copertina XXV_2014_22x22_Layout 1 06/03/14 09:16 Pagina 1 www.incisoriliguri.it Andrea Musso Rolf Naghel Danièle Noël Nicola Ottria Annamaria Pastore Elisabetta Pastorino Stefano Patrone Giuseppe Piccardo Donato Prudenziati Paolino Rangoni Namphueng Ratanaaree Mario Rocca Francesco Sciaccaluga Mariarosa Sordanini Luca Staccioli Laura Tizzoni Anna Torre Alessandra Varbella Sara Veneri Laura Veziano Maura Zanardi Nevio Zanardi ASSOCIAZIONE INCISORI LIGURI XXV Rassegna XXV Rassegna Giovanna De Bilio Gabriella De Filippis Gigi Degli Abbati Annamaria De Nigris Francesco Donato Federico Francisci Giovanni Garozzo Alessandra Gazzoni Gregorio Giannotta Paola Ginepri Milly Giovanelli Giovanni Grasso Giuliana Gualco Fulvio Ioan Caterina Legato Simone Leopold Luciano Lovisolo Vannina Lucini Enzo Maiolino Giulio Manuzio Maurizia Marini Mirella Marini ASSOCIAZIONE INCISORI LIGURI Angela Arecco Bernardo Asplanato Liliana Bastia Sergio “Ciacio” Biancheri Fabrizio Bombino Alessandra Bozzo Peter Brauninger Sarah Bussy Gladys Calvi Marco Cassini Paolo Cattoni Luciano Caviglia Mario Chianese Paolo Chimeri Fausto Clericuzio Renato Coccia Lolita Coli Teresa Colla Stefano Cristiano Cristina Croce Giorgio Dapino Luca Daum In copertina: CARLO CUNEO socio fondatore e primo segretario, nel centenario della nascita Spiaggia abbandonata Acquaforte e acquatinta, mm. 195 x 195 EDIZIONI ESSEGRAPH XXV Rassegna Genova Museo di Sant’Agostino 21 marzo - 2 aprile 2014 Catalogo ed esposizione realizzate con la collaborazione di: In copertina: CARLO CUNEO socio fondatore e primo segretario, nel centenario della nascita Spiaggia abbandonata Acquaforte e acquatinta, mm. 195 x 195 Progetto grafico e videoimpaginazione: Studio grafico Andrea Musso | www.andreamusso.com ASSOCIAZIONE INCISORI LIGURI Consiglio Direttivo Presidente Vicepresidente Segretario Tesoriere Consiglieri Giovanni Garozzo Paola Ginepri Andrea Musso Marco Cassini Liliana Bastia Giovanni Grasso Angelo Oliveri Nicola Ottria Milly Giovannelli Elogio della Carta L’evento atteso si è avverato: il venticinquesimo anno della nostra Associazione è stato raggiunto e questo per ora è quanto basta, in attesa di futuri, ulteriori traguardi. Al di fuori di un giudizio sul nostro operato, che non ci compete, si può ben dire che con il nostro lavoro si è senz’altro espresso e affermato l’elogio della carta, nella sua dimensione essenziale di supporto, ma anche in quella espressiva, che prefigura un certo risultato tangibile, particolare, quello dell’interazione inchiostro-segno-carta. Ma soprattutto si è continuato a sperimentare l’antico medium cartaceo che si mantiene eccellente e adeguato al trasporto delle idee, delle tecniche, delle forme, delle sensibilità, insomma un medium capace, come è sempre stato, di trasferire infinite esperienze da fruire e condividere. E questo, nelle mostre della nostra Associazione, è avvenuto per un numero di volte considerevole, come testimoniano i 25 cataloghi delle nostre esposizioni, tenuto conto dell’attuale marginalità della tecnica e del numero dei soci, che però, nel corso degli anni, è aumentato sino a raggiungere la settantina nelle ultime esposizioni. In questo momento storico dove l’elettronica, il digitale, il virtuale, hanno preso pieno possesso e dominio nel campo dell’immagine, dalla realizzazione alla trasmissione e, non ultima cosa, alla sua fruizione, l’incisione può dare ancora prova di essere pienamente capace di trasmettere esperienze ulteriori, sotto varie prospettive, sia nel campo dell’espressione come