ISI “DUCA DEGLI ABRUZZI” SEZIONE TECNICA 35136 PADOVA - via M. Merlin,1 - Tel. 049 8685455 – Fax 049 8685390 DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DI CLASSE Anno scolastico: 2013-14 Classe: 5a A Indirizzo : Cerere Unitario 1 Indice 1. PRESENTAZIONE DELLA CLASSE .– da pag. 3 1.1 Composizione del Consiglio di Classe con elenco dei docenti, delle discipline insegnate e relative firme 1.2 Variazioni del Consiglio di Classe nel triennio conclusivo 1.3 Composizione della Classe e provenienza degli alunni 1.4 Presentazione del profilo professionale: conoscenze e competenze trasversali acquisite 1.5 Quadro orario 2. PERCORSO FORMATIVO DELLA CLASSE. – da pag.7 2.1 Situazione di partenza 2.2 Temi e progetti pluridisciplinari 2.3 Strumenti, metodi, spazi e tempi della didattica 2.4 Criteri e strumenti di misurazione e valutazione 2.5 Attività integrative ed extracurricolari 2.6 Interventi di recupero e sostegno 3. VALUTAZIONE FINALE. – da pag.12 3.1 Obiettivi generali, didattici e formativi raggiunti 3.2 Giudizio complessivo sulla preparazione raggiunta 4. RELAZIONI FINALI dei DOCENTI e PROGRAMMI SVOLTI.- da pag. 14 5. SIMULAZIONI TERZE PROVE da pag.71- GRIGLIE di VALUTAZIONE.- da pag.90 5.1 Prima simulazione terza prova 5.2 Seconda simulazione terza prova 5.3 Griglie di valutazione della prima, seconda e terza prova 6. CRITERI di ATTRIBUZIONE dei CREDITI – pag. 97 Crediti pregressi della classe 5^A 2 1. PRESENTAZIONE DELLA CLASSE 1.1 Composizione del Consiglio di Classe con elenco dei docenti, delle discipline insegnate e relative firme Materia Docente Ore Sett.li 3 2 2 Lingua e Lettere italiane Storia Inglese Valentini Patrizia Valentini Patrizia Loguercio Olga Educazione fisica Pavan Maurizio 2 Matematica ed informatica Pesante Maria Grazia 2 Chimica agraria con esercitazioni di tecniche agroalimentari Biologia applicata Messina Cristina 3 (2*) Liotta Benedetto Colangelo Vincenzo 3 (1*) Di Giovanni Gaetano Crise Lorenzo 3(1*) Agosta Roberto(esercitaz.) Polato Fabio 4 (1*) Tecniche di produzione animale Tecniche di gestione, valutazione ed elementi di legislazione Religione Area di progetto agroambientale Area di progetto valorizzazione della produzione zootecnica Area Agroecologia modulare e tutela agroambi ambientale entale Ecologia applicata Zooeconomia Area modulare zootecnica Strutture zootecniche Massimino Giuseppe Zoccarato Stefano 1 Colangelo Vincenzo 3 (2*) Leo Luigi Crise Lorenzo 3 (2*) Agosta Roberto Polato Fabio 2 (2*) Massimino Giuseppe Morara Claudia, 2 (2*) Di Giovanni Gaetano Polato Fabio, 2 (2*) Massimino Giuseppe Cabras Gabriella 2 (2*) Firme Dal Pra Luigi Maria *11 ore di compresenza/esercitazioni 3 1.2 Composizione dei Consigli di Classe del triennio Nel triennio la discontinuità nella composizione del Consiglio di Classe riguarda solo i docenti del terzo anno per le discipline di Lingua e Lettere Italiane e di Tecniche di Produzione Animale (T.P.A.), mentre i docenti di esercitazioni tecnico-pratiche nella maggior parte dei casi variano. Materia Docente Classe 3 Classe 4 Classe 5 X X X X X Pesante MariaGrazia X X X Inglese Loguercio Olga X X X Educazione fisica Chimica Agraria con eserc. di tecniche agroalimentari Chimica Agraria con esercitazioni di tecniche agroalimentari Pavan Maurizio Messina Cristina-. Esercitazioni con Manganelli Franco Messina Cristina-. Esercitazioni con Liotta Benedetto ColangeloVincenzo- Esercitazioni con De Rossi Roberto ColangeloVincenzo . Esercitazioni con Gallo Gilberto ColangeloVincenzo- Esercitazioni Di Giovanni Gaetano X X X X X Lingua e Lettere italiane Valentini Patrizia Lingua e Lettere italiane Savoldo Marta (suppl. Frison Elisabetta) X Storia Valentini Patrizia Matematica Biologia applicata Biologia applicata Biologia applicata X X X X Tecniche di produzione vegetale con elementi di meccanizzazione ColangeloVincenzo . Esercitazioni con De Rossi Tecniche di produzione vegetale con elementi di meccanizzazione ColangeloVincenzo . Esercitazioni con Liotta Benedetto Tecniche di produzione animale Boscarato Fabio sostituito da Bisol Tomaso con Cucuzza Luigi Tecniche di produzione animale Crise Lorenzo con Agosta Tecniche di gestione, valutazione ed elementi di legislazione con eserc. Polato Fabio. Esercitazioni con Glielmi Romeo Tecniche di gestione, valutazione ed elementi di legislazione con eserc. Polato Fabio. Esercitazioni con Massimino Giuseppe Topografia ed elementi di costruzioni Cabras Gabriella. Dal Prà Luigi Maria eserc Area modulare agro ambientale: (Ecologia del paesaggio) Morara Claudia, Di Giovanni Gaetano eserc Area modulare agroambientale (Agroecologia e tutela ambientale) Polato Fabio e Massimino Giuseppe Area modulare Valorizzazione Produzioni Animali Crise Lorenzo, Agosta Roberto Area modulare Zooeconomia Polato Fabio e Massimino Giuseppe X Area modulare Strutture Zootecniche Cabras Gabriella Dal Prà Luigi X Area di progetto zootecnico Crise Lorenzo, Agosta Roberto X Area di progetto agroambientale Colangelo Vincenzo con Leo Luigi X Religione Zoccarato Stefano X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X 4 1.3 Composizione della classe e provenienza degli alunni La classe è ora composta da 22 studenti, di cui 4 femmine e 18 maschi. ELENCO STUDENTI 1. 2. 3. 4. 5. 6. 7. 8. 9. 10. 11. BANZATO MARCO BERTO MICHELE CASOTTO LUIGI DALLA RIVA PIETRO DELL'ANTONIO ALBERTO DESTRO LUDOVICA FANTON EDOARDO GIACOMAZZO MATTEO GOTTARDO FRANCESCO MARZOTTO ANDREA MICHIELAN DENIS 12. 13. 14. 15. 16. 17. 18. 19. 20. 21. OMETTO SEBASTIANO PAVERA EVA RAMPAZZO SIMONE RIZZO DANIELE SCHIAVON MATTEO SGARAVATTO GIADA SORZE SOFIA SPOLVERATO EDOARDO STEFANI GIACOMO TONIN STEFANO 22. ZECCHIN SAMUELE Nello specifico lo “storico” della classe è rappresentato dalla seguente tabella. Classe Prima Seconda Terza Quarta Quinta Iscritti stessa classe 28 20 20 21 22 Iscritti da altra classe Ritirati 0 4(2A)+1(1B) 3(altri istituti) 1(4A) 0 0 1 0 0 0 Promossi a giugno 15 17 19 16 Promossi a settembre dopo la sospensione di giugno 5 5 2 6 Respinti 8 2 1 0 Si evidenzia che, dopo un primo anno difficile dove, dei 28 studenti iscritti, ben 8 non sono stati ammessi alla classe successiva, e di questi solo due si sono reiscritti, la composizione originale è rimasta praticamente invariata tranne per il passaggio a fine biennio di due studenti ad altre scuole (uno all’ I.T.I.S.” Scalcerle sez.chimico-biologico” ed uno all’Alberghiero “Pietro D’Abano” ) e l’inserimento in terza di tre studenti provenienti da altre scuole. Durante il resto del percorso scolastico la classe è stata caratterizzata da un buon clima relazionale in cui è risultato piacevole insegnare. Uno studente ha rappresentato l’Istituto alle gare nazionali fra i Corsi Cerere arrivando ottavo; un secondo ha vinto la gara di riconoscimento piante fra Istituti Agrari sia tecnici che professionali del Veneto, Friuli e Trentino; un terzo ha partecipato ad uno stage in Madagascar aggiungendo al carico scolastico regolare un ulteriore corso di preparazione. Dal punto di vista valutativo è suddivisa in gruppi in cui si distinguono le eccellenze globali. Ben 14 studenti su 22 hanno raggiunto punte di eccellenza, cioè con valutazioni superiori all'otto anche se per qualcuno relative solo ad una materia, dimostrando comunque passione ed impegno profuso. Il primo periodo scolastico, però, ha sempre visto una certa flessione rispetto alle aspettative rilevate agli scrutini di giugno ed anche quest’anno una decina di studenti ha iniziato sottotono, ma riprendendosi successivamente. In questo quadro sostanzialmente positivo sono comunque emerse delle differenze tra i singoli elementi, alcuni dei quali si sono evidenziati per un ottimo rendimento scolastico e per una apprezzabile costanza e serietà nello studio. Vi è poi una fascia di alunni che si sono impegnati con metodo ad affinare le proprie capacità; infine solo un esiguo gruppo di studenti ha mostrato superficialità e discontinuità nell’impegno, chi si è trovato in situazioni di insufficienza sta lavorando per riuscire a raggiungere almeno l’obiettivo minimo. Attualmente la maggior parte ha ripreso un ritmo regolare di lavoro ed è in fase di recupero per ottenere risultati più consoni. 5 1.4 Presentazione del profilo professionale: conoscenze e competenze trasversali acquisite Il diplomato Perito del corso di Agraria corso Cerere acquisisce le capacità: gestire aziende agrarie o collaborare alla loro conduzione; assistere sotto l’aspetto tecnico, economico-contabile e fitoiatrico aziende agrarie nell’ambito della produzione, conservazione, trasformazione e commercializzazione dei prodotti agricoli; gestire strutture trasformative del settore agro-alimentare o collaborare alla loro gestione; prestare assistenza nella realizzazione di opere di miglioramento e di trasformazione delle realtà territoriali; conoscere le problematiche economiche ed estimative riguardanti i beni rustici; interpretare ed attuare progettazioni aziendali, anche in funzione dell’assetto territoriale, dal punto di vista ecologico e della difesa ambientale; fornire adeguate indicazioni sugli indirizzi e sulle scelte relative alla zootecnia ed alle modalità di allevamento; prestare attività di tecnico intermedio nelle organizzazioni di servizi sia privati che pubblici. Può accedere a tutte le facoltà universitarie, con preferenza per agraria, veterinaria, chimica, scienze forestali. Il P.O.F. prevede anche il perseguimento dei seguenti obiettivi trasversali Il corso di studi promuove l’acquisizione della padronanza della lingua italiana scritta, orale e tecnica, la conoscenza della lingua inglese e l'acquisizione di competenze logicomatematiche per: interpretare testi letterari, scientifici e tecnici; imparare a porsi problemi e prospettare soluzioni; maturare capacità logico-deduttive; comprendere il linguaggio scientifico e tecnico; analizzare i fenomeni naturali; utilizzare strumenti informatici e telematici. 6 1.5 QUADRO ORARIO: gli allievi svolgono trentadue ore di lezione settimanali così suddivise: 2. PERCORSO FORMATIVO DELLA CLASSE 2.1 Situazione di partenza Conoscenze Diversificate ma complessivamente discrete. Un gruppetto di alunni, in alcune materie , dimostra conoscenze di buon livello. Competenze Le competenze relative all’area generale sono mediamente accettabili. Discrete e in alcuni casi buone le capacità di studio sul testo e quelle espressive scritte e orali. Si notano in alcuni alunni difficoltà dovute a carenze pregresse Impegno L’impegno nello studio e l’applicazione non sono stati costanti. In alcuni sono soltanto sufficienti, in altri sono stati invece adeguati. Alcuni studenti dimostrano particolare interesse e impegno nelle materie di indirizzo e si sono dedicati con particolare impegno a percorsi extracurriculari o hanno dimostrato vivace interesse per il lavoro svolto durante gli stages. Profitto Il profitto risulta diversificato, medio-alto per circa un terzo degli alunni in tutte le materie,complessivamente discreto per la maggioranza e sufficiente per i rimanenti allievi. I risultati scolastici sono per diversi alunni condizionati da lacune di base che necessitano di recupero mirato 2.2 Temi e progetti pluridisciplinari Gli studenti hanno seguito due diverse percorsi nell’area modulare e di progetto: otto studenti hanno seguito il settore della Valorizzazione della produzione zootecnica, mentre quattordici hanno seguito l’area Agroambientale (mescolandosi ai due gruppi corrispondenti della parallela classe 4^A e 5^A - a.s. 2012/13 e 2013/14). Tutti gli studenti hanno svolto, durante gli ultimi due anni, attività di stage in strutture extra - scolastiche; nella classe quinta lo stage è stato svolto nel periodo dal 24 febbraio al 7 1 marzo, mentre in quarta, lo stage ha avuto luogo nell’ultima settimana di lezione scolastica e si è protratto per due settimane. Si riporta un prospetto riassuntivo delle aziende ospitanti. Le attività sono state organizzate dai tutor aziendali e dal docente di riferimento (specifica figura strumentale). Al termine degli stages gli studenti più motivati hanno presentato una relazione tecnica sull’esperienza. Alcuni allievi si sono serviti di tale relazione per la stesura della tesina del colloquio dell’Esame di Stato. Nell’ambito di un progetto relativo alla viticoltura gli studenti hanno svolto le attività di vendemmia e di potatura nei vigneti della scuola; attività accompagnate da lezioni di approfondimento (classe IV e V). 8 Nel triennio conclusivo, nell’ambito delle lezioni di italiano, la classe ha aderito al progetto “il quotidiano in classe” con lettura periodica di due quotidiani. Nell’ambito del progetto di Educazione alla Salute gli studenti hanno partecipato ad un incontro sul problema del Doping e prossimamente parteciperanno al Progetto Prevenzione Andrologica con l’equipe del prof. Foresta in palestra (un incontro e visita il 20 Maggio). Il gruppo Agro-ambientale porta avanti il progetto “Ricicliamo la scuola” e ha predisposto un questionario che sottoporrà a tutti gli studenti della sede tecnica, rielaborandone poi i dati ottenuti 2.3 Strumenti, metodi, spazi e tempi della didattica Il Collegio dei Docenti ha approvato la suddivisione dell’anno scolastico in due quadrimestri: dall’avvio delle lezioni al 25 gennaio e dal 26 gennaio a fine lezioni. Nell’ultimo anno di corso sono previste complessivamente 32 ore settimanali di cui 11 di esercitazione in compresenza con l’insegnante tecnico pratico. Il Consiglio di Classe ha fatto propri tutti gli elementi approvati dal Collegio dei Docenti e contenuti nel POF. In particolare gli studenti, oltre all’ausilio dei libri di testo e alla frequentazione dei vari laboratori della scuola durante le esercitazioni didattiche, hanno potuto fare esperienze in diversi modi (uscite didattiche, stage) presso le strutture dell’azienda della scuola (stalla bovini, cantina, frutteto e vigneto). La classe, inoltre, ha partecipato a uscite individuali presso alcune strutture produttive zootecniche e frutticole. Le esperienze di attività di stage hanno portato gli studenti a contatto con aziende specifiche di settore e strutture professionali pubbliche e private accreditate. La metodica dell’apprendimento e delle esperienze si è articolata attraverso le lezioni frontali, la simulazione di esercitazioni, le esercitazioni pratiche con attrezzi e strumenti e l’uso di supporti informatizzati, la didattica attiva si è risolta spesso in esposizioni e lezioni fatte dagli studenti anche attraverso l’uso della LIM. Le verifiche si sono articolate attraverso interrogazioni, relazioni orali e scritte, prove scritte e grafiche, questionari, soluzioni di casi. 2.4 Criteri e strumenti di valutazione Il Consiglio di Classe ha fatto propri i criteri di valutazione approvati dal Collegio dei Docenti e contenuti nel POF. 9 Ogni docente ha predisposto proprie griglie di misurazione e valutazione dei risultati, inserendo indicatori specifici per la propria disciplina o griglie comprendenti la valutazione di più discipline nel caso di prove pluridisciplinari (vedere allegato A- simulazioni prove d’esame). In sintesi i criteri mirano a valutare i seguenti aspetti: Espressione usuale Sapere …possedere alcune conoscenze formali/astratte Saper fare …saper utilizzare in concreto date conoscenze Saper essere … saper organizzare le conoscenze e le competenze anche in situazioni interattive Termine corretto Definizione del termine CONOSCENZE Acquisizione dei contenuti, cioè di principi, teorie, concetti, termini, regole, procedure, metodi, tecniche. E’ l’insieme di alcune conoscenze teoriche afferenti ad una o più aree disciplinari. COMPETENZE Utilizzazione delle conoscenze acquisite per risolvere situazioni problematiche o produrre nuovi “oggetti”. E’ l’applicazione concreta di una o più conoscenze teoriche a livello individuale. CAPACITA’ Utilizzazione significativa e responsabile di determinate competenze in situazioni organizzate in cui interagiscono più fattori (attrezzature, strumenti) e/o più soggetti e si debba assumere una decisione. Capacità elaborative, logiche e critiche. 2.5 Attività integrative ed extracurricolari La scuola propone molti corsi extracurricolari, a cui alcuni studenti hanno partecipato: o Corso pratico di degustazione vini (10 ore enologo Andrea Mattiello); o Corso di riconoscimento piante partecipazione al Concorso fra gli Istituti tecnici e professionali delle Tre-Venezie e del Trentino; o Concorso Talenti e cavalli; o Fiera Cavalli (Vr) L’Istituto ospita spesso convegni e manifestazioni. La partecipazione degli studenti a tali momenti, unitamente alle visite tecniche, gli stage di settore, le attività aziendali produttive e di trasformazione di tutti i settori ed in particolare di quello zootecnico e vitivinicolo, ha stimolato la presentazione di tesine o di argomenti introduttivi interdisciplinari per l’inizio del colloquio finale. Le visite guidate, le uscite tecniche e le attività fuori sede si sono svolte, così come da programmazione annuale, secondo il seguente prospetto: 10 A) Visite d’istruzione BOLOGNA “SAIE” (18 ottobre) PADOVA – Teatro Verdi visione dello spettacolo “Massa critica” Il totalitarismo nell’era di facebook. A cura del Teatro Stabile del Veneto (Regia Giorgio Sangati) (28 ottobre) VENEZIA - Fiera del gusto (29 ottobre) VERONA - Fiera Cavalli (7 novembre) Cantine FERRARI – Distilleria MARZADRO (22 novembre) PADOVA - cinema MPX Spettacolo teatrale in lingua inglese “The picture of Dorian Gray” (19 febbraio) BUDAPEST (10-15 marzo) VERONA - Vinitaly (9 Aprile) PADOVA - Meeting CAITPR (10 maggio) B) Conferenze Villa Bassi – Abano - Meeting Scuole Agrarie del Triveneto ( 4 ottobre ) Bionet: conferenza sulla Biodiversità (9 novembre) Incontro su Fitodepurazione - Progetto Aqua (Aula Magna sede Professionale - 25 novembre) Convegni Avepa (6 febbraio e 21 febbraio ) Conferenza del prof. Petrini (Slow Food) (1 aprile) Conferenza “FRODI sull’OLIO d’OLIVA” c/o VINITALY 2.6 Interventi di recupero e di sostegno Durante l’ultimo anno, al termine del primo periodo, per gli studenti che presentavano delle insufficienze anche non gravi, l’insegnante di tecniche di gestione e valutazione ha tenuto un corso di recupero 6 ore, la docente di matematica ha proposto uno sportello didattico che non essendo stato finanziato ha visto solo due incontri per un totale di 4 ore. Per le altre materie con insufficienze è stato suggerito lo studio individuale. Si sono poi svolte le prove, nel corso del secondo quadrimestre per accertare il superamento del debito, che hanno dato esito positivo, tranne due casi. 2.7 Orientamento in uscita 11 Giornata di orientamento “Scegli con noi il tuo domani” che si è tenuto presso la struttura Campus Agripolis di Legnaro – Università di Padova (14 Febbraio). Attività di informazione sugli incontri di orientamento delle varie facoltà tenute dall'insegnante della funzione strumentale. Incontro con il Presidente del Collegio dei Periti Agrari di Padova (24 aprile). Partecipazione alla rilevazione dati relativo all’Orientamento post-diploma, organizzato dall’Università di Padova (30 aprile). 