Titolo Classe Fascicolo - Università di Palermo

UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI PALERMO
VERBALE N° 207
SENATO ACCADEMICO
Seduta del 17 giugno 2014
L’anno duemilaquattordici addì venti del mese di maggio alle ore 09,45 in Palermo, nella sede del
Rettorato presso la Sala “M. Carapezza” di Palazzo Chiaromonte - Steri (Piazza Marina n° 61), si è
riunito il Senato Accademico convocato dal Rettore con avviso prot. n. 34186 del 15 maggio 2014
Sono presenti:
Prof. Roberto Lagalla
Prof. Vito Ferro
Prof. Marcella Aprile
Prof. Laura Auteri
Prof. Ettore Barone
Dott. Baldassare Canino
Prof. Marco Carapezza
Dott. Cinzia Cerroni
Sig. Alessandra Cianciolo
Prof. M. Concetta Di Natale
Prof. Luigi Dusonchet
Prof. Ada Maria Florena
Dott. Manfredi Leone
Prof. Michela Morello
Prof. Enrico Napoli
Dott. Fulvio Ornato
Dott. Francesco Pace
Sig. Mario Piazzese
Sig. Pasquale Pillitteri
Dott. Antonino Pollara
Sig. Carlotta Provenza
Sig. Mirko Romano
Prof. Giovanni Spinelli
Prof. Attilio Sulli
Prof. Giuseppe Verde
Rettore
Pro Rettore Vicario
Dott. Antonio Valenti
Direttore Generale
Assenti giustificati:
Dott. Dario Altieri
Dott. Giorgio Maniaci
Prof. Fabio Mazzola
Prof. Francesco Moschella
Assenti:
Dott. Alessandro Bruno
Prof. Gaspare Parrinello
Assume le funzioni di Presidente il Rettore Prof. Roberto Lagalla
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Assume le funzioni di Segretario il Dott. Antonio Valenti.
Sono altresì presenti, nella qualità di collaboratori del Direttore Generale, il dott. Angelo Neri e la
sig.ra Annalisa Impeduglia.
Il Presidente, constatata la presenza del numero legale, dichiara aperta la seduta ed invita i
presenti alla discussione ad approvare l’inserimento dei punti aggiuntivi all’ordine del giorno dal
n.31 al n.34.
Il Senato approva il seguente ordine del giorno:
1) Comunicazioni
2) Risposte e interrogazioni
3) Approvazione verbale del 29 aprile e 6 maggio 2014
4) Autorizzazione al congedo per motivi di studio per i Proff. Daniela Averna, Ennio
Igor Mineo e Mario Rosario Mazzola
5) Parziale novazione delle Convenzioni in essere con i consorzi Universitari di
Caltanissetta e Trapani – parere del Senato
6) Consorzio Universitario di Agrigento: Regolamentazione transitoria dei rapporti e
connesse determinazioni – parere del Senato
7) Convenzione per l’utilizzo di strutture extrauniversitarie a fini didattici integrativi
della Scuola di specializzazione in Farmacia Ospedaliera
8) Istituzione e/o rinnovo e attivazione dei Corsi di Master Universitari di I e II livello e
Corsi di Perfezionamento A.A. 2014/2015.
9) Convenzione ai fini dello svolgimento di tirocinio curriculare per i corsi di studio
della Scuola di Medicina e Chirurgia
10) Proposta schema tipo convenzione per lo svolgimento di stage ai fini della
formazione specialistica di area sanitaria presso le strutture assistenziali
accreditate al di fuori della rete formativa per formazione specialistica non medica
11) Proposta schema tipo convenzione scuole di specializzazione afferenti alla Scuola
di Medicina e Chirurgia ai fini della costituzione della rete formativa per formazione
specialistica non medica
12) Istituzione e/o rinnovo e attivazione dei Corsi di Master Universitari di I e II livello,
Corsi di Perfezionamento e approvazione Bozze di Convenzione a.a. 2014/2015
13) Immatricolazione al Corso di Laurea in Ingegneria Aerospaziale, Facoltà di
Ingegneria dello studente MOMTAZ AMIN BOULES BESHOY
14) Progetto FIXO: approvazione standard di qualità servizi di placement
15) Convenzione fra L’Università degli studi di Palermo e la Libera Università
SS.Assunta di Roma ex art.6 comma 11 e art 23 comma 2 L.240/2010
16) Accordo di collaborazione per la creazione di una rete telematica di ricerca
comune sull’arte tardo-gotica (XV-XVI secolo)
17) Proposta di istituzione del Centro Interuniversitario di ricerca denominato “L’altro
diritto centro di ricerca interuniversitario su carcere, devianza, marginalità e
governo delle migrazioni”- (ADIR), sede amministrativa Firenze
18) Approvazione dell’accordo di collaborazione tra l’Università degli Studi di Palermo
e la Presidenza del Consiglio dei Ministri- Dipartimento delle informazioni per la
sicurezza
19) Parere codice di comportamento dell’Università degli studi di Palermo
20) Esame del Regolamento chiamate di cui agli artt. 18 e 24 della L. 240/2010 –
parere del Senato
21) Protocollo d’intesa tra l’Università degli Studi di Palermo e il Comune di Palermo
per favorire l’accoglienza ed agevolare l’inserimento e l’integrazione degli studenti
stranieri universitari nel contesto cittadino
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22) Convenzione di cotutela di tesi di dottorato di ricerca con l’Università di Orleans
(Francia) in favore della dottoranda M.E.G.
23) Convenzione di cotutela di tesi di dottorato di ricerca con l’Università di Toulouse
(Francia) in favore della dottoranda L.B. (mobilità incoming)
24) Accordo di cooperazione tra Unipa e l'Università di Erlangen-Nürnberg "Friedrich
Alexander" per l'attivazione di un percorso formativo (Doppio Titolo di Laurea)
nell'ambito del Corso di laurea triennale in Ingegneria meccanica - L-9: modifica
Annex B (tabella di scambio degli insegnamenti)
25) Accordo di cooperazione tra Unipa e l'Università di Lorraine (Francia) per
l'attivazione di un percorso formativo (Doppio Titolo di Laurea) nell'ambito del
Corso di laurea magistrale in Lingue e letterature moderne dell'Occidente e
dell'Oriente - LM-37
26) Accordo di cooperazione tra Unipa e l'Università di Nizza (Francia) per l'attivazione
di un percorso formativo (Doppio Titolo di Laurea) nell'ambito del Corso di laurea
magistrale in Lingue moderne e traduzione per le relazioni internazionali - LM-38
27) Rilascio titolo congiunto tra il dottorato di diritto privato dell’Università degli Studi di
Palermo e il dottorato di “Derecho de la empresa” dell’Università di Saragozza
28) Convenzione di Co-Tutela di Tesi di Dottorato di Ricerca tra l’Università degli Studi
di Palermo e l’Universidad Panamericana (Messico) in favore del Dottorando Luis
Fernando Rentería Barragán (mobilità incoming)
29) Proposta di stipula protocollo aggiuntivo con Sichuan International Studies
University (SISU) per percorso integrato di studi.
30) Varie, eventuali e sopraggiunte
31) Convenzione tra l’Università degli Studi di Palermo e l’associazione CO.TU.LE.VI. ai fini
dello svolgimento dei tirocini curriculari all’interno dello sportello anti violenza Diana del
Tribunale di Trapani
32) Proposta di Corso di formazione per gli studenti partecipanti ai processi di assicurazione
della Qualità “Accreditamento della sede e dei Corsi di Studio”
33) Comunicazioni del Presidio di Qualità relative all’adunanza del 10.06.2014
34) Rilascio certificazioni in funzione degli atti documentali presenti presso gli archivi del
Servizio speciale segreterie studenti
Il Presidente chiede al Senato di anticipare il punto
3) Approvazione verbale del 29 aprile e 6 maggio 2014
Il punto è approvato all’unanimità.
1) Comunicazioni
Il Rettore informa i presenti della scomparsa del prof. Campesi, già professore ordinario di
Anatomia patologica e Direttore dell’Istituto di Anatomia patologica dell’Ateneo di Palermo, che ha
operato fino all’inizio del secolo al Policlinico di Palermo. I medici lo ricordano con affetto e stima
ed invita la prof. Florena ad intervenire.
La Prof. Florena, ricorda il prof. Campesi, docente di origini sarde che si trasferì in Sicilia agli inizi
degli anni sessanta in qualità di allievo del prof. Craxì.
Il Prof. Campesi è stato anche Direttore sanitario del policlinico e, principalmente, l’iniziatore della
Scuola di specializzazione in Anatomia patologica, trasmettendo a tutti, al di là della disciplina, un
grande senso dell’Accademia semplice ed informale e scevro da sovrastrutture baronali.
Il Senato si associa a questi sentimenti.
Il Rettore informa i presenti che:
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 il prof. Stefano Fantoni, Presidente dell’Anvur, ha dato comunicazioni relativamente alla
Scheda SUA dei corsi di studi e gli accessi ispettivi presso le sedi. Gli Atenei hanno
selezionato i corsi di studi che potranno essere oggetto di ispezione e di valutazione per
l’anno 2014. Per il 2014 le sedi da ispezionare sono L’Aquila, Catanzaro, Perugia (Atenei
statali) e Uninettuno (Università telematica). Il sistema opererà a regime per tutti gli Atenei
a partire dall’A.A. 2015/2016. Stessa cosa vale anche per i Dipartimenti (5 nel nostro
Ateneo) che hanno chiesto di partecipare alla valutazione della Scheda SUA RD. Detta
valutazione sarà limitata per lo stesso periodo sperimentale di validazione;
 sono state fatte le prime valutazioni dei dottorati di ricerca. Le richieste a livello nazionale
sono 903 e di queste 666 hanno ottenuto immediatamente una valutazione positiva. Dei
restanti (237) 95 sono potenzialmente ammissibili, 26 saranno sicuramente esclusi, i
rimanenti (116) sono in fase di rivalutazione e in approfondimento ed entro la metà di luglio
saranno comunicati i risultati finali;
 sono arrivate all’Anvur le proposte di apertura di nuovi Atenei (circa 23 in territorio
nazionale delle quali una in Sicilia (Fondazione privata di Medicina) la quale aveva già
ottenuto il parere negativo del comitato regionale di coordinamento delle Università
siciliane e per la quale l’Anvur ha confermato il giudizio negativo;
 sono stati presentati i ricorsi sull’abilitazione scientifica nazionale (1000 ricorsi ed erogate
187 sospensive, sono in corso di valutazione e saranno tra poco pubblicati i risultati relativi
alla congruenza tra gli abilitati e il livello delle loro mediane). Nel 94% dei casi c’è
corrispondenza e congruenza tra il livello delle mediane e il giudizio complessivo;
 si è chiusa la procedura di registrazione dei corsi di laurea per l’offerta formativa 2014/2015
(cinque corsi di laurea nuovi);
 il Ministero ha confermato che entro il 30/06/2014 sarà comunicato agli Atenei il modello di
ripartizione e utilizzazione dei punti organico (rivisitazione del D.M. 49/2012). Comunica di
avere fornito riscontro ai direttori di dipartimenti che avevano sollecitato gli organi di
governo a fornire numericamente eventuali disponibilità di punti organico che deriveranno
dalla distribuzione del piano straordinario associati, gli altri deriveranno dalla rivisitazione
del citato D.M. 49/2012;
 la Commissione di Garanzia ha predisposto la proposta di modifica e di adeguamento del
Codice etico di Ateneo; la stessa sarà discussa nel Consiglio di Amministrazione del 19
giugno p.v. per poi essere deliberata dal Senato;
 nella nota del maggio scorso, relativamente alle competenze dei Presidenti delle Scuole,
comunica che nessuna funzione è stata aggiunta a quelle già individuate nello Statuto per i
Presidenti delle Scuole. Per quanto riguarda la possibilità che i Presidenti delle Scuole
possano partecipare in rappresentanza nelle conferenze degli ex presidi, Il Rettore ritiene
che sia necessario sentire il parere degli Organi di governo, vista la tipologia diversa di ogni
singola scuola.
Il Rettore, a questo punto, informa i presenti che nei giorni scorsi il prof. De Leo, pro rettore alla
ricerca, è stato raggiunto da una comunicazione di conclusione indagini con richiesta di rinvio a
giudizio per fatti che risalgono all’A.A. 2004/2005. Rileva che il docente viene chiamato a
rispondere di fatti eventualmente consumati in altra funzione accademica, peraltro
gerarchicamente subordinata a maggiori responsabilità di gestione in seno alla Facoltà.
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Il Prof. De Leo, immediatamente e nella piena lealtà istituzionale che lo contraddistingue, ha
rimesso la sua delega alla ricerca; dopo attenta e ponderata valutazione tale richiesta è stata
respinta con apposita nota ed è stata riconfermata la piena fiducia nell’incarico svolto. Ricorda
come il Prof. De Leo nel tempo abbia operato, con incarichi prestigiosi, nell’interesse esclusivo
dell’Istituzione universitaria e come attualmente svolga il proprio incarico con il massimo impegno
e dedizione. Ampia solidarietà è stata espressa dai docenti della Scuola di Medicina. I fatti per cui
è stato chiamato in causa non rientrano in alcun modo nelle attuale delega fiduciaria conferita.
Auspica che ciascuno dei Senatori possa aderire a quanto deciso dal Rettore nella circostanza.
Il Prof. Dusonchet, nella qualità di rappresentante dei Direttori di dipartimento, manifesta la più
ampia solidarietà al Prof. De Leo e conferma la propria fiducia nell’operato dello stesso
Il prof. Spinelli esprime, anche quale decano del Senato, la più ampia stima al Prof. De Leo che
oltre che essere uno stimatissimo collega è anche un amico. Concorda con l’operato posto in
essere dal Rettore.
Il Rettore ringrazia il Senato per quanto espresso.
La prof. Aprile informa il Senato che il polittico donato dal maestro Carriglio è stato collocato
nell’aula magna dell’ex Facoltà di Architettura.
Il Rettore comunica che il maestro Carriglio ha confermato un’altra donazione all’Ateneo e che
presto anche un olio di Gianbecchina andrà a ad arricchire la collezione di arte moderna che sarà
accolta nella rinnovata Sala delle Armi che si spera di potere aprire a Natale prossimo.
2) Risposte e interrogazioni
Il dott. Pollara sottopone al Senato la seguente interrogazione sottoscritta anche dai dott. Ornato e
Piazzese:
Interrogazione su modifica Regolamento per il conferimento di incarichi di insegnamento gratuiti e
retribuiti, nella parte che esclude il conferimento di tali incarichi al personale TAB in servizio presso
le Università, a seguito dichiarazione di illegittimità costituzionale dell’art. 1, comma 10, della
Legge 4 novembre 2005 n. 230, giusta la Sentenza della Corte Costituzionale n. 78/2013. –
Senato Accademico, seduta del 17.06.2014
Premesso
- che con Sentenza n. 78/2013 la Corte Costituzionale ha dichiarato l’illegittimità
costituzionale dell’art. 1, comma 10, della L. n. 230/2005 (Nuove disposizioni concernenti i
professori e i ricercatori universitari e delega al Governo per il riordino del reclutamento dei
professori universitari) che prevedeva, espressamente, l’esclusione del personale tecnico
amministrativo delle università dagli incarichi di insegnamento gratuiti o retribuiti;
- che la suddetta norma, tra l’altro, è pure abrogata dall’art. 29, comma 11 lettera c), della L.
240/2010 (cosiddetta “Legge Gelmini”) che, peraltro, con l’art. 23 della medesima ha
introdotto una nuova disciplina in materia di contratti per attività di insegnamento con la
concreta conseguenza dell’illegittimo divieto per il personale TAB universitario di assumere
incarichi di insegnamento gratuiti o retribuiti presso le Università italiane;
- che alcuni Atenei, in considerazione di quanto sopra, hanno già adeguato i propri
regolamenti per la disciplina del conferimento di incarichi di insegnamento gratuiti e
retribuiti, rimuovendo ogni possibile forma di discriminazione e penalizzazione del
personale TAB universitario che, pertanto, alla pari di tutti i componenti della comunità
accademica e dei dipendenti di altre amministrazioni, enti o imprese, può essere
destinatario di incarichi di insegnamento;
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che, il vigente Regolamento d’Ateneo per il conferimento degli incarichi di insegnamento,
gratuiti e retribuiti, emanato con DR. N. 3801/2011, prevede ancora l’esclusione della
predetta possibilità per il personale universitario TAB, non conforme alla vigente L.
240/2010 ed in palese contrasto con la Costituzione italiana e, in particolare, con i principi
dalla stessa posti agli artt. 3, 33, 35 e 97;
che il summenzionato Regolamento, comunque, non dovrebbe trovare applicazione per la
parte relativa al divieto del conferimento degli incarichi di insegnamento al personale
universitario TAB, per il solo effetto abrogativo dell’art. 1, comma 10, della L. n. 230/2005 in
forza dell’art. 29, comma 11 lettera c), della L. 240/2010 oltre che di detta intervenuta
Sentenza della Corte Costituzionale le cui motivazioni, tuttavia, rilevano, in maniera
pregnante, sia ai fini della riformulazione del Regolamento de quo sia ai fini di ogni
eventuale azione interpretativa della disciplina sul conferimento degli incarichi di
insegnamento;
che, nonostante quanto sopra evidenziato, la norma regolamentare, ispirata dall’abrogato
art. 1, comma 10, della L. n. 230/2005, pare continui a trovare applicazione presso questo
Ateneo, ogni qual volta vengono emanati bandi per il conferimento di incarichi di
insegnamento;
che già, in precedenti sedute di quest’Organo, è stata richiamata l’attenzione sulla
questione con l’invito a rivisitare il vigente Regolamento d’Ateneo per il conferimento degli
incarichi di insegnamento, gratuiti e retribuiti, provvedendo ad abrogare, espressamente,
ogni previsione che comporti l’esclusione del personale universitario TAB dalla possibilità di
concorrere al conferimento degli incarichi di insegnamento;
Tutto ciò premesso,
si chiede
- di conoscere:
1) quali provvedimenti sono stati assunti o si intendono assumere per adeguare, in
ragione di quanto qui rappresentato, il Regolamento per il conferimento degli incarichi di
insegnamento, gratuiti e retribuiti;
2) se, nelle more della rivisitazione del citato Regolamento, si è provveduto ad impartire
indicazioni perché, nell’emanazione dei bandi per la copertura degli incarichi di
insegnamento, si consideri l’inapplicabilità delle censurate norme al fine di consentire la
partecipazione del personale universitario TAB senza che questi, ai fini del
riconoscimento dei propri diritti, debba necessariamente ricorrere al competente
giudice.
Il Prof. Ferro comunica che il regolamento in questione è all’ordine del giorno del prossimo Cda e
dopo sarà deliberato dal Senato e che è stato rivolto un quesito al Ministero per quanto riguarda la
possibilità di stipula di un contratto di diritto privato di docenza al personale TA.
Il Rettore comunica di avere ricevuto numerose segnalazioni di plagio delle tesi di laurea. In
proposito è stato conferito al prorettore vicario l’incarico di individuare, a partire dall’A.A.
2014/2015, un sistema di controllo antiplagio di tutte le tesi di laurea sia triennali che magistrali ed
anche di dottorato per tutelare l’immagine e la dignità dell’istituzione accademica.
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Il Rettore comunica altresì che ha conferito al prorettore vicario l’incarico di definire la possibilità di
riconoscere crediti formativi al personale tecnico amministrativo e bibliotecario non in possesso di
laurea che si iscriva ai corsi di laurea dell’Ateneo; ciò nei limiti dei crediti formativi concedibili ai
sensi della normativa vigente.
La prof. Florena informa il Senato che è già operativa, on line, la procedura di registrazione degli
studenti incoming per la mobilità Erasmus e che al più presto anche i docenti, dal proprio profilo,
potranno accedere alle pratiche.
Il Prof. Napoli informa il Senato Accademico sulla circostanza che nella Scuola Politecnica si sono
verificati dei problemi per la formazione delle commissioni degli esami di profitto relativamente ai
docenti in quiescenza.
Il Pro Rettore Vicario, Prof. V. Ferro, risponde segnalando, innanzitutto, che il vigente
Regolamento Didattico di Ateneo, deliberato dal Senato Accademico nel dicembre 2012 ed
emanato con D.R. 3201/2013 del 15.10.2013, all’art.24, comma 5, stabilisce che la funzione di
Presidente della Commissione di esami deve essere svolta dal <<docente responsabile>> che <<è
sempre un professore o un ricercatore in servizio in Ateneo>>.
L’attuale formulazione è stata già modificata, ed in questo momento è all’esame del CUN, per
prevedere una deroga che riguarda alcuni SSD dell’area delle professioni sanitarie.
Il Pro Rettore Vicario segnala al Senato Accademico di valutare l’opportunità, piuttosto di
prevedere ulteriori deroghe, di eliminare questa limitazione, almeno con riferimento ai professori in
quiescenza dell’Ateneo di Palermo, non appena il Regolamento Didattico di Ateneo proposto al
CUN sarà approvato dal MIUR.
Il Pro Rettore Vicario comunica, inoltre, che è stato necessario, a seguito del blocco esistente sulla
procedura di firma digitale, verificare il numero degli appelli inseriti in difformità all’art.24, comma 5,
del vigente Regolamento Didattico di Ateneo. Il SIA ha comunicato che, relativamente alla
sessione estiva, i suddetti appelli sono oltre 700 e, pertanto, per salvaguardare gli studenti che
hanno già sostenuto gli esami sarà necessario emanare un apposito provvedimento rettorale.
Il rappresentante degli studenti Pillitteri chiede informazioni circa l’attivazione di corsi di recupero
per il corrente e per il prossimo anno accademico, peraltro già previsti in una delibera precedente.
Il Rettore risponde che il numero dei fuori corso è notevolmente diminuito e a oggi si sono laureati
11.800 studenti fuori corso. Le azioni messe in campo dall’Ateneo, in termine di riduzione degli
studenti fuori corso, sia con l’iscrizione al tempo parziale, sia con la revisione del modello
formativo legato alle prove in itinere, possono utilmente intervenire nel contenimento del numero
dei fuori corso, si è però previsto che possa essere modificato il concetto del corso di recupero
tradizionale con il concetto del tutorato specializzato per assistere gli studenti nelle materie scoglio
con una implementazione di lezioni ma non con una Commissione di esame diversificata.
La rappresentante degli studenti Alessandra Cianciolo chiede che questo strumento del tutorato
possa essere utilizzato anche dagli studenti in corso che hanno avuto difficoltà nel superamento
dell’esame. Il Rettore accoglie la proposta del rappresentante degli studenti e darà incarico alla
prof. Anna Maria Milito di verificare tale possibilità.
4) Autorizzazione al congedo per motivi di studio per i Proff. Daniela Averna, Ennio Igor
Mineo e Mario Rosario Mazzola
RELAZIONE DEL RESPONSABILE DEL PROCEDIMENTO
VISTO il D.P.R. 11/7/1980 n. 382 ed in particolare l’art. 17, comma1;
VISTO il Regolamento sulla concessione ai Docenti, agli Assistenti ordinari R.E. ed ai Ricercatori
universitari dell’autorizzazione a dedicarsi ad esclusiva attività di ricerca scientifica ai sensi dell’art.
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17, commi 1 e 5, del D.P.R. 11/7/80 n. 382 e dell’art. 8, commi 3 - 6, della legge 18/3/1958 n. 349,
approvato dal Senato Accademico nella seduta del 28/07/2011;
VISTO l’art. 7 del suddetto Regolamento, che dispone in ordine allo stato giuridico – economico
dei docenti e ricercatori autorizzati a dedicarsi ad esclusiva attività di ricerca scientifica;
VISTE le sottoelencate documentate istanze:
a – del 31/03/2014 con cui la Prof.ssa Daniela Averna, associato confermato presso il
Dipartimento di Scienze Umanistiche di questo Ateneo, afferente al s.s.d. L-FIL-LET/04 - Lingua e
letteratura latina - chiede di poter fruire di un periodo di congedo per motivi di studio ai sensi
dell’art.17, comma 1, del D.P.R. 11/7/80 n. 382, per svolgere attività di ricerca per il 2° semestre
didattico dell’Anno Accademico 2014/2015 a decorrere dall’1/03/2015 al 30/09/2015;
b – del 12/03/2014 con cui il Prof. Ennio Igor Mineo, associato confermato presso il Dipartimento di
Scienze Umanistiche di questo Ateneo, afferente al s.s.d. M-STO/01 - Storia medievale -, chiede di
poter fruire di un periodo di congedo per motivi di studio ai sensi dell’art. 17, comma 1, del D.P.R.
11/7/80 n. 382, per svolgere attività di ricerca per il 1° semestre didattico dell’Anno
Accademico 2014/2015 a decorrere dall’1/10/2014 al 31/03/2015;
c – del 10/03/2014 con cui il Prof. Mario Rosario Mazzola, ordinario presso il Dipartimento di
Ingegneria Civile, Ambientale e Aerospaziale di questo Ateneo, afferente al s.s.d. ICAR/02 Costruzioni idrauliche e marittime e idrologia -, già autorizzato al godimento del congedo per motivi
di studio per l’anno 2013/2014, chiede, al fine di poter completare la ricerca in corso, di poter fruire
di un periodo di congedo per motivi di studio ai sensi dell’art. 17, comma 1, del D.P.R. 11/7/80 n.
382 per l’Anno Accademico 2014/2015 a decorrere dall’1/10/2014 al 30/09/2015;
VISTA la nota n. 29927 del 24/04/2014, con cui il Settore Ordinamenti didattici e programmazione
di Ateneo, interpellato nel merito sull’istanza della Prof.ssa Daniela Averna, ha segnalato quanto
segue:
A seguito di verifica in banca dati AVA-SUA nella procedura di Ateneo di definizione dei piani di
studio Offweb, si fa presente che la Prof. Daniela Averna non risulta essere impegnata nel
secondo semestre dell’A.A. 2014/15.
Si segnala, inoltre, che la Prof. Averna, è stata indicata come docente di riferimento, con peso 1,
per il Corso di Laurea Magistrale LM-14 Filologia moderna e italianistica nell’Offerta Formativa
2013/2014 e 2014/2015. Il suddetto Corso di Laurea Magistrale presenta nel portale per la qualità
dei corsi di studio AVA-SUA negli AA. AA.2013/14 e 2014/15 un numero totale di docenti di
riferimento, computato sulla base dei pesi indicati, superiore al minimo imposto per il superamento
dei requisiti, non a regime, di docenza anche in assenza della Prof. Daniela Averna. Si precisa, in
ultimo, che il parere favorevole è subordinato al mantenimento delle informazioni al momento
inserite in banca dati SUA-CdS e nella procedura di Ateneo Offweb per l’offerta formativa 2014/15,
che è attualmente in via di definizione
VISTA la nota n. 29930 del 24/04/2014, con cui il Settore Ordinamenti didattici e programmazione
di Ateneo, interpellato nel merito sull’istanza del Prof. Ennio Igor Mineo, ha segnalato quanto
segue:
A seguito di verifica in banca dati AVA-SUA nella procedura di Ateneo di definizione dei piani di
studio Offweb, si fa presente che il Prof. Ennio Mineo non risulta essere impegnato in
insegnamenti erogati nel primo semestre dell’A.A. 2014/15.
Si segnala, inoltre, che il Prof .Ennio Mineo, è stato indicato come docente di riferimento, con
peso 0,5, in banca dati Off. Formativa per il Corso di Laurea Magistrale LM-14 Filologia moderna e
italianistica nel 2014/2015 e per il Corso di Laurea L-10 – Lettere nel 2013/14 e nel 2014/15.
I suddetti Corsi di Studio presentano nel portale per la qualità dei corsi di studio AVA-SUA negli
AA. AA. 2013/14 e 2014/15 un numero totale di docenti di riferimento, computato sulla base dei
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pesi indicati, superiore al minimo imposto per il superamento dei requisiti, non a regime, di
docenza anche in assenza del Prof. Ennio Mineo.
Si precisa, in ultimo, che il parere favorevole è subordinato al mantenimento delle informazioni al
momento inserite in banca dati SUA - CdS e nella procedura di Ateneo Offweb per l’offerta
formativa 2014/15, che è attualmente in via di definizione
VISTA la nota n. 29923 del 24/04/2014, con cui il Settore Ordinamenti didattici e programmazione
di Ateneo, interpellato nel merito sull’istanza del Prof. Mario Rosario Mazzola, ha segnalato quanto
segue:
A seguito di verifica in Banca dati AVA-SUA e nella procedura di Ateneo di definizione dei piani di
studio Offweb, si fa presente che il Prof. Mario Rosario Mazzola non risulta essere impegnato in
insegnamenti erogati nell’A.A.2014/15.
Si segnala, inoltre, che il Prof. Mazzola non è stato indicato come docente di riferimento in Banca
Dati Off. Formativa per nessun Corso di Studi per gli AA. AA. 2013/2014 e 2014/2014;
Si precisa, in ultimo, che il parere favorevole è subordinato al mantenimento delle informazioni al
momento inserite in banca dati SUA – CdS e nella procedura di Ateneo Offweb per l’offerta
formativa 2014/15, che è attualmente in via di definizione.
VISTE le delibere del 20/05/2014 con cui il Consiglio di Dipartimento di Scienze Umanistiche,
valutati i programmi di studio presentati dai Proff. Daniela Averna e Ennio Igor Mineo, ha
approvato la richiesta di congedo di entrambi i docenti;
VISTA la delibera del 15/05/2014 con cui il Consiglio del Dipartimento di Ingegneria Civile,
Ambientale e Aerospaziale, valutato il programma di studio presentato dal Prof. Mario Rosario
Mazzola, ha approvato la richiesta di congedo del docente .
In considerazione di quanto sopra indicato si propone che il Senato Accademico
DELIBERI
a - di esprimere parere favorevole in merito alla concessione del congedo per motivi di studio,
richiesto dalla Prof. Daniela Averna, ai sensi dell’art. 17, comma 1, del D.P.R. 11/7/80 n. 382,
valutato che, pur essendo la stessa, docente di riferimento, con peso 1, per il Corso di Laurea
Magistrale LM-14 Filologia moderna e italianistica nell’Offerta Formativa 2013/2014 e 2014/2015,
non è previsto il suo impegno in attività didattica per l’A.A. 2014/2015.
b- di esprimere parere favorevole in merito alla concessione del congedo per motivi di studio,
richiesto dal Prof. Ennio Igor Mineo, ai sensi dell’art. 17, comma 1, del D.P.R. 11/7/80 n. 382,
valutato che, pur essendo lo stesso, docente di riferimento, con peso 0,5, per il Corso di Laurea
Magistrale LM-14 Filologia moderna e italianistica nel 2014/2015 e per il Corso di Laurea L-10 –
Lettere nel 2013/2014 e 2014/2015, non è previsto il suo impegno in attività didattica per l’A.A.
2014/2015.
c- di autorizzare la proroga del congedo per motivi di studio, richiesto per l’A.A. 2014/15 dal Prof.
Mario Rosario Mazzola, ai sensi dell’art. 17, 1° comma, del D.P.R. 11/7/80n. 382, subordinandolo
alla prevista presentazione della relazione sull’attività già svolta durante il primo anno di congedo
entro il 31/10/2014.
La Responsabile dell’UOB Carriere Professori di 1a e 2a fascia
F.to Dott. Anna Geraci
VERBALE N. 207 del 17/06/2014 – 30/06/2014
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UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI PALERMO
La Responsabile del procedimento
F.to Dott. Loredana Ferraro
La Dirigente
F.to Dott. Giuseppa Lenzo
Il Senato Accademico
VISTO il D.P.R.11/7/1980 n.382 ed in particolare l’art. 17, 1° comma;
VISTO il Regolamento sulla concessione ai Docenti agli Assistenti ordinari R.E. ed ai Ricercatori
universitari dell’autorizzazione a dedicarsi ad esclusiva attività di ricerca scientifica ai sensi dell’art.
17, commi 1 e 5, del D.P.R. 11/7/80 n. 382 e dell’art. 8, commi 3°-6°, della legge 18/3/1958 n. 349,
approvato dal Senato Accademico nella seduta del 28/07/2011;
VISTE le istanze di congedo per motivi di studio dei Proff. Daniela Averna, Ennio Igor Mineo e
Mario Rosario Mazzola;
VISTE le delibere del Consiglio di Dipartimento di Scienze Umanistiche del 20/05/2014, di nulla
osta al congedo per motivi di studio dei Proff. Daniela Averna e Ennio Igor Mineo;
VISTA la delibera del Consiglio del Dipartimento di Ingegneria Civile, Ambientale e Aerospaziale
del 15/05/2014, di nulla osta al Congedo per motivi di studio del Prof. Mario Rosario Mazzola;
VISTE le note n. 29923, 29927 e 29930 del 24/04/2014 del Settore Ordinamenti didattici e
programmazione;
VISTA la proposta del Responsabile del procedimento;
SENTITA la relazione del Coordinatore della Commissione programmazione e risorse umane;
all’unanimità,
DELIBERA
a - di esprimere parere favorevole in merito alla concessione del congedo per motivi di studio,
richiesto dalla Prof. Daniela Averna, ai sensi dell’art. 17, comma 1, del D.P.R. 11/7/80 n. 382,
valutato che, pur essendo la stessa, docente di riferimento, con peso 1, per il Corso di Laurea
Magistrale LM-14 Filologia moderna e italianistica nell’Offerta Formativa 2013/2014 e 2014/2015,
non è previsto il suo impegno in attività didattica per l’A.A. 2014/2015.
b- di esprimere parere favorevole in merito alla concessione del congedo per motivi di studio,
richiesto dal Prof. Ennio Igor Mineo, ai sensi dell’art. 17, comma 1, del D.P.R. 11/7/80 n. 382,
valutato che, pur essendo lo stesso, docente di riferimento, con peso 0,5, per il Corso di Laurea
Magistrale LM-14 Filologia moderna e italianistica nel 2014/2015 e per il Corso di Laurea L-10 –
Lettere nel 2013/2014 e 2014/2015, non è previsto il suo impegno in attività didattica per l’A.A.
2014/2015.
c- di autorizzare la proroga del congedo per motivi di studio, richiesto per l’A.A. 2014/15 dal Prof.
Mario Rosario Mazzola, ai sensi dell’art. 17, 1° comma, del D.P.R. 11/7/80n. 382, subordinandolo
alla prevista presentazione della relazione sull’attività già svolta durante il primo anno di congedo
entro il 31/10/2014.
Letto e approvato seduta stante.
5) Parziale novazione delle Convenzioni in essere con i consorzi Universitari di
Caltanissetta e Trapani – parere del Senato
RELAZIONE DEL RESPONSABILE DEL PROCEDIMENTO
VERBALE N. 207 del 17/06/2014 – 30/06/2014
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UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI PALERMO
L’Università degli studi di Palermo e i Consorzi universitari delle province di Agrigento,
Caltanissetta e Trapani hanno sottoscritto in data 15 aprile 2013 la nuova convenzione, e il
relativo addendum, per lo sviluppo dei Poli universitari territoriali e la compartecipazione ai
costi del decentramento.
I punti 2 e 7 del cennato addendum stabiliscono come, nel caso di accertata ed insufficiente
disponibilità finanziaria dei Consorzi, le parti possano rinegoziare gli accordi economici
esistenti, anche con l'adozione di concordati piani di rientro concernenti, in particolare, la
rimodulazione degli oneri previsti a carico dei Consorzi.
In data 22 novembre 2013 Università e Consorzi hanno concordemente stabilito di riconsiderare la
parametrazione dei costi già dall'A.A. 2013-2014 anche in relazione alle perduranti difficoltà
gestionali dei Consorzi, derivanti dall'indeterminatezza della contribuzione regionale e dalla
trasformazione normativa e giuridica delle Amministrazioni provinciali, attualmente in corso.
Tenuto presente che l'Università di Palermo ha svolto e svolge, presso i Consorzi universitari delle
province di Agrigento, Caltanissetta e Trapani, una continuativa e qualificata azione formativa
dalla quale è derivato, negli anni, un oggettivo vantaggio ed un indubbio arricchimento agli
stessi Consorzi e, per il tramite di questi ultimi, a tutto il territorio comunale e provinciale di
riferimento, è volontà comune garantire la continuità dell'offerta formativa nelle sedi decentrate,
onde assicurare la valorizzazione culturale dei territori di riferimento e tutelare il diritto di
accesso dei giovani agli studi universitari, in particolare di quelli meritevoli e con maggiore
disagio economico.
Inoltre, con ulteriore riferimento agli accordi convenzionali operanti in data antecedente alla stipula
della convenzione attualmente vigente, non risulta concordante tra le parti la quantificazione
delle provviste economiche ancora da trasferire all'Università per il ristoro degli incardinamenti
dei docenti fin qui chiamati ad assicurare la sostenibilità dei corsi di studio in sede decentrata.
Vista la nota rettorale prot. n. 23374 – VI/11 del 31/03/2014, con la quale questo Ateneo ha
trasmesso ai Presidenti dei Consorzi universitari di Agrigento, Caltanissetta e Trapani l’atto di
novazione, predisposto sulla base delle precedenti considerazioni, della Convenzione in atto
esistente, con la richiesta di formale approvazione;
Vista la nota prot. n. 113/14 del Consorzio Universitario della provincia di Caltanissetta, con la
quale conferma l’adesione alla novazione della Convenzione proposta;
Vista la nota prot. n. 34829 del 19/05/2014 del Consorzio Universitario della provincia di Trapani,
con la quale conferma l’adesione alla novazione della Convenzione proposta;
Il Consiglio di Amministrazione, nella riunione del 27 maggio 2014 al punto n° 15, nel merito di tale
argomento ha deliberato quanto segue:




di integrare gli atti aggiuntivi sopra riportati inserendo la previsione: “XV. Il Consorzio si
impegna a provvedere alla rinegoziazione dell’atto qualora dovessero determinarsi a favore
dello stesso nuove risorse finanziarie”;
di approvare gli atti aggiuntivi, relativi ai Consorzi Universitari di Caltanissetta e Trapani
così come sopra riportati e integrato come al capoverso superiore, contenenti modifiche e
integrazioni della convenzione sottoscritta in data 15.04.2013 tra Università degli studi di
Palermo e Consorzi Universitari di Agrigento, Caltanissetta e Trapani per lo sviluppo dei
Poli universitari territoriali e la compartecipazione ai costi del decentramento;
di subordinare l’approvazione degli atti aggiuntivi all’invio delle delibere dei competenti
Consigli di Amministrazione dei Consorzi;
di provvedere alla rinegoziazione degli stessi atti aggiuntivi qualora dovessero
determinarsi, negli stessi consorzi, nuove risorse finanziarie.
Per i motivi suesposti si propone che il Senato
Esprima parere favorevole
VERBALE N. 207 del 17/06/2014 – 30/06/2014
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UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI PALERMO
all’approvazione degli atti aggiuntivi, relativi ai Consorzi Universitari di Caltanissetta e Trapani, di
seguito riportate, contenenti modifiche e integrazioni della convenzione sottoscritta in data
15.04.2013 tra Università degli studi di Palermo e Consorzi Universitari di Agrigento, Caltanissetta
e Trapani per lo sviluppo dei Poli universitari territoriali e la compartecipazione ai costi del
decentramento:
ATTO AGGIUNTIVO CONTENENTE MODIFICHE E INTEGRAZIONI DELLA CONVENZIONE
SOTTOSCRITTA IN DATA 15.04.2013 TRA UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI PALERMO E
CONSORZIO UNIVERSITARIO DI CALTANISSETTA
-
-
-
-
-
-
-
-
Vista la convenzione, e relativo addendum, sottoscritti tra l’Università di Palermo ed i Consorzi
universitari delle province di Agrigento , Caltanissetta e Trapani in data 15 aprile 2013;
considerate le previsioni di cui ai punti 2 e 7 del cennato addendum che, nel caso di accertata
ed insufficiente disponibilità finanziaria dei Consorzi, attribuiscono alle parti la potestà di
rinegoziare gli accordi economici esistenti, anche con l’adozione di concordati piani di rientro
concernenti, in particolare, la rimodulazione degli oneri previsti a carico dei Consorzi;
visti gli esiti a verbale della riunione tra Università e Consorzi, svoltasi in data 22 novembre
2013, nel corso della quale le parti hanno concordemente stabilito di riconsiderare la
parametrazione dei costi già dall’a.a. 2013-2014;
ulteriormente accertate le perduranti difficoltà gestionali dei Consorzi, derivanti
dall’indeterminatezza della contribuzione regionale e dalla trasformazione normativa e
giuridica delle Amministrazioni provinciali, attualmente in corso;
confermata la comune volontà della parti di garantire la continuità dell’offerta formativa nelle
sedi decentrate, onde assicurare la valorizzazione culturale dei territori di riferimento e tutelare
il diritto di accesso dei giovani agli studi universitari, in particolare di quelli meritevoli e con
maggiore disagio economico;
dato atto che l’Università di Palermo ha svolto, presso il Consorzio universitario della provincia
di Caltanissetta, una continuativa e qualificata azione formativa dalla quale è derivato, negli
anni, oggettivo vantaggio ed indubbio arricchimento allo stesso Consorzio e, tramite
quest’ultimo, alla predetta Città Capoluogo e ai territori provinciali di riferimento;
premesso, altresì, che, con ulteriore riferimento agli accordi convenzionali operanti in data
antecedente alla stipula della convenzione attualmente vigente, non risulta concordante tra le
parti la quantificazione delle provviste economiche ancora da trasferire all’Università per il
ristoro degli incardinamenti dei docenti fin qui chiamati a garantire la sostenibilità dei corsi di
studio in sede decentrata;
attestata concordemente la volontà di scongiurare possibili contenziosi tra l’Università statale
di Palermo e l’Ente consortile, a maggioritaria partecipazione pubblica, con imprevisti oneri
aggiuntivi per la parte eventualmente soccombente e con il tangibile rischio di sospensione
delle attività didattiche;
vista la _________________ del Consorzio universitario di Caltanissetta;
visto il parere formalmente reso dal Senato Accademico dell’Università di Palermo nella
seduta del ________;
vista la delibera del Consiglio di Amministrazione, assunta nella seduta del____________;
le parti ulteriormente convengono di modificare, con effetti novativi e durata
quindicennale, la vigente convenzione e di determinarsi come segue:
I.
con riferimento all’art. 1 della vigente convenzione, viene così modificata la tabella in
esso contenuta, relativa alla parametrizzazione dei costi standard (su base generale e
con riferimento alla consistenza dell’offerta formativa ad oggi erogata presso ogni sede
decentrata):
TABELLA I
LEGENDA:
A: Annualità di corso
B: Docenti di riferimento per anno
VERBALE N. 207 del 17/06/2014 – 30/06/2014
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UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI PALERMO
C: Totale docenti di riferimento
D: Costo unitario per Docente di riferimento (in €)
E: Costo Standard incardinamento (100%)
F: numero di CFU max da coprire con incarichi (contratti, supplenze,
incentivazioni)
G: Costo minimo (€) di ogni CFU di F
H: Costo minimo incarichi e incentivazioni
COSTI STANDARD
CdL TRIENNALE CON SEDE
DECENTRATA
CANALE DECENTRATO DI
CdL TRIENNALE
CdL MAGISTRALE CON
SEDE DECENTRATA
CANALE DECENTRATO DI
CdL MAGISTRALE
A
B
C
D
E
F
G
H
3
3,5
10,5
53.384
560.532
180
300
54.000
3
3
9
53.384
480.456
180
300
54.000
2
3,5
7
53.384
373.688
120
300
36.000
2
3
6
53.384
320.304
120
300
36.000
COSTI STANDARD/SEDE DI CALTANISSETTA
CdL TRIENNALE
CON SEDE
DECENTRATA
CANALE
DECENTRATO
LAUREA A CICLO
UNICO
N
1
A
3
B
3,5
C
10,5
D
53.384
E
560.532
F
180
G
300
H
54.000
1
6
3
18
‫״‬
960.912
360
300
108.000
TOTALE
2
9
--
28,5
--
1.521.444
540
--
162.000
II.
III.
Dall’art. 1 della vigente convenzione si intende espunta ed annullata la parte finale:
“All’inizio di ogni anno accademico, l’Università provvederà all’aggiornamento dei costi
dei Docenti secondo la parametrizzazione individuata (P.A. di I fascia stipendiale)
secondo le diverse categorie utilizzate per la parametrizzazione. Tale aggiornamento,
comunicato formalmente ai Consorzi, si riterrà automaticamente approvato dalle parti
ed utilizzato per la conseguente computazione dei costi del personale necessario al
sostegno dei CdL”. Essa viene così sostituita: “Con congruo anticipo rispetto
all’inizio di ogni anno accademico, l’Università provvederà a comunicare
formalmente ai Consorzi gli oneri a carico di questi ultimi, nei limiti delle
previsioni di cui alla precedente tabella e delle quote percentuali precisate nel
seguito del presente accordo integrativo”.
Resta inteso che gli oneri di incardinamento potranno subire eventuali aggiornamenti
annuali al variare dei parametri ministeriali relativi al trattamento economico del P.A. di
prima fascia stipendiale.
Con riferimento all’art. 2 della vigente convenzione, gli impegni dell’Università si
intendono confermati ove non diversamente previsto dal presente atto modificativo e a
condizione che il Consorzio assicuri, da parte sua, la copertura dei costi standard di
propria competenza nella misura prevista dalla presente intesa integrativa.
Con riferimento all’art. 3 della vigente convenzione, si confermano gli impegni finanziari
dei Consorzi che, in ragione delle motivazioni espresse in premessa e avuto riguardo
alle precedenti tabelle relative ai costi standard, vengono così rideterminati:
a) per il solo E.F. 2014 copertura degli incardinamenti nella misura concordata a
verbale in esito all’incontro tra le parti del 22.11.2013 e fissata, per il Consorzio
di Caltanissetta, in €. 521.221;
VERBALE N. 207 del 17/06/2014 – 30/06/2014
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UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI PALERMO
b) copertura del 25%, per gli EE.FF. 2015-2028, dei costi relativi
all’incardinamento del personale docente che, in relazione alla tipologia e
consistenza dei corsi di studio in atto esistenti, viene determinato, per il
Consorzio di Caltanissetta, in €. 380.361;
c) nel riconoscere l’attività formativa svolta, con continuità nel tempo,
dall’Università di Palermo nelle sedi decentrate e per garantire l’adeguata
valorizzazione delle funzioni accademiche, anche in relazione alle pretese di
dare/avere di incerta composizione e valutate di diversa entità tra le parti, il
Consorzio si impegna ad assicurare il seguente e differenziato incremento
annuale del contributo destinato alla copertura dei costi standard per
incardinamento dei docenti, individuando il medesimo trasferimento finanziario
quale “fondo di riequilibrio:

EE.FF. 2015-2027: +15% del costo standard, pari a €. 228.216/anno
COSTI INCARDINAMENTO E FONDO DI RIEQUILIBRIO
2014
2015-2027
2028
521.221
(1 annualità)
380.631 + 228.216 = 608.577
(13 annualità)
380.361
(1 annualità)
d) il Consorzio si impegna, altresì, ad assumere a proprio esclusivo carico (100%)
i costi relativi a contratti di insegnamento, supplenze ed incentivazioni
nell’ordine di CFU indicato nella colonna F della tab. 1, i cui rispettivi valori
economici unitari, a partire dall’a.a. 2013-2014, sono rideterminati come segue
nella misura minima:
supplenza: €. 350 per ogni CFU;
contratto esterno: €. 250/CFU
incentivazione: €. 300 per ogni CFU > 6 attribuiti ad ogni docente di
riferimento o incardinato, per specifica previsione concorsuale,
nella sede decentrata.
Il Consorzio esonera, altresì, l’Università da ogni intervento finanziario per il
pagamento delle predette competenze e di quelle, eventuali, relative ad attività
di tutorato (ed ogni altra funzione didattica integrativa) previste dalla
convenzione sottoscritta in data 15 aprile 2013, non aventi copertura nei
trasferimenti obbligatori previsti dalla colonna H della tabella 1 del presente atto
integrativo.
Restano fermi ed invariati gli obblighi assunti fino all’A.A. 2012-2013 per
la copertura, da parte del Consorzio, degli oneri relativi a contratti,
supplenze ed incentivazioni.
In relazione a quanto sopra e fatti salvi eventuali adeguamenti dei costi di
supplenze, contratti ed incentivazioni che, sulla base delle disponibilità di
bilancio, saranno concordati con cadenza biennale, si riassumono di seguito gli
oneri obbligatori minimi, previsti a carico del Consorzio per la copertura annuale
delle ulteriori funzioni didattiche (oltre l’incardinamento ed il fondo di riequilibrio)
di cui alle colonne F-G-H della precedente tab. I:
CL
IV.
CFU
540
€/ANNO
162.000
In relazione a quanto fin qui novato in materia di rapporti economici tra Università e
Consorzio, si riportano di seguito e per la durata quindicennale della oggi novata
convenzione, gli oneri complessivi minimi ed obbligatori, annualmente previsti a carico
del Consorzio di Caltanissetta:
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UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI PALERMO
2014
2015-2027
2028
INCARDINAMENTO
521.221
380.361*
380.361*
RIEQUILIBRIO
-228.216
-SUPPLENZE, CONTRATTI,
162.000
162.000**
162.000**
INCENTIVAZIONI
ATTIVITÀ ALTRE ED
DA CONCORDARE ANNUALMENTE
EVENTUALI
TOTALE ANNUALE
683.221
770.577
542.361
(*) Salvo rivalutazioni ministeriali
(**) Salvo adeguamenti biennali (costi in atto confermati per a.a. 2013-2014 e 2014-2015).
V.
VI.
VII.
Con riferimento all’art. 4 della vigente convenzione e, in particolare, all’eventuale
ulteriore reclutamento di personale docente che dovesse rendersi necessario a
garanzia della sostenibilità dei corsi di studio in sede decentrata, si conviene che, a
seguito di motivata richiesta dell’Università di Palermo, nell’ambito della
programmazione di quest’ultima, il Consorzio, verificata e dichiarata la disponibilità di
risorse per la durata residua della convenzione (e comunque per il periodo temporale
previsto dalle disposizioni ministeriali), provvederanno, con oneri a proprio carico (e
quindi con contribuzione aggiuntiva), al soddisfacimento di una o più delle seguenti
fattispecie:
 copertura di almeno il 50% dell’intero ed effettivo costo stipendiale del docente,
in funzione del ruolo accademico dello stesso (limitatamente ai ruoli di P.O.,
P.A. e R.U. di tipo B);
 copertura dell’intero differenziale stipendiale in caso di promozione dal ruolo
accademico inferiore a quello superiore (passaggi da R.U. a P.A. e da P.A. a
P.O.);
 copertura dell’intero trattamento economico nel caso di reclutamento di
ricercatori universitari a tempo determinato (tipo A) per un periodo non inferiore
a cinque anni.
Nel caso in cui, per sopravvenute esigenze di ordine finanziario o per intervenute
modifiche degli attuali assetti normativi e di programmazione dell’offerta formativa,
ovvero per qualunque altra motivazione, l’Università dovesse procedere alla
soppressione di uno o più corsi di studio in sede decentrata, si provvederà, d’intesa tra
Università e Consorzio, alla contestuale e correlata revisione degli oneri obbligatori di
incardinamento e di quelli riguardanti supplenze, contratti ed incentivazioni, fermo
restando l’impegno dello stesso Consorzio a mantenere immodificato, fino a scadenza
di convenzione, il contributo relativo al cosiddetto fondo di riequilibrio. Ogni eventuale
soppressione di attività formative sarà comunque concordata secondo modalità atte a
prevenire e contenere ogni possibile disagio in capo alla popolazione studentesca.
Il presente atto integrativo produce i suoi effetti a decorrere dall’anno accademico
2013-2014 e nova la convenzione vigente fino al 31 dicembre 2028. Quest’ultima
mantiene piena validità ed efficacia per le parti non modificate dal presente accordo.
============
ATTO AGGIUNTIVO CONTENENTE MODIFICHE E INTEGRAZIONI DELLA CONVENZIONE
SOTTOSCRITTA IN DATA 15.04.2013 TRA UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI PALERMO E
CONSORZIO UNIVERSITARIO DI TRAPANI
-
Vista la convenzione, e relativo addendum, sottoscritti tra l’Università di Palermo ed i Consorzi
universitari delle province di Agrigento , Caltanissetta e Trapani in data 15 aprile 2013;
VERBALE N. 207 del 17/06/2014 – 30/06/2014
15 di 241
UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI PALERMO
-
-
-
-
-
-
-
-
considerate le previsioni di cui ai punti 2 e 7 del cennato addendum che, nel caso di accertata
ed insufficiente disponibilità finanziaria dei Consorzi, attribuiscono alle parti la potestà di
rinegoziare gli accordi economici esistenti, anche con l’adozione di concordati piani di rientro
concernenti, in particolare, la rimodulazione degli oneri previsti a carico dei Consorzi;
visti gli esiti a verbale della riunione tra Università e Consorzi, svoltasi in data 22 novembre
2013, nel corso della quale le parti hanno concordemente stabilito di riconsiderare la
parametrazione dei costi già dall’a.a. 2013-2014;
ulteriormente accertate le perduranti difficoltà gestionali dei Consorzi, derivanti
dall’indeterminatezza della contribuzione regionale e dalla trasformazione normativa e
giuridica delle Amministrazioni provinciali, attualmente in corso;
confermata la comune volontà della parti di garantire la continuità dell’offerta formativa nelle
sedi decentrate, onde assicurare la valorizzazione culturale dei territori di riferimento e tutelare
il diritto di accesso dei giovani agli studi universitari, in particolare di quelli meritevoli e con
maggiore disagio economico;
dato atto che l’Università di Palermo ha svolto, presso il Consorzio universitario della provincia
di Trapani, una continuativa e qualificata azione formativa dalla quale è derivato, negli anni,
oggettivo vantaggio ed indubbio arricchimento allo stesso Consorzio e, tramite quest’ultimo,
alla predetta Città Capoluogo e ai territori provinciali di riferimento;
premesso, altresì, che, con ulteriore riferimento agli accordi convenzionali operanti in data
antecedente alla stipula della convenzione attualmente vigente, non risulta concordante tra le
parti la quantificazione delle provviste economiche ancora da trasferire all’Università per il
ristoro degli incardinamenti dei docenti fin qui chiamati a garantire la sostenibilità dei corsi di
studio in sede decentrata;
attestata concordemente la volontà di scongiurare possibili contenziosi tra l’Università statale
di Palermo e l’Ente consortile, a maggioritaria partecipazione pubblica, con imprevisti oneri
aggiuntivi per la parte eventualmente soccombente e con il tangibile rischio di sospensione
delle attività didattiche;
vista la _________________ del Consorzio universitario di Trapani;
visto il parere formalmente reso dal Senato Accademico dell’Università di Palermo nella
seduta del ________;
vista la delibera del Consiglio di Amministrazione, assunta nella seduta del____________;
le parti ulteriormente convengono di modificare, con effetti novativi e durata
quindicennale, la vigente convenzione e di determinarsi come segue:
VIII.
con riferimento all’art. 1 della vigente convenzione, viene così modificata la tabella in
esso contenuta, relativa alla parametrizzazione dei costi standard (su base generale e
con riferimento alla consistenza dell’offerta formativa ad oggi erogata presso ogni sede
decentrata):
TABELLA I
LEGENDA:
A: Annualità di corso
B: Docenti di riferimento per anno
C: Totale docenti di riferimento
D: Costo unitario per Docente di riferimento (in €)
E: Costo Standard incardinamento (100%)
F: numero di CFU max da coprire con incarichi (contratti, supplenze,
incentivazioni)
G: Costo minimo (€) di ogni CFU di F
H: Costo minimo incarichi e incentivazioni
COSTI STANDARD
CdL TRIENNALE CON SEDE
DECENTRATA
A
B
C
D
E
F
G
H
3
3,5
10,5
53.384
560.532
180
300
54.000
VERBALE N. 207 del 17/06/2014 – 30/06/2014
16 di 241
UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI PALERMO
CANALE DECENTRATO DI
CdL TRIENNALE
CdL MAGISTRALE CON
SEDE DECENTRATA
CANALE DECENTRATO DI
CdL MAGISTRALE
3
3
9
53.384
480.456
180
300
54.000
2
3,5
7
53.384
373.688
120
300
36.000
2
3
6
53.384
320.304
120
300
36.000
COSTI STANDARD/SEDE DI TRAPANI
CdL
TRIENNALE
CON SEDE
DECENTRATA
CANALE
DECENTRATO
DI CdL
TRIENNALE
CANALE
DECENTRATO
LAUREA A
CICLO UNICO
N
1
A
3
B
3,5
C
10,5
D
53.384
E
560.532
F
180
G
300
H
54.000
1
3
3
9
‫״‬
480.456
180
300
54.000
1
5
3
15
‫״‬
800.760
300
300
90.000
TOTALE
3
11
--
34,5
--
1.841.748
660
--
198.000
IX.
X.
Dall’art. 1 della vigente convenzione si intende espunta ed annullata la parte finale:
“All’inizio di ogni anno accademico, l’Università provvederà all’aggiornamento dei costi
dei Docenti secondo la parametrizzazione individuata (P.A. di I fascia stipendiale)
secondo le diverse categorie utilizzate per la parametrizzazione. Tale aggiornamento,
comunicato formalmente ai Consorzi, si riterrà automaticamente approvato dalle parti
ed utilizzato per la conseguente computazione dei costi del personale necessario al
sostegno dei CdL”. Essa viene così sostituita: “Con congruo anticipo rispetto
all’inizio di ogni anno accademico, l’Università provvederà a comunicare
formalmente ai Consorzi gli oneri a carico di questi ultimi, nei limiti delle
previsioni di cui alla precedente tabella e delle quote percentuali precisate nel
seguito del presente accordo integrativo”.
Resta inteso che gli oneri di incardinamento potranno subire eventuali aggiornamenti
annuali al variare dei parametri ministeriali relativi al trattamento economico del P.A. di
prima fascia stipendiale.
Con riferimento all’art. 2 della vigente convenzione, gli impegni dell’Università si
intendono confermati ove non diversamente previsto dal presente atto modificativo e a
condizione che il Consorzio assicuri, da parte sua, la copertura dei costi standard di
propria competenza nella misura prevista dalla presente intesa integrativa.
Con riferimento all’art. 3 della vigente convenzione, si confermano gli impegni finanziari
dei Consorzi che, in ragione delle motivazioni espresse in premessa e avuto riguardo
alle precedenti tabelle relative ai costi standard, vengono così rideterminati:
a) per il solo E.F. 2014 copertura degli incardinamenti nella misura concordata a
verbale in esito all’incontro tra le parti del 22.11.2013 e fissata, per il Consorzio
di Trapani, in €. 609.239;
b) copertura del 25%, per gli EE.FF. 2015-2028, dei costi relativi
all’incardinamento del personale docente che, in relazione alla tipologia e
consistenza dei corsi di studio in atto esistenti, viene determinato, per il
Consorzio di Trapani, in €. 460.437;
c) nel riconoscere l’attività formativa svolta, con continuità nel tempo,
dall’Università di Palermo nelle sedi decentrate e per garantire l’adeguata
valorizzazione delle funzioni accademiche, anche in relazione alle pretese di
dare/avere di incerta composizione e valutate di diversa entità tra le parti, i
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17 di 241
UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI PALERMO
Consorzio si impegna ad assicurare il seguente e differenziato incremento
annuale del contributo destinato alla copertura dei costi standard per
incardinamento dei docenti, individuando il medesimo trasferimento finanziario
quale “fondo di riequilibrio:

EE.FF. 2015-2028: +5% del costo standard, pari a €. 92.087/anno
COSTI INCARDINAMENTO E FONDO DI RIEQUILIBRIO
2014
2015-2028
609.239
(1 annualità)
460.437 + 92.087 = 552.524
(14 annualità)
d) il Consorzio si impegna, altresì, ad assumere a proprio esclusivo carico (100%)
i costi relativi a contratti di insegnamento, supplenze ed incentivazioni
nell’ordine di CFU indicato nella colonna F della tab. 1, i cui rispettivi valori
economici unitari, a partire dall’a.a. 2013-2014, sono rideterminati come segue
nella misura minima:
supplenza: €. 350 per ogni CFU;
contratto esterno: €. 250/CFU
incentivazione: €. 300 per ogni CFU > 6 attribuiti ad ogni docente di
riferimento o incardinato, per specifica previsione concorsuale,
nella sede decentrata.
Il Consorzio esonera, altresì, l’Università da ogni intervento finanziario per il
pagamento delle predette competenze e di quelle, eventuali, relative ad attività
di tutorato (ed ogni altra funzione didattica integrativa) previste dalla
convenzione sottoscritta in data 15 aprile 2013, non aventi copertura nei
trasferimenti obbligatori previsti dalla colonna H della tabella 1 del presente atto
integrativo.
Restano fermi ed invariati gli obblighi assunti fino all’a.a. 2012-2013 per la
copertura, da parte del Consorzio, degli oneri relativi a contratti,
supplenze ed incentivazioni.
In relazione a quanto sopra e fatti salvi eventuali adeguamenti dei costi di
supplenze, contratti ed incentivazioni che, sulla base delle disponibilità di
bilancio, saranno concordati con cadenza biennale, si riassumono di seguito gli
oneri obbligatori minimi, previsti a carico del Consorzio per la copertura annuale
delle ulteriori funzioni didattiche (oltre l’incardinamento ed il fondo di riequilibrio)
di cui alle colonne F-G-H della precedente tab. I:
TP
XI.
CFU
660
€/ANNO
198.000
In relazione a quanto fin qui novato in materia di rapporti economici tra Università e
Consorzio, si riportano di seguito e per la durata quindicennale della oggi novata
convenzione, gli oneri complessivi minimi ed obbligatori, annualmente previsti a carico
dal Consorzio di Trapani:
2014
2015-2028
INCARDINAMENTO
609.239
460.437*
RIEQUILIBRIO
-92.087
SUPPLENZE, CONTRATTI,
198.000
198.000**
INCENTIVAZIONI
ATTIVITÀ ALTRE ED EVENTUALI
DA CONCORDARE ANNUALMENTE
TOTALE ANNUALE
807.239
750.524
(*) Salvo rivalutazioni ministeriali
(**) Salvo adeguamenti biennali (costi in atto confermati per a.a. 2013-2014 e 2014-2015).
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UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI PALERMO
XII.
XIII.
XIV.
Con riferimento all’art. 4 della vigente convenzione e, in particolare, all’eventuale
ulteriore reclutamento di personale docente che dovesse rendersi necessario a
garanzia della sostenibilità dei corsi di studio in sede decentrata, si conviene che, a
seguito di motivata richiesta dell’Università di Palermo, nell’ambito della
programmazione di quest’ultima, il Consorzio, verificata e dichiarata la disponibilità di
risorse per la durata residua della convenzione (e comunque per il periodo temporale
previsto dalle disposizioni ministeriali), provvederanno, con oneri a proprio carico (e
quindi con contribuzione aggiuntiva), al soddisfacimento di una o più delle seguenti
fattispecie:
 copertura di almeno il 50% dell’intero ed effettivo costo stipendiale del docente,
in funzione del ruolo accademico dello stesso (limitatamente ai ruoli di P.O.,
P.A. e R.U. di tipo B);
 copertura dell’intero differenziale stipendiale in caso di promozione dal ruolo
accademico inferiore a quello superiore (passaggi da R.U. a P.A. e da P.A. a
P.O.);
 copertura dell’intero trattamento economico nel caso di reclutamento di
ricercatori universitari a tempo determinato (tipo A) per un periodo non inferiore
a cinque anni.
Nel caso in cui, per sopravvenute esigenze di ordine finanziario o per intervenute
modifiche degli attuali assetti normativi e di programmazione dell’offerta formativa,
ovvero per qualunque altra motivazione, l’Università dovesse procedere alla
soppressione di uno o più corsi di studio in sede decentrata, si provvederà, d’intesa tra
Università e Consorzio, alla contestuale e correlata revisione degli oneri obbligatori di
incardinamento e di quelli riguardanti supplenze, contratti ed incentivazioni, fermo
restando l’impegno dello stesso Consorzio a mantenere immodificato, fino a scadenza
di convenzione, il contributo relativo al cosiddetto fondo di riequilibrio. Ogni eventuale
soppressione di attività formative sarà comunque concordata secondo modalità atte a
prevenire e contenere ogni possibile disagio in capo alla popolazione studentesca.
Il presente atto integrativo produce i suoi effetti a decorrere dall’anno accademico
2013-2014 e nova la convenzione vigente fino al 31 dicembre 2028. Quest’ultima
mantiene piena validità ed efficacia per le parti non modificate dal presente accordo.
Il Responsabile del procedimento
f.to dott. Ettore Castorina
Il Direttore Generale
f.to dott. Antonio Valenti
Il Senato
Vista la proposta del Responsabile del procedimento;
Vista la delibera n° 15 del CdA del 27/05/2014;
Sentita la relazione del Coordinatore della Commissione Programmazione e risorse umane
Udito il Rettore;
Dopo ampio dibattito;
all’unanimità;
ESPRIME
Parere favorevole alle proposte sopra riportate.
Letto ed approvato seduta stante
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6) Consorzio Universitario di Agrigento: Regolamentazione transitoria dei rapporti e
connesse determinazioni – parere del Senato
RELAZIONE DEL RESPONSABILE DEL PROCEDIMENTO
L’Università degli studi di Palermo e i Consorzi universitari delle province di Agrigento,
Caltanissetta e Trapani hanno sottoscritto in data 15 aprile 2013 la nuova convenzione, e il relativo
addendum, per lo sviluppo dei Poli universitari territoriali e la compartecipazione ai costi del
decentramento.
I punti 2 e 7 del cennato addendum stabiliscono come, nel caso di accertata ed insufficiente
disponibilità finanziaria dei Consorzi, le parti possano rinegoziare gli accordi economici esistenti,
anche con l'adozione di concordati piani di rientro concernenti, in particolare, la rimodulazione
degli oneri previsti a carico dei Consorzi.
In data 22 novembre 2013 Università e Consorzi hanno concordemente stabilito di
riconsiderare la parametrazione dei costi già dall'A.A. 2013-2014 anche in relazione alle perduranti
difficoltà gestionali dei Consorzi, derivanti dall'indeterminatezza della contribuzione regionale e
dalla trasformazione normativa e giuridica delle Amministrazioni provinciali, attualmente in corso.
Tenuto presente che l'Università di Palermo ha svolto e svolge, presso i Consorzi universitari
delle province di Agrigento, Caltanissetta e Trapani, una continuativa e qualificata azione formativa
dalla quale è derivato, negli anni, un oggettivo vantaggio ed un indubbio arricchimento agli stessi
Consorzi e, per il tramite di questi ultimi, a tutto il territorio comunale e provinciale di riferimento, è
volontà comune garantire la continuità dell'offerta formativa nelle sedi decentrate, onde assicurare
la valorizzazione culturale dei territori di riferimento e tutelare il diritto di accesso dei giovani agli
studi universitari, in particolare di quelli meritevoli e con maggiore disagio economico.
Inoltre, con ulteriore riferimento agli accordi convenzionali operanti in data antecedente alla
stipula della convenzione attualmente vigente, non risulta concordante tra le parti la
quantificazione delle provviste economiche ancora da trasferire all'Università per il ristoro degli
incardinamenti dei docenti fin qui chiamati ad assicurare la sostenibilità dei corsi di studio in sede
decentrata.
Vista la nota rettorale prot. n. 23374 – VI/11 del 31/03/2014, con la quale questo Ateneo ha
trasmesso ai Presidenti dei Consorzi universitari di Agrigento, Caltanissetta e Trapani l’atto di
novazione, predisposto sulla base delle sopra esposte considerazioni, della Convenzione in atto
esistente, con la richiesta di formale approvazione;
Nelle more di acquisire formale riscontro da parte del Consorzio Universitario di Agrigento,
ritenendo comunque necessario rispettare i tempi della programmazione dell’offerta formativa,
viene formulata la presente proposta che diverrà operativa non appena acquisita la formale
accettazione da parte del suddetto Consorzio;
Il Consiglio di Amministrazione, nella riunione del 27 maggio 2014 al punto n° 16, nel merito di tale
argomento ha deliberato quanto segue:
 di integrare l’atto aggiuntivo sopra riportato inserendo la seguente previsione: “VII.Il
Consorzio si impegna a provvedere alla rinegoziazione dell’atto aggiuntivo qualora
dovessero determinarsi a favore dello stesso nuove risorse finanziarie”;
 di approvare l’atto aggiuntivo relativo al Consorzio Universitario di Agrigento nella
formulazione sopra riportata ed integrato con la disposizione di cui al capoverso
precedente, contenente modifiche e integrazioni della convenzione sottoscritta in data
15.04.2013 tra Università degli studi di Palermo e il Consorzio Universitario di Agrigento per
lo sviluppo dei Poli universitari territoriali e la compartecipazione ai costi del
decentramento;
 di richiedere la liquidazione delle somme già iscritte nei bilanci del Consorzio degli anni
precedenti riguardanti l’incardinamento dei docenti dell’Ateneo;
VERBALE N. 207 del 17/06/2014 – 30/06/2014
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
di avviare le eventuali procedure di recupero dei crediti vantati dall’Ateneo a valere sui costi
dei Docenti incardinati presso il Consorzio di Agrigento che risultassero non effettivamente
trasferiti all’Ateneo a seguito della superiore richiesta.
Per i motivi suesposti si propone che il Senato
Esprima parere
favorevole all’approvazione dell’atto aggiuntivo relativo al Consorzio Universitario di Agrigento, di
seguito riportato, contenente modifiche e integrazioni della convenzione sottoscritta in data
15.04.2013 tra Università degli studi di Palermo e Consorzi Universitari di Agrigento, Caltanissetta
e Trapani per lo sviluppo dei Poli universitari territoriali e la compartecipazione ai costi del
decentramento.
