Rassegna Stampa di sab.13, dom.14 e lun.15 dicembre 2014 SNALS / CONFSAL Il Mattino - Ed. Caserta Corriere del Veneto - Venezia il Gazzettino Il Messaggero - Ed. Abruzzo La Sicilia - Ed. Agrigento La Sicilia - Ed. Caltanissetta 14/12/2014 13/12/2014 13/12/2014 15/12/2014 13/12/2014 13/12/2014 PENSIONI, IN CALO LE DOMANDE LE ISTANZE ENTRO IL 15 GENNAIO SCUOLA, "GUERRA" DEI PRECARI PRONTE 1.400 ASSUNZIONI SNALS, ADUNATA DEI PRECARI PER CAPIRE CHI VUOLE IL POSTO VIGILI DEL FUOCO TERRITORIO SGUARNITO ASSEMBLEA CONFSAL SULLA TELEMATICA "IL RISCHIO RIMANE ELEVATO" Scuola, Formazione, Università, Ricerca il Sole 24 Ore Corriere della Sera Corriere della Sera Corriere della Sera la Repubblica 14/12/2014 la Stampa la Stampa la Stampa 14/12/2014 il Messaggero il Messaggero il Giornale Avvenire Avvenire Avvenire il Tempo Gente Il Fatto Quotidiano Roma Cronache del Garantista Domenica (Il Sole 24 Ore) il Mattino la Discussione Left Avvenimenti Pagina99 CorrierEconomia la Stampa Italia Oggi Italia Oggi Il Secolo XIX Domenica (Il Sole 24 Ore) il Mattino Il Secolo XIX il Tempo il Foglio Gazzetta del Sud Corriere Fiorentino la Gazzetta del Mezzogiorno 14/12/2014 15/12/2014 14/12/2014 14/12/2014 14/12/2014 14/12/2014 14/12/2014 14/12/2014 14/12/2014 14/12/2014 14/12/2014 13/12/2014 14/12/2014 23/12/2014 15/12/2014 15/12/2014 14/12/2014 14/12/2014 13/12/2014 13/12/2014 13/12/2014 13/12/2014 15/12/2014 13/12/2014 13/12/2014 13/12/2014 15/12/2014 14/12/2014 14/12/2014 14/12/2014 15/12/2014 15/12/2014 14/12/2014 13/12/2014 13/12/2014 LA BUONA SCUOLA CHE VERRA' (C.Tucci) LA RINASCITA DELLA SCUOLA NEL PAESE DEL TERREMOTO S RENZI DAL PAPA, CONFRONTO SU CRISI E GIOVANI (G.Vecchi) LA "BUONA SCUOLA" RIMANDATA A FEBBRAIO (V.Santarpia) NIENTE RINCARI NEL 2015 PERTASI, IMU E CANONE TV UN MILIARDO ALLE REGIONI (R.Petrini) L'EDILIZIA SCOLASTICA ESCLUSA DAL PATTO DI STABILITA' "AI DISABILI INSEGNO A SALVARE GLI ANIMALI E A NON UCCIDERE LE FIABE" "CHIEDO AI RAGAZZI DI INVENTARSI UNA STARTUP SUL WEB. COSI' LI STIMOLO" (N.Zancan) SCONTO IRAP SU MISURA A PICCOLE AZIENDE E AUTONOMI SANITA' E SCUOLE CATTOLICHE RENZI AL PAPA: SOLDI FINITI IL SOTTOSEGRETARIO TROPPO "SOTTO" ALL'ISTRUZIONE - LETTERA SCUOLA, PER LA RIFORMA IL PREMIER VUOLE UNA "CARICA DEI MILLE" SCUOLE CHIAMATE A FARE RETE MA IL GENDER E' UNA PRIORITA'? SCUOLA NON ESISTONO RIFORME MAGICHE (E.Lenzi) LICEO RIPETTA OCCUPATO. OPERE D'ARTE SOTTO SCORTA E' MEGLIO ABOLIRE LA SCRITTURA IN CORSIVO ALLE ELEMENTARI? NELLA SCUOLA TIROLESE C'E' L'AULA DEI SOGNI (F.Chiamulera) "SCUOLA AMICA" STAMANE CON L'UNICEF PAZZI PER LA SCUOLA: SE IL PROF PERDE LA TESTA (G.Candido) DOTTORATI IN CATTEDRA (C.Giunta) LA RECITA DI NATALE A PORTE CHIUSE: GENITORI IN RIVOLTA POSATE IN MATER-BI PER SERVIZIO RISTORAZIONE SCUOLE BOLOGNESI CONTROMANOVRA: ENTRATE E USCITE (Don.coc.) COPIARE E' UNO SPORT NAZIONALE CHE FORMA ADULTI POCO VIRTUOSI CORSI ONLINE, LA BOCCONI SALE SULLA PIATTAFORMA (P.Caruso) "STIPENDI A PARTE SIETE MOLTO MEGLIO DI COME VI RACCONTANO" PIU' STIPENDIO AI PROF PIU' VOTATI (G.Ponziano) ITALIANISTICA, STOP A SAARBRUCKEN (R.Giardina) CAMPUS DELL'UNIVERSITA' ADDIO (G.Filippi) LA "FOGLIA" BIOMETRICA (S.Coyaud/G.Zaccaria) MEDICINA, MI IMPEGNO A TEST VERI E CREDIBILI (S.Giannini) ERZELLI, L'UNIVERSITA' DEVE DIRE SE VUOLE TRASFERIRSI OPPURE NO CINQUANT'ANNI D'ITALIA NELLO SPAZIO (F.Giacobbe) L'ITALIA E LO SPAZIO, I NOSTRI PRIMI 50 ANNI VIOLANO I REGISTRI PER ALZARSI I VOTI SANITA', NO AL MAXI TAGLIO IL PIANO DI ROSSI BLOCCATO DAL GOVERNO "I FONDI PER L'AUDITORIUM OPPURE MI DIMETTERO'" Economia, Lavoro, Previdenza il Sole 24 Ore il Sole 24 Ore il Sole 24 Ore il Sole 24 Ore il Sole 24 Ore il Sole 24 Ore il Sole 24 Ore 15/12/2014 il Sole 24 Ore il Sole 24 Ore Corriere della Sera Corriere della Sera Corriere della Sera la Repubblica 13/12/2014 la Repubblica 13/12/2014 la Repubblica 13/12/2014 Affari&Finanza la Stampa la Stampa la Stampa 15/12/2014 la Stampa la Stampa 13/12/2014 il Giornale il Giornale il Tempo il Tempo il Mattino il Mattino il Mattino il Mattino Nova24 (il Sole 24 Ore) il Sole 24 Ore Corriere della Sera Corriere della Sera Corriere della Sera la Repubblica 15/12/2014 la Stampa la Stampa il Giornale 15/12/2014 15/12/2014 15/12/2014 15/12/2014 14/12/2014 14/12/2014 14/12/2014 13/12/2014 15/12/2014 13/12/2014 13/12/2014 13/12/2014 15/12/2014 15/12/2014 15/12/2014 13/12/2014 14/12/2014 15/12/2014 14/12/2014 15/12/2014 15/12/2014 15/12/2014 15/12/2014 14/12/2014 14/12/2014 15/12/2014 14/12/2014 13/12/2014 15/12/2014 14/12/2014 15/12/2014 L'ESPERTO - PRINCIPALI PROVVEDIMENTI E I CHIARIMENTI AL 3 DICEMBRE INVESTIMENTI, SERVE UN BALZO DEL 25% (C.Bussi) LAVORO, IL CAROSELLO DEGLI INCENTIVI (V.Melis/A.Rota porta) RICERCATORI ASSUNTI NEL 2012: IL BONUS SI PRENOTA ADESSO ENTRO FINE ANNO I NUOVI REQUISITI PER IL RITIRO DAL 2016 PENSIONI, RIVALUTAZIONI CON TAGLIO (M.Prioschi/F.Venanzi) DISOCCUPAZIONE GIOVANILE E CRISI ECONOMICA NELL'INCONTRO PAPARENZI (C.Marroni) Int. a T.Treu: "GLI 80 EURO? L'ANNO PROSSIMO ANCHE AI PENSIONATI" JOBS ACT, TRA I NODI L'INDENNIZZO MINIMO (D.Colombo/C.Tucci) LA MARCIA DEL JOBS ACT. SI COMINCIA CON TRE DECRETI LA PROVA DELLO SCIOPERO. IL GOVERNO: AVANTI (F.Di frischia) LA PINACOTECA DI BRERA TESORO DI MILANO SBARRATO AI TURISTI Int. a S.Cofferati: "HO VISTO MOLTA SOFFERENZA LA POLITICA NON C'ENTRA IL GOVERNO DEVE ASCOLTARE" (A.Cuzzocrea) NAPOLITANO: SCIOPERO SEGNO DI TENSIONE D'ALEMA CONTESTATO, FISCHI E INSULTI (L.Parise/U.Rosso) Int. a R.Sabelli: "MA QUESTO E' SOLO UN ANTIPASTO SUBITO GLI STRUMENTI DELL'ANTIMAFIA" (L.mi.) Int. a M.Giustiniani: "JOBS ACT, ATTENZIONE DI DECRETI DELEGATI" MERIDIANA, IL FUTURO E' LOW COST (N.Pinna) IL PROFESSORE CHE HA FORMATO I LEADER SINDACALI (W.p.) POCHI VANTAGGI, TANTA BUROCRAZIA L'APPRENDISTATO RISCHIA DI SPARIRE (W.p.) Int. a P.Padoan: "IL SINDACATO NON CI FA PAURA" (A.Barbera) Int. a A.Borner: "GIUSTIZIA, DIRITTO DEL LAVORO E SINDACATI ECCO PERCHE' NON INVESTIAMO IN ITALIA" (T.Mastrobuoni) MORTI PER L'AMIANTO: ECCO LA FIRMA CHE INGUAIA. DE BENEDETTI ECCO LE SOCIETA' PARTECIPATE (DAI PARENTI) "CARRIERA PIU0' VELOCE PER SINDACALISTI E PARENTI" CHE REGALO DI NATALE: 44 MILIARDI DI TASSE (F.Caleri) PRIMA TAPPA, LA STABILITA': DA OGGI RUSH FINALE AL SENATO BAGNOLI, NELLA MANOVRA 60 MILIONI PER LA BONIFICA FONDI ANCHE PER L'ISOCHIMICA AD AVELLINO RITORNA LA SPERANZA LA MAZZATA FINALE SARANNO I RISARCIMENTI (P.Gargano) LA METAMORFOSI DEL PROFESSIONISTA (R.Manzocco) NIENTE LOCAL TAX, PROROGATE IMU E TASI (G.Trovati) BATTAGLIA PD, SENZA LO STRAPPO (A.Trocino) CARO-TASSE SULLA CASA CONGELATO (S.Tamburello) CORRUZIONE, COSI' AUMENTA LA PENA (V.Piccolillo) IL PRESSING DI BERLUSCONI "SE NON C'E' IL QUIRINALE IL PATTO NON HA PIU' SENSO" (C.Lo papa) "IL NUOVO PRESIDENTE NEL PATTO" (A.La mattina) TASSE SULLA CASA E CANONE RAI IL GOVERNO CONGELA GLI AUMENTI SALVATAGGIO AL FOTOFINISH PER TERMINI (P.Bonora) Quotidiano n.~MATTINO ILitMATTlNO Caserta Foglio Pensioni, in calo le domande Le istanze entro ilIS gennaio L'anno scorso furono solo 400 contro una media di 700 registrata negli anni precedenti Diamante MaroHa Il Miur con il decreto prot. 886 dell'l! 12/20 14, ha fissato al 15 gennaio 2015 il tennine per la presentazione, da parte del personale docente, educativo, amministrativo, tecnico e ausiliario della scuola, impiegato con rapporto di lavoro a tempo indetenninato, delle domande di cessazione per raggiungimento del limite massimo di servizio, di dimissioni volontarie, di trattenimento in servizio per il raggiungimento del minimo contributivo, con effetti dalI settembre 2015. Entro il medesimo tennine del 15 gennaio, i soggetti che hanno già presentato le domande di cessazione per raggiungimento del limite massimo di servizio, di dimissioni volontarie, di trattenimento in servizio Data Pagina per il raggiungimento del minimo contributivo, possono presentare la relativa domanda di revoca. L'accertamento del diritto al trattamento pensionistico da parte dell'Ufficio scolastico provinciale sarà effettuato entro le scadenze previste con successiva circolare ministeriale, conia quale saranno individuate specifiche indicazioni operative. Possono presentare la domanda coloro che hanno 65 anni o 40 anni di contribuzione. Per le sole donne resta in vigore fmo al31 dicembre 2015 la norma prevista dall' art. 1 comma 9 della Legge 243/2004, che consente l'accesso alla pensione con 57 anni e 3 mesi di età anagrafica e 35 anni di anzianità con- Il blocco ç3resini~ E l'effetto delle restrizioni, si va ben oltre i 60 anni 14-12-2014 31 1 tributiva. Il pensionamento è consentito dalI settembre 2015 a condizione che ilrequisito di età e contribuzione sia stato maturato entro il 31 dicembre 2014 e che venga esercitata l'opzione per il calcolo della pensione col sistema contributivo. Negli ultimi anni si è registrato in provincia di Caserta una diminuzione del numero di pensionamenti nella scuola. L'anno scorso per esempio sono andati in pensione 400 persone tra docenti e personale ata. Numeri ben lontani dal passato quando nella nostra provincia andavano mediamente in pensione ogni anno 700 persone. Comunque anche se il trend è negativo i pensionamenti faranno piacere ai tanti precari che aspettano di entrare inruolo. «Il numero di pensionamenti si riduce anno dopo anno nella scuola - sottolinea il segretario provinciale dello ~ Francesco Gresini - per effetto delle restrizioni nonnative che continuano a pregiudicare i diritti dei lavoratori che, ormai ben oltre la sessantina, sono costretti a trascinarsi nelle scuole tra programmazioni, sedi distaccate e plessi, alunni vivaci e classi superaffollate, circolari, mobilità d'ufficio e contenziosi. Ecco perché il sindacato chiede da tempo provvedimenti volti ad incoraggiare i migliori talenti con migliori condizioni di servizio e un adeguato avanzamento di carriera». © RIPRODUZIONE RISERVATA fullclhti-;:"si tenta di fennare i licenziamenti Codice abbonamento: 068391 lJ'CI",alatLUOlOucallOrlllclt'CglOo,,-",pcr,JUadOCUlddlalooUollccpcr,lUOdcJIJJldolill Ritaglio SNALS stampa ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile. Pag. 4 Quotidiano Data Pagina Foglio 13-12-2014 15 1 Scuola, «guerra» dei precari pronte 1.400 assunzioni C'è non insegna più dal 2000. «Senza lavoro i trentenni aggiornati» Sono 1.398 e verranno assunti tutti. E' questo il calcolo a spanne dell'immissione in ruolo dei precari della scuola veneziani sulla base del procedimento contenuto nella legge di stabilità 2015 e nella «Buona scuola» del premier Matteo Renzi. Sono 1.398 docenti, ora inseriti nelle Gae (graduatorie ad esaurimento) che dal prossimo anno faranno invece parte dell'organico stabile delle scuole veneziane. A fare i conti è Giovanni Giordano dello ~ «Questi sono i numeri di Venezia, calcolati sulla base delle graduatorie pubblicate ad agosto alle quali abbiamo tolto le immissioni in ruolo giàavvenute - dice - il problema sarà però capire cosa verrà chiesto ai docenti». Sul piatto della bilancia pesano infatti delle incertezze. La prima riguarda la mobilità geografica e professionale. Ovvero la disponibilità MESTRE che i docenti dovranno dare a spostarsi in altre regioni e a coprire altri ruoli (ad esempio un insegnante di italiano e latino nei licei, classe 051, deve accettare di insegnare italiano e storia negli istituti tecnici, classe 043). E questo significa, guardando l'altra faccia della medaglia, che se ci saranno posti liberi a Venezia, non saranno chiamati i precari veneziani che non appartengono alla Gae, ma si attingerà dalle graduatorie di altre province e altre regioni. «In questo modo nelle scuole si formerà un organico funzionale - dice Giordano - circa una quindicina di persone che rimarranno a disposizione per supplenze brevi, corsi integrativi per la propria scuola e una rete di scuole vicine». Un passo avanti che potrebbe anche essere positivo se non fosse che iscritti alle Gae ci sono anche persone che hanno passato l'ultimo concorso nel 2000 e da 14 anni fanno altri lavori. E che verranno nominati anche a copertura delle supplenze brevi tagliando fuori di fatto un'intera generazione di trentenni, trentacinquenni plurispecializzati (che hanno frequentato la Siss o addirittura il Tfa passando selezioni stringenti e pagando più di duemila euro). Un controsenso, già segnalato da tempo dai presidi: <<Da una parte c'è l'esigenza di eliminare le Gae, dall'altra credo che sia necessario che le immissioni in ruolo siano precedute da una formazione - spiega Rachele Scandella preside del Musatti -non possiamo assumere tutti. Non tutti quelli delle Gae hanno esperienza o titoli. Sarebbe questa la buona scuola?». Sulla questione interviene, pur ridimensionando l'allarme, anche Daniela Beltrame, direttore del- l'ufficio scolastico regionale: «Penso che il problema sia meno grave del previsto ma va affrontato - dice - considerando entrambi i fronti, anche quello dei precari». «Renzi pensa solo ai docenti iscritti nella Gae dice Sandra Biolo della Cisl ma ci sono precari abilitati che lavorano da anni, non presenti nella Gae. Lui parla di quelli della Gae perché c'è una sentenza europea che dice che lo Stato non può assumere per più di tre anni consecutivi le persone senza assumerle a tempo indeterminato. Ma con la Gae non avrebbe risolto i problemi». «Ci saranno ricorsi su ricorsi - dice anche Carlo Forte della Cgil - non è giusto lasciar surclassare chi attende da anni ma non può essere ignorato chi ha seguito le procedure per l'abilitazione». Alice D'Este © RIPRODUZIONE RISERVATA La vicenda Codice abbonamento: 068391 • L'Europa obbliga l'Italia ad assumere 150 mila precari. Sono i prof delle Graduatorie ad esaurimento, molti non insegnano da anni. Copriranno tutti i buchi nelle scuole, «togliendo» le supplenze ai giovani Ritaglio SNALS stampa ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile. Pag. 5 Quotidiano IL GAZZETTINO Data Pagina Foglio 13-12-2014 XI 1 SCUOLA In vista di 1500 assunzioni lo !#i.Mlra convoca un'assemblea al liceo "Giordano Bruno" Snals, adunata dei precari per capire chi vuole ti posto l'v'IelodyFusi3ro .. MESTRE Circa 1500 docenti delle Graduatorie ad esaurimento, e 1500 che dovrebbero trovare posto nelle 98 scuole della provincia. Se si trattasse solo di numeri, il sistema scolastico veneziano sarebbe in perfetta autosufficienza. Il piano straordinario del Governo per l'assunzione dei docenti precari, secondo ~ Venezia, è un buon sistema che però avrebbe bisogno di qualche aggiustamento. Partiamo dai dati: la situazione della graduatoria provinciale di inserimento, a dicembre 2014 (e dopo le ultime 190 immissioni a ruolo) vede in tutto 665 docenti per le scuole primarie e dell'infanzia, e 1098 per le secondarie. Di questi, circa il 20% sono, con molta probabilità, presenti in più gra- duatorie. «Secondo questi calcoli - spiega Giovanni Giordano, segretario provinciale di ~ c ad approfittare del Piano straordinario del Governo a settembre 2015 saranno quindi 1398 persone». Queste assunzioni, inoltre, prevedono in ogni scuola un «esubero» (rispetto alle cattedre) di circa 15 docenti che andranno a formare un «organico funzionale», per coprire supplenze brevi e per ruoli organizzativi. .ml per chiarire la situazione, ha convocato per mercoledì prossimo alle 15,30, un'assemblea sindacale sul precariato al liceo Bruno: «Ogni insegnante in graduatoria - aggiunge Giordano sarà contattato e dovrà rispondere a due domande: se è ancora interessato al posto e se è disponibile a un trasferimento fuori provincia o fuori regione». E con un «no» si resta automaticamente fuori dai giochi. Ma se i docenti veneziani potrebbero riuscire a trovare posto nelle nostre scuole, il problema è per i giovani che non hanno ancora avuto accesso alle graduatorie. Per eventuali altri posti, infatti, si andrà a pescare dagli esuberi delle graduatorie di qualsiasi provincia italiana. «C'è un posto libero per matematica? - spiega Giordano -. Potrebbe quindi arrivare un docente proveniente dall'altra parte del Paese». Il rischio, poi, è che a scavalcare questi giovani precari che non sono ancora riusciti a entrare nelle Gae siano anche persone entrate in graduatoria vent'anni fa che magari non insegnano da anni e si occupano di tutt'altro. Ultimo aspetto critico, è che a pagare potrebbero essere di nuovo i bambini che hanno bisogno di docenti di sostegno: «La graduatoria specifica è già esaurita, potrebbe quindi accadere che vadano a pescare dall'organico funzionale, utilizzando insegnanti non specializzati». 068391 lE NOMINE Ritaglio SNALS stampa ad uso esclusivo Codice abbonamento: I precari nella palestra dell'istituto Gritti lo scorso settembre del destinatario, non riproducibile. Pag. 6 Quotidiano nSole9]{l mmrn Data Pagina Foglio 14-12-2014 22 1 t La buona scuola che verrà A inizio anno il provvedimento che dovrebbe cambiare il settore di Claudio Tucci Staremo a vedere. La consultazione pubblica online, secondo quanto si apprende dal Miur, ha fatto registrare, alla chiusura del 15 novembre, oltre 1,3 milioni di accessi, 197mila persone attivate sul sito, smila proposte concrete, Ismila commenti e più di 1.900 dibattiti organizzati sui territori. Il solo Pd, ha ricordato Francesca Puglisi, ha promosso 500 incontri in tutt'Italia. Dal dialogo «sono emerse richieste di aggiunte alla proposta del Governo - ha detto il ministro Stefania Giannini come, per esempio, sul tema dell'integrazione linguistica e culturale degli alunni stranieri, che merita un'attenzione particolare a partire dalla rivisitazione delle classi di concorso». Il sottosegretario, Davide Faraone, ha poi annunciato lo sblocco, da parte dell'Esecutivo, di 64,1 milioni di euro per il pagamento di circa zomila supplenze brevi, effettuate da settembre a novembre zo14. Questi soldi arrivano da economie del Miur, che però all'inizio erano destinate al potenziamento dei laboratori delle scuole (ancora una volta si spendono risorse per il personale e non per gli alunni). Faraone ha detto, ancora, che ci sarà una riforma del sostegno (<<servono docenti formati») e che la maxi-stabilizzazione dei precari «non toccherà la lezione tradizionale, ma aiuterà scuole, e reti di scuole, a programmare di più e meglio 1'offerta formativa». Nei provvedimenti attuativi de «La Buona Scuola» dovrà «rientrare anche il tema scuola-lavoro», ha aggiunto il sottosegretario, Gabriele Toccafondi: «Dobbiamo puntare -ha spiegato - su un orientamento vero che coinvolga le imprese, una formazione dei professori anche dentro le aziende, e su un piano diinvestirnenti sui Centri di istruzione per gli adulti per favorire il recupero dei ragazzi che hanno lasciato i percorsi di studio». Codice abbonamento: 068391 afforzare le competenze degli studenti, con più inglese e informatica già a partire dalla scuola primaria. Istituti trasparenti, e valutati secondo parametri standard, per consentire a famiglie e ragazzi di poter scegliere, con consapevolezza, la struttura migliore. Orientamento obbligatorio già alle medie (per evitare che il4G% dei diplomati si dichiari pentito della scelta fatta a 14 anni); un vero collegamento con il mondo dellavoro (oggi solo il 10,7% del totale degli alunni delle superiori pratica t'alternanza - e i fondi sono in costante calo). Professori stabili, formati e retribuiti secondo il merito. Saranno anche queste le "priorità" che i due milioni di cittadini, citati ieri dal ministro Giannini che hanno partecipato alla consultazione online su «La Buona Scuo~ la», sperano di trovare nel provvedimento legislativo annunciato da Palazzo Chigi peri primi mesi delzo15che dovrà cambiare l'istruzione e dovrebbe dare il via al maxi-piano distabilizzazione di oltre 148mila precari? Per scoprirlo, bisognerà aspettare domani quando il ministero dell'Istruzione farà il punto sulle prossime mosse presentando i risultati della consultazionepubblicadiduemesi,dall5settembreal 15novembre, voluta dal premier Renzi, sul documento di riforma della scuola presentato all'inizio di settembre. Una prima anticipazione degli intendimenti dell'Esecutivo l'ha fornita ieri direttamente il presidente del Consiglio, concludendo, nella sede del Pd, a Roma, la giornata sulla scuola organizzata dalla responsabile Istruzione del partito, la senatrice Francesca Puglisi. Renzihaannunciato periI prossimo zz febbraio (un anno esatto dal giuramento del Governo) una nuova giornata dedicata «a raccontare le belle esperienze che ci sono negli istituti»; e ha chiesto, per la fase z, «quella in cui si dovrà finalizzare con i provvedimenti di legge» il coinvolgimento di «mille persone che vogliono bene alla scuola e che sono pronte ad aiutare l'Esecutivo a varare, insieme, la riforma dell'istruzione», considerata dal premier «un tassello centrale» e da collegare anche ad altri interventi su settori limitrofi come «cultura, sport, educazione alimentare». Matteo Renzi ha confermato il piano di assunzione dei precari per il quale nella Legge di Stabilità viene istituto un fondo ad hoc di un miliardo perilz015, e di tre miliardi a regime. Nel documento iniziale dell'Esecutivo (<<La Buona Scuola») è indicata la cifra di 148.100 docenti da assumere (140.600 precari storici iscritti nelle graduatorie a esaurimento, 1.ZOO vincitori del concorso Profumo del Z01Z, e 6.300 idonei della medesima selezione). In questigiorniilMiurstaprocedendoall'individuazione esatta del contingente da stabilizzare a settembre zo15; e il numero complessivo potrebbe anche essere inferiore visto che molti dei vincitori e idonei dell'ultimo concorsone sono iscritti nelle graduatorie a esaurimento (non potranno pertanto essere assunti due volte); e inoltre qualche precario "storico" inattesa del ruolo,inmolticasianchedalo-zoanni,potrebbe essersi nel frattempo occupato (e quindi non più interessato alla stabilizzazione come docente). Il premier ha confermato, poi, l'impegno sul fronte dell'edilizia scolastica; ma ha detto pure che qualche proposta contenuta ne «La Buona Scuola» potrebbe essere rivista: ha citato espressamente l'ipotizzato nuovo sistema di scatti meritocratici(cheprevedeaumentiognitreannisolo ai due terzi, il 66%, degli insegnanti). Ritaglio Scuola: testate nazionali stampa ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile. Pag. 10 Quotidiano Pagina 14-12-2014 11 Foglio 1 Data COBBIEBE DELLA SEBA Remi dal Papa, confronto su crisi e giovani Mezz' ora di faccia a faccia. Sulle scuole caltoliche il premier spiega a Parolin le difficoltà per le risorse Matteo Renzi attraversa la Loggia di Raffaello con la famiglia, la moglie Agnese e i due ragazzi un passo indietro e la piccola Ester in posizione privilegiata tra il padre e l'arcivescovo Ganswein a guidare la «processione laica», scherza il premier, fino alla porta della Biblioteca: <<Adesso io e il tuo papà andiamo da soli dal Santo Padre e poi tomo», le sorride infine monsignor Georg. Sono le 10.59 quando la porta si chiude lasciando Renzi con Francesco, la prima visita ufficiale dopo !'incontro «strettamente privato» del 4 aprile, a Santa Marta. Mezz'ora di colloquio «in un clima sereno e cordiale» nel quale Bergoglio riprende il filo di ciò che ha detto il 25 novembre al Parlamento di Strasburgo, l'ultima volta in cui aveva incontrato il presidente del Consiglio. La nota ufficiale parla di una «attenzione» particolare alCITIÀ DEL VATICANO I temi • AI centro del colloquio tra il premier Matteo Renzi e papa Francesco, svoltosi in un «clima sereno e cordiale», la crisi economica e in particolare il problema della disoccupazione,specie quella giovanile l' «attuale contesto segnato da persistenti difficoltà di natura economica e sociale, con conseguenze negative soprattutto per l'occupazione dei giovani», e aggiunge: «Si è convenuto sull'importanza dell'educazione per promuovere il futuro delle nuove generazioni». Tema che comprende la questione delle scuole paritarie cattoliche in difficoltà, sul quale dall'incontro successivo tra Renzi e il Segretario di Stato Pietro Parolin trapela una replica del premier: in tempi di crisi, per la scuola come per la sanità, non ci sono altri soldi oltre a quelli già dati. Della crisi aveva parlato il Papa a Strasburgo, «favorire le politiche di occupazione», «ridare dignità al lavoro», la disoccupazione giovanile come «ipoteca per il futuro» di una società che sta «scartando» una generazione. Francesco esorta a trovare «nuovi modi per coniugare la flessibilità del mercato con le necessi- tà di stabilità e certezza delle prospettive lavorative». Non è nel suo stile entrare nelle scelte legislative dei singoli Paesi, l'attenzione è ai temi di fondo. Se manca lavoro i giovani non mettono su famiglia. È ciò di cui Francesco parla anche a Renzi: di recente il Papa ha invocato «una straordinaria e coraggiosa strategia in favore delle famiglie» perché «da qui può iniziare anche un rilancio economico per il Paese». Renzi, prima e dopo l'incontro, cerca di stemperare l'emozione con le battute. «Sono mortificato quando non mi riesce bene il protocollo», esordisce (<<Quando andranno via i giornalisti le racconto una battuta sul protocollo che mi ha detto appena rieletto il presidente Napolitano»), poi ricorda a Francesco che l'altra volta gli portò un disegno della figlia con il pontefice vestito di azzurro, «sicché i fratelli le hanno detto: ma sembra il Grande Puffo più che il Papa!, e allora stavolta niente disegni». Quando gli presenta Delrio e consorte, «hanno nove figli», Bergoglio sorride: «Avete vinto il campionato!». Signore in scuro ma senza velo, clima disteso. E poi un'ora di colloquio con il cardinale Parolin, specie sui temi internazionali già affrontati con Francesco: l'Europa <<impaurita e ripiegata su se stessa», la «grave preoccupazione per il progressivo peggioramento dei conflitti nell'area mediorientale», la Libia. Si parla anche di «mutua cooperazione per risolvere alcune problematiche di natura bilaterale»: oltre alle scuole, dossier come lo status dei cappellani militari, che da tempo si dice rinunceranno ai gradi (e relativi stipendi) per mantenere solo «l'assistenza spirituale». Gian Guido Vecchi © RIPRODUZIONE RISERVATA • Il confronto si è spostato sull' educazione, anche qui con attenzione alle giovani generazioni. e su alcuni temi di pOlitica internazionale: comune è stata la preoccupazione perii «progressivo peggioramento dei conflitti nell'area mediorientale L'incontro Ritaglio Scuola: testate nazionali stampa ad uso esclusivo Codice abbonamento: 068391 Il presidente del Consiglio Matteo Renzi con la famiglia (moglieetre figli) è stato ricevuto da' papa Francesco per la sua prima visita privata del destinatario, non riproducibile. Pag. 13 Quotidiano COBBIEBE DELLA SEBA Data Pagina Foglio 14-12-2014 21 1 La «buona scuola» rimandata a febbraio Poche risposte ai questionari in Rete, Renzi ora chiede suggerimenti a mille rappresentanti del settore Se non è un'ammissione di colpevolezza, poco ci manca. TI presidente del Consiglio Matteo Renzi interviene alla giornata dedicata dal Pd alle buone pratiche della scuola, e la prima cosa che fa è scusarsi: «Non sono riuscito a raccontare come questa riforma sia la ragione di speranza del nostro Paese, come si giochi qui la scommessa sul futuro dell'Italia, quanto la qualità degli studenti e degli insegnanti italiani regga il confronto con l'Europa e con il mondo». E quindi, la riforma deve ancora aspettare, almeno fino al 22 febbraio del 2015 quando, in occasione del primo anniversario del governo Renzi, il premier incontrerà «mille» rappresentanti del mondo scolastico che «avvertano questa battaglia come una battaglia propria, che entrino nel merito dei provvedimenti e che dicano: questa cosa mi riguarda troppo, non posso lasciarla al presidente del Consiglio o al sottosegretario». TI messaggio ROMA suona forte e chiaro alla platea di insegnanti, presidi e studenti che lo ascoltano in silenzio in attesa di poter scattare qualche selfie in sua compagnia: «La riforma non la fa solo il governo, ma si fa con l'opinione pubblica, perché questa è la riforma delle persone». Di conseguenza, anche se il governo a gennaio metterà mano ai decreti sulla stabilizzazione dei precari «che non sono solo posti di lavoro, ma servizi in più per tutti i cittadini», come ricorda il sottosegretario Davide Faraone sarà solo dopo il coinvolgimento attivo di mille «buoni praticanti» della scuola che potrà nascere il vero progetto. «Anche se dobbiamo metterci un anno, non molliamo», sostiene Renzi, che promette di mettersi .«pancia a terra» perché la scuola sia il motore di tutti i cambiamenti. Alla luce dei risultati non proprio entusiasmanti della consultazione online, con 100 mila questionari compilati e 3 mila idee messe sul piatto a fronte di 7,8 milioni di studenti e 800 mila prof, il presidente del Consiglio fa un balzo in avanti anche rispetto al suo staff e decide di invertire il processo: non più la «buona scuola» come progetto calato dall'alto, su cui chiedere pareri e consigli, ma gli esempi virtuosi, sparsi in tutta Italia, da «istituzionalizzare» perché non siano più «fuorilegge», ovvero troppo sperimentali e innovativi rispetto agli standard. Anche se il ministro dell'Istruzione Stefania Giannini rivendica che finora la consultazione ha coinvolto «due milioni di persone», c'è bisogno di una nuova carica, secondo Renzi: la carica dei mille appunto, che superi !'idea «macchiettisticID> della scuola italiana, che difenda chi dall'interno la bombarda, che travolga la «stanchezza e la frustrazione» di alcuni docenti. I «mille» che vuole Renzi sono quelli come Daniela Boscolo, una delle due insegnanti candidate al Golden teacher prize, che si è inventata il supermercato nel magazzino della scuola per far imparare un mestiere ai disabili; o come Daniele Manno (l'altro concorrente al premio internazionale) che da lO anni ha messo su un incubatore di startup per gli studenti; o come Paola Petruzzelli, dirigente dell'istituto Majorana di Bari, che in un bene confiscato alla mafia è riuscita a creare una dimora per ricevimenti dove lavorano gli studenti e i cui proventi vanno alla formazione. Persone costruttive e positive, che con la loro energia potrebbero .allargare il consenso intorno alla riforma. TI solito ottimismo alla Renzi? «Non neghiamo -i problemi - replica il premier -, quelli ci sono e vanno affrontati. Né genericamente sperare che le cose vadano meglio. Ma dobbiamo essere positivi nel modo in cui intendeva Dietrich Bonhoeffer: ottimismo è non lasciare il futuro ai nostri avversari ma rivendicare a sé il futuro con coraggio». Valentlna Santarpia \/[email protected] © RIPRODUZIONE RISERVATA 17,8 I questionari perla consultazione sulla riforma della scuola compilati online da prof e ragazzi 068391 Mila Gli studenti che frequentano le scuole italiane I professori, la cui età media è 51 anni, sono invece 800 mila Codice abbonamento: 1 100 Milioni Ritaglio Scuola: testate nazionali stampa ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile. Pag. 14 Quotidiano la Repubblica Data Pagina I Foglio 14-12-2014 6/7 1 /2 UNMJ.UARDO AUEREGlONl, TEITO PERIMU E'iASI Tasse, la frenata del governo "Niente rincari su casa e Rai" ROMA Nessun aumento delle Niente rincari nel201S perTasi, Imu e canone tv Un miliardo alle Regioni tasse sulla casa. È congelato anche il canone Rai per il 2015. Sono oltre sessanta gli emendamentipresentatiieridalgoverno alla legge di Stabilità. Chiusa la partita con le Regioni: confermato un miliardo per l'allentamento del patto di stabilità interno e via libera del presidente della Conferenza delle Regioni Sergio Chiamparino. Il governo presenta oltre 60 emendamenti alla Legge di Stabilità Dai giochi 730 milioni. Fondi atrasporti, disabili, farmaci eperiferie ROMA Congelamento dei possibili aumenti della Tasi e del canone Rai per il 2015. Chiusa la partita con le Regioni: confermato 1 miliardo per l'allentamento del patto di stabilità interno e via libera del presidente della Conferenza delle Regioni Sergio Chiamparino. Sciolto il nodo delle tasse sulle slot machine nel mirino di Bruxelles e della Ragioneria: si rinuncia all' aumento delle tasse sul Jfatturato che avrebbe dato un gettito incerto ma si riduce raggio ai concessionari; inoltre per far cassa si anticipa di un anno, al2015, la gara per rassegnazione della concessione del gioco del Lotto. In tutto si incassano circa 730 milioni. La legge di Stabilità, il cui piatto forte restano la proroga del bonus da 80 euro, il taglio dell'Irap e la decontribuzione per i neo assunti, si avvia al rushfinaleal Senato: ieri sono stati presentati i 60 emendamènti del governo e per mercoledi è prevista la chiusura dell'esame in Commissione Bilancio di Palazzo Madama. «Un intervento a tutto campo per il rilancio dell'economia e per far fronte alle situazioni di emergenza», ha commentato ieri il sottosegretario all'Economia Pier Paolo Baretta. L'obiettivo è chi approvare il provvedimento prima di Natale con il via libera definitivo di Montecitorio. Aniva un intervento del governo anche sul nuovo «ravvedimento» con il fisco previsto dalla "Stabilità", che prevede con termini più ampi e diventa possibile fin dai primi momenti (accesso, ispezione e verifi- ca): il «pentimento» si potrà, secondo l'emendamento presentato ieri, anche se le indaginisonoandateunpo' oltre,cioè fino al momento della compilazionedel verbale da parte della Guardia di Finanza con !'istituto della «definizione dei verbali» con un costo maggiorato rispetto alle prime fasi. Niente più possibilità di ravvedersi tuttavia se è scattato l'accertamento da parte dell'Agenzia delle entrate. Siavviaasoluzione, anche se la questione delle risorse va ancora definita, laricoIlocazione dei 20 mila dipendenti delle Provinceche,sostanzialmente «abolite», vanno a perdere molte funzioni: un emendamento del governo stabilisce che i 20 mila esuberi saranno collocati in parte (circa 8.000) nei servizi per l'impiego del ministero del Lavoro e altri 12 mila andranno nei ranghi delle Regioni che erediteranno una serie di funzioni oggi «provinciali». Necessario l'intervento blocca-Tasi: la legge istitutiva del tributo prevedeva che dal 2015 il tetto massimo dell'aliquota potesse salire fino al 6 per mille dall'attuale 2,5 per mille lasciano ai sindaci mano libera per l'aumento. Il blocco, in attesa del varo della riforma complessiva delle tasse sulla casa, lacosiddettalocal tax, vale anche per l'addizionale mobile dello 0,8 per mille condizionata all'introduzione delle detrazioni familiari. Resta in vigore anche il tetto dell'Imu già previsto al 10,6 per mille che vale sulle seconde case. Confermato anche il rinvio del pagamento dell'Imu agricola e l'esenzione dall'imponibile dei cosiddetti macchinari ~irnbul- Ritaglio Scuola: testate nazionali stampa ad uso esclusivo lonati". Non vengono risolti invece alcuni temi posti in Parlamento dal Pd: la riduzione della tassazione del Tfr e dei fondi pensione e la limitazione degli sconti contributivi solo agli imprenditori che fanno occupazione aggiuntiva. Su entrambi il governo ha detto «no», come pure non arrivano i 400 milioni in più per gli ammortizzatori sociali da aggiungere ai 2 miliardi già stanziati. «Allo scontro prevalga la ricerca di un accordo», ha detto ieri inviando segnali distensivi sul voto Cesare Damiano della minoranza delPd. Arrivano invece una serie di interventi dell'ultima ora, alcuni «a pioggia». Necessari i 100 milioni in due anni per redilizia scolastica e altrettanti per i nuovi farmaci contro repatite C; nel pacchetto ci sono tuttavia anche i fondi per l'autotrasporto che si aggiudica 1 miliardo in quattro anni e l'aerospazio che ottiene 200 milioni. Interventi di varia natura per situazioni di disagio o s0ciali: 50 milioni peril servizio civile, 20 per i disabili, 200milioni per le periferie. In compenso aumentano le tasse sul pelletdi legno per il riscàldamento: 1'1va passa da lO al22 per cento. I dipendenti delle province abolite saranno reimpegnati negli uffici pubblièi IntelVenti a pioggia dall' aerospaziale all' edilizia scolastica e autotrasporto IO RIPAODUZIONE RISERVATA 068391 ROBERTO PETRINI Codice abbonamento: SERVIZI ALLEPAGINE 6 E7 del destinatario, non riproducibile. Pag. 15 Quotidiano la Repubblica Data Pagina Foglio 14-12-2014 6/7 2/2 FONTE:Ocse REVVEDIMENTO TASI-RAI Si ampliano i tempi per poter iedere il le Province da ricollocare: 8.000 andranno al ministero del Lavoro e 12 mila alle Regioni sui giochi. Anticipo al 2015 della gara per il Lotto ,operoso al fisco: si potrà fare fino all'arrivo del verbale della Gdf a costi più alti Codice abbonamento: 068391 Bloccato per il 201 5 l'aumento del canone Rai e della Tasi che potuto crescere fino al6 per mille. In attesa dell'arrivo della local tax destinatario, Scuola: testate nazionali non riproducibile. Pag. 16 Quotidiano LA STAMPA Data 14-12-2014 Pagina 2 Foglio 1 Thdilizia scolastica esclusa dal patto di stabilità Le altre novità: scatta la mobilità per i dipendenti delle Province Arrivano 75 milioni per le bonifiche e i lavoratori dell'amianto T antissime le novità introdotte dal governo ieri con il nuovo pacchetto di emendamenti. A parte casa e Rai, vediamole in sintesi. Più tasse sui giochi Nel 2015 si punta a fare cassa per 730 milioni. Si va dall'anticipazione della gara del lotto ai tagli all'aggio. C'è una sanatoria per i centri scommesse non autorizzati, e un versamento annuo di 500 milioni di euro da parte dei concessionari. Debiti Ra e Iva Le maggiori entrate Iva sui pagamenti dei debiti della p.