3. VALUTAZIONE FINALE 3.1 Obiettivi generali, didattici e formativi raggiunti La classe si presenta affiatata e senza particolari tensioni tra gli studenti; I nuovi arrivati nel corso degli anni si sono integrati bene. In generale, gli studenti si sono dimostrati motivati e attivi nel partecipare, anche se talvolta è stato necessario stimolarli ad un maggior impegno e ad una maggiore puntualità nello svolgere i propri compiti. Il profitto finale raggiunto è complessivamente soddisfacente. Nell’ultimo periodo, anche nelle discipline quali chimica o matematica nelle quali si registravano i voti maggiormente negativi, gli studenti hanno raggiunto una preparazione sufficiente, salvo un paio di casi che sono ancora in fase di recupero. Vi è all’interno della classe una gruppo di circa un terzo degli alunni i cui risultati scolastici sono di livello alto in tutto le discipline e che quindi si affacciano all’Esame di Stato con una preparazione sicura. Alcuni altri presentano una preparazione di livello tra medio e sufficiente mentre qualche alunno è in via di recupero di lievi insufficienze in alcune discipline. Per quanto riguarda l’impegno per la preparazione all’esame finale, tutti gli allievi stanno dimostrando interesse, impegno e anche un apprezzabile grado di autonomia. La frequenza alle lezioni è stata in generale puntuale e assidua. Diverse assenze sono state accumulate in particolare da un paio di studenti, uno per motivi di salute certificati. La disciplina è stata complessivamente rispettata, e ciò è dovuto anche all’affiatamento che dopo cinque anni di convivenza si è creato tra loro e anche con gli insegnanti. Non vi sono state note disciplinari. Le assenze sono state sempre regolarmente giustificate. 3.2 Giudizio complessivo sulla preparazione raggiunta Conoscenze Mediamente discrete comunque diversificate negli studenti e nelle diverse aree disciplinari. Competenze Mediamente buone, in alcuni casi molto soddisfacenti, in altri solo sufficienti. Nell’area tecnico-professionale risultano senz’altro discrete, ma anche diversificate a seconda degli interessi che si sono manifestati progressivamente negli studenti e 12 delle diverse esperienze che la scuola ha permesso loro di fare. Capacità Decisamente buone o ottime per un gruppo di circa un terzo degli studenti( per questi le capacità raggiunte sono diffuse in tutte le aree disciplinari). Diversificate, da medie a sufficienti, nei rimanenti alunni Impegno In generale,gli studenti ha dimostrato impegno nello studio , pur con la necessità di qualche richiamo. Qualche studente ha avuto qualche periodo di scarsa partecipazione o di demotivazione che si è andato modificando verso la conclusione dell’anno scolastico. Profitto Diversificato, mediamente discreto e buono o ottimo per una piccola parte di essi; alcuni studenti hanno avuto difficoltà in alcune discipline, difficoltà che si sono impegnati a superare attraverso lo studio individuale 13 4. RELAZIONI FINALI DEI DOCENTI E PROGRAMMI SVOLTI RELAZIONE FINALE DEL DOCENTE Materia: Italiano Insegnante: prof. Patrizia Valentini Classe: 5^A Anno scolastico: 2013/2014 VALUTAZIONE DELLA CLASSE Alla fine dell’anno scolastico, la classe 5^A risulta composta di 22 studenti di cui solo 4 femmine, il gruppo è sostanzialmente unito e coeso, il comportamento è stato sempre corretto e collaborativo, gli studenti hanno dimostrato grande interesse per la disciplina ed hanno partecipato attivamente al dialogo educativo, in classe. A casa lo studio è stato in generale sufficientemente continuo e autonomo; alcuni studenti si sono impegnati anche in modo approfondito, altri in maniera superficiale. Il lavoro è stato più intenso durante la prima parte dell’anno scolastico, perché, durante la seconda parte, la classe è stata impegnata in numerose altre attività (stages, viaggio d’istruzione, gare, concorsi, conferenze, orientamento e altro). Sebbene allo studio della letteratura e della storia siano state dedicate, dunque, solo le energie residue, gli studenti hanno sempre seguito le lezioni con interesse e partecipazione attiva ottenendo risultati mediamente accettabili e in alcuni casi molto buoni in termini di conoscenze, competenze e capacità. Il giorno 11 Aprile si è svolta una simulazione della prima prova dell’esame di Stato i cui testi, con le relative griglie di correzione, sono allegati al presente Documento. Tranne una, tutte le prove sono risultate sufficienti, 10 mediamente buone e 3 molto buone. Più in dettaglio, in relazione alla programmazione curricolare sono stati conseguiti i seguenti obiettivi in termini di: CONOSCENZE La maggior parte degli studenti ha dimostrato di conoscere gli argomenti in programma nelle linee fondamentali, una parte di loro ha acquisito una chiara conoscenza dei contenuti e dei temi fondamentali, un piccolo numero di essi possiede una conoscenza approfondita dei contenuti ed individua facilmente i concetti fondamentali; per ragioni diverse a seconda della persona (scarsa applicazione allo studio, lacune precedenti, lentezza nell’apprendimento logico mnemonico) alcuni studenti dimostrano ancora conoscenze discontinue e frammentarie che sono in grado di riorganizzare solo con la guida dell’insegnante; nonostante le difficoltà tutti gli studenti hanno appreso a ricercare autonomamente le conoscenze di cui necessitano. COMPETENZE Mediamente gli allievi dimostrano di sapersi esprimersi in modo semplice, ma corretto, sia oralmente che in forma scritta e sono in grado di gestire con sufficiente consapevolezza il linguaggio usando una buona qualità lessicale. Alcuni studenti sanno esprimersi con correttezza, ricchezza e sicurezza nelle diverse tipologie testuali, altri incontrano ancora molte difficoltà, soprattutto nell’espressione scritta che si presenta spesso molto semplice nel contenuto, scorretta nella forma, limitata nelle scelte lessicali, poco chiara nell’organizzazione sintattica; anche per questi allievi si è potuto comunque registrare un netto miglioramento soprattutto per quanto riguarda la ricchezza e l’organizzazione dei contenuti. CAPACITÀ Una parte degli studenti è in grado di decodificare e ricodificare in modo autonomo ed efficace testi, la maggior parte di loro è in grado di affrontare i propri compiti espressivi procedendo in modo semplice ma chiaro e di eseguire con sufficiente chiarezza e ordine i procedimenti e i modelli operativi affrontati;un piccolo gruppo incontra ancora qualche difficoltà nel compiere i passaggi più complessi di un ragionamento, di un’associazione, di un compito di scrittura e procede in modo frammentario se non guidato dall’insegnante. Padova, 15 maggio, 2014 Materia: Italiano La docente, prof. Patrizia Valentini Classe: 5^A Anno scolastico: 2013/2014 14 CONTENUTI DISCIPLINARI E TEMPI DI STUDIO MODULO 1 – La narrativa italiana ed europea tra Otto e Novecento L’età del positivismo Il Positivismo e la sua diffusione pag. 4 -6 Il Naturalismo e il Verismo pag. 8- 13 Emile Zola. Il romanzo sperimentale pag. 19-21 pag. 23-30 L’Assomoir. Gervasia a l’Assomoir - Lettura e analisi Settembre Aprile Ore 8 La narrativa di Verga Giovanni Verga e il mondo dei vinti pag. 56 La vita pag. 58-60 Le opere pag. 61 -64 Il pensiero e la poetica pag. 65-70 La svolta: Nedda - Lettura e analisi fotocopia Vita dei campi pag. 72 Rosso Malpelo - Lettura e analisi fotocopia Ottobre I Malavoglia - Trama, caratteristiche e temi dell’opera, lingua e tecniche narrative pag. 86-88 Ore 14 - Lettura e analisi dei seguenti passi antologici: La prefazione pag. 88-89 La famiglia Malavoglia (cap. 1) pag. 91-94 Il naufragio della Provvidenza (cap. 3) fotocopia L’arrivo e l’addio di ‘Ntoni (cap.15) pag. 97-99 Novelle rusticane pag.102 pag. 103-106 La roba lettura e analisi Mastro don Gesualdo - Trama, caratteristiche e temi dell’opera, lingua e tecniche narrative pag. 117-118 - Lettura e analisi dei seguenti passi antologici: L’incendio in casa Trao (parte I, cap. 1) fotocopia L’addio alla roba (parte IV, cap. 4) pag. 119-120 La morte di Gesualdo (parte IV, cap. 5) pag. 122-125 Il romanzo decadente L’affermarsi di una nuova sensibilità Il superamento del positivismo pag. 162 L’Estetismo pag. 166 -167 Il Decadentismo pag. 168-174 Il pensiero filosofico alla base del Decadentismo appunti dell’insegnante Dicembre 15 Henry Bergson, L’evoluzione creatrice appunti dell’insegnante Friedrich Nietzsche La teoria del superuomo appunti dell’insegnante Sigmund Freud La scoperta dell’inconscio e la psicanalisi appunti dell’insegnante Joris-Karl Huysmans A ritroso Una vita artificiale (da A ritroso cap. II) - Lettura e analisi Oscar Wilde Il ritratto di Dorian Gray - Trama, caratteristiche e temi dell’opera, lingua e tecniche narrative Ore 10 pag.196 pag. 197-200 pag. 202 - Lettura e analisi del seguente passo antologico: Lo splendore della giovinezza (da Il ritratto di Dorian Gray ) La classe ha assistito ad una riduzione teatrale dell’opera in lingua inglese, presso il pag. 204-208 teatro Verdi di Padova , il 19 febbraio 2014 Gabriele D’Annunzio La vita pag. 268-272 Le opere in prosa pag. 273 -275 Il pensiero e la poetica pag. 277-280 Il piacere - Trama, caratteristiche e temi dell’opera, lingua e tecniche narrative - Lettura e analisi dei seguenti passi antologici: Gennaio Ore 4 pag. 283 Il ritratto di un esteta (da Il piacere libro I, cap. II) pag. 284-286 Il verso è tutto (da Il piacere libro I, cap. II) pag. 288 Italo Svevo e la figura dell’inetto pag. 446-448 La vita pag.448-450 Il pensiero e la poetica pag. 453 La coscienza di Zeno - - Trama, caratteristiche e temi dell’opera, lingua e tecniche narrative - Lettura e analisi dei seguenti passi antologici: Prefazione e Preambolo (cap. 1-2) pag. 470-471 L’ultima sigaretta (dal cap. 3) pag. 473-476 Un rapporto conflittuale (dal cap. 4) pag. 478-484 Una catastrofe inaudita (dal cap. 8) pag. 488-489 Luigi Pirandello e la crisi dell’individuo Febbraio pag. 466-470 La vita pag. 496-498 Le opere pag. 499-505 Il pensiero e la poetica pag. 507- 511 L’umorismo pag. 514 Il sentimento del contrario pag. 515-516 Ore 10 Marzo-Aprile 16 Il fu Mattia Pascal - Trama, caratteristiche e temi dell’opera, lingua e tecniche narrative - Lettura e analisi dei seguenti passi antologici: pag. 518-522 Premessa (da cap. I) pag. 522-523 Premessa seconda(filosofica) a mo’ di scusa (da cap. I) pag. 525-527 Cambio treno (dal cap. VII) pag. 529-533 Io e l’ombra mia(dal cap. XV) pag. 536-538 La lanterninosofia (dal cap. 13) pag. 596 Novelle per un anno pag. 541 La patente Lettura e analisi pag. 543-547 Il treno ha fischiato pag. 550-555 Lettura e analisi Uno, nessuno e centomila - Trama, caratteristiche e temi dell’opera, lingua e tecniche narrative - Lettura e analisi dei seguenti passi antologici pag. 557-558 Incipit (cap. I) fotocopia “Salute!” (cap. VII) pag. 558-560 Il teatro di Pirandello Così è (se vi pare) Come parla la verità (atto III, scene 7-8-9) Sei personaggi in cerca d’autore Ore 10 pag. 566, vol. 3 pag. 562 pag. 566-568 pag. 571-572 Ore 2 Il romanzo neorealista pag. 840-850 Lettura di brani tratti dalle seguenti opere: Aprile-Maggio Emilio Lussu Un anno sull’Altopiano fotocopia Mario Rigoni Stern Il sergente nella neve fotocopia Italo Calvino Il sentiero dei nidi di ragno Ore 4 Lettura completa dell’opera Primo Levi Se questo è un uomo Il cinema neorealista Visione delle seguenti opere cinematografiche: pag. 848-849 La grande guerra di Luigi Comencini Roma città aperta di Roberto Rossellini Ore 6 Uno sguardo sul romanzo internazionale del ‘900: Maggio Ernest Hemingway Per chi suona la campana fotocopia Ore2 MODULO 2 – STORICO CULTURALE: la poesia simbolista Charles Baudelaire Da I fiori del male pag.: 179 Aprile 17 Spleen pag. 180 L’albatro fotocopia Corrispondenze pag. 182 Il Simbolismo Verlaine: Ore 2 pag.166-168 Ars poetica (versi 1-5) pag. 186 Aprile-Maggio Ore 2 Gabriele D’Annunzio Da Alcyone: La pioggia nel pineto pag.316 vol. Giovanni Pascoli: La vita pag. 214-215 Le opere pag. 216-217 Il pensiero e la poetica pag. 218-223 Il fanciullino pag. 226 “È dentro di noi un fanciullino” pag. 22-227 Myricae Ore 1 pag. 230 X Agosto pag. 233-234 Il temporale pag. 238 Il lampo pag.242 Il tuono pag. 244 Canti di Castelvecchio Ore 4 Nebbia pag. 247 pag. 254-255 MODULO 3 – PROFILO D’AUTORE: Giuseppe Ungaretti La vita pag. 590 -591 le opere pag.: 592-593 Il pensiero e la poetica pag. 594-596 L’allegria Maggio Ore 6 pag. 600-603 Veglia pag. 605 Fratelli pag. 607 Sono una creatura pag. 609-610 Soldati pag. 622 MODULO 5 – LA SCRITTURA Analisi di articoli di giornale Produzione di articoli di giornale Produzione di analisi testuali su testi letterari e articoli di giornale Produzione di saggi brevi Settembre – Giugno 18 Produzione di temi argomentativi di attualità e di storia Partecipazione al progetto Il quotidiano in classe Padova,15 Maggio 2014 Firma della docente Prof. Patrizia Valentini Firma degli studenti rappresentanti di classe 19 METODOLOGIA ITALIANO Il lavoro in classe ha avuto quale oggetto principale di applicazione il testo, letto, recitato, raccontato e analizzato, alternativamente secondo due prassi metodologiche principali: contenutistica e strutturale. Le lezioni sono state frequentemente frontali: l’insegnante ha introdotto l’argomento cercando di motivare gli studenti allo studio dell’argomento, ha poi offerto i prerequisiti fondamentali per affrontare i testi, ha letto e commentato in classe i testi e ha infine condotto gli studenti a riconoscere in essi tematiche, concetti e aspetti stilistici dei diversi autori, stimolando quanto più possibile il confronto diacronico e sincronico. Alcune volte le lezioni sono state condotte dagli studenti mentre l’insegnante è intervenuta solo per precisazioni e approfondimenti. Altre volte la lezione ha preso spunto dalle conoscenze che gli studenti, pur senza esserne consapevoli, già possedevano. Altre volte ancora la lezione è partita da una serie di domande che liberamente gli studenti hanno posto alla docente dando libero sfogo alla propria curiosità. Ci sono state lezioni durante le quali la docente ha letto il libro di testo con gli studenti, indirizzandoli a riconoscere le informazioni più importanti, in altre occasioni gli studenti hanno lavorato da soli o per piccoli gruppi producendo sintesi, schemi, riassunti, in altri casi il lavoro di conoscenza concettuale è partito dall’analisi di testi critici o commenti sui quali gli studenti si sono applicati con lavori di comprensione di rielaborazione e confronto. Ogniqualvolta le verifiche svolte abbiano dimostrato il non raggiungimento degli obiettivi stabiliti l’insegnante ha messo in atto una strategia di supporto e recupero avvalendosi delle seguenti tecniche: attività di autocorrezione, ripresentazione dello stesso contenuto con modalità diverse, utilizzo di libri testo alternativi, studio seguito personalmente dalla docente, “tutoting” e quanto altro sia apparso utile in situazione. MATERIALI DIDATTICI Nello svolgimento delle lezioni è stato usato il seguente libro di testo: Letteratura+ La Nuova Italia editore, Vol. 3. Sono stati usati anche testi, schemi e riassunti prodotti dall’insegnante o dagli alunni stessi; articoli di giornale; testi e immagini tratte da internet; filmati da prodotti didattici multimediali. VERIFICHE E VALUTAZIONI Sono state utilizzate le seguenti tipologie di verifica: Prove scritte: Analisi di testi letterari e non letterari (tipologia A dell’esame di Stato) Saggi brevi (tipologia B dell’esame di Stato) Articoli di giornale (tipologia B dell’esame di Stato) Temi di attualità (tipologia C dell’esame di Stato) Temi di storia (tipologia C dell’esame di Stato) Relazioni Prove orali: Interrogazioni Colloqui Lezioni preparate dagli studenti Approfondimenti effettuati dagli studenti Test oggettivi a risposta chiusa 20 Nella VALUTAZIONE sommativa finale si è tenuto conto del raggiungimento degli obbiettivi prefissati in ordine al grado di conoscenza, competenza e capacità ma anche dei progressi effettuati rispetto alla situazione di inizio anno, dell’assiduità nella frequenza, dell’interesse per la materia, dell’impegno e della partecipazione al lavoro e al dialogo educativo. Padova,15 Maggio 2014 Firma della docente Prof. Patrizia Valentini 21 RELAZIONE FINALE DEL DOCENTE Materia: Storia Insegnante: Prof. Patrizia Valentini Classe: 5^A Cerere Anno scolastico: 2013/2014 COMPORTAMENTO: Gli studenti hanno dimostrato grande interesse per la disciplina ed hanno collaborato attivamente al dialogo educativo, soprattutto durante le lezioni; lo studio a casa è stato sufficientemente continuo per i più, approfondito e autonomo per un piccolo gruppo, superficiale e discontinuo per alcuni. È stato comunque possibile osservare, per tutti, un miglioramento rispetto alla situazione di partenza, rilevata all’inizio del triennio in termini di conoscenze, competenze e capacità. Più in dettaglio, relazione alla programmazione curricolare sono stati conseguiti i seguenti obiettivi in termini di: CONOSCENZE: Una parte degli studenti conosce con ed espone con e chiarezza e coerenza i fatti storici fondamentali e i loro molteplici aspetti individuandone l’importanza e orientandosi con autonomia nel tempo e nello spazio, conosce con chiarezza e precisione gli operatori cognitivi fondamentali della materia e sa utilizzarli nelle ricostruzioni logico-cronologiche e di causa effetto. Alcuni allievi incontrano, invece, difficoltà nell’esposizione chiara dei fatti e sono in grado di analizzarli solo se guidati dall’insegnante. COMPETENZE: Una parte degli studenti usa con proprietà il linguaggio specifico e i concetti propri della storiografia, la maggior parte della classe ha ottenuto le stesse competenze a livello di sufficienza, un piccolo gruppo confonde ancora i termini e i concetti, talvolta non li identifica con prontezza o li esprime con difficoltà. CAPACITÀ: Nel corso dell’anno, buona parte della classe ha messo a punto un metodo sufficientemente efficace di studio, gli studenti migliori sono in grado