ATTO AGGIUNTIVO CONTENENTE TRANSITORIE MODIFICHE DELLA CONVENZIONE
SOTTOSCRITTA IN DATA 15.04.2013 TRA UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI PALERMO E
CONSORZIO UNIVERSITARIO DI AGRIGENTO
-
-
-
-
-
-
-
Vista la convenzione, e relativo addendum, sottoscritti tra l’Università di Palermo ed i Consorzi
universitari delle province di Agrigento , Caltanissetta e Trapani in data 15 aprile 2013;
considerate le previsioni di cui ai punti 2 e 7 del cennato addendum che, nel caso di accertata
ed insufficiente disponibilità finanziaria dei Consorzi, attribuiscono alle parti la potestà di
rinegoziare gli accordi economici esistenti, anche con l’adozione di concordati piani di rientro
concernenti, in particolare, la rimodulazione degli oneri previsti a carico dei Consorzi;
visti gli esiti a verbale della riunione tra Università e Consorzi, svoltasi in data 22 novembre
2013, nel corso della quale le parti hanno concordemente stabilito di riconsiderare la
parametrazione dei costi già dall’a.a. 2013-2014;
ulteriormente accertate le perduranti difficoltà gestionali del Consorzio di Agrigento, derivanti
dall’indeterminatezza della contribuzione regionale e dalla trasformazione normativa e
giuridica delle Amministrazioni provinciali, attualmente in corso;
confermata la comune volontà della parti di garantire la continuità dell’offerta formativa nella
sede decentrata, onde assicurare la valorizzazione culturale del territorio di riferimento e
tutelare il diritto di accesso dei giovani agli studi universitari, in particolare di quelli meritevoli e
con maggiore disagio economico;
dato atto che l’Università di Palermo ha svolto, presso il Consorzio universitario della provincia
di Agrigento, una continuativa e qualificata azione formativa dalla quale è derivato, negli anni,
oggettivo vantaggio ed indubbio arricchimento allo stesso Consorzio e, tramite quest’ultimo,
alla Città Capoluogo e al territorio della provincia;
premesso, altresì, che, con ulteriore riferimento agli accordi convenzionali operanti in data
antecedente alla stipula della convenzione attualmente vigente, non risulta concordante tra le
parti la quantificazione delle provviste economiche ancora da trasferire all’Università per il
ristoro degli incardinamenti dei docenti fin qui chiamati a garantire la sostenibilità dei corsi di
studio in sede decentrata;
preso atto che il Consorzio non ha, ad oggi, assunto efficaci determinazioni in ordine al ristoro
delle predette pendenze;
ferma restando la facoltà dell’Università di Palermo di procedere al riconoscimento dei propri
crediti mediante ricorso alle pertinenti sedi giurisdizionali;
ulteriormente considerato il persistente e condiviso interesse pubblico ad assicurare, ancorché
transitoriamente, la continuità dell’offerta formativa;
le parti ulteriormente convengono di modificare, limitatamente agli aa.aa. 2013-2014 e
2014-2015, la vigente convenzione e di determinarsi come segue:
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UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI PALERMO
I.
con riferimento all’art. 1 della vigente convenzione, viene così modificata la tabella in
esso contenuta, relativa alla parametrizzazione dei costi standard (su base generale e
con riferimento alla consistenza dell’offerta formativa ad oggi erogata presso la sede
decentrata):
TABELLA I
LEGENDA:
A: Annualità di corso
B: Docenti di riferimento per anno
C: Totale docenti di riferimento
D: Costo unitario per Docente di riferimento (in €)
E: Costo Standard incardinamento (100%)
F: numero di CFU max da coprire con incarichi (contratti, supplenze,
incentivazioni)
G: Costo minimo (€) di ogni CFU di F
H: Costo minimo incarichi e incentivazioni
COSTI
STANDARD
A
B
C
D
E
F
G
H
3
3,5
10,5
53.384
560.532
180
300
54.000
3
3
9
53.384
480.456
180
300
54.000
2
3,5
7
53.384
373.688
120
300
36.000
2
3
6
53.384
320.304
120
300
36.000
CdL TRIENNALE CON SEDE
DECENTRATA
CANALE DECENTRATO DI
CdL TRIENNALE
CdL MAGISTRALE CON
SEDE DECENTRATA
CANALE DECENTRATO DI
CdL MAGISTRALE
COSTI STANDARD/SEDE DI AGRIGENTO
CdL TRIENNALE
CON SEDE
DECENTRATA
CANALE
DECENTRATO DI
CdL TRIENNALE
CdL MAGISTRALE
CON SEDE
DECENTRATA
CANALE
DECENTRATO CdL
A CICLO UNICO
N
2
A
5
B
3,5
C
17,5
D
53.384
E
934.220
F
360
G
300
H
108.0
00
1
3
3
9
‫״‬
480.456
180
300
54.00
0
1
2
3,5
7
‫״‬
373.688
120
300
36.00
0
2
10
3
30
‫״‬
1.601.52
0
600
300
180.0
00
TOTALE
6
20
⸗
63,5
⸗
3.389.88
4
1.260
⸗
378.0
00
Dall’art. 1 della vigente convenzione si intende espunta ed annullata la parte finale:
“All’inizio di ogni anno accademico, l’Università provvederà all’aggiornamento dei costi
dei Docenti secondo la parametrizzazione individuata (P.A. di I fascia stipendiale)
secondo le diverse categorie utilizzate per la parametrizzazione. Tale aggiornamento,
comunicato formalmente ai Consorzi, si riterrà automaticamente approvato dalle parti
ed utilizzato per la conseguente computazione dei costi del personale necessario al
sostegno dei CdL”. Essa viene così sostituita: “Con congruo anticipo rispetto
all’inizio di ogni anno accademico, l’Università provvederà a comunicare
formalmente ai Consorzi gli oneri a carico di questi ultimi, nei limiti delle
previsioni di cui alla precedente tabella e delle quote percentuali precisate nel
seguito del presente accordo integrativo”.
VERBALE N. 207 del 17/06/2014 – 30/06/2014
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UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI PALERMO
II.
III.
Resta inteso che gli oneri di incardinamento potranno subire eventuali aggiornamenti
annuali al variare dei parametri ministeriali relativi al trattamento economico del P.A. di
prima fascia stipendiale.
Con riferimento all’art. 2 della vigente convenzione, gli impegni dell’Università si
intendono confermati ove non diversamente previsto dal presente atto modificativo e a
condizione che il Consorzio assicuri, da parte sua, la copertura dei costi standard di
propria competenza nella misura prevista dalla presente intesa integrativa.
Con riferimento all’art. 3 della vigente convenzione, si confermano gli impegni finanziari
del Consorzio che, in ragione delle motivazioni espresse in premessa e avuto riguardo
alle precedenti tabelle relative ai costi standard, vengono così rideterminati:
a) per il solo E.F. 2014 (a.a. 2013-2014) copertura degli incardinamenti nella
misura concordata a verbale in esito all’incontro tra le parti del 22.11.2013 e
fissata in €. 1.038.878.
b) Per l’E.F. 2015 (a.a. 2014-2015), copertura del 35% dei costi standard relativi
all’incardinamento del personale docente che, in relazione alla tipologia e
consistenza dei corsi di studio in atto esistenti, viene determinato in:
€. 1.186.459.
c) Pur riconoscendo l’attività formativa svolta, con continuità nel tempo,
dall’Università di Palermo nella sede di Agrigento e per garantire l’adeguata
valorizzazione delle funzioni accademiche, anche in relazione alle pretese di
dare/avere di incerta composizione e valutate di diversa entità da Università e
Consorzio, le parti rinviano a successive intese il riconoscimento di queste
ultime, fatti salvi la possibilità di adire, al riguardo, la competente giurisdizione
e, per il Consorzio, l’impegno al trasferimento delle somme al riguardo poste in
bilancio consortile negli EE.FF. precedenti;
d) Il Consorzio si impegna, altresì, ad assumere a proprio esclusivo carico (100%)
i costi relativi a contratti di insegnamento, supplenze ed incentivazioni
nell’ordine di CFU indicato nella colonna F della tab. 1, i cui rispettivi valori
economici unitari, per l’a.a. 2014-2015, sono rideterminati come segue nella
misura minima:
supplenza: €. 350 per ogni CFU;
contratto esterno: €. 250/CFU
incentivazione: €. 300 per ogni CFU > 6 attribuiti ad ogni docente di
riferimento o incardinato, per specifica previsione concorsuale,
nella sede decentrata.
Per l’a.a. 2013-2014, il Consorzio si impegna a remunerare le
predette attività secondo quanto previsto dall’accordo
intervenuto in data 22.11.2013.
Il Consorzio esonera, altresì, l’Università da ogni intervento
finanziario per il pagamento delle predette competenze e di
quelle, eventuali, relative ad attività di tutorato (ed ogni altra
funzione didattica integrativa) previste dalla convenzione
sottoscritta in data 15 aprile 2013, non aventi copertura nei
trasferimenti obbligatori previsti dalla colonna H della tabella 1
del presente atto integrativo.
Restano, peraltro, fermi ed invariati gli obblighi assunti dal Consorzio di
Agrigento fino all’a.a. 2012-2013 per la copertura degli oneri relativi a
contratti, supplenze ed incentivazioni.
In relazione a quanto sopra e fatti salvi eventuali adeguamenti dei costi di
supplenze, contratti ed incentivazioni che, sulla base delle disponibilità di
bilancio, potranno essere concordati, si riassumono di seguito gli oneri
obbligatori minimi, previsti a carico del Consorzio per la copertura, relativa
VERBALE N. 207 del 17/06/2014 – 30/06/2014
23 di 241
UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI PALERMO
all’a.a. 2014-2015. delle ulteriori funzioni didattiche (oltre l’incardinamento) di
cui alle colonne F-G-H della precedente tab. I:
CFU
€/ANNO
AG 1.260
378.000
IV.
Con riferimento a quanto fin qui transitoriamente novato in materia di rapporti
economici tra Università e Consorzio, si riportano di seguito e per la durata biennale
del presente atto integrativo, gli oneri complessivi obbligatori, previsti a carico del
Consorzio di Agrigento:
INCARDINAMENTO
SUPPLENZE, CONTRATTI,
INCENTIVAZIONI
ATTIVITÀ ALTRE ED EVENTUALI
TOTALE ANNUALE
2014 (a.a. 2013-2014)
1.038.878
2015 (a.a. 2014-2015)
1.186.459*
816.325
378.000**
DA CONCORDARE ANNUALMENTE
1.855.203
1.564.459
(*) Salvo rivalutazioni ministeriali
(**) Salvo eventuali adeguamenti
V.
VI.
Per effetto della valenza transitoria del presente atto integrativo e stanti le
documentate difficoltà economiche del Consorzio, le parti concordano di procedere,
dall’a.a. 2014-2015, alla progressiva soppressione di almeno un corso di laurea, fermo
restando che ulteriori rimodulazioni potranno essere disposte nel prosieguo, sulla base
della verifica di sostenibilità degli stessi corsi.
L’eventuale soppressione delle attività formative sarà comunque adottata con modalità
atte a prevenire e contenere ogni possibile disagio in capo alla popolazione
studentesca.
Il presente atto integrativo produce i suoi effetti a decorrere dall’anno accademico
2013-2014 e nova la convenzione vigente fino al termine dell’a.a. 2014-2015 (31
ottobre 2015). Quest’ultima mantiene piena validità ed efficacia per le parti non
modificate dal presente accordo, in particolare per quanto attiene all’impegno del
Consorzio di Agrigento di assicurare vitto e alloggio ai Docenti dell’Università di
Palermo impegnati nella sede decentrata.
Il Responsabile del procedimento
f.to dott. Ettore Castorina
Il Direttore Generale
f.to dott. Antonio Valenti
Il Senato
Vista la proposta del Responsabile del procedimento;
Vista la delibera n° 16 del CdA del 27/05/2014;
Sentita la relazione del Coordinatore della Commissione Programmazione e risorse umane;
Udito il Rettore;
dopo ampio dibattito;
all’unanimità
ESPRIME
Parere favorevole alla proposta sopra riportata.
Letto ed approvato seduta stante.
VERBALE N. 207 del 17/06/2014 – 30/06/2014
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UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI PALERMO
7) Convenzione per l’utilizzo di strutture extrauniversitarie a fini didattici integrativi della
Scuola di specializzazione in Farmacia Ospedaliera
RELAZIONE DEL RESPONSABILE DEL PROCEDIMENTO
Con nota prot. n. 2417 del 7 aprile 2014 la prof.ssa Anna Maria Almerico, Direttore della Scuola di
Specializzazione in Farmacia Ospedaliera, chiedeva all’ A.O.U. Policlinico “G. Martino” di Messina
di inserire, tramite stipula di relativa convenzione, l’azienda medesima nella rete formativa della
suddeta Scuola al fine di consentire lo svolgimento delle attività formative previste
dall’Ordinamento Didattico interno.
Successivamente, la prof.ssa A. M. Almerico trasmetteva il decreto n. 1/2014 del 6 maggio con il
quale autorizzava l’inserimento della sopracitata struttura nella propria rete formativa mediante la
stipula della relativa convenzione.
In data 26 maggio u.s. perveniva allo Scrivente Servizio, estratto del verbale della seduta di pari
data del Consiglio della Scuola delle Scienze di Base e Applicate, cui la Scuola di Specializzazione
in Farmacia Ospedaliera afferisce, nel quale veniva approvata, all’unanimità, la proposta di
convenzione indicata in oggetto.
Considerato quanto sopra si propone che il Senato Accademico
DELIBERI
di esprimere parere favorevole:
a)
all’approvazione dell’appresso riportata convenzione tra l’Università degli Studi di Palermo
– Scuola di Specializzazione in Farmacia Ospedaliera e l’A.O.U. Policlinico “G. Martino” di
Messina;
“””CONVENZIONE PER L’UTILIZZO DI STRUTTURE EXTRAUNIVERSITARIE
A FINI DIDATTICI INTEGRATIVI DELLA SCUOLA DI SPECIALIZZAZIONE
IN FARMACIA OSPEDALIERA
TRA
L’Università degli Studi di Palermo, con sede in Palermo, Piazza Marina n. 61,
(C.F.80023730825), in persona del Rettore Prof. Roberto Lagalla, nato a Bari, il 16/04/1955,
domiciliato per la carica presso la sede dell’ente, qui di seguito denominata “Università di Palermo”
E
Denominazione Struttura Ospitante, con sede in___________, nella Via ______________ n. ____
(P. IVA/Codice Fiscale __________________), in persona del suo rappresentante
legale___________________________, nato a ____________ il ___________ domiciliato per la
carica presso la sede dell’ente, qui di seguito denominato “Struttura Ospitante”;
PREMESSO
� Che ai sensi dell’art. 27 del D.P.R. n. 382/80, alle Università è consentito stipulare convenzioni
con enti pubblici e privati al fine di avvalersi di attrezzature e servizi logistici extrauniversitari per lo
sviluppo di attività didattiche integrative di quelle universitarie, finalizzate al completamento della
formazione accademica e professionale dei discenti;
� Che la legge 19 novembre 1990, n. 341 disciplina la materia della formazione finalizzata e dei
servizi integrativi;
� Che tra i corsi di studio previsti dal Regolamento Didattico d’Ateneo è attiva, presso la Facoltà di
Farmacia, la Scuola di Specializzazione in Farmacia Ospedaliera e che al fine di assicurare agli
VERBALE N. 207 del 17/06/2014 – 30/06/2014
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UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI PALERMO
specializzandi una adeguata padronanza di metodi e contenuti generali è fondamentale l’attività
formativa pratica e di tirocinio svolti con la supervisione e la guida di docenti e tutor con adeguate
competenze professionali;
� Che l’art. 6, comma 3, del D. Lgs 502/92 e successive modificazioni prevede la stipula di accordi
tra l’Università e le Istituzioni sanitarie per la formazione del personale sanitario dell’area non
medica;
� Che l’art. 6bis, comma 1, del D. Lgs. 502/92 e successive modificazioni, prevede la stipula di
specifici protocolli d’intesa tra le Regioni, le Università e le strutture del Servizio sanitario
nazionale, al fine di individuare le strutture universitarie per lo svolgimento delle attività
assistenziali e le strutture per la formazione specialistica ed i diplomi universitari;
� Che, con Decreto del MIUR del 1 agosto 2005, è stato approvato il riassetto delle Scuole di
Specializzazione di area sanitaria” con il quale:
si individuano le Scuole di Specializzazione afferenti all’area medica, all’area chirurgica e
all’area dei servizi clinici; il profilo specialistico; gli obiettivi formativi; i percorsi didattici;
si dispone che gli ordinamenti didattici delle scuole attivate presso le Università siano
adeguati alle disposizioni del D.M. medesimo;
si prevede che almeno il 70% dell’attività formativa del medico specializzando sia riservata
allo svolgimento di attività professionalizzanti (pratiche e di tirocinio);
� Che, ai sensi dell’art. 3 – comma 2 – del Decreto del MIUR del 1 agosto 2005, le Scuole di
Specializzazione di area medica, chirurgica e dei servizi clinici afferiscono alle Facoltà di Medicina
e Chirurgia e possono essere attivate anche con il concorso di altre Facoltà, fatta salva la classe
delle specializzazioni in farmaceutica che afferisce alle Facoltà di Farmacia;
� Che con Decreto del MIUR del 29 marzo 2006 sono stati, inoltre, definiti i presupposti e le
condizioni per l’istituzione delle Scuole di Specializzazione, gli standard generali e specifici che
devono essere posseduti ed i requisiti di idoneità generali e quelli specifici delle singole specialità;
� Che il “Regolamento per il conferimento di incarichi di insegnamento gratuiti e retribuiti”,
approvato dal Senato Accademico dell’ Università degli Studi di Palermo nella seduta del 30 aprile
2009 e s.m.i. disciplina il conferimento di incarichi per lo svolgimento di attività didattiche
integrative di insegnamenti ufficiali nonché gli incarichi a soggetti esterni all’Università per lo
svolgimento di attività formative e professionalizzanti dell’area sanitaria;
VISTO
� la deliberazione n__del________con la quale il Senato Accademico dell’Università di Palermo
ha approvato il testo della presente convenzione;
� la deliberazione n__del________con la quale il Consiglio dell’Amministrazione dell’Università di
Palermo ha approvato il testo della presente convenzione;
CONSIDERATO
� Che è interesse generale dell’Università utilizzare strutture e competenze extrauniversitarie per il
raggiungimento dei propri fini istituzionali, e che, del pari, è interesse della “Denominazione
Struttura Ospitante”, e delle strutture sanitarie che ad esso partecipano cooperare attivamente
nell’ambito della didattica avanzata e della ricerca scientifica, anche in considerazione dei fini
istituzionali della “Denominazione Struttura Ospitante”;
� Che la Struttura ospitante dichiara che le strutture che mette disposizione, per le esigenze della
Scuola di Specializzazione in Farmacia Ospedaliera, sono idonee ai fini dell’attività didatticaformativa e scientifica della Scuola di Specializzazione in Farmacia Ospedaliera con riferimento ai
requisiti previsti dalla vigente normativa;
Tutto ciò premesso e considerato, che forma un unico ed inscindibile contesto con il resto dell’atto
SI CONVIENE E SI STIPULA QUANTO SEGUE:
VERBALE N. 207 del 17/06/2014 – 30/06/2014
26 di 241
UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI PALERMO
Art. 1
L’Università degli studi di Palermo - Scuola di Specializzazione in Farmacia Ospedaliera individua
come struttura da inserire nella rete formativa l’A.O.U. Policlinico “G. Martino” di Messina al fine di
avvalersi delle risorse strutturali, degli spazi, delle attrezzature, dei servizi logistici e delle risorse
disponibili per lo svolgimento dell’attività di formazione della scuola di specializzazione.
Art. 2
L’uso delle predette strutture è finalizzato, secondo le norme che regolano il tirocinio didattico, allo
svolgimento di attività didattiche e pratico-applicative, integrative di quelle universitarie, per il
completamento della formazione accademica e professionale degli specializzandi della Scuola di
Specializzazione in Farmacia Ospedaliera.
Università e Struttura Ospitante potranno, inoltre, organizzare incontri, conferenze, seminari su
temi relativi alle materie specialistiche della scuola.
Art. 3
Durante lo svolgimento delle attività di cui alla presente convenzione, la Struttura Ospitante
garantisce, con oneri a proprio carico, che gli specializzandi ed i tutor docenti possano utilizzare le
attrezzature medico-sanitarie e gli ausili didattici ivi esistenti.
L’attività di tirocinio non costituisce rapporto di lavoro ed è seguita e verificata da un docente tutor
designato dal Consiglio della Scuola di Specializzazione secondo le procedure previste dalla legge
e dai regolamenti d’Ateneo.
La Struttura Ospitante non assumerà, per effetto della presente convenzione e/o dell’attività svolta,
alcuna obbligazione a favore dello studente.
Il tutor organizzerà l’attività formativa di tirocinio in riferimento all’organizzazione predisposta dal
responsabile del soggetto ospitante convenzionato: ciascun tirocinante seguirà un progetto
formativo concordato, secondo le linee guida della Scuola di Specializzazione, tra il tutor ed il
responsabile della struttura ospitante con l’indicazione del nominativo dello studente tirocinante e
del docente tutor, degli obiettivi e delle modalità di svolgimento delle attività, con l’indicazione dei
tempi di presenza presso l’ospitante e delle strutture (sedi, reparti, ecc.) individuate.
Art. 4
Le attività didattico-formative, concordate dal Consiglio della Scuola con la Direzione Sanitaria e
con i Dirigenti responsabili della Struttura Ospitante, vengono giornalmente annotate illustrate e
certificate, controfirmate dallo specializzando, sull’apposito libretto personale di formazione, a cura
del Dirigente responsabile, o da altro sanitario che lo sostituisce, dell’unità operativa presso la
quale lo specializzando esplica le attività del programma formativo.
La partecipazione dello specializzando alle attività sanitarie dovrà risultare dai registri e dai
documenti ufficiali della struttura ospitante chiaramente espressa con la qualifica di “farmacista in
formazione specialistica”.
Art. 5
Le modalità di accesso degli specializzandi alle strutture di cui all’art. 1 per lo svolgimento delle
attività didattiche saranno stabilite dal Direttore della Scuola, d’intesa con la direzione della
Struttura Ospitante.
La Struttura Ospitante garantisce la possibilità per gli specializzandi di utilizzare camici e di
indossare un cartellino personale riportante il proprio status accademico ed il titolo di
specializzando.
L’Università assicura che nell’espletamento dell’attività didattica il proprio personale docente e gli
studenti iscritti alla Scuola sono coperti da assicurazione contro gli infortuni ed i rischi derivanti da
responsabilità civile verso terzi.
La Struttura Ospitante si impegna a garantire l’osservanza delle misure di prevenzione, protezione
e informazione a norma di legge.
Le parti danno atto che in nessun caso l’attività svolta dallo specializzando è sostitutiva del
personale di ruolo.
Art. 6
VERBALE N. 207 del 17/06/2014 – 30/06/2014
27 di 241
UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI PALERMO
Lo specializzando è tenuto a svolgere le attività previste dal progetto formativo, a rispettare le
norme in materia di sicurezza ed igiene sui luoghi di lavoro, a mantenere la necessaria
riservatezza sui dati, le informazioni riservate e sui dati sensibili di cui viene a conoscenza durante
lo svolgimento del tirocinio.
Nel corso delle attività lo specializzando rispetterà i regolamenti interni della struttura ospitante e
durante la presenza presso la medesima indosserà, in maniera visibile, un cartellino di
riconoscimento rilasciato dalla Scuola di Specializzazione con l’indicazione del proprio status
accademico e del titolo di specializzando.
Art. 7
La presente convenzione non comporta alcun onere per l’Università in conseguenza dell’utilizzo,
presso la Struttura Ospitante, di personale ed attrezzature, fatto salvo l’obbligo di stipulazione di
idonea copertura assicurativa degli specializzandi, già in atto adempiuto dalla stessa Università,
contro infortuni e rischi derivanti da responsabilità civile verso terzi connessi allo svolgimento delle
attività di cui alla presente convenzione.
Art. 8
Il presente accordo dura quattro anni, con decorrenza dalla data della stipula e si intenderà
tacitamente rinnovato, alla prima scadenza, per ulteriori quattro anni, salvo disdetta da comunicarsi
da una parte all’altra, a mezzo lettera racc. a. r., almeno tre mesi prima della scadenza.
Il recesso anticipato, per motivate ragioni, è consentito anche prima della naturale scadenza.
Art. 9
In caso di recesso anticipato ai sensi del comma 2 dell’articolo che precede o di scadenza in
costanza di tirocinio, al fine di garantire la continuità didattica, le parti garantiscono comunque il
completamento delle attività in corso.
Art. 10
La presente convenzione potrà in ogni caso essere risolta nel caso in cui l’attuazione di quanto
convenuto dovesse diventare o risultare impossibile.
Art. 11
Per quanto previsto nella presente convenzione si rinvia alla vigente normativa in materia.
Si da atto dell’automatico adeguamento della presente convenzione per effetto dell’eventuale
aggiornamento, nel periodo di vigenza della stessa, della normativa di riferimento.
Art. 12
L’Università provvede al trattamento, alla diffusione ed alla comunicazione dei dati personali
relativi alla presente convenzione nell’ambito del perseguimento dei propri fini istituzionali in
applicazione del D. Lgs. n. 196 del 30.06.2003 in materia di protezione dei dati personali.
La Struttura Ospitante si impegna a trattare i dati personali dell’Università unicamente per le
finalità connesse all’esecuzione della presente convenzione.
Art. 13
La presente convenzione, redatta in tre esemplari, sarà registrata in caso d’uso a cura e spese del
richiedente.
Art. 14
Il presente atto entra in vigore dalla data di sottoscrizione.””
Il Responsabile del procedimento
F.to Dott. Antonino Pollara
Il Dirigente
F.to Dott. Sergio Casella
Il Senato Accademico
VISTO il surriportato testo di Convenzione per l’utilizzo di strutture extrauniversitarie a fini didattici
integrativi della Scuola di Specializzazione in Farmacia Ospedaliera tra l’Universita’ degli Studi di
Palermo e il Policlinico “G. Martino” di Messina;
VERBALE N. 207 del 17/06/2014 – 30/06/2014
28 di 241
UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI PALERMO
VISTA la nota prot. n. 2417 del 07.04.2014 del Direttore della Scuola di Specializzazione in
Farmacia Ospedaliera;
VISTO il decreto n. 1/2014 del 06.05.2014 con il quale il Direttore della Scuola di Specializzazione
in Farmacia Ospedaliera ha espresso parere favorevole alla stipula della convenzione indicata in
oggetto;
VISTO l’estratto del verbale del Consiglio della Scuola delle Scienze di Base e Applicate del
26/04/2014 con il quale si approva la convenzione in oggetto;
VISTA la proposta del Responsabile del procedimento;
SENTITA la relazione del Coordinatore della Commissione;
all’unanimità,
DELIBERA
di approvare in conformità alla proposta sopra riportata.
Letto e approvato seduta stante
8) Istituzione e/o rinnovo e attivazione dei Corsi di Master Universitari di I e II livello e Corsi
di Perfezionamento A.A. 2014/2015
RELAZIONE DEL RESPONSABILE DEL PROCEDIMENTO
VISTO il D.M. n.509 del 3 novembre 1999 e in particolare l’art.3 comma 8;
VISTO il D.M. 270/2004 e in particolare l’art.3 comma 9;
VISTI i Regolamenti che disciplinano i Corsi di Perfezionamento e i Corsi di Master;
VISTA la nota rettorale prot. n. 28302 del 16/04/2014 con la quale si sono richieste entro il 13
maggio 2014 le proposte di rinnovo e/o istituzione e l’attivazione dei Corsi di Master di I e II livello
e dei Corsi di Perfezionamento;
VISTE le proposte di istituzione e/o rinnovo e attivazione dei Corsi di Master Universitari di I e II
livello e Corsi di Perfezionamento, per l’Anno Accademico 2014/2015;
VISTE le delibere dei Dipartimenti con cui si propone l’istituzione e/o rinnovo e l’attivazione dei
Corsi di Master di I e II livello e Corsi di Perfezionamento per l’A.A. 2014/2015;
VISTE le delibere delle Scuole con cui si propone l’istituzione e/o rinnovo dei Corsi di Master di I e
II livello per l’A.A. 2014/2015;
Si propone che il Senato Accademico
DELIBERI
1) di esprimere parere favorevole all’istituzione e/o rinnovo e l’attivazione dei Corsi di Master
Universitari di I e II livello e Corsi di Perfezionamento A.A.2014/2015, così come di seguito
proposti e senza oneri per l’Ateneo:
Manifesto dei Master Universitari proposti per l'Anno Accademico 2014/2015
Master di II livello
VERBALE N. 207 del 17/06/2014 – 30/06/2014
29 di 241
Analisi e gestione del rischio
geologico (internazionale
congiunto con l'Università El
Salvador)
Edoardo
Rotigliano
Dipartimento di
Scienze della
Terra e del Mare
II
Competenze dello psicologo
di base in un sistema
sanitario integrato
Caterina La
Cascia
Dipartimento di
Biomedicina
Sperimentale e
Neuroscienze
Cliniche
Cesira
Palmeri di
Villalba
Dipartimento di
Biopatologia e
Biotecnologie
Mediche e
Forensi
Diagnosi e trattamento dei
tumori rari ed eredo-familiari
dell'adulto
Antonio
Russo
Dipartimento di
Discipline
Chirurgiche,
Oncologiche e
Stomatologiche
Diritto e Management dello
Sport
Laura
Santoro
Scuola delle
Scienze
Giuridiche ed
EconomicoSociali
Annamaria
Pepi
Dipartimento di
Scienze
Psicologiche,
Pedagogiche e
della Formazione
Gianfranco
Rizzo
Dipartimento di
Energia,
Ingegneria
dell'Informazione
e Modelli
Matematici
Salvatore
Feo
Dipartimento di
Scienze
eTecnologie
Biologiche,
chimiche e
Farmaceutiche
Francesco
Pace
Dipartimento di
Scienze
Psicologiche,
Pedagogiche e
della Formazione
Massimo
Midiri
Dipartimento di
Biopatologia e
Biotecnologie
Mediche e
Forensi
Cure palliative
Disturbi e/o Disabilità
dell'apprendimento
Energy Management:
Efficienza Energetica ed
Energie Rinnovabili
Genomica e Proteomica
applicate e bioinformatica
Gestione e Sviluppo delle
Risorse Umane
Medicina Subacquea ed
Iperbarica
II
20
€ 4.443,75
Dipartimento di
Architettura
X
1
60
25
10
€ 1.745,00
Dipartimento
Biomedico di
Medicina Interna
e Specialistica
X
1
60
40
10
€ 1.800,00
Dipartimento di
Scienze della
Terra e del Mare
€ 2.000,00
Dipartimento di
Biomedicina
Sperimentale e
Neuroscienze
Cliniche
€ 3.000,00
Dipartimento di
Biopatologia e
Biotecnologie
Mediche e
Forensi
€ 2.000,00
Dipartimento di
Discipline
Chirurgiche,
Oncologiche e
Stomatologiche
€ 1.500,00
Scuola delle
Scienze
Giuridiche ed
EconomicoSociali
€ 2.000,00
Dipartimento di
Scienze
Psicologiche,
Pedagogiche e
della Formazione
€ 55,00
Dipartimento di
Energia,
Ingegneria
dell'Informazione
e Modelli
Matematici
Polo Universitario
di Ricerca di
Bivona e S.
Stefano di
Quisquina per
l'Energia,
l'Ambiente e le
risorse del
territorio
€ 55,00
Dipartimento di
Scienze
eTecnologie
Biologiche,
chimiche e
Farmaceutiche
Distretto
Biomedico Sicilia:
Piattaforme
Biotecnologiche
avanzate per la
salute dell'uomo
€ 2.355,00
Dipartimento di
Scienze
Psicologiche,
Pedagogiche e
della Formazione
€ 2.000,00
Dipartimento di
Biopatologia e
Biotecnologie
Mediche e
Forensi
1
2
X
II
1
X
II
X
X
1
1
X
X
1
1
X
II
II
25
X
II
II
60
X
II
II
1
1
1
60
120
60
60
60
60
60
60
60
30
30
20
50
30
30
15
10
10
10
15
10
10
25
20
15
10
VERBALE N. 207 del 17/06/2014 – 30/06/2014
FINANZIAMENTI
II
CENTRO DI SPESA
Dipartimento
Biomedico di
Medicina Interna
e Specialistica
IMPORTO
CONTRIBUTO DI
ISCRIZIONE ANNUO
Mario
Barbagallo
N. PARTECIPANTI
MINIMO
Agopuntura, pratiche fisiche
e psicocorporee della
Medicina Tradizionale Cinese
N. PARTECIPANTI
MAX
X
CREDITI
II
ANNI
Dipartimento di
Architettura
RINNOVO
Fabrizio
Avella
ATTIVAZIONE
ISTITUZIONE
3D Modeling e Visual Design
per i Beni Culturali
TITOLO
LIVELLO
STRUTTURA
PROPONENTE
COORDINATORE
UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI PALERMO
30 di 241
Maria Brai
Dipartimento di
Fisica e Chimica
Psicologia Pediatrica
Giovanna
Perricone
Dipartimento di
Scienze
Psicologiche,
Pedagogiche e
della Formazione
Psiconcologia
Giuseppe
Cicero
Dipartimento di
Discipline
Chirurgiche,
Oncologiche e
Stomatologiche
Psicosomatica e Modelli
Terapeutici Integrati
Daniela La
Barbera
Dipartimento di
Biomedicina
Sperimentale e
Neuroscienze
Cliniche
II
Gianluca
Scaccianoce
Dipartimento di
Energia,
Ingegneria
dell'Informazione
e Modelli
Matematici
II
Goffredo La
Loggia
Dipartimento di
Ingegneria Civile,
Ambientale,
Aerospaziale e
dei Materiali
II
Ricercatore Industriale
nell'ambito della
produzione/distribuzione/acc
umulo/consumo di risorse
energetiche e naturali in
condizioni normali, di crisi o
emergenza
Tecnico di ricerca
specializzato nella
determinazione e nel
management del rischio
ambientale attraverso l'uso di
soluzioni ICT in rete
Teoria, progettazione e
didattica dell'italiano come
lingua seconda e straniera
Santi
Maurizio
Raineri
Terapia del dolore
Turismo Sostenibile e
Pianificazione Ambientale
Sustainable Tourism and
Enviroment Planning
MASTER INTERNAZIONALE
CONGIUNTO
Valutazione Psicologica
Maria
D'Agostino
Dipartimento di
Scienze
Umanistiche
Dipartimento di
Biopatologia e
Biotecnologie
Mediche e
Forensi
Ferdinando
Trapani
Dipartimento di
Architettura
Giovanna
Manna
Dipartimento di
Scienze
Psicologiche,
Pedagogiche e
della Formazione
II
II
X
1
X
II
1
X
II
X
X
1
1
60
60
60
60
25
12
15
20
15
9
10
12
15
€ 4.441,00
Dipartimento di
Architettura
€ 4.000,00
Dipartimento di
Ingegneria Civile,
Ambientale,
Aerospaziale e
dei Materiali
€ 55,00
Dipartimento di
Fisica e Chimica
Distretto
Biomedico Sicilia:
Telemedicina
Ambiente e Salute
€ 2.460,00
Dipartimento di
Scienze
Psicologiche,
Pedagogiche e
della Formazione
€ 5.166,00 borse
€ 2.000,00
Dipartimento di
Discipline
Chirurgiche,
Oncologiche e
Stomatologiche
€ 2.500,00
Dipartimento di
Biomedicina
Sperimentale e
Neuroscienze
Cliniche
3 borse da €
700,00 cadauna
€ 55,00
CINFAI
PON "Smart
Intelligent Energy
Green"
CINFAI
PON "SIGMA"
1
60
30
X
1
60
12
X
1
60
20
8
€ 55,00
Dipartimento di
Scienze
Umanistiche
Dipartimento di
Biopatologia e
Biotecnologie
Mediche e
Forensi
II
X
1
60
50
15
€ 2.052,00
II
X
1
60
10
10
€ 3.000,00
2
120
40
15
€ 3.600,00
Dipartimento di
Architettura
€ 1.800,00
Dipartimento di
Scienze
Psicologiche,
Pedagogiche e
della Formazione
II
II
X
X
1
60
25
15
FINANZIAMENTI
17
CENTRO DI SPESA
25
IMPORTO
CONTRIBUTO DI
ISCRIZIONE ANNUO
CREDITI
60
N. PARTECIPANTI
MINIMO
Dipartimento di
Ingegneria Civile,
Ambientale,
Aerospaziale e
dei Materiali
1
N. PARTECIPANTI
MAX
Mario Di
Paola
Monitoraggio, Controllo,
Collaudo e Vulnerabilità del
Costruito & Strategie
Innovative per la Mitigazione
del Rischio Sismico
Patologie Respiratorie
Croniche e
Neurodegenerative in
correlazione alla qualità
dell'aria
ANNI
X
Dipartimento di
Architettura
RINNOVO
ISTITUZIONE
II
Fabrizio
Agnello
ATTIVAZIONE
LIVELLO
Metodi BIM per il progetto di
architettura
STRUTTURA
PROPONENTE
TITOLO
COORDINATORE
UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI PALERMO
Manifesto dei Master Universitari proposti per l'Anno Accademico 2014/2015
Master di I livello annuali
VERBALE N. 207 del 17/06/2014 – 30/06/2014
31 di 241
Amministrazione e Gestione
delle Aziende Sanitarie
Riccardo Ursi
Dipartimento di
Scienze
Giuridiche, della
Società e dello
Sport
Assistenza Infermieristica
Avanzata al Paziente Critico
Antonino
Giarratano
Dipartimento di
Biopatologia e
Biotecnologie
Mediche e
Forensi
Salvatore
Mangano
Dipartimento di
Scienze per la
Promozione per
la salute e
materno-infantile
"G. D'Alessandro"
Cure Palliative
Filippo
Giambartino
Dipartimento di
Biopatologia e
Biotecnologie
Mediche e
Forensi
I
1
Cultura e comunicazione del
gusto
Master Interateneo
Gianfranco
Marrone
Culture e Società
I
1
Salvatore
Novo
Dipartimento
Biomedico di
Medicina Interna
e Specialistica
I
1
Autismo infantile: dalla
diagnosi al trattamento
Ecocardiografia
Scuola delle
Scienze
Giuridiche ed
EconomicoSociali
Dipartimento di
Scienze
Economiche
Aziendali,
Finanziarie e
Statistiche
I
I
I
1
X
1
60
X
1
X
X
X
X
60
60
45
30
15
30
12
10
€ 1.400,00
Dipartimento di
Scienze
Giuridiche, della
Società e dello
Sport
€ 2.250,00
Dipartimento di
Biopatologia e
Biotecnologie
Mediche e
Forensi
€ 2.500,00
Dipartimento di
Scienze per la
Promozione per
la salute e
materno-infantile
"G. D'Alessandro"
60
30
10
€ 1.000,00
Dipartimento di
Biopatologia e
Biotecnologie
Mediche e
Forensi
60
30
12
€ 2.000,00
Consorzio
Centrico
60
15
10
€ 2.500,00
Dipartimento
Biomedico di
Medicina Interna
e Specialistica
Scuola delle
Scienze
Giuridiche ed
EconomicoSociali
Dipartimento di
Scienze
Economiche
Aziendali,
Finanziarie e
Statistiche
Esercizio Fisico in Età
Pediatrica
Antonio
Palma
Hospitality Management and
Food & Beverage in
collaborazione con Florida
Internazional University
Miami FLA (USA)
Antonio
Purpura
Management dei Servizi
Tecnico-diagnostici abilitante
al Coordinamento delle
Professioni Sanitario
Tecnico-diagnostiche
Marcello
Ciaccio
Dipartimento di
Biopatologia e
Biotecnologie
Mediche e
Forensi
I
1
X
60
25
10
€ 1.500,00
Dipartimento di
Biopatologia e
Biotecnologie
Mediche e
Forensi
Management e Qualità della
Filiera Agro-alimentare
(internazionale)
Titolo congiunto con
l'Università degli Studi di
Verona e l'Università degli
Studi di Nicosia-Cyprus
Maria
Crescimanno
Dipartimento di
Scienze Agrarie e
Forestali
I
1
X
60
30
20
€ 2.500,00
Dipartimento di
Scienze Agrarie e
Forestali
Sebastiano
Torcivia
Dipartimento di
Scienze
Economiche
Aziendali,
Finanziarie e
Statistiche
€ 1.952,00
Dipartimento di
Scienze
Economiche
Aziendali,
Finanziarie e
Statistiche
Chiara Bellia
Dipartimento di
Biopatologia e
Biotecnologie
Mediche e
Forensi
€ 1.500,00
Dipartimento di
Biopatologia e
Biotecnologie
Mediche e
Forensi
Manager delle Aziende del
Settore Vitivinicolo
Medicina di laboratorio
I
1
I
1
I
I
X
X
1
1
X
X
60
40
10
€ 1.500,00
60
30
10
€ 3.800,00
60
60
16
25
10
10
VERBALE N. 207 del 17/06/2014 – 30/06/2014
FINANZIAMENTI
CENTRO DI SPESA
IMPORTO CONTRIBUTO
DI ISCRIZIONE ANNUO
N. PARTECIPANTI
MINIMO
N. PARTECIPANTI MAX
CREDITI
RINNOVO
ISTITUZIONE
ANNI
LIVELLO
STRUTTURA
PROPONENTE
COORDINATORE
TITOLO
UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI PALERMO
32 di 241
Modelli di system dynamics
per il controllo di gestione nei
processi di risanamento e
sviluppo
Carmine
Bianchi
Dipartimento di
Studi Europei e
dell'Integrazione
Internazionale.
Diritti, Economia,
Management,
Storia, Lingue e
Culture
Posturologia e Biomeccanica
Angelo
Iovane
Dipartimento di
Scienze
Giuridiche, della
Società e dello
Sport
Vincenza
Leonardi
Scuola delle
Scienze
Giuridiche ed
EconomicoSociali
Tecniche di medicina
estetica e wellness
I
I
I
1
X
1
X
1
X
60
60
60
30
40
30
10
20
10
FINANZIAMENTI
CENTRO DI SPESA
IMPORTO CONTRIBUTO
DI ISCRIZIONE ANNUO
N. PARTECIPANTI
MINIMO
N. PARTECIPANTI MAX
CREDITI
RINNOVO
ISTITUZIONE
ANNI
LIVELLO
STRUTTURA
PROPONENTE
TITOLO
COORDINATORE
UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI PALERMO
€ 2.500,00
Dipartimento di
Studi Europei e
dell'Integrazione
Internazionale.
Diritti, Economia,
Management,
Storia, Lingue e
Culture
5 borse INPS Ex
Gestione Inpdap
€ 3.000,00
Dipartimento di
Scienze
Giuridiche, della
Società e dello
Sport
3 borse da € 1000,00
cadauna
€ 4.500,00
Scuola delle
Scienze
Giuridiche ed
EconomicoSociali
Laser e nuove
tecnologie in
odontoiatria
Giuseppina
Campisi
Dipartimento di
Discipline Chirurgiche,
Oncologiche e
Stomatologiche
Medicina Orale
Giuseppina
Campisi
Dipartimento di
Discipline Chirurgiche,
Oncologiche e
Stomatologiche
X
X
CENTRO DI SPESA
IMPORTO
CONTRIBUTO DI
ISCRIZIONE ANNUO
N. PARTECIPANTI
MINIMO
N. PARTECIPANTI
MAX
MESI
RINNOVO
ATTIVAZIONE
ISTITUZIONE
STRUTTURA
PROPONENTE
TITOLO
COORDINATORE
Manifesto dei Corsi di Perfezionamento proposti per l'Anno Accademico 2014/2015
11
20
5
€ 1.500
Dipartimento di Discipline Chirurgiche,
Oncologiche e Stomatologiche
11
20
5
€ 1.000
Dipartimento di Discipline Chirurgiche,
Oncologiche e Stomatologiche
2) di esprimere parere favorevole all’approvazione delle bozze di convenzione, in atti, dei
seguenti master:
a) Master di I livello in “Management e qualità della filiera agroalimentare”;
b) Master di I livello in “Posturologia e Biomeccanica”;
c) Master di II livello in “Tecnico di Ricerca specializzato nella determinazione e nel
management del rischio ambientale attraverso l’uso di soluzioni ICT in rete”;
d) Master di II livello in “Ricercatore industriale nell’ambito della produzione/
distribuzione/accumulo/consumo di risorse energetiche e naturali in condizioni normali, di
crisi o emergenza”;
e) Master di II livello in “Turismo sostenibile e Pianificazione Ambientale”.
Il Responsabile del procedimento
F.to Sig.ra Liliana Mortelliti
Il Dirigente dell’Area Formazione,
Cultura e Servizi agli Studenti
Ad interim
F.to Dott. Antonio Valenti
VERBALE N. 207 del 17/06/2014 – 30/06/2014
33 di 241
UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI PALERMO
Il Senato Accademico
vista la proposta del Responsabile del procedimento;
sentita la relazione del Coordinatore della Commissione;
all’unanimità,
DELIBERA
di approvare in conformità alla proposta sopra riportata.
Letto ed approvato seduta stante.
9) Convenzione ai fini dello svolgimento di tirocinio curriculare per i corsi di studio della
Scuola di Medicina e Chirurgia
RELAZIONE DEL RESPONSABILE DEL PROCEDIMENTO
Con nota 27282 del 11 aprile 2014 l’ufficio Servizio Speciale SSP08 - Osservatorio contratti convenzioni e sistemi fruibilità informazioni tra pubbliche amministrazioni dell’Area Affari legali
negoziali – patrimoniali, ha riscontrato la precedente nota n.795 del 31 marzo 2014,
predisponendo un nuovo schema di convenzione finalizzato a disciplinare i rapporti con le strutture
sanitarie esterne ai fini dell’espletamento del tirocinio curriculare dei Corsi di Studio afferenti alla
Scuola di Medicina e Chirurgia, ivi compresi quelli relativi alle professioni sanitarie.
Pertanto si propone che il Senato Accademico
DELIBERI
di approvare lo schema di convenzione ai fini dello svolgimento di Tirocinio Curriculare per i corsi
di studio della Scuola di Medicina e Chirurgia il cui testo di seguito si riporta:
CONVENZIONE PER L’UTILIZZO DI STRUTTURE EXTRAUNIVERSITARIE AI FINI DEL
TIROCINIO CURRICULARE DEL CORSO DI LAUREA IN _______________
TRA
L’Università degli Studi di Palermo, con sede in Palermo, Piazza Marina n. 61, (C.F.
80023730825), in persona del delegato del Rettore, Prof. Antonio Purpura, nato a ………. il
__/__/____, qui di seguito denominata “Università”, da un lato
E
____________________________________,
con
sede
in___________,
nella
Via
______________ n. ____ (P. IVA/Codice Fiscale __________________), in persona del suo
___________________________, nato a ____________ il ___________, qui di seguito
denominata “Struttura Ospitante”, dall’altro;
VISTO
L’art. 27 del D.P.R. n. 382/80, ai sensi del quale è consentito alle Università stipulare
convenzioni con enti pubblici e privati al fine di avvalersi di attrezzature e servizi logistici
extrauniversitari per lo sviluppo di attività didattiche integrative di quelle universitarie, finalizzate al
completamento della formazione accademica e professionale dei discenti;
La legge 19 novembre 1990, n. 341 che disciplina la materia della formazione finalizzata e
dei servizi integrativi;
I decreti legislativi 30 dicembre 1992, n.502 e 7 dicembre 1993, n.517, recanti il riordino
della disciplina in materia sanitaria, a norma dell'articolo 1 della legge 23 ottobre 1992, n.421;
VERBALE N. 207 del 17/06/2014 – 30/06/2014
34 di 241
UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI PALERMO
Il Decreto legislativo 22 ottobre 2004, n.270 Modifiche al regolamento recante norme
concernenti l'autonomia didattica degli atenei, approvato con decreto del Ministro dell'università e
della ricerca scientifica e tecnologica 3 novembre 1999, n. 509
Il Decreto Interministeriale 19 febbraio 2009,
pubblicato nella Gazzetta Ufficiale del 25 maggio 2009 n. 119, di Determinazione delle classi delle
lauree delle professioni sanitarie;
Il Decreto Ministeriale 16 marzo 2007, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale del 9 luglio 2007
n. 155, di Determinazione delle classi di laurea magistrale e, tra queste, la classe di laurea in
Medicina e Chirurgia e quella in Odontoiatria e protesi dentaria;
CONSIDERATO
Che tra i corsi di studio previsti dal Regolamento Didattico d’Ateneo è attivo, presso la
Scuola di Medicina e Chirurgia, il Corso di Laurea ___________________(classe _____) in
______________________________________ e che al fine di assicurare agli studenti una
adeguata padronanza di metodi e contenuti generali è fondamentale l’attività formativa pratica ed il
tirocinio svolti con la supervisione e la guida di docenti e tutor con adeguate competenze
professionali;
Che il protocollo d’intesa tra la Regione Siciliana e l’Università di Palermo stipulato il 16
settembre 2009, a cui si è dato attuazione con decreto assessoriale del 4 marzo 2010 pubblicato
sulla GURS del 19.03.2010, parte I, n. 13, in forza del combinato disposto di cui agli artt. 2 e 15,
individua le strutture e, in subordine, i criteri per l’individuazione delle strutture assistenziali
funzionali alle esigenze di didattica dei corsi di studio e di specializzazione dell’area medica e delle
professioni sanitarie;
Che la Struttura Ospitante rientra tra le strutture menzionate al punto che precede;
Che il Senato Accademico dell’Università di Palermo nella seduta del _______________
ha approvato il testo della presente convenzione;
Che il Consiglio dell’Amministrazione dell’Università di Palermo nella seduta del
____________ ha approvato il testo della presente convenzione;
Tutto ciò premesso, che forma un unico ed inscindibile contesto con il resto dell’atto
SI CONVIENE E SI STIPULA QUANTO SEGUE:
Art. 1
L’Università degli Studi di Palermo Scuola di Medicina e Chirurgia - Corso di Laurea in
____________ (classe ________) in ___________________________ si avvale delle strutture e
dei servizi logistici della “Struttura Ospitante”.
Art. 2
L’uso delle predette strutture è finalizzato, secondo le norme che regolano il tirocinio didatticoclinico, allo svolgimento di attività didattiche e pratico-applicative, integrative di quelle universitarie,
per il completamento della formazione accademica e professionale degli studenti della Scuola di
Medicina e Chirurgia - Corso di Laurea in ___________________ (classe _____________) in
______________________________ dell’Università di Palermo.
Art. 3
Durante lo svolgimento delle attività di cui alla presente convenzione, la Struttura Ospitante
garantisce, con oneri a proprio carico, che gli studenti ed i tutor docenti possano utilizzare tutte le
attrezzature medico-sanitarie e gli ausili didattici ivi esistenti.
L’attività di tirocinio non costituisce rapporto di lavoro ed è seguita e verificata da un docente tutor
designato, su proposta del Corso di Laurea, dalla Scuola di Medicina e Chirurgia secondo le
procedure previste dalla legge e dai regolamenti d’Ateneo.
L’ospitante non assumerà, per effetto della presente convenzione e/o dell’attività svolta alcuna
obbligazione a favore dello studente.
Il tutor organizzerà l’attività formativa di tirocinio in riferimento all’organizzazione predisposta dal
responsabile del soggetto ospitante convenzionato. Ciascun tirocinante seguirà un progetto
formativo concordato, secondo le linee guida del Corso di Laurea, tra il tutor ed il responsabile
della struttura ospitante con l’indicazione: del nominativo dello studente tirocinante e del docente
VERBALE N. 207 del 17/06/2014 – 30/06/2014
35 di 241
UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI PALERMO
tutor, degli obiettivi e delle modalità di svolgimento delle attività, con l’indicazione dei tempi di
presenza presso l’ospitante e delle strutture (sedi, reparti, ecc.) individuate.
Art. 4
Lo studente è tenuto a svolgere le attività previste dal progetto formativo, a rispettare le norme in
materia di sicurezza ed igiene sui luoghi di lavoro, a mantenere la necessaria riservatezza sui dati,
le informazioni riservate e sui dati sensibili di cui viene a conoscenza durante lo svolgimento del
tirocinio.
Nel corso delle attività lo studente rispetterà i regolamenti interni della struttura ospitante e durante
la presenza presso la medesima indosserà, in maniera visibile, un cartellino di riconoscimento
rilasciato dal Corso di Laurea con l’indicazione del proprio status accademico e del titolo di
tirocinante.
Art. 5
La presente convenzione non comporta alcun onere per l’Università in conseguenza dell’utilizzo,
presso la Struttura Ospitante, di personale ed attrezzature, fatto salvo l’obbligo di stipulazione di
idonea copertura assicurativa dei discenti, già in atto adempiuto dalla stessa Università, contro
infortuni e rischi derivanti da responsabilità civile verso terzi connessi allo svolgimento delle attività
di cui alla presente convenzione. Gli studenti in tirocinio godono inoltre di copertura assicurativa
contro gli infortuni sul lavoro presso INAIL.
In caso di incidente durante lo svolgimento del tirocinio, la Struttura Ospitante si impegna a
segnalare l'evento all’Università, entro i tempi previsti dalla normativa vigente, per gli adempimenti
consequenziali.
L’Università si riserva il diritto di rivalersi nei confronti della Struttura Ospitante in caso di eventuali
sanzioni o di oneri comunque denominati causati dall’omessa o tardiva segnalazione dell’evento di
cui al comma che precede.
Art. 6
Il presente accordo dura sei anni, con decorrenza dalla data della stipula fatta salva la possibilità di
disdetta anticipata da comunicarsi a mezzo lettera racc. a. r. almeno tre mesi prima di ogni
annualità.
Art. 7
In caso di recesso anticipato ai sensi dell’articolo che precede o di scadenza in costanza di
tirocinio, al fine di garantire la continuità didattica, le parti garantiscono comunque il
completamento delle attività in corso.
Art. 8
La presente convenzione potrà in ogni caso essere risolta nel caso in cui l’attuazione di quanto
convenuto dovesse diventare o risultare impossibile.
Art. 9
La Struttura Ospitante, ai sensi del d.Lgs. 81/2008, garantisce le misure generali e specifiche per
la protezione della salute e per la sicurezza degli studenti, nonché gli ulteriori adempimenti che la
vigente legislazione in materia di prevenzione, sicurezza e tutela della salute pone a carico del
datore di lavoro, ivi compresi gli adempimenti previsti dal d.lgs. 230/95 se presente il rischio
radiazioni ionizzanti, esclusivamente per le attività espletate nei locali e negli spazi della Struttura
Ospitante medesima.
Art. 10
L’Università provvede al trattamento, alla diffusione ed alla comunicazione dei dati personali
relativi alla presente convenzione nell’ambito del perseguimento dei propri fini istituzionali e di
quanto previsto dal D. Lgs. 196/2003, in materia di protezione dei dati personali.
La struttura Ospitante si impegna a trattare i dati personali dell’Università unicamente per le finalità
connesse all’esecuzione della presente convenzione.
Art. 11
Per quanto previsto nella presente convenzione si rinvia alla vigente normativa, nonché al
Protocollo d’Intesa tra la Regione Siciliana e l’Università di Palermo stipulato il 16 settembre 2009
VERBALE N. 207 del 17/06/2014 – 30/06/2014
36 di 241
UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI PALERMO
e s.m.i., a cui si è dato attuazione con decreto assessoriale del 4 marzo 2010 pubblicato sulla
GURS del 19.03.2010, parte I, n. 13.
Art. 12
La presente convenzione, redatta in tre esemplari, sarà registrata in caso d’uso a cura e spese
della parte richiedente.
Azienda Ospedaliera…
Il Direttore Generale
(Dott……………..)
Palermo, lì ……………
Università degli Studi Di Palermo
Il delegato del Rettore
(Prof. Antonio Purpura)
Palermo, lì ……………………
Il Responsabile del procedimento
f.to Dott. Fausto Gennuso
Il Dirigente
f.to Ing. Gandolfo Gallina
Il Senato Accademico
Visto lo schema di convenzione trasmesso con nota 27282 dell’11 aprile 2014 dal Servizio
Speciale SSP08 - Osservatorio contratti - convenzioni e sistemi fruibilità informazioni tra pubbliche
amministrazioni dell’Area Affari legali negoziali – patrimoniali;
Visto il D.M. 270/2004 “Modifiche al regolamento recante norme concernenti l'autonomia didattica
degli atenei, approvato con decreto del Ministro dell'università e della ricerca scientifica e
tecnologica 3 novembre 1999, n. 509”;
Visto il Regolamento Didattico di Ateneo emanato con D.R. 3201 del 15.10.2013;
Vista la proposta del Responsabile del procedimento;
sentita la relazione del Coordinatore della Commissione Attività didattiche e assicurazione della
qualità della formazione;
all’unanimità,
DELIBERA
di approvare in conformità alla proposta sopra riportata.
Letto e approvato seduta stante
10) Proposta schema tipo convenzione per lo svolgimento di stage ai fini della formazione
specialistica di area sanitaria presso le strutture assistenziali accreditate al di fuori della
rete formativa per formazione specialistica non medica
RELAZIONE DEL RESPONSABILE DEL PROCEDIMENTO
Premesso che le Università possono, in forza di quanto previsto dall’art. 27 del D.P.R. 382/80,
stipulare convenzioni con enti pubblici e privati al fine di avvalersi di attrezzature e servizi logistici
extrauniversitari per lo sviluppo di attività didattiche e integrative di quelle universitarie finalizzate al
completamento della formazione accademica e professionale dei discenti.
Considerato che, sulla scorta delle proposte formulate dalle Scuole di Specializzazione in oggetto
ed ai fini di cui sopra, l’Università ha utilizzato ed ordinariamente utilizza lo strumento
convenzionale per formalizzare rapporti con le aziende sanitarie individuate dal Protocollo d’Intesa
vigente, sottoscritto dalla Regione e dall’Università stessa, oltre che con strutture assistenziali
private accreditate.
Ritenuto
opportuno semplificare la procedura finalizzata alla costituzione dei rapporti
convenzionali di che trattasi sia per rendere più celere la relativa stipula, con evidente vantaggio
per le attività delle Scuole di Specializzazione, sia per deflazionare il carico di lavoro degli Organi
di governo di Ateneo oltre che, nel rispetto del principio ispiratore del Decreto-legge 112/08 come
VERBALE N. 207 del 17/06/2014 – 30/06/2014
37 di 241
UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI PALERMO
convertito dalla legge n° 133, 6 agosto 2008, per razionalizzare la spesa relativa al materiale
cartaceo.
Tutto ciò premesso e considerato, di seguito si riporta la procedura che, a seguito
dell’approvazione dello schema tipo in appresso riportato da parte degli Organi di Governo
d’Ateneo, può essere adottata:
Approvazione della proposta di stipula di convenzione in oggetto con la struttura sanitaria
ospitante da parte del Consiglio della Scuola di Specializzazione interessata, adottando lo schema
tipo in appresso riportato;
Successiva approvazione da parte del Consiglio della Scuola di Medicina e Chirurgia;
Sottoscrizione della convenzione per parte universitaria del Presidente della Scuola di
Medicina e Chirurgia, all’uopo delegato;
incarico per la struttura amministrativa di supporto alla presidenza della Scuola (struttura di
raccordo) di trasmettere copia della convenzione, una volta sottoscritta dalle parti, alle seguenti
strutture dell’Amministrazione Centrale: Area Affari Generale e Legali – SSP08 - Osservatorio
contratti e convenzioni, Area Formazione, Cultura e Servizi agli Studenti – Settore Ordinamenti
didattici e programmazione, Area Patrimoniale e negoziale – Settore Patrimonio Immobiliare e
Mobiliare - Unità Operativa Polizze e denunce assicurative.
Considerato infine che lo scrivente Servizio, con specifico riferimento alle esigenze delle
Scuole di Specializzazione di area medica il cui accesso è consentito anche a soggetti in
possesso di laurea diversa da quella in medicina e chirurgia, ha redatto lo schema convenzionale
tipo da utilizzare ai fini dell’effettuazione dell’attività di stage fuori rete formativa in analogia a
quanto previsto per i medici in formazione specialistica, si propone che il Senato Accademico
DELIBERI
a)
di esprimere parere favorevole:
•
all’approvazione dell’appresso riportato schema tipo di convenzione che, una volta
approvato anche dal Consiglio di Amministrazione, potrà essere adottato ai fini dello svolgimento
di stage fuori dalla rete formativa delle Scuole di Specializzazione afferenti alla Scuola di Medicina
e Chirurgia per Formazione Specialistica non medica in oggetto con previe deliberazioni esitate
esclusivamente dal Consiglio della Scuola di Specializzazione competente e dal Consiglio della
Scuola di Medicina e Chirurgia:
“CONVENZIONE PER LO SVOLGIMENTO DI STAGE AI FINI DELLA FORMAZIONE
SPECIALISTICA DI AREA SANITARIA PRESSO STRUTTURE ASSISTENZIALI ACCREDITATE
AL DI FUORI DELLA RETE FORMATIVA
PER FORMAZIONE SPECIALISTICA NON MEDICA”
Visto il decreto legislativo 30 dicembre 1992 n. 502 e successive modificazioni e
integrazioni;
Visto il decreto ministeriale 29 marzo 2006
minimi delle scuole di specializzazione”,
“Definizione degli standard e dei requisiti
Vista la deliberazione assunta dal Consiglio della Scuola di Medicina e Chirurgia nella
seduta del ……………………….;
Vista la deliberazione/decreto rettorale assunta dal Consiglio di Amministrazione
dell’Università degli Studi di Palermo nella seduta del………………/ emanato dal M.R. con la quale
ha approvato il procedimento di stipula della presente convenzione;
VERBALE N. 207 del 17/06/2014 – 30/06/2014
38 di 241
UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI PALERMO
Vista la deliberazione assunta dal Consiglio della Scuola di Specializzazione in …………..
nella seduta del ………………………..;
TUTTO CIÒ PREMESSO
TRA
L’Università degli Studi di Palermo –Scuola di Specializzazione in [inserire denominazione], (d’ora
in poi “Università”) C.F. 8002373085, in persona del Presidente della Scuola di Medicina e
Chirurgia, giusta delega conferita dal Rettore pro tempore con atto del __/__/____ domiciliato per
la carica presso la sede dell'Università medesima sita a Palermo nella Piazza Marina n, 61, da un
lato;
E
L’AZIENDA SANITARIA di …………………………………………..con sede legale in
………………………….. Codice Fiscale e Partita Iva …………………. (d’ora in poi denominato
“soggetto ospitante”), rappresentata dal Direttore Generale dott. ……………………., nato a
………………. (……) il ………………;
SI CONVIENE QUANTO SEGUE:
Art. 1 – Premesse
Le premesse costituiscono parte integrante della presente convenzione.
Art. 2 – Tirocinante
Il soggetto ospitante si impegna ad accogliere presso le proprie strutture, per lo svolgimento di
attività di tirocinio di formazione specialistica in …………., il dott. …………….., nato a ……il
………………...,
residente in via …………n. ….. – CAP….. città………….., cod. fiscale ……………….; telefono
………….; cellulare ……………, e-mail …………….. specialista in formazione presso la Scuola di
Specializzazione in ………………. dell’Università degli Studi di Palermo (d’ora in poi denominato
“tirocinante”).
Art. 3 – Durata tirocinio
L’attività di tirocinio disciplinata dalla presente convenzione si svolge dal ………….al
………………...
Il tirocinante può svolgere attività di tirocinio in regime di stage per una durata non superiore ai
dodici mesi complessivi nell’arco degli anni di durata della scuola di specializzazione a cui è
iscritto.
Art. 4 – Luoghi e tempi di tirocinio
Il soggetto ospitante mette a disposizione del tirocinante il personale e le attrezzature delle
seguenti strutture (indicare gli orari di accesso):
Strutture di svolgimento del tirocinio: U.O.C. ………….. dell’Azienda Ospedaliera/Universitaria
…………………
Orari di accesso alle strutture: ……………………………………………………………………….
Art. 5 – Obiettivi e modalità del tirocinio
Nel rispetto delle modalità di alternanza tra attività pratica e teorica previste dal consiglio della
scuola in sede di programmazione, il tirocinante svolge le seguenti attività:
…………………………………………………………………………………………………………………
…………………………………………………………………………………………………………………
VERBALE N. 207 del 17/06/2014 – 30/06/2014
39 di 241
UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI PALERMO
…………………………………………………………………………………………………………………
…………………………………………………………………………………………………………………
Art. 6 – Natura giuridica del rapporto di tirocinio
Il tirocinio non costituisce rapporto di lavoro.
La frequenza del tirocinante è finalizzata all’acquisizione delle capacità professionali previste
dall’ordinamento della scuola di specializzazione e ne rappresenta parte integrante.
Art. 7 – Tutore
L’attività di tirocinio si svolge sotto la guida del dott. ……………………………………, indicato come
tutore dal soggetto ospitante.
Art. 8 – Accertamento frequenza
L’accertamento della regolare frequenza del tirocinante presso le strutture del soggetto ospitante è
affidato al tutore, il quale provvede a comunicare mensilmente al Direttore della Scuola di
riferimento l’avvenuta frequenza nei tempi e nei modi stabiliti dal Consiglio della Scuola di
Specializzazione.
Art. 9 – Monitoraggio e verifica dell’attività di tirocinio
Durante lo svolgimento del tirocinio l’attività di formazione è seguita e verificata dal dott.
…………………………………………… (tutore universitario, designato dal Consiglio della Scuola in
veste di responsabile didattico-organizzativo).
Allo scopo di mantenere qualitativamente elevata l’attività di formazione degli specializzandi, il
Consiglio della Scuola può individuare ulteriori strumenti per monitorare e verificare
periodicamente tale attività.
Art. 10 – Tutela assicurativa
L’Università provvede, con oneri a proprio carico, alla copertura assicurativa per la responsabilità
civile contro terzi e gli infortuni connessi all’attività svolta dallo specialista in formazione presso la
Struttura Ospitante.
Art. 11 – Sicurezza
Ai sensi dell’art. 10 del DM 363/98, gli obblighi previsti dal D.Lgs. 81/2008 e, se presente il rischio
radiazioni ionizzanti, dal D. Lgs. 230/95 gravano sul soggetto ospitante per quanto riguarda il
tirocinante e i singoli dipendenti dell’Università degli Studi di Palermo che si trovino presso l’ente
stesso nell’espletamento di attività connesse alla didattica, alla ricerca o alla prestazione di servizi.
Il tirocinante è tenuto ad osservare le norme in materia di prevenzione e protezione dettate dal
soggetto ospitante che provvederà previamente a garantirne la conoscenza.
Art. 12 – Servizi, strutture logistiche e uniformi di servizio
Il soggetto ospitante assicura agli specialisti in formazione che svolgono attività pratica nell’ambito
della presente convenzione l’accesso alla mensa e alle altre strutture logistiche di supporto alla
struttura sanitaria dove svolgono il tirocinio formativo, alle stesse condizioni del proprio personale
strutturato, e mette altresì a loro disposizione le uniformi di servizio.
Art. 13 – Obblighi del tirocinante
Durante lo svolgimento del tirocinio formativo il tirocinante è tenuto a svolgere le attività
disciplinate dalla presente convenzione, nei modi tempi e luoghi indicati negli artt. 3 e 4.
Durante l’attività di formazione presso il soggetto ospitante il tirocinante è tenuto a frequentare le
lezioni teoriche che si svolgono presso la scuola di specializzazione di appartenenza.
Il tirocinante deve rispettare le norme in materia di igiene, sicurezza e salute nei luoghi di lavoro.
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Art. 14 – Norma Finale
Per tutto quanto non espressamente previsto dalla presente convenzione si applicano le
disposizioni normative vigenti e, in particolare, le disposizioni normative in materia di formazione
specialistica.
, lì ………………………………..
FIRMA PER IL SOGGETTO PROMOTORE
UNIVERSITA’ DEGLI STUDI DI PALERMO
Il delegato del Rettore
(Prof. ____________-.)
, lì ………………………………..
TIMBRO E FIRMA PER IL SOGGETTO OSPITANTE
AZIENDA SANITARIA/OSPEDALIERA UNIVERSITARIA …………………………..
Il Direttore Generale
(Dott……………..)
, lì ………………………………..
FIRMA DEL DIRETTORE DELLA SCUOLA DI SPECIALIZZAZIONE
Prof. ……………………………….
, lì ………………………………..
FIRMA PER PRESA VISIONE ED ACCETTAZIONE DEL TIROCINANTE
Dr. …………………………………….
, lì ……………………”””
b)
di esprimere parere favorevole all’adozione della seguente procedura:
•
Approvazione della proposta di stipula di convenzione in oggetto con la struttura sanitaria
ospitante da parte del Consiglio della Scuola di Specializzazione interessata, adottando lo schema
tipo sopra riportato;
•
Successiva approvazione da parte del Consiglio della Scuola di Medicina e Chirurgia;
•
Sottoscrizione della convenzione per parte universitaria del Presidente della Scuola di
Medicina e Chirurgia, all’uopo delegato;
•
incarico per la struttura amministrativa di supporto alla presidenza della Scuola (struttura di
raccordo) di trasmettere copia della convenzione, una volta sottoscritta dalle parti, alle seguenti
strutture dell’Amministrazione Centrale: Area Affari Generale e Legali – SSP08 - Osservatorio
contratti e convenzioni, Area Formazione, Cultura e Servizi agli Studenti – Settore Ordinamenti
didattici e programmazione, Area Patrimoniale e negoziale – Settore Patrimonio Immobiliare e
Mobiliare - Unità Operativa Polizze e denunce assicurative
Il Responsabile del procedimento
F.to Dott. Antonino Pollara
Il Dirigente
F.to Dott. Sergio Casella
Il Senato Accademico
VISTO il sopra riportato “schema tipo convenzione per lo svolgimento di stage ai fini della
formazione specialistica di area sanitaria presso strutture assistenziali accreditate al di fuori della
rete formativa per formazione specialistica non medica”;
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VISTO l’estratto del verbale del punto 8 del Consiglio della Scuola di Medicina e Chirurgia del 3
aprile 2014;
VISTA la proposta del Responsabile del procedimento;
SENTITA la relazione del Coordinatore della Commissione;
all’unanimità,
DELIBERA
di approvare in conformità alla proposta sopra riportata.
Letto e approvato seduta stante
11) Proposta schema tipo convenzione scuole di specializzazione afferenti alla Scuola di
Medicina e Chirurgia ai fini della costituzione della rete formativa per formazione
specialistica non medica
RELAZIONE DEL RESPONSABILE DEL PROCEDIMENTO
Premesso che le Università possono, in forza di quanto previsto dall’art. 27 del D.P.R. 382/80,
stipulare convenzioni con enti pubblici e privati al fine di avvalersi di attrezzature e servizi logistici
extrauniversitari per lo sviluppo di attività didattiche e integrative di quelle universitarie finalizzate al
completamento della formazione accademica e professionale dei discenti.
Considerato che, sulla scorta delle proposte formulate dalle Scuole di Specializzazione in oggetto
ed ai fini di cui sopra, l’Università ha utilizzato ed ordinariamente utilizza lo strumento
convenzionale per formalizzare rapporti con le aziende sanitarie individuate dal Protocollo d’Intesa
vigente, sottoscritto dalla Regione e dall’Università stessa, oltre che con strutture assistenziali
private accreditate.
Ritenuto opportuno semplificare la procedura finalizzata alla costituzione dei rapporti
convenzionali di che trattasi sia per rendere più celere la relativa stipula, con evidente vantaggio
per le attività delle Scuole di Specializzazione, sia per deflazionare il carico di lavoro degli Organi
di governo di Ateneo oltre che, nel rispetto del principio ispiratore del Decreto-legge 112/08 come
convertito dalla legge n° 133, 6 agosto 2008, per razionalizzare la spesa relativa al materiale
cartaceo.