~ si fermano a quota 240 milioni nel 2014; ma l'aumento dellè accise non scatterà. Election Day 730 milioni L'incasso dalla stretta sul mondo dei giochi La maggior parte arriva dalle slot 50 Arriva l'election day per le elezioni amministrative e regionali del prossimo anno. Comuni con i bilanci in ordine per le spese che riguardano investimenti. Sì anche alla rinegoziazione dei mutui. Fondazioni Pagheranno tasse su una quota Scuola maggiore di dividendi, ma arri- Esclusione delle spese per va un credito d'imposta dal 2016. l'edilizia scolastica dal patto di stabilità interno per le ProvinPiù Iva sul pellet ce e le Città metropolitane. 130 Sale dallO al 22% l'Iva applica· milioni per il personale addetta sul combustibile ricavato d~ to alle pulizie delle scuole e 64 segatura, con incassi per lO( per le supplenze brevi di domilioni. centienon. Trivellazioni Epatite C Più caro il canone annuo per i C'è l miliardo in due anni per la permessi di prospezione e ricer- cura dell'epatite C con il nuovo ca per le concessioni di coltiva- superfarmaco. zione degli idrocarburi. Esuberi nelle Province Scatta la mobilità per i dipenRegioni denti in esubero, che dovranArriva I miliardo per l'allentano essere ricollocati prioritamento del Patto di stabilità, che riamente in Regioni e Comule Regioni potranno girare ai ni. Arrivano anche 60 milioni per mantenere i servizi per l'impiego nelle ProVince in crisi finanziaria, ed attuare il programma «Garanzia Giovani». Aerospazio TI progetto aerospaziale sarà finanziato con 200 milioni attraverso la riduzione del taglio alla Difesa. Servizio Civile Confermato l'incremento dei fondi: in arrivo 50 milioni nel 2015. Etihad e A1italia Per le compagnie di volo straniere sarà più facile fare scalo in Italia. Una norma che favorisce Etihad. Amianto Arrivano 75 milioni per le bonifiche e per i lavoratori col[ROB. GIO.) piti. In classe Nella manovra arrivano 130 milioni per il personale addetto alle pulizie delle scuole e64milioni per coprire le supplenze brevi dei docenti milioni La cifra destinata ad aumentare i fondi Codice abbonamento: 068391 per il Servizio Civile Ritaglio Scuola: testate nazionali stampa ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile. Pag. 17 Quotidiano LA STAMPA Data Pagina Foglio 14-12-2014 17 1 /2 AU' &te Colombo di Porto Viro '1\1. disabili insegno a salvare gli animali e a non uccidere le fiabe" D zione di due market locali, si riempie di prodotti. «Ho pensato a ricreare un luogo di lavoro ricettivo per la disabilità che fosse anche un esercizio utile all'autonomia dei ragazzi», spiega. «Grazie alle convenzioni abbiamo portato gli studenti in stage e uno di loro è stato preso in tirocinio». Nel 2013 arriva «Masterchef» grazie all'accordo con il ristorante Zafferano. Il ricettario prezioso Dopo mesi a contatto con cuochi professionisti, nasce un ricettario stampato in 200 copie e omaggiato con una cena di gala che ha fruttato 500 euro alle casse dell'istituto. «La scuola non ha soldi neanche per i pennarelli. Sono denari preziosi», spiega Daniela. Nel 2014 è stata invece siglata una partnership con l'azienda alimentare Dinon. «Non c'è stato bisogno di chiedere, la gente è disponibile per i ragazzi», rivela Daniela che per dare visibilità ai progetti ha creato con i colleghi Mara Tosetto, Genny Ruzza, Paolo Bernardi, Stefano Billo e Ilaria Umilio, il sito scuolainclusiva.jimdo.com. Ostacoli? «Pochi - risponde - mi arrabbio solo quando la burocrazia si mette contro (come con il taglio delle certificazioni sanitarie o le carte da compilare) o se qualcuno mi dice: che dovrei lavorare solo 18 ore». Daniela, invece, rischia (<<Alcuni ragazzi li ho portati in stage in auto perché la scuola non poteva pagare il bus») e ammette: «Non ho giorni liberi». Tra le più grandi sfide? Aver riscritto la Divina Commedia per uno studente autistico. «Purtroppo noi insegnanti siamo lasciati soli». Codice abbonamento: 068391 aniela Boscolo è una «prof» moderna: jeans aderenti, tacchi a rocchetto, capelli scuri e vaporosi, bijoux stile berbero e smalto alla moda, oro e nero. Nata a Cavarzere, in quel lembo di terra dove Adige e Po scivolano verso il mare, Daniela segue i ritmi concitati del suo tran tran come se nulla fosse. Da giorni le troupe televisive l'aspettano nell'atrio dell'Itc Colombo di Porto Viro -l'istituto tecnico dove insegna dal 2007 - perché potrebbe essere lei la «prof. più brava del mondo». «Non l'ho ancora realizzato - ammette -. So solo che a febbraio sarà resa pubblica la short list da cui poi si deciderà il vincitore». Il concorso della Varkey Gems Foundation funziona su segnalazione; ma, confessa: «Non so chi possa aver fatto il mio nome. Credo gli studenti universitari di Padova». Già, perché Daniela, oltre a essere insegnante per disabili a Porto Viro, ha anche un contratto da esterna con l~teneo patavino per la formazione degli specializzandi che vogliono seguire la sua strada. L'insegnamento è sempre stato il suo sogno, ma il percorso non è stato facile. Dopo la laurea in Lingue, nel 1990, ci so- no voluti lO anni per l'abilitazione alI' inglese. Nel frattempo, Daniela ha lavorato come tour operator, organizzando viaggi in Inghilterra. Nel 1998 le prime supplenze. Nel 2000, il concorso e la cattedra d'inglese all'Ipsia di Cavarzere (Venezia). E' qui che si verifica il primo incontro-scontro con la disabilità. La scuola ospita 26 studenti diversamente abili su 500. «Dal 1977 quando sono state abolite le classi differenziate abbiamo notato una gran lacuna in questo campo. Ho visto molta inesperienza e tanti genitori che ritiravano i figli disabili da scuola», ammette. Così, la scelta di tornare all'Università, ricominciare da capo e specializzarsi nella didattica di sostegno. Nel 2007 Daniela è di ruolo all'Itc Colombo e con l'appoggio del preside Alfredo Paiola, oggi in pensione, inizia «a sperimentare» nella nuova veste. Paiola le mette a disposizione un'aula vuota per farne un laboratorio. Dan~ela bussa alla porta del Rotary Club che acquista scrivanie, pc e strumenti. <<Volevo rendere i ragazzi autonomi socialmente e pronti al lavoro -dice - E' fondamentale per le relazioni e l'identità dell'individuo». Poi, aggiunge: «Anche loro, come gli altri, avevano diritto all'alternanza scuola-lavoro». Il primo step è una campagna-poster contro l'abbahdono degli animali: «Non uccidete le nostre favole». Il secondo progetto è la fiaba «I quattro Beniamino» istoriata per il circuito Opam, per la promozione dell'alfabetizzazione del mondo. Nel 2009, sempre il Rotary, allestisce nella scuola un supermercato a scaffali che, con la collabora- Ritaglio Scuola: testate nazionali stampa ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile. Pag. 18 Quotidiano LA STAMPA Data Pagina Foglio 14-12-2014 17 1 "Chiedo ai ragazzi di inventarsi una startup sul web. Così li stimolo" si svegliano». Fare il pazzo, per il professor Manni, consiste in questo: «Dividerli in gruppi. Chiedere ad ogni gruppo di inventarsi una startup. Una piccola idea da gestire sul web a costo zero». Quante idee boccia? «Quasi il 90%. Ma quelle buone camminano, guadagnano, trovano riscontro». Tre esempi di startup dell'ultimo anno. 1) Un portale per distinguere i Bed&Breakfast di qualità da quelli normali. 2) Trasformare concettualmente l'olio extravergine pugliese in un prodotto di salute e rivenderlo come tale. 3) Capovolgere il senso dellogo I love New York in Salento Loves You. E da qui commerciare magliette... «Spesso le idee nascono mettendo in discussione le cose assodate - spiega il professor Manni - da un ribaltamento della realtà». Come si combatte la crisi? «Muovendosi. Il male assoluto è non fare niente. Se un ragazzo domanda la mia opinione su un anno in Inghilterra da cameriere, io gli rispondo: vai... Perché credo che muoversi porti occasioni, idee. E lo so che farò incazzare i sindacati, ma penso che piuttosto che stare a casa, sia persino meglio lavorare sei mesi gratis». La promessa di Michelle Con i suoi studenti, ha fondato la cooperativa «ArlaNoa». Hanno dedicato un ulivo secolare a Michelle Obama, la quale ha risposto su lettera intestata della Casa Bianca: «Verrò a trovarvi». «La mia idea è la piccola imprenditorialità. Costruire cose, cambiarle, fino a vederle funzionare». Colleziona sottobicchieri di birra. Il suo film preferito è «L'attimo fuggente». Essendo connesso più di dieci ore al giorno, in tasca ha un telefono da 30 euro: «Perché ho bisogno di isolarmi completamente». Resta l'ultima domanda, cosa farebbe con il milione di dollari in palio? «Vivrei più tranquillo, ho una figlia all'Università. Acquisterei una casa, perché sono in affitto. Investirei in qualche idea dei miei allievi che era buona, ma costava. E poi ho un sogno, riassunto nell'acronimo N2Y4. Never too young foro Ovvero: non si è mai troppo giovani per musica, sport, inclusione, rispetto, scienza, lingue, cultura estera. Si tratterebbe di aprire le scuole al pomeriggio, metterle a disposizione dei ragazzi. Perché le usino, senza professori. Cosa c'è di più bello di un diciassettenne che insegna chitarra a un compagno più piccolo?». Codice abbonamento: 068391 aglioncino rosso, bicicletta in cortile. Il candidato italiano al premio di professore più bravo del mondo si presenta cosÌ: «Sono imbarazzato. Dovreste intervistare gli studenti, non me». Si chiama Daniele Manni, è nato a Toronto, Canada. Il padre lavorava come caporeparto in una piccola azienda di mobili «Italian style». Ma lui, a dieci anni, è tornato in Puglia da solo, per frequentare le scuole medie a Lecce. Dormiva in convitto, sognava di diventare un ingegnere. «Perché uno zio mi aveva impressionato con questa frase: con una firma l'ingegnere guadagna un milione». Daniele Manni cambiò idea al momento di iscriversi all'Università: «Ero venuto a Torino, a vedere il Politecnico. Grande scuola, molto dura. Con un amico convenimmo che non eravamo proprio degli scienziati dello studio. In mensa, mi raccontarono di una nuova facoltà. Si chiamava Informatica. Con stravolgimento dei miei genitori, mi iscrissi». Questo per dire che il professor Manni non è mai stato folgorato su nessuna strada. Non è stato neppure il primo della classe. Si è laureato con 98. E per spiegare i tempi - era il 1984 - sentite cosa accadde il giorno della laurea: «Ricevetti 16 telegrammi. Tutte proposte di lavoro. Oliv<etti. Ibm. Hp... Ma le snobbai. Non ero attratto dalla prospettiva di fare il programmatore in un gabbiotto». Per ritrovarsi di nuovo a Lecce, dopo il servizio militare. Ad ordinare i primi 22 computer per una scuola, di cui diventò professore di informatica. Il lavoro che fa ancora adesso, a 56 anni. L'Istituto Galilei-Costa è in centro. Un edificio nobile, un po' in disgrazia. Le classi del professor Manni non lo sono affatto. «All'inizio i ragazzi sembrano poco ricettivi. Iperbombardati da stimoli digitali, entrano a scuola e la trovano di una noia mortale. L'istruzione italiana è fantastica, ma i modi vanno rivisti. Servono scossoni. Appena mi vedono fare un po' il pazzo, i miei allievi Ritaglio Scuola: testate nazionali stampa ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile. Pag. 20 Quotidiano Data Pagina Foglio 14-12-2014 3 2/2 Le novità Epatite C, l miliardo per il superfarmaco Sarà in totale di un miliardo in due anni il fondo per la cura dell'epatite C con il nuovo superfarmaco "Sofosbuvir". Come prevede un emendamento del governo alla legge di Stabilità 100 milioni nel 2015 arrivano dallo Stato, mentre 900 milioni (400 nel 2015 e 500 nel 2016) dalle risorse del Fondo sanitario. O Autotrasporto, dietrofront sulle accise: sgravi al 100% Il ministro Poletti Le agevolazioni per il settore dell'autotrasporto vengono confermate anche nei prossimi 4 anni, con una spesa di 270 milioni l'anno per un totale di oltre 1 miliardo di euro. Un emendamento del governo ripristina così al 100% le agevolazioni sulle accise, che dal primo gennaio del 2015 sarebbero scese all'85%. f) Istruzione, stanziati 64 milioni per le supplenze Arrivano 64 milioni di euro per il 2014 per «fare fronte al pagamento delle supplenze brevi del personale docente e Ata'). Lo prevede un emendamento del governo alla legge di Stabilità, che introduce inoltre un monitoraggio trimestrale da parte del ministero dell'Istruzione in collaborazione con il Tesoro. 8 Il ministro dell'Economia, Padoan Disabili, salvi gli incentivi per assumere nel 2015 Gli incentivi all'assunzione dei disabili, previsti dalla legge 68 del 1999, saranno a~sicurati anche per il prossimo anno. Con un emendamento del governo alla legge di stabilità è previsto infatti lo stanziamento di 20 milioni, per finanziare le misure che promuovono l'inserimento nel mondo del lavoro dei disabili. Ritaglio Scuola: testate nazionali Codice abbonamento: 068391 G stampa ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile. Pag. 22 Quotidiano Data Pagina Foglio UdicI17a privata con la famiglia in Vaticano '~. i 14-12-2014 4 1 /2 Sanità e scuole cattoliche Renzi al Papa: soldi finiti ~L'udienza privata con la famiglia ammorbidisce appena la freddezza dell'incontro. Vaticano preoccupato. Una commissione Italia-S.5ede riscriverà anche lo status dei cappellani militari avveniva in passato, nella Chiesa un alleato affidabile sui "valori non negoziabili" o che perlo meno mostrava una certa stabilità nella gestione dei fascicoli aperti, una certa consuetudine nella Sanità e scuola cattolica Renzi al Papa: soldi finiti Alberto Gentili e Franca Giansoldati prassi e una ricorrente generosità. «I soldi a disposizione sono stati messi, il momento è difficile per tutti e non si può fare di più», ha fatto sapere Renzi, lapidario, al cardinale Parolin. I tagli prevh sti colpiranno come una mannaia le scuole cattoliche e pure la sanità cattolica, con prevedibili chiusure di tanti istituti. Ma la complessità da affrontare include anche temi bilaterali di natura pattizia. In ballo le questioni incorniciate dall'articolo 11 del Concordato. «Serve una mutua cooperazione», ha insistito il Vaticano. Due le grandi questioni sul tappeto, la prima riguarda l'Ordinariato militare. Presto ci sarà una commissione mista per studiare un ridimensionamento dei cappellani militari e dei loro compensi. L'altro capitolo, invece, attiene alla disparità di trattamento tra cardinali di curia e di diocesi in caso di deposizioni. La giornata è iniziata con la rottura del rigido protocollo. La piccola Ester Renzi si è ritrovata a camminare qualchè passo davanti a suo padre, il presidente del Consiglio, mentre tutta la delegazione attraversava in fila a musica è cambiata non tanto perché il protocollo è finito in soffitta diverse volte, piuttosto perché l'udienza a Matteo Renzi segna la fine di un periodo. Come se avesse tracciato un solco. L Apag.4 II. CITTÀ DEL VATICAND La musica è cambiata non tanto perché il protocollo è finito in soffitta diverse volte, piuttosto perché l'udienza a Matteo Renzi segna la fine di un periodo. Come se avesse tracciato un solco. Un prima e un dopo. Le distanze tra le due rive del Tevere non si sono misurate tanto in superficie, all' arrivo della delegazione italiana, dove largheggiavano i sorrisi reciproci, le photo opportunity, le strette di mano calorose e la scioltezza dei gesti rendeva il clima «sereno e cordiale», come ha evidenziato un comunicato. Le distanze tra il Presidente del Consiglio e il Vaticano stavolta hanno riguardato questioni concrete, molto concrete. Segnali ritenuti preoccupanti a Oltretevere, mescolati a timori profondi. Prima trenta minuti di colloquio a porte chiuse tra Papa Francesco e Renzi, entrambi seduti sotto il quadro della Resurrezione nella biblioteca, poi con il Segretario di Stato, il cardinale Parolin, incontrato in compagnia del ministro degli Esteri Paolo GentiRitaglio Scuola: testate nazionali stampa composta le sale dell'appartamento pontificio per raggiungere la biblioteca dove stava attendendo il Papa. Il Prefetto della Casa Pontificia, don Georg faceva da Cicerone, mostrando a Renzi i tesori custoditi nel palazzo apostolico, tenendo la mano ad uso esclusivo del destinatario, sulla testa della bambina che, incuriosita, si guardava attorno. Dietro di lei i genitori, la mamma Agnese vestita di nero, elegante e sorridente, e i due fratelli. Ester, poco dopo, è stata al centro di un altro episodio simpatico, uno scambio di battute tra Bergoglio e Renzi per un suo disegno consegnato al Papa quando la famiglia Renzi fu ricevuta privatamente a Santa Marta a maggio. Il pontefice era stato colorato dalla bimba di blu e non di bianco. «Sicché i fratelli le dissero: ma perché azzurro? Sembra il grande purfo più che il Papa. Perciò questa volta non abbiamo portato disegni...». GAFFE ERITARDI Informalità, scioltezza, battute. Un po' insolito persino il regalo scelto dal governo italiano per Bergoglio, visto che il pontefice è notoriamente astemio: alcune bottiglie di vin santo «per la messa e non solo», ha specificato Renzi, facendo però storcere il . naso ai monsignori presenti. E alcune bottiglie di «vino toscano» e di olio extravergine. Il Pontefice ha contraccambiato con la consueta medaglia dell'Angelo della pace: «Perché lei lavora per la pace», ha commentato Bergoglio. Renzi ha rassicurato: «La lasciamo sulla scrivania». Più tardi un altro capitolo spiritoso. «Santità questo ministro ha nove figli». Il Papa sorridendo a Del Rio: «Avete vinto il campionato». Di rimando il premier: «Anche la Champions league». Renzi ha dimostrato una certa allergia all'etichetta: «Il Papa anche l'altra volta mi ha autorizzato a sbagliare sul protocollo», ha confessato ridendo davanti ai fotografi. Ancora: «Magari la cito senza citare la fonte». E anche questa volta nasi arricciati tra i monsignori per l'irritualità della battuta. Singolare persino la tempistica dell'udienza, richiesta dal premier solo 9 mesi e mezzo dopo il suo insediamento, una specie di record in negativo. Mai accaduto non riproducibile. Pag. 23 068391 Ioni e il sottosegretario alla presidenza del Consiglio Graziano Del Rio: ma il feeling non deve essere scoccato nemmeno con lui. Ormai nel Palazzo Apostolico appare chiara una cosa: a Palazzo Chigi non c'è più un presidente del Consiglio che cerca, come Codice abbonamento: .~ Quotidiano Data Pagina Foglio in passato. Record che al di là del Tevere è stato recepito come un segnale non certo positivo. E nei Sacri Palazzi nessuno nasconde il timore di una svolta e di una evoluzione laici sta da parte del nuovo premier, naturalmente al di là dei buoni rapporti istituzionali finora avuti. «Si tratta ancora di capire», ha rivelato una fonte vaticana, «se con Renzi si può cominciare un dialogo proficuo, al momento siamo in una fase preliminare e di incertezza». Difficile fare previsioni, anche se sul tappeto gli argomenti spinosi, i contenziosi aperti, le divergenze di opinioni non sono mancate. Ad ogni modo la visita di Renzi è stata una specie di spartiacque rispetto la tradizione, un appuntamento molto diverso, da quelli avvenuti negli anni scorsi tra i presidenti del Consiglio e i pontefici. Secondo le fonti ufficiali, durante l'incontro «l'attenzione si è soffermata, tra l'altro, sull'attuale contesto segnato da persistenti difficoltà di natura economica e. sociale, con conseguenze negative soprattutto per l'occupazione dei giovani». Poi, ancora: «Si è condivisa la grave preoccupazione specialmente per il progressivo peggioramento dei conflitti nell' area mediorientale». Renzi, diversamente dai suoi predecessori, non ha voluto concedere interviste alla Radio vaticana. Uscendo però ha scherzato di nuovo: «E' una processione laica la nostra», lasciando il Vaticano due ore dopo l'arrivo, attorno alle 13. Alberto Gentili Franca Giansoldati te curiosità Ilvinsanto Il regalo scelto dal governo Renzi per Francesco consiste in una cassetta di tre bottiglie di vinsanto proveniente dalla zona del Chianti ed una bottiglia di olio La medaglia Francesco ha contraccambiato consegnando all'ospite una copia della esortazione apostolica Evangelii Gaudium e la medaglia in bronzo dell'Angelo della pace Il tablet Renzi ha presentato il suo portavoce. "Santità stiamo sempre assieme". Filippo Sensi mentre dava la mano al Papa teneva nascosto dietro la schiena l'inseparabile tablet Codice abbonamento: 068391 © RIPRODUZIONE RISERVATA 14-12-2014 4 2/2 Ritaglio Scuola: testate nazionali stampa ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile. Pag. 24 Quotidiano il Giornale Il sottosegretario troppo «sotto» all'Istruzione Caro Granzotto, dibattito a Unomattina sulle occupazioni della scuola da parte degli studenti. Quelle auspicate dal sottosegretario Faraone: «Sono formative», dice. Timperi chiede a Cavallo del Movimento «Actiom> di rispondere con un semplice «sÌ» o «no» se riteneva giusto che, in una scuola, otto studenti impedissero l'ingresso ad altri 1200 allievi. Eh, no! Troppo semplice: «Bisogna ragionare in un contesto più ampio ... », «dovete recepire ... », «nella misura in cui ... ». Da queste occupazioni qualcuna usciva incinta, ricordava giustamente Timperi. Il risultato di quelle e queste in terminabili assemblee? Una Scuola classificata tra le ultime del mondo! Giordano Citterio e-mail Data 14-12-2014 Pagina 30 Foglio 1 si dirigenti del domani». Vada cioè, lui sottosegretario diStato all'Istruzione, predicando la supremazia anche didattica dei sabba okkupazionali sull'insegnamento e apprendimento scolastico. Avendo la spavalderia di aggiungere di saper bene che le occupazioni sono illegali (gli ha giocato di sponda Cavallo, ridendosela: macché, non sono illegali e infatti mai nessun occupante è stato denunciato e processato). ERenzinon dico unametaforica pedata sul deretano, ma nemmeno un cicchetto. Andiamo male. Ritaglio Scuola: testate nazionali Codice abbonamento: 068391 Grossissima l'ha fatta, stavolta, Matteo Renzi. Rottamatore dei miei stivali. Dice che la scuolaèincimaaisuipensieri perché la scuola è tutto (e qui ha ragione ), perché è la scuola cheformaunasocietàanarchico-magnacciona o con il senso dello Stato edelsuo servizio, perché è a scuola che si dovrebbeimpararearispettare le regole, il principio di autorità, il sentimento nazionale che ti porta a non derubarla, a non saccheggiarla la nazione. Consapevole di ciò lasciacheimpunementeunsottosegretario alla Pubblica Istruzione, il «sincero democratico» Davide Faraone, vada dicendo che le occupazioni sono «più formative delle orepassateinclasse», occasioni per la «selezione per le classtampa ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile. Pag. 25 Quotidiano Data Pagina Foglio 14-12-2014 8 1 Sruola, per la riforma il premier vuole una «carica dei mille» Roma. Matteo Renzi e il governo rilanciano sulla scuo- che nei prossimi mesi dedichino un po' di tempo alla la. Dopo che il Consiglio dei ministri ha approvato ve- riforma. Non sarà facile ma entusiasmante». Il ministro nerdì lo stanziamento di 64 milioni per il pagamento Giannini ha anticipato alcuni dati, che saranno predelle supplenze brevi, ieri il ministro Stefania Gianni - sentati domani al Miur. «Dal confronto sono emerse alni ha anticipato che la consultazione sulla «Buona Scuo- cune richieste, come ad esempio sul tema dell'intela» ha coinvolto in due mesi «2 milioni di persone». Par- grazione linguistica e culturale degli alunni stranieri: elando allo stesso incontro, tenuto dal Pd per la conelu - ra rimasto un po' in ombra ma merita un' attenzione sione dell'iniziativa, il premier ha annunciato un «gran-particolare». Si è trattato di un lavoro «congiunto e conde evento» sull'istruzione e una «carica dei mille» per diviso - ha sottolineato Giannini -. Abbiamo dedicato entrare nel merito della riforma. Forte, quindi, l'atten- tutte le energie necessarie perché il paese si mettesse zione dell' esecutivo, con Renzi che spiega: «Il 22 feb- a ripensare al modello educativo dei ragazzi». Le linee braio, a un anno dal giuramento del governo, vorrei tra-guida, ha aggiunto, «sono un punto di partenza di granscorrere la giornata con voi, con un grande appunta-de responsabilità, che ora va tradotto, e già lo stiamo mento del Pd sulla scuola». Che colma un rammarico: facendo, in un prowedimento legislativo». Ora «siamo «In questi primi mesi non sono riuscito a raccontare be- a metà percorso». Tra le «parole chiave» ci sono «la rine come la riforma della scuola sialo strumento, ilmo- soluzione di una magagna storica, cioè il precariato», tivo di speranza per il futuro del Paese». Per questo, ha «formazione per tutti gli insegnanti» e «un sistema di aggiunto Renzi, «vorremmo coinvolgere mille persone, valutazione comparabile a livello internazionale». Renzi interviene al convegno del Pd su una «Buona scuola» eannuncia un grande evento Il ministro Giannini: nella consultazione coinvolte 2 milioni di persone in 2 mesi Codice abbonamento: 068391 Il ministro dell'Istruzione, Stefania Giannini Ritaglio Scuola: testate nazionali stampa ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile. Pag. 26 Quotidiano Data Pagina Foglio 14-12-2014 12 1 Scuole chiaIllate a fare rete Ma il gender è una priorità? trasto delle discriminazioni basate sull'orientamento sessuale e sull'identità di genere'; forse per brevità indicata semplicemente nel bando come "Strategia nazionaleLgbt': Una contrazione rivelatrice della vera natura di quel documento, redatto dall'Unar con il coinvolgimento esclusivo di 29 associazioni Lgbt e senza ascoltare alcuna voce diversa. Una strategia a senso unico, quindi, su cui, ancora una volta, ilMiur fonda un intervento da realizzare nelle scuole di tutti. Chiamate a <{are rete» intorno a un progetto a cui sarà data «grande visibilità», anche a livello internazionale. <<Di fronte ad una crisi strutturale del sistema scolastico e con la disoccupazione giovanile quasi il cinquanta per cento commenta il presidente del Giuristi per la vita, Gianfranco Amato - forse la preoccupazione principale della politica dovrebbe essere quella di investire nel collegamento tra scuola e lavoro. Alla luce di queste considerazioni ci permettiamo sommessamente di chiedere: ma davvero il gender rappresenta una priorità per !'istruzione del nostro Paese?». Appunto. Codice abbonamento: 068391 successo di nuovo e adesso nessuno potrà dire di non sapere, nessuno potrà chiamarsi fuori. partire dal ministero dell'Istruzione, che quando scoppiò il caso degli opuscoli "Educare alla diversità a scuola" - testi apertamente ispirati all'ideologia gender -dichiarò di essere all'oscuro di tutto scaricando la responsabilità sull'Unar. Adesso, accanto allogo dell'Ufficio nazionale antidiscriminazioni razziali c'è anche quello del Miur; che, nonosta~te i gravi imbarazzi e le tante polemiche procurate dalla precedente esperienza, ha comunque deciso di mantenere la collaborazione con l'Unar; con cui ha recentemente promosso la Settimana nazionale contro la violenza e la discriminazione. Evento che, ancor prima del suo inizio, ha provocato la reazione preoccupata delle famiglie, molte delle quali si sono attrezzate per tempo, inviando ai dirigenti scolastici richieste di chiarimenti circa le iniziative nelle classi, annunciando !'inten- Ritaglio Scuola: testate nazionali stampa ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile. Pag. 27 Quotidiano Pagina 13-12-2014 22 Foglio 1 /2 Data Più autonomia per i singoli istituti, corsi di studio che avvicinino al mondo del lavoro, nuove logiche di assunzione dei docenti. Parla Paolo Sestito, già presidente Invalsi di governo del sistema scolastico, può grandemente aiutarlo a migliorarsi. Il Regolamento sulla valutazione definito dal governo Monti e che ora si cerca di far partire va in questa direzione. L'autovalutazione delle scuole ne è un tassello importante, ma vanno evitate derive adempimentali e di autoreferenzialità: serve prestare attenzione a quel che pensano tutte le componenti del microcosmo di ogni scuola (innescando una dialettica interna a ciascuna scuola) e serve accrescere la disponibilità di indicatori esterni con dati veramente comparabili. L'invito ad autovalutarsi a tappeto inoltre non basta: occorre valutare (dall' esterno) i dirigenti scolastici, rimuovendo se necessario chi non rispetti certi standard, e fornire supporto e risorse alle scuole che operano in condizioni di contesto particolarmente difficili». Perché la definizione di "scuola imperfetta" senza punto di domanda? «Cose positive ce ne sono e tante nel nostro sistema educativo, che va avanti grazie a migliaia di docenti che, pur privi di riconoscimenti economici e professionali, vi operano con entusiasmo e dedizione; la tesi del libro è del resto che occorre valorizzare l'autonomia responsabile delle singole scuole per andare avanti. Alquanto naturalmente, il libro esprime però il necessario "pessimismo dell'intelligenza"; l'altrettanto necessario "ottimismo della volontà" spetta ad altri e non a chi, come me, ha un profilo più analitico». Un capitolo del libro parla della centralità dell'insegnamento e degli insegnanti, e illustra alcune possibili soluzioni. Le sembra che la recente consultazione fatta sulla buona scuola vada nella direzione illustrata? «È un bene superare il precariato enPaolo Sestito ENRICO LENZI alo rizzare l'autonomia responsabile delle singole scuole», consapevoli, comunque, che «non esistono formule magiche» per riformare la scuola in Italia. Paolo Sestito, respon sabile del Servizio struttura economica della Banca d'Italia, sintetizza così il contenuto di La scuola imperfetta, (edito da Il Mulino, 178 pagine, 14 eu ro), libro che ha scritto partendo dalla sua esperienza di presidente dell'Invalsi, l'Istituto di valutazione del sistema scolastico. «Una serie di con siderazioni personali che partono proprio da questo impegno -precisal'autore - e che non coinvolgono il mio at tuale incarico in Bankitalia». In queste settimane è partita la fase relativa all'autovalutazione delle scuole. Come giudica questo passaggio alla luce della sua esperienza? «Il libro ha un'ambizione un po' più ampia: parlare del circolo vizioso in cui si ritrova l'Italia. Le competenze "prodotte" dal nostro sistema educativo sono basse nel confronto internazionale e vengono poco valorizzate nel nostro mercato dellavoro. La valutazione delle scuole di cui lei mi chiede è solo un capitolo del libro ed è trattata in quanto strumento che, se ben dis e gnato e ben inserito nei meccanismi stampa Scuola: testate nazionali ad uso esclusivo I del destinatario, demico: il fatto che ogni anno più di centomila docenti abbiano un incarico annuale, non sapendo se resteranno o meno nella scuola ove operano e nemmeno se riavranno o meno un nuovo incarico, è mortificante per gli interessati e ha effetti perversi sulla didattica e sugli apprendimenti degli alunni. Francamente non capisco però perché dimensionare l'aumento nelle posizioni di ruolo non ai fabbisogni effettivi ma al numero di "aventi diritto" e, soprattutto, perché non usare l'occasione di un forte aumento del numero dei docenti di ruolo per mettere a punto un nuovo sistema di reclutamento, fortemente selettivo e che tenga anche conto della performance effettiva dei docenti, da mettere in prova per un periodo di tempo sufficientemente lungo, tramite un vero e proprio meccanismo di tenure track (un percorso lavorativo finalizzato al raggiungimento di una posizione lavorativa a tempo indeterminato, ndr)>>. Il rapporto scuola e lavoro sempre di più sembra assumere importanza. Eppure ancora oggi in molti sono contrari a una scuola che prepari al lavoro, ma che punti più a una preparazione di carattere teorico. Coma valuta questo passaggio? «Non credo che la scuola debba preparare a un lavoro, inteso come uno specifico posto di lavoro in una specifica azienda. La scuola deve però preparare alla vita adulta e il lavoro ne è parte essenziale. Acq uisire, q uando si è ancora a scuola, una maggiore dimestichezza col mondo del lavoro, incluse le sue asperità, aiuterebbe quando poi si dovrà cercare un lavoro: ciò può aiutare a prevenire la disoccupazione giovanile che è in Italia elevatissima». Quale scuola serve all'Italia per invertire la rotta e abbandonare la definizione di imperfetta? non riproducibile. Pag. 28 Codice abbonamento: l ... I. ,• • • -..... 