di operare autonomamente collegamenti tra i fatti storici, di analizzare, confrontare e valutare le testimonianze con ordine e chiarezza; gli altri sanno operare collegamenti, analizzare e confrontare documenti e fatti solo se guidati dall’insegnante; tutta la classe, però, ha dimostrato di saper assumere un atteggiamento critico differenziato, razionale e propositivo di fronte ai fatti storici e alle conseguenze che coinvolgono il tempo presente. Padova, 15 Maggio 2014 La docente prof. Patrizia Valentini 22 Materia: Storia Classe: 5^A Anno scolastico: 2013/2014 CONTENUTI DISCIPLINARI E TEMPI DI STUDIO Dal colonialismo all’imperialismo p. 10 -15 Settembre Economia e imperialismo negli Stati Uniti p. 33-37 Ottobre L’Italia giolittiana p. 42 -54 Ottobre Un sistema di alleanze p. 65 La prima fase della grande guerra p. 91- 99 La rivoluzione russa Appunti Ottobre Novembre Novembre La fine della grande guerra p.102, 103, 109 L’Europa dopo il conflitto p. 114-121 Il dopoguerra in Italia e l’avvento del fascismo p. 130-141 Il regime fascista p.188- 196 Gli Stati Uniti e la crisi del ’29 p.144- 152 La crisi della Germania repubblicana e il nazismo p. 214-226 La guerra di Spagna (cenni generali ) Appunti Marzo Il riarmo e l’espansione della Germania nazista p. 237-239 Aprile L’Europa verso la guerra p. 240-242 Aprile La seconda guerra mondiale:1939-1942 p. 246-258 Aprile La seconda guerra mondiale: 1943-1945 p. 262-275 Aprile Il dopoguerra in Italia p. 292 Maggio Dicembre Gennaio Gennaio Febbraio Marzo Padova,15 Maggio 2014 Firma della docente Firma degli studenti rappresentanti di classe Prof. Patrizia Valentini METODOLOGIA L’insegnamento si è avvalso dello strumento tradizionale della lezione frontale ma ha fatto ampio uso anche del colloquio con gli studenti e dello studio cooperativo. Queste attività si sono basate sulla 23 metodologia della ricerca al fine di consolidare negli studenti un metodo di studio e di renderli consapevoli del fatto che l’apprendimento dei contenuti storici obbedisce a regole che garantiscono la genuinità delle operazioni e il controllo dei risultati. Il lavoro pertanto si è svolto secondo le seguenti fasi: I PROBLEMATIZZAZIONE È stato proposto l’argomento ponendo una serie di problematiche che coinvolgano quanto più possibile gli interessi, le abilità e l’immaginario degli studenti. II ANALISI a) Osservazione di documenti scritti e iconografici b) Scomposizione di fatti, fenomeni e dati in sequenze logiche, spaziali, temporali da organizzare tramite modelli di spiegazione (sintesi, grafici, diagrammi, ecc.) c) Scomposizione del testo nelle sue parti costitutive, classificazione e organizzazione dei dati tramite modelli di spiegazione III RELAZIONE d) Individuazione della relazione interna tra dati appartenenti a un solo fatto o fenomeno secondo un ordine continuo o discontinuo b) Comparazione dei dati appartenenti a fatti o fenomeni diversi con l’individuazione di analogie e differenze. IV. SINTESI E COMUNICAZIONE Unione con collegamenti logici, dei dati essenziali di un fatto o di un fenomeno in modo tale da poterli comunicare, oralmente o per iscritto, utilizzando una terminologia adeguata. STRATEGIE di SUPPORTO E RECUPERO Sono state messe in atto strategie alternative di sostegno e recupero “in itinere” quali: attività di autocorrezione, ripresentazione degli argomenti con modalità diversificate, utilizzazione di libri di testo alternativi,esercizi mirati, studio guidato, “tutoring” e quanto altro si sia reso utile agli allievi in difficoltà. STRUMENTI di LAVORO Strumenti di lavoro sono stati il manuale in adozione, fotocopie fornite dalla docente, atlante storico e geografico, carte tematiche, libri, documenti storiografici, riviste specializzate, quotidiani foto, documentari, opere cinematografiche. Testo in adozione: A. Brancati, T. Pagliarani DIALOGO CON LA STORIA vol. 3 La Nuova Italia editore VERIFICHE E VALUTAZIONI Sono state utilizzate le seguenti tipologie di verifica Prove scritte: Analisi di documenti scritti e iconografici Saggi brevi (tipologia B dell’esame di Stato) Relazioni Test oggettivi a risposta chiusa (tipologia prevista dalla terza prova dell’esame di stato) Test semistrutturati a risposta aperta Prove orali: Interrogazioni Colloqui Lezioni preparate dagli studenti Approfondimenti effettuati dagli studenti Nella VALUTAZIONE sommativa finale si è tenuto conto del raggiungimento degli obbiettivi prefissati in ordine al grado di conoscenza, competenza e capacità ma anche dei progressi effettuati rispetto alla situazione di inizio anno, dell’assiduità nella frequenza, dell’interesse per la materia, dell’impegno e della partecipazione al lavoro e al dialogo educativo. Padova, 15 Maggio 2014 Firma della docente Prof. Patrizia Valentini RELAZIONE FINALE DEL DOCENTE 24 Materia: Inglese Insegnante: prof. Loguercio Olga Classe: 5^A Anno scolastico: 2013/2014 1. SITUAZIONE DI PARTENZA Nel corso del triennio la classe si è distinta per il comportamento corretto e per la partecipazione attiva alla vita scolastica. Quasi tutti gli alunni si sono mostrati interessati e disponibili al dialogo educativo e, grazie al desiderio di migliorare le proprie competenze linguistiche, sono riusciti in gran parte a superare le lacune e le difficoltà che li caratterizzavano all’inizio del triennio. Nel corso dell’anno qualche momento di discontinuità e di calo nell’impegno è stato superato collettivamente grazie alla presenza di alcuni elementi trainanti che hanno agito da stimolo nei confronti degli studenti meno motivati. In questo quadro sostanzialmente positivo sono comunque emerse delle differenze tra i singoli elementi, alcuni dei quali si sono evidenziati per un ottimo rendimento scolastico e per una apprezzabile costanza e serietà nello studio. Vi è poi una fascia consistente di alunni che si sono impegnati con metodo ad affinare le proprie capacità espressive e comunicative in lingua, raggiungendo un livello complessivo quasi discreto. Infine solo un esiguo gruppo di studenti ha mostrato superficialità e discontinuità nell’impegno, continuando quindi a presentare carenze espressive, lacune pregresse e preparazione appena sufficiente. 2. FINALITA’ FORMATIVE La classe quinta ha come obiettivi didattico- formativi : il consolidamento e l’approfondimento del lessico tecnico nella lingua straniera tramite lo svolgimento di argomenti riguardanti le materie tecniche (microlingua); il consolidamento ed il completamento degli argomenti grammaticali svolti in precedenza; l’acquisizione della capacità di esposizione sia orale che scritta, in lingua straniera, degli argomenti di microlingua trattati. l’acquisizione una competenza professionale inerente il percorso di studi scelto e correlata alle altre discipline di indirizzo. 3. OBIETTIVI RAGGIUNTI Gli obiettivi disciplinari individuati all’inizio dell’anno scolastico sono stati raggiunti da quasi tutti gli studenti almeno in forma minima e, per alcuni, in modo soddisfacente. Nel complesso si è rilevato un generale miglioramento di conoscenze, competenze e capacità rispetto alla situazione di partenza che, come già evidenziato, si presentava diffusamente lacunosa. In particolare sono stati conseguiti i seguenti obiettivi in termini di: CONOSCENZE: Un piccolo numero di studenti possiede una conoscenza sicura dei contenuti dell’area tecnica specifica ed esprime i concetti basilari in modo efficace; la maggior parte ha dimostrato di conoscere gli argomenti proposti nelle linee fondamentali; alcuni evidenziano ancora conoscenze frammentarie che riorganizzano ed espongono con difficoltà. COMPETENZE: All’interno della classe alcuni studenti possiedono buone competenze linguistiche, si esprimono con una certa fluidità, usando il lessico tecnico in modo appropriato e sono anche in grado di affrontare lo studio con un adeguato metodo di lavoro. La maggior parte della classe è in grado di comprendere in modo globale testi di argomento tecnico, ma si esprime in modo semplice e non sempre corretto soprattutto nella forma scritta che risulta a volte poco precisa nella grammatica e nell’ortografia. Una piccola parte degli studenti presenta ancora qualche difficoltà nell’ affrontare autonomamente lo studio di testi tecnici, si esprime in modo incerto e talvolta poco corretto. CAPACITÀ: 25 La classe è complessivamente in grado di relazionare nella lingua straniera i contenuti svolti ed anche le esperienze di stage. In particolare, ai vari livelli sopra indicati, gli studenti sono in grado di : discutere argomenti di carattere tecnico relativi al loro piano di studi, fornendo informazioni tratte dal testo in uso e dalle proprie esperienze scolastiche e lavorative, ovviamente a vari livelli di competenza; leggere e comprendere, almeno in modo sommario, testi tecnici di indirizzo, utili al futuro perito agrario nell’ambito delle proprie attività lavorative; riassumere e rielaborare per iscritto i concetti appresi, anche in modo semplice, rispondendo a domande aperte o a risposta multipla; utilizzare in modo più o meno approfondito la lingua inglese del settore agro-ambientale riguardo a problematiche di carattere specifico. Hanno inoltre acquisito una progressiva autonomia nella scelta e nell’organizzazione delle proprie attività di studio. E’ doveroso comunque sottolineare che il mancato raggiungimento di una pienezza di preparazione da parte di qualche alunno è anche dovuto al numero esiguo di ore curricolari (solo due a settimana) che costringe a ritmi serrati e limita notevolmente le possibilità di recupero, nonché alle numerose attività extrascolastiche che le hanno ridotto ulteriormente. 4. CONTENUTI E TEMPI DEL PERCORSO FORMATIVO Sono stati svolti tutti gli argomenti di microlingua indicati nella programmazione iniziale, ampliandoli ed integrandoli con informazioni tratte dalle esperienze lavorative e scolastiche degli studenti. Sono stati affrontati i problemi riguardanti i prodotti biologici (ottobre/novembre); esempi di prodotti tipici quali l’olio, il vino, il latte, il formaggio (dicembre/gennaio); l’allevamento del bestiame (febbraio/marzo); la struttura e la gestione dell’azienda (aprile/maggio). I contenuti specifici affrontati sono elencati in dettaglio nel programma svolto firmato dall’insegnante e dagli studenti rappresentanti di classe. Tutti gli argomenti trattati possono essere correlati ad altre discipline di indirizzo, permettendo quindi di affrontare in inglese argomenti già noti agli studenti, al fine di favorire un apprendimento sempre più integrato ed approfondito. 5. CRITERI METODOLOGICI E STRUMENTI DI LAVORO Le unità di apprendimento sono state sviluppate attorno a tre componenti fondamentali: una componente tematica e testuale, una serie di abilità di studio, una competenza linguistica. La metodologia proposta ha cercato di sviluppare negli studenti una capacità di lettura che permetta loro di affrontare la documentazione tecnico-scientifica in lingua inglese. A tal fine sono stati utilizzati i seguenti strumenti didattici: lezione frontale, con svolgimento di esercitazioni in classe e a casa; lettura e traduzione di testi di carattere tecnico corredati da attività di comprensione del testo; formulazione di domande e risposte relative agli argomenti; esercizi di sviluppo lessicale; attività per il potenziamento delle abilità comunicative; richiami di carattere grammaticale. 6. VALUTAZIONE DEGLI ESITI Ogni momento dell’unità di lavoro è stato sottoposto alle verifiche: quelle di controllo sono state continue e sono servite a chiarire se gli argomenti di studio fossero stati capiti ed assimilati. Le verifiche di valutazione, invece, quali i compiti scritti e le interrogazioni periodiche, sono state funzionali al grado di preparazione raggiunto dagli alunni rispetto ad un determinato periodo scolastico e sono state svolte in numero congruo (3 nel primo quadrimestre e 4 nel secondo). Le suddette verifiche sono consistite principalmente in domande aperte (simili a quelle proposte per l’esame di stato) e i parametri di giudizio sono stati la competenza linguistica di tipo grammaticale e lessicale e la competenza comunicativa, cioè la conoscenza dell’argomento, la sinteticità e chiarezza della produzione e l’uso prettamente tecnico del mezzo linguistico. I criteri di valutazione per le prove orali e scritte sono stati discussi ed approvati dal Dipartimento dell’Asse dei linguaggi ed è stata adottata una griglia di valutazione comune per gli insegnanti di lingua straniera sia per le prove scritte (in decimi) che per la terza prova (in quindicesimi). Sono state svolte due simulazioni di Terza Prova; per entrambe le prove i risultati sono stati in media più che sufficienti. 26 Padova, 15/05/2014 Il docente Olga Loguercio 27 PROGRAMMA DI INGLESE Classe : 5^A Docente : Prof. Loguercio Olga Anno scolastico : 2013/14 Libro di testo : Taylor, Barbieri – NEW CHALLENGES IN AGRICULTURE – Calderini Edagricole MODULE 3 : WHICH AGRICULTURE? Unit 2 – Farming without chemicals What is “organic farming? Discussion points: Principles of organic farming. Aims of organic farming. Reasons why many farmers are going “organic”. MODULE 11 : THE FOOD YOU CAN TRUST Unit 1 - Organic food What is organic food? How do I know food is organic? Consumers’ concerns about food Standards for organic farming. Discussion points: Reasons why there is an increasing demand for healthier food. Importance of the symbol. Unit 2 - From plant to table: oil and wine Olive oil: drops of gold Phases of oil production Discussion points: Method of producing olive oil. Principles to be followed to produce extra-virgin olive oil. Main characteristics of extra-virgin olive oil. Phases of oil production. Unit 2 - Wine: the nectar of the gods Wine making White wines Red wines Discussion points : Different stages in wine making. Differences between red and white wine. Phases in wine production. Techniques used in organic vineyards Unit 3 – Dairy products Milk: the most complete food at any age Milk products Liquid milk Discussion points: Useful substances contained in milk. Products obtained from milk. Different ways of processing milk. Cheese Discussion points: Nutritional value of cheese. The different steps in cheese making. 28 MODULE 12 : LIVESTOCK Unit 1 – Love your animals Livestock husbandry in organic farming Discussion points: The housing and feeding of livestock in organic farming. Measures to follow to keep livestock healthy. The importance of animals on organic farms. Negative aspects of intensive livestock husbandry Discussion points: Mistakes in housing and feeding. Diseases caused by wrong husbandry. Negative effects on profit Unit 2 – Livestock on the farm Ruminants The digestive system of ruminants The cattle family Discussion points: The importance of ruminants on farms. Their diet. Their digestive system. MODULE 13 : THE BETTER THE HOUSE, THE BETTER THE LIFE Unit 1 – The housing of farm livestock Farm buildings The main concerns about the housing of farm livestock Discussion points: The importance of buildings for workers and animals. Problems for animal health in intensive production systems. Animal housing in organic farming The right building for the right animal Discussion points: Factors to take into account when planning animal housing. The use of different buildings for different purposes. MODULE 14 : FARM MANAGEMENT Unit 1 – How to run a farm The factors of production in farm management Discussion points: The importance of farm management. The factors necessary in farm management. Circumstances influencing the production. Risk and uncertainty in farm management Discussion points: The influence of environment on farming activities and profit. Gli alunni Il docente Olga Loguercio RELAZIONE FINALE Indirizzo: Cerere Unitario Classe: 5^ A 29 Anno scolastico 2013/14 Disciplina : Chimica e tecnologie agroalimentari Ore di insegnamento: 3 ore settimanali DOCENTI : Cristina Messina, Benedetto Liotta 1. SITUAZIONE DI PARTENZA Caratteristiche della classe La maggioranza degli studenti di questa classe, grazie all’impegno profuso, ha raggiunto un livello più che discreto di conoscenze, competenze e capacità; alcuni studenti mostrano livelli di eccellenza già dai precedenti anni scolastici mentre pochi studenti, pur se dotati di buone capacità intellettive, hanno avuto bisogno di essere stimolati guidati e spronati per raggiungere livelli appena sufficienti. Durante l’anno la partecipazione è stata buona, come l’attenzione e l’impegno profuso, gli studenti hanno mostrato interesse, curiosità e voglia di imparare. Gli studenti di questa classe sono sempre stati ben integrati fra loro costituendo un gruppo solidale e propositivo; è una classe dal comportamento ineccepibile, rispettosa, educata, con voglia di lavorare e apprendere, il lavoro è risultato sempre scorrevole e piacevole con risultati mediamente più che discreti. Le visite didattiche svolte presso aziende delle varie filiere agroalimentari hanno consolidato le conoscenze acquisite e stimolato l’acquisizione di nuove competenze. 2. FINALITA’ DELLA DISCIPLINA (da programmi ministeriali) A conclusione del ciclo di studio lo studente dovrà essere in grado di: Utilizzare modelli appropriati per investigare su fenomeni e interpretare dati sperimentali; padroneggiare l’uso di strumenti tecnologici con particolare attenzione alla sicurezza nei luoghi di vita e di lavoro, alla tutela della persona, dell’ambiente e del territorio; intervenire nelle diverse fasi e livelli del processo produttivo, dall’ideazione alla realizzazione del prodotto, per la parte di propria competenza, utilizzando gli strumenti di progettazione, documentazione e controllo;riconoscere le implicazioni etiche, sociali, scientifiche, produttive, economiche e ambientali dell’innovazione tecnologica e delle sue applicazioni industriali; riconoscere gli aspetti di efficacia, efficienza e qualità nella propria attività lavorativa. 