello B2 del Quadro Comune Europeo di Riferimento;
 le strutture, le modalità e le competenze comunicative in una terza lingua, corrispondenti
almeno al Livello B1del Quadro Comune Europeo di Riferimento;
 l’abilità di saper comunicare nelle tre lingue moderne in vari contesti sociali e in situazioni
professionali, utilizzando diverse forme testuali.
Il Liceo Linguistico offre una formazione moderna e completa, in cui non mancano Latino, Filosofia, Storia
dell’arte e le discipline scientifiche allo scopo di fornire conoscenze organiche e coerenti nei diversi ambiti
(umanistici, scientifici, artistici).
Esperienze didattiche:
P.O.N.: progetti di lingua per migliorare i livelli linguistici degli alunni e orientarli al mondo del lavoro e a
quello degli studi universitari.
L’indirizzo linguistico consente di ottenere la certificazione esterna, al termine di un esame sulla
competenza comunicativa nelle lingue straniere, rilasciata da Enti accreditati a livello internazionale e
che rappresenta un valore aggiunto rispetto al giudizio e ai voti dati dai docenti interni alla scuola, e
come tale è valida come credito formativo, anche ai fini del punteggio per l’esame di stato.
DIPLOMA TRINITY COLLEGE LONDON (Ente Certificatore Britannico) per certificazioni di lingua
inglese per studenti. fondato nel 1870 e patrocinato da Sua Altezza Reale il Duca di Kent; opera in oltre
60 paesi al mondo e, oltre a certificazioni di lingua inglese per studenti, rilascia qualifiche iniziali e
avanzate anche per docenti. http://www.trinitycollege.it
DIPLOMA DI SPAGNOLO D.I.E.. http://www.fidescu.org/it/pgRec.htm
Il DIE - Diploma Internacional de Español- è un diploma che attesta la conoscenza della lingua spagnola
suddiviso in 10 livelli di competenza linguistica dal livello base all'avanzato. È riconosciuto a livello
internazionale e viene rilasciato dalla Fidescu e dalla Universidad Pontificia di Salamanca. L'esame DIE
viene realizzato sia in Spagna che in altri paesi. In Italia il nostro Istituto è sede d'esame.
PROGETTO COMENIUS
Il programma Comenius incoraggia l’apprendimento delle lingue straniere moderne e aiuta i giovani ad
acquisire le competenze di base necessarie per la vita e ai fini dello sviluppo personale, dell'occupazione
e della cittadinanza europea attiva attraverso gli scambi di alunni e personale della scuola.
Da oltre un decennio il nostro Istituto partecipa, nell’ambito del Comenius, alle attività sostenute dall’
Unione Europea con scambi interculturali con i Paesi dell’Unione stessa
Possibili percorsi formativi:
Al termine degli studi gli allievi potranno accedere non solo a corsi di laurea in facoltà linguisticoumanistiche, ma a tutti i corsi universitari. Potranno, inoltre, inserirsi in vari ambiti lavorativi perché
le lingue straniere sono anche un veicolo di specializzazione in campo professionale. Come sbocchi
professionali specifici, possono essere individuati il turismo, le pubbliche relazioni, l’interpretariato,
l’editoria, il terziario in genere.
43
PIANO DEGLI STUDI
del
LICEO LINGUISTICO
1° biennio
1° anno
2° anno
2° biennio
3° anno
4° anno
5° anno
Attività e insegnamenti obbligatori per tutti gli studenti – Orario settimanale
Lingua e letteratura italiana
4
4
4
4
4
Lingua latina
2
2
Lingua e cultura straniera 1*
4
4
3
3
3
Lingua e cultura straniera 2*
3
3
4
4
4
Lingua e cultura straniera 3*
3
3
4
4
4
Storia e geografia
3
3
Storia
2
2
2
Filosofia
2
2
2
Matematica **
3
3
2
2
2
Fisica
2
2
2
Scienze Naturali ***
2
2
2
2
2
Storia dell’arte
2
2
2
Scienze motorie e sportive
2
2
2
2
2
Religione cattolica o attività
1
1
1
1
1
alternative
Totale
27
27
30
30
30
ore
*
sono comprese 33 ore annuali (1 ora settimanale) di conversazione col docente di madrelingua
** con Informatica al primo biennio
*** Biologia, Chimica, Scienze della Terra
N.B. Dal primo anno del secondo biennio è previsto l’insegnamento in lingua straniera di una disciplina
non linguistica (CLIL), compresa nell’area delle attività e degli insegnamenti obbligatori per tutti gli
studenti o nell’area degli insegnamenti attivabili dalle istituzioni scolastiche nei limiti del contingente di
organico ad esse assegnato, tenuto conto delle richieste degli studenti e delle loro famiglie. Dal secondo
anno del secondo biennio è previsto inoltre l’insegnamento, in una diversa lingua straniera, di una
disciplina non linguistica (CLIL), compresa nell’area delle attività e degli insegnamenti obbligatori per tutti
gli studenti o nell’area degli insegnamenti attivabili dalle istituzioni scolastiche nei limiti del contingente di
organico ad esse assegnato, tenuto conto delle richieste degli studenti e delle loro famiglie.
44
CAPITOLO VIII
LA FORMAZIONE
45
FORMAZIONE E AGGIORNAMENTO
La complessità del sistema scuola, così come oggi si configura in regime di autonomia, richiede ai
docenti una sempre più qualificata professionalità. Essa può essere conseguita solo attraverso una
più densa e consapevole attività di formazione/aggiornamento in rapporto agli obiettivi che la scuola
intende perseguire e mediante attività di ricerca e sperimentazione che aprono il docente al
confronto con se stesso e con altri anche attraverso azioni in rete con realtà scolastiche diverse al
fine di attuare forme di intervento didattico sempre più efficaci.
La formazione e l’ aggiornamento sono fondamentali e indispensabili sia per il personale doce nte sia
per il personale A.T.A. per dare risposte chiare e tangibili alle richieste dell’utenza e di tutto il
contesto territoriale. La formazione di tutto il personale rappresenta una molla strategica nel
processo insegnamento / apprendimento e nell’attività gestionale e amministrativa.
Pertanto il Collegio dei docenti individuerà, nel corso dell’anno scolastico, un piano di formazione/
aggiornamento e/o autoaggiornamento in base alle esigenze formative.
Obbligatoria l’informazione su rischi e sicurezza dei lavoratori, degli allievi e degli utenti della scuola.
Obiettivi formativi
Per la formulazione degli obiettivi formativi si individuano le seguenti aree tematiche:

Aree disciplinari

Area dell’autonomia e del nuovo obbligo scolastico

Area delle nuove tecnologie

Area psico-pedagogica in relazione soprattutto al disagio giovanile

Area delle tematiche europee

Area della sicurezza

Area della valutazione
Le attività di formazione/aggiornamento saranno scelte seguendo un principio ben preciso, ovvero quello
di potenziare e migliorare l’offerta formativa dell’ISISS; per questo motivo all’interno della scuola saranno
sviluppate soprattutto attività dedicate a questo scopo; i docenti potranno comunque partecipare ad
attività proposte da enti esterni alla scuola per approfondire tematiche specifiche (art. 62, comma 5, del
ccnl del 24.07.2003).
Formazione aggiornamento a.s. 2013/2014
Per quanto riguarda il piano di formazione /aggiornamento del corrente anno scolastico il Collegio docenti
in data 12.09.2013 ha preso atto dell'approvazione dei moduli del progetto PON D-1-FSE-2013-449:
- Lim in classe;
- L'Informatica per i docenti.
deliberandone (n° 67/2013) l'inserimento nel Piano dell'Offerta Formativa.
46
CAPITOLO IX
SCELTE ORGANIZZATIVO-GESTIONALI
47
SCELTE ORGANIZZATIVO-GESTIONALI
L’assetto organizzativo complessivo è funzionale alla progettazione e alla gestione del P.O.F. ed ha come
principi ispiratori la collegialità, la responsabilità e la valorizzazione della professionalità.