068391 «Non esistono riforme magiche» Quotidiano Data Pagina Foglio «Non esistono formule magiche. Sebbene io sia per certi versi un nostalgico della riforma dei cicli a suo tempo immaginata dal ministro Luigi Berlinguer, non è su queste questioni di grande ridisegno complessivo degli ordinamenti che gli spunti e i suggerimenti presentati nel libro si soffermano. Rifuggendo da tali tentazioni, si discute di come insegnanti meglio selezionati e meglio pagati possano essere più ef- ficaci; di come l'autonomia responsabile delle singole scuole possa indurre queste a migliorarsi e di come, dando loro risorse commisurate ai loro bisogni effettivi (quindi parametrate alle eventuali difficoltà del contesto sociale ove operano) esse possano e debbano farsi carico di una didattica meno tradizionalmente trasmissiva e nozionistica e più flessibile e articolata, a supporto di chi rimane indietro, degli or- 13-12-2014 22 2/2 mai tanti extracomunitari con maggiori difficoltà linguistiche, ma anche a stimolo delle cosiddette eccellenze. Come dicevo all'inizio, il libro non discute solo di politiche educative: spezzare un circolo vizioso (con un mercato del lavoro che esprime una bassa domanda di "capitale umano" e un sistema educativo che ne garantisce una poco qualificata offerta) richiede infatti di operare su più fronti». INSEGNARE, IMPARARE ... A CHE SERVE? Codice abbonamento: 068391 È la scuola il tema dell'ultimo numero della rivista /I Mulino. Sotto il titolo «Insegnare e imparare», vengono raccolti interventi di diversi esperti del mondo della formazione, che affrontano l'argomento anche con domande che possono apparire «provocatorie». E così Edoardo Lombardi Vallauri, linguista all'università di Roma Tre, si domanda «a che cosa serve andare a scuola?» giungendo alla conclusione che forse è meglio insegnare meno cose, ma insegnarle inducendo a fare esperienza concreta di ciò che si enuncia. Ma «la scuola italiana è peggiorata?» si domanda Norberto Bottani, per oltre 20 anni ricercatore del Centro internazionale di ricerche sull'educazione, giungendo alla conclusione che «la scuola di un secolo fa era tutt'altra cosa rispetto a quella contemporanea», che comunque esce con le ossa rotte dal confronto con altri Paesi. Non solo. «La scuola stenta a trovare un equilibrio - sostiene Mariangela Caprara, docente di latino e greco in un liceo di Firenze - tra la pressione della realtà esterna e il suo compito di sviluppare l'intelligenza della persona». E il confronto passa anche attraverso le riflessioni di Daniele Checchi, docente alla Statale di Milano «<Tante scuole diverse: troppo diverse?) e di Mauro Piras, docente di storia e filosofia in un liceo di Torino «<Diseguaglianza sociale e politica scolastica), fino al contributo di Luciano Benadusi, direttore di «Scuola Democratica», che si domanda «Perché mai dovrei diventare insegnante?». Una domanda quanto mai attuale. (E.Le.) stampa Scuola: testate nazionali ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile. Pag. 29 Quotidiano -ILILL'TlE~M! ~ \ ,/ \~' 1 _ II I/d .1 Data Pagina [--- '~'J _ _ Foglio 14-12-2014 14 1 Caos scuola Preside pronta achiedere lo sgombero. Ealtolà ai vandali: sporgerò denuncia Uceo RipeHa occupato. Opere d'arie solo scoria • Occupato ieri mattina dagli studenti aRomailliceo artistico "Via di Ripetta". Ed è subito scattata la corsa per mettere in sicurezza la scuola, considerando che al suo interno sono presenti opere d'arte, anche seascopo didattico. Conirelativi altolà per evitare danneggiamenti. L'intenzione di voler occupare l'edificio, «anziché optare per una civile e democratica assemblea straordinaria di istituto e successiva settimana dello studente autogestita debitamente autorizzate», spie- ga il dirigente scolastico Loredana Cascelli, è arrivata a docenti e preside ieri mattina alle 10.40 da <<un folto gruppo di studenti iscritti e frequentanti il plesso scolastico». La preside fa sapere che nell'istituto, di proprietà del Demanio in gestione alla Provincia di Roma, «sono custodite opere d'arte di carattere artistico-didattico di una certa entità e di valore storico, attrezzature informatiche e di laboratorio importanti oltre che documentazione amministrativo-contabile tutelata da pri- vacye secreraZlOne». La dirigente scolastica e i suoi collaboratori hanno predisposto «la messa in sicurezza cautelativa degli spazi e degli uffici di presidenza, vicepresidcnza, magazzini, laboratori, ascensori e contatori di energia elettrica al fine di evitare qualsiasi eventuale danno o utilizzo improprio dei beni immobili e dei servizi pubblici della scuola». La preside fa sapere inoltre di riservarsi di «esporre regolare denuncia e richiesta di sgombero da parte degli organi competenti per danno all'erario, interruzione di pubblico servizio, occupazione illecita di pubblico edificio e lesione del diritto allo studio di tutti gli studenti che non condividono la scelta dell'occupazione illegale della scuola». E intanto per tutti gli altri studenti frequentanti i due plessidelliceo artistico <<un' organizzazione scolastica straordinaria» sarà predisposta presso l'edificio succursale di viale del Pinturicchio «fino al normale ripristino delle attività educativo-didattiche e amministrative nella sede centrale di via di Ripetta». I «dissidenti» sui banchi Per chi non fa autogestione Codice abbonamento: 068391 lezioni nella sede succursale Ritaglio Scuola: testate nazionali stampa ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile. Pag. 30 Settimanale Data Pagina Foglio 23-12-2014 23 1 Domande e risposte ' tt l't',et d,a,JWI, Risponde ALESSANDRO Il>RiSCIlANDARO presidente della Associazion@ pedagogisti Italiani Negli Stati Uniti vi hanno già rìl'll.lndato iii in Finlandia non si insegnerà più dal 2016. Ma è una buona scelta per l'educaIione El la formazione culturale dei bimbi? Codice abbonamento: 068391 Non lo è affatto. Anche in Italia se ne parla, perché ormai nella scuola regna una logica semplificativa, deleteria per l'apprendimento. Qualsiasi difficoltà diventa un disturbo, che non viene affrontato, ma aggirato con una dispensa. Nelle scuo!e cresce il ruolo degli psicologi, che catalogano ogni pro-' blema educativo come materia di cure. Se un alunno fa fatica il leggere è dislessico, se sì concentra poco è discalcolico, e così via. Anziché superare l'ostacolo con "insegnamento, adoperando tutta la pazienza necessaria, lo si aggira infilando il bambino in una categoria protetta ed esonerandolo dai suoi obblighi. Così però non impara, perché non viene messo alla prova. Togliere dall'istruzione elementare ii corsivo, poiché scrivere in stampatello è più pratico e più veloce, è sbagliato. L'alunno deve poter esprimere la propria personalità scrivendo, anche se il corsivo è più difficile, invece di omologarsi il tutti gli altri bambini con una scrittura standard come lo stampatello. Si deve valorizzare la manualità, mentre oggi tutti scrivono al computer pigiando su un tasto o muovendo il dito su uno schermo. Alle elementari io proibirei questo. GEIm 23 Ritaglio Scuola: testate nazionali stampa ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile. Pag. 31 Quotidiano Data Pagina Foglio 15-12-2014 13 1 /3 Reminiscenze asburgiche ~ Nelle elementari di Monguelfo si realizza l'istituto praticamente perfetto. Un'utopia che si fa realtà, di legno e di vetro. Cento piccoli scolari per tre piani di giochi, materiali, libri. TI modello regionale si basa su vantaggi fiscali (il federalismo assoluto) con qualche burocrazia di troppo. Un'isola di civiltà alpina che si tiene stretti i privilegi Insegnare in Alto Adige Nella tirolese c'è l'aula dei sogni P Scuola: testate nazionali L'IMPERO ASBURGICO SOPRAWIVE nelle piccole cose. "Siamo riusciti a ristrutturare le scuole medie senza mai chiudere la scuola. La burocrazia? Sì, è cresciuta. Ma non bisogna mai abbandonare il buon senso, unico antidoto", conferma il sindaco Guido Bocher. Come si costruisce in Alto Adige? "I bandi per l'edilizia pubblica sono aperti a tutti, però se a vincerli è una ditta locale le cose spesso funzionano meglio, soprattutto per la manutenzione", ragiona un docente. "Grazie a un po' di legittima mora! suasion: se quel soffitto si crepa, come lo vai a spiegare ai tuoi compaesani che non hai ancora provveduto a sistemare la scuola dei loro figli?". Stephan Oberrauch, preside della media di Dobbiaco: "Sì, da queste parti è stato costruito molto negli ultimi anni. Stiamo facendo lavorare gli alunni in modo sempre più autonomo, e per questo servono cambiamenti strutturali alla scuola. Non basta più il solo insegnamento frontale, i ragazzi devono poter usare nuovi spazi per il lavoro in gruppo". Camminiamo in un grande atrio dal pavimento verde brillante, pulitissimo. "Ecco, vede, qui purtroppo mancano i computer". Non avete computer?, chiediamo, quasi felici di aver trovato una crepa nella perfezione del 068391 rofumo di trucioli e di legno fresco. "Wil/kommen! Posso mostrarvi il nostro atelier linguistico?" Quattro bidelle lavorano al piano secondo della Grundschule di Monguelfo, Val Pusteria, alle 18 di un giovedì qualsiasi. Stanno dando gli ultimi ritocchi. Accolgono i visitatori con un sorriso. Al pianterreno, come tutti i pomeriggi, il preside incontra il collegio docenti. Domani qui verrà una delegazione di quindici insegnanti dalla Toscana, per imparare e, forse, provare a copiare. Non è un caso che quando gli italiani si riferiscono a un luogo dedicato esclusivamente ai bambini utilizzino un termine tedesco, Kinderheim. In un'Italia in cui nel Duemila l'edilizia scolastica sembra essersi quasi fermata, in cui spesso le lezioni trascorrono al freddo e all'umido, c'è un posto dove si continua a costruire e a ristrutturare. Alto Adige - Siidtirol, 5.500 docenti per 44mila studenti nelle sole scuole di lingua tedesca (!'istruzione qui è ripartita nei tre corpi linguistici, ci sono anche italiani e ladini), 472 Euro spesi all'anno per ogni alunno. Ma i numeri, forse, non dicono abbastanza. A Dobbiaco-Toblach, tremila anime in mezzo alla Val Pusteria, un luogo incantevole dove passava le sue estati Mahler e dove la Belle Époque mitteleuropea produsse uno dei suoi microcosmi fiabeschi, l' asilo-nido e l'asilo trovano posto insieme alla biblioteca comunale, in una struttura di legno laminato inaugurata nel 2011 e costruita, neanche a dirlo, in tempi record, meno di due anni. So- no le quindici, i bambini stanno per uscire, sul prato di fronte all' ingresso c'è una piccola folla. "I genitori devono restare fuori. Perché è la casa dei bambini. E poi perché così si abbattono i costi di pulizia: qui c'è freddo otto mesi all'anno ... ", spiega un inserviente. La biblioteca al piano superiore rigorosamente in due lingue - è dedicata a Max Glauber, cittadino illustre e pioniere della tecnologia radiofonica. Di famiglia ebraica. Sul tetto, un giardino pensile che funziona anche come isolante termico. "Tutto è concepito come una sorta di abbraccio associativo", conferma il consigliere comunale Christian Furtschegger, mentre nella piazza pedonale del paese, silenziosa, salgono le note dei fiati della banda locale, che fa le prove direttamente nella scuola. Codice abbonamento: di Francesco Chiamulera Pag. 32 Quotidiano Data Pagina Foglio sistema. "Sì, certo che ce li abbiamo. Nell'aula di informatica. Intendevo: mancano i computer, in questa sala". San Candido-Innichen è l'ultimo paese italiano prima dell'Austria. Ma già ci scorre la Drava, affluente del Danubio: siamo nel bacino del Mar Nero, l'Italia è lontana. Qualche chilometro a est c'è Lienz, capoluogo dell'asttirol, luogo molto meno opulento e dolce del sudtirolo italiano: di là casermoni stile Germania Est e mercerie con certe vetrine che sarebbero state considerate retrò negli anni Sessanta; di qua, in Alto Adige, sale da tè e centri wellness. Segno che - oltre all'impeccabile organizzazione - la provincia autonoma ha anche una certa, diciamo così, dotazione economica. Ma i soldi sono soprattutto usati bene. Il professor Hans Mairhofer negli anni Sessanta seguì la costruzione della nuova scuola: "Rispetto al progetto iniziale, a lavori ultimati avanzava un milione di lire di allora", ricorda. Una bella somma. "Andammo in crisi. Non sapevamo come spenderle". Nelle elementari di Monguelfo si realizza la scuola praticamente perfetta. Un'utopia che si fa realtà, di legno e di vetro. Cento piccoli scolari per tre piani di giochi, materiali, libri. Anche a trenta chilometri di distanza, nell"'italiana" San Vito di Cadore, c'è un asilo nuovo e bello, ma questa A ti--itali stampa ad 068391 in grado, in questi anni, di forgiare l'esperimento multi culturale sudtirolese, dove il bilinguismo e il rispetto tra minoranze sono indiscussi. Il dominus è stato, per oltre vent'anni, Luis Durnwalder, equivalente altoatesino di un Helmut Kohl, carismatico e moderato, straordinaria figura di consenso e insieme di mediazione. Ma anche il mandato di Durnwalder doveva prima o poi finire. Alle provinciali dell'anno scorso la Svp ha eletto diciassette consiglieri su trentacinque, con il nuovo presidente Arno Kompatscher, e si è fermata al 45%: poco, a fronte delle storiche percentuali oscillanti intorno al 60. La stella polare, dal punto di vista ideologico, per le formazioni della nuova "destra" altoatesina, sono i partiti austriaci "della libertà" di Jéirg Haider prima e di Heinz-Christian Strache ora. Codice abbonamento: un voto su quattro. E in alcune vallate interne, come in Val Passiria e a Campo Tures, sono oltre al 40%. Cresce a doppia velocità in Alto Adige il voto per le formazioni estreme e populiste. La somma dei voti di Freiheitliche e Siidtiroler Freiheit, le due liste autonomiste radicali scaturite dal consenso personale rispettivamente di Pius Leitner ed Eva Klotz, ha fatto segnare un record storico alle provinciali 2013, e comincia a preoccupare il partito che è stato per sessant' anni il grande collettore di voto "etnico" germanofono, la centrista Siidtiroler Volkspartei. Una sorta di balena bianca che soffre, com'era forse inevitabile, della decennale mancanza di alternanza alla guida della provincia, ma che è stata anche Scuola: testate nazionali scuola è imbattibile. All'ingresso il "laboratorio manifatturiero", un lungo tavolo dove si seccano le stelline natalizie di pane e sale, mentre un lato è occupato da un piccolo forno (vero), lavandino e bancone. Tutto ad altezza ottanta centimetri, per i cuochi di domani. Al piano superiore un mosaico di quadri colorati sotto la scritta Malen Wie Kandinsky, dipingere come Kandinsky, su un tavolo tanti dinosauri di plastica, "potete leggere e curiosare, ma non portare via niente!", avverte un cartello. Qui l'insegnamento frontale è quasi abolito: le aule per le lezioni (banchi larghi e componibili) sono poche rispetto ai laboratori, non ci sono cattedre, la maestra fa lezione da una piccola scrivania in un angolo. "Spesso diamo i compiti da fare ai ragazzi e poi li mandiamo in giro per la scuola a cercare i materiali che servono". Cos'è quella sala dietro alla vetrata, con i pouf rossi? "L'aula di fuga. È adibita ai sogni", spiega molto germanicamente. Si fa tardi nel piccolo paradiso scolastico sudtirolese. "State già andando? Non volete vedere la scuola media, con il laboratorio di falegnameria? E la sala di matematica? E le sale degli esperimenti?". Poco importa che il modello Alto Adige si sostanzi, anche, di un oggettivo privilegio fiscale (il federalismo assoluto). In questa isola di civiltà alpina, si finisce per fare il tifo per i privilegi. a tutta forza anno fatto dell'anti-italianismo la H propria bandiera. Alle provinciali del 2013 hanno raccolto, complessivamente, Ritaglio 15-12-2014 13 2/3 (.eh. uso esclusivo del destinatario, non riproducibile. Pag. 33 Quotidiano Data Pagina Foglio BOLZANO LA CAPITALE Il Sud-Tirolo, Alto Adige, è una sotto regione con capolouogo Bolzano. Ci vivono 500 mila persone in una superficie di 7400 chilometri quadrati. DALL'IMPERO ALL'ITALIA Con la fine della Prima Guerra Mondiale l'Alto Adige passa dall'impero Asburgico all'Italia. Dopo la politica 15-12-2014 13 3/3 fascista di italianizzazione l'Alto Adige ha ottenuto uno statuto di autonomia. DIVISI IN TRE GRUPPI Gli abitanti sono suddivisi in tre gruppi linguistici: il 70% della popolazione appartiene al gruppo linguistico tedesco, il 25% a quello italiano e il 5% a quello ladino. Codice abbonamento: 068391 Legno c luee per aule e palestre modello, tra Dobbiae<:J c Monguelfo Ritaglio Scuola: testate nazionali stampa ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile. Pag. 34 Quotidiano Giranttsta Data Pagina Foglio 14-12-2014 16 1 Pazzi per la scuola: se il prof perde la testa di Giuseppe Candido insegnare si diventa matti? Oppure, solo i matti fanno gli insegnanti? Per Vittorio Lodolo D'Oria, medico specialista che si occupa del "disagio mentale professionale" del corpo docente dal 1998, e al quale molti docenti hanno rivolto questa domanda, "sono vere entrambe le cose". Ma il problema, aggiunge, è che "entrambe le cose non sono note". Pazzi per la scuola, il burnout degli insegnanti a 360°: Prevenzi one gestione in 125 casi, è il titolo completo di una delle sue "fatiche editoriali" (AIpes ed., 2010, pag.356, Isbn 9788865310021) nella quale spiega come, quella del docente sia, in realtà, una "professione usurante" tanto da poter "far impazzire anche i più sani". Come lo stesso autore ha spiegato a una nutrita platea di docenti intervenuti al convegno a Lamezia Terme organizzato dalla Gilda di Catanzaro lo scorso anno scolastico, si tratta di «Una raccolta di storie, esperienze e testimonianze di professori stakanovisti, di docenti scoppiati, di insegnanti ammalati, che si aggirano nelle aule come zombie, senza che nessuno li aiuti, e al contempo protegga la giovane utenza». siderazione sociale ed economica, può risultare usurante. Incurante di tutto ciò oltreché del fatto che gli stipendi dei docenti italiani sono tra i più poveri d'Europa (cosa che influisce non poco sulla tranquillità e sulla psiche), il Governo del rottamatore, con la proposta di riforma della scuola, paradossalmente titolata "La buona scuola", anziché valorizzare vuole peggiorare la dignità e il ruolo stesso degli insegnanti, bloccando loro gli scatti, un minimo di aumento salariale che oggi hanno, e condannandoli al salario d'ingresso. Anziché riconoscere loro quanto già fanno con i loro stipendi assai inferiori a quelli dei colleghi europei; anziché stabilizzare i precari come chiede la Giustizia europea, per "la buona scuola" si pensa a racimolare il gruzzolo necessario a fare l'assunzione di 150mila precari, bloccando loro e a tutti i docenti gli scatti fino al 2018, e istituendo la banca delle ore da recuperare per non pagare più supplenze. Siamo pazzi? Pazzi per la scuola? Macché: qui è la politica italiana che è diventata pazzesca, ubriaca dalle prebende, dalle tangenti e da malaffare, oltreché immemore del fatto che, solo investendo sulla scuola, sui saperi di base e sulla ricerca universitaria, si può davvero sperare di invertire la rotta di un paese che non cresce più. Codice abbonamento: 068391 A Il libro non esamina tutte e tre le diverse "popolazioni" di docenti che il titolo riesce, invece, come evidente intenzione dell'autore, ad evocare: quella degli "insegnanti eroici", fortemente appassionati alla loro professione alla quale dedicano "anima e corpo" tanto da risultare folli agli occhi dei più; quella dei "docenti stressati, logorati, se non addirittura impazziti", a causa di 1000 problemi non solo scolastici; e quella dei docenti che, invece, sono risultati "affetti da una vera e propria psicopatologia": 2,4% psicosi e 12% con disturbi depressivi, secondo le fonti europee, del 2008 utilizzate dall'autore. In pratica significa che, su un milione di insegnanti italiani, mediamente, 24mila sono psicotici e 120mila depressi. Per l'autore che si concentra su quest'ultima - non c'è dubbio che, quella del docente sia un professione "particolarmente esposta ad usura psicofisica", tanto da farne uno di quelle professioni che chiama "helping profession", per le quali la vigente normativa per la sicurezza (D. Leg.vo 81/2008, art.28) prevede che siano «individuati e contrastati i rischi specifici della professione e lo stress da lavoro correlato». Non ci sono solo i disturbi vocali, quindi. Insegnare, anche per la scarsa con- del Scuola: testate nazionali destinatario, non riproducibile. Pag. 36 'tMl ())IIill! mi Settimanale I Data 14-12-2014 Pagina 38 Foglio 1 /2 I PROPOSTA PER LA SCUOLA di Claudio Giunta -- ---- - - - ------------- -- ----- a ventottenneG. è una studiosa eccellente: si è addottorata quest'anno col massimo dei . voti,.«dà una mano in università», ma senza alcuna prospettiva di assunzione o di contratto (troppo giovane, non ha potuto fare il concorso che - un grato pensiero ai dirigenti del Miur, se mi stanno leggendo - ha saturato l'università per il decennio avenire), e per il resto lavora come cameriera, soprattutto d'estate e durante le feste di Natale. Le piacerebbe insegnare a scuola, qualsiasi scuola, dalle elementari ai licei, ma non può, perché - troppo impegnata col dottorato' che se preso sul serio è molto gravoso non ha fatto il concorso per l'abilitazione (Tfa) bandito due anni fa, né ha potuto accedere al Percorso abilitante speciale (Pas) riservato a coloro che avevano un' esperienza d'insegnamento di almeno tre anni (troppo giovane, di nuovo), né potrà iscriversi al "percorso abilitante" biennale che il Ministero e le università stanno organizzando per i prossimi anni. È un grosso errore, e un grosso spreco. Dovremmo agire in modo tale da permettere alla ventottenne G. di andare, subito, a insegnare: lei e quelli come lei, gli addottorati d'Italia, dovrebbero avere la possibilità di entrare immediatamente nelle scuole, senza ulteriori corsi, prove, concorsi. Nel dossier ministeriale intitolato La buona scuola, che consta di 136 pagine, le parole dottorato e dottorandi neanche ci sono: co- L Sarebbe anche un modo sensato, spiccio, per nulla dispendioso, di ridare un senso all'istituto del dottorato. Perché temo che, se continua così, i concorsi di dottorato cominceranno ad andare deserti: se un laureato in filosofia sa che, conseguito il dottorato, avrà scarse possibilità ditare carriera accademica (perché così stanno le cose) e nessuna possibilità di insegnare (perché avrebbe dovuto frequentare il biennio abilitante),illaureatoinfilosofiacipenseràduevolte prima di fare un dottorato. Quanto agli scienziati, non tutti (e non tutte, in ispecie) sono disposti a fare un dottorato in fisica, se sono quasi certi di dover poi andare all'estero per lavorare: sapere di poter almeno insegnare a scuola, in Italia, potrebbe convincere i dubbiosi a tentare la strada della specializzazione, con beneficio per loro, per i loro studenti e per la collettività. La collettività, appunto. Tendiamo infatti a dimenticare che il dottorato.costa molti soldi alle università, cioè soprattutto allo Stato, ma allo Stato apporta un beneficio miserrimo, dato che soprattutto nelle discipline umanistiche è molto esiguo il numero degli addottorati che fa carriera universitaria o che può spendere quel titolo in un'altra professione (almeno in Italia: all'estero le cose stanno diversamente, la sigla Ph.D. fa il suo effetto, e anche per questo tanti dottori di ricerca formati a nostre spese lasciano il Paese): dal momento che investiamo in questi giovani, pagandoli per tre anni, non si vede perché non si debba, poi, farli lavorare per lo Stato, se hanno voglia di farlo. Questi insegnanti addottorati toglierebbero il posto agli aspiranti insegnanti che sono iscritti nelle graduatorie, o agli abilitati? sì, toglierebbero qualche posto, ma non molti. In Italia gli addottorati sono, ogni anno, circa diecimila, ma per gran parte costoro non ci pensano nemmeno, ad andare a insegnare a scuola, sicché alla fine si tratterebbe probabilmente di alcune centinaia di persone, più che di alcune migliaia, concentrate soprattutto nei settori delle cosiddette scienze speculative. La cosa non dovrebbe essere troppo difficHe: immagino cioè che rientri tra i provvedimenti che un ministro - e il Ministro attuale sa, per fortuna, cos'è la formazione dottorale - può prendere senza dover riscrivere i principi fondamentali della Costituzione. RIPRODl1ZIONE RISERVATA (t; Ritaglio Scuola: testate nazionali stampa ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile. Pag. 37 Codice abbonamento: Bisognerebbe permettere a questi giovani di insegnare senza ulteriori esami e concorsi me se quei giovani studiosi non avessero alcun rapporto con la scuola, come se fossero incamminati verso un futuro che non può e non deve avere alcun rapporto con l'insegnamento scolastico. Ed è così, infatti, ma ripeto - è un errore. Tra loro ci sono persone che non sono veramente tagliate per l'insegnamento medio o superiore? È possibile, anzi è sicuro. Ma da un lato è anche probabile che - per la coscienza di sé che si ha a ventott'anni, e che non sempre si haa ventitrè - questi dottori di ricerca sappiano di essere negati all'insegnamento, e decidano di percorrere altre strade: che si eliminino da soli, insomma. Dall'altro, possibilità di insegnare a scuola non significa diritto incondizionato a farlo, e si possono pensare facilmente degli strumenti di verifica e selezione. Un colloquio approfondito con il dirigente scolastico è la cosa più ovvia: non assumono così, le aziende? Ma poi bisogna ricordare che ogni dottore di ricerca è stato seguito per tre anni da un tutor scelto tra i suoi docenti universitari, un tutor che si sarà fatto un'idea sulle sue chances di essere un buon insegnante: al tutor, dunque, potrà essere chiesto un parere motivato in questo senso. Tra i dottori di ricerca ci sono persone che hanno passato anni a glossare NOlillO di Panopoli ma non conoscono neppure i rudimenti della pedagogia? Sicuro anche questo. Ma sono tutte persone che conoscono bene le discipline che insegnano, e che con un po' d'esperienza, qualche buona conversazione con dei pedagogisti intelligenti, all'università (o con colleghi più anziani, nella scuola) e un po' di letture impareranno anche a essere dei buoni insegnanti. Per essere ancora più chiari: sono persone abbastanza mature da non aver bisogno, dopo ventun anni di studi, di un altro anno di lezione sul brainstonning e il cooperative leaming, così come non hanno bisogno di altre lezioni (mie, per ipotesi) di letteratura italiana, o di storia, o di matematica (se ne hanno bisogno vuoI dire che non dovevano essere ammesse al dottorato, e che l'errore è stato fatto prima). Buone letture integrative, specie su questioni di didattica che non hanno approfondito a scuola, buone conversazioni con specialisti di pedagogia, tirocinio semestrale in classe: e basta. 068391 Dottorati in cattedra Quotidiano IL ,,"~MATTINO Data Pagina Foglio 13-12-2014 41 1 La recita di Natale a porte chiuse: genitori in rivolta Cristina Cennamo Genitori esclusi dalla tradizionale recita difine anno dei propri figli. Accade a Napoli, nell'accorsata scuola comunale dell'infanzia Agazzi" di via Orazio, dove a sorpresa mamme epapà si sono visti vietare l'ingresso all' evento tanto atteso. La scuola infatti, spiegano i genitori in preda all'ira, non consentirà neanche ad un solo genitore per alunno di assistere alla recita di Natale dei bambini perché, gli è stato detto, «una maestra lo scorso anno si è sentita male per colpa della troppa folla presente in aula durante la recita ed ha fatto causa al Comune di Napoli» spiega in rappresentanza dei genitori Gaetano Trapanese. Insomma: dopo il saccheggio, misero le porte di ferro. Peccato che qui non si parli di un monastero con AII'Agazzi di via Orazio piccoli attori inscena senza pubblico «per evitare sovraffollamento» dai racconti dei bambini, una cattiveria che trovo assurda, incomprensibile' inhriustificabile. Spero vivamente che si cambi idea quanto prima». La scuola in questione, commentano ancora i genitori, è dotata di spazi molto grandi, ed in ogni caso si sarebbe potuto optare per un calendario di recite a rotazione classe per classe mentre la recita sarà fatta dai soli bambini a porte chiuse. Presi dallo sconforto, quindi, mamme e papà hanno comunicato il tutto al sindaco di Napoli Luigi de Magistris, il quale a sua volta ha posto il problema all'assessore alla scuola Annamaria Palmieri la quale ha così risposto a Trapanese: «Ho già provveduto a chiedere delucidazioni al dirigente di municipalità competente. Appena avrò ricevuto una risposta, gliela trasmetterò sperando che sia risolutiva». Un primo harlume di speranza per le famiglie dell'Agazzi. © RIPRODUZIONE RISERVATA Codice abbonamento: 068391 U oggetti preziosi da tenere al sicuro ma semplicemente del desiderio legittimo di tanti nonni, genitori e zii che hanno voglia di emozionarsi davanti ai primi passi nel mondo dello spettacolo dei loro hahy attori. «Quando in ufficio i miei colleghi hanno iniziato a chiedere ore di permesso per assistere alle recite di Natale dei!oro figli - racconta Trapanese - ho realizzato che a pochi giorni dalla chiusura natalizia delle scuole non sapevo ancora nulla della recita della mia. Ho chiesto, quindi, lumi alle sue maestre e mi è stato risposto che la direzione della scuola non aveva autorizzato la presenza dei genitori allo spettacolo dei bambini per via dell' eccessiva affluenza registratal'annoscorso.Mache, comunque/lo spettacolo avrehbe avuto luogo ma a porte chiuse, cioè con la presenza solo di bambini e maestre. Inutile ogni tentativo di proporre soluzioni alternative anticaos: lo spettacolo potremo soLo immaginarlo Ritaglio Scuola: testate nazionali stampa ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile. Pag. 39 Settimanale laDiscussione Pagina 13-12-2014 6/7 Foglio 1 Data e in cui non cisano prodotti di scarto ma le ponendo al centro la <:ncr.:,....ihiljl-ò ambi4:mtale, sociale econo~ Per questo Ci occupiamo I GIochi di tecnologie e soluzioni che aiutino a risolvere il problema di riferimento del "fine vita" di tanti prodotti per abbattere l'impatto di utilizzo quotidiano; le biopla- ,., ambientale stiche garantiscono prestazioni te.cnicamente p.aragohabili ai di dell'intera manifestazione. la fami- materiali tradizionali ma possono glia Mater~Bi di bioplastiche biodegradabili e compostabili prodotte da Novamont, si sta imponendo com€ uno dei madi rìferlmentoper ìl packaging alimentare e la ristorazione in virtù delle stiche di .N· .. . ter- ovamont. mica, biodegradabilità e com068391 postabilità,c~e un vero e valore aggiunto Ritaglio Scuola: testate nazionali Codice abbonamento: nel caso dì prodotti contaminati da avanzi di cibo e il cui riGido estremamente com, plesso e scarsamentee.fficiente ecònomicamente e· a.rnbiei1t,Ustampa ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile. Pag. 40 Settimanale Data Pagina Foglio 13-12-2014 24/25 1 /2 CONTROMANOVRA: E Tagli alle spese militari e alle scuole private, patrimoniale, tasse sui beni finanziari. Ecco come trovare le risorse per il reddito minimo, il trasporto pubblico, la stabilizzazione del personale precario nella sanità e la lotta alla dispersione scolastica na manovra da 27 miliardi che chiude in pareggio. Ecco alcune delle scelte di Sbilanciamoci per <<un esercizio di democrazia dal basso». Le entrate arrivano dal fisco e dalla finanza: manovra Irpef, tassazione di patrimoni e capitali scudati, aholizione della cedolare secca ma anche del condono per i concessionari di video giochi. E ancora: tagli alle spese militari (+3,6 miliardi rispetto al 2014 e +3,5 miliardi rispetto al 2015). Nei dettagli: riduzione del per- sonale delle Forze armate (entro il 2017 e non il 2026) a 150mila unità (+1,5 miliardi), taglio degli F;35 e dei sommergibili U212 (+710 milioni). Al contrario spese per 200 milioni per riconvertire l'industria militare, cosÌ come 10 servitù militari in progetti di sviluppo locali (25 milioni). Per il Servizio civile previsti 200 milioni (invece dei 65 della Finanziaria). Un altro settore importante è l'istmzione. Tra le entrate, sostituire l'ora di religione con storia delle religioni o con in- Dalla tassazione dei patrimoni finanziari Sbilanciamoci calcola che si possano ottenere entrate per4 miliardi. E dalla riduzione della franchigia sulla tassa di successione 0,9 miliardi. Nei dettagli la patrimoniale consiste in questi punti: a) introduzione di un'imposta complessiva sul patrimonio (immobiliare e mobiliare) ad aliquote progressive. In particolare, quando si tratta di immobili prevede una redistribuzione a parità di gettito (esentando i ceti bassi e incidendo di più sui grandi patrimoni). Nelcaso invece della componente finanziaria, le entrate previste di 4 miliardi sono equamente divise tra beni di famiglie e di imprese. Altri introiti dalla tassa sui capitali scudati e sui capitali che rientrano dall'estero. Secondo la Banca d'Italia i capitali detenuti all'estero non dichiarati vanno dai 124 ai 200 miliardi. Sbilanciamoci propone di applicare un'aliquota una tantum del10% sul capitale scudato. L'entrata prevista, secondo l'ipotesi che solo 50 miliardi dei beni scudati siano ancora presenti nelle società fiduciarie, è pari a 5 miliardi. Codice abbonamento: 068391 La manovra sull'lrpef, ipotizzata da Sbilanciamoci, nel suo insieme produrrebbe un risparmio di 1,6 miliardi. Ecco come: a) riduzione di 1 punto delle aliquote sull e Il scaglione di reddito Irpef. b) aumento dell'aliquota sullV scaglione (da 50.001 a 75.000 euro) dal41% al44% e dell'aliquota sul V scaglione (oltre 75.000 euro) dal41% al47% fino a 100mila euro e al50% oltre i 100mila, con creazione di un VI scaglione. c) abolizione della cedolare secca sugli affitti a canone libero e rientro nella base imponibile Irpef. d) abolizione dell'attuale regime di tassazione separata al 26% per le rendite finanziarie (esclusi i titoli di Stato) da far confluire nella base imponibile Irpef, con conseguente assoggettamento ad aliquote progressive. I primi due punti (a e b) porterebbero meno entrate (-1,7 miliardi), ma dall'abolizione della cedolare secca arriverebbero 800 milioni e altri 2,4 miliardi dall'assoggettamento all'lrpef delle rendite finanziarie. segnamenti alternativi significa un risparmio di 1,5 miliardi di euro, altri 471 milioni arrivano dai tagli alle scuole paritarie private. Più risorse per diritto allo studio, edilizia scolastica e l'offerta formativa, mentre 200 milioni dovrebbero andare per stage, altenlanza scuola lavoro e didattica. Tra le entrate, 1,5 miliardi dai tagli alle grandi opere, mentre oltre 2 miliardi vengono destinati in più ai fondi delle politiche sociali e all'abbassamento del ticket. clon.coc Ritaglio Scuola: testate nazionali stampa ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile. Pag. 41 Settimanale Data Pagina Foglio IU~I)I)I'I'() l\(lIl~Il\(I() 4I.VUI.IlUU)I 13-12-2014 24/25 2/2 l'IA1~() 1)I~1.I.A\,()Im ~1l\(lII.IlUU)I Contro la visione del neoliberismo che considera «il lavoro pubblico una spesa "sterile"», Sbilanciamoci propone invece "un piano per il lavoro e peril benessere". Il costo complessivo è di 4 miliardi di euro. Quattro i settori su cui concentrare le risorse. Il primo è la riqualificazione del trasporto publico su rotaia. Con 10 milioni di euro per chilometro si possono realizzare, investend03 miliardi l'anno, 300 chilometri di linee ferroviarie a due binari.Aumentando l'efficienza della mobilità pubblica si ottengono: più competitività per le imprese, maggiori risparmi peri cittadini e più tutela ambientale. Un altro settore è la revisione della politica sanitaria con la sta bilizzazione del personale paramedico precario. Così come è prevista l'assunzione di figure professionali stabili nelle scuole anche come deterrente contro la dispersione scolastica. L'ultimo investimento in grado di produrre lavoro e benessere è la messa in sicurezza del territorio dal punto di vista idrogeologico, oltre alla tutela del patrimonio culturale e paesaggistico. Codice abbonamento: 068391 Per Sbilanciamoci l'introduzione del reddito minimo garantito non si può più rimandare. «Il nostro sistema di welfare è, per frammentarietà e categorialità dell'intervento, del tutto insufficiente nell'offrire tutele adeguate ai soggetti più esposti ai rischi di esclusione sociale», scrivono gli economisti. Il reddito di cittadinanza e il reddito minimo garantito (500 euro mensili) vengono considerati gli strumenti adatti per contrastare la povertà e per ridurre le diseguaglianze redistribuendo la ricchezza. Sbilanciamoci prevede un primo intervento rivolto ai cittadini in stato di povertà assoluta: per circa 764mila persone la spesa sarebbe di 4 miliardi. Vengono individuate anche le risorse. Si ottengono 1,5 miliardi attraverso un'imposta addizionale su 3 milioni di imprese attive «che non impiegano lavoro dipendente, così da distribuire anche sulle imprese il carico del finanziamento del welfare oggi concentrato solo su lavoratori e pensionati». Una tassa ulteriore una tantum sui capitali scudati garantirebbe altri 2,5 miliardi. Ritaglio Scuola: testate nazionali stampa ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile. Pag. 42 Settimanale Data Pagina I Foglio 13-12-2014 31 1 /3 copiare è uno sport nazionale che forma adulti poco virtuosi Ricerca ISbirciano due liceali su tre, al Sud cinque volte di più che al Nord. La consultazione pubblica La Buona Scuola, attraverso un sito internet dai font argentati e comunicativi, ha stimolato un dibattito su molti aspetti della proposta di riforma dell'Istruzione del ministro Giannini. Non ha affrontato però la questione del comportamento in classe dei ragazzi. A prima vista sembra corretto che i punti prioritari siano altri, ovvero quelli evidenziati dalla stampa: la performance accademica dei nostri istituti secondari è sotto la media Ocse; sono precari ben 460 mila supplenti; l'infrastruttura delle scuole è fatiscente e pericolante. Che saranno in confronto degli 8 in condotta? Proviamo a cambiare paradigma: e se negli aspetti comportamentali risiedesse una leva per migliorare non solo la performance accademica dei nostri ragazzi ma anche il Paese? Possiamo capirci di più grazie a uno studio prodotto dai Global Shapers e Quattrogatti.info, che tratta il tema del cheating: l'imbroglio scolastico degli studenti (e talvolta degli insegnanti) - in parole povere: il copiare. Hai copiato? Nelle nostre scuole la disonestà è dilagante. Chi si è seduto dietro a una cattedra lo sa per esperienza vissuta. Lo conferma anche un'indagine demoscopica del 2012 svolta da Marcello Dei (Università di Urbino) che ha stimato che 2 liceali italiani su 3 copia in classe. Molti ancora si limitano al lasciar copiaII1II Ritaglio Scuola: testate nazionali stampa ad re. Altri non avranno voluto ammettere la propria disonestà ai sondaggi. Ogni anno, l'Invalsi somministra test standardizzati (Snv) a centinaia di migliaia di studenti di quasi tutti gli istituti primari e secondari italiani. E ogni anno, molti studenti e docenti si mobilitano per boicottare e sabotare i quiz. Oltre a pubblicare i risultati aggregati, l'Invalsi ha dunque iniziato ad approssimare un indice di cheating che stima la severità di questi comportamenti. L'Invalsi usa questo dato per derivare i punteggi ai test al netto degli imbrogli. Analizzando questi dati, lo studio evidenzia che il cheating, oltre a essere complessivamente molto radicato, varia di intensità a secondo dell'area geografica. Negli ultimi 3 anni, di media, nelle 20 provincie (tutte nel Meridione) in cui è stato misurato l'indice di cheating maggiore, questo parametro è stato cinque volte più alto che nelle 20 provincie più virtuose (tutte al Nord). Ad Avellino si copia lO volte più di quanto lo si faccia a Bolzano. E stando ai risultati della ricerca, il cheating avviene maggiormente laddove i risultati accademici dei ragazzi sono carenti e il benessere socio-economico è meno diffuso. Ma questo spiega solo in parte un divario così vasto. Una ricerca della Banca d'Italia ha ipotizzato che le dinamiche così diverse tra provincie del Nord e del Sud possono essere dovute a differenti livelli di capitale sociale: la maggiore coesione sociale e il rispetto per le regole del Nord si manifesterebbero dunque anche in classe. uso esclusivo del destinatario, Pedagogia e società Per la maggior parte della popolazione adulta italiana che ha trascorso almeno una dozzina d'anni dietro i banchi di scuola, questi tavolini di compensato rappresentano più di un mero strumento di apprendimento. Sono stati piste di atterraggio per aeroplanini di carta e tavole su cui incidere dichiarazioni d'amore (nel mio liceo talvolta i tuboIari di acciaio venivano usati come arma da combattimento). Questa cognizione nostalgica ed emotiva, seppur a prima vista poco irrilevante ai fini del dibattito sulla Riforma, coglie in pieno una dimensione centrale della nostra esperienza formativa: quella sociale. Come ricordano le migliori tradizioni della filosofia pedagogica, in particolare Dewey, la scuola è sì un luogo dove i ragazzi si formano su determinate materie, ma è soprattutto la prima esperienza del vivere in società. Le abitudini che acquisiamo a scuola diventano componenti della nostra bussola morale da adulti. Guardando le mappe di questa pagina, notiamo che le province in cui i ragazzi copiano di più alle prove Snv sono quelle con il più alto tasso di evasione fiscale. Vale la pena chiedersi se, diffondendo una cultura di rispetto delle regole già nelle scuole, si possano ottenere comportamenti più virtuosi tra gli adulti. La scuola migliore Le attitudini sociali apprese a scuola, oltre a essere importanti di per sé, possono avere un impatto indirettamente sui risultati accade-. mici e professionali dei ragazzi. Dinon riproducibile. Pag. 43 Codice abbonamento: LORENZO NIEWMAN 068391 E i dati coincidono con quelli dell'evasionefiscale. Unjènomeno legato alla minore coesione sociale. Eppure la riforma Giannini non nefa cenno • Settimanale pagma 99 Data Pagina Foglio versi studi pedagogici statunitensi stanno evidenziando come quanto più i ragazzi sono abituati a fallire accademicamente per poi riabilitarsi, tanto più sono motivati a mi- gliorarsi. Combattere l'attitudine a copiare significa dare loro questa occasione. Abituare a test più affidabili e rigorosi consente di infondere una cultura del merito già in 13-12-2014 31 2/3 tenera età. Appare dunque una lacuna non trascurabile il fatto che tra i 12 punti programmatici della Riforma Giannini, non vi sia neppure un accenno alla formazione sociale dei ragazzi. le abitudini che acquisiamo a scuola diventano componenti della nostra bussola morale da grandi III> I DATI Cheatlng e Indice di benessere socio-economico Cheating in percentill media test analisi 2011-2013 Indice di cheating 0.3 0.3 0.2 0.1 0F-------------~--.