1. OBIETTIVI SPECIFICI DI APPRENDIMENTO COMPETENZE Esser capaci di valutare e definire in maniera critica interventi tecnici atti a migliorare la qualità dei prodotti, da effettuare con i mezzi adeguati Gestire attività produttive e trasformative, valorizzando gli aspetti qualitativi dei prodotti e assicurando tracciabilità e sicurezza Collegare tra loro i concetti di qualità, trasparenza, tracciabilità e sicurezza dei processi produttivi e trasformativi Promuovere la valorizzazione dei prodotti agroalimentari collegati alle caratteristiche territoriali, nonché alla qualità dell’ambiente redigere relazioni tecniche e documentare le attività individuali e di gruppo relative a situazioni professionali. gestire il corretto smaltimento e riciclaggio dei rifiuti utilizzare strumenti e metodologie appropriate per effettuare verifiche e controlli sul prodotto controllare i processi biochimici che avvengono durante tutte le fasi di trasformazione di un 30 prodotto Individuare analiticamente eventuali frodi alimentari Esser capaci di valutare e definire in maniera critica interventi tecnici atti a migliorare la qualità dei prodotti, da effettuare con i mezzi adeguati RISULTATI DI APPRENDIMENTO Conoscenze Abilità Tecnologie speciali per l’enologia, il caseificio, l’oleificio Aspetti microbiologici ed enzimatici dei processi delle diverse filiere produttive Conoscere la costituzione chimica delle componenti dell’uva, del latte, dell’olio e la relativa importanza per il prodotto finito Descrivere il biochimismo della fermentazione alcolica e delle fermentazioni lattiche. Comprendere gli equilibri chimici che si instaurano nel mosto/vino e le possibili alterazioni chimiche e microbiologiche Descrivere le modificazioni biochimiche che avvengono durante l’invecchiamento dei vini e durante la maturazione e stagionatura dei formaggi Descrivere le linee tecnologiche di vinificazione( tradizionale e particolari); di produzione dei derivati del latte, di produzione degli oli d’oliva; Individuare le linee trasformative più adatte alla qualità delle produzioni e ai livelli tecnici realizzabili. Definire le modalità operative per la realizzazione dei singoli processi. Comprendere e prevenire i processi di alterazioni chimiche e microbiologiche dei prodotti Prevedere sistemi di manutenzione ordinaria nel corso dei processi. Individuare criteri e sistemi per il trattamento dei reflui. Individuare le normative sulla sicurezza e la tutela ambientale in relazione alle attività produttive di settore Saper spiegare i processi di trasformazione e di alterazione dei prodotti caseari Saper classificare i prodotti alimentari in base alla tecnologia di lavorazione ed alle denominazioni (vino, latte e derivati, olio) Analisi chimico-fisiche delle materie prime e dei prodotti trasformati determinandone le caratteristiche qualitative in termini legali. 31 I.S.I. “DUCA degli ABRUZZI”- Padova PROGRAMMA Classe: 5^ A Anno scolastico 2013/14 Disciplina : Chimica e tecnologie agroalimentari DOCENTI : Cristina Messina, Benedetto Liotta CONTENUTI DISCIPLINARI Unità Didattiche svolte 1. Industria vitivinicola Dalla vite all’uva: composizione chimica e struttura fisica dell’uva (buccia, vinaccioli, polpa, raspi); la vendemmia, mescolanza degli uvaggi, operazioni di ammostamento; Dall’uva al mosto: composizione chimica del mosto; correzioni al mosto (del contenuto di zuccheri e dell’acidità). Stabilimento vinicolo e vasi vinari; Interventi sul mosto prima e durante la fermentazione alcolica (trattamento con anidride solforosa, trattamento con enzimi pectolitici, fermentazione con ceppi selezionati). La fermentazione alcolica, aspetti microbiologici (i fattori che influenzano l’attività dei lieviti); aspetti biochimici (biochimismo della fermentazione alcolica, metabolismo azotato dei lieviti, fermentazione malolattica). Tecnologie di vinificazione. Le operazioni al vino nuovo. Fenomeni che accompagnano e seguono la fermentazione. Interventi stabilizzanti Difetti chimico-fisici del vino. Alterazioni microbiologiche (malattie) del vino. Imbottigliamento e invecchiamento Tecnologia di produzione dei vini spumanti metodo classico e charmat (con visita delle cantine Ferrari). Lo smaltimento delle vinacce e la produzione di grappa (acquisita in campo con visita della distilleria trentina Marzadro) 2. Industria lattiero-casearia (Da settembre a marzo) (Da aprile a maggio) Caratteristiche e composizione del latte ( il latte alimentare, definizioni e requisiti, provenienza e sintesi dei componenti del latte). I trattamenti tecnologici che influenzano quantità e qualità del latte, trattamenti alla centrale (pastorizzazione, omogeneizzazione, degassazione, deodorazione, raffreddamento, sterilizzazione). I latti speciali e i latti fermentati. Crema di latte, Il burro ( aspetti legali e composizione, aspetti chimicofisici del grasso, tecnologie della burrificazione. Il formaggio( definizione e generalità, la caseificazione, la ricotta, difetti e alterazioni dei formaggi) Analisi di laboratorio - Det. Zuccheri nel mosto con metodi densimetrico, rifrattometrico e chimico - Det. Gradazione alcolica (Malligand, distillazione) - Det. Acidità volatile - Det. Acidità totale (volumetrico) - Det. SO2 libera e combinata - Det. Estratto secco totale (per evaporazione) - Prove di caseificazione, produzione di caciotte e mozzarella e produzione della ricotta. 3. Industria elaiotecnica l’olio di oliva: caratteristiche del frutto e composizione chimica; tecnologia di produzione dell’olio d’ oliva (ciclo produttivo, fattori che incidono sulla qualità del frutto e dell’olio),raccolta, le fasi di estrazione, conservazione, difetti e alterazioni, classificazione. Padova 15 maggio 2014 DOCENTI : Cristina Messina Benedetto Liotta Gli studenti …………………………. ………………………… 32 2. STRATEGIE ORGANIZZATIVE MEZZI E STRUMENTI DIDATTICI METODOLOGIE Lezione o frontale o multimediale o partecipata Discussione guidata Lavoro o di gruppo, o in coppia o simulazioni Visite guidate Brain storming Ascolto di testi autentici Analisi di o testi o documenti o immagini o grafici Progetti interdisciplinari: obiettivi attesi, monitoraggio in itinere, adattamento, analisi dei risultati finali Relazioni, ricerche Attività di laboratorio Visione di filmati Attività di feedback STRUMENTI Libro di testo Documenti Immagini Riproduzioni Esercizi di diverse tipologie Lettore CD Computer Cd Rom, Dvd, audiocassette, videocassette Laboratorio informatico Internet Esercitazioni di laboratorio chimico 3. VALUTAZIONE DEGLI ESITI Nella valutazione si è tenuto conto di: conoscenza degli argomenti; uso di un linguaggio appropriato; impegno personale; miglioramento dei livelli di partenza; partecipazione all’attività educativa e didattica MODALITA’ DI VALUTAZIONE Voto 1-2 3 4 Descrittori Nessun elemento significativo per poter formulare un giudizio Scarsissima conoscenza anche degli argomenti fondamentali. Assenza di comprensione o incapacità di applicazione delle conoscenze acquisite. Gravi e numerosi errori e confusione nella comunicazione scritta e orale. Conoscenza carente o frammentaria degli argomenti significativi, difficoltà di esposizione. Comprensione limitata o difficoltà evidente nell’ applicazione degli argomenti fondamentali. Numerosi errori nella comunicazione scritta e orale. PROVE E STRUMENTI Interrogazione SCANSIONE TEMPORALE PROVE QUADRIMESTRE Lezione dialogata Simulazioni in coppia/gruppo due prove scritte due prove orali Analisi del testo Riassunti Relazione 33 5 6 7 8 9 10 Conoscenza incompleta o superficiale, esposizione impacciata degli argomenti fondamentali. Comprensione parziale con incertezze o limitata autonomia nella applicazione degli argomenti appresi. Errori nella comunicazione scritta e orale Conoscenza sostanziale degli argomenti fondamentali anche se esposti con qualche inesattezza. Capacità di cogliere gli aspetti essenziali degli argomenti trattati. Comprensione o applicazione corretta dei contenuti fondamentali Conoscenza abbastanza sicura degli argomenti ed esposizione chiara e corretta. Capacità di cogliere le relazioni tra i contenuti trattati. Comprensione ed applicazione corretta degli argomenti richiesti. Conoscenza approfondita degli argomenti, esposizione chiara, corretta, appropriata e personale. Capacità di cogliere in maniera organica le relazioni tra i contenuti trattati. Comprensione e applicazione corretta ed autonoma degli argomenti richiesti. Conoscenza approfondita degli argomenti, esposizione chiara, corretta, appropriata e personale. Capacità di padroneggiare argomenti e problematiche complesse e di organizzare le conoscenze sapendo operare gli opportuni collegamenti interdisciplinari. Livelli e capacità del descrittore precedente con caratteristiche di eccezionalità. Redazione di lettere su traccia(familiare), itinerari, depliant Prove strutturate QUADRIMESTRE tre prove scritte due prove orali. Prove semi-strutturate Traduzione Dialoghi su traccia Questionari Esercizi di varie tipologie Test MC/ V F / cloze Lavori di gruppo OBIETTIVI MINIMI Riguardo tutti gli argomenti svolti e i risultati attesi, l’alunno deve almeno essere in grado di: - Riferisce gli aspetti essenziali -Sa utilizzare le conoscenze per la risoluzione dei problemi proposti pur commettendo imperfezioni e/o qualche errore di non grave rilievo -Effeffua autonomamente i calcoli più semplici -Formula comunicazioni semplici, complessivamente chiare, anche se utilizza una terminologia non sempre o non del tutto appropriata -Riesce ad operare in laboratorio in modo autonomo anche se con qualche incertezza Padova, 15 maggio 2014 La docente Il docente tecnico-pratico Cristina Messina Benedetto Liotta 34 ISTITUTO SUPERIORE DI ISTRUZIONE DUCA DEGLI ABRUZZI PADOVA cl. 5A a.s. 2013-2014 Materia: Educazione Fisica Prof: Maurizio Pavan RELAZIONE FINALE Situazione di partenza Gli allievi/e sono partiti con un livello delle conoscenze e competenze buono. Il livello comportamentale e la partecipazione sono state ottime, come pure l’interesse per la materia e la disponibilità al dialogo, sempre corretto il comportamento. La classe ha seguito il programma di Educazione Fisica con il sottoscritto per cinque anni. Finalità/Obiettivi Conoscenze: le conoscenze specifiche, si possono considerare buone per la quasi totalità degli allievi. Capacità: gli allievi sono in grado di ricoprire ruoli vari negli sports di squadra, esprimere correttamente le proprie attitudini nelle attività sportive individuali. Competenze: in generale gli allievi sono in grado di affrontare molti degli argomenti svolti con risultati molto buoni. Obiettivi minimi: conoscere le regole dei principali giochi di squadra, i fondamentali individuali e di squadra, sviluppo della destrezza, presa di coscienza di situazioni di sano confronto agonistico. Contenuti disciplinari generali e specifici Pallavolo: palleggio, bagher, battuta, schiacciata, muro, elementari schemi di attacco e difesa. Pallacanestro: palleggio, passaggio, tiro, terzo tempo, difesa a uomo, a zona, attacco zona, attacco uomo, uno contro uno, dai e vai, dai e cambia, dai e segui. Presa di coscienza del concetto di squadra e di avversario; passaggi, finte, fallo, marcamento. Pallamano: palleggio, passaggio, tiro, difesa, marcatura, tre passi. Badminthon: dritto, rovescio, schiacciata, volè, battuta. Ping-pong: servizio, dritto, rovescio, schiacciata, taglio. Pattinaggio: uso dei pattini in linea, andature varie, avanti, indietro, zig-zag. Arrampicata sportiva: su parete attrezzata artificiale, con scarpette specifiche per il free-climbing. 35 Criteri metodologici Lezione frontale, lavoro di gruppo, in coppia, individuale. Letture di testi. Incontri interdisciplinari (doping ed integratori). Strumenti di lavoro Palestra e spazi esterni (pista atletica, campo da calcetto, campo da calcio) attrezzature specifiche, articoli di giornale, libro di testo. Verifiche e criteri di valutazione Si è tenuto conto della conoscenza degli allievi e del loro percorso, valutando le abilità motorie tramite osservazione e il conseguimento delle mete collettive quali: creatività, socializzazione, impegno e partecipazione al dialogo educativo. Padova, 15/05/2014 Prof. M. Pavan 36 ISTITUTO SUPERIORE DI ISTRUZIONE DUCA DEGLI ABRUZZI PADOVA CLASSE 5A A.S. 2013/2014 Materia: Educazione Fisica Prof Maurizio Pavan Modulo n°1 “I grandi giochi sportivi” Obiettivi raggiunti: conoscere le regole dei principali giochi di squadra, i fondamentali individuali e di squadra. Conoscenze: presa di coscienza del concetto di squadra e di avversario; passaggi, finte, fallo, marcamento. Competenze: pallavolo: palleggio, bagher, battuta, schiacciata, muro, elementari schemi di attacco e difesa. Pallamano: palleggio, passaggio, tiro, principali regole di gioco. Pallacanestro: palleggio, passaggio, tiro, terzo tempo, difesa a uomo, a zona, attacco zona, attacco uomo, uno contro uno, dai e vai, dai e cambia, dai e segui. Calcetto. Modulo n°2 sports individuali Obiettivi raggiunti: conoscere le regole e i fondamentali. Conoscenze: sviluppo della destrezza, presa di coscienza di situazioni di sano confronto agonistico. Competenze:Badminton: dritto, rovescio, schiacciata, volè, battuta. Ping-pong: servizio, dritto, rovescio, schiacciata, taglio. Pattinaggio: uso dei pattini in linea, andature varie, avanti, indietro, zig-zag. Corpo libero: spalliere, parallelle. MODULO PERIODO Grandi giochi sportivi Tutto l’anno Sport individuali Tutto l’anno Prof. M. Pavan Rappresentanti degli studenti 37 RELAZIONE FINALE Anno scolastico 2013/14 Docente: Prof.ssa Maria Grazia Pesante Classe 5A SITUAZIONE DI PARTENZA La classe è caratterizzata da un buon clima relazionale in cui è piacevole insegnare. Valutativamente è suddivisa in gruppi in cui si distinguono le eccellenze globali. Quest’anno l’orario settimanale con le due ore curricolari la prima ora del lunedì e del martedì ha creato, inizialmente, qualche difficoltà negli elementi più deboli per l’ abbandono della materia per cinque giorni, producendo risultati d’incertezza. D’altra parte il primo periodo scolastico, però, ha sempre visto una certa flessione rispetto alle aspettative rilevate agli scrutini di giugno ed anche quest’anno una decina di studenti ha iniziato sottotono. A ciò si sono associate uscite didattiche per vendemmia, potature, visite didattiche, conferenze, fiere e stage. Le valutazioni del primo quadrimestre hanno rispecchiato la situazione, con qualche studente ancora in fase di recupero. PROGRAMMAZIONE PER COMPETENZE FINALITA’ DELLA DISCIPLINA La matematica nell’ambito della programmazione del Consiglio di Classe, concorre in particolare al raggiungimento dei seguenti risultati di apprendimento espressi in termini delle competenze di seguito riportate. COMPETENZE Utilizzare il linguaggio e i metodi propri della matematica per organizzare e valutare adeguatamente informazioni qualitative e quantitative; Utilizzare le strategie del pensiero razionale negli aspetti dialettici e algoritmici per affrontare situazioni problematiche, elaborando opportune soluzioni; Utilizzare i concetti e i modelli delle scienze sperimentali per investigare fenomeni sociali e naturali e per interpretare i dati; Utilizzare le reti e gli strumenti informatici nelle attività di studio, ricerca e approfondimento disciplinare; Correlare la conoscenza storica generale agli sviluppi delle scienze, delle tecnologie e delle tecniche negli specifici campi professionali di riferimento; RECUPERO Per le modalità degli interventi finalizzati al raggiungimento del livello di sufficienza da parte degli alunni con rendimento insufficiente si è fatto riferimento alle determinazioni del Consiglio di Classe. In particolare è stato avviato il recupero in classe in orario curricolare e sono stati effettuati solo due incontri relativi ad uno “sportello”che non ha avuto seguito per mancanza di fondi. OBIETTIVI RAGGIUNTI Nel corso del secondo quadrimestre qualche momento di discontinuità e di calo nell’impegno è stato superato collettivamente grazie alla presenza di alcuni elementi trainanti che hanno agito da stimolo nei confronti degli studenti meno puntuali nella preparazione. Tutti gli studenti hanno superato il “debito”maturato nel primo quadrimestre. In questo quadro sostanzialmente positivo sono comunque emerse delle differenze tra i singoli elementi, alcuni dei quali si sono evidenziati per un ottimo rendimento scolastico e per una apprezzabile costanza e serietà nello studio. Vi è poi una fascia consistente di alunni che si sono impegnati con metodo ad affinare le proprie capacità. Infine solo un esiguo gruppo di studenti ha mostrato superficialità e discontinuità nell’impegno, ma anche chi si è trovato in situazioni di insufficienza è riuscito a raggiungere almeno l’obiettivo minimo. 38 STRATEGIE E STRUMENTI DIDATTICI METODOLOGIE - STRUMENTI Lezione frontale Discussione guidata Osservazione dell’interesse e della pertinenza delle domande Esercitazioni - - Libro di testo:” Matematica Verde” di Bergamini, Trifone, Barozzi. Volumi 4 e degli stessi autori “Matematica.bianco. Integrali” - Zanichelli editore. - LIM PROVE E STRUMENTI - Interrogazione Lavori di gruppo Prove strutturate Prove semi-strutturate Esercizi di varie tipologie Test SCANSIONE TEMPORALE PROVE - 1° e 2° QUADRIMESTRE tre prove scritte due prove orali (di cui una potrebbe essere un test) . OBIETTIVI MINIMI Conoscenza dei contenuti fondamentali della disciplina e loro esposizione senza errori, risoluzione di semplici esercizi e problemi che non richiedono particolari artifici, relativi a contesti già esplorati in classe. GRIGLIA di VALUTAZIONE Voto 1-2 Descrittori Nessun elemento significativo per poter formulare un giudizio 3 Scarsissima conoscenza anche degli argomenti fondamentali. Assenza di comprensione o incapacità di applicazione delle conoscenze acquisite 4 Conoscenza carente o frammentaria degli argomenti significativi, difficoltà di esposizione. Comprensione limitata o difficoltà evidente nell’ applicazione degli argomenti fondamentali. 5 Conoscenza incompleta o superficiale, esposizione impacciata degli argomenti fondamentali. Comprensione parziale con incertezze o limitata autonomia nell’applicazione degli argomenti appresi. 6 Conoscenza sostanziale degli argomenti fondamentali anche se esposti con qualche inesattezza. Capacità di cogliere gli aspetti essenziali degli argomenti trattati. Comprensione o applicazione corretta dei contenuti fondamentali 7 Conoscenza abbastanza sicura degli argomenti ed esposizione chiara e corretta. Capacità di cogliere le relazioni tra i contenuti trattati. Comprensione ed applicazione corretta degli argomenti richiesti. 8 Conoscenza approfondita degli argomenti, esposizione chiara, corretta, appropriata e personale. Capacità di cogliere in maniera organica le relazioni tra i contenuti trattati. Comprensione e applicazione corretta ed autonoma degli argomenti richiesti. 9 Conoscenza approfondita degli argomenti, esposizione chiara, corretta, appropriata e personale. Capacità di padroneggiare argomenti e problematiche complesse e di organizzare le conoscenze sapendo operare gli opportuni collegamenti interdisciplinari. 