CRITERI DI CARATTERE DIDATTICO
centralità dell’autonomia didattica e di ricerca, impegnata nel ripensamento delle discipline alla
luce della loro valenza formativa e orientativa (Regolamento autonomia, artt. 5 e 13);
attuazione dell’autonomia in direzione di un organico piano dell’offerta formativa, che superi la
logica del singolo progetto e si muova verso una riorganizzazione del curricolo nei suoi aspetti
essenziali (obiettivi formativi, competenze degli allievi, analisi dei saperi disciplinari, flessibilità
didattica e organizzativa) (DM 179/99, art. 1 e 1bis);
 scelta della scansione quadrimestrale;
 flessibilità del calendario scolastico.
CRITERI PER LA FORMAZIONE DELLE CLASSI
Criteri generali per la formazione di tutte le classi:
1. E’ esclusa la possibilità che uno studente frequenti la classe in cui insegni un docente suo parente
di primo, secondo o terzo grado, ad eccezione dei casi di non applicabilità.
2. Gli studenti che hanno fratelli che frequentano il nostro istituto, per permettere l’uso degli stessi
libri di testo, previa verifica della continuità d’uso degli stessi, possono richiedere di frequentare
la stessa sezione.
3. I nuovi iscritti provenienti da altri istituti per cambio scuola saranno inseriti nelle classi meno
numerose.
4. L’inserimento di studenti di origine straniera seguirà le indicazioni del protocollo d’istituto per
l’accoglienza degli alunni di origine straniera.
5. I genitori potranno chiedere lo spostamento del figlio da una classe all’altra solo:
a) su richiesta scritta e seriamente motivata al Dirigente scolastico che deciderà in merito;
b) sottoponendo al Dirigente Scolastico uno scambio condiviso fra studenti, salvo parere
contrario del Consiglio di classe.
Formazione classi Prime:
1.
Distribuzione, fra le classi, degli alunni provenienti dalle scuole medie sulla base dei risultati
conseguiti nell'esame di stato( licenza media), in modo da costituire classi fra loro omogenee
sotto l'aspetto della preparazione di partenza (equa distribuzione degli alunni in base alla
valutazione dell’esame di stato).
2.
Distribuzione equilibrata degli alunni fra le diverse classi, anche per quanto riguarda il sesso.
3.
Distribuzione degli alunni pendolari in parti uguali tra le classi, con raggruppamento nella
stessa classe di quelli provenienti dalla stessa sede fino ad un massimo, di norma, di 5 alunni.
4.
Gli alunni ripetenti d’Istituto saranno inseriti nella stessa sezione di provenienza; essi hanno
la possibilità di cambiare sezione, con richiesta scritta e motivata al Dirigente scolastico che
deciderà in merito, con l’avvertenza di ripartire in modo equilibrato i vari ripetenti nelle varie
sezioni.
5.
Compatibilmente con i criteri sopra indicati, sono prese in considerazione le preferenze dei
genitori dei nuovi iscritti; nell’impossibilità di soddisfare le richieste si procederà per sorteggio.
6.
Numericamente la differenza fra una classe e un’altra non deve essere superiore a tre unità.
Faranno eccezione le classi dove saranno inseriti alunni diversamente abili.
Formazione Classi successive:
1.
Nel passaggio da una classe a quella successiva, l’alunno è iscritto allo stesso indirizzo e alla
stessa sezione.
2.
Gli alunni ripetenti sono iscritti, di norma, alla classe dello stesso indirizzo e della stessa
sezione di provenienza. Essi hanno la possibilità di cambiare sezione, con richiesta scritta e
motivata al Dirigente scolastico che deciderà in merito, con l’avvertenza di ripartire in modo
equilibrato i vari ripetenti nelle varie sezioni.
3.
Qualora, nel passaggio alla classe successiva, venga meno una classe per accorpamento, è
soppressa la classe meno numerosa dell’indirizzo.
4.
Sono accolte, nel limite del possibile, le richieste di studenti delle classi smembrate per la
scelta della sezione, garantendo comunque prioritariamente una ripartizione equilibrata; nella
impossibilità di soddisfare le richieste si procederà per sorteggio.
Eventuali deroghe ai punti precedenti sono ammessi solo in casi particolari. Questi casi si demandano
al Dirigente Scolastico che a norma di legge è il responsabile della formazione delle classi.
48
CRITERI PER L’ASSEGNAZIONE DEI DOCENTI ALLE CLASSI
Premesso che è il Dirigente Scolastico ad assegnare i docenti alle classi, “avendo cura di garantire le
condizioni per la continuità didattica, nonché la migliore utilizzazione delle competenze e delle esperienze
professionali, assicurando, ove possibile, una opportuna rotazione nel tempo.” (Art 396 TU 297/94), il
Consiglio di Istituto formula i seguenti criteri generali:
Preliminarmente all’assegnazione dei docenti alle classi il Dirigente verificherà che non sussistano legami
di parentela sino al terzo grado (figli e nipoti) tra i docenti e tra i docenti e gli alunni della classe affidata,
fatto salvo per i casi di oggettiva impossibilità.
1. Continuità didattico – educativa (compatibilmente con la strutturazione delle cattedre così come
disposte dall’USP di Caserta) : nell’assegnare i docenti alle classi, il Dirigente Scolastico terrà conto di
tutto quanto consente di coniugare la continuità didattica con la necessità di formare una “equipe”
didattica armoniosa ed equilibrata per affinità culturali, metodologiche e pedagogiche fra i docenti. In
particolare il Dirigente Scolastico ha il compito di rispondere alle aspettative dei genitori e degli
studenti delle classi iniziali del corso di studi evitando che siano posti in essere casi di palese
incompatibilità tra docente e studenti.
2. Equa distribuzione dei docenti di ruolo e a tempo determinato sulle diverse classi.
3. Mobilità a fronte di una contestuale organizzazione dei curricoli in un’ottica interdisciplinare.
4. Assegnazione, possibilmente, di non più di una classe quinta a docente.
5. Specifiche situazioni delle classi.
E’ possibile il passaggio su cattedre completamente libere su specifiche richieste degli interessati; in caso
di più richieste rispetto alle disponibilità si prenderà in considerazione:
1. La posizione occupata nella graduatoria di Istituto.
2. A parità di posizione nella graduatoria di Istituto si terrà conto dell’anzianità nella classe di concorso.
3. A parità di cui ai punti A e B si terrà conto dell’anzianità di servizio nell’Istituto senza prendere in
considerazione il punteggio previsto per esigenze di famiglia.
Il Dirigente Scolastico, quale responsabile per legge dell’assegnazione dei Docenti alle classi, opererà nel
rispetto della normativa generale e di settore distribuendo equamente le competenze professionali nella
scuola per una migliore offerta formativa. Pertanto il Dirigente Scolastico avrà cura di individuare
all’interno dell’organico di fatto quei docenti la cui esperienza, le cui attitudini, la cui professionalità siano
garanzia della migliore risposta possibile alla domanda formativa degli studenti. Nel caso in cui il
Dirigente dovesse discostarsi dai predetti criteri ne darà adeguata motivazione agli interessati.
In tale ottica è assolutamente prioritario l’interesse pedagogico-didattico degli studenti rispetto a
qualsiasi esigenza o aspirazione dei singoli docenti.
CRITERI PER LA FORMULAZIONE DELL'ORARIO
Considerati gli orari di apertura e chiusura dell’istituto, di inizio e di fine delle lezioni, della durata dell’ora
di lezione e di vincoli strutturali e didattici propri dei diversi indirizzi di studio, l’orario terrà conto dei
criteri di seguito elencati:
1. Vincoli strutturali: insegnanti in servizio su più scuole o più corsi interni.
2. Equa distribuzione giornaliera delle ore di insegnamento, di norma non oltre le quattro.
3. Scelta di un giorno libero per cattedre a 18 ore; nel caso di impossibilità a soddisfare tutte le
richieste si terrà conto innanzitutto delle esigenze familiari documentate; successivamente si
procederà per rotazione o sorteggio.
4. Non più di due ore di spacco per ogni docente con esclusione degli spacchi tecnici per gli
spostamenti nella stessa giornata tra una scuola e l’altra.
5. Vincoli didattici costituiti da scelte metodologiche legate più propriamente all’attività didattica:
6. Blocco settimanale di 2h consecutive per i docenti di arte e immagine, matematica, italiano.
7. Assegnazione delle ore di lingua francese, spagnolo e inglese in ore non consecutive, quando
possibile.
8. Assegnazione delle ore di lingua francese, spagnolo e inglese in giorni non consecutivi, quando
possibile.
9. Disposizione delle ore di lingua straniera in modo tale da consentire il pieno utilizzo del
laboratorio di lingue, quando possibile.
10. Utilizzazione delle aule speciali e della palestra da parte di tutte le classi.
11. Distribuzione delle discipline per ogni classe nella giornata tenendo conto del tasso di faticabilita'
e dei tempi di attenzione degli alunni.
12. Distribuzione delle ore curricolari delle discipline nei giorni della settimana evitando la
concentrazione.
49
1.
2.
3.
4.
CRITERI DI CARATTERE FUNZIONALE
Figure di staff: collaboratori del Dirigente Scolastico e funzioni-strumentali
Docenti referenti di commissioni e di specifiche attività
Coordinatori di classe
Referenti di aree disciplinari e di laboratorio.
CRITERI PER LA SOSTITUZIONE DEI DOCENTI ASSENTI PER BREVI PERIODI
La sostituzione dei colleghi assenti sarà effettuata secondo i seguenti criteri:
a) docenti della classe;
b) docenti della stessa disciplina del collega assente;
c) docenti dello stesso ambito disciplinare del collega assente;
d) altri docenti
Con le seguenti modalità in ordine di priorità:

docenti a disposizione per completamento ;

docenti che devono recuperare ore di permesso breve;

docenti a disposizione per assenze delle loro classi per motivi vari;

docenti di sostegno di classe (classe di appartenenza),

docenti di sostegno i cui alunni sono assenti;

docenti che hanno dato disponibilità per sostituzioni a pagamento (vedi sopra a-b-c-d-)