---------~ -0.1 u -0.2 W ~ § -0.3 098 0.96 0.94 0.92 Cheating e voto in pagella 77 0.9 0.88 0.86 0.84 media test Invaisi 2011-2013 Ind (e di cheatlr.g 7.6 7.5 74 7.3 7.2 I 71 I~ ~9 a I~ 6E 6.71....-----------------1· ~ o 0.96 0.94 0.92 0.9 0.88 0.86 0.84 40 60 80 100 La distribuzione geografica del cheatrng alle prove SNV 2013 dove 20 è il valore massimo e 100 il valore minimo dati INVALSI. elaborazione Quattrogatti - Global Shapers Codice abbonamento: 068391 98 20 Ritaglio Scuola: testate nazionali stampa ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile. Pag. 44 Settimanale Corrie.onomia Data 15-12-2014 Pagina 37 Foglio 1 Corsi online, la Bocconi sale sulla piattaforma glese, come tutti gli altri percorsi formativi di via Sarfatti, il programma si chiama «Bachelor of international politics and government», sintetizzato in «Big». «Risponde agli standard internazionali - precisa Vincenzo Galasso, direttore del corso in scienze politiche - con un contenuto maggiore di analisi dei dati, perché chi studia questa disciplina deve saper ma- • • . neggiare database per poter fare valutazioni economicopolitiche». AI momento, il corso · triennale è destinato a una classe di circa 60 persone (la metà di una classe normale). E' in fase di studio la possibilità di aggiungere il biennio di specializzazione in collaborazione con la London School of Economics. Sui banchi: circa il 40% di italiani e il 60% di stranieri. «Un • carattere distintivo del corso è · che al terzo anno tutti gli alunni studieranno per un semestre all'estero, grazie agli scambi con altre università. Mentre, per gli altri programmi il semestre all'estero è opzionale, in questo corso è previsto per tutti i ragazzi», conclude Galasso. PAOLA CARUSO ID RIPRODUZIONE RISERVATA Codice abbonamento: 068391 a Bocconi spinge sulla formazione online. Ad arricchire l'offerta' formativa dell'ateneo per il 2015 è l'aumento dei Mooc (Massive open online courses) corsi su Internet, gratuiti e in inglese. I primi due hanno avuto oltre 50 mila iscritti. Il terzo corso sul web, previsto a febbraio (per 6 settimane) in «International leadership and organization behavior», dovrebbe interessare circa 20 mila candidati. Si tratta per lo più di laureati tra i 25 e i 35 anni, secondo le prime analisi del target, desiderosi di incrementare le loro competenze (i Mooc non c'entrano con i normali corsi di laurea). «Soltanto il 4% degli italiani si è iscritto ai primi due Mooc precisa Luigi Proserpio, delegato del rettore per !'innovazione della didattica in Bocconi -. Il resto degli studenti si trovava in 180 Paesi. con in testa Stati Uniti, India e Regno Unito». Oltre al corso online di febbraio, l'Università Bocconi, sta progettando altre due proposte formative su piattaforma per i prossimi 12 mesi. «L'idea è di sperimentare questo modello didattico online per capire se in futuro si può pensare di organizzare percorsi universitari di laurea che prevedano una parte di lavoro a distanza» sottolinea Proserpio. Tutto in aula è invece il primo corso triennale in scienze politiche internazionali della Bocconi, attivo dall'anno accademico 2015/2016 (con sele-' zioni da febbraio-marzo). In in,- Ritaglio Universita' stampa ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile. Pag. 46 Quotidiano LA STAMPA Data Pagina Foglio 13-12-2014 9 1 Dalla Baviera a Torino "Stipendi a parte siete molto meglio di come vi raccontate" La docente: troppo pochi1200 euro -=- -=- - ~~ ~-~~~~ ~~i~~;:;~~=-=2-_~tt~~~1 In Italia i docenti, sono più àperti, c'è meno il senso della gerarchia, è tutto basato sulla fiducia, la sala docenti non è un tabù Elisabeth Eberl Docente di tedesco in Italia dal 2002 lisabeth Eberl ha trentotto anni, è nata in Baviera ma vive in Italia dal 2002. Un concorso la porta a insegnare a Bassano del Grappa, l'anno dopo è a Torino al Goethe Institut. «Gli italiani sono decisamente migliori di come vengono raccontati e di come loro :;;tessi si raccontano», spiega. L'Italia forse no. «Ho sempre lavorato nell'ambito dell'insegnamento, e nel vostro Paese mi sono trovata particolarmente bene. Corsi molto seri, colleghe aperte, fin dai primi giorni. Lo so che sembra strano, visto che siamo abituati a sostenere il contrario, ma in Italia E Ritaglio Universita' stampa funziona anche l'Università: sono stata assunta'neI2008, dopo ùna trafila molto professionale. Durante questi anni non ho mai visto concorsi truccati e scorciatoie del genere». I problemi iriiziano quando, a fine mese, si butta l'occhio sulla busta paga. Ecco, in quel momento, racconta Elisabeth, la nostalgia per la Germania si fa sentire. «È frustante: al di .là delle Alpi un professore di trent'anni guadagna rumeno 20002300 eUro al mese. Qui bisogna faticare per arrivare alla metà. Inoltre, nell'ultimo periodo, gli atenei sono stati costretti a tagliare su contratti e personale. Le vittime sono gli studenti». Perché? «Perché il vostro Paese investe poco nella scuola e nella formazione professionale - dice -. Eppure i ragazzi sono in gamba, interessati, e i professori anche. In Italia i docenti sono più aperti, c'è meno il senso della gerarchia, è tutto basato sulla fiducia. Un esempio: da voi la sala insegnanti è accessibile, in Germania, invece, è un tabù». A sentire i trenta-quarantenni, iI tempo !,legli stereQtipi è finito. «Prenda un italiano medio e un tedesco medio: iI primo è sicuramente più interessato alla cultura, all'arte», spiega la Eberl. Torino, poi, è un'isola felice. «L'ho scelta perché si respira cultura ovunque: in strada, ·nei 'musei, .trà i palazzi. L'offerta, da questo punto di vista, è· straordinaria». Il cinema, 51 teatro, i concerti. Mà non sonci fantasmi della Dolce Vita, passatempi per studiosi paludati. Tra lè passioni di Elisabeth, infatti, Mozart si incastra tra i Coldplay e Robyn, sorta di musa per chi ascolta musica elettronica. Elisabeth ha vissuto l'Italia anche nei cinque anni della. grande crisi. «L'ho vista, soprattutto tra i ragazzi. I miei studenti fanno fatica a trovare lavo retti, anche pensare ad una gita all'estero ormai è diventato complicato. Da voi l'unico cuscinetto rimasto è la famiglia». .- ad uso esclusivo del "luello che serVIrebbe, al Paese che l'ha adottata, è uno scatto d'orgoglio. «lo la xenofobia di cui si parla sui giornali e in televisione non la vedo - dice -. La violenza neppure. Le persone non pensano in bianco e nero. Ribadisco: vi raccontate male, la realtà è molto diversa». [G. B.) (\ ... ................ " l° Fedez mila Il rapperè l'autore della canzone più ascoltata in Italia negli scorsi giorni: Magnifico I giovani tedeschi che nel 2013 hanno visitato l'Italia (" .._....,.,"-) \ ......................../ .......................... (,._..•....•./) 30 Juventus In Italia la prima in classifica ha 35 punti, al secondo posto c'è la Romaa32 anni L'età media in cui si diventa genitori in Italia 068391 _'" ;C-"":-~~~-~-~liii~'=::~o~ ~- - Codice abbonamento: _~_~ . destinatario, non riproducibile. Pag. 47 Quotidiano Data Pagina Foglio 13-12-2014 8 1 Università di Bologna: aumenti ai prof. meritevoli Ponziano a pago 8 Il nuovo corso meritocratico è stato voluto dal rettore Ivano Dionigi che è unfilosolo Più stipendio ai prof più votati , università dà i voti. Ai professori. E solo i più bravi avranno l'aumento di stipendio. Bologna ci prova. Il rettore è un filosofo, Ivano Dionigi. Si è armato di quella pazienza e di quella testardaggine che contraddistingue i filosofi, ha messo al lavoro una commissione che ha stabilito i criteri di valutazione e adesso ha deciso di procedere: ogni professore avrà la sua scheda col giudizio sulla qualità dell'insegnamento e del lavoro in facoltà. Un nuovo corso delle università italiane fondato sul mento? Il buon proposito venne avanzato dall'ultimo governo Berlusconi, che nel 2011 approvò due schemi di regolamento per la valutazione dei professori universitari, sulla base dei quali la progressione economica dei docenti è prevista secondo esclusivi criteri meritocratici. Il ministro dell'Istruzione, Mariàstella Gelmini, commentò: «Prosegue l'iter di attuazione della riforma dell'università. Finalmente i docenti saranno valutati e premiati sulla base di criteri meritocratici. L'anzianità di servizio, infatti, non poteva restare il criterio determinante per l'avanzamento di carriera». TI provvedimento divise i professOri in due schieramenti, favorevoli e contrari. Chiosò il rettore della Sapienza di Roma, Luigi Frati:' <<I livelli stipendiali restano i più bassi d'Europa e questo è grave. Mi piace, invece, che l'avanzamento non sia automatico, ma su base meritocratica. Insieme con l'università di Bologna stiamo costruendo lo schema degli indicatori oggettivi nei settori umanistici che sono più difficili da valutare rispetto alle discipline scientifiche». Adesso Bologna salta il fosso. Un mosca cocchiera poiché da quel commeIito del ministro Gelmini quasi nulla è stato fatto per collegare l'avanzamento economico e di carriera a una seria analisi del merito di ciascun docente. Nell'ateneo bolognese la quota una tantum decisa dal governo che sostituisce gli scatti stipendiali (cinque milioni di euro per tutte le università) sarà distribuita solo tra i docenti che supereranno l'»esame». I criteri di valutazione sono: le ore di didattica svolte dal docente, le pubblicazioni, il risultato delle ricerche, i brevetti. Si è discusso a lungo se inserire anche il giudizio degli studenti. Alla fine si è optato per il no. Troppo alto il timore che i professori più rigidi nei voti venissero bocciati da studenti svogliati. Nella decisione ha influito anche la polemica per una pagina Facebook del collettivo universitario Robo con possibilità per gli studenti di segnalare quei docenti che, a loro giudizio, abusano del loro potere o tengono lezioni «inaccettabili». L'iniziativa ha attirato le attenzioni delle Procura, preoccupata che la pagina Facebook possa trasformarsi in una vera e propria lista di proscrizione. In ogni caso, almeno per ora, gli studenti rimarranno fuori dalla porta del mix di valutazioni previsto per il premio ai docenti. Si tratta davvero di una «rivoluziòne» in grado di rimettere sul trampolino di lancio i nostri atenei, che organismi internazionali bacchettano per l'eccessivo decentramento e la mancanza di controlli sulla qualità? Dice il rettore, Ivano Dionigi: «Come rettore, ma, in primis, come professore, so. che questa università pubblica, laica e aperta dà il meglio della formazione che può dare. Ma so anche, come cittadino, che questo Paese chiede molto in cambio». Quindi lo sforzo è elevare la qualità, allargando la rotta-. mazione dalla politica all'università: meno dOJ:enti non all'altezza e meno burocrazia. I lacci e lacciuoli sono infatti, per Dionigi, un freno a mano tirato sul rinnovamento degli atenei. Spiega: «C'è un livello ministeriale soffocante: vincoli di spesa nell'Ffo (Fondo finanziamento ordinario), bilancio unico, contabilità economico-patrimoniale, tutela del ministero dell'Economia su ogni iniziativa finanziaria, revisori che non ci danno tregua, norme sulla trasparenza che dissuadono ogni persona responsabile dal dare una mano all'università, requisiti Anvur (valutazione del sistema universitario) rigidi e astratti per l'accreditamento di corsi di ogni ordine e grado, senza dire della quotidia~ na resa di fronte ai tribunali amministrativi (penso solo alla riammissione a Medicina di centinaia di ricorrenti, che ci creano problemi immani). Qualche colpo, talvolta, si riesce anche a pararlo, ma che fatica». Un rettore. sulle barriéate. Che adesso deve fronteggiare anche i professori che non sono stati considerati idonei a percepire l'aumento di stipendio, uI).a una-tantum che può arrivare a mille euro. Commenta il suo braccio destro in questa operazione, il professor Enrico Sangiorgi: «Nessuna bocciatura, ma quando si premiano i migliori si definiscono quelli che non lo sono. Dobbiamo essere in grado di sostenere le proteste di chi non prende il premio». D'altra parte se si pretende il merito dagli studenti è giusto richiederlo anche agli insegnanti: c'è una stretta relazione tra le due situazioni. Quindi, a Bologna, nell'uni- versità più vecchia del mondo, oltre al voto nel libretto degli studenti per guadagnarsi la laurea, il voto in pagella per i professori. Emissari di altri atenei stanno arrivando per studiarne l'esperienza. Ai blocchi di partenza ci sono anche, tra gli altri, Torino e Padova. Quello di monitorare la qualità dell'insegnamento e della ricerca è una questione che tutte le università dovranno affrontare (come già avviene all'estero). C 'è chi preferisce prendere tempo ma i nodi verranno al pettine. Scontato è il fronte comune di molti professori contro il cambiamento. Ma tutto si gioca sulla: trasparenza e quindi sull'indipendenza dei giudizi (la valutazione, a Bologna, viene effettuata da apposite commissioni). Se prevalessero camarille e giochi di corrente, l'università italiana perderà un'altra occasione di rilancio. È singolare il fatto che di questa «rivoluzione» che finirà per riguardare tutti gli atenei i media finora non se ne siano occupati nonostante negli ambienti universitari la discussione sia accesa. Tra l'altro il meccanismo proposto a Bologna potrebbe in. qualche modo affrontare anche la delicata questione dei professori double face, quelli che oltre alla cattedra svolgono un'altra professione, dagli avvocati agli economisti, dai medici agli ingegnec ri. Dedicando meno ore alla didattica, essi avranno uno stipendio inferiore. Non solo. Sarà considerato meritorio chi promuoverà all'interno dell'università le ricerche finanziate dalle aziende, ÌlOn tanto per i fondi che giungono in questo modo agli atenei ma soprattutto per quella collaborazione tra università e industria spesso evocata ma assai raramente realizzata. Twitter: @gponziano --©RiproduzwTUJ Universita' Pag. 48 Codice abbonamento: DI GIORGIO PONZIANO 068391 L'aumento retributivo non puo dipendere solo dall'età Quotidiano Data Pagina Foglio 15-12-2014 17 1 FINISCE IN ARCHIVIO IL PROGETTO DA 100 MILIONI DI EURO CHE PREVEDEVA ALLOGGI PER STUDENTI Campus dell'Vniversità addio Il nuovo rettore boccia la cittadella nell'ex Albergo dei poveri: «Abbiamo altre priorità» Ritaglio Universita' trattativa con il commissario straordinario del Brignole Enzo Sorvino per rinnovare il contratto d'affitto - in scadenza tra oltre ven t' anni - del palazzo dell'Albergo dei poveri dove ora ci sono quasi tutte le aule di Scienze politiche, ma che entro l'anno prossimo ospiterà anche gli uffici, le biblioteche e gli studi dei docenti che ora sono a largo Zecca. La linea dettata da Comanducci è chiara e sconfessa i piani del suo predecessore: l'Università resterà inquilina del Brignole, ma non rinnoverà in larghissimo anticipo il contratto di affitto (circa 18 milioni di euro per 50 anni) perché il progetto della cittadella non è più in calendario per esigenze di bilancio e quindi non è necessario allungare l'intesa. . «L'idea è affascinante - rimarca Comanducci - ma adesso non se ne parla nemmeno anche perché abbiamo altre urgenze da affrontare: dobbiamo trovare spazi e aule per gli studenti». Ai primi posti c'è il caso della sede di Farmacia, a Sturla, che è ad alto rl- stampa ad uso esclusivo del schio alluvione e viene chiusa ad ogni allerta 1. Progetto in archivio, a cinque mesi dall'ultimo vertice, organizzato dall'allora rettore Giacomo Deferrari, a cui oltre ai rappresentanti del Comune, della Regione e del Brignole, aveva partecipato una società con grande esperienza nella progettazione di residenze universitarie. Una riunione all'insegna dell'ottimismo,in cui sembrava fosse già stata identificata una soluzione per finanziare la mega operazione: «Ci sono alcuni privati che hanno già dimostrato grande interesse e che sono pronti a investire. Noi non abbiamo mai pensato di potercela fare da soli», aveva assicurato l'ex rettore, lasciando intendere che la strada era in discesa e che l'accordo era vicino. L'entusiasmo di mezza estate aveva contagiato anche il vicesindaco Stefano Bernini che si era sbilanciato: «C'è già uno studio di fattibilità e l'obiettivo è, a settembre, siglare un'intesa tra Università, Regione, Comune e la società di progettazione per realizzare questa importante operazione». Nessuno, però, aveva fatto i conti con Comanducci che si è insediato ad inizio novembre e, nel giro di un mese, ha cambiato le carte in tavolae smontato il campus all'exAlbergo dei poveri. [email protected] © RIPRODUZIONE RISERVATA lA RETROMARCIA Gli OBIETTIVI Comanducci: «Non è il momento di fare un investimento , COSI oneroso» L'ex rettore Deferrari puntava sull'intervento di alcuni partner privati destinatario, 068391 NE HANNO PARLATO per dieci anni e qualcuno, appassionato di voli pindarici, si era sbilanciato: «Anche l'Università di Genova avrà la sua Bicocca come Milano, all'ex Albergo dei poveri». Ora non ne parlerà più nessuno per almeno quattro-cinque anni, poi forse verrà ripescato il progetto di un campus nella storica sede dell'istituto Brignole, che una volta era la casa di riposo più amata dai vecchi genovesi. Il progetto, presentato almeno tre volte - la prima nel 2009 - in pompamagnacontantodibenedizione da parte della Regione e del Comune, è naufragato qualche settimana fa. Lo ha affondato il nuovo rettore Paolo Comanducci che, a meno di un mese dal suo insediamento, si è confrontato con il direttore generale Rosa Gatti e il suo staff e ha messo una pietra sopra, probabilmente definitiva, al campus universitario. Un'operazione complessa e ambiziosa: residenze in grado di ospitare almeno 400 studenti provenienti da altre città e dall'estero, aule, biblioteche, ma anche aree destinate ai privati e un' oasi verde: un patrimonio di 48 mila metri quadrati da recuperare e restituire alla città, grazie all'intervento di partner privati. L'ultimo studio era stato realizzato da un team dell' Università coordinato dal direttore della scuola di specializzazione in Beni architettonici e del paesaggio Francesco Musso e rappresentava un grosso passo avanti rispetto a quanto già realizzato dal 2009 a oggi con il recupero dell'area in cui sono stati trasferiti i corsi di Scienze politiche (e i dipartimenti). Addio dunque al progetto faraonico che prevedeva investimenti pubblici ma soprattutto privati di almeno cento milioni di euro, e sogni di gloria. Non si farà niente per un motivo molto semplice: l'Università non ha fondi da destinare a un'operazione del genere e il rettore non ha intenzione di guidare l'ateneo verso rischiosi salti nel buio. «I finanziamenti nazionali per l'edilizia sono bloccati - spiega - e le risorse per l'Università sono sempre meno. Nonè il momento di fare un investimento del genere e comunque ora abbiamo altre priorità». Non è un caso che, dopo il passaggio di consegne con Deferrari si sia immediatamente bloccata la Codice abbonamento: GUIDO FILIPPI non riproducibile. Pag. 50 Settimanale Data Pagina Foglio 14-12-2014 34/35 1 /8 SCIENZA 5' MERAVIGLIA di Sylvie Coyaud ra le tappe d'obbligo in ogni Grand Tour di nobili, letterati e sapienti dai tempi di Goethe che se ne innamorò, c'è l'orto botanico di Padova, il primo creato da un'universitànel Cinquecento e dal 1997 iscritto al patrimonio mondiale dell'Unesco. Unaminiatura, se si pensa ai 150 ettari dell'orto botanico di Saint Louis, nel Missouri, è una rappresentazione serena, geometrica del cosmo, della Terra e dei suoi frutti in file ordinate, destinati all'uomo, centro e fulcro del creato. Alla fine del secolo scorso portava male i suoi anni gloriosi, ora i restauri sono quasi terminati, manca solo la serra a torretta che sarà pronta entro maggio e gli si è affiancato il Giardino della biodiversità progettato dall'architetto Giorgio Strappazzon dello studio VS Associati. Separato da uno specchio d'acqua dall'hortus cintus, ne è l'opposto e il riflesso. Un edificio sereno, trasparente, lungo cento metri e alto 18, in mezzo a grandi prati geometrici, mette la flora del mondo al centro della vita urbana e chiede anch'esso di essere guardato con attenzione: è una pianta molto esotica. «Una foglia», dice Stappazzon e sembra assurdo per una struttura di vetro così vasta e ben ancorata alla collina. Eppure si comporta proprio da foglia. All'università che l'ha commissionata otto anni fae ha trovato i 20 milioni di euro per finanziarla, tutti dicono che "respira". Vive d'acqua, d'aria e di sole. Pannelli fotovoltaici, vasca di raccolta delle acque piovane che ne alimentano le cascate interne ed esterne, pozzo artesiano sotto le fondamenta dal quale viene l'acqua a 24 gradi per mantenere la temperatura ambiente, finestre che diventano visibili quando si aprono come pori per traspirare umidità, catturare il caldo o il fre- T Ritaglio Universita' stampa sco. Come la chioma degli alberi, fa respirare meglio tutti diminuendo lo smog. Le pareti opache sono rivestite dentro e fuori da una pellicolafotocatalitica: con i raggi ultravioletti del sole, hbera l'ossigeno dalle molecole inquinanti. E sulle parti coperte del tetto -lieve e curvo come una felce, è fatto in prevalenza di cuscini d'aria - cresce una vegetazione che diventerà alta circa 4 centi- I La nuova struttura del Giardino della Biodiversità INVESTIMENTO AZZECCATO metri e già assorbe la sua dose quotidiana di anidride carbonica e ossidi d'azoto. Ognuna delle soluzioni adottate è "biomimetica": applica le conoscenze attuali sull'efficienza energetica e idrica che caratterizzano le piante rare, strane, modeste o maestose custodite nelle serre, in una successione di ecosistemi che vanno dai tropici ai deserti. Ogni ecosistema è sovrastato da balconate per osservarne l'insieme o godere della vista sulla città. Qui sono in mostra permanente o prestati da musei, fossili, libri, veleni, cosmetici, strumenti. Li acad uso esclusivo del destinatario, compagnano spiegazioni semplici, buffe a volte, suffragate da articoli scientifici, condite da citazioni raffinate o popolari. Poco a poco, saranno messe sul web, dice il professor Telmo Pievani, il coordinatore scientifico e filosofo delle scienze biologiche dalle molte curiosità e dalle letture eclettiche. Lo si nota anche nei corridoi tra un ecosistema e l'altro, tappezzati di video, immagini e racconti, che si possono scaricare sullo smart phone o il tablet con un'app, quando si acquista il biglietto sul sito www.ortobotanicopd.it . L'università ha dovuto rinunciare alla sezione sull'Antartide, un continente in più non ci stava proprio. I materiali erano sovrabbondati, ma domani saranno trapiantati nel Giardino virtuale on-line, promette Pievani. Insieme a Luigi Luca Cavalli Sforza, aveva curato la mostra «Homo sapiens», è noto per gli studi su Darwin, compreso il figlio botanico di fama, e il nonno Erasmus autore di un poemetto sulla vita amorosa delle piante. Per filo conduttore, ha scelto l'addomesticamento reciproco di umani, altri animali e piante durante l'evoluzione una e multipla: della varietà strabiliante di forme, dimensioni e colori nel regno vegetale (<<un orribile rompicapo» per Darwin), delle formiche, lombrichi, api, ucceHi e mammiferi che se ne nutrono, lo sfruttano, lo fecondano, ne trasportano semi e messaggi; dell'Homo sapiens e della sua cultura, cibo, riparo, vesti, medicina, ebbrezza, corone d'alloro e di spine ... Pievani ha raccolto le usanze e il pensiero di popoli distanti nel tempo o nello spazio, miti, tecniche, politica, scienze, arti e religioni, senza un confine. La "foglia" è unpot-pourridi erudizione e di folklore, così riserva sorprese per tutti. Ne citiamo una sola, sperando di rovinarla a pochi. Anni fa in Israele, ci fu una disputa tra chimici e rabbini, racconta il chimico Roald Hoffrnann in Old Wine, New Flasks, Reflections on science and Jewish tradition. Sulla via della terra promessa, il popolo eletto stava per morire di sete quando Yaveh diede a Mosè un ramo da gettare nelle acque salmastre del lago Marah, che d'incanto divennero fresche e dolci. Occorre andare alla ricerca della pianta e studiarne le proprietà, dicevano gli uni. No, dicevano gli altri, il Signore ha compiuto un miracolo, quella pianta non esiste. sì invece, e si trova nel Giardino. (ç, non RIPRom 'ZIONE RISERVA T A riproducibile. Pag. 51 Codice abbonamento: Costato 20 milioni di euro e con oltre 40mila visitatori nei primi mesi, il progetto del Giardino della Biodiversità unisce la competenza alla capacità di stupire 068391 La «foglia» biomimetica Settimanale Data Pagina Foglio 14-12-2014 34/35 2/8 ALL' AVANGUARDIA Orto e Giardino, due scommesse vincenti investigatione, si possa perfettamente et con facilità acquistar tale scientia, per universal benefficio delli hominh). Molti secoli prima dell'istituzione dell'Agenzia Italiana del Farmaco, la solenne delibera dello Stato veneziano oltre a enumerare i vantaggi che si sarebbero determinati per la didattica, sottolineava gli «infiniti errori et fraude che si commettono nelle spiciarie, ove si componeno le medicine con cose false e guaste a destrutione della vita delli huomini». Non ci potrebbero essere parole più sintetiche ed efficaci per esprimere la lungimiranza della Serenissima, che mentre perseguiva l'obiettivo di controllare laqualità dei farmaci diffusi nelle spezierie dello Stato veneziano, forniva anche una tempestiva risposta alle pressanti richieste del mondo accademico padovano. Quelle di creare un orto medicinale legato all'Università per fame luogo di didattica, di ricerca e raccolta degli esemplari, addestrando gli studenti a riconoscere le varie piante utilizzate nella pratica medica e nelle sperimentazioni scientifiche collegate agli insegnamenti di medicina. È questa una straordinaria novità epistemologica, che ponendo in discussione i metodi di apprendimento e di trasmissione del sapere consolidati da secoli denuncia l'insufficienza di un sistema fondato sulla sola lettura e commento dei testi e rivendica la necessità di un luogo di indagine scientifica essenziale, di un laboratorio per la ricerca sperimentale. E non è un caso che proprio nel Cinquecento, nel secolo in cui l'Università di Padova divenne grazie alla sua Scuola Medica e a nomi come quelli di Vesalio e Harvey il centro più importante per la diffusione delle nuove metodologie d'indagine anatomica e clinica, si verifichino altre due eccezionali novità scientifiche: la costruzione nel palazzo del Bo del primo Teatro Anatomico stabile, che ebbe enorme influenza sugli sviluppi dell'anatomia e fu poi imitato a Leida, Copenhagen, Uppsala e Amsterdam, e il passaggio dalla medicina studiata sui testi all'insegnamento clinico praticato alletto del malato nell'Ospedale Grande di San Francesco. Nei secoli l'Orto medicinale anche graRitaglio Universita' stampa ad uso esclusivo del destinatario, Dai primi dati disponibili, a tre mesi dall'apertura al pubblico, pare che la scommessa di fare dell'Orto botanico di Padova un luogo vivo e capace di rinnovarsi, un luogo di ricerca ma anche di incontro di persone tra loro assai diverse e con interessi molteplici, un luogo storico capace di produrre anche oggi valore culturale ma anche economico, sia vinta: oltre quarantamila visitatori si sono avvicinati con curiosità ed entusiasmo al tema della biodiversità dei viventi, della necessità di valorizzarla, comprendendone i valori anche economici, e di preservarla. Con la stessa logica, che attinge alle radici storiche del nostro inestimabile patrimonio culturale per valorizzarle con un'ampia fruizione da parte di un largo pubblico, opereremo anche nei prossimi mesi per "aprire" ancor più ai visitatori lo stràordinario complesso del palazzo del Bo, che dalla.fine del :rrecento è sede certrale ~ello StUdlO. P~t~V1~O, ma anche scngno dI numerosi glOlelll, dal teatro Anatomico alla cattedra di Galilei, che qui insegnò per i «diciotto mi?liori ~nnh~ dell~ sua vita,. all'A~l~ Magna, ncca dI stona e dI memone. QUl e passata la storia. E non solo del pensiero scientifico, anche la storia del Paese, dal Risorgimento di Ippolito ~ievo alla Resistenza di Concetto MarchesI, e la storia dell'arte, da Campigli a Severini, da Arturo Martini a De Pisis, a Giò Ponti. Un obiettivo entusiasmante, quello di aprire luoghi di cui l'Università è orgogliosa e gelosa custode a un pubblico capace di riconoscere che le radici più vive e feconde dell'Italia sono anche le più produttive di futuro. Rettore dell'Università di Padova c RIPRODeZIONERISERVATA GIARDINO PERFETTO I Uno scorcio dell'Orto Botanico di Pado~a non riproducibile. Pag. 52 068391 I 131 luglio 1545 il Senato veneziano con propria delibera stabiliva la fondazione in Padova di un Orto dei semplici a uso dell'Università: «Un luogo idoneo nel qual si possa comodamente piantar, disponer et conservar li semplici acciò che con il senso et con la zie allo splendido disegno del suo impianto, concepito dal patrizio veneziano Daniele Barbaro per alludere all'armonia del cosmo, e caratterizzato da una forma circolare con un quadrato inscritto scandito in quattro quadrati minori da due assi viari rivolti verso i quattro punti cardinali, divenne un modello sintetico capace di racchiudere i contenuti rinascimentali, ma anche di arricchirsi con altri linguaggi. Così acquistò una fama estesa ben al di là dei confini nazionali, ponendosi al centro di una fitta rete di relazioni internazionali e diventando un modello per gli scienziati, ma anche per i letterati e gli uomini di cultura, da Linneo a Goethe. Cosicchè l'inseri mento dell'Orto da parte dell'Une sco nella lista del Patrimonio Mondiale dell'Umani tà, sancendone lo status di bene culturale da preservare perché «all'origine di tutti gli orti botanici del mondo», da Leida a Montpellier, da Kew Garden a Coimbra, prende atto di come esso costituisca un' altissima testimonianza della cultura scientifica dell'età moderna. Ma allora perché a quasi cinquecento anni dalla sua creazione abbiamo deciso di affiancare all'antico orto botanico unanuovissima struttura un edificio innovativo e supertecnologico', il Giardino della Biodiversità? Riprogettando con una prospettiva inedita spazi e vedute monumentali centrali nel tessuto cittadino di Padova con una sfida che è anzitutto culturale abbiamo riscritto un sito storico e abbiamo voluto riaffermare che un bene culturale così unico non va inteso come qualcosa di passato da tenere in cassaforte, ma come un bene che per essere trasmesso nella sua straordinarietà deve essere arricchito per il presente e per il futuro. Si è trattato di un'operazione coraggiosa non solo per il costo dell'opera (oltre venti milioni di euro investiti), ma anche perché vuole rendere immediatamente visibile il patrimonio di biodiversità che ogni angolo della terra custodisce, dal più ricco al più povero, dal più protetto al più minacciato. Percorrere la sequenza delle nuove serre, una grande teca di vetro lunga 100 metri e larga 18, autosufficiente dal punto di vista idrico e studiata per ridurre i consumi di energia e ottimizzare le risorse disponibili attraverso l'utilizzo di fonti, equivale a compiere un viaggio attraverso i cinque continenti per visita re i principali ecosistemi del globo. Lo stile espositivo adottato è quello dei progetti museologici più avanzati a livello internazionale: un mix di diversi linguaggi, in grado di parlare a un pubblico che spazi a dai bambini agli studenti, agli intellettuali, alla gente comune e agli specialisti, per un' esperienza che vuoI essere insieme emotiva e intellettuale. Codice abbonamento: di Giuseppe Zaccaria Settimanale Data Pagina I Foglio 14-12-2014 34/35 3/8 l,A PROSSIMA MOSTRA di Guido Barbujani ,.. olti animali si annusano. per riconoscersi; noi ci guardiamo, e ci guardiamo in faccia. Alla faccia umana, e ~ quindi alle nostre differenze, dedica una mostra l'università di Padova, molto attiva in questi mesi nell'offrire al pubblico i suoi gioielli (del bellissimo ampliamento del suo Orto Botanico avevamo parlato su queste pagine il 14 settembre scorso); apre il 14 febbraio al Centro di Ateneo per i Musei. La supervisione scientifica è di Telmo Pievani, ma l'idea è stata di Nicola Carrara, il Conservatore del Museo padovano di Antropologia. Non cercatelo su Trip Advisor, questo museo: è da decenni che non si può visitarlo. Ma le sue collezioni comprendono reperti di valore, raccolti dalla metà dell'Ottocento, fino a poco fa dispersiin varie sedi, e oggi finalmente sul punto di riunirsi. Partendo dai pezzi del museo, e da altri di cui si sono ottenuti prestiti o copie, esperti di criminologia e di grafica al computer, radiologi e antropologi, hanno ricostruito tante facce del passato: di nostri lontani antenati, di criminali e anche di qualche celebrità, riportate in vita con le tecniche forensi più moderne. Si parte da lontano. La prima sezione della mostra comprende crani e calchi di cranio di forme umane estinte: non solo l'indispensabile Neandertal, ma anche creature meno note le cui relazioni con noi ancora ci sfuggono: Ardipithecus, Australopithecus sediba; e il piccolo, misterioso uomo di Flores, altrimenti noto come hobbit, che 18 mila anni fa,mentre nelle caverne d'Europa si dipingevano i grandi cicli pittorici di Lascaux e Altamira, se la cavava con un cervello grande un quarto del nostro. Da Dmanisi in Georgia vengono i primi nostri parenti usciti dall' Africa, datati a poco meno di due milioni di anni fa, di cui, in anteprima mondiale, saranno esposte quando si mette la pelle, è inevitabile aiutarsi con un po' di fantasia. Ma ne abbiamo tenuto conto, e proprio per questo offriamo, fianco a fianco, il reperto originale e gli ologrammi interattivi. CosÌ i visitatori potranno farsi da soli un'idea, scoprendo in quanti modi diversi si possa procedere. Però non brancoliamo nel buio. Le polizie di tutto il mondo usano queste tecniche perrisalire da resti anonimi ai volti diindividui scomparsi». Dimenticavo di dire che Pievani sembra in tutto e per tutto un normale essere umano, ma non mi risulta che dorma, dal che gli deriva una capacità disumana di portare avanti svariati progetti, ultimo (ma la situazione si evolve di settimana in settimana) un libro con Federico Taddia (Il maschio è inutile. Un saggio quasi filosofico, Rizzoli). CosÌ la ricostruzione antropologica si lega alla criminologia, con materiale proveniente dal Museo Lombroso di Torino grazie agli uffici del suo direttore, Giacomo Giacobini. Oggi le teorie di Cesare Lombroso, medico alienista e sostenitore della tendenza congenita alla criminalità, sono state abbandonate dalla scienza e riemergono solo nelle pieghe di invettive razziste. Però non si resta insensibili davanti ai preparati anatomici e alle maschere di cera, raccolti e conservati da Lombroso con solerzia degna forse di miglior causa. E, a proposito di scienza e pregiudizi, un'altra sezione della mostra è dedicata allo studio della razza: maschere in gesso, crani in cartapesta: testimonianze degli anni in cui gli antropologi si affannavano a compilare (con nessun successo, come sappiamo) il catalogo delle razze umane. Con tutto questo, la sezione della mostra che attrarrà di più i visitatori è probabilmente quella dedicata a personaggi famosi: Petrarca, sant'Antonio, Gianbattista Morgagni. Qui, dice Pievani, sarà interessante vedere come l'immagine idealizzata di questi personaggi si scontrerà con quanto la scienza forense riesce a produrre. c'è stata un'avvisaglia a giugno quando, nell'anteprima della mostra, i padovani hanno potuto scoprire la faccia di sant'Antonio, un po' gonfia perché lo studio dei resti aveva dimostrato che il santo soffriva di rifenzione idrica. Non tutti, dice Pievani, l'hanno apprezzata; e pazienza. Ma qual è il suo pezzo preferito?, gli chiedo. Pie vani non ha dubbi: l'ultima parte della mostra, le maschere, le bellissime maschere dell'Asia, dell'Africa, dell'Oceania: «LÌ,» mi dice, «si esce dalla biologia in senso stretto e cambia tutto: sotto la pressione della diversità culturale il volto si libera e diventa un'altra cosa, un territorio simbolico». , RIPROm'ZIONERISERVATA Ritaglio Universita' stampa ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile. Pag. 53 068391 le ricostruzioni facciali, frutto di tecniche di realtà aumentata. I crani sono stati riprese da telecamere sotto angoli diversi, spiega Pievani, e quindi digitalizzati in 3 dimensioni; su queste immagini si sono aggiunte un po' alla volta le masse muscolari, e infine la cute e altri dettagli, fino ad arrivare all'ologramma completo. Chi vuole può accontentarsi del risultato finale, chi non si fida può seguire la ricostruzione passo passo, sullo schermo. Già. Ma quanto plausibili sono poi queste facce ricostruite? c'è un famoso scheletro di 7000 anni fa, l'uomo di Kennewick, trovato nel 1996 nel nordovest degli Stati Uniti. Sulle sue caratteristiche, il che poi significa sulle sue origini e quindi sulle origini dei primi abitanti delle Americhe, si sono accapigliati paleontologi e attivisti delle Nazioni Indiane, questi ultimi decisi a riseppellire i resti senza che mano di scienziato potesse toccarli. Oggi l'uomo di Kennewick è tenuto sotto chiave all'Università di Washington, ma prima che venisse tolto dalla circolazione qualcuno si era cimentato appunto con queste ricostruzioni facciali. Ne ricordo due; in una sembrava il Grande Capo di Qualcuno volò sul nido del cuculo, nell'altra un vichingo: barba, capelli e colore della pelle, tutte cose che nel fossile non si conservano, giocavano un ruolo decisivo nel suggerire un'origine o l'altra. Telmo Pievani ride quando gli racconto questa storia. «Beh sÌ, non tutte