10 Livelli e capacità del descrittore precedente con caratteristiche di eccezionalità. Padova, 15 maggio 2014 La docente : Maria Grazia Pesante 39 ISTITUTO SUPERIORE di ISTRUZIONE AGRARIA “Duca degli Abruzzi” - PADOVA Anno scolastico 2013/14 Programma di Matematica Classe 5A Docente: Prof.ssa Maria Grazia Pesante Testi adottati: Bergamini-Trifone-Barozzi- “Corso Matematica.Verde”- Vol. 4- ed. Zanichelli Bergamini-Trifone-Barozzi-“Corso Matematica. Bianco”- Vol. W”- ed. Zanichelli Capitolo 13 e Capitolo14 Corso Matematica.Verde, Volume 4 Competenze Conoscenze Abilità Le funzioni - Utilizzare le strategie del - Funzioni continue continue e il pensiero razionale negli calcolo dei limiti aspetti dialettici e algoritmici per affrontare situazioni problematiche, elaborando opportune soluzioni - Calcolare il limite di somme, prodotti, quozienti e potenze di funzioni - Calcolare limiti che si presentano sotto forma indeterminata - Confrontare infinitesimi e infiniti - Studiare la continuità o discontinuità di una funzione in un punto - Calcolare gli asintoti di una funzione - Disegnare il grafico probabile di una funzione La derivata di - Utilizzare le strategie del - Derivata di una una funzione e i pensiero razionale negli funzione teoremi del aspetti dialettici e calcolo algoritmici per affrontare differenziale situazioni problematiche, Teorema di elaborando opportune De L’Hospital soluzioni - Calcolare la derivata di una funzione mediante la definizione - Calcolare la retta tangente al grafico di una funzione - Calcolare la derivata di una funzione mediante le derivate fondamentali e le regole di derivazione - Calcolare le derivate di ordine superiore - Applicare il teorema di De L’Hospital .Applicare le derivate alla fisica Capitolo15 Lo studio di funzione Corso Matematica.Verde, Volume 4 Competenze Conoscenze - Utilizzare il - Comportamento di linguaggio e i una funzione reale metodi propri della di variabile reale matematica per organizzare e valutare adeguatamente informazioni qualitative e quantitative Abilità - Determinare gli intervalli di crescenza e di decrescenza di una funzione - Determinare i massimi, i minimi e i flessi orizzontali mediante la derivata prima - Determinare i flessi mediante la derivata seconda - Determinare i massimi, i minimi e i flessi mediante le derivate successive - Risolvere i problemi di massimo e di minimo - Tracciare il grafico di una funzione 40 MOD. W Corso Matematica. Bianco, Volume W Competenze Conoscenze - Utilizzare il - La definizione di primitiva di linguaggio e i metodi una funzione propri della - L’integrale indefinito matematica per - Le proprietà dell’integrale organizzare e indefinito - Il trapezoide valutare - L’integrale definito adeguatamente - Le proprietà dell’integrale informazioni definito qualitative e - Il teorema fondamentale del quantitative calcolo integrale - Utilizzare le strategie del pensiero razionale per affrontare situazioni problematiche, elaborando opportune soluzioni Abilità - Calcolare l’integrale indefinito delle funzioni più usate: , sen x, cos x -Applicare la formula dell’integrazione per parti - Integrare particolari funzioni fratte - Calcolare un integrale definito (*) - Calcolare l’area di una figura piana (*) - Calcolare il volume di particolari solidi di rotazione (*) (*) Da svolgere nei 10 giorni successivi alla stesura del documento Padova, 15 maggio 2014 I rappresentanti degli studenti ……………………………….. la docente Maria Grazia Pesante ……………………………….. ……………………………….. 41 RELAZIONE FINALE DEL DOCENTE Docente: Prof. Vincenzo Colangelo Materia: BIOLOGIA APPLICATA Classe: 5^A Anno scolastico: 2013/2014 1. Valutazione della classe Il lavoro con questa classe si è svolto nell’arco dell’ultimo biennio per la materia di Biologia Applicata. Il comportamento degli studenti è in quinta migliorato in maniera molto evidente. La classe possedeva un livello di partenza in genere tra il discreto e più che buono con qualche caso di stretta sufficienza, la situazione a fine anno è rimasta invariata, con qualche caso molto positivo, qualche caso strettamente sufficiente e una situazione generale tra il discreto e buono 2. Obiettivi raggiunti La capacità di apprendimento è stata più che discreta come anche l’autonomia. La capacità di apprendere con metodologia e linguaggio tecnico è stata soddisfacente. La capacità di apprendimento attraverso il supporto informatico è stata buona. Le conoscenze tecniche di base e specifiche sono più che soddisfacenti. Le competenze raggiunte teoriche e pratiche sono state soddisfacenti 3. Obiettivi disciplinari raggiunti Vedi allegato programma svolto 4. Obiettivi proposti in sede di programmazione preventiva e non raggiunti Gli obiettivi proposti sono stati raggiunti ma con tempi diversi a quelli programmati a causa della riduzione nell’orario settimanale da 4 a 3 ore dedicate a questa materia rispetto all’anno precedente, si confida di completare il programma entro la fine dell’anno e di raggiungere tutti gli obiettivi proposti 5. Metodi didattici Lezione frontale, verifiche con interrogazioni e simulazione terza prova nel secondo quadrimestre a valutare acquisizione contenuti, linguaggio tecnico, completezza della preparazione, in caso di assenze si è intervenuti con interrogazioni orali al fine di valutare le conoscenze raggiunte, riconoscimento visivo danni da patogeni e agenti di danno con ausilio di strumenti informatici, esercitazioni di riconoscimento. I rapporti docente – discente sono quasi sempre stati buoni e rispettosi, esercitazioni pratiche in azienda, volte al riconoscimento patologie e insetti dannosi sui frutteti e sul vigneto. 6. Strumenti di insegnamento Libro di testo, video proiezione di malattie e agenti patogeni per la classificazione e il riconoscimento degli agenti e dei sintomi , esperienze di campo e di laboratorio, ricerca tramite strumenti informatici di tutti gli aggiornamenti riguardanti la lotta fitopatologia ed entomologica, visione dei disciplinari di lotta integrata e biologica, visione di video su metodologie di lotta e trattamenti fitosanitari. 42 7. Spazi e tempi del percorso formativo Le ore effettivamente svolte 86 su 96 suddivise in moduli di apprendimento mensili, verifiche e recupero come da piano di lavoro, aula di entomologia con supporto informatico. Per le ore mancanti oltre le 86 al 15 maggio 2011 gli allievi sono stati impiegati in altre attività previste, feste di istituto, incontri per l’orientamento, potature, corsi di recupero, visita di istruzione,varie. 8. Verifiche e criteri di valutazione Le verifiche si sono svolte quasi sempre oralmente . I criteri di valutazione hanno preso in esame la conoscenza degli argomenti trattati, la correttezza del linguaggio tecnico, la capacità di esposizione degli studenti , l’uso del linguaggio tecnico e la capacità di relazionare, ed infine la capacità di riconoscimento delle malattie e degli agenti di danno delle colture. 9. Visite di istruzione e altre attività Potature vite e fruttiferi, riconoscimenti fasi fenologiche vite e fruttiferi in azienda , ricerca patologie e danni da insetti in azienda, raccolta e monitoraggio fisiopatie in azienda, varie. IL DOCENTE Padova, 15 maggio 2014 Vincenzo Colangelo 43 PROGRAMMA SVOLTO Materia: Biologia Applicata Insegnante: prof. Vincenzo Colangelo Classe: 5^A Anno scolastico: 2013/2014 Le malattie della vite: funginee, virali, batteriche, attacchi da insetti e fitopatie Mezzi e modalità di lotta chimica, biologica, guidata e intergrata Plasmopara viticola, Uncinula necator, sclerotinia fukeliana,stereum hirsutum, Phomopsis viticola, Guignardia bidwelli, Armillariella mellea, Rosellinia necatrix, Sphaeropsis malorum, Eutypa lata, Lieviti, Agrobacterium tumefaciens, Flavescenza dorata,Fillossera,Tignola, Tignoletta, Cicaline, Cicadella bufalo, Eulia, Sesia, Zigena, Cecidomia, Bostrici, Pulvinaria, Sigaraio, Ragnetto giallo e rosso, Acariosi, nematodi galligeni Le malattie del melo: funginee, virali, batteriche, attacchi da insetti e fitopatie Mezzi e modalità di lotta chimica, biologica, guidata e intergrata Ticchiolatura, oidio, cancro pomacee, monilia, marciume radicale fibroso e Lanoso, marciume del colletto, muffa grigia, marciume lenticellare, agrobacterium tumefaciens, colpo di fuoco batterico, afide grigio, afidi galligeni, afide verde, afide lanigero, zigena , bostrichi, carpocapsa, cocciniglia di san jose,carpocapsa, ricamatrice delle pomacee, cacecia, eulia, capua,sesia, orgia, rodilegno rosso e giallo, antonomo. Le malattie del pero: funginee, virali, batteriche, attacchi da insetti e fitopatie Mezzi e modalità di lotta chimica, biologica, guidata e intergrata Ticchiolatura, maculatura bruna, colpo di fuoco batterico, psilla, tingide del pero (fin qui svolto al 15 maggio 2014), si prevede di svolgere fino alla fine delle lezioni il seguente programma afide grigio,cecidomia delle foglie, cecidomia dei frutti, miridi, ragnetto rosso comune del pero, tentredine, eriofide fogliare, eriofide rugginoso,limacina. Le malattie del pesco: funginee, virali, batteriche, attacchi da insetti e fitopatie Mezzi e modalità di lotta chimica, biologica, guidata e intergrata Bolla del pesco, monilie, corineo delle drupacee, fusicocco, cancro e Seccumi, mal del piombo, ruggine delle drupacee, marciume acquoso dei frutti e cancro batterico. Padova, 15 maggio 2014 Gli insegnanti Colangelo Vincenzo Di Giovanni Gaetano gli studenti ……………………………… 44 ISTITUTO STATALE DI ISTRUZIONE SUPERIORE “DUCA DEGLI ABRUZZI” - PADOVA DOCENTI: Prof. Fabio Polato, Prof. Giuseppe Massimino MATERIA: Tecnica di gestione e valutazione con elementi di legislazione CLASSE: V^ A Corso Cerere A.S. 2013/2014 RELAZIONE FINALE 1. OSSERVAZIONI DI CARATTERE GENERALE SULLA CLASSE La classe ha nel complesso evidenziato un comportamento corretto e responsabile nei rapporti interpersonali e con l’insegnante; ha inoltre dimostrato partecipazione adeguata all'attività in classe. Nel lavoro domestico taluni si sono dimostrati discontinui; altri invece si sono segnalati per impegno e profitto conseguito in esercitazioni e verifiche. Nel complesso impegno e profitti sono risultati mediamente adeguati. Con l'eccezione di alcuni casi, la frequenza è stata regolare, con assenze limitate. Da parte di questi alunni, si ritengono conseguiti i seguenti obiettivi in termini di 1) CONOSCENZE consistenti nelle nozioni fondamentali relative ai seguenti argomenti del programma trattato: aspetti legati alla gestione economica dell’azienda agricola; giudizio di stima ed aspetti economici di un bene; danni da calamità atmosferiche e da responsabilità civile; servitù prediali e personali; espropriazioni di pubblica utilità; successioni; catasto terreni e nozioni del catasto fabbricati 2) ABILITA’ ovvero nelle capacità di: calcolare i redditi di un’azienda agricola attraverso la redazione di un bilancio aziendale estimativo; stimare fondi rustici, fabbricati ad uso civile ed aree fabbricabili con procedimenti analitici o sintetico-comparativi; calcolare le indennità di esproprio e di servitù; operare giudizi di convenienza economica per un miglioramento fondiario; stimare i danni per calamità naturali o da responsabilità civile occorsi ad un fondo rustico; 3) COMPETENZE nella traduzione di scelte tecniche in fatti economici relativi alla gestione aziendale, fornendo in merito a queste giudizi sulla relativa convenienza economica. Per gli alunni risultanti attualmente insufficienti, si ritiene che le carenze evidenziate siano principalmente riferibili ad un inadeguato impegno e comunque si confida in loro un pieno recupero entro la fine dell’anno, con il conseguimento da parte dei medesimi dei sopraccitati obiettivi. 2 CONTENUTI DISCIPLINARI E TEMPI DI REALIZZAZIONE 45 UNITA’ DIDATTICA PERIODO/ORE IL BILANCIO ESTIMATIVO DELL’AZIENDA Settembre/Ottobre ore 22 AGRICOLA CATASTO TERRENI Novembre: ore 10 ESTIMO GENERALE Novembre/Dicembre:ore 20 ESTIMO RURALE Novembre/Dicembre/Gennaio/Febbraio/ Marzo: ore 40 ESTIMO LEGALE Marzo, Aprile Maggio: ore 30 CATASTO FABBRICATI (CENNI) Maggio: ore 2 3 METODOLOGIA Ritenendo di meglio assecondare le attitudini degli alunni il programma è stato svolto privilegiando la lezione frontale, la discussione e l’esercitazione in classe con illustrazione di esempi applicativi. Sono stati utilizzati i seguenti materiali didattici: libro di testo, dispense e fotocopie e videoproiettore per presentazioni su taluni argomenti. Per quanto riguarda i debiti riscontrati nel corso dell'anno, i relativi recuperi sono stati effettuati in ore curricolari. 4 VERIFICHE E VALUTAZIONI DELLE PROVE SCRITTE E ORALI E CRITERI Nel primo quadrimestre sono state effettuate n.3 prove scritte; altrettante se ne prevedono al termine del secondo quadrimestre;.con tracce comprendenti le seguenti tipologie: problemi di matematica finanziaria, bilanci aziendali, quesiti di stima, domande brevi sugli argomenti trattati. Per i criteri di valutazione sono stati considerati i seguenti: conoscenze dei singoli contenuti, grado di acquisizione del metodo estimativo, capacità di operare i vari procedimenti estimativi, acquisizione di una terminologia specifica e di affrontare un colloquio orale sulla materia, capacità di esporre i propri elaborati giustificando le scelte via operate. Le verifiche orali sono state almeno due per quadrimestre e si sono basate su questionari a risposta breve o interrogazioni; queste ultime sono consistite per lo più nella trattazione di un argomento da parte dell’alunno, con vari approfondimenti e collegamenti suggeriti dal docente, oppure nella risoluzione in classe di quesiti estimativi. Padova, lì 15 maggio 2014 I docenti Prof. Fabio Polato ...................................................................... Prof. Giuseppe Massimino ...................................................................... ISTITUTO STATALE DI ISTRUZIONE SUPERIORE “DUCA DEGLI ABRUZZI” - PADOVA DOCENTI: Prof. Fabio Polato, Prof. Giuseppe Massimino 46 MATERIA: Tecnica di gestione e valutazione con elementi di legislazione CLASSE: V^ A Corso Cerere A.S. 2013/2014 PROGRAMMA Testi adottati dall’insegnante: S. Amicabile “Corso di estimo rurale ” HOEPLI - Milano Argomenti trattati: IL BILANCIO ESTIMATIVO DELL’AZIENDA AGRICOLA: calcolo della PLV, dei costi extra-aziendali (Spese varie, Quote, Tributi), dei compensi dei fatturi aziendali complessivamente apportati (Salari, Stipendi, Interessi e beneficio fondiario) e derivati da figure estranee all’impresa (Interessi passivi, canoni di affitto, salari e stipendi effettivamente retribuiti), del Reddito Netto Aziendale e del Reddito Fondiario [appunti e dispense] ESTIMO GENERALE: signicato e finalità dell’estimo, il giudizio di stima, operazioni estimative e la conoscenza del perito, il metodo di stima, l’orizzonte economico [cap. 1], aspetti economici dei beni e conseguenti criteri di stima [cap. 2], i procedimenti di stima [cap. 3], attività professionale del perito [cap. 4] 3) ESTIMO RURALE procedimenti di stima sintetici ed analitici del fondo rustico [cap.5] stima degli arboreti: valore dela terranuda, valore in un anno intermedio e valore del soprassuolo.[cap 6 da pag. 65 a pag. 76] stima delle scorte [cap.7] stima di anticipazioni colturali e dei frutti pendenti [cap.8] stima dei fabbricati rurali e delle aree edificabili [cap.9] giudizi di convenienza dei miglioramenti fondiari [cap.10] la bonifica e la normativa in materia, i consorzi di bonifica e di irrigazione, la ripartizione spese consortili [cap.11] stima dei danni in agricoltura: nozione giuridica di danno e di responsabilità, i contratti di assicurazione, criteri generali per la stima dell’indennizzo, le assicurazioni agricole agevolate, danni stima dei danni causati da vari eventi (sottrazione di acque irrigue, inquinamento e incendio) [cap. 12] stima delle cave[cap. 13] ESTIMO LEGALE: - espropriazioni per causa di pubblica utilità [cap. 15] - usufrutto [cap. 16] - servitù prediali coattive [cap 17] - diritti di superficie [cap. 18] - rendite [cap. 19] - successioni ereditarie [cap 20] CATASTO: 47 Il catasto terreni: scopi e caratteristiche dei vari catasti e di quello italiano. Legislazione in materia. Fasi di formazione, pubblicazione, attivazione e conservazione. Reddito dominicale e reddito agrario. Attivazione: l’archivio elettronico, la mappa particellare. Conservazione: variazioni soggettive ed oggettive, frazionamento di una particella, edificazione di una particella. Procedure per il trattamento dei documenti tecnici di aggiornamento. [cap. 24] - Il catasto fabbricati: cenni Padova, lì 15 maggio 2014 I docenti ...................................................... ........................................................ I rappresentanti di classe .............................................................. ............................................................... ISTITUTO STATALE DI ISTRUZIONE SUPERIORE “DUCA DEGLI ABRUZZI” - PADOVA PROGRAMMA SVOLTO al 15 maggio Materia: Area di Progetto Agroambientale Docenti: proff. Vincenzo Colangelo, Luigi Leo Classe: 5^A 48 Anno scolastico: 2013/2014 Ogni alunno ha presentato un progetto originale nell’ambito della programmazione del proprio lavoro di gruppo di seguito indicata GRUPPO A ALUNNI: CARRARO SILVIA BERNARDI SANTIMARIA LUCIA FAVARO GIULIA GOTTARDO ENRICO CALLEGARO SIMONE ARGOMENTO RIQUALIFICAZIONE DEL CHIOSTRO DELLA SCUOLA . SISTEMAZIONE DEL TAPPETO ERBOSO E DELLE ZONE DI DISLIVELLO PRESENTI . POTATURA DELLA MAGNOLIA . INSERIMENTO DI PIANTE ORNAMENTALI . SPOSTAMENTO /RIPRISTINO DEI VASI E PIANTE GIA’ PRESENTI . INSERIMENTO DI PANCHINE ALL’INTERNO DEL GIARDINO STRUMENTI COMPUTER – AUTOCAD STRUMENTI DI GIARDINAGGIO APPOSITI VISITA DI ALTRI CHIOSTRI OSSERVAZIONE DEL NOSTRO CHIOSTRO E FOTO DELLO STESSO GRUPPO B ALUNNI: CORRIAS BABOLIN BONETTO BORILE ARGOMENTO PRODOTTI TIPICI NEL VENETO RICERCA PRODOTTI TIPICI NEL VENETO 49 DALLA MATERIA PRIMA AL PRODOTTO E VICEVERSA ATTUALE DIFFUSIONE LEGISLAZIONE DEI PRODOTTI TIPICI PRODOTTI TIPICI ED EUROPA DIFFERENZE FRA IGT DOC DOP DOCG COME UN PRODOTTO DIVENTA A MARCHIO REGISTRATO MEZZI COMPUTER – INTERNET- LIBRI – FOTO – VIDEO USCITE VINITALY, GUSTO A VENEZIA 26-29 OTTOBRE GRUPPO C ALUNNI: CECCONELLO MATTEO MEZZARO NICOLO’ CAGNIN FRANCESCO DALLA LIBERA JACOPO ARGOMENTO AGRICOLTURA BIOLOGICA . DEFINIZIONE DELLE NORMATIVE E DEI DISCIPLINARI DI PRODUZIONE . ASPETTI AGRONOMICI E BIOLOGICI . ASPETTI TECNICO-PRATICI . CONFRONTI TRA PRODOTTI BIO E NON . VANTAGGI E SVANTAGGI DEL BIOLOGICO . AGEVOLAZIONI PER PRODUTTORI NEL SETTORE DEL BIOLOGICO . REDDITIVITA’ E ASPETTI ECONOMICI MEZZI . FOTO . VISITE e STAGE PRESSO AZIENDE BIOLOGICHE DI RIFERIMENTO . INTERNET , LIBRI E RIVISTE DI SETTORE GRUPPO D ALUNNI: MARZOTTO ANDREA 50 RIZZO DANIELE ZECCHIN SAMUELE GIACOMAZZO MATTEO CASOTTO LUIGI ARGOMENTO VITICOLTURA ED ENOLOGIA NEL VENETO . STORIA DELLA VITICOLTURA NEL VENETO . VITIGNI DI ORIGINE VENETA . ZONE DOC E DOCG . FORME DI ALLEVAMENTO . CANTINE ED AZIENDE STORICHE . PARCHI NATURALI E LA VITOCULTURA NELLE ZONE PROTETTE . EVOLUZIONE DEI METODI DI VINIFICAZIONE . DEGUSTAZIONE DEI VINI E DESCRIZIONE DELLE QUALITA’ ORGANOLETTICHE . DISTILLATI DI VINO MEZZI .COMPUTER .INTERNET .MACCHINA FOTOGRAFICA . VINI DEL VENETO . DOCUMENTAZIONE CON LIBRI E RIVISTE . VARIE GRUPPO E ALUNNI: BANZATO MARCO FANTON EDOARDO SGARAVATTO GIADA OMETTO SEBASTIANO GOTTARDO FRANCESCO ARGOMENTO 51 COLLI EUGANEI: IL PARCO , LA NATURA E LE AREE PROTETTE . HABITAT: SUOLO, FLORA FAUNA, SPECIE PRINCIPALI E IN PERICOLO DI ESTINZIONE E SPECIE ESTINTE . PERCORSI BOTANICI E SENTIERI .STORIA DEL PARCO COLLI EUGANEI: FORMAZIONE DEL PARCO E SITI STORICI ED ARCHEOLOGICI, CAVA BOMBA, VILLA BEATRICE D’ESTE, VILLA BARBARIGO, MONASTERO OLIVETANI . AREE PROTETTE MEZZI FOTO, INTERNET, DOCUMENTAZIONE SU TESTI E RIVISTE, MATERIALE DEL PARCO COLLI. GRUPPO F ALUNNI: SPOLVERATO EDOARDO DALLA RIVA PIETRO DELL’ANTONIO ALBERTO TONIN STEFANO ARGOMENTO PROGETTO DI UN GIARDINO Elementi di progettazione giardini Manutenzione dei giardini e delle aree verdi Capitolato di spesa Uso di autocad per la progettazione e di programmi di progettazione in pianta e in fotocomposizione Progettazione di un giardino privato MEZZI MANUALI DI PROGETTAZIONE DEL VERDE ESECUZIONE DI RILIEVI PROGRAMMI DI PROGETTAZIONE AL COMPUTER RICERCHE INTERNET PADOVA, 15 Maggio 2014 F.to 52 Vincenzo Colangelo Leo Luigi 53 ISTITUTO TECNICO AGRARIO STATALE “DUCA DEGLI ABRUZZI” - PADOVA RELAZIONE E PROGRAMMA Materia: TECNICHE DI PRODUZIONE ANIMALE Docenti: proff. Lorenzo CRISE e Roberto AGOSTA Classe: 5^A Anno scolastico: 2013/2014 Valutazione della classe. La classe ha seguito con regolarità ed attenzione raggiungendo un profitto mediamente discreto e per alcuni studenti , che si distinguono , veramente ottimo. Le conoscenze, mediamente acquisite, sono pari o superiori alle aspettative, mentre molto difformi e difficilmente valutabili come dato medio, competenze ed abilità, che comunque per alcuni casi sono da ritenersi ,certamente, di alto livello. Partecipazione e condotta Non ci sono da rilevare problemi di attenzione e disciplina durante tutto l’anno scolastico e la partecipazione e la collaborazione con i docenti (teorico e pratico) sono state sempre molto attive e proficue. 1. Conoscenze: Patrimonio bovino italiano e sue prospettive, analisi delle principali razze estere importate in Italia. Tecniche di riproduzione Produzione del latte Tecniche di alimentazione e gestione di un allevamento da latte. Le associazioni di razza e la tenuta dei libri genealogici Gli indici genetici nella Frisona Italiana I controlli funzionali Bovini da carne (tipologie d’allevamento, piani alimentari, macellazione e qualità delle carcasse) Suini: generalità sull’allevamento e tecniche di gestione Equini: principali razze e tecniche di gestione del TPR (ESEMPIO AZIENDALE) 2. Competenze: Saper scegliere la razza più idonea a seconda del luogo , dell’allevamento e delle sue finalità nei bovini e secondariamente nei suini ed equini di razza pesante. Saper predisporre corretti piani di alimentazione nel bovino da latte. Saper preparare un piano di miglioramento genetico nei bovini e negli equini di razza TPR (solo per alcuni – corso vacche e cavalli) 3. Abilità: In casi concreti di allevamento, in particolare del bovino da latte, essere in grado di rilevare i punti critici proponendo eventuali semplici soluzioni. Saper operare semplicemente, in pratica, con una vacca o un cavallo, anche da domare, in particolare per le razze allevate a scuola . 4. Argomenti disciplinari e pluridisciplinari affrontati durante l’anno: modulo 1. Le razze bovine: Frisona Italiana Bruna Italiana Pezzata Rossa 54 Rendena Chianiana e ceppo Podolico Razze estere con particolare riguardo per quelle da carne francesi (Charolaise e Limousine) modulo 2 , Riproduzione: Pubertà Ciclo sessuale Inseminazione e fecondazione Trapianto embrionale Diagnosi di gravidanza Parametri di efficienza riproduttiva Gravidanza e parto modulo 3 , Produzione del latte : Sintesi del latte Mungitura Caratteristiche del latte bovino Curva di lattazione modulo 4, Alimentazione della vacca da latte: Fabbisogni nutritivi Razionamento (in particolare della vacca da latte in produzione) Principali alimenti Errori alimentari e disordini digestivo-metabolici modulo 5 Produzione della carne Macellazione e tagli commerciali (pratica) Ingrasso del vitellone Tipologia di allevamento Piani alimentari modulo 5, Allevamento del suino Razze e ibridi commerciali Tipologia di allevamento (maiale grasso) Riproduzione Piani alimentari (cenni) modulo 6, Allevamento equino . generalità sull’allevamento dei TPR esempi di riproduzione , miglioramento genetico e alimentazione modulo 8, preparazione all’esame modulo 9 , attività pratica: è stata attuata solo marginalmente, dato il notevole sviluppo del lavoro teorico da svolgere. In particolare si è cercato di mettere in contatto gli studenti con la realtà dell’allevamento della scuola, utilizzando i bovini ed i cavalli con interventi di mera conoscenza dei soggetti e della loro condizione produttiva e riproduttiva. Ogni studente ha seguito con proprio quaderno di stalla un certo numero di capi di vacche da latte USCITE TECNICHE FIERACAVALLI (le razze italiane) 55 SVAS tagli commerciali su un posteriore di bovino Sono mancate altre visite tecniche programmate causa mancanza di tempo. OGNI STUDENTE PRESENTA DUE RELAZIONI TECNICHE SU DIVERSE TIPOLOGIE DI ALLEVAMENTO VISITATO PER CONTO PROPRIO (allegato). Libro consigliato è stato: Tecniche di produzione animale – Bittante, Andrighetto, Ramanzin – ed . Liviana Si riportano le pagine di riferimento per lo studio personale: Vacca da latte:12 – 21, 22 -26, 52 – 71, 74- 84 Bovini da carne: 142 – 146 (lettura), 149 (lettura), 152 -168 (lettura), 168 -170, 183 – 191 (lettura), 193 – 199 . Suini : 300 – 320; 324 – 334. Equini: 378 – 383 Le pagine riferite sono puramente indicative per lo studio personale. Molto materiale è stato proposto da internet e su ricerca personale degli studenti. I rappresentanti di Classe Il docente teorico Prof. Lorenzo CRISE Il docente pratico Prof. Roberto AGOSTA Padova, 15 MAGGIO 2014 56 ISTITUTO TECNICO AGRARIO STATALE “DUCA DEGLI ABRUZZI” – PADOVA Proff.ri : Lorenzo CRISE e Roberto AGOSTA PROGRAMMA AREA DI PROGETTO NEL MODULO PRODUZIONI ANIMALI CLASSE V A a.s. 2013/2014 PROGETTARE E PRODURRE MATERIALE INFORMATIVO E TECNICO Su allevamenti particolari o di nicchia Competenze generali previste (asse dei linguaggi): Comunicare Progettare Acquisire ed interpretare l’informazione Confrontarsi con la realtà Agire in modo autonomo e responsabile Saper lavorare in gruppo, collaborare , partecipare e coordinare Individuare collegamenti e relazioni Prodotto : Formazione di gruppi per interesse, motivazioni ed attitudini Individuazione delle metodologie operative ( o raccolta dati, o analisi del territorio, o analisi storica, o intervista, o partecipazione a manifestazione, o stage o altro Preparazione del materiale Formazione di un indirizzario Formazione di un indirizzario di siti e mail di riferimento per stampa elaborati Ricerche e lavoro individuale Incontri nelle aziende extrascolastici per piccoli gruppi o allievi singoli Relazione individuale e/o di gruppo sulle indagini condotte e/o sulle uscite nel territorio, Organizzazione di incontri Tecnici con aziende del settore Presentazione multimediale delle relazioni e video didattici Prodotto finale scritto Motivazione della proposta e suo valore formativo L’area di progetto ha cercato di stimolare l’interesse e la discussione degli studenti sulle dinamiche d’allevamento, anche di nicchia, di assistenza agli allevatori , delle nuove proposte, sia nell’allevamento che nella collocazione di produzioni particolari (cani , cavalli da lavoro, rettili, rapaci ecc.) e del commercio zootecnico. Il suo valore formativo è consistito nell’ educare gli allievi alla collaborazione per la realizzazione di progetti comuni assumendo responsabilità e ruoli e nell’ accrescere la sensibilità nei confronti delle problematiche tecniche attraverso l’analisi di realtà particolari. 57 COMPETENZE ACQUISITE Asse dei linguaggi o Produrre testi di vario tipo in relazione ai differenti scopi comunicativi o Utilizzare strumenti espressivi ed argomentativi indispensabili per gestire la comunicazione verbale in vari contesti o Leggere, comprendere e interpretare testi scritti di vario tipo o Utilizzare e produrre testi multimediali Asse scientifico tecnologico o o o o o Descrivere e analizzare fenomeni naturali Interpretare modelli produttivi Riconoscimento degli animali allevati e delle tecniche di allevamento Capire ed applicare il metodo scientifico Riconoscimento ed analisi delle principali tecniche di allevamenti marginali. Valutazione della classe VEDI RELAZIONI DI TPA Verifiche e criteri di valutazione Valutazioni dei prodotti presentati e dell’impegno Analisi della tempistica di ogni studente nella realizzazione dei propri prodotti. Allegato: prodotti relazioni Prof. Lorenzo Crise Padova, 15 maggio 2014 58 ISTITUTO TECNICO AGRARIO STATALE “DUCA DEGLI ABRUZZI” - PADOVA RELAZIONE FINALE AREA MODULARE ECOLOGIA APPLICATA Docenti: proff.ri Claudia Morara, Gaetano Di Giovanni Classe: 5^A Anno scolastico: 2013/2014 Profilo della classe La classe è un modulo misto composto da 14 allievi provenienti dalla 5°A (di cui una ragazza) e 13 allievi provenienti dalla 5°C (con 3 alunne), che segue il modulo agro ambientale, il resto degli allievi delle due classi segue il modulo zootecnico. Il mio giudizio sul gruppo allo stato attuale delle cose non può che essere sostanzialmente positivo, pur essendo il gruppo numeroso si è preferito privilegiare la discussione sui vari argomenti per mantenere attiva la partecipazione e i risultati sono stati buoni. Attività di recupero: Essendo la disciplina seguita con interesse dalla classe non sono stati necessari interventi a questo proposito. Obiettivi: Questa area è suddivisa in due discipline: Modulo Agro-ambientale affidato al prof. Polato; e la parte di Ecologia Applicata affidata alla prof. Morara; gli obiettivi e lo sviluppo dei contenuti, sono stati concordati preventivamente, in collegamento tra le due discipline. Alla prof.ssa Morara è stato affiancato il docente tecnico pratico: prof. Di Giovanni Gaetano. Gli allievi hanno affrontato i seguenti argomenti: • le varie fonti di inquinamento: o o o delle acque del suolo atmosferico • corretta gestione dei rifiuti o o o o raccolta riciclaggio e smaltimento compostaggio fitodepurazione • interventi colturali e impatto ambientale; • l’agricoltura sostenibile. 59 SI E' INTESO SVILUPPARE LA CONSAPEVOLEZZA DELL'IMPATTO AMBIENTALE CON LO SVILUPPO DEL PROGETTO “RICICLIAMO LA SCUOLA”, in cui gli alunni del modulo affiancheranno le classi per sviluppare la coscienza del corretto riciclo dei rifiuti prodotti per diminuire il costo dello smaltimento e ridurre quindi l'impronta ecologica del Uomo sul pianeta, anche se il progetto non ha avuto completo sviluppo, l'elaborazione e somministrazione di un questionario a tutte le classi della scuola, ha portato ad interessanti momenti di riflessione tra gli alunni. Verifiche Prove scritte a test, a risposta chiusa e/o aperta, relazioni su specifici argomenti e prove orali tradizionali. Valutazione Il risultato di ogni prova verrà formulato in base alla conoscenza di termini e regole della disciplina, alla capacità di applicazione e di elaborazione. Strumenti E' stato utilizzato il libro di testo che risulta essere adeguato ed aggiornato alle tematiche previste dalla disciplina, la LIM e sono stati inoltre utilizzati appunti che la scrivente in parte già ha a disposizione, e che per un’altra parte verranno forniti da organizzazioni del settore. Sono stati inoltre organizzati incontri con tecnici specializzati in incontri di formazione appositamente preparati. Tempi di lavoro L’orario curricolare della disciplina prevedeva 66 ore di lezione, tuttavia il monte ore non è stato rispettato in quanto la classe secondo il programma annuale è stata impegnata in numerose attività da svolgersi al di fuori della sede scolastica (stage, visite guidate,ecc.) e numerose interruzioni dell'attività didattica si sono verificate di venerdì. Padova, 15 maggio 2014 L’ insegnante teorico L’insegnante tecnico pratico (f.to) MORARA CLAUDIA (f.to)Di Giovanni Gaetano PROGRAMMA SVOLTO Gruppo classi 5^A/5^C Cerere MODULO AGROAMBIENTALE 60 Docenti: Morara C., Di Giovanni G. Anno scolastico: 2013/2014 I seguenti argomenti sono stati sviluppati dai singoli alunni e in parte esposti e discussi in classe: - L'inquinamento: fonti, classificazione; - L’inquinamento delle acque: origini, sostanze, qualità delle acque, interventi; - L’inquinamento del terreno: origini, sostanze, possibilità di intervento; - L’inquinamento dell'aria: origini, effetto serra, buco dell'ozono, piogge acide, interventi; - La fitodepurazione; - Il compostaggio; - Degradazione degli ecosistemi (da trattare); - La biodiversità e le fasce tampone; - SVILUPPO SOSTENIBILE: cosa, come, perché. Padova, 15/05/2014 Gli alunni I professori …………………………… ..................................... …………………………… ..................................... ISTITUTO TECNICO AGRARIO STATALE “DUCA DEGLI ABRUZZI” - PADOVA RELAZIONE FINALE AREA MODULARE AGRO-ECOLOGIA E TUTELA AMBIENTALE Materia: Area Modulare AGRO-ECOLOGIA e TUTELA AMBIENTALE 61 Docenti: proff. Fabio Polato, Giuseppe Massimino Classe: 5^A Anno scolastico: 2013/2014 Analisi della situazione di partenza Il corso viene seguito da un gruppo di 27 studenti che hanno optato per il modulo agro-ambientale e che sono inseriti nelle classi 5.a A e 5.a C: precisamente 14 alunni sono della classe 5.a A e 13 della classe 5.a C. La classe ha nel complesso evidenziato un comportamento corretto e responsabile nei rapporti interpersonali e con i docenti; ha inoltre dimostrato partecipazione adeguata all'attività in classe. L'impegno nello studio non è stato continuo ma nel complesso impegno e profitti sono risultati soddisfacenti. La frequenza è stata per tutti regolare, con assenze limitate. Obiettivi e contenuti dell'insegnamento Al termine dell'anno scolastico, si ritengono raggiunti i seguenti obiettivi didattici: Conoscenze: Nozioni fondamentali relative ai seguenti argomenti del programma trattato, conoscenza degli agro-ecosistemi e capacità di riconoscerli, conoscenza ed individuazione dei principali impatti ambientali derivati dall'agricoltura, con particolare riferimento a quello derivato dai fertilizzanti chimici e dagli spandimenti dei reflui zootecnici, dall'impiego dei fitofarmaci e da un uso eccessivo o comunque inadeguato dei mezzi meccanici, conoscere e saper applicare i criteri per un corretto impiego dei fertilizzanti chimici e dei reflui zootecnici, conoscere i criteri per un'agricoltura eco-compatibile e sostenibile, in relazione all'ambiente in cui viene praticata, conoscere i criteri delle forme di agricoltura integrata e biologica e saperli applicare. Contenuti disciplinari e tempi di realizzazione. UNITA’ DIDATTICA RELAZIONI TRA AGRICOLTURA E AMBIENTE AGROECOSISTEMA INTERVENTI COLTURALI E IMPATTO AMBIENTALE PERIODO/ORE Settembre/Ottobre H 10 Novembre ore 10 Dicembre Gennaio/Febbraio: ore 16 RELATIVO Febbraio- Marzo ore 10 FERTILIZZANTI EFFLUENTI ZOOTECNICI E IMPATTO AMBIENTALE CRITERI PER UNA CORRETTA GESTIONE DEGLI AGRO- Marzo- Aprile , ore 8 ECOSISTEMI PROBLEMATICHE ECONOMICO-ESTIMATIVE RELATIVE Maggio: H 6 ALL'AGRICOLTURA ECO-SOSTENIBILE Organizzazione dell'insegnamento La metodologia di insegnamento si è basata principalmente sulla lezione frontale. Gli argomenti trattati la discussione e l’esercitazione in classe con illustrazione di esempi applicativi. Sono stati svolti anche approfondimenti mediante ricerche bibliografiche e di documentazione reperibile in internet. Strategie e strumenti didattici 62 Il testo adottato è AA.VV. "Ecologia del Paesaggio ed ecologia applicata" EDAGRICOLE Sono stati utilizzati inoltre materiali didattici, quali pubblicazioni, dispense e fotocopie, Lavagna Interattiva Multimediale. Modalità di valutazione dei risultati I giudizi sui profitti degli alunni si sono basati in entrambi i quadrimestri in almeno due verifiche utili al voto nella pagella. Le verifiche sono state essere eseguite con interrogazioni o con compitini, consistenti in domande a risposta breve, a risposta multipla (nella simulazione della terza prova) e in interrogazioni e nella risoluzione di quesiti di carattere economico-estimativo. Le capacità pratiche sono state valutate soprattutto sulla capacità degli alunni di affrontare problematiche relative alla gestione aziendale. Padova, lì 15 maggio 2014 I docenti Prof. Fabio Polato ..................................... Prof. Giuseppe Massimino ...................................... 