richiesta individuale ai docenti in caso di mancata disponibilità di altri per ore di sostituzione a
pagamento.
Qualora non si possa procedere alla sostituzione di docenti assenti con altri docenti , si privilegerà la
posticipazione dell’ingresso/anticipazione dell’uscita degli studenti o modifiche temporanee dell’orario,
acquisito anche per via breve il consenso dei docenti interessati.
La comunicazione delle sostituzioni è effettuata il giorno precedente per le assenze di cui si è a
conoscenza; nella stessa mattinata per quelle pervenute entro le ore 8,05.
I docenti a disposizione per completamento orario o per assenze delle loro classi, durante il loro orario di
servizio devono essere reperibili in sala docenti e , in particolare, all’inizio e alla fine del servizio,
dovranno prendere visione, in sala docenti, di eventuali incarichi di supplenza predisposte dall’Ufficio di
presidenza.
Per supplenze giornaliere improvvise la comunicazione verrà consegnata dai collaboratori scolastici.
I docenti in attività di sostituzione momentanea, potranno utilizzare efficacemente il tempo a disposizione
nelle seguenti attività:
1. approfondimento argomenti curricolari di propria specifica competenza disciplinare eventualmente
richiesti dagli studenti;
2. assistenza allo studio individuale;
3. lettura e commento di articoli di quotidiano;
4. visione e commento di filmati (verificata la fattibilità).
Il docente potrà segnalare al coordinatore di classe i nominativi degli studenti particolarmente distintisi
per la partecipazione al dialogo educativo o, viceversa, segnalare comportamenti di scarso impegno.
50
CAPITOLO X
PROCESSI DECISIONALI- COMPONENTI COINVOLTE
51
PROCESSI DECISIONALI-GESTIONALI-ORGANIZZATIVI
COMPONENTI COINVOLTE
Tutto il personale scolastico concorre alla realizzazione del Piano dell’Offerta Formativa, secondo i criteri
di flessibilità correlati alle innovazioni organizzative.
DIRIGENTE SCOLASTICO – Prof. Gaetano MARCHESIELLO
Il Dirigente Scolastico assicura la gestione unitaria dell’istituzione, ne ha la legale rappresentanza, è
responsabile della gestione delle risorse finanziarie e strumentali e dei risultati del servizio. Nel rispetto
delle competenze degli organi collegiali scolastici, spettano al dirigente scolastico autonomi poteri di
direzione, di coordinamento e di valorizzazione delle risorse umane. In particolare il dirigente scolastico
organizza l’attività scolastica secondo criteri di efficienza e di efficacia formative ed è titolare delle
relazioni sindacali.
DOCENTI COLLABORATORI DEL DIRIGENTE SCOLASTICO
Il D. S. si avvale della collaborazione di docenti da lui individuati in un rapporto fiduciario, attribuendo
loro compiti organizzativi e gestionali (art. 19 CCNL e D. L. 29/1993).
Collaboratore vicario – Prof. Antonio DI SILVESTRO
Secondo collaboratore - Prof. Mario PODANO
DIRETTORE DEI SERVIZI GENERALI ED AMMINISTRATIVI F.F. - Dott.ssa Patrizia MORENA
Tra gli altri compiti specifici, organizza i servizi amministrativi dell’unità scolastica o educativa ed è
responsabile del funzionamento degli stessi. Sovrintende, nell’ambito delle direttive di massima impartite
e degli obiettivi assegnati, ai servizi amministrativi e ai servizi generali dell’istituzione scolastica ed
educativa e coordina il relativo personale.
CONSIGLIO DI ISTITUTO
Composto dal Dirigente Scolastico e da rappresentanze delle componenti Docenti, Genitori, Alunni ed
A.T.A., fatte salve le competenze del Collegio dei Docenti e dei consigli di classe, ha potere deliberante,
su proposta della giunta, per quanto concerne l’organizzazione e la programmazione della vita e
dell’attività della scuola; elegge la Giunta Esecutiva presieduta dal Dirigente Scolastico.
COLLEGIO DEI DOCENTI
E’ composto dal personale docente di ruolo e non di ruolo in servizio nel circolo o nell’istituto ed è
presieduto dal Dirigente Scolastico. Tra le funzioni, ha potere deliberante in materia di funzionamento
didattico del circolo o dell’istituto. In particolare cura la programmazione dell’azione educativa anche al
fine di adeguare, nell’ambito degli ordinamenti della scuola stabiliti dallo stato, i programmi
d’insegnamento alle specifiche esigenze ambientali e di favorire il coordinamento interdisciplinare. Esso
esercita tale potere nel rispetto della libertà di insegnamento garantita a ciascun docente.
CONSIGLI DI CLASSE
Sono composti dal Dirigente Scolastico, dai docenti di classe, da due rappresentanti eletti tra i genitori
degli alunni della classe stessa, due studenti eletti tra gli alunni della classe e dal personale che partecipa
a progetti ed attività programmate. Tra le altre funzioni, programmano e valutano il percorso educativo e
didattico, agevolano ed estendono i rapporti reciproci tra docenti, genitori, alunni e altre componenti
territoriali per la realizzazione del Piano dell’Offerta Formativa e formulano al Collegio dei Docenti
proposte in ordine all’azione educativa e didattica e ad iniziative di sperimentazione.
52
CONSIGLIO D'ISTITUTO
PRESIDENTE - DEL MONACO AGOSTINO
VICE PRESIDENTE - DE LUCIA CATERINA
DIRIGENTE SCOLASTICO:
MARCHESIELLO GAETANO
COMPONENTE DOCENTE:
ALBINI ARMANDO
DI CERBO CONCETTA
DI SILVESTRO ANTONIO
ESPOSITO MARIA GIOVANNA
SALERNO ANNA
SCHIAVONE ANGELO
SERVODIO CIRO CARMINE
SOLLITTO VINCENZO
COMPONENTE A. T. A.:
INVERNO MICHELE
VINCIGUERRA MICHELE
COMPONENTE GENITORI:
DE LUCIA CATERINA
DEL MONACO AGOSTINO
ESORDIO DOMENICO
PISCITELLI GIOVANNI LEONE
COMPONENTE ALUNNI:
GOGLIA GIADA
MINERVINO FORTUNA
PIRONE DAVIDE
SAGNELLI ROSALIA
GIUNTA ESECUTIVA
Dirigente Scolastico
Prof. GAETANO MARCHESIELLO
D. S. G. A.
Dott.ssa PATRIZIA MORENA
Componente Docenti
Prof. ARMANDO ALBINI
Componente Genitori
Sig. AGOSTINO DEL MONACO
Componente A.T.A
Sig. MICHELE INVERNO
Componente Alunni
Sig.na GIADA GOGLIA
53
CAPITOLO XI
ATTIVITA’ E PRESTAZIONI PERSONALE DOCENTE
54
ATTIVITA’ E PRESTAZIONI CORRELATE AL POF PERSONALE DOCENTE
N°
CLASSE
COORDINATORE
SEGRETARIO
14
15
16
17
18
19
20
21
22
23
1AL
2Al
3Al
4AL
5AL
1BL
2BL
3BL
4BL
5BL
Salerno Anna
D’Addio Vincenza
Di Nuzzo Sofia
Lampitelli Maria Teresa
Piscitelli Carmela
Gagliardi Alessandra
Raimondo Giuseppina
Esposito Maria Paola
Di Silvestro Antonio
De Fazi Sandro
Lunato Rosa (provvisorio)
Lunato Rosa
Santo Giuseppina
Mercorio Caterina
Capezzuto Angela
Di Vico Giovanni
Mosca Anna Maria
Goudier Rim
Di Cerbo Concetta
Flores Silva Norma Irene
24
25
26
27
28
29
30
31
32
33
1Aart
2Aart
3Aart
4Aart
5Aart
1Bart
2Bart
4Bart
5Bart
1Car
Pannone Rita Maria
Amoroso Giuseppina
Pistilli Francesco
Russo Rosa
Ruggiero Rosalia
Merola Maria Rosaria
Scognamiglio Rosa
Monaco Ermelinda
Valentino Aniello
Albini Armando
Corvino Carolina
De Lucia Angela
Castiello Francesco
Popolizio Margherita
Reca Luigia
Zampella Francesca
Mazzarella Maria
Pepe Erminia
Rossi Teresa
D’ Alterio Michele
1
2
3
4
5
6
7
8
9
10
11
12
13
1Asu
2Asu
3Asu
4Asu
5AP
1Ces
2Ces
3Ces
3Bsu
1Des
4Csu
5Cp
4Bsu
Tammaro Lucia
Damiano Antonietta
Verlezza Albamarina
Rispoli Antonella
Podano Mario Pompeo
Esposito Maria Giovanna
Massa Anna
Bodmer Beatrice
Scaravilli Giovanni
Sollitto Vincenzo
Piscitelli Vincenza
De Angelis Amalia
Merino Filomena
COMPETENZE
Bove Raffaella
Rispoli Antonella (provvisorio)
Cariello Maddalena
Pascarella Angelina
Piscitelli Rosa Maria
Cerreto Maria Luisa
Pascarella Angelina (Provvisorio)
Rasulo Elpidio
D’Andrea Matilde
Bove Carmela
Puzone Vincenzo
Schiavone Angelo
Cozzella Adele
Di carattere didattico-relazionale:
1. Presiedere il Consiglio di classe in assenza del Dirigente scolastico.
2. Curare i rapporti con le famiglie per problemi di carattere generale della classe ed informarne i
colleghi.
3. Comunicare con le famiglie degli alunni in caso di situazioni problematiche riferite al profitto e/o
al comportamento.
4. Curare i rapporti con la Dirigenza per problemi inerenti la classe.
5. Collaborare con i docenti Funzioni strumentali.
6. Preparare la bozza della programmazione del Consiglio di Classe e curarne la stesura.
7. Per le classi quinte, coordinare la redazione del documento del 15 maggio.
8. Valutare con il C. d. C. le certificazioni raccolte dalla segreteria utili all’attribuzione del credito
formativo in sede di scrutinio finale.
Di carattere amministrativo:
1. Compilare la lettera informativa sul profitto, sulla frequenza e la lettera di convocazione dei genitori
durante i Consigli di Classe e consegnarle in segreteria.
2. Raccogliere le pagelle, le ricevute con firma dei genitori delle circolari e consegnarle in segreteria.
3. Controllare che siano compilati i moduli per l’adozione dei libri di testo prima del Consiglio di
Classe.
4. Raccogliere programmi e relazioni finali prima dello scrutinio finale.