le fasi della ricostruzione hanno la stessa attendibilità scientifica. Abbiamo un'idea precisa delle masse muscolari, perché le ossa del cranio portano traccia delle loro inserzioni, ma nel passaggio successivo, Codice abbonamento: Metterei la faccia Settimanale Data Pagina Foglio IL SANTO 14-12-2014 34/35 4/8 I Ricostruzione facciale forense di Sant'Antonio Rl'rRA'rl'I CONTEMPOR.t\NE! a contemplazione di un viso è già di per sé un mistero. A ogni occhiata esso ci si mostra differente, non basta avere cognizione dei particolari che lo compongono, ma la percezione del volto richiede da parte di chi guarda lo sforzo di una configurazione generale che muta col mutare delle intenzioni e delle emozioni della persona osservata. Nell'eseguire il ritratto di un volto, poi, il mistero si infittisce ancora di più. Perché ci aspettiamo che l'arte estragga dalla persona un quid che a occhio nudo non eravamo stati capaci di cogliere. Tuttavia, se eseguissimo il ritratto della stessa persona tante volte, ci accorgeremmo che ogni volta questo quid muterebbe. Il ritratto è per eccellenzailluogo dell'ostensione del mistero che è la percezione dell'altro - inteso come l'altro essere umano ma, in senso più generale, come il mondo che ci circonda La parola filosofica di Jean-Luc Nancy è indispensabile per mettere a fuoco la problematicità di una questione estetica che cela in sé pure questioni ontologiche e metafisiche. L'altro ritratto è un saggio di immensa profondità e sublime eleganza, che ci mette a confronto L Ritaglio Universita' stampa ad con il tema della rappresentazione del volto nella storia dell'arte e in particolare di quella contemporanea, e con la ricerca di un senso che non è più accessibile da nessuna parte. Il termine «ritrattO) rinvia all'etimologia latina re-trahere, owero il "trarre fuori" dal modello gli elementi caratteristici. Ma «ritratto» è anche participio passato di ritrarsi: è il modello stesso della rappresentazione che «si ritrae» allo sguardo che lo cerca. Nancy pone l'accento su questa seconda accezione di un'espressione presentata in modo volutamente ambiguo: «l'altro ritratto» è l'immagine sfuggente che l'arte ci restituisce di qualcuno il quale, nell'esporsi alla raffigurazione al contempo vi si sottrae. Pertanto il ritratto ha a che fare con l'assenza o, per usare un ossimoro, con la «presenza di un'assenza»: già la storia di questo genere pittorico era legata al tema antico dell'imago, l'immagine dell'antenato estinto la cui presenza era evocatamagicamente dal volto dipinto. Dasempre, il ritratto ha perseguito una doppia ambizione: quella di restituire una quasi perfetta somiglianza al modello; ma anche quella di carpire mimeticamente l'intimo segreto della sua interiorità. Lapretesadel ritratto dassico - da Antonello da Messina a Tiziano a Goya - è sempre stata quella di confrontarsi con la grande questione dell'identità del soggetto, quella che Nancy definisce la «stessità» del modello: un'identità che muta conti- uso esclusivo del destinatario, <' RIPRO:\l:7.10:-;ERISERVATA Jean-Luc Nancy, L'altro ritratto. a cura di Daniela Calabrò e Massimo Villani, trad. di M. Villani, Castelvecchi, Roma, pagg.124, € 14,00. non riproducibile. Pag. 54 068391 di Anna Li Vigni Codice abbonamento: Cosa racconta il viso nuamente in ogni nuova raffigurazione della stessa persona, come accade negli autoritratti di Rembrandt, sicché dipingere un volto altro non è che interpretarne il mistero. L'arte contemporanea, che si pone al di là delle grandi crisi filosofiche, - in primis la crisi del soggetto - e che ha a che fare con la cosiddetta "astrazione" o "non-figurazione", continua tuttavia a misurarsi col ritratto: in esso cerca il senso profondo di una rappresentazione dell'irrappresentabile. Il ritratto contemporaneo, dunque, come nel dipinto di Duchamp Yvonne et Magdelaine déchiquetées (dilaniate), è la rappresentazione di un'assenza, di una ritirata completa del soggetto che non ha un'interiorità da esibire. È un ritratto senza modello, è la traccia di una relazione tralo sguardo che cerca e l'infinito arretramento di ciò che viene cercato, è larappresentazione dell'eccedenza dell'enigma di cui consiste il volto dell'altro; è, infine, larestituzione dell'esperienza, insieme esaltante e inquietante, dell'incrociarsi degli sguardi a partire dai quali si costituiscono le interiorità singolari, sebbene questa costituzione sia negata e rinviata a un interminabile gioco di specchi. «L'altro, di cui abbiamo detto che era stato il divino figurato nella mimesis del corpo-volto umano, adesso si fa conoscere (se è possibile pensare questa parola) simultaneamente come sfornito dei caratteri di un essere essenziale e come portatore di un mistero ancora più misterioso». Settimanale Data Pagina I D al 14 febbraio al 14 giugno 2015 la mostra speciale «Facce. I molti volti della storia umana» a Padova nelle Sale espositive del Centro di Ateneo per i Musei presso l'Orto Botanico. I visi sono la relazione tra noi e il mondo: riconosciamo, veniamo riconosciuti, ci riconosciamo grazie ad essi. I visi, molto spesso, dicono chi siamo, da dove veniamo e come stiamo. I visi sono come pagine di libro che raccontano storie. Oggi, grazie alle ricostruzioni facciali forensi di ultima generazione e alle tecniche di m0110metria, è possibile riportare in vita i volti del passato con grande precisione e immediatezza. I visi - umani e dei nostri antenati - sono i protagonisti e, al tempo stesso, il filo conduttore della mostra. Essi diventano l'occasione per presentare al pubblico, in un allestimento apposito, alcuni dei reperti più significativi del Museo di Antropologia dell'Università degli Studi di Padova. La Mostra; divisa in cinque sezioni, punta sulla semplicità dell'idea e sulla sua possibilità di essere condivisa da un pubblico ampio, giovane e adulto. I reperti esposti sono prevalentemente, ma non esclusivamente, provenienti dal Museo di Antropologia. In alcune sezioni, particolari reperti di grande valore richiesti in prestito ad altri musei o istituzioni andranno a completare e impreziosire il percorso. L'esposizione è rivolta al pubblico generale delle grandi Mostre scientifiche, sia scolastico che adulto. Data la multidisciplinarietà delle tematiche, gli studenti di ogni ordine e grado possono trovare spunti di interesse per la mostra, anche in relazione ai programmi ministeriali. Inoltre, per le scuole, sono previsti laboratori didattici che approfondiscono alcune tematiche specifiche (evoluzione umana, inesistenza biologica delle razze umane, l'espressività del viso umano.Nel periodo di permanenza della Mostra sarà organizzato un ciclo di incontri su temi Ritaglio Universita' Pievani stampa ad uso esclusivo del L'Erbario dell'Orto Botanico dell'Università di Padova conseroa oltre 700.000 campioni di piante secche raccolte a partire dalla fine del settecento. Fra queste il nucleo originale di esemplari di proprietà del Prefetto G. A. Bonato (1753-1836) da lui donati nel 1835. Da quel momento le raccolte si sono arricchite di migliaia di campioni che hanno reso l'Herbarium Patavinum un centro d'interesse internazionale. Nel 1928, per volere dell'allora Prefetto G. Gola, tutte le raccolte vennero fuse in due grossi gruppi: Herbarium Venetum, in cui si trovano tutte le piante provenienti da Veneto, Friuli Venezia Giulia, Trentino Alto Adige e Istria, ed Herbarium Generale. Questo secondo gruppo comprende prevalentemente materiale italiano, ma anche piante dell'Europa centro-meridionale, delle ex colonie italiane in Africa, di alcuni Paesi americani e asiatici. L'interoento del Prefetto Gola, operato per rendere più fruibile l'Erbario, non ha interessato alcune collezioni quali la «Flora Dalmatica» di Roberto de Visiani, la collezione micologica personale di Pier Andrea Saccardo, il ricco algario di Achille Forti (1878-1937) e la cecidoteca di Alessandro Trotter (1874-1967). Quindi, queste ultime collezioni hanno potuto mantenere la composizione originaria voluta dai loro creatori. Una delle collezioni più importanti è la raccolta di funghi di Andrea Saccardo che l'Orto acquistò dalla famiglia nel 1922 insieme alla sua biblioteca mìcologica e al ricco carteggio tenuto con gli studiosi del tempo. La collezione è formata dalle raccolte personali fatte dal Saccardo nel trevìgiana e nel padovano, ma è stata notevolmente arricchita col materiale inviatogli da tutta Italia, con scambi e con l'apporto di collezioni micologiche edite da studiosi di tutto il mondo, nonchlcon i campioni speditigli per controllo e con gli exiccata di provenienza esotica che lo impegnarono negli ultimi anni. La collezione comprende un totale di circa 69.000 esemplari fra i quali ci sono 4150 typi. Importante è anche la collezione algologica diA Forti, botanico veronese noto per le sue conoscenze in campo algologico. La sua collezione di macroalghe è arricchita dagli esemplari inviati da numerosissimi algologi e raccoglitori, anche stranieri. Forti si dedicò anche alle diatomee mettendo con una raccolta di otto mila vetrini. Le raccolte sono importanti perché ci permettono di fare interessanti raffronti con la situazione attuale. destinatario, non 068391 I volti della nostra storia L'ERBARIO Codice abbonamento: DA FEBBRAIO A GIUGNO antropologici connessi all'esposizione, con relatori italiani e internazionalì. Il progetto allestitivo e i laboratori La Mostra è arricchita in ogni sezione da exhibit interattivi che hanno il compito di avvicinare attivamente il visitatore al percorso espositivo, rendendo unica e personalizzata la visita. L'obbiettivo è quello di creare, dove possibile, exhibit multi-utente, sia per agevolare l'accesso a Più persone contemporaneamente, ma anche per favorire l'interazione tra più visitatori (come gruppi o scolaresche). Un 'ulteriore peculìarità della Mostra è quella di essere "Open Source" (una delle prime a livello mondiale): il materiale prodotto potrà essere rilasciato liberamente con licenze aperte (ad esempio Creative Commons o Science Commons). In questo modo la Mostra potrebbe essere anche ripresa e integrata da altre istituzioni infuturo, citando i "credits" relativi. Questa scelta, oltre ad avere potenzialmente ottime ricadute in termini di pubblìcità, stimolerebbe la circolazione dell'esposizione in ambiti internazionali e il progredire della divulgazione di queste tematiche. Ideazione e cura: Nicola Carrara Supervisione scientifica: Telmo Foglio 14-12-2014 34/35 5/8 riproducibile. Pag. 55 nSole9]{l mmrn I - Settimanale ta Data Pagina Foglio 14-12-2014 34/35 6/8 I -- ~ --~._-~---- RITRATTI Fisiognomica bizantina , di Isacco Porfirogenito opportuno precisare che anche io, dopo altri autori, ho raccolto le caratteristiche degli uomini scelti dalla schiera greca e da quella troiana, e che inoltre riferisco complessivamente ai lettori alcune peculiarità relative al carattere e al corpo di questi, affinché anche da questi piccoli elementi essi traggano aiuto per comprendere i fatti narrati nei poemi omerici. Aggiungiamo, infatti, le cose piccole alle grandi, come quei bambini che costruiscono con particolare cura un muro finto di cinta della città e adattano piccole pietre a massi già esistenti intorno all'intero muro. Il re Agamennone era grosso di corporatura, pallido in viso, dal bel naso, fol- E ta barba, nero di capelli, occhi grandi, intrepido, nobile di stirpe, magnanimo. Menelao, suo fratello, basso, dal bel torace, rubicondo, vigoroso, folta barba, bel naso, bello in viso. Achille, dal bel torace, grande e massiccio di corporatura, gambe lunghe, barba rada, biondo, bel volto, occhi color vino e ardenti, capellone, naso lungo, piedi veloci e abile nei balzi, combattente tremendo, affascinante nei modi, amante dei piaceri, magnanimo, dalla bella voce. Queste le sue peculiarità e alcune sono segno della sua forza ed energia fisica, altre della prontezza della sua indole naturale e della sua acutezza nelle scelte. Poi, il suo amico ardimentoso, Patroclo, massiccio di corporatura e forte, coetaneo, biondastro, rosso chiaro di carnagione, bello in viso, begli occhi, nobile di stir- pe, combattente nel pieno del vigore, ma pacato nei modi, dalla bella barba. Odisseo, di media altezza, bianco di carnagione, capelli lisci, barba curata, dall'incarnato delicato, brizzolato, sopracciglia unite, naso delicato, magnanimo, combattente possente, panciuto, giusto, comunicatore (efficace). Diomede, nel vigore dell'età, forte, biondo, portamento elegante, colorito di miele, bel volto e un po' camuso, barba bionda, occhi color vino, saggio e dal collo corto. Nestore, il vecchio e gran consigliere dei Greci per la sua capacità di giudizio, grande d'età, naso aquilino, rossastro di carnagione, capelli grigi, occhi cerulei, barba grigia, viso allungato, buon consigliere, saggio. Protesilao, capelli lisci, biondastro, con un accenno di barba, alto, ben piantato, combattente audace. Palamede, alto, magro, bianco di carnagione, viso allungato, bel naso, capelli lisci e neri, dagli occhi piccoli e color vino, dalla gola irruente, saggio, colto, molto assennato, magnanimo. Costui per primo inventò la tavola per giocare a scacchi, cioè a dadi. In base al movimento dei sette pianeti nel cielo, che, come si dice, danno gioie e dolori agli uomini, secondo il destino stabilito, inventò la scacchiera, ovvero la tavola da gioco Merione era basso, robusto, bianco di carnagione' bella barba, occhi grandi, nere pupille' molti capelli ricci, naso adunco, combattente instancabile, magnanimo. Idomeneo, semialto, pelle scura, begli occhi, ben piantato, forte, bel naso, folta barba, testa dalla bella conformazione, capelli fulvi, combattente dissennato. Filottete, di buona statura, dalla pastura eretta, pelle scura, sopracciglia unite, co- raggioso, begli occhi, capelli neri, pupille nere, saggio, bella barba, capellone, arciere di buona mira, magnanimo. Aiace locrese, forte, colorito di miele, bel naso, strabico, capelli ricci e neri, folta barba, viso allungato, combattente audace, magnanimo, donnaiolo. Pirro, o anche Neottolemo, giovane, magro, dal bel torace, bianco di carnagione, bel naso, capelli rossi e ricci, occhi cerulei, magnanimo, sopracciglia bionde, con un accenno di barba bionda, occhi rotondi, impulsivo, coraggioso, veloce, combattente spietato. Questi era figlio di Achille e di indole simile al padre, amaro combattente; era figlio di Deidamia, a sua volta figlia di Licomede. Dopo la morte di Achille fu mandato da Teti e Peleo, suo nonno paterno, su richiesta degli Achei, poiché Achille era stato ucciso da Paride Alessandro con l'inganno, a vendicare il sangue del padre. Con le armi si mosse verso Troia salpando con ventidue navi mandate da Peleo e con un esercito personale di Mirmidoni di 1.690 unità. Giunto a Troia trovò presso le tende di suo padre, come sentinella, Ippodamia, la celebre Briseide di tutte le gesta di Achille. Giunto lì, accolse la donna e la tenne in grande onore, pregando la di fare da sentinella anche alle sue cose nella tenda paterna. Poco tempo dopo si ammalò e morì. Calcante, l'indovino, pallido di carnagione, minuto, capelluto con folto pizzo, il miglior indovino e interprete di sogni. Questi erano i migliori tra i Greci insieme ad Aiace Telamonio, le cui caratteristiche, insieme alle altre degli eroi non le troviamo incluse nell'elenco antico precedente, quello di Ditti Cretese. Per questo anche io non li cito. (traduzione a cura di D. Cianci) 'RIPRon::ZIOSE RISERVATA Isacco Porfirogenito ha una biografia ancora incerta. Probabilmente nacque il 1093, morì dopo il 1152 efu il terzo figlio dell'imperatore bizantino Alessio I, il più giovane fratello della storica Anna Comnena. Sotto il suo nome circolavano una serie di opere: da un piccolo epigramma di dodecasillabi alla Vergine Maria a una parafrasi sulla lettera di Aristea; estratti di lavori su Proclo, ma di dubbia attribuzione. Qui si riporta uno stralcio di una traduzione finora inedita dell'opera sulle peculiarità e sui caratteri fisici dei Greci e dei Troiani a Troia ntesto ècostituito Ritaglio Universita' stampa ad uso esclusivo del destinatario, non Codice abbonamento: IL TESTO 068391 da una serie di carte di identità molto originali; la sua analisi non è di certo agevolata dall'antiquata edizione Hinck (1873), a cui inevitabilmente si fa riferimento. nlavoro di Isacco potrebbe aggiungersi alla storia della fisiognomica, come uno dei casi bizantini più particolari, in quanto, servendosi dell'antonomasia degli eroi omerici, torna a riproporre le principali regole manualistiche della fisiognomica di scuola peripatetica, andando ad aggiungersi alla raccolta degli Scriptores Physionomonici Graeci et Latini. Le fonti di Isacco sono Giovanni Malala, Giorgio Cedreno, Giovanni Tzetze, Giuseppe Iscano ed altri intellettuali, che hanno come fonte comune Ditti di Creta. (DorellaCiand) riproducibile. Pag. 56 Quotidiano IL ,,"~MATTINO Data Pagina Foglio Stefania Giannini * aro Direttore, la sfida a lungo termine delle C università italiane è duplice: pro- Medicina mi impegno a test veri e credibili muovere l'eccellenza del sistema, rendendola economicamente sostenibile e competitiva a livello internazionale. Quindi, selezione e merito. Ma senza trascurare uno degli obiettivi primari dell'intera società euro- 14-12-2014 1 1 pea: l'innalzamento del livello medio di istruzione (il 18% di laureati contro una media Ocse de123% parla da solo) della popolazione italiana. Quindi condizioni di accesso reale all'istruzione superiore (articolo 34 della nostra Costituzione) e una politica strutturale del diritto allo studio, sempre invocata e mai interamente praticata. >Seguea pago 54 Medicina, mi impegno a test veri e credibili Stefania Giannini* inizialmente più aperto, che permetta di monitorare tutti gli aspiranti medici lungo tutto il primo ~no di. corso (oppure di un semestre), peryo! selezIOnare secondo il fabbisogno (qwndi fermo restando il sacrosanto principio di un necessario e ineliminabile numero programmato) dopo 12mesi, tramite una prova conclusiva nazionale. CosÌ farmo i francesi garantendo a chi non rientra nella quota pro~ grammata passerelle adeguate su altri corsi di laurea. Ma si tratta di un eventuale obiettivo a regime, quando la domanda di studio in Medicina sarà rientrata nei limiti della normalità (non lo è con i 100.000 potenziali iscritti che renderebbero ingestibile e bloccato il processo formativo nelle nostre università). Quindi si deve subito prowedere alla presentazione di un setting credibile e strutturato di prove di accesso, meglio sarebbe se preceduto da un'attività propedeutica organizzata dagli atenei italiani. Terzo: garantire a tutti i laureati in MedicinaIa borsa di studio per l'accesso alle scuole di specializzazione. È un diritto dei laureati che harmo affrontato con successo un percorso formativo impegnativo e costoso, è un diritto dello Stato, che non può permettersi il lusso di lasciare questo percorso a metà. Due diritti farmo un dovere. La prova di accesso alle Scuole di specializzazione in questo caso dovrà essere semplificata e garantire che gli studenti migliori possano scegliere la Scuola e la sede dove iscriversi e frequentare. La soluzione a problemi complessi come quelli che abbiamo per sommi capi descritto è per definizione complessa, ma non impossibi le. Ogni misura puntuale, che non tenesse conto dell'interdipendenza di tutte le «stanze» del sistema medicina, non farebbe che aggravare lo squilibro del sistema. Nelle prossime settimane il Governo eilMinistero, qui come~trove, ofl!irarmoalPaeseunarispostaorgaruca e defiruta per tutte le varie fasi descritte sopra. • Ministro dell 'Istruzione © RIPRODUZIONE RISERVATA Codice abbonamento: 068391 Competizione e cooperazione. Su queste due parole chiave, e sulla loro compatibilità semantica e politica, si è chiuso il Consiglio Ministeriale su Ricerca e Innovazione la settimana scorsa. Sulla traduzione di questi due principi nelle politiche educative nazionali si giocherà gran parte del futuro dell'Europa nei prossimi anni. Il corso di laurea in medicina è un esempio lampante della difficoltà di affrontare questa duplice sfida. I fatti recenti hanno mostrato chiaramente l~ d~bol~zz~ del si~t~ma: da un lato la valanga di ncorsI sw test di mgresso (accolti sinora in massa dai Tar di mezza Italia), dall'altro l'allarme ~ociale sull' accesso alle scuole di specializ~one, esploso nella sua gravità con l'episodio delle domande invertite al concorso nazionale dello scorso ottobre, nonostante il lieto fine e la piena regolarità dell' esito finale. Si tratta, è evidente, di una debolezza strutturale che riguarda tutta la filiera formativa dei futuri medici: dall'accesso al corso di studi all'ingresso in corsia. Ma chi governa ha il dovere di non limitarsi a tappare le falle dell' emergenza, aggiustando le modalità di un esame o correggendo in corsa errori materiali. Chi governa ha il dovere di una diagnosi ampia e di una revisione organica del processo che seleziona, forma, specializza e manda in corsia i nostri medici. Stiamo lavorando a questo obiettivo, con determinazione. Partiamo dai numeri e dal primo gradino della formazione medica: quest'anno si sono presentati ai test di Medicina 63.000 studenti dalle scuole superiori. I posti disponibili erano 10.500, corrispondenti al fabbisogno annuale rilevato dal Ministero della Salute in accordo con le Regioni. Sempre quest' anno harmo partecipato alle prove di accesso alle Scuole di specializzazione medica oltre 12.000 laureati. Il numero delle borse di studio (e quindi di medici laureati che harmo reale accesso alla specializzazione) inizialmente era di 3.300. Lo sforzo congiunto all'interno del governo Renzi (su budget Miur e Met) ha incrementato la quota a 5.500. La conclusione è quasi ovvia: ogni anno selezioniamo un numero limitato di giovani con una prova circoscritta e non preparata strutturalmente' li facciamo formare in un percorso lungo, complesso e costoso, che esclude di fatto ogni altro sbocco lavorativo al di fuori della carriera medica. E dopo oltre sei/ sette armi diciamo alla metà di questi laureati che per loro non c'è posto. Inaccettabile. Serve quindi ripensare il percorso formativo nella sua globalità. Direi in tre mosse. Primo: un'efficace e diffusa attività di orientamento negli ultimi anni di scuola superiore. Chi vuoI fare il medico deve potersi mettere in gioco sulla base di una seria valutazione delle sue attitudini e del suo talento specifico, per avere maggiori garanzie di successo e per non sprecare tempo ed energie (diritto individuale di ogni studente e di ogni famiglia) e per non caricare il sistema formativo nazionale di costi in~tili e ins?stenibili. Ciò avviene in alcuni paeSI europeI con successo da armi (la Germania, per esempio). Ciò potrà awenire anche in Italia a partire dal corrente armo scolastico. Secondo: la completa rivisitazione delle modalità di accesso al corso di studi. Siamo onesti, l'accesso al corso di laurea non può esser~ ~ <~tlash -~ob» di sessanta minuti prima dell mIZIO dell anno accademico senza alcuna preparazione specifica. Ne abbiamo già visti i risultati in questi anni: si distraggono gli studenti dall'esame di maturità, si costringono le famiglie a spese ingenti di preparazione presso enti privati. E, soprattutto, non si coglie la profondità delle attitudini e delle motivazioni dei candidati. Non ho mai nascosto la mia personale opinione in merito, meglio sarebbe un sistema Ritaglio Universita' stampa ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile. Pag. 59 Quotidiano Pagina 14-12-2014 4 Foglio 1 Data Gazzetta del Sud 13 ragazzi denunciati Violano i registri per alzarsi i voti Sono riusciti ad "hackerare" le password dei docenti Tommaso Romanin .BOLOGNA per accedere agli account personali. Sono stati notati diversi accessi non riferibilì agli insegnanti. In particolare cinque ragazzi, di cui un maggiorenne, sono stati ritenuti responsabili, con la collaborazione di altri otto, a vario titolo. Ferma condanna per questo tipo di azioni illecite é venuta anche dal ministro dell'Istruzione Giannini. "L'informatica è una scienza importante, ma va usata bene». Nei giorni scorsi si sono svolti gli interrogatori dei giovani, assistiti da avvocati. Le indagini non sono lontane dalla conclusione: i giovani rispondono di frode informatica aggravata e falso commesso da privato in atto pubblico. Nei loro confronti la scuola ha anche preso provvedimenti disciplinari con voti bassi in condotta e abbassando tutte le valutazioni su cui c'erano dubbi: alcuni, alla fine dell'anno scolastico, sono stati bocciati, altri rimandati. <I Ritaglio Stefania Giannini stampa ad uso esclusivo del destinatario, non Codice abbonamento: 068391 Con programmi scaricati dal web e installati sui pc di una scuola superiore di Bologna sono riusciti ad "hackerare" le password del registro informatico, si sono intrufolati nel sistema, alzando i voti per loro e per gli amici in modo da migliorare le medie finali. La "furbata", una volta scoperta dalla scuola, è costata denunce a 13 ragazzi, tra cui unmaggiorenne. Della vicenda si è occupata la Polizia postale con il coordinamento della Procura per i Minori. I voti erano stati modificati in modo da non creare sospetti, venivano aggiunte frazioni di punto, agevolando così gli studenti per la media finale. La cosa è stata scoperta al termine dello scorso anno scolastico, grazie ad un paio di insegnanti che avevano tenuto I giovani rispondono una "doppia contabilità" tra di frode informatica carta e onIine, e hanno notato aggravata e falso incongruenze tra quello che si erano appuntati e i voti pre- commesso da privato senti sul registro elettronico. Il in atto pubblico preside, informato dai docenti, ha fatto denuncia. È emerso anche un caso in cui una ragazza aveva un voto particolarmente basso che non aveva preso, ma gli investigatori non hanno potuto chiarire con certezza se fosse stato abbassato dai compagni o se si è trattato di un errore di trascrizione. Le indagini della Postale hanno accertato il meccanismo: sui computer di alcune aule erano stati installati software di tipo "keylogger", che consentivano di carpire le pas- Registro elettronico. I ragazzi sword utilizzate dai docenti bolognesi l'hanno violato riproducibile. Pag. 64 Data 15-12-2014 Pagina 4 Foglio 1 /2 (La precedente puntata sulle novità previdenziali è stata pubblicata _ sul Sole 24 Ore dellO dicembre) PREVIDENZA al pensionamentoa decorrere dal lOgennai02011ecomunque, entro il periodo di fruizione delle prestazioni di tutela del reddito. L'Inps èautorizzata a erogare il prolungamento, posto a carico del Fondo sociale per occupazione e formazione, nonin maniera automatica, ma ai lavoratori che presenteranno apposita domanda e comunque limitatamente alle mensilità 2014. Aziende in Cig e contratto di solidarietà Gauetta ufficiale-4 dicembre 2014, n. 282 Ministero Lavoro, Dm 17 ottobre 2014, n.176 Ministero lavoro, Dm 10 ottobre 2014, n. 85145 Contratto di solidarietà. Il Ministero del lavoro ha pubblicato un decretoin materia di contratto di solidarietà per aziende soggette alla Cigs (di modifica del precedente'Om 46448/2009). La modifica consente di superare il limite massimo di durata del trattamento straordinario di integrazione salariale (36 mesi nel quinquennio), nelle singole unità produttive, qualora il ricorso a lcontratto di solidarietà sia alternativo alla procedura per la dichiarazione di mobilità o qualora i lavoratori non si oppongano alla collocazione in mobilità. Il! Gauetta Ufficiale -27 novem bre 2014, n. 276 Ministeri Lavoro - Economia, Decreto interministeriale 24 ottobre 2014, n. 85708 II< Interventi a sostegno. È stato pubblicato il decreto interministeriale con cui è stato concesso il prolungamento degli interventi a sostegno del reddito. Ad eccezione della contribuzione figurativa, è stato prolungatoil termine degli interventi a tutela del reddito in favore dei lavoratori peri quali il prolungamento stesso abbia inizio in periodo compreso tra ilIo gennaioeil31 dicembre 2014 e che non rientrano nel contingente delle 10.000 unità in mobilità previsto dal Dl7 48/2010, ancorché maturino i requisiti perl'accesso Ritaglio Lavoro e previdenza Lavoro autonomo o di microimpresa. Il ministero dell'Economia e delle Finanze ha pubblicato il decreto con la disciplina del microcredito (in attuazione dell'articolo 111, comma 5, Dlgs lsettembre 1993, n. 385). In particolare, il decreto regola menta le attività di finanziamento finalizzate a sostenere l'avvio o losviluppo di un'attività di lavoro autonomo o di microimpresa, organizzata in forma individuale, di associazione, di società di persone, di società a responsabilità limitata semplificata o di società cooperativa, owero a promuovere l'inserimento di persone fisiche nel mercato del lavoro. Sono esclusi i finanziamenti ai seguenti soggetti: lavoratori autonomi o imprese titolari di partita Iva da più di cinque anni; lavoratori autonomi oimprese individuali con un numero di dipendenti superiore alle 5 unità; società di persone, società a responsabilità limitata semplificata, osocietà cooperative con un numero di dipendenti non soci superiore alle lO unità; imprese che al momento della richiesta presentino, anche disgiuntamente, requisiti dimensionali superiori a quelli previsti dall'articolo 1, secondo comma, lettera a) e b), Rd 16 marzo 1942, n.267,come aggiornati ai sensi del terzo comma della stessa disposizione ed un livello di indebita mento superiore a 100.000 euro. Gauetla Ufficiale· 1o dicembre 2014, n. 279 stampa ad uso esclusivo Ministero Lavoro, interpello 2 dicembre 2014, n. 29 Sostituzione di lavoratori. Il Ministero del lavoro ha risposto a un interpello in meritoal riconoscimento delle agevolazioni peri datori di lavoro che assumano, con contratto a tempoindeterminato, disoccupati da almeno ventiquattro mesi osospesi dal lavoro o beneficiari di integrazione salariale, quando tali assunzioni non siano effettuate in sostituzione di lavoratori dipendenti dalle stesse imprese per qualsiasi causa licenziati osospesi (di cui all'articolo 8, comma 9, legge 407/1990). In particolare,si chiede quale sia la corretta interpretazione della locuzione "in sostituzione" contenuta nella norma, ponendo anche la questione sull'applicabilità di quest'ultima nelle ipotesi di dimissioni del lavoratore e di risoluzione consensuale (ex articolo 7, legge 604/1966, modo dall'articolo 1, comma 40, legge 92/20U). Il Ministero ritiene che la violazione del sopraindicato diritto di precedenza e la conseguente esclusione dal beneficio contributivo (ex articolo 8, comma 9) possano essere fatte valere solo con riferimento alle assunzioni effettuate per la stessa qualifica e per mansioni sostanzialmente analoghe e non invece per qualifiche o mansioni diverse, in quanto solo nel primo caso si realizza un'effettiva "sostituzione" del lavoratore. Quantoalsecondo quesito, sulle ipotesi di dimissioni del lavoratore e di risoluzione consensuale, il Ministero ritiene possi bile frui re di ta li IHIJ agevolazioni contributive nelle ipotesi di dimissioni del lavoratore, nonché di risoluzione consensuale del rapporto, anche qualora queste ultime siano così definite a seguito della procedura ex articolo 7, legge 604/1966 (licenziamento per gi ustificato motivo oggettivo). Ministero Lavoro, interpello 2 dicembre 2014, n. 30 del destinatario, non ACURA DI Arturo Rossi e Monica Vicario 111 Derogabilità limiti quantitativi. Il ministero del Lavoro, con la risposta a un interpello, ha chiarito che i limiti di contingentamento all'utilizzo dei contratti a tempo determinato stabiliti dalla legge o dalla contrattazione collettiva nazionale non possono essere rimossi del tutto dalla contrattazione di prossimità (articolo 8 del DI 138/2011), ma esclusivamente prevederne una diversa modulazione. Ministero Lavoro, interpello2 dicembre 2014, n. 31 Deposito cauzionale. Èstato posto un interpello al ministero del Lavoro, in merito alla corretta interpretazione della norma concernente il deposito cauzionale previsto a carico delle agenzie di somministrazione di lavoro a garanzia dei crediti dei lavoratori impiegati e dei corrispondenti crediti degli Enti previdenziali (articolo 5, comma 2 lettera c), Dlgs 276/2003). In particolare, l'istante chiede se una agenzia di somministrazione di lavoro, già iscritta e/o autorizzata in base alla legislazione vigente in un altro Stato membro (Slovenia), sia o meno tenuta a effettuare il menzionato deposito cauzionale qualora intenda richiedere l'iscrizione presso l'apposito Albo del Ministero del lavoro italiano. Il Ministero ritiene che l'agenzia di somministrazione in possesso di prowedimento autorizzatorio di altro Stato membro, equivalente a quello rilasciato dall'Amministrazione italiana (cfr. ministero Lavoro, circolare 7/2005), proprio in forza di tale prowedimento risulta tenuta a presentare una mera richiesta di iscrizione presso l'apposito Albo del ministero del Lavoro italiano e non anche una nuova richiesta di autorizzazione allo svolgimento dell'attività di somministrazione. La medesima agenzia sarà inoltre tenuta a stipulare una specifica garanzia fideiussoria, qualora non abbia assolto a "obblighi riproducibile. Pag. 67 068391 mmrn Codice abbonamento: nSole9]{l Quotidiano Quotidiano nSole9]{l mmrn I ~, Perequazione automatica. Il ministero del Lavoro di concerto con il ministero dell'Economia ha pubblicato il decreto con la perequazione automatica delle pensioni per l'anno 2014 e il valore definitivo per l'anno 2013. La percentuale di variazione peril calcolo della perequazione delle pensioni per l'anno 2013 è determinata in misura pari a +1,1 %, dallo gennaio 2014. La percentuale di variazione peril calcolo della perequazione delle pensioni per l'anno 2014 è determinata in misura pari a +0,3 % dal1 o gennaio 2015, salvo conguaglio da effettuarsi in sede di perequazione per l'anno successivo. Gazzetta ufficiale· 2 dicembre 2014. n. 280 Novità per «l'opzione donna» chiesto espresso parere al ministero del Lavoro. Messaggio 9305 del3 dicembre 2014 Messaggio n. 9231 del28 novembre 2014 e 9304 del2 dicembre 2014 ~ Opzione donna: la richiesta all'atto del pensionamento e possibilità di opzione entro il 31 dicembre 2015. Le donne che vogliono optare per la liquidazione della pensione, di cui al cosiddetto Progetto donna, non dovevano esercitare alcuna opzione entro il mese di novembre 2014; inoltre, le domande presentate entro il31 dicembre 2015 non devono essere respinte ma tenute in apposita evidenza. Questo, in sintesi, quanto precisato dall'Inps con me~saggi 9231 e 9304. L'articolo 1, comma 9, della legge 243/2004, prevede che in via sperimentale, fino al 31 dicembre 2015, è possibile conseguire il diritto alla pensione di anzianità, in presenza di un'anzianità contributiva pari o superiore a 35 anni e di un'età pari o superiore a 57 anni per le lavoratrici dipendenti e a 58 anni per le lavoratrici autonome, nei confronti delle Ritaglio Lavoro e previdenza Importanti chiarimenti pensionati salvaguardati. Coloro che avevano presentato richiesta di accesso alla salvaguardia alla Dtl di cui alla legge 124/2013, ed hanno un provvedimento di accoglimento ma non sono rientrati nel contingente numerico, possono rientrarein quella di cui alla legge 147/2014, possono non presentare una nuova domanda per la c.d. sesta salvaguardia di cui alla legge 147 citata. Lo precisa l'Inps con messaggio 9305/2014. Invece, coloro non hanno presentato domanda di accesso alla cosiddetta quarta salvaguardia, legge 124/2013, alla competente Dtl ovvero che pur avendo presentato ' domanda, non hanno ricevuto un provvedimento di accoglimento, devono presentare domanda di accesso alla cosiddetta sesta salvaguardia alla competente Dtl entro il5 gennaio 2015. L'Inps, precisa anche che verificata la sussistenza dei requisiti e delle condizioni previste dalle singole norme di salvaguardia dall'applicazione li< stampa ad uso esclusivo del Dl201 del 2011, invia agli interessati una lettera che certifica il diritto ad accedere ala pensione con le regole vigenti prima dell'entrata in vigore del predetto DI, specificando, sulla base delle norme che regolano le cosidd ette "finestre di accesso", la prima decorrenza utile per ottenere la pensione. I soggetti in possesso della lettera certificativa, possono presentare la domanda di pensionein salvaguardia in qualsiasi momento successivo all'apertura della finestra al pari di tutti gli altri assicurati; però, se alla data di presentazione della domanda di pensione in salvaguardia risulti raggiunta la copertura finanziaria prevista dalla legge perciascuna categoria di lavoratori salvaguardati, la domanda stessa dovrà essere respinta. Foglio 2/2 tramite i soggetti che sulla base della normativa vigente possono essere incaricati dal datore di lavoro a svolgere gli adempimenti in materia di lavoro, previdenza ed assistenza sociale dei lavoratori occupati (dipendente dell'impresa, professionisti mandatari del datore di lavoro individuati dalla legge n. 12/1979, eccetera). Circolare 153 del2 dicembre 2014 Sgravio contributivo per i contratti di solidarietà. L'lnps fa presente che il 0134/2014, ha parzialmente modificato l'impianto a sostegno degli incentivi connessi ai contratti di solidarietà (CdS) difensivi accompagnati da Cigs, apportando rilevanti modifiche alla precedente disciplina dettata dall'articoI06, del 01510/96 (legge 608/96). La riduzione contributiva, precedentemente Circ~/are 154 del 3 dicembre 2014 articolata in modo differente