63 ISTITUTO TECNICO AGRARIO STATALE “DUCA DEGLI ABRUZZI” – PADOVA PROGRAMMA D’ESAME : Area Modulare agro ambientale AGRO-ECOLOGIA e TUTELA AMBIENTALE Docenti: proff. Fabio Polato, Giuseppe Massimino Classe: 5^A Anno scolastico: 2013/2014 Testo adottato dagli insegnanti: AA.VV. "Ecologia del Paesaggio ed ecologia applicata" EDAGRICOLE Argomenti trattati: RAPPORTI TRA AGRICOLTURA E AMBIENTE: Il paesaggio agrario. Caratteri dell'ecosistema naturale Relazioni di interdipendenza tra ecosistema ed agroecosistema. Leggi dell'ecologia. Le successioni ecologiche. Le catene alimentari e i livelli trofici. Produttività di un ecosistema. AGROECOSISTEMA: Definizione ed elementi che lo compongono. Rapporti tra organismi dell'agroecosistema. Analisi dei principali tipi di agroecosistema. INTERVENTI COLTURALI ED IMPATTO AMBIENTALE: Aspetti generali di tali relazioni. Impatti delle diverse tecniche colturali: sistemazioni idrauliche, lavorazioni, concimazioni, spandimento reflui, trattamenti fitosanitari, monosuccessioni e monocolture. IMPATTO AMBIENTALE DI FERTILIZZANTI E SPANDIMENTO REFLUI. Concimi chimici: Le diverse tipologie e relativi impatti. Criteri per un loro utilizzo ottimale e a basso impatto. Reflui zootecnici: Tipologie e caratteristiche dei reflui zootecnici. Problemi legati al loro spandimento e possibili conseguenze negative nei diversi comparti ambientali e coltivazioni. Attitudine dei suoli ad accettare gli effluenti. Criteri Tecniche di abbattimento del carico inquinane dei reflui. La normativa che disciplina il loro utilizzo (Direttiva Nitrati). CRITERI PER UNA CORRETTA GESTIONE DEGLI AGROECOSISTEMI: Obiettivi. Principi operativi per una corretta progettazione e gestione degli agroecosistemi a compatibilità ambientale 6) PROBLEMATICHE ECONOMICO-ESTIMATIVE RELATIVE ALL'AGRICOLTURA ECOSOSTENIBILE:esercitazioni sulla risoluzione di quesiti economico estimativi legati agli aspetti ambientali e dell'agricoltura integrata e/o biologica (determinazione danni, ipotesi di miglioramenti aziendali, ecc,) Padova 15 maggio 2014 I docenti Prof. Fabio Polato Gli Alunni ..................................... Prof. Giuseppe Massimino ………………………………. ...................................... ……………………………… ISTITUTO TECNICO AGRARIO STATALE “DUCA DEGLI ABRUZZI” - PADOVA 64 RELAZIONE FINALE AREA MODULARE ZOOTECNICA: Zooeconomia DOCENTI: Prof. Fabio Polato, Prof. Giuseppe Massimino CLASSE: V^ A Corso Cerere A.S. 2013/2014 2. OSSERVAZIONI DI CARATTERE GENERALE SULLA CLASSE Il gruppo classe è composto da 18 alunni di cui 8 della classe 5 A e 10 della classe 5C. Nel corso dell'anno si sono evidenziati due distinti comportamenti da parte degli alunni: alcuni si sono dimostrati maggiormente interessati agli aspetti pratici e applicativi mentre altri hanno invece dimostrato attenzione e partecipazione su tutti gli argomenti e un impegno più continuo nello studio. La classe ha nel complesso dimostrato un comportamento corretto e responsabile nei rapporti interpersonali e con l’insegnane. Il rendimento e il profitto, sono comunque stati mediamente soddisfacenti.. Pertanto è possibile ritenere che siano stati conseguiti gli obiettivi minimi di apprendimento di seguito evidenziati. CONOSCENZE Al termine del corso, gli alunni possiedono le nozioni fondamentali relative ai seguenti argomenti del programma trattato: - sui sistemi economici generali e delle relazioni fra essi e quelli delle produzioni animali; - sulle interdipendenze settoriali nell'ambito agrozootecnico-alimentare; - sulle politiche agricole ed ambientali dell'Unione europea e nazionali, in particolare per l’OCM latte e carne; - capacità di organizzazione di sistemi organizzativi aziendali; conoscenza dei principi di marketing e dei criteri di gestione economica della genetica, dell'alimentazione, della sanità; -. conoscenza delle norme relativa all'igiene e alla qualità dei prodotti agro-alimentari CAPACITA’ E COMPETENZE Gli alunni sono ora in grado di: operare scelte tecniche e gestionali relative ai cicli produttivi all’interno di un’azienda zootecnica; operare alcune scelte commerciali relative alle produzioni di un’azienda zootecnica come l’individuazione dei canali di distribuzione, delle forme di promozione e sistemi di conservazione delle merci. analizzare la fattibilità tecnica e la convenienza economica di soluzioni tecniche individuate. 65 2 CONTENUTI DISCIPLINARI E TEMPI DI REALIZZAZIONE UNITA’ DIDATTICA PERIODO/ORE L'IMPRESA AGRICOLA E AGRO-ALIMENTARE Settembre/Ottobre ore 20 LA POLITICA AGRICOLA COMUNE Novembre/Dicembre ore 16 LEGISLAZIONE SULLE ATTIVITA' ZOOTECNICHE Dicembre/Genaio: ore 20 LA NORMATIVA IN MATERIA DI SICUREZZA Marzo – ore 8 ALIMENTARE (IL PACCHETTO IGIENE) CARATTERI DEL MERCATO DEI PRODOTTI AGRO- April - Maggio ore 8 ALIMENTA E ASPETTI DEL MARKETING PROBLEMATICHE ECONOMICO-ESTIMATIVE Maggio/Giugno, ore 8 RELATIVE ALL'AZIENDA ZOOTECNICA 3 METODOLOGIA Si è ritenuto opportuno privilegiare la lezione frontale, la discussione e l’esercitazione in classe con illustrazione di esempi applicativi. Sono stati utilizzati i seguenti materiali didattici: libro di testo, dispense e fotocopie, lavagna presentazioni in power point.. 4 VERIFICHE E VALUTAZIONI DELLE PROVE SCRITTE E ORALI E CRITERI Sono state effettuate n. 2 verifiche nel primo quadrimestre e n. 2 verifiche nel secondo quadrimestre, consistenti in domande a risposta breve, a risposta multilpla (nella simulazione della terza prova) e in interrogazioni. Per i criteri di valutazione sono stati considerati i seguenti: conoscenze dei singoli contenuti, grado di comprensione delle problematiche, capacità di individuazione di soluzioni tecniche e gestionali nell’ambito dell’azienda zootecnica. Padova, lì 15 maggio 2014 I docenti : : Prof. Fabio Polato Prof. Giuseppe Massimino ISTITUTO TECNICO AGRARIO “DUCA DEGLI ABRUZZI” – PADOVA a.s. 2013/2014 RELAZIONE FINALE AREA MODULAREZOOTECNICA: Strutture zootecniche e meccanizzazione del settore DOCENTI: Proff. Gabriella Cabras e Luigi Maria Dal Prà classe 5^A Cerere 66 RELAZIONE SULLA CLASSE: A. COMPOSIZIONE DELLA CLASSE: Il gruppo di studenti che seguono il corso di “Strutture zootecniche e Meccanizzazione del settore “ è formato da 18 allievi di cui 8 alunni della classe 5°A e 10 alunni della classe 5 C. B. LIVELLO COMPORTAMENTALE: Durante il corso dell’anno scolastico non sono sorti problemi per mancanze disciplinari, i rapporti interpersonali si sono basati sul reciproco rispetto; anche se facenti parte di due classi diverse gli studenti che hanno seguito il corso hanno lavorato serenamente creando un buon clima di collaborazione. Per quanto riguarda l’interesse e la partecipazione al dialogo educativo, posso affermare che gli alunni hanno dimostrato sufficiente impegno ed interesse nell’affrontare le problematiche relative alla materia. Ci sono stati anche momenti di coinvolgimento e intersezione nello sviluppo degli argomenti comuni anche all’area di progetto, ciò ha creato l’occasione di sviluppare, discutere ed approfondire alcune tematiche relative al progetto di fine corso. C. LIVELLO DELLE CONOSCENZE E DELLE COMPETENZE: Gli argomenti del programma previsto nel piano di lavoro sono stati svolti, c’è da rilevare, per contro, che in Novembre e Aprile ci sono stati lunghi periodi di interruzione delle lezioni, che si svolgevano una volta a settimana di lunedì, a causa di numerosi impegni fuori sede degli studenti e di vacanze che hanno determinato interruzioni delle lezioni di oltre un mese. Per questo motivo non sono stati approfonditi alcuni moduli come avevo preventivato, incontri meno discontinui con la scolaresca avrebbero certamente consentito ulteriori esercitazioni ed applicazioni sugli argomenti svolti. Nell’anno precedente gli studenti, provenendo da classi diverse, nell’ambito della materia Costruzioni Rurali, avevano svolto programmi differenti con altro docente pertanto alcuni argomenti del corso sono stati ripetuti. Per tale motivo è mancato il tempo per svolgere esercitazioni pratiche, ad eccezione di quelle talvolta svolte in aula di informatica. Gli studenti non hanno evidenziato alcuna difficoltà perché per tutto il triennio hanno avuto la possibilità, nelle varie discipline, di affrontare tematiche legate al ricovero degli animali. Devo sottolineare, inoltre, che ho avuto modo di apprezzare la ricaduta didattica delle visite nelle aziende zootecniche e degli stage, effettuati questo anno ed il precedente, che ha visto gli alunni proficuamente impegnati, permettendo loro di essere consapevoli delle problematiche che si devono affrontare nel mondo del lavoro. Il livello di conoscenza e di capacità raggiunto dalla scolaresca è più che sufficiente, risultati discreti sono stati raggiunti da qualche studente veramente motivato ed interessato che ha seguito con regolarità ed apprezzabile impegno soprattutto gli ultimi tre anni del corso, durante i quali vengono sviluppate le materie professionali. Per gli approfondimenti relativi alla specializzazione del corso zootecnico, sono stati organizzati dai docenti di materie professionali visite e stage in aziende zootecniche con stalle moderne, per bovini da latte e da ingrasso, dove gli studenti hanno potuto valutare le soluzioni costruttive adottate per le varie zone della stalla, materiali, impianti utilizzati, ecc. Nel mese di Febbraio gli studenti hanno svolto stage in aziende qualificate del settore ed hanno inoltre visitato Fiere specialistiche dove hanno potuto conoscere e valutare gli aspetti tecnici di tutto quanto oggigiorno è a disposizione per la meccanizzazione del settore, soluzioni tecniche, materiali ecc. L’elenco delle aziende visitate è riportato nella parte generale del documento del 15 Maggio delle due classi. 67 Padova, 15 maggio 2014 I docenti Gabriella Cabras ……………………………….. Luigi Maria Dal Prà ……………………………… ISTITUTO TECNICO AGRARIO “DUCA DEGLI ABRUZZI” – PADOVA a.s. 2013/2014 PROGRAMMA di AREA MODULARE_ZOOTECNICA: Strutture zootecniche e meccanizzazione del settore DOCENTI: Proff. Gabriella Cabras e Luigi Maria Dal Prà classe 5^A Cerere PROGRAMMA SVOLTO AL 12 MAGGIO 2014 E OBIETTIVI DISCIPLINARI RAGGIUNTI a. s. 2013/2014 classe 5 A/C 68 OBIETTIVI DIMENSIONAMENTO DI UNA BOVINE DA LATTE CONTENUTI PER Stalle per bovini da latte Stalle a stabulazione fissa (cenni storici) Saper individuare le tipologie idonee per i diversi tipi di Stalle a stabulazione libera Elementi costitutivi di una stalla stabulazione e di allevamento Conoscere gli impianti connessi ai vari tipi di Criteri di scelta e parametri dimensionali per le zone: riposo, allevamento corsia di alimentazione, mangiatoia, rastrelliera auto catturante, corsia di foraggiamento, ecc., criteri di scelta Sala mungitura: dimensionamento numero poste ,tipologia e caratteristiche delle sale e impianti Impianti di mungitura meccanica Impianti di trasporto e accumulo deiezioni STALLA DIMENSIONAMENTO DI UNA STALLA PER BOVINI Elementi costitutivi di una stalla DA INGRASSO Stabulazione “all’aperto” e “al coperto” Saper individuare le tipologie idonee per i diversi tipi di Impianti di smaltimento delle deiezioni, impianti di trasporto e stabulazione e di allevamento Conoscere gli impianti connessi ai vari tipi di accumulo deiezioni La distribuzione degli alimenti allevamento CONOSCENZA DEGLI ELEMENTI COSTRUTTIVI DI Tipologie di fondazioni (dirette e UN FABBRICATO RURALE PER USO ABITATIVO indirette) Tipologie di separazione verticale (murature) Conoscere le tipologie esistenti di separazione Saper scegliere le tipologie più idonee al tipo di Tipologie orizzontale (solai) edificio Tetti e copertura del tetto Pavimentazioni Scale e progettazione di una scala Infissi CONOSCERE GLI ELEMENTI COSTRUTTIVI DI UN FABBRICATO RURALE E I MATERIALI PER L’ESECUZIONE DELLE COSTRUZIONI E INDUSTRIALI Saper scegliere tra le tipologie esistenti le più idonee al tipo di edificio Conoscere le caratteristiche dei materiali e saper individuare quello idoneo ad un determinato caso specifico. Tipologie di fondazioni Tipologie di separazioni verticali Tipologie di separazione orizzontale. Pavimentazioni Infissi Scale Pietre naturali,laterizi,legnami,malte e leganti in genere,cemento armato,metalli,vetro,materie plastiche ed isolanti. CONOSCENZA DEI PRINCIPALI CONCETTI DI Vettori (forze) e Momenti statici STATICA Carichi puntiformi e distribuiti 69 Saper comporre e scomporre vettori Saper determinare la risultante di forze e la sua equilibrante Saper determinare le sollecitazioni in travi semplici isostatiche Saper effettuare il dimensionamento di semplici elementi strutturali Corpi vincolati e loro equilibrio Equazioni di equilibrio Reazioni vincolari Reazioni di un corpo Sollecitazioni interne Diagrammi sollecitazioni nelle travi isostatiche Padova, 15 maggio 2014 I docenti gli studenti …………………………………………. ………………………………… …………………………………………. ………………………………….. 5. SIMULAZIONI di TERZA PROVA 70 La prima simulazione di terza prova è stata eseguita il 4 Aprile 2014 e ha coinvolto le discipline di Chimica e Tecnologie Agroalimentari, Inglese, Biologia applicata, Tecniche di Produzione Animale *********************************************** La seconda simulazione di terza prova è stata eseguita il 6 Maggio 2014 e ha coinvolto le discipline di Chimica e Tecnologie Agroalimentari, Inglese, Tecniche di Produzione Animale e di Area Modulare ( per gli agro ambientali : Ecologia applicata e per gli zootecnici : Strutture zootecniche). *********************************************** ISI “DUCA DEGLI ABRUZZI” di PADOVA Via M. Merlin, 1 – 35143 PADOVA – Tel. 049.8685455 – Telefax 0498685390 Cod. fisc.: 80014540282 -----------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------ITAS Duca degli Abruzzi via M. Merlin, 1 PADOVA - IP.AG.AM. San Benedetto da Norcia via Cave, 172 PADOVA 1a SIMULAZIONE della TERZA PROVA SCRITTA del 4 Aprile 2014 -Tipologia B (3 domande a risposta aperta) - Materia : Chimica e Tecnologie Agroalimentari - Docente : prof.ssa Cristina Messina Anno scolastico 2013/2014 CLASSE: 5a A 71 CANDIDATO (Cognome e Nome): ______________________________________________ IL CANDIDATO RISPONDA ALLE SEGUENTI 3 DOMANDE A RISPOSTA APERTA BREVE. 1. Esponi il biochimismo della fermentazione alcolica ………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………… (max 10 righe) 2. Discuti il fenomeno delle precipitazioni tartariche e le strategie idonee alla prevenzione ………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………… (max 10 righe) 3. Spiega quali fenomeni avvengono nel vino durante il periodo di invecchiamento 72 ………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………… (max 10 righe) ISI “DUCA DEGLI ABRUZZI” di PADOVA Via M. Merlin, 1 – 35143 PADOVA – Tel. 049.8685455 – Telefax 0498685390 Cod. fisc.: 80014540282 -----------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------ITAS Duca degli Abruzzi via M. Merlin, 1 PADOVA - IP.AG.AM. San Benedetto da Norcia via Cave, 172 PADOVA 1a SIMULAZIONE della TERZA PROVA SCRITTA del 4 Aprile 2014 -Tipologia B (3 domande a risposta aperta) - Materia : Inglese - Docente : Prof.ssa Olga Loguercio - Sussidi didattici : dizionario bilingue Anno scolastico 2013/2014 CLASSE: 5a A CANDIDATO (Cognome e Nome): ______________________________________________ Answer each of the following questions in max 10 lines: 73 1. Extra-virgin olive oil is an organic product. Could you define its basic features and describe the main phases of its production? ………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………… (max 10 lines) 2. What are the main steps in cheese making? ………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………… (max 10 lines) 74 3. Livestock are an essential component of a mixed farm. Could you briefly explain why ruminants and non-ruminants are so important in the agricultural field? ………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………… (max 10 lines) ISI “DUCA DEGLI ABRUZZI” di PADOVA Via M. Merlin, 1 – 35143 PADOVA – Tel. 049.8685455 – Telefax 0498685390 Cod. fisc.: 80014540282 -----------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------ITAS Duca degli Abruzzi via M. Merlin, 1 PADOVA - IP.AG.AM. San Benedetto da Norcia via Cave, 172 PADOVA 1a SIMULAZIONE della TERZA PROVA SCRITTA del 4 Aprile 2014 -Tipologia B (3 domande a risposta aperta) - Materia : BIOLOGIA APPLICATA - Docente : prof.Vincenzo Colangelo Anno scolastico 2013/2014 CLASSE: 5a A CANDIDATO (Cognome e Nome): ______________________________________________ IL CANDIDATO RISPONDA ALLE SEGUENTI 3 DOMANDE A RISPOSTA APERTA BREVE. 75 1. INDICA IL NOME SCIENTIFICO dei SEGUENTI INSETTI del MELO (ORDINE , FAMIGLIA, GENERE, SPECIE) : AFIDE GRIGIO - RICAMATRICE delle POMACEE – CAPUA - CACECIA ………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………... ………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………… (max 10 righe) 2. DANNI sul MELO ad OPERA della “ARCHIS PODANUS” ………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………… (max 10 righe) 3. CICLO BIOLOGICO e LOTTA alla “ RICAMATRICE delle POMACEE “ ………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………… 76 ………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………… (max 10 righe) ISI “DUCA DEGLI ABRUZZI” di PADOVA Via M. Merlin, 1 – 35143 PADOVA – Tel. 049.8685455 – Telefax 0498685390 Cod. fisc.: 80014540282 -----------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------ITAS Duca degli Abruzzi via M. Merlin, 1 PADOVA - IP.AG.AM. San Benedetto da Norcia via Cave, 172 PADOVA 1a SIMULAZIONE della TERZA PROVA SCRITTA del 4 Aprile 2014 -Tipologia B (3 domande a risposta aperta) - Materia : Tecniche di produzioni animali - Docente : prof. Lorenzo Crise - Sussidi didattici : tabella di razionamento e tabella di analisi alimenti Anno scolastico 2013/2014 CLASSE: 5a A CANDIDATO (Cognome e Nome): ______________________________________________ IL CANDIDATO RISPONDA ALLE SEGUENTI 3 DOMANDE A RISPOSTA APERTA BREVE. 1. Analizzare le principali caratteristiche morfofunzionali differenziali delle razze frisona italiana e Bruna di Rendena ………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………… 77 ………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………… (max 10 righe) 2. In una razione per una bovina da latte che produce intorno ai 30 kg di latte al 4.00 % la razione è composta da : 32 kg di silo mais 2 kg di erba medica –fieno 2 kg di prato stabile - fieno 4,5 kg di mais farina 1,5 kg di f.e. soia al 44% 0.5 kg di integratore Specificare dove sia più importante intervenire per bilanciare la razione analizzano ss., p.g., f.g.,UFL. ………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………… (max 10 righe) 3. Indicare il metodo per la determinazione dei capi mantenibili in un’azienda che alleva vacche da latte su una superficie aziendale di 40 ha. (ogni dato mancante puo’ essere motivatamente scelto dal candidato) 78 ………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………… (max 10 righe) ISI “DUCA DEGLI ABRUZZI” di PADOVA Via M. Merlin, 1 – 35143 PADOVA – Tel. 049.8685455 – Telefax 0498685390 Cod. fisc.: 80014540282 -----------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------ITAS Duca degli Abruzzi via M. Merlin, 1 PADOVA - IP.AG.AM. San Benedetto da Norcia via Cave, 172 PADOVA 2a SIMULAZIONE della TERZA PROVA SCRITTA del 6 Maggio 2014 -Tipologia B (3 domande a risposta aperta) - Materia : Chimica e Tecnologie Agroalimentari - Docente : prof.ssa Cristina Messina Anno scolastico 2013/2014 CLASSE: 5a A CANDIDATO (Cognome e Nome): ______________________________________________ IL CANDIDATO RISPONDA ALLE SEGUENTI 3 DOMANDE A RISPOSTA APERTA BREVE. 