Tutto ciò premesso e considerato, di seguito si riporta la procedura che, a seguito
dell’approvazione dello schema tipo in appresso riportato da parte degli Organi di Governo
d’Ateneo, può essere adottata:
-Approvazione della proposta di stipula di convenzione in oggetto con la struttura sanitaria
ospitante da parte del Consiglio della Scuola di Specializzazione interessata, adottando lo schema
tipo in appresso riportato;
-Successiva approvazione da parte del Consiglio della Scuola di Medicina e Chirurgia;
-Sottoscrizione della convenzione per parte universitaria del Presidente della Scuola di Medicina e
Chirurgia, all’uopo delegato;
-incarico per la struttura amministrativa di supporto alla presidenza della Scuola (struttura di
raccordo) di trasmettere copia della convenzione, una volta sottoscritta dalle parti, alle seguenti
strutture dell’Amministrazione Centrale: Area Affari Generale e Legali – SSP08 - Osservatorio
contratti e convenzioni, Area Formazione, Cultura e Servizi agli Studenti – Settore Ordinamenti
didattici e programmazione, Area Patrimoniale e Negoziale – Settore Patrimonio Immobiliare e
Mobiliare – U.O. Polizze e denunce assicurative
Considerato infine che lo scrivente Servizio, con specifico riferimento alle esigenze delle Scuole di
Specializzazione di area medica il cui accesso è consentito anche a soggetti in possesso di laurea
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diversa da quella in medicina e chirurgia, ha redatto lo schema convenzionale tipo da utilizzare ai
fini della formazione all’interno della rete formativa in analogia a quanto previsto per i medici in
formazione specialistica, si propone che il Senato Accademico
DELIBERI
a)
di esprimere parere favorevole:
• all’approvazione dell’appresso riportato schema tipo di convenzione che, una volta approvato
anche dal Consiglio di Amministrazione, potrà essere adottato ai fini della costituzione della rete
formativa delle Scuole di Specializzazione afferenti alla Scuola di Medicina e Chirurgia per
Formazione Specialistica non medica in oggetto con previe deliberazioni esitate esclusivamente
dal Consiglio della Scuola di Specializzazione competente e dal Consiglio della Scuola di Medicina
e Chirurgia:
CONVENZIONE PER L’UTILIZZO DI STRUTTURE EXTRAUNIVERSITARIE A FINI DELLA
COSTITUZIONE DELLA RETE FORMATIVA DELLA SCUOLA DI SPECIALIZZAZIONE IN
__________________ PER FORMAZIONE SPECIALISTICA NON MEDICA
TRA
L’Università degli Studi di Palermo –Scuola di Specializzazione in [inserire denominazione], (d’ora
in poi “Università”) C.F. 8002373085, in persona del Presidente della Scuola di Medicina e
Chirurgia, giusta delega conferita dal Rettore pro tempore, domiciliato per la carica presso la sede
dell'Università medesima sita a Palermo nella Piazza Marina n, 61, da un lato;
E
____________________ (indicare denominazione struttura ospitante), C. F./Partita IVA
__________________, con sede in _____________, via ___________, in persona del
_________________,
Dott._______________________,
nato
a
___________,
il
__________________, e domiciliato per la carica in __________________________, di seguito
Struttura Ospitante;
PREMESSO
•che, ai sensi e per effetto di quanto previsto dall’ art. 27 del D.P.R. n 382/80, alle Università è
consentito stipulare convenzioni con enti pubblici e privati al fine di avvalersi di attrezzature e
servizi logistici extrauniversitari per lo sviluppo di attività didattiche integrative di quelle
universitarie, finalizzate al completamento della formazione accademica e professionale dei
discenti;
•che l’individuazione e l’utilizzazione delle strutture che entrano a far parte della rete formativa di
ciascuna Scuola sono definite attraverso apposite Convenzioni tra l’Università da cui dipende la
Scuola e le singole aziende sanitarie individuate nel Protocollo di Intesa, tra Regione e Università,
oppure con ulteriori strutture assistenziali private accreditate anche mediante progetti di
sperimentazione gestionale;
•che l’art.6, punto 2, del D.Lgs. 502/92 e successive modificazioni, prevede la stipula di specifici
protocolli di intesa tra le Regioni e le Università per regolamentare, tra l’altro, la formazione
specialistica del personale laureato del servizio sanitario;
•che, nell’ambito della collaborazione tra sistema sanitario e sistema universitario, la Regione e le
Università della Sicilia, hanno sottoscritto il Protocollo di Intesa, approvato dall’Assessore
Regionale per la Sanità con decreto del 04 marzo 2010, con il quale Regione ed Università hanno
individuato nell’integrazione e nella collaborazione lo strumento idoneo per realizzare il concorso
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delle rispettive autonomie, per rispondere ai cambiamenti intervenuti sul piano normativoistituzionale ed organizzativo sia del sistema universitario sia di quello sanitario;
•che, con Decreto del MIUR del 1 agosto 2005, è stato approvato il riassetto delle Scuole di
Specializzazione di area sanitaria” con il quale:
-si individuano le Scuole di Specializzazione afferenti all’area medica, all’area chirurgica e all’area
dei servizi clinici; il profilo specialistico; gli obiettivi formativi; i percorsi didattici;
-si dispone che gli ordinamenti didattici delle scuole attivate presso le Università siano adeguati
alle disposizioni del D.M. medesimo;
-si prevede che almeno il 70% dell’attività formativa dello specialista in formazione sia riservata
allo svolgimento di attività professionalizzanti (pratiche e di tirocinio);
• che, ai sensi dell’art. 3 – comma 2 – del Decreto del MIUR del 1 agosto 2005, le Scuole di
Specializzazione di area medica, chirurgica e dei servizi clinici afferiscono alle Facoltà di Medicina
e Chirurgia e possono essere attivate anche con il concorso di altre Facoltà, fatta salva la classe
delle specializzazioni in farmaceutica che afferisce alle Facoltà di Farmacia; tali Scuole di
Specializzazione, ai sensi del comma 5 dell’art. 3 del menzionato Decreto del 1 agosto 2005,
possono essere istituite anche in collaborazione con altre Facoltà di Medicina e Chirurgia di altre
Università, al fine di assicurare una vantaggiosa utilizzazione delle risorse strutturali e del corpo
docente, previa stipula di apposita convenzione nella quale si individua, tra l’altro, la sede
amministrativa della scuola, le risorse finanziarie, strutturali e di personale docente occorrenti al
funzionamento della scuola stessa, anche per i fini di cui all’art. 3, comma 10, del decreto
ministeriale n. 270/2004;
• che con Decreto del MIUR del 29 marzo 2006 sono stati, inoltre, definiti i presupposti e le
condizioni per l’istituzione delle Scuole di Specializzazione, gli standard generali e specifici che
devono essere posseduti ed i requisiti di idoneità generali e quelli specifici delle singole specialità;
• che l’Osservatorio Nazionale della Formazione Medica Specialistica, ai sensi dell’art. 43 del
D.Lgs. 368/99, ha avuto il compito di determinare gli standard delle strutture delle Scuole di
Specializzazione ai fini dell’accreditamento delle stesse;
• che ciò che deve essere accreditato, con Decreto del Ministero della Salute di concerto con il
MIUR, sono le strutture della Scuola di Specializzazione ai fini della Formazione specialistica e,
pertanto, oggetto dell’accreditamento non è la scuola si per sé, ma la struttura o le strutture che la
compongono;
• che per strutture si intendono le sedi fisiche, inserite nella rete formativa ove si effettuano le
attività e le prestazioni necessarie per la formazione specialistica, distinte sul piano funzionale in:
“strutture di sede”, cioè a direzione universitaria, idonee ed attrezzate per l’organizzazione e la
realizzazione di attività di formazione professionale specialistica nell’area medica, nonché per la
gestione organizzativa, amministrativa, didattica e tecnica sanitaria delle relative attività ed il
coordinamento e/o direzione delle stesse; “strutture di supporto o collegate” della stessa specialità
della struttura di sede per raggiungere o completare l’attività assistenziale richiesta per la
formazione degli specializzandi, che possono essere sia a direzione universitaria che
extrauniversitaria sia nella stessa Azienda Ospedaliera che non; “strutture complementari” di
supporto ulteriore, che possono essere di specialità diversa da quella della struttura di sede,
quando non si trovino nelle strutture di sede e in quelle collegate tutti i necessari servizi, laboratori,
o altro;
• che l’insieme delle strutture universitarie e del S.S.N. coinvolte nella formazione per ciascuna
Scuola di Specializzazione costituisce la sua rete formativa che, complessivamente, deve essere
in possesso dei requisiti d’idoneità previsti, ed in particolare di quelli relativi agli organici ed ai
volumi di attività assistenziale necessari ad assicurare lo stesso standard formativo per tutti gli
specialisti in formazione e le condizioni per operare con il grado di autonomia progressivamente
crescente previsto dall’ordinamento didattico;
•Che per specialista in formazione o specializzando s’intende, ai fini della presente convenzione, il
soggetto in possesso della laurea in ___________________ (specificare laurea diversa da quella
in
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medicina e chirurgia) che
_____________________
consenta
l’accesso
alla
Scuola
di
Specializzazione
in
CONSIDERATO
•che è interesse generale dell’Università utilizzare competenze e strutture extrauniversitarie per il
raggiungimento dei propri fini istituzionali e che, del pari, è interesse delle altre strutture sociosanitarie cooperare attivamente nell’ambito della didattica avanzata e della ricerca scientifica;
• che la Struttura ospitante dichiara che le strutture che mette disposizione, per le esigenze della
Scuola di Specializzazione in ___________________, sono idonee ai fini dell’attività didatticaformativa e scientifica della Scuola di Specializzazione in ___________________ con riferimento
ai requisiti previsti dalla vigente normativa;
VISTI
•il protocollo d’intesa tra la Regione Siciliana e l’Università degli Studi di Palermo, approvato
dall’Assessore Regionale per la Sanità con decreto del 4 marzo 2010, che regolamenta, tra l’altro,
la formazione specialistica del personale laureato del servizio sanitario regionale (ex art. 6, punto
2, del decreto legislativo n. 502/92 e successive modificazioni);
•il Regolamento per il conferimento di incarichi di insegnamento gratuiti e retribuiti, emanato con
D.R. 3801/2011 secondo cui è possibile attribuire, a mezzo contratti a titolo gratuito, attività
formative professionalizzanti al personale dell’area sanitaria delle strutture presso cui si svolge
l’attività formativa;
•
il D.Lgs del 17 Agosto 1999 n°368;
•il Decreto del Ministero dell’Istruzione dell’Università e della Ricerca n. 270 del 22 ottobre 2004;
•il Decreto del Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca del 1° agosto 2005, sul
riassetto delle Scuole di Specializzazione di Area Sanitaria;
•il Decreto del Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca del 29 marzo 2006 relativo
alla definizione degli standard e dei requisiti minimi delle Scuole di Specializzazione;
•l’allegato 1 del Decreto del Ministero dell’istruzione, dell’Università e della Ricerca del 29 marzo
2006, relativo agli standard generali e specifici per l’accreditamento delle strutture della rete
formativa;
•l’allegato 2 del Decreto del Ministero dell’istruzione, dell’Università e della Ricerca del 29 marzo
2006, relativo ai requisiti generali e specifici di idoneità della rete formativa;
•la deliberazione del Consiglio della Scuola di Specializzazione, assunta nella seduta del
_______________________, nella quale si da atto che gli spazi, gli strumenti e le risorse della
Struttura individuata dal medesimo Consiglio, ai fini della presente convenzione, sono giudicate
idonee per gli scopi formativi-didattici e scientifici e, in particolare che tale struttura coinvolta nella
“rete formativa” risponde agli standard di idoneità previsti dalla vigente normativa, e, in particolare,
dei requisiti relativi agli organici ed ai volumi di attività assistenziale necessari per assicurare a tutti
gli specialisti in formazione lo stesso standard formativo;
SI CONVIENE E STIPULA QUANTO SEGUE
Art. 1
Il preambolo fa parte integrante della presente convenzione.
Art. 2
L’Università degli studi di Palermo - Scuola di Specializzazione in _______________________
individua come struttura __________ (indicare se di: di supporto o complementare) da inserire
nella rete formativa, di specialità diversa/analoga della/alla struttura di sede, _________________
(indicare struttura ospitante), al fine di avvalersi delle risorse strutturali, degli spazi, delle
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attrezzature, dei servizi logistici e delle risorse disponibili per lo svolgimento dell’attività di
formazione della scuola di specializzazione.
Art. 3
La Struttura ospitante mette a disposizione gli spazi didattici, le attrezzature, gli arredi, i presidi
diagnostici e terapeutici e le strutture ambulatoriali e specialistiche connesse con la gestione degli
specialisti in formazione della scuola di specializzazione.
L’uso delle risorse di cui al precedente comma è finalizzato allo svolgimento delle attività
didattiche, pratico-applicative assistenziali, funzionali ed integrative di quelle universitarie, per il
completamento della formazione accademica e professionale degli specialisti in formazione
secondo quanto previsto dall’ordinamento didattico della scuola in conformità alle indicazioni
dell’Unione Europea.
Nei periodi di permanenza degli specialisti in formazione, la Struttura ospitante garantisce, con
oneri a proprio carico, l’utilizzo di tutte le attrezzature medico-sanitarie e degli ausilii didattici
esistenti.
Art. 4
La struttura ospitante si impegna: ad osservare la normativa comunitaria, statale e regionale; ad
accettare i controlli dell’Osservatorio Nazionale della Formazione Medica Specialistica di cui all’art.
43 del D.Lgs. 368/99; a rispettare il Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro di riferimento per il
personale dipendente e della normativa relativa alle altre forme contrattuali previste dal vigente
ordinamento; all’osservanza della normativa in materia fiscale, previdenziale, di sicurezza sul
lavoro e sul lavoro dei disabili; a rispettare la programmazione della scuola di specializzazione; a
garantire che la tipologia ed il volume delle attività assistenziali siano adeguati agli standard
previsti per le singole specialità; a garantire, per la singola specialità l’utilizzo esclusivo di un
numero di posti letto adeguato alle esigenze formative.
La struttura ospitante, al fine di essere identificata all’esterno come struttura funzionalmente
collegata alla rete della formazione specialistica, esporrà apposita tabella con logo dell’Università e
denominazione della Scuola di Specializzazione. Le parti si danno comunque atto dell’esigenza di
tutelare e promuovere l’immagine dell’iniziativa comune e quella di ciascuna di esse e, pertanto,
l’utilizzazione del logo dell’Università, straordinaria o estranea all’azione istituzionale
corrispondente all’oggetto della presente convenzione, richiederà il consenso espresso della
medesima.
Art. 5
Nei limiti previsti dal protocollo d’intesa tra la Regione Siciliana e l’Università degli Studi di
Palermo, approvato dall’Assessore Regionale per la Sanità con decreto del 04 marzo 2010 e
s.m.i., l’Università potrà avvalersi per lo svolgimento degli insegnamenti consentiti, del
Responsabile della Struttura coinvolta per la formazione degli specializzandi.
Art. 6
I rapporti dei Dirigenti Responsabili della Struttura Ospitante con l’Università restano disciplinati dal
“Regolamento per il conferimento di incarichi di insegnamento gratuiti e retribuiti, emanato con
D.R. 3801/2011”, richiamato in premessa. L’illustrazione pratico-applicativa delle procedure
connesse alla programmazione, effettuazione e refertazione delle prestazioni viene svolta, salvo
specifica e individuale rinuncia, dal personale Dirigente sanitario specialista della struttura
convenzionata, in funzione di assistenza e supporto didattico al Primario.
Art. 7
I specialisti in formazione svolgono la propria attività per un orario settimanale massimo pari a
quello previsto per il personale del servizio sanitario nazionale a tempo pieno, e con modalità
analoghe compatibili, d’intesa con il Direttore della Scuola, con le esigenze del piano didattico.
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L’accertamento del rispetto dell’orario effettuato avviene con modalità analoghe a quelle utilizzate
per il restante personale medico in formazione. Il Responsabile dell’unità operativa risponde di tale
controllo al Direttore della Scuola.
Il Direttore dell’Unità Operativa complessa, dove lo specializzando esplica il tirocinio, curerà
l’adozione di una modalità oggettiva di rilevazione dell’effettiva presenza.
Art. 8
Gli specialisti in formazione vengono sottoposti ai medesimi controlli sanitari del personale
dipendente dall’Unità Operativa cui sono assegnati; devono essere dotati di tutte le protezioni
previste per accedere ed operare in zone esposte a radiazioni ionizzanti ed essere sottoposti ai
relativi controlli dosimetrici. Tali incombenze fanno carico alla struttura ospitante.
Agli specializzandi è fornito in dotazione un adeguato numero di camici a cura e spese della
struttura ospitante.
Art. 9
È fatto obbligo alla Scuola di Specializzazione di comunicare preventivamente all’inserimento degli
specializzandi nelle UU.OO. della struttura ospitante i dati identificativi di detto personale.
Tali comunicazioni dovranno essere inviate al (indicare responsabile della Struttura ospitante) per
gli adempimenti consequenziali.
La Direzione della Scuola di Specializzazione si farà carico di accertare che l’avvio dei singoli
specializzandi sia successivo all’apertura della posizione assicurativa.
Art. 10
Lo specialista in formazione, che è seguito da un tutor designato dal Consiglio della Scuola, segue
il programma di formazione svolgendo le attività teoriche e pratiche previste dall’ordinamento
didattico della scuola determinato secondo la vigente normativa in materia, in conformità alle
indicazione dell’Unione Europea.
Le modalità di svolgimento delle attività teoriche e pratiche dello specialista in formazione, la
rotazione tra le strutture inserite nella rete formativa, nonché il numero minimo e la tipologia degli
interventi pratici da eseguire personalmente sono quelli determinati all’inizio di ogni anno
accademico dal Consiglio della Scuola in conformità agli ordinamenti didattici ed agli accordi tra
Università e Struttura Ospitante. Tale programma sarà portato a conoscenza dello specializzando
all’inizio di ogni anno accademico. Egualmente saranno portati a conoscenza gli aggiornamenti
annuali resisi indispensabili in relazione alle mutate necessità didattiche ed alle specifiche
esigenze del programma di formazione.
Lo specializzando ha titolo a partecipare, sulla base di specifiche e preventive intese con la
Direzione della Scuola, alla totalità delle attività sanitarie, l’attività dello specializzando, tuttavia, si
configura come attività formativa e, pertanto, come integrativa di quella del personale ospedaliero.
La Direzione della Scuola dovrà comunicare alla Direzione Sanitaria dell’Azienda Ospedaliera
l’elenco di massima delle diverse tipologie di attività formativa di natura assistenziale che dovranno
essere svolte dallo specializzando medesimo, anche ai sensi dell’art. 11, comma 2°, L. 341/90 e
D.M. 11 maggio 1995, secondo cui il Consiglio della Scuola stabilisce il numero e la tipologia degli
interventi pratici che lo specializzando dovrà effettuare.
E’ demandata alla personale responsabilità del Dirigente dell’Unità operativa cui è affidato lo
specializzando, d’intesa con il Direttore della Scuola, l’applicazione di criteri di gradualità
nell’assegnazione allo specializzando stesso di compiti formativi in materia assistenziale, da
svolgere nell’ambito dell’unità operativa, anche in funzione delle capacità di apprendimento dello
specializzando stesso.
Nella valutazione di tali criteri di gradualità il responsabile dell’unità operativa risponde alla
Direzione Sanitaria per quanto concerne la responsabilità nei confronti degli assistiti ed al
Consiglio della Scuola per quanto concerne l’attuazione del programma formativo in materia
assistenziale.
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Eventuali compiti particolari che comportino, nell’ambito del programma formativo lo svolgimento
autonomo di atti assistenziali dovranno essere effettuati sempre sotto la responsabilità del direttore
dell’unità operativa.
Art. 11
Lo svolgimento dell’attività didattico-formativa e degli interventi, concordati dal Consiglio della
Scuola con la Direzione Sanitaria e con i Dirigenti responsabili della Struttura Ospitante, vengono
giornalmente annotati illustrati e certificati, controfirmati dallo specialista in formazione,
sull’apposito libretto personale di formazione, a cura del Dirigente responsabile, o da altro sanitario
che lo sostituisce, dell’unità operativa presso la quale lo specialista in formazione esplica le attività
assistenziali del programma formativo.
La partecipazione dello specializzando alle attività sanitarie dovrà risultare dai registri e dai
documenti ufficiali della struttura ospitante (cartelle cliniche, registri operatori, ecc.) chiaramente
espressa con la qualifica di “ specialista in formazione”.
Art. 12
L’Università provvede, con oneri a proprio carico, alla copertura assicurativa per la responsabilità
civile contro terzi e gli infortuni connessi all’attività svolta dallo specialista in formazione presso la
Struttura Ospitante.
Art. 13
Lo specialista in formazione deve essere riconoscibile come tale dai pazienti che ricevono
prestazioni diagnostiche o terapeutiche. A tal fine la struttura ospitante provvede: a dotare gli
specializzandi di idoneo cartellino di riconoscimento, indossato in maniera visibile da ciascuno
degli specializzandi, con logo dell’Università, denominazione della Scuola, indicazione dell’anno
accademico e del relativo periodo di attività formativa presso la struttura ospitante; a fornire
adeguate informazioni sui compiti assistenziali affidati ai medici in formazione specialistica.
Art. 14
La presente convenzione, al fine di assicurare la continuità didattica, ha la durata dell’intero corso
della Scuola di Specializzazione in …………………….. e decorre per un periodo di ………………
anni, dalla data di sottoscrizione della convenzione medesima.
Art. 15
Resta inteso che l’attuazione della presente convenzione non comporta oneri aggiuntivi per
l’Università e per la Struttura ospitante. Ogni attività sarà svolta nel rispetto della vigente
normativa, di quanto stabilito dal protocollo d’intesa tra la Regione Siciliana e l’ Università degli
Studi di Palermo approvato con decreto del 4 marzo 2010 dall’Assessorato della Sanità della
Regione Sicilia e dall’ordinamento didattico della scuola di Specializzazione.
La presente convenzione potrà essere risolta nel caso in cui l’attuazione di quanto convenuto
dovesse diventare o risultare impossibile.
Art. 16
Per quanto previsto nella presente convenzione si rinvia alla vigente normativa in materia, nonché
al protocollo d’intesa tra la Regione Siciliana e l’ Università degli Studi di Palermo approvato con
decreto del 4 marzo 2010 dall’Assessorato della Sanità della Regione Sicilia e s.m.i.
Art. 17
Si dà atto dell’automatico adeguamento della presente convenzione per effetto dell’eventuale
aggiornamento, nel periodo di vigenza della stessa, del protocollo d’intesa tra Università e Regione
e dell’adozione di nuove normative in materia.
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Art. 18
Per ogni eventuale controversia che dovesse sorgere dall’interpretazione e/o esecuzione della
presente convenzione sarà competente il foro di Palermo.
Art. 19
Il presente atto, redatto in tre esemplari, sarà registrato in caso d’uso a cura e spese della parte
richiedente.
Palermo, lì
Struttura Ospitante
Università
, lì ………………………………..
FIRMA PER IL SOGGETTO PROMOTORE
UNIVERSITA’ DEGLI STUDI DI PALERMO
Il delegato del Rettore
(Prof. ____________-.)
, lì ………………………………..
TIMBRO E FIRMA PER IL SOGGETTO OSPITANTE
AZIENDA SANITARIA/OSPEDALIERA UNIVERSITARIA …………………………..
Il Direttore Generale
(Dott……………..)
, lì ………………………………..
FIRMA DEL DIRETTORE DELLA SCUOLA DI SPECIALIZZAZIONE
Prof. ……………………………….
, lì ………………………………..
FIRMA PER PRESA VISIONE ED ACCETTAZIONE DEL TIROCINANTE
Dr. …………………………………….
, lì ……………………”
b)esprimere parere favorevole all’adozione della procedura in appresso riportata:
-Approvazione della proposta di stipula di convenzione in oggetto con la struttura sanitaria
ospitante da parte del Consiglio della Scuola di Specializzazione interessata, adottando lo schema
tipo in appresso riportato;
-Successiva approvazione da parte del Consiglio della Scuola di Medicina e Chirurgia;
-Sottoscrizione della convenzione per parte universitaria del Presidente della Scuola di Medicina e
Chirurgia, all’uopo delegato;
-incarico per la struttura amministrativa di supporto alla presidenza della Scuola (struttura di
raccordo) di trasmettere copia della convenzione, una volta sottoscritta dalle parti, alle seguenti
strutture dell’Amministrazione Centrale: Area Affari Generale e Legali – SSP08 - Osservatorio
contratti e convenzioni, Area Formazione, Cultura e Servizi agli Studenti – Settore Ordinamenti
didattici e programmazione, Area Patrimoniale e Negoziale – Settore Patrimonio Immobiliare e
Mobiliare – U.O. Polizze e denunce assicurative
Il Responsabile del procedimento
Il Dirigente
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UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI PALERMO
F.to Dott. Antonino Pollara
F.to Dott. Sergio Casella
Il Senato Accademico
VISTO il sopra riportato “schema tipo convenzione per l’utilizzo di strutture extrauniversitarie a fini
della costituzione della rete formativa delle scuole di specializzazione per formazione specialistica
non medica”;
VISTO l’estratto del punto 7 del verbale del Consiglio della Scuola di Medicina e Chirurgia nel
quale si approva lo schema di convenzione in oggetto;
VISTA la proposta del Responsabile del procedimento;
SENTITA la relazione del Coordinatore della Commissione;
all’unanimità,
DELIBERA
di approvare in conformità alla proposta sopra riportata.
Letto e approvato seduta stante
12) Istituzione e/o rinnovo e attivazione dei Corsi di Master Universitari di I e II
livello, Corsi di Perfezionamento e approvazione Bozze di Convenzione a.a.
2014/2015
Argomento già trattato al predecente punto 8) dell’ordine del giorno.
13) Immatricolazione al Corso di Laurea in Ingegneria Aerospaziale, Facoltà di
Ingegneria dello studente MOMTAZ AMIN BOULES BESHOY
RELAZIONE DEL RESPONSABILE DEL PROCEDIMENTO
Lo studente MOMTAZ AMIN BOULES BESHOY, di nazionalità Egiziana, è in possesso
del titolo di studio: Bachelor in Ingegneria conseguito presso l'istituto dell'Ingegneria e
della Tecnologia dell'Aviazione (R.A.E.) Sezione di Ingegneria d'Aviazione Egitto, nell’ a.s.
2011/2012, ha presentato domanda per l'iscrizione alla laurea Magistrale ad accesso
libero in Ingegneria Aerospaziale dell'Ateneo di Palermo.
Il Coordinatore del CdL, sentita la Commissione Didattica, propone al Consiglio per lo
studente MOMTAZ AMIN BOULES BESHOY l'ammissione al I anno al Corso di Laurea
Magistrale su menzionato, tenuto conto che l'allievo ha partecipato sia al colloquio di
verifica dei requisiti curriculari sia alla verifica della personale preparazione per
l'ammissione alla Laurea Magistrale.
Il Consiglio di Corso di Laurea Magistrale in Ingegneria Aerospaziale della Facoltà di
Ingegneria in data 18 dicembre 2013, come si evince dal Verbale, ha approvato
all'unanimità l'iscrizione al I anno del Corso di Laurea suddetto.
Pertanto si propone che il Senato Accademico
DELIBERI
Di ammettere lo studente MOMTAZ AMIN BOULES BESHOY al primo anno del Corso di
Laurea Magistrale in Ingegneria Aerospaziale per l’a.a. 2013/2014.
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f.to Responsabile del procedimento
f.to Sig.ra Giuseppina Sblandi
f.to Il Coordinatore
Dott.ssa Maria Di Grigoli
f.to Il Dirigente ad interim
Dott. Antonio Valenti
Il Senato Accademico
Visto il Verbale della Commissione Didattica del 24 ottobre 2013
Visto il Verbale del Consiglio di Corso di Laurea Magistrale in Ingegneria Aerospaziale del
18 dicembre 2013
Vista la proposta del Responsabile del procedimento;
Sentita la relazione del Coordinatore della Commissione Attività didattiche e assicurazione
della qualità della formazione;
all’unanimità,
DELIBERA
di approvare in conformità alla proposta sopra riportata.
Letto e approvato seduta stante.
14) Progetto FIXO: approvazione standard di qualità servizi di placement
RELAZIONE DEL RESPONSABILE DEL PROCEDIMENTO
Premesso che
- l'Ateneo di Palermo e ItaliaLavoro spa (agenzia del Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali),
nel mese di dicembre 2012 hanno siglato un accordo per la realizzazione del Programma FIxO Programma Formazione e Innovazione per l’Occupazione Fixo Scuola e Università, da svilupparsi
nel corso del 2013, termine prorogato al 2014;
- il Programma Fixo, giunto alla terza edizione, mira a favorire l’occupazione e l’occupabilità dei
giovani diplomati e laureati e favorire la diminuzione dei tempi di transizione dal sistema
dell’istruzione e formazione a quello del lavoro, riconoscendo risorse economiche agli Atenei
aderenti;
- tali risorse economiche, nell’ambito della terza edizione del Programma, verranno erogate
all’Università a raggiungimento degli obiettivi che l’Ateneo si è impegnato a realizzare;
- tale Programma, per il raggiungimento degli obiettivi suoi propri, nella prima edizione è nato per
supportare le Università nell’implementazione dei servizi di placement ed è proseguito con l’intento
del rafforzamento e qualificazione degli stessi;
- l’Ateneo di Palermo, aderendo al programma in questione, è stato supportato nell'erogazione di
servizi di Placement a favore di laureandi e laureati, dottorandi e dottori di ricerca, addivenendo
alla qualificazione dei servizi di placement ed alla promozione di dispositivi di politica attiva del
lavoro;
- nella terza edizione del Programma Fixo, l'Ateneo di Palermo, attraverso i “Servizi di Placement”
“U.O. orientamento e placement” e “Stage e Tirocini” afferenti al Settore Orientamento promozione
e placement, è chiamato a promuovere 620 tirocini di formazione e di orientamento, 106
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contratti di apprendistato di alta formazione e ricerca e 30 percorsi di orientamento e
supporto all'inserimento professionale (10 rivolti a studenti/laureati diversamente abili e 20
rivolti a dottorandi/dottori di ricerca);
- l’Ateneo ha aderito anche all’azione del progetto de quo finalizzata alla qualificazione dei servizi
di placement dell’Ateneo, attraverso la messa in atto, oltre che di specifici servizi a target anche di
una procedura di standard setting;
- le risorse economiche assegnate dal Ministero del Lavoro all’Ateneo palermitano in
considerazione delle attività necessarie per il raggiungimento degli obiettivi concordati,
ammontano complessivamente a € 187.077,00;
- tale contributo economico verrà erogato secondo le modalità di erogazione e rendicontazione del
contributo, specificate nella procedura operativa e di rendicontazione delle Università, sottoscritta
dal Magnifico Rettore;
Considerato che
- per la messa in atto della procedura di standard setting, l'Ateneo di Palermo, attraverso i “Servizi
di Placement” e “Stage e Tirocini” del Centro Orientamento e Tutorato, è stato chiamato ad
individuare e standardizzare alcune attività erogate dal servizio;
- i “Servizi di Placement” d’Ateneo, hanno individuato, quali attività da standardizzare per la
qualificazione dei servizi stessi, le seguenti:
1. organizzare incontri di presentazione aziendale (Career, Recruitment e Testimonial Day,
ecc.) per far conoscere concretamente i diversi ambiti professionali e lavorativi richiesti,
nonché i criteri di selezione utilizzati, attraverso testimonianze dirette con rappresentanti di
aziende, organizzazioni e professionisti;
2. sviluppare un rapporto di collaborazione con i servizi per la disabilità;
3. realizzazione di attività di formazione sulle tecniche di ricerca del lavoro e sulla
metodologia e sulle competenze per la ricerca del lavoro (curriculum vitae, colloqui di
lavoro, processi di selezione, etc.);
Visto che
- per la messa in atto di tale procedura di standard setting l’“U.O. orientamento e placement” ha
posto in essere tutte le attività previste dalla procedura operativa e di rendicontazione;
- Italia Lavoro Spa ha approvato, nelle sue varie fasi, la sperimentazione e applicazione degli
standard individuati dai servizi di placement dell’Ateneo;
Considerato, altresì, che
- la “procedura operativa e di rendicontazione delle Università” prevede, quale ultima fase per la
messa a regime degli standard di qualità in questione, la formalizzazione, attraverso una
deliberazione finale che decreti l’entrata in vigore degli standard prescelti, sperimentati ed
applicati;
Tutto ciò premesso
si propone che il Senato Accademico
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DELIBERI
l’approvazione dei seguenti standard di qualità dei propri servizi di placement:
1. organizzare incontri di presentazione aziendale (Career, Recruitment e Testimonial Day,
ecc.) per far conoscere concretamente i diversi ambiti professionali e lavorativi richiesti,
nonché i criteri di selezione utilizzati, attraverso testimonianze dirette con rappresentanti di
aziende, organizzazioni e professionisti;
2. sviluppare un rapporto di collaborazione con i servizi per la disabilità;
3. realizzazione di attività di formazione sulle tecniche di ricerca del lavoro e sulla
metodologia e sulle competenze per la ricerca del lavoro (curriculum vitae, colloqui di
lavoro, processi di selezione, etc.);
Gli standard su indicati saranno messi a regime, mediante le procedure individuate durante
l’applicazione sperimentale degli stessi e specificamente indicate nelle relazioni finali
sull’applicazione degli standard de quo.
Il Dirigente dell’Area Formazione,
Cultura, Servizi agli Studenti
Ad interim
f.to Dott. Antonio Valenti
Il Responsabile del procedimento
f.to Dott.ssa Barbara Corleo
Il Pro Rettore Vicario propone che, per quanto attiene i punti 1 e 2, i “Servizi di Palcement” di
ateneo renderanno disponibili i risultati dell’attività proposte per la standardizzazione ai Presidente
delle Commissioni Paritetiche Docenti-Studenti delle Scuole, entro il 30.10.2014, per la redazione
della Relazione Annuale.
IL SENATO ACCADEMICO
Vista la nota prot. n. 6032 del 27.01.2012 di adesione formale dell’Ateneo al Programma Fixo, II
edizione;
visto il Protocollo operativo del Programma Fixo III, stipulato con Italia Lavoro spa;
vista la proposta del Responsabile del procedimento;
sentita la relazione del Coordinatore della Commissione Attività didattiche e assicurazione della
qualità della formazione;
tenuto conto della proposta del Pro Rettore Vicario, Prof. Vito Ferro
all’unanimità,
DELIBERA
di approvare in conformità alla proposta sopra riportata e con l’integrazione proposta dal Pro
Rettore Vicario.
Letto e approvato seduta stante
15) Convenzione fra L’Università degli studi di Palermo e la Libera Università SS.Assunta di
Roma ex art.6 comma 11 e art 23 comma 2 L.240/2010
RELAZIONE RESPONSABILE DEL PROCEDIMENTO
VISTA la legge 30 dicembre 2010, n. 240, recante “Norme in materia di organizzazione delle
università, di personale accademico e reclutamento, nonché delega al Governo per incentivare la
qualità e l’efficienza del sistema universitario”;
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VISTO in particolare l’articolo 6, comma 11, della legge 30 dicembre 2010, n. 240, ai sensi del
quale “I professori e i ricercatori a tempo pieno possono svolgere attività didattica e di ricerca
anche presso un altro ateneo, sulla base di una convenzione tra i due atenei finalizzata al
conseguimento di obiettivi di comune interesse;
VISTO in particolare l’art. 23 comma 2, della legge 30 dicembre 2010, n. 240;
CONSIDERATO che l’ Art. 8-Attività didattica e di ricerca continuativa presso altre istituzioni
universitarie o enti di formazione universitaria del Regolamento per l’autorizzazione e il
conferimento degli incarichi retribuiti ai professori e ricercatori ai sensi dell’art. 53 Dlgs
165/2001 prevede che: “1. I professori e i ricercatori a tempo pieno, possono svolgere attività
didattica e di ricerca anche presso altra Università sulla base di una convenzione tra i due atenei
per il conseguimento di obiettivi di comune interesse. La convenzione stabilisce, con l’accordo
espresso del professore o ricercatore interessato, le modalità di ripartizione fra i due atenei
dell’impegno annuo dell’interessato, dei relativi oneri stipendiali e delle modalità di valutazione
dell’attività di didattica e di ricerca, secondo i criteri stabiliti con Decreto Ministeriale……
3. I professori, i ricercatori e gli assistenti in servizio presso l’Università degli Studi di Palermo, in
regime di impegno a tempo pieno, possono svolgere per affidamento a titolo oneroso, ai sensi
dell’art. 23 comma 2 della L. 240/2010, incarichi di insegnamento presso Università diverse dalla
propria, nei limiti previsti dall’art. 6 comma 10 della L. 240/2010. Il rilascio dell’autorizzazione ai
sensi del precedente art. 7 è subordinata all’effettivo svolgimento delle attività didattiche e di
servizio agli studenti secondo quanto disciplinato dal Regolamento didattico di Ateneo e del
Regolamento per il conferimento degli incarichi di insegnamento gratuiti e retribuiti”.
CONSIDERATO che è interesse delle due Università concertare, strutturare e implementare forme
di collaborazione sul piano scientifico-didattico, che consentano uno sviluppo delle rispettive
attività didattiche e che scopo della Convenzione è quello di facilitare, per tutta la durata
dell’accordo, il mantenimento e lo sviluppo di forme di intesa e di cooperazione sul piano
scientifico, didattico e organizzativo tra la LUMSA e l’Università degli Studi di Palermo, anche con
la reciproca concessione di nulla-osta ai docenti e ai ricercatori di ruolo per l’affidamento di
insegnamenti e per eventuali contratti di ricerca.
Considerato che
- con nota ricevuta il 29/05/2014 il Magnifico Rettore nella persona del Prof. Giuseppe dalla
Torre Del Tempio di Sanguinetto ha trasmesso lo schema di Convenzione che segue, a
seguito di Delibera di approvazione del Senato della LUMSA del 20.03.2012, che si allega.
-
che all’art. 5 del testo di Convenzione, a modifica del precedente accordo quadro, viene
previsto che “ la presente convenzione ha durata annuale ed è rinnovabile fino a un
massimo di cinque anni consecutivi.”
Si propone che il Senato Accademico
APPROVI
La proposta di Convenzione quadro che segue
CONVENZIONE QUADRO
TRA
LA LIBERA UNIVERSITA’ MARIA SS. ASSUNTA (LUMSA), con sede legale in Roma, 00193 –
Via della Traspontina, 21, C.F. 02635620582, rappresentata dal Magnifico Rettore, nella persona
del Prof. Giuseppe dalla Torre Del Tempio di Sanguinetto, nato a Roma il 27 agosto 1943, munito
dei necessari poteri
E
L’UNIVERSITA’ DEGLI STUDI DI PALERMO, con sede legale in Palermo, 90133 – Piazza
Marina , 61, C.F. 80023730825, rappresentata del Magnifico Rettore, nella persona del Prof.
Roberto Lagalla, nato a Bari il 16 aprile 1955, munito dei necessari poteri
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VISTA la legge 30 dicembre 2010, n. 240, recante “Norme in materia di organizzazione delle
università, di personale accademico e reclutamento, nonché delega al Governo per incentivare la
qualità e l’efficienza del sistema universitario”;
VISTO in particolare l’articolo 6, comma 11, della legge 30 dicembre 2010, n. 240, ai sensi del
quale “I professori e i ricercatori a tempo pieno possono svolgere attività didattica e di ricerca
anche presso un altro ateneo, sulla base di una convenzione tra i due atenei finalizzata al
conseguimento di obiettivi di comune interesse;
VISTO in particolare l’art. 23, comma 1 e comma 2, della legge 30 dicembre 2010, n. 240;
VISTO il D.M. 22 ottobre 2004, n. 270, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale del 12 novembre 2004,
n. 266;
VISTO il D.M. 22 settembre 2010, n. 17, recante disposizioni in relazione ai “Requisisti necessari
dei corsi di studio”;
VISTO il D.M. 26 aprile 2011, n. 167, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale del 26 settembre 2011 n.
224;
CONSIDERATO che è interesse delle due Università concertare, strutturare e implementare forme
di collaborazione sul piano scientifico-didattico, che consentano uno sviluppo delle rispettive
attività didattiche;
CONSIDERATO l’alto valore scientifico e culturale di cui le due Università sono portatrici non
soltanto sul territorio nazionale, fermo restando il pieno rispetto della reciproca autonomia
giuridica, gestionale, scientifica e didattica;
si conviene e si stipula
Articolo 1
Scopo del presente atto è quello di facilitare, per tutta la durata dell’accordo, il mantenimento e lo
sviluppo di forme di intesa e di cooperazione sul piano scientifico, didattico e organizzativo tra la
LUMSA e l’Università degli Studi di Palermo, mediante una Commissione paritetica costituita da
due rappresentanti per ciascun Ateneo, nominati dagli stessi.
Articolo 2
Nell’ambito degli scopi previsti dalla presente Convenzione gli Atenei si impegnano a valutare le
richieste di nullaosta ai Professori e ai Ricercatori universitari, in regime a tempo pieno per
l’affidamento di insegnamenti, in risposta ad un bando emanato da uno dei due Atenei . Il rilascio
del nullaosta da parte dell’Ateneo di appartenenza è subordinato all’effettivo svolgimento delle
attività di didattica e di servizio agli studenti presso l’Ateneo di appartenenza, alla dichiarazione di
disponibilità richiesta all’atto dell’attivazione dell’offerta formativa annuale e alla limitazioni derivanti
dalle attività scientifiche nell’Ateneo di appartenenza.
Articolo 3
L’articolazione della presente convenzione si conforma ai fini operativi, alle disposizioni, ai
regolamenti e alle norme alla cui osservanza sono tenuti gli enti convenzionati, in particolare con
riferimento ai decreti attuativi della legge 30 dicembre 2010, n. 240.
Articolo 4
La presente convenzione verrà integrata da “specifici protocolli esecutivi” relativi al singolo
accordo, che potrà essere basato o sulle disposizioni di cui all’art. 6, comma 11, della legge n. 240
del 2010. Gli specifici protocolli esecutivi saranno oggetto di approvazione degli organi di governo
dei due Atenei previa istruzione ad opera della Commissione di cui all’art. della presente
Convenzione.
Articolo 5
La presente convenzione ha durata annuale ed è rinnovabile fino a un massimo di cinque anni
consecutivi.
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Articolo 6
La presente convenzione e gli specifici protocolli esecutivi non possono riguardare professori o
ricercatori la cui presenza nell’organico dell’Università di appartenenza è indispensabile ai fini del
possesso dei requisiti necessari di docenza di cui al D.M. 22 ottobre 2004, n. 270 e al D.M.
17/2010 e successive modifiche o integrazioni.
Articolo 7
La LUMSA e l’Università degli Studi di Palermo convengono che la presente convenzione e gli
specifici protocolli esecutivi possono essere risolti unilateralmente da ciascuna delle due università
firmatarie per sopravvenute esigenze didattiche o scientifiche entro i termini previsti per la verifica
dei requisiti di docenza di cui al D.M. 22 ottobre 2004, n. 270, e che si intende autonomamente
risolta nel caso di revoca, da parte del Professore o Ricercatore interessato, del proprio accordo a
svolgere attività didattica e di ricerca presso ateneo diverso da quello di appartenenza ovvero nel
caso in cui il professore o ricercatore interessato eserciti l’opzione per il regime di tempo definito ai
sensi di quanto previsto all’articolo 6, comma 6, della legge 30 dicembre 2010, n. 240.
In ogni caso il Professore o il Ricercatore è tenuto a portare a termine l’attività didattica e le
relative prove di valutazione dell’anno accademico iniziato.
Per il periodo di durata della presente convenzione non possono essere stipulate altre convenzioni
per l’utilizzo del medesimo Professore o Ricercatore né avviate procedure per la copertura delle
attività poste a suo carico a seguito di dichiarazione di disponibilità fornite dal Docente
all’Università di appartenenza al momento dell’attivazione dell’offerta formativa annuale.
Articolo 8
I due Rettori concordano di definire amichevolmente qualsiasi vertenza che possa nascere
dall’interpretazione della presente convenzione. Nel caso in cui non sia possibile in questo modo
un accordo, il Foro competente è quello di Roma.
Letto, approvato e sottoscritto
Roma, li …………2014.
Il Rettore dell’Università degli Studi di Palermo
Il Rettore della Libera Università Maria SS. Assunta
Prof. Roberto Lagalla
Prof. Giuseppe Dalla Torre Del Tempio di Sanguinetto
Il Responsabile del procedimento
f.to dott. Alba Biondo
Il Dirigente
f.to dott. G. Lenzo
Il Senato Accademico
VISTO il sopra riportato testo di Convenzione;
VISTA la proposta del responsabile del procedimento;
SENTITA la relazione del Presidente della Commissione “Attività didattiche e assicurazione della
qualità della formazione”;
DELIBERA
di approvare la proposta di convenzione sopra riportata con modifica all’art. 5 del seguente tenore
“la presente Convenzione ha durata di cinque anni salvo disdetta di una delle due parti,
inviata almeno 60 giorni prima della scadenza”.
Letto e approvato seduta stante.
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16) Accordo di collaborazione per la creazione di una rete telematica di ricerca
comune sull’arte tardo-gotica (XV-XVI secolo)
RELAZIONE DEL RESPONSABILE DEL PROCEDIMENTO
Al fine di formalizzare una collaborazione tra il nostro Ateneo e le Università di Siviglia, Lisbona e
Cantabria, il prof. Marco Rosario Nobile del Dipartimento di Architettura ha proposto la stipula di un
accordo di collaborazione già firmato dalle università partner al fine di promuovere la costruzione
di una rete tematica tra ricercatori delle predette università. L'obiettivo della rete è quello di
analizzare i cantieri, le architetture e i maestri del XV e XVI secolo tra la penisola iberica e le isole
del Mediterraneo centrale e legati da una solida rete di interscambi e di mobilità di committenti e
operatori.
Si allega l'estratto del verbale del Consiglio del Dipartimento di Architettura del 24 marzo
c.a. con cui si approva la proposta di stipula e si precisa che la partecipazione a tale iniziativa
comporta per il DARCH la propria disponibilità della struttura e di personale della Sezione Sfera
per le ricerche previste senza oneri aggiuntivi per l'Ateneo. Si allega, altresì, la nota del prof.
Marco Rosario Nobile, referente dell'accordo in oggetto, pervenuta in data 5 marzo c.a.
Ciò premesso si propone che il Senato Accademico
DELIBERI
favorevolmente in merito all’approvazione dell'accordo di collaborazione tra il nostro Ateneo e le
Università di Siviglia, Lisbona e Cantabria, che di seguito si riporta in lingua spagnola
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f.to Il Responsabile del procedimento
f.to. Antonio Serafini
f.to Il Dirigente
f.to Ing. Gandolfo Gallina
Il Senato Accademico
Visto l'art. 53 del Regolamento Generale di Ateneo;
Visto l'estratto del verbale della seduta del Consiglio del Dipartimento di Architettura del
27/03/2014;
Vista la proposta del Responsabile del procedimento;
Sentita la relazione del Coordinatore della Commissione Attività di ricerca
all’unanimità,
DELIBERA
di approvare in conformità alla proposta sopra riportata.
Letto e approvato seduta stante.
17) Proposta di istituzione del Centro Interuniversitario di ricerca denominato “L’altro diritto
centro di ricerca interuniversitario su carcere, devianza, marginalità e governo delle
migrazioni”- (ADIR), sede amministrativa Firenze
RELAZIONE DEL RESPONSABILE DEL PROCEDIMENTO
Si sottopone all’esame del Senato Accademico la documentazione inviata in data 25 febbraio 2014,
dal Prof. Aldo Schiavello, afferente al Dipartimento di Scienze Giuridiche della Società e dello Sport,
relativa alla proposta di istituzione del Centro Interuniversitario di Ricerca denominato "L’altro diritto.
Centro di ricerca interuniversitario su carcere, devianza, marginalità e governo delle migrazioni"
(ADIR).
Si fa presente, a tal proposito, che il Settore Ricerca Istituzionale, con nota del 28 febbraio 2014, ha
suggerito di apportare alcune modifiche alla bozza di Convenzione del Centro in questione.
Il Consiglio del Dipartimento di Scienze Giuridiche della Società e dello Sport, nella seduta del 08
aprile 2014, ha espresso parere favorevole in ordine all’istituzione del Centro di cui trattasi e alla
relativa Convenzione.
Il Responsabile amministrativo del Dipartimento, con nota del 06 maggio 2014, ha trasmesso la
bozza relativa alla Convenzione in questione, contenente le modifiche suggerite da questo Settore,
nonché la suddetta delibera di approvazione.. L’Area Affari Generali e Legali, Osservatorio Contratti e
Convenzioni, con nota del 29 maggio 2014, ha comunicato che il testo della Convenzione del citato
Centro appare conforme alla normativa vigente.
L’art. 53, punto 4, del Regolamento Generale di Ateneo, infine, in merito a tali tipologie di accordi,
così dispone: “……..la proposta di stipula di un atto convenzionale, dopo l’istruttoria a cura dell’Ufficio
competente, viene sottoposta al Consiglio di Amministrazione per l’approvazione, previo parere del
Senato Accademico nelle materie relative alla didattica e alla ricerca, all’orientamento e ai servizi
agli studenti ”.
Si propone, pertanto, che il Senato Accademico
SI ESPRIMA
in merito alla istituzione della Centro citato e alla relativa Convenzione.
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Il Responsabile del procedimento
F.to Dott.ssa Marisa Donzelli
Il Dirigente
F.to Ing. Gandolfo Gallina
Il Senato Accademico
VISTA la documentazione relativa alla proposta di istituzione del Centro Interuniversitario di
Ricerca denominato "L’altro diritto. Centro di ricerca interuniversitario su carcere, devianza,
marginalità e governo delle migrazioni" (ADIR);
VISTA la nota del 28 febbraio 2014 con la quale il Settore Ricerca Istituzionale ha suggerito di
apportare alcune modifiche alla bozza di convenzione del Centro in questione;
VISTO l’estratto del verbale della seduta del 08 aprile 2014, con il quale il Consiglio del
Dipartimento di Scienze Giuridiche della Società e dello Sport ha espresso parere favorevole in
ordine all’istituzione del centro di cui trattasi e alla relativa convenzione;
VISTA la nota del 06 maggio 2014 con la quale il Responsabile amministrativo del Dipartimento, ha
trasmesso la bozza relativa alla Convenzione in questione, contenente le modifiche suggerite dal
Settore Ricerca Istituzionale, nonché la suddetta delibera di approvazione.
VISTA la nota del 29 maggio 2014, con la quale l’Area Affari Generali e Legali, Osservatorio
Contratti e Convenzioni, ha comunicato che il testo della Convenzione del citato Centro appare
conforme alla normativa vigente;
VISTO l’art. 53, punto 4, del Regolamento Generale di Ateneo, che espressamente recita: “……..la
proposta di stipula di un atto convenzionale, dopo l’istruttoria a cura dell’Ufficio competente, viene
sottoposta al Consiglio di Amministrazione per l’approvazione, previo parere del Senato
Accademico nelle materie relative alla didattica e alla ricerca, all’orientamento e ai servizi agli
studenti ”;
VISTA la relazione del Responsabile del procedimento;
SENTITO il Coordinatore della Commissione competente;
All’unanimità,
esprime parere favorevole
in merito alla istituzione del Centro Interuniversitario di Ricerca denominato "L’altro diritto. Centro di
ricerca interuniversitario su carcere, devianza, marginalità e governo delle migrazioni" (ADIR) e alla
relativa convenzione, il cui testo di seguito si trascrive:
CONVENZIONE ISTITUTIVA
DEL CENTRO INTERUNIVERSITARIO DI RICERCA
«L’altro diritto. Centro di ricerca interuniversitario su carcere, devianza, marginalità e
governo delle migrazioni»
(acronimo ADIR)
L'anno …………………. il giorno ……………. del mese di …………………
TRA L’UNIVERSITA’
di FIRENZE, rappresentata dal Magnifico Rettore Prof. Alberto Tesi, autorizzato a firmare il
presente atto con delibera del Senato Accademico in data _________________ e delibera del
Consiglio di Amministrazione in data................................;
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di GENOVA, rappresentata dal Magnifico Rettore Giacomo Deferrari autorizzato a firmare il
presente atto con delibera del Senato Accademico in data _________________ e delibera del
Consiglio di Amministrazione in data................................;
di BARI “Aldo Moro”, rappresentata dal Magnifico Rettore Antonio Felice Uricchio autorizzato a
firmare il presente atto con delibera del Senato Accademico in data _________________ e
delibera del Consiglio di Amministrazione in data................................;
PISA Scuola Superiore di Studi Universitari e di Perfezionamento Sant’Anna, Istituto
Universitario ad ordinamento speciale, (d’ora innanzi denominata Scuola Sant’Anna),
rappresentata dal Magnifico Rettore Prof. Pierdomenico Perata autorizzato a firmare il presente
atto con delibera del Senato Accademico in data _________________ e delibera del Consiglio di
Amministrazione in data................................;
di TORINO, rappresentata dal Magnifico Rettore Gianmaria Ajani autorizzato a firmare il presente
atto con delibera del Senato Accademico in data _________________ e delibera del Consiglio di
Amministrazione in data................................;
di PALERMO, rappresentata dal Magnifico Rettore Roberto Lagalla autorizzato a firmare il
presente atto con delibera del Senato Accademico in data _________________ e delibera del
Consiglio di Amministrazione in data................................;
di Napoli SUOR ORSOLA BENINCASA, rappresentata dal Magnifico Rettore Prof. Lucio
D’Alessandro autorizzato a firmare il presente atto con delibera del Senato Accademico in data
_________________ e delibera del Consiglio di Amministrazione in data................................;
della Calabria, rappresentata dal Magnifico Rettore Prof. Gino Mirocle Crisci, autorizzato a firmare
il presente atto con delibera del Senato Accademico in data _________________ e delibera del
Consiglio di Amministrazione in data
di Salerno, rappresentata dal Magnifico Rettore Prof. Aurelio Tommasetti, autorizzato a firmare il
presente atto con delibera del Senato Accademico in data _________________ e delibera del
Consiglio di Amministrazione in data
SI CONVIENE E SI STIPULA QUANTO SEGUE
Articolo 1
Costituzione
Su iniziativa dei seguenti Atenei proponenti, nel seguito, "promotori": Firenze, Bari, della Calabria,
Genova, Napoli Suor Orsola Benincasa , Palermo, Pisa Scuola S. Anna, Salerno e Torino, viene
costituito, a norma dell'art. 91 del DPR 382/80, il Centro Interuniversitario di Ricerca denominato
"L’altro diritto. Centro interuniversitario di ricerca su carcere, devianza, marginalità e governo delle
migrazioni" – (ADIR) (nel seguito, "Centro”)
Articolo 2
Finalità e funzioni del Centro
1. Il centro si propone di
a) Sviluppare, promuovere e coordinare studi e progetti di ricerca, anche internazionali, e studi nel
campo
1) della sociologia della pena
2) della sociologia della devianza
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3) della sociologia della marginalità
4) della sociologia delle migrazioni
5) delle politiche penali
6) del governo della marginalità
7) del governo delle migrazioni
8) dei fenomeni discriminatori e delle strategie di contrasto
9) dei diritti delle persone private della libertà
10) del governo delle società multiculturali
b) Promuovere e coordinare law clinic sugli stessi temi
c) Promuovere l’istituzione e l’attivazione di corsi post laurea di perfezionamento, master e
dottorato (anche internazionali) sugli stessi temi
2. Il Centro perseguirà le proprie finalità in modo complementare, e senza fare concorrenza, a
quelle sviluppate dai Dipartimenti dell’Università degli Studi di Firenze e dai Dipartimenti e gli
istituti delle altre università aderenti.
Articolo 3
Sede amministrativa
1. La sede amministrativa del Centro è presso il Dipartimento di Scienze giuridiche
dell’Università degli Studi di Firenze, nei locali indicati nella planimetria allegata.
2. Il dirigente responsabile ai fini della sicurezza e il responsabile degli obblighi ai sensi di quanto
disposto nel decreto legislativo 9 aprile 2008, n. 81 è il Direttore del Dipartimento di Scienze
giuridiche.
Articolo 4
Organi del Centro
1. Sono organi del Centro:
a) il Direttore
b) il Comitato di gestione
c) Il Consiglio scientifico
Articolo 5
Il Direttore
1. Il Direttore viene eletto dal Comitato di gestione fra i professori o ricercatori di ruolo che ne
fanno parte, ed è nominato con decreto del Rettore dell’Ateneo sede amministrativa. Dura in
carica quattro anni e può essere rieletto una sola volta consecutivamente.
2. Il Direttore
a. rappresenta il Centro e ne promuove e coordina le attività istituzionali;
b. convoca e presiede il Comitato di Gestione e il Consiglio Scientifico, e cura l’esecuzione
delle relative deliberazioni secondo quanto previsto ai successivi artt. 6 e 7;
c. predispone le relazioni programmatica e consuntiva annuali sull’attività del Centro e la
trasmette per l’approvazione al Comitato di Gestione;
d. predispone la relazione consuntiva annuale sui risultati conseguiti dal Centro, e, una volta
approvata dal Comitato di Gestione, la trasmette al Direttore del Dipartimento di afferenza
e al Rettore della Università sede amministrativa del Centro, al fine di valutarne efficacia
ed efficienza, ai sensi del successivo articolo 10;
e. tiene aggiornato l’elenco dei docenti dei ricercatori e dei Dipartimenti aderenti al Centro;
f. trasmette al Senato Accademico e al Consiglio di Amministrazione le richieste di adesioni
o di recesso di altri Atenei;
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g. adotta atti di competenza del Comitato di Gestione che siano urgenti e indifferibili, con
espressa e puntuale indicazione dei motivi di urgenza e di indifferibilità, riferendone al
Comitato di Gestione per la ratifica nella seduta immediatamente successiva;
h. esercita ogni altra attribuzione che gli sia demandata dalle leggi vigenti, dallo Statuto, dai
regolamenti di Ateneo e dal protocollo di intesa con il Dipartimento di afferenza;
i. Il Direttore nomina un vicedirettore scelto tra i componenti del Comitato di Gestione, che lo
coadiuva e lo sostituisce in caso di assenza o impedimento.
Articolo 6
Il Comitato di gestione
1. Il Comitato di gestione è composto da un rappresentante per ciascun Ateneo, designato
dal Consiglio Scientifico tra i propri membri.
2. Il Comitato di gestione dura in carica quattro anni, i suoi membri possono essere rinnovati
una sola volta consecutivamente.
3. Il Comitato di gestione:
a. programma, indirizza, coordina e controlla l’attività del Centro;
b. elegge tra i suoi componenti il Direttore del Centro;
c. approva la relazione annuale programmatica sull’attività del Centro predisposta dal
Direttore;
d. approva la relazione annuale consuntiva sui risultati conseguiti dal Centro, predisposta dal
Direttore;
e. delibera sulle eventuali richieste di adesione al Centro di professori o ricercatori
successive alla costituzione del Centro medesimo;
f. delibera sulle modalità di coinvolgimento nell’attività del Centro del personale tecnico dei
Dipartimenti aderenti, d’intesa con questi ultimi;
g. propone agli Atenei aderenti le richieste di adesione al Centro avanzate da altri Atenei e
approva l’adesione dei nuovi Dipartimenti;
h. riceve le eventuali comunicazioni di recesso dal Centro di altri Atenei, Dipartimenti o di
docenti ad esso aderenti;
i. propone, previo parere del Consiglio scientifico, agli organi di governo dell’Ateneo sede
amministrativa la disattivazione del Centro.
4 Il comitato di gestione è presieduto dal Direttore, che lo convoca almeno quattro volte
all’anno o quando ne faccia richiesta un terzo dei suoi componenti; la convocazione deve
essere fatta con anticipo di sette giorni, anche a mezzo pec o altra forma di comunicazione
con provante ricevimento. Le riunioni si possono tenere anche in forma telematica. Per la
loro validità è necessaria la presenza della metà più uno dei membri e le delibere sono
prese a maggioranza dei presenti, in caso di parità di voti, prevale il voto del Direttore.
Articolo 7
Il Consiglio scientifico
a) Il Consiglio scientifico è composto dai docenti e dai ricercatori che hanno richiesto di
aderire al Centro indicati da ogni Ateneo.
b) Il Consiglio scientifico è presieduto dal Direttore, che lo convoca almeno due volte all'anno
o quando ne fanno richiesta un terzo dei suoi componenti; la convocazione deve essere
effettuata almeno quindici giorni prima della data della seduta, a mezzo pec o altra forma
di comunicazione comprovante il ricevimento.
c) Il Consiglio scientifico indica le linee generali dell'attività scientifica del Centro ed esprime
parere sul programma annuale di attività del Centro proposto dal Comitato di gestione.
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d) Esprime parere al Comitato di gestione sulle eventuali richieste di adesione al Centro di
professori o ricercatori successive alla costituzione del Centro medesimo.
e) Per la validità delle adunanze del Consiglio scientifico è necessaria la presenza di almeno
la metà più uno dei suoi componenti; nel computo per la determinazione del quorum non
sono considerati gli assenti giustificati. Le relative deliberazioni sono assunte a
maggioranza dei presenti; in caso di parità dei voti prevale il voto del Direttore.
f) le adunanze possono tenersi anche per video conferenza
Articolo 8
Gestione amministrativo-contabile
1. Il Centro rappresenta un’autonoma articolazione scientifica rispetto ai Dipartimenti
proponenti, in particolare in merito all’acquisizione e gestione di fondi per progetti di ricerca.
2. Il funzionamento del centro è assicurato dalle risorse garantite dal Dipartimento sede del
Centro, come previsto dall’Art. 6 del Regolamento di Ateneo di Firenze per i Centri di
ricerca e, con eventuali apposite delibere, dalle strutture che hanno promosso la
costituzione, oltre che da eventuali entrate proprie.
3. Al Dipartimento sede del Centro compete il controllo di legittimità giuridico-formale e
amministrativo-contabile delle attività del centro, garantendo il rispetto delle norme e del
regolamento per l’amministrazione e la contabilità dell’Università di Firenze.
4. Il Dipartimento sede del Centro e il Centro stipulano un apposito protocollo volto a
dettagliare le forme di autonomia del Centro di cui all’art. 35, comma 6, dello Statuto
dell’università degli Studi di Firenze.
5. Il Dipartimento di afferenza inserisce nel proprio documento programmatico di spesa
annuale e triennale e nel report analitico di fine esercizio la documentazione relativa
trasmessa dal Direttore del Centro in un’apposita sotto-sezione identificabile dall’acronimo
del Centro, che viene sottoposto all’approvazione del Consiglio di Dipartimento.
Articolo 9
Nuove adesioni
1. Possono aderire al Centro altri Dipartimenti degli Atenei promotori o aderenti, che ne
facciano motivata richiesta. L'adesione è subordinata al parere favorevole del Comitato di
Gestione del Centro.
2. Le ammissioni di altre Università saranno formalizzate mediante appositi atti aggiuntivi alla
presente convenzione, da sottoporre all’approvazione di tutti gli Atenei aderenti.
3. Possono altresì aderire al Centro, a titolo personale, singoli studiosi sia italiani che
stranieri non afferenti agli Atenei promotori o aderenti che ne facciano motivata richiesta.
L'adesione è subordinata al parere favorevole del Consiglio scientifico.
Articolo 10
Valutazione
L'attività del Centro è sottoposta ogni quattro anni alla valutazione degli Organi di governo
dell'Ateneo sede amministrativa del Centro, tenuto conto delle relazioni annuali di cui all'art. 5,
comma d, e sulla base di apposita relazione del Nucleo di valutazione.
Articolo 11
Durata e rinnovo
1.
La presente Convenzione entra in vigore alla data di stipulazione, ha durata di otto anni ed
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è rinnovabile previa valutazione delle attività svolte dal Centro da parte delle Università
aderenti.
Articolo 12
Recesso e disattivazione
1. Ciascuna Università aderente può esercitare l’azione di disdetta, di rinnovo o di recesso, da
comunicarsi almeno sei mesi prima della scadenza con lettera raccomandata R.R. o
tramite PEC indirizzata al Direttore del Centro, che la comunica agli Organi Accademici
dell’Università sede amministrativa.
2. Ciascuna Università può recedere dal Centro in qualunque momento, previa
comunicazione con lettera raccomandata R.R. o tramite PEC indirizzata al Direttore del
Centro, quale presidente del Comitato di Gestione. Il recesso è efficace a decorrere dalla
prima seduta immediatamente successiva del Comitato di Gestione.
Il Centro può essere disattivato con delibera delle Università convenzionate, su proposta del
Consiglio Scientifico o del Comitato di Gestione, adottata con il voto favorevole della
maggioranza assoluta dei suoi componenti.
3. L’Università il cui Dipartimento è sede amministrativa, può assumere motivata delibera di
disattivazione anche di propria iniziativa, quando sulla base delle valutazioni di cui al
precedente art. 10, ritenga che siano venute meno le necessarie condizioni di efficacia ed
efficienza.
Letto e approvato seduta stante.
18) Approvazione dell’accordo di collaborazione tra l’Università degli Studi di Palermo e la
Presidenza del Consiglio dei Ministri- Dipartimento delle informazioni per la sicurezza
RELAZIONE DEL RESPONSABILE DEL PROCEDIMENTO
La Presidenza del Consiglio dei Ministri - Dipartimento delle informazioni per la sicurezza, nei
mesi scorsi, ha avviato, attraverso e-mail, una specifica corrispondenza, volta a richiedere a
questo Ateneo la propria disponibilità alla stipula di un accordo di collaborazione riguardante il
sistema di informazione per la sicurezza della Repubblica di cui alla legge 3 agosto 2007 n. 127
“Sistema di informazione per la sicurezza della Repubblica e nuova disciplina del segreto”.
Il superiore provvedimento legislativo, ha attribuito al Dipartimento delle informazioni per la
sicurezza (DIS), ai sensi dell’art. 4 comma 3 lett. m), la promozione e la diffusione della cultura
della sicurezza.
L’assolvimento di tali compiti, ai sensi dell’art. 11 della citata legge, sono stati assegnati alla
Scuola di formazione, istituita nell’ambito del Dipartimento delle informazioni per la sicurezza
(DIS).
Il citato Dipartimento, al fine di assicurare l’addestramento, la formazione di base e continuativa
e l’aggiornamento del proprio personale e dei servizi di informazione per la sicurezza, a mente
dell’art. 13 l. 127/07, può stipulare convenzioni con le università e con enti di ricerca.
Com’è noto la precipua finalità di questa Università è la promozione della cultura, della ricerca
di base e applicata, dell'alta formazione e del trasferimento tecnologico, pertanto, l’Ateneo,
rappresenta una struttura in grado di offrire un efficace e qualificato apporto scientifico in aree
disciplinari di interesse ai fini della sicurezza nazionale.
Sulla scorta di tali premesse, lo stipulando accordo mira ad instaurare un rapporto di
collaborazione che consenta di sviluppare in modo coordinato ed integrato attività didattiche, di
formazione e ricerca su temi di rilievo per la sicurezza nazionale.
La realizzazione dei superiori intenti avverrà mediante apposite convenzioni attuative da
stipularsi nel rispetto delle regole procedurali dell’Ateneo.
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L’accordo di collaborazione, che non comporta alcun onere finanziario a carico del bilancio di
Ateneo, è stato preventivamente sottoposto al competente ufficio dell’Area Affari generali, che con
mail del 13 maggio 2014, ha comunicato la compatibilità delle clausole con le norme civilistiche e
la vigente legislazione alle quali le stesse sono riconducibili.
Ciò premesso si propone che il Senato Accademico
DELIBERI
di esprimere parere favorevole in merito all’approvazione dell’accordo di collaborazione tra
l'Università degli Studi di Palermo e la Presidenza del Consiglio dei Ministri - Dipartimento delle
informazioni per la sicurezza (DIS), nel testo che di seguito si riporta:
ACCORDO DI COLLABORAZIONE
TRA
L’Università degli Studi______________ con sede legale in ______________________,
____________ Codice Fiscale _______________, rappresentata dal Rettore, __________, nato a
__________ il __________, domiciliato per il presente atto presso la sede dell'Ente (nel seguito
indicato come Università) e autorizzato alla stipula del presente accordo dal Consiglio di
Amministrazione (o altro Organo equivalente) del ______________
E
Il Dipartimento delle informazioni per la sicurezza della Presidenza del Consiglio dei Ministri,
C.F.: 80188230587, d’ora in poi denominato “DIS”, rappresentato dal Direttore Generale,
Ambasciatore Giampiero Massolo, nato a Varsavia il 5/10/1954
Premesso
- che la legge 124/2007, istitutiva del Sistema di informazione per la sicurezza della Repubblica,
ha attribuito al DIS, ai sensi dell’art. 4 comma 3, lett. m), la promozione e diffusione della cultura
della sicurezza e che al medesimo DIS compete, a mente dell’art. 7 comma 6 del DPCM 24
gennaio 2013 (“Direttiva recante indirizzi per la protezione cibernetica e la sicurezza informatica
nazionale”), promuovere e diffondere la conoscenza e la consapevolezza in merito ai rischi
derivanti dalla minaccia cibernetica;
- che il compito di curare la promozione e diffusione della cultura della sicurezza è stato
assegnato in via regolamentare alla Scuola di formazione istituita nell’ambito del DIS, a norma
dell’art. 11 della citata legge n. 124/2007, al fine di assicurare l’addestramento, la formazione di
base e continuativa e l’aggiornamento del personale del DIS e dei servizi di informazione per la
sicurezza (di seguito collettivamente definiti “organismi informativi”);
- che la collaborazione con le Università rappresenta uno degli strumenti principali attraverso cui
perseguire l’obiettivo della promozione e diffusione della cultura della sicurezza, sia ai fini
dell’individuazione di docenti universitari cui affidare attività didattiche a favore del personale
degli organismi informativi, sia per l’approfondimento accademico e scientifico di tematiche di
rilievo per la sicurezza nazionale, sia per l’organizzazione di iniziative volte a propiziare, negli
studenti universitari, una migliore conoscenza di tali temi e della missione affidata al Sistema di
informazione per la sicurezza della Repubblica;
- che l’Università, come indicato all’art. ____ del suo Statuto, emanato con
_______________pubblicato su GU Serie Generale n. _____ del __________ha come finalità
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istituzionali il progresso nella ricerca scientifica e tecnologica e la formazione superiore nella
loro necessaria integrazione;
- che l’Università contribuisce, attraverso la formazione e la ricerca, a un processo di sviluppo
fondato su principi di coesione sociale e di sostenibilità, in particolare promuovendo la
collaborazione tra istituzioni al fine di favorire la crescita culturale scientifica e professionale
della collettività;
- che rientra tra gli obiettivi primari dell’Università rispondere alle esigenze del territorio
contribuendo alla diffusione di cultura innovativa e alla creazione di nuove figure professionali in
aree disciplinari che risultano d’interesse anche per il Sistema di informazione per la sicurezza
della Repubblica;
- che l’Università ed il DIS hanno interesse ad instaurare un rapporto di collaborazione che
consenta di sviluppare in modo coordinato ed integrato attività didattiche, di formazione e
ricerca su temi di rilievo per la sicurezza nazionale;
- che l’Università rappresenta una struttura in grado di offrire un efficace e qualificato apporto
scientifico in aree disciplinari di interesse ai fini della sicurezza nazionale;
SI CONVIENE E SI STIPULA QUANTO SEGUE
Le premesse costituiscono parte integrante del presente accordo di collaborazione.
Articolo 1 – Oggetto della collaborazione
Le Parti, nel rispetto delle proprie finalità istituzionali e dei vincoli dettati da norme e
regolamenti vigenti, manifestano il comune intento di instaurare un rapporto di collaborazione in
iniziative riguardanti attività di ricerca scientifica, didattiche e di formazione nell’ambito di aree
disciplinari di interesse ai fini della sicurezza nazionale.
Le iniziative di collaborazione potranno riguardare:
1) attività di formazione, anche in forma congiunta;
2) collaborazioni per studi e ricerche su temi di interesse;
3) partecipazione a programmi e progetti di ricerca nazionali e internazionali;
4) organizzazione di conferenze, dibattiti e seminari funzionali alla promozione e diffusione della
cultura della sicurezza.
Il presente accordo non comporta alcun onere finanziario diretto a carico delle Parti.
Articolo 2 – Convenzioni attuative
Al fine di dare attuazione a quanto previsto all’art. 1, le Parti procederanno mediante la
stipula di apposite convenzioni attuative, che dovranno indicare in particolare:







obiettivi;
durata della convenzione e condizioni per l’esercizio del diritto di recesso;
attività a carico di ciascuna delle Parti contraenti;
modalità di esecuzione, anche con riguardo all’accesso a banche dati, archivi e biblioteche
dell’Università;
responsabili scientifici indicati da ciascuna delle Parti;
eventuali oneri finanziari e relative modalità di corresponsione;
disciplina dei diritti di proprietà intellettuale.
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Ogni singola convenzione attuativa sarà approvata e sottoscritta dai rispettivi organi
competenti nel rispetto delle normative e regolamenti interni delle Parti e segnatamente, per il DIS,
dal Direttore della Scuola di formazione del Sistema di informazione per la sicurezza della
Repubblica e per l’Università dal Consiglio di Amministrazione (o altro Organo equivalente) e dal
Senato Accademico, sulla base delle rispettive competenze e nel rispetto delle regole procedurali
interne dell’Ateneo.
Articolo 3 – Responsabili dell’accordo di collaborazione
Le Parti individuano quali referenti del presente accordo di collaborazione, per l’Università, il
Rettore o suo delegato e, per il DIS, il Direttore della Scuola di formazione o suo delegato.
Articolo 4 – Copertura assicurativa
L’Università garantisce, a suo esclusivo carico e responsabilità, l’adempimento di ogni onere
di natura retributiva, assicurativa, previdenziale e lavoristica, derivante dai rapporti con il proprio
personale che verrà coinvolto nella realizzazione delle singole attività che verranno
successivamente avviate in attuazione del presente accordo.
Il DIS garantisce analoga copertura assicurativa ai propri dipendenti impegnati nello
svolgimento delle suddette attività.
Articolo 5 – Tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro
Al fine di garantire la tutela della salute e la sicurezza del personale coinvolto nelle attività di
cui al presente accordo le Parti si impegnano, ciascuna per quanto di sua competenza, a rispettare
gli obblighi previsti in materia dal D.Lgs. 9 aprile 2008, n. 81.
Articolo 6 – Durata
Il presente accordo di collaborazione ha durata di 3 (tre anni) a decorrere dalla data di stipula
e potrà essere eventualmente rinnovato a scadenza, previa valutazione positiva congiunta dei
risultati delle iniziative poste in essere, mediante la sottoscrizione di un nuovo Accordo, essendo
esclusa ogni forma di rinnovo tacito.