in relazione alla percentuale di Integrazione delle contrazione dell'orario di lavoro dichiarazioni contributive ex stabilita nell'accordo e Enpals in Uniemens. Con la ali 'u bicazione territoria le circolare in argomento, l'lnps dell' azienda, è stata uniformata in informa che in relazione al misura pari aI35%. L'ammissione completamento del processo di integrazione dell'assicurazione alla riduzione contributiva in contro l'invalidità, la vecchiaia e favore dei CdS è subordinata oltre che al rigoroso rispetto dei i superstiti dei lavoratori dello limiti di spesa, anche ai criteri di spettacolo e dello sport ammissione, la cui professionistico (gestioni ex individuazione viene affidata ad Enpals),allo scopo di agevolare un decretointerministeriale che l'assolvimento degli obblighi è stato emanato, 7 luglio 20i4, n. contri butivi da pa rte dei datori 83312, attuando la previsione di lavoro, ha integrato nella legislativa e disciplinato modalità sezione PosContributiva del e regole di accesso all'incentivo. flusso Uniemens, dedicato alle Successivamente, il ministero del aziende con dipendenti, gli Lavoro e delle Politiche sociali, elementi informativi di natura con la circolare n. 23del26 retributiva e contributiva dei settembre 2014 ha riepilogato lavoratori iscritti al Fondo l'impianto normativo a supporto pensioni lavoratori dello della materia e fornito, altresì, le spettacolo (Fpls) e al Fondo pensioni sportivi professionisti istruzioni chei datori di lavoro (Fpsp). Di conseguenza, i datori devono seguire per richiedere le riduzioni contributive previste di lavoro del settore dalla legge. Completata la fase di dichiareranno, nell'ambito della istruttoria delle istanze trasmesse, l'lnps chiamato, tra medesima sezione, sia gli l'altro, a stimare l'incidenza della elementi informativi utili periI misura agevolata, ha comunicato corretto calcolo delle i risultati della valutazione degli contribuzioni assistenziali (cosiddetti "contributi minori") oneri al Ministero che, a sua volta, sia quelli relativi al calcolo della ha provveduto a emanarei decreti direttoriali di ammissione contribuzione Ivs. L'Istituto di all'incentivo contributivo. Con la previdenza, fa presente che le circolare vengono fornite le nuove modalità di indicazioni e le modalità chei presentazione della denuncia datori di lavoro,destinatari dei contributiva decorrono dallo provvedimenti ministeriali di gennaio 2015. Come per la ammissione, dovranno seguire generalità delle aziende, la per fruire del beneficio trasmissione della denuncia contributivo riferito all'anno 2014. potrà avvenire direttamente Q !Il ;fj del destinatario, non riproducibile. Pag. 68 068391 Ministeri Lavoro - Economia, Decreto interministeriale 20 novembre 2014 lavoratrici che optano per una liquidazione del trattamento medesimo secondo le regole di calcolo del sistema contributivo. Con la legge 214/2011, che ha previsto l'esclusione dalle nuove regole introdotte per accedere alla pensione per le donne optanti, le circolari dell'lnps 35 e 37 del 14 marzo 2012, hanno dato un'interpretazione restrittiva disponendo che l'opzione puÒ essere fatta, a condizione che la decorrenza del trattamento pensionistico si collochi entro il 31 dicembre 2015. Le domande di pensione di anzianità in regime sperimentale presentate dalle lavoratrici che perfezionano i requisiti anagrafici e contributivi entro il 31 dicembre 2015, anche se la decorrenza della pensione si collochi oltre la medesima data non devono essere respinte ma' tenute in apposita evidenza. Lo ha precisato l'Inps con messaggio 9304/2014. Si evidenzia, che l'intervento dell'Istituto ha natura cautelativa, in quanto è stato 15-12-2014 4 Codice abbonamento: analoghi" nel rispetto della normativa dello Stato membro di origine. Data Pagina Quotidiano nSole9]{l mmrn Data Pagina I . Foglio 15-12-2014 9 1 /2 I «gap» negli investimenti dei maggiori Paesi Ue Risorse per la ripresa: all'Italia serve un +25% Un balzo degli investimenti de125% per avvicinarci al tasso di disoccupazione del 6%, anticameradiunaripresasolidaeduratura. t: il divario da colmare per l'Italia secondo uno studio di Luigi Campiglio, docente di politica economica dell'Università Cattolica, che ha calcolato l'«investment gap» per i tre big europei in difficoltà. Un indicatore che mostra il destino incrociato tra l'aumento degli investimenti e la creazione di lavoro. In Spagna la ricetta per ridare slancio alla crescita consiste in un aumento degliinvestimentiancora più ampio: tra il 35 e il 50 per cento. Uno sforzo che consentirebbe di abbattere la quota dei senza lavoro al 16 per cento. Alla Francia servono invece investimenti in crescita del 22% per tornare a una disoccupazione compatibile con la crescita. [}'/I[HH.U; La virtuosa Germania è già in piena occupazione, ma secondo Ue e Fmi deve spendere di più nelle infrastrutture Bussi , Pilgìrm Investimenti, serve un balzo del 25% Dall'inizio della crisi gliinvestimenti in Italia sono crollati del 25 per cento. Eliminare quel fossato consentirebbe di abbattere il tasso di disoccupazione del 6%, con un milione cii posti di lavoro in più, per avvicinarsi alla soglia del 6%, anticamera per una ripresa solida e duratura. In Spagna, dove la situazione è ancora più drammatica, con quasi un quarto della popolazione attiva senza lavoro (24%), un aumento degli investimenti compreso tra i135 e il 50% farebbe scendere la disoccupazione del 16%, con circa 3 milioni di nuovi occupati, raggiungendo un livello compatibile con il ritorno della crescita. In Francia, nuovo malato dell'Eurozona, un impulso agliinvestimenti del 22% ridurrebbe la disoccupazione del 3,5%, con un milione di occupati in più. Non è un esercizio di fantaeconomia, ma il risultato di uno studio in via di pubblicazione di Luigi Campiglio, professore ordinario di politica economica presso l'Università Cattolica di Milano, sulla relazione indissolubile tra gli investimenti e la capacità di creare lavoro. Un viaggio tra logaritmi e formule matematiche alla scoperta del cosiddetto «investment gap» proprio mentre l'Unione europea è alle prese con il piano Juncker da 315 miliardi in tre anni che giovedì e venerdì approderà sul tavolo dei leader Ue Ritaglio Lavoro e previdenza per l'approvazione formale. Campiglio ha battezzato l'indicatore «Gife>~, acronimo della versione inglese di «gap di investimento compatibile con la piena occupazione». L'attenzione dell'opinione pubblica, spiega l'economista, «è oggi concentrata sull'output gap, la differenza tra il PiI potenziale e quello effettivo, che è la base per calcolare il saldo strutturale di finanza pubblica e le eventuali manovre aggiuntive». In realtà, precisa Campiglio, «il divario piùimportante è quello degli investimenti, vero motore della crescita». L'investment gap può essere calcolato in modo trasparente sulla base della relazione tra la variazione della disoccupazione o dell' occupazione e la differenza percentuale degli investimenti su base trimestrale a confronto con lo stesso trimestre dell'anno precedente. Per individuare la soglia di disoccupazione compatibile con la crescita viene preso come riferimento il tasso di disoccupazione più basso degli ultimi dieci almi: il 6% circa appunto per l'Italiaraggiunto nel 2007, circa il 7% della Francia (registrato nel 20(8) e circa 1'8% per la Spagna, unlivello che risale al 2007. «l risultatichiarisce Campiglio - non sono uno slogan, ma opportunità concrete e a portata di mano». Ripercorrendo la storia della crisi di trimestre in trimestre i stampa ad uso esclusivo destini incrociati tra investimenti e mercato de11avoro balzano subito all'occhio. In Italia, per esempio, il top degli inv<:1stimenti è stato raggiunto nei primi tre mesi del 2007, con un incremento del 2,7% rispetto allo stesso periodo di un anno prima. Nello stesso periodo il tasso di disoccupazione ha registrato hl suo calo più significativo: 1,4 punti in meno. Al contrario il secondo trimestre del 2009 è stato il momento più buio con investimenti sprofondati del 13,6%, s~guiti da altri trimestri con segno negativo. Da quel momento il numero dei senza lavoro è aumentato progressivamentefinoalquartotrimestre2009·Il record di aumento del tasso di disoccupazione (+2,rlo) è stato invece raggiunto nel secondo trimestre 2012, mentre gli investimenti avevano imboccato dacirca un anno il segno negativo. Il copione siripeteancheper la Spagna. Anche qui gli investimenti hanno avuto una nuova linfa nel primo trimestre di sette anni fa con un balzo del 5,9% rispetto allo stesso periodo di un anno prima. E proprio in quel momento il tasso di "desempleo" ha iniziato ad attenuarsi. A Madrid il taglio degli investimenti è cominciato nel secondo trimestre 2008, con una discesa agli inferi fino al -21,3% dall'aprile al giugno 2009. Proprio in quel periodo la disoccupazione ha ini- ziato la risalita. In Francia gli investimenti hanno registrato ìl crollo maggiore nel secondo trimestre 2009 (ben dieci punti percentuali) innescando un rialzo della disoccupazione. «Questi dati - spiega Campiglio - mostrano che solo con una strategia di investimenti è possibile ritrovare la via della crescita, spostando il focus dal pareggio di bilancio alle politiche di rilancio. A fare da volàno dovranno essere gli investimenti pubblici per riattivare anche quelli privati. In questo contesto il piano Juncker, seppur migliorabile, può essere un buon inizio. Anche la possibilità di non calcolare i contributi al nuovo Fondo Efsi ai fini di una procedura di infrazione sarebbe una breccia importante». Accanto all'iniziativa europea, prosegue l'economista, «serve però una strategia nazionale per individuare i settori chiave su cui puntare per ripartire. Occorre agire in fretta». E la Germania? Come sempre Berlino viaggia controcorrente, perché di fatto si trova già in una situazione di piena occupazione, con un tasso di senza lavoro al 4,8%, il più basso tra i Ventotto, ma un andamento a due facce tra l'Ovest virtuoso e l'Est ancora in affanno. Anche Berlino, però, ha il suo tallone d'Achille: gli investimentiininfrastrutture. Unpo' di nuova linfa non farebbe male neanche a loro. ~) R!PP.ODlIZIONE RISERVATA del destinatario, non riproducibile. Pag. 69 Codice abbonamento: Chiara Bussi 068391 È il divario da colmare per l'Italia: così si porta la disoccupazione al 6% e si rilancia la crescita nSole9]{l Quotidiano mmrn Data Pagina Foglio , [,(1 ~tlldio Le vie della ripresa L'analisi mostra la correlazione diretta tra l'investment gap e la creazione di lavoro 15-12-2014 9 2/2 Cii alo; big Per la Francia il «Gife» è pari al 2296 mentre per la Spagna è più ampio: 35-5096 Destini incrociati La variazione percentuale degli investimenti e del tasso di disoccupazione su basetendenziale dal primo trimestre 2007 al secondo trimestre 2014 Inyestimenti I !Il ITALIA "~Disoccupazione ------' - - - --1 l' I Il I ll - - --- -I , O Il top. Nel I Irimestre 2007 gli , , O Il ['0110. Nel Il trimestre 2009 gli investimenti hanno segnato la maggiore investimenti hanno registrato!a variazione al rialzo nell'arco di 7 anni. l maggiore diminuzione degli ultimi Contemporaneamente 7 ilnni. seguiti da altri trimestri negativi. la diso([upa~ione ha imboccato Nello stesso periodo è iniziata una I la via della dIscesa I I risalita de! tasso di disoccupazione I L __ __ __ __ _._ _ _ _ _ _ _ _ .- Èilgap di investimenti compatibili con la piena occupazione (Gap investment compatiblewith full employment). Può essere calcolato in modo trasparente sulla base della relazione tra variazione della disoccupazione e variazione percentuale degli investimenti (trimestre contro trimestre dell'anno precedente) oppure in modo in parte equivalente come variazione percentuale dell'occupazione e variazione degli investimenti. Negli ultimi dieci anni il tasso di piena occupazione per l'Italia corrisponde a un livello di senza lavoro pari aI6%, per la Francia a17% e per la Spagna all'8 per cento -13,6 -'6 2007 2008 2010 2009 2011 2012 2013 2014 Il I onma~gio, rialzo. Nel J trim~s~lle1l~alo Nel second~-trime~re~~~ I , 2007 gli investimenti francesi hanno -II' gli investimenti hanno segnato la FRANCIA I messo a segno il maggior rialzo in 7 maggiore diminuzione trimestrale, anni su base tendenziale, Da allora il I tasso dei senza lavoro ha iniziato a diminuire progressivamente L - -v-~ -~ .. _. - _ ...- : Contemporaneamente il tasso di disoccupazione ha iniziato a crescere per tre trimestri consecutivi ---- - - ... _ - - --- Il divario per l'Italia Èl'investmentgap italiano, mentre il livello ottimale di disoccupazione compatibile per la crescita è di circa 6 per cento. Un aumento degli investimenti in questo ordine di grandezza consentirebbe un ritorno alla normalità ai livelli del2007 -10,1 ,'2 2007 2008 2009 2010 2011 2012 2013 2014 Il divario per la Spagna Èl'aumento degli investimenti necessario in Spagna per raggiungere un tasso di disoccupazione compatibile per la ripresa, Pari all'8 per cento circa. Unsimile rialzo degli investimenti porterebbe a una riduzione del tasso di senza lavoro del 16% rispetto all'attuale 24 per cento I O La ripre,a. Nel secondo trìme;~re--I· O Di5(~;;-libe-;'-;;-;alo degli , 2014 gli investimenti spagnoli hanno i nvesti menti è iniziato nel secondo il trend con un rialzo Il trimestre 2008 per arrivare allìveUo I l invertito tendenziale dell'1,2%. I minimo un anno dopo, Nello stesso , Contemporaneamente la periodo il tasso di disoccupazione ha l disoccupazione ha imboccato la discesa J i iniziato a crescere . ~ I -v- --~-------- ~_.~ '------v~- ---------- -24 -21,3 -32 2007 2008 2009 2010 Ritaglio Lavoro e previdenza 2011 2012 stampa ad 2013 2014 uso esclusivo del destinatario, non riproducibile. Pag. 70 Codice abbonamento: Il divario deRa Franda Èl'investment gap francese, che porterebbe la disoccupazione al livello ottimale di circa il 7% compatibile con la ripresa. Un balzo degli investimenti di questa entità ridurrebbe la disoccupazione de13,5 per cento -16 068391 -8 Quotidiano nSole9]{l mmrn Data Pagina Foglio 15-12-2014 17 1 /2 lAVORO Bonus assunzioni, scadenze variabili Ilsuper-bonus contributivo peri neoassunti previsto dalDdl stabilità premiale aziende che inseriscono i lavoratori entro dicembre 2015. L'agevolazione riservata ai giovani da18 a29 anni si può chiedere solo fmo al prossimo giugno. E con quest'anno, esce di scenal'aiuto per assumere disoccupati dilungo periodo, molto conveniente per le imprese artigiane. Come orientarsi nel carosello di vecchie e nuove misure. Dal Jobs act e dalla legge di stabilità una serie di correzioni e di innovazioni per le misure di sostegno alle assunzioni Lavoro, il carosello degli incentivi Valentina Melis Alessandro Rota Porta Uno sgravio contributivo pesante ai nastri di partenza, ma solo per chi assume entro dicembre 2015. Sei mesi di tempo in meno (fino a giugno) per usufruire del bonus «Letta», che premia l'inserimento in azienda di giovani under 29. Infine, due incentivi verso l'uscita di scena: quello per disoccupatidilungo periodo, che andrà in soffitta, dopo 24 anni, a fine 2014, e quello per assumere lavoratori in mobilità, che cesserà invece con il 2016. È il quadro delle agevolazioni che si presenta oggi davanti all'impresa in cerca di aiuti per ampliare il suo organico. Incentivi che si sono stratificati e spesso sovrapposti perplatea di beneficiari e che il Jobs Act, peraltro, punta a riordinare, come si legge nella legge delega approvata dal Parlamento. Chi intende usare il nuovo sconto sui contributi fino a 8.060 euro all'anno previsto dal Ddl di stabilità 2015, deve tenere presenti due elementi importanti. Primo: l'assunzione è agevolata per tre anni, ma deve avvenire ne12015 e deve riguardare persone che non abbiano lavorato con un contratto a tempo indeterminato nei sei mesi precedenti. Secondo: la fruizione del nuovo bonus, al netto delle interpretazioni future della legge, sembra escludere la comulabilità con altri incentivi. Ed è esplicitamente esclusa dalla fruizione del nuovo bonus l'assunzione di apprendisti. L'assunzione in apprendistato, che comporta una serie di oneri sul piano formativo, resta comunque molto conveniente dal punto di vista economico, perché oltre allo sconto sui contributi (che dura un anno in più) consente di risparmiare anche sulla retribuzione. La legge di stabilità 2015 concederà alle aziende anche uno sconto sull'Irap: diventa deducibile dall'imposta, infatti, il costo del lavoro. Il benctìcio, però, anche se scatta dal prossimo anno d'imposta, si farà sentire solo nelle dichiarazioni e nei versamenti del 2016. Chi vuole invece assumere una persona disoccupata o in cassa integrazione da almeno 24 mesi, con il bonus della legge 407/1990, ha ancora pochi giorni di tempo. Salvo modifiche, infatti, la legge di stabilità eliminerà questo incentivo, che è particolarmente appetibile per le imprese artigiane e del Sud. «Non ci preoccupa particolarmente l'abolizione del vecchio bonus», spiega Stefano Di Niola, responsabile relazioni sindacali della Cna. «Piuttosto, ci auguriamo che il nuovo sgravio contributivo previsto dalla legge di stabilità 2015 non resti limitato alle assunzioni del prossimo anno». Peraltro i senza lavoro da oltre 12 mesi, che sono i lavoratori più difficili da ricollocare, sono ormai il 62,3% dei 3 milioni di disoccupati registrati dall'Istat nel terzo trimestre di quest'anno. Nel 2009 la loro incidenza sui senza lavoro si fermava al 44,1 % per cento. Il rischio è che questa categoria di soggetti "svantaggiati" non sia più appetibile per i datori: ne120l6, con la definitiva uscita di scena delle liste di mobilità e della relativa indennità, scomparirà anche l'incentivo per chi assume questi lavoratori. L'attuazione del contratto a tutele crescenti, invece, affidata a un decreto legislativo che il Governo intende approvare in tempi brevi (ma serviranno comunque 30 giorni per i pareri delle commissioni parlamentari), avrà più impatto sulla flessibilità in uscita dei lavoratori assunti con la nuova formula. Ritaglio Lavoro e previdenza Codice abbonamento: Il su per bonus al debutto da gennaio vale per tre anni ma si applica solo agli inserimenti del2015 068391 Sgravi contributivi e sull'Irap per i nuovi assunti - Restano attivi gli aiuti agli over 50 stampa ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile. Pag. 71 Quotidiano nSole9]{l mmrn Data Pagina Foglio 15-12-2014 17 2/2 I bonus per rilanciare il lavoro Gli incentivi già esistenti, quelli previsti dal2015 e quelli che escono di scena LA SCADENZA CHE COSA PREVEDE L'INCENTIVO Risparmioda650euroalmese Sconto di unterzo della retribuzione mensile lorda, con un tetto di 650 euro, per assumere giovani da 18a 29anni,senzaimpiegoda almeno sei mesi osenza diploma di scuola superiore. Vale18 mesi per leassunzioni atempoindeterminatoe12 mesi perlestabilizzazioni di contratti atermine Agevolatoilpercorsoformativo Contributi azzerati nelleaziendefinoa 9addetti nei primi tre anni (finoaI2016)e riduzionedel30%circaa regime perquellecon organico superiore. La retribuzione può essere più bassa rispetto agli.altri addetti: gli apprendisti si possono inquadrare fino adue livelli inferiori rispetto alla qualifica da conseguire Nessuna modifica in vista Dopo il Dl34/2014, l'apprendistato non ha su bito ritocchi Senza contributi pertre anni Esonero dal versamento dei contributi pertreanni per le assunzioni atempo indeterminato, finoa 8.060 euro all'anno. Gli assunti non devono essere stati occupati nei 6 mesi precedenti con un contrattoatempoindeterminato presso un qualsiasi datore. Bonus non cumulabile con altri esoneri oriduzioni di aliquote Costo del lavoro dedudbiledaU'imposta Ritaglio Lavoro e previdenza Ma lo sconto si usa dal2016 Il risparmio fiscale previsto dalla legge di stabilità arriverà dopo un anno Bonusinsoffittadopo24anni Sconto del 50% dei contributi previdenziali eassistenziali per36 mesi a chi assume stabilmente lavoratori disoccupati, sospesi oin Cigda almeno 24 mesi. Se ad assumere sono imprese delle zone svantaggi ate del Mezzogiorno, o impreseartigiane, lo sgravio raggiungeil100% dei contributi acarico del datore L'ultima data utile Saranno ancora agevolate le assunzioni fatte entro quest'anno stampa ad uso esclusivo del destinatario, non l riproducibile. Pag. 72 Codice abbonamento: 068391 Dall'anno di imposta 2015 si applicherà la deduzione integrale dalla base imponibile Irap del costo del lavoro dei lavoratori con contratto a tempo indeterminato. Con la nuova deducibilità è prevista la soppressione della riduzione delle aliq uote fissata dall'articol02 del Dl66/2014,già dal 2015 Quotidiano nSole9]{l mmrn Data Pagina I Foglio 15-12-2014 33 1 /2 Sconto fiscale del35% del costo aziendale fino a 200mila euro per impresa Ricercatori assunti ne120U: il bonus si prenota adesso PAGINA ACURA DI Alessandro Rota Porta Ultimi giorni per presentare le domande di accesso al credito d'imposta per le assunzioni dei «ricercatori» effettuate nella seconda metà delz01z: c'è tempo fino al 31 dicembre, infatti, per inviare al ministero dello Sviluppo economico le istanze riferite ai contratti di lavoro sottoscritti dalz6 giugno al31 dicembre Z01Z. Si tratta del bonus fiscale destinato al settore ricerca e sviluppo, introdotto dal DI 83/Z012 (convertito dalla legge 134/z012) e reso operativo dal decreto ministeriale emanato dal Mise ilZ3 ottobre Z013. A dettare le regole operative è stato, invece, il decreto direttoriale del z8 luglio z014. Diverse scadenze sono poi state fissate per consentire l'invio delle domande riferite agli anni successivi (si veda lo schema a lato). Peraltro, il disegno di legge di stabilità per ilz015, prevede l'abrogazione di questo incentivo e la sua sostituzione con un altro bonus. Quando scatta il bonus I datori di lavoro ammessi a fmire dell'agevolazione sono tutti i soggetti, sia persone fisiche, sia persone giuridiche, titolari di reddito d'impresa. L'incentivo consiste in un contributo sotto forma di credito d'imposta pari al 35 per cento dei costi aziendali, nel limite massimo (per ciascun anno) di zoo mi- Ritaglio Lavoro e previdenza Iter troppo lento per le aziende l'invio delle domande Le istanze possono essere inoltrate esclusivamente in via telematica, attraverso la piattaforma dedicata sul sito web del Mise, seguendo le maschere applicative. Dopo essersi registrati al portale, vanno inseriti: i dati id entificativi dell'impresa richiedente; quelli del lavoratore, la cui assunzione ha fatto scattare l'in- stampa ad uso esclusivo Infine, i termini delle istanze sono stati rivisti con unDm del 10 ottobre scorso. Il risultato è stato lo stallo di questa misura e la confusione con cui hanno dovuto convivere i datori di lavoro e gli operatori: un'incertezza data dal fatto che non era possibile sapere a priori se una determinata condotta avrebbe potuto garantire il godimento del bonus. centivo (con indicazione degli estremi del titolo di studio, rientrante tra quelli richiesti dalla norma per ottenere il bonus); il costo aziendale sostenuto per il quale viene richiesto il credito d'imposta. Quest'ultimo dato è inteso come somma della retribuzione lorda prima delle imposte, dei contributi obbligatori (quali gli oneri previdenziali) e dei contributi assistenziali dovuti per legge (ad esempio, gli assegni familiari), per un peri 0do non superiore a 1Z mesi dalla data di assunzione. Una particolare attenzione deve essere rivolta anche ai profùi lavoristici: è agevolabile infatti il costo aziendale sostenuto dai datori di lavoro relativo alle assunzioni a tempo indeterminato - anche in caso di trasformazione di contratti a termine in contratti a tempo indeterminato - per un periodo non superiore a dodici mesi dalla data di assunzione. All'istanza deve essere allegata la certificazione contabile dei costi sostenuti, firmata digitalmente dal presidente del collegio sindacale dell'impresa richiedente o, per le imprese non soggette a revisione contabile del bilancio, da un professionista iscritto nel registro dei revisori dei conti. Un iter più snello èprevisto per le start-up innovative e per gli incubatori certificati, la cui documentazione contabile può essere sottoscritta dal legale rappresentante. Il sistema informatico è impostato su tre sezioni distinte: una generale e due dedicate a queste fattispecie specifiche, proprio perché, insieme alle imprese con sede o unità nei territori colpiti dal sisma delzo e z9 magio Z01Z, hanno un canale «facilitato». '\, Hlf'IìODUDI1NE R!SERVATA del destinatario, non r, rilF'R:J[Jll?JlJNt Rl':E.RVA;A. riproducibile. Pag. 74 Codice abbonamento: Domande entro il 31 dicembre per ottenere i crediti d'imposta 068391 ~ la euro, indipendentemente dal numero delle assunzioni a tempo indeterminato di personale con le caratteristiche richieste. Proprio suilavoratori che possono far scattare l'incentivo, il dmSviluppo-Economiade123ottobre Z013 (sulla scorta di quanto disciplinato dal Dl83!z01Z) ha ribadito che si tratta del personale nche l'agevolazione per i altamente qualificato, individuaricercatori ha scontato la to in due categorie di soggetti: lentezza burocratica che .I!!l in possesso di un dottorato di ricerca universitario conseguito contraddistingue il panorama presso una università italiana o dei bonus sulle assunzioni: sono estera, se riconosciuto equipol- passati oltre due anni dalla lente in base alla legislazione vi- norma istitutiva e l'iter per assegnare i benefici non è gente in materia; ancora concluso. Non c'è quindi iIW inpossessodilaureamagistrale nelle discipline in ambito tec- da stupirsi quando si rileva che nico o scientifico, elencate nel- questi strumenti hanno poco appeal in termini l'allegato Zdel Dl83!zOlZ. In questa seconda ipotesi, i la- occupazionali. Nel caso del credito voratori devono essere impiegati nelle attività elencate al com- d'imposta per le assunzioni in ma 3 dell'articolo Z4, tipiche del ricerca e sviluppo il decreto settore della R&S: lavori speri- interministeriale di regolazione mentali o teorici, aventi come fi- avrebbe dovuto essere emanato nalità principale l'acquisizione entro 60 giorni dall'entrata in di nuove conoscenze; ricerca vigore del DI 83/2012 (il 26 pianificata o indagini critiche giugno 2012). Ma questo è miranti ad acquisire nuove cono- avvenuto solo il23 ottobre 2013 a scenze; acquisizione, combina- opera del Mise (il decreto è zio ne, stmtturazione e utilizzo stato pubblicato sulla delle conoscenze e capacità esi- «Gazzetta Ufficiale» il 21 stenti di natura scientifica, tec- gennaio 2014). Il decreto nologica e commerciale per pro- direttoriale sulle procedure per le domande è stato durre piani, progetti, processi o licenziato solo il28 luglio 2014. servizi nuovi o migliorati. nSole9]{l Quotidiano mmrn Data Pagina Foglio L'identikit - - - --- - -~ 15-12-2014 33 2/2 -------------- COSTO AlI E!>iDA1E • Èuncredito d'imposta de135% del costo aziendale, con un limite massimo di 200mila euro annui a impresa • All'indirizzo https:/Icipaq.mise.gov.itè possibile verificare le risorse economiche ancora disponibili, prima di inviare l'istanza • Assunzioni a tempo indeterminato, anche in caso di stabilizzazione di contratti a termi ne, per un periodo massimo di 12 mesi dall'assunzioneo trasformazione • Èvalida anche la trasformazione di un contratto di apprendistato in contratto a tempo indeterminato Èil costo salariale che corrisponde all'importo totale effettivamente sostenuto dall'impresa per i contratti di lavoro citati, comprendente la retribuzione lorda (ante imposte) e i contributi obbligatori, come gli oneri previdenziali e i contributi assistenziali (AliSEO] • Entroil31dicembre2014vanno presentate le domande per le assunzioni awenute dal26 giugno 2012al31dicembre2012 • Dal12gennai02015al31dicembre 2015: domande per assunzioni del 2013 • Dall'l1gennai02016al31 dicembre2016:domandeper assunzioni del2014 • Mancataconservazionedelpostodi lavoro per un minimoditreanni (dueperle Pmi) • delocalizzazione successiva all'l1 agost02012in un paese extra Ue con riduzione dell'attività in Italia • accertamento definitivo di violazioni fiscali o contributive per le qua li sono state irrogate sa nzioni di almeno 5mila euro Il costo aziendale Il costo sostenuto dall'azienda per il lavoratore è da calcolare come segue: • 25mila euro + contributi Inps (25mila x 29,86%, la percentuale di contribuzione Inps a carico dell'azienda = 7.465 eu ro) . Il costo tota le ammonta dunquea 32.465 euro Il credito d'imposta Il credito di imposta a cui ha diritto l'azienda in base al DI 83/2012 ammonta a 32.465 euro x35% =11.362,75 euro Codice abbonamento: 068391 • Sono stati stanziati 25 milioni di euro per il 2012 e 50 milioni dal 2013. All'interno di queste quote, 2 milioni per il 2012 e 3 milioni per il 2013 sono riservati alle domande presentate da soggetti con sede o unità nei territori colpiti dal terremoto del20 e del 29 maggio 2012. Altri 2 milioni sono riservati alle start-up innovative L'assunzione Una Snc dell'industria metalmeccanica ha assunto a tempo indeterminato un lavoratore che ha un dottorato di ricerca universitario Ritaglio Lavoro e previdenza stampa ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile. Pag. 75 Quotidiano nSole9]{l mmrn Data Pagina Foglio 14-12-2014 5 1 Decreto sull'aspettativa di vita Entro fine anno i nuovi requisiti per il ritiro dal 2016 e sei mesi) ma con meno di 62 anni di età. La norma attualmente prevede un taglio della prestazionedell'l%perognunodeiprimi due anni di anticipo e del 2% per ognuno degli ulteriori anni. Però un emendamento presentato da alcuni senatori del Pd chiede che l'abbuono valga solo per gli assegni di importo inferiore a sette volte il minimo (3-506,16 euro). Sempre sul fronte delle penalizzazione per gli importi più NElLA ltGGE DI Untetto agli assegni se si ha il sistema misto Niente penalizzazioni per i «contributivi» con meno di 62 anni 068391 elevati si attende la sentenza della Corte costituzionale sul contributo di solidarietà che taglia le pensioni di importo superiore ad almeno 14 volte il minimo.Unprovvedimentoanalogo è già stato bocciato dai giudici. Infme entro fmc mese, infine, dovrebbe e~sere pubblicato il decreto ministeriale che adegua all'aspettativa di vita i requisiti lninirni per accedere alla pensione che si applicheranno nel triennio 2016-2018. Inutile farsi illusioni: per legge l'aggiornamento non può essere negativo, ben che vada i requisiti non saranno incrementati. ,'ERIPRODillIONERISfRVATA Codice abbonamento: Tetto agli assegni liquidati con il sistema lnisto retributivocontributivopost20neannullamento della penalizzazione per chi va in pensione prima dei 62 anni se non percepisce più di 3-500 euro mensili lordi. Sono alcune delle novità previdenziali che potrebbero entrare in vigore l'anno prossimo quale effetto della legge di stabilità 2015. Per contenere la spesa degli assegni più elevati e al contempo contribuire all' equilibrio dei conti in favore dei redditi più bassi, nel disegno di legge di stabilità che sarà licenziato entro fine anno sono state previste alcune correzioni alla riforma Monti-Fornero del2011. Quale effetto dell'applicazione del sistema contributivo ai versamenti effettuati dal 2012, può accadere che i lavoratori soggetti al sistema retributivo (chi aveva almeno 18 anni di contributi al 1995) maturino un assegno diimporto superiore a quello determinato dal già generoso sistema retributivo. La legge di stabilità prevede quindi che le anzianità contributive successive a dicembre 2011 non possano determinare un importo superiore della pensione a quello determinato con l'applicazione del sistema retributivo integrale. Un' altra modifica alla MontiFornero inserita nella bozza della legge di stabilità comporta invece l'eliminazione della penalizzazione per chi va in pensione, entro il 2017, con i requisiti contributivi (almeno42 o41anni Ritaglio Lavoro e previdenza stampa ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile. Pag. 76 Quotidiano nSole9]{l mmrn Data Pagina I Foglio 14-12-2014 5 1 /2 Pensioni: la rivalutazione si traduce in taglio Matteo Prioschi, Fabio Venanzl ~ Pensioni, rivalutazioni con taglio Solo 6,50 euro per chi ha la «minima» - Diminuiscono gli assegni oltre 3.000 euro PAGINAA CURA DI Matteo Prio5chi Fabio Venanzi Nelz015le pensioni saranno rivalutate dello 0,3 per cento. Però una persona che oggi ha un assegno di 1.000 euro lordi, l'anno prossimo non incasserà 1.003 ma 1.002,01 euro, come se l'aumento fosse dello 0,2 per cento. CosÌ il già basso tasso dirivalutazione fissato dall'Economia all'atto pratico sembrerà ancora più contenuto, ma le sorprese non sono finite qui. Il doppio tasso La spiegazione di quello che a prima vi~ta può apparire un errore va cercata nel complesso meccanismo che regola l'adeguamento delle pensioni all'inflazione. Ver, so fine novembre di ogni anno il ministero dell'Economia pubblica un decreto con il valore provvisorio per la rivalutazione degli assegni nell'anno successivo e quello definitivo per l'anno in corso. A fine 2m3, quindi, è stata data indicazione di rivalutare le pensioni del1'1,2% dal 2014- (tasso provvisorio). Lo scorso 20 novembre, invece, è stato comunicato il tasso defmitivo, che è pari all'l,l% e contestualmente è stato indicato quello provvisorio per il 2015 00 0,3%). Ebbene, il tasso dello 0,30/0 per l'anno prossimo non va applicato all'importo pagato fmora sulla base dell'adeguamento provvisorio, , ma sul valore definitivo, che è più i basso, perché il tasso da utilizzare è dell'l,l invece dell'l,2 per cento. CosÌ chi oggi incassa 1.000 euro lordi ogni mese, non deve applicare lo 0,30/0 a tale importo, ma ritornare indietro di un anno e calcolare quanto avrebbe dovuto prende- Conguaglio negativo L'aggiustamento retroattivo degli importi stavolta comporta anche un altro effetto spiacevole per i pensionati. Poiché nel 2014- il valore provvisorio dell' assegno è stato più generoso di quello definitivo, a inizio 20151'Inps provvederà a recuperare la differenza, pari allo 0,1 per cento. In altre parole,l'ipotetico assegno di 1.000 euro lordi pagato fmora sarebbe dovuto essere di 999,01 euro. Quindi a gennaio si dovranno restituire 12,87 euro (perché sicontaanchela tredicesima). Diconseguenzailnostro ipotetico pensionato l'anno prossimo percepirà 26,13 euro in più rispetto aoggi(da1.000a1.002,01euro),ma subirà un cont,'1laglio negativo riferito al 2014- di 12,87 euro e quindi l'incremento annuale "netto" (cioè i soldi in più che effettivamente metterà in tasca) sarà disoli 13,26 euro. Le modalitàdirecupero e gli importi esatti saranno comunicati dall'lnps nelle prossime settimane con una circolare. Doppio aggiustamento Ma quest'anno c'è anche un'altra particolarità da considerare, che riguarda chi incassa una pensione di importo compreso fra tre e quattro volte il minimo o superiore a sei volte il minimo. La legge di stabilità dell'anno scorso Oa 14-7113) ha introdotto un nuovo meccanismo di rivalutazione, in base al quale il tasso diriferimel1to si applica in misura proporzionalmente inferiore con l'aumentare degli importi pensionistici. Queste modalità, già presenti nelle versioni non definitive del disegno dilegge di stabilità, sono state modificate in occasione dell'approvazione definitiva della norma. In particolare l'indicizzazione per lepensionifra tre e quattro volteilminimoèpassatadal90al95%, mentre per quelle sopra sei volte è scesa dal 50 a140 per cento. L'Inps, però, per tutto l'anno ha fatto riferimento alla versione provvisoria della legge di stabilità e quindi ha pagato importi che ora devono essere rettificati sia nel tasso di rivalutazione (dall'l,2 all'l,l %), sia nell'aliquota di indicizzazione (per esempio non si applica il 90% del1'1,2% ma il 95% dell'l,l per cento). In portafoglio Il risultato di questi assestamenti è che l'aumento annuale delle pensioni, al netto del conguaglio, sarà risicato e per gli assegni più ricchi addirittura in negativo, come esemplificato nella tabella. Chi percepisce solo la pensione minima dovrà accontentarsi di 6,5 euro inpiù,e stiamo parlando sempre di importi lordi. Chiricevetrevolte il minimo (importoa cuisihalamassima rivalutazione) avrà 19,89 euro. Vaunpo'meglioachisicolloca nella fascia tra 3 e4 volte il minimo (per esempio 1.600 euro), perché gli sarà riconosciuta l'indicizzazione al 95% invece del 90% applicata temporaneamente fmora. Brutte notizie, infme, per chi percepisce oltre 3mila euro perché avrà un saldo fmale negativo. {c,RiPRODUZJONFR:SfRVATf1. Codice abbonamento: 068391 I re.Poichénelz013 incassava 988,14euro, applicando il tasso dell'l,l% quest'anno avrebbe dovuto prendere 999,01 euro. L'aumento dello 0,30/0 si riferisce a quest'ultimo valoreequindil'annoprossimoilsuo assegno sarà di 1.002,01 euro. Ritaglio Lavoro e previdenza stampa ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile. Pag. 77 nSole9]{l Quotidiano mmrn I Data 14-12-2014 Pagina 5 Foglio 2/2 Vaggiustamento retroattivo Le somme versate in più dall'Inps nel 2014 dovranno essere recuperate il prossimo anno La diminuzione dell'importo è dovuta al passaggio dal tasso provvisorio al definitivo Trattamenti a confronto ~~~~~~~~----------------~~----~~~~~~------------ Esempi di importi mensili di pensioni pagate quest'anno (prowisorio 2014) e relativo importo liquidato l'anno prossimo (prowisorio 2015), nonché conguaglio annuale dovuto per il 2014 e saldo tra aumento e conguaglio. Valori lordi in euro -- - - 500,88 495,431 501,38 ---------------r---:------------ -6,50 -, 1.000,00 1 1.504,13 ------------ 502,38 ---~--_.