5. Monitorare a scadenza quindicinale le assenze degli alunni dalle lezioni,ingressi in ritardo ed uscite
anticipate e darne comunicazione scritta al D.S.
6. Telefonare le famiglie degli alunni ogniqualvolta si verificano assenze in massa.
7. Coordinare le attività deliberate dal Consiglio di Classe.
8. Consegnare alla F.S., con scadenza mensile, la rilevazione delle assenze e dei ritardi degli alunni.
55
COORDINATORI DIPARTIMENTI DISCIPLINARI
N°
1
2
3
4
5
6
7
8
9
10
11
CLASSI CONCORSO
Religione
A019 Disc. Giur. e Econom.
A018-A021-A022-A03-A04-A07
A025-A061 Storia dell’arte
A029 Ed. Fisica
A036-A037 Ped.-Psic-.Met.-Storia-Filosofia
A049 Matem. e Fisica
A050-A051 Materie letterarie e latino
A246-A346-A446 – C3 Lingue straniere
A013 Chimica A060 Scienze
Sostegno
-
DOCENTE RESPONSABILE
Lunato Rosa
Cerreto Maria Luisa
Ruggiero Rosalia
Rasulo Elpidio
Di Nuzzo Sofia
Piscitelli Vincenza
Pascarella Angelina
D’Addio Vincenza
Mosca Anna Maria
Scaravilli Giovanni
Di Cerbo Concetta
COMPETENZE
Il coordinatore di dipartimento ha le seguenti funzioni:
1. Ha il compito di coordinare l'attività programmata dei dipartimenti con particolare riguardo
all'identificazione degli obiettivi educativi e cognitivi della materia.
2. ha il compito di promuovere progetti e iniziative.
3. Può convocare, previa segnalazione al Dirigente, i docenti dell'area.
4. In base a delega ricevuta, coordina la discussione del dipartimento sull'adozione dei libri di testo
e sui punti posti all’o.d.g.
5. Si occupa della revisione del POF (con particolare riferimento al curricolo) e della Carta dei
servizi.
6. Riferisce sui lavori del dipartimento al Dirigente e coordina con lui interventi e proposte.
RESPONSABILI DI LABORATORIO
1.
2.
3.
4.
5.
6.
Laboratorio informatico: prof. Podano Mario Pompeo.
Laboratorio di scienze: prof. Scaravilli Giovanni
Laboratorio discipline pittoriche: prof.ssa Scognamiglio Rosa
Laboratorio discipline scultoree: prof.ssa Corvino Carolina
Laboratorio moda e costume: il docente che sarà nominato dell’U.S.P.
Materiale Sportivo: prof.ssa Di Nuzzo Sofia
COMPETENZE
Il responsabile di laboratorio ha le seguenti funzioni:
1. Controllano lo stato di manutenzione del materiale presente nei laboratori;
2. Provvedono a presentare, sentito il dipartimento, le proposte di acquisto di nuove attrezzature o
materiale utile;
3. Coordinano l'accesso delle classi dell'Istituto ai laboratori stessi predisponendo un orario
settimanale di utilizzo;
4. Riferiscono periodicamente al Dirigente e al Direttore SGA sullo stato dei laboratori;
5. Segnalano al Dirigente e al Direttore SGA il materiale ritenuto obsoleto.
REFERENTI DI AREE
1. D.S.A. Prof. Albini Armando
2. COMENIUS Prof.ssa Mosca Anna Maria
COMMISSIONE ELETTORALE
1. Prof. Valentino Aniello
2. Prof. Rossi Teresa Daniela
TUTOR DOCENTI IN ANNO DI PROVA E FORMAZIONE
1. Prof. NITTI Vincenzo (prof.ssa Zampella Francesca)
56
CAPITOLO XII
RISORSE UMANE E PROFESSIONALI
57
DIRIGENTE SCOLASTICO: Prof. Gaetano MARCHESIELLO
D.S.G.A.: Dott.ssa Patrizia Morena
DOCENTI DELL’ISTITUTO - N° 76
Nelle attività collegiali si assumono le responsabilità di: Progettazione – Gestione – Realizzazione –
Monitoraggio – Controllo – Valutazione dei processi di apprendimento anche tramite:
Formazione in servizio
Figure di coordinamento, nel rispetto degli indirizzi delineati dal Piano dell’Offerta
Formativa
ELENCO DOCENTI DELL’ I.S.I.S.
Cognome
1.
2.
3.
4.
5.
6.
7.
8.
9.
10.
11.
12.
13.
14.
15.
16.
17.
18.
19.
20.
21.
22.
23.
24.
25.
26.
27.
28.
Nome
Armando
Albini
Giuseppina
Amoroso
Carla
Bassarello
Beatrice
Bodmer
Carmela
Bove
Raffaela
Bove
Capezzuto Angela Lucia
Maddalena
Cariello
Francesco
Castiello
Maria Luisa
Cerreto
Domenico
Cioffi
Carolina
Corvino
Adele
Cozzella
Carmelina
Crisci
Vincenza
D’Addio
Michele
D’Alterio
Matilde
D’Andrea
Antonietta
Damiano
De Angelis Amalia
Sandro
De Fazi
Angela
De Lucia
Concetta
Di Cerbo
Sofia
di Nuzzo
Antonio
Di Silvestro
Giovanni
Di Vico
Maria Giovanna
Esposito
Maria Paola
Esposito
Flores Silva Norma Irene
Cognome
29.
30.
31.
32.
33.
34.
35.
36.
37.
38.
39.
40.
41.
42.
43.
44.
45.
46.
47.
48.
49.
50.
51.
52.
53.
54.
55.
56.
Nome
Alessandra
Gagliardi
Rim
Gouider
Maria Teresa
Lampitelli
Adele
Limone
Rosa
Lunato
Daniela
Masi
Anna
Massa
Mazzarella Maria
Caterina
Mercorio
Filomena
Merino
M.Maddalena
Merola
Maria Rosaria
Merola
Ermelinda
Monaco
Anna Maria
Mosca
Vincenzo
Nitti
Domenico
Palazzolo
Rita Maria
Pannone
Pascarella Angelina
Erminia
Pepe
Alessandra
Perrino
Carmela
Piscitelli
Rosa Maria
Piscitelli
Vincenza
Piscitelli
Francesco
Pistilli
Mario
Pompeo
Podano
Margherita
Popolizio
Vincenzo
Puzone
Luigia
Reca
Cognome
57.
58.
59.
60.
61.
62.
63.
64.
65.
66.
67.
68.
69.
70.
71.
72.
73.
74.
75.
76.
Rispoli
Raimondo
Rasulo
Rosiello
Rossi
Ruggiero
Russo
Russo
Salerno
Santo
Scaravilli
Schiavone
Scognamiglio
Servodio
Servodio
Sollitto
Tammaro
Valentino
Verlezza
Zampella
Nome
Antonella
Giuseppina
Elpidio
Rita
Teresa D.
Rosalia
Maria
Rosa
Anna
Giuseppina
Giovanni
Angelo
Rosa
Armando
Ciro Carmine
Vincenzo
Lucia
Aniello
Alba Marina
Francesca
PERSONALE A. T. A.
Assume, oltre alle mansioni espressamente previste dal profilo professionale di appartenenza, FUNZIONI
AGGIUNTIVE che comportano l’assunzione di responsabilità ulteriori con particolare impegno verso:
la gestione amministrativa, contabile e dei servizi tecnici ausiliari
assistenza ad alunni portatori di handicap
supporto all’attività didattica
manutenzione dei beni mobili ed immobili
attività di pronto soccorso e primo intervento in caso di necessità
58
ORGANICO PERSONALE A.T.A. - N° 15
L’organico assegnato all’Istituto per l’anno scolastico 2013/14, in rapporto al numero delle classi e
degli alunni, è costituito come segue:
- ASSISTENTI AMMINISTRATlVI:
Unità in organico n. 5 con contratto a T.I.
- ASSISTENTI TECNICI:
Unità in organico n. 3 di cui:
N° 1
- I.T.I. Area Laboratorio di Informatica - AR02
N° 1
- I.T.I. Area Laboratorio di Chimica e Fisica - AR08;
N° 1
- I.T.I. Area Laboratorio di Moda e Costume - AR22
- COLLABORATORI SCOLASTICI:
Unità in organico n. 7
ART. 1 - Assistenti amministrativi
Il personale viene assegnato come segue:
Segreteria Didattica Sig. Miniero Giacomo
Segreteria Personale Sig. Parricelli Giuseppe – Desiderio Maria Antonietta
Segreteria Contabilità e Acquisto Materiale Sig. De Rosa Gennaro
Segreteria Archivio e protocollo-Affari generali Sig. Stanga Andrea
ART. 2 - Assistenti tecnici
Area AR02 (Informatica):
Sig. Maggiobello Enrico
Area AR08 (Chimica e Fisica): Sig.a Catizzone Isabella
AR22 (Moda e Costume):
Sig.a Massaro Adelaide
Articolazione dell’orario
Dalle ore 8.00 alle ore 14.00
ART. 3 - Collaboratori scolastici
1. Corbo
Michele
2. D’Apice
Anna Maria
3. Di Stasio Federico
4. Inverno
Michele
5. Izzo
Vincenzo
6. Mattioli
Nunzio
7. Vinciguerra Michele
59
CAPITOLO XIII
COMPOSIZIONE DEI CONSIGLI DI CLASSE
ORA A DISPOSIZIONE PER RICEVIMENTO FAMIGLIE
60
ORA A DISPOSIZIONE PER RICEVIMENTO FAMIGLIE (*)
1.
Albini
Armando
LETT. ITALIANA E STORIA
MER 11.20 - 12.20
2.
Amoroso
Giuseppina
LETT. ITALIANA E STORIA
MER 12.20 - 13.20
3.
Bassarello
Carla
CHIMICA
MER 12.20 - 13.20
4.
Bodmer
Beatrice
FRANCESE
VEN 12.20 - 13.20
5.
Bove
Carmela
FRANCESE
MAR 09.20 - 10.20
6.
Bove
Raffaela
SOSTEGNO
VEN 11.20 - 12.20
7.
Capezzuto
Angela Lucia
CONV. LINGUA INGLESE
MAR 08.20 - 09.20
8.
Cariello
Maddalena
MATEMATICA E FISICA
LUN 09.20 - 10.20
9.
Castiello
Francesco
FILOSOFIA E STORIA
GIO 10.20 - 11.20
10.
Cerreto
Maria Luisa
DISC. GIUR. ED ECONOMICHE
MER 09.20 - 10.20
11.
Cioffi
Domenico
SOSTEGNO
GIO 11.20 - 12.20
12.
Corvino
Carolina
DISCIPLINE PLASTICHE
MAR 10.20 - 11.20
13.
Cozzella
Adele
FILOSOFIA E STORIA
LUN 09.20 - 10.20
14.
Crisci
Carmelina
SCIENZE NATURALI
VEN 11.20 - 12.20
15.
D’Addio
Vincenza
LETT. ITALIANA E LATINO
VEN 12.20 - 13.20
16.
D’Alterio
Michele
DISC. GRAF. E PITTORICHE
MAR 10.20 - 11.20
17.
D’Andrea
Matilde
RELIGIONE
MAR 12.20 - 13.20
18.
Damiano
Antonietta
LETT. ITALIANA E LATINO
MAR 09.20 - 10.20
19.
De Angelis
Amalia
FILOSOFIA E STORIA
MER 10.20 - 11.20
20.
De Fazi
Sandro
LETT. ITALIANA E LATINO
LUN 10.20 - 11.20
21.
De Lucia
Angela
SOSTEGNO
GIO 10.20 - 11.20
22.
Di Cerbo
Concetta
SOSTEGNO
LUN 08.20 - 09.20
23.
di Nuzzo
Sofia
SCIENZE MOTORIE
GIO 09.20 - 10.20
24.
Di Silvestro
Antonio
MATEMATICA E FISICA
MER 10.20 - 11.20
25.
Di Vico
Giovanni
SCIENZE MOTORIE
MER 09.20 - 10.20
26.
Esposito
27.
Esposito
28.
Maria Giovanna LETT. ITALIANA E LATINO
MAR 11.20 - 12.20
Maria Paola
LETT. ITALIANA E LATINO
MAR 10.20 - 11.20
Flores Silva
Norma Irene
CONV. LINGUA SPAGNOLA
GIO 11.20 - 12.20
29.
Gagliardi
Alessandra
SPAGNOLO
MAR 10.20 - 11.20
30.
Gouider
Rim
CONV. LINGUA FRANCESE