Articolo 7 – Trattamento dei dati personali
Le Parti provvederanno al trattamento dei dati personali relativi al presente accordo ed alle
relative convenzioni di attuazione unicamente per le finalità connesse all’esecuzione dello stesso e
delle predette convenzioni, in conformità con le disposizioni di cui al D.Lgs. 30 giugno 2003, n. 196
rispettivamente applicabili.
Articolo 8 - Titolarità dei diritti di proprietà industriale ed intellettuale
I diritti di proprietà, intellettuale ed industriale, su brevetti e know-how, restano regolati dalla
normativa di Legge vigente.
La titolarità dei risultati derivanti dalle attività comuni sarà di norma di proprietà paritetica
delle Parti ed in ogni caso sarà oggetto di specifico accordo nell’ambito di ogni singola
convenzione attuativa.
Articolo 9 - Promozione dell’immagine
Le Parti si danno atto dell’esigenza di tutelare e promuovere la collaborazione regolata dal
presente accordo e l’immagine di ciascuna di esse.
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In particolare, i rispettivi loghi potranno essere utilizzati, previo consenso espresso delle
Parti, nell’ambito delle iniziative di cui all’art. 1 del presente accordo.
Articolo 10 – Giurisdizione
Per qualsiasi controversia che dovesse insorgere in relazione al presente accordo è
competente in via esclusiva il foro di Roma.
Articolo 11 – Registrazione e spese
Il presente accordo verrà registrato solo in caso d’uso. Le relative spese sono poste a carico
della parte richiedente.
L’Università
IL RETTORE
Il Dipartimento delle informazioni per la sicurezza
IL DIRETTORE GENERALE
Ambasciatore Giampiero Massolo
Il Dirigente dell’Area
Ricerca e Sviluppo
f.to Ing. Gandolfo Gallina
Il Responsabile del procedimento
f.to Dott. Massimo Valenti
Il Senato Accademico
Visto l'art. 9 dello Statuto di Ateneo
Visto il Regolamento Generale di Ateneo del 31/10/2013;
Visto l’accordo di collaborazione tra l'Università degli Studi di Palermo e la Presidenza del
Consiglio dei Ministri - Dipartimento delle informazioni per la sicurezza (DIS);
Vista la documentazione allegata;
Vista la proposta del Responsabile del procedimento;
Sentita la relazione del Coordinatore della Commissione Attività di ricerca
all’unanimità,
DELIBERA
di approvare in conformità alla proposta sopra riportata.
Letto e approvato seduta stante.
19) Parere codice di comportamento dell’Università degli studi di Palermo
RELAZIONE DEL RESPONSABILE DEL PROCEDIMENTO
Come è noto l’art. 54 - comma 5 - del D.Lgs 165/01, cosi come modificato dall’art. 1 -comma 44 della legge n.190/12, e l’art.1 - comma 2 - del D.P.R. n.62/2013, stabiliscono che ciascuna
amministrazione definisca, con procedura aperta e previo parere obbligatorio del proprio OIV, un
codice di comportamento che integri e specifichi il codice nazionale dei dipendenti pubblici.
Nell’ottica del legislatore, infatti, l’adozione del codice di comportamento da parte delle singole
amministrazioni costituisce una delle azione e misure principali di attuazione delle strategie di
prevenzione della corruzione a livello decentrato.
Nella redazione del predetto codice si è proceduto, pertanto, all’analisi del complesso contesto
universitario in relazione alle specificità professionali, alle competenze e alle aree a più alto rischio,
così come individuate dal Piano triennale per la corruzione adottato dall’Ateneo.
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Indispensabile riferimento per la predisposizione dei singoli articoli, sono state le indicazioni
contenute nelle linee guida CIVIT nella delibera n.75 del 24/10/2013.
In un ottica di diffusione di buone prassi e valori, tale scelta è stata operata, nel rispetto dell’intento
del legislatore, con la finalità di fornire al dipendente, attraverso il codice di comportamento, un
valido strumento che gli consenta di comprendere con facilità il comportamento eticamente e
giuridicamente adeguato nelle diverse situazioni critiche, individuando delle guide comportamentali
per i vari casi, e fornendo i riferimenti ai soggetti interni all'amministrazione per un confronto nei
casi di dubbio.
Nella redazione del codice, si è cercato di evitare la ridondanza e la mera ripetizione delle norme
già citate nel D.P.R. 62/2013; l’impegno è stato appunto quello di procedere all’elaborazione di un
testo di facile consultazione e comprensione da parte di tutti i dipendenti, attraverso un immediato
raffronto tra le norme del codice generale e quelle del codice di Ateneo.
La struttura del testo, infatti, pur richiamando quella del codice generale, ne dettaglia però i
contenuti con espresso riguardo alla realtà dell’Amministrazione e alla casistica disciplinare più
ricorrente.
Sono state valorizzate e richiamate le norme regolamentari già esistenti, intervenendo con
specifiche indicazioni solo in mancanza di altre disposizioni (con particolare riferimento alla
disciplina per il rilascio delle autorizzazioni per lo svolgimento delle attività extra-istituzionali per il
personale T.A.).
In materia di regali o di altre utilità, previsti solo nell’ambito delle normali relazioni di cortesia e
delle consuetudini internazionali, il valore è stato ridotto a € 50,00 che non può comunque
superare cumulativamente nell’anno i € 150,00.
E’ stata estesa anche ai contenuti virtuali (social network) la disciplina dei comportamenti privati.
Sono stati ulteriormente precisati i comportamenti in servizio con particolare riguardo ai rapporti
con l’utenza e all’utilizzo dei sistemi di rilevazione delle presenze.
Particolare attenzione è stata riservata alle procedure per la comunicazione di conflitti d’interesse
ed all’obbligo di astensione nell’ambito di determinate procedure e attività.
E’ stata effettuata, inoltre, la pubblicazione di una bozza del codice di comportamento sul sito
istituzionale, con avviso rivolto a tutti i soggetti interessati, al fine di consentire il coinvolgimento
nella sua elaborazione di stakeholder anche esterni all’Amministrazione.
Ulteriori spunti di approfondimento e di analisi, si sono resi necessari in relazione alla bozza di
codice di comportamento elaborata dal Gruppo di lavoro anticorruzione/trasparenza (GLAT) che
svolge l’attività di coordinamento e di interfaccia fra Civit /Anac e Università.
Per completezza d’informazione, occorre rilevare che tale bozza è pervenuta al termine delle
procedure di consultazione di cui sopra, tuttavia la stessa non ha evidenziato rilevanti differenze
tra il testo proposto e quello già elaborato da questo Ateneo.
La bozza di codice è stata sottoposta come prescritto dalla norma al parere obbligatorio del Nucleo
di valutazione nella qualità di organismo di valutazione interno che nella seduta del 03/03/2014 ha
espresso parere positivo.
Durante l’iter di approvazione del presente codice, si è ravvisata l’opportunità di stralciare dal testo
gli originari riferimenti al personale docente e ciò in relazione al contemporaneo aggiornamento del
Codice Etico di Ateneo. L’intento è stato quello di evitare la sovrapposizione di fonti e norme e di
delineare con immediatezza l’ambito applicativo di ciascuno dei predetti testi. Occorre rilevare
tuttavia che i contenuti del D.P.R. n 62/2013 costituiscono principi di comportamento, in quanto
compatibili con le disposizioni dei rispettivi ordinamenti, anche per il personale docente. Allo
stesso modo i valori espressi dal codice etico costituiscono i principi attorno ai quali ruota l’intera
comunità accademica ivi compreso il personale tecnico-amministrativo.
Alla luce delle pregresse considerazioni, pertanto, si sottopone al parere di codesto Senato il
nuovo testo della bozza del codice di comportamento dell’Università, rimettendo al Consiglio di
Amministrazione l’approvazione del testo finale, cosi come previsto per la materia regolamentare
riservata al personale tecnico-amministrativo.
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Regolamento recante
CODICE DI COMPORTAMENTO DEI
DIPENDENTI PUBBLICI
a norma dell'articolo 54 del d. lgs n. 165/01
(D.P.R. 16 aprile 2013, n. 62 - GU n.129 del
4-6-2013)
BOZZA
CODICE DI COMPORTAMENTO
DELL’UNIVERSITA’
DEGLI STUDI DI PALERMO
Art. 1
Disposizioni di carattere generale
Art. 1
Disposizioni di carattere generale
1. Il presente codice di comportamento, di
seguito denominato "Codice", definisce, ai
fini dell'articolo 54 del decreto legislativo 30
marzo 2001, n. 165, i doveri minimi di
diligenza, lealtà, imparzialità e buona
condotta che i pubblici dipendenti sono tenuti
ad osservare.
2. Le previsioni del presente Codice sono
integrate e specificate dai codici di
comportamento
adottati
dalle
singole
amministrazioni ai sensi dell'articolo 54,
comma 5, del citato decreto legislativo n. 165
del 2001.
1.
Il presente Codice di comportamento, di
seguito denominato “Codice di Ateneo”,
emanato ai sensi dell’art. 54 comma 5 del
D.L.vo n. 165/01, costituisce una delle
principali misure di attuazione delle strategie di
prevenzione della corruzione ed integra le
previsioni del Codice di comportamento dei
dipendenti pubblici, adottato con D.P.R. n. 62
del 16/04/2013, di seguito denominato “Codice
generale”, che trova applicazione in via
integrale presso questa Amministrazione,
specificando i doveri minimi di diligenza,
lealtà, imparzialità e buona condotta da esso
definiti.
Art. 2
Ambito di applicazione
Art. 2
Ambito di applicazione
1. Il presente codice si applica ai dipendenti
delle pubbliche amministrazioni di cui
all'articolo 1, comma 2, del decreto legislativo
30 marzo 2001, n. 165, il cui rapporto di
lavoro e' disciplinato in base all'articolo 2,
commi 2 e 3, del medesimo decreto.
2. Fermo restando quanto previsto
dall'articolo 54, comma 4, del decreto
legislativo 30 marzo 2001, n. 165, le norme
contenute nel presente codice costituiscono
principi di comportamento per le restanti
categorie di personale di cui all'articolo 3 del
citato decreto n. 165 del 2001, in quanto
compatibili con le disposizioni dei rispettivi
ordinamenti.
3. Le pubbliche amministrazioni di cui
all'articolo 1, comma 2, del decreto legislativo
n. 165 del 2001 estendono, per quanto
1.
Il Codice di Ateneo e il Codice generale
si applicano ai dipendenti, a tempo determinato
ed indeterminato, dell’Università degli Studi di
Palermo, compresi i collaboratori ed esperti
linguistici, ai tecnologi di cui all’art. 24 bis
della L. 240/2010 e ai dirigenti dell’Università
Si applica, altresì, al personale universitario in
servizio presso l’AOUP “P. Giaccone”,ed ai
dipendenti di altre pubbliche amministrazioni
in assegnazione temporanea presso l’Ateneo. Il
presente codice non si applica al personale in
regime di diritto pubblico di cui all'articolo 3
del decreto n. 165 del 2001.
2.
Gli obblighi di condotta previsti dal
presente codice e dal codice generale si
estendono, per quanto compatibili, ai
ricercatori a tempo determinato e a tutti i
collaboratori e consulenti dell’amministrazione,
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compatibili, gli obblighi di condotta previsti
dal presente codice a tutti i collaboratori o
consulenti, con qualsiasi tipologia di contratto
o incarico e a qualsiasi titolo, ai titolari di
organi e di incarichi negli uffici di diretta
collaborazione delle autorita' politiche,
nonche' nei confronti dei collaboratori a
qualsiasi titolo di imprese fornitrici di beni o
servizi e che realizzano opere in favore
dell'amministrazione. A tale fine, negli atti di
incarico o nei contratti di acquisizioni delle
collaborazioni, delle consulenze o dei servizi,
le amministrazioni inseriscono apposite
disposizioni o clausole di risoluzione o
decadenza del rapporto in caso di violazione
degli obblighi derivanti dal presente codice.
4. Le disposizioni del presente codice si
applicano alle regioni a statuto speciale e alle
province autonome di Trento e di Bolzano nel
rispetto delle attribuzioni derivanti dagli
statuti speciali e delle relative norme di
attuazione, in materia di organizzazione e
contrattazione collettiva del proprio personale,
di quello dei loro enti funzionali e di quello
degli enti locali del rispettivo territorio.
con qualsiasi tipologia di contratto o incarico e
a qualsiasi titolo, ivi compresi gli incarichi di
didattica ai sensi dell’art. 23 della legge n.
240/2010; ai titolari di contratti di assegni di
ricerca di cui all’art. 22 della legge n.
240/2010; ai titolari di borse di studio e di
ricerca; agli studenti titolari di contratti di
collaborazione a tempo parziale (150 ore). Tali
obblighi si estendono al personale ed ai
collaboratori a qualsiasi titolo delle società
partecipate e in house dell’Ateneo e delle
imprese fornitrici di beni o servizi e che
realizzano
opere
in
favore
dell'amministrazione. La violazione degli
obblighi derivanti dai codici potrà essere causa
di risoluzione o decadenza del rapporto, in
relazione alla gravità della medesima.
3.
I componenti esterni degli Organi
previsti dallo Statuto dell’Università degli
Studi di Palermo sono tenuti al rispetto degli
obblighi previsti nei codici di comportamento.
La violazione degli obblighi derivanti dal
presente codice potrà essere causa di decadenza
dall’incarico, in relazione alla gravità della
medesima.
Art. 3
Principi generali
Art. 3
Principi generali
1. Il dipendente osserva la Costituzione,
servendo la Nazione con disciplina ed onore e
conformando la propria condotta ai principi di
buon andamento e imparzialità dell'azione
amministrativa. Il dipendente svolge i propri
compiti nel rispetto della legge, perseguendo
l'interesse pubblico senza abusare della
posizione o dei poteri di cui e' titolare.
2. Il dipendente rispetta altresì i principi di
integrità,
correttezza,
buona
fede,
proporzionalità,
obiettività,
trasparenza,
equità e ragionevolezza e agisce in posizione
di indipendenza e imparzialità, astenendosi in
caso di conflitto di interessi.
3. Il dipendente non usa a fini privati le
informazioni di cui dispone per ragioni di
ufficio, evita situazioni e comportamenti che
possano ostacolare il corretto adempimento
dei compiti o nuocere agli interessi o
1.
Le disposizioni del Codice di Ateneo
costituiscono specificazioni degli obblighi
comportamentali, previsti dall’art. 3 del Codice
generale, al rispetto dei quali sono tenuti tutti i
soggetti identificati dal precedente articolo.
2.
I soggetti individuati dal precedente
articolo devono, inoltre, rispettare i valori
fondamentali della comunità universitaria e le
regole di condotta definite nel Codice Etico,
nella consapevolezza della funzione formativa
e sociale che l’Università assolve con la sua
attività di ricerca e di insegnamento.
3.
Il lavoratore, in quanto parte della
comunità
universitaria,
concorre
al
perseguimento delle finalità istituzionali e degli
obiettivi strategici dell’Ateneo secondo il grado
di responsabilità previsto dal proprio
ordinamento e dalle funzioni attribuitegli.
4.
Il lavoratore non usa per fini diversi da
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all'immagine della pubblica amministrazione.
Prerogative e poteri pubblici sono esercitati
unicamente per le finalità di interesse generale
per le quali sono stati conferiti.
4. Il dipendente esercita i propri compiti
orientando l'azione amministrativa alla
massima economicità, efficienza ed efficacia.
La gestione di risorse pubbliche ai fini dello
svolgimento delle attività amministrative deve
seguire una logica di contenimento dei costi,
che non pregiudichi la qualità dei risultati.
5. Nei rapporti con i destinatari dell'azione
amministrativa, il dipendente assicura la piena
parità di trattamento a parità di condizioni,
astenendosi, altresì, da azioni arbitrarie che
abbiano effetti negativi sui destinatari
dell'azione amministrativa o che comportino
discriminazioni basate su sesso, nazionalità,
origine etnica, caratteristiche genetiche,
lingua, religione o credo, convinzioni
personali o politiche, appartenenza a una
minoranza nazionale, disabilità, condizioni
sociali o di salute, età e orientamento sessuale
o su altri diversi fattori.
6. Il dipendente dimostra la massima
disponibilità e collaborazione nei rapporti con
le
altre
pubbliche
amministrazioni,
assicurando lo scambio e la trasmissione delle
informazioni e dei dati in qualsiasi forma
anche telematica, nel rispetto della normativa
vigente.
quelli istituzionali e pertinenti al rapporto con
l’Ateneo le informazioni di cui dispone per
ragioni
d’ufficio,
evita
situazioni
e
comportamenti che possano ostacolare il
corretto adempimento dei compiti o nuocere
agli interessi o all'immagine dell’Ateneo.
Art. 4
Regali, compensi e altre utilità
Art. 4
Regali, compensi ed altre utilità
1. Il dipendente non chiede, ne' sollecita, per
sè o per altri, regali o altre utilità.
2. Il dipendente non accetta, per sè o per altri,
regali o altre utilità, salvo quelli d'uso di
modico valore effettuati occasionalmente
nell'ambito delle normali relazioni di cortesia
e
nell'ambito
delle
consuetudini
internazionali.
In
ogni
caso,
indipendentemente dalla circostanza che il
fatto costituisca reato, il dipendente non
chiede, per sè o per altri, regali o altre utilità,
neanche di modico valore a titolo di
corrispettivo per compiere o per aver
1.
Ai fini dell’art. 4 del Codice generale,
per regali o altre utilità di modico valore si
intendono quelli di valore non superiore, in via
orientativa, a € 50, anche sotto forma di sconto.
2.
In ogni caso, in relazione al singolo
anno solare, i regali d'uso di modico valore
ricevuti occasionalmente nell'ambito delle
normali relazioni di cortesia e nell'ambito delle
consuetudini internazionali, non potranno
superare cumulativamente € 150.
3.
I regali e le altre utilità comunque
ricevuti fuori dai casi consentiti, sono
immediatamente
messi
a
disposizione
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compiuto un atto del proprio ufficio da
soggetti che possano trarre benefici da
decisioni o attività inerenti all'ufficio, ne' da
soggetti nei cui confronti e' o sta per essere
chiamato a svolgere o a esercitare attività o
potestà proprie dell'ufficio ricoperto.
3. Il dipendente non accetta, per se' o per altri,
da un proprio subordinato, direttamente o
indirettamente, regali o altre utilità, salvo
quelli d'uso di modico valore. Il dipendente
non offre, direttamente o indirettamente,
regali o altre utilità a un proprio
sovraordinato, salvo quelli d'uso di modico
valore.
4.
5. Ai fini del presente articolo, per regali o
altre utilità di modico valore si intendono
quelle di valore non superiore, in via
orientativa, a 150 euro, anche sotto forma di
sconto. I codici di comportamento adottati
dalle singole amministrazioni possono
prevedere limiti inferiori, anche fino
all'esclusione della possibilità di riceverli, in
relazione alle caratteristiche dell'ente e alla
tipologia delle mansioni.
6. Il dipendente non accetta incarichi di
collaborazione da soggetti privati che
abbiano, o abbiano avuto nel biennio
precedente,
un
interesse
economico
significativo in decisioni o attività inerenti
all'ufficio di appartenenza.
7. Al fine di preservare il prestigio e
l'imparzialità
dell'amministrazione,
il
responsabile dell'ufficio vigila sulla corretta
applicazione del presente articolo.
dell’Amministrazione per la restituzione,
ovvero, nel caso in cui quest’ultima non sia
possibile, per essere usati per fini istituzionali o
di beneficenza.
4.
Il lavoratore comunica al Responsabile
della prevenzione della corruzione il
ricevimento di regali e/o altre utilità, fuori dai
casi consentiti dal presente Codice. La
comunicazione
deve
essere
effettuata
tempestivamente in forma scritta.
5.
Il presente Codice rinvia all’art. 53 del
D.Lvo n. 165/01 e alla regolamentazione
interna per la disciplina dei criteri e delle
procedure per il rilascio dell’autorizzazione e
per il conferimento degli incarichi non
compresi nei compiti e doveri d’ufficio.
6.
I soggetti di cui all’art. 2 del Codice di
Ateneo sono, inoltre, tenuti a fornire preventiva
comunicazione degli incarichi non soggetti ad
autorizzazione al fine di consentire la
valutazione di eventuali interferenze e conflitti
d’interesse anche potenziali con lo svolgimento
dei compiti d’ufficio.
7.
I predetti soggetti non accettano alcun
tipo di incarico di collaborazione o di
consulenza, gratuito o retribuito, da soggetti
privati che abbiano, o abbiano avuto nel
biennio precedente, un interesse economico
significativo in decisioni o attività inerenti
all’attività e ai compiti svolti.
8.
Il personale T.A. con rapporto di lavoro
part-time non superiore al 50% è tenuto ai sensi
dell’art. 1 comma 56 e ss. della legge n.
662/1996,
ad
inoltrare
preventiva
comunicazione dell’intenzione di svolgere
attività lavorativa extra officium, al fine di
consentire la verifica di interferenze e conflitti
d’interesse anche potenziali con l’attività
istituzionale espletata.
Art. 5
Partecipazione ad associazioni e
organizzazioni
Art. 5
Partecipazione ad associazioni e
Organizzazioni
1. Nel rispetto della disciplina vigente del
diritto di associazione, il dipendente comunica
tempestivamente al responsabile dell'ufficio di
appartenenza la propria adesione o
1.
Nel rispetto della disciplina vigente del
diritto di associazione, il dipendente effettua la
comunicazione della propria adesione o
appartenenza
ad
associazioni
o
a
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Art. 6
Comunicazione degli interessi finanziari e
conflitti d'interesse
organizzazioni, prevista dall’art. 5 del Codice
generale nonché dal comma 5 art.10 dello
Statuto, i cui ambiti di interessi possono
interferire con lo svolgimento dell’attività
istituzionale, al Responsabile della struttura di
afferenza. La comunicazione deve contenere i
dati essenziali relativi all’associazione e alle
ragioni della potenziale interferenza, e deve
essere effettuata in forma scritta entro 30
giorni:
a)
dall’assunzione o dall’affidamento
dell’incarico;
b)
dalla presa di servizio presso l’ufficio;
c)
dalla adesione o dalla conoscenza della
possibile interferenza che possa verificarsi con
le attività della struttura cui il lavoratore è
assegnato;
d)
nel caso di trasferimento, dalla
conoscenza dell’atto di assegnazione;
e)
ovvero entro 60 giorni dall’entrata in
vigore del presente codice.
Art. 6
Comunicazione degli interessi finanziari e
conflitti d'interesse
1. Fermi restando gli obblighi di trasparenza
previsti da leggi o regolamenti, il dipendente,
all'atto dell'assegnazione all'ufficio, informa
per iscritto il dirigente dell'ufficio di tutti i
rapporti, diretti o indiretti, di collaborazione
con soggetti privati in qualunque modo
retribuiti che lo stesso abbia o abbia avuto
negli ultimi tre anni, precisando:
a) se in prima persona, o suoi parenti o affini
entro il secondo grado, il coniuge o il
convivente abbiano ancora rapporti finanziari
con il soggetto con cui ha avuto i predetti
rapporti di collaborazione;
b) se tali rapporti siano intercorsi o
intercorrano con soggetti che abbiano interessi
in attività o decisioni inerenti all'ufficio,
limitatamente alle pratiche a lui affidate.
2. Il dipendente si astiene dal prendere
decisioni o svolgere attività inerenti alle sue
mansioni in situazioni di conflitto, anche
potenziale, di interessi con interessi personali,
del coniuge, di conviventi, di parenti, di affini
entro il secondo grado. Il conflitto può
1.
Il dipendente, qualora si realizzi una
delle ipotesi previste dall’art. 6 del Codice
generale, deve informare per iscritto
l’amministrazione, all’atto della sottoscrizione
del contratto o incarico e, successivamente,
ogni qualvolta si realizzino le suddette ipotesi.
La comunicazione va effettuata al Responsabile
della struttura di afferenza.
2.
Il dipendente, in relazione alle mansioni
svolte, deve comunicare al Responsabile della
struttura di afferenza la presenza di conflitti
d’interesse anche potenziali, così come definiti
dal comma 2 dell’art. 6 del Codice generale. A
tal fine deve presentare apposita dichiarazione,
per la prima volta entro trenta giorni
dall’entrata in vigore del presente codice e poi,
successivamente, ogni qualvolta si sia
verificata una modifica della situazione
precedentemente dichiarata, entro il termine di
48 ore da quando ne ha avuto conoscenza.
3.
La mancata comunicazione di cui ai
commi precedenti comporta una violazione dei
doveri del pubblico dipendente e costituisce un
appartenenza
ad
associazioni
od
organizzazioni, a prescindere dal loro
carattere riservato o meno, i cui ambiti di
interessi possano interferire con lo
svolgimento dell'attività dell'ufficio. Il
presente comma non si applica all'adesione a
partiti politici o a sindacati.
2. Il pubblico dipendente non costringe altri
dipendenti ad aderire ad associazioni od
organizzazioni, ne' esercita pressioni a tale
fine, promettendo vantaggi o prospettando
svantaggi di carriera.
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riguardare interessi di qualsiasi natura, anche illecito disciplinare.
non patrimoniali, come quelli derivanti
dall'intento di voler assecondare pressioni
politiche, sindacali o dei superiori gerarchici.
Art. 7
Art. 7
Obbligo di astensione
Obbligo di astensione
1. Il dipendente si astiene dal partecipare
all'adozione di decisioni o ad attività che
possano coinvolgere interessi propri, ovvero
di suoi parenti, affini entro il secondo grado,
del coniuge o di conviventi, oppure di persone
con le quali abbia rapporti di frequentazione
abituale, ovvero, di soggetti od organizzazioni
con cui egli o il coniuge abbia causa pendente
o grave inimicizia o rapporti di credito o
debito significativi, ovvero di soggetti od
organizzazioni di cui sia tutore, curatore,
procuratore o agente, ovvero di enti,
associazioni anche non riconosciute, comitati,
società
o
stabilimenti
di
cui
sia
amministratore o gerente o dirigente. Il
dipendente si astiene in ogni altro caso in cui
esistano gravi ragioni di convenienza.
Sull'astensione
decide
il
responsabile
dell'ufficio di appartenenza.
1.
In presenza di una delle ipotesi previste
dall’art. 7 del Codice generale, che comportano
l’obbligo di astensione, il dipendente deve
comunicare al Responsabile della struttura di
afferenza la specifica situazione di conflitto.
2.
Il responsabile della struttura di
afferenza del dipendente, verificato il conflitto
di interessi, prende gli opportuni provvedimenti
sostituendo, se del caso, l’interessato.
3.
I provvedimenti relativi alle astensioni
sono comunicati al Responsabile della
prevenzione della corruzione e sono custoditi in
un apposito archivio a cura dello stesso.
4.
La mancata comunicazione di cui al
comma 1 costituisce violazione dei doveri del
pubblico dipendente e illecito disciplinare.
5.
Qualora la situazione di conflitto
riguardi il Direttore Generale la comunicazione
va effettuata al Rettore che prende gli
opportuni provvedimenti.
Art. 8
Prevenzione della corruzione
Art. 8
Prevenzione della corruzione
1. Il dipendente rispetta le misure necessarie
alla
prevenzione
degli
illeciti
nell'amministrazione. In particolare, il
dipendente rispetta le prescrizioni contenute
nel piano per la prevenzione della corruzione,
presta la sua collaborazione al responsabile
della prevenzione della corruzione e, fermo
restando l'obbligo di denuncia all'autorità
giudiziaria, segnala al proprio superiore
gerarchico eventuali situazioni di illecito
nell'amministrazione di cui sia venuto a
conoscenza.
1.
Il dipendente collabora con il
Responsabile
della
prevenzione
della
corruzione, segnalando tramite il Responsabile
della struttura di afferenza:
a.
Eventuali
difficoltà
incontrate
nell’adempimento delle prescrizioni contenute
nel Piano per la prevenzione della corruzione;
b.
Il diretto riscontro di ulteriori situazioni
di rischio non specificatamente disciplinate nel
predetto Piano;
c.
Le eventuali situazioni di illecito di cui
sia venuto direttamente a conoscenza
all’interno dell’amministrazione.
2.
Secondo la previsione del Piano
triennale per la prevenzione della corruzione,
tutti i dipendenti sono tenuti a segnalare
l’esistenza di comportamenti che possano
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Art. 9
Trasparenza e tracciabilità
eventualmente
integrare,
anche
solo
potenzialmente, casi di corruzione ed illegalità,
ferma restando la responsabilità correlata alle
ipotesi di calunnia e diffamazione.
3.
La predetta segnalazione potrà essere
effettuata al Responsabile della prevenzione
della corruzione, fornendo ogni informazione
necessaria e l’eventuale documentazione
pertinente, utilizzando gli appositi canali messi
a disposizione dall’amministrazione, in
applicazione di quanto previsto dall’art. 54 bis
del d.Lvo n. 165/01, al fine di garantire
l’anonimato del dipendente.
4.
Il Responsabile della prevenzione della
corruzione, acquisite sommarie informazioni:
a) qualora ritenga la segnalazione meritevole di
approfondimento, trasmette entro cinque giorni
gli atti all’Autorità disciplinare competente e
adotta ogni altra misura necessaria anche a
tutela del lavoratore autore della segnalazione;
b) qualora ritenga la segnalazione non
meritevole di approfondimento, ne dà
comunicazione al soggetto autore della stessa.
5.
L’Ateneo garantisce ogni misura di
riservatezza a tutela del dipendente che segnala
un illecito, anche di natura disciplinare. A tale
fine, il soggetto il cui comportamento è stato
segnalato non può irrogare personalmente
sanzioni disciplinari né può disporre (salva
richiesta dell’interessato oppure disposizione
del
proprio
superiore
gerarchico)
il
trasferimento ad altre mansioni o ad altro
ufficio nei confronti del soggetto segnalante.
Art. 9
Trasparenza e tracciabilità
1. Il dipendente assicura l'adempimento degli
obblighi di trasparenza previsti in capo alle
pubbliche amministrazioni secondo le
disposizioni normative vigenti, prestando la
massima collaborazione nell'elaborazione,
reperimento e trasmissione dei dati sottoposti
all'obbligo di pubblicazione sul sito
istituzionale.
2. La tracciabilità dei processi decisionali
adottati dai dipendenti deve essere, in tutti i
casi, garantita attraverso un adeguato supporto
documentale, che consenta in ogni momento
1.
Nell’ambito di quanto previsto dall’art.
9 del Codice generale, il dipendente, per la
parte di propria competenza, è tenuto a
garantire l’attuazione delle previsioni contenute
nel Piano triennale per la trasparenza e
l’integrità dell’Ateneo e nella tabella allegata
allo stesso.
2.
La
mancata
comunicazione
o
pubblicazione in modo regolare e completo
delle informazioni, dei dati e degli atti previsti
da parte dei titolari e degli uffici preposti, nei
modi e nei tempi indicati dal suddetto Piano,
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la replicabilità.
sarà oggetto
disciplinare.
di
valutazione
sul
piano
Art. 10
Comportamento nei rapporti privati
Art. 10
Comportamento nei rapporti privati
1. Nei rapporti privati, comprese le relazioni
extralavorative
con
pubblici
ufficiali
nell'esercizio delle loro funzioni, il dipendente
non sfrutta, ne' menziona la posizione che
ricopre nell'amministrazione per ottenere
utilità che non gli spettino e non assume
nessun altro comportamento che possa
nuocere all'immagine dell'amministrazione.
1. Il dipendente rispetta quanto previsto
dall’art. 10 del Codice generale, tenuto conto
del ruolo rivestito e della funzione sociale e
formativa svolta dall’istituzione universitaria.
A tal fine il lavoratore non può usare il nome, il
marchio e il logo dell’Ateneo se non per attività
collegate all’incarico svolto presso lo stesso.
2. In tutte le proprie attività private, ivi inclusa
la partecipazione a siti web e social network, il
lavoratore pone particolare cura al fine di non
recare danno all’immagine dell’Ateneo.
Art. 11
Comportamento in servizio
Art. 11
Comportamento in servizio
1. Fermo restando il rispetto dei termini del
procedimento amministrativo, il dipendente,
salvo giustificato motivo, non ritarda ne'
adotta comportamenti tali da far ricadere su
altri dipendenti il compimento di attività o
l'adozione di decisioni di propria spettanza.
2. Il dipendente utilizza i permessi di
astensione dal lavoro, comunque denominati,
nel rispetto delle condizioni previste dalla
legge, dai regolamenti e dai contratti
collettivi.
3. Il dipendente utilizza il materiale o le
attrezzature di cui dispone per ragioni di
ufficio e i servizi telematici e telefonici
dell'ufficio nel rispetto dei vincoli posti
dall'amministrazione. Il dipendente utilizza i
mezzi di trasporto dell'amministrazione a sua
disposizione soltanto per lo svolgimento dei
compiti d'ufficio, astenendosi dal trasportare
terzi, se non per motivi d'ufficio.
1.
I dipendenti adempiono ai loro compiti
con impegno e disponibilità, svolgendo gli
incarichi loro affidati e assumendone le
connesse responsabilità.
2.
I dipendenti curano costantemente il
loro aggiornamento professionale nelle materie
di competenza ed in relazione alle funzioni
svolte.
3.
Nelle relazioni con i colleghi, i
collaboratori e i rispettivi responsabili, i
dipendenti :
a)
Assicurano costantemente la massima
collaborazione, nel rispetto reciproco delle
posizioni e delle funzioni istituzionali;
b)
Evitano atteggiamenti e comportamenti
che possano turbare il necessario clima di
serenità e di concordia nell’ambito degli uffici.
4.
I soggetti individuati dalle norme
regolamentari devono effettuare la verifica
delle presenze e/o assenze, nonché la verifica
dell'orario di lavoro individuale effettivamente
svolto e quindi la gestione delle correlate
procedure. I predetti soggetti sono tenuti a
segnalare tempestivamente al Competente
Ufficio per i Procedimenti disciplinari le
irregolarità rilevate.
5.
Il badge fornito dall’amministrazione al
fine della rilevazione delle presenze, costituisce
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UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI PALERMO
uno strumento di identificazione di uso
strettamente personale e incedibile. Il singolo
dipendente è personalmente responsabile delle
registrazioni a mezzo badge e delle annotazioni
nel registro dei permessi che lo riguardano.
Eventuali irregolarità, ferme restando le
responsabilità
di
natura
penale
e
amministrativa,
costituiscono
illecito
disciplinare.
6.
Fermo restando il rispetto delle norme
regolamentari che disciplinano l’utilizzo degli
strumenti informatici, il dipendente è
personalmente responsabile della gestione delle
proprie credenziali di accesso al sistema
informatico, al protocollo informatizzato e alle
banche dati, alle quali sia autorizzato ad
accedere per ragioni del suo ufficio. Tali
credenziali non devono mai essere comunicate
a terzi soggetti. Il dipendente deve custodire
con diligenza tutti i dispositivi informatici a
esso assegnati, avendo cura di non lasciare mai
incustodita la propria postazione di lavoro,
mantenendo aperto l’accesso alle banche dati
riservate.
7.
Fermo restando il rispetto delle norme
regolamentari che ne disciplinano l’utilizzo, è
fatto divieto ai dipendenti di utilizzare
impropriamente
la
posta
elettronica
istituzionale.
8.
I dipendenti devono avere cura dei
mezzi e dei materiali loro affidati e adottare le
cautele
necessarie
per
impedirne
il
deterioramento, la perdita o sottrazione. In
particolare è onere del dipendente curare lo
spegnimento delle luci, degli impianti di
climatizzazione e dei PC al termine dell’orario
di servizio.
Art. 12
Rapporti con il pubblico
Art. 12
Rapporti con il pubblico
1. Il dipendente in rapporto con il pubblico si
fa riconoscere attraverso l'esposizione in
modo visibile del badge od altro supporto
identificativo
messo
a
disposizione
dall'amministrazione,
salvo
diverse
disposizioni
di
servizio,
anche
in
considerazione della sicurezza dei dipendenti,
1.
Il dipendente nei rapporti con il
pubblico, deve rispettare le regole stabilite
dall’art. 12 del Codice generale, improntando il
proprio contegno al rispetto delle norme che
regolano la civile convivenza, astenendosi
dall’utilizzazione di un linguaggio non consono
al servizio svolto e assicurando la massima
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opera con spirito di servizio, correttezza,
cortesia e disponibilità e, nel rispondere alla
corrispondenza, a chiamate telefoniche e ai
messaggi di posta elettronica, opera nella
maniera più completa e accurata possibile.
Qualora non sia competente per posizione
rivestita o per materia, indirizza l'interessato
al funzionario o ufficio competente della
medesima amministrazione. Il dipendente,
fatte salve le norme sul segreto d'ufficio,
fornisce le spiegazioni che gli siano richieste
in ordine al comportamento proprio e di altri
dipendenti dell'ufficio dei quali ha la
responsabilità od il coordinamento. Nelle
operazioni da svolgersi e nella trattazione
delle pratiche il dipendente rispetta, salvo
diverse esigenze di servizio o diverso ordine
di priorità stabilito dall'amministrazione,
l'ordine cronologico e non rifiuta prestazioni a
cui sia tenuto con motivazioni generiche. Il
dipendente rispetta gli appuntamenti con i
cittadini e risponde senza ritardo ai loro
reclami.
2. Salvo il diritto di esprimere valutazioni e
diffondere informazioni a tutela dei diritti
sindacali, il dipendente si astiene da
dichiarazioni
pubbliche
offensive
nei
confronti dell'amministrazione.
3. Il dipendente che svolge la sua attività
lavorativa in un'amministrazione che fornisce
servizi al pubblico cura il rispetto degli
standard di qualità e di quantità fissati
dall'amministrazione anche nelle apposite
carte dei servizi. Il dipendente opera al fine di
assicurare la continuità del servizio, di
consentire agli utenti la scelta tra i diversi
erogatori e di fornire loro informazioni sulle
modalità di prestazione del servizio e sui
livelli di qualità.
4. Il dipendente non assume impegni ne'
anticipa l'esito di decisioni o azioni proprie o
altrui inerenti all'ufficio, al di fuori dei casi
consentiti. Fornisce informazioni e notizie
relative ad atti od operazioni amministrative,
in corso o conclusi, nelle ipotesi previste dalle
disposizioni di legge e regolamentari in
materia di accesso, informando sempre gli
interessati della possibilità di avvalersi anche
disponibilità in modo da stabilire un rapporto di
fiducia e collaborazione con l’utenza.
2.
I dipendenti sono tenuti, nell’ambito del
proprio ufficio, al rispetto dei termini che
saranno previsti per ogni singola attività dalla
Carta dei servizi e standard di qualità di
UNIPA.
3.
Ferme restando le norme legislative e
regolamentari che disciplinano i termini
procedimentali, la risposta alle varie
comunicazioni degli utenti, anche nei casi in
cui non si determini l’attivazione di
procedimenti amministrativi stricto sensu,
dovrà essere effettuata nel termine di trenta
giorni.
4.
Alle comunicazioni di posta elettronica
si deve rispondere generalmente con lo stesso
mezzo, in modo esaustivo e riportando tutti gli
elementi idonei ai fini dell’identificazione del
responsabile.
5.
Il dipendente, fatti salvi i propri diritti,
evita ogni dichiarazione pubblica concernente
la sua attività di servizio. Si astiene da qualsiasi
altra dichiarazione che possa essere ritenuta
offensiva per l’amministrazione.
6.
Il
dipendente
informa
l’amministrazione tempestivamente nel caso in
cui sia stato destinatario di richieste di
informazione o chiarimenti da parte di organi
d’informazione.
7.
Nell’ambito
delle
competenze
specifiche, gli addetti all’URP e agli sportelli
che operano a contatto con il pubblico, devono
prestare particolare attenzione alle esigenze
degli studenti, garantendo ascolto, aiuto ed
orientamento per l’accesso ai servizi
dell’Ateneo.
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dell'Ufficio per le relazioni con il pubblico.
Rilascia copie ed estratti di atti o documenti
secondo la sua competenza, con le modalità
stabilite dalle norme in materia di accesso e
dai
regolamenti
della
propria
amministrazione.
5. Il dipendente osserva il segreto d'ufficio e
la normativa in materia di tutela e trattamento
dei dati personali e, qualora sia richiesto
oralmente di fornire informazioni, atti,
documenti non accessibili tutelati dal segreto
d'ufficio o dalle disposizioni in materia di dati
personali, informa il richiedente dei motivi
che ostano all'accoglimento della richiesta.
Qualora non sia competente a provvedere in
merito alla richiesta cura, sulla base delle
disposizioni interne, che la stessa venga
inoltrata
all'ufficio
competente
della
medesima amministrazione.
Art. 13
Disposizioni particolari per i dirigenti
Art. 13
Disposizioni particolari per i dirigenti
1. Ferma restando l'applicazione delle altre
disposizioni del Codice, le norme del presente
articolo si applicano ai dirigenti, ivi compresi
i titolari di incarico ai sensi dell'articolo 19,
comma 6, del decreto legislativo n. 165 del
2001 e dell'articolo 110 del decreto legislativo
18 agosto 2000, n. 267, ai soggetti che
svolgono funzioni equiparate ai dirigenti
operanti negli uffici di diretta collaborazione
delle autorità politiche, nonché ai funzionari
responsabili di posizione organizzativa negli
enti privi di dirigenza.
2. Il dirigente svolge con diligenza le funzioni
ad esso spettanti in base all'atto di
conferimento dell'incarico, persegue gli
obiettivi assegnati e adotta un comportamento
organizzativo adeguato per l'assolvimento
dell'incarico.
3. Il dirigente, prima di assumere le sue
funzioni, comunica all'amministrazione le
partecipazioni azionarie e gli altri interessi
finanziari che possano porlo in conflitto di
interessi con la funzione pubblica che svolge e
dichiara se ha parenti e affini entro il secondo
grado, coniuge o convivente che esercitano
1.
Ferme restando l’applicazione delle
altre disposizioni del Codice di Ateneo, a tutti i
titolari di incarichi di funzioni dirigenziali
presso l’Università degli Studi si applicano le
disposizioni dell’art. 13 del Codice generale.
2.
Fermo restando il rispetto delle degli
obblighi di pubblicità di cui al D.Lvo n.
33/2013, le comunicazioni e le dichiarazioni
previste dal suddetto art. 13 del Codice
generale vengono effettuate al Direttore
Generale,
prima
dell’incarico
e
con
immediatezza, ogni qual volta sia necessario un
aggiornamento.
3.
Il dirigente vigila sul rispetto delle
regole
disciplinari,
di
trasparenza
e
anticorruzione, in materia di incompatibilità,
cumulo di impieghi ed incarichi da parte del
personale assegnato alla struttura da lui diretta.
4.
Il dirigente vigila sul rispetto degli
adempimenti previsti a carico dei dipendenti ai
sensi dell’art. 6 comma 3 del presente codice in
ordine alla comunicazione da parte degli stessi
di situazioni di conflitto d’interesse.
5.
Il dirigente cura, altresì, che le risorse
assegnate al suo ufficio siano utilizzate per
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attività politiche, professionali o economiche
che li pongano in contatti frequenti con
l'ufficio che dovrà dirigere o che siano
coinvolti nelle decisioni o nelle attività
inerenti all'ufficio. Il dirigente fornisce le
informazioni
sulla
propria
situazione
patrimoniale e le dichiarazioni annuali dei
redditi soggetti all'imposta sui redditi delle
persone fisiche previste dalla legge.
4. Il dirigente assume atteggiamenti leali e
trasparenti e adotta un comportamento
esemplare e imparziale nei rapporti con i
colleghi, i collaboratori e i destinatari
dell'azione amministrativa. Il dirigente cura,
altresì, che le risorse assegnate al suo ufficio
siano utilizzate per finalità esclusivamente
istituzionali e, in nessun caso, per esigenze
personali.
5. Il dirigente cura, compatibilmente con le
risorse disponibili, il benessere organizzativo
nella struttura a cui e' preposto, favorendo
l'instaurarsi di rapporti cordiali e rispettosi tra
i collaboratori, assume iniziative finalizzate
alla circolazione delle informazioni, alla
formazione e all'aggiornamento del personale,
all'inclusione e alla valorizzazione delle
differenze di genere, di età e di condizioni
personali.
6. Il dirigente assegna l'istruttoria delle
pratiche sulla base di un'equa ripartizione del
carico di lavoro, tenendo conto delle capacità,
delle attitudini e della professionalità del
personale a sua disposizione. Il dirigente
affida gli incarichi aggiuntivi in base alla
professionalità e, per quanto possibile,
secondo criteri di rotazione.
7. Il dirigente svolge la valutazione del
personale assegnato alla struttura cui e'
preposto con imparzialità e rispettando le
indicazioni ed i tempi prescritti.
8. Il dirigente intraprende con tempestività le
iniziative necessarie ove venga a conoscenza
di un illecito, attiva e conclude, se
competente, il procedimento disciplinare,
ovvero segnala tempestivamente l'illecito
all'autorità disciplinare, prestando ove
richiesta la propria collaborazione e provvede
ad inoltrare tempestiva denuncia all'autorità
finalità esclusivamente istituzionali e, in nessun
caso, per esigenze personali.
6.
Il dirigente vigila sulla corretta
registrazione delle presenze da parte del
personale assegnato alla struttura da lui diretta
e sul corretto utilizzo da parte degli stessi degli
istituti contrattuali in materia.
7.
Nei casi in cui dovesse ravvisare ipotesi
di responsabilità disciplinare a carico dei propri
sottoposti, istruisce personalmente, ai sensi
dell’art. 55 bis commi 1 e 2 del D.Lvo n.
165/01, il procedimento disciplinare per le
violazioni per le quali è prevista una sanzione
non superiore ai dieci giorni. In ogni altro e
diverso caso provvede ad effettuare tempestiva
segnalazione al Competente Ufficio per i
Procedimenti disciplinari.
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giudiziaria penale o segnalazione alla corte
dei conti per le rispettive competenze. Nel
caso in cui riceva segnalazione di un illecito
da parte di un dipendente, adotta ogni cautela
di legge affinchè sia tutelato il segnalante e
non sia indebitamente rilevata la sua identità
nel procedimento disciplinare, ai sensi
dell'articolo 54-bis del decreto legislativo n.
165 del 2001.
9. Il dirigente, nei limiti delle sue possibilità,
evita che notizie non rispondenti al vero
quanto all'organizzazione, all'attività e ai
dipendenti pubblici possano diffondersi.
Favorisce la diffusione della conoscenza di
buone prassi e buoni esempi al fine di
rafforzare il senso di fiducia nei confronti
dell'amministrazione.
Art. 14
Contratti ed altri atti negoziali
1. Nella conclusione di accordi e negozi e
nella stipulazione di contratti per conto
dell'amministrazione, nonchè nella fase di
esecuzione degli stessi, il dipendente non
ricorre a mediazione di terzi, ne' corrisponde o
promette ad alcuno utilità a titolo di
intermediazione, ne' per facilitare o aver
facilitato la conclusione o l'esecuzione del
contratto. Il presente comma non si applica ai
casi in cui l'amministrazione abbia deciso di
ricorrere all'attività di intermediazione
professionale.
2. Il dipendente non conclude, per conto
dell'amministrazione, contratti di appalto,
fornitura,
servizio,
finanziamento
o
assicurazione con imprese con le quali abbia
stipulato contratti a titolo privato o ricevuto
altre utilità nel biennio precedente, ad
eccezione di quelli conclusi ai sensi
dell'articolo 1342 del codice civile. Nel caso
in cui l'amministrazione concluda contratti di
appalto, fornitura, servizio, finanziamento o
assicurazione, con imprese con le quali il
dipendente abbia concluso contratti a titolo
privato o ricevuto altre utilità nel biennio
precedente, questi si astiene dal partecipare
all'adozione delle decisioni ed alle attività
relative all'esecuzione del contratto, redigendo
Art.14
Contratti ed altri atti negoziali
1.
Fermo restando il rispetto delle regole
poste dall’art. 14 del Codice generale, se il
dipendente si trova in una delle situazioni
previste nei commi 2 e 3 del suddetto articolo
informa per iscritto il Responsabile della
struttura di afferenze.
Qualora nelle situazioni di cui ai commi 2 e 3
del suddetto art. 14 si trova il Responsabile
della struttura, questi informa per iscritto il
Direttore Generale.
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verbale scritto di tale astensione da conservare
agli atti dell'ufficio.
3. Il dipendente che conclude accordi o negozi
ovvero stipula contratti a titolo privato, ad
eccezione di quelli conclusi ai sensi
dell'articolo 1342 del codice civile, con
persone fisiche o giuridiche private con le
quali abbia concluso, nel biennio precedente,
contratti di appalto, fornitura, servizio,
finanziamento ed assicurazione, per conto
dell'amministrazione, ne informa per iscritto il
dirigente dell'ufficio.
4. Se nelle situazioni di cui ai commi 2 e 3 si
trova il dirigente, questi informa per iscritto il
dirigente apicale responsabile della gestione
del personale.
5. Il dipendente che riceva, da persone fisiche
o giuridiche partecipanti a procedure negoziali
nelle quali sia parte l'amministrazione,
rimostranze orali o scritte sull'operato
dell'ufficio o su quello dei propri
collaboratori, ne informa immediatamente, di
regola per iscritto, il proprio superiore
gerarchico o funzionale.
Art. 15
Vigilanza, monitoraggio e attività formative
Art.15
Vigilanza, monitoraggio e attività formative
1. Ai sensi dell'articolo 54, comma 6, del
decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165,
vigilano sull'applicazione del presente Codice
e dei codici di comportamento adottati dalle
singole
amministrazioni,
i
dirigenti
responsabili di ciascuna struttura, le strutture
di controllo interno e gli uffici etici e di
disciplina.
2. Ai fini dell'attività di vigilanza e
monitoraggio prevista dal presente articolo, le
amministrazioni si avvalgono dell'ufficio
procedimenti disciplinari istituito ai sensi
dell'articolo 55-bis, comma 4, del decreto
legislativo n. 165 del 2001 che svolge, altresì,
le funzioni dei comitati o uffici etici
eventualmente già istituiti.
3. Le attività svolte ai sensi del presente
articolo dall'ufficio procedimenti disciplinari
si conformano alle eventuali previsioni
contenute nei piani di prevenzione della
1.
Fermi restando gli obblighi di denuncia
previsti
dalla
normativa
vigente,
sull’applicazione dei Codici di comportamento
vigilano i dirigenti responsabili di ciascuna
struttura, i responsabili degli Uffici e l’Ufficio
competente per i procedimenti disciplinari,
costituito ai sensi dell’art. 55 bis, comma 4 del
D.Lvo n. 165/2001.
2.
L’Ateneo predispone iniziative di
formazione rivolte a tutto il personale sui tempi
dell’etica e della legalità, con particolare
riferimento ai contenuti del Codice generale e
del presente Codice.
3.
L'Ufficio competente per i procedimenti
disciplinari, oltre alle funzioni disciplinari di
cui all'articolo 55-bis e seguenti del decreto
legislativo n. 165 del 2001, cura
l'aggiornamento del presente Codice, l'esame
delle segnalazioni di violazione dei codici di
comportamento, la raccolta delle condotte
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corruzione adottati dalle amministrazioni ai
sensi dell'articolo 1, comma 2, della legge 6
novembre
2012,
n.
190.
L'ufficio
procedimenti disciplinari, oltre alle funzioni
disciplinari di cui all'articolo 55-bis e seguenti
del decreto legislativo n. 165 del 2001, cura
l'aggiornamento del codice di comportamento
dell'amministrazione,
l'esame
delle
segnalazioni di violazione dei codici di
comportamento, la raccolta delle condotte
illecite accertate e sanzionate, assicurando le
garanzie di cui all'articolo 54-bis del decreto
legislativo n. 165 del 2001. Il responsabile
della prevenzione della corruzione cura la
diffusione della conoscenza dei codici di
comportamento
nell'amministrazione,
il
monitoraggio annuale sulla loro attuazione, ai
sensi dell'articolo 54, comma 7, del decreto
legislativo n. 165 del 2001, la pubblicazione
sul sito istituzionale e della comunicazione
all'Autorità nazionale anticorruzione, di cui
all'articolo 1, comma 2, della legge 6
novembre 2012, n. 190, dei risultati del
monitoraggio. Ai fini dello svolgimento delle
attività previste dal presente articolo, l'ufficio
procedimenti disciplinari opera in raccordo
con il responsabile della prevenzione di cui
all'articolo 1, comma 7, della legge n. 190 del
2012.
4. Ai fini dell'attivazione del procedimento
disciplinare per violazione dei codici di
comportamento,
l'ufficio
procedimenti
disciplinari
può
chiedere
all'Autorità
nazionale anticorruzione parere facoltativo
secondo quanto stabilito dall'articolo 1,
comma 2, lettera d), della legge n. 190 del
2012.
5.
Al
personale
delle
pubbliche
amministrazioni
sono
rivolte
attività
formative in materia di trasparenza e integrità,
che consentano ai dipendenti di conseguire
una piena conoscenza dei contenuti del codice
di comportamento, nonchè un aggiornamento
annuale e sistematico sulle misure e sulle
disposizioni applicabili in tali ambiti.
6. Le Regioni e gli enti locali, definiscono,
nell'ambito
della
propria
autonomia
organizzativa, le linee guida necessarie per
illecite accertate e sanzionate, assicurando le
garanzie di cui all'articolo 54-bis del decreto
legislativo n. 165 del 2001 in ordine alla tutela
del segnalante.
4.
Il responsabile della prevenzione della
corruzione cura la diffusione della conoscenza
dei
codici
di
comportamento
nell'amministrazione, effettua il monitoraggio
annuale sulla loro attuazione, ai sensi
dell'articolo 54, comma 7, del D.Lvo n. 165 del
2001, e procede alla pubblicazione sul sito
istituzionale e alla comunicazione all'Autorità
nazionale anticorruzione dei risultati del
monitoraggio.
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l'attuazione dei principi di cui al presente
articolo.
7. Dall'attuazione delle disposizioni del
presente articolo non devono derivare nuovi o
maggiori oneri a carico della finanza pubblica.
Le
amministrazioni
provvedono
agli
adempimenti previsti nell'ambito delle risorse
umane, finanziarie, e strumentali disponibili a
legislazione vigente.
Art. 16
Responsabilità conseguente alla violazione
dei doveri del codice
Art. 16
Responsabilità conseguente alla violazione dei
doveri del codice
1. La violazione degli obblighi previsti dal
presente Codice integra comportamenti
contrari ai doveri d'ufficio. Ferme restando le
ipotesi in cui la violazione delle disposizioni
contenute nel presente Codice, nonchè dei
doveri e degli obblighi previsti dal piano di
prevenzione della corruzione, da' luogo anche
a responsabilità penale, civile, amministrativa
o contabile del pubblico dipendente, essa e'
fonte di responsabilità disciplinare accertata
all'esito del procedimento disciplinare, nel
rispetto dei principi di gradualità e
proporzionalità delle sanzioni.
2. Ai fini della determinazione del tipo e
dell'entità
della
sanzione
disciplinare
concretamente applicabile, la violazione e'
valutata in ogni singolo caso con riguardo alla
gravità del comportamento e all'entità del
pregiudizio, anche morale, derivatone al
decoro o al prestigio dell'amministrazione di
appartenenza. Le sanzioni applicabili sono
quelle previste dalla legge, dai regolamenti e
dai contratti collettivi, incluse quelle espulsive
che possono essere applicate esclusivamente
nei casi, da valutare in relazione alla gravità,
di violazione delle disposizioni di cui agli
articoli 4, qualora concorrano la non modicità
del valore del regalo o delle altre utilità e
l'immediata correlazione di questi ultimi con
il compimento di un atto o di un'attività tipici
dell'ufficio, 5, comma 2, 14, comma 2, primo
periodo, valutata ai sensi del primo periodo.
La disposizione di cui al secondo periodo si
applica altresì nei casi di recidiva negli illeciti
1.
Ferme restando le ipotesi in cui la
violazione delle disposizioni contenute nel
Codice di Ateneo e nel Codice generale,
nonché dei doveri e degli obblighi previsti dal
piano di prevenzione della corruzione, dà luogo
anche a responsabilità penale, civile,
amministrativa o contabile, essa é fonte di
responsabilità disciplinare accertata all'esito del
procedimento disciplinare.
2.
Le sanzioni applicabili sono quelle
previste dalla legge e dai contratti collettivi,
incluse quelle espulsive, nel rispetto dei
principi di gradualità e proporzionalità delle
sanzioni. Ai fini della determinazione del tipo e
dell'entità
della
sanzione
disciplinare
concretamente applicabile, si deve tenere conto
delle indicazioni contenute al comma 2 dell’art.
16 del Codice generale.
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di cui agli articoli 4, comma 6, 6, comma 2,
esclusi i conflitti meramente potenziali, e 13,
comma 9, primo periodo. I contratti collettivi
possono prevedere ulteriori criteri di
individuazione delle sanzioni applicabili in
relazione alle tipologie di violazione del
presente codice.
3. Resta ferma la comminazione del
licenziamento senza preavviso per i casi già
previsti dalla legge, dai regolamenti e dai
contratti collettivi.
4. Restano fermi gli ulteriori obblighi e le
conseguenti
ipotesi
di
responsabilità
disciplinare dei pubblici dipendenti previsti da
norme di legge, di regolamento o dai contratti
collettivi.
Art. 17
Disposizioni finali e abrogazioni
Art. 17
Disposizioni finali e abrogazioni
1. Le amministrazioni danno la più ampia
diffusione al presente decreto, pubblicandolo
sul proprio sito internet istituzionale e nella
rete intranet, nonchè trasmettendolo tramite email a tutti i propri dipendenti e ai titolari di
contratti di consulenza o collaborazione a
qualsiasi titolo, anche professionale, ai titolari
di organi e di incarichi negli uffici di diretta
collaborazione
dei
vertici
politici
dell'amministrazione, nonche' ai collaboratori
a qualsiasi titolo, anche professionale, di
imprese fornitrici di servizi in favore
dell'amministrazione.
L'amministrazione,
contestualmente alla sottoscrizione del
contratto di lavoro o, in mancanza, all'atto di
conferimento dell'incarico, consegna e fa
sottoscrivere ai nuovi assunti, con rapporti
comunque denominati, copia del codice di
comportamento.
2. Le amministrazioni danno la più ampia
diffusione ai codici di comportamento da
ciascuna definiti ai sensi dell'articolo 54,
comma 5, del citato decreto legislativo n. 165
del 2001 secondo le medesime modalità
previste dal comma 1 del presente articolo.
3. Il decreto del Ministro per la funzione
pubblica in data 28 novembre 2000 recante
"Codice di comportamento dei dipendenti
1. Il Codice di Ateneo, ai sensi dell’art. 17
comma 2 del D.P.R. 62 del 2013, è pubblicato
sul sito internet istituzionale, insieme al Codice
generale e trasmesso tramite e-mail a tutti i
dipendenti, ai collaboratori, agli esperti, ai
consulenti in carica, nonché ai collaboratori a
qualsiasi titolo di imprese fornitrici di servizi in
favore dell’amministrazione.
2.
L’Ateneo,
contestualmente
alla
sottoscrizione del contratto di lavoro o all’atto
di conferimento dell’incarico, consegna e fa
sottoscrivere ai nuovi assunti, con rapporti
comunque denominati, copia del Codice di
Ateneo nonché copia del Codice generale.
VERBALE N. 207 del 17/06/2014 – 30/06/2014
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UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI PALERMO
delle pubbliche amministrazioni", pubblicato
nella Gazzetta Ufficiale n. 84 del 10 aprile
2001, e' abrogato.
Tutto ciò premesso e considerato, si propone che il Senato Accademico
Esaminata la proposta del Responsabile del Procedimento;
Visto il parere positivo espresso dal Nucleo di Valutazione nella seduta del 03/03/2014;
Visto lo Statuto dell’Università degli Studi di Palermo;
DELIBERI
di dare parere favorevole al Codice di comportamento dell’Università degli Studi di Palermo.
Il Funzionario responsabile
Il Dirigente
f.to Dott.ssa Chiara Terranova
Responsabile della prevenzione della corruzione
f.to Dott. Sergio Casella
IL SENATO
Esaminata la proposta del Responsabile del Procedimento;
Sentita la relazione del Coordinatore della Commissione Regolamenti e semplificazione
all’unanimità
ESPRIME PARERE FAVOREVOLE
in conformità alla proposta sopra riportata.
Letto e approvato seduta stante.
20) Esame del Regolamento chiamate di cui agli artt. 18 e 24 della L. 240/2010 – parere del
Senato.
Questo punto all’ordine del giorno è rinviato alla prossima seduta.
Il Rettore sottopone all’attenzione del Senato un possibile cronoprogramma relativo
all’attuazione delle procedure di cui agli articoli 18 e 24 per tutti gli adempimenti
necessari:
CRONOPROGRAMMA
OO.CC.
ENTRO
30.06.2014
ENTRO
10.07.2014
DIPARTIMENTI
COMMISSIONI
AMMINISTRAZIONE
Formulazione elenchi
nominativi art. 24
(completamento II fase)
Bando fase III, art. 24
Approvazione
regolamento artt. 18/24
Definizione criteri di
priorità e modalità di
distribuzione ai
Dipartimenti della
quota 30% PSA
(art. 18)
Lettera ai Dipartimenti per
congruenza art. 24 e priorità
art. 18 (previa lettera di
anticipazione)
ENTRO
15.07.2014
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Definizione priorità
art.18 e profili art. 24
(anche eventuali
esigenze esterne?)
ENTRO
31.07.2014
Individuazione
posizioni a concorso
per art. 18
ENTRO
20.09.2014
ENTRO
30.09.2014
Presentazione domande
art.24
Nomine Commissioni art.
24, fase III.
Nomina Commissioni
art. 18
Fine lavori
Commissioni art. 24,
fase III.
ENTRO
15.11.2014
Bandi art. 18
Immissione in servizio 50%
PSA (art. 24)
01.01.2015
ENTRO
15.03.2015
ENTRO
30.06.2015
Conclusione lavori
art. 18
Immissione in servizio 30%
+ 20% PSA
Il Senato ne prende atto.
21) Protocollo d’intesa tra l’Università degli Studi di Palermo e il Comune di Palermo per
favorire l’accoglienza ed agevolare l’inserimento e l’integrazione degli studenti stranieri
universitari nel contesto cittadino
RELAZIONE DEL RESPONSABILE DEL PROCEDIMENTO
Premesso che
 il Governo italiano, attraverso il dettato dell’art. 39 del T.U. sull’immigrazione del
25.07.1998, n. 286 ed i relativi regolamenti attuativi, garantisce parità di trattamento tra lo
studente italiano e lo studente straniero;
 il Centro Orientamento e Tutorato dell'Università degli Studi di Palermo, in attuazione di
quanto prescritto dall’art. 39 del su citato TU e dai relativi regolamenti attuativi, svolge
attività di orientamento e tutorato a favore degli studenti stranieri, attraverso un apposito
sportello;
 il Comune è una delle istituzioni deputate ad agevolare l’accoglienza e l’inserimento nel
contesto cittadino di stranieri;
Premesso altresì che
 il Comune di Palermo ha manifestato l'interesse a collaborare in tale ambito di comune
interesse e competenza, al fine di ottimizzare lo scambio tra le attività di ricerca e di
didattica svolte dall’Università e le funzioni proprie del comune in tema di ricerca
applicata, di attuazione di specifiche campagne di monitoraggio e controllo ed anche di
supporto per l’elaborazione di piani di intervento che si rendano di volta in volta
necessari;
 al fine di coordinare le attività svolte in settori di interesse comune è necessario attivare
stabili strumenti di concertazione;
 per realizzare l’obiettivo su esposto è necessario sviluppare quantomeno le seguenti
iniziative, ovvero semplificare le procedure di rilascio/rinnovo dei permessi di soggiorno
per gli studenti stranieri universitari, individuare alloggi sul territorio della città di Palermo
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per l’accoglienza di tali studenti, agevolare la fruizione di servizi cittadini istituendo una
card multifunzionale, collaborare nell’ambito della promozione e gestione di ricerca ed
innovazione attraverso progetti scientifici, elaborare progetti formativi per l’attivazione di
stage, strutturazione di corsi formativi e di aggiornamento destinati al personale interno
delle due Parti e/o destinatari esterni in tema di educazione interculturale nonché
collaborare nella didattica e nella ricerca;
 la eventuale collaborazione dovrebbe prevedere la possibilità di attivare interventi in altre
aree, oltre quelle su elencate, per le quali se ne individui la necessità;
 per la determinazione dei contenuti e delle modalità di tale collaborazione l’Università ed il
Comune dovranno servirsi delle proprie strutture di competenza;
 le linee programmatiche e gli interventi specifici che deriverebbero da tale collaborazione
dovranno essere realizzati attraverso appositi accordi attuativi;
Considerato che
 assumerebbe importanza primaria, nell’ambito di una tale collaborazione, nella logica del
supporto allo studente straniero nonché della agevolazione della mobilità internazionale,
l’aspetto della semplificazione delle procedure di rilascio/rinnovo dei permessi di
soggiorno;
 il Comune, a tal uopo, ha evidenziato l’opportunità che gli operatori dello sportello di
accoglienza degli studenti stranieri del Centro di Orientamento e Tutorato dell’Università
di Palermo, ove è installato il software ELI2 di Poste Italiane Spa attraverso il quale
vengono gestite le pratiche per l’ottenimento del permesso di soggiorno, siano messi
nelle condizioni di potere avviare direttamente le pratiche di rilascio/rinnovo dei permessi
di soggiorno per gli studenti stranieri;
 il Comune pertanto ha proposto, che nell’ambito di tale eventuale collaborazione, sarebbe
opportuno dare immediata attuazione alla semplificazione delle procedure di
rilascio/rinnovo dei permessi di soggiorno, individuando nell’ambito dello stesso
protocollo d’intesa che disciplinerebbe il rapporto tra il Comune e l’Ateneo, le relative
disposizioni attuative;
 il Comune pertanto si impegnerebbe immediatamente ad effettuare l’iscrizione on line al
corso di formazione a distanza (FAD) su software ELI2 di Poste Italiane S.p.A. degli
operatori dello sportello di accoglienza per studenti stranieri del Centro Orientamento e
Tutorato dell’Università di Palermo e successivamente a fornire loro le credenziali di
accesso per la fruizione dello stesso;
Visto che
 Il Comune di Palermo, con delibera del 9 aprile 2014 ha approvato il testo del Protocollo di
Intesa che segue, ai fini di proporre all’Università di Palermo la collaborazione de qua;
considerato che
 la stipula di tale Protocollo non comporterebbe alcun onere né obbligo a carico dell’Ateneo
palermitano, se non quello, da parte del Centro Orientamento e Tutorato, di accogliere gli
studenti stranieri, al fine di implementare i servizi erogati e di contribuire all’elevazione
degli standard qualitativi e quantitativi di erogazione dei servizi di orientamento e
tutorato;
si propone che il Senato Accademico
DELIBERI
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la stipula di un Protocollo d’Intesa tra l'Università degli Studi di Palermo ed il Comune di Palermo
per favorire l’accoglienza ed agevolare l’inserimento e l'integrazione degli studenti stranieri
universitari nel contesto cittadino, secondo il testo sotto riportato e approvato e proposto dal
Comune di Palermo:
Protocollo d’intesa
tra
l’Università degli studi di Palermo
ed il Comune di Palermo
per favorire l’accoglienza ed agevolare l’inserimento e l’integrazione degli studenti stranieri
universitari nel contesto cittadino
L’Università degli studi di Palermo – Centro di Orientamento e Tutorato – C.F. 80023730825, d’ora
in poi denominata “Università”), in persona del Magnifico Rettore Prof. Roberto Lagalla, nato a Bari
il 16 aprile 1955, domiciliato per la carica in Palermo, Piazza Marina, 61;
e
Il Comune di Palermo – C.F.
(d’ora in poi denominato Comune), in persona del
Sindaco Prof. Leoluca Orlando
premesso che
1. l’Università considera fondamentale, al fine di migliorare le procedure di
internazionalizzazione, una più stretta connessione tra le proprie attività e le specifiche
azioni sviluppate sul territorio dal Comune nel pieno rispetto delle autonomia e delle
rispettive competenze;
2. il Comune ritiene che sia fondamentale consolidare i rapporti esistenti con l’Università in
modo da effettuare una collaborazione con l’obiettivo di ottimizzare lo scambio tra le attività
di ricerca e di didattica svolta dall’Università e le funzioni proprie del Comune in tema di
ricerca applicata, di attuazione di specifiche campagna di monitoraggio e controllo ed
anche di supporto per l’elaborazione di piani di intervento che si rendano di volta in volta
necessari;
si conviene e stipula quanto segue
Il presente Protocollo al fine di ottimizzare e continuare la fattiva collaborazione tra l’Università ed il
Comune di Palermo
Art. 1
Le Parti contraenti concordano di attivare stabili strumenti di concertazione e di programmazione
della collaborazione, al fine di coordinare le attività svolte nei settori di interesse comune,
rispettando le rispettive competenze, per favorire ed incentivare un continuo confronto che possa
arricchire reciprocamente i propri piani di azione.
Art. 2
Le Parti per le finalità indicate nel presente Protocollo si impegnano a sviluppare le seguenti
iniziative:
a) Semplificazione delle procedure di rilascio/rinnovo dei permessi di soggiorno per gli studenti
stranieri universitari;
b) Individuazione di strutture alloggiative sul territorio della città di Palermo per l’accoglienza di
studenti stranieri;
c) Agevolazioni per la fruizione di servizi cittadini istituendo una card multifunzionale;
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d) Collaborazione nell’ambito della promozione e gestione di ricerca ed innovazione attraverso
progetti scientifici;
e) Elaborazione di progetti formativi per l’attivazione di stage, strutturazione di corsi formativi e
di aggiornamento destinati al personale interno delle due Parti e/o destinatari esterni in tema
di educazione interculturale; collaborazione nella didattica e nella ricerca con ricezione, da
parte del Comune di studenti che intendano svolgere un tirocinio curriculare, tesi di laurea
ovvero laureati impegnati in attività di perfezionamento post- lauream;
Tale elenco non preclude la possibilità di attivare interventi in altre aree per le quali se ne individui
la necessità e l’interesse e/o siano strettamente collegate alle modifiche legislative e sociali
intervenute.
-
Art.3
Per la determinazione dei contenuti e delle modalità di collaborazione connessi alle attività del
presente protocollo le Parti si avvarranno delle proprie strutture competenti, il personale delle Parti
interessato nelle attività sarà di volta in volta delegato dal Sindaco e dal Rettore alla sottoscrizione
delle convenzioni attuative.
Art.4
In fase di prima applicazione l’Amministrazione Comunale si impegna:
- ad effettuare l’iscrizione on line al corso di formazione a distanza (FAD) su software ELI2 di
Poste Italiane S.p.A. degli operatori dello sportello di accoglienza per studenti stranieri e
successivamente a fornire loro le credenziali di accesso per la fruizione dello stesso;
- ad individuare locali idonei per l’espletamento di tale servizio;
- a nominare un referente al fine di instaurare un proficuo scambio informativo utile per una
corretta gestione di tutte le attività previste;
Art. 5
Il presente Protocollo di intesa ha validità tre anni a decorrere dalla data della sua sottoscrizione
ed è rinnovabile mediante accordo espresso delle parti
Palermo,
per l’Università
Il Rettore
Prof. Roberto Lagalla
per il Comune di Palermo
Il Sindaco
Prof. Leoluca Orlando
Il Dirigente dell’Area Formazione,
Cultura e servizi agli studenti
Ad interim
(f.to Dott. A. Valenti)
Il Responsabile del procedimento
(f.to Dott.ssa Barbara Corleo)
Il Senato Accademico
Visto l’art. 39 del T.U. sull’immigrazione del 25.07.1998, n. 286;
vista la proposta del Responsabile del procedimento;
sentita la relazione del Coordinatore della Commissione Attività didattiche e assicurazione della
qualità della formazione
all’unanimità,
DELIBERA
di approvare in conformità alla proposta sopra riportata.
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Letto e approvato seduta stante.