tradizionalmente viene cosiderata, ma anche nel territorio della sperimentazione, come si può vedere, in varie forme e modi, in importanti manifestazioni del settore. La lucida ma sinistra profezia “Frugheremo tra simulacri e scarti dell’Era digitale per nutrirci di fisicità”, tratta dal “Diario, Genova 30 gennaio 1998”, rivelava con acuta preveggenza un futuro ove si sarebbe perduta quasi per sempre la bellezza della stampa e dei libri nel loro essere “oggetti”, considerati questi nel solco di una tradizione che contemplava finezza e progetto quali attributi fondamentali nell’ideazione di essi, prodotto finale di un percorso complesso. La fosca previsione si legava e si estendeva anche al mondo della stampa d’arte nel suo essere quest’ultima - come nel campo della tipografia - anello terminale di un percorso complesso di produzione e riproduzione dell’immagine, che via via si sarebbe deteriorato con un percorso di impoverimento, secondo quanto prefigurato, analogamente all’universo della tipografia. Nel territorio del libro, la produzione di immagini ottenute per mezzo di tecniche ormai perdute - in uso alla fine dell’800 e nel primo Novecento - non è rimpiazzabile con il risultato, peraltro apprezzabile sotto altro aspetto, del prodotto delle tecnologie avanzate. Termini come Fotogliptia, Eliotipia Edwards, Galvanoplasticotipia, Collotipia, Fotocollografia, sono ormai solo ombre di un passato. La perdita dell’ “aura” tipografica è avvenuta con certezza con l’utilizzo di una tecnologia avanzata di per sè non certo demonizzabile, ma che utilizzata sfrenatamente sembra solo rincorrere la velocità del tempo. Si produrranno allora opere tipografiche, nell’ideale senso legato alla tradizione della stampa e alla “fisicità” dell’opera tipografica, forse solo con il libro illustrato da artisti o con il così detto “Libro d’Artista”, ultimo baluardo ove invenzione, progetto, tecnica, fisicità, evidenzieranno ogni particolare, anche tipografico. Sarà l’homo faber, nel futuro, divenuto come un topo che per nutrirsi del senso della stampa e della tipografia frugherà tra carte stantie? Si troveranno forse lacerti e, fra cataloghi perduti, si potrà almeno leggere la descrizione di un libro con parole come queste: ”Andreoli Eliodoro. Album di Calligrafia. S.n.t. (ca.1865 ). In folio oblungo con 70 magnifiche tav. finemente incise in rame su spessi cartoncini lucidi protetti da veline. Riporta caratteri, alfabeti, svolazzi e monogrammi tutti assai elaborati e molto decorativi. Le ultime 11 tav. che illustrano i caratteri gotici tratti da antiche pergamene, sono a colori e spesso con ricche rifiniture in oro. Leg. eccezionale ed unica (firmata dal milanese L. Lombardi) in piena pelle con al centro del piatto ant. dedica al Principe di Napoli e stemma sabaudo. Eccone la descrizione: Piatto ant. con amplissimo riquadro con inserti alternati di pelle rossa chiara e rossa scura, tutti lavorati con piccoli ferri dorati. Al centro, oltre alla dedica e allo stemma, grande motivo nello stile Grolier con inserti di pelle bordeaux contornati con filetti dorati. Corona e monogramma reale negli angoli e nei cerchi interni e per il resto elaborati svolazzi floreali in oro. Piatto post. con riquadro analogo al piatto ant. Al centro, interamente impressi a secco da rotelle con motivi diversi, grandissimi fregi in oro. Dorso in 5 nervi e tassello con tit. in oro. Gli altri scomparti interamente ricoperti da piccole corone e monogrammi reali impressi in oro. Tagli dorati. In pelle anche le sguardie al verso dei piatti