MER 12.20 - 13.20
31.
Lampitelli
Maria Teresa
MATEMATICA E FISICA
MAR 11.20 - 12.20
32.
Limone
Adele
SCIENZE UMANE
GIO 10.20 - 11.20
33.
Lunato
Rosa
RELIGIONE
GIO 10.20 - 11.20
34.
Masi
Daniela
DISC. GIUR. ED ECONOMICHE
SAB 09.20 - 10.20
35.
Massa
Anna
INGLESE
MER 09.20 - 10.20
36.
Mazzarella
Maria
RELIGIONE
LUN 12.20 - 13.20
61
37.
Mercorio
Caterina
FRANCESE
MER 10.20 - 11.20
38.
Merino
Filomena
SCIENZE NATURALI
MER 09.20 - 10.20
39.
Merola
Maria Maddalena
TESSUTO, MODA, COSTUME
GIO 10.20 - 11.20
40.
Merola
Maria Rosaria
INGLESE
SAB 10.20 - 11.20
41.
Monaco
Ermelinda
MATEMATICA E FISICA
VEN 10.20 - 11.20
42.
Mosca
Anna Maria
INGLESE
SAB 09.20 - 10.20
43.
Nitti
Vincenzo
IMMAGINE FILMICA E FOTOG.
VEN 11.20 - 12.20
44.
Palazzolo
Domenico
SOSTEGNO
MER 12.20 - 13.20
45.
Pannone
Rita Maria
LETT. ITALIANA E STORIA
MER 11.20 - 12.20
46.
Pascarella
Angelina
MATEMATICA E FISICA
VEN 11.20 - 12.20
47.
Pepe
Erminia
DISEGNO E STORIA DELL'ARTE
LUN 13.20 - 14.20
48.
Perrino
Alessandra
SOSTEGNO
GIO 10.20 - 11.20
49.
Piscitelli
Carmela
LETT. ITALIANA E LATINO
MAR 10.20 - 11.20
50.
Piscitelli
Rosa Maria
LETT. ITALIANA E LATINO
GIO 09.20 - 10.20
51.
Piscitelli
Vincenza
SCIENZE UMANE
SAB 09.20 - 10.20
52.
Pistilli
Francesco
STORIA DELL'ARTE
MAR 10.20 - 11.20
53.
Podano
Mario Pompeo
INGLESE
MAR 11.20 - 12.20
54.
Popolizio
Margherita
MATEMATICA E FISICA
MAR 11.20 - 12.20
55.
Puzone
Vincenzo
MATEMATICA E FSICA
SAB 11.20 - 12.20
56.
Raimondo
Giuseppina
LETT. ITALIANA E LATINO
MAR 11.20 - 12.20
57.
Rasulo
Elpidio
DISEGNO E STORIA DELL'ARTE
LUN 12.20 - 13.20
58.
Reca
Luigia
ARTE DEL DISEGNO ANIMATO
MER 12.20 - 13.20
59.
Rispoli
Antonella
SCIENZE UMANE
MAR 12.20 - 13.20
60.
Rosiello
Rita
SOSTEGNO
61.
Rossi
Teresa Daniela
SOSTEGNO
GIO 10.20 - 11.20
62.
Ruggiero
Rosalia
DISC. GEOMETRICHE
GIO 11.20 - 12.20
63.
Russo
Maria
LABORATORIO ARTISTICO
VEN 11.20 - 12.20
64.
Russo
Rosa
SCIENZE MOTORIE
MER 12.20 - 13.20
65.
Salerno
Anna
SPAGNOLO
VEN 09.20 - 10.20
66.
Santo
Giuseppina
INGLESE
MER 12.20 - 13.20
67.
Scaravilli
Giovanni
SCIENZE NATURALI
GIO 09.20 - 10.20
68.
Schiavone
Angelo
SCIENZE MOTORIE
MER 10.20 - 11.20
69.
Scognamiglio
Rosa
DISC. PITTORICHE
MER 10.20 - 11.20
70.
Servodio
Armando
SOSTEGNO
MER 12.20 - 13.20
71.
Servodio
Ciro Carmine
SOSTEGNO
MER 12.20 - 13.20
72.
Sollitto
Vincenzo
SCIENZE NATURALI
VEN 10.20 - 11.20
73.
Tammaro
Lucia
LETT. ITALIANA E STORIA
GIO 09.20 - 10.20
74.
Valentino
Aniello
INGLESE
MAR 10.20 - 11.20
62
75.
Verlezza
Alba Marina
SCIENZE UMANE
SAB 11.20 - 12.20
76.
Zampella
Francesca
LABORATORIO ARTISTICO
MAR 10.20 - 11.20
(*)Si ricorda che il Collegio dei Docenti ha deliberato che l’adempimento dei rapporti
individuali con le famiglie in orario curriculare avvenisse in due incontri al mese di un’ora
ciascuno, precisamente nella prima e nella terza settimana di ogni mese e per appuntamento
(si precisa che l’appuntamento, a cura degli alunni, può essere fissato anche nel giorno
programmato per il ricevimento).
COMPOSIZIONE CONSIGLI DI CLASSE
1 A su
Insegnante
Cariello
D'Andrea M.
Damiano
Masi D.
Piscitelli R.M.
Podano M.
Rispoli A.
Schiavone A.
Sollitto V.
Tammaro L.
1 Al
Insegnante
Bodmer B.
Capezzuto
D' Addio
Di Nuzzo S.
Flores N. I.
Gaudier
Lampitelli
Lunato R.
Merino F.
Piscitelli C.
Salerno A.
Santo G.
1 Bl
Insegnante
Bodmer B.
Bove C.
Capezzuto
Crisci C.
Di Silvestro A.
Di Vico G
Esposito M.P.
Flores N. I.
Gagliardi A.
Ore
3h
1h
3h
2h
4h
3h
4h
2h
2h
3h
Materia
MAT.
REL
LAT
DIR.
ITA
INGLESE
Scienze Umane
ED.FIS.
SCIENZE
ST/GE
Ore
1h
2h
1h
5h
2h
1h
1h
3h
1h
2h
4h
2h
1h
3h
1h
Materia
Conv. Fra
FRAN.
Conv. Ing
LAT/ST/GE
ED.FIS.
Conv. Spag.
Conv. Fra
MAT.
REL
SCIENZE
ITA
SPAGN
Conv. Spag.
INGLESE
Conv. Ing
Ore
2h
1h
3h
1h
1h
2h
3h
2h
9h
1h
1h
Materia
FRAN.
Conv. Fra
INGLESE
Conv. Ing
Conv. Ing
SCIENZE
MAT.
ED.FIS.
ITA-LAT-STO-GEO
Conv. Spag.
Conv. Spag.
63
Gaudier
Lunato R.
2h
1h
1h
SPAGN
Conv. Fra
REL
1 Ces
Insegnante
Bove C.
Cerreto ML
Di Nuzzo S.
Esposito M.G.
Lunato R.
Massa A.
Pascarella A.
Piscitelli V.
Raimondo G.
Scaravilli G.
Ore
3h
3h
2h
4h
1h
3h
3h
3h
3h
2h
Materia
FRAN.
DIR.
ED.FIS.
ITA
REL
INGLESE
MAT.
Scienze Umane
ST/GE
SCIENZE
1 Des
Insegnante
Bove C.
Cerreto ML
Di Vico G
Lampitelli
Limone
Lunato R.
Merola M.R.
Sollitto V.
Tammaro L.
Ore
3h
3h
2h
3h
3h
1h
3h
2h
7h
Materia
FRAN.
DIR.
ED.FIS.
MAT.
Scienze Umane
REL
INGLESE
SCIENZE
ITA/ST/GE
Ore
1h
9h
2h
1h
1h
3h
1h
2h
1h
2h
3h
1h
2h
1h
Materia
Conv. Ing
ITA-LAT-STO-GEO
ED.FIS.
Conv. Spag.
Conv. Fra
MAT.
REL
FRAN.
Conv. Fra
SCIENZE
INGLESE
Conv. Ing
SPAGN
Conv. Spag.
Ore
2h
1h
1h
3h
Materia
FRAN.
Conv. Fra
Conv. Ing
MAT.
2 Al
Insegnante
Capezzuto
D' Addio
Di Nuzzo S.
Flores N. I.
Gaudier
Lampitelli
Lunato R.
Mercorio
Merino F.
Mosca A.M.
Salerno A.
2 BL
Insegnante
Bodmer B.
Capezzuto
Di Silvestro A.
64
Di Vico G
Esposito M.P.
Flores N. I.
Gagliardi A.
Raimondo G.
Tammaro L.
2h
3h
1h
2h
1h
1h
1h
2h
3h
1h
4h
2h
ED.FIS.
ST/GE
Conv. Spag.
SPAGN
Conv. Spag.
Conv. Fra
REL
Biologia
INGLESE
Conv. Ing
ITA
LAT
2 Ces
Insegnante
Bodmer B.
Cerreto ML
Di Nuzzo S.
Lunato R.
Massa A.
Pascarella A.
Raimondo G.
Scaravilli G.
Tammaro L.
Verlezza A.M.
Ore
3h
3h
2h
1h
3h
3h
3h
2h
4h
3h
Materia
FRAN.
DIR.
ED.FIS.
REL
INGLESE
MAT.
ST/GE
SCIENZE
ITA
Scienze Umane
2Asu
Insegnante
Cariello
D'Andrea M.
Damiano
De Fazi S.
Masi D.
Podano M.
Rispoli A.
Scaravilli G.
Schiavone A.
Ore
3h
1h
7h
3h
2h
3h
4h
2h
2h
Materia
MAT.
REL
ITA/LAT
ST/GE
DIR.
INGLESE
Scienze Umane
SCIENZE
ED.FIS.
Ore
1h
2h
1h
1h
2h
2h
1h
2h
1h
2h
4h
2h
2h
1h
Materia
Conv. Ing
ED.FIS.
Conv. Spag.
Conv. Fra
MAT.
FIL
REL
FRAN.
Conv. Fra
SCIENZE
ITA
FISICA
ARTE
Conv. Spag.
Gaudier
Lunato R.
Merino F.
Mosca A.M.
3 AL
Insegnante
Capezzuto
Di Nuzzo S.
Flores N. I.
Gaudier
Lampitelli
Limone
Lunato R.
Mercorio
Merino F.
Piscitelli C.
Puzone V.
Rasulo E.
Salerno A.
65
Tammaro L.
3h
3h
1h
2h
SPAGN
INGLESE
Conv. Ing
STORIA
3 ASU
Insegnante
Cariello
Cozzella
D'Andrea M.
Damiano
De Fazi S.
Limone
Podano M.
Rasulo E.
Scaravilli G.
Schiavone A.
Verlezza A.M.
Ore
4h
2h
1h
4h
2h
3h
3h
2h
2h
2h
5h
Materia
MAT/FIS
STORIA
REL
ITA
LAT
FIL
INGLESE
ARTE
SCIENZE
ED.FIS.
Scienze Umane
3 B Su
Insegnante
Cariello
Cozzella
D'Andrea M.
De Angelis A.
Di Vico G
Massa A.
Piscitelli R.M.
Pistilli F
Raimondo G.
Scaravilli G.
Verlezza A.M.
Ore
4h
2h
1h
3h
2h
3h
2h
2h
4h
2h
5h
Materia
MAT/FIS
STORIA
REL
FIL
ED.FIS.
INGLESE
LAT
ARTE
ITA
SCIENZE
Scienze Umane
Ore
1h
2h
2h
2h
2h
4h
1h
3h
1h
1h
1h
2h
1h
2h
2h
2h
3h
1h
Materia
Conv. Ing
FIL
STORIA
MAT.
ED.FIS.
ITA
Conv. Spag.
SPAGN
Conv. Spag.
Conv. Fra
REL
FRAN.
Conv. Fra
SCIENZE
ARTE
FISICA
INGLESE
Conv. Ing
Santo G.
3 BL
Insegnante
Capezzuto
Castiello F
De Fazi S.
Di Silvestro A.
Di Vico G
Esposito M.P.
Flores N. I.
Gagliardi A.
Gaudier
Lunato R.
Mercorio
Merino F.
Pistilli F
Puzone V.
Santo G.
66
3Ces
Insegnante
Bodmer B.
Cerreto ML
De Angelis A.
Di Nuzzo S.
Lunato R.
Pascarella A.
Piscitelli R.M.
Piscitelli V.
Ore
3h
3h
2h
2h
1h
5h
4h
3h
2h
3h
2h
Materia
FRAN.
DIR.
STORIA
ED.FIS.
REL
MAT/FIS
ITA
Scienze Umane
FIL
INGLESE
ARTE
Ore
1h
4h
2h
2h
1h
1h
4h
2h
1h
2h
1h
2h
3h
1h
2h
1h
3h
Materia
Conv. Ing
ITA
ED.FIS.
STORIA
Conv. Spag.
Conv. Fra
MAT/FIS
FIL
REL
FRAN.
Conv. Fra
SCIENZE
INGLESE
Conv. Ing
ARTE
Conv. Spag.
SPAGN
4 Asu
Insegnante
Cozzella
Damiano
Lunato R.
Pascarella A.
Piscitelli R.M.
Podano M.
Rasulo E.
Rispoli A.
Scaravilli G.
Schiavone A.
Ore
5h
4h
1h
4h
2h
3h
2h
5h
2h
2h
Materia
FIL/ST
ITA
REL
MAT/FIS
LAT
INGLESE
ARTE
Scienze Umane
SCIENZE
ED.FIS.
4 BL
Insegnante
Capezzuto
Cariello
De Fazi S.
Di Silvestro A.
Flores N. I.
Ore
1h
2h
6h
2h
1h
Materia
Conv. Ing
FISICA
ITA/ST
MAT.
Conv. Spag.
Podano M.
Rasulo E.
4 Al
Insegnante
Capezzuto
D' Addio
Di Nuzzo S.
Esposito M.P.
Flores N. I.
Gaudier
Lampitelli
Limone
Lunato R.
Mercorio
Merino F.
Mosca A.M.
Rasulo E.
Salerno A.
67
Gagliardi A.
Pistilli F
Schiavone A.
3h
1h
1h
2h
1h
2h
1h
2h
3h
1h
2h
2h
SPAGN
Conv. Spag.
Conv. Fra
FIL
REL
FRAN.
Conv. Fra
SCIENZE
INGLESE
Conv. Ing
ARTE
ED.FIS.
4 Bsu
Insegnante
Cozzella
D'Andrea M.
De Angelis A.
Esposito M.G.
Massa A.
Merino F.
Puzone V.
Raimondo G.
Rasulo E.
Schiavone A.
Verlezza A.M.
Ore
3h
1h
2h
2h
3h
2h
4h
4h
2h
2h
5h
Materia
FIL
REL
STORIA
LAT
INGLESE
SCIENZE
MAT/FIS
ITA
ARTE
ED.FIS.
Scienze Umane
4 Csu
Insegnante
Cariello
De Angelis A.
Esposito M.G.
Lunato R.
Massa A.
Piscitelli V.
Puzone V.
Rasulo E.
Scaravilli G.
Schiavone A.
Ore
2h
5h
6h
1h
3h
5h
2h
2h
2h
2h
Materia
FISICA
STO/FIL
ITA/LAT
REL
INGLESE
Scienze Umane
MAT.
ARTE
SCIENZE
ED.FIS.
Ore
1h
2h
2h
1h
1h
3h
1h
3h
3h
1h
2h
1h
Materia
Conv. Ing
ED.FIS.
FISICA
Conv. Spag.
Conv. Spag.
SPAGN
Conv. Fra
MAT.
FIL
REL
FRAN.
Conv. Fra
Gaudier
Limone
Lunato R.
Mercorio
Merino F.
Mosca A.M.
5 Al
Insegnante
Capezzuto