22) Convenzione di cotutela di tesi di dottorato di ricerca con l’Università di Orleans
(Francia) in favore della dottoranda M.E.G.
RELAZIONE DEL RESPONSABILE DEL PROCEDIMENTO
La “Co-Tutela di tesi” di Dottorato di Ricerca è uno degli strumenti che consente ai
Dottorandi iscritti presso l’Università degli Studi di Palermo o presso Università straniere, di
effettuare la preparazione della tesi di Dottorato di Ricerca svolgendo periodi di ricerca alternati
nell’ambito dell’Università di appartenenza e dell’Università partner. Nel nostro Ateneo la CoTutela di Tesi di Dottorato di Ricerca è disciplinata dall’art.17 del vigente Regolamento dei corsi di
Dottorato di ricerca ed è attuata in conformità agli accordi delle CRUI in atto vigenti. Attualmente la
CRUI ha stipulato accordi per l’attivazione di co-tutele di tesi di Dottorato di Ricerca con Francia,
Spagna, Germania e Svizzera.
In giorno 27/01/2014 il Collegio dei Docenti del Dottorato di Ricerca in Scienza della Terra
e del Mare dell’Università degli Studi di Palermo ha approvato la proposta della di attivazione di
una Co-Tutela di tesi di Dottorato di Ricerca in favore della Dottoranda Mimma Emanuela Gennaro
iscritta al predetto Dottorato di Ricerca, di cui si allega estratto del verbale.
A seguito degli accordi tra le parti è stato predisposta, ai sensi dell’art.17 del vigente
Regolamento dei Corsi di Dottorato di Ricerca, una bozza di Convenzione di Co-Tutela di tesi di
Dottorato di Ricerca sulla base del modello approvato dalla CRUI in materia.
La predetta Convenzione di co-tutela di tesi di Dottorato di Ricerca prevede che le due
Università rilascino in favore della Dottoranda, ciascuna il titolo di Dottore di Ricerca per la tesi in
co-tutela. L’Università degli Studi di Palermo rilascerà il titolo di Dottore di Ricerca in Scienza della
Terra e del Mare mentre l’Université d’Orleans (Francia) rilascerà il titolo di Dottore di Ricerca in
conformità alla normativa francese in vigore.
Infine, si sottolinea, che il partner, contestualmente, ha avviato la procedura di firma della
Convenzione di Co-Tutela di Tesi di Dottorato di Ricerca.
Inoltre l’Ufficio Dottorati dell’Ateneo ha espresso parere positivo in merito all’attivazione di
tale Convenzione di Co-Tutela di Tesi di Dottorato di Ricerca.
Pertanto, si propone che il Senato Accademico
DELIBERI
favorevolmente in merito alla Convenzione di Co-Tutela di tesi di Dottorato di Ricerca tra
l’Università degli Studi di Palermo e l’Université d’Orleans (Francia) in favore della Dottoranda
Mimma Emanuela Gennaro:
CONVENTION DE CO-TUTELLE DE THÈSE
CONVENZIONE DI CO-TUTELA DI TESI
Dans le cadre de l'Université franco-italienne, créée suite au protocole signé à Florence le 6 octobre 1998 par les Ministères des Affaires
Etrangères, les Ministères des Universités et de la Recherche, français et italiens, et également, pour la partie italienne, en vertu de la loi du
26/5/2000, n. 161. et pour la partie française de l’arrêté du 6 janvier 2005.
In applicazione del protocollo firmato a Firenze il 6 ottobre 1998 dai Ministeri degli Affari Esteri e dell’Università di Francia e Italia, nonché,
per la parte italiana, in virtù della Legge 26/5/2000, n.161, istitutivi dell’Università italo-francese, e per la parte francese in virtù del decreto
ministeriale del 6 gennaio 2005.
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il est établi :
si stipula :
entre / tra
Université d’Orléans, 6 Avenue du Parc Floral 45067 Orléans Cedex 2, France, ci-dessous désigné par "Université d’Orléans", représenté par son
Président, TOURE’ Youssoufi
Università di Orléans, 6 Avenue du Parc Floral 45067 Orléans Cedex 2, Francia, di seguito designata come "Università di Orléans",
rappresentata dal suo Rettore, TOURE’ Youssoufi
et / e
Université de Palerme, Piazza Marina 61 90133 Palerme, Italie, désigné ci-dessous par Université de Palerme" représenté par son “Rettore”,
LAGALLA Roberto
Università degli Studi di Palermo, Piazza Marina 61 90133 Palermo, Italia designata di seguito come Università di Palermo", rappresentata dal
suo Rettore, LAGALLA Roberto
la convention de co-tutelle de thèse concernant GENNARO Mimma Emanuela, de nationalité italienne, étudiant au Doctorat, XXIX cycle.
la convenzione di co-tutela di tesi a favore di GENNARO Mimma Emanuela, di nazionalità italiana, dottoranda del XXIX ciclo.
TITRE 1 - MODALITÉS ADMINISTRATIVES / CAPITOLO 1 – PROCEDURE AMMINISTRATIVE
1.1.
Inscription / Iscrizione
M.lle GENNARO Mimma Emanuela remplit toutes les conditions nécessaires à son inscription en thèse dans les deux Établissements.
GENNARO Mimma Emanuela è in possesso di tutti i requisiti richiesti per la sua iscrizione al dottorato di ricerca presso le due università.
L'inscription administrative sera effectuée dès la signature de cette convention. Elle se fera chaque année dans les deux Établissements.
L’iscrizione sarà effettuata successivamente alla firma di questa convenzione, e verrà ripetuta ogni anno presso le due università.
À l’Université d’Orléans l'inscription sera effectuée dans la spécialité de l’Ecole Doctorale EMSTU, de l’ED : 552
Presso l’ Università di Orléans l’iscrizione sarà effettuata nel dottorato di ricerca nella Scuola Dottorale EMSTU, della “ED”: 552.
À l’Université de Palerme l'inscription sera effectuée dans la spécialité de la Course de Doctorat en Sciences de la Terre et de la Mer.
All’Università degli Studi di Palermo l’iscrizione sarà effettuata al dottorato di ricerca in Scienze della Terra e del Mare
1.2.
Droits d'inscription / Tasse d’iscrizione
Les droits d’inscription seront payés à l’Université de Palerme.
Le tasse di iscrizione saranno versate all’Università di Palermo.
En aucun cas le doctorant ne peut être contraint à acquitter les droits dans plusieurs établissements.
Il dottorando non può essere costretto in nessun caso a pagare le tasse di iscrizione in più di una università.
1.3.
Couverture sociale / Assistenza sanitaria
Le candidat bénéficiera de la couverture sociale inhérente à l’acquittement des droits d’inscription dans un des établissements. Il justifiera le cas
échéant auprès de l’autre établissement de sa couverture sociale ainsi que d’une assurance civile valable dans chacun des deux pays. Les
justificatifs correspondants seront produits au moment de l'inscription.
Il candidato, all’inizio della sua attività presso l’Università partner dovrà dimostrare di essere un possesso di un’assicurazione sanitaria
(tessera sanitaria europea o modello E111/E128 per i cittadini membri della UE). Potrà essergli altresì richiesta la stipula di una polizza di
responsabilità civile.
1.4.
Conditions d'hébergement et d'aides financières offertes à l'étudiant / Condizioni di alloggio e sostegno finanziario offerte allo
studente
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Les conditions offertes ou les solutions envisagées le cas échéant par chaque Établissement seront précisées.
Dovranno essere indicate le condizioni offerte o le soluzioni previste da ciascuna istituzione.
TITRE 2 - MODALITÉS PÉDAGOGIQUES /CAPITOLO 2 - MODALITÀ PEDAGOGICHE
2.1.
Travaux de recherche / Lavori di ricerca
Les travaux porteront sur : Le rôle des volatiles dans la définition de la source mantellique et les principaux processus évolutifs: application au
système magmatique de Mont Etna (Italie)
La ricerca verterà su : Il ruolo dei volatili nella definizione della sorgente mantellica e dei principali processi evolutivi: applicazione al sistema
magmatico etneo (Italia)
Les travaux seront dirigés :
La ricerca sarà coordinata :
- à l’Université de Palerme, par le Prof. ROTOLO Silvio G. du Laboratoire Sciences de la Terre et de la Mer,
- all’Univesità degli Studi di Palermo, dal Prof. ROTOLO Silvio G. del Dipartimento Scienze della Terra e del Mare,
- à l’Université d’Orléans, par le Dr. MARTEL Caroline, du Laboratoire ISTO,
- all’Università di Orléans, dalla Dr.ssa MARTEL Caroline, del Centro di ricerca/Dipartimento ISTO,
Les travaux seront réalisés (répartition du temps de travail entre les deux Etablissements) :
La ricerca sarà realizzata (ripartizione dei tempi di ricerca tra i due atenei) :
1ère annéé de doctorat /1° anno di dottorato: 2/3 Università di Palermo, 1/3 Université d’Orléans
2ème annéé de doctorat/ 2° anno di dottorato: 2/3 Université de Orléans, 1/3 Università di Palermo
3ème annéé de doctorat / 3° anno di dottorato: 1/2 Università di Orléans, 1/2 Università di Palermo.
2.2.
Rédaction de la thèse / Redazione della tesi
- La thèse sera rédigée en Englais :
- La tesi sarà redatta in Inglese
- Un résumé substantiel sera rédigé en français et italien.
- Una sintesi sostanziale dovrà essere redatta in francese e in italiano.
2.3.
Soutenance / Discussione
La thèse donnera lieu à une soutenance unique à l’Université de Palerme
Questa tesi si concluderà con un unico esame finale presso l’Università degli Studi di Palermo
La soutenance sera reconnue par les deux Etablissements. Soit sous forme de diplôme délivré conjointement soit sous forme de diplôme de
chaque établissement.
L’esame finale sarà riconosciuto dalle due istituzioni, sia sotto forma di un diploma rilasciato congiuntamente da entrambe le università, sia
sotto forma di un diploma rilasciato da ciascuna università.
Langue utilisée pour la soutenance : italien; la présentation orale comportera également au minimum un résumé en français et en italien.
Lingua utilizzata per l’esame finale: italiano; l’esposizione orale prevederà inoltre una sintesi in italiano e in francese.
Le jury de soutenance sera composé à parité de scientifiques des deux pays concernés. Les deux Directeurs de thèse participeront à la soutenance.
Le jury sera constitué conformément aux règles des deux pays concernés et sera approuvé par le Président de l’Université d’Orléans et le
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« Rettore » de l’Université de Palerme
Le jury comprend des membres de chaque établissement et des personnalités extérieures. Le nombre des membres ne peut excéder huit.
La commissione giudicatrice sarà costituita da un egual numero di studiosi italiani e francesi. I due Direttori di tesi parteciperanno alla
discussione. La commissione sarà nominata conformemente alle regole vigenti nei due paesi e sarà approvata dal “Président” dell’Università di
Orléans e dal Rettore dell’ Università degli Studi di Palermo
La commissione sarà composta da membri di ciascuna università e da studiosi esterni. Il numero totale dei membri non può essere superiore a
otto.
2.4.
Délivrance des diplômes/Rilascio del titolo
Le grade de docteur sera délivré soit conjointement par les deux établissements soit simultanément dans chacun d’entre eux. Dans tous les cas,
sur le diplôme de docteur figureront l’indication de spécialité ou de discipline, le titre de la thèse ou l’intitulé des principaux travaux, la mention
de la co-tutelle, les noms et titres des membres du jury et la date de soutenance.
Il titolo di dottore sarà rilasciato congiuntamente dalla due Università oppure contemporaneamente in ciascuna di esse (doppio titolo). In ogni
caso saranno iscritti sul diploma di dottore la specializzazione o la disciplina, il titolo della tesi o l’intitolato delle ricerche principali, la votazione
della co-tutela, i nomi e le qualifiche dei membri della commissione e la data dell’esame finale.
L’Université d’Orléans délivrera à GENNARO Mimma Emanuela le titre de: « Docteur de l’Université de Orléans », conformément à la
réglementation française en vigueur.
L’Università di Orléans rilascerà a GENNARO Mimma Emanuela il titolo di “Dottore dell’Università di Orléans”, in conformità alla normativa
francese in vigore.
L’Université de Palerme délivrera à GENNARO Mimma Emanuela le titre de “Docteur de recherche in Sciences de la Terre e de la Mar“
conformément à la réglementation italienne en vigueur
L’Università degli Studi di Palermo rilascerà a GENNARO Mimma Emanuela il titolo di “Dottore di ricerca in Scienze della Terra e del Mare”
conformemente alla legislazione italiana in vigore
TITRE 3 – PROPRIÉTÉ/CAPITOLO 3 - PROPRIETA’
Les connaissances nouvelles sont la propriété du contractant qui les a obtenues et restent sous son autorité pour leur exploitation et leur
diffusion. Elles doivent être protégées conformément aux procédures spécifiques à chacun des pays.
I risultati della ricerca sono proprietà di chi li ha conseguiti e restano sotto la sua disponibilità per il loro sfruttamento e diffusione, e devono
essere tutelati conformemente alla normativa vigenti in ciascun paese.
TITRE 4 - MODIFICATION – RÉSILIATION/CAPITOLO 4 - MODIFICHE-RISOLUZIONE
La présente convention est modifiable et résiliable par voie d'avenant établi d'un commun accord et signé par les représentants légaux des deux
Établissements.
La presente convenzione è modificabile e rescindibile per comune accordo tra le parti, sottoscritto dai rappresentanti legali delle due
Università.
Le …………………………………...
(date de la dernière signature)
(data dell’ultima firma)
Le Président
de l’Université d’Orléans
Il Rettore
dell’Università degli Studi di Palermo
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UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI PALERMO
Prof. Youssoufi Touré
Prof. Roberto Lagalla
signature
Firma
Le Directeur de thèse
Il Tutor della tesi
Dr. Caroline Martel
Prof. Silvio Rotolo
signature
Firma
Le doctorant / Il Dottorando
Mimma Emanuela Gennaro
signature /
Firma
Visto:
Il Responsabile del
Settore Formazione per la Ricerca
f.to Modesta Semilia
Il Responsabile del procedimento
f.to Antonino Serafini
Il Dirigente dell’Area
f.to Gandolfo Gallina
Il Senato Accademico
Vista la Legge 210 del 3 luglio 1998 art. 4 – dottorato di ricerca;
Visto il D.M. 224/99 recante norme in materia di dottorato di ricerca;
Visto il D.M. 509/99 recante norme concernenti l’autonomia didattica degli Atenei;
Vista la Legge 30 dicembre 2010 n.240 art.19 - Disposizioni in materia di dottorato di ricerca;
Visto l’art.17 del “Regolamento dei Corsi di Dottorato di Ricerca dell’Università degli Studi di
Palermo”;
Visto l’estratto del verbale della riunione del Collegio dei Docenti del Dottorato di Ricerca in
Scienza della Terra e del Mare del 27/01/2014;
Tenuto conto del parere positivo dell’Ufficio Dottorati del nostro Ateneo;
Vista la proposta del Responsabile del procedimento;
Sentita la relazione del Coordinatore della Commissione Diritto allo studio e politiche di
internazionalizzazione;
all’unanimità
DELIBERA
di approvare in conformità alla proposta sopra riportata.
VERBALE N. 207 del 17/06/2014 – 30/06/2014
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Letto e approvato seduta stante.
23) Convenzione di cotutela di tesi di dottorato di ricerca con l’Università di
Toulouse (Francia) in favore della dottoranda L.B. (mobilità incoming)
RELAZIONE DEL RESPONSABILE DEL PROCEDIMENTO
La “Co-Tutela di tesi” di Dottorato di Ricerca è uno degli strumenti che consente ai
Dottorandi iscritti presso l’Università degli Studi di Palermo o presso Università straniere, di
effettuare la preparazione della tesi di Dottorato di Ricerca svolgendo periodi di ricerca alternati
nell’ambito dell’Università di appartenenza e dell’Università partner. Nel nostro Ateneo la CoTutela di Tesi di Dottorato di Ricerca è disciplinata dall’art.17 del vigente Regolamento dei corsi di
Dottorato di ricerca ed è attuata in conformità agli accordi delle CRUI in atto vigenti. Attualmente la
CRUI ha stipulato accordi per l’attivazione di co-tutele di tesi di Dottorato di Ricerca con Francia,
Spagna, Germania e Svizzera.
In giorno 25/06/2014 il Collegio dei Docenti del Dottorato di Ricerca in Studi letterari,
filologici e linguistici dell’Università degli Studi di Palermo ha approvato la proposta della di
attivazione di una Co-Tutela di tesi di Dottorato di Ricerca in favore della Dottoranda Laura
Brignon iscritta presso l’Université Toulouse 2 (Francia), di cui si allega estratto del verbale.
A seguito degli accordi tra le parti è stato predisposta, ai sensi dell’art.17 del vigente
Regolamento dei Corsi di Dottorato di Ricerca, una bozza di Convenzione di Co-Tutela di tesi di
Dottorato di Ricerca sulla base del modello approvato dalla CRUI in materia.
La predetta Convenzione di co-tutela di tesi di Dottorato di Ricerca prevede che le due
Università rilascino in favore della Dottoranda, ciascuna il titolo di Dottore di Ricerca per la tesi in
co-tutela. L’Università degli Studi di Palermo rilascerà il titolo di Dottore di Ricerca in Studi letterari,
filologici e linguistici mentre l’Université Toulouse 2 (Francia) rilascerà il titolo di Dottore di Ricerca
in conformità alla normativa francese in vigore.
Infine, si sottolinea, che il partner, contestualmente, ha avviato la procedura di firma della
Convenzione di Co-Tutela di Tesi di Dottorato di Ricerca.
Inoltre l’Ufficio Dottorati dell’Ateneo ha espresso parere positivo in merito all’attivazione di
tale Convenzione di Co-Tutela di Tesi di Dottorato di Ricerca.
Pertanto, si propone che il Senato Accademico
DELIBERI
parere favorevole alla stipula della Convenzione di Co-Tutela di tesi di Dottorato di Ricerca tra
l’Università degli Studi di Palermo e l’Université Toulouse 2 (Francia) in favore della Dottoranda
Laura Brignon, che di seguito si riporta:
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VERBALE N. 207 del 17/06/2014 – 30/06/2014
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VERBALE N. 207 del 17/06/2014 – 30/06/2014
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Visto l’allegato che di seguito si riporta:
VERBALE N. 207 del 17/06/2014 – 30/06/2014
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Visto:
Il Responsabile del
Settore Formazione per la Ricerca
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f.to Modesta Semilia
Il Dirigente dell’Area
f.to Gandolfo Gallina
Il Responsabile del procedimento
f.to Antonino Serafini
Il Senato Accademico
Vista la Legge 210 del 3 luglio 1998 art. 4 – dottorato di ricerca;
Visto il D.M. 224/99 recante norme in materia di dottorato di ricerca;
Visto il D.M. 509/99 recante norme concernenti l’autonomia didattica degli Atenei;
Vista la Legge 30 dicembre 2010 n.240 art.19 - Disposizioni in materia di dottorato di ricerca;
Visto l’art.17 del “Regolamento dei Corsi di Dottorato di Ricerca dell’Università degli Studi di
Palermo”;
Visto l’estratto del verbale della riunione del Collegio dei Docenti del Dottorato di Ricerca in Studi
letterari, filologici e linguistici del 25/06/2014, allegato;
Tenuto conto del parere positivo dell’Ufficio Dottorati del nostro Ateneo;
Vista la proposta del Responsabile del procedimento;
Sentita la relazione del Coordinatore della Commissione;
DELIBERA
favorevolmente in merito alla proposta sopra riportata.
Letto e approvato seduta stante
24) Accordo di cooperazione tra Unipa e l'Università di Erlangen-Nürnberg "Friedrich
Alexander" per l'attivazione di un percorso formativo (Doppio Titolo di Laurea) nell'ambito
del Corso di laurea triennale in Ingegneria meccanica - L-9: modifica Annex B (tabella di
scambio degli insegnamenti)
RELAZIONE DEL RESPONSABILE DEL PROCEDIMENTO
Con e-mail del 12/05/2014 il prof. Livan Fratini ha trasmesso allo scrivente ufficio, per le
valutazioni di competenza, la modifica dell’Annex “B” dell’accordo vigente tra l’Ateneo di Palermo e
la Friedrich-Alexander-Universitat Erlangen-Nurnberg (FAU) (Germania) per l’attivazione di un
percorso formativo con rilascio del Doppio Titolo nell’ambito del corso di Laurea in Ingegneria
Meccanica e il Bachelor in International Production Engineering and Management.
A seguito del mutamento del Manifesto degli studi del Corso di Laurea in Ingegneria
Meccanica (L-9), intervenuto dopo la stipula dell’accordo, è risultato necessario predisporre una
nuova tabella di scambio degli insegnamenti dei due corsi di studio, approvata dal Consiglio di
Corso di Studi in data 18/03/2014.
Lo scrivente ufficio, dopo averne verificato la fattibilità tecnica, ha approvato le modifiche
proposte pur rilevando che l’accordo vigente prevede l’acquisizione per ciascuno studente di 51
ECTS presso il partner straniero, mentre, di norma, le linee guida del nostro Ateneo di cui alla nota
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prot. N. 31086 del 05/05/2010 per l’attivazione di programmi “Doppio titolo” prevedono la soglia di
60 ECTS da maturare all’estero (nelle lauree di primo livello, 180 CFU).
In data 15/05/2014 l’ufficio ha ricevuto, infine, il Decreto del Direttore del Dipartimento di
Ingegneria Chimica, Gestionale, Informatica, Meccanica di approvazione della nuova tabella delle
corrispondenze.
Pertanto, tenuto conto dell’approvazione del CCS in Ingegneria Meccanica e del Decreto
del Direttore del Dipartimento, ai sensi della delibera del Senato Accademico di approvazione
dell’accordo (08/05/2012) la quale recita: “… considerato altresì, che le linee guida costituiscono
uno strumento di indirizzo generale e che esistono di fatto delle specificità proprie di ciascun
accordo tra le parti come peraltro previsto dallo stesso citato DM 22/10/2004 n. 270 …”, avendo
constatato la correttezza formale e sostanziale della richiesta di modifica,
si propone che il Senato Accademico
DELIBERI
parere favorevole all’approvazione della modifica dell’Annex B del vigente accordo di
cooperazione tra l’Università degli Studi di Palermo e l’Università di Erlangen-Nürnberg “Friedrich
Alexander” nell’ambito del percorso formativo internazionale (Doppio Titolo di Laurea) del Corso di
Laurea triennale in Ingegneria meccanica L-9 che di seguito si riporta nella versione in lingua
inglese:
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Annex B modificato
ANNEX B
Special requirements for Bachelor students wishing to enter the double degree programme of FAU or UP.
B1.
Students wishing to enter the UP Laurea Triennale in Ingegneria Meccanica programme must have
successfully completed all courses of year one and two of the bachelor degree in International Production
Engineering and Management at FAU and must have acquired further 9 ECTS as practical training or further
courses, for a total of 129 ECTS. In their final year at UP, the following courses must be completed, which
equals a credit transfer of 51 ECTS:
Lecture
ECTS
Impianti Meccanici – Mechanical plants
12
Fisica tecnica – Applied Physics
12
Macchine – Machines
9
Attività di laboratorio CAD - CAM – Laboratories of CAD - CAM
3+3
Prova Finale – Final thesis
12
The above courses will be given in English.
B.2.
Students wishing to enter the FAU bachelor degree in International Production Engineering and Management
programme must have successfully completed all courses of year one and two of the Laurea Triennale in
Ingegneria Meccanica (curriculum meccanico) programme at UP and have already successfully completed the
lecture “Macchine” for a total of 129 ECTS. In their final year at FAU, the following courses must be
completed, which equals a credit transfer of 51 ECTS:
Lecture
ECTS
Production Technology 1 + 2
5
Exercises in Production Technology (with training in technical english)
5
Fundamentals of Metrology
5
Umformtechnik
5
Quality Management
5
Advanced Seminar on International and Sustainable Production
B.3.
2,5
Integrated Production Systems
5
Advanced Service Management
5
Interdisciplinary Business Project
2,5
Bachelor Thesis
11
Full particulars of the units/modules listed in B1 and B2 are given in the Module Handbook maintained by
FAU and UP.
Poiché nei manifesti proposti dalle Università straniere si rileva, talvolta, la presenza di
insegnamenti che possono trovare una corrispondenza più puntuale in insegnamenti erogati da
altri corsi di studio dell’Ateneo, sarà possibile, previa approvazione del Consiglio di Corso di Studi,
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inserirli nei curricula formativi degli studenti stranieri e individuare idonee modalità di flessibilità
dell’offerta formativa nei confronti degli studenti incoming”.
Il Responsabile del procedimento
f.to dott. V. Floriano
Il Dirigente ad interim
f.to dott. A. Valenti
Il Senato Accademico
visti gli artt. 2, 4 e 9 dello Statuto vigente dell’Università degli Studi di Palermo;
visti gli artt. 3, c.10 e 11, c.7-o del Decreto Ministeriale 22 ottobre 2004, n. 270;
visto l’art 2, c.2-II del DM 15 ottobre 2013, n.827, “Linee generali di indirizzo della programmazione
delle università per il triennio 2013-2015”;
visti i DD.MM. 23 dicembre 2013 n. 1059, 30 gennaio 2013 n. 47 e 22 settembre 2010 n. 17;
vista la nota prot. 17 del 16 febbraio 2011 del MIUR – Direzione Generale per l’Università e il
Diritto allo Studio – Ufficio V;
visto il Regolamento Didattico dell’Ateneo di Palermo;
vista la nota della Segreteria Tecnica del Rettore prot. n. 31086 del 05 maggio 2010 avente per
oggetto le Linee Guida del Programma Doppio Titolo di Laurea;
visti l’Accordo vigente e la modifica all’Annex “B” riportante la tabella di scambio degli
insegnamenti tenuti presso l’Università degli Studi di Palermo e quelli tenuti presso la FriedrichAlexander-Universitat Erlangen-Nurnberg (FAU) (Germania);
vista la delibera del Consiglio di Corso di Studi in Ingegneria meccanica del 18/03/2014;
visto il Decreto del Direttore del Dipartimento in “Ingegneria Chimica, Gestionale, Informatica,
Meccanica” del 14/05/2014;
vista la delibera di Senato Accademico di approvazione dell’accordo del 08/05/2012;
vista la proposta del Responsabile del procedimento;
sentita la relazione del Coordinatore della Commissione Diritto allo studio e politiche di
internazionalizzazione;
all’unanimità
DELIBERA
parere favorevole alla proposta sopra riportata con la segnalazione dell’opportunità di allegare una
versione dell’accordo in lingua italiana e una versione nella lingua corrispondente all’Università
partner.
Letto e approvato seduta stante.
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25) Accordo di cooperazione tra Unipa e l'Università di Lorraine (Francia) per l'attivazione di
un percorso formativo (Doppio Titolo di Laurea) nell'ambito del Corso di laurea magistrale
in Lingue e letterature moderne dell'Occidente e dell'Oriente - LM-37
RELAZIONE DEL RESPONSABILE DEL PROCEDIMENTO
Con e-mail del 06/3/2014 il dott. Antonio Serafini, Responsabile UOA 07 Coop.
Internazionale per la Formazione e la Ricerca, ha trasmesso allo scrivente ufficio, per competenza,
la proposta di Accordo per il doppio titolo di Laurea tra l'Università di Palermo - Laurea Magistrale
in Lingue e Letterature moderne dell’occidente e dell’oriente “curriculum orientale” - e l'Università
della Lorena (Nancy, Francia) - Master Méditerranée et Europe Centrale et Orientale (MECO).
Dopo aver preso visione dei documenti, sono state riscontrate alcune difformità tra il
manifesto degli studi vigente del corso di laurea in Lingue e Letterature moderne dell’occidente e
dell’oriente “curriculum orientale” e la tabella di scambio tra gli insegnamenti dei due corsi di studio
nella versione in inglese dell’accordo.
Dopo alcuni colloqui intercorsi con il prof. Pillitteri e la dott.ssa Sciortino, le modifiche sono
state apportate e la versione definitiva dell’accordo è stata trasmessa via mail in data 22/04/2014.
In data 29/05/2014 l’ufficio ha ricevuto la delibera del Consiglio di Corso di studi e in data
30/05/2014 la delibera del Consiglio del Dipartimento di Scienze Umanistiche di approvazione
della nuova versione dell’Accordo.
Lo scrivente ufficio ha verificato la correttezza formale e sostanziale della documentazione
ricevuta, constatando che i suggerimenti concordati sono stati recepiti.
Ciò premesso, si propone che il Senato Accademico
DELIBERI
parere favorevole all’approvazione dell’accordo di cooperazione tra l’Università degli Studi di
Palermo e l’Università di Lorraine (Francia) per l’attivazione di un percorso formativo internazionale
(Doppio Titolo di Laurea) nell’ambito della Corso di Laurea Magistrale in Lingue e letterature
moderne dell’Occidente e dell’Oriente “curriculum orientale” LM-37 che di seguito si riporta nella
versione in lingua inglese:
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Poiché nei manifesti proposti dalle Università straniere si rileva, talvolta, la presenza di
insegnamenti che possono trovare una corrispondenza più puntuale in insegnamenti erogati da
altri corsi di studio dell’Ateneo, sarà possibile, previa approvazione del Consiglio di Corso di Studi,
inserirli nei curricula formativi degli studenti stranieri e individuare idonee modalità di flessibilità
dell’offerta formativa nei confronti degli studenti incoming”.
Il Responsabile del procedimento
f.to dott. V. Floriano
Il Dirigente ad interim
f.to dott. A. Valenti
Il Senato Accademico
visti gli artt. 2, 4 e 9 dello Statuto vigente dell’Università degli Studi di Palermo;
visti gli artt. 3, c.10 e 11, c.7-o del Decreto Ministeriale 22 ottobre 2004, n. 270;
visto l’art 2, c.2-II del DM 15 ottobre 2013, n.827, “Linee generali di indirizzo della programmazione
delle università per il triennio 2013-2015”;
visti i DD.MM. 23 dicembre 2013 n. 1059, 30 gennaio 2013 n. 47 e 22 settembre 2010 n. 17;
vista la nota prot. 17 del 16 febbraio 2011 del MIUR – Direzione Generale per l’Università e il
Diritto allo Studio – Ufficio V;
visto il Regolamento Didattico dell’Ateneo di Palermo;
vista la nota della Segreteria Tecnica del Rettore prot. n. 31086 del 05 maggio 2010 avente per
oggetto le Linee Guida del Programma Doppio Titolo di Laurea;
visti l’Accordo per il doppio titolo di Laurea tra l'Università di Palermo - Laurea Magistrale in Lingue
e Letterature moderne dell’occidente e dell’oriente “curriculum orientale” - e l'Università della
Lorena (Nancy, Francia) - Master Méditerranée et Europe Centrale et Orientale (MECO) e la
tabella degli insegnamenti a scambio predisposta secondo le indicazioni della UOB Programmi e
ordinamenti didattici internazionali;
vista la delibera del Consiglio di Dipartimento di “Scienze umanistiche” del 20/05/2014;
vista la delibera del Consiglio di Corso di Studi in Lingue e Letterature moderne dell’occidente e
dell’oriente “curriculum orientale” del 21/05/2014;
vista la proposta del Responsabile del procedimento;
sentita la relazione del Coordinatore della Commissione Diritto allo studio e politiche di
internazionalizzazione;
all’unanimità
DELIBERA
di esprimere parere favorevole alla proposta sopra riportata con la segnalazione dell’opportunità di
allegare una versione dell’accordo in lingua italiana e una versione nella lingua corrispondente
all’Università partner.
VERBALE N. 207 del 17/06/2014 – 30/06/2014
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Letto e approvato seduta stante.
26) Accordo di cooperazione tra Unipa e l'Università di Nizza (Francia) per
l'attivazione di un percorso formativo (Doppio Titolo di Laurea) nell'ambito del
Corso di laurea magistrale in Lingue moderne e traduzione per le relazioni
internazionali - LM-38
RELAZIONE DEL RESPONSABILE DEL PROCEDIMENTO
A seguito di uno specifico incontro con il prof. Velez (13-03-2014), volto a verificare la
fattibilità di un percorso integrato di studi con rilascio di doppio titolo tra la Laurea magistrale in
“Lingue moderne e traduzione per le relazioni internazionali” e il Master in “Langues etrangères –
spécialité: traduction, sou-titrage, doublages des productions audiovisuelles (Tsdpa)” tra
l’Università degli Studi di Palermo e la Université de Nice (Francia), si è attivato un intenso
scambio di e-mail e incontri tra questo ufficio e il docente stesso.
Di concerto con il docente, si è giunti alla predisposizione dell’atto convenzionale tra le sedi
(“Agreement”) e alla definizione di un allegato tecnico (“Annex: Regulations on students mobility”)
in cui vengono illustrati i requisiti di ammissione, le modalità di svolgimento del programma e della
mobilità degli studenti, riportante anche la tabella degli insegnamenti a scambio dei due Corsi di
Studio coinvolti, tenuto conto dei rispettivi ordinamenti didattici e della normativa vigente.
In data 28-05-2014, il prof. Velez ha trasmesso via mail la delibera di approvazione del
Consiglio di Corso di studi, il Decreto del Direttore del Dipartimento “Scienze Umanistiche”,
l’“Agreement” con la Université de Nice e l’Annex contenente le regole per la mobilità degli studenti
e la tabella degli insegnamenti a scambio dei due corsi di Studio coinvolti.
Lo scrivente ufficio ha verificato la correttezza formale e sostanziale della documentazione
ricevuta ed ha constatato che le indicazioni concordate sono state osservate.
Ciò premesso, si propone che il Senato Accademico
DELIBERI
parere favorevole all’approvazione dell’accordo di cooperazione tra l’Università degli Studi di
Palermo e l’Università di Nizza (Francia) per l’attivazione di un percorso formativo internazionale
(Doppio Titolo di Laurea) nell’ambito della Corso di Laurea Magistrale in Lingue moderne e
traduzione per le relazioni internazionali LM-38 che di seguito si riporta nella versione in lingua
inglese:
ANNEXE
REGULATIONS ON STUDENTS MOBILITY IN THE DOUBLE DEGREE PROGRAMME REGARDING THE LAUREA
MAGISTRALE IN LINGUE MODERNE E TRADUZIONE PER LE RELAZIONI INTERNAZIONALI OF THE
UNIVERSITY OF PALERMO AND THE MASTER IN LANGUES ETRANGERES - SPÉCIALITÉ : TRADUCTION,
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SOUS-TITRAGE, DOUBLAGES DES PRODUCTIONS AUDIOVISUELLES (TSDPA) OF THE UNIVERSITY OF NICE
SECTION 1
The current regulation applies to the Double Degree Programme regarding the Master in LINGUE MODERNE E
TRADUZIONE PER LE RELAZIONI INTERNAZIONALI (Lmtri) OF THE University of Palermo (hereinafter UNIPA) And
the Master in langues etrangeres - spécialité : traduction, sous-titrage, doublages des productions audiovisuelles (tsdpa)
OF THE University of Nice (hereinafter UNICE)
SECTION 2
a)
The Double Master Programme will be implemented at the academic year 2014/15.
b)
The students’ mobility programme will only be developed provided both titles are officially implemented.
c)
The max number of students for the official implementation of the UNIPA Laurea Magistrale in LMTRI is 5.
d)
The max number of students for the official implementation of the UNICE Master in tsdpa is 5.
SECTION 3
THE RESPECTIVE INSTITUTIONS WILL SET UP AND PUBLISH THE APPLICATION DEADLINES FOR THE LAUREA MAGISTRALE IN
Lingue Moderne e Traduzione per le Relazioni Internazionali (LMTRI) AND THE MASTER DEGREE Langues
Etrangeres - Specialité : Traduction, Sous-Titrage, Doublages des Productions Audiovisuelles
(TSDPA), RESPECTIVELY.
FOR THE ACADEMIC YEAR 2014-15, THESE DEADLINES ARE:
1. Laurea Magistrale in Lingue Moderne e Traduzione per le Relazioni Internazionali:
september 2014 for second-year students
november 2014 for first-year students
2.
Master Degree in Langues Etrangères - spécialité : Traduction, Sous-titrage, Doublages des Productions
Audiovisuelles (tsdpa):
October 2014
SECTION 4
a) The total number of students of the Double Degree Programme which can take part in the Erasmus exchange
programme will be established every year by the respective institutions between a minimum of 2 and a maximum of
5.
b) Eligibility criteria of the students for UNIPA will be, among others, the motivations of candidates, academic
records (grade of bachelor degree, French language proficiency etc.) and the level of English language
proficiency.
c) Eligibility criteria of the students for UNICE will be the same as for the admission to the Master Degree in
LMTRI
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d) The proved lack of interest of a candidate in participating in the Double Degree Programme will determine the
assignment of his/her place to the next candidate in the admission list.
e) All candidates, as far as possible, will participate to the exchange in the framework of the Erasmus programme.
For this end, both universities will sign the corresponding Erasmus agreement. This agreement will establish a
yearly number of mobilities, up to a maximum of 10 students per academic year.
f)
If one or more candidates cannot apply for the Erasmus Exchange programme, having done this mobility
previously or for any other reason, the agreement will be considered to all intents and purposes as a bilateral
mobility agreement for those students, with the same procedures requested to apply for the Erasmus
programme. In particular, students will be protected by a learning agreement recording the academic
recognition established in this regulation; they will have to prove the mobility period with the corresponding
certificates of arrival and departure issued by the host university; also, host universities will issue an academic
transcript of records with the grades awarded to the students during the academic exchange.
g) Students taking part in the programme can participate to the exchange in one or two different stages
corresponding to the first or second year.
SECTION 5
a) The learning programme for students enrolled at UNIPA in this Double Degree Programme is recorded in the
following table:
Una disciplina a scelta fra il seguente
gruppo:
CFU
Codice francese
I semestre
ECTS
Tutto il gruppo
Linguaggio
spec
Traduzione: francese
L-Lin/04 (A.Velez)
Linguaggio specialistico
Traduzione: inglese
e
e
6
HMLLT301
Traductologie S1
M. Marti
Initiation logiciel ST
M.Marti
(A. Rizzo) L-Lin/07
Linguaggio specialistico
Traduzione: spagnolo
e
Linguaggio specialistico e
Traduzione: tedesco L-Lin/14
une matière au choix entre
3(tot 40h)
Oppure II semestre 1 materia a scelta fra il
seguente gruppo:
(F. Di Gesù) L-Lin/12
Una disciplina a scelta:
Théorie et pratique de la traductionadaptation
(C. Gere)
HMLLT412
HMLLT413
HMLLT414
6
Langue et traduction- anglais
Langue et traduction - espagnol
Langue et traduction - italien
12 (40h)
I semestre
Le 2 discipline
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Cinéma italien
S. Leoncini
02261 - CRITICA LETTERARIA
E
LETTERATURE
COMPARATE
3
HMLLT322
DEIDIER
HMLLT304
13564 Letteratura italiana
contemporanea
livello
avanzato (La Monaca)
Histoire du doublage
J.P. Aubert
3
II semestre una disciplina a scelta
13565 - LETTERATURA
ITALIANA
LIVELLO
AVANZATO DI GIOVANNA
(PA
HMLLT402
Théorie et pratique de la traductionadaptation
(S. Leoncini)
D. Ribotti (Logiciel doublage)
J.L. Sarthou (Ecriture pour
doublage)
C. Gere (Doublage de séries TV)
- Storia moderna livello
avanzato M-STO/02 (Palermo)
Economie
et
l’audiovisuel S2
B. Cailler
- Storia medievale livello
avanzato (Santoro)
droit
le
de
4
HMLLT401
Una disciplina a scelta:
Due o più materie a scelta fra il seguente
gruppo (il totale di ects non dovrà essere
inferiore a 6):
15825 - LINGUISTICA
TEORICA
E
APPLICATA MELAZZO
I semestre
16435 - LINGUISTICA
GENERALE
LIVELLO
AVANZATO ALIFFI
HMLLT323
4
Classiques du cinéma
S. Milan
3
HMLLT302
Atelier d’écriture S1 A. Zucker
3
HMLLT303
Nouvelles technologies S1 (T.
V. Luong)
2
HMSL101
Architecture
cognitive
grammaire (M. Scheer)
9
de
la
5
Acquisition du langage (M. Hudelot)
VERBALE N. 207 del 17/06/2014 – 30/06/2014
141 di 241
UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI PALERMO
HMSL151
II semestre le 2 materie
5
Cinéma US
K. Hildenbrand
HMLLT425
HMLLT424
Analyse
filmique
(dans
2
UEO/UEL
« Cinémas
latins »S2 (S. Milan)
Oppure lo stage
di durata otto settimane
dal 1 giugno al 30 settembre
2
2
Altre attività
Materia
studente
a
3
scelta
dello 9
Initiation à la recherche en tav 2
mémoire d’étude
Projet
6
Oppure la materia a scelta
può essere convalidata con
un gruppo di altre materie a
scelta francesi fra quelle
riportate in tabella che
abbiano un totale di ects non
inferiore a 6 e non siano già
state scelte per altre
equivalenze
b) The learning programmes for students enrolled at UNICE in this Double Degree Programme is recorded in the
following tables:
MASTER 1 ETUDES ITALIENNES, PARCOURS RECHERCHE
UNIVERSITE’ NICE SOPHIA ANTIPOLIS (F)
UNIVERSITA’ DEGLI STUDI DI PALERMO (I)
SEMESTRE 1
UE DISCIPLINAIRE FONDAMENTALE (18
ECTS)
VERBALE N. 207 del 17/06/2014 – 30/06/2014
142 di 241
UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI PALERMO
Littérature et civilisation 1
Littérature et civilisation 2
Littérature et civilisation 3
Littérature et civilisation 4
Histoire de la littérature et civilisation
Langue latine
13564 Letteratura italiana contemporanea o
13565 Letteratura italiana avanzato
13573 Storia medievale o
13751 Storia moderna
02261 Critica letteraria e letterature comparate
UE DISCIPLINAIRE DE SPECIALITE (5
ECTS)
Traduction
15823 Lingua e traduzione francese o
Méthodologie
15810 Teoria e tecnica della traduzione
UE SUR LISTE (7 ECTS)
Cinéma italien
15825 Lingustica teorica e applicata
Littérature et civilisation latine
o altro a scelta
SEMETRE 2
UE DISCIPLINAIRE FONDAMENTALE (8
ECTS)
Littérature et civilisation 1
13564 Letteratura italiana contemporanea o
Littérature et civilisation 2
13565 Letteratura italiana avanzato
Littérature et civilisation 3
13573 Storia medievale o
Littérature et civilisation 4
13751 Storia moderna
Histoire de la littérature et civilisation
02261 Critica letteraria e letterature comparate
Langue latine
UE DISCIPLINAIRE DE SPECIALITE (5
ECTS)
Traduction
15808 Letteratura francese e traduzione o
Méthodologie
15810 Teoria e tecnica della traduzione
UE SUR LISTE (17 ECTS)
Analyse filmique
13549 Sociolinguistica dell’italiano cont.
o altro a scelta
X
Mémoire de recherche
MASTER 1 LEA (ITALIEN + ALLEMAND, ANGLAIS, ESPAGNOL), PARCOURS
TRADUCTION
UNIVERSITE’ NICE SOPHIA ANTIPOLIS (F)
SEMESTRE 1
- UE LANGUE ET CIVILISATION
Traduction écrite spécialisée
Traduction à vue
UNIVERSITA’ DEGLI STUDI DI PALERMO (I)
15823 Lingua e traduzione francese o
15813 Linguaggio specialistico e traduzione fr.
o
158XX Linguaggio spec. e trad. (altra lingua)
VERBALE N. 207 del 17/06/2014 – 30/06/2014
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UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI PALERMO
Civilisation contemporaine
13571 Storia moderna
- UE DOMAINES D’APPLICATION
Gestion de projets
Communication des entreprises
05718 Politica economica
- UE DISCIPLINAIRE DE PARCOURS
15810 Teoria e tecnologie della traduzione
Linguistica (da precisare)
SEMESTRE 2
- UE LANGUE ET CIVILISATION
Traduction écrite spécialisée
Traduction orale
Civilisation contemporaine
15802 Lingua e traduzione inglese o
15803 Lingua e traduzione spagnola o
15804 Lingua e traduzione tedesca
15813 Linguaggio specialistico e traduzione fr.
o
Linguaggio specialistico e trad. (altra lingua)
- UE DOMAINES D’APPLICATION
Droit, Economie
00294 Economia aziendale
- UE DISCIPLINAIRE DE PARCOURS
Stage
X
SECTION 6
The learning programmes described in the previous section follows these criteria:
UNICE gives recognition of a total of 30 ects over the ects obtained during the first or the second
semester of the first or second year at at UNIPA, by the student enrolled at UNICE in the
MASTER IN LANGUES ETRANGERES - SPÉCIALITÉ : TRADUCTION, SOUS-TITRAGE,
DOUBLAGES DES PRODUCTIONS AUDIOVISUELLES (TSDPA),
UNIPA gives recognition of a total of 30 ECTS over the total ECTS obtained during the first or the
second semester of the second year at UNICE by the student enrolled at UNIPA in the master in
LINGUE MODERNE E TRADUZIONE PER LE RELAZIONI INTERNAZIONALI.
The grades obtained by recognition of the student enrolled at UNIPA of the ECTS taken at UNICE
will be the weighted average of grades obtained at the host institution.
The grades obtained by recognition of the student enrolled at UNICE of the ECTS taken at UNIPA
will be the weighted average of grades obtained at the host institution.
Students not reaching the minimum necessary grade to obtain the ECTS will have to comply with
the regulations of the corresponding degree in the respective host or home university. The possible
VERBALE N. 207 del 17/06/2014 – 30/06/2014
144 di 241
UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI PALERMO
conflicts about these regulations shall be solved by the academic commission of the double master
degree and accepted by both parties.
SECTION 7
The student enrolled in the double Master degree, both at UNIPA or UNICE, will have to be
awarded a minimum of 30 ECTS, to obtain the title MASTER IN LANGUES ETRANGERES SPÉCIALITÉ : TRADUCTION, SOUS-TITRAGE, DOUBLAGES DES PRODUCTIONS
AUDIOVISUELLES (TSDPA) and the title of LAUREA MAGISTRALE IN LINGUE
MODERNE E TRADUZIONE PER LE RELAZIONI INTERNAZIONALI (LMTRI).
SECTION 8
UNIPA reserves the right to establish other national and/or international agreements related to the
LAUREA MAGISTRALE IN MASTER IN LINGUE MODERNE E TRADUZIONE PER LE
RELAZIONI INTERNAZIONALI (LMTRI).
UNICE reserves the right to establish other national and/or international agreements related to the
MASTER IN LANGUES ETRANGERES - SPÉCIALITÉ : TRADUCTION, SOUS-TITRAGE,
DOUBLAGES DES PRODUCTIONS AUDIOVISUELLES (TSDPA)
SECTION 9
a) Through the present proposal of Double Master Degree, the students of both UNIPA and UNICE will be awarded, in
two years, with two Master degrees, issued by UNIPA and UNICE, respectively.
SECTION 10
The Laurea Magistrale in LINGUE MODERNE E TRADUZIONE PER LE RELAZIONI INTERNAZIONALI takes place at
the Department of Scienze Umanistiche, ex Convento S.Antonino, Piazza S.Antonino 1, Palermo, from Monday to
Friday.
The Master in LANGUES ETRANGERES - SPÉCIALITÉ : TRADUCTION, SOUS-TITRAGE, DOUBLAGES DES
PRODUCTIONS AUDIOVISUELLES (TSDPA) takes place at 28 Avenue Valrose, 06103 Nice, France, from Monday to
Friday, according to schedules established for every academic year.
Poiché nei manifesti proposti dalle Università straniere si rileva, talvolta, la presenza di
insegnamenti che possono trovare una corrispondenza più puntuale in insegnamenti erogati da
altri corsi di studio dell’Ateneo, sarà possibile, previa approvazione del Consiglio di Corso di Studi,
inserirli nei curricula formativi degli studenti stranieri e individuare idonee modalità di flessibilità
dell’offerta formativa nei confronti degli studenti incoming.
f.to Il Responsabile del procedimento
(dott. V. Floriano)
f.to Il Dirigente ad interim
(dott. A. Valenti)
VERBALE N. 207 del 17/06/2014 – 30/06/2014
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UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI PALERMO
Il Senato Accademico
visti gli artt. 2, 4 e 9 dello Statuto vigente dell’Università degli Studi di Palermo;
visti gli artt. 3, c.10 e 11, c.7-o del Decreto Ministeriale 22 ottobre 2004, n. 270;
visto l’art 2, c.2-II del DM 15 ottobre 2013, n.827, “Linee generali di indirizzo della programmazione
delle università per il triennio 2013-2015”;
visti i DD.MM. 23 dicembre 2013 n. 1059, 30 gennaio 2013 n. 47 e 22 settembre 2010 n. 17;
vista la nota prot. 17 del 16 febbraio 2011 del MIUR – Direzione Generale per l’Università e il
Diritto allo Studio – Ufficio V;
visto il Regolamento Didattico dell’Ateneo di Palermo;
vista la nota della Segreteria Tecnica del Rettore prot. n. 31086 del 05 maggio 2010 avente per
oggetto le Linee Guida del Programma Doppio Titolo di Laurea;
visti l’Accordo per il doppio titolo di Laurea tra l'Università di Palermo - Laurea Magistrale in
“Lingue moderne e traduzione per le relazioni internazionali” e la Université de Nice (Francia) Master in “Langues etrangères – spécialité: traduction, sou-titrage, doublages des productions
audiovisuelles (Tsdpa)” e l’Annex “Regulations on students mobility” riportante anche la tabella
degli insegnamenti a scambio dei due Corsi di Studio coinvolti, predisposti secondo le indicazioni
della UOB Programmi e ordinamenti didattici internazionali;
vista la delibera del Consiglio di Corso di Studi in Lingue moderne e traduzione per le relazioni
internazionali” del 16/05/2014;
vista la delibera del Consiglio di Dipartimento di “Scienze umanistiche” del 20/05/2014;
vista la proposta del Responsabile del procedimento;
sentita la relazione del Coordinatore della Commissione della Commissione Diritto allo studio e
politiche di internazionalizzazione;
all’unanimità
DELIBERA
di esprimere parere favorevole alla proposta sopra riportata con la segnalazione dell’opportunità di
allegare una versione dell’accordo in lingua italiana e una versione nella lingua corrispondente
all’Università partner.
Letto e approvato seduta stante
27) Rilascio titolo congiunto tra il dottorato di diritto privato dell’Università degli Studi di
Palermo e il dottorato di “Derecho de la empresa” dell’Università di Saragozza
RELAZIONE DEL RESPONSABILE DEL PROCEDIMENTO
VISTO
il “Regolamento in Materia di Dottorato di Ricerca” dell’Università degli Studi di Palermo,
emanato con D.R. n. 2993 del 18/07/2012, valido fino al XXVI ciclo;
VERBALE N. 207 del 17/06/2014 – 30/06/2014
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UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI PALERMO
VISTA
la Convenzione stipulata dall’Università degli Studi di Palermo con l’Università degli Studi
Roma Tre per la realizzazione della Scuola Dottorale Internazionale di Diritto ed
Economia “Tullio Ascarelli”, con istituzione di una sezione presso il Dipartimento di Diritto
Privato generale ai fini del rilascio di un titolo congiunto ai sensi del D.M. 509/99;
VISTO
il Protocollo annesso alla predetta Convenzione contenente una regolamentazione
aggiuntiva per l’Università degli Studi di Saragozza;
VISTO
lo Statuto della Scuola Dottorale Internazionale di Diritto ed Economia “ Tullio Ascarelli”;
TENUTO CONTO di quanto previsto dall’ art. 5 della Convenzione e dall’art. 1 dello Statuto della
Scuola Dottorale Internazionale di Diritto ed Economia “Tullio Ascarelli”, che stabiliscono
il rilascio di un titolo congiunto di Dottore di Ricerca da parte delle Sezioni della Scuola
costituite presso le Strutture Universitarie che vi hanno aderito;
VISTA
la nota del 15/02/2012, con la quale è stato trasmesso il verbale della riunione della
Conferenza telematica del Consiglio Direttivo della Scuola Dottorale “Tullio Ascarelli”
tenutasi nei giorni 1-3 Febbraio 2012, nel corso della quale è stato deliberato il
conferimento del titolo congiunto tra il Dottorato di Ricerca in Diritto Privato dell’Università
degli Studi di Palermo e il “Doctorado en Derecho de la Empresa” dell’Università di
Saragozza (Spagna) per il dott. Silvio Bologna, dottorando del XXIV ciclo della sezione
italiana della Scuola istituita presso il Dipartimento di Diritto Privato Generale;
VISTA
la nota del 10/12/2013, con la quale è stato trasmesso il verbale della Conferenza
telematica del Consiglio Direttivo della Scuola Dottorale “Tullio Ascarelli” tenutasi nei
giorni dal 29 novembre al 9 Dicembre 2013, relativo alla nomina dei componenti della
Commissione giudicatrice per il conferimento del predetto titolo congiunto per il dott.
Silvio Bologna;
VISTO
il verbale del 17/03/2014 redatto dalla Commissione giudicatrice per gli esami finali per il
conseguimento del titolo di Dottore di Ricerca, nel quale la stessa ha proposto al
Magnifico Rettore di conferire al dott. Silvio Bologna il titolo di Dottore di Ricerca in Diritto
Privato con doppia validità (Italia e Spagna) e con l’ulteriore qualifica di Doctor
Europaeus;
VISTA
la Delibera del Senato Accademico n. 22 del 20/05/2014, che dispone il rinvio per
acquisire il parere del Prof. Aldo Schiavello, Delegato ai Dottorati di Ricerca, in ordine al
rilascio del titolo congiunto tra Dottorato di Ricerca in Diritto Privato dell’Università degli
Studi di Palermo e “Doctorado en Derecho de la Empresa” dell’Università di Saragozza;
VISTO
il parere favorevole al riconoscimento del titolo congiunto a favore del dott. Silvio Bologna
espresso dal prof. Aldo Schiavello;
Esaminati i seguenti documenti:
1. Convenzione stipulata dall’Università degli Studi di Palermo con l’Università degli Studi
Roma Tre per la realizzazione della Scuola Dottorale Internazionale di Diritto ed Economia
“Tullio Ascarelli”;
2. Statuto della Scuola Dottorale Internazionale di Diritto ed Economia “ Tullio Ascarelli”;
3. nota del 15/02/2012, con la quale è stato trasmesso il verbale della riunione della
Conferenza telematica del Consiglio Direttivo della Scuola Dottorale “Tullio Ascarelli”;
4. nota del 10/12/2013, con la quale è stato trasmesso il verbale della Conferenza telematica
del Consiglio Direttivo della Scuola Dottorale “Tullio Ascarelli”;
5. verbale del 17/03/2014 redatto dalla Commissione giudicatrice per gli esami finali per il
conseguimento del titolo di Dottore di Ricerca;
VERBALE N. 207 del 17/06/2014 – 30/06/2014
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UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI PALERMO
6. Parere del Prof. Aldo Schiavello sul rilascio del titolo congiunto tra Dottorato di Ricerca in
Diritto Privato dell’Università degli Studi di Palermo e “Doctorado en Derecho de la
Empresa” dell’Università di Saragozza.
Pertanto si propone che il Senato Accademico
DELIBERI
di conferire al dott. Silvio Bologna il titolo Di Dottore di Ricerca in Diritto Privato – sezione italiana
della Scuola Dottorale Internazionale di Diritto ed Economia “ Tullio Ascarelli”, da rilasciare in
forma congiunta tra l’Università degli Studi di Palermo e l’ Università di Saragozza e con l’ulteriore
qualifica di Doctor Europaeus.
Il Responsabile del procedimento
f.to dott. M. Semilia
Il Dirigente
f.to dott. G. Gallina
Il Senato Accademico
VISTO
il “Regolamento in Materia di Dottorato di Ricerca” dell’Università degli Studi di Palermo,
emanato con D.R. n. 2993 del 18/07/2012, valido fino al XXVI ciclo;
VISTA
la Convenzione stipulata dall’Università degli Studi di Palermo con l’Università degli Studi
Roma Tre per la realizzazione della Scuola Dottorale Internazionale di Diritto ed
Economia “Tullio Ascarelli”, con istituzione di una sezione presso il Dipartimento di Diritto
Privato generale ai fini del rilascio di un titolo congiunto ai sensi del D.M. 509/99;
VISTO
il Protocollo annesso alla predetta Convenzione contenente una regolamentazione
aggiuntiva per l’Università degli Studi di Saragozza;
VISTO
lo Statuto della Scuola Dottorale Internazionale di Diritto ed Economia “Tullio Ascarelli”;
TENUTO CONTO di quanto previsto dall’art. 5 della Convenzione e dall’art. 1 dello Statuto della
Scuola Dottorale Internazionale di Diritto ed Economia “Tullio Ascarelli”, che stabiliscono
il rilascio di un titolo congiunto di Dottore di Ricerca da parte delle Sezioni della Scuola
costituite presso le Strutture Universitarie che vi hanno aderito;
VISTA
la nota del 15/02/2012, con la quale è stato trasmesso il verbale della riunione della
Conferenza telematica del Consiglio Direttivo della Scuola Dottorale “Tullio Ascarelli”
tenutasi nei giorni 1-3 Febbraio 2012, nel corso della quale è stato deliberato il
conferimento del titolo congiunto tra il Dottorato di Ricerca in Diritto Privato dell’Università
degli Studi di Palermo e il “Doctorado en Derecho de la Empresa” dell’Università di
Saragozza (Spagna) per il dott. Silvio Bologna, dottorando del XXIV ciclo della sezione
italiana della Scuola istituita presso il Dipartimento di Diritto Privato Generale;
VISTA
la nota del 10/12/2013, con la quale è stato trasmesso il verbale della Conferenza
telematica del Consiglio Direttivo della Scuola Dottorale “Tullio Ascarelli” tenutasi nei
giorni dal 29 novembre al 9 Dicembre 2013, relativo alla nomina dei componenti della
Commissione giudicatrice per il conferimento del predetto titolo congiunto per il dott.
Silvio Bologna;
VISTO
il verbale del 17/03/2014 redatto dalla Commissione giudicatrice per gli esami finali per il
conseguimento del titolo di Dottore di Ricerca, nel quale la stessa ha proposto al
Magnifico Rettore di conferire al dott. Silvio Bologna il titolo di Dottore di Ricerca in Diritto
Privato con doppia validità (Italia e Spagna) e con l’ulteriore qualifica di Doctor
Europaeus;
VERBALE N. 207 del 17/06/2014 – 30/06/2014
148 di 241
UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI PALERMO
VISTA la Delibera del Senato Accademico n. 22 del 20/05/2014, che dispone il rinvio per acquisire
il parere del Prof. Aldo Schiavello, Delegato ai Dottorati di Ricerca, in ordine al rilascio del
titolo congiunto tra Dottorato di Ricerca in Diritto Privato dell’Università degli Studi di
Palermo e “Doctorado en Derecho de la Empresa” dell’Università di Saragozza;
VISTO il parere favorevole al riconoscimento del titolo congiunto a favore del dott. Silvio Bologna
espresso dal prof. Aldo Schiavello;
VISTO
il parere dell'Ufficio proponente;
VISTA la proposta del Responsabile del procedimento;
SENTITA la relazione del Coordinatore della Commissione Attività didattiche e assicurazione della
qualità della formazione;
All’unanimità,
DELIBERA
di conferire al dott. Silvio Bologna il titolo Di Dottore di Ricerca in Diritto Privato – sezione italiana
della Scuola Dottorale Internazionale di Diritto ed Economia “ Tullio Ascarelli”, da rilasciare in
forma congiunta tra l’Università degli Studi di Palermo e l’ Università di Saragozza e con l’ulteriore
qualifica di Doctor Europaeus.
Letto e approvato seduta stante.
28) Convenzione di Co-Tutela di Tesi di Dottorato di Ricerca tra l’Università degli Studi di
Palermo e l’Universidad Panamericana (Messico) in favore del Dottorando Luis Fernando
Rentería Barragán (mobilità incoming)
RELAZIONE DEL RESPONSABILE DEL PROCEDIMENTO
La “Co-Tutela di tesi” di Dottorato di Ricerca è uno degli strumenti che consente ai
Dottorandi iscritti presso l’Università degli Studi di Palermo o presso Università straniere, di
effettuare la preparazione della tesi di Dottorato di Ricerca svolgendo periodi di ricerca alternati
nell’ambito dell’Università di appartenenza e dell’Università partner. Nel nostro Ateneo la CoTutela di Tesi di Dottorato di Ricerca è disciplinata dall’art.17 del vigente Regolamento dei corsi di
Dottorato di ricerca ed è attuata in conformità agli accordi delle CRUI in atto vigenti. Attualmente la
CRUI ha stipulato accordi per l’attivazione di co-tutele di tesi di Dottorato di Ricerca con Francia,
Spagna, Germania e Svizzera.
In giorno 18/11/2013 il Collegio dei Docenti del Dottorato di Ricerca in Diritti Umani:
Evoluzione, Tutela e Limiti dell’Università degli Studi di Palermo ha approvato la proposta della di
attivazione di una Co-Tutela di tesi di Dottorato di Ricerca in favore del Dottorando Luis Fernando
Rentería Barragán iscritto presso l’Universidad Panamericana (Messico), di cui si allega estratto
del verbale.
A seguito degli accordi tra le parti è stato predisposta, ai sensi dell’art.17 del vigente
Regolamento dei Corsi di Dottorato di Ricerca, una bozza di Convenzione di Co-Tutela di tesi di
Dottorato di Ricerca sulla base del modello approvato dalla CRUI in materia.
La predetta Convenzione di co-tutela di tesi di Dottorato di Ricerca prevede che le due
Università rilascino in favore del Dottorando, ciascuna il titolo di Dottore di Ricerca per la tesi in cotutela. L’Università degli Studi di Palermo rilascerà il titolo di Dottore di Ricerca in Diritti Umani:
Evoluzione, Tutela e Limiti mentre l’Universidad Panamericana (Messico) rilascerà il titolo di
Dottore di Ricerca in conformità alla normativa messicana in vigore.
VERBALE N. 207 del 17/06/2014 – 30/06/2014
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Infine, si sottolinea, che il partner ha già spedito la Convenzione di Co-Tutela di Tesi di
Dottorato di Ricerca firmata da tutti i soggetti messicani coinvolti e siamo in attesa di riceverle,
mentre la documentazione necessaria per avviare la procedura è pervenuta allo scrivente ufficio a
mezzo nota prot. n. 40291 del 09/06/2014.
Inoltre l’Ufficio Dottorati dell’Ateneo ha espresso parere positivo in merito all’attivazione di
tale Convenzione di Co-Tutela di Tesi di Dottorato di Ricerca.
Pertanto, si propone che il Senato Accademico
DELIBERI
di esprimere parere favorevole alla stipula della Convenzione di Co-Tutela di tesi di Dottorato di
Ricerca tra l’Università degli Studi di Palermo e l’Universidad Panamericana (Messico) in favore
del Dottorando Luis Fernando Rentería Barragán, che di seguito si riporta:
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Visto:
Il Responsabile del
Settore Formazione per la Ricerca
f.to Modesta Semilia
Il Dirigente dell’Area
f.to Gandolfo Gallina
Il Responsabile del procedimento
f.to Antonino Serafini
Il Senato Accademico
Vista la Legge 210 del 3 luglio 1998 art. 4 – dottorato di ricerca;
Visto il D.M. 224/99 recante norme in materia di dottorato di ricerca;
Visto il D.M. 509/99 recante norme concernenti l’autonomia didattica degli Atenei;
Vista la Legge 30 dicembre 2010 n.240 art.19 - Disposizioni in materia di dottorato di ricerca;
Visto l’art.17 del “Regolamento dei Corsi di Dottorato di Ricerca dell’Università degli Studi di
Palermo”;
Visto l’estratto del verbale della riunione del Collegio dei Docenti del Dottorato di Ricerca in Diritti
Umani: Evoluzione, Tutela e Limiti del 18/11/2013;
Tenuto conto del parere positivo dell’Ufficio Dottorati del nostro Ateneo;
Vista la proposta del Responsabile del procedimento;
Sentita la relazione del Coordinatore della Commissione Diritto allo studio e politiche di
internazionalizzazione;
all’unanimità
DELIBERA
di approvare in conformità alla proposta sopra riportata.
Letto e approvato seduta stante.
29) Proposta di stipula protocollo aggiuntivo con Sichuan International Studies University
(SISU) per percorso integrato di studi.
RELAZIONE DEL RESPONSABILE DEL PROCEDIMENTO
Con nota prot. del 09/06/2014 il prof. Pasquale Assennato ha trasmesso allo scrivente
ufficio, per le valutazioni di competenza, la proposta di stipula di una Convenzione e un Protocollo
aggiuntivo tra l’Ateneo di Palermo e la Sichuan International Studies University (Repubblica
Popolare Cinese), già approvati e firmati dal Rettore dell’Università partner, per l’attivazione di un
percorso integrato di studi finalizzato a promuovere e migliorare la conoscenza reciproca delle
lingue, culture e società italiana e cinese.
Lo scrivente ufficio, dopo aver esaminato i documenti ricevuti in collaborazione con il
responsabile della UOA07 (Cooperazione internazionale) ha evidenziato che la convenzione
VERBALE N. 207 del 17/06/2014 – 30/06/2014
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prevede diverse azioni mirate al raggiungimento dell’obiettivo di cui sopra (Art. 2), fra le quali il
percorso integrato di studi disciplinato nel Protocollo aggiuntivo che identifica l’ambito di
applicazione fra gli studenti del Corso di Laurea di Italiano del Dipartimento di Francese della
S.I.S.U. (responsabile prof.ssa Yang Lin) e il Dipartimento di Scienze Umanistiche dell’Università
di Palermo, autorità preposta alla selezione degli studenti UNIPA che svolgeranno un periodo di
studi presso l’università partner seguendo le indicazioni della prof.ssa Mari D’Agostino, Direttrice
della Scuola di Lingua Italiana per Stranieri dell’Università di Palermo.
Il protocollo esecutivo all’Art. 4 disciplina le modalità di pagamento delle tasse universitarie
da parte degli studenti partecipanti al programma che non appare improntato all’insegna del
principio di reciprocità.
Inoltre, nel protocollo esecutivo manca un piano didattico identificato e definito ma si indica
soltanto, genericamente, che il periodo di studio presso l’Università partner è parte integrante del
programma di studi della sede di provenienza (Art. 8) e l’attività da svolgere va concordata di volta
in volta tra le responsabili delle due sedi (Art. 9).
Con mail del 11/06/2014 l’ufficio ha comunicato agli interessati l’apparente discrepanza
nella modalità di pagamento delle tasse e l’opportunità di redigere un allegato tecnico-didattico,
che riporti:
 gli insegnamenti fruibili da parte sia degli studenti incoming che da quelli outgoing in
entrambe le sedi, anche in forma di un pacchetto all’interno del quale individuare gli
insegnamenti da inserire nel learning agreement di ogni studente;
 i corsi di studio UNIPA di riferimento (anche per identificare quali studenti possono
partecipare al programma);
 le modalità di integrazione del periodo di studio svolto dagli studenti presso la sede
ospitante nel programma di studi della sede di provenienza, anche per agevolare il
successivo riconoscimento degli insegnamenti svolti e la ricostruzione della carriera dello
studente da parte degli uffici preposti.
Con mail del 12/06/14 la prof.ssa D’Agostino ha risposto con una relazione dettagliata a
tutti i punti elencati sopra, chiarendo la problematica relativa alla tassazione e, soprattutto,
convenendo sulla opportunità di predisporre successivamente un piano didattico chiaro e definito.
In data 11/06/2014 l’ufficio ha ricevuto il Decreto del Direttore del Dipartimento di “Scienze
Umanistiche” di approvazione dell’accordo e la relazione del soggetto proponente sulle finalità del
progetto.
Infine, sia la prof.ssa D’Agostino per le vie brevi che il delegato del Rettore per le Relazioni
Internazionali hanno sottolineato l’urgenza della firma dei documenti al fine di consentire agli
studenti cinesi di avviare la procedura per il rilascio del visto di ingresso.
Si ritiene che, una volta approvato e firmato l'accordo, il progetto didattico potrà essere
sottoposto, eventualmente, previo parere positivo dello scrivente ufficio, all’approvazione del
Consiglio di Dipartimento proponente l'accordo.
Pertanto, tenuto conto di quanto sopra esposto, si propone che il Senato Accademico
DELIBERI
parere favorevole all’approvazione dell’accordo di cooperazione tra l’Università degli Studi di
Palermo e la Sichuan International Studies University (SISU) per l’attivazione di un percorso
integrato di studi finalizzato a migliorare la conoscenza reciproca delle lingue, culture e società
italiana e cinese attraverso la professoressa Mari D’Agostino, Direttore della Scuola italiana per
Stranieri (Dipartimento di Scienze umanistiche), la cui convenzione e protocollo aggiuntivo già
firmati dal Rettore dell’Università cinese si riportano nella versione in lingua italiana:
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Poiché nei manifesti proposti dalle Università straniere si rileva, talvolta, la presenza di
insegnamenti che possono trovare una corrispondenza più puntuale in insegnamenti erogati da
altri corsi di studio dell’Ateneo, sarà possibile, previa approvazione del Consiglio di Corso di Studi,
inserirli nei curricula formativi degli studenti stranieri e individuare idonee modalità di flessibilità
dell’offerta formativa nei confronti degli studenti incoming.
Il Responsabile del procedimento
f.to dott. V. Floriano
Il Dirigente ad interim
f.to dott. A. Valenti
Il Responsabile della UOA
Cooperazione internazionale per la formazione e la ricerca
f.to sig. A. Serafini
Il Senato Accademico
visti gli artt. 2, 4 e 9 dello Statuto vigente dell’Università degli Studi di Palermo;
visti gli artt. 3, c.10 e 11, c.7-o del Decreto Ministeriale 22 ottobre 2004, n. 270;
visto l’art 2, c.2-II del DM 15 ottobre 2013, n.827, “Linee generali di indirizzo della programmazione
delle università per il triennio 2013-2015”;
visti i DD.MM. 23 dicembre 2013 n. 1059, 30 gennaio 2013 n. 47 e 22 settembre 2010 n. 17;
vista la nota prot. 17 del 16 febbraio 2011 del MIUR – Direzione Generale per l’Università e il
Diritto allo Studio – Ufficio V;
visto il Regolamento Didattico dell’Ateneo di Palermo;
vista la nota della Segreteria Tecnica del Rettore prot. n. 31086 del 05 maggio 2010 avente per
oggetto le Linee Guida del Programma Doppio Titolo di Laurea;
visti la Convenzione e il Protocollo aggiuntivo tra l’Ateneo di Palermo e la Sichuan International
Studies University (Repubblica Popolare Cinese);
visto il Decreto del Direttore del Dipartimento in “Scienze Umanistiche” del 11/06/2014;
vista la proposta del Responsabile del procedimento;
sentita la relazione del Coordinatore della Commissione Diritto allo studio e politiche di
internazionalizzazione;
all’unanimità
DELIBERA
di esprimere parere favorevole alla proposta sopra riportata con la segnalazione dell’opportunità di
allegare una versione dell’accordo in lingua italiana e una versione nella lingua corrispondente
all’Università partner.
Letto e approvato seduta stante
30) Varie, eventuali e sopraggiunte
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Nessun argomento viene trattato in questo punto.
31) Convenzione tra l’Università degli Studi di Palermo e l’associazione CO.TU.LE.VI. ai fini
dello svolgimento dei tirocini curriculari all’interno dello sportello anti violenza Diana del
Tribunale di Trapani
RELAZIONE DEL RESPONSABILE DEL PROCEDIMENTO
Tenuto conto delle indicazioni inviate il 6 marzo 2014 dal Servizio Speciale SSP08-Osservatorio
contratti-convenzioni e sistemi fruibilità informazioni tra pubbliche amministrazioni dell’Area Affari
legali negoziali – patrimoniali e pervenute allo scrivente Settore il 15 aprile 2014 tramite la
Segreteria Tecnica del Rettore (comunicazione email in allegato), si e’ posto in essere l’iter
procedurale propedeutico all’approvazione della convenzione indicata in oggetto. Pertanto si
trasmette lo schema di convenzione finalizzato a disciplinare la partecipazione degli studenti iscritti
ai corsi di laurea indicati all’art. 1, ad udienze il cui oggetto riguarda la violenza sulle donne.