1. Esponi le alterazioni chimiche e microbiologiche del vino ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ 79 ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ (max 10 righe) 2. Descrivi brevemente le fasi tecnologiche di produzione dell’olio d’oliva ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ (max 10 righe) 3. Spiega le caratteristiche chimico-fisiche del grasso del latte ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ 80 ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ (max 10 righe) ISI “DUCA DEGLI ABRUZZI” di PADOVA Via M. Merlin, 1 – 35143 PADOVA – Tel. 049.8685455 – Telefax 0498685390 Cod. fisc.: 80014540282 -----------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------ITAS Duca degli Abruzzi via M. Merlin, 1 PADOVA - IP.AG.AM. San Benedetto da Norcia via Cave, 172 PADOVA 2a SIMULAZIONE della TERZA PROVA SCRITTA del 6 Maggio 2014 -Tipologia B (3 domande a risposta aperta) - Materia : Inglese - Docente : prof.ssa Olga Loguercio Anno scolastico 2013/2014 CLASSE: 5a A CANDIDATO (Cognome e Nome): ______________________________________________ Answer each of the following questions in max 10 lines: 1. Organic food: definition, symbol, standards of production. ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ 81 ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ 2. How is the digestive system of ruminants formed? ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ 3. How do farm buildings differ and what are their common features? ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ 82 ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ISI “DUCA DEGLI ABRUZZI” di PADOVA Via M. Merlin, 1 – 35143 PADOVA – Tel. 049.8685455 – Telefax 0498685390 Cod. fisc.: 80014540282 -----------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------ITAS Duca degli Abruzzi via M. Merlin, 1 PADOVA - IP.AG.AM. San Benedetto da Norcia via Cave, 172 PADOVA 2a SIMULAZIONE della TERZA PROVA SCRITTA del 6 Maggio 2014 -Tipologia B (3 domande a risposta aperta) - Materia : Tecniche di Produzione Animale - Docente : prof. Lorenzo Crise Anno scolastico 2013/2014 CLASSE: 5a A CANDIDATO (Cognome e Nome): ______________________________________________ IL CANDIDATO RISPONDA ALLE SEGUENTI 3 DOMANDE A RISPOSTA APERTA BREVE. 1. In un allevamento di maiali a ciclo chiuso definire le razze allevate per la linea maschile e femminile (motivando, brevemente, la scelta), la durata del periodo di svezzamento e il numero medio di nati per anno. ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ 83 ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ( max 10 righe) 2. Definire gli ormoni (e chi li produce) ed il loro effetto nel ciclo ovarico di una bovina ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ( max 10 righe) 3. Il ciclo produttivo di una femmina della razza CAITPR e le caratteristiche richieste per l’iscrizione al libro genealogico. ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ 84 ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ( max 10 righe) ISI “DUCA DEGLI ABRUZZI” di PADOVA Via M. Merlin, 1 – 35143 PADOVA – Tel. 049.8685455 – Telefax 0498685390 Cod. fisc.: 80014540282 -----------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------ITAS Duca degli Abruzzi via M. Merlin, 1 PADOVA - IP.AG.AM. San Benedetto da Norcia via Cave, 172 PADOVA 2a SIMULAZIONE della TERZA PROVA SCRITTA del 6 Maggio 2014 -Tipologia B (3 domande a risposta aperta) - Materia : MODULO ECOLOGIA APPLICATA - Docente : prof.ssa Claudia Morara Anno scolastico 2013/2014 CLASSE: 5a A CANDIDATO (Cognome e Nome): ______________________________________________ IL CANDIDATO RISPONDA ALLE SEGUENTI 3 DOMANDE A RISPOSTA APERTA BREVE. 1. Quali sono le principali fonti inquinanti dell’acqua e come vengono classificate? _______________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ 85 ( max 10 righe) 2. Spiega in cosa consiste la fitodepurazione. ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ _______________________________________________________________________________ ( max 10 righe) 3. Quali sono le due fasi principali del processo di compostaggio? ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ( max 10 righe) 86 ISI “DUCA DEGLI ABRUZZI” di PADOVA Via M. Merlin, 1 – 35143 PADOVA – Tel. 049.8685455 – Telefax 0498685390 Cod. fisc.: 80014540282 -----------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------ITAS Duca degli Abruzzi via M. Merlin, 1 PADOVA - IP.AG.AM. San Benedetto da Norcia via Cave, 172 PADOVA 2a SIMULAZIONE della TERZA PROVA SCRITTA del 6 Maggio 2014 -Tipologia B (3 domande a risposta aperta) - Materia : Strutture Zootecniche - Docente : prof.ssa Gabriella Cabras Anno scolastico 2013/2014 CLASSE: 5a A CANDIDATO (Cognome e Nome): ______________________________________________ IL CANDIDATO RISPONDA ALLE SEGUENTI 3 DOMANDE A RISPOSTA APERTA BREVE. 1. Quali sono le principali tipologie costruttive per la zona di riposo di una stalla a stabulazione libera per vacche da latte? ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ( max 10 righe) 87 2. Indica le tipologie più usate per realizzare un solaio calpestabile di un edificio per civile abitazione? ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ( max 10 righe) 3. Descrivi i tipi di vincoli di una struttura portante e spiega la differenza tra struttura labile, isostatica ed iperstatica. In una struttura isostatica come si calcolano le reazioni vincolari? ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ _______________________________________________________________________________ ( max 10 righe) I.S.I. DUCA DEGLI ABRUZZI – PADOVA 88 Alunno: ________________________________________ Anno scolastico: 2013-2014 Classe: 5^ A GRIGLIA DI VALUTAZIONE Tipologia A: "Analisi testuale" INDICATORI padronanza e uso della lingua DESCRITTORI 15/15 Correttezza ortografica e morfologica a) buona 2 B ) sufficiente (errori di ortografia e/o di morfologia non gravi) 1,5 c) insufficiente (errori ripetuti di ortografia e/o di morfologia) 1 Correttezza sintattica a) buona 2 b) sufficiente (errori di sintassi non gravi) 1,5 c) insufficiente (errori di sintassi ripetuti) 1 Correttezza lessicale conoscenza dello argomento e del contesto di riferimento capacità logicocritiche ed espressive a) buona proprietà di linguaggio e lessico ampio 3 b) sufficiente proprietà di linguaggio e corretto uso del lessico 2 c) improprietà di linguaggio e lessico ristretto 1 Conoscenza delle caratteristiche formali del testo a) dimostra completa conoscenza delle strutture retoriche del testo e consapevolezza della loro funzione comunicativa 2,5 b) padroneggia con sicurezza le conoscenze degli elementi formali 2 c) descrive sufficientemente gli espedienti retorico-formali del testo 1,5 d) dimostra una conoscenza lacunosa degli espedienti retorico-formali 1 Comprensione del testo a) comprende il messaggio nella sua complessità e nelle varie sfumature espressive 2,5 b) comprende in modo sufficiente brano 2–1,5 c) comprende superficialmente il significato del testo 1 Capacità di riflessione e contestualizzazione Padova, a) dimostra capacità di riflessione critica e contestualizza il brano con ricchezza di riferimenti culturali e approfondimenti personali 3 b) offre diversi spunti critici e contestualizza in modo efficace 2,5-2 c) offre sufficienti spunti di riflessione e contestualizzazione 1,5 d) offre scarsi spunti critici e/o di approfondimento 1 Totale punteggio assegnato: Docente I.S.I. DUCA DEGLI ABRUZZI – PADOVA 89 Alunno: ________________________________________ Anno scolastico: 2013-2014 Classe: 5^ A GRIGLIA DI VALUTAZIONE Tipologia B: "Articolo di giornale" INDICATORI padronanza e uso della lingua DESCRITTORI 15/15 Correttezza ortografica a) buona 2 b) sufficiente (errori di ortografia e/o di morfologia non gravi) 1,5 c) insufficiente (errori ripetuti di ortografia e/o di morfologia) 1 Correttezza sintattica a) buona 2 b) sufficiente (errori di sintassi non gravi) 1,5 c) insufficiente (errori di sintassi ripetuti) 1 Correttezza lessicale conoscenza dello argomento e del contesto di riferimento Capacità logicocritiche ed espressive a) buona proprietà di linguaggio e lessico ampio 3 b) sufficiente proprietà di linguaggio e corretto uso del lessico 2 c) improprietà di linguaggio e lessico ristretto 1 Coerenza con il linguaggio e le modalità della comunicazione giornalistica a) sviluppa l’argomento gestendo in modo consapevole le convenzioni e gli usi giornalistici (cioè: uso dei dati, titolo, sottotitolo, riferimento al pubblico e all’occasione) 2,5 b) padroneggia con sicurezza gli usi giornalistici (…) 2 c) si attiene correttamente agli usi giornalistici (…) 1,5 d) non si attiene alle modalità di scrittura dell’articolo giornalistico 1 Presentazione e analisi dei dati a) sintetizza i dati in modo coerente e fornisce un’analisi sensata 2,5 b) dispone i dati in modo sufficientemente organico 2–1,5 c) enumera i dati senza ordinarli e senza fornire l’analisi 1 Capacità di riflessione e sintesi Padova, a) dimostra capacità di riflessione critica e di approfondimento personale dei dati 3 b) offre diversi spunti critici e di approfondimento personale dei dati 2,5-2 c) offre sufficienti spunti di riflessione e approfondimento critico 1,5 d) offre scarsi spunti critici e/o di approfondimento personale 1 Totale punteggio assegnato: Docente I.S.I. DUCA DEGLI ABRUZZI – PADOVA 90 Alunno: ________________________________________ Anno scolastico: 2013-2014 Classe: 5^ A GRIGLIA DI VALUTAZIONE Tipologia B: "Saggio breve" INDICATORI padronanza e uso della lingua DESCRITTORI 15/15 Correttezza ortografica e morfologica a) buona 2 b) sufficiente (errori di ortografia e/o di morfologia non gravi) 1,5 c) insufficiente (errori ripetuti di ortografia e/o di morfologia ) 1 Correttezza sintattica a) buona 2 b) sufficiente (errori di sintassi non gravi) 1,5 c) insufficiente (errori di sintassi ripetuti) 1 Correttezza lessicale conoscenza dello argomento e del contesto di riferimento Capacità logicocritiche ed espressive a) buona proprietà di linguaggio e lessico ampio 3 b) sufficiente proprietà di linguaggio e corretto uso del lessico 2 c) improprietà di linguaggio e lessico ristretto 1 Struttura e coerenza dell’argomentazione a) imposta l’argomentazione gestendo con sicurezza gli elementi per la redazione di un saggio breve 2,5 b) si serve consapevolmente degli elementi per la redazione di un saggio breve 2 c) padroneggia sufficientemente gli elementi per la redazione di un saggio breve 1,5 d) non si attiene alle modalità di scrittura del saggio breve 1 Analisi e sintesi dei dati a) presenta i dati in modo coerente e fornisce un’analisi sensata 2,5 b) dispone i dati in modo sufficientemente organico 2–1,5 c) enumera i dati senza ordinarli e senza fornire l’analisi 1 Capacità di riflessione Padova, a) dimostra buona capacità di riflessione critica e di approfondimento personale dei dati 3 b) offre diversi spunti critici e di approfondimento personale dei dati 2,5-2 c) offre sufficienti spunti di riflessione e approfondimento critico 1,5 d) offre scarsi spunti critici e/o di approfondimento personale 1 Totale punteggio assegnato: Docente I.S.I. DUCA DEGLI ABRUZZI – PADOVA 91 Alunno: ________________________________________ Anno scolastico: 2013-2014 Classe: 5^ A GRIGLIA DI VALUTAZIONE Tipologia C: "Tema storico" INDICATORI padronanza e uso della lingua DESCRITTORI 15/15 Correttezza ortografica e morfologica a) buona 2 b) sufficiente (errori di ortografia e/o di morfologia non gravi) 1,5 c) insufficiente (errori ripetuti di ortografia e/o di morfologia ) 1 Correttezza sintattica a) buona 2 b) sufficiente (errori di sintassi non gravi) 1,5 c) insufficiente (errori di sintassi ripetuti) 1 Correttezza lessicale conoscenza dell'argomento e del contesto di riferimento Capacità logicocritiche ed espressive a) buona proprietà di linguaggio e lessico ampio 3 b) sufficiente proprietà di linguaggio e corretto uso del lessico 2 c) improprietà di linguaggio e lessico ristretto 1 Conoscenza degli eventi storici a) piena (sviluppa esaurientemente tutti i punti con ricchezza di notizie) 2,5 b) sufficiente (sviluppa tutti i punti, sufficienti conoscenze) 2 c) appena sufficiente / mediocre (troppo breve, sommarie conoscenze) 1,5 d) alcune parti del tema sono fuori traccia/ non sono state sviluppate 1 Organizzazione della struttura del tema a) Il tema è organicamente strutturato 2,5 b) il tema è sufficientemente organizzato 2–1,5 c) il tema è solo parzialmente organizzato 1 Capacità di riflessione, analisi e sintesi Padova, a) presenta i dati storici fornendo fondate sintesi e analisi personali 3 b) sa analizzare la situazione storica e fornisce sintesi pertinenti 2,5 -2 c) ripropone correttamente la spiegazione dell’insegnante o l’interpretazione del libro di testo senza apporti personali 1,5 d) non dimostra sufficienti capacità di analisi e sintesi 1 Totale punteggio assegnato: Docente I.S.I. DUCA DEGLI ABRUZZI – PADOVA 92 Alunno: ________________________________________ Anno scolastico: 2013-2014 Classe: 5^ A GRIGLIA DI VALUTAZIONE Tipologia D: "Tema di ordine generale" INDICATORI padronanza e uso della lingua DESCRITTORI 15/15 Correttezza ortografica e morfologica a) buona 2 b) sufficiente (errori di ortografia e/o di morfologia non gravi) 1,5 C) insufficiente (errori ripetuti di ortografia e/o di morfologia) 1 Correttezza sintattica a) buona 2 b) sufficiente (errori di sintassi non gravi) 1,5 c) insufficiente (errori di sintassi ripetuti) 1 Correttezza lessicale conoscenza dell'argomento e del contesto di riferimento Capacità logicocritiche ed espressive a) buona proprietà di linguaggio e lessico ampio 3 b) sufficiente proprietà di linguaggio e corretto uso del lessico 2 c) improprietà di linguaggio e lessico ristretto 1 Sviluppo dei punti della traccia a) pieno (sviluppa esaurientemente tutti i punti) 2,5 b) sufficiente (sviluppa tutti i punti) 2 c) appena sufficiente / mediocre (troppo breve) 1,5 d) alcune parti del tema sono fuori traccia/ non sono state sviluppate 1 Chiarezza e organizzazione della struttura del tema a) Il tema è chiaro e organicamente strutturato 2,5 b) il tema è sufficientemente chiaro e strutturato 2–1,5 c) il tema è disorganico e/o confuso (argomenti casualmente disposti) 1 Capacità di approfondimento e di riflessione a) presenta diversi spunti di approfondimento critico personale e riflessioni argomentate 3 b) dimostra una buona capacità di riflessione critica 2,5-2 c) dimostra sufficiente capacità di riflessione critica 1,5 d) non dimostra sufficiente capacità di riflessione/critica 1 Padova, Totale punteggio assegnato: Docente Griglia di valutazione della seconda prova GRIGLIA di VALUTAZIONE DELLE PROVE SCRITTE di TECNICA di GESTIONE E VALUTAZIONE CON ELEMENTI di LEGISLAZIONE 93 Nome e cognome................................................................................... DESCRITTORI VOTI VOTO COMPLESSIVO 1 2 3 Impropria Adeguata Accurata Descrizione dello stato dei luoghi e degli eventuali fatti modificativi Esigua Parziale Completa Forma espositiva e uso della terminologia Incerta Adeguata Accurata Individuazione dell'aspetto economico e del procedimento di stima Svolgimento del procedimento di stima Individuazione e valutazione degli aspetti tecnici ed economici delle attività agricole nell'ambito della stima, mediante redazione del bilancio aziendale Gravi Lievi imprecisioni imprrecisioni Carente Parziale Accurato Completa ESITO DELLA VERIFICA 94 ISTITUTO SUPERIORE D’ISTRUZIONE AGRARIA “DUCA DEGLI ABRUZZI” ESAME DI STATO 2013/2014 GRIGLIA DI VALUTAZIONE DELLA TERZA PROVA SCRITTA CANDIDATO___________________________ CLASSE_________________ MATERIA _____________________________ INDICATORI CONOSCENZA dei contenuti richiesti COMPETENZA di utilizzo del linguaggio disciplinare COMPETENZA di utilizzo del lessico specifico CAPACITA’ di individuare, collegare, organizzare i concetti chiave LIVELLO Scarso Insufficiente Sufficiente Discreto Buono Scarso Insufficiente Sufficiente Discreto Buono Scarso Insufficiente Sufficiente Discreto Buono Scarso Insufficiente Sufficiente Discreto Buono DESCRITTORI Parziale e lacunoso Approssimata e superficiale Essenziale ma corretta Sicura e chiara Ampia e approfondita Uso scorretto Uso parziale ed incerto Uso generalmente corretto ma non sempre rigoroso Uso corretto ed adeguato Uso appropriato e sicuro Errata Approssimativa Sostanzialmente corretta Corretta e sicura Precisa e consapevole Frammentaria, non corretta Incompleta, imprecisa ed incerta Adeguata, sostanzialmente pertinente e corretta Coerente e corretta Completa, efficace, autonoma PUNTEGGIO (/15) 1 2 3 4 5 1 2 2.5 3 3.5 1 2 2.5 3 3.5 1 1.5 2 2.5 3 TOTALE Punteggio: ……… /15 ( ……………………………………quindicesimi) 95 6. CRITERI di ATTRIBUZIONE dei CREDITI Il Consiglio di Classe ha attribuito ad ogni alunno, nello scrutinio finale di ciascuno degli ultimi tre anni della scuola secondaria superiore, un apposito punteggio per l’andamento degli studi, denominato credito scolastico. Tale punteggio è stato dato secondo i dettami del D.M. 22/5/2007 n. 42. Media dei voti Credito scolastico (Punti) I anno II anno III anno M=6 '3-4 '3-4 '4-5 6<M≤7 '4-5 '4-5 '5-6 7<M≤8 '5-6 '5-6 '6-7 8<M≤9 '6-7 '6-7 '7-8 9<M≤10 '7-8 '7-8 '8-9 Per i crediti da assegnare all'interno delle fasce di attribuzione si procede così: per un punteggio minore di 0,5 si procede con l’assegnazione del punteggio più basso della banda. Per un punteggio, invece ≥ di 0,5 si procede con l’assegnazione del punteggio più alto della banda. In presenza di credito formativo il Consiglio di Classe può elevare il punteggio fino al punto più alto della banda di oscillazione. In ogni caso il Consiglio di Classe valuta le singole situazioni per ogni elemento utile alla definizione del merito scolastico in riferimento al quadro complessivo della valutazione di ogni alunno, con riguardo a conoscenze, competenze e capacità critiche maturate. Per gli studenti per i quali i Consigli di Classe procedono con l’elevamento del voto alla sufficienza non si procede all’assegnazione del credito formativo tenendo per fermo il concetto della media aritmetica utile all’assegnazione del credito scolastico. E’ da rilevare che gli studenti hanno prodotto anche quest’anno un numero elevato di esperienze formative sia entro la scuola (percorsi curricolari ed extracurricolari) che esterne. Le certificazioni presentate saranno attentamente valutate dal C.d.Classe. 96 La classe 5^A si presenta, al momento del” Documento 15 maggio” con la valutazione di crediti seguente : Numero studenti Credito relativo alla classe terza e quarta 1 16 2 14 1 13 6 12 4 11 7 10 1 9 Padova ,13 Maggio 2014 Il Coordinatore (prof. Maria Grazia Pesante ) Il Dirigente scolastico (prof. Anna Bottaro) 97
© Copyright 2024 Paperzz