Di Nuzzo S.
Di Silvestro A.
Flores N. I.
Gagliardi A.
Gaudier
Lampitelli
Limone
Lunato R.
Mercorio
68
Merino F.
Merola M.R.
Piscitelli C.
Rasulo E.
2h
2h
1h
10h
2h
Biologia
Conv. Ing
Conv. Ing
Ita-lat-sto
ARTE
5 Ap
Insegnante
Cerreto ML
Cozzella
Lunato R.
Pascarella A.
Piscitelli R.M.
Podano M.
Rasulo E.
Rispoli A.
Scaravilli G.
Schiavone A.
Ore
3h
6h
1h
3h
6h
3h
2h
5h
3h
2h
Materia
DIR.
FIL/ST
REL
MAT.
ITA/LAT
INGLESE
ARTE
PED/MET
Biologia
ED.FIS.
Ore
2h
1h
1h
10h
2h
3h
1h
1h
3h
1h
2h
2h
1h
2h
2h
1h
3h
Materia
FRAN.
Conv. Fra
Conv. Ing
Ita-lat-sto
ED.FIS.
MAT.
Conv. Spag.
Conv. Fra
FIL
REL
Biologia
INGLESE
Conv. Ing
ARTE
FISICA
Conv. Spag.
SPAGN
Ore
3h
6h
3h
6h
1h
3h
5h
2h
3h
2h
Materia
DIR.
STO/FIL
MAT.
ITA/LAT
REL
INGLESE
PED/MET
ARTE
Biologia
ED.FIS.
5 BL
Insegnante
Bodmer B.
Capezzuto
De Fazi S.
Di Nuzzo S.
Di Silvestro A.
Flores N. I.
Gaudier
Limone
Lunato R.
Merino F.
Mosca A.M.
Pistilli F
Puzone V.
Salerno A.
5 Cp
Insegnante
Cerreto ML
De Angelis A.
Di Silvestro A.
Esposito M.G.
Lunato R.
Massa A.
Piscitelli V.
Rasulo E.
Scaravilli G.
Schiavone A.
1 A art. - Prospetto delle lezioni per insegnante
69
Insegnante
Albini A.
Corvino C.
Mazzarella M
Merola M.M.
Pannone RM
Pepe E.
Popolizio M.
Ruggiero R.
Russo R.
Scognamiglio R.
Sollitto V.
Valentino A.
Ore
4h
3h
1h
3h
3h
3h
3h
3h
2h
4h
2h
3h
Materia
ITA
Discip. Plastiche
REL
Laboratorio
ST/GE
ARTE
MAT.
Discip. Geometr.
ED.FIS.
Discip. Pittoriche
SCIENZE
INGLESE
1 Bart - Prospetto delle lezioni per insegnante
Insegnante
Ore
Albini A.
4h
Corvino C.
3h
D'Alterio M
4h
Mazzarella M
1h
Merola MR
3h
Monaco
3h
Pannone RM
3h
Pepe E.
3h
Ruggiero R.
3h
Russo R.
2h
Sollitto V.
2h
Zampella Francesca
3h
Materia
ITA
Discip. Plastiche
Laboratorio
REL
INGLESE
MAT.
ST/GE
ARTE
Laboratorio
ED.FIS.
SCIENZE
Laboratorio artistico
1 C art - Prospetto delle lezioni per insegnante
Insegnante
Ore
Albini A.
3h
Amoroso G.
4h
Corvino C.
3h
D'Alterio M
4h
Mazzarella M
1h
Merola MR
3h
Monaco
3h
Nitti V.
3h
Pepe E.
3h
Ruggiero R.
3h
Russo R.
2h
Sollitto V.
2h
Materia
ST/GE
ITA
Discip. Plastiche
Laboratorio
REL
INGLESE
MAT.
Lab audiovisivo
ARTE
Discip. Geometr.
ED.FIS.
SCIENZE
2 Aart - Prospetto delle lezioni per insegnante
Insegnante
Ore
Amoroso G.
7h
Corvino C.
3h
Mazzarella M
1h
Nitti V.
3h
Pistilli F.
3h
Popolizio M.
3h
Ruggiero R.
3h
Russo R.
2h
Materia
ITA/ST/GE
Discip. Plastiche
REL
Laboratorio artistico
ARTE
MAT.
Discip. Geometr.
ED.FIS.
70
Scognamiglio R.
Sollitto V.
Valentino A.
4h
2h
3h
Discip. Pittoriche
SCIENZE
INGLESE
2 Bart - Prospetto delle lezioni per insegnante
Insegnante
Ore
Amoroso G.
7h
Corvino C.
3h
Mazzarella M
1h
Merola MR
3h
Monaco
3h
Pepe E.
3h
Ruggiero R.
3h
Russo R.
2h
Scognamiglio R.
4h
Sollitto V.
2h
Zampella Francesca
3h
Materia
ITA/ST/GE
Discip. Plastiche
REL
INGLESE
MAT.
ARTE
Discip. Geometr.
ED.FIS.
Discip. Pittoriche
SCIENZE
Laboratorio artistico
3 A_a_m - Prospetto delle lezioni per insegnante
Insegnante
Ore
Castiello F
4h
Mazzarella M
1h
Nitti V.
6h
Pannone RM
4h
Pistilli F.
3h
Popolizio M.
4h
Russo R.
2h
Sollitto V.
2h
Valentino A.
3h
Zampella Francesca
6h
Materia
STO/FIL
REL
Discpli Audiovisive
ITA
ARTE
MAT/FIS
ED.FIS.
SCIENZE
INGLESE
Discpli Audiovisive
4 A_ar_im - Prospetto delle lezioni per insegnante
Insegnante
Ore
Bassarello Carla
2h
Castiello F
4h
Mazzarella M
1h
Nitti V.
6h
Pannone RM
4h
Pistilli F.
3h
Popolizio M.
4h
Russo Maria
6h
6h
Russo R.
2h
Sollitto V.
2h
Valentino A.
3h
Zampella Francesca
6h
Materia
CHIMICA
STO/FIL
REL
Laboratorio
ITA
ARTE
MAT/FIS
Discpli Audiovisive
Laboratorio
ED.FIS.
CHIMICA
INGLESE
Discpli Audiovisive
4Bart des - Prospetto delle lezioni per insegnante
Insegnante
Ore
Bassarello Carla
2h
Castiello F
4h
Corvino C.
6h
Materia
CHIMICA
STO/FIL
Laboratorio artistico
71
Mazzarella M
Merola MR
Monaco
Pannone RM
Pepe E.
Russo R.
Scognamiglio R.
1h
3h
4h
4h
3h
2h
6h
REL
INGLESE
MAT/FIS
ITA
ARTE
ED.FIS.
Discip. Pittoriche
5 Aart_ar_aud - Prospetto delle lezioni per insegnante
Insegnante
Ore
Albini A.
5h
Castiello F
2h
Mazzarella M
1h
Pistilli F.
3h
Popolizio M.
5h
Reca L.
17h
Ruggiero R.
2h
Russo R.
2h
Valentino A.
3h
Materia
ITA/ST
FIL
REL
ARTE
MAT/FIS
Artdisanim
Discip. Geometr.
ED.FIS.
INGLESE
5 Bart des - Prospetto delle lezioni per insegnante
Insegnante
Ore
Albini A.
5h
Castiello F
2h
Mazzarella M
1h
Merola M.M.
17h
Monaco
5h
Pepe E.
3h
Ruggiero R.
2h
Russo R.
2h
Valentino A.
3h
Materia
ITA/ST
FIL
REL
Moda
MAT/FIS
ARTE
Discip. Geometr.
ED.FIS.
INGLESE
72
CAPITOLO XIV
I PROGETTI
73
PROGETTI
L’AMPLIAMENTO DELL’ OFFERTA FORMATIVA
Nell’ambito di quanto previsto dal regolamento dell’autonomia e coerentemente con quella che costituisce
la propria mission in termini di educazione e formazione, l’ISIS “don Gnocchi” si impegna a realizzare un
complesso programma di ampliamento ed integrazione dell’offerta curricolare propriamente detta.
Il suddetto articolato programma - orientato dalle linee strategiche individuate dal Collegio e fondato
sulla progettualità individuale e di gruppo dei docenti - individua i seguenti ambiti fondamentali per
l’esercizio dell’azione educativa e formativa dell’ Istituto:
orientamento degli studenti in ingresso ed in uscita dall’ Istituto;
informazione alle famiglie;
prevenzione e lotta alla dispersione ed all’ insuccesso scolastico;
obbligo scolastico e formativo;
integrazione dei diversamente abili;
recupero del debito scolastico;
diffusione e promozione della cultura della legalità, della salute, della sicurezza, del rispetto per
l’ambiente;
orientamento alle pari opportunità di genere;
promozione di competenze in ambito linguistico,matematico ed informatico e sostegno al
conseguimento di certificazioni esterne;
alternanza scuola-lavoro;
educazione degli adulti e life-long learning;
aggiornamento in servizio dei docenti.
Gli indirizzi di intervento appena presentati rendono evidente come sia stata pressante l’attenzione
dedicata - e non poteva essere altrimenti - perché agli studenti dell’Istituto sia assicurato il massimo
sostegno nei momenti di difficoltà ed ogni opportunità per valorizzarne attitudini, stili cognitivi, progetti di
vita.
Il programma non poteva però prescindere da due altre finalità che concorrono a definire compiutamente
l’ identità dell’ Istituto. Ci riferiamo anzitutto al nostro senso di appartenenza al territorio che ci impone di
guardare con particolare attenzione alle istanze di formazione e/o riqualificazione professionale
provenienti soprattutto dalle fasce sociali più svantaggiate. Ma non meno importante è l’esercizio di una
funzione costante di stimolo ed offerta di risorse per la diffusione - interna ed esterna - delle conoscenze,
delle competenze e dei valori critici per lo sviluppo della società dell’ informazione.
Per quanto, in particolare, inerisce agli studenti dell’ Istituto i consigli di classe saranno tenuti a definire
in anticipo quali attività fra quelle progettate daranno diritto al credito scolastico e/o con quali modalità
incideranno sulla valutazione nelle singole discipline.
In tutti i casi in cui sono coinvolti studenti dell’Istituto e non sussistono ragioni legate ad autorizzazioni e
finanziamenti da parte di organismi esterni, il Collegio impegna i responsabili dei singoli progetti a
programmare la conclusione delle attività entro la prima decade di maggio così da non creare situazioni
di sovrapposizione con le ordinarie procedure di fine anno scolastico.
E’ quasi superfluo aggiungere che il Collegio ha facoltà in ogni momento dell’ anno scolastico di integrare
il suddetto elenco con ulteriori attività - motivandone la valenza didattica/formativa, esplicitandone la
coerenza con gli orientamenti strategici del piano, indicando dove e come reperire le risorse finanziarie,
strutturali ed umane necessarie.
PUBBLICIZZAZIONE
L’istituto diffonderà e valorizzerà, attraverso il proprio sito Internet, i progetti per una interazione
efficace ed allargata con:
l’ utenza
gli enti locali
altri istituti
altre agenzie formative
parti sociali
università
associazioni.
La rilevazione di tali scambi scaturisce dai bisogni formativi interattivi con il territori o e l’extra –
scuola.
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PROGETTI INTERNI
Il Collegio dei Docenti ha approvato l'inserimento nel POF per l’a.s. 2013/2014 dei seguenti progetti a
carico del Fondo dell'Istituzione Scolastica:
 Scienze motorie AD029
- Centro Sportivo Scolastico “Educarsi con lo sport”
- Coca Cola
 Servizio biblioteca
INFOCERT-ECDL in orario extracurriculare. Progetto autofinanziato.
 Scienze della terra-Chimica-Biologia:
- Ricicliamo insieme
- Mangia sano, vivi meglio
- Tornare ad arrampicare
 Scienze Umane-Filosofia-Storia-Diritto:
- Lezioni sul campo nella scuola dell’Infanzia e nella Scuola Primaria
- Indagini statistiche pluridisciplinari su tematiche socio-economiche (da definire in
sede di riunione dei C.d.C nella prima decade di settembre.)
 Lingue straniere:
- Progetti F.S.E misura C1 e Progetti POR C1/C5
- Certificazione accertamento linguistico
- Teatro in lingua e spettacoli musicali
- Scambi culturali
- Alternanza scuola/lavoro
 Storia dell’Arte:
- Olimpiadi del patrimonio
- Competizione nazionale per la valutazione delle eccellenze
 Religione: Udienza Pontificia per le scuole superiori Diocesi di Caserta
 Classi di concorso A003-A004-A007-A018-A021-A018:
- Portoni aperti
- Partecipazione a mostre e concorsi nazionali e internazionali
- Progetto interdisciplinare a tema (da definire in sede di riunione dei C.d.C nella prima decade
del mese di settembre)
- Partecipazione alla settimana della cultura
- Storia di Maddaloni a fumetti (da definire in sede di riunione dei C.d.C nella prima decade del
mese di settembre)
- Mostra evento a chiusura dell’anno scolastico
- L’arte dell’immagine in movimento televisivo
 Sostegno: Progetto accoglienza e integrazione degli alunni H.
In caso di caso di incapienza del fondo disponibile saranno realizzati i progetti attinenti al corso di studi
e i progetti autofinanziati e/o che abbiano raggiunto un discreto numero di adesioni fra gli studenti.
PROGETTI ESTERNI
I progetti PON approvati per il piano integrato 2013/2014 sono i seguenti:
1) C-1-FSE-2013-1132
L'Inform@tica
Cittadinanza e Costituzione fonte di legalità
Progettare la moda
In italiano leggo scrivo dunque sono
English at work
Le francais langue de culture
Español para todos
Matematicando al don Gnocchi
2) D-1-FSE-2013-449
Lim in classe
L'Informatica per i docenti.
I progetti PON-FESR approvati per l’anno scolastico 2013/20142013 sono i seguenti progetti:
1) A-2-FESR06_POR_CAMPANIA-2012-42
Agend@ digitale Lim in classe
2) B-4.C-FESR06_POR_CAMPANIA-2012-6
L@boratorio moda e design
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PARTENARIATO SCOLASTICO MULTILATERALE COMENIUS
L'istituto partecipa, ormai da diversi anni, al progetto Comenius, e sta portando avanti i contatti con i
colleghi europei per la preparazione di un nuovo Partenariato Multilaterale Comenius per i prossimi due
anni. Saranno presi accordi con scuole di diversi paesi europei e nei prossimi mesi si definiranno le linee
progettuali per arrivare alla presentazione della richiesta di approvazione del progetto e relativa
sovvenzione che sarà comunicata presumibilmente nel mese di febbraio 2014.
76
CAPITOLO XV
FUNZIONI STRUMENTALI AL POF
77
AREE FUNZIONALI AL POF
La realizzazione del POF richiede una suddivisione organica del lavoro fra le diverse risorse
professionali del Collegio dei Docenti e una gestione funzionale del Piano tale da ottimizzare le risorse e
i risultati.
A tal fine sono state individuate le aree funzionali al Piano; all’interno di queste operano un numero di
Commissioni adeguato alle attività previste dall’ Area stessa.
Ogni Area, con le relative Commissioni, è coordinata da una funzione strumentale.
Le Commissione di ciascuna area, pur avendo un ambito peculiare, può lavorare, quando la funzione
strumentale ne ravvisa la necessità, in sinergia con le altre commissioni.
Le Commissioni programmano, organizzano, attrezzano i percorsi formativi finalizzati alla realizzazione
di progetti specifici e lavorano nell’ambito dell’area funzionale al POF di loro competenza; sono di
supporto alla F.S. per la realizzazione delle attività previste nell’Area.
Il monte ore assegnato a ogni commissione sarà proposto in una apposita riunione del Collegio dei
Docenti sulla programmazione delle attività didattiche correlate al POF.
I DOCENTI RESPONSABILI
Attività
A) Gestione del POF e supporto alla didattica
B) Attività a favore degli studenti
C) Attività di accoglienza e orientamento in ingresso e in uscita
D) Viaggi di istruzione, visite guidate, attività teatrali e cinematografiche
E) Rapporti con Enti esterni
F) Coordinamento del gruppo H
G) Centro di Informazione e Consulenza
H) Biblioteca
Docente Funzione Strumentale
Sollitto Vincenzo
Gagliardi Alessandra
Salerno Anna
Pistilli Francesco
Schiavone Angelo
Di Cerbo Concetta
Rispoli Antonella
D'Addio Vicenza
MANSIONI AREE FUNZIONALI E COMMISSIONI
A) Gestione del POF e supporto alla didattica
1. Coordina e sostiene le attività didattiche curricolari ed extracurricolari previste dal POF con
relativo monitoraggio delle stesse (autovalutazione d’Istituto).
2. Aggiorna e/o integra il POF, il Regolamento d’istituto o la Carta dei Servizi in base alle proposte
e ai bisogni dell’utenza rilevati durante l’anno scolastico attraverso questionari e curandone
l’aspetto documentale e organizzativo.
3. Predispone il piano annuale di formazione e aggiornamento in base alle proposte e alle esigenze
formative dei docenti curandone l’aspetto documentale e organizzativo.
4. Raccoglie le proposte progettuali per l’anno scolastico 2013/2014 curandone l’aspetto
documentale.
5. Supporta e monitora le attività dei coordinatori di classe e cura la documentazione dei consigli
di classe e dei dipartimenti.
6. Predispone il materiale funzionale alla didattica, ai lavori dei consigli di classe, dei dipartimenti.
7. Coordina il gruppo di lavoro di supporto alla funzione monitorandone le attività.
8. Partecipa, su richiesta del D.S., alle riunioni con le altre Funzioni Strumentali e lo staff del
Dirigente.
9. Relaziona mensilmente, entro l’ultimo giorno di ogni mese, sulle attività svolte inerenti la
funzione.
Gruppo di lavoro: Prof. Sollitto Vincenzo (F.S.) - Prof.ssa Bove Raffaella.
B) Attività a favore degli studenti
1. Programma attività per
prevenire, contrastare e recuperare la dispersione e cura il
monitoraggio del fenomeno.
2. Pianifica e coordina le attività delle rappresentanze studentesche monitorandole e
rendicontando al Dirigente Scolastico.
3. Pianifica e coordina attività di sostegno e recupero: composizione dei gruppi classe,
individuazione dei docenti, predisposizione dell’orario, monitoraggio dei risultati degli interventi,
predisposizione e consegna dei registri ai docenti etc.
4. Coordina gli incontri collegiali scuola-famiglie.
5. Comunica puntualmente agli alunni e ai docenti le attività in corso di realizzazione e raccoglie le
richieste di adesione alle stesse.
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6. Cura la comunicazione Dirigente-Docenti-Studenti.
7. Coordina il gruppo di lavoro di supporto alla funzione monitorandone le attività.
8. Cura, con il supporto dei coordinatori di classe, il monitoraggio delle assenze e dei ritardi degli
alunni con cadenza quindicinale informandone il Dirigente Scolastico e le famiglie degli alunni.
9. Relaziona mensilmente, entro l’ultimo giorno di ogni mese, sulle attività svolte inerenti la
funzione.
10. Partecipa, su richiesta del D.S., alle riunioni con le altre Funzioni Strumentali e lo staff del
Dirigente.
Gruppo di lavoro: Prof.ssa Gagliardi Alessandra (F.S.).
C) Attività di Accoglienza-Orientamento
1. Coordina le attività di orientamento, continuità e accoglienza degli alunni in ingresso e di
orientamento professionale e universitario relazionando al Dirigente Scolastico.
2. Coordina i rapporti con le Università con relativa documentazione.
3. Coordina il gruppo di lavoro di supporto alla funzione monitorandone le attività.
4. Relaziona mensilmente, entro l’ultimo giorno di ogni mese, sulle attività svolte inerenti alla
funzione.
5. Progetta le brochure per le attività di promozione ed orientamento e per gli eventi che verranno
organizzati dall’Istituto.
6. Progetta i manifesti per la pubblicizzare l’Istituto.
7. Predispone il materiale per l’orientamento (bozza manifesti, video, brochure, ecc).
8. Organizza le visite alle scuole medie per illustrare la proposta formativa.
9. Organizza manifestazioni per la presentazione dell’offerta formativa dei licei.
10. Partecipa, su richiesta del D.S., alle riunioni con le altre Funzioni Strumentali e lo staff del
Dirigente.
Gruppo di lavoro: Prof.ssa Salerno Anna (F.S.) - Prof. Di Sivestro Antonio - Prof.ssa Ruggiero Rosalia.
D) Viaggi di Istruzione e Visite Guidate
1. Coordina e progetta le attività culturali integrative: visite guidate, viaggi di istruzione, attività
teatrali e cinematografiche, uscite didattiche curandone l’aspetto didattico e organizzativo con
il supporto del docente coordinatore e dei docenti dei consigli delle classi coinvolte.
2. Coordina il gruppo di lavoro di supporto alla funzione monitorandone le attività.
3. Redige il piano comparativo e coordina le gare d’appalto viaggi.