Pertanto si propone che il Senato Accademico
DELIBERI
Di approvare lo schema di convenzione ai fini dello svolgimento di Tirocinio Curriculare per i corsi
di Studio di seguito indicati all’art. 1, il cui testo di seguito si riporta:
PROTOCOLLO D’INTESA
TRA
L’Associazione CO.TU.LE.VI , nella persona del legale rappresentante Palma Camelia Aurora
Ranno con sede legale all’interno dello SPORTELLO ANTI VIOLENZA DIANA presso il Tribunale
di Trapani
E
L’Università degli Studi di Palermo nella persona del Prof. Rettore Roberto Lagalla, domiciliato per
la carica presso la sede legale dell’’Università medesima, sita in Palermo – Piazza Marina 61;
VISTO il D.p.r. n. 382/80;
VISTO il decreto ministeriale 22 ottobre 2004, n.270;
VISTA la L. 240/2010;
VISTO l’art.9 dello Statuto dell’Università degli Studi di Palermo;
VISTO il Regolamento Didattico dell’Università degli Studi di Palermo;
VISTO l’articolo 5 del regolamento dello sportello Antiviolenza
VISTO l’articolo 1 del regolamento della CO.TU.LE.VI
1. Il Responsabile rappresenta lo sportello e i suoi servizi, lo presiede e ne è il referente
ufficiale;
2. Il Responsabile si occupa di stabilire accordi di partenariato con enti, istituzioni e
organizzazioni sia private che pubbliche;
3. Il Responsabile cura i contatti con le istituzioni pubbliche e private e si occupa di
promuovere lo sportello e i suoi servizi attraverso i mass-media (tv,stampa,radio);
4. Il Responsabile si occupa di azioni di marketing finanziario (ricerca di sovvenzioni, sponsor,
finanziamenti, contributi economici) e di ogni forma di supporto materiale utile al
funzionamento dello sportello.
5. Il Responsabile a cadenza periodica cura l’organizzazione esterna di manifestazioni
(convegni, seminari, tavole rotonde) per promuovere attività di prevenzione e di
informazione rispetto al tema della violenza.
VERBALE N. 207 del 17/06/2014 – 30/06/2014
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6. Il Responsabile convoca l’assemblea generale dei componenti dello sportello (operatori,
consulenti esterni aventi presa in carico, eventuali rappresentanti istituzionali) dirige e
modera le discussioni, pone questioni, provvede al buon andamento dei lavori
dell’assemblea.
L’assemblea generale si riunisce in convocazione ordinaria, di norma, almeno una
volta
l’anno e in via straordinaria tutte le volte in cui il responsabile e/o uno dei componenti dello
sportello ne facesse richiesta
7. Il Responsabile si relaziona con il Coordinatore Generale dello sportello rispetto a
segnalazioni di nuovi casi, informazioni su casi seguiti, dati inerenti allo sportello da
comunicare a rappresentanti istituzionali ( Tribunali, comune, forze dell’ordine) qualora ne
venisse espressamente fatta richiesta.
PREMESSO
Che lo Sportello Anti Violenza “DIANA” del Comune di Trapani si prefigge di prevenire e
contrastare il fenomeno della violenza in genere nelle sue più variegate forme e manifestazioni,
fisica, psicologica, sessuale, morale, spirituale, razziale ed altro ancora in qualunque luogo e
contesto essa si manifesti, al fine di tutelare la salute, la dignità ed il benessere psicofisico e
sociale dell’individuo;
CONSIDERATO che lo sportello apre la sua sede distaccata c/o il tribunale di Palermo il 6
dicembre 2013 alle ore 9,30, il documento è stato sottoscritto dal Presidente del tribunale
Leonardo Guarnotta, dalla Presidente dell’associazione Aurora Ranno e dalla Presidente del
Comitato delle pari opportunità Giudice Alessandra Piras.
Lo Sportello realizza i propri compiti attraverso: a) azioni di prevenzione del fenomeno violenza
mediante convegni, work shop, gruppi di studio, conferenze, campagne di informazione e
formazione, coinvolgendo enti, associazioni, istituti, scuole, organizzazioni pubbliche e private,
b) azioni di intervento in tutte quelle situazioni in cui il fenomeno violenza si è già manifestato
ed in cui è necessario intervenire attraverso variegate forme di sostegno e supporto,
psicologico, materiale, legale, morale, assistenziale, etc. Tali azioni vengono espletate
all’interno dello sportello
grazie all’ausilio ed alla collaborazione spontanea di numerosi professionisti specializzati del
settore che, come è avvenuto già in diverse occasioni hanno contribuito alla parziale o totale
risoluzione di gravi episodi.
VISTO che lo Sportello Anti Violenza, al fine di sviluppare in modo corretto e ottimale le proprie
funzioni, può svolgere attività complementari, tra le quali, le proposte circa:
a) la realizzazione di indagini conoscitive, anche mediante la somministrazione di questionari,
circa la diffusione del fenomeno violenza,
b) l’organizzazione di ricerca e di studio, nonché la partecipazione mediante proprie
componenti, ad iniziative analoghe realizzate presso altre amministrazioni o soggetti privati di
altri comuni;
c) l’attivazione e lo sviluppo di rapporti di collaborazione con altri singoli professionisti/
consulenti e con centri, enti, comitati che si occupano di servizi analoghi nella prevenzione e
lotta contro la violenza.
CONSIDERATO che la collaborazione tra Università ed enti e/o associazioni possa risultare
funzionale ad una maggiore efficienza formativa e collaborativa;
Si stabiliscono con il presente protocollo i punti principali tra il Comune di Trapani, attraverso la
Commissione Pari Opportunità, il Tribunale di Trapani e il Polo territoriale di Trapani.
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SI CONVIENE E SI STIPULA QUANTO SEGUE:
Art.1
Le parti intendono avviare azioni e strategie comuni finalizzate a stimolare, programmare e
realizzare attività ed iniziative rivolte agli studenti del Polo di Trapani dell’Università degli Studi
di Palermo e precisamente dei seguenti corsi di Laurea ove attivati: Laurea in Giurisprudenza,
laurea in Scienze Giuridiche, laurea in Relazioni Industriali, Laurea in Servizio Sociale, Laurea
in Scienze e tecniche psicologiche, Laurea in Psicologia clinica, Laurea in Psicologia dell’arco
di vita, Laurea in Psicologia sociale, del lavoro e delle organizzazioni, Laurea in scienze
Sociologiche.
Le parti, pertanto, potranno promuovere attività di stage al fine di approfondire il tema delle
Pari opportunità presso il Tribunale di Trapani.
Art.2
Scopo del presente Protocollo di Intesa è favorire la partecipazione degli studenti iscritti ai corsi
di Laurea di cui al precedente art. 1 ad udienze il cui oggetto riguarda la violenza sulle donne,
utile sotto il profilo formativo teorico-pratico.
Art.3
Lo Sportello Anti Violenza “DIANA” si impegna a fornire i locali per la realizzazione del
progetto c/o il tribunale di Palermo stanza nr. 31 con autorizzazione del 22/11/2013 verbale nr.
41 a firma del Presidente della Corte Dott. Vincenzo Oliveri.
Art.4
L’Università valuterà la possibilità di contribuire alla realizzazione del progetto anche mediante
azioni di informazione/ formazione realizzate da docenti incaricati, che abbiano espresso il
previo consenso, con competenze specifiche nell’ambito di cui al presente protocollo.
Art.5
Al fine di realizzare i progetti di cui al presente atto, si istituisce un comitato scientifico
composto da un membro designato dal Rettore dell’Università degli Studi di Palermo e da un
membro designato dall’Associazione Co.Tu.Le.Vi.
Art.6
Il presente protocollo non comporta oneri finanziari a carico delle parti.
Art.7
L’Università degli Studi di Palermo potrà valutare, nei limiti consentiti dalla L. n. 240/2010 e dal
Regolamento Didattico di Ateneo, il riconoscimento di crediti formativi universitari per le attività
realizzate in esecuzione del presente atto.
Art.8
Il presente Protocollo d’Intesa decorre dalla data di sottoscrizione, è di durata annuale e si
considera tacitamente rinnovato, alla sua scadenza, per un periodo di pari durata.
Luogo e data,
Il Rettore dell’Università degli Studi di Palermo
Prof. Roberto Lagalla
f.to Il Responsabile del procedimento
(Dott. Fausto Gennuso)
Il legale Rappresentante
Palma Camelia Aurora Ranno
f.to Il Dirigente
(Ing. Gandolfo Gallina)
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Il Senato Accademico
Visto lo schema predisposto dal Servizio Speciale SSP08-Osservatorio contratti-convenzioni e
sistemi fruibilità informazioni tra pubbliche amministrazioni dell’Area Affari legali negoziali:
Visto il D.M. 270/2004 “Modifiche al regolamento recante norme concernenti l’autonomia didattica
degli atenei, approvato con decreto del Ministro dell’Università e della ricerca scientifica e
tecnologica 3 novembre 1999, n. 509”;
Visto il Regolamento Didattico di Ateneo emanato con D.R. 3201 del 15.10.2013;
Vista la proposta del Responsabile del procedimento;
sentita la relazione del Coordinatore della Commissione Attività didattiche e assicurazione della
qualità della formazione
all’unanimità,
DELIBERA
di approvare in conformità alla proposta sopra riportata.
Letto e approvato seduta stante.
32) Proposta di Corso di formazione per gli studenti partecipanti ai processi di
assicurazione della Qualità “Accreditamento della sede e dei Corsi di Studio”
RELAZIONE DEL RESPONSABILE DEL PROCEDIMENTO
Il Presidio di Qualità, nell’adunanza del 10.06.2014, ha evidenziato che le Linee Guida dell’ANVUR
per l’accreditamento della sede e dei Corsi di Studio, approvate il 24.04.2014, prevedono
l’indicatore AQ3.2 “Formazione per la qualità” inteso a valutare se <<L’Ateneo ha organizzato
un’adeguata attività di formazione per docenti, studenti e personale TA coinvolti nei processi
didattici e nella relativa AQ>>.
Durante lo svolgimento dell’iniziativa “L’accreditamento della sede e dei corsi di studio: opportunità
o adempimenti ?” – 5 Conversazioni con il Delegato del Rettore alla didattica, gli studenti hanno
segnalato la necessità di una adeguata formazione in tema di assicurazione della qualità, in modo
particolare per gli studenti che partecipano alla Commissione Paritetica Docenti-Studenti della
Scuola e alla Commissione Gestione di Assicurazione della Qualità dei Corsi di Studio.
Facendo seguito alla richiesta degli studenti, il Presidio di Qualità ha approvato il seguente Corso
di formazione “Accreditamento della sede e dei corsi di studio” per gli studenti partecipanti ai
processi di Assicurazione della Qualità:
ACCREDITAMENTO DELLA SEDE E DEI CORSI DI STUDIO
OBIETTIVI FORMATIVI
Fornire allo studente le conoscenze utili per la partecipazione agli organismi previsti
dall’Assicurazione della Qualità dei Corso di Studio (Commissione Gestione della Assicurazione
della Qualità, Commissione Paritetica Docenti-Studenti della Scuola)
RISULTATI DI APPRENDIMENTO ATTESI
Conoscenza e capacità di comprensione
Acquisizione delle conoscenze relative ai processi di assicurazione della qualità. Acquisizione
delle conoscenze relative agli ordinamenti didattici, alle linee guida ANVUR e alla vigente
normativa per la valutazione, l’autovalutazione e l’accreditamento. Capacità di comprensione della
normativa, dei regolamenti di Ateneo e delle linee guida in tema di ordinamenti didattici e di
assicurazione della qualità dei Corsi di Studio e della sede.
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Capacità di applicare conoscenza e comprensione
Capacità di applicare, in autonomia, le conoscenze acquisite per effettuare le analisi necessarie
per la redazione della Relazione Annuale della Commissione Paritetica Docenti-Studenti e del
Verbale di Riesame del Corso di Studio.
Autonomia di giudizio
Essere in grado di valutare i punti di forza e di debolezza dei Corsi di Studio e delle Scuole nel
processo di assicurazione di qualità e di accreditamento della sede e dei Corsi di Studio.
Abilità comunicative
Capacità di esporre sia i risultati delle analisi condotte sia i contenuti della Relazione Annuale della
Commissione Paritetica Docenti-Studenti (CPDS) e del Verbale di Riesame del Corso di Studio,
anche a soggetti non esperti.
Capacità d’apprendimento
Capacità di analizzare in autonomia, utilizzando le conoscenze acquisite nel corso, i documenti
predisposti dai competenti organi collegiali e di governo dell’Ateneo, dal MIUR e dall’ANVUR.
PROGRAMMA DEL CORSO
Ore di lezione
3
3
3
3
3
Argomenti
Definizione di qualità e di assicurazione della qualità.
Ordinamenti Didattici (D.M. 270/04, D.M. 509/99), processo di istituzione dei
corsi di studio, parere del CUN e del Nucleo di Valutazione di Ateneo.
Il D.M. 47/2103. Il D.M. 1059/2013. Accreditamento iniziale dei corsi di
studio di nuova attivazione. La Scheda Unica Annuale dei Corsi di Studio
(SUA-CdS). Il documento “Progettazione del Corso di Studio”. Il Documento
“Politiche di Ateneo e Programmazione”.
Le Linee Guida ANVUR su “Autovalutazione, Valutazione e Accreditamento
del sistema universitario italiano”. La rilevazione dell’opinione degli studenti
sulla didattica. La rilevazione dell’opinione dei docenti sulla didattica. La
rilevazione dell’opinione dei Laureandi. La rilevazione dell’opinione dei
Laureati a 1, 3 e 5 anni.
La Commissione Paritetica Docenti-Studenti (CPDS) e la Relazione annuale
della CPDS.
La Commissione di gestione dell’Assicurazione della Qualità dei Corsi di
Studio. Il Verbale di Riesame.
Il Sistema di Governance della Assicurazione di Qualità dell’Ateneo di
Palermo. Il Presidio di Qualità di Ateneo. Linee Guida ANVUR per
l’accreditamento periodico della Sede e dei Corsi di Studio. Modalità di
presentazione dei risultati della assicurazione di qualità agli organi di
governo e agli studenti.
Docente Responsabile: Prof. Vito Ferro
Organizzazione della didattica: Lezioni frontali
Modalità di frequenza: Obbligatoria ad almeno il 70% delle lezioni
Calendario delle Lezioni: 1 lezione settimanale della durata di 3 ore
Prova finale: Test a risposta multipla
Il Presidio di Qualità propone di realizzare tre edizioni, ciascuna fruibile da 150 studenti, e di
assicurare per le prime due edizioni la priorità di frequenza agli studenti partecipanti alle
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Commissioni Paritetiche Docenti-Studenti e alle Commissioni di Gestione della assicurazione della
Qualità dei Corsi di Studio.
Il Presidio ha richiesto l’attribuzione di 2 CFU ai sensi della delibera del Senato Accademico del
5.10.2010.
Il Responsabile del procedimento
f.to dott. A. Sternheim
Il Dirigente
f.to dott. A. Valenti
IL SENATO ACCADEMICO
Vista la proposta del responsabile del procedimento;
all’unanimità
DELIBERA
di approvare, in conformità alla proposta, il Corso di formazione “Accreditamento della sede e dei
corsi di studio” per gli studenti partecipanti ai processi di Assicurazione della Qualità.
In attuazione alla delibera del Senato Accademico del 5.10.2010, allo studente che avrà
frequentato almeno il 70% delle lezioni e avrà superato il test finale verranno riconosciuti 2 CFU.
Lo studente, ai fini del riconoscimento dei CFU previsti nella tipologia di attività di cui al punto a
(attività autonomamente scelte dallo studente), dovrà produrre attestazione di partecipazione al
Corso alla Segreteria Studenti di Ateneo per il successivo caricamento dei CFU in carriera fra le
attività di cui al punto a) art.10, comma 5 del D.M. 270/2004.
Lo studente, ai fini del riconoscimento dei CFU previsti nella tipologia di attività di cui al punto d
(attività formative, non previste dalle lettere precedenti, volte ad acquisire ulteriori conoscenze
etc….), dovrà produrre attestazione di partecipazione al Corso alla Segreteria Studenti di Ateneo
per il successivo caricamento dei CFU in carriera fra le attività di cui al punto d) art.10, comma 5
del D.M. 270/2004.
Letto e approvato seduta stante.
33) Comunicazioni del Presidio di Qualità relative all’adunanza del 10.06.2014
RELAZIONE DEL RESPONSABILE DEL PROCEDIMENTO
Il Pro Rettore Vicario ricorda, preliminarmente, che al fine di perseguire il requisito di assicurazione
della qualità AQ2, il Presidio di Qualità, come riportato nel D.M. 47/2013, nel D.M. 1059/2013 e
nelle “Linee Guida per l’accreditamento periodico delle sedi e dei corsi di studio” pubblicate
dall’ANVUR in data 24.04.2015, è tenuto <<ad assicurare che esistano efficaci relazioni tra
Corsi di Studio, Commissione paritetica Docenti-Studenti e Nucleo di Valutazione, e
riferisce agli Organi di Governo>> dell’Ateneo.
Il Pro Rettore Vicario comunica che nella seduta del 10.06.2014 il Presidio di qualità ha esaminato
le “Determinazioni delle Scuole sui Corsi di Studio da sottoporre all’accreditamento periodico”.
Il Pro Rettore Vicario ricorda che, a seguito della emanazione delle Linee Guida ANVUR
sull’accreditamento periodico delle sedi e dei Corsi di Studio del 24.04.2014, il Presidio di Qualità
nella seduta del 7.05.2014 ha segnalato al Magnifico Rettore <<la necessità che gli Organi
competenti assumano le seguenti determinazioni:
1) Proposta di ciascuna Scuola di 3 Corsi di Studio, di cui 2 di differente livello della formazione, da
sottoporre all’accreditamento periodico;
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2) Proposta del Senato Accademico di 6 Corsi di Studio, scelti tra i 15 proposti al punto 1), da
sottoporre all’accreditamento periodico;
3) Delibera del Consiglio di Amministrazione, sulla base della proposta di cui al punto 2) e delle
complessive indicazioni di cui al punto 1), di scelta dei 6 Corsi di Studio da sottoporre all’ANVUR
per l’accreditamento periodico.>>
Al fine di dare seguito alle indicazioni del Presidio di Qualità, il Rettore, con Nota Prot. 33539 del
13.05.2014, ha invitato i Consigli delle Scuole a deliberare sulla proposta di <<3 Corsi di Studio, di
cui 2 di differente livello della formazione, da sottoporre all’accreditamento periodico>>.
Dalle delibere dei Consigli delle Scuole emerge il seguente elenco di sedici proposte:
L-21
SCUOLA
POLITECNICA
L-41
LM-31
LM-69
SCUOLA DI
MEDICINA E
CHIRURGIA
L/SNT3
L/SNT4
LM-41
Scienze della pianificazione territoriale, urbanistica,
paesaggistica e ambientale
Statistica per l'Analisi dei Dati
Ingegneria Gestionale
Imprenditorialità
e
qualità
per
il
sistema
agroalimentare
Tecniche di radiologia medica, per immagini e
radioterapia
Tecniche della prevenzione nell'ambiente e nei
luoghi di lavoro
Medicina e chirurgia
L-25
SCUOLA DELLE
SCIENZE DI BASE E LM-8
APPLICATE
LM-13
Scienze Forestali ed Ambientali
L-5
SCUOLA DELLE
SCIENZE UMANE E LM-45
DEL PATRIMONIO
CULTURALE
LM-59
Studi Storici e Filosofici
SCUOLA DELLE
SCIENZE
GIURIDICHE ED
ECONOMICOSOCIALI
Biotecnologie per l'Industria e per la Ricerca
Scientifica
Farmacia
Musicologia
Scienze della comunicazione pubblica, d'impresa e
pubblicità
L-22
Scienze delle attività motorie e sportive
LM-47
Management dello Sport e delle Attività Motorie
LM-63
Scienze delle amministrazioni ed organizzazioni
complesse
Il Presidio di Qualità rileva che nelle delibere dei Consigli delle Scuole non sono esplicitamente
riportate le motivazioni che hanno condotto alla scelta dei corsi di studio proposti per la procedura
di accreditamento periodico.
Il Presidente dell’ANVUR, con Nota Prot.2042 del 9.06.2012, ha comunicato che per il 2014 <<è
prevista la visita a quattro Atenei, tra i quali un Ateneo telematico, scelti sulla base di
autocandidature. Per il 2015 sono previste fino a 15 visite, sempre su base volontaria, per poi
passare nel 2016 a un programma a regime pluriennale che consenta, come previsto dalla
normativa, di visitare nel quinquennio tutti gli atenei, sia pubblici che privati>>.
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<<Gli Atenei sono invitati, quindi, a presentare le loro autocandidature per accogliere le visite per
l’Accreditamento periodico, sia per il 2014 che per il 2015. L’ANVUR si riserva comunque di
individuare, tra le autocandidature pervenute, gli Atenei da inserire nel programma di visita, anche
in base alla loro tipologia e distribuzione territoriale>>.
Posto che l’Ateneo probabilmente non si proporrà per l’accreditamento periodico nel 2014, e
potrebbe invece proporsi per il 2015, il Presidio propone agli Organi di Governo di avviare una
sperimentazione interna del processo di accreditamento periodico per i sedici corsi di studio che si
sono autocandidati.
La suddetta sperimentazione costituirebbe un utile banco di provare per testare le procedure
previste nelle Linee Guida dell’ANVUR del 24.04.2014, per individuare punti di forza e di
debolezza dei Corsi di Studio proposti e per informare gli studenti e i docenti coinvolti nel processo
di assicurazione della qualità.
Con riferimento a quest’ultimo aspetto si è dato incarico alla Dott.ssa Sternheim di predisporre un
glossario di almeno 3000 parole sui processi di assicurazione della qualità e di accreditamento da
distribuire agli studenti e ai docenti.
La sperimentazione potrà essere effettuata, su ciascuno dei sedici corsi di studio, da una
commissione, presieduta del Presidente del Presidio di Qualità e costituita da due docenti per
ciascuna delle cinque aree (Area Giuridica ed Economico-Sociale, Area Medica, Area Politecnica,
Area Scientifica, Area Umanistica) presenti nel Presidio stesso.
I docenti saranno scelti dal Presidio di Qualità con i seguenti criteri:
1) Non devono essere coordinatori dei corsi di studio oggetto della sperimentazione;
2) Non devono essere delegati della didattica nei Dipartimenti;
3) Non devono essere Presidenti o Componenti delle Commissioni Paritetiche Docenti-Studenti
delle Scuole;
3) Non devono insegnare nei Corsi di Studio oggetto della sperimentazione;
4) Devono avere comprovata esperienza di tematiche di didattica e di valutazione.
La Commissione redigerà un apposito Verbale utilizzando gli stessi elementi e i medesimi criteri
adottati nelle Linee Guida ANVUR per i lavori della Commissione degli Esperti Valutatori (CEV)
che si occuperà dell’accreditamento periodico della sede e dei corsi di studio.
IL SENATO ACCADEMICO
-Vista la proposta del responsabile del procedimento
all’unanimità
DELIBERA
di approvare la sperimentazione interna del processo di accreditamento periodico per i sedici corsi
di studio che si sono autocandidati e rinvia alla prossima seduta la deliberazione sulla modalità di
costituzione della Commissione di esperti valutatori che condurrà la suddetta sperimentazione.
Letto e approvato seduta stante
34) Rilascio certificazioni in funzione degli atti documentali presenti presso gli archivi del
Servizio speciale segreterie studenti
RELAZIONE DEL RESPONSABILE DEL PROCEDIMENTO
Pervengono numerose richieste inerenti il rilascio di certificazioni da parte di studenti che hanno
conseguito il titolo presso le Scuole Professionali ed ex ISEF fino agli anni 1999/2000, per i quali
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non sono presenti presso l’Archivio di deposito del Servizio Speciale Segreterie Studenti i fascicoli
personali e gli atti di carriera. Tali richieste hanno per oggetto sia il rilascio del titolo di studio, sia
la certificazione storica della carriera svolta ai fini della eventuale richiesta del trattamento di
quiescenza. Sulla base degli atti disponibili presso la Segreteria Studenti, alcune di queste
richieste possono essere soddisfatte integralmente, poiché si dispone della documentazione
cartacea completa; altre invece, possono essere soddisfatte solo parzialmente, poiché si dispone
solo del verbale finale di laurea e non del fascicolo personale attestante la carriera.
Si chiede, pertanto, a codesto Senato Accademico competente di:
 autorizzare la Segreteria Studenti a rilasciare le diverse certificazioni della carriera
esclusivamente sulla base degli atti disponibili;
 sottoporre all'attenzione del Senato eventuali richieste per le quali non vi sono atti
documentali per eventuali attestazioni.
Il Responsabile del procedimento
f.to Dott.ssa Maria Di Grigoli
Il Dirigente (ad interim)
f.to Dott. Antonio Valenti
IL SENATO ACCADEMICO
Vista la proposta del responsabile del procedimento
all’unanimità
DELIBERA
di approvare in conformità alla proposta sopra riportata.
Letto e approvato seduta stante.
La trattazione dei rimanenti punti all’ordine del giorno è rinviata alla prosecuzione della seduta
fissata per lunedì 30 giugno p.v.alle ore 15,00.
La seduta è sospesa alle ore 19,20.
IL DIRETTORE GENERALE
Segretario
Dott. Antonio VALENTI
IL RETTORE
Presidente
Prof. Roberto LAGALLA
L’anno duemilaquattordici addì trenta del mese di giugno alle ore 15,15 in Palermo, nella sede del
Rettorato presso la Sala “M. Carapezza” di Palazzo Chiaromonte - Steri (Piazza Marina n° 61), si è
riunito il Senato Accademico convocato dal Rettore con avviso prot. n. 41411 del 12 giugno 2014
Sono presenti:
Dott. Dario Altieri
Prof. Marcella Aprile
Prof. Laura Auteri
Prof. Ettore Barone
Dott. Alessandro Bruno
Dott. Baldassare Canino
Prof. Marco Carapezza
VERBALE N. 207 del 17/06/2014 – 30/06/2014
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Dott. Cinzia Cerroni
Prof. M. Concetta Di Natale
Prof. Luigi Dusonchet
Prof. Ada Maria Florena
Dott. Manfredi Leone
Dott. Giorgio Maniaci
Prof. Fabio Mazzola
Prof. Michela Morello
Prof. Francesco Moschella
Prof. Enrico Napoli
Dott. Francesco Pace
Prof. Gaspare Parrinello
Sig. Pasquale Pillitteri
Dott. Antonino Pollara
Sig. Carlotta Provenza
Sig. Mirko Romano
Prof. Giovanni Spinelli
Prof. Attilio Sulli
Prof. Giuseppe Verde
Dott. Sergio Casella
Assenti giustificati:
Prof. Roberto Lagalla
Prof. Vito Ferro
Sig. Mario Piazzese
Dott. Antonio Valenti
Rettore
Pro Rettore vicario
Direttore Generale
Assenti:
Sig. Alessandra Cianciolo
Dott. Fulvio Ornato
Assume le funzioni di Presidente il Vice Presidente Prof. Fabio Mazzola
Assume le funzioni di Segretario il Delegato del Direttore Dott. Sergio Casella.
Sono altresì presenti, nella qualità di collaboratori del delegato del Direttore Generale, il dott.
Angelo Neri e la sig.ra Annalisa Impeduglia.
Il Presidente, constatata la presenza del numero legale, dichiara aperta la seduta ed invita i
presenti alla discussione a continuare la trattazione dei punti all’ordine del giorno rinviati nella
seduta del 17 giugno e all’approvazione dei seguenti punti aggiuntivi all’ordine del giorno:
20) Esame del Regolamento chiamate di cui agli artt. 18 e 24 della L. 240/2010 – parere del
Senato
35) Attivazione procedura concorsuale per il reclutamento di n. 1 ricercatore a tempo determinato art. 24 della Legge 30.12.2010 n. 240S.C. 09/D1 – S.S.D. ING-IND/22 presso il Dipartimento di
Ingegneria Civile, Ambientale, Aerospaziale, dei Materiali
36) Convenzione tra l’Università degli studi di Palermo e la Abbie S.r.l. per il finanziamento di un
posto di ricercatore universitario S.S.D. MED/16 Reumatologia presso il Dipartimento Dibimis
37) Modifica “Regolamento per la nomina dei cultori della materia” emanato con D.R: 1796 del 17
giugno 2013”
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38) Richiesta di afferenza del Prof. Michele Ciofalo al Dipartimento di Ingegneria Chimica,
Gestionale, Informatica, Meccanica (DICGIM) – parere del Senato Accademico
Questo punto all’ordine del giorno viene rititaro dall’Amministrazione
39) Richiesta di afferenza dei Proff.ri Antonio Palma, Marcello Traina, Angelo Bellavia, Angelo
Iovane, Rosalia Lo Presti, Giuseppe Battaglia, Marianna Bellafiore, Antonio Bianco, Barbara
Cappuzzo, Vincenza Leonardi, Pietro Maltese, Patrizia Proia, Giuseppe Russo, Daniele Zangla
al Dipartimento di Scienze Psicologiche, Pedagogiche e della Formazione - parere del Senato
Accademico
40) Commissione Esperti Valutatori per la valutazione dell’accreditamento periodico
41) Regolamento per il conferimento degli insegnamenti nei corsi di studio dell’offerta formativa parere del Senato Accademico
42) Nomina della Commissione sui riconoscimenti onorifici dell'Ateneo e approvazione dei criteri di
valutazione delle proposte di conferimento di Laurea honoris causa
43) Ripartizione del 30% delle risorse derivanti dal Piano straordinario associati 2010-2013 per la
chiamata dei Professori Associati ai sensi dell’art. 18 c. 1 della Legge 240/2010 – parere del
Senato
Il Presidente propone di prendere in esame il seguente punto all’ordine del giorno:
35) Attivazione procedura concorsuale per il reclutamento di n. 1 ricercatore a tempo
determinato - art. 24 della Legge 30.12.2010 n. 240S.C. 09/D1 – S.S.D. ING-IND/22 presso il
Dipartimento di Ingegneria Civile, Ambientale, Aerospaziale, dei Materiali
RELAZIONE DEL RESPONSABILE DEL PROCEDIMENTO
La figura del ricercatore a tempo determinato è stata introdotta dall’art. 1 (comma 14) della Legge
4.11.2005 n. 230 e regolamentata dal successivo Decreto Interministeriale n. 94 del 16.09.2009.
Con la Legge n. 240 del 30.12.2010 - GURI n. 10 del 14.01.2011 – art. 24 “Ricercatori a tempo
determinato”, sono state introdotte le nuove disposizioni sulle modalità di reclutamento e sul
trattamento giuridico ed economico della suddetta tipologia di personale.
Con il D.R. n. 4197 del 19.12.2013 è stato emanato il nuovo “Regolamento per il reclutamento dei
ricercatori a tempo determinato”, approvato dal Senato Accademico con delibera n. 22 del
17.12.2013.
L’art. 24 della Legge 30.12.2010 n. 240 – che al 3° comma prevede le seguenti tipologie
contrattuali:
a) contratti di durata triennale prorogabili per soli due anni, per una sola volta, previa positiva
valutazione delle attività didattiche e di ricerca svolte, effettuata sulla base di modalità, criteri e
parametri definiti con decreto del Ministro; i predetti contratti possono essere stipulati con il
medesimo soggetto anche in sedi diverse;
b) contratti triennali non rinnovabili, riservati a candidati che hanno usufruito dei contratti di cui alla
lettera a), ovvero, per almeno tre anni anche non consecutivi, di assegni di ricerca ai sensi
dell'articolo 51,comma 6, della legge 27 dicembre 1997 n. 449 e successive modificazioni, o di
borse post-dottorato ai sensi dell'articolo 4 della legge 30 novembre 1989 n. 398, ovvero di
analoghi contratti, assegni o borse in atenei stranieri.
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mentre all’ 8° comma prevede che:
il trattamento economico spettante ai destinatari dei contratti di cui al comma 3, lettera a), è pari al
trattamento iniziale spettante al ricercatore confermato a seconda del regime di impegno. Per i
titolari dei contratti di cui al comma 3, lettera b), il trattamento annuo lordo onnicomprensivo è pari a
quello iniziale spettante al ricercatore confermato a tempo pieno elevato fino a un massimo del
30%”.
Si riportano di seguito elencati, gli articoli 3, 4 e 5 del Regolamento per il reclutamento dei
ricercatori a tempo determinato:
 art. 3 “Modalità di reclutamento e di finanziamento”
Il reclutamento di ricercatori a tempo determinato avviene nell’ambito delle risorse disponibili per la
programmazione, di cui all’art. 105 della legge 30.12.2004 n. 311 e di cui all’art. 1 ter del decreto
legge 31.01.2005 n. 7 convertito con modificazioni dalla legge 31.03.2005 n. 43, nonché delle
disposizioni di cui all’art. 5 (4° comma - lettera d) della legge 30.12.2010 n. 240.
In base a quanto previsto dal 3° comma dell’art. 18 della Legge 30.12.2010 n. 240, l’assunzione
dei ricercatori a tempo determinato di cui al presente regolamento può essere a totale carico di
altri soggetti pubblici o privati, previa stipula di convenzione di durata almeno pari a quella del
contratto.
I soggetti esterni, pubblici o privati, che si impegnano per un finanziamento, possono versare la
somma in un’unica soluzione o in quote da corrispondersi alle date concordate dalle parti. Nel caso
in cui il finanziatore esterno privato scelga di corrispondere la somma in più rate, dovrà
consegnare all’Università idonea fideiussione bancaria o assicurativa, o equivalente forma di
garanzia, di importo corrispondente all’intero finanziamento proposto.
 art. 4 “Tipologie contrattuali”
a) contratti di durata triennale prorogabili per soli due anni, per una sola volta, previa positiva
valutazione delle attività didattiche e di ricerca svolte, effettuata sulla base di modalità, criteri e
parametri definiti con decreto del Ministro; i predetti contratti possono essere stipulati con il
medesimo soggetto anche in sedi diverse;
b) contratti triennali non rinnovabili, riservati a candidati che hanno usufruito dei contratti di cui alla
lettera a), ovvero, per almeno tre anni anche non consecutivi, di assegni di ricerca ai sensi
dell'art. 51, comma 6, della legge 27.12. 1997 n. 449, e successive modificazioni, o di borse
post-dottorato ai sensi dell'art. 4 della legge 30.11.1989 n. 398, ovvero di analoghi contratti,
assegni o borse in atenei stranieri.
I contratti di cui alla lettera a), possono prevedere il regime di tempo pieno o di tempo definito. I
contratti di cui alla lettera b), sono stipulati esclusivamente con regime di tempo pieno.
L'impegno annuo complessivo per lo svolgimento delle attività di didattica, di didattica integrativa e
di servizio agli studenti è pari a 350 ore per il regime di tempo pieno e a 200 ore per il regime di
tempo definito.
L'espletamento del contratto di cui alle lettere a) e b), costituisce titolo preferenziale nei concorsi
per l'accesso alle pubbliche amministrazioni.
Nell'ambito delle risorse disponibili per la programmazione, nel terzo anno di contratto di cui alla
lettera b), l'Università valuta il titolare del contratto stesso, che abbia conseguito l'abilitazione
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scientifica prevista dall'art. 16 della Legge 30.12.2010 n. 240, ai fini della chiamata nel ruolo di
professore associato, ai sensi dell'art. 18, comma 1, lettera e) della suddetta legge. In caso di esito
positivo della valutazione, il titolare del contratto, alla scadenza dello stesso, è inquadrato nel ruolo
dei professori associati. In caso di chiamata si applica, per il finanziamento, il disposto del comma
3 del suindicato art. 18.
 art. 5 “Procedura di reclutamento”
Le procedure di reclutamento dei ricercatori a tempo determinato sono proposte dalle strutture
scientifiche o didattiche individuate dallo Statuto di Ateneo, di seguito indicata come Struttura
proponente.
La proposta di reclutamento, deliberata dalla Struttura proponente, deve contenere:
- tipologia contrattuale;
- regime di tempo pieno o di tempo definito;
- eventuale indicazione, corredata da idonea documentazione, che la copertura finanziaria è
a carico di soggetti terzi pubblici o privati;
- settore concorsuale ed un eventuale profilo esclusivamente tramite indicazione di uno o più
c settori scientifico-disciplinari;
- sede di svolgimento delle attività di ricerca;
- struttura di svolgimento della attività didattica;
- indicazione della lingua o delle lingue straniere da conoscere;
- numero massimo, comunque non inferiore a dodici, di pubblicazioni che ciascun candidato
può presentare.
La proposta di reclutamento, previa approvazione del Senato Accademico, sarà sottoposta al
Consiglio di Amministrazione per l’autorizzazione all’emanazione del relativo bando.
Il bando di indizione della procedura di valutazione viene emanato dal Rettore e viene
pubblicizzato sulla Gazzetta Ufficiale, sull’Albo Ufficiale di Ateneo, nel sito internet dell’Università e
su quelli del Ministero e dell'Unione europea e anche sul sito della CRUI. Dalla data di
pubblicazione decorrono trenta giorni per la presentazione delle domande.
Nel bando saranno indicati:
 la struttura proponente;
 settore concorsuale ed un eventuale profilo esclusivamente tramite indicazione di uno o
più settori scientifico-disciplinari;
 i requisiti e i titoli di ammissione alla selezione;
 la lingua straniera scelta in relazione all’eventuale profilo plurilingue dell’Ateneo ovvero
alle esigenze didattiche dei corsi di studio in lingua straniera;
 il numero massimo, comunque non inferiore a dodici, delle pubblicazioni che ciascun
candidato può presentare;
 i termini di presentazione della domanda di partecipazione e i documenti che dovranno
essere presentati dai candidati;
 il responsabile del procedimento;
 le incompatibilità previste dalla Legge;
 la tipologia contrattuale di cui all’art. 4 del presente regolamento e l’eventuale regime di
impegno previsto.
I requisiti indicati nel bando dovranno essere posseduti alla data di scadenza del termine utile per
la presentazione delle domande di partecipazione.
VERBALE N. 207 del 17/06/2014 – 30/06/2014
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Con la delibera del 08.04.2014 il Senato Accademico approva la Convenzione, tra l’Università
degli Studi di Palermo ed il Consorzio Interuniversitario Nazionale per la Scienza e Tecnologia dei
Materiali (INSTM), per il finanziamento e l’attivazione di un posto di ricercatore a tempo
determinato di durata triennale nel SSD ING-IND/22 per attività di ricerca nell’ambito del progetto
di ricerca “Sistemi polimerici per il rilascio controllato”.
In data 16.06.2014 il Consiglio di Dipartimento di Ingegneria Civile, Ambientale, Aerospaziale, dei
Materiali (DICAM) approva l’attivazione della procedura relativa alla copertura, per un triennio, di
n. 1 posto di ricercatore a tempo determinato della tipologia contrattuale A, (prevista al 3° comma
dell’art. 24 della Legge 30.12.2010 n. 240 e all’art. 4 del Regolamento di Ateneo) – Settore
Concorsuale 09/D1 “SCIENZA E TECNOLOGIA DEI MATERIALI” - Settore Scientifico Disciplinare
ING-IND/22 “SCIENZA E TECNOLOGIA DEI MATERIALI”, presso il Dipartimento di Ingegneria
Civile, Ambientale, Aerospaziale, dei Materiali (DICAM), prevedendo per lo stesso il regime di
impegno a tempo pieno, la cui spesa graverà sul progetto sopra riportato.
La copertura finanziaria di €. 145.231,89 lordi è stata accertata con impegno n. 7346/2014 del
26.06.2014 sulla Voce di Bilancio n. R4D10+P0GUINST - Esercizio finanziario 2014 del Bilancio
Universitario.
Dalla documentazione allegata alla stessa si evince che:
 il contratto da stipulare è della tipologia A;
 il regime di impegno è a tempo pieno;
 il Settore Concorsuale 09/D1 - Settore Scientifico Disciplinare ING-IND/22;
 la sede di svolgimento dell’attività di ricerca: Dipartimento di Ingegneria Civile,
Ambientale, Aerospaziale, dei Materiali (DICAM);
 la struttura di svolgimento dell’attività didattica: Scuola Politecnica;
 la lingua straniera di cui è richiesta la conoscenza è la lingua inglese;
 il numero massimo di pubblicazioni 15.
Si fa presente in merito che, avendo la struttura proponente optato per la tipologia contrattuale A
con il regime di impegno a tempo pieno, la somma impegnata per la retribuzione del ricercatore a
tempo determinato è quantificata in €. 48.392,01 a.l., comprensiva degli oneri a carico
dell’Amministrazione, per un totale, nei tre anni di contratto, di €. 145.176,03.
Premesso quanto sopra esposto, si propone che il Senato Accademico esamini la documentata
proposta alla luce del disposto dell’art. 24 della Legge 30.12.2010 n. 240 e dell’art. 5 del
“Regolamento per il reclutamento dei ricercatori a tempo determinato” e
DELIBERI
di approvare la proposta di reclutamento per un triennio, di n. 1 posto di ricercatore a tempo
determinato della tipologia contrattuale A, (prevista al 3° comma dell’art. 24 della Legge
30.12.2010 n. 240 e all’art. 4 del Regolamento di Ateneo) con regime a Tempo Pieno – Settore
Concorsuale 09/D1 “Scienza e Tecnologia dei Materiali” - Settore Scientifico Disciplinare INGIND/22 “Scienza e Tecnologia dei Materiali” presso il Dipartimento Ingegneria Civile, Ambientale,
Aerospaziale, dei Materiali (DICAM).
VERBALE N. 207 del 17/06/2014 – 30/06/2014
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UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI PALERMO
La Responsabile del procedimento
F.to Dott.ssa Alessandra Fallica
La Dirigente
F.to Dott.ssa Giuseppa Lenzo
IL SENATO ACCADEMICO
VISTA la Legge 30.12.2010 n. 240, ed in particolare gli artt. 22 (9° comma), e 24;
ESAMINATI i decreti ministeriali attuativi di tale normativa;
ESAMINATO il nuovo “Regolamento per il reclutamento dei ricercatori a tempo determinato”;
VISTA la delibera del 08.04.2014 con la quale il Senato Accademico approva la Convenzione tra
l’Università degli studi di Palermo ed il Consorzio Interuniversitario Nazionale per la Scienza e
Tecnologia dei Materiali (INSTM) per il finanziamento e l’attivazione di un posto di ricercatore a
tempo determinato di durata triennale nel SSD ING-IND/22 per attività di ricerca nell’ambito del
progetto di ricerca “Sistemi polimerici per il rilascio controllato”;
VISTA la delibera del 16.06.2014 con la quale il Consiglio di Dipartimento di Ingegneria Civile,
Ambientale, Aereospaziale, dei Materiali (DICAM) approva l’attivazione della procedura relativa
alla copertura, per un triennio, di n. 1 posto di ricercatore a tempo determinato della tipologia
contrattuale A, (prevista al 3° comma dell’art. 24 della Legge 30.12.2010 n. 240 e all’art. 4 del
Regolamento di Ateneo) – Settore Concorsuale 09/D1 “Scienza e Tecnologia dei Materiali” Settore Scientifico Disciplinare ING-IND/22 “Scienza e Tecnologia dei Materiali”, presso il
Dipartimento di Ingegneria Civile, Ambientale, Aerospaziale, dei Materiali (DICAM), prevedendo
per lo stesso il regime di impegno a tempo pieno, la cui spesa graverà sul progetto sopra
riportato;
CONSIDERATO che la copertura finanziaria di €. 145.231,89 lordi è stata accertata con impegno
n. 7346/2014 del 26.06.2014 sulla Voce di Bilancio n. R4D10+P0GUINST - Esercizio finanziario
2014 del Bilancio Universitario;
VISTA la proposta del Responsabile del procedimento;
PRESO ATTO del parere espresso in merito dalle Commissioni Senatoriali competenti;
DELIBERA
di approvare la proposta sopra riportata.
Letto ed approvato seduta stante.
36) Convenzione tra l’Università degli studi di Palermo e la Abbie S.r.l. per il finanziamento
di un posto di ricercatore universitario S.S.D. MED/16 Reumatologia presso il Dipartimento
Dibimis
RELAZIONE RESPONSABILE DEL PROCEDIMENTO
VISTA la legge 30 dicembre 2010, n. 240, recante “Norme in materia di organizzazione delle
università, di personale accademico e reclutamento, nonché delega al Governo per incentivare la
qualità e l’efficienza del sistema universitario”;
VISTO in particolare l’art. 24 della legge 30 dicembre 2010, n. 240 “Ricercatori a tempo
determinato”;
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VISTO l’articolo 18, comma 3, della legge 30 dicembre 2010, n. 240, ai sensi del quale “Gli oneri
derivanti dalla chiamata di professori di cui al comma 1 e dall'attribuzione dei contratti di cui
all'articolo 24 possono essere a carico totale di altri soggetti pubblici e di soggetti privati, previa
stipula di convenzioni di durata almeno quindicennale per i professori e i ricercatori titolari del
secondo contratto di cui all'articolo 24, comma 5, ovvero di durata almeno pari a quella del
contratto per i ricercatori.;
CONSIDERATO che l’ Art. 3 , comma 3, del Regolamento per il reclutamento dei ricercatori
a tempo determinato prevede che: …..in base a quanto previsto dal 3° comma dell’art. 18 della
legge 30.12.2010 n. 240, l’assunzione dei ricercatori a tempo determinato di cui al presente
regolamento può essere a totale carico di altri soggetti pubblici o privati, previa stipula di
convenzione di durata almeno pari a quella del contratto .…”;
CONSIDERATO che è interesse dell’Università degli Studi di Palermo e della Società
Farmaceutica, Abbvie S.r.l., concertare, strutturare e implementare forme di collaborazione sul
piano scientifico e didattico, che consentano uno sviluppo delle rispettive attività e che scopo della
Convenzione è quello di facilitare, per tutta la durata dell’accordo, il mantenimento e lo sviluppo di
forme di intesa e di cooperazione sul piano scientifico e della ricerca ;
CONSIDERATO che l’Università degli Studi di Palermo, Dipartimento Biomedico di Medicina
Interna e Specialistica, ha fatto espressa richiesta, con note del 10/06/2013 e del 10/10/2013, alla
Abbvie di una contribuzione economica per il finanziamento di un posto di ricercatore Universitario
a tempo pieno, di cui alla lett a), comma 3 art.4 del vigente Regolamento, per il settore MED/16
presso il Dipartimento Di.Bi.M.I.S. dell’Università nell’ambito del progetto scientifico “Subsets
linfocitari e profilo citochimico nella Sindrome di Sjogren” ;
VISTO che la Abbvie, con nota del 07/11/2013 ha manifestato la propria volontà ad elargire il
contributo liberale di € 145.231,89 (eurocentoquarantacinquemiladuecentotrentuno/89) destinato al
finanziamento di un Posto di Ricercatore a tempo determinato MED/16, a sostegno del progetto
sopra menzionato;
Si propone che il Senato Accademico
APPROVI
La proposta di Convenzione che segue
CONVENZIONE TRA LA ABBVIE S.r.L E l’UNIVERSITA’ DEGLI STUDI DI PALERMO PER IL
FINANZIAMENTO DI UN POSTO DI RICERCATORE UNIVERSITARIO per il Settore
Scientifico Disciplinare MED/16 Reumatologia PRESSO IL DIPARTIMENTO Di.Bi.M.I.S.
La Società Abbvie S.r.l. – Società Unipersonale - con sede e domicilio fiscale in Campoverde di
Aprilia (LT) 04011 S.R. Pontina Km. 52 (P.IVA e C.F. n. 02645920592-, di seguito denominata
soggetto finanziatore o “Abbvie”, rappresentata dal Rappresentante legale, Ing. Fabrizio Greco,
domiciliato per la carica presso la sede legale ed autorizzato alla sottoscrizione della presente
giusta delibera del Consiglio di Amministrazione del 12/10/2012
E
L’Università degli Studi di Palermo, di seguito denominata Università, C.F. n. 80023730825, in
persona del Rettore, Roberto Lagalla, nato a Bari il 16/4/1955, domiciliato per la carica presso la
sede dell’Università medesima sita a Palermo nella Piazza Marina n. 61
VERBALE N. 207 del 17/06/2014 – 30/06/2014
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UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI PALERMO
PREMESSO CHE





l’Università degli Studi di Palermo, Dipartimento di Medicina Interna e Specialistica,
(DIBIMIS) con lettera del 10/06/2013 ha chiesto all’Abbvie, come sopra identificata , il
finanziamento di un posto di Ricercatore Universitario a tempo determinato della durata di
3 anni, per un importo pari ad € 145.231,89 (eurocentoquarantacinquemila
duecentotrentuno/89), settore s.s.d. Reumatologia (MED/16) presso il Dipartimento di
Medicina Interna e Specialistica (DIBIMIS);
l’Abbvie, come sopra specificata, con nota del 07/11/2013 prot. n. 7830 ha manifestato la
volontà di conferire all’Università degli Studi di Palermo un contributo economico liberale di
€ 145.231,89 (eurocentoquarantacinquemiladuecentotrentuno/89) per il finanziamento di
cui sopra;
l’Università degli Studi di Palermo, Dipartimento di Medicina Interna e Specialistica,
(DIBIMIS), nell’ambito delle proprie finalità istituzionali, ha previsto nella seduta del
Consiglio di Dipartimento del 12 dicembre 2013 di chiedere l’attivazione delle procedure
concorsuali per la copertura di un posto di ricercatore a tempo determinato, ai sensi del
comma 3, lett a), dell’art.24 della legge 240/2010, per il settore scientifico disciplinare
MED/16 Reumatologia, da bandire sul budget reso disponibile dal soggetto finanziatore,
nell’ambito del progetto scientifico “Subsets linfocitari e profilo citochimico nella Sindrome
di Sjogren”;
Il soggetto finanziatore propone di versare il predetto importo in n. 3 soluzioni annuali di €
48.410,63 (euroquarantaottomilaquattrocentodieci/63) ciascuna;
gli obiettivi e le finalità del soggetto finanziatore risultano convergenti con quelli
dell’Università degli Studi di Palermo, a garanzia della libertà e dell’autonomia della
didattica e della ricerca scientifica, nel rispetto dei valori che sono alla base delle attività
universitarie ed in conformità con i principi della Costituzione relativi allo sviluppo della
cultura e della ricerca e della libertà d’insegnamento (artt. 9 e 33 Cost.);
TUTTO CIÒ PREMESSO ED ATTESO SI CONVIENE E SI STIPULA QUANTO SEGUE
Art. 1
Le premesse costituiscono parte integrante del presente atto.
Art. 2
Oggetto della presente convenzione è il finanziamento da parte della Abbvie s.r.l. di un posto di
ricercatore universitario a tempo determinato settore scientifico disciplinare MED/16 presso la
Facoltà di Medicina e Chirurgia e il Dipartimento Di.Bi.M.I.S. dell’Università degli Studi di Palermo
per un periodo di anni 3.
Art. 3
Il soggetto finanziatore si impegna ad erogare all’Università degli Studi di Palermo la somma
complessiva di € di € 145.231,89 (eurocentoquarantacinquemiladuecentotrentuno/89) a copertura
del 100% del budget del posto di ricercatore a tempo determinato di cui all’art. 2 della presente
convenzione, da corrispondere con importi annuali di € 48.410,63 (euroquarantottomilaquattro
centodieci/63) ciascuno.
Tale somma è riferita alla retribuzione lorda e risulta altresì comprensiva di oneri fiscali,
previdenziali e di altra natura spettanti al soggetto che verrà assunto a tempo determinato ai sensi
della vigente normativa. Le parti convengono che tale somma, in costanza del presente rapporto,
potrà subire variazioni ex lege ed il Soggetto Finanziatore si impegna ad adeguare il finanziamento
in relazione agli eventuali maggiori oneri.
VERBALE N. 207 del 17/06/2014 – 30/06/2014
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UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI PALERMO
L’impegno del Soggetto Finanziatore è da intendersi automaticamente esteso all’adeguamento
degli importi garantiti, al fine di far fronte ad eventuali incrementi retributivi, previdenziali e fiscali
previsti a norma di legge.
L’aumento del finanziamento, di cui al presente articolo, ha effetto dalla stessa data dalla quale
decorrono i miglioramenti stabiliti a favore dei ricercatori.
Art. 4
Il Finanziatore si impegna, ai fini della copertura del trattamento di cui agli artt. 3 e 4, a versare la
somma convenuta in soluzioni annuali, di cui la prima di € 48.410,63 (euroquarantaottomilaquattro
centodieci/63) subito dopo l’emissione del bando, mentre le restanti due tranche di pari importo
verranno versate entro i primi 15 (quindici) giorni del mese di gennaio di ogni anno.
I predetti versamenti dovranno essere effettuati con bonifico bancario a favore dell’Università degli
Studi di Palermo IBAN IT46X0200804663000300004577 Banca Unicredit S.p.A. Le copie
dell’avvenuto versamento dovranno essere trasmesse entro 10 (dieci) giorni dalla sua esecuzione.
Le parti convengono espressamente che il versamento della seconda e della terza rata saranno
subordinati alla’emanazione del bando di concorso del posto di ricercatore di cui l’Università
s’impegna a dare tempestiva comunicazione per iscritto allegando la relativa documentazione.
Art. 5
A garanzia dell’impegno di cui agli artt. 2,3 e 4, il Finanziatore sottoscrive, contestualmente alla
stipula della presente convenzione, idonea fideiussione bancaria/assicurativa incondizionata ed
irrevocabile, contenente la clausola “a prima richiesta”, che viene allegata in copia alla presente
convenzione come previsto dal vigente Regolamento per il reclutamento dei ricercatori a tempo
determinato emanato con D.R. n. 4197 del 19.12.2013.
Art. 6
La presente convenzione ha la durata di anni 3, con decorrenza dalla data della stipula. La
presente convenzione potrà essere rinnovata almeno tre mesi prima della scadenza, previo
accordo con il Finanziatore da rendersi tramite atto scritto e per un numero pari e non superiore a
due annualità.
Art.7
L’Università si impegna a produrre la documentazione fiscale che consentirà al soggetto
finanziatore di poter dedurre fiscalmente, per quanto consentito dalla normativa vigente, la somma
di cui all’art. 3 della presente convenzione.
Art. 8
Gli effetti della presente convenzione decorrono dalla data del relativo perfezionamento e risultano
efficaci sino al completo adempimento degli obblighi previsti da parte dei contraenti.
Art. 9
Per qualsivoglia controversia legata all’applicazione della presente convenzione, foro competente
è il Tribunale di Palermo.
Art. 10
Per quanto non espressamente previsto dalla presente convenzione, trovano applicazioni le leggi
ed i regolamenti d’Ateneo vigenti in materia.
Per l’Università degli Studi di Palermo
Il Rettore
Prof. Roberto Lagalla
per la Abbvie s.r.l.
Rappresentante legale
Ing. Fabrizio Greco
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Palermo,
La Responsabile del procedimento
F.to Dott.ssa Alba Biondo
La Dirigente
F.to Dott.ssa Giuseppa Lenzo
IL SENATO ACCADEMICO
VISTO il sopra riportato testo di Convenzione;
VISTA la proposta del responsabile del procedimento;
DELIBERA
di approvare in conformità alla proposta sopra riportata.
Letto ed approvato seduta stante.
Alle ore 15,30 entra il ProRettore Vicario Prof. Vito Ferro
Alle ore 15.35 entra il Rettore Prof. Roberto Lagalla ed assume la presidenza della seduta.
38) Richiesta di afferenza del Prof. Michele Ciofalo al Dipartimento di Ingegneria Chimica,
Gestionale, Informatica, Meccanica (DICGIM) – parere del Senato Accademico
Questo punto all’ordine del giorno viene ritirato dall’Amministrazione
39) Richiesta di afferenza dei Proff.ri Antonio Palma, Marcello Traina, Angelo Bellavia,
Angelo Iovane, Rosalia Lo Presti, Giuseppe Battaglia, Marianna Bellafiore, Antonio Bianco,
Barbara Cappuzzo, Vincenza Leonardi, Pietro Maltese, Patrizia Proia, Giuseppe Russo,
Daniele Zangla al Dipartimento di Scienze Psicologiche, Pedagogiche e della Formazione parere del Senato Accademico
RELAZIONE DEL RESPONSABILE DEL PROCEDIMENTO
Si sottopone al parere del Senato Accademico la nota del 30 maggio 2014, inoltrata dal Prof.
Marcello Traina, nella qualità di coordinatore della sezione DISMOT del Dipartimento di Scienze
Giuridiche, della Società e dello Sport, con la quale comunica che hanno presentato richiesta di
afferenza al Dipartimento di Scienze Psicologiche, Pedagogiche e della Formazione i Proff. PALMA
Antonio, TRAINA Marcello, BELLAVIA Angelo, IOVANE Angelo, LO PRESTI Rosalia, BATTAGLIA
Giuseppe, BELLAFIORE Marianna, BIANCO Antonio, CAPPUZZO Barbara, LEONARDI Vincenza,
MALTESE Pietro, PROIA Patrizia, RUSSO Giuseppe, ZANGLA Daniele, in atto afferenti alla Sezione
DISMOT del Dipartimento di Scienze Giuridiche, della Società e dello Sport, con le quali gli stessi
chiedono di potere afferire al Dipartimento di Scienze Psicologiche, Pedagogiche e della Formazione.
I suddetti docenti chiedono il trasferimento in questione:“….. in ragione delle proprie esigenze di
ricerca e dei propri settori S.S.D. di appartenenza”.
I docenti in questione afferiscono dal 01 gennaio 2013 al citato Dipartimento per effetto del processo
di dipartimentalizzazione attuato dall’Ateneo, in ottemperanza alle disposizioni impartite dalla legge
240/2010, e pertanto non sono in possesso del requisito del triennio di permanenza nel Dipartimento
di provenienza.
In proposito, il Rettore, nella adunanza del Senato Accademico dell’11 febbraio 2014, ha osservato
che “sarebbe opportuno non considerare quale termine di decorrenza dei tre anni solari previsti
VERBALE N. 207 del 17/06/2014 – 30/06/2014
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dall’art.2, comma III, la costituzione dei nuovi Dipartimenti, in quanto si tratta di accorpamenti non
determinati da scelte discrezionali dei singoli”.
Il Senato Accademico, in casi analoghi, ha espresso parere favorevole al trasferimento ed il Consiglio
di Amministrazione ha parimenti deliberato positivamente in merito.
In conformità a quanto disposto dal Regolamento emanato con Decreto Rettorale n. 953 del 14
marzo 2014, il Direttore del Dipartimento di Scienze Psicologiche, Pedagogiche e della Formazione,
con nota del 19 giugno 2014, ha trasmesso a questo Settore l’estratto del verbale del Consiglio del
Dipartimento dell’ 11 giugno 2014, con il quale sono approvate le richieste di trasferimento dei
summenzionati docenti.
Il Direttore comunica “….. che non occorre nominare nessuna Commissione, in quanto, secondo l’art.
7 del Regolamento per la mobilità interna interdipartimentale, nel caso di variazione consistente
dell’assetto dipartimentale, le richieste di trasferimento ad un Dipartimento già istituito sono approvate
dal Senato Accademico e dal Consiglio di Amministrazione, a seguito di parere favorevole del
Dipartimento di destinazione”.
Il Consiglio di Dipartimento di Scienze Psicologiche, Pedagogiche e della Formazione delibera,
inoltre, all’unanimità e seduta stante, quanto segue: ”…… perché tutto ciò si realizzi, è condizione
necessaria che il Consiglio di Amministrazione deliberi che adeguati spazi del plesso di Via Pascoli,
una volta ristrutturati, vengano assegnati ai 14 docenti del Dipartimento di Scienze Giuridiche, della
Società e dello Sport che hanno chiesto l’afferenza al nostro Dipartimento e che vengano assegnate
nella sede di Via Pascoli, almeno due unità di personale TA, una per la didattica e una per la
contabilità, dal momento che il Dipartimento di Scienze Psicologiche, Pedagogiche e della
Formazione gestirà 2 nuovi Corsi di Laurea”.
Il Consiglio del Dipartimento di Scienze Giuridiche, della Società e dello Sport, nella seduta del 04
giugno 2014, prende atto delle manifestazioni di volontà espresse dai docenti sopra menzionati e si
impegna a porre in essere tutte le attività amministrative che possano, in una logica di sostanziale
condivisione, favorire l’accoglimento delle richieste avanzate dai docenti.
Alla luce di quanto esposto, si chiede che il Senato Accademico, presa visione della documentazione
presentata a supporto, si esprima sull’opportunità del trasferimento dei Proff. PALMA Antonio,
TRAINA Marcello, BELLAVIA Angelo, IOVANE Angelo, LO PRESTI Rosalia, BATTAGLIA Giuseppe,
BELLAFIORE Marianna, BIANCO Antonio, CAPPUZZO Barbara, LEONARDI Vincenza, MALTESE
Pietro, PROIA Patrizia, RUSSO Giuseppe, ZANGLA Daniele, dal Dipartimento di Scienze Giuridiche,
della Società e dello Sport al Dipartimento di Scienze Psicologiche, Pedagogiche e della Formazione.
In merito all’assegnazione di spazi e di personale, si rimanda alle opportune determinazioni che il
Consiglio di Amministrazione vorrà assumere.
Il Responsabile del procedimento
F.to Dott.ssa Marisa Donzelli
Il Dirigente
F.to Ing. Gandolfo Gallina
IL SENATO ACCADEMICO
VISTA la nota del 30 maggio 2014, inoltrata dal Prof. Marcello Traina, nella qualità di coordinatore
della sezione DISMOT del Dipartimento di Scienze Giuridiche, della Società e dello Sport,
con la quale comunica che hanno presentato richiesta di afferenza al Dipartimento di
Scienze Psicologiche, Pedagogiche e della Formazione, i Proff. PALMA Antonio, TRAINA
Marcello, BELLAVIA Angelo, IOVANE Angelo, LO PRESTI Rosalia, BATTAGLIA Giuseppe,
VERBALE N. 207 del 17/06/2014 – 30/06/2014
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BELLAFIORE Marianna, BIANCO Antonio, CAPPUZZO Barbara, LEONARDI Vincenza,
MALTESE Pietro, PROIA Patrizia, RUSSO Giuseppe, ZANGLA Daniele;
CONSIDERATO che i suddetti docenti chiedono il trasferimento in questione:“….. in ragione delle
proprie esigenze di ricerca e dei propri settori S.S.D. di appartenenza“;
VISTO Il Regolamento sulla mobilità interna interdipartimentale dei professori e dei ricercatori,
emanato con D.R. n. 953 del 14 marzo 2014;
CONSIDERATO che il Direttore del Dipartimento di Scienze Psicologiche, Pedagogiche e della
Formazione, con nota del 19 giugno 2014, ha trasmesso l’estratto del verbale del Consiglio
del Dipartimento dell’ 11 giugno 2014, con il quale sono approvate le richieste di
trasferimento dei summenzionati docenti;
CONSIDERATO, altresì, che il Direttore del Dipartimento di Scienze Psicologiche, Pedagogiche e
della Formazione comunica “….. che non occorre nominare nessuna Commissione, in
quanto, secondo l’art. 7 del Regolamento per la mobilità interna interdipartimentale, nel caso
di variazione consistente dell’assetto dipartimentale, le richieste di trasferimento ad un
Dipartimento già istituito sono approvate dal Senato Accademico e dal Consiglio di
Amministrazione, a seguito di parere favorevole del Dipartimento di destinazione”.
TENUTO CONTO che il Consiglio di Dipartimento di Scienze Psicologiche, Pedagogiche e della
Formazione delibera, inoltre, all’unanimità e seduta stante, quanto segue: ”…… perché tutto
ciò si realizzi, è condizione necessaria che il Consiglio di Amministrazione deliberi che
adeguati spazi del plesso di Via Pascoli, una volta ristrutturati, vengano assegnati ai 14
docenti del Dipartimento di Scienze Giuridiche, della Società e dello Sport che hanno
chiesto l’afferenza al nostro Dipartimento e che vengano assegnate nella sede di Via
Pascoli, almeno due unità di personale TA, una per la didattica e una per la contabilità, dal
momento che il Dipartimento di Scienze Psicologiche, Pedagogiche e della Formazione
gestirà 2 nuovi Corsi di Laurea”.
VISTA la delibera del Consiglio del Dipartimento di Scienze Giuridiche, della Società e dello Sport,
adottata nella seduta del 04 giugno 2014, con la quale il Consiglio medesimo prende atto
delle manifestazioni di volontà espresse dai docenti sopra menzionati e si impegna a
porre in essere tutte le attività amministrative che possano, in una logica di sostanziale
condivisione, favorire l’accoglimento delle richieste avanzate dai docenti citati;
VISTA la relazione del Responsabile del procedimento;
SENTITO il Coordinatore della Commissione Programmazione e risorse umane;
All’unanimità,
ESPRIME PARERE FAVOREVOLE
in merito all’accoglimento delle richieste di afferenza avanzate dai Proff. PALMA Antonio, TRAINA
Marcello, BELLAVIA Angelo, IOVANE Angelo, LO PRESTI Rosalia, BATTAGLIA Giuseppe,
BELLAFIORE Marianna, BIANCO Antonio, CAPPUZZO Barbara, LEONARDI Vincenza,
MALTESE Pietro, PROIA Patrizia, RUSSO Giuseppe, ZANGLA Daniele, in atto afferenti alla
Sezione DISMOT del Dipartimento di Scienze Giuridiche, della Società e dello Sport, con le quali
gli stessi chiedono di potere afferire al Dipartimento di Scienze Psicologiche, Pedagogiche e della
Formazione.
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Si prende atto della richiesta rispetto alla quale, con esclusivo riferimento alla mobilità dei docenti,
non sussistono motivi ostativi ancorchè venga dato mandato all’Amministrazione di operare
affinchè tutta la docenza o, la più parte della docenza, afferente ai Corsi di Laurea delle Scienze
Motorie possa trovare omogeneo accoglimento dipartimentale.
Letto ed approvato seduta stante.
40) Commissione Esperti Valutatori per la valutazione dell’accreditamento periodico
Il Pro Rettore Vicario ricorda che nella seduta del 10.06.2014 il Presidio di qualità ha esaminato le
“Determinazioni delle Scuole sui Corsi di Studio da sottoporre all’accreditamento periodico” ed ha
proposto agli Organi di Governo di Ateneo, rispettivamente al Senato Accademico nella seduta del
17.06.2014 e al Consiglio di Amministrazione nella seduta del 19.06.2014, di avviare una
sperimentazione interna del processo di accreditamento periodico per i sedici corsi di studio che si
sono autocandidati.
Il Senato Accademico ed il Consiglio di Amministrazione hanno ritenuto la suddetta
sperimentazione un utile banco di prova per testare le procedure previste nelle Linee Guida
dell’ANVUR del 24.04.2014, per individuare punti di forza e di debolezza dei Corsi di Studio
proposti e per informare gli studenti e i docenti coinvolti nel processo di assicurazione della qualità.
Il Senato Accademico ed il Consiglio di Amministrazione hanno deliberato che la sperimentazione
sarà effettuata, su ciascuno dei sedici corsi di studio, da una commissione, presieduta del
Presidente del Presidio di Qualità e costituita da due docenti per ciascuna delle seguenti cinque
aree:
a) Area Giuridica ed Economico-Sociale;
b) Area Medica;
c) Area Politecnica;
d) Area Scientifica;
e) Area Umanistica.
I docenti saranno scelti dal Presidio di Qualità con i seguenti criteri:
1) Non devono essere coordinatori dei corsi di studio oggetto della sperimentazione;
2) Non devono essere delegati della didattica nei Dipartimenti;
3) Non devono essere Presidenti o Componenti delle Commissioni Paritetiche Docenti-Studenti
delle Scuole;
3) Non devono insegnare nei Corsi di Studio oggetto della sperimentazione;
4) Devono avere comprovata esperienza di tematiche di didattica e di valutazione.
La Commissione redigerà un apposito Verbale utilizzando gli stessi elementi e i medesimi criteri
adottati nelle Linee Guida ANVUR per i lavori della Commissione degli Esperti Valutatori (CEV)
che si occuperà dell’accreditamento periodico della sede e dei corsi di studio.
IL SENATO ACCADEMICO
sentita la relazione del Coordinatore della Commissione attività didattiche e assicurazione della
qualità della formazione
sentito il Pro Rettore Vicario, Delegato del Rettore alla Didattica, Prof. Vito Ferro;
all’unanimità
DELIBERA
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che i docenti saranno scelti, con i criteri già deliberati, dal Presidio di Qualità sulla base delle
autocandidature che perverranno entro il 25.07.2014.
Letto e approvato seduta stante.
41) Regolamento per il conferimento degli insegnamenti nei corsi di studio dell’offerta
formativa - parere del Senato Accademico
Questo punto all’ordine del giorno è rinviato alla prossima seduta utile.
42) Nomina della Commissione sui riconoscimenti onorifici dell’Ateneo e approvazione dei
criteri di valutazione delle proposte di conferimento di Laurea honoris causa
RELAZIONE DEL RESPONSABILE DEL PROCEDIMENTO
Visto il Testo Unico delle leggi sull’istruzione superiore approvato con Regio Decreto n. 1592 del
31.08.1933 ed in particolare gli artt. 111 e 169;
Visto l’articolo 6 della legge n. 168 del 9 maggio 1989;
Vista la legge n. 240 del 30 dicembre 2010;
Visto lo Statuto dell’Università degli Studi di Palermo;
Visto il Codice Etico dell’Università degli Studi di Palermo;
Visto il Regolamento per la valutazione della performance del personale dirigente e tecnico
amministrativo;
Visto il Regolamento per il conferimento di riconoscimenti onorifici dell’Università degli Studi di
Palermo, ed in particolare gli artt. 3 e 8;
Considerato che, il numero delle proposte di conferimento di Laurea honoris causa pervenute, è
superiore al numero massimo di approvazioni possibili da parte del MIUR per l’anno 2014;
Si propone che il Senato Accademico
ESPRIMA PARERE FAVOREVOLE

a nominare la Commissione di valutazione delle proposte di conferimento dei riconoscimenti
onorifici dell’Università degli Studi di Palermo, per l’anno 2014, nella composizione di seguito
riportata:
Prof. Antonino Buttitta, professore emerito dell’Ateneo di Palermo;
Prof. Riccardo Monastero, docente in quiescenza dell’Ateneo di Palermo;
Prof.ssa Ornella Daniele, docente in quiescenza dell’Ateneo di Palermo;
Dott.ssa Giuseppa Lenzo, dirigente;
Sig. Angelo Nuzzo, studente.

a delegare la Commissione all’approvazione dei criteri di valutazione delle proposte di
conferimento di Laurea honoris causa.
f.to Il Responsabile del procedimento
f.to Il Dirigente
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Dott.ssa Maria Maira
ad interim
Dott. Antonio Valenti
Il Senato Accademico
Vista la relazione del Responsabile del procedimento;
sentita la relazione del Coordinatore della Commissione;
all’unanimità,
DELIBERA
di approvare in conformità alla proposta sopra riportata.
Letto ed approvato seduta stante.
37) Modifica “Regolamento per la nomina dei cultori della materia” emanato con D.R: 1796
del 17 giugno 2013”
RELAZIONE DEL RESPONSABILE DEL PROCEDIMENTO
Con D.R. n. 1796 del 17 giugno 2013 è stato emanato il Regolamento per la nomina dei cultori
della materia sia in conformità sia a quanto disposto sia dall’art. 42 del R.D. 4 giugno 1938, n.
1269, che stabilisce che <<Le Commissioni per gli esami di profitto sono composte di tre membri: il
professore ufficiale della materia, presidente, un professore ufficiale di materia affine, e un libero
docente o cultore della materia. […]>>, sia dall’art. 24 del vigente Regolamento Didattico di
Ateneo.
Alla luce delle recenti modifiche organizzative, è necessario procedere ad una modifica di alcune
norme del citato Regolamento, per renderle conformi al nuovo assetto statuario.