- 999,01 - U,87 1.502,64 -- -~ 1.616,72, -19,37 -- - -----------------~--------- 13 - 6,50 L002,01 26,13 13,26 1.507,15 ----- --------7,28 1.621,33 39,26 19,89 52,65 45,37 41,47 21,06 35,36 17,81 -----+------- 1.486,29 I 1.600,00 1.617,28 2.100,00 2.118,90 2.117,~~1 ___ -=~,~~ 1-_~.~2,09 2.700,00 2.716,20 I 2.714,851 3.100,00 4.100,00 5.500,00 -- Aumento Aumento Definitivo Provvisorio annuale annuale al netto __ 2014: CongucmLig ______ 20jS,+---"2",0""1,,-S--,,2,,,,0-",,14'4--,d.,,e,-,--1c",o,-"n,..g-",ua""gC!li~o Importo i definitivo! Provvisorio 20131 2014 988,141 - ----t-~~~--'--- ~--~--I--~~~-+~~~~- I -17,55 2.718,92 - -7,28 ________~~,1?_ _-=?1,88 3.117,28 _ _ -61,88 4.118,63 -51,61 10,27 ---61-'-,8-8+'---_-5.-52-0-'-,~-_2+__- __ -_-_--_~: __ --_-___ ----2-7,'--~4l34,84 _ 3.11],841 _ _ 3.~~3'08jI 4.117,84 4.113,08 _~5p,84! 5.513,08 -- i Fonte: elaborazione Sole 24 Ore Gli adeguamenti cioè 1.502,64 euro e nel 2015 avrà una rivalutazione dello 0,300 per cento • La seconda fascia va da oltre 1.502,64 a 2.003,52 euro e avrà una rivalutazione dello 0,285 per cento • La terza fascia va da oltre 2.003,52 eu ro fi no a 2.504,40 euro, a cui sarà applicato un tasso dello 0,225% • La quarta fascia va da oltre 2.504,40 euro fino a 3.005,28 eu ro, con un tasso dello 0,150 per cento • La sesta fascia include le pensioni di importo su periore a 3.005,28 euro, a cui si applica un tasso dello 0,135 per cento 021 CONTRIBUTO DI SOLIDARIETÀ Alle fasce di pensione oltre 7.012,32 euroefinoa 10.017,60 euro si applicherà il prelievo del 6 per cento; per quelle oltre 10.017,60 euro efinoa 15.026,40 euro il contributo sale al12 per cento; gli importi superiori sono gravati da un prelievo del18 per cento Codice abbonamento: 068391 011 LEFASCE L'applicazione del valore definitivo del tasso di rivalutazione delle pensioni per il 2014 determina anche i nuovi "margini" delle fasce. In base a quanto stabilito dalla legge 147/13, l'indicizzazione del tasso di rivalutazione della pensione cambia in relazione all'importo lordo della stessa. Quindi èimportante sapere in chefascia si colloca l'assegno percepito. • La prima fascia comprende importi fino a 3 volte il minimo, Ritaglio Lavoro e previdenza stampa ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile. Pag. 78 nSole9]{l Quotidiano mmrn Pagina 14-12-2014 10 Foglio 1 Data Premier ricevuto con la famiglia Disoccupazione giovanile • • • e crISI economIca nell'incontro Papa-Renzi Carlo Marroni Sono rare ormai in Vaticano le visite "ufficiali", che prevedono un protocollo solenne,l'arrivonelCortileSanDamaso accolto dal picchetto della Guardie Svizzere e una lento corteo dentro il palazzo Apostolico fmo allo studio del Papa. Al presidente del Consiglio italiano Matteo Renzi è stato riservato questo onore, come lo fu per Giorgio Napolitano e Barack Obama, anche se ormai senza più l'abbigliamento fatto di frac, fasce e placche. La Santa Sede ha uno speciale legame con l'Italia, e il Papa è il Primate del paese. Qy.indi è naturale che l'inquilino di turno di Palazzo Chigi varchi il Tevere: anzi, in questo caso è avvenuta a dieci mesi dal giuramento del premier, mentre in genere il tempo era più breve. Ma questo non cambia la sostanza. Bergoglio e Renzi era la quarta volta che si incontravano, e l'occasione di ieri è stata la conferma che al pontefice argentino, prossimo ormai ai 78 anni, il giovane premier "audace" piace molto, apprezza il suo parlare chiaro e la solidità della formazione di cattolico di base, una rarità ormai nel panorama politico. Battute, atmosfera cordiale, ma soprattutto temi molto seri come la crisi economica, la disoccupazione giovanile, la crisi in Medio Oriente e presumibilmente l'emergenza immigrazione hanno caratterizzato l'udienza ufficiale di circa mezz'ora tra il Papa e Renzi, che appena seduto alla grande scrivania ha detto al Pontefice «le devo dire una cosa sul presidente N apolitano, ma appena escono i giornalisti» è stato riferito dal po01 della stampa ammesso nella grande sala. Con ogni probabilità anche altri temi saranno stati affrontati dal premier, concentrato sul fronte delle riforme e su una difficile partita dentro il suo partito, con il Pontefice, ancheluiimpegnatoinunariforma colossale della Curia, che incontra resistenze dentro i Sacri Palazzi, certo non di- chiarate come quelle della politica italiana. Poi a seguire l'incontro di Renzi con il Segretario di Stato, cardinale Pietro Parolin, il "primo ministro" del Papa: in quel contesto «si è rinnovato l'impegno delle parti a proseguire nella mutua cooperazione per risolvere alcune problematiche di natura bilaterale» dice la nota ufficiale. Molti i temi bilaterali potenzialmente impegnativi,alcunideiqualierano messi in agenda, come la scuola paritaria e la crisi di grosse fette della sanità cattolica, e con ogni probabilità anche temi sensibili, come la famiglia. Ma i tempi sono cambiati e non c'è più quel fIlo diretto di condizionamento della politica italiana, che si lasciava volentieri condizionare, in chiave elettorale. Con papa Francesco tutto il tema dei «valori non negoziabili» è stato di fatto spazzato via, almeno nei termini noti di "scambio di favori", e anche Renzi palesemente non cerca Il una spondané Oltretevere né tentomeno nella Cei. Il primo ministro nella visita era accompagnato dalla moglie Agnese e i tre figli Francesco, Emanuele ed Ester (la famiglia era andata in udienza privata già il4 aprile scorso): nella delegazione italiana il sottosegretario alla presidenza Graziano Delrio ( «ha nove figlia» ha detto Renzi al Papa presentandolo), il ministro degli Esteri, Paolo Gentiloni, gli ambasciatori Francesco Maria Greco e Armando Varicchio e il portavoce Filippo Sensi. Il Pontefice ha regalato a Renzi la sua esortazione apostolica Evangelii Gaudium e una medaglia dell' Angelo della pace mentre il premier una cassa di vin santo della valle del Chianti: «Tutto il vino d'Italia è buono, per carità, ma le abbiamo portato quello toscano ... per la messa e non solo». Un regalo in linea con quello di Obama, che portò nel Palazzo Apostolico i prodotti biologici dell'orto della Casa Bianca. Ib RIPRODUZIONE RISERVATA TEMI Codice abbonamento: 068391 Nel dialogo di 30 minuti anche Medio Oriente e immigrazione. Poi il bilaterale con il segretario di Stato Parolin Quarta udienza. M~tteo Renzi ricevuto ieri da Papa Francesco Ritaglio Lavoro e previdenza stampa ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile. Pag. 79 Quotidiano la Repubblica Data Pagina Foglio 13-12-2014 9 1 "Ho visto molta sofferenza la politica non c'entra il governo deve ascoltare" ANNALISA CUZZOCREA ROMA «Non ho visto niente di politico. Ho visto invece grande sofferenza, e molta povertà». L'ex segretario della Cgil Sergio Cofferati, europarlamentare pd e candidato alle primarie in Liguria, respinge le critiche allo sciopero. La minoranza pd sta usando il lavoro come un'arma contro Renzi? «Faccio. parte di quella minoranza, ma vorrei che per un attimo sottraessimo questa vicenda alla dialettica del Pd e la guardassimo con rispetto per quello che è: la segnalazione di . un pesantissimo disagio e di una pesantissima sofferenza da parte di persone che rinunciano a una parte significativa del loro stipendio per dire che stanno male. Ho visto molte manifestazioni, ma raramente ho visto il disagio di queste ore». n governo lo sottovaluta? «La maggioranza sa benissimo che questa è la priorità assoluta, mi aspetterei che pensasse a un nuovo modo di affrontare il tema. Quel che serve non è cambiare le regole del mercato del lavoro, ma un piano di investimenti di tipo keynesiano in settori strategici che possano avere effetti moltiplicatori. Su questo serve dialogo con le forze sociali». Renzi ha detto no alla concertazione. «Non si tratta di questo, ma di un dialogo "preventivo". Prima delle decisioni importanti si ascoltino lepartisociali, si dia un tempo determinato alla discussione, si valutino alternative e suggerimenti. Poi, quando c'è cqnvergenza bene, altrimenti - a quel punto -il governo. ha non solo il diritto, ma il do- . vere di procedere. llconfronto portaoggettivamentearafforzare ilrispettocuihagiustamente invitato il capo dello Stato» Sergio Cofferati exleaderCgil " Non.senre eambiuele repledel men:atodel lav@ro ma un. Cl RIPRODUZIONE: RISEAVAl A IapnleDd&:a "'~.~.". Napolitano:scioperosegnoditensione Codice abbonamento: 068391 D'Alema contE51ato, firli einsulti Ritaglio Lavoro e previdenza stampa ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile. Pag. 85 Quotidiano la Repubblica Data Pagina Foglio 13-12-2014 9 1 /2 Napolitano: sciopero segno di tensione D'Alema contestato, fischi einsulti Il capo dello Stato aveva mediato giovedì tra Camlli.'5O e Renzi sul caso dei ferrovieri precettati da Lupi ~ ABari alcuni manifestanti gridano "buffone" ali'ex premier. Lasua reazione: "Rabbia comprensibile" LELLO-;;:PA-;-;R~IS;;;;EC-----~----- -- UMBERTO ROSSO MENTRE il capo dello Stato da Torino sottolinea la necessità che sindacati e governo superino la «grande tensione» di cuilo sciopero generale è segno, a mille chilometri di distanza alcuni manifestanti inveiscono contro Massimo D'Alema. L'ex premier era a Bari per un'iniziativa della sua fondazione Italianieuropei. Gli insulti gli piovono addosso all'improvviso: «Buffone», «venduto», <<vattene via», «siete dei porci», «la tua pensione dalla a noi». D'Alema non fa una piega, continua a camminare in silenzio, ma il volto è teso. Sono cinque minuti di paura. Qualcuno tra i manifestanti gli lancia del terriccio,raccoltoda un'aiuola di corso Vittorio Emanuele. L'ex premier, una volta allontanatosi dai contestatori, commenta così l'episodio: «L'Italia vive una drammatica crisi economica e sociale, sono sette annicheregrediscein termini diPil. Siamo andati parecchio indietro. Ecco perché è comprensibile il sentimento di rabbia verso i partiti e, in generale, verso la politica. D'altro canto lo abbiamo visto alle recenti elezioni regionali, il crollo della partecipazione è il segnale del distacco profondo dalla vita politica». L'aggressione? «Misonoinfilatoinmezzoall'UgI e ... «. L'UgI è il sindacato della destra. Maèil capo diAlternativacòmunista, Michele Rizzi, a rivendicare l'assedio all' ex premier: «Siamo stati noi a contestare D'Alema, alleato dibanchieri e multinazionali». I democratici minimizzano: «Gli oppositori erano pochi e premeditati». E il segretario cittadino della Cgil, Pino Gesmundo, si affretta a precisare: «E' un brutto episodio. Questi metodi nonci appartengono, tuttaviala politica rifletta sul disagio della gente». Napolitano lascia Torino mentre in piazia Castello Susanna Camussotiene il comizio finale davanti ai lavoratori in sciopero. Il capo dello Stato e la leader della Cgil, ancorché attraverso canali informali, sieranoparlati parecchiogiovedi. E dalla triangolazione nella quale successivamente il presidente della Repubblica aveva coinvolto MatteoRenzi, era nata la retromarcia del ministro Lupisulla precettazionedeiferrovieri. C'era voluta dunque !'intercessione del presidente della Repubblica, conrelativa tiratina d'orecchie a Palazzo Chigi per il metodo troppo sbrigativo nel tentativo di bloccare lo sciopero dei trasporti, perché le relazioni tra Cgil e capo dell'esecutivo non rischiassero lo strappo insanabile. Come apertamente ha spiegato ieri Napolitano, sottolineando la «notevole tensione tra sindacato e governo». Invece-raccomanda il capo dello Stato-serve rispetto reciproco, «senza esasperazioni». Augurandosi, alla fine, che «si possano discutere pacatamente decisioni già prese, come la riforma del lavoro, e soprattutto quelle da prendere per il rilancio dell'economia». Insomma, non a scatola chiusa: ma il braccio di ferro deve essere evitato. " NONIUDaROMEn.'O Non entro nel merito nelle ragioni degli uni o degli altri. Mi auguro che si trovi la via di una discussione pacata ~ Codice abbonamento: 068391 Lo sciopero è segnc di grande tensione sindacati-govemo. L'esasperazione però non fa bene al Paese GIORGIO NAPOLITANO Presidente della Repubblica Ritaglio Lavoro e previdenza stampa ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile. Pag. 86 Quotidiano la Repubblica Data Pagina Foglio 13-12-2014 13 1 "Ma questo èsolo un antipasto subito gli strumenti dell' antimafia" approvata, non si potrà applicare ai processi in corso. Ma, negli ambienti del governo, si dice che si potrà contestare il nuovo reato di autoriciclaggio e questo, già di per sé, allungherebbe la prescrizione. Sarà proprio cosi? «Non sarà esattamente così. 1'autoriciclaggio non incide sui termini di prescrizione della corruzione, ma 1'eventuale reato avrà termini di prescrizione diversi perché la data di commissione sarà successiva a quella della corruzione. Ma di certo l' autoriciclaggio non ci potrà essere in tutti i casi di corruzione». TI nuovo patteggiamento potrà dare dei frutti? Rodolfo SabeUi presidente Anm ftato non pnò ~re ioseopo deD.'imputato " «In astratto è giusto che chi patteggia restituisca il prezzo della corruzione, anche se questo potrebbe scoraggiare gli stessi patteggiamenti. Perciò occorre assicurare la certezza del processo. Quindi servono regole più semplici e il personale necessario». Renzi fa un appello ai giudici a fare i pr0cessi, anche quelli dell'inchiestadiRoma, in fretta È possibile con gli attuali strumenti? «I magistrati farar.'llola loro parte. Ma siamo noi a fare un appello a Renzi perché ci dia le leggielerisorse per fare i processi in tempi veloci». In concreto cosa chiede? «Innanzitutto i cancellieri, per evitare che nei tribunali i processi si debbano per forza coneludere alle 3 di pomeriggiocomeaccadeaSanta Maria Capua Vetere». (l.Irii.) © RIPRODUZIONE RISERVATA Codice abbonamento: 068391 ROMA, TI suo giudizio? «Siamo solo all'antipasto». Si aspettava di più? «Spero ancora che terranno conto delle nostre proposte». Dica la verità, è deluso? «Leggerò il testo. Ma dalle prime dichiarazioni direi di sì, sono deluso». Il presidente dell' Anm Rodolfo Maria Sabelli non riesce a nascondere le sue perplessità sulla manovra del governo. Giudica questo intervento un po' minimalista? «È senz'altro meno di quello che serve per realizzare lo shock dell' efficienza nella lotta alla corruzione che tutti ci attendiamo». La pena più alta per la corruzione sarà un deterrente? «La mossa più efficace sarebbe introdurre strumenti in grado di rompere il patto corruttivo, cioè l'accordo che lega corrotto e corruttorenell'interessecomunedinoncollaborarecon la giustizia. Per questo abbiamo chiesto di estendere alla corruzione gli strumenti che si utilizzano per la lotta alla mafia». Proprio questa via è stata stoppata da Ncd, tant'è che non ci sarà la doppia prescrizione. Ma sarà sufficiente bloccarla dopo la condanna di primo grado? «Questa soluzione è insufficiente. La nostra proposta è di interrompere definitivamente la prescrizione con 1'esercizio dell' azione penale o tutt' al più conIa sentenza di primo grado. Solo allora estinguere il reato non potrà più essere per l'imputato un obiettivo del processo». Quindi la strada intrapresa è sbagliata? «Sicuramente non basta». Questa nuova prescrizione, quando sarà Ritaglio Lavoro e previdenza stampa ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile. Pag. 88 Settimanale Data Pagina Foglio 15-12-2014 38 1 [L'INTERVISTA] "Jobs Act, attenzione di decreti delegati" PARIA MARCELLO GIUSTINIANI, RESPONSABILE DEL DIPARTIMENTO DI DIRITTO DEL LAVORO DELLO STUDIO BONELU EREDEPAPPALARDO: "L'ABOLIZIONE DELL'ART. 18 NON È TUTTO MA PERLE IMPRESE ESTERE ERA UN TOTEM DA ABBATTERE. ADESSO ALTRI INTERVENTI" ì, certo, è vero, non tutto ruotaintomo all'arti- «Scolo 18. All'estero, però, questo viene vissuto Qui sopra, Marcello Giustinianl, responsabile del dipartimento di diritto del lavoro dello studio legale Bonelli Erede Pappalardo come un totem da abbattere, un segnale che, unito ad altri, può cambiare la percezione dell'Italia». Marcello Giustiniani, responsabile del dipartimento di diritto del lavoro dello studio legale Bonelli Erede Pappalardo spezza unalanciaafavore delJ obsAct malanciaanche un avvertimento: «C'è bisogno di linearità: speriamo che i decreti delegati non complichino lo scenario per quanto riguardo il licenziamento disciplinare». Scusi ma, onestamente, davvero un investitore straniero dà coslimportanza all'articolo 18? «Il modo di ragionare degli investitori stranieri è molto semplice: devono scegliere tra diversi Paesi dove poter metter su nuove attività e utilizzano una sorta di foglio Excel con varie colonne. Una di queste colonne è l'Italia. Ogni colonna viene compilata da studi professionali di stanza nei vari paesi che indicano come funzionano determinati istituti chiave a casa loro. Poi chi decide compara: l'articolo 18, o meglio il regime dellicenziamento, rappresenta uno di questi punti decisivi per le decisioni di investimento». Ma non è che il sistema italiano non funziona per molti altri motivi? La burocrazia che frena, la lentezza dei processi, la mancanza di investimenti.•. «Indubbiamente sì: proprio questi sono gli altri punti che gli investitori indagano nel loro foglio di Excei. La storia dimostra che l'imprenditore va dove gli conviene, e se gli conviene chiude la fabbrica italiana, con o senza l'articolo 18 e la fa altrove». I sindacati dicono che conilJobsActi lavoratori rinunciano a qualcosa senza avere certezze sulle assunzioni. «Li capisco. Per evitare di danneggiare i lavoratori senza favorire la ripresa dell' occupazione, il messaggio deU obsActdaunlato deve essere integrato nel quadro delle riforme ulteriori: le altre caselle del foglio di Excel. Ma dall' altro deve essere forte e chiaro: illicenziamento disciplinare non deve avere la possibilità di reintegrazione se non in casi davvero eccezionali e straordinari». (a. han.) Codice abbonamento: 068391 C RIPRODUZIONE RISERVATA Ritaglio Lavoro e previdenza stampa ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile. Pag. 89 Quotidiano Data LA STAMPA Pagina Foglio 15-12-2014 18 1 IL NUMERO UNO: CON UN ACCORDO CON I SINDACATI SARÀ POSSIBILE SALVARE MOLTI POSTI DI LAVORO Meridiana, il futuro è low cost Lad (jreagh ai dipendenti: dobbiamo competere con Ryanair e Easyjet NICOLA PINNA OLBIA Le strategie per la salvezza sono due: "aggressività sul mercato" e "costi bassi". Detto senza troppi giri di parole, Meridiana punta a trasformarsi in poco tempo in una compagnia aerea low costo Il nuovo amministratore delegato Richard Creagh lo fa capire con chiarezza quando prende Ryanair e EasyJet come esempi da seguire per salvare l'azienda: «Queste due compagnie stanno assumendo una posizione dominante nel mercato aereo italiano - scrive l'ad irlandese in una lettera inviata ai dipendenti in rivolta - lo conosco molto bene l'attenzione di Ryanair verso i costi. E noi dobbiamo avere la stessa capacità e la stessa aggressività mercato. Noi non non sopravvivere mo, a meno che non ridurremo i costi e aumenteremo la produttività. Non c'è spazio nel settore per le compagnie aeree con i costi a questo livello. Il mio progetto è quello di sviluppare Meridiana come compagnia aerea dinamica, produttiva e competitiva capace di affrontare le forti low cost». Nella sua paginetta inviata Meridiana e tenta di ricucire il rapporto con i dipendenti. Lo stratto sembra insanabile: in ballo ci sono sempre 1634 licenziamenti e gli incontri preliminari tra azienda e sindacati non sono bastati a trovare alcun accordo. Ora la trattativa si sposta di nuovo a Roma e per questo Richard Creagh tenta di seminare un po' di pace. E annuncia: «Con un accordo sarà possibile salvare molti posti di lavoro». L'appello è per fermare la lotta dei lavoratori e siglare un accordo sugli esuberi: «È grave che non abbiaalle Rsa, l'amministratore de- mo ancora raggiunto un accorlegato della compagnia del- do sul piano di ristrutturaziol'Aga Khan immagina la nuova ne. Questo danneggia le pro- spettive per il futuro. Con un'intesa siamo in grado di salvare la compagnia e molti posti di lavoro. Ma non tutti. Questo è triste e molto frustrante. Non c'è alternativa». Ma i rappresentanti dei lavoratori ribadiscono le loro condizioni per riaprire le trattative: «Prima di tutto sospendere la procedura di mobilità già aperta, anche alla luce dell'inchiesta per truffa ai danni dello Stato avviata dalla Procura di Tempio. Per la prima volta l'azienda parla di futuro immaginando di trasformare Meridiana in una low cost: se questa è l'idea ci sarà da cambiare completamente il modello industriale. Non solo per il personale, ma anche per il management». Roma GU _ L'lstat pubblica i dati su fato" turato e ordinativi dell'industria in ottobre e sulle retribuzioni contrattuali Trattativa Lunedì Meridiana ha in corso da tempo un braccio di ferro con i dipendenti e i sindacati: in ballo ci sono 1634 licenziamenti Roma _ Esce il Supplemento al Bollettino Statistico di Bankitalia. Nel pomeriggio audizione di Ignazio Visco in Commissione finanze alla Camera Giovedì ECONOlVrA F1N,\l\Z,\ &-_ Bruxelles Codice abbonamento: 068391 _ Inizia il Consiglio europeo che avrà per oggetto il piano Juncker per gli investimenti e la ripresa in Europa Venerdì Ritaglio Lavoro e previdenza stampa ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile. Pag. 90 Quotidiano Data LA STAMPA Pagina Foglio ("1 'II 15-12-2014 20 1 )l 'I I L TI professore che ha formato i leader sindacali portare un giovane apprendista a diven,L, tare uno dei principali sociologi del lavoro, autorità indiscussa e ascoltata da esperti e da leader sindacali, in particolare della Cisl, è l'amore per il lavoro e per le persone che lavorano. Guido Baglioni, classe 1928, professore emerito dell'Università di Milano Bicocca, ha sempre creduto nell'azione del sindacato per il miglioramento della società. Attivissimo studioso, autore di una serie interminabile di libri e articoli, non ha mai disdegnato di partecipare direttamente agli avvenimenti sindacali che ne hanno scandito la storia. Sedicenne, partecipa in collegamento con i movimenti partigiani alla Liberazione, prima della quale lavora come apprendista alla Pietro Beretta, fabbrica di armi a Gardone Valtrompia, sua città natale. Il padre era incisore alla Beretta. Nel 1953 si laurea in materie letterarie all'Università Cattolica di Milano. Dal 1955 inizia la sua collaborazione con il sindacato nella formazione e nella ricerca sul lavoro. E' assistente di sociologia all'Università Cattolica nei primi anni sessanta. Nel frattempo si era avvicinato a Dossetti, che conobbe personalmente. Insegna in Cattolica, a Trento, a Parma, poi ancora a Milano alla Statale e poi alla Bicocca. Per cinque anni diventa direttore del Centro studi nazionale della Cisl di Firenze, la scuola dove si sono formati i leader sindacali più importanti. Baglioni li ha conosciuti tutti: da Storti a Carniti, Marini, D'Antoni, Pezzotta. Di tutti è stato consigliere ma anche sparring partner quando c'erano disaccordi. Nel suo ultimo libro ("Un racconto del lavoro salariato" appena uscito dal Mulino) Baglioni sintetizza in 250 pagine il suo pensiero al servizio del lavoro. Se i suoi primi fondamenti ideali stanno nella dottrina sociale della chiesa e nella Rerum novarum di Leone XIII, il giovane professore è affascinato dalle teorie e dalle pratiche del sindacalismo anglosassone. Memorabile il suo libro "Il problema del lavoro operaio", scritto nel 1967 con Bruno Manghi, uno dei suoi pupilli e allievi insieme a Gianprimo Cella e Tiziano Treu, nel quale fa conoscere le principali teorie del conflitto industriale e dell'esperienza sindacale, tra cui il tradeunionismo americano, che mette al bando il bagaglio ideologico che rischia di diventare zavorra. La cultura marxista per Baglioni si pone in antagonismo verso le strutture e l'economia capitalistica; la sua concezione è invece favorire le condizioni di dignità dei lavoratori mediante cambiamenti graduali. Il dualismo assilla Baglioni, che fa una scelta di campo: anziché lottare contro il modello di lavoro subordinato, Baglioni propone di migliorare le condizioni di lavoro mediante la contrattazione e la negoziazione. Nel suo racconto del lavoro salariato finisce nel riconoscere che il lavoro è migliorato ma è anche cambiato. L'identità del lavoro non è più così forte. Oltre al lavoro ci sono altre sfide: la povertà, l'immigrazione, la disoccupazione. C'è meno fiducia, ma l'azione sindacale, senza nostalgie del passato, con i piedi per terra, smentendo nella pratica di essere il braccio di una grande corporazione anti-innovativa, avendo rapporti sobri con la politica, ha ancora un senso. [w. P.I Codice abbonamento: 068391 Il professor Guido Baglioni Ritaglio Lavoro e previdenza stampa ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile. Pag. 91 Quotidiano Data LA STAMPA Pagina Foglio 15-12-2014 20 1 Pochi vantaggi, tanta burocrazia Lapprendistato rischia di sparire Schiacciato da contratti più convenienti, è al palo per laureati e ricercatori 'H' , .stra a sessant'anni e li dimotutti. L'apprendista. to, che trae le origini della sua attuale sistemazione normativa nella legge 25 del 1955, è l'unica forma di contratto di lavoro a fini formativi. Nato nelle botteghe artigiane rinascimentali, l'istituto ha subito diverse modifiche nel tempo, per arrivare al Testo unico del 2011, che così lo definisce: un contratto di lavoro a tempo indeterminato finalizzato alla formazione ed all'occupazione dei giovani. L'apprendistato è un contratto a causa mista, nel quale accanto alla causa di scambio (lavoro contro retribuzione), tipica del contratto di lavoro dipendente, si aggiunge la finalità formativa (D.Lgs. 14 settembre 2011, n. 167). L'ultima modifica è il Decreto Poletti (D.l. 20 marzo 2014, n. 34, convertito in Legge 16 maggio 2014, n. 78). Negli ultimi anni il contratto di apprendistato è stato definito il canale privilegiato per l'ingresso dei giovani nel mercato del lavoro, ma il suo successo nel frattempo è colato a picco. Negli anni d'oro è arrivato a superare una media di oltre 600mila contratti l'anno. Tra il 2010 e il 2012 è passato da 528.183 contratti a 469.855, per crollare subito dopo l'entrata in vigore del Testo unico ai suoi minimi: nel 2013 ci sono stati 240mila contratti di apprendistato, nel 2014 meno di 200 mila nei primi nove mesi, che dovrebbero portare il numero finale di quest'anno sotto quota 300 mila. Come mai questo dimezzamento di contratti mentre la normativa e la politiche del lavoro tendono a sostenerlo? Ci sono tante ragioni. La presenza di un pacchetto di ore di formazione ha sempre ottenuto tiepidi consensi da parte delle imprese, quando non vere opposizioni: il decreto Poletti di quest'anno ha alleggerito il problema, ma non basta. I vantaggi economici per le imprese sono tanti: decontribuzione totale per tre anni per le imprese sotto i nove dipendenti; al 10% per le altre. Anche il vincolo di stabilizzazione è stato abbassato dal decreto Poletti: la quota di stabilizzazioni prima di assumere altri apprendisti è passata dal 50% al 20%. Ma anche questo evidentemente non è sufficiente. Nelle ultime settimane sembra poi che le aziende intenzionate ad assumere giovani si siano fermate, in attesa dei nuovi provvedimenti previsti dal Job Act. Una delle ragioni del rovinoso cammino del contratto di apprendistato consiste proprio nella concorrenza spietata che altre formule di assunzione gli fanno, essendo ritenute più convenienti da parte delle aziende (contratto a termine, in primis). Infine, l'attesa dell'arrivo del nuovo contratto a tutele crescenti ha eroso ulteriore fascino all'apprendistato, e assomiglia a un'eutanasia: strano un contratto a tempo indeterminato che può avere una scadenza, come è l'apprendistato. Non si può escludere che le complessità burocratiche abbiano giocato in ruolo. E forse anche la scarsa conoscenza, per non dire confusione, sulle tre tipologie: apprendistato per la qualifica, professionalizzante o di mestiere, in alta formazione e ricerca. A cui se ne aggiunge una quarta, destinata ai lavoratori in mobilità. E' soprattutto la terza tipologia a soffrire: sembra proprio che usare uno stesso nome (apprendistato) per riunire garzoni di officina, impiegati di banca e laureati, masterizzati o dottori di ricerca non sia molto efficace; anche se per realizzare il miracolo di una nuova vita dell'apprendistato non basterà certo un semplice [W. P.I cambio di nome. AIJa~cerca jJ Ui!9 O_~oy~ ~1agi<2.ne Numero di rapporti di apprendistato in Italia 2010 • N N C .n .... N I~-l l __ ;;; II> ...: .... .n ID M N .2013 .2014 M ~ 00 N II> L._ _ _ c .... ~ N ....'<t II> II> 00 .,; ID '<t '<t N ....C'<t 00 -~~ ~:J I '~III 2012 M In Nord 2011 -...: - - .... II> '<t c N 00 .,; M Nord Ovest - M In In N In .,; In 00 ID M N ::i N In .n N - Nord Est ...: M - In In .... ...: N .... M c d N Centro -.... ID .n .... In '<t M ...: 00 .... ::; <i 00 *stìma Mezzogiorno ce.niime..tri LA STAMPA Codice abbonamento: 068391 Fonte: INP$ - Archwl delle denunce relributlve mensili (fmpl1s) SFOL, XlV Rapporto di momtoragglO, dicembre 2013 In crisi Negli ultimi anni l'apprendistato è stato definito il canale privilegiato per l'ingresso dei giovani nel mercato del lavoro, ma il suo successo nel frattempo è colato a picco Ritaglio Lavoro e previdenza stampa ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile. Pag. 92 Quotidiano LA STAMPA Data Pagina Foglio 13-12-2014 1 1 /3 C9il e Uil: un milione e mezzo di persone in piazza. Camusso: il governo cambi verso, noi tireremo dritto "TI sindacato non ci fa paura" Intervista con il ministro Padoan: "La riforma del lavoro serve a includere i giovani" Sciop~ro generale e manifestazioni in 54 città: scontri e fermi a Milano, Roma e Thrino "N bb d li «Lo:::~rO?ReaziOniChenOn' on a lamo paura e a pIazza ALESSANDRO BARBERA Sulle r~~orme andremo a"') l'antl-" il mi sorprendono. Una parte dei sindacati percepisce stavolta la riforma cambieràche veramènte il mercato del lavoro». In fondo «la storia delle riforme è fatta anche di conflitti». I sei mesi al timone europeo sono finiti. V~ ~ Padoan: nell'eill'ozona crescita insufficiente, non c'è molto tempo CONTINUA A PAGINA 3 A a interrompere l'intervista. Sul tavolo ci sono due computer accesi, uno manda in tempo reale lo spread fra Bund, Btp e Bonos spagnoli. Ministro Padoan, il semestre di presidenza dell'Unione si chiude fra nuovi timori sulla tenuta della Grecia. Siamo al secondo tempo di un film già visto? «In Grecia c'è un momento di instabilità politica legato al rischio di elezioni. Non mi stupisce che i mercati reagiscano con nervosismo. La situazione è delicata, ma è molto diversa da quella del 2011 o del 2012». Alexis Tsipras, probabile vincitOre delle elezioni, chiede una ristrutturazione del debito. Che ne pensa? «Non intervengo nelle valutazioni di altri governi, ma l'esperienza mi dice che una ristrutturazione ordinata del debito sia m()lto difficile da fare, e dunque che sia un grosso errore ipotizzarla». Ciò che sta accadendo Ritaglio Lavoro e previdenza stampa ad uso esclusivo del destinatario, non punti lospread tra Btp ebund è tornato sopra i 140 Un aumento che non allarma il ministro Padoan 1, 5 luroftdollaro Ieri la moneta unica ha guadagnatoterreno rispetto al biglietto verde , 206 , perclnto E il rendimentodel Btp decennale italiano, rimasto stabile rispetto a giovedì Quello spagnolo ieri si è attestato a11'1 ,87% 068391 mmette che la navigazione della grande nave è complicata e lenta. Per ora gli basta vedere la rotta. Seduto nel piccolo tavolo al centro della sua stanza al Tesoro, Pier Carlo Padoan manda messaggi in tutte le direzioni. Non tradisce emozioni. Si innervosisce solo quamto riceve un sms che lo costringe tuzionale, scarsa fiducia reciproca. A queste condizioni è difficile avere una politica economica condivisa». Il semestre è stato ispirato c(a tre parole: riforme, investimenti, occupazione. l'opinione pubblica però fatica a percepire questo nesso. In Italia c'è appena stato uno sciopero generale. «Le resistenze non ci sorprendono. A mio avviso una parte del sindacato percepisce che questa volta la riforma cambierà veramente il mercato del lavoro. La storia delle riforme è anche una storia di conflitti - , ovviamente democratici - perché le riforme cambiano gli incentivi, le convenienze, le posizioni di privilegio. Accanto alla reazione di chi ha privilegi c'è poi quella legata a una dimensione simbolica: l'articolo 18 è associato a un malinteso senso di protezione». Il governo ha bisogno di riforme, ma anche di consenso alla sua sinistra. Non teme le resistenze? «li governo non ha paura. Quegoverni. La presidenza italiana è sta riforma serve ad in,cludere iniziata da qui, e noto con soddi- nel mercato del lavoro chi ne è sfazione che i temi della crescita sono più centrali di quanto non lo stato escluso. li dramma italiano è il gigantesco tasso di disoccufossero sei mesi fa». La sensazione è che i tempi delle pazione giovanile. I decreti atdecisioni in Europa siano trop- tuativi del Jobs Act sono quasi po lunghi rispetto a quelli del- pronti e realizzeranno la riforma in modo efficace». l'economia. «È vero, non c'è molto tempo. Il La polemica fra l'Italia e la canceldivario sempre più ampio di liera Merkel non contribuiscono a crescita con gli Stati Uniti sta lì minare la fiducia reciproca? a dimostrarlo. UEuropa è a un «Nei giorni scorsi è stata estrabivio: una strada porta alla sta- polata dal contesto di una intergnazione, l'altra alla crescita. vista una sua frase. Leggendola Oggi in Europa si sommano re- per intero era evidente che non cessione, frammentazione isti- ci fossero finalità offensive». in Grecia potrebbe contagiare l'Italia? «No, perché allora il contagio fu conseguenza di una debolezza diffusa. La tenuta degli spread italiano e spagnolo dimostra che oggi le conseguenze di crisi specifiche sono circoscritte». In Europa non ci sono ancora troppe voci a sovrapporsi? «La zona euro ha fatto grandi passi avanti per stabilizzarsi: sia sul lato dei conti pubblici, sia rafforzando il sistema bancario. Abbiamo fatto gli stress test e completato l'Unione bancaria, anche grazie ad un'ultima spinta italiana». Che bilancio fa del semestre? Il vostro slogan era «cambiare verso anche all'Europa)). «Nell'area della moneta unica la crescita è insoddisfacente, peggiore di quella dell'Europa nel suo complesso. Dopo la presentazione del piano Juncker occorre una spinta da parte dei Codice abbonamento: SEGUE DALLA PRIMA PAGINA riproducibile. Pag. 93 Quotidiano I LA STAMPA Data Pagina I Eppure qualche problema coi tedeschi c'è. Non è dalla Bundesbank che stanno arrivando le maggiori resistenze al piano di espansione monetaria della Bee? «Capisco che in Germania si possa avvertire meno la necessità di una politica espansiva, perChé l'economia va meglio. Ma è normale che in un consesso di diciotto persone ci siano punti di vista diversi, e che alla fine le decisioni si adottino a ,maggioranza: è quel che avviene anche alla Fed. Quando le differenze di vedute fra singoli si amplificano a livello europeo, divengono divergenze fra Stati e si alimenta la diffidenza. Per questo bisogna andare oltre la dimensione nazionale». Secondo lei alla fine il piano di Draghi passerà? «Credo che si arriverà ad un quantitative easing, necessario a scongiurare il rischio oggi molto alto di finire nella pericolosa trappola della deflazione. Anche se sarà meno efficace che negli Stati Uniti, dove il mercato è davvero unico». La lettera a Moscovici da parte di Italia, Francia e Germania è una presa di distanze dallo scandalo Luxleaks? Foglio 13-12-2014 1 2/3 ne ad accelerare i lavori per serve a stabilire che una parte l'adozione entro il 2015 di una didella spesa è migliore di altre, e rettiva che permetta di superare che per questo merita di essere il paradosso per il quale, pur re- - incentivata. Ci sono progetti di stando nella legalità, un'impresa investimento che costituiscono riesca a non pagare o quasi le uno spreco, e spesa corrente che tasse in Europa». migliora l'istruzione, produce inLa strada decisa dall'Inghilterra, novazione, crea occupazione, coche introdurrà una sorta di Goome ad esempio quella che utilizgle tax,. è percorribile? zeremo per' finanziare il Jobs «Non so se arriveremo ad un esiAct. Dòvremmo passare dalla to di quel tipo, la discussione è valutazione di intere categorie di più indietro di così. Durante quespesa a singoli progetti di rilesto semestre ci siamo resi conto vanza europea». che l'armonizzazione fiscale è A proposito di ostacoli agli inveuna delle cose più difficili da reastimenti. La vicenda di Roma non lizzare. In ogni caso quella deciè scoraggiante per lei? sione va interpretata come un «Queste notizie fanno male, ma segnale importante». sono anche uno stimolo a reagiIl piano Juncker promette di essere. Avevamo già istituito un'autore operativo solo a giugno. rità anticorruzione, questo caso «Sì, giugno è lontano. Mentre ci spinge ad una reàzione ancora aspettiamo che il fondo sia opepiù rabbiosa». . rativo, la Banca europea per gli C'è chi sostiene la seguente tesi: investimenti ~a progetti e risorla corruzione in Italia non è suse che possono essere mobilitaperiore a quella di altri Paesi, ma te subito. Gli chiediamo di essein Italia c'è un atteggiamento re disposta ad assumersi qualautolesionista che spinge a ingiche rischio in più». , gantire singoli casi. Una delle richieste più decise «Non so se in Italia ci sia più cordell'Italia, e non da ieri, è di inruzione o meno che altrove, ma è trodurre una regola d'oro per vero che nel