che hanno al centro un rettangolo di seta moirée contornato da ben 11 motivi diversi di larghi fregi ornamentali impressi in oro. In piena seta moirée le altre sguardie. Insieme veramente unico per questo bellissimo volume di calligrafia omaggiato al Principe Savoia. La legatura, grazie alla ricchezza della sua lavorazione, è poi un vero capolavoro, emblematico del gusto della seconda metà del sec.XIX. Impercettibili restauri alle cerniere ed interno smagliante. Opera sconosciuta al Bonacini “. Questa descrizione non è il tentativo di evocare una presenza nostalgica della calcografia, della tipografia - e della legatoria - ormai scomparse in questi termini poiché, certamente si sono esaurite le tensioni sia economiche che ideali che resero possibili, un tempo, tali imprese. Come il topo si serve del libro per nutrirsene, rosicarlo e utilizzare così la dentatura e farne bambagia per il nido, così l’uomo del futuro, alla ricerca della fisicità perduta, tenterà di impossessarsi della concretezza, di qualcosa di tangibile, fruibile fisicamente, annusabile, per nutrirsene, rosicarlo, farne un nido. Non venga un tempo in cui si preghi di trovare tra i rifiuti il senso della storia e, in questi lacerti superstiti, il senso della stampa e della sua realtà fisica. Nicola Ottria Gli artisti Angela Arecco Bernardo Asplanato Liliana Bastia Sergio “Ciacio” Biancheri Fabrizio Bombino Alessandra Bozzo Peter Brauninger Sarah Bussy Gladys Calvi Marco Cassini Paolo Cattoni Luciano Caviglia Mario Chianese Paolo Chimeri Fausto Clericuzio Renato Coccia Lolita Coli Teresa Colla Stefano Cristiano Cristina Croce Giorgio Dapino Luca Daum Giovanna De Bilio Gabriella De Filippis Gigi Degli Abbati Annamaria De Nigris Francesco Donato Federico Francisci Giovanni Garozzo Alessandra Gazzoni Gregorio Giannotta Paola Ginepri Milly Giovanelli Giovanni Grasso Giuliana Gualco Fulvio Ioan Caterina Legato Simone Leopold Luciano Lovisolo Vannina Lucini Enzo Maiolino Giulio Manuzio Maurizia Marini Mirella Marini Andrea Musso Rolf Naghel Danièle Noël Nicola Ottria Annamaria Pastore Elisabetta Pastorino Stefano Patrone Giuseppe Piccardo Donato Prudenziati Paolino Rangoni Namphueng Ratanaaree Mario Rocca Francesco Sciaccaluga Mariarosa Sordanini Luca Staccioli Laura Tizzoni Anna Torre Alessandra Varbella Sara Veneri Laura Veziano Maura Zanardi Nevio Zanardi Angela ARECCO Scoglio del Faûlo Aquaforte, mm. 245 x 160, s.d. Bernardo ASPLANATO Fanciulla romantica Acquaforte acquatinta, mm. 170 x 124, 1986 Liliana BASTIA Toro Xilografia, mm. 85 x 60, S.D. Sergio “Ciacio” BIANCHERI Acquaforte, mm. 150 x 100, 2013 Figure Fabrizio BOMBINO Sbandieratore -studio dall’antico Bulino, mm. 195 x 105, 2013 Alessandra BOZZO Farfarino Acquaforte, mm. 150 x 198, 2013 Peter BRAUNINGER Night Shift Acquatinta mm. 250 x 315, 2004 Sarah BUSSY Nostalgia Acquaforte e acquatinta, mm. 100 x 150, s.d. Gladys CALVI I corvi Acquaforte e acquatinta, mm. 180 x 180, 2008 Marco CASSINI Desperassiun Acquaforte e acquatinta, mm. 236 x 176, 2014 Paolo CATTONI Forte di s. Tecla Acquaforte, mm. 130 x 180, 2013 Mario CHIANESE Fine di un salice Acquaforte, mm. 120 x 230, 2013 Paolo CHIMERI Totem Puntacalda, mm. 172 x 83, 1980 Fausto CLERICUZIO Metamorfosi Acquatinta, acquaforte e acquerello, mm. 200 x 270, 2014 Renato COCCIA Senza titolo Puntasecca, mm. 148 x 198, 2014 Lolita COLI Il ciclo della vita Acquaforte, acquatinta e ceramolle, mm. 394 x 292, 2012 Teresa COLLA Sentiero dietro Pegli Acquaforte, mm. 200 x 150, 2013 Stefano CRISTIANO Sant’Anna di Collarea