Inoltre il Regolamento in esame, che ha rilevanza con riferimento al processo “nomina dei cultori
della materia” ai fini della costituzione delle commissioni degli esami di profitto degli insegnamenti
presenti nei manifesti dei corsi di studio dell’Ateneo, è stato proposto al Presidio di Qualità, nella
seduta del 10.06.2014, con le seguenti modifiche rispetto al testo vigente:
Testo Vigente
Proposte di modifica
REGOLAMENTO PER LA NOMINA DEI
CULTORI DELLA MATERIA
Art. 1
Obiettivi del Regolamento e definizione delle
funzioni
Il presente Regolamento disciplina le modalità
di nomina dei cultori della materia e le loro
attività, in conformità a quanto disposto sia
dall’art. 42 del R.D. 4 giugno 1938, n. 1269, che
stabilisce che <<Le Commissioni per gli esami
di profitto sono composte di tre membri: il
professore ufficiale della materia, presidente,
un professore ufficiale di materia affine, e un
libero docente o cultore della materia. […]>>,
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sia dall’art. 24 del vigente Regolamento
Didattico di Ateneo.
Si intendono “cultori della materia”, d’ora
innanzi “cultori”, esperti o studiosi, non
appartenenti ai ruoli del personale docente,
ricercatore universitario ed assegnista di
ricerca, che abbiano acquisito nelle discipline
afferenti ad uno specifico settore scientificodisciplinare documentata esperienza ovvero
peculiari competenze, in virtù delle quali
possono essere abilitati, relativamente alle
discipline stesse, alle condizioni e con le
procedure stabilite nel presente Regolamento,
a far parte delle Commissioni degli esami di
profitto.
Il titolare dell’assegno di ricerca può fare
parte delle Commissioni degli esami di
profitto, essendo già esperto della materia
per gli insegnamenti del settore scientificodisciplinare di riferimento, su richiesta del
referente scientifico dell’assegnista di
ricerca e previa presentazione della
proposta redatta conformemente all’art. 2
del presente Regolamento.
Requisito essenziale per la nomina a cultore è il
possesso, da almeno 3 anni, di laurea
magistrale, ovvero laurea rilasciata ai sensi
dell’art. 3 della legge 341/90 o laurea
specialistica/magistrale rilasciata ai sensi
dell’art. 3, comma 1, lettera b, del D.M.
03.11.1999, n. 509 come modificato dal D.M.
22.10.2004, n. 270.
I candidati alla nomina di cultore devono altresì
possedere almeno uno dei seguenti altri titoli:
a) Dottore di Ricerca o ex assegnista di
Ricerca;
b) titolarità di una borsa di studio;
c) essere stati professori a contratto in
materia affine o dello stesso SSD.;
d) esperto di comprovata esperienza nel
SSD laureato da almeno sette anni;
e) esperto di comprovata esperienza per i
SSD presenti nei Corsi di Studio delle
professioni sanitarie, delle scienze motorie e
del servizio sociale.
Il titolo di studio e gli altri titoli di cui si richiede il
possesso devono essere congruenti con
l’insegnamento per il quale viene richiesta
l’attribuzione della qualifica di cultore.
È in ogni caso escluso lo svolgimento
sistematico da parte dei cultori di altre attività
VERBALE N. 207 del 17/06/2014 – 30/06/2014
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didattiche istituzionali, sotto qualsivoglia forma.
La partecipazione dei cultori alle Commissioni
degli esami di profitto non dà diritto ad alcuna
retribuzione, trattandosi di attività svolta su
base esclusivamente volontaria che non dà
luogo a diritti in ordine all’accesso ai ruoli
universitari.
Ogni diversa disposizione provvedimentale o
negoziale è nulla ed improduttiva di qualunque
effetto giuridico.
Art. 2
Procedura di nomina
La proposta di nomina a cultore di un soggetto
(Allegato 1) è formulata, entro il 30 ottobre di
ogni anno, da un docente (professore o
ricercatore) afferente al settore scientificodisciplinare nell’ambito del quale il cultore
svolgerà la propria attività.
La proposta, formulata con riferimento ad uno
specifico insegnamento appartenente ad un
settore
scientifico-disciplinare
è,
pena
l’inammissibilità, corredata da:
a) una dichiarazione di disponibilità (Allegato
2), rilasciata dall’interessato, nella quale lo
stesso espressamente enuncia la sua
volontà di accettare la disciplina dettata dal
presente Regolamento e di non avanzare
alcuna pretesa di retribuzione per la propria
attività, in quanto liberamente svolta e
finalizzata esclusivamente all’arricchimento
della propria formazione culturale;
b) un curriculum dell’interessato, dal quale
risultino il possesso della laurea magistrale,
od equipollente, di almeno uno degli altri
titoli previsti dall’art. 1, comma 3 lettere a),
b), c) del presente Regolamento e
l’acquisizione di esperienze e competenze
coerenti con l’insegnamento per il quale si
propone la nomina a cultore;
c) un’ulteriore dichiarazione (Allegato 2)
dell’interessato di non intrattenere, e di non
avere intrattenuto nei due anni precedenti
alla richiesta di nomina, rapporti di
collaborazione di qualunque natura con
enti
o
istituzioni
di
carattere
extrauniversitario che forniscano servizi di
preparazione o assistenza per gli studi
universitari.
La proposta di nomina è successivamente
sottoposta dal docente proponente al Consiglio
VERBALE N. 207 del 17/06/2014 – 30/06/2014
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di Corso di Studio competente per
l’approvazione.
Il Consiglio di Corso di Studio, sulla base della
proposta di nomina di cui al comma 1 e del
curriculum dell’interessato, tenuto conto della
specificità delle esperienze maturate e delle
competenze acquisite dallo stesso, in relazione
alle materie appartenenti al settore scientificodisciplinare di riferimento, delibera la nomina a
cultore per uno specifico insegnamento del
SSD.
Il Coordinatore di Corso di Studio può
provvedere
alla
nomina
con
proprio
provvedimento da portare a ratifica nella prima
adunanza utile dell’organo collegiale.
Il Coordinatore di Corso di Studio può nominare
un numero massimo di cultori pari a due per
ciascun insegnamento.
Il Coordinatore di Corso di Studio può nominare
cultore della materia, al di fuori della quota
prevista nel precedente comma e su richiesta
dell’interessato, un docente in quiescenza
dandone comunicazione ai sensi dell’art.4 del
presente regolamento.
Art. 3
Durata e rinnovo
Il riconoscimento del titolo di “cultore” ha
validità per due anni accademici ed è
rinnovabile.
Il cultore può fare uso della qualifica di “cultore
della materia presso l’Università degli Studi di
Palermo” esclusivamente nel periodo di
attribuzione
e
con
l’indicazione
dell’insegnamento e del settore scientificodisciplinare in cui è stata conferita.
Le relative certificazioni sono rilasciate dal
Coordinatore di Corso di Studio in base alle
attestazioni presentate dal docente che ha
proposto la nomina.
Alla scadenza del biennio è consentito il
rinnovo, previa dimostrazione della continuità
dell’impegno scientifico e/o professionale, con
la stessa procedura di cui al precedente art. 2.
Art. 4
Elenchi dei cultori della materia e requisiti di
trasparenza
Il Consiglio di Corso di Studio, sulla base della
proposta di nomina di cui al comma 1 e del
curriculum dell’interessato, tenuto conto della
specificità delle esperienze maturate e delle
competenze acquisite dallo stesso, in relazione
alle materie appartenenti al settore scientificodisciplinare di riferimento, propone, con
apposita delibera, al Consiglio della Scuola,
la nomina a cultore per uno specifico
insegnamento del SSD.
Il Presidente della Scuola può provvedere
alla nomina con proprio provvedimento da
portare a ratifica nella prima adunanza utile
dell’organo collegiale.
ll Consiglio di Corso di Studio può proporre
per la nomina un numero massimo di cultori
pari a due per ciascun insegnamento.
Il Presidente della Scuola può nominare
cultore della materia, al di fuori della quota
prevista nel precedente comma e su richiesta
dell’interessato, un docente in quiescenza
dandone comunicazione ai sensi dell’art.4 del
presente regolamento.
Le relative certificazioni sono rilasciate dal
Presidente della Scuola in base alle
attestazioni presentate dal docente che ha
proposto la nomina.
Art. 4
Elenchi dei cultori della materia e requisiti di
trasparenza
Il Consiglio di Corso di Studio è tenuto alla Il Consiglio della Scuola è tenuto alla
redazione e all’aggiornamento dell’elenco dei redazione e all’aggiornamento dell’elenco dei
VERBALE N. 207 del 17/06/2014 – 30/06/2014
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UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI PALERMO
cultori della materia che provvederà a
trasmettere, per tramite dei propri uffici, ai
responsabili delle segreterie studenti entro e
non oltre il 30 novembre di ogni anno.
Ai fini dei requisiti di trasparenza tale elenco,
che dovrà contenere le generalità del cultore, il
professore o il ricercatore proponente, la data
della delibera del Consiglio di Corso di Studio,
l’insegnamento per cui è conferita la qualifica e
il periodo di validità della stessa, deve essere
pubblicato sul sito web di Ateneo.
cultori della materia che provvederà a
trasmettere, per tramite dei propri uffici, ai
responsabili delle segreterie studenti entro e
non oltre il 30 novembre di ogni anno.
Ai fini dei requisiti di trasparenza tale elenco,
che dovrà contenere le generalità del cultore, il
professore o il ricercatore proponente, la data
della delibera del Consiglio di Corso di Studio,
la data della delibera del Consiglio della
Scuola, l’insegnamento per cui è conferita la
qualifica e il periodo di validità della stessa,
deve essere pubblicato sul sito web di Ateneo.
I dati previsti dalla procedura CSA devono
essere inseriti dal personale amministrativo
preposto, presso il Corso di Studio competente,
alla gestione degli incarichi didattici.
Art. 5
Norme finali
I dati previsti dalla procedura CSA devono
essere inseriti dal personale amministrativo
preposto, presso la Scuola competente, alla
gestione degli incarichi didattici.
Art. 5
Norme finali
Il presente Regolamento entra immediatamente Per l’Anno Accademico 2013/14 restano
comunque valide le nomine già effettuate e
in vigore.
le commissioni già nominate.
A decorrere dall’entrata in vigore del
regolamento perdono effetto le nomine dei
cultori della materia disposte per gli A.A.
precedenti. Per l’Anno Accademico 2012/13
restano comunque valide le commissioni già
nominate.
Il Presidio, nella adunanza del 10.06.2014, ha preso atto che le modifiche proposte sono
necessarie e conformi sia al Regolamento per l’attribuzione degli assegni di ricerca sia all’art.24
del Regolamento Didattico di Ateneo.
Il Presidio ha anche segnalato che <<il regolamento potrebbe essere perfezionato prevedendo che
la nomina di un cultore per un assegnato SSD sia vincolata ad una procedura di verifica della
piena utilizzazione del personale docente strutturato appartenente a quel SSD>>.
Con delibera n. 70 del 19 giugno 2014 il Consiglio di Amministrazione ha espresso parere
favorevole alle suddette modifiche del testo del “Regolamento per la nomina dei cultori
della materia”.
Il Responsabile del procedimento
F.to Dott. Massimo Albeggiani
Il Dirigente ad interim
F.to Dott. Antonio Valenti
IL SENATO ACCADEMICO
Vista la proposta del Responsabile del procedimento;
Vista la delibera del Presidio di Qualità del 10 giugno 2014;
Visto il parere favorevole espresso dal Consiglio di Amministrazione con delibera n. 70 del 19
giugno 2014;
Sentita la relazione del Coordinatore della Commissione attività didattiche e assicurazione della
qualità della formazione
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UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI PALERMO
Sentito il Pro Rettore Vicario, Delegato del Rettore alla Didattica, Prof. Vito Ferro;
all’unanimità
DELIBERA
di approvare modifiche del testo del “Regolamento per la nomina dei cultori della materia” per le
quali il Consiglio di Amministrazione ha emesso parere favorevole, con ulteriore modifica dell’art. 2
ultimo comma inserendo l’inciso “su proposta del Coordinatore del Corso di Studi”.
Testo Vigente
Proposte di modifica
REGOLAMENTO PER LA NOMINA DEI
CULTORI DELLA MATERIA
Art. 1
Obiettivi del Regolamento e definizione delle
funzioni
Il presente Regolamento disciplina le modalità
di nomina dei cultori della materia e le loro
attività, in conformità a quanto disposto sia
dall’art. 42 del R.D. 4 giugno 1938, n. 1269, che
stabilisce che <<Le Commissioni per gli esami
di profitto sono composte di tre membri: il
professore ufficiale della materia, presidente,
un professore ufficiale di materia affine, e un
libero docente o cultore della materia. […]>>,
sia dall’art. 24 del vigente Regolamento
Didattico di Ateneo.
Si intendono “cultori della materia”, d’ora
innanzi “cultori”, esperti o studiosi, non
appartenenti ai ruoli del personale docente,
ricercatore universitario ed assegnista di
ricerca, che abbiano acquisito nelle discipline
afferenti ad uno specifico settore scientificodisciplinare documentata esperienza ovvero
peculiari competenze, in virtù delle quali
possono essere abilitati, relativamente alle
discipline stesse, alle condizioni e con le
procedure stabilite nel presente Regolamento,
a far parte delle Commissioni degli esami di
profitto.
Il titolare dell’assegno di ricerca può fare
parte delle Commissioni degli esami di
profitto, essendo già esperto della materia
per gli insegnamenti del settore scientificodisciplinare di riferimento, su richiesta del
referente scientifico dell’assegnista di
ricerca e previa presentazione della
proposta redatta conformemente all’art. 2
del presente Regolamento.
Requisito essenziale per la nomina a cultore è il
possesso, da almeno 3 anni, di laurea
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magistrale, ovvero laurea rilasciata ai sensi
dell’art. 3 della legge 341/90 o laurea
specialistica/magistrale rilasciata ai sensi
dell’art. 3, comma 1, lettera b, del D.M.
03.11.1999, n. 509 come modificato dal D.M.
22.10.2004, n. 270.
I candidati alla nomina di cultore devono altresì
possedere almeno uno dei seguenti altri titoli:
a) Dottore di Ricerca o ex assegnista di
Ricerca;
b) titolarità di una borsa di studio;
c) essere stati professori a contratto in
materia affine o dello stesso SSD.;
d) esperto di comprovata esperienza nel
SSD laureato da almeno sette anni;
e) esperto di comprovata esperienza per i
SSD presenti nei Corsi di Studio delle
professioni sanitarie, delle scienze motorie e
del servizio sociale.
Il titolo di studio e gli altri titoli di cui si richiede il
possesso devono essere congruenti con
l’insegnamento per il quale viene richiesta
l’attribuzione della qualifica di cultore.
È in ogni caso escluso lo svolgimento
sistematico da parte dei cultori di altre attività
didattiche istituzionali, sotto qualsivoglia forma.
La partecipazione dei cultori alle Commissioni
degli esami di profitto non dà diritto ad alcuna
retribuzione, trattandosi di attività svolta su
base esclusivamente volontaria che non dà
luogo a diritti in ordine all’accesso ai ruoli
universitari.
Ogni diversa disposizione provvedimentale o
negoziale è nulla ed improduttiva di qualunque
effetto giuridico.
Art. 2
Procedura di nomina
La proposta di nomina a cultore di un soggetto
(Allegato 1) è formulata, entro il 30 ottobre di
ogni anno, da un docente (professore o
ricercatore) afferente al settore scientificodisciplinare nell’ambito del quale il cultore
svolgerà la propria attività.
La proposta, formulata con riferimento ad uno
specifico insegnamento appartenente ad un
settore
scientifico-disciplinare
è,
pena
l’inammissibilità, corredata da:
d) una dichiarazione di disponibilità (Allegato
2), rilasciata dall’interessato, nella quale lo
stesso espressamente enuncia la sua
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volontà di accettare la disciplina dettata dal
presente Regolamento e di non avanzare
alcuna pretesa di retribuzione per la propria
attività, in quanto liberamente svolta e
finalizzata esclusivamente all’arricchimento
della propria formazione culturale;
e) un curriculum dell’interessato, dal quale
risultino il possesso della laurea magistrale,
od equipollente, di almeno uno degli altri
titoli previsti dall’art. 1, comma 3 lettere a),
b), c) del presente Regolamento e
l’acquisizione di esperienze e competenze
coerenti con l’insegnamento per il quale si
propone la nomina a cultore;
f) un’ulteriore dichiarazione (Allegato 2)
dell’interessato di non intrattenere, e di non
avere intrattenuto nei due anni precedenti
alla richiesta di nomina, rapporti di
collaborazione di qualunque natura con
enti
o
istituzioni
di
carattere
extrauniversitario che forniscano servizi di
preparazione o assistenza per gli studi
universitari.
La proposta di nomina è successivamente
sottoposta dal docente proponente al Consiglio
di Corso di Studio competente per
l’approvazione.
Il Consiglio di Corso di Studio, sulla base della
proposta di nomina di cui al comma 1 e del
curriculum dell’interessato, tenuto conto della
specificità delle esperienze maturate e delle
competenze acquisite dallo stesso, in relazione
alle materie appartenenti al settore scientificodisciplinare di riferimento, delibera la nomina a
cultore per uno specifico insegnamento del
SSD.
Il Coordinatore di Corso di Studio può
provvedere
alla
nomina
con
proprio
provvedimento da portare a ratifica nella prima
adunanza utile dell’organo collegiale.
Il Coordinatore di Corso di Studio può nominare
un numero massimo di cultori pari a due per
ciascun insegnamento.
Il Coordinatore di Corso di Studio può nominare
cultore della materia, al di fuori della quota
prevista nel precedente comma e su richiesta
dell’interessato, un docente in quiescenza
dandone comunicazione ai sensi dell’art.4 del
presente regolamento.
Il Consiglio di Corso di Studio, sulla base della
proposta di nomina di cui al comma 1 e del
curriculum dell’interessato, tenuto conto della
specificità delle esperienze maturate e delle
competenze acquisite dallo stesso, in relazione
alle materie appartenenti al settore scientificodisciplinare di riferimento, propone, con
apposita delibera, al Consiglio della Scuola,
la nomina a cultore per uno specifico
insegnamento del SSD.
Il Presidente della Scuola può provvedere
alla nomina con proprio provvedimento da
portare a ratifica nella prima adunanza utile
dell’organo collegiale.
ll Consiglio di Corso di Studio può proporre
per la nomina un numero massimo di cultori
pari a due per ciascun insegnamento.
Il Presidente della Scuola può nominare
cultore della materia, su proposta del
Coordinatore del Corso di Studi, al di fuori
della quota prevista nel precedente comma e
su richiesta dell’interessato, un docente in
quiescenza dandone comunicazione ai sensi
dell’art.4 del presente regolamento.
Art. 3
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Durata e rinnovo
Il riconoscimento del titolo di “cultore” ha
validità per due anni accademici ed è
rinnovabile.
Il cultore può fare uso della qualifica di “cultore
della materia presso l’Università degli Studi di
Palermo” esclusivamente nel periodo di
attribuzione
e
con
l’indicazione
dell’insegnamento e del settore scientificodisciplinare in cui è stata conferita.
Le relative certificazioni sono rilasciate dal
Coordinatore di Corso di Studio in base alle
attestazioni presentate dal docente che ha
proposto la nomina.
Alla scadenza del biennio è consentito il
rinnovo, previa dimostrazione della continuità
dell’impegno scientifico e/o professionale, con
la stessa procedura di cui al precedente art. 2.
Le relative certificazioni sono rilasciate dal
Presidente della Scuola in base alle
attestazioni presentate dal docente che ha
proposto la nomina.
Art. 4
Elenchi dei cultori della materia e requisiti di
trasparenza
Art. 4
Elenchi dei cultori della materia e requisiti di
trasparenza
Il Consiglio di Corso di Studio è tenuto alla
redazione e all’aggiornamento dell’elenco dei
cultori della materia che provvederà a
trasmettere, per tramite dei propri uffici, ai
responsabili delle segreterie studenti entro e
non oltre il 30 novembre di ogni anno.
Ai fini dei requisiti di trasparenza tale elenco,
che dovrà contenere le generalità del cultore, il
professore o il ricercatore proponente, la data
della delibera del Consiglio di Corso di Studio,
l’insegnamento per cui è conferita la qualifica e
il periodo di validità della stessa, deve essere
pubblicato sul sito web di Ateneo.
Il Consiglio della Scuola è tenuto alla
redazione e all’aggiornamento dell’elenco dei
cultori della materia che provvederà a
trasmettere, per tramite dei propri uffici, ai
responsabili delle segreterie studenti entro e
non oltre il 30 novembre di ogni anno.
Ai fini dei requisiti di trasparenza tale elenco,
che dovrà contenere le generalità del cultore, il
professore o il ricercatore proponente, la data
della delibera del Consiglio di Corso di Studio,
la data della delibera del Consiglio della
Scuola, l’insegnamento per cui è conferita la
qualifica e il periodo di validità della stessa,
deve essere pubblicato sul sito web di Ateneo.
I dati previsti dalla procedura CSA devono
essere inseriti dal personale amministrativo
preposto, presso il Corso di Studio competente,
alla gestione degli incarichi didattici.
Art. 5
Norme finali
I dati previsti dalla procedura CSA devono
essere inseriti dal personale amministrativo
preposto, presso la Scuola competente, alla
gestione degli incarichi didattici.
Art. 5
Norme finali
Il presente Regolamento entra immediatamente Per l’Anno Accademico 2013/14 restano
comunque valide le nomine già effettuate e
in vigore.
le commissioni già nominate.
A decorrere dall’entrata in vigore del
regolamento perdono effetto le nomine dei
cultori della materia disposte per gli A.A.
VERBALE N. 207 del 17/06/2014 – 30/06/2014
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UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI PALERMO
precedenti. Per l’Anno Accademico 2012/13
restano comunque valide le commissioni già
nominate.
Letto e approvato seduta stante.
Alle ore 16.30 si allontanano dalla riunione il prof. Vito Ferro e i dott. Manfredi Leone e Giorgio
Maniaci.
20) Esame del Regolamento chiamate di cui agli artt. 18 e 24 della L. 240/2010 – parere del
Senato
RELAZIONE DEL RESPONSABILE DEL PROCEDIMENTO
Con D.R. n. 1582 del 18.04.2012 è stato emanato il “Regolamento per la disciplina della chiamata
dei professori di prima e seconda fascia in attuazione dell’art. 18 della Legge 240/2010”.
Nel rispetto della normativa vigente in materia si ritiene opportuno apportare alcune modifiche.
Pertanto, si riporta di seguito, nella versione modificata (a destra), il citato Regolamento che si
sottopone all’esame di codesto Organo collegiale.
Regolamento per la disciplina della chiamata
dei professori di prima e seconda fascia in
attuazione dell’art. 18 della Legge 240/2010
esitato dal Senato Accademico in data
27/3/2012 (argomento n.7)
Regolamento per la disciplina della chiamata
dei professori di prima e seconda fascia in
attuazione dell’art. 18 della Legge 240/2010
esitato dal Senato Accademico in data
27/3/2012 e della procedura valutativa ai sensi
dell’art. 24 (commi 5 e 6) della Legge
n.240/2010
Titolo 1 - Norme generali
Titolo 1 - Norme generali
Art. 1 - Ambito di operatività
Art. 1 - Ambito di operatività
Il presente Regolamento disciplina, nel rispetto 1. Il presente Regolamento disciplina, nel
del Codice etico dell’Università di Palermo e dei
rispetto del Codice etico dell’Università di
principi enunciati della Carta Europea dei
Palermo e dei principi enunciati dalla Carta
ricercatori, di cui alla raccomandazione della
Europea dei ricercatori, dello statuto
Commissione delle Comunità europee n. 251
vigente, di cui alla raccomandazione della
dell’11-03-2005, le procedure di chiamata dei
Commissione delle Comunità europee n.
professori di prima e di seconda fascia.
251 dell’11-03-2005, le procedure di
chiamata e valutazione dei professori di
prima e di seconda fascia.
Titolo 2 - Copertura mediante procedura
selettiva o mediante chiamata diretta
Art. 2 - Richieste delle Strutture
Titolo 2 - Chiamata mediante procedura
selettiva ai sensi dell’art. 18 (comma 1) della
legge 240/2010 o mediante chiamata diretta ai
sensi dell’art. 1 (comma 9) della legge
230/2005
Art. 2 - Richieste delle Strutture
1. Ciascun Dipartimento, nei limiti della
programmazione triennale del fabbisogno di 1. Ciascun Dipartimento, nell’ambito della
personale, acquisite le indicazioni delle
programmazione triennale del fabbisogno di
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UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI PALERMO
strutture di raccordo, richiede al Consiglio di
Amministrazione la copertura di posti di
professore di prima e seconda fascia.
personale ed entro la disponibilità dei punti
organico assegnati dal CdA, richiede al
Consiglio di Amministrazione con delibera
motivata la copertura di posti di professore
di prima e seconda fascia, indicandone la
priorità.
2. La delibera di richiesta del Consiglio del
Dipartimento proponente è adottata dalla
maggioranza assoluta dei professori di
1°fascia, per la chiamata di professori di 2. La delibera di richiesta del Consiglio del
1°fascia, e dei professori di 1° e di 2°fascia,
Dipartimento proponente è adottata dalla
per la chiamata di professori di 2°fascia.
maggioranza assoluta dei professori di 1°
fascia, per la chiamata di professori di 1°
fascia, e dei professori di 1° e di 2° fascia,
3. Nella proposta del Consiglio di Dipartimento
per la chiamata di professori di 2° fascia.
dovrà essere indicata una delle seguenti
modalità di copertura del posto richiesto,
nonché le motivazioni relative a tale scelta: 3. Nella proposta del Consiglio di Dipartimento
a. chiamata in esito a procedura selettiva
dovrà essere indicata una delle seguenti
attivata ai sensi dell’art. 18 (1°comma) della
modalità di copertura del posto richiesto,
Legge 240/10; b. chiamata diretta secondo
nonché le motivazioni relative a tale scelta:
le procedure disciplinate dall’art. 1
a) chiamata in esito a procedura selettiva
(9°comma) della Legge 230/05 e successive
attivata ai sensi dell’art. 18 (1° comma) della
modificazioni ed integrazioni;
Legge 240/10; b) chiamata diretta secondo
le procedure disciplinate dall’art. 1 (9°
comma) della Legge 230/05 e successive
4. La delibera del Consiglio del Dipartimento
modificazioni e integrazioni.
proponente deve contenere i seguenti dati:
a) la fascia per la quale viene richiesta la
procedura; b) la sede di servizio; c) il settore 4. La delibera del Consiglio del Dipartimento
concorsuale e anche l’eventuale settore
proponente deve contenere i seguenti dati:
scientifico disciplinare (anche più di uno) per
a) la fascia per la quale viene richiesta la
il quale viene richiesto il posto; d) le
procedura;
modalità di copertura del posto, secondo
quanto previsto dal precedente comma 3; e)
b) la sede di servizio;
l’indicazione dettagliata delle specifiche
funzioni che il professore dovrà svolgere,
c) l’area CUN, il settore concorsuale e
nonché la tipologia di impegno richiesto,
anche l’eventuale profilo ai sensi
didattico e scientifico e, ove previsto,
dell’art.18 comma 1 della Legge
sentito il parere della scuola iale; f)
240/2010, per il quale viene richiesto il
l’eventuale copertura finanziaria del posto
posto;
richiesto da parte di enti esterni pubblici o
privati, ai sensi dell’art. 18 c.3 della legge
d) le modalità di copertura del posto,
240/10
con
l’indicazione
dell’ente
secondo
quanto
previsto
dal
finanziatore
e
delle
modalità
di
precedente comma 3;
finanziamento, che non potrà comunque
avere durata inferiore a 15 anni; g) nel caso
e) l’indicazione delle specifiche funzioni
di posti, che prevedano lo svolgimento di
che il professore dovrà svolgere,
attività assistenziale, la struttura dove essa
nonché la tipologia di impegno
potrà essere svolta. La delibera del
richiesto, didattico e scientifico e, ove
Consiglio di Dipartimento deve anche
previsto, assistenziale sentito il parere
indicare la consistenza numerica di docenza
della scuola di medicina e chirurgia;
(1° e 2° fascia) nel Settore Concorsuale e
nel Settore Scientifico Disciplinare.
f) l’eventuale copertura finanziaria del
posto richiesto da parte di enti esterni
5. Per le procedure selettive di cui al punto a)
pubblici o privati, ai sensi dell’art. 18 c.
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UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI PALERMO
del 3°comma del presente articolo
“chiamata in esito a procedura selettiva
attivata ai sensi dell’art. 18 (1°comma) della
Legge 30.12.2010 n. 240”: a) l’eventuale
indicazione di un numero massimo di
pubblicazioni, che non potrà essere inferiore
a dodici; b) l’eventuale indicazione dei criteri
di
accertamento
delle
competenze
linguistiche del candidato, anche in
relazione alle esigenze didattiche relative ai
corsi di studio in lingua estera.
3 della legge 240/10 con l’indicazione
dell’ente finanziatore e delle modalità di
finanziamento,
che
non
potrà
comunque avere durata inferiore a 15
anni;
g)
nel caso di posti che prevedano lo
svolgimento di attività assistenziale, la
struttura dove essa dovrà essere svolta
sentito il parere della scuola di
medicina e chirurgia.
6. La delibera del Consiglio di Amministrazione 5. La delibera del Consiglio di Dipartimento
di accoglimento della richiesta è adottata
deve anche indicare la consistenza
dopo avere acquisito il parere obbligatorio
numerica di docenza in Ateneo (1° e 2°
delle Strutture di raccordo e del Senato
fascia) nel Settore Scientifico Disciplinare,
Accademico.
l’impegno didattico nel Dipartimento e
complessivamente in Ateneo del Settore
Scientifico Disciplinare, le previsioni di
quiescenza
nel
triennio
successivo
riguardanti il Settore Scientifico Disciplinare.
6. Per le procedure selettive di cui al punto a)
del 3° comma del presente articolo
“chiamata in esito a procedura selettiva
attivata ai sensi dell’art. 18 (1° comma) della
Legge 30.12.2010 n. 240”, la delibera del
Consiglio del Dipartimento proponente deve
altresì riportare:
a) l’eventuale indicazione di un numero
massimo di pubblicazioni, che non
potrà essere inferiore a dodici;
b)
l’eventuale indicazione dei criteri di
accertamento
delle
competenze
linguistiche del candidato, anche in
relazione alle esigenze didattiche
relative ai corsi di studio in lingua
estera;
7. la delibera del Consiglio di Amministrazione
di accoglimento della richiesta è adottata
dopo avere acquisito il parere delle Scuole
competenti
relativamente
all’impegno
didattico e del Senato Accademico.
Art. 3 - Procedure Selettive
Art. 3 - Procedure Selettive
1. La procedura selettiva per la copertura del 1. La procedura selettiva nel caso del piano
straordinario associati, può aggregare posti
posto viene svolta previa emanazione di un
da bandire afferenti a più settori concorsuali
bando Rettorale, che sarà pubblicato sul sito
anche se richiesti da dipartimenti diversi.
di ateneo, su quello del Ministero e
VERBALE N. 207 del 17/06/2014 – 30/06/2014
203 di 241
UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI PALERMO
dell’Unione Europea; l’avviso del bando sarà
pubblicato nella Gazzetta Ufficiale.
Essa sarà svolta previa emanazione di un
bando Rettorale, pubblicato sul sito di
Ateneo, su quello del Ministero e
dell’Unione Europea; l’avviso del bando
sarà pubblicato nella Gazzetta Ufficiale.
2. Il bando deve contenere: a) il numero dei
posti per i quali si attiva la procedura di
selezione; b) la fascia per la quale viene
attivata la procedura; c) il settore 2. Il bando deve contenere:
a) il numero massimo dei posti per i quali
concorsuale e l’eventuale settore scientifico
si attiva la procedura di selezione che
disciplinare (anche più di uno); d)
possono appartenere a più settori
l’indicazione dettagliata delle specifiche
concorsuali solo nel caso del piano
funzioni che il docente dovrà svolgere
straordinario associati;
(tipologia d’impegno didattico e scientifico,
e, ove previsto, assistenziale); e) il termine e
b) il numero massimo dei punti organico
le modalità di presentazione delle domande;
impegnati;
il termine per la presentazione delle
domande non potrà essere inferiore a trenta
c) la fascia per la quale viene attivata la
giorni consecutivi a decorrere dalla data di
procedura;
pubblicazione dell’avviso del bando in
gazzetta ufficiale; f) i requisiti soggettivi per
l’ammissione alla procedura; g) l’eventuale
d) l’area CUN, il/i settore/i concorsuale/i,
numero massimo di pubblicazioni che il
l’eventuale/i profilo/i ai sensi dell’art.18
candidato dovrà trasmettere che non potrà
comma 1 della Legge 240/2010 per i
essere inferiore a dodici; h) l’indicazione dei
quali viene attivata la procedura,
criteri generali di valutazione, cui la
indicandone la priorità come deliberato
Commissione dovrà attenersi; i) l’indicazione
dal Consiglio di Amministrazione;
dei diritti e doveri del docente e del suo
trattamento economico e previdenziale; l)
e) per ciascun posto messo a concorso
l’eventuale indicazione della lingua estera
l’indicazione le specifiche funzioni che il
per cui effettuare l’accertamento delle
docente dovrà svolgere (tipologia
competenze linguistiche del candidato; m)
d’impegno didattico e scientifico, e, ove
nel caso di posti ai quali è correlato lo
previsto, assistenziale);
svolgimento
di
attività
assistenziale,
l’indicazione della struttura presso la quale
f) il
termine
e
le
modalità
di
tale attività potrà essere svolta.
presentazione delle domande, che non
potrà essere inferiore a trenta giorni
consecutivi a decorrere dalla data di
pubblicazione dell’avviso del bando in
gazzetta ufficiale;
g)
i requisiti soggettivi per l’ammissione
alla procedura;
h)
l’eventuale
numero
massimo
di
pubblicazioni che il candidato dovrà
trasmettere che non potrà comunque
essere inferiore a dodici;
i)
l’indicazione dei criteri generali di
valutazione, cui la Commissione dovrà
attenersi;
j)
l’eventuale
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indicazione
della
lingua
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estera per cui effettuare l’accertamento
delle competenze linguistiche del
candidato;
Art. 4 - Candidati ammissibili alle selezioni
k)
la sede di servizio e nel caso di posti ai
quali è correlato lo svolgimento di
attività assistenziale, l’indicazione della
struttura presso la quale tale attività
sarà svolta.
l)
l’indicazione dei diritti e doveri del
docente e del suo trattamento
economico e previdenziale.
Art. 4 - Candidati ammissibili alle selezioni
1. Alle selezioni possono partecipare: a) i 1. Alle selezioni per la chiamata di professori
candidati
che
abbiano
conseguito
di prima e seconda fascia possono
l’abilitazione scientifica nazionale ai sensi
partecipare: a) studiosi che abbiano
dell’art. 16 della Legge 240/ 2010 per il
conseguito
l’abilitazione
scientifica
settore concorsuale e per le funzioni oggetto
nazionale ai sensi dell’art. 16 della Legge
del procedimento, ovvero per funzioni
240/ 2010 per il settore concorsuale messo
superiori, purché non già titolari delle
a concorso ovvero per uno dei settori
medesime funzioni superiori; b) i candidati
concorsuali ricompreso nel medesimo
che abbiano conseguito l’idoneità in
macrosettore e per le funzioni oggetto del
procedure concorsuali attivate ai sensi della
procedimento, ovvero per funzioni superiori,
Legge
210/1998
per
la
fascia
purché non già titolari delle medesime
corrispondente a quella per la quale viene
funzioni superiori; b) i candidati che abbiano
emanato il bando, limitatamente al periodo
conseguito l’idoneità nel settore concorsuale
di durata di tale idoneità (art. 29 – 8°comma
in procedure concorsuali attivate ai sensi
– Legge n. 240/2010); c) i professori, di 1° e
della Legge 210/1998 per la fascia
2° fascia, già in servizio in altri atenei alla
corrispondente a quella per la quale viene
data di entrata in vigore della Legge
emanato il bando, limitatamente al periodo
240/2010 nella fascia corrispondente a
di durata di tale idoneità (art. 29 – 8°
quella per cui viene bandita la selezione; d)
comma – Legge n. 240/2010); c) i
gli studiosi stabilmente impegnati all’estero
professori, rispettivamente, di prima e di
in attività di ricerca o insegnamento a livello
seconda fascia già in servizio in altri atenei
universitario in posizione di livello pari a
per il settore concorsuale messo a
quelle oggetto del bando, sulla base di
concorso; d) gli studiosi stabilmente
tabelle di corrispondenza aggiornate ogni tre
impegnati all’estero in attività di ricerca o
anni, definite dal Ministero.
insegnamento a livello universitario in
posizione di livello pari a quelle oggetto del
bando,
sulla
base
di
tabelle
di
corrispondenza aggiornate ogni tre anni,
definite dal Ministero. Il candidato può fare
domanda per più di un settore concorsuale
qualora ne abbia i requisiti.
2. Ai procedimenti per la chiamata di cui al
presente
regolamento
non
possono 2. Ai procedimenti per la chiamata di cui al
titolo 2 non possono partecipare coloro per i
partecipare coloro per i quali esistano
quali esistano incompatibilità di legge (art.18
incompatibilità di legge (art.18 c.1 lett. b
c.1 lett. b della Legge 240/10) o con il
della Legge 240/10) o con il codice etico
VERBALE N. 207 del 17/06/2014 – 30/06/2014
205 di 241
UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI PALERMO
dell’ateneo.
codice etico dell’Ateneo.
Art. 5 - Commissione di valutazione
Art. 5 - Commissione di valutazione
1. Le commissioni giudicatrici per le procedure 1. Le commissioni giudicatrici per le procedure
di selezione sono composte da tre professori,
di selezione sono composte da tre
in servizio presso Atenei diversi, appartenenti
professori ordinari, in servizio presso Atenei
al Settore Concorsuale, o, in mancanza, a
diversi del Settore Concorsuale a bando e,
Settori Concorsuali affini. Uno dei componenti
in particolare, ove indicato nel bando, al
può essere designato dalla struttura che ha
Settore
Scientifico-Disciplinare.
Il
proposto la procedura di selezione e può
dipartimento che ha richiesto l’attivazione
essere uno studioso stabilmente impegnato
del bando indica quattro nomi di professori
all’estero in attività di ricerca e insegnamento
non appartenenti all’Ateneo tra i quali
a livello universitario da almeno un triennio,
saranno sorteggiati, da funzionari nominati
che ricopre una posizione accademica
dal Rettore, due componenti della
equipollente a quella di professore ordinario
Commissione. Il dipartimento che ha
in istituzioni universitarie o di ricerca estere,
richiesto l’attivazione del bando indicherà
con
elevata
qualificazione
ascientifica
altresì il nome del terzo componente anche
riconosciuta a livello internazionale; i
interno all’Ateneo ed in questo ultimo caso
componenti restanti sono individuati mediante
può comunque essere individuato all’interno
sorteggio tra i professori qualificati a far parte
del macrosettore. I componenti proposti
delle commissioni per la abilitazione
devono essere in possesso di un elevato
scientifica nazionale per professori di 1°
profilo scientifico a livello internazionale,
fascia, prevista dall’art.6 c.2 del DPR 222 del
essi vengono individuati tra i professori
14.9.2011.
ordinari facenti parte delle liste dei
commissari per l’abilitazione scientifica
nazionale nel Settore Concorsuale di
appartenenza. Per i professori che non
sono presenti nelle liste ministeriali vigenti
dei commissari per l’abilitazione scientifica
nazionale, il possesso dei requisiti sarà
autocertificato e validato dal Direttore del
dipartimento che ha richiesto la procedura.
Può anche essere proposto uno studioso
stabilmente impegnato all’estero in attività di
ricerca e insegnamento a livello universitario
da almeno un triennio, che ricopre una
posizione accademica equipollente a quella
di professore ordinario in istituzioni
universitarie o di ricerca estere, con elevata
qualificazione scientifica riconosciuta a
livello internazionale. Il componente della
commissione per la procedura di selezione
per professore associato, se interno
all’Ateneo, può essere un professore di
seconda fascia, con i requisiti sopra indicati.
2. I componenti designati (ad eccezione
dell’eventuale docente di ateneo estero 2. La Commissione è nominata con decreto
del Rettore che, anche avvalendosi del
devono essere inseriti nella lista di professori
parere di esperti, può preliminarmente
qualificati a far parte delle commissioni per la
verificare i requisiti di cui al precedente
abilitazione
scientifica
nazionale
per
comma 1. In caso di rinuncia o di
professori di 1° fascia, prevista dall’art.6 c.2
VERBALE N. 207 del 17/06/2014 – 30/06/2014
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del DPR 222 del 14.9.2011.
sopravvenuta indisponibilità prima della
nomina della commissione, si ripete la
procedura del sorteggio per il commissario
che ha rinunciato a seguito dell’integrazione
di un ulteriore nominativo da parte del
dipartimento interessato. Il decreto di
nomina è pubblicato sull’albo di Ateneo.
3. I componenti delle commissioni devono
essere Professori di 1° fascia, ad eccezione
delle procedure di selezione relative a
professori di 2° fascia, per le quali il
componente
designato
dalla
struttura
proponente può essere un Professore di 1° o
di 2° fascia. I Professori di 2° fascia 3. La Commissione individua al suo interno un
presidente e un segretario verbalizzante e
eventualmente designati devono soddisfare i
assume
le
proprie
deliberazioni
a
requisiti di elevata qualificazione scientifica
maggioranza assoluta dei componenti.
riconosciuta
a
livello
internazionale,
documentata da un congruo numero di
Art. 5 bis - Commissioni di valutazione
pubblicazioni di alto livello negli ultimi cinque
nell’ambito
del piano straordinario associati
anni.
4. La Commissione è nominata con decreto del 1. Per ogni procedura saranno nominate tante
Rettore che, anche avvalendosi del parere di
commissioni quanti sono i settori scientifici
esperti, può preliminarmente verificare il
disciplinari
messi
a
concorso.
Le
requisito di cui ai commi 1 e 3. In caso di
commissioni saranno nominate con le
rinuncia o di sopravvenuta indisponibilità
modalità previste all’art.5
prima della nomina della Commissione, la
procedura del sorteggio viene ripetuta.
5. La commissione individua al suo interno un
presidente e un segretario verbalizzante ed
assume
le
proprie
deliberazioni
a
maggioranza assoluta dei componenti.
Art. 6 - Modalità di svolgimento delle
selezioni
1. La commissione procede alla valutazione
comparativa dei candidati sulla base delle
pubblicazioni scientifiche, del curriculum,
dell’attività didattica degli stessi e, ove
previsto, dalla attività assistenziale, attestati
dai documenti allegati alla domanda di
partecipazione alla procedura selettiva.
Art. 6 - Modalità di svolgimento delle
selezioni
1. La Commissione procede collegialmente
alla valutazione comparativa dei candidati
rispetto al profilo individuato dal bando, sulla
base
dell’attività
didattica,
delle
pubblicazioni scientifiche, del curriculum e
delle attività istituzionali e organizzative, ove
previsto, della attività assistenziale attestata
dai documenti allegati alla domanda di
partecipazione alla procedura selettiva.
2. La valutazione comparativa avviene sulla
base dei criteri predeterminati dalla 2. Ai fini della valutazione dell'attività didattica
commissione, tenendo conto delle funzioni
sono considerate l’entità e la continuità delle
che il professore dovrà svolgere, per come
attività con particolare riferimento agli
specificato nel bando.
insegnamenti e ai moduli di cui si è assunta
la responsabilità. Ai fini della valutazione
3. Al termine dei lavori la commissione individua
dell’attività didattica integrativa e di servizio
univocamente il candidato maggiormente
agli studenti, possono essere considerate le
qualificato a svolgere le funzioni didattico
attività di predisposizione delle tesi di
laurea, di laurea magistrale e delle tesi di
VERBALE N. 207 del 17/06/2014 – 30/06/2014
207 di 241
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scientifiche specificate nel bando.
dottorato, i seminari, le esercitazioni e il
tutorato degli studenti.
3. La
valutazione
delle
pubblicazioni
scientifiche di cui al comma 1 è svolta sulla
base degli ulteriori seguenti criteri:
a) originalità,
innovatività,
rigore
metodologico e rilevanza di ciascuna
pubblicazione;
b)
congruenza di ciascuna pubblicazione
con il profilo di professore universitario
da ricoprire oppure con tematiche
interdisciplinari ad esso strettamente
correlate;
c)
rilevanza scientifica della collocazione
editoriale di ciascuna pubblicazione e
sua diffusione all'interno della comunità
scientifica;
d)
determinazione analitica, anche sulla
base di criteri riconosciuti nella
comunità scientifica internazionale di
riferimento, dell'apporto individuale del
ricercatore nel caso di partecipazione
del
medesimo
a
lavori
in
collaborazione;
e)
nell'ambito dei settori in cui ne è
consolidato
l'uso
a
livello
internazionale, le commissioni si
avvalgono anche di uno o più dei
seguenti indicatori, riferiti alla data di
inizio della valutazione: 1) numero
totale delle citazioni; 2) numero medio
di citazioni per pubblicazione; 3)
"impact factor" totale; 4) "impact factor"
medio
per
pubblicazione;
5)
combinazioni dei precedenti parametri
atte a valorizzare l'impatto della
produzione scientifica del candidato
(indice di Hirsch o simili).
4. Per la copertura di posti di professore
associato e di ordinario nel caso in cui il
candidato non rivesta il ruolo di professore
associato, al termine della valutazione delle
pubblicazioni scientifiche e dei titoli, la
procedura contempla lo svolgimento, di una
prova didattica e la discussione sulle
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208 di 241
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pubblicazioni scientifiche presentate.
5. Ai fini della valutazione delle attività
scientifiche, istituzionali ed organizzative si
terranno in considerazione anche i seguenti
aspetti:
a)
organizzazione,
direzione
e
coordinamento di centri o gruppi di
ricerca nazionali e internazionali o
partecipazione agli stessi e altre attività
di ricerca quali la direzione o
partecipazione a comitati editoriali di
riviste;
b)
conseguimento della titolarità di brevetti
nei settori in cui è rilevante;
c)
conseguimento
di
premi
riconoscimenti
nazionali
internazionali per attività di ricerca;
e
e
d)
incarichi istituzionali all’interno
istituzioni universitarie italiane
straniere;
di
o
6. Possono essere inoltre considerate le
partecipazioni in qualità di relatore a
congressi e convegni di interesse
internazionale.
7. La valutazione comparativa avviene, sulla
base dei criteri predeterminati dalla
commissione, tenendo conto delle funzioni
che il professore dovrà svolgere sotto il
profilo didattico e scientifico come
specificato nel bando.
8. Al termine dei lavori la commissione
individua, per ogni posto messo a concorso,
il candidato maggiormente qualificato a
svolgere le funzioni didattico scientifiche
specificate nel bando. Qualora il candidato
non dovesse accettare, la Commissione, nel
caso in cui siano presenti altri candidati
idonei per il posto messo a concorso, in una
successiva riunione individua il candidato
maggiormente qualificato.
Art. 7 - Termine del procedimento
1. I lavori della commissione devono essere
Art. 7 - Termine del procedimento
1. I lavori della commissione devono essere
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conclusi entro quattro mesi dall’emanazione
del decreto rettorale di nomina.
conclusi entro tre mesi dall’emanazione del
decreto rettorale di nomina.
2. Il Rettore può prorogare, per una sola volta e 2. Il Rettore può prorogare, per una sola volta
per non più di due mesi, il termine per la
e per non più di due mesi, il termine per la
conclusione dei lavori per comprovati ed
conclusione dei lavori per comprovati ed
eccezionali motivi segnalati dal presidente
eccezionali motivi segnalati dal Presidente
della commissione. Nel caso in cui i lavori non
della commissione. Nel caso in cui i lavori
si siano conclusi entro i termini della proroga,
non si siano conclusi entro i termini della
il Rettore, con motivato decreto, provvede alla
proroga, il Rettore, con motivato decreto,
sostituzione della commissione ovvero dei
provvede
alla
sostituzione
della
componenti ai quali siano imputabili le cause
commissione ovvero dei componenti ai quali
del ritardo, stabilendo nel contempo un nuovo
siano imputabili le cause del ritardo,
termine per la conclusione dei lavori. Decorso
stabilendo nel contempo un nuovo termine
tale termine, il Rettore provvederà a
per la conclusione dei lavori.
dichiarare decaduta la commissione.
Decorso tale termine, il Rettore provvederà
3. Il Rettore, con proprio decreto, accerta, entro
a dichiarare decaduta la Commissione.
trenta giorni dalla consegna, la regolarità
degli atti e dichiara il nominativo del candidato 3. Il Rettore, con proprio decreto, accerta,
più qualificato a ricoprire il posto per cui è
entro trenta giorni dalla consegna, la
stata attivata la procedura selettiva. Il decreto
regolarità degli atti e dichiara il/i nominativo/i
è comunicato a tutti i candidati ed è
del/i candidato/i più qualificato/i a ricoprire il/
trasmesso al dipartimento che ha richiesto il
posto/i per cui è stata attivata la procedura
bando. Il decreto sarà pubblicato sul sito
selettiva sino a copertura dei punti organico
dell’Ateneo e al Ministero.
messi a bando, tenendo conto delle priorità
indicate nel bando. Il decreto è comunicato
4. Nel caso in cui il Rettore riscontri irregolarità
a tutti i candidati ed è trasmesso al/i
nello svolgimento della procedura, invia, con
dipartimento/i che ha/hanno richiesto il
provvedimento motivato, gli atti alla
bando. Il decreto sarà pubblicato sul sito
commissione, assegnandole un termine per
dell’Ateneo e del Ministero.
provvedere ad eventuali modifiche.
4. Nel caso in cui il Rettore riscontri irregolarità
nello svolgimento della procedura, invia, con
provvedimento motivato, gli atti alla
Commissione, assegnandole un termine per
provvedere a eventuali modifiche.
Art. 8 - Chiamata del candidato selezionato
Art. 8 - Chiamata del candidato selezionato
1. A conclusione della procedura, il dipartimento
interessato propone, entro due mesi dalla 1. A conclusione della procedura, entro 15
giorni dalla data di approvazione degli atti,
data di approvazione degli atti, al consiglio di
ogni dipartimento interessato propone al
amministrazione la chiamata del candidato
Consiglio di Amministrazione la chiamata
individuato dalla Commissione (art.6 comma
del candidato di cui al decreto rettorale di
3). La delibera di chiamata è adottata dalla
approvazione degli atti. La delibera di
struttura proponente con voto favorevole della
chiamata è adottata dal dipartimento
maggioranza assoluta dei professori di prima
proponente con voto favorevole della
fascia, per la chiamata di professori di prima
maggioranza assoluta dei professori di
fascia, e dei professori di prima e seconda
prima fascia, per la chiamata di professori di
fascia, per la chiamata dei professori di
prima fascia, e dei professori di prima e
seconda fascia. La proposta di chiamata
seconda fascia, per la chiamata dei
viene approvata con delibera del consiglio di
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UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI PALERMO
amministrazione.
professori di seconda fascia. La proposta di
chiamata è approvata dal Consiglio di
Amministrazione.
2. Nel caso in cui, nel termine sopra indicato, il
dipartimento non adotti alcuna delibera, lo
stesso Dipartimento non potrà richiedere, nei 2. Nel caso in cui, nel termine sopra indicato, il
due anni successivi alla approvazione degli
dipartimento non adotti alcuna delibera, lo
atti, la copertura di un posto per la stessa
stesso Dipartimento non potrà richiedere,
fascia e per il medesimo settore concorsuale
nei due anni successivi all’approvazione
per i quali si è svolta la procedura.
degli atti, la copertura di un posto per la
stessa fascia e per il medesimo settore
3. Nel caso in cui il Dipartimento che ha
concorsuale per i quali si è svolta la
proposto la chiamata non adotti alcuna
procedura.
delibera nei termini previsti, il Consiglio di
Amministrazione,
previa
verifica
della 3. Nel caso in cui il Dipartimento non effettui la
possibilità di afferenza del vincitore ad altro
proposta di chiamata di cui ai commi
Dipartimento, delibera la afferenza al
precedenti, le risorse saranno acquisite dal
Dipartimento che ha richiesto la procedura,
Consiglio di Amministrazione che deciderà
fermo restando il divieto di cui al precedente
in merito alla loro eventuale riassegnazione.
comma 2.
Art. 9 - Chiamata diretta
Art. 9 - Chiamata diretta
1. La delibera del Consiglio di Dipartimento di
1. La delibera del Consiglio di Dipartimento di
cui all’art. 2 c.3 lettera b) deve contenere,
cui all’art.1 c.3 lettera b) deve contenere, oltre
oltre ai dati elencati al comma 4 dello stesso
ai dati elencati al comma 4 dello stesso
articolo, la indicazione dello studioso
articolo, la indicazione dello studioso
stabilmente impegnato all’estero in attività di
stabilmente impegnato all’estero in attività di
ricerca e insegnamento a livello universitario
ricerca e insegnamento a livello universitario
da almeno un triennio, che ricopre una
da almeno un triennio, che ricopre una
posizione accademica equipollente in
posizione
accademica
equipollente
in
istituzioni universitarie o di ricerca estere,
istituzioni universitarie o di ricerca estere. La
sulla base di tabelle di corrispondenza
proposta può riguardare anche studiosi che
aggiornate ogni tre anni, definite dal
abbiano già svolto un periodo di almeno tre
Ministero.
La proposta può riguardare
anni di ricerca e docenza in università italiane
anche studiosi che abbiano già svolto un
a seguito di chiamata diretta autorizzata dal
periodo di almeno tre anni di ricerca e
MIUR e che abbiano conseguito risultati
docenza in università italiane a seguito di
scientifici congrui rispetto al posto per il quale
chiamata diretta autorizzata dal MIUR e che
ne viene proposta la chiamata. La proposta
abbiano conseguito risultati scientifici
può riguardare altresì studiosi che siano
congrui rispetto al posto per il quale ne
risultati vincitori nell'ambito di specifici
viene proposta la chiamata. La proposta
programmi di ricerca di alta qualificazione,
può riguardare altresì studiosi che siano
identificati con decreto del Ministro, sentiti
risultati vincitori nell'ambito di specifici
l'ANVUR e il CUN, finanziati dall'Unione
programmi di ricerca di alta qualificazione,
europea o dal Ministero. La proposta del
identificati con decreto del Ministro, sentiti
Consiglio di Dipartimento deve essere
l'ANVUR e il CUN, finanziati dall'Unione
comunque
corredata
da
lettere
di
europea o dal Ministero. La proposta del
accreditamento delle strutture estere di
Consiglio di Dipartimento deve essere
appartenenza del docente di cui si propone la
comunque
corredata
da
lettere
di
chiamata diretta.
accreditamento delle strutture estere di
appartenenza del docente di cui si propone
la chiamata diretta.
2. Il Consiglio di Amministrazione, acquisito il
parere delle strutture di raccordo e del Senato
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UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI PALERMO
Accademico,
valuta
le proposte dei 2. Il Consiglio di Amministrazione, acquisito il
Dipartimenti, verificando la compatibilità con
parere delle Scuole interessate e del Senato
le disponibilità di Bilancio e con la
Accademico, valuta le proposte dei
programmazione di Ateneo e, in caso di
Dipartimenti, verificando la compatibilità con
approvazione, inoltra la richiesta al MIUR per
le disponibilità di Bilancio e con la
la prescritta approvazione.
programmazione di Ateneo e, in caso di
approvazione, inoltra la richiesta al MIUR.
3. Il Rettore, con proprio decreto, dispone la
nomina dei docenti, per i quali il MIUR ha 3. Il Rettore, con proprio decreto, dispone la
rilasciato
la
prescritta
autorizzazione,
nomina dei docenti, per i quali il MIUR ha
indicando nel decreto la relativa classe di
rilasciato la prescritta autorizzazione,
stipendio sulla base della eventuale anzianità
indicando nel decreto la relativa classe di
di servizio e di valutazioni di merito.
stipendio sulla base della eventuale
anzianità di servizio e di valutazioni di
merito.
Titolo 3 - Chiamata in esito a procedura
valutativa ai sensi dell’art. 24 (commi 5 e 6)
Titolo 3 - procedura valutativa ai sensi
dell’art. 24 (commi 5 e 6) della Legge
n.240/2010
Art. 10 - Attivazione della procedura di
Art. 10 - Attivazione della procedura ex
Ateneo
art.24 della Legge n.240/2010
1. L’Ateneo, di norma con cadenza annuale,
emette un avviso per la presentazione di 1. Nell’ambito della programmazione triennale
del fabbisogno del personale il Consiglio di
richieste di procedure di valutazione previste
Amministrazione, tenuto conto del parere
dall’art. 24 (commi 5 e 6) e dall’art. 29
obbligatorio del Senato Accademico,
(comma 8) della Legge 240/2010.
assegna ai Dipartimenti le risorse in termini
di punti organico corrispondenti a posti di
2. Per le procedure di valutazione ai fini della
professori di I e II fascia ricopribili secondo
immissione nel ruolo dei Professori Associati,
le modalità di cui all’art. 24 commi 5 e 6
possono presentare richiesta: a) i Ricercatori
della Legge n.240/2010.
a TD, titolari dei contratti di cui all’art.23 c.3
lettera b) della Legge 240/10 presso l’Ateneo,
Art. 10 bis - Attivazione della procedura ex
che hanno conseguito l’abilitazione scientifica
nazionale (art. 16 della Legge 240/ 2010); b) i comma 5 dell’art.24 della Legge n.240/2010
Ricercatori a TI in servizio presso l’Ateneo
che hanno conseguito la abilitazione 1. Nell’ambito delle risorse disponibili per la
scientifica nazionale (art. 16 della Legge 240/
programmazione, nel terzo anno di contratto
2010).
e non oltre i 120 giorni antecedenti la
scadenza del medesimo, il Dipartimento
delibera di sottoporre a valutazione il titolare
3. Per le procedure di valutazione ai fini della
del contratto da ricercatore a tempo
immissione nel ruolo dei Professori Ordinari,
determinato di cui all’art. 24 comma 3 lettera
possono presentare richiesta i Professori
b) della legge 240/2010 che abbia
Associati o Ricercatori a TI in servizio presso
conseguito l’abilitazione scientifica, ai fini
l’Ateneo, che hanno conseguito abilitazione
della chiamata nei ruoli di professore
scientifica nazionale per Professori di 1a
associato.
fascia (art. 16 della Legge 240/ 2010).
2. Qualora il ricercatore non sia in possesso
della prevista abilitazione nel termine di cui
al comma 1, ma comunque la acquisisca
entro la naturale scadenza del contratto, la
VERBALE N. 207 del 17/06/2014 – 30/06/2014
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UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI PALERMO
procedura
valutativa
sarà
avviata
successivamente al conseguimento della
medesima. Qualora la procedura di
abilitazione scientifica nazionale non sia
stata bandita nel corso dell’ultimo anno di
contratto, la procedura valutativa sarà
avviata entro 120 giorni dalla pubblicazione
dell’esito dell’ASN successiva.
Art. 10 ter - Attivazione della procedura ex
comma 6 dell’art.24 della Legge n.240/2010
1. Alle procedure di valutazione ai fini della
immissione nel ruolo dei Professori Ordinari,
possono partecipare i Professori Associati o
Ricercatori a TI in servizio presso l’Ateneo,
che
hanno
conseguito
l’abilitazione
scientifica nazionale per professori di prima
fascia (art. 16 della Legge 240/ 2010). Alle
procedure di valutazione ai fini della
immissione nel ruolo dei Professori
Associati, possono partecipare i Ricercatori
a TI in servizio presso l’Ateneo, che hanno
conseguito
l’abilitazione
scientifica
nazionale per professori di seconda fascia
(art. 16 della Legge 240/ 2010).
2. Il Dipartimento sulla base delle risorse
assegnate dal Consiglio di Amministrazione,
con
delibera
motivata
adottata
a
maggioranza assoluta dei professori di
prima fascia per le richieste di posti di prima
fascia e dei professori di prima e seconda
fascia per le richieste di posti di seconda
fascia, individua i candidati da valutare ai
sensi dell’art.24 comma 6 della legge
240/2010 e per ciascuno indica:
a) la procedura valutativa ai sensi
dell’art.24 comma 6 della legge
240/2010 di professori associati o
ricercatori a tempo indeterminato già in
servizio presso l’Ateneo;
b)
il profilo di professore universitario di
seconda o prima fascia da ricoprire in
relazione alle funzioni che il professore
dovrà svolgere e la tipologia di
impegno didattico e scientifico;
c)
gli standard qualitativi, gli ulteriori
elementi di qualificazione didattica e
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UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI PALERMO
scientifica, l’eventuale comprovata
abilità clinica assistenziale, ritenuti
necessari per il posto di cui viene
chiesta la copertura;
d)
l’eventuale indicazione dei criteri di
accertamento
delle
competenze
linguistiche del candidato;
3. L’avviso deve contenere per ciascun
candidato:
a) la fascia per la quale viene attivata la
procedura;
b)
l’indicazione dettagliata del profilo del
professore in relazione alle specifiche
funzioni che il docente dovrà svolgere
(tipologia
d’impegno
didattico
e
scientifico,
e,
ove
previsto,
assistenziale);
c)
gli standard qualitativi, gli ulteriori
elementi di qualificazione didattica e
scientifica, l’eventuale comprovata
abilità clinica assistenziale, ritenuti
necessari per il posto di cui viene
chiesta la copertura;
d)
il
termine
e
le
modalità
presentazione delle domande;
e)
l’indicazione dei criteri generali di
valutazione cui la Commissione dovrà
attenersi;
f)
l’eventuale indicazione della lingua
estera per cui effettuare l’accertamento
delle competenze linguistiche del
candidato;
g)
la sede di servizio e nel caso di posti ai
quali è correlato lo svolgimento di
attività assistenziale, l’indicazione della
struttura presso la quale tale attività
potrà essere svolta.
di
Art. 10 quater – Attivazione delle procedure
nell’ambito del piano straordinario associati
1. Nell’ambito del piano straordinario per
associati, le posizioni per le quali effettuare
la valutazione ai sensi dell’art.24 comma 6,
VERBALE N. 207 del 17/06/2014 – 30/06/2014
214 di 241
UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI PALERMO
vengono
individuate
distribuendo
preliminarmente le risorse disponibili alle
aree CUN e predisponendo quindi all’interno
di ogni area una graduatoria di ricercatori a
tempo
indeterminato
in
possesso
dell’abilitazione nazionale regolarmente in
servizio, sono comunque fatti salvi i casi di
aspettativa o congedo per motivi di studio o
ricerca presso l’Ateneo, che ha validità per
il piano straordinario di riferimento. La
ripartizione tra le aree CUN e la graduatoria
all’interno della singola area sarà redatta
sulla base dei criteri approvati dal Consiglio
di Amministrazione tenuto conto del parere
obbligatorio del Senato Accademico. In tale
graduatoria sono considerati in posizione
utile ai fini dell’attivazione delle procedure
per valutazione diretta, i ricercatori a tempo
indeterminato
che
rientrano
nella
graduatoria fino alla copertura delle
posizioni assegnate all’area. L’elenco dei
candidati in posizione utile sulla base delle
risorse disponibili, sarà comunicato ai
Dipartimenti cui afferiscono i candidati
stessi.
2. Il Dipartimento per ciascuno dei candidati
compresi nell’elenco sopracitato e solo per
quelli afferenti al dipartimento, con
deliberazione assunta a maggioranza
assoluta dei professori di prima e seconda
fascia, può proporre l’avvio delle procedure
ai sensi dell’art.24 comma 6 della Legge
240/2010, a tal fine individua per ogni
procedura:
a)
il profilo di professore universitario di
seconda fascia da ricoprire in relazione
alle
specifiche
funzioni
che
il
professore dovrà svolgere e la tipologia
di impegno didattico e scientifico;
b)
gli standard qualitativi, gli ulteriori
elementi di qualificazione didattica e
scientifica, l’eventuale comprovata
abilità clinica assistenziale, ritenuti
necessari per il posto di cui viene
chiesta la copertura;
c)
l’eventuale indicazione dei criteri di
accertamento
delle
competenze
VERBALE N. 207 del 17/06/2014 – 30/06/2014
215 di 241
UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI PALERMO
linguistiche del candidato
3. Il Consiglio di Amministrazione, delibera
riguardo quanto proposto dai Dipartimenti e
avvia la procedura.
4. Se il Dipartimento dovesse proporre di non
richiedere l’attivazione della procedura ai
sensi dell’art.24 comma 6 della Legge
240/2010 per uno o più candidati tra quelli
afferenti al dipartimento e facenti parte della
lista comunicata dal CdA, deve motivarne le
ragioni.
5. La proposta del Dipartimento di cui al
comma precedente del presente articolo è
sottoposta all’approvazione del CdA. Se il
CdA previo parere del Senato accademico
non approva la proposta del dipartimento di
cui al comma 3, avvia la procedura. Se il
CdA previo parere del Senato accademico
approva la proposta del dipartimento di cui
al comma 3, procede alla riassegnazione
della risorsa programmata ma non utilizzata.
6. L’avviso deve
candidato:
contenere
per
ciascun
a)
l’indicazione dettagliata del profilo del
professore in relazione alle specifiche
funzioni che il docente dovrà svolgere
(tipologia
d’impegno
didattico
e
scientifico,
e,
ove
previsto,
assistenziale);
b)
il
termine
e
le
modalità
presentazione delle domande;
c)
l’indicazione dei criteri generali di
valutazione cui la Commissione dovrà
attenersi;
d)
l’eventuale indicazione della lingua
estera per cui effettuare l’accertamento
delle competenze linguistiche del
candidato;
e)
la sede di servizio e nel caso di posti ai
quali è correlato lo svolgimento di
attività assistenziale, l’indicazione della
struttura presso la quale tale attività
VERBALE N. 207 del 17/06/2014 – 30/06/2014
di
216 di 241
UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI PALERMO
potrà essere svolta.
Art. 11 - Commissioni di valutazione
7. Nel caso in cui uno o più dei candidati
sottoposti alla valutazione diretta ex D.M.
4.8.2011, n.344, rinunciassero o non
dovessero ottenere una valutazione positiva
dalla Commissione ex DM 344/2011 o di
rinuncia del candidato l’Ufficio competente
darà comunicazione al/i dipartimento/i di
afferenza del/i candidato/i dell’area in
successiva posizione utile sulla base delle
risorse disponibili, che delibereranno
secondo la procedura di cui al presente
articolo.
1. Le valutazioni ai fini della immissione nel
Art. 11 - Commissioni di valutazione
ruolo di Professori vengono affidate a
Commissioni di Macrosettore Concorsuale,
per come definiti nel DM 336 del 29/7/2011. 1. Le valutazioni ex art.24 della Legge
30.12.2010, n.240, vengono affidate a
Le Commissioni sono composte da almeno
commissioni del settore concorsuale o dei
tre professori, e comunque almeno uno per
settori scientifico disciplinari oggetto della
ciascun Settore Concorsuale.
selezione, in subordine, in caso di motivata
necessità del macrosettore concorsuale, per
2. Le Commissioni per la immissione nel ruolo
come definiti nel DM 336 del 29/7/2011. Le
dei Professori Ordinari sono costituite da
commissioni sono composte da almeno tre
Professori Ordinari; quelle per Professore
professori di Atenei diversi tra loro. Il
Associato da Professori Ordinari o Associati. I
dipartimento che ha richiesto l’attivazione
componenti delle Commissioni vengono
del bando indica quattro nomi di professori
individuati per sorteggio tra i Professori
ordinari non appartenenti all’Ateneo tra i
Ordinari o Associati che, per la loro
quali saranno sorteggiati due componenti
produzione scientifica, si collocano nella
della Commissione, da funzionari nominati
valutazione di Ateneo in posizione superiore a
dal Rettore. Il Dipartimento indica altresì il
quella mediana, calcolata per il Macrosettore.
nome del terzo componente che in
mancanza
di
ordinari
del
settore
concorsuale in servizio presso l’Ateneo, può
essere un associato nel caso di valutazione
3. Nel caso in cui per un Settore Concorsuale
per il ruolo di professore associato.
non sia possibile soddisfare il requisito di
presenza di almeno un componente, la
Commissione può essere integrata da 2. I componenti delle Commissioni vengono
individuati tra i Professori Ordinari facenti
Professori appartenenti al Macrosettore. Nel
parte delle liste dei Commissari per
caso in cui, per un Macrosettore il requisito di
l’abilitazione scientifica nazionale nel
un minimo di tre componenti non possa
Settore Concorsuale di appartenenza. Per i
essere soddisfatto, la Commissione può
professori che non sono presenti nelle
essere integrata da Professori appartenenti
vigenti liste ministeriali dei Commissari per
all’Area CUN a cui afferisce il Macrosettore
l’abilitazione
scientifica
nazionale,
il
oggetto della procedura.
possesso dei requisiti sarà autocertificato e
validato dal Direttore del dipartimento che
4. Le Commissioni di cui al comma 2 durano in
ha richiesto la procedura.
carica tre anni.
3. La Commissione è nominata con decreto
del Rettore pubblicato all’albo ufficiale
VERBALE N. 207 del 17/06/2014 – 30/06/2014
217 di 241
UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI PALERMO
dell’Ateneo.
4. La Commissione dura in carica per
l’espletamento della singola procedura.
Art. 11 bis - Commissioni di valutazione
nell’ambito del piano straordinario associati
1. Le valutazioni dei candidati al ruolo di
Professori associati vengono affidate a
Commissioni di Macrosettore Concorsuale,
per come definiti nel DM 336 del 29/7/2011,
una Commissione per ogni macrosettore
oggetto della valutazione. Le Commissioni
sono composte da almeno tre professori
ordinari o associati di Ateneo, di cui almeno
uno per ciascun Settore Concorsuale e
comunque appartenenti a settori disciplinari
diversi. Nel caso in cui per un Settore
Concorsuale non sia possibile soddisfare il
requisito di presenza di un componente, tale
componente della Commissione può essere
sostituito da professori appartenenti al
Macrosettore. Nel caso in cui, per un
Macrosettore, il requisito di un minimo di tre
componenti non possa essere soddisfatto,
la Commissione può essere integrata da
Professori appartenenti all’Area CUN a cui
afferisce il Macrosettore oggetto della
procedura. Nel caso di Macrosettore
dell’Area 8 o dell’Area 11 l’integrazione
viene effettuata, ove possibile, con
Professori
appartenenti
a
Settori
Concorsuali
della
stessa
natura,
bibliometrica o non bibliometrica del
Macrosettore.
2. I componenti della commissione vengono
individuati dal Dipartimento che ha proposto
l’avvio della procedura con la delibera di cui
all’art.10 quater del presente regolamento.
3. La Commissione è nominata con decreto
del Rettore pubblicata all’albo ufficiale
dell’Ateneo.
Art. 12 - Valutazione per la immissione nel
ruolo dei Professori Associati.
4. Le Commissioni di cui al comma 2 durano in
carica per la singola tornata del piano
straordinario.
Art. 12 - Valutazione per la immissione nel
VERBALE N. 207 del 17/06/2014 – 30/06/2014
218 di 241
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ruolo dei Professori Associati.
