Programma del corso - Istituto Comprensivo di Verdellino

Centro Territoriale per l’Inclusione
Verdellino
Sede: Istituto Comprensivo di Verdellino, Largo Cartesio 1
24040 Verdellino, Loc. Zingonia
Tel. 035 884516 email: [email protected]
PRESENTAZIONE DEL PERCORSO:
“Rispondere alla eterogeneità dei bisogni degli studenti”
Insegnamento sensibile alle diversità
Una serie di fattori spinge la scuola di oggi a cercare di realizzare un insegnamento attento alle diversità.
La classe è eterogenea per genere, background culturale e familiare, interessi personali, motivazione a
riuscire, livelli di apprendimento, disturbi e difficoltà di apprendimento, costrutti emotivi, disabilità e abilità
superiori, preferenze e stili di apprendimento, ecc.
Gli insegnanti trovano sempre più difficile ignorare la diversità degli studenti presenti nelle loro classi. Sono
consapevoli che il tipo di insegnamento che si potrebbe definire “mono-tono” - un apprendimento uguale
per tutti - non è più proponibile poiché disconosce le potenzialità e la ricchezza delle diversità.
Questo modo di insegnare può essere molto veloce e pratico, ma sicuramente penalizza molti alunni e
impoverisce l’apprendimento di altri.
D’altra parte, una istruzione fortemente individualizzata, con percorsi progettati su misura per ciascuno,
potrebbe sembrare ideale, ma finirebbe per complicare ulteriormente la situazione invece di correggerla.
Non è pensabile che si possa rispondere ad esigenze diverse fornendo una risposta “uno a uno”.
Agli studenti verrebbero a mancare tutte quelle componenti quali il rapporto e l’aiuto reciproco tra pari, la
costruzione sociale della conoscenza, la cooperazione, l’uso dell’intelligenza condivisa che la ricerca più
recente ha dimostrato in grado di influenzare la qualità dell’apprendimento e dell’educazione più in
generale.
La soluzione è da ricercare in una progettazione didattica che sia attenta a tutte le diversità presenti in
aula, consenta opportunità di accessi diversi alle informazioni, corregga i limiti derivati da ostacoli,
pianifichi processi di apprendimento flessibili e diversificati, corregga una gestione della classe
eccessivamente rigida in modo da consentire un lavoro autonomo e indipendente. L’ottica è volta a
UNA BUONA DIDATTICA PER TUTTI!
Una prospettiva interessante e concreta per una questione così complessa ci viene dagli studi e dalle
ricerche di Carol Ann Tomlinson che ha messo a punto e sperimentato strumenti utili a costruire consegne
diversificate per le attività, mantenendo una unicità di obiettivi e di percorso didattico interno alla classe.
La Tomlinson ritiene che gli insegnanti possano lavorare a vantaggio di tutti studenti implementando
schemi di istruzione innovativi che rispondano all’eterogeneità dei bisogni e puntino ad innalzare gli
standard di apprendimento di tutti gli studenti. Il problema non è solo quello di garantire a tutti un accesso
ad un migliore apprendimento, ma anche quello di facilitare e favorire uno sviluppo che è ricchezza di
capitale sociale.
Il percorso è costruito in una prospettiva laboratoriale con il duplice obiettivo di fare esperienza diretta
delle modalità organizzative presentate e di progettare concrete attività da sperimentare in aula e da
rivisitare successivamente in base agli esiti e alle riflessioni che emergeranno in fase applicativa. Tali attività
“esemplari” saranno riferimento per successive e autonome esperienze.
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ARTICOLAZIONE DEL CORSO
I incontro
II incontro
Eterogeneità della classe e bisogni degli studenti
Eterogeneità e bisogni degli studenti
“Filosofia” della didattica differenziata
Elementi modificabili nell’insegnamento
Orientare la classe ad accettare le diversità e la differenziazione delle proposte
didattiche.
Strumenti per un insegnamento attento alle diversità - I parte
• Differenziare in base ai livelli di apprendimento
 Copioni di lavoro
 Contratti di apprendimento
 Bingo
 Pallini per pensare
 Gruppi omogenei/eterogenei
• Gli strumenti per la differenziazione nella pratica didattica: esempi
• Progettazione di semplici attività con gli strumenti analizzati
III incontro Strumenti per un insegnamento attento alle diversità - II parte
Differenziare in base al profilo di apprendimento
 Menu di apprendimento
 RAFT
 TRIS (scalone del pensiero)
Gli strumenti per la differenziazione nella pratica didattica: esempi
Progettazione di semplici attività con gli strumenti analizzati
IV incontro Mettiamoci alla prova
Ridefinizione dei criteri di progettazione
Supervisione reciproca delle bozze di attività
Messa a punto definitiva
Sperimentazione nelle classi dei percorsi
V incontro Facciamo il punto
Condivisione degli esiti della sperimentazione
Condurre e gestire una classe eterogenea
 Ambiente di classe
 Routine di classe
 Sostegni per il successo dello studente
Approfondimenti in relazione ai nodi problematici
Documentazione dei percorsi e prospettive.
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Modalità di conduzione
La modalità di lavoro è laboratoriale ed implica il coinvolgimento diretto dei partecipanti. A momenti di
condivisione di input teorici e di concrete esemplificazioni, si alterneranno attività in sottogruppi per:
o approfondire i concetti e i materiali proposti
o trasferire le conoscenze alle proprie situazioni di classe
o costruire proposte di attività didattiche per realizzare un insegnamento “attento alle
diversità”
Si sperimenteranno inoltre modalità di supervisione reciproca tra insegnanti nell’ottica di costruzione di
una comunità di pratica.
Materiali e strumenti
Videoproiettore, duplicazione di materiali di lavoro (fotocopie), CD di documentazione
Riferimenti bibliografici
C.A. Tomlinson, Adempiere la promessa di una classe differenziata, LAS
C.A. Tomlinson, M. Imbeau, Condurre e gestire una classe eterogenea, LAS
C.A. Tomlinson, T.R.Moon, Assessment and Student Success in a Differentiated Classroom, ASCD
E. Cohen, Organizzare gruppi cooperativi, Erickson
S. Kagan, Apprendimento cooperativo. Approccio strutturale, Edizionilavoro
Date
Marzo: 12, giovedì, 18, mercoledì, 30 lunedì
Aprile: 16, giovedì, 29 mercoledì
Orario
16.45/19.15
Destinatari
Insegnanti di scuola primaria e secondaria di I grado realmente disponibili a progettare e sperimentare
in classe gli strumenti e le strategie condivise. Massimo 40 persone.
Formatrice: Anna Segreto
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