Xilografia, mm. 235 x 340, 2013 Cristina CROCE Creatività Acquaforte con oro, mm. 130 x 130, 2011 Giorgio DAPINO Incisione del monte Bego Acquaforte mm. 180 x 145, 2012 Luca DAUM La morte e l’avaro Bulino, mm. 180 x 145, 1992 Giovanna DE BILIO Dragone dorato Acquaforte e acquatinta, mm. 180 x 120, 2014 Gabriella DE FILIPPIS Ombre Ceramolle e acquatinta, mm. 240 x 198, 2014 Annamaria DE NIGRIS Pinocchio e la fatina Acquaforte, mm. 99 x 128, 2005 Gigi DEGLI ABBATI Vita sull’albero Puntasecca, mm. 195 x 150, 2014 Francesco DONATO Passione Puntasecca, mm. 200 x 150, 2014 Federico FRANCISCI Civiltà dimenticate Acquaforte, mm. 150 x 200, 2014 Giovanni GAROZZO Porto di Genova Acquaforte, mm. 195 x 297, 2014 Alessandra GAZZONI I pini di Monte Serro, Punta Mesco, Levanto Puntasecca, mm. 230 x 390, 2009 Gregorio GIANNOTTA Leviatano Metafisico Acquaforte e acquatinta, mm. 100 x 270, 2013 Paola GINEPRI Pini sul mare Acquaforte e acquatinta, mm. 200 x 120, 2014 Milly GIOVANELLI Per inciso Tecnica mista, mm. 245 x 120, 2013 Giovanni GRASSO La chiesa neoclassica Puntasecca, mm. 255 x 174, 1998 Giuliana GUALCO L’attesa Acquaforte, mm. 150 x 100, 2014 Fulvio IOAN La speranza Acquaforte, 174 x 220, 2013 Caterina LEGATO Metamorphosis Acquaforte ceramolle, mm. 120 x 80 (4 lastre), s.d. Simone LEOPOLD L’esperance d’Athena Xilografia, mm. 164 x 196, 2014 Luciano LOVISOLO Vecchio cancello Acquaforte, mm. 250 x 280, 1976 Vannina LUCINI Sul balcone Acquaforte colorata a stampa, mm. 198 x 165, 2012 Enzo MAIOLINO Trasparenza T/2 Acquaforte, mm. 170 x 140, 2013 Giulio MANUZIO Fiori sotto la pioggia Monotipo, mm. 200 x 200, 2012 Maurizia MARINI Louzebibba Acquaforte (due matrici), mm. 180 x 240, 2010 Mirella MARINI Os artistas dos cravos Acquaforte e acquatinta, mm. 325 x 240, 1983/2013 Andrea MUSSO Pensando a Galileo Galilei Acquaforte acquarellata a mano, mm. 120 x 100, 1989-2014 Daniéle NOËL Nous irons tous au paradis Acquaforte, mm. 146 x 98, 2012 Nicola OTTRIA Figura dolorosa Acquaforte e bulino, mm. 200 x 150, 1989/90 Annamaria PASTORE Gli insetti ballano Acquaforte e puntasecca, mm. 200 x 149, 2012 Elisabetta PASTORINO Aria estiva Acquaforte, mm. 140 x 250, 2014 Stefano PATRONE Segni n. 1 Acquaforte e acquatinta, mm. 100 x 175 (3 lastre), 2001 Giuseppe PICCARDO Libellula Acquaforte e puntasecca, mm. 240 x 280, 1971 Donato PRUDENZIATI Notturno Acquaforte acquatinta carborundum, mm. 275 x 200, 2013 Paolino RANGONI Vecchio ulivo ligure Acquaforte, mm. 235 x 105, 2014 Namphueng RATANAAREE Ginkgobiloba Acquaforte e ceramolle, 80 x 120 (2 lastre), 2013 Mario ROCCA Figure - Paesaggio Tecnica mista, mm. 235 x 180, 2013 Francesco SCIACCALUGA Il paralume Puntasecca, mm. 188 x 160, 1988 Maria Rosa SORDANINI Silenzio notturno Puntasecca, mm. 297 x 255, 2013 Luca STACCIOLI Testa Tecnica mista, mm. 229 x 170, 2013 Laura TIZZONI E’ fiorita la luce Acquaforte, mm. 206 x 206, 2014 Anna TORRE Suggestione turca Acquaforte e bulino, mm. 277 x 63, 2013 Alessandra VARBELLA Appunti per un paesaggio italiano Acquaforte, mm. 135 x 180, 2014 Sara VENERI Rotolano i sassi nell’onda Maniera allo zucchero e acquatinta, mm. 300 x 230, 2014 Laura VEZIANO Una domenica con papà Acquaforte acquatinta, mm. 170 x 124, 1986 Maura ZANARDI Incontri Acquaforte acquatinta, colofonia, maniera zucchero, mm. 90 x 165, 2014 Nevio ZANARDI Primo concerto per violoncello - Schostakovich Puntasecca, mm. 130 x 130, 2014 www.incisoriliguri.it Finito di stampare nel mese di marzo 2014 da Essegraph, Genova
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