1. Le Commissioni esprimono la loro valutazioni
esprimendosi su: a) attività didattica; b)
pubblicazioni scientifiche; c) complesso 1. Le Commissioni formulano le loro
dell’attività scientifica e curriculare; d) ove
valutazioni ai sensi del D.M. 4.8.2011, n.344
previsto, attività assistenziale.
esprimendosi in particolare su:
a) attività didattica;
b)
pubblicazioni scientifiche;
c)
complesso dell’attività scientifica e
curriculare,
compresa
l’attività
istituzionale;
2. Per la valutazione dell’attività didattica, in
applicazione del DM 344 del 4 agosto 2011,
d) ove previsto, attività assistenziale.
le
commissioni
prenderanno
in
considerazione l’attività svolta nei cinque anni 2. Per la valutazione dell’attività didattica, le
accademici precedenti all’avviso di cui all’art.
commissioni prenderanno in considerazione
9 del presente Regolamento e, in
l’attività svolta nei cinque anni accademici
applicazione dell’art.3 dello stesso DM 344,
precedenti all’avviso per la procedura di cui
faranno esplicito riferimento ai seguenti
al presente Regolamento e, in applicazione
aspetti: a) insegnamenti o moduli di
dell’art. 3 dello stesso DM 344, faranno
insegnamenti tenuti e continuità della tenuta
esplicito riferimento ai seguenti aspetti:
degli stessi; b) documentato impegno
a) numero dei moduli/corsi tenuti e
didattico nella partecipazione a commissioni
continuità della tenuta degli stessi;
di esami di profitto o di esami finali; c) qualità
e quantità di attività didattica integrativa
b) esiti della valutazione degli studenti, se
(esercitazioni, tutoraggio, predisposizione di
disponibili. In tale valutazione sono
tesi anche in qualità di relatore); d) esiti della
attribuiti punti solo alle risposte positive
valutazione degli studenti e della valutazione
per i quesiti sulla presenza e sulla
di Ateneo, se disponibili.
puntualità;
c)
documentata
partecipazione
alle
commissioni istituite per gli esami di
profitto;
d)
quantità e qualità dell'attività di tipo
seminariale, di quella mirata alle
esercitazioni e al tutorato degli studenti,
ivi
inclusa
quella
relativa
alla
predisposizione delle tesi di laurea, di
laurea magistrale e delle tesi di
dottorato.
3. Per la valutazione delle pubblicazioni
scientifiche, le commissioni prenderanno in
considerazione i lavori pubblicati nei cinque 3. Per le valutazioni di cui al comma 1, da
svolgere in relazione al profilo di professore
anni antecedenti all’avviso di cui all’art. 9 del
universitario da ricoprire, maggiore peso
presente Regolamento e faranno esplicito
sarà dato dalle Commissioni alle attività
riferimento a: a) originalità, innovatività, rigore
svolte nell’ambito del Settore Concorsuale
metodologico e rilevanza di ciascuna
per il quale è stata conseguita l’Abilitazione
pubblicazione; b) congruenza di ciascuna
Scientifica Nazionale e per il quale viene
pubblicazione
con
il
Macrosettore
effettuata la valutazione.
Concorsuale
oppure
con
tematiche
interdisciplinari
ad
esso
strettamente
VERBALE N. 207 del 17/06/2014 – 30/06/2014
219 di 241
UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI PALERMO
correlate; c) rilevanza scientifica della 4. Per la valutazione delle pubblicazioni
collocazione
editoriale
di
ciascuna
scientifiche, le commissioni prenderanno in
pubblicazione e sua diffusione all'interno della
considerazione
i
lavori
pubblicati
comunità scientifica; d) apporto individuale
antecedentemente all’avviso di cui alla
del ricercatore nel caso di lavori in
procedura, in applicazione dell’art. 4 comma
collaborazione; e) nell'ambito dei settori in cui
3 del DM 344/2011 facendo esplicito
ne è consolidato l'uso a livello internazionale
riferimento a:
le commissioni si possono avvalere di
a) originalità,
innovatività,
rigore
indicatori bibliometrici.
metodologico e rilevanza di ciascuna
pubblicazione;
4. Per la valutazione dell’attività scientifica e
curriculare, le Commissioni faranno esplicito
riferimento alla attività svolta nei cinque anni
antecedenti all’avviso di cui all’art. 9 del
presente Regolamento, considerando in
particolare i seguenti aspetti: a) documentata
partecipazione a progetti di ricerca nazionali
ed internazionali, e ruolo ricoperto nella
stessa; b) conseguimento della titolarità di
brevetti; c) visibilità nella comunità scientifica
di riferimento, valutata anche sulla base di
partecipazioni in qualità di relatore a
congressi
e
convegni
nazionali
e
internazionali e di premi e riconoscimenti.
b)
congruenza di ciascuna pubblicazione
con il profilo di professore universitario
da ricoprire oppure con tematiche
interdisciplinari ad esso strettamente
correlate;
c)
rilevanza scientifica della collocazione
editoriale di ciascuna pubblicazione e
sua diffusione all'interno della comunità
scientifica;
d)
apporto individuale del ricercatore nel
caso di lavori in collaborazione.
e)
nell'ambito dei settori in cui ne è
consolidato l'uso a livello internazionale
le Commissioni possono avvalersi di
indicatori bibliometrici di cui al D.M.
4.8.2011, n.344.
5. Le Commissioni definiscono preliminarmente
una griglia di punteggi da attribuire alle voci di
cui ai commi 2, 3 e 4 del presente articolo,
attribuendo, con riferimento ad un punteggio
massimo di 100, alla valutazione dell’attività 5. Per la valutazione dell’attività scientifica e
didattica un punteggio massimo compreso tra
curriculare compresa l’attività istituzionale,
20 e 40, alla valutazione delle pubblicazioni
le Commissioni faranno esplicito riferimento
un punteggio massimo compreso tra 40 e 60,
all’attività svolta considerando in particolare
alla
valutazione
dell’attività
scientifica
i seguenti aspetti:
complessiva
un
punteggio
massimo
a) organizzazione,
direzione
e
compreso tra 20 e 40. Per i macrosettori
coordinamento di gruppi di ricerca
concorsuali per i quali è prevista la
nazionali e internazionali, ovvero
valutazione dell’attività assistenziale, gli
partecipazione agli stessi;
intervalli sopra indicati sono così modificati:
attività didattica: tra 20 e 40; pubblicazioni: tra
b) conseguimento della titolarità di
30 e 50; profilo complessivo: tra 10 e 30;
brevetti;
attività assistenziale: tra 10 e 20.
c) partecipazione in qualità di relatore a
6. Per ciascun richiedente, il punteggio
congressi e convegni nazionali e
conseguito è calcolato come media dei
internazionali;
punteggi
attribuiti
individualmente
dai
componenti
della
commissione.
La
d) conseguimento
di
premi
e
valutazione si intende conseguita se il
riconoscimenti
nazionali
e
richiedente ha raggiunto un punteggio
internazionali per attività di ricerca.
maggiore o uguale a 60 e la maggioranza dei
VERBALE N. 207 del 17/06/2014 – 30/06/2014
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UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI PALERMO
componenti della commissione ha attribuito
un punteggio maggiore o uguale a 80.
e)
visibilità nella comunità scientifica di
riferimento valutata sulla base di criteri
individuati dalla commissione;
f)
impegni istituzionali svolti in Ateneo.
6. La Commissione dovrà valutare la congruità
del profilo scientifico del candidato con le
esigenze di ricerca dell'Ateneo, nonché la
produzione
scientifica
elaborata
dal
ricercatore successivamente alla data di
scadenza del bando in base al quale ha
conseguito
l'abilitazione
scientifica
nazionale, in modo da verificare la
continuità della produzione scientifica. Nella
valutazione di cui sopra, la Commissione si
avvale di criteri e parametri coerenti con
quelli previsti dal DM 07.16.2012 di cui
all'articolo 16, comma 3, lettera a), della
legge 30 dicembre 2010, n. 240, potendo
altresì prevederne un utilizzo più selettivo.
Art. 13 - Valutazione per la immissione nel
ruolo dei Professori Ordinari
7. La Commissione al termine dei lavori
esprime valutazione positiva o negativa sul
candidato a maggioranza assoluta.
1. Per le valutazioni ai fini dell’accesso alla
Art. 13 - Valutazione per l’immissione nel
fascia dei Professori Ordinari, è considerato
ruolo dei Professori Ordinari
requisito preliminare per procedere alla
valutazione l’avere ottemperato agli obblighi
derivanti dai Regolamenti di Ateneo in merito 1. Per le valutazioni ai fini dell’accesso alla
fascia dei Professori Ordinari, è considerato
al compiti dei Professori. Le Commissioni
requisito preliminare per procedere alla
esprimono la loro valutazioni esprimendosi
valutazione l’avere ottemperato agli obblighi
su: a) attività didattica; b) pubblicazioni
derivanti dai Regolamenti di Ateneo in
scientifiche;
c)
complesso
dell’attività
merito ai compiti dei Professori. Le
scientifica e profilo curriculare; d) ove
Commissioni esprimono la loro valutazioni
previsto, attività assistenziale.
esprimendosi su:
a) attività didattica;
2. Per la valutazione dell’attività didattica, in
applicazione del DM 344 del 4 agosto 2011,
b) pubblicazioni scientifiche;
le
commissioni
prenderanno
in
considerazione l’attività svolta nei cinque anni
c) complesso dell’attività scientifica in
accademici precedenti all’avviso di cui all’art.
relazione
al
profilo
curriculare,
9 del presente Regolamento e, in
compresa l’attività istituzionale;
applicazione dell’art.3 dello stesso DM 344,
faranno esplicito riferimento ai seguenti
d) ove previsto, l’attività assistenziale.
aspetti: a) insegnamenti o moduli di
insegnamenti tenuti e continuità della tenuta
degli stessi; b) documentato impegno 2. Per la valutazione dell’attività didattica, le
commissioni prenderanno in considerazione
didattico nella partecipazione a commissioni
l’attività svolta nei cinque anni accademici
di esami di profitto o di esami finali; c) qualità
precedenti all’avviso per la procedura di cui
e quantità di attività didattica integrativa
al presente Regolamento e faranno esplicito
(esercitazioni, tutoraggio, predisposizione di
VERBALE N. 207 del 17/06/2014 – 30/06/2014
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UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI PALERMO
tesi anche in qualità di relatore); d) esiti della
valutazione degli studenti e della valutazione
di Ateneo, se disponibili.
riferimento ai seguenti aspetti:
a) insegnamenti o moduli di insegnamenti
tenuti e continuità della tenuta degli
stessi;
b)
documentato impegno didattico nella
partecipazione a commissioni di esami
di profitto o di esami finali;
c)
qualità e quantità di attività didattica
integrativa (esercitazioni, tutoraggio,
predisposizione di tesi anche in qualità
di relatore);
d) esiti della valutazione degli studenti, se
3. Per la valutazione delle pubblicazioni
disponibili. In tale valutazione sono
scientifiche, le commissioni prenderanno in
attribuiti punti solo alle risposte positive
considerazione i lavori pubblicati nei cinque
per i quesiti sulla presenza e sulla
anni antecedenti all’avviso di cui all’art. 9 del
puntualità
presente Regolamento e faranno esplicito
riferimento a: a) originalità, innovatività, rigore
metodologico e rilevanza di ciascuna 3. Per la valutazione delle pubblicazioni
scientifiche, le commissioni prenderanno in
pubblicazione; b) congruenza di ciascuna
considerazione i lavori pubblicati nei cinque
pubblicazione
con
il
Macrosettore
anni antecedenti all’avviso per la procedura
Concorsuale
oppure
con
tematiche
di cui all’art. 10 del presente Regolamento e
interdisciplinari
ad
esso
strettamente
faranno esplicito riferimento a:
correlate; c) rilevanza scientifica della
collocazione
editoriale
di
ciascuna
a) originalità,
innovatività,
rigore
pubblicazione e sua diffusione all'interno della
metodologico e rilevanza di ciascuna
comunità scientifica; d) apporto individuale
pubblicazione;
nel caso di lavori in collaborazione; e)
nell'ambito dei settori in cui ne è consolidato
l'uso a livello internazionale le commissioni si
b) congruenza di ciascuna pubblicazione
possono avvalere di indicatori bibliometrici.
con il profilo di professore universitario
da ricoprire oppure con tematiche
interdisciplinari ad esso strettamente
correlate;
c)
rilevanza scientifica della collocazione
editoriale di ciascuna pubblicazione e
sua diffusione all'interno della comunità
scientifica;
d)
apporto individuale nel caso di lavori in
collaborazione.
e)
nell'ambito dei settori in cui ne è
consolidato l'uso a livello internazionale
le Commissioni possono avvalersi di
indicatori bibliometrici.
4. Per la valutazione dell’attività scientifica
complessiva e curriculare, le Commissioni
faranno esplicito riferimento alla attività svolta 4. Per la valutazione dell’attività scientifica
complessiva e curriculare, compresa
nei cinque anni antecedenti all’avviso di cui
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UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI PALERMO
all’art. 9 del presente Regolamento e faranno
esplicito riferimento ai seguenti aspetti: a)
partecipazione in qualità di Responsabile (di
unità di ricerca o di progetto) a progetti di
ricerca nazionali ed internazionali; b)
conseguimento della titolarità di brevetti; c)
visibilità nella comunità scientifica di
riferimento, valutata anche sulla base di
partecipazioni in qualità di relatore a
congressi
e
convegni
nazionali
e
internazionali, di premi e riconoscimenti, di
presenza nei comitati di redazione di riviste
scientifiche nazionali o internazionali; d)
funzioni di responsabilità nell’ambito di
organismi nazionali o internazionali di
coordinamento della ricerca;
l’attività istituzionale,
le Commissioni
faranno esplicito riferimento ai seguenti
aspetti:
a) organizzazione,
direzione
e
coordinamento di gruppi di ricerca
nazionali e internazionali, ovvero
partecipazione agli stessi;
b)
conseguimento
brevetti;
della
titolarità
di
c)
partecipazione in qualità di relatore a
congressi e convegni nazionali e
internazionali;
d)
conseguimento
di
premi
riconoscimenti
nazionali
internazionali per attività di ricerca;
e)
visibilità nella comunità scientifica di
riferimento valutata sulla base di criteri
individuati dalla commissione;
f)
impegni istituzionali svolti in Ateneo.
e
e
5. Le Commissioni definiscono preliminarmente 5. La Commissione dovrà valutare la congruità
una griglia di punteggi da attribuire alle voci di
del profilo scientifico del candidato con le
cui al comma 1 del presente articolo,
esigenze di ricerca dell'Ateneo, nonché la
attribuendo, con riferimento ad un punteggio
produzione
scientifica
elaborata
dal
massimo di 100, alla valutazione dell’attività
candidato successivamente alla data di
didattica un punteggio massimo compreso tra
scadenza del bando in base al quale ha
10 e 30, alla valutazione delle pubblicazioni
conseguito
l'abilitazione
scientifica
un punteggio massimo compreso tra 40 e 60,
nazionale, in modo da verificare la
alla valutazione del profilo complessivo un
continuità della produzione scientifica. Nella
punteggio massimo compreso tra 30 e 40.
valutazione di cui sopra, la Commissione si
Per i Macrosettori concorsuali per i quali è
avvale di criteri e parametri coerenti con
prevista
la
valutazione
dell’attività
quelli previsti dal dal DM 07.16.2012 di cui
assistenziale, gli intervalli sopra indicati sono
all'articolo 16, comma 3, lettera a), della
così modificati: attività didattica: tra 10 e 30;
legge 30 dicembre 2010, n. 240, potendo
pubblicazioni: tra 30 e 50; profilo: tra 20 e 30;
altresì prevederne un utilizzo più selettivo
attività assistenziale: tra 20 e 40.
6. La Commissione al termine dei lavori
6. Per ciascun richiedente, il punteggio
esprime valutazione positiva o negativa sul
conseguito è calcolato come media dei
candidato a maggioranza assoluta.
punteggi
attribuiti
individualmente
dai
componenti
della
commissione.
La
Art. 14 - Termine del procedimento
valutazione si intende conseguita se il
richiedente ha raggiunto un punteggio medio 1. I lavori della Commissione devono essere
maggiore o uguale a 60 e se la maggioranza
conclusi entro trenta giorni dall’emanazione
dei componenti della commissione ha
del decreto rettorale di nomina nel caso del
attribuito un punteggio maggiore o uguale a
piano straordinario associati e di tre mesi
VERBALE N. 207 del 17/06/2014 – 30/06/2014
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UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI PALERMO
80.
negli altri casi.
2. Il Rettore può prorogare, per una sola volta
e per non più di trenta giorni, il termine per
la conclusione dei lavori per comprovati ed
eccezionali motivi segnalati dal Presidente
della commissione. Nel caso in cui i lavori
non si siano conclusi entro i termini della
proroga, il Rettore, con motivato decreto,
provvede
alla
sostituzione
della
commissione ovvero dei componenti ai quali
siano imputabili le cause del ritardo,
stabilendo nel contempo un nuovo termine
per la conclusione dei lavori. Decorso tale
termine, il Rettore provvederà a dichiarare
decaduta la commissione.
3. Il Rettore, con proprio decreto, accerta,
entro trenta giorni dalla consegna, la
regolarità degli atti e dichiara il/i nominativo/i
del/i candidato/i che ha/hanno avuto
valutazione positiva. Il decreto è comunicato
a tutti i candidati ed è trasmesso al
dipartimento che ha proposto la procedura.
Il decreto sarà pubblicato sul sito
dell’Ateneo e del Ministero.
4. Nel caso in cui il Rettore riscontri irregolarità
nello svolgimento della procedura, invia, con
provvedimento motivato, gli atti alla
commissione, assegnandole un termine per
provvedere a eventuali modifiche.
Art. 14 - Esiti della valutazione
Art. 15 - Esiti della valutazione
1. I Ricercatori a TD di cui alla lettera b) del c.3 1. I Ricercatori a TD di cui alla lettera b) del c.
3 dell’art. 24 della Legge 240/2010 che
dell’art. 23 della Legge 240/10 che hanno
hanno superato la valutazione di cui al
superato la valutazione vengono inquadrati
presente titolo vengono inquadrati nel ruolo
nel ruolo dei Professori Associati alla
dei Professori Associati alla scadenza del
scadenza del contratto.
contratto o all’esito della procedura di
valutazione.
2. I Ricercatori e i Professori che hanno
superato la valutazione entrano a far parte di
liste d’attesa per la presa di servizio nel 2. I Ricercatori a TI e i Professori che hanno
superato la valutazione di cui al presente
ruolo per cui hanno superato la valutazione,
titolo vengono inquadrati nel ruolo per il
formulate separatamente per la 1° e la 2°
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fascia e per ciascuna area CUN, con un
ordine che tiene conto della posizione
occupata nella valutazione scientifica di
Ateneo
rispetto
alla
mediana
del
macrosettore
di
appartenenza,
della
distanza dai limiti di validità dell’abilitazione
scientifica, della anzianità nel ruolo. La
graduatoria viene formulata sulla base del
punteggio Pt ottenuto dalla seguente
formula: Pt = 0.2*Pv1 + 0.1*Pv2 + 0.1*Pv3 +
0.3*Pa + 0.3*Ps, in cui, per ciascun abilitato
valutato positivamente, Pv1 è il rapporto tra
la valutazione SURPLUS e quella mediana
del proprio macrosettore, Pv2 è il rapporto
tra la valutazione SURPLUS e quella
mediana della propria area CUN, Pv3 è il
rapporto tra la valutazione SURPLUS e
quella mediana del proprio Settore
concorsuale, Ps è il rapporto tra la durata di
validità dell'abilitazione nazionale e la
distanza (in anni, con arrotondamento
all'intero superiore) dalla sua scadenza, Pa è
il rapporto tra l'anzianità nel ruolo (di
Ricercatore TI nel caso di procedure per
Professore
Associato,
di
Professore
Associato nel caso di procedure per
Professore Ordinario) e quella mediana della
propria fascia.
quale è stata indetta la procedura.
3. In base alle disponibilità di bilancio, il
Consiglio di Amministrazione attribuisce alle
singole Aree CUN una disponibilità che verrà
utilizzata per la presa di servizio in ordine
progressivo.
4. Il Consiglio di Amministrazione, nella
attribuzione delle risorse per le procedure di
selezione, dovrà privilegiare quei Settori
Concorsuali che hanno usufruito in misura
minore delle prese di servizio a seguito di
procedure di valutazione.
Titolo 4
Art. 15 - Norme transitorie
1. Nelle more dell’entrata in vigore dello
Statuto previsto dalla Legge 240/10 e della
piena attuazione delle modifiche statutarie,
le
competenze
che
nel
presente
Regolamento sono attribuite ai Dipartimenti
ed alle strutture di raccordo sono da
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intendersi attribuite alle Facoltà, che
deliberano dopo aver acquisito il parere dei
Dipartimenti interessati.
2. Nelle more della piena attuazione delle
modifiche statutarie, le competenze che nel
presente Regolamento sono attribuite al
Consiglio di Amministrazione agli art. 2, 3, 4
e 8, sono da intendersi attribuite al Senato
Accademico, nell’ambito delle disponibilità di
risorse
stabilite
dal
Consiglio
di
Amministrazione.
Pertanto si propone che il Senato Accademico
DELIBERI
di approvare il nuovo Regolamento per la disciplina della chiamata dei professori di prima e
seconda fascia in attuazione dell’art. 18 della Legge 240/2010 e della procedura valutativa ai sensi
dell’art. 24 (commi 5 e 6) della Legge n.240/2010 il cui nuovo testo, che sostituisce il precedente, è
il seguente:
Regolamento per la disciplina della chiamata dei professori di prima e seconda fascia in
attuazione dell’art. 18 della Legge 240/2010 e della procedura valutativa ai sensi dell’art. 24
(commi 5 e 6) della Legge n.240/2010
Titolo 1 - Norme generali
Art. 1 - Ambito di operatività
1. Il presente Regolamento disciplina, nel rispetto del Codice etico dell’Università di Palermo e dei
principi enunciati dalla Carta Europea dei ricercatori, dello statuto vigente, di cui alla
raccomandazione della Commissione delle Comunità europee n. 251 dell’11-03-2005, le
procedure di chiamata e valutazione dei professori di prima e di seconda fascia.
Titolo 2 - Chiamata mediante procedura selettiva ai sensi dell’art. 18 (comma 1) della legge
240/2010 o mediante chiamata diretta ai sensi dell’art. 1 (comma 9) della legge 230/2005
Art. 2 - Richieste delle Strutture
1. Ciascun Dipartimento, nell’ambito della programmazione triennale del fabbisogno di personale
ed entro la disponibilità dei punti organico assegnati dal CdA, richiede al Consiglio di
Amministrazione con delibera motivata la copertura di posti di professore di prima e seconda
fascia, indicandone la priorità.
2. La delibera di richiesta del Consiglio del Dipartimento proponente è adottata dalla maggioranza
assoluta dei professori di 1° fascia, per la chiamata di professori di 1° fascia, e dei professori di
1° e di 2° fascia, per la chiamata di professori di 2° fascia.
3. Nella proposta del Consiglio di Dipartimento dovrà essere indicata una delle seguenti modalità
di copertura del posto richiesto, nonché le motivazioni relative a tale scelta: a) chiamata in esito
a procedura selettiva attivata ai sensi dell’art. 18 (1° comma) della Legge 240/10; b) chiamata
diretta secondo le procedure disciplinate dall’art. 1 (9° comma) della Legge 230/05 e
successive modificazioni e integrazioni.
4. La delibera del Consiglio del Dipartimento proponente deve contenere i seguenti dati:
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a)
b)
c)
la fascia per la quale viene richiesta la procedura;
la sede di servizio;
l’area CUN, il settore concorsuale e anche l’eventuale profilo ai sensi dell’art. 18 comma 1
della Legge 240/2010, per il quale viene richiesto il posto;
d) le modalità di copertura del posto, secondo quanto previsto dal precedente comma 3;
e) l’indicazione delle specifiche funzioni che il professore dovrà svolgere, nonché la tipologia
di impegno richiesto, didattico e scientifico e, ove previsto, assistenziale sentito il parere
della scuola di medicina e chirurgia;
f) l’eventuale copertura finanziaria del posto richiesto da parte di enti esterni pubblici o
privati, ai sensi dell’art. 18 c. 3 della legge 240/10 con l’indicazione dell’ente finanziatore e
delle modalità di finanziamento, che non potrà comunque avere durata inferiore a 15 anni;
g) nel caso di posti che prevedano lo svolgimento di attività assistenziale, la struttura dove
essa dovrà essere svolta sentito il parere della Scuola di Medicina e Chirurgia.
5. La delibera del Consiglio di Dipartimento deve anche indicare la consistenza numerica di
docenza in Ateneo (1° e 2° fascia) nel Settore Scientifico Disciplinare, l’impegno didattico nel
Dipartimento e complessivamente in Ateneo del Settore Scientifico Disciplinare, le previsioni di
quiescenza nel triennio successivo riguardanti il Settore Scientifico Disciplinare.
6. Per le procedure selettive di cui al punto a) del 3° comma del presente articolo “chiamata in
esito a procedura selettiva attivata ai sensi dell’art. 18 (1° comma) della Legge 30.12.2010 n.
240”, la delibera del Consiglio del Dipartimento proponente deve altresì riportare:
a) l’eventuale indicazione di un numero massimo di pubblicazioni, che non potrà essere
inferiore a dodici;
b) l’eventuale indicazione dei criteri di accertamento delle competenze linguistiche del
candidato, anche in relazione alle esigenze didattiche relative ai corsi di studio in lingua
estera;
7. La delibera del Consiglio di Amministrazione di accoglimento della richiesta è adottata dopo
avere acquisito il parere delle Scuole competenti relativamente all’impegno didattico e del
Senato Accademico.
Art. 3 - Procedure Selettive
1. La procedura selettiva nel caso del piano straordinario associati, può aggregare posti da
bandire afferenti a più settori concorsuali anche se richiesti da dipartimenti diversi. Essa sarà
svolta previa emanazione di un bando Rettorale, pubblicato sul sito di Ateneo, su quello del
Ministero e dell’Unione Europea; l’avviso del bando sarà pubblicato nella Gazzetta Ufficiale.
2. Il bando deve contenere:
a) il numero massimo dei posti per i quali si attiva la procedura di selezione che possono
appartenere a più settori concorsuali solo nel caso del piano straordinario associati;
b) il numero massimo dei punti organico impegnati;
c) la fascia per la quale viene attivata la procedura;
d) l’area CUN, il/i settore/i concorsuale/i, l’eventuale/i profilo/i ai sensi dell’art.18 comma 1
della Legge 240/2010 per i quali viene attivata la procedura, indicandone la priorità come
deliberato dal Consiglio di Amministrazione;
e) per ciascun posto messo a concorso l’indicazione le specifiche funzioni che il docente
dovrà svolgere (tipologia d’impegno didattico e scientifico, e, ove previsto, assistenziale);
f) il termine e le modalità di presentazione delle domande, che non potrà essere inferiore a
trenta giorni consecutivi a decorrere dalla data di pubblicazione dell’avviso del bando in
gazzetta ufficiale;
g) i requisiti soggettivi per l’ammissione alla procedura;
h) l’eventuale numero massimo di pubblicazioni che il candidato dovrà trasmettere che non
potrà comunque essere inferiore a dodici;
i)
l’indicazione dei criteri generali di valutazione, cui la Commissione dovrà attenersi;
j) l’eventuale indicazione della lingua estera per cui effettuare l’accertamento delle
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k)
l)
competenze linguistiche del candidato;
la sede di servizio e nel caso di posti ai quali è correlato lo svolgimento di attività
assistenziale, l’indicazione della struttura presso la quale tale attività sarà svolta.
l’indicazione dei diritti e doveri del docente e del suo trattamento economico e
previdenziale.
Art. 4 - Candidati ammissibili alle selezioni
1. Alle selezioni per la chiamata di professori di prima e seconda fascia possono partecipare: a)
studiosi che abbiano conseguito l’abilitazione scientifica nazionale ai sensi dell’art. 16 della
Legge 240/ 2010 per il settore concorsuale messo a concorso ovvero per uno dei settori
concorsuali ricompreso nel medesimo macrosettore e per le funzioni oggetto del procedimento,
ovvero per funzioni superiori, purché non già titolari delle medesime funzioni superiori; b) i
candidati che abbiano conseguito l’idoneità nel settore concorsuale in procedure concorsuali
attivate ai sensi della Legge 210/1998 per la fascia corrispondente a quella per la quale viene
emanato il bando, limitatamente al periodo di durata di tale idoneità (art. 29 – 8° comma –
Legge n. 240/2010); c) i professori, rispettivamente, di prima e di seconda fascia già in servizio
in altri atenei per il settore concorsuale messo a concorso; d) gli studiosi stabilmente impegnati
all’estero in attività di ricerca o insegnamento a livello universitario in posizione di livello pari a
quelle oggetto del bando, sulla base di tabelle di corrispondenza aggiornate ogni tre anni,
definite dal Ministero. Il candidato può fare domanda per più di un settore concorsuale qualora
ne abbia i requisiti.
2. Ai procedimenti per la chiamata di cui al titolo 2 non possono partecipare coloro per i quali
esistano incompatibilità di legge (art.18 c.1 lett. b della Legge 240/10) o con il codice etico
dell’Ateneo.
Art. 5 - Commissione di valutazione
1. Le commissioni giudicatrici per le procedure di selezione sono composte da tre professori
ordinari, in servizio presso Atenei diversi del Settore Concorsuale a bando e, in particolare, ove
indicato nel bando, al Settore Scientifico-Disciplinare. Il dipartimento che ha richiesto
l’attivazione del bando indica quattro nomi di professori non appartenenti all’Ateneo tra i quali
saranno sorteggiati, da funzionari nominati dal Rettore, due componenti della Commissione. Il
dipartimento che ha richiesto l’attivazione del bando indicherà altresì il nome del terzo
componente anche interno all’Ateneo ed in questo ultimo caso può comunque essere
individuato all’interno del macrosettore. I componenti proposti devono essere in possesso di un
elevato profilo scientifico a livello internazionale, essi vengono individuati tra i professori
ordinari facenti parte delle liste dei commissari per l’abilitazione scientifica nazionale nel
Settore Concorsuale di appartenenza. Per i professori che non sono presenti nelle liste
ministeriali vigenti dei commissari per l’abilitazione scientifica nazionale, il possesso dei
requisiti sarà autocertificato e validato dal Direttore del dipartimento che ha richiesto la
procedura. Può anche essere proposto uno studioso stabilmente impegnato all’estero in attività
di ricerca e insegnamento a livello universitario da almeno un triennio, che ricopre una
posizione accademica equipollente a quella di professore ordinario in istituzioni universitarie o
di ricerca estere, con elevata qualificazione scientifica riconosciuta a livello internazionale. Il
componente della commissione per la procedura di selezione per professore associato, se
interno all’Ateneo, può essere un professore di seconda fascia, con i requisiti sopra indicati.
2. La Commissione è nominata con decreto del Rettore che, anche avvalendosi del parere di
esperti, può preliminarmente verificare i requisiti di cui al precedente comma 1. In caso di
rinuncia o di sopravvenuta indisponibilità prima della nomina della commissione, si ripete la
procedura del sorteggio per il commissario che ha rinunciato a seguito dell’integrazione di un
ulteriore nominativo da parte del dipartimento interessato. Il decreto di nomina è pubblicato
sull’albo di Ateneo.
3. La Commissione individua al suo interno un presidente e un segretario verbalizzante e assume
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le proprie deliberazioni a maggioranza assoluta dei componenti.
Art. 5 bis - Commissioni di valutazione nell’ambito del piano straordinario associati
1. Per ogni procedura saranno nominate tante commissioni quanti sono i settori scientifici
disciplinari messi a concorso. Le commissioni saranno nominate con le modalità previste all’art.
5.
Art. 6 - Modalità di svolgimento delle selezioni
1. La Commissione procede collegialmente alla valutazione comparativa dei candidati rispetto al
profilo individuato dal bando, sulla base dell’attività didattica, delle pubblicazioni scientifiche,
del curriculum e delle attività istituzionali e organizzative, ove previsto, della attività
assistenziale attestata dai documenti allegati alla domanda di partecipazione alla procedura
selettiva.
2. Ai fini della valutazione dell'attività didattica sono considerate l’entità e la continuità delle attività
con particolare riferimento agli insegnamenti e ai moduli di cui si è assunta la responsabilità. Ai
fini della valutazione dell’attività didattica integrativa e di servizio agli studenti, possono essere
considerate le attività di predisposizione delle tesi di laurea, di laurea magistrale e delle tesi di
dottorato, i seminari, le esercitazioni e il tutorato degli studenti.
3. La valutazione delle pubblicazioni scientifiche di cui al comma 1 è svolta sulla base degli
ulteriori seguenti criteri:
a) originalità, innovatività, rigore metodologico e rilevanza di ciascuna pubblicazione;
b) congruenza di ciascuna pubblicazione con il profilo di professore universitario da ricoprire
oppure con tematiche interdisciplinari ad esso strettamente correlate;
c) rilevanza scientifica della collocazione editoriale di ciascuna pubblicazione e sua diffusione
all'interno della comunità scientifica;
d) determinazione analitica, anche sulla base di criteri riconosciuti nella comunità scientifica
internazionale di riferimento, dell'apporto individuale del ricercatore nel caso di
partecipazione del medesimo a lavori in collaborazione;
e) nell'ambito dei settori in cui ne è consolidato l'uso a livello internazionale, le commissioni si
avvalgono anche di uno o più dei seguenti indicatori, riferiti alla data di inizio della
valutazione: 1) numero totale delle citazioni; 2) numero medio di citazioni per
pubblicazione; 3) "impact factor" totale; 4) "impact factor" medio per pubblicazione; 5)
combinazioni dei precedenti parametri atte a valorizzare l'impatto della produzione
scientifica del candidato (indice di Hirsch o simili).
4. Per la copertura di posti di professore associato e di ordinario nel caso in cui il candidato non
rivesta il ruolo di professore associato, al termine della valutazione delle pubblicazioni
scientifiche e dei titoli, la procedura contempla lo svolgimento, di una prova didattica e la
discussione sulle pubblicazioni scientifiche presentate.
5. Ai fini della valutazione delle attività scientifiche, istituzionali ed organizzative si terranno in
considerazione anche i seguenti aspetti:
a) organizzazione, direzione e coordinamento di centri o gruppi di ricerca nazionali e
internazionali o partecipazione agli stessi e altre attività di ricerca quali la direzione o
partecipazione a comitati editoriali di riviste;
b) conseguimento della titolarità di brevetti nei settori in cui è rilevante;
c) conseguimento di premi e riconoscimenti nazionali e internazionali per attività di ricerca;
d) incarichi istituzionali all’interno di istituzioni universitarie italiane o straniere;
6. Possono essere inoltre considerate le partecipazioni in qualità di relatore a congressi e
convegni di interesse internazionale.
7. La valutazione comparativa avviene, sulla base dei criteri predeterminati dalla commissione,
tenendo conto delle funzioni che il professore dovrà svolgere sotto il profilo didattico e
scientifico come specificato nel bando.
8. Al termine dei lavori la commissione individua, per ogni posto messo a concorso, il candidato
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maggiormente qualificato a svolgere le funzioni didattico scientifiche specificate nel bando.
Qualora il candidato non dovesse accettare, la Commissione, nel caso in cui siano presenti altri
candidati idonei per il posto messo a concorso, in una successiva riunione individua il
candidato maggiormente qualificato.
Art. 7 - Termine del procedimento
1. I lavori della commissione devono essere conclusi entro tre mesi dall’emanazione del decreto
rettorale di nomina.
2. Il Rettore può prorogare, per una sola volta e per non più di due mesi, il termine per la
conclusione dei lavori per comprovati ed eccezionali motivi segnalati dal Presidente della
commissione. Nel caso in cui i lavori non si siano conclusi entro i termini della proroga, il
Rettore, con motivato decreto, provvede alla sostituzione della commissione ovvero dei
componenti ai quali siano imputabili le cause del ritardo, stabilendo nel contempo un nuovo
termine per la conclusione dei lavori.
Decorso tale termine, il Rettore provvederà a dichiarare decaduta la Commissione.
3. Il Rettore, con proprio decreto, accerta, entro trenta giorni dalla consegna, la regolarità degli
atti e dichiara il/i nominativo/i del/i candidato/i più qualificato/i a ricoprire il/ posto/i per cui è
stata attivata la procedura selettiva sino a copertura dei punti organico messi a bando, tenendo
conto delle priorità indicate nel bando. Il decreto è comunicato a tutti i candidati ed è trasmesso
al/i dipartimento/i che ha/hanno richiesto il bando. Il decreto sarà pubblicato sul sito dell’Ateneo
e del Ministero.
4. Nel caso in cui il Rettore riscontri irregolarità nello svolgimento della procedura, invia, con
provvedimento motivato, gli atti alla Commissione, assegnandole un termine per provvedere a
eventuali modifiche.
Art. 8 - Chiamata del candidato selezionato
1. A conclusione della procedura, entro 15 giorni dalla data di approvazione degli atti, ogni
dipartimento interessato propone al Consiglio di Amministrazione la chiamata del candidato di
cui al decreto rettorale di approvazione degli atti. La delibera di chiamata è adottata dal
dipartimento proponente con voto favorevole della maggioranza assoluta dei professori di
prima fascia, per la chiamata di professori di prima fascia, e dei professori di prima e seconda
fascia, per la chiamata dei professori di seconda fascia. La proposta di chiamata è approvata
dal Consiglio di Amministrazione.
2. Nel caso in cui, nel termine sopra indicato, il dipartimento non adotti alcuna delibera, lo stesso
Dipartimento non potrà richiedere, nei due anni successivi all’approvazione degli atti, la
copertura di un posto per la stessa fascia e per il medesimo settore concorsuale per i quali si è
svolta la procedura.
3. Nel caso in cui il Dipartimento non effettui la proposta di chiamata di cui ai commi precedenti, le
risorse saranno acquisite dal Consiglio di Amministrazione che deciderà in merito alla loro
eventuale riassegnazione.
Art. 9 - Chiamata diretta
1. La delibera del Consiglio di Dipartimento di cui all’art. 2 c.3 lettera b) deve contenere, oltre ai
dati elencati al comma 4 dello stesso articolo, la indicazione dello studioso stabilmente
impegnato all’estero in attività di ricerca e insegnamento a livello universitario da almeno un
triennio, che ricopre una posizione accademica equipollente in istituzioni universitarie o di
ricerca estere, sulla base di tabelle di corrispondenza aggiornate ogni tre anni, definite dal
Ministero. La proposta può riguardare anche studiosi che abbiano già svolto un periodo di
almeno tre anni di ricerca e docenza in università italiane a seguito di chiamata diretta
autorizzata dal MIUR e che abbiano conseguito risultati scientifici congrui rispetto al posto per il
quale ne viene proposta la chiamata. La proposta può riguardare altresì studiosi che siano
risultati vincitori nell'ambito di specifici programmi di ricerca di alta qualificazione, identificati
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con decreto del Ministro, sentiti l'ANVUR e il CUN, finanziati dall'Unione europea o dal
Ministero. La proposta del Consiglio di Dipartimento deve essere comunque corredata da
lettere di accreditamento delle strutture estere di appartenenza del docente di cui si propone la
chiamata diretta.
2. Il Consiglio di Amministrazione, acquisito il parere delle Scuole interessate e del Senato
Accademico, valuta le proposte dei Dipartimenti, verificando la compatibilità con le disponibilità
di Bilancio e con la programmazione di Ateneo e, in caso di approvazione, inoltra la richiesta al
MIUR.
3. Il Rettore, con proprio decreto, dispone la nomina dei docenti, per i quali il MIUR ha rilasciato la
prescritta autorizzazione, indicando nel decreto la relativa classe di stipendio sulla base della
eventuale anzianità di servizio e di valutazioni di merito.
Titolo 3 - procedura valutativa ai sensi dell’art. 24 (commi 5 e 6) della Legge n.240/2010
Art. 10 - Attivazione della procedura ex art.24 della Legge n.240/2010
1. Nell’ambito della programmazione triennale del fabbisogno del personale il Consiglio di
Amministrazione, tenuto conto del parere obbligatorio del Senato Accademico, assegna ai
Dipartimenti le risorse in termini di punti organico corrispondenti a posti di professori di I e II
fascia ricopribili secondo le modalità di cui all’art. 24 commi 5 e 6 della Legge n.240/2010.
Art. 10 bis - Attivazione della procedura ex comma 5 dell’art.24 della Legge n.240/2010
1. Nell’ambito delle risorse disponibili per la programmazione, nel terzo anno di contratto e non
oltre i 120 giorni antecedenti la scadenza del medesimo, il Dipartimento delibera di sottoporre a
valutazione il titolare del contratto da ricercatore a tempo determinato di cui all’art. 24 comma 3
lettera b) della legge 240/2010 che abbia conseguito l’abilitazione scientifica, ai fini della
chiamata nei ruoli di professore associato.
2. Qualora il ricercatore non sia in possesso della prevista abilitazione nel termine di cui al
comma 1, ma comunque la acquisisca entro la naturale scadenza del contratto, la procedura
valutativa sarà avviata successivamente al conseguimento della medesima. Qualora la
procedura di abilitazione scientifica nazionale non sia stata bandita nel corso dell’ultimo anno di
contratto, la procedura valutativa sarà avviata entro 120 giorni dalla pubblicazione dell’esito
dell’ASN successiva.
Art. 10 ter - Attivazione della procedura ex comma 6 dell’art.24 della Legge n.240/2010
1. Alle procedure di valutazione ai fini della immissione nel ruolo dei Professori Ordinari, possono
partecipare i Professori Associati o Ricercatori a TI in servizio presso l’Ateneo, che hanno
conseguito l’abilitazione scientifica nazionale per professori di prima fascia (art. 16 della Legge
240/ 2010). Alle procedure di valutazione ai fini della immissione nel ruolo dei Professori
Associati, possono partecipare i Ricercatori a TI in servizio presso l’Ateneo, che hanno
conseguito l’abilitazione scientifica nazionale per professori di seconda fascia (art. 16 della
Legge 240/ 2010).
2. Il Dipartimento sulla base delle risorse assegnate dal Consiglio di Amministrazione, con
delibera motivata adottata a maggioranza assoluta dei professori di prima fascia per le richieste
di posti di prima fascia e dei professori di prima e seconda fascia per le richieste di posti di
seconda fascia, individua i candidati da valutare ai sensi dell’art.24 comma 6 della legge
240/2010 e per ciascuno indica:
a) la procedura valutativa ai sensi dell’art.24 comma 6 della legge 240/2010 di professori
associati o ricercatori a tempo indeterminato già in servizio presso l’Ateneo;
b) il profilo di professore universitario di seconda o prima fascia da ricoprire in relazione alle
funzioni che il professore dovrà svolgere e la tipologia di impegno didattico e scientifico;
c) gli standard qualitativi, gli ulteriori elementi di qualificazione didattica e scientifica,
l’eventuale comprovata abilità clinica assistenziale, ritenuti necessari per il posto di cui
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viene chiesta la copertura;
l’eventuale indicazione dei criteri di accertamento delle competenze linguistiche del
candidato;
3. L’avviso deve contenere per ciascun candidato:
a) la fascia per la quale viene attivata la procedura;
b) l’indicazione dettagliata del profilo del professore in relazione alle specifiche funzioni che il
docente dovrà svolgere (tipologia d’impegno didattico e scientifico, e, ove previsto,
assistenziale);
c) gli standard qualitativi, gli ulteriori elementi di qualificazione didattica e scientifica,
l’eventuale comprovata abilità clinica assistenziale, ritenuti necessari per il posto di cui
viene chiesta la copertura;
d) il termine e le modalità di presentazione delle domande;
e) l’indicazione dei criteri generali di valutazione cui la Commissione dovrà attenersi;
f) l’eventuale indicazione della lingua estera per cui effettuare l’accertamento delle
competenze linguistiche del candidato;
g) la sede di servizio e nel caso di posti ai quali è correlato lo svolgimento di attività
assistenziale, l’indicazione della struttura presso la quale tale attività potrà essere svolta.
d)
Art. 10 quater – Attivazione delle procedure nell’ambito del piano straordinario associati
1. Nell’ambito del piano straordinario per associati, le posizioni per le quali effettuare la
valutazione ai sensi dell’art.24 comma 6, vengono individuate distribuendo preliminarmente le
risorse disponibili alle aree CUN e predisponendo quindi all’interno di ogni area una
graduatoria di ricercatori a tempo indeterminato in possesso dell’abilitazione nazionale
regolarmente in servizio, sono comunque fatti salvi i casi di aspettativa o congedo per motivi di
studio o ricerca presso l’Ateneo, che ha validità per il piano straordinario di riferimento. La
ripartizione tra le aree CUN e la graduatoria all’interno della singola area sarà redatta sulla
base dei criteri approvati dal Consiglio di Amministrazione tenuto conto del parere obbligatorio
del Senato Accademico. In tale graduatoria sono considerati in posizione utile ai fini
dell’attivazione delle procedure per valutazione diretta, i ricercatori a tempo indeterminato che
rientrano nella graduatoria fino alla copertura delle posizioni assegnate all’area. L’elenco dei
candidati in posizione utile sulla base delle risorse disponibili, sarà comunicato ai Dipartimenti
cui afferiscono i candidati stessi.
2. Il Dipartimento per ciascuno dei candidati compresi nell’elenco sopracitato e solo per quelli
afferenti al dipartimento, con deliberazione assunta a maggioranza assoluta dei professori di
prima e seconda fascia, può proporre l’avvio delle procedure ai sensi dell’art.24 comma 6 della
Legge 240/2010, a tal fine individua per ogni procedura:
a) il profilo di professore universitario di seconda fascia da ricoprire in relazione alle
specifiche funzioni che il professore dovrà svolgere e la tipologia di impegno didattico e
scientifico;
b) gli standard qualitativi, gli ulteriori elementi di qualificazione didattica e scientifica,
l’eventuale comprovata abilità clinica assistenziale, ritenuti necessari per il posto di cui
viene chiesta la copertura;
c) l’eventuale indicazione dei criteri di accertamento delle competenze linguistiche del
candidato
3. Il Consiglio di Amministrazione, delibera riguardo quanto proposto dai Dipartimenti e avvia la
procedura.
4. Se il Dipartimento dovesse proporre di non richiedere l’attivazione della procedura ai sensi
dell’art.24 comma 6 della Legge 240/2010 per uno o più candidati tra quelli afferenti al
dipartimento e facenti parte della lista comunicata dal CdA, deve motivarne le ragioni.
5. La proposta del Dipartimento di cui al comma precedente del presente articolo è sottoposta
all’approvazione del CdA. Se il CdA previo parere del Senato accademico non approva la
proposta del dipartimento di cui al comma 3, avvia la procedura. Se il CdA previo parere del
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Senato accademico approva la proposta del dipartimento di cui al comma 3, procede alla
riassegnazione della risorsa programmata ma non utilizzata.
6. L’avviso deve contenere per ciascun candidato:
a) l’indicazione dettagliata del profilo del professore in relazione alle specifiche funzioni che il
docente dovrà svolgere (tipologia d’impegno didattico e scientifico, e, ove previsto,
assistenziale);
b) il termine e le modalità di presentazione delle domande;
c) l’indicazione dei criteri generali di valutazione cui la Commissione dovrà attenersi;
d) l’eventuale indicazione della lingua estera per cui effettuare l’accertamento delle
competenze linguistiche del candidato;
e) la sede di servizio e nel caso di posti ai quali è correlato lo svolgimento di attività
assistenziale, l’indicazione della struttura presso la quale tale attività potrà essere svolta.
7. Nel caso in cui uno o più dei candidati sottoposti alla valutazione diretta ex D.M. 4.8.2011,
n.344, rinunciassero o non dovessero ottenere una valutazione positiva dalla Commissione ex
DM 344/2011 o di rinuncia del candidato l’Ufficio competente darà comunicazione al/i
dipartimento/i di afferenza del/i candidato/i dell’area in successiva posizione utile sulla base
delle risorse disponibili, che delibereranno secondo la procedura di cui al presente articolo.
Art. 11 - Commissioni di valutazione
1. Le valutazioni ex art.24 della Legge 30.12.2010, n.240, vengono affidate a commissioni del
settore concorsuale o dei settori scientifico disciplinari oggetto della selezione, in subordine, in
caso di motivata necessità del macrosettore concorsuale, per come definiti nel DM 336 del
29/7/2011. Le commissioni sono composte da almeno tre professori di Atenei diversi tra loro. Il
dipartimento che ha richiesto l’attivazione del bando indica quattro nomi di professori ordinari
non appartenenti all’Ateneo tra i quali saranno sorteggiati due componenti della Commissione,
da funzionari nominati dal Rettore. Il Dipartimento indica altresì il nome del terzo componente
che in mancanza di ordinari del settore concorsuale in servizio presso l’Ateneo, può essere un
associato nel caso di valutazione per il ruolo di professore associato.
2. I componenti delle Commissioni vengono individuati tra i Professori Ordinari facenti parte delle
liste dei Commissari per l’abilitazione scientifica nazionale nel Settore Concorsuale di
appartenenza. Per i professori che non sono presenti nelle vigenti liste ministeriali dei
Commissari per l’abilitazione scientifica nazionale, il possesso dei requisiti sarà autocertificato
e validato dal Direttore del dipartimento che ha richiesto la procedura.
3. La Commissione è nominata con decreto del Rettore pubblicato all’albo ufficiale dell’Ateneo.
4. La Commissione dura in carica per l’espletamento della singola procedura.
Art. 11 bis - Commissioni di valutazione nell’ambito del piano straordinario associati
1. Le valutazioni dei candidati al ruolo di Professori associati vengono affidate a Commissioni di
Macrosettore Concorsuale, per come definiti nel DM 336 del 29/7/2011, una Commissione per
ogni macrosettore oggetto della valutazione. Le Commissioni sono composte da almeno tre
professori ordinari o associati di Ateneo, di cui almeno uno per ciascun Settore Concorsuale e
comunque appartenenti a settori disciplinari diversi. Nel caso in cui per un Settore Concorsuale
non sia possibile soddisfare il requisito di presenza di un componente, tale componente della
Commissione può essere sostituito da professori appartenenti al Macrosettore. Nel caso in cui,
per un Macrosettore, il requisito di un minimo di tre componenti non possa essere soddisfatto,
la Commissione può essere integrata da Professori appartenenti all’Area CUN a cui afferisce il
Macrosettore oggetto della procedura. Nel caso di Macrosettore dell’Area 8 o dell’Area 11
l’integrazione viene effettuata, ove possibile, con Professori appartenenti a Settori Concorsuali
della stessa natura, bibliometrica o non bibliometrica del Macrosettore.
2. I componenti della commissione vengono individuati dal Dipartimento che ha proposto l’avvio
della procedura con la delibera di cui all’art.10 quater del presente regolamento.
3. La Commissione è nominata con decreto del Rettore pubblicata all’albo ufficiale dell’Ateneo.
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4. Le Commissioni di cui al comma 2 durano in carica per la singola tornata del piano
straordinario.
Art. 12 - Valutazione per la immissione nel ruolo dei Professori Associati
1. Le Commissioni formulano le loro valutazioni ai sensi del D.M. 4.8.2011, n.344 esprimendosi in
particolare su:
a) attività didattica;
b) pubblicazioni scientifiche;
c) complesso dell’attività scientifica e curriculare, compresa l’attività istituzionale;
d) ove previsto, attività assistenziale.
2. Per la valutazione dell’attività didattica, le commissioni prenderanno in considerazione l’attività
svolta nei cinque anni accademici precedenti all’avviso per la procedura di cui al presente
Regolamento e, in applicazione dell’art. 3 dello stesso DM 344, faranno esplicito riferimento ai
seguenti aspetti:
a) numero dei moduli/corsi tenuti e continuità della tenuta degli stessi;
b) esiti della valutazione degli studenti, se disponibili. In tale valutazione sono attribuiti punti
solo alle risposte positive per i quesiti sulla presenza e sulla puntualità;
c) documentata partecipazione alle commissioni istituite per gli esami di profitto;
d) quantità e qualità dell'attività di tipo seminariale, di quella mirata alle esercitazioni e al
tutorato degli studenti, ivi inclusa quella relativa alla predisposizione delle tesi di laurea, di
laurea magistrale e delle tesi di dottorato.
3. Per le valutazioni di cui al comma 1, da svolgere in relazione al profilo di professore
universitario da ricoprire, maggiore peso sarà dato dalle Commissioni alle attività svolte
nell’ambito del Settore Concorsuale per il quale è stata conseguita l’Abilitazione Scientifica
Nazionale e per il quale viene effettuata la valutazione.
4. Per la valutazione delle pubblicazioni scientifiche, le commissioni prenderanno in
considerazione i lavori pubblicati antecedentemente all’avviso di cui alla procedura, in
applicazione dell’art. 4 comma 3 del DM 344/2011 facendo esplicito riferimento a:
a) originalità, innovatività, rigore metodologico e rilevanza di ciascuna pubblicazione;
b) congruenza di ciascuna pubblicazione con il profilo di professore universitario da ricoprire
oppure con tematiche interdisciplinari ad esso strettamente correlate;
c) rilevanza scientifica della collocazione editoriale di ciascuna pubblicazione e sua diffusione
all'interno della comunità scientifica;
d) apporto individuale del ricercatore nel caso di lavori in collaborazione.
e) nell'ambito dei settori in cui ne è consolidato l'uso a livello internazionale le Commissioni
possono avvalersi di indicatori bibliometrici di cui al D.M. 4.8.2011, n.344.
5. Per la valutazione dell’attività scientifica e curriculare compresa l’attività istituzionale, le
Commissioni faranno esplicito riferimento all’attività svolta considerando in particolare i
seguenti aspetti:
a) organizzazione, direzione e coordinamento di gruppi di ricerca nazionali e internazionali,
ovvero partecipazione agli stessi;
b) conseguimento della titolarità di brevetti;
c) partecipazione in qualità di relatore a congressi e convegni nazionali e internazionali;
d) conseguimento di premi e riconoscimenti nazionali e internazionali per attività di ricerca.
e) visibilità nella comunità scientifica di riferimento valutata sulla base di criteri individuati
dalla commissione;
f) impegni istituzionali svolti in Ateneo.
6. La Commissione dovrà valutare la congruità del profilo scientifico del candidato con le
esigenze di ricerca dell'Ateneo, nonché la produzione scientifica elaborata dal ricercatore
successivamente alla data di scadenza del bando in base al quale ha conseguito l'abilitazione
scientifica nazionale, in modo da verificare la continuità della produzione scientifica. Nella
valutazione di cui sopra, la Commissione si avvale di criteri e parametri coerenti con quelli
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previsti dal DM 07.16.2012 di cui all'articolo 16, comma 3, lettera a), della legge 30 dicembre
2010, n. 240, potendo altresì prevederne un utilizzo più selettivo.
7. La Commissione al termine dei lavori esprime valutazione positiva o negativa sul candidato a
maggioranza assoluta.
Art. 13 - Valutazione per l’immissione nel ruolo dei Professori Ordinari
1. Per le valutazioni ai fini dell’accesso alla fascia dei Professori Ordinari, è considerato requisito
preliminare per procedere alla valutazione l’avere ottemperato agli obblighi derivanti dai
Regolamenti di Ateneo in merito ai compiti dei Professori. Le Commissioni esprimono la loro
valutazioni esprimendosi su:
a) attività didattica;
b) pubblicazioni scientifiche;
c) complesso dell’attività scientifica in relazione al profilo curriculare, compresa l’attività
istituzionale;
d) ove previsto, l’attività assistenziale.
2. Per la valutazione dell’attività didattica, le commissioni prenderanno in considerazione l’attività
svolta nei cinque anni accademici precedenti all’avviso per la procedura di cui al presente
Regolamento e faranno esplicito riferimento ai seguenti aspetti:
a) insegnamenti o moduli di insegnamenti tenuti e continuità della tenuta degli stessi;
b) documentato impegno didattico nella partecipazione a commissioni di esami di profitto o di
esami finali;
c) qualità e quantità di attività didattica integrativa (esercitazioni, tutoraggio, predisposizione
di tesi anche in qualità di relatore);
d) esiti della valutazione degli studenti, se disponibili. In tale valutazione sono attribuiti punti
solo alle risposte positive per i quesiti sulla presenza e sulla puntualità
3. Per la valutazione delle pubblicazioni scientifiche, le commissioni prenderanno in
considerazione i lavori pubblicati nei cinque anni antecedenti all’avviso per la procedura di cui
all’art. 10 del presente Regolamento e faranno esplicito riferimento a:
a) originalità, innovatività, rigore metodologico e rilevanza di ciascuna pubblicazione;
b) congruenza di ciascuna pubblicazione con il profilo di professore universitario da ricoprire
oppure con tematiche interdisciplinari ad esso strettamente correlate;
c) rilevanza scientifica della collocazione editoriale di ciascuna pubblicazione e sua diffusione
all'interno della comunità scientifica;
d) apporto individuale nel caso di lavori in collaborazione.
e) nell'ambito dei settori in cui ne è consolidato l'uso a livello internazionale le Commissioni
possono avvalersi di indicatori bibliometrici.
4. Per la valutazione dell’attività scientifica complessiva e curriculare, compresa l’attività
istituzionale, le Commissioni faranno esplicito riferimento ai seguenti aspetti:
a) organizzazione, direzione e coordinamento di gruppi di ricerca nazionali e internazionali,
ovvero partecipazione agli stessi;
b) conseguimento della titolarità di brevetti;
c) partecipazione in qualità di relatore a congressi e convegni nazionali e internazionali;
d) conseguimento di premi e riconoscimenti nazionali e internazionali per attività di ricerca;
e) visibilità nella comunità scientifica di riferimento valutata sulla base di criteri individuati
dalla commissione;
f) impegni istituzionali svolti in Ateneo.
5. La Commissione dovrà valutare la congruità del profilo scientifico del candidato con le
esigenze di ricerca dell'Ateneo, nonché la produzione scientifica elaborata dal candidato
successivamente alla data di scadenza del bando in base al quale ha conseguito l'abilitazione
scientifica nazionale, in modo da verificare la continuità della produzione scientifica. Nella
valutazione di cui sopra, la Commissione si avvale di criteri e parametri coerenti con quelli
previsti dal dal DM 07.16.2012 di cui all'articolo 16, comma 3, lettera a), della legge 30
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dicembre 2010, n. 240, potendo altresì prevederne un utilizzo più selettivo
6. La Commissione al termine dei lavori esprime valutazione positiva o negativa sul candidato a
maggioranza assoluta.
Art. 14 - Termine del procedimento
1. I lavori della Commissione devono essere conclusi entro trenta giorni dall’emanazione del
decreto rettorale di nomina nel caso del piano straordinario associati e di tre mesi negli altri
casi.
2. Il Rettore può prorogare, per una sola volta e per non più di trenta giorni, il termine per la
conclusione dei lavori per comprovati ed eccezionali motivi segnalati dal Presidente della
commissione. Nel caso in cui i lavori non si siano conclusi entro i termini della proroga, il
Rettore, con motivato decreto, provvede alla sostituzione della commissione ovvero dei
componenti ai quali siano imputabili le cause del ritardo, stabilendo nel contempo un nuovo
termine per la conclusione dei lavori. Decorso tale termine, il Rettore provvederà a dichiarare
decaduta la commissione.
3. Il Rettore, con proprio decreto, accerta, entro trenta giorni dalla consegna, la regolarità degli
atti e dichiara il/i nominativo/i del/i candidato/i che ha/hanno avuto valutazione positiva. Il
decreto è comunicato a tutti i candidati ed è trasmesso al dipartimento che ha proposto la
procedura. Il decreto sarà pubblicato sul sito dell’Ateneo e del Ministero.
4. Nel caso in cui il Rettore riscontri irregolarità nello svolgimento della procedura, invia, con
provvedimento motivato, gli atti alla commissione, assegnandole un termine per provvedere a
eventuali modifiche.
Art. 15 - Esiti della valutazione
1. I Ricercatori a TD di cui alla lettera b) del c. 3 dell’art. 24 della Legge 240/2010 che hanno
superato la valutazione di cui al presente titolo vengono inquadrati nel ruolo dei Professori
Associati alla scadenza del contratto o all’esito della procedura di valutazione.
I Ricercatori a TI e i Professori che hanno superato la valutazione di cui al presente titolo vengono
inquadrati nel ruolo per il quale è stata indetta la procedura.
La Responsabile del procedimento
f.to Dott.ssa Alessandra Fallica
La Dirigente
f.to Dott.ssa Giuseppa Lenzo
Segue un ampio ed approfondito dibattito nel corso del quale vengono proposte le seguenti
modifiche:
Art.3, comma 2 lett. h: l’eventuale numero massimo di pubblicazioni che il candidato dovrà
trasmettere che non potrà comunque essere inferiore a dodici;
nella seguente stesura:
il limite massimo di pubblicazioni, non inferiore a dodici, che il candidato dovrà
trasmettere;
Art. 10quater, comma 1: Nell’ambito del piano straordinario per associati, le posizioni per le quali
effettuare la valutazione ai sensi dell’art.24 comma 6, vengono individuate distribuendo
preliminarmente le risorse disponibili alle aree CUN e predisponendo quindi all’interno di ogni area
una graduatoria di ricercatori a tempo indeterminato in possesso dell’abilitazione nazionale
regolarmente in servizio, sono comunque fatti salvi i casi di aspettativa o congedo per motivi di
studio o ricerca presso l’Ateneo, che ha validità per il piano straordinario di riferimento.(….)
nella seguente stesura:
Nell’ambito del piano straordinario per associati, le posizioni per le quali effettuare la valutazione ai
sensi dell’art. 24 comma 6, vengono individuate distribuendo preliminarmente le risorse disponibili
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alle aree CUN e predisponendo quindi all’interno di ogni area una graduatoria di ricercatori a
tempo indeterminato in possesso dell’abilitazione nazionale, al momento dell’entrata in vigore
del presente Regolamento, regolarmente in servizio presso l’Ateneo, che ha validità per il
piano straordinario di riferimento. Sono comunque fatti salvi i casi di aspettativa o congedo per
motivi di studio o ricerca. (….)
Le suddette proposte di modifica vengono approvate all’unanimità.
La Dott. Cerroni, di seguito, nel merito di quanto disposto dall’art. 6, comma 4, propone che la
“prova didattica” venga prevista anche per i Prof. Associati. Segue un breve dibattito in merito.
Il Rettore, preso atto della proposta e verificato un non unanime consenso a tale proposta pone la
stessa in votazione per alzata di mano.
Votano a favore 4 componenti.
Votano contro 21 componenti
Si astengono 2 componenti
La proposta non viene accolta.
Alle ore 17,05 lascia la riunione la Dott. Cerroni.
IL SENATO ACCADEMICO
Vista la Legge 30.12.2010 n. 240;
Visto il “Regolamento per la disciplina della chiamata dei professori di prima e seconda fascia in
attuazione dell’art. 18 della Legge 240/2010” emanato con D.R. n. 1582 del 18.04.2012;
Sentita la relazione del Coordinatore della Commissione Regolamenti e semplificazione;
Udito il Rettore;
all’unanimità,
DELIBERA
di approvare il nuovo Regolamento per la disciplina della chiamata dei professori di prima e
seconda fascia in attuazione dell’art. 18 della Legge 240/2010 e della procedura valutativa ai sensi
dell’art. 24 (commi 5 e 6) della Legge n. 240/2010 come sopra riportato e modificato.
Letto ed approvato seduta stante.
43) Ripartizione del 30% delle risorse derivanti dal Piano straordinario associati 2010-2013
per la chiamata dei Professori Associati ai sensi dell’art. 18 c. 1 della Legge 240/2010 –
parere del Senato
RELAZIONE DEL RESPONSABILE DEL PROCEDIMENTO
Vista le Legge n. 240/2010;
Vista la delibera del Consiglio di Amministrazione del 22.10.2013 con la quale sono state
programmate le risorse derivanti dal piano nazionale associati 2010-2013;
Visto il parere delle commissioni congiunte del Consiglio di Amministrazione “Gestione del
Personale, Funzionamento e Ricerca” e del Senato Accademico “Regolamenti e semplificazione
per i regolamenti”;
Considerato la sopracitata delibera ha previsto che le risorse assegnate vengano ripartite secondo
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le seguenti percentuali:
50% per chiamate art. 24 c. 6 della Legge 240/2010;
30% per chiamate art. 18 c. 1 della Legge 240/2010;
20% per chiamate art. 18 c. 4 della Legge 240/2010;
Vista la delibera del Consiglio di Amministrazione del 05.04.2014 con la quale è stata stabilita
l’utilizzazione delle risorse derivanti dal piano straordinario associati 2010-13 per le chiamate ex
art. 24 comma 6 della Legge n. 240/2010;
Considerato che adesso è necessario stabilire i criteri per l’assegnazione ai dipartimenti delle
risorse per chiamate art. 18 c. 1 della Legge 240/2010;
Vista la relazione inviata dal Comitato di Coordinamento nominato con Decreto n° 2224/2013,
modificato con D.R. n°1669/2014, di seguito riportata:
“La ripartizione ai dipartimenti avverrà sulla base dei seguenti criteri:
- Indicatore RISd proposto dalla commissione ANVUR-CRUI per la distribuzione delle risorse ai
dipartimenti e basato sull’indicatore di qualità scientifica IPR (link);
- numero di abilitati “rimanenti”, Abr, dopo le procedure di chiamata diretta ex-art 24.
Numero di “posti” = (a*RISd + b* Abr(dip)/Abr(totali))*42
I coefficienti a e b potrebbero essere uguali.
Nessun dipartimento potrà avere meno di un “posto” e più di tre, ed in ogni caso non più del
numero di abilitati rimasti dopo la ripartizione della quota 50%.
Considerando che le procedure per chiamata diretta non sono ancora iniziate e tenuto conto della
necessità di avviare al più presto anche le procedure per le valutazioni comparative, si propone di
utilizzare nell’algoritmo precedente il numero degli abilitati.
In tutti i casi in cui il vincitore di una procedura di valutazione comparativa non risultasse un
ricercatore a tempo indeterminato in ruolo presso l’Università di Palermo, eventuali punti organico
aggiuntivi necessari all’assunzione graveranno sul budget del dipartimento richiedente la
procedura.
I Dipartimenti presenteranno una programmazione complessiva relativa alle posizioni di professore
associato, con ordine di priorità, motivando le richieste sulla base delle esigenze dell’attività sia
didattica sia scientifica del dipartimento stesso. Inoltre, la programmazione dovrà riportare il
“profilo” richiesto per ciascun SSD.”
In tale formula, il termine RISd è calcolato sulla base del nuovo indicatore di voto VQR per i
dipartimenti proposto dall’ANVUR per ripartire le risorse tra i dipartimenti e riportato nel documento
“Il confronto basato sul Dipartimento Virtuale Associato e sul Voto standardizzato (G. Poggi 24/2/2014)” dove:
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Se
il parametro RISd dipende esclusivamente dalle dimensioni del dipartimento e quindi la
distribuzione sarà a pioggia, se
il parametro RISd risente fortemente l’influenza della qualità
della ricerca sulla distribuzione delle risorse.
Nell’espressione sopra riportata Nd è il numero dei membri del dipartimento. Comunque se Nd è
posto uguale a 1 le risorse sono distribuite indipendentemente dalle dimensioni dei dipartimenti e
quindi in base solo alla qualità relativa ai risultati della VQR.
Il Consiglio di Amministrazione dopo ampia discussione ritiene che debbano essere considerati
per la distribuzione delle risorse per chiamate ex art. 18 c. 1 della Legge 240/2010 a valere sul
piano straordinario:
- il numero di abilitati di ciascun dipartimento (o restanti);
- la bravura scientifica del dipartimento tenendo conto del numero dei membri dipartimento;
- la bravura scientifica del dipartimento indipendentemente dalle sue dimensioni.
Condivide in linea di principio la modalità di ripartizione delle risorse avanzata dal Comitato e
propone l’espressione:
Numero di “posti” al dip = (a1*RIS’d + a2*RIS’’d + b* Abr(dip)/Abr(totali)) * posti da distribuire
Dove:
essendo:
- Nd il numero dei membri del dipartimento;
- IPRd il parametro fornito dall’ANVUR che misura in modo normalizzato la bravura
scientifica del dipartimento sulla base della VQR.
- Abr(dip) = numero di abilitati “rimanenti”, dopo le procedure di chiamata diretta ex-art 24 o
numero di abilitati del dipartimento.
I coefficienti a1, a2, e b assumeranno i valori:
a1=…….
a2=……
b =……..
Nessun dipartimento potrà avere meno di un “posto” e più di tre ed in ogni caso non più del
numero di abilitati rimasti dopo la ripartizione della quota 50% per le chiamate ex art. 24 c. 6 della
Legge 240/2010.
In tutti i casi in cui il vincitore di una procedura di valutazione comparativa non risultasse un
ricercatore a tempo indeterminato in ruolo presso l’Università di Palermo, eventuali punti organico
aggiuntivi necessari all’assunzione graveranno sul dipartimento richiedente la procedura e in
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particolare sul budget che sarà assegnato nelle programmazioni future per professori di prima o
seconda fascia.
I Dipartimenti presenteranno una programmazione relativa alle posizioni di professore associato
assegnate, con ordine di priorità, motivando le richieste sulla base:
 della capacità scientifica del / dei potenziali candidati interni
 del carico didattico del SSD in relazione all'offerta formativa
 del numero di professori di Ateneo del SSD computando rispettivamente 0 - 0,5 - 0,75 i
professori che vanno in pensione nell'anno, nel secondo anno e nel terzo anno
 dell’anzianità in ruolo del / dei potenziali candidati interni
 degli incarichi gestionali istituzionali dei potenziali candidati interni solo per gli associati.
Pertanto si propone che il Senato Accademico
DELIBERI
di esprimere parere sulla ripartizione del 30% delle risorse derivanti dal Piano straordinario
associati 2010-2013 per la chiamata dei Professori Associati ai sensi dell’art. 18 c. 1 della Legge
240/2010.
La Responsabile del procedimento
F.to Dott.ssa Alessandra Fallica
La Dirigente
F.to Dott.ssa Giuseppa Lenzo
Nel merito dell’argomento di apre un ampio ed approfondito dibattito nel corso del quale prendono
la parola, tra gli altri:
 Prof. Napoli propone di cassare il criterio “degli incarichi gestionali istituzionali dei potenziali
candidati interni solo per gli associati”. Il Senato approva tale proposta.
 Prof. Dusonchet: invita a valutare e riconsiderare l’attribuzione del valore alpha in un
numero inferiore a 1 ma superiore a 0,5.
 Il Rettore in proposito concorda con il prof. Dusonchet e propone di rimandare questa e la
valutazione delle percentuali a una successiva seduta del SA, fermo restando che nella
riunione odierna si andranno a deliberare criteri come la numerosità del dipartimento, il
numero degli abilitati, il valore scientifico del dipartimento e si procederà con le richieste di
programmazione dell’art. 18 ai dipartimenti in un numero doppio rispetto al numero
massimo possibile, che si identificano in tre e minimo in uno e si chiederà ai dipartimenti
che queste priorità vengano selezionate sulla base di alcuni criteri fondamentali come:
- motivazioni didattiche,
- posizione scientifica del settore,
- esigenze di copertura scientifica in relazione ai potenziali candidati.
 Il Prof. Napoli, considerato che si chiederanno ai dipartimenti le indicazioni di 6 posizioni e
che si prevede ad ottobre il completamento della tornata, propone di chiedere solo 3
indicazioni visto che sarà il numero massimo di posti conseguibile.
 Il Rettore in proposito fa presente che gli Organi di governo, sulla base di eventuali carenze
o insoddisfacenti di motivazioni dei dipartimenti potranno fruire di un elenco più cospicuo
dal quale effettuare le scelte. La determinazione dei posti da mettere a concorso, per
Legge e per Statuto, è di competenza del Consiglio di Amministrazione, su parere del
Senato Accademico.
 Il Prof. Napoli chiede che tali indicazioni vengano specificamente comunicate ai
dipartimenti ad ottobre ai fini della nuova programmazione;
 Il Dott. Sulli chiede di rinviare l’assegnazione del parametro alpha al momento successivo
alla determinazione dei valori A1 e A2
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IL SENATO ACCADEMICO
Vista le Legge n. 240/2010;
Vista la delibera del Consiglio di Amministrazione del 22.10.2013;
Visto il parere delle commissioni congiunte del Consiglio di Amministrazione “Gestione del
Personale, Funzionamento e Ricerca” e del Senato Accademico “Regolamenti e
semplificazione per i regolamenti”;
Vista la delibera del Consiglio di Amministrazione del 05.04.2014;
Sentita la relazione del Coordinatore della Commissione;
Udito il Rettore;
all’unanimità,
DELIBERA
di esprimere parere in conformità alla proposta sopra riportata e con la modifica sopra evidenziata.
Letto ed approvato seduta stante.
La seduta è tolta alle ore 18.05.
IL DELEGATO DEL DIRETTORE GENERALE
Segretario
Dott. Sergio CASELLA
IL RETTORE
Presidente
Prof. Roberto LAGALLA
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