4. Partecipa, su richiesta del D.S., alle riunioni con le altre Funzioni Strumentali e lo staff del
Dirigente.
5. Relaziona mensilmente, entro l’ultimo giorno di ogni mese, sulle attività svolte inerenti alla
funzione.
Gruppo di lavoro: Prof. Pistilli Francesco (F.S.) - Prof.ssa Rossi Teresa - Prof. Palazzolo Domenico.
E) Rapporti con Enti esterni
1. Coordina i rapporti con enti esterni pubblici e privati, aziende e università con relativa
documentazione.
2. Promuove esperienze scuola-lavoro e stage formativi.
3. Promuove, pianifica e coordina progetti formativi d’intesa con Enti esterni con relativa
documentazione curandone l’archivio.
4. Svolge azioni di supporto al D.S. nei rapporti con Enti Esterni.
5. Coordina il gruppo di lavoro di supporto alla funzione monitorandone le attività.
6. Coordina il Progetto Comenius e il Piano Integrato d’Istituto.
7. Partecipa, su richiesta del D.S., alle riunioni con le altre Funzioni Strumentali e lo staff del
Dirigente.
8. Relaziona mensilmente, entro l’ultimo giorno di ogni mese, sulle attività svolte inerenti alla
funzione
Gruppo di lavoro: Prof. Schiavone Angelo (F.S.).
F) Integrazione dei disabili e sostegno al disagio scolastico
1. Coordina il lavoro degli insegnanti di sostegno.
2. Coordina te le attività specificatamente rivolte agli alunni H.
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3.
4.
5.
6.
7.
8.
9.
Raccoglie e conserva la documentazione relativa, nel rispetto della privacy.
Segue la stesura dei piani educativi individualizzati.
Coordina i rapporti con le famiglie degli alunni.
Ha rapporti con l’ASL, con Enti ed Associazioni di settore operanti a livello locale e regionale.
Ha contatti con l’U.S.P. di Caserta.
Coordina le attività extra scolastiche in cui sono coinvolti i diversamente abili.
Interviene per fronteggiare situazioni di svantaggio e disagio scolastico, legate a difficoltà
familiari e a quelle di apprendimento.
10. Partecipa, su richiesta del D.S., alle riunioni con le altre Funzioni Strumentali e lo staff del
Dirigente.
11. Relaziona mensilmente, entro l’ultimo giorno di ogni mese, sulle attività svolte inerenti alla
funzione.
Gruppo di lavoro: Prof.ssa Di Cerbo Concetta (F.S.).
1.
2.
3.
4.
5.
6.
G) C.I.C.
Ascolta chi ha problemi relazionali.
Aiuta chi vive momenti di crisi personale.
Favorisce il dialogo fra giovani e adulti.
Sostiene chi ha difficoltà Scolastiche dovute a problematiche specifiche.
Fornisce indicazioni sui servizi sanitari territoriali.
Promuove e coordina attività di educazione alla salute.
Gruppo di lavoro: Prof.ssa Rispoli Antonella (F.S.).
H) Servizio di biblioteca
1. Adatta la biblioteca alle esigenze degli alunni.
2. Crea raccordi tra ciò che realizzava la scuola e la biblioteca.
3. Allestisce e predispone un ambiente al servizio dell’intera comunità scolastica (alunni,
insegnanti).
4. Promuove, negli allievi, la lettura autonoma.
5. Dispone di un elenco aggiornato dei testi della biblioteca.
6. Coinvolge i possibili interlocutori sul territorio (Comune, enti locali).
7. Seleziona e colloca i libri (es: libri di narrativa, poesie, enciclopedie, ecc…).
8. Offre possibili servizi per i docenti (riviste, materiale didattico).
9. Garantisce l’apertura della Biblioteca per i servizi di consultazione, lettura e prestito libri per tutto
l’anno (escluso il periodo di festività natalizie e pasquali e di ferie estive) e per almeno tre ore
settimanali.
Gruppo di lavoro: Prof.ssa D'Addio Vincenza (F.S.) - Prof.ssa Cozzella Adele.
80
CAPITOLO XVI
PIANO ANNUALE DELLE ATTIVITÀ FUNZIONALI ALL’INSEGNAMENTO
81
PIANO ANNUALE DELLE ATTIVITÀ
Il Piano Annuale delle Attività contiene l’elenco delle attività programmate e definisce gli impegni
annuali del personale docente relativamente alle riunioni degli organi collegiali in sintonia con
quanto previsto dal POF.
Può essere modificato in relazione al sopravvenire di nuove esigenze.
Ogni attività sarà confermata da apposita circolare del Dirigente Scolastico.
Le lezioni inizieranno il 16/09/2013 e termineranno il 07/06/2014 per un totale previsto di n. 204 giorni
di lezione. L’anno scolastico avrà una ripartizione su base quadrimestrale, con ciascun quadrimestre
che avrà inizio e termine, rispettivamente:
I quadrimestre: 16/09/2013 - 31/01/2014
II quadrimestre: 01/02/2014 - 07/06/2014
Le attività didattiche saranno interrotte nei seguenti giorni, secondo quanto previsto dal calendario
scolastico nazionale, da quello regionale e dal C.d.I.:
dal 1 novembre 2013 al 3 novembre 2013 (ponte di Ognissanti)
dal 23 dicembre 2013 al 6 gennaio 2014 (festività natalizie)
4 marzo 2014 (ultimo giorno di Carnevale)
dal 17 aprile 2014 al 22 aprile 2014 (festiità pasquali)
Il calendario delle festività, in conformità delle disposizioni vigenti è il seguente:
 tutte le domeniche
 festa del Patrono;
 il primo novembre, festa di tutti i Santi;
 l’8 dicembre, Immacolata Concezione;
 il 25 dicembre Natale;
 il 26 dicembre;
 il primo gennaio, Capodanno;
 il 6 gennaio, Epifania;
 il lunedì dopo Pasqua (Pasquetta);
 il 25 aprile, anniversario della liberazione;
 il primo maggio, festa del Lavoro;
 il 2 giugno, festa nazionale della Repubblica.
Il calendario delle vacanze è il seguente:
dal termine delle lezioni o delle prove d'esame
CALENDARIO DELLE RIUNIONI (Piano annuale delle attività dei Docenti per l'anno scolastico 2013/2014)
Collegi dei Docenti
02 settembre 2013
12 settembre 2013
19 novembre 2013
21 febbraio 2014
15 aprile 2014
06 maggio 2014
13 giugno 2014
Riunioni per materie
09 settembre 2013
22 gennaio 2014
24 aprile 2014
Consigli di classe
8-9-10 ottobre 2013
26-27-28 febbraio 2014
2-3-4 aprile 2014
28-29-30 aprile 2014
Esami preliminari agli Esami di Stato
Dal 19 al 31 maggio 2014
Colloqui generali con i genitori degli alunni
18-19-20 dicembre 2013
13-14-17 febbraio 2014
7-8-9 maggio 2014
14 giugno 2014 ( per consigli di classe)
Scrutini
1° Quadrimestre: 3-4-5-6-7-10-11 febbraio 2014
2° Quadrimestre: 9-10-11-12 giugno 2014
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Il suddetto calendario è orientativo e sono escluse le riunioni che potrebbero rivestire carattere di
straordinarietà ed urgenza.
Convocazione Consiglio di classe:
il consiglio di classe è convocato secondo le modalità stabilite
dall’art. 3 del D.P.R. n. 416 del 31/05/1974 e dall’ art. 5 del D.lg. n. 297 del 16/04/1994. Il consiglio di
classe è convocato dal Dirigente scolastico di propria iniziativa o su richiesta scritta e motivata dalla
maggioranza dei suoi membri escluso dal computo il Dirigente scolastico. I consigli di classe si riuniscono
come da programmazione predisposta ed ogni qualvolta se ne ravvede la necessità.
Convocazione Collegio dei docenti: il collegio dei docenti è convocato secondo le modalità stabilite
dall’art. 4 del D.P.R. 31/05/1974 n. 416 e art. 7 del D. Leg. n. 297 del 16/04/1994. Il Collegio dei docenti
ha una durata massima di ore 2:30’ dall’inizio dei lavori. Nel caso in cui si supera il tempo massimo il
collegio è automaticamente aggiornato entro i successivi 5 giorni dalla data di prima convocazione.
I
docenti che prestano servizio in più di una scuola vi sono tenuti proporzionalmente
previa
documentazione impegni aggiuntivi in dette scuole.
COMUNICAZIONE CON LE FAMIGLIE DEGLI STUDENTI
La scuola garantisce le seguenti occasioni minimali di comunicazione con le famiglie:
INDIVIDUALI
Settimanalmente, di mattina, a partire dall’adozione dell’orario individuale delle lezioni e fino al
trentesimo giorno antecedente gli Scrutini finali compreso, secondo le modalità specificate nel Cap. XIII.
-
COLLEGIALI
Tre volte all’anno di pomeriggio con tutti i docenti del consiglio di classe.
Informazione alle famiglie sui risultati degli scrutini finali con tutti i docenti del consiglio di classe
dopo la ratifica dei risultati da parte del C.d.D. e ad avvenuta pubblicazione dei risultati.
I docenti che prestano servizio in più di una scuola sono tenuti a parteciparvi proporzionalmente.
Al bisogno i familiari degli studenti sono convocati al colloquio con uno e/o tutti gli insegnanti a cura del
Dirigente scolastico previa richiesta scritta del Docente Coordinatore del Consiglio di classe.
La convocazione avviene tramite gli studenti e, comunque, per le vie più brevi; nei casi più gravi a
mezzo lettera raccomandata.
A cura dell'Ufficio di segreteria, e su segnalazione del docente Coordinatore del Consiglio di classe, sono
comunicate a casa le assenze degli studenti se, nel mese, esse risultano in numero rilevante. Allo stesso
modo si procederà per i ritardi.
La convocazione dei genitori eletti nei Consigli di classe avviene tramite gli studenti.
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