dibattito pubblico scorporare gli investimenti dal c'è un gusto quasi sadico nel trovare gli aspetti più maliziosi, e patto di Stabilità. Siamo ancora lontani dàll'ottenere questo ri- questo può alimentare la cosiddetta corruzione percepita». sultato. O no? Twitter@alexbarbera «Il principio della golden rule «Non c'è nesso fra le due cose. La lettera è l'invito alla Commissio- Non vedo più un pericolo di contagio, le conseguenze di una trisi specifica resterebbero circoscritte !lli,~ Pier Carlo Padoan ~/ll%P;~~; Ministro dell'Economia Codice abbonamento: 068391 La Grecia? Situazione delicata ma diversa dal 2011. Ma è un errore ipotizzare una ristrutturazione ordinata del debito come proposto dalla sinistra Ritaglio Lavoro e previdenza stampa ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile. Pag. 94 Quotidiano I LA STAMPA Data Pagina I Foglio 13-12-2014 8 1 /2 "Giustizia, diritto del lavoro e sindacati Ecco perché non investiamo in Italia" Anton Borner, leader degli esportatori all'ingrosso tedeschi "Si respira diffidenza e la politica non fa il suo lavoro: mediare" le, quando deve fare un business pIan». Si parla anche spesso della buroarliamo in italiano o in craziacomefattoreinibitorio. tedesco?» Anton Bor«lo direi piuttosto che quello ner ha una moglie tede- che blocca tutto sono gli atti sca, un fIglio che va a scuola a amministrativi. Nel settore in Roma e coltiva con passione particolare dell'edilizia succeun'azienda vinicola nei pressi dono cose francamente incredidi Velletri. Imprenditore tede- bili. Com'è noto, in quel settore sco di lungo corso, dirige oggi gli investimenti hanno a che fal'associazione del commercio re quasi sempre con permessi, all'ingrosso e dell'export Bga ma il problema nasce quando e dopo anni di esperienze in neanche un :via libera amminiItalia ha un'idea IQolto lucida strativo ti garantisce più nulla. dei problemi per chi voglia in- Faccio un esempio, ma ispirato vestire nel nostro Paese. A a fatti reali. Se un magistrato margine dell'ltalian German mette in discussione q.uel perHigh Level Dialogue, ha accet- messo e apre una procedura petato di spiegarcela. nale contro il funzionario che Borner, cosa frena le aziende te- l'ha concesso, accusandolo di desche o straniere ad investire in "abuso d'ufficio", le conseguenItalia? ze sono il sequestro e il blocco e, «Un insieme di fattori. Il ancora più. assurdo, l'accusa di primo è l'incertezza del di- concorso per l'imprenditore. In ritto. Quello è un ostacolo gi- Germania, se hai un permesso, gantesco. I tempi dei proces- ce l'hai e basta». si sono insopportabilmente In queste settimane si parla molto lunghi: non è possibile dover della riforma del lavoro. lei che ne aspettare anni per una sen- pensa? tenza. Per un'azienda è un «lo preferirei concentrarmi fattore di incertezza micidia- piuttosto sul diritto del lavoro. TONIA MASTROBUONI TORINO P Ipunti aitid sono leggi locali che contraddicono leggi nazionali, leggi che cambiano ogni anno, leggi che si azzerano le une con le altre. Anche questo è un fattore che rende più complicato fare impresa. Vorrei anche far notare che da Monti in poi, tutti i governi italiani hanno promesso un'accelerazione sui processi amministrativi: io non ne vedo». Durante la tavola rotonda torinese lei ha accennato a un problema generaledi diffidenza. Che intende? «Credo che il problema in Italia sia quello di una grande diffidenza generale. I sindacati, i lavoratori, gli imprenditori, i funzionari pubblici, i magistrati, i politici: ognuno diffida dell'altro. La politica dovrebbe mediare, invece, creare un clima più positivo per gli investimenti, anzitutto mediando tra diversi gruppi di interessi. L'ex presidente tedesco Herzog parlò negli anni 90 del bisogno di una "scossa" per la Germania: è la stessa cosa di .cui avrebbe bisogno l'Italia ora. Ma gli italiani dovrebbero smettere di puntarsi tutti il dito contro». Incertezza del diritto «In Italia i tempi dei processi sono insopportabilmente lunghi: non è possibile dover aspettare anni per una sentenza» . • Carticolo 18 Atti amministrativi • «Se un investitore viene in Italia è difficile che voglia fondare un'azienda piccola. E la rigidità sui licenziamenti è un freno forte» 068391 <di via libera amministrativo, in settori chiave come quello edilizio, purtroppo non ti garantisce più nulla» Codice abbonamento: • Anzitutto, nei tribunali del lavoro italiani si dà sempre ragione al lavoratore. Più in generale, se devo mettermi nei panni di un imprenditore, c'è il deterrente dell'articolo 18. Il fatto è che se un investitore viene in Italia, è diffIcile che voglia fondare un'azienda piccola, ha bisogno di una medio-grande. E la rigidità sui licenziamenti è un freno forte. Vediamo come andrà la riforma. Ma fInora questo è stato un altro fattore di freno. E poi ci sono i vostri sindacati divisi». Cosa intende per divisi? «Hanno e rappresentano interessi diversi, vanno in direzioni diverse,manca un dialogo costruttivo. Soprattutto, il loro rapporto con i datori di lavoro è segnato ancora da un'ideologia da lotta di classe, ci si guarda come nemici. Ma il mondo che cambia necessita anche di un cambio di mentalità, da patte del sindacato». AI forum italo-tedesco è emerso spesso il tema della certezza delle leggi. anche questo è un fattore negativo? «Assolutamente. In Italia ci Ritaglio Lavoro e previdenza stampa ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile. Pag. 96 Quotidiano il Giornale Data Pagina Foglio domani della chiusura delle indagini, è affidata all' augurio che «possano essere chiariti i singoli ruoli e le specifiche funzioni svolte all'interno dell'articolato assetto aziendale della Olivetti». Come dire: ero troppo in alto,diquestecosenonmioccupavo. Ma sul contatto diretto tra il vertice dell' azienda e chi si occupava materialmente di sicurezza degli impianti pesano i documenti sequestrati presso i' Archivio storico Olivetti, esoprattutto la voluminosa consulenza con cui il perito della Procura, i' avvocato Giancarlo Guarini, ha ricostruito i percorsi decisionali interni all' Olivetti. C'è una nota del 1972, che risale a prima dell' arrivo diDe Benedetti, ma che nonrisultamodificatain seguito, secondo cui la «Direzione generale servizi urbanistici costruzioni e impianti opera alle dirette dipendenze del presidente e dell' amministratore delegato». Nel 1982, una nota aziendale colloca all'interno di questa direzioneancheilservizioEcologiaeprocessi, affidato a Maria Luisa Ravera che oggi è tra i principali indagati del processo. In che punto si interromp eva il flusso di informazioni che dai reparti avvelenati dall' amianto doveva arrivare al vertice aziendale? Come è possibile che una situazione allarmante come quella che emerge dalle note riservate non fosse nota ai massimi esponenti della Olivetti? A dimostrare la continuità del flusso ,e la consapevolezza dei vertici, secondo la procura diIvrea è un dato inoppugnabile: i soldi. Follow the money, segui i soldi, si legge spesso nei manuali per investigatori. E la regola vale anche in questo caso. Perché le bonifiche avevano un costo assai rilevante. E chi doveva occuparsene direttamente non ave- 15-12-2014 17 2/3 va autonomia di spesa. Nella consulenza Guarini sono riportati una serie di provvedimenti con cui De Benedetti a partire dall'inizio degli anni '80 nomina i responsabili della sicurezza del lavoro, tra cui diversi dei suoi coimputati di oggi. Per tutti, nella consulenza Guarini, silegge: «Poteri di spesa non indicati». E se non erano loro ad avere le chiavi della cassa, come potevano essere loro a decidere se e dove realizzare le bonifiche? Non sarà un processo facile, quello che la Procura di Ivrea si appresta a chiedere per i capi dell'Olivetti. Su tutto - dalle perizie mediche, allequestionidi diritto -uno stuolo diavvocati di grido si prepara a dare battaglia. Il procuratore Ferrando lo sa bene: «Maunacosaèsicura: davantiaquello che è emerso nel corso delle nostre indagini, non avremmo potuto innessun modo chiedere i' archiviazione delle accuse». 13 I morti, di cui dieci contestati a De Benedetti per il periodo dal 1918 al 1996 in cui fu alla guida del gruppo di Ivrea. Ma almeno altri sei morti compaiono nell'inchiesta-bis ancora aperta 2 persaperne di più Ritaglio Lavoro e previdenza Gli indagati a vario titolo per non avere rimosso il pericolo dagli uffici e dai reparti Olivetti. Sotto accusa una lunga serie di manager e di amministratori: tra questi, Passera e Colaninno stampa ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile. Pag. 99 Codice abbonamento: 39 068391 Gli ammalati di mesotelioma che sono sopravvissuti ma che hanno dovuto affrontare cure pesanti. Per questi casi a De Benedetti e agli altri indagati la Procura contesta il reato di lesioni personali gravi e aggravate La malattia Le fibre d'amianto, penetrando nei polmoni perché volatili, hanno un'azione cancerogena sul rivestimento della cavità toracica (il mesotelio), sfociando in mesotelioma pleurico. Gli strumenti per rilevare il pericolo di amianto in unambiente ci sono e, di conseguenza, anche la possibilitàdi tutelare lasalute. Mancano, invece, terapie efficaci: il mesotelioma è incurabile. Quotidiano il Giornale Data 14-12-2014 Pagina 5 Foglio 1 Ecco le società partecipate (dai parenti) Acqua, rifiuti, trasporti: in tutta Italia esiste un universo di aziende a partecipazione pubblica dove si scambiano favori Paolo Bracalini Mariateresa Conti • Sonopartecipate,eloro-iparenti - partecipano, eccome se partecipano. Ifamigliarièpiùfacile imbucarli lì, in qualche società partecipata, doveI' omonimia magari sinotameno. Ed infatti la tentazione si trasforma volentieri in prassi. Il caso da manuale va cercato a Roma (strano eh?), nell'Ama (rifiuti) di quel Franco Panzironi arrestato nella retata di Mafia Capitale. Lo scorso Natale, mentre Roma trabocca di spazzatura conimaialiapascolaretraicassonetti, l'Ama (7800 dipendenti) chiama otto persone, mai vista prime, per un bel contrattino di assunzione. Tra di loro, guarda caso, il cognato dello stesso Panzironi, oltre a tre raccomandati da un sindacalista Dgl. Ma non è da meno l'altro carrozzone romano, l'Atac, la peggiore società partecipata d'Italia, dove hanno trovato un posto dilavoro -indagalaProcura - un'incredibile pattuglia di parenti. Nell' ordine il nipote, la nuora, il marito dellafigliaepure la segretaria dell' ex ammini- stratore delegato. Poi le mogli: quella di un assessore, quella di un deputato, quella di un segretario regionale sindacale, che già che c' eraha piazzato pure la figlia. E finiamo qui con Ama e Atac solo per ragioni di spazio. Non è che altrove la storia sia molto diversa. LaProcura diPotenza nel 20 13 indaga su undici assunzioni sospette all' Acquedotto Lucano, partecipata della Regione Basilicata e 119 Comuni lucani. Contratti a «chiamata diretta», senza concorsi, concuisarebberoentratiilnipote di un consigliere regionale delPd, il marito di una dirigente di Acquedotto Lucano ed altri «figli d'arte». Eunagrandefamiglia, nel senso che i parenti abbondano, sono anche lepartecipate del Comune di Venezia. Nella Actv, la società che gestiscei vaporetti, si è scoperto - dopo un esposto - che lavorano mogli, figli, cugini, nipoti. Sull'asse privilegiato Cgil-Pd, ma non solo ovviamente, tutti tengono famiglia. In Toscananon vogliono sentir parlare di parentopoli (minacciarono Di Pietro di querela) i coniugi Regini. Lei, Laura Cantini, è senatrice del Pd, ex presidente della Provincia di Firenze. Lui, Paolo Regini, ex sindaco di Empoli, è presidente dellasocietàdigestionedeirifiuti Publiambiente (gruppo Publiservizi, multiutility proprietà di 35 comuni toscani). In Sicilia la parentopolihaassunto dimensioni talmente ma stodontiche che qualche mese fa si è deciso di varare una legge ad hocper arginare il malcostume. Delresto, da Sicilia e-Servizi, la società ora guidata dall' ex pmAntonio Ingroia, allo stesso recentissimo Piano giovani del governatore Crocetta (è venuto fuori che in un consorzio legato allasocietàEtt, affidataria del click dayflop, aveva lavorato lafiglia della dirigente regionale responsabile del servizio ), i (cattivi) esempi non mancano. Due per tutti: il caso di Girgenti Acque, gestore del servizio idrico nell' Agrigentino in cui qualche anno fa è stato assunto Giuseppe D'Orsi, proprio nel periodo in cui il padre, l'ex presidente della Provincia Eugenio D'Orsi, era alla guida dell'Ato idrico. Dall' acquaall18. Nella Seus, la società che gestisce il servizio, MONNEZZA MONAMOUR Ama Spa è il più grande operatore in Italia di servizi ambientali. Con 1.800 dipendenti l'azienda serve lavorano, guarda la coincidenza, parenti di dirigenti dell' assessorato regionale alla Sanità, compresi quelli di qualche sindacalista. Parentopoli anche a Napoli. È emersa un anno fa, quando è scoppiato il caso Napoli Servizi spa, società interamente partecipata dal Comune di Napoli. Qui, piùcheinomi, valgono le cifre calcolate dalle Fiamme gialle: 433mila euro di danno erariale per le assunzioni di favore fatte senza concorsi tra il 2007 e il 2008. Mentre aBaril' opposizione in Comune ha inscenato una protesta, con manifesti funebri per la «morte della trasparenza» dopo che la maggioranza del sindaco Pd, Antonio Decaro, ha bocciatounemendamento che vietava l'assunzione di parenti nelle partecipate comunali( «Tutto trasparente, garantisco io»). Parentopoli nelle partecipate anche a Verona, dove sono stati rinviati a giudizio undici dirigenti di ben nove collegate. Il motivo? Assunzioni e incarichi affidati a sorelle o mogli dipolitici, a figli di consiglieri o disindacalisti.Comelamoglieelasorella di un assessore, o il fratello di un consigliere provinciale. Sorelle e mogli di politici o figli di sindacalisti con il posto assicurato L'TT4LT4 DEGLT spnECTTT Il crac municìpalizzate 2.889.305 Ritaglio Lavoro e previdenza stampa ad uso esclusivo del destinatario, non Codice abbonamento: 068391 persone. Ha un unico socio: il Comune di Roma riproducibile. Pag. 101 Quotidiano -ILILL'TlE~M! ~ \ ,/ \~' 1 _ II I/d .1 Data Pagina [--- '~'J _ _ Foglio 15-12-2014 13 1 Ospedale Sant'Andrea La denuncia della sigla Flp: «Così funzionari vicini a Cgil, Cisl e Uil hanno fatto il pieno di posti» ccCarriera più veloce per sindacalisti e parenti~~ Vincenzo Bisbiglia • Fare il sindacalista o esserne parente porta attitudini professionali e un arricchimento del curriculum che aiuta a fare carriera nella sanità. Una coincidenza che potrebbe trovare riscontro nella realtà ospedalieradel Sant'Andrea diRoma. Sulle 23 posizioni organizzative (ruoli intermedi fra i semplici funzionari e i dirigenti) messe a selezione lo scorso anno, ben 13 infatti sono state vinte darappresentanti sindacali, mogli di sindacalisti e parenti di alti dirigenti. Tra i 13 vincitori ci sono ben 8 persone che partecipano, o hanno partecipato, ai tavoli delle trattative. Le sigle diappartenenza sono tre: Cgil, Cisl e Uil.Altre trevincitrici sono mo- gli di rappresentanti sindacali, una per sigla. Andando ad analizzare nel dettaglio, fra i 13 vincitori ci sono anche le sorelle del dirigente Filippo Zanutti e del dg dell'ospedale, Egisto Bianconi. Il resto dei posti è andato alla Cgil (4, di cui uno è anche coordinatore Rsu), Cisl (3 posti) e Uil (4 posti). La pubblicazione delle tre determine per l'assegnazione dei posti è avvenuta la vigilia di Ferragosto. «Si tratta di procedure avviate dalla precedente gestione afferma l'attuale dg Bianconi, che in precedenza ricopriva il ruolo di direttore amministrativo - Confermo anche la partecipazione di mia sorella, che è dipendente dell'ospedale e aveva i requisiti, ma non ho scritto io i bandi né nominato i membri delle commissionÌ» . Spiegazione che non è bastata al sindacato Flp, che ha organizzato un volantinaggio nella struttura, facendo l'elenco dei vincitori e associando il nome alle sigle di appartenenza. Aindispettire ancora di piùilavoratori è il fatto che Cgil, Cis l e Uil siano state le uniche sigle avotare, il30 luglio 2013, l'incremento del fondo a disposizione per le posizioni organizzative, portandolo da 123mila a 164mila euro, consentendo di aumentare il numero dei posti, andando però aintaccare il fondo produttività di tutti i lavoratori. Addirit turala procedura per l'ufficio di Energy Management sarebbe stata assegnata (pur nella rego- larità formale della procedura) in maniera diretta a un rappresentante Uil. L'aumento di stipendio per i vincitori può arrivare fino a circa 1000 euro lordi mensili (da 1700 a 2700). Nel frattempo, fioccano i ricorsi. Chiha perso denuncia di sparità nella valutazione del titolo di studio (in alcuni casi determinante, in altri surrogato dall'anzianità d'ufficio), maanche lo spostamento in extremis della scadenza di presentazione delle domande (dal 25.11.2013 al 5.12.2013). «Siamo sbigottiti - dice Antonino Nasone, responsabile confederale Cse-Flp - Quanto accaduto potrebbe far sorgere il sospetto che alcuni sindacati insieme all'amministrazione abbiano voluto autogestire questa partita. Non escludiamo di rivolgerci alla magistratura». Tredici su ventitrè Le posizione lavorative andate agli «amici» della Triplice Blitz No Tav alla stazione Ostiense Codice abbonamento: 068391 Cillqll'1Tltap~l-''''l~ 11.lllTlO,,,,,,,lt,t()11 Il t'ilO ,h lt.11"Tlt'r ~11iall() LUlcJatJtlmmgcnLl'rullcPtraljXl,scggclLScnttc,U1Y:1go111 Ritaglio Lavoro e previdenza stampa ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile. Pag. 102 Quotidiano Data Pagina Foglio 14-12-2014 3 1 /2 Scadenze Iconti della Cgia di Mestre per il salasso di fine anno: dall'lmu all'lva passando per la Tari, bottino ricco per l'Erario Che regalo di Natale: 44 miliardi di tasse Italiani come un bancomat: il 16 dicembre ultimo appuntamento fiscale, E sarà salato Filippo Caleri [email protected] • Ecco il bancomat Italia, il piùgrossotrasferimentodiricchezza dai cittadini allo Stato èfissatopermartedìprossimo quando gli italiani verseranno al fisco 44 miliardi di euro. Dentro c'è di tutto: dal versamento dell'Iva, alle ritenuteIrpefperi lavoratori dipendenti, ma soprattutto la regina delle imposte, e cioè la seconda rata della Tasi e dell'Imu. Insomma il 16 dicembre - hasegnalato il segretario della Cgiadi Mestre Giuseppe Bortolussi - è tradizionalmente una scadenza fiscale da far tremare i polsÌ». Tra i vari balzelli per i quali gli italiani saranno chiamati alla cassa ci sono infatti anche le ritenute Irpef degli autonomi, l'imposta sostitutiva legata alla rivalutazione del Tfr, le ritenute sui bonifici riconducibili Buonuscita Previste entrate anche dalla nuova aliquota sul Tfr alle detrazioni Irpef e, in mol- parte affluirà nelle casse dei sindaci, costerà agli italiani 10,6 miliardi di euro. La Tasi, presente per la priLa parte del leone ma volta da quest'anno, conLa farà l'imposta sentirà ai Municipi di incassare 2,3 miliardi. sui consumi: pari Dalla Tari, il nuovo tributo a cl'rca 16 ml'll'ardl' sull' asporto rifiuti, l'ultimarata di quest' anno assicurerà un gettito di quasi 1,9 miliardi, tissime località, anche dell 'ul- mentre dal versamento dell'Irtimarata della Tari. «L'erario e pef dei lavoratori autonomi ari Comuni fanno cassa a scapi- riverà 1 miliardo. Infine, to della tenuta dei bilanci delle dall'imposta sostitutiva sulla famiglie e delle imprese» ha ag- rivalutazione del Tfr e dalle rigiunto Bortolussi. tenute sui bonifici per le detraPer Stato e Comuni sarà un zioni Irpefl' erario incasseràribottino ricco. La Cgiaha, infat- spettivamente 231 e 72 milioti, stimato il gettito che ciascu- ni di euro. na scadenza assicurerà. Il ver«Una pioggia di scadenze samento dell'Iva garantirà prosegue Bortolussi - che pol'importo più cospicuo, pari a trebbemetterein seriadifficol16 miliardi di euro; dalle rite- tà molte famiglie e altrettante nuteIrpef dei lavoratori dipen- piccole imprese a causa della denti l'erario incasserà altri 12 cronica mancanza di liquidimiliardi, mentre l'ultima rata tà. Un periodo, quello di fine dell'Imu, che in grandissima d'anno, molto delicato soprat- tutto per le aziende: oltre all'impegno conilfisco, inquesti giorni devono corrispondere anche le tredicesime ai propri dipendenti. E con il perdurare della crisi, questo impegno economico rischia di diventare per molti imprenditori un vero e proprio stress test». La Cgiaharicordato che, nel 2014, la pressione fiscale inItalia è prevista al 43,3 per cento. Un livello trai più elevati d'Europa. «Ma la pressione fiscale reale - conclude Bortolussi -, vale a dire quella che grava sui contribuenti onesti, che si misura togliendo dal Pil nominale il peso dell' economia non osservata, si colloca appena sotto il 50 per cento, attestandosi, secondo una nostra stima, al 49,5 per cento: oltre 6 punti percentuali in più del dato ufficiale. Un carico fiscale spaventoso». Insomma il regalo di Natale più grosso arriverà al Fisco italiano. Per gli italiani resterà solo il carbone. Immobili La Tasi al «debutto» garantirà ai Municipi oltre due miliardi Troppe scadenze Aziende in ginocchio «Questa pioggia di scadenze - spiega Bortolussi potrebbe mettere in seria difficoltà le piccole imprese, che oltre alle tasse dovran no far fronte anche al pagamento delle tredicesime ai lavoratori» Codice abbonamento: 068391 Pressione fiscale Verso il 50% Secondo Bortolussi della Cgia la pressione fiscale «reale» in Italia si colloca appena sotto iI50%, oltre sei punti in più del dato ufficiale che colloca comunque l'Italia ai vertici europei di questa classifica Ritaglio Lavoro e previdenza stampa ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile. Pag. 103 Quotidiano -ILILL'TlE~M! ~ \ ,/ \~' 1 _ II I/d .1 14-12-2014 3 2/2 Data Pagina [--- '~'J _ _ Foglio Le principali imposte da versare entro martedì Importi in milioni di euro • GETTITO 16.000 43,3 °/0 49,5°/0 La pressione fiscale prevista in Italia per il 2014 Le stime della CGIA sulla pressione fiscale reale 200 miliardi di euro l'anno il giro d'affari dell'economia sommersa 1.000 Iva Ritenute I rpef dipendenti e collaboratori lmu Tasi Tari Ritenute l rpef Lavoratori autonomi 231 72 Imposta sostitutiva rival utazione Ritenute bonifici detrazioni Irpef Tfr Fonte: Elaborazione Ufficio Studi CelA su dati Ministerodell'Economia e delle Finanze e Istat L'Ego Editore Codice abbonamento: 068391 Ansia Matteo Renzi preoccupato per l'effetto dell'ingorgo fiscale sul consenso del governo Ritaglio Lavoro e previdenza stampa ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile. Pag. 104 Quotidiano IL ,,"~MATTINO Data 15-12-2014 Pagina 2 Foglio 1 Prima tappa, la stabilità: da oggi rush finale al Senato Restano da definire i nodi relativi a Tfr e tassa sui fondi pensione Forte pressing sulle partecipate Sarà l' ok alla legge di stabilità, come lo stesso Renzi ha detto ieri, il primo obiettivo dei provvedimenti annunciati prima di Natale dal governo e che comprendono anche il decreto per l'Ilva e le misure per la lotta all'amianto (ne parliamo in altra pagina). Dunque cantiere al rush finale per la manovra che si avvia al rush finale in Senato. Sarà questa, infatti, la settimana clou per portare a casa nuove modifiche rispetto alle correzioni già introdotte alla Camera, perchè al terzo passaggio a Montecitorio (si punta a farlo prima di Natale, forse già entro domenica) non ci saran- nopiùmarginiperulterioriinterventi. E tra misure spuntate in emergenza e decine di micro-finanziamenti, contenuti nel pacchetto di circa ottanta emendamenti presentati dallo stesso esecutivo, la coperta rischia di essere troppo corta pervenire incontro alla modifica più attesa a Palazzo Madama, la riduzione delle tasse sui fondi pensione. L'intervento non fa parte del pacchetto governo, anche perchè più volte si è sottolineata l'intenzione di sfruttare gli emendamenti parlamentari il più possibile. E i senatori hanno presentato la richiesta dicontenerel'aggraviofiscalesuirendimenti dei fondi della previdenza integrativa, che con la legge di Stabilità al momento passano dall'Il al 20%. Si era ipotizzato di scendere al 17% (ma ci sarebbe un pressing per scendereancora)macisarebberoancora divergenzetragovernoeParlamento sul tema, nonostante l'apertura a rivedere la tassazione che l'esecutivo aveva fatto già alla Camera. Il nodo resta quello delle risorse, visto che ogni riduzione di un punto costa all'incirca 38 milioni di euro. Una decisione definitiva comunque, ancora non sarebbe stata presa e potrebbe arrivare domani, prima della ripresa dei lavori della commissione Bilancio. Al vaglio dei senatori, dopo la scrematura tra inammissibilità e segnalazioni da parte dei gruppi, restano circa 6-700 dei 3800 emendamenti iniziali, molti dei quali sugli stessi temi, come il regime dei minimi o dell'Irap per piccolissime imprese e autonomi, cosÌ come sulridimensionamento del taglio ai patronati. temi su cui appunto il governo vorrebbe intervenire attraverso le proposte parlamentari. Un altro capitolo su cui c'è un pressing di Scelta Civica e Ncd, è quello delle partecipate locali. Codice abbonamento: 068391 InAula Inizia oggi il secondo esame della manovra Ritaglio Lavoro e previdenza stampa ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile. Pag. 105 Foglio 15-12-2014 5 1 /2 Bagnoli, nella manovra 60 milioni per la bonifica Il governo: ecco le risorse. Caldoro: bene, ma c'erano già missari possibili, senza che si cambi stanno facendo a palazzo Chigi, la norma, non riuscirebbe mai a non c' è bisogno di particolari caratsciogliere. teristiche: non è insomma un ruolo INVIATO Ma il governo ci riprova immet- da tecnico ma ROMA In totale sono circa 60 milioni te.ndo fondi.. Atn:av~rso la pr~se.nta- uno simile ad un per la bonifica di Bagnoli. Soldi fre- ZI?ne,.d ue ~orni f a m commISSIOne dna istituzionale. schi messi in bilancio dal governo e BIlancIO, dI un suo emendamento Quasi un sindaco Slitta al2015 attesi da anni all'ombra del Vesu- allaleggediStabilità.Emendamen- diunpezzodicit- la scelta vio. Matteo Renzi l'annuncia nell'as- to blindato se, quasi naturale, la set- tà».Maindividuare un politico si- del nuovo semblea nazionale pd in un passag- timana prossima su tutto il pacch et- gnifica anche inagio veloce. Tra una durissima repri- to stabilità verrà posta la fiducia. «Al sprire lo scontro commissario menda sui fatti romani che hanno fine di proseguire le bonifiche dei si - scatenato dal sin- che dovrà investito il suo partito e le bordate ti di interesse nazionale contamina - daco de Magi- coordinare alla minoranza interna che ha fatto ti dall'amianto sono stanziati 45 mi - stris. Benzina sul gli interventi finire sotto il governo. «In settimana lioni di euro per ciascuno degli anni fuoco che non si prossima tratteremo temi importan- 2015,2016,2017, di cui 25 milioni an-vuole mettere. Infine il caso Isochimica, sempre ti per la sofferenza di donne e uomi- nui in favore dei comuni di Casale ni di questo Paese» dice il premier Monferrato e Napoli-Bagnoli. Con citato da Renzi, in cui il governo ha nel suo intervento come a far notare decreto del ministero dell'Ambien - fatto suo un emendamento dei due che si scende, ci si sporca anche le te da emanare entro il 15 febbraio», deputatidemocratirpiniLuigiFamimani, con cose che non finiscono recita il testo presentato dal gover- glietti e Valentina Paris. Una ciamsuigiornalienonsonomotivodipo- no. bella di salvataggio per i vecchi dilemi~a.media~ca tra ~ democrat o Appena tre righe che consegna- pendenti della fabbrica di Avellino con. I smd~c~~. E a~gIunge: «Sono no circa 60 milioni a Bagnoli. Ed è che non potevano usufruire né dei stati stan~Iati I fo~dI J?er Tara~to e un modo per tentare di uscire benefici dei lavoratori a contatto pe~ la.bon~ca d~ll anu~nto del~ Iso- dall'impasse napoletano. Almeno con l'amianto, né del prepensionachill1lca dI Avellmo e dI BagnolI». per ora e in attesa del commissario. ~ento. A ca~sa .degli apJ?ena 8 anni Una boccata d'ossigeno per Ba- «Non possiamo permetterci di sba _ ~Ilavoro nell aZIenda pnma che falgnoli che, da punta di diamante del gliare», aveva spiegato infatti Renzi IIsse. Ma .ora la norma pre~ed~ una newdeal renziano come annuncia- appenail 28 novembre scorso quan- deroga SIa alla legge sull anuanto to da lui stesso a Napoli a giugno, do gli era stato chiesto il motivo di che alla Fornero. rischia di finire in un cul de sac. 0, questo ritardo per la nomina. Ma ©RIPRODUZIONERISERVATA comunque, in un pericoloso testaco- non è all' orizzonte nemmeno per fida. Naturale se ad oggi palazzo Chi- ne anno a sentire chi ha discusso gidopol'okallo«SbloccaItalia»non con lui di questa vicenda. E anzi il riesceancoraadindividuarequalcu- premier ha fatto sapere che ci si no che voglia sobbarcarsi l'onere muoverà solo con un quadro certo del ruolo di commissario per l'area in cui rilanciare davvero Bagnoli. «Certamente è una bella notizia dell'ex Italsider. Solo no da almeno un paio di alti burocrati statali timo- lo sblocco di questi finanziamenti», rosi del pericoloso corto circuito in - commenta ieri sera il governatore nescatosi. In mezzo una legge che della Campania Stefano Caldoro. deve essere modificata. Anzitutto il Ma, aggiunge, «sono fondi che eraproblema della perimetrazione fat - no già stati previsti negli anni scorsi: ta non sui suoli di Bagnolifutura ma appostati ma mai messi davvero bisu una superficie quasi venti volte lancio». Soldi che, più volte ed a più superiore. Fattore che mette a ri- riprese, sono stati reclamati da Naschio il governo di ricorsi da parte di poli da vari esponenti politici. Bene, palazzo San Giacomo. E poi proprio benissimo ma i soldi non sbloccano la bonifica. Non attuata per i magi-il caso commissario. Sempre da indi strati che indagano, e tengono sotto viduare. Anche per questo il goversequestro i suoli, portata a termine natore della Campania avrebbe sugper ministero dell'Ambiente e Istitu- gerito nei giorni scorsi al sottosegreto superiore della Sanità. Un para- tarioDelriodiindividuareunpolitidosso che anche il migliore dei com- co. Perchè, ed è il ragionamento che Adolfo Pappa lardo Ritaglio Lavoro e previdenza stampa ad uso esclusivo del destinatario, non I numeri i mesi Sono passati 5 mesi, owero dal14 agosto, dal primo annuncio di Matteo Renzi sulla volontà mettere mano al risanamento di Bagnoli i milioni Sono 75 i milioni, (150 miliardi di vecchie lire) che lo Stato ha erogato circa 10 anni fa per una bonifica mai effettuata gli anni L'ultimo altoforno dell'lIva di Bagnoli viene spento nel 1992,lacrisiègià scoppiata da anni. È l'atto finale dell'area industriale la data Corre l'anno 1998 e il perimetro ex ltalsider entra nel novero dei «Siti di interesse nazionale»: da 18 anni lo Stato non effettua le bonifiche 068391 IL ,,"~MATTINO Data Pagina Codice abbonamento: Quotidiano riproducibile. Pag. 106 Quotidiano IL ,,"~MATTINO La governance COMMISSARIO Nominato dal governo sentito il presidente della Regione Data Pagina Foglio 15-12-2014 5 2/2 - Coordinamento e vigilanza sull'attuazione degli interventi infrastrutturali SOGGETTO ATTUATORE Nominato con decreto del presidente del Consiglio Elaborazione e attuazione del programma di risanamento e riqualificazione SOCIETÀ PER AZIONI m71Tt.~ Il soggetto attuatore il compito di costituire una Spa Il capitale azionario potrà essere aperto ad altri soggetti che conferiranno ulteriori aree ed immobili limitrofi al comprensorio di Bagnoli-Coroglio meritevoli di salvaguardia e riqualificazione CONFERENZA DEI SERVIZI Esamina il progetto di bonifica, il crono programma e l'impatto ambientale +:.e.ntime.tri Codice abbonamento: 068391 Viene convocata dal commissario e può durare al massimo 30 giorni Ritaglio Lavoro e previdenza stampa ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile. Pag. 107 Quotidiano IL ,,"~MATTINO Data Pagina Foglio 15-12-2014 5 1 Fondi anche per l'Isochimica Ad Avellino ritorna la speranza Quindici operai morti in 30 anni ma 150 con patologie specifiche Si indaga per disastro ambientale AVELLINO, Trenta anni dopo, un tempo infinito di dolore riempito da 20mila quintali di amianto, 15 operai morti e 29 avvisi di garanzia per disastro ambientale, le parole pronunciate da Matteo Renzi all' assemblea nazionale del Pd assumono il valore di un risarcimento tardivo, forse addirittura postumo, ma comunque atteso e sperato. «Non si può riscrivere la storia, ma gli ex lavoratori Isochimica meritano l' attenzione della comunità civile del Paese», aveva detto il 28 novembre all'Ema di Morra De Sanctis durante l'incontro con due di quei lavoratori, Nicola Abrate e Tonino Olivieri, andati fin lì per rivendicare il diritto al prepensionamento per potersi di curarsi. Ieri Renzi ha annunciato: «Nella Legge di Stabilità ci sono interventi come i denari necessari a Casale Monferrato e a Bagnoli contaminati dall'amianto e i soldi necessari per i lavoratori dell'Isochimica di Avellino, per dare risposte alle ferite di uomini e donne che patiscono oltre il dolore della ma1attia un'ingiustizia profonda». Bene. Gli operai di Borgo Ferrovia hanno imparato a pesare promesse e impegni, anche la segreteria provinciale del Pd in una nota awerte di aver incrociato le dita, però questa volta pare proprio che un primo risultato sia stato ottenuto. È arrivato qualche settimana dopo la decisione del Comune di Avellino di stanziare 50mila euro per acquisire l'area dello stabilimento che, resa cosÌ La promessa Renzi l'aveva detto a due ex lavoratori a Morra De Sanctis «Ce ne occuperemo» Ieri la conferma La chiusura La fabbrica cessò defin itivamente l'attività nel 1992 quando la legge vietò l'uso dell'amianto pubblica, potrebbe rientrare nell' elenco dei siti da bonificare. Il resto lo sta facendo la Procura della Repubblica, che ha irrobustito la sua inchiesta con altri indagati portando a 29 il numero complessivo, tra il proprietario dello stabilimento dove si scrostava l' amianto a mani nude, Elio Graziano, funzionari delle Ferrovie dello Stato, dirigenti degli enti di controllo, amministratori comunali. Disastro ambientale è il principale reato contestato, maturato in cinque tragici anni di attività, dal 1983 al 1988, durante i quali furono scoibentate circa tremila locomotrici e carrozze per 20mila quintali di amianto liberato nell'aria e nei polmoni, in pieno centro abitato. Quindici le vittime tra i lavoratori' oltre 150 gli ex operai colpiti da gravissime patologie asbesto correlate e - sottolinea la Procura - «un numero indefinito di persone esposte al pericolo». Furono sotterrati quintali di crocidolite, il cosiddetto amianto blu, mischiato a cemento e solidificato in 467 cubi. Nel dicembre 1988 la fabbrica venne chiusa dal pretore di Firenze, Beniamino Deidda, che indagava sulla morte di alcuni operai delle Grandi Officine di Prato, da cui partivano le carrozze per Avellino. Nel 1990 Graziano la riaprì con il nome, El.Sid. srl, per ultimare la scoibentazione delle carrozze nei capannoni. Fino al 1992, quando la legge 257 bandì l'utilizzo dell' amianto e l'azienda chiuse definitivamente battenti. Furono 333 gli operai assunti da Graziano, ex patron dell' Avellino Calcio, tutti giovanissimi e per la maggior parte provenienti dalle province di Avellino e Salerno, alcuni dal napoletano. Oggi, per molti di loro, il nome è scritto nella Spoon River dei caduti per amianto. g.p. © RIPRODUZIONE RISERVAr:TA"---_ _ _ _ _ _ _ _ _ _-, Codice abbonamento: 068391 + Ritaglio Lavoro e previdenza stampa ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile. Pag. 108 Quotidiano IL ,,"~MATTINO Data Pagina Foglio 15-12-2014 54 1 di Pietro Gargano La mazzata finale saranno i risarcimenti Andrea Bucci TORINO un momento in cui questi non si vendono ma SI svendono, quasi regalano, per poter sopravvivere. Quindi arriverà la volta del riconoscimento del genocidio del ceto medio e dei lavoratori autonomi, massacrati da una imposizione che, in quanto superiore al 70 per cento, sconfina nel campo dell'illegittimità. Con conseguente diluvio di risarcimenti riconosciuti a chi è stato costretto alla bancarotta. Con ripetute potenziali bordate di questo tipo, e chissà di quante altre simili, omesse o scordate, il default nazionale potrebbe diventare imminente. i capiscono i motivi dell' amarezza del lettore a sentenza che arriva dall'Europa ordina di L assumere i precari della scuola e con questa Spiemontese. Ma è paradossale dare la colpa decisione arriva una bella stangata che si tradur- di un eventuale crac del Paese al riconoscimenti dei giusti diritti dei precari e degli esodati, magari un domani del ceto medio supertartassato. Risarcirli è un dovere sacrosanto. I buchi dei conti pubblici non sono stati aperti dai lavoratori, bensÌ dai burocrati dello spreco, dai politici corrotti o inefficienti, da errori dei governanti nostri, dalla ristrettezze talvolta assurde pretese dalla stessa Europa. Sono loro i destinatari giusti delle imprecazioni, sono loro quelli da punire. Codice abbonamento: 068391 rà in un buco nei conti pubblici da tappare indovina con cosa... con una nuova addizionale sulle accise dei carburanti. Da sempre ultima spiaggia per chi non sa più dove sbattere la testa. Poi sarà la volta degli esodati. Arriverà la sentenza-bis che dice che tutti gli anni di mancata pensione, e di non lavoro, di chi è stato fregato dalla signora Fomero dovranno essere pagati con tanto di risarcimento del danno a chi è anche arrivato a mettere mano al patrimonio personale, magari immobiliare in Ritaglio Lavoro e previdenza stampa ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile. Pag. 109
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